La freccia di Cupido

di Artemis- sama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Il clima di Grecia non era mai stato tenero sulle temperature.
Era gennaio, eppure il sole bruciava come se si fosse stati in pieno Agosto; le rocce rendevano quasi più afoso il territorio del Grante Tempio, intervallandosi unicamente a degli sprazzi di verde, considerabili le vere oasi.
Nei pressi di un laghetto poco distante dalla zona delle Dodici Case, un ragazzo bruno e dalla pelle lievemente abbronzata si stava allenando e, a tratti, conversava con un altro lievemente più basso, ma i cui tratti del viso tradivano la somiglianza.

A: Certo che fa caldo oggi...
M: Non me ne parlare, non fosse che ci sono abituato mi sarei trasferito in qualche landa desolata della Siberia!
A: O in casa di Camus che ricorda tanto una ghiacciaia.
M: Credimi che oggi non disdegnerei per nulla qualche grado in meno.
A: Anche intavolare qualche conversazione filosofica con la persona più taciturna di tutto il Grande Tempio?
M: ... no forse no ahahah non penso riuscirei a reggere un'ora
A: Eddai, ormai stai diventando un eremita pure tu, sempre ad allenarti o in missione.
M: La Dea richiede dedizione costante, fratellino. E poi di cosa ti lamenti? Dovrei offendermi io, visto che ti vedo la metà del tempo da quando stai con Marin. Povera che ti sopporta ahahahahahah

Aiolos schivò un buffetto al braccio da parte del fratello, continuando a ridersela amabilmente. Erano davvero sparuti quei momenti passati assieme e, da quando erano tornati in vita, stavano tentando di recuperare gli anni di separazione che li avevano tenuti lontani. Avevano imparato a conoscersi e, man mano che il tempo scorreva, si scoprivano davvero simili.

A: Credo che sia per la nostra morte... Non è riuscita a sopportarla una volta, se sparisco di nuovo mi verrebbe a cercare nel paradiso dei cavalieri solo per tirarmi dietro padelle, armatura e ogni tipologia esistente di arma contundente.
M: Anche questo è indice di affetto. L'amore si sviluppa sotto molti punti di vista fratellino e tu sei fortunato ad avere conosciuto anche questo lato.

Il maggiore posò fraternamente una mano sulla spalla del più giovane sorridendo placido; augurarsi e sperare il meglio per gli altri era la più alta forma di amore che qualcuno potesse provare e, da un cavaliere di Athena, era una dote rara, non di facile apprendimento, ma che arricchiva l'anima oltre ogni misura consentita.
Fu in quel momento che, nella lontananza del viottolo, comparve la figura di Marin, venuta quasi sicuramente a cercare Aioria il quale, dopo aver fatto cenno al fratello, corse verso la ragazza abbracciandola e scomparendo nella direzione opposta.

M (fortunato lui ahahahahha certamente è il più indicato tra i due ad avere una compagna fissa)

Un sospiro si levò dalle labbra del Sagittario, che andò con la mente per un attimo a qualche mese prima quando, così per caso, si era messo con altri cavalieri, a parlare di donne. Erano le classiche chiacchiere tra commilitoni, a chi piaceva la tipa timida, a chi quella più diretta... Quando avevano chiesto a lui la sola risposta che aveva saputo dare era stata "non ho un tipo ideale, ma il giorno che mi innamorerò sarà perchè avrò incontrato due occhi che mi racconteranno la più bella storia al mondo". Qualcuno ci aveva riso, qualcun altro, invece, aveva persino annuito accostandosi al suo pensiero. Fu proprio in quell'occasione che lo stesso Aioria, aveva sorriso guardando poco lontano la stessa Marin chiacchierare con altre sacerdotesse.
Nel ricordare quell'episodio si sedette sotto l'ombra di un albero per ritrovare uno sperato sollievo dalla calura del giorno, quasi assopendosi nella tranquillità del luogo.
A interrompere, seppur non bruscamente, l'istante fu un lontano e cristallino canto, che si levava nell'aria quasi pari al cinguettìo di un uccellino, dando l'impulso alle palpebre del cavaliere, che andarono a schiudersi mirando la direzione da cui giungeva il suono. Il sopraggiungere della voce, sempre più vicina, fu il sottofondo al muoversi di una figura di ragazza che con molta serenità deviò dal sentiero avvicinandosi alle sponde del laghetto, sporgendosi in avanti per rinfrescarsi il volto. Difficile non rimanere estasiati da quella figura atletica e slanciata, il cui viso era contornato da lunghi e mossi capelli ramati, che il sole a tratti schiariva a disegnare dei filamenti dorati nel loro insieme.

M: (chissà chi è, in pochi si avventurano in questi luoghi)

Pensò il cavaliere alzandosi per avvicinarsi alla giovane che continuava ad essere oggetto di studio, in primis per la tunica da caccia color beige che indossava, di chiara fattura greca e in secundis per la faretra e l'arco che portava sulla schiena.

M: Posso aiutarla, signorina?

Chiese cortesemente fermandosi a non troppi passi da lei che, sobbalzando lievemente si voltò verso di lui rivelando i contorni eleganti del suo viso, impreziositi da due iridi color blu zaffiro, sorpresi ma al contempo profondi e decisi.
La giovane fece un lieve inchino con la parte superiore del corpo prima di proferire parola.

D: Chiedo scusa, non pensavo ci fosse qualcuno qui.
M: In effetti sono in pochi a frequentare questi luoghi o ad avventurarsi senza conoscerli. Devo dedurre che tu non sia qui per caso o per un'escursione.
D: In effetti no... Sto cercando il Grande Tempio so che è in questa zona.
M: (non ha intenzioni ostili, devo dedurne che la sua presenza sia per un addestramento, la sua arma non mi lascia immaginare molto altro) Sì, devi proseguire per questa via, ma non potrai andare molto oltre senza palesare le tue intenzioni.
D: Ho una missiva firmata da Lady Kido. Devo iniziare l'addestramento come cadetto, ma non ho altre istruzioni... L'unica mia preoccupazione è che so per certo ci voglia qualcuno che mi conduca oltre le Dodici Case.

Micene sorrise annuendo.

M: Esatto, senza il permesso dei difensori dei Templi dello Zodiaco non è possibile andare su... per tua fortuna sono uno di essi e posso accompagnarti, abbiamo la medesima destinazione. Mi presento, sono Micene di Sagitter, Cavaliere che presiede alla Nona Casa.

La ragazza si bloccò sorpresa, inchinandosi di nuovo e questa volta più profondamente.

D: Chiedo scusa, sono imperdonabile a non aver riconosciuto uno dei Cavalieri più importanti e... ah scusa ti ho dato del tu, ehm... scusaTE. Mi chiamo Danae Mykonos...
M: non servono tutti questi formalismi, dammi pure del tu
D: Certamente, scusatemi... scusami...scusatemi... scusa scusa scusaaaaa

Il ragazzo continuò a sorridere, cercando di non scoppiare in una colossale risata; già altre volte gli erano capitate situazioni analoghe dove degli ignari discepoli e cadetti finivano costantemente per prostrarsi ai suoi piedi quasi dovessero fondersi col terreno.

M: Puoi alzarti, serena

La ragazza, quasi bordeau in volto, alzò lo sguardo su di lui annuendo e, stirando le labbra in un lieve sorriso iniziò a seguire la sua inaspettata guida

M: Quindi non ti hanno ancora detto a chi sarai affidata?
D:  A dire il vero no, so solo che in me si è palesata una energia... un cosmo latente, pertanto hanno ritenuto il caso che venissi addestrata per capirne qualcosa in più.
M: Capisco, la scelta è stata saggia. Un potere del genere, se non si sa gestire, può essere un grosso problema...
D: Sì, la mia famiglia è da sempre devota ad Athena, mio padre era un soldato proprio qui. Poi conobbe mia madre e... beh, ora sono io qui.

Un lieve sorriso del ragazzo, mentre la giovane si ammutoliva seguendolo con riverenza e rispetto, tenendo lo sguardo a mezz'aria e osservando come il paesaggio mutava, per palesarsi nel piazzale antistante le Dodici Case che, come poche volte, erano silenziose.

M: Oggi in molti sono in missione pertanto sarebbe stato un bel problema per te salire... ricordati sempre. Chiedi il permesso prima di entrare o, in alcuni casi, potresti non trovare la reale uscita.
D: Sì! Certo! Ehm...lo farò, promesso...

I gradini erano molti, forse davvero estenuanti per chi non era abituato o chi non si muoveva alla velocità della luce, tanto che verso la Nona Casa la ragazza iniziò a rallentare un poco, cercando di non risultare troppo fiacca.

M: possiamo fermarci se vuoi, non tutti riescono a salire allo stesso ritmo la prima volta. Alcuni ci si sono addestrati anni facendo su e giù...
D: Vi ringr...Ah scusa scusa,...volevo dire, ti ringrazio, ma se vado a questo passo dovrei arrivare senza problemi.

Un lieve cenno di assenso e ripresero la scalinata sino a giungere, infine, alle porte del Tredicesimo Tempio che li accolse nella sua frescura e nella sua eleganza.

D: (Wow! E' stupendo e.... solenne. Si  sente una insolita pace provenire da questo luogo, ancora più che in alcune delle Case che abbiamo passato)

Altri passi e, finalmente, la ragazza potè ammirare la sala delle udienze ove, seduta sullo scranno in marmo, sostava una ragazza giovane dai lunghi capelli viola e dal candido vestito, inframezzato da intarsi metallici in oro e che, nelle mani, stringeva uno scettro.
Entrambi si inginocchiarono a colei che, dopo poco, gli fece compostamente cenno di alzarsi.

A: Benvenuta al Grande Tempio... devi essere la recluta che attendevamo
D: Sì, Signora. I miei genitori mi hanno mandato appena ricevuto la missiva, spero di non averci messo troppo tempo
A: L'importante è che tu sia giunta non appena l'energia si è fatta viva. Qui avrai la conoscenza per gestirla e diventare quello che sei destinata ad essere
M: Milady...permettete?

Athena annuì.

M: Mi avete convocato per una missione?
A: Micene, tu sei uno dei più leali e propensi alle missioni. Ti ho chiesto molto in questo periodo di pace, affinché essa possa perpetrare per molti, molti anni. Ora desidero che tu possa aiutare questo Tempio a ritrovare tutti i suoi figli... pertanto ti affido questa ragazza. Addestrala e aiutala a gestire il suo potere.

Il ragazzo si mise sull'attenti.

M:Certamente, come Athena comanda.
A: Danae, come saprai la mia legge per molto tempo ha designato che le donne forgiate guerriere portassero una maschera a celarne il volto. E' un'usanza che sta cadendo in disuso, pertanto tua è la scelta di averla o meno... ma nel caso tu voglia perpetrare questa tradizione mi aspetto che tu sappia a cosa andrai incontro. Quell'ornamento dona due scelte a chi la indossa e due fati a chi vede le fattezze della portatrice.
D: Signora... chiedo umilmente di poter continuare a mostrare il mio volto. Questo non cambierà il rendimento e la fedeltà verso di Voi.
A: Ne sono sicura... Micene a te affido il resto.
M: Come desiderate...Danae, prego.

La ragazza seguì il cavaliere portando con sé il bagaglio che aveva e, assieme, iniziarono a scendere per le scale diretti verso la Nona Casa.

D: Quindi ora ti chiamerò Maestro?

Micene ridacchiò divertito.

M: In pubblico sì ahahahah tranquilla. Allora, per comodità verrai ospitata nella mia dimora, sarà più semplice per entrambi. Poi avviserò gli altri Cavalieri della tua presenza in modo che potrai salire e scendere senza dovermi per forza avere dietro.
D: Sei molto gentile... posso fare qualcosa per...cioè ripagare la mia permanenza?
M: Fin quando non sarai Saint vivrai con me, ma ci sono le attendenti che si occupano di pulire e del resto... Quindi non ti preoccupare di qualsiasi cosa abbia a che fare col casalingo, concentrati sul tuo compito qui.
D: Sì!

La Nona Casa, nella parte più interna, non era come lei si sarebbe aspettata. Seppur spartana sotto certi punti di vista, aveva molti confort moderni, comprese le prese elettriche. Le venne mostrata la stanza che era un vero tripudio di colori bianco e blu, un chiaro richiamo alla Grecia e decisamente rassicurante. Lì venne lasciata, a disfare il borsone e a rinfrescarsi mentre lui andava nel salone a controllare l'attendente che aveva appena terminato di preparare la cena e che, con un inchino, si sarebbe congedata di lì a poco.
Danae ricomparve poco dopo con un lieve sorriso.

M: Forza ceniamo, avrai fame
D: Un poco sì, il viaggio è stato lunghetto in effetti
M: Raccontami un po' come hai scoperto il tuo potere

Fece il ragazzo sedendosi con lei e iniziando a consumare la cena con tutta calma.

D: Guarda, non saprei con esattezza. Parto dal principio... mio padre dopo essersi sposato con mia madre, si è trasferito con lei nella città natale dei miei nonni materni, Corinto. Non mi hanno mai fatto mancare nulla e, anche se mamma voleva rendermi una ragazza a modo, ha comunque acconsentito che papò mi insegnasse un po' di combattimento base. Lui è molto bravo con l'arco e a  me ha sempre affascinato come arma. E' tutta la tranquillità che si respira, sai quando sei bel bosco e miri a una preda, ma non è solo quello. E' il muoversi silenziosamente ed entrare quasi in contatto con la natura stessa... mi ha quindi insegnato. Due settimane fa è successo che, nel mezzo di una battuta di caccia, un orso sia spuntato dal nulla e si sia avventato su di me e su mio padre. Non so... è come se, nella mia impotenza io abbia voluto oppormi a una morte certa e BUM...un'esplosione. Io sono svenuta e mi sono ritrovata nel letto...a quel punto mi è stato spiegato tutto. Papà ha riconosciuto in quell'energia il Cosmo, perchè molte volte aveva veduto i Saint usarlo. Ha scritto al Grande Tempio e gli è stata data come risposta la tempestiva richiesta che io venissi qui.
M: In molti lo esternano così la prima volta, soprattutto se non nascono in queste terre... Tranquilla, nulla di grave, ti insegnerò a gestirne il potere. Trovo quasi bizzarro l'insieme di coincidenze che si sono succedute in questo periodo e con oggi è l'apice decisamente.
D: In che senso?
M: Ti spiego. Dopo la nostra rinascita, dopo la guerra con Hades, Athena ha donato altre armature alla sua causa. Ora ve ne sono altre Dodici, in parte in argento e in parte con intarsi in oro, generate per essere una versione ridotta delle nostre. Trovo curioso come si sia risvegliata la tua energia e proprio tu sia stata affidata a me. Eh, i fili del fato che le Parche tessono sono quanto di più misterioso vi sia.
D: ...rinascita? Sei morto?

Micene annuì bonariamente.

M: Il destino di un Saint è proteggere Athena e la sua causa con la vita. La mia esistenza è di colei che brama la giustizia nel mondo e sì, sono morto  per questo...ma lo rifarei altre mille volte.

Il fuoco del paladino, era quella la fiamma che vibrava nelle iridi scure del Cavaliere d'Oro, la stessa che la ragazza stava osservando quasi con ammirazione e orgoglio, sia per essere al cospetto di un grande guerriero sia di essere stata scelta come sua allieva.
Un sorriso di lei e lui che ricambiò.

D: E', particolare sentire parlare qualcuno così.
M: Sentirai altri affermare la stessa cosa tranquilla ahahahahah
D: Da cosa inizieremo?
M: Dal tuo corpo

Danae arrossì di colpo mentre lui, resosi improvvisamente conto della frase uscita parecchio male mise letteralmente le mani avanti scuotendole.

M: Non intendevo...cioè scusa, non è il caso...cioè sei una bella ragazza ma non... ok sto zitto (che figura che ci ho fatto, questa è colpa di quei due scellerati di Milo e Death Mask)
D: No no no, scusa tu sono io che...cioè non volevo intendere che tu avresti, sì insomma...spiega pure io...io mangio ecco!

Fece lei iniziando a mangiare guardando la minestra nel suo piatto come se fosse stata la cosa più interessante al mondo.

M: Quello che volevo dire e scusami ancora, è che come hai constatato tu stessa, usando il potere di colpo sei svenuta. Questo è perchè il tuo fisico ancora non è pronto a usare il Cosmo, deve essere preparato. Pertanto dovremmo darti una rinforzata e poi inizieremo a lavorare su questo potere.
D: Va bene...
M: Finisci la cena e vai a riposare, domani inizieremo presto

Un cenno di assenso e la ragazza si incamminò verso la sua stanza, crollando sul letto a guardare il soffitto.

D: (che idiota che sono, per un attimo ho addirittura pensato che... Athena perdonami il pensiero poco casto che ho avuto. E' un bel ragazzo, ma non è per questo che sono qui. Ho un compito da assolvere e... la mia causa da perpetrare è l'addestramento)

Convinzioni, quelle della ragazza, che cercavano di assimilarsi al suo animo ma non dissimili da quelle che stavano passando per la testa di Micene, sdraiato nel suo letto nella stanza di fronte a quella di lei.

M: (un malinteso che abbiamo risolto mettendoci una bella pezza sopra. Dico io, ma si può? Forse è proprio vero che a furia di missioni e vita solitaria sto cominciando a invecchiare. Certo che.. è difficile perdersi in quegli occhi e in quel sorriso... Dannazione Micene, è tua allieva e devi addestrarla a quello che è destinata. Già, una nuova Saint... Finalmente vedremo il palesarsi di una nuova generazione in questi luoghi... sto parlando come un vecchio decrepito, tra un po' me ne andrò pure io a Goro Ho assieme a Doko o in Jamir con Sion a bere té verde e a discutere dei secoli che passano. Questo sì che è un quadro devastante ahahah)

Una risata interna quello del ragazzo che lo accompagnò tra le braccia di Morfeo negli stessi istanti della sua allieva.

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Angolo Autrice.

Il primo capitolo finalmente è stato revisionato! Spero sia di vostro gradimento ^^


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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo2 CAPITOLO 2

-    Ancora un giro di corsa e per oggi abbiamo finito –
-    …uff…meno male…non ce la facevo proprio più… -
Aiolos aveva portato Diana al campo di allenamento dove le aveva fatto svolgere diversi esercizi (flessioni, addominali, piegamenti e per finire la corsa)…avevano iniziato in mattinata ed, ormai era pomeriggio inoltrato
-    Terminato! –
-    Bene…hai una resistenza davvero notevole considerando che ti ho fatto fare così tanto! –
-    (ridendo) anche io ho i miei piccoli segreti! –
-    …uhm…ora sono curioso…. –
-    …lo sforzo fisico non mi è del tutto nuovo…ne ho fatto parecchio durante il mio addestramento da arciere…certo, non così duramente, ma comunque non era una passeggiata –
-    …a proposito di arco e frecce…visto che sei stata così brava, domani ci alleneremo un po’ nella mira… mi piacerebbe vedere quanto sei brava… -
-    Lo dovrei prendere come un complimento? –
-    …brava…ma mai quanto me –
-    (ridendo) ah, ma sentitelo!... ti dico che potrei batterti ad occhi chiusi… -
-    Attenta ragazzina…stai parlando con un Cavaliere d’oro che rappresenta l’arco e le frecce… -
-    …mi stai sfidando?...ragazzino? –
-    Sei tremenda!...uhm…vogliamo fare una scommessa? –
-    Ci sto…vediamo…se vinco io mi dai una giornata libera durante la quale sarai completamente ai miei ordini…-
-    E se vinco io sarai al mio servizio per un giorno intero! –
-    Andata…. Andiamo? Comincio ad avere un po’ di fame e… -
-    …e così è lei la ragazza che ti hanno affidato?...très jolie (in francese "molto carina)… -
-    Ah, Camus…si lei è… -
-    Piacere! Il mio nome è Diana! –
Il Cavaliere di Acquarius si era avvicinato alla ragazza e, chinandosi, le aveva fatto un perfetto baciamano, scatenando il rossore di lei e un pizzico di fastidio in Aiolos.
-    Non avevi detto di avere fame? –
-    Cosa? (arrossendo ancora di più mentre Camus si rialzava e la guardava) Ah, si certo! È stato un piacere conoscerti Cavaliere di Acquarius –
-    Anche per me, chérie ("cara")…ah Aiolos, quando puoi mi ridaresti quei libri che ti ho prestato?...potrei dartene degli altri…magari te li porto domani –
-    Ehm…si…a domani –
E così Aiolos e Diana si avviarono verso la nona casa.
- Perché sei così silenzioso? –
- Stavo pensando…. –
- Deve essere qualcosa di importante…e così è lui (riferendosi al Cavaliere che avevano incontrato al campo di allenamento) il francese di cui mi avevi parlato? –
- Sì…mi è parso che ti sia piaciuto molto…il suo saluto… -
- Beh…non è cosa di tutti i giorni che ti facciano un baciamano e ti parlino in francese…cos’è non sarai mica geloso? –
- Io?... e perché dovrei esserlo? –
- (sghignazzando)…. Andiamo che ho molta fame! –
Arrivati a destinazione consumarono la cena e si prepararono per andare a dormire…
“Ma cosa mi succede? In fondo lei non è la mia ragazza…ma mi ha dato un gran fastidio la confidenza che si è presa con Camus…uffa! La devo smettere di pensare a queste cose!” si diceva Aiolos mentre era sdraiato nel suo letto…



Verso mezzanotte Diana si svegliò…non se la sentiva più di dormire, aveva bisogno di fare una passeggiata e, senza pensarci, si vestì con una lunga veste di lino azzurra ed uscì dalla Nona casa, dirigendosi verso l’oasi verde, dove aveva incontrato per la prima volta Aiolos…

Il laghetto risplendeva alla luce della luna…sembrava un’immensa tavola argentata… l’aria era insolitamente calda per quell’ora…. La ragazza si avvicinò alle sponde del lago e, levandosi la veste si immerse in quell’acqua fresca per rilassarsi… “Ah, che meraviglia” pensava “Come si sta bene..:” e iniziò a cantare… era una melodia romantica ma anche malinconica, che risplendeva grazie alla sua voce cristallina….

Poco lontano, vicino ad un albero un giovane la stava osservando….si stava perdendo nell’ascolto di quella melodia e in quella pelle abbronzata che alla luce lunare sembrava quasi bianca…
Il ragazzo aveva i capelli e gli occhi blu… era francese….Camus dell’Acquario… non si avvicinò ma rimase a contemplare quella meraviglia, senza riuscire a staccarsene…il suo cuore continuava a battere un tempo diverso dal solito…più veloce, che gli procurava un inaspettato calore…

Lei ad un certo punto uscì dall’acqua e iniziò a rivestirsi…quando la sua attenzione si rivolse verso un cristallo di neve che giaceva accanto alla sua veste…non appena lo prese in mano si sciolse…
“Ma…? Neve?...” pensò alzando gli occhi al cielo “Eppure è tutto sereno…”… dopo poco si riavviò verso la scalinata, cominciando a risalire fino alla Nona casa… il tempio era avvolto nel buio, segno che il custode non si era accorto della sua assenza e, in effetti, egli era completamente addormentato… immerso nei suoi sogni…Diana si avviò verso la sua stanza dove si addormentò subito…

Intanto al lago, il cavaliere dell’Acquario stava pensando “Cosa mi è saltato in mente? Ho quasi rischiato di farmi scoprire…e per cosa, poi? Regalarle un cristallo?...che forse neanche saprà mai che sono stato io a donarglielo?”…e così si recò all’Undicesima Casa…che forse avesse trovato qualcuno in grado di scaldargli il cuore?...




Angolo Autrice
Questo capitolo è veramente orribile…forse si riscatta solo per la scena del lago…mi farò perdonare nei prossimi!
Ringrazio per la recensione Federica e Giorgia…. Per chi tifate ragazze? Per Acquarius o per Aiolos?

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 CAPITOLO 3

-    Forza dormigliona! –
-    Mmmm….ma che ore sono? –
-    Le sei e mezza di una mattina veramente fantastica! –
-    LE SEI E MEZZA??? –
-    Beh, che ti aspettavi? L’allenamento è una cosa seria!..forza giù dal letto…ho una scommessa da vincere! –
-    … Forza! Andiamo! –
-    … -
Diana con queste parole e lasciando Aiolos senza, uscì di corsa dal suo giacilio per volare in bagno a prepararsi e in cucina per sgranocchiare qualcosa per colazione… l’abbigliamento scelto fu un’armatura di cuoio e dei calzari dello stesso materiale…aveva scelto degli indumenti che utilizzava durante il suo praticantato da arciere. Afferrò l’arco e le frecce e si diresse verso l’ingresso della casa dove l’aspettava, già pronto e vestito molto simile a lei, il Cavaliere del Sagittario.
-    Allora…sei pronta ad essere la mia schiava per un giorno? –
-    (sorridendo in maniera maliziosa) Per quanto possa allettarmi la cosa, ti garantisco che sarai tu il mio schiavetto per un giorno! –
-    Lo vedremo…(scoppiando a ridere) non ci posso credere! –
-    (cominciando a scendere le scale con lui) cosa? –
-    Mi sta venendo in mente Milo…. Solo lui, in genere, tende ad essere così sfacciato e malizioso…(sempre ridendo)… potresti andarci veramente d’accordo! –
-    Ma chi è questo Milo?... aspetta, per caso è un altro cavaliere? –
-    Il Saint di Scorpio…la sua casa è quella che stiamo per attraversare…chissà se è dentro o se è in cerca di qualche ragazza da rimorchiare… -
-    Ah!...Abbiamo anche un Casanova al Grande Tempio? –
-    Guarda abbiamo un sacco di personalità differenti qui…molto dipende, ovviamente, dai nostri segno zodiacali di nascita… ma molto anche dai caratteri e dalle nostre passate infanzie ed esperienze… -
-    Posso curiosare? –
-    Uhm…(guardandosi in giro) sembra non sia in casa…come dici? Si, chiedi pure. –
-    Com’è il cavaliere del…. Toro? –
-    Un armadio a muro a quattro ante con una faccia che incute timore…non farti ingannare, però, in verità è bravissimo ed è difficile non andarci d’accordo. Si chiama Aldebaran ed è nato in Brasile-
-    Quello del Cancro? –
-    Si chiama Death Mask e fidati… chiunque ci abbia a che fare dice che è una persona che fa rabbrividire…è un buon cavaliere, ma la sua morale è…come dire…tutta particolare… -
-    Death Mask?...è il suo vero nome?... –
-    Ahahahaha!... No è il suo soprannome…solo Aphrodite, forse, sa come si chiama veramente…l’unica cosa che so è che il Saint del Cancro è nato in Italia.. –
-    Hai tirato in ballo un altro cavaliere? –
-    …si…Il Saint di Pesci, Aphrodite…te lo dico già ora…è un uomo. –
-    …perché dovrei dubitarne? –
-    Quando lo vedrai capirai… -
-    È veramente un bel nome…. Il nome della Dea della Bellezza… -
-    In effetti vista dal quel punto è così…lo definiscono il Cavaliere più bello del Grande Tempio… -
-    È greco?...sai il nome me lo fa pensare.. –
-    In verità è nato in Svezia… -
-    ….brrrr….ho già freddo… -
-    A chi vogliamo passare? –
-    Il Saint della Bilancia –
-    Dooko… non so se lo incontrerai…è spesso nel suo luogo di nascita, dove addestra il suo allievo…in Cina –
-    Il Cavaliere del Capricorno? –
-    Shura… -
-    Qualcosa non va? –
-    È difficile da spiegare…sai è da poco che ci siamo riappacificati…una brutta storia…-
-    Se non vuoi parlarne… -
-    Sono avvenimenti precedenti alla Guerra con Hades… risalgono a quando Lady Saori era in fasce…hai sentito parlare della “Notte degli Inganni”? –
-    Vagamente… so solo che era coinvolto il Grande Sacerdote… -
-    Si… per farla breve…il Grande Sacerdote attentò alla vita della bambina, egli si nascondeva dietro una maschera che celava il suo volto… Saga dei Gemelli…e… -
-    Aspetta un momento. Non sarà… -
-    Si è lo stesso che c’è adesso. È stato perdonato dalla Dea che gli ha concesso di essere il suo portavoce… ma adesso lui non è più il Saint di Gemini…al suo posto c’è Kanon, il suo fratello gemello… comunque quando cercò di uccidere Athena, Saga già da tempo non era più se stesso… il male era germogliato in lui, dando vita alla sua metà malvagia…Arles. Quella notte, fui io a riuscire ad impedirgli di assassinare la piccola…scappai con lei lontano da quel luogo che non era sicuro, ma venni fermato da Shura… lottammo, ma riuscì nell’intento di assestarmi un colpo mortale…sopravvissi solo fino a quando non potei affidare Saori a quello che divenne suo nonno…poi per me fu la fine…dopo la guerra con Hades, siamo stati riportati in vita…ho avuto una nuova possibilità e l’hanno avuta anche gli altri… -
-    … sei morto?... non riesco a crederci…quanti anni hai? –
-    Beh, quando persi la vita ne avevo appena 15…ora ne ho 20… e tu? –
-    Non si chiede l’età ad una signora…non lo sai? –
-    …prima o poi lo scoprirò! –
-    (ridendo)… tanto non li dimostro! –
A questo punto della conversazione erano arrivati al lago, dove Aiolos continuò a parlargli degli altri suoi compagni: Mur, Kanon e Saga, Aiolia, Shaka, Milo e Camus.
Si allenarono per diverse ore…Diana era veramente brava con l’arco…tanto abbastanza da vincere la scommessa….
-    Non ci credo…è la prima volta che qualcuno mi batte… -
-    Siiiiiiiii!!!!! Ho vinto…l’allieva ha superato il maestro…già al secondo giorno! –
-    Non credere che sia finita qui…..(facendosi serio) molte sono le cose che ti devo ancora insegnare… (sorridendo) ma per oggi direi che sono soddisfatto e come premio hai il resto della giornata libera… -
-    Guarda che domani sarai tutto mio!!! –
-    (arrossendo) ah, già… -
-    (imbarazzata) nel senso che farai tutto quello che ti dirò… -
-    Beh, visto che sei ufficialmente in ferie per il resto del pomeriggio… cosa vuoi fare prima di pranzo? –
-    (levandosi i vestiti e rimanendo in biancheria intima) Un bel tuffo! –
Mentre lei si buttava in acqua, Aiolos rimase per qualche secondo spiazzato… non si aspettava che si sarebbe levata tutti gli indumenti davanti a lui per poi gettarsi nel lago… e che visione! Non che non avesse mai visto una ragazza in costume… ma lei in biancheria intima, seppur sportiva, era stupenda… e poi in acqua, dove si era sciolta i capelli…. Ora le aderivano addosso, come i due pezzi che portava, facendo risaltare le sue forme…dando praticamente niente da immaginare a chi la vedeva…
-    Hai intenzione di rimanere lì ancora a lungo?... se aspetti ancora un po’, potremmo trovare un nido di mosche dentro la tua bocca… -
-    Eh? Come? Cosa?.... arrivo! –
Anche lui si tuffò in acqua dopo essersi levato gli indumenti di cuoio, rimanendo in boxer… per fortuna neri!
Rimasero a giocare in acqua per un bel po’…solo lo stomaco di Diana li avvisò che era ora di pranzo, così uscirono e tornarono alla Nona Casa… dato che erano ancora semi bagnati, entrambi avevano evitato di bagnare ulteriormente il cuoio non indossando la parte superiore delle loro armature…lui era rimasto a petto nudo e lei con indosso il reggiseno sportivo… l’imbarazzo era passato già da un po’…almeno tra loro due, perché quando Diana entrò nel salotto trovò sul divano Camus, intento a leggere.
Il Saint dell’Acquario si accorse della sua presenza e alzò gli occhi… “…wow…” fu il suo unico pensiero, ma non ebbe il tempo di dire niente che lei, rossa come un peperone fuggì a razzo verso il bagno…
-    Ma che… -
-    Lascia stare, Camus… un po’ di imbarazzo è normale….(ridendo) ma giuro che è la priam volta che ti vedo con la bocca spalancata! –
-    … è molto bella… -
-    (facendosi serio) Ci stai facendo un pensierino…per caso?... –
-    …. (fissandolo negli occhi) e tu? –
-    Anche se fosse? Non c’è niente di male… -
-    …lo sai che siamo amici… -
-    … ma sembra che ora siamo anche rivali… -
-    Sarà lei a scegliere… ma non intendo farmi da parte fino ad allora… -
-    Allora…che ci fai qui di bello? – li interruppe Diana
-    Aspettavo te, chèrie… ti ho portato una cosa che forse ti farà piacere… -
-    Davvero? –
-    Beh, portato non è proprio il termine giusto…diciamo che sono qui per inoltrarti un invito… -
-    … e per dove? –
-    La biblioteca che si trova nell’Undicesima Casa…ho saputo che ti piace la letteratura…se ti va, sarai una gradita ospite… il quando sceglilo tu…-
-    Domani? –
-    (sorridendo)… volentieri…ma pensavo fossi ad allenarti con il tuo maestro… -
-    Diciamo che domani Diana ha il giorno libero… ho perso una scommessa… -
-    Facciamo domani pomeriggio, Camus? –
-    Ma certo…(facendole il baciamano) à bientôt – e con questo si avviò verso la sua casa.
“Forse è meglio se ti dai una mossa, caro Aiolos” si diceva il Cavaliere del Sagittario “Devi fare qualcosa…se ci tieni a lei…. Ma davvero ci tengo così tanto?”
Questi furono i suoi ultimi pensieri di quel pomeriggio… l’indecisione su cosa fare e su cosa provasse per lei… ma solo il tempo, a volte, chiarisce i sentimenti…



Angolo Autrice… spero che almeno questo capitolo sia migliore del precedente…aspetto recensioni e ringrazio le ragazze che hanno contribuito a quelle precedenti!!!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4 CAPITOLO 4

Quel pomeriggio Diana scelse di mantenersi leggera per il caldo, indossando un vestito di lino bianco che le arrivava quasi al ginocchio abbinandolo a delle infradito bianche anch’esse…il tutto per esaltare la sua pelle abbronzata….
Intorno alle tre e mezza si avviò per le scale per arrivare all’Undicesima casa…stava uscendo dalla Nona quando sentì un brivido di freddo attraversarle la schiena… si girò e si trovò dinanzi al Cavaliere dell’Acquario, in abbigliamento piuttosto…comodo: un paio di jeans azzurri ed una camicetta nera, aperta sul petto….”Come se già non intravedessi tutti i suoi pettorali” pensò lei.
-    Stavo giusto salendo… -
-    Buon pomeriggio, cherie…. Ho pensato di venire io per risparmiarti le scale…. – la interruppe sfiorandole la guancia con due dita
-    Ehm… come? –
-    Non lo sapevi? Noi Saints abbiamo il dono della velocità… saremo su in un baleno –
Senza neanche lasciarle il tempo di assimilare la parola velocità, la strinse a sé e la portò alla sua Casa…
-    Mamma mia! Non immaginavo poteste spostarvi a questa maniera….ma la prossima volta dammi il tempo di prepararmi! –
-    (sorridendo) ogni tuo desiderio è un ordine…prego entra pure –
La casa di Camus era un trionfo dei colori bianco, blu e azzurro…. L’aria era gelida, ma quel pomeriggio era considerata fresca visto il caldo di Atene…. La biblioteca, che faceva anche da salotto e da sala lettura, aveva le libreria di legno chiaro, mentre il divano era di un colore pastello che si avvicinava al bianco…
-    Caspita quanti libri! –
-    Beh, da quando siamo in pace, dobbiamo trovare il modo di passare il tempo…. Io ho trovato un espediente nella lettura… (sedendosi sul divano, seguito da lei)… perché non mi racconti qualcosa di te? –
-    …non c’è molto da dire… -
-    Anche poco andrà bene… -
-    Vediamo… ho 19 anni… sono nata vicino a Sparta.... ma la mia famiglia mi ha fatto crescere a Corinto….sono rimasta con loro solo fino al compimento dei 9 anni…poi sono ritornata a Sparta dove sono diventata un arciere… quando ho compiuto i miei 19 anni il mio maestro mi disse che mi avrebbe mandato ad allenarmi da uno degli arcieri più bravi di Grecia…. Si riferiva al cavaliere del Sagittario –
-    Un’intera vita dedicata all’arte del combattimento… non ti hanno riservato un destino che di solito seguono le giovani donne… -
-    Ma è quello che ho scelto… (sorridendo) e tu? Non mi racconti niente di te? –
-    E cosa vorresti sapere? –
-    Tutto! –
-    (mostrando un vago sorriso malizioso) vediamo… ho 20 anni…sono nato il 7 febbraio in una cittadina francese e mi sono addestrato in Siberia… quando divenni cavaliere d’oro mi soprannominarono il “Maestro delle Energie Fredde”… -
-    Siberia? Brrrrr…. Chissà che freddo… -
-    All’inizio la pensavo come te…poi ci ho fatto l’abitudine, fino a che lo stesso ghiaccio non è diventato parte di me…. anche grazie all’armatura che indosso… -
-    Non rimpiangi niente? Di non avere avuto in mano la tua vita? Di viverla come un ragazzo normale? –
-    (abbozzando un sorriso) no…anche per me è stata una libera scelta…ma non nascondo che ci sono aspetti che mi mancano di una vita che tu definisci “normale”… -
-    Tipo? –
-    Beh…. Le relazioni con le persone…. Noi cavalieri siamo piuttosto “limitati” in quello… non abbiamo la facoltà di avere affetti al di fuori del nostro mondo… e se le abbiamo sono cose a breve termine… -
-    … in un certo senso è quello che anche a me manca… -
-    … nessun ragazzo che ti aspetta? –
-    Non ho mai avuto tempo per quello…il mio addestramento mi ha preso tutta l’adolescenza… ma non ho mai incontrato nessuno che abbia suscitato il mio interesse…-
-    … e come dovrebbe essere questa fantomatica persona per avere le tue attenzioni? –
-    … in sostanza dovrebbe essere qualcuno che sappia ascoltarmi, che sappia proteggermi… che mi faccia battere il cuore ogni volta che lo vedo…. L’uomo perfetto….(sorridendo) il sogno irrealizzabile di ogni ragazza… -
-    Beh… uno può sempre lavorare su se stesso…ma la perfezione non è di questo mondo… ma quando hai parlato dell’ascoltare e del proteggere…sembra quasi che tu ti riferissi a Aiolos… -
-    Geloso? –
-    (ridendo) e perché mai dovrei essere geloso?... non ne ho motivi…o dovrei? –
-    Dovresti? –
-    Lo sai che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda? –
-    Scusa… -
Camus si avvicinò a lei alzandole il mento con due dita in modo da far incontrare i loro occhi…
-    Non scusarti… ma credo che chiunque abbia il piacere di starti accanto sarebbe geloso di te… -
-    (arrossendo vistosamente)… ehm…. Forse è il caso che vada… è già passato un po’ di tempo… -
-    (sorridendole)… chissà da dove viene tutta questa fretta… d’accordo… ti inoltro un invito…ogni volta che vorrai stare in pace o anche solo leggere, sentiti libera di venire qui… i miei libri sono a tua disposizione…. –
-    Posso prenderne uno? –
-    Ma certo…se vuoi te ne consiglio uno… -
-    Uhm…(posando un dito sul mento in una posa pensierosa) mi piacerebbe un classico… ce n’è uno che ho sempre voluto leggere ma non ho mai avuto il piacere ne il tempo di farlo… Romeo e Giulietta … -
-    (alzandosi per cercare il libro) un classico… ma è veramente bello…una storia d’amore senza tempo… (porgendole il libro) Ecco qua.. –
-    Grazie…allora vado… e grazie ancora per il tempo che mi hai dedicato… -
-    (fermandola afferrandola per un braccio) aspetta…ti voglio dare una cosa… -
E dicendo così le posò sul palmo della mano un cristallo di ghiaccio come quello che le aveva donato segretamente quella notte al lago.
- Ma questo l’ho già… -
- Visto…lo so…. Te ne lasciai uno l’altra sera… -
- Ma perché? –
- Un cristallo bello…come bella sei tu…. A presto, cheriè –
E se ne andò…lasciandole un lieve bacio sulle labbra…
Mentre lei si riprendeva, qualcuno sulla scalinata aveva notato tutto…. E aveva paura di essere arrivato troppo tardi… “Ecco…ora ho definitivamente perso l’occasione” pensò Aiolos… ma all’improvviso vedendola scendere, decise che non si sarebbe arreso… perché voleva donare il suo cuore e tutto se stesso a quella creatura…
-    Ciao! –
-    Oh, Aiolos…. Che ci fai da queste parti? –
-    Ti stavo venendo a prendere… e poi sono ancora tuo schiavo fino alla mezzanotte… quindi dimmi cosa vuoi fare e sarò ben lieto di accontentarti… -
-    (sorridendo) andiamo al lago?...ho bisogno di rilassarmi –
-    D’accordo…ma usiamo la mia velocità sennò ci metteremo una vita! –
La strinse abbracciandola e respirando il suo profumo di orchidea, la portò sulle sponde di quel lago…






E cosa accadrà al lago?
Alla prossima… voi recensite e giuro che mi darò una mossa con il prossimo capitolo…e scusate il ritardo…. CIAO!!! J

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

CAPITOLO 5

 

Entrambi si sedettero sulle sponde del lago ad ammirarlo…il silenzio che c’era tra di loro era talmente sacro che nessuno osava interromperlo…. Almeno fino a che Aiolos non prese l’iniziativa…

-     Hai passato un bel pomeriggio? –

-     Si sono stata davvero bene…. Il tuo amico, Camus, è veramente gentile… -

-     … si….è davvero una brava persona….(immergendosi nei suoi pensieri)…. Che avete fatto di bello? –

-     …niente di che….parlato perlopiù…. Voleva sapere di più su di me…. la mia età, da dove vengo…cose così… -

-     Anche io posso sapere qualcosa? –

-     Beh sai già quasi tutto, avendo parlato con Lady Saori riguardo al mio addestramento…. –

-     Secondo me una persona non si finisce mai di conoscere…. –

-     Potrei anche io avere questa curiosità verso di te… -

-     Sono un libro aperto per te….ma la mia domanda è molto personale…. –

-     Potrei anche concederti di farmela… -

-     Ti piace? –

-     ???? Cosa? Chi? –

-     (alzando un sopracciglio) sai bene di chi parlo…. –

-     A dire il vero no… -

-     Camus…. Vi ho visti…o meglio ho visto che vi siete baciati… -

-     Non credo siano affari tuoi! (alzandosi di scatto) è veramente un affare personale e non so con che diritto te ne immischi! –

-     … (alzando la voce) sono sempre il tuo maestro….vorrei evitare ogni distrazione per il tuo addestramento!!! –

-     …. È davvero questo il motivo o ti dà fastidio il mio interessarmi ad altre persone? –

-     Questo non…. –

-     Ehi fratellino! –

-     (voltandosi) oh, Aioria…. –

-     (squadrando la ragazza)… tu devi essere l’allieva di mio fratello! Io sono Aioria del Leone! –

-     (sorridendo) piacere mio! Io sono Diana. –

-     Cosa sei venuto a fare qui….gattino? –

-     Dai Aiolos (arrossendo) già ci si mette Marin!....comunque domani sera è la serata “Festa”! Siamo tutti invitati da Aldebaran!.... ormai la sua casa è ufficialmente il salone delle feste del Grande Tempio! Naturalmente l’invito è esteso anche a te…. –

-     Grazie Aioria! Ci sarò…e poi non mi voglio perdere l’occasione di conoscere tutti i cavalieri d’oro…Aiolos me ne ha parlato, ma non è mai come vedere le persone in carne e ossa! –

-     Perfetto!...e tu verrai? –

-     Si non mancherò…(guardando la ragazza)… -

-     A domani sera allora…(allontanandosi) –

-     Io vado a casa ciao… - disse velocemente Diana tornando alla Nona Casa…

 

 

Casa del Toro – la sera successiva

 

-     Allora raccontaci tutto! Aioria ha detto che è uno schianto! – disse Milo

Aiolos sospirò…era stato placcato da Milo, Kanon, Saga, Cancer, Shura e Aphrodite appena arrivato ed era stato un susseguirsi di domande sulla sua allieva che aveva scatenato la curiosità di tutto il Grande Tempio…e se da lontano anche Shaka e Mu sembravano interessati, la cosa era comica…

-     Ma che vi devo dire…la vedrete appena arriverà… -

In quel momento entrò Camus che visto lo scompiglio del gruppo si avvicinò interessato

-     Che succede? –

-     Il nostro Aiolos fa il prezioso! – disse sghignazzando Milo seguito dai cenni di assenso di Cancer e Shura – non ci vuole dire niente sulla ragazza che sta a casa sua….

-     …(guardando il cavaliere di Acquarius) fatevelo dire da lui…in fondo ci ha passato insieme il pomeriggio di ieri… -

-     ??? e come mai non ne sapevo niente? In fondo sono il tuo migliore amico… -

-     … ?-

In quel momento tutti si voltarono nella direzione degli sguardi di Camus e di Aiolos…per ammirare la donna che era appena entrata…

Indossava una gonna asimmetrica bianca, un top anch’esso bianco e per completare dei sandali alla schiava sempre bianchi…il colore risaltava molto l’abbronzatura….sulla parte superiore del braccio portava un bracciale che faceva una spirale argentea a forma di serpente… il viso era leggermente truccato, ma l’eyeliner bianco contornava perfettamente i suoi occhi blu…i capelli ondulati erano lasciati sciolti sulle spalle…

Fu Saga a sciogliere l’atmosfera insieme ad Aldebaran, andando incontro alla ragazza per presentarsi….

Lei sembrava a suo agio anche se in mezzo a persone che non conosceva… ma in quel momento Aiolos e Camus pensavano di non aver visto niente di più bello in vita loro…

-     Cavoli che schianto!... adesso capisco perché ce la tenevi nascosta….o perché la tenevi nascosta a Milo! – esclamò Shura

Fu Camus, ad un certo punto, ad andare incontro a Diana facendole un baciamano e stringendola lievemente a sé per intimarle di seguirlo… sulla veranda della Seconda Casa…

-     Sei bellissima stasera…. Mi piacerebbe pensare che tu l’abbia fatto per me…(sorridendo) –

-     … beh, potrei sempre farci un pensierino… ma un po’ sono stata a disagio…mi sentivo un po’ osservata… -

-     Ma cherie… tu non puoi passare inosservata…. Hai fatto girare alla testa a più di una persona qui…. –

-     … anche a te? –

-     (sfoderando un lieve sorriso malizioso)…forse… ma se permetti, mi vorrei impegnare a farla girare a te… -

-     … e se l’avessi già fatto? – chiese ammirando il completo scuro del ragazzo, il quale portava sempre la camicia sbottonata sul petto

-     Allora ne sarei veramente lusingato… -

-     È pronto! – giunse una voce tonante da dentro la casa

-     È meglio non farli attendere… - e così dicendo Diana si voltò per tornare dentro, ma un polso la bloccò facendola girare

-     Aspetta…prima voglio darti una cosa….-

Lei non si mosse…e lui non ci mise molto ad avvicinare il suo viso al suo per poterla baciare….ma quel bacio non fu come quello del giorno prima…fu più intenso…e quest’intensità cresceva sempre di più…fino a che non fu sciolto per la mancanza d’aria di entrambi….si guardarono e rientrarono….ma come il giorno prima qualcuno aveva assistito alla scena….sì, era Aiolos…ma stavolta c’era una seconda persona che aveva visto il bacio e la sofferenza…il fratello minore Aioria….

 

 

 

….uhm….CHE SCHIFO DI CAPITOLO!!!!

Vabbè, come al solito vi dico che cercherò di rimediare a questa schifezza!!! Ringrazio tutti quelli che leggono e ringrazio wirda della sua recensione, augurandomi di leggere la sua prossima!!!

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6 CAPITOLO 6

Il resto della serata passò allegramente, tra risate e balli… il culmine lo si raggiunse quando il Cavaliere del Toro e quello dello Scorpione decisero di salire sul tavolo e improvvisare una danza che era a metà tra il can-can e una danza latino americana….
Diana e Acquarius non si persero di vista neanche per un istante…mentre da un angolo della sala Aiolos guardava la scena, senza proferire una parola… fino a che non gli si avvicinò il fratello
-    Perché non glielo dici? –
-    Non di cosa tu stia parlando… -
-    Lo sai a chi mi riferisco…(indicando con un cenno della testa la ragazza), perché non le riveli i tuoi sentimenti? –
-    Non c’è niente da dire, fratellino…io sono il suo maestro e lei la mia allieva… questo è l’unico legame che ci lega… -
-    Ma a chi vuoi darla a bere? Si vede lontano un chilometro che ti dà fastidio la presenza di un altro ragazzo vicino a lei… -
-    … non mi tocca la cosa… per me può fare quello che vuole, ma essendo sotto la mia tutela, voglio comunque controllare… -
-    (sospirando) lasciamo perdere, sei più cocciuto di un mulo! –
-    Sarà un dote di famiglia… -
-    Che succede ragazzi? – domandò una ragazza dai capelli rossi e con il volto coperto da una maschera
-    Ciao Marin… - la salutò il Cavaliere di Sagitter
-    Ehi tesoro!...ti ho già detto che sei stupenda stasera? –
-    Almeno sette volte… che succede Aiolos? Hai una faccia… -
-    Guarda, la sua faccia ha a che fare con la bella ragazza che è seduta accanto a Camus… -
-    La tua allieva?... –
-    … il mio fratellino ha frainteso tutto… -
-    Io, invece, credo di no… il tuo sguardo è abbastanza eloquente… non credo che Aiolia abbia sbagliato…al contrario di te… -
-    Cosa vorresti dire? –
-    Se ci tieni a lei dovrai batterti per averla… -
-    Forse non ci tengo così tanto… -
-    Andiamo tesoro (prendendo per un braccio e trascinando via il Cavaliere del Leone).. e comunque io credo che ti stia molto a cuore…. –

Pensò…continuò a pensare alle parole di Marin cercando di convincersi che lei aveva torto…ma più scacciava Diana dalla testa, più essa tornava prepotentemente nei suoi pensieri… ma dall’altro lato si chiedeva cosa mai avrebbe potuto fare contro Camus…in fondo sembravano stare bene insieme….


Scalinata del Grande Tempio – Notte Inoltrata

-    Ti sei divertita stasera? –
-    Molto… devo dire che sapete come animare una festa… Milo era veramente incontenibile! –
-    … fa parte del suo carattere…. –
-    Davvero è il tuo migliore amico? Sembrate così diversi… -
-    Due diversi che si comprendono… ma è davvero l’unica persona che mi riesce a capire al volo…. –
-    Anche io e te siamo diversi… -
-    (avvicinandosi al suo orecchio) non si dice, forse, che gli opposti si attraggono? –
-    Anche questo è vero… -
-    … -
-    … -
-    … -
-    … è veramente tardi… -
-    Stanca? –
-    Un po’…. E domani dovrò alzarmi presto per l’allenamento… -
-    Allora ti porterò io…. –
Utilizzò il teletrasporto, arrivando davanti alla Nona Casa.
-    Ti ringrazio…mi sto quasi abituando a questo mezzo di trasporto… -
-    Ogni tuo desiderio è un ordine… (baciandola con passione) bonne nuite ma chere
-    Buona notte….(ricambiando il bacio) –

Entrata in casa si diresse verso la sua stanza passando davanti a quella di Aiolos… ma la luce però era ancora accesa e lei bussò per augurare una buona notte anche a lui….sperando di poter chiarire il litigio che c’era stato… ma lui, nonostante l’illuminazione, era steso sul letto e dormiva….Diana si avvicinò e tirò su il lenzuolo fino a coprire il corpo scolpito (e in boxer) del ragazzo, poggiando un bacio sulla sua fronte…. Per poi tornare in camera sua per dormire, attendendo il momento giusto per chiarirsi con lui…forse durante l’allenamento del mattino seguente…


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x wirda: grazie per le tue recensioni.... mi accingo, intanto, ad impostare il prossimo capitolo...ma non so ancora cosa farò accadere ^_^

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7 CAPITOLO 7

Quella mattina Diana si svegliò presto, si fece una doccia e si avviò verso la cucina dove trovò seduto al tavolo Aiolos.

-    Buongiorno…dormito bene? –
-    Sì grazie… cosa prevede l’allenamento di oggi? –
-    Niente di speciale, ma vorrei procedere con degli esercizi di ginnastica per, poi, passare a qualche bersaglio…magari oggi potremmo vedere come te la cavi con i bersagli in movimento… -
-    …va bene…. Possiamo parlare un attimo? –
-    E di cosa?... non hai nessun obbligo verso di me… se hai deciso di frequentare una persona, io non sono nessuno per metterti i bastoni tra le ruote… non ti preoccupare… -
-    Ma vorrei dirti che mi dispiace… non avrei dovuto tenerti nascosto il mio interesse per Camus… -
-    (sorridendo) non ti scusare…. È tutto passato… ora però muoviti fannullona, non vorrei doverti trascinare sino al campo… -
-    Ahahhah, spiritoso… arriverei comunque prima di te…. –
-    Bambina…ti posso ricordare che io mi muovo alla velocità della luce? –
-    Bambina a chi? – e iniziò a rincorrerlo mentre lui si dirigeva a gambe levate verso l’uscita della Nona Casa….
-    Preso! –
-    Andiamo ad allenarci…ne hai di cose da imparare!.... –
-    Certo non a correre veloci! –
-    Se ti prendo…. –

Campo di allenamento – Mezzogiorno

-    Uff… che fatica! –
-    Ed è solo l’inizio… oggi ti aspetto un bel po’ di tiro con l’arco…te l’ho già preannunciato… utilizzeremo dei bersagli mobili… -
-    Che tipo di bersagli? –
-    Oh… è una sorpresa…contavo di utilizzare quelli standard ( dei paletti di legno che all’occorrenza tramite delle leve si possono muovere), ma tu sei già ad un ottimo livello di preparazione, quindi utilizzeremo dei bersagli…speciali… forza andiamo a pranzare che ci aspetta un pomeriggio di fuoco… -
Mentre risalivano la scalinata, incontrarono presso la Casa dei Gemelli Kanon, Death Mask, Shura e Milo, impegnati in una fitta conversazione su qualcosa di non meglio definito…
-    ehi, ragazzi! Che fate di bello? –
-    Niente di speciale Aiolos… ma come sta questa bellezza? –
-    Vivendo con lui temo che abbia bisogno di divertirsi…. – sghignazzò Shura
-    A dire il vero vivere con lui è piacevole… - disse Diana sorridendo
-    Davvero? – chiesero i quattro in coro e continuando a guardare Aiolos sornioni
-    La volete piantare? – si esasperò il Cavaliere del Sagittario – non sarò il meglio che c’è al mondo…. (guardando Diana) ma cerca di accontentarti – e si mise a ridere
-    Allora, visto che non sei il meglio che ne dici di andare a casa e di cucinare qualcosa? Ho una fame… -
-    Direi che hai trovato pane per i tuoi denti, caro mio! – affermò Milo
-    Uff…. andiamo Diana –
-    D’accordo… ciao ragazzi –

Mentre i due arcieri proseguivano la scalinata i quattro cavalieri continuarono i loro discorsi…a parte Milo che stava pensando al motivo per cui la ragazza, che vedeva tanto in sintonia con Aiolos, uscisse con Camus…non che lui fosse male, ma erano diversi…forse troppo… “Sarà meglio che non metta troppo il becco negli affari altrui” pensò Milo “Peccato però che sia parte del mio carattere impicciarmi”.

Campo di allenamento - Pomeriggio

-    Allora, iniziamo? –
-    Ma maestro…dove sono i bersagli? –
-    Eccoci – esclamarono in coro tre voci
Ebbene, per la gioia di Diana, queste voci appartenevano ad Aldebaran, Aioria e Mu, i quali le spiegarono che sarebbero stati loro gli elementi a cui mirare durante l’allenamento
-    Ora ti spiego – fece Aiolos pazientemente – un bersaglio standard ha dei limiti enormi di velocità durante il movimento…. Ma se scegliamo tre cavalieri d’oro la cosa cambia notevolmente, in primo luogo perché sono persone dotate di intelligenza e quindi cercheranno sempre di schivare le tue frecce, in secondo luogo la nostra velocità arriva ad essere quella della luce e quindi la difficoltà aumenta…ed aumenta ancora con Mu, che è in grado di usare il teletrasporto… tutto chiaro? –
-    Si… quante volte li devo colpire? –
-    Beh…direi che per oggi potremmo limitarci a vedere se riesci a colpirne uno…ti assicuro che non è semplice…iniziamo! –

E così passò il pomeriggio… la difficoltà era notevole, al punto che la ragazza non riuscì a colpire neanche un cavaliere, ma solo a “quasi” sfiorare Aioria… al termine della giornata tornarono alla Nona Casa, con lei stremata…una volta entrati lei si fece una doccia e si sedette sul divano leggendo il libro prestatole da Camus… fino a che non si addormentò…
- La cena è pronta! – annunciò Aiolos avvicinandosi al divano – Mi s…. ah…sta dormendo…. –
Decise di lasciarla dormire e di cenare, ma lasciò da parte un po’ della cena, nel caso si fosse svegliata… ma niente. La stanchezza era tale che quando finì di mangiare lei era ancora lì sul divano. Allora la prese in braccio e la portò a letto dove l’adagiò lentamente in modo da non destarla…ciò che non aveva previsto fu il movimento improvviso della ragazza che si agrappò al suo braccio facendolo cadere sul letto al suo fianco… “e ora come faccio ad alzarmi?” pensò Aiolos mentre si rassegnava al fatto che o dormiva lì o la svegliava… alla fine si mise in una posizione più comoda e, stringendola un po’ di più a sé si addormentò inebriandosi con profumo d’orchidea della pelle della donna…




Ringrazio quelli che leggono…e che NON recensiscono grrrr vi strozzerei!!! (scherzo)

X wirda… e ora vediamo che succede al risveglio!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8 CAPITOLO 8

Nona Casa – Mattina

Diana si svegliò per un fascio di luce che rischiarava il suo volto. Percepiva un insolito calore provenire dal suo fianco e quasi sobbalzò quando accanto a lei, con un braccio a trattenerla, vide Aiolos profondamente addormentato… tentò piano di alzarsi per potersi sbrogliare da quella situazione equivoca, ma al primo accenno di movimento lui si svegliò.
-    Buongiorno… dormito bene? –
-    Scusa Aiolos… ma per quale recondita ragione sei nel mio letto? –
-    Ieri ti sei addormentata sul divano e ti ho portato qui in braccio… il problema è che hai fatto un movimento che mi ha impedito di andarmene… o perlomeno se me ne fossi andato avrei rischiato di svegliarti… mi dispiace se la cosa ti ha creato imbarazzo… -
-    No…. Figurati… ma facciamo finta che non sia stato niente ok? –
-    Certo – rispose lui mentre tra sé cercava di estendere al massimo le sensazioni provate ad averla accanto per tutta la notte
-    Andiamo ad allenarci? –
-    Oggi purtroppo no… Lady Isabel mi ha convocato per affidarmi una missione quindi sarai seguita da qualcun altro… te lo farò sapere tra un’ora… ma se ti va puoi comunque avviarti al campo per iniziare… -
-    A dopo allora –

Campo di allenamento – Mattina inoltrata

Diana si stava allenando con dei bersagli quando sopraggiunse Aiolos scuro in volto. Non appena lo vide gli andò incontro.
-    Cosa è successo? –
-    Dobbiamo parlare… - le disse prendendola da parte e sedendosi con lei su una roccia – A quanto pare non ci vedremo per molto tempo… la missione che mi è stata affidata mi porterà lontano da Atene per mesi… forse anche un anno… a quanto pare dobbiamo eliminare dei focolai di dissidenti che stanno tramando alle spalle di Atena… partirò tra un’ora insieme a Shaka e a DeathMask… -
-    … così tanto… -
-    Credo di lasciarti in buone mani… il tuo allenamento sarà seguito da Camus… si occuperà lui di te…e fra tutti credo sia il più indicato… -
-    Ti rivedrò? –
-    (sorridendo)… tranquilla… ho intenzione di tornare presto per farti diventare uno dei migliori arcieri di Grecia… è una cosa che non mi perderei mai… (abbracciandola) stammi bene… e se vuoi continua a considerare la Nona Casa come se fosse tua… -
La ragazza lo vide allontanarsi mentre dentro di sé una sensazione di vuoto si faceva largo… come se una parte di sé le fosse stata staccata…

Ingresso del Grande Tempio
-    Sei pronto a partire, fratellone? –
-    Sì Aioria… credo sia ora… -
-    Lo sai che la lontananza non farà che avvicinarla a Camus? –
-    Io tengo a lei… e so che con lui sta bene e a me questo basta…. Questa missione mi aiuterà a dimenticarla… a fare in modo che io possa di nuovo considerarla come una mia allieva… -
-    Rispetterò la tua decisione… anche se non la condivido… stammi bene fratello… torna presto… -
-    Tornerò presto… non sia mai che io mi perda gli sviluppi… ho come lì impressione che Marin non rimarrà la tua compagna a vita… tra un po’ te la sposerai! (ridendo) e mi sa che non manchi troppo tempo! –

Nona Casa – Sera
Diana sedeva sulle scale della Casa guardando le stelle mentre i suoi pensieri andavano al Maestro.
-    Va tutto bene? – le chiese Acquarius abbracciandola
-    È solo che sono preoccupata… così tanto tempo e chissà dove… -
-    È un Cavaliere d’Oro… andrà tutto bene… stai tranquilla.. –
-    (girandosi e affondando la testa nel petto del ragazzo).. grazie… -
-    Per te questo e altro… volevo chiederti se avevi bisogno di qualcosa… come vuoi sistemarti per il futuro? –
-    Ho pensato di continuare ad alloggiare qui… se per te non è un problema… -
-    Come desideri… ti avrei proposto di venire da me… -
-    (sorridendo).. non corriamo troppo… potresti stufarti subito di me se mi avessi sempre vicino!... –
-    (ridendo) hai ragione! Certe volte sei proprio insopportabile! –
-    (rincorrendolo) Ma come ti permetti? Se ti prendo non la passi liscia! –
-    (prendendola tra le braccia)… sei la donna più insopportabile ma anche più meravigliosa che esista –
-    (baciandolo)… grazie…. –

Da quella sera iniziò il periodo più bello della loro storia… di giorno si allenavano e il tempo libero lo passavano insieme… col tempo lei prese a passare sempre più tempo alla casa di Camus… mentre nel mondo il cavaliere di Sagitter  si occupava della sua missione cercando di dimenticare il suo amore per la sua allieva…


X wirda: Scusa il ritardo ma non ho mai tempo per fare nulla (UFFA!!!!)^_^
Comunque questo è un capitolo che taglia le due parti della storia… all’inizio avrei voluto farne una fino a qui e poi pubblicare il seguito, ma poi ho deciso per una unica ma con questa divisione… ora aspetto la tua recensione! Ciao ^_^

Per tutti quelli che leggono: grazie e ancora grazie!!!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9 CAPITOLO 9

Due anni dopo

Era un pomeriggio soleggiato ed una giovane donna stava leggendo all’ombra di un albero… nonostante il caldo un leggero venticello rendeva l’aria più fresca… aveva scelto quel luogo perché le ricordava una persona che non vedeva da un paio di anni e della quale non aveva più avuto notizie, se non che stava bene.
Intanto qualcuno si stava avvicinando a lei molto lentamente… ma non abbastanza da passare inosservato ai sensi della ragazza che alzò lo sguardo su di lui sorridendogli, e venendo ricambiata. Diana e Acquarius stavano da parecchio insieme, tanto che ormai dove andava uno andava l’altra e viceversa. Lei, nonostante passasse molto tempo alla Undicesima Casa, continuava a considerare sua la Nona, che non aveva quindi risentito troppo dell’assenza del suo custode.
-    Pensierosa? –
-    Ogni tanto mi capita… credo sia inevitabile dopo tutto questo tempo –
-    Se fosse qui sarebbe orgoglioso della bravura che hai dimostrato… sei diventata un cavaliere d’Argento, quando nessuno di noi se lo aspettava… forse l’unico ad essersi accorto del tuo cosmo era Shaka… -
-    Ah, quando si tratta di preveggenza, meditazione e compagnia bella lui è il maestro! Credo che se non avesse intrapreso la carriere di Cavaliere avrebbe potuto fare il cartomante! –
-    (sedendosi accanto alla ragazza) uhm… posso mostrarti in cosa sono maestro io? –
-    (sorridendogli maliziosamente) sarei proprio curiosa di scoprirlo… -
Non le diede il tempo di terminare la frase che già la sua bocca divorava voracemente quella della ragazza, che per comodità si era posta a cavalcioni su di lui.
Continuando la sua opera lui cominciò a tracciare i contorni di clavicole e spalle con la lingua facendola ansimare leggermente… ad un certo punto la prese di peso e la appoggiò al tronco dell’albero dietro di loro, facendo in modo che le gambe della ragazza lo circondassero al ventre mentre lui la sorreggeva dai fianchi… data l’uniforme della giovane donna, non fu per lui difficile trovare accesso alla sua parte più intima e iniziarci a giocare, mentre lei gli sbottonava i pantaloni facendoli scivolare fino alle caviglie assieme ai boxer… fu forse quello il momento in cui il ragazzo, perdendo il controllo, la fece sua con un'unica spinta, volta a farle sentire fino in fondo quanto lei lo eccitasse… una, due ,tre…. Perse ad un certo punto il conto di quanti affondi diede prima che lei urlasse il suo nome, venendo, però, zittita da un suo bacio che siglava l’apice anche per lui…
-    lo sai che avrebbero potuto vederci tranquillamente? –
-    Ma tesoro lo sai che non riesco a resisterti… sei troppo bella… -
-    E tu sei tremendo! –
-    (ridendo) credo dovremmo andare, Lady Saori ci ha convocati intorno alle tre e manca mezz’ora –
-    (baciandolo) andiamo! –

Tredicesima Casa

Appena Diana e Acquarius fecero il loro ingresso notarono tre cavalieri d’Oro che non vedevano da molto tempo…Death Mask, Shaka e…
-    Aiolos! –
-    Come stai Diana? –
-    (abbracciandolo) tantissimo! Non pensavo di rivederti… sei stato molto tempo via –
-    Già… due anni… ma mi hanno informato della piacevole novità! Sei un cavaliere d’Argento! Complimenti! –
-    Il merito è di Acquarius che mi ha allenato tanto! –
-    Come stai amico mio? –
-    Bene Aiolos è un piacere riaverti qui… non è passato giorno senza che lei non sentisse la tua mancanza… fortuna che non ha trasformato la tua Casa in un monumento alla tua memoria! –
-    (facendo gli scongiuri) santo cielo! Non portatemi  rogna! Sono appena tornato e già me le tirate addosso! –
Ci fu una risata generale durante la quale Milo per poco non dovette sdraiarsi per reggersi la pancia dalle risate… Diana era veramente contento di riavere il suo maestro con sé tanto che quando gli chiese dell’allenamento lui le promise che avrebbero continuato ad esercitarsi con l’arco fino a quando lei non avesse raggiunto la bravura del cavaliere d’Oro… dopo il bentornato ricevuto da Lady Isabel, Aiolos si fermò a parlare con il fratello mentre da una parte della Sala Acquarius e Diana si tenevano per mano parlando con Mur.
-    Allora come è andata fratellone? –
-    Non poteva risolversi meglio… certo avrei preferito non stare via così tanto a lungo… - disse con lo sguardo ferma sulla coppia non lontana da loro
-    Non l’hai dimenticata vero? –
-    Speravo…anzi ero certo fosse così… ma non appena l’ho rivista è come se questi due anni non fossero passati… -
-    Ed ora? –
-    Farò ciò che è giusto… qualcosa che avrei dovuto avere il coraggio di fare tempo fa… combatterò per lei, fino a che non sarà mia! –
-    … è davvero la cosa giusta… ma ti avviso che non sarà facile…il legame che ha con Camus è molto forte e non so se ti sarà possibile spezzarlo –
-    (sorridendo).. io penso che lei provi lo stesso per me… ma non se ne rende conto –
-    Allora buona fortuna…. –
-    Grazie fratellino… ne avrò bisogno –


Angolo autrice:
ringrazio, come al solito, quelli che leggono e non recensiscono (vi accadrà qualcosa prima o poi ^_-) e un grazie particolare, invece, a chi si prende quei due minuti per recensire.
Alla Prossima ^_^

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10 CAPITOLO 10

Nona Casa – Sera

-    Non volevo rubarti del tempo con Camus –
-    Non ti preoccupare e poi sono due anni che non ci vediamo –
-    Beh, più che dirti che abbiamo soppresso i focolai di rivolta, non c’è molto da raccontare –
-    Uhm, vabbè vieni sul divano così siamo più tranquilli –
-    (sedendosi sul sofà) vedo che hai continuato a stare qui –
-    (accomodandosi al fianco di Aiolos) sì, mi dispiaceva andarmene, d’altronde l’ho sempre considerata casa mia –
-    Mi fa piacere… allora che mi dici di te? –
-    (ridendo) cosa vorresti sapere in particolare? –
-    Sai, non immagini la sorpresa quando ho appreso della tua nomina a cavaliere d’Argento…-
-    Pensa tu come mi sentivo io quando ho ricevuto l’investitura! Non ho mai visto Camus così contento! –
-    Due anni insieme, eh? –
-    Già… -
-    … -
-    … -
-    Scusa non volevo metterti in imbarazzo… è che mi sei mancata molto, non è passato giorno senza che ti pensassi… -
-    Niente non preoccuparti… -

Passarono alcuni minuti di silenzio nei quali Aiolos si avvicinò alla ragazza fissandola, mentre lei teneva ostinatamente lo sguardo basso.
-    è meglio che vada a dormire – disse ad un tratto Diana alzandosi di fretta, e dirigendosi verso la sua stanza. Non riuscì neanche ad aprirla che lui la raggiunse e la fece voltare di modo da poterla guardare in volto.
-    Stai scappando da me? –
-    No! Cosa vai a pensare? Ho solo voglia di riposarmi, sono molto stanca… -
-    (mettendole due dita sotto al mento di modo da poterle vedere gli occhi) non mentirmi… - le sussurrò avvicinando il suo viso a quello della ragazza. Non ebbe, però, il tempo di fare nulla che lei iniziò a piangere, riuscendo a liberarsi dalla presa del ragazzo ed entrare nella sua camera chiudendola a chiave.

Aiolos rimase stupito dalla sua reazione, ma la lasciò stare e mentre si malediceva per la sua impazienza, si ripromise di chiarire la situazione, che avrebbe sicuramente causato l’ira di Camus qualora lui lo fosse venuto a sapere.

Campo di allenamento – Mattina

Aiolos arrivò al campo di addestramento, dopo che Diana gli aveva lasciato un bigliettino con scritto che lei lo avrebbe preceduto lì. Notò al centro dell’arena Shaina e la sua ex allieva che stavano combattendo. Sulle gradinate vide Camus che fissava l’incontro con aria truce e confusa e si sedette accanto a lui.
-    è un’ora che si stanno battendo e Shaina non è riuscita a scalfirla –
-    l’hai allenata bene se riesce a tenere testa a Tisifone –
-    Ci sta mettendo molta rabbia, non l’ho mai vista così e credo che anche il cavaliere di Ofiuco se ne sia accorta –
-    È una furia scatenata – s’intromise Milo, seguito da Aldebaran, Shura, Aiolia e Mur, che si sedettero.
-    È cambiata molto in questi due anni – ammise Aiolos

Nel frattempo Shaina aveva scagliato il suo Cobra Incantatore contro la sua avversaria, la quale lo schivò ed iniziò ad espandere il suo cosmo evocando così l’arco d’argento facente parte della sua armatura e puntando di conseguenza, una freccia alla gola di Tisifone, che invocò la resa.

-    Finalmente hanno finito! – esultò Aioria
-    Ha giocato… - rivelò Camus  - ha giocato con Shaina per un’intera ora. Se avesse voluto l’avrebbe potuta atterrare dopo pochi minuti… vorrei proprio capire cosa le è preso… -

Aiolos cominciò  pensare che l’astio della ragazza fosse dovuto all’episodio della sera precedente; i suoi pensieri furono interrotti proprio dall’arrivo di Diana che dopo aver salutato il suo uomo e tutti i cavalieri lì presenti, gli disse che era pronta ad iniziare il tiro con l’arco. Dopo aver accettato si avviarono verso il campo, mentre Camus continuava a pensare a cosa potesse essere successo alla sua donna… contando che si era rivolta al Cavaliere del Saggittario con insolita freddezza… stessa cosa fu notata dal migliore amico di Acquarius, Milo, e dal fratello minore di Aiolos, Ioria



Ed anche il 10 è fatto!
Come monito, dico che oltre ad essere Diana, un personaggio di mia invenzione, la sua armatura d’argento è inventata, è in pratica una copia d’argento dell’armatura del Sagittario. ^_^

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 CAPITOLO UNDICI

Si allontanarono per poter iniziare ad allenarsi, o almeno così pensava Aiolos.
Per tutto il tempo Diana gli aveva dato le spalle, ma quando si fu voltata, il suo volto rifletteva una rabbia gelida, che di rado si poteva leggere nella faccia delle persone…a meno che tu non ti chiamassi Camus.

-    Che ne dici maestro? Rendiamo questo momento più emozionante? –
-    Cosa intendi? –
-    Combattiamo…vediamo chi è il più forte tra noi due – e così dicendo la ragazza evocò sul proprio corpo la sua armatura d’argento.
-    Non ho intenzione di battermi con te –
-    Come vuoi… vorrà dire che lo farò io -.

L’attacco che Diana sferrò fu potente come quelli successivi, tutti schivati dal Cavaliere del Sagittario che continuava a non capire il reale motivo del comportamento della giovane, solo ad avere il dubbio.

-    Fermati! Non costringermi a farti del male! – la pregò Aiolos
-    Troppo tardi! Me ne hai già fatto! –

All’ennesimo attacco sferrato dalla ragazza, stavolta andato a segno, il Cavaliere d’oro evocò la propria armatura colpendo Diana che andò al tappeto, perdendo i sensi.

-    Oddio! – esclamò Aiolos andando in suo soccorso
-    Cosa è successo qui? – domandò una voce accompagnata da una sferzata di vento gelido

Quando il Cavaliere del Sagittario alzò gli occhi dalla ragazza si trovò davanti Camus, seguito da Mur, Shaka, Scorpio e Aiolia, tutti e cinque esterrefatti dalla scena che si parava davanti a loro.
Acquarius, sempre più infuriato, prese la sua donna tra le braccia e la portò via lanciando uno sguardo omicida al suo pari dicendogli semplicemente:

-    D’ora in poi stalle lontano e fallo anche con me. –

Mentre si allontanava, gli altri Cavalieri chiesero spiegazioni sull’accaduto, ottenendo frasi vaghe e non complete, dato che Aiolos continuava a guardare nella direzione presa da Camus, essendo molto preoccupato per la sorte e la salute della sua, a questo punto, ex-allieva.
Come ho potuto? Le ho fatto del male…ho fatto del male alla donna che amo… stupido! Idiota! Ecco cosa sono!... ed ora?



Undicesima Casa

Diana aprì gli occhi e si rese conto di essere nell’Undicesima Casa…voltandosi leggermente si trovò davanti lo sguardo preoccupato che era fisso su di lei.

-    Come ti senti? –
-    Meglio anche se un po’ dolorante –
-    Posso sapere cosa ti è saltato in mente? Anche se tuo maestro, Aiolos è sempre un Cavaliere d’Oro, uno tra i più potenti. Mi dici che ti ha detto la testa quando hai deciso di batterti seriamente con lui? –
-    Volevo provare a me stessa di essere forte, di essere degna dell’armatura che porto… mi dispiace –
-    Va tutto bene – la rassicurò abbracciandola

La ragazza, staccandosi dalle braccia di Camus, gli diede un bacio appassionato che lo fece vacillare, fino a farlo cadere sul letto sopra di lei.

-    Dovresti riposarti – le intimò lui cercando di alzarsi
-    Ho tutta l’intenzione di farlo…ma dopo –
-    Ogni tuo desiderio è un ordine –

Acquarius si rimise sopra la ragazza svestendola con una lentezza esasperante, mentre lei agganciava le proprie gambe dietro alla schiena del ragazzo, che sorrideva alla voglia che lei dimostrava di avere per lui. Diana iniziò a passare la propria lingua sul collo del ragazzo che iniziò a gemere in modo sommesso. Quando riuscì a lasciarla in intimo lei già l’aveva lasciato in boxer, per poi re iniziare a tracciare dei motivi indefiniti sul collo e sulle clavicole di lui.

-    Hai intenzione di farmi impazzire? –
-    Ehehehe… forse…..forse devo farti provare quanto tu faccia impazzire me –

Fu un secondo e lui affondò in lei con dolcezza baciandola appassionatamente, mentre i loro gemiti cominciavano a fluttuare nell’aria.

Dopo un po’ di tempo lei si era accoccolata sul petto di Camus coperta dal lenzuolo fino alla vita, mentre il resto era lasciato libero da indumenti a parte il petto del ragazzo che la stava cullando.
In quel momento nella casa entrò Aiolos, dirigendosi verso le stanze di Acquarius dove presumeva avesse portato la ragazza.
Si trovò davanti alla porta socchiusa e fece per entrare, ma vide la scena di loro due teneramente abbracciati e fece per andarsene, perché per lui era molto doloroso quella vista.
Non fece in tempo perché Camus, accortosi della sua presenza alò gli occhi facendo incontrare i loro sguardi: uno freddo l’altro caldo.
Il Cavaliere del Sagittario se ne andò subito dopo, ancora scosso dall’aver visto la donna che amava, nuda tra le braccia di un altro.

Scusate per il colossale ritardo! Ecco a voi l’ennesimo capitolo.
Ringrazio per la recensione Love_Peace e tutti quelli che leggono!
A presto (spero) ^_^

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


cap12

CAPITOLO 12

 

 

Veloci erano i suoi passi, forte era il desiderio di allontanarsi non più da attribuire al suo senso di colpa, ma al suo cuore sempre più stretto in una morsa di spine.

Arrivato alla Nona Casa Aiolos si fermò ansante come se avesse corso per chilometri, dandosi ulteriormente dell’idiota per tutta la situazione che si era venuta a creare.

Perché diavolo non ci ho pensato prima? Perché non ho agito allora?... maledetto me e la mia testa! questo fu l’urlo che risuonava nella sua testa, mentre con la mano destra sferrava un poderoso pugno ad una delle colonne del tempio.

-         Che altro è successo? – chiese la voce di Aiolia, comparso dopo qualche secondo.

-         E’ inutile fratello, più mi avvicino a lei più le faccio del male… non bastava vederla ferita per una mia pulsione incontrollata, ma dover assistere a lei tra le braccia di un altro… non è servito il tempo passato lontano se non a rafforzare e a nascondere la reale situazione.

-         Non dare retta a Camus, perché un chiarimento è possibile basta volerlo… lei ti vuole bene… -

-         Aiolia sono io la causa del suo comportamento di oggi, è palese che l’ho messa in una condizione in cui non può gestire me e il suo uomo… e l’ho spinta io a questo e non posso perdonarmelo –

-         Capirà, col tempo capirà… -

 

Undicesima Casa

 

Camus, cullando Diana nel suo abbraccio, stava pensando a pochi istanti prima quando aveva incrociato i suoi occhi con quelli di Aiolos, sopraggiunto probabilmente per un chiarimento e che era finito per ritrovarsi davanti lo stato reale delle cose: che lui amava davvero lei e viceversa.

So cosa provi amico mio e so anche che lei probabilmente in parte ricambia il tuo affetto… ma ha scelto di stare con me due anni fa quando la lasciasti alle mie cure e ora non ho intenzione di perderla.

-         Mmmmmm…. Tesoro tutto bene? – chiese d’improvviso una voce impastata dal sonno ma ugualmente meravigliosa per le orecchio del ragazzo

-         Certo stavo solo pensando… ora che intenzioni hai? Se non vuoi stare più alla Nona Casa puoi venire a stare qui lo sai. –

-         Certo… ma devo comunque recuperare le mie cose e… -

-         Andrò io, non preoccuparti, tu rilassati e non pensare ad altro –

Camus si alzò dal letto, vestendosi per poter sbrigare quella faccenda sapendo anche che avrebbe dovuto confrontarsi con Aiolos, per quanto ne avesse poca voglia.

 

Nona Casa

 

-         Quando ritornerà le parlerai –

-         No, Aiolia, dubito che tornerà qui… già ci passava poco tempo, ora sicuramente si trasferirà…e come biasimarla? Non sta con me… -

-         Fatto che dovresti tenere a mente non credi? –

La gelida voce del cavaliere di Aquarius permeò l’aria facendo voltare i due fratelli.

-         Camus lasciami spiegare per favore…-

-         E cosa di grazia, Aiolos? Che hai ferito la mia donna, la tua allieva? –

-         E’ stato un incidente e lo sai bene. Mi ha attaccato deliberatamente, ma questo non giustifica il mio gesto istintivo e mi spiace per questo… vorrei solo rimettere le cose a posto con te…e con lei –

-         Sai quanto poco potrà essere possibile una vostra amicizia perché tu stesso vuoi più di quello… senti, sono qui solo per radunare le sue cose e portarle nel mio Tempio quindi non farmi perdere tempo –

-         … fammici parlare –

-         Non la tengo segregata, seppur vorrei evitare un ulteriore vostro incontro… se vorrà sarà lei stessa a cercarti, ma ti avverto… non ronzarle intorno per altro… so che cosa provi, ma quando te ne andasti  scelse me e non di aspettare il tuo ritorno. Fattene una ragione –

Senza dare il tempo di replicare Camus si diresse verso l’ex stanza della sua donna radunando i suoi effetti personali velocemente e in maniera altrettanto lesta uscì salutando i due a malapena.

 

Tre giorni dopo…

 

Non era passato molto tempo, ma sembrava passata un’eternità per il cavaliere del Sagittario che continuava ad incupirsi, stato d’animo alimentato anche dalla facilità con cui la ragazza da lui bramata lo evitasse in modo tanto palese. D’altronde lui sapeva che dopo quella sera e quell’avvicinamento, non si sarebbe più fatta trovare in una simile situazione e neanche gliene avrebbe dato la possibilità.

Quella mattina si stava dirigendo verso l’arena, forse talmente sovrappensiero da neanche accorgersene, quando vide in lontananza quella sagoma tanto familiare e amata.

Diana…

Fortuna volle che ella fosse sola, presa da una sessione di tiro con l’arco, talmente concentrata da non dare peso a ciò che le stava attorno.

-         Sei diventata molto brava…- esordì lui avvicinandosi e provocando il lei un sussulto

-         Cosa vuoi? –

-         Parlare, niente di più… - spiegò mentre lei si voltava a guardarlo

Sei troppo bella…come potrei non provare per te quello che sento? Come potrei viverti lontano, sopportare che altri mani ti tocchino… pensava Aiolos mentre ponderava il suo discorso a lungo preparato ma mai messo in una posa definitiva.

-         Di cosa vuoi parlare? Ci siamo già detti tutto no? E non mi pare che Camus sarebbe contento se ti vedesse qui con me ora..-

-         Ascolta… ho sbagliato, lo ammetto…ho fatto un passo falso cercando di baciarti, così come ho errato a far prevalere l’istinto e a colpirti…-

-         Aiolos io non sono sfogo per capricci o altro… amo l’uomo con cui sto e tu lo sai, te ne sei andato sapendo che questo mi avrebbe soltanto che fatto stare definitivamente con lui… so che sei stato mio maestro, ma come ti dissi allora il mio personale non ti deve interessare. Questo esula dal mio impegno come Cavaliere, non mi distrae da ciò…quindi perfavore non ti intromettere… -

-         Io non sto dicendo che sbagli, non è mai errato amare qualcuno… ma tu non sei mai stata un capriccio per me e se me ne sono andato è stato per dimenticarti, dimenticare quello che sentivo stava nascendo per te. Quando sono tornato ho compreso, però, che a nulla è servito… io ti amo, ti amavo allora e ho continuato a farlo fino ad ora…e mi porterò questo con me sempre… ma volevo ti fosse chiaro. So che stai con Camus e cercherò di esserti amico, evitandoti se servirà…ma volevo che lo sapessi –

-         …-

La ragazza si era raggelata, non perché non potesse sospettare quel sentimento, letto già negli occhi di Aiolos, ma semplicemente perché ora glielo stava praticamente dicendo, incurante di qualunque altra cosa o persona potesse sentire.

Sospirò, come se stesse cercando le parole dando, però il tempo a lui di avvicinarsi ancora, fino a che non potè allungare una mano sul suo braccio e trarla a sé.

-         Dimmi semplicemente che non mi ami… fallo e ti giuro che metterò tutto me stesso a lasciarmi questo sentimento alle spalle… -

-         Io… - iniziò la ragazzo incerta su cosa dire e tremendamente in agitazione per quella vicinanza improvvisa – Io non… lasciamo Aiolos ti prego –

-         No, dillo…cosa c’è? Perché non vuoi dirmelo? O forse provi lo stesso per me? Avanti sii sincera… fallo o io.. –

-         Tu cosa? – fece lei parlando tra i denti.

Poi il nulla, il ragazzo si fece di nuovo dominare dal suo istinto e calò le labbra su quelle della  giovane non dandole il tempo di reagire o altro.

 

 

 

 

 

 

Angolo dei ritardatari cronici.

Rieccomi dopo non so quanto tempo… non uccidetemi vi prego xDDDD

Nuovo capitolo, nuovi casini e… voilà Aiolos che se ne frega e si fa gli affaracci suoi xD

A presto il nuovo capitolo ^^

 

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Capitolo 13
*** AVVISO ***


REVISIONE IN CORSO!!! Ebbene sì, dopo tanto tempo ho deciso di riprendere questa Fanfiction, revisionandone i primi capitoli per poi completarla! Scusate l'assenza! Man mano che verranno rivisi i capitoli lo scriverò nell'anteprima ;)

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