Amnesia

di Svampi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buio Totale ***
Capitolo 2: *** Nuovi Incontri ***



Capitolo 1
*** Buio Totale ***


Buio totale

                      Buio totale

 

 

Crac. Un rumore secco di rami spezzati. Mi volto, in allerta. Ma dietro di me non c’è nessuno. Dev’ essere stato un animale, ma non ne sono molto convinta. E’ da un po’ che sento una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse seguendo. Ma cerco di scacciare questi pensieri, ora devo occuparmi di cose ben più importanti: mi sono persa, su questo non c’è alcun dubbio. Il mio senso dell’orientamento equivale a zero, e ha colpito anche questa volta. Cerco di ricordare..quell’albero con quella strana escrescenza, mi pare di averlo già visto..o forse no. Fiuto l’aria, ma l’odore che mi colpisce è solo quello del terreno umido e del muschio sulle cortecce: identico a quello che percepisco da quando mi sono inoltrata in questa foresta sconosciuta, cioè pressappoco..umm.. 10 secoli fa..uffa! ma si può sapere dove mi sono andata a cacciare!? Inspiro rumorosamente, possibile che.. sento il naso pizzicare, un nuova sfumatura si è aggiunta al profumo della boscaglia, è un odore che conosco bene, fin troppo. Un odore che mi attanaglia le viscere. Sento un formicolio alla nuca, qualcuno mi sta fissando. Ma non faccio in tempo a girarmi che due occhi rossi come braci incandescenti si allacciano ai miei. Indietreggio incerta. Non so che fare. Li conosco quei mostri, ma non ne ho mai incontrato uno. E ora sono sola oltretutto. Mi guardo attorno circospetta, non si muove una foglia. Il mio cuore batte furiosamente, e io sono certa che sia l’unica cosa ancora viva e pulsante in questa radura. Non devo cedere però. Digrigno i denti e comincio a ringhiare sommessamente. Se lui o lei attaccherà io sarò pronta..ma che dico!? Non sarò pronta per niente. Sono in trappola. Lo sento vorticare intorno a me, il suo odore. E d’improvviso prendo a correre, corro come il vento, non so dove sto andando. Voglio solo scappare il più lontano possibile da qui. Il succhiasangue però è veloce, e con un balzo mi atterra addosso. Le mie zampe cedono per il colpo, sbatto la testa contro una grossa radice, e mi ritrovo a terra, stordita dalla botta e per il male atroce. Poi sento una fitta lacerante al costato. Chiudo gli occhi e ansimo dal dolore. Affondo i denti aguzzi alla cieca, strappando lembi di pelle inumana al mio aggressore. Dopo attimi che mi sembrano durare un’eternità sento il peso del suo corpo scomparire, il succhiasangue si dilegua lasciandomi agonizzante. Non so cosa l’abbia fatto scappare, la ferita pulsa tremendamente, e non riesco a ragionare lucidamente. Abbandono stremata il muso sulla morbida terra. “Aiuto..” riesco ad abbassare le difese della mia mente solo per pochi istanti, non posso fare a meno di chiedermi se mai giungerà il mio flebile gemito, poi non sento più nulla.

 

 

                                                

Jacob

 

Sono ore che mi aggiro inquieto per la foresta. L’odore dei succhiasangue è ben impresso nella mia mente. E’ nuovo, non appartiene ai Cullen. Ciò equivale a nuove sanguisughe da tenere a bada. “Ehi, venite qui! Presto!” il richiamo disperato di Seth mi fa sussultare leggermente, comincio a correre verso di lui, in qualche punto impreciso fra gli alberi. Quando arrivo trovo gli altri stretti in cerchio, attorno a qualcosa, o meglio qualcuno. Mi avvicino lentamente anche io: un piccolo lupo è riverso al suolo, non può essere un cucciolo, ma certamente è di dimensioni considerevolmente minori a quelle del nostro branco. Ha un folto manto argenteo ricoperto da una scura sostanza vischiosa. Dilato le narici. Sangue. “ Dobbiamo portarlo immediatamente via da qui.” Annuncia Sam sbrigativo. Poi si va a nascondere dietro un cespuglio. Torna dopo pochi istanti trasformato, con indosso un paio di calzoncini. Prende delicatamente il corpo inerte del lupo fra le braccia, e si lancia in una folle corsa verso casa. Tutti noi lo seguiamo, non perdiamo tempo a trasformarci, non serve più ormai, rallenterebbe solo le cose.

 

 

                                                  

 

Miglia e miglia lontano da lì..

 

“Aiuto..” Elliot si girò di scatto. “ Che c’è? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma!” “No, no. E’ solo che..” il giovane lupo sembrò non cogliere l’ironia del compagno. “E’ solo che mi è sembrato di sentire Abby chiedere aiuto..” “Figurati! A quest’ora sarà a casa a rodersi il fegato per non essere potuta venire..” Alex ridacchiò fra sé poi, notando l’espressione preoccupata negli occhi dell’amico si affrettò a rassicurarlo: “Eddai Elliot! Possibile che ti debba preoccupare per lei anche quando non c’è nessun motivo per farlo!? In questo momento Abby è più al sicuro di quanto non lo siamo noi. Quindi mettiti l’animo in pace e smettila di ascoltare i pensieri prodotti dalla tua fervida immaginazione.” Alex emise un lungo suono rauco con la gola, a cui si aggiunse subito quello del compagno. “Voi due! Smettetela con le vostre ragazzate e muovetevi! Abbiamo dei succhiasangue da stanare!” la voce del capobranco li prese in castagna. “Signorsissignore!” e ridendo nuovamente i due si accodarono al resto del branco.  

 

Abby

 

Mi sveglio e mi ritrovo al buio. No, non sono al buio, ho semplicemente gli occhi chiusi. Che beota! Cerco di socchiuderli ma un dolore tremendo mi trafigge il cranio. Ma cosa mi è successo!? Ricordo vagamente di essere stata aggredita da uno di quegli stupidi succhiasangue, e poi? Cerco di focalizzare il luogo in cui mi trovo, ma la vista è annebbiata. Mi orienterò altrimenti. Annuso l’aria, impregnata da un forte odore di disinfettante. Evidentemente non sono più nella foresta. Un’altra fitta alla testa mi fa portare istintivamente le mani al capo..un momento, le mani!? Ero trasformata prima! O almeno credo..mi rendo conto solo ora di essere sdraiata su di un morbido letto, le lenzuola profumano leggermente di lavanda. Sento dei passi, dietro la porta c’è qualcuno. Tendo le orecchie, nel silenzio assordante della stanza i bisbigli dei due uomini lì fuori sono perfettamente udibili. – Le costole rotte non sono un problema. Dolorose, ma essendo una mutaforma si aggiusteranno in poco tempo. Quello che invece mi preoccupa è il trauma cranico che ha rimediato. Non so ancora a quali conseguenze porterà.-  la voce che ha parlato si sta riferendo a me ovviamente, la porta si apre e mi trovo di fronte un uomo veramente.. wow! Sembra uno di quei modelli delle riviste di moda! Capelli biondi, alto, un bel fisico, degli stupendi occhi dorati, un profumo di.. vampiro!!!? Sussulto, e cerco di allontanarmi il più possibile da lui, che mi si avvicina sorridendo. – Non aver paura, non ti voglio fare del male. Io sono un dottore. Mi chiamo Carlisle Cullen. Lui invece è Billy Black. Ti spiegherà tutto. Ma prima devo sapere come ti chiami..- scruto il suo volto insistentemente, come per cercare tracce d’inganno, ma non ne trovo alcuna. – Mi chiamo Abigail...- - Si? Abigail..?- sbarro gli occhi in un’espressione terrorizzata. E il mio cognome??? Dove diavolo è finito!? Ma chi sono io!? Non ricordo più niente! Niente di niente! – Non, non lo so..- dico in un soffio. L’uomo in sedia a rotelle, che a quanto pare si chiama Billy, si accosta al mio letto e asciuga con una delle sue grandi mani nodose la lacrima solitaria che mi sta rigando il volto.

L’unica lacrima.

 

Jacob

 

-Ehi ragazzi, ma dov’eravate finiti!? Gli altri sono arrivati ore fa..- Emily ci viene incontro, un’espressione decisamente sollevata sul volto, e dà un leggero bacio sulle labbra a Sam. – Dove è il resto del branco?- chiedo, impaziente. – Sono tutti in salotto, ma si può sapere cos’è successo?- domanda Emily, nuovamente preoccupata, mentre ci guida in sala. I due divani sono, ovviamente, già tutti occupati, ma oggi non ho voglia di iniziare una lotta per accaparrarmi un posto, quindi mi siedo per terra, mentre Sam si accomoda sulla poltrona prontamente liberata da Paul, che si appollaia su un bracciolo del divano. – Non abbiamo trovato il succhiasangue. Nessuna traccia. Niente di niente. Abbiamo costeggiato tutto il perimetro della nostra zona, ma di quel mostro non si sente neanche più l’odore. Da una parte forse è un bene. Ma dall’altra.. non sappiamo dove fosse diretto, a chi mirasse, perché fosse qui. Non ha attaccato nessuno di noi, ma unicamente perché era da solo. Non possiamo essere certi che non tornerà, magari con qualche altro amichetto..- la voce di Sam è grave e, come al solito dopo un suo discorso, c’è silenzio assoluto. Solo dopo parecchi minuti Seth arrischia una timida domanda: - Ma il licantropo..? Il licantropo che abbiamo trovato nel bosco.. chi è? Cosa ci faceva nella nostra foresta?- ma non risponde Sam. Questa volta è Emily a prendere la parola: - Ha perso la memoria. Non ricorda niente, né del perché si trova qui né da dove viene. Ora è all’ospedale di Forks, il dottor Cullen si sta occupando di lei.- All’ospedale, si ok, chi è all’ospedale..? Lei. Lei. Lei!? – E’ una ragazza!!?-  esclamiamo tutti all’unisono.

- Beh, che credevate, che solo i ragazzi potessero essere dei licantropi..?-

Ci guardiamo tutti un po’ straniti.. – In effetti, si.- azzardo infine io.

Emily scoppia in una gaia risata e, mentre lascia la stanza, fa in modo di far arrivare alle nostre orecchie un ultimo commento – Maschi. I soliti egocentrici..-              

 

 

 

Spazio Autrice

 

Hola! Beh, che ne dite..??? schifo totale??? O un barlume di speranza per questa storia si riesce ad intravedere???

Intanto vi metto al corrente che cambierò un bel po’ di cose rispetto alle storie dei libri. Questa fanfic si svolge durante eclipse.. e… cavolo.. ma c’è qualcuno qui?

Credo, anzi, sono praticamente certa di parlare da sola.. perfetto.. xD

Spero che qualcuno però passi di qui, nonostante ormai si sia capito che sono un po’ pazzoide.. ;-)

A presto spero.. J

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Capitolo 2
*** Nuovi Incontri ***


Nuovi incontri

Nuovi incontri

 

 

 

Abby

 

Fisso stralunata la parete di fronte al mio letto. Le ultime ore sono state un susseguirsi di nuovi incontri. Piacevoli, ma alquanto confusionari. Dopo due settimane di completo isolamento, finalmente oggi mi è stato concesso di ricevere visite. Quando il dottor Cullen me l’ha annunciato non sapevo se ridere o piangere. La prima reazione è stata quella di mettermi a ballare su e giù per la stanza, garantendomi un biglietto di sola andata per manicomilandia. La seconda invece, quella di tirare un bel pugno su quel visino da angelo che mi fissava incuriosito, come per cercare di comprendere quali emozioni mi stessero passando per la testa. Grazie al cavolo. Ovvio che sarei stata più che felice di vedere qualcuno oltre ai dottori, alle infermiere e a Billy, che per carità, è una persona gentilissima, ma è pur sempre un uomo. Un po’ burbero e dalle maniere spicce, mi piace molto chiacchierare con lui, ma cambiare compagnia ogni tanto mi avrebbe fatto sicuramente bene. Il problema era che non c’era nessuno per me. Niente papà. Niente mamma. Niente fratelli e sorelle. Cugini. Zii. Nonni. Parenti vari. Amici. Niente di niente. Nessuno mi sarebbe venuto a trovare. E allora che senso aveva essere felice per una notizia del genere? Quindi ho scelto un’altra alternativa, annuire con la testa, e continuare a fissare assorta il lenzuolo. Molto interessante, intendo, fissare un lenzuolo. Credo che il dottor Cullen abbia capito a cosa stessi pensando. Cioè, ne sono certa perché mi ha accarezzato dolcemente una guancia e mi ha parlato di qualcosa.. licantropi, La Push, Billy Black.. un misto di parole che mi arrivavano a spezzoni alle orecchie. Ho capito solo che le visite sarebbero iniziate nel pomeriggio. Nessuna ragazza potrebbe biasimarmi se ho ascoltato meno della metà del discorso del dottor Cullen, dopo che uno come lui ti accarezza LA guancia, , avrei voluto vedere a chi non sarebbe andato in stand-by il cervello..

Mentre sono assorta in queste considerazioni moolto intelligenti, sento bussare alla porta. - E’ permesso?- un ragazzo, al mio..certamente, vieni pure, entra nella stanza timidamente. E’ più giovane degli altri ragazzi che sono venuti a trovarmi, avrà pressappoco la mia età, o almeno mi sembra. Visto che non ho la più pallida idea di quanti anni ho. Faccio una rapida scorsa di tutte le informazioni ricevute quest’oggi e arrivo a questa conclusione: - Tu devi essere Seth Clearwater.- mi sorride, per tutta risposta. Evvai, ci ho azzeccato! – Non sembri affatto il ragazzino scalmanato, maleducato e sempre pronto a scherzare di cui tutti mi hanno parlato..- Cazzo. Ma che bocca ho!? Una fogna ecco cos’è!!! Ma come diavolo si fa a dire a uno appena conosciuto una cosa del genere! Merda. Merda. Merda. Sento le guance avvampare..ma lui, stranamente, non sembra scosso da ciò che gli ho detto. Anzi, scoppia in una risata che, dopo un attimo di sconcerto, contagia anche me. – Sentiamo, chi ti avrebbe elencato tutte queste mie belle qualità? La mia sorellona preferita?- domanda, ancora divertito, stravaccandosi sulla sedia accanto al letto, e avvicinandola meglio a me. – Mm.. a dire il vero non solo lei.. anche tutti gli altri.- - Ma guarda che begli amici che mi ritrovo!- finge di essere adirato, ma i suoi occhi scuri lo tradiscono. – Beh, forse un pochino maleducato lo sono davvero, non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami!- - Abigail. Ma può andar bene anche Abby. Purtroppo credo dovrai parlare tu. Perché io non ricordo nient’altro. – Lo vedo irrigidirsi, non dovevo dirgli neppure questo. L’ho messo in imbarazzo. Non ci so proprio fare! Mi agito nel letto, incapace di stare ferma.

 – Ehi, niente paura, ci penso io! Ho tante di quelle cose da raccontare!- esclama. - Ma si può sapere perché ti stai contorcendo come un’anguilla?- mi domanda subito dopo, fissandomi incuriosito. Mi calmo, incrociando le gambe sotto le coperte. – No, ecco, è che sono un po’ nervosa. Quando sono nervosa non riesco a stare ferma.- spiego, un po’ imbarazzata. Seth mi guarda di nuovo, e scoppia a ridere. – Beh, grazie, prendimi pure in giro quanto vuoi signor niente-difetti, tanto la ragazza anguilla è qui apposta.- Ci guardiamo, e iniziamo a ridacchiare convulsamente. – Sembriamo due ubriaconi idioti- riesce a bofonchiare Seth dopo un bel po’. – Già! Ma è così bello ridere! –

 La testa di un’infermiera fa capolino da dietro la porta, probabilmente attirata dai nostri schiamazzi. – L’orario di visite è finito. Mi dispiace. Ordini del dottore.- vedendo i nostri visi tristi però si affretta ad aggiungere. – Potrai tornare a trovare la signorina domani, so che siete in tanti, e che quindi anche venendo presto non potresti stare qui più di tanto. Ma se venissi la mattina, potremmo chiudere un occhio e farti entrare lo stesso.- ci sorride e fa cenno a Seth di seguirla. – Sei proprio un bel tipetto, Abby.- -Anche tu, Seth.- i nostri occhi sorridono, poi il mio nuovo amico si volta, e sparisce nel corridoio bianco.

 

Jacob

 

E’ tutto il pomeriggio che tutti mi continuano a dire quanto sia bella, quanto sia simpatica, quanto sia divertente questa, Abigail. Ha conquistato persino Sam! Ed è tutto dire! Lui, sempre così serio. Mentre oggi, quando è tornato dall’ospedale con Emily, per poco non si metteva a scodinzolare! E non era trasformato!

Sono scioccato. – Jacob, vai a fare una visita ad Abigail. Sei così impegnato da non poterlo fare?- la voce di mio padre mi raggiunge. Sarà la decima volta che me lo dice. E questa volta si sente benissimo che è un po’ seccato. Sbuffo sonoramente e mi alzo, stiracchiandomi, dal divano. Vado verso la cucina e mi affaccio alla porta, sono tutti qui, radunati intorno al tavolo. – E’ proprio necessario? Voglio dire, sarà anche un po’ stufa di vedere continuamente arri..-

Non faccio in tempo a finire la frase che tutti mi interrompono rispondendomi in contemporanea: - Si! E’ proprio necessario!- - Non c’è bisogno di scaldarsi tanto..- agito la mano a mo’ di saluto, ed esco dalla casa.

 – Jake! Bella zio! Dove vai a quest’ora!?- Seth mi viene incontro, un sorriso a trentadue denti stampato in volto, evidentemente Abigail ha colpito ancora..

 – Vado a trovare la ragazza lupo. –

- Frena l’entusiasmo ragazzo! Sembra che tu debba andare a un funerale!-

- In un certo senso..- - Cazzo Jake. Ti devi dare una calmata bello.. faresti meglio a restare qui se ti ripugna così tanto l’idea di conoscerla. Ha avuto una bella giornata, non ha nessun bisogno che arrivi uno stronzo a rovinargliela.- Seth mi volta le spalle. Non avevamo mai litigato noi due. Mi ha sempre visto come un modello, un esempio  da seguire. E ora ho rovinato tutto? - Comunque per oggi sei salvo, l’orario di visite è terminato. Niente funerali oggi, per tua grande gioia.-

Mi grida, senza neanche girarsi, facendo due a due i gradini della veranda, poi entra in casa sbattendosi la porta alle spalle. Sono uno stronzo. Sono diventato uno stronzo. E’ questa l’unica spiegazione per il mio comportamento. Perché odio quella ragazza senza averla mai incontrata!? Sono geloso!? No. Non è possibile. Io non sono così. Allora perché??? Ho paura? Paura di che cosa? Di non piacerle, di non essere all’altezza, del diverso.. e ora da dove spunta questa vocina!?

Sto diventando pazzo oltre che stronzo!? Basta. La devo smettere con tutte queste seghe mentali. Ora vado. Prendo la moto. E vado.

 

 

Abby

 

Cacchio. Sono appena le sei di sera. E ora che faccio per tutto questo tempo!!!?

Non sopporto di non fare niente! Mi annoio, mi annoio, mi annoio. Mi sento anche ridicola, a dirla tutta. Sembro una bambina di tre anni che fa i capricci. Ma che altro posso fare!? Sono costretta a rimanere a letto tassativamente, e non posso neanche svignarmela per un giretto perché un’infermiera a turno piantona il corridoio. Mi sembra di essere in galera più che in ospedale. Ma forse è proprio così, i pazienti sono come dei carcerati. La cosa non me gusta, neanche un po’.

- La prego dottor Cullen! Mi faccia passare! Le prometto che non rimarrò molto!-

- Nancy!- chiamo a gran voce l’infermiera che si trova proprio di fronte a camera mia, guarda caso, - Ma chi sta gridando? C’è stata una rivolta? Qualche innamorato vuole andare a trovare la sua bella ma non lo lasciano oltrepassare le linee nemiche??- le domando concitata, ringraziando mentalmente il ragazzo che è la causa di tutta questa confusione, finalmente c’è qualcosa per cui distrarsi. La giovane donna mi sorride furbescamente.. – Già , qualcosa del genere, proprio qualcosa del genere.- E se ne va trotterellando e ridacchiando fra sé. Ma che le sarà preso!?

 

 

Jacob

 

Okay. Ci sono. Un bel respiro ed entro nella stanzetta indicatami dal dottore.

–Ciaoscusaperl’oranonvolevodisturbarticomunquepiacereiosonoJacob.- Lancio un’occhiata veloce alla figura nel letto – Scusa, temo di non aver capito bene cosa mi hai detto..-  Grande. Sei proprio un grande Jake.. è ovvio che non ha compreso un acca, hai parlato come un marziano! Signore, sembra la prima volta che parli con una ragazza! Mi avvicino a lei, le stringo la mano presentandomi decentemente ora. Sussulto involontariamente, la sua pelle è fredda. Per la prima volta da quando sono qui, la guardo. E’ bella. Non c’è alcun dubbio su questo. I lunghi capelli castani le incorniciano il volto, scendendo mossi sulle spalle. Ma, aspetta un momento.. ha la pelle chiara! Troppo chiara! E il suo viso non ha nessuna traccia dei tratti somatici degli indiani. – C’è qualcosa che non va? Sembra che tu abbia appena visto un alieno..- la sua voce chiara assume un tono divertito. – No, no. Figurarsi..- - Avanti, sputa il rospo. Qualunque cosa dirai non potrà essere peggio che starsene qui in silenzio come due mammalucchi..- le sorrido, grato per avermi messo a mio agio. – E va bene. Te lo dico. Assomigli ad un’americana.- Lei scoppia in una risata cristallina. – Lo consideri un insulto questo, tu?- Capisco di non essermi spiegato bene. Tanto per cambiare. Figure di merda, quota due, e sono solo all’inizio. – Intendevo dire che tu non sembri far parte di una delle tribù degli indiani d’America. Insomma, credevo che i licantropi appartenessero solo a tribù come la nostra, dei Quileute.- - A quanto pare hai scoperto qualcosa di nuovo, Jacob Black. Purtroppo non credo di poterti aiutare a chiarire le idee. Credimi, anche le mie sono alquanto ingarbugliate..- E tre. Dlin dlin dlin..ecco il vincitore di figure di merda in dieci minuti! Ovvio che non mi può spiegare perché è così. Ha perso la memoria. La testa del dottor Cullen fa capolino dallo stipite della porta –E’ ora di andare Jacob. La nostra piccola amica ha bisogno di riposare.- annuisco al vuoto. Il succhiasangue è già sparito. Saluto Abigail e sto per uscire dalla stanza quando la sua voce mi richiama. – Credevo che oggi sarebbe stato un giorno orribile. Non mi sarei aspettata di vedere nessuno. Mentre ho conosciuto tutti voi. Così cari, da venire a trovare una perfetta sconosciuta. Un problema che vi è capitato fra capo e collo. Potevate voltarmi le spalle. E lasciarmi al mio destino. Ma non l’avete fatto. E per questo vi ringrazio. Grazie Jacob, per essere venuto e per avermi fatto sorridere.- mi volto verso di lei. Ha gli occhi chiusi. Il viso è leggermente pallido, segnato dalla stanchezza, ma sereno. Mentre mi dirigo lentamente verso la mia moto, attraverso il parcheggio semideserto dell’ospedale, non posso fare a meno di chiedermi perché abbia detto a me tutte quelle cose. Forse ha capito che a me più di tutti è costato conoscerla. E’ costato farla entrare nella mia vita. Forse è così, può anche darsi che non lo sia. Ma me ne vergogno lo stesso. Me ne vergogno. Salgo in sella alla moto e, prima di lasciarmi trasportare dall’adrenalina della velocità, non posso fare a meno di sorridere nel pensare che quella ragazza strana, è riuscita a stregare anche me, dopotutto.

 

 

 

 

 

 Spazio Autrice

 

Non posso nascondere che il mio cuore abbia perso un battito appena ho visto che due anime pie mi avevano lasciato due recensioni!!! E grazie mille a chi mi ha inserito fra le preferite e le seguite, o a chi solo letto questo capitolo.. Evvai, evvai, evvai!!!!

Ok. Freniamo l’entusiasmo prima di fare scappare le uniche lettrici..;-)

 

 

Humanà Grazie mille per la recensione! Wow.. sono troppo lusingata dai tuoi complimenti..xD spero di non averti deluso con questo capitolo..

A presto ..sperooo xD

 

Shikahinasempreà Grazie! Sono contenta che ti piaccia questa storia! Eh già.. Leah non è un licantropo.. ma chissà.. forse lo diventerà.. non ci resta che aspettare..xD

A presto sperooo xD

 

 

 

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