Il blader e la cantante

di Lena Mason
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** CAP 2 -L'IDEA DI MAX ***
Capitolo 3: *** CAP 3 - IL VIAGGIO VERSO NEW YORK ***
Capitolo 4: *** CAP 4 - L'ARRIVO A NEW YORK ***
Capitolo 5: *** CAP 5 - L'ARRIVO DI DAITENJI E DELLA NEOBORG. ***
Capitolo 6: *** CAP 6 - L'EVENTO DELL'ANNO. UN GRANDE SHOCK PER I BLADEBREAKERS ***
Capitolo 7: *** CAP 7 - LA VERA IDENTITA’ DI ALISEE. IL NUOVO BLADER. ***
Capitolo 8: *** CAP 8 - ELENA VS TAKAO. IL DISCORSETTO DI YURI ***
Capitolo 9: *** CAP 9 - I BLADER TUTTI RIUNITI.LA CONFUSIONE DI YURI. ***
Capitolo 10: *** CAP 10 - UNA NOTTE MOVIMENTATA.IL LITIGIO ***
Capitolo 11: *** CAP 11 - LA RICHIESTA DI YURI.UN NUOVO SCONTRO CON KAI. ***
Capitolo 12: *** CAP 12 - GASTON E LA LEZIONE DI DANZA ***
Capitolo 13: *** CAP 13 - IN DISCOTECA.ELENA SENZA FRENI ***
Capitolo 14: *** CAP 14 - UNA VISITA SGRADITA ***
Capitolo 15: *** CAP 15 -L'AMARA VERITA'. ELENA E BROOKLIN. ***
Capitolo 16: *** CAP 16 -IL BACIO DI BROOKLIN. KAI IN COLPA. YURI COMPRENDE ***
Capitolo 17: *** CAP 17 -LA SOFFERENZA DI HILARY ***
Capitolo 18: *** CAP 18 - LA DICHIARAZIONE. KAI TURBATO. ***
Capitolo 19: *** CAP 19 -LA CANZONE DI UN AMORE FINITO ***
Capitolo 20: *** CAP 20 -IL PIANO DI ELENA.UN PROBLEMA DI TEMPO ***
Capitolo 21: *** CAP 21 -JASON IL MANAGER DISTRATTO.LA SOLUZIONE. ***
Capitolo 22: *** CAP 22 - COREOGRAFIA E ALLENAMENTI ***
Capitolo 23: *** CAP 23 - KAI ALLENA HILARY. ELENA IN DIFFICOLTA' ***
Capitolo 24: *** CAP 24 - UNA BELLA NOTTE. TAKAO IN CRISI ***
Capitolo 25: *** CAP 25 - LA CONFESSIONE DI HILARY. LA CENA ***
Capitolo 26: *** CAP 26 - KAI NASCONDE LA SUA GELOSIA. HILARY DISTRUTTA. ***
Capitolo 27: *** CAP 27 - L'INVITO DI TAKAO.UNA NOVITA' SGRADITA ***
Capitolo 28: *** CAP 28 - LA CERIMONIA DI APERTURA.IL GALA' ***
Capitolo 29: *** CAP 29- IL BALLO. KAI NON CE LA FA PIU' ***
Capitolo 30: *** CAP 30 - LA STORIA SEGRETA. IL GIRONE B. ***
Capitolo 31: *** CAP 31 - AMANTI NON TROPPO SEGRETI. ALL STARZ VS JUSTICE 5 ***
Capitolo 32: *** CAP 32 - I BLADEBREAKERS IN AZIONE. VERO AMORE. ***
Capitolo 33: *** CAP 33 -I QUARTI DI FINALE - PARTE PRIMA ***
Capitolo 34: *** CAP 34 - I QUARTI DI FINALE -PARTE SECONDA ***
Capitolo 35: *** CAP 35 - LE SEMIFINALI ***
Capitolo 36: *** CAP 36 - LA FINALE. SPARITA. ***
Capitolo 37: *** CAP 37 - ARRIVA KAI. ***
Capitolo 38: *** CAP 38 -SCONTRI. ***
Capitolo 39: *** CAP 39 - IL RISVEGLIO. ***
Capitolo 40: *** CAP 40- EPILOGO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Saaalveee….è la prima volta che pubblico in questa sezione..ho scritto( e non ancora concluso) una fic nella sezione Inuyasha, ma beyblade mi ha dato l’ispirazione.Per chi avesse casualmente letto la fic di Inuyasha, ‘La idol nel Sengoku’, e anche per chi non lo avesse fatto, sappiate che io ho un po’ la fissa per le cantanti.Non perché io sappia cantare,anzi…-_-..ma credo che chiunque senta una ragazza o un ragazzo cantare veramente bene, ne rimanga affascinato…non credete? Cmq ecco a voi la mia schif…ehm storia...Il titolo mi fa un po' schifo,ma per ora ho in mente solo questo -_-

 

 

 

Un nuovo campionato era alle porte.

I BladeBreakers erano riuniti a casa di Takao che, come al solito, mentre gli altri cercavano una soluzione per un piccolo problema di formazione,si stava rimpinzando con un pacchetto di patatine alle cipolle, un toast e un the freddo.

Il problema al quale i nostri blader dovevano trovare soluzione non era per niente semplice :ricercare un nuovo componente per il prossimo campionato. Infatti una delle clausole per potersi iscrivere era che il numero dei componenti non fosse inferiore a cinque.

Il fatto era che Daichi gli aveva ‘piantati in asso’ per viaggiare intorno al mondo, così da accrescere la sua forza di blaider e probabilmente anche per saziare la sua voglia di provare cibi di tutti i paesi…

-Ragazzi è un problema molto difficile.Ho seguito almeno 50 incontri tra i blader di Tokio e non ne ho trovato uno che fosse abbastanza abile da poter competere con persone come Yuri, tanto per dirne uno!- sbottò Rei,sconsolato

-Rei ha perfettamente ragione- intervenne Kappa- ma..scusatemi dov’è Max?-

-Mi ha detto che aveva una telefonata urgente da fare- disse il taciturno Kai senza né alzare lo sguardo né scostarsi dal muro al quale era appoggiato.

-E a chi doveva telefonare?-chiese Takao,sazio almeno per il momento

-Razza di selvaggio- gli urlò Hilary- cerca di darti una pulita e lavati i denti,il tuo alito uccide!!-

Mentre il giapponese si diresse verso il bagno farfugliando insulti alla sua amica,Max riapparve alle porte del dojo,con un sorriso smagliante e disse

-Guys. Don’t worry!I’ve got the solution of our problem!!!-

 


 

Allora tale schifezza è solo il prologo...ditemi voi se continuare o lasciare perdere...^^
Attendo vostri commenti,consigli,proposte etc etc
Elenasama

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Capitolo 2
*** CAP 2 -L'IDEA DI MAX ***


 

L’IDEA DI MAX


 

A rieccome…

Che bello due recensioni già nel prologo..*me felice* …comunque

Lumik: grazie per la recensione..ne sono onorata,visto che le tue fic mi piacciono tanto..Daichi essendo il piccolo di casa ha viaggiato meno dei suoi compagni e ho pensato che avesse bisogno anche lui di crescere…^^ magari gli faccio fare una comparsata…hihihi

REY: ho sistemato l’h maledetta…mi sarà sfuggita visto che quando l’ho scritto,di getto per di più, erano quasi le due di notte…beh spero che il capitolo sottostante sia di tuo gradimento e se dimentico qualche lettera importante fammelo notare che provvederò a correggere.

E ora ecco qui il secondo capitolo.

 

 


 

-Guys,Don’t worry. I’ve got the solution of our problem!-

-Cosa intendi,Max?- chiese il prof – quale sarebbe la soluzione?-

-Ho appena sentito un amico è ho trovato il blader che sostituirà Daichi -

-e chi sarebbe?- urlò Takao dal bagno

- eheh..lo scoprirete presto!Domani si parte per l’America!!-

-Ma-ma cosa dici?- ribattè il Prof stupito dalla proposta dell’amico- dobbiamo allenarci,mica andare in vacanza!-

-Ma non andiamo in vacanza!Dobbiamo recuperare il nuovo blaider-

-Non può venire lui qui in Giappone?-

-Ehm, no!E’ un po’ impegnato e non può proprio lasciare New York!Ora vado dal presidente Daitenji.Bye bye,my friends- e il biondino sghignazzando e sventolando la mano, si diresse alla sede della BBA per recuperare i biglietti

-Non vi è sembrato stranamente euforico per questo nuovo blaider?- chiese Hilary ai suoi amici

-Si è vero,ma mi fido di lui.Se dice che quel blader è adatto alla nostra squadra lo seguirò anche al Polo Nord per recuperarlo- rispose Ray convinto- voi siete con noi?-

-SI!-  gridarono gli altri in coro,Kai escluso,la cui curiosità per il nuovo blaider lo stava facendo fremere dalla voglia di sfidarlo.(sempre il solito attaccabrighe ndme).

 

 

Mentre Takao e gli altri preparavano i bagagli per la prossima partenza,Max era arrivato fischiettando alla sede giapponese della BBA.

-Buongiorno Max!- lo salutò la ragazza alla reception, che ormai conosceva i BladeBreakers dal primo campionato. Era una bella ragazza, alta, molto magra, bionda naturale e con due grandi occhi blu- Kai come sta?-

- Stephanie, lascialo perdere. Quello pensa solo al Bey. Comunque sta bene-

La ragazza aveva una cotta per il freddo blader russo da quando lo conobbe il primo campionato. Come molte altre ragazze del resto, anche lei era rimasta affascinata dalla aura di mistero e serietà che lo circondava.

-Oh avanti Max, prima o poi cederà alle mie avances. Dopotutto è pur sempre un ragazzo,no?-

 

-Bah..fai come credi,my darling.Io ti ho avvisato-

Il blader americano,superò la reception e prendendo l’ascensore salì al terzo piano.

Bussò tre volte alla porta dell’ufficio del presidente

-Entra pure Max-

-Buongiorno,presidente .Sono arrivati?-

-Si Max.I biglietti che ti ha prenotato il nuovo blader sono qui,tieni.-

Il presidente, col suo solito sorriso bonario, porse i sei biglietti e le carte d’imbarco.

-Sei sicuro che agli altri andrà bene la tua scelta?-

-A dir la verità, non ho spiegato loro chi fosse il nuovo blader.Se lo avessi fatto Kai e Takao si sarebbero opposti. Loro sono convinti che solo i maschi siano dei bravi blader…- disse Max sbuffando per la poca apertura mentale dei suoi compagni

-E si sbagliano di grosso- ribattè,leggermente rabbuiato il presidente,- quella ragazza è un asso del Beyblade,ma sai che ha anche un bel caratterino e credo avremo dei problemi con Kai-

-Ahaha.Infatti non vedo l’ora che si incontrino.Con quei due saranno scintille.-

Recuperando i biglietti, Max uscì sorridendo dalla sede della BBA,quando il suo cellulare squillò

- Hello?-

-Ciao Max!-

-Oddio sei davvero tu?-

 

In casa Kinomiya, i preparativi per la partenza erano ormai terminati e i bladers attendevano il rientro dell’americano.

-Siete sicuri che debba venire anche io?- chiese Hilary - dopotutto io non sono una blader- disse guardando le sue tre valige arancioni

-Avanti Hilary sei parte della squadra ormai- le disse Ray, sorridendo-sei la nostra mascotte-

-Grazie Ray -

-RAGAZZI- urlò Takao dal salone,mentre era di fronte alla tv- venite a vedere-

Tutti,Kai compreso, si diressero verso il loro amico

-Oh Takao di nuovo con quella cantante. Ma sei proprio fissato!- gli disse Hilary,sbattendosi una mano in faccia per il disappunto

-Ma si può sapere che ha di speciale?- chiese il russo per la prima volta interessato alla situazione

-Cos’ha di interessante?- si intromise Ray,anche lui molto interessato alla cantante, incredulo –ma l’hai vista?E l’hai sentita cantare?-

-Non mi interessa- ribattè il russo,voltandosi e andandosene –io sono interessato solo al bey e al nuovo blader-

-Fhe.Secondo me è gay- disse Takao,quando era sicuro che il suo compagno russo non lo sentisse –magari è innamorato di Yuri-

-Finiscila Takao!- urlò Hilary,colpendolo forte in testa con un harisen –non è gay!Aspetta quella giusta-

-E vorresti tanto essere tu vero, ochetta?- (in onore di Daichi!)

-Come mi hai chiamata?-

 E mentre un altro divertente litigio iniziava, in America una persona era emozionata quanto il blader col quale parlava al telefono

-Bene Max allora a domani sera!Ciao ciao!- (la persona che parla dice CIAO in italiano!Poi si capirà il perché!)

-E’ tutto ok?- chiese la madre di Max all’altra persona

-Si!Domani i BladeBreakers arriveranno qui a New York!Max vuole fargli una sorpresa e non ha detto nulla sulla mia identità!-

 

Mentre la madre di Max e il nuovo blader guardavano la skyline newyorkese illuminata dal sole, i BladeBreakers stavano già dormendo.

 

 

 

 

 

 

(Ho fatto il calcolo che tra New York e Tokyo ci sono 13 ore di differenza, così ho letto,quindi se a Tokyo sono le 10 di sera a New York sono le 11 del mattino…spero di aver fatto il calcolo corretto!!^^)

Attendo vostri commenti,anche per dirmi che fa schifio!!!!^^

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Capitolo 3
*** CAP 3 - IL VIAGGIO VERSO NEW YORK ***


 

 

IL VIAGGIO VERSO NEW YORK

 


 

-SVEGLIA TAKAO!- l’urlo di Hilary echeggiò per casa Kinomiya

-Cosa urli dannata ochetta!Sono le 3 e mezza del mattino!-

-Piuttosto di lamentarti, datti una mossa che perdiamo l’aereo-

Mentre Max fischiettava allegro, trasportando la sua valigia e una di quelle di Hilary, verso il taxi, Takao si trascinava ancora con gli occhi chiusi.

-Max ma perché hai prenotato l’aereo a questo’ora del mattino?-

- Takao il volo dura quasi 13 ore..dobbiamo partire presto per arrivare in tempo!- ribatté Kai leggermente seccato dall’ignoranza del suo amico – e per riprenderci dal fuso orario!-

Takao borbottando per l’ora e la fame salì sul taxi, direzione aeroporto di Tokyo.

 

I SIGNORI PASSEGGERI SONO PREGATI DI ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA, RIPORTARE IL SEDILE IN POSIZIONE ERETTA E CHIUDERE I TAVOLINI. IL DECOLLO AVVERRA’ TRA POCHI MINUTI. GRAZIE.


Mentre l’affascinate hostess dava l’annuncio,lanciando continue occhiate a Kai e Ray, Takao discuteva con il Prof Kappa sull’identità del nuovo blader.

-Chissà come sarà il nuovo blader- stava dicendo pensieroso Takao –spero sia simpatico a differenza di uno di mia conoscenza.- finì indicando il dranzerblader.

- Si su questo spero tu abbia ragione…Kai non si è mai completamente integrato nel gruppo-

- Però non ci ha più tradito, no?- chiese Max, alla destra di Takao

-Si questo è vero, ma chissà quando ci considererà suoi amici-

- Credo sia impossibile. Lui è fatto così. Non considera nemmeno i giocatori della Neoborg suoi amici,nonostante ne abbiano passate delle belle insieme- concluse il Prof leggermente sconsolato.

Hilary, felicemente seduta vicino a Kai, cercava di scoprire qualcosa in più sul nuovo blader, facendo domande a trabocchetto al povero biondino americano.

-Ma quanti anni ha?-.

-Diciotto, come Kai e Ray-.

-Deve essere ricca…- chiese Hilary, speranzosa di cogliere il dracielblader in fallo, ma l’americano aveva notato benissimo il femminile usato da Hilary ed essendo più furbo di quanto dava a vedere, rispose.

-Non so perché tu abbia usato il femminile,visto che non ho detto che era una ragazza, ma comunque il nuovo blader è ricco-.

-Quindi è un ragazzo?-.

-Ehi Hilary!Tanto non ti guarderà nemmeno lui, come qualcun altro di mia conoscenza, quindi lascia perdere!-

La castana non poteva alzarsi per colpire l’amico con il suo nuovo harisen e poi era rimasta davvero male per le parole di Takao.

Si voltò alla sua sinistra, verso il bel blader russo, già profondamente addormentato. Il suo splendido profilo era leggermente illuminato dal sorgere del sole,attraverso il finestrino al quale si era appoggiato. La castana facendo attenzione a non toccarlo per evitare di svegliarlo, abbasso la tendina così da eliminare la fastidiosa luce che poteva disturbare il sonno di colui che considerava un semi-dio.

Era dal loro primo incontro che si era presa una bella cotta per Kai. Ma lui sembrava non accorgersi di lei.Anzi, non si accorgeva proprio di nessuna ragazza a parte le blader con cui si era battuto nel corso dei campionati.

Che Takao avesse ragione riguardo ai gusti del dranzerblader?

-Avanti Hilary,non crucciarti troppo per gli sproloqui di Takao- le sussurrò Ray all’orecchio –Kai non è gay. Solo che, per ora, non è interessato al genere femminile. Per lui esiste solo il bey. Prima o poi si sveglierà dal letargo e anche i suoi ormoni esploderanno-.

I due scoppiarono a ridere sommessamente per evitare di svegliare Kai e trovarsi ad affrontare la sua ira.

 

Il volo sembrava infinito. Erano in volo da meno di cinque ore, ma il disagio dei poveri ragazzi era palese.

Takao, dopo essersi abbuffato con la sontuosa colazione da prima classe, batteva nervosamente il piede in terra, il prof controllava nervosamente i dati sul portatile, Ray e Hilary giocavano a carte, Kai sonnecchiava e Max ascoltando la musica dal suo ipod lasciava i suoi pensieri liberi di scorrere.

Era leggermente in ansia per la reazione dei suoi compagni quando gli avrebbe presentato il nuovo blader.Era preoccupato soprattutto per la reazione di Kai e Takao che erano leggermente allergici a quel tipo di persone. E oltretutto sapeva che il carattere della persona da integrare nella squadra non era per niente facile. Come Kai era un misto di orgoglio e freddezza, in particolar modo verso chi faceva discriminazioni. Con questi pensieri, non proprio rassicuranti, scivolò in un sonno senza sogni, appoggiando la testa al finestrino.

 

-Max…- un sussurro destò l’americano –svegliati e allacciati le cinture-

Takao, anche lui mezzo addormentato, aveva svegliato l’amico perché le manovre di atterraggio erano iniziate e doveva allacciarsi le cinture e prepararsi a scendere.

La stessa scena si stava svolgendo nei sedili alla loro sinistra, dove Hilary, con tutto il tatto di cui era capace, stava svegliando Kai. La ragazza rimase quasi paralizzata quando le due ametiste la fissarono. Le iridi violacee di Kai ancora leggermente offuscate dal sonno, gli davano un’aria così dolce che la castana non aveva mai visto prima.

-Scu-scusa…ma stiamo atterrando e dovresti allacciarti la cintura-

Il dranzerblader, non comprendendo del tutto il rossore che imporporava le guance della ragazza, annuì e sedendosi composto si allacciò la cintura.

 Takao aveva assistito alla scena. Nonostante le sue continue prese in giro, voleva davvero bene a Hilary ed era consapevole, a differenza della ragazza, che Kai non avrebbe mai provato nulla per lei. Non perché fosse poco carina o stupida, ma perché troppo diversa da lui. Non avevano praticamente nulla in comune, a parte ‘l’amicizia’ verso le stesse persone. E poi senza capire veramente il perché, gli dava fastidio che Hilary si interessasse ad un ragazzo.

O meglio a un ragazzo che non fosse Takao Kinomiya.

 


 

Ringraziamenti:

Pinca: oddio anche una tua recensione…*me felice* adoro la tua fic Aoi Aoi ano sora…grazie per avermi detto che la mia storia frizza…significa che,per fortuna, non è noiosa.Si Takao che sbava per una cantante è insolito, ma mi fa ridere immaginarmelo…ihihihi ^^

Lumik: non devi arrossire, perché come Pinca del resto, sei moolto brava a scrivere e quindi è bello ricevere commenti da qualcuno così bravo…vedrai quanti inciuci…^^

Aphrodite: grazie per i consigli. Spero che questo capitolo vada meglio…io e la punteggiatura non andiamo molto d’accordo… spero in un tuo prossimo commento, visto che mi ha fatto molto piacere la tua recensione.Mi è piaciuto molto il capitolo dedicato a Yuri e Julia della tua fic ‘Slices of sky’ e anche il disegno che c’è nel tuo profilo autore…^^

Giuly_the principess: eccoti il nuovo capitolo, fresco fresco…^^

Itilgwen: Thank you!!! In bocca al lupo( magari Wolborg) per gli esami..ma la maturità devi affrontare?

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Capitolo 4
*** CAP 4 - L'ARRIVO A NEW YORK ***


 

L’ARRIVO A NEW YORK.

 


 

I BladeBreakers e Hilary, leggermente storditi sia dall’atterraggio sia dal jet lag , dopo aver faticosamente recuperato i bagagli, si diressero verso l’uscita e rimasero a bocca aperta. Una Hammer-limo di colore nero li stava aspettando. Un uomo sulla cinquantina, distinto e con un sorriso cordiale, li aspettava reggendo un cartello con scritto ‘MAXY E I BLADEBREAKERS’.

-Hey Max…ma chi ti chiama così?- chiese Takao, leggermente ironico - non sarà Emily!- e mentre anche gli altri sghignazzavano,Max rispose.

-Oh Takao, you are so stupid!Tutti sanno che Emily ha una sbandata per il Prof-.

A quest’uscita tutti, tranne il professore imbarazzato e Kai indifferente, scoppiarono a ridere, mentre salivano sulla limousine, diretti all’albergo.

Quando si ritrovarono di fronte al Four Season rimasero allibiti.

Il nuovo blader doveva essere davvero ricco sfondato per potersi permettere il loro soggiorno in un hotel così.

Il pavimento della hall era di marmo nero lucidissimo, mentre le pareti erano tinteggiate con colori simili all’oro che aumentavano lo sfarzo del posto. Alla loro destra vi era la sala d’attesa con tante poltrone porpora che richiamavano il colore dei sontuosi tappeti. Alzando lo sguardo, i ragazzi videro due scale che conducevano a un’altra sala, ove vi erano gli ascensori e notaro anche il magnifico affresco sul soffitto della hall. Vi erano rappresentati i cinque continenti, gli oceani e i mari, con tinte soft per non contrastare troppo con l’ambiente circostante.

I poveri BladeBreakers, Kai escluso, viste le sue origini benestanti, erano a disagio.

Max, titubante, si avvicinò alla reception, dove un bel ragazzo moro lo accolse con un grande sorriso, sciogliendo leggermente la tensione.

-Good evening,Sir-.

-Good evening.Ehm.. We have a prenotation for Mizuhara-.

- Let me see, please- il ragazzo digitò velocemente il cognome dato dal ragazzo biondo di fronte a lui e quando vide la prenotazione restò leggermente basito.

-La prenotazione è confermata, Sir!- disse in perfetto giapponese – tre suite al penultimo piano sotto la Ty Warner Penthouse,la suite più lussuosa del nostro albergo. Chi ha fatto la prenotazione mi ha lasciato detto che la terza suite è singola ed è per l’unica ragazza del gruppo-.

Gli porse le chiavi e mentre un gruppo di fattorini prendeva i loro bagagli, i ragazzi ancora scossi da tanto lusso, si diressero verso le loro camere.

 

La prima a spalancare la porta della sua camera fu Hilary.

La sua mascella rischiava seriamente di toccare terra per lo stupore. Era un mini appartamento!

Una bellissima suite, la Summer per l’esattezza, era di fronte a lei.

Tinteggiata con sfumature di azzurro la suite dava un senso di pace. Nonostante fuori fosse inverno, li dentro era come ritrovarsi fuori, in una giornata di sole. Due divani bianchi stavano uno di fronte all’altro, con al centro bel tavolino di cristallo, adornato con un vaso colmo di rose bianche. Il fuoco scoppiettava nel camino, il cui frangi fiamme, aveva la forma di un sole. Ai lati dell’enorme salottino vi erano due porte, ma prima di esplorarle la giapponese si diresse all’enorme finestra che si affacciava sulla città.

Il panorama era mozzafiato. Poteva vedere l’isola di Manhattan e da quella vertiginosa altezza, le persone e il traffico di New York sembravano tante piccole formiche laboriose.

Decise di sistemare i bagagli e aprendo la porta alla sua destra si ritrovò nella stanza da letto. Anche questa era enorme, al centro un bel letto a baldacchino con biancheria azzurra, due comodini, una cabina armadio, e un piccolo salottino con sue poltrone bianche e un tavolino. Appeso alla parete di fronte al letto, vi era un televisore ultra piatto e gigantesco, dotato di tv, dvd e tutte le console di videogiochi in commercio.

Hilary aprì la cabina armadio e si stupì non poco nel trovarla già un po’ piena.

Una quindicina di vestiti erano appesi all’interno dell’armadio e su uno di essi vi era un biglietto.

 


Ti prego di accettare questi vestiti come benvenuto a New York.Alcuni di essi sono per le occasioni speciali cui dovrai partecipare. L’albergo in cui alloggiate richiede un abbigliamento formale per i pasti e questi vestiti ti saranno di aiuto. Se avrai bisogno di altri abiti, non esitare a chiedere a Max, il quale mi avviserà.



Hilary era sbalordita. I vestiti che aveva di fronte erano magnifici. Vista l’ora, decise di scegliere il vestito per la cena. E aprendo i vari scomparti trovò anche scarpe e accessori adatti ad ogni abito.

Ormai era convinta!Visto il buon gusto nel scegliere gli abiti e gli accessori non aveva dubbi: il nuovo blader era una lei!

Si diresse quindi verso il bagno, dove la attendeva un lucido pavimento di marmo rosa, un enorme specchio sopra un lavandino di ceramica rosa e un enorme vasca idromassaggio nella quale, dopo averla riempita di acqua calda e bagnoschiuma al cioccolato, s’immerse, lasciandosi cullare.

 

Come Hilary anche gli altri, Kai compreso questa volta, erano sbalorditi dal lusso delle loro camere.

Erano tutte molto simili tra di loro, ma ognuna rappresentava una stagione diversa. Takao, Max e il Prof erano nella Spring Suite, che, tinteggiata con toni verde pastello, ricordava un bel prato di erba fresca sferzata dall’aria frizzantina della primavera. Kai e Ray invece erano nella Winter Suite, caratterizzata da tinte argentee e da un arredamento moderno, come i divani di pelle nera e le apparecchiature hi-tech in mostra nel salotto e non ’nascoste’ nella stanza da letto.

In entrambe le cabine armadio delle due camere vi erano abiti formali per tutti, proprio come in quella di Hilary.

I ragazzi si ritrovarono nel corridoio sul quale si affacciavano le loro camere vestiti di tutto punto. Indossavano degli abiti eleganti di taglio classico. Era molto strano vedere Takao, sempre vestito con abiti sportivi e col cappello, vestito da ‘pinguino’, così come lui aveva definito quegli abiti. I bladers stavano aspettando Hilary che, come ogni donna, ci stava mettendo un secolo a vestirsi.

Poi la ragazza uscì e si senti un lungo fischio di approvazione, proveniente dalle labbra di Ray.

Tutti, Kai compreso stranamente, la stavano guardando, mettendola in serio imbarazzo.

Indossa un bel vestito rosa carico, tendente al fuxia, che le arrivava sotto il ginocchio, senza spalline, con una fascia nera in vita. Il corpetto stretto, che s’interrompeva sulla vita, si apriva in una gonna vaporosa. Ai piedi calzava delle decolté nere con il tacco basso, in tinta con la pochette che teneva sotto braccio. Al collo portava una fine catenina e alle orecchie dei pendenti, entrambe in oro bianco.

- Hilary, sei davvero splendida- le disse Ray, l’unico che riusciva a parlare, tendendole il braccio, che lei prontamente afferrò. Prima però si soffermò a guardare gli altri ragazzi. Aveva già notato che Ray stava molto bene in abiti formali, ma nessuno poteva battere Kai. Per l’occasione aveva cancellato i soliti segni blu che portava in faccia. A differenza degli altri il suo completo non era nero, ma di un blu molto scuro. La camicia bianca e la giacca cadevano perfettamente sul suo corpo scolpito dai continui allenamenti col bey. In una parola: magnifico.

Doveva ammettere però che Takao, a parte l’espressione ebete con cui la guardava, stava bene. Eliminato il cappello, si potevano vedere i suoi capelli dallo strano colore nero-bluastro e i suoi grandi occhi cioccolato fondente.

I ragazzi si diressero al secondo piano, dove c’erano tutti i ristoranti. Il ragazzo della hall aveva loro spiegato che era stato prenotato un privè.

Quando varcarono la soglia del ristorante italiano, mentre attraversavano la sala, tutte le figure femminili presenti in sala si voltarono a osservare i ragazzi appena entrati, soffermandosi soprattutto su Kai e Ray, ma senza disdegnare Takao e il resto.

Mentre la maggior parte del gruppo era a disagio per gli sguardi puntati su di loro, Kai, ormai abituato alle moine delle ragazze, andava avanti fiero senza lasciarsi intimorire da qualche sguardo a dir poco assatanato.

La cena fu molto abbondante e i ragazzi, ritrovatisi da soli, recuperarono la loro solita allegria, attirandosi anche le simpatie dei camerieri abituati alla gente troppo snob che frequentava l’albergo.

L’unico ancora pensieroso era Max. Preoccupato per la giornata successiva in cui i suoi amici avrebbero scoperto chi fosse il nuovo blader.Preoccupazione che gli impedì di riposare adeguatamente, quando i lui e gli altri tornarono in camera.

Max non sapeva che anche Kai era sveglio.

La curiosità e la sua voglia continua di sfidare e superare i propri limiti lo rendevano particolarmente ansioso di incontrare questo blader.

Lo aspettava una bella sorpresa.

 



 

 

 

 


RINGRAZIAMENTI:

Lumik: per l'identità della nuova blader dovrai aspettare un po'..e poi vedrai che triangoli,quadrati e pentagoni amorosi ti metto ^^

REY: Grazie,grazie *inchino*...spero anche questo capitolo ti soddisfi...Max io lo adoro...è il più solare del gruppo...^^

Aphrodite: sta volta ho usato il controllo ortografico di Word...spero di non aver lasciato indietro nulla...comunque sappi che anche a me la coppia HilaryxKai non va molto a genio...ma non è detto che io voglia andare contro i miei gusti in questa fic....hihihihi ^^..come già detto a Lumik..altro che triangoli...qui ci saranno tutte le figure piane e anche col volume....


Vestito di Hilary (non sono capace di mettere i link….-_-).

Qui troverete tutti gli abiti per le varie occasioni, spero funzioni!!

http://www.polyvore.com/cgi/app#foo

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Capitolo 5
*** CAP 5 - L'ARRIVO DI DAITENJI E DELLA NEOBORG. ***


L’ARRIVO DI DAITENJI E DELLA NEOBORG

L’ARRIVO DI DAITENJI E DELLA NEOBORG


Carissime, pubblico ora perchè domani probabilemte non potrò farlo...-_-..odio i giorni di festa...
Comunque...Arriva, arriva!! Il mio secondo personaggio preferito...YURI IVANOV!!!
 



 
La mattina newyorkese arrivò in fretta. Troppo per chi come i BladeBreakers aveva affrontato tredici ore di volo e avesse il ‘mal di fuso’.

Takao, svegliato dalle urla di Max, si stava dirigendo verso gli ascensori, trascinando i piedi, alle spalle di Kai e Ray. Anche questi si erano svegliati tardi: il primo perché aveva dormito davvero poco quella notte, mentre l’altro semplicemente perché amava dormire, quanto il suo amico Takao.

Hilary, il Prof e Max erano già a tavola. Stavano sorseggiando il loro cappuccino, mangiando brioches, fette di pane tostato con marmellata e altre leccornie.Tutte queste bontà, fecero svegliare di botto Takao, che si fiondò sul ricco buffet.

-Buongiorno ragazzi- esordì Ray con la voce leggermente impastata dal sonno –il fuso orario mi sta uccidendo. Sembra che non dormo da mesi. Tu non lo senti, Max?-.

-Io lo sento meno, perché facendo molti viaggi per venire da mia mamma, ormai ci sono abituato!- l’americano sorrise.

-Beato te…io sono talmente stanca che sento un macigno sulle spalle- sbottò Hilary, con gli occhi cerchiati dalla mancanza di sonno.

-Cosa dobbiamo fare oggi?- chiese Kai –Conosciamo il blader?-

-Oh yes, my russian friend!
Ma per quello dobbiamo aspettare sta sera. La mattina di oggi è libera, mentre nel pomeriggio dobbiamo andare all’aeroporto per accogliere il presidente Daitenji e un’altra piccolo gruppo di persone-.

-Ehi che ne dite di un giro per la città?Dopotutto non ci capiterà molto spesso di venire nella Grande mela- proposte entusiasta, il cinese.

-Io vado ad allenarmi- sbottò, freddo come il solito, Kai, che finito il suo caffè, si alzò e si diresse all’uscita dell’hotel.

-Ma si perderà da solo- disse Hilary, in pensiero.

-Don’t worry, my lady!Kai è già stato molte volte a New York! La conosce bene-.

-Ah Max, ma chi arriverà con il Presidente?-.

-Eh no! This is a surprise, my Chinese cat!-.

-Come mi ha chiamato, americano da strapazzo?-.

E mentre i due si rincorrevano fuori dall’albergo, Hilary attendeva insieme al Prof che Takao finisse la sua abbondante, o meglio colossale, colazione.
 
Kai si stava dirigendo a Central Park, dove venivano allestiti campi da gioco di Beyblade.

Era ancora teso per l’imminente incontro con il nuovo blader, anche se non riusciva bene a spiegarsi il perché di tutta quest’ansia.

Il sesto senso gli diceva che qualcosa nella sua vita lo avrebbe ben presto sconvolto.

 
Il resto del gruppo girovagò per le strade di New York visitando i monumenti principali, come l’Empire State Building, visto il poco tempo a disposizione.

Alle due del pomeriggio, finito il pranzo, il gruppo al completo si diresse con la limousine all’aeroporto per accogliere il presidente in America.
 
Arrivarono all’aeroporto proprio nel momento in cui l’aereo proveniente da Tokyo stava atterrando. Con grande sorpresa trovarono anche gli All Stars e la madre di Max ad attendere il presidente.

-HI GUYS!- gridò Max entusiasta-.

-Finalmente ci si rivede, Takao - disse Michael stringendo la mano al giapponese.

-Sono felice di vedere che siate in forma-.

-Certo, quest’anno vinceremo- intervennero in coro Steve e Eddy.

-Ciao Professor Kappa- disse una titubante Emily.

-Ehm..ci-ciao Emily - rispose altrettanto in imbarazzo il prof, non dimentico delle affermazioni di Max al loro arrivo in America.

FLASH BACK

Un uomo sulla cinquantina, distinto e con un sorriso cordiale, li aspettava reggendo un cartello con scritto ‘MAXY E I BLADEBREAKERS’.
-Hey Max…ma chi ti chiama così?- chiese Takao, leggermente ironico - non sarà Emily!- e mentre anche gli altri sghignazzavano,Max rispose.
-Oh Takao you are so stupid!Tutti sanno che Emily ha una sbandata per il Prof-.
A quest’ uscita tutti, tranne il professore imbarazzato e Kai indifferente, scoppiarono a ridere, mentre salivano sulla limousine,diretti all’albergo.

FINE FLASH BACK

-Allora oggi conoscerete il vostro quinto elemento, vero?-

-Si signora- rispose Takao.

-Spero non rimarrete troppo stupiti e non ve la prenderete con Max - disse la madre di questi. Qualunque domanda fu fermata dall’arrivo del presidente Daitenji e di alcune facce molto conosciute.

Alle spalle di Daitenji si poteva vedere una chioma rosso fuoco, un armadio con i capelli grigi, un tappo con la capigliatura viola e un secondo armadio biondo.

In poche parole la Neoborg.

-Ma quello è Yuri Ivanon -. A parlare fu una ragazza, molto procace e con i capelli biondi, che alla vista del russo aveva iniziato, insieme alle sue amiche a starnazzare come un’oca cercando di avvicinarsi al rosso, bloccata però da Boris e Sergey.

-Biondina, perché non vieni con me piuttosto?- intervenne Boris con fare da maniaco, inorridendo la ragazza, che fuggì a gambe levate, seguita a ruota dalle sue amiche.

-Boris sei sempre il solito!- gli urlò Ray

-Sei solo invidioso, gatto spelacchiato. Dov’è la tua amica dai capelli rosa?Lei si che è interessante, mica tu!-.

Ray, sorprendendo tutti, gli fece un gestaccio con il dito, causando l’ilarità generale.

-Ciao Kai- disse freddo il rosso, oltrepassando il suo ex-compagno di squadra.

-Ehi chi è il vostro quinto elemento?- chiese Takao, impiccione come al solito.

-Lui- Yuri indicò un punto alle spalle di Dainteji, dove c’era un ragazzetto con i capelli color del grano, due occhi azzurri e un’aria leggermente spaurita – Ma fa solo da riserva. Serve per fare numero. E il vostro?- chiese guardandosi intorno -non sarà Hilary..- disse volgendo il suo glaciale sguardo sulla brunetta, che abbassò il capo. Yuri l’aveva sempre un po’ intimorita.

-No no! Lo incontreremo stasera. L’ha trovato Max, ma non vuole dirci chi sia. Volete unirvi a noi?Dobbiamo incontrarlo al Madison Square Garden, al concerto di Alisèe….- mentre Takao faceva pensieri poco casti sulla cantante, Max si avvicinò e intervenne
–Ehi, russians boys!Ho questi biglietti per voi- il dracielblader porse i cinque biglietti a Yuri –ci troviamo nella hall del nostro albergo alle otto di stasera. Il concerto inizia alle nove e trenta e il nostro Hotel non è lontano. -

-Va bene.- senza aggiungere altro Yuri e gli altri membri della Neoborg uscirono dall’aeroporto in direzione del loro hotel.






RINGRAZIAMENTI:

REY: nel prossimo arriva...vedrai che colpo per i ragazzi...^^


Pinca: si sono veloce negli aggiornamenti, anche perchè la storia ormai e tutta delineata nella mia mente contorta. A proposito di aggiornamenti...ma Aoi Aoi ano sora?? scalpito per il nuovo capitolo...-_-... grazie per i complimenti....

Aphrodite: sono felice che le mie descrizioni ti soddisfino....grazie mille per il sostegno...^^

Scrlettheart: sono contenta che ti piaccia la mia storia e le mie descrizioni. Spero di ricevere altre tue recensioni...^^
Itilgwen: coraggio che finiti gli esami ci sono le vacanze!!! Sono orgogliosa di riuscire a farti staccare la spina!!!

Ragazze io provo a rimettervi il link.
Per vedere i vari abiti, dovreste andare in bozze...spero di essermi spiegata
 

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Capitolo 6
*** CAP 6 - L'EVENTO DELL'ANNO. UN GRANDE SHOCK PER I BLADEBREAKERS ***


EVENTO

L’EVENTO DELL’ANNO. UN GRANDE SHOCK PER I BLADEBREAKERS.












I russi, capitanati dall’affascinante Yuri, giunsero al loro hotel, l’ Omni Berkshire Place.

L’albergo era lussuoso quanto quello dei BladeBreakers e ognuno dei russi aveva la sua stanza personale. Dopo la caduta di Vorcof, i ragazzi avevano trasformato il monastero in una scuola privata, guadagnando così abbastanza denaro grazie alle rette.

 Yuri, indossando solo l’asciugamano stretto in vita, uscì dal sontuoso bagno e si mise un paio di pantaloni banchi, una maglietta nera e sopra una felpa rossa come i suoi capelli. Doveva andare ad un concerto e, nonostante fossero nella zona Vip, il caldo si sarebbe fatto sentire. Quando anche gli altri componenti della Neoborg furono pronti, chi come Boris indossando una canotta chi come il povero Andrey,il nuovo acquisto, con due maglioni, raggiunsero il presidente Daitenji e con un taxi si diressero verso l’hotel dei BladeBreakers.

 

I BladeBreakers, dopo cena, si erano ritirati nelle loro camere per prepararsi.

Kai indossava un paio di calzoni neri larghi con delle tasche ai lati e una maglietta bianca, con una stampa, che lasciava intravedere il fisico mozzafiato del blader russo. Ray indossava invece dei jeans a vita bassa e una maglietta blu con dei disegni tribali bianchi, in tinta con la fascia che portava in fronte. Takao indossava dei pantaloni azzurro chiaro con una maglia nera molto semplice e il suo immancabile cappello. Il prof per la serata aveva scelto dei calzoni beige e una maglia rossa, come la montatura dei suoi nuovi occhiali. Max aveva dei calzoni blu acceso e una maglia bianca con una tartaruga tribale nera stampata sulla schiena.

Come tutte le volte stavano aspettando Hilary. La ragazza scese, indossando un paio di short di jeans, una stretta canotta rosa e calzando degli stivali da cow girl, bassi.

-Ma Hilary, fuori fa freddo!- intervenne Takao, leggermente scosso dall’abbigliamento succinto dell’amica.

-Infatti metto questo- la ragazza mostrò a Takao un lungo giubbetto di piume d’oca, che la copriva praticamente fino ai piedi – mettetelo anche voi, poi lo lasceremo nel guardaroba del Madison Square Garden- indossando e chiudendo bene il piumino la castana si stava dirigendo fuori quando andò  sbattere con un armadio.

-Hey bellezza, sta attenta, altrimenti potrei rapirti- esordì Boris sghignazzando.

-Finiscila, Boris- intervenne Yuri – Hilary, stai bene?-

La ragazza, alzò lo sguardo cioccolato e ciò che vide e imporporò le guance.

I calzoni di Yuri erano stretti, talmente tanto che il bel sedere del russo e le sue gambe allenate, non potevano essere notate. Cosa che praticamente tutte le rappresentanti del sesso femminile facevano, senza elemosinare commenti piuttosto piccanti, completamente ignorati da Yuri.

-Ma non avete freddo?- chiese la brunetta rabbrividendo appena uscita.

-No noi siamo abituati. A parte Andrey, che ha passato la sua vita in Grecia e non ha ancora conosciuto il rigido inverno russo- rispose Sergey anche lui in canotta come Boris.

Il gruppo salì sull’Hammer-limo. Direzione Madison Square Garden.

Davanti allo stadio più famoso di New York un’immensa folla attendeva l’apertura dei cancelli, per entrare.

I nostri amici invece, girando intorno allo stadio con la limousine, giunsero a una entrata nascosta. L’entrata dei Vip. Appena varcarono la soglia, un uomo prese i loro cappotti e li condusse nella zona, dove avrebbero visto il concerto.

Il Madison Square Garden era vuoto. Si aggiravano solo i tecnici e il personale dello staff di Alisèe.

Il parquet del campo di basket, era stato coperto da un enorme palcoscenico, posto al centro, così da permettere a tutti di vedere il loro idolo. Batteria e altri strumenti, compreso un piano forte, erano nella parte più lontana dal pubblico, mentre il microfono era proprio al centro del palco, nella posizione più visibile.

I BladeBreakers, la Neoborg e Daitenji furono accompagnati in una piccola area, discostata dal resto degli spalti, dove erano state portate delle comode poltrone e dove un divisorio garantiva la privacy ai personaggi di spicco che assistevano al concerto. Ad attenderli vi erano molte facce conosciute. Oltre agli All Stars, vi erano anche i White Tigers, gli F-sangre e addirittura gli Scudi Sacri.

Tutte le squadre avevano approfittato dell’invito di Max al concerto per anticipare la loro partenza verso l’America, prima tappa del nuovo torneo di Beyblade.

Il biondino stava fissando incantato Mariam. La blader dai capelli blu, indossava un vestito bianco con dei bassi sandali blu in tinta con i suoi capelli.

Mao, che Ray stava osservando con la bocca aperta, indossava invece una corta gonna bianca con profilo nero, un top rosa e un paio di sandali neri.

Emily, squadrata dal prof,  indossava un paio di jeans sopra il ginocchio, un top giallo limone e un paio di All Stars del medesimo colore.

Julia aveva letteralmente mandato in tilt Yuri. Indossava un cortissima gonna di tulle nero con un top aderente di un color porpora carico incrociato davanti e ai piedi indossava un paio di vertiginosi sandali neri.

Le ragazze chiacchieravano, senza preoccuparsi che il loro modo, insolito, di vestirsi avesse provocato un tale turbamento nei blader loro amici.

L’unico che non era per nulla interessato alle grazie femminili era Kai.

-Ma possibile che a te non ti smuove nulla? Nemmeno le gambe di Julia?- gli chiese Boris.

-Non sono affari che ti riguardano e non mi importa di un paio di gambe- ribatté acido il blader dai capelli bi-colore –io sono qui per il nuovo blader -.

Mentre discutevano, i nostri amici sentirono il vociare sempre più intenso che si creava all’interno del Madison Square Garden. I fans erano arrivati e la tensione per l’inizio del concerto aumentava a dismisura, insidiandosi anche nel gruppo di Bladers.

Una voce maschile echeggiò nello stadio, dopo che tutte le luci furono abbassate.

 

LADIES AND GENTLEMANS ! IL MADISON SQUARE GARDEN E’ LIETO DI PRESENTARVI LA CANTANTE RIVELAZIONE DELL’ANNO, AL SUO PRIMO CONCERTO QUI.

ECCOVI ALISEE!!!

Un boato si levò dal pubblico facendo tremare l’imponente struttura dello stadio.

Le note di una canzone iniziarono ad echeggiare. Una canzone lenta. E poi lei apparve. Una specie di dea della tentazione. Alta con dei lunghi capelli fucsia, un corsetto dello stesso colore con profili in pizzo nero, completato da un paio di culotte nere e da un paio di sandali neri tempestati di pietre. I suoi grandi occhi vermigli erano truccati con dell’ombretto rosa e le sue labbra erano dello stesso colore.

Alta, in forma perfetta e con tutto al punto giusto. A questo pensavano i blader ai piedi del palco. Poi iniziò a cantare e capirono perché tutta quella gente era lì. Non solo per le sue grazie femminili.

Una voce potente e melodiosa iniziò a cantare l’ultimo successo

-ODDIO ADORO QUESTA CANZONE- urlò Julia al di sopra del casino –VENITE!-

La blader spagnola, seguita dalle altre ragazze, si allontanò dai ragazzi, per avere lo spazio di scatenarsi.

La canzone era lenta e diceva

I never needed you to be strong

I never needed you for pointing out my wrongs

I never needed pain i never needed strain

My love for you was strong enough you should have known

 

I never needed you for judgments

I never needed you to question what i spent

I never ask for help i take care of myself

I don't know why you think you've got a hold on me

 

And it's a little late for conversations

There isn't anything for you to say

And my eye's hurt hand's shiver

So look at me and listen to me because

 

E poi il ritmo cambiò, la cantante alzò la sua voce scatenando la folla e iniziando a ballare con le ballerine-coriste che erano alle sue spalle, riuscendo in qualche arcano modo a mantenere l’equilibrio sui trampoli che indossava.

 

I don't want to stay another minute

I don't want you to say a single word

Hush hush hush hush

There is no other way i get the final say because

I don't want too do this any longer

I don't want you there's nothing left to say

Hush hush hush hush

I've already spoken our love is broken

Baby hush hush

Mantenendo un ritmo sostenuto continuò, camminando da destra a sinistra e ammiccando in direzione di Max, iniziò la seconda strofa:

 

I never needed your corrections

On everything from how i act to what i say

I never needed words

I never needed hurts

I never needed you to be there everyday

 

I'm sorry for the way i let go

From everything i wanted when you came along

But i'm never beaten broken not defeated

I know next to you is not where i belong

 

And it's a little late for explanations

There isn't anything that you can do

And my eye's hurt hand's shiver

So you will listen when i say

Baby

 

I don't want too stay another minute

I don't want you to say a single word

Hush hush hush hush

There is no other way i get the final say because

I don't want too do this any longer

I don't want you there's nothing left to say

Hush hush hush hush

I've already spoken our love is broken

Baby hush hush

 

Le luci si spensero, lasciando solo un occhio di bue a illuminare la cantante.

Il ritmo cambiò ancora, introducendo una strofa di una canzone celebre, unita a quella di Alisèe

 

First i was afraid i was petrified

Kept thinking i could never live without you by my side

But i spent so many nights thinking how you did me wrong

But i grew strong i learned how to carry on

 

Hush hush hush hush

I've already spoken our love is broken baby

Oh no not i

I will survive

As long as i know how to love

I know i will stay alive

I've got all my life to live

I've got all my love to give

And i'll survive

I will survive

Hey hey..

 

Hush hush hush hush

There is no other way i get the final say

I don't want too do this any longer

I don't want you there's nothing left to say

Hush hush hush hush

I've already spoken our love is broken

Baby hush hush

 

La canzone terminò con la cantante in piedi al centro del palco, con il dito indice premuto sulle labbra.

Mentre c’era un piccolo momento di silenzio Max cercò di parlare ai suoi compagni, ma non fece in tempo, perché Alisèe tornò sul palco, vestita diversamente da prima. Ora indossava degli short di jeans e un top senza spalline rosa tenue, mentre ai piedi calzava un paio di sandali bianchi tacco dieci.I capelli adesso erano bianchi. E prima che Max potesse spiegare la situazione ai suoi compagni, partì la seconda canzone.

Lalala lalala la la lala la Ohhh
You know...
I never felt like this before
Lalala lalala la la lala la Ohhh
Feels like.. so real


I'm obsessive when just one thought of you comes up
I'm aggressive just one thought of closing up
You got me stressing, incessantly pressing the issue
'Cause every moment gone you know I miss you
I'm the question and you're of course the answer
Just hold me close boy 'cause I'm your tiny dancer
You make me shaken up, never mistaken
But I can't control myself, got me calling out for help


S.O.S. please someone help me.
It's not healthy... for me to feel this way
Y.O.U. are making this hard,
I can't take it, see it don't feel right
S.O.S. please someone help me
It's not healthy... for me to feel this way
Y.O.U. are making this hard
You got me tossin' and turnin' and can't sleep at night

Vedendo le ragazze ballare sotto il palco Alisèe ebbe la grande idea di scendere e unirsi a loro, causando scompiglio tra i blader e soprattutto rischiando di uccidere Takao sul colpo.


This time please someone come and rescue me
'Cause you on my mind it's got me losing it
I'm lost, you got me lookin' for the rest of me
Love is testing me but still I'm losing it
This time please someone come and rescue me
'Cause you on my mind, it's got me losing it
I'm lost, you got me looking for the rest of me,
Got the best of me, so now I'm losing it


 Poi ebbe un’altra idea quella di avvicinarsi ai ragazzi, mandando fuori di testa Takao che, sentendo la mano di Alisèe sfiorargli la guancia, quasi svenne


Just your presence and I second guess my sanity
Yes it's a lesson, it's unfair, you stole my vanity
My tummy's up in knots so when I see you I get so hot
My common sense is out the door, can't seem to find the lock
Take on me (uh huh) you know inside you feel it right
Take me on I'm put desire up in your arms tonight
I'm out with you, you got me head over heels
Boy you keep me hanging on the way you make me feel


S.O.S. please someone help me.
It's not healthy... for me to feel this way
Y.O.U. are making (Y.O.U.) this hard,
You got me tossin' and turnin' and can't sleep at night


This time please someone come and rescue me
'Cause you on my mind, it's got me losing it ('Cause you on my mind)
I'm lost, you got me lookin' for the rest of me
Love is testing me but still I'm losing it
This time please someone come and rescue me (someone come and rescue me)
'Cause you on my mind got me losing it
I'm lost, you got me looking for the rest of me,
Got the best of me, so now I'm losing it


Si avvicinò a Yuri e Kai, riuscendo a smuovere anche il blader dell’aquila di fuoco, leggermente a disagio di fronte a una ragazza così diversa da quelle che già conosceva.


Boy, you know you got me feeling open (rivolto a Kai)
And boy, your loves enough with words unspoken (rivolta a Yuri)
I said boy I'm telling you, you got me open
I don't know what to do it's true
I'm going crazy over you,
I'm begging


 Poi tornò sul palco, mentre Max si rotolava dal ridere pensando a quando avessero scoperto chi fosse quella ragazza.


S.O.S. please somebody help me.
It's not healthy... for me to feel this way
Y.O.U. are making this hard (are you making this hard for me, baby?),
You got me tossin' and turnin' and can't sleep at night


This time please someone come and rescue me (someone rescue me)
'Cause you on my mind, it's got me losing it
I'm lost, you got me lookin' for the rest of me
Love is testing me but still I'm losing it
This time please someone come and rescue me
'Cause you on my mind got me losing it ('cause any time)
I'm lost you, got me looking for the rest of me,
Got the best of me (best of me), I'm losing it

Lala lala lala lala Ohhh
Ohh ohh lala lala lala lala
Oh oh

 

Dopo un’altra decina di canzoni, arrivò l’ultima, quella più amata.

Era una canzone lenta. Per l’occasione Alisèe indossava un vestito viola scuro, senza spalline con una fascia in vita che divideva il corpetto dalla gonna vaporosa, sandali in tinta e i suoi capelli ora neri, erano sistemati in un semi raccolto che le scopriva il bel viso.

Al piano uno dei musicisti iniziò a suonare una triste melodia. Mentre Alisèe si trovava in piedi, di fronte al suo pubblico, stranamente in silenzio. Tutte le luci si spensero,lasciando illuminata solo lei.

 

Seems like it was yesterday when I saw your face
You told me how proud you were but I walked away
If only I knew what I know today

I would hold you in my arms
I would take the pain away
Thank you for all you've done
Forgive all your mistakes
There's nothing I wouldn't do
To hear your voice again
Sometimes I want to call you but I know you won't be there

I'm sorry for blaming you for everything I just couldn't do
And I've hurt myself by hurting you

I  bladers erano basiti dalla voce della ragazza.Dopo due ore di concerto in cui aveva cantata e ballato, aveva ancora la forza di interpretare una canzone così difficile.


Some days I feel broke inside but I won't admit
Sometimes I just want to hide 'cause it's you I miss
You know it's so hard to say goodbye when it comes to this

Would you tell me I was wrong?
Would you help me understand?
Are you looking down upon me?
Are you proud of who I am?
There's nothing I wouldn't do
To have just one more chance
To look into your eyes and see you looking back

I'm sorry for blaming you for everything I just couldn't do
And I've hurt myself
If I had just one more day, I would tell you how much that
I've missed you since you've been away

Oh, it's dangerous
It's so out of line to try to turn back time

I'm sorry for blaming you for everything I just couldn't do
And I've hurt myself

By hurting you

 

Tutto il pubblico si alzò in piedi applaudendo e la cantante si inchinò elegantemente,prendendo la parola.

-Vi ringrazio per il vostro continuo sostegno cari miei fans. Senza di voi sarei perduta. Ora permettetevi di salutare i miei ospiti speciali. Sono tutti campioni di Beyblade e parteciperanno ai prossimi mondiali, la cui prima tappa sarà qui a New York- un boato di approvazione esplose quando vennero presentati i blader.

-I BladeBreakers, Takao,Ray,Kay,Max ,Prof Kappa e la loro mascotte, per così dire, Hilary!-

Dal pubblico giungevano frasi del tipo

‘KAI QUANTO SEI FIGO’

‘RAI SPOSAMI’

- I Neoborg capitanati da Yuri- un boato più forte degli altri echeggiò nello stadio –ah beh ha quanto ho capito, il blader russo ha molti fan in America..- e poi ammiccando nella direzione di Yuri disse –Saranno i suoi capelli rossi a attirare le simpatie femminili-. Yuri arrossì, mentre il pubblico rideva. Per la prima volta da quando gli altri lo conoscevano, riuscirono a scorgere un leggero colore rosato sulle guance.

Finite le presentazioni Alisèe si eclissò dietro le quinte.

-Ragazzi seguitemi- disse Max serio ai suoi compagni di squadra –ora è giunto il momento di dirvi tutto-.

I BladeBreakers si diressero, con i Neoborg ,Daitenji e la madre di Max al seguito verso il Backstage.

Qui un armadio di colore sbarrava loro l’ingresso.

-Avete i pass?- chiese con voce bassa.

Max cercava freneticamente nelle tasche, ma purtroppo aveva dimenticato i pass in albergo.

-Io conosco Alisèe- disse Max al bodyguard cercando di essere convincente.

-Si e io conosco la Regina Elisabetta-.

-Marcus, fatti da parte!- una voce femminile e autoritaria alle sue spalle lo fece scansare rivelando Alisèe alle sue spalle.

-Sei sempre il solito sbadato, caro il mio cuginetto!- esordì la cantante sorridendo e correndo ad abbracciare suo cugino, lasciando tutti a bocca aperta.






RINGRAZIAMENTI:

Scrlettheart: grazie per la tua recensione…spero che questo capitolo sia di tuo gradimento…è leggermente più lungo grazie anche ai testi delle canzoni..^^un grazie speciale per avermi messo tra le preferite!!

REY: eh si povera cantante..ora dovrà fuggire dagli ormoni impazziti di Takao…^^

Lumik: grazie cara per i tuoi complimenti…O////O arrossisco…boris, purtroppo per lui, si presta molto bene al compito del ‘disinibito’….sei riuscita ad immaginare Yuri con i pantaloni bianchi stretti? Io si e…sono svenuta mentre scrivevo…^^

Ringrazio Flamara per aver messo la storia tra le seguite!!!



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Capitolo 7
*** CAP 7 - LA VERA IDENTITA’ DI ALISEE. IL NUOVO BLADER. ***


LA VERA IDENTITA’ DI ALISEE. IL NUOVO BLADER.










-CUGINO?-urlarono tutti i presenti, Daitenji e madre di Max esclusi.

-Max…ma tu non ci hai mai nemmeno accennato che Alisèe fosse tua cugina- disse Takao sbiascicando un po’ per via della vicinanza di quella splendida creatura. Poi ripensò a tutti i commenti poco casti che aveva fatto su di lei, anche di fronte a Max e sbiancando si nascose dietro Boris per la vergogna.

-Seguitemi- disse la star.

Li portò nel suo camerino. La stanza era di medie dimensioni, con un arredamento moderno e molto semplice. Due divani bianchi posti uno di fronte all’altro con un tavolino al centro, sul quale vi erano bibite e stuzzichini e tre poltrone sempre bianche. Dopo essersi accomodati e dissetati, Alisèe torno dal bagno in cui era sparita. E lasciò tutti a bocca aperta. Aveva tolto la parrucca nera e le lenti a contatto rosse. Il colore naturale dei suoi capelli era di un castano molto scuro leggermente mossi, mentre i suoi occhi erano verdi. La pelle sembra di porcellana bianca. Indossava un semplice paio di jeans, una maglia azzurra con la stampa di un gatto nero infuriato e un paio di All Star in tinta.

-Non guardatemi con quella faccia. Io sono così in realtà- disse scocciata la ragazza incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.

-Secondo me sei molto meglio così- disse trasognato Takao, che appena si rese conto di aver parlato ad alta voce, prima sbiancò, poi divenne verdognolo ed infine viola dalla vergogna.

-Grazie Takao- gli disse Alisèe.

-Ma in che lingua hai parlato?- le chiese il drigerblader seduto al fianco di Takao.

-Italiano. La mia lingua madre- si sedette tra Kai e Yuri (chiamala scema) e disse –ora vi racconterò brevemente la mia storia-.

-Ehm Alisèe…- intervenne titubante Hilary seduta alla sinistra di Kai.

-Chiamami Elena*, Alisèe è il mio nome d’arte-

-Ah ok..Comunque, Elena, volevo ringraziarti per i vestiti che hai lasciato nella mia stanza d’albergo,sono magnifici-

- Non ti preoccupare. E’ stato un piacere. Potresti ricambiare diventando mia amica, se ti va-.

-O-Ok…ma sei sicura?-

-Fidati Hilary! Una come me ne ha ben poche di amiche femmine che non siano false.-

Poi attirata come una calamita si volse verso il blader alla sua destra e ne uscì dicendo.

-Oh guarda!Capello Rosso!- Yuri la linciò letteralmente con lo sguardo e la sua mania omicida aumentò quando la ragazza, scavalcando agilmente il divano, gli si mise alle spalle e iniziò a toccargli i capelli. Nonostante il disappunto, Yuri si ritrovò a pensare che avere le sue mani tra i capelli non era poi così male.

-Ma allora sono veri!Pensavo fosse una parrucca- tutti, Kai compreso, scoppiarono a ridere a questa affermazione, mentre Yuri offesosi borbottava qualcosa in russo.

-Ehi tu!Io non riderei fossi in te!- disse Elena all’indirizzo di Kai –dopotutto lui avrà i capelli rosso pagliaccio, ma tu li ha addirittura bi-color. Sbagliato candeggio?-

E tutti, stavolta Yuri compreso, scoppiarono a ridere senza accorgersi che la cugina di Max aveva attirato su di se le attenzioni dei due blader, non abituati a essere presi in giro.

 

-Bene. Senza perdere altro tempo, inizierò a raccontarvi la mia storia, e il motivo per cui ci siamo incontrati-.

Si volse verso Boris e Sergey dicendo –Armadi sedetevi pure sui tappeti. Sono puliti.-

I due eseguirono ed Elena iniziò il suo racconto.

-Dovete sapere che Max ed io non abbiamo nessun legame di sangue. Infatti, i suoi zii materni mi hanno adottata quando avevo cinque anni, visto che ero orfana, essendo i miei genitori, due medici di Emergency, morti in Africa per mano dei ribelli-

Tutti la guardavano con aria triste.

-Non guardatemi con compassione! Non ne ho bisogno. Ho ricevuto amore e attenzione dai miei genitori adottivi, quindi non ho passato per nulla un’infanzia difficile. I miei veri genitori me li ricordo a mala pena-.

Kai e Yuri, che sapevano bene come ci si sentiva a essere orfani, apprezzarono molto le parole di Elena: anche lei detestava la pena che vedeva nello sguardo altrui, quando parlava del suo passato.

- I miei genitori adottivi riconobbero in me un grande talento per il canto e la danza. Così a cinque anni iniziai a studiare le due discipline e continuo ancora oggi-.

-Ma loro non conoscevano l’altro mio dono-, disse la ragazza alzandosi e dirigendosi verso un armadietto.

-Loro non sapevano che i miei genitori mi avevano lasciato un dono immenso. Mi avevano lasciato quello che i bladers chiamano Bit Power-.

Elena si voltò verso i ragazzi, attoniti a quelle parole, mostrando loro un bey argento dalle striature oro e bianche.

-O mio dio- disse Ray, svelto a capire – sei tu…-

-E’ lei cosa?- chiese spaesato Takao.

-Ragazzi- esordì Max alzandosi e affiancando Elena –vi presento il nuovo componente della nostra squadra-. Mentre Ray, Max, il Prof Kappa e Hilary diedero il loro benvenuto in squadra, Takao e Kai, rimasero in disparte.

-E’ uno scherzo, vero Max? – chiese il blader russo –una ragazza non può far parte della nostra squadra.-.

-Kai ha ragione. Le femmine non sono brave come i ragazzi a Bey!-.

Elena sentì l’ira invaderla, ma qualcuno salvò i due ragazzi dalla sua vendetta.

-Non dite assurdità- sbottò Yuri, sbalordendo tutti –non è detto che le femmine siano meno brave a Bey di noi ragazzi solo perché quelle che conosciamo non sono a un alto livello-

-Grazie, Yuri- gli disse Elena in italiano, sorridendogli e mandandolo in confusione –ma credo che quei due misogini abbiano bisogno di una piccola sfida-.

La ragazza si voltò euforica verso Takao e disse.

-Ti sfido capitano. Se vinco entro in squadra, se perdo, me ne vado senza lamentarmi-.

-Se dovessi perdere, noi ti accogliamo a braccia aperte!- le disse Boris, ancora seduto sul tappeto. La ragazza gli sorrise, riuscendo a far sentire a disagio anche lui che si considerava un uomo tutto di un pezzo.

-Seguitemi-.

I ragazzi e la cantante ritornarono verso il campo da gioco, dove lo staff stava smontando le attrezzature.




 Ringraziamenti :


Pinca:  ebbene si Max ha un a cugina famosa e gnocca ^^....Andrey è proprio Uke come dici tu... riprendendo le parole di Yuri ' fa solo numero' ... kai ad un concerto immobile fa morire dal ridere...^^


Lumik: kai è proprio tonto....ma adesso non potrà più sperare che sia un uomo..^^ povero Yuri...vedrai quante battutaccie lo aspettano...


robertaLOVESTROTTOLE: sapevo che eri tu che urlavi al concerto..^^ cmq poi si scopriràdi chi è cotto...^^


itilgwen: sono felice che ti piacciano i miei capitoli....^^


klitya: altro onore ricevere un'altra recensione da parte di una delle mia autrici preferiti...sono felice che ti piaccia la mia storia e anche io adoro Max...

scrlttheart: eh si takao.... non riuscirà mai a conquistarla...-_-


REY: Grazie mille...^^

 

 

* so che è un pochino triste assegnare il mio nome alla protagonista, ma a dir la verità le ho dato questo nome primo perché il mio nome preferito, Rossana, l’ho già utilizzato nell’altra fic, secondo perché adoro Elena Gilbert della serie ‘I diari del vampiro’.

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Capitolo 8
*** CAP 8 - ELENA VS TAKAO. IL DISCORSETTO DI YURI ***


elena vs takao

 

 

ELENA VS TAKAO. IL DISCORSO DI YURI.

 

 

 

 

I due contendenti erano una di fronte all’altro, davanti al Bey stadio.

Ray faceva da arbitro.

-TRE…DUE…UNO… PRONTI…LANCIO-

I due blader lanciarono le trottole all’interno dello stadio.

-Vai Dragoon, attacca!- il bey bianco e blu di Takao, aumentando la velocità di rotazione, si scagliò contro il bey argentato di Elena, che però incassò senza problemi il colpo.

-Tutto qui?Meno male che non ho partecipato agli altri campionati mondiali, altrimenti non saresti diventato campione- disse la ragazza, ironica –ora ti faccio vedere io come si attacca- sogghignando in direzione del blader avversario incitò il suo bey.

-Vai Alicanto!-un bellissimo uccello dal piumaggio oro e argento fuoriuscì dal bey di Elena –pioggia d’oro e d’argento!-

Il Bit Power scagliò sul bey di Takao un’infinità di dardi argento e oro, danneggiando il disco di attacco e facendo così perdere stabilità al bey che, con un ultimo colpo, fu sbalzato fuori dal bey stadio.

Il pubblico era sbalordito. Takao il campione del mondo battuto così velocemente. Da una ragazza.

 

-Brava, my Darling!- urlò Max correndo incontro alla cugina, abbracciandola e sollevandola da terra.

-Ehi Max, mettimi giù!-.

Takao leggermente scosso dalla sconfitta subita, si avvicinò a Elena, mentre gli altri la stavano festeggiando.

-Ehm..Elena…- la ragazza si voltò verso il dragoonblader, guardandolo negli occhi – volevo chiederti scusa per prima. Non avrei dovuto sottovalutarti solo perché sei una ragazza. Benvenuta nella nostra squadra-.Le porse la mano, e mentre la stringeva Elena disse

-Grazie,Takao- poi rivolgendosi a Kai disse –ehi bi-color sono ufficialmente in squadra, ti crea problemi?-.

-Certo che me ne crea. Le femmine sono fastidiose e fonte di distrazione, soprattutto se famose. Ma Takao è il capitano e decide lui-.

-Non ti preoccupare bi-color! Io non sarò mai una distrazione per te. Stanne certo, perché detesto gli arroganti- rispose la ragazza facendogli la linguaccia.

Il dranzerblader, irritato dalla ragazza, percorse a ritroso il corridoio che lo aveva portato all’interno, recuperò il cappotto e uscì, decidendo di aspettare gli altri sulla limousine.

-Aspetta, Kai-.

Il russo si volse e vide che Yuri lo aveva seguito.

-Cosa vuoi, Ivanov?-.

-Piantala di comportarti da stupido. Avere quella ragazza in squadra è una buona cosa. Lo hai capito anche tu che è davvero brava con il bey!-.

-Certo che l’ho capito. Ma è una femmina e per di più Takao e Ray già le sbavano a dietro come due San Bernardi! Ci distrarrà dai nostri allenamenti!-.

-E’ normale che le sbavino dietro! Kai, ma sei sicuro di non avere problemi di miopia? Quella ragazza è uno schianto!-.

- Oh cosa odono le mie orecchie. Ivanov attirato da una donna. Questa si che è bella!-.

-Prima o poi succederà anche a te di essere attirato da qualcuna. Comunque fossi in te cercherei di andare d’accordo con lei. Sarà pur sempre un elemento della squadra dei BladeBreakers-.

Detto questo il russo se ne andò lasciando Kai libero di riflettere.

 

Dopo pochi minuti di solitudine un’altra figura si avvicinò al blader.

-Tutto bene, Kai?-.

Hilary, dopo aver indossato il piumino, aveva deciso di raggiungere Kai. Quale occasione migliore per restare sola con il blader per cui aveva una cotta?.

-Si-. Come al solito il russo parlava a monosillabi.

-So che per te è difficile credere che una ragazza possa competere con voi campioni, ma Elena è davvero forte! E poi non puoi negare che sia anche uno spasso. Mentre eri qui ha preso di mira Boris, dicendo che, vista la sua staffa simile a un orso, da ora in poi lo chiamerà Yoghi, mentre Sergey sarà Bubu.Spero non dirà a Yuri che la sua intenzione sia di chiamarlo Cappuccetto Rosso oppure rischierà di essere uccisa-.

Finito il lungo monologo, Hilary vide che c’era l’ombra di un sorriso sulle labbra di Kai.

-Avanti, saliamo in macchina, qui si gela- le propose il custode dell’Aquila, mandando l’umore di Hilary su vette di felicità che non aveva mai conosciuto.

All’interno della limousine dai sedili di pelle nera, si sedettero uno di fronte all’altro.

-Credo che Yuri si sia preso una cotta per lei- esordì Kai. Hilary spalancò la bocca per la sorpresa.

-Ne sei certo?-.

- Lo sospetto.-

-Julia non sarà contenta-.

-Ancora a perdere tempo con Yuri?-.

-Certo!Caro al cuore non si comanda!-.

Il blader alzò le spalle e non aprì più bocca fino a quando la portiera della macchina fu spalancata ed Elena che entrò, dicendo:

-Oh dannazione! Ho interrotto un probabile amoreggiamento qui dentro- si voltò verso il resto del gruppo per urlare che Kai e Hilary erano impegnati e avvisare così i suoi nuovi amici di rientrare per aspettare che finissero, quando due braccia muscolose la afferrarono per la vita trascinandola in macchina.

Kai se la ritrovò sopra. Leggermente in imbarazzo le tappò la bocca.

-Sta zitta!Noi stavamo solo parlando e siamo qui perché fuori si gela!-

La ragazza, impossibilitata a parlare, alzò i pollici per dar segno che aveva compreso.

Kai lasciò la presa, liberandosi così dalla pressione del corpo di lei che gli causava una sorta di fastidio.

La ragazza si voltò verso di lui e mettendosi a pochi centimetri dal viso di Kai disse

-Russo Bi-color, se volevi abbracciarmi, potevi farlo senza tutte queste scene!- prima che Kai rispondesse, probabilmente in modo poco carino, la castana cominciò a ridere - non ti preoccupare so che non mi sopporti!Per fortuna ci sono altri che lo fanno al tuo posto- finì sorridendo a Yuri, che stava salendo in macchina.

 


 

 

 

L'alicanto è una figura mitologica: è un uccello notturno della mitologia cilena che si dice sia presente nel deserto di Atacama. Ha la particolarità di nutrirsi esclusivamente di oro e argento.Nella mitologia cilena dicono che non può volare, ma nella mitologia eleniana si…^^



Ringraziamenti:

Ragazze…siete gentilissime…7 recensioni…*me felice* ^^

 

Pinca: beh diciamo che Kai e Takao non so come mai mi sembrano un po’ restii nei confronti del gentil sesso… sono contenta che ti piaccia Elena..^^

RobertaLOVESTROTTOLE: si sono proprio antipatici.. e vedrai più avanti…-_-

Itilgwen: la sfida è stata molto veloce…Takao deve allenarsi, altro che pensare solo al cibo….-_-

Klitya: contenta di averti fatto ridere…^^ sono stra felice che la mia storia ti piaccia…^^…per quanto riguarda Kai e Takao…io, in onore delle Spice Girls, gli avrei urlato GIRL POWER!!!

Lumik: oh certo tra Alisèe/Elena e Kay ci saranno parecchie scintille, così come con yuri…dopotutto loro non sono abituati a ragazze così…le altre sono molto più tranquille e non osano più di tanto con loro,essendone intimorite….-_-…ha toccato i capelli di Yuri…anche iooooo…

Aphrodite: diciamo che Elena è un po’ un Max al femminile, ma con una punta di ironia e acidità alla Kai….^^…poi cambierà un pochino…diciamo che si comporta così perché non conoscendo nessuno, ha paura di non essere accettata…

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Capitolo 9
*** CAP 9 - I BLADER TUTTI RIUNITI.LA CONFUSIONE DI YURI. ***


I BLADER TUTTI RIUNITI. LA CONFUSIONE DI YURI.

 

 


Dopo aver lasciato i russi e Daitenji al loro hotel, i BladeBreakers, Elena e Hilary si diressero all’albergo. La cantante era crollata e si era sdraiata su i sedili della limousine, appoggiando la testa sulle gambe del cugino.

-Quando dorme, sembra un angioletto- sbuffò Max –peccato che in realtà sia una peste!-.

-Le vuoi molto bene, vero?- gli chiese Hilary, seduta vicina a Kai.

-Oh si! Lei è come una sorella. A volte commette errori anche gravi, ma non riesco ad avercela con lei per più di mezz’ora-.

-Che errori?-.

-Ve lo dirà lei, se vorrà. E’ una storia che la fa ancora soffrire-.

Arrivarono all’albergo e mentre Elena si trascinava verso la sua camera, vicina a quella di Hilary, gli altri si diressero al bar per bere qualcosa. L’unico che seguì la ragazza fu Kai, che voleva andare a dormire.

Entrarono nello stesso ascensore. Questa volta, la ragazza non aprì bocca, troppo stanca anche per prendere in giro il suo bersaglio preferito.

E fu così che per la prima volta in vita sua, Kai iniziò un discorso.

-Ho notato che vai d’accordo con Yuri-.

-Certo, a differenza di qualcun altro, non è misogino-.

Colpito. Pensava che fosse troppo stanca per rispondere con una battuta acida, ma si sbagliava. Il cervellino diabolico di quella ragazza continuava a sfornare prese in giro, anche se il corpo era in fase di coma.

L’ascensore si fermò al penultimo piano. Scesero entrambi e la ragazza si voltò verso il russo, prima di sparire nella sua camera.

-Sai, faresti meglio a prendere esempio da Yuri. Io non chiedo la tua amicizia, ma solo che mi accetti come membro della squadra- senza aspettare la risposta entrò nella Autumn Suite. La camera era caratterizzata da colori caldi. Le pareti erano di un bel giallo ocra, mentre il colore dei divani tendeva all’arancione, ma molto tenue, proprio come le foglie che cadono in autunno. La ragazza, troppo stanca, si fiondò nella camera e, dopo essersi messa il pigiama, s’infilò sotto le coperte, color porpora, addormentandosi subito.

 

In un altro albergo, un russo di nostra conoscenza,invece non riusciva a prendere sonno. Si girava in continuazione nel letto. Il viso e il sorriso di quella ragazza lo avevano letteralmente stregato. Nemmeno Julia riusciva a fargli quell’effetto. Ogni volta che chiudeva gli occhi cercando di prendere sonno, sentiva la sua risata contagiosa e rivedeva il suo viso. Non capiva il perché Kai non la accettasse. Poteva avere ragione per quanto riguardava la ‘fonte di distrazione’, ma non sulla questione bravura.

Elena era una blader eccezionale. Ed era splendida.

Per la prima volta Yuri Ivanov non voleva essere solo in quella stanza d’albergo.

 

La mattina dopo in tre alberghi diversi di New York i capitani delle squadre della Neoborg, degli F-sangre, dei White Tigers e degli Scudi Sacri, ricevettero un biglietto.

Tutti dicevano la stessa cosa:

 

Preparate i bagliagli.Trasferimento in un nuovo alloggio nel pomeriggio.

BladeBreakers

 

Solo quello di Yuri era diverso:

Ciao Yuri,qui è Elena che scrive. Tu e la tua squadra fatevi trovare pronti, con le vostre valigie, per oggi pomeriggio alle tre.

Ci trasferiamo in un nuovo alloggio, leggermente fuori città.

Un bacio

Elena

 

Ancora rosso in viso per il bacio cartaceo, Yuri ordinò ai loro compagni di preparare i bagagli.

La nuova avventura aveva inizio.

 

Come indicato nel biglietto, quattro limousine nere giunsero di fronte ai vari alberghi in cui alloggiavano le squadre alle tre in punto.

Dopo un viaggio di circa mezz’ora , si ritrovarono fuori città e le limousine varcarono un immesso cancello in ferro battuto. Attraversarono un lungo viale alberato, ai lati del quale vi erano enormi querce che facevano ombra alla ghiaia scricchiolante sotto i pneumatici delle auto.

E poi videro una villa, o forse meglio definirla un palazzo, che si stagliava loro di fronte.

Tinteggiata con un colore giallo caldo, era alta tre piani con una splendida scalinata bianca che  portava al sontuoso ingresso, circondato da colonne tutto in marmo.

Le limousine parcheggiarono ai piedi della scala, di fronte ad una fontana, la cui statua al centro raffigurava un Alicanto, il Bit Power di Elena, dal cui becco sgorgava l’acqua.

I ragazzi scesero e furono accolti da una decina di servitori, che si premurarono di prendere i bagagli per portarli nelle varie camere preparate apposta per gli ospiti.

Il maggiordomo disse loro di attendere l’arrivo della padrona di casa, che non si fece aspettare.

Infatti una voce fece alzare loro gli sguardi verso la cima dell’infinita scalinata che portava al primo piano.

Elena indossava una gonna rossa a palloncino, stretta in vita con una corda intrecciata, una semplice maglia bianca con la scritta ‘I LOVE NY’ con la parola ‘love’ sostituita da un cuore e delle ballerine rosse.I capelli erano legati in una coda alta.

Yuri, senza pensare a quello che faceva, la raggiunse alla fine della scalinata, porgendogli il braccio, come un vero cavaliere.

-Vedo che ci sono dei veri gentiluomini tra gli amici di mia figlia-.

-Ciao Mamma!-.

Una bella donna dai lunghi e ricci capelli biondi e dai grandi occhi azzurri era apparsa da una delle porte laterali. Indossava una gonna a tubino grigio scuro lunga fino a sotto le ginocchia, una semplice ed elegante camicia bianca e un paio di decolté grigie aperte davanti.

-Ragazzi, vi presento mia madre Sophia, nonché zia di Max!-

-Molto lieti signora- dissero in coro tutti, inchinandosi con una sincronia tale che sembrava preparato.

-Hello, my beautiful auntie!- disse Max correndo incontro alla donna e abbracciandola.

-I’m so happy to see you, Max!-.

Mentre gli ospiti si presentavano, la donna aveva un interesse particolare per Kai, il maggiordomo li raggiunse annunciando che il the era pronto.

Il folto gruppo di persone, ventinove per l’esattezza, si ritrovò in un enorme salotto.

I due divani da tre posti, in stile antico, erano di un giallo pallido, così come le quattro poltrone. Vi era poi, proprio di fronte ai divani, un enorme camino in pietra, dove scoppiettava un vivace fuoco. Al di sopra di questo vi era un’enorme foto della famiglia.

Elena,sua madre e suo padre, un bel uomo sui 50 anni, con i capelli neri leggermente brizzolati sulle tempie e un sorriso rassicurante, posavano felici proprio su uno dei divani.

La parete di fronte alla porta d’ingresso era occupata da un enorme vetrata che dava su un porticato, aperto su uno dei giardini.

Le enormi dimensioni della sala avevano permesso alla servitù di portare una quantità sufficiente di sedie per tutti gli ospiti. Così mentre i BladeBreakers e i Neoborg si accomodavano sui divani e sulle poltrone, il resto della marmaglia si accomodò educatamente sulle sedie.

Sul tavolo, di legno massiccio con ripiano in cristallo, posto tra i divani e il camino, vi erano quattro teiere e una quantità infinita di tazzine. Poi, per la gioia di Takao, su di un carrello vicino vi erano diversi tipi di torte, pasticcini e biscotti.

Il maggiordomo fece per servire gli ospiti ma Elena, con un grande sorriso, fermò la sua mano e disse.

-Lascia Alfred, me ne occupo io!Tu hai già fatto abbastanza preparando tutto. Ringrazia anche il resto della servitù-

-Ne è sicura, signorina?- Elena assentì col capo e con un ultimo inchino il maggiordomo si dileguò.

La ragazza servì, con l’aiuto di Hilary e delle altre ragazze, il the e i dolcetti, lasciando il carrello proprio di fronte a Takao conscia del grande appetito del compagno di quadra.

-Allora credo sia doveroso spiegarvi perché siete tutti qui-

L’attenzione si concentrò su Elena.

-Ho deciso di portarvi in questa villa fuori mano per permettervi di allenarvi. Ogni squadra avrà una sala di allenamento personale, così da evitare di svelare le tecniche agli avversari.-

Mao intervenne –scusa, ma tu sei il nuovo membro dei BladeBreakers, vero?Sono sicura di averti già vista da qualche parte-.

Elena sorrise a quell’affermazione e per spiegare intonò una piccola parte di canzone:

I don't want to stay another minute

I don't want you to say a single word

Hush hush hush hush

There is no other way i get the final say because

I don't want to do this any longer

I don't want you there's nothing left to say

Hush hush hush hush

I've already spoken our love is broken

Baby hush hush

 

Tutti i presenti, esclusi ovviamente i BladeBreakers e i Neoborg, rimasero sbalorditi.

-A-Alisèe?- chiese Mao titubante.

-In persona, my pink friend!-.

 

Mentre Elena spiegava la situazione, Yuri la guardava a dir poco incantato, senza accorgersi di provocare un’immensa tristezza in una ragazza dai capelli biondi di nome Julia.

Mao si accorse dello sguardo triste dell’amica seduta al suo fianco e le chiese.

-Julia, che succede?- la spagnola non rispose, ma volse lo sguardo verso Yuri.

Mao si accorse delle palesi attenzioni che il freddo russo volgeva a Elena.

-Oh Julia mi dispiace molto. Ma magari è solo una cotta. Dopotutto anche Ray ha un certo interesse per lei, vedi?- le disse la cinese indicando il suo grande amore, che fissava leggermente inebetito la nuova blader.

La bionda, leggermente rincuorata dalle parole dell’amica, le sorrise e tornò tranquilla e rilassata.

Il pomeriggio proseguì con una visita alla casa.

Al piano terra, dove si trovavano, vi erano, oltre al salotto, la cucina, tre sale da pranzo e un enorme sala per i ricevimenti.

Questa era posta proprio di fianco al salotto, dove avevano preso il the.

Era illuminata da immense vetrate sul lato destro rispetto alla porta di ingresso, il pavimento era in marmo bianco e quattro bellissimi lampadari di cristallo pendevano dall’alto soffitto.

 

Al primo piano vi erano le camere, sia quelle padronali sia quelle degli ospiti con un bagno ciascuna.

Al secondo piano vi era la sala nella quale Elena si esercitava in danza, canto e musica.

Mentre all’ultimo piano vi era una palestra con tutti gli attrezzi, una sauna e, niente di meno che una piscina coperta da una volta di vetro che permetteva di scorgere il cielo esterno.

Infine scesero verso il piano interrato, dove si accorsero che vi erano ben dieci sale adibite all’allenamento di bey blade.

 

 Mentre tutti tornavano al primo piano, Yuri venne bloccato da Julia.

-Ciao Yuri, non ci siamo ancora salutati!-

-Ciao Julia- disse il russo con il suo solito tono freddo e mentre se ne andava, Julia aggiunse:

-Yuri, non pensare che io ti lasci andare facilmente. Non mi arrenderò-

Il russo non rispose e continuò a salire le scale, con la mente leggermente confusa dalle parole di Julia.

Sapeva che la spagnola aveva una cotta per lui e fino a prima di incontrare Elena, ricambiava. Ora invece era confuso.

 

 

 

Ringraziamenti:

Prima di ringraziare di cuore tutti voi, volevo chiarire una cosa del capitolo precedente. Mi è stato fatto l’appunto che Elena ha battuto Takao troppo in fretta. Credo sia colpa mia che non ho spiegato bene il perché. Takao sottovaluta pesantemente Elena in quanto ‘femmina’, proprio come quando nell’anime sottovaluta un Mister x o Ivan al loro primo incontro. Vi ringrazio comunque per le ‘critiche’ almeno la prox volta mi spiegherò meglio.

 

Pinca: per forza lo distrae dagli allenamenti, gli ha smosso gli ormoni finalmente!!! Spero che la mia spiegazione sopra sia chiarificatrice…

RobertaLOVESTROTTOLE: Elena è troppo forte..però più avanti cambierà leggermente…per la contesa…vedremo..^^

Carmenatl:grazias!!!

Scrlettheart: Elena è italiana non spagnola…Yuri diciamo che si è preso un bel colpo di fulmine!  Dopotutto capita a tutti, tranne Kai ovviamente…vedrai cosa combinerà il russo bi-color…-_-

Lumik: essì…Ray e Takao versione cagnoloni con tanto di fiaschetta al collo non hanno prezzo (Mastercard). Hilary…è proprio partita…già si vedeva con Kai sdraiati sui sedili a pomiciare….^^

REY: Noo perché mi odi? (ndelena) io sono simpatica…Scherzi a parte, poi cambia…il suo modo di porsi è per il suo modo patologico di essere accettata….

Itilgwen: esatto..Takao è un ingordo!! Elena ha perfettamente ragione ad arrabbiarsi…noi donne siamo forti..oh yeah!!

Aphrodite:grazie per i complimenti sull’alicanto…sinceramente l’ho trovato cercando ‘animali mitologici’ su google…^^..Elena prima o poi calerà la maschera…

 

Ragazze io ce riprovo ditemi se funziona

http://www.polyvore.com/cgi/app

Se qualcuna di voi sa usare quel sito…mi aiutiiiiiii -_-

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Capitolo 10
*** CAP 10 - UNA NOTTE MOVIMENTATA.IL LITIGIO ***


 

 

UNA NOTTE MOVIMENTATA. IL LITIGIO.

 


Mentre gli ospiti si sistemavano nelle loro camere prima di cena, Elena e la madre attendevano il loro ritorno.

-Quel ragazzo mi piace- esordì la donna rivolgendosi alla figlia.

-A chi ti riferisci?-.

-Quello con i capelli di due colori. Aspetta, credo si chiami Kai-.

La ragazza, che stava bevendo una coca, per poco non si strozzò.

-Pensavo Yuri, quello con i capelli rossi! Kai è uno stronzo di prima categoria! Ed è misogino! Non mi vuole in squadra perché sono una femmina!-.


-Lui non ti vuole in squadra perché sei fonte di distrazione per tutti!Elena, so che a te non interessano le attenzioni dei ragazzi dopo la delusione che hai avuto, ma ti devi rendere conto che la tua presenza li mette in soggezione! Sei molto attraente e, a differenza delle ragazze che loro conosco, sei molto più aperta. Scherzi con tutti e senza rendertene conto li affascini. Si chiama carisma questa qualità innata che hai. E se Yuri ha una cotta per te, prima o poi anche Kai cadrà..-


- Tsk. Non dire assurdità. Credo che lui abbia una cotta per Hilary. Li vedo molto spesso parlare da soli- rispose la star.


-Sarà…- concluse la madre, lasciando il discorso in sospeso, mentre entrambe si dirigevano nelle rispettive camere per cambiarsi.


Takao, affamato come non mai, fu il primo a lavarsi e cambiarsi a tempo di record.


Incontrò Elena e la madre sulla scalinata e la ragazza ridacchiò in sua direzione.


Per la fretta il dragoonblader aveva indossato la maglietta al contrario.


-Takao sei uno spasso!-.


-Oddio che figura. Torno subito.- il blader inciampando nei suoi stessi passi, ritornò in camera, dove il Prof stava scegliendo la maglia da indossare.

 

Mentre Takao poneva rimedio alla figuraccia, Yuri e Kai, stavano raggiungendo la sala da pranzo, quando furono raggiunti da Julia e Hilary.

 

I due ragazzi, con i capelli ancora umidi dalla doccia, indossavano entrambe dei jeans, Kai scuri mentre Yuri chiari, e due t-shirt.

 

Quella di Kai era azzurro pallido con la stampa di un teschio blu, mentre quella di Yuri era nera con dei disegni tribali, vagamente raffiguranti un lupo, bianchi.

 

Hilary aveva scelto una gonna bianca a balze lunga fino al ginocchio, una maglia nera con delle scritte e maniche a tre quarti e ai piedi un paio di ballerine bianche.

 

Julia invece indossava un paio di eleganti calzoni neri dal taglio classico, una maglia bianca di quelle ‘stropicciate’ e delle decolté nere dal tacco vertiginoso. I lunghi capelli raccolti in un austero chignon, la facevano sembrare un’affascinante donna in carriera, particolare che non era sfuggito a Yuri.

 

Il quartetto fu raggiunto dal resto della marmaglia. Max, Ray, Mao e Mariam furono gli ultimi.

 

Max e Ray indossavano entrambe un normale paio di jeans con una camicia, bianca per Ray e Blu per max.

 

Mao indossava degli aderenti jeans bianchi, un maglione di cotone rosa a coste con scollo a’V’ e un paio di All Star bianche con profili e stringhe rosa.

 

Mariam, invece, portava un paio di jeans rosa pallido, una maglia scollata e un paio di sandali, entrambe neri.

 

Il folto gruppo di blader si diresse chiacchierando, soprattutto le femmine che si complimentavano a vicenda per gli abiti scelti, verso la sala da pranzo.

 

La sala da pranzo era molto lunga e ospitava un tavolo di legno scuro, da almeno cinquanta coperti. Illuminata da tre lampadari identici a quelli della sala per i ricevimenti, risplendeva di una luce dorata, che rendeva l’ambiente formale, ma molto accogliente.

 

Ad attenderli c’erano già Sophia, seduta a capotavola, ed Elena accomodatasi alla destra della madre.

 

Sophia indossava un tubino nero con scollo a barca dalle maniche corte e un paio di decolté fuxia, mentre Elena aveva deciso per un look total red. Un vestito corto sopra al ginocchio con allacciatura dietro al collo faceva bella mostra sul corpo della star, suscitando sconvolgimenti ormonali nei maschi e una punta d’invidia nelle ragazze. L’allacciatura superiore del vestito lasciava scoperte le spalle della ragazza, su cui era tatuato un Alicanto. Ai piedi indossava un semplice paio di decolté rosse.

 

Le due donne si alzarono all’ingresso degli ospiti che si accomodarono in silenzio.

 

Per sfortuna di Yuri, Kai era entrato prima e per evitare problemi, si era visto costretto a sedersi proprio al fianco di Elena. Il rosso decise quindi di porsi di fronte alla ragazza e Julia ne approfittò per sedersi di fianco.

Al lato destro di Kai si accomodò Hilary affiancata da Takao e il Prof.

 

Mao si sedette di fronte a Hilary, mentre Ray si ritrovò a guardare Takao.

 

Max e Mariam erano seduti vicini e parlavano tra loro a bassa voce, sotto lo sguardo curioso di Elena che pensò bene di chiedere spiegazioni a Yuri.

 

-Ehi, sbaglio o tra quei due c’è del tenero?-.

-Non ho idea-.

-Tu che ne dici, Kai?-.


Il russo si volse verso la ragazza. Ed Elena per la prima volta da quando lo aveva conosciuto si accorse di un particolare.

‘Ha gli occhi color ametista. Magnifici’ pensò la ragazza.

 

-Non sono affari che mi riguardano-.

 

‘Ovvio’, pensò la ragazza, con un enorme gocciolone sulla testa, stile manga. ‘Solo gli occhi ha di magnifico’.

Sbuffando alla risposta del compagno di squadra, si appoggiò allo schienale della sedia, con l’intenzione di parlarne con Hilary.Non si rese conto che così facendo il vestito si tese, mettendo in evidenza la forma del seno e del ventre piatto.

 

Yuri e Kai, non poterono evitare di guardare, ma distolsero subito lo sguardo, imbarazzati.

 

‘Guarda questa sempre a mettersi in mostra’ pensò Kai ‘sono sicuro che creerà solo guai alla nostra squadra’.

 

‘ Oddio qui fa caldo..’ l’unica cosa a cui pensava Yuri era questa, totalmente in confusione per ciò che aveva adocchiato.

 

Poi una voce si fece sentire da metà della tavolata.

 

Boris con il suo solito charme disse:

 

-Ehi Elena. Ricomponiti o a Yuri verrà un infarto!-. Tutta la tavolata, Elena e Sophia comprese risero di gusto. Tranne Yuri. La cui carnagione di solito lattea era in tinta con i suoi capelli. La cantante, alzò il suo sguardo verso Yuri, mormorando un ‘scusa’.

 

-Yoghi sei un maleducato! – gli urlò come risposta la ragazza.

 

La cena fu molto abbondante per la gioia di Takao, il quale rischiò di strozzarsi, quando Elena, stufa del silenzio di Kai, decise di scambiarsi posto con Hilary.

 

-Spero sia tutto di tuo gradimento-.

 

-Ehm..sii grazieee- Takao, visibilmente in imbarazzo per la vicinanza con la ragazza, non si accorse degli sguardi omicidi di due persone.

La cena durò fino a sera inoltrata, al termine della quale tutti si ritirarono nelle loro camere.

 

Hilary divideva la stanza con Mao. La camera era molto accogliente. Vi erano due letti singoli a baldacchino, con tende e lenzuola di un viola tenue. Una grande porta-finestra, con tendaggi anch’essi di colore viola, dava su un piccolo balcone affacciato su un bel giardino. Vi erano poi due grandi armadi. Le pareti erano tinteggiate con un rosa tenue. Alla destra del letto di Hilary vi era la porta che conduceva al bagno personale, dove facevano bella mostra di sé un’immensa vasca idromassaggio, un box doccia e due lavandini sormontati da un enorme specchio.

 

Le camere erano tutte molto simili tra loro. Divergevano solo per i colori dell’arredamento. Infatti, alle ragazze erano dedicati i colori pastello tra cui il giallo e il rosa, mentre ai ragazzi colori più neutri come il verde e l’azzurro.

 

-Hilary secondo te Yuri è interessato a Elena?-

 

-Sai Mao, comincio a temere per Julia che sia proprio così-

 

Le due ragazze erano già sotto le coperte e mentre chiacchieravano, scambiandosi opinioni su Elena e sui ragazzi, si addormentarono.

 

Erano giunte a una conclusione: Elena era simpatica e se Yuri aveva una cotta per lei, non era di certo colpa sua.

 

Durante lo scorrere della notte una figura silenziosa, munita di pila, si aggirava per i corridoi. Senza far rumore, poiché ai piedi aveva solo le calze, s’intrufolò in cucina.

 

Elena, vogliosa di una fetta di torta con un bel bicchiere di latte, si era diretta in cucina di soppiatto e sicura di essere riuscita nel suo intento di non svegliare nessuno, si stava già ingozzando con una bella fetta di torta, quando la porta della cucina si aprì una seconda volta.

 

Sulla soglia vi era un Kai mezzo addormentato, che indossava un paio di calzoni della tuta e una canotta intima nera, la fissava truce per essere stato svegliato. Guardò la ragazza pensando, nel dormiveglia, che era carina, anche in pigiama. Nonostante fosse un pigiama con dei calzoni rosa e una maglia a righe nere e rosa con raffigurata ‘Hello Kitty’.La voce della ragazza lo destò:

 

-Scufa non folefo sfegliarti-

 

-Inghiottisci prima di parlare. E’ maleducazione parlare con la bocca piena e poi non si capisce nulla-.

 

Elena inghiottì l’enorme pezzo di torta, aiutandosi con un sorso di latte e poi rispose acida:

 

-E’ maleducazione anche aggirarsi di notte in una casa in cui si è ospiti!-

 

-Non sarei qui se un elefante non mi avesse svegliato facendo baccano in corridoio, con il suo leggiadro passo!- ribatté ironico e stizzito Kai. Detestava essere svegliato perché faceva una gran fatica a prendere sonno.

 

-Io non sono un elefante! Sei tu che hai il sonno troppo leggero!- disse la ragazza gonfiando le guance come una bambina.

 

-Infatti, se tu fossi stata a letto io, avrei continuato a dormire. -

 

-Non fare storie! Sono a casa mia e faccio quello che mi pare. Io mangio sempre di notte. E poi sei l’unico che si è svegliato. Quindi è un problema tuo-.

 

-Tsk se continuerai a mangiare di notte diventerai davvero un elefante e nessuno ti guarderà più, poiché persa la tua bellezza non rimane nulla se non una ragazzina indisponente, arrogante e viziata! Mi chiedo perché Max abbia avuto la brillante idea di farti entrare in squadra-.

 

Cattiveria. Ecco ciò che esprimevano le parole di Kai.

 

Elena era rimasta molto colpita dalle dure parole del blader. Sapeva di essergli particolarmente odiosa, ma non pensava fino a quel punto. Ripose il cartone del latte nel frigo insieme alla torta e fece per uscire dalla cucina, ma Kai la bloccò per il polso, e la vicinanza della ragazza gli fece annusare per la prima volta il suo profumo.

 

-Perché non mi rispondi a tono? Il gatto ti ha mangiato la lingua?-.

 

La ragazza, alzando il suo sguardo fiero, ma bagnato dal lacrime di rabbia e tristezza disse :

 

-No. Forse sarebbe un bene che la mangiasse a te, visto che le poche volte che parli dici cattiverie. Comunque la mia risposta è una sola, Kai: fottiti-.

 

E liberandosi dalla presa con uno strattone ritornò nella sua camera, dove potè dar libero sfogo a un pianto che la accompagnò in un sonno agitato, lasciando Kai scosso dalla sua reazione.

 

 

 



 

 


RINGRAZIAMENTI:

Itilgwen: spero che dall'alto della mia incapacità questa volta io sia riuscita a pubblicare il link corretto...-_- grazie per i complimenti sulle descrizioni...


robertaLOVESTROTTOLE: Yuri deve stare mui attento a Julia...quella non molla...ah no!!!! Mamma di Elena= Genio! ha beccato subito il meglio!! ^^

Klitya: grazie per l'aiuto con Polyvore...spero di aver capito...-_-... comunque kai hai visto che la detesta proprio....-_- povera piccina!!! certo che anche lei lo istiga.....-_-


http://www.polyvore.com/cgi/profile?id=1604404

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Capitolo 11
*** CAP 11 - LA RICHIESTA DI YURI.UN NUOVO SCONTRO CON KAI. ***


 

 

LA RICHIESTA DI YURI. UN NUOVO SCONTRO CON KAI.

 

 


 

 

Il mattino dopo Elena fu la prima a svegliarsi e, indossando ancora il pigiama, si diresse nella sala da pranzo più piccola del primo piano, dove era servita la colazione. Sulla strada incontrò Hilary, anche lei in pigiama, e con lo sguardo ancora annebbiato dal sonno.

-‘Giorno Hila-chan-.

- ‘giorno Elena-chan. Sicura di star bene?- la castana, nonostante il sonno, non poté non accorgersi degli occhi gonfi della nuova amica –hai una faccia sconvolta-.

-Non ti preoccupare. Non ho dormito molto stanotte, probabilmente perché ho mangiato troppo a cena e non sono abituata- non poteva raccontare la verità a Hilary, palesemente cotta dell’affascinante blader dell’Aquila Rossa, che sarebbe rimasta delusa dal suo comportamento.

Arrivarono in sala e si ritrovarono davanti un perfetto sveglio Yuri e un completamente addormentato Kai.

Il primo sorseggiava un the nero, mentre Kai cercava di bere un caffè lungo molto forte e bollente. Quella notte il dranzerblader non aveva più chiuso occhio dopo il litigio con la ragazza, ora di fronte a lui, con gli occhi gonfi e rossi, ma non avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura che era rimasto turbato dalla reazione di Elena.Quella luce di sofferenza nei suoi occhi non l’aveva mai vista.

Le due ragazze appena entrate si sedettero, Hilary di fianco a Kai ed Elena vicino a Yuri.

Yuri stava ridendo.

-Ehi perché ridi?- gli chiese Elena, accennando un sorriso, il primo di quella mattina, in direzione del russo.

-Perché sei troppo buffa- appoggiò la tazza di the e si volse verso la ragazza alla sua sinistra –hai i capelli tutti arruffati e un pigiama molto carino-.

Si guardarono qualche secondo negli occhi. Poi scoppiarono a ridere entrambe. Hilary era felice di rivedere il sorriso di Elena. Sospettava che le fosse successo qualcosa di brutto per sconvolgerla così.

Il russo al suo fianco osservava i due ragazzi di fronte, sopra il bordo della tazza di caffè che sorseggiava.

Lui ed Elena non si guardavano nemmeno in faccia. Che fosse Kai il motivo della tristezza di Elena?.

 

In quel momento entrarono Boris, Sergey, Andrey e i White Tigers al completo.

-Buongiorno, ciurma!- esordì simpaticamente Boris.

-Yoghi, Bubu, Andrey e Gattini, buongiorno- esordì Elena facendo sorridere i nuovi arrivati.

Boris le si sedette di fianco.

-Ehi star! Potevi almeno pettinarti prima di scendere a colazione-.

-Tsk! Tanto sono bellissima comunque, vero Yoghi?-

 -Certo tesoro. Per questo ho la seria intenzione di chiederti in moglie. Non capita tutti i giorni di incontrare una ragazza che sia così bella appena sveglia- concluse Boris serio, spaventando tutti, soprattutto Yuri che si strozzò con il the.

Poi Boris, non riuscendo più a trattenersi vedendo gli sguardi dei suoi amici, scoppiò a ridere seguito da Elena.

-Tu sposato?- riuscì a dire la ragazza tra le risate – sarebbe magnifico vederti vestito da sposo-. Ed entrambe riuscendo a visualizzare un Boris in smoking ricominciarono a sbellicarsi. Seguiti anche dagli altri, Kai escluso.

 

Piano, piano tutti i blader arrivarono in sala per consumare la colazione.

Mancava solo una persona. Takao, come al solito, stava ancora ronfando sonoramente.

Hilary ed Elena, entrando di soppiatto nella camera del giapponese e salirono gattoni sul letto a baldacchino.

-Ehi- sussurrò Elena – guarda com’è carino mentre dorme-.

Hilary lo guardò e non poté che dare ragione alla sua nuova amica. Takao sorrideva nel sonno dando una luce meravigliosa al suo viso.

-Takao…svegliaaa- gli sussurrò dolcemente a un orecchio Elena.

Il blader rabbrividì nel sonno e biascicò un – ancora cinque minuti-.

-Avanti c’è la colazione che ti aspetta- incalzò Hilary.

Ma niente, il blader non dava segni di vita. Era ancora addormentato.

Una vena iniziò a pulsare sulla tempia di Hilary che, scendendo velocemente dal letto, si diresse come una furia nella sua camera per recuperare la sua arma: l’harisen.

Ritornò in camera di Takao e si bloccò sulla soglia. Il blader si era svegliato e stava parlando con Elena. Erano entrambe appoggiati alla spalliera del letto e parlavano come due vecchi amici. Hilary rimase leggermente colpita da quella scena. Takao non si comportava mai così con lei. Era sempre brusco e ironico nei suoi confronti. Non le riservava mai un sorriso sincero come quello che stava ora rivolgendo alla cantante.

-Buondì, Hilary- le disse Takao, sereno –per oggi quello non ti servirà- indicando l’harisen.

I due ragazzi si alzarono dal letto e, mentre le due ragazze uscivano dirette alle loro camere, Takao si diede una rinfrescata e, vestitosi, si diresse nella sala della colazione.

 

Elena dopo una veloce doccia, vestita del solo intimo, era di fronte alla sua cabina armadio per decidere cosa indossare.

Scelse un paio di jeans aderenti grigio chiaro, una maglia fuxia con la simpatica stampa di un ippopotamo con la bocca spalancata e un paio di Nike bianche con il simbolo della marca fuxia.

Hilary nella sua stanza invece indossò un paio di jeans lunghi fino al ginocchio, che terminavano con un risvolto, una maglia maniche corte bianca con il disegno della pace a forma di cuore e un paio di ballerine.

 

Le altre ragazze erano vestite tutte con abiti sportivi. Chi con gli short di jeans come Julia, chi con dei semplici blue jeans come Mariam.

Si ritrovarono tutti nell’ingresso della casa.

-Bene- esordì Elena, che fece ondeggiare la lunga coda di cavallo mentre si guardava intorno, per vedere se tutti fossero presenti –allora queste sono le sale assegnatovi:

Sala numero 1: BladeBreakers;

Sala numero 2: Neoborg;

Sala numero 3 : F- sangre;

Sala numero 4: Scudi Sacri;

Sala numero 5: White Tigers.

 

Gli allenamenti dureranno fino alla una del pomeriggio, pranzeremo e dopo una pausa di un’ora ricominceremo. O meglio voi ricomincerete, io dovrò allenarmi in danza- finì la blader seccata.

-Come, ti alleni solo di mattino?- le chiese Takao.

- Il lunedì, mercoledì e venerdì arriva Gaston, il mio maestro di danza francese. Un consiglio: non fatevi vedere troppo in giro. Sapete… a lui potreste piacere molto- poi si rivolse a Yuri – soprattutto quelli con i capelli rossi-.

Tutti risero a quell’affermazione.

Le squadre si diressero verso le sale di allenamento. Quando tutti furono entrati, rimasero fuori solo Yuri ed Elena.

- Elena, sicura di stare bene?-

-Si Yuri, va tutto bene…-

-Non me la dai a bere. Io sono abituato a vedere la sofferenza negli occhi delle persone. E i tuoi ne sono colmi-

La ragazza si stupì molto dalle parole del ragazzo. Max le aveva detto che sia lui che gli altri russi, Kai compreso, ne avevano passate di brutte nel monastero di Vorcof, ma non credeva che uno come Yuri potesse leggerle negli occhi.

-Senti, nel pomeriggio posso venire ad assistere alla tua lezione di danza? – le chiese il rosso, leggermente imbarazzato.

-Certo, mi faresti felice. E farai felice anche Gaston, ma la tua squadra sarà d’accordo?-.

-Sono o non sono il capitano?-.

La ragazza gli sorrise ed entrò nella sala di allenamento della sua squadra.

Kai e Ray stavano combattendo.

Le sale erano dotate di un bel campo di bey, la cui superficie di gioco poteva essere modificata e un potente computer per raccogliere e analizzare i dati degli incontri. Il Prof Kappa, con le stelline agli occhi, era già seduto davanti al pc e ne elogiava le caratteristiche.

-Sono felice sia di tuo gradimento- gli disse Elena appoggiandogli una mano sulla spalla.

Sentendo la voce della ragazza, Ray si distrasse e Driger fu scaraventato fuori dal campo da Dranzer.

-Ti sei distratto- esordì Kai secco.

-Si sai non sono abituato a sentire una voce femminile che non sia quella di Hilary o quella di Mao -.

Elena sentì cosa stava dicendo Ray e intervenne.

-Sarà meglio che ti abitui perché, nonostante tutto- guardò Kai per la prima volta quella mattina -non ho intenzione di abbandonare la squadra. Battiti con me così ti abituerai al tono della mia voce-.

-Non avrò pietà, anche se sei una ragazza- le sorrise Ray.

-Nemmeno io, anche se sei un dolce gattino- sorrise di rimando la blader.

Takao disse

TRE..DUE..UNO..PRONTI?...LANCIO.

Alicanto e Driger furono scagliati nel campo da gioco a una velocità impressionante, iniziando a scontarsi subito.

-Forza, Driger, attacca e buttala fuori-.

- Alicanto resisti all’attacco e buttalo fuori tu-.

I due bey si scontrarono molto violentemente provando scintille, sotto gli sguardi attoniti degli altri membri della squadra.

-Tutto qui, micetto?- chiese ironica Elena, al suo compagno.

-Oh no bellezza, ARTIGLIO DI TIGRE!-

Il Bit Power della Tigre Bianca fece il suo ingresso in scena ruggendo e graffiando il bey di Elena.

- Alicanto, PIUME DI FUOCO!- il Bit Power di Elena, a differenza che con lo scontro di Takao, lancio delle piume argento ricoperte di fiamme.

Il bey di Ray resistette qualche secondo, ma poi fu sbalzato fuori dal campo.

-Non ci credo!- disse sbalordita Hilary.

Il cinese si avvicinò alla compagna di squadra e, sotto gli sguardi di tutti, la abbracciò forte dicendole:

- Sono felice di averti in squadra, Elena-.

La ragazza ricambiò l’abbraccio fraterno di Ray, facendo sorridere tutti.

Kai invece era sparito.

 

Non riusciva ancora a credere a ciò che aveva visto. Quella dannata ragazzina era riuscita a imitare e addirittura a migliorare la sua tecnica delle piume di fuoco.

L’attacco era stato più violento del suo perché le piume dell’uccellaccio della smorfiosa erano in metallo.

Smorfiosa. Si era lasciata abbracciare da Ray come niente fosse. Come se non sapesse della storia che il cinese aveva con Mao e come se fosse ignorante riguardo all’interesse che Yuri provava nei suoi riguardi.

Un attimo.

A lui cosa importava dei suoi comportamenti? Se i suoi amici erano attratti da lei, erano affari loro. Se non si rendevano conto di quanto fosse viziata e vuota non era un problema suo.

E con questi pensieri, ritornò nella sala di allenamento.

In quel momento Elena stava uscendo e gli andò contro, sbattendo il naso.

-Ahi, che male-.

-Tsk se guardassi avanti mentre cammini non mi verresti contro-.

La ragazza alzò lo sguardo e incrociò i suoi occhi verdi rancorosi con quelli ametista gelidi di Kai.

-Oh scusa, stavo uscendo a vedere dove fossi finito. Dobbiamo combattere io e te, così il prof raccoglie i dati. Muoviti-.

Si voltò di scatto, sbattendo la sua lunga coda castana contro il viso di Kai, che non poté non annusare il profumo di frutta che lo investì.

Erano uno di fronte all’altro. Ametista contro smeraldo. Entrambe bellissimi e arrabbiati come non mai.

-Ehi ma che hanno quei due?- chiese Takao in sussurro a Hilary.

-Non ne ho idea. E’ da stamane a colazione che si lanciano sguardi omicidi. Deve essere successo qualcosa-.

-Che Kai ci abbia provato con lei?- ipotizzò Takao.

-Nah, ne dubito. Tra quei due c’è molta tensione, ma non di quel tipo- concluse Ray con un eloquente sguardo che significava Non-so-se-mi-spiego.

-Yes! Ray ha ragione! Mia cugina e Kai insieme? Nemmeno tra mille anni, fidatevi-

 

-Ehi voi, quando avete finito di parlare degli affari vostri vorreste gentilmente dare il via all’incontro?-.

-Ah si scusa, Elena-.

Ray si posizionò al lato del campo di gioco, tra i due blader e urlò:

TRE..DUE..UNO..PRONTI?...LANCIO!!!

-Vai dranzer, Freccia di Fuoco-

-Alicanto, Muro D’oro!-

Dranzer colpì il bey di Elena con potenza inaudita.

-Ehi Kai vacci piano!- gli urlò Ray, spaventato dalla rabbia che usava il suo compagno nello scontro.

-Sta zitto Ray! Non voglio nessun favoritismo- lo zittì Elena, guardando colma d’ira verso il dranzerblader.

I due bey si combattevano con forza e rabbia mai viste. Nessuno dei due cedeva fino a quando i loro padroni urlarono contemporaneamente.

- PIUME DI FUOCO!-

I due bey si scontrarono talmente violentemente che i due blader furono scagliati entrambe contro il muro alle loro spalle.

Vicino al viso di Elena, vi era Dranzer, mentre accanto a quello di Kai, che aveva un taglio sulla guancia, vi era Alicanto.

-L’incontro è pari!- decretò Ray.

Il prof arrabbiato come mai lo avevano visto si avvicinò ai due blader che si stavano porgendo i bey a vicenda e inveì contro di loro.

-Siete impazziti? Potevate farvi male sul serio!-

I due si guardavano in cagnesco.

Poi Elena si avvicinò a un armadietto ed estrasse la scatola del pronto soccorso.

Senza guardare Kai in faccia disse:

-Avvicinati che ti disinfetto il taglio-.

-Lo farò da solo-.

La ragazza appoggio i medicamenti sulla panchina e sbottò con:

-Fa come vuoi- prima di uscire dalla sala di allenamento.

Richiusasi la porta alle spalle, vi scivolò vicina riuscendo a prendere fiato per la prima volta dopo lo scontro.

Era spaventata. Lo sguardo di Kai durante l’incontro era freddo e malvagio, proprio come quello di qualcun altro che, purtroppo, non era riuscita ancora a dimenticare.

La porta della sala due si aprì e ne uscì Yuri. Vedendola a terra con lo sguardo fisso nel vuoto, le si avvicinò, inginocchiandosi di fronte.

-Elena, cosa è successo?- la ragazza trasalì a quelle parole e risvegliatasi dalla trance nella quale era caduta rispose, atona – Nulla Yuri, sto bene-. Il blader russo sapeva che non era sincera, ma se non voleva parlarne, lui non l’avrebbe obbligata. Nonostante non ne avesse la certezza sospettava che il comportamento di Elena fosse causato da qualcuno in particolare. E quel qualcuno non poteva essere che Kai che aveva più volte espresso il suo disappunto per la presenza della ragazza nella squadra.

Accompagnò la ragazza nello stesso salotto del pomeriggio precedente e con una scusa qualsiasi si diresse di corsa verso la sala di allenamento numero uno.

Spalancò la porta e ciò che vide lo lasciò senza parole.

Max, rosso in volto dalla rabbia, era trattenuto da Ray, per impedirgli di aggredire Kai.

L’americano, sempre allegro e felice, ora era irriconoscibile. Urlava contro Kai, rosso in viso.

-Sei solo uno stupido e insensibile! Tu non conosci Elena e ti permetti di fare queste insinuazioni su di lei?-.

-Cosa succede, qui?- chiese Yuri, interrompendo gli sproloqui, anche se veritieri, di Max.

-Kai ha offeso Elena dicendo che è…- disse Takao con lo sguardo basso.

-Una facile- concluse Hilary. Yuri era senza parole. Si avvicinò a Kai sibilò:

-Ora chiedi scusa a Max per quello che hai detto. E poi lo farai anche con Elena-

-Fatti i cazzi tuoi, Ivanov- fu la risposta di Kai.

E poi il blader dai capelli bi colore si ritrovò steso a terra da un pugno in pieno viso di Yuri, sotto gli sguardi allibiti di tutti.

Kai si rialzò, asciugandosi il rivolo di sangue che colava dal labbro inferiore e disse:

- Non pensavo che tenessi così tanto a lei, visto che la conosci da quanto? Due giorni?-.

-Proprio perché la conosciamo da poco non possiamo permetterci di giudicarla. Nemmeno tu, il grande Kai Hiwatari!- gli rispose arrabbiato Yuri.

-Quella ragazza mi crea problemi. Non la sopporto. Questo è quanto!- rispose Kai.

-Ma si può sapere che ti ho fatto?-.

Tutti si voltarono verso Elena. Era sulla soglia della porta e fissava Kai.

Il russo le si avvicinò e poi la inchiodò al muro con i suoi occhi ametista freddi come il ghiaccio dei poli. Elena non si era mai sentita così piccola.

-Tu hai creato scompiglio nella nostra squadra fin dal primo momento che sei entrata a farne parte. Hai invitato tutti i nostri avversari in questo posto con il rischio che possano vedere le nostre tecniche di attacco. E poi fai la smorfiosa con tutti. Anche con chi, come Ray, è palesemente impegnato con un’altra. Sei una ragazza frivola e facile! Io non le sopporto quelle come te! Ecco cosa mi hai fatto!-

Elena stava tremando. La rabbia l’aveva resa cieca. Alzò una mano e con tutta la forza che aveva, usando il dorso, colpì Kai in pieno viso.

La potenza dello schiaffo aveva fatto voltare il viso di Kai, sbalordito come gli altri dal gesto. Nessuno, a parte qualche raro caso in cui Yuri lo colpiva per farlo rinsavire, e soprattutto non una ragazza, aveva mai osato schiaffeggiarlo.

Ma Elena non aveva finito. Prese il viso del suo compagno di squadra tra le mani e fissandolo negli occhi:

-Tu non sai, ne saprai, nulla di me! Non sai chi io sia e cosa ho passato quindi ascoltami bene Kai perché non te lo ripeterò mai più: Non osare giudicarmi!- e lo colpì con un altro schiaffo, meno potente dell’altro, perché ormai era senza forze per via del dolore che le parole di Kai le avevano dato.

Mentre scivolava in terra Yuri la prese al volo vedendo la sofferenza sul volto di quella povera ragazza, che nonostante tutto non piangeva.

-Vieni andiamo via- la sollevò da terra prendendola in braccio e si diresse verso la camera della ragazza.

-Tu non sai cosa hai fatto, Kai- disse Max con le lacrime agli occhi.

-Si invece le ho detto quello che pensavo-.

-Stai zitto! Tu non hai idea di chi le hai ricordato comportandoti così!-.

- Max per favore spiegaci- disse Takao, scosso per il comportamento dell’amico che credeva di conoscere.

- Non posso lei non me lo perdonerebbe-.

L’americano uscì dalla sala con la testa bassa e fermandosi davanti a Kai gli disse:

-Quando scoprirai cosa le è successo ti pentirai di averla trattata così-.


RINGRAZIAMENTI:


Aphrodite: altro finale col botto come puoi leggere sopra. Eh si Kai non la regge proprio. Forse perchè è abituato ad avere intorno ragazze come Hilary che con lui sono tranquille....^^..grazie per lasciare sempre il tuo commento...mi fa piacere..comunque credi che debba descrivere di più i luoghi?


robertaLOVESTROTTOLE: grazie per i complimenti sulle descrizioni degli abiti...cmq è vero...Kai in pigiama, mezzo addormentato e con i capelli spettinati...*svengo*...


Lumik: allora parto col dire di essere perfettamente d'accordo con Kai: aggiorna!!!!!!!^^. A parte questo...Sophia ha proprio occhio in fatto di ragazzi..Yuri..eh si ormai è andato....partito per il paese dalla cotta...Kai invece..beh..lui non ha tatto..non è per niente gentile con le ragazze.O meglio non lo è con Elena,proprio come si è visto nel capitolo sopra...sigh..poverina...vedrete poi che vi combino nel suo passato...^^


Itilgwen: evvai!Nonostante la mia incapacità ce l'ho fatta a pubblicare il link corretto!!!Diciamo che Elena si è parecchio offesa per le parole di Kai e per una volta è rimasta senza parole...poverina...trattata sempre male da 'MisterHoGliOcchiViolaEdicoQuelloCheMiPare' (ho gli occhi ametista daltonica ndKai si ok ma hai anche un caratteraccio ndMe).



 

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Capitolo 12
*** CAP 12 - GASTON E LA LEZIONE DI DANZA ***


 

                               

 

GASTON E LA LEZIONE DI DANZA.

 

 


Yuri adagiò la ragazza sul suo letto. Quando Elena gli staccò le esili braccia dal collo, fece per andarsene, ma la ragazza lo bloccò per il braccio.

-Resta, per favore- gli sussurrò in un soffio pieno di sofferenza. Il ragazzo si sedette accanto lasciando che la ragazza, nonostante l’imbarazzo che gli causava, appoggiasse la testa sulle sue gambe.

-Yuri, vuoi sentire la mia storia?Tutta la mia storia?-

-Se te la senti si…-.

-Prometti solo una cosa…-.

-Cosa?-.

 -Che non mi lascerai sola ne mi giudicherai…-.

-Promesso-.

Senza mai sollevare la testa dalle gambe allenate del ragazzo Elena iniziò a raccontare ciò che le era accaduto.

Il viso di Yuri passò dallo sconvolto, all’arrabbiato, al deluso e anche al triste per ciò che sentiva. Quella povera creatura ne aveva passate di ogni per colpa di una sola persona.

Quando Elena finì, rimasero entrambe in silenzio. Yuri le sciolse la lunga coda di cavallo, iniziando ad accarezzarle i lunghi capelli. Lei si alzò e lo guardò negli occhi, a pochi centimetri dal suo viso etereo.

-Mi detesti, Yuri?-. Il russo le prese il viso tra le mani e le rispose deciso:

-Non potrei mai detestarti..-.

I loro visi si avvicinarono sempre di più. Ormai le loro labbra si stavano per toccare. Quando un lieve bussare li fece sobbalzare e allontanarsi, imbarazzati.

-Posso?- chiese una titubante Hilary.

-Certo entra pure, ora va molto meglio, grazie a Yuri-.

Hilary in quel momento capì una cosa importante. Julia doveva lasciare andare Yuri, ormai completamente perso per Elena. Lo capì dallo sguardo che il blader russo regalava alla ragazza. Uno sguardo che aveva visto solo sul viso di un’altra persona. Quella che ogni mattina le sorrideva di rimando allo specchio, quando pensava a Kai.

-Volevo avvisarvi che il pranzo è pronto, scendete?-.

-Si dammi il tempo di indossare l’odioso tutù, così all’arrivo di Gaston sarò già pronta. Tu va pure Yuri-.

-Sicura?- la ragazza annuì e il blader seguì Hilary in sala da pranzo.

 

Elena indossò il suo tutù preferito. Era di un rosa molto carico, con le spalline strette e una gonna di tulle a balze che, come ogni tutù, rimaneva sollevata. Si mise la calzamaglia bianca e le scarpette da ballo in tinta col vestito. Quel dannato abito e quella stupida calzamaglia prudevano!  Raccolse i lunghi capelli in uno chignon perfetto, altrimenti Gaston sarebbe inorridito, e scese per il pranzo.

All’inizio della scalinata, incontrò Kai che si apprestava a scendere. La ragazza maledisse le scarpe con la punta dura che facevano baccano sul parquet del corridoio. Infatti, incuriosito dall’insolito rumore che sentiva, Kai si voltò e rimase paralizzato. La detestava, su questo non aveva dubbi, ma vederla vestita così, gli provocò un insolito turbamento.

Sembrava una fata dei boschi con il tutù rosa. Il viso, perfettamente visibile grazie allo chignon, senza ombra di trucco era perfetto e liscio come porcellana bianca.

La ragazza si accorse dello sguardo del blader e spaventata da un possibile altro litigio, si affrettò a sorpassarlo, senza degnarlo della benché minima attenzione. Per fortuna alla fine della scalinata c’era Yuri ad attenderla. La ragazza gli corse incontro raggiante, cosa che non sfuggì a Kai.

I due si diressero in sala da pranzo, dove Elena fu accolta da un Boris in vena, stranamente, di complimenti.

-oh mia dolce e bellissima fata, posso chiederle l’onore di sedermi vicino a lei?- chiese il russo gigante trattenendo a stento le risate.

-No! Altrimenti da orso goloso quale sei finiresti col divorare anche il mio pranzo- ribatté Elena.

I BladeBreakers e gli altri, che erano stati informati dell’accaduto, la guardavano contenti che si fosse già ripresa quasi del tutto dall’accaduto.

Kai fece il suo ingresso nella sala, dove calò un improvviso gelo.

Fu, tra lo stupore generale di tutti, proprio Elena a troncarlo:

-Non prendetevela con lui per il litigio. Ciò che è successo è anche colpa mia, perché a causa del mio carattere aperto, mi sono presa troppe libertà nei suoi confronti.- La ragazza si voltò e guardandolo di sfuggita aggiunse – non succederà più. Da adesso in avanti noi saremo semplici blader che si sono ritrovati nella stessa squadra, per sfortuna di entrambe-.

Kai la guardò per un secondo e capì dallo sguardo glaciale che non stava scherzando. Lei non gli avrebbe rivolto la parola a meno che non fosse estremamente necessario.

Il pranzo fu consumato in fretta e allegria tra le battute poco caste di Boris sulla spaccata che Elena era probabilmente in grado di fare, alle risposte a tono di quest’ultima.

Mentre prendevano il caffè, suonò il campanello.

Pochi istanti dopo Alfred entrò e annunciò l’arrivo di Monsieur Gaston. Il signore che entrò suscitò lo stupore di molti dei ragazzi. La maggior parte di loro si era immaginata un omino piccolo ed effemminato, mentre si ritrovarono di fronte un uomo enorme, alto almeno un metro e novanta.

I capelli impomatati e immobili, data la quantità esagerata di lacca che usava, così come gli occhi, erano neri. Portava un bel paio di baffi alla ‘Poirot’ e un bel basco calcato con eleganza sul lato destro della testa.

Indossava una camicia porpora e un paio di calzoni neri, molto simili a fuseaux.

-Helenà, sono così contonto di vedere che finalmente hai riempito la casa di bei maschioni…-.

- Eccolo che inizia…- rispose la ragazza sbattendosi una mano sulla fronte dal disappunto.

-Oh mon deu…un ragazzo dai capelli rouge…je t’aime, mon cherie…- proseguì imperterrito all’indirizzo di Yuri, mandandogli addirittura un bacio, che sconvolto dalle parole dell’uomo si nascose dietro Boris.

Poi successe una cosa. Gaston si volse a sinistra e lo vide. Kai sorseggiava il suo caffè incurante delle attenzioni che aveva attirato su di se.

Gaston guardò il ragazzo illuminato dal sole che entrava dalla finestra, schiarendo i suoi occhi ametista e rendendolo ancor più misterioso e affascinante di quanto già fosse. Elena si accorse appena in tempo delle attenzioni del suo maestro verso chi così tanto la detestava, e riuscì a trascinarlo fuori prima che si avvicinasse a Kai, rischiando seriamente di morire.

Yuri, anche se leggermente intimorito dal comportamento di Gaston, li seguì nella sala di danza.

-Oh mon chérie, vieni avec nous?-.

-Oui, Gaston- rispose Elena che continuando in francese fitto avvisò il suo maestro di comportarsi in modo adeguato con lui.

Intanto nella sala da pranzo Takao stava facendo una proposta ai suoi compagni.

-Ehi visto che gli allenamenti riprenderanno solo tra mezz’ora che ne dite di guardare Elena ballare?Così possiamo salvare Yuri dalle grinfie di Gaston…-

-Sai sarei molto curiosa di vederla all’opera..- disse Hilary.

E così fu deciso. I BladeBreakers, i Neoborg e Mao salirono al secondo piano per vedere se Elena fosse davvero dotata per la danza come lo era per il canto.

 

In silenzio si sedettero sulle sedie poste in fondo all’aula. Elena era dalla parte opposta della sala, alla sbarra. Stava iniziando il riscaldamento, eseguendo ‘semplici’ passi, quando ponendosi di fronte alla sbarra, senza appoggiarsi, scese con il busto verso terra, fino a toccare il ginocchio sinistro con il viso, mentre la gamba destra era salita, creando così una linea perfettamente retta. Una spaccata un verticale.

-Superbe, mon cheri- esordì Gaston gongolante. Poi si sedette al piano, posto a metà della sala, e intonò una musica classica e movimentata. Elena ballò magistralmente. Si muoveva senza peso e spaventò non poco i suoi spettatori quando con un bel salto in spaccata atterrò a pochi passi da loro, terminando la sua perfomance con una serie di giravolte, il Fouetté en tournant, e fermandosi con la gamba destra tesa in avanti, appoggiando solo con la punta del piede, la gamba sinistra perpendicolare al suolo, il braccio destro alzato e quello sinistro abbassato leggermente discosto dal corpo.

I ragazzi erano allibiti. Si alzarono in piedi applaudendo.

-Elena sei magnifica- esordì Yuri sorridendole e abbracciandola.

Nessuno di loro si accorse che qualcuno li osservava da fuori.

Kai non era entrato nella sala. Detestava la danza classica, perché anche sua madre era un’ottima ballerina. Vedere Elena danzare così, gliel’aveva ricordata.

Le poche volte che il nonno non lo trattava come una macchina da guerra gli diceva che sua madre era bella e danzava come una fata. Senza peso e con una grazia innata. Proprio come la ragazza che lui, stava guardando.

 

 

 

 

In questo capitolo non succede praticamente nulla a parte una semi forma di scusa di Elena nei confronti di Kai per il suo comportamento troppo 'aperto'.


Aphrodite: sono felice di essere riuscita ad esprimere al meglio la tensione che c'era tra i due...Kai è stato cattivo, ma bisogna ammettere che certe cose che le ha sbattuto in faccia sono vere...^^


REY: mi dispiace sul serio che Elena ti stia antipatica. Certo qualcuno doveva dirle che era insopportabile, ma credo ci siano modi e modi per dirlo...e poi darle della 'facile'.. vabbè che fa la smorfiosa, ma fino a ora non c'è stata con nessuno, no?


robertaLOVESTROTTOLE: come già detto a REY proprio sopra di te, è giusto che ognuno abbia le sue idee e opinioni, ma conta molto il modo di esprimerle...non credi? Kai ci è andato pesante e se uno mi desse a me della facile, senza avere ne prove ne conoscermi, altro che schiaffo, prenderei la mazza chiodata...^^


klitya: la reazione di Max è secondo me giustificata dal fatto che lui conosce molto bene la storia di Elena. Yuri reagisce così perchè...e mica te lo dico se no non continui a leggere... no beh reagisce in quel modo perchè lo sguardo di Elena non gli è per niente piaciuto, così vuoto e dolorante...per quanto riguarda il passato di Elena..manca poco e,,ti dico che hai avuto una bella intuizione...^^


Lumik: mentre attendo il tuo aggiornamento, ti dico: altro che schiaffo...como ho già detto a Roberta, MAZZA CHIODATA!! ^^Grazie per i complimenti sulle descrizioni...anche io voglio Maxy per cuginetto....^^

giuly_the princess: welcome!! fa sempre piacere avere recensioni anche da new entry! cmq...mica posso rivelarti il segreto....devi leggere e magari anche commentare (non romperle troppo ndkai... tu zitto che quando ti fanno i complimenti te la meni per un mese ndme)


itilgwen: non ti preoccupare...farò pentire Kai di essere stato così stronzo....vedrai quale sarà il segreto di Elena.


Bene...so che aggiorno in fretta, forse troppo, ma visto il successo della mia fic proprio non resisto a lasciarvi senza aggiornamenti pluri quotidiani....

Grazie a chi ha aggiunto la mia storia tra le preferite,seguite e ricordate....e anche a chi legge soltanto!!!


Elenasama


P.s. odio la tinta! mi prude la testa ndme...e che te la fai a fare ndkai...mica voglio avere i capelli grigio topo come i tuoi ndme   -_- ndkai...ahahaha sono PAZZAAAA!!!!^^


Nel prox capitolo

 
Ray disse sotto voce a Max:
-Ti ricordi quando ti avevo detto che la tensione tra quei due non era di quel tipo?-
Il dracielblader annuì.
-Beh credo di aver sbagliato di grosso!-. concluse guardando l’amico russo leggermente sconvolto.


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Capitolo 13
*** CAP 13 - IN DISCOTECA.ELENA SENZA FRENI ***


IN DISCOTECA. ELENA SENZA FRENI.

 

 

 

 

Mentre i blader scendevano nel piano interrato per esercitarsi con i bey, Elena proseguì con i suoi allenamenti di danza.

Durarono tutto il pomeriggio ed Elena rifletté molto sul comportamento di Kai nei suoi confronti. Voleva capire perché la detestasse così, ma era anche spaventata dalle sue possibili reazioni.

Verso le cinque, dopo aver congedato Gaston, triste per non aver salutato Kai e Yuri, si diresse nella sua stanza dove, dopo una lunga doccia, si preparò per la cena.

Poi ebbe un’idea e indossando l’accappatoio uscì di corsa dalla sua stanza e bussò a quella di Hilary, due porte dopo la sua.

-Chi è?- chiese la voce di Mao.

-Sono Elena! Apri altrimenti se passa Boris sono nei guai-.

La cinese aprì la porta e Elena si fiondò all’interno.

-Ma non potevi vestirti prima?-

-No. Ho un’idea e se non la dico a qualcuno subito, esplodo.-

Hilary uscì dal bagno in quel momento, frizionandosi i capelli con l’asciugamano, in tempo per sentire la proposta dell’amica, che sia lei sia Mao accolsero con entusiasmo.

Mentre Elena si vestiva, Mao, già pronta, avvisò anche le altre della proposta della ragazza e chiamò Emily sul cellulare.

Durante la cena Elena rese pubblica la sua idea.

-Mamma sta sera esco con tutte le ragazze-.

-Va bene, ma dove andate?-.

-Mi pare ovvio..in discoteca!- disse ammiccando in direzione di Hilary.

-Ad una condizione-.

-Quale mami?-.

-Che i ragazzi vengano con voi-

Elena, che per poco non si strozzò con l’acqua, la fissò cercando di spiegare un punto basilare alla madre:

-Se vengono anche loro, nessuno si avvicinerà pensando che siamo tutte occupate! Quindi trova un’altra condizione-.

-No cara! O questa o state qui! Quando ti diverti, perdi la testa e loro verranno per tenerti d’occhio-.

Elena sbuffò poi guardò minacciosa i ragazzi sibilando:

-Verrete con noi, ma il primo che osa anche solo avvicinarsi a una di noi che balla con un ragazzo, verrà ucciso!Comprì?-

Tutti i ragazzi terrorizzati annuirono.

Le ragazze finirono di cenare in fretta e si riunirono tutte nella camera di Elena.

Mentre la star curava il trucco, Mao si occupava dei capelli.

Ci impiegarono tre ore a prepararsi tutte, visto che Emily le aveva raggiunte per farsi aiutare.

Fu così che i ragazzi si ritrovarono ad aspettarle all’ingresso.

Coloro che avevano accettato di accompagnare le ragazze erano:

Yuri (e te pareva): pantaloni neri aderenti, tipo seconda pelle, maglia bianca con scollo a ‘V’ con la scritta ‘Russia’.

Ray: calzoni con cavallo e vita bassa, tanto che si vedeva l’elastico delle mutande, maglia smanicata bianca e blu.

Takao: semplici jeans scuri e maglia nera con i nomi di varie città in colore verde.

Prof: pantaloni color chachi larghi e maglia blu come la montatura degli occhiali.

Boris: calzoni bianchi larghi con molte tasche, canotta nera aderente.

Max: jeans chiari e camicia nera.

Ed infine Kai. Calzoni neri larghi e a vita bassa da cui spuntava l’elastico dei boxer marca ‘Armani’e camicia bianca con i primi tre bottoni aperti, così da lasciar intravedere i suoi magnifici pettorali. I segni blu sul viso erano spariti. Meraviglioso. A questo pensavano Hilary ed Elena vedendolo dall’alto della scala, appoggiato al muro con le braccia conserte e l’aria persa.

E fu lo stesso pensiero che ebbero i ragazzi vedendole scendere.

Hilary indossava una mini, molto mini, bianca con top corto rosa che lasciava scoperto l’ombelico e un paio di sandali, tacco dodici, abbinati al top. L’ombretto era bianco glitterato, rossetto rosato e i capelli erano arricciati in boccoli sinuosi.

Mao invece indossava un bel vestitino blu aderente lungo fino a metà coscia, con decolté bianche.Il trucco era dello stesso blu del vestito mentre i capelli lasciati liberi erano leggermente arricciati sulle punte.

Mariam aveva optato per una minigonna di jeans, un top azzurro e un paio di sandali vertiginosi abbinati.Trucco leggero, solo un pò di matita nera e un lucidalabbra neutro. I capelli lasciati liberi e al naturale.

Emily, la più semplice, indossava una gonna nera a pieghe, canotta a spalle larghe giallo canarino e ballerine del medesimo colore. Nonostante le insistenze di Elena aveva evitato i tacchi. Non perché non le piacessero, ma perché voleva evitare di superare il prof di dieci centimetri qualora avesse deciso di invitarla a ballare.Poco truccata e con i capelli legati in una coda carina.

Julia era molto audace. Indossava una minigonna di pelle nera aderente, un top bianco a fascia, che le copriva solo il seno e un paio di sandali vertiginosi. Come Hilary aveva l’ombretto glitterato bianco, ma il rossetto rosso fuoco, come i capelli della sua ‘preda’.

E poi videro lei. Il fischio prolungato che uscì dalle labbra di Boris spinse Kai, infastidito, ad alzare lo sguardo, cosa che fino ad allora non aveva mai fatto.

E fu un grosso errore. A parte l’odio verso il soggetto che scendeva sinuoso le scale e il suo totale disinteresse per qualsiasi ragazza, la salivazione si bloccò anche per lui: non era mica gay.

 

Elena indossava un paio di short, very short come li avrebbe chiamati Max, bianchi, un top nero che sia allacciava intrecciato sulla schiena, lasciando scoperto l’ombelico. I suoi occhi erano messi in risalto dal contorno di matita nera e dal mascara che aveva allungato a dismisura le ciglia, sulle labbra un rossetto rosso scuro, tendente al viola. Ma ciò che bloccò sul serio la crescita a tutti i ragazzi erano i suoi stivali. Erano di pelle e le arrivavano fino sopra al ginocchio con un tacco talmente alto che serviva un equilibrista. I lunghi capelli erano lisci e lucidi come la seta.

 

Sarebbe stata una serata complicata. Max ne era sicuro. Quando sua cugina si vestiva così e voleva andare a ballare c’era solo un motivo: allontanare i ricordi dolorosi con alcol e ballo disinibito.

 

 

La discoteca era al centro di New York ed era molto esclusiva. All’ingresso vi era una coda chilometrica, nonostante fossero solo le undici e la discoteca apriva alla una di notte.     Per Elena entrare, però, non era un problema. I buttafuori la conoscevano bene, infatti appena scese dalla limousine il suo amico Marcus (lo stesso del concerto che non voleva far passare Max) la fece passare con i suoi amici.

In fila nessuno protestò, perché avevano riconosciuto i BladeBreakers e la Neoborg e le ragazze, erano troppo impegnate a urlare per attirare le loro attenzioni, mentre i ragazzi facevano apprezzamenti sulle ragazze.

Il locale era molto ampio e mentre il buttafuori li portava verso il tavolino prenotato sempre per Elena, in un privè, si guardarono in giro. La console con il dj era in una posizione sopraelevata rispetto all’immensa pista da ballo rotonda, circondata dai banconi del bar. Tutto l’arredamento era molto moderno con alternanza di colore tra bianco e nero. Vi erano anche molti tavoli, la maggior parte dei quali prenotati.

-Io vado a bere, chi viene?- esordì Elena.

Yuri, Julia, Hilary e Kai la seguirono.

Mentre Julia e Hilary presero un cocktail analcolico alla frutta, Elena ci andò pesante prendendo un Godmother. Kai e Yuri optarono per due semplici birre.

-Sicura di reggerlo?- chiese Yuri.

-Ci puoi scommettere bellezza-.

Mentre aspettavano l’inizio della serata i ragazzi chiacchieravano del più e del meno. Il vociare si faceva sempre più intenso e poi alla una di notte spaccata iniziò la musica.

Il dj proclamò:

RAGAZZI E RAGAZZE BENVENUTI AL CLUB PIU’ ESCLUSIVO DI NEW YORK..LA CITTA’ CHE NON DORME MAI!

Un boato accolse le parole del dj.

INIZIAMO CON L’ULTIMO SUCCESSO DI UNA CANTATE CHE HA TENUTO IL CONCERTO AL MADISON POCHI GIORNI FA!

La musica iniziò e Elena si fiondò letteralmente in pista, mentre la sua stessa voce intonava:


Ah, dirrty (dirrty)
Filthy (filthy)
Nasty (Christina), you nasty (yeah)
Too dirrty to clean my act up
If you ain't dirrty
You ain't here to party (woo!)
 
Ladies (move)
Gentlemen (move)
Somebody ring the alarm
A fire on the roof
Ring the alarm (and I'm throwin' elbows)
 
 

 

Il dj le urlò- WELCOME BACK ELENA!!!- salutato dalla ragazza con un braccio alzato.

E inziò a ballare. Subito circondata da un foltito gruppo di ragazzi. I suoi amici la guardavano dall’alto del priveè. Yuri non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, era davvero brava. E poi Julia, innervosita da quelle attenzioni, disse:

-EHI NON LASCIAMOLE TUTTO IL DIVERTIMENTO!- e trascinandosi una Emily restia si lanciò in ballo sfrenato proprio giocando con Elena


Oh, I'm overdue
Give me some room
I'm comin through
Paid my dues
In the mood
Me and the girls gonna shake the room

DJ's spinning (show your hands)

Il dj soddisfò la richesta delle due ragazze che a quella frase si erano voltate verso di lui


Let's get dirrty (that's my jam)
I need that, uh, to get me off
Sweat until my clothes come off

It's explosive, speakers are pumping (oh)
Still jumping, six in the morning
Table dancing, glasses are mashing (oh)
No question, time for some action

Temperature's up (can you feel it)
About to erupt
Gonna get my girls
Get your boys
Gonna make some noise

Wanna get rowdy
Gonna get a little unruly
Get it fired up in a hurry
Wanna get dirrty
It's about time that I came to start the party
Sweat dripping over my body
Dancing getting just a little naughty
Wanna get dirrty
It's about time for my arrival

Ah, heat is up
So ladies, fellas
Drop your cups
Body's hot
Front to back
Now move your ass
I like that

Tight hip huggers (low for sure)
Shake a little somethin' (on the floor)
I need that, uh, to get me off
Sweat until my clothes come off

Let's get open, cause a commotion (ooh oh)
We're still going, eight in the morning
There's no stopping, we keep it popping (oh)
Hot rocking, everyone's talking

Give all you got (give it to me)
Just hit the spot
Gonna get my girls
Get your boys
Gonna make some noise

Rowdy
Gonna get a little unruly
Get it fired up in a hurry
Wanna get dirrty
It's about time that I came to start the party
Ooh sweat dripping over my body
Dancing getting just a little naughty
Wanna get dirrty (oh, oh)
It's about time for my arrival

Here it comes, it's the one
You've been waiting on
Get up, get it up
Yup, that's what's up
Giving just what you want
To the maximum
Uh oh, here we go (here we go)  
 
You can tell when the music
Starts to drop
That's when we take it
To the parking lot
And I bet you somebody's
Gonna call the cops
Uh oh's, here we go's (here we go)
 
Ohh ooh ohh, yeah yeah...
 
Yo, hot damn, Doc a jam like a summer show
I keep my car looking like a crash dummy drove
My gear look like the bank got my money froze
For dead presidents I pimp like Huddy roll
Doc the one that excite ya divas (ow!)
If the media shine
I'm shining with both of the sleeves up
Yo Christina, better hop in here
My block live and in color, like Rodman hair (yeah)
The club is packed, the bar is filled
I'm waiting for sister to act, like Lauryn Hill
Frankly, it's a rap, no bargain deals
I drive a four wheel ride with foreign wheels
Throw it up
Baby it's brick city, you heard of that
We blessed, and hung low, like Bernie Mac
Dogs, let 'em out, women, let 'em in
It's like I'm ODB, the way I'm freaking
 
Wanna get rowdy (rowdy, yeah)
Gonna get a little unruly (ruly)
Get it fired up in a hurry (hurry)
Wanna get dirrty
It's about time that I came to start the party (party)
Sweat dripping over my body (body)
Dancing getting just a little naughty
Wanna get dirrty
It's about time for my arrival
 
Rowdy
Gonna get a little unruly
(Ooh oh)
Get it fired up in a hurry
(Ooh oh)
Wanna get dirrty
It's about time that I came to start the party
Ooh sweat dripping over my body
Dancing getting just a little naughty
Wanna get dirrty
It's about time for my arrival
 
Rowdy
Gonna get a little unruly
Get it fired up in a hurry
Wanna get dirrty
It's about time that I came to start the party
Sweat dripping over my body
Dance and getting just a little naughty
Wanna get dirrty
It's about time for my arrival
 
Uh, what

 

I ragazzi erano sconvolti. Sulla pista si erano riuniti in cerchio intorno alle ‘loro’ compagne che avvicinandosi a degli sconosciuti si divertivano stuzzicarli. Fino al finale che vide Elena avvinghiata a un bel ragazzo biondo e Julia ad un moro, per poi guardarsi, sorridere e allontanarsi.

Ballarono molte canzoni e quasi tutte le ragazze erano leggermente brille, ma nessuno raggiungeva i livelli di Elena.

Poi successe l’inevitabile. La canzone di Alisèe, che più aveva causato scandalo, iniziò a riecheggiare nella discoteca e con uno sguardo malizioso le ragazze si alzarono prendendo di mira un ragazzo particolare a testa.

Julia puntò decisa Yuri.

Hilary si rifiutò categoricamente di avvicinarsi a Kai per paura di farlo arrabbiare, mentre Max e Mariam si unirono ai balli. Boris era ‘accoppiato’ con una ragazza dai lunghi capelli neri boccolosi e due grandi occhi azzurri. Il prof e Emily si guardavano nervosamente intorno, così da non incrociare gli sguardi imbarazzati.

A Elena rimaneva una sola opzione: Kai. L’alcol le aveva fatto perdere qualunque freno e camminando in direzione della sua preda a ritmo della canzone, ancheggiando abbondantemente, gli fu davanti, in mezzo alla folla.

 

I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you
keep fronting (Uh)
Saying what you going
to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you
keep fronting (Uh)
Saying what you
going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)


 Si strusciava sul povero ragazzo quasi fosse un palo,. Ad ogni ‘Uh huh’ cantanto dalla suo alter ego Alisèe muoveva il bacino sfiorando il corpo meraviglioso di Kai, sotto lo sguardo invidioso delle ragazze presenti e quello voglioso dei ragazzi.

Typical
Hardly the type I fall for
I'm liking the physical
Don't leave me asking for more
I'm a sexy mama (Mama)

si abbassò fino a terra per poi risalire lentamente, sfiorando Kai,muovendo il bacino in modo circolare. Si avvicinava e si allontanva dal viso del blader,continuando a ballare.

Il resto del loro gruppo era immobile. Julia e Yuri compresi, troppo stupiti dal comportamento dei due. Elena era ubriaca, ma perché Kai, che la detestava, non si allontanava? Dopotutto non si faceva nessun problema a trattarla male, quindi perchè non volerla lasciare da sola come un'ebete sulla pista?


Who knows just how to get what I want and (Want and)
What I want to do is spring this on
you (On you)
Back up all of the things that I told you (Told you)

You been saying all the right things all along
But I can't seem to get you over here to help take this off

Prese la mano del blader facendola aderire al suo top.


Baby, can't you see?


Al see Elena avvinghiò i fianchi di Kai con la gamba, trascinandolo verso di se e buttando la testa all’indietro.


How these clothes are fitting on me

And the heat coming from this beat
I'm about to
blow
I don't think
you know



I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep fronting (Uh)
Saying what you going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep fronting (Uh)
Saying what you going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep fronting (Uh)
Saying what you going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)


Si portò proprio di fronte a Kai. La differenza di altezza che vi era tra i due era annullata dagli stivali di Elena.

You say you're a big boy
But I can't agree

'Cause the love you said you had
Ain't been put on me
I wonder

Alle spalle di Kai, la ragazza ebbe la magnifica idea di dargli una ‘strizzatina’ al sedere, facendolo sobbalzare da tanta audacia.


If I'm just too much for you
Wonder
If my kiss don't make you just
Wonder
What I got next for you
What you want to do? (Do)


Take a chance to recognize that this could be yours

Si allontanò dal ragazzo per farsi guardare completamente, continuando a muoversi sensuale.


I can see, just like most guys that your game don't please
Baby, can't you see?

Si appoggiò di spalle al blader appoggiando la testa sulla sua spalla, sfiorandogli il collo con un leggero bacio.


How these clothes are fitting on me
And the heat coming from this beat
I'm about to blow
I don't think you know

Era a pochi centimetri dal suo viso quando si staccò di colpo finendogli alle spalle.


I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep fronting (Uh)
Saying what you going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep fronting (Uh)
Saying what you going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I'm a make you loosen up my buttons babe
Loosen up my buttons babe
Why don't you loosen up my buttons babe
Loosen up my buttons babe

I'm a make you loosen up my buttons babe
Loosen up my buttons babe
Why don't you loosen up my buttons babe
Loosen up my buttons babe

I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep fronting (Uh)
Saying what you going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I'm telling you loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep fronting (Uh)
Saying what you going to do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

 

 

Per fortuna la canzone terminò. Elena aderiva perfettamente al corpo scultoreo di Kai e i loro visi erano a pochi millimetri uno dall’altro, così vicini che i loro respiri si mischiavano(….morta…), mentre un braccio di Kai le circondava i fianchi.

Kai era basito. La ragazza che ora aveva di fronte era fortunata che non fosse troppo alticcio, altrimenti non si sarebbe controllato. Dopotutto era pur sempre un ragazzo ed Elena lo aveva provocato fino al limite.

La ragazza rinsavì, visto che il ballo le aveva fatto smaltire un po’ l’alcol, e, spaventandosi da chi aveva davanti, lo fissò e mormorò un ‘Scusa’ prima di rifugiarsi nel bagno delle ragazze, seguita dalle altre.

 

Ray disse sotto voce a Max:

-Ti ricordi quando ti avevo detto che la tensione tra quei due non era di quel tipo?-

Il dracielblader annuì.

-Beh credo di aver sbagliato di grosso!-. concluse guardando l’amico russo leggermente sconvolto.

 

 

 

 

 


Traduzione:

la metto perché è importante per capire quanto sia audace Elena a ballare questa canzone con Kai. Le parti in grassetto corrispondono a quelle rosse del testo.

Ti sto dicendo di liberare i miei freni
ma tu continui ad ostacolarmi
dicendo cosa mi farai
ma non ho visto niente fin'ora (x2)

difficilmente mi piace il "tipico"
mi piace il "fisico"
non lasciarmi chiedendo di più
sono una mamma sexy (mamma)
chi sa come ottenere ciò che voglio e (voglio e)
ciò che voglio fare è saltarti addosso
dimenticando tutte le cose che ti ho detto (detto)

tu hai detto tutte le cose giuste
ma non mi sembra che questo ti aiuti
a togliere questo di dosso (qui è quando gli mette la mano sul top)
baby non capisci?
come questi vestiti mi stanno
e il calore che esce dal battito
sto per scoppiare
non penso tu lo sappia

Ti sto dicendo di liberare i miei freni
ma tu continui ad ostacolarmi
dicendo cosa mi farai
ma non ho visto niente fin'ora (x2)

tu dici di essere un grande ragazzo
ma non posso essere d'accordo
perchè l'amore che dicevi d'avere
non era per me
mi chiedo se io non sia troppo per te
mi chiedo se il mio bacio non ti faccia...
cos'ho per te adesso? cosa vuoi fare? (fare)

prenditi la possibilità di realizzare
che questo potrebbe essere tuo
vedo, come per la maggior parte dei ragazzi,
che il tuo gioco non soddisfa
baby non capisci?
come questi vestiti mi stanno
e il calore che esce dal battito
sto per scoppiare
non penso tu lo sappia

Ti sto dicendo di liberare i miei freni
ma tu continui ad ostacolarmi
dicendo cosa mi farai
ma non ho visto niente fin'ora (x2)

farò in modo che tu liberi i miei freni
liberami dai miei freni
perchè non mi liberi dai miei freni
libera i miei freni (x2)

Ti sto dicendo di liberare i miei freni
ma tu continui ad ostacolarmi
dicendo cosa mi farai
ma non ho visto niente fin'ora (x4)

 

 

La prima song è Dirrty di Cristina Aguilera, la seconda è Buttons delle Pussycat…

Ascoltate la seconda mentre leggete, così capite meglio la mia spiegazione…^^

 

 

 

 

 

 

 

 


Ringraziamenti:

Aphrodite: sai una cosa? io e la danza siamo in due galassie diverse...io ho la grazia di un autotreno...-_-...cmq ti ringrazio per le tue critiche anche se non ho ben capito se a te il comportamento di Kai piaccia o no...sono un po' tarda...



Klitya:  ho appena finito di leggere l'aggiornamento di Atlas...poi appena avrò l'inspirazione ti lascerò la mia recensione....elena reagisce in quel modo proprio perchè sotto sotto ci tiene all'opinione di Kai nei suoi confronti, essendo l'unico che ancora non l'accetta in squadra...-_-..


che ne pensate del capitolo??? Elena l'ha fatta grossa....-_-

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Capitolo 14
*** CAP 14 - UNA VISITA SGRADITA ***


 

UNA VISITA SGRADITA.

 

 

 


Elena era seduta su una delle poltrone bianche, che erano nei bagni, con la testa tra le mani.

Le ragazze entrarono. Hilary era arrabbiata con l’amica perché era a conoscenza della sua cotta per Kai. La giapponese era convinta che alla cantante non interessasse. Ma probabilmente sbagliava.

-Hilary, scusami- sussurrò la ragazza, con tono disperato, quando la vide entrare –non ho la minima idea di cosa mi sia preso-. Poi collegò.

-Yuri ha visto tutto?- si alzò di scatto ma Julia la fermò.

-Lascia perdere. Se ne è andato con un taxi- . le disse leggermente infastidita. Quella ragazza iniziava a darle sui nervi. Non doveva far soffrire Yuri!

-Ora sono nei casini…- la ragazza scosse la testa sconsolata. Le altre l’avevano seguita per ‘sgridarla’, ma vedendola così abbattuta e disperata, non poterono. Mao si avvicinò cauta a Elena dicendole:

-Vedrai che Kai capirà. Dopotutto sei brilla, no? Altrimenti non lo avresti fatto!-.

-Mao ha ragione- incalzò Emily.

-Sarà meglio che chieda scusa a Kai..l’ho messo in imbarazzo di fronte a mezza New York-.

Elena, terrorizzata all’idea di affrontare il blader, probabilmente nero di rabbia, uscì, dal bagno leggermente instabile sui tacchi.

Fuori c’erano tutti, tranne Yuri e Kai.

-Ragazzi scusatemi. Non volevo mettervi in imbarazzo. Dov’è Kai?-

-Al bancone, perché?- le chiese Max.

-Devo scusarmi con lui-. Senza aspettare che Max la fermasse, si diresse a passo spedito verso il bancone, dove vi era Kai, mentre qualcuno nell’ombra la guardava maligno.

Stava attraversando la pista. Molti ragazzi le elargivano complimenti anche spinti, che la facevano alterare.

Poi lo vide. Era appoggiato al bancone di spalle e stava bevendo una birra direttamente dalla bottiglia, sotto gli sguardi estasiati delle ragazze a lui intorno.

Doveva ammettere una cosa: nonostante fosse uno stronzo, con tanto di diploma, era davvero bello. Come pochi altri.

-Ehi guarda chi arriva- sussurrò una bionda ossigenata dalle labbra simili a due canotti all’orecchio di Kai.

Il blader si voltò è la vide camminare verso di lui, proprio come aveva fatto prima di iniziare a ballargli addosso.

Quando gli fu di fronte, le morirono le parole in bocca. Data la musica ad alto volume, doveva per forza parlargli all’orecchio e proprio non se la sentiva.

Poi prese un bel respiro e avvicinandosi, gli disse all’orecchio destro, lontano dall’udito della bionda, accorgendosi per  la prima volta che profumava di muschio:

-Puoi seguirmi? Devo parlarti-.

Lui si voltò guardandola negli occhi. Era turbata e triste. Che fosse venuta a chiedere il suo perdono?

-Non hai niente da dirmi-.

-Si invece e lo sai-.

-Se ti riferisci allo spettacolo di prima, non mi ha creato nessun problema, perché mi sei totalmente indifferente, per questo non me ne sono andato- si rivolse alla ragazza alla sua sinistra dicendo –andiamo Kimberly- e si diressero verso la pista dal ballo, mentre la bionda si voltava verso Elena ridendo soddisfatta.

La povera ragazza non sapeva che fare. Quindi optò per la cosa più stupida. Ricominciò a bere.

Dal canto suo Kai doveva allontanarsi il più possibile da lei. Non riusciva a starle accanto senza ripensare a ciò che aveva provato quando gli si era avvicinata a ritmo di quella maledetta canzone. In un primo momento aveva fatto fatica a riconoscerla, perché le luci della discoteca distorcevano leggermente i contorni delle persone, ma poi quando se la ritrovò davanti e vide i suoi grandi occhi verdi e sentì il suo profumo di fiori capì che non aveva scampo: quella dannata lo aveva preso di mira. Per fortuna era abituato a mantenere il controllo, altrimenti ora non sarebbe stato in compagnia di Kimberly, ma di Elena. Ed entrambe se ne sarebbero pentiti.

Mentre ballava con Kimberly, o meglio lei ballava intorno a lui, vide Elena e Julia salire sui cubi al posto delle ballerine. E una canzone che esprimeva i loro sentimenti in qual momento iniziò a suonare.

I see you looking at me
Like I got something that's for you
And the way that you stare
Don't you dare
'Cause I'm not about to
Just give it all up to you
'Cause there are some things I won't do
And I'm not afraid to tell you
I don't ever want to leave you confused

Dopo aver giocato un po’ con il palo sul cubo, dimostrando entrambe notevole agilità, scesero in pista, iniziando a stuzzicare un po’ di ragazzi.

Julia era molto giù per la fuga di Yuri.Aveva visto giusto: lui aveva una cotta per la sua compagna di danze. Non poteva odiare nessuno dei due. Verso di lei Yuri non aveva nessun obbligo.E come Elena si era messa ad annegare i suoi dispiaceri nell'alcool.


The more you try
The less I buy it
And I don't have to think it through
You know if I'm into you
 
I don't need a man to make it happen 

 

I get off being free
I don't need a man to make me feel good
I get off doing my thing
I don't need a ring around my finger
To make me feel complete
So let me break it down
I can get off when you ain't around
Oh!
 
You know I got my own life 

 

And I bought everything that's in it
So if you want to be with me
It ain't all about the bling you bringing
I want a love that's for real
And without that, no deal
And baby I don't need a hand
If it only wants to grab one thing
 
The more you try 

 

The less I buy it
And I don't have to think it through
You know if I'm feeling you

 

 

Si muovevano in pista in maniera impeccabile nonostante non fossero lucide, in sincronia perfetta, come se fosse una coreografia preparata.

Due ragazzi, dall’aspetto famigliare, si avvicinarono e iniziarono a ballare con loro, facendole girare su se stesse, improvvisando un sensuale passo a due.


I don't need a man to make it happen
I get off being free
I don't need a man to make me feel good
I get off doing my thing
I don't need a ring around my finger
To make me feel complete
So let me break it down
I can get off when you ain't around
Oh!
 
Let it go 
Let it go
Let it go
Let it go
 
I don't need a 
I don't need a man, I don't
I don't need a man
I'll get me through
'Cause I know I'm fine
I feel brand new
 
I don't need a 
I don't need a man, I don't
I don't need a man
I'll make it through
'Cause I know I'm fine
Without you!

 

Elena sentiva di aver già danzato con il misterioso cavaliere, ma le luci e il suo stato di ebbrezza non le permettevano di mettere a fuoco chi fosse.

I don't need a man to make it happen 

 

I get off being free
I don't need a man to make me feel good
I get off doing my thing
I don't need a ring around my finger
To make me feel complete
So let me break it down
I can get off when you ain't around
Oh!
 
I don't need a man (I'm over you) 
I don't need a man (I'm over you)
I don't need a man
(I'm without you)
(I'm over you)
 
I don't need a man 
I don't need a man
I don't need a man
 
Oh!

 

Finirono con un caschè molto teatrale.

Poi Kai sentì la voce di Max, alle sue spalle, esclamare, furiosa:

-Cosa ci fa qui quello?-

Le luci si accesero decretando la fine della serata, visto che tra un ballo e una litigata si erano fatte le 5 del mattino, e tutti poterono vedere chi fossero i misteriosi e molto bravi ballerini.

-Bro-brooklin?- sussurrò Elena, spaventata a morte.

-In persona bellezza. Vedo che non hai perso la tua bravura nel ballo. Siamo proprio nati per danzare insieme-.

Elena si liberò di lui con un violento strattone, cercando di allontanarsi. Stessa cosa stava facendo Julia cercando di liberarsi di Garland.

-Brooklin, lasciala- gli disse Max, perché il blader oscuro, aveva riacchiappato su cugina per un braccio.

-Oh il cuginetto- disse Brooklin sorridendo ironico- quindi ci sono anche gli altri BladeBreakers- e guardandosi intorno vide che i blader, con l’aggiunta di Boris, si stavano avvicinando. Il resto delle ragazze era a bordo pista, spaventate dalla presenza di quei due.

-Vista la loro rabbia e incredulità suppongo che tu non gli abbia raccontato nulla di noi due, vero Elena?-

Tutti gli sguardi stupiti si posarono sulla cantante.

 

 

 

 

 



RINGRAZIAMONTI(non è un errore di battitura..è che sono scema....):

Aphrodite: ecco adesso ho capito il tuo punto di vista e sono d'accordo con te... spero che il 'segreto' di Elena appena svelato ti abbia colpita...e non finisce qui...^^


REY: beh in fin dei conti Kai ha resistito. Le ha solo messo un braccio intorno alla vita...so che per lui e molto.. ma calcola che era leggermente alticcio anche lui...^^.. so che gli altri personaggi sono marginali, ma non è facile gestirne molti.. infatti come da mail che ti ho inviato i principale saranno pochi...^^

Klitya: anche io ti stimo fratella per le tue storie e anche io adoro aguilera...che voce ragazzi...^^...buttons...oddio l'ho sentita tante volte in passato e anche mentre scrivevo la scena per immaginare cosa poteva fare Elena a Kai..in questo capitolo, lui ha reagito come al solito, freddo e calcolato...chissà cosa farà ora che ha visto il suo nemico numero uno....



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Capitolo 15
*** CAP 15 -L'AMARA VERITA'. ELENA E BROOKLIN. ***


 

 

L’AMARA VERITA’. ELENA E BROOKLIN.

 

 

 

-Eh pensavo che gli avessi detto che siamo stati insieme per più di un anno- confessò Brooklin, trattenendo la ragazza per il polso. Con uno strattone la tirò a se e con la mano libera le accarezzò la guancia:

-Sei ancora più bella di come ti ricordavo…-

Con uno schiaffo, allontanò la mano di Brooklin e riuscì a raggiungere Max.

-E’ inutile che scappi. So che non puoi stare senza di me. Alla fine tornerai comunque. Allora perché aspettare?- allargò le braccia pronto ad accogliere la ragazza. Questa gli si avvicinò sorridendo, sotto gli sguardi spaventati e allibiti di tutti.

Quando gli fu di fronte, prima che lui potesse anche solo sfiorarla, lo colpì in viso con uno schiaffò.

-Questa è la mia risposta. Sparisci dalla mia vista- con la mano dolorante, si fece largo tra la folla, sotto lo sguardo di Kai, e uscì dal locale.

 

Poco tempo dopo le limousine vennero a prenderli. Tutti erano in religioso silenzio. Chi perché stupito dalla rivelazione della serata, chi come Julia leggermente sconvolta dal ritrovarsi tra le braccia di Garland, cioè colui che aveva quasi ucciso il suo Yuri.

Arrivarono a casa di Elena, la quale si tolse gli stivali e senza guardare nessuno ne parlare, corse fino alla sala di danza dove sbatté a porta e diede libero sfogo al suo dolore.

Al loro rientro trovarono Yuri ad attenderli in salotto. Gli spiegarono la situazione e il ragazzo confessò che Elena gli aveva già raccontato la sua storia con Brooklin.

Stava per alzarsi, così da raggiungerla per consolarla, quando Hilary lo bloccò.

- Fermati. C’è Julia che ha davvero bisogno di te. Lei è caduta nelle grinfie di Garland -.

Yuri spalancò la bocca inorridito e si fiondò verso la camera della spagnola.

La trovò seduta a terra appoggiata al letto. Piangeva silenziosa.

-Julia…- sussurrò Yuri. La ragazza appena lo vide si alzò di scatto e si gettò tra le sue braccia, in lacrime. Caddero in terra entrambe. Julia si ritrovò tra le gambe piegate di Yuri, mentre lo abbracciava stretto chiedendogli ‘scusa’ in continuazione.

-Non è colpa tua, né di Elena-.

-Yuri, lei…sigh..era la sua ragazza…di Brooklin!!-.

-Lo sapevo già. Lei me lo aveva raccontato quando il litigio con Kai l’aveva sconvolta. Julia non chiedermi di odiarla perché non posso. Quando vi racconterà la sua storia capirete…-

Mentre Yuri consolava la ragazza accarezzandole i lunghi capelli biondi, Elena era sola al buio nell’aula di danza. Guardava i giardini della sua villa attraverso le vetrate, senza vederle. Pensava a Brooklin. I suoi capelli arancio e i suoi occhi azzurri l’avevano attirata subito così come i suoi modi gentili, il tono della sua voce e il suo modo di ballare con lei. Il rumore della porta che si apriva la fece voltare. E si ritrovò davanti Kai.

-Se sei venuto a insultarmi, fa pure- disse abbassando la testa – dopotutto oltre ad essere un totale disastro come amica e compagna di squadra, sono pure l’ex di chi ti ha quasi ucciso-, sussurrò troppo spaventata da quella verità.

-Scendi in salotto e spiegaci- con questo messaggio telegrafico, Kai uscì dalla sala e si diresse verso il primo piano, senza aspettare che Elena lo seguisse.

Vederla ballare in quel modo con Brooklin, lo aveva turbato. Si capiva da come si muovevano che erano in sintonia. C’era una tale complicità nei loro movimenti, che Kai aveva subito intuito che tra quei due c’era stato qualcosa.

Ma lo sguardo terrorizzato che Elena aveva rivolto al suo nemico di sempre, lo aveva profondamente scosso. Nello sguardo della ragazza c’era la stessa paura che aveva durante il loro secondo litigio.

In salotto c’erano tutti, muniti di una bella cioccolata calda, in attesa di sentire il racconto di Elena.

La ragazza entrò titubante nella sala, subito affiancata da Max. Yuri invece non se la sentiva né di lasciare Julia da sola né di avvicinarsi a lei. Vederla ballare con Kai lo aveva offeso e ingelosito e anche se vedeva la tristezza negli occhi di Elena, non riusciva a perdonarla così in fretta.

 

-Mi dispiace per quello che è successo oggi-, esordì inchinandosi a tutti- e non solo. Devo delle scuse a tutti per il mio comportamento troppo frivolo. Io non sono così. Questa è la mia maschera. La maschera della ragazza superficiale che si diverte a stuzzicare e prendere in giro tutti con la sua ironia-.

Prese un bel respiro e poi si rivolse a Yuri, che stringeva Julia, terrorizzata dall’accaduto:

-Devo chiedere scusa soprattutto a te, Yuri, e a te Julia. Se non ti avessi spinta a ballare con me, Garland non ti avrebbe sfiorata- si rivolse infine a Kai e Hilary- mi scuso anche con voi. Hilary sai il motivo delle mie scuse, mentre Kai te le devo perché avevo giurato di mantenere le distanze da te, ma non ho mantenuto la promessa-.

Si sedette su una delle poltrone e iniziò il suo racconto:



FLASH BACK

LICEO SUPERIORE WASHINGTON DI CHICAGO, CLASSE TERZA. SECONDO QUADRIMESTRE.

-Ehi Elena, sai che oggi arriva un nuovo compagno?- le chiese la sua vicina di banco.

- E chi sarebbe, Cathleen?-

-Dicono sia un campione di quello strano sport che pratica anche tuo cugino che vive in Giappone -

-Il Beyblade?-

-Esatto-

Le chiacchiere delle due furono interrotte dall’ingresso del preside:

-Ragazze, vi presento Brooklin Masefield-.*

Uno splendido ragazzo dai capelli arancioni e dagli occhi azzurri fece il suo ingresso, suscitando risolini e commenti da tutte le ragazze, tranne una seduta in fondo, che aveva lo sguardo perso nel vuoto, fuori dalla finestra.

-Bene, Brooklin siedi pure in fondo, di fianco a Elena-

Sentendo il preside pronunciare il suo nome, guardò nella direzione del ragazzo e ne restò affascinata.

FINE FLASH BACK



-Fu così che conobbi Brooklin- continuò la ragazza –divenne il mio migliore amico. Ci confidavamo tutto. Fino a quando non decise di invitarmi al ballo di fine anno-.

 

FLASH BACK

-Ma perché inviti me?- chiese incredula Elena, al suo migliore amico –hai una fila di ragazze, anche le più popolari, che venderebbero l’anima al demonio pur di essere invitate da te!-

-Non mi importa- le aveva risposto Brooklin, prendendole una mano e baciandola – tu sei l’unica con cui voglio stare…-

FINE FLASH BACK



-Da quel momento Brooklin smise di essere il mio migliore amico e divenne ufficialmente il mio ragazzo, incurante dei commenti e delle battute di tutta la scuola-.

La ragazza bevve un sorso d’acqua che Max le stava porgendo e poi continuò:

-In quel periodo stavo lentamente ascendendo al successo con il mio alter ego Alisèe. Ho creato quel personaggio per due motivi: primo per continuare con la mia vita da ragazza normale, secondo perché se nessuno sapeva che ero io a cantare potevo fare ciò che volevo sul palco. La storia con Brooklin procedeva alla grande. A scuola tutti erano convinti che lui mi avesse mollata per Alisèe, ma ovviamente non era la realtà. Nonostante i nostri impegni, io con i concerti e lui con gli allenamenti di Bey, ci vedevamo spesso-.

Sospirò - Ne ero davvero innamorata. Lui era così gentile e premuroso nei miei confronti. Aveva pazienza, anche se magari arrivavo con un’ora di ritardo ai nostri appuntamenti, per via di qualche impegno..- abbassò lo sguardo e continuò –poi iniziarono i problemi. Poco prima del campionato in cui lo avete conosciuto, iniziò a cambiare. Divenne aggressivo e poco socievole. E…- guardò Max che intervenne in suo aiuto

-E iniziò a maltrattarla…- tutti guardarono Elena che con lo sguardo basso, tremava al ricordo del dolore provato.

 

FLASH BACK

-Piantala di starmi addosso- le urlò Brooklin iracondo, voltandole le spalle.

-Ma non ci vediamo da un mese! Possibile che non te ne importi?- la ragazza gli sfiorò il braccio e lui, voltandosi, la schiaffeggiò talmente forte da sbatterla a terra con il labbro spaccato.

Brooklin resosi contro di ciò che aveva fatto, si chinò sulla ragazza scusandosi e accompagnandola in ospedale.

FINE FLASH BACK


-Quella volta mentì per la prima volta a mia madre. Per coprire il ragazzo di cui ero così stupidamente innamorata, le dissi di essere caduta dalle scale-.

-I maltrattamenti durarono fino allo scontro finale della Bega contro i BladeBreakers. Io ero già rimasta sconvolta per la sorte toccata a Yuri Ivanov della Neoborg, che era finito in coma dopo uno scontro con Garland. Ma ero convinta che Brooklin non avrebbe mai fatto una cosa del genere- si voltò verso Kai che non aveva smesso di fissarla una sola volta - ma mi sbagliavo. Dopo lo scontro con Kai, vedendo uno degli amici di mio cugino, ridotto in quello stato, capì che dovevo reagire. Raccontai tutto a mia madre che decise di allontanarmi da lui e ci trasferimmo qui, a New York-.

-E’ passato più di un anno da quando non lo incontravo. Fino a stasera…-

 

E poi sentirono un rumore di qualcosa che sbatteva contro la porta d’ingresso.

 

 

 

 

Ringrazio: Aphrodite (grazie per avermelo detto, mi era sfuggito), Klitya (anche io adoro Brooklin, ma è perfetto come cattivo),Itilgwen(bentornata),REY, giuly_the princess (eh si erano proprio fidanzati...), Pilatigirls( grazie per il vostro supporto.

Scusate lo schifo di ringraziamenti ma la mia testa esploderà tra 5...4...3...2...1...0...morta

Elenasama







* ho cercato in internet e ho trovato questo come cognome originale di Brooklin spero sia corretto.

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Capitolo 16
*** CAP 16 -IL BACIO DI BROOKLIN. KAI IN COLPA. YURI COMPRENDE ***


 

IL BACIO DI BROOKLIN.  KAI IN COLPA. YURI COMPRENDE.

 

 

 

 

-Elena, esci immediatamente!- la voce di Brooklin giunse chiara e forte dal giardino.

La ragazza terrorizzata, si nascose dietro Boris.

Max le si avvicinò e le disse: -aspetta qui. Ci pensiamo noi.-

Tutti i ragazzi presenti si diressero in giardino, pronti ad affrontare Brooklin, in compagnia dei suoi amici Garland, Mystel e Crusher.

-Oh guarda tutti le schiappe del bey sono venuti ad accoglierci..- disse ironico Garland –non vedo la spagnola caliente con cui ho ballato però…-

-Sta lontano da lei bastardo- rispose Yuri.

-Ehi Ivanov. Peccato che tu stia bene, altrimenti la spagnola sarebbe mia-.

-Andatevene-.

Una voce femminile li fece voltare tutti verso l’ingresso. Elena era in piedi sulla soglia e fissava Brooklin con sguardo omicida.

-Elena, tesoro! Siamo venuti a prenderti. Dopotutto sei sempre stata parte della squadra dei Justice 5. Ma soprattutto sei sempre stata di mia proprietà-

-Senti pel di carota, chiudi quella fogna!- urlò Boris in direzione di Brooklin.

-Lascia perdere, lui capisce solo un linguaggio: il beyblade-.

Elena estrasse dalla tasca posteriore dei calzoncini, il caricatore di lancio dove vi era già fissato Alicanto.

-Elena, Elena. Non voglio battermi con te. Voglio solo che tu torni al mio fianco-.


Elena, nonostante fosse scalza, si diresse a passo sicuro verso Brooklin, camminando sulla ghiaia. Per la seconda volta guardò in quegli occhi azzurri ricordando tutte le volte che ne aveva visto la pazzia al loro interno. Quando gli fu a pochi centimetri, gli disse con tutta l’ira che aveva dentro:


-Ti ho già spiegato che tra noi è finita!!- e cercò di colpirlo con uno schiaffo, ma Brooklin le bloccò prima la mano destra, e quando alzò la sinistra anche quella, per poi trascinarla verso di se, causandole tagli sui piedi a contatto con la ghiaia. E poi fece quello che non doveva fare. La baciò.

Nel momento in cui Brooklin appoggiò le sue schifose labbra su quelle di Elena, Yuri finalmente comprese.

 

Nessuno doveva toccarla. Ora comprendeva la sua gelosia, così diversa da quella che aveva nei confronti di Julia quando la immaginava tra le braccia di Garland. Elena era la sorella che non aveva mai avuto. E come tale doveva proteggerla.

 

Yuri si avvicinò come una furia a Brooklin. Elena cercava di liberarsi in tutti i modi da quel bacio disgustoso, ma il ragazzo era troppo forte.

 

La ragazza era in panico. Lacrime salate iniziarono a scendere dai suoi tristi occhi verdi, fino a quando non sentì che l’abbraccio non voluto di Brooklin veniva sciolto.

 

Si ritrovò seduta a terra e prima che sbattesse la testa, due braccia la sorressero. Era troppo confusa e spaventata per rendersi conto che Yuri aveva aggredito Brooklin alle spalle per staccarlo da lei, che in stato di shock, era stata letteralmente presa al volo da qualcuno.

Poi le immagini divennero più chiare e alzando lo sguardo vide il mento e il viso del suo sostenitore.

 

-Kai…- sussurrò tra il sorpreso e il grato prima di svenire.

 

-Kai lasciala. Ci penso io a lei- gli disse Max.

 

Il dranzerblader lasciò che l’americano gliela portasse via dalle braccia. Quando la vide inerte tra le braccia del cugino, finalmente capì le parole di Max:

 

FLASH BACK

-Tu non sai cosa hai fatto, Kai- disse Max con le lacrime agli occhi.

-Si invece le ho detto quello che pensavo-.

-Stai zitto! Tu non hai idea di chi le hai ricordato comportandoti così!-.

- Max per favore spiegaci- disse Takao, scosso per il comportamento dell’amico che credeva di conoscere.

- Non posso lei non me lo perdonerebbe-.

L’americano uscì dalla sala con la testa bassa e fermandosi davanti a Kai gli disse:

-Quando scoprirai cosa le è successo ti pentirai di averla trattata così-.

FINE FLASH BACK

 

 

Ora capiva le parole del compagno di squadra. Aggredendo Elena in quel modo si era comportato esattamente come Brooklin.Non c’era stato bisogno di colpirla fisicamente, perché le sue parole le avevano fatto molto più male di qualunque schiaffo.

 

-Max- Kai chiamò il compagno a bassa voce, che si voltò,triste come mai l’aveva visto –mi dispiace-. E senza aggiungere altro se ne andò, lasciando Max sbigottito dalle parole appena sentite.

 

Yuri e gli altri dopo aver preso a pugni i non benvenuti Justice 5, che se ne erano andati proclamando vendetta, erano rientrati. Per fortuna i genitori di Elena erano fuori città per lavoro, altrimenti la madre si sarebbe spaventata.

 

Mentre Hilary medicava il sopracciglio tagliato del russo, Kai rientrò in salotto.

-Come sta?- gli chiese subito Yuri.

-E’ svenuta. Ora è con Max-.

-Povera ragazza…- Julia, passato lo shock, stava aiutando Hilary a medicare i gloriosi combattenti –innamorata di un mostro…-

 

-Un po’ come te..- scherzò Boris che subì la vendetta della ragazza quando lei gli passò il disinfettante sulla ferita alla mano, premendo un po’ troppo.

 

-Stai bene ora, Julia? – le chiese Yuri titubante.

 

-Si, va molto meglio-.

-Perdonami avrei dovuto essere lì..-.

 

-Non ti preoccupare. E’ ovvio che tu te ne sia andato vedendo Elena e Kai ballare insieme. Dopotutto lei ti piace,no?- chiese la spagnola tristemente.

-Non nel modo che credi tu-. Senza spiegare altro Yuri si alzò e si diresse verso la sua camera. Aveva bisogno di una doccia e di una dormita.

 

-Ehi ora che ci penso, Elena era ferita ai piedi!- dichiarò Mao che stava medicando il labbro di Ray.

-Oddio hai ragione. Vado subito a medicarla-. Hilary prese il disinfettante, il cotone e le garze. Ma Kai la fermò.

-Glieli porto io- disse, telegrafico come al solito, prendendo i medicamenti dalle mani della ragazza.

 

Hilary si sentì morire. Era la prima volta in assoluto che Kai si preoccupava per qualcuno.

 

-Ah finalmente…- esordì Takao, lievemente ferito allo zigomo destro –un po’ di senso di colpa ha preso anche Kai…era ora-

 

-Cosa intendi dire?- gli chiese Hilary

 

-Beh dopo quello che ha passato Elena per colpa di Brooklin, mi sembra giusto che Kai si penta per come l’ha trattata,no?-

 

Hilary annuì. Takao aveva ragione. E poi mentre la luce dell’alba di un nuovo giorno,entrando dalla grande vetrata, gli illuminò il viso sorridente, iniziò a pensare a quanto il suo amico fosse diventato carino.

 

Kai bussò alla porta di Elena e la trovò sola, seduta su una sedia, con i piedi doloranti appoggiati al parapetto del balcone sul quale si trovava.

- Dov’é Max?- le chiese, uscendo sul terrazzetto.

-Credo sia andato a recuperarmi qualcosa da mangiare e bere. Non ho ascoltato una parola di quello che ha detto…- gli rispose atona la ragazza.

-I tuoi piedi-le disse il blader, impacciato.

-Si sono carini, anche se un po’ troppo grandi per una ballerina- ribatté ironica.

Eccola che ritornava a prenderlo in giro.

-Devi medicarli. Ti sei tagliata con i sassi del viale. Vista la tua grande intelligenza di uscire scalza…-gli disse ghignando ironico.

 

-Uff…- sbuffò imbronciata la ragazza –lascia lì tutto…che ci penso dopo. -

 

-Mi spieghi come pensi di disinfettarti da sola?-

 

-Dimentichi che sono snodabile- la ragazza alzò la gamba fino al viso, provocandosi una fitta di dolore al polpaccio –ahia..- .

 

Kai si accorse che era anche escoriata sui polpacci e sulla parte posteriore delle cosce. Probabilmente se li era provocati prima che lui la prendesse al volo, evitandole di picchiare la testa.

 

-Oh…- fu l’unica cosa che riuscì a dire la ragazza –non pensavo di essere ridotta cosi male..-

 

-Vieni- Kai rientrò in camera, seguito da una barcollante Elena, e si mise a bordo del letto –sdraiati a pancia sotto-.

 

-Non ho la minima intenzione di restare alla tua mercé da sola…- gli rispose la ragazza incrociando le braccia sul petto.

 

-Datti una mossa, o ti lascio da sola e ti arrangi!-.

 

Sbuffando la ragazza obbedì agli ordini e si sdraiò.

 

Ma dov’era Max quando serviva? Se quello stupido fosse stato lì, l’avrebbe medicata lui e non Kai!

-Guarda come cavolo ti sei ridotta- le disse il blader arrabbiato, sfiorando le escoriazioni sul polpaccio, facendo rabbrividire Elena.

-Senti ero sconvolta, semi ubriaca e non capivo cosa stavo facendo…non sono in vena di prediche-.

Kai decise che per una volta era meglio non ribattere. Sapeva che la ragazza fingeva di star bene in sua presenza. Se in quel momento fossero entrati Yuri o Max, sicuramente si sarebbe alzata di scatto, dimentica del dolore alle gambe, e lo avrebbe abbracciato, piangendo a dirotto.

Iniziò a disinfettarle la pianta dei piedi, visto che era quella più malridotta.

Le passò il cotone imbevuto di disinfettante. La povera Elena non sapeva se piangere per il bruciore o ridere per il solletico che Kai le provocava. Optò per la seconda ipotesi, soffocando le risate nel cuscino.

-Ora mi spieghi perche ridi? Sei masochista e ti piace il dolore?-.

-No..ma mi fai solletico…ahahaha- e scoppiò di nuovo a ridere, più forte di prima, tanto che Kai, continuò a disinfettarle i piedi solo per sentire la sua risata cristallina.

Passò ai polpacci che fasciò completamente includendo anche la pianta dei piedi.

E poi arrivò la parte più difficile. Le cosce. Il pezzo di gamba che quella sera più volte aveva sentito appoggiato al suo corpo, era li, sfregiato, in attesa di essere medicato.

Poi pensò ‘Dannazione io sono Kai Hiwatari! Non mi fermeranno di certo un paio di cosce. Anche se sono un gran bel paio di cosce’

-Hai intenzione di guardarmi le cosce e il culo ancora per molto oppure vuoi continuare a medicarmi?- la voce ironica e divertita di Elena lo riportò alla realtà.

-Sai a me che m’importa delle tue cosce e del tuo culo flaccido!-

Elena farfugliò qualcosa contro il cuscino.

-Hai detto, scusa?-

-Ho detto che probabilmente preferisci le gambe e il sedere di qualcun’altra…-.

-E di chi se posso saperlo?-.

-Della bionda in discoteca-.

Kai avvicinò il viso all’orecchio di Elena, e le sussurrò:

-Non sarai gelosa di me, vero?-

La ragazza si voltò, alzandosi di scatto e ritrovandosi il viso di Kai a pochi centimetri.

‘Quanto è bono…’ quando si rese conto di cosa aveva pensato, arrossì visibilmente, ma gli rispose:

- Tse! Io gelosa di te? Nemmeno tra cent’anni..piuttosto sposo Boris!-

-Si si va bene..ora voltati che finisco- disse il blader divertito dal rossore sulle sue guance.

Mentre Kai le medicava le cosce, ancora in imbarazzo, la ragazza si addormentò, cullata dal tocco delicato del ragazzo e stanca per tutto quello che aveva passato, e non sentì il lieve bussare.

Hilary si ritrovò a guardare il grande amore della sua vita, in ginocchio sul letto di Elena, chinato sulla stessa, mentre medicava le ferite sulle cosce.

La cantante era addormentata.

-Hilary…- la voce di Kai la fece rinsavire – cosa c’è?-

-Oh…ehm…volevo solo dirti che se vuoi abbiamo preparato del caffè e qualcosa da mangiare-.

-Sveglio Elena e scendo-.

Hilary annuì incapace di dire altro e uscì mesta dalla camera.

Kai sapeva già da tempo che la ragazza aveva una cotta per lui. Ma aveva preferito evitare di affrontare il discorso con lei: non voleva vederla piangere. Detestava quando le ragazze piangevano.

Si chinò su Elena per svegliarla e sentì il sussurro, pieno di dolore, uscire dalle sue labbra:

 –Brooklin…-.

Nonostante tutto quello che gli aveva fatto, continuava a pensare a lui. Ma non erano affari suoi. Se le piaceva soffrire, non era un problema suo. Scosse la testa, e chiamandola di nuovo, la svegliò.

-Mmm?- fu l’unica cosa che riuscì a dire Elena.

-Alzati, ti devo fasciare le cosce…-.

La cantante cercò di alzarsi, ma il dolore era davvero troppo. Così Kai le porse entrambe le mani, la tirò su e mentre lui si chinava per finire la medicazione, lei si sorreggeva sulle sue spalle. ‘Le sue larghe spalle’ pensò la ragazza.

-Cerca di non prendere il vizio. Non avrai più queste attenzioni da parte mia. Lo sto facendo per evitare infezioni, visto che Max non torna più-.

-Lo so lo so…tu mi detesti e mi odi. E in più adesso ti faccio anche schifo perché me la facevo con… lui- concluse atona, incapace di dire il suo nome.

Kai non rispose. Le sollevò le gambe, facendole perdere l’equilibrio, ma prima che cadesse le sorresse la schiena, prendendola in braccio.

- Co-cosa diavolo fai?- gli chiese Elena, agitandosi e cercando di liberarsi.

-Ti porto di sotto, così puoi mangiare qualcosa-.

-Posso camminare-.

Kai sbuffò e le disse –non sei riuscita nemmeno ad alzarti dal letto, quindi stai zitta e goditi queste mie attenzioni, visto che, come ti ho già detto, non si ripeteranno più-

-D’accordo- disse Elena, allacciando le braccia intorno al collo del ragazzo e lasciandosi trasportare in sala.

 

 

 

RINGRAZIAMENTI:


giuly_the princess: anche in questo capitolo i sensi di colpa di Kai si fanno sentire...così impara...e poi, bravo schiavetto medicala!!! ^^ cmq chiamami pure Ele-chan!!!


itilgwen: eh si elena se l'è vista brutta con Brooklin. In bocca al lupo per lunedì!

 

Pilatigirls: si Brooklin (anche se in realtà mi piace) è da far fuori qui! Ma dopotutto dove lo trovavo un cattivone figaccione se non lui? ^^^^

klitya: anche io, come già detto alle Pilatigirls, adoro Brooklin! ma era perfetto come bello e dannato, non credi? So che picchiare Elena non è nel suo stile....però Elena mica poteva avere una storia con Garland...è osceno!!!^^

 

Come potete vedere un Elena/Kai moment. Ma non vi preoccupate sarà solo provvisoria questa pace tra i due!!

 


mini spoiler:

 

-Guarda che la posso portare anche io- gli disse stizzito Yuri.

-No, Cappuccetto Rosso. Tu hai altro da fare-

 

 

Elenasama

 


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Capitolo 17
*** CAP 17 -LA SOFFERENZA DI HILARY ***


 

LA SOFFERENZA DI HILARY.

 

 

 

 

 


Hilary era molto turbata da ciò che aveva visto.

Era fermamente convinta, felicemente tra l’altro, che Kai non fosse per nulla attirato da Elena. Anzi che la detestasse. Era convinta che il suo ‘amore’ fosse al sicuro rispetto a quello delle altre ragazze i cui rispettivi ‘fidanzati’ ogni tanto si lasciavano andare a sguardi languidi verso la star.


Mentre aveva questi pensieri in testa, Mariam uscì dalla stanza che divideva con Julia.


La blader vide la faccia di Hilary e le chiese, preoccupata:

-Hilary, tutto bene?-.

La castana sobbalzò, per poi rispondere:

-Oh, Mariam, scusa non ti ho sentita arrivare. Tutto bene non proprio vista la serata.. o meglio la mattina…-.

-Sicura sia solo quello?-.

-Si, si non ti preoccupare troppo…-.

La blader dello Squalo aveva capito che c’era altro che la turbava e voltandosi, sentendo delle voci che bisticciavano, comprese cos’era..

 

Elena in braccio a Kai.

Impossibile.

Aveva le allucinazioni.


Si passò le mani sugli occhi per schiarirsi la vista e finalmente si convinse che ciò che vedeva era realtà.


-Sposta quella mano più in su! Mi stai toccando il sedere!-.

-Te l’ho già detto che il tuo sedere non è di mio gradimento-.

-Visto che è così, allora non ti costerà togliere la mano da lì!-

-Certo che mi costa! Se la tengo lì è perché ho la presa più salda-


A quella risposta Elena non seppe ribattere e bofonchiò un ‘maniaco’ , che Kai preferì ignorare.

 

-Ciao Mariam, hai per caso visto un fantasma?-.

 

La cantante aveva visto Mariam che guardava nella loro direzione con sguardo tra il terrorizzato e il curioso.

 

-No, ma vedo te in braccio a lui e penso di essere impazzita-

-Non ti preoccupare, è solo una cosa temporanea. Da domani ritorneremo a litigare e insultarci..- la rassicurò Elena.

-Ci puoi contare- incalzò Kai, ghignando diabolico.

 

 

I due si allontanarono continuando a battibeccare. Una mano toccò la spalla di Mariam, facendola sobbalzare.

-oh sei tu Max- .

-Stai bene? Hai una faccia..-

-se avessi visto ciò cui ho assistito io avresti la mia stessa faccia-.

 

Kai ed Elena, varcarono la soglia della sala da pranzo e quando gli altri li videro in quella posizione, smisero di parlare e di mangiare (Takao ovviamente).

Il più incredulo era Yuri. Li guardava con la bocca e gli occhi spalancati, lasciando la fetta di pane tostato con marmellata, a mezza strada verso la sua bocca.

-Non ci credo- l’unico che riuscì a parlare fu Boris –una ragazza ha fatto capitolare Kai! Chiamate le tv e i giornali. Dobbiamo dare la notizia- .

-Non dire cazzate, idiota! L’ho accompagnata qui perché, da stupida qual è, si è ferita alle gambe e non riesce a camminare- detto ciò adagiò, con poca delicatezza, Elena sulla prima sedia libera, causandole una smorfia di dolore.

-Stai attento, Kai. Le hai fatto male- lo rimproverò Ray.

Il blader dell’aquila rossa alzò le spalle come dire ‘chi se ne frega’ e si allontanò il più possibile dalla ragazza.

Elena non aveva aperto bocca. Credeva che la loro ‘tregua’ sarebbe durata almeno fino il giorno dopo, ma Kai non l’aveva sopportata per più di un’ora.

-Come stai?- le chiese Mao, sinceramente preoccupata.

-Bene, prima che un certo rozzo mi sbattesse sulla sedia. O dannazione si è riaperta una ferita sulla coscia-.

Sulle garze immacolate si stava aprendo una rosa rossa.

-Kai sei un cretino- gli urlò Mao, ma il ragazzo sembrava totalmente indifferente ai suoi insulti.

Era tutta una finta. Appena aveva visto il sangue di Elena imbrattare le garze, il suo cuore aveva mancato un battito. Era proprio un idiota!

Hilary lo osservava e sapeva. Lui ignorava una cosa su di lei. Gli anni passati a osservarlo, le avevano reso note tutte le micro espressioni facciali che il blader assumeva. E quando Elena si era lamentata della ferita, le labbra del russo si erano leggermente contratte in uno scatto e ciò significava solo una cosa: preoccupazione e disappunto. Ormai era chiaro come il sole: Kai era in ansia per quella ragazza. E probabilmente il motivo poteva essere che si era invaghito di lei.

La ragazza si alzò, non riuscendo più a sopportare tutta quella gente.

Elena la vide e capì al volo che Hilary aveva frainteso ciò che era successo tra lei e Kai.

Avrebbe tanto voluto seguirla e una persona intuì il suo desiderio.

-Avanti ti porto da lei- le disse la voce burbera di Boris prima di sollevarla dalla sedia, sotto lo sguardo truce di Yuri, che aveva paura che la poca grazia dell’amico potesse farle male.

Hilary aveva indossato il cappotto e ora si ritrovava su una delle panchine del giardino.

Poi sentì due voci avvicinarsi. E vide Elena in braccio a Boris che la prendeva in giro dicendo di mangiare meno, visto quanto pesava.

-Finalmente ti ho trovata-.

Il ragazzone adagiò Elena piano sulla stessa panca di Hilary e si allontanò.

-Perché sei qui?- le chiese un pochino acida la giapponese.

-Allora avevo visto giusto. Ce l’hai con me, a morte. E capisco il perché. Ma torno a ripeterti che Kai non mi interessa-.

-Ma tu interessi a lui-.

-Non dire cazzate, Hilary. Sai benissimo che lui mi detesta. E poi ora sa che sono anche la ex del suo peggior nemico!-

-Lui non ti detesta. Per la prima volta da quando lo conosco, si è realmente preoccupato per qualcuno. Dovevi vedere la sua faccia mentre Brooklin ti baciava e tu piangevi perché non riuscivi ad allontanarti. E poi appena ti ha visto cadere, ha anticipato tutti e ti ha presa al volo, come se fosse la cosa più naturale del mondo-

-Hilary secondo me stai costruendo dei castelli in aria- la interruppe Elena –fidati tra me e Kai non c’è ne ci sarà mai nulla…io non ho più intenzione di affezionarmi a qualcuno. Dopo quello che mi ha fatto Brooklin, sono un po’ restia ad avere storie di quel tipo-.

-Come mai ti sei fidata subito di Yuri? Era l’unico oltre a Max a sapere tutto…-.

-Non so…era un po’ come confidarsi con un fratello maggiore. All’inizio lo trovavo carino e ci ho anche fatto qualche pensierino sconcio, visti i suoi capelli rossi, ma poi, ragionando ho capito che il sentimento che mi lega a Yuri e pura e semplice…come dire..fratellanza!!-.

- Ma sei ancora innamorata di Brooklin?-.

-No certo che no…dopo quello che mi ha fatto passare, ciò che provo nei suoi confronti è il disgusto più profondo. Non posso dire di odiarlo perché non ne sarei capace. E poi sinceramente provo un po’ di pena per lui, perché se è diventato così non è solo colpa sua. In una cosa ci assomigliamo io e lui. Entrambe abbiamo indossato una maschera per proteggerci e per farci accettare dagli altri. Ti confesso che invidio Kai. Lui si presenta esattamente così com’è, senza maschere. Non gli importa di essere odioso. E’ per questo che non ci sopportiamo. Io vorrei tanto essere me stessa, ma non ci riesco perché la paura di essere ferita ancora, è troppa. Sembro una ragazza così forte, vero? Eppure non lo sono per niente…-.

La ragazza abbassò lo sguardo mesta

-E quando ho visto Brooklin, ho capito appieno quanto fossi vulnerabile e fragile-

-Elena, non puoi biasimarti per aver paura di fronte a Brooklin. Lui ti ha fatto del male sia fisico sia mentale!- la rincuorò Hilary.

-Posso farti una domanda?- chiese Elena alla sua nuova amica.

-Certo!-.

-Tu non ti sei accorta del cambiamento di Takao verso di te?-.

-In che senso?-.

-No niente..se non ti sei accorta di nulla probabilmente sono io che mi faccio strane idee. Bene, ora ci siamo chiarite, ma come torno indietro?-

-Aspettami vado a chiamare qualcuno- Hilary si alzò e si diresse a passo svelto verso l’abitazione.

Mentre la brunetta si allontanava Elena disse, apparentemente al vento:

-Non è educazione ascoltare di nascosto i discorsi privati!-

Poi gli alberi poco lontani dalla panchina su cui era seduta si mosse e ne uscì Yuri, leggermente imbarazzato per essere stato beccato.

-Cappuccetto non pensavo fossi un maniaco spione..- gli disse sorridendo Elena.

-Stavo passeggiando e vi ho sentite parlare di me e ho deciso di fermarmi. Quindi io sarei un fratello per te?-

-Si, Yuri-

-Bene perché io considero te mia sorella…- il russo le sorrise radioso. Si guardarono sorridendo fino a quando Yuri riprese a parlare:

-Comunque ne hai sparate di cazzate a Hilary -.

-Eh?- chiese con la faccia a punto interrogativo la ragazza

-Si, ciò che dicevi su Kai…sei davvero convinta che non potrà mai esserci nulla tra di voi?-

- Yuri, sei scemo? Io e Kai non sopportiamo di stare nella stessa stanza per più di un’ora! Come credi che faremmo a stare insieme?-

-Sai non ho mai visto Kai preoccuparsi per qualcuno come per te stasera-.

-Probabilmente ha solo avuto pena, visto che anche lui ha sofferto a causa di Brooklin. E forse lo ha fatto per quel poco di senso di colpa che sente per avermi trattata proprio come avrebbe fatto il suo peggior nemico-.

-Tutto questo mi sembra strano…-.

Sentirono dei passi, seguiti da una voce seccata:

-Ma se c’è Ivanov con lei perché sei venuta a chiedermi di aiutarla?-.

-Kai, prima Yuri non c’era!-

Hilary, accompagnata da niente di meno che Kai, era ritornata dalla sua missione di ricerca portantino.

-Hilary, ma con tutte le persone che c’era di là proprio lui dovevi chiamare?-

-A dir la verità sono tutti rinchiusi in sala a vedere i tuoi video musicali e l’unico disponibile era lui-.

-Non sono di certo interessato a veder ballare quella merda di Brooklin -.

Elena non li stava ascoltando. Doveva fermare la visione di quei video. Tutti avrebbero visto quanto lei e Brooklin fossero in sintonia e non voleva!

-Devo andare subito!-. Si alzò di scatto ma una fitta di dolore alla coscia con la ferita riaperta la fece risedere subito.

-Dannazione!-.

-Ehi perché ti agiti così?- le chiese incredulo da tanta agitazione, Yuri.

-Tu non hai idea di cosa stiano vedendo quelli-.

-Che cosa?- le chiese Kai, improvvisamente incuriosito.

-Stanno vedendo la mia storia d’amore, se così si può chiamare, con Brooklin tramite dei video musicali-.

Appena sentì queste parole, Kai si avvicinò e, senza chiedere il permesso, la prese in braccio, sollevandola senza sforzo.

-Guarda che la posso portare anche io- gli disse stizzito Yuri.

-No, Cappuccetto Rosso. Tu hai altro da fare- e con un gesto del capo indicò alle spalle di Yuri, dove Julia stava passeggiando, chiacchierando con Ozuma.

Yuri sgranò gli occhi azzurri e poi con uno sguardo omicida si diresse a passo sicuro verso la ‘coppietta’ per porre immediatamente fine al corteggiamento di quel dannato Ozuma.





RINGRAZIAMENTI:



Pilatigirls: Sfighez5...ahahaha sto ancora ridendo per quel soprannome!! Se avete finito con il voodoo della bambola di Garland potreste prestarmela? Così mi diverto un po'....avete visto che carino Yuyu geloso di Juilia quando l'ha vista con quell'osceno di Ozuma?



giuly_the princess: eh si Kai, come al solito è il polaretto, quello all'arancia che è il mio preferito...Elena dovrebbe cantargli la canzone della pubblicità.In questo capitolo sono troppo divertenti quando battibeccano!! ^^ E poi Kai che chiama Yuri con il soprannome affibbiatogli da Elena? Non ha prezzo!

 

 

Mini Spoiler, tanto per torturarvi un pochino!

-Perché guardi me?-.

-Per vedere quanto tutto questo ti disgusta-.

Il blader spalancò i suoi magnifici occhi ametista. Era sorpreso dalla risposta della ragazza. Perché la sua opinione per lei era così importante?

-Kai, lasciami qui. Si capisce cosa pensi solo guardandoti in faccia. Mi porterà Max a letto-.

 


Faccio i miei complimenti a tutte le studentesse che hanno finito la scuola e sono state promosse. Per chi fosse stato silurato: don't worry la vita va avanti. Basta impegnarsi di più, ve lo dico per esperienza personale.

Un grosso in bocca al lupo (Wolborg) per chi ha gli esami. Qualunque essi siano: terza media, terza superiore, maturità e università, sono tutti complicati per chi deve farli, ma poi la soddisfazione di riuscire vi ripagherà della fatica!!!

 

 

Elenasama

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Capitolo 18
*** CAP 18 - LA DICHIARAZIONE. KAI TURBATO. ***


 

LA DICHIARAZIONE. KAI TURBATO.

 

 

 


 

Hilary seguiva Kai con Elena in braccio, ascoltando i loro battibecchi.

-Riesci almeno a stare ferma? Già sei pesante, se poi ti agiti in continuazione, finirò col dovermi operare per il mal di schiena-.

- O su non essere tragico. Se non riesci a reggermi a che ti servono tutti quei muscoli sulle braccia? Per conquistare le povere donzelle ignare della tua stronzaggine?-

-Ah ah…no, servono a torcere il collo alle galline come te-

Il loro botta e risposta poteva essere divertente per un osservatore esterno, ma non per Hilary. Lei conosceva Kai da anni e lui non si era mai preso tanta confidenza con nessuno, ne avevano mai scherzato così apertamente. Anche perché lei non aveva il coraggio di dare del rammollito a Kai o di comportarsi come Elena. Teneva troppo a quel poco di rapporto che avevano per rovinarlo con una parola di troppo.

Quando varcarono la soglia d’ingresso, Elena si irrigidì sentendo le note di una canzone a lei nota. La stessa che le aveva fatto re-incontrare Brooklin.

-Ehi. Stai bene?- le chiese Kai vedendola sbiancare. La ragazza annuì non avendo la forza di rispondere. Alle loro spalle Hilary aveva visto il cambiamento di Elena ed era terrorizzata da ciò che poteva succederle una volta entrati nella sala.

La musica era a tutto volume. La bella voce di Alisèe/Elena echeggiava chiara tra le mura della stanza.

Il video era di una Elena più piccola. Intorno ai 15 anni. Nel video Elena e Brooklin stavano scherzando tra loro seguendo le parole del testo. E in più quella canzone era la stessa con cui Brooklin si era avvicinato alla ragazza, in discoteca.

-in questo video non eravamo ancora fidanzati- spiegò la ragazza a Kai, in un sussurro –gli avevo chiesto di girare con me il video per evitare di farlo con uno sconosciuto. Forse avrei fatto meglio a non chiedergli nulla-.

I see you looking at me
Like I got something for you

Elena guardava Brooklin con aria interrogativa, mentre lui sorrideva sornione. Bellissimo.


And the way that you stare
Don't you dare
'Cause I'm not about to
Just give it on up to you
'Cause there are some things I won't do
And I'm not afraid to tell you
I don't ever want to leave you confused

The more you try
The less I bite
And I don't have to think it through
You know if I'm into you

Elena si avvicinava a lui camminando nel modo che solo lei sapeva fare e dopo essergli arrivata di fronte iniziava a ballare seguendo una coreografia.


I don't need a man to make it happen
I get off being free
I don't need a man to make me feel good
I get off doing my thing
I don't need a ring around my finger
To make me feel complete
So let me break it down

Piegandosi velocemente all’indietro con la schiena la ragazza toccò il pavimento per poi risalire velocemente e allontanarsi da lui.


I can get off when you ain't around
Oh!

 


You know I got my own life
And I bought everything that's in it
So if you want to be with me
It ain't all about the bling you bringing
I want a love that's for real
And without that then no deal
And baby I don't need a hand
If it only wants to grab one thing

The more you try
The less I bite
And I don't have to think it through
You know if I'm feeling you


I due iniziarono un passo a due, lo stesso che avevano fatto in discoteca. Non c’erano dubbi: sembravano nati per ballare insieme.


I don't need a man to make it happen
I get off being free
I don't need a man to make me feel good
I get off doing my thing
I don't need a ring around my finger
To make me feel complete
So let me break it down
I can get off when you ain't around

Let it go
Let it go
Let it go
Let it go

 

 


I don't need a
I don't need a man, I don't
I don't need a man
I'll get me through
'Cause I know I'm fine
I feel brand new

I don't need a
I don't need a man, I don't
I don't need a man
I'll make it through
'Cause I know I'm fine
Without you!


 Brooklin la sollevò in aria, appoggiandosela sulla spalla, per poi farla scendere in spaccata e lasciarla ballare da sola con le sue ballerine.


I don't need a man to make it happen
I get off being free
I don't need a man to make me feel good
I get off doing my thing
I don't need a ring around my finger
To make me feel complete
So let me break it down
I can get off when you ain't around
Oh!

I don't need a man (I'm over you)
I don't need a man (I'm over you)
I don't need a man
(I'm without you)
(I'm over you)

I don't need a man
I don't need a man
I don't need a man

 

Finalmente il video era finito. Kai guardò la ragazza e vide che il suo sguardo non era rivolto allo schermo, ma bensì verso di lui.

-Perché guardi me?-.

-Per vedere quanto tutto questo ti disgusta-.

Il blader spalancò i suoi magnifici occhi ametista. Era sorpreso dalla risposta della ragazza. Perché la sua opinione per lei era così importante?

-Kai, lasciami qui. Si capisce cosa pensi solo guardandoti in faccia. Mi porterà Max a letto-.

Il dranzerblader eseguì e se andò dalla sala per dirigersi fuori. Fuori da quella casa. Lontano da quella ragazza.

Intanto nel giardino, Yuri si presentò di fronte a Julia e Ozuma.

-Ciao- disse alla ragazza –devo parlarti. Adesso-.

-Se non lo avessi capito stava già parlando con me-intervenne Ozuma, infastidito dall’interruzione del russo. Julia gli era sempre piaciuta e ora che il rosso si era preso una sbandata per la new entry dei BladeBreakers, e non poteva biasimarlo, era sicuro di avere campo libero.

- Ozuma, per favore lasciaci soli. Così chiarisco con lui una volta per tutte-.

Il ragazzo baciò la mano della spagnola, causando un’irritazione tale a Yuri che prese la ragazza per mano e la trascinò via da quel viscido.

-Ehi si può sapere che ti prende?-.

Quando furono dietro ad una siepe Yuri si bloccò di colpo voltandosi verso la ragazza che trascinava, così che questa, inevitabilmente gli finì addosso.

-Cosa cavolo ti fermi di botto?- la ragazza alzò lo sguardo stizzito verso Yuri e si bloccò. Il russo la stava guardando e sorrideva dolcemente. Ma che cavolo succedeva?Il mondo andava alla rovescia? Kai gentile con Elena e Yuri, no dico YURI, che le sorride così??

Ormai ne era certa. Prima della fine di quel campionato l’avrebbero ricoverata in manicomio.

E non era finita. Yuri, e si proprio lui, sollevò una delle sue mani così delicate e forti, e le accarezzò una guancia.

-Ma-ma che ti prende?-.

-Niente…devo parlarti, ma mi è difficile trovare le parole…-.

-Questa non è una novità per te. Riesci a parlare solo con Elena -.

-Cosa c’entra lei adesso?- le chiese leggermente stizzito il russo.

-Lei centra sempre. Dopotutto ti sei preso una bella cotta per lei no? E allora perché sei venuto da me a interrompere la mia passeggiata con Ozuma?-.

Yuri si avvicinò pericolosamente e le sussurrò:

-Sono venuto per questo- .

Il russo appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza.

Julia era sconvolta.

Julia era felice.

Julia aveva il cuore che batteva a mille.

Julia non capiva più niente, ma decise che se quella fosse stata unica occasione di provare finalmente il sapore di Yuri, non se la sarebbe lasciata sfuggire. E così rispose al bacio, allacciando le sue esili braccia, intorno al collo di Yuri e approfondendolo per sentire il suo sapore di menta avvolgerla completamente.

 

Kai era ormai giunto al cancello d’ingresso. Era anche leggermente affannato poiché il viale, se percorso a piedi, era molto più lungo di quanto sembrava in auto.

E poi sentì la ghiaia scricchiolare alle sue spalle e si voltò di scatto pronto a colpire nel caso fosse un intruso. Nella speranza fosse Brooklin, così da spaccargli finalmente quella gran faccia di merda che si ritrovava.

Aveva sempre odiato Brooklin, ma mai tanto. Dopo aver scoperto ciò che aveva fatto a Elena, una ragazza!

Chi si trovò di fronte, invece, era una Hilary piegata in due dall’affanno. Probabilmente la piccola giapponese doveva quasi correre per stare al suo passo veloce.

-Perché mi hai seguito?-.

Finalmente riuscita a prendere fiato Hilary rispose:

-Perché per la prima volta da quando ti conosco, ti ho visto turbato-.

-Mah. E da cosa sarei turbato?-

-Da ciò che hai visto. Del rapporto che c’era tra Brooklin ed Elena. E da tutto ciò che lui le ha fatto. Kai, non devi per forza nascondere il tuo turbamento per quello che Elena ha passato a causa di Brooklin. Siamo tutti scossi dal suo racconto. E lo siamo ancora di più dopo aver visto come si guardavano-.

Il dranzerblader la guardò facendo finta di non capire.

-Oh avanti. Si guardavano come se nel mondo ci fossero solo loro! Lei era sua e viceversa!-

-Io non sono per nulla turbato. Mi fa schifo pensare che Elena sia stata la fidanzata di Brooklin e che ora sia nella mia stessa squadra-.

-Sicuro sia per quello?-.

Il blader la guardò leggermente arrabbiato, come per dire di non mettere in dubbio le sue parole.

-Hai altro da dirmi?-

-Si ma non sei dell’umore giusto per sentirle. Quindi credo che rimanderò. Ciao-.

La ragazza si voltò e iniziò a correre spedita verso la villa.

Sapeva di essere un po’ cattiva, ma in fondo non poteva negare che le parole di Kai, per quanto dure nei confronti di Elena, l’avevano sollevata un po’. Elena le aveva detto il vero: lui la detestava e ciò significava una possibilità per Hilary.

 

Bugiardo. Ecco cos’era. Aveva mentito spudoratamente a Hilary. Si era vero che gli faceva schifo sapere che Elena era stata la fidanzata di Brooklin. Solo perché non riusciva a capacitarsi di quella scelta. Perché Elena che, nonostante la sua acidità e la lingua lunga, era così intelligente si era innamorata di quell’essere? Poteva avere chi voleva. In quella villa almeno la metà dei maschi presenti si sarebbe prostrata ai suoi piedi pur di avere un appuntamento con lei o solo per trasportarla in camera ora che era ferita.

 Forse perché lei era diversa da come sembrava. Lui aveva visto com’era la vera Elena.Era così fragile che per un bastardo come Brooklin imbrogliarla era stato facile. Era la ragazza terrorizzata che aveva visto tra le braccia di Brooklin quando la baciava con la forza. Era la ragazza spaventata dal video in cui vi erano loro due. Era la ragazza cui, per qualche strano motivo, interessava la sua opinione. Elena: l’unica ragazza che aveva occupato i pensieri di Kai Hiwatari per più di dieci minuti. E questo era ciò che turbava Kai nel profondo.



 

 



RINGRAZIAMENTI:

Pilatigirls: grazie infinite per i vostri complimenti...visto che Julia è riuscita nell'intento di ingelosire Yuyu??^^


giuly_red rose: anche io detesto Hilary quando tratta male takino!!! uffy!!! Poi appena vede Kai diventa tutta zuccherosa! Almeno elena è coerente! prende in giro tutti!! ^^





Spoiler:

Appena la porta si aprì Elena si volse e, pensando di trovarsi di fronte Max, spalanco la bocca e gli occhi pieni di lacrime nel trovarsi di fronte Kai.Si voltò verso la vetrata: non voleva farsi vedere così da lui.

-Se vuoi che io non ti parli e che ti eviti, dovresti fare altrettanto con me, non credi?-

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Capitolo 19
*** CAP 19 -LA CANZONE DI UN AMORE FINITO ***


 

LA CANZONE DI UN AMORE FINITO.

 

 

 

 


Mente gli altri litigavano su cosa vedere alla tv, Elena era persa nei suoi pensieri, fino a quando Julia, da poco rientrata con Yuri al seguito, non le si avvicinò.

-Ehi, stai bene?-.

La cantante sobbalzò al suono della voce della spagnola, per poi rispondere in automatico:

-Si certo, Mariam, tutto ok-.

-Vorrei tanto credere alle tue parole, peccato che io sia Julia e non Mariam. Almeno potevi chiamarmi Emily che ha i capelli chiari..-

Elena la guardò sorridendo colpevole. Poi, stupendo non poco Julia, le chiese:

-Allora Yuri te l’ha detto?-.

La spagnola arrossì fino alla radice dei suoi lunghi capelli color grano.

-Si le ho detto tutto-. Rispose una voce alle loro spalle.

Poi Elena urlò:

-Ragazzi ce l’hanno fatta!-.

Tutti, Ozuma escluso, iniziarono a fischiare e battere le mani, chiedendo a gran voce un bacio, accontentati da Julia.

Takao, stanco come mai, li osservava. Erano così felici. Lui invece doveva convivere con un amore non corrisposto.

-Ehi. Stai bene?Dov’è finito Kai?- chiese Boris a Elena, mentre gli altri erano impegnati a festeggiare la nuova coppia.

-Sto..normale…Kai se ne andato totalmente schifato, dopo il video con Brooklin- abbassò lo sguardo, per poi chiedere un favore a Boris.

 

Mentre il gigante buono eseguiva la richiesta della ragazza, questa chiese l’attenzione di tutti:

-Ho bisogno di tre ragazzi che sappiano cantare-

-Perché?- le chiese Yuri, con sguardo interrogativo.

-Perché c’è una canzone che voglio cantare, ma alcune parti sono cantante da maschi. Sono solo delle piccole frasi-.

-Io mi offro volontario- proclamò Boris, mentre inseriva il cd nel lettore.

-Anche io- si aggiunse Yuri.

-Ma sapete davvero cantare?- chiese Takao allibito.

-Vorcof, oltre al bey e alle torture ci ha insegnato anche canto e a suonare alcuni strumenti. Dovevamo essere perfetti in tutto secondo il suo pensiero malato!- gli spiegò Sergey, sedutogli accanto.

La porta si aprì ed entrò Hilary, e dietro di lei Kai.

L’unica cosa a cui pensò Takao fu: ecco appunto! Stavo giusto pensando all’amore non corrisposto…

-E il terzo è lui- proclamò Yuri.

-Il terzo di che?- chiese Kai guardandolo con sguardo vagamente omicida.

-Il terzo a cantare con noi-.

-Nemmeno per idea-.

-oh avanti Kai. Facciamo così, se canti con noi, giuro che ti starò lontana e non ti rivolgerò la parola per i prossimi tre giorni-.

Kai guardò Elena per vedere se fosse sincera. Lo era, anche se nel suo sguardo c’era un altro sentimento che non era riuscito a decifrare.

-Se queste sono le condizioni, accetto- proclamò il dranzerblader, senza vedere l’ombra di tristezza che attraversò gli occhi di Elena, che non sfuggì a Max. Ormai era ora di parlare con la sua cara cuginetta.

Boris schiacciò play e le note lente di una canzone echeggiarono nella sala. Una canzone triste, su un amore finito e il dolore di una donna sola.


Yuri: Turnaround
Elena: every now and then I get a little bit lonely and you're never coming around
Boris: Turnaround
Elena: Every now and then I get a little bit tired of listening to the sound of my tears
Kai: Turnaround
 

Il russo dagli occhi ametista aveva un’altra cosa magnifica: la voce, chiara e forte.


Elena: Every now and then I get a little bit nervous that the best of all the years have gone by.
Every now and then I get a
little bit terrified and then I see the look in your eyes

Yuri: Turnaround bright eyes

La voce di Yuri invece era molto alta per essere quella di un ragazzo.


Elena: Every now and
then I fall apart

Elena chiuse gli occhi e mentre immagini di momenti con Brooklin le passavano davanti intonò:


And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight

 

Mentre i quattro cantavano anche il resto dei presenti, che conoscevano la canzone, facevano da coro.

La ragazza guardò Kai dritto negli occhi per cantare:


Once upon a time I was falling in love
But now I'm only falling apart
There's nothing I can do
A total eclipse of the heart

Once upon a time there was light in my life

Kai+ Elena: Now there's only love in the dark
Nothing I can say
Total eclipse of the heart

Kai: Turnaround bright eyes

Elena: Every now and then I fall apart
Kai: Turnaround bright eyes
Elena: Every now and then I fall apart


Le voci dei due ragazzi si mischiavano alla perfezione. Elena distogliendo lo sguardo da quello ametista che aveva di fronte continuò.


And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do, I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks..
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight

Once upon a time I was falling in love

Kai+ Elena: Now I'm only falling apart
There's nothing I can do
Total eclipse of the heart ..
Total eclipse of the heart..
Elena: A Total eclipse of the heart ..

Kai: Turn around bright eyes*

Tutti erano leggermente sorpresi per la voce di Kai. Ma nessuno quanto Elena.

-Allora oltre ad avere una lingua tagliente hai anche una bella voce-

Il blader la fissò e le rispose:

-Io ho cantato ora lasciami in pace, come hai promesso-.

La ragazza lo guardò per un po’ prima di sorridere mesta e dire sottovoce:

-Ah si scusami- poi rivolgendo lo sguardo altrove, per evitare di guardarlo ancora chiese –chi mi porta a letto, per favore?-.

-Ci penso io, my Darling- le rispose pronto il suo caro cuginetto, che prendendola in braccio le sussurrò- così parliamo un po’ come ai vecchi tempi-.

 

I due cugini furono seguiti da Kai. Era stanco e voleva dormire per cercare di dimenticare un po’ quella nottata. Senza volerlo sentì Max che chiedeva a Elena:

-Vuoi andare lì vero?-.

-Si ne ho bisogno. Sai che conosco solo un modo per buttar fuori tutto-.

Sotto lo sguardo indagatore di Kai, i due salirono al secondo piano, senza fermarsi nella camera della ragazza.

Decise di seguirli. Voleva capire cosa significavano le parole dei due. Si sentiva uno spione, ma era davvero troppo curioso.

Giunto davanti alla porta della sala di danza, senti Elena, seduta a terra, che diceva:

-Max, metti la base-.

Una base molto ritmata echeggiò nelle pareti della sala:


Seems like just yesterday
You were a part of me
I used to stand so tall
I used to be so strong
Your arms around me tight
Everything, it felt so right
Unbreakable, like nothin' could go wrong
Now I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hanging on

Here I am, once again

I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

I told you everything

Opened up and let you in
You made me feel alright
For once in my life
Now all that's left of me
Is what I pretend to be
So together, but so broken up inside
'Cause I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hangin' on

Here I am, once again

I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

Swallow me then spit me out

For hating you, I blame myself
Seeing you it kills me now
No, I don't cry on the outside
Anymore...
Anymore...

Here I am, once again

I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

Here I am, once again

I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

 

La canzone e la base terminarono, lasciando rimbombare solo i singhiozzi di Elena, leggermente ovattati dall’abbraccio di Max.

Kai aveva ascoltato attentamente la canzone della ragazza. Nonostante parlasse di occhi castani, lui sapeva che era per nascondere al mondo che Alisèe soffrisse per amore.

Sentirla piangere in quel modo gli stringeva il cuore. Poi sentì dei passi, si nascose e vide Max uscire dirigersi al primo piano.

Kai per la prima volta era indeciso. Non sapeva se entrare per vedere come stava o se andarsene lasciandola sola.

Sentiva ancora i suoi singhiozzi. Ormai era senza fiato talmente era profondi e sofferti. Era stata molto brava a fingere di star bene di fronte a tutti. Solo Yuri, stranamente legato alla ragazza da una connessione a lui sconosciuta, probabilmente si era accorto della sua vera sofferenza.

Decise di entrare.

Appena la porta si aprì Elena si volse e, pensando di trovarsi di fronte Max, spalanco la bocca e gli occhi pieni di lacrime nel trovarsi di fronte Kai.Si voltò verso la vetrata: non voleva farsi vedere così da lui.

-Se vuoi che io non ti parli e che ti eviti, dovresti fare altrettanto con me, non credi?-

-Finiscila-.

Lei si voltò verso di lui con sguardo interrogativo e leggermente adirato

-Senti non ti ho chiesto di venire a consolarmi. Perchè dovrei smettere di sfogarmi?-

-Non dicevo di finirla in quel senso. Piantala di fingere. Piantala di far finta che stai bene. Non c’è bisogno di farsi credere invincibili-.

-Eppure tu fai così-.

-Appunto. Visto che mi detesti dovresti fare l’esatto opposto di ciò che faccio io-.

-Io non ti detesto. Sei tu che non sopporti me!-. Senza dar a vedere la sorpresa di quella risposta, Kai ribattè:

-E vorrei ben vedere. Sempre a prendere in giro tutti. Sempre a trovare un modo per mettere in imbarazzo! Come potrei sopportarti?-

-Hai ragione!- gli urlò contro, avvicinandosi – allora spiegami come faccio…- le lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi verdi

-A fare cosa?-.

-A lasciarmi tutto alle spalle. A lasciarmelo alle spalle. Voglio solo smettere di star così male. Voglio tornare a respirare. Voglio tornare a essere quella che sono. La mia maschera di ragazza scema e civetta serve a proteggermi dal resto del mondo- ormai piangeva senza nessun ritegno. Alzò il suo sguardo bagnato verso quello ametista di Kai, in attesa di una risposta

-Sfogati finche non ti riterrai soddisfatta. Piangi, urla e, se necessario, spacca tutto-.

-Vorrei solo spaccare la sua faccia!-

-Per quello sono pronto a darti una mano- ribatté arrabbiato Kai.

-Mi dispiace per quello che ti ha fatto- gli sussurrò, sfiorando una cicatrice particolarmente visibile sull’avambraccio muscoloso di Kai.

Lui ritrasse il braccio, non perché seccato dal contatto, ma perché quello sfiorare gli aveva riempito la schiena di brividi. Vedere quella ragazza, all’apparenza così forte, ridotta così per una persona ignobile quale era Brooklin, lo mandava su tutte le furie e gli veniva una gran voglia di prenderla, stringerla e proteggerla da tutto.

Un attimo.

Lui, Kai Hiwatari, voleva davvero abbracciare una ragazza per consolarla?

Elena intanto si era allontanata da lui, interpretando il suo gesto come un modo gentile per dire: mi dispiace per te, ma stammi comunque lontana perché non ti sopporto. Si stava asciugando le lacrime quando sentì una presenza alle sue spalle, ma non aveva il coraggio di girarsi.

-Voltati- la voce di Kai era perentoria, ma lei non ce la faceva. Sapeva che lui era vicino, troppo. E la sua vicinanza non le permetteva di ragionare lucidamente.

-Non lo ripeterò più quindi fallo-.

Prese il coraggio e si girò.

Si ritrovò davanti a pochi millimetri dal suo naso, il collo di Kai.Il ragazzo sentiva il suo respiro, reso irregolare dai singhiozzi, solleticargli la gola.

Prima che lei potesse dire o fare qualunque cosa sentì. Sentì la muscolose e forti braccia di Kai avvolgerla intorno alle spalle e stringere.

Elena non sapeva cosa fare. Era immobile tra le braccia di Kai.

Lo stesso Kai che pochi minuti prima la voleva lontana.

-Perché?- riuscì a chiedere in un sussurrò.

-Perché adesso ho voglia di fare così-.

La ragazza sbuffò al che Kai fece per allontanarsi dicendo:

-Beh se ti da fastidio me ne vado-

Elena strinse la maglia di Kai tra le mani e soffiò:

-Rimani ti prego…-.

-Perché?-

-Perché adesso ho voglia di stare così-.

Legati in un abbraccio non si accorsero dei grandi occhi che li guardavano allibiti da uno spiraglio della porta.

 

 

 

 

 

 

 

 


Le canzoni di questo capitolo sono:

Total Eclipse of the heart di Bonni Tyler, ma cantata dal Glee Club del telefilm Glee.


La seconda invece è Behind this hazel eyes di Kelly Clarkson.


Pensare a Kai,Yuri e Boris che cantano mi ha fatto morire dal ridere!!! ^^

Ringraziamenti:


Klitya: forse avevi ragione sulla canzone...però ci ho pensato solo ora che lei era un po' troppo piccola per quella canzone.Spero che tu apprezzerai quelle di questo capitolo...sono forse più azzeccate.Per le mancate recensioni don't worry. Elena si è ferita perchè Yuri, allontanando Brooklin da lei l'ha fatta cadere col sedere a terra e si è ferita con la ghiaia...cmq non sono poi così gravi...infatti si riprenderà presto...Hilary..beh sinceramente non mi dispiace come personaggio, però il fatto di mantenere le distanze con Kai non mi va molto giù. Ok che lui è freddo e distante, ma per conquistarlo dovrebbe lasciarsi andare di più nonostante la vergogna...^^



Darkangel91: che bello una nuova lettrice! Grazie per i complimenti.Aspetto un altro tuo commento su questo capitolo ^^


giuly_the princess: elena e brooklin si sono conosciuti a scuola capitolo 'L'amara verità. Elena e Brooklin' c'è il flash back del loro incontro. Come ho già detto a Klitya, Hilary non mi dispiace del tutto come personaggio, infatti come dice Klitya stessa fa ridere con takao e daichi, ma è troppo molle! Proprio come dici tu! Su se vuoi uno come Kai devi essere forte e stronza al punto giusto!!^^



Spero che il capitolo sia di vostro gradimento


Spoiler


-io non le creerò nessun problema. Non mi interessa per niente. Te lo dico per l’ultima volta: senso di colpa-.

Senza aggiungere altro entrò nella sua stanza, sbattendo la porta e fiondandosi sul letto.



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Capitolo 20
*** CAP 20 -IL PIANO DI ELENA.UN PROBLEMA DI TEMPO ***


 

IL PIANO DI ELENA. UN PROBLEMA DI TEMPO.

 

 

 

La persona che guardava quell’abbraccio sentì dei passi avvicinarsi e decise di nascondersi.

La testa bionda di Max spuntò dalla cima delle scale ed entrò sicuro nella sala di danza. Per poi bloccarsi alla scena che si ritrovava davanti.

Kai stringeva Elena. Ma non cercava di ucciderla, soffocandola, come si poteva pensare dato l’odio tra i due. Lui la stava..consolando. Le stava permettendo di bagnare e sporcare con il trucco sbavato la sua maglietta.

-Oh my God….- sussurrò Max. Peccato che nella sala vuota e silenziosa il sussurro divenne udibile.

Appena sentì la voce del cugino, Elena sollevò la testa dal petto di Kai, anche se controvoglia. Era da tanto che non si sentiva così protetta e così bene vicino a un ragazzo. Poi, ripresa la lucidità capì cosa stava facendo.

Lei era tra le braccia di Kai. Lo stesso Kai che non la sopportava e la detestava. Alzò lo sguardo ancora umido, tumefatto dal trucco sfatto e incredulo. Lui la stava guardando. E poi lo vide. Un piccolo sorriso.

-Perché ridi?-

-Sto sorridendo perché sembri un panda-.

Immaginarsi se non doveva rovinare un così bel momento. La ragazza sbuffò e sciolse l’abbraccio, rabbrividendo per la mancanza di calore che la invase.

-Perché ti allontani?Non ti sarai offesa per così poco- .

-Voltati-.

Max era lì. Con la bottiglia dell’acqua in mano e la bocca spalancata, nella copia perfetta dell’Urlo di Munch.

-Ma-ma.. non capisco..tu la odi..perchè?-

Il dranzerblader a quella semplice domanda si spaventò. Perché l’aveva stretta a se e consolata? Non lo sapeva. O forse si, ma non poteva essere così. No. Ebbe un’idea per spiegare tutto: senso di colpa.

-Senso di colpa, nient’altro-.

Detto questo, senza guardare la ragazza alle sue spalle se ne andò, lasciando la povera Elena triste e con lo sguardo basso.

-Cugina tutto bene?-

-Beh prima che aprisse bocca si. Pensavo fosse venuto perché aveva iniziato a considerarmi almeno una compagna di squadra, ma come al mio solito mi sono solo illusa-.

Max osservò bene la cugina. E vide che la solita ombra che le offuscava lo sguardo era tornata. Eppure quando lei e Kai si erano guardati prima di sciogliere l’abbraccio, era sicuro che fosse sparita.

 

 

Il biondo dopo aver accompagnato la cugina in stanza, si stava trascinando verso il suo alloggio, quando vide Kai che saliva le scale. Era davvero stanco, dopotutto erano le 9 del mattino! Erano ormai 24 ore che non chiudeva occhio. Ma aveva intenzione di chiedere una cosa al suo misterioso compagno di squadra.

-Sei ancora sveglio?- gli chiese.

Il dranzerblader lo fissò senza rispondere. Sapeva perché Max era li. Poteva, come della cugina del resto, sembrare un po’ superficiale come ragazzo, ma in realtà era un ottimo osservatore e sapeva fare riflessioni profonde.

-Cosa vuoi?Voglio andare a letto-.

 -Perché hai mentito a mia cugina?-

-Io non mento mai-

-Si come no!Senti dimmi le cose come stanno! Io non voglio più vedere mia cugina crollare per un ragazzo troppo stupido che non la apprezza! Non voglio più essere chiamato alle due di notte per correre in ospedale sentendomi dire che aveva tentato di togliersi la vita-.

Max si morse la lingua.

Questo doveva essere un segreto.

Dannazione alla sua parlantina senza freno.

-Ha tentato il suicidio?- chiese Kai sottovoce.

Il dracielblader annuì, aveva le lacrime agli occhi al ricordo della sua cuginetta in quel letto di ospedale, col viso cinereo.

-io non le creerò nessun problema. Non mi interessa per niente. Te lo dico per l’ultima volta: senso di colpa-.

Senza aggiungere altro entrò nella sua stanza, sbattendo la porta e fiondandosi sul letto.

Max scuotendo il capo si diresse verso la sua camera,troppo stanco per riflettere, dove, appena toccato il cuscino con il capo, crollò.

 

Elena nella sua stanza, nonostante il dolore alle gambe e la stanchezza, non riusciva a prendere sonno.

Ma possibile fosse ancora così ingenua da credere che Kai iniziasse ad affezionarsi a lei? La storia con Brooklin non l’aveva resa meno cieca di fronte ai sentimenti altrui?

Per la prima volta da quando lo aveva conosciuto e incrociato lo sguardo ametista, nei suoi occhi c’era una luce diversa. Non la solita freddezza. Il viola dei suoi occhi le era sembrato più caldo.

Ma da stupida qual’era si era illusa che quel ‘caldo’ fosse l’inizio di una pacifica convivenza. Almeno quello. Invece lui era stato chiaro, con la sua solita voce tagliente: solo senso di colpa.

E fu così che ricominciò a piangere, ma ora non capiva bene il perché di quelle lacrime.

 

 

Per la fortuna di tutti il giorno, già nato da nove ore, era un sabato.

Tutti i giovani presenti dormirono della grossa.

La prima a svegliarsi, verso le quattro del pomeriggio, fu Elena. Appena aprì gli occhi, cercò di alzarsi con cautela e si accorse, felice, che riusciva a stare in piedi e camminare anche se lentamente.

Si diresse in bagno, dopo aver recuperato un cambio, e si fiondò nella vasca da bagno. L’acqua calda le sciolse i muscoli delle gambe allenate dalla danza e anche le ferite ‘tiravano’ meno.

Nell’acqua calda iniziò a pensare. Cercava di capire il comportamento di Kai. Un attimo prima era pronto ad abbracciarla e consolarla e un attimo dopo la trattava come al solito dicendo che il suo gesto era dovuto al senso di colpa. Era così contraddittorio e complicato che le faceva venire mal di testa. Mentre canticchiava una canzone, spazzolandosi i capelli di fronte allo specchio, senti un lieve bussare. Non poteva essere Max, perché lui sarebbe entrato come una furia urlando – GoodMorning, my ray of sunshine!-.

Indossando l’accappatoio si diresse verso la porta e aprendola si trovò davanti Takao, che alla vista di Elena vestita così divenne rosso come i capelli di Yuri.

-Ciao Takao. Hai dormito bene?-

-Ehm..ehm…s-si…t-tu?-.

-Si, anche io. Hai bisogno di qualcosa ?-.

-Ehm si, avrei bisogno di parlarti-.

-Avanti entra-.

Il giapponese, ancora in imbarazzo, entrò nella camera di Elena. Era molto simile a quelle delle altre ragazze, solo che lei aveva anche un piccolo salotto con un divano tre posti, due poltrone, un tavolino e una tv moderna.

-Accomodati. Io mi vesto e torno-.

Elena si eclissò in bagno e Takao iniziò a guardarsi intorno, fino a quando lo sguardo non cadde su un portafoto, reso visibile da un raggio di sole che rifletteva sulla cornice argentata.

Si avvicinò e vide che la foto ritraeva Elena e Brooklin con i visi tanto vicini che i loro nasi si toccavano, che sorridevano radiosi.

In quella foto Elena era così diversa. Ora Takao sapeva com’era il vero sorriso della ragazza. E fino ad ora non l’aveva ancora visto. Anche Brooklin in quella foto sembrava un altro. Non vi erano ombre né sul suo viso né nei suoi occhi azzurri, limpidi e raggianti.

-Ehi Takao, bella quella foto, vero?-.

Il blader si voltò verso la ragazza uscita dal bagno che si stava frizionando i capelli con un asciugamano.

-Oh scusa Elena non volevo farmi gli affari tuoi-.

-Non preoccuparti, devo solo decidermi a toglierla da li. Ma siamo così felici che non riesco proprio…- la ragazza, rabbuiata, abbassò lo sguardo mesta.

Poi si riprese e chiese al dragoonblader:

-Avanti, Takao parla-.

Il ragazzo dai capelli blu era in evidente difficoltà. Non sapeva da dove iniziare così esordì con:

-Mi sono preso una cotta-.

-Bene, e per chi?-

-Prima volevo chiederti: tra te e Kai c’è qualcosa?-

-No assolutamente nulla, a mala pena ci sopportiamo. Ma questo cosa c’entra con te? A meno che tu non abbia una cotta per Kai o per me non vedo dove sia il problema-.

-Ma perché ti sei esclusa dalle possibili ‘canditate’-.

-Perché ho già un sospetto su chi sia…-

Il blader la guardò confuso, così lei proseguì:

-Castana, occhi cioccolata, solare e simpatica?Ci sono vicina?-

Takao annuì, inghiottendo a vuoto.

-In un solo nome: Hilary -.

Takao abbassò lo sguardo, abbattuto:

-E’ proprio lei, ma non credo di avere possibilità. Lei è completamente persa per Kai-.

-Ora capisco perché mi hai chiesto che rapporto c’era tra me e Kai. Se fossimo attratti l’uno dall’altra, per te il campo sarebbe libero. Furbo!-.

-Esatto-.

-Takao, non offenderti, ma non succederà mai niente tra me e Kai e fai male a sperare che si liberi di lui così. Lo sai. Quindi devi riuscire a conquistarla solo con le tue forze-.

-Ma come faccio? Lei ha occhi solo per lui. Quando le passa vicino, sospira sempre trasognata, quasi fosse passato un dio-.

Elena iniziò a ridere, immaginandosi la scena.

-Più che un dio a me sembra un demonietto….gli mancano le corna, il forcone e la coda per essere un diavoletto perfetto. Certo un diavoletto sexy, ma niente di più-.

Takao rise nell’immaginarsi Kai vestito da diavolo. E anche perché aveva intuito che almeno fisicamente il dranzerblader attirava le attenzioni della nuova compagna di squadra.

-Senti ho un’idea. Non voglio essere cattiva nei confronti di Hilary, ma non credo che Kai sia interessato a lei. Credo che a Kai interessi solo ed esclusivamente il bey-.

-Le ho già detto più volte di lasciar perdere, anche prima che mi prendessi una cotta per lei, ma non demorde-.

-Ehi Takao, ho un’idea-.

-Spara-.

-Tu dovresti chiedere a Kai di uscire con Hilary-.

-Ma sei fuori??-.

-Aspetta a impazzire, fammi finire, se lei esce con lui capirà che non è il suo tipo. Certo il ‘misterioso’ attrae parecchio, ma uscire con qualcuno che non parla non è il massimo. E poi noi usciremo con loro-.

-Mmm…sai che non è male come piano?-.

-Certo che no! Sono carina, ma non scema!-

Iniziarono a ridere talmente forte, che una persona passando di lì, si fermò per sentire di chi fossero quelle risate.

-Ma questo è Takao. Cosa ci fa in camera di Elena?- si chiese incuriosita Hilary, fino a che una porta alle sue spalle non si aprì. Kai, mezzo addormentato uscì ancora in pigiama, sconvolgendo gli ormoni della ragazza giapponese.

-‘Giorno, Kai-.

-Mmm- rispose lui, simpatico come la solito –ma chi fa questo casino?-.

-Loro- disse Hilary, indicando la porta di Elena alle sue spalle.

Kai la sorpassò e senza bussare entrò nella camera della ragazza. Quando varcò la soglia vide Elena e Takao che si sbellicavano dalle risate. Il dragoonblader aveva raccontato qualche aneddoto divertente alla ragazza, sul loro passato. E così lei aveva iniziato a ridere, seguita da Takao, fino ad avere le lacrime agli occhi.

-Vedo che vi divertite-.

I due smisero di ridere, essendosi spaventati dalla voce.

-Oh buongiorno Kai- disse Takao, alzandosi e dirigendosi verso il suo amico.

Elena invece, non lo salutò nemmeno. Non aveva dimenticato la promessa che gli aveva fatto ne la sicurezza di Kai nell’accettarla

 

 

FLASH BACK

-oh avanti Kai. Facciamo così, se canti con noi, giuro che ti starò lontana e non ti rivolgerò la parola per i prossimi tre giorni-.

Kai guardò Elena per vedere se fosse sincera. Lo era, anche se nel suo sguardo c’era un altro sentimento che non era riuscito a decifrare.

-Se queste sono le condizioni, accetto-..

FINE FLASH BACK

 

 

La ragazza sentendo su di sé lo sguardo ametista del blader, si alzò e si rinchiuse nel bagno.

-Senti ti va di andare a farci un giro?-

-Dove?-

-In città. Elena ha bisogno di un paio di scarpette nuove di danza, ma non mi va di lasciarla sola-.

-Andate voi due,no?-.

-O avanti Kai, preferirei avere anche un amico, così avrei supporto morale. Ah Elena chiederà anche a Hilary -.

Il dranzerblader rifletté un attimo. Non era male come idea, visto che doveva recuperare dei pezzi per Dranzer, anche se intuiva che ci fosse sotto qualcosa.

Elena uscì dal bagno, con i capelli asciutti e le gote arrossate dal calore del phon.

Kai la guardò, mentre lei evitava con decisione di guardarlo. Non riusciva a capire perché non lo guardasse nemmeno. Poi si ricordò della proposta che aveva accettato, la stessa che aveva spinto Elena a far finta che lui non esistesse. La stava mantenendo.

-Takao. Allora vieni?-

-Si, se non ti disturba ho invitato anche Kai, visto che verrà anche Hilary -.

La ragazza si limitò ad annuire e dopo aver messo gli stivali, uscì dicendo:

-Vado a chiederle se si aggrega-.

-Come mai ha chiesto a te e non a suo cugino?-

-Non lo so. Sono venuto per chiederle un parere e mi ha invitato-.

Kai, annuì per poi sparire nella sua camera e prepararsi.

Elena trovò Hilary nel solito salotto, intenta a bersi un the.

-Ciao Hilary-.

La castano si voltò e si trovò davanti a un Elena, molto più serena.

-Vedo che riesci a camminare-

-Si,meno male. Comunque ti va di venire con me,Takao e Kai in città? Devo andare nel negozio di Gaston per prendere un paio di scarpette nuove-

-Certo, dammi solo il tempo di cambiarmi, oggi si gela-.

-Si è vero-

Le due, chiacchierando ritornarono nelle rispettive stanze.

Kai in quel momento usciva, già pronto dalla stanza.

-Kai se vuoi in salotto c’è del caffè - gli disse gentile Hilary, che come risposta ebbe un grugnito.

-Beh simpatico. Sarà sicuramente di compagnia nella nostra visita-.

Hilary sorrise e disse:

-Si, ma lui è fatto così. Fa parte del suo fascino-.

-Fascino? A me sembra solo un antipatico indisponente-

-Fidati che se avessi bisogno di lui, non si tirerebbe indietro dall’aiutarti-

-Lo so…-

-in che senso?-

-Ieri, mentre mi disperavo come una fontana nella sala di ballo, è venuto a ..parlare-.

-Ah- le rispose Hilary e senza aspettare che l’amica aggiungesse altro, si eclissò nella sua stanza, per cambiarsi e recuperare il cappotto.

Dopotutto non aveva bisogno di sapere altro da lei, dato che aveva visto tutto in diretta.

 

 

FLASH BACK

-Dove vai, Hilary?- chiese Julia, vedendola uscire.

-Vado a vedere come sta Elena-.

In realtà voleva capire dove fosse andato Kai. Salendo velocemente i gradini che portavano alle stanze, fece appena in tempo a vederlo scomparire verso il secondo piano.

Così, commettendo un errore, lo seguì.

Lo vide spiare all’interno della sala da ballo, da dove provenivano i singhiozzi di Elena e le parole di conforto di Max.

Poi Max uscì dalla sala e sia lei che Kai si nascosero.

Lo vide indeciso sul da farsi per la prima volta in vita sua.

Intanto lei ripeteva in continuazione ‘non entrare, vai via’ quasi fosse una preghiera, che però non fu esaudita. Kai entrò e poi lei lo vide, abbracciare Elena, come non aveva mai fatto. Abbracciarla come se si aspettasse di vederla sparire sotto i suoi occhi.

Sentendo i passi di Max avvicinarsi, si nascose, e appena anche il biondino fu sparito al di là della porta ‘maledetta’ scappò verso la sua stanza, grazie a Dio vuota, dove potè piangere.

FINE FLASH BACK

 

 

Il quartetto si ritrovò all’ingresso dove Elena avvisò Alfred, il maggiordomo, che sarebbero usciti e di avvisare gli altri quando si fossero svegliati.

Salendo su una berlina grigia della Chrysler, completa di autista, si diressero verso la città, la cui skyline si vedeva in lontananza.

Ci impiegarono quasi un ora ad arrivare davanti al negozio di Gaston.

Per tutto il viaggio, Elena e Takao aveva ciarlato senza tregua, parlando praticamente di tutto. Kai invece era impegnato a guardare fuori dal finestrino, mentre Hilary ogni tanto lo osservava, stupendosi sempre di quanto fosse bello.

Appena la macchina accostò Takao e Elena scesero come due schegge, seguiti dagli altri due:

-Quei due sono uguali. Impazienti!- esordì Hilary cercando di far parlare il suo compagno

-Se lo dici tu-. Fu la risposta di Kai, prima di varcare la soglia del negozio, dove si vendeva articoli per la danza.

-Helenà, mon amour. Ti stavo aspettando…le tue scarpette sono pronte. Vuoi provorle?-

-Oui, Gaston-

La ragazza prese la scatola che il maestro francese le porgeva e sedendosi, si tolse gli stivali e indosso le scarpette, legandole in maniera impeccabile alle caviglie.

Kai seguiva i suoi movimenti con attenzione, fino a quando lei non sollevò lo sguardo e lo piantò nei suoi. Il suo sguardo era diverso. Sereno. Solo per un paio di scarpette?

La ragazza distolse lo sguardo e chiamò Gaston. Iniziarono a parlare fitto in francese e visto che non ci capiva una parola si guardò intorno. Il colore dominante nel negozio era il rosa: il rosa dei tutù,delle scarpe e di tutto ciò che riguardava la danza. Era leggermente nauseato da quel posto. Chissà se sua madre lo avrebbe apprezzato. Poi sentì la voce di Gaston tuonare:

-Razza si stupida ragozzina! Cosa diovolo hai combinoto alle tue magnifiche gambe?-

Elena per la prima volta era piccola piccola sulla sedia:

-Sono caduta…-

-Oh oui….magari dalle scale come quando ti sei spaccata il labbro oppure dalla sedia quando ti sei distorta il polso!-

Il maestro, rosso in viso, aveva abbandonato il suo stupido accento francese.

-Non pensavo fossi così cretina da ricascarci con quel, salopard!*-

-Non ci sono ricascata! E’ stato lui a trovarmi! Mentre cercavo di sfuggirgli sono caduta e mi sono ferita. Se no fosse stato per- si bloccò un attimo prima di dire il nome – qualcuno avrei anche picchiato la testa!-

Qualcuno. ‘Adesso non pronuncia nemmeno il mio nome, quella stronza!’ pensò Kai alterato.

-O mon dieu! Mon cherie…je suis désolé…pensavo che fossi tornata da lui, nonostante i bei maschioni che hai conosciuto!-

-Non tornerò mai da lui. Per me è come se fosse morto!-

-Brava! Così mi piaci- si intromise Takao.

-Ora devo provare ad alzarmi e fare qualche posizione con le scarpette. Takao sii pronto ad acchiapparmi se dovessi cadere come un sacco di patate-.

Sotto gli sguardi indagatori di Kai e Hilary, Elena si alzò titubante seguita passo passo da Takao. Provò alcune posizioni. E poi provò, sotto gli occhi stupiti di tutti ad alzarsi sulle punte. Lentamente, per evitare il dolore alle gambe, salì sulle punte, portando anche le braccia sopra la testa, in equilibrio perfetto. Non cadde né vacillò.

-Bene- disse ritornando con i piedi a terra- Gaston queste scarpette sono, superbe-.

Elena pagò le scarpette, fece per uscire, ma Gaston la fermò:

-Dolcezza, ti ricordi della coreografia, vero?-

-Si, ma Jason non ti ha avvisato?- chiese Elena, riferendosi al suo manager.

-Di cosa?-.

-O mio dio! Quel dannato lo ammazzo! Gli avevo detto di annullare qualsiasi appuntamento di Alisèe fino alla fine dei campionati!-

-Anche la coreografia per la cerimonia di apertura del Campionato Di Beyblade?-

-Certo! Non riuscirei mai a prepararla e ad allenarmi con il bey!Razza di stupido inutile manager. Ora vado e lo elimino!-

Senza attendere oltre uscì come una furia dal negozio. Molte persone la guardavano. Sembrava che le uscisse il fumo dalle orecchie tanto era arrabbiata. Gli altri riuscirono a raggiungerla poco prima che entrasse in un grattacielo, talmente alto da non riuscire a vederne la cima.

-Voi aspettatemi nella hall. Non voglio testimoni-

La ragazza aveva uno sguardo omicida. Senza aspettare la loro risposta, si fiondò verso gli ascensori per salire al ventitreesimo piano.

La sua meta: l’ufficio di Jason.

Il suo scopo: ucciderlo senza pietà.

 

 

 

 

 


 

 

 

RINGRAZIAMENTI:


giuly_the princess: grazie per essere sempre presente nei commenti...comunque non penso di far diventare 'cattiva' Hilary...non ne sarebbe capace...quei tre a cantare sono comici...^^



Manu/klitya: come già detto a giuly non trasformerò Hilary in un mostro di cattiveria....non è nel suo stile...lei si metterebbe a piangere e basta...


aphrodite: welcome back!! pensavo ti fossi stufata della mia storia....-.- Comunque grazie per avermi lasciato le recensioni in tutti i capitoli in cui non c'eri...^^...grazie infinite per i complimenti...elena e kai erano così pucciosi!!!



Pilatigirls: boris che balla hip hop...? giuro che appena riesco la leggo la vostra fic....infatti era ora che si accorgesse di come lei era in realtà...Yuri l'ha capito da un pezzo...

salopard: pezzo di m****a almeno credo...l'ho cercato su un dizionario ^^

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Capitolo 21
*** CAP 21 -JASON IL MANAGER DISTRATTO.LA SOLUZIONE. ***




 

 

JASON IL MANAGER DISTRATTO. LA SOLUZIONE.

 

 

 

 

 


L’ascensore era una scheggia ma per Elena era fin troppo lento. Se quel dannato non aveva avvisato Gaston che la coreografia era stata annullata, voleva dire che anche tutti gli altri non lo sapevano.

Presidente Daitenji compreso.

Rabbia. Rabbia. Rabbia.

Lo avrebbe preso a calci e pugni.

Razza di idiota incompetente.

 

Finalmente l’ascensore si fermò. Corse, come una furia, fino alla porta dell’ufficio di Jason. La sua dannata segretaria oca, stava parlando al telefono, con quella voce da gallina che tanto la infastidiva.

-Salve Miss Elena, ha un appuntamento con Mr Jason?-

-No è lui che ha un appuntamento con la morte, per mano mia!-le urlò la ragazza come risposta.

E senza aspettare che quella la fermasse, entrò nell’ufficio di Jason, dove lo trovò pacificamente spaparanzato sulla poltrona di pelle che si era comprato dopo il successo del concerto al Madison.

Jason era un uomo sulla trentina, dai corti capelli neri a spazzola, occhi blu e una strana mania per i cappelli di ogni tipo. Oggi indossava una tuba leopardata: oscena!

-Oh Elena, mia cara! Sono così felice di veder…- il ragazzo si interruppe, vedendo lo sguardo omicida della sua giovane star –che-che ti succede dolce caramellina?-

-Che mi succede?- urlò Elena in risposta- tu sei il manager più incompetente del pianeta! Non hai annullato la coreografia di Alisèe alla cerimonia di apertura del campionato mondiale. Mi spieghi come faccio a farla? Non ho tempo e il corpo di ballo è già in vacanza!-

Lo stava inseguendo girando intorno alla scrivania, brandendo tra le mani uno dei suoi stivali che si era tolta nella sua marcia verso l’ufficio. Era una scena comica se non si contava lo sguardo omicida e sadico di Elena.

L’uomo spalancò la bocca e si ricordò della telefonata di Elena, proprio in quel momento.

 

FLASH BACK

-Jason, non posso fare la coreografia di apertura alla cerimonia del campionato mondiale, perché come partecipante allo stesso, devo allenarmi. Ci pensi tu a disdire?-

-Certo mio dolce capo! Eseguo immediatamente!-

FINE FLASH BACK

 

Poi però aveva visto un cappello magnifico in una vetrina e …

Un colpo sulla testa lo fece rinsavire dal ricordo. Si era fermato troppo a lungo e ciò aveva permesso a Elena di raggiungerlo e colpirlo.

-Oddio, me ne sono completamente dimenticato. E ora che faccio?-

L’uomo si prese la testa tra le mani, un po’ per il dolore della scarpata un po’ per la disperazione.

-Per fortuna che io sono più sveglia di te. E ho trovato la soluzione, proprio ora- rispose Elena, ridendo soddisfatta.

 

La ragazza tornò dai suoi amici nella hall dopo una ventina di minuti.

-Non vedo sangue- esordì, stranamente, Kai.

-Faccio un lavoro pulito,io- gli rispose Elena, facendogli un occhiolino complice, prima di ricordarsi che DOVEVA ignorarlo.

Per fortuna intervenne Hilary:

-Come hai risolto? Mancano 20 giorni all’apertura del campionato. Come farai a conciliare tutto?-

-Il problema non era solo quello. La cosa più preoccupante era l’assenza del corpo di ballo, già in vacanza chissà dove-.

-E chi le sostituirà?-.

-Stasera a cena vi spiegherò tutto-.

Kai la fissava. Era davvero decisa ad ignorarlo. E questo lo infastidiva, senza sapere il perché. E poi vedeva che tra lei e Takao c’era una bella intesa. Rideva molto in sua compagnia, anche se ridere con Takao vicino era una cosa normale. Anche lui ogni tanto faticava per trattenersi dal ridere a qualche uscita del suo amico.

I quattro si diressero nel negozio di articoli per Bey, il cui proprietario era un amico e spasimante di Elena.

-Oh mio dio…sei tornata da me..- le disse appena fu entrata, prendendole una mano e baciandogliela.

Il ragazzo che li accolse era abbastanza anonimo. Castano e con gli occhi del medesimo colore, aveva i lineamenti del tipico ragazzo americano.

-Piantala Gregory - disse seccata la ragazza, sfilando con poca grazia la mano da quella del ragazzo – i miei amici sono qui per rifornirsi di pezzi per i loro bey. Sono campioni del mondo e quindi dagli il meglio, intesi?-

-Nessuno di loro due è il tuo fidanzato,vero?- chiese Gregory, soffermandosi su Kai .

-No nessuno dei due- rivolgendosi poi a Takao disse –io prendo dei pezzi per Max e Ray. Mi hanno dato una lista-.

Mentre i tre si dividevano in reparti diversi, Hilary rimase sola con Gregory. Il ragazzo si accorse solo allora di lei e la trovò subito carina.

-Ciao, tu sei una nuova amica di Elena?Piacere io sono Gregory- le disse porgendole la mano.

-Piacere, Hilary- rispose la giapponese stringendogliela.

Iniziarono a chiacchierare del più e del meno fino al ritorno di Elena.

La ragazza si accorse subito che c’era qualcosa che non andava, infatti Gregory non le si era attaccato alle caviglie appena l’aveva vista.

E poi comprese il perché e un gemito le uscì dalle labbra. Kai, giunto silenzioso alle sue spalle, le chiese, facendola sobbalzare e voltare:

-Perché quello strano verso?-

-Hilary, si è cacciata nei guai. Ora Gregory ha preso lei di mira-

-E ti dispiace?-

-Si, per lei. È appiccicoso…- poi lo guardò dura e continuò dicendo –se non ti conoscessi abbastanza, direi che stai facendo di tutto per instaurare un qualche dialogo con me. Ma viste le esperienze precedenti so che questo è impossibile, quindi ti pregherei di seguire quelli che sono i tuoi reali desideri.-

-E tu sai quali sono?- le chiese parecchio alterato Kai

-Certo li esprimi sempre molto chiaramente, no? Sei o no stato tu ad accettare la mia indifferenza per tre giorni?-.

Il ragazzo annuì.

-Bene allora mantieni la parola e forse come premio avrai la mia indifferenza eterna-.

Detto questo la ragazza si recò alla cassa.

Da dietro uno scaffale spuntò come un fungo Takao che rivolgendosi a Kai disse:

-Ha ragione, sai. È tutto il giorno che cerchi di rivolgerle la parola. Se non vuoi più che lei mantenga la parola data ieri, basta che glielo dici, no?-

-Takao, non dire assurdità, sto benissimo se non mi parla-

Il capitano lo guardò per poi alzare le spalle e sparire tra gli scaffali.

Il dranzerblader pagò i pezzi di ricambio e uscì dal negozio, aspettando gli altri all’aria fredda della Grande Mela.

 

 

******


Ritornarono a casa verso le nove di sera e trovarono gli altri, più o meno svegli, in salotto.

Hilary entrò e dopo averli salutati chiese se avessero già cenato.

-No abbiamo preferito aspettarvi. Alfred ci ha detto che Elena a cena aveva un’importante richiesta da farci-.

-Ah capisco-

Elena si affacciò nel salotto e disse, sorridendo:

-Salve a tutti, venite la cena è pronta-.

I ragazzi affamati, soprattutto Boris, la seguirono curiosi di scoprire la sua richiesta.

Mangiarono abbondantemente ridendo e scherzando. Dopo l’episodio di Brooklin, tutti vedevano Elena in modo diverso. Anche chi non la sopportava molto, come Dounga degli Scudi Sacri, ora la trovava almeno sopportabile. Più che altro ora capivano che aveva autoironia da vendere. Infatti anche se Boris le diceva di andarci piano con il dolce altrimenti sarebbe diventata una balena, lei rispondeva che doveva rimanere in piene forze per sopportare uno come lui.

Erano anche contenti nel rivederla in piedi. Camminava ancora un po’ a fatica perché le ferite tiravano, ma se la cavava.

Finito il dolce, la ragazza si alzò in piedi per avere l’attenzione di tutti.

-Allora dovete sapere che oggi pomeriggio ho scoperto una cosa preoccupante. Il mio manager incapace, che provvederò a uccidere entro breve, si è scordato di avvisare Daitenji e altri che non sarei riuscita, come Alisèe, a preparare la coreografia da esibire alla cerimonia di apertura del campionato mondiale di Bey-

-E noi che centriamo?- chiese Mao con sguardo interrogativo.

-Lunedì Gaston verrà ad aiutarmi con la coreografia tutte le mattine, ma il problema non è la mia capacità di imparare o no i passi in tempo. Il mio problema è la mancanza di ballerine-.

Tutti la guardarono sorpresi.

-Per questo chiedo ai capitani degli F-sangre di ‘prestarmi’ Julia, agli Scudi Sacri di darmi Mariam,ai White Tiger Mao e ai BladeBreakers Hilary-.

Emily, rimasta lì a riprendersi dalla nottata, sospirò sollevata.

-Emily, non ti ho esclusa per cattiveria, ma perché loro mi bastano e poi pensavo che a te non sarebbe piaciuto-

-E hai pensato bene! So che suona strano, ma grazie per avermi esclusa- le rispose la ragazza con gli occhiali, sorridendole.

-Bene. Non voglio la risposta immediata. Dovete pensarci bene, per gli allenamenti. Spero riuscirete a darmela entro domani sera. Grazie per l’attenzione-.

 

La ragazza si eclissò nella sua camera. Era stata una giornata lunga. Infinita. E poi quel dannato Kai ancora con i suoi comportamenti contradditori. Prima le dice di stargli lontano e poi cerca di iniziare un discorso. Mah.

Un bussare la destò dai suoi pensieri.

-Avanti-.

-Ciao Elena-.

-Ciao Takao!-.

Si sedettero vicini sul divano e poi Takao chiese, dubbioso:

-Ma sei sicura della proposta che hai fatto? Vada per Julia che ha studiato flamenco per anni in Spagna, ma le altre?-

-Vedrai che se la caveranno. Senti puoi chiamare anche gli altri? Così sentiamo cosa ne pensano-

-Vado, eseguo e torno- rispose il suo nuovo amico giapponese, mettendosi sull’attenti.

 

Elena decise di togliersi i jeans, canticchiando e non sentì né il bussare né la porta che si apriva. Fino a quando una voce non la fece spaventare, inciampare nei jeans e cadere picchiando il sedere.

-Ahia!-

-Devo ammettere che mi ero sbagliato sul tuo sedere. Non è poi così male-

La ragazza alzò lo sguardo dolorante verso chi aveva parlato, per trovarsi di fronte due occhi ametista.

-Takao mi ha detto di venire qui per una riunione. Non pensavo che dovessi assistere a un tuo spogliarello -.

Lui continuava a punzecchiarla, ma lei niente. Non rispondeva a nessuna delle sue provocazioni. Si alzò da sola, scansando anche la mano che gli porgeva e si mise un paio di pantaloni della tuta.

Si sedette poi su una delle poltrone, dandogli anche le spalle e appoggiando le gambe sul bracciolo, troncando ogni possibilità al blader di sederle accanto. Rimasero in religioso silenzio, fino a quando qualcuno bussò.

-Avanti-.

-Hello my ray of sunshine! I’m here just for you!-

Max entrò allegro come il suo solito, per poi accorgersi dell’aria pesante che aleggiava in camera.

I due ragazzi presenti guardavano lui. Sembrava che la stanza fosse divisa a metà. Il sole dove c’era l’americano e il pieno dell’inverno dove vi erano Kai ed Elena.

Per fortuna il resto del gruppo arrivò chiacchierando e interruppe il gelo.

-Allora ho riunito qui i BladeBreakers, per sapere le vostre opinioni. Dopotutto la nostra squadra sarà la più decimata…-

-Beh Hilary non è una blader- intervenne Takao

-Ma aiuta il prof nel raccogliere e sistemare i dati degli scontri-.

Tutti si fermarono a riflettere. Poi Kai prese la parola.

-E’ proprio necessaria questa coreografia?-

Elena lo guardò male e gli rispose:

-Se così non fosse non avrei chiesto. Il presidente non ha il tempo di chiedere a qualche cantante di sostituirmi e il pubblico si aspetta di vedere Alisèe-.

-Beh, Takao il capo sei tu- intervenne Ray –ma sappi che io sono d’accordo. Elena è a un buon livello di bey, quindi credo basterà che si alleni tutti i pomeriggi con noi-.

-Anche io,la penso come Ray – disse Kappa controllando i dati sul suo inseparabile portatile – lo dicono anche i miei dati, Elena non ha nulla da invidiare a nessuno di voi come blader-.La guardò arrossendo per il sorriso luminoso che la ragazza gli rivolse.

-Io mi oppongo- disse Kai, ignorando lo sbuffo di Elena.

-Beh io sono d’accordo, quindi siamo..cinque contro uno-

-Ehi aspetta- lo interruppe Hilary, poi si rivolse a Elena –io non credo di essere in grado di ballare al tuo livello-

-Mica farò una coreografia di danza classica…sarà un coreografia di danza moderna. Ho detto a Gaston che la preparerò io, e sarà molto semplice-.

Hilary era ancora dubbiosa, ma aveva davvero voglia di provarci. Magari era anche bravina.

-Va bene, ci sto-.

Nelle altre stanze succedeva più o meno la stessa cosa. Le squadre, interessate alla proposta di Elena, erano riunite per decidere il da farsi.

Mentre gli altri si ritirarono nelle loro camere Takao rimase con Elena, sotto gli sguardi indagatori di Hilary e Kai.

Dopo che Yuri si era messo con Julia, non aveva più tempo per lei. Questo la rattristava molto, ma non poteva biasimarlo.

Ora però c’era Takao. Con la sua innata allegria riusciva a farla ridere.

-allora, come ti è sembrata la nostra uscita?-

-Beh niente di che. Hilary se ne stava lì con l’aria trasognata a guardare il suo magnifico Kai- Takao congiunse le mani appoggiandosele al volto e sbatté più volte le ciglia, mentre Elena scoppiava a ridere.

-Sei troppo forte. Però stai soffrendo per questa situazione vero?-

-Beh…- il ragazzo abbassò lo sguardo –si, tanto. Anche perché sono certo che lui non sia per niente interessato a lei. Dopo oggi inizio seriamente a credere che il suo odio nei tuoi confronti sia un modo per tenerti alla larga ed evitare così di affrontare la realtà-

-E quale sarebbe la realtà?- chiese la ragazza alzando gli occhi al cielo, sicura che Takao avrebbe detto una cavolata.

-La realtà è che si è invaghito di te e non vuole ammetterlo!-

Elena lo guardò. Divenne rossa in viso. Non per l’imbarazzo ma perché si tratteneva dal ridere, vista la faccia seria con cui Takao aveva proclamato una tale idiozia.

-Takao….ahahahah….spiegami perché devi dire boiate!!!-

-Libera di non credermi. Poi vedremo in futuro chi avrà ragione. Tsè- concluse voltando il viso da un lato con fare sdegnoso.

-Va a letto Tako-chan!-.

-Tako-chan? Mmm mi piace Ele-chan!- (grazie a giuly_red rose).

-Anche a me Ele-chan! A domani- si salutarono con un abbraccio amichevole.

 *****

 


La mattina della domenica arrivò troppo velocemente e i nostri amici furono svegliati dall’odore di caffè e brioches che giungeva dalle cucine.

Quando arrivarono nella sala, Elena gridò:

-Papà!- e saltò al collo di un bell’uomo sui cinquant’anni, lo stesso ritratto nella foto sopra al camino.

-Elena, tesoro, mi stai uccidendo-

I due iniziarono a chiacchierare degli eventi della settimana passata, dopodiché passarono alle presentazioni. E scoprirono che il signor Edward era un grande appassionato di bey e chiese loro alcuni incontri amichevoli.

Fu durante il turno di Kai contro Yuri che suo padre si sorprese:

-Quei due sono davvero bravi. Soprattutto quello con i capelli bi-color. Non ti piace quel ragazzo Elena?-

‘E te pareva’ pensò la ragazza prima di rispondere –anche la mamma era interessata a lui, ma a me non piace! E’ antipatico, testardo, freddo e indisponente-

-Beh avete già molte cose in comune- le rispose il padre sorridendo ironico.

-Anche se fosse, non ci sopportiamo e poi lui piace a Hilary, la mia amica!-

-Ah capisco…ma se capitasse l’occasione di stare con quel ragazzo, non sprecarla. Mi piace il suo modo di fare e di combattere!-

Elena alzò gli occhi al cielo. Ormai suo padre aveva trovato il suo nuovo scopo: farsi benvolere da Kai. Infatti, appena finirono, con la vittoria di Kai per l’appunto, Edward si alzò e avvicinando al blader, gli mise una mano sulla spalla dicendo ‘bravo, figliolo’. E Kai non si scansò. Quell’uomo gli piaceva. Vedeva il suo amore immenso per quel disastro che aveva come figlia, per sua moglie e anche per il bey. Il padre ideale insomma.

 

-Ehi papà lascialo stare, vieni devo mostrarti una cosa-

Il padre seguì la ragazza all’interno. Lei gli mostrò un segno sulla porta. Il padre corrugò la fronte, preoccupato.

-E’ stato lui? Era qui?-

-Si, gli altri mi hanno difeso e protetta. Per fortuna c’erano loro. Sono solo escoriata sulle gambe. Kai non ha fatto in tempo a prendermi prima che mi ferissi con la ghiaia del viale. Ma almeno mi ha evitato una botta in testa-.

-Stai bene, tesoro?-

-Si papà, ora si. Finalmente me lo sono lasciato alle spalle-.

 

Padre e figlia rientrano in casa. Edward sarebbe subito ripartito per un altro viaggio d’affari.

-Elena, hai trovato una soluzione per la coreografia?-

-Si, anche se quell’idiota di Jason non l’ha annullata ho chiesto alle ragazze di affiancarmi e per fortuna hanno accettato. Domani inizieremo le prove-

-Bene. Io devo scappare, mi dispiace. Ah Elena ti saluta anche mamma-.

I due si salutarono calorosamente e quando Edward si congedò dagli altri, sussurrò a Kai in un orecchio:

-Te l’affido. Abbine cura-.

Il blader lo guardò confuso, per poi posare il suo sguardo ametista su Elena, che rideva per qualche battuta stupida di Boris.Ma il padre di quella ragazza non capiva? Lui e sua figlia erano su due mondi diversi. E non si sopportavano. Però non se la sentiva proprio di deludere quell’uomo e così annuì, ricevendo un sorriso in cambio.

Il padre di Elena aveva conquistato tutti. Ne parlavano bene e mentre erano impegnati, Elena si eclissò nella sala di danza. Aveva intenzione di allenarsi un po’ per sciogliere i muscoli e allentare la tensione delle ferite, ormai rimarginate. Per fortuna che erano superficiali, altrimenti sarebbe stata costretta ad annullare sul serio la coreografia, deludendo e mettendo nei guai il suo caro amico Daitenji.

Indossava un paio di leggins leggeri neri e una canotta sportiva bianca.Ai piedi aveva scelto invece un paio di Nike.

Acceso lo stereo e partì una delle canzoni di Alisèe, in duetto con un rapper di New York famoso:

 

Stando ferma alla fine della sala, opposta allo specchio si muoveva in una danza del ventre.

Rapper:

What it do babyboo

Yeah, little mama you lookin' good
I see you wanna play with a player from the hood
Come holla at me, you got it like that
Big, Snoop Dogg, with the lead Pussycat
I show you how it go down, yeah, I wanna go down
Me and you, one on one, treat you like a shortay
You look at me and I look at you
I'm reachin' for your shirt what you want me to do

 

Finito il pezzo cantato dal rapper inizio a camminare verso lo specchio, in linea retta, muovendo la testa in cenno di assenso, a ritmo degli  ‘uh huh’

 

I'm telling you to loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep frontin' (Uh)
Saying what you gon' do to me (Uh Huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I''m telling you to loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep frontin' (Uh)
Saying what you gon' do to me (Uh huh)

Typical
Hardly the type of fall for
I like when the physical
Don't leave me asking for more
I'm a sexy mama (Mama)

Si abbassò fino a terra per risalire lentamente e muoversi a ritmo del resto della canzone. Era la stessa che aveva ballato con Kai. Si vergonava ancora al pensiero di ciò che aveva fatto, ma di certo non era stato per niente male…


Who knows just how to get what I wanna (Wanna)
What I want to do is spring this on ya (On ya)
Back up all of the things that I told ya (Told ya, told ya, told ya)

 

You been sayin' all the right things all night long
But I can't seem to get you over here to help take this off
Baby, can't you see?
(See)

Si sollevò piano la canotta, scoprendo la pancia e fermandola sotto il reggiseno


How these clothes are fittin' on me? (Me)
And the heat coming from this beat (Beat)
I'm about to blow
I don't think you know

 

Si appoggiò e scivolò con le braccia alla sbarra, per poi iniziare a ballarci sopra, facendo spaccate e aggrappandosi per abbassarsi e alzarsi velocemente.

 

I'm tellin' you to loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep frontin'(Uh)
Saying what you gon' do to me (Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh)

I'm tellin you to loosen up my buttons baby (Uh huh)
But you keep frontin' (Uh)
Saying what you gon' do to me(Uh huh)
But I ain't seen nothing (Uh huh)

La coreografia fu però interrotta dallo sbattere della porta.

Elena spense lo stereo e si voltò, ansimando e incrociando le braccia al petto perché, chi l’aveva interrotta, era Kai.

-Dal poco che ho visto, posso ritenermi fortunato che tu fossi ubriaca, altrimenti i 5 minuti che mi hai fatto passare sarebbero stati anche peggio-

-Penso di essermi già scusa con te per quello che ho fatto- attraversò la sala fino ad essergli davanti – e come hai detto tu, sei fortunato che ero ubriaca, altrimenti non mi sarei nemmeno avvicinata a te-.

-Ah è vero, ultimamente preferisci Takao-.

-Almeno con lui rido. Tu sai solo essere sarcastico. Ora, se permetti, devo allenarmi, quindi esci- la ragazza indicò la porta alla sua sinistra.

Per tutta risposta Kai si sedette su una sedia in fondo.

-Cosa fai? Ti ho chiesto di andartene!-.

-Non ci penso nemmeno. Giù stanno facendo troppo casino. Le ragazze hanno voluto iniziare a provare qualche passo, sotto la guida di Julia, ma parlano in continuazione. Mi irritano-.

-E hai pensato bene di sfogare un po’ della tua irritazione sui miei nervi…non potevi rinchiuderti in camera o allenarti a bey?-

-Mi sarei anche allenato ma le sale sono tutte occupate da chi prima di me è sfuggito alle loro voci isteriche-.

-Chi di loro è caduta più volte?-.

-Hilary-.

-Oh mio dio..sarà dura..-.

- Se farai una coreografia in base alle tue capacità, non riusciranno a starti dietro-.

-Credo tu mi abbia appena fatto un complimento…- gli rispose Elena guardandolo furba.

-Bah, vedilo come vuoi- disse Kai, incrociando le braccia al petto, chiudendo gli occhi e voltando il viso da una parte –ma segui quello che ti ho detto-.

-Lo so già che dovrà essere una coreografia semplice. Senti visto che tu le hai osservate ballare un pochino, prova a dirmi dove devo abbassare il livello di questa coreografia-.

 

Elena iniziò a ballare e di tanto in tanto Kai la fermava, dicendo di semplificare un po’ alcuni passi.

‘ è davvero brava’ pensava Kai mentre la guardava danzare.

Elena dal canto suo era parecchio nervosa dal trovarsi da sola con Kai. La presenza di quel dannato dalle mille contraddizioni, la confondeva facendole perdere la concentrazione. Infatti mentre si girava verso di lui, incespicò e cadde picchiando il sedere.

Mentre Kai rideva, lei si alzò massaggiandosi la parte offesa.

-Meno male che sei atterrata sul morbido-.

La ragazza lo guardò sospettosa e chiese, da stupida quale era:

-In che senso sul morbido?-

-Beh nel senso che avendo il sedere abbondante non hai sentito male-

Nessuno aveva mai detto una cosa del genere. Anzi tutti trovavano che il suo sedere fosse bellissimo.

-Oh certo. Il mio sedere è troppo grosso. Allora sai che ti dico, va ad aiutare Kimberly a imparare una coreografia e guarda il suo di culo per tutto il tempo-.

Senza che Kai potesse proferir verbo, Elena uscì furibonda dalla sala si danza, sbattendo la porta.

 

 

 


Avviso:

rileggenodo il cap 3 mi sono accorta di un errore. Dicevo che Elena aveva 16 anni, quando in realtà ne ha diciotto. Chiedo scusa per l'errore che ho provveduto a sistemare.



Darkangel91: se non riesci a recensire tutti i capitoli, non importa. La cosa che più mi interessa è che la storia piaccia e diverta.


Pilatigirls: ho aggiunto la traduzione alla fine del capitolo. Grazie per avermelo detto. Comunque credo che significhi pezzo di m***a, o almeno così dicono i dizionari on line di francese. (Se qualcuno sa come si dice me lo faccia sapere che cambio.) Anche se il manager è sopravvissuto, ho provveduto ad iscrivere Kai all'asilo nido del mio paesino...anche in questo capitolo sempre a prendere in giro Elena.


giuly_the princess: grazie per i tuoi consigli. In un capitolo più avanti ci sarà una tua piccola idea che ho pensato di usare...spero ti faccia piacere. Si probabilmente sarà una TakaoxHilary...sono gli unici che vedo insieme....come Max e Mariam...^^


robertaLOVESTROTTOLE: BENTORNATAAAAAA!! iniziavo a pensare di averti offesa in qualche modo oppure che la mia storia ti fosse caduta...-_-....purtoppo Elena si mostra molto forte, ma è più fragile di quanto sembri, per questo vedere le reazioni di Kai così sopra le righe la feriscono molto..e poi diciamocela tutta...tra quei due c'è un certo interesse...non credi?? Confermo che Alisèe canta soprattutto canzoni di Christina Aguilera e delle Pussycat Dolls... se hai qualche canzone che ti piace dimmelo e se riesco la inserisco ^^


Spero che il papà di Elena sia simpatico....

Grazie a chi legge, a chi ha inserito la storia tra le preferite,seguite o da ricordare!!!!



Elenasama

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Capitolo 22
*** CAP 22 - COREOGRAFIA E ALLENAMENTI ***


Prima di inizare il capitolo guardate quanto sono carini

 

 

 

Ringraziamenti

Aphrodite: questo Kai proprio non sa cos'è la coerenza...^^.. è cos' irritante


Darkangel91: balleranno insieme, ma dovrai aspettare...^^


robertaLOVESTROTTOLE: Scusami, ma io Britney non la reggo...alcune canzoni ammetto che sono carine, ma preferisco di gran lunga la voce dell'Aguilera...quella di Miley Cirus l'ho sentita e non è per niente brutta...meno male che ha tolto la parrucca di Hannah Montata...^^


giuly_red rose: allora max e mariam sono praticamente insieme e più avanti gli dedicherò uno spazietto. Yuri tornerà vedrai...Felice di averti soddisfatta con il capitolo precedente..spero ti piacerà anche questo...^^

Pilatigirls: grazie per aver lasciato il vostro commento...buonanotte ^^


 

COREOGRAFIA E ALLENAMENTI.

 

 


 

Per adeguare la coreografia alle capacità delle altre, i due avevano tirato sera. Non si erano nemmeno fermati per il pranzo.

Elena, indossando dei semplici jeans e un maglioncino rosa, scese per la cena e, suo malgrado, incontrò Kai sulle scale che conducevano al primo piano.’Indifferenza, Elena’ pensava la ragazza ‘ anche se hai voglia di spaccargli la faccia, indifferenza’.

Kai la sentì scendere e si voltò, fermandosi per aspettarla. Ma lei non ricambiò il gesto. Anzi ne approfittò per superarlo, ignorandolo completamente.

‘Ma guarda questa’ pensò Kai ‘bah che si arrangi. Ho ben altro a cui pensare’.

Elena entrò in sala da pranzo e vide che le ragazze erano a terra.

-Che vi prende?- chiese, leggermente turbata.

-Ci prende che, a parte Julia, la maggioranza di noi, cade talmente tanto che faremmo prima a fare una coreografia sul pavimento- rispose Hilary, quella più impacciata, sconsolata.

-Non vi preoccupate! Gaston è un bravo insegnante. La coreografia è semplice-.

-Elena lo sarà per te..ma il nostro livello è davvero basso- intervenne Mao sconsolata.

-Andrà bene, mi fido di voi- la ragazza sorrise a tutte in modo così radioso che un po’ dell’abbattimento sparì.

-Cosa dobbiamo metterci per le prove?- chiese Mariam.

-Qualcosa di comodo. Io personalmente metto i leggins sopra il ginocchio ma oggi qualcuno mi ha fatto notare che ho il culo troppo grosso-

Kai, a quell’allusione quasi si strozzò con il boccone di pasta appena inghiottito.

Boris, lì vicino, aveva sentito tutto. Mentre Elena si alzava, le guardò per bene il sedere e, non contento, le diede anche una palpata mentre passava, guadagnandosi una bella impronta di mano sulla guancia destra.

-Ma sei scemo?-.

-No! Volevo solo tastare con mano se era sodo come sembra. Elena, il tuo culo è uno spettacolo, lasciatelo dire da un esperto! Conosco a memoria i sederi di tutte le ragazze presenti e il tuo è il top!-.

-Non so se essere felice di quello che dici o spaventata da quanto sei maniaco!-.

-Ah-ah- le disse il russo, facendo no con l’indice – non sono maniaco..solo che adoro le donne!!!- poi si rivolse alla tavolata e disse –per chi ha osato criticare il sedere di Elena ho un consiglio: oculista!-.

Tutti iniziarono a ridere. E Yuri si beccò una bella gomitata da Julia. Se il russo era d’accordo con Boris significava due cose: primo che aveva guardato per bene il sedere di Elena e secondo che lo preferiva al suo!

 

Per quella sera tutti andarono a letto molto presto: la giornata che li aspettava sarebbe stata dura.

 

 

Alle sette del lunedì mattina Elena era in piedi e dopo essersi preparata, si diresse nelle camere delle ragazze svegliandole.

Queste ancora mezze addormentate, si trovarono davanti Elena vestita tutta di nero. Pensavano fosse morto qualcuno.

-Non guardatemi così. Se ci fosse un funerale e fosse quello di Kai, mi sarei vestita di tutti colori per la felicità. Mettete anche voi dei vestiti scuri poi Gaston ci farà avere i costumi di scena-.

Indossava dei leggins neri di pizzo e un top corto fino a sotto il seno dello stesso colore. Capelli erano legati in una coda di cavallo e indossava scarpe sportive nere della Freddy, ideali per il ballo.

Mentre facevano colazione Elena proseguì con la spiegazione:

-Nei primi giorni faremo le parti più semplici della coreografia, poi andremo gradatamente a renderla più complessa, ma nulla d’impossibile ve lo prometto-.

-Bene, iniziate a chiamare Daitenji. Visto il livello di alcune di voi la coreografia sarà annullata-.

-Grazie per l’incoraggiamento Takao- disse Hilary seccata, facendo tacere il blader, che si accorse del suo sguardo cattivo.

A Kai non rivolgeva mai uno sguardo così duro. Certo lui non la prendeva mai in giro. Anzi non le parlava proprio. L’unica in quella casa ad avere la ‘fortuna’ di scherzare con Kai era Elena. Ed era l’unica a tenergli testa.

-Io la coreografia la so già- proseguì seria Elena –oggi ve la mostrerò e inizierò a insegnarvi un modo corretto per fare riscaldamento, così da evitare strappi muscolari. Da domani inizieremo a fare sul serio-.

Elena, come tutti poterono costatare, era diversa dal solito. Era seria e sapeva come comandare. Ora avevano davanti la parte di Elena che l’aveva portata al successo come Alisèe.

 

Salirono in sala di danza, per attendere l’arrivo di Gaston.

- Ora vi farò vedere la coreografia- ammorbidì le scarpe muovendo i piedi e proseguì dicendo-Questa è un inedito. L’ho scritta poco tempo, fa. E’ il mio grazie a Brooklin-.

Le ragazze si guardarono interrogative: voleva dire grazie a Brooklin?

Bene, Elena era impazzita!

Iniziò la melodia, molto ritmata, ed Elena iniziò a mostrar loro la coreografia che dovevano eseguire, senza accorgersi che alcuni dei ragazzi erano entrati nella sala per assistere alle prove prima degli allenamenti.

Quando la ragazza finì, Takao urlò:

-Vai così Ele-chan!-

La ragazza si girò e sorrise radiosa al capitano dei BladeBreakers.

Hilary si accorse sia del nomignolo, che Takao aveva affibbiato alla new entry, sia il sorriso complice che lei gli aveva lanciato.

Che cos’era quell’improvviso nervosismo? Perché era infastidita dal loro rapporto confidenziale? Perché sapeva che Takao era invaghito di lei già da prima che la conoscesse e non voleva vederlo soffrire per un amore, probabilmente non corrisposto, oppure c’era altro?

La confusione totale girava per la sua povera testa, piena anche del terrore per la coreografia che aveva visto. Non era complicata a livello di passi, ma a come resistenza si!

Elena si avvicinò a Takao, in compagnia di Boris, Yuri, Max e Kai.

Ray invece si era avvicinato a Mao che, dopo aver visto la coreografia, era entusiasta e gli stava dicendo che ci sarebbe riuscita, perché gli allenamenti della tribù della Tigre Bianca avevano aumentato la sua resistenza fisica.

-Ciao, che ci fai qui Tako-chan?- gli chiese Elena avvicinandosi e asciugandosi il sudore.

-Volevo vedere che combinavate! Cavoli, sei proprio brava, ma riuscirai a cantare e ballare quella coreografia?-.

-Certo! Mica sono una schiappa!-.

-Uhm- disse Boris, attirando l’attenzione di tutti –allora chissà che resistenza a letto!-.

La ragazza gli lanciò una delle scarpe, mancandolo di pochi centimetri:

-Boris sei sempre il solito porco depravato!-

-Ehi dico sul serio! Fino ad ora non ho trovato nessuna che stia al mio passo! Ma credo che tu potresti addirittura superarmi in resistenza fisica!-.

La ragazza era completamente rossa dall’imbarazzo, mentre il resto dei presenti rideva. Tranne ovviamente Kai, che osservava la ragazza rincorrere Boris per fargliela pagare, per tutta la sala, appoggiato a una parete con le braccia incrociate al petto.

Lo aveva ignorato di nuovo! Aveva salutato tutti, scherzato con Boris e accolto Takao a braccia aperte. ‘No non Takao, Tako-chan!’ pensava il dranzerblader stizzito ‘ che soprannome stupido!’.

Non riusciva a spiegarsi quella strana morsa allo stomaco ogni volta che lei si mostrava disponibile verso qualcuno dei suoi compagni o avversari. Prima con Yuri e ora con Takao.

Mentre era perso nei suoi pensieri, sentì una voce alla sua destra.

-Non credo che riuscirò a fare quella coreografia!-

Hilary si era appoggiata alla sua stessa parete con sguardo afflitto.

-Non è molto complicata. L’ha semplificata il più possibile.-

-A livello di passi non è difficile, ma non penso di avere una resistenza fisica tale!-

-Se le chiedi di aiutarti, lo farà. E’ molto brava nel ballo, ma le piace anche insegnare agli altri- le disse indicando Elena con un cenno del capo.

-Credi? Lei è così presa. Ancora mi chiedo come farà ad essere pronta sia come blader che come cantante per l’inizio del campionato-.

-Non so perché, ma credo che riuscirà. Non penso sia abituata a perdere.-

-Sembra che tu la conosca bene- disse Hilary, sospettosa e ingelosita.

-No, per niente. Ma lei mi somiglia-.

Senza aggiungere altro, si scostò dalla parete e uscì dalla sala, senza vedere lo sguardo di Elena che lo seguiva.

Aveva sentito bene? Kai le aveva appena fatto un complimento? Certo che poteva evitare di farlo proprio con Hilary accanto!

Però non poteva negare che quel complimento le aveva fatto un enorme piacere.

 

Mentre le ragazze scherzavano, la porta della sala di danza si aprì e ne entrò Gaston. Indossava un paio di fuseaux e una camicia neri, in tinta con il basco calcato elegantemente sulla testa.

- mesdemoiselles e messieurs, attenzione vi prego- disse ai ragazzi presenti –voglio presentarvi i ballerini che vi accompagneranno in questa coreografia-.

Entrano cinque ragazzi spettacolari. Erano tutti scuri di capelli, completamente vestiti di nero e con gli occhi verdi o azzurri.

Alti e muscolosi erano…magnifique.. per dirla alla Gaston.

Elena si avvicinò loro, sotto gli sguardi di tutti gli altri ragazzi presenti, e iniziò a parlare, in italiano con quello che sembrava il capo ballerino.

- Stefano, sono felice che tu e gli altri siate riusciti a venire. Mi avete salvato!-

-Figurati. Per una bellezza come te questo e altro- le rispose, ammiccando e baciandole la mano – potresti sempre ricambiare la cortesia accentando un mio invito a cena-.

-Oh Stefano, ti ho già detto che non posso. Tra di noi c’è solo un rapporto professionale-.

Mentre chiacchierava amabilmente con quel gran pezzo di ragazzo, Kai, rientrato perché incuriosito dalla presenza di quei bellimbusti italiani, la guardava truce ‘ Ed eccola che riparte a fare la smorfiosa con il primo che le passa davanti’ per poi accorgersi che quello che pensava non era normale. Tutto ciò lo lasciava turbato. E a Takao non sfuggì la smorfia di stizza sul volto di Kai, solitamente impassibile.

-Ehi che ti prende? Mal di stomaco?-.

-Che cavolo vuoi Tako-chan? Prima ti allei con il nemico e poi vieni a chiedermi come sto?- gli rispose acido il blader dai capelli bi-color –come al solito si è messa a fare l’oca con il primo che passa. Come supponevo è sempre vuota e frivola. E queste non sono le caratteristiche di un vero blader-.

Per fortuna che c’era casino nella sala e nessuno a parte Takao lo aveva sentito. Ma Takao era furioso.

-Piantala Kai! Non usare come scusa il bey, ammetti a te stesso di essere geloso marcio di lei e mettiti l’anima in pace!-.

Detto questo se ne andò senza dare la possibilità a Kai di ribattere.

Lui geloso di Elena? Non diciamo assurdità. Era solo stufo di vederla entrare in confidenza, scherzare e ridere con tutti tranne che con lui. E poi si diede dello stupido da solo. Era stato lui a chiederle più volte di evitarlo, lei aveva solo assecondato la sua richiesta. Poi però le cose, per lui almeno, erano cambiate. Aveva passato con lei un’intera giornata, vedendola ballare e aiutandola nello scegliere i passi più adatti alle altre. Era rimasto colpito dalla serietà che metteva nel suo lavoro di cantante e anche dalla sua resistenza. Dopo ore di prove, non si era lamentata una volta per la stanchezza.

 

Mentre i suoi pensieri scorrevano, il gruppo di ragazze e ballerini aveva iniziato le prove, dopo le presentazioni.

Gaston, nonostante la richiesta di Elena di tornare la mattina dopo, aveva insistito dicendo che non c’era tempo da perdere.

Le ragazze impegnate, cioè tutte tranne Hilary ed Elena, erano seguite da vicino dai rispettivi compagni, che sbuffavano quando uno dei ballerini si prendeva, a detta loro, troppe libertà.

Le due single però non sapevano di essere controllate anche loro, cosa che invece non sfuggì a Gaston, che, per fortuna aveva abbandonato il suo stupido e inutile accento francese.

-Elena e Hilary, venite un attimo-.

Le due ragazze si avvicinarono e lui che con tono cospiratorio disse:

-Ho notato che quei due ragazzi infondo, Kai e quello con il capellino, vi tengono d’occhio e fanno delle strane smorfie quando Stefano e Daniele scherzano con voi o si prendono qualche libertà-.

-Ah beh credo che il ragazzo col cappello sia ‘geloso’ di Elena- disse Hilary convinta.

-Se lo dici tu-.

-E l’altro fusto?- chiese Gaston incuriosito dal bel tenebroso Kai.

-Ah probabilmente disapprova la perdita di tempo per questa coreografia, visto che siamo tutte blader a parte Hilary-.

Senza che Gaston potesse aggiungere altro, Elena riprese a provare la coreografia con Stefano e gli altri.

Hilary invece era pensierosa. Il ‘se lo dici tu’ di Elena l’aveva incuriosita.

 

La mattinata di prove passò molto in fretta. Le ragazze si fecero una bella doccia e poi, chi lo aveva ovviamente, accompagnate dai rispettivi fidanzati, scesero a pranzo. Elena, innervosendo non poco i maschietti presenti, aveva invitato a pranzo i ballerini e Gaston.

Erano tutti molto simpatici, fino a quando Stefano, vedendo che Kai ed Elena, nonostante fossero seduti vicini, non si parlavano chiese:

-Ma voi due non vi parlate perché avevate una storia finita male?-.

Elena sputò letteralmente in faccia a Boris l’acqua che stava bevendo.

E diventando rossa per vergogna e stizza rispose, in coro con Kai:

-Noi una storia? Nemmeno tra mille anni!-

Tutti risero di gusto a quell’uscita e Boris aggiunse:

-Beh l’intesa c’è sicuramente!-.

Elena era completamente imbarazzata.

Il pranzo finì in fretta, per fortuna di Elena, che non riusciva nemmeno ad alzare lo sguardo su Kai, e non aveva più detto niente dopo l’uscita di Boris.

Le sembrava di essere tornata la quindicenne imbranata che aveva incontrato Brooklin. S’imbarazzava come una stupida quando c’era di mezzo quel dannato russo incoerente e con la tinta sbagliata!

Mentre si dirigevano satolli, verso le sale di allenamento, Gaston fermò Elena:

-Elena, abbiamo un problema-.

-Quale Gaston?-.

- le ragazze sono molto brave. Hanno imparato la coreografia in fretta e sono molto sciolte nei movimenti. Ma, Hilary in particolare, manca di resistenza fisica-.

-Credo sia dovuto al fatto che lei non è un blader- Kai, giunto alle loro spalle, aveva sentito il discorso.

-A parte che origliare i discorsi altrui è maleducazione, tu hai una soluzione?- gli chiese Elena acida

-Certo, falla diventare una blader. Ci penso io. In tre giorni al massimo la farò arrivare al livello delle altre-.

-Come mai questo buon cuore nell’aiutare Hilary?-.

-Perché lei ci tiene a fare bella figura ed io ci tengo a vederla felice- gli rispose secco il blader.

-Oh era ora che ti preoccupassi della felicità di qualcuno che non fossi tu!- senza attendere oltre, Elena si diresse spedita verso le sale degli allenamenti. Sentire quelle parole pronunciate da Kai, le aveva fatto male, proprio direttamente al cuore. Aveva sentito un vuoto, come quando qualcosa a te caro, non è più al tuo fianco. Però Kai era stato cristallino. E lo aveva fatto per mettere in chiaro le cose con lei. Era legato a Hilary e, ormai aveva deciso, lei si sarebbe fatta da parte.

Mentre lei si scontrava con Takao, che questa volta le stava dando molto più filo da torcere del loro primo incontro, Kai fece la sua proposta a Hilary che, ovviamente, accettò entusiasta.

Elena, distratta dai suoi pensieri, fu buttata fuori dal Dragoon di Takao.

-Ehi non mi sembri molto in forma-, le disse il capitano.

-Ehm.. si scusa Takao è che mi sono distratta pensando ai problemi della coreografia-.

-Ah sì, Kai me ne ha parlato. Ti ha già spiegato la sua idea?- le disse Hilary alle sue spalle.

-Si certo- si rivolse,poi al prof:

-Hai ancora bisogno di me, per ora?-

-No, però credo che dovresti assistere all’incontro tra Kai e Takao- le rispose titubante il prof.

-Se non è un problema preferirei andare in sala ballo per provare con Stefano. Alcune parti che eseguo solo io sono ancora un problema-.

-Per me non ci sono problemi- esordì Takao battendo tutti sul tempo. Sentiva che Elena aveva qualcosa che non andava.

Elena lo guardò grata e poi uscì senza voltarsi indietro.

-perché l’hai lasciata andare?- chiese Ray incredulo dal comportamento del suo capitano. Per Takao niente era più importante del bey.

-Perché, per qualche motivo a me ignoto, aveva bisogno di stare sola-.

-Non penso che stare con Stefano equivalga a stare sola-.

-Kai, Stefano se n’è andato con gli altri ballerini, perché aveva le prove da un’altra parte- gli rispose Max, turbato dal comportamento della cugina.

 

 

 

 



Questo capitolo è un tantino piatto... ma nel prox..ci saranno fuoco e fiamme...

 

 

SPOILER

-Senti mantieni le distanze!- gli disse appoggiando le mani sul petto del russo e cercando di spingerlo via, mentre lui la guardava, ghignando della sua confusione.

-Non ci credo, finalmente sei in difficoltà!-

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Capitolo 23
*** CAP 23 - KAI ALLENA HILARY. ELENA IN DIFFICOLTA' ***


 

 

 

KAI ALLENA HILARY. ELENA IN DIFFICOLTA’.

 

 

 

 


 

Mentre Kai si scontrava contro Ray, Takao si perse nei suoi pensieri, non accorgendosi che Hilary osservava i suoi movimenti.

 

Non riusciva a spiegarsi il comportamento della sua nuova amica e confidente. Dopo la proposta di Kai di allenare Hilary per aumentarne la resistenza fisica, il suo umore e atteggiamento erano cambiati. Era diventata stranamente silenziosa e aveva uno sguardo trasognato che non le aveva mai visto. Ehi. Un attimo. Non è che quella scema,che tanto denigrava il blader russo, in realtà si fosse presa la cotta del secolo? Iniziava a sospettare che fosse così. Poi sentì Hilary chiedere a Kai dove e quando si sarebbero allenati e la sua attenzione fu catturata dai loro discorsi.

-Stasera dopo cena fatti trovare all’ultimo piano in piscina. Chiederò io il permesso a Elena di poterla utilizzare-.

-Perché in piscina?-.

-Perché per essere un buon blader, devi fortificare le braccia e le gambe per migliorare la potenza e la stabilità nel lancio iniziale. Niente è più utile del nuoto-.

-Kai ha ragione, Hilary - s’intromise Ray – anche noi della Tigre Bianca aumentiamo la nostra resistenza nuotando nei fiumi del nostro territorio. Per questo Mao è quasi instancabile-.

Takao si era molto abbattuto per quella notizia. Kai avrebbe visto la ‘sua’ Hilary in costume, ma soprattutto lei avrebbe visto lui e allora non ci sarebbe stato più modo di dividerli.

***

Kai decise di affrontare Elena subito.

Salì nella sala da ballo, dove la trovò impegnata a provare la coreografia con in mano un microfono.

Mentre lui stava varcando la soglia, lei spense lo stereo, si sedette a terra e poi si sdraiò sul freddo parquet per riprendere finalmente fiato.

‘Dannazione, eccolo di nuovo’ pensò Elena vedendo Kai sottosopra, data la posizione in cui si trovava.

-Cosa c’è?- gli chiese scocciata, alzandosi faticosamente.

-Ho bisogno di usare la piscina stasera-.

-Bene, ma sappi che dovremo dividercela. Io nuoto tutto le sere-.

-Va bene-.

-Perché ti serve?-

-Devo aumentare la forza fisica di Hilary-.

Elena, sentendo quelle parole, non riuscì più a rispondere, si limitò ad annuire e voltandogli le spalle, riaccese la musica, ignorandolo.

Kai la guardò riprendere a ballare e decise che era meglio andarsene: era sicuro che quella dannata ce l’avesse con lui per qualcosa, ma non capiva cosa.

 

Elena si allenò tutto il pomeriggio in tutte le coreografie che conosceva, cercando di scacciare dalla sua mente quel dannato blader dagli occhi ametista.

Kai, dal canto suo, si scontrò con tutti i blader presenti, solo per non pensare alla ragazza tanto in collera con lui, che ballava da sola due piani sopra.

 

 

La cena fu consumata in un quasi totale silenzio. Le ragazze, Hilary esclusa poiché aveva provato solo la coreografia il mattino, mentre nel pomeriggio aveva dato una mano al prof, erano esauste. Dopo aver spizzicato qualcosa, si diressero, trascinando i piedi verso le loro stanze.

Un’altra che sembrava non sentire la stanchezza era Elena. Era seduta il più lontano possibile da Kai e con le cuffie nelle orecchie cenava in completa solitudine.

Max la osservava sempre più preoccupato. Aveva un terribile sospetto sul perché del comportamento della cugina, ma preferiva non pensarci. Non doveva succedere o questa volta non ne sarebbe più uscita.

Finito di cenare, si tolse le cuffie e rivolgendosi a Takao chiese:

-Ehi Tako-chan, vieni in piscina con me?-

Il dragoonblader la guardò interrogativo. Sapeva che quella sera in piscina ci sarebbero stati Kai e Hilary.La ragazza interpretando il suo comportamento gli disse:

-Non ti preoccupare, ho già avvisato il nostro compagno di squadra che la piscina la uso anch’io di sera e non ci sono problemi- la ragazza guardò il dranzerblader che annuì. Ancora una volta non aveva pronunciato il suo nome. Certo che se voleva poteva essere stronza sul serio!

Hilary invece era stupita. Come diavolo avrebbero fatto a nuotare tutti in una sola piscina?

 

 

Quando lei e Kai giunsero al terzo piano, videro Takao ed Elena già in acqua che come due bambini si schizzavano, ridendo come due matti.

Il luogo dove si trovava la piscina era molto suggestivo. Il soffitto era una volta di vetro che permetteva a chi nuotava o si rilassava di guardare il cielo dove, vista l’ora, brillavano le stelle. La piscina era enorme, probabilmente di dimensioni olimpioniche ed era dotata di spogliatoi.

-Quei due vanno molto d’accordo ultimamente- disse la ragazza, mentre Elena cercava di affogare Takao.

Kai per risposta alzò le spalle, indifferente. Almeno all’apparenza.

In realtà si chiedeva come fosse possibile che uno come Takao potesse piacere a Elena. Perché ormai aveva la strana, brutta e non voluta sensazione che tra quei due ci fosse qualcosa.

-Ehi voi due!- la voce del suo capitano lo fece destare dai suoi pensieri.

Si accorse che erano usciti dall’acqua e si ritrovò davanti a Elena in costume da bagno.

Indossava un normale costume intero dal modello olimpionico, adatto a nuotare. Ma su di lei anche un costume così casto assumeva un aspetto accattivante. Per la prima volta riuscì ad ammirarla completamente con le gambe sode e allenate, il sedere alto e il seno prominente. I capelli sciolti e bagnati che gocciolavano sulla schiena. Decise che era meglio distogliere lo sguardo altrimenti gli si sarebbe bloccata la capacità di raziocinio.

A Hilary di certo non sfuggì l’occhiata di Kai verso la ragazza. Era abbastanza evidente che il blader non disprezzava per niente ciò che aveva davanti. E come poteva dargli torto?

Decise di togliersi l’accappatoio, voltando le spalle agli altri, per piegarlo e appoggiarlo a una panchina lì vicina. Peccato che Takao ebbe la bella idea di fischiare in sua direzione!

-Ehi Hilary vedo che sei cresciuta- le disse facendo un gesto eloquente all’altezza del seno. Poi ogni suo altro commento fu bloccato da un infradito, lanciato da Elena, che lo colpì in pieno viso.

-Sei un dannato maniaco! Altro che Boris!- esordì la ragazza per poi gettarlo in piscina.

Però Takao, prima di cadere le prese la mano e la trascinò con sé nella caduta.

Mentre i due schiamazzavano e si divertivano, Kai si tolse la maglia.

E per Hilary che lo aveva di fronte tutto si fermò.

Per la prima volta da quando lo aveva conosciuto potè ammirare i muscoli della sua schiena, perfettamente definiti. E quando si voltò verso di lei vide anche i suoi addominali e il suo petto che sembravano scolpiti nel marmo bianco.

A parte Takao, nessuno si accorse che anche Elena era rimasta leggermente stordita da tale visione.

La ragazza guardò il suo amico e gli disse sotto voce:

-Sapevo che aveva un bel sedere sodo, visto che gliel’ho toccato, ma non tutto quel ben di dio!-

Mentre i due ridacchiavano Kai e Hilary erano arrivati a bordo piscina.

Il russo si tuffò senza problemi, mentre Hilary era indecisa. Kai si diresse nuotando verso Takao ed Elena. Si fermò proprio davanti al suo capitano e appoggiando i piedi sul fondo della piscina, si voltò verso Hilary, sistemandosi i capelli bagnati all’indietro per evitare che gli coprissero gli occhi.

Elena scombussolata dall’averlo così vicino in costume da bagno, decise di allontanarsi. S’immerse e nuotando sott’acqua arrivò al bordo, dove Hilary ancora tentennava per entrare.

-Ehi vieni?-

-L’acqua è fredda…- disse la giapponese. Purtroppo per lei la sua amica era in vena di scherzi e sorridendo furba la prese per una caviglia e, cogliendola di sorpresa la trascinò in acqua.

Hilary si ritrovò così completamente bagnata e rincorse l’amica per fargliela pagare, fino a quando Kai non le fermò.

-Dobbiamo iniziare- disse rivolgendosi a Hilary.

Elena, senza guardarlo, per evitarsi un infarto, si diresse verso Takao ed esordì dicendo:

-Ehi Tako-chan, poiché ho notato che hai una certa sporgenza all’altezza dello stomaco direi che è ora di rimettersi in forma-

-Eh? Che cosa avrei io all’altezza dello stomaco?-.

-Tako era un modo carino per dirti che hai la pancia- gli rispose ridendo la ragazza. Lo afferrò per mano, sotto gli sguardi indagatori di Kai e Hilary e lo portò vicino al bordo.

-Tu rimani dentro, io ti faccio vedere alcuni esercizi da eseguire in acqua per perdere la pancietta!-

Elena s’issò fuori dalla piscina, mentre Takao fischiava facendole i complimenti per il sedere, beccandosi un’occhiataccia, e andò in fondo alla sala, dove accese lo stereo.

Tornando poi verso gli altri chiese a Hilary:

-Non vi crea problemi la musica?-.

-No per niente! E poi Takao ha proprio bisogno di smaltire tutto quello che mangia!-.

-Tsè tu sei solo fortunata che tutto quello che mangi ti sia finito nel posto giusto- e fece di nuovo lo stesso gesto eloquente di prima, ma sta volta Elena non lo colpì e Hilary fu fermata da Kai per il polso.

-Lascia stare ora iniziamo-.

E così mentre Takao era torturato da Elena in versione allenatrice-Hitler, Hilary e Kai, nuotavano a fianco a fianco, da un lato all’altro della vasca.

In totale Hilary riuscì a fare quindici vasche, mentre Kai sessanta.

Vista la tarda ora decisero di terminare lì gli allenamenti. Mentre Takao si trascinava sfinito in camera, Hilary vide che Elena non tornava indietro con loro.

-Ehi Elena non vieni?-.

-No voi andate, io devo fare qualche vasca, poiché stasera ho allenato Takao-.

La castana annuì e si eclissò fuori dalla stanza, senza accorgersi che anche Kai era rimasto in piscina.

Elena invece se ne era accorta. Kai si era seduto sulla panca vicino allo stereo e si stava asciugando i capelli, facendo finta di essere solo.

Senza farsi vedere la stava guardando attentamente. Prendendo una leggera rincorsa si era gettata dal trampolino, con un tuffo perfetto, nella parte dove l’acqua era più profonda e aveva iniziato a nuotare su e giù per la lunghezza della piscina.

Arrivò a venticinque prima di bloccarsi a metà, lanciando un lamento.

Perché? Perché doveva avere un cavolo di crampo mentre c’era lì lui? Sperava non se ne accorse, ma invano.

Appena si era lamentata, Kai si era tuffato e sentiva i colpi delle sue bracciate avvicinarsi sempre di più e poi una mano prenderle il piede.

-Rilassati-.

Elena si lasciò andare, facendo il morto a galla, mentre Kai le spingeva il piede destro verso il ginocchio, tirando il muscolo del polpaccio e facendole passare il crampo.

Appena fu in grado, si rimise in posizione eretta e gli sussurrò un ‘grazie’ appena udibile.

-Se fossi stata da sola avresti rischiato la vita-.

La ragazza per tutta risposta alzò le spalle come per dire ‘sai che me ne importa’ e questo fece infuriare Kai.

-Ah certo tanto tu hai già provato a toglierti la vita, vero?-

Elena si bloccò. Il sangue le si era gelato nelle vene. Come diavolo faceva Kai a saperlo? Poi un paio di occhi azzurri, una folta chioma bionda e una lingua lunga quanto l’Hudson la portarono a un solo nome: Max.

-Mio cugino non imparerà mai a tenere la bocca chiusa-.

-Non l’ha fatto apposta. Era preoccupato che io ti potessi ferire in qualche modo e allora mi ha detto che non voleva più sapere che avevi tentato il suicidio-.

La ragazza non parlava. Guardava fuori dalla vetrata con lo sguardo perso.

-Perché lo hai fatto?-

-Non sono affari tuoi-

Si stava allontanando da lui nuotando, ma la prese per un polso e la sentì.

La prima volta che aveva stretto il suo polso tra le mani non si era accorto della sottile cicatrice.

Avvicinò il polso al suo viso e la vide. Una sottile striscia di pelle più chiara.

-Hai finito di guardarla?-

-No. Perché?-

-Perché è così sottile? Semplice. Da brava codarda quale sono, ho tentato il suicidio, ma nel momento di farlo ho avuto paura e ho calcato poco la mano. Ho perso molto sangue ma nessun danno a nervi o tendini. Sono proprio penosa-.

-In che senso?- le chiese Kai, curioso.

-Nel senso che già il suicidio è un atto di codardia, se poi ti tiri indietro all’ultimo momento, diventi il supremo di tutti i codardi!-

Kai la guardò attentamente, con le sopracciglia aggrottate.

-Il suicidio è un atto di puro egoismo. Chi tenta il suicidio pensa solo a sé e non alle persone che lascia indietro, piene di dolore e senso di colpa per non aver capito né fatto nulla per evitarlo-.

-Grazie, Kai. Ora mi sento ancora peggio di prima. Almeno prima pensavo di essere solo codarda. Ora mi hai anche fatto capire quanto sono stata egoista verso tutti-.

Con uno strattone si liberò dalla presa del blader, ma Kai sta volta non aveva intenzione di farla andare via. Voleva delle spiegazioni.

 

-Dove credi di andare?- tuonò, facendo echeggiare la sua voce.

In attimo le fu vicino. La prese per le spalle, la voltò, incontrando il suo sguardo adirato e la spinse contro il bordo della piscina, imprigionandola con le sue braccia e il suo corpo.

Elena era in panico. Sentiva il suo corpo aderire a quello scultoreo del blader e in quella posizione non poteva far altro che guardarlo direttamente negli occhi. Se avesse guardato il resto, avrebbe perso la ragione e il controllo di sé. Quel dannato russo la faceva impazzire. Perché era cosi dannatamente sexy con i capelli bagnati davanti agli occhi?

La povera ragazza distolse il suo sguardo smeraldo da quello ametista del suo ‘nemico’, imbarazzata.

-E’ inutile che ti fingi imbarazzata!-.

Dio se ne era pure accorto!

-Adesso mi spieghi! Primo perché hai tentato di ucciderti e secondo perché mi eviti come la peste!-.

Elena lo guardò stupita. Capiva il senso della prima domanda, ma la seconda? Kai soffriva forse di Alzheimer e nessuno l’aveva informata?Decise di rispondere alla seconda domanda:

-Sapevo che eri strano, ma non a questi livelli. Io che ti evito come la peste? Certo, sei stato tu a chiedermelo. A ripetere a tutti che non volevi avere a che fare con me! E quando do fastidio, lo capisco da sola! E poi non ho bisogno né della tua compassione né dei tuoi sensi di colpa. Detto questo, visto che non vuoi avere a che fare con me, lasciami andare-.

Fece per staccarsi dal bordo, con il solo risultato che Kai la spinse ancora più vicina al bordo, usando il suo corpo. Ora erano ancora più vicini, tanto che lei sentiva il calore emanato da Kai che si trasferiva su di lei. Era un ragazzo freddo, ma che caldo che emanava.

-Senti mantieni le distanze!- gli disse appoggiando le mani sul petto del russo e cercando di spingerlo via, mentre lui la guardava, ghignando della sua confusione.

-Non ci credo, finalmente sei in difficoltà!-

-Per niente, solo che mi dai fastidio e se entrasse qualcuno potrebbe fraintendere-.

-E allora?Nessuno di noi due è impegnato!- .

-Non m’importa! Se entrasse Hilary non me lo perdonerebbe mai!-.

Poi si rese conto di ciò che aveva detto e si morse la lingua. Anche se lei e Max non avevano legami di sangue, erano uguali. Entrambe con la lingua lunga!

-Cosa c’entra Hilary?-

Elena lo guardò come se avesse davanti un decerebrato.

-Ma sei scemo o cosa? Possibile che tu non ti sia accorto che lei ha una cotta per te?-.

-Si, ma non m’interessa- rispose freddo come al solito

Elena sbuffò e aggiunse –se ti confesserà questa cosa, sii gentile con lei. Per noi ragazze un amore non corrisposto è doloroso-.

-E tu ne sai qualcosa? Mi sembrava che Brooklin ricambiasse-

-Non sto parlando di lui, ma in generale- gli rispose evitando di guardarlo negli occhi.

-Mah sarà. Comunque ho notato una certa intesa tra te e Tako-chan- le chiese con una punta di stizza.

-E allora? Non sarai geloso di me vero?-

Elena lo guardò sollevando un sopracciglio. Ora sì che la conversazione prendeva una bella piega. Doveva riuscire a fargli dimenticare la storia del suicidio. Non voleva piangere di nuovo davanti a lui. L’avrebbe classificata come debole e frignona.

-E’ inutile che cerchi di sviare il discorso. Io voglio sapere perché hai tentato una cosa così stupida come il suicidio-.

Beccata. Ed ecco che il suo magnifico piano di fuga, svaniva.

Ormai doveva raccontare tutto.

-Senti ti racconto tutto, però usciamo da qui. Si gela-.

Kai si allontanò da lei, sicuro che fosse sincera, ma anche perchè se fosse rimasto così avrebbe finito con il baciarla. S’issò fuori dalla piscina, lasciando che Elena godesse della magnifica visuale dei suoi bicipiti che si tendevano per lo sforzo di sollevarsi.

Allungò poi una mano in direzione della ragazza che, titubante, la prese uscendo dall’acqua e trovandosi di nuovo troppo vicina a lui.

‘Chi cavolo vuoi prendere in giro, Elena’ pensò la ragazza ‘ tu non puoi farti da parte, ci sei troppo dentro’ . Scuotendo la testa si avvicinò alla panca su cui erano appoggiati gli asciugamani e gli accappatoi. Ne indossò uno, distogliendo così Kai dalla visuale del suo corpo.

‘Peccato’ pensò il blader, scuotendo la testa a quel pensiero. Mentre si asciugavano un po’ per evitare di ammalarsi, iniziò ad analizzare le sensazioni che provava con lei. Quando l’aveva imprigionata a bordo piscina e aveva sentito le sue forme sotto di lui, tutto il corpo era stato percorso da brividi ed era sicuro non fossero di freddo. Nessuna ragazza fino allora lo aveva fatto rabbrividire in quel modo. Era molto pericoloso per lui stare vicino a Elena, ormai ne era sicuro. Quella femmina lo stava facendo capitolare per la prima volta in diciotto anni.

La guardò mentre si arrotolava, a mo di turbante, un asciugamano pulito sui capelli.

-Sei pronto?Ti avviso che si ti azzardi a compatirmi anche solo per un millesimo di secondo, ti ammazzo seduta stante-

-Come se ne avessi la capacità-

La ragazza lo ignorò e iniziò a raccontare.

 

-erano passati poco più di quattro giorni da quando avevo lasciato Brooklin...


FLASH BACK

Elena era chiusa in camera sua, la sua nuova camera in un attico a New York preso in affitto dalla madre, da ormai tre giorni. Da quando era scappata da Brooklin si rifiutava di uscire e di mangiare.

La madre era disperata e chiese l’aiuto del cugino di Elena, alla quale la ragazza era molto affezionata:

-Max, sono zia Sophie- diceva affranta dal dolore la donna al telefono- vieni per favore, Elena non sta bene-.

Il cugino, che per fortuna era appena rientrato dalla finale del campionato mondiale di bey, dove Kai si era scontrato con Brooklin, e giunse a New York nella serata.

Entrò cautamente nella stanza della cugina, trovandola rannicchiata vicino ai piedi del letto, con le ginocchia abbracciate al petto e la testa appoggiata su di esse, in modo tale da nascondere il viso.

Max si avvicinò e le sollevò il viso, inorridendo. Il viso così bello e radioso di sua cugina era sparito, lasciando al suo posto la brutta copia. Le guancie erano scavate, il colorito grigio e lo sguardo spento.

-Oh Elena, mi dispiace così tanto- le disse Max, iniziando a piangere come una fontana. Non riusciva a vedere sua cugina in quello stato.

La ragazza lo guardò e poi alzandosi lo abbracciò forte, piangendo con lui.

Quella sera per la prima volta dopo tre giorni mangiò.

FINE FLASH BACK

 

- Nonostante fossi distrutta emotivamente, avevo architettato un piano. Avevo mangiato proprio per fargli pensare che stavo meglio-.

 

FLASH BACK

La ragazza, dopo che la madre fu andata a letto, si alzò bene attenta a non fare rumore e si diresse in bagno. Con cautela iniziò a cercare tra le cose del padre, fino a quando la trovò. Una lama di sostituzione del rasoio che usava suo padre. Era nuova e affilata alla perfezione. Prima di compiere l’insano gesto, scrisse un biglietto ai genitori e a Max:

 

Mi dispiace.

Vi amo tutti.

Non è colpa vostra, solo che non ce la faccio proprio….

 

Elena

 

 

Era un biglietto misero e striminzito, ma ormai aveva iniziato a piangere e sapeva che se non lo faceva subito, avrebbe desistito.

Si sedette sul bordo della vasca e incise la sottile pelle del polso, in linea orizzontale.

Però fu codarda. Per fortuna. Perché il dolore che provò la fece desistere dall’approfondire il taglio, che comunque era abbastanza.

Ripeté l’operazione anche sull’altro polso, e attese. Attese fino a quando il sangue sgorgato dalle ferite non divenne abbastanza da farle girare la testa e scivolare lentamente sul pavimento, dove perse conoscenza.

FINE FLASH BACK

 


-Non ricordo altro di quella notte. Mi ricordo solo di essermi svegliata in una stanza di ospedale con Max che mi teneva la mano con il polso fasciato-. Lacrime silenziose, sgorgavano dai suoi occhi verdi.

-Se tu avessi visto lo sguardo di Max, appena mi sono svegliata ti saresti sentito una merda proprio come mi sono sentita io. Avevi ragione prima. Avevamo ragione entrambe. Il suicidio è sia un atto di codardia sia un attimo di egoismo verso chi ci ama-.

-Ho capito com’è andata, ma non il motivo per cui l’hai fatto-

Elena lo guardò stupita dall’incomprensione di Kai per una cosa abbastanza ovvia:

-Davvero non ci arrivi? L’ho fatto perché, nonostante mi maltrattasse e mi picchiasse, io lo amavo-.

-E adesso? Lo ami ancora?-.

-No. Ora non più. Grazie a Max, a Takao e un po’ a tutti a voi ora me lo sono lasciato alle spalle. E poi ho capito che mi faceva solo schifo, quando mi ha baciata l’altra sera. Ho avuto la nausea quando le sue labbra si sono posate sulle mie- le ragazza rabbrividì al ricordo e a Kai non sfuggì.

-Dopo Brooklin, non hai più avuto nessun altro ragazzo?- le chiese curioso.

-Come mai ti interessa?- .

-Non si risponde a una domanda con un’altra - le disse

-Ok ti rispondo. Ho avuto un piccolo flirt con Micheal degli All Starz, ma non è stato niente di che-.

-Michael degli All Starz? No dai come hai potuto? Quello è troppo pieno di boria! Preferisco Takao!-.

-Takao?-.

-Si, beh… direi che è abbastanza palese che ci sia qualcosa tra voi- le disse il blader che guardandola vide che stava ridendo –e ora perché cavolo ridi?-.

-Io e Tako? Ma sei fuori?- le risate della ragazza non si arrestavano, tanto che Kai sentendosi preso in giro si alzò per andarsene, ma la ragazza lo raggiunse e lo bloccò.

-Avanti, non prendertela. Non ridevo di te ma al pensiero di me e Takao insieme!Sul serio hai pensato che ci fosse qualcosa tra noi?-

Il blader annuì e le rise ancora, facendolo sbuffare.

-Smettila di ridere. Andate così d’accordo!-

-Ma sbaglio o cerchi di accoppiarmi con chiunque? Prima con Yuri e ora con Takao? –

-Sei tu che gli hai dato confidenza! Era ovvio pensare ci fosse dell’interesse tra voi!-.

-No, fidati non sono i miei tipi-

-Eh già a te piacciono tenebrosi e freddi-

La ragazza gli sorrise e poi gli sussurrò:

-Attento, Kai. Hai appena fatto la tua perfetta descrizione-.

E se ne andò, lasciandolo a bocca aperta per la prima volta nella vita.



 

 

 

 

 

 


Ringraziamenti:


Soriiil5____5: oh che bello una nuova seguace!!!! ^^ grazie mille per la recensione!! Eh si le anticipazioni alla fine del capitolo sono fatte proprio perchè sono sadica...hihihih...cmq ti ringrazio per i complimenti...spero di ricevere un tuo commento anche su questo capitolo.



Aphrodite: eh si...Kai...quanta poca coerenza nelle sue azioni...-_-... poi quella povera anima di Elena non sa più cosa fare, dire o pensare...prima sembra preso da lei, poi la manda a quel paese e poi ritorna...allora ti decidi? ma..un attimo...sono io che scrivo...allora pure io sono completamente incoerente!!!!!


Giuly_THE PRINCESS: Stavolta è giusto...scusa ma ho confuso il tuo nick con un'altra ragazza che segue la mia fic di Inuyasha...-_-...perdona me....comunque piaciuto capitolo???


kiltya: si elena è abbastanza bella...però non volevo dare l'impressione che sia perfetta...cercherò di attenuare un po' la cosa..grazie per i suggerimenti per le canzoni...vedrò se riuscirò ad inserire le canzoni che mi hai suggerito.


Lumik: ooooo sei tornata...* me felice*......sono felice che i capitoli ti abbano soddisfatta e spero che anche questo sia di tuo gradimento...^^


DarkAngeL91:EH  si kai fa di tutto per far arrabbiare Elena,ma se continua così....

 

 

 

 

 

spoiler:


Era ormai tarda notte. Tutti gli altri blader dormivano. Elena varcò la soglia della sua stanza, si fece una doccia veloce e si infilò sotto le coperte. Ma un lieve bussare la fece rialzare.

Si alzò e aprendo la porta si trovò davanti Kai. Che fosse venuto a chiederle spiegazione per quella frase? Sperava di no.

-Ho un problema-.

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Capitolo 24
*** CAP 24 - UNA BELLA NOTTE. TAKAO IN CRISI ***


UNA BELLA NOTTATA.TAKAO IN CRISI.

 

 

 

 

Ma che cavolo diceva? ‘Attento, Kai. Hai appena fatto la tua perfetta descrizione’, ma quanto era scema? Ci aveva provato con lui. E adesso chi aveva più il coraggio di guardarlo in faccia.

Era ormai tarda notte. Tutti gli altri blader dormivano. Elena varcò la soglia della sua stanza, si fece una doccia veloce e s‘infilò sotto le coperte. Ma un lieve bussare la fece rialzare.

Si alzò e aprendo la porta si trovò davanti Kai. Che fosse venuto a chiederle spiegazione per quella frase? Sperava di no.

-Ho un problema-.

-Cioè?- gli chiese scostandosi per farlo passare ed entrare.

-Sono appena stato cacciato dalla mia stanza- disse – Mao e Ray sono impegnati- continuò facendo i segni delle virgolette con le dita.

-O mamma beccati in pieno-.

-Esatto-.

Si mise a ridere. Poi lo guardò dubbiosa e chiese:

-Io cosa centro con questo?-

-Tu hai un divano in stanza. Sei l’unica. E ho pensato di chiederti ospitalità, visto che sono tenebroso e freddo non dovresti avere problemi, no?- le disse sorridendo ironico, alla vista dei del rossore delle sue guance. Lei sviò il discorso e gli disse:

-Scommetto che non hai fatto le doccia-.

-No-.

-Vieni-.

Lo condusse in bagno, dove gli mostrò gli asciugamani e tutto il necessario per la doccia.

-Aspetta un attimo, che prendo i vestiti di ricambio. Torno subito-.

Uscì dalla stanza per dirigersi in quella dei suoi genitori, dove prese una tuta di suo papà. L’aveva indossata solo una volta da quando l’aveva comprata. Tornò di corsa nella sua stanza ed entrò in bagno senza accorgersi che Kai era già sotto la doccia.

-Ho trovato solo questa tu..- appena si accorse che Kai era completamente nudo,di spalle, sotto la doccia divenne paonazza e si voltò immediatamente. Kai invece, per nulla in imbarazzo, anzi divertito dal suo, le disse di appoggiarla sul mobiletto.

La ragazza stava per uscire quando lui chiese ridendo:

-Piaciuto lo spettacolo?-.

Lei non gli rispose sussurrando uno ‘stronzo’. Però aveva ragione. Per quel poco che aveva guardato era stato davvero uno spettacolo. La spalle larghe in contrasto con la vita più stretta, il sedere sodo e le gambe muscolose al punto giusto…magnifico. Poi si ricordò che quella sera avrebbero dormito nella stessa stanza e iniziò ad agitarsi.

Il ragazzo uscì dal bagno indossando solo i calzoni della tuta che, essendogli un pochino larghi, gli erano scivolati.

‘E ma allora lo fa di proposito’ pensò la povera Elena completamente in confusione. Per evitare di rimanere lì come una scema a fissarlo, aprì l’armadio alla destra del letto e tirò fuori una bella coperta pesante e un cuscino, così da darli a Kai.

-Ma dormi così?-.

-Di solito dormo in boxer, ma visto che non li ho addosso non credo sia il caso-.

-Sei senza mutande?- chiese Elena, senza fiato e in italiano. Le succedeva spesso di parlare la sua lingua madre quando era in difficoltà. E in quel momento lo era parecchio.

-Cosa scusa?- la ragazza, sempre più in confusione ripeté la domanda in giapponese e lui rispose - E certo. Ti ricordo che indossavo il costume!-

Il ragazzo, a suo completo agio, si sdraiò sul divano sistemando il cuscino e dicendole:

-Va a letto. È tardi. Buonanotte-

Elena sbuffò. Prima le dice che è senza mutande e poi pretende che si addormenti tranquilla? Ma era tutto scemo?

La ragazza si arrampicò sul letto e s’infilò sotto le coperte.

Cercava di prendere sonno, ma sapere di avere Kai a meno di due metri, più nudo che vestito, la agitava. Certo non le piaceva il carattere di lui, ma per il resto…non aveva nulla che non andasse. Anzi. Fisicamente era quasi perfetto.

Kai, nonostante la sua sfacciataggine di fronte alla ragazza, era in imbarazzo quasi quanto lei. Quando lei gli aveva aperto la porta indossando un pigiama azzurro con dei piccoli fiori, leggermente trasparente, gli stava per mancare il coraggio di chiederle ospitalità. Era quasi certo che se avesse detto o fatto qualcosa di troppo aperto nei suoi confronti, non si sarebbe trattenuto e…poi si sa come sarebbe finita. E il mattino dopo se ne sarebbero pentiti entrambi.

 

Elena continuava a rigirarsi nel letto non riuscendo a prendere sonno. Quando trovò una posizione abbastanza comoda, si accorse che anche Kai si agitava e così chiese, mettendosi seduta sul letto:

-Ehi, tutto ok?-.

-No, il divano è comodo, ma troppo corto per me-.

-Senti facciamo cambio io sono più bassa e quindi ci starò più comoda. Tu prendi il letto-.

-Non ci penso nemmeno. La camera è tua e quindi anche il letto. Mi adatto-.

Ci fu un lungo silenzio poi Elena parlò, balbettando leggermente:

-Senti, se continuiamo così non dormirà nessuno dei due. Tu perché scomodo ed io perché continui a muoverti facendo casino-

-E quindi?-

-Il letto è a due piazze- non era riuscita a dire matrimoniale, le sembrava troppo, come dire, pesante come parola.

-Non mi starai invitando a letto con te?- le chiese lui ironico e malizioso.

-Non c’è bisogno di essere maliziosi. Era una semplice proposta per evitarci la notte in bianco. Ma se ti crea problemi, allora buonanotte-.

Detto questo si ributtò sui cuscini voltandosi sul fianco destro e pensando ‘Più cerco di essere gentile con lui e più mi prende in giro. Che stronzo!’

Poi sentì il materasso abbassarsi per un peso alle sue spalle, nella parte sinistra del letto e voltandosi, vide Kai infilarsi sotto le coperte.

-Fai tanto lo sbruffone e poi accetti?-.

-Certo ho troppo sonno-.

-Manteniamo le distanze ok?-.

-Certo non ho nessun interesse a starti troppo vicino-.

-In piscina non mi sembrava così-.

-Stavo solo cercando di ottenere una confessione!-.

La ragazza non rispose più. Era stufa di fraintendere sempre i suoi comportamenti. Pensava di piacergli almeno un pochino, ma niente! Ancora una volta illusa come una stupida. Ora aveva deciso. Lo avrebbe evitato. Avrebbe evitato di trovarsi sola con lui in qualsiasi luogo.

Si addormentarono entrambe continuando a pensare l’uno al comportamento dell’altra, senza riuscire a trovare una spiegazione.

 

 

Dormirono ben poco. Max con la sua solita allegria, entrò nella camera della cugina urlando il suo solito –GoodMorning Ray of sunshine!- per poi strozzarsi con la sua stessa saliva, quando vide che Kai era nello stesso letto della cugina. E non solo. I due agitandosi nel sonno erano finiti più vicini che mai. Lei era abbracciata a lui, con la gamba sinistra su quelle del ragazzo e il braccio sul torace, e con la testa appoggiata nell’incavo del collo. Lui, addormentato supino, le aveva circondato le spalle con il braccio sinistro mentre la mano destra era appoggiata al fianco di lei, la testa appoggiata lievemente su quella della ragazza. Erano avvinghiati. Ecco il termine esatto. Max era un pochino sconvolto. Per fortuna si rese conto che almeno erano vestiti.

-Ehi voi due!- urlò con tutto il fiato, facendoli svegliare di botto, tanto che picchiarono le teste.

-Ahia! Max ma cosa diavolo urli di prima mattina?- chiese Elena,non riuscendo ancora a capire cos’era il calore che sentiva così vicino.

-Dannato biondino americano! Ti uccido- poi si rese conto che era strano che Max venisse a svegliarlo e poi perché sentiva la voce di Elena?

Poi entrambe si ricordarono che quella notte l’avevano passata nella stessa stanza e nello stesso letto. Si guardarono a lungo prima di capire la posizione in cui si trovavano. Entrambe arrossirono e mormorano un ‘scusa’ appena udibile per poi allontanarsi. Max intanto sogghignava vedendo per la prima volta il suo compagno di squadra freddo e controllato, in totale imbarazzo.

-Max, non è come sembra- esordì la cugina –lui è qui perché la sua camera era..inagibile…-

-Oh lo so…ho sentito la voce di Mao stamattina che salutava Ray. La mia stanza è quella accanto. Però non capisco perché eravate a letto insieme-.

-Perché il divano era troppo corto per me e per evitare a tutti e due una notte in bianco, lei mi ha offerto la metà vuota del letto-.

La cugina annuiva con enfasi alla spiegazione di Kai.

-Non ti preoccupare Elena, ci credo. So che tra voi due non succederà mai nulla- sorridendo uscì dalla camera lasciandoli nuovamente soli.

-Mi dispiace se mi sono aggrappata tipo cozza su uno scoglio. Deve essere successo mentre dormivo - disse la ragazza a Kai. Era sicura che ritrovarsela addosso gli aveva causato un enorme fastidio, visto lo sguardo seccato che aveva.

Il blader annuì semplicemente e poi, senza salutarla uscì dalla camera per ritornare nella sua.

Elena era ancora seduta a letto. Completamente stordita dal brusco risveglio e dalla reazione di Kai. E poi capì. Capì che era meglio lasciarlo perdere. Non doveva illudersi che tra loro potesse esserci qualcosa.

Ormai sapeva che quel ragazzo così freddo,scostante, contradditorio, apatico,silenzioso, stronzo, bello, gentile, dolce quando voleva e così bravo ad ascoltare le piaceva. Le piaceva da morire, ma doveva lasciarlo stare. Dopotutto non si cerca il dolore, vero?

 

Kai era ancora appoggiato alla porta di Elena cercando di riprendere a respirare normalmente. Era scappato da quella ragazza perché svegliandosi con lei tra le braccia, gli era piaciuto immensamente. E sì, perché lui, prima dell’arrivo di Max, si era svegliato a causa del sole che entrava da una delle tende tirate male e aveva visto la posizione in cui erano e aveva provato un senso di pace totale. L’aveva guardata dormire, con il suo bel viso sereno. Sentire il respiro regolare di lei sul collo, il calore emanato dal corpo appoggiato al suo e il suo profumo di frutta lo aveva calmato e rilassato come mai prima d’ora, tanto che si era ritrovato ad abbracciarla a sua volta e ad appoggiare la testa sulla sua, per sentire meglio il profumo del balsamo fruttato e addormentarsi di nuovo fino all’arrivo dell’uragano Max.

Avrebbe di gran preferito svegliarsi insieme a lei, solo per vedere quanto rossa poteva diventare. Si ritrovò a sorridere da solo come uno scemo. Poi capì che tutto quello che stava succedendo era spiegabile solo in un modo: quella ragazza gli piaceva. Gli piaceva da morire, ma doveva starle alla larga. Lui non aveva tempo per quelle cose. E poi tutto questo lo avrebbe rammollito. E così decise: l’avrebbe lasciata stare.

 

 

La mattina non era iniziata molto bene. Aveva appena scoperto di essere cotta e stracotta del suo miglior nemico e già ci aveva rinunciato, visto che aveva ben capito di non essere ricambiata. Scese, completamente vestita di bianco per la colazione, non accorgendosi che Kai stava scendendo le scale dietro di lei, ammirando e apprezzando il suo fondoschiena reso particolarmente visibile dal colore dei calzoni.

-Ele-chan!- un urlo la fece voltare. Vide Kai alle sue spalle, che evitava decisamente il suo sguardo e poi vide Takao correre come un forsennato verso di lei. Appena le fu vicino, la prese per la mano e la trascinò in cucina.

-Takao la sala per la colazione è di là!-.

-Lo so ma ho bisogno di parlarti lontano dagli altri mentre mangio!E il posto adatto è la cucina-.

-A volte sei un genio Takao-.

Kai aveva visto Takao trascinarla via, lasciando solo la scia del suo profumo fruttato.

-Kai scusa per ieri- una voce bassa e calma lo fece voltare, per specchiarsi in due pozze d’ambra.

-Nessun problema. Eri decisamente in compagnia migliore della mia-.

-Dove hai dormito?-.

Mentre il russo cercava di inventarsi una scusa convincente per non ammettere di aver dormito con Elena passò Max che disse:

-Ha dormito da Elena- Ray aprì la bocca fino al pavimento, poi si rivolse al russo e gli disse- non nasconderlo. Non c’è nessuna vergogna a dormire con mia cugina. Anzi se lo racconti a Boris scommetto che ti dedicherà un tempio-. Il biondino, stizzito come mai lo avevano visto, si allontanò.

‘Quel dannato russo. Prima mi dice che non gli interessa. Poi ci dorme assieme tutto felice e dopo ancora cerca di nascondere l’accaduto. Tse. Razza di idiota. Non sa cosa si perde a non volere la mia cuginetta’. Pensato questo si diresse a fare colazione, orgoglioso di aver difeso la cugina.

In cucina Takao si stava ingozzando con la quinta fetta di pane e marmellata quando si accorse dello sguardo vacuo dell’amica.

-Ehi sicura di stare bene?-

-Uhm? Se pensi che, dopo aver dormito abbracciata a Kai, essere beccata da Max e capire di aver disgustato il ragazzo che mi piace perché mi sono avvicinata troppo, io dovrei stare bene, sappi che sei un idiota col diploma-.

-Tu hai dormito con chi?- le chiese Takao facendo cadere la sesta fetta di pane nel piatto.

-Con Kai, hai capito bene. E se quel rossore è un modo per chiedermi se lo abbiamo fatto, la mia risposta è no!-.

-No il mio rossore era dovuto al fatto che hai appena ammesso che ti piace-.

-Si, ma ho anche ammesso che ho capito di disgustarlo. Dovevi vedere la sua faccia quando ci siamo svegliati abbracciati. Sembrava avesse inghiottito una bottiglia di olio di merluzzo. Credo abbia anche vomitato una volta arrivato nella sua camera…- concluse Elena, leggermente sovrappensiero cercando di immaginarselo.

-Adesso non esagerare. Magari la sua espressione era di sorpresa e tu l’hai confusa per disgusto-.

Elena lo guardò alzando le sopraciglia in gesto di incredulità verso l’ingenuità del suo amico.

-Non ti preoccupare Tako mi passerà. Soprattutto quando inizierà di nuovo a prendermi per il culo dicendomi quanto sono grassa e brutta. Comunque a te cosa è successo?-

-Ieri sera Hilary stava parlando con Mao di Kai e ho sentito che ha intenzione di dichiararsi- il blader abbassò lo sguardo e allontanò il piatto. Non aveva più fame se ripensava a quello che aveva sentito.(te credo si è sparato 6 fette di pane con marmellata!!!).

 


FLASH BACK

Takao stava tornando dalla piscina con Hilary. Da quando erano arrivati in quella villa, si erano un po’ allontanati. Lei aveva le sue amiche e lui aveva i suoi amici ed Elena. Lei lo salutò raggiungendo Mao, che usciva in quel momento dalla camera che dividevano.

Passando vicino sentì Hilary dire:

-Ho deciso. Domani gli dirò cosa provo per lui e vediamo come reagisce-

-Sei sicura?-

-Si ormai non posso più aspettare. Kai mi piace e devo sapere se ricambia-

FINE FLASH BACK

 


 

-Takao tu sai che questo doveva succedere prima o poi. Vero?-

-Si, ma non pensavo così presto-

-Comunque ieri sera Kai si è fermato con me in piscina e mi ha detto che lei non gli interessa e sembrava sincero, quindi non credo che si fidanzeranno non credi?-.

-Perché si è fermato con te?-

-Voleva spiegazioni su una cosa che Max si era lasciato sfuggire con lui-

Non se la sentiva di dire tutto anche a Takao. Era un segreto a tre ora. E poi raccontare a qualcuno quella sera e quella notte sarebbe stato come rovinarle e non voleva, perché sapeva che non avrebbe avuto altri momenti così con Kai.

 

 

 

 

 

Ehilà! Sono in leggero ritardo con l'aggiornamento..però oggi probabilmente ne pubblicherò due..^^

 

 

Ringraziamenti:

 

robertaLOVESTROTTOLE: EHI! non vale travestirsi da pianta....mi hai rubato l'idea!! uff...per la canzone dovrai aspettare l'inizio del campionato...fino ad allora nisba.. questo perchè sono sadica...

 

 

Soryl: sono felice che la situazione Elena-Kai ti piaccia...prima o poi la smetteranno di cercarsi e si troveranno? Mah chi lo sa...comunque il russo ne combinerà altri di casini..sisi....e poi...dopo lo metto lo spoiler...perchè sono sadica...

 

giuly_the princess: macchè rimasti ancora fermi...dopottutto è sempre colpa di Kai....fa sempre la mossa sbagliata...uffi

 

 

Pilatigirls: ahaha cavolfiore...carota geneticamente modificata..sono morta dal ridere per i soprannomi a Brooklin...eh bhe anche Ele-chan poverina..trovarsi Kai mezzo nudo addosso...come faceva a resistere?-_-

 

 

DarkAngel91: si sono molto carini..nonstante i continui litigi...si cercano e si confidano..o meglio lui estrorce le confessioni a lei...ma se qualcuno come Kai le estorcesse a me in quel modo gli confesserei vita,morte e miracoli...sisi...per le recensioni don't worry...

 

Itilgwen: welcome back...felice per te che gli esami siano finiti...se vuoi fammi poi sapere gli esiti...come premio stasera ti regalo un altro capitolo

 

 

 

 

SPOILER (Solo perchè sono sadica):

 

 

-Credo che Takao abbia una cotta per te-

Hilary lo guardò dubbiosa, rimanendo incantata dal suo profilo illuminato dalla luna. Quanto era bello. Poi si ricordò che doveva rispondere alla sua affermazione.

-Non credo proprio. Sono convinta che sia perso per Elena. Dovevi vedere che faccia aveva quando è entrato in camera è la vista con quel vestito. Ha iniziato a sbavare, anche se indossava i bigodini-

- Essere fisicamente attratti da una persona non significa esserne innamorati. Forse Takao, e tutto il resto dei ragazzi presenti qui, la trova solo molto bella-


Fa un pò schifo come spoiler...ma tanto stase pubblico ancora!!!

 

 

Elenasama

 


 

 


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Capitolo 25
*** CAP 25 - LA CONFESSIONE DI HILARY. LA CENA ***


 

LA CONFESSIONE DI HILARY. LA CENA.

 

La mattina, come quella del giorno precedente, le ragazze si allenarono nella coreografia. Hilary ovviamente aveva ancora problemi di resistenza fisica, ma s’impegnava al massimo. La più brava tra loro era Julia. Aveva energia e senso del ritmo, tanto che il suo ballerino era interessato a lei tanto da chiederle di uscire.

Elena lo sentì e gli urlò:

- Federico, smettila di provarci è già fidanzata! E il suo ragazzo ti batte in tutto!- fece l’occhiolino a Julia che ricambiò. Ormai, vinto lo spauracchio della gelosia, le due erano in sintonia. Ballavano molto bene vicine.

 

Hilary quella mattina era un tantino distratta. Continuava a pensare a cosa avrebbe detto a Kai. Non sapeva bene come dichiararsi, visto che era la prima volta che lo faceva. Elena se ne accorse e verso le undici e mezzo si dichiarò, falsamente, stanca.

Si diressero tutti verso le loro camere, mentre Gaston e i ballerini scappavano verso un’altra prova di ballo.

In sala rimasero Elena e Hilary.

-Ehi Hila-chan tutto ok?-

-Ehm…a dir la verità no-

-Come mai?- le chiese con falsa ingenuità.

-Ho deciso di dichiararmi a Kai, ma non so come fare-.

-Non credo di essere molto adatta a consigliarti. Ma ti posso dire di seguire il cuore-.

-Grazie. Spera per me che vada bene-.

Elena annuì, mentendo. Spera davvero che Kai non si mettesse con lei. Va bene evitarlo, ma vedere che stava con un’altra sarebbe stato troppo per il suo già martoriato cuore. Vederlo baciare, abbracciare e parlare con un’altra l’avrebbe uccisa. Sapeva di essere un po’ cattiva verso Hilary, ma non poteva farci nulla. Era spaventata dalla possibilità di vederlo amare un’altra che non fosse lei. Se fosse successo, sarebbe impazzita.

-Ehi stai bene?-

Alzò lo sguardo e vide Stefano, il ballerino che la affiancava.

-Ciao, perché sei qui?-

-Ho dimenticato la borraccia- le disse indicando l’oggetto appoggiato sulla sedia a lei vicina.

-Sicura di star bene? Sei molto pallida-.

-Sarà la stanchezza-.

-Elena, perché non vuoi uscire con me? Io non sarei mai in grado di farti male-. Le disse mentre la ragazza stava uscendo. Lei stava pensando a una cosa…

-Sai che ti dico? Accetto il tuo invito!Puoi stasera?-

-Certo, a cena?-

- Allora ci vediamo alle otto stasera-.

Il ragazzo uscì dalla sala da ballo felice. Elena sapeva di fare una stupidaggine, ma almeno avrebbe evitato di vederlo per cena.

Si diresse in camera e dopo una doccia veloce si diresse a pranzare. Come il giorno prima, s’isolò con le cuffie, sotto lo sguardo indagatore di Kai.

Takao le fu subito al fianco, togliendole una cuffia.

-E’ successo altro questa mattina?- le chiese.

Lei senza accorgersi di urlare, visto le cuffie disse:

-Si ho accettato un invito a cena di Stefano-.

Tutta la sala ammutolì e lei si accorse di aver urlato quando tutti la fissarono. Poi Boris, dall’alto della sua perversione urlò:

- Evvai ragazza! Stasera togli le ragnatele!- le disse indicandole le parti basse. Quest’uscita gli costò una scarpa di Elena in faccia, una marea d’insulti e lo sguardo glaciale e omicida di Kai.

Il ragazzo, dagli occhi ametista, era rimasto sconvolto dalla notizia. Perché aveva accettato l’invito di quel viscido? Beh non aveva nessun obbligo nei suoi confronti, ma non poteva farci molto. Takao aveva ragione quella volta nella sala di ballo: era geloso marcio. E quel bellimbusto italiano era un bel problema. Non era gay, ma capiva bene se un ragazzo era bello. E Stefano purtroppo lo era.

 

Il pomeriggio passò veloce, tra scontri e risate nella sala degli allenamenti. Elena continuava con la su missione di ignorare Kai e lui faceva altrettanto. Anche dopo aver combattuto uno contro l’altra, non si erano nemmeno guardati in faccia. Nessuno capiva bene cosa stava succedendo, a parte Takao. Lui sapeva che Elena si era presa una cotta per Kai e sapeva anche che non aveva intenzione di confessarlo al ragazzo, perché sicura di non essere ricambiata. Ma il dragoonblader aveva dei dubbi. Kai era strano. Cioè lui lo era sempre, ma da quella mattina molto di più. Lui si accorgeva degli sguardi fulminei che lanciava a Elena e nel suo sguardo, già un po’ triste, vi era anche una nota di malinconia che non aveva mai visto. Takao aveva la sensazione che quei due cretini fossero cotti l’uno dell’altra, ma che nessuno dei due, visto il loro orgoglio smisurato, lo avrebbe mai confessato. Doveva fare qualcosa. Non perché così Hilary avrebbe definitivamente rinunciato a Kai, ma perché voleva rivedere il sorriso vero di Elena, quello che c’era nella foto con Brooklin.

Elena alle sei e mezzo in punto scappò dalla sala degli allenamenti con il permesso di Takao per prepararsi alla cena. Hilary decise di aiutarla a scegliere il vestito e ad acconciarle i lunghi capelli.

 

Alle sette e mezzo era già vestita. Doveva solo truccarsi e togliersi i bigodini. Mentre Hilary le dava una mano proprio a disfare i capelli, Takao entrò in camera ed ebbe un semi infarto.

-Elena sei uno schianto…- le disse il blader, inghiottendo più volte a vuoto.

La ragazza indossava un vestito argento scuro senza spalline, con dei ricami bordeaux. La fascia che aveva in vita e i bordi dell’abito erano del medesimo colore dei ricami. Sul bordo inferiore del vestito vi era una sottile striscia di tulle grigio. Ai piedi portava un paio di sandali argentati con un fiocco grigio in prossimità della caviglia. Indossava anche una collana fine, in argento, abbinata a due orecchini con pendente.

Il trucco era molto leggero, con una sottile linea nera nella parte bassa degli occhi verdi e l’ombretto argento, mentre il rossetto era leggermente rosato.

I capelli che Hilary aveva appena finito di acconciare scendevano in boccoli leggeri e sinuosi.

-Si ma si vedono ancora i segni delle ferite sulle gambe…-

Takao si avvicinò all’amica mettendole una mano sulla spalla e serio le disse:

-Fidati, nessuno guarderà le ferite….-

Hilary si mise a ridere dando ragione a Takao, anche se lo sguardo del suo amico la lasciava con l’amaro in bocca. Guardava quella ragazza come se non ne avesse mai vista una così bella.

Un bussare li fece distogliere dai loro discorsi.

Alfred entrò annunciando che il Signorino Stefano era arrivato e la stava aspettando all’ingresso. Elena prese la pochette abbinata all’abito e uscì.

-Allora vado bene?- chiese di nuovo ai suoi amici, facendo una giravolta sul posto.

-Si, sei fantastica. Vai e stendilo- le rispose Hilary.

Mentre si dirigeva verso le scale, la porta di fronte a quella della sua camera si aprì e ne uscì Kai, con indosso la tuta.

-Ciao Kai- lo salutarono in coro Takao e Hilary.

Poi Takao ebbe la bella idea di chiedere al blader dell’Aquila Rossa:

-Hai visto com’è bella sta sera Elena?- beccandosi un’occhiataccia dalle due ragazze presenti.

Kai si voltò verso Elena, che lo ignorava, e nonostante il semi infarto che lo colpì vedendola così per qualcun altro rispose:

-Mi sembra la stessa di tutti i giorni- e senza aggiungere altro scese al pian terreno. Così non vide lo sguardo triste di Elena alle sue parole.

Arrivò all’ingresso, dove vide Stefano che attendeva Elena. Il ballerino indossava un paio di calzoni eleganti neri dal taglio classico, una giacca in abbinamento e una camicia bianca.

‘Dannato damerino’ questo fu ciò cui pensò Kai, prima di varcare la soglia di ingresso, senza ricambiare il saluto di Stefano, che una volta scomparso il blader, sorrise tra sé ‘Eh..brutta l’invidia’ .Poi la sua contentezza nel vedere Kai così infastidito fu eclissata dalla visione che stava scendendo le scale.

Elena era più bella che mai. Lui sapeva benissimo che quella ragazza era stupenda, ma non così. Quel vestito le stava divinamente, così come il trucco e l’acconciatura.

Alfred le porse il soprabito lungo fino a poco più sotto della vita, così da lasciare visibile la gonna dell’abito.

-Ciao, Stefano- lo salutò in italiano –stai molto bene stasera-.

-Mai quanto te, mia cara- gli rispose baciandole la mano e facendola sorridere.

-Andiamo? Ho una fame..-

-Certo, tesoro. Dopo di te-

Entrambe uscirono, sotto lo sguardo di Alfred e dei due ragazzi in cima alle scale.

-Secondo me fa un errore a uscire con quello- esordì Takao.

-Perché? Sei geloso?-

Il blader puntò i suoi occhi scuri e seri sulla sua amica, che per la prima volta arrossì in sua presenza, e le rispose:

-No, io e lei siamo solo amici. Non mi piace quel ragazzo. Credo che il suo obbiettivo sia solo quello di portarsela a letto-.

-Tu credi?-

Il blader incrociò le braccia al petto e annuì. Hilary lo guardò per la prima volta con un’ottica diversa. Il suo amico cresceva e lo stava facendo molto bene.

 

Kai nel frattempo stava guardando Elena e Stefano allontanarsi sulla macchina del ragazzo, geloso per la prima volta nella sua vita.

 

Alcune ore dopo Hilary era nella sua camera. A breve avrebbe, in un modo o nell’altro, confessato a Kai i suoi sentimenti.

Si mise così alla ricerca del blader. Il ragazzo non si era presentato a cena ed era leggermente in ansia. Era ormai mezzanotte quando decise di cercarlo nei giardini e lo trovò sdraiato su una panchina.

-Ehi, guarda che ti prenderai un raffreddore-.

Il blader aprì gli occhi ametista e si trovò il viso di Hilary sopra il suo. Ma perché in quel periodo più cercava di starsene per gli affari suoi e più venivano a rompere? Poi iniziò a sospettare il perché Hilary fosse lì e le parole dette in piscina da quella dannata ragazza di nome Elena riecheggiarono nella sua testa.

FLASH BACK

-Per niente, solo che mi dai fastidio e se entrasse qualcuno potrebbe fraintendere-.

-E allora?Nessuno di noi due sono impegnato!-

-Non m’importa! Se entrasse Hilary non me lo perdonerebbe mai!-.

Poi si rese conto di ciò che aveva detto e si morse la lingua. Anche se lei e Max non avevano legami di sangue, erano uguali. Entrambe con la lingua lunga!

-Cosa c’entra Hilary?-

Elena lo guardò come se avesse davanti un decerebrato.

-Ma sei scemo o cosa? Possibile che tu non ti sia accorto che lei ha una cotta per te?-.

-Si, ma non mi interessa- rispose freddo come al solito

Elena sbuffò e aggiunse –se ti confesserà questa cosa, sii gentile con lei. Per noi ragazze un amore non corrisposto è doloroso-.

FINE FLASH BACK

Doveva assolutamente dimenticare quella sera. Se solo ricordava e pensava al dopo si sentiva male. E per lui era una cosa nuova quella sensazione di dolorosa mancanza all’altezza del petto.

-posso parlarti un attimo?-

-Ok-

Il blader si mise seduto permettendo a Hilary di mettersi alla sua destra.

-Senti Kai noi ci conosciamo da tanto ormai- esordì la ragazza, mentre il blader annuiva solamente – e credo che sarebbe ora che io mettessi le cose in chiaro con te- sospirò e per un po’ regnò il silenzio. Hilary non riusciva proprio a trovare le parole. Continuava a rimuginare, fino a quando fu proprio il suo taciturno compagno a parlare.

-Credo che Takao abbia una cotta per te-

Hilary lo guardò dubbiosa, rimanendo incantata dal suo profilo illuminato dalla luna. Quanto era bello. Poi si ricordò che doveva rispondere alla sua affermazione.

-Non credo proprio. Sono convinta che sia perso per Elena. Dovevi vedere che faccia aveva quando è entrato in camera è la vista con quel vestito. Ha iniziato a sbavare, anche se indossava i bigodini-.

- Essere fisicamente attratti da una persona non significa esserne innamorati. Forse Takao, e tutto il resto dei ragazzi presenti qui, la trova solo molto bella- e concluse pensando ‘anche per me lo è…ma è anche qualcosa in più’.

-Kai…- sussurrò Hilary –ti devo dire una cosa, ma non ci riesco-

-Provaci-

-Io…beh tu…tumipiaci- glielo disse in fretta senza pause. Per qualche istante il silenzio regnò sovrano.

 

Mentre Hilary confessava i suoi sentimenti a Kai, un’altra coppia si trovava sulla terrazza del ristorante italiano, in cui aveva cenato, così da godere della magnifica vista di New York illuminata.

Mentre Elena attendeva il ritorno di Stefano, pensava. Pensava che nonostante tutto quella serata era stata piacevole. Stefano era di compagnia e scherzava facendola ridere. Ma non aveva funzionato. Appena lui si allontanava o rimanevano in silenzio per mangiare eccolo che Lui ritornava prepotente nei suoi pensieri. Ritornava con tutti i suoi comportamenti contrastanti. Si era resa conto solo quel giorno di quanto il suo cuore, che pensava ormai morto, battesse veloce quando lui era vicino. Anche se cercava di evitarlo essere nella stessa squadra comportava per forza una convivenza nello stesso luogo, ma per evitare di parlargli si impegnava al massimo negli allenamenti intrattenendosi solo con gli altri componenti dei BladeBreakers.

Si era accorta che lui faceva lo stesso. Lui ovviamente non parlava con nessuno ma si limitava ad appoggiarsi al muro con le braccia incrociate al petto e gli occhi chiusi.

-Eccomi di ritorno- la voce di Stefano la fece trasalire. Mentre le porgeva un bicchierino di limoncello, le chiese –ti è piaciuta la serata?-

-Oh si grazie Stefano, mi sono divertita-

-Peccato che ci sia io con te e non qualcun altro vero?-

La ragazza si strozzò con il liquore ghiacciato.

-Ma cosa stai dicendo?- riuscì a dire lei – perché dovrei preferire la compagnia di qualcun altro?-

-Elena per favore non prendermi in giro. So anche chi è colui che affolla i tuoi pensieri. L’ho capito perché, anche se i vostri sguardi s’incrociano poco durante le volte che siete nella stessa sala, il tuo cambia. Vedi tu non la sai ma nel tuo sguardo c’è un’ombra di malinconia da quando è finita la tua storia con quello là- Stefano, che conosceva Elena da tanto tempo perché faceva parte del corpo di ballo di Alisèe da sempre, non pronunciava mai il nome di Brooklin. Lo aveva sempre detestato, un po’ perché geloso un po’ perché sapeva che non era giusto per lei – e quando guardi lui sparisce. Come se il tuo sguardo tornasse limpido-

Lei lo guardava con la bocca aperta. Non poteva credere che Stefano avesse capito della sua cotta stratosferica per Kai così semplicemente.

-Ma…come..-

-Come faccio? Ti conosco bene. Ho passato tanto tempo a osservarti da lontano-.

Elena era senza parole. Quel ragazzo aveva una devozione incredibile nei suoi confronti se per tutto quel tempo l’aveva osservata da lontano.

-Non ti devi preoccupare per me. Io sono innamorato di te, questo ormai è palese, ma so che non potrò mai stare al tuo fianco. Non vado bene per te. Tu hai una personalità così forte che la mia indole accondiscendente non andrebbe bene, perché non riuscirei a tenerti a freno. Lui invece credo che sia ancora più testardo di te, quindi sei in buone mani-.

Elena non sapeva cosa dire. Quel ragazzo l’aveva analizzata e capita perfettamente. E ora le stava sorridendo sereno.

-Mi dispiace Stefano. Scusami se ti ho anche solo per un attimo illuso uscendo con te stasera. Non volevo e non voglio ferirti-.

-Sapevo che uscivi solo per distrarti da lui. Ora andiamo è tardi e domani ci dovremo allenare- le porse il braccio e salendo in macchina la riportò a casa.

Appena varcarono il cancello del viale di casa Hughes, così era il cognome del padre adottivo di Elena, questa iniziò a essere nervosa. Ora lo avrebbe sicuramente visto. Era da poco passata la mezzanotte e mezza e sapeva che molti dei ragazzi, soprattutto i russi, andavano a dormire tardi.

-Posso darti un consiglio? – le chiese Stefano alla guida, ricevendo un cenno d’assenso da parte della ragazza – digli tutto. Non importa se credi che lui non ti ricambi. Ti sentirai meglio. Per me è stato così. Accettare i propri sentimenti verso qualcuno è il primo passo per dimenticarli se la persona interessata non ricambia-.

 

 

 

Intanto nel giardino dove si trovavano Kai e Hilary regnava ancora il silenzio.

-Hai intenzione di dire qualcosa?- chiese a bassa voce Hilary.

-Stavo solo cercando le parole giuste. Qualcuno mi ha detto di essere gentile con te quando mi avresti confessato i tuoi sentimenti. Io non ricambio Hilary.Mi dispiace. Sono affezionato a te, ma non sei nulla di più che una mia compagna di squadra-.

La ragazza era distrutta. Sentiva già le lacrime pungergli gli occhi.

-Sei per caso preso per un’altra?-la ragazza aveva un sospetto. Si comportava in modo strano perfino per lui.

-Hilary, per favore. Non chiedermi altro-. Il blader si alzò. Voleva scappare da lì prima che si mettesse a piangere. Odiava vedere le ragazze piangere e se Hilary avesse iniziato lui non avrebbe potuto consolarla, perché sarebbe stato un modo per illuderla.

 

Mentre si dirigeva all’ingresso senti le ruote di auto sulla ghiaia. Elena era tornata.



 




RINGRAZIAMENTI:


Mi scuso per l'immane ritardo, ma ho avuto qualche problema in famiglia....spero vi piaccia il capitolo..e se riesco vi pubblico ancora oggi....



Pinca: grazie per i vari appunti che mi hai fatto. Io non so perchè ma Brooklin ce lo vedo come cattivo. Comunque anche io non capisco come possa Elena resistere a Kai senza mutande......


itilgwen: si si che carini che fanno ninna insieme...^^


Pilatigirls: sono due cretini....si vogliono, si cercano e poi...litigano..due asini!!! -_-


giuly_the princess: spero ti sia servita la tuta anti radiazioni...però nel prox ne avrai più bisogno...oh si....^^


Clithia: spero che sia meno evidente che Elena sia bella in questo capitolo,ma più che altro lo faccio perchè quando Kai la €guarda la vede praticamente perfetta. Elena non si è dimenticata di Yuri. E' lui che per ora è preso da Julia...ma torna....^^



Soryl:si si sono due addormentati...(ma se sei tu che scrivi ndKai... ehm...ndme)...però poi Elena si da una piccola mossa.....fidati


Lumik: anche io le HilaxKai non mi piacciono...sono troppo diversi..lui scontroso e introverso, lei troppo allegra e solare..un po' ochetta come direbbe Daichi....e come supponevi Kai l'ha respinta...

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Capitolo 26
*** CAP 26 - KAI NASCONDE LA SUA GELOSIA. HILARY DISTRUTTA. ***


KAI NASCONDE LA SUA GELOSIA. HILARY DISTRUTTA.

 

 

 

Elena salutò Stefano con un lieve bacio sulla guancia e scese dalla vettura. ‘Parli del diavolo…’ pensò vedendo Kai salire i gradini che portavano all’ingresso.

Ovviamente lei non lo avrebbe mai chiamato per farsi aspettare. Proprio mentre appoggiava il piede sul primo gradino sentì dei singhiozzi alla sua destra. Decise di lasciar stare il russo-tutto-di-un-pezzo per vedere chi piangesse in modo così disperato. Vide Hilary seduta su una panchina con il viso tra le mani, in lacrime.

Le si avvicinò e sedendole accanto le chiese dolcemente:

-Hilary, che ti succede?-

La castana alzò il suo sguardo pieno di lacrime su di Elena. ‘Dannazione è distrutta, e so anche di chi è la colpa’.

-E’ stato Kai?- la giapponese annuì, e senza aspettare che le spiegasse bene la dinamica dell’accaduto si alzò di scatto dicendo:

-Aspetta qui, io ho una cosa da fare-.

Si diresse a passo spedito, per quanto le consentissero i tacchi, verso la camera di Kai. Appena giunse di fronte alla porta busso energicamente. Ray, in un pigiama blu con gli orsetti, le aprì la porta.

-Ciao Elena. Stai molto bene vestita così. Cosa vuoi?-

-Dov’è il tuo compagno di stanza?-

-Sono qui. E ti ricordo che ho un nome-

-Sai che me ne importa del tuo nome-

Ray capendo al volo l’antifona si mise le ciabatte e uscì dalla stanza lasciando le due tigri a sbranarsi tra loro. Lui non voleva rimanere ferito nello scontro.

-Perché sei così stronzo! Come hai potuto far piangere in quel modo la povera Hilary?-.

-Senti piccola stronza, io le ho solo detto come stanno le cose. Lei mi ha dichiarato i suoi sentimenti ed io le ho risposto nel modo più gentile che conoscevo! Se lei piange è perché c’è rimasta male-

Elena era leggermente confusa. Pensava che quel dannato russo avesse detto qualcuna delle sue cattiverie a Hilary. Invece per una volta era solo stato sincero e le lacrime di Hilary erano quelle di un amore non corrisposto. Quelle che la stessa Elena era convinta di versare quando si fosse dichiarata al ragazzo che aveva davanti.

-Scusa. Ho sbagliato ad aggredirti. Dovevo prima conoscere i fatti. Torno da Hilary, ha bisogno del conforto di un’amica-.

Fece per uscire dalla camera, quando Kai le rivolse ancora la parola.

-Tanto per rimanere in tema, ti sei divertita con il tuo amichetto?- le chiese in tono supponente il blader

-Non credo siano affari tuoi-.

-Si che lo sono visto che una storia con un ragazzo potrebbe distrarti ancora di più dagli allenamenti-.

-Non ti preoccupare non ci sarà nessuna storia con Stefano-.

-Allora perché sei uscita con lui? Per divertiti come ti ha suggerito Boris?-.

Un sonoro schiaffo colpì il viso di Kai

-Primo: non sono la ragazza facile che tu credi. Secondo: anche se fosse non sarebbero affari tuoi. Terzo: se ti crea così tanti problemi vedermi uscire con un ragazzo, la prossima volta invitami tu, dannato stronzo!-.

Senza aggiungere altro uscì di corsa dalla stanza per ritornare da Hilary.

Kai era fermo in mezzo alla stanza con la mano sulla guancia dolorante. Possibile che quella si fosse accorta del suo interesse nei suoi confronti? Doveva saperlo.

 

****

Elena prese Hilary per un braccio e la trascinò fino al secondo piano, nella sala da ballo.

-Perché mi porti qui?-.

-O beh perché quando sono giù vengo qui e canto qualcosa così mi passa-.

-Io non canto mai. Quando sono triste piango e basta- la giapponese si accasciò a terra ricominciando a piangere.

La cantante si sedette di fronte a lei, togliendosi le scarpe e incrociando le gambe.

-So che è difficile sopportare un amore non corrisposto, ma devi alzarti e affrontare il dolore a testa alta-

-Tu come sai che è un amore non corrisposto?- le chiese la castana tra i singhiozzi.

-A dir la verità sono andata da Kai e gli ho chiesto spiegazioni. Anzi l’ho aggredito credendo ti avesse ferita in qualche modo. Poi mi ha spiegato e ho capito il perché del tuo dolore-.

-E coma hai capito che era lui?-.

-Quando sono rientrata con Stefano lui stava salendo le scale dell’ingresso e poi ti ho sentita piangere. Ho fatto uno più uno-

-Grazie per essere intervenuta in mia difesa, ma lui è stato molto carino. Mi ha detto che gli dispiaceva, ma non ricambiava i miei sentimenti. Mi ha anche detto che doveva essere carino con me perché qualcuno gliel’ha suggerito-.

Mente la ragazza riprese a piangere, Elena aprì la bocca dalla sorpresa. Kai aveva seguito un suo consiglio. Decise di guardare fuori, nel caso nevicasse…

-Hilary, ti sembrerà una frase fatta, ma passerà. Il tempo guarisce tutte le ferite. Te lo dico per esperienza-.

La porta della sala si aprì. Ed entrò Takao. Le due ragazze sollevarono lo sguardo sul capitano e quando questi vide Hilary in lacrime, la raggiunse, stringendola forte a se, mentre questa si sfogava.

Elena guardò Takao e gli disse solo con il labiale ‘te l’affido’ e si diresse in camera, tenendo le scarpe in mano, non sapendo che qualcuno la aspettava.

 Varcò la soglia della sua stanza, lanciando le scarpe da un lato e scivolando appoggiata alla porta. Sentiva che stava per crollare, quando una voce la fece spaventare a morte:

-Sporcherai il vestito se ti siedi a terra-

Conosceva quella voce, ma non poteva essere lì. Accese la luce allungando la mano sinistra sopra la testa e si ritrovò a guardare Kai seduto sul suo letto.

-Cosa ci fai nella mia stanza? Sei per caso diventato un maniaco?-

-No sono qui a chiedere spiegazioni. Perché dovrei invitarti ad uscire?-

-Kai tu sei scemo. Ti ho detto così perché sembrava quasi una scenata di gelosia la tua, ma non ti preoccupare lo so che non è così, quindi stai tranquillo-.

Si alzò da terra con l’intenzione di chiudersi in bagno fino a quando quel bellissimo stronzo seduto sul suo letto non si decideva ad andarsene.

Ma lui fu veloce e le sbarrò la strada.

-Io farti una scenata di gelosia? Non ti doveva nemmeno sfiorare quell’idea-.

-Oh avanti cosa ti aspetti delle scuse? Kai perdonami se ho pensato anche solo per un momento che tu potessi essere interessato a un essere disgustoso quale sono. Ti va bene? Ora lasciami passare. Devo cambiarmi e dormire. E’ stata una lunga giornata- fece per sorpassarlo, ma lui si parò di nuovo davanti e iniziò a spingerla verso la parete alle loro spalle.

Si fermarono solo quando Elena aderiva alla parete. Kai appoggiò le mani ai lati del viso di lei così da sostenere il suo peso senza sfiorarla. Se lo avesse fatto era quasi certo che avrebbe perso la ragione. Il solo pensiero di sfiorare la pelle candida della ragazza semi-terrorizzata di fronte a lui lo mandava in confusione.

-K-kai che diavolo ti prende? Mi stai spaventando- Elena sentiva il suo cuore battere così forte ed era certa che anche Kai lo sentisse. Era totalmente confusa e sconvolta. Non riusciva nemmeno a capire che cosa sentisse, sapeva solo che il profumo di lui la stava facendo impazzire e doveva allontanarsi. Non doveva cedere. Se lo avesse fatto era sicura che lui, non ricambiando, l’avrebbe poi presa in giro a vita.

-Kai per favore puoi liberarmi?-.

-No. Prima mettiamo in chiaro una cosa. Io non sono ne sarò mai geloso di te, chiaro?- dopo che la ragazza annuì Kai le chiese –e sai perché?-la ragazza, senza parole, scosse la testa in segno di diniego. Kai si avvicinò a lei con il viso e le sussurrò all’orecchio -perché non m’interessi-.

Senza aggiungere altro se ne andò lasciando Elena sola. La ragazza scivolò a terra, mentre due lacrime solitarie le solcavano il viso. Ora aveva la certezza che lui non ricambiava, ma doveva fare una cosa. Uscì di corsa dalla sua camera e vide Kai scendere le scale.

Lui era già in fondo alla scalinata, mentre lei era in cima, quindi urlò:

-Kai aspetta!- il ragazzo si fermò voltandosi. Non fece in tempo a dire nulla. Se la ritrovò addosso.

-C’è una cosa che devo fare prima di lasciarti perdere- e senza che lui potesse fare o dire nulla, la ragazza si alzò in punta di piedi e appoggiò le sue labbra morbide e rosee su quelle del ragazzo.

La testa di Kai cominciava a vorticare. Ma perché quella dannata non se ne stava buona al suo posto? Doveva trattenersi e non ricambiare quel bacio. E così fece. La ragazza si staccò da lui, gli accarezzò dolce una guancia sorridendogli triste e disse:

-Addio- prima di scappare verso la sua stanza.

Kai rimase a guardare il punto in cui era scomparsa per un tempo indefinito toccandosi la guancia che lei aveva sfiorato. Possibile che fosse così complicato per lui lasciarsi andare?

Elena era arrivata in camera. Stava pensando a quanto fosse stato bello anche solo sfiorare le labbra di Kai.Era stata una stupida, ma doveva farlo. Anche se così avrebbe capito che lei era cotta di lui non importava. Ora capiva appieno quanto fosse presa per quel ragazzo. Quando le loro labbra erano entrate in contatto, una scarica elettrica di felicità le aveva attraversato il corpo.

Sapeva che tutto quello non si sarebbe ripetuto, ma era in parte felice. Poteva dire di aver baciato il freddo Kai.

Si distese e mentre due lacrime salate scorrevano sulle sue guance si addormentò.

Non vide la figura che entrò nella sua stanza avvicinando al suo letto.

‘Dannazione perché mi prendi così tanto, cos'hai di particolare?’ pensò la figura mentre le accarezzava una guancia. La luna illuminò il viso del ragazzo. Kai si chinò sulla ragazza addormentata, rubandole un bacio a fior di labbra. ‘Ora siamo pari’ pensò sorridendo. Poi lo udì un sussurro, così doloroso, proprio come quando si era scontrata con Brooklin.

-Kai…-.

 

Perché pronunciava il suo nome con così tanto dolore?







ringraziamenti



Dolly Haze: beh bel massacro della mia storia. Comunque iniziamo: prima di tutto l'OOC l'ho messo negli avvisi proprio perchè sapevo che i personaggi sarebbe stati diversi dagli originali. I personaggi che tu dici mancare come gli altri componenti dei White tiger, degli scudi sacri( io lo dico in italiano) e degli all starz fanno solo da contorno, se dovessi metterceli tutti ci vorrebbero 500 capitoli...e sarebbe molto complicato gestire una storia con così tanti personaggi tutti co-protagonisti. Diciamo che sono solo delle comparse. Brooklin parlava si con le farfalle e il resto degli insetti,ma ti ricordo che è semi pazzo, infatti ha quasi ucciso Kai...per questo l'ho usato come cattivo. Per quella cosa di Elena bellissima sto cercando di evitare di dirlo in continuazione visto che non sei l'unica a farmelo notare. Manca il bey perchè il campionato non è ancora iniziato. Non posso continuare a descrivere gli allenamenti in ogni singolo capitolo. Vorrei chiederti cosa significa la frase 'in tutta sincerità questa fic di beyblade ha ben poco' nel senso che è povera o che i personaggi sono diversi dall'anime? Cmq hai espresso il tuo parere e come hai detto io continuo a pubblicare, cercando di accontentare tutti, ma ognuno credo abbia il suo stile nello scrivere e questo è il mio. Come hanno già detto altre nelle loro fic nessuno obbliga a leggere. Se io trovo una fic che non mi piace non la leggo più.In ogni caso la tua recensione non mi ha ne offesa ne delusa, ognuno la pensa come vuole. Credo poi di aver mal interpretato la tua frase 'Poi, probabilmente, tu continuerai a scrivere come hai fatto fin'ora senza tener conto di quello che ti ho detto, ma ci tenevo a fartelo sapere.', intendi dire che non seguirò i tuoi consigli o che dovrei smettere di pubblicare? attendo una tua risposta in merito.



Soryl: spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. L'altra volta lo spoiler me lo sono scordato..-_-..scusa....Elena ha fatto il primo passo...



DarkangeL: torna subito a studiare tanto la fic mica scappa...dai scherzo^^ cmq grazie per la tua costante presenza nonostante gli impegni.


robertaLOVESTROTTOLE: si per una volta Kai si è comportato bene...e ha seguito il consiglio di Elena...stranoooooo....^^


Itilgwen: quando un amico si innamora di un'amica o viceversa è sempre molto difficile mantenere i rapporti, è successo anche a me l'anno scorso, ma credo che Hilary si riprenderà...^^


giuly_the princess: hai visto...? che carini loro che si danno i bacietti...*.* ok sono scema....


Pilatigirls: nonostante la matematica non sia mai piaciuta nemmeno a me la vostra equazione era molto chiara..grazie...^^




Spoiler (visto? oggi c'è)


-Perché hai fatto quella scenetta?-.

-Lo facciamo sempre prima di un evento importante. Scioglie la tensione per la perfomance-.

 -E tu saresti tesa?- le chiese alzando incredulo le sopracciglia.

-Certo. Tu non hai sentito il testo della canzone, ma solo la musica e non sai come si svolgerà la coreografia allo stadio di Bey. Fidati sarà dura- ancora un sorriso. Dopo qualche istante di silenzio, la ragazza si alzò e gli disse.

-Vado. Devo accompagnare le altre a comprarsi i vestiti per il galà dell’apertura del campionato del mondo. Sono tutte in fibrillazione -.

-Tu con chi ci vai?-

-Per ora nessuno, a parte Stefano e Dunga, mi ha chiesto di accompagnarlo. E quei due non fanno testo. Tu?-





Ok fa schifo ma il resto era fin troppo spoiler....^^

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Capitolo 27
*** CAP 27 - L'INVITO DI TAKAO.UNA NOVITA' SGRADITA ***


 

L’INVITO DI TAKAO. UNA NOVITA’ SGRADITA.

 

 

 

 

 

 

 

I giorni di attesa per l’inizio del campionato mondiale di Beyblade stavano passando velocemente. Ne mancavano solo due, quando Elena entrò di corsa nel salotto dove i ragazzi erano soliti riunirsi.

 

Hilary dopo la confessione a Kai aveva rinunciato alla coreografia. Non poteva sopportare di essere allenata da Kai e le altre erano davvero troppo impegnate per aiutarla. Per fortuna Giorgia, una delle ballerine di Alisèe, era rientrata prima dalle ferie a causa del maltempo e si era offerta di sostituirla. Aveva imparato subito la coreografia, ma soprattutto aveva attirato subito le attenzioni di un certo russo.

Boris era rimasto affascinato da quella ragazza. Era bassa e minuta, ma piena di energia. Portava i capelli neri come la pece in un carré più corto dietro e più lungo davanti, così da lasciare leggermente scoperto il collo dove aveva tatuato un bel falco, mente gli occhi erano azzurri come il cielo. Nonostante Boris si dimostrasse molto aperto verso le ragazze, in realtà era timido e aveva faticato non poco per chiederle un appuntamento, ma poi c’era riuscito e ora stavano insieme da una settimana.

Takao, Hilary, Kai ed Elena invece erano rimasti al punto di partenza.

Takao proprio non se la sentiva di confessare alla sua amica i suoi sentimenti. Era troppo fragile e ancora legata a Kai.

Elena invece dopo il bacio rubato non aveva più calcolato Kai. Gli parlava, lo salutava ma niente di più. Inoltre evitava accuratamente di ritrovarsi nella stessa sala sola con lui. Non voleva che qualche suo comportamento contradditorio la facesse ricadere nel baratro della cotta. Non che le fosse passata, ma l’avvicinarsi della cerimonia di apertura e del campionato di bey l’aveva distratta dal pensiero di lui.

Elena con il fiatone esclamò:

-Ballerini in sala. Dobbiamo fare la danza della fortuna-.

Tutto il resto della marmaglia si guardò tra loro stupito, ma la seguirono.

-Allora prima di tutto le spiegazioni. Dovete sapere, e i ballerini possono confermare, che noi cantiamo e balliamo sempre una canzone prima di un’esibizione importante. Non è una canzone di Alisèe ma Mayla, che credo conosciate- tutti i presenti annuirono. Mayla era famosa per il suo look e le sue canzoni un po’ eccentriche. Distribuì alcuni fogli. Julia lo rifiutò. Conosceva bene quella canzone.

- La canzone è Bad Romance. Hilary tu ti unirai a noi. Canta solo queste frasi- le disse indicandole sul foglio. Hilary le imparò a memoria. Per fortuna quella canzone era un tormentone anche in Giappone e quindi la conosceva bene.

I ballerini maschi avrebbero ballato con loro, ma solo Stefano cantava.

 

Elena mise la base e tutto cambiò. Iniziarono a muoversi in modo strano per la sala avvicinandosi ai poveri spettatori.

 

Stefano Oh-oh-oh-oh-oooh!
Oh-oh-oooh-oh-oh!
Caught in a bad romance

tutti: Oh-oh-oh-oh-oooh!
Oh-oh-oooh-oh-oh!
Caught in a bad romance

Stefano: Rah-rah-ah-ah-ah!
Roma-Roma-ma-ah!
Ga-ga-ooh-la-la!
Want your bad romance

tutti: Rah-rah-ah-ah-ah!
Roma-Roma-ma-ah!
Ga-ga-ooh-la-la!
Want your bad romance

Elena: I want your ugly
I want your disease
I want your everything
As long as it’s free
I want your love
Love-love-love
I want your love

 
Elena per cantare si era messa al centro esatto della sala e mandando tutto al diavolo aveva fissato Kai dritto negli occhi, tanto che Yuri gli aveva sussurrato ‘ce l’ha con te’ ridendosela.


Giorgia: I want your drama
The touch of your hand
I want you leather studded kiss in the scene
And I want your love
Love-love-love
I want your love
tutti: Love-love-love
I want your love


Giorgia ovviamente aveva il suo Boris da torturare.

 


Hilary: You know that I want you

and you know that I need you
I want a bad,your bad romance

I ballerini, le ragazze e anche Hilary si misero al centro e fingendo di battere le mani in modo scoordinato intonarono.

tutti: I want your loving
And I want your revenge
You and me could write a bad romance

Stefano:Oh-oh-oooh-oh-oh!

Tutti:I want your loving
All your love is revenge
You and me could write a bad romance

Stefano: Oh-oh-oh-oh-oooh!
Oh-oh-oooh-oh-oh!
tutti: Caught in a bad romance

Stefano: Oh-oh-oh-oh-oooh!
Oh-oh-oooh-oh-oh!
tutti: Caught in a bad romance

Rah-rah-ah-ah-ah!
Roma-Roma-ma-ah!
Ga-ga-ooh-la-la!
Want your bad romance

Elena era tra Takao e Yuri che, divertendosi come matti, la seguivano nei movimenti mentre tutti, Kai escluso, battevano le mani a tempo.. Stare con Julia aveva sciolto parecchio Yuri.

Mariam puntò decisa verso Max e iniziando a ballargli attorno intonò la strofa:

 


Mariam: I want your horror
I want your design
‘Cause you’re a criminal
As long as your mine
I want your love
Love-love-love
I want your love

I want your psycho
Your vertical stick
Want you in my room
When your baby is sick
I want your love
Love-love-love
I want your love
tutti: Love-love-love
I want your love

Hilary: You know that I want you
And you know that I need you
I want a bad,your bad romance

tutti: I want your loving
And I want your revenge
You and me could write a bad romance


Stefano:Oh-oh-oh-oh-oooh!


I want your loving
All your love is revenge
You and me could write a bad romance



Oh-oh-oh-oh-oooh!
Oh-oh-oooh-oh-oh!
Caught in a bad romance

Oh-oh-oh-oh-oooh!
Oh-oh-oooh-oh-oh!
Caught in a bad romance

Rah-rah-ah-ah-ah!
Roma-Roma-ma-ah!
Ga-ga-ooh-la-la!
Want your bad romance

Rah-rah-ah-ah-ah!
Roma-Roma-ma-ah!
Ga-ga-ooh-la-la!
Want your bad romance

elena: Walk walk fashion baby
Work it
Move that bitch crazy
Walk walk fashion baby
Work it
Move that bitch crazy
Walk walk fashion baby
Work it
Move that bitch crazy
Walk walk fashion baby
Work it
Stefano: Imma Free bitch baby


Improvvisarono una sfilata ed Elena camminò diritta verso Kai e mentre si voltava per tornare indietro riuscì a solleticargli il viso con i capelli allungati dalle extencions.

Julia: I want your love and
I want your revenge
I want your love
I don’t wanna be friends

elena: Je veux ton amour
Et je veux ta revanche
J'veux ton amour
I don’t wanna be friends
Oh-oh-oh-oh-oooh!
I don’t wanna be friends
(Caught in a bad romance)
I don’t wanna be friends

Oh-oh-oh-oh-oooh!
Want your bad romance
(Caught in a bad romance)

 

Si erano messe a strisciare per terra e trovandosi ancora lì iniziarono a battere i pugni a ritmo della canzone sul pavimento, ognuna fissando la sua preda preferita. Per tutta la canzone Elena aveva fissato Kai, che non aveva distolto mai lo sguardo, attirato dalla ragazza come una falena dalla luce.

I want your love and
I want your revenge
You and me could write a bad romance
Oh-oh-oh-oh-oooh!
I want your love and
All your lovers' revenge
You and me could write a bad romance

Oh-oh-oh-oh-oooh-oh-oh-oooh-oh-oh-oh-oh!
Elena:Want your bad romance
(Caught in a bad romance)
Elena: Want your bad romance

Yuri sobbalzava ad ogni pugno tirato dalla sua ragazza. Era ben chiaro cosa lei volesse…Kai invece fissava Elena. Dove cavolo la trovava tutta quella carica di sensualità?

 

Oh-oh-oh-oh-oooh-oh-oh-oooh-oh-oh-oh-oh!
Want your bad romance
(Caught in a bad romance)

Rah-rah-ah-ah-ah-ah!
Roma-roma-mamaa!
Ga-ga-ooh-la-la!
stefano: Want your bad romance

 

La canzone terminò tra le grida di entusiasmo e gli applausi.

Takao si rivolse a Kai:

 

-ora non potrai più nascondere che lei ti piace. Non le hai tolto gli occhi di dosso per un momento-.

Il blader non rispose e uscì sbattendo la porta. Elena decise di seguirlo. Lei sapeva che detestava essere al centro dell’attenzione e avendolo preso di mira aveva sbagliato.

Cercò Kai ovunque e lo trovò nello stesso giardino in cui Hilary gli aveva confessato il suo amore.

 

-comincio a credere che questo posto ti piaccia parecchio- esordì la ragazza.

Kai era seduto sulla panchina di pietra e quando alzò lo sguardo su di lei il sole lo colpì in viso facendo brillare i suo occhi ametista.

 

‘Per favore diventa brutto in questo momento…non sopporto di vederti lì, così bello e irraggiungibile’ pensava Elena.

 

-Si mi piace. Soprattutto quando sono solo-.

 

Elena sbuffò alla sua acidità e si sedette vicino a lui.

-Senti scusami per prima. So che detesti essere al centro dell’attenzione e io ti ci ho messo. Ma è stato più forte di me prenderti di mira. Dopotutto sono o non sono la tua miglior nemica?-.

Gli sorrise e mentre il sole colpiva anche il suo di viso, Kai fu costretto a distogliere lo sguardo altrimenti l’avrebbe sicuramente presa e baciata.

-Perché hai fatto quella scenetta?-.

-Lo facciamo sempre prima di un evento importante. Scioglie la tensione per la perfomance-.

 -E tu saresti tesa?- le chiese alzando incredulo le sopracciglia.

-Certo. Tu non hai sentito il testo della canzone, ma solo la musica e non sai come si svolgerà la coreografia allo stadio di Bey. Fidati sarà dura- ancora un sorriso. Dopo qualche istante di silenzio, la ragazza si alzò e gli disse.

-Vado. Devo accompagnare le altre a comprarsi i vestiti per il galà dell’apertura del campionato del mondo. Sono tutte in fibrillazione -.

-Tu con chi ci vai?-

-Per ora nessuno, a parte Stefano e Dunga, mi ha chiesto di accompagnarlo. E quei due non fanno testo. Tu?-

-Mah pensavo di portarci Kimberly-

Cos’era quel rumore? Ah sì il cuore spezzato di Elena.

-Ah ok. Vado. Ciao.- si allontanò di corsa da lui. Appena rientrata in casa si lanciò in camera e lì finalmente si sfogò senza ritegno.

 

‘Dannato idiota’ ecco a cosa stava pensando Kai. Anche se Elena aveva cercato di nasconderlo aveva visto la delusione e il dolore nel suo sguardo. Kimberly. Non si ricordava nemmeno che faccia avesse. Non l’aveva più vista da quella sera in discoteca. Però aveva il suo numero.

 

 

 

Nel pomeriggio gli allenamenti di Bey furono saltati, almeno dalle ragazze. Elena decise di portarle a spasso per New York così avrebbero scelto il vestito per il galà di apertura, che si sarebbe tenuto la sera del primo giorno dei campionati.

Visitarono quasi la maggior parte dei migliori negozi della Grande Mela e furono tutte molto soddisfatte dei loro acquisti. Rientrano alla villa solo in tarda serata, quando tutti erano ormai a tavola.

Elena ordinò alla servitù di portare i vestiti nelle varie camere e si diresse con le ragazze in sala da pranzo. Tutte si guardarono leggermente sorprese. Sentivano una risata femminile e non capivano da chi potesse provenire. Le ragazze presenti in casa erano uscite tutte.

Quando varcarono la soglia capirono. Kimberly era lì.

Elena e Hilary deglutirono a vuoto, si guardano, fecero un cenno d’intesa e si stamparono un falso sorriso, varcando la soglia. Quella che per loro era la soglia dell’inferno.

Hilary, dopo ciò che aveva visto al mattino, aveva capito di avere una compagna di disavventura. Elena si era presa, come lei, una cotta tremenda per Kai con il suo medesimo risultato.

 

Elena, con la sua solita faccia tosta, si sedette proprio di fianco a Kimberly.Era proprio come se la ricordava: bionda ossigenata, occhi azzurri con l’espressione vuota, labbra a canotto e con un fisico abbastanza morbido, tutto curve. (è la cipriani!!!)

 

-Ciao- esordì Elena. La bionda che stava parlando con Boris sobbalzò e voltandosi le chiese ad alta voce:

-Tu sei quella ragazza brava a ballare che ha fatto un passo a due con quel gran figo di Brooklin Masefield!-

Eccola. Partiva proprio con il piede giusto. Doveva proprio pronunciare il suo nome. Dio quanto voleva tirarle quel collo da gallina, soprattutto ora che aveva visto che la sua mano destra appoggiava sulla gamba di Kai.

Elena alzò lo sguardo sul blader, mentre lui cercava in tutti i modi di evitarlo.

-Scusami se sono piombata qui a casa tu, ma Kaiuccio mi ha invitata e non potevo rifiutare-.

Boris sentendo il soprannome che aveva affidato al suo caro amico Hiwatari, sputò la birra che stava bevendo. Per fortuna Yuri fece in tempo a scansarsi. Forse perché, con la scusa del tovagliolo caduto, si era chinato sotto il tavolo per ridere liberamente.

-non ti preoccupare. Sei la benvenuta. Ah mi ha detto Kai che ti porterà al galà, vero?- chiese rivolta al blader con sguardo di sfida.

La risposta fu un grugnito.

-Bene! Sarà ora che mi cerchi anch’io un cavaliere-

-Davvero tu sei senza?- le chiese sbalordita la bionda.

-Eh si. Purtroppo non ho trovato nessuno con il coraggio di invitare una ragazza con…come dire…carattere- senza aggiungere altro si alzò, prendendo un panino e si eclissò fuori, in giardino.

In sala era calato il silenzio. Poi successe una cosa inaspettata. Takao si alzò e la seguì, sotto lo sguardo sbalordito di Hilary. Dove andava? Perché?

 

La raggiunse in giardino, trovandola seduta in terra, sull’erba fredda, intenta a strappare quanti più steli riusciva, immaginando che ognuno di quello fosse Kai o Kimberly.

-Ehi se stai seduta lì ti ammalerai-.

La ragazza buttò indietro la testa e sorrise al suo amico.

-Ciao Tako-chan-.

Il ragazzo si sedette vicino.

-Non devi prendertela. Lui lo fa per tenerti lontana-.

-Ammettiamo che ciò che dici sia vero e non una delle tue solite boiate. Spiegami perché? Ormai sa che sono cotta e stracotta..-

-Direi bruciata- la interruppe il ragazzo ridendo

-Si ok bruciata per lui. Allora perché allontanarmi se vuole la stessa cosa? Quindi seguendo un filo logico, l’unica spiegazione è che non gli interesso, no?-.

-Io credo che lui lo faccia perché tutto questo lo spaventi un po’. Prima di incontrare te Kai era totalmente disinteressato al genere femminile, a parte qualche conquista serale. Poi sei arrivata tu con il tuo carattere forte, la tua storia e la tua bravura con il bey e il suo mondo è stato stravolto. Anch’ io quando ti ho conosciuta pensavo fossi un’ochetta qualsiasi. Poi ho visto allenarti a bey con serietà e passione pari alla mie e ho capito quanto tu possa essere speciale. E complicata-.

Elena lo guardava a bocca aperta. Sapeva che Takao era intelligente nonostante lo nascondesse molto bene dietro ai suoi comportamenti infantili.

-Takao, ti voglio bene sai?- disse al ragazzo, abbracciandolo forte.

Poi un tossire li fece allontanare. Yuri era lì in piedi.

-Scusa se interrompo la vostra scena romantica, ma devo parlare con lei- disse a Takao indicando Elena.

-Aspetta- disse Takao prendendo la mano di Elena –vuoi venire con me al galà?- le chiese ridendo.

-Ma Takao sicuro di non voler invitare qualcun altro?- disse Elena, allusiva.

-No quella persona è già impegnata. Ci andiamo tu ed io. Due cuori infranti uniti-.

-Accetto-. Schioccò un sonoro bacio sulla guancia a Takao che, arrossendo, se ne andò lasciandola con Yuri.

-Ciao- disse Yuri in difficoltà –senti mi devo scusare con te. Vedevo che in questi giorni eri strana e sofferente ma non ti sono stato accanto. E non l’ho fatto nemmeno dopo la storia di Brooklin. Sono proprio un fratello degenere-.

-Ehi Yuri- gli disse la ragazza sollevando il viso del russo per guardarlo negli occhi –non fa niente. Tu hai una ragazza che ti ama alla follia ed era giusto che stessi con lei, soprattutto all’inizio. Io me la sono cavata con Max e Takao-.

-E con Kai. So che ti è stato vicino. E mi scuso anche di questo-.

-Perché?- Elena era un po’ stupita dal comportamento di Yuri.

Come mai le chiedeva scusa per una cosa così?

-Perché se ci fossi stato io al tuo fianco, non avresti conosciuto il lato gentile di Hiwatari e non ti saresti mai presa una cotta stratosferica per lui-.

Elena rise di gusto a quell’uscita, tanto che Yuri la guardò tra lo scocciato e l’arrabbiato. Lui si scusava e lei rideva. Tsè, che sorella strana.

-Yuri non puoi addossarti la colpa della mia cotta. Credo che mi sarebbe venuta ugualmente. Ho passato più tempo con Kai di quanto tu creda e ho colto diverse sfaccettature del suo carattere. E tutto l’insieme, anche la sua ‘stronzaggine’, mi ha fatto cadere nella trappola. So che questa cotta mi porterà solo sofferenza, ma se sono sopravvissuta a Brooklin, chi mi può fermare?- lo guardò sorridendo, con una nota di malinconia nello sguardo. Yuri la abbracciò di slancio e la strinse a sè.

-Mi sei mancata-.

-Anche tu Yu-chan-.

-Yu-chan? O dannazione anche a me hai trovato un soprannome…-

-Si perché ti voglio bene…-

-Ehi voi due. Sta arrivando Julia-.

Yuri scatto in piedi dicendo –non è come sembra, tesoro-.

Elena scoppiò a ridere. Poi voltandosi vide che aveva fatto lo scherzo. Kai era in piedi dietro di lei e la fissava truce. Ahia. Guai in vista.

Yuri si eclissò, nonostante la ragazza lo supplicasse con il labiale di rimanere.

-Avanti cosa c’è- chiese, sospirando, la ragazza, alzandosi e pulendosi il fondo schiena dall’erba e dalla terra –cosa ho fatto di male sta volta-.

-Lo sai-

-No, mio signore. Potrebbe spiegarmi, di grazia?- chiese ironica,inchinandosi senza abbassare lo sguardo da quello di lui.

-Hai preso in giro, in modo molto sottile, Kimberly e non mi sta bene-

-Oh se è per questo a me non sta bene che lei sia qui-.

-E perché?-

Lei avvicinò, fino ad arrivare ad un centimetro dal suo viso.

-Lo sai benissimo il perché, non fare il falso ingenuo- e dandogli una leggera spallata se ne andò.

Mentre tornava incontrò Kimberly che raggiungeva ‘il suo’ Kai. La bionda la salutò, ricevendo in cambio uno sguardo raggelante.

******

 

L’ultimo giorno libero prima del campionato di Bey era iniziato da otto ore quando Elena si alzò, e senza fare colazione visto lo stomaco chiuso dalla tensione per la coreografia e per Kai, si diresse spedita in sala da ballo e ci trovò…Kimberly!

No.

Non era possibile.

Aveva passato la notte lì. Con Kai. Elena era lì ferma sulla porta con un’espressione sgomenta quando un ‘buongiorno’ strillato la fece sussultare.

Kimberly le si avvicinò, indossando un osceno tutù verde oliva.

-‘giorno. Come mai sei qui?-

-O bhe Kai mi ha detto di fermarmi visto che quando…sai..abbiamo finito…era molto tardi e devo dire che ero stanca. Quel ragazzo fa scintille…- completò Kimberly, sognante al ricordo della nottata passata.

Elena dal canto suo stava trattenendo un conato di vomito. Quella aveva fatto quello con Kai? Oddio. La stanza girava vorticosamente. Si sedette per evitare di svenire. Ma il colorito pallido fece preoccupare Kimberly.

-Stai bene?-

-Si. Devo solo fare colazione.- si alzò e si diresse leggermente stordita verso la sala da pranzo.

Entrando si accorse che vi erano solo Yuri e Kai. La sfiga la perseguitava.

-Ehi Elena, sei cadaverica- esclamò Yuri.

- E’ la tensione per domani e la fame di oggi- rispose secca addentando un croissant. Volse poi il suo sguardo al blader dai capelli bi-color e decise. Gliel’avrebbe fatta pagare.

-Ho incontrato Kimberly in sala sa ballo. Mi somiglia più quanto credessi-. Si alzò e mettendosi di spalle a Kai gli sussurrò sensuale in orecchio, facendolo rabbrividire –anche io ballavo sempre il giorno dopo che avevo consumato con Brooklin. Bravo Kai, sei proprio uno stallone. Ma niente di più-.

Yuri, seduto vicino a Kai, ovviamente aveva sentito tutto.

-Elena, ma…- purtroppo la ragazza era già uscita.

-Kai ha detto il vero?-

-Non vedo quale sia il tuo problema Ivanov..io sono libero e posso fare sesso con chi cazzo mi pare!-

Detto questo si alzò di scattò, facendo cadere la sedia ed eclissandosi in giardino.

Yuri era sicuro di una cosa: se quel dannato Hiwatari non si decideva ad affrontare i suoi sentimenti per Elena, l’avrebbe persa.

 

 

 







Ringraziamenti:


Pinca: non mi sono offesa ne me la sono presa per la recensione di Dolly Haze, solo che avevo frainteso qualche frase...^^ poi però mi ha spiegato e si è risolto tutto. Spero che i problemi di 'scene forzate' sia superato con questo capitolo...la parte della canzone 'scaccia tensione' sinceramente mi fa un po' ridere, perchè immaginare Yuri e Takao che ballano....ahahahaha...cmq grazie per i tuoi consigli, cercherò di metterli in pratica.




DarkangeL: brava!e finalmente gli esami sono finiti..ma cos'era la maturità?


Pilatigirls: e l'oscar per il ragazzo più idiota va a...KAI HIWATARI...dai ha invitato la cipriano al galà...eliminatelo....-_-


Soryl: purtroppo Kai non è abbastanza sveglio per invitare Elena...invita Kimberly...se è scemo.....



Itilgwen: Complimenti per la tua votazione...che secchione..scherzo....hihihih


Dolly Haze: allora grazie per le spiegazioni sulle tue frasi..sarò un po' tarda ma mica avevo capito *si mette in un angolo a fare cerchi sul pavimento*...cmq nel prox capitolo inizierà il campionato di bey...prima un po' in sordina poi con vari scontri...per i personaggi ribadisco che a parte quelli trattati in maniera più ampia gli altri li lascio un po' nel dimenticatoio perchè mi è proprio impossibile gestire mille personaggi....spero che questo non ti deluda...attendo un altro tuo commento sul capitolo sopra...

 

 


Spoiler(se no Soryl mi fa fuori)

Alle otto del mattino erano tutti pronti. Elena vestita da Alisèe si avvicinò minacciosa a Kimberly e le disse:

-Se ti azzardi a dire anche solo al tuo canarino che io sono Alisèe giuro che dovranno cercare il tuo cadavere sul fondo dell’Hudson, chiaro?-

La bionda annuì intimidita e Kai intervenne per sedare Elena.

-Hiwatari, fatti i cazzi tuoi-.

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Capitolo 28
*** CAP 28 - LA CERIMONIA DI APERTURA.IL GALA' ***


 

 

 

 

LA CERIMONIA DI APERTURA. IL GALA’.

          

 

                            

L’ultima giornata scorreva lentamente. Elena, non potendo ballare in libertà vista la presenza fastidiosa di Kimberly, si era messa il costume e ora si trovava in piscina galleggiando a peso morto.

Era completamente rilassata, quando uno squittire fastidio e noto echeggiò nella sala.

Si sollevò appoggiando i piedi sul fondo e vide Kai e Kimberly a bordo piscina. Lei indossava un bikini poco coprente facendo risaltare il seno rifatto, di colore verde acido. Elena era soddisfatta di aver messo il due pezzi e non il costume olimpionico. Infatti mentre usciva dalla vasca sentì lo sguardo di Kai su di lei. Aveva indosso un bikini bianco e nero, modello triangolo, con motivo floreale e bordino fucsia. Copriva lo stretto necessario. Vide infatti Kimberly fissarla truce da dentro la vasca.

Elena si diresse verso la panchina in fondo alla sala e mentre si asciugava, lasciva, senti Kimberly dire:

-Puoi evitare di metterti in mostra?-

-Oh scusa. Non volevo- disse falsamente dispiaciuta.

-Come mai te ne vai?-

Elena la fulminò con lo sguardo e rispose gelida:

-Sono allergica al silicone-

Quando la ragazza se ne fu andata Kai fece per seguirla perché era sempre offensiva nei confronti di Kimberly, ma proprio questa lo fermò sussurandogli che avevano di meglio da fare e trascinandolo verso il bordo piscina.

 

Nel pomeriggio Elena si mise in salotto per leggere un libro. Quando fu raggiunta da Julia.

-Elena, devo parlarti-.

-Dimmi- disse la ragazza alzando lo sguardo, togliendosi gli occhiali da lettura e chiudendo il libro.

-Senti Yuri mi ha detto del tuo problema con Kai…-

-Mmm quel dannato, pensavo fosse palese che era un segreto-.

-Elena non ti offendere ma non è più un segreto per nessuno. Si capisce che lui ti piace e che ti ricambia. Ed è per questo che non capisco come mai non lotti per averlo-.

Elena sospirò. E la guardò sorridendo tristemente.

-Voi tutti credete che Kai sia preso per me, ma vi sbagliate. Questo è l’unico motivo per cui ho deciso di smettere di provare. Sono stanca di provare continuamente dolore per un ragazzo. Ho appena detto addio a Brooklin, che amavo più della mia vita, e l’ultima cosa che mi serve è soffrire per un amore non corrisposto. E’ solo una cosa passeggera. Passerà. E poi ora sta con Kimberly e me ne devo fare una ragione. Kai non è ne sarà mai mio-. Finì il discorso infilandosi gli occhiali da lettura e riprendendo il libro. Non avrebbe ammesso repliche.

Julia uscì sconfitta dal quel dibattito e si ritrovò davanti proprio Kai.

-Hai sentito tutto?-.

-Si Fernandez-.

-E non ti importa che lei ti lasci perdere?-

-Non sono problemi tuoi-.

-Kai Hiwatari sei uno stupido. E ti pentirai amaramente della tua scelta quando la vedrai amare un altro che non sei tu-.

La spagnola se ne andò lasciando Kai tramortito dalle sue parole e da quelle di Elena.

 

 

Il tramonto lasciò spaziò alla notte che trovò tutti i ragazzi addormentati, tranne due, troppo presi dai loro pensieri per riuscire a dormire.

 

 

Alle otto del mattino erano tutti pronti. Elena vestita da Alisèe si avvicinò minacciosa a Kimberly e le disse:

-Se ti azzardi a dire anche solo al tuo canarino che io sono Alisèe giuro che dovranno cercare il tuo cadavere sul fondo dell’Hudson, chiaro?-

La bionda annuì intimidita e Kai intervenne per sedare Elena.

-Hiwatari, fatti i cazzi tuoi-.

Da quando aveva scoperto, il giorno prima, che lui e Kimberly avevano ‘consumato’ lo chiamava per cognome, con una durezza incredibile.

Le limousine scortarono tutti i blader e i ballerini, stranamente silenziosi, verso il Madison Square Garden dove si sarebbe tenuta la cerimonia di apertura del campionato Mondiale di Beyblade. Per quell’anno il presidente Daitenji aveva deciso di svolgere tutti gli incontri a New York. Purtroppo dopo i disordini con la Borg prima e la Bega dopo, i finanziamenti scarseggiavano. Così per evitare dispendio di denaro aveva coscientemente deciso di tenere lì tutti gli incontri.

 

Elena in limousine aveva gli auricolari, dove ascoltava a ripetizione la canzone che avrebbe interpretato da lì a poco. E soprattutto almeno non sentiva Kimberly che continuava a dire quanto fosse stupita dal fatto che la mitica Alisèe fosse una ragazza così ordinaria. Non riusciva a capire nel suo cervello pieno di silicone che era un insulto?

 

Scesero dalle limousine e una folla di fan urlanti li accolse. Non vi erano solo i fan si Alisèe ma anche quelli dei bladers. Dopotutto avevano acquistato una certa fama come atleti. Tra il pubblico si sentivano frasi di ogni tipo come:

-Alisèe ti amo-

-Kai sei figo-

-Alisèe ti voglio-

E molti dei fan della cantante cercavano anche di acchiapparla fermati subito dalla security. Appena varcarono la soglia si trovarono di fronte al Madison ancora una volta trasformato. Sul parquet era stato montato un bey stadio di enormi dimensioni, completamente di colore argento, alto tanto da permettere a tutti gli spettatori intorno di vedere il match. Sulle loro teste vi era poi la postazione dell’immancabile Djman e la tribuna del Presidente Daitenji.

-Ragazzi benvenuti- proprio quest’ultimo li accolse con un sorriso caloroso. Appena vide la cantante, si rivolse a lei:

-Oh Alisèe permettimi di ringraziarti dal cuore. Se avessi annullato la coreografia, sarei stato nei guai. Molti dei ragazzi presenti vengono soprattutto per te…-

-Oh di nulla presidente, deve ringraziare le blader alle mie spalle per aver accettato di ballare con me-

Il presidente sorrise bonario, prima di accompagnare tutti nei vari spogliatoio. Appena giunti nel loro i BladeBreakers iniziarono a sentire la tensione. Elena stava scaldando i muscoli e attendeva impaziente l’inizio della coreografia. Era tesa come una corda di violino. Per fortuna che l’accesso agli spogliatoi era stato negato a Kimberly altrimenti se avesse fatto qualche commento l’avrebbe eliminata senza pietà.

-Are you ready?- le chiese Max, dolce come sempre.

-Yes, I’m ready for fighting! - gli rispose sorridendo bieca.

-Stai attenta a quello che fai. Non sfidarlo troppo o te la farà pagare-

-Cosa significa?- chiese Kai, interessato all’argomento.

-La mia cara e stupida cugina oggi dirà addio a Brooklin in diretta mondiale-.

-COSA?- gridarono tutti i presenti in coro, sta volta Hilary esclusa.

-Certo. Per un bastardo mondiale ci vuole un addio adatto non credete. Ora vado. Che lo show abbia inizio- disse sistemandosi i guanti bianchi.

Lei e le altre erano vestite completamente di nero. Tranne i guanti e le scarpe, che erano quelle comode da danza, ognuna di colore diverso. Elena bianchi, Mariam blu, Julia rossi, Mao rosa e Giorgia viola. Indossavano dei pantaloni neri abbastanza larghi e una maglietta nera semplice. La parrucca di Alisèe era nera e liscia, lunga fino alla vita. Il trucco era marcato, sempre nero, e il rossetto rosso fuoco, come quello delle altre.

Kai e gli altri si accorsero che anche il corpo di ballo saliva sugli spalti e comprese. La coreografia si sarebbe svolta tra il pubblico.

Dj man:

Benvenuti appassionati di tutto il mondo.

Un boato esplose alle parole di Djman, che proseguì.

Oggi daremo inizio agli scontri di eliminazione. Ma prima il Presidente Daitenji ha voluto fare un regalo a chi, come me, ama la musica. Diamo il via al campionato con…AAAALISE’EEE..

 

Le note di un pianoforte iniziarono a suonare lente nello stadio, fino a quando un occhio di bue non illuminò Alisèe in cima alla scalinata centrale degli spalti, e ciò causò un fragore inimmaginabile. Migliaia di persone che urlavano il suo nome.

Kai dal canto suo dopo aver soddisfatto la sua vista con Elena stava cercando freneticamente Brooklin. E poi lo vide. In piedi proprio alla destra della ragazza, appoggiato alla ringhiera che divideva uno spalto da un altro. Era lì che la fissava pieno di desiderio. Lei lo aveva visto e lo guardava con odio profondo. Kai era tremendamente infastidito dallo sguardo lussurioso che il blader Oscuro lanciava a Elena. Soprattutto sapendo i loro trascorsi, che la ragazza non aveva mancato di raccontagli, in modo sibillino.

E poi lei iniziò, ma senza cantare solo parlando.

After all you put me through
You'd think I'd despise you
But in the end I want to thank you
'Cause you made me that much stronger

 

E poi la musica, cambiò le luci si accesero, rivelando i ballerini appostati alla fine degli spalti, dove vi era il corridoio che li divideva dallo stadio vero e proprio.

Alisèe scendeva lentamente verso i ballerini, fermandosi ogni tanto a stringere la mano di qualche ragazzino. Anche quegli stupidi bambocci lo irritavano. Non dovevano toccarla. La canzone era cantata con voce rabbiosa.

 

When I, thought I knew you
Thinking, that you were true
I guess I, I couldn't trust
Called your bluff, time is up
'Cause I've had enough
You were, there by my side
Always, down for the ride
But your, joy ride just came down in flames
'Cause your greed sold me out of shame, mmhmm

 

 

Aliseè iniziò ad abbassarsi dando dei colpi con la spalla sinistra

 

After all of the stealing and cheating
You probably think that I hold resentment for you
But, uh uh, oh no, you're wrong

Si rivolse a Brooklin facendo segno di ‘no’ con l’indice


'Cause if it wasn't for all that you tried to do
I wouldn't know just how capable I am to pull through
So I wanna say thank you


E congiungendo le mani in preghiera s’inchinò ringraziando quello che era stato il suo aguzzino.

E poi rivolgendosi al pubblico presente, completamente in delirio, iniziò a ballare con il resto. Più che una coreografia, sembrava che lottassero tra loro.


'Cause it makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker

Alisèè si graffiò la spalla con le unghie smaltate di nero.

Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter

Completò il ritornello tirando un calcio di fronte a sé, con la gamba destra

 

Ohh, ohh, ohh, ohhhh, ohh-yeah ah uhhhuh

Never, saw it coming
All of, your backstabbing

Stefano, il suo compagno di ballo, fingeva di tirarle delle coltellate nella schiena, mentre lei si accasciava al suolo, iniziando a strisciare.


Just so, you could cash in
On a good thing before I realized your game
I heard, you're going around
Playing the victim now

Alisèe fece la faccia da finta dispiaciuta, sempre fissando Brooklin

But don't, even begin
Feeling I'm the one to blame
'Cause you dug your own grave

After all of the fights and the lies
Yes you wanted to harm me but that won't work anymore
Uh, no more, oh no, it's over

Fece segno verso il basso con il pollice


'Cause if it wasn't for all of your torture
I wouldn't know how to be this way now, and never back down
So I wanna say thank you


'Cause it makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
It makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter

 

La coreografia era speculare a quella della prima strofa. Poi il ritmo rallentò. Le ragazze si riunirono in un cerchio stretto mettendosi di spalle e furono circondate dai ragazzi mentre le luci facevano dei giochi strani, Alisèe cantava in una specie di falsetto e pezzi di abiti erano buttati tra il pubblico.

How could this man I thought I knew
Turn out to be unjust so cruel
Could only see the good in you
Pretended not to see the truth
You tried to hide your lies, disguise yourself
Through living in denial
But in the end you'll see


YOU

i ballerini a destra caddero

WON'T

I ballerini a sinistra li seguirono

STOP

  Stefano di fronte ad Alisèe cadde per ultimo

ME


Le ragazze uscirono da quello che doveva essere un bozzolo, completamente cambiate. Ora erano vestite dei colori dei loro guanti e scarpe. Alisèe era completamente bianca. Capelli compresi e ciò a cui pensò Kai fu ‘Mio dio’

Poi iniziò ad arrampicarsi sugli spalti, cercando di passare vicina a color che conosceva. E passò anche di fianco a Kai, incontrando il suo sguardo ametista stupito, proprio mentre si fermava per l’acuto sulla parola ‘Enough’, lasciando Kai a bocca aperta

I am a fighter and I
I ain't goin' stop
There is no turning back
I've had enough

Con una capriola all’indietro si ritrovò nel corridoio posteriore che collegava gli spalti con le uscite e si diresse cantando verso il punto in cui era partita. Era riuscita in tutte queste acrobazie perché portava un microfono collegato all’orecchio.

'Cause it makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter

Thought I would forget
But I remember
I remember
I'll remember, I'll remember

Thought I would forget
But I remember
I remember
I'll remember, I'll remember

Kai si ritrovò a guardare le labbra cremisi di Alisèe, ricordando quanto fosse stato bello anche solo sfiorarle.

 



'Cause it makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter

La coreografia terminò con un Alisèe,ansante, ferma nel punto di partenza, con il pungo destro in avanti pronto a colpire e il sinistro  vicino al mento come difesa. Una vera lottatrice.

Mentre il pubblico applaudiva, s’inchinava sorridendo e uscì salutando e baciando il suo pubblico.

-vedo che hai deciso di dirmi addio in modo molto teatrale. Com’è nel tuo stile, vero?-

Brooklin la aspettava al varco. Elena sentì i passi dei suoi compagni di danza che si avvicinavano e quando giunsero all’entrata che conduceva agli spogliatoi, tutti trattennero il fiato vedendo Elena affrontare Brooklin.

Il cuore di Elena era accelerato sia per la stanchezza sia per la paura di non riuscire ad affrontarlo. Poi il viso di Kai le passò davanti e capì. Ora Brooklin non significava più nulla per lei. E anche se Kai non ricambiava, non importava. Il sentimento che provava per lui era sincero e pulito, come non era mai stato quello per Brooklin.

-Ora basta.- esordì facendo calare il silenzio. Kai nel frattempo aveva capito che qualcosa non andava. E giunto nel punto in cui Elena era sparita capì. Brooklin l’aveva fermata. E lui si fermò lì, sicuro di non essere visto. Voleva sentire cosa gli avrebbe detto la ragazza.

-E’ finita Brooklin. Tu ora non hai nessun potere su di me. Sono libera dalla tua ombra. Ora so quanto il mio amore verso di te fosse malato. Preferisco di gran lunga amare in modo pulito e non essere ricambiata che avere qualcuno di così ignobile, quale sei tu, al mio fianco. Addio. E questo è per sempre-. Senza aggiungere altro lo superò, lasciando per la prima volta Brooklin Masefield senza parole.

E senza saperlo lasciò anche il grande Kai Hiwatari a bocca aperta.

 

Negli spogliatoi tutti festeggiavano la buona riuscita della coreografia. Tranne Elena.

-Ehi perché sei così giù?-

-Takao, ho sfidato apertamente Brooklin, ora cercherà vendetta. E non solo su di me-. Rispose triste guardando i suoi nuovi amici.

-Se qualcuno di voi dovesse incontrarlo nel girone per favore lasci il campo-.

-Nemmeno per idea- sbottò Kai- io non mi tiro indietro. Lo batterò e gli farò pagare la mia sconfitta-.

-Sei uno scemo- gli disse Elena avvicinandosi. Takao fece cenno agli altri di uscire, lasciandoli soli.

-Tu non sai cosa succederebbe se capisse che io…-

-Che tu?- la guardò lui, falsamente confuso.

-O dai lo sai che ti sbavo dietro come un san bernardo!- disse Elena gonfiando le guance e voltandosi da un lato per poi tornare seria –non voglio che ti ferisca a causa mia. Non è colpa tua se mi sono persa per te. Tu non ricambi e non devi rimanere incastrato in questa storia-.

-Scusa, ma come farebbe a capire che sono io?-

-Fidati, lo saprà. Mi conosce meglio di chiunque altro.-

-Io non abbandono il campo-

-Allora sta attento per favore- gli carezzò la guancia con la mano guantata e senza aggiungere altro uscì, seguendo gli altri sugli spalti.

Kai si appoggiò al muro ripensando a quando Elena gli aveva confessato, in modo comico tra l’altro, il suo affetto per lui. Aveva avuto l’impulso di prenderla, tirarla a se e baciarla. Perché lasciarsi andare con lei era così complicato? Perché? Forse perché, il magnifico Kai Hiwatari, non aveva ancora capito di essere innamorato.

***

Dj man annunciò i gironi:

GIRONE A:

1° INCONTRO NEOBORG -NEW DIRECTIONS

2° INCONTRO STRONG GIRLS-WHITE ROSE

GIRONE B

1° INCONTRO SCUDI SACRI - DEVILS

2° INCONTRO WHITE TIGERS-NEW YORK FIGHTER

GIRONE C

1° INCONTRO ALL STARZ-JUSTICE 5

2° INCONTRO HOT BEY-FULL METAL BEY

GIRONE D

1° INCONTRO F-SANGRE- BLACK TEAM

2° INCONTRO BLADEBREAKERS-TROPIC THUNDERS

 

Purtroppo alcune delle squadre che avevano diviso la stessa casa si sarebbero inevitabilmente incontrate, ma ciò che più preoccupava era il Girone C, dove gli All Stars avrebbero combattuto contro I Justice 5.

 

Dj man proseguì dicendo:

-L’incontro inaugurale si svolgerà nel pomeriggio e vedrà la Neoborg capitanata da Yuri Ivanov combattere con la squadra esordiente dei New Directions capitanata da Jordan Calima. Ora pausa per il pranzo. Ci vediamo alle due-.

Un boato salutò Dj man, che si eclissò dietro le quinte, dov’era atteso dal presidente Daitenji.

-Bravo come sempre Djman- gli disse soddisfatto l’uomo sorridendo bonario sotto i folti baffi bianchi-andiamo a pranzo. Manterrò la mia promessa presentandoti Alisèe-

Djman era entusiasta come un bambino di fronte a un nuovo beyblade.

-Quella ragazza sa sicuramente infiammare le folle, non crede? Io personalmente ho sudato quando si è esibita-.

-Beh nonostante potrebbe essere mia figlia, credo che siano davvero poche con il suo talento di attirare le attenzioni, anche non volute-

-Si riferisce a Brooklin?-

-Eh si caro ragazzo. Brooklin le ha fatto molto male, ma vista la canzone di oggi direi che se lo è lasciato alle spalle-.

I due raggiunsero un ristorante lì vicino, affiliato alla BBA, dove i blader avrebbero pranzato durante i campionati.

-Ehi quella è Alisèe..- sussurravano, soprattutto i ragazzi, vedendola seduta al tavolo con i BladeBreakers.

Alcuni si fermavano per chiedere un autografo o una foto e non solo con lei. Molte ragazze si fermavano per Yuri, contento di quelle attenzioni e a rischio vendetta da parte di Julia, e per Kai, che prontamente li ignorava.

-Possibile che tu non sia mai un po’ gentile?- esordì Takao in direzione di Kai.

-Io odio mettermi in mostra come altre persone….- Lasciò la frase in sospeso, riferendosi chiaramente a Elena che si divertiva a lasciare autografi e fare foto.

La ragazza sentì la sua allusione voltandosi verso di lui gli rispose:

-Se non fossi gentile con i miei fans chi credi continuerebbe a seguirmi? E poi non mi da fastidio, sono molto esibizionista lo ammetto- finì la ragazza guardandolo ironica, con i suoi occhi resi cremisi dalle lenti a contatto. In quel momento entrarono Daitenji e Djman. Alisèe si avvicinò subito all’uomo salutandolo cordialmente.

-Sono felice di vedere che stai molto meglio dell’ultima volta che ci siamo incontrati- disse Daitenji riferendosi alla sua visita ad Alisèe in ospedale. Anche lui come il resto dei blader conosceva la vera identità di Alisèe e sapeva tutta la storia con Brooklin, perché aveva fatto in modo che il blader stesse lontano da lei. Un leggero colpo di tosse fece ricordare a Daitenji la sua promessa.

-Ah Alisèe, volevo presentarti Djman. E’ un tuo grande ammiratore-.

I due si presentarono, sedendosi e iniziando a parlare del più e del meno, sotto lo sguardo duro e indagatore di Kai. Kimberly, seduta accanto a lui, ciarlava senza sosta e lui era entrato in modalità ‘fingi di ascoltare mentre ti fai altamente gli affari tuoi’. Sentiva la voce di quella che si supponesse fosse la sua ragazza come un fastidioso brusio di sottofondo, troppo impegnato a cogliere ogni singolo movimento di Elena e ogni singola parola, fino a quando lei scosse la testa in  segno di diniego.

-Scusa, ma non posso proprio venire al galà con te, Djman. Ti ringrazio per l’invito, ma ci vado con Takao-.

Il silenzio più assordante mai sentito scese sull’allegra compagnia. Fino a quando tutti gridarono in coro, come un essere singolo dalle più teste:

-Cosa?-

Lei li guardò con le sopracciglia alzate in segno di sorpresa e chiese:

-Dov’è il problema? Takao è simpatico e carino. Era ovvio che accettassi l’invito-.

Il dragoonblader se ne stava al suo fianco con lo sguardo puntato sul piatto, completamente bordeaux per l’imbarazzo. Non aveva la minima idea di guardare Kai in quel momento. E aveva ragione. Il blader dagli occhi ametista, lo stava guardando come se cercasse di incenerirlo con lo sguardo.

Boris seduto di fianco a Kai, dal lato opposto del tavolo rispetto a Takao, chiese:

-Ehi Kinomiya, come diavolo hai fatto a portartela al galà?-

Alisèe gli rispose, lanciando un’occhiataccia a Kai che sghignazzava –semplice, ha solo avuto il coraggio di chiedermelo-.

Dopo quella risposta nessuno osò più fare domande. Takao, lentamente, riprese il suo comportamento usuale, abbuffandosi e scherzando con tutti, senza rendersi conto che una persona era rimasta molto più colpita di altri, ricevendo quella notizia.

Hilary se ne stava li, con lo sguardo perso fuori dalla finestra, fino a quando Alisèe se ne accorse e avvicinandosi le sussurrò:

- Seguimi, devo fare una cosa, ma nessuno deve vedermi, soprattutto Max!-.

Con la scusa di andare in bagno le due, appena tutti furono distratti, uscirono nel cortile interno del ristorante.

Elena si sedette su una delle poltrone presenti e si accese una sigaretta, aspirando con godimento evidente una boccata di fumo.

-Ehi sai che ti fa male?Soprattutto per una cantante!- la rimproverò Hilary.

-Non ti preoccupare, ne fumo una l’anno in pratica, quando la tensione accumulata diventa troppa-.

-Quando è successo?-

-Cosa?-

-Quando ti sei innamorata di Kai?-

Elena tossì, perché quella domanda le aveva fatto andare di traverso il fumo.

-Aspetta, innamorata è una parola grossa. Direi attratta-

-O avanti non dire assurdità- la castana le si sedette a fianco e continuò dicendo –pensi a lui ogni singolo momento in cui sei libera e rilassata? Ti irrita vederlo con quella bionda oca ossigenata? Vorresti essere al suo posto e pur di ottenerlo saresti capace di rinunciare a tutto?-.

Elena la guardò seria e poi sussurrò un flebile ‘Si’.

-Beh allora cara mia, benvenuta nel Club ‘Innamorate di Kai senza speranza’- disse Hilary, sorridendole.

-Sei ancora molto presa per lui?-

-Beh..si..ma ormai mi sto abituando al pensiero che non sarà mai mio. Dopotutto lo conosco da molto e la mia cotta è durata tanto…quindi credo sia più difficile dimenticare tutte le volte che il cuore batteva a mille per ogni suo minimo sguardo-.

Rimasero in silenzio per un po’, poi Hilary fece una domanda che non riusciva più a trattenere:

-Come mai hai accettato l’invito di Takao?-

Elena le sorrise

-Perché gli voglio molto bene e poi è l’unico, a parte Kai ovviamente, con cui andrei al Galà. E’ simpatico, mi fa morire dal ridere e se sono con lui per un attimo, mi dimentico di Kai. Come mai me lo chiedi?- concluse guardandola furbescamente.

-Perché mi sembra così strano. Takao è molto allegro e di compagnia, ma finora nessuna ragazza si era mai interessata a lui-.

-Hilary ti sbagli di grosso. Alcune delle mie ballerine che non conosci erano molto interessate a conoscerlo. Il suo sguardo così allegro e i suoi modi solari attirano molto, fidati. E comunque ci vado anche perché io e lui siamo in una situazione simile-.

-Cioè?-

Elena si alzò, soffiando la cenere posatasi su i suoi calzoni bianchi, e concluse prima di rientrare:

-Anche lui soffre per un amore non corrisposto-

 

***

Finito il pranzo i blader,Daitenji e Djman rientrarono nello stadio dove si sarebbe svolto il primo incontro del campionato.

 

Djman era già pronto nella sua solita posizione sopraelevata e accolse gli spettatori con:

-Beeeeentornati! Ora le cose si fanno serie. Dopo il meraviglioso spettacolo offertoci dalla fantastica Alisèe, diamo inizio agli scontri-

Un boato accolse le parole del Djman,che ammiccava pesantemente verso la ragazza, mentre questa si sbatté una mano in faccia per il disappunto. Quello ci stava ancora provando spudoratamente. Come aveva fatto per tutto il pranzo.

-Ehi Ali, hai fatto colpo- le disse Max, ridendo di gusto.

-Ah-ah simpatico cugino-. Rispose lei sarcastica.

Poi fecero silenzio e videro la capigliatura rossa di Yuri dirigersi verso il bordo del bey stadio.

Dall’altro lato del campo un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli di uno strano verde scuro fece lo stesso. Il prof digitò velocemente il nome del ragazzo sul pc e poi informò i suoi compagni.

-Jordan Calima, 16 anni, Brasile. Il suo Bey è Formicus, il cui bit è un formichiere, natio della sua terra-

-Oddio che schifo..- esordì Julia -Un animale mangia formiche-.

-Non fa solo schifo. Il suo bey è pericoloso, perché grazie a una sostanza particolare riesce a catturare l’avversario, proprio come fa la lingua del formichiere con il suo cibo. Yuri deve stare attento-. Concluse per poi concentrarsi sull’incontro.

Dj man urlò – Blader in posizione. Tre. Due. Uno. Pronti? Lancio-

Il campionato del mondo era iniziato.

 

Yuri partì subito all’attacco incitando Wolborg. Però come aveva previsto il prof, rimase appiccicato al bey avversario che rideva sornione:

-Ehi Ivanov. Pensavo meglio. Mi avevo detto di stare attento, ma sei caduto subito nella mia trappola-.

-Ragazzino- esordì il russo dai capelli di fuoco, con lo sguardo glaciale che solo lui aveva quando combatteva – non osare sottovalutarmi-.

Wolborg iniziò a ruotare più velocemente fino a quando non riuscì a staccarsi dal bey avversario. E poi disse:

-Wolborg tempesta di ghiaccio-.

Una luce bianca e accecante invase il Madison. Quando riuscirono ancora a vedere il campo, scoprirono che il Formicus di Jason era fuori dal campo, mentre Wolborg girava tranquillo al centro del bey stadio.

Il pubblico esplose in un boato iniziando a urlare il nome di Yuri, mentre gli ormoni di alcune ragazzine impazzivano, sotto lo sguardo omicida di Julia.

 

Gli incontri della Neoborg contro i New Directions non furono molto combattuti. Infatti i Russi erano nettamente superiori agli avversari.

Mentre i ragazzi brasiliani ritornarono sugli spalti, con una sonora sconfitta sulle spalle, Kai esordì:

-mi chiedo come abbiano fatto ad arrivare fino a qui. Sono delle schiappe-

-Non sono loro a essere imbranati. Yuri e Co. sono molto più forti dei campionati passati- gli rispose seria Elena- Soprattutto Yuri- poi sorridendo si rivolse a Julia- comincio a pentirmi di non averci provato con lui. Non l’avevo mai visto combattere con tanta serietà. Era dannatamente sexy-.

-Ehi giù le mani- le rispose la spagnola, scoppiando a ridere con Elena.

Il secondo incontro vide due squadre femminili scontrarsi tra loro. La vittoria fu conquistata dalle Strong Girls. Erano molto giovani e provenivano tutte dalla Svezia, infatti erano bionde platino con grandi occhi azzurri.

-Quelle si che sono bone- esordì Boris, beccandosi una gomitata poderosa allo stomaco da parte di Giorgia.

-Piantala di fare il manico. Idiota!-.

Elena se la rideva guardando i due litigare, non accorgendosi che qualcuno aveva un certo interesse per lei.

Il capitano dei Devils, la squadra che avrebbe combattuto contro gli F-sangre il giorno dopo, la stava fissando da un tempo infinito, cogliendo ogni minimo dettaglio del viso e del corpo della cantante.

La squadra dei Devils era originaria dell’Europa e i suoi componenti, proprio come quelli degli Europa Dreams, provenivano da vari stati.

La mancanza degli Europa Dreams aveva suscitato scalpore tra i blader, che conoscevano Gianni e gli altri, e quindi quella squadra non andava sotto valutata.

Il capitano era un bel ragazzo italiano, proprio come Gianni, dai capelli neri e gli occhi chiari, di un colore indefinito, che variava dall’azzurro al verde per poi divenire grigi. Il viso era armonioso e molto affascinante. E ora aveva un obiettivo. Conquistare quella cantante piena di carisma, che tanto lo aveva affascinato.

 

****

Mentre il gruppo ormai noto dei blader ritornava verso le limousine, un ragazzo si avvicinò ad Alisèe. Era riuscito a raggiungerla solo perché, avendo il pass di blader, nessuno della sicurezza lo aveva fermato.

-Ehi scusa- esordì, in un inglese dal forte accento italiano, per richiamare la ragazza. Questa aveva le cuffie nelle orecchie e fu Hilary, dandole una gomitata, a farla voltare verso il nuovo venuto. E che nuovo venuto. Tutte le ragazze dell’allegra compagnia si erano fermate a bocca aperta di fronte a quel bell’esemplare di maschio.Elena si ricordò chi era e quindi si rivolse a lui parlando nella loro lingua madre

-Ciao- disse Alisèe in italiano.

-Conosci la mia lingua?-

-Si sono nata in Italia -.

-Oh non lo sapevo. Comunque piacere il mio nome è Alessandro, volevo conoscerti.- disse porgendole la mano.

-Piacere io sono Alisèe.- rispose stringendola.

-Stasera sarai al galà?-

-Si, ma ti avviso che sono impegnata-

-Non avevo dubbi. Nessuno si farebbe scappare una come te-

Lei sorrise, poi Hilary la richiamò dicendole che se non si dava una mossa non sarebbero state pronte per le nove.

-Ora devo andare. A stasera, Alessandro -.

-A stasera-.

Si salutarono con una formale stretta di mano ed Alisèe salì in macchina dove fu accolta dai risolini delle amiche.

-Immaginarsi se non attiravi le attenzioni di qualche belloccio-

-O avanti Hilary. Sai che la sua squadra è tutta di ragazzi?-

-Davvero?-

-Si e credo che stasera ce li presenterà- si guardarono sorridendo complici.

-Ah come si chiama?-

-Ah già abbiamo parlato Italiano. Comunque si chiama Alessandro-

E mentre le altre si fiondavano in complimenti per il bel moro, Elena si rimise le cuffie, appoggiando la fronte al finestrino freddo. Perché riusciva ad attirare le attenzioni di chiunque tranne che le sue?

Non sapeva quanto si sbagliava. Infatti non si era accorta che Kai, pur di evitare di sentire una sola parola sulla sua ultima vittima, aveva scelto la limousine con i russi e gli spagnoli, troppo alterato dalla sfrontatezza di Alessandro o come diavolo si chiamava.

Yuri gli si avvicinò per sussurargli, così da non farsi sentire da Kimberly:

-Hiwatari, ti do un consiglio, anche se non lo vuoi sentire. Se non ti dai una mossa e la fai tua, Elena ne trova un altro. Non tutti sono incredibilmente stupidi quanto te-.

Kai lo guardò omicida, per poi sbuffare e rivolgere la sua attenzione al paesaggio fuori dal finestrino.

 

Le ragazze non appena furono giunte in casa si fiondarono ognuna nelle proprie stanze per fare la doccia. Appena furono pronte si diressero tutte nella camera di Elena, dove i truccatori e parrucchieri dello staff di Alisèe le avrebbero preparate per l’evento.

Mentre uno dei parrucchieri metteva i bigodini a Elena questa chiese a Hilary:

-Ehi ma tu non ci hai detto con chi vieni!-

-Ah..ehm…con Stefano-

Elena la fissò allibita e poi sorrise:

-Brava è proprio un gran bel ragazzo. E poi ha un bel culo-.

-Mi associo!- urlarono Mariam e Julia in coro.

-Ma qual è? Quello moro con gli occhi azzurri?- chiese Kimberly

- si proprio lui- rispose Hilary rossa in viso.

-Beh non può certo competere con il mio Kai-.

A quell’uscita sia Elena che Hilary furono seriamente intenzionate ad eliminarla in modo cruento, ma Julia e Mariam le fermarono in tempo.

Erano le otto quando le ragazze erano pronte. Avrebbero raggiunto il luogo del Galà, che si sarebbe tenuto nella sala ricevimenti del Four Season, separatamente dai ragazzi per fargli una sorpresa. Anche se secondo Mariam, quando Takao avesse visto Elena vestita così sarebbe morto sul colpo, e voleva seriamente chiamare le pompe funebri per essere previdenti.

Salirono sulla limousine continuando a parlare per sciogliere la tensione.

Giunsero perfettamente puntuali al Four Season. Scesero dalla limousine e attraversarono la hall dal pavimento di marmo nero, che i BladeBreakers avevano già calpestato al loro arrivo a New York.

Furono accolte da un concierge che le condusse nella sala dove si teneva il galà. Sarebbero state presentate una a una e raggiunte dai rispettivi cavalieri.

- Signori e signori- annunciò il concierge –vi presento le dame:

Mao Chen accompagnata da Ray Kon.

Mao uscì dalla tenda che le divideva dalla sala. La ragazza dai capelli rosa indossava un vestito nero, mono spalla, lungo fino ai piedi che calzavano un paio di decolté rosa acceso come i suoi capelli. I capelli erano raccolti sulla sommità della nuca, con qualche ciuffo lasciato cadere sinuoso sulle spalle nude. In mano aveva una borsa scintillante, rosa come le scarpe. Il trucco leggero e un rossetto rosato completavano l’opera.

Ray aveva la bocca aperta. Mai la sua Mao era stata così bella. Fu risvegliato da Takao, che gli tirò una gomitata, e raggiunse la ragazza porgendogli il braccio.

Tutti i ragazzi erano in completo classico elegante e, a parte il prof che indossava il papillon, avevano la cravatta del colore dell’abito della loro compagna.

 

Emily York accompagnata dal Professor Kappa

Emily indossava un vestito bianco, lungo fino al ginocchio, di un tessuto voluminoso da sembrare nuvola, con una fascia viola in vita, arricchita da una spilla argento. Le scarpe, un paio di sandali dal tacco alto, e la pochette richiamavano il viola della fascia stessa.I capelli le erano stati allungati con delle extentions e li portava acconciati in un semi raccolto. Gli occhiali erano spariti, sostituiti dalle lenti a contatto e da un ombretto bianco.

 Anche il povero Prof aveva problemi di ‘ penzolamento mascella’, ma si avvicinò e la prese con sé.

 

Mariam Kristi accompagnata da Max Mizuhara .

 

La ragazza dagli occhi verdi indossava un lungo vestito blu-violaceo con una bella scollatura e la schiena scoperta. Un nodo sotto al seno,metteva lo stesso in risalto. Ai piedi calzava un paio di decolté argento abbinate alla borsa scintillante. Era truccata di argento e con un rossetto rosa leggermente più carico di quello di Mao e i capelli erano raccolti in un chignon con alcuni capelli che le spuntavano fuori dritti come fusi.

Max, ormai abituato alla bellezza della ragazza, si avvicinò baciandole la mano.

La ragazza sussurrò al ‘fidanzato’:

-Max tua cugina…credo ucciderà Takao sul colpo-.

-Dici?-.

-Si mettiamoci alle sue spalle, nel caso svenga-. I due si misero a ridere guardando il loro amico che con lo sguardo vacuo non sapeva cosa lo aspettava.

 

Fu la volta di Hilary, accompagnata da Stefano Salvatore.

Hilary indossava un lungo vestito argentato, arricchito sul corpetto da alcuni strass. Calzava delle scarpe col tacco rosa pallido in accordo con la borsa. Truccata di rosa e col rossetto perlato, era davvero carina. I capelli castani erano semi raccolti e per il resto erano lasciati ondulati sulla schiena.

Stefano si avvicinò sicuro di sé, sotto lo sguardo truce di Takao, abbagliato dalla bellezza dell’amica, e si allontanò con lei tra la folla.

 

Il concierge continuò le presentazioni:

Julia Fernandez accompagnata da Yuri Ivanov.

La spagnola indossava un vestito rosso dalla gonna ampia, mentre il corpetto, senza spalline, era nero. Ai piedi portava un paio di sandali rossi con una rosa sul laccio e la pochette abbinata. Sarebbe stata perfetta vicino ai capelli di Yuri.

Il russo si avvicinò leggermente irrigidito e si accorse che sui lungi capelli arricciati con maestria vi erano dei punti luce che emanavano tenui bagliori. Il rossetto era neutro mentre il trucco era perlaceo.

Giorgia Carli accompagnata da Boris Kuznestov.

La ballerina, vista la sua bassa statura, aveva scelto un corto vestito rosa, di tessuto simile a quello di Emily, la cui parte superiore era un corpetto nero impreziosito da dei ricami lucenti. Ai piedi indossava un paio di sandali vertiginosi abbinati alla pochette. I capelli corti erano lasciati nella loro naturale piega e il trucco era rosato.

 

Fu il turno di Kimberly. La ragazza aveva buon gusto in fatto di uomini, visto che Kai era assurdamente affascinante vestito formale, ma in fatto di vestiti proprio no.

Indossava un vestito nero senza spalline, la cui gonna arricciata assomigliava a una specie di rosa. Ma il tocco kitsch erano gli stivali bianchi fino al ginocchio, abbinati alla borsa bianca. Aveva scelto di arricciare i capelli biondi e il trucco era un po’ pesante, infatti aveva esagerato con il nero. Elena aveva il sospetto che Jean Pierre, il truccatore, lo avesse marcato apposta, vista la sua antipatia verso il soggetto.

Kai la raggiunse pensando a quanto fosse stato stupido a invitarla. Era meglio se fosse andato da solo.

E poi fu il suo turno.

Alisèe Taylor accompagnata da Takao Kinomya.

Indossava un lungo abito rosso, dalla profonda scollatura. Tra i seni un nodo arricciava l’abito in modo da renderlo ancora più audace. Ai piedi portava un paio di scarpe bianche tempestate di pietre scintillanti e sotto il braccio una pochette abbinata. I capelli erano raccolti in parte sopra la testa, tenuti da un fermaglio, e arricciati sulle lunghezze. Aveva scelto una parrucca nera. Mentre gli occhi cremisi di Alisèe si sposavano alla perfezione con l’abito. Il trucco era bianco lucido e il rossetto rosso fuoco.

Takao, e non solo, la fissava con la bocca aperta. Era davvero sicuro che quella ragazza fosse la sua dama? Sentiva la terra mancargli sotto i piedi.

Kai la guardava e adesso pensava di non essere stupido. Pensava di essere un grande idiota.

 

 

 

 


Sono di corsaaaa....devo uscire....ringrazio chi mi ha lasciato il suo commento nel capitolo precedente...vi ringrazierò meglio nel prox capitolo.Mi scuso per eventuali errori nel capitolo, ma l'ho riletto in fretta...vado o il moroso mi uccide...^^

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Capitolo 29
*** CAP 29- IL BALLO. KAI NON CE LA FA PIU' ***


 

 

 

 IL BALLO. KAI NON CE LA FA PIU’

 

 

 

 

 


Dopo le varie presentazioni, dove scoprirono che alcuni dei blader maschi che conoscevano avevano invitato le ragazze delle squadre esordienti, iniziarono a cenare.

La sala dei ricevimenti era enorme. Erano presenti cinque tavolate di legno scuro, apparecchiate con porcellane e cristalli molto raffinati. Le sedie erano coperte da una stoffa bianca, molto morbida. Ogni invitato aveva il posto assegnato. Fu così che Elena si ritrovò proprio di fronte a Kai. Ma perché Dio ce l’aveva con lei? Averlo lì davanti agli occhi tutta la sera, vestito elegante, l’avrebbe mandata al manicomio. Takao le era a fianco e capendo il turbamento dell’amica, le strinse la mano appoggiata sulla gamba, sentendo su di se lo sguardo glaciale di Kai.

Hilary era seduta di fronte a Takao, mentre al suo fianco vi era Stefano. La fortuna voleva che fossero capitati tutti vicini, infatti, alla destra di Elena vi era Yuri, che faceva abbinamento sia col vestito dell’amica sia con quello della fidanzata.

 

Max e Mariam erano seduti al fianco sinistro di Stefano, Mao e Ray alla  sinistra di Kimberly, mentre Emily e il prof erano vicini a Takao, seguiti da Boris e Giorgia.

Erano molto allegri e nessuno si rese conto che al galà c’erano anche i Justice Five e Brooklin non vedeva di buon occhio la sua Elena vicina a Takao.

Fu Kimberly a far ricordare loro della scomoda presenza.

-Oh mamma, Brooklin…quanto è affascinante in smoking…-

Elena sbarrò gli occhi e sotto lo sguardo preoccupato di Kai, si voltò e vide Brooklin alle sue spalle, che le sorrideva.

-Ehi Alisèe- la chiamò Kimberly –perché vi siete mollati?-

-Le storie finiscono, Kimberly -le rispose gelida- e a volte senza un motivo-.

La cantante si alzò e uscì sul terrazzo. Aveva bisogno d’aria.

Takao e Yuri guardarono Kimberly con un lampo omicida negli occhi.

-Kai fai in modo che la tua ragazza tenga la bocca chiusa su questioni che non conosce- esordì, duro Takao, per poi alzarsi e raggiungere Elena.

Kai lo guardò allontanarsi. Elena stava soffrendo. Di nuovo. E lui se ne stava lì apparentemente indifferente, ma in realtà sentiva un dolore al petto. Non poteva andare da lei. Non sarebbe più riuscito a tenerla lontana se solo l’avesse toccata di nuovo come in passato.

 

Takao la vide appoggiata al parapetto del balcone, che respirava affannosamente. Si appoggiò con i gomiti e le chiese in un sussurro:

-Ehi Elena tutto ok?-

- sì..a parte che sto per avere un attacco di panico. Takao spiegami una cosa..perché non mi innamoro mai di quello giusto? Se mi fossi presa una cotta per, che ne so, Dounga, ora sarei al suo fianco serena e felice-.

-O Elena, sembra una cosa stupida da dire, ma purtroppo è vera: al cuore non si comanda. E io ne so qualcosa. E poi Dounga? Avanti non potevi dire me?-

-No perché tu sei il mio secondo fratello. Quello piccolo e scemo- ridacchiò.

-Ah invece io sarei quello grande e saggio?- le chiese la voce di Yuri alle spalle, accompagnato da Julia, anch’essa in ansia per l’amica.

-O ciao Yu-chan, Julia- sorrise a tutti –grazie ragazzi, sto meglio ora che ho capito di non essere sola-.

 

I quattro rientrarono e tornarono a mangiare e divertirsi.

Dopo aver servito il dolce, entrò l’orchestra, che iniziò a suonare il lento.

Kimberly sia alzò costringendo uno scocciato Kai a seguirla e, insieme con altre coppie, iniziarono a ballare. Nonostante tutto erano bravi. Poi Takao porse la mano alla sua dama che, sorridendo, la afferrò sicura per poi seguirlo verso la pista da ballo.

Ballarono tutta la canzone, ridendo per alcune coppie comiche, come quella formata da Dounga e Stephanie delle White Rose, dove la ragazza ogni tanto lanciava un lamento perché l’armadio che la accompagnava le pestava i piedi.

Finito il primo ballo Elena e Takao uscirono sul terrazzo. Faceva freddo fuori, ma in sala il caldo era insopportabile. Si appoggiarono al parapetto di muratura per guardare dentro la sala. Elena seguiva Kai e Kimberly che volteggiavano. Quel dannato russo era anche bravo a ballare. Chissà com’era danzare con lui…

-Ehi andiamo. Mi piace questo ballo- le disse Takao al suo fianco.

-Perché cos’ha di speciale?-

-Ad un certo punto si scambiano le coppie..- le disse l’amico sorridendo furbo.

Elena non potè evitare di ritrovarsi in pista, anche se l’idea di capitare con Dounga non le andava molto a genio.

Lei non sapeva che Takao aveva un piano. Infatti il dragoonblader continuava a volteggiare vicino a Kai e Kimberly. La musica s’interruppe e le coppie dovevano dividersi per ballare con il cavaliere o la dama alle proprie spalle. Elena si voltò raggiante verso quello che sarebbe stato il suo cavaliere e sbiancò. Di fronte a lei c’era Kai, che la guardava serio.

Ovviamente dovevano accettare ciò che il destino gli aveva riservato. Così Kai le mise una mano sul fianco sinistro, mentre con l’altra stringeva la mano destra della ragazza. L’altra mano di Elena era sulla spalla del ragazzo.

-Alza la testa- gli disse Kai.

La ragazza obbedì e incrociò i suoi occhi ametista, dove vi lesse confusione per la prima volta. Takao, molto più furbo di quanto volesse far credere, non solo aveva spinto l’amica tra le braccia del nippo-russo, ma aveva fatto in modo che la coppia Hilary-Stefano fosse proprio alle sue spalle,così da ritrovarsi a ballare con l’amica.

-Devo ammettere che Takao è un genio- esordì Elena, mentre ballavano.

-Perché?- chiese Kai.

-Perché ha fatto in modo di trovarsi alle spalle di Hilary. Un genio-

-Quindi avevo capito giusto. A Takao piace lei.-

-Esatto- rispose Elena sorridendogli.

Kai iniziò a sentire un gran caldo. Sentire la stoffa del vestito della ragazza sotto la mano e il calore emanato da lei, lo stava mandando ai pazzi. Se quel dannato ballo della malora non fosse finito entro breve, l’avrebbe baciata di fronte a tutti, mandando al diavolo qualsiasi remora.

Elena, dal canto suo, voleva che quel ballo finisse subito. Non perché si trovasse male con Kai. Anzi l’esatto contrario. Si trovava fin troppo bene a ballare con lui, che tra l’altro era bravissimo, ma sapeva che non si sarebbe ripetuto. Finita la canzone sorrise a Kai e si allontanò da lui. Il ragazzo la guardò andare via senza avere il coraggio di fermarla. Poi lo vide. Brooklin, rimasto appoggiato al muro fino alla fine del ballo, la stava seguendo. E non era un buon segno. Kai, senza dare spiegazioni a Kimberly, li seguì.

Elena era seduta su una delle poltrone della Hall. Brooklin la raggiunse alle spalle, facendola alzare di scatto, spaventata.

-Cosa vuoi, Masefield?-

-Mi pare ovvio. Voglio la verità. Tu sei innamorata di quell’essere che si chiama Kai?-.

-Non sono cazzi tuoi-.

-Oh si che lo sono. Sono certo che se tu riesci a starmi lontana è perché ti sei persa per qualcun altro. Per Kai esattamente. Oh Elena, innamorata ancora una volta, per un personaggio non proprio raccomandabile- le sorrise maligno.

-Se ti riferisci ai suoi tradimenti, lo so che non era un comportamento corretto. Ma lui non maltratterebbe mai nessuno. Soprattutto una ragazza. Invece tu, bastardo, quante volte mi hai mandato in ospedale?-.

Elena si era avvicinata a lui e ora i loro visi iracondi erano a pochi centimetri. ‘Quella scema’ pensò Kai, appostato dietro a una colonna ‘se si avvicina di più, finirà esattamente come l’altra volta’.

E al pensiero Kai sentì la rabbia montare. Se quel dannato pel di carota osava anche solo sfiorarla lo avrebbe ucciso seduta stante.

 

E poi lo vide alzare una mano e cercare di accarezzarle la guancia. Fu fulmineo. Si ritrovò esattamente tra Elena e Brooklin, e con un potente schiaffo allontanò la mano del ragazzo.

-Non osare toccarla- ringhiò il blader dell’Aquila Rossa.

-Kai…- sussurrò Elena alle sue spalle.

-Cosa vuoi, Hiwatari?- gli chiese Brooklin iracondo.

-Voglio che te ne vada e la lasci stare per sempre-

-Ah si. E perché?-

‘Perché lei è mia’ pensò Kai, ma in realtà disse:

- Perché lei non ti vuole più-

-E credi che voglia te? Sei solo un modo per allontanarmi. Se lei non si fosse presa una cotta per te a quest’ora ci baceremmo -.

-Cazzate. Vai via Brooklin-

Il ragazzo dai capelli color carota alzò le spalle e si voltò per andarsene.

- Goditela finché puoi. Quando ci scontreremo, ti eliminerò una volta per tutte-.

Kai lo guardò andarsene iracondo e poi si voltò verso la ragazza alle sue spalle. Non sembrava spaventata, ma guardandola bene tremava leggermente.

-Stai bene?- le chiese ancora con tono leggermente duro. Quel dannato doveva lasciarla stare.

-Si, grazie Kai-.

-Sei una stupida- esordì il ragazzo. Elena lo guardò con gli occhi spalancati. Poi iniziò ad arrabbiarsi e con tono duro gli chiese

-Perché sarei stupida?-

-Perché se non avessi visto Brooklin che ti seguiva adesso saresti di nuovo tra le sue braccia e ti starebbe baciando-

-Io mi sono solo allontanata per riprendere fiato-

-Tsk un ballo come quello non fa mancare il fiato a te, perché sei allenata-

-Ma ballare con te sì. Mi agita e m’infastidisce- appena finì la frase, si tappò la bocca.

-In che senso t’infastidisce?- le chiese lui sempre più teso.

-Perché tu sei con Kimberly e non è giusto che balliamo insieme-

-Non dire assurdità, era il ballo a essere così. Dimmi la verità-

-La verità? O la sai avanti. Io non voglio ballare con te perché so che i miei stupidi sentimenti da cretina non sono ricambiati e ballare con te mi fa illudere anche solo per un attimo, che potrebbe esserci qualcosa tra noi-.

-Perché non la smetti?-

-Di fare che?-

-Di dirmi quello che provi per me! M’innervosisce- le urlò in faccia il ragazzo.

Elena lo guardava con gli occhi spalancati. Poi abbassò lo sguardo e rispose atona.

-Scusa. Non dirò più nulla- fece per andarsene, ma lui la bloccò.

-Mettiamo in chiaro una cosa. Tu ed io non staremo mai insieme, chiaro?-.

La ragazza annuì e se ne andò. Kai iniziò a pensare che fosse meglio così. Nonostante il dolore all’altezza del petto, sapeva che Brooklin lo avrebbe ridotto male, se si fossero scontrati, e lui non voleva vederla piangere.

Elena rientrò in sala. Takao la vide. Stava sorridendo a una bambina che le chiedeva un autografo, ma c’era qualcosa di strano nel suo sorriso. Era finto e non si estendeva agli occhi.

La seguì con lo sguardo fino a quando vide anche Kai rientrare.

Era successo qualcosa tra quei due. E dallo sguardo di entrambi non era una cosa positiva.

 

 

Takao la raggiunse sul terrazzo e la vide voltata a guardare il panorama con lo sguardo perso.

-Ehi, piccola che ti succede?- le chiese dolcemente Takao, toccandole un braccio. Lei lo guardò.

-E’ successo che Kai mi ha difesa da Brooklin e poi mi ha sbattuto in faccia che tra noi non ci sarà mai nulla. Che serata fantastica-

Elena tornò a guardare il paesaggio con sguardo vuoto seguita a ruota da Takao che era triste nel vedere Hilary ridere con Stefano, fino a quando una voce non li distrasse dei loro pensieri cupi.

-Ehi ciao-.

I due si voltarono e videro che Alessandro era lì.

-Ciao Alessandro -.

Il ragazzo si avvicinò e le baciò galante la mano.

-Ciao Splendore. Scusa Takao, posso rubartela?-

-Certo certo- gli disse atono il ragazzo sventolando una mano per allontanarli.

I due rientrarono e iniziarono a ballare. Parlavano del più e del meno. Era un ragazzo molto simpatico e anche carino. Kai, che si trovava al buffet per prendere da bere, li stava fissando. Ed ecco di nuovo quella dannata gelosia. Perché non se ne andava e basta?

Yuri vide lo sguardo del suo amico e ancora una volta decise di dargli un altro dei suoi consigli non voluti:

- Hiwatari, stasera devi dirle tutto. O la perderai. E non sto scherzando. Quel ragazzo è tutto ciò di cui lei avrebbe bisogno. E’ solare, simpatico e gentile. Il tuo esatto opposto. Se non le dici tutto per te non ci saranno speranze-

-Ivanov, te l’ho già detto: fatti i cazzi tuoi- e senza aggiungere altro si diresse al terrazzo, dove con rammarico si accorse troppo tardi della presenza di Takao.

-Ehi non te ne andare- gli disse il dragoonblader.

-Devi farmi anche tu la predica sul mio comportamento con Elena?-

-No, ma voglio solo farti presente una cosa. Stai soffrendo vedendola ballare con un altro? Se la tua risposta è si, allora prenditi ciò che è tuo dichiarandole i tuoi sentimenti. Non fare come me. Te ne pentirai-

Takao rientrò e Kai seguendo lo sguardo dell’amico vide Hilary abbracciata a Stefano. Dannazione. Quei due complottavano contro di lui. Non poteva. Non poteva lasciarsi andare. Era sicuro che non sarebbe stato in grado di farla felice come meritata. Era questo che lo fermava. Non poteva pensare di farla soffrire ancora. Ma era anche sicuro di un’altra cosa: lei era sua. E di nessun altro.

 

***

Il galà finì verso mezzanotte. Mentre ritornavano verso casa, Elena era tartassata dalle altre ragazze. Continuavano a farle domande su Alessandro, fino a quando non confessò che il ragazzo le aveva lasciato il suo numero.

Kai la osservava. Sorrideva. Si era consolata in fretta. Arrivarono a casa e tutti, ormai esausti dalla lunga giornata, si fiondarono nelle loro camere.

Elena si mise il pigiama, ma sapeva che non si sarebbe addormentata subito, così scese al primo piano e si diresse verso il portico. Qui si sedette su uno dei divanetti da esterno coprendosi.

Se ne stava lì a guardare la fontana continuando a rivedere Kai. Kai che la abbracciava, Kai che la derideva e Kai che le diceva di lasciarlo perdere.

Poi sentì la porta alle sue spalle aprirsi e chiudersi di nuovo.

Decise di non guardare chi fosse. Pensava fosse Takao oppure Yuri.Poi una voce che non pensava di sentire più le disse:

-Fatti in là-.

Kai era lì. In pigiama e più sexy che mai con i capelli scompigliati.

Si sedette al suo fianco e lei gli passò la coperta. Non capiva perché lui fosse lì, ma era troppo affascinata dal suo profilo illuminato dalla luna. Era così bello. Poi si decise e chiese:

- Perché sei qui?-

-Avevo bisogno di una boccata d’aria-

-La casa è grande e ci sono tanti balconi e terrazzi-

-Mi piace qui. Ti do fastidio?-

-No credevo di essere io a darti fastidio-

Il ragazzo non rispose, continuando a guardare di fronte a sé. Elena non capiva. Ancora con i suoi comportamenti contradditori.

-Senti…- esordì Kai interrompendo il silenzio –ora ti dirò una cosa, ma non devi interrompere ne commentare, ok?-

-Va bene, ma perché?- lui la guardò serio

-Perché per me è difficile dire queste cose. Io non sono abituato-

La ragazza lo guardò e lo vide sospirare.

-Ti ho mentito. Ti ho detto che non m’interessi. Ti ho detto che ti detesto e stasera ho anche aggiunto che non ci sarebbe stato nulla tra noi, ma mentivo-.

Lei lo guardò a bocca aperta e stava per parlare, quando si ricordò della sua promessa. Non doveva interrompere.

-Il fatto è che adesso non ce la faccio più. La gelosia di vederti con Yuri, Takao o quel bellimbusto italiano mi sta corrodendo. E non posso più negarti che sono attratto da te come mai mi era successo con una ragazza- lui la guardò serio e vide lo stupore nei suoi occhi.

Lei non resistette e gli chiese sottovoce, abbassando lo sguardo smeraldo:

-Quindi la tua è attrazione verso di me è solo fisica?-

-No. Tu sei così dannatamente diversa da tutte le ragazze. Sei forte, indipendente, sarcastica e, nonostante tu faccia di tutto per nasconderla con i tuoi comportamenti da stupida, sei intelligente. Lavori sodo e sei anche brava a bey. Ed è inutile negarlo: sei anche bella-.

Elena era in panico. Cosa cavolo stava dicendo? Ma non era dicembre? Allora perché aveva così caldo? Si alzò voltandosi verso di lui.

-Kai vieni al dunque- gli disse secca.

Lui si alzò sovrastandola e le accarezzò una guancia. Le si avvicinò mentre il cuore della ragazza stava per esplodere.

-Il dunque è che tu sei mia-. Le prese il viso e appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza.

Elena non rispose al bacio troppo sorpresa per ciò che Kai le aveva detto. Poi si riprese e avvicinandosi, si alzò in punta di piedi e gli allacciò le braccia attorno al collo. Approfondirono il bacio, facendo incontrare finalmente le loro lingue che si accarezzavano bramose di un contatto più profondo. Si staccarono dopo un tempo che pareva infinito e si guardarono negli occhi. Elena era rossa in viso e riuscì solo a dire:

-Wow…- sorridendo.

Kai le accarezzò ancora la guancia, dolcemente, mentre la ragazza chiudeva gli occhi abbandonandosi al tocco.

-Kai…-

-Dimmi..-

-Credo sia meglio tenere segreta la nostra storia fino alla fine del campionato-

-Perché?-

-Brooklin. Ti ha già minacciato solo sospettando che tra noi ci fosse qualcosa, se ne avesse la certezza non aspetterebbe di incontrarti sul campo da gioco,ti aggredirebbe prima-

-Tsk. Quel dannato secco non ha possibilità contro di me-

-Non dire cazzate e sta lontano dai guai- gli rispose la ragazza dandogli un pugno. Lui la guardò male ma poi si addolcì vedendo il suo sorriso radioso, come mai era stato. E per una volta lui, il freddo Kai, aveva reso felice una persona.

 




 

 

 

Ringraziamenti:

Soryl: e finalmenteeee ce l'abbiamo fatta....e vai Kai!!!!!!!!!!!


DarkAngel: grazie per i tuoi complimenti...^^



Allora vi avviso che nel prox capitolo inizieranno gli scontri. Non sono molto brava a descriverli e, a dir la verità, è da parecchio che non vedo beyblade e alcuni nomi di 'attacchi' non me li ricordo più....li ho cercati e qualcosa ho trovato e spero di non sparare troppi strafalcioni...e comunque andando avanti ho deciso che mi inventerò attacchi nuovi... così ovvierò al problema...sono un genio (no sei una scema ndKai..ha parlato quello che ci ha messo centordici capitoli a dichiararsi...ndme-_- ndkai)



Spoiler

-Mi sono dimenticato di dirti una cosa. Pretendo che tu bruci immediatamente il numero di Alessandro-.

-E io che tu molli Kimberly-

-Kimberly chi?-


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Capitolo 30
*** CAP 30 - LA STORIA SEGRETA. IL GIRONE B. ***


 

LA STORIA SEGRETA. IL GIRONE B.

 

 

 

 


Elena e Kai dormirono insieme anche quella notte, questa volta consapevoli dei loro sentimenti. Per evitare che Max li beccasse di nuovo, avevano furbescamente puntato la sveglia alle sei e trenta del mattino, così che Kai potesse tornare nella sua stanza.

Quando l’odioso aggeggio squillò, i due ragazzi erano profondamente addormentati uno tra le braccia dell’altra. Il primo a svegliarsi fu Kai.

-Ehi. Lasciami, devo andare-.

-No dai rimani. Chissene di Max..- rispose ancora con gli occhi chiusi la ragazza stringendolo ancora più forte.

Kai sorrise. Ebbene sì, era riuscito a sorride sinceramente per la prima volta da che aveva memoria. La ragazza aprì i suoi occhi verdi, velati dal sonno.

-Su spostati. Non puoi essere così stanca. Non abbiamo fatto niente..- le disse il ragazzo malizioso, ottenendo l’effetto desiderato. Elena si allontanò, dandogli un leggero pugno sul petto muscoloso, poiché il blader aveva deciso di dormire in boxer, dicendogli che era un porco.

Kai le prese il viso e premette con decisione le sue labbra su quelle della ragazza.

-Prima o poi succederà...-

Lei si voltò da un lato e gli rispose -Tsk, dovrai aspettare carino…-.

-Vedremo quanto mi resisterai…-.

Elena lo guardò sorridendo maligna per poi dire:

-Mi sembra che sia tu quello che non mi resiste- indicando le parti basse di Kai.

Il blader abbassò lo sguardo e lo vide. Quel traditore aveva rivelato troppo a quella dannata. E ora, visto quanto l’aveva presa in giro, si sarebbe vendicata proprio prendendolo in giro su quello.

Infatti Elena si mise su di lui a cavalcioni. E lo guardò sorridendo sorniona.

-Ehi, ragazza non esagerare. Rimango pur sempre un ragazzo. Quindi alzati-.

-No.-

-Vuoi la guerra?- la ragazza annuì coraggiosa. Aveva firmato la sua condanna a morte. Kai ribaltò la situazione. Le fu sopra in un lampo. E poi…sotto lo sguardo sbalordito di Elena…iniziò a farle il solletico ovunque facendola ridere come una matta.

Quando il ragazzo decise che si era vendicato a sufficienza si sdraiò al fianco di Elena, che ansimava dal troppo ridere.

-Pensavo ci avresti provato…-.

Lui si puntellò sul gomito e la guardò serio:

-Non farò mai nulla senza il tuo consenso-

Lei sorrise e lo baciò a stampo per poi sbatterlo giù dal letto.

-Ehi mi sono fatto male!-

-Sparisci..tra un po’ arriva quello psicopatico di mio cugino…-.

Ridendo e scherzando come due stupidi avevano tirato le sette.

Kai si alzò e si diresse alla porta, accompagnato da Elena. Si voltò verso di lei e la acchiappò stringendola a sé.

-Mi sono dimenticato di dirti una cosa. Pretendo che tu bruci immediatamente il numero di Alessandro -.

-E io che tu molli Kimberly-.

- Kimberly chi?-.

Elena rise e poi alzò il viso verso quello di Kai. Ora era sicura. L’ametista dei suoi occhi era più calda e limpida. Ed era orgogliosa fosse merito suo.

Poi, proprio come la sera prima, lui le accarezzò la guancia e si baciarono. Fino a quella sera avrebbero avuto ben poche occasioni di stare soli, visto che dovevano comportarsi come al solito.

Appena Kai si eclissò nella camera che condivideva con Ray, Elena si buttò a peso morto sul letto affondando il viso nel cuscino, dove potè urlare al mondo la sua felicità evitando di svegliare tutta New York.

 

I BladeBreakers, non più accompagnati da Kimberly, arrivarono al Madison in limousine.

Quella mattina sarebbe toccato agli Scudi Sacri e ai White Tigers scontrarsi contro due squadre esordienti. I Devils, capitanati da Alessandro Martini avrebbero affrontato gli Scudi Sacri.

-Prof- chiamò Takao –illuminaci su questa squadra-

Il ragazzo secchione si sistemò gli occhiali e schiarendosi la voce disse:

-I Devils sono originari di diverse nazioni europee: Alessandro, che conosciamo, è italiano, Andres Jiménez è spagnolo, François Leroy è francese, mentre i due fratelli Arcudi, Damian e Hektor, sono di origine greca. Possiedono tutti un bit Power-, ma purtroppo so poco di loro. Di una cosa sono sicuro però. Se hanno battuto gli Europa Dreams sono forti- i compagni di squadra del prof non potevano che essere d’accordo. Per gli Scudi sacri non sarebbe stata una vittoria facile.

 

-Benvenutiii amanti del bey!!! Oggi verranno disputati incontri molto importanti!! Infatti sue delle squadre più forti, i White Tiger e gli Scudi Sacri, si dovranno battere contro le due squadre esordienti dei Devils e dei New York Fighter-  un boato accolse le parole di Djman, mentre davanti all’arena di gioco si erano già posizionati Mariam e Andres.

 

La ragazza dai capelli blu guardò il suo avversario .

-Buona fortuna-.

-Anche a te, bellezza-.

I due contendenti caricarono i bey nel dispositivo di lancio e fecero schizzare le trottole nell’arena.

I bey si colpivano ripetutamente dando sfoggio di una potenza invidiabile.

-ehi te la cavi, ragazzina-

-Anche tu bamboccio-

Il ragazzo spagnolo era abituato a essere rispettato. Lui e il suo bey, Gekus erano molto famosi nel suo paese. Aveva sconfitto molti blader e non sarebbe stata una ragazza dagli improbabili capelli blu a fermarlo.

-Vai Gekus! Attacco frontale!-

Il bey verde di Andres urtò violentemente quello di Mariam, ma il bey della ragazza subì l’attacco senza però avere danni evidenti.

-Brava,ma guarda qui. Gekus, attacco finale-

Il bey del ragazzo iniziò a girare velocemente e si scagliò su quello di Mariam, che, però, ghignando lo schivò.

-Sei bravo, ma mi dispiace. Non hai possibilità contro il mio Squalo! Vai  Squalo, Attacco degli Abissi!- il bey di Mariam si illuminò, segno che il bit power era attivo e si scagliò contro Gekus, spedendolo senza indugi fuori dall’arena.

-La vincitrice è Mariaaam, che guadagna il primo punto per gli Scudi Sacri!!!-

La ragazza alzò lo sguardo verso gli spalti e sorrise a Max, che applaudiva in sua direzione.

Il secondo incontro sarebbe stato disputato tra Ozuma e Alessandro.

I due ragazzi erano già posizionati ai bordi dell’arena pronti a lanciare i bey.

Alessandro possedeva il bit della Vipera, infatti il nome del suo bey Viper, il cui attacco consisteva nello sciogliere letteralmente il bey dell’avversario con il liquido che la sua trottola ‘sputava’.

Dopo aver lanciato i due bey nell’arena i due avversari iniziarono a studiarsi:

-Alessandro, che ne dici di farla finita subito? Un attacco solo per vedere chi è il migliore?-.

-Sai, mi piace come idea- ghignò l’italiano.

-Vai Flash Leopard, attacco del Fuoco incrociato!-

-Vai Viper, attacco velenoso!-

I due bey si scontrarono al centro esatto dell’arena causando un boato che fece tremare anche gli spalti. Appena il polverone sollevato dall’impatto si depositò, gli spettatori poterono finalmente capire chi avesse vinto.

-Il vincitore è Ozuma degli Scudi sacri!-

Il pubblico applaudì, a parte qualche ragazza che si mise a piangere per la sconfitta subita dal bell’Alessandro. I due blader nel frattempo si stava sportivamente stringendo la mano.

-Bene l’ultimo incontro vedrà scontrarsi…- Dj man fu interrotto dall’arrivo di una persona dello staff – colpo di scena! I Devils hanno deciso di ritirarsi!-

Tra il pubblico si levarono esclamazioni di sorpresa, mentre la squadra europea si eclissava dietro le quinte.

Elena decise di chiedere spiegazione ad Alessandro e, sotto lo sguardo fulminante di un Kai geloso, corse verso gli spogliatoi.

-Ehi Alessandro- chiamò la cantante riprendendo fiato –perché vi siete ritirati?-.

-Beh abbiamo capito che quei blader erano a un livello superiore al nostro. Mariam è riuscita a battere Andres velocemente e anche Ozuma mi ha battuto subito. Non aveva senso battersi ancora, perché sono convinto che sia Jessie che Dounga sono superiori ai miei compagni-

-Quindi avete deciso di arrendervi?Codardi!-

Senza che Alessandro potesse aggiungere altro, la ragazza tornò di corsa verso gli spalti, arrabbiata, nel momento in cui Dj man informava il pubblico che nel pomeriggio si sarebbe tenuto il secondo incontro, quello tra i White Tigers e i New York fighter.

 

Fuori dal Madison..

-Ehi, io ho fameeeee-.

-Takao, sei sempre il solito- disse Hilary sbattendosi la mano in fronte per il disappunto. Elena invece era stranamente silenziosa e guardava truce Kai, impegnato assieme a Yuri, a tenere a bada le fans che li avevano circondati all’uscita del Madison.

Anche i poveri Ray e Boris avevano il loro bel da fare con le ammiratrici, ma Mao e Giorgia con i loro sguardi di ragazze gelose e arrabbiate, li aiutavano a tenerle lontane.

Mentre s’incamminavano verso il solito ristorante, alcuni fan di Alisèe partirono all’attacco per avere foto e autografi. Nella ressa per arrivare primi, una bambina fu urtata violentemente e fatta cadere a terra.

-Ehi!- urlò la cantante arrabbiata,ai suoi fan–levatevi!-.

Raggiunse la bambina che piangeva disperata tra le braccia della madre.

-Piccolina, ti sei fatta tanto male?-.

La bimba dai meravigliosi capelli biondi si voltò con gli occhi pieni di lacrime, ma quando si trovò di fronte al suo idolo, cacciò un urlo di felicità e saltò tra le braccia della cantante.

-Alissa, non essere maleducata- stava dicendole la madre –la perdoni, ma è una sua grande fan-

-Non c’è problema. Sono io che mi devo scusare se sua figlia si è fatta male. Per farmi perdonare vi vorrei offrire il pranzo, se non avete altri programmi-.

-Non vorremmo disturbare-

-Dai mammina, ci sono anche Kai e Yuri che sono così beeelliii-

I due interpellati arrossirono. Fu così che la piccola Alissa pranzò insieme alla sua star del cuore, in braccio a Kai!

 

Mentre rientravano nel Madison,Alissa, mano nella mano tra Kai e Elena, chiese:

-Ma senti Alisèe perché non ti fidanzi con Kai? Siete belli!-

I due arrossirono fino alla punta dei capelli e Alisèe balbettò, tra le risate generali:

-N-non è così facile piccola-.

La madre scuotendo la testa per l’ingenuità della figlia disse:

-Andiamo Alissa, dobbiamo raggiungere i nostri posti-

-Ciao piccola!- disse Alisèe –tieni questo è il mio regalo- La cantante si tolse i guanti senza dita che portava, per porgerli alla bimba, che saltava e gridava felice. Poi Alissa si avvicinò a Kai e tirando la sciarpa del blader lo fece abbassare per stampargli un bel bacio sulla guancia.

-Ciao Kai!Tratta bene Alisèe- e correndo raggiunse la madre.

-Ehi Kai! Hai fatto conquiste!- gli urlò divertito Yuri

-Tsk! Sei solo invidioso!- gli rispose il blader mentre occupavano posto per assistere agli ultimi scontri della giornata.

 

Lai, era già posizionato di fronte al suo avversario.

Il prof prese immediatamente la parola.

-Bene, grazie alla madre di Max, abbiamo qualche informazione su questi blader newyorkesi. L’avversario di Lai è Jackson Wright, il bey che possiede è Canis, il cui bit è uno splendido levriero. Infatti il suo punto di forza e l’incredibile velocità sia di rotazione che di spostamenti-

-Beh non potrà mai essere più veloce di un leone, no?- chiese Max

-Non credo, però Lai deve prestare attenzione: una regola fondamentale è di non sottovalutare mai l’avversario-.

I due blader al grido ‘LANCIO’ di Djman scagliarono le loro trottole alla massima velocità.

Lai e Jackson erano due blader straordinari. Si scontravano con passione e potenza, ma come Max aveva giustamente intuito un cane, seppur veloce come il levriero, non poteva competere con il re della foresta. La velocità e la potenza acquisite da Lai grazie ai suoi allenamenti con Galuon, fecero sì che con un suo attacco micidiale buttasse fuori l’avversario, leggermente stupito sia dalla velocità che dall’esito dell’incontro.

-Ma come hai fatto?-

-Semplice, sono più forte! Però, credo che se ti allenerai con più impegno e serietà arriverai a ottimi livelli- disse il blader cinese, stringendo la mano dell’avversario, mentre Djman annunciava la sua vittoria.

 

Mao si alzò dalla panchina per affrontare la sua avversaria. Aileen Wright, sorella di Jackson, era la tipica ragazza americana che nei film interpretava la cheerleader. Alta con una lunga coda bionda e grandi occhi azzurri, indossava la tipica divisa bianca e rossa della tifoseria americana femminile. Salutava in modo civettuolo il pubblico maschile, prima di rivolgere la sua attenzione all’avversaria:

-Oh che bello! Volevo proprio scontrarmi con te perché devi assolutamente presentarmi i BladeBreakers, soprattutto Ray e Kai-

Mao, con una vena pulsante sulla fronte e gli occhi fiammeggianti, le rispose con voce alterata:

-Scordatelo biondina, Ray è mio! E Kai non ti degnerebbe della minima attenzione, tanto sei oca!-

La bionda non accolse per niente bene le parole della rosa e impugnò con vigore il dispositivo di lancio del suo Piton, animato dal bit del pitone.

-Quella bella bionda- esordì il prof, ricevendo una gomitata da Emily alle sue spalle, dritta in testa – è pericolosa. Il bey che possiede è in grado di catturare e stritolare quello dell’avversario, proprio come fa il pitone. Mao deve stare attenta. Una volta che il pitone la prende, non avrà scampo-.

Tutti gli amici di Mao, soprattutto il suo Ray, guardarono con apprensione l’arena, dove le due ragazze avevano già lanciato i bey.

 

La piccola e testarda Mao, schivava grazie al suo bit del gatto selvatico, tutti i tentativi di stritolamento dell’avversaria.

-Avanti, affrontami invece di scappare, micetta. Altrimenti il tuo ipotetico ragazzo penserà che sei una codarda-.

-Oca vuoi la guerra? E allora preparati-

Il bey rosa shocking di Mao iniziò a roteare a un’elevatissima velocità, tanto che intorno all’arena si alzò il vento. Lai, seduto in panchina nel frattempo sogghignava: la bionda americana aveva sbagliato a parlare di Ray, ora sua sorella l’avrebbe distrutta.

 

-Vai Galux, Attacco Felino Supremo!-

Il bey di Aileen fu investito dalla furia felina di Mao e fu sbattuto violentemente contro la parete alle spalle della sua padrona, lasciando quest’ultima con la bocca aperta. Mentre Mao alzava in aria il pugno della vittoria, l’americana s’inginocchiò e scoppiò a piangere disperata.

L’ultimo incontro avrebbe visto combattere Lex Lima e Gao.

Il blader, di padre newyorkese e di madre brasiliana, aveva una strana cresta verde acido con le punte blu ed era pieno di piercing. Il suo bey Nandù era animato dall’uccello proveniente dal Sud America,molto aggressivo. Ma quante possibilità aveva contro il mastodontico grizzly di Gao?.

I due blader, entrambe molto silenziosi, lanciarono i bey nell’arena iniziando subito a scontrarsi provocando scintille. Il bey di Lex aveva, sul disco di attacco, degli spuntoni di metallo a forma di becco che danneggiavano il disco d’attacco del bey avversario. Nonostante l’enorme potenza, Gao era in difficoltà a causa sia della velocità sia dalle caratteristiche del bey.

-Sarai forte, ma sei troppo lento per prendermi. Vai Nandù attacco dei cento becchi-

Il bey di Lex attaccò senza dare spazio il Garzly di Gao che sotto gli sguardi attoniti del pubblico, fu buttato fuori.

Dj man dopo aver annunciato la sconfitta di Gao, disse che si sarebbe tenuto un quarto incontro e se questo fosse stato vinto dai New York Fighter, ci sarebbe stato il quinto e decisivo.

Kiki, il componente più giovane dei White Tigers fece per alzarsi ma Lai lo fermò.

-Facciamo combattere lei. E’ arrivata-.

Una ragazza dai capelli d’ebano correva senza fiato verso il campo da gioco. Era in tremendo ritardo. Tutta colpa di quei dannati aerei che non erano mai puntali.

-Laiiii! Sono qui!-

Lifen Shun, era il nuovo quinto componente dei White Tigers ed era anche completamente cotta di Lai, il capitano della sua squadra.

Ancora ansimante per la corsa, la ragazza, davvero carina con i suoi capelli neri e gli occhi arancioni, si posizionò davanti all’arena di gioco.

Il suo avversario era Darren Light, possessore del bit dell’ Heloderma suspectum, unica lucertola ad essere velenosa. Lifen, che aveva attirato le attenzioni dei blader amici di Lai sugli spalti, aveva invece il bit del puma.

 

-Ehi, carina la cinesina- disse Takao sogghignando, ricevendo una gomitata da Elena.

-Ahia ma perché?- chiese il blader sottovoce all’amica.

-Guarda te!- rispose, leggermente scocciata Elena indicando, senza farsi notare Hilary, che al commento del dragoonblader aveva abbassato gli occhi.

Takao guardò per un po’ l’amica, fino a quando la stessa, alzò lo sguardo e ricevette dal blader un sorriso a trentadue denti, che la fece arrossire per la prima volta da che conoscesse Takao.

 

I due combattenti intanto erano alle prese con il loro scontro. Il bey di Lifen aveva una velocità impressionante, proprio come il puma vero, mentre quello di Darren aveva dalla sua la velenosità del bit. Lo scontro era molto combattuto e i due sembravano allo stesso livello. Fino a quando Lai, disse scocciato:

-Lifen, piantala. Ti sei divertita a sufficienza-.

La ragazza intimorita dalla voce del capitano, decise che era meglio porre fine allo scontro.

-Puma! Attacco Selvatico!-.

Il bey della ragazza aumentò ancora la sua velocità di rotazione e avvicinandosi all’avversario, iniziò a spingerlo verso il bordo dell’arena e con un ultimo colpo secco lo buttò fuori.

 

I White Tigers avevano vinto.

 

 

Alle sei i blader e il pubblico del Madison stavano uscendo dallo stadio. Su una delle limousine, Mao si era premurata di presentare Lifen alle altre.

-Lei è Lifen. Loro sono Emily degli All Starz, Julia degli F-sangre, Mariam degli Scudi Sacri, Elena e Hilary dei Bladebreakers e Giorgia, fidanzata di Boris della Neoborg nonché ballerina-

-Scusa Mao, ma lei non è la pop star Alisèe?-

Elena prese la parola e spiegò la situazione alla ragazza, facendole promettere di mantenere il suo segreto. La ragazza cinese era simpatica e spiegò loro che il suo ritardo era dovuto sia alla lentezza degli aerei sia a dei problemi nella tribù,ora risolti.

 

Arrivati alla villa di Elena, Lifen fu messa nella stessa stanza che Emily usava quando si fermava per la notte. Era molto felice di stare lì con gli altri e si era scusata più volte per il disturbo arrecato.

 

Elena intanto aveva lasciato la nuova venuta nelle mani di Mao, mentre ne approfittava per fare la doccia. Mentre canticchiava felice sotto il getto caldo dell’acqua, sentì la porta aprirsi e chiudersi con un tonfo. Uscì dal box doccia, indossando l’asciugamano. Appena rientrata in camere con i capelli gocciolanti e l’accappatoio incollato al suo corpo bagnato, si ritrovò davanti Kai, completamente in imbarazzo per il suo ‘vestiario’.

-Senti, cerca di presentarti in modo diverso davanti a me, altrimenti non aspetterò il tuo consenso..capito?-

La ragazza rideva di gusto di fronte all’imbarazzo del blader e dopo essersi vestita gli si avvicinò.

-Cosa ci fai qui? Se ti scoprono capiranno tutto-

-Tsk, sai che me ne importa. Volevo solo questo- e senza che Elena potesse fare nulla, il nippo-russo l’attirò a sé stringendola e baciandola.

Appena si allontanarono, Max con la sua solita verve entrò come un tornado e rimase basito nel vedere sua cugina e il suo freddo compagno di squadra così vicini.

La ragazza fiutando il pericolo, visto che il cugino aveva l’aria di chi ha capito che qualcosa è cambiato, ma non sa bene cosa, decise di improvvisare:

-Ora non c’è più niente nel tuo occhio destro Kai- disse la cantante, lanciando al ragazzo uno sguardo complice.

-OK. Vado-.

-Almeno ringrazia!-

-Tsk-

Max guardò il suo amico sospettoso. Quei due non la raccontavano giusta.

 

Lifen significa profumata come i fiori e intelligente.

Come vi avevo detto nel capitolo precedente, sono una schiappa nel descrivere gli incontri. Volevo però chiedervi: chi tra gli Scudi Sacri e i White Tigers dovrebbe vincere nel futuro scontro diretto? Sono indecisa…comuque spero che il capitolo degli scontri non faccia troppo schifo…se avete consigli saranno ben accetti!!

 

Ringraziamenti :

 

Pilatigirls: allora di che arma avete bisogno per ammazzare la carota? Dite pure che ve la procuro io… cmq…che teneri loro che dormono insieme…^^

 

Itilgwen: Grazie per i complimenti sugli abiti..meno male che Kimberly è stata eliminata….l’ho creata io e la odiavo!! Se sono scema!!

 

Giuly_the princess: kai vs brooklin…dovrai aspettare…per Kimberly..ora è stata silurata, ma vedrai che ricomparirà per creare casini!!!-_-

 

DarKAngeL91: scusa il ritardo…cmq secondo te, pel di carota transgenica starà a guardare?

 

Linn Chan: welcome!! Grazie per i tuoi complimenti. E grazie per apprezzare cmq la mia storia, nonostante la HilaryxTakao…ti dico subito che Yu-chan non è più attratto da Elena, la vede proprio come una sorella minore( anche se sono coetanei) un po’ pasticciona e imprevedibile.

 

Spero che mi darete una risposta al quesito: White Tigers o Scudi sacri?

 

Alla prossima

Elenasama

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Capitolo 31
*** CAP 31 - AMANTI NON TROPPO SEGRETI. ALL STARZ VS JUSTICE 5 ***


AMANTI NON TROPPO SEGRETI. ALL STARZ VS JUSTICE 5.

 

 

 

 


Alle nove in punto del giorno seguente i BladeBreakers, avevano già occupato i loro posti sugli spalti. Quel giorno gli All Starz avrebbero affrontato i Justice 5. Elena era nervosa oltre ogni dire. Batteva il piede destro continuamente. Kai la vedeva mordersi il labbro inferiore, ma ovviamente non poteva né avvicinarsi né calmarla: gli altri avrebbero capito al volo che tra loro qualcosa era cambiato.

 

-Ehi Ele-chan sta calma. Gli All Starz ce la faranno- la consolò Takao poggiandole una mano sulla spalla.

Appena aveva fatto quel gesto, il dragoonblader era sicuro di aver sentito un ringhio alle sue spalle, ma dietro di lui c’era solo Kai. Aspetta. Perché Kai stava seriamente cercando di ucciderlo con lo sguardo? Takao sentiva già la morte vicina e vide passare tutta la sua vita davanti agli occhi. Decise di capire cosa cavolo era successo a Kai per farlo arrabbiare in tal modo. Prese l’amica per mano trascinandola verso gli spogliatoi.

- Tako-chan cosa fai? A breve inizia l’incontro. Non possiamo perderlo-

-Spiegami-

-Cosa?-

-Senti, io conosco Kai e appena ho appoggiato una mano sulla tua spalla ha seriamente tentato di uccidermi con lo sguardo-

Elena lo guardò, mentre pensava a quanto Kai fosse idiota. Ma non poteva evitare di essere così geloso? Le faceva piacere tutto questo, ma se la loro storia doveva rimanere segreta fino alla fine del campionato, era meglio che si calmasse. Altrimenti l’avrebbero capito tutti che si erano dichiarati. C’era arrivato persino Takao.

Le supposizioni di Elena furono confermante dall’arrivo di Yuri, che ghignava soddisfatto.

-Allora sorellina, finalmente il pezzo di ghiaccio si è confessato?-

Ecco, come volevasi dimostrare. Elena spinse i due amici in uno stanzino perché non potevano parlare di quello in corridoio. Dopotutto Alisèe era una star e i giornalisti hanno le orecchie lunghe.

Guardò i suoi amici, leggermente spaventata. Era stata lei a voler tener nascosta la loro storia neonata per evitare che Brooklin se la prendesse con Kai, qualora si fossero scontrati, ma si stava rivelando più difficile del previsto. Kai era geloso e faticava a nasconderlo.

-Oh al diavolo- esordì la ragazza – io e Kai adesso…beh… stiamo insieme…però non dovete dirlo ai quattro venti, ok?-

I due blader si guardano stupefatti. Poi sorrisero entrambi a 32 denti e voltandosi verso l’amica la abbracciarono cominciando a saltellare nello stanzino, fino a quando Yuri non picchiò la testa contro uno scaffale.

-Cercate di calmarvi. Dovete mantenere il segreto-.

-Ma perché? È una cosa così bella- chiese Takao

-Per Brooklin. Ha minacciato Kai solo perché ha capito che ne sono innamorata, pensate se sapesse della nostra storia. Kai avrebbe grossi guai con lui. Non aspetterebbe uno scontro di bey per fargli del male, lo aggredirebbe anche fuori-.

-Su questo hai pienamente ragione- esordì Yuri –ma credo che gli altri dovrebbero saperlo. Sono nostri amici e compagni. Hanno il diritto di sapere tutto. E poi sono sicuro che vi aiuteranno e proteggeranno sia te che Kai da Mr Pel di Carota-.

-Lo credi davvero? Allora ne parlerò con Kai e vedremo il da farsi-

La porta dello stanzino si aprì e il soggetto del loro discutere apparve sulla soglia con le braccia incrociate al petto, uno sguardo furente e una vena di disappunto che gli pulsava sulla fronte. Senza pensarci due volte prese Elena per mano e la trascinò fuori, sbattendo la porta in faccia agli altri due, dopo avergli lanciato uno sguardo omicida.

-Certo che se ti comporti da fidanzato geloso non riusciremo a tenere nascosto proprio nulla-

-L’idea è stata tua. Io lo avrei detto subito a tutti per evitare che osassero anche solo avvicinarti a una distanza inferiore al chilometro-

Elena rise di gusto, mentre Kai la guardava senza comprendere la sua ilarità.

-Kai Hiwatari geloso di qualcuno che non sia se stesso o Dranzer? Su questa storia ci si potrebbe scrivere un romanzo-

-Di cosa parlavate tu, Mimi e Cocò?-

-Chi sarebbe Cocò di noi due?- chiese Takao mentre usciva dallo sgabuzzino. Kai lo guardò male e spostò Elena dietro la sua schiena, per proteggerla.

-Oh piantala, Kai- disse la ragazza sciogliendo la sua stretta – abbiamo pensato che sia meglio dire tutto agli altri. Primo perché sarebbe corretto nei loro confronti, secondo perché questi due sono convinti che ci daranno supporto-

Kai guardò Yuri e Takao.

-Ho deciso- tutti lo guardavano in trepidante attesa della sua risposta –Mimì e Takao mentre Yuri è Cocò-

Tutti lo guardarono e poi, dopo aver assimilato la sua risposta, iniziarono a ridere.

-Non ci credo. Hiwatari che fa una battuta- riuscì a dire Yuri mentre era piegato in due dal ridere.

-Kai. Devi dirci cosa ne pensi. Dobbiamo dirlo agli altri?- gli chiese Elena con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.

-Diciamogli tutto. Almeno eviterò di dover eliminare chiunque osi toccarti o anche solo pensare di farlo- detto questo si voltò per tornare sugli spalti. Quella sera tutti avrebbero saputo della loro storia. Hilary compresa.

-Takao seguimi- disse Elena con lo sguardo basso. Il dragoonblader la seguì e mentre lei chiedeva a Hilary di seguirla, capì tutto. Elena, affezionata a Hilary, voleva confessarle tutto prima di quella sera.

Le due ragazze uscirono dal Madison e si sedettero su un muretto li vicino. Per fortuna quell’area era dedicata ai blader che avevano bisogno di una boccata d’aria, altrimenti Alisèe sarebbe già stata assalita dai giornalisti. Takao intanto seguiva la scena nascosto dietro a un pilastro.

-Hilary c’è una cosa che devo confessarti-

La castana la guardò. Perché era così seria? E perché nonostante la difficoltà nel confessarle quel qualcosa vedeva la sua felicità?

-Beh..credo che dopo questo mi detesterai oltre ogni dire, quindi meglio confessarti tutto- Elena sospirò e senza riuscire a guardare Hilary negli occhi le disse –io e Kai stiamo insieme. Ieri sera dopo il galà mi ha confessato i suoi sentimenti-

Hilary si dimenticò come si faceva a respirare e le tornò in mente la scena della sua di confessione.

 

 

 

FLASH BACK

Dopo la sua confessione Hilary attendeva la risposta dal blader:

 

-Hai intenzione di dire qualcosa?- chiese a bassa voce Hilary.

-Stavo solo cercando le parole giuste. Qualcuno mi ha detto di essere gentile con te quando mi avresti confessato i tuoi sentimenti. Io non ricambio Hilary.Mi dispiace. Sono affezionato a te, ma non sei nulla di più che una mia compagna di squadra-.

La ragazza era distrutta. Sentiva già le lacrime pungergli gli occhi.

-Sei per caso preso per un’altra?-la ragazza aveva un sospetto. Si comportava in modo strano perfino per lui.

-Hilary, per favore. Non chiedermi altro-.


FINE FLASH BACK

 

Ora comprendeva il suo strano comportamento e lo sguardo dolorante. Kai era già allora perso per Elena, ma ancora non accettava i suoi sentimenti. Era doloroso accettare la realtà, ma non poteva incolpare né lei né lui se si erano innamorati. Si volse verso la sua nuova amica con lo sguardo addolorato per la trepidante attesa di una sua risposta. Hilary capì. Quella ragazza forse era destinata a conquistare il ragazzo che lei aveva tanto amato.

 

-Brava- esordì Hilary – finalmente sei riuscita a far sciogliere il ghiaccio perenne che copriva il cuore di Kai- si interruppe e prese fiato –non fare quella faccia da cane bastonato. Non ho intenzione né di portarti rancore né di biasimarti. Vi siete persi l’un l’altro e non resta che farmi da parte, anche perché lui non mi vede altro che come amica-.

Nonostante le sue parole da ragazza forte, Hilary stava piangendo.

 

-Sono proprio una cretina. Predico bene e razzolo male-

 

-Hilary mi dispiace farti soffrire così- le disse Elena anch’essa in lacrime –ma io ne sono innamorata. E lui mi ricambia. Nonostante voglia un bene dell’anima anche a te, non posso rinunciare a lui-.

 

-E io non ti chiederò mai di farlo- le rispose Hilary, sorridendo tra le lacrime – tu e lui siete perfetti insieme. Sei l’unica che può realmente tenergli testa. E lui e l’unico che riesce a tenerti a bada. Siete destinati a stare uno al fianco dell’altra. O almeno io la vedo così-.

 

Takao riusciva a sentire il discorso solo a tratti, poi Elena fece una domanda a Hilary che al dragoonblader stava molto a cuore.

 

-Con Stefano come va?-

-Niente. Ho deciso di non vederlo più dopo il galà. Non fa per me. E poi sono un po’ confusa in questo periodo-

-In che senso?-

 

Mentre Hilary rispondeva a Elena, Takao,troppo impegnato a saltare dalla gioia di sapere che Stefano non esisteva più nella vita dell’amica, non sentì la risposta:

-Nel senso che il mio rapporto con Takao ultimamente è un po’ strano. Lui non mi prende più in giro, non mi cerca più per confidarsi con me ed è sempre distante e sovrappensiero-.

-Beh la spiegazione mi pare ovvia-

-Cioè?-

-Takao è innamorato-.

 

-E di chi?-

-Questo non sta a me dirtelo. Se ci tieni alla sua amicizia dovresti chiederlo direttamente a lui-.

Mentre le rispondeva la cantante già si vedeva vestita da cupido che faceva finalmente innamorare la ragazza del suo amico. Ma la risposta di quest’ultima mandò in frantumi i suoi sogni rosa.

-Non credo siano affari miei. Se lui mi considerasse davvero sua amica mi confiderebbe tutto senza bisogno di chiedere-

Hilary balzò giù dal muretto. Il fragore proveniente dall’interno dello stadio aveva decretato l’inizio degli incontri.

-Andiamo gli incontri stanno iniziando- la castana senza attendere l’altra si avviò verso lo stadio.

Elena ben sapendo che Takao aveva ascoltato quasi tutto, data la distanza, lo raggiunse dietro il pilastro e gli disse:

-Credo sia ora anche per te-

-Di fare che?-

-Di liberare i tuoi sentimenti per Hilary. Takao non ha senso aspettare oltre. Lei è convinta che tu non sia nemmeno più suo amico, perché la eviti. Quindi datti una mossa. Confessale tutto. E se ti rifiuterà sarò la spalla su cui potrai piangere. Senza che Kai ci veda, altrimenti ti uccide- gli buttò in faccia la ragazza ridendo della sua ultima affermazione.

-Ci penserò. Sei un tesoro di sorella-.

Si abbracciarono come due fratelli, dopo aver controllato che non ci fossero due occhi ametista che li guardavano.

 

L’incontro tra gli All Starz e i Justice 5 stava iniziando. Il primo incontro disputato vedeva Emily fronteggiare Ming Ming. Purtorppo Eddy, che avrebbe dovuto disputare il primo incontro, si era infortunato durante un match di basket. Forse era meglio così. Ming Ming e Emily non si sarebbero fatte troppo del male. Le due ragazze avevano già lanciato Trygator e Venus.

I due bey si scontravano con ferocia. Nessuna delle due aveva intenzione di mollare.

Ming Ming iniziò a cantare nel suo ormai celebre microfono e il suo attacco colpì con violenza il bey di Emily, non riuscendo tuttavia a buttarlo fuori dal bey stadio.

-Dannata biondina ti decidi a perdere?-

-Non ci penso nemmeno- rispose Emily. ‘il prof mi sta guardando e non posso proprio perdere’ – vai Trygator-

Il bit power del coccodrillo fece la sua apparizione e si scontrò violentemente con il bey avversario sollevando un polverone.

Quando questo si diradò i presenti poterono costatare che i due bey erano entrambe fuori dal campo.

-L’incontro si conclude in parità!- urlò nel microfono Djman – ora scenderanno in campo Steve per gli All Starz contro Garland per i Justice 5-

-Spero vada tutto bene- disse Elena al colmo della preoccupazione. Kai mandando al diavolo tutto e tutti si chinò verso di lei e le sussurrò:

-Andrà bene. E ricordati che io sono qui con te-

Lei sorrise a quelle parole, ma nessuno dei due si accorse che qualcuno aveva visto bene i loro gesti.

 

Garland e Steve erano uno di fronte all’altro. Lanciarono i due bey nell’arena ed entrambi scagliarono subito i loro attacchi micidiali

-Tryhorn! Carica dei bisonti!-

- Apollon, Radiant Thunder-

I due bey si scontrarono con una potenza micidiale. Il povero Steve fu sbattuto violentemente contro il muro alle sue spalle, mentre il pubblico tratteneva il respiro. Ancora una volta i Justice 5 si erano rivelati violenti. Infatti il bestione degli All Starz era a terra privo di sensi. Il personale medico accorse in fretta. Per fortuna che, come sempre, indossasse la sua tenuta da Football Americano e il casco aveva così attutito la violenta botta alla testa.

Mentre il blader fu portato in infermeria, il pubblico catalizzò la sua attenzione su Garland. Il blader non si era mosso di un centimetro dalla sua posizione iniziale e il suo bey continuava a girare in mezzo al campo, mentre il Tryhorn dell’avversario giaceva in pezzi dall’altra parte dell’arena.

I Justice 5 erano forti. Molto di più che dell’ultima volta. I BladeBreakers guardavano la scena a bocca aperta.

-Mio dio. Come diavolo ha fatto? Steve è massiccio!- esclamò Boris.

-Sono terrificanti. Garland non si è mosso di un centimetro, dopo il violento attacco di Steve-.

 

-I Justice 5 vanno in  vantaggio! M’informano che Steve ha ripreso i sensi e sta meglio!- la notizia fece esultare tutti i presenti, molto affezionati ai componenti degli All Starz, essendo la squadra di casa.

-Meno male- sospirò Elena, sollevata.

Kai si avvicinò di nuovo, ma sta volta la sgridò

-Ehi tu! cerca di sentirti in colpa ogni volta che quelli fanno male a qualcuno! Tu non c’entri, d’accordo?-

Lei, dopo averlo guardato male per il tono duro usato, annuì ancora un po’ incerta.

E ora era il suo turno. Brooklin. Ma con grande stupore di tutti ad alzarsi dalla panchina fu Mystel. Il misterioso biondo dei Justice 5 era un enigma. Non parlava e sembrava sempre tra le nuvole.

Micheal degli All Starz, come al solito, si stava pavoneggiando con le sue fans.

-Ehi Elena- le sussurò Kai, con tono ironico –complimenti. Bella scelta per averci un flirt-

Lei lo guardò imbronciata prima di rispondere a tono:

-Non che ora io abbia migliorato i miei gusti-

Kai non si scompose e le disse: -direi che sei passata dalle stalle alle stelle-.

-Egocentrico e superbo- il loro battibecco fu interrotto dalle risatine dei loro amici, parecchio divertiti da quello che sembrava un litigio tra innamorati. Così i due borbottando sul ‘farsi gli affari propri’ Elena abbassò lo sguardo, mentre Kai cercava di eliminare tutti.

 

Micheal era ora di fronte a Mystel.

-Facciamola finita in fretta. Odio questo caos- esordì il biondino

-Va bene vedrò di batterti il più in fretta possibile-.

 

I due blader lanciarono Poseidon e Trygle nell’arena. I due bey si studiavano rincorrendosi per l’arena.

-Vai Trigle Palla di cannone Massima potenza!-

L’altro con aria annoiata rispose con il suo Ocean Javelin. I due bey continuarono a scontrarsi violentemente. Purtroppo, nonostante fosse uno sportivo, Michael iniziava a sentire la stanchezza, mentre Mystel sembra ancora fresco come all’inizio dell’incontro.

Il blader americano iniziava a perdere la pazienza. E proprio la sua perdita di concentrazione lo portò alla sconfitta. Infatti Mystel, non aspettava altro che Michael si spazientisse. Il bey dell’americano infatti iniziava a perdere stabilità e fu buttato fuori dall’ennesimo attacco del biondo, concludendo così l’incontro con la vittoria dei Justice 5.

La squadra americana era fuori dal campionato tra lo stupore generale.

 

Nel pomeriggio, il secondo incontro della giornata, fu disputato tra le squadre Hot Bey e Full Metal Bey. La prima squadra proveniva dal vicino Canada ed erano stati indicati come molto promettenti. Erano tre ragazze e due ragazzi molto somiglianti tra loro, e infatti Djman informò il pubblico che erano tutti della stessa famiglia. Sydney, Hailey ,Grace, Ethan e Joshua Howestone avevano tutti i capelli rosso fuoco, lunghi e ricci per le ragazze, corti e dritti come fusi per i ragazzi. Erano molto carini e giovani. Infatti il più grande aveva solo 15 anni, mentre Hailey la più piccola ne aveva solo 8.

 

La squadra dei Full Metal Bey era composta da due fratelli talmente somiglianti da sembrare gemelli, da due ragazze, una bionda e una mora e da un tizio dai capelli neri, che sembrava abbastanza in là con gli anni rispetto alla media dei blader.Erano Edward e Alphonse Elric, accompagnati da Winry Rockbell, May Chang e Roy Mustang .

(nda chiedo subito scusa, ma fma è il mio manga/anime preferito e poiché è giunto al termine volevo rendere omaggio ai miei due fratelli biondi preferiti ^^)

Sugli spalti le ragazze iniziarono a fare numerosi apprezzamenti sui due biondini, smontati però dagli sguardi raggelanti delle due ragazze che facevano parte della squadra.

 

-Ehi. Devo ammettere che i due Elric con quegli occhi dorati sono davvero affascinanti, soprattutto il maggiore con i capelli lunghi- esordì Julia, rischiando prima di uccidere Yuri con un infarto e poi fargli addirittura pensare a una tinta bionda…

-Concordo- disse Giorgia, mentre Boris era assente per fortuna – e tu Alisèe che ne pensi?-

-Beh sono carini non c’è dubbio- rispose, ricevendo un’occhiata a dir poco omicida da Kai.

 

Mentre le ragazze esprimevano la loro opinione anche su Mustang, decretando che era davvero troppo vecchio per giocare alle trottole, Edward era sceso in campo con la piccola Hailey.

-Quello è Edward Elric, anni 19, in mano tiene Phanter. Il bit che anima il suo bey è una magnifica pantera nera. La ragazzina invece e Hailey Howestone di soli 8 anni con Otterus, animato dalla lontra. Nonostante la giovane età è abile, ma contro l’Elric non credo ce la farà-

Il prof come sempre aveva un’infinità d’informazioni su tutti i blader.

Edward e Hailey dopo essersi salutati con un bel sorriso, aveva iniziato a combattere. La piccola era davvero in gamba data la sua giovanissima età, ma purtroppo Edward aveva dalla sua un Bit Power più potente e un’esperienza maggiore e con un attacco non troppo forte, per evitare danni al bey avversario, decretò la fine del primo incontro.

-Il vincitore del primo incontro è Edward Elric- annunciò Djman –il prossimo incontro sarà disputato da Ethan e Alphonse-

Il prof come sempre prese la parola:

-Ethan Howestone , anni 15, combatte con Polar Bear il bey bianco che stringe nelle mani, animato, ovviamente da un Orso Polare. Alphonse Elric, anni 18 fratello di Edward, il suo bey è Hawk, animato dal falco. Anche in questo caso la differenza di abilità è schiacciante. Il canadese è bravo, ma non abbastanza per battere Alphonse-.

 

E come predetto dal prof, Alphone riuscì a battere il ragazzo canadese senza sforzi. L’ultima a scendere in gara fu la ragazza mora.

-May Chang, proveniente dalla Cina. Il suo bey è Panda. Il bit power è molto forte fisicamente, anche se la sua velocità non è elevata. Combatte contro Sidney Howestone, anni 13, possiede il bit dell’Ermellino. Sono più o meno allo stesso livello di potenza, ma la cinese ha sicuramente più esperienza visto che ha 17 anni-.

Le due ragazze lanciarono il bey nell’arena. Sidney, si batteva molto bene, ma anche May non era da meno. Lo scontro, a differenza dei precedenti era molto più combattuto e May aveva rischiato di essere buttata fuori un paio di volte.

-Devo dire che te la cavi vista la tua giovane età-

-Grazie anche tu sei brava!- sorrise la canadese verso la cinesina.

Purtroppo però una delle due doveva perdere.

-Vai Panda, Sfuriata di Artigli!- urlò sicura May, che con un attacco frontale buttò fuori il bey avversario. I Full Metal Bey passavano così alla fase successiva del campionato.

Mentre i BladeBreakers e i loro coinquilini stavano uscendo dallo stadio, una voce maschile chiamò Alisèe. La ragazza si voltò verso il nuovo arrivato e si ritrovò a specchiarsi negli occhi dorati di Edward Elric.

-Ciao- disse la cantante sorridendo. Il ragazzo arrossì immediatamente di fronte alla ragazza dagli occhi vermigli e portandosi la mano dietro la testa iniziò a farfugliare qualcosa di disconnesso, tanto che il fratello minore, carino almeno quanto lui, dovette intervenire.

-Scusa, ma il mio nii-san, come me del resto, è un tuo grande fan e vorrebbe una foto e un autografo da te-

Mentre Alisèe accontentava i due Elric, il resto dei Full Metal Bey li raggiunse e le due ragazze trucidarono i due biondi con lo sguardo, prima di raggiungerli e presentarsi ad Alisèe. La vera sorpresa fu Mustang, o Il Vecchio, come Alisèe lo aveva soprannominato. In realtà aveva 21 anni, quindi tanto vecchio non era. La sorpresa fu quando prese la mano della cantante e la baciò, per poi provarci spudoratamente con lei, fino a quando non incrociò uno sguardo ametista in grado di bruciarlo seduta stante.

 

 

Dopo aver salutato i Full Metal Bey ed essere finalmente giunti a casa, Elena e Kai, mentre erano tutti riuniti in salotto, attirarono l’attenzione su di loro.

-Allora, non è una cosa facile da dire, visto il soggetto maschile a cui si riferisce- Kai le diede uno scappellotto sulla nuca- ahia cretino! Comunque…ioeKaistiamoinsieme!- disse tutto d’un fiato. Il silenzio calò nella sala. Tutti la guardavano straniti perché..dovevano ancora capire quello che Elena aveva detto. Poi la comprensione si fece largo tra i blader, guardando le mani intrecciate dei due e un boato fece tremare la casa. I ragazzi, nonostante gli sguardi gelidi di Kai, si stavano complimentando per l’ottima scelta del blader, mentre le ragazze facevano lo stesso con Elena, Hilary compresa.

 

L’unico che era un po’ triste era Max. Il biondino, infatti, dopo l’annuncio era uscito in giardino. Elena lo vide e corse per raggiungerlo, scusandosi con le altre.

 

Il cugino stava guardando la volta celeste.

-Ehi Max. Che ti è preso?-

Il biondo si voltò verso la sua bella e strana cugina e le rispose:

-Non fraintendere la mia reazione. Sono contento che il tuo sentimento per Kai sia sincero e sia ricambiato, ma permettimi di essere preoccupato per te. Lo sai che Kai non è un santo, vero?-

-Sì, ma lui…-

-So bene che non ti farà mai del male, ma se un giorno si dovesse stufare di te?-

-Lo accetterei,Max. Siamo molto giovani e non possiamo essere certi di ciò che ci riserva il futuro. Se fra tre mesi, tre giorni o tre anni io e Kai non andassimo più d’accordo, o uno dei due non amasse più l’altro andremmo ognuno per la sua strada. Ne soffrirei e forse anche lui, ma il tempo sana tutte le cicatrici. E io lo so bene, vero?-

Il cugino l’abbracciò stretta e le sussurrò un ‘certo’. Mentre erano ancora stretti un colpo di tosse li fece allontanare.

-Ti permetto di abbracciarla solo perché e tua parente, anche se non di sangue- esordì Kai –mentre a tutto il resto dei ragazzi di là ho già imposto una piccola condizione-

Elena lo guardò alzando gli occhi al cielo e chiese:

-Quale sarebbe?-

-non si devono avvicinare a te, a meno che tu non abbia bisogno di aiuto e io non sia presente-.

Max lo guardò sbalordito per un attimo, prima di scoppiare a ridere senza ritegno, seguito dalla cugina.

 

Rientrando i blader sentirono il campanello suonare. Alfred andò ad aprire e si ritrovò davanti gli All Starz al completo, abbattuti.

-venite ragazzi- disse Elena. Il silenzio era calato nella sala. Emily, abbracciata al suo Prof, piangeva silenziosamente.

- E’ stata una sfortuna beccare quei dannati al primo incontro- stava dicendo Michael con la voce roca di chi non apriva bocca da qualche ora.

-Si su questo hai pienamente ragione- disse Elena, accarezzando la schiena del blader. La ragazza però non si rendeva conto che il suo gesto era frainteso sia dall’americano sia da Kai, in procinto di scoppiare.

-Elena, ma perché io e te ci siamo lasciati?-

-Perché non stavamo bene insieme-

-Senti che ne dici di riprovare? Tanto siamo sigle-

-Ti sbagli- disse Kai, prendendo Elena per un braccio, sollevandola dal divano in cui era seduta con Michael e portandosela al petto, completamente rossa –lei adesso sta con me-.

Il blader americano, come il resto della sua squadra spalancò la bocca e ammutolì.

-E bravo Kai. Io pensavo fossi gay, ma invece aspettavi di fare il colpo grosso eh, furbacchione?- gli disse Eddy con le stampelle.

-Eh si,bravo Bi color, ottima scelta- aggiunse Steve. Così grazie alle varie battute l’umore generale tornò sereno, fino all’ora di andare a riposare. Il giorno dopo era il turno dei BladeBreakers scontrarsi.

 

Kai e la ragazza stavano salendo, mano nella mano nelle stanze. Si divisero quando ognuno entrò nella propria camera, per prepararsi per la notte.

Kai trovò Ray già in pigiama.

-Ehi Kai allora finalmente ce l’hai fatta-

-A fare che?-

-Ad innamorarti-

-Non esagerare-

-Come se non lo sapessi anche tu che Elena ti ha preso completamente. Sei innamorato di lei almeno quanto io lo sono di Mao-.

Il blader dagli occhi ametista era in evidente difficoltà e così cercò di deviare il discorso:

-Sta notte dormirà qui Mao?-

-Si con me-

-non ti preoccupare, io chiederò ospitalità a Elena. Tanto ha un letto talmente grande che ci staremmo tutti…-

Il blader cinese intanto rideva. Kai aveva preso come scusa Mao per avere un motivo per dormire con Elena.

-Grazie Kai- disse Ray, sorridendo felice per l’amore che Kai finalmente iniziava a conoscere.

 

 

 

 

 


 

RINGRAZIAMENTI:

giuly_the princess: ehilà!come puoi vedere hanno deciso di confessare tutto ai loro amici. E’ rischioso, ma credo fosse la cosa giusta da fare, soprattutto verso Max.

Lexy90: benvenuta omonima! Per premiare la tua recensione chilometrica ho deciso di pubblicare un altro capitolo..spero sia abbastanza lungo e di tuo gradimento. Sono felice che nonostante all’inizio la mia storia non ti convincesse tu abbia deciso di darmi una possibilità e di continuare a leggere…sono contenta che anche tu come me, detesti i combattimenti infiniti. Certo quelli finali saranno un po’ più lunghi,ma per i quarti di finale volevo velocizzare un po’ se no faccio 200 capitoli…spero di ricevere un altro tuo commento

 

Itilgwen: grazie per i complimenti sui combattimenti…detesto descriverli primo perché non mi ricordo gli attacchi di tutti e secondo perché non sono capace…^^

 

Mary90_p: grazie per essere venuta a lasciare il tuo commento e grazie per i complimenti.Aspetto l’aggiornamento della tua fic…

 

Nessuno però mi ha detto chi dovrebbe vincere tra i White Tigers e gli Scudi sacri…farò la conta…

Elenasama



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Capitolo 32
*** CAP 32 - I BLADEBREAKERS IN AZIONE. VERO AMORE. ***


 

I BLADEBRAKERS IN AZIONE. VERO AMORE.

 

 

 

 

 

 


La mattina giunse troppo in fretta per chi dormiva abbracciato al suo sogno. Ed era la situazione che vivevano molti dei blader presenti nella villa.

Mao dormiva stretta al suo Ray, Max invece era con Mariam, il prof dopo aver consolato Emily si erano addormentati entrambi sul divano, Julia con Yuri e Boris con Giorgia. Ma chi era davvero felice, forse per la prima volta da che aveva memoria, era il freddo e razionale Kai, sveglio da mezz’ora in totale adorazione della creatura che dormiva beata tra le sue braccia. Elena era profondamente addormentata, con la bocca rosea socchiusa e le gote leggermente arrossate. Quando dormiva, sembrava tenera e indifesa, ma Kai sapeva che in realtà quella ragazza aveva una forza incontrollabile. Mentre il blader pensava a quanto quella ragazza lo stette cambiando, lei si svegliò. Guardò il blader sorridendo, ancora mezza addormentata.

-Giorno Kai-

-Giorno. Oggi tocca a noi-

-Eh già. Chissà come saranno i Tropic Thunders…-

-Tranquilla, vinceremo!-

La ragazza gli diede un bacio a stampo per poi correre in bagno, chiudersi dentro e farsi la doccia canticchiando.

 

Alle nove i BladeBreakers nervosi, erano già sugli spalti del Madison. I loro incontri sarebbero stati nel pomeriggio, mentre quella mattina sarebbe stato il turno degli F-sangre con Julia già pronta davanti all’arena.

-Julia combatterà contro il primo dei Black. Come per gli Hot Bey i combattenti sono tutti parenti, ed è per questo che si chiamano così. Justin sarà l’avversario di Julia. Di lui so solo che possiede il bit dell’Orca assassina. E’ decisamente potente- disse il prof tutto di un fiato.

 

La squadra spagnola, solitamente composta sola da Julia e Raul, era stata raggiunta da altri tre blader sconosciuti, due ragazze, di cui una era molto in confidenza con Raul, e un ragazzo molto abbronzato.

 

Julia e il suo avversario avevano già scagliato i loro bey nell’arena e si stavano combattendo senza esclusione di colpi.

-Vai Orca, attacco degli abissi!-

-Vai Thunder Pegaso, Fuerza De Energia!-

I due bey si scontrarono causando un esplosione luminosa che impedì sia al pubblico che a Djman di vedere il risultato finale degli scontri.

Entrambi i bey erano ancora nell’arena, anche se L’orca di Justin, aveva perso un po’ di velocità.

Julia decise che doveva approfittare della situazione e scagliò un altro attacco micidiale. Ci fu una nuova esplosione e appena la situazione fu tornata normale, videro che il bey viola di Julia ruotava pacifico al centro dello stadio, mentre l’orca di Justin giaceva fermo.

 

-Gli F-sangre si aggiudicano il primo incontro!!-

Il pubblico esultò per la vittoria della bella spagnola, Yuri compreso.

Il secondo a scendere in campo per gli F-sangre fu il nuovo arrivato. Leandro Garcia era un ragazzone dal fisico muscoloso e dalla pelle abbronzata. Tra le mani stringeva un bey verde acqua, animato dal bit della Balena Bianca. Il suo avversario era la ragazza mora dai lunghi capelli lisci e dal fisico esile. Sembrava molto debole, ma il suo bey grigio e rosa era animato da un potente Canguro, animale simbolo della terra natia del Black Team, l’Australia.

-Ragazzina, non ti preoccupare non ti farò troppo male..-

-Vedremo chi si farà male, bamboccione-

 

I due blader lanciarono i loro bey nell’arena che si scontrarono subito, finendo entrambi ai lati del bey stadio.

-Complimenti sei esile, ma la potenza non ti manca-

-E non hai visto nulla. Forza Cangaroo, Extreme Jump-

Il bey della ragazza, dopo aver aumentato la velocità di rotazione, iniziò a saltare nell’arena, causando violente scosse di terremoto che rischiavano di compromettere seriamente la stabilità di Balena Bianca. Leandro era in seria difficoltà, l’attacco di Annabelle era davvero potente e tutti i blader amici degli F-sangre guardavano l’incontro con apprensione.

-Speriamo che ce la facciano. Quegli australiani non scherzano- disse Elena

-Hai ragione, ma vedrai che Julia e Raul ce la faranno- rispose convinto Yuri.

 

Mentre i due blader discutevano, Leandro era partito al contrattacco, ma la ragazza schivò, la Codata della Balena con un salto e atterrò direttamente sul bey di Leandro, diminuendone la stabilità e la velocità.

Annabelle ghignò e disse: - l’incontro è finito- e con una violenta spinta, simili a quella data dai canguri con le zampe posteriori, buttò fuori il bey verde acqua, decretando la vittoria del Black Team.

 

-Ora è tutto nelle mani di Raul- disse Kai di fianco a Elena, mentre tutti annuivano, troppo spaventati dalla possibilità dell’eliminazione degli F-sangre.

 

Lo spagnolo dai capelli rossi e castani si stava dirigendo all’arena imitato dall’avversario Caidan. Il bit Power dell’avversario era un uccellino dal piumaggio azzurro chiamato Malurus Splendens, originario dell’Australia.

 

I due avversari al ‘LANCIO’ di Djman, scagliarono i loro bey nell’arena.

-Ehi diamo una mano a Raul- disse Elena prima di alzarsi in piedi, seguita a ruota dagli altri, iniziando a gridare il nome dell’amico.

Lo spagnolo, prima arrossì, poi prese coraggio e scagliò il suo Pegaso di Fuoco al massimo della velocità.

-Vai, Fuerza Rovente!-

Le fiamme furono sprigionate dal bey di Raul e avvolsero il bey avversario, inerte di fronte alla forza dello spagnolo.

Il bey di Caidan schivo molte fiamme, ma il povero uccellino venne preso e buttato fuori senza altri indugi.

 

Gli F-Sangre avevano passato il turno.

 

 

Dopo pranzo i BladeBreakers si trovavano negli spogliatoi. Dovevano decidere chi sarebbe sceso in campo.

-Io combatto!- alzò la mano Elena – e non ammetto un no come risposta!!-

-Va bene allora tu scenderai in campo seconda, per primo Ray e ultimo Max. Kai e Takao faranno da riserve-

-Ma perché, prof? Io sono l’imbattibile campione del mondo!!- piagnucolò Takao.

-Perché siete i due blader più forti del gruppo e sarete la nostra sorpresa per l’eventuale finale!-

I due, Takao completamente abbattuto, si diressero verso la panchina seguiti a ruota dagli altri.

 

-Bentornati!! Oggi pomeriggio vedremo all’opera i campioni del mondo in carica: I BladeBreakers- urlò Djman scatenando il pubblico –il primo a scendere in campo sarà Ray-

Il cinese dai capelli neri raccolti in una lunga coda stretta, si era già messo in posizione.

 

FLASH BACK

Il prof stava descrivendo sommariamente i loro avversari.

-I vostri avversari arrivano dalle isole Fiji. A differenza degli altri blader, loro non posseggono bit animali, ma gli unici bit che rappresentano fenomeni naturali: Ahladita che sarà l’avversaria di Ray sa provocare terremoti con il suo bey, Charu che dovrà battere Elena è in grado di provocare dei tornado, l’ultimo è Adarsh che è in grado di causare maremoti. È per questo che ho scelto voi tre. Driger ha un ottimo equilibrio e quindi credo resisterà bene agli attacchi terrestri, Elena, che utilizza attacchi di fuoco, verrà aiutata dai tornado di Charu e Max sarà nel suo elemento con i maremoti! State comunque attenti!-

 

FINE FLASH BACK

 

La ragazza davanti a Ray era una bella ragazza dai tratti indiani con lunghi capelli neri legati in una comoda treccia. Era carina, anche se sembrava giovane.

- Blader, in posizione! TRE…DUE..UNO…PRONTI? LANCIO!-

 

Il bey marrone di Ahladita e quello bianco di Ray si scagliarono subito all’attacco.

Le scintille si sprigionavano dai due bey ogni qualvolta si scontrassero. La ragazza era molto concentrata. Ray la vide congiungere le mani in preghiera e sedersi a terra incrociando le gambe.

 

-Vai Gempa Bumi* ! Terremoto Finale!-

Il bey marrone si fermò al centro dello stadio e aumentando la velocità di rotazione, iniziò a compiere piccoli salti sul posto, così da far tremare il bey stadio.

Ray guardava sinceramente ammirato l’attacco dell’avversaria.

-Ehi niente male-

-Grazie, Ray- gli sorrise la ragazza.

-Ma il mio Driger ha un ottimo equilibrio oltre che un ottimo attacco, grazie alle modifiche del prof!-

-Via Driger! Artiglio di Tigre!-

Il bey bianco si scagliò sul bey marrone e lo travolse in pieno con il suo Artiglio, buttandolo fuori.

 

Ray porse la mano alla ragazza ancora seduta a terra, triste per l’esito dell’incontro.

-Sei stata brava. Il problema del tuo attacco è che se l’avversario, ha un buon equilibrio riesce ad attaccarti senza problemi, visto che il tuo bey non si muove mentre attacca!-

-Hai ragione, grazie per il consiglio. Cercherò di risolvere il problema-

 

Il secondo incontro vedeva Elena fronteggiare un’altra ragazza molto simile alla prima, anche se i capelli di questa erano più tendenti al rosso. Mentre Alisèe si avvicinava al bey stadio il pubblico ne urlava entusiasta il nome, salutato dalla star.

-Ah quindi saresti tu la famosa Alisèe?-.

-Sì, sono io-.

-Tsk, pensavo meglio, visto come ne parlano tutti. Voglio fare una scommessa con te-.

-D’accordo, simpaticona- le rispose ironica la blader di Alicanto.

-Se vinco io mi presenti quello- le disse Charu indicando Kai.

-Che? No lui è intoccabile-

-Perché?-

-E’ impegnato con una mia amica-

-Che codarda!Non vuoi rischiare perché hai paura di perdere-

Elena punta sul vivo la guardò furiosa e le disse:

-D’accordo accetto la scommessa. Ma se tu perderai la vostra squadra dovrà ritirarsi con la coda tra le gambe e proclamando che noi siamo più forti!-

-Ehi, ma…-

-Paura?-

-Per niente, accetto-.

Le due scagliarono i bey nell’arena mentre si squadravano truci.

-Vai Angin Topan*! Tornado delle Fiji!-dal bay di Charu iniziò a sprigionarsi un violento tornado che fece volare anche il cappello di Takao, recuperato da Hilary che ricevette un abbraccio dal compagno.

-Brava proprio quello che mi serviva! Alicanto, Fiamme Eterne, potenza minima-

 

Mentre Alisèe combatteva, due persone avevano lo stesso pensiero, poco casto: era dannatamente sexy mentre incitava il suo bey.

L’attacco di Alisèe era stato lanciato volutamente alla minima potenza, perché l’aria sollevata dall’avversaria alimentava a sufficienza le fiamme e se avesse scagliato un attacco più potente avrebbe incenerito tutto.

 

-Vedi, ragazzina, il mio Alicanto usa il fuoco. E come dovresti sapere il fuoco è alimentato dall’ossigeno, contenuto nell’aria che respiriamo. Vai Alicanto buttala fuori questa arrogante!-

Il bey dorato aumentò la velocità e si scagliò, avvolto dalle fiamme, sul bay grigio di Charu. Appena furono a contatto, le fiamme avvolsero Angin Topan, senza dargli scampo.

 

L’incontro fu vinto da Alisèe. Charu tornò dai suoi compagni che si infuriarono sapendo la scommessa che aveva proposto.Il capitano Lalit, con lo sguardo tra il furente e l’abbattuto,dichiarò che la squadra dei Tropic Thunder si ritirava, ritenendo i suoi avversari troppo forti.

Alisèe tornò trionfante dai suoi compagni.

-Se ridi significa che centri qualcosa con quello che è successo- esordì Kai

-Eh sì. Quell’altezzosa mi aveva proposto una scommessa. Se avesse vinto lei, tu avresti dovuto conoscerla, perché ovviamente voleva provarci, mentre io le ho detto che in caso fosse io a vincere loro dovevano ritirarsi giudicandoci troppo forti. Possibile che siano tutte attirate da te-.

I BladeBreakers scoppiarono a ridere per la faccia imbronciata che aveva Alisèe. Kai si alzò e appena furono lontani da sguardi indiscreti le strinse la mano.

 

I BladeBreakers soddisfatti del risultato della giornata, accompagnati dal resto della marmaglia, si riunirono nel solito salotto tra risate e chiacchere. Avevano conosciuto Leandro, Aidia e Felisa. La prima era in pratica la fidanzata di Raul, che si prese una sfilza di insulti per non averne parlato prima, mentre la seconda era stranamente attratta da Ozuma. Il ragazzone Leandro, invece era il classico Casanova fallito, poiché nessuna delle ragazze presenti gli dava retta.

I BladeBreakers e gli F-sangre erano un po’ turbati, perché dovevano scontrarsi direttamente.

-Ehi Juls. Che ne dici se ci scontriamo io e te?- propose Elena.

-D’accordo!-

-Prof segna. Io combatterò contro Julia!-

Nessuno dei presenti sentì la risposta del prof. Probabilmente perché Emily, stufa della timidezza e insicurezza del prof, aveva preso l’iniziativa e lo aveva baciato davanti a tutti.

 

Mentre tutti si ritiravano nelle loro camere per prepararsi alla notte, Elena e Kai già in pigiama, si erano seduti sul divanetto esterno dove la loro storia ebbe inizio.

-Ehi- disse la ragazza – non sei geloso delle attenzioni di Leandro?-

-Credo che dovrò abituarmi. Dopotutto sei una star ed è ovvio che  bambocci ci provino con te-

-Quindi sei un bamboccio anche tu?-

Il dranzerblader la guardò bieco e con uno scatto quasi felino, la fece stendere sul divano, mettendosi sopra di lei.

-Ehi che cavolo fai? Ci provi?-

-Certo, sono anche io un bamboccio dopotutto-

Lo sguardo di Kai era diverso dal solito, si accorse Elena. Era più caldo.

-Kai,ma…-

-Sai oggi, vedendoti combattere ho fatto pensieri strani su di te- le sussurrò sensuale ad un orecchio, facendola rabbrividire e sussultare.Kai iniziò a darle piccoli baci di fuoco sul collo.

-K-kai…mi stai mettendo in difficoltà-

-E’ quello che voglio- gli rispose il blader, leggermente ansimante, mentre continuava a baciarle il collo e il viso.

Elena non capiva più nulla. La testa le girava e aveva caldo.

-Kai se non ci fermiamo ora, non ci riusciremo più…- disse la ragazza senza fiato

-Tu cosa vuoi?- le chiese il ragazzo guardandola con i suoi occhi ametista, resi leggermente foschi dalla voglia –io ti voglio. Lo sai. Ma la scelta è tua- concluse accarezzandole una guancia liscia e arrossata.

La ragazza non sapeva se fosse giusto, ma lo voleva. Fece alzare il ragazzo e prendendolo per mano lo trascinò nella sua camera, baciandosi ogni tanto.

Varcarono la soglia della camera di Elena. Dopo aver chiuso la porta, Kai l’attirò a sé e la baciò, passionale. La spinse delicatamente verso il letto e la fece sedere. Le tolse la maglia e lei fece lo stesso con lui, accarezzando i pettorali scolpiti del blader, facendogli scorrere brividi di piacere sulla schiena.

-Kai…-

-Si?-

-Ti voglio anche io- gli disse, prima di sdraiarsi sul letto, trascinandolo sopra di sé. I due innamorati si baciarono e spogliarono reciprocamente, poi Kai si mise tra gambe di Elena e delicatamente entrò in lei, fecendole arcuare la candida schiena per il piacere. Iniziarono la danza dell’amore, fino a quando entrambi non raggiunsero il culmine del piacere e si sdraiarono uno di fianco all’altra ansimando. Elena adagiò la testa sul petto di Kai, mentre lui le accarezzava i capelli.

-Elena…-

-Si?-

-Sai…io…cioè…io credo di amarti…-

-Credi o ne sei sicuro?- chiese la ragazza guardandolo negli occhi ametista.

-Ti amo, seriamente-

-Anche io!-.

I due amanti si addormentarono uno tra le braccia dell’altra.

 

Il mattino successivo, il giorno dell’inizio delle semifinali, Max, risvegliato da un dolce bacio della sua amata Mariam, decise che sarebbe andato a svegliare la cugina.

 

Entrò silenziosamente per una volta nella sua vita e ciò che vide lo lasciò senza fiato. Kai ed Elena, ancora senza vestiti, dormivano avvinghiati e sorridenti. Il biondo assunse un colorito violaceo a quella vista e per il troppo imbarazzo decise di uscire. Mariam lo aspettava fuori e vedendo la faccia del ragazzo scoppiò a ridere.

-non era sola vero?- Max scosse il capo,incapace di parlare –e non erano molto presentabili suppongo- altro segno di diniego- così impari. Io lo sapevo visto che ieri li ho visti salire in camera, mentre si baciavano-

-Perché non me lo hai detto?- le chiese Max, basito.

-Così impari che non devi entrare nella stanza di tua cugina quando vuoi! Ora lei ha il ragazzo ed è ovvio che avranno momenti di intimità e tu non devi essere un freno per loro. Non devono avere paura che tu possa entrare e beccarli sul fatto-.

Il blader della Tartaruga non potè che darle ragione.

I blader, con Elena e Kai stranamente silenziosi e un po’ imbarazzati l’un l’altra, si stavano dirigendo verso il Madison. Takao li osservava. Era sicuramente successo qualcosa di grosso. Voleva chiedere il parere di Yuri ma questo era troppo nervoso per gli scontri.

 

Takao avrebbe indagato.

 




 

 

 




 

* significano terremoto e tornado in indonesiano. Ho usato quella lingua perché la maggior parte della popolazione delle Fiji dovrebbe essere indiana, mentre le traduzioni le ho fatte on line!!!


Ragazzi che fatica inventarsi nomi, bit power e attacchi...-_-

 









Ringraziamenti:

 

Lexy90: grazie per aver ‘votato’. Come hai chiesto ho raccontato una notte di fuoco tra Kai e Elena…che carini loro…buone vacanze!!



Darkangel91:Spero che i primi incontri dei BladeBreakers siano di tuo gradimento…

 

Giuly_the princess: vedrai che Takao si farà avanti presto...non vedo l’ora nemmeno io…mi sta troppo simpatico…(grazie per aver letto la fic su naruto..tra poco pubblico anche lì).


Robertalovestrottole: bentornata…. Grazie per aver votato… e già Kai geloso è proprio strano, ma dopotutto è innamorato per sua stessa ammissione…^^


Itilgwen: si anche io vado nello stanzino con loro…aggiungendo anche Kai e Ray…^^ che pervertita… e anche pedofila…*me si richiude nell’armadio per la vergogna*

Alla prossima con le semifinali…

Elensama.

Malurus Splendens

il volatile di Caidan..troppo bello

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Capitolo 33
*** CAP 33 -I QUARTI DI FINALE - PARTE PRIMA ***


 

I QUARTI DI FINALE –PARTE PRIMA-

 


 

So che avevo detto che c’erano le semifinali, ma avevo decisamente sbagliato…^^…che scema…

 

 

 

Mentre Yuri nervoso, veniva consolato da Julia e Boris da Giorgia, Takao rapì la sua amica, allontanandola da Kai.

-Tako-chan che fai? Dobbiamo andare o faremo tardi-

-Prima spiegami che sono quegli sguardi complici che vi lanciate tu e il russo bi-color-

La ragazza arrossì furiosamente. Non credeva che i loro comportamenti fossero così evidenti. Va bene che lei non aveva occhi che per lui, e viceversa, infatti salutava a mala pena gli altri, troppo presa a perdersi nel mare viola degli occhi di Kai, ma farsi beccare addirittura da Takao che aveva meno esperienza di una statua di marmo in fatto di sentimenti, era il colmo.

-Beh io e lui…- disse, arrossendo ancora di più – abbiamo..cioè…dai Takao arrivaci-

Il ragazzo la guardò stranito, poi aprì la bocca fino a terra quando finalmente la comprensione si fece largo nel suo cervello.

-Oh, capisco- disse solamente prima di diventare viola anche lui –scusa non volevo essere inopportuno, ma dalle vostre facce sembrava che lui ti avesse chiesto di sposarlo-

-A dir la verità ci siamo detti ‘ti amo’-

Altra faccia sconvolta del capitano dei BladeBreakers.

-Ah.Oddio sembro una vecchia pettegola che non si fa gli affari suoi-

-No Takao, siamo amici e io ti avrei detto comunque tutto,quindi stai tranquillo.Cambiando discorso, tu quando hai intenzione di farti avanti con tu-sai-chi?-

-Non lo so. Ieri,dopo che mi ha recuperato il cappello volato via per il tornado della tua avversaria, lo abbracciata di slancio per ringraziarla, ma lei è rimasta rigida e non ha ricambiato-

-Forse era solamente sorpresa dal tuo gesto, dato che ultimamente non la cercavi più-

-Forse, ma sinceramente non so nemmeno che e come dirle tutto-

-Inizia con invitarla ad uscire. Anzi ho un’idea- la ragazza si voltò e con un cenno della mano chiamò Kai che, ovviamente, la stava fissando- non prendere in giro Kai, ok Takao?-

-Uff così mi rovini il divertimento…- Takao la guardò e il suo sguardo raggelante gli fece aggiungere un ‘va bene’.

 

Il ragazzo dagli occhi ametista di avvicinò alla coppia di amici.

-Kai, dobbiamo aiutare Takao-

-A fare cosa? Deve imparare a leggere?-

-No simpatia devo dire ti amo a Hilary, tu sei capace, vero?-

I due iniziarono a battibeccare, e toccò a Elena dividerli, guardandoli male.

-Piantatela. Allora tu Takao chiederai a Hilary di uscire stasera e noi verremo con voi. Un uscita a quattro insomma-

-Ok, io ci sto- disse il capitano

-Kai?-

-Nh-

-che verso era?- chiese Takao alla ragazza, mentre il russo si allontanava.

-Credo fosse un ‘non ho voglia, ma vengo’-

-Ah-.

 

Ridendo i due salirono sulla limousine, dove Kai prese Elena per un braccio, appiccicandosela al lato destro del corpo e guardando il resto dei maschi presenti in modo truce come a dire ‘qualcun altro vuole parlare con lei?Se sì dovrà passare sul mio cadavere’.

 

Yuri e i Neoborg si trovavano già ai loro posti sulla panchina. Nel lato opposto al loro vi era la squadra svedese delle Strong Girls. Il prof aveva elencato i nomi e le caratteristiche delle cinque stangone.

-Annelie, Birgit, Dagny, Christel, Ethel appartengono tutte allo stesso nucleo famigliare. Non sono tutte sorelle, ma anche cugine. Arrivano dalla Svezia. Posseggono tutte un bit power, che sono in ordine: lince, renna, volpe artica, foca e alce. Sono animali natii della loro terra. Hanno un’età compresa trai i 15 e i 19 anni. E devo ammettere che sono molto belle-

Quest’affermazione costò un gomitata da parte di Emily, ma il prof aveva perfettamente ragione. Le cinque ragazze erano tutte molto alte e dai fisici slanciati. In più avevano tutte dei lunghi capelli biondi, chi lisci chi ricci, simili a fili d’oro,e occhi azzurro cielo. La pelle era bianca come porcellana con una spruzzata di rosso sulle guance.

 

La prima a scendere in campo contro Boris era Dagny che possedeva il bit della Volpe Artica.

I due erano già ai lati del campo. La bionda guardava sorniona Boris, lisciandosi la lunga coda bionda.

-Sei carino, ma dovrò batterti. Però se vuoi dopo andiamo a berci qualcosa insieme-

Giorgia dagli spalti aveva sentito tutto e le urlò:

-Piantala di comportarti come un kitsune* e combatti. Lui è già impegnato!-

-Sentito?- disse Boris sorridendo alla bionda.

Lei cambiò sguardo e divenne improvvisamente seria. Quella ragazza era davvero strana.

Lanciarono i due bey in campo. Quello verde di Boris e quello giallo di Dagny si erano già scontrati causando violente scosse al bey stadio.

-Ehi biondina complimenti. Sei potente-

-Tsk, certo che lo sono, bello-

-Vai Volpus, attacco delle code-

Il bit di Dangy si manifestò. Era una bella volpe bianca con una decina di code. Con queste frustava il terreno cercando di colpire il bey di Boris, che però schivava agilmente.

-Oh ma che bella volpina. Vediamo se Falborg ha fame. Vai Falborg attacco in picchiata!**-

Il bey di Boris si spostò sul lato del bey stadio e da qui saltò per poi cadere verso quello di Dangy. Il bey della ragazza fu colpito in pieno e perse un po’di stabilità, ma non si fermò. Con una serie di attacchi ravvicinati Borsi cercava di buttarla fuori, ma le dieci code della sua volpe la aiutava a mantenere l’equilibrio e a contrastare gli attacchi del russo.

-E’ ora di finirla- disse Boris, con lo sguardo abbassato –sono stufo di vedere quell’inutile volpe. Falborg, Attaco finale del rapace**-

Il bey di Boris schizzò verso l’alto come prima, ma questa volta era molto più veloce e una volta atterrato sul bey avversario lo perforò, incollandolo a Falborg. Una volta acchiappato il bey di Dangy, che disperata chiamava la sua volpe, lo trascinò fuori dal campo, decretando la vittoria di Boris.

-Sai le piccole volpi sono la preda preferita del mio falco. Mi dispiace di aver danneggiato il tuo bey, ma queste sono le semifinali-

Senza aggiungere altro si voltò e tornò alla panchina.

-Bravo- gli disse solamente Yuri per poi dare il permesso a Sergey di dirigersi verso il bey stadio.

Con il suo bey Seaborg, animato dal bit della Balena, si sarebbe scontrato con Christel, che possedeva il bit della foca.

-Bene, anche tu con un animale marino vedo- gli disse la ragazza con i lunghi capelli ricci.

Il ragazzone russo si limitò ad annuire.

-Non sei di molte parole. Bene, allora facciamo parlare i bey-

Entrambi lanciarono i loro compagni nel bey stadio facendoli scontrare subito. Nonostante le dimensioni notevolmente più piccole del bit rispetto quello dell’avversario, Focarus era molto agile e veloce, proprio come le foche che nuotano nelle fredde acque artiche.

 

Il bey di Sergey peccava sicuramente in agilità, ma in quanto a difesa era quasi pari al Draciel di Max. In quel momento la ragazza stava urlando il suo nuovo attacco.

-Vai Focarus, Attacco Della Foca Ammaestrata-

Il bey cercò di incunearsi sotto il Seaborg di Sergey, così da utilizzarlo come una palla, proprio come le foche ammaestrate fanno negli acquari, ma la difesa del russo era davvero troppo forte.

Sergey con il suo tono di voce profondo disse –Seaborg, attacca-

Il bey blu sembrava essersi fermato sul posto, ma in realtà aveva cambiato verso di rotazione, facendo comparire sull’anello di attacco altri due spuntoni di metallo.

-Mi dispiace- disse alla sua avversaria, prima che Seaborg colpisse Focarus e lo buttasse fuori.

I Neoborg conducevano per due a zero.

 

-Ehi quelle ragazze sono in gamba- diceva Julia –ma i Neoborg sono davvero forti-

-Si è vero – aggiunse Lai –se li dovessimo incontrare non credo che riusciremmo a batterle-

 

Mentre parlavano della bravura dei loro amici, il piccolo Andrey era di fronte alla sua avversaria. Ethel, come le altre bionda e con i capelli lisci, possedeva il bit dell’alce, mentre il piccolo Andrey, che praticamente era invisibile in casa, possedeva il bit della gru, un uccello tipico della parte sud della Russia.

-Ciao- disse la ragazza ad Andrey, che nonostante il mutismo era un ragazzino carino

-Ciao-

Dopo questi brevi saluti lanciarono i loro bey nell’arena. Ethel attaccava senza sosta e Andrey era in difficoltà, cercava di contrattaccare, ma l’alce dell’avversaria non gli lasciava scampo.

-Perderà-disse semplicemente Sergey.

-Anche per me- aggiunse Yuri.

-Vai Alce, cornata micidiale-

Il bey marrone si scagliò contro quello bianco e azzurro di Andrey e, lo buttò fuori senza indugi. Il piccolo russo era sconvolto. Purtroppo la troppa tensione lo aveva paralizzato. Si voltò verso i suoi compagni di team e avvicinandosi chiese scusa a Yuri per la pessima perfomance.

-Ti ho fatto combattere così almeno sentivi e capivi com’era battersi in un campionato mondiale. Non mi aspettavo niente di più di quello che hai fatto. La prossima volta andrà meglio. Siediti, tocca a me-

Il rosso si alzò elegantemente dalla panchina, suscitando urli e fischi di approvazione dal genere femminile presente.

Si posizionò di fronte alla sua avversaria che, inutile dirlo, era a dir poco splendida. Alta almeno un metro e ottanta, aveva lunghi capelli biondi dai leggeri riflessi ramati e grandi occhi azzuro-grigi. In mano stringeva il bey della lince.

-Piacere di rivederto Yuri.La tua fama di blader è arrivata anche in Svezia-

-Piacere mio Annelie, è da un po’ che non ci si vede-

 

Sugli spalti, Julia spalancò la bocca dalla sorpresa. Yuri conosceva quella specie di dea svedese?

-Julia, ehm- cercò di dirle Kai,  per la prima volta leggermente intimorito dallo sguardo della spagnola – lei è la sua ex- le disse sottovoce.

Julia lo fissò truce e poi stupendo tutti disse con tono di voce basso:

-Ok- e rivolse l’attenzione all’incontro, dove Yuri continuava a parlare con la ragazza sua avversaria.

Elena, prevedendo una tempesta spagnola, si alzò i piedi e urlò

-Ehi, Ivanov smettila di fare il cascamorto e combatti-

Facendo ridere tutto lo stadio, Julia compresa, che la guardava grata.

Yuri nel frattempo la guardava male, completamente rosso in viso, per poi seguire le sue direttive e lanciare Wolborg in campo.

 

I due bey, entrambi bianchi, si studiavano, girando in cerchio nello stadio.

-Non attacchi,Yuri?-

-Aspetta, vedrai che ti combino, Annelie-

Il Wolborg del russo cambiò improvvisamente senso di rotazione così da scontrarsi frontalmente con quello della ragazza. L’impatto fu violento per entrambi, infatti i due bey si ritrovarono sui bordi opposti dello stadio.

-Ehi la bionda non scherza- disse Elena a Kai

-E’ riuscita a battere Yuri un paio di volte in passato-

I due bey si scontravano senza esclusione di colpi. Lo scontro era molto più combattuto degli altri, perché Annelie era sicuramente ad un livello superiore rispetto alle sue compagne di squadra.Yuri era felice di avere un’avversaria degna di questo nome e sorrideva.

-Sei migliorata,ma anche io non sono più quello di un tempo. Il mio Wolborg batterà il tuo Linxinium-

-Quanta sicurezza,Yuri-

-Vedrai che ho ragione. Wolborg, tempesta polare-

Il bey di Yuri iniziò a girare vorticosamente al centro del bey stadio, sollevando un forte vento freddo accompagnato dalla neve che caratterizzava gli attacchi del russo.

Il bey bianco si Yuri si scagliò su quello di Annelie, causando una forte esplosione luminosa che accecò tutti i presenti.

 

-Il vincitore è Yuri Ivanov. Con questa vittoria i Neoborg vanno in semifinale!- urlò Djman.

 

-Mi dispiace,Annelie-

-Per consolarmi potresti uscire con me-

-Mi dispiace ma vedi, io sono già impegnato- le disse Yuri prima di voltarsi e accogliere Julia tra le sue braccia e baciandola davanti a tutti, causando un boato di approvazione tra il pubblico e qualche pianto da parte di alcune fans.

 

 

Dopo pranzo, i White Tigers e gli Scudi sacri erano già in posizione per dare il via alla quarta semifinale.

 

Mariam avrebbe affrontato Mao. Squalo contro Gatto.

Le due ragazze, sotto i fischi di approvazione dei ragazzi presenti, avevano già lanciato i loro bey nello stadio.

Galux, seguendo il temperamento agitato della sua padrona, era già partito all’attacco, mentre Mariam, calma come sempre, schivava. I due bey si scontrarono parecchie volte, facendo applaudire il pubblico per la loro potenza e tenacia. Erano due brave blader.

-Squalo, Attacco degli abbissi-

-Galux, Morso Felino!-

I due bey si scontrarono al centro dello stadio con una potenza inaudita, ma nessuno dei due cedeva.

-Sei migliorata molto, Mao-

-Anche tu, Mariam-

-Però non abbastanza per battermi- aggiunse la blader dai capelli blu –Squalo, Tornado Acquatico Supremo-

Il bit dello squalo fece la sua apparizione e con una velocità incredibile si avventò sul gatto di Mao, azzannandolo e trascinandolo nella profondità degli abissi.

Mariam aveva vinto.

Mao si accasciò a terra sconsolata, ma la blader avversaria le tese la mano.

-Non hai nulla da rimproverarti. Sei migliorata molto dal primo mondiale-

-Grazie Mariam- le rispose la rosa accettando la mano e alzandosi.

 

Il secondo a scendere in campo per gli Scudi Sacri era Jessie, mentre per i White Tiger sarebbe sceso in campo Kiki. I due piccolini dai capelli verdi si sarebbero scontrati.

Galman e Mammut si erano già lanciati in campo. La piccola e agile scimmia bianca di Kiki schivava i pesanti attacchi dell’elefante di Jessie. Gli attacchi si susseguivano uno dopo l’altro e anche Djman faceva fatica a seguirli tutti per fare la telecronaca. Nonostante la grande stazza il mammut era veloce e se fosse riuscito a colpire la scimmia questa non avrebbe avuto scampo. E infatti il pachiderma era riuscito a chiudere il bey di Kiki in un angolo e lo attaccò pesantemente,buttandolo fuori dal campo. Purtroppo i White Tigers, con grande dolore di Ray sugli spalti, perdevano già due a zero.

Ora era tutto nelle mani di Lai. Se avesse vinto ci sarebbe stato un altro match. Leone Nero contro Leopardo. Gaulon contro Flash Leopard.

 

I due contendenti erano uno di fronte all’altro. Seri e concentrati, lanciarono i due bey nell’arena. Gaulon si scagliò subito all’attacco causando una lieve perdita di stabilità al bey avversario,ma per battere Flash Leopard doveva impegnarsi molto di più. I due blader si attaccarono in continuazione, provocando violente scosse allo stadio. Erano stanchi perché i loro potenti attacchi causavano un enorme dispendio di energia:

-Gaulon, Artigliata Speciale!-

-Leopard,difenditi e contrattacca con il Morso Finale-

I due bey si scontrarono con una potenza assurda, facendo volare anche i  loro blader, fino alle rispettive panchine. I due blader erano entrambi a terra. Nessuno accennava ad alzarsi, ma un gemito fece comprendere l’amara verità: i grandi White Tigers erano fuori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che sudata ragazzi…e i quarti non sono ancora finiti…tra nomi e attacchi inventati (vedere i **) ho la testa in ebollizione. Ho deciso di far passare gli scudi sacri… spero di non aver deluso nessuno.

* Kitsune è volpe in giapponese e sono animali famosi per i loro dispetti e anche per saper ammaliare le persone, soprattutto uomini, per questo Giorgia chiama così Dagny, quando ci prova con boris…





 

 

 

 

 



 

Ringraziamenti:

Otto recensioni…che bello…

 

Pinca: grazie per i tuoi apprezzamenti sui nomi indiani. Spero che anche quelli svedesi siano di tuo gradimento..

 

_Giuly_: max è molto di più di invadente…ma mariam lo tiene a freno…meno male…altrimenti poveri  elena e kai…sempre con la paura di trovarsi max in camera…

 

Lexy90: vedrai che la calma sarà presto scossa…dopotutto nel prox capitolo arriva la carota transgenica a rovinare l’idillio….-_-

Itilgwen: spero che questo noioso capitolo di soli scontri sia di tuo gradimento come il precedente…che faticaccia..e il prx è ancora scontri…*me si suicida*

 

LuMiK: Mi dispiace che tutto quel romanticismo ti abbia dato fastidio, ma in questo capitolo a parte qualche scenetta non ce n’è molto. Forse hai ragione, i due ci hanno davvero messo una vita a dichiararsi, ma visto il soggetto maschile, non potevo farlo capitolare al secondo capitolo…poverino ha i suoi tempi….

 

DarkAngel91: era ora si…c’han messo una vita…cmq in questo capitolo niente lovelove ma solo scontri…infatti non mi piace…-_-

 

Linn Chan:Anche se il personaggio di Hilary non mi piace non mi sembrava il caso di farla diventare cattiva, per quello ci sono già Kimberly e Brooklin per questo ho pensato di farla agire così…Spero di non averti delusa facendo vincere gli Scudi Sacri, ma Mariam mi piace come personaggio…^^

 

Demtra97: benvenuta tra le mie lettrici…spero di ricevere altri commenti da te…^^…grazie per i complimenti… io adoro la coppi yuri/julia perché lei lo sa tenere a bada…^^

 

Spero di non aver scritto troppe idiozie e se ho sbagliato qualche nome di bey o di personaggio avvisatemi che correggo



Alla prossima

Elena_chan

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Capitolo 34
*** CAP 34 - I QUARTI DI FINALE -PARTE SECONDA ***


 34 – I QUARTI DI FINALE – PARTE SECONDA

 

*Schivo le pietre per il ritardo*

Scusate tanto, ma l’atrofia cerebrale mi ha colpito su questa storia… adesso va un pochino meglio con l’ispirazione. E per mia fortuna con il prossimo capitolo finiranno gli incontri di bey che mi danno tanti problemi.

Allora passiamo al capitolo:

 

 

 

 

Dopo la sconfitta dei White Tigers, Ray stava vicino a Mao cercando di consolarla per quanto gli fosse possibile.

Gli Scudi sacri, nonostante qualche senso di colpa, per aver eliminato i loro amici, ora dovevano concentrarsi perché i loro prossimi avversari erano i russi della Neoborg che non erano da sottovalutare.

Yuri e gli altri si stavano allenando nella sala a loro assegnata, quando un bussare li fece fermare. Julia fece il suo ingresso, cercando ovviamente Yuri. La spagnola nonostante esternasse sicurezza, era molto tesa per lo scontro con Elena. Sapeva quanto quella ragazza fosse forte a Bey ed era conscia che probabilmente gli unici in grado di tenerle testa erano Kai, Takao e Yuri. All’inizio mal sopportava la ragazza, ritenendola troppo frivola e troppo aperta verso il suo Yuri.

Insomma era gelosa della confidenza che Elena aveva fin da subito avuto con il rosso. Lei non si era avvicinata perche aveva avuto un po’ paura della possibile reazione del russo, visti i suoi comportamenti sempre freddi e scostanti. Per fortuna quella sera aveva deciso di passeggiare con Ozuma…

Ora Yuri era solo suo. Ed Elena era cambiata. Meno aperta, meno frivola e molto innamorata dell’altro freddo per antonomasia che rispondeva al nome di Kai Hiwatari.La spagnola ancora stentava a credere che Kai si fosse dichiarato così da fare ‘sua’ Elena. I dubbi però sparivano quando li vedeva nella stessa stanza. Anche se non erano vicini si cercavano in continuazione con gli sguardi e quando finalmente di trovavano, si sprigionava tutto l’amore che sentivano uno per l’altra, contagiando anche il resto dei presenti.

Dopo aver varcato la porta e aver trascinato Yuri fuori, al freddo, Julia si era persa in questi ricordi. Lo sbuffo del russo la riportò però alla realtà.

 

-Julia. Cosa c’è?- le chiese lui, telegrafico come sempre. Per un osservatore esterno poteva sembrare una domanda fredda e disinteressata, ma per chi conosceva davvero Ivanov, poteva percepire un’inflessione più dolce nella sua voce, mai usata prima dell’inizio di quel campionato.

 

-Sono preoccupata. Faccio la spavalda come al solito, ma in realtà quella ragazza mi intimorisce, quanto te e Kai-

 

-Elena è forte. Non ho dubbi su questo, ma se ci metterai tutto il tuo impegno, qualunque sarà il risultato, non avrai nulla da rimproverarti-.

 

Julia guardò il rosso con gratitudine, stupendosi ancora una volta di quanto fosse bello con la sua pelle bianca, i capelli rossi e gli occhi azzurri, prima di saltargli al collo, facendolo ribaltare dalla panchina, e baciandolo, mentre lui imprecava contro le sue labbra sorridenti.

 

**

 

La mattina degli ultimi incontri delle semifinali arrivò in fretta. Elena, agghindata come Alisèe era già in sala a fare colazione. Era nervosa per l’incontro, ma voleva davvero battersi con Julia, perché sapeva che insieme a Mariam era la più forte tra le ragazze. Era anche preoccupata per i biondi fratelli Elric che quel giorno avrebbero affrontato Brooklin e company. Mentre era persa nei suoi pensieri, Kai arrivò alle sue spalle, senza che lei se ne accorgesse, rimanendo a guardarla illuminata dalla luce solare, sempre più convinto dei suoi sentimenti verso di lei.

Elena si voltò lentamente verso la presenza alle sue spalle e vide Kai sorridere verso di lei. Quanto era bello, forte, intelligente e focoso. Arrossì al solo pensiero di quella fatidica notte. Quello che Kai le aveva donato quella notte, non aveva nulla a che fare con quello che le dava Brooklin. Lui aveva solo una forte attrazione fisica verso di lei, mascherata con un falso amore, solo per raggiungere il suo scopo.

Con Kai era diverso. Lui era sì passionale, ma con una dolcezza che non credeva fosse presente nel freddo ragazzo. I due si guardarono per qualche minuto fino a quando Takao entrò in sala, borbottando su quanto fossero mielosi. Il capitano era di pessimo umore, tanto che Elena distolse controvoglia lo sguardo da quello di Kai, il quale si sedette al suo fianco, e chiese a Takao cosa avesse.

 

-Cos’ho..mi chiede cos’ho-

 

-Dai parla takao. Poche storie- disse Kai già spazientito

 

-Primo: in questo posto tutti sono accoppiati con qualcuno. Voi due, Max e Mariam, Julia e Yuri, Ray e Mao, Boris e Giorgia, Emily e Prof, mentre io sono solo. Secondo sono già le sette e mezza e ho solo mezz’ora per fare colazione-

 

Evitando di commentare la seconda affermazione del capitano, i due si guardarono ed Elena si avvicinò al giapponese, dandogli uno scappellotto sulla nuca.

 

-Se non ti vuoi dichiarare non è colpa di nessuno-

 

-Ma tanto lei vede ancora solo il grande e figo Kai del quale tutte s’innamorano e io sono solo un puntino nei suoi pensieri-

 

-Sai che non è vero. Lei ti vuole bene, senza dubbio. Devi solo capire se quel suo bene è qualcosa di più di un’amicizia. Ma se non le dici qualcosa, come puoi scoprirlo?- rispose lei.

 

-Cosa dovrei fare secondo te?-

 

La ragazza ci pensò su e poi lo guardò diabolica.

 

-Sai quando Kai si è deciso a confessarsi?-

 

-Quando?-

 

-Quando la gelosia era diventata insopportabile. Quindi useremo lo stesso principio con Hilary-.

 

-Cioè?- le chiese Takao che ovviamente non aveva capito

 

-Faremo ingelosire Hilary. Se reagirà capirai che non ti vede solo come amico, altrimenti dovrai rinunciarci. D’accordo?- concluse lei tendendogli la mano.

 

-D’accordo- disse Takao stringendola.

 

**

 

Il gruppo dei blader al completo si stava dirigendo allo stadio. Elena era stata al telefono tutto il tempo con qualcuno che sembrava conoscere da tempo. Hilary era riuscita solo a carpirne il nome, dato che la ragazza parlava con un pesante slang americano. Il nome dell’altra persona al telefono era Cathleen.


 

I primi incontri della mattina sarebbero stati tra i Full Metal Bey e i Justice 5. Elena era stranamente distratta. Non era molto attenta a chi scendeva in campo, ma a chi entrava nello stadio. Poi Hilary la vide sorridere e salutare qualcuno. Al gruppo si avvicinò una ragazza carina, dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurro cielo. Si presentò come Cathleen e si sedette tra Takao ed Elena, attaccando subito bottone con il capitano dei BladeBreakers. Elena, vedendo lo sguardo stupito di Hilary, prima sorrise maligna e poi le spiegò.

 

-Cathleen era a scuola con me e Brooklin a Chicago. Ha espresso il desiderio di conoscere qualche blader, poiché le piace lo sport. E soprattutto voleva conoscere Takao-.


La cantante si voltò verso la sua amica, intromettendosi nel discorso e presentandole Kai, e quindi non vide lo sguardo tra lo stupito e il seccato che aveva assunto Hilary, la quale incrociò le braccia la petto e mise il broncio: possibile che Takao avesse davvero successo con le ragazze? Carine come quella per giunta?

 

**

Intanto Dj man, vestito in modo ridicolo come sempre, aveva fatto la presentazione dei blader in gara. I primi a scendere in campo sarebbero stati Edward e Garland.

 

Edward, sempre biondissimo e carino, sorrideva affabile al suo avversario, il quale lo guardava omicida. Garland non conosceva il suo avversario, ma lo detestava, senza apparente motivo.

Dopo il ‘LANCIO’ urlato da Djman, i due scagliarono le trottole nel bey stadio facendole subito cozzare.


-Panther attacco della pantera, vai- urlò l’Elric, ma purtroppo Garland schivo il suo attacco e rispose con la sua Radiant Thunder. Edward cercava di schivare il più possibile gli attacchi, ma com’erano abituati da sempre, i Justice 5 colpivano più il blader che il bey, infatti Ed era già pieno di graffi. Winry, che a quanto pare era la sua ragazza, urlava al ragazzo di ritirarsi.

 

Garland sorrideva maligno di fronte al ragazzo e non si fermava con gli attacchi. Sugli spalti Elena era in tensione. Una volta sistemata il piano ‘Fai ingelosire Hilary’ la sua attenzione era tutta per i suoi avversari. Edward era in pericolo lo sentiva. E infatti Garland scagliò il suo colpo micidiale, buttando fuori il bey di Ed e sbattendo il blader a terra, pieno di tagli e contusioni. I blader che conoscevano Garland si ritrovarono catapultati indietro nel tempo quando al posto di Ed vi era il loro amico e compagno Yuri. Winry cacciò un urlo e corse verso il ragazzo privo di sensi. Il resto della squadra intanto confabulava, mentre in medici accorrevano sul campo, portando via Edward su una barella, accompagnati da Winry.

 

Alphonse, vice capitano, stava parlando con DjMan, il quale informò il pubblico che i Full Metal Bey chiedevano una pausa. Se Ed si fosse ripreso avrebbero continuato l’incontro, altrimenti si sarebbero ritirati, non per timore dell’avversario, ma perché la loro concentrazione sarebbe stata molto bassa, sapendo che un loro compagno stava male.

 

Dagli spalti si alzarono boati di comprensione per la squadra esordiente e insulti per i Justice 5.

 

Mentre Ed era visitato, Winry aspettava fuori dall’infermeria dello stadio. La bionda fu raggiunta da Julia.

 

-Ciao- la salutò la spagnola –tu sei Winry vero? Io sono Julia-

 

-So chi sei-

 

-Scusa se ti disturbo in questo momento difficile, ma so cosa provi-

 

La bionda la guardò semplicemente invitandola a continuare

 

-Nell’ultimo campionato ad essere conciato come Ed era il mio Yuri. Il ragazzo dai capelli rosso fuoco, hai presente?-

 

-E come non vederlo? Così fiero e affascinate-

 

-Ehi, giù le mani, altrimenti mi prendo il tuo biondo la dentro-

 

-Sempre se ce la farà-

 

-Vedrai andrà tutto bene-

 

**

Il tempo scorreva lento e mentre qualche spettatore approfittava della pausa per uscire o recarsi al bar, i blader ‘storici’ erano in ansia per Edward. Elena continuava a lanciare occhiate a Djman aspettando un responso sulla salute del ragazzo. Kai la guardava tormentarsi il labbro inferiore con i denti e decise di intervenire:

 

-Elena, quel ragazzo è forte. Ce la farà. Se ce l’ha fatta quella specie di anoressico di Yuri…- disse lui, prendendosi un pugno dal rosso

 

Elena sorrise al suo blader preferito e si calmò leggermente, fino a quando un medico non raggiunse Dj man e parlottò con lui per pochi interminabili secondi.

 

-Appassionati di Bey, mi spiace annunciarvi che il blader Edward Elric, purtroppo è ancora privo di conoscenza a causa delle molteplici ferite riportate. I Full Metal Bey rinunciano ai prossimi incontri, dando la vittoria a tavolino ai Justice 5-.

 

Una serie di ‘buu’ si levò dal pubblico, mentre i Justice 5 sparivano dietro le quinte.

 

**

 

I prossimi incontri si sarebbero disputati comunque nel pomeriggio. Mentre tutti i blader si dirigevano verso il ristorante per il pranzo, Julia decise di rimanere con Winry e mangiare qualcosa con lei preso al bar. Edward era attaccato a tanti tubicini e il suo respiro era debole, ma regolare. Winry lo guardava tristemente, spaventata dalla possibilità di non vederlo più sorridere nel suo strano modo. Al, May e Roy avevano preferito rimanere fuori per parlare un po’ con Julia dell’incidente capitato a Yuri. La spagnola li rassicurò dicendo che Yuri era stato ridotto molto peggio e che Ed si sarebbe sicuramente ripreso prima.

 

**

 

Nello spogliatoio dei Justice 5 intanto Garland litigava con Brooklin.

 

-Sono stufo di fare il lavoro sporco per te. Mi spieghi perché non scendi mai in campo e ti prendi tu gli insulti del pubblico? Sai che io volevo cambiare vita, ma tu me lo hai impedito ricattandomi-.


- Garland,se non vuoi che qualcuno si faccia male, piantala. Io scenderò in campo solo contro Kai, che ha osato portarmi via Elena. Lei è solo MIA!- urlò al colmo della rabbia il ragazzo dai capelli arancio, facendo sobbalzare tutti i suoi compagni di squadra.

L’unico che ebbe il coraggio di parlare fu Mystel.


-Se l’hai persa è solo colpa tua, visto come la trattavi. Lei era speciale e se fosse stata mia, l’avrei trattata come una regina, come meritava. Chi è causa del suo mal pianga se stesso-


-Cosa vuoi dire con questo?-


-Che se dovessi scontrarmi io con lei o Kai, mi ritirerò lasciando a loro la vittoria, intesi? Non hai nulla con cui ricattare me, poiché sono solo al mondo-.


Senza aspettare risposta il biondo uscì, lasciando i suoi compagni sbigottiti, sia da quanto avesse parlato sia da cosa aveva confessato.

 

**

 

Il pomeriggio vide i BladeBreakers, scossi da ciò che è successo a Ed, in campo contro i loro amici F-Sangre.

Il primo incontro vedeva Takao contro Raul.

I due blader avevano già lanciato le trottole che si studiavano e attaccavano, alternativamente.


-Vai Pegaso di Fuoco, Fuerza Rovente-


-Vai Dragoon, Raffica di Tornado !-


I due bey si scontrarono al centro del bey stadio, provocando scosse di terremoto e un gran polverone.

Appena la polvere si fu depositata, videro il bay di Raul fuori ai piedi del padrone. I BladeBreakers avevano vinto il primo incontro.

Il secondo vide Elena scontrarsi con Julia. La ragazza spagnola, nonostante la preoccupazione per il fidanzato di Winry, era determinata a vincere.

 

Le due ragazze scagliarono i bey nello stadio e iniziarono subito ad attaccarsi. Il bey oro di Elena lanciava i suoi dardi d’oro e d’argento, mentre Julia rispondeva con le scariche elettriche. L’incontro era molto combattuto e nessuna delle due voleva cedere. Elena però aveva un asso nella manica e decise di sfoderarlo.


-Alicanto, Tempesta di Frecce-


Dal bey della ragazza si sprigionarono i soliti dardi,ma questa volta erano infuocati.

 

Il bey di Julia non ebbe scampo e fu sbattuto fuori. Le due blader si strinsero la mano, ricevendo complimenti dal pubblico presente.

 

Gli F- sangre dovevano vincere il terzo incontro per avere la possibilità di continuare lo scontro.

 

Leandro Garcia sarebbe sceso in campo contro Ray. Kai, nonostante avesse insisto con il prof, non sarebbe sceso in campo nemmeno questa volta.

I blader avevano già lanciato le trottole. Nonostante la bravura dello spagnolo, Ray era sicuramente a un livello superiore. Infatti buttò fuori il bey avversario senza indugi, proclamando vincitori i BladeBreakers ed eliminando gli F-sangre dal campionato, che nonostante il rammarico si complimentarono con loro.

 

**

Quella sera a casa di Elena sarebbe rimasta anche Cathleen. La rossa, come da accordi con l’amica, non mollava un attimo Takao e, come Elena non aveva mancato di notare, questo suo atteggiamento ‘aperto’ verso il blader infastidiva Hilary. Ora restava un solo dubbio: gelosia perché era un suo amico o perché ne era invaghita?

Mentre tutti finivano di cenare, la cantante era seduta sul solito divanetto esterno, coperta dal solito plaid. Kai la raggiunse e accoccolandosi al suo fianco la strinse forte a sé aspirando il profumo di lamponi del suo shampoo.

 

-Mi piace questo odore- le sussurrò dolce all’orecchio, facendola sorridere.

 

-Ci sono novità su Ed?- gli chiese

 

-Ed? cos’è sta confidenza?- gli chiese lui fintamente geloso, tanto per alleggerire la tensione e poi continuò –no nessuna novità, è stabile ma non si sveglia-

 

-Spero si riprenda- disse la ragazza con voce leggermente rotta

 

-Ehi- le disse alzandole il viso con un dito sotto il mento –quello che fanno i Justice 5 non è colpa tua…-

Lei gli sorrise, rispondendo al lieve bacio di lui.

 

-Sai credo che a Cathleen piaccia Sergey-

 

-Ma Takao?-

 

-Scemo, fa parte del mio piano per far ingelosire Hilary- rispose lei sottovoce

 

-Credo tu ci stia riuscendo-

 

Hilary infatti era appena uscita nel portico sbuffando. Si accorse poi dei due piccioncini e della posizione in cui si trovavano e provò una fitta al cuore, vedendo Kai così. Ma si accorse di due cose: primo la fitta era più lieve che in passato, secondo non era dovuta alla gelosia, ma ad un po’ di invidia. Loro avevano trovato l’anima gemella, ma lei? Era giovane ma si sentiva così sola a volte, senza nessuno al suo fianco.

 

-Ehi Hila-chan tutto ok?- le chiese Elena, trattenendo le risate.

 

-Oh certo. Tutto bene. A parte la piovra-

 

Kai, intuendo che le due dovessero parlare tra ‘donne’, si eclissò all’interno della casa.

 

-Spiegati- le disse Elena, passandole la coperta.

 

-Beh, non vorrei offenderti, ma la tua amica si è attaccata a Takao e…-

 

-E…-

 

-Non so perché, ma da fastidio. Takao non parla più così con me purtroppo. Non mi vuole più bene. Questa è la verità-

 

-O forse anche lui ha deciso di guardarsi in giro. È grande ormai, non è più un ragazzino. E tanto ragazze lo trovano carino.È famoso, simpatico, a volte intelligente e solare. Sa ascoltare e da l’anima per i suoi amici. Cosa potrebbe desiderare di più una ragazza? A parte il mio Kai…- concluse ridendo e facendo sorridere Hilary.

 

-Cosa dovrei fare?-

 

-Parlargli. Digli che ti manca la sua amicizia, no?-

 

Hilary ci pensò su e poi rispose, sollevata grazie alla chiacchierata:

 

-Sai che ti dico? Hai ragione. Lo farò stasera stessa appena Cathleen lo molla un attimo-.

 

-O beh puoi sempre dirle che la cerco per spettegolare su Kai e vedrai che correrà qui-.

 

Hilary la guardò grata e alzandosi le disse:

 

-Arigatou, Elena-chan- inchinandosi.

 

-Non esagerare! Comunque non c’è di che! Servono proprio a questo le amiche-.

 

La giapponesina rientrò in casa, all’attacco di Takao, spedendo la rossa da Elena, pronta a spettegolare su Kai e su quanto fosse ‘hot’.

 

**

Hilary trascinò Takao verso il terzo piano. Si tolse le ballerine e, seguita da Takao, immerse i piedi nella piscina.

 

-Cosa volevi dirmi Hilary?- chiese lui senza guardarla.

 

-Perché?-

 

-Perché cosa?-

 

-Perché ti sei allontanato da me? Sono giorni che mi saluti a malapena-

 

-O beh…non me ne sono accorto, scusa- gli rispose lui.

 

-Non dire assurdità. Mi stai evitando. Ammettilo. Se ti sei stufato della mia amicizia basta che lo dici e cercherò di farmene una ragione-

 

-Io sono davvero stufo della nostra amicizia, Hilary- le disse lui, facendole spalancare occhi e bocca – ma il motivo è molto più serio. Io sono stufo di averti come amica, perché da un po’ di tempo a questa parte provo un sentimento molto più forte per te e l’amicizia non mi basta più. Voglio averti al mio fianco come compagna e non come amica d’infanzia-

 

Takao si alzò asciugandosi i piedi e rimettendosi le scarpe.

 

-So che probabilmente tu non vuoi altro che la mia amicizia, ma almeno ti chiedo di riflettere sulle mie parole e poi fammi sapere la tua decisione. Ti assicuro che anche se mi rifiuterai la mia amicizia per te, rimarrà. Ciao-

 

Lasciando la piccola Hilary senza parole per la sua dichiarazione dell’amico, Takao ritornò in sala.

 

 

 

 

 

 

 

RINGRAZIAMENTI:

 

Pinca : le cose si muovano tra Takao e Hilary…meno male che Elena ci ha messo il becco invitando Cathleen e dando una smossa ai due…

 

Demetra97: scrivere un libro??? O.o grazie ma non so se ne sarei capace…ci ho pensato, ma è complicato…^^

 

Itilgwen: direi che questa secondi quarti li ho sbolognati un po’ in fretta…ma non li sopporto i capitoli di soli scontri…..

 

DarkAngel91: Kai possessivo verso Elena è uno spettacolo…come quando ha dato dell’anoressico a Yuri….

 

Linn Chan: le cose si stanno smuovendo tra Tako-chan e Hilary…speriamo in bene…

 

Lexy90: per Kimberly dovrai aspettare, ma spero che il capitolo ti piaccia comuque

 


SPAZIO PUBBLICITA’

Sto scrivendo una long fic su Naruto e se qualcuna di voi volesse passare, leggere e darmi un’opinione ne sarei contente. C’è un nuovo personaggio femminile e vi assicuro che se vi piace Elena, adorerete Misaki!!!

 

Elena_chan

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Capitolo 35
*** CAP 35 - LE SEMIFINALI ***


CAP 35 –  LE SEMIFINALI

 

 

Voi non ci crederete mai, ma ho cancellato tutta la storia dal pc…non avevo ancora scritto il capitolo qui presente per fortuna, altrimenti mi sarei auto flagellata. Chiedo scusa per il ritardo, ma purtroppo gli scontri e le loro descrizioni mi causano molti problemi, perché mica mi ricordo i nomi dei bey…o almeno non tutti..^^..infatti questo capitolo, non mi fa schifo..no mi fa proprio vomitare…-_- anche se ci sarà un colpo di scena incredibile!

 

 

 

Il folto gruppo di blader che risiedevano in casa di Elena, era già giunto allo stadio. Purtroppo tra il pubblico vi era una vecchia conoscenza di Kai. Kimberly, vestita con un inguardabile vestito rosa shocking, si era già attaccata a Kai.

Ovviamente questa situazione stava seriamente facendo imbestialire Elena, tanto più che Kai non sembrasse poi così scocciato dalla presenza della bionda.

 

-Ehi tu- esordì Elena alzandosi e mettendo le mani sui fianchi –perché non sparisci da qui?-

 

La bionda la guardò sbalordita –non vedo cosa possa interessare a te quello che faccio con Kai..- lasciò la frase in sospeso perché la cantante si era avvicinata a lei pericolosamente e le sibilò maligna

 

-Perché. Lui. È. Mio!-

 

Kimberly aprì la bocca per lo stupore e voltandosi verso Kai lo vide guardare Elena con orgoglio e amore.

La bionda si alzò e con passo funebre finalmente uscì dallo stadio e dalle vite dei nostri amici.

 

-E tu non ridere! Potevi dirle la verità invece che stare lì fermo! Cos’è ti è mancata?-

 

Il blader di Dranzer guardò Elena. Era davvero arrabbiata, infatti si sedette lontana da lui e non lo degnò di uno sguardo per tutta la mattinata.

**

Dj man annunciò che per rendere le semifinali più elettrizzanti avrebbero estratto a caso i partecipanti.

Fu così che i BladeBreakers si ritrovarono contro gli Scudi Sacri, mentre i Neoborg dovevano affrontare i Justice 5. I vincitori dei due scontri si sarebbero sfidati nella finale.

I BladeBreakers e gli Scudi Sacri furono i primi a scendere in campo. Mariam era già a bordo arena, pronta a battersi contro Elena. Alicanto e Squalo si stavano combattendo senza esclusione di colpi, tanto che le due blader erano sfinite. Fu però Elena, allenata da Kai in segreto, a vincere l’incontro con il suo attacco delle Piume Infuocate.

 

Kai che, dopo aver minacciato il Prof di una morte lenta e dolorosa, era finalmente riuscito a scendere in campo, si ritrovò davanti al suo ‘nemico’ di sempre: Dounga.

I due blader si stavano attaccando pesantemente tanto da far tremare lievemente il pavimento dello stadio.

 

-Vai Dranzer butta fuori lo scimmione-

 

-Vai Gorilla attacca l’aquilotto e buttalo fuori!-

I due bey si scontrarono con un botto incredibile, ma il vincitore era Kai il cui bey girava imperterrito.

 

I BladeBreakers conducevano per due a uno. Ora toccava a Takao e Ozuma. Il capitano dei BladeBreakers non vedeva l’ora di affrontare il suo caro nemico per vedere quanto fosse migliorato.

I due Blader si stavano combattendo a suon di Tornadi e Morsi, ma nessuno dei due prendeva il sopravvento sull’altro. Se Ozuma perdeva, i BladeBreakers sarebbero andati in finale.

-VAI TAKAO!- si sentì un urlo dagli spalti e videro Hilary che si sbracciava sugli spalti, gridando e incitando il suo compagno di squadra.

 

Il ragazzo, temprato dalla vicinanza della ragazza che amava, scagliò un altro tornado decretando la vittoria schiacciante dei BladeBreakers.

 

**

-Siete stati incredibili. Se fosse sceso Max in campo contro di me lo avrei fatto fuori- stava dicendo Mariam, scappando poi dalla finta ira del biondino. Dopotutto era solo una scusa per rimanere soli.

Kai ed Elena si stavano dirigendo vicini al solito ristorante, quando furono intercettati da Brooklin.

 

-Oh guarda i due piccioncini-

 

-O guarda il bastardo- rispose Kai, alterandosi solo guardandolo in faccia.

I due BladeBreakers guardarono i compagni di squadra di Brooklin e videro che c’era qualcosa di sbagliato. Ora non appoggiavano più il loro capo come in passato. Prima Garland lo avrebbe difeso dalle parole di Kai, ma ora sembrava totalmente disinteressato da ciò che succedeva.

 

-Andiamo Kai- disse Elena, afferrando per mano il ragazzo.

 

-Oggi, sistemeremo Yuri e domani toccherà a te, Kai. Ti farò fuori e mi riprenderò ciò che è

mio di diritto- concluse guardando famelico Elena, che si nascose dietro Kai, spaventata.

 

-Brooklin, sappi che ti darò una lezione che non dimenticherai. E ti giuro che non toccherai mai più Elena. Lei ora sta con me. E sarà per sempre-

 

Senza aggiungere altro i due se ne andarono, mentre Brooklin picchiò un pugno contro il muro, così da sfogare almeno in parte la frustrazione di vedere Elena con un altro.

**

I Neoborg e i Justice 5 scesero in campo nel pomeriggio. Il primo incontro vide Boris contro Mystel.

 

-Caro il mio biondo, sappi che non finirà come contro Michael- esordì Boris –per stancare me ci vuole troppo tempo. Quindi farai bene a elaborare una nuova strategia-

 

-Non ti preoccupare. So come sei e non mi farò battere da te-

I due blader lanciarono le trottole nello stadio e iniziarono subito ad attaccarsi. Falborg attaccava Poseidon senza esclusione di colpi, ma anche Mystel non era da meno e rispondeva a tutti gli attacchi. Erano in una situazione di stallo totale. Nessuno dei due aveva intenzione di cedere. Fino a quando entrambi urlarono il loro attacco migliore, terminando lo scontro con un neutro pareggio.

 

I secondi ad affrontarsi sarebbero stati Ming Ming e Sergey.

 

La ragazzina era parecchio intimorita dal gigante, ma non si sarebbe mai tirata indietro. Erano ancora al punto di partenza visto il pareggio di Mystel e lei era decisa a vincere. Brooklin doveva affrontare Kai in finale, altrimenti sarebbero stati dolori per tutti.

I bey si stavano studiando nell’arena da ormai cinque minuti senza che nessuno dei due si decidesse ad attaccare. Fu Sergey a rompere la monotonia dando una violenta spinta al bey di Ming Ming, che rischiò di uscire dal campo. La ragazzina però prese il suo solito microfono e iniziò ad attaccare a sua volta, riuscendo addirittura a mettere in lieve difficoltà Sergey. Il gigante però non aveva intenzione di mollare e rispose con il suo attacco e spedì il bey di Ming Ming fuori dal campo.

Ora il combattimento, perché questo sembrava data la tensione crescente, era nelle mani di Yuri. Se avesse vinto avrebbe buttato fuori i Justice 5. Se perdeva, la situazione tornava in parità e ci sarebbe stato un ultimo incontro.

Lo scontro era con il suo nemico di sempre, Garland. Yuri si accorse però che l’avversario era strano. Non era il solito strafottente che pensava solo a fare più male possibile. Infatti, stupendo non poco il russo, chiese a bassa voce:

 

-Il biondo come sta?-

 

Yuri ci mise un po’ per capire a chi si riferisse, ma quando collegò, si stupì fino all’inverosimile. Che cosa era successo a Garland? Dov’era il blader senza scrupoli che Yuri tanto detestava? Il suo sguardo era diverso. Non era iracondo o folle, ma triste e amareggiato.

 

-Non si è ancora svegliato- rispose semplicemente Yuri.

 

Garland lo guardò e poi alzò una mano. Si stava arrendendo.

 

 

 

 

 

 

E stop!

Allora è corto, fa schifo, ma nessuno si aspettava un gesto del genere da Garland né?

Comunque tengo ad avvisarvi che la storia sta per finire…chi ci sarà in finale?

I BladeBreakers affronteranno i Neoborg? Mah chi lo sa, non lo so nemmeno io!!!!

 

 

Ringrazio le mie seguaci che hanno lasciato il loro commento:

 

Meisterina93: sei nuova vero? Benvenuta…in questo orrendo capitolo tra Takao e Hilary non è successo nulla, ma nel prox qualcosa si smuoverà

 

Thedarkprincess: benvenuta anche! rimarranno tutti fino alla fine tranquilla! Mystel mi sta simpatico per questo l’ho fatto ribelle nei confronti di quel pazzo di Brooklin

 

Zakurio: ehm..scusa per il ritardo e grazie per i complimenti

 

Pilatigirls:come dite voi Spirit Of Carrots è davvero codardo..infatti maltrattava una ragazza…si infatti non erano le semifinali ma i quarti..sono scema che ci volete fare..kakao meravigliao vedrai che diventerà audace..oh si…ce l’ha la faccia un po’ da maniaco, no?

 

 

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Capitolo 36
*** CAP 36 - LA FINALE. SPARITA. ***


 

CAP 36 – LA FINALE. SPARITA.

 

 

 


 

Garland lo guardò e alzò una mano. Si stava arrendendo.

DjMan era rimasto sbalordito dal gesto di Garland, come del resto tutti i blader presenti.

 

-Spettatori presenti, Garland dei Justice 5 decide di ritirarsi. Con la sua scelta decreta la sconfitta della squadra. I Neoborg sono in finale-

 

Nello stadio non si sentiva volare una mosca. Erano tutti in silenzio, sbigottiti dalla scena che gli si era parata davanti.

 

-Perché?- chiese Yuri al suo avversario

 

-Perché sono stanco di fare del male. Io voglio solo giocare a bey, ma finché combatterò al fianco di Brooklin, non ne avrò mai la possibilità. Ieri ho parlato con Daitenji e mi aiuterà a ritrovare mia sorella-

 

-Non capisco-

 

-Prima del campionato, avevo deciso di presentarmi con un’altra squadra ma Brooklin ha preso mia sorella, minacciandomi di farle del male se non combattevo ancora per lui- confessò Garland.

 

Yuri era sconvolto da quelle rivelazioni: poteva Brooklin essere così folle?

 

Il ragazzo in questione, nel frattempo, era già sparito negli spogliatoi, mentre Mystel, Ming Ming e Mozes aspettavano il loro compagno.

Avevano paura che Brooklin potesse vendicarsi e decisero di non lasciarlo mai solo, scelta approvata anche da Daitenji.

 

Elena era sugli spalti e guardava Garland a bocca aperta. Aveva ragione a credere che fosse Brooklin a manovrare quei ragazzi. Era in tensione per la sorella del blader: dove l’aveva nascosta Brooklin?

Per fortuna le sue paure furono subito cancellate quando una ragazza dai capelli grigi e gli occhi verdi corse incontro a Garland, abbracciandolo.

Aiko era una bella ragazza e a quanto sembrava, molto legata al fratello maggiore, che la stringeva a sé per paura di perderla ancora.

 

-Ragazzi, ho parlato con Daitenji- esordì il Prof –purtroppo Brooklin è sparito. Questa volta l’ha combinata grossa. Ha rapito una persona e credo finirà in riformatorio-

 

-Quello di cui ha bisogno sono cure mediche. Io lo conosco bene – disse Elena, abbassando lo sguardo – e quando lo si lascia tranquillo è il ragazzo più gentile e buono della terra. Se ha agito così, è perché qualcosa o qualcuno lo sta portando al limite di sopportazione e quando accadrà, il finale sarà lo stesso che nel combattimento contro Kai, dove il suo bit ha preso il sopravvento. Dobbiamo trovarlo- la ragazza si alzò, ma Kai la fermò per un braccio.

 

-Dove credi di andare? Se ti vede, dopo che ha scoperto la nostra storia, ti farà del male!-.

 

-Ma io…-

 

-Tu niente, Elena- le urlò Kai in faccia, facendola spaventare –non andrai da lui, perché se ti succedesse qualcosa, ne morirei- concluse il blader tirandola a sé –non andare, rimani qui- le sussurrò all’orecchio, così che potesse sentirlo solo lei. La ragazza annuì, convinta che Kai avesse ragione.

 

**

 

Brooklin si era rifugiato a casa del suo ‘padrone’.

 

-Vedo che sei dovuto scappare. La ragazza l’ho liberata. Ora non hanno prove che fosse tua prigioniera, a parte la parola di Garland-

 

-Perché mi fai comportare in questo modo, Hito?-

 

-Lo sai perché. Mio nipote mi ha tradito più volte, preferendo quei piccoli inetti, che definisce suoi amici. In più ora si è preso qualcosa di tuo no? Quella ragazza, Elena. È tua o sbaglio?-

 

-Sì, lei è solo mia…- disse Brooklin con tono incolore, quasi fosse in trance.

 

-Allora va. Usa Zeus e riprenditela. Se vincerai e ucciderai Kai, lei tornerà da te-.

 

Brooklin si alzò con un ghigno sadico e, mettendosi un mantello per non farsi riconoscere dalle autorità, uscì per compiere la sua ‘missione’.

 

**

Nello stadio intanto il pubblico, ancora leggermente scosso per aver scoperto il rapimento di una ragazza per vincere una gara di Bey, fremeva per l’inizio della finale. I BladeBreakers avrebbero combattuto contro i loro amici/nemici di sempre. Garland, la sorella e il resto dei Justice 5 erano seduti sugli spalti, protetti da qualche guardia di Daitenji.

 

Intanto ai lati dell’arena vi erano Elena e Boris. Il gigante guardava la sua piccola stella ridendo soddisfatto.

 

-Che hai da ghignare, Yoghi?-

 

-Ehi da quando hai ripreso a chiamarmi così?-

 

-Da adesso- disse la ragazza, infilandosi i guanti di pelle nera –ora non sono più la dolce ragazzina innamorata del russo dai capelli assurdi. Ora sono una blader e non ti aspettare favoritismi-

 

-Sai ora capisco perché tu e Kai siete fatti l’uno per l’altra. Fate paura, davvero-

 

-Tsk, meglio così- rispose Elena, ghignando.

 

Kai, dopo essersi ripreso dal non tanto velato insulto rivoltogli da Elena, la guardava orgoglioso. Era la sua perfetta metà. Un miele quando erano da soli, una pantera pronta a sbranare sul campo di bey. Anche quando si allenavano tra di loro, non risparmiava nessun colpo. Non guardava in faccia nessuno quando si trattava di vincere a bey e Boris lo avrebbe presto scoperto.

**

 

I due contendenti avevano già lanciato i Bey nell’arena. Alicanto e Falborg si stavano studiando, fino a quando i due blader urlarono all’unisono:

 

-Vai, attacca-

 

Una pioggia di piume di metallo infuocato si abbatté sul falco di Boris, che ne rimase ferito. Il russo si allontanò dall’attacco avversario, ma un ghigno di Elena gli fece capire che non era finita. Infatti la ragazza si stava concentrando e poi, quando fu pronta, sussurrò:

 

-Alicanto, Attacco Finale. Piume dell’Inferno-

 

Il bey dorato iniziò a girare vorticosamente su se stesso e il bit power fece la sua apparizione. Il magnifico uccello d’oro era maestoso e terrificante allo stesso tempo, soprattutto quando le piume iniziarono a staccarsi e dirigersi verso il bey avversario. Si attaccarono al bey di Boris, sbigottito dal nuovo attacco di Elena, e a un cenno della loro padrona s’incendiarono facendolo rallentare e fermare del tutto, lasciandolo anche bruciato in più punti. Elena aveva vinto.

 

La ragazza era stremata e sarebbe sicuramente caduta a terra se due braccia forti non l’avessero sorretta.

 

-Ti avevo detto di non usarlo- le disse la voce autoritaria e preoccupata di Kai, mentre la trasportava in infermeria.

 

-Umpfh. Se non lo avessi fatto avrei perso. Quel bestione è duro a morire-

 

-Se ti fossi fatta male ti avrei uccisa io!-

 

-E poi come sopravvivevi senza di me?- chiese lei maliziosa, dandogli un lieve bacio sulle labbra.

 

-Non è il momento. Devo gareggiare contro Sergey-

 

-Però stasera festeggiamo la mia vittoria contro Boris- disse lei guardandolo sorniona

 

Il blader, strano a dirsi, arrossì, intuendo quali fossero le intenzioni della ragazza e annuendo solamente, uscì dall’infermeria, dove una ghignate Elena si stava per addormentare.

 

**

 

Lasciata la sua piccola pervertita, il blader dell’Aquila si diresse verso il campo di gioco dove c’era Sergey ad aspettarlo.

 

Avrebbe vinto. Non poteva essere da meno di Elena o gliel’avrebbe rinfacciato a vita.

 

Lanciò il suo Dranzer. I due bey cozzarono tra loro più volte causando scintille, ma nessuno dei due prendeva il sopravvento. Kai era distratto. Sentiva che qualcosa di brutto stava per accadere, ma non capiva cosa fosse quella strana sensazione alla bocca dello stomaco.

 

-Vai Dranzer, Piume di Fuoco!-

 

L’aquila rossa fece la sua apparizione. Kai proprio in quel momento sentì una voce femminile chiamarlo senza capire chi fosse.


Sergey notando la sua distrazione diede una grossa botta a Dranzer, che indebolito dalla mancanza di concentrazione del suo utilizzatore, fu buttato fuori lasciando tutti sbigottiti.


-Kai si può sapere che hai? Non eri nemmeno presente mentre ci battevamo- gli chiese la voce profonda di Sergey, che lui sentiva arrivare da lontano. Aveva una terribile sensazione che gli faceva mancare il respiro e sentiva il sudore freddo scendergli lungo la schiena. Poi collegò il tutto.


-Oh mio Dio. NO!- senza dare nessuna spiegazione, voltò le spalle all’avversario e corse come un dannato in infermieria, dove spalancò la porta.


Con uno sguardo di terrore e un urlo Kai si accorse che Elena era sparita.

 

**

 

-Non piangere piccola Elena.Tu non sei così debole- le stava dicendo Brooklin mentre le accarezzava una guancia. Lei cercava di allontanarsi da quel tocco  non voluto, ma era legata ad una sedia e imbavagliata. Le lacrime che le rigavano il volto erano di rabbia. Si era fatta prendere come una scema.


FLASH BACK

 

Un lieve bussare alla porta fece destare Elena, ancora non completamente addormentata.

 

Brooklin fece il suo ingresso. Elena indietrggiò istintivamenente, ma il ragazzo aveva lo sguardo basso e senza che lei dicesse nulla esordì:


-Ti chiedo scusa per tutto quello che ho fatto in passato e nel presente. Devo trovare qualcuno che sia in grado di curarmi e ho bisogno del tuo aiuto. So che non ho il diritto di chiedertelo-


Lei si era alzata per fronteggiarlo. Diede al ragazzo un potente schiaffo e poi disse:


-Ti aiuterò, Brooklin- appena pronunciate queste parole, vide il ghigno del ragazzo. E poi il buio.

 

FINE FLASH BACK

 

‘Quanto sono stata stupida. Kai aveva ragione quando mi diceva che ero senza cervello! Fregata ancora una volta da questo pazzo’

 

 

-Vedrai, il tuo Kai arriverà a salvarti e- le stava sussurrando Brooklin, ridendo –lo ucciderò-.

 

Lei iniziò a gridare, anche se gli urli erano ovattati dal bavaglio, doveva sfogare il suo dolore. E quando il ragazzo uscì, iniziò a piangere e sperare che Kai la lasciasse dov’era. Preferiva morire piuttosto che perdere lui.

 

 

 

 

 

 


Eh…nel capitolo precedente solo due recensioni..per forza faceva schifo…spero che questo sia meglio…

 

Yunalesca_Valentine: eccoti anche qui…grazie grazie grazie..sei sempre gentile con me anche se a volte non me li merito proprio i tuoi complimenti…^^

 


Itilgwen: grazie per l’incoraggiamento, spero che questo capitolo vada meglio…

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Capitolo 37
*** CAP 37 - ARRIVA KAI. ***


 

CAP 37 –  ARRIVA KAI.

 



 

Kai ripercorse a ritroso il cammino verso l’infermeria, dimentico della finale che stava disputando. Si fiondò su Max che, appena sentita la notizia, scattò in piedi diretto verso il presidente Daitenji.

 

**

 

-Devo dire che capisco come mai Brooklin ti voglia per sé- le stava dicendo Hito Hiwatari – e capisco anche il mio caro nipotino Kai..dopotutto sei carina-


La ragazza imbavagliata spalancò gli occhi per lo stupore. Possibile che quel vecchio pazzo manipolatore fosse il nonno del suo Kai? Sperava con tutto il cuore che non venisse a salvarla. Preferiva rimanere prigioniera di Brooklin per tutta la vita, pur di sapere lui al sicuro e felice. Perché ormai era ovvio che a guidare i fili della marionetta di nome Brooklin fosse Hito, con un solo obiettivo: eliminare l’odiato nipote che, come Max le aveva raccontato, aveva messo troppe volte i bastoni tra le ruote nei piani malvagi del caro nonnino.

 

Era ovvio che le sue speranze fossero vane, infatti Kai e gli altri blader, sospesa la finale, erano riuniti nella centrale di polizia di New York. Fortunatamente essendo un personaggio pubblico piuttosto noto, la polizia conosceva bene la storia di Aliseè e sospettavano già del coinvolgimento di Brooklin. Mentre discutevano su dove potesse aver portato la ragazza, Kimberly, quasi irriconoscibile con i capelli neri e vestita casual, entrò. Chiese di parlare con qualcuno per la scomparsa di Alisèe e il tenente prese la sua deposizione, sotto gli occhi attoniti di Kai che non pensava a un gesto simile dalla ex bionda.


-Non guardarmi con quella faccia. Sono gelosa di lei, ma non per questo vorrei che le succedesse qualcosa di brutto e quel ragazzo porta solo guai, o sbaglio?-.


-No, purtroppo non sbagli. Cosa sai?-


-Ho già detto tutto al tenente. Ho visto Brooklin entrare in infermeria e portarsi via Alisèe. È salito su una berlina nera e sono riuscita a prendere la targa-.


La ragazza mostrò il foglietto rosa dove, scritta con calligrafia femminile, vi era una targa che Kai conosceva bene.

 

**

-Allora ragazzina- le stava dicendo Hito, dopo averle tolto il bavaglio – come mai tu e mio nipote vi siete incontrati?-


-Siamo nella stessa squadra, vecchiaccio- rispose lei, ricevendo uno schiaffo.


-Non sono mio nipote, quindi evita di farmi arrabbiare altrimenti quando arriverà a salvarti, sarà troppo tardi. Sempre se verrà ovviamente. Non vedo perché debba rischiare di incontrarmi per te, solo per il tuo bel faccino-.


-Non mi aspetto che lei capisca- rispose iraconda e ironica la ragazza –dovrebbe chiedere al suo burattino Brooklin perché si comportano così. Dopotutto quel ragazzo si è rivolto a lei solo per riavermi o sbaglio?-


Il vecchio si mise a ridere malignamente –capisco. Ora comprendo cosa ci trovino in una ragazza come te. Quello sguardo fiero, il tuo non piegarti nemmeno di fronte a me che potrei eliminarti subito. Era ovvio che mio nipote s’innamorasse di te-.


La ragazza lo guardò male, ma mentre Hito si preparava a un altro schiaffo Brooklin lo bloccò.


-Cosa diavolo fai? Non devi toccarla!- urlò il ragazzo –lei è preziosa- aggiunse avvicinandosi a Elena, che per contro

cercava di allontanarsi da lui, nonostante fosse legata ad una sedia.


-Perché cerchi di fuggire? Non capisci che ti amo?-


-Se fossi davvero innamorato di me non mi avresti né colpita in passato né allontanata ora da tutti i miei affetti-


-Tsk, l’unico che ti manca seriamente è quel borioso e insulso russo di nome Kai- vide la faccia spaventata di Elena e continuò –mi dispiace tesoro, ma sono egoista. Ti amo e quindi devi rimanere con me e chiunque oserà mettersi tra noi sarà spazzato via dalla mia furia- concluse con una scintilla di follia negli occhi.


Elena era terrorizzata. Quei due erano completamente pazzi. Non era preoccupata per la sua incolumità, ma per quella di Kai e degli altri. Suo cugino e i suoi amici non dovevano venire a riprenderla o sarebbero rimasti coinvolti.


-Se rimango con te, li lascerai stare?- chiese, atona, la ragazza al suo carceriere. Brooklin spalancò la bocca per lo stupore. Si stava davvero sacrificando per quell’insulso Kai?


-Tsk, credi che io ci caschi? Lo stai facendo solo affinché io risparmi Kai, ma non funzionerà. Quel ragazzo ha molti conti in sospeso con me e non lascerò perdere-.

 

Senza aggiungere altro Brooklin e Hito uscirono, lasciandola nuovamente sola.


‘Se solo avessi Alicanto con me’ pensava Elena, ma purtroppo le era stato tolto quando era priva di sensi.


Stava cercando di trovare un modo per liberarsi, ma le corde non solo erano estremamente strette, ma anche spesse.


-Dannazione!- le veniva da piangere se pensava a Kai. Sarebbe sicuramente impazzito non trovandola più in infermeria. Avrebbe compreso che era stato Brooklin a prenderla, spingendolo così a cercarla da solo.


Per fortuna Kai, conscio di quanto quel ragazzo fosse pericoloso, era riuscito a calmarsi e, al posto di fiondarsi alla cieca, aveva seguito gli altri per farsi aiutare dalla polizia.


Peccato che poi avesse scoperto il coinvolgimento del suo caro nonnino e la tensione nervosa era salita alle stelle. Doveva salvarla, vedere che stava bene, abbracciarla e sentire ancora il suo sapore sulle labbra. Non riusciva a immaginare una vita senza di lei ora, gli era essenziale per sopravvivere. Se solo Brooklin l’avesse sfiorata, avrebbe provato l’ira di Kai Hiwatari.


I suoi amici continuavano a confabulare su come intervenire insieme alla polizia di New York, ma lui li ascoltava per metà.

 

Max si voltò verso di lui e chiese al resto dei presenti:- ehi che fine a fatto Kai?-.


-Era qui poco fa- esclamò Takao, già conscio di cosa il suo amico avesse fatto.


-Non dirmi che..- disse Hilary portandosi una mano alla bocca.


-Si, lui è andato da solo a liberare Elena-.


Tutti spalancarono la bocca, spaventati da cosa potesse succedere al loro amico.

 

**

 

Si trovava di fronte al cancello di ferro battuto che chiudeva l’ingresso della villa newyorkese di suo nonno. Come sempre, il vecchio, aveva abbondato in ricchezza. La villa era enorme, così come il giardino.

Sicuramente il vecchio aveva dei cani da guardia, ma se non li aveva sostituiti, erano ormai in là con l’età e quindi lenti.

Scavalcò il cancello con agilità, ringraziando a malincuore suo nonno per i duri allenamenti che lo avevano reso forte, e si ritrovò nel giardino.

Pochi secondi e fu circondato dai cani. Tre doberman e un rottweiler lo guardavano ringhiando. Tanto valeva provare.


- Hitler, Stalin, Benny e Fidel basta ringhiare, non mi riconoscete?-*


I cani parvero pensarci e poi, annusandolo, lo riconobbero e si misero a scodinzolare e guaire per avere attenzioni. Lui li accarezzò distrattamente, guardando con occhio vigile e critico la villa dinanzi a lui. Doveva trovare un posto da dove entrare senza farsi scoprire. Si ricordò improvvisamente del suo passaggio segreto, quello che usava per sgattaiolare via quando ne aveva abbastanza di suo nonno.


Lo ritrovò integro, segno che il vecchio non lo aveva mai scoperto. Lo aveva trovato quando aveva circa nove anni e da allora lo aveva usato molte volte. S’infilò nel pertugio scoprendo che era diventato un po’ troppo stretto per lui, ma sicuramente non lo avrebbe fermato. Il pensiero di Elena nelle mani di Brooklin e Hito lo spingeva ad andare avanti e ad aumentare il passo. Non dovevano toccarla. Lei era sua, la amava e non gliel’avrebbero portata via, non ora che aveva compreso quanto fosse stato solo fino all’arrivo di quella ragazza nella sua vita.

 

Si ritrovò nella sala da ricevimento del primo piano. Sentiva dei rumori provenire dalla stanza sopra la sua, accompagnate da qualche imprecazione. Era sicuramente la voce di Elena. Poi udì dei passi avvicinarsi alla porta nella quale si trovava la ragazza. Sentì un piccolo battibecco e poi il tonfo di qualcosa che cadeva e la voce di Brooklin che urlava di smetterla di colpirla. A quanto pare quel bastardo di Hito la stava malmenando e non era la prima volta che lo faceva da quando l’aveva catturata. Sentiva che Brooklin era parecchio alterato dal comportamento del suo burattinaio. Uscì dal salone e a passo felpato si diresse al secondo piano. Li vide fuori dalla porta dove Elena era prigioniera che confabulavano.


Brooklin era alterato.


-Smettila di colpirla-


-Non darmi ordini, ragazzino. Faccio ciò che voglio, dopotutto è una mia parente..- disse Hito ghignando. Brooklin lo guardò male per seguire il vecchio verso il fondo del corridoio e sparire in una delle stanze.


Kai non attese oltre e colse al balzo l’occasione per liberare Elena. Entrò piano nella stanza e vide la ragazza pronta a combattere. Poi appena si rese conto di chi fosse entrato spalancò gli occhi che, si riempirono di lacrime. Lui le corse incontro e la slegò velocemente, togliendole il bavaglio. Appena libera si gettò tra le sue braccia, sussurrando il suo nome.


-Stai bene?- le chiese sollevandole il viso bagnato e vide un paio di lividi, dove suo nonno aveva osato colpirla -Mi dispiace per quello che ti ha fatto- le sussurrò.


-Non è colpa tua. Sono completamente folli. Entrambi. Forse tuo nonno un po’ di più- rispose sorridendo lievemente.


-Avanti andiamo-

 

-Come se vi lasciassimo scappare- disse la voce di Hito alle loro spalle – comodo il passaggio segreto, Kai? Pensavi che non lo avrei trovato?Illuso-

 

Il ragazzo si voltò, con uno sguardo pieno di ira, per affrontare il suo nemico di sempre.

 

**

 

-Quello scemo!- stava sbraitando Takao – appena ha saputo del coinvolgimento del nonno è partito in quarta. So che per lui deve essere dura sapere che Elena e in pericolo, ma anche noi siamo preoccupati-


-Avanti Takao- cercò di calmarlo Hilary – chiunque avrebbe reagito in quel modo. Credo che qualunque di quei ragazzi innamorati avrebbe fatto lo stesso- concluse sorridendo mesta e indicando con lo sguardo i loro amici che si sorreggevano a vicenda.

 

-Ehi non fare quella faccia come se per te non ci fosse nessuno. Se ti trovassi in pericolo verrei io- le disse sicuro Takao, piazzandosi di fronte alla brunetta che arrossì furiosamente a quelle parole.


-Takao, senti- disse lei in un sussurro – ho pensato alle tue parole di quella sera in piscina, ma non so ancora cosa decidere. Tu sei importante nella mia vita, ma non so come. Capisci?-


Lui la guardò sorridendo e le rispose :- certo che capisco. Non avere fretta, Hilary. Preferisco aspettare un po’ di più e sapere che sei sicura di cosa senti per me, piuttosto che avere una falsa risposta subito-


Lei lo guardò grata e lo abbracciò di slancio, dando la possibilità al ragazzo di sentire il suo dolce profumo.

**

 

 I genitori di Elena erano stati avvisati e da qualche minuto si trovavano a colloquio con il commissario incaricato delle indagini. Purtroppo avevano scoperto che la targa era di Hito Hiwatari, un uomo influente e che godeva dell’immunità politica poiché straniero su suolo americano. Avevano già informato l’ambasciata Russa di New York per avere il nulla osta, ma la risposta si faceva attendere. Li aveva anche informati che il nipote del rapitore, Kai, era scomparso, probabilmente con l’intenzione di salvare la ragazza da solo.


-Oh povero ragazzo. Non doveva correre un simile pericolo- stava dicendo la madre di Elena in lacrime, in ansia per entrambi i ragazzi.


-Sophia, se lo ha fatto il motivo è solo uno- le rispose il marito sorridendo. Era in parte contento di sapere che la figlia aveva seguito il suo consiglio, provando a stare con quel ragazzo. Gli piaceva il carattere di Kai perché, come Stefano prima di lui, si era reso conto che, quel freddo e strano ragazzo, fosse l’unico a tenere testa alla sua particolare figlia.


-Spero non si facciano male- continuò triste e sconvolta Sophia.

 

**


-Bene,bene. Vedo che il prode cavaliere è giunto a salvare la sua principessa..- disse divertito Hito, guardando Kai con odio profondo.


Brooklin, si limitava a guardare le mani intrecciate dei due ragazzi, provando un senso di odio misto a solitudine.


-Ora avremo la resa dei conti, nipotino. L’unico modo che hai di uscire di qui con lei è di battere Brooklin. Attento perché non è lo stesso di qualche anno fa-


Brooklin ghignò e dalla tasca dei jeans estrasse un bey che Kai purtroppo conosceva bene.

 

 

 

 

 

Eccomi di ritorno…sempre in ritardo…eh purtroppo anche questa storia sta per volgere al termine (finalmente! Ndtutti…sigh…ndme).

Anche nel capitolo prima ci sono state poche recensioni, anche se mi sembrava meno schifiltoso…forse sarà l’inizio del nuovo anno scolastico? Spero di si altrimenti vuol dire che la mia storia ha davvero stancato…-_-

 

DarkAngel91: si con il lanciafiamme dovrebbe morire…o forse no? Inizio a credere sia immortale..comunque non ti preoccupare per le recensioni mancate…l’importante è che leggi…

_Giuly_: e sì Hito è come il prezzemolo… hai visto come ha reagito Kai? Preoccupato come mai visto….

Yunalesca_valentine: grazie mille per lasciare la tua recensione in tutte le mie storie..^^..comunque come puoi vedere Kai è partito in quarta per salvare la sua donzella, sperando che non si faccia male..ora resta da chiarire quale sia il Bey di Brooklin..ah comunque per quanto riguarda la tua di storia, sappi che ho in ostaggio Itachi e se non aggiorni lo torturerò per giorni facendogli il solletico, sempre se lo soffre…visto il soggetto…-_-

*non so se avete notato ma sono nomi di despoti:Hitler, stalin, benito mussolini e fidel castro....che scema.

 

Alla prox

Elena

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Capitolo 38
*** CAP 38 -SCONTRI. ***


 

CAP 38 – SCONTRO.

 


Kai guardava con odio il bey che Brooklin stringeva tra le mani. Era convinto che il blader, per lo scontro, avrebbe usato Zeus, invece ciò che stringeva era l’oggetto più bramato e odiato da Kai: Black Dranzer. Quel bey lo aveva ammaliato fin da piccolo. Lo odiava profondamente, ma lo voleva in egual misura.


-Cosa diavolo ci fa quel bey nelle tue mani?-


-Tuo nonno è stato così gentile da permettermi di combattere contro di te utilizzando il bey che più di tutti ti spaventa. Non è cosi Kai?-

Gli occhi di Kai, che erano diventati caldi dopo essersi messo con Elena, erano tornati di ghiaccio e guardavano Brooklin con odio.


-Tu, piccolo verme senza personalità. Come osi dire che quel piccolo pezzo di plastica, possa spaventare me? Ricordati con chi hai a che fare…-


-Tsk, non mi spaventi, ma voglio proporti un patto- disse il ragazzo camminando e avvicinandosi a Kai –tu mi lasci lei e sei libero con Black Dranzer- disse guardando famelico Elena.


Kai lo guardò. E senza nemmeno pensarci gli diede un pugno allo stomaco, facendolo cadere a terra in un rantolo.


-Tu credi davvero che sia disposto a lasciarti lei? Sono qui solo per salvarla da te! Lei adesso è solo MIA-


Elena sobbalzò nel sentire Kai urlare l’ultima parola e stringerle ancora di più la mano.

Intanto Hito li osservava pensando a quanto suo nipote si fosse rammollito. Il cosiddetto ‘amore’ che sentiva per quella ragazzina lo aveva addirittura spinto a rifiutare Black Dranzer, il bey che da sempre agognava.


-Kai, nipote caro, mi deludi- gli disse –rinunciare al potere per una donna. Proprio come tuo padre. Dopo che conobbe tua madre, cambiò radicalmente, per tornare sui suoi passi una volta morta. Non capisci Kai? Appena lei ti lascerà tornerai quello di sempre e ti pentirai di aver rifiutato una così allettante offerta-.


-Piantala di dire stronzate, bastardo! Io non sono né te né mio padre! Non rinuncerò a lei per niente al mondo-


-Allora non mi lasci altra scelta- disse cupo Hiro, estraendo la pistola dalla fondina sotto l’ascella –ti eliminerò e lascerò quella ragazza nelle mani di Brooklin, lui sa come trattarla…-


Hiro guardò il nipote negli occhi e senza esitazione premette il grilletto.

 

**

 

Takao e gli altri, uscendo dalla stazione di polizia si diressero verso un bar vicino per mangiare qualcosa. Ormai era pomeriggio inoltrato, anche se, a causa delle nuvole nere che ammorbavano il cielo di New York, sembrava giunta precocemente la sera.


-Ragazzi, non ho fame- disse Takao facendo preoccupare tutti –devo aiutare Kai ed Elena. Se dovesse succedere qualcosa a quei due, io..- non riuscì a completare la frase, stringendo i pugni e nascondendo lo sguardo sotto la visiera del cappellino.


Una delle sue mani fu presa e sollevata da altre due, più piccole e morbide.


-Takao- lo chiamò la voce di Hilary –andremo tutti insieme-


Il capitano alzò lo sguardo e vide che annuivano tutti. Julia, Yuri, Boris, Giorgia, Ray, Mao, Emily, Prof, Max e Mariam.

In quel momento uscirono i genitori di Elena e la povera Sophie, si fiondò su Max.

Il biondo disse al resto del gruppo:- ragazzi, io vado con gli zii. Mi farò raggiungere dalla mamma così li terremo su di morale. Fate del vostro meglio- terminò deciso, accompagnando l’affranta zia all’auto.


Il padre di Elena si fermò e guardandoli sospettoso disse:- so che le mie parole saranno vane, ma vi chiedo di lasciar perdere. La polizia si sta già mobilitando, perché finalmente ha ricevuto il nulla osta dall’ambasciata russa per la cattura di Hito Hiwatari-.


-Mi dispiace, Mr Taylor- disse Hilary in nome di tutti –due dei nostri più grandi amici sono in pericolo e dobbiamo aiutarli-


L’uomo scosse il capo e senza aggiungere altro, salì in macchina in direzione di casa.

 

**

 

Kai fece in tempo a pensare che tutto sarebbe finito in quel momento, prima di accorgersi di non provare dolore in nessuna parte del corpo. Aprì gli occhi e ciò che vide gli gelò il sangue nelle vene. Di fronte a lui, di spalle, c’era Elena. La ragazza si voltò verso Kai e sorridendo disse:


-Stai bene…- prima di crollare al suolo.


L’unica cosa che si sentì nella villa di Hito Hiwatari fu l’urlo a due voci:


-Elena!-


Sia Kai che Brooklin di fronte a quella scena si erano dimenticati di tutto. Dell’odio che scorreva tra loro e della sfida che dovevano disputare a bey.

Voltarono delicatamente il corpo della ragazza e videro che aveva la ferita, causata dal proiettile, all’altezza delle costole sulla parte destra del busto, da dove il sangue usciva copioso, imbrattando i vestiti di Elena, priva di sensi.


-Elena, svegliati- diceva Kai sull’orlo di una crisi di nervi. Brooklin invece si era già alzato e con le mani sporche del sangue della ragazza:


-Tieni- disse lanciando un cellulare a Kai –chiama l’ambulanza, a Hito ci penso io-


-Cosa?- disse Kai –lui è responsabilità mia!-


-Taci! Rimani con lei fino a quando non arrivano i soccorsi, lei lo vorrebbe-


Il ragazzo si chinò su Elena e le accarezzò una guancia, delicato.


-Mi dispiace, amore mio. È tutta colpa mia…-


Senza aggiungere altro, raccolse la pistola lasciata da Hito e scomparve nelle tenebre del corridoio. Kai senza indugi chiamò il 911.

**

I ragazzi erano ormai arrivati davanti a casa del nonno di Kai, ma in quel momento squillò il cellulare di Takao. Il capitano rispose, sbiancò, lasciando cadere a terra il telefono e prese a correre, come se avesse il diavolo alle calcagna, verso villa Hiwatari.


Ray e Mao, i più veloci, tallonati dal resto del gruppo raggiunsero Takao e con il fiatone gli chiesero:


-Cosa diavolo ti è preso?-


-Max ha ricevuto una chiamata dalla polizia. Un ragazzo ha chiamato il 911 e richiedeva un’ambulanza a Villa Hiwatari. Credo centri Elena-.


Senza aggiungere altro, i ragazzi sconvolti da quella notizia, si ritrovarono davanti al cancello e videro Hito e Brooklin a metà del vialetto che lottavano.

Poi uno sparo echeggiò nella notte seguito dalle sirene dell’ambulanza giunta sul luogo, scortata da due pattuglie della polizia.

**


-Elena resisti- le sussurrava Kai, accarezzandole la guancia –devi riprenderti, altrimenti sarà inutile quello che hai fatto. Tu hai sciolto il mio cuore di ghiaccio e se mi lasci ora morirei con te-

La ragazza non dava segni di aver sentito, ma respirava ancora anche se a fatica e nonostante la smorfia di dolore dipinta sul volto, Kai era convinto che ce l’avrebbe fatta.

Poi sentì uno sparo all’esterno, urla e le sirene dell’ambulanza.

**

 

-Oddio è morto- disse Hilary con un filo di voce.


Il corpo di Hito Hiwatari giaceva senza vita in una pozza di sangue, mentre Brooklin era in stato di shock e fissava, alternativamente, con occhi vitrei, l’uomo e la pistola ancora fumante nelle sue mani.


-Brooklin- lo chiamò Yuri –cosa è successo?-


Lui lo guardò. Prima sembrava non aver sentito poi videro un lampo nei suoi occhi e disse:- lui l’ha colpita. Salvate Elena!-

Yuri allora capì. Hito aveva ferito Elena con la pistola e Brooklin lo aveva inseguito per vendicarsi. Kai quindi si trovava con la ragazza.


Il rosso chiamò i paramedici e, seguendo le strascicate indicazioni di Brooklin ritornato in stato catatonico e sorretto da una fin troppo buona Hilary, li scortò nel luogo dove avrebbero trovato Kai e Elena. Percorsero le scale e i corridoi a perdifiato e aprirono di colpo la porta indicata dal ragazzo coi capelli arancio.


-Kai- lo chiamò Yuri – lasciala, ora ci pensano loro-


Ciò che vide Yuri quella sera non lo avrebbe di certo dimenticato: Kai Hiwatari stava piangendo.

**

 

I paramedici la caricarono d’urgenza sull’ambulanza, mentre i poliziotti prendevano la deposizione di Kai, che rispondeva a monosillabi.


-Ora basta!- intervenne una voce di uomo.


Tutti si voltarono e videro il padre di Elena camminare risoluto verso Kai.


-Lasciate stare questo ragazzo. E’ sotto shock quanto l’altro. Verranno entrambe in ospedale, dove saranno visitati e quando i dottori li dichiareranno presenti e guariti, li interrogherete-.


Senza attendere risposta dai poliziotti, prese Kai per un braccio e lo trascinò via, seguito da tutti gli altri, con Takao e Hilary che sorreggevano Brooklin.

 

**

Kai era seduto su un lettino in ospedale, dove una dottoressa giovane, ma che sapeva il fatto suo, lo stava controllando.


-Segui la luce solo con gli occhi – gli disse puntandogli una pila nelle iridi violacee.


- Bene i riflessi visivi sono ottimi- prese un martelletto, ricevendo uno sguardo stranito del ragazzo –non guardarmi così devo solo controllarti gli altri riflessi del corpo-


Lui incrociò le braccia al petto e le rispose –sto bene, basta che si da una mossa. Devo sapere come sta la ragazza-


- E’ la tua fidanzata?- chiese lei


-Si-


- Se aspetti vado a chiedere informazioni- gli disse guardandolo e ricevendo questa volta uno sguardo grato – compilo il tuo referto e vado dal medico che l’ha portata qui. Tu intanto puoi raggiungere i tuoi amici in sala di attesa. Stai bene-


-Sbaglio o lo avevo detto?- rispose lui, stizzoso per poi uscire sussurrare un flebile grazie.


-Quella ragazza ce la farà sicuramente. Per sopportare uno così deve essere una santa-

**

 

La vista di Brooklin fu invece eseguita da un medico esperto in problemi psicologici che diagnosticò uno stato di shock quasi catatonico, dovuto al senso di colpa sia per l’omicidio compiuto sia per aver messo in pericolo la ragazza di nome Elena.

I poliziotti appena ricevettero i due responsi raggiunsero Kai che ricostruì tutti i fatti avvenuti quella notte, senza però saper spiegare cosa fosse successo fuori, poiché era rimasto sempre con Elena.

**

 

Elena era sotto i ferri da ormai due ore, e dopo le poche notizie della dottoressa amica di Kai, nessuno aveva detto più nulla. I bicchieri di carta del distributore di bevande calde riempivano ormai completamente il cestino vicino al gruppo dei ragazzi.


- Ragazzi- esordì Ray, con Mao ormai addormentata sulle ginocchia –io torno a casa di Elena. Max avrà bisogno di riposare e starò io vicino alla signora Sophie, se a lei va bene Mr Taylor- chiese al padre di Elena, che alzò lo sguardo e assentì, ringraziando il ragazzo cinese.


Ray si avvicinò a Kai e posandogli una mano sulla spalla disse:- lei ce la farà e tornerà da te-.


Kai lo guardò senza dire nulla e Ray se ne andò per mano ad un’assonnata Mao e con Mariam alle spalle.

**


-Max- lo chiamò la voce della zia resa assonnata dal sedativo datole dal medico di famiglia –hanno chiamato dall’ospedale?-


-No, zia. Non abbiamo ancora notizie. So che Ray,Mao e Mariam stanno venendo qui-


-Bene così tu e tua madre potrete riposarvi e lasciarmi con loro-


-Non ti preoccupare,zia. Sai che non è un problema per me e la mamma rimanerti vicina. Siamo una famiglia ed Elena è come mia sorella-


-Grazie ad entrambi- disse prima di crollare.

 

Nello stesso istante uno dei medici che stava operando Elena, uscì dalla sala operatoria e fu subito raggiunto da Kai e Edward Taylor.


-Elena non è ancora fuori pericolo. Purtroppo il colpo ha danneggiato il fegato-

Il padre di Elena trattenne il respiro.


-Ha bisogno di un trapianto. Il fegato è un organo che si rigenera da solo, ne basta quindi una parte per salvare Elena e non causare nessun problema al donatore. Il problema sarà trovare un donatore tra i parenti-.


Il silenzio scese sulla sala di attesa, dove tutti sapevano che Elena non aveva parenti vivi e che le possibilità di trovare una persona compatibile erano basse.


-Provate con me- disse Kai al medico –se sono compatibile le donerò il mio-.


Tutti lo guardavano sbalorditi e uno dopo l’altro si proposero come donatori.

Takao chiamò Ray a casa di Elena dicendogli di raggiungere al più presto l’ospedale per controllare anche la loro compatibilità.

**

 

Brooklin si trovava in una delle stanze dell’ospedale. Ormai si era ripreso dallo shock e aveva già dato la sua versione dei fatti ai poliziotti. Aveva anche chiesto notizie di Elena ai medici, ma nessuno gli rispondeva. La porta della sua stanza si aprì lentamente e sulla soglia vi era Kai.


-Ehi tu. Non ho intenzione di ringraziarti per quello che hai fatto, perché so che lo dovevi per diritto ad Elena, ma devi fare un’altra cosa per lei-


-Cosa le è successo?-


-Il fegato non ha retto il colpo e ha bisogno di un trapianto. Noi abbiamo fatto i test di compatibilità visto che non parenti in vita e ti chiedo di farlo anche tu. Uno in più potrebbe fare la differenza-.


-Dove devo andare?- disse Brooklin alzandosi e seguendo Kai per il corridoio.

**


-Ehm- si schiarì la voce Takao –io avrei un piccolo problema-


Tutti guardarono il capitano dei BladeBreakers con lo sguardo basso. Poi Hilary si ricordò di quando doveva fargli le punture per la febbre e la polmonite che aveva preso a 10 anni.


-Hai paura degli aghi, vero?-


Lui la guardò e le disse: -allora ti ricordi-


-Certo, baka. Eravamo amici, no?-


-Come eravamo?- le chiese lui, senza ricevere nessuna risposta, ma venendo trascinato dalla ragazza verso la sala dove si tenevano i test.


-Ci sarò io con te, Takao. Per sempre-

Il blader spalancò gli occhi e poi sorrise, felice per la risposta ricevuta.

 

**

 

Per avere risposta ai test ci sarebbe voluta mezza giornata, così i ragazzi, Kai escluso, giunta ormai sera, tornarono a casa dove si riposarono e rinfrescarono. Tornarono da Elena il mattino seguente e trascinarono Kai fuori di lì.


-Takao, Ray se non mi lasciate subito, vi uccido-


-Non credo proprio. Sei debole perché sono ormai due giorni che non mangi nulla e poi Kai, seriamente…puzzi- disse Takao.


Kai lo guardò malissimo e si ricordò che aveva ancora indosso i vestiti sporchi dal sangue di Elena. Indubbiamente i ragazzi avevano ragione.


Sbuffò e decise di seguirli con le buone.

**

Sotto il getto di acqua calda riuscì finalmente a rilassarsi un po’. Ripensare ad Elena in quelle condizioni lo faceva sia innervosire che rattristare. La amava e non doveva perderla. Non poteva permetterselo.

Sentì qualcuno che bussava e la voce di Ray che urlava ‘Sul serio’.

Uscì seccato dalla doccia e vide Yuri sorridere sulla soglia della porta.


-Hiwatari, sapevo che era una santa a stare con te, ma è stata davvero miracolata. C’è un donatore compatibile-.

 

 

 

 




 

 

 


 

Ah quante cose in questo capitolo. A dir la verità volevo lasciare in sospeso il responso degli esami, ma ero davvero troppo malvagia….

Comunque credo manchino due capitoli,al max tre alla fine della fic…

 

Ringraziamenti:

 

Yunalesca_valentine: allora Itachi è libero…ma posso sempre rapire qualcuno di meno problematico…dannazione è talmente emo che mi sono depressa…-_-…comunque hai visto che bey aveva il Pel De Carotè?  Grazie davvero per la tua costante presenza tra le commentatrici…^^

 

_Giuly_: brava azzeccato! Ottima intuizione….comunque ora i coriandoli li raccogli tu…se no la senti mia mamma…ci insegue con la scopa…meno male che ti piace ancora la storia…^^

 

DarKAngeL91: spero di averti provocato i brividi…hai visto Brooklin? Qualcosa di buono lo ha fatto: eliminare Hito…era ora…-_- e ora che succederà? Chi sarà il donatore compatibile?

 

RobertaLOVESTROTTOLE: BENTORNATA! *l’autrice guarda fuori dalla finestra per vedere se nevica e di che colore sono i fiocchi: viola!!!*. Comunque, scherzi a parte, non ti devi preoccupare l’importante è che leggi e che la storia ti piaccia…il club anti Hito deve chiudere…è morto!!!!^^

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Capitolo 39
*** CAP 39 - IL RISVEGLIO. ***


 

 

 

 

IL RISVEGLIO.

 

 


 

 

-Ma con tutte le persone possibili, proprio lui?- chiese ancora sorpreso Boris –questa è una bella presa per i fondelli non credete?-

 

-Non me ne frega di chi sia il donatore, l’importante è che si sottoponga al trapianto e che Elena si rimetta- disse Kai, mentre Yuri annuiva con il capo rosso fuoco alla sua affermazione.

 

-Questo è ovvio! – sbottò Boris –ma avrei preferito fosse uno di noi…-

 

-Anche io, ma accontentiamoci- disse Yuri – è molto fortunata che ci sia un donatore compatibile, non avendo nessun parente in vita-

 

Tutti i presenti sulla limousine tacquero fino all’arrivo in ospedale.

 

-Buongiorno ragazzi- li accolse sorridente Mr Taylor.

 

-Cosa c’è da ridere?- chiese burbero Kai, allibito dal comportamento dell’uomo: che fosse impazzito vedendo la sua unica figlia in quello stato?

 

- Il ragazzo ha accettato. Lo stanno preparando per il trapianto-

 

Tutti i presenti rimasero a bocca spalancata, soprattutto Kai. Quindi era vero quando diceva di amarla, non era solo smania di vincere contro di lui.

 

Ora avrebbe dovuto persino ringraziarlo, dannazione!

**

 

L’operazione fu fissata per quel pomeriggio, data l’urgenza.

 

Kai aveva appena varcato la soglia della stanza di Elena. La vide, così piccola in un letto di ospedale, pallida, intubata e sofferente.

 

Si sedette sulla sedia posta accanto al letto, di solito occupata da Mr Taylor e le prese la mano fredda tra le sue.

 

Aveva notato che il suo colorito non era pallido, ma giallastro e, chiedendo ai medici, gli avevano spiegato che l’insufficienza epatica provocava quel colorito che sarebbe sparito qualche tempo dopo il trapianto.

 

Lei era comunque bellissima per lui e mentre le accarezzava una guancia, entrò la sua amica dottoressa che sorrise a quella vista per poi dire:

 

-Dobbiamo prepararla per l’intervento. Dovresti uscire. Tra l’altro ci sono due tizi fuori che chiedono di te. Uno è anziano, l’altro è vestito in modo abbastanza..ehm..ridicolo-

 

Kai, che aveva ben compreso che parlava del presidente Daitenji e di Djman, si alzò dicendole:

 

- Faccia di tutto per salvarla-

 

-Ci puoi scommettere. Devo chiederle come fa a sopportarti- gli rispose ghignando la dottoressa, ricevendo uno dei soliti sbuffi dal ragazzo.

**

 

Raggiungendo il folto gruppo di blader nella sala di aspetto, il ragazzo dopo aver salutato il presidente e il dj, si accorse che alcuni suoi compagni stavano firmando autografi o facendo foto con i bambini ricoverati nel reparto di pediatria. Alcuni erano decisamente malati, come la bambina dai grandi occhi azzurri, cerchiati dal nero delle occhiaie, che lo stava chiamando tirandogli la sciarpa.


-Kai, vuoi fare una foto con me?- chiese con la sua vocetta infantile, ricevendo uno sguardo confuso dal blader, che annuì.

 

I genitori lo ringraziarono con lo sguardo e scattarono la foto, seguita da altre con i bambini che avevano preso coraggio. Dopotutto erano leggermente intimoriti dal blader dell’Aquila rossa.

 

Senza nemmeno accorgersene il tempo passava. Elena e Brooklin erano già sotto i ferri. L’operazione sarebbe durata qualche ora e quindi si erano già premuniti con libri e caffè per passare il tempo, dopo che i bambini se ne furono andati a riposare, con la promessa di conoscere Aliseè una volta che questa fosse guarita.

 

**

 

L’operazione durò quasi quattro ore e, come i medici informarono i ragazzi, era andata a buon fine, ma dovevano comunque aspettare qualche giorno per verificare se il corpo di Elena non subisse un rigetto del nuovo fegato.

 

Brooklin invece si stava già svegliando. I punti della ferita bruciavano quasi fossero incandescenti. Sulla soglia della porta vi era Yuri che lo guardava guardingo.

 

-Perché?-

 

-Ivanov, ho appena subito un intervento chirurgico e sono ancora intontito dall’anestesia, quindi completa la domanda perché così non capisco-


-Perché lo hai fatto? Perché le hai donato un pezzo di fegato? Cosa vuoi in cambio?-

 

-Ah questo è il problema. Non voglio nulla in cambio. Era solo un modo per cercare un po’ di redenzione per quello che ho fatto in passato e negli ultimi periodi, non solo a lei-

 

-Non pensare che sia obbligata a perdonarti per quello che hai fatto. Ti sarà sicuramente grata perché lei è fatta così. Fosse per me non mi sentirei nemmeno in debito con te-

 

-Lo so. Lei ha il diritto di odiarmi, ma ora so che starà bene. L’importante è questo-.

 

Senza aggiungere altro Yuri uscì dalla stanza, lasciando Brooklin che lentamente sprofondava nell’incoscienza.

**

 

Kai era riuscito ad intrufolarsi nella sala di rianimazione dove avevano portato Elena, grazie anche all’aiuto della sua ormai amica dottoressa.

 

Elena era addormentata e intubata. I medici avevano preferito metterla lì per controllarla ed evitare complicazioni.

 

Kai si mise il camice, i calzari, la cuffia e la mascherina sterili ed entrò nella stanza.

 

Lo avevano informato che la ragazza avrebbe dormito almeno fino al giorno dopo, ma lui aveva bisogno di vederla.

 

La osservo a lungo per vedere un qualsiasi miglioramento, ma, in accordo con quello che avevano detto i medici, il colorito non era migliorato e anche la smorfia di dolore era ancora presente a deformarle i lineamenti del viso, di solito così delicati.

 

Le accarezzò una guancia liscia e calda.

 

-Vedi di svegliarti, razza di baka! Non dovevi metterti davanti a me per proteggermi. Sono io il ragazzo era compito mio proteggere te! Dovevo esserci io lì-

 

La ragazza non dava segno di averlo sentito. Kai non vedeva l’ora di sentire ancora la sua voce. Fece per andarsene ma la mano della ragazza strinse la sua facendolo stupire.

 

 

**

 

I passi di Kai echeggiavano nel corridoio. Raggiunse i suoi amici, trafelato e con indosso ancora gli abiti sterili.

 

-Lei- iniziò prima di piegarsi senza fiato- lei ha stretto la mia..mano-

 

Tutti lo guardarono mentre uno dei medici, con uno sguardo di rimprovero, gli disse:

 

-Sorvolerò sul fatto che ti sei intrufolato in sala rianimazione, ma sei certo di quello che dici?-

 

-Si, non sono ancora rimbambito -

 

Il medico gli diede le spalle e si diresse verso la stanza della ragazza.

**

Elena aprì gli occhi. Sentiva qualcosa in gola che le provocava bruciore e difficoltà a deglutire. La stanza era in penombra e riusciva solo a distinguere i monitor illuminati alla sua destra da dove provenivano dei ‘bip’ che indicavano le sue funzioni vitali.

 

Era leggermente stordita e sentiva un dolore reso vago dai residui dell’anestesia e dalla morfina all’altezza del fegato. E fu questo che le fece ricordare tutto quello che era successo quella sera, facendo aumentare i bip dei monitor in contemporanea con l’accelerazione del suo cuore. Doveva sapere dov’era e se stava bene.

 

Mentre si agitava per liberarsi dai tubi e dai macchinari quando una mano gentile, ma ferma la bloccò.

 

-Stai calma,Elena- le disse la voce conciliante del medico –sei appena stata operata al fegato, quindi non agitarti o i punti si apriranno. Il ragazzo dai capelli bicolore aveva ragione allora- le disse togliendole il tubo che l’aiutava a respirare – ti sei già svegliata-

 

Lei, tossendo, gli chiese con voce roca:- lui sta bene?-

 

-O si. Mai stato meglio. Vedrai che appena gli dirò che ti sei svegliata correrà qui-.

 

Le sorrise e si mise ai piedi del letto e compilare la cartella clinica.

 

-Bene, i tuoi valori sono ottimi. Dovrai rimanere in ospedale per un po’ per evitare complicazioni-.

 

-Chi?- chiese a fatica la ragazza, con la gola secca nonostante il bicchiere d'acqua appena bevuto.

 

-Intendi chi ti ha donato il fegato?-

 

-Si-


-Un ragazzo alto con degli strani capelli arancioni-.


-Cosa?- cercò di urlare lei, riuscendo solo ad aumentare il dolore alla gola infiammata. Vedendola agitata il medico, per evitare la riapertura della ferita, la sedò, facendola addormentare.

**

 

I ragazzi andavano e venivano dall’ospedale per trovare Elena, che la mattina del quinto giorno scalpitava e aveva voglia di scappare da quella trappola bianca e dalla puzza di disinfettante.

 

- Ma allora è vero?-

 

-Si Elena! Sono giorni che mi chiedi se è vero che Hito è morto e che Brooklin ti ha donato il fegato-

 

-Yuri, ma Kai dove diavolo è?-

 

-Nonostante lo odiasse deve preparare il funerale del vecchio essendo l’ultimo parente vivo. E poi deve firmare le carte per il passaggio di eredità. Quel bastardo diventerà multimilionario-

 

-Tse. Multimilionario o no dovrà spiegarmi perché non si è ancora fatto vedere dopo cinque giorni dal mio risveglio!-

 

-O avanti, non fare la capricciosa. Ci sono io!-

 

-Cretino, c’è una bella differenza tra te e lui. A meno che tu non voglia baciarmi per sostituirlo-

 

-NO! Io ho Julia!- rispose lui arrossendo.


-Ecco! Allora cerca di trascinare qui quel cretino, minaccialo se necessario. Se non viene ora digli pure di non farsi più vedere da me-

 

-Non credi di esagerare?-

 

-No! Se davvero mi amasse sarebbe qui con me! O almeno avrebbe trovato cinque minuti del suo tempo per venire a trovarmi, no?-.

 

**

 

Kai era per l’ennesima volta nello studio del notaio al quale il vecchio bastardo aveva affidato il testamento. Lo avevano già letto e lui era l’unico beneficiario. Il vecchio lo aveva designato perché ‘..meglio a quell’inutile di mio nipote, che ad un estraneo’ riprendendo le sue esatte parole.

 

Ovviamente non lo aveva fatto per affetto, ma per convenienza. Kai non era per niente felice di questa decisione. Certo diventare multimilionario era un’occasione più unica che rara, ma comportava troppe responsabilità per i suoi giovani diciotto anni.

 

‘si vogliono dare una mossa sti pinguini?’ pensava Kai, battendo il piede sul pavimento di parquet ‘devo andare da Elena. Si è svegliata da cinque giorni e non sono ancora andato a trovarla. Sarà furiosa. Però sono sicuro che si sfogherà un po’ con Yuri…’ concluse ghignando.

 

-Bene, Mr Hiwatari. Abbiamo finito. La aspettiamo lunedì mattina per le ultime pratiche e poi diventerà il nuovo presidente della Hiwatari Group.

 

-Mi sta dicendo che posso andare?-

 

-Sì, buon week end-


Senza dire nulla corse fuori. Prese un taxi e si ritrovò davanti all’ospedale. Non aveva nemmeno preso in considerazione l’idea di cambiarsi, fino a quando non vide gli sguardi lascivi delle giovani infermiere. Kai Hiwatari con il completo elegante era uno spettacolo mai visto. Persino la sua amica dottoressa sogghignava nella sua direzione.

 

-Beh, so che ti devi far perdonare da Elena, per l’assenza ma venire vestito così…-

 

-Non ho tempo da perdere. Qual è il numero della camera?-

 

-256- rispose la ragazza alla reception arrossendo quando Kai la ringraziò guardandola negli occhi.

**

Elena si era appena svegliata e dopo le visite di routine stava facendo colazione. La porta si aprì e lei convinta di vederci entrare Yuri, ma trovandosi davanti Kai in completo spalancò la bocca. Aveva l’istinto di alzarsi e abbracciarlo, ma visto che non si era presentato per cinque giorni doveva fargliela pagare.

 

-Ci conosciamo?- gli chiese, incrociando le braccia al petto.

 

- Oh avanti Elena. Sai benissimo chi sono e so anche che sei furiosa, me lo ha detto Yuri. Scusa se non sono venuto prima, ma i pinguini mi hanno trattenuto?-

 

Malgrado tutto Elena lo guardò incuriosita e chiese:- pinguini?-

 

-Sì, i notai e avvocati del vecchio. Mi hanno tartassato da domenica, quando è morto. Prima il funerale, che si è tenuto martedì, e ora quella dannata eredità. Da lunedì sarò il presidente della Hiwatari Group. Come se mi importasse –

 

-Sinceramente nemmeno a me-

 

Senza che se ne accorgesse la ragazza era scesa dal letto e ora era di fronte a lui con addosso una camicia da notte bianca con i disegni di tanti animaletti.


Lui la guardo sorridendo e disse:- quella dove l’hai presa?-

 

Elena mise il broncio e disse:- lascia perdere…quando ho detto a mio padre che avevo bisogno di una camicia da notte mi si è presentato con questa…pensa sia ancora una bambina-

 

-se metti quel broncio, lo sembri davvero- le disse lui avvicinandosi e accarezzandole la guancia- è bello sentire di nuova la tua voce e vederti in piedi-

 

-E’ bello vederti con questo con completo- gli rispose lei gettandosi addosso al blader e allentandogli la cravatta –anche se così è molto meglio. Sei ancora più sexy-

 

-Piantala di fare queste moine. Sono sei giorni che non vedo, sfioro e bacio e sono piuttosto suscettibile…-

 

-Beh, per alcune cose dovrai aspettare, ma puoi baciarmi, non morirò-

 

Lui la prese e la baciò con urgenza e passione, lasciandola senza fiato.

 

Alla fine del bacio appoggiò la fronte su quella della ragazza:- mi sei mancata…ti amo…-

 

-Anche tu mi sei mancato…e ti amo…tanto-

 

Si baciarono ancora e avrebbero continuato per molto, ma la dottoressa Camille, così si chiamava l’amica di Kai, li interruppe dicendo che Elena doveva riposare e che non poteva fare sforzi.

 

Kai se ne andò imbarazzato dallo sguardo eloquente lanciatogli dalla dottoressa e, prendendo un altro taxi si diresse a villa Taylor.

 







 

Yunalesca_valentine: no lascia Itachi e Sasuke lontani da me…il loro emogas mi ucciderebbe e poi Elena ce l’ha fatta…..

 

 

Pilatigirls: ed ecco che pel di carota si redime un attimo…ha fatto davvero un bel gesto a dare il suo fegato a Elena…speriamo che non diventi pazza come lui….

 

 

DarKAngeL91: ci avevi azzeccato??il donatore era quello che credevi? Spero che la tua sanità mentale sia ancora integra…



_Giuly_:  visto che Elena sta bene? Comunque era Brooklin, almeno un po’ diventa simpatico….



Halley Silver Comet: sono contenta che tu abbia detto la tua sulla mia storia… obbiettivamente all’inizio Elena era da biasimare praticamente sempre visto che non sapeva tacere….e così anche Kai….quindi su questo hai pienamente ragione così come hai ragione ne dire che forse i testi appesantiscono un po’ la lettura… per i vestiti mi dispiace per le lunghe descrizioni, ma a me piacciono davvero. Non solo degli abiti,ma anche di luoghi e persone…e se ti fa piacere anche a me non interessa la moda, anzi….^^ siamo due contraddizioni…se ti va fammi vedere qualcuno dei tuoi disegni mandandomeli via mail…solo una cosa non ho ben capito…ma la mia storia almeno un po’ ti è piaciuta?

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Capitolo 40
*** CAP 40- EPILOGO ***


 

CAP 40 -EPILOGO

 

 

 


A villa Taylor quasi tutti blader erano già partiti, tranne due gruppi.

 

-Allora, spero di rivedervi presto- stava dicendo Elena con le lacrime agli occhi mentre salutava Hilary –dopotutto è grazie a me se siete insieme…-

 

-Non dire assurdità, baka! Ha fatto tutto Takao – le rimbeccò Kai.

 

-Se io non ti avessi tolto dalla lista degli scapoli d’oro, la cara Hilary non si sarebbe accorta di Tako-chan, quindi è merito mio!- rispose Elena, in modo falsamente drammatico.


- Quindi stare con me è un così grande sacrificio, vero?-


-Certo! Sopportare un musone come te…-


Kai si avvicinò e le sussurrò qualcosa all’orecchio. Il resto del gruppo non sentì nulla, ma videro la ragazza diventare completamente rossa e dire:


-Razza di maniaco pervertito!- tirando un leggero scappellotto al ragazzo.

 

-Ragazzi, andiamo o perderemo l’aereo. Allora invitateci al vostro matrimonio…- disse Takao ridendo, mentre stringeva la mano della sua Hilary.


-Ma che matrimonio?- gli risposero Kai ed Elena in coro.

 

I due neo fidanzati se ne andarono lasciando il posto a Yuri e Julia.


Elena si fiondò sul suo migliore amico, facendo sbuffare Kai per tutta quella confidenza con il rosso.


-Mi mancherai Yu-chan. Con chi parlerò male di Kai ora che te ne vai?-


-Come se, dopo il fidanzamento, ne avessi mai parlato male…-


-Sta zitto! Si monta la testa altrimenti-.

 

Yuri l’abbracciò di nuovo per poi lasciarla in balia di Boris e Sergey che la stritolarono.

 

-Ma allora vai davvero con loro?- chiese Elena ad una ragazza corvina.

 

-Certo! Purtroppo mi sono innamorata di uno stupido cosacco-

 

-Giorgia sono felice di aver ballato con te per tutto questo tempo. E sono contenta che abbia già un posto di ballerina a Mosca. Boris trattala bene mi raccomando!-

 

Il gigante per tutta risposta si caricò la ragazza in spalla e, insieme al resto della Neoborg, salì su una limousine per andare in aeroporto.

 

Elena si rattristò molto vedendoli partire tutti e Kai le cinse le spalle con un braccio trascinandola all’interno della villa.

 

-Ora sembra così vuota- disse la ragazza.

 

-Un po’ di pace finalmente…-

 

-O avanti Kai, mancheranno anche a te, ammettilo!-


-Forse un po’- disse il ragazzo avvicinandosi e cingendo la ragazza da dietro –ma sai, ho il mio modo di consolarmi- disse baciandole il collo.

 

-Vedi che sei un maniaco pervertito- gli rispose Elena in un sussurro

 

-Vedi che tu stai già cedendo alle mie avances?- disse Kai baciandole l’incavo tra spalla e collo.

 

Elena non rispose, ma si volse verso il ragazzo, cingendogli il collo con le braccia e unendo le labbra.

 

-Adesso non abbiamo tempo, baka…dovrai aspettare stasera-

 

-Oh avanti, non ho voglia di andare-

 

-Kai oggi c’è la tua presentazione come nuovo presidente della Hiwatari Group Spa. Fila a metterti il completo!-

 

Il ragazzo continuando a borbottare come un bambino che fa i capricci, salì nella sua camera per eseguire gli ordini.

 

**

La cerimonia di insediamento del nuovo presidente, si sarebbe tenuta nella sede centrale del gruppo, in centro Manhattan.

 

Elena indossava un tailleur nero con camicia bianca, che la rendeva elegante, anche se l’unico commento di Kai era stato:

 

- Ti manca solo la frusta e potresti essere il mio capo ideale!- sorridendo sornione

Beccandosi una sfilza d’insulti e un altro scappellotto.

 

-Sei pronto?-

 

-Per niente. Ma prima lo faccio, prima me ne libero-

 

Scesero dalla limousine, incontrando subito i flash dei fotografi e sentendo i cronisti di diversi telegiornali, parlare del nuovo presidente e della sua presunta fidanzata.

 

**

Si ritrovarono di fronte a una marea di gente, tutta ben visibile dal palco su cui era messo il microfono. Vi erano i capi reparti delle varie filiali e della sede centrale nella quale si trovavano e anche giornalisti di carta stampata e TV.

 

Una di queste si alzò per porre una domanda a Kai:

 

-La nostra popolazione femminile si chiede se Kai Hiwatari è single..-

 

‘Ma quella scema. Crede che sia una statua o una finta fidanzata?’

 

-No, non lo sono. Altrimenti la bella ragazza mora dietro di  me cosa sarebbe lì a fare? Lei, Elena Taylor, è la mia fidanzata ufficiale-

 

Ora i riflettori erano puntati su di lei e per fortuna i commenti dei presenti erano tutti positivi.

 

**

-Visto che non è stato poi così difficile?-

 

-No, è stato molto più difficile ammettere di non essere single. Chissà quante ragazze avrò deluso…magari anche modelle…-

 

-O certo tutte lì pronte per te!- rispose la ragazza piccata.

 

-Guarda,guarda…sei gelosa…-le disse Kai ridendo.

 

Elena lo prese per il colletto della camicia e gli disse rabbiosa ad un centimetro dal viso:

 

-Certo che lo sono e se ti azzardi anche solo a guardare un’altra per due secondi ti uccido! E non scherzo!-

 

-Ok! Sta calma però…- rispose Kai, sorridendo ancora.

 

Passarono alcuni minuti di silenzio poi Elena aggiunse:

 

-Il presidente Daitenji ha considerato nullo il campionato di Beyblade e probabilmente lo rifarà l’anno prossimo. Sono contenta almeno sono sicura che rivedremo gli altri…-

 

-Già e io potrò sfidare Brooklin…-

 

-Sempre se nell’ospedale in cui è ricoverato lo lascino partecipare…-

 

-So che Ming Ming gli sta molto vicino. E anche Garland e Mystel. Vedrai che si rimetterà e tornerà ad essere un ragazzo normale-

 

- Tu quando ti ricoveri?- chiese seria Elena.

 

Kai allora la punì facendole il solletico che tanto odiava.

**

 

Il tempo passava velocemente. Alla fine il campionato non c’era più stato e Elena non vedeva i suoi amici da cinque anni. Ormai era una donna di ventitré anni,fidanzata con il coetaneo più sexy che potesse trovare. Ormai non contava più le copertine di giornali satinati sui quali era apparso e cercava di dimenticare le lettere d’amore che riceveva ogni giorno, insieme alle proposte di fare calendario nudo!

 

Il suo ragazzo non avrebbe mai posato nudo davanti a un obiettivo. Quelle parti di lui dovevano restare solo sue! Nessuno doveva vedere la voglia di fragola che aveva sulla natica sinistra di cui lui si vergognava.

 

Anche Aliseè riceveva proposte simili, anche dopo che aveva rivelato la sua vera identità al mondo, ma declinava sempre l’offerta, altrimenti Kai l’avrebbe scuoiata viva.

 

Ora si trovavano su un aereo diretto in Giappone, dove si sarebbe tenuto il matrimonio del secolo, almeno per loro.

Takao aveva chiesto ad Hilary di sposarlo e Kai era uno dei testimoni del ragazzo, insieme al Prof K. Hilary invece aveva scelto Julia e Yuri, anche loro neo sposini. Insomma a conti fatti, gli unici due ancora fidanzati erano Kai ed Elena, poiché Max si era sposato qualche mese prima, Ray e Mao subito dopo le vicissitudini dell’ultimo campionato di Bey, Boris e Giorgia avevano fissato la data di lì a un mese e perfino Brooklin aveva sposato Ming Ming una volta uscito dall’ospedale.

 

Elena aveva il sospetto che Kai non ne volesse sapere del matrimonio, ma avendo solo ventitré anni non se ne preoccupava più di tanto.

 

**

 

La cerimonia fu bellissima ed Elena, come sempre, si commosse nel sentire le bellissime parole di Takao:

 

Ho passato tanti anni a considerarti la mia migliore amica e continuerò a farlo, ma ora so che ti amo. Sei la mia amica, la mia compagna, la mia amante e la mia intera vita. Ti amo Hilary.

 

Al ricevimento scoprirono che Mariam aspettava un bambino ed Elena si era autoproclamata madrina.

 

- Ehi Elena. Mancate solo tu e lo psicopatico!- le urlò Boris

 

-Dagli tu una mossa…non si decide a chiedermelo- gli urlò di rimando.

 

Kai si strozzò con il vino che stava bevendo al sentire quelle parole. Non pensava che Elena aspettasse la sua richiesta di matrimonio, poiché non ne aveva mai fatto cenno.

 

Forse era il caso di pensarci seriamente.

 

**

I due ragazzi erano abbracciati nel letto della camera d’albergo che aveva prenotato.

 

-Kai…ma tu sei ancora innamorato di me?-

 

-Che cavolo di domande fai? Certo che lo sono! Ti amo forse anche di più di quando te l’ho confessato-

 

-Ma non me lo dici mai…- piagnucolò lei.

 

-Non dirmi che sei in quel periodo…-

 

Lei gli tirò uno schiaffo sul petto e gli disse:

 

-No scemo…è che sei freddo…-

 

-Sai che sono fatto così…non esterno mai i miei sentimenti…-

 

-Forse questa cosa non mi va più bene- Elena si mise seduta,coprendosi con il lenzuolo

 

-Cosa intendi dire?- chiese Kai alzandosi, agitato, e scoprendosi il torso.

 

-Che oggi ho avuto modo di guardare gli altri e sono così diversi..Persino Boris e Yuri si lasciano andare a gesti di affetto…-


-io invece no, vero? Bene allora è giunto il momento…-


-Di cosa?- chiese la ragazza, spaventandosi dal tono serio di Kai. L’avrebbe lasciata?

 

Il ragazzo, senza vergogna dall’essere nudo, si alzò e iniziò a trafficare con la giacca del completo.

 

-Cosa fai?-

 

-Volevo avere un’occasione migliore, ma visto che stai mettendo in dubbio quanto ti amo credo sia giunto il momento-

 

Si infilò di nuovo a letto.

 

- E’ brutto chiedertelo così…- disse indicandosi –ma dato che metti a nudo la mia anima che insieme al mio corpo e al mio cuore ti appartiene, va bene comunque-

 

Tirò fuori una scatoletta di velluto blu e aprendola rivelo un solitario.

 

-Elena, vuoi sposare un solitario,freddo e asociale come me che ti ama alla follia?-

 

Lei iniziò a piangere, spaventando Kai, che se la ritrovò addosso, mentre diceva a ripetizione:

-Sì,sì,sì-

 

**

Cinque anni dopo…

 

 

-Yuna e Ethan venite qui subito!- urlava Elena ai suoi due gemelli, femmina e maschio.

 

-Cosa c’è, mammina?- le chiese Yuna, una bimba tutto pepe, con occhi viola e capelli castani.

 

-Dobbiamo andare! Lo zio Max oggi battezza la piccola Kahori. Papà dov’è?-

 

-E di sopra che litiga con la cravatta di Ethan-

 

La donna salì in camera dal figlio e vide il marito concentrato al massimo per fare il nodo alla cravatta.

 

Quando vide la moglie sulla soglia, sorrise.

 

-Bene, pensaci tu. Io sto impazzendo!-

 

La donna si abbassò verso il figlio. Era la copia in miniatura di Kai. Capelli nero-grigi e occhi viola scuro.

 

-Il papà è proprio imbranato! Perché tu mammina che sei così bella lo hai sposato?-

 

-Piccolo…- Kai, fulminato da uno sguardo di Elena evitò di aggiungere altri epiteti al ragazzino ed uscì dopo aver borbottato un – oggi sei ancora più bella- facendo sorridere Elena.

Indossava un vestito rosa carico, senza spalline e con la gonna vaporosa arricchita da piccoli fiori applicati.

 

-E’ vero. La mia mamma è bellissima e da grande sarò come lei- disse Yuna apparsa sulla soglia con il suo vestino rosso, scelto da lei –mentre tu sarai come papà-.

 

-No, non voglio-

 

-Guarda che il tuo papà è molto bello sai,Ethan- gli disse Elena –altrimenti con quel caratteraccio se fosse stato brutto non lo avrei sposato- aggiunse sottovoce, mentre i bambini se ne andavano.

 

-Chi avrebbe un caratteraccio?- le disse la voce di Kai che, facendola sobbalzare, l’aveva afferrata di spalle e riportata in stanza.

 

-Kai i bambini ci aspettano, arriveremo tardi-

 

-Sai che me ne frega- la baciò appassionatamente, accarezzandole la parte di schiena nuda – mettiti qualcosa sopra. Sei troppo scoperta e ci saranno in giro Yuri e Boris, pronti a sparare cavolate-

 

-Geloso?-

 

-Mai stato più geloso di te. Lo sai vero che sei diventata splendida? Prima eri a malapena carina ora invece…-

 

-A malapena carina? Parla lui che aveva i capelli bi color…-

 

-Però ti piaceva stringerli quando…-

 

-Cretino!- gli urlò la donna allontanandosi.

 

-Sempre timida quando ne parlo, ma poi quando si tratta di mettere in atto non ti tiri indietro-

 

La donna gli urlò i suoi soliti epiteti mentre Yuna, dall’alto della sua matura età di tre anni disse:-sempre a dire cose oscene. Che papà maniaco-

 

-Cosa intendi sorellina?- le chiese il meno smaliziato Ethan.

 

-Lascia perdere capirai quando sarai grande- rispose seria la bimba, prima di uscire e salire in macchina.

 

-  Ma siamo gemelli. Dai Yuna spiegami!!!- urlò il bambino,che piagnucolando raggiunse la sorella.

 

I due genitori li stavano osservando dalle scale:

 

-Devo dire che in quanto a malizia Yuna è tutta il padre…-

 

-Invece speriamo che Ethan non sia come te. Finto timido quando se ne parla e poi…-


Elena gli diede un pugno sul braccio e poi gli gettò le braccia al collo:

 

-Sai che ti amo?-

 

-Certo..altrimenti saresti già scappata da uno come me…-

 

-puoi giurarci…- rispose lei ridendo

 

-E sai che anche io ti amo?-

 

-Ovvio io sono splendida e adorabile!-

 

-Certo tesoro, l’importante è crederci…-

 

Si guardarono sorridendo come due ebeti, fino a quando la vocetta acuta di Yuna non li svegliò:

 

-Genitori maniaci, datevi una mossa o quello pissicopatico di Max impazzisce!-

 

Si diedero un ultimo bacio prima di raggiungere la macchina.

 

 

 

 

 

 


 

FIN

 

 

 

E un’altra storia è finita….ora ho solo quella di naruto all’attivo,ma tra un po’ ne pubblico un’altra sempre su quel fandom.

Ringrazio infinitamente le persone che hanno avuto la pazienza di seguirmi fino a qui, lasciando o no una recensione.

Ringrazio chi ha recensito sempre e costantemente, non faccio nomi perché se dimentico qualcuno poi rischio di offendere

Ringrazio chi la messa tra i preferiti

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Grazie a tutti,di cuore .Ci vediamo nel fandom di Naruto se volete!!!!!!!

 

Elena

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