He and She - Acts Of Love

di yuki21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Atto - Lui e Lei ***
Capitolo 2: *** Secondo Atto - Lui per Lei ***
Capitolo 3: *** Terzo Atto - Lei e L'altro ***
Capitolo 4: *** Quarto Atto - Lei e Lui ***
Capitolo 5: *** Quinto Atto - Loro ***



Capitolo 1
*** Primo Atto - Lui e Lei ***


 

Che qualcosa era cambiato, lui lo aveva capito da tempo.

 

Infondo lui era più grande, aveva più esperienza.

 

Ammettere che qualcosa fosse cambiato, fu comunque difficile da accettare.

 

Ultimamente si era dedicato molto a lei, insegnandole nuove tecniche.

 

Lei ne era stata contenta, ed aveva dimostrato di imparare in fretta, molto più di quanto lui la ritenesse capace.

 

Doveva ammetterlo, all’inizio la proposta di insegnarle a migliorare le sue tecniche di ninjutsu, lui l’aveva fatta per lenire il suo senso di colpa.

 

Aveva sempre dato la precedenza ai suoi due allievi maschi, lasciando lei indietro.

 

All’epoca non lo ammise apertamente, ma poi, dovette rendersi conto che volente o no, aveva fatto dei favoritismi verso i due ragazzi.

 

Se oggi lei era quello che era il merito non era il suo, ma dell’altra maestra di lei.

 

E quindi, ora che c’era la pace per cui anche lei aveva versato sangue, lui aveva proposto una serie di allenamenti speciali, solo per lei.

 

Loro due da soli.

 

Per aiutarla a migliorare, per renderla speciale. Ancora di più.

 

Quel qualcosa cambiò un giorno all’improvviso, anche se, in realtà, già da tempo un seme era stato piantato.

 

Quando sbocciò, le ultime certezze di lui andarono in pezzi….

 

La stava osservando, di nuovo.

 

Lei compilava dei moduli fuori dall’ospedale di Konoha, elencando minuziosamente tutti i nuovi medicinali che erano stati appena consegnati su ordine di Tsunade.

 

I suoi capelli erano più lunghi ora e brillavano al sole. Dopo l’ultima guerra, si era concessa il lusso di lasciarli crescere nuovamente e spesso li acconciava tirandoseli su, con qualche fermaglio colorato.

 

Lui in realtà, passava li davanti per caso intento a svolgere alcune commissioni.

 

Quando lei lo notò, alzò una mano nella sua direzione in segno di saluto, un saluto al quale lui rispose con gioia.

 

Poi lei rientrò all’interno della struttura sparendo alla sua vista.

 

Lui, ancora concentrato sul punto in cui lei si trovava due istanti prima, non si rese conto di avere una persona alle spalle, la quale parlò, facendolo sobbalzare.

 

“E’ una pessima idea, lo sai Kakashi?”

 

“Yuhi! Mi hai fatto prendere un colpo!”

 

“Ripeto..è una pessima idea Kakashi..non far finta di non capire, non con me”

 

Il ninja sospirò e si voltò ad affrontare la sua carnefice.

 

Perchè lui aveva capito che la sua collega e amica, sapeva.

 

Così non provò a negare, ne tanto meno inventò scuse, semplicemente rispose con l’unica cosa che gli venne in mente. Un'altra domanda. L’ennesima.

 

“Ma quando è successo Yuhi?”

 

“Quando è successo che la tua allieva è diventata una donna? Probabilmente molto tempo fa, prima che tu te ne accorgessi..”

 

“Sono lento a capire certe cose..”

 

Strano, considerando i tuoi gusti in fatto di libri dovresti essere un esperto in materia”

 

Da dietro la maschera Kakashi sorrise. Era bello poterne parlare a qualcuno. Era bello potersi illudere che fosse qualcosa di cui poter parlare.

 

“Comunque devi darci un taglio e subito. Mi dispiace, ma sai che è così”

 

E` sbagliato….

 

“Si, lo so”

 

“Rischi di farti male e di farne a lei..”

 

E` immorale…

 

“Ne sono consapevole”

 

“Lo so che tecnicamente non è più una tua allieva, ma è una situazione troppo complicata da poter gestire. Fermati subito, finchè sei in tempo”

 

“Non preoccuparti. Non c'è nulla da interrompere perchè nulla è mai iniziato”

 

E’ impossibile….

 

“Illuso”

 

Kurenai si congedò con quest’ultima parola. Lei lo sapeva bene quanto faceva male..essere ninja ed amare.

 

L’uomo sospirò osservando ancora il punto in cui lei era sparita.

 

“E comunque lei ama un altro”

 

Lui si giustificò così.

 

Vigliacco…

 

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Capitolo 2
*** Secondo Atto - Lui per Lei ***


 

 

Le regole sono importanti, le regole devono essere rispettate. 

Un tempo Kakashi viveva di questa dottrina, poi, un giorno, dovette rendersi conto sulla sua pelle, che certe regole andavano abbattute per raggiungere scopi ancor più nobili di missioni da portare a termine. Per capire questa lezione, perse un amico e acquistò un nuovo potere. 

Quando imparò la lezione sull’amore, perse l’oggetto del suo desiderio, e acquistò la consapevolezza che amare sapeva di dolore. 

Quindi l’uomo imparò a vivere a metà, tra le regole da seguire ed altre da ignorare. 

Seguendo una sua logica, era diventato un uomo ed un ninja.

A metà, tra obblighi e i sentimenti, nel momento in cui si rese conto del cambiamento, decise di seguire le regole. 

Vigliacco..ancora una volta..ancora di piu`..vigliacco 

Affrontò così Tsunade, l’Hokage del suo amato Villaggio. Lei sapeva dell’allenamento speciale che l’uomo svolgeva con Sakura e ne era più che soddisfatta. Per questo rimase meravigliata quando Kakashi le parlò quel giorno. 

“Insomma vuoi interrompere gli allenamenti con Sakura. Va bene, non posso certo obbligarti del resto lei non è più una tua allieva. Ma posso sapere il perché di questa tua decisione?” 

 “Ho motivazioni personali che preferirei non riferirle”

Lui sapeva bene che mentire più del dovuto all`Hokage non poteva essere una buona cosa. Tsunade sentiva puzza di imbroglio lontano chilometri. Era una donna saggia, matura, più grande di lui. 

E tu si vecchio, troppo vecchio per quella bambina… 

La donna scrutò il volto semi nascosto dalla maschera. Lesse disagio nell’occhio nero dell’uomo. Vergogna. Solitudine. Confusione. 

Ed era saggia Tsunade, talmente saggia da evitare di porre altre domande e non solo, aiutò l’uomo a venirne fuori. Lo aiutò a farsi ancora più male, inconsapevolmente. 

“Va bene. Sakura viene da me dopo il suo turno in ospedale. Le dirò che per mie disposizioni, gli allenamenti di ninjutsu sono momentaneamente sospesi. Magari la mando a fare qualche missione con Naruto e Sasuke” 

Gia`..poi c`e` Sasuke. Sasuke che e` tornato.. 

La donna attese risposta dal ninja. Lui semplicemente ringraziò e se ne andò. 

Lo faccio per lei, è sbagliato. Lo faccio per lei. 

Bugiardo… 

Nel pomeriggio Sakura apprese che gli allenamenti con Kakashi erano bloccati fino a nuovo ordine. Ne fu delusa, domandò se per caso fosse colpa sua. Tsunade osservava la sua pupilla, colei che ormai amava come una figlia.  

“Perche` pensi che sia colpa tua?”   

“Io non sono certamente in gamba come Naruto e Sasuke. Mi domandavo se per caso il maestro Kakashi non si sia lamentato con lei sul mio operato..”   

“Non dire sciocchezze. Sono io che gli ho ordinato di interrompere gli allenamenti. Ho avuto solo lodi nei tuoi confronti da parte di Kakashi, ma ora ho necessità di affidarti maggiori responsabilità, infondo lo sai quanto mi fidi di te. Quindi sappi che i tuoi turni in ospedale verranno raddoppiati e che ti manderò presto in missione con Naruto e Sasuke. Quel che hai appreso fino ad ora sarà più che sufficiente per dimostrare anche a quei due cretini che sei alla loro altezza!”   

“Si maestra, come desidera” 

“Piuttosto..come va con Sasuke? Parlate? Si comporta da essere umano?” 

“Va tutto bene con Sasuke-kun. Si comporta a modo e sembra essere tornato quello di una volta. Naruto almeno dice così” 

“Naruto? Tu non ci parli?” 

La rosa sorrise. Faceva meno male ora parlare del ragazzo. Quel misto di dolore e perchè no, ammettiamolo, umiliazione che sempre aveva sentito su di se negli ultimi anni, era pian piano svanito. Merito anche del maestro Kakashi. Tra ospedale ed allenamenti speciali, Sakura non aveva avuto nemmeno il tempo di pensare a Sasuke come qualcosa di diverso di un compagno ritrovato.  

Il tempo era passato anche per lei, veloce, silenzioso, implacabile.   

“Ci parlo se capita. Niente di più niente di meno. L’importante è che sia tornato e che stia bene. E sono felice di vedere Naruto sorridere come una volta. Questo rende felice anche me, io sto bene maestra. Non si preoccupi” 

“Capisco..ora puoi andare” 

La ragazza uscì dalla stanza. La sua convinzione venne subito meno. Non stava bene come voleva dimostrare, dentro era un groviglio di sentimenti incomprensibili. 

Uscì dal palazzo dell’Hokage e si incamminò verso casa. Era sera, si stupì di come anche quella giornata fosse volata via. 

Da domani avrebbe lavorato ancora più assiduamente in ospedale, in attesa di avere una missione da compiere. 

Ma non avrebbe più avuto gli allenamenti col maestro Kakashi. 

Questo le dispiaceva, molto. 

A testa china, tornò a casa inconsapevole che qualcuno la osservava, di nuovo, da lontano. 

Era bella Sakura, era cresciuta. 

Non abbastanza, non ancora… 

I segni delle battaglie erano piccole cicatrici che non guastavano l’insieme armonioso del suo corpo. Un corpo tonico, sodo, dalla pelle chiara e profumata. Un corpo di donna. 

Ma non lo è, non ancora e tu lo sai… 

Durante i loro allenamenti, lui l’aveva vista sudare, arrabbiarsi quando qualcosa non le riusciva a dovere, spaccare rocce per la frustrazione e poi sorridere. E’ così che faceva Sakura, sorrideva quando meno se lo aspettava e quel sorriso gli entrava dentro, illuminando la giornata, facendogli dimenticare la solitudine che da sempre lo accompagnava.  

E quando sorrideva lo chiamava sensei e a lui non dispiaceva.

Il suo maestro, sei ancora il suo maestro nella sua testa… 

Talvolta in allenamento, lei si sforzava talmente tanto da perdere i sensi. Era successo almeno un paio di volte e Kakashi ricordava bene di come l’aveva presa tra le braccia per non farla cadere. E ricordava il suo peso, quasi inesistente per un ninja come lui. 

Perchè è ancora una bambina, pesa poco solo per questo…   

La lasciava riposare fino a quando lei non riapriva gli occhi e quando lo faceva, lui le stava accanto, contento di essere la prima cosa su cui lei posava lo smeraldo del suo sguardo.

A lui quegli allenamenti sarebbero mancati, tremendamente. La sua allieva preferita, la ragazza che si era migliorata per difendere coloro che amava.   

La giovane donna di cui Kakashi Hatake si era innamorato, inaspettatamente, pur non volendolo, contro ogni logica.   

Giovane donna? Non piu` bambina?   

Lo aveva fatto per lei. Si era tirato indietro subito per non farle del male.  

Ed ora, era lui a soffrire.  

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Capitolo 3
*** Terzo Atto - Lei e L'altro ***


   

Un'altra tremenda giornata era conclusa. Sakura camminava per le vie di Konoha trascinandosi distrutta. Il lavoro all’ospedale era più pesante di qualsiasi missione che le potesse venir assegnata. Nonostante ciò, non aveva fretta di tornare a svolgere il lavoro della kunoichi. Non vi era premura di partire con Naruto e Sasuke.

Troppo confusa. Il pensiero di passare del tempo a stretto contatto con due ragazzi che erano stato tutto per lei negli ultimi anni, la rendeva nervosa. L’agitava. Era stanca di sentirsi così, era stanca da tanto tempo. 

Quando aveva ripreso ad allenarsi col maestro Kakashi questo malessere era stato rimosso. Senza i due, poteva concentrarsi solo su se stessa e così il suo maestro. Non la trattava mai con sufficienza, la faceva sentire importante, brava, adeguata. Come..come…una vera donna doveva sentirsi sempre, ogni giorno della propria vita.   

Arrivò camminando ad una panchina. Quella famosa panchina. E si stupì non poco di trovarvi Sasuke Uchiha seduto sopra, intento a mangiare un bastoncino di dango.  

“Ciao” le disse.  

“Ciao” gli rispose.

Restarono in silenzio per un istante. Lui con un pezzo di legno infilato in bocca e lo sguardo indecifrabile. Lei con un enorme vuoto dentro che non sapeva più in che modo riempire. Poi il ragazzo si spostò quel tanto che bastava ad indicare che lei, se voleva, poteva sedersi vicino.

Sakura accettò il silenzioso invito e trovò che il marmo della solita panchina, non era più freddo come una volta.  

“Che fai qui tutto solo?” gli domandò senza guardarlo negli occhi. Lui ingoiò il boccone che gli sembrò particolarmente amaro in quel momento. Con voce atona rispose

“Mangio. In casa non avevo nulla e così ho preso qualcosa fuori. Si sta bene oggi, quindi mangio fuori”  

Le sue erano sempre spiegazioni del tutto razionali e anche troppo precise in un contesto come quello.  

Strano era sentire che la sua voce parlava ancora. Infondo il ragazzo non era mai stato molto loquace.  

“Tu piuttosto..non è tardi? Hai finito ora in ospedale?” le domandò.  

“Si. Tsuande-sama mi ha assegnato dei doppi turni e così ho finito solo ora. Stavo andando a casa, sono distrutta!” gli disse sorridendo. Le piaceva fargli sapere che era importante. Lavorava tanto perchè era più importante e brava di quanto il ragazzo avrebbe mai potuto immaginare.  

“I tuoi saranno in pensiero..è già notte” disse il moro. Effettivamente il sole era tramontato da un pezzo, lasciando spazio ad una bianca luna e ad un cielo coperto di stelle.  

Lei alzò il viso osservando il firmamento, ne restò incantata. Presa dallo splendore di tutte quelle luci nel cielo, non si accorse che il ragazzo la stava fissando. Quando lei voltò lo sguardo nella direzione di Sasuke, due occhi neri come la notte la stavano scrutando.  

“Non abito più coi miei già da diverso tempo”  

Il ragazzo sembrò confuso, allora lei si spiegò meglio.  

“Ho preso un appartamento vicino all’ospedale. E’ più comodo e comunque, sai, era diventato difficile vedere mia madre preoccuparsi ogni volta che partivo per una missione. I suoi occhi erano sempre li a chiedermi se sarei tornata. E io non sapevo cosa rispondere”  

“Capisco. Ed ora, non ti senti sola?”  

Che fosse…preoccupato per lei? Semplicemente curioso? O che stesse cercando qualcosa…in comune alla sua situazione? Qualcosa che potesse fare da ponte, per riavvicinarsi, per guarirsi, per perdonarsi.  

“I miei non sono così lontani da dove vivo e comunque in generale, non mi sento sola. Ci sono tante persone intorno a me. Persone che mi vogliono bene. E poi sai, il mio appartamento è minuscolo..non ho abbastanza spazio per sentirmi persa!” gli rispose sorridendo, lasciandolo senza parole..senza fiato.

Sasuke non era mai stato bravo coi sentimenti. Non aveva saputo gestire i suoi, figurarsi quelli delle persone che lo circondavano. Quindi non c’è da stupirsi se quella notte, fece appello a tutto quel poco di coraggio che ancora aveva in corpo per dirle quella frase. Frase che la stupì in tutto e per tutto.  

“Una volta dicesti che senza di me, ti saresti sentita sola…”  

Voleva dire altro l’Uchiha, ma gli era così dannatamente difficile. Chiedere aiuto, gli era praticamente impossibile. Lei lo osservò a bocca aperta mentre una leggera brezza fece danzare i capelli di entrambi. Le passò alla mente tutto quello che aveva vissuto con quel ragazzo, e senza la sua presenza. Ricordi belli, brutti, dolorosi, colorati, caldi, spaventosi, pieni di amore e di odio. Tutti ricordi che riportavano alla fine lì, su quella panchina, a quel semplice grazie sussurrato..  

Tra quei ricordi, c’erano quelli legati al ritorno del ninja. Alle scuse, alla ricerca di perdono da Naruto in primis, e poi dal resto del villaggio. Ricordi di lei che piangeva per la gioia e ricordi di lei che non sapeva più come comportarsi con quel compagno ritrovato. Ricordi di tanto lavoro per non pensare più a quel ragazzo, per non affrontarlo. E ricordi di allenamenti passati ad utilizzare il potere della sua mente per creare qualcosa di utile, qualcosa di forte, qualcosa che non fosse futile come quel vecchio sentimento ormai logoro di dolore. Ricordi di una mano gentile che gli spostava i capelli dal volto sudato e la incitava a fare di più perché lei poteva e lui lo sapeva.  

Lui, che era un uomo e che per primo aveva riconosciuto in lei capacità e forza d’animo, in cui lei non credeva più. Lui che come ninja, si divideva tra missioni di livello S, e stupidi allenamenti alla sua ex allieva piagnucolosa e che nonostante ciò, non si lamentava mai. Lui che pur non rendendosene conto, l’aveva fatta crescere più di chiunque altro. Lui che dava e dava senza chiedere niente in cambio.  

Lui che era…solo? Come lo era stato Sasuke, eppur in modo diverso. Lui che infondo lo era ancora, impedendosi di tornare ad amare, continuando ad incolparsi di un passato di cui non riusciva a liberarsi, come invece era riuscito a fare il giovane ragazzo che ora le sedeva accanto.  

Sakura guardò Sasuke. Gli sorrise e si alzò. Continuò ad osservare le stelle mentre pronunciava quelle parole, parole che mai avrebbe pensato di poter dire.  

“E’ vero, l’ho detto. Le pensavo davvero quelle parole e mi sono sentita sola senza di te. Avvolte mi sono sentita così sola da provare dolore fisico. Avvolte non ero sicura di superare la notte, tanto non riuscivo a respirare al tuo ricordo. Ti ho amato proprio tanto sai Sasuke? Fino a consumarmi…ad annientarmi. Tu hai una casa troppo grande, per questo ora ricordi quella sera. Hai un sacco di spazio da riempire con l’amore. Dovrai impegnarti un bel po’ Uchiha..”  

“Già. Troppo spazio, hai ragione. Ma infondo io devo ripopolare un clan intero, quindi mi servirà. E pensavo..non è che ne vuoi un po’ tu?”  

E lo disse senza guardarla in faccia, abbassando lo sguardo, arrossendo come forse non gli era mai successo nella vita. Era difficile, dannatamente difficile, tornare a vivere normalmente.

Sakura non ebbe bisogno di pensarci su, la sapeva la risposta. Si stupì solo di non esserci arrivata prima. Troppo lavoro si lamentò con se stessa. Troppi pensieri sbagliati.

“Quella sera mi hai detto Grazie, ricordi?”  

Il giovane annuì.  

“Io invece devo dirti una cosa diversa…Perdonami”  

Sasuke capì. Aveva perso la vera guerra. Sakura si allontanò veloce. Di lei rimase il profumo nell’aria. A Sasuke sembrò di respirare per la prima volta sentendone l’odore. E fece male, più di quanto pensasse, più di quanto ne volesse.  

Dolore…nell’ Amore.

 

Spazio autrice: Come va? Io..emozionata! E' la prima volta che scrivo una SakuraXKakashi. Questa idea mi ronzava in testa già da un pò..precisiamo. Io adoro la coppia Sakura e Sasuke. Non potrei vedere la mia simpatica Sakura con altri, però mi sono chiesta...se proprio non vi fosse speranza con Sasuke..con chi mi piacerebbe vedere uno dei miei personaggi preferiti? La risposta è stata semplice...con Kakashi! Perchè è un personaggio affascinante, misterioso, adulto, bellissimo. Allora ho pensato che se Sakura non potesse coronare il suo sogno d'amore con Sasuke, Kakashi sarebbe perfetto. Perchè mi piace da morire il concetto che l'aiuti a crescere..che continui ad insegnarle cose molto importanti..E poi l'ho scelto perchè ho sempre avuto un debole per gli uomini più grandi di me e quindi mi sono fatta un regalo. Detto ciò..grazie a tutti coloro che stanno leggendo questa storia. Grazie ad Akira94 e Erol89 che la tengono d'occhio. Spero vi piaccia fino alla fine. A chiunque voglia lasciare un commento..un grazie speciale :)  YUKI21

 

 

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Capitolo 4
*** Quarto Atto - Lei e Lui ***


Era già notte fonda quando lei bussò alla porta di lui.

Lui aprì lamentandosi, se pur pronto a partire per qualsiasi missione gli stesse per venire assegnata.

Quindi non capì subito il perchè, si trovava a fissare senza parole lei, invece che un qualsiasi altro anbu.

Lei, con i suoi occhi verdi che riuscivano ad essere lucenti anche tra le tenebre della notte.

Lei che profumava sempre di ciliegie e primavera.

Lei con quel sorriso che a lui tanto piaceva.

“Maestro Kakashi?...L’ho svegliata?”

Con la sua voce dolce, gentile, femminile anche nei momenti di rabbia.

“Eh? No, ero sveglio. Come mai sei qui Sakura? Qualcosa non va?”

“Posso entrare?”

Mandala via…..

“Si, certo. Accomodati”

Stai sbagliando…

La casa di lui era modesta e arredata in modo pratico e ordinato.

Lei entrando sentì l’odore di lui, se ne riempì le narici, sorridendone.

Nonostante Kakashi fosse solo in casa, il suo volto era sempre coperto dalla maschera. Nonostante il suo abbigliamento fosse diverso dal solito, diciamo più leggero, la maschera era sempre al suo posto.

Sakura si guardò intorno curiosa, non era mai stata nella casa del suo maestro.

Lui non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, era strano vederla li, era quasi irreale.

Non deve stare qui…

Lei si voltò ad affrontarlo

“Mi è stato comunicato che non possiamo più allenarci insieme”

Qui è pericoloso….

“Già. Disposizioni dell`Hokage”

Lei piegò la testa leggermente di lato. Lo stava studiando. Lui volse lo sguardo altrove.

“Bugiardo” gli disse.

Qui non riuscirai a mentire…..

Kakashi tornò a guardarla e lei strinse i pugni.

“Non è stata una decisione di Tsunade-sama, l’ho capito subito. Riesco a capire sempre quando la mia maestra mi mente. Adesso vorrei capire perchè anche il mio maestro mi sta mentendo”

Qui siete solo tu e lei…

L’uomo sospirò, era stato scoperto. Eppure sembrava un buon piano, un modo per uscire pulito da una situazione che si stava sporcando. E lui non la voleva vedere sporca a causa sua, non lo avrebbe sopportato.

“Mi spiace Sakura. Non ho più tempo di allenarti”

Le menti ancora?....

“Ti ho fatto solo perdere tempo quindi?”

I suoi occhi iniziarono ad inumidirsi. Non voleva piangere lei, in realtà non capiva nemmeno perchè le venisse da piangere. Pensava solo che non fosse giusto. Pensava che meritasse di più, anche se non capiva cosa esattamente.

“No, affatto! In realtà hai appreso alla perfezione tutto quello che ti ho spiegato. Non hai più bisogno che io ti alleni, sei pronta, sei perfetta..”

La farai piangere..

“No, non ancora. Posso fare di più, posso migliorare se tu mi insegni. Hai iniziato un lavoro, lo devi finire!”

Sakura disse l’ultima frase a voce alta. Kakashi si passò una mano tra i capelli e sospirò. Era difficile improvvisare, trovare le parole per convincerla senza offenderla.

“Ascolta. Devi già occuparti dell’ospedale e a breve verrai mandata di nuovo a svolgere missioni con Naruto e Sasuke e..”

Ti senti in colpa perchè quel nome non ti piace pronunciarlo, vero?....

“Farò quello che l’Hokage mi chiederà di fare, non importa quanto sarò stanca a fine giornata, farò tutto quello che va fatto per essere un ottimo ninja. Non sarò più un peso ne per Naruto, ne per Sasuke. Ma tu hai detto che potevo essere di più. Hai detto che con i tuoi insegnamenti, li avrei raggiunti una volta per sempre. Non puoi abbandonarmi proprio ora..non puoi lasciarmi indietro”

Pensavi fosse più facile?....

“Sakura..io non sono più il tuo maestro. Ti ho dato materiale a sufficienza il resto sta a te. Sono io che ti faccio perdere tempo con stupide lezioni che puoi tranquillamente evitarti. Hai un livello di preparazione altissimo ed ora, servi molto di più ai tuoi compagni di quanto mai gli sei servita in passato. Hanno bisogno di te, concentrati su loro. Aiutali a tornare ad essere il team che eravate. Sei la loro pace, la loro speranza”

Illuso…

“Loro se la possono cavare anche senza di me. Naruto ha già sistemato tutto, non hanno bisogno di me, il team7 non esiste più..”

“Sasuke ha bisogno di te”

Questa frase gli uscì acida. Kakashi capì di aver sbagliato. Non avrebbe dovuto fare riferimento al ragazzo, non davanti a lei. Così si scopriva, così abbassava le difese. E lei non era stupida.

“Ho visto Sasuke poco fa. Mi ha chiesto di aiutarlo…”

Fa male Kakashi?....

“Mi ha chiesto di..stare con lui…”

Bene, ora mandala via, mandala da lui…

“..di aiutarlo a far rivivere il clan Uchiha..”

“E tu?”

Perche` le fai questa domanda? Dovresti solo mandarla via…

Sakura alzò lo sguardo. Occhi verdi in un occhio nero. Occhi verdi che lo spogliavano da anni di solitudine.

“Gli ho detto no. Gli ho detto addio”

E’  finita..adesso non ce la farai..

“Tu gli hai detto…perche`? E’ il tuo Sasuke, insomma, è il ragazzo che ami da una vita!”

“Il ragazzo che amavo..si hai ragione. Solo che ora amo un uomo”

Adesso le farai male..

 

Angolo dell'autrice: Che bello! Siete in tanti a leggere questa storia..ed io che temevo che fosse solo l'ennesima follia della mia mente. GRAZIE. Ringrazio soprattutto chi fino ad ora l'ha commentata, quindi grazie Sakura Hatake..l'affetto per questa coppia è piuttosto recente. Come già detto, ho un debole per l'uomo maturo e visto che Sakura è uno dei mie personaggi preferiti di Naruto, voglio vederla felice con una brava persona accanto. Con Kakashi potrebbe maturare ancora in meglio! Grazie a Sayuri74..è addirittura tra le tue storie preferite?! Me Feliceeee!!!! Grazie a Erol89..tranquilla. Magari non in questa fic che è piuttosto corta, ma ne scriverò di cose anche con altre coppie. Infondo il manga di Naruto è una fonte inesauribile di idee per una mezza matta come me. Grazie a Emy91..il confronto Sasuke-Sakura è stato difficile..nel senso che amando molto questa coppia un po ci ho sofferto a fare dire a Sakura quel Perdonami..però ci stava bene! E spero che anche nella storia originale, si mostri di più la maturità della fanciulla. Grazie a tutti di cuore. Dopo questo, manca solo un capitolo alla fine. Spero di non deludervi. Buona lettura. Commentate, commentate, commentate...adoro leggere le vostre osservazioni e anche critiche. Un saluto....YUKI21

 

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Capitolo 5
*** Quinto Atto - Loro ***


 

Lei si avvicinò a lui, tremando.

Lui guardò altrove non riuscendo a capire... 

Cosa accadeva? Perchè la stanza gli sembrava diventare più piccola? O era lei ad essere più grande di quello che pensava?   

Ma è solo una bambina…   

Sakura non gli concesse scampo, i suoi occhi lo imprigionarono a se. Lui perse completamente la voglia di lottare e si domandò come mai, non riuscisse a muoversi, ad allungare semplicemente una mano per fermarla, per non farglielo fare.  

Perchè vuoi che lo faccia…  

Lei timidamente sfiorò il volto coperto dalla stoffa, per la prima volta, intensamente.  

Le sue mani sono morbide…  

Con la punta delle dita, senza fare alcun rumore, prese ai lati la maschera tirandola leggermente nella sua direzione..

Profumano di buono, sanno di vita…

Lentamente la fece scivolare giù, scoprendo la pelle chiara che mai aveva visto, scoprendo una bocca sottile bellissima, che mai avrebbe immaginato, scoprendo una piccola cicatrice che amò immediatamente, scoprendo l’altro Kakashi, quello che nessuno aveva mai visto sul serio.  

Ed ora? E’ troppo vicina…  

“Sakura…è sbagliato..”  

Ancora vigliacco?..  

“Si lo so”  

Le mani di lei raggiunsero la pelle del viso ora libera di lui. Tremò al suo tocco, come non credeva di essere capace.

Hai paura per lei..o per te?..  

“Non..non possiamo..io non posso farti questo”  

Per lei?..  

“Farmi cosa?”  

Lei inclinò la testa, con calma, con infinita pazienza.  

“Farti..male..io..non posso..”

“Tu non potresti mai farmi male. Tu mi hai sempre protetto. Tu non mi hai mai abbandonato. Tu mi hai aiutato a crescere, a credere in me, a diventare forte”  

Per te?...  

“Io non sono in grado di farti felice..non ne sono capace..non più..”  

Però vorresti provare…  

“Non mi hai mai fatto piangere. Non mi hai mai reso infelice”  

Anche se è una bambina…  

“Sakura..sono vecchio..troppo vecchio per te..”  

La vuoi lo stesso vero?..  

“Sei più grande di me, e allora? Sei un uomo, l’uomo che amo. E quindi cosa c'è di sbagliato?’  

La vuoi ora vero?...  

“Non so nemmeno cosa..come..che devo fare..?”  

Kakashi le prese le mani tra le sue, ma non la allontanò. Non poteva, non voleva.  

“Insegnami. Insegnami tutto quello che non so. Insegnami quello che non conosco di te, insegnami quello che non so dell’amore”  

La vuoi da tempo..  

“Ti prego Sakura, è un errore..”  

Basta, arrenditi. Ha vinto lo sai..  

“Hai ragione, è sbagliato. Non sei più il mio sensei, non dovrei chiederti di insegnarmi qualcosa che non so..ma..per favore..non abbandonarmi. Anche se non sono brava, anche se non sono capace. Se non vuoi insegnarmi..lasciami fare, lasciami tentare..”  

Arrenditi..infondo non vuoi altro che questo..  

Sakura si avvicinò azzerando la distanza tra i loro visi, tra i loro corpi.  

Baciò Kakashi. Baciò il suo maestro. Baciò il ninja. Baciò l’uomo che amava.  

E’ bello arrendersi finalmente…  

Lui non riuscì a respingerla, la voleva da troppo tempo e solo ora capiva, stringendola a se che la voleva tanto da sentirsi male.  

La strinse forte, ricambiò a pieno il bacio. Il primo per lei, il più importante per lui.

Spostò le sue mani sui fianchi di lei, sulla stoffa del vestito che strappò, sulla pelle che sapeva di petali di fiori.  

Non è una bambina, è una donna..  

Le tolse ogni indumento mentre lei, timida e impacciata, faceva lo stesso con quelli di lui.  

La donna più bella..  

La guidò come un ninja, le insegnò come un maestro, l’amò come un uomo.  

La donna che ami…  

Lei non sentì dolore, ne provò imbarazzo. Si sentì donna tra le braccia del suo uomo. Si fece guidare in ciò che non conosceva senza alcuna paura, senza alcun rimorso, senza alcun ripensamento.  

La tua donna…  

E quando la danza finì, lui la tenne stretta a se cullandola, proteggendola con le braccia forti che aveva quale ninja, baciandola con infinito amore come uomo.

“Sarà dura da spiegare. Difficile da far capire. Forse verremo richiamati, almeno io”  

“Ti preoccupa un richiamo?”  

“Se posso avere te, non mi preoccupa nemmeno la morte. Ci saranno chiacchiere soprattutto per la differenza d’età, per il fatto che ero il tuo maestro..sei pronta per questo?”  

Lei intrecciò le mani tra i capelli albini di lui, ridendo, allegra come non mai.  

“Mi spiace sai? Di essere più giovane di te di 13 anni..Devi esserti sentito solo fino a quando non sono nata. Deve essere per questo che sei diventato il mio maestro, perché potessi conoscerti ed innamorarmi di te. Così da poter farti dimenticare quella solitudine. Adesso ho una vita per chiederti scusa di quei 13 anni in cui non c’ero, e per quelli seguenti in cui sono dovuta crescere prima di poterti raggiungere. Ma va bene così no? Abbiamo una vita ancora davanti…”

“Già. Una vita. Insieme”

Tua, per sempre.

FINE

 

 

Ed ecco qui. E' finita. Vi dirò..pensavo peggio! Invece ne sono abbastanza soddisfatta. E poi è solo il mio primo tentativo di scrivere una Kakashi/Sakura e forse ne scriverò altre. Penso molto a loro due come coppia  probabile (per quanto sono ancora fan della SasuSaku). Penso a quanto potrebbe essere intensa una storia tra loro, una storia in cui Kakashi dovrebbe fare i conti non solo con la sua realtà di ninja, ma in primis di uomo. Un uomo grande e ferito dalla vita, che scopre un sentimento verso la sua allieva prediletta, colei che ha visto crescere, piangere, maturare e lavorare sodo solo per proteggere le persone che ama. Credo ne verrebbe sconvolto, ma credo anche che ne potrebbe rinascere. E poi mi piace molto immaginare Kakashi come maestro di vita oltre che di tecniche ninja, un maestro che guida Sakura verso una nuova realtà. Insomma...come coppia potrebbero fare scintille! Spero proprio di riuscire a scrivere altro al riguardo.

Ed ora via ai ringraziamenti....GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!! Io pensavo che non l'avrebbe letta nessuno quindi immaginate la mia gioia nel vedere che ci sono addirittura dei commenti e tutti molto carini. Alcune persone le ho già ringraziate nel precedente capitolo quindi qui ringrazio personalmente Dionisia - si si, c'è proprio un legame speciale tra Kakashi e Sakura, chissà cosa potrebbe succedere se Kishi ci mettesse qualcosa di suo e di nuovo! E poi a Slice - Hai ragione, la storia è breve per quanto intensa. Ma è una cosa voluta, è uscita così e già dall'inizio mi ero data un max di 5 capitoli da scrivere. In generale scrivo cose molto più lunghe e qualche esempio se ti va, lo puoi trovare nel mio profilo. Anche il fatto di usare spesso Lui e Lei è voluta..perchè è la storia di un Lui e di una Lei, oltre ai due ninja volevo far capire che ci sono due persone, un uomo ed una ragazza che diventa donna per l'uomo che scopre di amare. Il loro rapporto cambia..se ci fai caso quando Sakura dice a Kakashi "Bugiardo", inizia a dargli del tu perchè ora che i sentimenti stanno venendo a galla, non è più possibile mascherarli con la formalità, l'educazione o una maschera sul volto. Tutto cade giù e la verità viene fuori, anche se inizialmente è proprio Kakashi, l'uomo maturo, che non sa come gestirla. Grazie di tutti gli ottimi consigli, spero di migliorare lo stile.

Grazie a tutti coloro che hanno tenuto d'occhio la storia: Akira94, ashar, emy91, erol89 , sakura hatake  , sissi86 

Spero di non avervi deluso...fatemi sapere! Un saluto e alla prox fic.     YUKI21

 

 

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