Never too late

di _thunderstorm_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I hate everything about you ***
Capitolo 2: *** Last to know ***
Capitolo 3: *** Are you ready for this? ***
Capitolo 4: *** Animal I have become ***
Capitolo 5: *** World so cold ***
Capitolo 6: *** Without you ***
Capitolo 7: *** Bitter taste ***
Capitolo 8: *** Let it die ***
Capitolo 9: *** Someone who cares ***
Capitolo 10: *** Break ***
Capitolo 11: *** Lost in you ***
Capitolo 12: *** Never too late --> Life starts now ***



Capitolo 1
*** I hate everything about you ***


I hate everything about you,
why do I love you?

Sasuke si voltò a guardarla, la mano già sulla maniglia della porta.  Lei dormiva, ignara e allo stesso tempo consapevole che la luce del nuovo giorno avrebbe scaldato quella metà del letto che lui, ancora, avrebbe lasciato fredda e vuota.
Il lenzuolo bianco le nascondeva malamente il corpo, adattandosi alla curva del suo fianco, seguendo la linea delle sue cosce, delle sue gambe rannicchiate. Ciocche rosa le cadevano sul viso, tormentato da uno dei suoi ricorrenti incubi.
Lo sguardo, bramoso, si concesse un’ultima prolungata pausa sul collo scoperto, tenero e delicato. L’oscurità accarezzava dolcemente i contorni di quel viso, baciava le sue labbra, le spalle nude, estensione impalpabile di sentimenti celati, soffocati, sepolti.
Abbassò la maniglia, scappando nell’inconsistente abbraccio della notte, freddo, ma sempre indolore.
“Sas’ke.”
Ed ecco il suo nome, prova del suo essere, del suo esistere, aleggiare nell’aria, debole.
Ed ecco quel dannato soffio di umanità rimastogli improvvisamente afferrarlo, facendolo tremare di timore, di angoscia, di amore, di odio, di vita, graffiandolo per un attimo, per poi lasciarselo sfuggire.
Un secondo, nulla più, e quel guizzo subito si spense, rendendolo di nuovo vuoto, di nuovo freddo.
La nota disperata con cui Sakura invocava il suo nome nel sonno era sempre la stessa, da anni.
Odiosa.
Confermava il suo essere, il suo esistere.
Lanciò un’occhiata veloce alle sue spalle, a colei che, per uno come lui, avrebbe abbandonato tutto: nonostante le loro liti, nonostante le sue prolungate assenze, nonostante i suoi silenzi, ancora lei gli apriva la porta, ancora lo faceva entrare nella sua vita. E nei suoi occhi verdi leggeva totale e amara resa nei suoi confronti, e sotto questa un guizzo di odio, e sotto ancora un bagliore inspiegabile di speranza.
Sbuffò, sprezzante.
Insopportabile.
La abbandonò ancora ad un nuovo giorno da affrontare in solitudine, consapevole che poi la notte sarebbe scesa, sempre, portatrice delle tenebre che nascondevano i tradimenti, le passioni, gli scandali, dell’oscurità che celava i sentimenti, le paure, le emozioni.

 


Sakura rigirava pigramente il cucchiaino nel caffè che le aveva offerto Ino, da giorni fermamente decisa, in nome della loro amicizia, a toglierle quell’orribile espressione stanca dalla faccia.
Hai sempre gli occhi gonfi, Sakura. Sembra che tu pianga ogni mattina.
Qualche tavolo più in là, un uomo consumava la sua colazione. Il suo sguardo correva insistente verso di loro e, veramente, Sakura non lo poteva sopportare.
Non voglio te, cretino.
Rabbia bruciante, cieca, come ogni sentimento di cui lui, sempre lui, solo lui poteva essere causa.
“Carino, eh?”
Ino accavallò con disinvoltura le gambe, sorridendo maliziosa, ottenendo una sola, pungente occhiata irritata dall’amica.
“Avanti, Sakura. Non sarai ancora lì a pensare a Sasuke, vero? Lui non tornerà.”
Il caffè scese tutto d’un sorso bollente giù per la gola. Gli occhi le diventarono lucidi. Guardò verso Ino, immaginando che per una volta ci fosse lui lì seduto, una volta, solo per una volta. Lo sperava ancora, ogni mattina.
Era lui, sempre lui, solo lui la causa.
La Yamanaka inarcò un sopracciglio, in attesa di una risposta.
“…Sakura?”
“…”
“…”
“…Certo che no.”




E ancora la notte lo condusse da lei.
E ancora le venne voglia di sbattergli la porta in faccia.
E ancora lui si diresse in camera, togliendosi la camicia, sicuro che lei l’avrebbe seguito.
E ancora lei guardò la sua schiena nuda, ancora lei lo seguì, in una notte portatrice delle tenebre che nascondevano i tradimenti, le passioni, gli scandali, dell’oscurità che celava i sentimenti, le paure, le emozioni.

I hate everything about you,
why do I love you?

**** **** **** **** ****

E dopo un po’, eccomi ancora qua. ^^
Recensioni gradite, ho bisogno di un qualche giudizio. Qualsiasi. Anche brutale, se volete.
Apro questa raccolta che aggiornerò ogniqualvolta avrò tempo. Spero che qualcuno la apprezzi…Non so quanta gente conosca i Three Days Grace (e voi che li conoscete, fatevi sentire ^^), ma, mamma mia, a me fanno venire i brividi. Fuori da ogni canone di bella musica, ma fantastici.
Bene. Oggi sono a corto di parole. Ringrazio di cuore chi mi lascerà un commentino. Alla prossima!
Baci, Cory
 

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Capitolo 2
*** Last to know ***



She just walked away
Why didn't she tell me?
And where do I go tonight?
This isn't happening to me,
This can't be happening to me…
She didn't say a word,
Just walked away


Continuava a trotterellargli dietro e parlava, parlava, parlava, parlava…
Stupida, bambina stupida dagli stupidi capelli rosa.
Preferiva decisamente quando lo guardava di sottecchi e arrossiva, non osando rivolgergli la parola, e, fino a quel giorno, la situazione si era protratta per due anni così, nel silenzio timido di lei e di caparbio orgoglio di lui.
Che cosa mai ti è saltato in mente, stupido di un Uchiha?
Poteva benissimo continuare a ignorarla. E perché, perché quella dannatissima mattina, entrando in Accademia,  aveva deciso di salutarla? Non lo sapeva proprio.
Lei continuava a corrergli dietro, in uno sproloquio ininterrotto di parole insensate, e il suo respiro iniziava ad essere affaticato dallo sforzo di tenere il suo passo, combinato allo spreco di ossigeno dovuto al continuo ciarlare.
Alla fine, Sakura gli afferrò la manica della maglia, arrestando quell’assurda marcia.
Sasuke si liberò con uno strattone, voltandosi verso di lei, infastidito: la bimba lo osservava seria, con una ciocca ribelle di capelli che le pendeva disordinata sulla fronte, con la bocca socchiusa in un respiro affannato.
“Sai una cosa, Sasuke?”
Il bimbo le concesse la sua attenzione per la prima volta solo in quel momento.
“Sono stanca di correrti dietro...”       





Vide i suoi capelli ondeggiarle sulla schiena per l’ultima volta, sempre più lontani. E solo allora, in quell’ultima visione di lei, voltata di spalle, avrebbe voluto correrle dietro, fermarla, ma l’orgoglio, dannatissimo orgoglio, non gli permetteva di abbassarsi a tanto, lo bloccava, pietrificandolo, lasciandolo lì immobile, nel suo solito silenzio con la sua solita espressione sprezzante, spettatore di un qualcosa che mai e poi mai si sarebbe aspettato potesse accadere a lui. Continuava a ripetersi che lei non poteva capire, che non aveva mai capito, che era una stupida. Eppure, dio, quanto gli bruciava ammetterlo, ma non era colpa di Sakura. E ora, quello stesso orgoglio che l’aveva sempre allontanata da lui, nel modo più assurdo possibile, era ferito.
...Stupido orgoglio...
Ma Sasuke Uchiha si convinse che non gli importava, come sempre, e mandò giù il nodo di amarezza che lo aveva colto alla sprovvista, amarezza per essere stato l’ultimo ad accorgersi, l’ultimo a sapere.
D’altronde, quella era la prima volta dopo anni di disprezzo che concedeva a Sakura la sua attenzione.
Sarebbe stata anche l’ultima, ma, a Sasuke Uchiha, questo non poteva di certo importare. E il nodo d'amarezza andava giù, lacerante, ma andava giù.
...Stupido orgoglio...



****** ***** ******

Ok, questa è stata scritta alle dieci di sera e spero proprio non sia un disastro. ^^
Avevo previsto una raccolta di pairings eterogenei, ma a quanto pare mi è uscita un’altra SasuSaku…che ci volete fare? Ascolto Three Days Grace, l’ispirazione detta all’animo ciò che le pare, e che ci posso fare io??
Ma lasciando perdere i miei scleri…un ringraziamento a chi ha messo tra le seguite, in particolare ad Atari, che gentilmente mi ha lasciato un commentino ^^.
Spero che possa piacere anche questa flash, ispirata a una delle canzoni, a mio parere, più belle dell’ultimo album. Recensioni gradite, obviously.
Alla prossima, cari lettori 
Baci, Cory

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Capitolo 3
*** Are you ready for this? ***




Il fumo aleggiava denso per tutto il locale, ottenebrando i sensi già offuscati dall’alcol, la musica tuonava nelle orecchie, lampi di luce fendevano la semioscurità in cui tutti si muovevano, ammassati.
Sakura spingeva tra la folla, inspirando quell’aria sporca e inebriante, le mani alzate, il sangue che pulsava a ritmo delle percussioni, le labbra che seguivano le parole della canzone. La voce che le giungeva lontana dal palco le graffiava il petto, l’alcol le correva nelle vene, la pelle bruciava.
Tutto le era estraneo, eppure tutto sapeva di lui.
E, in quella situazione in cui le note rimbombavano nella testa costringendo a silenzio la ragione, Sakura era cosciente solo del proprio corpo e dello sguardo che dall’ombra lo faceva ardere e assieme rabbrividire.
Solo uno sguardo poteva bruciare così, di odio, di rabbia, di desiderio, solo uno poteva averla spinta fino a quel punto.

You’d said we’d never get this far
You said your words, we’ve played our parts
Said your two cents now it’s my turn
So, sit down, shut up
Are you ready?

Sentiva l’odore del fumo e dell’alcol su di lei, la musica far tremare l’aria oltre l’oscurità che li nascondeva. Il corpo morbido di Sakura aderiva al suo, lascivo, facendolo bruciare. Tutto quello era il suo regno, e lei vi era entrata, pronta a cadere in suo potere. E il suo profumo accelerava il suo respiro, e la sua pelle accendeva la sua brama. Sasuke le affondò le mani tra i capelli,  immobilizzandola sulla parete, nella sua stretta.

I thought you’d never come this far
I thought your words meant something more
Said my two cents now it’s your  turn
So, stand up and scream
Are you ready?

Si abbandonava nella sua stretta, lasciando che si impadronisse di lei. Cercava le sue labbra con le sue, offriva il suo corpo alle sue mani avide, e nella violenza che lui ci metteva vedeva il suo desiderio, nel silenzio che lo caratterizzava una forma di amore. Ora non la criticava, non la allontanava, la voleva, e questo era abbastanza.
Sakura aveva giocato tutto, ora era il suo turno.

Are you ready?
Are you ready for this?

*******************

Muahahahhahah!!! Questa non so proprio da dove mi sia uscita sinceramente. La canzone è “Are you ready for this?”, quella che i nostri Three Days Grace cantano in “Nata per vincere” (o mio dio -.-). E ok, mi sono ispirata un po’ al loro concerto nel film per questa fic…quello che segue invece è frutto della mia mente malsana…eheheh…Mi piacerebbe veramente, ma veramente, ma veramente davvero che qualcuno mi lasciasse una recensione: ringrazio molto voi che avete messo tra le seguite e le preferite ovviamente, ma mi sciogliereste il cuore se mi esplicitaste il vostro parere ^^. E se a chi legge non piace come scrivo, può pure scrivermi che faccio schifo, motivando la risposta per favore. L’autostima di un’autrice cala maggiormente di fronte a zero recensioni che davanti a delle critiche costruttive, quindi ^^…
Ah, un’altra cosa: chiedo scusa per i continui rimaneggiamenti dei capitoli. È più forte di me, mi dispiace…non sono mai soddisfatta.
Ed è tutto, penso.
Alla prossima, gente!
Baci, Cory

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Capitolo 4
*** Animal I have become ***





So what if you can see the darkest side of me?
No one will ever change this animal I have become

Bellissima.

Vede i suoi occhi. Verdi.
Verde speranza, speranza che lui non ha.
E poi le sue labbra, e i suoi capelli, e il suo naso, e il suo sorriso, e...
Basta, Sasuke.

Vede le sue lacrime. Lacrime.
Piange per lui, lui che non riesce più, a piangere.
Forse, se le dicesse che è bellissima, quegli occhi verdi non sarebbero così lucidi, e...
Basta, Sasuke.

Vede il suo dolore. Dolore.
Dolore infinitesimale, a confronto del suo, sopportabile, a differenza del suo.
Forse lui riuscirebbe ad amare, se cancellasse il proprio odio, e il tormento, e la sofferenza, e la rabbia, e...
Vendetta.

Bellissima.

Li vedi i miei occhi, Sakura?



******************************

Allora ^^ ...Qui mi sa che c'è il bisogno di una spiegazione (leggermente non sense, uhm?)
Tenete conto che queste flash le scrivo a tempo perso e, sì, sto attenta alla forma e alla grammatica e tutto quello che ci va dietro, tuttavia sono lavori scritti di getto...il giorno dopo potrei rendermi conto che fanno schifo. Ma tornando a noi... introspezione di Sasuke un po' particolare nella forma (sono in fase di sperimentalismo, portate pazienza): il Vendicatore si sofferma a guardare Sakura e sembra sorgere in lui una qualche traccia di sentimento, cosa che poco prima del suo tradimento, secondo me, era sicuramente presente. Tuttavia, si sa come per lui il legame d'odio nei confronti di suo fratello prevalesse su tutti gli altri e come la fantomatica bellezza di una vendetta compiuta lo renda cieco a tutte le altre forme di bellezza o, comunque, le subordini ad essa. Il sentimento appena germogliato, quindi, viene subito soffocato.
So che la canzone non è completamente centrale, tuttavia, se la si conosce (fatevi sentire, amanti dei Three Days Grace!! *.*), penso che calzi a pennello a Sasuke, al mio Sasuke (ah, tra l'altro, i personaggi non mi appartengono :-P): c'è la consapevolezza che nessuno può cambiare ciò che lui è diventato, ma quel "somebody help me through this nightmare" è un'ultima, inconscia, richiesta d'aiuto.
Ma ora smetto di rompere e passo alle cose più divertenti, ovvero i ringraziamenti ^^
Un grazie particolare, grande, grandissimo a Miharu Ozukawa: oh tu sì che mi risollevi il morale! ^^ Dio, che bello concoscere altra gente a cui i Three Days Grace procurano gli stessi effetti che producono anche a me!  *w*  Cosa ne pensi di questa ultima piccola pazzia? Accetto volentieri anche consigli :-)
Un grazie va anche a tutti coloro che hanno messo tra i preferiti e le seguite, grazie davvero, prima o poi vi citerò tutti ^^
Recensioni gradite, come sempre.
Vi lascio, anche perchè l'angolino autrice è diventato più lungo della mini flash U.U
Un bacio,
Cory ^^

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Capitolo 5
*** World so cold ***


I'm too young
to lose my soul.
I'm too young 
to feel this world.
So long I'm left behind.

Si buttò di peso sulla porta, che spalancandosi beffarda lo lasciò scaraventarsi impetuosamente in cucina. Sasuke incespicò goffamente sui propri piedi nudi, per poi fulmineamente ergersi in tutti i suoi 130 centimetri d'altezza, in un fedele atteggiamento da guerriero Uchiha, arrossendo violentemente per l'entrata poco decorosa .
Per fortuna suo fratello gli voltava le spalle, seduto al tavolo tra le mille scartoffie che ogni giorno al ritorno dalle missioni doveva compilare e consegnare all'Hokage.
Si avvicinò trotterellando, consapevole che se ora  i genitori l'avessero scoperto a disturbare Itachi mentre svolgeva i suoi doveri ninja l'avrebbero sgridato, ma non poteva assolutamente non riferirgli la cosa scioccante che aveva appena visto. Si fermò lì al suo fianco, mentre quello stava chino sui documenti, attendendo impaziente che gli concedesse la sua attenzione.
Dopo qualche attimo, Itachi accennò ad un sorriso stanco.
"Otouto."
"Sai cosa ho visto, Itachi?"
Si avvicinò ulteriormente, poggiando una manina sul braccio del fratello maggiore, guardandolo con gli occhi spalancati.
"Saichelamammaeilpapàsistavanobaciando?"
Annuì energicamente in risposta allo sguardo obliquo che gli rivolse Itachi, gli mancava quasi il fiato dall'agitazione.
Una lieve delusione gli si dipinse in volto quando l'altro riprese a scrivere, come se non avesse parlato.
Corrugò la fronte con fare imbronciato, pronto a ottenere di nuovo l'attenzione del fratello, ma quello, sorridendo ancora, gli chiese: "Sei andato a spiarli?"
Sasuke si irrigidì, offeso.
"No, non li spiavo, nii san!"
Battè il piede a terra, sottolineando il suo disappunto a quella osservazione. Non voleva i suoi rimproveri, Itachi avrebbe dovuto stupirsi e chiedergli il resoconto dei fatti! E invece era lì, tra i suoi doveri, con un'aria di divertita superiorità.
"Sei un ficcanaso, otouto."
"No, non lo sono, cattivo!"
"Oh sì che lo sei."
Sasuke si impettì, indispettito.
"E allora tu sei un bugiardo. Mi avevi detto stamattina che andavi ad allenarti. E invece ti ho visto, sai?"
Attese una risposta, che con sua profonda rabbia non arrivò.
"Ti sei incontrato con una! Lo dico alla mamma e al papà, sai?"
Il bimbo sorrise trionfante, soddisfatto della vendetta ottenuta. Itachi finalmente si voltò verso di lui, come se si fosse accorto solo in quel momento della sua presenza. Sasuke trattenne il respiro, attendendo la reazione del fratello dopo essere stato smascherato. Era nei guai, ora.
"Doppiamente ficcanaso, Sasuke."
Itachi si interruppe, allargando il suo sorriso, come poche volte faceva.
"E comunque, che mi dici di te, quando passi davanti a quella bambina? Quella che ti saluta sempre, e tu non rispondi."
Sasuke arrossì di nuovo, colto in fallo.
"Oh sì, fai esattamente così, diventi dello stesso colore dei suoi capelli."
Il bimbo si afflosciò, osservando sconfitto il fratello, ora totalmente concentrato nei suoi compiti. Vinceva sempre lui, uffi.
Abbandonò così ogni atteggiamento da grande guerriero Uchiha, e prepotentemente ficcò la testa sotto il suo braccio, spingendo per sgattaiolargli in braccio. Itachi, sbuffando, lo accolse sulle ginocchia.
"Sei troppo piccolo per pensare alle bambine, otouto.", gli sussurrò all'orecchio, facendogli il solletico.
Sasuke posò il capo sul petto del fratello, sorridendo felice. Nonostante tutti definissero Itachi una persona fredda, lui, lì tra le sue braccia, sentiva che era caldo.
"Bisogna solo pensare al clan, vero, Itachi?"
Sentì il fratello trattenere bruscamente il respiro.
Sollevò i suoi occhioni neri sul volto di granito di Itachi, attendendo una risposta.
"...Bisogna pensare solo al bene del villaggio, Sasuke." 



*******************


ok...Ora voi mi direte: "Che cavolo c'entra la canzone???"
E io, facendo gli occhioni dolci: "Ora vi spiego."
Volevo concentrarmi sul personaggio di Sasuke esclusivamente stavolta, accennando appena al pairing, in un'atmosfera più serena, per smorzare un po' la tensione. Il problema è che, con le canzoni dei Three Days Grace, questa mia volontà era un po' difficile da mettere in atto ^^''
Così, ecco il risultato: dovete immaginare che questo sia un bel passato lontano, adombrato dal funesto presagio della tragedia successiva della strage (accennata alla fine). Così, ecco che la canzone si incastra perfettamente con il testo, anticipazione di ciò che avverrà dopo.
E ora penserete che mi arrampico sugli specchi, ma mi sono impegnata molto per trovare una soluzione, altrimenti la raccolta diventa troppo piatta. XD
Ringrazio profondamente Miharu, unica mia recensitrice (oddio, che termine è sto qua???): grazie per i complimenti davvero, sei come un'iniezione di autostima, molto scarsa in me ^^. Spero ti piaccia anche questa...
Grazie anche a chi segue e legge...commentino? Please...
Alla prossima,
Cory ^^

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Capitolo 6
*** Without you ***





You left my side tonight,

And I just don't feel right,
But I can't let you out of sight
Without you I'm no one,
I'm nothing at all

Posò con un po’ troppa forza il bicchiere sul tavolo, la birra fuoriuscì, bagnando il legno.
Sasuke seguì il liquido che lentamente si spandeva sulla superficie, ancora schiumante, con sguardo offuscato dall’alcol.
La notte era serena e silenziosa, si vedevano le stelle, a tratti un vento leggero soffiava verso di loro. A Itachi sarebbe piaciuto stare lì, a bere in silenzio. Pensava spesso ad Itachi, Sasuke. Pensava che sarebbe stato bello stare lì con lui. Ma per lui era troppo tardi.
Naruto ridacchiò per conto suo, in balia della sua sbornia felice. Sbuffò, portandosi di nuovo il bicchiere alla bocca.
Naruto.
-Eh, fratello, gliel’hai detto a Sakura, vero? Che venivi a casa mia…
Sasuke si riscosse, infastidito dal nomignolo. Naruto. Il suo fratello acquisito. Cretino, impulsivo, logorroico, sentimentale. Non esattamente simile ad Itachi, ma poteva andare, sì, dai.
Il biondo si sporse verso di lui, rischiando di cadergli addosso.
-Eh, gliel’hai detto? Perché sennò si preoccupa, sai, Sakura chan…
Strano che riuscisse ancora a formulare frasi di senso compiuto.
Sasuke inarcò un sopracciglio, gli lanciò un’occhiata fredda, puntandola su quegli occhi azzurri velati da esagerata apprensione, in attesa di risposta.
“Uhm.”, gli disse nella sua spiccata eloquenza tipicamente Uchiha, lasciandolo libero di interpretare.
L’altro sospirò, rilassandosi sulla sedia. Evidentemente gli era parso che il suo monosillabo fosse un’affermazione, nel suo ottimismo patologico tipicamente Uzumaki.
“Sono felice”, disse. Di cosa, Sasuke non lo sapeva e, forse, gliel’avrebbe anche chiesto, se il rumore improvviso di una porta sfondata non lo avesse fatto improvvisamente scattare in piedi, in allerta. Naruto, nel tentativo di rialzarsi, era caduto a terra.
“Sasuke!”
Si voltò verso l’ingresso, appena in tempo per rendersi conto che una zazzera rosa di capelli profumati gli oscurava la visuale, che due braccia, esili ma esageratamente forti, lo imprigionavano nella loro stretta, che un corpo caldo e morbido aderiva completamente al suo petto, scosso da un respiro affannato e agitato. Stette lì, immobile e rigido.
“Non farlo mai più.”, la sentì dire, il volto affondato nella sua camicia.
“Non andartene mai più, mai più, Sasuke, mai più…”
Naruto li guardava e, in un chissà da dove proveniente barlume di lucidità, distolse lo sguardo, per poi alzarsi e andarsene in cucina.
In fondo, era felice, perché ora erano ancora team 7.
Sperava solo che anche Sasuke lo fosse.
Lui, lì tra le braccia di Sakura, lo sarebbe stato.

************************

Oh me felice, ma molto di fretta. Passiamo subito ai ringraziamenti. *sorride in modo ebete*
Grazie mille davvero ad _Ala_, Miharu e Atari, perdonatemi, ringraziamenti decenti alla prossima flash. -.-
Spero in qualche commentino, come al solito... ^^
Bacini,
Cory (e ancora scusa per la mia fretta)    

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Capitolo 7
*** Bitter taste ***


So long, so long I have erased you
So long, so long I've wanted to waste you
So long, so long I have erased you
I have escaped the bitter taste of you

Tre a destra, tre a sinistra.
Girava il cucchiaino nel solito caffè, nel solito bar, in una mattina che si preannunciava simile alle precedenti.
Tre a destra, tre a sinistra.
Girava il cucchiaino nel solito caffè, e ci metteva particolare attenzione e concentrazione, almeno a sufficienza per non badare più di tanto allo sguardo ghiaccio che aveva addosso e all’insolito silenzio che stava loro attorno.
Ino era sempre stata insopportabile. Insopportabile ed impicciona.
Tre a destra, tre a sinistra.
“Hai intenzione di berlo, quel caffè?”
Sakura si ostinò a non risponderle; tuttavia, posò con gesto seccato il cucchiaino sul tavolo, avvicinando la tazzina alle labbra, meccanicamente.
“Potresti smetterla, sai.”
Le labbra, fino a quel momento perfettamente serrate in una rigida linea sottile, le si schiusero automaticamente, sfuggendo al suo controllo, gli occhi si piantarono su quelli dell’amica.
“Di far cosa, per la precisione?”
La tazzina stava sospesa a mezz’aria, trattenuta in una stretta che cominciava ad essere troppo forte.
“Di evitarlo, stupida! Ce l’hai ancora un cervello, sotto quella fronte spaziosa?” le disse gelida la bionda.
Ecco. Sakura sapeva che sarebbero ritornate su quel discorso. Rabbrividì.

Lui che la stringeva, le sue labbra che correvano lungo il collo, le spalle, e scendevano, lasciando una scia bruciante, le sue mani che la trattenevano vicina a lui, vicina come non lo era mai stata, e le accarezzavano con forza la schiena, seguendo la linea della colonna vertebrale, e il suo respiro affannato, e i suoi capelli sul proprio viso…

“Sta’ zitta, Ino. Tu non capisci niente. Niente.”
Ino la fulminò, irata. Posò con forza le mani perfettamente curate sul bordo del tavolo, facendo tremare il suo bicchiere di spremuta di pompelmo senza zucchero.
“È tornato, Sakura! E tu neanche lo guardi! Ti ho visto per anni, Sakura, ogni mattina ti ho vista qua, con gli occhi gonfi, magari anche stupidamente a sperare e immaginare che lui comparisse dal nulla! – sollevò gli occhi al cielo, con fare disperato – E adesso che hai la possibilità di avvicinarti di nuovo a lui, scappi? Stupida, continuerò a ripetertelo. Sei stupida, stupida.”
Sakura si alzò di scatto, la tazza di caffè si rovesciò sul tavolo.

Lui che la baciava, le mordeva le labbra, e lo faceva con disperazione, quasi, perché lui, dentro, disperazione aveva, solo quella, e solo quella sapeva esternare…

Le bruciavano gli occhi, la gola era serrata in un nodo che rischiava di soffocarla.
Ino la guardava con fare interrogativo, in attesa.
“Lui non è più quello di una volta.”, riuscì a sussurrare con voce roca.
“Potresti provare a farlo tornare tale, però, Sakura. Dovresti tentare.”

E lei ci provava, a immettergli nell’animo un po’ di amore, attraverso i suoi baci, attraverso le sue carezze, attraverso il respiro affannato che gli soffiava dentro, dolcemente, piano, cercando di riscaldarlo, di togliere il freddo che caratterizzava i suoi, di baci…
Gli sfiorava il viso, e gli diceva ti amo, ti amo, quasi una supplica, ma lui stava in silenzio, e la accarezzava con più violenza, con più disperazione…

“È inutile.”, le uscì dalle labbra, quasi un lamento.

E lui che la abbandonava, ogni volta, tornando ad essere il ninja traditore, il Vendicatore, e Sasuke non c’era più, non c’era più, le lasciava solo il suo gusto amaro sulle labbra, e le labbra bruciavano, dannazione, bruciavano, sempre, in attesa di un bacio mattutino, ma Sasuke non c’era più, c’era il ninja traditore, il Vendicatore …

Sospirò, scacciando fuori tutta l’aria che aveva trattenuto fino a quel momento, fu un sospiro lungo, dolorante.
“È inutile. È troppo…”
Tardi.
Sentì la porta aprirsi dietro di lei, sentì la voce calda di Naruto riempire il locale, gioiosa.
“Ah! C’è anche Sakura-chan!”
Si voltò, sforzandosi di tirare un sorriso sul volto. In fondo, come si poteva non sorridere a Naruto? Il biondo agitava la mano in sua direzione, colmando a grandi passi la distanza che li separava, e con l’altra mano teneva ben salda la manica di una maglia scura, aderente ad un corpo perfetto che pareva riluttante a muoversi, ma che, tuttavia, si avvicinava.
Gli occhi di Sakura si spostarono lentamente, percorrendo ammaliati ciò che si preannunciava essere uno stupido miraggio, magnifica visione, ma stupido miraggio.
Il cuore saltò un battito, forse due, forse tre.
Il moro teneva lo sguardo fisso sulla nuca di Naruto, come volesse incenerirlo, e Sakura pensò che ne sarebbe stato perfettamente in grado, avrebbe potuto incenerire Naruto e scappare, come aveva sempre fatto.
Ino sorrideva, guardandola: “Scusa, dicevi?”
Sakura si ricordò improvvisamente di respirare e decise di sbuffare in risposta, in un moto irritato.
Naruto le sorrise, lei gli rispose. Poi, si voltò di nuovo verso l’Uchiha.
“Sasuke-kun…”
Il moro sollevò lo sguardo.
Un lieve sorriso gli increspò le labbra.
Scusa, dicevi? 

************************

Oh, sono tornata! Ho organizzato un po' le ultime flash (oddio, ultime, ne ho previste ancora una decina, se non vi rompe): da quella dell'altra volta sono tutte ambientate in un ipotetico futuro in cui Sasuke è tornato. Il percorso è in salita, ci saranno ancora un po' di flash acide, ma vedrete, dai, la speranza è l'ultima a morire...In fondo, la raccolta si intitola "Never too late", no? ^^
Questo capitolo riprende il primo, solo che le cose qui sembrano poter cambiare...quindi, dai, la speranza c'è.
Volevo dire anche che, entro teoricamente una settimana, pubblicherò "Time of dying", one shot prima classificata al concorso indetto da Nana e x saretta x sul forum di Efp, ff che è legata in parte a questa raccolta, quindi, se vorrete andare a darle un'occhiata... u_u
Non ne sono completamente soddisfatta, ma ci sono profondamente affezionata, rappresenta il mio primo contest, la mia prima vittoria (oh me felice!).
Ok, passiamo ai ringraziamenti, va'.
Miharu: oh cara, che bello sentirsi dire che si è migliorati!!! Mi sto impegnando, ed è grazie a voi che recensite e che mi date carica, quindi grazie, grazie particolarmente a te, che recensisci così assiduamente. Io amo i fratelli Uchiha, venero Itachi e una fine come quella che ha avuto mi ha strappato il cuore dal petto. ç_ç Spero che Kishimoto per Sasuke e per tutto il team 7 abbia un po' di pietà, perchè sono gli altri personaggi che adoro, quindi... Ah, sto leggendo la tua "Dancers in the night". :-) Molto lentamente, ma sto leggendo. ^^ E mi piace. Complimenti, cara <3
Alhia: ç_ç ohcchebbello, nuova recensitrice! Un'altra fan dei Three Days Grace, un'altra pantera nera! Grazie per avermi messo tra i tuoi autori preferiti, le lacrime di inizio frase erano lacrime di commozione...grazie, grazie mille davvero, spero di non deluderti.
E ora, vi lascio. Spero in qualche commentino (ma va???). u_u
Ok, scappo.
Baci,
Cory ^^
 

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Capitolo 8
*** Let it die ***





We had fire in our eyes
In the beginning I
Never felt so alive
In the beginning you
You blame me but…


[Past]
Si sdraia.
Sente il braccio di lei toccare il suo, si siede.
Strappa un filo d’erba.
Deglutisce.
Strappa un filo d’erba.
Tossisce.
Si sdraia.
Sente il braccio di lei toccare il suo…
Sbuffa.
…Sasuke trattiene il respiro.
È lei a sbuffare, in una buona imitazione di lui.
Sasuke tenta di controllarsi, ma quel calore che gli sale violentemente dal collo fino alle orecchie non è proprio del tutto controllabile. Per cosa, poi? Perché lei ha sbuffato, gentilmente avvertendolo che esiste? Che si sta annoiando?
Sente le guance in fiamme, nonostante i suoi sforzi di autocontrollo: deve allenarsi a non arrossire. Mai mostrare i propri sentimenti al nemico.
…È il nemico, lei?
“Sasuke…”
Si volta.
Ha i capelli sparsi attorno al viso: il rosa delle ciocche risalta sul verde dell’erba profumata, e anche i capelli di Sakura profumano, profumano di buono, di ciliegia, lo percepisce chiaramente da lì, sdraiato così vicino.
Perso, otouto. Sei irrimediabilmente perso.
Non è vero, nii san!
…Sakura ha un bel sorriso sul volto.
“Sai, Sasuke? Vorrei rimanere sempre qui, così, per sempre.”
Lui la guarda, notando come la luce si stenda sulla sua pelle morbida, come i suoi occhi verdi siano screziati di nocciola vicino alle pupille, sfumando gradualmente, come sembri più piccola di lui, più fragile.
Nota anche come le sue guance ora, sotto il suo sguardo forse troppo insistente, si siano imporporate di un bel rosso.
Sasuke sorride.
Anche Sakura sorride.
Anch’io vorrei rimanere qui, così, per sempre.
E Sasuke Uchiha giura a se stesso che mai avrebbe abbandonato Sakura Haruno.


  …It's not fair when you say that I didn't try
I just don't want to hear it anymore


[Present]
Litigare non rientrava nei loro piani di quella giornata.
Sasuke poggiava i gomiti sul tavolo, tenendosi la testa tra le mani, ma nonostante il gesto – notò Sakura – in lui non traspariva alcun segno di debolezza, ancora appariva rigido, elegante, perfetto, aristocratico. Sembrava semplicemente che stesse posando per un ritratto, bellissimo. Il dolore, l’odio, la rabbia che lo distruggevano dentro non lo avevano scalfito esteriormente, non lo avevano abbruttito, rovinato.
E nemmeno quando lei, in un moto di rabbia per la maschera che lui ancora ostentava, non sorridendo più, non arrossendo più, gli aveva urlato contro che, no, neanche ci provava lui a uscire dal suo dolore, nemmeno in quel momento lui aveva reagito. Stava lì, con la testa tra le mani.
Sakura sentiva le forze implodere, rendendola vuota.
“Sai, Sasuke – sorrise stanca – ti ricordi quando ci sdraiavamo nel prato di fronte casa tua? Passavamo i pomeriggi…”
Odiò la malinconia con cui quelle parole le erano uscite di bocca.
Odiò ancor più il silenzio che le accompagnò, prolungandosi insopportabile.
“Beh, è normale che tu non ti ricordi. È passato molto tempo…”
Odiò l’asprezza con cui quelle parole le erano uscite di bocca.
Odiò le lacrime che le pungevano agli occhi.
Basta.
Si alzò, con l’intenzione di andarsene.
“Ferma.”
Le teneva il polso con forza, bloccandola.
Lei si voltò, stupita di quella reazione che non aveva più osato sperare. Fu scossa da un brivido, che sicuramente percepì anche lui. E, con suo sgomento, un tremito attraversò anche Sasuke Uchiha, che ora la fissava con i suoi occhi neri, in uno sguardo che per un attimo tutto mostrò, tutto gridò, muto urlo di dolore che velocemente fu soffocato.
E per un attimo Sakura volle abbracciarlo, baciargli il volto, scaldarlo, invisibile slancio d’amore che repentinamente fu celato.
“Perché dovrei fermarmi? Cosa ti importa di me, ormai?”
Silenzio.
“Dammi tempo, Sakura.”
Dammi tempo, Sakura. Forse un giorno mi importerà di te.  

I swear I never meant to let it die
I just don't care about you anymore
It's not fair when you say that I didn't try
I just don't care about you anymore

*****************

Ok, questa fa schifo, perdonatemi.
Ultimamente mi sto drogando di musica, mille idee per la testa, voglia di metterle tutte per iscritto. I Three Days Grace ispirano assai, oh sì, assieme ai 12 stones, gruppo che ho scoperto da poco e comincio ad adorare, Breaking Benjamin, Red, Metallica e chi più ne ha più ne metta. Quindi, perdonate questa schifezzuola che è venuta fuori, le idee sono troppe.
E ora, ringraziamenti...^^
Kry333: oh, ciao nuova recensitrice! Sono contenta ti sia piaciuta la scorsa ff, spero anche questa sia leggermente apprezzabile ^^''
Porta pazienza, saranno ancora un po' tristi le flash. Forse non conosci i 3dg, ma, beh, le loro canzoni non si possono dire propriamente felici. Il cantante, Adam, ha avuto una vita un po' travagliata e solo adesso ne sta uscendo - e questo si sente molto nell'ultimo album, c'è più luce nelle canzoni, debole, ma c'è. E' prorpio per questo che mi piacciono i 3dg: forse non hanno le musiche dei Metallica, forse non sono chissachi, ma Adam mette tutto se stesso in ogni canzone, parla di lui, e io, almeno, lo sento, e mi fa venire i brividi. ^^  Perdonami il panegirico, ma sono un po' persa per questa band...spero di risentirti, grazie per aver lasciato traccia del tuo passaggio.
Miharu: salve, cara ^^. Perdonami se questa non è un capolavoro, intanto spero che il banner arrivi che così pubblico "Time of Dying". La prima canzone, eh? Io invece, la prima volta che ho sentito la stupenda voce di Adam, non l'ho sentita in una canzone dei 3dg, ma in "I don't care", degli Apocalyptica. E sentire Adam che urlava "If you were dead or still alive, I don't care, I don't care", in un momento in cui veramente io avrei voluto urlarlo a un paio di persone, mi ha strappato il cuore dal  petto, lasciandomi lì, senza respiro. Poi, amore incondizionato e imperituro. XD
Grazie per il grande sostegno morale che mi dai con ogni recensione...Ci sentiamo!

Bene, a presto!
Baci,
Cory ^^
 

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Capitolo 9
*** Someone who cares ***





Every street in this city
Is the same to me
Everyone's got a place to be
But there's no room for me
If I'm to blame
When the guilt and the shame
Hang over me
Like a dark cloud that
Chases you down
In the pouring rain

Raccogli i cocci. Li raccogli, cercando di ricordare, di riassemblarli assieme.
Ma ti accorgi che mancano pezzi, irrecuperabili.

Irreparabile.

Piove, come l’altra volta.
Cammina lungo quelle strade, con lentezza, come se avesse piombo nelle gambe, nel petto, nella testa.
Le mura, recanti tutte lo stesso simbolo, quel simbolo – simbolo di cosa? Di cosa? – gettano la loro lugubre ombra su di lui, sembrano volerlo imprigionare lì, e si sente soffocare, osservato da mille occhi – rossi, rossi, rossi, rossi – che, di fatto, è impossibile lo guardino – sangue.
Nelle costruzioni si intravede ancora l’antica austerità, ma il tempo le ha rese consunte, nella sua opera demolitrice, e distrugge ciò che è stato, e contemporaneamente si diverte a tenerle in piedi, a ricordo di un passato che non c’è più, ma che ironicamente non può essere cancellato.
Il luogo trasuda morte, la pioggia non riesce a lavare via il sangue.
Eppure, cammina. Cammina verso casa, perché quella era la sua casa, e le proprie origini non possono essere cancellate.
Svolta l’angolo, quello che da piccolo superava di corsa, di ritorno nel cuore della notte dagli allenamenti nel bosco, preoccupato per la possibilità di prendersi i rimproveri dalla madre – preoccupato. Per i rimproveri dalla madre.
E lì dietro sa che c’è la sua casa, è lì, lo sa.
…Ma il sangue non si può cancellare.
…Come il passato.
…E le proprie origini.
Cocci. Macerie, a ricordo della sua casa, passato che non c’è più, ma che ironicamente non può essere cancellato.

Irreparabile.

Raccogli i cocci. Li raccogli, cercando di ricordare, di riassemblarli assieme.
Ma ti accorgi che mancano pezzi, irrecuperabili.

Piange, ed è la seconda volta dopo tanto, tanto tempo. Le lacrime scendono senza che lui possa controllarle, e così neanche si sforza, le lascia scendere, che si confondano con la pioggia, che si perdano, che scompaiano. E si vergogna, si sente osservato da quegli occhi, rossi, puntati tutti su di lui, e sente tutto il peso di quello sguardo.
Eppure, gli è stato insegnato di non piegarsi mai, di non chinare mai la testa, di non essere debole: sta ritto in piedi, rigido, e guarda impassibile – le lacrime non si vedono, si perdono…che scompaiano.
La mano - calda - di lei, nella sua.
I suoi occhi – verdi – sul suo viso.
Appoggia la testa sulla sua spalla, rimane in silenzio.  
La pioggia cade - nasconde le lacrime.
E lei solleva il capo e poggia le labbra sul suo zigomo, sotto l’occhio, delicatamente – gocce amare.
Gli stringe la mano.

Stringi il frammento. Tienilo stretto, riassembla i cocci, aggiungine di nuovi.

Tienilo stretto.

Così difficile.

Sasuke piange, ma le stringe la mano.

It's so hard
To find someone
Who cares about you...


**********************

...E Sasuke ha trovato qualcuno, a cui importa di lui.
Fate conto che l'idea iniziale era di scrivere qualcosa di abbastanza felice. Mpf. Sono senza speranza. XDXDXD
Kry333: perdonami!!! Giuro comunque che gli ultimi capitoli, minimo tre, saranno felici, ok? E' una grande impresa per la sottoscritta, ma ce la farà. ^^ Grazie mille della tua recensione, vederne di nuove risolleva alla grande il morale. Ah, riguardo i 3dg: sì il pezzo del film è quello! C'è un Adam Gontier giovincello (*ç*) che canta "Home" e "Are you ready for this?".
Miharu: tessssoro, tu sei troppo gentile. Qualche cattiveria me la puoi anche dire se vuoi, altrimenti mi esalto troppo (me scherza, ha l'autostima a livello delle suole delle scarpe) . Comunque, grazie, grazie, grazie. XD

Bacini a tutti,
Cory ^^
 

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Capitolo 10
*** Break ***




Tonight, we start the fire...
Tonight, we break away!

La stanza era colma di gente, animata dal chiacchiericcio vivace degli invitati – la voce di Naruto squillava fastidiosa di tre tonalità superiore alle altre – e “abbellita” dai numerosi palloncini appiccicati in malo modo alle pareti, alternati dai lunghi festoni che attraversavano l’intero perimetro, ognuno sbattendo davanti agli occhi la stessa identica scritta, riportante i nomi dei festeggiati.
Sasuke si spostò silenziosamente in un angolo, nel tentativo di sfuggire al migliore amico che, già ubriaco, ora desiderava coinvolgere un po’ tutti in un canto in onore dei due futuri sposi.
Sorseggiò il suo drink, spostando velocemente lo sguardo tra gli ospiti, alla ricerca di una chioma rosa.
Vide Shikamaru seduto scompostamente su una sedia all’angolo opposto del locale, con sigaretta in mano ed espressione di chi avrebbe anche preferito trovarsi da qualche altra parte. La Sabaku stava poco più in là, con in mano un cocktail, sforzandosi di parere interessata alle chiacchiere della Yamanaka.
Un ghigno increspò le labbra dell’Uchiha.
I festeggiati.
-Non si ride delle disgrazie altrui, sai?
Voltò la testa di scatto, sorpreso.
Lei col tempo aveva imparato a essere estremamente silenziosa. Forse aveva acquisito questa abitudine dal troppo tempo che ultimamente trascorreva al suo fianco, forse era maturata di per sé in quegli anni in cui lui non c’era, o forse lo faceva solo perché pensava che lui preferisse così, semplicemente.
Gli sorrise, appoggiandosi alla parete, braccio a braccio con lui. Con le dita gli sfiorò la mano, dolce, poco invadente. Aveva imparato anche quello, Sakura: gli lasciava il suo spazio, perché lei sapeva di non poter capire fino in fondo, ma gli stava sempre accanto, pronta ad esserci, se lui lo avesse chiesto.
-Non hai voglia di festeggiare.
Sasuke sollevò lo sguardo in alto, accennando un sorriso.
-Mh. È così palese?
-Se dici, puoi andartene. Mi invento una scusa io per te, Sasuke.
Sentì la sua mano afferrare la sua.
E Sasuke seppe che lei era memore di che giorno fosse quello, per lui.
Si staccò dal muro, osservando prima che nessuno stesse guardando da quella parte, spostando poi l‘attenzione su Sakura.
-Ok. Me ne vado.
Lei lentamente abbandonò la sua mano, serena: se le dispiaceva quella sua fuga, non lo diede a vedere. Si voltò, con l’intenzione di allontanarsi, trascinandosi dietro il suo profumo di ciliegia.
Profumo di ciliegia.
-Sakura?
Lei si bloccò, lo guardò con i suoi occhi grandi, stupita, in attesa.
Sasuke scostò lo sguardo, riponendo tutta la sua attenzione sul fondo del suo bicchiere, con espressione scontrosa. Difficile.
Prese un respiro, profondo. Così difficile tornare alla normalità.
-Vieni a casa con me?
Non la guardò, eppure fu consapevole del suo sorriso.
Uscirono nel buio della notte.
Quello era il quarto anniversario della morte di suo fratello, giorno in cui era morta anche una parte di lui.
...Tuttavia, si rendeva conto che non era tardi per ricominciare a vivere.
Profumo di ciliegia.


**************

Mh, provo più soddisfazione nello scrivere angst, tuttavia, come da promessa, con questa flash inizia l'ultima sezione della raccolta, quella più serena, molto fluff. Manca veramente poco alla fine... ^^
Ordunque, i ringraziamenti:
Kry333: mi devi un caffè virtuale per l'enorme sforzo che ho compiuto nello scrivere un qualcosa di pressochè felice, cara u_u (scherzo ovviamente, avevo già programmato una lenta progressione a qualcosa di più ottimistico comunque XD). Grazie per la tua assiduità a recensire, grazie veramente. =)
Miharu: ma come dovrei rispondere a tutta quella caterva di complimenti che mi fai? =) Me molto felice... Grazie mille, cara, grazie davvero. Il quasi nonsense l'altra volta è venuto spontaneo. Spero invece che quest'ultima robetta qui sia all'altezza delle aspettative ^^'.
Colgo l'occasione anche, dato che segue questa raccolta, per ringraziare Nemesis per la recensione a quella cosa intitolata "I push my fingers into my eyes...". ^^
Grazie anche a chi segue e legge...commentino? =)

Bacini,
Cory ^^

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Capitolo 11
*** Lost in you ***




Somehow I found

A way to get lost in you
Let me inside
Let me get close to you
Change your mind
I'll get lost
If you want me to
Somehow I found
A way to get lost in you

Ecco. Ora, non sapeva proprio cosa fare.
Sasuke le dava le spalle, seduto in terrazza, rivolto verso lo splendido tramonto che tingeva l’orizzonte di un caldo arancione, anche se non era del tutto sicura che lo stesse guardando davvero.
La cornice era perfetta per la situazione, il momento pure, ma, beh, il problema era lui.
Sakura si costrinse a smetterla di tormentarsi le mani, infilò la destra in tasca, estraendo una scatolina rosa. La guardò, afflitta.
Dio, come le era mai sorta l’idea che una cosa del genere potesse piacergli?
Respira.
“Sasuke?”
Trovò la sua voce piuttosto gracchiante.
Lui voltò impercettibilmente la testa, dimostrandole la sua attenzione, in attesa.
Sakura non seppe come, perché nella sua testa c’era una voce che strillava no, no, no, no, ma il suo corpo si mosse e, senza accorgesene, si trovò di fronte a lui, che aveva in volto una meravigliosa espressione di distaccato interesse.
Aprì la bocca, la richiuse. Era da tempo che non si sentiva così imbranata e, accidenti, odiava dimostrarsi imbranata di fronte a lui.
“Sakura?”
Trattenne il respiro, stese le braccia verso di lui, porgendogli la cosa rosa.
Lo vide bloccarsi in un atteggiamento di leggero stupore, poi, con orrore, lo vide afferrare la cosa, aprirla, guardarci dentro.
Attese con il cuore in gola.
Il ghigno divertito che alla fine gli si dipinse in volto superava le sue più rosee aspettative.
“A cosa devo questa lieta sorpresa?”
Estremamente sarcastico. Per qualsiasi altra, odiosamente sarcastico.
Ma Sakura sentì il cuore pompare in petto, facendo salire un certo calore dal collo in viso.
“È San Valentino, Sasuke-kun.” sussurrò.
“Ah.”
Stette in silenzio, impalata, mentre lui osservava serio il braccialetto che gli aveva regalato.
Cinque anni, stavano assieme da cinque anni. Sakura non ci poteva credere.
Persa nei suoi pensieri, con gli occhi fissi sul pavimento, non si accorse che nel frattempo lui si era alzato e, quando sentì il suo fiato caldo sul collo, la sua voce all’orecchio, sussultò.
“Mh. Lo sai che non metterei mai una cosa del genere.” sussurrò freddo.
In apnea, Sakura attese qualcos’altro, che però non arrivò: Sasuke indietreggiò, voltandosi poi, come per andarsene.
Tanto, sei abituata, Sakura.
“Comunque, io festeggerei in altro modo, San Valentino.”
Lo disse, lo disse contro ogni aspettativa, con fare noncurante, poi, entrò in casa.
Sakura boccheggiò, incredula. Cominciava veramente a stupirla.
E, se qualsiasi altra avrebbe trovato il comportamento dell’altro inaccettabile, lei, ridendo, lo seguì, consapevole che, detto da Sasuke Uchiha, quello era un buon San Valentino.


***********

Oddio, mi verrà il diabete a scriverne altre due del genere.
Comunque, me felice passa subito ai ringraziamenti.
Kry333: beh, non ho nulla da dire, tranne che grazie, grazie per le belle recensioni che mi lasci. ...Anzi no, una cosa da dire ce l'avrei. Ora, mi devi due caffè! ^^
Dado chan: ma grazie! Sono felice che possa essere considerata ottima 'sta cosina qua. Me felice ^^
Miharu: tesoro, mi si è sciolto il cuore a leggere la tua recensione. Sarà stato soprattutto grazie alla canzone, splendida davvero, ma sapere che ti sei emozionata nel leggere l'ultimo capitolo è stata una cosa meravigliosa veramente. Quindi, grazie a te, grazie a te che mi sostieni sempre. ^^
NemesisLostControl: sapere che riesco a emozionarti ogni volta è un'ulteriore ondata di gioia per me ** Grazie per aver lasciato traccia del tuo passaggio anche qui, veramente bello.

Ordunque, penso manchino due aggiornamenti per concludere e saranno flash di epilogo, che daranno senso al titolo e all'intera raccolta. **
Spero che si sia capito che questo è un lento percorso dei protagonisti dal buio alla luce, alla speranza.
Ah, rileggendo, mi sono resa conto che alcune delle flash inziali sono alquanto penose. ^^ Me chiede perdono...
Bacini,
Cory ^^
 

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Capitolo 12
*** Never too late --> Life starts now ***



The world we knew

Won't come back
The time we've lost
Can't get back
The life we had
Won't be ours again

“Itachi.”
Sakura tenne la testa leggermente reclinata, rispettosa di quel momento che sarebbe sempre stato solo suo, in fondo.
La mano di lui entrò nel suo campo visivo, poggiando sulla lastra di marmo bianca un fiore del loro giardino, di quel giardino che una volta era stato di Itachi, e di Fugaku, e di Mikoto.
Vivevano in villa Uchiha, ora. Per quanto lei tentasse di abbellirla, di arredarla diversamente, di renderla differente, nuova, le mura di quella casa trasudavano morte, fine di un mondo che non avrebbe potuto più esistere.
Sasuke però voleva abitare lì, perché una parte di lui era quelle mura che trasudavano morte, e lei gli sarebbe rimasta al fianco. Sempre.
Lanciò una veloce occhiata al moro: per la prima volta, le sembrava che fosse veramente sereno.
Gli si avvicinò, posandogli le labbra sul collo, salendo leggera, desiderosa di poter fare qualcosa per lui, qualsiasi cosa. Si arrestò all’angolo della sua bocca, leggermente piegata all’ingiù, assaporò per un secondo il sapore di lui, il suo profumo che, nonostante il sangue che gli aveva lordato le mani, ancora era quello che aveva da bambino, in Accademia.
Si allontanò leggermente, attendendo, perché con Sasuke bastava aspettare, solo aspettare, lui, alla fine, avrebbe risposto a tutte le sue mute domande.
“Vorrei tornare indietro. – guardava a terra, sembrava veramente sereno – Vorrei tornare indietro, vorrei non averlo ucciso, vorrei non sentire la colpa pesare sullo stomaco.”
Guardava a terra, sembrava veramente sereno, ma Sakura sapeva che, in fondo, non lo sarebbe mai stato. Era Sasuke Uchiha, e quei quattro “vorrei”, sapeva che ne sottintendevano altri mille, e mille ancora. Ma lei sapeva attendere, li avrebbe attesi tutti.
Tremò: era sempre difficile parlare con lui, dirgli di avere forza, una forza che nessun altro aveva, necessaria per sopportare la ferita al petto, il rimorso sullo stomaco, il sangue del proprio fratello sulle mani.
Il moro la guardava, inespressivo.
Gli strinse la mano, in un gesto ormai a lei solito.
“Vorrei non aver sprecato tanto tempo.”
Lontano da Konoha, da Naruto, da te.
Sakura spalancò gli occhi verdi, sorpresa, intuendo tra le parole i pensieri che lui le stava celando.
Sorrise, avvicinando la sua bocca all’orecchio di lui.
“Non puoi tornare indietro, Sasuke. Però, puoi recuperare il tempo perduto, lo puoi fare.”
Gli accarezzò i capelli, incerta, incerta se lui lo avrebbe accettato.
Gli baciò la guancia, le labbra tremanti.
“La vita inizia ora, Sasuke.”
Così vicini…
Labbra unite, respiro unico, e sapore dolce, e sapore amaro.


Even if I say
It'll be alright
Still I hear you say
You want to end your life
Now and again we try
To just stay alive
Maybe we'll turn it all around
'Cause it's not too late
It's never too late


Cinque “vorrei”. Sakura avrebbe atteso anche gli altri mille e mille, sapeva attendere.

....In fondo, avevano tutta una vita davanti.

[…Life starts now.]


*********** *********** ***********


Oddio ç_ç
E' finita, non ci posso credere. Sì, scusate, questo era l'ultimo aggiornamento. Forse, con "Life starts now", farò uno spin-off, non so.
"Never too late" è una delle poche canzoni che riesce a farmi piangere, è un capolavoro. Volevo cocnludere con questa, tutto qua.
Devo dire che è stato stupendo poter scrivere sui testi dei Three Days Grace, conoscere altre persone che li amano, ricevere recensioni da queste, una più bella dell'altra.
Quindi, ringraziamenti a tutti, oggi.
Partiamo da coloro che hanno recensito...

Miharu: ;_; cosa devo dirti? Io ti voglio un sacco di bene, lo sai? Mi hai sempre seguita, sostenuta, hai sempre trovato il positivo in ogni mio scritto. Grazie, grazie davvero, non trovo parole migliori, perdonami.
Kry333: ti ringrazio per la gentilezza delle tue recensioni, della tua assiduità nel seguirmi, della tua pazienza nei confronti della mia natura angst, che anche in questo ultimo capitolo è emersa. -.-'' Però, ho lasciato una speranza di futuro migliore, no? =) Sono perdonabile, vero??? XD
e poi...Sakuchan_94: O_O ... *O*  ... Sei dunque tu quella magnifica persona che possiede la felpa dei Three Days Grace? =) Tu non devi chiedermi scusa per la recensione chilometrica, perchè, dio, riceverne di recensioni così!! Sono felice, strafelice, anche perchè, nonostante i tuoi timori, non hai detto quasi nessuna castroneria! Hai capito tutto ciò che volevo far intendere, e ciò mi procura immensa gioia. Oh me commossa ;_;
Ma andiamo per punti:
-Solo quello schifo che non rende assolutamente onore alla canzone, Animal I have become, non è stato compreso, ma è colpa mia, quella nonsense è penosa. ^^
Spiegazione: se il primo "bellissima" può anche essere riferito a Sakura, se i pensieri che sorgono sono una primrdiale forma di attenzione nei confronti della ragazza, il tutto è cancellato dalla "Vendetta. Bellissima.", il cui fascino adombra e cancella tutto il resto. Quindi, non c'è nessun passo avanti qui, nono, nonostante il sasusaku ci sia, non matura ancora.
-Without you è dal punto di vista di Sakura, giusto!
-In Let it die la frase l'ho presa dal manga, vero, mi sono dimenticata di dirlo -.-'
-Itachi è il mio grande amore. Mi dispiace che anche tu condivida il mio dolore per la sua morte. ;_; Che ci posso fare se Kishimoto ha deciso di ucciderlo? Non so se riuscirò a scrivere ancora qualcosa di felice su di lui, sono in lutto e, se non si è capito, scrivo cose deprimenti di mio, se ci si mette anche Kishimoto - cosa che ultimamente fa volentieri - io non posso più riemergere dal mio lato oscuro. Quindi, chiedo perdono per quei tristi accenni al suddetto. Chissà comunque, magari un giorno scriverò di lui e la sua ragazza...mh, forse. Me gelosa di Itachi... u_u
-Tutte le riflessioni che hai fatto riguardo le flash non citate, beh, sono sublimi, hai compreso tutto ciò che c'era da comprendere.
Ti stimo moltissimo, oh grande donna. Grazie di tutto. =)

Un grazie immenso anche a NemesisLostControl, _Ala_, Atari, Dado chan, Alhia (che mi ha messo negli autori preferiti **), che hanno lasciato un bel segno del loro passaggio.

Poi, grazie a:
-chi ha messo questa storia tra le preferite, ovvero Dado chan, Miharu, NemesisLostControl, Sakuchan_94, tis093.
-chi ha messo questa storia tra le seguite, ovvero Atari, dubhe93, Flik, frablabla, GirlXY, kry333, mali6, SaphiraLearqueen, Sayu26, _Ala_
-chi ha messo questa storia tra le ricordate, ovvero 1992, 881.

...Chiunque voglia farsi vivo per esprimere un giudizio finale sarà ben amato dalla sottoscritta. ^^

Mi sono divertita un casino, vi voglio bene. ^^
Baci,
Cory ^^



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