Never too late di _thunderstorm_ (/viewuser.php?uid=91630)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I hate everything about you ***
Capitolo 2: *** Last to know ***
Capitolo 3: *** Are you ready for this? ***
Capitolo 4: *** Animal I have become ***
Capitolo 5: *** World so cold ***
Capitolo 6: *** Without you ***
Capitolo 7: *** Bitter taste ***
Capitolo 8: *** Let it die ***
Capitolo 9: *** Someone who cares ***
Capitolo 10: *** Break ***
Capitolo 11: *** Lost in you ***
Capitolo 12: *** Never too late --> Life starts now ***
Capitolo 1 *** I hate everything about you ***
I
hate everything about you,
why do I love you?
Sasuke si voltò a guardarla, la mano già sulla
maniglia della porta. Lei dormiva, ignara e allo stesso tempo
consapevole che la luce del nuovo giorno avrebbe scaldato quella
metà del letto che lui, ancora, avrebbe lasciato fredda e
vuota.
Il lenzuolo bianco le nascondeva malamente il corpo, adattandosi alla
curva del suo fianco, seguendo la linea delle sue cosce, delle sue
gambe rannicchiate. Ciocche rosa le cadevano sul viso, tormentato da
uno dei suoi ricorrenti incubi.
Lo sguardo, bramoso, si concesse un’ultima prolungata pausa
sul collo scoperto, tenero e delicato. L’oscurità
accarezzava dolcemente i contorni di quel viso, baciava le sue labbra,
le spalle nude, estensione impalpabile di sentimenti celati, soffocati,
sepolti.
Abbassò la maniglia, scappando nell’inconsistente
abbraccio della notte, freddo, ma sempre indolore.
“Sas’ke.”
Ed ecco il suo nome, prova del suo essere, del suo esistere, aleggiare
nell’aria, debole.
Ed ecco quel dannato soffio di umanità rimastogli
improvvisamente afferrarlo, facendolo tremare di timore, di angoscia,
di amore, di odio, di vita,
graffiandolo per un attimo, per poi lasciarselo sfuggire.
Un secondo, nulla più, e quel guizzo subito si spense,
rendendolo di nuovo vuoto, di nuovo freddo.
La nota disperata con cui Sakura invocava il suo nome nel sonno era
sempre la stessa, da anni.
Odiosa.
Confermava il suo essere, il suo esistere.
Lanciò un’occhiata veloce alle sue spalle, a colei
che, per uno come lui, avrebbe abbandonato tutto: nonostante le loro
liti, nonostante le sue prolungate assenze, nonostante i suoi silenzi,
ancora lei gli apriva la porta, ancora lo faceva entrare nella sua
vita. E nei suoi occhi verdi leggeva totale e amara resa nei suoi
confronti, e sotto questa un guizzo di odio, e sotto ancora un bagliore
inspiegabile di speranza.
Sbuffò, sprezzante.
Insopportabile.
La abbandonò ancora ad un nuovo giorno da affrontare in
solitudine, consapevole che poi la notte sarebbe scesa, sempre,
portatrice delle tenebre che nascondevano i tradimenti, le passioni,
gli scandali, dell’oscurità che celava i
sentimenti, le paure, le emozioni.
Sakura rigirava pigramente
il cucchiaino nel caffè che le aveva offerto Ino, da giorni
fermamente decisa, in nome della loro amicizia, a toglierle
quell’orribile espressione stanca dalla faccia.
Hai sempre gli occhi
gonfi, Sakura. Sembra che tu pianga ogni mattina.
Qualche tavolo più in là, un uomo consumava la
sua colazione. Il suo sguardo correva insistente verso di loro e,
veramente, Sakura non lo poteva sopportare.
Non voglio te, cretino.
Rabbia bruciante, cieca, come ogni sentimento di cui lui, sempre lui, solo lui
poteva essere causa.
“Carino, eh?”
Ino accavallò con disinvoltura le gambe, sorridendo
maliziosa, ottenendo una sola, pungente occhiata irritata
dall’amica.
“Avanti, Sakura. Non sarai ancora lì a pensare a
Sasuke, vero? Lui non tornerà.”
Il caffè scese tutto d’un sorso bollente
giù per la gola. Gli occhi le diventarono lucidi.
Guardò verso Ino, immaginando che per una volta ci fosse lui
lì seduto, una volta, solo per una volta. Lo sperava ancora,
ogni mattina.
Era lui, sempre lui,
solo lui la causa.
La Yamanaka inarcò un sopracciglio, in attesa di una
risposta.
“…Sakura?”
“…”
“…”
“…Certo che no.”
E ancora la notte lo
condusse da lei.
E ancora le venne voglia
di sbattergli la porta in faccia.
E ancora lui si diresse
in camera, togliendosi la camicia, sicuro che lei l’avrebbe
seguito.
E ancora lei
guardò la sua schiena nuda, ancora lei lo seguì,
in una notte portatrice delle tenebre che nascondevano i tradimenti, le
passioni, gli scandali, dell’oscurità che celava i
sentimenti, le paure, le emozioni.
I hate everything about you,
why do I love you?
**** **** **** **** ****
E dopo un po’, eccomi ancora qua. ^^
Recensioni gradite, ho bisogno di un qualche giudizio. Qualsiasi. Anche
brutale, se volete.
Apro questa raccolta che aggiornerò ogniqualvolta
avrò tempo. Spero che qualcuno la apprezzi…Non so
quanta gente conosca i Three Days Grace (e voi che li conoscete, fatevi
sentire ^^), ma, mamma mia, a me fanno venire i brividi. Fuori da ogni
canone di bella musica, ma fantastici.
Bene. Oggi sono a corto di parole. Ringrazio di cuore chi mi
lascerà un commentino. Alla prossima!
Baci, Cory
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Capitolo 2 *** Last to know ***
She
just walked away
Why didn't she tell me?
And where do I go tonight?
This isn't happening to me,
This can't be happening to me…
She didn't say a word,
Just walked away
Continuava a trotterellargli dietro e parlava, parlava, parlava,
parlava…Stupida, bambina stupida dagli stupidi
capelli rosa.
Preferiva decisamente
quando lo guardava di sottecchi e arrossiva, non osando rivolgergli la
parola, e, fino a quel giorno, la situazione si era protratta per due
anni così, nel silenzio timido di lei e di caparbio orgoglio
di lui.
Che cosa mai ti è saltato in mente, stupido di un Uchiha?
Poteva benissimo
continuare a ignorarla. E perché, perché
quella dannatissima
mattina, entrando in Accademia, aveva deciso di salutarla?
Non lo sapeva proprio.
Lei continuava a
corrergli dietro, in uno sproloquio ininterrotto di parole insensate, e
il suo respiro iniziava ad essere affaticato dallo sforzo di tenere il
suo passo, combinato allo spreco di ossigeno dovuto al continuo
ciarlare.
Alla fine, Sakura gli
afferrò la manica della maglia, arrestando
quell’assurda marcia.
Sasuke si
liberò con uno strattone, voltandosi verso di lei,
infastidito: la bimba lo osservava seria, con una ciocca ribelle di
capelli che le pendeva disordinata sulla fronte, con la bocca socchiusa
in un respiro affannato.
“Sai una cosa,
Sasuke?”
Il bimbo le concesse la
sua attenzione per la prima volta solo in quel momento.
“Sono stanca
di correrti
dietro...”
Vide i suoi capelli ondeggiarle sulla schiena per l’ultima
volta, sempre più lontani. E solo allora, in
quell’ultima visione di lei, voltata di spalle, avrebbe
voluto correrle dietro, fermarla, ma l’orgoglio, dannatissimo orgoglio,
non gli permetteva di abbassarsi a tanto, lo bloccava, pietrificandolo,
lasciandolo lì immobile, nel suo solito silenzio con la sua
solita espressione sprezzante, spettatore di un qualcosa che mai e poi
mai si sarebbe aspettato potesse accadere a lui. Continuava a ripetersi
che lei non poteva capire, che non aveva mai capito, che era una
stupida. Eppure, dio,
quanto gli bruciava ammetterlo, ma non era colpa di Sakura. E ora,
quello stesso orgoglio che l’aveva sempre allontanata da lui,
nel modo più assurdo possibile, era ferito.
...Stupido orgoglio...
Ma Sasuke Uchiha si convinse che non gli importava, come sempre, e
mandò giù il nodo di amarezza che lo aveva colto
alla sprovvista, amarezza per essere stato l’ultimo ad
accorgersi, l’ultimo a sapere.
D’altronde, quella era la prima volta dopo anni di disprezzo
che concedeva a Sakura la sua attenzione.
Sarebbe stata anche l’ultima, ma, a Sasuke Uchiha, questo non
poteva di certo importare. E il nodo d'amarezza andava giù,
lacerante, ma andava giù.
...Stupido orgoglio...
****** ***** ******
Ok, questa è stata scritta alle dieci di sera e spero
proprio non sia un disastro. ^^
Avevo previsto una raccolta di pairings eterogenei, ma a quanto pare mi
è uscita un’altra SasuSaku…che ci
volete fare? Ascolto Three Days Grace, l’ispirazione detta
all’animo ciò che le pare, e che ci posso fare
io??
Ma lasciando perdere i miei scleri…un ringraziamento a chi
ha messo tra le seguite, in particolare ad Atari, che gentilmente mi ha
lasciato un commentino ^^.
Spero che possa piacere anche questa flash, ispirata a una delle
canzoni, a mio parere, più belle dell’ultimo
album. Recensioni gradite, obviously.
Alla prossima, cari lettori
Baci, Cory
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Capitolo 3 *** Are you ready for this? ***
Il fumo aleggiava denso per tutto il locale, ottenebrando i sensi
già offuscati dall’alcol, la musica tuonava nelle
orecchie, lampi di luce fendevano la semioscurità in cui
tutti si muovevano, ammassati.
Sakura spingeva tra la folla, inspirando quell’aria sporca e
inebriante, le mani alzate, il sangue che pulsava a ritmo delle percussioni, le labbra che seguivano le parole della canzone. La
voce che le giungeva lontana dal palco le graffiava il petto,
l’alcol le correva nelle vene, la pelle bruciava.
Tutto le era estraneo, eppure tutto sapeva di lui.
E, in quella situazione in cui le note rimbombavano nella testa
costringendo a silenzio la ragione, Sakura era cosciente solo del
proprio corpo e dello sguardo che dall’ombra lo faceva ardere
e assieme rabbrividire.
Solo uno sguardo poteva bruciare così, di odio, di rabbia,
di desiderio, solo uno poteva averla spinta fino a quel punto.
You’d
said we’d never get this far
You
said your words, we’ve played our parts
Said
your two cents now it’s my turn
So,
sit down, shut up
Are
you ready?
Sentiva l’odore del fumo e dell’alcol su di lei, la
musica far tremare l’aria oltre
l’oscurità che li nascondeva. Il corpo morbido di
Sakura aderiva al suo, lascivo, facendolo bruciare. Tutto quello era il
suo regno, e lei vi era entrata, pronta a cadere in suo potere. E il
suo profumo accelerava il suo respiro, e la sua pelle accendeva la sua
brama. Sasuke le affondò le mani tra i capelli,
immobilizzandola sulla parete, nella sua stretta.
I
thought you’d never come this far
I
thought your words meant something more
Said
my two cents now it’s your turn
So,
stand up and scream
Are
you ready?
Si abbandonava nella sua stretta, lasciando che si impadronisse di lei.
Cercava le sue labbra con le sue, offriva il suo corpo alle sue mani
avide, e nella violenza che lui ci metteva vedeva il suo desiderio, nel
silenzio che lo caratterizzava una forma di amore. Ora non la
criticava, non la allontanava, la voleva, e questo era abbastanza.
Sakura aveva giocato tutto, ora era il suo turno.
Are
you ready?
Are you ready for this?
*******************
Muahahahhahah!!! Questa non so proprio da dove mi sia uscita
sinceramente. La canzone è “Are you ready for
this?”, quella che i nostri Three Days Grace cantano in
“Nata per vincere” (o mio dio -.-). E ok, mi sono
ispirata un po’ al loro concerto nel film per questa
fic…quello che segue invece è frutto della mia
mente malsana…eheheh…Mi piacerebbe veramente, ma
veramente, ma veramente
davvero che qualcuno mi lasciasse una recensione:
ringrazio molto voi che avete messo tra le seguite e le preferite
ovviamente, ma mi sciogliereste il cuore se mi esplicitaste il vostro
parere ^^. E se a chi legge non piace come scrivo, può pure
scrivermi che faccio schifo, motivando la risposta per favore.
L’autostima di un’autrice cala maggiormente di
fronte a zero recensioni che davanti a delle critiche costruttive,
quindi ^^…
Ah, un’altra cosa: chiedo scusa per i continui
rimaneggiamenti dei capitoli. È più forte di me,
mi dispiace…non sono mai soddisfatta.
Ed è tutto, penso.
Alla prossima, gente!
Baci, Cory
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Capitolo 4 *** Animal I have become ***
So what if you can see the
darkest side of me?
No one will ever change this animal I have become
Bellissima.
Vede i suoi occhi. Verdi.
Verde speranza, speranza che lui non ha.
E poi le sue labbra, e i suoi capelli, e il suo naso, e il suo sorriso,
e...
Basta, Sasuke.
Vede le sue lacrime. Lacrime.
Piange per lui, lui che non riesce più, a piangere.
Forse, se le dicesse che è bellissima, quegli occhi verdi
non sarebbero così lucidi, e...
Basta, Sasuke.
Vede il suo dolore. Dolore.
Dolore infinitesimale, a confronto del suo, sopportabile, a
differenza del suo.
Forse lui riuscirebbe ad amare, se cancellasse il
proprio odio, e il tormento, e la sofferenza, e la
rabbia, e...
Vendetta.
Bellissima.
Li vedi i miei occhi, Sakura?
******************************
Allora ^^ ...Qui mi sa che
c'è il bisogno di una spiegazione (leggermente non sense,
uhm?)
Tenete conto che queste
flash le scrivo a tempo perso e, sì, sto attenta alla forma
e alla grammatica e tutto quello che ci va dietro, tuttavia sono lavori
scritti di getto...il giorno dopo potrei rendermi conto che fanno
schifo. Ma tornando a noi... introspezione di Sasuke un po' particolare
nella forma (sono in fase di sperimentalismo, portate pazienza): il
Vendicatore si sofferma a guardare Sakura e sembra sorgere in lui una
qualche traccia di sentimento, cosa che poco prima del suo tradimento,
secondo me, era sicuramente presente. Tuttavia, si sa come per lui il
legame d'odio nei confronti di suo fratello prevalesse su tutti gli
altri e come la fantomatica bellezza di una vendetta compiuta lo renda
cieco a tutte le altre forme di bellezza o, comunque, le subordini ad
essa. Il sentimento appena germogliato, quindi, viene subito soffocato.
So che la canzone non
è completamente centrale, tuttavia, se la si conosce (fatevi
sentire, amanti dei Three Days Grace!! *.*), penso che calzi a pennello a
Sasuke, al mio Sasuke (ah, tra l'altro, i personaggi non mi
appartengono :-P): c'è la consapevolezza che
nessuno può cambiare ciò che lui è
diventato, ma quel "somebody help me through this nightmare"
è un'ultima, inconscia, richiesta d'aiuto.
Ma ora smetto di rompere
e passo alle cose più divertenti, ovvero i ringraziamenti ^^
Un grazie particolare,
grande, grandissimo a Miharu
Ozukawa: oh tu sì che mi risollevi il morale!
^^ Dio, che bello concoscere altra gente a cui i Three Days Grace
procurano gli stessi effetti che producono anche a me! *w* Cosa ne pensi di
questa ultima piccola pazzia? Accetto volentieri anche consigli :-)
Un grazie va anche a
tutti coloro che hanno messo tra i preferiti e le seguite, grazie
davvero, prima o poi vi citerò tutti ^^
Recensioni gradite, come
sempre.
Vi lascio, anche
perchè l'angolino autrice è diventato
più lungo della mini flash U.U
Un bacio,
Cory ^^
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Capitolo 5 *** World so cold ***
I'm
too young
to lose my soul.
I'm too young
to feel this world.
So long I'm left behind.
Si buttò di
peso sulla porta, che spalancandosi beffarda lo lasciò
scaraventarsi impetuosamente in cucina. Sasuke incespicò
goffamente sui propri piedi nudi, per poi fulmineamente ergersi in
tutti i suoi 130 centimetri d'altezza, in un fedele atteggiamento da
guerriero Uchiha, arrossendo violentemente per l'entrata poco decorosa .
Per fortuna suo fratello gli voltava le spalle, seduto al tavolo tra le
mille scartoffie che ogni giorno al ritorno dalle missioni doveva
compilare e consegnare all'Hokage.
Si avvicinò trotterellando, consapevole che se ora
i genitori l'avessero scoperto a disturbare Itachi mentre svolgeva i
suoi doveri ninja l'avrebbero sgridato, ma non poteva assolutamente non
riferirgli la cosa scioccante che aveva appena visto. Si
fermò lì al suo fianco, mentre quello stava chino
sui documenti, attendendo impaziente che gli concedesse la sua
attenzione.
Dopo qualche attimo, Itachi accennò ad un sorriso stanco.
"Otouto."
"Sai cosa ho visto, Itachi?"
Si avvicinò ulteriormente, poggiando una manina sul braccio
del fratello maggiore, guardandolo con gli occhi spalancati.
"Saichelamammaeilpapàsistavanobaciando?"
Annuì energicamente in risposta allo sguardo obliquo che gli
rivolse Itachi, gli mancava quasi il fiato dall'agitazione.
Una lieve delusione gli si dipinse in volto quando l'altro riprese a
scrivere, come se non avesse parlato.
Corrugò la fronte con fare imbronciato, pronto a ottenere di
nuovo l'attenzione del fratello, ma quello, sorridendo ancora, gli
chiese: "Sei andato a spiarli?"
Sasuke si irrigidì, offeso.
"No, non li spiavo, nii san!"
Battè il piede a terra, sottolineando il suo disappunto a
quella osservazione. Non voleva i suoi rimproveri, Itachi avrebbe
dovuto stupirsi e chiedergli il resoconto dei fatti! E invece era
lì, tra i suoi doveri, con un'aria di divertita
superiorità.
"Sei un ficcanaso, otouto."
"No, non lo sono, cattivo!"
"Oh sì che lo sei."
Sasuke si impettì, indispettito.
"E allora tu sei un bugiardo. Mi avevi detto stamattina che andavi ad
allenarti. E invece ti ho visto, sai?"
Attese una risposta, che con sua profonda rabbia non arrivò.
"Ti sei incontrato con una! Lo dico alla mamma e al papà,
sai?"
Il bimbo sorrise trionfante, soddisfatto della vendetta ottenuta.
Itachi finalmente si voltò verso di lui, come se si fosse
accorto solo in quel momento della sua presenza. Sasuke trattenne il
respiro, attendendo la reazione del fratello dopo essere stato
smascherato. Era nei guai, ora.
"Doppiamente ficcanaso, Sasuke."
Itachi si interruppe, allargando il suo sorriso, come poche volte
faceva.
"E comunque, che mi dici di te, quando passi davanti a quella bambina?
Quella che ti saluta sempre, e tu non rispondi."
Sasuke arrossì di nuovo, colto in fallo.
"Oh sì, fai esattamente così, diventi dello
stesso colore dei suoi capelli."
Il bimbo si afflosciò, osservando sconfitto il fratello, ora
totalmente concentrato nei suoi compiti. Vinceva sempre lui, uffi.
Abbandonò così ogni atteggiamento da grande
guerriero Uchiha, e prepotentemente ficcò la testa sotto il
suo braccio, spingendo per sgattaiolargli in braccio. Itachi,
sbuffando, lo accolse sulle ginocchia.
"Sei troppo piccolo per pensare alle bambine, otouto.", gli
sussurrò all'orecchio, facendogli il solletico.
Sasuke posò il capo sul petto del fratello, sorridendo
felice. Nonostante tutti definissero Itachi una persona fredda, lui,
lì tra le sue braccia, sentiva che era caldo.
"Bisogna solo pensare al clan, vero, Itachi?"
Sentì il fratello trattenere bruscamente il respiro.
Sollevò i suoi occhioni neri sul volto di granito di Itachi,
attendendo una risposta.
"...Bisogna pensare solo al bene del villaggio, Sasuke."
*******************
ok...Ora voi mi direte: "Che cavolo c'entra la canzone???"
E io, facendo gli occhioni dolci: "Ora vi spiego."
Volevo concentrarmi sul personaggio di Sasuke esclusivamente stavolta,
accennando appena al pairing, in un'atmosfera più serena,
per smorzare un po' la tensione. Il problema è che, con le
canzoni dei Three Days Grace, questa mia volontà era un po'
difficile da mettere in atto ^^''
Così, ecco il risultato: dovete immaginare che questo sia un
bel passato lontano, adombrato dal funesto presagio della tragedia
successiva della strage (accennata alla fine). Così, ecco
che la canzone si incastra perfettamente con il testo, anticipazione di
ciò che avverrà dopo.
E ora penserete che mi arrampico sugli specchi, ma mi sono impegnata
molto per trovare una soluzione, altrimenti la raccolta diventa troppo
piatta. XD
Ringrazio profondamente Miharu,
unica mia recensitrice (oddio, che termine è sto qua???):
grazie per i complimenti davvero, sei come un'iniezione di autostima,
molto scarsa in me ^^. Spero ti piaccia anche questa...
Grazie anche a chi segue e legge...commentino? Please...
Alla prossima,
Cory ^^
|
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Capitolo 6 *** Without you ***
You left my side tonight,
And
I just don't feel right,
But
I can't let you out of sight
Without
you I'm no one,
I'm
nothing at all
Posò con un
po’ troppa forza il bicchiere sul tavolo, la birra
fuoriuscì, bagnando il legno.
Sasuke seguì il liquido che lentamente si spandeva sulla
superficie, ancora schiumante, con sguardo offuscato
dall’alcol.
La notte era serena e silenziosa, si vedevano le stelle, a tratti un
vento leggero soffiava verso di loro. A Itachi sarebbe piaciuto stare
lì, a bere in silenzio. Pensava spesso ad Itachi, Sasuke.
Pensava che sarebbe stato bello stare lì con lui. Ma per lui
era troppo tardi.
Naruto ridacchiò per conto suo, in balia della sua sbornia
felice. Sbuffò, portandosi di nuovo il bicchiere alla bocca.
Naruto.
-Eh, fratello, gliel’hai detto a Sakura, vero? Che venivi a
casa mia…
Sasuke si riscosse, infastidito dal nomignolo. Naruto. Il suo
fratello acquisito. Cretino, impulsivo, logorroico, sentimentale. Non
esattamente simile ad Itachi, ma poteva andare, sì, dai.
Il biondo si sporse verso di lui, rischiando di cadergli addosso.
-Eh, gliel’hai detto? Perché sennò si
preoccupa, sai, Sakura chan…
Strano che riuscisse ancora a formulare frasi di senso compiuto.
Sasuke inarcò un sopracciglio, gli lanciò
un’occhiata fredda, puntandola su quegli occhi azzurri velati
da esagerata apprensione, in attesa di risposta.
“Uhm.”, gli disse nella sua spiccata eloquenza
tipicamente Uchiha, lasciandolo libero di interpretare.
L’altro sospirò, rilassandosi sulla sedia.
Evidentemente gli era parso che il suo monosillabo fosse
un’affermazione, nel suo ottimismo patologico tipicamente
Uzumaki.
“Sono felice”, disse. Di cosa, Sasuke non lo sapeva
e, forse, gliel’avrebbe anche chiesto, se il rumore
improvviso di una porta sfondata non lo avesse fatto improvvisamente
scattare in piedi, in allerta. Naruto, nel tentativo di rialzarsi, era
caduto a terra.
“Sasuke!”
Si voltò verso l’ingresso, appena in tempo per
rendersi conto che una zazzera rosa di capelli profumati gli oscurava
la visuale, che due braccia, esili ma esageratamente forti, lo
imprigionavano nella loro stretta, che un corpo caldo e morbido aderiva
completamente al suo petto, scosso da un respiro affannato e agitato.
Stette lì, immobile e rigido.
“Non farlo mai più.”, la
sentì dire, il volto affondato nella sua camicia.
“Non andartene mai più, mai più,
Sasuke, mai più…”
Naruto li guardava e, in un chissà da dove proveniente
barlume di lucidità, distolse lo sguardo, per poi alzarsi e
andarsene in cucina.
In fondo, era felice, perché ora erano ancora team 7.
Sperava solo che anche Sasuke lo fosse.
Lui, lì tra le braccia di Sakura, lo sarebbe stato.
************************
Oh me felice, ma molto di fretta. Passiamo subito ai ringraziamenti.
*sorride in modo ebete*
Grazie mille davvero ad _Ala_, Miharu e Atari, perdonatemi,
ringraziamenti decenti alla prossima flash. -.-
Spero in qualche commentino, come al solito... ^^
Bacini,
Cory (e ancora scusa per la mia fretta)
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Capitolo 7 *** Bitter taste ***
So
long, so long I have erased you
So
long, so long I've wanted to waste you
So
long, so long I have erased you
I
have escaped the bitter taste of you
Tre a destra, tre a
sinistra.
Girava il cucchiaino nel solito caffè, nel solito bar, in
una mattina che si preannunciava simile alle precedenti.
Tre a destra, tre a
sinistra.
Girava il cucchiaino nel solito caffè, e ci metteva
particolare attenzione e concentrazione, almeno a sufficienza per non
badare più di tanto allo sguardo ghiaccio che aveva addosso
e all’insolito silenzio che stava loro attorno.
Ino era sempre stata insopportabile. Insopportabile ed impicciona.
Tre a destra, tre a
sinistra.
“Hai intenzione di berlo, quel caffè?”
Sakura si ostinò a non risponderle; tuttavia,
posò con gesto seccato il cucchiaino sul tavolo, avvicinando
la tazzina alle labbra, meccanicamente.
“Potresti smetterla, sai.”
Le labbra, fino a quel momento perfettamente serrate in una rigida
linea sottile, le si schiusero automaticamente, sfuggendo al suo
controllo, gli occhi si piantarono su quelli dell’amica.
“Di far cosa, per la precisione?”
La tazzina stava sospesa a mezz’aria, trattenuta in una
stretta che cominciava ad essere troppo forte.
“Di evitarlo, stupida! Ce l’hai ancora un cervello,
sotto quella fronte spaziosa?” le disse gelida la bionda.
Ecco. Sakura sapeva che sarebbero ritornate su quel discorso.
Rabbrividì.
Lui che la stringeva, le
sue labbra che correvano lungo il collo, le spalle, e scendevano,
lasciando una scia bruciante, le sue mani che la trattenevano vicina a
lui, vicina come non lo era mai stata, e le accarezzavano con forza la
schiena, seguendo la linea della colonna vertebrale, e il suo respiro
affannato, e i suoi capelli sul proprio viso…
“Sta’ zitta, Ino. Tu non capisci niente.
Niente.”
Ino la fulminò, irata. Posò con forza le mani
perfettamente curate sul bordo del tavolo, facendo tremare il suo
bicchiere di spremuta di pompelmo senza zucchero.
“È tornato, Sakura! E tu neanche lo guardi! Ti ho
visto per anni, Sakura, ogni mattina ti ho vista qua, con gli occhi
gonfi, magari anche stupidamente a sperare e immaginare che lui
comparisse dal nulla! – sollevò gli occhi al
cielo, con fare disperato – E adesso che hai la
possibilità di avvicinarti di nuovo a lui, scappi? Stupida,
continuerò a ripetertelo. Sei stupida, stupida.”
Sakura si alzò di scatto, la tazza di caffè si
rovesciò sul tavolo.
Lui che la baciava, le
mordeva le labbra, e lo faceva con disperazione, quasi,
perché lui, dentro, disperazione aveva, solo quella, e solo
quella sapeva esternare…
Le bruciavano gli occhi, la gola era serrata in un nodo che rischiava
di soffocarla.
Ino la guardava con fare interrogativo, in attesa.
“Lui non è più quello di una
volta.”, riuscì a sussurrare con voce roca.
“Potresti provare a farlo tornare tale, però,
Sakura. Dovresti tentare.”
E lei ci provava, a
immettergli nell’animo un po’ di amore, attraverso
i suoi baci, attraverso le sue carezze, attraverso il respiro affannato
che gli soffiava dentro, dolcemente, piano, cercando di riscaldarlo, di
togliere il freddo che caratterizzava i suoi, di baci…
Gli sfiorava il viso, e
gli diceva ti amo, ti amo, quasi una supplica, ma lui
stava in silenzio, e la accarezzava con più violenza, con
più disperazione…
“È inutile.”, le uscì dalle
labbra, quasi un lamento.
E lui che la
abbandonava, ogni volta, tornando ad essere il ninja traditore, il
Vendicatore, e Sasuke non c’era più, non
c’era più, le lasciava solo il suo gusto amaro
sulle labbra, e le labbra bruciavano, dannazione, bruciavano, sempre,
in attesa di un bacio mattutino, ma Sasuke non c’era
più, c’era il ninja traditore, il Vendicatore
…
Sospirò, scacciando fuori tutta l’aria che aveva
trattenuto fino a quel momento, fu un sospiro lungo, dolorante.
“È inutile. È
troppo…”
Tardi.
Sentì la porta aprirsi dietro di lei, sentì la
voce calda di Naruto riempire il locale, gioiosa.
“Ah! C’è anche Sakura-chan!”
Si voltò, sforzandosi di tirare un sorriso sul volto. In
fondo, come si poteva non sorridere a Naruto? Il biondo agitava la mano
in sua direzione, colmando a grandi passi la distanza che li separava,
e con l’altra mano teneva ben salda la manica di una maglia
scura, aderente ad un corpo perfetto che pareva riluttante a muoversi,
ma che, tuttavia, si avvicinava.
Gli occhi di Sakura si spostarono lentamente, percorrendo ammaliati
ciò che si preannunciava essere uno stupido miraggio,
magnifica visione, ma stupido miraggio.
Il cuore saltò un battito, forse due, forse tre.
Il moro teneva lo sguardo fisso sulla nuca di Naruto, come volesse
incenerirlo, e Sakura pensò che ne sarebbe stato
perfettamente in grado, avrebbe potuto incenerire Naruto e scappare,
come aveva sempre fatto.
Ino sorrideva, guardandola: “Scusa, dicevi?”
Sakura si ricordò improvvisamente di respirare e decise di
sbuffare in risposta, in un moto irritato.
Naruto le sorrise, lei gli rispose. Poi, si voltò di nuovo
verso l’Uchiha.
“Sasuke-kun…”
Il moro sollevò lo sguardo.
Un lieve sorriso gli increspò le labbra.
Scusa, dicevi?
************************
Oh, sono tornata! Ho organizzato un po' le ultime flash (oddio, ultime,
ne ho previste ancora una decina, se non vi rompe): da quella
dell'altra volta sono tutte ambientate in un ipotetico futuro in cui
Sasuke è tornato. Il percorso è in salita, ci
saranno ancora un po' di flash acide, ma vedrete, dai, la speranza
è l'ultima a morire...In fondo, la raccolta si intitola
"Never too late", no? ^^
Questo capitolo riprende il primo, solo che le cose qui sembrano poter
cambiare...quindi, dai, la speranza c'è.
Volevo dire anche che, entro teoricamente una settimana,
pubblicherò "Time of dying", one shot prima classificata al
concorso indetto da Nana e x saretta x sul forum di Efp, ff che
è legata in parte a questa raccolta, quindi, se vorrete
andare a darle un'occhiata... u_u
Non ne sono completamente soddisfatta, ma ci sono profondamente
affezionata, rappresenta il mio primo contest, la mia prima vittoria
(oh me felice!).
Ok, passiamo ai ringraziamenti, va'.
Miharu: oh
cara, che bello sentirsi dire che si è migliorati!!! Mi sto
impegnando, ed è grazie a voi che recensite e che mi date
carica, quindi grazie, grazie particolarmente a te, che recensisci
così assiduamente. Io amo i fratelli Uchiha, venero Itachi e
una fine come quella che ha avuto mi ha strappato il cuore dal petto.
ç_ç Spero che Kishimoto per Sasuke e per tutto il
team 7 abbia un po' di pietà, perchè sono gli
altri personaggi che adoro, quindi... Ah, sto leggendo la tua "Dancers
in the night". :-) Molto lentamente, ma sto leggendo. ^^ E mi piace.
Complimenti, cara <3
Alhia:
ç_ç ohcchebbello, nuova recensitrice! Un'altra
fan dei Three Days Grace, un'altra pantera nera! Grazie per avermi
messo tra i tuoi autori preferiti, le lacrime di inizio frase erano
lacrime di commozione...grazie, grazie mille davvero, spero di non
deluderti.
E ora, vi lascio. Spero in qualche commentino (ma va???). u_u
Ok, scappo.
Baci,
Cory ^^
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Capitolo 8 *** Let it die ***
We had fire in our eyes
In the beginning I
Never felt so alive
In the beginning you
You blame me but…
[Past]
Si sdraia.
Sente il braccio di lei toccare il suo, si siede.
Strappa un filo d’erba.
Deglutisce.
Strappa un filo d’erba.
Tossisce.
Si sdraia.
Sente il braccio di lei toccare il suo…
Sbuffa.
…Sasuke trattiene il respiro.
È lei a sbuffare, in una buona imitazione di lui.
Sasuke tenta di controllarsi, ma quel calore che gli sale violentemente
dal collo fino alle orecchie non è proprio del tutto
controllabile. Per cosa, poi? Perché lei ha sbuffato,
gentilmente avvertendolo che esiste? Che si sta annoiando?
Sente le guance in fiamme, nonostante i suoi sforzi di autocontrollo:
deve allenarsi a non arrossire. Mai
mostrare i propri sentimenti al nemico.
…È il nemico, lei?
“Sasuke…”
Si volta.
Ha i capelli sparsi attorno al viso: il rosa delle ciocche risalta sul
verde dell’erba profumata, e anche i capelli di Sakura
profumano, profumano di buono, di ciliegia, lo percepisce chiaramente
da lì, sdraiato così vicino.
Perso, otouto. Sei
irrimediabilmente perso.
Non è vero,
nii san!
…Sakura ha un bel sorriso sul volto.
“Sai, Sasuke? Vorrei rimanere sempre qui, così,
per sempre.”
Lui la guarda, notando come la luce si stenda sulla sua pelle morbida,
come i suoi occhi verdi siano screziati di nocciola vicino alle
pupille, sfumando gradualmente, come sembri più piccola di
lui, più fragile.
Nota anche come le sue guance ora, sotto il suo sguardo forse troppo
insistente, si siano imporporate di un bel rosso.
Sasuke sorride.
Anche Sakura sorride.
Anch’io vorrei
rimanere qui, così, per sempre.
E Sasuke Uchiha giura a se stesso che mai avrebbe abbandonato Sakura
Haruno.
…It's not fair when you say that I didn't try
I
just don't want to hear it anymore
[Present]
Litigare non rientrava nei loro piani di quella giornata.
Sasuke poggiava i gomiti sul tavolo, tenendosi la testa tra le mani, ma
nonostante il gesto – notò Sakura – in
lui non traspariva alcun segno di debolezza, ancora appariva rigido,
elegante, perfetto, aristocratico. Sembrava semplicemente che stesse
posando per un ritratto, bellissimo. Il dolore, l’odio, la
rabbia che lo distruggevano dentro non lo avevano scalfito
esteriormente, non lo avevano abbruttito, rovinato.
E nemmeno quando lei, in un moto di rabbia per la maschera che lui
ancora ostentava, non sorridendo più, non arrossendo
più, gli aveva urlato contro che, no, neanche ci provava lui
a uscire dal suo dolore, nemmeno in quel momento lui aveva reagito.
Stava lì, con la testa tra le mani.
Sakura sentiva le forze implodere, rendendola vuota.
“Sai, Sasuke – sorrise stanca – ti
ricordi quando ci sdraiavamo nel prato di fronte casa tua? Passavamo i
pomeriggi…”
Odiò la malinconia con cui quelle parole le erano uscite di
bocca.
Odiò ancor più il silenzio che le
accompagnò, prolungandosi insopportabile.
“Beh, è normale che tu non ti ricordi.
È passato molto tempo…”
Odiò l’asprezza con cui quelle parole le erano
uscite di bocca.
Odiò le lacrime che le pungevano agli occhi.
Basta.
Si alzò, con l’intenzione di andarsene.
“Ferma.”
Le teneva il polso con forza, bloccandola.
Lei si voltò, stupita di quella reazione che non aveva
più osato sperare. Fu scossa da un brivido, che sicuramente
percepì anche lui. E, con suo sgomento, un tremito
attraversò anche Sasuke Uchiha, che ora la fissava con i
suoi occhi neri, in uno sguardo che per un attimo tutto
mostrò, tutto gridò, muto urlo di dolore che
velocemente fu soffocato.
E per un attimo Sakura volle abbracciarlo, baciargli il volto,
scaldarlo, invisibile slancio d’amore che repentinamente fu
celato.
“Perché dovrei fermarmi? Cosa ti importa di me,
ormai?”
Silenzio.
“Dammi tempo, Sakura.”
Dammi tempo, Sakura.
Forse un giorno mi importerà di te.
I
swear I never meant to let it die
I
just don't care about you anymore
It's not fair when you say that I didn't try
I just don't care about you anymore
*****************
Ok,
questa fa schifo, perdonatemi.
Ultimamente
mi sto drogando di musica, mille idee per la testa, voglia di metterle
tutte per iscritto. I Three Days Grace ispirano assai, oh
sì, assieme ai 12 stones, gruppo che ho scoperto da poco e
comincio ad adorare, Breaking Benjamin, Red, Metallica e chi
più ne ha più ne metta. Quindi, perdonate questa
schifezzuola che è venuta fuori, le idee sono troppe.
E
ora, ringraziamenti...^^
Kry333: oh, ciao
nuova recensitrice! Sono contenta ti sia piaciuta la scorsa ff, spero
anche questa sia leggermente apprezzabile ^^''
Porta
pazienza, saranno ancora un po' tristi le flash. Forse non conosci i
3dg, ma, beh, le loro canzoni non si possono dire propriamente felici.
Il cantante, Adam, ha avuto una vita un po' travagliata e solo adesso
ne sta uscendo - e questo si sente molto nell'ultimo album,
c'è più luce nelle canzoni, debole, ma
c'è. E' prorpio per questo che mi piacciono i 3dg: forse non
hanno le musiche dei Metallica, forse non sono chissachi, ma Adam mette
tutto se stesso in ogni canzone, parla di lui, e io, almeno, lo sento,
e mi fa venire i brividi. ^^ Perdonami il panegirico, ma sono
un po' persa per questa band...spero di risentirti, grazie per aver
lasciato traccia del tuo passaggio.
Miharu: salve, cara
^^. Perdonami se questa non è un capolavoro, intanto spero
che il banner arrivi che così pubblico "Time of Dying". La
prima canzone, eh? Io invece, la prima volta che ho sentito la stupenda
voce di Adam, non l'ho sentita in una canzone dei 3dg, ma in "I don't
care", degli Apocalyptica. E sentire Adam che urlava "If you were dead
or still alive, I don't care, I don't care", in un momento in cui
veramente io avrei voluto urlarlo a un paio di persone, mi ha strappato
il cuore dal petto, lasciandomi lì, senza respiro.
Poi, amore incondizionato e imperituro. XD
Grazie per il grande sostegno morale che mi dai con ogni
recensione...Ci sentiamo!
Bene,
a presto!
Baci,
Cory
^^
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Capitolo 9 *** Someone who cares ***
Every
street in this city
Is
the same to me
Everyone's
got a place to be
But
there's no room for me
If
I'm to blame
When
the guilt and the shame
Hang
over me
Like
a dark cloud that
Chases
you down
In
the pouring rain
Raccogli i cocci. Li
raccogli, cercando di ricordare, di riassemblarli assieme.
Ma ti accorgi che
mancano pezzi, irrecuperabili.
Irreparabile.
Piove, come
l’altra volta.
Cammina lungo quelle strade, con lentezza, come se avesse piombo nelle
gambe, nel petto, nella testa.
Le mura, recanti tutte lo stesso simbolo, quel simbolo – simbolo di cosa? Di cosa?
– gettano la loro lugubre ombra su di lui, sembrano volerlo
imprigionare lì, e si sente soffocare, osservato da mille
occhi – rossi,
rossi, rossi, rossi – che, di fatto,
è impossibile lo guardino – sangue.
Nelle costruzioni si intravede ancora l’antica
austerità, ma il tempo le ha rese consunte, nella sua opera
demolitrice, e distrugge ciò che è stato, e
contemporaneamente si diverte a tenerle in piedi, a ricordo di un
passato che non c’è più, ma che
ironicamente non può essere cancellato.
Il luogo trasuda morte, la pioggia non riesce a lavare via il sangue.
Eppure, cammina. Cammina verso casa, perché quella era la
sua casa, e le proprie origini non possono essere cancellate.
Svolta l’angolo, quello che da piccolo superava di corsa, di
ritorno nel cuore della notte dagli allenamenti nel bosco, preoccupato
per la possibilità di prendersi i rimproveri dalla madre
– preoccupato.
Per i rimproveri dalla madre.
E lì dietro sa che c’è la sua casa,
è lì, lo sa.
…Ma il sangue non si può cancellare.
…Come il passato.
…E le proprie origini.
Cocci. Macerie,
a ricordo della sua casa, passato che non c’è
più, ma che ironicamente non può essere
cancellato.
Irreparabile.
Raccogli i cocci. Li
raccogli, cercando di ricordare, di riassemblarli assieme.
Ma ti accorgi che
mancano pezzi, irrecuperabili.
Piange, ed è la seconda volta dopo tanto, tanto tempo. Le
lacrime scendono senza che lui possa controllarle, e così
neanche si sforza, le lascia scendere, che si confondano con la
pioggia, che si perdano, che
scompaiano. E si vergogna, si sente osservato da quegli
occhi, rossi, puntati tutti su di lui, e sente tutto il peso di quello
sguardo.
Eppure, gli è stato insegnato di non piegarsi mai, di non
chinare mai la testa, di non essere debole: sta ritto in piedi, rigido,
e guarda impassibile – le lacrime non si vedono, si
perdono…che
scompaiano.
La mano - calda -
di lei, nella sua.
I suoi occhi – verdi
– sul suo viso.
Appoggia la testa sulla sua spalla, rimane in silenzio.
La pioggia cade - nasconde
le lacrime.
E lei solleva il capo e poggia le labbra sul suo zigomo, sotto
l’occhio, delicatamente – gocce amare.
Gli stringe la mano.
Stringi il frammento. Tienilo stretto, riassembla i cocci, aggiungine
di nuovi.
Tienilo stretto.
Così difficile.
Sasuke piange, ma le stringe la mano.
It's
so hard
To
find someone
Who
cares about you...
**********************
...E Sasuke ha trovato qualcuno,
a cui importa di lui.
Fate conto che l'idea iniziale era di scrivere qualcosa di abbastanza
felice. Mpf. Sono senza speranza. XDXDXD
Kry333:
perdonami!!! Giuro comunque che gli ultimi capitoli, minimo tre,
saranno felici, ok? E' una grande impresa per la sottoscritta, ma ce la
farà. ^^ Grazie mille della tua recensione, vederne di nuove
risolleva alla grande il morale. Ah, riguardo i 3dg: sì il
pezzo del film è quello! C'è un Adam Gontier
giovincello (*ç*) che canta "Home" e "Are you ready for
this?".
Miharu: tessssoro,
tu sei troppo gentile. Qualche cattiveria me la puoi anche dire se
vuoi, altrimenti mi esalto troppo (me scherza, ha l'autostima
a livello delle suole delle scarpe) . Comunque, grazie, grazie, grazie.
XD
Bacini a tutti,
Cory ^^
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Capitolo 10 *** Break ***
Tonight,
we start the fire...
Tonight,
we break away!
La stanza era colma di
gente, animata dal chiacchiericcio vivace degli invitati – la
voce di Naruto squillava fastidiosa di tre tonalità
superiore alle altre – e “abbellita” dai
numerosi palloncini appiccicati in malo modo alle pareti, alternati dai
lunghi festoni che attraversavano l’intero perimetro, ognuno
sbattendo davanti agli occhi la stessa identica scritta, riportante i
nomi dei festeggiati.
Sasuke si spostò silenziosamente in un angolo, nel tentativo
di sfuggire al migliore amico che, già ubriaco, ora
desiderava coinvolgere un po’ tutti in un canto in onore dei
due futuri sposi.
Sorseggiò il suo drink, spostando velocemente lo sguardo tra
gli ospiti, alla ricerca di una chioma rosa.
Vide Shikamaru seduto scompostamente su una sedia all’angolo
opposto del locale, con sigaretta in mano ed espressione di chi avrebbe
anche preferito trovarsi da qualche altra parte. La Sabaku stava poco
più in là, con in mano un cocktail, sforzandosi
di parere interessata alle chiacchiere della Yamanaka.
Un ghigno increspò le labbra dell’Uchiha.
I festeggiati.
-Non si ride delle disgrazie altrui, sai?
Voltò la testa di scatto, sorpreso.
Lei col tempo aveva imparato a essere estremamente silenziosa. Forse
aveva acquisito questa abitudine dal troppo tempo che ultimamente
trascorreva al suo fianco, forse era maturata di per sé in
quegli anni in cui lui non c’era, o forse lo faceva solo
perché pensava che lui preferisse così,
semplicemente.
Gli sorrise, appoggiandosi alla parete, braccio a braccio con lui. Con
le dita gli sfiorò la mano, dolce, poco invadente. Aveva
imparato anche quello, Sakura: gli lasciava il suo spazio,
perché lei sapeva di non poter capire fino in fondo, ma gli
stava sempre accanto, pronta ad esserci, se lui lo avesse chiesto.
-Non hai voglia di festeggiare.
Sasuke sollevò lo sguardo in alto, accennando un sorriso.
-Mh. È così palese?
-Se dici, puoi andartene. Mi invento una scusa io per te, Sasuke.
Sentì la sua mano afferrare la sua.
E Sasuke seppe che lei era memore di che giorno fosse quello, per lui.
Si staccò dal muro, osservando prima che nessuno stesse
guardando da quella parte, spostando poi l‘attenzione su
Sakura.
-Ok. Me ne vado.
Lei lentamente abbandonò la sua mano, serena: se le
dispiaceva quella sua fuga, non lo diede a vedere. Si voltò,
con l’intenzione di allontanarsi, trascinandosi dietro il suo
profumo di ciliegia.
Profumo di ciliegia.
-Sakura?
Lei si bloccò, lo guardò con i suoi occhi grandi,
stupita, in attesa.
Sasuke scostò lo sguardo, riponendo tutta la sua attenzione
sul fondo del suo bicchiere, con espressione scontrosa. Difficile.
Prese un respiro, profondo. Così
difficile tornare alla normalità.
-Vieni a casa con me?
Non la guardò, eppure fu consapevole del suo sorriso.
Uscirono nel buio della notte.
Quello era il quarto anniversario della morte di suo fratello, giorno
in cui era morta anche una parte di lui.
...Tuttavia, si rendeva conto che non era tardi per ricominciare a
vivere.
Profumo di ciliegia.
**************
Mh, provo più soddisfazione nello scrivere angst, tuttavia,
come da promessa, con questa flash inizia l'ultima sezione della
raccolta, quella più serena, molto fluff. Manca veramente
poco alla fine... ^^
Ordunque, i ringraziamenti:
Kry333: mi
devi un caffè virtuale per l'enorme sforzo che ho compiuto
nello scrivere un qualcosa di pressochè felice, cara u_u
(scherzo ovviamente, avevo già programmato una
lenta progressione a qualcosa di più ottimistico comunque
XD). Grazie per la tua assiduità a recensire, grazie
veramente. =)
Miharu: ma
come dovrei rispondere a tutta quella caterva di complimenti che mi
fai? =) Me molto felice... Grazie mille, cara, grazie davvero. Il quasi
nonsense l'altra volta è venuto spontaneo. Spero invece che
quest'ultima robetta qui sia all'altezza delle aspettative ^^'.
Colgo l'occasione anche, dato che segue questa raccolta, per
ringraziare Nemesis
per la recensione a quella cosa intitolata "I push my fingers into my
eyes...". ^^
Grazie anche a chi segue e legge...commentino? =)
Bacini,
Cory ^^
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Capitolo 11 *** Lost in you ***
Somehow I found
A
way to get lost in you
Let
me inside
Let
me get close to you
Change
your mind
I'll
get lost
If
you want me to
Somehow
I found
A
way to get lost in you
Ecco. Ora,
non sapeva proprio cosa fare.
Sasuke le dava le spalle, seduto in terrazza, rivolto verso lo
splendido tramonto che tingeva l’orizzonte di un caldo
arancione, anche se non era del tutto sicura che lo stesse guardando
davvero.
La cornice era perfetta per la situazione, il momento pure, ma, beh, il
problema era lui.
Sakura si costrinse a smetterla di tormentarsi le mani,
infilò la destra in tasca, estraendo una scatolina rosa. La
guardò, afflitta.
Dio, come
le era mai sorta l’idea che una cosa del genere potesse
piacergli?
Respira.
“Sasuke?”
Trovò la sua voce piuttosto gracchiante.
Lui voltò impercettibilmente la testa, dimostrandole la sua
attenzione, in attesa.
Sakura non seppe come, perché nella sua testa
c’era una voce che strillava no, no, no, no, ma
il suo corpo si mosse e, senza accorgesene, si trovò di
fronte a lui, che aveva in volto una meravigliosa espressione di
distaccato interesse.
Aprì la bocca, la richiuse. Era da tempo che non si sentiva
così imbranata e, accidenti, odiava dimostrarsi imbranata di
fronte a lui.
“Sakura?”
Trattenne il respiro, stese le braccia verso di lui, porgendogli la cosa rosa.
Lo vide bloccarsi in un atteggiamento di leggero stupore, poi, con
orrore, lo vide afferrare la cosa, aprirla, guardarci dentro.
Attese con il cuore in gola.
Il ghigno divertito che alla fine gli si dipinse in volto superava le
sue più rosee aspettative.
“A cosa devo questa lieta sorpresa?”
Estremamente sarcastico. Per qualsiasi altra, odiosamente sarcastico.
Ma Sakura sentì il cuore pompare in petto, facendo salire un
certo calore dal collo in viso.
“È San Valentino, Sasuke-kun.”
sussurrò.
“Ah.”
Stette in silenzio, impalata, mentre lui osservava serio il
braccialetto che gli aveva regalato.
Cinque anni, stavano assieme da cinque anni. Sakura non ci poteva
credere.
Persa nei suoi pensieri, con gli occhi fissi sul pavimento, non si
accorse che nel frattempo lui si era alzato e, quando sentì
il suo fiato caldo sul collo, la sua voce all’orecchio,
sussultò.
“Mh. Lo sai che non metterei mai una cosa del
genere.” sussurrò freddo.
In apnea, Sakura attese qualcos’altro, che però
non arrivò: Sasuke indietreggiò, voltandosi poi,
come per andarsene.
Tanto, sei abituata,
Sakura.
“Comunque, io festeggerei in altro modo, San
Valentino.”
Lo disse, lo disse contro ogni aspettativa, con fare noncurante, poi,
entrò in casa.
Sakura boccheggiò, incredula. Cominciava veramente a
stupirla.
E, se qualsiasi altra avrebbe trovato il comportamento
dell’altro inaccettabile, lei, ridendo, lo seguì,
consapevole che, detto da Sasuke Uchiha, quello era un buon San Valentino.
***********
Oddio, mi verrà il diabete a scriverne altre due del genere.
Comunque, me felice passa subito ai ringraziamenti.
Kry333: beh,
non ho nulla da dire, tranne che grazie, grazie per le belle recensioni
che mi lasci. ...Anzi no, una cosa da dire ce l'avrei. Ora, mi devi due
caffè! ^^
Dado chan:
ma grazie! Sono felice che possa essere considerata ottima 'sta cosina
qua. Me felice ^^
Miharu:
tesoro, mi si è sciolto il cuore a leggere la tua
recensione. Sarà stato soprattutto grazie alla canzone,
splendida davvero, ma sapere che ti sei emozionata nel leggere l'ultimo
capitolo è stata una cosa meravigliosa veramente. Quindi,
grazie a te, grazie a te che mi sostieni sempre. ^^
NemesisLostControl:
sapere che riesco a emozionarti ogni volta è un'ulteriore
ondata di gioia per me ** Grazie per aver lasciato traccia del tuo
passaggio anche qui, veramente bello.
Ordunque, penso manchino due aggiornamenti per concludere e saranno
flash di epilogo, che daranno senso al titolo e all'intera raccolta. **
Spero che si sia capito che questo è un lento percorso dei
protagonisti dal buio alla luce, alla speranza.
Ah, rileggendo, mi sono resa conto che alcune delle flash inziali sono
alquanto penose. ^^ Me chiede perdono...
Bacini,
Cory ^^
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Capitolo 12 *** Never too late --> Life starts now ***
The world we knew
Won't
come back
The
time we've lost
Can't
get back
The
life we had
Won't
be ours again
“Itachi.”
Sakura tenne la testa leggermente reclinata, rispettosa di quel momento
che sarebbe sempre stato solo
suo, in fondo.
La mano di lui entrò nel suo campo visivo, poggiando sulla
lastra di marmo bianca un fiore del loro giardino, di quel giardino che
una volta era stato di Itachi, e di Fugaku, e di Mikoto.
Vivevano in villa Uchiha, ora. Per quanto lei tentasse di abbellirla,
di arredarla diversamente, di renderla differente, nuova, le mura di
quella casa trasudavano morte, fine di un mondo che non avrebbe potuto
più esistere.
Sasuke però voleva abitare lì, perché
una parte di lui era
quelle mura che trasudavano morte, e lei gli sarebbe rimasta al fianco.
Sempre.
Lanciò una veloce occhiata al moro: per la prima volta, le
sembrava che fosse veramente sereno.
Gli si avvicinò, posandogli le labbra sul collo, salendo
leggera, desiderosa di poter fare qualcosa per lui, qualsiasi cosa. Si
arrestò all’angolo della sua bocca, leggermente
piegata all’ingiù, assaporò per un
secondo il sapore di lui, il suo profumo che, nonostante il sangue che
gli aveva lordato le mani, ancora era quello che aveva da bambino, in
Accademia.
Si allontanò leggermente, attendendo, perché con
Sasuke bastava aspettare, solo aspettare, lui, alla fine, avrebbe
risposto a tutte le sue mute domande.
“Vorrei tornare indietro. – guardava a terra,
sembrava veramente sereno – Vorrei tornare indietro, vorrei
non averlo ucciso, vorrei non sentire la colpa pesare sullo
stomaco.”
Guardava a terra, sembrava veramente sereno, ma Sakura sapeva che, in
fondo, non lo sarebbe mai stato. Era Sasuke Uchiha, e quei quattro
“vorrei”, sapeva che ne sottintendevano altri
mille, e mille ancora. Ma lei sapeva attendere, li avrebbe attesi tutti.
Tremò: era sempre difficile parlare con lui, dirgli di avere
forza, una forza che nessun altro aveva, necessaria per sopportare la
ferita al petto, il rimorso sullo stomaco, il sangue del proprio
fratello sulle mani.
Il moro la guardava, inespressivo.
Gli strinse la mano, in un gesto ormai a lei solito.
“Vorrei non aver sprecato tanto tempo.”
Lontano da Konoha, da
Naruto, da te.
Sakura spalancò gli occhi verdi, sorpresa, intuendo tra le
parole i pensieri che lui le stava celando.
Sorrise, avvicinando la sua bocca all’orecchio di lui.
“Non puoi tornare indietro, Sasuke. Però, puoi
recuperare il tempo perduto, lo puoi fare.”
Gli accarezzò i capelli, incerta, incerta se lui lo avrebbe
accettato.
Gli baciò la guancia, le labbra tremanti.
“La vita inizia ora, Sasuke.”
Così vicini…
Labbra unite, respiro unico, e sapore dolce, e sapore amaro.
Even
if I say
It'll
be alright
Still
I hear you say
You
want to end your life
Now
and again we try
To
just stay alive
Maybe
we'll turn it all around
'Cause
it's not too late
It's never
too late
Cinque
“vorrei”. Sakura avrebbe atteso anche gli altri
mille e mille, sapeva attendere.
....In fondo, avevano tutta una vita davanti.
[ …Life
starts now.]
*********** *********** ***********
Oddio ç_ç
E' finita, non ci posso credere. Sì, scusate, questo era
l'ultimo aggiornamento. Forse, con "Life starts now", farò
uno spin-off, non so.
"Never too late" è una delle poche canzoni che riesce a
farmi piangere, è un capolavoro. Volevo cocnludere con
questa, tutto qua.
Devo dire che è stato stupendo poter scrivere sui testi dei
Three Days Grace, conoscere altre persone che li amano, ricevere
recensioni da queste, una più bella dell'altra.
Quindi, ringraziamenti a tutti, oggi.
Partiamo da coloro che hanno recensito...
Miharu: ;_;
cosa devo dirti? Io ti voglio un sacco di bene, lo sai? Mi hai sempre
seguita, sostenuta, hai sempre trovato il positivo in ogni mio scritto.
Grazie, grazie davvero, non trovo parole migliori, perdonami.
Kry333: ti
ringrazio per la gentilezza delle tue recensioni, della tua
assiduità nel seguirmi, della tua pazienza nei confronti
della mia natura angst, che anche in questo ultimo capitolo
è emersa. -.-'' Però, ho lasciato una speranza di
futuro migliore, no? =) Sono perdonabile, vero??? XD
e poi...Sakuchan_94:
O_O ... *O* ... Sei dunque tu quella magnifica persona che
possiede la felpa dei Three Days Grace? =) Tu non devi chiedermi scusa
per la recensione chilometrica, perchè, dio, riceverne di
recensioni così!! Sono felice, strafelice, anche
perchè, nonostante i tuoi timori, non hai detto quasi
nessuna castroneria! Hai capito tutto ciò che volevo far
intendere, e ciò mi procura immensa gioia. Oh me commossa ;_;
Ma andiamo per punti:
-Solo quello schifo che non rende assolutamente onore alla canzone,
Animal I have become, non è stato compreso, ma è
colpa mia, quella nonsense è penosa. ^^
Spiegazione: se il primo "bellissima" può anche essere
riferito a Sakura, se i pensieri che sorgono sono una primrdiale forma
di attenzione nei confronti della ragazza, il tutto è
cancellato dalla "Vendetta. Bellissima.", il cui fascino adombra e
cancella tutto il resto. Quindi, non c'è nessun passo avanti
qui, nono, nonostante il sasusaku ci sia, non matura ancora.
-Without you è dal punto di vista di Sakura, giusto!
-In Let it die la frase l'ho presa dal manga, vero, mi sono dimenticata
di dirlo -.-'
-Itachi è il mio grande amore. Mi dispiace che anche tu
condivida il mio dolore per la sua morte. ;_; Che ci posso fare se
Kishimoto ha deciso di ucciderlo? Non so se riuscirò a
scrivere ancora qualcosa di felice su di lui, sono in lutto e, se non
si è capito, scrivo cose deprimenti di mio, se ci si mette
anche Kishimoto - cosa che ultimamente fa volentieri - io non posso
più riemergere dal mio lato oscuro. Quindi, chiedo perdono
per quei tristi accenni al suddetto. Chissà comunque, magari
un giorno scriverò di lui e la sua ragazza...mh, forse. Me
gelosa di Itachi... u_u
-Tutte le riflessioni che hai fatto riguardo le flash non citate, beh,
sono sublimi, hai compreso tutto ciò che c'era da
comprendere.
Ti stimo moltissimo, oh grande donna. Grazie di tutto. =)
Un grazie immenso anche a NemesisLostControl,
_Ala_, Atari, Dado chan, Alhia (che mi ha
messo negli autori preferiti **), che hanno lasciato un bel segno del
loro passaggio.
Poi, grazie a:
-chi ha messo questa storia tra le preferite, ovvero Dado chan, Miharu,
NemesisLostControl, Sakuchan_94, tis093.
-chi ha messo questa storia tra le seguite, ovvero Atari, dubhe93,
Flik, frablabla, GirlXY, kry333, mali6, SaphiraLearqueen, Sayu26, _Ala_
-chi ha messo questa storia tra le ricordate, ovvero 1992, 881.
...Chiunque voglia farsi vivo per esprimere un giudizio finale
sarà ben amato dalla sottoscritta. ^^
Mi sono divertita un casino, vi voglio bene. ^^
Baci,
Cory ^^
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