Aura

di Lucy_thdipendent
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la strada è lunga… ***
Capitolo 2: *** indizi... ***
Capitolo 3: *** ...primo concerto! ***
Capitolo 4: *** ...ultimo concerto! ***
Capitolo 5: *** Lily ***
Capitolo 6: *** si torna a casa... ***
Capitolo 7: *** incontro ***
Capitolo 8: *** forse un sogno ***
Capitolo 9: *** altro incontro ***
Capitolo 10: *** da non credere! ***
Capitolo 11: *** l'uscita ***



Capitolo 1
*** la strada è lunga… ***


L’orologio segna le 7.22 del mattino: Wilhelm si sveglia un’altra volta disturbato dalle note del piano che suo fratello gemello Thomas continua a suonare e a suonare...
<< Tom piantala! Sei sempre il solito… ancora 5 minuti di silenzio… per favore!!>> dice Wilhelm con voce cupa per colpa del sonno.
Non ne poteva più. Un’altra volta non era riuscito a continuare quel sogno fino infondo: egli, tutte le santissime notti, sognava quella fanciulla dal viso pallido e dai capelli scuri che le cantava una dolce canzone mentre allungava le sue braccia in avanti, come per chiamarlo a sè supplicandolo con i suoi grandi occhi blu marino. Era incantevole, non riusciva a togliere la sua immagine dalla testa, come quelle parole che gli cantava:
<< Riesco a sentirti vicino… tu puoi sentirmi? raggiungimi presto…>>.
Wilhelm era tormentato in tutti i momenti della giornata da questa graziosa immagine che lo distoglieva da ogni altro problema. Voleva a tutti costi riuscire a guardare infondo a quel sogno per sapere cosa sarebbe successo ma ogni mattino alla stessa ora il giovane veniva distolto dal suo dolcissimo sonno che desiderava durasse per sempre.
Wilhelm, sbuffando con gli occhi ancora chiusi e col corpo rannicchiato, si toglie innervosito le coperte di dosso, ma continua a rimanere in quella posizione finchè un balzo sul petto non lo spaventa:
<< dai cazzone alzati!! Non dirmi che hai sognato un’altra volta quella troia??>> era suo fratello Thomas che, com’era suo solito, doveva farlo innervosire per sentirsi in pace con sé stesso.
<< dai Tom non rompere le palle e non prendermi in giro… deve essere una cosa importante se la sogno ogni notte!>> esclamò Wilhelm.
Sperava che non lo dicesse, per lui era come una missione da compiere: aveva confidato quel segreto solo a suo fratello, sperando che non lo avesse preso in giro, ma anche questa volta Thomas si era dimostrato un immaturo.
<< secondo me è solo una sgualdrina che sarà la prima che ti sbuccerà quel mezzo criceto spennacchiato! >> esclama Thomas con quell’aria da fighetto.
<< non è divertente Tom. Io riuscirò a capire chi è quella ragazza e cos’ha a che fare con me !>> con questo Wilhelm si alza dal letto e si dirige verso la cucina per prendere la tazza del latte al cioccolato e il cornetto alla crema che ogni mattina Sophie (la loro governante) gli fà trovare amorevolmente sul tavolo .
Entrambi i fratelli fanno parte di una famosa rock band tedesca di nome “Tokio Hotel”, assieme anche a due simpaticissimi amici: Gustav e Georg. Suonano insieme da sei anni, da quando avevano solo 14anni e si differenziano molto dagli ragazzi : Wilhelm (cantante : Bill è il suo nome d’arte) ha un look da vera rockstar con i suoi capelli strani e il suo trucco calcato, di cui ne fà a meno quando è a casa: egli ha una personalità molto sensibile e fin da piccolo è stato deriso per il suo look; non si innamora da quando aveva 15anni poiché è ancora in cerca della sua anima gemella. Thomas (chitarrista: Tom è il suo nome d’arte)ha i dred e indossa da sempre abiti molto larghi ed è il ragazzo più bastardo della terra: a lui non interessano storie d’amore, ma solo relazioni che durano una sola sera e che svaniscano il giorno dopo. Poi c’è Gustav(batterista), un ragazzo apparentemente molto tranquillo, ed è la preda del gruppo; infine abbiamo Georg(bassista), il simpaticone del gruppo: non riesce a fare un ragionamento serio senza sparare qualche battuta.
Dovevano riscaldarsi bene: il tour “Welcome to Humanoid City” era ormai alle porte!

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Capitolo 2
*** indizi... ***


Ed ecco che alle porte si presenta la primavera con tutti i suoi profumi e le nuove emozioni, soprattutto per quanto riguarda Bill.
Dopo una lunga serie di concerti in giro per la bella Europa, i quattro magnifici ragazzi sono esausti, ma purtroppo mancano ancora delle tappe per completare il “Welcome to Humanoid city Tour”. Non ne possono davvero più di viaggiare in continazione senza avere un calmo minuto di relax ma purtroppo è questa la carriera che hanno deciso di intraprendere e non possono più voltare le spalle a questa vita!

La cosa che però turbava Bill più dello stress fisco e mentale, era la presenza di quella ragazza che non lo abbadonava mai: era stata presente a tutti i suoi concerti, ma proprio tutti ed era sempre in seconda fila, ma non l’aveva mai vista urlare dalla gioia né cantare a squarcia gola come daltronde tutte facevano. Ed è proprio questo che Bill non è mai riuscito a comprendere; ma era talmente attratto da quella ragazza, che cercava di poterla incontrare in tutti i modi, ma non ci era mai riuscito, tutti i suoi tentativi erano stati vani.

Questo pomeriggio i ragazzi dovevono incontare delle fan per firmare loro autografi e fare foto con loro (il così detto meet&great) , ma l’entusiasmo non si fa ancora sentire…..
<< Bill cosa c’è?? >> chiese Gustav a Bill
<< Niente…è solo stanchezza…ho bisogno di dormire! >> mente Bill a Gus. Bill stava Pensando a lei. Bill desidera tanto incontrarla questo pomeriggio, forse perché si sta innamorando di lei, o forse perché la curiosità se lo sta sbranando, ma la cosa certa è che ha bisogno di una spiegazione!
Così pensando si addormenta nella sua camera d’albergo……..appena chiude gli occhi:….un bacio dolce sulla guancia! Bill si risveglia di soprassalto si guarda intorno e vede suo fratello tom giocare alla XboX..ma nessuno di fianco a lui. Tom dal rumore delle lenzuola si gira e vede suo fratello che si riggetta sul letto col viso sudato…
<< Bill hai viso un fantasma per caso?!??!! >> domanda Tom con un accenno di risata
<< Lascia stare è stato solo un brutto sogno! >> Risponde Bill mentre esce fuori le gambe dalle coperte per alzarsi…
Questa volta il suo sogno si stava evolvendo in qualcosa di più reale ma non riusciva a capire il perché.
Bill aveva bisogno di tante risposte che nessuno poteva dargli!

Dopo circa un paio d’ore, i ragazzi escono dall’albergo, sempre accompagnati dalle loro guardie, e si dirigono con una limousine al luogo per incontrare le fan.
Le fan sono eccitatissime e si stanno preparando con le loro fotocamere per catturare quel meraviglioso momento. Ed ecco che i ragazzi entrano nella sala…un rintuono di urla superpotenti, rintuona la sala !
I ragazzi cominciano spediti a firmare autografi, con richeste dalle fan un po’ strambe..
<< Bill questo è per te! >>
Bill prende il peluche in mano poi alza la testa per dire grazie………da non crederci!!! Era lei, la ragazza del sogno che non smetteva di ossessionarlo!
Bill rimane immobile, fermo col suo sguardo negli profondi della ragazza. Non riesce a parlare, non sa cosa pensare, sa solo che era certamente lei e che era infinitamente bella da togliere il respiro!
Tom si gira di fianco e vede Bill fermo come un masso.
Tom non può continuare se Bill non procede, così gli da una piccola spinta col braccio per distoglierlo..
Bill continua a firmare autografi, ma la sua mente era rimasta ferma a quell’attimo.. egli stringe forte il peluche che gli aveva donato ma si guarda indietro per ricercare quello sguardo.
Arriva il momento delle foto con le fan. Arriva lei, in tutto il suo splendore. Bill la guarda incantato; lei anche – Tom le guarda il sedere- . Scattata la foto, ella abbraccia Bill con tale desiderio, che gli occhi gli si chiudevano dalla gioia e le sue mani sudavano. Bill asseconda la ragazza mentre tutti catturano quei pochi secondi, rimanendo stupiti dalla scena!
Terminato il Meet&great i ragazzi escono dalla camera e tutti guardano Bill con tale stupore…
<< Jonny devo assolutamente parlare con una fan. Puoi chiamare la ragazza con la maglia blu qui fuori?? >> Domanda Bill alla guardia
<< Temo non sia possibile Bill >> risponde la guardia
<< Io devo parlarci a tutti i costi! >> esclama Bill infuriato
<< Bill queste fan sono italiane non parlano la tua lingua.. poi non posso permettere contatti con le fan! >>
Bill tira un calcio al muro e si dirige verso la limousine dove si trovano i suoi compagni!
Si siede e si accorge che stringe ancora fra le mani quel tenero cagnolino di peluche…
lo gira e lo volta fra le mani e vede una piccola cerniera sul retro : la apre e trova un piccolo bigliettino con una frase : ”tu sei il motivo più valido per esitere… Ti porterò sempre con me!” Bill gira il biglietto e trova un indirizzo mail…

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Capitolo 3
*** ...primo concerto! ***


Simone, madre dei gemelli, aiuta loro a fare le valige con gli occhi lucidi.
<< Mamma non piangere...è il nostro lavoro dopotutto! in un modo o nell'altro ti staremo sempre a fianco, anche se ci mancherà la tua presenza! >> afferma Bill.
<< Ha ragione mà.. e poi non prfeoccuparti ci vedremo comunque via webcam! >> Continua Tom.
E Simone: << Sono orgogliosa di voi tantissimo ma mi mancherete tanto e, non avere i miei ragazzi qui con me mi fa sentire sola >>.
Bill e Tom rispondono con un forte abbraccio e poi continuano a mettere in ordine le valige. Simone affida loro un piccolo amuleto portafortuna di color azzurro e si dirige con loro nell'atrio del giardino per aspettare i tourbus dei ragazzi.
Ed ecco che arrivano i tourbus che trasportano quell'enorme palco su cui i Tokio Hotel si esibiranno per i concerti. I ragazzi sono pronti per il tour e non sembrano molto nervosi, soprattutto Bill che non vede l'ora di mangiare e dormire. Il bus è attrezzato di tutto quanto, anche di docce, letti e quattro shef a loro servizio... non manca niente, anche i due cani dei gemelli sono lì con loro!
Caricate le valige, sono pronti a salire e l'ansia sembra che comincia a farsi sentire. Una ultima sigaretta e un ultimo sospiro è quello che i ragazzi fanno prima di mettere piede sul bus, e con molta nostalgia del loro caro paese, si dirigono al tavolo per pranzare!
Devono dirigersi a Lussemburgo dove si terrà il loro primo concerto del tour 2010.
Sono tutti così emozionati, Bill e Tom durante le prove fumano in continuazione per l'agitazione. Bill deve indossare gli abiti disegnati per lui da Dean e Dan di Dsquared: abiti spaziali, magnifici con tutte quelle luci e perline nere da vera rockstar, proprio come richiede il nuovo album "Humanoid". Bill pensa in continuazione a quella ragazza che sognava sempre non riesce a togliersela dalla menteanche durante le sue prove : spera di poterla incontrare per capirci qualcosa...
Finalmente il concerto sta per cominciare : l'arena si riempie di ragazzi e ragazze che gridano all'impazzata dopo aver aspettato 4-5 giorni fuori l'arena accampandosi con delle tende da campeggio.
è tutto pronto, il palco comincia ad aprisi con quella musica assordante che però le urla ricoprono ancor più forte: ed ecco Tom e Georg che iniziano a suonare con una tale carica di energia, ed ecco anche Gustav e infine Spunta Bill che inizia a cantare con quella dolce voce però anch'essa carica di grinta! Bill è splendente, sembra l'orsa Maggiore mentre si muove sul palco con i suoi movimenti sublimi... le fan piangono dalla gioia mentre cantano a squarciagola con le telecamere che riprendono.
Bill si avvicina alle fan per cercare un maggiore contatto con loro mentre canta (cosa che lo fa impazzire) e guarda negli occhi tutte le fan mentre esplode dentro di emozione; ma , mentre il suo sguardo si sposta, la sua attenzione viene attirata da una ragazza nella folla che, diversamente dalle altre non urla, non strilla nè canta, ma guarda Bill così intensamete con un dolce sorriso stampato su quel viso pallido e con quegli occhi grandi come due stelle che quasi stanno per piangere... Bill appena la guarda non riesce a distogliere lo sguado da lei che continua a guardarlo in quel modo : si avvicina a lei ma non riesce più a ricordarsi le parole della canzone poichè è troppo distratto da quella ragazza. A questo punto Bill alza il microfono per far cantare il pubblico mentre si avvicina ancora a lei: gli ricorda qualcosa che aveva già visto e, in questo momento non riusce a pensare ad altro. Ed ecco che Bill a quasi due metri di distanza da lei riesce a riconoscerla: è la ragazza che aveva sognato, è tale e quale, ormai conosce bene quello sguardo e non avrebbe potuto confonderlo ad un'altro. Ora vuole capirci qualcosa: chi è quella ragazza? e perchè Bill la sogna?
Bill continua a cantare ma con molta agitazione poichè quella ragazza non guarda altro che lui; egli non riuscie a seguire più il ritmo, alcune parole sembrano come essere state cancellate dalla sua mente. Tom guarda suo fratello incuriosito poichè anche lui vuole capirci qualcosa; anche Georg lo guarda ma con una faccia che volesse dire : "Bill dai comncentrati!". Bill è molto ansioso, non riesce a capirci più niente e continua anch'egli a fissare la ragazza che continua a guardarlo senza distrazioni. Sono entrambi come in un'altra dimensione: il mondo esterno è escluso da tutto e i loro sguardi si intrecciano.
Bill non vede l'ora che il concerto termini per provare a incontrare quella ragazza misteriosa.
Il concerto è quasi terminato : Bill lancia un ultimo sguardo alla ragazza mentre l'involucro del palco si chiude; è tutto finito, finalmenmte!
Bill corre dal fratello:
<< Tom, Tom, l'ho vista!! >> dice Bill con l'affanno.
<< Bill ma cosa ti è preso? hai fatto una figuraccia dinanzi a tutta quella gente, non capisco cosa ti è successo! >> domanda Tom incuriosito
<< Tom io l'ho vista, era così dolce e bella. Sono sicurissimo che era lei! >> dice Bill ancora con un filo d'affanno
<< Chi hai visto?? era così importante da dimenticarti le parole? >> chiede Tom
<< lei, è lei la ragazza del sogno! corri vieni con me... >> dice Bill tirando Tom da un braccio verso il retro dell'arena
<< ma dove andiamo?? sei impazzito Bill le ragazze ci aggrediranno lì fuori >> domanda Tom incuriosito e Bill:
<< non mi importa. Devo scoprire chi è! >>.
Con questo si avvicinano all'uscita del retro e le ragazze, come Tom aveva già detto, gli saltano addosso e gli chiedono autigrafi, ma Bill guarda in giro per cercarla e si alza sulle punte dei piedi per guardare anche più indietro : non la trova! I bodyguard allontanano le fans metre è Tom questa volta che tira Bill dal braccio per farlo rientrare: << Dai Bill rientriamo >> chiede cortesemente Tom a suo fratello, forse per semrare più gentile dinanzi alla gente. Bill si dirige verso il bus con la testa bassa, insoddisfatto di non averla trovata:
<< Bill lascia perdere, non ti fissare con quesste cazzate! >> consola Tom;
Bill lo ignora mentre si toglie quella pesante roba di dosso e ripensa a quello sguardo che questa volta ha visto dal vivo. Voleva incontrarla e parlarci ma non ci è riuscito. A questo punto Bill prende una cola dal frigo e si getta sul letto sbuffando e ripensando ancora a quello sguardo.

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Capitolo 4
*** ...ultimo concerto! ***


Ritornati in albergo, i ragazzi gettano le loro valige sul pavimento incerato e si gettano ognuno sul proprio letto pensando : fare la rockstar è un vero stress!. Beh si quella vita era davvero stressante, ma più traumatico era per bill l'immagine di quella ragazza nella sua testa...lei era una sua fan e quello sguardo elettrico che proveniva dai suoi occhi lo aveva come dire impossessato, sì si era impossessato della sua mente oramai incapace di non pensare a quell'angelo demoniaco.
Stanco, Bill si dirige in bagno e con una saponetta si leva via dal viso perfetto il trucco nero e appicciso aiutandosi con una saponetta...si sciacqua la faccia sperandosi che quell'acqua fredda porti con se anche tutti i suoi pensieri insieme al trucco, ma sa bene che non è possibile. Il ragazzo si asciuga lentamente il viso e poi getta i suoi abiti costosi per terra non preoccupandosi del disordine che lascia, e si infila sotto le lenzuola... si volge verso suo fratello - notte tom - disse , ma Tom dormiva già con gli abiti ancora in dosso. Bill si volge dal lato opposto e alza lo sguardo verso il peluche regalato dalla ragazza che aveva dolcemente poggiato sul comodino: lo guarda accennando un sorriso che racchiude mille sguardi e dopo dicchè pensa per qualche secondo e prende il cellulare tra le mani, estraendo quel bigliettino dal peluche: voleva inviargli una mail ma pensandoci non la trovò una buona idea...poteva essere una ragazza come tutte le altre e la voce avrebbe potuto spargersi in tutto il mondo...così spegne la luce del lumino e, dopo pochissimi minuti, si addormenta col pupazzo tra le mani.
La mattina seguente bill si alza controvoglia svegliato da suo fratello e si infila nella doccia : il getto dell'acqua lo risvegliò : il ragazzo si accorse che quella notte non sognò nulla oppure non riusciva a ricordarselo; sforzava inutilmente la memoria ma.. niente. Esce dalla doccia e si infila gli abiti puliti che si trovavano nella valigia infilando in tasca il pupazzo. Pronti, scesero dall'albergo accompagnati dai bodyguard e rientrano nel loro tour bus per dirigersi verso il paese dove deve tenersi il loro ultimo concerto: la meravigliosa città di Parigi! I ragazzi adorano parigi e non vedono davvero l'ora di arrivarci. Certo la srada era abbastanza lunga ma ne valeva la pena!
Arrivati a Parigi i ragazzi si preparano per il concerto e sono davvero nervosi. Bill sapeva bene che l'avrebbe incontrata per questo era il più nervoso nervoso di tutti poichè temeva di dimenticarsi di nuovo le parole della canzone.
Il concerto comincia e lei è lì di fronte in tutto il suo splendore. Bill la guardava intensamente, nulla gli sembrava turbarlo, niente esisteva, ma gli sebrava stesse cantando solo per lei.
***
La ragazza non era in lei dalla forte gioia, ogni volta che vedeva Bill cantare gli sembrava sempre la prima volta che lo faceva e ogni volte seniva il fuoco dentro lei, si sentiva unica e isolata dal mondo sensibile. Questo era l'ultimo concerto e sapeva che doveva passarci del tempo prima che i TH facessero un'altro concerto: per questo desiderava viverlo intensamente, più di quanto già faceva perchè doveva essere davvero memorabile. Era così emozionata e 1000 pensieri gli frullavano nella testa : si chiedeva se bill avesse conservato quel suo peluche a cui teneva molto e se avesse letto il suo biglietto.. ma sapeva già di non avere nessuna speranza; si chiedeva anche perchè gli occhi gradi e intensi del suo Bill la fissavano continuamente, ma forse era la sua impressione, la forte emozione che gli dava allucinazioni. Si guarda intorno, vuole urlare sfrenata come le ragazze che la circondano ma è più forte di lei restare immobile e perdersi in quell'immenso che sono gli occhi di quel fortunato ragazzo. L'emozione e la tristezza stavano combattendo dentro di lei: da quella guerra ne fuoriuscì soltanto una lacrima gelida che li rigò il pallido viso e gocciolò sulle sue labbra tremanti.
***
Bill intanto temeva che, dopo quel suo ultimo concerto quell'anno, non l'vrebbe più rivista e questo pensiero gli furviava tra la testa provocandogli una terribile angoscia: in quegli istanti, un forte riflesso gli acceca gli occhi lucidi: il riflettore riflette la sua luce nella lacrima della ragazza che automaticamente è riflessa negli occhi di Bill. Egli non sapeva cosa pensare, perchè stava piangendo??



Ringraziamenti:


nicky94 grazie per aver recensito i miei capitoli... sono contenta che ti piaccia questa mia storia....
spero continuerai a seguirla...
baci cara

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Capitolo 5
*** Lily ***


L’ultimo concerto passò in men che non si dica: molte fan piangevano come bambine, altre andavano via a capo chino dispiaciute e altre inseguivano auto e bus dei Tokio Hotel per cercare di incontrarli.
Lily (così si chiama la ragazza che faceva impazzire l’anima di Bill) usciva da quell’arena sorridente con due amiche Nicole e Stella conosciute su internet grazie ad un forum dei TH. Lily scherzava con le sue amiche che la incitavano a farlo ma dentro di lei non era molto felice: era scappata di casa per andare a vederli seguirli in concerto, la madre non era d’accordo su questa lunga vacanza che si era presa visto che la ragazza aveva appena compiuto 18 anni, ma figurati se a lei importava qualcosa. Era andata via di casa (da Bari) con un bel gruzzoletto messo da parte durante tutto l’anno, con l’aiuto comprensivo del padre a cui voleva un bene dell’anima.
Ma la cosa che più la rendeva triste era essere una ragazza comune come tutte le altre : aveva preferito fare la cantante nella sua vita. Lily aveva una voce meravigliosa del tutto angelica non per niente era soprannominata dalla madre “ugola d’oro”…la musica era tutta la sua vita ma si vergognava molto a farsi sentire cantare pure dai famigliari anche se sapeva benissimo di cantare in maniera divina. Non aveva però il coraggio di partecipare a qualche programma che poteva dargli una grande opportunità, sempre per via della sua timidezza. Lily non era mai timida , soprattutto con i suoi compagni; anzi era una ragazza molto vivace e particolarmente strana come carattere, direi un anche un po’ pazza ma si arrendeva di fronte al canto dinanzi agli altri.
Uscendo da quell’enorme arena Lily sente un squillare il suo cellulare:
<< un messaggio!! >> dice estaendo il cellulare dalla tasca del jeans: sblocca la tastiera: era suo frantello Micky che le aveva inviato un messaggio chedendogli quando tornava e se stava bene poiché erano molto in pensiero per lei: a casa si sentiva molto la sua assenza…Lily rispose che era tutto ok e che avrebbe preso l’aereo tra un paio d’ore per fare ritorno, aggiunse anche di comunicare alla famiglia che era tutto a posto e che gli voleva un mondo di bene…
Beh di quel messaggio era veramente stupita: non era mai andata d’accordo con suo fratello che era più grande di lei e per questo faceva anche il ruolo del padre; per questo la ragazza lo odiava perché gli impediva di fare molte cose e gli stava sempre dietro. Certo lo capiva ma era Micky che non capiva lei.
Ripose il telefono in tasca e si dirisero all’albego dove si trovavano le valigie che dovevano ancora preparare per ritornare: dovavano sbrigarsi perché avevano l’aereo due ore dopo.
Arrivate in albergo Lily accende il suo pc che non poteva non portarsi insieme, e controlla la posta in arrivo anche se era priva di speranze: non ne trova nessuna così mette la musica e, a capo chino, si dirise in bagno per farsi una bella doccia calda.
Getta per terra i suoi abiti ed entra nella doccia. Ama il getto dell’acqua bollente sul viso perché le confonde un po’ i pensieri: comincia a piangere selenziosamente per sfogarsi un po’. Lo faceva sempre sotto la doccia perché la aiutava a esternare le sue emozioni. Un suono la distrae dal suo dolce pianto: era arrivata una mail!
A Lily ormai non faceva una piega….era quasi sicura che gliel’avesse mandata di nuovo suo fratello quella mail o per lo meno la sua amica del cuore Denise che la ossessionava di messaggi. La ragazza passa ancora 5 minuti rilassandosi nella doccia poi esce calda e bagnata e avvolge l’asciugamano intorno al suo carpo strizzandosi i capelli; si infila le ciabbatte e corre a vedere quella mail: - la tua bellezza mi ha colpito. Desidero conoscerti. Se ne hai voglia tra un ora val bar American. Avrò una sciarpa rossa così mi troverai in fretta-. Quella mail lascia la ragazza perplessa che si siede lentamente sulla sedia dinanza il pc e continua a fissare ancora per qualche minuto quel messaggio cercando di capirci qualcosa, ma non ci riesce.
Non potteva andarci, aveva l’aereo esattamente tra un ora e 20 minuti e il tempo scorreva sempre più in fretta.
Ma la curiosità se la stava divorando. Chi era quella persona? E soprattutto chi gli aveva dato la sua mail??
A Lily saltò subito in mente che si trattasse di qella persona che da giorni la chiamava continuamente per sentire solo la sua voce ma non aveva il coraggio di parlare..forse aveva preso la sua mail da FaceBook e aveva voluta seguirla anche in francia per poterla incontrare. Ma alla ragazza questo pareva un po’ un’esagerazione…infondo neanche si conoscevano come avrebbe potuto seguirla così lontano??
Pensò anche al biglietto dato a bill con la sua mail ma gli sembrava impossibile…sapeva bene che bill avrebbe gettato via quel pupazzo insieme al biglietto, questa era la sua realtà..anche se gli piaceva molto viaggiare con la fantasia. Avrebbe voluto avere qulche possibilità con la famosa rock star ma per lei era possibile solo nella sua testa.
Per questo motivo lasciò perdere la mail e, preparandosi in fretta, prese l’aereo per il ritorno a casa .

***


Era stato Bill. Lui non ne poteva più..doveva capirci qualcosa, voleva capire cosa c’entrava quella ragazza con la sua vita e perché proprio una ragazza così comune come tante sue fan doveva piacerli in quel modo. Non voleva innamorarsi di una sua fan ma purtroppo non era stata colpa sua: il cuore lo conduceva per quella strada e lui non poteva fare altro che seguirlo. Sapeva bene che stava compiendo una pazzia: non sapeva neanche di che nazionalità era la ragazza e se parlasse la sua lingua, ma lo immaginava benissimo…aveva quella bellezza meridionale italiana….sapeva distinguere bene le sue fan avendo girato l’intera Eropa. È per questo motivo che le aveva scritto la mail in italiano.
Sperava di incontrarla; sperava che la ragazza si fosse presentata a quell’appuntameto per parlarci e conoscerla e chiarirsi le idee.
Cammuffato per bene esce dall’albergo da solo, attorcigliandosi una sciarpa rossa attorno al collo e sistemandosi un cappellino. Non aveva detto niente a suo fratello per evitare prese in giro e robe varie; non aveva detto niente a nessuno un po’ per la paura, un po’ per la vergogna ma preferì non farlo.
Il ragazzo si sedette ad un tavolino all’angolo di quel bar così deserto eche si trovava a circa 100m dal suo albergo, e ordinò una becks in attesa che arrivasse la ragazza…..
5….10….20….30 minuti ma la ragazza ancora non arriva. Bill perde le speranze e se ne ritorna al suo albergo a capochino cercando di cacciare via quel viso indelebile……

Ringraziamenti:

Star_In The Night14 grazie per aver recensito...continua a seguire^^ la storia si farà sempre più intrinseca...XD

Niky94 grazie ancora...sono contenta che ti piaccia molto la storia*-*


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Capitolo 6
*** si torna a casa... ***


<< ciao mamma, ciao a tutti, sono tornata!! >> esclamò contenta Lily dopo aver aperto la porta di casa sua e mentre gettava le valigie sul pavimento…A sua madre si accesero gli occhi e corse ad abbracciarla correndo mentre dagli occhi di Lily sporgeva una lacrima:
<< sei tornata figlia mia…,mi sei mancata tantisimo! È stato un inferno qui senza di te… >> disse sua madre piangendo: Micky era la sua disperazione, non gli dava pace e ancora doveva trovarsi un lavoro a 24 anni; inoltre a casa i soldi mancavano per l’infortunio del padre al braccio destro durante lo scorso lavoro….l’unica speranza era Micky, ma lui e il lavoro non andavano molto d’accordo….diciamo che a Micky piaceva il lavoro facile. Lily a casa metteva pace se qualcosa non andava e offriva a sua madre una spalla per piangere.
Bastò solo un “ciao Micky!” a suo fratello passandogli davanti e poi corse ad abbracciare suo padre con tutte le forze stringendolo a se.
<< ci sono novità per me?? >> chese la ragazza rivolegendosi alla sua famiglia
<< no, anzi ce ne sono di cattive…Zio Mario è in ospedale per una emoragia celebrale e dopodomani partiamo per Milano per fare compagnia a Zia Mary che è distrutta per suo marito >> esclamò la madre preoccupata.
Lily non rispose e rimase per qualche secondo perplessa. Subito dopo si dirise in camera sua per gettare via quegli abiti sporchi e sudati e accese il computer: trovò una mail in cui la sua amica Denise gli chiedeva se era tornata e Lily gli rispose di si, poi andò a farsi una doccia calda, si vestì e chiamò il suo amico Andrea per farsi venire a prendere.
<< io esco! >> esclamò la ragazza chiudendo la porta d’ingresso. Era stracontenta di essere finalmente arrivata a casa sua: gli mancava tanto quell’odore di paesino che gli stava a cuore, gli mancavano i suoi e Sasha, la sua cagna che la consolava nei momenti peggiori. Anche avrebbe preferito seguire il suo Bill in tutti i suoi spostamenti: di lui ne era perduta.
Aprì la portella dell’auto di Andrea e si sedette sorridente su quei comodi sedili di camoscio:
<< ciao Tesoro >> Lily salutò Andrea baciandolo alla guancia.
<< ciao Lily cara >> rispose l’amica ricambiando il bacio.
Si volevano molto bene i due. Erano diventati stretti amici da quando Lily si era lasciata col suo ex ragazzo Rocco che non soportava questa amicizia con Andrea poiché provava ancora qualcosa nei confronti della ragazza, ma lei ormai non provava proprio più nulla per lui. Lily confidava tutto ad Andrea ma non aveva mai detto a nessuno che era profondamente innamorata di Bill per paura che la prendessero in giro perché infondo dentro si sentiva ancora una bambina.
<< che dici, andiamo al bar Tigli?? >> domandò Andrea alla ragazza. Quel bar era il punto di incontro di molti suoi amici e Lily si sedeva a quei tavolini quando si sentiva giù di morale perché c’era sempre qualcuno con cui scherzare. Lily annuì sorridendogli e parcheggiarono l’auto di fronte al bar. Scesero dall’auto e si sedettero ad un tavolino ordinando una Bad . Al tavolino si avvicinò Denise, la sua amica del cuore che era sempre stata disponibile per lei e quando si vedevano gioivano. Denise sedette a tavolino con loro e chiese a Lily di raccontargli il suo viaggio…….

***


Il giorno dopo Bill parte con il resto del gruppo per fare ritorno anch’egli a casa.
Non capiva perché Lily non si era presentata al suo appuntamento, Bill si stava davvero distruggendo.
Tom non riconosceva più suo fratello che di solito era molto giocherellone, mentre adesso lo vedeva completamente assente, sommerso nei suoi pensieri….si intuiva sibito se c’era qualcosa che non andava in lui. Voleva sapere anche Tom cosa a Bill stava accadendo così in aereo si sedette accanto a lui e cercò di essere quel fratello comprensivo che non era mai stato :
<< bill, a me puoi dire cos’hai….dai forza sfogati con me fratello >> disse tom guardando gli occhi assenti si suo fratello. Bill continuò a fissare il nulla per qualche secondo….poi:
<< ho chiesto a quella ragazza di incontrarla, ma lei non sa chi sono e non si è presentata al mio appuntamento >>
<< quale ragazza?? >> domandò Tom incuriosito
<< la ragazza del sogno, mi ha dato la sua mail ad un meet&great >> spiega Bill
<< davvero l’hai incontrata?? Esiste per davvero?? >> chede suo fratello con una accenno di sorriso..
<< si, e mi sembra molto strana questa cosa sinceramente…per questo voglio incontrarla…per capirci bene qualcosa >>
Tom zittisce e cerca di cercare un nesso tra le cose, ma non ci riesce.
Arrivano ad Amburgo e salutano Georg e Gustav che prendono strade diverse.
<< finalmente a casa !!! >> affermano i gemelli all’unisono.
Peccato che si trattava solo di un breve periodo che dovevano trascorrere alle loro case: tra tre giorni dovevano nuovamente partire per un live a Milano.

Ringraziamenti:

Grazie ragazze....continuate a seguirmi nelle prossime puntate....
la storia si farà sempre più intrinseca...XD

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Capitolo 7
*** incontro ***


<< Tesoro sveglia!...dobbiamo andare >> . Era Clara, la mamma di Lily che l’aveva svegliata per la partenza.

I tre giorni purtroppo era passati in men che non si dica e Lily era evramente controvoglia. Non voleva andare a Milano per vede suo zio in quelle condizioni. Lei amava la vita e i dolori che bisognava affrontare, per lei era megli evitarli. E poi odiava gli ospedali con tutta se stessa, odiava vedere le persone soffrire. Ma pensandoci bene, doveva andarci a Milano almeno per contribuire a tirare su il morale a sua zia che per il dolore di suo marito, preferiva lasciarsi andare. Una calorosa compagnia che gli stava accanto, sicuramente avrebbe dato la forza a sua zia di continuare energicamente. Fu questo il pensiero che diede forza a Lily: depose le valige nel cofano dell’auto di suo padre che la stava aspettando in giardino assieme a sua madre.Micky aveva preferito non partire con la sua famiglia, per continuare a cercare lavoro, o forse aveva qualche altro progetto per la testa.

<< Sicura di non aver dimenticato qualcosa?? >> chese Clara premurosamente a sua figlia

<< certo, o almeno credo >> gli rispose Lily mentre infilava gli auricolari nelle orecchie: partì “phantomrider”. Quella canzone aveva troppi ricordi: gli saltò subito in mente quando Bill la cantava dolcemente ai suoi concerti guardandola negli occhi (o almeno così credeva la ragazza). Ormai Bill gli era entrato nella testa e gli aveva confuso tutti i suoi pensieri. La sera pima della partenza aveva salutato Denise affettuosamente ma non aveva salutato Andrea; lo avrebbe chiamato più tardi, sicuramente all’arrivo. Guardò fuori dal finestrino e vide gli alberi che correvano dinanzi ai suoi occhi come d'altronde facevano i suoi pensieri nella sia testa. Pian piano poi i suoi occhi si chiusero e Lily cadde in un sonno profondo. La aspettava un lungo viaggio fino alla sera.

***

<< dai Bill corri , sei sempre l’ultimo >> gridava Tom correndo per l’aereoporto trascinando la sua valigia

<< eccomi….! >> rispose Bill raggiungendo suo fratello a passo affrettato.

Era arrivato anche per loro il giorno della partenza per Milano. Era davvero stressante la loro vita: non potevano restare più di due settimane tranquilli alle loro cose. Ma d'altronde è questa la vita che avevano scelto e non potevano più tirarsi indietro. Passati dal metal detector, i quattro sostarono per qualche minuto in attesa dell’aereo, mentre mordevano qualche panino. L’aereo non tardò ad arrivare e i ragazzi salirono in prima classe e presero i loro posti.

***

La famiglia Loreti arrivò a Milano intorno alle quattro del pomeriggio dopo aver viaggiato l’intero giorno. Si precipitarono subito ad un modesto hotel in centro che sua zia gli aveva prenotato due giorni prima. Mamma e papà Loreti si affrettarono a farsi una doccia e uscirono per raggiungere loro congnato in ospedale; ma Lily preferì raggiungere i suoi più tardi per rilassarsi un po’ di più : promise, infatti a sua madre, che li avrebbe raggiunti più tardi. La ragazza si lavò e uscì dall’albergo per fare quattro passi per le strade di Milano: aveva voglio di un gelato che potesse tirarla un po’ su. Poi si ricordò che doveva chiamare Andrea così prese il telefono e cercò il suo numero….

***

Arrivati a Milano, una limousine accompagnò i Tokio Hotel ad un lussosissimo hotel a cinque stelle. I ragazzi presero una spaziosa suite al terzo piano : si lavaroro,vestirono e profumarono per bene: avevano voglia di uscire a divertirsi. Poco dopo, scesero nella holle dove fecero incontro con delle stupende ragazza in mini gonna: Tom si precipitò subito da loro, appena le vide, per fare conoscenza, ma Bill non aveva voglia di sopportare anche questa volta, le sconcerie di suo fratello e di Gustav perciò preferì allontonarsi e fare un giro da solo. Avvisò suo fratello dicendogli che usciva un po’ dall’hotel. Tom annuì e non si meravigliò poi così di tanto poiché già conosceva bene come era fatto suo fratello.

<< Bill vuoi che venga con te?? >> ciese amichevolmente Georg a bill

<< no, preferisco stare un po’ solo per schiarirmi un po’ le idee….ne ho bisogno >> rispose Bill a Georg  con un sorriso sghembo mentre si sistemava  in testa un capellino nero che aveva preso per evenienza. Così si dirise verso l’uscita e si incamminò per le strade affollate di Milano. Cercò qualche strada più deserta ma gli sembrava impossibile. Per questo camminava a capo chino per evitare di farsi guardare in volto dalla gente ed essere riconosciuto. Ed ecco che compare quella figura angelica tra i suoi pensieri: era inevitabile pensarla, ormai ci abitava lì, nella sua testa e embrava non avesse intenzione di andare via. Perché non mi ha risposto a quella mail?- pensò- ma certo, non può mica rispondere al primo sconoscito che la corteggi, o forse non aveva voglia di rispondere…quasi sicuramente era certa che non gli avessi inviato io quella mail. Ma perché mi sta succedendo questo?? Cosa vuole il destino da me??-continuava a domandarsi il ragazzo nella sua testa ,continuando a camminare con passo rallentato e a testa bassa. Forse stava diventando pazzo………

***

<< Ciao tesò , io sono appenna arrivata a Milano…te cosa fai di bello??>> domandò Lily ad Andrea  mentre continuava a guardare le vetrine dei negozi…

<< ciao bellezza >> rispose l’amico, << io sono con Pippo in giro per il paese…com’è stato il viaggio?? >>

<< direi abbastanza stressante… è durato nove ore ma io ho…………………… >> il telefono di Lily cade violentemente per terra dividendosi in pezzi: la ragazza si era scontrata con qulcuno distrattamente,

<< ma che diamine!!! >> esclamò Lily incavolata mentre raccoglieva da terra i pezzi del suo cellulare, << ma dove cazzo hai i… >> si bloccò. Lily alzò lo sguardo e i loro occhi si incrociano in un solo sguardo e Lily rimase impietrita guardando il suo viso. Lo avrebbe saputo riconoscere ovunque quello sguardo così bollente che gli fulminava il cuore. Era con Bill che si era scontrata e non poteva crederci, era impossibile. Anche Bill rimese fermo e impietrito a guardarla…l’aveva trovata….finalmente! Egli prese le sue mani e si rialzarono lentamente con lo sguardo immobile ancora fermo nei loro occhi. Solo una parola fuoriuscì silenziosamente dalle labbra derl ragazzo:…”…sorry!”

Ringraziamenti:

Aura hai un bellissimo nome e non lo dico solo perchè anche la mia ff si chiama così...XD

Nicky grazie per avermi avvisata...non me ne ero proprio accorta...>.<...adesso va molto meglio^^...grazie tesoro un bacio**

continua a seguire se ne hai piacere cara^^

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Capitolo 8
*** forse un sogno ***


Lily non disse nulla, preferì non rispondere anche perché era rimasta completamente paralizzata…

I due rimasero ancora lì fermi per qualche secondo con la bocca quasi spalancata e gli occhi sbarrati; poco dopo Lily si distolse e si abbassò continuando a raccogliere i pezzi del suo cellulare, mentre Bill rimase lì fermo a guardarla mentre pensava che la ragazza era di una bellezza indescrivibile, poi gli disse:

<< I’m very sorry, I…I didn’t want… >> smise di parlare interrotto dalla ragazza

<< puoi tranquillamete parlare la tua lingua >> sopravvenne Lily: conosceva bene il tedesco, aveva preso anche un corso pomeridiano alla sua scuola per il tedesco, gli piaceva veramente tanto, ma non sapeva parlarlo alla perfezione…

<< ok…allora scusami tanto ma non volevo, io non ti avevo vista…ecco! >> disse tutto d’un fiato

<< Non preoccuparti, non è successo niente… >> disse debolmente la ragazza con un accenno di imbarazzo…poi girò e voltò il suo cellulare << accidenti si è rotto!! …lo schermo è andato.. >> disse preoccupata, sua padre non le ne avrebbe compra5to subito un altro…

<< non preocuparti , te ne comprerò un altro…promesso! >> disse il ragazzo per  salvare la situazione…<< vieni con me, devo offrirti per forza qualcosa >>  disse prontamente Bill porgendogli la mano. La ragazza era stata completamente catapultata in un altro mondo. Non gli pareva davvero possibile. Lei poi annuì debolmente col viso arrossito, si sistemò la camicetta e porse a lui la mano. A passo svelto entrarono in una gelateria nei pressi del loro scontro e chiese che gusto preferisse la ragazza.

<< pesca e melone con panna >> rispose la ragazza a voce fioca. Era ancora scossa.

Presi i loro gelati, sedettero ad un tavolino molto nascosto: all’inizio vi era un calo profondo di silenzio tra i due. Bill non avrebbe voluto incontrarla in questo. Il loro incontro era avvenuto nel peggiore dei modi possibili.

<< abiti qui? >> chiese Bill per rompere il ghiaccio

<< no, sono venuta qui con i miei perché mio zio non sta molto bene >>  rispose a testa bassa Lily

<< certo, capisco perfettamente…>>  rispose Bill in mancanza di altre parole, poi sopraggiunse enigmatico << sai, ti ho già vista da qualche parte ma non ricordo dove >>: sapeva benissimo invece chi era, era stata lei a confondergli i pensieri anche prima di quello scontro e Bill l’avrebbe saputa riconoscere dovunque.

La ragazza lo guardò incarnando un sopraccioglio…non voleva dirlo...ma poi disse << certo mi avrai visto ovunque nei tuoi concerti, sai io …si insomma io…sono una vostra grande fan! >>

<< davvero?? È magnifico, è stupendo…anche se non avrei voluto incontrarti in questo modo >>. Bill preferì nascondere tutto e non svelarglielo in quel momento…sì insomma gli sembrava fin troppo assurdo dire che era perso di lei e che la sognava ogni notte.

<< certo…neanche io avrei voluto… >> disse la ragazza sogghignando. Poi Lily guardò l’orologio e si accorse che era passato troppo tempo: si alzò da tavolino

<< accidendi si è fatto tardi..devo proprio andare Bill >> la ragazza prese la borsa che si trovava sulla sedia e si avviò frettolosa verso l’uscita. Bill la raggiunse e la fermò per un braccio:

<< ei, almeno lasciami il tuo numero così possiamo metterci d’accordo per il telefono..te l’ho promesso dai.. >> . Lily glielo dettò frettolosamente.

<< posso sapere il tuo nome? >> chiese Bill quasi implorando

<< adesso devo proprio andare, perdonami.. >> disse Lily dispiaciuta, avrebbe preferito dirglielo in un momento migliore…<<  ah…e grazie per il gelato!! >> disse la ragazza quasi dimenticandosi di ringraziare mentre si allontanava correndo.  Lily  correva via di li tirandosi dei piccoli pizzicotti per  cercare di tornare alla realtà. Ma quella era la sua realtà. Certo non gli sembrava vero tutto quello che gli era capitato quella sera. Mangliare un gelato con il ragazzo che aveva sempre desiderato, non rientrava nei programmi di lei quella sera, ma per sua fortuna era accaduto davvero. Lily raggiunse i suoi in ospedale e salutò suo zio, che giaceva in fin di vita su quel bianco letto, con un caloroso abbraccio.

***

Bill rimase sulla soglia di quella gelateria ancora per qualche minuto fumando una sigaretta. Era sbalordito. L’aveva trovata finalmente ed aveva anche il suo numero. Ma di lei non sapeva ancora nulla. Certo lei conosceva tutto di lui, ma lui sapeva solo cosa ci faceva a Milano e conosceva il suo numero di cellulare. Sapeva anche che quella ragazza era maledettamente stupenda e gli aveva tolto il fiato. Bill si incamminò per fare ritorno al suo albergo anche se avrebbe preferito passare ancora del tempo con lei e continuare a perdersi nei suoi occhi colore del mare sereno. Non voleva tornare dai suoi amici e da suo fratello che sicuramente stava già fottendosi quelle ragazze che aveva prima conosciuto. E non errò nei suoi pensieri. Tornato in albergo incontrò Georg e Gustav che sorseggiavano un cocktail al bar:

<< ei Bill dove sei stato? >> chede Georg già a mezzo livello

<< ho fatto un giro e ho preso un gelato per rinfrescarmi… >> risponde Bill. Beh parte di queto era vero ma questa frase celava una verità più profonda che preferifa tenere solo per sé. << Tom dov’è ? >> chiede incuriosito

<< ha prenotato un privè per passare la notte con delle groupie da sballo >> rispose Gustav anche lui sulla via dell’andata. Bill sbuffa pesantemente. Infondo se lo doveva immaginare. Decide anch’egli di prendere qualcosa di forte in modo da liberare la mente da tutti quei pensieri che portavano tutti a quella ragazza. Così si accoda ai due e cominciano a parlare del più del meno.

Dopo circa una mezzora abbondante Bill decise di andare a letto per eitare di ubriacarsi. Arriva in camera e getta tutti suoi abiti per terra , infilandosi sotto le coperte con solo addosso i boxer. Era ancora perfettamente lucido e capace di ripensare a ripensare a quella ragazza. E così fù. Guardando il soffitto sognava di poterla incontrare un’altra volta per confessargli tutto. Sperava che con lei potesse continuare. Aveva bisogno della sua presenza. Aveva bisogno di un suo bacio!

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Capitolo 9
*** altro incontro ***


Il mattino seguente Bill si svegliò molto presto ma era più che contento: il pensiero di averla incontrata lo teneva di buon umore, anche se desiderava fosse andata diversamente. Non sapeva neanche il suo nome e desidarava tanto saperlo. Ma infondo questa era una cosa secondaria perché aveva il suo numero e poteva chiederglielo in qualsiasi momento. Avere il suo numero lo rendeva davvero soddisfatto e gli dava la forza di sperare.

<< Bill sei di nuovo in ritardo! >> grida Tom mentre esce dalla loro camera per scendere giù a fare colazione. Quella mattina era zeppa piena di impegni e non poteva permettersi di tardare ancora. In due minuti Bill si vestì e si sistemò i capelli mentre sorrideva contento dinanzi allo specchio. Prese la sua borsa con tutte le cose di cui non poteva fare a menoe scese giù in mensa per fare colazione. Riempitisi lo stomaco, i quattro si dirisero in studio per provare una nuova canzone , e successivamente dovevano fare 2 interviste.

***

Un sottile raggio di sole penetra dalla persiana della camera d’albergo e svegla dolcemente Lily che sorride guardando quel raggio e ripensando al bellissimo sogno che aveva fatto. Si stiracchiò sbadigliando, e si tirò su dal letto dolcemente. In camera sua non c’era ormai nessuno. Lily guarda l’orologio ed erano le 11 del mattino: ormai i miei sono andati in ospedale…li raggiungerà per l’ora di pranzo-pensò. Non aveva voglia di uscire, ma di restare e magari parlare un pò al telefono con la sua amica del cuore. Andò in bagno e si sciacquò il viso sotto il getto dell’acqua gelida. Mentresi asciugava pian piano il viso si rese conto che quello che aveva sognato non era un sogno, ma era tutto vero…realmente si era scontrata con Bill la sera prima e gli aveva dato il suo numero. Sperava allora l’avesse richiamata questa mattina, al più presto, così avrebbe potuto risenti quella dolcissima voce come lo era nelle sue canzoni così docili e delicate che gli colpivano il cuore ogni volte che le ascoltava. Si vestì distrattamente e si distese di nuovo sul letto per chiamare Denise.

***

Terminate le prove, Bill e i suoi amici presero la loro limousine per dirigersi al luogo dove doveva svolgersi la loro intervista. Passando per le strade di Milano, Bill pensava e ripensava a quell’incontro con la testa appoggiata al finestrino. Ma un’ombra passeggera lo distolse dai suoi pensieri: alzò lo sguardo e vide una graziosissima fanciulla dai capelli neri spalancare le persiane della sua camera: era lei, la ragazza dei suoi sogni. Bill la seguì con lo sguardo: finalmente adesso sapeva anche dove alloggiava. Avrebbe potuto andare a trovarla quando desiderava e vederla di persona. Questi erano i pensieri del giovane. Ma forse era la sua impressione, un’allucinazione, visto che non smetteva di pensarla un singolo minuto.

***

<< Ciao piccola! >> rispose Denise al telefono

<< Ciao Dè..devo dirti una cosa veramente FOLLE!! >> Disse Lily fuori di sé dalla gioia

<< Dimmi tutto..voglio saperlo >>

<< ho fatto uno strano incontro con una persona che non potresti mai immaginare >>

<< dai dimmi chi è..un nuovo ragazzo da sballo?? >>

<< macchè…di più, di più >>

<< ma dai chi sarà mai?? Dai dimmelo sono curiosissima >>. Denise odiava i tokio hotel, era molto diversa da Lily ma rispettava con maturità le sue scelte. Odiava anche il fatto che a Lily piacesse tanto quella “femminuccia” di Bill con un quintale di trucco sul viso e con quegli abiti così aderenti, ma a lei questo non importava, perché a Lily voleva davvero un mondo di bene.

<< allora adesso te lo dico….Bill! >>…disse tutto d’un fiato

<< ma dai?? Mi stai prendendo in giro? >>

<< giuro Dè è la verita..ieri sera mi sono scontrata con lui e i ha rotto il cellulare. Da non credere eh? >>

<< scommetto che sei svenuta ! >>

<< giuro che ero quasi al punto di farlo…ma ho trattenuto la gioia….ah…e mi ha anche offerto un gelato >>

<< tesoro mio sono contenta per te..davvero..hai avverato il tuo sogno e questo è l’importante, che tu sia felice >>…disse l’amica stracontenta per Lily. Le due poi parlarono al telefono per un’altra mezz’ora…lo facevano sempre, ogni volta. Poi si salutarono e Lily raggiunse i suoi in ospedale.

Lily riabbracciò suo zio dandogli un dolce bacio sulla fronte e dopo dicchè si avviarono ad un ristorantino lì vicino per pranzare. Mentre mangiava ingorda, la ragazza alzò lo sguardo e vide all’entrata i fantastici quattro, i suoi idoli…i Tokio Hotel. Lily abbassò il capo e fece finta di nulla continuando a mangiare. I suoi non si accorsero di nulla, proprio quello che voleva Lily..non avrebbe voluto svelargli subito, ma avrebbe aspettato prima un po’ di tempo visto che ai suoi non diceva mai nulla di personale. Non voleva essere riconosciuta… era felice se Bill l’avesse chiamata, ma preferiva non farsi riconoscere per un motivo sconosciuto anche a lei. Finito di mangiare Lily inventava sempre una scusa per restere : in questo modo poteva ossere Bill sott’occhio anche mentre mangiava ma avrebbe evitato anche di farsi riconoscere nel passare davanti. Ma i suoi non potevano restare un minuto di più così si avviarono verso l’uscita.

Passano davanti al loro tavolo , Lily si copriva il volto con i suoi capelli scuri e cercava di voltere sempre le spalle. Ma Bill avrebbe riconoscito quella ragazza ovunque…le quando la rivide il suo cuore riminciò a battere a tremila e gli occhi si illuminarono di goia…

<< ei tu….bruna vieni qui! >> gridò Bill verso la ragazza. Lily fece finta di non sentire anche se il ristorante era quasi deserto ed era scontato che fosse a lei!

<< Bruna dico a te.. >>

Lily fece uscire i suoi dal ristorante dicendogli che li avrebbe raggiunti più tardi e si girò lentamente verso i ragazzi . Bill sorridendogli, le faceva cenno con la mano invitandola ad andare da loro. Lily lentamente e con tanto imbarazzo, si avvicinò al loro tavolo e sedette di fianco a Bill dopo che lui stesso le aveva porso la sedia.

<< Ciao….emh…non so ancora il tuo nome >> disse il ragazzo verso Lily un po’ imbarazzato ma felicissimo di averla accanto

<< mi chiamo Lily >> disse la ragazza sorridendogli , poi diede la mano a tutti per presentarsi. Era super imbarazzata.

<< Ho conosciuto Lily ieri sera…direi in un modo molto strano >> disse con un accenno di risata. Lily a capo chino sorrise ripensando alla scena vissuta il giorno precedente.

Poi Bill gli disse: << ti devo ancora un telefono >>.

<< ma va…non importa. Non l’hai mica fatto cadere di proposito! >> rispose la ragazza a quell’invito.

Tom guardava Bill i modo ammirevole…suo fratello finalmente si stava innamorando…cosa che lui non avrebbe mai pensato di fare. Era contento per lui, lo vedeva felice mentre parlava con quella ragazza, che trovava anche lui stupenda. Sperava che lei non facesse soffrire, com’era capitato in passato ,e che fosse una ragazza diversa dalle altre, capace di non ferire i sentimenti di un ragazzo innamorato e ei farlo sentire unico.

<< Mi ha fatto piacere conoscervi e parlare con voi…ma adesso devo proprio andare! >> disse la ragazza.

<< dai te ne vai un’altra volta?? Resta ancora un po’… >> disse bill quasi implorandole di restare

<< mi piacerebbe tanto, ma devo andare in ospedale da mio zio che sta molto male. >> disse la ragazza a capo basso…<< ciao! Ciao a tutti >> salutò Lily mentre se allontanava e sventolava una mano sorridente.

Gli aveva fatto davvero piacere. Per lei era un onore aver parlato con loro e soprattutto con Bill. Si sentiva davvero fortunata e onorata. Gli pareva tutto così bello come in un sogno…sperava non risvegliarsi più da questa meravigliosa realtà. È tutto così perfetto- pensava- se solo non fosse per il mio caro zio...

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Capitolo 10
*** da non credere! ***


Bill quella sera stessa si addormentò con una espressione del tutto serena, felice e piena di peranza. Era stata una giornata importante per lui, e aver parlato più a fondo con quella meravigliosa creatura, lo aveva fatto sentire una persona diversa. Quella ragazza aveva un non so che, che cambiava a fondo la vita di quel ragazzo, lo metteva tutte le volte di buon umore e soprattutto lo faceva stare sulle nubi ogni volta che gli si presentava davanti.
Il mattino seguente Bill se risvegliò con la stessa espressione del giorno prima….solo che in mente aveva un’idea del tutto bellissima: aveva intenzione di unscire e comprare a Lily quel nuovo cellulare che gli aveva promesso e consegnarlo al suo albergo, dove l’aveva vista spalancare le persiane. E meno male che quel giorno non aveva dei veri impegni con la sua band, per poter essere libero e prendersi tutto il tempo che voleva.
Si vestì in fretta e fece una colazione abbondante e uscì in pieno giorno col sorriso stampato su quel visetto adorabile. Girando per i negozi del centro fece anche qualche compera personale e poi si fermò a guardare la vetrina di un negozio di elettronica. C’erano tanti bei modelli di cellulare ma ai suoi occhi spiccava un’i-phone bianco lucido col mascherino posteriore di pelle nero. Erano i suoi colori preferiti; per questo entrò spedito nel negozio comprando quel cellulare facendoselo incartare e pagandolo la bellezza 500Euro, ma per lui i soldi non erano un problema, ne spendeva molti di più anche per dei semplici boxer. Un’altra lampadina si accese nella sua testa: aveva intenzione di consegnare assieme al cellulare, un mazzo di 18 rose rosse, perché il 18 era anche il giorno in cui si erano conosciuti: e così fece. Di diresse da un fioraio comprando quelle rose decorate con perle color argento e con fili scintillanti. Il fioraio gli porse un biglietto sul quale Bill ci scrisse: “ho mantenuto la mia promessa, ti progo di accettarlo. Queste rose sono il segno delle mie scuse e il mio ringraziamento per averti conosciuta! Spero che tutto questo continui…Bill Kaulitz”. Queste furono le sue parole che scrisse su quel grazioso biglietto….beh non volevano dire molto, ma erano un modo per essere gentile e mostrarsi in un modo positivo agli occhi della ragazza…anche se l’ultima frase racchiudeva im sé tante di quelle cose….. Incastrò il biglietto fra le rose e si diresse all’albergo pensando di aver fatto un bel gesto, anche se credeva di poter fare molto di più. Chiese al ragazzo della holle se conosceva una certa Lily descrivendole il suo aspetto. Il ragazzo collegò al volo quella descrizione a Lily, avendola perfettamente squadrata il giorno prima ed essendsi incantato alle sue forme. Il ragazzo ci fece lasciare la consegna e Bill ritornò così in albergo. Poco dopo la consegna fu effettuata.

***


Lily sente bussare la posrta mentre si stava vestendo per scendere giù in mensa a pranzare.
<< mamma ci vai tu? Io sono occupata >> gridava Lily dal bagno
Clara non rispose e andò ad aprire la porta:
<< ho una consegna per la signorina Lily >>
<< certo…mi dia a me >> disse Clara prendendo in braccio il pacco con le rose. Salutò il ragazzo e chiuse la porta. Sua madra si meravigliò molto…erano lì da poco e gli sembrava esagerato già ricevere rose per sua figlia. Gaetano guardò il volto stupito di sua maglie e gli fece un sorriso che racchiudevain sé un piccolo senso di gioia.
<< Lily c’è qui qualcosa per te! >> eslamò il padre incuriosito mentre estraeva il biglietto dalle rose per leggerlo. Lily si precipitò di corsa da suo padre e, vedendo le rose, strappò il foglietto di mano al padre prima che lui lo leggesse. Prese le rose e il pacco in mano e si diresse4 in camera sua…
<< Lily chi te le avrà mandate quelle rose? >> chiese suo padre incuriosito, ma Lily neanche sentì…era troppo occupata a leggere il biglietto: si chiuse in camera sua e lesse attentamente il biglietto : “ho mantenuto la mia promessa, ti progo di accettarlo. Queste rose sono il segno delle mie scuse e il mio ringraziamento per averti conosciuta! Spero che tutto questo continui…Bill Kaulitz”. Lily rimase a bocca aperta…aveva capito tutto. La ragazza fu completamente sdradicata a piombo da quelle parole che gli risuonavano ancora in testa; si gettò incredula abbandonandosi sul letto e guardava fisso il soffitto…mentre il cuore gli batteva all’impazzata e la rendeva la ragazza più felice del pianeta. Lo era davvero e non poteva davvero crederci…in quel momento si sentiva veramente fortunatissima! Non gli era mai capitata un’esperienza del genere, e adesso che l’aveva provata non poteva crederci che tutto ciò fosse accaduto sul serio. Insomma era stato Bill Keulitz a mandargli quelle rose e a scrivere quel biglietto…ah…a proposito cosa significava “spero che tutto questo continui”?? cosa voleva indicare quella frase di preciso? Queste domande le stavano divorando il cervello e non riusciva a capire cosa voleva comunicargli con quelle parole. Erano davvero semplici ma non si collegavano realmente tra di loro quelle parole. Lily poi si alzò di scatto e andò a scartare quel meraviglioso pacco..le faceva dispiaceva rovinare quel meraviglioso pacco ma voleva davvero guardare il cellulare all’interno, anche se non lo avrebbe mai accettato….
<< è…è…MERAVIGLIOSO! >> pensò a voce alta. Gli piaceva davvero tanto quel cellulare. Non aveva mai avuto una cosa così costosa, i suoi non potevano permetterselo e a sua volta non aveva conosciuto mai il lusso e lussuoso lo era abbastanza quel cellulare. Ma Lily non poteva certamente accettarlo. Non poteva approfittare della situazone. Certo, per come era lei lo avrebbe fatto volentieri, ma questa volta non poteva davvero accettare, si sentiva come in colpa e non sarebbe mai riuscita a tenerlo senza poi pentirsi. Per questo lo rimise in scatola e lo mise in borsa, sperando di reincontrare Bill e ridarglielo indietro.

***


Bill intanto si stava mangiando il cervello steso sul suo letto con le braccia uncrociate alla nuca, domandandosi se Lily avesse davvero ricevuto il suo regalo. Per questo pensa di chiamarla e chiederli se gli era piaciuto oppure no, se gli aveva fatto piacere o non lo aveva gradito. Cercò il suo numero nella rubrica , mentre ripensava al loro primo incontro , e chiamò col sorriso stampato sulla faccia:
<< Pronto ?? >> rispose la voce all’altro capo del telefono
<< Pronto Lily…sono Bill >>
<< ah…certo Bill >> rispose Lily con un filo di voce. Era tanto imbarazzata…ricevere anche una sua telefonata, non era nei suoi parametri..
<< …ecco…io volevo chiderti se hai ricevuto la mia consegna >>
<< certo che l’ho ricevuta… ma…io >>
<< cosa ma..?? non ti è piaciuto il cellulare ?? >>
<< ma si certamente che mi è piaciuto.. ma vedi ..io… >>
<< mi fa piacere che ti sia piaciuto >> rispose bill interrompendo la ragazza mentre parlava…<< ti va se stasera ti passo a prendere alle 7? …così per parlare un po’… >>
Lily stava per svenire…voleva dargli il cellulare indietro e adesso Bill gli aveva chiesto di uscire..<< o..ok ! >> rispose in totale imbarazzo..
<< ok.. allora ci vediamo queta sera!...ciao dolcezza! >>. Bill chiuse il telefono sorridendo di felicità alle stelle e sringndo un pugno verso di se per premiarsi di avercela fatta a strappare un appuntamento a quella meraviglia di ragazza

***


Cosa era successo?? Stava forse sognando ad occhi aperti con un cellulare tra le mani?? NO!.. era tutto vero! Bill le aveva chiesto di uscire… l’aveva fregata prima del tempo, prima che lei gli dicesse che non accettava il cellulare.. ma adesso lei non si importava di quello ma del suo appuntamento con quell’essere incredibile, con il ragazzo che aveva sempre sognato! Adesso doveva riprendersi dallo shok…anza erano stati 2 shok consecutivi: prima le rose col cellulare e adesso questo memorabile appuntamento con lui!


Grazie Nicky ancora per aver recensito...(se adesso ti piace ancora di più aspetta di vedere il seguito...XDXDD...è stupendo!)..ti adoro donna**

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Capitolo 11
*** l'uscita ***


Bill si stava mangiucchiando il cervello dinanzi allo specchio pensando quale fosse stato l’abbigliamento più adatto per uscire quella sera. Beh si sa..Bill era molto vanitoso ed ogni cosa che provava non gli andava mai bene: per lui doveva essere tutto perfetto quella sera, non avrebbe accettato che qualcosa andasse storto o che qualcuno o qualcosa gli rovinasse quella serata che per lui doveva essere senza fiato. Sperava di far passare a Lily la miglior serata che lei potesse mai immaginare, sperava di essere per lei il miglior ragazzo che avesse mai conosciuto. Per questo voleva apparire perfetto ai suoi occhi e dargli il massimo di sè quella sera.
Prese prima una maglia nera aderente con una giacca bianca : naaaa… così proprio no! pensò. Poi indossò un completo nero stile dark: ma no…. questo è troppo. Poi ancora indossò dei semplici jeans strappati ed una semplice maglia con un piccolo disegni: smorfiò dinanzi allo specchio…neanche vestito così si piaceva….non era lui così. Infine voltò e rivoltò la valigia e prese un jeans bianco e nero (lo stesso che idossò al suo concerto a Taiwan) ed una maglia bianca… beh adesso si che si sentiva meglio. Aveva messo finalmente l’anima in pace e i pensieri al suo posto tagliando la testa al toro. Poi indossò le sue solite collane pesanti e i suoi guanti neri di pelle e si truccò pesantemente com’era suo solito fare. Infine uno o due spruzzi di quel suo profumo inebriante che avrebbe fatto svenire qualunque ragazza gli si fosse avvicinata, ed era perfetto. In questo modo si sentiva lui stesso, si sentiva di dare il meglio e non gli mancava nulla!....chiamò la sua limousine e avvisò gli altri che sarebbe uscito con Lily. Uscì dall’albergo senza tralasciare nulla di importante ed entrò nella limousine con tutto il suo stile:
<< all’ hotel sant’Ambroeus >> .
Arrivati all’albergo Bill aspettò la ragazza nell’atrio leggendo distrattamente un giornale che parlava anche della sua band.

***


Anche Lily era davanti allo specchio… lei non si era mai fatta così tanti problemi per uscire con un ragazzo. Era sempre bella, anche un sacco indossato da lei aveva stile. Ma quella sera aveva paura, paura di un giudizio negativo di Bill, paura di non essere alla sua altezza, paura di rovinare tutto. Desiderava essere perfetta, passare una serata piacevole ma sperava soprattutto che non avrebbe rovinato la serata con la sua timidezza che compariva molto raramente, ma che la faceva sembrare stupida quando parlava. Chissà cos’avrà da dirmi, chissà dove mi porterà… speriamo di passare una bella serata assieme. Erano proprio questi i pensieri della giovane che la assillavano e la rendevano nervosa. Nello stomaco, quel poco che aveva mangiato, si stata ribaltando e la rendeva ancora più nevrotica. Dopo tante prove, decise di indossare un garazioso ma semplice vestitino nero a corpetto che le innalzava leggermente il seno. Si truccò accuratamente come era suo solito fare: un filo di matita nera sopra e sotto gli occhi, con una leggera ombreggiatura di ombretto grigio; mascara per rendere lo sguardo più penetrante di quanto già era e una spolverata di phard sulle guancie. Infine spennellò velocemente un chiaro gloss sulle sue labbra carnose e sciolse i suoi lunghi capelli neri dalla pinza che li teneva legati, in modo da farli cadere ondeggianti sul suo petto dolcemente. Guardò l’orologio: era in ritardo di un quarto d’ora. Prese velocemente la borsa e scese le scale con disinvoltura guardando per terra per paura di inciampare.

***


Bill guardò il suo cellulare….Lily era in ritardo di un quarto d’ora ma per lei poteva aspettare molto ma molto di più. Alzò lo sguardo distrattamente ma lo riabbassò velocemente: si accorse di vedere qualcosa di magnifico cos’ rialzò il capo e rimase incantato da tanta bellezza. Era lei Lily, era lei quello splendore… Bill squadrava ogni suo minimo passo mentre la ragazza scendeva le scale lentmente… è incredibile pensò tanta bellezza in una piccola ragazza semplice. Lily lo colpì così profondamente negli abissi che il ragazzo rimase agghiacciato:
<< ciao! Mmh..e scusa per il ritardo >> disse Lily con un accenno di sorriso. Ma aspettò una risposta che non arrivò. Bill era rimasto ancora paralizzato da tanta bellezza.
<< ei…Bill stai bene? >> gli domandò scuotendo una mano dinanzi agli occhi
<< emh.. si si sto bene non preoccuparti! >> Rispose Bill scuotendo la testa e grattandosi il capo
<< ne sei sicuro???...si insomma.. ti vedo molto strano >>
<< eh…si..no……..è…che sei Bellissima! >> disse tutto d’un fiato…non riuusciva più a tenerselo dentro…doveva per forza dirglielo!
<< ma dai non esagerare adesso… >> disse la ragazza arrossendo e abbassando la testa dalla timidezza e sorridendo appena
<< ma no… non esagero affatto >>
<< davvero mi trovi bella?? >> chiese Lily per assicurarsi di aver sentito bene
<< ma certo…cosa credi che dico bugie?? Che senso avrebbe…se sei bella lo dico perché è la verità! >>
<< oh grazie… >> rispose Lily ancora rossa in viso.. << beh allora dove mi porti?? >> chese ansiosa
<< mm..lascio decidere a te! >>. A questo Bill non ci aveva ancora pensato. Dove avrebbe potuto portarla? Dove l’avrebbe resa felice?Queste domande gli ronzavano nella sua testa e gli divoravano lo stomaco.
Lily prese per a braccietto Bill e lui la fece salire in limousine. Per Lily era un vero onore: in una limousine non ci era mai stata…sebrava una stanza tutta accessoriata ed era stracontenta già di essere lì dentro con lui, lui il ragazzo che aveva sempre sognato! Era davvero tanto emozionta, sorrideva in continuazione e esponeva a pelle i suoi sentimenti. Bill li intuì subito e per questo la metteva sempre più a suo agio. Certo avrebbe voluto andare più a fondo ma non gli sembrava il caso visto che si erano appena conosciuti. Invece Lily voleva saltargli addosso come un ghepardo fa con la sua preda…ma nemmeno lei sapeva cosa la tratteneva, forse l’orgoglio , anzi sicuramente il suo fantastico orgoglio!
<< Ti va se andiamo un po’ a mangiare qualcosa in un posto carino? >> chiese bill gentile come sempre
<< certo..sì a pensarci anche a me è venuta fame >> disse la ragazza passandosi la mano sullo stomaco. In verità a lei tutto andava bene pur di stare in sua compagnia.
Si fermarono in un piccolo locale molto carino e non troppo affollato. Bill ordinò però una sala tutta per loro per non avere confusione intorno a loro e non essere disturbati. Si sedettero ad un tavolino. La luce fioca di quel rosso illuminava il volto innamorato della fanciulla. Bill era seduto di fronte a lei. Nessuna parola, nessun movimento ma solo profondi sguardi da far venire i brividi anche ad una mosca per la loro intensità. Quegli sguardi a Lily ricordavano tanto quando i due si perdevano nei loro occhi ai concerti e tutto il resto, tutto il mondo esteriore rimaneva escluso. Li interruppe di colpo una voce, che si accorse della situaziona e avrebbe voluto non farlo, ma purtroppo quello era il suo lavoro e doveva per forza:
<< cosa ordinate?? >>
I due distolsero subito i loro sguardi e tornarono alla realtà:
<< allora porta qualche stuzzichino come antipasto…e per me la pizza della casa >> ordinò Bill << per te cara invece?? >>
<< per me lo stesso >> affermò la ragazza .
Qella sera no si staccarono gli occhi di dosso per un solo minuto. Anche se masticavano bevevano o si pulicano il labbro, i loro sguardi rimanevano incastrati e non riuscivano a distogliersi. Parlarono ore ed ore, certo con molta timidezza, ma alla fine della serata i due intimarono una sufficiente confidenza tra di loro e sarebbero usciti tutte le volte che volevano insieme, tutti i giorni, e sarebbero stati anche per sempre insieme. Cosa poteva mai separarli? Forse la loro diversità ma fino ad ora non aveva dato ancora grossi problemi. Bill pagò il conto e uscirono dal locale. Bill si accese una sigaretta e lo fece anche lei. A combinazione fumavano anche le stesse sigarette. Avevano scherzato e giocato molto quella sora, proprio come dei bambibi e avevano riscoperto anche di avere molte cose in comune e questo era un buon segno.
Rientrati in limousine calò però il silenzio fino all’albergo di Lily:
<< Devo andare adesso >> disse Lily dispiaciuta. Avrebbe voluto restare tutta la vita con quel ragazzo stupendo. Pensava che attraverso le interviste non fuoriusciva il suo vero carattere…e invece si era sbagliata: Bill era sempre se stesso fuori o sotto le telecamere era sempre lui il Bill che tutti conoscevano. Quel ragazzo dolce e simpèatico che tutti ammiravano.
<< sai sono stato bene con te! Se ti andrebbe…forse…direi che potremmo continuare a vederci! >> disse il ragazzo con molta timidezza
<< sai anch’io sono stata benissimo. Era da tempo che non mi divertivo così con te. Comunque a me farebbe tanto piacere… >> rispose Lily extrafelice.
<< allora ti chiamo io! >> disse sorridendo e baciandole con dolcezza sulla guancia
<< allora….ciao! >> Lily chiuse lo sportello della lunga macchina e si avviò nel suo albergo mentre Bill si toccava la nuca con la mano destra e si stese sul divanetto ripensando a quanto fosse meravigliosa quella ragazza e a quanto lo facesse stare bene insieme a lei.

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