3.
Le ore
trascorsero lente, e il tempo sembrava non passare mai. Luca era stato tutto il
tempo in silenzio, con le mani sul volto. Elena e Gabriele volevano fare
qualcosa per lui, ma sapevano che qualsiasi cosa sarebbe stata inutile e non
potevano fare altro che guardarsi in faccia. Lorenzo era andato via, e aveva
preso temporaneamente il posto di Luca, che niente e nessuno sarebbe riuscito a
smuovere dall’ ospedale.
Arrivarono
anche Vittoria e Giuseppe. La prima corse subito ad abbracciare il commissario,
che in quel momento lei vedeva soltanto come un figlio da consolare. Lui si
lasciò abbracciare dalla donna, scoppiando in lacrime.
“Piangi
Luca! Sfogati, ti farà bene..” gli sussurrò l’ agente, stringendolo.
“E’ tutta
colpa mia, Vittoria!”
“No, no
che dici! Non devi sentirti in colpa!”
“Si,
invece. Ho sparato io, ca**o! Se dovesse morire l’ avrei uccisa io, capisci?”
“Tu non la
devi nemmeno pensare una cosa del genere! Primo perché non hai fatto niente, e
secondo perché non morirà! Te l’ assicuro!” continuò ad abbracciare quello che
considerava un figlio, mentre Giuseppe gli accarezzava una spalla.
Elena si
alzò di scatto e si allontanò. Aveva bisogno di una boccata d’ aria, non ce la
faceva più ad aspettare, senza fare niente. Quando fu nel cortile, un idea le
balenò in testa. Quasi di scatto prese il cellulare e compose un numero.
Probabilmente stava facendo una cavolata, ma in quel momento ne sentiva la
necessità. Quasi sperava che risultasse non disponibile, invece squillava. Fu
tentata di chiudere subito ma, quando meno se l’ aspettava, lui rispose.
“Pronto,
Elena! Ciao!”
“Ciao
Ale.. ti disturbo?” chiese titubante, sorridendo al pensiero che avesse ancora
il suo numero in rubrica.
“No, ma
che dici! Però mi hai sorpreso! Non me l’ aspettavo questa chiamata..”
“Si lo so,
nemmeno io avrei creduto di farlo, è che.. è successa una cosa ed è giusto che
tu sappia!”
“E che è
successo? Qualcosa di grave?” chiese, preoccupato.
“Beh, si
abbastanza.. si tratta di Anna!”
“Anna? E
che ha? Sta male?”
“E’ stata
ferita in uno scontro a fuoco!”
“Ma
quando? Come è successo?”
“Poche ore
fa! E la cosa peggiore è che le ha sparato Luca!”
“Ma che
ca**o stai dicendo?”
“E’ stato
tutto un errore. Anna si è messa davanti al vero bersaglio di Luca. E’ una
storia complicata..”
“Me la
spieghi da vicino! Corro a prenotare il primo volo..”
“Cioè hai
intenzione di venire?”
“Si,
assolutamente. Non posso starmene qua mentre Anna rischia la vita! E non posso
abbandonarvi in questo momento..”
“Effettivamente
credo che potresti essere d’ aiuto a Luca per questa situazione!”
“Si, ma io
non parlavo solo di Luca..”
“Ah..”
riuscì a dire soltanto.
“Vabbeh
tesoro allora vado a prenotare il biglietto. Entro due giorni massimo dovrei
essere a Roma. Tienimi, aggiornato, ok?”
“Certo!
Allora a presto Ale!”
“A
presto!”
Chiuse la
comunicazione, ancora stordita per quella conversazione. Alessandro tornava a
Roma. Finalmente, in quella giornata, una notizia positiva. Non vedeva l’ ora
di riabbracciarlo. Ma adesso c’ era qualcosa di più importante.. e, messo a
posto il cellulare, corse di nuovo sopra.
Si sedette
accanto a Gabriele, che se ne stava appoggiato al muro, con lo sguardo spento.
Non aveva nemmeno la pallina, con se.
“ehi..
come va?” gli chiese, poggiandogli una mano sulla spalla.
“Non
credevo fosse cosi..”
“cosi
come?”
“così..
doloroso. Non mi era mai successo, sai? Che una mia collega rischiasse la vita.
Allora ero convinto che quando succedessero cose simili, un poliziotto non ci
soffrisse così tanto.. infondo sono i rischi del mestiere, cose che capitano..
eppure adesso..”
“eppure
adesso hai capito che quando il collega diventa un amico, non è così facile da
mandare giù. Perché anche se, come dici tu, ci siamo abituati, non ci si può
mai rassegnare a queste ingiustizie..”
“Già..
Anna è così giovane.. non può morire così!”
“Lo so,
Gabriele. Lo so..”
Lui la
guardò “e tu come stai?”
“eh,
insomma.. ho paura. Ho paura di perderla. Non so se riuscirei a sopportarlo,
pure stavolta..”
“E’ già
successo?”
“si, e
poco tempo fa. Io e Anna abbiamo perso una carissima amica, e collega. E’ stata
una tragedia. Ma comunque sono fiduciosa. Sono sicura che Anna ce la farà!”
Gabriele
annuì, guardando il commissario, seduto con il volto tra le mani, l’
espressione distrutta “Luca è innamorato di lei?”
Elena
sobbalzò “Perché?”
“Come
perché.. non l’ hai visto come sta?”
“Beh.. lui
ed Anna sono molto amici!”
“A me
sembra innamorato..”
“Mah, non
lo so..” non finì di parlare perché l’ arrivo di un uomo attirò la sua attenzione.
Si alzò di scatto, seguita a ruota da Luca, che si era accorto della stessa
cosa.
“E tu che
ca**o ci fai qua?” Chiese il commissario, guardando l’ altro furibondo.
Dorian non
si scompose “sono venuto a vedere come sta..”
“E cosa te
ne importa, eh? Prima l’ hai usata per pararti il cu** e ora vuoi sapere come
sta?”
“Io non l’
ho usata!” replicò Dorian “Non so perché l’ abbia fatto! Non volevo.. quella
pallottola me la sarei presa volentieri io, se avessi potuto!”
“E invece
se l’ è presa lei!” ruggì l’ altro.
“Lo so.
Cosa crede, che ne sia indifferente? Anche io sto male per quello che è
successo a Giulia..”
“Anna! Si
chiama Anna!”
Dorian
abbassò la testa “se avessi capito prima chi era davvero, avrei fatto di tutto
per metterla in salvo! Di tutto!”
“ne è
proprio sicuro? Oppure avrebbe cercato di concludere la sua indagine, a
qualsiasi prezzo?”
“Si, è
vero. Avrei fatto di tutto per concludere l’ indagine. Anche mettere a
repentaglio la mia vita! Ma la mia, non quella di Anna!”
“E invece
guarda caso quella che sta rischiando la vita è proprio lei!”
Gli altri
assistevano alla scena, ammutoliti. Nessuno osava dire qualcosa. Sarebbe stato
inutile..
“Ma per
colpa di chi, commissario? Chi l’ ha sparato quel colpo? Sbaglio o è stato
lei?”
“Questo
non ti riguarda!”
“Ah no?
Cos’ è questa parte della vicenda non le sta bene? Anna è stata colpita per
difendermi, è vero, ma da lei! Dal suo proiettile!”
“Tu l’ hai
afferrata! Credevo volessi farle del male!” si giustificò, quasi cercando di
convincere se stesso.
“Io l’ ho
afferrata perché ho capito che Pavel voleva ammazzarla, cazzo! Ho cercato di
difenderla!”
“Se l’
avessi voluto davvero l’ avresti lasciata fuori da tutto questo!”
“Ha
ragione! E questa è l’ unica cosa di cui mi pento! Di averla coinvolta in
questa schifezza! Mi sentivo uno str**o quando pensavo alla situazione in cui
la stavo mettendo! Ma l’ ho sempre protetta, sempre! Dai sospetti di Nadja, da
Pavel, dagli altri russi che le avevano messo gli occhi addosso. E quando ci è
venuto il dubbio che ci nascondesse qualcosa ho rischiato di far saltare la mia
copertura pur di convincerli che era tutto a posto. Io l’ avrei difesa al costo
della mia stessa vita, perché la amo!”
Luca lo
fissò con un disprezzo misto a rabbia. Non sapeva se fosse perché era stato per
difendere lui che la sua Anna si trovava in sala operatoria o se perché quell’
uomo aveva avuto il coraggio di urlare quello che lui non aveva mai voluto
ammettere.
“sei solo
un bugiardo! Dici di amarla.. ma hai messo a repentaglio la sua vita. Volevi
averla, e l’ hai avuta. Non te ne è fregato niente del fatto che fosse
circondata da mafiosi. Se l’ ami come dici l’ avresti tenuta fuori! Avresti
rinunciato a lei!”
“Come hai
fatto tu?”
Luca
rimase spiazzato. Quella domanda non se la sarebbe mai aspettata “che c’ entro
io?”
“Non ci
vuole molto a capirlo, sai, che sei tu la persona che l’ ha fatta soffrire
così!”
“Io non l’
ho fatta soffrire!”
“Si,
invece. Me l’ ha detto lei, quando mi ha spiegato perché era stato così
difficile per lei lasciarsi andare all’ inizio. Mi ha parlato della vostra
amicizia e della trasformazione che ha avuto. Certo, si è ben guardata da dirmi
che questo uomo misterioso era il suo commissario, ma è bastato fare due più
due. Lei ti amava, sarebbe stata disposta a tutto per te, e tu l’ hai solo
illusa con tutti quei discorsi stupidi sul vostro rapporto. Voleva solo poterti
amare come fanno tutte le persone normali.. e gliel’ hai impedito. Io non sono
riuscito a proteggerla è vero! Ma tu, cos’ hai fatto per lei? Parli bene tu, e
tu chi saresti l’ esperto in protezione? Se sapevi della pericolosità della
banda perché l’ hai fatta infiltrare? Perché hai lasciato che rischiasse cosi? Forse quello
che non la ama sei tu, noi io!”
“Pensi che
avessi potuto impedirglielo non l’ avrei fatto? Non ho potuto fare altrimenti!
Fosse stato per me tu non l’ avresti più rivista!”
“Ah beh..
Bel modo di prendersi delle responsabilità, stai qui, con la pretesa di
comandare, solo perché Anna sta male.. ma cosa hai fatto tu per evitare tutto
ciò, eh?”
Luca si
avvicinò minaccioso e lo afferrò per il giubbotto “oh, ma te che ne sai, eh?
Che ne sai di quello che provo io per lei? Come te permetti di dà giudizi? Tu
non sei proprio nessuno, hai capito, nessuno!”
Intanto
Giuseppe e Gabriele si erano avvicinati per dividere i due uomini “Luca, oh,
sei impazzito, lascialo dai!” esclamò il più anziano.
Il
commissario continuò a fissare il tuo rivale “Anna non ti ama! Non ti ha mai
amato! Era tutto finto, una messa in scena! Ha messo a rischio la sua vita per
te, è vero, ma non illuderti! Lei l’ avrebbe fatto per chiunque!”
“Io non lo
so se mi ama o meno.. so solo che sono riuscito a restituirle il sorriso,
quello che tu le avevi tolto! E questo mi basta!”
“Lei non
sarà mai tua.. anzi, prima sparisci meglio è per tutti!”
“Finchè
non ho la certezza che Anna sta bene io da qua non mi muovo!”
“Devi
lasciarla in pace! Basta, la missione è finita! Vattene!”
“Tu non
sei il suo portavoce. Me ne andrò quando me l’ avrà chiesto lei!”
Di nuovo
Luca lo prese per il colletto “Forse non hai capito! Non te lo sto chiedendo!
Te ne devi andare!”
“Adesso
basta!” Elena era balzata in piedi, gli occhi ancora rossi per il pianto ora
erano pieni di rabbia “volete smetterla? State parlando di lei come se fosse un
trofeo! E mia, è tua.. Lo capite o no che rischia di non uscire più da quella
porta? Sembrate due bambini che litigano per un giocattolo.. state parlando di
Anna! Sapete cosa penso? Che nessuno dei due è degno di lei! Anna merita il
meglio, e non due ragazzini come voi che se la litigano come due cani con un
osso! E ora sedetevi e smetterla di discutere! E pregate che si risvegli, prima
di decidere chi la ama e chi no! Idioti!”
Osservò
per un'altra manciata di secondi le espressioni pentite dei due uomini, poi
scappò via lungo il corridoio.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>> Chiara, grazie mille! Non sai quanto ci tengo alle tue recensioni! Vendetta? naaaa.. ti sto solo facendo penare un pò, come hai fatto tu con me! :DScherzo.. e comunque, nemmeno io ho fatto morire nessuno, per il mmomento! Grazie ancora! Alla prossima..!
|