All Over Again

di B_Regal
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


All over again

 

 

 

Continuò a trascinarla per un braccio, fino a condurla in una camera semivuota.

Dorian spinse Anna contro il muro, con forza ma senza farle male. La fissò, gli occhi che lanciavano saette.

“allora?”

“allora cosa?” Era terrorizzata, ma continuava a far finta di niente. Doveva negare anche l’ evidenza, o per lei sarebbe stata la fine. Ma non sapeva fino a quando avrebbe retto allo sguardo di Dorian. Non l’ aveva mai visto così.

“Giulia, basta prendermi per il cu*o! Chi sei, eh? Chi sei veramente?” ringhiò, minaccioso. Ma la ragazza continuava con il suo silenzio “Sei una poliziotta?” nessuna risposta “Rispondimi, ca**o!”

Lei si decise ad annuire. Ormai, mentire non aveva senso. “si..”

A quel punto Dorian la lasciò andare. Si passò le mani sulla faccia e diede un calcio al muro “mer*a!”

“Dorian..” cercò di parlare, ma lui sembrava non ascoltarla

“come ho fatto? Come ca**o ho fatto ad essere così stupido!” Andava avanti e indietro per la stanza. Poi si fermò a fissarla “Non posso crederci!”

“Non volevo! Te lo giuro!”

“Smettila di dire cazza*e!”

“Non è una cazza*ta, Dorian! Guardami, ti prego!” Urlò. Non ne poteva più di vederlo camminare avanti e indietro così “Non lo sapevo!”

“Si come no..”

“Quando ci siamo conosciuti io non sapevo nulla di te. Ci siamo scontrati per caso, io però ero in zona sotto copertura e mi è venuto istintivo darti delle generalità false. Però mi piacevi sul serio!”

“Mi dispiace, non credo a una parola!” rispose, continuando a fissarla con espressione tra il deluso e l’ arrabbiato.

“Dorian, te lo ricordi quando ci siamo visti a cena, al Samovar, e tu mi hai regalato quel ciondolo? Quella sera che sono scappata?”

“si..”

“ecco, io l’ ho scoperto quella sera chi eravate davvero. Dimitri Bokov. Me l’ ha detto lui. Tu non immagini come sono stata male, mi è crollato il mondo addosso! Avevo fatto una cosa terribile! Tu eri il mandante dell’ omicidio del mio ex fidanzato!”

“e così hai deciso di approfittare di quello che provavo per te..”

“Si. Ero decisa a sbattervi tutti in carcere. Dovevate pagare. Devi pagare, Dorian! Mi dispiace che sia andata così!” respirò, cercando di riacquistare la calma “adesso sai tutto. Per favore non complicare ulteriormente la tua situazione. Se ti costituisci potresti..”

Dorian la interruppe, alzando una mano e allontanandosi da lei “non dire altro. Non voglio ammazzarti, se è di questo che hai paura!”

“ah no?”

“No, Giulia! No! Come potrei, eh? Io ti amo!” si avvicinò, quasi preso da una furia incontrollabile, e la baciò. Lei si lasciò prendere da quel bacio, ma non riusciva a capire e si staccò.

“Dorian, ma come fai? Dopo quello che hai scoperto..”

“Senti, io avrò anche sbagliato a non capire chi eri, ma i tuoi sentimenti te li leggo negli occhi. Anche tu provi qualcosa per me,lo so!”

Lei lo fissò, sconcertata “E allora? Comunque sia ti devo arrestare, te ne rendi conto?”

“Possibile che ancora non hai capito?” le domandò, prendendole il viso tra le mani.

“che cosa dovrei aver capito?”

“Se fossi stato quelli che pensi ti avrei già uccisa!”

“Che significa?”

“Sono un infiltrato anche io, Giulia. Lavoro per l’ interpool!”

Lei spalancò gli occhi, incredula “sul serio?”

“Si.. sono quattro anni ormai! E non volevo coinvolgere anche te. Ma mi piacevi troppo.. Dio, se solo avessi capito subito!”

“adesso sono io che non ci posso credere! Oddio Dorian non immagini quanto mi renda felice, sta cosa!”

Lui le sorrise, accarezzandole una guancia “ti prometto che appena posso ti spiego tutto. Ormai siamo agli sgoccioli.. dobbiamo solo fare in modo che non ti scoprano!”

Anna si morse il labbro inferiore “Dorian, mi sa che non ce n’ è bisogno..”

“che vuoi dire?”

“I miei colleghi sanno tutto. Stanno arrivando..”

“Che cosa?”

“Li ho chiamati io poco fa! Mi dispiace, se avessi saputo..”

Non le diede tempo di finire che la trascinò con se, fuori dalla stanza. Cominciò a correre verso l’ uscita.

“che cosa vuoi fare?”

“Evitare che i tuoi colleghi ci arrestino. Devo concludere la mia indagine, non posso lasciare che vada tutto a monte proprio ora!”

“Lascia perdere l’ indagine, Dorian. E’ pericoloso..” lo pregò, fermandosi.

Lui le accarezzò il volto “Lo so ma è importante!”

In quel momento la situazione degenerò. A destra le sirene annunciarono l’ arrivo della polizia. A sinistra la Jeep di Pavel avanzava a tutta velocità. I primi che Anna vide uscire dalla macchina furono Luca ed Elena, armati e con tanto di giubbotto antiproiettile. Dietro di Loro Gabriele e Lorenzo. Automaticamente si staccò da Dorian, che intanto le sussurrò a denti stretti “non dire niente! Tu non sai niente!”

“ma..”

“ti prego!”

Lei annuì, guardandosi intorno preoccupata.

Luca si avvicinò, puntando la pistola “mani in alto. Siete circondati! Tutti!”

Nessuno si mosse. Anche Pavel e Nadia, in piedi, alzarono le loro armi. Dorian e Anna si trovavano al centro, completamente sotto tiro.

“Anna, vieni verso di noi!”

Sentì gli sguardi di tutti puntati addosso. Dorian la guardò “ti chiami cosi?”

“si..”

Intanto Nadia si era scambiata uno sguardo con Pavel “E’ una di loro, lo sapevo!”

Dorian guardò dolcemente la poliziotta “Vai!”

“no!” rispose lei, scuotendo la testa.

I suoi colleghi la guardarono sconcertati.

“Anna ca**o, vieni qua!” urlò Luca.

Successe tutto in un attimo. A Dorian bastò uno sguardo per capire le intenzioni di Pavel e  afferrò Anna per un braccio, per portarla in salvo. Ma Luca interpretò male quel gesto “Laslo, lasciala andare!”

Tutti, compreso Pavel, si voltarono verso il commissario. Ma Dorian non eseguì l’ ordine e l’ altro, quasi istintivamente, premette il grilletto.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Mai si sarebbe aspettato quello che vide. Anna con uno scattò veloce si portò avanti all’ ungherese, che, a parte urlare un “togliti”, non riuscì a fare niente per evitare quel sacrificio.

Due colpi risuonarono nell’ aria. Il nome “Anna” gridato da Luca, e da qualcun’ altro. La poliziotta si portò una mano sul lato destro dell’ addome, con una smorfia di dolore. Stava per cadere ma Dorian prontamente la sorresse, poggiandola per terra.

“Ma che hai fatto, amore?” esclamò preoccupato, accarezzandola. Cercò di tamponare la ferita, da cui continuava ad uscire sangue.

“Luca, stanno scappando!” gridò intanto Lorenzo, riferito a Pavel e Nadia che avevano approfittato della confusione per salire in auto.

“Stategli dietro!” ordinò, mentre correva nella direzione di Anna, che giaceva tra le braccia di Dorian “Anna!” si buttò per terra “Togliti!” urlò, spingendo Dorian “Elena, prendilo!”

“no!” replicò debolmente Anna, adesso sorretta da Luca “lui non c’ entra!”

“ma che stai dicendo?”

“E’ così! Dorian, diglielo! E’ un poliziotto!”

Elena fissò sospettosa l’ uomo “è vero?”

Dorian abbassò lo sguardo, deglutendo “si!”

La poliziotta lo lasciò, e lui si inginocchiò di nuovo accanto ad Anna “perché l’ hai fatto, eh? Perché?”

“Lo sai perché..”

Luca li guardava, immobile. Non sapeva cosa fare. Li vedeva così complici, e si sentiva quasi un terzo incomodo. Istintivamente si allontanò di qualche centimetro.

Dorian intanto teneva la mano di Anna, che aveva cominciato a respirare affannosamente.

“stai tranquilla, sta arrivando l’ ambulanza. Andrà tutto bene..”

“Lo so!” rispose, reprimendo una smorfia di dolore “tu però devi andartene!”

“No!”

“E’ pericoloso! Potrebbero.. potrebbero farti del male!”

“Io non ti lascio!”

“Ci vediamo in ospedale.. ti prego, vai!”

“Anna ha ragione!” Si intromise Elena, in piedi accanto a loro “lei è in pericolo! Venga con me, la faccio portare in commissariato!”

Lui guardò Anna, che annuì con la testa. “va bene. Allora ci vediamo dopo, eh! Mi raccomando.. ti amo!”

Anna gli sorrise, senza rispondere.

Non appena l’ uomo si fu alzato, Luca prontamente prese il suo posto.

“ehi..” fece lei, accennando un sorrisetto.

Lui era nel panico. Le mise un braccio dietro al collo per alzarla leggermente, e premette la mano sulla ferita, per fermare il flusso del sangue “Dio Anna, mi dispiace!”

“Non hai fatto niente..”

“Si, invece. Ho sparato io!”

“Hai fatto il tuo dovere..” voleva sorridergli, ma una fitta più forte quasi le tolse il respiro. Stinse gli occhi.

“Oh..” Luca spostò lo sguardo sulla ferita. Il sangue continuava a scorrere, fuori uscendo dai buchi che la sua mano lasciava scoperti “ne parliamo quando starai bene. Adesso devi solo stare calma. Tranquilla eh..”

 “Ho paura..” rispose solo lei, voltando la testa su un lato.

“No, e di che? Non devi avere paura! Non è niente, stai tranquilla..Non è niente.. adesso andiamo in ospedale..andrà tutto bene!”

Eppure lei faceva sempre più fatica a respirare. Teneva a fatica gli occhi aperti e si aggrappava al giubbotto del ragazzo.

“No Anna! Ti prego stai sveglia! Non fare così.. devi resistere!” Continuava ad accarezzarle i capelli, e a dargli dei piccoli buffetti ogni tanto “Elena quest’ ambulanza quando ca**o arriva!”

“Non lo so!” rispose lei, tornando “dovrebbe essere qua a momenti!”

Anna intanto apriva e chiudeva gli occhi “Luca..”

“Ohi, stai tranquilla! Ora arrivano!”

“scusa..”

“No, Anna. Non adesso. Ora pensa solo a stare sveglia. Oh, guardami! Apri gli occhi..” cominciava a piangere “Anna ti prego!”

Anna ormai sembrava in uno stato di trans. Chiudeva e apriva gli occhi, roteandoli ogni tanto “sto.. sto morendo!”

“No! No Anna, ma che dici! Non stai morendo! Ehi, ehi guardami!” con dei piccolissimi buffetti cercava ti tenerla sveglia, non poteva perdere conoscenza “Non stai morendo! Non è niente, stai tranquilla! Stanno arrivando i soccorsi, non aver paura! Non morirai te lo prometto!” La alzò ancora un po’, facendola aderire al suo petto “non morirai, amore mio! Dai, resisti che stanno arrivando!”

Eppure sentì la stretta della sua mano allentarsi, ed Anna chiuse completamente gli occhi.

“No! No Anna!” cominciò a scuoterla, singhiozzando “Non puoi lasciarmi! Non puoi farlo! Per favore amore mio apri gli occhi! Non te ne andare!”

Elena li guardava, in lacrime, pregando che andasse tutto bene. Finalmente l’ ambulanza arrivò. Agitò il braccio per farsi notare, mentre Luca prendeva Anna tra le braccia.

Due soccorritori scesero trascinando una barella.

“Quanto ca**o c’ avete messo, eh? Che aspettavate, che morisse?”

“Mi dispiace, abbiamo fatto il possibile! Eravamo lontani..” rispose uno dei due, mentre caricavano la ragazza.

Elena si avvicinò a Luca, che guardava la scena disperato, e gli accarezzò una spalla “ce la farà!”

L’ uomo non riuscì a fare altro che annuire, mentre aspettava che gli dessero il permesso per salire con lei.

 

 

Correvano a sirene spiegate verso l’ ospedale. Anna ormai non era più cosciente, e giaceva inerte sulla barella, quasi come fosse morta, mentre attorno a lei i paramedici si adoperavano per tenerla in vita..

Luca guardava la scena senza dire una parola. Gli sembrava di assistere alla scena di un film, come se quello che stava accadendo non lo riguardasse. Come se l’ unica cosa che poteva fare, in quel momento, era guardare.. guardare il volto della donna che amava e che stava rischiando di perdere.. quelle palpebre che probabilmente non avrebbe più rivisto aperte..

 

 

Arrivarono a destinazione in pochi minuti. Anna fu subito portata in sala operatoria e Luca la vide sparire dietro quelle grandi porte bianche. Non l’ aveva nemmeno salutata..

Qualcuno gli si avvicinò e gli chiese qualcosa, ma lui scosse la testa, senza nemmeno provare a capire la domanda. Non seppe quanto tempo rimase lì, sta di fatto che restò in piedi, nel punto esatto in cui l’ avevano costretto a lasciare la mano di Anna, fino a quando non sentì una mano dietro la spalla.

Si voltò. Non ebbe nemmeno il tempo di realizzare che fosse Elena, che quella lo abbracciò di colpo. Era la prima volta che avevano un contatto così intimo, ma il dolore di entrambi era così forte che nessuno dei due provò un minimo di imbarazzo.

“Ce la farà!” esclamò la donna, ma quell’ affermazione sembrava essere più una domanda, una conferma che aveva bisogno di avere.

“Si, si che ce la farà!”

“Che ti hanno detto?”

“Niente! L’ hanno portata in sala operatoria! Non so altro. Ma pare che sia grave..” sospirò, sconfortato.

“Non significa niente, quanti casi gravi sono riusciti a salvare? Tantissimi! Sarà così anche per Anna!”

“Lo spero..Laslo?”

“E’ in commissariato. Castelli e Patrizi si stanno occupando di lui..”

“Ti ha detto qualcosa?”

“No. Ma sta male per quello che è successo. Ci tiene davvero ad Anna..”

“Credi che abbiano realmente una storia?”

“Non ne ho proprio idea. Mi dispiace!”

“Non fa niente, non è importante adesso..”

“Ragazzi!” La voce di Lorenzo li vece voltare. Lo videro arrivare assieme a Gabriele “allora? Come sta Anna?”

“Non sappiamo niente. Adesso la stanno operando..” spiegò Elena “a voi com’ è andata?”

“Male. Ci sono sfuggiti purtroppo..”

Luca si lasciò andare a una smorfia di disappunto, ma non disse niente. La tua testa era altrove..

“Adesso non ci resta che aspettare..” esclamò l’ Argenti, sedendosi.

“Vi va un caffè?” propose Gabriele, in tono mesto. Faceva uno strano effetto vederlo così serio.

“Io si, grazie! Luca ne vuoi uno anche tu?”

“No, grazie lo stesso!”

Gabriele annuì, senza avere il coraggio di replicare. E si diresse verso il bar dell’ ospedale.

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


3.

 

Le ore trascorsero lente, e il tempo sembrava non passare mai. Luca era stato tutto il tempo in silenzio, con le mani sul volto. Elena e Gabriele volevano fare qualcosa per lui, ma sapevano che qualsiasi cosa sarebbe stata inutile e non potevano fare altro che guardarsi in faccia. Lorenzo era andato via, e aveva preso temporaneamente il posto di Luca, che niente e nessuno sarebbe riuscito a smuovere dall’ ospedale.

Arrivarono anche Vittoria e Giuseppe. La prima corse subito ad abbracciare il commissario, che in quel momento lei vedeva soltanto come un figlio da consolare. Lui si lasciò abbracciare dalla donna, scoppiando in lacrime.

“Piangi Luca! Sfogati, ti farà bene..” gli sussurrò l’ agente, stringendolo.

“E’ tutta colpa mia, Vittoria!”

“No, no che dici! Non devi sentirti in colpa!”

“Si, invece. Ho sparato io, ca**o! Se dovesse morire l’ avrei uccisa io, capisci?”

“Tu non la devi nemmeno pensare una cosa del genere! Primo perché non hai fatto niente, e secondo perché non morirà! Te l’ assicuro!” continuò ad abbracciare quello che considerava un figlio, mentre Giuseppe gli accarezzava una spalla.

Elena si alzò di scatto e si allontanò. Aveva bisogno di una boccata d’ aria, non ce la faceva più ad aspettare, senza fare niente. Quando fu nel cortile, un idea le balenò in testa. Quasi di scatto prese il cellulare e compose un numero. Probabilmente stava facendo una cavolata, ma in quel momento ne sentiva la necessità. Quasi sperava che risultasse non disponibile, invece squillava. Fu tentata di chiudere subito ma, quando meno se l’ aspettava, lui rispose.

“Pronto, Elena! Ciao!”

“Ciao Ale.. ti disturbo?” chiese titubante, sorridendo al pensiero che avesse ancora il suo numero in rubrica.

“No, ma che dici! Però mi hai sorpreso! Non me l’ aspettavo questa chiamata..”

“Si lo so, nemmeno io avrei creduto di farlo, è che.. è successa una cosa ed è giusto che tu sappia!”

“E che è successo? Qualcosa di grave?” chiese, preoccupato.

“Beh, si abbastanza.. si tratta di Anna!”

“Anna? E che ha? Sta male?”

“E’ stata ferita in uno scontro a fuoco!”

“Ma quando? Come è successo?”

“Poche ore fa! E la cosa peggiore è che le ha sparato Luca!”

“Ma che ca**o stai dicendo?”

“E’ stato tutto un errore. Anna si è messa davanti al vero bersaglio di Luca. E’ una storia complicata..”

“Me la spieghi da vicino! Corro a prenotare il primo volo..”

“Cioè hai intenzione di venire?”

“Si, assolutamente. Non posso starmene qua mentre Anna rischia la vita! E non posso abbandonarvi in questo momento..”

“Effettivamente credo che potresti essere d’ aiuto a Luca per questa situazione!”

“Si, ma io non parlavo solo di Luca..”

“Ah..” riuscì a dire soltanto.

“Vabbeh tesoro allora vado a prenotare il biglietto. Entro due giorni massimo dovrei essere a Roma. Tienimi, aggiornato, ok?”

“Certo! Allora a presto Ale!”

“A presto!”

Chiuse la comunicazione, ancora stordita per quella conversazione. Alessandro tornava a Roma. Finalmente, in quella giornata, una notizia positiva. Non vedeva l’ ora di riabbracciarlo. Ma adesso c’ era qualcosa di più importante.. e, messo a posto il cellulare, corse di nuovo sopra.

Si sedette accanto a Gabriele, che se ne stava appoggiato al muro, con lo sguardo spento. Non aveva nemmeno la pallina, con se.

“ehi.. come va?” gli chiese, poggiandogli una mano sulla spalla.

“Non credevo fosse cosi..”

“cosi come?”

“così.. doloroso. Non mi era mai successo, sai? Che una mia collega rischiasse la vita. Allora ero convinto che quando succedessero cose simili, un poliziotto non ci soffrisse così tanto.. infondo sono i rischi del mestiere, cose che capitano.. eppure adesso..”

“eppure adesso hai capito che quando il collega diventa un amico, non è così facile da mandare giù. Perché anche se, come dici tu, ci siamo abituati, non ci si può mai rassegnare a queste ingiustizie..”

“Già.. Anna è così giovane.. non può morire così!”

“Lo so, Gabriele. Lo so..”

Lui la guardò “e tu come stai?”

“eh, insomma.. ho paura. Ho paura di perderla. Non so se riuscirei a sopportarlo, pure stavolta..”

“E’ già successo?”

“si, e poco tempo fa. Io e Anna abbiamo perso una carissima amica, e collega. E’ stata una tragedia. Ma comunque sono fiduciosa. Sono sicura che Anna ce la farà!”

Gabriele annuì, guardando il commissario, seduto con il volto tra le mani, l’ espressione distrutta “Luca è innamorato di lei?”

Elena sobbalzò “Perché?”

“Come perché.. non l’ hai visto come sta?”

“Beh.. lui ed Anna sono molto amici!”

“A me sembra innamorato..”

“Mah, non lo so..” non finì di parlare perché l’ arrivo di un uomo attirò la sua attenzione. Si alzò di scatto, seguita a ruota da Luca, che si era accorto della stessa cosa.

“E tu che ca**o ci fai qua?” Chiese il commissario, guardando l’ altro furibondo.

Dorian non si scompose “sono venuto a vedere come sta..”

“E cosa te ne importa, eh? Prima l’ hai usata per pararti il cu** e ora vuoi sapere come sta?”

“Io non l’ ho usata!” replicò Dorian “Non so perché l’ abbia fatto! Non volevo.. quella pallottola me la sarei presa volentieri io, se avessi potuto!”

“E invece se l’ è presa lei!” ruggì l’ altro.

“Lo so. Cosa crede, che ne sia indifferente? Anche io sto male per quello che è successo a Giulia..”

“Anna! Si chiama Anna!”

Dorian abbassò la testa “se avessi capito prima chi era davvero, avrei fatto di tutto per metterla in salvo! Di tutto!”

“ne è proprio sicuro? Oppure avrebbe cercato di concludere la sua indagine, a qualsiasi prezzo?”

“Si, è vero. Avrei fatto di tutto per concludere l’ indagine. Anche mettere a repentaglio la mia vita! Ma la mia, non quella di Anna!”

“E invece guarda caso quella che sta rischiando la vita è proprio lei!”

Gli altri assistevano alla scena, ammutoliti. Nessuno osava dire qualcosa. Sarebbe stato inutile..

“Ma per colpa di chi, commissario? Chi l’ ha sparato quel colpo? Sbaglio o è stato lei?”

“Questo non ti riguarda!”

“Ah no? Cos’ è questa parte della vicenda non le sta bene? Anna è stata colpita per difendermi, è vero, ma da lei! Dal suo proiettile!”

“Tu l’ hai afferrata! Credevo volessi farle del male!” si giustificò, quasi cercando di convincere se stesso.

“Io l’ ho afferrata perché ho capito che Pavel voleva ammazzarla, cazzo! Ho cercato di difenderla!”

“Se l’ avessi voluto davvero l’ avresti lasciata fuori da tutto questo!”

“Ha ragione! E questa è l’ unica cosa di cui mi pento! Di averla coinvolta in questa schifezza! Mi sentivo uno str**o quando pensavo alla situazione in cui la stavo mettendo! Ma l’ ho sempre protetta, sempre! Dai sospetti di Nadja, da Pavel, dagli altri russi che le avevano messo gli occhi addosso. E quando ci è venuto il dubbio che ci nascondesse qualcosa ho rischiato di far saltare la mia copertura pur di convincerli che era tutto a posto. Io l’ avrei difesa al costo della mia stessa vita, perché la amo!”

Luca lo fissò con un disprezzo misto a rabbia. Non sapeva se fosse perché era stato per difendere lui che la sua Anna si trovava in sala operatoria o se perché quell’ uomo aveva avuto il coraggio di urlare quello che lui non aveva mai voluto ammettere.

“sei solo un bugiardo! Dici di amarla.. ma hai messo a repentaglio la sua vita. Volevi averla, e l’ hai avuta. Non te ne è fregato niente del fatto che fosse circondata da mafiosi. Se l’ ami come dici l’ avresti tenuta fuori! Avresti rinunciato a lei!”

“Come hai fatto tu?”

Luca rimase spiazzato. Quella domanda non se la sarebbe mai aspettata “che c’ entro io?”

“Non ci vuole molto a capirlo, sai, che sei tu la persona che l’ ha fatta soffrire così!”

“Io non l’ ho fatta soffrire!”

“Si, invece. Me l’ ha detto lei, quando mi ha spiegato perché era stato così difficile per lei lasciarsi andare all’ inizio. Mi ha parlato della vostra amicizia e della trasformazione che ha avuto. Certo, si è ben guardata da dirmi che questo uomo misterioso era il suo commissario, ma è bastato fare due più due. Lei ti amava, sarebbe stata disposta a tutto per te, e tu l’ hai solo illusa con tutti quei discorsi stupidi sul vostro rapporto. Voleva solo poterti amare come fanno tutte le persone normali.. e gliel’ hai impedito. Io non sono riuscito a proteggerla è vero! Ma tu, cos’ hai fatto per lei? Parli bene tu, e tu chi saresti l’ esperto in protezione? Se sapevi della pericolosità della banda perché l’ hai fatta infiltrare? Perché hai  lasciato che rischiasse cosi? Forse quello che non la ama sei tu, noi io!”

“Pensi che avessi potuto impedirglielo non l’ avrei fatto? Non ho potuto fare altrimenti! Fosse stato per me tu non l’ avresti più rivista!”

“Ah beh.. Bel modo di prendersi delle responsabilità, stai qui, con la pretesa di comandare, solo perché Anna sta male.. ma cosa hai fatto tu per evitare tutto ciò, eh?”

Luca si avvicinò minaccioso e lo afferrò per il giubbotto “oh, ma te che ne sai, eh? Che ne sai di quello che provo io per lei? Come te permetti di dà giudizi? Tu non sei proprio nessuno, hai capito, nessuno!”

Intanto Giuseppe e Gabriele si erano avvicinati per dividere i due uomini “Luca, oh, sei impazzito, lascialo dai!” esclamò il più anziano.

Il commissario continuò a fissare il tuo rivale “Anna non ti ama! Non ti ha mai amato! Era tutto finto, una messa in scena! Ha messo a rischio la sua vita per te, è vero, ma non illuderti! Lei l’ avrebbe fatto per chiunque!”

“Io non lo so se mi ama o meno.. so solo che sono riuscito a restituirle il sorriso, quello che tu le avevi tolto! E questo mi basta!”

“Lei non sarà mai tua.. anzi, prima sparisci meglio è per tutti!”

“Finchè non ho la certezza che Anna sta bene io da qua non mi muovo!”

“Devi lasciarla in pace! Basta, la missione è finita! Vattene!”

“Tu non sei il suo portavoce. Me ne andrò quando me l’ avrà chiesto lei!”

Di nuovo Luca lo prese per il colletto “Forse non hai capito! Non te lo sto chiedendo! Te ne devi andare!”

“Adesso basta!” Elena era balzata in piedi, gli occhi ancora rossi per il pianto ora erano pieni di rabbia “volete smetterla? State parlando di lei come se fosse un trofeo! E mia, è tua.. Lo capite o no che rischia di non uscire più da quella porta? Sembrate due bambini che litigano per un giocattolo.. state parlando di Anna! Sapete cosa penso? Che nessuno dei due è degno di lei! Anna merita il meglio, e non due ragazzini come voi che se la litigano come due cani con un osso! E ora sedetevi e smetterla di discutere! E pregate che si risvegli, prima di decidere chi la ama e chi no! Idioti!” 

Osservò per un'altra manciata di secondi le espressioni pentite dei due uomini, poi scappò via lungo il corridoio.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- >> Chiara, grazie mille! Non sai quanto ci tengo alle tue recensioni! Vendetta? naaaa.. ti sto solo facendo penare un pò, come hai fatto tu con me! :D
Scherzo.. e comunque, nemmeno io ho fatto morire nessuno, per il mmomento! 
Grazie ancora! Alla prossima..! 

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