Shooting Stars

di pIcCoLaKaGoMe92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** summon servant ***
Capitolo 2: *** 2. la caduta, il sogno, il contratto. ***
Capitolo 3: *** 3 sensazioni ***



Capitolo 1
*** summon servant ***


ciaoooooo a tuttiiiiiii!!!!!!questa è una nuova fanfic che mi è venuta in mente guardando Soul Eater e Zero No Tsukaima….infatti molte idee sono prese da lì…diciamo che vi spiego un pochino pochino così se non vi piace non perdete tempo a leggere…allora in questa fic non ci sono digimon, ogni digiprescelto ha un potere speciale e poi alcuni di loro sono accoppiati come in Soul Eater e poi…bo non saprei che altro dirvi perché vi direi già tuto e poi io nn sono per niente brava a fare i riassuntini….quindi non vi resta che leggereeeee!!!!!!!!!!ciaoooooooooooo e commentateeeeeeeeeee









“ Mi dispiace tantissimo Jhonny ma ti ho già ripetuto più volte che non ho alcuna intenzione di uscire con te!” la ragazza che aveva pronunciato questa frase stava mettendo via dei libri nel suo armadietto non curante del ragazzo a cui aveva appena spezzato il cuore.
“Jhonny lasciala stare!!Non vuole uscire con te perché uscirà con me vero Mimi?”
“Assolutamente no Daniel.” Mimi continuava a sistemare i suoi libri, impassibile, nonostante si fosse radunata intorno alla scena parecchia folla.
L’ affollamento però di dissipò rapidamente. Quella era una scena alla quale l’intera scuola superiore si era abituata. Regolarmente, ogni giorno, almeno un ragazzo doveva litigarsi Mimi Tachikawa, la reginetta della scuola, bella intelligente e simpatica, in poche parole perfetta.
Non appena Mimi finì di sistemare i suoi libri chiuse il suo armadietto e sorpassò i ragazzi in ginocchio senza neanche degnarli di uno sguardo, subito seguita dalla sua corte di ragazzine scalpitanti.
Mimi odiava quella ragazzine, erano assolutamente prive di ogni originalità, tutte uguali non facevano nient’altro che copiare lei, ogni gesto, i vestiti, il trucco, i capelli… ridicole imitazioni senza gusto.
“Mimi…Mimi…hai fatto qualcosa di nuovo ai capelli oggi?Sai ti stanno davvero bene…”
Oddio ecco che cominciava l’adulazione… cielo quanto le odiava!tutto per un misero posto al tavolo più in! Mimi si stampò un sorriso falsissimo in faccia, scosse la lunga chioma castana e disse “ Scusatemi, ma oggi pensavo di andare a studiare in biblioteca, sapete non mi sento molto preparata per il compito di fisica di domani…spero non vi dispiaccia…” si impresse un’espressione da cane bastonato e le ragazzine fanatiche non poterono dire altro che “Oh…capiamo…ci dispiace…” andandosene via. Non appena fu sicura che anche l’ultima fanaticgirl fosse sparita dalla circolazione, Mimi comincio a salire le scale di corsa, incurante di avere ai piedi delle ballerine con un po’ di tacco. Arrivata in cima spalancò la porta, ma non trovò nessuno.
“che sia già andato via?” ma non fece nemmeno in tempo a chiederselo che una voce la fece girare.
“Ce ne hai messo di tempo eh?” un ragazzo un po’ bassino con folti capelli rossi la guardava annoiato.
“Izzy!” Mimi sorrise sincera e andò a sedersi vicino a lui prendendo il cestino del pranzo che le offriva lui.
Koushirou Izumi, soprannominato Izzy, era il suo vero migliore amico, lui non ci aveva mai provato con lei, non la usava solo per la popolarità, anzi nonostante Izzy fosse il suo migliore amico non godeva della celebrità di Mimi, ma addirittura era considerato uno “sfigato” e molte volte era preda dei bulli della scuola. Koushirou era un vero genio dei computer o più in generale di qualsiasi cosa avesse a che fare con la tecnologia e i numeri.
“Allora oggi chi ti si è dichiarato?” chiese Izzy addentando un panino.
“Mmm…oggi è stato abbastanza tranquilla come giornata…solo tre persone…”
Vedendo l’aria seria di Mimi Izzy non potè fare a meno di scoppiare a ridere “hahahahah insomma….se tre persone sono poche..ahahahhaha”
“ehi smettila di prendermi in giro!non mi piace questa situazione!” all’affermazione di Mimi Izzy si ridestò e la guardò storto.
“Insomma, vuoi dirmi che non ti fa piacere ricevere milioni e milioni di dichiarazioni, di essere sempre al centro dell’attenzione, di essere la principessina della scuola, di essere…mmm…vediamo come esprimere al meglio il concetto..mmm…bè diciamo…semplicemente PERFETTA???”
“No…cioè insomma..non ho detto che tutte queste attenzioni NON mi facciano piacere, però…insomma…”
Izzy non credeva alle sue orecchie “ Micchan smettila di fare la finta modesta!essere sempre al centro dell’attenzione è sempre stato il tuo sogno fin da quando eri piccola!”
“Bè…si lo ammetto…mi fa piacere essere la reginetta, mi fa piacerissimo…però…non so…non è come me lo aspettavo… ecco tutto.”
“Cioè?spiega anche a noi comuni mortali.”
Mimi lo guardò storto.”Ecco il fatto è che…la popolarità…si insomma finchè non ci sei dentro non capisci che giro d’inferno sia… e non sto scherzando-aggiunse allo sguardo scettico di Izzy- veramente, guardando dal di fuori una persona popolare sembra sempre che questa sia circondata d apersone che la amano, che hanno…come dire bisogno di lei…invece non è così… insomma…non so come spiegartelo, ti sembrerò un’idiota, ma…forse queste sono solo mie impressioni, ma nonostante tutto questo fosse quello che ho sempre desiderato ora non so più niente…insomma mi sento come un pesce fuor d’acqua…capisci?” si girò pensando di torvare Izzi pronto a rassicurarla, ma invece lo trovò beatamente addormentato. A quanto pare nemmeno lui capiva. Mimi abbracciò le proprie ginocchia guardando il cielo.
Chissà dov’era quella persona in grado di capirla da un solo sguardo? Chissà se magari anche lei in questo momento stava rivolgendo il suo sguardo al cielo e pregava di incontrarla al più presto possibile? Chissà se davvero lei era nata per rendere felice la vita di qualcuno altro. Secondo lei sarebbe stata una cosa bellissima, vivere per qualcuno, sapere che quel qualcuno senza di te è perso o che tu senza quel qualcuno sei persa. Delle emozioni fantastiche.
“Dove sarà questa fantastica persona? Voglio incontrarti ora…ho bisogno di te…”




“Taichi!Dannazione è troppo per te lasciarci un po’ di privacy!” una ragazza slanciata con corti capelli ramati urlava furiosa in faccia a un ragazzo più alto di lei con una foltissima chioma di capelli castano scuro.
Il ragazzo sorrise maliziosamente e disse per prenderla in giro “Un po’ di privacy?Sora cara se voi vi accoppiate davanti a tutti non è mica colpa mia!”
La ragazza chiamata Sora diventò rossa dall’imbarazzo ma anche dalla rabbia, i suoi occhi mutarono, da castani, quasi rossi diventarono bianco-azzurro, Tai sogghignò divertito e anche i suoi occhi mutarono, da profondissime iridi color del cioccolato divennero rosse come il fuoco.
“Non te l’ha mai detto nessuno che non si gioca con il fuoco Sora?” detto questo Taichi lanciò una palla di fuoco dalle sue mani diretta verso Sora, ma lei prontamente la bloccò con un scudo d’aria.
“Taichi comincia a correre o giuro che tolgo tutto l’ossigeno dalla tu a aria!”
Taichi aveva già provato una volta questa vendetta di Sora così cominciò a correre e sospirò tranquillizzato alla vista del suo più caro amico, Yamato Ishida.
“Yamatooo!!La tua ragazza vuole togliermi la vita!” e si nascose dietro di lui. Il ragazzo in questione era davvero bellissimo, certo anche Taichi era bello, ma erano due bellezze differenti. Una persona della Terra vedendolo lo avrebbe sicuramente scambiato per un modello svedese. Lunghi capelli biondi come l’oro, viso perfetto e fisico slanciato.
Yamato si girò a guardare il suo amico d’infanzia Taichi e disse freddamente “ Bè non vedo cosa ci sia di male!” e sorrise malignamente. Anche i suoi occhi cambiarono colore, da azzurro ghiaccio trasmutarono in un blu profondissimo come l’acqua degli oceani e sparò una colonna d’acqua dritta nello stomaco di Taichi mandandolo a sbattere contro il muro della stanza.
Non appena Yamato vide Sora volare nella sua direzione si trasformò in una pistola (beretta M9) totalmente di ghiaccio con delle rifiniture in pietre preziose e decorazioni dorate.
Sora spiccò un balzo e arrivò precisamente davanti a Tai e puntandogli la pistola alla testa disse “ Allora Taichi credi di voler giocare un altro po’ con l’aria e l’acqua o per oggi ti basta?”
Taichi studiò lo sguardo vittorioso e sicuro di Sora e non potè fare a meno di arrendersi. Calò la testa e diede uno strattone ala pistola che aveva puntata alla testa.
“Mi battete solo perché non ho una partner anche io!ma vi assicuro che nel momento in cui la troverò ve le farò pagare tutte!” e se ne andò via adirato.
“Oh suvvia Taichi stavamo scherzando come sempre! E poi sei stato tu a cominciare!” provò a dire Sora, ma senza successo, Taichi si era rinchiuso nella sua stanza.
“ Ehi! È pronto da mangiare!Tai, Sora, Matt!” da una porta automatica si era affacciata una ragazzina molto carina, con capelli castano chiaro corti dietro ma lunghi davanti e la frangettina tenuta ferma su un lato da una mollettina rosa. Aveva dei dolci occhi marroni e doveva essere più piccola di qualche anno in confronto agli altri tre.
“Oh Kari…tuo fratello è di nuovo di cattivo umore…ci pensi tu?” disse Yamato prendendo una preoccupata e dispiaciuta Sora per mano e portandola verso la stanza da cui era uscita Kari.
Kari annuì con la testa alla domanda di Yamato e diresse verso la camera di Taichi.
“Tai…sono Kari…mi puoi aprire?” nessuna risposta. Dopo pochi secondi però la porta si aprì automaticamente e Kari entrò silenziosamente.
Nel buio della camera scorse una figura vicino all’oblò che guardava l’universo fuori.
“E’ davvero bella eh la Terra?non capisco come facciano i Terrestri a distruggere un pianeta così bello…”
Kari aveva provato a iniziare in qualche modo un discorso, ma Tai non dava cenno di voler rispondere. Poi all’improvviso disse “ Già…magari la mia partner è proprio lì… abbiamo cercato quasi dovunque… inizio a credere di essere un’ arma solitaria.”
“ Oh Tai non dire sciocchezza ogni arma ha un compagno! Vedrai da qualche parte nell’universo c’è qualcuno che in questo momento si sente solo come te e guardando il cielo sta pregando di incontrarti al più presto possibile!”
Taichi si girò e sorrise a Kari e disse “ adesso vai io vado un attimo in bagno e arrivo!”
Kari non era molto convinta, ma infondo aveva fatto tutto il possibile così decise di lasciarlo solo.
Taichi si alzò prese un asciugamano e si diresse in bagno. Prima di chiudere la porta però diresse un ultimo sguardo alla Terra e mormorò
“dove sarà questa fantastica persona? Voglio incontrarti ora…ho bisogno di te…”

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Capitolo 2
*** 2. la caduta, il sogno, il contratto. ***


“Dai Izzy spiegami anche le equazioni logaritmiche!” Mimi era al telefono nella sua camera stesa sul letto a una piazza e mezzo tutto ricoperto di libri di scuola.
“Micchan…è già l’una e mezza e siamo sopra i logaritmi dalle nove…ti prego lasciami andare a dormire…” Izzy era molto stanco sbadigliava a ogni parola che diceva.
“ma Izzy!Non ti faccio un po’ pena?domani mi interroga e io non so veramente niente!” in un'altra occasione Mimi lo avrebbe lasciato dormire, ma ora non poteva, doveva imparare a fare anche le equazioni logaritmiche o domani la prof l’avrebbe linciata!
“Mimi non è colpa mia se pretendi di imparare un mese di spiegazione in due ore!La prossima volta dillo prima!” Koushirou finì di parlare con un sonoro sbadiglio e attaccò il telefono. Per sicurezza lo spense anche, così non avrebbe suonato per tutto il tempo.
Mimi sospirò rassegnata e si andò a mettere una maglietta grigia a mezze maniche che le andava molto grande. Prima di andare a dormire si guardò allo specchio. Proprio non le capiva quelle ragazzine che non facevano altro che imitarla certo doveva ammettere di essere una bella ragazza, un viso piccolo e dolce, zigomi alti e due magnetici e grandissimi occhi miele che ogni tanto tendevano al viola…abbastanza alta, fisico slanciato ma con tutte le curve al punto giusto considerando che aveva una quarta. I capelli però erano la cosa a cui teneva di più, lunghi e setosi, mossi con una frangettina a ciuffo che teneva sempre ben piastrata. Molte di loro erano altrettanto carine, perché dovevano sminuirsi in modo tale da essere tutte uguali?
In realtà non le andava molto di dormire…il fatto era che da due mesi a questa parte sognava molto spesso un bel ragazzo, moro alto, un po’ abbronzato con due occhi color del cioccolato dove ci si poteva perdere….e bè diciamo ch eil problema non era quello di sognare quel ragazzo, anzi diciamo che era un po’ invaghita di lui…lo disegnava sempre…ma il problema era che da un po’ di giorni non sognava più il ragazzo misterioso, ma aveva cominciato a fare sogni strani dove c’erano case che cadevano, persone che gridavano aiuto, e una voce sempre più forte le gridava svegliatiii!Non sapeva assolutamente cosa volessero dire quei sogni strani, ma la inquietavano un sacco. Senza contare che voleva tornare a sognare il bel ragazzo del sogno!
Mimi si coricò nelle sue lenzuola verdi sperando di non fare nuovamente quel brutto sogno e si preparò a spegnere la luce dell’abat-jour, quando all’improvviso dalla portafinestra ancora aperta senti un forte fragore. Spaventata si nascose subito sotto le coperte, ma poi sentendo delle voci decise di andare a controllare. Prese la mazza da baseball che teneva in camera per quelle occasioni, anche se sperava di non doverla mai usare e si avvicinò piano piano alla finestra.
“Cazzo Taichi!Che Cazzo hai fatto?”
“Ehi biondo non darmi colpe che non ho!yawn”
A parlare erano state due voci maschili. Mimi dubitava che fossero ladri…insomma dei ladri che facevano un casino tale?comunque le voci arrivavano da dietro il fienile, così decise di scendere dalla ringhiera con i fiori rampicanti e andare a controllare.
Piano piano scese e silenziosamente si avvicinò al granaio. Ma quello che vide fu una sorpresa inaspettata. Davanti a lei si trovava una grande navicella spaziale schiantata al suolo. Però dei ragazzi di cui aveva sentito le voci prima nessuno tracca. Era sicura che fossero almeno tre, due ragazzi e una ragazza che gli aveva imposto di calmarsi e fare silenzio mentre lei si avvicinava al granaio.
Tenendo sempre ben stretta la mazza si avvicinò alla navicella. A un certo punto sentì una voce provenire da dietro di lei “Cosa credi di fare carina?” e con un movimento fluido le tolse di mano la mazza e la schiacciò a terra. Mimi vide dei piedi avvicinarsi.
“Almeno hai fatto una cosa giusta Taichi…” era la voce di prima.
“Suvvia Yama cercate di non litigare!siamo in un pianeta che non conosciamo dobbiamo rimanere uniti!” questa voce non l’aveva sentita, ma era sicura che appartenesse a una ragazza che doveva essere anche più piccola di lei di qualche anno.
“tsk.”
“piuttosto..dicci che pianeta è questo brunetta?” Mimi capì che parlava con lei.
“Di un po’ mi prendi per il culo? Se questo è un scherzo è davvero di cattivo gusto! Mi sto sporcando tutta e mi ero appena fatta la doccia! Senza contare che il mio nome non è brunetta cavolo!”
“ Non mi interessa come ti chiami! Dimmi su quale cazzo di pianeta siamo!” il ragazzo che la teneva era davvero poco simpatico, si disse mentalmente Mimi.
“ Per prima cosa lasciami poi se me lo domandi gentilmente chiamandomi per nome potrei anche risponderti!” Tai lasciò andare Mimi di malavoglia.
Non appena fu libera di tirarsi su Mimi rimase paralizzata. Aveva di fronte a se il ragazzo del sogno! Ne era sicura era lui, stessi capelli ribelli marroni, stessi profondissimi occhi color del cioccolato, pelle abbronzata…era senza dubbio lui. Almeno sapeva che poteva fidarsi.
“Ehi di un po’ ti sei imbambolata?” a parlare era stato l’altro ragazzo, bellissimo anche lui, occhi azzurri come il ghiaccio, capelli color dell’oro. Guardando le ultime due figure riconobbe due ragazze che le sorrisero timidamente. Una aveva i capelli ramati lunghi fino alle spalle, e l’altra corti capelli castani con due ciuffi più lunghi e la frangetta ferma su un lato da una mollettina.
Erano vestiti in modo davvero strano per essere dei ragazzi...le ragazze indossavano delle tute di pelle nera e i ragazzi sempre la stessa tuta però quella di taichi aveva dei decori rossi, mentre quella di Yamato dei decori azzurri.
“Allora di grazia vorresti dirmi il tuo nome?” era stato Taichi a parlarle, e in modo non troppo carino. Il Taichi del sogno non era così scorbutico!
“Mimi Tachikawa”
“bene e adesso emh Mimi… potresti dirci su che pianeta ci troviamo?” a parlare era stata la ragazza ramata. Vedendo l’espressione cinica di Mimi si affretto ad aggiungere “ Io sono Sora Takenouchi, piacere di conoscerti!” e terminò con un caloroso sorriso.
Mimi si sentì più sicura e disse “Bè anche se mi fa strano dirlo siete sulla Terra…”
I quattro ragazzi si guardarono preoccupati. La Terra non era certo un posto dove gli alieni potevano vivere tranquillamente. Mimi li scrutò. Sapeva che poteva fidarsi di loro. C’era il ragazzo del sogno con loro e questo bastava a sapere che erano buoni. Poi Sora le sembrava così simpatica, così disse “ Dai vostri sguardi immagino che sappiate quello che fanno qui agli alieni…se volete finché non riparerete la vostra navicella spaziale posso aiutarvi a nascondervi…”
Sora sorrise grata, ma Taichi ebbe subito da ridire “ Come mai sei disposta ad aiutare degli alieni? Non è che sei una di quelli che fanno gli esperimenti? Oppure vuoi venderci a quelli là e”
“senti un po’ se non vuoi accettare il mio aiuto dillo chiaramente, ma non venirti a lamentare poi se qualcuno vi ha visti e vi vivisezioneranno e chissà quanti altri esperimenti potranno fare!”
Taichi stava per risponderle per le rime quando Matt lo interruppe. “ Ci possiamo fidare Tai… è una ragazza a posto.”
Il bruno si zittì subito. Mimi felice di aver vinto parlo con Matt e Sora “Vedete i miei genitori sono sempre via per lavoro e così ho tutta la casa libera…così se volete potete rimanere da me…insomma mettete la navicella nel granaio che tanto è vuoto e potete dormire in casa…sapete ho molte stanze vuote”.


Quella mattina la sveglia di Mimi suono in anticipo e la ragazza si svegliò di soprassalto. Come un uragano la investirono tutti i ricordi della sera precedente. Era davvero eccitata, aveva finalmente incontrato il ragazzo dei suoi sogni! Sorrise entusiasta, ma una voce la fece girare di scatto “ buon giorno principessa!”
Era Taichi…e l’aveva chiamata principessa!Oddio era diventata tutta rossa lo sentiva!
“ahah sei diventata tutta rossa!ahahahaaha”
Certo che è davvero bello…oddio Mimi Tachikawa cosa stai dicendo!Non esagerare è di bellezza media…si ma guarda che viso perfetto…e il sorriso…o insomma!ha un carattere davvero orribile!e ti sta prendendo in giro da mezz’ora nel caso non te ne fossi accorta, ma mi sembra ovvio che tu non te ne sia accorta, visto che eri rapita dalla sua “bellezza”!oh insomma lui è il ragazzo del sogno!Oddio ora ch i ci fai pensare ho fatto un sacco di disegni di lui!oh cielo e se li vedesse?cosa penserebbe?oddio eccone uno lì!proprio accanto al divanetto dove è seduto lui…o mi ha fatto una domanda…meglio fare sisi con la testa almeno faccio finta di ascoltare….ma quanto parla?però che voce sexy che ha!...Mimi non ti distrarre dalla tua missione!oddio adesso parlo anche con me stessa in terza persona….vabbè…allora come posso fare a nasconderlo senza farglielo vedere?allora adesso mi avvicino di soppiatto e…
“…comunque sono venuto qui perché Sora mi ha detto di svegliarti perché probabilmente dovevi andare a scuola…”
Scuola?...scuola…”SCUOLA!!!”Dannazione se ne era completamente dimenticata!
Taichi sembrò spaventato dalla sua reazione. Mimi cominciò ad afferrare libri qualsiasi a casaccio e a infilarli nella sua tracolla.
“ questo…quello di matematica…quello di fisica…oddio dov’è il libro di matematica?”
“Non è quello?-Taichi indicò il libro con il disegno vicino a lui, lo prese e ne uscì un foglio che cadde precisamente vicino a lui- e questo?”
Alla sfiga non c’è mai limite…pensò Mimi mentre la sua faccia cambiava tutti i colori dell’arcobaleno.
Taichi rimase bloccato. Su quel foglio c’era disegnato il suo viso. Ma com’era possibile? Di scatto si girò a guardare Mimi che si torceva le mani imbarazzata e rossisima in viso. Tai esigeva una spiegazione, ma tutto quello che gli uscì furono poche parole scomposte “ Come…cosa..?”
All’improvviso si aprì la porta della camera di Mimi. Era Sora.
“Ehi ragazzi scendete giù oppure no? Ma che avete fatto?Avete delle facce!”
Taichi porse sconcertato il foglio a Sora. Questa lo prese da prima senza capire, poi guardando il disegno rimase anche lei interdetta.
“Lo ha fatto tu Mimi?Ma sei bravissima!E poi in così poco tempo!” ci fu una caduta generale. Sora non aveva capito niente.
“Veramente quello l’ho fatto il mese scorso…” disse timidamente Mimi. Tai e Sora rimasero a bocca aperta.


Si ritrovavano tutti seduti nel tavolo da pranzo di Mimi. Le avevano chiesto di fargli vedere tutti i disegni che aveva fatto di Tai. I ragazzi venuti dallo spazio osservavano i disegni con aria perplessa e al tempo stesso preoccupata, Mimi invece era terribilmente in imbarazzo…e Taichi era seriamente compiaciuto di aver provocato un tale rossore sul viso della bella ragazza.
“Mimi…possiamo sapere come mai hai fatto questi disegni di Taichi?” chiese Kari spezzando l’aria tesa che si era creata.
“Bè..io l’ho sognato…”
“sognato?” tutti sgranarono gli occhi. Quello era un qualcosa di molto familiare. Kari e Sora sapevano di cosa parlava Mimi. Le due ragazze si scambiarono uno sguardo d’intesa e poi Sora parlò “ possiamo sapere di preciso cosa sogni?”
Mimi diventò, se possibile ancora più rossa. “Bè non so se si possono definire veri e propri sogni, cioè come spiegare in pratica erano delle specie di flash, come scene di vita quotidiana…”
Sora si girò verso Kari, come per avere conferma della sua ipotesi. “credo di aver capito di cosa si tratta Mimi…credo che tu sia…”
BEEP BEEP (o cielo scusatemi x questo suono scandaloso….dovrebbe essere un clacson)
Mimi saltò in aria spaventata, come tutti gli altri, si girò a guardare l’orologio. Dannazione! Erano le sette e un quarto!Izzy era venuto sicuramente a prenderla come tutte le mattine, il suono del clacson era il suo segnale, ma cosa diavolo ci faceva lì venti minuti prima del solito? E doveva nascondere i quattro ragazzi anche se non voleva avere segreti con Izzy non voleva mettere nei guai Tai… oddio non è questo il momento di perdersi in simili frivolezze!
“ehii! Mimi?ho una fame incredibile!ti ho portato le paste al cioccolato che ti piacciono tanto!” era troppo tardi, tutto quel pensare le aveva solo fatto perdere tempo! Koushiro era entrato nella sala e ora il suo sguardo andava da Mimi al gruppo di alieni.
“chi diavolo sono loro Mimi?”
“Izzy ti posso spiegare tutto…emh…però siediti…”
Koushirou si sedette al tavolo e guardò indagatore i quattro ragazzi, che per tutta risposta provarono a sorridere. Tutti meno uno, Taichi, che era stranamente geloso. Insomma quella lì aveva un ragazzo? Bè poteva anche dirlo e poteva anche evitare di disegnare la sua faccia dovunque…insomma perché non disegnava la faccia del suo ragazzo?
Lo sguardo arrabbiato di Taichi fece preoccupare Mimi, che avesse frainteso? Lei e Izzy erano solo amici, niente di più. Con questo pensiero nella testa e evitando accuratamente lo sguardo di taichi spiegò tutti i fatti a Koushiro.
“così tu saresti il ragazzo dei sogni di Mimi, eh?” Izzy guardava malissimo Tai, che ricambiava lo sguardo infastidito.
Oh cielo detta così fa apparire la cosa ancora più imbarazzante di quanto già sia! Erano questi i pensieri di Mimi mentre guardava i due ragazzi scambiarsi occhiatacce.
Matt provò a spezzare la tensione creata “ Prima Sora avevi detto di aver capito cosa stesse succedendo giusto?”
Sora annuì molto convinta. “ Bè credo sia quasi certa la mia supposizione, ma preferirei fare ancora qualche indagine, sai per non dare false speranze.”
Taichi si girò immediatamente gioioso, ma al tempo stesso deluso “Vorresti forse dire che lei potrebbe essere…?”
“La tua masters sì.” Concluse Sora per lui.
“No!Non è possibile!Dannazione ho aspettato tantissimo tempo mi aspettavo di trovare una masters veramente intelligente e potente e invece chi mi becco?Una stupida ragazzina!E per di più terrestre! Dannazione!” a queste dure parole di Taichi Mimi si alterò, insomma non sapeva cosa diamine era una masters, e non era nemmeno così sicura di volerlo sapere, ma la stava offendendo accidenti!
Sora si girò verso Mimi e alzando il tono di voce per sovrastare le lamentele di Tai provò a spiegarle.
“Vedi Mimi, non so davvero da dove cominciare, ma insomma noi pensiamo che tu possa essere la masters di Taichi. Il fatto è che anche io e Kari lo siamo, e anche noi abbiamo continuato a sognare i nostri partners per mesi e mesi prima di incontrarli. “ alla vista della faccia ancora più sconvolta di Mimi Kari provò a intervenire.
“ Forse sarebbe meglio spiegarle tutto dall’inizio Sora…”
“Già…bè allora…vedi noi siamo originari del pianeta Digiworld…un pianeta bellissimo, popolato persone di spirito buono e gentile. Ecco nel nostro pianeta si racconta una leggenda, che ha origini molto antiche. Si narra che la nostra terra stesse attraversando un periodo di carestie crisi e guerre interne, oltre a una guerra contro un pianeta vicino che stava espandendo il suo potere. Proprio ne momento di massimo terrore, in cui nessuno sperava più di vivere otto ragazzi come sentendosi chiamati si riunirono nella capitale. Tre di loro erano guerrieri, altri tre erano potenti sacerdoti e gli altri due erano rispettivamente un inventore e un potente medico. In ognuno di loro risiedevano antichi poteri : Fuoco, Terra, Aria, Acqua,Metallo, Luce, Tempo e Vuoto. I ragazzi unirono le loro forze e i loro poteri e riuscirono a riportare la pace su Digiworld, ma per tutto ciò dovettero pagare con la loro stessa vita.”
Mentre Sora parlava la mente di Mimi fu attraversata come da un flashback. In un attimo tutto ciò che usciva dalla bocca della ragazza le fu chiaro e non le sembrò poi tanto strano.
“Vedi ognuno di noi qui è la reincarnazione di uno di quei leggendari prescelti. io possiedo il potere dell’Aria, Matt quello dell’Acqua, Kari quello della Luce e Taichi quello del Fuoco.”
“ e gli altri?Dove sono gli altri?”
“Bè…il nostro viaggio è appunto una ricerca…la ricerca degli otto elementi…solo che non siamo solo noi a ricercarli…e insomma il Tempo è già dalla parte del male…”
Nella stanza calò il silenzio. Koushiro osservò Mimi, la sua espressione era assorta, quasi preoccupata per la “sorte” di quel pianeta che non esisteva. Non resistette e disse “ Oh cielo Mimi non vorrai dirmi che credi a tutta questa storia? È una grandissima cazzata!”
Tutti si girarono a guardarlo.
“bè ammetto ch epuò sembrare strana come storia…certo non capita tutti i giorni di scoprire forse di avere dei poteri e poi insomma…io credo che Sora dica la verità.”
Izzy stava per controbattere quando vide una palla di fuoco passargli a due centimetri dal naso.
“Adesso pensi di crederci nanerottolo?”
Koushirou si girò verso la direzione della voce e incontrò lo sguardo di Taichi. I suoi occhi erano mutati…dal castano cioccolato erano diventati rossi, sembrava quasi che ardesse un fuoco dentro.
Izzy guardò Mimi spaventata e si alzò in piedi. “SMETTILA!” gridò.
Taichi sorrise maligno. Il fuoco nei suoi occhi crepitò, come divertito e scatto in avanti preparando un pugno di fuoco. prontamente Matt e Sora scattarono pe intervenire, ma Mimi fu più veloce e si mise in mezzo. Appena si intromise Mimi Taichi arrestò subito il colpo, per non ferirla e rimase a fissarla preoccupato di averle fatto comunque male.
Sora scattò in piedi e disse “ TAICHI!Noi non Dovremmo attaccare la gente comune!Dovremmo difenderla!E in quanto a te – si girò verso Izzy – permettimi di completare la storia e poi potrai fare tutti i tuoi dibattiti..”
“Vedi Mimi- questa volta era stato Yamato a prendere la parola- oltre a tutto ciò che ti ha spiegato Sora ci sono altri fatti, altri poteri. Il potere più importante in questo momento è quello che ti lega a Taichi, il fatto che voi siate Masters e Arma.”
“ Cosa intendi dire?” Mimi era più che mai sconvolta. Masters e Arma…cosa voleva dire?
“intendo dire che… è difficile da spiegare…ma insomma diciamo che Taichi è un arma…”
“ UN ARMA?”
“un arma sì…un arma…non guardarmi in quel modo Mimi è così e basta!guarda così!” Matt si trasformò in una pistola e venne preso al volo da Sora, che lo guardò scuotendo la testa, mentre si udì Taichi borbottare “il solito esibizionista.”
Mimi cadde sulla sedia guardando sconcertata dal punto in cui Matt era seduto in carne ed ossa a quello dove si trovava ora tra le mani di Sora trasformato in pistola.
Kari provò a calmarla mettendole un amano sulla spalla e sorridendole timidamente. Alla vista di quel sorriso Mimi non potè fare a meno di calmarsi…quella ragazza emanava un’aura pacifica che aveva il potere di calmare le persone. Sora riprese a parlare “Quello ch ecercava di mostrarti Matt, anche se in modo cruento era un'altra potenzialità che ci deriva dai prescelti…degli otto ragazzi quattro di loro erano i cosidetti masters, come me e te, e gli altri quattro erano le armi, cioè come hai appena visto ognuno di loro si trasformava in un’arma diversa. Diciamo che la peculiarità di questo discorso sta nel fatto che le armi sono delle specie di protettori…diciamo nei termini terrestri…sono una specie di famiglio, e tra un’arma e il suo masters viene stipulato un vero e proprio contratto a vita.”
“cioè aspetta…con calma…tu vorresti dirmi che io sono una masters con un potere non ancora ben definito e che la mia arma è Taichi e che…dovrei aiutarvi a…a fare cosa di preciso?”
Questa volta fu Kari a prendere la parola “ ecco vedi Mimi la creatura potente del mito si è risvegliata…e si è impossessata di un nostro amico, che per iscritto è il futuro sovrano del nostro regno….insomma gli ha inculcato in testa idee sulla sovranità di Digiworld e agendo sempre nel’ombra ha fatto in modo che il nostro imperatore morisse sotto un falso attacco da parte di Fervet, un pianeta con cui la nostra terra ha sempre avuto astio. Dopo questo finto attentato il principe Ken è salito al potere manovrato da Lexian, il sottoposto di Shadran, l’essere maligno imprigionato dai grandi prescelti che ora si è risvegliato. La politica di Ken però è una politica basata sul terrore, tutti hanno paura di tutti e ha instaurato ogni sorta di reato, imprigionando chiunque praticasse la magia o osasse disubbidire ai suoi comandi. Puoi ben capire quanto noi fossimo esposti al pericolo…soprattutto perché Ken conosceva molto bene le nostre potenzialità e non è stato molto difficile per lui stanare i capi dei Ribelli. Ricercando nei libri della biblioteca reale abbiamo trovato molti libri che parlavano della leggenda e dei poteri legati agli otto prescelti e sulla magia in generale, così abbiamo deciso di prenderli per esercitarci e partire alla ricerca delle altre reincarnazioni. Lungo la via della ricerca ci siamo imbattuti in un uomo molto anziano e particolarmente informato sulle leggende antiche che ci ha fornito molti indizi, attraverso i quali siamo risaliti a un antico libro, una sorta di diario dei prescelti in cui questi raccontavano la loro storia e quello che imparavano sui loro poteri.”
Mimi era veramente sconvolta. Questa era una storia davvero assurda, ma lei sapeva di potersi fidare. E poi infondo c’era Taichi con lei…e sapeva che finchè era con lui non le sarebbe successo niente di male.
“Io…dovrei venire con voi in giro per lo spazio?” Mimi teneva lo sguardo basso, ma era decisa. Sarebbe partita con loro, voleva aiutarli. Taichi e Izzy si girarono verso di lei di scatto. Il primo si sentiva sollevato, ma al tempo stesso spaventato dal fatto che lei andasse con loro…a quanti pericoli l’avrebbero esposta?
Il secondo invece sperava che Mimi non si facesse abbindolare da quei quattro deficenti. Insomma era una storia assurda non capiva, come poteva fidarsi!?Era forse scema?
Sora riprese la parola “bhè in effetti sì…però insomma cerca di comprenderci…è l’unico modo per salvare le persone a noi care!”
Mimi stette un attimo in silenzio. Pensava. Pensava a come fare in modo che la gente non si accorgesse che era, come dire, scomparsa dalla circolazione. Sì, aveva deciso di andare con loro. Sapeva tutti i pericoli a cui andava incontro, ma sentiva di doverlo fare.
“ Verrò.” Tutti rimasero sorpresi da questa affermazione.
“Mimi!non puoi farlo!tutto ciò non è assolutamente vero!e insomma…”
“voglio farlo Izzy!Cerca di appoggiarmi per una volta ti prego!Ho bisogno del tuo aiuto qui mi devi reggere il gioco!” Mimi aveva le lacrime agli occhi. Perché Koushiro non capiva mai quello che voleva?
“Ma Mimi!Cerca di capire se anche tutta questa storia fosse vera come pretendi di sopravvivere?Tu nello spazio?Ma fammi il favore!” Taichi si stava nuovamente alterando, Mimi piangeva e questo non gli piaceva per niente.I suoi occhi mutarono pericolosamente il loro colore e prese per il collo Izzy, alzandolo dal terreno. Gli occhi spaventati di Koushiro non lo impietosirono, ma anzi lo stimolarono a continuare. Aveva ferito Mimi e doveva pagare. Fortunatamente Yamato, Sora e Mimi riuscirono a staccarlo, e quando si accorse che quello che aveva appena fatto aveva reso Mimi ancora più triste si sentì un verme, ma non per molto tempo, in quanto gli arrivò un pugno dritto sulla faccia di Matt.
“che cazzo fai bastardo?” aveva urlato Taichi rilanciandosi contro Matt, che fu più veloce e lo colpì nuovamente.
“ sei tu che devi darti una calmata testa calda! Forse una doccia fredda ti farà bene!” detto questo Yamato stirò la mano con il palmo rivolto verso il basso e la contrasse. Immediatamente un getto d’acqua fredda calò sulla testa di Tai.
Mimi si sentì esageratamente in colpa e scappò in camera sua, chiudendosi a chiave. Sora e Kari che erano rimaste in disparte preoccupandosi della salute di Izzy si intromisero nella lite tra i due migliori amici, ma questi non davano segno di cedimento e così Sora generò una raffica d’aria che li separò e urlò “BASTA!”




Mimi si era rifugiata sul tetto. Cielo quanto era stupida. Era scappata via così, come una bambina…che figuraccia…sicuramente adesso Taichi pensava a lei come una bambina viziata e piagnucolona. Non aveva nemmeno tutti itorti insomma…ammetteva di esserlo veramente delle volte…anzi arrivava ddirittura a essere melodrammatica, come la definiva Koushiro. Così non sarebbe potuta partire con Tai. Eppure questo era sempre stato il suo sogno…un’ avventura ai limiti dell’immaginabile, un’ avventura ricca di passione e pericolo…ma infondo era una ragazzina, sarebbe solo stata d’impaccio, e l’aveva dimostrato dieci minuti fa scappando. Altre lacrime inondarono il suo viso.
“ Ehi!Non piangere o ti si rovinerà il trucco!” Mimi alzò la testa e si trovò davanti la faccia sorridente di Tai che… volava!
“Aahhhh!” Mimi urlò spaventata e Taichi le tappò svelto la bocca.
“shhhh…se Sora crede che io ti stia facendo del male mi ammazza!” Mimi fece segno di aver capito e lui la lasciò libera di parlare sedendosi accanto a lei.
“ Come fai a volare?Il tuo potere non è il fuoco?”
“Sì! Appunto per questo posso volare!E’ una pacchia avere il potere del fuoco qui sulla terra…c’è un mucchio di ossigeno!” Taichi si girò a guardarla e vide che la brunetta lo guardava interrogativa.
“In pratica posso volare perché riscaldo gli ioni dell’aria intorno al mio corpo!” Mimi si fermò a guardarlo ammirata. Era veramente forte! Non appena si accorse che lo stava fissando però rinsavì subito e diventò rosso pomodoro.
Taichi respirò profondamente. Perché stare accanto a quella ragazza lo agitava tanto?Non riusciva proprio a capire…infondo lui non era tipo da farsi questi problemi…si passò una mano tra i capelli….segno che era nervoso…dannazione non ci voleva….arrossì e disse “Abbiamo sistemato tutto…”
Mimi si girò a guardarlo non capendo a cosa si riferisse. “Cosa?” chiese ingenuamente.
Con gli occhi dorati della ragazza puntati addosso Taichi si sentì sciogliere, ma riuscì comunque a dire “ Sì bè ecco puoi venire con noi ecco..abbiamo convinto il nanerottolo a darti una mano per farti partire…e bè puoi venire con noi…sempre ammesso che tu voglia farlo ovvio!”
Mimi era al settimo cielo, un sorriso sincero si aprì sul suo volto e i suoi occhi brillarono di una nuova gioia. “Certo!”
Taichi arrossì a quel sorriso così puro, ma si affretto a metterla in guardia “ Prima di dire di sì voglio però che tu sappia che non sarà un viaggio di piacere, o una di quelle avventure che vedi nei film…ci saranno situazioni piene di pericoli…guerre, combattimenti, feriti…”
“Voglio farlo” Mimi aveva interrototo Taichi prima ancora che finisse il suo discorso. “ voglio farlo…anche se dovessi andare incontro ai più assurdi pericoli lo farò… e poi con me ci sei tu Tai, quindi io non corro alcun pericolo!” Quando la brunetta si rese conto di aver permesso la fuoriuscita ai suoi pensieri più segreti arrossì vistosamente e girò subito lo sguardo.
Taichi invece era rimasto sorpreso dal coraggio che dimostrava quella ragazza. Sembrava così fragile, mentre invece era veramente decisa, ma quello che lo colpì di più fu la fiducia che lei riponeva in lui…si ripromise che non le sarebbe mai accaduto niente, a costo della sua stessa vita l’avrebbe protetta…e poi il suo nome detto da lei aveva un suono così dolce…Un sorrisetto malizioso increspò la bocca di Taichi. Si girò a guardarla e disse:
“ Allora vogliamo stipulare il nostro contratto tra Arma e Masters?”
Mimi si girò sorpresa e disse “Sì!Ma come?”
Il sorrisetto di Tai si allargò ancora di più. Le alzò il mento con una mano, si avvicinò pericolosamente alle sue labbra e disse con voce sensuale “ Così…” e eliminò la distanza tra le loro labbra unendole in un casto bacio. Mimi rimase sorpresa dal gesto del ragazzo e diventò rossissima, ma proprio nel momento in cui stava per staccarsi imbarazzata sentì un forte bruciore , come se qualcuno le stesse incidendo un marchio a fuoco sul braccio. Lo guardò per controllare cose fosse successo e vide una specie di tatuaggio inciso nella pelle, un triangolo inscritto in due circonferenze, dentro le quali vi erano dei simboli a cui non sapeva dare significato. Si girò a guardare Taichi, che si guardava il braccio come lei e in risposta alla sua faccia spaventata disse:
“ Questo è il nostro simbolo…siamo il Fuoco e il Vuoto…da adesso in poi siamo legati per la vita…”





ciaooooooooooooooo a tuttiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!questo capitolo è davvero lungo mamma miaaa!!!mi stupisco di me stessa di solito sono sempre corti!!invece questo è venuto moolto lungo e pieno zeppo di spiegazioniiii forse è un po’ troppo….la prossima volta sarà meglio che lo divida in due parti!
Ora passiamo ai ringraziamenti!

rose07: *.* non sai che bello ricevere una tua recensioneee!!le tue storie mi piacciono un sacco!!è grazie a te che ho scoperto la Michi!!sono contentissima che ti piaccia la mia storia fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo!!

Sandra92: ciaooooo!!grazie mille del commento mi fa piacere che ti piaccia!^^

ringrazio lunakiss
e
Sandra92
che hanno messo la mia storia tra quelle seguite!
infine ringrazio proprio tuttiiiiiiiii anche quelli che leggono e bastaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 3
*** 3 sensazioni ***


Mimi si trovava sdraiata sul letto in una stanza buia. La testa le scoppiava. Fino a due giorni fa non era nient’altro che una ragazza normale, i cui unici problemi riguardavano il trucco i ragazzi e la matematica. Ora invece si ritrovava catapultata in un'altra realtà. Una realtà dove lei possedeva poteri magici, dove era la reincarnazione di una potente sacerdotessa e si trovava immischiata in una guerra di un mondo che nemmeno conosceva.
Tutto ciò però non le dispiaceva affatto. Sin da quando era bambina aveva sempre sognato di vivere un ‘avventura in cui lei era una paladina della giustizia, dove aveva poteri fortissimi e un principe azzurro sempre pronta a difenderla. Un principe azzurro? Bè in realtà Taichi non era proprio definibile come principe azzurro, il vero principe azzurro lì dentro era Matt, il ragazzo di Sora,gentile premuroso e educato. Oddio ora non esageriamo, anche Yamato aveva i suoi momenti “Tai”, in cui spaccava tutto e urlava parolaccie a gogo, ma le sue maniere erano sempre più a modo di quelle di Taichi. Il vero problema di Matt era quello di essere veramente freddo e timido davanti agli altri. Una sera Sora gli aveva confidato che all’inizio si vergognava di darle persino la mano davanti a Taichi che li aveva aiutati a stare insieme! Mimi doveva ammettere però che insieme erano veramente carini…Matt si preoccupava sempre per Sora e senza farlo notare a nessuno accontentava ogni sua richiesta. Inoltre erano davvero molto affiatati, Mimi aveva avuto modo di vederli allenarsi questo pomeriggio sull’astronave ed era rimasta veramente colpita dalla loro forza e dalla loro velocità.
“ Sora è sempre stata un ottima atleta.” Le aveva spiegato Tai, comparso da dietro all’improvviso.” Sul nostro pianeta è sempre stata la migliore in tutte le gare fisiche femminili…”
Mimi si era fatta piccola piccola. Aveva sempre ricevuto migliaia di complimenti in educazione fisica e si era sempre considerata molto brava, ma guardando Sora aveva riconosciuto di non essere affatto così capace come pensava di essere!
Taichi notò lo sconforto sulla faccia di Mimi e le diede delle pacche leggere sulla testa “ Su non ti preoccupare! Migliorerai anche tu!” e dettò questo se ne andò.
Ripensando a quel momento Mimi arrossiva ancora. Insomma non sapeva perché, ma Taichi le faceva quell’effetto. Era stupido, cafone, ignorante, presuntuoso, insolente, maleducato, casinista, borioso, vanitoso e chi più ne ha più ne metta. Ma aveva anche due occhi in cui ci si poteva perdere…e quel sorrisino che faceva quando doveva farsi perdonare o quando era imbarazzato…e il modo in cui si arruffa i capelli con le mani quando è agitato… Oh perdiana Mimi!Un po’ di contegno! Non ce la faceva veramente più…Taichi infondo era il prototipo di ragazzo che lei aveva sempre desiderato, e da quando lo sognava era nato una specie di relazione con il ragazzo dei suoi sogni, ma lei sapeva benissimo che non sarebbe mai potuto nascere niente, e anche per questo preferiva stargli lontana. Ormai erano passati quattro giorni da che erano partiti per lo spazio lasciando la Terra, e in quei quattro giorni le sole parole che Mimi gli rivolse furono semplici monosillabi o affermazioni del tipo “Non ho fame” “Sono stanca” “Vado a dormire” “Hai visto Sora?”.
Sapeva che Taichi era preoccupato da questo suo comportamento, infatti inizialmente la istigava a rispondergli e cercava di fare battute per farla ridere, ma visto lo scarso risultato si era abbattuto e si era ritirato.
Inizialmente a Mimi andava bene così, se lui avesse perso la voglia di parlargli lei magari sarebbe riuscita a fare luce nei suoi sentimenti confusi, ma dopo la discussione che aveva sentito poco prima si sentiva veramente in colpa.
Passando per la cucina aveva visto Taichi parlare con Sora e sembrando una discussione privata decise di passare senza farsi notare e senza ascoltare. Purtroppo la curiosità (e la gelosia) vinsero sui suoi buoni propositi nel moemnto in cui sentì il proprio nome. Si nascose veloce dietro una colonna facendo attenzione a respirare il minimo.
“Io non so Sora…sono preoccupato per Mimi…. E se ci avesse ripensato?”
“Cosa te lo fa dire?Mi sembrava convinta quando ha accettato…e tu l’hai messa in guardia di tutti i pericoli in cui sarebbe potuta incappare…”
“Sì, ma tu non puoi capire…non so…c’è qualcosa che non va…qualcosa che la preoccupa…sono sicuro che sia così, magari ci ha ripensato…non è più convinta, ha analizzato meglio la situazione, non saprei dirti cosa sia, so solo che non sta bene e voglio sapere cos’ha!”
“Vuoi andare a chiederglielo?”
“Sì”
A quel punto Mimi scappò, non riuscendo più a trattenere le lacrime. Con il suo comportamento infantile era riuscita solo a impensierirlo. E se fosse venuto veramente a chiederle cosa aveva cosa gli avrebbe risposto?

Intanto Sora guardava Taichi girare nervosamente avanti e indietro nella sala torcendosi le mani.
“Da quand’è che t’importa così tanto di un'altra ragazza che non sia tua sorella?”
Taichi si fermò e guardò il sorrisetto malizioso spuntato sul viso di Sora.
“ Cosa vuoi dire Sor? Mi sono sempre preoccupato di te!Non essere gelosa!”
Sora si sbattè una mano sulla fornte sconsolata. “Non intendevo questo!Intendevo dire che ti importa particolarmente di quello che prova Mimi..e poi voglio dire come fa a sapere che non ti stai sbagliando?Con me Matt e Kari parla tranquillamente, ride e scherza senza problemi…magari il problema sei tu…non è che hai fatto qualcosa di disdicevole?”
Tai sembrò sorpreso. “Io?Dici che il problema sono io?”
“ O protresti essere semplicemente tu che ti fai pare mentali senza senso, no?”
“No no…il problema c’è Sora me lo sento…infondo è un po’ come con te e Matt no?che sentite quando l’altro sta male o quando l’altro è arrabbiato….credo che sia il legame del summon servant…”
“Eh c’est l’amour…” Disse Sora con una faccia da Ho-capito-tutto-io.
Taichi diventò rosso fuoco.”Cosa vorresti dire?”
“Oh niente niente…su su ora corri a sapere che ha la tua bella, Oh principe!”
Mimi era stesa sul suo letto guardando il tatuaggio simbolo del legame che la univa a Tai. “..siamo legati per la vita..” quelle parole risuonavano ancora dolci nella sua mente. Si toccò le labbra ricordandosi del breve contatto che avevano avuto con quelle di Tachi. In un secondo le parve di riprovare tutte le emozioni di quel momento, di risentire il calore che l’aveva attraversata, di sentire il sapore di Tai. Una calda lacrima le scese lungo le guance, ma subito la riasciugò, sentendo bussare alla porta.
“Avanti” disse tirandosi su a sedere. Quando entrò Taichi dalla porta si diede della stupida mentalmente almeno un milione di volte. Avrebbe potuto far finta di dormire, che scema.
“Emh…ciao..eheh…-Tai era veramente nervoso, mise una mano dietro la testa e sorrise nervosamente, come solo lui faceva, e Mimi si sciolse a vederlo – posso…emh possiamo parlare?”
Mimi rimase interdetta dalla sua gentilezza e da come fosse impacciato. Le venne quasi da ridere mentre gli indicava di sedersi vicino a lei sul letto e lui che rosso come in pomodoro si avvicinava lentamente.
Appena si fu seduto si girò a guardarla seriamente negli occhi. A Mimi sembrò di svenire, ma le mancò ancora di più il fiato quando lui le prese le mani nelle sue e gliele strinse forte. A quel punto, sempre senza interrompere il contatto visivo, con una Mimi sempre più che mai vicina all’infarto disse “ Cos’hai?”
A Mimi venne da tirargli un pugno. Aveva creato un atmosfera tanto romantica tanto dolce e impacciata e aveva rovinato tutto con un misero cos’hai?
Notando il disagio di Mimi, Taichi continuò a parlare “ Oh insomma…voglio dire… da quando siamo partiti ti ho visto molto strana e bè volevo sapere come come cioè se ci avevi ripensato.” Mimi fece finta di non capire. Si divertiva troppo a vederlo così imbarazzato e preoccupato per lei. “Ripensato a cosa?”
Taichi sospirò affranto. Sperava che lei capisse subito, lo faceva sentire a disagio quando erano solo loro due, e soprattutto sapere di avere quelle due pozze miele puntate addosso lo metteva sia di buon umore, sia in difficoltà.
“Bè quello che voglio sapere è se tu magari ci hai ripensato a…bè si a partire con noi…insomma mi chiedevo se magari tu volessi tornare sulla Terra.”
“ Assolutamente no!Cosa te lo ha fatto pensare?”
“Bè il fatto è che in questi giorni tu sei stata non so…assente, non ridevi più e questo mi è dispiaciuto moltissimo perché hai veramente un bel sorriso e quando sorridi tu si illumina tutto e poi” Taichi si bloccò di colpo per quello che aveva appena detto. Oh kamisama si sarebbe strozzato da solo se fosse possibile. Mimi lo guardava incitandolo a continuare, ma dentro di se saltava per la gioia.
Quando si accorse che Tai non era più in grado di proferire una parola perché troppo imbarazzato lo abbracciò di slancio e disse “Grazie per esserti preoccupato per me, mi dispiace di averti fatto impensierire, ma non ci ho assolutamente ripensato, è qui che voglio stare!”
Detto questo gli diede un bacio sulla guancia e gli arruffò tutti i capelli. Taichi, che era rimasto imbambolato si ridestò subito non appena lei gli toccò i capelli e alzandosi disse “Mimi questa me la paghi!”
Cominciò a rincorrerla per tutta la casa ridendo mentre lei gli faceva il verso. Sapeva che Mimi non aveva risposto alla sua domanda, e sapeva che quella cosa che l’aveva fatta star male era probabilmente qualcosa che aveva fatto lui, ma per ora lei era contenta e questo gli bastava per il momento.

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