Aura di Lucy_thdipendent (/viewuser.php?uid=100638)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la strada è lunga… ***
Capitolo 2: *** indizi... ***
Capitolo 3: *** ...primo concerto! ***
Capitolo 4: *** ...ultimo concerto! ***
Capitolo 5: *** Lily ***
Capitolo 6: *** si torna a casa... ***
Capitolo 7: *** incontro ***
Capitolo 8: *** forse un sogno ***
Capitolo 9: *** altro incontro ***
Capitolo 10: *** da non credere! ***
Capitolo 11: *** l'uscita ***
Capitolo 1 *** la strada è lunga… ***
L’orologio
segna le 7.22 del mattino: Wilhelm si sveglia un’altra volta
disturbato dalle note del piano che suo fratello gemello Thomas
continua a suonare e a suonare...
<<
Tom piantala! Sei sempre il solito… ancora 5 minuti di
silenzio… per favore!!>> dice Wilhelm con voce
cupa per colpa del sonno.
Non ne poteva
più. Un’altra volta non era riuscito a continuare
quel sogno fino infondo: egli, tutte le santissime notti, sognava
quella fanciulla dal viso pallido e dai capelli scuri che le cantava
una dolce canzone mentre allungava le sue braccia in avanti, come per
chiamarlo a sè supplicandolo con i suoi grandi occhi blu
marino. Era incantevole, non riusciva a togliere la sua immagine dalla
testa, come quelle parole che gli cantava:
<<
Riesco a sentirti vicino… tu puoi sentirmi? raggiungimi
presto…>>.
Wilhelm era
tormentato in tutti i momenti della giornata da questa graziosa
immagine che lo distoglieva da ogni altro problema. Voleva a tutti
costi riuscire a guardare infondo a quel sogno per sapere cosa sarebbe
successo ma ogni mattino alla stessa ora il giovane veniva distolto dal
suo dolcissimo sonno che desiderava durasse per sempre.
Wilhelm,
sbuffando con gli occhi ancora chiusi e col corpo rannicchiato, si
toglie innervosito le coperte di dosso, ma continua a rimanere in
quella posizione finchè un balzo sul petto non lo spaventa:
<<
dai cazzone alzati!! Non dirmi che hai sognato un’altra volta
quella troia??>> era suo fratello Thomas che,
com’era suo solito, doveva farlo innervosire per sentirsi in
pace con sé stesso.
<<
dai Tom non rompere le palle e non prendermi in giro… deve
essere una cosa importante se la sogno ogni notte!>>
esclamò Wilhelm.
Sperava che non
lo dicesse, per lui era come una missione da compiere: aveva confidato
quel segreto solo a suo fratello, sperando che non lo avesse preso in
giro, ma anche questa volta Thomas si era dimostrato un immaturo.
<<
secondo me è solo una sgualdrina che sarà la
prima che ti sbuccerà quel mezzo criceto spennacchiato!
>> esclama Thomas con quell’aria da fighetto.
<<
non è divertente Tom. Io riuscirò a capire chi
è quella ragazza e cos’ha a che fare con me
!>> con questo Wilhelm si alza dal letto e si dirige
verso la cucina per prendere la tazza del latte al cioccolato e il
cornetto alla crema che ogni mattina Sophie (la loro governante) gli
fà trovare amorevolmente sul tavolo .
Entrambi i
fratelli fanno parte di una famosa rock band tedesca di nome
“Tokio Hotel”, assieme anche a due simpaticissimi
amici: Gustav e Georg. Suonano insieme da sei anni, da quando avevano
solo 14anni e si differenziano molto dagli ragazzi : Wilhelm (cantante
: Bill è il suo nome d’arte) ha un look da vera
rockstar con i suoi capelli strani e il suo trucco calcato, di cui ne
fà a meno quando è a casa: egli ha una
personalità molto sensibile e fin da piccolo è
stato deriso per il suo look; non si innamora da quando aveva 15anni
poiché è ancora in cerca della sua anima gemella.
Thomas (chitarrista: Tom è il suo nome d’arte)ha i
dred e indossa da sempre abiti molto larghi ed è il ragazzo
più bastardo della terra: a lui non interessano storie
d’amore, ma solo relazioni che durano una sola sera e che
svaniscano il giorno dopo. Poi c’è
Gustav(batterista), un ragazzo apparentemente molto tranquillo, ed
è la preda del gruppo; infine abbiamo Georg(bassista), il
simpaticone del gruppo: non riesce a fare un ragionamento serio senza
sparare qualche battuta.
Dovevano
riscaldarsi bene: il tour “Welcome to Humanoid
City” era ormai alle porte!
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Capitolo 2 *** indizi... ***
Ed ecco che alle porte
si presenta la primavera con tutti i suoi profumi e le nuove emozioni,
soprattutto per quanto riguarda Bill.
Dopo una lunga
serie di concerti in giro per la bella Europa, i quattro magnifici
ragazzi sono esausti, ma purtroppo mancano ancora delle tappe per
completare il “Welcome to Humanoid city Tour”. Non
ne possono davvero più di viaggiare in continazione senza
avere un calmo minuto di relax ma purtroppo è questa la
carriera che hanno deciso di intraprendere e non possono più
voltare le spalle a questa vita!
La cosa che
però turbava Bill più dello stress fisco e
mentale, era la presenza di quella ragazza che non lo abbadonava mai:
era stata presente a tutti i suoi concerti, ma proprio tutti ed era
sempre in seconda fila, ma non l’aveva mai vista urlare dalla
gioia né cantare a squarcia gola come daltronde tutte
facevano. Ed è proprio questo che Bill non è mai
riuscito a comprendere; ma era talmente attratto da quella ragazza, che
cercava di poterla incontrare in tutti i modi, ma non ci era mai
riuscito, tutti i suoi tentativi erano stati vani.
Questo
pomeriggio i ragazzi dovevono incontare delle fan per firmare loro
autografi e fare foto con loro (il così detto
meet&great) , ma l’entusiasmo non si fa ancora
sentire…..
<<
Bill cosa c’è?? >> chiese Gustav a
Bill
<<
Niente…è solo stanchezza…ho bisogno di
dormire! >> mente Bill a Gus. Bill stava Pensando a lei.
Bill desidera tanto incontrarla questo pomeriggio, forse
perché si sta innamorando di lei, o forse perché
la curiosità se lo sta sbranando, ma la cosa certa
è che ha bisogno di una spiegazione!
Così
pensando si addormenta nella sua camera
d’albergo……..appena chiude gli
occhi:….un bacio dolce sulla guancia! Bill si risveglia di
soprassalto si guarda intorno e vede suo fratello tom giocare alla
XboX..ma nessuno di fianco a lui. Tom dal rumore delle lenzuola si gira
e vede suo fratello che si riggetta sul letto col viso
sudato…
<<
Bill hai viso un fantasma per caso?!??!! >> domanda Tom
con un accenno di risata
<<
Lascia stare è stato solo un brutto sogno! >>
Risponde Bill mentre esce fuori le gambe dalle coperte per
alzarsi…
Questa volta il
suo sogno si stava evolvendo in qualcosa di più reale ma non
riusciva a capire il perché.
Bill aveva
bisogno di tante risposte che nessuno poteva dargli!
Dopo circa un
paio d’ore, i ragazzi escono dall’albergo, sempre
accompagnati dalle loro guardie, e si dirigono con una limousine al
luogo per incontrare le fan.
Le fan sono
eccitatissime e si stanno preparando con le loro fotocamere per
catturare quel meraviglioso momento. Ed ecco che i ragazzi entrano
nella sala…un rintuono di urla superpotenti, rintuona la
sala !
I ragazzi
cominciano spediti a firmare autografi, con richeste dalle fan un
po’ strambe..
<<
Bill questo è per te! >>
Bill prende il
peluche in mano poi alza la testa per dire
grazie………da non crederci!!! Era lei,
la ragazza del sogno che non smetteva di ossessionarlo!
Bill rimane
immobile, fermo col suo sguardo negli profondi della ragazza. Non
riesce a parlare, non sa cosa pensare, sa solo che era certamente lei e
che era infinitamente bella da togliere il respiro!
Tom si gira di
fianco e vede Bill fermo come un masso.
Tom non
può continuare se Bill non procede, così gli da
una piccola spinta col braccio per distoglierlo..
Bill continua a
firmare autografi, ma la sua mente era rimasta ferma a
quell’attimo.. egli stringe forte il peluche che gli aveva
donato ma si guarda indietro per ricercare quello sguardo.
Arriva il
momento delle foto con le fan. Arriva lei, in tutto il suo splendore.
Bill la guarda incantato; lei anche – Tom le guarda il
sedere- . Scattata la foto, ella abbraccia Bill con tale desiderio, che
gli occhi gli si chiudevano dalla gioia e le sue mani sudavano. Bill
asseconda la ragazza mentre tutti catturano quei pochi secondi,
rimanendo stupiti dalla scena!
Terminato il
Meet&great i ragazzi escono dalla camera e tutti guardano Bill
con tale stupore…
<<
Jonny devo assolutamente parlare con una fan. Puoi chiamare la ragazza
con la maglia blu qui fuori?? >> Domanda Bill alla guardia
<<
Temo non sia possibile Bill >> risponde la guardia
<<
Io devo parlarci a tutti i costi! >> esclama Bill
infuriato
<<
Bill queste fan sono italiane non parlano la tua lingua.. poi non posso
permettere contatti con le fan! >>
Bill tira un
calcio al muro e si dirige verso la limousine dove si trovano i suoi
compagni!
Si siede e si
accorge che stringe ancora fra le mani quel tenero cagnolino di
peluche…
lo gira e lo
volta fra le mani e vede una piccola cerniera sul retro : la apre e
trova un piccolo bigliettino con una frase : ”tu sei il
motivo più valido per esitere… Ti
porterò sempre con me!” Bill gira il biglietto e
trova un indirizzo mail…
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Capitolo 3 *** ...primo concerto! ***
Simone, madre dei
gemelli, aiuta loro a fare le valige con gli occhi lucidi.
<<
Mamma non piangere...è il nostro lavoro dopotutto! in un
modo o nell'altro ti staremo sempre a fianco, anche se ci
mancherà la tua presenza! >> afferma Bill.
<<
Ha ragione mà.. e poi non prfeoccuparti ci vedremo comunque
via webcam! >> Continua Tom.
E Simone:
<< Sono orgogliosa di voi tantissimo ma mi mancherete
tanto e, non avere i miei ragazzi qui con me mi fa sentire sola
>>.
Bill e Tom
rispondono con un forte abbraccio e poi continuano a mettere in ordine
le valige. Simone affida loro un piccolo amuleto portafortuna di color
azzurro e si dirige con loro nell'atrio del giardino per aspettare i
tourbus dei ragazzi.
Ed ecco che
arrivano i tourbus che trasportano quell'enorme palco su cui i Tokio
Hotel si esibiranno per i concerti. I ragazzi sono pronti per il tour e
non sembrano molto nervosi, soprattutto Bill che non vede l'ora di
mangiare e dormire. Il bus è attrezzato di tutto quanto,
anche di docce, letti e quattro shef a loro servizio... non manca
niente, anche i due cani dei gemelli sono lì con loro!
Caricate le
valige, sono pronti a salire e l'ansia sembra che comincia a farsi
sentire. Una ultima sigaretta e un ultimo sospiro è quello
che i ragazzi fanno prima di mettere piede sul bus, e con molta
nostalgia del loro caro paese, si dirigono al tavolo per pranzare!
Devono
dirigersi a Lussemburgo dove si terrà il loro primo concerto
del tour 2010.
Sono tutti
così emozionati, Bill e Tom durante le prove fumano in
continuazione per l'agitazione. Bill deve indossare gli abiti disegnati
per lui da Dean e Dan di Dsquared: abiti spaziali, magnifici con tutte
quelle luci e perline nere da vera rockstar, proprio come richiede il
nuovo album "Humanoid". Bill pensa in continuazione a quella ragazza
che sognava sempre non riesce a togliersela dalla menteanche durante le
sue prove : spera di poterla incontrare per capirci qualcosa...
Finalmente il
concerto sta per cominciare : l'arena si riempie di ragazzi e ragazze
che gridano all'impazzata dopo aver aspettato 4-5 giorni fuori l'arena
accampandosi con delle tende da campeggio.
è
tutto pronto, il palco comincia ad aprisi con quella musica assordante
che però le urla ricoprono ancor più forte: ed
ecco Tom e Georg che iniziano a suonare con una tale carica di energia,
ed ecco anche Gustav e infine Spunta Bill che inizia a cantare con
quella dolce voce però anch'essa carica di grinta! Bill
è splendente, sembra l'orsa Maggiore mentre si muove sul
palco con i suoi movimenti sublimi... le fan piangono dalla gioia
mentre cantano a squarciagola con le telecamere che riprendono.
Bill si
avvicina alle fan per cercare un maggiore contatto con loro mentre
canta (cosa che lo fa impazzire) e guarda negli occhi tutte le fan
mentre esplode dentro di emozione; ma , mentre il suo sguardo si
sposta, la sua attenzione viene attirata da una ragazza nella folla
che, diversamente dalle altre non urla, non strilla nè
canta, ma guarda Bill così intensamete con un dolce sorriso
stampato su quel viso pallido e con quegli occhi grandi come due stelle
che quasi stanno per piangere... Bill appena la guarda non riesce a
distogliere lo sguado da lei che continua a guardarlo in quel modo : si
avvicina a lei ma non riesce più a ricordarsi le parole
della canzone poichè è troppo distratto da quella
ragazza. A questo punto Bill alza il microfono per far cantare il
pubblico mentre si avvicina ancora a lei: gli ricorda qualcosa che
aveva già visto e, in questo momento non riusce a pensare ad
altro. Ed ecco che Bill a quasi due metri di distanza da lei riesce a
riconoscerla: è la ragazza che aveva sognato, è
tale e quale, ormai conosce bene quello sguardo e non avrebbe potuto
confonderlo ad un'altro. Ora vuole capirci qualcosa: chi è
quella ragazza? e perchè Bill la sogna?
Bill continua a
cantare ma con molta agitazione poichè quella ragazza non
guarda altro che lui; egli non riuscie a seguire più il
ritmo, alcune parole sembrano come essere state cancellate dalla sua
mente. Tom guarda suo fratello incuriosito poichè anche lui
vuole capirci qualcosa; anche Georg lo guarda ma con una faccia che
volesse dire : "Bill dai comncentrati!". Bill è molto
ansioso, non riesce a capirci più niente e continua
anch'egli a fissare la ragazza che continua a guardarlo senza
distrazioni. Sono entrambi come in un'altra dimensione: il mondo
esterno è escluso da tutto e i loro sguardi si intrecciano.
Bill non vede
l'ora che il concerto termini per provare a incontrare quella ragazza
misteriosa.
Il concerto
è quasi terminato : Bill lancia un ultimo sguardo alla
ragazza mentre l'involucro del palco si chiude; è tutto
finito, finalmenmte!
Bill corre dal
fratello:
<<
Tom, Tom, l'ho vista!! >> dice Bill con l'affanno.
<<
Bill ma cosa ti è preso? hai fatto una figuraccia dinanzi a
tutta quella gente, non capisco cosa ti è successo!
>> domanda Tom incuriosito
<<
Tom io l'ho vista, era così dolce e bella. Sono sicurissimo
che era lei! >> dice Bill ancora con un filo d'affanno
<<
Chi hai visto?? era così importante da dimenticarti le
parole? >> chiede Tom
<<
lei, è lei la ragazza del sogno! corri vieni con me...
>> dice Bill tirando Tom da un braccio verso il retro
dell'arena
<<
ma dove andiamo?? sei impazzito Bill le ragazze ci aggrediranno
lì fuori >> domanda Tom incuriosito e Bill:
<<
non mi importa. Devo scoprire chi è! >>.
Con questo si
avvicinano all'uscita del retro e le ragazze, come Tom aveva
già detto, gli saltano addosso e gli chiedono autigrafi, ma
Bill guarda in giro per cercarla e si alza sulle punte dei piedi per
guardare anche più indietro : non la trova! I bodyguard
allontanano le fans metre è Tom questa volta che tira Bill
dal braccio per farlo rientrare: << Dai Bill rientriamo
>> chiede cortesemente Tom a suo fratello, forse per
semrare più gentile dinanzi alla gente. Bill si dirige verso
il bus con la testa bassa, insoddisfatto di non averla trovata:
<<
Bill lascia perdere, non ti fissare con quesste cazzate!
>> consola Tom;
Bill lo ignora
mentre si toglie quella pesante roba di dosso e ripensa a quello
sguardo che questa volta ha visto dal vivo. Voleva incontrarla e
parlarci ma non ci è riuscito. A questo punto Bill prende
una cola dal frigo e si getta sul letto sbuffando e ripensando ancora a
quello sguardo.
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Capitolo 4 *** ...ultimo concerto! ***
Ritornati in albergo, i
ragazzi gettano le loro valige sul pavimento incerato e si gettano
ognuno sul proprio letto pensando : fare la rockstar
è un vero stress!. Beh si quella vita
era davvero stressante, ma più traumatico era per bill
l'immagine di quella ragazza nella sua testa...lei era una sua fan e
quello sguardo elettrico che proveniva dai suoi occhi lo aveva come
dire impossessato, sì si era impossessato della sua mente
oramai incapace di non pensare a quell'angelo demoniaco.
Stanco, Bill si
dirige in bagno e con una saponetta si leva via dal viso perfetto il
trucco nero e appicciso aiutandosi con una saponetta...si sciacqua la
faccia sperandosi che quell'acqua fredda porti con se anche tutti i
suoi pensieri insieme al trucco, ma sa bene che non è
possibile. Il ragazzo si asciuga lentamente il viso e poi getta i suoi
abiti costosi per terra non preoccupandosi del disordine che lascia, e
si infila sotto le lenzuola... si volge verso suo fratello - notte tom
- disse , ma Tom dormiva già con gli abiti ancora in dosso.
Bill si volge dal lato opposto e alza lo sguardo verso il peluche
regalato dalla ragazza che aveva dolcemente poggiato sul comodino: lo
guarda accennando un sorriso che racchiude mille sguardi e dopo
dicchè pensa per qualche secondo e prende il cellulare tra
le mani, estraendo quel bigliettino dal peluche: voleva inviargli una
mail ma pensandoci non la trovò una buona idea...poteva
essere una ragazza come tutte le altre e la voce avrebbe potuto
spargersi in tutto il mondo...così spegne la luce del lumino
e, dopo pochissimi minuti, si addormenta col pupazzo tra le mani.
La mattina
seguente bill si alza controvoglia svegliato da suo fratello e si
infila nella doccia : il getto dell'acqua lo risvegliò : il
ragazzo si accorse che quella notte non sognò nulla oppure
non riusciva a ricordarselo; sforzava inutilmente la memoria ma..
niente. Esce dalla doccia e si infila gli abiti puliti che si trovavano
nella valigia infilando in tasca il pupazzo. Pronti, scesero
dall'albergo accompagnati dai bodyguard e rientrano nel loro tour bus
per dirigersi verso il paese dove deve tenersi il loro ultimo concerto:
la meravigliosa città di Parigi! I ragazzi adorano parigi e
non vedono davvero l'ora di arrivarci. Certo la srada era abbastanza
lunga ma ne valeva la pena!
Arrivati a
Parigi i ragazzi si preparano per il concerto e sono davvero nervosi.
Bill sapeva bene che l'avrebbe incontrata per questo era il
più nervoso nervoso di tutti poichè temeva di
dimenticarsi di nuovo le parole della canzone.
Il concerto
comincia e lei è lì di fronte in tutto il suo
splendore. Bill la guardava intensamente, nulla gli sembrava turbarlo,
niente esisteva, ma gli sebrava stesse cantando solo per lei.
***
La ragazza non
era in lei dalla forte gioia, ogni volta che vedeva Bill cantare gli
sembrava sempre la prima volta che lo faceva e ogni volte seniva il
fuoco dentro lei, si sentiva unica e isolata dal mondo sensibile.
Questo era l'ultimo concerto e sapeva che doveva passarci del tempo
prima che i TH facessero un'altro concerto: per questo desiderava
viverlo intensamente, più di quanto già faceva
perchè doveva essere davvero memorabile. Era così
emozionata e 1000 pensieri gli frullavano nella testa : si chiedeva se
bill avesse conservato quel suo peluche a cui teneva molto e se avesse
letto il suo biglietto.. ma sapeva già di non avere nessuna
speranza; si chiedeva anche perchè gli occhi gradi e intensi
del suo Bill la fissavano continuamente, ma forse era la sua
impressione, la forte emozione che gli dava allucinazioni. Si guarda
intorno, vuole urlare sfrenata come le ragazze che la circondano ma
è più forte di lei restare immobile e perdersi in
quell'immenso che sono gli occhi di quel fortunato ragazzo. L'emozione
e la tristezza stavano combattendo dentro di lei: da quella guerra ne
fuoriuscì soltanto una lacrima gelida che li rigò
il pallido viso e gocciolò sulle sue labbra tremanti.
***
Bill intanto
temeva che, dopo quel suo ultimo concerto quell'anno, non l'vrebbe
più rivista e questo pensiero gli furviava tra la testa
provocandogli una terribile angoscia: in quegli istanti, un forte
riflesso gli acceca gli occhi lucidi: il riflettore riflette la sua
luce nella lacrima della ragazza che automaticamente è
riflessa negli occhi di Bill. Egli non sapeva cosa pensare, perchè stava
piangendo??
Ringraziamenti:
nicky94 grazie per aver
recensito i miei capitoli... sono contenta che ti piaccia questa mia
storia....
spero continuerai a
seguirla...
baci cara
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Capitolo 5 *** Lily ***
L’ultimo
concerto passò in men che non si dica: molte fan piangevano
come bambine, altre andavano via a capo chino dispiaciute e altre
inseguivano auto e bus dei Tokio Hotel per cercare di incontrarli.
Lily (così si chiama la ragazza che faceva impazzire
l’anima di Bill) usciva da quell’arena sorridente
con due amiche Nicole e Stella conosciute su internet grazie ad un
forum dei TH. Lily scherzava con le sue amiche che la incitavano a
farlo ma dentro di lei non era molto felice: era scappata di casa per
andare a vederli seguirli in concerto, la madre non era
d’accordo su questa lunga vacanza che si era presa visto che
la ragazza aveva appena compiuto 18 anni, ma figurati se a lei
importava qualcosa. Era andata via di casa (da Bari) con un bel
gruzzoletto messo da parte durante tutto l’anno, con
l’aiuto comprensivo del padre a cui voleva un bene
dell’anima.
Ma la cosa che più la rendeva triste era essere una ragazza
comune come tutte le altre : aveva preferito fare la cantante nella sua
vita. Lily aveva una voce meravigliosa del tutto angelica non per
niente era soprannominata dalla madre “ugola
d’oro”…la musica era tutta la sua vita
ma si vergognava molto a farsi sentire cantare pure dai famigliari
anche se sapeva benissimo di cantare in maniera divina. Non aveva
però il coraggio di partecipare a qualche programma che
poteva dargli una grande opportunità, sempre per via della
sua timidezza. Lily non era mai timida , soprattutto con i suoi
compagni; anzi era una ragazza molto vivace e particolarmente strana
come carattere, direi un anche un po’ pazza ma si arrendeva
di fronte al canto dinanzi agli altri.
Uscendo da quell’enorme arena Lily sente un squillare il suo
cellulare:
<< un messaggio!! >> dice estaendo il
cellulare dalla tasca del jeans: sblocca la tastiera: era suo frantello
Micky che le aveva inviato un messaggio chedendogli quando tornava e se
stava bene poiché erano molto in pensiero per lei: a casa si
sentiva molto la sua assenza…Lily rispose che era tutto ok e
che avrebbe preso l’aereo tra un paio d’ore per
fare ritorno, aggiunse anche di comunicare alla famiglia che era tutto
a posto e che gli voleva un mondo di bene…
Beh di quel messaggio era veramente stupita: non era mai andata
d’accordo con suo fratello che era più grande di
lei e per questo faceva anche il ruolo del padre; per questo la ragazza
lo odiava perché gli impediva di fare molte cose e gli stava
sempre dietro. Certo lo capiva ma era Micky che non capiva lei.
Ripose il telefono in tasca e si dirisero all’albego dove si
trovavano le valigie che dovevano ancora preparare per ritornare:
dovavano sbrigarsi perché avevano l’aereo due ore
dopo.
Arrivate in albergo Lily accende il suo pc che non poteva non portarsi
insieme, e controlla la posta in arrivo anche se era priva di speranze:
non ne trova nessuna così mette la musica e, a capo chino,
si dirise in bagno per farsi una bella doccia calda.
Getta per terra i suoi abiti ed entra nella doccia. Ama il getto
dell’acqua bollente sul viso perché le confonde un
po’ i pensieri: comincia a piangere selenziosamente per
sfogarsi un po’. Lo faceva sempre sotto la doccia
perché la aiutava a esternare le sue emozioni. Un suono la
distrae dal suo dolce pianto: era arrivata una mail!
A Lily ormai non faceva una piega….era quasi sicura che
gliel’avesse mandata di nuovo suo fratello quella mail o per
lo meno la sua amica del cuore Denise che la ossessionava di messaggi.
La ragazza passa ancora 5 minuti rilassandosi nella doccia poi esce
calda e bagnata e avvolge l’asciugamano intorno al suo carpo
strizzandosi i capelli; si infila le ciabbatte e corre a vedere quella
mail: - la tua bellezza mi ha colpito. Desidero conoscerti. Se ne hai
voglia tra un ora val bar American. Avrò una sciarpa rossa
così mi troverai in fretta-. Quella mail lascia la ragazza
perplessa che si siede lentamente sulla sedia dinanza il pc e continua
a fissare ancora per qualche minuto quel messaggio cercando di capirci
qualcosa, ma non ci riesce.
Non potteva andarci, aveva l’aereo esattamente tra un ora e
20 minuti e il tempo scorreva sempre più in fretta.
Ma la curiosità se la stava divorando. Chi era quella
persona? E soprattutto chi gli aveva dato la sua mail??
A Lily saltò subito in mente che si trattasse di qella
persona che da giorni la chiamava continuamente per sentire solo la sua
voce ma non aveva il coraggio di parlare..forse aveva preso la sua mail
da FaceBook e aveva voluta seguirla anche in francia per poterla
incontrare. Ma alla ragazza questo pareva un po’
un’esagerazione…infondo neanche si conoscevano
come avrebbe potuto seguirla così lontano??
Pensò anche al biglietto dato a bill con la sua mail ma gli
sembrava impossibile…sapeva bene che bill avrebbe gettato
via quel pupazzo insieme al biglietto, questa era la sua
realtà..anche se gli piaceva molto viaggiare con la
fantasia. Avrebbe voluto avere qulche possibilità con la
famosa rock star ma per lei era possibile solo nella sua testa.
Per questo motivo lasciò perdere la mail e, preparandosi in
fretta, prese l’aereo per il ritorno a casa .
***
Era stato Bill. Lui non ne poteva più..doveva capirci
qualcosa, voleva capire cosa c’entrava quella ragazza con la
sua vita e perché proprio una ragazza così comune
come tante sue fan doveva piacerli in quel modo. Non voleva innamorarsi
di una sua fan ma purtroppo non era stata colpa sua: il cuore lo
conduceva per quella strada e lui non poteva fare altro che seguirlo.
Sapeva bene che stava compiendo una pazzia: non sapeva neanche di che
nazionalità era la ragazza e se parlasse la sua lingua, ma
lo immaginava benissimo…aveva quella bellezza meridionale
italiana….sapeva distinguere bene le sue fan avendo girato
l’intera Eropa. È per questo motivo che le aveva
scritto la mail in italiano.
Sperava di incontrarla; sperava che la ragazza si fosse presentata a
quell’appuntameto per parlarci e conoscerla e chiarirsi le
idee.
Cammuffato per bene esce dall’albergo da solo,
attorcigliandosi una sciarpa rossa attorno al collo e sistemandosi un
cappellino. Non aveva detto niente a suo fratello per evitare prese in
giro e robe varie; non aveva detto niente a nessuno un po’
per la paura, un po’ per la vergogna ma preferì
non farlo.
Il ragazzo si sedette ad un tavolino all’angolo di quel bar
così deserto eche si trovava a circa 100m dal suo albergo, e
ordinò una becks in attesa che arrivasse la
ragazza…..
5….10….20….30 minuti ma la ragazza
ancora non arriva. Bill perde le speranze e se ne ritorna al suo
albergo a capochino cercando di cacciare via quel viso
indelebile……
Ringraziamenti:
Star_In The Night14
grazie per aver recensito...continua a seguire^^ la storia si
farà sempre più intrinseca...XD
Niky94 grazie
ancora...sono contenta che ti piaccia molto la storia*-*
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Capitolo 6 *** si torna a casa... ***
<< ciao
mamma, ciao a tutti, sono tornata!! >> esclamò
contenta Lily dopo aver aperto la porta di casa sua e mentre gettava le
valigie sul pavimento…A sua madre si accesero gli occhi e
corse ad abbracciarla correndo mentre dagli occhi di Lily sporgeva una
lacrima:
<< sei tornata figlia mia…,mi sei mancata
tantisimo! È stato un inferno qui senza di
te… >> disse sua madre piangendo: Micky era la
sua disperazione, non gli dava pace e ancora doveva trovarsi un lavoro
a 24 anni; inoltre a casa i soldi mancavano per l’infortunio
del padre al braccio destro durante lo scorso
lavoro….l’unica speranza era Micky, ma lui e il
lavoro non andavano molto d’accordo….diciamo che a
Micky piaceva il lavoro facile. Lily a casa metteva pace se qualcosa
non andava e offriva a sua madre una spalla per piangere.
Bastò solo un “ciao Micky!” a suo
fratello passandogli davanti e poi corse ad abbracciare suo padre con
tutte le forze stringendolo a se.
<< ci sono novità per me?? >>
chese la ragazza rivolegendosi alla sua famiglia
<< no, anzi ce ne sono di cattive…Zio Mario
è in ospedale per una emoragia celebrale e dopodomani
partiamo per Milano per fare compagnia a Zia Mary che è
distrutta per suo marito >> esclamò la madre
preoccupata.
Lily non rispose e rimase per qualche secondo perplessa. Subito dopo si
dirise in camera sua per gettare via quegli abiti sporchi e sudati e
accese il computer: trovò una mail in cui la sua amica
Denise gli chiedeva se era tornata e Lily gli rispose di si, poi
andò a farsi una doccia calda, si vestì e
chiamò il suo amico Andrea per farsi venire a prendere.
<< io esco! >> esclamò la ragazza
chiudendo la porta d’ingresso. Era stracontenta di essere
finalmente arrivata a casa sua: gli mancava tanto quell’odore
di paesino che gli stava a cuore, gli mancavano i suoi e Sasha, la sua
cagna che la consolava nei momenti peggiori. Anche avrebbe preferito
seguire il suo Bill in tutti i suoi spostamenti: di lui ne era perduta.
Aprì la portella dell’auto di Andrea e si sedette
sorridente su quei comodi sedili di camoscio:
<< ciao Tesoro >> Lily salutò
Andrea baciandolo alla guancia.
<< ciao Lily cara >> rispose
l’amica ricambiando il bacio.
Si volevano molto bene i due. Erano diventati stretti amici da quando
Lily si era lasciata col suo ex ragazzo Rocco che non soportava questa
amicizia con Andrea poiché provava ancora qualcosa nei
confronti della ragazza, ma lei ormai non provava proprio
più nulla per lui. Lily confidava tutto ad Andrea ma non
aveva mai detto a nessuno che era profondamente innamorata di Bill per
paura che la prendessero in giro perché infondo dentro si
sentiva ancora una bambina.
<< che dici, andiamo al bar Tigli?? >>
domandò Andrea alla ragazza. Quel bar era il punto di
incontro di molti suoi amici e Lily si sedeva a quei tavolini quando si
sentiva giù di morale perché c’era
sempre qualcuno con cui scherzare. Lily annuì sorridendogli
e parcheggiarono l’auto di fronte al bar. Scesero
dall’auto e si sedettero ad un tavolino ordinando una Bad .
Al tavolino si avvicinò Denise, la sua amica del cuore che
era sempre stata disponibile per lei e quando si vedevano gioivano.
Denise sedette a tavolino con loro e chiese a Lily di raccontargli il
suo viaggio…….
***
Il giorno dopo Bill parte con il resto del gruppo per fare ritorno
anch’egli a casa.
Non capiva perché Lily non si era presentata al suo
appuntamento, Bill si stava davvero distruggendo.
Tom non riconosceva più suo fratello che di solito era molto
giocherellone, mentre adesso lo vedeva completamente assente, sommerso
nei suoi pensieri….si intuiva sibito se c’era
qualcosa che non andava in lui. Voleva sapere anche Tom cosa a Bill
stava accadendo così in aereo si sedette accanto a lui e
cercò di essere quel fratello comprensivo che non era mai
stato :
<< bill, a me puoi dire cos’hai….dai
forza sfogati con me fratello >> disse tom guardando gli
occhi assenti si suo fratello. Bill continuò a fissare il
nulla per qualche secondo….poi:
<< ho chiesto a quella ragazza di incontrarla, ma lei non
sa chi sono e non si è presentata al mio
appuntamento >>
<< quale ragazza?? >> domandò Tom
incuriosito
<< la ragazza del sogno, mi ha dato la sua mail ad un
meet&great >> spiega Bill
<< davvero l’hai incontrata?? Esiste per
davvero?? >> chede suo fratello con una accenno di
sorriso..
<< si, e mi sembra molto strana questa cosa
sinceramente…per questo voglio incontrarla…per
capirci bene qualcosa >>
Tom zittisce e cerca di cercare un nesso tra le cose, ma non ci riesce.
Arrivano ad Amburgo e salutano Georg e Gustav che prendono strade
diverse.
<< finalmente a casa !!! >> affermano i
gemelli all’unisono.
Peccato che si trattava solo di un breve periodo che dovevano
trascorrere alle loro case: tra tre giorni dovevano nuovamente partire
per un live a Milano.
Ringraziamenti:
Grazie ragazze....continuate a seguirmi nelle prossime puntate....
la storia si farà sempre più intrinseca...XD
|
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Capitolo 7 *** incontro ***
<<
Tesoro sveglia!...dobbiamo andare >> . Era
Clara, la mamma di Lily che l’aveva svegliata per la
partenza.
I
tre giorni purtroppo era passati in men che non si dica e
Lily era evramente controvoglia. Non voleva andare a Milano per vede
suo zio in
quelle condizioni. Lei amava la vita e i dolori che bisognava
affrontare, per
lei era megli evitarli. E poi odiava gli ospedali con tutta se stessa,
odiava
vedere le persone soffrire. Ma pensandoci bene, doveva andarci a Milano
almeno
per contribuire a tirare su il morale a sua zia che per il dolore di
suo
marito, preferiva lasciarsi andare. Una calorosa compagnia che gli
stava accanto,
sicuramente avrebbe dato la forza a sua zia di continuare
energicamente. Fu
questo il pensiero che diede forza a Lily: depose le valige nel cofano
dell’auto
di suo padre che la stava aspettando in giardino assieme a sua
madre.Micky aveva
preferito non partire con la sua famiglia, per continuare a cercare
lavoro, o
forse aveva qualche altro progetto per la testa.
<< Sicura
di non aver dimenticato qualcosa?? >>
chese Clara premurosamente a sua figlia
<< certo,
o almeno credo >> gli rispose Lily
mentre infilava gli auricolari nelle orecchie: partì
“phantomrider”. Quella canzone
aveva troppi ricordi: gli saltò subito in mente quando Bill
la cantava
dolcemente ai suoi concerti guardandola negli occhi (o almeno
così credeva la
ragazza). Ormai Bill gli era entrato nella testa e gli aveva confuso
tutti i
suoi pensieri. La sera pima della partenza aveva salutato Denise
affettuosamente ma non aveva salutato Andrea; lo avrebbe chiamato
più tardi, sicuramente
all’arrivo. Guardò fuori dal finestrino e vide gli
alberi che correvano dinanzi
ai suoi occhi come d'altronde facevano i suoi pensieri nella sia testa.
Pian
piano poi i suoi occhi si chiusero e Lily cadde in un sonno profondo.
La
aspettava un lungo viaggio fino alla sera.
***
<< dai
Bill corri , sei sempre l’ultimo >> gridava
Tom correndo per l’aereoporto trascinando la sua valigia
<< eccomi….! >>
rispose Bill raggiungendo suo
fratello a passo affrettato.
Era
arrivato anche per loro il giorno della partenza per
Milano. Era davvero stressante la loro vita: non potevano restare
più di due
settimane tranquilli alle loro cose. Ma d'altronde è questa
la vita che avevano
scelto e non potevano più tirarsi indietro. Passati dal
metal detector, i
quattro sostarono per qualche minuto in attesa dell’aereo,
mentre mordevano
qualche panino. L’aereo non tardò ad arrivare e i
ragazzi salirono in prima
classe e presero i loro posti.
***
La
famiglia Loreti arrivò a Milano intorno alle quattro del
pomeriggio dopo aver viaggiato l’intero giorno. Si
precipitarono subito ad un
modesto hotel in centro che sua zia gli aveva prenotato due giorni
prima. Mamma
e papà Loreti si affrettarono a farsi una doccia e uscirono
per raggiungere
loro congnato in ospedale; ma Lily preferì raggiungere i
suoi più tardi per
rilassarsi un po’ di più : promise, infatti a sua
madre, che li avrebbe
raggiunti più tardi. La ragazza si lavò e
uscì dall’albergo per fare quattro
passi per le strade di Milano: aveva voglio di un gelato che potesse
tirarla un
po’ su. Poi si ricordò che doveva chiamare Andrea
così prese il telefono e
cercò il suo numero….
***
Arrivati
a Milano, una limousine accompagnò i Tokio Hotel ad
un lussosissimo hotel a cinque stelle. I ragazzi presero una spaziosa
suite al
terzo piano : si lavaroro,vestirono e profumarono per bene: avevano
voglia di
uscire a divertirsi. Poco dopo, scesero nella holle dove fecero
incontro con
delle stupende ragazza in mini gonna: Tom si precipitò
subito da loro, appena
le vide, per fare conoscenza, ma Bill non aveva voglia di sopportare
anche questa
volta, le sconcerie di suo fratello e di Gustav perciò
preferì allontonarsi e
fare un giro da solo. Avvisò suo fratello dicendogli che
usciva un po’ dall’hotel.
Tom annuì e non si meravigliò poi così
di tanto poiché già conosceva bene come
era fatto suo fratello.
<< Bill
vuoi che venga con te?? >> ciese
amichevolmente Georg a bill
<< no,
preferisco stare un po’ solo per schiarirmi un po’
le idee….ne ho bisogno >> rispose Bill a Georg con un sorriso sghembo
mentre si sistemava in
testa un capellino nero che aveva preso per
evenienza. Così si dirise verso l’uscita e si
incamminò per le strade affollate
di Milano. Cercò qualche strada più deserta ma
gli sembrava impossibile. Per questo
camminava a capo chino per evitare di farsi guardare in volto dalla
gente ed
essere riconosciuto. Ed ecco che compare quella figura angelica tra i
suoi
pensieri: era inevitabile pensarla, ormai ci abitava lì,
nella sua testa e
embrava non avesse intenzione di andare via. Perché
non mi ha risposto a quella mail?- pensò- ma certo, non può mica rispondere al
primo
sconoscito che la corteggi, o forse non aveva voglia di
rispondere…quasi
sicuramente era certa che non gli avessi inviato io quella mail.
Ma perché mi sta succedendo
questo?? Cosa vuole
il destino da me??-continuava a domandarsi il ragazzo nella
sua testa ,continuando
a camminare con passo rallentato e a testa bassa. Forse stava
diventando pazzo………
***
<<
Ciao tesò , io sono appenna arrivata a Milano…te
cosa fai di bello??>> domandò Lily ad Andrea mentre continuava a
guardare le vetrine dei
negozi…
<< ciao
bellezza >> rispose l’amico, <<
io
sono con Pippo in giro per il
paese…com’è stato il
viaggio?? >>
<<
direi abbastanza stressante… è durato nove ore ma
io
ho…………………… >>
il telefono di Lily cade violentemente per terra
dividendosi in pezzi: la ragazza si era scontrata con qulcuno
distrattamente,
<< ma
che diamine!!! >> esclamò Lily incavolata
mentre raccoglieva da terra i pezzi del suo cellulare,
<< ma dove cazzo
hai i… >> si bloccò. Lily
alzò lo sguardo e i loro occhi si incrociano in
un solo sguardo e Lily rimase impietrita guardando il suo viso. Lo
avrebbe
saputo riconoscere ovunque quello sguardo così bollente che
gli fulminava il
cuore. Era con Bill che si era scontrata e non poteva crederci, era
impossibile.
Anche Bill rimese fermo e impietrito a
guardarla…l’aveva trovata….finalmente!
Egli
prese le sue mani e si rialzarono lentamente con lo sguardo immobile
ancora
fermo nei loro occhi. Solo una parola fuoriuscì
silenziosamente dalle labbra
derl ragazzo:…”…sorry!”
Ringraziamenti:
Aura
hai un bellissimo nome e non lo dico solo perchè anche la
mia ff si chiama così...XD
Nicky grazie per avermi avvisata...non me ne ero proprio accorta...>.<...adesso va molto meglio^^...grazie tesoro un bacio**
continua a seguire se ne hai
piacere cara^^
|
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Capitolo 8 *** forse un sogno ***
Lily
non disse nulla, preferì non rispondere anche
perché
era rimasta completamente paralizzata…
I
due rimasero ancora lì fermi per qualche secondo con la
bocca quasi spalancata e gli occhi sbarrati; poco dopo Lily si distolse
e si
abbassò continuando a raccogliere i pezzi del suo cellulare,
mentre Bill rimase
lì fermo a guardarla mentre pensava che la ragazza era di
una bellezza
indescrivibile, poi gli disse:
<<
I’m very sorry, I…I didn’t
want… >> smise di
parlare interrotto dalla ragazza
<<
puoi tranquillamete parlare la tua lingua >>
sopravvenne Lily: conosceva bene il tedesco, aveva preso anche un corso
pomeridiano alla sua scuola per il tedesco, gli piaceva veramente
tanto, ma non
sapeva parlarlo alla perfezione…
<<
ok…allora scusami tanto ma non volevo, io non ti
avevo vista…ecco! >> disse tutto
d’un fiato
<<
Non preoccuparti, non è successo niente…
>>
disse debolmente la ragazza con un accenno di imbarazzo…poi
girò e voltò il suo
cellulare << accidenti si è rotto!!
…lo schermo è andato.. >> disse
preoccupata, sua padre non le ne avrebbe compra5to subito un
altro…
<<
non preocuparti , te ne comprerò un
altro…promesso!
>> disse il ragazzo per
salvare la
situazione…<< vieni con me, devo offrirti per
forza qualcosa
>> disse
prontamente Bill
porgendogli la mano. La ragazza era stata completamente catapultata in
un altro
mondo. Non gli pareva davvero possibile. Lei poi annuì
debolmente col viso
arrossito, si sistemò la camicetta e porse a lui la mano. A
passo svelto
entrarono in una gelateria nei pressi del loro scontro e chiese che
gusto
preferisse la ragazza.
<<
pesca e melone con panna >> rispose la
ragazza a voce fioca. Era ancora scossa.
Presi
i loro gelati, sedettero ad un tavolino molto
nascosto: all’inizio vi era un calo profondo di silenzio tra
i due. Bill non
avrebbe voluto incontrarla in questo. Il loro incontro era avvenuto nel
peggiore dei modi possibili.
<<
abiti qui? >> chiese Bill per rompere il
ghiaccio
<<
no, sono venuta qui con i miei perché mio zio non
sta molto bene >> rispose
a testa
bassa Lily
<<
certo, capisco perfettamente…>> rispose Bill in mancanza
di altre parole, poi
sopraggiunse enigmatico << sai, ti ho già
vista da qualche parte ma non
ricordo dove >>: sapeva benissimo invece chi era, era
stata lei a
confondergli i pensieri anche prima di quello scontro e Bill
l’avrebbe saputa
riconoscere dovunque.
La
ragazza lo guardò incarnando un sopraccioglio…non
voleva
dirlo...ma poi disse << certo mi avrai visto ovunque nei
tuoi concerti,
sai io …si insomma io…sono una vostra grande fan!
>>
<<
davvero?? È magnifico, è
stupendo…anche se non
avrei voluto incontrarti in questo modo >>. Bill
preferì nascondere tutto
e non svelarglielo in quel momento…sì insomma gli
sembrava fin troppo assurdo
dire che era perso di lei e che la sognava ogni notte.
<<
certo…neanche io avrei voluto… >>
disse la
ragazza sogghignando. Poi Lily guardò l’orologio e
si accorse che era passato
troppo tempo: si alzò da tavolino
<<
accidendi si è fatto tardi..devo proprio andare
Bill >> la ragazza prese la borsa che si trovava sulla
sedia e si avviò
frettolosa verso l’uscita. Bill la raggiunse e la
fermò per un braccio:
<<
ei, almeno lasciami il tuo numero così possiamo
metterci d’accordo per il telefono..te l’ho
promesso dai.. >> . Lily
glielo dettò frettolosamente.
<<
posso sapere il tuo nome? >> chiese Bill
quasi implorando
<<
adesso devo proprio andare, perdonami.. >>
disse Lily dispiaciuta, avrebbe preferito dirglielo in un momento
migliore…<<
ah…e grazie per il
gelato!! >> disse la ragazza quasi dimenticandosi di
ringraziare mentre
si allontanava correndo. Lily correva via di li
tirandosi dei piccoli
pizzicotti per cercare
di tornare alla
realtà. Ma quella era la sua realtà. Certo non
gli sembrava vero tutto quello
che gli era capitato quella sera. Mangliare un gelato con il ragazzo
che aveva
sempre desiderato, non rientrava nei programmi di lei quella sera, ma
per sua
fortuna era accaduto davvero. Lily raggiunse i suoi in ospedale e
salutò suo
zio, che giaceva in fin di vita su quel bianco letto, con un caloroso
abbraccio.
***
Bill
rimase sulla soglia di quella gelateria ancora per
qualche minuto fumando una sigaretta. Era sbalordito. L’aveva
trovata
finalmente ed aveva anche il suo numero. Ma di lei non sapeva ancora
nulla.
Certo lei conosceva tutto di lui, ma lui sapeva solo cosa ci faceva a
Milano e
conosceva il suo numero di cellulare. Sapeva anche che quella ragazza
era
maledettamente stupenda e gli aveva tolto il fiato. Bill si
incamminò per fare
ritorno al suo albergo anche se avrebbe preferito passare ancora del
tempo con
lei e continuare a perdersi nei suoi occhi colore del mare sereno. Non
voleva
tornare dai suoi amici e da suo fratello che sicuramente stava
già fottendosi
quelle ragazze che aveva prima conosciuto. E non errò nei
suoi pensieri.
Tornato in albergo incontrò Georg e Gustav che sorseggiavano
un cocktail al
bar:
<<
ei Bill dove sei stato? >> chede Georg già a
mezzo livello
<<
ho fatto un giro e ho preso un gelato per
rinfrescarmi… >> risponde Bill. Beh parte di
queto era vero ma questa
frase celava una verità più profonda che
preferifa tenere solo per sé. <<
Tom dov’è ? >> chiede incuriosito
<<
ha prenotato un privè per passare la notte con
delle groupie da sballo >> rispose Gustav anche lui sulla
via
dell’andata. Bill sbuffa pesantemente. Infondo se lo doveva
immaginare. Decide
anch’egli di prendere qualcosa di forte in modo da liberare
la mente da tutti
quei pensieri che portavano tutti a quella ragazza. Così si
accoda ai due e
cominciano a parlare del più del meno.
Dopo
circa una mezzora abbondante Bill decise di andare a
letto per eitare di ubriacarsi. Arriva in camera e getta tutti suoi
abiti per
terra , infilandosi sotto le coperte con solo addosso i boxer. Era
ancora
perfettamente lucido e capace di ripensare a ripensare a quella
ragazza. E così
fù. Guardando il soffitto sognava di poterla incontrare
un’altra volta per
confessargli tutto. Sperava che con lei potesse continuare. Aveva
bisogno della
sua presenza. Aveva bisogno di un suo bacio!
|
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Capitolo 9 *** altro incontro ***
Il
mattino seguente Bill si svegliò molto presto ma era
più
che contento: il pensiero di averla incontrata lo teneva di buon umore,
anche
se desiderava fosse andata diversamente. Non sapeva neanche il suo nome
e
desidarava tanto saperlo. Ma infondo questa era una cosa secondaria
perché
aveva il suo numero e poteva chiederglielo in qualsiasi momento. Avere
il suo
numero lo rendeva davvero soddisfatto e gli dava la forza di sperare.
<<
Bill sei di nuovo in ritardo! >> grida Tom
mentre esce dalla loro camera per scendere giù a fare
colazione. Quella mattina
era zeppa piena di impegni e non poteva permettersi di tardare ancora.
In due
minuti Bill si vestì e si sistemò i capelli
mentre sorrideva contento dinanzi
allo specchio. Prese la sua borsa con tutte le cose di cui non poteva
fare a
menoe scese giù in mensa per fare colazione. Riempitisi lo
stomaco, i quattro
si dirisero in studio per provare una nuova canzone , e successivamente
dovevano fare 2 interviste.
***
Un
sottile raggio di sole penetra dalla persiana della
camera d’albergo e svegla dolcemente Lily che sorride
guardando quel raggio e
ripensando al bellissimo sogno che aveva fatto. Si
stiracchiò sbadigliando, e
si tirò su dal letto dolcemente. In camera sua non
c’era ormai nessuno. Lily
guarda l’orologio ed erano le 11 del mattino: ormai i miei
sono andati in
ospedale…li raggiungerà per l’ora di
pranzo-pensò. Non aveva voglia di uscire,
ma di restare e magari parlare un pò al telefono con la sua
amica del cuore.
Andò in bagno e si sciacquò il viso sotto il
getto dell’acqua gelida. Mentresi
asciugava pian piano il viso si rese conto che quello che aveva sognato
non era
un sogno, ma era tutto vero…realmente si era scontrata con
Bill la sera prima e
gli aveva dato il suo numero. Sperava allora l’avesse
richiamata questa
mattina, al più presto, così avrebbe potuto
risenti quella dolcissima voce come
lo era nelle sue canzoni così docili e delicate che gli
colpivano il cuore ogni
volte che le ascoltava. Si vestì distrattamente e si distese
di nuovo sul letto
per chiamare Denise.
***
Terminate
le prove, Bill e i suoi amici presero la loro
limousine per dirigersi al luogo dove doveva svolgersi la loro
intervista.
Passando per le strade di Milano, Bill pensava e ripensava a
quell’incontro con
la testa appoggiata al finestrino. Ma un’ombra passeggera lo
distolse dai suoi
pensieri: alzò lo sguardo e vide una graziosissima fanciulla
dai capelli neri
spalancare le persiane della sua camera: era lei, la ragazza dei suoi
sogni.
Bill la seguì con lo sguardo: finalmente adesso sapeva anche
dove alloggiava.
Avrebbe potuto andare a trovarla quando desiderava e vederla di
persona. Questi
erano i pensieri del giovane. Ma forse era la sua impressione,
un’allucinazione, visto che non smetteva di pensarla un
singolo minuto.
***
<<
Ciao piccola! >> rispose Denise al telefono
<<
Ciao Dè..devo dirti una cosa veramente FOLLE!!
>> Disse Lily fuori di sé dalla gioia
<<
Dimmi tutto..voglio saperlo >>
<<
ho fatto uno strano incontro con una persona che
non potresti mai immaginare >>
<<
dai dimmi chi è..un nuovo ragazzo da sballo??
>>
<<
macchè…di più, di più
>>
<<
ma dai chi sarà mai?? Dai dimmelo sono curiosissima
>>. Denise odiava i tokio hotel, era molto diversa da
Lily ma rispettava
con maturità le sue scelte. Odiava anche il fatto che a Lily
piacesse tanto
quella “femminuccia” di Bill con un quintale di
trucco sul viso e con quegli
abiti così aderenti, ma a lei questo non importava,
perché a Lily voleva
davvero un mondo di bene.
<<
allora adesso te lo dico….Bill!
>>…disse
tutto d’un fiato
<<
ma dai?? Mi stai prendendo in giro? >>
<<
giuro Dè è la verita..ieri sera mi sono scontrata
con lui e i ha rotto il cellulare. Da non credere eh? >>
<<
scommetto che sei svenuta ! >>
<<
giuro che ero quasi al punto di farlo…ma ho
trattenuto la gioia….ah…e mi ha anche offerto un
gelato >>
<<
tesoro mio sono contenta per te..davvero..hai
avverato il tuo sogno e questo è l’importante, che
tu sia felice >>…disse
l’amica stracontenta per Lily. Le due poi parlarono al
telefono per un’altra
mezz’ora…lo facevano sempre, ogni volta. Poi si
salutarono e Lily raggiunse i
suoi in ospedale.
Lily
riabbracciò suo zio dandogli un dolce bacio sulla
fronte e dopo dicchè si avviarono ad un ristorantino
lì vicino per pranzare.
Mentre mangiava ingorda, la ragazza alzò lo sguardo e vide
all’entrata i
fantastici quattro, i suoi idoli…i Tokio Hotel. Lily
abbassò il capo e fece
finta di nulla continuando a mangiare. I suoi non si accorsero di
nulla,
proprio quello che voleva Lily..non avrebbe voluto svelargli subito, ma
avrebbe
aspettato prima un po’ di tempo visto che ai suoi non diceva
mai nulla di
personale. Non voleva essere riconosciuta… era felice se
Bill l’avesse
chiamata, ma preferiva non farsi riconoscere per un motivo sconosciuto
anche a
lei. Finito di mangiare Lily inventava sempre una scusa per restere :
in questo
modo poteva ossere Bill sott’occhio anche mentre mangiava ma
avrebbe evitato
anche di farsi riconoscere nel passare davanti. Ma i suoi non potevano
restare
un minuto di più così si avviarono verso
l’uscita.
Passano
davanti al loro tavolo , Lily si copriva il volto
con i suoi capelli scuri e cercava di voltere sempre le spalle. Ma Bill
avrebbe
riconoscito quella ragazza ovunque…le quando la rivide il
suo cuore riminciò a
battere a tremila e gli occhi si illuminarono di goia…
<<
ei tu….bruna vieni qui! >> gridò
Bill verso
la ragazza. Lily fece finta di non sentire anche se il ristorante era
quasi
deserto ed era scontato che fosse a lei!
<<
Bruna dico a te.. >>
Lily
fece uscire i suoi dal ristorante dicendogli che li
avrebbe raggiunti più tardi e si girò lentamente
verso i ragazzi . Bill
sorridendogli, le faceva cenno con la mano invitandola ad andare da
loro. Lily
lentamente e con tanto imbarazzo, si avvicinò al loro tavolo
e sedette di
fianco a Bill dopo che lui stesso le aveva porso la sedia.
<<
Ciao….emh…non so ancora il tuo nome
>> disse
il ragazzo verso Lily un po’ imbarazzato ma felicissimo di
averla accanto
<<
mi chiamo Lily >> disse la ragazza
sorridendogli , poi diede la mano a tutti per presentarsi. Era super
imbarazzata.
<<
Ho conosciuto Lily ieri sera…direi in un modo molto
strano >> disse con un accenno di risata. Lily a capo
chino sorrise
ripensando alla scena vissuta il giorno precedente.
Poi
Bill gli disse: << ti devo ancora un telefono
>>.
<<
ma va…non importa. Non l’hai mica fatto cadere di
proposito! >> rispose la ragazza a quell’invito.
Tom
guardava Bill i modo ammirevole…suo fratello finalmente
si stava innamorando…cosa che lui non avrebbe mai pensato di
fare. Era contento
per lui, lo vedeva felice mentre parlava con quella ragazza, che
trovava anche
lui stupenda. Sperava che lei non facesse soffrire, com’era
capitato in passato
,e che fosse una ragazza diversa dalle altre, capace di non ferire i
sentimenti
di un ragazzo innamorato e ei farlo sentire unico.
<<
Mi ha fatto piacere conoscervi e parlare con voi…ma
adesso devo proprio andare! >> disse la ragazza.
<<
dai te ne vai un’altra volta?? Resta ancora un
po’…
>> disse bill quasi implorandole di restare
<<
mi piacerebbe tanto, ma devo andare in ospedale da
mio zio che sta molto male. >> disse la ragazza a capo
basso…<<
ciao! Ciao a tutti >> salutò Lily mentre se
allontanava e sventolava una
mano sorridente.
Gli
aveva fatto davvero piacere. Per lei era un onore aver
parlato con loro e soprattutto con Bill. Si sentiva davvero fortunata e
onorata.
Gli pareva tutto così bello come in un
sogno…sperava non risvegliarsi più da
questa meravigliosa realtà. È
tutto così
perfetto- pensava- se solo non
fosse
per il mio caro zio...
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Capitolo 10 *** da non credere! ***
Bill quella sera stessa
si addormentò con una espressione del tutto serena, felice e
piena di peranza. Era stata una giornata importante per lui, e aver
parlato più a fondo con quella meravigliosa creatura, lo
aveva fatto sentire una persona diversa. Quella ragazza aveva un non so
che, che cambiava a fondo la vita di quel ragazzo, lo metteva tutte le
volte di buon umore e soprattutto lo faceva stare sulle nubi ogni volta
che gli si presentava davanti.
Il mattino
seguente Bill se risvegliò con la stessa espressione del
giorno prima….solo che in mente aveva un’idea del
tutto bellissima: aveva intenzione di unscire e comprare a Lily quel
nuovo cellulare che gli aveva promesso e consegnarlo al suo albergo,
dove l’aveva vista spalancare le persiane. E meno male che
quel giorno non aveva dei veri impegni con la sua band, per poter
essere libero e prendersi tutto il tempo che voleva.
Si
vestì in fretta e fece una colazione abbondante e
uscì in pieno giorno col sorriso stampato su quel visetto
adorabile. Girando per i negozi del centro fece anche qualche compera
personale e poi si fermò a guardare la vetrina di un negozio
di elettronica. C’erano tanti bei modelli di cellulare ma ai
suoi occhi spiccava un’i-phone bianco lucido col mascherino
posteriore di pelle nero. Erano i suoi colori preferiti; per questo
entrò spedito nel negozio comprando quel cellulare
facendoselo incartare e pagandolo la bellezza 500Euro, ma per lui i
soldi non erano un problema, ne spendeva molti di più anche
per dei semplici boxer. Un’altra lampadina si accese nella
sua testa: aveva intenzione di consegnare assieme al cellulare, un
mazzo di 18 rose rosse, perché il 18 era anche il giorno in
cui si erano conosciuti: e così fece. Di diresse da un
fioraio comprando quelle rose decorate con perle color argento e con
fili scintillanti. Il fioraio gli porse un biglietto sul quale Bill ci
scrisse: “ho mantenuto la mia promessa, ti progo di
accettarlo. Queste rose sono il segno delle mie scuse e il mio
ringraziamento per averti conosciuta! Spero che tutto questo
continui…Bill Kaulitz”. Queste furono le sue
parole che scrisse su quel grazioso biglietto….beh non
volevano dire molto, ma erano un modo per essere gentile e mostrarsi in
un modo positivo agli occhi della ragazza…anche se
l’ultima frase racchiudeva im sé tante di quelle
cose….. Incastrò il biglietto fra le rose e si
diresse all’albergo pensando di aver fatto un bel gesto,
anche se credeva di poter fare molto di più. Chiese al
ragazzo della holle se conosceva una certa Lily descrivendole il suo
aspetto. Il ragazzo collegò al volo quella descrizione a
Lily, avendola perfettamente squadrata il giorno prima ed essendsi
incantato alle sue forme. Il ragazzo ci fece lasciare la consegna e
Bill ritornò così in albergo. Poco dopo la
consegna fu effettuata.
***
Lily sente
bussare la posrta mentre si stava vestendo per scendere giù
in mensa a pranzare.
<<
mamma ci vai tu? Io sono occupata >> gridava Lily dal
bagno
Clara non
rispose e andò ad aprire la porta:
<<
ho una consegna per la signorina Lily >>
<<
certo…mi dia a me >> disse Clara prendendo in
braccio il pacco con le rose. Salutò il ragazzo e chiuse la
porta. Sua madra si meravigliò molto…erano
lì da poco e gli sembrava esagerato già ricevere
rose per sua figlia. Gaetano guardò il volto stupito di sua
maglie e gli fece un sorriso che racchiudevain sé un piccolo
senso di gioia.
<<
Lily c’è qui qualcosa per te! >>
eslamò il padre incuriosito mentre estraeva il biglietto
dalle rose per leggerlo. Lily si precipitò di corsa da suo
padre e, vedendo le rose, strappò il foglietto di mano al
padre prima che lui lo leggesse. Prese le rose e il pacco in mano e si
diresse4 in camera sua…
<<
Lily chi te le avrà mandate quelle rose? >>
chiese suo padre incuriosito, ma Lily neanche
sentì…era troppo occupata a leggere il biglietto:
si chiuse in camera sua e lesse attentamente il biglietto :
“ho mantenuto la mia promessa, ti progo di accettarlo. Queste
rose sono il segno delle mie scuse e il mio ringraziamento per averti
conosciuta! Spero che tutto questo continui…Bill
Kaulitz”. Lily rimase a bocca aperta…aveva capito
tutto. La ragazza fu completamente sdradicata a piombo da quelle parole
che gli risuonavano ancora in testa; si gettò incredula
abbandonandosi sul letto e guardava fisso il soffitto…mentre
il cuore gli batteva all’impazzata e la rendeva la ragazza
più felice del pianeta. Lo era davvero e non poteva davvero
crederci…in quel momento si sentiva veramente
fortunatissima! Non gli era mai capitata un’esperienza del
genere, e adesso che l’aveva provata non poteva crederci che
tutto ciò fosse accaduto sul serio. Insomma era stato Bill
Keulitz a mandargli quelle rose e a scrivere quel
biglietto…ah…a proposito cosa significava
“spero che tutto questo continui”?? cosa voleva
indicare quella frase di preciso? Queste domande le stavano divorando
il cervello e non riusciva a capire cosa voleva comunicargli con quelle
parole. Erano davvero semplici ma non si collegavano realmente tra di
loro quelle parole. Lily poi si alzò di scatto e
andò a scartare quel meraviglioso pacco..le faceva
dispiaceva rovinare quel meraviglioso pacco ma voleva davvero guardare
il cellulare all’interno, anche se non lo avrebbe mai
accettato….
<<
è…è…MERAVIGLIOSO!
>> pensò a voce alta. Gli piaceva davvero
tanto quel cellulare. Non aveva mai avuto una cosa così
costosa, i suoi non potevano permetterselo e a sua volta non aveva
conosciuto mai il lusso e lussuoso lo era abbastanza quel cellulare. Ma
Lily non poteva certamente accettarlo. Non poteva approfittare della
situazone. Certo, per come era lei lo avrebbe fatto volentieri, ma
questa volta non poteva davvero accettare, si sentiva come in colpa e
non sarebbe mai riuscita a tenerlo senza poi pentirsi. Per questo lo
rimise in scatola e lo mise in borsa, sperando di reincontrare Bill e
ridarglielo indietro.
***
Bill intanto si
stava mangiando il cervello steso sul suo letto con le braccia
uncrociate alla nuca, domandandosi se Lily avesse davvero ricevuto il
suo regalo. Per questo pensa di chiamarla e chiederli se gli era
piaciuto oppure no, se gli aveva fatto piacere o non lo aveva gradito.
Cercò il suo numero nella rubrica , mentre ripensava al loro
primo incontro , e chiamò col sorriso stampato sulla faccia:
<<
Pronto ?? >> rispose la voce all’altro capo del
telefono
<<
Pronto Lily…sono Bill >>
<<
ah…certo Bill >> rispose Lily con un filo di
voce. Era tanto imbarazzata…ricevere anche una sua
telefonata, non era nei suoi parametri..
<<
…ecco…io volevo chiderti se hai ricevuto la mia
consegna >>
<<
certo che l’ho ricevuta… ma…io
>>
<<
cosa ma..?? non ti è piaciuto il cellulare ??
>>
<<
ma si certamente che mi è piaciuto.. ma vedi
..io… >>
<<
mi fa piacere che ti sia piaciuto >> rispose bill
interrompendo la ragazza mentre parlava…<< ti
va se stasera ti passo a prendere alle 7? …così
per parlare un po’… >>
Lily stava per
svenire…voleva dargli il cellulare indietro e adesso Bill
gli aveva chiesto di uscire..<< o..ok ! >>
rispose in totale imbarazzo..
<<
ok.. allora ci vediamo queta sera!...ciao dolcezza! >>.
Bill chiuse il telefono sorridendo di felicità alle stelle e
sringndo un pugno verso di se per premiarsi di avercela fatta a
strappare un appuntamento a quella meraviglia di ragazza
***
Cosa era
successo?? Stava forse sognando ad occhi aperti con un cellulare tra le
mani?? NO!.. era tutto vero! Bill le aveva chiesto di
uscire… l’aveva fregata prima del tempo, prima che
lei gli dicesse che non accettava il cellulare.. ma adesso lei non si
importava di quello ma del suo appuntamento con quell’essere
incredibile, con il ragazzo che aveva sempre sognato! Adesso doveva
riprendersi dallo shok…anza erano stati 2 shok consecutivi:
prima le rose col cellulare e adesso questo memorabile appuntamento con
lui!
Grazie Nicky ancora per
aver recensito...(se adesso ti piace ancora di più aspetta
di vedere il seguito...XDXDD...è stupendo!)..ti adoro donna**
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Capitolo 11 *** l'uscita ***
Bill
si stava mangiucchiando il cervello dinanzi allo specchio pensando
quale fosse stato l’abbigliamento più adatto per
uscire quella sera. Beh si sa..Bill era molto vanitoso ed ogni cosa che
provava non gli andava mai bene: per lui doveva essere tutto perfetto
quella sera, non avrebbe accettato che qualcosa andasse storto o che
qualcuno o qualcosa gli rovinasse quella serata che per lui doveva
essere senza fiato. Sperava di far passare a Lily la miglior serata che
lei potesse mai immaginare, sperava di essere per lei il miglior
ragazzo che avesse mai conosciuto. Per questo voleva apparire perfetto
ai suoi occhi e dargli il massimo di sè quella sera.
Prese prima una maglia nera aderente con una giacca bianca : naaaa…
così proprio no! pensò. Poi
indossò un completo nero stile dark: ma
no…. questo è troppo. Poi ancora
indossò dei semplici jeans strappati ed una semplice maglia
con un piccolo disegni: smorfiò dinanzi allo
specchio…neanche vestito così si
piaceva….non era lui così. Infine
voltò e rivoltò la valigia e prese un jeans
bianco e nero (lo stesso che idossò al suo concerto a
Taiwan) ed una maglia bianca… beh adesso si che si sentiva
meglio. Aveva messo finalmente l’anima in pace e i pensieri
al suo posto tagliando la testa al toro. Poi indossò le sue
solite collane pesanti e i suoi guanti neri di pelle e si
truccò pesantemente com’era suo solito fare.
Infine uno o due spruzzi di quel suo profumo inebriante che avrebbe
fatto svenire qualunque ragazza gli si fosse avvicinata, ed era
perfetto. In questo modo si sentiva lui stesso, si sentiva di dare il
meglio e non gli mancava nulla!....chiamò la sua limousine e
avvisò gli altri che sarebbe uscito con Lily.
Uscì dall’albergo senza tralasciare nulla di
importante ed entrò nella limousine con tutto il suo stile:
<< all’ hotel sant’Ambroeus
>> .
Arrivati all’albergo Bill aspettò la ragazza
nell’atrio leggendo distrattamente un giornale che parlava
anche della sua band.
***
Anche Lily era davanti allo specchio… lei non si era mai
fatta così tanti problemi per uscire con un ragazzo. Era
sempre bella, anche un sacco indossato da lei aveva stile. Ma quella
sera aveva paura, paura di un giudizio negativo di Bill, paura di non
essere alla sua altezza, paura di rovinare tutto. Desiderava essere
perfetta, passare una serata piacevole ma sperava soprattutto che non
avrebbe rovinato la serata con la sua timidezza che compariva molto
raramente, ma che la faceva sembrare stupida quando parlava. Chissà
cos’avrà da dirmi, chissà dove mi
porterà… speriamo di passare una bella serata
assieme. Erano proprio questi i pensieri della giovane che la
assillavano e la rendevano nervosa. Nello stomaco, quel poco che aveva
mangiato, si stata ribaltando e la rendeva ancora più
nevrotica. Dopo tante prove, decise di indossare un garazioso ma
semplice vestitino nero a corpetto che le innalzava leggermente il
seno. Si truccò accuratamente come era suo solito fare: un
filo di matita nera sopra e sotto gli occhi, con una leggera
ombreggiatura di ombretto grigio; mascara per rendere lo sguardo
più penetrante di quanto già era e una spolverata
di phard sulle guancie. Infine spennellò velocemente un
chiaro gloss sulle sue labbra carnose e sciolse i suoi lunghi capelli
neri dalla pinza che li teneva legati, in modo da farli cadere
ondeggianti sul suo petto dolcemente. Guardò
l’orologio: era in ritardo di un quarto d’ora.
Prese velocemente la borsa e scese le scale con disinvoltura guardando
per terra per paura di inciampare.
***
Bill guardò il suo cellulare….Lily era in ritardo
di un quarto d’ora ma per lei poteva aspettare molto ma molto
di più. Alzò lo sguardo distrattamente ma lo
riabbassò velocemente: si accorse di vedere qualcosa di
magnifico cos’ rialzò il capo e rimase incantato
da tanta bellezza. Era lei Lily, era lei quello splendore…
Bill squadrava ogni suo minimo passo mentre la ragazza scendeva le
scale lentmente… è incredibile
pensò tanta bellezza in una piccola ragazza semplice.
Lily lo colpì così profondamente negli abissi che
il ragazzo rimase agghiacciato:
<< ciao! Mmh..e scusa per il ritardo >>
disse Lily con un accenno di sorriso. Ma aspettò una
risposta che non arrivò. Bill era rimasto ancora paralizzato
da tanta bellezza.
<< ei…Bill stai bene? >> gli
domandò scuotendo una mano dinanzi agli occhi
<< emh.. si si sto bene non preoccuparti!
>> Rispose Bill scuotendo la testa e grattandosi il capo
<< ne sei sicuro???...si insomma.. ti vedo molto strano
>>
<<
eh…si..no……..è…che
sei Bellissima! >> disse tutto d’un
fiato…non riuusciva più a tenerselo
dentro…doveva per forza dirglielo!
<< ma dai non esagerare adesso…
>> disse la ragazza arrossendo e abbassando la testa
dalla timidezza e sorridendo appena
<< ma no… non esagero affatto >>
<< davvero mi trovi bella?? >> chiese Lily
per assicurarsi di aver sentito bene
<< ma certo…cosa credi che dico bugie?? Che
senso avrebbe…se sei bella lo dico perché
è la verità! >>
<< oh grazie… >> rispose Lily
ancora rossa in viso.. << beh allora dove mi porti??
>> chese ansiosa
<< mm..lascio decidere a te! >>. A questo
Bill non ci aveva ancora pensato. Dove avrebbe potuto portarla? Dove
l’avrebbe resa felice?Queste domande gli ronzavano nella sua
testa e gli divoravano lo stomaco.
Lily prese per a braccietto Bill e lui la fece salire in limousine. Per
Lily era un vero onore: in una limousine non ci era mai
stata…sebrava una stanza tutta accessoriata ed era
stracontenta già di essere lì dentro con lui, lui
il ragazzo che aveva sempre sognato! Era davvero tanto emozionta,
sorrideva in continuazione e esponeva a pelle i suoi sentimenti. Bill
li intuì subito e per questo la metteva sempre
più a suo agio. Certo avrebbe voluto andare più a
fondo ma non gli sembrava il caso visto che si erano appena conosciuti.
Invece Lily voleva saltargli addosso come un ghepardo fa con la sua
preda…ma nemmeno lei sapeva cosa la tratteneva, forse
l’orgoglio , anzi sicuramente il suo fantastico orgoglio!
<< Ti va se andiamo un po’ a mangiare qualcosa
in un posto carino? >> chiese bill gentile come sempre
<< certo..sì a pensarci anche a me
è venuta fame >> disse la ragazza passandosi
la mano sullo stomaco. In verità a lei tutto andava bene pur
di stare in sua compagnia.
Si fermarono in un piccolo locale molto carino e non troppo affollato.
Bill ordinò però una sala tutta per loro per non
avere confusione intorno a loro e non essere disturbati. Si sedettero
ad un tavolino. La luce fioca di quel rosso illuminava il volto
innamorato della fanciulla. Bill era seduto di fronte a lei. Nessuna
parola, nessun movimento ma solo profondi sguardi da far venire i
brividi anche ad una mosca per la loro intensità. Quegli
sguardi a Lily ricordavano tanto quando i due si perdevano nei loro
occhi ai concerti e tutto il resto, tutto il mondo esteriore rimaneva
escluso. Li interruppe di colpo una voce, che si accorse della
situaziona e avrebbe voluto non farlo, ma purtroppo quello era il suo
lavoro e doveva per forza:
<< cosa ordinate?? >>
I due distolsero subito i loro sguardi e tornarono alla
realtà:
<< allora porta qualche stuzzichino come
antipasto…e per me la pizza della casa >>
ordinò Bill << per te cara invece??
>>
<< per me lo stesso >> affermò
la ragazza .
Qella sera no si staccarono gli occhi di dosso per un solo minuto.
Anche se masticavano bevevano o si pulicano il labbro, i loro sguardi
rimanevano incastrati e non riuscivano a distogliersi. Parlarono ore ed
ore, certo con molta timidezza, ma alla fine della serata i due
intimarono una sufficiente confidenza tra di loro e sarebbero usciti
tutte le volte che volevano insieme, tutti i giorni, e sarebbero stati
anche per sempre insieme. Cosa poteva mai separarli? Forse la loro
diversità ma fino ad ora non aveva dato ancora grossi
problemi. Bill pagò il conto e uscirono dal locale. Bill si
accese una sigaretta e lo fece anche lei. A combinazione fumavano anche
le stesse sigarette. Avevano scherzato e giocato molto quella sora,
proprio come dei bambibi e avevano riscoperto anche di avere molte cose
in comune e questo era un buon segno.
Rientrati in limousine calò però il silenzio fino
all’albergo di Lily:
<< Devo andare adesso >> disse Lily
dispiaciuta. Avrebbe voluto restare tutta la vita con quel ragazzo
stupendo. Pensava che attraverso le interviste non fuoriusciva il suo
vero carattere…e invece si era sbagliata: Bill era sempre se
stesso fuori o sotto le telecamere era sempre lui il Bill che tutti
conoscevano. Quel ragazzo dolce e simpèatico che tutti
ammiravano.
<< sai sono stato bene con te! Se ti
andrebbe…forse…direi che potremmo continuare a
vederci! >> disse il ragazzo con molta timidezza
<< sai anch’io sono stata benissimo. Era da
tempo che non mi divertivo così con te. Comunque a me
farebbe tanto piacere… >> rispose Lily
extrafelice.
<< allora ti chiamo io! >> disse sorridendo
e baciandole con dolcezza sulla guancia
<< allora….ciao! >> Lily chiuse
lo sportello della lunga macchina e si avviò nel suo albergo
mentre Bill si toccava la nuca con la mano destra e si stese sul
divanetto ripensando a quanto fosse meravigliosa quella ragazza e a
quanto lo facesse stare bene insieme a lei.
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