Love in first line. di Sciarpata di verde (/viewuser.php?uid=100808)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non pensavo di poterlo mai pensare ***
Capitolo 2: *** Mi sento un pervertito a pensare che la penso sempre! ***
Capitolo 3: *** Non pensavo di essere così romantico ***
Capitolo 4: *** Mi sento in prigione! ***
Capitolo 5: *** Penso di essermi innamorata/o ***
Capitolo 6: *** Penso che dovrò dimenticarla/o ***
Capitolo 7: *** Ho un'idea! ***
Capitolo 8: *** Sapevo che non mi sarei dovuta fidare ***
Capitolo 9: *** Sapevo che non sarei mai dovuto venire. ***
Capitolo 10: *** È stato solo un incidente... ***
Capitolo 11: *** Cosa mi state nascondendo? ***
Capitolo 12: *** Perchè non mi ami? ***
Capitolo 13: *** Ma che imbarazzo! ***
Capitolo 14: *** Ho pensato di farti le valigie. ***
Capitolo 15: *** Perché mi fai così male? ***
Capitolo 16: *** È l’ora dell’eroe! ***
Capitolo 17: *** Vieni con me, Ben... ***
Capitolo 18: *** Preparati ad essere mangiato da me. ***
Capitolo 19: *** L'effetto che mi fai. ***
Capitolo 20: *** Sei tu che non lo vuoi. ***
Capitolo 21: *** Siamo tutti insieme! ***
Capitolo 22: *** Potrei persino innamorarmene. ***
Capitolo 23: *** Tu parli troppo... ***
Capitolo 24: *** Buon giorno, principessa! ***
Capitolo 25: *** Grazie. ***
Capitolo 26: *** Futuristic Lovers ***
Capitolo 27: *** Devo fidarmi? ***
Capitolo 28: *** Ho trovato un regalo. ***
Capitolo 29: *** Vorrei essere... ***
Capitolo 30: *** Cos'è?! Una droga?! ***
Capitolo 31: *** Capitolo extra. ***
Capitolo 32: *** Festa di San Valentino, sto arrivando!! ***
Capitolo 33: *** Stanno avendo una crisi di coppia! ***
Capitolo 34: *** Sei meravigliosa ***
Capitolo 35: *** Buon San Valentino, finalmente. ***
Capitolo 1 *** Non pensavo di poterlo mai pensare ***
Salve! È la mia prima ff su Ben 10, siate
clementi vi
preeeeego! ç___ç
Bando alle ciance, allora, in questa storia Ben
e Gwen sono
cresciuti (la serie Ben10 alien force in pratica è come se non fosse
mai
esistita) e hanno all’incirca 16 anni. L’omnitrix ormai Ben non lo ha
più per
motivi sconosciuti. Bene, cominciamo!
Capitolo 1
Secondo Ben
Uffa! Che noia… ultimamente niente mi va per il
verso
giusto, mi sento … mi snto… come diavolo mi sento? Depresso? Triste?
Non so… ho
solo una strana sensazione di vuoto, malinconia e … insomma, ho bisogno
di
uscire! Basta stare chiuso in casa… si lo so… vado uno schifo a scuola…
a parte
educazione fisica, ma non mi va oggi di studiare, d’altronde non mi va
quasi
mai di studiare! Ok… dirò a mamma che ho finito i compiti e che vado a
fare un
giro…
Detto fatto, sono finalmente fuori di casa! Che
bello girare
per la città e incontrare le persone in giro. Spero solo di non
incontrare
Gwen! L’ultima volta che l’ho vista mi stava per lanciare un banco
addosso! Se non
fosse stato per l’omnitrix, a quest’ora sarei morto! Ecco perché
preferirei non
incontrarla… non ho l’omnitrix XD.
A parte questo piccolo dettaglio… potrei
finalmente
rilassarmi un po’. A proposito di rilassamenti, sono secoli che non
esco con
qualche ragazza. Strano. Bè, non è che fanno proprio la fila per uscire
con me,
però diamine!
Che noia essere impegnati! Ultimamente la vita
mi sembra
davvero noiosa! Non vedo l’ora che arrivi l’estate!
Estate = belle ragazze!
Estate = divertimento!
Estate = video games!
Estate = … Gwen…
Già… Gwen… la rompiscatole… quest’estate ormai
i miei hanno
decretato senza ascoltare la mia opinione che sarò costretto a passare
l’estate
con Gwen! Uffa!
Secondo Gwen
Ho finito persino i compiti per sabato, quando
oggi è
lunedì! Basta! Mi sono scocciata di studiare! Almeno per oggi… ho
bisogno di
aria! Di vedere gente. Di fare shopping! A proposito… sono secoli che
metto da
parte i soldi della paghetta per comprarmi qualcosa di carino. Prenderò
quelli
e mi comprerò … chessò… qualcosa per i capelli! Oppure un vestito
nuovo! Sono secoli
che non faccio shopping. Ok, basta, ho decretato che devo assolutamente
uscire!
Altrimenti mi verrà una crisi isterica!
Finalmente fuori! Aria! Gente! Sole! Si sente
che si sta
avvicinando l’estate. L’aria è calda, ma il vento è fresco, gli alberi
sono del
tutto verdi e… già verdi… come gli occhi di Ben…
Un attimo!
Time out! Stop! Cosa ho appena pensato?? Ben?? Ma stiamo
scherzando?! Io
Ben non posso manco vederlo altrimenti gli lancio un banco addosso!
Eppure
ultimamente mi viene spesso in mente, è strano, troppo strano direi.
Non pensavo
di poterlo mai pensare, ma ultimamente mi manca spesso. Da quando ho
cercato di
lanciargli il banco non si è fatto più vivo. Bah!
Ma tornando ai fatti miei, non vedo l’ora che
venga l’estate!!
Estate = mare!
Estate = relax!
Estate = lavoretto estivo…
Estate = … Ben…
Già… Ben… sempre Ben, non faccio altro che
pensare a lui,
basta! Non ne posso più! Ora entrerò in un negozio qualunque, e
comprerò una
cosa qualunque, e quella cosa mi dovrà anche piacere! Così finalmente
mi
applicherò su altre cose… -.-
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Capitolo 2 *** Mi sento un pervertito a pensare che la penso sempre! ***
Capitolo 2
Secondo Gwen
“Perfetto! un negozio di scarpe! Fantastico!”
–oddio come
sono belle quelle scarpe! Devo assolutamente provarle! – dissi a bassa
voce. E così
entrai nel negozio.
Secondo Ben
“Ho girato talmente tanto a vuoto che non
ricordo più dove
sono finito! Beneeee! Adesso si che posso girare e andarmene da qualche
altra
parte! E invece no….”
- BEEEEN! Ehi Ben! Come mai da queste parti?
Non dovresti
studiare per il compito di domani? - disse una persona alquanto oca e
che avrei
preferito evitare… - ehm… ciao Hilary. No ecco… mi sentivo prigioniero
e ho
deciso di fare quattro passi. Tu invece che ci fai da queste parti? –
dissi un po’
annoiato. – oh bè, io sono venuta per fare shopping, ma alla fine
nessuno mi ha
voluta accompagnare… ehi! Mi accompagneresti almeno in un negozio? Non
mi va di
rimanere da sola! –
- ehm… ok… basta che non duri a lungo… - dissi
quando ormai
lei era già arrivata davanti un negozio di scarpe.
- ehi! Guarda quanto sono carine queste scarpe!
Entriamo! Così
le provo e poi mi dici come mi stanno! –
- ai suoi ordini… -
“Appena entrati nel negozio già mi sentivo a
disagio nel
vedere che c’erano un mucchio di donne che mi fissavano come se fossi
un alieno!
Ma soprattutto vidi lei!! Vidi Gwen!! Oddio! Ma che fa? Mi perseguita?”
Secondo Gwen
“Ma perché è entrato qui?? E soprattutto con
quell’ochetta
che non sopporto! No! Adesso basta! Io me ne vado!” così di punto in
bianco me
ne andai senza dire niente al commesso che mi aiutava con le scarpe.
Ovviamente
correndo fuori urtai Ben, che si accorse subito di me! E mi disse – ehi
Gwen! Che
fai? non saluti tuo cugino? –
- se io non saluto mio cugino una ragione ci
sarà! –
- già, lo immaginavo… del resto stavi quasi per
uccidermi,
che vuoi che sia? –
- non scherzare, cervello di fagioli! Tu mi hai
fatto
mettere in punizione per una stupidaggine che avevi fatto tu! –
- e questo ovviamente è un altro buon motivo
per uccidermi…
-
- guarda che il banco a malappena lo alzavo!
Senza la (sotto
voce) magia (di nuovo alza la voce) non sono così forzuta… d’altronde
sono una
fanciulla! –
- Ben!! Vieni ad aiutarmi?? – strillò hilary in
quel
momento.
- arrivo! (riferendosi a Hilay) scusa ma adesso
devo proprio
andare! Il dovere mi chiama! (riferendosi a Gwen) –
- certo come no! Dovere! Ma fammi il piacere! –
e detto
questo me ne andai.
Secondo Ben
“piuttosto arrabbiata, eh? È vero che ho
sbagliato a farla
mettere in punizione… ma praticamente se l’è cercata da sola! Ma perché
mi
preoccupo di queste cose? Che mi importa se è arrabbiata? Fatti suoi!
Certo che però Hilary è davvero noiosa! Almeno
Gwen è
magica, è forte! È pazzeschissima! Ma Hilary è davvero la tipica
ochetta bionda
stile barbie! Non c’è proprio paragone! E poi Gwen è simpatica quando
vuole. Questa
invece se le dici qualcosa ride senza sapere che cosa le hai detto!
Gwen invece
è intelligente, matura e… ma che sto dicendo?? Sto davvero parlando di
mia
cugina? Quella che mi stava per uccidere?? Oh mio dio! Ma cosa mi salta
per la
testa! Mi sento uno sfigato! Basta! La penso in continuazione! Ma è mia
cugina!
Mi sento un pervertito a pensare che la penso sempre! Accidenti!
Maledizione!
Voglio uscire da qui e tornare a casa!”
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Capitolo 3 *** Non pensavo di essere così romantico ***
Capitolo 3
Secondo Ben
Il giorno dopo, a scuola: “come ha osato
chiamare il mio
divertimento ‘stupidaggini’? le farò vedere io chi è Ben Tennyson! Si
pentirà
di avermi lanciato un banco addosso!!” e così, pensando, andai
nell’aula di
scienze dove sicuramente si trovava Gwen e, poiché non era arrivato
ancora
nessuno, mi misi a pensare a un buon piano per farle uno scherzo
assolutamente
di cattivo gusto! “si, ok…ma non mi viene niente in mente! Che le
combino??
Tutte le cose che mi vengono in mente sono roba infantile, di quelle
che si
fanno alle elementari… no! Adesso sono un liceale! Devo essere
superiore!
Ma cosa mi invento??” pensando pensando, mi venne in mente che potevo
farle
credere di aver ricevuto un biglietto da un ammiratore segreto, del
tipo il più
figo della scuola, così appena lei gli chiederà spiegazioni tutta
contenta, lui
le riderà in faccia mettendola in ridicolo! “perfetto! geniale! Astuto!
Mi
piace!” e così cominciai a scrivere una lettera che potesse piacere ad
una
ragazza…
Cara Gwen,
sono giorni che ti
guardo da lontano e
mi sei sembrata
davvero carina…
“noooo! Cos’è?? Non va bene assolutamente!”
Cara Gwen,
ogni giorno che
passa,
ogni giorno che ti
vedo,
ogni giorno che sento
la tua voce,
mi viene in mente un
campo di fiori arancioni
mi viene in mente una
foresta verde come i tuoi occhi
“wow! Non pensavo di essere così romantico! In
effetti… non
lo sono mai stato!”
Non faccio altro che
pensare a te
Sei così intelligente
Ed estroversa
E simpatica
La donna ideale per
me
Mi piacerebbe uscire
con te
Vienimi a cercare
Io ti aspetto con
ansia
Firmato
Tomas Albert
“ahah! Con questo ci cascherà di sicuro! Ora
metto la
lettera sotto il suo banco e… aspetterò! Tomas è in classe mia, quindi
me ne
accorgerò subito di quando lei abboccherà! Ihih!”
Secondo Gwen
“oggi alla prima ora c’è scienze… ok…
raggiungiamo l’aula…”
e annoiata mi sedetti al mio posto, come al solito. Mentre scrivevo mi
scivolò
la matita di mano e mi piagai per raccoglierla. In quel momento vidi un
foglio
sotto al mio banco. Andai per leggere e… oh mio dio! Che cosa
romantica! Bè…
non sono proprio il tipo di ragazza che divora romanticismo ma… che
gesto
carino! Devo almeno ringraziarlo! Anche se sinceramente non lo cono…” e
in quel
momento Lilla, la mia compagna di banco, mi ruba la lettera! – ehi ehi!
Questa
è una lettera d’amore! Per te! E da parte di quel figo di Tomas!! Oh!
Come è
romantico! – disse prima che entrasse la prof. – okok… dopo magari ci
parlo, ma
non sono sicura di volerci uscire, adesso ridammela prima che la prof
la veda!
– sussurrai alla mia amica – ok, ma se non ci esci almeno una volta
sappi che
non ti parlo più! Perché è davvero carino!!! E poi è stato così
romantico! –
- okok… dopo ne parliamo –
“Finita la seconda ora, mi precipitai a vedere
in che classe
si trovava Tomas, e si trovava nella 3B… la classe di Ben… che
fastidio…
vabbè andiamo…
Entro nella classe che sta facendo l’intervallo
e mi
precipito da Tomas che riconosco subito dal fatto che è circondato da
milioni
di ragazze”
- ehy! Tomas! Ciao! –
- ciao … ci conosciamo per caso? – disse lui
dubbioso
- ehm… possiamo parlare in privato? –
- certo…-
Andammo in un angolo della classe e cominciai a
dire – ecco,
ho ricevuto questa lettera da parte tua… - gli porsi la lettera e lui
lesse
tranquillo. Poi cominciò a ridacchiare – ihih, scusami ma mi sa che ti
hanno
fato proprio un bello scherzo… perché questa lettera non te l’ho di
certo
mandata io! E poi a dire il vero non so neanche come ti chiami! Ahahah-
e
cominciò a ridere di gusto attirando l’attenzione delle ragazze che
lessero la
lettera e cominciarono a ridere di gusto anche loro. Mi sentii
imbarazzatissima…
non sapevo cosa fare… poi, vidi Ben, che rideva anche lui come una iena
ridens!
“come osa ridere di me se non sa…! Aspetta… MI HA FATTO UNO SCHERZO!!
Oh…
adesso è davvero morto!!!” mi avvicinai intenta a pensare ad una
vendetta
moooolto dolorosa!!
Secondo Ben
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! BELLISSIMO! È STATA LA COSA Più DIVERTENTE CHE
IO ABBIA MAI VISTO!
Devo progettare più
speso cose del genere! Ohoh… si avvicina… e anche con aria minacciosa…
adesso
il banco me lo ritroverò di sicuro dentro lo stomaco!”
- TU! BENJAMIN TENNYSON! COME HAI POTUTO
TIRARMI UNO SCHERZO
COSì MANCINO?? NON TI FACEVO COSì INFANTILE! Ah no scusa…. LO SEI
SEMPRE
STATO!! MA ADESSO HAI SUPERATO IL LIMITE!! PREPARATI A MORIRE! –
- abbassa la voce! altrimenti ci scopriranno i
professori e
non credo che tu voglia finire di nuovo in punizione! –
- basta che non ci sei anche tu in punizione e
io ci starò
benissimo! –
- contenta tu! – detto questo lei cominciò a
tirarmi i
capelli, a cercare di buttarmi a terra, a picchiarmi… e riuscì a farmi
finire steso per terra! “come ha osato?? E … perché non cerca più di
picchiarmi? Perché mi sento in colpa per quello che ho fatto? E perché…
sono
così emozionato? ODDIO! COSA STO PENSANDO???” in quel momento
entrò un
professore extra preoccupato e senza pensarci 2 volte ci separò e ci
mandò in
punizione entrambi…
Secondo Gwen
“oh… fantastico! Starò anche in punizione con
Ben!”
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Capitolo 4 *** Mi sento in prigione! ***
Capitolo 4
Secondo Gwen
Eravamo nell’aula delle
punizioni col professore di
sostegno. “bene, siamo anche da soli! Fantastico! Peggio di così non
poteva
andare! Almeno c’è un professore!”
- ragazzi, io vado a prendermi un caffè con gli altri
professori, se torno e vi vedo parlare o creare casini, vi do altre 2
ore di
punizione. Io sto praticamente nell’aula affianco, quindi SILENCE! E
ricordatevi: se solo fiatate io vi sento! – e così uscì. "
fantastico!
Adesso si che sono tranquilla!”pensai in tono ironico.
“non lo guardo in faccia… perché dopo la seconda punizione
che mi ha fatto avere gli lancerei un banco addosso! Di nuovo! Uffa….”
- ehy Gwen… -
Mi girai di scatto rispondendo – non osare parlarmi! –
- ma Gwen… -
- niente “ma”! hai sentito il professore? Non dobbiamo
parlare! Quindi zitto e non mi parlare neanche se sta per crollare il
mondo! –
- guarda che è tutta una balla… non è vero che ci ascolta –
disse lui scocciato con i piedi sul banco, la sedia che dondolava e le
braccia
dietro la testa – al massimo sente quando urlano i ragazzi, ma visto
che siamo
gente tranquilla non ci sentirà. –
Poi cominciai a sentire il cuore che batteva velocemente
“non ci sente! Oddio! Ma come fa a controllare gli alunni durante la
punizione
se non ci sente?? E perché adesso mi sento più agitata di prima??
Calmati Gwen,
è solo tuo cugino! Non è mica un malato mentale o un pervertito! Uff…
adesso mi
sento più calma…”
- perché muovi la gamba come se avessi il morbo di
parkinson? - chiese curioso. Ed io caddi comicmente a testa in giù per poi
rialzarmi e dire
– non sono affari che ti riguardano! E se avessi davvero il morbo di
Parkinson
ancora non sarebbero affari tuoi! –
- non è vero! Lo sarebbero! Sei della mia famiglia! Dovrò
sapere che cosa succede a mia cugina no?–
“ha ragione… però no! No! E ancora no! Non può venirmi a
chiedere certe
cose! È davvero infantile! Anche se sincero… ma comunque infantile!”poi
mi
venne in mente il motivo per cui eravamo in punizione e dissi
timidamente –
allora… la lettera… davvero l’hai scritta tu? –
- si, parola per parola. – disse ancora in posizione
di equilibrio.
- e.. q…quelle cose che hai scritto… cioè.. insomma… da
qualcosa devono essere uscite quelle parole… non penso che tu le abbia
copiate
da qualcosa… - mi sentii rossissima in faccia e mi girai verso la
finestra per
non guardarlo.
A quella domanda, lui divenne tutto
rosso ed esclamò – NONO! Non le ho copiate, cioè…. L…le ho pensate io… ma…
mi sono
uscite così… non so neanche come… ecco… si insomma… -
Secondo Ben
“ma… ma come le viene di
domandare queste cose???!! I…
insomma… è…è mia cugina!! È ovvio che non le penso le cose che le ho
scritto….
Era uno scherzo!! Un b…banale scherzo… perché mi sento così nervoso? E
ansioso?
Non mi aspettavo questa domanda, è vero, ma perché mi sento così
imbarazzato??
Basta! Mi giro dalla parte opposta alla sua, guarderò la parete, e non
le
parlerò più!”
Sentii un rumore, mi girai e vidi Gwen… CON UN ALTRO BANCO
IN MANO CHE MI VUOLE BUTTARE ADDOSSO!!
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!
ODDIO! ORA RICOMINCIA!!!”
- COME HAI OSATO SCRIVERE DELLE SCIOCCHEZZEEEEEE??? SE
ALMENO LE PENSASSI VERAMENTE SAREBBE DIVERSO!! MA NEMMENO!! – disse con
gli
occhi infuocati!
Sembrava
un drago, ci mancava poco che sputasse fuoco! D’istinto mi alzai per
prendere
il banco e cercare di convincerla ad abbassarlo. La guardai negli occhi
e le
dissi – Gwen! Smettila di urlare! Se continui così il professore si
accorgerà
che stiamo litigando! Basta! E poi cos’è sta fissa dei banchi?? – così
lei tornò
normale e mi rispose – non so! Forse perché è l’unica arma contundente
che
avevo! –
- se non lo sai tu! Ok… ora che ti sei calmata posa il banco
a terra. Non vorrai che il professore ci trovi in queste condizioni!? –
- si, problemi?! – disse tornando ed essere un po’ irritata.
-dai finiscila! Va bene! Le pensavo davvero quelle cose che
ho scritto! Per favore metti a posto il banco! – dissi un po’ rosso.
- lo stai dicendo solo per farmi calmare. Guarda che ora
sono calma –
- non lo stavo dicendo solo per farti calmare! Io… - “ok…
che ho detto? Ahahah! NO!”.
Sorridendo disse - ahahah! Immagini la faccia del professore
se ci vede così? Ahahah! –
“è carina quando ride…” e mi scappò un sorriso pensando al
professore con gli occhi da fuori e che sviene! “che cosa sto
pensando?? Lei?
Carina quando ride?? Ma ultimamente non faccio altro che pensare a lei!
È
troppo strano!”
- mi sento in prigione in quest’aula… c’è solo una finestra…
manca poco che non respiriamo – disse lei posando lentamente il banco
per
terra. Ovviamente lei si calmò e per fortuna mi perdonò. – ti perdono
per
adesso… ma prima o poi mi vendico! –
- dovrò avere paura della tua ira per tutta l’estate? –
- esatto! Perché non saprai mai quando attaccherò! - e così
ridemmo in contemporanea.
Secondo Gwen
“che tenero! Le pensava
davvero quelle cose! Un
attimo! Che sto dicendo? È evidente che lo diceva per farmi calmare! Dovevo
aspettarmelo! Che risata contagiosa che ha… riesce sempre a convincere
gli
altri di quello che vuole… come con me… a proposito, io mi faccio
influenzare
anche troppo! Non è che… NONONONO! Meglio non pensarci, altrimenti mi
sento una
pervertita -.- …”
- ti va di giocare? – e cacciò la nintendoDS con dei giochi
vicino.
- compimenti! Una persona normale per andare a scuola si
porta la console! Ovviamente! E… già sapevi di venir messo in punizione
o avevi
intenzione di fare filone? –
- avevo intenzione di giocarci durante l’intervallo se
proprio ti interessa... –
- non ho intenzione di giocarci! –
- noiosa -
- infantile –
- schizzofrenica –
- cervello di gallina –
- cervello di babbuino! –
- idiota -
- pel di carota! –
- microcefalo –
- Adesso mi hai fatto arrabbiare! Vediamo se resisti al
solletico! –
- no! Ben lo sai che non lo sopporto! –
- non mi interessa! – e così cominciò a farmi il
solletico e ovviamente cominciai a rotolarmi per terra dalle risate –
AHAHAHAHAH! BEN AHAHAH BASTA AHAHAHAH FINISCILA!! AHAHAHAHAH –
- nono! Non se ne parla! Dovrei sopportare ancora a lungo! –
- AHAHAHAHAHAH BEN! AHAHAH LA MIA
AHAHAH VENDETTA AHAHAHAH SARà ANCORA
PIù AHAHAHAH CATTIVA AHAHAH SE NON LA SMETTIIII –
- ok la smetto, ma solo perché ho paura della tua ira! –
in quel momento aprii gli occhi ancora pieni di lacrime dalle risate, e
vidi
Ben praticamente sopra di me in attesa
di
ricominciare a farmi il solletico con le mani sul pavimento proprio
vicino alla
mia testa in maniera tale da non farmi scappare, e un sorriso stampato
in
faccia che diceva “ sto aspettando solo il momento giusto per
riattaccare!” e in quel momento pensai “ che ci fa per terra anche lui?
Ci tiene
proprio a farmi morire dalle risate! Complimenti! Si vede benissimo
anche da
quel suo sguardo e sorrisino furbetti che ha quando ha in mente
qualcosa… come
è carino con l’aria furbetta… non lo avevo mai notato… SEEEEEEEEEEE
VABBè STO
IMPAZZENDO! ALLARME ROSSO ALLARME ROSSO! MI STA DI NUOVO BATTENDO IL
CUORE A
MILLE! Forse però è stato il solletico a farmi avere questa reazione.
Boh…”
Secondo Ben
“eheh! Aspettati un altro attacco
cuginetta! Non mi fermerò
mica solo a questo! Nono! Il solletico è un’arte che conosco bene!” poi
una
vocina dentro di me disse “ eh… però è carina vero? Eheheh lo so che ti
piace!
Eheheh Bennuccio caro sono la tua coscienza! E so che lei ti piace.
Non è
vero Ben?” “ MA CHE CACCHIO DICI? E poi la mia coscienza non parla
così...“
“come fai a dire che la tua coscienza non parla così se non l’hai mai
ascoltata
“ “ma chi te l’ha detto che non l’ho mai ascoltata? E poi scusa, ma
questa
conversazione è inutile! Gwen è mia cugina! Non mi piacerebbe mai!
Anche
perché è una rompiscatole!” “ e allora perché sei diventato tutto
rosso? E
perché non la fai andare via quando sai benissimo di averla finita qui
col
solletico? ” “io non ho finito col solletico!” “oh si che hai
finito!
Mio caro Ben, il tuo cervello controlla i tuoi pensieri e il tuo
cervello,
privo di sentimenti, ti manda il segnale che probabilmente devi
continuare a farle
il solletico per non farla andare via! Invece i tuoi sentimenti, ovvero
il tuo
cuore ti dice che lei ti piace e che non ti importa che sia tua cugina
!”
“se, come no! Guarda… ti sto credendo proprio…. (tono ironico)
ma poi
scusa è il cervello che controlla le emozioni, non il cuore! Il cuore
pompa
solo il sangue!” “ si vabbè! È per modo di dire che il tuo cuore ti
dice così e
colà! Uffa! Ma quanto sei precisino! Da quand’è che ti sei messo a
studiare??”
“ capitò un giorno in cui Gwen mi aiutò… fine!” “hai visto che parli
sempre di
lei?” “ma se è capitato io che ci posso fare!!” “ non è capitato, e
poi come
lo spieghi il fatto che quando la vedi ti batte il cuore??” “forse
perché se
non battesse sarei morto???!!” “ MA NO! TUA CUGINA HA RAGIONE: SEI
PROPRIO UNA
TESTA DI RAPA!! Intendevo dire che ti batte più forte del normale!”
“ma non
è vero!” “ah si? E allora adesso secondo te 500 battiti al secondo
sarebbero
normalissimi vero? Eheh” poi tutto d’un tratto tornai alla realtà e sentii il
mio
cuore battere fortissimo e il mio viso arrossirsi e Gwen che era
tornata
normale e che mi stava urlando – BEN! TESTA DI RAPA, LEVATI DI DOSSO
PRIMA CHE
VENGA IL PROFESSORE!- mi scrollai subito per togliermi quel pensiero
assurdo
dalla testa e mi alzai di corsa per poi sedermi al mio posto e così
anche Gwen.
In quel momento entrò il professore che ci vide seduti ai nostri banchi
che non
ci guardavamo in faccia e poi disse – ok ragazzi, la punizione è
finita, potete
tornare a casa… -
- arrivederci prof! - dicemmo all’unisono io e Gwen.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
A mio parere il
più bello che io abbia scritto e il dialogo con la coscienza di Ben è
stato
fantastico XD però per favore lasciate recensioni, altrimenti non so se
andare
avanti oppure fermarmi qui! Ditemi tutto quello che pensate mi
raccomando ^^
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Capitolo 5 *** Penso di essermi innamorata/o ***
Capitolo 5
Secondo Gwen
“Bene finalmente la punizione è finita…
adesso dovrò
inventarmi una scusa da dire ai miei…” i
miei pensieri furono interrotti quando vidi Ben che camminava a fianco
a me.
- ehm… Ben, casa tua è di là! – dissi
indicando una strada
alternativa.
- certo, lo so, ma è tardi, ormai è sera,
è pericoloso
camminare da sola per una ragazza. In giro non c’è nessuno. –
- e tu da quand’è che ti preoccupi per la
mia incolumità? -
- da quando ho scoperto che certe
punizioni durano più delle
altre! L’ultima volta che sono stato in punizione sono rimasto a
scuola per
sole 2 ore. Oggi abbiamo passato 4 ore! È meglio se ti faccia da
guardia del
corpo! –
-“ mmm… la cosa mi insospettisce, ma … mmm hai
ragione! Sono passate 4 ore!! L’altra volta mi hanno fatta stare
addirittura
una sola ora! –
-ma come?? Solo un’ora? A me come minimo
mi danno 2 ore,
non è giusto! Mi sento inferiore! –
- Ben, ma tu sei inferiore! –
- ahah… ma che simpatica - ironizzò.
- ihih… comunque grazie…- ridacchiai.
- per cosa? –
- perché mi stai accompagnando a casa… -
- ah! Nessun problema - disse sembrando
sincero…
“ da quand’è che si preoccupa per me?? Tsk... adesso dovrò
sopportarlo per tutto il tragitto… bè almeno si è preoccupato per me…
dovrei
cominciare ad apprezzarlo? Boh…”
- ehi Gwen… perché hai quell’aria triste? –
- cos…? Oh… no niente…. Pensavo che
non se ne parla di
dire ai miei che sono stata in punizione e non so che scusa inventarmi –
- tu l’altra volta cosa ti sei inventata? –
- che il pulman non passava… -
- giusto… ti prendi il pulman… -
- e dopo dovrai rifarti la strada… mi
dispiace farti perdere
tempo –
- non preoccuparti, tanto non faccio mai i
compiti. Tanto vale
accompagnarti quando c’è così poca gente per strada! Comunque,
parlavamo della
scusa… potresti dire che ti ha rapita un alieno! – scherzò.
- non se ne parla -
- si lo so, stavo solo scherzando ihih. Bè puoi dire ai tuoi che ti sei fatta
un giro con me… - disse con un po’ di imbarazzo che cercava invano di
nascondere.
- c-con te? – dissi anche io un po’
imbarazzata.
- scusa, non è meglio che ti sei fatta un
giro per la città
con tuo cugino piuttosto che con qualche sconosciuto?–
- bè per i miei sarebbe meno
preoccupante… questo è
vero. Ok mi hai convinta, dirò così –
- bene! E visto che stiamo facendo solo un
giretto, posso
offrirti un gelato? – disse con uno sguardo che non avevo mai visto in
lui, tra il furbetto e il gentile.
- ma così perdiamo l’autobus… -
- allora lo prenderemo vicino casa tua –
- ok… - risposi diventando tutta rossa e
fingendo di
guardare le vetrine per evitare di guardare Ben.
Secondo Ben
“ lo sapevo… è arrabbiatissima… non mi
guarda manco più in
faccia... non è giusto però! Mi sto
già facendo perdonare! La sto accompagnando a casa quando potrei
benissimo
lasciarla in balia del suo destino!”
Dopo 5 minuti circa che non parlavamo,
arrivammo alla
fermata, ci sedemmo e aspettammo l’autobus. “questo silenzio mi fa
sentire a
disagio!! Non lo sopporto! E per giunta non c’è nemmeno una macchina
che passa…
e se è per questo non passa nemmeno un’anima viva!” mi girai verso Gwen
per
cercare di comunicare con lei, ma lei guardava dall’altra parte per
vedere se
arrivava l’autobus. “ma insomma! Per comunicare con te devo fare i
segnali di
fumo?? Boh… pensando ad altro… la mia coscienza, seppur inutile, forse
ha
ragione… penso di essere innamorato di Gwen” a quel pensiero arrossii e
mi
girai di botto dall’altro lato per evitare di farmi vedere in quelle
condizioni…
mi morsicai il labbro inferiore per calmarmi e poi mi rigirai sentendo
che il
rossore se ne era andato.
- ehi… Gwen! –
- si? – disse lei girandosi tutta rossa in
viso e con gli
occhi che mi guardavano quasi tristi.
- … che hai? Perché sembri così triste? –
chiesi preoccupato.
Pensavo che non si sentisse bene…
- no, niente… -
- hai qualche preoccupazione? –
- si, ma non le vengo a raccontare a te! – disse ancora
più rossa e arrabbiata di prima.
- guarda che si vede che sei triste…
non nasconderlo. Ti
conosco bene! – e lei mi rispose solo girandosi di nuovo verso la
strada. Non so
cosa mi prese in quel momento, ma sentivo l’impulso di doverla
consolare e
abbracciare. Lentamente la girai per guardarla in faccia e
l’abbracciai
dicendole – prima non eri così triste, eri arrabbiata. Se è sempre per
colpa
mia allora s…scus…scusa… davvero… - lei sembrava non ricambiare
l’abbraccio,
però sentivo il mio cuore che batteva più veloce delle altre volte.
Secondo Gwen
“ MI STA ABBRACCIANDO??? CHI GLI HA DATO
IL PERMESSO??? E perché
mi sento tutta stordita rispetto alle altre volte? Mi sento
troppo strana…”
con leggerezza ricambiai anche io l’abbraccio “stranamente ho una
sensazione di
sicurezza… e mi sento più tranquilla…”.
Non sapevo del perché mi stesse
abbracciano ma le sue scuse
le accettai tranquillamente.
Arrivò l’autobus e staccandoci lo
prendemmo. C’era una folla
pazzesca e per entrare ci dovemmo aggrappare praticamente ad altre
persone!
[…]
Passò il tempo nel bus e finalmente
arrivammo alla mia
fermata.
- accidenti! Ma come fai ogni mattina e
ogni pomeriggio a
tornare da scuola con tutto quel casino di gente?? Ecco perché la
strada era
deserta! E poi lì dentro non si respirava! –
- di solito all’andata mi accompagnano i
miei. All’uscita solitamente non c’è tutta questa gente! –
- va bè pazienza. Allora… lo vuoi il
gelato? – disse con
un sorriso grandissimo come un bambino.
Io ridendo risposi – ok, prendiamo il
gelato… -
Entrammo nella gelateria e ordinammo due gelati.
- senti, ma dopo come faccio a ritornare a
casa se non so
che bus prendere? – chiese.
- NON SAI CHE BUS PRENDERE?? LO DOVEVI
DIRE PRIMA!! E io che
mi sono fatta convincere dal farmi accompagnare! SEI DAVVERO
IRRESPONSABILE
SAI? SE ADESSO NON TI VENIVA IN MENTE PROBABILMENTE STAVI GIRANDO A
VUOTO PER LA STRADA!!
–
- calmati Gwen!! Non ti agitare! Dimmi
solo che autobus
prendere, e io l’aspetto… -
- devi prendere il **** che arriva giusto
davanti casa tua. Mi fai sempre preoccupare! Ma perché hai voluto a tutti i
costi
accompagnarmi?? –
- non sono affari che ti riguardano! –
- oh si che mi riguardano!-
-no!-
-si!-
-noooo! –
- dimmelo!! –
- tanto non te lo dico! E adesso entra a
casa altrimenti
farai ancora più tardi! –
- guarda che dovrai entrare anche tu!
Sennò i miei non mi
crederanno mai -
- ma così mi inviteranno sicuramente a
cena! –
- li convincerò a lasciarti in pace –
E così entrammo, convinsi i miei che ero
uscita con Ben. Ben
era sul punto di andarsene, era già fuori dalla porta quando disse –
Gwen! Che fai?
Non mi saluti? –
- ehm… ciao!– dissi confusa.
- e questo è il saluto? – detto questo
mi baciò
delicatamente sulla guancia, divenni tutta rossa, e col suo sorrisetto
maligno
se ne andò dicendo – a domani Gwen – in maniera davvero sensuale –
“ok… adesso sto cominciando a pensare di
essere davvero
innamorata!”
Ringraziamenti speciali:
a CinziaCandid a cui voglio un mondo di
bene! ^^ ciao
tesorinaaaa mi raccomando non cambiare mai! ^^ <3 (ed inoltre è anke
l’unica
ke ha commentato XD)
spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Lasciate recensioni!
^^
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Capitolo 6 *** Penso che dovrò dimenticarla/o ***
Capitolo 6
Secondo Ben
Ero appena tornato a casa. Mi ero
spaparanzato sul letto
vestito. Non riuscivo a pensare ad altro che a quel bacio leggero sulla
guancia
che le avevo dato “ le ho dato un bacio… un bacio sulla guancia… perché
adesso
mi sembra così strano? Lei me li dava a volte dei baci per
ringraziarmi… ma
adesso perché mi sento emozionato? Forse perché adesso sento di essere
innamorato di Gwen? Oddio… al solo pensiero divento rossissimo! E non
parliamo
degli ormoni XD! Bè non mi interessa cosa dice la mia coscienza. Io non
posso
innamorarmi seriamente di mia cugina! Cioè… è mia cugina!! Non sto
parlando
della ragazza nuova della classe… no… sto parlando di mia cugina… una
mia
parente! Non posso fare una cosa del genere! Penso che dovrò
dimenticarla,
anche se lo farò controvoglia…” pensando questo mi cadde un piccola
lacrima
dagli occhi. Ero davvero triste all’idea che avrei dovuto dimenticarmi
di lei. Per
una volta che non la consideravo fastidiosa… “è davvero brutto l’amore
però… è
come se mi stessero accoltellando in petto! È insopportabile! Davvero
fastidiosa.
E mi fa sentire ancora più triste di quello che sono! Basta. Non la
devo più
pensare… magari chiederò di uscire a qualche ragazza così mi distrarrò…
speriamo bene.”
Non riuscii a dormire tutta la notte.
Continuavo a ripetermi
che non dovevo pensarla, ma ogni volte che cercavo di addormentarmi mi
venivano
in mente i bei ricordi passati con Gwen e di quel pomeriggio passato
insieme. “se
sapesse cosa sto provando per lei scommetto che si metterebbe a
ridere.” Continuavo
a pensare a cose sempre più negative, ma alla fine riuscii ad
addormentarmi.
Il giorno dopo ero un totale straccio. Mi
guardai allo
specchio e pensai “mamma mia che brutta cera che ho! Ho delle occhiaie
che
potrei fare invidia ai fantasmi!”.
Ovviamente continuavo a pensarla, era
sempre nella mia testa
come un’ossessione ed io non ce la facevo più a sopportare tutto quello
stress!
Mi preparai velocemente e andai a scuola molto controvoglia e con dei
passi
lenti e monotoni.
A metà strada incontrai il mio amico Geoff
(si legge Geff
per chi non lo sapesse) tutto pimpante già di prima mattina!
- EHY BEEEEN! Ciao! Perchè non ti sei
fermato quando mi hai
visto? –
- per caso ci conosciamo? – dissi con una
faccia
assonnatissima.
- -.-“ che simpatico… wow Ben! che brutta
cera hai sta
mattina! Che fai? Le ore piccole? – domandò lui con un sorrisetto
furbetto.
- non scherzare! Non ho dormito per colpa
di… -
- di? –
- di una persona –
- visto che allora fai le ore piccole? –
- MA NON IN QUEL SENSO! Sei proprio un
pervertito! Piuttosto
che una persona, di un pensiero… -
- che pensiero? – chiese allegro come se
non fossero le 7
del mattino!
- un pensiero su una persona che mi
tormentava –
- cos’è? Un maniaco? –
- MA NON è LA PERSONA CHE
MI TORMENTA!!! È il pensiero! –
- cos’era? Un sogno erotico? –
- MA NO! Ero triste … - dissi abbassando
la testa
leggermente
- ah… mi dispiace… e perché eri triste? –
domandò abbassando
anche lui la testa.
- perché mi sono innamorato… - “ecco, l’ho
detto, adesso mi
tormenterò per tutto il giorno…”
- DAVVERO? WOW! Complimenti fratello! Era
ora che tu ti
innamorassi tanto da non dormire la notte! – esclamò sorpreso ed
extra-sorridente come al solito.
- guarda che non è bello! –
- si che è bello! L’amore è felicità –
- non nel mio caso… - esclamai notando
delle nuvolette di
depressione che cominciavano a circondarmi.
- mi dispiace… non sei ricambiato? –
- quello non è di certo il problema
maggiore XD –
- ah si? E quale sarebbe il problema
maggiore? –
“ ohoh… adesso che faccio? Glielo dico, o
non glielo dico
che sono innamorato di mia cugina?? Prima magari gli faccio giurare di
non
dirlo a nessuno… e poi glielo dico!”
- giurami prima di non dire a nessuno ciò
di cui stiamo
parlando, e dopo te lo dirò –
- ok, te lo giuro. Spara! Sono curioso! –
- ok… sono innamorato di mia… cugina… -
dissi a bassissima
voce che quasi mi sorpresi quando vidi che aveva capito cosa avevo
detto.
- AHAHAHAAHAHAHAHAAHAHAHAAH!!!!!!!! Questa
è davvero bella!!
Dovevi dirmelo subito che stavi scherzando! Mi stavo per preoccupare
seriamente
che tu ti fossi innamorato! – disse continuando a ridere.
- guarda che non sto scherzando!! È la
pura verità! E poi se
stessi scherzando a quest’ora non avrei queste occhiaie grosse quanto
la mia
cartella! Bell’amico che sei! –
- O_O scusa… è che mi sembra strano. Cioè…
non si vede tutti
i giorni una persona innamorata di sua cugina! E poi soprattutto non
pensavo
che sarebbe mai potuto succedere visto che il primo giorno di scuola
non vi
parlavate nemmeno! Comunque, a parte i miei pensieri, dimmi tutto: come
l’hai
capito? –
- ho parlato con la mia coscienza XD –
- ovviamente! Mi pare logico! – esclamò in
tono scherzoso –
ma a parte questo, cos’è successo tra di voi? –
- niente, l’ho solo accompagnata a casa e
poi… -
- poi?? – chiese tutto emozionato.
- e poi l’ho salutata con un bacio sulla
guancia. Niente di
più, niente di meno. –
- oh amico… hai fatto bene! Devi
conquistarla! –
- STARAI SCHERZANDO SPERO! Io devo
assolutamente
dimenticarla, o per la mia famiglia sarà un disastro… -
- peccato, già stavo facendo il tifo per
voi… pazienza. Se proprio
vuoi dimenticarla, perché non esci con Hilary? –
- quella noiosa e vanitosa? Si, certo,
così mi verrà ancora
di più la voglia di vedere Gwen! Ceeerto!-
- ma quella è pazza di te! Ti farà
dimenticare Gwen in una
sola “serata”. Capisci che intendo, vero? –
- O_O fin troppo direi! Non voglio fare
sesso con Hilary! È troppo…
troppo oca! Non capirebbe nemmeno la differenza tra telefono di casa e
cellulare!! È la tipica bella fuori e stupida dentro! No, non se ne
parla! Se proprio
devo scordarmi di Gwen voglio una ragazza intelligente e che sappia
dire un
discorso chiaro e coinciso, e non che parli di scarpe e trucco –
- da quand’è che sei maturato di questa
maniera? –
- circa da quando sono innamorato di Gwen.
–
- wow! Quella ragazza ha una buona
influenza su di te. Io continuerei
a fare il tifo per voi se non vi spiace! U_U –
- no grazie… - e detto questo arrivammo a
scuola… dove
ovviamente c’era Gwen!
Secondo Gwen
- ciao Eleonor! Come stai? – dissi
sorridendo alla mia amica.
- benissimo grazie! O_O ehm… Gwen… cos’hai
fatto agli
occhi?? –
Torniamo un po’ indietro, circa alla notte
precendente:
“mi sento una stupida! Come posso
innamorarmi di mio
cugino?? No, no e ancora no! Devo assolutamente dimenticarmi di lui!” e
così
continuai per tutta la serata, fino alle 4 del mattino circa. Non avevo
dormito
per niente! Pensavo un buon modo per potermi distrarre dal pensiero di
Ben, ma
invano. Quando poi sentii la sveglia erano le 6 del mattino. In pratica
non
avevo dormito per niente. Mi guardai allo specchio e vidi delle
occhiaie grandi
come case e decisi di truccarmi un po’ per nasconderle… ma invano XD.
Alla fine
avevo usato talmente tante creme e ombretti che sembravo un pagliaccio!
Ed ecco
perché Eleonor mi aveva fatto quella domanda.
- si lo so. Sono un disastro, ma non
sapevo come nascondere
le occhiaie! –
- mamma mia! Cosa ti avrà mai fatto stare
alzata tanto da
farti venire le occhiaie? Non dirmi che hai studiato fino a tardi
perché non ti
credo! –
- infatti non ho studiato fino a tardi…
ho… pensato. – dissi
un po’ in imbarazzo.
- a cosa hai pensato? O_O –
- ehm… e lo spiego in bagno. Non voglio
che mi sentano. –
- e magari ti levo anche questo trucco
dagli occhi perché fai
davvero paura! Meno male che sta mattina mi è venuta l’idea di portarmi
il
trucco! –
Andammo nel bagno della scuola e lì le
raccontai tutto. Lei mi
levò il trucco e continuammo a stare in bagno per altri minuti che
durarono
pochissimo.
- si lo so, è assurdo, insopportabile, e
soprattutto
immorale! Non posso innamorarmi di un mio parente! persino una persona
come Ben
si metterebbe a ridere davanti ad una cosa del genere! Devo
assolutamente
dimenticarlo… -
- bè cara, non so te, ma io faccio il tifo
per voi due. –
-O_O ma stai scherzando?? –
- no che non scherzo! Io sono seria! U_U
voglio che tu sia
felice e inoltre anche i miei nonni erano cugini e alla fine si sono
sposati
comunque! – disse lei con un tono talmente convincente che mancava poco
al
farmi cambiare idea…
- nono! Non se ne parla proprio! Ho
faticato una vita per
rendere felici i miei, per cercare di renderli orgogliosi di me, e
adesso che
faccio?? Mi vado ad innamorare di mio cugino? Dico, ma stiamo
scherzando?!! Diventerei
la pecora nera della famiglia! Non avrei più il coraggio di guardare in
faccia
i miei! – dissi convinta ed esasperata.
- secondo me la stai vedendo più grossa di
quello che è in
realtà. Non c’è niente di male nell’innamorarsi del proprio cugino.
Soprattutto
se è carino e figo! –
- lui non è carino e nemmeno figo –
- non lo pensi davvero… lo leggo nei tuoi
occhi. Tu hai
paura dei tuoi sentimenti, e stai cercando di opprimerli, ma secondo me
stai
sbagliando di grosso! Io direi di tentare, e se poi non riesce
pazienza! –
- va bene, ma… non saprei proprio da dove
cominciare… -
- sii te stessa. –
-O_O…. ehm… ceeerto –
- sul serio! Segui il tuo cuore e quello
che sentirai di
fare in quel momento in cui lo incontrerai, lo farai. E se lui riderà,
pazienza. Ci sono tanti altri ragazzi a scuola e nel mondo! –
- si, la fai facile tu! Tu non sei
innamorata e non lo sei
mai stata.-
- si, ma vedendo le mie mamme che fanno a
gara a chi
conquista prima ho imparato molte cose sull’amore. –
- le tue mamme?O_O –
- ma come? Non te lo avevo detto? Io ho
due mamme lesbiche
che mi hanno adottata.-
- complimenti! Hai i nonni che erano
cugini e due mamme
lesbiche! Bella famigliola! –
- ovviamente. E non me ne vergogno! –
disse con aria
serissima quasi offesa.
In quel momento suonò la campanella e
andammo in classe. In quel
momento mi venne in mente un piano geniale per dimenticare Ben ed in
classe ne
parlai con Eleonor.
Il piano di Gwen lo scoprirete nel
prossimo capitolo non vi
preoccupate, inoltre ci saranno un sacco di nuove sorprese che non vedo
l’ora
di scrivere. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Non vedo l’ora
di
sapere che ne pensate di questo capitolo ^^. E i ringraziamenti
speciali a:
CinziaCandid: sei sempre la più dolce di
tutti ^^
Rein94: perché come me, ama le storie
d’amore diverse dalle
solite e perché sono contenta che le sia piaciuta la mia storia! ^^
thank you!
|
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Capitolo 7 *** Ho un'idea! ***
Capitolo 7
Secondo Gwen
- Eleonor! Ti assicuro! È
un’ottima idea invece! Sono convinta che funzionerà! Devo solo trovare
qualcuno
che voglia uscire con me… -
- Gwen… per favore, cerca di
ragionare! –
- no! Ormai ho deciso! Non ho
mai avuto idee migliori! Chiederò a qualche bel ragazzo di uscire con
me, e
dimenticherò Ben! ^^-
- guarda che non è mica così
facile trovare un ragazzo carino che voglia uscire con te solo per
farti
scordare Ben! –
- infatti non ho intenzione di
parlare di Ben all’uomo che uscirà con me U.U – delirava seriamente…
Secondo Eleonor
“mi è venuta una fantastica
idea! Altro che dimenticare Ben. Tu passerai una serata fantastica
insieme a
lui te lo dico io!”
- d’accordo Gwen… ma almeno
fatti aiutare! –
- Eleonor… mi preoccupi: fino ad
un secondo fa non eri d’accordo con me, e invece adesso vuoi
addirittura
aiutarmi! Sei davvero strana… - disse con aria sospettosa
- si lo so! Me lo dicono in
molti – dissi quasi con soddisfazione – allora, il mio piano è quello
di fare
un’uscita in 4. Così se avrai difficoltà io ti aiuterò! E inoltre ho un
ragazzo
che fa al caso tuo! È intelligente, allegro e altruista. Credo che
possa andare
per il momento. Io uscirò con un altro ragazzo che inviterà lui. Oggi
gli parlo
se per te va bene. –
- sisi! Va benissimo!! Grazie
Eleonor! Come farei senza di te! – esclamò buttandosi tra le mie
braccia. In
quel momento entrò la prof, e dovetti aspettare la fine dell’ora per
parlare
con “l’amico misterioso che uscirà con Gwen”.
Andai nella 3B e parlai con
Geoff.
- Geoff, devi farmi un
grossissimo favore! In nome della nostra vecchia amicizia! –
- che poi risale all’età della
pietra veramente… - disse ridendo.
- ma che spiritoso! - ribattei con
tono ironico – sul serio! Ascoltami. Penso che Ben non sia fidanzato
vero? –
- no… ma è innamorato –
- davvero?? E di chi?? –
- giura prima di non dirlo a
nessuno! –
- giuro! –
- bè veramente anche io avrei
fatto un giuramento – disse serio facendo un gesto con le dita per
indicare la
grana.
- mmm… ti regalo 5 dollari! –
- non mi viene ancora bene in
mente il nome di quella di cui è innamorato Ben… - disse facendo finta
di
guardare da un’altra parte.
- 7 dollari! –
- facciamo 10 e ti dico anche
che cosa voleva fare! –
- 7 E BASTA!! SPARA! O I 10
DOLLARI TE LI RITROVI IN GOLA!! –
- okok! Non c’è bisogno di
arrabbiarsi tanto… Ben è innamorato di Gwen… e… - non ebbe il tempo di
finire
la frase che io urlai – YUHUUUU!!! MA VIENI! NON POTEVA ANDARE MEGLIO
DI COSì!!
Perfetto! allora ascoltami: vorresti uscire con Gwen?? – domandai tutta
contenta della bella notizia.
- cosa?? Non puoi chiedermi una
cosa del genere! –
- è per finta! Mi è venuta
un’idea: Tu chiederai di uscire a Gwen, e io chiederò di uscire a Ben
così
faremo un’uscita a 4, ma nessuno dei due deve sapere di questo piano!
Altrimenti
salterà tutto in aria! –
- ah, ho capito! Anche tu allora
fai il tifo per loro due? –
-certamente U_U – dissi seria.
. e levami una curiosità: anche
Gwen è innamorata di suo cugino eh? – chiese tanto per chiedere, perché
aveva
capito tutto!
- si XD – risposi senza
pensarci.
- ok, accetto di partecipare al
tuo piano! Non vedo l’ora di cominciare! – vado subito a chiedere a
Gwen di
uscire con me! –
- eccellente – dissi facendo un
sorrisino malefico e toccandomi le punte delle dita stile Burns –ci
vedremo
sabato alle 5 e lì vedremo dove andare. Ma comunque penso che sarà una
di
quelle serate cinema e pizzeria –
- meglio! Le cose semplici sono
le migliori! – esclamò entusiasta. E così ci salutammo ed io raggiunsi
la
classe di Ben mentre Geoff raggiungeva la classe di Gwen.
Secondo Ben
Era finita l’ora, ma non
riuscivo ancora a trovare Geoff. “Mi aveva raccomandato di aspettarlo
qui!
Doveva solo un attimo parlare con quella sua amica e tornava… ma quanto
ci
mette??” in quel momento arriva l’amica di Geoff tutta sorridente e mi
chiede:
- ehi Ben! ho saputo da Geoff che hai bisogno di distrarti da qualcuno
che ti
ha folgorato –
- si, in effetti… - risposi un
po’ rosso.
- bene! Allora ti andrebbe di
uscire con me? –
-O_O… ehm… ok… va bene, se proprio
ci tieni – dissi un po’ confuso.
- magnifico! Ah sappi che
usciremo a 4 con Geoff e una sua compagna… non so chi sia, non me lo
hai voluto
dire. –
- strano! Sta mattina non mi ha
parlato di qualcuno che gli interessava. Eppure abbiamo parlato
d’amore! –
esclamai ancora più confuso di prima.
- non so che dirti! Forse non te
ne ha voluto parlare. –
- boh! – e così dicendo lei mi
sorrise e concluse dicendo – va bene! Ci vediamo sabato alle 5 davanti
scuola.
Improvviseremo al momento dove andare. Sarà una giornata lunga, penso
che
andremo prima al cinema e poi in pizzeria, ma non sono sicura, devo
mettermi
d’accordo con Geoff. Allora a sabato! – mi sorrise di nuovo e se ne
andò
saltellando. “ è davvero così contenta di uscire con me?? Meglio!!^^
così dimenticherò
subito Gwen! Non vedo l’ora che arrivi sabato!”
Secondo Gwen
“ ma quando torna Eleonor?
L’intervallo sta per finire! E quello chi è??” in quel momento entrò un
ragazzo
alto e magro, con i capelli biondi e lunghi e che mi guardava. Sapevo
di averlo
già visto ma non ricordavo dove. Mi venne vicino e mi sorrise dicendo:
-
piacere! Io sono Geoff, scommetto che sei Gwen –
- a quanto pare così mi hanno
detto quando sono nata… - lui rise e disse:
- mi ha mandato Eleonor. Lei è
andata a chiedere al suo cavaliere di accompagnarla per l’uscita a 4.
Senti ma
tu… ci verresti con me?–
- all’uscita a 4? –
- no guarda al bar – scherzò –
certo che all’uscita a 4! Che domande fai? –
- scusa… comunque si certo, se
per te va bene allora si. –
- bene allora Eleonor mi ha
detto che usciremo sabato alle 5 davanti scuola. Spero che per te vada
bene. –
- ehm… si certo. Va bene, ma
dimmi una cosa: chi è il fortunato di Eleonor? –chiesi al quanto
curiosa. “non
mi ha mai parlato di un ragazzo che le piaceva, è strano.”
- ah, te lo direi se lo sapessi,
ma non mi ha voluto dire niente… mi dispiace – continuava a parlare
sempre con
un sorriso furbetto davvero carino – dice che è una sorpresa. Non ho
idea di
chi sia! –
- se non vuole dirlo neanche a
me significa che si vergogna di dirlo… chissà chi è! – e continuando ad
essere
incuriosita salutai Geoff che mi salutò facendomi un mega sorriso e un
occhiolino mentre si incamminava verso la porta della classe. In quel
momento
entrò Eleonor e pensai: “ wow… chissà chi ha scelto Eleonor. Non vedo
l’ora che
venga sabato! Sono curiosa di conoscere questo Geoff. Lei dice che è un
tipo
simpatico intelligente allegro e altruista… speriamo bene!”
Sabato ore 16:25 casa di Gwen
Secondo Gwen
- ELEONOOOOOR!!! COSA MI
METTO??? – strillai alla mia amica che sedeva vicino a me sul letto.
- non strillare ti prego!! –
- MA TI RENDI CONTO CHE TU SEI
ADDIRITTURA VENUTA A PRENDERMI ED IO NON SONO PRONTA PER NIENTE??? –
- ci tieni molto ad uscire con
Geoff vero? – disse quasi in tono scherzoso.
- perché non dovrei tenerci? È
il mio primo appuntamento! Non posso fallire proprio oggi…-
- eheh… immagino… senti, ora
vedo un po’ che vestiti hai e poi ti aiuto a scegliere. Poi casomai ti
trucco e
ti pettino, ma ti prego, non strillare… fai davvero paura O_O – risolsi
un po’
seccata.
- ok… scusa… -
Eleonor cacciò dall’armadio un
paio di vestiti che le piacevano e che secondo lei potevano andar bene
per sta
sera ed io commentai ad ogni vestito: - no questo è vecchissimo e
maltrattato!
Non posso indossarlo… e per giunta si sono anche levati i brillantini
che lo
cospargevano! Quest’altro invece è troppo nero! Non sto mica andando ad
un
funerale! Nono… e questo? Oh mio dio… non ricordavo di avere un vestito
così
scollato ed aderente! Non va bene per niente! – poi alla fine mi diede
un
completo maglia gonna stupendo: la maglia era scollata sulle spalle e
bianca e
lunga di maniche, la gonna non era troppo corta (io non compro roba del
genere)
ma era stupenda sotto quella maglia perché anche quella era bianca ed
era tutta
pieghettata. Inoltre prese una cintura bianca con una farfalla sopra
piena di
brillantini. Vedendo che tendeva tutto al bianco, presi anche dei
sandali con
un po’ di tacco e pieni di lacci bianchi e mi infilai il tutto. Mi
guardai allo
specchio e non potei credere che quella persona ero io! Ero fantastica…
si ma
in faccia no!
- è stupendo il vestito ma
adesso che pettinatura mi faccio??????? E che trucco mi
metto??????????-
cominciai ad urlare in crisi di nervi!
- calmati! Adesso ci penso io! Dammi
i tuoi trucchi. – le diedi senza tante storie i miei trucchi e lei mi
truccò in
modo stupendo: avevo una leggera matita bianca con un po’ d’ombretto
sfumato
bianco (ma pochissimo, che quasi non si vedeva!) e il mascara nero che
mi aveva
allungato molto le ciglia e un lucidalabbra leggermente brillantinato e
col
correttore e la cipria mi aveva coperto tutte le imperfezioni come i
brufoli. Poi
mi fece una pettinatura semplice ma carina: con un codino bianco e
vellutato mi
aveva creato una coda di cavallo alta ed inoltre mi aveva anche scelto
gli
orecchini: a forma di stelline piccole e d’argento ed infine mi fece
indossare una
collana lunga che mi arrivava al seno con un ciondolo a forma di fiore
rosso
come i miei capelli. “adesso si che si ragiona! Perfetto! sono
prontissima!” –
bene! è ora di andare! – dissi eccitata alla mia amica ed insieme
uscimmo che
erano le 17:15. “OH NO!! SIAMO IN RITARDISSIMO!!! E DOBBIAMO ANCORA
PRENDERE L’AUTOBUS!!”
Sabato ore 17:30 davanti alla
scuola liceale di Gwen e Ben.
Secondo Ben
“ma quanto ci mettono ad
arrivare?? Sono in ritardo di mezz’ora! Io e Geoff stiamo qui da non so
più
quanto tempo! Si, lo so che anticiparsi è stato un po’ troppo… però
loro non
possono ritardare così tanto!” – ehi Ben! – Geoff mi aveva appena
distratto dai
miei pensieri. Così mi girai verso di lui e ascoltai cosa aveva da
dirmi:- tu
come immagini la ragazza con cui uscirò? –
- non so… sinceramente non mi
interessa più di tanto… piuttosto non vedo l’ora di conoscere meglio
quella
Eleonor! Sembra simpatica e carina. Spero che mi faccia dimenticare
Gwen. –
- eh… vedrai vedrai…- disse lui
con fare furbetto. Io confuso lo gurdai inarcando un sopracciglio ed in
quel
momento arrivò un autobus e lui esclamò: - ecco! Dovrebbero aver preso
quest’autobus.
Sono arrivate!!! Non vedo l’ora di vedere la tua faccia quando… -
- quando cosa?? O_O – ero un po’
sconvolto, non capivo cosa stava succedendo. Sapevo solo che quando mi
girai
sentendo la voce di Eleonor chiamarmi, vidi una cosa che non avrei mai
voluto
vedere quella sera…
Il seguito nelle
prossime
puntate!! Bè spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Sono davvero
fiera di
me, mi piace questa storia come si sta svolgendo. E pensare che
all’inizio non
sapevo assolutamente cosa scrivere! XD fantastico! E come al solito
ringrazio
CinciaCandid per avermi lasciato così tante recensioni anche in altre
storie
che ho scritto! Grz tesorinaaa!! Tvb! ^^ ah! E a Rein94 voglio solo
dire che
sto cercando di diminuire le faccine che senza rendermene conto avevo
abbondato
a metterle! Solo ora me ne rendo conto, thanks! Bè aspetto con ansia le
vostre
recensioni! Al prossimo capitoloooooooo!!
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Capitolo 8 *** Sapevo che non mi sarei dovuta fidare ***
Capitolo 8
Secondo Ben
Gwen era scesa dall’autobus
insieme a Eleonor. “perché ogni volta che non voglio vederla, lei si
presenta
puntualmente dove mi trovo io???? Sarà qui per accompagnare Eleonor…
però
perché è vestita così… così… carina ed elegante…” “e anche sexy eh?”
cominciò a
parlarmi la mia coscienza come al solito “ ma compari sempre quando
penso a
Gwen??” “certo! Altrimenti che coscienza sarei??” “ ovviamente…(tono
ironico)
ma non esageriamo… non è poi così… così…” “sexy?? Provocante?” “non è
provocante! Non ha manco una minigonna troppo corta! Se l’avesse,
sarebbe
provocante… ma non lo è!” “ sisi… blablabla” “come sarebbe blablabla??”
“significa che ti sto sfottendo perché sei innamorato cotto!” “ ma come
osi
decretare cose non vere?” pensai fingendo… “ ehm… genio, guarda che la
coscienza si trova nel cervello! In pratica mi stai pensando, e stai
anche
pensando tutto quello che ti stiamo dicendo e… genio, non ti sei
nemmeno
accorto che Eleonor ti sta salutando…” poi tornai alla normalità e mi
voltai
verso Eleonor che cercava di attirare la mia attenzione. Gwen
ovviamente non mi
guardava in faccia.
Secondo Gwen
“Lo sapevo che dovevo informarmi
di chi era il ragazzo con cui usciva Eleonor… accidenti! Ma perché ha
scelto
proprio Ben??!! maledizione! Se l’avessi saputo non mi sarei sprecata
per
prepararmi! Adesso mi sento a disagio! E poi che ha da guardare?? Con
quella
faccia da beota… io comunque devo uscire con Geoff? E allora uscirò con
Geoff.
Non penserò minimamente a Ben!”
- Eleonor! Ciao – salutò Ben un
po’ con la testa tra le nuvole.
- finalmente mi ha risposto! È da
quando sono scesa dall’autobus che cerco di salutarti! – esclamò
Eleonor quasi
offesa.
- ciao, Geoff. – salutai
imbarazzata.
- Bon jour, Gwen. Vedo che ti sei
vestita elegante. Carina! – disse Geoff quasi come se mi stesse
corteggiando.
Poi Eleonor gli diede un gomito nello stomaco e gli farfugliò qualcosa
nell’orecchio
che non capii e poi tornarono normale.
Secondo Eleonor
Vedendo che faceva il cascamorto
con la cugina di Ben pensai subito che stava perdendo il punto
dell’appuntamento e così gli sibilai nell’orecchio: - non ci provare!
Lei è
privata! Non perdere il punto della situazione! – poi lui sorrise e mi
sibilò:-
gelosa? – guardandomi come se mi volesse mangiare… “O_O ehm… ok… mi
sono persa
qualcosa?!” io lo guardai quasi disgustata e poi tornai da Ben che
intanto
aveva una faccia da pesce lesso. E mi sembrava anche ovvio che fosse
così!
Avevo trasformato Gwen da fata ad angelo! Modestamente…
Secondo Gwen
“ora ricordo dove avevo già visto
Geoff: era il migliore amico di Ben, e io l’avevo visto ad una sua
festa di
compleanno. Tsk! Se me lo fossi ricordato prima l’avrei potuto capire
l’inganno
che mi stavano tramando!” e que4sto continuai a pensare per tutto il
tragitto
da scuola al cinema. Io ero vicino a Geoff che cercava di corteggiarmi
ed
Eleonor stava vicino a Ben dietro di noi che parlavano quasi urlando
della
scuola. Inoltre Ben sembrava parecchio infastidito, non so da cosa
però… “bè,
ci credo che è infastidito! Eleonor non fa altro che parlare della
serata che
avrebbero passato insieme quella sera. Quando comincia un discorso lei
non la
finisce più! Ihihih povero cugino!”
- sembri davvero simpatico Geoff…
ma sul serio, non ho sentito una parola di quello che hai detto… -
esclamai con
un po’ di vergogna.
- ahah… non ti preoccupare, non
era importante. E comunque non basterebbero le parole per dire quanto
sei
bella! – quest’ultima frase mancava poco che la urlasse.
- grazie… - risposi sempre più
imbarazzata.
Secondo Ben
“Lo sapevo che non dovevo fidarmi
di quell’idiota! Come ha osato? Appena rimaniamo da soli lo butto
nell’immondizia! Vabbè… sorvoliamo, ormai sono qui, non posso
filarmela…
Eleonor mi tiene per il braccio talmente forte che quasi mi stritola!
Uffa…”
“ehy! Almeno falle un complimento! Se proprio devi dimenticare Gwen
almeno
provaci!” “non glielo faccio solo perché sono sicuro che lei è una sua
complice!” “ ma non essere così difficile! Falle un complimento sugli
occhi!”.
- tu hai due occhi. - le
bisbigliai un po’ scocciato. “wow… originale.. -.-“ mi rimproverò la
coscienza.
“ma che vuoi? Questo è l’unico complimento che riesco a fare dato che
sono
arrabbiato marcio!” “e sprecati un po’ di più! Dille che ha bei
capelli, bei
occhi… quello che vuoi ma datti da fare!” – grazie… ma cosa c’entra col
discorso che stavo dicendo? – sorrise confusa…
- era per farti un complimento… -
mi arrampicai sugli specchi.
- ehm… questo non era un
complimento… era un’affermazione… e che per giunta già conoscevo… -
cominciò ad
arrabbiarsi.
- bè allora miss
questo-non-è-un-compimento senti questo: il tuo dolce profumo mi
ricorda
l’odore del mare d’estate e i tuoi occhi mi ricordano sempre quel mare
durante
un tramonto e i tuoi capelli mi ricordano il rosso del sole che
tramonta mentre
le nuvole lo accarezzano dolcemente! Ora, se questo per te non è un
complimento
sono affaracci tuoi!!! – urlai esasperato mentre mi allontanavo da lei
che si
era fermata con gli occhi da fuori e con la bocca spalancata.
- wow…. Non ti facevo così
romantico… peccato che i miei capelli non fossero rossi come una certa
persona
che conosco… - detta quella frase mi voltai di scatto guardandola in
cagnesco
eurlando:- SENTI UN Po’! VUOI CHE TI LANCI SOTTO UN CAMION O PREFERISCI
FINIRE
IN UN PORCILE PIENO DI MAIALI? EH? –
- maleducato! Stavo solo
scherzando… ah! Siamo arrivati al cinema! Che film volete vedere? –
- Prince of Persia - le sabbie del
tempo! – disse felice Geoff.
- nooo, già l’ho visto! Vediamo
“Teen Titans – il film”! quello si che è bello! – affermai io.
- nooo!!! Visto che paghiamo noi,
almeno vorremo scegliere il film: “ Ricatto d’amore” – decretarono in
coro le
due ragazze, e così fummo costretti a vedere “ricatto d’amore”…
Sala del cinema ore 18:45
“il film è abbastanza divertente…
però è sdolcinato… queste cose non avvengono davvero nella realtà! E
per giunta
mi hanno anche appioppato il posto vicino a tutte e due le ragazze!
Nooo! Che
qualche alieno mi salvi! ç__ç mi servirebbe proprio adesso l’omnitrix… Uuuuh! Eleonor ha
preso i popcorn! Almeno
qualcosa da mangiare…” pensato questo mi apprestai a prendere i popcorn
quando
lei li passa a mia cugina… “e ci mancava solo questo…” così, mi
avvicino a Gwen
per prendere i popcorn quando anche lei fa per prenderli e ci sfioriamo
le
mani. Subito le ritraggo e così fa anche lei. “e che cacchio! Poteva
prenderli
un secondo dopo di me?! Uff…”
Secondo Gwen
“e che cacchio!! Poteva prendere i
popcorn un secondo dopo di me no? Uff… adesso si che sono a disagio… e
poi
perché io sono capitata vicino a lui?? Maledetta Eleonor… giuro che la
disimpegno dal ruolo di migliore amica! La mia migliore amica sarà
Lilla ù_ù”
- Gwen… - Ben mi sibilò
nell’orecchio ed io sobbalzo dalla paura.
- Ben! mi hai fatto paura! Idiota!
– dissi un po’ più ad alta voce.
- shhh! Non urlare, voglio solo
prendere i popcorn… - mi sussurrò per poi prendere tutto il pacco dei
popcorn.
- vado un attimo in bagno – Disse
Eleonor a Ben mentre Geoff mi diceva la stessa cosa. “strano… molto
strano…”
Secondo Eleonor
mi stavo avviando al bagno con
Geoff dietro di me che sorrideva. “che cacchio tieni da sorridere?!”
entrammo
in bagno e lui mi tirò dentro dicendo: - questi due non riescono
nemmeno a
gurdarsi in faccia… dobbiamo farli ingelosire! –
- l’ho pensato anche io… ma come
facciamo? Io già sto provando a corteggiarlo! –
- anche io se è per questo! Ma
quella con mi pensa proprio! Eppure è imbarazzatissima! Come diamine
facciamo?
–
- bè possiamo andare ancora più a
fondo… -
- cioè vorresti baciare il cugino
della tua migliore amica? Geniale e anche perfido… mi piace! Farò lo
stesso con
Gwen. –
- già peccato che io non abbia mai
baciato nessuno! Vabbè, improvviserò qualcosa… -
- non hai mai baciato nessuno?
Davvero? – mi disse con quel suo sguardo furbetto e un accenno al
sorriso.
- ehm… si…perché? Tu mi hai mai
vista con qualche ragazzo a slinguazzarmi?? –
- nono! Non intendevo quello… è
solo che non voglio lasciare a Ben il privilegio di darti il primo
bacio… se te
lo avesse già dato qualcuno non avrebbe fatto niente ma… visto che non
lo hai
ancora avuto… - detto questo io arrossii di botto, lui sorrise e
approfittò
della mia goffagine per baciarmi. “COSA COSA COSA??? CHE STA FACENDO??
CHI GLI
HA DATO IL PERMESSO??
STACCATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!! PRIMA
CHE IO IMPAZZISCA DEL TUTTO!!!!!” e dopo di che mi lasciò per poi
dirmi: - lo
so che non te lo aspettavi, ma sono innamorato di te da molto tempo… bè
ora
torniamo a quei due… ora puoi baciare chi ti pare e piace. Ciao! –
sorrise e
andò di nuovo a sedersi lasciandomi da sola e sconvolta nel bagno.
Senza
pensarci due volte mi scossi e tornai al mio posto ancora più in
imbarazzo di
prima.
Secondo Ben
“non sono ancora tornati, ma che
fine hanno fatto?? Si sono scaricati nel WC? Bah!” mentre pensavo
questo Gwen
si girò verso di me e mi disse:- Ben, non mi sento bene, ho bisogno di
aria.
Usciamo un attimo per favore? – quasi mi supplicò.
- va…va bene… come vuoi. – così
uscimmo e lei prese una bella boccata d’aria per poi rivolgersi a me:-
ti…ti
piace il film? –
- abbastanza, ma lo trovo un po’
irreale… quando una persona è ricca si vede anche se si trova in un
altro
paese. Non è possibile che agli occhi della tizia lui sembrasse povero…
-
- in effetti è un po’ strano. Ma
infondo a questo servono i film: a dare sfogo all’immaginazione di una
persona.
Come anche i libri e le canzoni. –
- wow… come sei profonda… -
“ e come sei sexy eh?” disse la
mia coscienza, “ma a te chi ti ha interpellato?? Non son affari tuoi!!
E poi…
si, è vero… è sexy… ok lo ammetto… adesso mi lasci in pace???” “Sei tu
il
capo!” “ e meno male che lo sai!” divenni tutto rosso e il cuore mi
batteva a
mille. Non riuscivo a controllarmi, ero troppo nervoso e non riuscivo a
guardare in faccia Gwen.
- Gwen, io dovrei dirti una cosa…
- lei mi guardò per prestare più attenzione alle mie parole e mi mise
ancora
più ansia. “ diglielo! Così ti toglierai il dubbio! Altrimenti non
riuscirai più
a gurdare in faccia né lei né i suoi genitori! E questo è un guaio
perché
quest’estate la passerò con loro…”
- è una cosa… abbastanza
importante… n-non v-volevo dirtela proprio… in queste circostanze, ma
non
riesco più a trattenermelo dentro… ecco io… io ti am… - non riesco a
finire la
frase che arrivano Eleonor e Geoff che intanto erano tornati ai loro
posti e
non ci avevano trovati.
- ecco dov’eravate! Non vi abbiamo
trovato a posto e allora vi abbiamo cercato. –
- potevate chiamare al cellulare…
- affermò Gwen un po’ infastidita – bè, Ben mi stava per dire qualcosa…
dimmi
allora – disse curiosa.
- ehm… ecco… io ti ammiro tanto,
sei così intelligente, così profonda… io quelle cose che hai detto
prima non le
avrei mai pensate… - “certo! Se avessi un cervello bacato forse si!!”
- oh si che le avresti pensate
prima o poi…. Infondo quella lettera-scherzo l’hai inventata tu… o
sbaglio?-
sorrise e ritornò dentro.
Fuori dal cinema ore 19:45
- bene! Adesso vi và di andare in
pizzeria? – propose Eleonor soddisfatta del film.
- si! – rispondemmo in coro.
- avevo pensato ad una pizzeria
italiana che si chiama “l’amore è tutto”… che ne dite? – a quelle
parole mi
andò di traversi la saliva e pensai che la serata sarebbe stata ancora
moooolto
lunga…
SAAAALVEEEEE!
Bentornati nella mia
ff spero vi sia piaciuto questo capitolo! A me tantissimo!^^ non vedo
l’ora di
scrivere il seguito! Lasciate recensioni mi raccomando!! Ah, e se avete
domande
da pormi domandate pure, vi risponderò nel prossimo capitolo! ^^
sciaooooo!!
Lovely Laura!
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Capitolo 9 *** Sapevo che non sarei mai dovuto venire. ***
Capitolo 9
Secondo Gwen
“anche nel nome della pizzeria
c’è la parola ‘amore’! possibile mai che questi si siano organizzati
alla
perfezione?! Wow… Eleonor deve volermi proprio
bene… si, ma questo non cambia quello che ha fatto!! E adesso che si
aspetta??
Che io mi dichiari a Ben?? ma stiamo scherzando?? Neanche morta!!” “oh…
si che
lo vuoi…” “ O__O tu chi saresti innanzitutto?” “sono la tua coscienza!
U_U”
“sapevo di averne una ma… non avrei mai pensato di poterci parlare” “lo
so… sono
nella tua testa! È anche un po’ assurdo che tu stessi parlando con me,
non
trovi?” “bè si… infatti! Quindi sparisci invece di dire baggianate!” “
io non
dico baggianate! Sono nella tua testa. So tutti i tuoi pensieri e so
che vuoi
dichiararti a Ben anche se è tuo cugino!” “ma sta zitta! Bene! Visto
che sei
nella mia testa ti posso distruggere quando voglio!” e detto questo mi
scrollai
per poi tornare alla realtà e vedere che Geoff aveva appoggiato una
mano sopra
la mia spalla e mi stava praticamente trascinando verso la pizzeria.
Dietro di
noi c’erano come al solito Ben ed Eleonor che parlavano ad alta voce.
- davvero ti piacciono i fumetti
e i videogames? – chiese Ben quasi incredulo.
- certamente!! Quali sono i tuoi videogames
preferiti? – domandò Eleonor in evidente imbarazzo dato che si vedeva
da un
miglio che stava mentendo…
- ehm… vari… mi piacciono
soprattutto quelli violenti e fantascientifici e a te?– rispose Ben che
probabilmente si era accorto della bugia di Eleonor.
- ah…ehm…si… ecco… roba tipo – balbettava
la mia amica che cercava di improvvisare qualcosa “ma che imbarazzo!” –
si,
tipo “Giulia passione”…? – e sentii che sorrideva per cercare di
nascondere
l’imbarazzo. “potevi inventarne di migliori…”.
- GWEN! Mi stai ascoltando?! – mi
sgridò Geoff accortosi che ero distratta a pensare alla coppietta
dietro di
noi.
- ceeerto Geoff… a chi dovrei
dare ascolto?!- sorrisi per cercare di nascondere l’imbarazzo “ora
capisco come
si sente Eleonor”.
- Geoff… ma sei sicuro che io ti
interesso? –
- in che senso? – e sorrise quasi
divertito.
- nel senso… cioè… insomma,
quando una persona esce con un’altra di solito è perché le interessa.
Ma io non
sono convinta di interessarti… cioè… non voglio che tu capisca male
però… sei
molto carino, educato e simpatico, ma sembra davvero che tu stia
recitando…
ecco l’ho detto. Sembra davvero che tu stia recitando, si! – dissi
anche con un
po’ di soddisfazione. Infondo se lo meritava! Era complice della mia
migliore
amica ed io sapevo tutta la storia ormai, e poi davvero sembrava che
stesse
recitando una parte! Comunque sarebbe stato più facile finirla qui. Non
volevo
continuare a soffrire. “Basta! Non ce la faccio più! Ti prego uccidimi
qui dove
mi ergo! E per favore fallo velocemente… così non soffrirò molto!”
“adesso però
sei tu che dici baggianate!” “stavo solo recitando! E poi non ti avevo
eliminato dalla mia mente?!” “appunto… avevi: imperfetto! U_U” “
mmmm….”
Mugugnai nella mia testa contro la mia coscienza e poi vidi Geoff che
mi
guardava un po’ sbalordito e che poi cominciò a dire:- io… -
Secondo Geoff
“Ok… ha capito tutto! Oh no! Io
non rinuncio a questo piano! Ben me ne dovrà essere grato per tutta la
vita! E
poi… non vedevo l’ora di far ingelosire Eleonor! Ok, stop! Proverò un
extremis!”
Sorrisi e poi le dissi con
gentilezza:- dimmi una cosa Gwen: un persona che recita farebbe mai
questo ad
una persona che non le interessa? – detto questo la baciai dolcemente
sulle
labbra pensando che quelle di Eleonor erano sicuramente imbattibili!
“si, lo
so. Sono un tenerone! Ma infondo… abito a casa Modena! =D che
battutaccia…
potevo anche risparmiarmela! Vabbè pazienza”
Secondo Ben
“COSA COSA COSA?????’ COSA STA
FACENDO QUELL’IMBECILLE?????!!!!!! MA IO LO STRANGOLO! LO FACCIO A
PEZZETTINI!
LO INGOIO VIVO!! SE AVESSI QUI L’OMNITRIX GLI FAREI CONOSCERE 2X2!! E
NON CREDO
CHE SARà TANTO CONTENTO DI CONOSCERLO!!” ero rosso… no ma che dico! Ero
VIOLA
dalla rabbia. Quando vidi quello che stava facendo a Gwen non ci vidi
più e
diedi una spinta a quel EX-amico che stava baciando mia cugina. Lui si
staccò e
mi guardò sconvolto.
- BEN! CHE STAI FACENDO?!! – mi
urlò Gwen tutta rossa sulle guance.
- AH…ehm… niente… s-sono
inciampato su un s-sasso e p-per sbaglio s-sono caduto su G-Geoff.
Ohohohohooh
– cercai di sdrammatizzare e di nascondere sia la rabbia che
l’imbarazzo.
- BEN! L’HAI SPINTO APPOSTA! TI
HO VISTO! E SAPPI CHE NON SONO AFFARI TUOI IL SAPERE CON CHI ESCO O
C-CON CHI
MI B-BACIO… OK?!!!??!!! CHIARO?!! ANCHE TU SEI USCITO CON UNA RAGAZZA!
BENE!
ALLORA CONTINUACI AD USCIRE E LASCIAMI IN PACE! – vidi benissimo una
leggerissima lacrima scendere su quel viso così arrabbiato e carico
d’odio. “oh
no… cosa ho fatto…? Lo sapevo che non sarei dovuto venire… ho combinato
un
casino! Adesso mi odia ancora di più di prima! Accidenti! Sono davvero
una
testa di rapa… (non credevo di dover mai dare ragione a Gwen XD). Bè…
non resta
che andarsene.”
- bene! Allora se è così che
stanno le cose io non ho più niente da fare qui. Ciao Geoff, ciao
Eleonor,
Gwen… - l’ultima parola la sussurrai tra i denti. E detto questo me ne
andai
con le mani in tasca verso casa.
Secondo Gwen
“wow… Ben è… è…” “è geloso -.-“
“cosa?” “non ti facevo così stupida! Credevo l’avessi capito che lui è
geloso!”
“ma geloso di che?? Io sono sua cugina!!” “…” “bè? Che fai? Non parli?”
“tanto
con te è inutile parlare!” “solo perché tu dici cose assurde e prive di
senso!”
“ha parlato miss so-tutto-io!” e arrabbiata tornai alla realtà stanca
di
ascoltare la mia coscienza. – scusatemi ragazzi, ma anche io non ho più
voglia di
continuare questa sceneggiata. E TU! Sappi che sei un pessimo
attore(rivolta a
Geoff)… ciao Eleonor(rivolgendosi ad Eleonor) – e così girai i tacchi e
mi
avviai verso la fermata dell’autobus.
Sabato ore 20:30 fermata
dell’autobus.
“non è ancora arrivato… forse a
quest’ora non passa più questo bus… uhm… aspetterò altri 10 minuti, e
se non
passa chiamo i miei.”
Sabato ore 21:10 fermata
dell’autobus.
- mamma!! Sono alla fermata
dell’autobus… mi senti?? Ehi!! Mamma!!! Ma prende sto coso? – finisco
la frase
guardando il cellulare per vedere se prendeva – mammaaaaaaa!! Ma si che
prende
il cellulare! Sarai tu che non prendi! – dissi a mia madre che intanto
bestemmiava dall’altra parte della cornetta. – mamma! Invece di
maledire il
telefono mi verresti a prendere?? Il bus non passa ed io sto qua a
morire di
freddo! Ti prego! Come?.... non puoi venirmi a prendere?? Perché???? Ma
come!!
Proprio oggi quello doveva fare la festa galante?? Uffa… COSA?? NO! NON
SE NE
PARLA! IO A CASA DI BEN NON CI VADO A DORMIRE!! Cosa?.... è un ordine?
Mmmm…. –
grugnii – va bene… ma prima o poi me la paghi!! E…si… ciao… BRAVA,
VATTENE! – e
così le posai il telefono in faccia arrabbiatissima. “la serata non
potrebbe
andare peggio di così!” pensai mentre mi incamminavo verso casa di Ben.
Per
fortuna la strada non era del tutto deserta e non ebbi brutti incontri.
Ma dopo
un cinque minuti cominciò a piovere ed io, senza ombrello, dovetti
ripararmi
sotto un balcone in attesa che finisca.
Sabato ore 21:50 sotto il
balcone.
“mmm…. Ma qui invece di spiovere
sembra quasi che stia peggiorando! Basta… faccio una corsa e arrivo!” e
così
con molto coraggio corsi fino a casa di Ben tutta bagnata.
Sabato ore 22:10 a casa di Ben.
Secondo Ben
Ero rientrato da un paio d’ore e
avevo cenato. Stavo salendo le scale per andare in camera mia quando…
DLIN
DLON... “mmmm…. Ma chi è a quest’ora??!!!!” mugugnai mentre riscendevo
le scale
per andare ad aprire. Aperta la porta mi trovai davanti una cugina
tutta
bagnata che tremava dal freddo e che balbettava:- B-Ben…t-ti prego…
f-fammi
entrare…. L-l’autobus n-non è pa-passato… i m-miei no-non p-possono
ve-venirmi
a pre-prendere p-per-perché… -
- okok! Non ti preoccupare entra…
ti prendo un accappatoio così ti fai una doccia. – le dissi portandola
dentro e
chiudendo la porta.
- g-gra-grazie… - sorrise.
Le andai a prendere
l’accappatoio, lei lo indossò e poi mi ringraziò ulteriormente. Lei
andò in
bagno, si chiuse dentro, e cominciò a farsi la doccia. “cosa ho fatto…
l’ho
fatta entrare pur sapendo che… saremo rimasti da soli per tutta la serata…e
anche…
per tutta le notte… MA COSA VADO A PENSARE!! È MIA CUGINA!! Sta sera
non deve
succedere niente!! Devo rimanere calmo! L’ho fatta entrare perché era
in
difficoltà… non potevo abbandonarla al suo destino! Vabbè… speriamo che
vada
tutto bene…” ero nervosissimo a quell’idea. Sapevo che saremo rimasti
soli
perché i miei genitori erano partiti giusto il giorno prima per un
viaggio di
piacere che ormai stavano organizzando da tempo. “che diamine però…
questa è
iella! Qualcuno mi sta portando il malocchio o qualcosa del genere!”.
Da dietro la porta del bagno
sentivo l’acqua scorrere. Mi allontanai per non pensare a cosa c’era
dietro
quella porta. Andai in camera mia e mi misi il pigiama. Infine andai in
cucina
e presi una scatola enorme di gelato artigianale, presi un cucchiaio,
mi
spaparanzai sul divano con le gambe incrociate e cominciai a mangiare.
“ora si
che sono depresso…”.
Secondo Gwen
Avevo appena finito la doccia, mi
ero riscaldata e in quel momento non tremavo più. Indossai
l’accappatoio ed
uscii cercando la zia o anche lo zio. Ma niente. Non li trovavo. Poi
trovai Ben
sul divano che mangiava il gelato e così gli chiesi:- dove sono gli
zii? –
- ehm… ecco… sono partiti per un
viaggio in Italia. Si, so che dovevo dirtelo prima, ma credevo che
mamma te lo
avesse detto, o che almeno lo avesse detto ai tuoi. –
- no… non me lo ha detto nessuno…
- spiegai un po’ delusa. “siamo da soli a casa???!!! PERCHè DIAMINE NON
ME L’HA
DETTO PRIMA??! OH ACCIDENTI! Ora si che sono agitata!”
- ehm… non per darti fastidio ma…
sai comè… mi piacerebbe avere dei vestiti… -
- OPS…. Scusami, non ci avevo
proprio pensato! – si catapultò giù dal divano e andò in camera di sua
madre
per cercare dei vestiti adatti ed io lo seguii:- ehm… non so cosa
prenderti.
Fai una cosa: guarda i vestiti di mamma e poi prendi quello che ti
serve, ok? –
sorrise imbarazzato.
Esplorai l’armadio, presi un
pigiama qualunque e l’indossai (la biancheria era l’unica cosa a non
essersi
bagnata…per fortuna). Mi asciugai i capelli e poi scesi di nuovo in
cucina da
Ben che si era spostato fuori al balcone su una panca con dei cuscini
sopra e
guardava il cielo pensieroso.
- che fai qua fuori? Non piove? –
chiesi curiosa.
- c’è il balcone sopra. Non
arriva nemmeno una goccia. Vieni. – disse freddamente. – e così… i tuoi
non
sono potuti venire a prenderti… come mai?- chiese ancora più
freddamente.
- sono stati entrambi invitati ad
una festa aristocratica proprio questa sera lontano da qui. Non
potevano
allontanarsi proprio in quel momento, e così mi hanno ordinato di
venire a
dormire qui per non preoccuparsi ulteriormente. Domani mattina mi
vengono a
prendere. – spiegai io sedendomi sulla panca anche io con le gambe
incrociate.
- il pigiama ti sta largo? –
- un po’… -
- lo immaginavo –
- come mai oggi sei così freddo?
–
- non sono freddo, sono triste –
- ora si spiega il gelato… -
- già… - e così riuscii a
strappargli un sorrisino che durò poco. – vuoi un po’? – mi propose
porgendomi
il gelato senza guardarmi in faccia.
- si grazie… a quanto pare ne ho
bisogno anche io… - scesi dalla panca e andai in cucina a prendere un
cucchiaio, poi tornai e mi risedetti prendendo un bel cucchiaione di
gelato.
- ehi ehi! Non te lo finire
tutto! Altrimenti ingrassi! –
- e a te che importa della mia linea?
– chiesi freddamente.
- niente… ma il gelato è mio! –
esclamò quasi offeso.
- guarda che sei stato tu ad
offrirmelo! – ribattei.
- si, ma non per questo puoi
finirtelo! –
- smettila…- bisbigliai seria
quasi per calmare entrambi. “non voglio ri-litigare per una
stupidaggine…”
Secondo Ben
“i capelli le si stanno
arricciando… non se li è asciugati bene… e perché io continuo a pensare
a
lei??” “ ma sarà perché è l’unica anima viva in casa dopo di te??”
esclamò la
mia coscienza con tono ironico. “tu è meglio se giri a larga sta
sera!!”
“sese…” “…” “siete soli soletti…” “……” “niente genitori…” “………..” “una
camera
da letto proprio nella stanza a fianco…” “E NO ADESSO BASTA!!! NON
ESSERE COSì
PERVERTITA!! Stupida coscienza…” divenni nervosissimo a quel pensiero,
più o
meno come prima. Arrossii di botto, il cuore a mille e… anche gli
ormoni…
“basta… io vado a dormire! Poso questo gelato, mostro a Gwen dove
dormirà sta
notte e poi vado a dormire… nel MIO letto e lei nel SUO letto!”.
- ok Gwen… è giunta l’ora di
andare a dormire… tu dormirai nel letto dei miei, io nel mio. Ok? –
dissi imbarazzato
ma con sicurezza.
- ok… buona notte. – rispose fredda
ma rossa anche lei.
- notte… - e mi avviai nella mia
stanza mentre lei andava nella stanza da letto dei miei.
Secondo Laura
Quella sera nessuno dei due
riusciva a dormire. Entrambi si pensavano, entrambi non facevano altro
che
pensare che si trovavano da soli in casa ed entrambi ebbero la
brillante idea
di alzarsi dal letto e restare tutta la notte a pensare nel salotto.
Angolo autore:
cosa accadrà?? Tadadaaaaan!!!!
Indovinateeeeeee!!
Bè comunque vi assicuro che non faranno quella cosa lì XD perché
altrimenti
questa ff non sarebbe verde! Bè comunque spero che vi sia piaciuto
questo
capitolo. A me si ^^. Nel prossimo capitolo vi anticipo che si svelerà
un amore
ma non vi dico quale e che i 2 cugini chiariranno solo alcune cose di
quella
sera, ma comunque la storia è ancora lunga!! Deve ancora venire
l’estate, l’inizio
della scuola, natale ed infine san Valentino!! Poi non so se andrò
avanti…
decidete voi XD comunque vi ripeto che se avete domande o vi siete
accorti che
ho tralasciato qualcosa ditemelo così lo aggiungo al prossimo capitolo,
e come
al solito ringrazio:
CinziaCandid mia grande fan XD
(skerzo…)
Rein94 che è sempre molto
gentile! ^^
e….
basta… non so chi altro legge
dato che mi esce solo che entrano 112 persone ma che nessuno commenta
XD bene! Alla
prossima allora!
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Capitolo 10 *** È stato solo un incidente... ***
Capitolo 10
Secondo Ben
“niente, non riesco a dormire…
tanto vale farsi un giro… chissà, trovo qualcosa da fare.” Pensai
tristemente
mi avviavo verso il salotto per la terza volta quella sera. “non posso
andare
avanti così… ma non è che è stata la mia coscienza a convincermi di una
cosa
del genere? Può capitare… magari la mia testa si è convinta di quello
che ha
detto la mia coscienza e ormai è come se lo fosse… MA CHE CACCHIO STO
DICENDO??
Mi sa tanto di una cosa impossibile! Bè, almeno ci ho provato a dare un
senso a
questo stupido sentimento che non dovrei provare. Forse è stato un bene
che
Eleonor e Geoff ci abbiano interrotto proprio mentre stavo per
dichiararmi… era
destino! Se forse facessi finta di non essere per niente innamorato
forse le
cose potrebbero cambiare.” Mi ero fermato nel corridoio a pensare
quando sentii
dalla cucina una musica e pensai che forse gli alieni erano atterrati
davanti
casa mia per portarmi su un pianeta lontano da Gwen. “si… certo… che
pensiero
assurdo lo so… ma sognare non costa niente!” entrai in cucina per
vedere cos’era
e vidi Gwen seduta su una sedia della cucina con la testa spaparanzata
sul
tavolo, con tutti i capelli sparsi su di esso e la radio accesa a basso
volume
che cantava una canzone di Arisa: - potrebbe esplodere un attimo il
sole, tutto
il mondo potrebbe sparire, ma l’amore, ma l’amore no! Anche i prati
rinunciano
ai fiori, perché i fiori hanno perso i colori, ma l’amore, ma l’amore
no! –
cantava la radio, poi Gwen si alzò dal tavolo e si arrabbiò con la
radio
dicendo:- ANCHE TU MI PARLI DI AMORE?? MA COS’è? LA MANIA PER UNA COSA
INUTILE E CHE TI FA
SOFFRIRE?? BAH! Non capisco davvero il senso di tutto questo parlare di
amore! –
e a quelle parole si spalmò le mani in faccia mentre io cominciai a
ridere
piano per l’assurda frase che aveva detto. “ e pensare che anche io le
dico
spesso queste cose! Non mi sarei mai aspettato che Gwen potesse dire
cose del
genere! Ahahahahah!” ma purtroppo anche se ridevo piano, Gwen riuscì a
sentirmi
comunque.
- Ben… che ci fai sveglio a
quest’ora?! – chiese sorpresa di vedermi.
- niente… non riesco a dormire…
- dissi ancora un po’ sorridente dalla risata di prima.
- benvenuto nel club… - disse
mogia e quasi triste di vedermi, del resto… quand’è che non lo è mai
stato? Mi sedetti
vicino a lei e chiesi curioso:- parlavi d’amore prima, giusto? –
“chissà di chi
parlava” pensai.
- ehm… si… più o meno… -
balbettò imbarazzata.
- guarda che a me puoi dire
tutto! Non preoccuparti, non userò le informazioni che mi darai per
sparlare di
te…- poi scherzando dissi:- dimmi solo chi è, quanti anni ha, in che
classe
sta, in che città vive, e che scuola frequenta, dopo inventerò un po’
di balle
per metterti in ridicolo! – sorrisi facendo capire che stavo
scherzando, ma lei
non cambiò espressione: non mi guardava in faccia ed aveva la testa
appoggiata
sulla mano e il braccio appoggiato al tavolo. “complimenti! Bella
battuta!! Stanno
ridendo tutti in sala!” pensai negativo. Ma poi lei si girò e mi guardò
sorridendo triste leggermente pensierosa.
- sul serio, Gwen, a me puoi
dire tutto. Chi è il fortu…- mi bloccai su quella parola, non potevo
dirla così
aggiustai:- chi è lo sfortunato? –
- ahah… spiritoso… non te lo
posso dire –
- perché? – dissi quasi offeso.
- precauzione! Si chiama così!
Diciamo
solo che non mi fido tanto di te. – disse con sguardo furbetto
incrociando le
braccia.
- mmm…- mugugnai:- almeno mi
dici perché ce l’hai tanto con l’amore? Questo ragazzo non ti fila? –
- chi ti ha detto che è un
ragazzo? – sorrise lei mentre io la guardavo sbalordito sapendo
comunque che
stava scherzando.
- il fatto che non sei lesbica? –
dissi incerto e ridendo.
- eheh! Non esserne così sicuro!
– rise ancora di più.
- lo capisco dalla tua risata
che menti spudoratamente! – dissi con un’espressione da filosofo
so-tutto-io.
- ahah… - rise lei
ironicamente:- ha parlato il sapientone! – rise.
- ovviamente! – e presi
un’espressione
più seria per darmi importanza.
- basta scherzare. – disse anche
se sorrideva ancora.
- già! Basra scherzare!! Dimmi
piuttosto
cosa ti ha fatto di male questo tipo da sentirti bestemmiare contro
l’amore! –
dissi interessato.
-ehm… niente di che… è solo
complesso… - balbettò imbarazzata lei mentre si torturava le mani.
- complesso? Nel senso che è uno
con problemi mentali?? –
Secondo Gwen
In quel momento fui tentata dal
dire ‘si’ ma il mio buon senso mi disse che era meglio non scherzare in
questo
momento, altrimenti avrebbe scoperto tutto…
- MA CHE DICI! Certo che no… è
solo…un amore impossibile – all’inizio ero quasi offesa, ma le ultime
parole mi
uscirono davvero tristi.
- impossibile? Ah… allora ti
capisco. – disse anche lui un po’ triste.
Risi quasi alla sua esclamazione
e poi dissi:- no che non puoi capire! Tu non sei mai stato innamorato
sul
serio! È inutile che spari sentenze a raffica! – ribattei arrabbiata.
- si che lo sono!! E poi io non
sparo sentenze a raffica, rospa! Sono innamorato sul serio e anche il
mio amore
può essere impossibile! – ribatté a sua volta Ben guardandomi storto.
- e sentiamo, di chi saresti
innamorato? – chiesi scocciata sapendo che probabilmente sarebbe stata
una
delle solite oche che gli gironzolano attorno tipo Hilary.
- non te lo posso dire! –
rispose per farmi dispetto.
- perché?? –
- perché non mi fido! Sai com’è,
precauzione. – si smorfiò.
- ah ah ah… ma che simpatico –
ironicamente parlando …
- a parte questo… parliamo sul
serio: anche se è un amore impossibile non ti arrendere, prima o poi ci
riuscirai, devi solo avere pazienza.- disse tutto questo con tono ed
espressione seria poi cominciò a diventare triste e poi non riconobbi
nemmeno
io quel Ben che lui stava facendo uscire fuori in quel momento:- non
fare la
rammollita come me. Va dal tuo innamorato e fagli vedere cosa si sta
perdendo! Quel
tipo, se non ti pensa, o se la vedrà con me, oppure semplicemente non
ti merita
e quindi lo devi lasciare perdere! Tu che probabilmente non sei
innamorata di
un amore impossibile, ne sono certo, non te ne fare un problema di
stato! Si
potrà risolvere facilmente anche se è di 10 anni più vecchio di te! Se
ti rende
felice stare con questo tizio allora vuol dire che devi solo provarci,
e se va
male, pazienza. Ci sono tanti uomini sulla terra! E se è per questo ci
sono
anche tanti alieni carini e disponibili ad uscire con te! – disse
quest’ultima
frase ridendo facendo capire che non diceva sul serio.
“wow… non sembra neanche più Ben
il ragazzo con cui sto parlando… è… così romantico… non sapevo che
avesse
questo lato. Bè… se facessi come dice lui… sarebbe una tragedia. Però,
uno
sfizio me lo voglio togliere… scusami Ben, ma sarà la prima e l’ultima
volta
che farò una cosa del genere” e pensato questo guardai fisso Ben che
ormai
aveva smesso di ridere e mi stava fissando con sguardo interrogativo
poi con
velocità super sonica lo baciai sulle labbra. Sentii il mio cuore
battere a
mille, le farfalle nello stomaco, il lento sciogliere del mio corpo, e
gli
ormoni che non sapevo neanche io cose stessero facendo… avevo gli occhi
chiusi
quindi non vidi la reazione di Ben.
Secondo Ben
“MI…MI STA…MI STA BACIANDO???!!
C-COME
LE è SALTATO IN MENTE??? Però è piacevole…” sentii il cuore battermi
ancora più
veloce dell’ultima volta, gli ormoni andare avanti e indientro e un
brivido che
attraversò tutto il corpo compreso lo stomaco. “n-non pensavo che
v-volesse
farlo… c-cioè… significa che le piaccio?? O è solo perché ha scoperto
che lei
mi piace?? Bel dilemma” e tra quei pensieri mi lasciai trascinare in
quel bacio
che sembrava infinito e chiusi gli occhi ricambiando.
Secondo Gwen
Spalancai gli occhi appena vidi
che stava ricambiando e pensai “ ma che fa?? Ricambia?? Lo sapevo…
adesso ha
capito… mi odierà per tutta la vita” e con questo, mi staccai,
sconvolta, lo
guardai per un 5 secondi tutta rossa in volto e così anche lui e poi
corsi via
nella mia camera, anzi, in quella dei genitori di Ben, e mi chiusi
dentro
lasciando scorrere qualche lacrima di gioia e qualcuna di tristezza.
“volevo
solo togliermi lo sfizio… era meglio se non lo avessi mai fatto. A
questo punto
sarei di là ancora a ridere e scherzare con lui e invece…
Secondo Ben
“wow… non ci posso credere che
abbia fatto una cosa del genere. Sicuramente era una prova per
verificare se
aveva capito tutto. E adesso ha avuto la sua verifica… e questo era
perché volevo
dimenticarla… pensavo che sarebbe andata peggio a dire la verità.” Mi
alzai
lentamente ancora incredulo di quello che era successo quella notte e
tornai a
letto per cercare di dormire. E infatti mi addormentai di colpo col
sorriso
sulle labbra.
Quella notte la sognai per tutto
il tempo, finché non suonò la sveglia delle 7. “MALEDETTA SVEGLIA!!
OGGI è
DOMENICA!! Voglio dormireeeee…..” e così spensi di colpo la sveglia. Ma
il mio
sogno di dormire non durò molto quando sentii il campanello suonare…
DRIIN DRIIN!!
- ARRIVO! DATEMI IL TEMPO DI
RENDERMI PRESENTABILE!!- urlai dal mio letto, e così mi catapultai giù
dal
letto per togliermi il pigiama, buttarmi qualcosa addosso, sciacquarmi
la
faccia e di nuovo catapultarmi contro la porta ed aprire. Trovai avanti
a me un
Geoff tutto emozionato. Che mi si butta addosso e comincia ad urlarmi:-
AMICOOO!! MENO MALE CHE SEI SVEGLIO!! Non vedevo l’ora di parlarti!
Devo dirti
una cosa importantissima:
1) che hai fatto benissimo ieri
sera ad andartene prchè alla fine anche Gwen se ne è andata e siamo
rimasti
solo io ed Eleonor!!
2) alla fine ci siamo fatti una
passeggiata da soli!!
3) si è messo a piovere e non
indovineresti mai quello che è successo!!!
Poi io lentamente mi rialzai e
con calma gli dissi:- fa piano! Così sveglierai tutti! –
- ma i tuoi non erano in
Italia?? – chiese senza capire chi potesse aver svegliato.
- si, ma Gwen è rimasta a
dormire a casa mia perché ieri gli autobus non passavano e i genitori
non
potevano venirla a prendere … quindi ora dorme e sinceramente
preferirei che
non si svegliasse! –
Dissi irritato. “non ci tengo a
sentirla a prima mattina che di solito è più nervosa…l’unico momento in
cui è
tranquilla… è la sera…” pensai ad una faccia terribilmente soddisfatta
del
bacio della sera prima poi Geoff mi distrasse da quel pensiero
dicendo:- ohoh…
- in tono malizioso:- e cosa avete fatto quella sera?? Sentiamooo!!! –
chiese curioso.
- niente!! Ma che vai a pensare!
Lo dico sempre che tu sei un pervertito! Ma comunque… -
- ma comunque?? – era
emozionatissimo.
Io sorrisi malizioso e poi
dissi:- lei mi ha baciato… -
- EVVAI!! LO SAPEVO CHE SAREBBE
FUNZIONATO TRA DI VOI!! Non poteva finire così come era finito ieri
sera! Eheheheh!
Auguri e figli maschi! –
- non esagerare! Credo che lei
lo abbia fatto solo per pietà, credo che lei abbia capito quello che
provo per
lei e gli avrò fatto pena… -
- ma che pensa e pena!! Tu stai
delirando! Sei un pezzo di ragazzo! Figurati se gli fai pena!-
- se vabbè… a proposito, cos’è
successo tra te ed Eleonor che per dirmelo sei venuto a casa mia alle 7
del
mattino? – chiesi curioso.
- ci siamo messi insieme!! –
- davvero?? Complimenti! – ero un
po’ geloso ma non lo feci notare.
- sisi!! Praticamente siamo
stati per 3 ore sotto un palazzo per proteggerci dalla pioggia e alla
fine ci
siamo chiariti e ci siamo baciati e messi insieme. Bè ovviamente col
mio
fascino malefico nessuno mi può resistere! –
- Gwen ha resistito… - dissi
ridendo e vedendo la sua faccia che si contorceva in una smorfia
delusa. – mmm…
dettagli!! Comunque ti racconto meglio per telefono a sto punto, è
meglio che
io vada o “quella” si sveglierà con un terzo incomodo… -
- ma falla finita! – ribattei
spingendolo
fuori a calci. – ciao Ben! ci vediamo domani! – mi salutò e se ne andò.
In quel momento vidi Gwen in
pigiama in cucina che cercava caffè nel frigo e nelle credenze.
- Gwen! Buon giorno… dormito
bene? – chiesi con una faccia extra-sorridente.
- buon giorno… si grazie.-
rispose impassibile.
– ehm… il caffè è in quel mobile
– spiegai indicando un mobile sopra al lavandino:- però, te lo devi
fare tu. Io
l’ho finito ieri. Mi dispiace. – dissi triste per la sua reazione.
- oh, no… non ti preoccupare,
non potevi sapere che sarei venuta. –
- … Gwen… vuoi che te lo faccia
io il caffè? – chiesi timido.
- da quand’è che sei così
gentile? –
- lo sono sempre! E lo sono
stato anche l’altra volta! Non te ne dimenticare! – dissi irritato da
quella
domanda:- ehm… - tornai normale:- per quello che … insomma… che è
successo ieri…
- neanche finisco la frase che lei si gira di botto fulminandomi con lo
sguardo
e sussurrando tra i denti:- ieri sera, non è successo niente, sono
stata
chiara? È stato solo un’incidente… – ed io rimasi un po’ deluso da
quella
esclamazione e la guardai sbalordito…”come sarebbe a dire??! Sei stata
tu a
baciarmi! Non puoi negarlo!!”
Il seguito nelle prossime
puntate =D eheheh!
Bello il capitolo eh?? Muahahahah.
Spero vi sia piaciuto ma adesso passiamo ai ringraziamenti:
Rein94: hai visto? Non ho messo nemmeno
una faccetta in questo capitolo!! Spero
sarai orgogliosa di me! Ah, e poi quegli errori di verbi che avevi
notato la
scorsa volta li ho aggiustati… non me ne ero assolutamente accorta XD
come ho
fatto a non vederli?? Boh!
CinziaCandid: Ma perché non ti stai facendo
sentire?? Non ti ho
nemmeno vista a scuola per vedere i voti!! Peccato… mi sarebbe piaciuto
vederti
prima di partire… speriamo in sabato!
Lady M: anche questa ti sei letta!!! XD che
bello! Sei una mia
fan a tutti gli effetti adesso!! E grazie per i complimenti
meravigliosi anche
se non credo di essere così grande XD!! Comunque spero che continuerai
a
leggere le mie storie! ^^
CIAO A TUTTI!! Ah, stavo per
dimenticare una cosa…. Sono stata a scuola per vedere i voti e… SONO
STATA
PROMOSSAAAAA EVVAIII!! SIIIII! NIENTE DEBITIIII!!! al
prossimo capitolo raga!
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Capitolo 11 *** Cosa mi state nascondendo? ***
Capitolo 11
Secondo Ben
- c-co…cosa stai dicendo? –
chiesi sbalordito.
- mi hai sentita benissimo… è…è
stato solo… solo un incidente. Niente di più, niente di meno. – lei si
era
girata verso la credenza alla ricerca del caffè.
“n…non è giusto… non è giusto
per niente! Voglio un avvocato! Questa rospa sta delirando!”.
- non è stato un incidente. Lo
sai bene! Tu mi hai baciato e adesso pretendo di sapere il perché! – mi
stavo
irritando molto e mi ero avvicinato a Gwen guardandola appoggiato al
mobile del
lavandino.
- senti, ieri sera ero triste e
depressa, avevo bisogno d’affetto, ma quando mi sono resa conto di
quello che
stavo facendo mi sono risvegliata dal mio ipnosi! –
- certo… ovviamente, tanto
valeva dire che un alieno ti aveva fatto il lavaggio del cervello! –
dissi in tono
ironico ma anche più arrabbiato. “non può dirmi fessaggini! È inutile
che si
inventa delle scuse! Lei ha fatto quel che ha fatto e non può tornare
indietro!”.
Secondo Gwen
“ok… lo so, la scusa faceva
davvero pena… MA NON SAPEVO COSA INVENTARMI!! Ma che si crede?? Che
adesso solo
perché mi sono lasciata un po’ andare potremmo vivere per sempre felici
e
contenti?? Se lo scorda! Bè… anche a me piacerebbe fare finta che sia
una cosa
normale… MA NON LO è! Non posso deludere tutti… non posso buttare via
la stima
che mi sono guadagnata in tutti questi anni di fatica e sudore! Ma
soprattutto
tutti quei falsi sorrisi che sono stata costretta a tenere solo per
guadagnarmi
la felicità… non posso buttare tutto via solo perché mi sono innamorata
di mio
cugino!! No! È inconcepibile. Mi dispiace.”
- Ben… mi dispiace per quello
che ho fatto ieri, me ne pento e tutto il resto… - spiegai
frettolosamente – ma
ti chiedo solo una cosa, una cosa importantissima e che farai solo
perché mi
vuoi bene come un cugino vuole bene ad una cugina: dimentica tutto,
dimenticati
di tutto quello che è successo ieri sera, prendi quello stupido ricordo
e
buttalo nel dimenticatoio. Ti prego…- lo guardai supplicante, con le
mani
congiunte ad una specie di preghiera e con la speranza in un ‘ok,
dimenticherò
tutto’. “oh, ti prego ti prego ti prego!! Ti supplico…”
- Gwen… ti rendi conto di quello
che mi stai chiedendo?... – mi disse con uno sguardo triste e
colpevole.
Secondo Ben
“non può chiedermi una cosa
simile! È il ricordo più bello che ho con lei…a parte quello
dell’omnitrix… ma
quello è un dettaglio!”
- Gwen… non ti posso promettere
che lo dimenticherò. Però… non ne parlerò più… solo perché me lo chiedi
tu. Ma
questo ricordo non posso buttarlo via e fare finta che non sia mai
successo! –
- perché? Perché non puoi farlo?
– chiese inarcando le sopracciglia - tu non sei innamorato di me, io
non sono
innamorata di te. Dovrebbe venirti facile! -.
- bè… io non voglio
dimenticarlo! – la guardai fulminandola. “non ho intenzione di scordare
niente!”
Secondo Gwen
“ Ben… anche io non lo scorderò
mai… anche perché è stato il mio primo vero bacio… bè… quello di Geoff
non si
può considerare un vero e proprio bacio ma comunque è stato bravo ad
interpretare quella parte…”, dopo di che, me ne andai lentamente verso
la mia
camera, quando Ben mi fermò dicendo:- Gwen! Dobbiamo ancora fare
colazione,
dove stai andando? –
Mi scrollai tutti i pensieri
tristi da dosso e sorridendo imbarazzata spiegai:- ah,ehm… da nessuna
parte!
Dove vuoi che vada? –
- bene…. Allora ti preparo il
caffè? – chiese ancora triste.
- grazie… ma io di solito faccio
colazione con del latte e con poco caffè… se per te non è un problema…
-.
- nessun problema… figurati, io
non lo prendo di solito il caffè per questo te l’ho chiesto. –
- ah, ok…ehm…allora me lo
preparo io il caffè se non lo sai fare. –
- non è che non lo so fare,
anzi. – ribatté quasi offeso.
- ah, ok… era per non fare
l’ospite che si fa servire… capisci? –
- certo che capisco, è
imbarazzante.- stava preparando il caffè e contemporaneamente stava
prendendo
due tazze enormi e il latte dal frigo.
“ Non posso crederci che si sia
rifiutato di dimenticare quello che è successo ieri… ma perché l’ho
fatto?? Se
non lo facevo, a questo punto non ci sarebbe stato imbarazzo tra di
noi,
saremmo sempre stati i due cugini che si odiano ma nello stesso tempo
si
vogliono bene… uff…che stress! Intanto sembra davvero triste. Non
credevo di
piacergli così tanto, bè veramente pensavo di non piacergli affatto…
comunque
questo non cambia le cose. Amore o non amore, io non posso stare con
Ben e lui
non può stare con me. Basta! Questo è il nostro destino!”.
Dopo aver fatto colazione ci
vestimmo e ci preparammo per l’arrivo dei miei, che sarebbero venuti da
un
momento all’altro.
- mentre aspettiamo…che ne dici
di vedere un film? – mi propose quel ragazzo dai capelli castani
lucidi. (e da
quando lei guarda i miei capelli?? Nd Ben) (da quando è innamorata di
te!
Genio! Nd me) (si ma fino ad adesso non li aveva mai nominati! Nd Ben)
(e
allora?? Qualche problema?? -.- nd me) (nono… per carità… o_o nd Ben).
- ehm… ok. Che film? – chiesi
curiosa.
- mmm… vedo. – cominciò a
cercare tra i DVD sotto la TV al plasma poi ne cacciò alcuni e cominciò
a dirmi
i titoli dei film.
- “Angeli e demoni”? –
- non ne vado matta… -
- ok alloooraaa…. Mmm “la
fabbrica di cioccolato”? –
- ma è quello con Johnny Depp? –
- si –
- allora no… -
- perché? –
- perché è più tetro di quello
originale –
- mmm pignola eh? Allora …”I
fratelli Grimm e l’incantevole strega”? –
- assolutamente no! Quello è la
reincarnazione del macabro! - dissi convinta. Lui rise alla mia
esclamazione e
poi coninuò:- “Lemony Snicket - una serie di sfortunati eventi”!
Perfetto,
vedremo questo! Non mi interessa se è lugubre, è bello comunque! –
- ma no!! Ti prego! –
- muahahah! – fece una risata
malvagia e poi disse:- sarai costretta a vederlo! –
- ma già il titolo è lugubre di
suo…-
- il film non è poi così … ok,
lo è, ma non ho film che piacciono a te! Ti conosco… alla fine mi farai
vedere
una cosa vomitevolmente sdolcinata. –
- perché? Ne hai forse uno? –
- per fortuna li ho bruciati
quando possedevo ancora l’omnitrix… -
- allora come me lo spieghi che
io … - non mi fece finire la frase che cominciò a far partire il film.
“vabbè… vediamo questo film…
sinceramente mi scoccio di bloccarlo con la magia… troppa fatica!” e
così
trovai la scusa per non stoppare il film che era cominciato davvero in
modo
assurdo: degli elfi avevano cominciato a canticchiare una canzoncina
davvero
orribile e saltellavano qua e là con delle farfalle e… si trovavano in
un mondo
tutto colorato e… poi tutto si stoppò con un tizio che cominciava a
parlare di
una sala sbagliata ecc…
Nel complesso il film era
abbastanza interessante, ma il mio personaggio preferito era lo zio che
voleva
a tutti i costi prendere l’eredità degli orfani protagonisti della
storia.
Eravamo quasi a metà film quando
bussarono alla porta.
- vado ad aprire. – disse Ben
alzandosi e stiracchiandosi. A quanto pare erano i miei che mi erano
venuti a
prendere.
In macchina con i miei mi venne
poi in mente che potevo benissimo tornare a casa grazie alla magia, o
per lo
meno proteggermi dalla pioggia… “ma che stupida sono stata!!” pensai
dandomi
una manata in fronte. “tutto questo ora non sarebbe mai successo se
avessi
usato la magia! Che scema!”
Secondo Ben
Domenica ore 13:02 a casa di Ben
Stavo continuando a guardare il
film quando sentii squillarmi il cellulare.
- Hilary! – esclamai sorpreso
guardando lo schermo del cellulare.
- Pronto? – risposi.
- Ben! sono Hilary. Volevo
chiederti se volevi venire a pranzare con noi oggi verso le 14:00.
Siamo io, te, Geoff, la nuova ragazza di
Geoff che non
conosco, e altri della classe… vuoi venire?? –
- ehm… ok… tanto non avevo nulla
da mangiare oggi, e nemmeno da fare a dire il vero…-
- perfetto!! ci vediamo alla
pizzeria che sta nella piazza principale alle 14 in punto. Mi
raccomando,
non ci appendere! –
- nono… per carità… ma qual è la
pizzeria?-
- è l’unica che sta in quella
piazzetta (XD). Ma non preoccuparti, tu aspettaci nella piazzetta, poi
ti ci
portiamo noi.-
Così chiudemmo la chiamata, ed
io fui costretto a cambiarmi… di nuovo.
Domenica ore 13:50 per la strada.
“Bene!! È assurdo! Non c’ ho mai
messo così tanto tempo per scegliere qualcosa da mettere! BOH!” per un tratto di strada non feci altro
che guardare l’orologio e preoccuparmi del ritardo che stavo facendo.
Poi
quando stetti per raggiungere la piazza centrale cominciai a pensare a
Gwen.
“ha avuto proprio una strana reazione quando ho parlato del bacio… non
è
strano?” “no che non è strano!” “ma tu che centri??” “ma come? Non
stavi
parlando con me??” “no!” “bè! Ormai ti ho risposto!” “ nervosetti
oggi…”
“sempre veramente…” “bene!” “tornando a noi, la reazione di Gwen è più
che
ovvia!” “ehm, vostra grazia mi saprebbe dire il perché?” dissi con tono
ironico
“ spiritoso… è ovvia perché un
atteggiamento del genere si addice ad una persona al quanto orgogliosa
della
propria vita e che non vuole cambiare
per un piccolo imprevisto” “ e quale sarebbe l’imprevisto?” “l’amore” “
mi stai
prendendo in giro??” “no! Lei è innamorata di te! Ma non vuole farlo
notare.” “e
perché scusa?!” “ ma ti rendi conto che tu vivi con lei da molto di più
di me,
e alla fine sono io che devo dirti com’è fatta??!! Sei davvero
un’idiota!
Fattelo dire…” “grazie mille dei complimenti … stupida coscienza…” e
così,
bestemmiando contro la mia coscienza, arrivai al posto dove avevo
appuntamento
ed aspettai. “lei non vuole far notare il suo amore perché siete
cugini! Beota!”
“wow, la stessa cosa che penso io! Si si… grazie mille, adesso avrei un
appuntamento quindi… bye bye!” “gentile come sempre!” esclamò con tono
ironico “e
per sempre sarà così!” finì di dire con orgoglio.
Domenica ore 14:10 nella
piazzetta.
- EHY BEEEEN!! Ciao, da quant’è
che aspetti? – mi urlò con la sua vocetta stridula Hilary.
- da poco… non preoccuparti. Piuttosto,
dove sono gli altri? –
- stanno arrivando. Stavano
parcheggiando
proprio un minuto fa –
- bene… - e così aspettammo
altri 5 minuti. Erano almeno 8 le persone che stavano arrivando.
Domenica ore 14:15 nella
pizzeria.
Avevamo appena preso posto e i
camerieri ci avevano dato il menù con le pizze. Io avevo vicino Geoff da un lato, e dall’altro Jerry, un mio
compagno di classe, e a fianco a Geoff ovviamente c’era una ragazza
nera con i
capelli scuri, occhi azzurri e un sorriso bianchissimo: Eleonor.
- Eleonor! Ciao! E così ti sei
messa con Geoff… a tuo rischio e pericolo! –
- Già! Il pericolo già l’ho
passato per fortuna… - disse ridendo e scherzando.
- ah ah ah… ma che simpaticoni! –
disse Geoff con gli occhi che ormai erano due sottili fessure –
piuttosto, Ben,
come va con Gw… - non gli feci finire la frase sussurrandogli:- ma che
sei
impazzito?! Se se capiscono di chi sono innamorato, sono morto! –
- ok ok! Scusa, amico… bè…
allora… come va con Genoveffa?? –
- un nome più carino non ti è
passato neanche per l’anticamera del cervello, vero? – chiesi
incrociando le
braccia.
- no! – rispose sorridendo con
trentadue denti.
- diciamo che “Genoveffa” mi ha
chiesto un cosa davvero inammissibile…-
- di già??! Io lo chiederò ad
Eleonor tra un paio d’anni! Perché tutta questa fretta? –
- MA CHE HAI CAPITO!! Mi ha
chiesto di dimenticare quello che è successo tra di noi…-
- solo il bacio o anche qualcos’altro?
–
- SOLO IL BACIO! Ma sei proprio
un pervertito!- e in quel momento intervenne la sua ragazza dicendo:-
ecco perché
non volevo mettermi con lui: perché è un pervertito! Ma alla fine mi ha
incastrata… -
- si, col mio fascino seducente
e il mio sorriso che ti fa sciogliere. – disse lui con tono poetico.
- si, certo… - rispose con tono
ironico la ragazza.
- tsk! – fece offeso il biondo –
tornando a noi, ti ha detto di dimenticare tutto?! E perché?? –
- non so… quando gliel’ho
chiesto lei ha detto che era stato solo un
incidente e che era depressa e triste, e che si era lasciata
troppo
andare… - spiegai malinconico.
- si era lasciata troppo
andare?? E cosa l’ha spinta a fare una cosa del genere?? – chiese
alquanto
arrabbiato e deluso.
- non lo so! Ti racconto cosa ci
siamo detti:
- ANCHE TU MI PARLI DI
AMORE?? MA COS’è? LA MANIA PER
UNA COSA INUTILE E CHE TI FA SOFFRIRE??
BAH! Non capisco davvero il senso di tutto questo parlare di amore! –
disse
parlando con la radio che stava mandando una canzone di Arisa.
- Ben… che ci fai
sveglio a quest’ora?! – chiese
riferendosi a me.
- niente… non riesco a
dormire… - risposi.
- benvenuto nel club…
- disse mogia e quasi triste di
vedermi. Mi sedetti vicino a lei e chiesi curioso:- parlavi d’amore
prima,
giusto? –
- ehm… si… più o meno…
- balbettò imbarazzata.
- guarda che a me puoi
dire tutto! Non preoccuparti, non
userò le informazioni che mi darai per sparlare di te…- poi scherzando
dissi:-
dimmi solo chi è, quanti anni ha, in che classe sta, in che città vive,
e che
scuola frequenta, dopo inventerò un po’ di balle per metterti in
ridicolo! –
sorrisi facendo capire che stavo scherzando, ma lei non cambiò
espressione: non
mi guardava in faccia ed aveva la testa appoggiata sulla mano e il
braccio
appoggiato al tavolo. “complimenti! Bella battuta!! Stanno ridendo
tutti in
sala!” pensai negativo. Ma poi lei si girò e mi guardò sorridendo
triste
leggermente pensierosa.
- sul serio, Gwen, a
me puoi dire tutto. Chi è il fortu…-
mi bloccai su quella parola, non potevo dirla così aggiustai:- chi è lo
sfortunato? –
- ahah… spiritoso… non
te lo posso dire –
- perché? – dissi
quasi offeso.
- precauzione! Si
chiama così! Diciamo solo che non mi
fido tanto di te. – disse con sguardo furbetto incrociando le braccia.
- mmm…- mugugnai:-
almeno mi dici perché ce l’hai tanto
con l’amore? Questo ragazzo non ti fila? –
- chi ti ha detto che
è un ragazzo? – sorrise lei mentre
io la guardavo sbalordito sapendo comunque che stava scherzando.
- il fatto che non sei
lesbica? – dissi incerto e
ridendo.
- eheh! Non esserne
così sicuro! – rise ancora di più.
- lo capisco dalla tua
risata che menti spudoratamente! –
dissi con un’espressione da filosofo so-tutto-io.
- ahah… - rise lei
ironicamente:- ha parlato il
sapientone! – rise.
- ovviamente! – e
presi un’espressione più seria per
darmi importanza.
- basta scherzare. –
disse anche se sorrideva ancora.
- già! Basra
scherzare!! Dimmi piuttosto cosa ti ha fatto
di male questo tipo da sentirti bestemmiare contro l’amore! – dissi
interessato.
-ehm… niente di che… è
solo complesso… - balbettò
imbarazzata lei mentre si torturava le mani.
- complesso? Nel senso
che è uno con problemi mentali?? –
- MA CHE DICI! Certo
che no… è solo…un amore impossibile
– all’inizio ero quasi offesa, ma le ultime parole mi uscirono davvero
tristi.
- impossibile? Ah…
allora ti capisco. – dissi anche io un po’
triste.
Rise quasi alla mia
esclamazione e poi disse:- no che non
puoi capire! Tu non sei mai stato innamorato sul serio! È inutile che
spari
sentenze a raffica! –
- si che lo sono!! E
poi io non sparo sentenze a raffica,
rospa! Sono innamorato sul serio e anche il mio amore può essere
impossibile! –
ribattei a mia volta guardandola storto.
- e sentiamo, di chi
saresti innamorato? – chiesi
scocciata.
- non te lo posso
dire! – risposi per falei dispetto.
- perché?? –
- perché non mi fido!
Sai com’è, precauzione. – mi
smorfiai.
- ah ah ah… ma che
simpatico – ironicamente parlando …
- a parte questo… parliamo sul
serio: anche se è un amore
impossibile non ti arrendere, prima o poi ci riuscirai, devi solo avere
pazienza.- dissi tutto questo con tono ed espressione seria poi
cominciai a
diventare triste - non fare la rammollita come me. Va dal tuo
innamorato e
fagli vedere cosa si sta perdendo! Quel tipo, se non ti pensa, o se la
vedrà
con me, oppure semplicemente non ti merita e quindi lo devi lasciare
perdere! Tu
che probabilmente non sei innamorata di un amore impossibile, non te ne
fare un
problema di stato! Si potrà risolvere facilmente anche se è di 10 anni
più
vecchio di te! Se ti rende felice stare con questo tizio allora vuol
dire che
devi solo provarci, e se va male, pazienza. Ci sono tanti uomini sulla
terra! E
se è per questo ci sono anche tanti alieni carini e disponibili ad
uscire con
te! – dissi quest’ultima frase ridendo facendo capire che non dicevo
sul serio.
E dopo tutto questo bel
discorsetto lei mi bacia come se niente fosse… - finì il racconto
ricordando la
sua espressione prima di baciarmi.
- e poi? – chiese curioso Geoff
con addosso Eleonor che cercava di sentire quello che dicevo.
- e… niente… io ho ricambiato il
bacio… che dovevo fare? –
- bravo! Così dovevi fare!! – mi
incoraggiò lei con un sorrisone allegro – e poi lei che ha fatto?? –
- niente. Si è staccata ed è
corsa in camera sua. –
- ma come? Così? Su due piedi? –
- e mica poteva se aveva 4 piedi! – dissi
cercando
di sdrammatizzare.
- intendo… non ha fatto qualche
espressione strana? Qualche lacrima? Qualche parola? Non so… qualunque
cosa?? –
- ehm… se non ricordo male mi ha
guardato con gli occhi spalancati e la bocca semichiusa… vabbè è ovvio
che ha
capito tutto… - sintetizzai.
- ma no! Non ha capito niente! Te
lo dico io! – esclamò Eleonor tornando al suo posto tranquilla.
- come fai a dirlo? –
- sicuramente si darà la colpa
di tutto! –
- e perché, scusa?? –
- perchèèè….. ecco…. –
balbettava con gli occhi spalancati. “sicuramente si è accorta di aver
detto
troppo di qualcosa, anche se… non so cosa!”. Poi a bassa voce bisbigliò
qualcosa che capii come:- gnbschnl… -
- cosa? Chiesi senza capire.
- gnbschnl – sta volta però
gesticolava come se stesse parlando di un argomento di senso logico.
-Mi dispiace, non parlo MACACO! … ti stai per caso arrampicando sugli
specchi? – chiesi inarcando un sopracciglio.
- NOOO! Per carità… perché dovrei??
Eheheheh piuttosto… di chi parlavamo?! – disse con tono imbarazzato.
- ehm… di Genoveffa… - risposi.
- AAAAAAAAH! Quale Genoveffa?! –
- non fare la finta tonta… ne
abbiamo parlato fino ad ora! – ed in quel momento vidi i suoi occhi
girarsi
verso la finestra dietro di me con sguardo preoccupato e poi indicò col
dito
qualcosa e poi urlò:- UN UFO! – io, come sempre, mi girai per vedere
se… “se
gli alieni fossero venuti a salvarmi! ç__ç vi prego…” ma non vidi
niente, così
mi rigirai e i due fidanzatini spariti per evitare la mia ira. Poi
sentii
qualcosa sotto il tavolo. Mi abbassai per vedere cos’era e vidi i due
romanticoni
che si nascondevano e così dissi:- ma dai! Su, uscite, non vi chiedo
più
niente, ma non fatemi fare queste figure di cacca! – i due si
rialzarono e si
risederono sotto gli occhi perplessi degli altri compagni. “di sicuro
mi stanno
nascondendo qualcosa! Loro sanno sicuramente qualcosa che io non so,
oppure che
non sospetto… devo sapere di cosa si tratta!” e con questo pensiero
nella testa
mangiai la pizza che ci avevano appena portato i camerieri.
Angolo autore:
Si, lo so, è stato poco
soddisfacente, almeno per me. Non ho scritto granché, ma almeno adesso
Ben sta
capendo che Gwen è innamorata di lui! Certo che entrambi sono proprio
dei
tonti! Ahahahh bè comunque mi piacerebbe molto sapere una vostra
opinione sullo
svolgersi della storia, perché se credete che debba cambiare qualcosa
oppure
migliorare qualcosa o roba del genere ditemelo e cercherò di fare il
possibile
=^-^= ed inoltre vorrei ringraziare quelli che hanno lasciato sempre
recensioni e che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite! <3
ci si vede nel prossimo
capitoloooo!! Lovely Laura.
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Capitolo 12 *** Perchè non mi ami? ***
Capitolo
12
Secondo
Gwen
A
scuola ore 12:30 nell’aula di arte.
“E
così è arrivato l’ultimo giorno di scuola! Ah… finalmente! Non vedevo
l’ora!
Peccato che dovrò passare l’estate con Ben… mmmm” mugugnai piano.
-
ehy Gwen! A cosa stai pensando? – mi distrasse Eleonor che sedeva
vicino a me.
-
secondo te? – risposi annoiata dalla lezione.
-
io non faccio altro che pensare che finalmente è finita la scuola, e
che sta
arrivando l’estate, ma soprattutto che potrò passare tutto il tempo che
voglio
col mio Geoff! <3 –
-
beata te che sei ricambiata… -
-
e che ne sai che tu non sei ricambiata?? –
-
il mio intuito femminile mi dice così –
-
il tuo intuito femminile, mia cara, lo devi portare ad aggiustare!
Perché mi sa
che non funziona tanto bene! –
-
ma tu non sai quello che è successo! –
-
se non me lo dici, come faccio a saperlo?! –
-
la sera dell’appuntamento l’autobus non è passato, e i miei non sono
potuti
venirmi a prendere, così sono rimasta a dormire da Ben… -
-
oohoh… - sorrise maliziosa, poi domandò:- cos’è successo?? –
-
è successo che io ero depressa e non riuscivo a dormire, lui nemmeno e
ci siamo
ritrovati in cucina a parlare… e cercando di consolarmi Ben ha
cominciato a
dire che non mi dovevo arrendere, che non dovevo essere come lui che
non ha
fatto niente, ecc… insomma, mi ha scatenato una reazione che non ho
potuto
controllare e l’ho baciato… -
-
e che c’è di male? –
-
è MIO CUGINO! TE NE VUOI RENDERE CONTO?? –
-
EHY! Silenzio, là in fondo! Fate troppo rumore, continuate a disegnare!
– ci
sgridò la prof d’arte.
-
sissignora! – rispondemmo in coro. Rimanemmo un paio di minuti in
silenzio e
poi continuai a parlare dicendo:- si bè… lui… ha contraccambiato… -
-
e questo per te è un problema? Dovresti esserne contenta! –
-
ma no! La sua reazione dovrebbe essere stata quella di respingermi, e
invece
non lo ha fatto! Lui mi odia! Mi ha sempre odiato! Certo… sotto sotto
mi vuole
bene, ma come una cugina (del resto…)! Avrebbe dovuto schiaffeggiarmi
per farmi
riprendere da quell’ipnosi! Non so, buttarmi in faccia un secchio
d’acqua
gelata! Questo è il vero Ben! non quello che ricambia… -
-
e non è possibile che lui ricambi il tuo amore? –
-
no! –
-
perché? –
-
perché lui mi odia… -
-
chi te lo ha detto? –
-
il mio albero genealogico! –
-
come se lui ne sapesse qualcosa! – ribatté con tono ironico.
-
il grado di parentela vale! Mia cara! –
-
se lo dici tu… - e così si concluse la nostra conversazione. Eleonor
ormai si
era arresa, non ce la faceva più a vedermi in quelle condizioni, ma non
riusciva a farmi cambiare idea…
Poi
ricominciò dopo 5 minuti di silenzio dicendo:- ma allora scusa… se ti
odia,
perché ha ricambiato il bacio? –
-
perché gli ho fatto pena… è ovvio –
-
ceerto, come no! Basta… io m’arrendo… - e sospirò cominciando a parlare
con
Lilla che sedeva accanto a lei.
Secondo
Ben
Nel
corridoio della scuola ore 14:30 (orario in cui finisce l’orario
scolastico di
un giorno)
“Finalmente
l’ultimo giorno di scuola! È una vita che l’aspetto! Non vedo l’ora di
vedere
in cosa sono stato promosso!! Anche se dubito di essere stato promosso
XD…”
Stavo
camminando nel corridoio della scuola piuttosto velocemente per cercare
di
raggiungere il più velocemente possibile i quadri dei voti.
Li
raggiunsi e vidi:
3B
Benjamin
Tennyson
Sospeso
in: scienze e biologia.
“accidenti!
L’unica materia nuova quest’anno! Per il resto, per fortuna, ho avuto a
tutti 6
… tranne ed. fisica: 8… modestamente. Non credo faccia molta media alla
fine
però… l’importante è che sono stato rimandato in una sola materia! Si!
L’anno
scorso fui rimandato in 3 materie… che stress! E meno male che ho una
cugina
così intelligente che mi aiuterà a superare l’esame ^^!!”
In
quel momento arrivò Geoff tutto pimpante che guardò i quadri solo per
un
istante e poi esultò:- SII! PROMOSSO! Con la media del 7! Modestamente
sono un
mito! – fece la V con due dita e poi mi rivolse la parola:- mi dispiace
che tu
sia stato rimandato in una materia… vabbè, l’importante è che è solo
una
materia! L’anno scorso erano 3! –
-
già! Posso ritenermi fortunato! –
-
… anche perché studierai con una certa persona vero? –
-
già… - e sorrisi imbarazzato e rosso.
-
ehy! Mi è venuta un’idea! Perché non festeggiamo la promozione
ubriacandoci al
massimo per una volta all’anno?! Sarebbe fichissimo! –
-
si, ma io non sono stato promosso. –
-
capirai! Una materia sola! Puoi permettertelo! Ah, quasi dimenticavo:
volevo
chiederti se i tuoi genitori erano tornati o no dall’Italia… -
-
tornano domani sera. –
-
allora è perfetto! puoi venire sta sera! –
-
ehm… e dopo chi mi riporta a casa? –
-
ma guarda che lo facciamo a casa tua! –
-
COME?? A CASA MIA?? MA SEI FUORI?? – cominciai a preoccuparmi parecchio
per le
conseguenze…
-
eddai, io invito Eleonor, e tu con una scusa inviti Gwen… poi ognuno
torna a
casa propria.-
-
uffaaaa… ma perché devo sempre invitare io Gwen? Non puoi dire ad
Eleonor di
invitarla lei? –
-
ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?? Ma comunque penso che
inviteremo
qualcun’ altro….-
-
e la casa dopo chi la pulisce?? –
-
tu! –
-
ecco… lo sapevo… ma non possiamo farlo
in un pub? –
-
ok… come vuoi… allora vado ad avvertire Eleonor – e così sfoggiò il suo
sorriso
migliore e scappò dalla sua amata…
“uff…
questa non ci voleva però… vabbè, vediamo come va a finire…” poi mi
girai di
nuovo verso i quadri e poi pensai “Gwen sarà stata sicuramente
promossa… è
inutile guardare… scommetto che non verrà a vedere i suoi voti, li sa
tutti a
memoria.”
Secondo
Gwen
Correvo
nel corridoio della scuola evitando gli alunni entusiasti per essere
stati
promossi. Cercavo di raggiungere i quadri delle prime sezioni.
Finalmente
arrivai affannata e vidi Ben che guardava curiosamente i quadri. Mi
avvicinai e
lo salutai come se niente fosse e guardai i quiadri:
3A
Gwendolyn
Tennyson
Promossa
con la media del: 9
-
evvai! Bè, mi aspettavo la media del 10, ma non fa niente! ^^ -
esclamai
entusiasta.
-
beata te… - disse mogio Ben.
-
tu sei stato rimandato… mi dispiace… bè, pensa positivo: almeno è solo
una
materia e non 3 come l’anno scorso! – e sfoggiai il mio sorriso
migliore per
consolarlo.
Lui
mi guardò imbarazzato, ma poi girò i tacchi e fece per andarsene. Io
però lo
fermai:- aspetta! – lui si voltò ed io continuai – quest’estate andiamo
in
vacanza al mare, tu verrai con noi giusto? –
-
si…e allora? –
-
e allora studieremo insieme. –
-
si, ma non cominciamo subito! Voglio godermi un po’ l’estate e poi
studieremo
alla fine di luglio e ad agosto… ok? – e mi sorrise per convincermi.
-
ok… - risposi.
-
a proposito, quand’è che devo venire a casa tua? –
-
penso tra una settimana circa… dobbiamo ancora decidere quando partire
e dove
andare… XD bè, ci sentiamo, ciao! –
-
ciao! –
Secondo
Ben
A
casa di Ben ore 17:15
DRIIIN
DRIIIN
Il
telefono squillò ed io mi catapultai alla ricerca del cordless…
-
ARRIVO!! UN ATTIMO! – “ma con chi sto parlando se il telefono è
chiuso??” insomma,
non trovando il telefono decisi di rispondere da quello fisso in
salotto.
-
pronto?! – risposi affannato.
-
Ben! sono Geoff! Ho avvertito Eleonor e lei è d’accordo, ha detto che
inviterà
un paio di amiche promosse e sicuramente Gwen. Spero che tu non abbia
cambiato
idea! –
-
nono… non preoccuparti… piuttosto dov’è che ci si vedrà? –
-
nel pub della piazzetta principale che però non ricordo bene come si
chiama XD
scusa… -
-
ehm… forse… “New Drink”? –
-
SI! Esatto! Bravo… proprio quello! Ci vedremo lì domani alle 18:00 in
punto!
Non tardare!! –
-
non mancherò! – ci salutammo e posammo.
Secondo
Gwen
DRIIIN
DRIIIN
Il
telefono squillò, e come al solito fui io quella che si catapultò per
rispondere nel bel mezzo di una lettura.
-
pronto?? –
-
Gwen? Sono Eleonor, come va? –
-
bene grazie… e tu come stai? –
-
bene, bene… ti ho chiamata per dirti che sei stata invitata ad un festa
di
promozione al pub nella piazzetta principale che si chiama “New Drink”
sabato
alle 18:00 spero verrai… -
-
ehm… ok… ma tutto questo mi sa tanto di sbronza sicura… -
-
bè, se tu non vuoi non fa niente, almeno ci fai compagnia –
-
e va bene, verrò, ma solo perché me lo chiedi tu. Ma dopo voi sbronzi
come
farete a tornare a casa? –
-
ognuno sé scelto un compagno che rimarrà sobrio per accompagnarlo…
niente da
preoccuparsi. –
-
e tu scommetto che hai scelto me, giusto? –
-
veramente io non mi sbronzerò visto che dovrò accompagnare Geoff… -
-
ah ecco… ed io di chi sarei l’aiutante?? –
-
teoricamente di Ben… ma non penso che si sbronzerà tanto… -
-
lo sapevo che c’era la fregatura… -
-
nessuna fregatura, cara! –
-
e allora perché non mi ha invitato lui invece che tu? – dissi maliziosa
sapendo
di averla colta con le mani nel sacco.
-
ehm… gnbsnbl… - disse a bassissima voce che quasi non sentii.
-
cosa?? – dissi analizzando la frase senza risultato.
-
gnsnbl… - ripeté anche se io non capii bene comunque… poi capii che
stava
blaterando per distrarmi.
-
scusami, sai com’è, non parlo MACACO! – sottolineai quella parola per
far
capire che avevo capito le sue intenzioni.
-
OH MIO DIO! –
-
che è successo? –
-
ehm… scusa, devo scappare…kkkkkkkkksssssschhhhhhhkkssdchh… non… bene
forse è…
non prende… no..i..ci…ca..le..ti..no..mi…ah…cia… - e poi mi posò il
telefono in
faccia.
-
complimenti per la pessima interpretazione…. –
Posai
il telefono e continuai a leggere il mio romanzo.
Sabato
ore 18:15 nel pub “New Drink”
Non
vi racconto proprio tutti i particolari, ma vi racconto su grandi linee
cosa
accadde:
Ben
fu stupito di vedermi pur sapendo delle sbronze, Geoff cominciò a
chiedere
subito una marea di birre e dopo un po’ cominciò a delirare con Eleonor
chiedendole
in continuazione ‘ma tu mi ami?’ e lei imbarazzatissima non faceva
altro che
rispondere ‘ ma certo! Dai, ma figurati se mi mettevo con un pervertito
come te
se non ti amavo’ pur sapendo che per lei è difficilissimo dire la frase
‘ti amo
’.
All’inizio
Ben non voleva esagerare, ma alcuni suoi amici lo istigarono a
continuare
finché non finì col bere troppo… io presi solo bibite analcoliche tanto
per
brindare con loro. La festa fu davvero divertente, a parte qualche
vomito qua e
là…
Alla
fine della serata fui costretta io ad accompagnare Ben a casa, e meno
male che
c’ero, perché sennò, sbronzo com’era, sarebbe finito sotto ad una
macchina o
peggio…
La
cosa meno pericolosa che poteva accadergli probabilmente era l’essere
rapito
dagli alieni! XD
-
Dico… ma se io ave…ave…avessi l’omnitrix, no? Dovrei essere
praticamente la
stessa cosa di un…un…un alieno.. giusto? E allora perché non…non…non mi
hanno
ancora portato su qualche strambo pianeta alieno?... tutti questi
alieni mi
stanno facendo venire mal di testa… - disse appoggiandosi a me con la
testa,
Ben. Stavamo camminando verso casa, era sera, non troppo tardi, circa
verso le
11 di sera…
-
non sono gli alieni, è la sbronza, ti si sta già togliendo. Per fortuna
che non
t’ho fatto bere troppo… altrimenti staresti vomitando come i tuoi
amici! –
cercai di chiacchierare stanca.
-
secondo me non…non…non è la sbronza che mi fa venire mal di testa… -
alzò la
testa dalla mia spalla e la dondolò a destra e a sinistra.
-
ah si? E cos’è secondo te? – cercavo di non contraddirlo. Non sapevo
cosa
sarebbe stato capace di fare.
-
secondo me, sei…sei…sei tuuuu che mi fai venire mal di testa… HIP! –
-
cosa? Stai proprio delirando… - dissi cercando di mantenere un tono
basso.
-
si… - si riappoggiò sulla mia spalla e da lì mi guardò sorridendo con
gli occhi
mezzi chiusi – sei tu! Tu mi tormenti… mi tormenti tu…tu…tutte le
notti… non
riesco a non…non..non pensare a … a… quel bacio che ci siamo dati… -
-
sarebbe meglio non pensarci visto che è stato un mio sbaglio! – e
mentre dicevo
quello, sentivo la rabbia salirmi dentro.
-
no… ti prego… basta dirmi che devo scordare tutto e tutti… tutte tutta
tutto
tutti tutte….mmmm… che stavo dicendo? – aveva un tono un po’ più basso di quello precedente, e si vedeva chiaramente
che era stanco.
-
deliravi - risposi paziente.
-
io non de…delir… com’è la parola? –
-
deliro –
-
io non deliro mai! Chiaro? HIP! – singhiozzò.
-
va bene… - dissi senza applicarmi molto.
-
uffaaaa Gwen… -
-
che c’è adesso?? – sospirai.
-
ti voglio bene… - disse sincero ancora appoggiato sulla mia spalla – e
tu
invece mi odi… -.
In
quel momento sentii che stava quasi piangendo “assurdo!” pensai, eppure
era
così, una sua lacrima aveva bagnato la mia spalla. Era davvero indifeso
in quel
momento… sembrava un bambino che ha bisogno d’affetto e così gli
risposi
sinceramente:- no, io non ti odio… anche io ti voglio bene e non sai
quanto…-
-
anche tu non sai quanto ti voglio bene! HIP! Però tu mi hai detto di
dimenticare tutto… io non voglio dimenticare… Gwen, perché mi odi? –
-
ma ti ho appena detto che non ti odio! –
-
si, ma non lo pe…pe…pensi veramente… lo dici solo per tenermi a bada,
ma tu mi
odi! –
-
no! Io ti voglio bene! Smettila di dire che ti odio! –
-
uffa Gwen… tu mi perseguiti… -
-
ma come faccio a perseguitarti? –
-
entri nei miei sogni e io po…po…poi non riesco HIP! A dormire… -
-
questo forse l’hai già detto –
-
e vabbè, te l’ho ridetto! HIP! – risi un po’ per i troppi singhiozzi
che faceva
e poi lui riprese a parlare – ma Gwen… io ti sto ta…tan..tanto
antipatico? –
-
ma no… solo un po’ insopportabile – sorrisi.
-
anche tu sei insopportabile… ma non te ne accorgi! … Uffa Gwen.. siamo
arrivati? –
-
non preoccuparti, siamo quasi arrivati. –
-
uffa Gwen… -
-
che c’è? Ti annoi? –
-
no… Gwen, perché tu non mi ami? – disse con tono triste facendo cadere
un’altra
lacrima sulla mia spalla, sta volta tenendomi per mano.
Eheh…
come andrà a finire?? Muhahahah!! Finisco sempre nei momenti migliori,
ma non
preoccupatevi, nel prossimo capitolo questo discorso continuerà ^^ ma piuttosto, come vi è sembrato questo
capitolo? La storia in generale è troppo banale?? Ditemi quello che
pensate e quello
che secondo voi dovrei togliere o aggiungere. Noi intanto ci vediamo
nel
prossimo capitolo. Baci Lovely Laura <3
|
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Capitolo 13 *** Ma che imbarazzo! ***
Capitolo 13
Secondo Gwen
A quelle parole mi fermai dal camminare e
mi girai verso Ben
che ormai piangeva bagnandomi tutta la spalla. Aveva stretto la mia
mano
all’inizio forte per farsi coraggio, ma poi aveva alleggerito la presa.
Non
potevo credere a quello che mi stava chiedendo, era assurdo! Pensai
“sta
delirando…”, ma subito questo pensiero fu rimpiazzato da un altro:
quello delle
sue lacrime che sgorgavano sulla mia spalla. Non potevano essere false,
troppo
ubriaco per fingere, troppo stanco per non delirare…
“cosa dovrei rispondere?” continuavo a
pensare guardandolo
sbalordita. Infine decisi di dirgli la verità ora che era sbronzo,
tanto
avrebbe scordato tutto il mattino dopo.
- Ben… non piangere – cominciai, ma per me
era troppo
difficile dire la frase ‘ti amo’ anche ad un ubriaco…
- Ben… io ti voglio molto più bene di
quanto tu creda…-
cercai di calmarlo, ma ottenni solo più lacrime.
- non è vero… e se anche fosse, non mi
ameresti comunque…-
tirò su col naso e poi, lasciandomi la
mano, mi abbracciò appoggiando gli occhi bagnati sulla spalla.
Io lo abbracciai a mia volta, poi
domandai:- perché? Tu mi
ami? –
- Che importanza ha? Non potremo comunque
stare insieme …
non saremo mai felici come Eleonor e Geoff …- finalmente non
singhiozzava più,
ma continuava a piangere, ed io non l’avevo mai visto piangere così per
me,
tranne quella volta in cui credeva che fossi morta.
“quant’è dolce … mi dispiace. Ho capito
che mi ama, ma non
posso mettermi con lui … che cosa buffa è la vita: ti fa innamorare
delle
persone più impensate. Anche Eleonor non se lo sarebbe mai aspettato di
mettersi col suo amico d’infanzia.
Tornando al discorso, non possiamo stare
insieme anche se
volessimo, altrimenti saremo lo zimbello della famiglia e a scuola non
oso
pensare a cosa accadrà!...”
Intanto Ben si era ripreso, ma solo perché
era stanco di
piangere. Lo sentivo affannare. Poi si alzò dalla mia spalla, mi guardò
con gli
occhi lucidi e i segni delle lacrime sulle guance. Dopo pochi secondi
svenne
cadendo per terra. Sperando che non ci fosse nessuno in giro, creai un
campo di
forza per trasportarlo senza fatica.
Entrammo in casa. Accesi la luce e
appoggiai mio cugino sul
divano. La mia missione era compiuta, potevo tornare a casa mia, ma Ben
si
svegliò.
- G-Gwen, d-dove siamo? – io mi avvicinai
a lui e poi
dissi:- siamo a casa tua, ti ho riaccompagnato, ora devo andare a casa
… ci
sentiamo domani così ti faccio sapere quando partiamo, ok? Ciao … - lo
baciai
sulla fronte e mi rialzai. Stavo per recitare l’incantesimo che mi
avrebbe
trasformato in piccole molecole di luce per poi volare verso casa (si,
lo
ammetto, questo incantesimo l’ho preso da “streghe”… XD nd me), quando
Ben mi
prese il polso dicendo: - non andare! Ti prego … resta … -
Quel povero cugino indifeso mi faceva una
gran pena, non
potevo abbandonarlo in quelle condizioni, così decisi di rimanere.
Presi il
telefono del salotto, chiamai casa e avvisai mia madre che sarei
rimasta li a
dormire per quella notte.
Ben continuava a girarsi e a rigirarsi sul
divano, a
lamentarsi e a bisbigliare nel sonno qualche parola che non capivo.
Sembrava davvero stare scomodo su quel
divano, così, con
altro campo di forza lo trasportai sul suo letto vestito. “ Ma no… dai!
Mettigli almeno il pigiama!” commentò la mia coscienza.
“Senti un po’, ma tu non eri stata
oppressa??”
“si, ma visto che ora hai capito chi aveva
ragione e chi
torto, sono riuscita a sfuggire alla tua oppressione.”
“ complimenti… ma tornando a noi… COSA?
COSA DOVREI FARE??
CAMBIARLO?? MA TU SEI PAZZA!!”
“guarda che non è una tragedia; sotto ha
la biancheria,
quindi è come guardarlo in costume, no?” “NO! È TUTT’ALTRA COSA!”
“fidati, ce la puoi fare.”
“non è questione di farcela o di non
farcela, ma è questione
che non POSSO farlo!!! È imbarazzante…”
“Eddai… tanto dorme, e se si sveglia è
comunque ubriaco, non
capirà niente.”
“Ma non posso farlo!!”
“si che puoi…”
“no!”
“si!”
“NO!”
“SIII!”
“NOOOO!”
“se non lo fai ti farò venire mal di
pancia!! E di quelli
forti!”
“Non mi interessa, so che non puoi farlo!”
“e chi te l’ ha detto?”
“lo so!”
“tsk!...”
“…”
“…”
“…”
“ E va bene! Lo ammetto! Non posso farlo…
però tu sei
davvero testarda!!”
“Modestamente” e così finì la nostra
discussione.
Stavo per uscire dalla sua stanza per
cercarmi un pigiama,
quando sentì Ben girarsi lamentandosi nel letto. “Ma come? L’ho messo
persino a
letto! Perché continua a stare scomodo?”
“perché non ha il pigiama…”
“ZITTA TU! Fammi pensare… forse sente
caldo…”
Dopo un paio di minuti in cui ho
considerato i pro e i
contro di quello che diceva la mia coscienza, decisi, per mia sfortuna,
di
mettergli il pigiama che sembrava più leggero in confronto agli abiti
che
indossava.
“si, come no, più leggero… tutte scuse! Lo
sai anche tu che
io ho ragione!” si intromise la mia coscienza.
“MA TI STAI ZITTA PER 5 MINUTI??!!”
“ci sono già stata…”
“E STACCI ALTRI 5 MINUTI!”
“ok ok…”
“ CHE COSA HO DETTO??!! ZITTA!”
“e ci starò!”
“intanto non ci stai!”
“ma devo pur risponderti!”
“NO! ZITTA!”
“…”
Insomma dopo tutto quel chiassare con la
mia coscienza,
trovai il pigiama di Ben nel suo armadio.
Vi starete chiedendo come facevo a capire
qual’era… giusto?
Semplice, era l’unico tutto aggrovigliato che c’era.
“perfetto! E… adesso?...”
“devi spogliarlo…”
“ZITTA! Non mi ci far pensare…”
“ma tanto lo devi fare…”
“MA TU NON DOVEVI STARE ZITTA PER ALTRI 5
MINUTI?!”
“ci sono stata, non sai contare??”
“ si, ignobile coscienza… mi hai fatto
pensare a quello che
non volevo pensare…”
“ovvero?”
“che dovrò…gulp…spogliarlo… AAAAAAAAAA!!
MA COME HO FATTO A
FARMI CONVINCERE??!”
“eheh… mia cara, vorrei ricordarti che tu
l’hai già visto in
costume spesso, quindi non devi disperarti!”
“invece lo è! Una cosa è vederlo, e una
cosa è spogliarlo…”
“hai ragione… allora… io me ne vado!!”
“NO!! NON PUOI ABBANDONARMI!! … coscienza?
Ci sei? Ehi!
RITORNAAA!!! UFFAAA! SONO RIMASTA ANCHE DA SOLA ADESSOO!! Maledetta
coscienza…”
Il cuore mi batteva, ma cercai di calmarlo
e di convincermi
che era una cosa normalissima…
Tremando mi avvicinai a Ben, lo guardai e
velocissima mante
gli sfilai la maglietta nera a mezze maniche e gli tolsi le scarpe,
tutto
grazie alla magia. I pantaloni, rimasero comunque i più difficili da
sfilare,
ma piano piano, senza guardare e… rossissima, glieli tolsi. Sembravo un
pomodoro in quel momento tanto ero rossa. Lo guardai solo un istante e
vidi che
era in gran forma fisica e i suoi capelli sconvolti lo rendevano un po’
più
figo di quello che era. Alla velocità della luce gli misi il pigiama e
corsi
via.
Dopo tutto quel casino ero stanca e,
indossando di nuovo un
pigiama a bretelline della zia, mi buttai sul letto matrimoniale
attendendo il
sonno. Non arrivò. E così dopo mezz’ora di sospiri, mi alzai, uscii
fuori al
balcone e mi sedetti sulla panca. Ripensavo continuamente a quella
domanda che
risuonava nella mia testa in continuazione: ‘perché non mi ami?’.
“cosa avrei dovuto rispondergli? Ma
soprattutto perché non
gli ho risposto?...”
Guardavo le stelle pensierosa e qualche
lacrima scese sulle
mie guance …
COLONNA SONORA DI
QUEL MOMENTO:
Il cielo è un po’ più
blu
Quando ti penso
Gli angeli cantano
Una dolce melodia
Quando tu sei con me.
Tu sei la musica
Nel mio silenzio
Tutta l’eternità in
un momento
Tu sei tutti i sogni
miei…
(“Tutti i sogni miei” – ritornello)
Mi addormentai finalmente sulla panca
fuori al balcone. Per
fortuna non faceva freddo, altrimenti mi sarei beccata un gran
raffreddore.
Il mattino dopo mi svegliai presto, circa
verso le 8 e… “CHE
FREDDO!!!” dovetti entrare di corsa per il freddo. Presi una coperta e
mi
coprii mentre cercavo qualcosa per fare colazione. Alla fine dovetti
prepararmi
comunque il caffè, perché Ben non lo beveva…
“bene…” alzai gli occhi al cielo con
sopportazione.
Secondo Ben
Quella mattina mi sentivo a pezzi, avevo
un mal di testa
pazzesco e non avevo mancoi il coraggio di aprire gli occhi. Poi sentii
dei
rumori e, preoccupato, mi costrinsi ad alzarmi. Mi girava la testa, ma
mi
ripresi subito. Afferrai la prima arma contundente e guardandomi
attorno cercai
la cosa che aveva fatto rumore. Cercai un po’ ovunque, ma alla fine
scoprii che
era solo Gwen che cercava di lavare la caffettiera … “GWEN??? Che ci fa
lei
qui? Non doveva solo accompagnarmi? Ah…che mal di testa, non ricordo
niente… e
perché indosso il pigiama?? Non ricordo di essermelo messo…”
- Gwen! – la chiamai e lei si girò di
scatto verso di me-
- Ben! Buon giorno!-
- Buon giorno… ma che ci fai tu qui? –
- non ricordi proprio niente? –
- no… -
- oh… bene… bè, se vuoi ti racconto cos’è
successo… -
- mmm… - mugugnai massaggiandomi la testa.
Poi continuai:-
piuttosto dimmi se ho fatto qualcosa di…ecco… diciamo… sconveniente… i
dettagli
in questo momento non mi va di sentirli, ho un gran mal di testa.
- anche ieri avevi mal di testa, forse di
meno… comunque,
non hai fatto niente di sconveniente, non preoccuparti, anche se dopo
un po’ hai
cominciato a sclerare e delirare ed eri anche molto strano. –
- strano in che senso? –
- nel senso che… diciamo che eri molto
affettuoso… - aveva
finito di lavare i piatti e li stava posando nei mobili da cui li aveva
presi.
- affettuoso?? –arrossii mentre una vocina
dentro di me
diceva che avevo fatto una cosa che non avrei mai dovuto fare…
- si, ma non preoccuparti, non è successo
niente…
tranquillo. –
- ok… ma perché allora tu sei rimasta a
dormire qui? –
continuavo ad arrossire con una strana sensazione.
- bè, io me ne stavo andando ieri, ma tu
mi hai bloccata
chiedendomi di restare; mi facevi pena in quelle condizioni e ho deciso
di
rimanere. – e guardando per terra si era appoggiata al muro.
- e perché hai addosso una coperta? –
- perché mi sono addormentata fuori al
balcone xD – sorrise imbarazzata.
- capisco… - e così dicendo posai l’arma
contundente e
cercai un’aspirina per la testa mentre Gwen andò in camera per
cambiarsi.
“Meno male che non è successo niente… tra
noi… avevo infatti
paura che potessi fare qualcosa che avrebbe sconvolto sia me che lei.
Fiù!”
“e tu ci credi che non è successo niente?”
“e secondo te a cosa dovrei credere?”
“alla tua coscienza!”
“quella è l’unica cosa o persona, o
qualunque cosa fosse, di
cui non mi fido!”
“ed ecco perché sbagli sempre!”
“ zitta bertuccia!!”
“non mancarmi di rispetto!”
“io manco di rispetto a chi mi pare e
piace!”
“ ok, allora non ti dico cosa penso su
Gwen!”
“guarda che quello che pensi tu, lo penso
anche io!”
“dettagli… comunque sei davvero stupido se
non hai notato la
bugia di Gwen…”
“COSA? Lei non stava mentendo!”
“oh si! Mentiva spudoratamente; ed io
modestamente sono
riuscito a capirlo”
“ e da cosa l’avresti capito, sapientone?”
“semplice: 1. per tutto il tempo non ti ha
guardato in
faccia; 2. anche quando non aveva niente da fare e stava appoggiata al
muro,
non ti ha guardato in faccia!; 3. ogni volta che tu le facevi delle
domande lei
arrossiva leggermente; quindi mi pare più che ovvio che tra voi è
successo qualcosa
che lei sa e che tu, mente bacata, ignori!”
“EHI! Io non ho la mente bacata!”
“intanto non ti sei accorto dell’inganno..
“mmm… forse hai ragione: sta nascondendo
qualcosa Gwen… ed
io non ricordo cosa… il che sta diventando pericoloso…”
“però! Che occhio! (con tono ironico) lo è
sempre stato
pericoloso…”
“tutto ciò significa che io le ho fatto
qualcosa di
sconveniente… chissà cosa…”
“eh già! Perché al giorno d’oggi non si sa
cosa possa fare o
dire un ubriaco alla ragazza che ama eh? (sempre tono ironico) IDIOTA!
Ragiona un
po’, qualche volta!”
“potrei averle messo le mani addosso…”
“impossibile!”
“perché?”
“perché ti avrebbe già messo KO o
comunque, invece di fare
la timida, ti avrebbe sgridato a dovere come al suo solito; quindi non
credo
che sia stato questo…”
“giusto… potrei averle detto quello che
penso su di lei…”
“cioè nulla?”
“ ma che simpatico… potrei averle
confessato i miei
sentimenti.”
“bè è possibile… non ci sono poi così
tante alternative”
“ già! Oh mamma, che imbarazzo se fosse
stato davvero così…chissà
poi lei cosa ne pensa”
“lei ci sta”
“ma che ne sai?”
“elementare mio caro… no, non sei degno di
essere chiamato
Watson…”
“perché tu invece sei degno di chiamarti
Sherlock eh?”
“eheh… bè tornando al discorso, lei ci sta
sicuramente, altrimenti
ti avrebbe cominciato a parlare dei ‘contro’ di tutto quello che hai
detto, no?”
“giusto… tipico di Gwen”
“già! E visto che ci sta suggerisco di
parlarle!”
“di tutto questo?! No, non posso…”
“perché?”
“e se poi non è così??”
“con i ‘se’ e con i ‘ma’ non risolverai
niente! O le parli
ora o taci per sempre!”
“ok… al momento opportuno le parlerò, ma
ora mi sta
scoppiando la testa, e la maggior parte della causa sei tu! Quindi, se
non ti
spiace, io andrei a fare colazione.”
“scusa tanto se ti ho aperto gli occhi!”
“tuscè…” e tornando alla realtà mi presi
l’aspirina per il
mal di testa e mi preparai la colazione.
AAAAAAA! Buon salve brava gente, ecco
l’attesissimo
capitolo!!! Soprattutto da Cinzia XD… vabbè, spero che vi sia piaciuto
anche se
non ho scritto molto. Il sequel sarà bellissimo!! Ci ho lavorato per
tutto il
tempo che sono stata in Calabria!! L’ho fatta persino leggere a mio
cugino che
mi ha dato un bellissimo voto: 8+!! Mitico! Per un tizio a cui non
piace molto
il “romantico” è un buon voto! Anche se a quanto pare gli piace solo la
coscienza… pazienza… AH! Per chi aspetta con ansia il ritorno
dell’omnitrix:
tornerà presto in circolazione grazie a delle circostanze davvero
strane XD. Ho
già detto troppo!!! Il seguito sarà bellissimo!!! Non vedo l’ora di
copiarlo
sul pc!! ah! ultima cosa importantissimaaaaaaaa:
Io ho pensato che il titolo in italiano
sarebbe stato più carino ma non sono sicura di rinominare l'intera
storia, quindi datemi un consiglio:
è meglio "Amore in prima linea" o "Love in
first line"?? rispondeteee >-<
Ci si vede tra un paio di giorniiii!!!
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Capitolo 14 *** Ho pensato di farti le valigie. ***
Capitolo 14
Secondo Ben
Non sapevo bene cosa avrei fatto quel
giorno, ma, passatomi
il mal di testa, non avevo alcuna intenzione di rimanere chiuso in
casa; così
presi i miei abiti e cominciai a vestirmi, e proprio mentre stavo per
infilarmi
la maglietta, entrò di botto Gwen facendo sbattere la porta e urlando
tutta
contenta:- BEEEN!! – ed io a quell’urlo, mi spaventai aggrovigliandomi
con i
vestiti e cadendo a terra come un salame… “che figura…”
-ops…scusa… -
- no problem… - cercai di liberarmi.
- ti aiuto… - si avvicinò a me e mi
disincastrò dalla
maglietta che mi aveva imprigionato.
-grazie. Com’è che sei così allegra?? –
- i miei hanno appena chiamato e hanno
detto che hanno deciso
dove villeggiare quest’anno – sorrise con 32 denti
emozionata – Andremo a BluMarine Village, la
spiaggia più popolare degli Stati Uniti! (non è vero… me lo sono
inventato, ma
non sapevo cosa scrivere XD by me…) –
- strano che andiamo in un posto del
genere; di solito ci
limitiamo ad andare al lago… -
- lo so, infatti volevano di nuovo
andarci, ma io gliel’ho
impedito! Ma soprattutto si sono convinti quando gli ho ricordato come
andò a
finire l’anno scorso… -
FLASHBACK:
Ben, per far vedere la sua figaggine,si
spara le pose su una
roccia grossa come uno scoglio, ma soprattutto pericolosa, prima del
tuffo, e
così facendo fa rotolare il masso sulla spiaggia trasformando la
maggior parte
di essa in una laguna artificiale con acqua di lago…
Ben cade goffamente dallo scoglio e si
tuffa in acqua con
una bella panciata (dolorosa…).
FINE FLASHBACK
Secondo Gwen
- Non andò a finire tanto bene… - ed io
risi ripensando
all’accaduto. Poi notai che era ancora seduto per terra a petto nudo
aspettando
che io gli ridessi la maglietta.
Chiedendogli scusa gli porsi la
maglietta, imbarazzata, che lui prese, ma prima che io uscissi dalla
camera lui
mi fermò prendendo la mia mano. Mi voltai, e lui serio mi domandò:-
cosa è
successo ieri sera che mi nascondi? –
“Oh, no! Ha scoperto la mia bugia. E
adesso che mi invento??
Improvviserò!”
- niente… cosa doveva succedere? – dissi
senza guardarlo.
- non lo so, dovresti dirmelo tu! –
- ti assicuro che non è successo niente… -
continuavo a non
guardarlo. Poi lui si alzò (ancora senza maglia) per guardarmi negli
occhi, ma
io avevo girato lo sguardo.
Lui mi prese il mento e delicatamente mi
girò verso di lui
costringendomi a guardarlo negli occhi e poi ridomandò:- cosa è
successo tra
noi ieri sera? Dimmi la verità… -.
Entrambi cominciammo ad arrossire, e
mentre ormai mi ero
rassegnata al fatto che prima o poi glielo avrei dovuto dire, squillò
il
telefono.
- ehm… v-vado a… a rispondere - e corsi veloce verso il salotto
disincantandomi dai suoi occhi ipnotici.
Risposi al cordless ed era mia madre che
ci voleva
comunicare di aver deciso di partire il giorno dopo visto che aveva
prenotato
l’hotel per tutto il mese.
Secondo Ben
“la mia coscienza aveva ragione, mi ha
mentito! E adesso
chissà cosa le ho detto… o peggio… uff, non voglio neanche pensarci!”
“hai visto che avevo ragione?”
“zitta bertuccia!”
Lunedì (il giorno dopo) ore 10:15 casa di
Gwen
Secondo Gwen
Eravamo dalle 7:00 del mattino a preparare
le valige.
Avevamo stabilito di partire entro le
12:00, e dovevamo
ancora preparare molte cose; dubitavo nel compimento di quella
decisione, “a
meno che io non usi la magia…”. E così, per velocizzare le cose, decisi
di
usare la magia, e in mezz’ora preparai le mie valige dei vestiti,
quella delle
scarpe e quella dei costumi e delle asciugamani.
Insomma alle 11:30 eravamo già pronti per
partire.
Lunedì (lo stesso giorno) ore 11:30 casa
di Ben
Secondo Ben
-AAAAAAAAAAH!!!!!! –
- BEN! cos’è successo??- si catapultò mia
madre in camera
mia urlando.
- PERCHè NON MI HAI SVEGLIATO??!! TI AVEVO
CHIESTO DI
CHIAMARMI ALLE 7 PERCHè LA MIA SVEGLIA è ROTTA!!! E TU CHE FAI?? NON MI SVEGLI!!
IO DEVO
FARE ANCORA LE VALIGE!! – sgridavo mia madre mentre camminavo avanti e
indietro
alla ricerca di cosa mettere in valigia, anche se mi ero appena
svegliato.
- mi dispiace, tesoro, ma stavi dormendo
così beatamente che
ho pensato di fartele io le valigie… -
- davvero? – mi fermai di botto sorpreso.
-certo! Controlla pure cosa ho messo e
cosa non ho messo
così chiudiamo la valigia –
- grazie mamma!! – commosso l’abbracciai
con un sorrisone.
- una curiosità: come mai quest’anno sei
così impaziente di
andare in vacanza con Gwen? – mi staccai dall’abbraccio e poi
diventando rosso
balbettai:- nessun motivo in particolare, te lo assicuro… -
- aaah… ho capito… - sorrise maliziosa mia
madre.
-NO! Tu non hai capito un bel niente
quindi andiamo a finire
queste benedette valigie! – e la trascinai fuori mentre rideva sotto i
baffi,
cosa che mi fece sospettare che avesse capito tutto…
Lunedì (sempre quello) ore 12:00 sotto
casa di Ben
Secondo Gwen
Scesi dalla macchina e citofonai.
- pronto? – rispose Ben.
- ehm… Ben, sei pronto?? Scendi tu o devo
salire a darti una
mano? –
- NONO! Non salire, non preoccuparti,
scendo subito! –
- oh… ok, aspettiamo in macchina… -
decretai sorpresa dal
fatto che per una volta non avesse chiesto il mio aiuto.
- va bene! – feci per andarmene quando Ben
mi richiamò
dicendo:- ehm… forse è meglio che mi aiuti un po’… -
- lo sapevo! Era troppo strano che tu non
chiedessi il mio
aiuto, anzi, la mia magia! –
- eheh… questa volta non è per portare le
valigie con la
magia… -
-e per cos’è? – chiesi sorpresa ancora più
di prima.
- eh… entra e vedi… - e così entrai;
preoccupata, ma entrai.
Non ero riuscita nemmeno a mettere un
piede dentro casa che
scivolai su una buccia di banana sbattendo con la schiena per terra. Mi
rialzai
dolorante ed entrai finalmente in casa dove vidi passare davanti ai
miei occhi
una maglia a tutta velocità.
Scombussolata cercai la fonte da cui era
partita la
maglietta e così trovai Ben intento a scavare nella sua valigia.
- Ben! che stai facendo?! – chiesi ancora
più scombussolata
di prima.
-cerco qualcosa che stia bene col jeans
che ho deciso di
mettere in viaggio, ovvero, quello che ho addosso… -
- ma cosa ti importa se sta bene oppure
no?? – chiesi più
confusa che mai.
- ma perché non posso metterci la prima
cosa che capita!!
GUARDA!! – e così dicendo prese una maglia a caso e se la posò sul
petto nudo
guardandomi con occhi spalancati.
-ehm… Ben, questa maglia ci sta bene… è un
jeans maschile
qualunque! Persino un top femminile ci starebbe bene!! – cominciai a
sentire la
mia salute mentale andarsene sempre più velocemente.
- CI STA MALISSIMO!! Ma che ti ho fatto
entrare a fare se
non mi sai consigliare decentemente cosa mettermi?! –
- BEN! CALMATI! La tua salute mentale è
PEGGIORATA da quando
ti sei ubriacato! Finiscila di dire cretinate e indossa la prima cosa
che ti
capita!! SONO STATA CHIARA??! – urlai con occhi spiritati.
Ben mugugnò incurvando la schiena in
avanti e abbassando
leggermente la testa.
- Ben…su, dai, non essere triste! – gli
sorrisi, gli diedi
una pacca sulla spalla per consolarlo, e con la magia sistemai il
casino che
aveva creato mio cugino.
- una curiosità: ma non potevi farti
aiutare da tua madre
per vestirti? –
- ehm… ci ho provato, però è andata in
crisi di nervi e si è
chiusa in camera… Papà sta ancora cercando di consolarla col thè…-
-mamma mia! Che hai combinato?? – chiesi
preoccupata.
- niente… è solo che non mi piaceva come
abbinava i vestiti
e l’ho sgridata un po’. Ma non le ho fatto niente! Se l’è presa per
niente! –
spiegò mettendo le mani dietro la testa.
-vabbè… allora vado a salutarli così
partiamo –
- vengo con te! – e così insieme salutammo
gli zii che
intanto stavano svuotando le valigie del loro viaggio in Italia.
Infine, grazie all’aiuto della magia,
portammo tutte i
bagagli di Ben in macchina e… ed eravamo STRETTISSIMI!
Finalmente partimmo.
Durante il viaggio non avvenne granché
poiché per la maggior
parte di esso dormimmo.
E così, tea sbadigli e caffè, tra le
canzoni country dei
miei e quelle rock di Ben, tra caldo e freddo, tra litigi e sorrisi,
arrivammo
finalmente a destinazione.
Lunedì (ancora quello…) ore 16:30, al
secondo piano del “Hotel
del Sole”, stanza 102.
- Questa sarà la nostra casa per un mese!
Yuppy! Adesso chiariamo
le regole:
1) fatevi bastare lo spazio che abbiamo!
2) cercate di non distruggere niente!
3) non rimanete tutto il giorno attaccati
agli schermi dei
computer, a meno che non ci sia un uragano fuori!
4) non rubate niente!
5) non sporcate troppo perché dopo le
cameriere potrebbero
volere la mancia, ed io non gliela voglio dare!
6) ogni mattina ci si sveglia all’ora che
diciamo noi!
7) non mettetevi nei guai, e questo vale
per i due
minorenni!
Vi tengo d’occhio! Non osate violare
nemmeno una di queste
regole perché sennò ce ne torniamo subito a casa! Ed ora che ci hanno
portato i
bagagli direi che possiamo cambiarci e scendere sulla spiaggia. –
decretò mio
padre appena entrammo in casa.
Ben e mio padre si cambiarono in una
stanza a fianco, mentre
io e mia madre rimanemmo nella stanza principale.
- che costume devo mettere?? – disperai su
mia madre-
- uno qualsiasi! Tesoro, da quand’è che ti
preoccupi tanto
di quello che devi indossare?? – esclamò abbracciandomi.
- da quando hai deciso di andare in
villeggiatura su una
spiaggia colma di gente chick! –
- tsk! Ma per favore! – esclamò mia madre
lasciando l’abbraccio.
- non mi comprendi ç___ç !! – mi disperai.
- ma si che ti comprendo! – prese un
bichini dalla mia
valigia e me lo porse.
- ed io dovrei mettermi questo coso così
mini?? –
- amore, non lo sai proprio che significa
mini… farai un
figurone! Te lo assicuro! Questo si che è chick! –
- NON POSSO METTERE UNA COSA DEL GENERE!!
– e così cacciai
dalla valigia un costume intero.
- tesoro… sembra una tuta da sub… -
- allora è perfetto! – dissi convinta.
- MA STAI SCHERZANDO?? –
- no! –
- ah fantastico! Ora posso anche dire di
avere una figlia
pazza! –
- ma perché?! va benissimo! –
- morirai di caldo… -
- non mi importa – arrossii
- cos’è che ti imbarazza? Hai sempre messo
un costume a due
pezzi! –
- si, ma Ben… - non ebbi il coraggio di
continuare.
- Ben, cosa? –
- mi vedrà… - arrossii sempre di più.
- e allora? Ti ha sempre visto! –
- si, ma non con tutte queste forme… - si,
infatti a 15 anni
io non avevo tutte quelle forme che mi erano cresciute di botto a 16
anni… e mi
vergognavo di mettermi i due pezzi…davanti a Ben.
- e tu ti vergogni?!?! Da quando Gwendalyn
Tennyson si
vergogna di qualcosa?? – rimase di stucco.
- eh, sapessi… - rimanemmo per pochi
secondi in silenzio,
poi lei lo ruppe…
- ho capito… - disse sicura.
- cosa? –
- che ti sei presa una cotta per… - non le
feci finire la
frase e così le urlai:- NO! Non è vero! Quello che stavi per dire era
una
grande baggianata! Mi metterò il bikini… contenta? – mi rassegnai. E
così ci
cambiammo.
Secondo Ben
Finito quel che dovevo fare, uscii dalla
stanza e, poiché eravamo
tutti pronti, uscimmo dalla stanza.
“ EVVIVA!! Che le vacanze abbiano inizio!!”
“ non ti emozionare troppo, prevedo che
accadrà qualcosa di
brutto… lo sento nell’aria…”
“non portare iella! E poi come fai a
sentirlo nell’aria?? Sei
nella mia testa!”
“ io ho la vedenza! U_U”
“se…”.
Purtroppo per me, però, la mia coscienza
aveva ragione,
infatti, appena uscito dalla stanza 102 accadde una cosa che non mi
sarei mai
aspettato: SBANG! Scontro tra me e….
- HILARY! – mi sorprese…
EEEEEEEEEEEEEEEEEE!! Ecco la fine di
questo capitoloooooooo
(notina musicale). IL RITORNO DI HILARYYY!! Waaa fantastico! Non sapete
ancora
cosa deve succedere in questi giorni estivi, ma soprattutto chi
incontreranno! Eheh,
e sappiate che Hilary non è di certo la ochetta che sembra…
muahahahahah
grandi sorprese nei prossimi capitolini!! Mi dispiace aver tardato tanto, ma è
uscita
un’altra vacanza! Non ho potuto scrivere un tubo!! ç_ç sono davvero
dispiaciuta
per l’accaduto, vedrete che rimedierò! ^o^ se mia madre non mi obbliga
a fare
qualche lavorino per casa, spero di riuscire a scrivere il 15° capitolo
entro
domani, ma non vi assicuro niente! Voi continuate a lasciare recensioni
che
sono sempre più beeeelleeeeee!! ^^ infatti ringrazio tutti quelli che
mi
seguono sempre e che mi hanno lasciato recensioni in ogni capitolo =^^=
siete
tenerissimi!!! Alla fine ho deciso di lasciare il titolo che avevo
creato fin
dall’inizio. Grazie per avermi convinta! <3 e come ultima cosa
vorrei dire a
coloro che amano questi intrighi familiari che ho creato una fanfiction
intitolata “Love of 3000”
che è una piccola one-shot che parla
appunto dell’amore tra due gemelli!! (assurdo…) lo consiglio
soprattutto a
quelli che conoscono “Class of 3000”
perché infatti riguarda quel cartone… se vi va leggetela ;D noi ci
vediamo tra
pochi giorni ciaociaooooooooo
Saluto speciale a mia cugina Claudia che è
appena entrata in
EFP: BENVENUTA NEL MAGNIFICO MONDO DELLE FANFICTION!! ^O^ vvb a tutti!
<3
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Capitolo 15 *** Perché mi fai così male? ***
Perché mi fai così male?
Capitolo 15
Secondo Ben
Da terra non potevo credere a quello che
vedevo: Hilary in
costume e pareo che mi tendeva la mano per rialzarmi.
- Benjamin Tennyson! Come mai da queste
parti? – sorrise
contenta di vedermi.
Rialzandomi dissi:- sono in vacanza con
mia cugina e i miei
zii… a tu? – “MA SECONDO TE CHE CI STO A FARE QUI!? SCEMA!”, non potete
immaginare il mio stupore nel vederla li.
- io? Oh… diciamo anche io, ma quella che
ha davvero
insistito nel venire qui è stata mia sorella –
- hai una sorella?? –
- veramente è una gemella, si chiama Emmy
– e così di fianco
ad Hilary spuntò una ragazza molto simile ad Hilary: alta, magra (mai
quanto
Hilary però…), con una pettinatura al quanto strana tutta attorcigliata
con le
punte ricce che in quella posizione sembravano raggi solari e alcune
ciocche
spuntavano fucsia, e il resto dei capelli biondo cenere, leggermente
più scuri
di quelli della gemella; aveva gli occhi grandi e verdi come Hilary e
degli
occhialini fucsia sul naso; un’altra cosa che notai di lei
particolarmente fu
l’eccessiva predominanza dei colori più accesi nei suoi vestiti e
gioielli
appariscenti, ed infine le unghie particolarmente lunghe e curate. Era
molto
più carina di Hilary, che in confronto sembrava una barbie truzza…
- piacere di conoscervi! – sorrise con 32
denti Emmy facendo
un segno alieno con le mani – tu devi essere Ben, Hilary mi ha parlato
molto di
te e anche di tua cugina Gwen che suppongo sia lei…- indicò Gwen.
- si, sono io… - rispose timida mia cugina.
- Ben, se non ti ho mai parlato di Emmy
allora non ti ho mai
parlato nemmeno di Alexander (Alex), il mio fratellastro appena
acquisito! –
interruppe Hilary con quella sua voce a trombetta.
Sentendosi nominato, Alex si girò
sfoggiando la sua massa di
capelli biondo platino.
- Per caso qualcuno ha nominato il mio
nome invano? –
scherzò avvicinandosi a noi.
- Alex, ti presento Ben e Gwen; Ben è in
classe con me,
mentre Gwen è sua cugina –
- piacere… - salutò guardando Gwen dalla
testa ai piedi.
“ Cos’hai da guardare, pervertito?!
Biondino buzzurro che
non sei altro! Rospo melmoso che…”
“ehm…”
“ CHE C’è??”
“non è melma… è muco…”
“MA LO SAI QUANTO ME NE IMPORTA??!”
“scusa… era per precisare!”
“VAI A PRECISARE DA QUALCHE ALTRA PARTE!!”
“ ok…”
Secondo Gwen
“Ma che ha da guardare questo pallone
gonfiato?? Non
vorrà provarci mica? Va ad eretro!”
(non so come si scrive perdonatemi! Spero avrete capito comunque cosa
significa
XD by me)
“ma sei scema?”
“COSA? Ma come ti permetti?!”
“mi permetto! Perché tu, se fossi
intelligente, avresti
pensato al fatto che se quel tizio ti corteggia e ti conquista,
potresti
riuscire a scordare Ben!”
“con quel pallone gonfiato?! MAI!”
“allora sei veramente scema!”
“ma perché oggi hai voglia di insultarmi??”
“perché tu non sei mai contenta!”
“COSA?”
“sicuro! Tu sei innamorata di Ben, ma non
sei contenta
perché è tuo cugino; sei corteggiata da un sacco di ragazzi stupendi e
fighi
che nonostante questo, ti sbavano sui piedi, ma tu non sei contenta;
probabilmente sei ricambiata nonostante le belle ragazze che circondano
tuo
cugino, e non sei contenta! Ma dico, ci sarà mai un momento in cui
sarai
contenta della tua vita sociale?!”
“Si! Quando non sarò innamorata di mio
cugino e avrò un
corteggiatore bello, intelligente e romantico, ma soprattutto degno
della mia
altezza!”
“ ‘altezza’ in senso metaforico o fisico?”
“metaforico, è ovvio!”
“bè, allora aspetta e spera…”
“ sarebbe un incoraggiamento o una presa
in giro?”
“ma per chi mi hai preso?? È ovvio… un
presa in giro! U_U”
“ah! Bene! E adesso… SPARISCI PRIMA CHE MI
VENGA VOGLIA DI
POLVERIZZARTI!!”
“ok, ok! Calmati…”
Alexander era un ragazzo alto e in forma,
con i capelli
folti biondo platino e gli occhi azzurri chiari. La cosa che mi colpì
particolarmente di lui fu lo sguardo magnetico che aveva e il fatto
che,
nonostante il caldo insopportabile, vestiva totalmente di nero.
Lunedì (ancora…) ore 17:30 sulla spiaggia.
La spiaggia era colma di gente e avevamo
sistemato gli
ombrelloni… vicino a quelli di Hilary…
“Ma che sfortuna! Maledizione! Ma solo qui
c’era posto per
l’ombrellone??” mi guardai attorno alla ricerca di un posto libero, ma
invano…
“a quanto pare si…”.
- vi piace questo posto?? L’abbiamo
liberato apposta per
voi!- squittì la truzza saltellando da Ben.
- si si… - disse ad Hilary, poi si girò
verso di me e mi
bisbigliò nell’orecchio:- anche se l’avrei preferito a tre chilometri
di
distanza da lei! –
Ed io sorrisi pensando alla sua faccia
inorridita se avesse
sentito quello che mi aveva detto.
- Grezie, Hilary, per aver aver fatto
spostare mezza spiaggia
per farci mettere l’ombrellone accanto al tuo…- finsi un sorrisi.
- Figurati! – esclamò allegra, poi
cambiando tono di voce
divenne più seria – per me non è stato un problema…anzi, è stato
facilissimo… -
e così dicendo se ne andò sotto i suoi tre ombrelloni.
- non trovi strano che abbia fatto
spostare con tanta
facilità mezza spiaggia??- chiesi a Ben continuando a guardarla
chiedendomi
come potesse essere così oca.
- naaa… avrà fatto spostare qualche
ombrello di qualche suo
amico… niente di che. Da quand’è che sei così sospettosa?!-
- da quando attiri i guai come una
calamita: in pratica da
quando hai avuto per la prima volta l’omnitrix…-
- che stupidaggine! –
- ma vattene! –
- con piacere… -
- ciao!! – mi smorfiai per poi avviarmi
verso l’ombrellone,
quando mio cugino mi fermò prendendomi un braccio.
- ma prima devi dirmi una cosa! –
- sarebbe? – incrociai le braccia.
- sempre la solita tiritera… - sorrise, io
inarcai un
sopracciglio e lo guardai continuare – cosa è successo quella sera in
cui mi
ubriacai? –
Innervosita risposi:- NIENTE! TE L’HO
DETTO E RIPETUTO UN
TRILIARDO DI VOLTE! – gli urlai. Me ne andai lasciandolo di stucco e
arrivai
sotto l’ombrellone dove mi spoiai rimanendo in costume.
Secondo Ben
La osservavo da lontano incantato e… anche
un po’ stordito.
Era davvero carina in bichini. Lo notai
anche se cercava di
nascondersi con le mani e le braccia.
“com’è carina… ed io non posso averla…che
scocciatura!”
“sfigato…”
“VATTENE!”
“no, non ti ho ancora torturato!”
“E MI TORTURERAI PIù TARDI!”
“uffa… ma io soffro…”
“come si soffre??”
“mmm…”
“puoi soffrire, ma come??”
“ehm…”
“allora?”
“in silenzio?”
“ESATTO! MUTO!”
Mi avvicinai a Gwen che intanto si era
stesa su un
asciugamano a leggere. Presi un asciugamano anche io e l’appoggiai al
suo
fianco. Mi stesi su di essa.
- Ben! Gwen! Noi andiamo in avanscoperta
della spiaggia:
vogliamo vedere se c’è gente simpatica da queste parti. Più amici si
hanno,
meglio è! Ciao! – esclamò mia zia saltellando sulla riva con mio zio.
“Fantastico! Se non fosse per Hilary…
saremmo rimasti soli…”
- che leggi, Gwen? – chiesi curioso.
- ‘La trilogia della villeggiatura’… -
-O__O … - non l’avevo mai sentito nominare
e rimasi un po’
di stucco, così richiesi:- che leggi, Gwen? –
- un libro antico di Carlo Goldoni, più
precisamente è una
commedia comico-romantica del 700… -
- che noia! –
- lo sapevo che l’avresti detto –
- cosa?! –
- sei prevedibile… -
- non è vero! –
- si che è vero –
- non è vero! Dimmi di che parla! –
- che ti importa?!-
-voglio leggerlo! –
Stava per mettersi a ridere, poi si
arrese:- vabbè… allora
sappi che ‘la trilogia della villeggiatura’ è formata da appunto 3
libri: ‘Le
smanie per la villeggiatura’; ‘Le avventure della villeggiatura’; ed
infine ‘Il
ritorno dalla villeggiatura’. La base di questa commedia è l’apparire,
quindi
tutti i protagonisti si fanno una marea di complessi per questa
villeggiatura
per mantenere la loro reputazione di riccastri, in poche e povere
parole… -
tornò a leggere scocciata dalla mia domanda.
- e che centra il romantico? –
- centra. Perché molti di loro, per
mostrare la loro
ricchezza ancora di più, sono costretti a sposarsi con altre persone
che
credono benestanti, ma che invece non sono, anche se probabilmente sono
innamorate di altre… ho cercato di parlare la tua lingua, contento? –
- ma è orribile! –
- cosa? –
- è orribile che una persona sia costretta
a sposare qualcun
altro al posto del suo innamorato solo per mantenere l’apparenza! –
- si, è orribile, ma allora erano altri
tempi…- arrossì lei.
- meno male che siamo nati in quest’epoca…
-
- già… -
- Gwen, mi leggi qualche rigo? –
- dall’inizio? –
- no, dal punto che stavi leggendo…-
- ok…-
(per chi non conoscesse quest’opera voglio
solo anticipare
che Giacinta in questa scena è promessa sposa a Leonardo, ma nello
stesso
momento è innamorata di Guglielmo e viceversa. Giacinta è a conoscenza
dell’amore suo e di quello di Guglielmo, ma non può lasciare Leonardo
per
mantenere le apparenze.)
SCENA SETTIMA
GIACINTA, poi
GUGLIELMO.
GIACINTA: ah! Guglielmo
vuol essere il mio precipizio. Non so dove salvarmi. Mi seguita
dappertutto.
Non mi lascia in pace un momento.
GUGLIELMO: Ma perché mi
fuggite, signora Giacinta?
GIACINTA: Io non fuggo;
bado a me, e vado per la mia strada.
GUGLIELMO: è vero, ed
io sono sì temerario di seguitarvi. Un’altra che non avesse la bontà
che voi
avete, mi avrebbe a quest’ora per la mia importunità distaccato. Ma voi
siete
tanto gentile, che mi soffrite. Sapete la ragione che mi fa ardito, e
la
compatite.
GIACINTA: (non so cosa
abbiano le sue parole. Paiono incanti, paiono incantesimi [avrei
preferito
scrivere ‘filtri d’amore’, ma tanto è uguale XD by me])
Mentre lei leggeva mi avvicinai di più a
lei per vedere il
libro. Ma questo portò allo sfiorare con la guancia il viso di Gwen.
Entrambi
arrossimmo, ma lei non si distaccò dalla lettura.
GUGLIELMO: S’io vedessi
che la mia persona vi fosse veramente molesta, o ch’io potessi
pregiudicarvi, a
costo di tutto vorrei in questo momento partire; ma esaminando me
stesso, non
mi pare di condurmi sì male, che possa io produrre verun disordine, né
alterare
la vostra tranquillità.
Mi girai verso di lei guardandole il
profilo destro del
volto e la guancia arrossire sempre di più. Mi fece sorridere molto il
fatto
che lei si stesse imbarazzando. Dopo una piccola pausa, ricominciò a
leggere.
GIACINTA: ( eh!
Purtroppo mi ha fatto del male più di quello che egli pensa).
GUGLIELMO: Signora, per
grazia, due parole a proposito di quel che vi ho detto.
GIACINTA: Quest’anno
non ci possiamo discontentare. Il bel tempo ci lascia godere una bella
villeggiatura.
GUGLIELMO: ciò non ha
niente che fare con quello ch’io vi diceva…
- questi due sembrano noi… - interruppi
continuando a
guardarla.
- davvero? –
- si… - mi avvicinai a lei sfiorandole la
guancia che mi
provocò un brivido sulla schiena.
GIACINTA: Che cosa dite
della cena di ieri sera?
GUGLIELMO: tutto è per
me indifferente, fuor che l’onor della vostra grazia.
GIACINTA: Non so se il
nostro pranzo di questa mattina corrisponderà al buon gusto del
trattamento,
che abbiamo avuto ieri sera.
GUGLIELMO: In casa
vostra non si può essere che ben trattati. Qui si gode una vera
felicità, e
s’io sono il solo a rammaricarmi, è colpa mia, non è colpa di nessun
altro.
GIACINTA: (si può dare
un’arte più seducente di questa?)
Continuavo a guardarla mentre leggeva, ma
lei non si
scomponeva. “Troppo seria persino quando un ragazzo la guarda!
Assurda…”. Per
smuoverla le diedi un bacio sulla
guancia cercando quasi di non farglielo sentire, e subito dopo mi
allontanai
solo di pochi millimetri da lei che mi guardò distaccandosi dalla
lettura. Era
diventata un pomodoro e forse anche io, ma non ci feci caso. Lei si
rigirò
verso il libro cercando di leggere, ma aveva perso il segno…
Un po’ emozionato da quello che stavo
facendo cominciai a
baciarla sul collo.
- Ben… smettila, ti prego… -
Secondo Gwen
“Perché mi fa così male?! Non posso
dimenticarmi di lui e
viceversa se lui si comporta così!”
- Ben… basta… - cercavo di spingerlo con
la mano sinistra ma
lui mi teneva stretta.
Poi si staccò di poco dal mio collo per
accarezzarmi i
capelli.
“forse ha capito che la deve smettere…”
- adesso puoi smetterla?... –
- ti dà così fastidio? – smise di
accarezzarmi e mi guardò
fisso negli occhi.
- e-ecco… abbastanza direi… - eravamo ad
un centimetro di
distanza e io ero imbarazzatissima.
- posso solo un altro po’? – tornò ad
accarezzarmi più
delicatamente.
-bè… ecco.. veramente … NO! – balettai, ma
tanto lui non mi
ascoltò e tornò a baciarmi il collo. A quel punto pensai solo una cosa
“A mali
estremi, estremi rimedi!” e lo spinsi alzandomi. Lui, ancora un po’
sconvolto,
mi guardò, mise un braccio davanti alla bocca, abbassò lo sguardo e mi
chiese
scusa balbettando.
- non so cosa mi sia preso… -
- non… preoccuparti… -
Dal nulla comparve Hilary che saltò
addosso a Ben tutta
emozionata.
- BENNUCCIOOO!! Facciamo una passeggiata?
Insieme? Da soli?
–
- ehm… ecco… dovrei andare al bar… - cercò
una scusa per non
stare con lei.
- andiamoci insieme!- e così se lo
trascinò sulla riva del
mare. Ben mi guardava chiedendomi con lo sguardo ‘aiuto!’, ma io non
risposi…
Mi ristesi sull’asciugamano e continuai a leggere.
FINEEEE! XD eheh, adesso sono entrati in
gioco 2 nuovi
personaggi… anche loro non sembrano quello che sono, muahahahah!! E Hilary… non sapete cosa vi aspettaaaaa!!!
Secondo voi come ha fatto a far spostare mezza spiaggia (intesa come
ombrelloni) con facilità?? Lo scoprirete solo se leggerete i prossimi
capitoliiii!! Tra non molto tornerà l’omnitrix e allora sì che ci
divertiremo!!
Intanto chiedo umilmente perdono per il ritardo… ma sono successe
moooolte cose
-.-“ Bè, avete visto? Sono entrata anche io in scena!! Certo, sono un
personaggio secondario… ma ci sono!! Sono io Emmy ^^ la pettinatura che
ha in
quel momento nel prossimo capitolo la descriverò così per chi volesse
farla, ha
già le istruzioni XD voglio solo specificare che è una pettinatura
TOTALMENTE
inventata da me, presa spunto dai vari manga e dal sole estivo ^^ .
E adessoooo… ringraziamentiiii ^O^:
Ken Tennyson: mi fa piacere che ti stia
divertendo! ^^
sinceramente, anche io! Mi sto divertendo un mondo a scrivere questa
ff, e poi
le coscienze mi ispirano sempre battute divertenti XD Per il fatto di
Hilary,
scoprirai il tutto tra un paio di capitoli, ma non avere paura,
aggiornerò
presto! ;)
Yuki Higurashi: eheh cuginetta! Non è
valido farsi
pubblicità attraverso le recensioni XD ma niente ci fa! XD bè! Spero ti
sia
piaciuto anche questo capitolo xD i tuoi debbo ancora leggerlo ora che
ci penso
.-. vabbè, dopo XD. Spero che tu stia avendo successo! Buona fortuna ;)
Blackstar26: grazieeee!! Per avermi
aggiunta tra i tuoi
autori preferiti, e anche per aver commentato “Love of 3000”. Son contenta
che ti
piaccia. Riguardo quegli anime che mi hai consigliato sappi che il
primo ho
provato a vederlo ma mi ha un po’ sconvolto O_O quel tizio è un
pervertito XD,
poi il secondo l’avevo già visto, ma non mi ha ispirato molto… il terzo
non lo
trovavo in italiano XD. Bè comunque grazie lo stesso ^^ sei stata molto
gentile!
Ringrazio anche quelli che hanno aggiunto
la mia storia tra
le seguite:
fuffima
Ken Tennyson
kirlia
Rein94
yuki
higurashi
_Maya_
Anche quelli che l’hanno aggiunta tra
quelle da ricordare:
DolceSherry_Eris95
Lolopanny
Ma soprattutto quelli che l’hanno aggiunta
tra le preferite:
blackstar26
CinziaCandid
Ken Tennyson
nana1827
yuki
higurashi
Sono contenta di avere questo discreto
successo ^^ spero in
futuro di averne ancora di più!! Al prossimo capitolooooooooooooo XD
Lovely
Laura!
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Capitolo 16 *** È l’ora dell’eroe! ***
Capitolo
16
GUGLIELMO: Signora
Giacinta, scusatemi se v’infastidisco. Mi date permissione ch’io vi
dica una
cosa?
GIACINTA: Mi pare che
abbiate parlato finora quanto avete voluto.
GUGLIELMO: Non vi
adirate: tacerò se mi comandate ch’io taccia.
GIACINTA: (che mai
voleva egli dirmi?)
GUGLIELMO: comincio ad
essere più sfortunato che mai. Veggio che le mie parole vi annoiano.
Signora,
vi leverò l’incomodo.
GIACINTA: e che cosa
volevate dirmi?
GUGLIELMO: Mi
permettete ch’io parli?
GIACINTA: se è cosa da
dirsi, ditela.
GUGLIELMO: So il mio
dovere, non temete ch’io ecceda, e che mi abusi della vostra bontà.
Dirovvi
solamente ch’io vi amo; ma se l’amor mio potesse recare il menomo
pregiudizio o
agli interessi vostri, o alla vostra pace, son pronto a sagrificarmi in
qualunque modo vi aggrada…
“Ben ha ragione… questi due sembrano noi…
Lui mi ama e prova
a non pensarci… almeno credo, ed io, per le apparenze non ci bado e
basta…”
“si, solo che Ben vorrebbe pensarci…”
“lo so.”
“davvero??”
“si”
“SURPRISE!”
“perché è una sorpresa?”
“fino ad ora non sapevi un tubo!”
“ma che gentile….”
“lo faccio con piacere.”
“mmm…” mugugnai.
Mentre leggevo sentii una vocina
canticchiare:- Magica,
magica Emmy! Magica, magica Emmy! Gira e spera, spera e gira, quel che
vuoi
s’avvererà! Mille stelle dal tuo cilindro, volan fuori come farfalle,
han
formato un arcobaleno, tutto splende come incanto! Magica, magica Emmy!
…-
- Ciao Emmy! – la chiamai.
- Buon salve Gwen! – si girò verso di me e
cominciò a
saltellare nella mia direzione.
- come stai? – mi chiese sorridendo.
- bene… tu? – risposi un po’ insicura.
- si va avanti… potrei stare meglio –
- cos’è che non va? – la feci sedere
vicino a me.
- bè, varie cose, minime… nulla di
importante; piuttosto,
cos’è che non va in te? –
- come fai a sapere…? – non mi fece
terminare la frase
esclamando:- ti si legge in faccia! –
Sorpresa risposi:- bè.. niente di che… -
- Ho già capito tutto!! –
- Cosa? –
- guarda che ho visto come guardavi Ben… -
-COSA??- cominciai a pensare che lei
avesse dei poteri
soprannaturali…
- e guarda che ti si vede il segno… -
bisbigliò.
- quale segno? – non capivo di cosa stesse
parlando.
- il segno di quella sottospecie di
succhiotto… - abbassò
ancora di più la voce.
- COSAAAAAA??? – preoccupata presi di
corsa lo specchietto
nella mia borsa e mi guardai il collo dove mi aveva baciato Ben e…
effettivamente era leggermente rosso…
- NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!- urlai
disumanamente.
- calmati, non preoccuparti. Io ho gli
occhi da artista, per
questo l’ho notato. Se tu porti sempre i capelli sciolti, non lo noterà
nessuno.- mi fece l’occhiolino.
- ah… ok… se lo dici tu… - ero ancora un
po’ traumatizzata
per aver assistito al mio primo succhiotto.
. e così ti piace tuo cugino! Forte! –
- grazie… ma non è poi così forte… -
- e… dimmi….- stranamente osservava da
lontano Ben ed Hilary
che si allontanavano sempre di più, sulla riva.
- si? –
- che scuola frequenti? – sorrise
girandosi di botto verso
di me.
- la stessa di Hilary, solo che sto in
un’altra classe. E
tu? –
- io frequento un liceo artistico privato –
- anche a me sarebbe piaciuto frequentare
un liceo privato,
ma per vari strani motivi, non ci sono potuta andare… - abbassai la
testa
ripensando all’accaduto.
- colpa di Ben? –
- come hai fatto a capirlo? – ero davvero
sorpresa, non me
l’aspettavo indovinasse così velocemente.
- io so tutto! – disse fiera di se.
- se lo dici tu… - “in verità era stato
l’omnitrix… ma
quando si parla di omnitrix, si parla di Ben!”
- e dimmi, cosa stai leggendo? – guardò
curiosa il libro che
avevo nell’altra mano.
- “La trilogia della villeggiatura” –
- Bellissimo! A me è piaciuto molto quando
l’ho dovuto
leggere per la scuola - tornò a fissarmi
con i suoi enormi occhi verdi.
- Io lo leggo come lettura di piacere. È
raro trovare
qualcuno che ha i miei stessi gusti in fatto di libri. –
- davvero? Bè, anche a me; abbiamo
qualcosa in comune
allora!! – sorrise ancora di più.
- già… - sospirai, poi guardai incuriosita
la sua
pettinatura e domandai:- come hai fatto a farla? È davvero originale! –
indicai
i suoi capelli.
- questa cosetta? Oh… bè, non è niente di
che; all’inizio ci
ho messo un po’, poi dopo ci go preso la mano ed ora ci metto
pochissimo.
Inizialmente si forma una coda di cavallo, dopodiché si divide in due
parti
uguali, poi ogni parte la si divide circa in quattro parti. Poi si
prende una
ciocca e l’ho attorcigliata per poi fermarla con una mollettina in
maniera tale
che le punte formino una specie di raggio solare, e così si fa con le
altre
ciocche. Ora sembro un sole!! Fico eh?? – si emozionò.
- ihih, si, carina! – sorrisi e lei
ricambiò.
Continuammo a parlare a lungo finchè non
decidemmo di fare
il bagno.
Secondo Ben
“Che noia!!! Hilaryh doveva trascinarmi
via proprio in quel
momento?! Io lo so cosa mi è preso: sono innamorato, e voglio stare con
Gwen,
ma non posso per queste maledette apparenze! E sinceramente, non mi
pento di
niente di quello che ho fatto! Avrei continuato se non fosse che lei mi
ha
spinto… lo sapevo che non dovevo fidarmi della mia coscienza!”
“EHI! Lei ci sta, idiota!”
“si ho visto… dalla spinta!!”
“guarda che, anche se una ragazza ci sta,
non significa che
non si sia imbarazzata!”
“o magari, semplicemente… NON CI STA!”
“te lo assicuro!”
“MA COME FAI A DIRLO?!”
“se davvero non ci stava, ti avrebbe
catapultato in Polonia
con la sua magia! Invece, siccome ci sta, ti ha soltanto spinto!”
“…” non ebbi il tempo di pensare a quello
che la mia coscienza diceva,
che Hilary mi fece tornare alla realtà molto bruscamente.
- BEN!! MI STAI ASCOLTANDO??! – mi urlò in
faccia.
- si si certo… - dissi annoiato e cercando
di nascondere il
fatto che… non era vero.
- allora perché non mi hai risposto??! –
mi guardò
infuriata.
- non ti ho risposto?? Sul serio??
Strano…cos’è che mi hai
domandato? – dissi cercando di non guardarla negli occhi ed evitando
ogni suo
sguardo minaccioso.
- hai visto che non mi ascoltavi?! – per
fortuna non era più
arrabbiata…
- ma si che ti ascoltavo! È solo che … mi
sono scordato la
domanda! – mi arrampicai sugli specchi.
- ti ho chiesto se ti andava sabato di
andare in discoteca
con me e con i miei fratelli. –
- ah… bè, allora forse non ti ho risposto
perché non sono
sicuro di quello che farò sabato! –
- tutte scuse… -
“Persino un’oca come te l’ha capito,
accidenti!”
- mmm… non sono scuse! –
- farò finta di niente. Se vieni in
discoteca puoi invitare
anche tua cugina. Ad Alex farebbe piacere conoscerla. –
“Col cavolo! Lei è mia!! Quell’Alex non la
merita!!
Chiaro??? Lei! Mia! Basta!”
- ehm… ok – dissi cercando di nascondere
la disapprovazione
dentro di me.
- Bene! Allora devi farmi sapere entro
venerdì! – esclamò
emozionata.
- ok… -
- Ah! Dimenticavo: in discoteca ci sarà
una ‘schiuma party’,
quindi mettetevi vestiti che potete bagnare. –
- ah… bene! – sospirai pensando che questo
non ci avrebbe
portato a nulla di buono.
- vuoi un gelato? – chiese con la sua
solita faccetta da oca
che si ritrovava.
- ehm… no… in verità… ho scordato il pollo
nel forno!!! –
urlai cercando una scusa per andarmene, e così me la diedi a gambe
levate verso
i nostri ombrelloni.
Secondo Hilary
Stavo ancora sorridendo quando vidi il mio
adorato Bennuccio
darsela a gambe. Cambiai lentamente sguardo: da allegro divenne
minaccioso e
pieno di rabbia, e il sorriso si trasformò in una smorfia.
Assicurandomi che
non ci fosse nessuno in giro, guardai Ben allontanarsi sempre più, e
poi
bisbigliai tra me e me:- Benjamin Tennyson, credo che sia giunto il
momento di
mostrarti il mio vero volto… anche se non avrei voluto, dovrò adoperare
la mia
arma segreta, e per te non sarà bello… - risi sotto i baffi
malignamente e dopo
qualche secondo tornai normale e raggiunsi i miei fratelli che stavano
per
farsi il bagno senza di me.
Secondo Gwen
Non ero nemmeno arrivata sulla riva del
mare, che da un lato
mi ritrovai Ben che correva per salvarsi da Hilary e dall’altro Alex
che mi
venne vicino probabilmente per rimorchiarmi…
Ben si nascose dietro di me urlando:-
GWEEEEEN!! Ti prego
aiutamiiii!!!! Non voglio passare il resto dei miei giorni con Hilary!
Ti
prego, salvamiii!!! –
- fifone! – mi divertii alla vista di un
Ben che chiedeva
aiuto a sua cugina.
- non sono fifone! Io ho paura solo di
Hilary!! – tremò
dietro la mia schiena.
- e dei clown… - sottolineai. Mi scappò
una risata.
Arrivò Alex, ovviamente, a disturbare.
- ciao Gwen! Volevo chiederti una cosa ma
vedo che sei
impegnata… - disse con tono snob guardando Ben dietro di me.
- non sono impegnata! Sto solo cercando di
fare un bagno!
Dillo a tua sorella di non tormentare Ben! – lo sgridai quasi offesa.
- certo… - disse poco convinto – comunque
volevo
chiederti se sabato ti andava di venire
con noi in discoteca, ci sarà una ‘schiuma party’ e speravo che ti
avrebbe
fatto piacere venire. Che ne dici? – domandò cercando di non notare mio
cugino
che intanto lo guardava storto.
- ehm… non sono il tipo che va tutti i
sabati in discoteca,
ma… non so, ti faccio sapere… - cercai di essere il più gentile che
potei.
- ok! Spero verrai, ma comunque se non
vieni avvertimi. –
- e come faccio? Non ho il tuo num… - non
feci in tempo a
finire la frase che mi ritrovai un numero di cellulare scritto sulla
mano con
un pennarello e sotto scritto ‘Alex’.
- chiamami per qualunque cosa. – disse
infine malizioso.
- aspetta! Ora faccio il bagno, si
cancellerà tutto, no? –
chiesi anche se non mi importava poi così tanto.
- tranquilla, si leva solo col sapone. –
mi fece un altro
occhiolino e se ne andò sorridente.
La giornata non durò a lungo, ma ci
divertimmo lo stesso
facendo tuffi e annegando un po’ ogni tanto. I miei erano tornati dalla
loro
passeggiatina romantica e, come noi del resto, non volevano uscire dal
mare.
Ben si scottò le spalle, perché, come suo solito, non si era spalmato
la crema
solare, e così ne dovette pagare le conseguenze.
Ci trovavamo, io e Ben, fuori al
balconcino dell’hotel
appoggiati alla ringhiera l’uno accanto all’altro, e aspettavamo il
servizio in
camera che ci portasse la cena. Era sera ormai e si sentivano le voci e
la
musica dei locali e dei vari intrattenimenti che si potevano trovare
per
strada. Quella sera fu l’unica sera in cui non potemmo uscire: primo,
perché
eravamo stanchi morti sia del viaggio che del divertimento scatenato
sulla
spiaggia, secondo, perché non avevamo ancora sistemato tutte le
valigie, e
prendere dei vestiti, a parte i costumi, sarebbe stata un’impresa
olimpica.
- cosa hai deciso di fare? – mi chiese
all’improvviso il
ragazzo a fianco a me.
- riguardo a cosa? – lo guardai confusa.
- riguardo la discoteca… tu ci andrai? –
continuava a
guardare le stelle.
- non lo so… dipende, tu? – lui rise e si
girò verso di me
e, senza accorgersene, si avvicinò a dismisura alla mia faccia che
divenne
tutto d’un tratto più rossa dei miei capelli.
- come sarebbe dipende? Da cosa dipende? –
sorrise continuando
a guardarmi come se non fosse a due centimetri di distanza da me. Mi
girai
dall’altro lato per non far notare il rossore e risposi:- dipende da
chi ci
viene… -
- in che senso? –
- se tu ci vai, ci vado anche io; se tu
non ci vai, io non
ci vado, perché a stare con Hilary & company non ci tengo… l’unica
con cui
vale la pena restare è Emmy: sembra simpatica. –
Secondo Ben
Ancora non potevo crederci che l’avevo
fatta arrossire, mi
sentivo quasi realizzato. “Forse aveva ragione la mia coscienza… forse
ci sta
sul serio…”.
“ma certo che ci sta!! Baka!”
“Baka?”
“In giapponese significa idiota, idiota!”
“eh scusa! Io sono americano, mica
giapponese! Tsk! E adesso
non interrompere più, altrimenti ti impicco!”
“vaaaaaaa beeeeene… ma dopo raccontami i
dettagli!!”
“si si basta che te ne vai!”
“ciao!”
- capito… pensa che io quando te l’ho
chiesto ho pensato la
stessa cosa… - sorrisi furbetto anche se lei era girata dalla parte
opposta. I
capelli le erano rimasti sulla spalla tanto erano lunghi e potevo
vederle il
collo così sensuale, così… “un momento… cos’è quel segno rosso che ha
sul
collo?? Non sarà mica … oh mio Dio… è un succhiotto! E gliel’ho fatto
io! Wow! Forte!”
- mi dispiace. –
- cosa? – si rigirò verso di me ancora
leggermente rossa.
- per il segno … - le dissi spostandole i
capelli e
sfiorando il succhiotto con le dita.
- ah… te ne sei accorto… speravo che non
si vedesse con i
capelli sciolti… - se possibile, arrossì ancora di più. La guardavo un
po’
imbarazzato. Lei invece guardava di lato ancora più imbarazzata di me.
Mi stavo
avvicinando a lei senza nemmeno sapere il perché. Forse per baciarla,
forse
solo per sentire il suo profumo… insomma non feci in tempo ad
avvicinarmi che
Gwen guardò verso il cielo e mi urlò:- BEN! ATTENTO! -.
Non feci in tempo a girarmi per vedere
cos’era che… SBAM! Un
colpo alla testa mi fece svenire. Quando riaprii gli occhi vidi Gwen
che mi
guardava dall’alto seduta accanto a me con un’espressione terribilmente
preoccupata.
- G-Gwen… c-cosa è successo? D-Dove mi
trovo? – mi guardai
attorno cercando di riconoscere la stanza.
- sei sul tuo letto dell’hotel. Hai appena
ricevuto… ehm… un
colpo in testa, diciamo così… -
Mi scrollai e cercai di ragionare. Ripresi
lucidità agli
occhi e finalmente mi ripresi.
- come sarebbe un colpo? – chiesi
preoccupato toccandomi la
testa per cercare il bernoccolo.
- e-ecco… s-se ti guardi il polso forse
capisci… - e la vidi
leggermente emozionata e sorrise.
Mi guardai sul polso destro ma non vidi
niente. Mi guardai
il polso sinistro e… finalmente capii.
L’omnitrix era appena tornato, non so
come, ma l’aveva fatto,
e non potete immaginare la mia felicità nel rivederlo. Sorridendo, mi
venne
spontaneo dire:- è l’ora dell’eroe! -.
MUAHAHAHAHAH!! Ho fatto tornare
l’omnitriiiiix!! Ringraziatemi
u.u Scherzo… non ce né bisogno, lo dovevo fare per forza dato che…
basta, ho
detto troppo!! Avete notato l’extra felicità di Emmy??? Muahahahahah
non vedo l’ora
di scrivere i prossimi capitoli!! Ce l’ho tutta in testa questa storia!
È fantastico!
E come sempre mi scuso per aver tardato, ma ho avuto alcuni problemi
con un
certo Principe Azzurro…. Vabbè, meglio non sapere -.- Spero vi sia
piaciuto
questo capitolo anche se non ho scritto granchè… ma tanto ANTANI!! XD
(non
chiedetemi cosa significa perché non lo so!!) e come sempre ringrazio
tutti
quelli che mi seguono sempre ed ogni mio capitolo… anche se credo che
alcuni si
siano distratti un tantino dalla storia… pazienza, spero riprendiate ;)
come al
solito ho pochi fan… ma ANTANI XD, ci vediamo nel prossimo
capitolooooooooo.
PS: se qualcosa non vi è piaciuto ditemelo così
lo modifico
o lo aggiusto boh, qualcosa farò… <.< comunque vi saluto e vi
auguro Pace
e Successo a tutti XD.
SCIAOOOOOO.
Mess x Claudia: scusa se non ho continuato la
tua storia,
spero di leggerla presto XD sciao anche a te! Baci!
|
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Capitolo 17 *** Vieni con me, Ben... ***
Capitolo 17
Secondo Ben
Ero ancora un po’ confuso per quello che
era successo quel
giorno: avevo ottenuto di nuovo il mio amato omnitrix! Questa era una
bellissima notizia. Non potevo crederci! E pensare che un giorno, non
molto
tempo fa, non me lo ero più trovato al braccio come se niente fosse; la
cosa
poteva essere sospettosa, ma comunque alla fine mi rassegnai al fatto
che
poteva aver cacciato delle gambe ed essersene scappato da solo…
essermelo
magicamente ritrovato al polso poteva definirsi solo un sogno che si
realizzava! Non sapevo come se ne era andato, e di certo non sapevo
come fosse
tornato… ma questo poco mi importava in quel momento, perché ero
davvero felice
di averlo ritrovato!! Non facevo altro che giocherellarci per vedere se
ricordavo ancora come si usava e fui veramente entusiasta quando
scoprii che il
gesto della trasformazione mi era rimasto nel sangue, ormai era
un’abitudine ed
un gesto quotidiano. Era notte, ed io non riuscivo a togliere gli occhi
dal mio
polso ormai circondato dall’omnitrix.
Secondo Gwen
Non riuscivo a dormire con la luce che
faceva col suo
orologio… ovviamente…
Mi faceva davvero piacere che fosse
tornato il Ben di una
volta, ma poteva giocarci domani! In quel momento volevo solo dormire,
ero
stanca per la giornata faticosa: il viaggio, Hilary, Alex, Emmy… tutta
gente
strana circondava quella spiaggia, inoltre passeggiando avevo scoperto
che in
verità nessuno della spiaggia conosceva davvero Hilary, né i suoi
fratelli… una
cosa abbastanza strana per una che è riuscita a far spostare mezza
spiaggia
solo per noi! Non trovate anche voi? Bè, io la pensavo così… ma ciò non
toglieva che volevo dormire!!
- Ben! – bisbigliai sperando che mi
sentisse.
- uhm? Gwen? Mi hai chiamato? Sei ancora
sveglia? – si girò
mostrando la sua faccia così felice.
- si… Ben, anche io sono contenta per
l’omnitrix, ma
potresti smetterla? Quella luce verde mi dà fastidio e non riesco a
dormire
anche se mi giro di lato… potresti giocarci domani mattina? Così
dormiamo un
po’… almeno. – mi sedetti nel letto per parlare meglio e guardarlo in
faccia.
- ah… è così… ti dà fastidio… scusa… - ma
prima che potesse
spegnerlo fece un sorrisino malizioso e lo sguardo ancor di più e mi
disse:-
perché non mi convinci? –
- vuoi che ti tiri un altro banco addosso?
– cercai di
nascondere il fatto che lo trovavo tremendamente figo.
- ahahah … - sorrise perché probabilmente
aveva capito il
mio imbarazzo – no… voglio che vieni qui… - finì il discorso indicando
il
proprio letto e spostando le lenzuola per farmi spazio. Probabilmente a
quella
proposta divenni un peperone, ma cercai di nasconderlo abbassando il
capo e
pettinando i capelli con le dita in avanti.
- starai scherzando… vero? – chiesi
speranzosa.
- certo che no… - sorrise ancora.
- p-perchè d-dovrei v-venire lì??
Arrangiati da solo! –
decretai infuriata girandomi dall’altro lato col cuore a mille.
- ah, ok, allora non ti darà fastidio
l’omnitrix che si
illumina, giusto? – e cominciò di nuovo a giocherellare con l’orologio,
sta
volta facendo più rumore… insopportabile…
- eddai, finiscila per una volta! – mi
rigirai verso di lui.
- e tu vieni qui! – sorrise speranzoso.
Io lo guardai un po’ sorpresa… “non voglio
che finisca come
sulla spiaggia! Questo segno chissà quando si toglierà! Potrei andare
da lui e
farlo smettere e basta sperando che non mi faccia niente, o sopportare
quel
rumore e quella luce per tutta la notte… bel dilemma… coscienza, tu che
ne
dici??”
“da quand’è che chiedi mie opinioni?”
“da quando sono in questo casino!
Aiutami!! Che devo fare?”
“va da lui… non hai niente da perderci…
quello che poteva
fare te l’ha già fatto… il massimo è fare quella cosa lì, ma non credo
che lui
sia così scorretto” stranamente era seria sta volta!
“dici?... allora… se lo dici tu… mi
butto…” non potevo
credere a quello che stavo pensando! Era assurdo, inimmaginabile!
Eppure… ben
presto mi ritrovai nel letto di Ben, extra-rossa ed extra-emozionata
senza
sapere come.
- non essere così tesa… non mordo mica… -
rise.
- tu mordi… - gli dissi mostrandogli il
segno.
- ah, già… me ne ero scordato… -
- e ora… che vuoi fare? – mi guardò un po’
sbigottito, come
se non si aspettasse quella domanda.
- niente di niente… voglio che rimani con
me. – disse
chiudendo gli occhi e abbracciandomi dolcemente appoggiando la testa
tra collo
e seno. Ricambiai l’abbraccio.
- mi piace tanto il tuo profumo, Gwen… -
esclamò
all’improvviso.
- Non cominciare… - dissi per non farlo
esagerare come
l’ultima volta.
- va bene… - restò in quella posizione per
circa 5 minuti,
mentre io non riuscivo a dormire ovviamente per il nervosismo…
“insopportabile…
voglio tornare nel mio letto! Nemmeno da piccoli mi aveva mai chiesto
una cosa
del genere!!”. E mentre pensavo questo, d’improvviso un fulmine
squarciò il
cielo spaventandomi a morte.
Secondo Ben
“sul serio, non ho intenzione di farle
niente, ma mi piace
stare tra le sue braccia… è rilassante.” E mentre pensavo questo, un
fulmine
squarciò il cielo. Ovviamente non mi spaventai per così poco, ma mi
sorprese
visto che eravamo in piena estate. Poi sentii Gwen stringersi sul mio
petto
terrorizzata. Tremava, e forse quella fu l’unica volta in cui la vidi
così
spaventata.
- Gwen! Non dirmi che hai paura dei
fulmini! Non ti facevo
così fifona… -
- antipatico! – mi guardò arrabbiata e si
alzo di corsa per
andarsi a rifugiare nel suo letto.
Si attorcigliò a tutte le lenzuola pur
facendo caldo. Poi,
un altro fulmine. Le si strinse ancora di più.
Mi alzai dal mio letto e mi avvicinai al
suo. Non volevo
lasciarla da sola in questi momenti. “Lei mi aiuta sempre, sta volta
tocca a me
aiutare lei”. Le scostai le lenzuola, mi infilai nel suo letto, e la
strinsi a
me più forte che potevo.
- non preoccuparti, Gwen, ci sono io! Ti
proteggerò da ogni
cosa… e poi non c’è motivo di spaventarsi per un po’ di energia che si
sprigiona nel cielo! – cercai di sdrammatizzare.
- hai ragione… è solo energia, ma ogni
volta mi scatena
questa reazione, non so perché… -. Passammo così quasi per tutta la
durata del
temporale, che poi non durò così a lungo… infondo era estivo, non aveva
motivo
di prolungarsi. Quando finirono i fulmini lei si allontanò da me di
poco e mi
bisbigliò:- grazie, per avermi protetta… ma adesso va nel tuo letto….
Per
favore! – non era arrabbiata, piuttosto imbarazzata.
- Gwen, ti devo dire una cosa importante…
- non so come mi
uscirono quelle parole, ma le dissi, e lei, sentendo, si alzò di scatto
mettendosi seduta nel letto e guardandomi un po’ sbalordita, come se
avesse già
capito…
Secondo Gwen
Avevo già capito cosa doveva dirmi, ma
avrei tanto preferito
che non me lo dicesse.
“ti prego! Non dirmelo! Rovinerai tutto!!”
- ecco io… - cominciò a mettersi seduto
sul bordo del letto
e a torturarsi le mani.
“non dirlo!!! Ti scongiuro!!”
- mi vergogno un po’ a dirlo e… -
“e allora non dirlo!!! Zitto ti prego!”
- so che riderai di me per questo… ma io
avevo davvero
bisogno di dirlo: insomma io…-
“nondirlonondirlonondirlonondirlo!!!”
- io ti amo! – disse velocemente
guardandomi negli occhi.
“l’ha detto…”
- lo so… - sussurrai.
- l-lo sai?? D-davvero? – scommetto che
non se lo aspettava…
ma io non potevo farci niente, se lo sapevo.
- direi che questo segno dovrebbe bastare
per chiarirmi le
idee… non credo che tu l’abbia fatto in preda a una crisi perversa…
giusto? –
indicai il mio collo.
- giusto… è solo da questo che l’hai
capito? – abbassò lo
sguardo.
- no… me l’hai detto tu quando eri
ubriaco… -
- ah… ecco cosa mi nascondevi… potevi
anche dirmelo! –
divenne terribilmente triste – scommetto che non te ne è importato
niente,
vero? Un ragazzo non ricambiato è triste da vedere e da sentire… -
- veramente… -
- veramente? – ritornò a guardarmi.
- io ricambio i tuoi sentimenti… anche se
non te l’ho mai
detto… - divenni rossa e nervosissima, era la prima volta che mi
dichiaravo a
qualcuno, ed era stato difficilissimo.
- davvero?! – mi guardò speranzoso e con
di nuovo il sorriso
sulle labbra – se è vero, oggi è il giorno più felice della mia vita!!
Ti
prego, dimmi che non stai scherzando!! Ho bisogno di sentirtelo dire! –
mi
prese le spalle e me le scosse; era quasi in lacrime tanto era felice.
“mi sento un verme… ed ora come glielo
dico che non possiamo
stare insieme??” mi morsi le labbra nervosamente.
- n-non s-sto scherzando… - non riuscivo a
guardarlo negli
occhi.
- sul serio??!! – era al settimo cielo e
me lo dimostrò
abbracciandomi forte e dicendomi nell’orecchio:- oggi, non solo ho
ricevuto
l’omnitrix, ma ho scoperto che anche la ragazza che amo ricambia i miei
sentimenti! Non potrei essere più felice di così! – si staccò poi da me
e
continuò – scusa… ti ho stretta troppo! So che sei delicata… p-perché
non me
l’hai mai detto prima?? Io…io… non sai come sono felice! Te l’ho mai
detto che
sei la cugina migliore che potesse mai capitarmi?? – continuava a
sorridere a
piangere e poi riprese ad abbracciarmi più delicatamente. Io però… non
ricambiavo l’abbraccio.
Secondo Ben
Ero così felice! Non potevo crederci che
in quel giorno
erano successe delle cose così stupende per me! Volevo rimanere con
Gwen e
basta, non mi importava di quello che avrebbero detto gli altri, avrei
affrontato anche la forza della natura per lei, ma… dopo un po’ mi
accorsi che
non stava ricambiando il mio abbraccio. Ci rimasi un po’ male, ma
continuavo a
chiedermi perché non lo stesse facendo. Mi allontanai da lei senza il
sorriso
di prima e la guardai negli occhi chiedendole:- p-perché non ricambi il
mio
abbraccio? – lei abbassò ancora di più lo sguardo più triste di prima e
bisbigliò:- non possiamo stare insieme… Ben, mi dispiace, ma non
possiamo
proprio… - stava anche per piangere, ma io più di lei.
- c-come?? P-perché?? – le lacrime
cominciarono a scendere.
- perché io non posso buttare tutto il mio
lavoro di una
vita nel cassonetto della spazzatura per te… lo capisci, vero? –
- non ti sembra di aver detto una cosa al
quanto egoistica?!
Io sarei pronto a buttare la mia reputazione e tutto il mondo per te… e
tu, mi
dici che non puoi farlo per me?! – accennai un sorriso pensando che
stesse
scherzando, ma la sua faccia era troppo seria per stare scherzando e le
lacrime
non si trattennero e scesero sulle guance in grande quantità; talmente
tanto
che cominciai a vedere sfocato.
- dimmi che sta volta stai scherzando,
Gwen! Ti prego! N-non
puoi farmi questo! L’amore vince su tutto! Non mi dire così! Io voglio
restare
con te! – cercavo di dire, ma lei guardava sempre dalla parte opposta e
piangeva, ma molto di meno di me. No credendo a quello che stava
uscendo dai
miei occhi, col polso libero cercai di levarle, ma invano, perché
uscivano
sempre di più e alla fine Gwen terminò il discorso dicendo:- l’amore…
non vince
su tutto… ci sono dei limiti: cugini, fratelli, parenti… non possono
stare
insieme, questa è la regola. Buona notte Ben… - detto questo
io la guardai
sbalordito e lei si ricoprì con le lenzuola. Non potei fare altro che
alzarmi,
mettermi a letto e… piangere bagnando tutto il cuscino.
Il mattino dopo ore 7:30 stanza 102.
Mi alzai di malavoglia dal letto e da quel
cuscino extra
inzuppato di lacrime per poi andare in bagno. Bussai.
- si? Oh, esco subitissimo! Un attimino
solo! – la zia come
sempre si era alzata prima di tutti.
- ok… - risposi assonnato. Dopo pochi
minuti lei uscì dal
bagno e mi sorrise. Ma quel sorrise sparì subito quando mi guardò in
faccia.
- mammamia! Nipotino mio! Cosa hai fatto a
quei poveri
occhi?? Sono tutti rossi! Non hai dormito sta notte?? – chiese
preoccupata.
- in verità non tanto bene… colpa del
temporale… -
- ma è durato così poco! Possibile che non
ti abbia fatto
dormire tutta la notte?? –
- per un po’ ho dormito… ma non mi sono
sentito molto ben …
- non mi fece finire la frase che subito sintetizzò:- oh poverino! Ti
farò
portare una colazione speciale per oggi, va bene? Non preoccuparti di
niente!
Se non ti senti bene non sei costretto a scendere sulla spiaggia, se
vuoi,
rimani chiuso in casa quanto vuoi! E se hai bisogno di qualcosa basta
che mi
chiami sul cellulare o chiami al servizio in camera o il proprietario
dell’albergo! Hai tante persone su cui contare! ^^ vedrai che starai
meglio! –
sorrise dolce, mi accarezzò la guancia e andò a svegliare il resto
della sua
famiglia. La mattina passò tranquilla e così anche gli altri giorni,
senza
parlare quasi mai a Gwen, se non per chiederle qualcosa come ‘mi passi
il
sale?’, e così fino ad arrivare a sabato sera.
Sabato ore 22:30 in discoteca.
La musica a palla e ripetitiva non mi
permetteva nemmeno di
pensare. Stranamente mi ero ritrovato a ballare in mezzo alla sala con
Hilary
mentre Gwen ci guardava da lontano seduta ad un tavolo con a fianco
Alex… il
belloccio!
Secondo Gwen
- …e così, tu vai nella stessa scuola di
Hilary, bene! Io
invece vado alla stessa scuola di Emmy, infatti credo sia stato così
che i
nostri genitori si sono innamorati. andavamo e andiamo tutt’ora in
classe insieme
ed è grazie a noi che si sono incontrati, durante un colloquio con i
professori. Davvero una strana situazione… - stava parlando il biondone
da
almeno mezz’ora, ed io sinceramente non lo sentivo granchè visto che la
musica
era troppo forte. Piuttosto osservavo quell’oca lontana che ballava con
Ben una
danza alquanto strana… sembrava creata apposta, sembrava che non stesse
seguendo la musica, ma qualcosa che aveva in mente. Ballava in modo
davvero
strano, e Ben, dal suo canto, sembrava quasi incantato.
Secondo Ben
Io ballavo e cercavo di non pensare a
niente, ma questa
tecnica mi portò solo guai: Hilary ballava in modo davvero sensuale.
Era una
grande ballerina e l’ho sempre saputo. In effetti era brava in
parecchie cose,
soprattutto sport, e non solo femminili! Aveva un grande talento che
sprecava. Certo,
riusciva a fare tutto quello che voleva con quei talenti, come fare
palestra,
danza, pallavolo, basket, calcio, golf, era anche una cheerleader e
anche la
più importante e la più brava, canto, suonava qualunque tipo di
strumento,
anche il più difficile! Era davvero straordinaria… ma era davvero
stupida! Per carità,
non che andasse male a scuola: in quei casi aveva i suoi alti e bassi…
ma per
quanto riguardava la vita, si comportava davvero da Barbie oca senza
alcuna
speranza di cambiamento. Dopo un po’ che ballavamo Hilary mi chiese di
guardarla negli occhi ed io, senza rendermene conto, lo feci. Lei
ballava, io
guardavo. Ormai non riuscivo davvero a pensare a niente se non che la
sua danza
era davvero ipnotica. La mia coscienza inoltre cercava di svegliarmi e
la
sentivo rimbombare nella mia testa come se fosse stata in un punto
profondissimo del mio cervello “BEN! SVEGLIATI! MA CHE TI PRENDE!!! NON
FARTI
INCANTARE! È UNA TRAPPOLA! MA NON TE NE RENDI CONTO?? BEN!!! TI PREGO!!
RIPRENDITI!!”. Non le davo retta… anzi, le volevo dare retta, ma
Hilary… mi
stava trascinando via!
Secondo Hilary
Ormai era sotto il mio controllo, non si
sarebbe liberato
facilmente dal mio ipnosi e così, ne approfittai per trascinarlo… nel
mio mondo
fatto d’acqua…
- vieni con me, Ben… - bisbigliai
dolcemente per poi
trascinarlo… sulla spiaggia.
FINEEEE buahahahahahh, finisco sul più bello!!
Avete capito
cosa nasconde Hilary?? =D non ve lo dicoooooo, ma comunque lo
scoprirete nel
prossimo capitolo quindi -.- antani! Insomma come al solito ringrazio
tutti
quelli che hanno recensito e spero vi sia piaciuto il capitolo, non
vedo l’ora
di scrivere il prossimo!!!! ^^ sono così emozionata! La storia è sempre
più
intrigata e non sapete ancora cosa avverrà dopo!! Gwen è stata
cattivissima! T______T
io sinceramente l’avrei picchiata a sangue u.u ma Ben è troppo buono!!
XD (OçO in
tutti i sensi XD) a parte i miei commenti perversi, direi che è uscito
abbastanza bene questo capitolo, ovviamente voglio le vostre opinioni
e…
sinceramente mi sono un po’ sorpresa di vedere che ho avuto solo una
recensione
allo scorso capitolo… non vi è piaciuto?? Mi dispiace, ma dovevo
assolutamente
intromettere la cattiveria di Hilary, la stranezza di Emmy, il
corteggiamento
di Alex ed infine… far ritornare L’OMNITRIX!!!! ^O^ *coro angelico*.
Insomma, è
venuto un po’ confusionario, ma spero di non avervi deluso! Piuttosto
ho notato
che le persone che seguono la mia storia sono aumentate non è così?? XD
allora
raga, fatevi sentire! Ho bisogno dei vostri pensieri! Così potrò
aggiustare le
cose ORRENDAMENTE ORRENDE, e modificare le cose TREMENDAMENTE TREMENDE!
XD ok,
sto impazzendo come al solito… pace e successo a voi lettori! Qui passo
e
chiudo! By Laura McLean (alias Lovely Laura XD).
|
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Capitolo 18 *** Preparati ad essere mangiato da me. ***
Capitolo 18
Secondo Gwen
“Ecco! Lo sapevo!
Quella vipera sta tramando qualcosa!! Dove cavolo lo sta portando??
Devo
fermarla!” e così senza neanche salutare il ragazzo accanto a me mi
alzai
ed uscii dalla discoteca con difficoltà. Fuori, cercai in tutte le
direzioni
quei due. Dove potevano essere?? A destra c’era solo una strada deserta
e si
vedeva chiaramente che non c’era nessuno. A sinistra c’erano molte
persone, che
venivano sicuramente dal nuovo locale aperto infondo; di sicuro non
erano lì,
c’era troppa gente, e li avrebbero notati di sicuro. Rimaneva solo un
posto: di
fronte alla discoteca si trovava la spiaggia, e solo li, io non potevo
vederli,
perché era in discesa. Mi avvicinai al muretto che separava la strada
dalla
sabbia e li vidi, nel buio della notte notai i movimenti creati da
Hilary che
attiravano Ben. “Ma dove se lo vuole
portare?? E come fa ad incantarlo?? Facciamo mente locale… pensa Gwen!
Pensa!!”
mentre cercavo di capire cosa stesse succedendo e cosa fare sentii
Hilary
cantare una canzone molto suadente che incantò ancora di più Ben
trasformandolo
in una marionetta nelle sue mani (metaforicamente parlando). “Gwen!! Muoviti! Fa qualcosa! Non stare li
impalata! Hai dei poteri a disposizione! Usali!!!” mi ripeteva la
mia
coscienza.
“ ma non so nemmeno
che razza di incantesimo sta usando o come contrattaccare!! Cosa dovrei
fare??”
“Di certo se rimani
qui ferma non risolverai un bel niente!!”
“Pensa Gwen!!
Maledizione!! Ricordati cosa cavolo diceva il libro degli incantesimi!
Ok, ok…
sto ricordando ehm…. Allora, una ragazza canta, incanta, spiaggia,
ragazzo…. OH
CAVOLO! Hilary è una sirena! O comunque usa un incantesimo da sirena!
Oh santo
cielo!!!! Non me lo ricordo mica come si contrattacca!!!” e mentre
pensavo
ad una soluzione avevo le mani nei capelli e mi agitavo nervosamente
avanti e
indietro senza togliere gli occhi da Ben. Hilary stava entrando sempre
di più
in acqua, ma non capivo cosa voleva fargli! Si, lei era sempre stata
una sua
fan, si vedeva… ma perché portarlo in acqua??? Non aveva senso! Tutto
non aveva
alcun senso!
“PENSA, STUPIDA GWEN!!
CONCENTRATI! Tu sai sempre la soluzione!! Tu puoi risolvere tutto!!
Applicati,
maledizione!! CI SONO!! SO COME CONTRATTACCARE!!” mi illuminai.
Secondo Ben
Ero totalmente intontito, ormai non
controllavo più i miei
gesti, ero un’anima senza corpo, ma continuavo a seguire Hilary come un
burattino. Non ricordo granchè di quel momento. Prima di svenire, vidi
Hilary
entrare in acqua illuminata da una strana luce e, anche se l’acqua era
bassa,
lei si immerse totalmente rimanendo sempre nella stessa posizione.
Notai che
cantava in modo così… così armonioso… così seducente… e poi ricordo che
una
volta immersa del tutto cacciò fuori dal mare una mano indicandosi ed
incitandomi a seguirla. La sua voce si sentiva anche dentro l’acqua.
Poi…
svenni.
Secondo Hilary
Ormai era mio! Ero pronta! Non dovevo
fare altro che
mangiarlo… già, mangiarlo… cosa credevate? Che io sia sempre stata così
talentuosa
e brava in tutto fin dalla nascita? Illusi… non mi conoscete per
niente…
Se solo lui fosse venuto in acqua di sua
spontanea volontà
gli avrei lasciato esprimere un ultimo desiderio… ma non mi ha voluta
seguire…
ho dovuto usare per forza la forza. E mentre stavamo galleggiando nel
mare con un destino
già segnato, un fulmine mi colpì la spalla. Meno
male che io sono resistente!
Altrimenti, fossi stata un semplice pesce, sarei morta! Cacciai la
testa fuori
dall’acqua cercando di capire se era un semplice temporale. E poi, la
vidi:
Gwen sulla riva della spiaggia agguerrita più che mai con uno sguardo
minaccioso e la mano fumante puntata verso di me.
- non sapevo che tu avessi dei poteri…
Gwendolyn Tennyson… -
la guardai sbalordita ma nello stesso tempo arrabbiata.
- io non sapevo che tu fossi una sirena
succhia uomini,
Hilary McGrey! – era sempre più arrabbiata.
- uh… che paura… cosa c’è? ti ho rubato
il giocattolino, per
caso? Lo rivuoi indietro? – chiesi ironica cacciando dall’acqua il suo
‘amato’
cuginetto e lasciandolo galleggiare.
- COSA VUOI FARGLI?? BRUTTA STREGA! –
- ah-ah! – scossi la testa – io non sono
una strega… sono
una sirena! –
- dopo aver combattuto con me, non sarai
nessuno delle due!
– il vento cominciò ad alzarsi scompigliandole i capelli e l’acqua, il
mio
elemento, cominciò ad agitarsi con onde irrequiete. Lei pur essendo
vicinissima
al mare, non veniva minimamente sfiorata da esso. La sabbia cominciò ad
unirsi
al vento creando piccoli tornado e così fece anche l’acqua. Stavo
cominciando a
perdere la
pazienza. Uscii con il busto fuori dalle onde e la
guardai attentamente
e minacciosamente mentre lei scatenava la sua furia sui MIEI elementi.
Secondo Gwen
Non avevo la minima idea di cosa fare e
di cosa stesse
succedendo… era la prima volta che scatenavo così i miei poteri.
L’importante
era averla distratta, così aveva smesso di cantare, e Ben aveva il
tempo di
riprendersi ed aiutarmi a sconfiggerla. Sfruttai il potere che stavo
scatenando
per mandarle il primo attacco, sperando che non fosse quello che lei
aspettava…
a furia di combattere al fianco di Ben, ormai avevo imparato parecchio
sui
malvagi e ormai mi aspettavo di tutto, persino che all’improvviso
avrebbe
cambiato forma diventando … un insetto?
Attaccai: formai una palla d’energia
formata da tutti gli
elementi presenti in quel momento e gliela lanciai contro. Fiasco
totale:
l’aveva fermata con un semplice gesto della mano e l’aveva lanciata
contro la
riva di fianco a me. “Pessima mira”
pensai, ma quel pensiero venne subito sostituito dal pensiero contrario
dato
che lei aveva creato delle lame con l’acqua ghiacciata e me le aveva
lanciate
contro. Per fortuna mi scansai… ma riuscì comunque a tagliarmi una
ciocca di
capelli tanto che erano sottili.
- accidenti Gwen, che brutto taglio di
capelli! Vuoi un
aiutino? Sono un’ottima parrucchiera, ma sono ancora più brava a…
TAGLIARE TE!
– urlò lanciandomi altre lame ancora più grandi di prima e sta volta
per poco
non mi centrava!
Contrattacchi, esplosioni, difese,
ferite, scansi, di tutto
e di più! Alla fine eravamo entrambe esauste, ma io almeno ebbi la
forza di
avvicinarmi a Ben, che Hilary aveva momentaneamente spostato sulla riva
per
evitare danneggiamenti.
- Ben, ti prego svegliati! Devi
aiutarmi! Non ce la farò
mai, senza di te, ti prego! – bisbigliai nel suo orecchio sperando
capisse
meglio, e così fu, perché infatti aprì gli occhi e si girò verso di me
mezzo
intontito…
- Ben! ti stai risvegliando!! Dai!! – lo
scossi per farlo
riprendere.
- Gwen… che ci fai qui? Cos’è successo?
– e mentre parlava
Hilary si accorse della nostra conversazione e mi lanciò contro una
marea
d’acqua che non sfiorò Ben, ma mi fece affogare, o almeno quella era la
mia
sensazione…
Secondo Ben
Mi ero ripreso finalmente. Vidi il colpo
che Hilary le aveva
lanciato, ma soprattutto… “ma cos’è
diventata?? Una sirena?? Questa non me la sarei aspettata!
Incredibile!”. Vedendo
la mia povera Gwen in quelle condizioni, mi risvegliò da tutto il mio
ipnosi e
mi rialzai velocemente cercando di farla riprendere.
- GWEN!! Ehi! Svegliati!!! Dai! Non mi
morire!! –
- ma figurati… - tossì sputando acqua –
se io … muoio così
facilmente! – sorrise, ma priva di forze rimase li a terra. A quel
punto dovevo
lottare io! L’omnitrix non mi era tornato per puro caso! Aveva sentito
che io
ero in pericolo! Ed è tornato giusto in tempo!
- è l’ora dell’eroe! – giostrai col mio
orologio lasciando
perplessa Hilary.
Scelsi il mio eroe, e premetti con foga
sull’orologio che
cominciò subito la trasformazione in Mastica.
(ok, per chi non avesse mai visto questo
cartone, sarò
felice di descrivervi com’è l’eroe di Ben 10 “Mastica”: è un alieno
acquatico;
in parte alligatore,
in parte anguilla,
in parte melanoceto
e in parte sanguisuga,
Mastica non ha rivali quando si
trova nel suo elemento. La capacità principale di Mastica è la sua
abilità di
respirare sott'acqua e trasformare le sue gambe in una coda pinnata.
Come forma
aliena meglio attrezzata per lottare sott'acqua, Mastica è spesso il
modo di
Ben di avere a che fare con nemici acquatici.
Perfetto, ed ora che ci siamo chiariti, posso continuare con la
battaglia! ^^).
Senza pensarci due volte mi buttai in
acqua ad una velocità
assurda prendendo per la coda la mia nuova nemica e facendola sbattere
contro
il fondale marino.
- AH! – urlò lei – QUESTA ME LA PAGHI!
BENJAMIN TENNYSON!
NON LA
PASSERAI LISCIA!
– e dicendo questo si rialzò trasformando il suo aspetto da incantevole
sirena
a sirena mostruosa: aveva le branchie sul collo, la pelle grigia, i
capelli
schiariti e appuntiti come spine, il naso scomparso aveva lasciato il
posto a due
branchie verticali e piccole, la coda argentea era diventata spinosa e
alquanto
sgradevole, una patina appiccicosa ricopriva il suo corpo e le sue dita
erano
unite da delle pinne e le unghie diventarono lunghe come artigli.
Insomma
adesso non c’era molta differenza tra me e lei.
- preparati ad essere
mangiato da me!
E ovviamente… A MORIRE! – minacciò con una voce irriconoscibile,
mischiata tra il morbido, il meccanico e il rauco.
“ok, è davvero
inquietante! La mia voce non è delle più belle, ma la sua è… ORRIBILE!
Ma che
fine ha fatto la Hilary che conoscevo?? Era appiccicosa, ma almeno non
‘sembrava’ cattiva…”
Cominciammo la lotta. All’inizio
sembrava che stessimo lottando alla pari,
ma non era così. Io ero più veloce di lei ed ero ovviamente più potente
di lei.
In un memento di distrazione lei mi prese la coda e mi scaraventò fuori
dall’acqua facendomi volare in alto. Mi ributtai subito in mare, ma non
la
vedevo più. Era scomparsa… “forse può
mimetizzarsi! Maledizione! Non la vedo più!!!”.
Ed ecco che mi sorprese da dietro
prendendomi con le braccia
e graffiandomi sulla schiena e sul petto. – AAAAH! – urlai dal
dolore.
- arrenditi!
Non hai speranze contro di me! Nessuno sopravvive ad una sirena… - l’ultima frase me la sussurrò
in un
orecchio e poi ghignando continuò a stringere la presa, sta volta
peggiore a
causa dell’aggiunta della sua coda. E con gli artigli mi graffiava la
pelle
come fosse stata un cuscino.
- Questo lo
credi tu! Fino ad ora non ho fatto altro che riscaldarmi! Non sai
quanti nemici
ho sconfitto, e non mi verrà difficile sconfiggere anche te!! – cercavo di liberarmi dalla sua
presa, ma
invano. Le unghie continuavano a graffiarmi senza pietà, non riuscivo
quasi più
a muovermi dal dolore. “Forse sta volta non
riuscirò a sconfiggere il mio nemico…”.
- mio caro
Ben, non credo che tu sia nelle migliori condizioni per parlare in
questo modo! – ghignò
nel mio orecchio.
-toglimi
solo una curiosità: perché mi fai questo? E perché hai attaccato anche
Gwen? Perché
sei qui? Perché hai scelto me??
–
- è semplice, mio buon Ben,
il mio
aspetto così bello e la mia personalità così talentuosa esce
dall’insieme di
caratteristiche che avevano i miei ex fidanzati… prima di essere
mangiati da
me!-
“ ah ecco…il carattere
suo è sempre stato da oca stupida! Ora capisco moooolte cose…”
- E i tuoi fidanzati si
sono fatti
mangiare come se niente fosse?? –
-
ahahahaahahh! Certo che no! Mio caro, li ho obbligati, come ho fatto
con te! Li
ho ipnotizzati con la mia danza e col mio canto e li ho trascinati in
luoghi
dove nessuno ci avrebbe visti! – aveva smesso di graffiarmi, ma
la presa
non la mollava.
- e Gwen
cosa centra in tutto questo?? E perché hai scelto me come tuo prossimo
ex
fidanzato? –
- ahahaha! Mi
pare ovvio: sei un ragazzo molto carino e molto talentuoso, peccato che
tu ti
applichi poco nello studio… potresti essere il primo della scuola sai?
E inoltre
sei bravo in tutti gli sport! E inoltre sei molto popolare… la tua
popolarità
passerà da te a me per magia e tutti si dimenticheranno di te! Come
potrei
pensare di non mangiarti? Sembri così appetitoso… - leccò una
parte
della mia pelle e poi continuò – scommetto che di solito
però non sai di pesce! Piuttosto mi hai sorpreso
con questa trasformazione… come hai fatto? Chi ti ha dato quei poteri?
–
- non hai
risposto alla mia prima domanda!! Cosa centra in questo la mia Gwen?? –
- oooh! Adesso
è diventata la TUA
Gwen??
Bè… si è intromessa cercando di salvarti! Disgustoso! ha lottato con me
fino
allo sfinimento per il suo adorato Bennuccio… cos’è? oggigiorno i
parenti
possono innamorarsi gli uni degli altri?? Eh?? Lo sai che non si porta
di
moda?? – ghignò ironica continuando a torturarmi la faccia e il
corpo.
- sai che
ti dico, brutta sirena?? L’amore può colpire chiunque,
indifferentemente da se
si è parenti oppure no! Ma tu non lo sai, non sei mai stata innamorata!
Bè, ti
do la notizia del giorno: io per Gwen scalerei il Kilimangiaro, per lei
farei
il giro del mondo in meno di 80 giorni, per lei rinuncerei a tutto
quello che
io ho di prezioso al mondo, perché sarà lei a sostituirlo, per lei
questo ed
altro! E tu non sarai colei che mi impedirà di proteggerla!!! – facendomi
forza mi liberai dalla sua presa e ricominciammo la nostra corsa contro
la
sopravvivenza. Veloci,
come la luce, ci inseguivamo a vicenda cercando di attaccare finchè non
la
presi alla sprovvista: comparvi ad una velocità mostruosa dietro di lei
distraendola e lei, cercando di attaccarmi, si colpì da sola. Mezza
intontita
dal proprio attacco così potente, si rialzò e ricominciò ad attaccarmi
sta
volta con un corpo a corpo, ma invano. Io ero più furbo di lei e la
feci cadere
nella mia trappola. Infatti lei finì per terra con la pancia all’aria,
ed io da
sopra la legai con delle alghe fermando tutti quegli aguzzi che si
ritrovava.
- NON PUò FINIRE
COSì!! LIBERAMI SUBITO!! NE PAGHERAI LE CONSEGUENZE!!!
RAAAAAAAAAAAAAAH!!!! – urlava
sempre più forte e con quell’ultimo grido riuscì a mordermi una spalla
facendomi sanguinare, ma poiché eravamo in acqua e la mia pelle era
davvero
resistente, la ferità guarì quasi subito anche se non potevo dire lo
stesso per
il dolore. Mi allontanai velocemente. Uscii dall’acqua per vedere dove
ci
trovavamo e, sorpresa delle sorprese, non ci eravamo allontanati troppo
dalla
riva. A quanto pare la nostra corsa era confinata in quelle acque.
Un rumore che non avevo dimenticato mi
fece tornare il Ben
di sempre. Nuotai fino alla riva zuppo.
Secondo Gwen
Ben era appena uscito dall’acqua e gli
stavo andando
incontro. Avevo già chiamato da un po’ la polizia e l’ambulanza e
qualche
guardia costiera in caso di emergenza. Non ero del tutto ripresa, per
questo
non avevo aiutato Ben, ma appena finite le telefonate mi stavo subito
avviando
verso il mare, ma mio cugino mi precedette.
- Ben!! oh, Ben! Per fortuna stai bene!
Temevo che quella
brutta strega ti avesse fatto qualcosa di male… - non finii nemmeno la
frase
che Ben affannando si tolse la maglia mostrandomi i diversi graffi che
aveva. Non
disse niente, ma lessi nei suoi occhi dolore e stanchezza. Lo vidi
infine
svenire. Quella scena era davvero penosa… non potevo guardarlo perché
stranamente
mi davo la colpa di quello che gli era successo. Chiamai i medici
dell’ambulanza
che lo soccorsero subito mentre i poliziotti e le guardi costiere
cercavano la
sirena sconfitta.
Eeeeeed eccomi a voi con questo bellissimo
capitoloooooo!! ^O^
or bene, sappiate che questa sarà uno dei due capitoli con delle scene
d’azione.
Bè, spero vi sia piaciuto! Ma il prossimo sarà ancora più bello ed
emozionante!
Ma devo dire che la rivelazione di Ben è stata unica!! Non avevo mai
scritto
una cosa del genere XD e non credo esista mai qualcuno che lo dirà alla
propria
musa… quindi… mi piaciuto un sacco!!! *.* I’m very happy!! Recensite in
molti
mi raccomando! A proposito: mi state deludendo, le recensioni sono
diminuite;
eppure siete stati voi a dirmi di aggiungere l’omnitrix <.< eh!
Dovevo per
forza allungare la storia! Poi non vi lamentate che è lunga kilometri,
perché io
avevo intenzione di farla di pochi capitoli!! Pensate!! XD… (e pensare
che non
avevo alcuna vaga idea di quello che dovevo scrivere all’inizio!) or
bene, come
al solito ringrazio blackstar26
che si è
fatta prendere dall’euforismo XD! Evvivaaaa!! Come sono contenta di
avere
questa grande fan! Spero di non perderla mai! ^^ e a dire il vero
speravo di
non perdere nessuno di voi! ^^ oh miei lettori! Sapete: è una
soddisfazione
vedere che la sera aggiungi un capitolo e il giorno dopo ti ritrovi 50
visite
nell’ultimo capitolo più una recensione, se non 3!!! XD eh si… non ho
mai
superato le 3 recensioni <.< ma spero di farlo presto XD intanto
vi
anticipo che sto scrivendo una ff
riguardo Soul Eater non so se lo conoscete… comunque si chiama
“successful
experiment: the love has triunphed” spero che almeno il titolo vi
intrighi perché
non avevo altro in mente se non questo XD mi è sembrato perfetto e l’ho
messo…
consigliatemiiii >-< intanto lasciate recensioni =D bè, Pace e
successo a
tutti gente!
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Capitolo 19 *** L'effetto che mi fai. ***
Capitolo 19
Secondo
Gwen
Lunedì
ore 10:30 ospedale di BlueVillage
Ben
rimase per più di un mese in ospedale per
quelle ferite di cui i medici non sapevano spiegarsi ancora le origini.
Era
appena uscito, ma non aveva cambiato espressione in nessuna maniera.
Nemmeno il
rivedere i suoi genitori dopo tanto tempo lo avevano scosso. Come se
fosse
rimasto traumatizzato…
-
Signori Tennyson, devo comunque avvertirvi che il
ragazzo ha subito un trauma molto forte…- disse il medico a mia zia “ah ecco risolto il mistero…” - e rimarrà
in questo stato di ibernazione per un po’ di tempo. Circa una
settimana.
Inoltre, non so come sia potuto succedere, ma a quanto pare, sembra non
ricordare molte cose. La cosa migliore è portarlo a casa e farlo
riposare,
magari vicino alle persone che più ama: i suoi genitori, i suoi parenti
più
stretti, i suoi migliori amici e ovviamente la sua fidanzata. – finì la
frase
guardandomi.
-
ehm… io non sono la sua fidanzata… - arrossii –
sono sua cugina! – sorrisi.
-
oh… mi scusi, credevo fosse così. Comunque, da
quando si è risvegliato non ha fatto altro che parlare ai medici di una
specie
di mostro o sirena e che doveva proteggere qualcuno. Probabilmente
ricorda
qualcosa di quello che gli è successo, ma niente di quello che è
successo
prima. Ah! Un ultimo particolare: abbiamo notato che ha un oggetto al
quanto
strano al polso; sembrerebbe un orologio, ma non porta un orario e poi
non
riusciamo a levarglielo dal braccio e stranamente reagisce quando
proviamo a
toglierglielo. –
-
e in che modo reagisce, dottore? – chiese
preoccupata mia zia.
-
bè, diciamo solo che non ce lo fa toccare. Niente
di personale, signora, ma sarebbe il caso di fargli ricordare al più
presto
tutto ciò che ha scordato, perché potrebbe crearle delle difficoltà…
arrivederci! E si ricordi di farlo visitare tra un mese esatto per
verificare
il suo stato. –
-
certo! Arrivederci dottore, e grazie ancora! – concluse
lo zio.
Martedì
mattina a casa di Ben
Pensai
di segnare in un diario tutti i miglioramenti
di Ben per la sua memoria e per i suoi stati d’animi.
Tutti
i giorni lo andavo a trovare a casa per
vedere come stava, e mi faceva una gran pena vederlo seduto sul divano
a
fissare il vuoto pensieroso…
Mi
faceva un gran male sapere che non si ricordava di
me, che non ricordava niente delle nostre avventure, niente
dell’omnitrix,
niente dei suoi sentimenti verso di me e verso i suoi amici…
Giusto
quella mattina mi presentai a casa sua.
Parlai coi genitori e loro mi dissero che non stava molto bene, anche
se aveva
riconosciuto i suoi genitori e come ci si vestisse.
Entrai
in camera sua e mi sedetti accanto a lui sul
letto.
-
Ben, ciao! –
-
ciao… - passò lo sguardo dal vuoto al mio viso e
poi continuò – tu sei la ragazza che stava accanto a me in macchina,
giusto? -.
-
si… ma tu non ti ricordi come mi chiamo, vero? –
-
Gwen… o sbaglio? – chiese con faccia
interrogativa.
-
si, così tutti mi chiamano, ma il mio nome intero
lo ricordi? –
-
no… -
-
bè, c’era da aspettarselo… non preoccuparti, è
già tanto quello che hai ricordato – sorrisi e poi finii la frase – mi
chiamo
Gwendolyn Tennyson… ricordatelo sempre!
– sfoggiai il mio sorriso migliore.
Non
volevo che ricordasse quello che gli avevo
detto quella sera durante il temporale o il suo amore per me, ma ci
tenevo che
si ricordasse tutto quello che avevamo passato insieme, tutte le
avventure e
Nonno Max… insomma le solite cose.
-
Gwendolyn… sai, è un nome che mi è molto
familiare e inoltre mi mette allegria… strano! Che cosa hai fatto per
me che io
non ricordo? Per caso sei la mia fidanzata? –
-
no, sono tua cugina e mi pare normale che io ti
metta allegria, dopo tutto quello che abbiamo passato con quello
stupido
orologio! – dissi ridendo e sperando che ricordasse.
-
ma questo non è un orologio… è un omnitrix! –
-
allora te lo ricordi!! Che bello! Questa è una
buona notizia! Ma non dirlo a nessuno, lo sappiamo solo io, te e Nonno
Max! –
-
ma certo! Non svelerei mai il nostro prezioso
segreto! –
-
che bello, stai riacquistando la memoria!! –
-
si, ma adesso ho
un mal di testa fortissimo! E una fitta al cuore tremenda! – disse
massaggiandosi la testa e piegandosi in due dal dolore.
-
che tipo di fitta è? – chiesi pensando fosse un
dolore provocato da Hilary.
-
come se mi avessero pugnalato! Ma non è un dolore
fisico, è piuttosto interno… -
-
ho capito… allora ti lascio solo, così magari ti
riposi un po’… -
-
si forse è meglio… -
Mi
alzai e me ne andai.
“io lo so
cosa stai provando al cuore, Ben, ma spero che tu non te lo ricorda
mai… è
amore rifiutato e non corrisposto o che ti ha fatto soffrire… mi
dispiace Ben…”
Mercoledì
mattina casa di Ben
Anche
quel giorno sentii che dovevo andarlo a
trovare, sta volta con i suoi amici che fino ad ora non avevano saputo
niente
di tutto questo e lui aveva bisogno di loro in quel momento.
La
mattina passò veloce, ma ci furono grandi
progressi: ricordava ora chi fossero Geoff ed Eleonor, ricordava la sua
scuola,
il suo primo giorno e molte cose in riferimento allo studio. La sua
materia
preferita, i suoi svariati debiti nelle materie che non gli piacevano,
gli
scherzi ai prof eccetera…
Io
rimanevo sempre sulla soglia della porta, non
osavo entrare e non osavo salutarlo. Ogni tanto lui mi chiedeva delle
cose in
riferimento al nostro discorso ed io rispondevo, niente di più niente
di meno…
Giovedì
pomeriggio casa di Ben
La
mattina non potei andarlo a trovarlo poiché mi
ero permessa di dormire più del solito, e così lo andai a trovare di
pomeriggio. Non fu molto entusiasmante… non aveva voglia di fare
niente. A quel
che avevo capito, si era ricordato qualcosa che lo aveva depresso e si
era
sdraiato sul letto a pensare.
-
Ciao Ben… come stai oggi? – aspettai. Nessuna
risposta.
-
ti sei ricordato qualcosa che ti ha depresso,
giusto? Cos’era? – continuai a
domandare.
-
si… ‘io per lei scalerei il Kilimangiaro, per lei
farei il giro del mondo in meno di 80 giorni, per lei rinuncerei a
tutto quello
che ho di prezioso al mondo perché sarà lei a sostituirlo, per lei
questo ed
altro e tu non sarai colei che mi impedirà di proteggerla…’. Mi sono
ricordato
tutto d’un tratto questa frase che ho detto mentre lottavo contro una
sirena…
ma non ricordo chi è ‘lei’… - si alzò dal cuscino e mi guardò
pensieroso.
-
ho come la sensazione che tu sappia qualcosa che
non vuoi dirmi… non è così? –
-
ehm… piuttosto cos’è questa storia della sirena?
–
-
non hai risposto alla mia domanda! – rimase
serio.
-
potrei dire la stessa cosa di te! – ci
guardammo per pochi secondi e alla fine
lui parlò.
-
ricordo alcune scene dell’incidente: ricordo che
stavo combattendo con una sirena al quanto orribile con una voce
straziante e
che mi graffiava su tutto il corpo… - mentre parlava si alzò la
maglietta
guardando le sue cicatrici e, ripensando all’accaduto, continuò:- e
ricordo
soprattutto quella frase e che stavo proteggendo qualcuno, oltre che a
me
stesso. – si abbassò di nuovo la maglietta e guardò nel vuoto
pensieroso.
-
non faccio altro che sognare una ragazza di cui
non ricordo il volto… ricordo che mi ha fatto un gran male, ma nello
stesso
tempo mi piace un sacco passare del tempo con lei… - continuò a parlare
di
questa ragazza (cioè io) di cui ricordava di essere innamorato ma di
cui non
ricordava il viso… “un po’ triste direi…
volevo che non fossimo innamorati, ma non solo lui…. Anche io vorrei
non
ricordare niente…”
Venerdì
ore 10:00 casa di Gwen
Mi
ero appena svegliata, quando d’un tratto mi
squilla il cellulare.
-
Pronto? –
-
ehm… Gwen, sei tu??! –
-
certo che sono io! Ma perché mi stai chiamando
sul cell?? Potevi chiamarmi a casa! –
-
non ci ho pensato… e poi non ricordavo come si
usasse questo affare e allora ho pensato di esercitarmi così non avrei
fatto
brutta figura… -
-
vabbè… contento tu. Ma cosa volevi dirmi? –
-
ah! Giusto, volevo dirti che mi sono ricordato
una cosa importantissima!! E che ho trovato una cosa bellissima che
devo
assolutamente farti vedere! Muoviti a venire! –
“ si, è
tornato quasi il Ben di tutti i giorni! Non vedo l’ora di vederlo!!”
-
Vengo subito! Dammi il tempo di prepararmi,
Tennyson! –
-
ti aspetto, rospa! –
-
ahah, vedo che fai progressi! Non vedo l’ora di
vedere cos’hai trovato! Ciao! –
-
a dopo! –
Venerdì
ore 11:15 a casa di Ben.
Entrai
a casa di Ben emozionata.
-
Giorno zia!! – salutai velocemente con un sorriso
e corsi subito nella camera di mio cugino.
-
Ben!! Buon giorno… - salutai.
-
giorno a te! – salutò con un sorriso. “finalmente ride!
Dopo tanti giorni di
serietà straziante, ride!!!”. Era seduto alla scrivania, davanti
al
computer.
-
allora cosa ti sei ricordato? – chiesi posando la
borsa sul letto. Lui arrossì guardandomi e sorridendomi, poi girò lo
sguardo
sullo schermo e rispose:- ho trovato, sta mattina, una canzone che
avevo
scaricato prima di partire per le vacanze. Si chiama così: ‘l’effetto
che mi
fai’ e oltre al titolo ho scritto ‘per Gwen’… non so come mai avessi
dedicato
una canzone così romantica a te, ma forse ascoltandola magari capisci…
la
faccio partire. A quando mi sono svegliato non ho fatto altro che
ascoltarla,
me la sono praticamente imparata a memoria! Ascolta. – e fece partire
la
musica.
Normale
è dire che tu sei unica
Normale
è dire che tu sei fantastica
Normale
è esser pazzi di te…
Normale
è avvicinarsi a te
E
dire che sono pazzo di te
Normale
è sognarti così come sei…
Ma
strano è l’effetto che mi fa
Dire
che io sono insieme a te
Sembrava
un sogno irrealizzabile
E
invece sono qui… con te
A
scrivere quel libro di noi due
Passare
notti insieme io e te
Sapere
che non può finire mai
L’effetto
che mi fai…
Normale
è vederti sorridere
Normale
è perdersi negli occhi tuoi
Normale
è pensare giorno e notte a te
Normale
è esser pazzo di te
Normale
è amarti per quello che sei
Ma
strano è l’effetto che mi fa
Dire
che io sono insieme a te
Sembrava
un sogno irrealizzabile
E
invece sono qui… con te
A
scrivere quel libro di noi due
Passare
notti insieme io e te
Sapere
che non può finire mai
L’effetto
che mi fai
Questa
canzone che ho scritto per te
Nessuno
cancellerà mai
E se
un giorno te ne andrai
potrai
dire al mondo che
io
ero pazzo di te!...
Ero
rossa come un peperone. Non potevo credere che
mio cugino fosse così innamorato da dedicarmi una canzone così
romantica…
-
Allora? Cosa mi dici?... – chiese imbarazzato.
-
che è davvero romantico… ma non so cos’altro
dire… - mi torturavo labbra e mani.
-
è davvero imbarazzante… pensavo che fosse una
canzone che dovevo scaricarti o darti per qualche musical o recita
scolastica…
non che te l’avessi dedicata, ma se è così… - arrossì ancora di più.
Mise una
mano alla bocca come per nascondersi e girò lo sguardo verso il
pavimento.
-
credo che a questo punto dovresti cercare di ricordare
quello che è successo… anche se è doloroso, ma io non posso dirti
niente… -
-
perché? – chiese confuso.
-
perché non mi va di farti soffrire ancora… - e
detto questo corsi via, fuori da quella casa.
Secondo
Ben
Non
capivo perché si comportasse così, io non
ricordavo niente e lei non voleva aiutarmi…
“lei aveva
detto che non voleva più farmi soffrire… questo vuol dire che in
passato mi ha
fatto del male. E se è vero quello che penso, cioè che ero innamorato
di lei,
probabilmente è perché mi ha rifiutato… accidenti che imbarazzo…
credevo di
riacquistare la memoria ascoltandola magari con lei, ma non è cambiato
molto…
mi fa solo più male il petto…”
Buon salve cercatori di storie! Eh si
sono tornata
alla riscossa!! Questo capitolo forse non è un granchè, ma volevo
assolutamente
aggiungere questa canzone e questa scena, quindi non vedo l’ora di
sapere i
vosztri commenti!! ^^ vi anticipo solo che nel prossimo capitolo Ben
farà una
cosa che… non è tanto verde XD (verde inteso come “raiting”) ed ecco
perché
questa storia, magicamente, è diventata gialla =D eheh… insomma raga il
prossimo capitolo sarà davvero “stra!” XD non vedo l’ora di sapere cosa
ne
pensate! ^^
Ultima cosa:
ringrazio tantissimo Blackstar26 per
aver letto un
nuovo capitolo e per aver recensito: davvero te la sei stampata?? *.*
che bello
XD anche io lo faccio!! Sono contenta che sia la tua storia preferita ^^ e che non mi abbandonerai mai!!! Sono
commossa!! Ç___ç non so che altro dire XD. Fantastico!
E voi pigroni…. RECENSITEEEEE XD…
Ma a parte questo, ci vediamo nel
prossimo
capitoloooooooo *O* pace e successo a tutti gente ;)
PS: per chi vuole sapere come si
chiama la canzone
e chi la canta, sappiate che si chiama “L’effetto che mi fai” ed è di
“dj
Matrix” quindi se volete cercarla, fatelo pure ^^. E ovviamente gli
aggiornamenti verranno rallentati per via della scuola, ma credo che
più o meno dovrei aggiornare ogni sabato ^^ o una cosa simile .-.
bye!!^^
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Capitolo 20 *** Sei tu che non lo vuoi. ***
Sei
tu che non lo vuoi.
Capitolo
20
Secondo
Ben
Passarono
i giorni, passò l’estate e con essi passò anche la
mia cosiddetta “ibernazione”. Non sentii né vidi Gwen nemmeno un
giorno,
nemmeno un secondo. Non rispondeva alle chiamate, né sul cellulare, né
sul
telefono di casa, né in chat, né da nessuna parte… finalmente mi
ricordavo
tutto, e non potevo vederla nemmeno per un secondo. Nemmeno per
studiare il
recupero di scienze riuscii a vederla. Infatti dovetti arrangiarmi da
solo… ma
come sempre, se non riesco a studiare da solo una volta, di certo la
mia
pigrizia non mi permetterà di studiare una seconda volta da solo. E
così mi
feci dare un piccolo aiuto dal mio migliore amico Geoff. Ma a quanto
pare
nemmeno lui era così tanto bravo in scienze… e così dovetti farmi
aiutare da un
amico di un mio amico di nome… com’è che si chiamava?? Se non mi
sbaglio… Tom…
vabbè, non è certo questo l’importante!
Venerdì
ore 10:30 a scuola di Ben
Ero
nel panico più totale per l’esame, e camminavo
velocemente avanti e indietro per il corridoio fuori dall’aula
mangiandomi le
unghie.
I
minuti sembravano non passare mai.
Guardavo
ogni tanto l’orologio aspettando che uscisse
l’alunno prima di me.
Dopo
pochi minuti sentii una voce lontana che urlava il mio
nome. Nemmeno il tempo di girarmi per vedere chi era, che qualcuno mi
si buttò
letteralmente addosso. Mi sorpresi nel vedere che era la mia adorata
cuginetta
col fiatone per aver corso.
-
BEEEEN!!! O santo cielo! Allora ti sei ricordato tutto
no?!! – chiese ancora col fiatone e fissandomi ansiosa.
-
a quanto pare mi sono ricordato talmente bene che ora
ricordo addirittura il mio esame di scienze… - sorrisi.
-
oooooooh meno male…. –
-
ma come hai fatto a sapere che ero qui? –
-
sono venuta a trovarti a casa ma non c’eri e zia mi ha
detto che eri andato a fare l’esame di recupero. È fantastico!! Sono
davvero
orgogliosa!! Ma chi ti ha aiutato?? Non dovevo farlo io?? –
-
si ma non rispondevi a nessun tipo del mio richiamo… stavo
per cominciare a comunicare con te grazie ai segnali di fumo! Mancava
poco che
mandavo a fuoco della spazzatura e farmi prendere per pazzo con una
coperta a
fare delle nuvole di fumo… - rise di gusto per la mia battuta…. “… ma era una battuta?? Boh…”
-
mi dispiace ma ero nervosa…. hai perfettamente ragione!
Chi ti ha aiutato al posto mio?? –
-
Geoff… e un certo Tom… -
-
wow!! Sono davvero fiera! Mi raccomando: lo devi
assolutamente superare quest’esame! È questione di vita o di morte!! –
-
si lo so… - dissi poco convinto. Ero troppo nervoso…
sapevo che probabilmente mi sarei scordato tutto!!
-
non sei abbastanza convinto… dai!!! Forza!! Facciamo così:
se vieni bocciato, ti uccido, direttamente! –
-
perfetto! – sorrisi cercando di nascondere (malissimo) il
nervosismo.
-
se vieni promosso ti faccio un regalo! – mi girai
guardandola perplesso: non mi aveva mai fatto un vero regalo,
tranello?? Boh! “sai che ti dico? Che accetto!”.
-
ok…. Che tipo di regalo? –
-
uno a tua scelta! Anche costoso… ma che non superi i 100
euro… per favore… - decretò guardandomi come se io ne potessi
approfittare per
farmi comprare una cosa del tipo… una macchina? Un motorino? Eheh…
-
uno a mia scelta?? Fantastico! Allora so cosa voglio… - e
avvicinandomi al suo orecchio bisbigliai:- te…! – lei rimase
letteralmente
sotto shock, pietrificata mentre io ridevo malizioso.
-
rilassati… non ho detto mica che ti violento! Magari
facciamo quattro passi assieme… tranquilla, non mordo mica… - risi
ancora più
malizioso e la guardai arrossire dalla testa ai piedi.
-
eddai, non fare quella faccia! Stavo solo scherzando… - la
tranquillizzai tornando col sorriso di sempre.
-d-d’accordo…
- roteò velocemente girandosi verso la
finestra dietro di lei.
In
quel momento dei professori chiamarono il mio nome ed un
alunno uscì dalla classe un po’ deluso. Entrai un po’ timoroso, ma
pensando al
regalo di Gwen cercai di concentrarmi il più possibile.
Secondo
Gwen
“buona fortuna Ben!
spero davvero che tu lo supererai l’esame… anche se la tua idea di
‘regalo’ è
un po’ inquietante…” arrossii ancora di più a quel pensiero.
Mi
accomodai sulla sedia del bidello ed aspettai la fine del
suo esame.
Venerdì
ore 11:00 sempre a scuola di Ben e Gwen
Ero
intenta a guardare fuori dalla finestra, quando ad un
certo punto sentii la porta dell’aula aprirsi.
-
complimenti signor Tennyson. Se si fosse impegnato così
tanto anche durante l’anno scolastico, non avrebbe sprecato un’estate!
Mi
raccomando: l’anno prossimo si impegni di più e vedrà che può diventare
addirittura il migliore della classe! arrivederci e buon inizio anno
scolastico! – si congratulò il professore di scienze di Ben.
-
grazie professore! E buon nuovo anno anche a lei! – si
avvicinò a me con un sorrisone e canticchiandomi allegro:- ho preso 8!!
Mai
avuto un voto così alto in una materia così brutta per me! Ah! E c’è
una
novità: mi hanno anticipato in che classe sono stato collocato
quest’anno, e a
quanto pare sono finito nella 4 A… tu ai già in che classe sarai?? –
-
no purtroppo… piuttosto ho sentito che Geoff ha fatto
domanda per stare in classe con Eleonor… che tipo romantico, è davvero
pazzo… -
-
vero! … e allora? il mio regalo?? – chiese un po’ confuso
come se si aspettasse qualcosa.
-
ehm… lo devi ancora scegliere o sbaglio? –
-
giusto giusto…- disse guardandomi in modo sospetto. –
Vieni con me! – sorrise all’improvviso prendendomi per il polso e
trasportandomi in bagno… precisamente nel bagno dei professori… (magari
non
sapeva scegliere se entrare in quello maschile o in quello
femminile...).
Mi
bloccò sul muro e mi fissò con aria furbetta. Io, dal mio
canto, non stavo capendo un bel niente di quello che stava succedendo…
e
nemmeno di quello che voleva fare…
-
sta volta parlo sul serio… posso avere ‘te’ come mio
regalo per la promozione? – continuava ad essere tra il serio e il
divertito.
-
ehm… dipende da cosa intendi per ‘me’… - ormai avevo
capito… voleva ‘me’ in ‘quel’ senso… ma cercai comunque di cambiare
argomento –
m-ma non è che m-magari ti va di andare a mangiare qualcosa? Eh? Tu
adori
mangiare! Magari andiamo in qualche pizz… - non riuscii a finire la
frase che
lui mi si avvicinò pericolosamente al collo e mi bisbigliò all’orecchio
facendomi un po’ di solletico:- bè, a me piacerebbe mangiare te… - e a quell’espressione divenni de botto
nervosissima e rossa più del solito, il cuore a mille e le gambe
tremanti. Non riuscivo
a respirare e il tremolio piano piano si stava espandendo per tutto il
corpo. cominciò
a mordermi delicatamente l’orecchio creandomi dei fremiti che non mi
aspettavo.
Probabilmente li aveva sentiti… infatti mi soffiò nell’orecchio:- sta
tranquilla… non ti farò male… - e continuò a torturarmi l’orecchio
mentre io
cercavo di respingerlo, ma ero troppo pietrificata sia per usare la
magia sia
per spingerlo. Mi lasciò una scia di baci su tutta la guancia fino ad
arrivare
alla bocca. Ovviamente cercai di evitare il bacio invano, ma continuavo
a
dimenarmi, ma lui mi bloccò la vita con le mani cominciando ad
accarezzarmi i fianchi
che scopriva dalla maglietta ed iniziò anche ad entrare con la lingua
nella mia
bocca sensibile. Era una bella sensazione considerando che anche io ero
innamorata di lui, ma io sapevo qual’era il mio dovere, e che stavamo
sbagliando
tutto. Riuscii a staccarmi dalle sue labbra e gli dissi di fretta e
nervosamente:- ti prego Ben, smettila! Sul serio, ti compro qualunque
cosa, ma
basta! Lo sai che non possiamo… -
-
no, Gwen… non siamo noi che non possiamo… sei tu che non
lo vuoi! – ribatté quasi offeso.
-
ma Ben, tu sai cosa penso io… - e senza terminare la
frase, lui ricominciò a baciarmi appassionatamente. Salì le mani sempre
più su
e piano lo sentii avvicinarsi in zone che non avrebbe dovuto toccare. Così
lo
fermai d’impulso con un po’ d’affanno nei polmoni. Nei suoi occhi
leggevo
emozione, amore ed eccitazione… “oh mio
dio… che esagerazione! Non mi sarà diventato un pervertito come tutti
gli
altri??”
“ma no che non lo è,
idiota!”
“ehi! Non ti intromettere
in queste situazioni!!”
“ma se sono le più
belle!! Come posso mancare???”
“ma così mi sento
osservata e mi vergogno!!”
“ma tanto io sono
nella tua testa… fingi che io non ci sia!”
“fosse facile… non fai
altro che blaterare!”
“ti giuro che starò
zitta!”
“ma tanto non mi farò
mai mangiare da Ben!”
“e mica è cannibale!”
“sai cosa intendo…”
“scherzavo… e comunque
sappi che il tuo Ben ti sta già mangiando… se non te ne sei accorta…”
Tornando
alla realtà mi ritrovai un cugino intento a provocarmi brividi di eccitazione tra collo e spalla. Ogni tanto mi mordeva anche, ed ogni
tanto
mi dava dei teneri baci… intanto le sue mani si erano trasferite alla
schiena
accarezzandola delicatamente. In pratica mi stava toccando senza
spogliarmi…
anche se mancava davvero poco dal farlo…
Io
ero immobile li, che non capivo niente, non ragionavo
più, non riuscivo a pensare a niente tranne che a quella bocca così
calda e
morbida che mi toccava la pelle. Man mano che andavamo avanti, man
mano che non reagivo
lui peggiorava la mia situazione: cominciò a prendermi in braccio e a
mantenermi grazie al muro del bagno, ed io, da grande stupida,
istintivamente
mi aggrappai al suo collo affannando per quell’emozione che non avevo
mai
provato. Cominciò a baciarmi sempre più giù arrivando quasi al seno… ma
fu in
quel momento che mi resi davvero conto che portare una gonna, anche se
abbastanza lunga, in quelle situazioni non era la migliore delle
ipotesi. Infatti
Ben, con le sue manacce cominciò ad accarezzarmi le gambe, con molta
delicatezza, ma soprattutto con calma, senza sembrare violento. Pian
piano
arrivò alle cosce, ed in quel momento ne ebbi davvero abbastanza. Non
potei
sopportare di più. Avevo lasciato passare per quel poco che bastava, ma
adesso
non era più il caso di continuare… soprattutto perché stavamo arrivando
al fare
una cosa terribilmente sconcia nel bagno dei prof… e non me lo sarei
mai
perdonato se ci avesse visti qualcuno o se fosse entrato d’improvviso
un prof
che doveva solo lavarsi le mani!
Lo
staccai (anche se ero ancora in braccio a lui) e ci
guardammo per pochi secondi negli occhi. Lui affannava evidentemente
eccitato,
ed io forse non ero da meno.
-
ma che stiamo facendo??? – sbottai d’improvviso.
-
bè… mi sto prendendo il mio regalo… - sorrise. Era tutto
spettinato. Forse senza accorgermene avevo passato le mie mani tra i
suoi
capelli. Li ho sempre adorati tutti arruffati…
Ci
calmammo entrambi ed io scesi dalle sue braccia cercando
di rendermi un po’ più presentabile ad occhi estranei.
-
adesso basta… sul serio… ne ho avuto abbastanza! Il regalo
non te lo compro più! – esclamai un po’ arrabbiata.
-
eddai… lo so che ti è piaciuto… non facevi altro che
gemere di piacere… - mi guardò malizioso.
-
MA COSA DICI!! – arrossii pericolosamente.
-
scherzo dai… a me è bastato questo come regalo… adesso ci
vedremo a scuola, giusto? Tanto tra una settimana ricomincia la scuola!
–
sorrise come se non fosse successo niente.
-
c-certo… - e così ce ne andammo nella speranza di
ritornare a casa…interi. Senza che ci venisse un attacco di passione
improvvisa.
Secondo
Ben
“ah, mia cara Gwen…
sei davvero spacciata… con la prova di oggi, ho capito che non ti
dispiace però
così tanto ‘amoreggiare’ con me… vedrai… la nostra storia d’amore è
appena
cominciata!”
Buona seeeeeeeraaaaaa
oh lettori!
Wow!! Quanti lettori
*o* sono davvero sconvolta!! E contentissima! Mi fa piacere di avere un
po’ più
di successo XD e spero che mi continuerete a seguireeeeeee!!! Vi è
piaciuta la
sorpresina da parte di Ben?? XD eheheh… se no, ditemelo, in effetti io
non ho
mai avuto esperienze del genere, le ho solo lette nelle fanfictions e
al
massimo nel libri, quindi sono andata ad improvvisazione XD… ma se è
per questo non ho mai avuto nemmeno il primo bacio
XD. Mai un fidanzato .-. mi sento di un altro pianeta…. Vabbè comunque
miei
cari, ora ringrazio e vado a dormire XD.
Blackstar26: anche la
mia stampante fa i capricci XD la odio!! E figurati, sono io che
ringrazio te! Ma
lasci così tante recensioni!! *W* ti adoro!! Fantasticaaaaaa!! E spero
ti sia piaciuto
questo ‘raiting giallo’ anche se a me non è sembrato granchè… vabbè,
l’importante
è che è piaciuto a voi XD or bene, aspetto con ansia una tua nuova e
inaspettata
recensione! ^W^
Raven
Cullen: ti ringrazio
per avermi recensita ^^ e sopratto per avermi detto tutte quelle cose
carineeeeeeee
^/////^ ma che gentileeee davvero ti piacce la storia?? =D e davvero mi
ammiri??
*W* che beeeeelloooooo aspetto con ansia una tua nuova recensione XD
sempre se ti
va ^^ sciao!
Ringrazio tutti quelli
che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite:
angelicascerra
dragon ball z
fuffima
giu_Rainbow
Ken Tennyson (my fan XD)
Kirlia
Liyen
Rein94 (che non sento
da una vita =| )
Vale_misty
Yuki higurashi
_Maya_
Ed infine coloro che
l’hanno aggiunta tra le preferite:
blackstar26
CinziaCandid (sei
contenta? Ho aggiornato XD)
Dragon ball z (che in
verità non ho capito se è maschio o femmina… .-. puoi illuminarmi? XD)
Ken Tennyson
Nana1827
Raven Cullen
Yuki
higurashi
Uhuhuhuhuhuhuhu!! ^^
bhe che posso dirvi?? Grazie sono commossa ç___ç aggiornerò il prossimo
sabato
suppongo! Non mancato mi raccomando! Pace e successo a tutti gente! =D
|
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Capitolo 21 *** Siamo tutti insieme! ***
Capitolo
21
Secondo
Gwen
Lunedì
15 settembre ore 7:30
-
MUOVITI ELEONOOOOOR!! NON HO TEMPO DA PERDEREEEE!!!!
L’AUTOBUUUUSSSS, FAREMO TARDISSIMOOOOO!! – le urlai correndo verso
l’autobus
che si apprestava a parcheggiare davanti alla fermata.
-
A…aspe…aspetta…aspettami!! Ti pre… ti pregoooo!!! –
bisbigliò senza fiato- abbi pietà di me! Sto per avere un infarto!! –
- MA
QUALE INFARTO! Sei senza allenamento, dovresti fare più
attività fisica! Sei proprio una lumaca!! – scherzai raggiungendo
l’autobus e
bisbigliando all’autista di aspettare ancora un attimo la mia amica
lenta.
Appena
saltata sul veicolo, l’autista chiuse le porte e
partì.
-
tu! Sei una carogna… - cominciò a dire col fiatone – tu
fai 3 sport diversi… e sinceramente non so come fai! Io non oso nemmeno
fare le
scale di casa mia! –
-
ecco, appunto: sei fuori allenamento! Ecco perché hai quel
filetto di pancia! – conclusi io.
-
guarda che io non ho nessun filetto di pancia! La
dietologa ha detto che sono proporzionata alla mia altezza e che quindi
me la
posso permettere! Tu, piuttosto, sei un manico di scopa! Una tavola da
surf! Un
ferro da stiro, un… - non le feci terminare la frase.
-
ok, ok! Ho afferrato il concetto! Smettila di offendere la
mia piattezza! –
- tu
ti affatichi troppo, mia cara! Dovresti prendere due o
tre volte l’ascensore, mangiare qualche dolce in più, fare qualche
assenza
durante ed. fisica e vedrai come prenderai forma… - mi consigliò
mettendo in
mostra i suoi fianchi formosi.
- il
fatto che ti venga un infarto ogni volta che corri per
un solo minuto o che sali 5 scalini, è grave, mia cara! – commentai
imitandola.
- ma
io odio sudare, odio fare sport, odio affaticarmi, odio
applicarmi su una cosa così noiosa… fare shopping non è uno sport? –
-
no! E tu dovresti, come minimo, fare ed. fisica a scuola.
Basterebbe per rimanere almeno un po’ in forma! Almeno non ti affatichi
troppo
solo per prendere uno stupido autobus! Senza offesa… - mi scusai
riferendomi
all’autista che mi sorrise facendomi capire che aveva sentito tutto
quello che
avevamo detto.
-
si, bè, io … boh! Ci penserò… ma fare sport dopo scuola,
non si discute! Io ho troppi impegni! –
-
del tipo? –
-
del tipo… fare shopping… uscire con le amiche… qualche
volta anche studiare… chattare… chiamare te o qualche altra mia amica…
uscire
con Geoff… -
-
ah! Ecco svelato il mistero: ti devi vedere con Geoff! –
-
ehi! Guarda che è un impegno! Avere un fidanzato significa
perdere molto tempo! –
- e
lascialo. –
- ma
neanche per sogno!! Anche tu dovresti trovarti un
fidanzato, bella mia… e sai benissimo di chi parlo! –
- a
proposito di quello… -
-
COSA è SUCCESSO?? – urlò lei che ormai aveva già capito
tutto…
Le
raccontai per tutto il tragitto quello che era successo
tra noi in vacanza e nel bagno della scuola (ovviamente non le parlai
di
Hilary).
Scese
dal pullman, eravamo a pochi minuti da scuola. Erano
le 8:00. ovviamente, non eravamo in ritardo, per niente, infatti il
primo
giorno di scuola entriamo sempre alle 8:30. eravamo nettamente in
anticipo…
“posso parlarti
adesso?” chiese la mia coscienza.
“no! Sto parlando con
Eleonor! Che cacchio vuoi??”
“è stato bello, eh?”
“ma cosa?”
“secondo te cosa??? La
corsa per l’autobus?? No! L’amoreggiamento con Ben! è ovvio!”
“ma che amoreggiamento
e amoreggiamento! Onda di passione finita in un nonnulla”
“ah, certo, da oggi
gli strusciamenti e l’arrivare quasi a fare sesso non si chiamano
amoreggiamenti… come ho fatto a non pensarci??”
“Non stavamo per fare
sesso!! E cos’è quel tono sarcastico?? Non abbiamo fatto niente!”
“ti ricordo che tu
‘eri’ la santarellina che voleva dedicare la sua vita ‘solo’ al lavoro
e si
stava per ritrovare a farlo col proprio cugino nel bagno dei
professori… sei
ancora convinta di non doverci pensare per niente??”
“certo! Ignorerò la
cosa! Lo sai che non posso!”
“quanti blateramenti!”
“ma sta zitta!
Oppressione, oppressione, oppressione…”
“stai cercando di
opprimermi?”
“già…”
“bè, questo non è
proprio il metodo migliore…”
“allora và via e
lasciami in pace!”
“ma che antipatica!”
“ho preso dalla mia
coscienza…”
“cosa hai detto??”
“niente… niente…”
“ecco brava!”
- MA
MI STAI ASCOLTANDO?? – mi urlò in faccia la mia amica
che intanto mi aveva riportato molto ‘dolcemente’ alla realtà.
-
si, Eleonor! Per cortesia, non mi urlare più in faccia! Mi
fai paura! – dissi con un tono da chi sta per perdere la pazienza.
-
vogliamo andare a vedere queste benedette classi! Voglio
vedere se mi hanno messa con te e con Geoff! –
-
ehm… ok… -.
Arrivate
ai quadri notammo la parecchia folla che c’era
attorno a quei stupidi fogli. Allungammo entrambe il collo per cercare
di
vedere. Dopo parecchi tentativi finalmente la mia amica riuscì a vedere
qualcosa.
-
ecco ecco!! Vedo il mio nome!! 4 A, insieme a:
Sharon
Brooks
Mhmh…
Tom
Camelot, wow! Un tizio di cognome Camelot! Fico!
Mhmh…
Emmy
McGrey…
Alexander
McGrey…
Mhmh…
Geoff Way!! Evvai!
Mhmh…
Benjamin
Tennyson! Uuh, sono in classe con lui!
E…
mhmh…
Gwendolyn
Tennyson!! Siamo tutti insieme!! Che bello!!
Uuuh!
E c’è persino Lilla Tompos! -.
Lei
aveva finito il discorso, ma io già non l’ascoltavo più
da quando aveva detto
quei nomi…
Emmy e Alexander McGrey! Non poteva essere vero! Ero in classe con
…con… con i
fratelli di Hilary la sirena-oca-pazza-vi-mangerò-tutti! Fantastico!
Peggio di
così non poteva andarmi…
- e
così, siamo nella stessa classe eh? – chiese una voce
dietro di me. Mi girai e ovviamente mi ritrovai un Ben decisamente più
alto
dell’ultima volta…
-
già! –
-
bene! Preparati a farmi copiare i compiti in classe e a
casa per il prossimo anno scolastico! Prevedo un anno … eccitante… - mi
bisbigliò all’orecchio l’ultima frase.
-
smettila! Non osare fare cose del genere in classe!
Piuttosto, preparati, perché io non faccio mai copiare nessuno! Al
massimo
aiuto un po’ Eleonor perché è la mia migliore amica, ma per il resto
niente… -
-
per me farai un’eccezione, vero? – sorrise come se fosse
vero…
- ma
anche no! –
-
eddai! –
- tu
studia, e poi vediamo se ti aiuto! –
-
eri più gentile nel bagno dei professori… - disse a bassa
voce per far sentire solo me.
Lo
guardai in cagnesco, e gli sussurrai a denti stretti:-
non osare cacciare in mezzo quella situazione! Fanne tabula rasa!
Chiaro?! -.
Lui
sorrise come se niente fosse, cominciò a dire cose senza
senso che ovviamente non capii (non avevo ancora aggiornato il mio
dizionario
della lingua dei maschi… per la serie: pianeta femminile sta chiamando
pianeta
maschile… non so se capite cosa intendo…) per finire poi con un dolce e
sincero
‘no!’. Ma sempre col sorriso stampato in faccia eh!
- ti
sto odiando lo sai? –
-
non è vero… - sorrise furbetto – ma no che non mi odi! –
-
Ben! Basta! Questa storia non ha un futuro! E non ho
intenzione di mettermi con te nemmeno con tutto l’oro del mondo, quindi
vedi di
piantarla con questa storia, ok? – lui tornò serio e la smise
finalmente di
scherzare.
- va
bene, la smetto di stuzzicarti… ma non mi do per vinto!
–
- fa
come vuoi! Perdi pure tempo! – esclamai girandomi verso
Eleonor, che intanto ci guarda un po’ sotto shock, e tirandola per un
braccio
la trascinai in classe.
-
ora che ci penso – cominciò la mia amica – del fatto
‘bagno dei prof ’ non mi è ancora chiaro… cos’è che avete fatto?? –
-
niente… - sospirai fermandomi davanti all’aula chiusa.
- a
me non è sembrato niente dall’espressione di Ben… -
- ma
quella è la sua espressione normale da pervertito! Non
dargli conto… -
- a
proposito di questo bagno, avevi cominciato a parlamene
sull’autobus, ma non hai finito il discorso! Ti sei fermata a ‘mi ha
trascinata
nel bagno dei prof e mi ha intrappolata al muro…’ poi??–
- mi
ha violentata… - scherzai.
-
DAVVERO?? – domandò sbigottita, non aveva capito il tono
ironico…
-
No! Scherzavo!! Ma dai! Mi ha solo baciata… -
-
solo? – con tono deluso – peccato… -
- MA
COME PECCATO?? –
-
scherzavo anche io, scema! … ma sei sicura che vi siete
solo baciati? –
- bè
direi che un bacio con la lingua sia un vero bacio,
oppure no?? – scherzai.
-
si, certo… solo questo? –
-
si… - mi guardò inarcando un sopracciglio.
Così
dovetti dirle anche:- e va bene… mi ha baciata anche
sul collo… contenta? – mi esasperai.
- …
- continuava a guardarmi così.
- mi
ha solo un po’ sfiorata! Accidenti, con quel
sopracciglio sembra quasi che chissà cosa nascondessi io! – abbassò il
sopracciglio, ma cominciò a guardarmi da saputella come se avesse già
capito
tutto.
-
oh!! E va bene! Stavamo per farlo… ma io l’ho fermato ok??
–
-
DAVVERO?? STAVATE PER… - la bloccai mettendole una mani
davanti alla bocca e le urlai un sonoro ‘SHHH!!!’ con un altro dito
sulla mia
bocca.
- ma
che lo vuoi urlare a tutta la scuola?? Bah! –
- ma
almeno bacia bene? –
-
direi… - la guardai con un espressione da ‘capitan ovvio’!
- ma
buttati allora! ma che ti frega che è tuo cugino? Provaci
almeno una volta e se non funziona almeno non ci rimani male perché è
tuo cugino!
–
- e
se di bello funziona io ci faccio brutta figura! – cominciai
ad irritarmi.
-
senti, non so tu come faccia a resistere ad un figo del genere,
non so come tu faccia a non saltarci addosso, ma se tu lo rifiuti
sempre, prima
o poi lui si stuferà di te e se ne andrà con un’altra! Te lo dico per
esperienza personale! –
- ma
che esperienza e esperienza! Tu a malapena ti sei
riuscita a fidanzare con quello spilungone di Geoff! Ma dove la tieni
sta
esperienza?? –
- e
lo so io… e comunque il mio Geoff è fighissimo! –
decretò orgogliosa di se.
Lunedì
ore 8:40.
-
BUOOOOON SALVEEEEEEE GWEEEEN! Hai visto? Siamo in classe
insieme!! – mi urlò una voce conosciuta, da dietro: quella di Emmy
McGrey…
-
vedo, Emmy… - feci sembrare il mio volto allegro. Lei sorrise
come sempre e mi si sedette proprio a fianco, sulla prima sedia che
trovò.
- e
vedo che hai portato anche tuo fratello… - dissi meno
convinta del previsto.
-
si! Ci teneva a venire e allora gli ho detto ‘perché no?!’
–
-
giusto… come ho fatto a non pensarci…? –
Secondo
Ben
Entrai
con Geoff in classe. eravamo entrambi emozionati per
essere capitati nella classe delle nostre amate, e non vedevamo l’ora
di
sederci vicino a loro.
“Sogno invano…”pensai
non appena vidi la situazione:
banco
al centro = Gwen
banco
a sinistra di Gwen = Eleonor
banco
a destra di Gwen = Emmy (“Emmy??? Ma che caspiterina ci fa
in classe nostra?? Non dirmi che…”).
Banco
avanti a Gwen = Alex (“ lo sapevo che c’era quel
carciofo!! Non è giusto!! Lei. Mia. Lei. Nessun
altro! Carciofo. Morte dolorosa. Ultime notizie: un giovane di 16 anni
preso da
una crisi di isteria ha ucciso un suo coetaneo di nome… ALEX!! Sto
seriamente
pensando che prima o poi, con quello in classe, avrò degli istinti
omicidi e
comincerò a portare coltellini di tutte le misure per vedere cosa
tagliare di
Alex giorno per giorno….”)
Banco
dietro a Gwen = vuoto (“ mitico! È proprio mio!! Che
nessuno si avvicini!!!”).
Neanche
il tempo di salutare gli altri che mi precipitai a
quel posto che taaaaaanto stavo desiderando.
Ovviamente,
alla mia sinistra si piazzò Geoff anche se
avrebbe voluto mettersi giusto accanto ad Eleonor, ma per stare anche
vicino a
me si mise così. Tanto poteva comunicare benissimo con la fidanzata,
quindi
nessun problema! Nemmeno il tempo di girarmi che mi ritrovai Emmy a tre
centimetri di distanza che mi chiede:- ehi Ben! Buon salve! Tu non sei
fidanzato, vero? – sorrise come una bambina alla vista di un giocattolo
nuovo.
-
ehm… no… - “ma per
te, si!! Di gran lunga!!! Sono fidanzato con tutte le ragazze del mondo
tranne
te ed Hilary!! Mi fate paura…”
-
allora ti va di uscire con me? –
Finish!! Or bene lettori, sapevo che
aspettavate questo
capitolo da secoliiiii, e infatti mi dispiace per aver tardato, ma non
sapete
cosa mi è successo… del tipo ho cambiato sezione 3 volte -.-“. Che
stress! E i
professori cambiano ogni giorno! Non ci sto capendo niente! Pensate che
la
scuola è cominciata da 3 settimane e ancora non sappiamo chi è la
nostra prof
di tecnologia!!(per noi del liceo artistico la tecnologia è importante
come
materia! Abbiamo perso un sacco di tempo T___T) XD assurdo… bè che
dire? Non era
un granchè questo capitolo… ma comunque ho fatto tornare le coscienze
che si
erano messe un po’ da parte ultimamente… e ho fatto il colpo di scena!
Ma i
dettagli li saprete nel prossimo capitolo ^^ don’t worry! Cercherò di
aggiornare presto ^^’ voi intanto lasciate recensioni! ^^ pace e
successo
gente!
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Capitolo 22 *** Potrei persino innamorarmene. ***
Capitolo
22: Potrei
persino innamorarmene
Secondo
Ben
-
Ehm… COSA??! – mi stupii di gran lunga .
-
si… ti va di uscire con me? – ripeté Emmy.
-
COFF COFF! – tossì rumorosamente Gwen per farsi notare. Mi
girai verso di lei che mi fece segno di uscire.
-
ehm… scusami un attimo… devo… devo consultarmi con la mia
consigliera! – e mi precipitai dietro a Gwen che si stava avviando
fuori.
Fuori
dalla classe lei mi guardò storto come per dire ‘ma
che hai detto?? Consigliera?? Da dove ti è uscito??’.
-
Che le rispondi?? –
-
ehm… STAI SCHERZANDO?? Non le risponderò mai di si! Dovrei
uscire con la ‘ancora-più-pazza-di-Hilary’??? puahahahahaahah!
Preferirei
uscire con un dinosauro! Sarebbe meno pauroso!–
-
che esagerato! – rise.
-
e poi voglio uscire già con un’altra persona… - la guardai
facendole capire che mi riferivo a lei.
-
non cominciare! Lo sai che non sono d’accordo. – tornò
seria.
-
cantane un’altra… questa cantilena l’ho imparata a
memoria! – sbuffai.
-
ma se tu non capisci la ripeterò in eterno
- sottolineò la parola ‘eterno’, ed io
ovviamente lessi i ‘sottotitoli’: non sperare in un cambiamento di idea
perché
non ho intenzione di fare NADA DE NADA! E se la cosa non ti arriva…
FREGATI!
“fantastico… ora si
che ho la speranza in me!”
-
posso darti il mio parere? – sbottò all’improvviso lei.
-
ehm… ok. –
-
da una parte secondo me dovresti uscirci così ti
dimenticheresti di me. Dall’altra non mi fido di lei… che ne sai se non
è come
la sorellina-mangia-uomini?? –
-
mmm… fammi capire: sei gelosa, ma il modo più facile che
hai trovato per dirmelo è stato questo vero? – appoggiai un braccio sul
muro
dietro di lei e l’altro sul fianco a mo di ‘ragazzo vanitoso’ e
cominciai a
guardarla in modo sospetto.
“ non so manco io
perché la stia guardando in questo modo… ma fa molto effetto su di lei!
Penso
che adesso mi creda davvero un pervertito! Uhuhuhuhuhuh non so perché
ma la
cosa è davvero divertente!”
-
Io non sono gelosa… idiota! Mi preoccupo per te! Non voglio
che qualcuno ti mangi per trasformarsi in una versione di ‘Ben’
mischiata ad
altre personalità! Già sei insopportabile così come sei! Ci manca solo
che ti
si mischi ad altre personalità e siamo in alto mare. –
-
sai… chi vuole trovare una scusa, la trova sempre… -
-
non mi fare il sapientone! Lei è davvero strana: sembra
falsa, finta, completamente fissa sulla stessa espressione… non è una
normale
ragazza! –
Qualunque
cosa avrebbe detto, io ne sarei comunque stato
felice, perché a me sapeva tanto di scusa per nascondere la gelosia, ma
del
resto, che fosse una ragazza strana, tutti lo avevano capito. Volevo
andare in
fondo a questa storia e inoltre… mi divertiva un mondo vederla
ingelosirsi per
me! Senza pensarci mi venne l’istinto irrefrenabile di baciarla. Lei
però si
staccò subito arrossendo di botto e dicendo:- non osare farlo mai più
qui a
scuola!! Ti butto giù dal ventesimo piano di un palazzo se lo fai
ancora!! – mi
puntò un dito contro, minaccioso.
-
Non preoccuparti, non ci ha visti nessuno… piuttosto io
pensavo di indagare su di lei uscendoci giusto insieme! Quindi mi sa
che sono
costretto a dirgli di si. – sorrisi e rientrai in classe con ancora il
suo
sapore in bocca di cioccolato e caffè.
“credo che fosse più
la sua colazione piuttosto che il suo vero e proprio sapore… è buono
comunque!”.
Emmy
era già pronta davanti alla porta in attesa della mia
risposta. Come sempre aveva quello stupido sorrisetto tra il furbo e
l’allegro
e le mani dietro la schiena.
-
Allora? Che ti ha consigliato? – domandò lei.
-
ehm… direi che per me possiamo uscire quando vuoi tu! –
sorrisi gentile.
-
Fantasticoso! Spaziale! Che ne dici di questo sabato?! –
esultò.
-
Uhm… bene… se ti va… - indietreggiai un po’ impaurito.
-
PERFETTO! – e dopo aver esclamato ciò, tornò al suo posto.
Sabato
ore 19:30 a casa di Gwen
Secondo
Gwen
“AAAAAAH!! Chissà che
stanno facendo quei due… ma perché gli ho detto che ero d’accordo sul
fatto di
uscire con lei?? Perché sono una stupida idiota imbecille scema! Ah! E
poi sto
qui a rodermi il fegato per aver creato io questa situazione… uffa…”
“invece di stare qui a
guardare il vuoto, perché non li segui?”
“perché dovrei?”
“oh, stupida Gwen… ma
non eri tu quella che diceva che Emmy poteva essere una mangia-uomini
come sua
sorella?! Usa un po’ il tuo cervellino e fagli prendere aria ogni
tanto!”
“ancora non capisco
che cosa mi vuoi dire…”
“MA SEI TONTA O
COSA??? Quella Emmy ha l’occasione giusta per rubarti il ragazzo e tu
stai qui
a rimuginare sul ‘quanto sei scema!’!!! Svegliati da questo sonno
perenne, oh
bella addormentata nel bosco!”
“Hai ragione!! Come ho
fatto a non pensarci?? Ma quale indagine! Quella vuole solo mangiarlo!
Sai che
ti dico?? Mi hai convinta! Vado e li seguo!”
“brava! Degna anima di
codesta coscienza…”
“che?”
“lascia stare…”
E
così mi precipitai giù dal letto sul quale stavo
spaparanzata pensando a Ben, e mi buttai addosso la prima cosa che
trovai
nell’armadio. Uscii di corsa senza nemmeno avvisare i miei, e mi
catapultai con
la magia in un posto che ritenni consono per gli appuntamenti ‘stile
Ben’: il
cinema.
Potevo
non trovarli affatto, ma almeno avevo la magia che mi
faceva svolazzare di qua e di la senza troppa fatica.
Cercai
un po’ nel cinema. Girai in tutte le sale
disponibili. Ovviamente ero invisibile…
Niente!
Non li trovai nemmeno nel bagno del cinema! Così
decisi di gironzolare sulle vie della città per cercarli.
Gira
di qua, gira di la, dove li troverò mai? Non si sa…
Gira
e rigira, alla fine li trovai in centro che giravano
per negozi.
Secondo
Ben
“Mamma mia che stress
uscire con una ragazza del genere… si, è simpatica, allegra e ha tante
buone
qualità, ma non è una persona normale una che rimane con la sua stessa
espressione 24 ore su 24! È troppo inquietante questa tipa… voglio
Gweeeeeen!!!”
Voltammo
velocemente l’angolo ed entrammo in un mega centro
commerciale pieno zeppo di gente.
-
AAAAH!! Come sono belli i posti pieni di gente! Non trovi?
– mi sorrise contente Emmy.
-
ehm… se… - mi guardai attorno cercando una via d’uscita.
Ero
legato ad Emmy e non avevo via di fuga: mi stringeva la
mano talmente tanto che sembrava quasi che avesse paura che io
scappassi… e
forse aveva ragione ad essere così prudente.
-
ti vedo giù, Ben… che hai? Non ti piace questo posto? – ed
in quel momento credo di aver visto per la prima volta lo sguardo
preoccupato
su di lei.
-
oh, no, no! Grazie però per avermelo chiesto… sai, il
centro commerciale di solito è più per un’uscita tra amiche… non per un
appuntamento. Ma se a te fa piacere…. – non finii la frase perché Emmy
mi
interruppe.
-
assolutamente no! Ti prego, dimmi dove ti va di andare! Ti
ci porto immediatamente! – tornò il sorriso sul suo volto.
-
ma perché? Non ce né bisogno. Te lo assicuro! –
-
no no! Ce né bisogno! … - abbassò lo sguardo arrossendo
leggermente.
-
che c’è? – cercai il suo sguardo.
-
è che questo è il mio primo appuntamento… e non so
assolutamente cosa bisogna fare… -
-
potevi dirmelo! Ti porto io in un posto, contenta? –
-
ma te l’ho chiesto io di uscire! Io dovrei portarti da
qualche parte! –
-
ma sta zitta e seguimi! – girai sui tacchi e uscii dal
centro commerciale, e sta volta ero io a tirare lei, non il contrario.
Secondo
Emmy
Ovviamente
arrossii vertiginosamente. Nessuno mi aveva mai
trattato così semplicemente come lui…
“Ci credo che piace a
Gwen! È così gentile… potrei persino innamorarmene…”
Secondo
Gwen
Eccomi
qui: nascosta tra i rami dell’albero vicino al centro
commerciale. Li avevo visti uscire ma non potevo seguirli perché mi si
era
impigliata la gonna al ramo dell’albero e non riescivo a liberarmi!
Dopo
vari tentativi ci riesco. Ovviamente li avevo persi!
Scesi dall’albero alla ricerca di quei due, ma niente!
“Ma che stupida sfiga!
Proprio adesso che li avevi trovati, che faccio?? Li perdo??
Fantastico!”
Guardai
a destra, guardai a sinistra, e finalmente li
intravidi mentre si allontanavano. Con uno schiocco di dita divenni
invisibile
e creai un campo di forza che mi fece spostare velocemente dal punto in
cui
stavo al punto in cui stavano loro.
“Ma che fa?? La tiene
per mano?? La trascina?? Ma… ma… ma??!!! Ok, sto per avere un trauma…
c’è un
medico in sala?! Ok, lo ammetto sono gelosa, ma non è per questo che
sono qui a
spiarli! Sono qui per salvaguardare la ‘sopravvivenza’ di Ben! Quindi…
direi
che non sto facendo niente di male”
Sabato
ore 20:05 nel parco
Secondo
Ben
“Speriamo che le
piaccia un posto del genere… ho cercato un posto non molto isolato,
quasi
sempre pieno di gente, ma nello stesso tempo abbastanza decente per un
appuntamento… non che volessi davvero un appuntamento con una pazza del
genere,
ma è meglio non farla insospettire, altrimenti si arrabbia ed io ci
rimetto la
vita….”
Passeggiavamo
praticamente mano nella mano senza sapere
precisamente dove andare. Gironzolavamo qua e la parlottando un po’ del
più e
del meno. In quel momento devo dire che sembrava una persona
normalissima. Ma
una parte di me sentiva che lei stava portando solo una maschera, e
quindi non
riuscivo a fidarmi ciecamente di lei.
“ah, se ci vedesse
Gwen morirebbe di gelosia! Ihihihih”
Già,
ecco i miei pensieri mentre parlavo con Emmy. E chi
poteva esserci tra i miei pensieri se non Gwen? Ormai aveva occupato il
90% dei
miei pensieri. E non solo da quella volta in bagno. Ma da quando ci
siamo
baciati la prima volta a casa mia. Credo di non aver mai ricevuto un
bacio così
bello!
“ok, adesso non
esageriamo!”sbottò la mia coscienza.
“ma fatti i fatti
tuoi!”
“senti senti, è arrivato quello
che predica bene ma razzola
male!”
“a parte il fatto che
non ho capito niente di quello che hai detto… ma che vuoi??”
“niente, volevo solo
disturbarti!”
“pussa via!” e
così scacciai la mia coscienza con la mano. Probabilmente se Emmy in
quel
momento mi avesse guardato avrebbe pensato che fossi un emerito idiota…
e
infondo uno senza speranze come me un po’ ‘emerito idiota’ lo è…
-
Ah! Che bel posto! Non pensavo che tu fossi così
romantico, Ben! –
-
manco io se è per questo… - sussurrai per non farmi
sentire.
-
cosa? –
-
no, dicevo: sono contento che ti piaccia questo posto! –
finsi spudoratamente.
-
anche a me! – sorrise emozionata.
-
bene… -
-
bene! –
Passeggiammo
tranquilli per mezzo parco, e una volta stanchi
ci riposammo su una panchina di pietra. Di fronte a noi potevamo vedere
tutta
la città dall’alto. Era una vista stupenda ed in quel momento non mi
veniva
nient’altro in mente se non quello di portarci un giorno Gwen. Magari a
San
Valentino. Magari un giorno in cui lei accetterà i miei sentimenti e ci
fidanzeremo. Magari poi quando saremo più grandi le potrei chiedere di
sposarmi, se saremo ancora innamorati…. Magari stavo fantasticando
troppo. O magari
fantasticavo bene! Bè, in quel momento non potevo per niente sapere
cosa
sarebbe successo in futuro, e non potevo fare altro che sognare. Magari
un
giorno la società avrebbe accettato due cugini fidanzati…. Magari
invece ci
avrebbero ritenuti degli stupidi ragazzini con gli ormoni a mille. Bah!
Non sapevo
davvero che pensare… intanto però, a tutto pensavo tranne che a Emmy
che
cercava di comunicare con me inutilmente.
-
wow! Si vede tutta la città da qui!! Che gentile sei stato
a portarmi qui. – mi disse dolcemente.
-
di niente. –
Beh,
prima di portarla in un posto così romantico forse
avrei dovuto pensarci prima e meglio… poteva fraintendere molte cose… e
inoltre
dovevo ricordarmi che lei mi aveva chiesto un ‘appuntamento’ e non una
‘uscita
tra amici’. Il che mi rendeva al quanto nervoso. Solo pensando a tutto
questo
mi accorsi che eravamo ‘soli’. E soli non perché nelle
vicinanze
non si vedeva molta gente. Ma soli nel senso che non c’era
manco un’anima
viva nei paraggi, e se avessi voluto chiedere aiuto, credo che l’unico
tentativo sarebbe stato quello di urlare il più possibile finché
qualche anima
buona (e con un buon udito) non mi avesse sentito. O, semplicemente,
scegliere
uno dei miei fantastici alieni e trasformarmi grazie all’omnitrix!
Quella si
che era una buona idea!
-
Ben… senti… posso chiederti una cosa? –
-
dipende… - già incominciai a preoccuparmi.
-
beh, mi chiedevo se a te piacesse qualcuno… una ragazza in
particolare: Gwen… -
-
COSA? – sobbalzai sulla panchina.
“come fa a sapere di
me e Gwen???!!”
“fa il vago!! Fa il
vago!!!!” mi consigliò la coscienza.
-
Ehm… perché vuoi saperlo? –
-
no, così per sapere… tanto per domandare… -.
Rimanemmo
pochi secondi in silenzio scambiandoci pochi
sguardi imbarazzati. Più che altro lei era imbarazzata, ma io ero
piuttosto
spaventato!!
Senza
nemmeno accorgermene, Emmy si avvicinò moltissimo al
mio viso, a mo di bacio. Bacio che io cercai di evitare
indietreggiando. Stavamo
quasi per baciarci quando dal nulla si sentì una voce che urlò:-
NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
FERMAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!! – e poi il buio.
Or beneeeeee ho finito un altro capitoletto!
^O^ spero vi
sia piaciuto! Mi raccomando: ditemi tutto ciò che pensate! Ci tengo io
a queste
cose!
Ah, mi scuso per aver tardato molto, ma
purtroppo pur avendo
cominciato a scrivere subito dopo il ventunesimo capitolo, non sono
riuscita
mai a finirlo, ma grazie a questi pochi giorni di vacanza ho trovato un
po’ di
tempo per scrivere!! ^w^ spero siate contenti! Io abbastanza… devo
ancora
scrivere parecchie cose! AVVISO: la storia
è alquanto lunga, e si
sta anche prolungando!! Spero che tutti coloro che mi
seguono mi
continueranno a seguire! Ma è mai possibile che io non riesca ad
arrivare al
massimo di 4 recensioni??! Tsk! Vabbè vabbè… grazie
ancora a tutti coloro
che mi recensiscono ogni volta e che spero continueranno a recensirmi
^-^ . al prossimo capitolo!!! Pace e successo a tutti ;)
|
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Capitolo 23 *** Tu parli troppo... ***
Capitolo 23: tu parli
troppo...
Secondo Ben
Mi
risvegliai mezzo intontito con davanti a me una Gwen ed
una Emmy molto preoccupate.
Pensando
che stesse succedendo qualcosa, molto velocemente
cercai di trasformarmi in qualche mostro dell’omnitrix, ma Gwen mi
fermò.
- Ben! Che stai
facendo?? Noi ci preoccupiamo per te e tu cerchi di proteggerti?? Ma va
a quel
paese! – girò i tacchi e cercò di andarsene.
- oh, Dio!
Scusa, mi sono appena svegliato e non sto capendo
niente! Un attimo di pazienza! – mi giustificai mezzo stordito.
- Ben, ti
dirò… Gwen è sbucata all’improvviso da un
cespuglio e… - cominciò a raccontare Emmy.
FLASHBACK
Gwen crede
che Emmy voglia mangiarsi (come voleva fare
Hilary) Ben ed è intervenuta buttandosi su entrambi e cominciando a
picchiare
l’amica che invece era del tutto innocente. Intanto Ben era già mezzo
tramortito al suolo (‘come un’emerita femminuccia’
commenta la coscienza).
FINE FLASHBACK
- Gwen!! Ho
capito che eri preoccupata per me, ho capito che
ormai Emmy sa tutto su quello che è successo, ho capito che magari sei
anche un
po’ gelosa di me, ma proprio una figura così pessima mi dovevi far
fare??? – la
sgrido leggermente arrabbiato.
- IO???
GELOSA??? AAHAHAHAHAHHAHAHA TU SEI PAZZO!!!! –
comincia una risata nervosa.
Si, era
gelosa… altro che ‘pericolo’! tsk…
- Gwen…
smettila di ridere come una deficiente… sembri più
stupida di me quando fai così… -
- NON OSARE
INSULTARMI!! Ed io che ho fatto tutta quella
strada per arrivare fin qui! TI ODIO! –
Ti
odio… ti odio… ti
odio…
Quelle
parole mi rimbombarono nella testa e mi graffiarono
dentro come una lama. Non mi aspettavo che sarebbe arrivata a dire una
cosa del
genere. Capivo che era il nervosismo a farle dire cose del genere, ma
non
sopportavo quelle parole.
Divenni più
serio che mai, mi avvicinai snob a Gwen e
guardandola negli occhi le dissi a bassa voce:- mi fa piacere sapere
che ti fai
prendere dal nervosismo così facilmente. Beh, sappi che il tuo errore…
non te
lo perdono! –
Secondo Gwen
Non
te lo perdono… non
te lo perdono… non te lo perdono…
Quelle
parole mi rimbombarono nel cervello. Che cosa mi era
saltato in mente?? Non dovevo dirgli una cosa del genere! L’avevo
offeso… e lui
adesso ce l’aveva con me. Sta volta non per scherzo.
- D-dai…
Ben… non dire così. M-mi dispiace averti detto
quelle cose… lo sai però che non le penso sul serio… - cercai di
convincerlo
con un tono al quanto malinconico e dispiaciuto.
- no, Gwen.
Sta volta sono io quello maturo, e tu quella
immatura che si fa trasportare troppo
dalle emozioni. Non ti perdono! Così penserai meglio prima di parlare…
- era
davvero serio… davvero arrabbiato… davvero offeso…
Non
sopportavo quell’angoscia che stavo provando e così
abbassai lo sguardo, mi voltai, e lentamente tornai a casa.
Mi
spaparanzai sul letto quasi in lacrime. Ero diventata
davvero immatura! Ma soprattutto lo ero diventata dall’inizio di tutto
questo
caos sentimentale. Non riuscivo a pensare ad altro che al fatto di
essere stata
una stupida gelosa e che questa gelosia mi stava portando a vedere
pericoli
ovunque… beh, lui ormai sa badare a se stesso… ha l’omnitrix… è bravo…
insomma
se la cava… ed io sto qui a pensare a questo stupido incesto
che non sopportavo più…
Secondo Ben
- Ben,
secondo me sei stato troppo duro con lei. D’altronde
tutti facciamo degli errori! E poi… - bloccai la parola ad Emmy.
- lo so,
sono stato duro, ma lei lo è stata più di me… - poi
alzai lo sguardo e la guardai in faccia vedendo il suo dolce sguardo
che faceva
capire molto bene che capiva mia cugina e che aveva capito che forse
tra noi
non avrebbe funzionato – senti… - continuai – mi dispiace averti fatto
sperare
inutilmente… ma io sono innamorato di Gwen e come hai visto, anche lei
lo
sembra… molto… insomma, ho provato a dimenticarla, ma tra noi non
avrebbe mai
funzionato… lo capisci vero? – lei mi guardò normalmente e non con la
sua
solita espressione allegra e mi confessò:- lo so, lo so… sapevo anche
che lei
era innamorata di te, ma te l’ho voluto chiedere lo stesso. Scusami.
Non
preoccuparti! – tornò allegra (o almeno sembrava) – sono forte e
coraggiosa!
Non sarà una cosa del genere a buttarmi giù di morale… - sorrideva e
parlava
nervosamente, ma si vedeva che un po’ di tristezza c’era.
Secondo Emmy
Chiudi gli occhi e lascia che
ti
porti via con me
Mentre rallenta il mondo intorno
È notte ormai
Naufragando dentro
Tra emozioni complici
Saprò tenerti stretta
Mentre sogni con me
“Certo…
lo riesco a
superare… non fa niente è solo un ragazzo… non è la cosa più importante
del
mondo! Sul serio… ce la posso fare… ne sono certa…”
Pensavo
questo, ma non lo dimostravo per niente… o forse
cercavo di dimostrarlo… invano.
Sorrisi
ancora a 35 denti come se fosse il giorno più felice
della mia vita.
- Beh… -
esclamai guardando l’orologio sul mio polso – si è
fatto davvero tardi! Uff! come vola il tempo! – lo sentivo… stavo
davvero per
piangere, mi sentivo tutte le lacrime in gola e cominciavo a vedere
tutto
sfocato, così salutai velocemente:- or bene! Allora a domani, Ben! –
salutai da
marinaio, sventolai una mano, girai i tacchi e corsi via… in lacrime.
Lentamente, segretamente
Scivolando sulla pelle
Tieni forte le mie mani
Voglio viverti.
Dolcemente, profondamente
Respirando sulla pelle
scende dolce questa notte
e adesso vivimi…
[colonna sonora
immaginata da Emmy: lentamente – studio 3. Sito per sentire la canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=2wrPKLueWwM
]
Anche io ho
il diritto di provare dei sentimenti… anche se
non li faccio vedere… ma questa è un’altra storia…
Secondo Gwen
Passarono i
giorni, i mesi, passò l’autunno, arrivò
l’inverno, arrivò dicembre, ormai era arrivato persino Natale. E noi
ancora non
avevamo chiarito la questione. Ci parlavamo raramente, e cercavamo di
evitarci.
Persino Halloween non fu così divertente come me lo immaginavo. Speravo
in
qualcosa, ma niente. Non successe niente.
- Buon
Natale Gwen!! -
mi urlò mio padre, che di solito è il più ‘natalizio’
della famiglia.
- Buon
Natale papino! – lo baciai sulla guancia e cercai di
rendere tutto più allegro.
Addobbammo
tutta la sala che avevamo prenotato per tutta la
sera in occasione di una delle nostre solite extra-feste di Natale che
i miei
organizzano.
Mi mancava
un sacco il mio cuginetto, ma lui diceva che non
mi voleva perdonare, ed io non trovavo le parole per scusarmi…
Erano
passati circa tre mesi. Il che era inquietante!
Appendevo qualche nastro qua, appendevo qualche nastro là e piano piano
avevo
riempito la sala di nastri luccicanti.
- È ora di
mettere il vischio! – esclamò mia madre allegra.
- ma a che
serve questo vischio? È stupido… buttalo! –
intervenni naturale.
- starai
scherzando?? Sono vent’anni che io e tuo padre
mettiamo il vischio sempre al centro delle sale in cui festeggiamo, e
sono
vent’anni che tutti ammirano il vischio che creiamo noi! –
- si… mi
ricordo l’anno scorso… -
FLASHBACK
Sala della
cerimonia natalizia. Il vischio è talmente grande
che, mentre tutti ballano, cade pericolosamente al suolo rovinando
tutto… e
tutti…
FINE FLASHBACK
- Non finì
molto bene… - continuai.
- ooooh!
Sciocchezze! Noi per precauzione però, lo abbiamo
ristretto in maniera tale che il soffitto lo regga! – e così senza fare
storie,
fissammo il vischio al centro della sala. Ci volle un po’ per trovare
il centro
preciso (i miei sono troppo precisini…), ma alla fine finimmo tutte le
decorazioni. L’albero natalizio era stupendo, tutto era stupendo! Non
vedevo
l’ora che cominciasse la festa!
Secondo Ben
Mi preparai
velocemente, cosa che di solito però non mi
riesce bene: infatti mi ritrovai una cravatta al posto della cintura e
viceversa. Mi sistemai per bene cercando di non fare altri errori del
genere, e
scendemmo tutti di casa per prendere parte alla magnifica cerimonia
natalizia
che i miei zii organizzano ogni anno.
Erano le
19:30 passate. Il che significava ritardo. Come
sempre: facemmo le corse… ed è meglio non sapere come abbiamo fatto nei
minimi
particolari perché non lo so manco io!
Insomma, con le ali ai piedi riuscimmo ad arrivare abbastanza in
orario.
Ovviamente c’erano già tutti i miei parenti, ma non riuscivo a trovare
mia
cugina. Devo dire che mi mancava in quel periodo… era da troppo tempo
che non
la baciavo un po’!
DRIIIIN
Si, il mio
cellulare. Aveva una suoneria strana, ma a me
piaceva…
Risposi.
- Pronto? –
- BUON
NAAAAATAAAAAAALEEEEEEEE – allontanai dall’orecchio
l’apparecchio, tanto che urlavano. Erano Geoff ed Eleonor che stavano
passando
il Natale assieme e pensarono bene di chiamarmi.
- EHY! Ma
buon natale anche a voi, ragazzi! Ma che carini!
Mi avete chiamato! –
- ma
certo!!! Dalli anche a Gwen gli auguri, mi raccomando!
E fate pace il più presto possibile!! –
- uffa! La
smettiamo di parlare di questo argomento per
favore?! – mi irritai un po’.
- ma scusa,
secondo te lei come si sente dopo che tu le hai
detto una cosa come ‘non ti perdono’
! poveretta, sarà traumatizzata! –
- si come
no… - dissi con tono ironico.
- e come te
la immagini?? –
IMMAGINAZIONE DI BEN:
Gwen che
balla al posto di Beyonce nel video “single
ladies”. [Per chi non lo conosce può andare su questo sito: http://www.youtube.com/watch?v=FyHVQT8aIBM&translated=1
]
FINE IMMAGINAZIONE.
- Mmm…
forse è meglio che non te lo dico come me la
immagino… -
- non fare
pensieri osceni… -
- ma quali
osceni!! L’immaginavo che ballava ‘single
ladies’! Peggio di quello che mi potevo aspettare… -
- wow! Però
ci sta! Cioè, ci starebbe bene, se lei non fosse
del tutto distrutta… -
- ma quale
distrutta… -
- senti,
che ci posso fare se io me la immagino che canta ‘the art
of the suicide’ ?! –
[per chi
non conoscesse la canzone vada su questo sito: http://www.youtube.com/watch?v=NPrD-Bowbr4&translated=1
]
- Mamma
mia, che lugubrità! E questo è perché è il giorno di
Natale, figuriamoci se eri in una delle tue fasi di depressione! –
cercai di
sdrammatizzare.
-
spiritoso… comunque, fa come ti pare, ma dopo non venire a
lamentarti da me o da Eleonor! –
- uffaaaa…
va beh… vedrò che posso fare…ciao traditore. – lo
salutai.
- ciao
vecchio rincretinito. – e posò la chiamata mentre
sentivo la voce della sua fidanzata ridere come una matta.
Mi guardai
attorno cercando Gwen e cominciai a gironzolare
per tutta la sala. Ogni tanto salutavo qualche parente alla lontana che
non
ricordavo nemmeno.
25 Dicembre
ore 21:15 nella sala in cui si sta svolgendo la
festa di Natale della famiglia Tennyson.
Ormai erano
un paio d’ore che la cercavo. Avevo chiesto a
tutti i famigliari (che, tra parentesi, erano anche aumentati!), ma
nessuno
sapeva dov’era. Chiesi allora ai miei zii, i suoi genitori, e loro mi
risposero
che era da qualche parte a prepararsi per la festa. Capisco che le
donne siano
alquanto lentuccie nel prepararsi per una festa… ma più di due ore?? Dove caspiterina
si era cacciata quella maghetta?! È andata a rifarsi anche gli organi??
Boh…
Comunque,
in quelle ore in cui non avevo fatto altro che
cercarla, mi ero reso conto che con lei le cose non mi piacevano e non
mi
piacciono, e decisi finalmente di perdonarla. Mi precipitai al centro
della
sala, precisamente sotto il vischio. Era una sala davvero sfarzosa ed
elegante:
di larghe dimensioni sia verticalmente che orizzontalmente; il soffitto
poi,
era altissimo con appeso un enorme lampadario di cristalli; il muro era
completamente bianco e, ad una certa distanza da esso, si vedevano
delle
possenti colonne di marmo di stile classico con dei capitelli corinzi;
all’estremo
della stanza c’era l’albero di natale più grande che io abbia mai visto
e, per
completare l’opera, all’altro estremo della stanza c’erano delle enormi
scale
anch’esse di marmo che andavano allargandosi man mano che scendevano.
Deve essere
costata davvero tanto per quanto era bella.
Mentre
pensavo a quanto fosse bella quella stanza, mi
accorsi che mi stavo totalmente sbagliando. Mi voltai leggermente verso
le
scale e li vidi la cosa più bella del mondo, anzi, la persona: Gwen
vestita con
un abito da sera così lungo che strisciava per terra, aderente, senza
spalle,
senza maniche, nero ed extra-luccicante; inoltre portava i guanti
lunghi, neri
e lucidi; una pettinatura alzata che scopriva le spalle e le orecchie,
tranne
che per quei due filetti di capelli arricciati che le cadevano davanti;
per il
resto la pettinatura era un mix di ricci.
La vidi
scendere le scale lentamente per paura di cadere. Attirai
la sua attenzione sventolando le mani. Lei mi guardò confusa perché
probabilmente
non si aspettava che la cercassi. Sorridendo ai vari famigliari, lei
riuscì a
raggiungermi sotto il vischio. Ma come sempre, non feci in tempo a
cominciare
le mie scuse che lei iniziò la solita parlantina.
Secondo Gwen
Dovevo
scusarmi assolutamente, non potevo rimanere così! E ne
approfittai per dirglielo in quel momento in cui lui stesso mi aveva
chiamata
da lontano col suo solito sorrisone.
- AH!
Finalmente mi parli! – sospirai sollevata – ti prego,
perdonami, non avevo intenzione di dirti una cosa del genere, ed
entrambi siamo
stati degli stupidi a non guardarci in faccia per tre mesi! Ma ti rendi
conto
di quanti giorni sono?? Ma ti rendi conto del tempo che abbiamo perso??
Io non
posso cre… - non riuscii a finire la frase perché lui mi baciò
dolcemente sulle
labbra. Io lo staccai per evitare scandali in famiglia e lo
rimproverai:- ma
sei impazzito?? Vuoi che ci scoprano???!! – arrossii guardandomi
attorno per
vedere se qualcuno ci osservava.
- ahahah… -
rise lui – siamo sotto il vischio, secchiona,
tutti qui sotto si baciano… - sorrise malizioso.
- ah…
scusami, io credevo che tu … si insomma hai capito
no?... beh ecco, ti stavo dicendo che…- mi ribaciò di nuovo
interrompendomi. E quando
sta volta fu lui a staccarsi da me, disse:- tu parli troppo… - e
sorrise.
- v-vuol…
vuol dire che mi hai perdonata? – chiesi
ingenuamente. Lui rise.
- certo che
ti ho perdonata! Per una visione così bella non
posso rimanere in disparte… - bisbigliò.
- g-grazie…
- balbettai imbarazzata ed emozionata per il
complimento – ance tu stai bene in giacca e cravatta… -
- grazie –
mi sorrise una decima volta - ti va di ballare? –
- con molto
piacere… -.
Uff!!! Ma quanto è durato questo capitolo!! E
meno male che
l’ho accorciato! Ho tagliato una breve parte che rendeva questo
capitolo ben 2
capitoli! Beh che dire… mi sono emozionata quando l’ho riletto!
=°O era
davvero commovente la parte di Emmy (alias me XD) poverinaaaaa!!
>-< Ma a
parte questo la scena in cui Ben immagina Gwen che canta “single
ladies” è
stata uno spasso X°D ho riso come una matta mentre scrivevo tutto
questo! Buahaahahahah
beh, insomma è abbastanza lunghetta sta
storia ma spero che vi sia piaciuta quanto è piaciuta a me e a mio
cugino… (che
è ancora in fase di “lettura del capitolo 18” XD). Ragazzi, i miei fans
stanno
aumentando! *.* che cosa bellissima! Ringrazio molto liyen per essere stata l’unica
a recensire lo scorso capitolo e per avermi detto una marea di cosette
carine!
*.* XD Ma ringrazio tanto anche quelli che di solito recensiscono
sempre! Capisco:
probabilmente avrate avuto degli impegni XD comprendo, comprendo… beh,
al
prossimo capitoloooooo! Pace e successo a voi my fans <3
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Capitolo 24 *** Buon giorno, principessa! ***
Capitolo
24: Buon giorno, principessa!
31
dicembre ore 9:30 casa di Gwen
Secondo
Gwen
Era
passato ormai Natale. Credo che sia stata una delle
feste migliori a cui io abbia mai partecipato…
Si,
beh, mi stavo lasciando andare fin troppo per i miei
gusti, ma Ben insisteva col dire che voleva che, l’anno che stava
cominciando,
sarebbe stato uno degli anni migliori… passati con me…
Ho
sempre pensato che Ben fosse pazzo… ma non fino al punto
di fare pazzie per me! Ricordiamocelo ogni tanto che abbiamo solo 16 anni! Capisco ‘il primo amore’
però dai… non
esageriamo! Anche per me è il primo amore, ma non sono così esagerata!
“tu non sei mai
esagerata… tranne quando ti arrabbi…”
“ oh mia adorata
coscienza… cosa ti intrometti a fare nei miei discorsi col lettore??”
“ beh! Qualcuno mi ha tenuta oppressa per un
bel po’ di tempo e mi sono persa tutto il divertimento di Natale!”
“guarda che ho ancora
intenzione di tenerti oppressa!”
“cattiva!”
“ignobile”
“demente”
“bacherozza”
“pervertita!”
“e adesso basta!!! Tu-tu-tu-tu, il telefono da lei
chiamato non
è momentaneamente raggiungibile, la preghiamo di richiamare più tardi,
grazie!”
“bastarda di una Gwen…
mi ha oppresso!!”
(Ma a
parte questo) Andai nel bagno della mia stanza. Mi
sciacquai la faccia per svegliarmi.
Scesi
le scale ed arrivai in cucina dove ovviamente trovai i
miei che facevano colazione guardando il telegiornale. Mi illuminai
appena vidi
che per colazione mia madre aveva preparato le frittelle!
“che buoooone!” mi
affrettai a sedermi al mio bel posticino, quando notai che c’era un
posto in
più al numero che forma la mia famiglia.
-
Mamma… come mai c’è un posto in più?? – chiesi cominciando
a mangiare le frittelle.
- punto
primo: non mangiare! Punto secondo: viene Ben a fare
colazione con noi, ed è per questo che ho fatto le frittelle piuttosto
del
solito latte con cereali. Punto terzo: aspetta tuo cugino per
mangiare!! Ma
quante volte te lo devo dire?? – mi guardò vedendo una Gwen intenta a
dare un
bel morso alla sua frittella.
- ok…
ma così si fanno fredde! –
- ma
no! Dovrebbe essere qui a momenti! Mi ha chiamato
giusto 5 minuti fa dicendomi che era vicino casa nostra. Quindi, relax!
–
- e
come mai ti ha detto una cosa del genere?? Che sta
venendo a fare?? –
-
ooooh! Ma quante domande! È tuo cugino: deve avere un
permesso per andare a visitare sua cugina??? No! Quindi, RELAX!
– si stupì mia madre.
“Ma che sta venendo a
fare qui?? Sta sempre da queste parti. Non sopporto tutta questa
oppressione!
Se io dico che non voglio stare con lui, significherà qualcosa, no?
Qualcosa
del tipo… CHE NON VOGLIO STARE CON LUI!! E che cacchio!”
Bussarono
giusto in quel momento la porta. Andai ad aprire
molto svogliatamente. Guardai con sguardo omicida un Ben molto
sorridente e con
molto sgarbo lo feci entrare in casa e cominciai ad avviarmi verso la
cucina.
- Ehi!
Non mi saluti nemmeno?? – mi fermò afferrandomi un
braccio.
- ciao!
– salutai velocemente per ricominciare a camminare.
- ma
dai, questo è un saluto?? – mi derise.
- ma
che hai da ridere?! – cominciai a stizzirmi. Lui mi
tirò verso di lui e mi abbracciò forte sussurrandomi:- buon giorno,
principessa! – io mi allontanai e lo guardai stupita. Lui ricambiò il
mio
sguardo.
- com’è
che mi hai chiamato?? –
-
principessa. –
- e tu
da quand’è che mi chiami così?? Di solito non mi
chiami rospa?? –
- si,
ma sai com’è, anno nuovo, soprannomi nuovi! – mi
sorrise.
-
veramente è ‘anno nuovo, vita nuova’ … -
- si,
lo so. Ma io l’ho trasformato! –
-
contento tu… - feci spallucce, poi mi voltai cercando di
raggiungere la cucina di nuovo – su, forza, vieni a mangiare. Mamma ha
fatto le
frittelle. –
-
buone! –
- lo
so! – mi rivoltai con sguardo furbetto – e sono … TUTTE
MIE!! – urlai per poi correre di
fretta e furia la mia frittella.
- NOOOO!! – urlò
a sua volta Ben che sentiva di star perdendo una frittella.
Come di
mio solito quando sono appena sveglia, inciampai in
quel maledettissimo tappeto comprato in India da mia madre. Con
velocità
supersonica, mio cugino riuscì a raggiungermi e a prendermi prima di
cadere.
Una sua mano sullo stomaco e un suo braccio attorno al collo. Che
posizione
assurda!
- Ben,
mi stai soffocando! Fammi alzare ti prego… - e così
con gentilezza mi rialzò.
-
diventi davvero goffa quando ci sono io… non è che ti
faccio un effetto strano? – sorrise malizioso.
- ma
stai scherzando? Ma manco per sogno! – arrossii
leggermente… effettivamente mi faceva una strana impressione… però non
così
tanta!
- ah!
Ti volevo chiedere una cosa: come mai sei venuto a
casa nostra con così poco preavviso? – domandai.
- ah,
giusto! Dovevo parlarti. –
- non
potevi chiamare?? –
- eh
no!... –
-
perché? –
-
perché… - arrossì un po’ dall’imbarazzo.
-
allora?? – mi spazientii.
- beh!
Ma perché mi mancavi… e poi dai, è l’ultimo giorno
dell’anno! Potremmo fare qualcosa di divertente! A proposito, venendo
qui ho
visto un manifesto che pubblicizzava un locale in cui faranno un
festone. Ci
vanno anche altri della nostra classe ed io speravo di andarci con te… -
“Certo che però è
tenero quando si imbarazza… che carino! e poi è così fico… così ….
Così… così
da farti venir voglia di strapazzarlo… aaaaaah!! Me lo dovrei levare
dalla
testa!! Ma come potrei mai fare??? Lo vedo praticamente tutti i giorni!”
- Beh…
chiederò ai miei… intanto però facciamo colazione… -
E così
facemmo lentamente colazione, o almeno per me sembrò
lunghissima. Ben non faceva altro che mandarmi degli sguardi maliziosi
prima di
mettere in bocca il boccone di frittella sulla forchetta. Ed io non
facevo
altro che cercare di evitarlo e di pensare ad altro come… come
all’ultima
storia che avevo letto in un libro che mi piacque molto… ma su cui non
riuscivo
a concentrarmi… a causa di chissà chi!
Dopo la colazione Ben insistette nel voler giocare all’ultimo gioco
dell’anno
per wii. Scegliemmo uno gioco sugli sport invernali, perfetto per quel
tempo:
nevicava.
- Ma
no, dai!!! Ma sei bastarda forte, tu! – urlò
all’improvviso Ben vedendo che lo superavo sempre.
- eheh!
Avere una wii a casa ti fa anche allenare, quindi ho
voluto provare tutto e scoprire come… vincere!
–
- ah
si? Ed io ti spiazzo! –
- Non
oserai fa… - non finii la frase perché ovviamente lui
fece quello che io mi sarei aspettata… imbrogliare!
- ahah!
Ti ho superato di nuovo! –
-
imbroglione!! Non puoi farlo!! –
- l’ho
già fatto, cara! –
Io,
ovviamente molto arrabbiata per l’imbroglio, cercai di
fare giustizia spingendolo e cercando di distrarlo e ci riuscii pure!
Infatti vinsi!
Ma come sempre lui super incavolato per il mio ‘occhio per occhio,
dente per
dente’, cominciò a farmi il solletico.
-
Buahaahahah! Me la pagherai per avermi fatto perdere, oh
maligna!! –
-
AHAHAHAHAHA BEN! AAHAHAAHAHAHH TI AHAHAHAHAH ODIO!!
AHAHAHAAHH MA IO AHAHAAHAHA TI UCCIDOOOO AHAHAHAHA!! –
- ma
anche no! Adesso tu sopporti! Muahahahah!! –
-
nuooooo ahahaahahahahah – continuavo a ridere accartocciandomi
su me stessa.
Secondo
Ben
“la sua risata… il suo
sorriso… i suoi occhi… i suoi capelli… ma perché non può essere solo
mia e
basta? Ma che sfigato che mi sento in questo momento… sa tanto di ‘tipo
che ha
talmente poche speranze con le ragazze, che ha dovuto provarci con la
propria cugina’… questo si che è stupido! Ma ci
si può separare dall’essere cugini?? Mmm… potremmo divorziare
dall’essere
cugini?? Mmm…”
Mi
fermai dal farle il solletico rimanendo sopra di lei che
continuava a ridere e a lacrimare.
- Gwen…
- bisbigliai.
- si? –
rispose lei calmandosi.
- alla
festa… verso mezzanotte… posso darti un bacio? – mi sentivo
un idiota a fare certe domande, però volevo farlo, e così mi feci
coraggio.
- ehm…
- arrossì lei – dipende… che tipo di bacio? –
L’avevo
capito che si riferiva al ‘dove mi vuoi dare questo
bacio ’, ma finsi di non capire: scusa plausibile per baciarla! Mi
avvicinai e
posai le mie labbra sulle sue baciandola profondamente.
Lei,
come al solito mi spinse via dicendo:- ah…ehm…-
balbettò un po’ – n… non… sai che non possiamo stare insieme… te lo
ripeto
sempre… -
- Si
però…almeno a mezza notte? –
- ehm…
ok… va… va bene… se proprio ci tieni… - si arrese.
Ci
alzammo. Era tardi e decidemmo di cominciare a prepararci
per la festa… anzi, lei dovette prepararsi, ma io stavo bene come
stavo. Non avevo
bisogno di cambiamenti se non una piccola passata di pettine.
Secondo
Gwen
Io ci
impiegai più di 3 ore per prepararmi decentemente. Tra
scarpe, trucco, borsa, vestitini, gonnelline, calze… e roba extra-
fredda o
extra-calda scelsi un vestitino blu che aveva apposta un cappotto
abbastanza
pesante di pelliccia finta; scarpe col tacco (basso, ma a spillo) blu
con delle
pietre preziose incastonate sopra; una pettinatura che mi faceva
assomigliare
molto ad un cigno ed il trucco molto leggero sulla pelle, ma alquanto
accentuato sugli occhi; tocco finale, una piccole borsettina blu
abbinata in
cui entravano giusto quelle cose minime ed indispensabili.
31
dicembre ore 20:30 casa di Gwen
Secondo
Ben
Aspettavo
da una marea di tempo… non ce la facevo più! Mi
ero messo il giubbino un’ora fa!! “È
impossibile! Ma perché le donne ci mettono così tanto per prepararsi??”
“perché devono farsi belle
per i loro cavalieri…”
“ ma tu che ne sai??”
“io so sempre tutto!”
“ma statti zitta,
stupida coscienza!”
“è un secolo che non
facciamo uno dei nostri discorsi ‘molto
sensati’. Spiegami: che cosa avete fatto in questo periodo??
Amoreggiamenti?? Fidanzamenti?? Sex …???”
“ ma che vai a
pensare! Figurati se Gwen è così facile da conquistare…”
“mmm… beh, non che
prima fosse stata più disponibile”
“è quello che ho
detto…”
“ah… capisco! Embè…
oggi vi darete l’ultimo ed il primo bacio dell’anno??”
“cosa?”
“l’ultimo di
quest’anno ed il primo per l’anno prossimo! Sai, quando una coppia si
scambia
un bacio a mezzanotte del 31 dicembre, si dice che rimarrà una coppia
felice
per tutto l’anno”
“ma è solo una
diceria…”
“si, beh, è ovvio…
però dai, è così romantico!”
“mmm… non so se lei sarà
proprio d’accordo… ma del resto non lo è mai, quindi mi butterò!”
“bravo! Così si
ragiona, testa bacata!”
“ ma tu ancora mi
chiami così???”
“certo! È il mio unico
scopo!”
“certo………”
Finita
la conversazione mi accorsi che sulle scale era
comparso un angelo… il mio angelo. La mia Gwen. la ragazza più bella
del mondo!
O almeno così mi sembrava in quel momento…
- Buona
sera, principessa…- balbettai un po’ per
l’imbarazzo. Lei mi sorrise arrossendo leggermente e mi venne incontro.
Le
baciai la mano da galantuomo quale (non) sono, e l’accompagnai fuori.
Da lì lei
stava per usare la sua magia per portarci fino al locale, ma io la
interruppi
perché, con quel vestito avrebbe combinato un casino … e lo so per
esperienza…
Subito
scoprii l’omnitrix e mi trasformai nell’alieno più
veloce del mondo, oh, pardon, dell’universo: XRL8. (o almeno credo che
si
scriva così O_O by laura)
In meno
di 2 secondi arrivammo alla festa dove c’erano già
Eleonor e Geoff che stavano facendo la fila anche per noi.
Dopo
mooooolte ore senza fare un cavoletto fuori al locale,
riuscimmo ad entrare in qualche modo e senza pensarci ci buttammo nella
mischia
e cominciammo tutti a ballare come se fossimo degli scatenati senza
paragone.
Gwen come al solito non era a suo agio tra la folla e dovetti aiutarla
un po’
per muoversi.
Sfiniti,
verso le 11:45 ci rilassammo seduti ad un tavolino ed
ordinammo qualcosa da mangiare, dato che non avevamo manco cenato…
- festa
davvero scatenata! – parlò un po’ il mio migliore
amico.
- già!
– continuò la sua fidanzata che si trovava
praticamente azzeccata al braccio del suo amore.
-
signori, vi state divertendo?? – fece un voce dietro di
noi.
- ALEX!
– esclamò sorpresa Gwen guardando dietro di me.
Mi girai e mi
ritrovai quel… quel…quel gay di Alex
dietro la mia schiena che aveva uno stupido ghigno maligno.
-
salve, oh mia dolce e leggiadra principessa … - si inchinò
quell’idiota davanti a mia cugina.
- non
osare chiamarmi principessa! – lo sgridò Gwen
voltandogli le spalle. Ovviamente mi illuminai ricordando che a me
invece non
aveva detto niente di che.
- ma
perché? – chiese preoccupato il biondone.
-
perché solo una persona può chiamarmi così! – mi mandò uno
sguardo complice.
EEEEEEEED
ECCO A VOIIIIIIII IL NUOVO CAPITOLOOOOOO so che
lo aspettavate da molto, ma mi sono venute in mente altre storie
stupendosissime
e non ho resistito o.o. Perdonatemi! *mi inchino*. Spero vi sia
piaciuto questo
capitoletto… e spero di non avervi delusi aspettandovi chissà che
capitolo! A proposito:
la fine si avvicina! Ed il capitolo più bello sarà in assoluto
l’ultimo. (o
almeno spero…) insomma che altro dire?? Commentate! ^^ intanto
ringrazio:
Per
aver commentato:
Vampire
Ninja
Stellina4ever
Qlldelquartopulmino
Kira Evans
Blackstar26
Liyen
Chiaki96
Raven Cullen
Per
aver aggiunto la mia storia tra le preferite:
blackstar26
CinziaCandid
dragon ball z
Eiry Mariah
Kira Evans
nana1827
qlldelquartopulmino
Raven Cullen
stellina4ever
yuki higurashi
Per
aver aggiunto la mia storia tra quelle da ricordare:
Lolopanny
stellina4ever
Streghetta_Eris95
Per
aver aver aggiunto la mia storia tra quelle seguite:
angelicascerra
dragon ball z
fuffima
giu_Rainbow
Kira Evans
kirlia
liyen
vale_misty
Vampire Ninja
yuki higurashi
_Maya_
Ebbene,
miei sudditi (XD lettori) arrivederci! ^^ e al
prossimo capitolo!
|
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Capitolo 25 *** Grazie. ***
Capitolo
25: Grazie.
Secondo
Ben
-
Mmm…solo una persona dici? – mi guardò sospettoso Alex.
- si… e
non chiedere altro! – seccata, si alzò Gwen e
continuò – vado a prendermi qualcosa di alcolico
da bere… - si avviò verso il bancone, ma Alex la fermò.
Secondo
Gwen
“Ma perché mi deve
sempre seguire???!! È esasperante! Non lo sopporto!”
- Non
mi fermare per favore! – gli strillai quasi in testa
facendomi spazio tra la folla.
- Gwen!
– mi prese il polso, io mi girai quasi arrabbiata –
ascoltami! Capisco che ti sto antipatico… capisco che tu mi odi per
quello che
ha fatto mia sorella… capisco che non vuoi un ragazzo appiccicaticcio
che ti
stia dietro, però dammi una possibilità! – mi supplicò.
“ma che stressatore!
Mi ci vuole proprio qualcosa di alcolico!”
-
senti, bello: tu non mi stai antipatico, non ce l’ho con
te per quello che ha fatto tua sorella e forse è vero che non voglio
che tu sia
appiccicaticcio, ma sei esasperante! Io te la do la possibilità, ma tu
ne
approfitti troppo! E poi mi serve qualcosa di alcolico… - mi rigirai
verso il
bancone ordinando la prima bevanda alcolica che mi venne in mente. “è la prima volta che bevo… ora che ci
penso… non è che al primo bicchierone mi ubriaco?” pensavo, ma feci
poco
caso a quello che stavo pensando perché appena mi arrivò una tazza
enorme piena
di una birra strana, la bevvi in un sol sorso.
Secondo
Alex
“non ci credo… la
dolce e cara Gwen che beve un bicchierone di birra?? Questa è tutta da
vedere…”
Sapevo
che al primo boccale, lei si sarebbe ubriacata. Non
del tutto, è ovvio… ma quel poco che bastava a non farle capire niente
di quello
che dicevo… o facevo…
“Bene…” sorrisi
furbetto appoggiando il mento sulla mano che poggiava sul bancone.
-
cameriere! Un’altra di questa birra alla signorina… -
ordinai.
Ovviamente
il barista fece un po’ di storie sul fatto di
essere maggiorenni eccetera… ma lui scoprendo da che famiglia famosa e
potente
venivo, acconsentì a darle altri bicchieri.
Dopo 10
minuti era davvero ubriaca…
Secondo
Ben
Mi ero
distratto 5 minuti per pensare a cosa stavano facendo
quegli scemi dei miei compagni, che mi ritrovo mia cugina ubriaca con
un Alex
sghignazzante…
“cosa vuoi fare alla
mia cuginetta?? Lasciala in pace! Basta, devo intervenire!”
Era
quasi mezzanotte, mancavano pochi minuti. I minuti
necessari per far riprendere un pò quello che rimaneva di Gwen. Dopo di
che
avrei fatto bene a riportarla a casa…
Mi
alzai dalla sedia con una scusa tipo ‘dovrei andare in
bagno!’ e mi avvicinai
al bancone proprio dov’era seduta Gwen.
- Gwen!
– la scossi.
- che
vuoi? – mi domandò seccata.
-
dobbiamo tornare a casa. Su alzati! –
-
rilassati! Sta per venire la mezzanotte… non te la vorrai
perdere? – mi domandò con il suo solito ghigno Alex.
- certo
che no… - risposi un po’ titubante – ma subito dopo
torniamo a casa eh? – le sussurrai nell’orecchio affettuosamente
continuando a
guardare quel viscido.
- si,
si va bene… paparino! – mi rispose scorbutica.
“non ti agitare Ben…
non è in lei… è ubriaca. Non sa nemmeno di star parlando con te. Non le
rispondere. Trattala con gentilezza. Come fai sempre, ok?” mi
consigliò la
mia coscienza che, quando vuole, sa essere molto intelligente!
“non preoccuparti… la
tratterò come sempre…”
“bravo…”
“grazie! Per una volta
tanto non mi chiami testa di rapa!”
“te lo dico solo
quando te lo meriti.”
- 10… -
urlarono tutti quanti.
- cosa?
– domandai.
- 9… -
- sta
per venire la mezzanotte… - rispose Alex portando il
conto insieme agli altri.
- 8…-
- Gwen…
so che non sei in te, ma… -
- 7… -
- posso
darti un ultimo bacio? –
- 6… -
- fa
come vuoi… - chiuse gli occhi e mi porse le sue labbra.
- 5… -
-
l’ultimo bacio?... – ghignò Alex.
- 4… -
- si… è
tanto per… non ha significato… - tutto intorno a noi
era sparito. Eravamo solo io, lei ed Alex.
- 3… -
- ma
davvero? – rispose il biondo.
- 2… -
- si…-
mi avvicinai a lei.
- 1… -
in quella frazione di secondo, il ragazzo al fianco
di Gwen si buttò praticamente addosso a mia cugina baciandola al posto
mio.
- BUON
ANNO!! – urlarono tutti quelli del locale. Si
sentirono botti urla a squarciagola e vari baccani.
Il
viscido finalmente si staccò da mia cugina guardandomi
malizioso.
-
Allora questo bacio per te… non conterà nulla, giusto? –
“e che cacchio! Mi ha
rubato il bacio! Vigliacco! Bastardo! Persona indecifrabile!”
Senza
accorgermene mi trasformai in XRL8, lo presi così come
era e in un baleno lo buttai giù da quel ponticello vicino al locale
con sotto
il fiume. Ovviamente non era granché alto, però avrebbe avuto lo stesso
una
bella lezione! La corrente era abbastanza forte, l’acqua fredda, anche
se non
c’era nessuna pietra acuminata in vista, credo che si sia fatto alla
fine un
bel bagnetto…
Tornai
di corsa da Gwen cercando di non farmi notare da
nessuno, la presi in braccio e la trascinai fuori mentre lei si
dimenava.
- E
lasciami! – mi urlò Gwen buttandosi per terra. Per
fortuna la strada era isolata perché probabilmente erano tutti dentro
qualche
locale o in casa a festeggiare. Così non dovetti nascondermi.
- Gwen!
su andiamo! Dobbiamo tornare a casa! – le sussurrai
con la mia voce metallica da alieno.
- si,
ma non andare così veloce! Mi fai venire mal di testa…
-
Io
sospirai – quello che ti fa venire il mal di testa non
sono io, è l’alcool… - la ripresi buttandola sulla mia spalla come un
sacco di
patate.
-
mmmmmm…- mugugnò per tutto il viaggio Gwen. Eravamo quasi
arrivati a casa grazie alla mia velocità, quando mi accorsi che mia
cugina si
stava dimenando ancora. Mi fermai e la feci scendere. Proprio in quel
momento
l’omnitrix si illuminò e mi ritrasformò in essere umano. Lei era
davanti a me
in piedi con gli occhi chiusi e barcollante. La dovetti mantenere per
non farla
cadere.
- Ben…
sei tu? – riaprì gli occhi.
- certo
che sono io! Chi credevi che fossi? Quel merluzzo di
Alex? Lui è… a farsi il bagno…ihih – risi un po’ ricordando il biondo
nel
fiume.
-
veramente… si… -
“e ti pareva… fammi
capire, hai cambiato gusti in fatto di uomini?? Bah…”
- Mi
era parso di stare prima con Ale… -
“Ale?? Da quando lo chiami solo Ale??”
-
infatti prima stavi con un biondo molto viscido dal nome
Alexander! – specificai.
- ah… -
sospirò prima di appoggiarsi a me. Io la strinsi,
ovviamente.
Rimanemmo
pochi secondi in quella posizione perché
all’improvviso lei cominciò a ridere come una matta.
Rideva
ed io non capivo perché. La guardai confuso. Lei mi
rivolse uno sguardo stanco e poi mi disse:- non mi guardare così! Mi
fai
sentire in imbarazzo! –
-
Ok…ehm… allora… non ti guardo. – e guardai altrove.
- no!
Guardami invece… mi fai sentire bella… -
Arrossii
un po’ – ok… - feci tornare lo sguardo su di lei
sorridendo.
-
Quanto sei carino!! – sorrise lei.
-
grazie! – “certo che
quando Gwen è ubriaca è davvero schietta, sincera e gentile!”
- ma è
vero… ma come ti fa a piacere una ragazza come
me??... – la ripresi in braccio ed entrai a casa sua. I suoi genitori
erano
fuori, quindi mi ero permesso di prendere una copia delle chiavi di
Gwen nel
caso in cui saremo tornati prima di loro.
- eh…
perché sei stupenda – cominciai ad elencare.
- non è
vero… -
- sei
intelligente –
- anche
questo non è vero… -
- sei
attraente… -
- ma
quando mai? –
- sei
divertente, quando vuoi –
- mmm…
ne dubito –
- sei
simpatica –
-
falso… -
-
affascinante –
-
falso…-
- una
sputa sentenze… -
- vero…
-
- ah,
finalmente qualcosa di vero l’ho detta! – risi
trascinandola su per le scale.
- ma tu
sei un bugiardo! Io non sono così… -
- ah
si? e come sei? – aprii la porta della sua camera.
- sono
antipatica, mi credo chissà chi, insopportabile, non
capisco niente… e sono apatica! –
- ma
tutte queste caratteristiche da dove le hai prese?? Non
sei tu quella che stai descrivendo… - la appoggiai sul letto. La feci
stendere
tranquilla. Le tolsi le scarpe e la coprii con una coperta.
- non è
vero… io sono
così… solo che tu non vedi queste caratteristiche solo perché sei
buono…
devo sempre essere come vogliono i miei genitori e tutto il resto del
mondo…
non posso mai essere come voglio io… lo odio… fortunato tu che te ne
freghi di
come la società ti dice di essere, e fai tutto di testa tua. Forse è
per questo
che mi piaci… -
Sorrisi.
- Beh,
grazie per la bella serata che mi hai fatto passare!
– “Alex, bacio e sbornia a parte…”
- ma
come? Te ne vai? – domandò mezza assonnata.
- si… -
- e
fammi un po’ di compagnia. Mi scoccio di stare sola… -
disse scoprendosi quasi del tutto, involontariamente. Poi si alzò
all’improvviso verso di me. Fermandosi a pochi centimetri dal mio naso.
Mi
guardò per un po’. Io la guardai un po’ stupito. Insomma,
ci guardavamo…
- sai…
sono davvero indifesa… -
- lo
so… -
- non
riesco nemmeno a ricordarmi cosa ho detto 5 secondi
fa…-
- lo
so…- risi.
- hai
il coraggio di cercare di farlo con me in uno
squallido bagno dei professori quando sono in
pieno possesso dei miei poteri e della mia ragione, ma non hai il
coraggio di farlo con me nel bel mezzo di una
sbornia in cui non capisco nemmeno chi sono e dove sono e in cui mi
pare quasi
impossibile usare i miei poteri… -
“ohoh Gwen versione
pervertita! Credevo che tra i due fossi io quello pervertito… mi ha
rubato il
lavoro! Mmm… interessante…”
Ciò che
diceva in effetti era vero: quel che è successo nel
bagno dei professori era solo amoreggiare, ma il mio intento era altro…
perché in
quel momento di debolezza, in cui non avrei avuto problemi né ferite,
mi stavo
trattenendo?
Mi
avvicinai molto a lei come se volessi baciarla. E poi le
sussurrai nell’orecchio:- sai, l’idea mi tenta molto… - lei rabbrividì.
La
bloccai sul letto simulando dei baci sul collo.
- Lo
sapevo che lo volevi fare… - mi disse lei.
Io
ridacchiai e mi allontanai da lei. La guardai e le
dissi:- tu non mi conosci bene. Non approfitterei mai della ragazza che
amo
mentre è ubriaca – la baciai sulla fronte e feci per andarmene.
- Buona
notte, principessa… - stavo per andarmene, ma lei mi
fermò.
- Ben! –
- si? –
le rivolsi lo sguardo.
-
grazie… -
- per
cosa? –
- per
non esserti dimostrato ciò che temevo che fossi… ti
amo… -
Quelle
parole mi resero felicissimo, credo di non aver mai
sorriso così di gusto in vita mia. Gwen si rigirò nel letto riuscendo a
scoprirsi ancora di più e cercò di appisolarsi.
- Buona
notte , mio principe… -.
Scesi
le scale scivolando sulla ringhiera e saltellando
dalla felicità mi trasformai in XRL8 e tornai di corsa a casa.
" ha detto che mi ama... anche io l'amo!"
MACCHECCARIIINIIIII!!!
*^* io li adoro sempre più questi
piccioncini!! Ma come mi è venuto sto capitolo?? Ho dormito tutto il
tempo in
cui ho scritto!! XD muahahahhah anzi,
mentre scrivevo, intanto giocavo anche a The Sims 2! Cioè! Non un gioco
come
altri! Oddio, spero che vi sia piaciuto anche a voi sto capitolo o.o.
Non so
manco come ho potuto immaginare una cosa del genere! Abbiamo già visto
una
volta Ben ubriaco, oggi è Gwen quella che si è data alla pazza gioia,
manco per
sua spontanea volontà veramente… va beh, che dire? Recensite come
sempre, mi
raccomando! Se avete suggerimenti per il sequel
io sono contenta di
ascoltarvi dato che non ho la più pallida idea di cosa
fargli fare fino a san Valentino XD adioooossss!!!
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Capitolo 26 *** Futuristic Lovers ***
Prima
di cominciare il capitolo voglio scusarmi con tutti
i lettori (soprattutto Cinzia XD) per aver ritardato così tanto
l’aggiornamento, ma è successo che il mio computer con dentro tutte le
storie
che avevo, si è rotto, e per continuare ho dovuto aspettare la
riparazione!
Alla fine quando l’hanno riparato sono stata terribilmente impegnata:
tra
feste, veglioni, famigliari che non vedevo da un secolo e compiti su
compiti,
insomma non sono riuscita a fare un tubo! Spero che questo capitolo vi
piaccia,
è piuttosto strano, non è come gli altri, sta volta è tutto un sogno al
quanto
assurdo preso spunto da una canzone. Se qualcosa non avrà senso non
preoccupatevi XD … infondo è un sogno! Non deve avere per forza senso!
Buona
lettura!
Capitolo
26: Extraterrestrial
Secondo
Gwen
Sei così ipnotico
Potresti essere un demone
Potresti essere un angelo
Il tuo tocco è magnetico
Mi sento volare
Lascia il mio corpo ardere
Aprii
leggermente gli occhi mezza addormentata. Intontita
cercai una fonte di luce. Alla mia destra la trovai. Una luce fiacca e
calda.
Si muoveva da destra verso sinistra ed io la seguii con lo sguardo.
La luce
mi si avvicinò svegliandomi totalmente. La guardai.
Sembrai avere vita propria. Poi la lucetta raggiunse una specie di
specchio
davanti a me. Ormai ero all’impiedi. Ero in un luogo del tutto oscuro.
Vedevo
solo questa luce che mi indicava lo specchio. Mi avvicinai di più a
quella
superficie trasparente e guardai il mio riflesso. Non ero come sempre:
avevo i
capelli ricci legati da un fiocco rosso fuoco, addosso avevo un vestito
azzurro
stile “Alice nel paese delle meraviglie” con delle scarpette rosse come
il
fiocco, infine avevo la faccia del tutto truccata come una bambolina di
ceramica.
Mi dicono “sii impaurita”
Non sei come gli altri
Sei un amore futuristico
Un DNA differente
Loro non ti capiscono
Non mi
riconoscevo. Mi guardai più attentamente e nello
stesso momento più esterrefatta. Toccai il mio volto per vedere se ero
davvero
io.
Si, ero
io. La lucina che mi aveva indicato lo specchio
cominciò a girovagare per tutta la stanza buia. Si muoveva in modo
ipnotico. Poi
si fermò in un punto. Cominciò a girare in tondo piano, poi sempre più
velocemente. E velocissima cominciò a prendere una forma più reale fino
a
prendere la forma di un umano. Inizialmente non aveva un aspetto molto
riconoscibile, ma dopo i dettagli più piccoli si videro e riconobbi
l’aspetto. Quel
fisico, quei lineamenti… potevano descrivere solo una persona: Ben.
- Ben!
Che ci fai qui? – gli chiesi.
- Gwen!
sono contento di vederti!- sorrise leggermente
- anche
io, ma… dove siamo? –
-
benvenuta sulla mia astronave. –
-
astronave? Tu non hai un’astronave! – lo guardai dubbiosa –
non sei un vero alieno… -
Tu vieni da un mondo completamente diverso
Una dimensione diversa
Tu apri i miei occhi
E sono pronta per andare
Guidami nella luce…
-
Questo l’hai sempre creduto tu… - mi si avvicinò.
- che
cosa? Ma sei impazzito? Tu hai trovato l’omnitrix
durante un’estate col nonno! Te ne sei dimenticato? – lo guardai
stupefatta.
- certo
che no, ma ormai gli alieni sono dentro di me ed io,
anche senza omnitrix, ho la possibilità di trasformarmi. Ergo, sono uno
di
loro. Ergo… ho un’astronave! – rimase serio, espressione alquanto rara
per lui.
- ma
che dici! – ancora più sconvolta mi sentivo
rimpicciolire.
- ah,
quanto sei bella… - sospirò rilassato.
- ma ti
pare il momento? – mi guardai attorno.
- ti
amo… -
Baciami, baciami
Infettami con il tuo amore e
Riempimi del tuo veleno
Prendimi, prendimi
Voglio essere una vittima
Sono pronta al rapimento
Mi si
avvicinò e mi baciò dolcemente e diversamente dalle
altre volte. Aveva una consistenza quasi eterea ma io lo sentivo
profondo. Mi accarezzò
delicatamente i capelli e la guancia. Sempre la stessa sensazione. Non
era
normale, e mi piaceva.
Ragazzo, sei un alieno
Il tuo tocco così lontano
È oltre il normale
È soprannaturale
È extraterrestre
Mi
ipnotizzava. Non riuscivo a muovermi.
Ripresi
poco la concezione della realtà e mi staccai da lui.
- No! È
sbagliato! – gridai
Lui mi
guardò sorpreso e disse:- so di essere un extraterrestre,
ma tu mi amavi… -
- ed in
effetti è così… ma… - guardai altrove.
- io ti
amo. – riprese a baciarmi.
- sul
serio! È sbagliato – lo rifiutai subito.
Aveva
quel fascino ipnotico ed io non riuscivo a
concentrarmi su ciò che dicevo.
Sei così supersonico
Voglio sentire i tuoi poteri
Accecami con i tuoi laser
Il tuo bacio è cosmico
Ogni tuo movimento è magia
- Vieni
con me! –
- con
te dove? – domandai a Ben.
- non
lo so ancora, è un mondo ignoto, scopriamolo insieme! Voglio
restare con te per sempre! – sorrise emozionato.
- e non
possiamo stare insieme sulla terra ferma? –
- Gwen!
– mi guardò perdendo tutto il suo entusiasmo – sono un
alieno! –
- e
allora? Anche prima lo eri, solo che ti trasformavi con
l’omnitrix…- non capivo.
- non
ci arrivi da sola? … - aspettò una risposta
spostandosi lentamente verso la luce.
Tu vieni da un mondo completamente diverso
Una dimensione diversa
Apri i tuoi occhi
E sono pronta per andare
Guidami nella luce
Passò
sotto la luce ed io vidi il colore della sua pelle
bluastra e le sue orecchie a punta, i piccoli segni sulla fronte di
forma
tondeggiante e capii. Come avevo fatto a non notarli prima questi
particolari? Mi
sembrava normale… insomma, come lo è sempre stato, a parte la tutina
aderente…
Spalancai
bocca e occhi. Sulle mie labbra passai la mano
spaventata.
- non…
non avevo notato… la tua particolare... ehm… particolarità!
–
“ma che originale!”
pensai.
- gli
alieni dell’omnitrix… mi hanno trasformato in questo. Ed
io voglio scappare da un mondo che non accetta la diversità! –
trasformò gli
occhi in sottili spilli che mi pungevano nell’anima.
Baciami, baciami
Infettami col tuo amore e
Riempimi col tuo veleno
Prendimi, prendimi
Voglio essere una vittima
Sono pronta al rapimento
- Io…
io… concordo con te, ma il mio posto è sulla terra! –
- sei
solo una bambolina di ceramica. Come puoi parlarmi
così! non concordi con me… te lo si legge in faccia… tu non mi ami! –
cambiò voce,
trasformandola in una voce metallica e fredda.
- non
so cosa stai dicendo! Ma sei impazzito?! Io una
bambolina?io non ti amo? Come puoi dirmi questo? – sbraitai.
Vidi
Ben ritrasformarsi in quella piccola lucina che mi
mostrò una seconda volta lo specchio diventato enormemente grande. Mi
girai e
guardai. Lo specchio era coperto da una serie di crepe di rotture. Vidi
a
malappena la mia immagine riflessa al suo interno, ma quel poco bastò a
farmi
notare il trucco da bambolina sciolto e nero sulle guance e sugli
occhi, il
vestito stracciato e i capelli spettinati.
Ragazzo, sei un alieno
Il tuo tocco è così lontano
È soprannaturale
È extraterrestre
- anche
tu non sei come gli altri… non ti illudere di essere
uguale agli altri. L’essere innamorata di me già ti rende diversa. Non
illuderti.
Tu sei mia! – si ritrasformò in umano e mi baciò appassionatamente. Le
lacrime
scesero senza controllo. Le nostre lingue si sfiorarono tre volte.
Sei così supersonico
Su un altro livello
Ragazzo, sei la mia stella fortunata
Voglio camminare sulla tua liunghezza d’onda
Ed essere lì quando vibri
Per te rischierei tutto…
Tutto!
Mi
sentii stanca, vedevo sfocato e non solo per le lacrime. Mi
staccai da lui barcollando. Lo guardai ghignare.
- il
veleno farà effetto! Tu. Sarai. Mia. Per sempre! – lo sentii
dire prima di svenire definitivamente.
Baciami, baciami
Infettami con il tuo amore
Riempimi del tuo veleno
Prendimi, prendimi
Voglio essere una vittima
Sono pronto al rapimento
Ragazzo, sei un alieno
Il tuo tocco è lontano
È soprannaturale
È extraterrestre
Extraterrestre
Extraterrestre
Ragazzo, sei un alieno
Il tuo tocco è lontano
È soprannaturale
È extraterrestre
Ore
4:30 camera di Gwen
-
AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!! – urlai spaventata.
Mi
guardai nervosamente attorno affannando come se non
avessi respirato per più di 3 minuti. Ero nella mia camera … la mia
solita
camera. Mi tranquillizzai, ripresi fiato, mi rilassai.
- Era
solo un sogno… - guardai il soffitto bianco.
“Ecco cosa succede
quando ti ubriachi… fai degli incubi orribili!”
Uscii a
fare una passeggiata. Avevo un freddo cane con tutto
che avevo cappotto, cappello e sciarpa. Passeggiai per un po’. Ad un
certo
punto vidi un’ombra e una figura. Mi girai verso l’individuo. Era Ben.
- Ciao,
principessa... – mi salutò, come sempre, con un
sorrisone.
“meno male che non sei
l’alieno dei miei incubi…”
Fine!
Eh… lo so che sembra davvero senza senso, ma alla
fine ci ho messo un po’ di filo logico. La psicologia del sogno è
questa: Gwen
si vede come una bambolina di ceramica che non lascia passare i suoi
sentimenti,
mentre Ben è un alieno per lei perché è uno dei rari ragazzi che si
innamora di
sua cugina e per lei questo è strano, quasi extraterrestre, poi il
momento in
cui le si scioglie il trucco è il momento il cui lei crede di aver
mostrato
troppo i suoi sentimenti al cugino che l’ha smascherata nel momento in
cui l’ha
fatta vedere allo specchio rotto. Ah, e se non l’aveste capito, il
veleno di
Ben gli si è infettato quando l’ha baciata e le ha leccato la lingua 3
volte. Capitan
ovvio! XD vabbè, spero vi sia piaciuto il capitolo. Sappiate che
mancano
proprio pochi capitoli mi dispiace… ma speravo di trovare altro da
scrivere…
vabbè ci si vede al prossimo capitolo! ;) pace e successo! By Laura u.u
Ps: se qualcuno vuole
sapere che canzone ho usato, ecco il sito: http://www.youtube.com/watch?v=VzWVjyBtXXk&feature=fvsr
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Capitolo 27 *** Devo fidarmi? ***
Capitolo 27: Devo fidarmi?
Secondo Ben
6 Gennaio, Mercoledì, Ore 9:30, a scuola di
Ben, durante
un’ora di sostituzione.
- Allora, Ben! – cominciò a parlarmi Geoff –
che hai deciso
di fare per il tuo compleanno? –
- il mio che? – ero proprio addormentato quel
giorno. Non
capivo niente di quello che mi si diceva, e approfittando dell’ora di
sostituzione avevo intenzione di dormire prima dell’interrogazione a
tappeto di
matematica…
- eddai! Non dormire, pigrone! – mi scosse Brad.
Già, non vi ho mai presentato Brad: lui è un
mio nuovo
compagno di classe che ho incontrato ovviamente cambiando sezione; è un
tipo al
quanto mingherlino con gli occhiali da
intellettuale, i capelli neri, lucidi e lisci, ma soprattutto è
palesemente
gay… è per questo che mi sta sempre appiccicato… mentre io lo evito!
Preferisco mantenere le distanze con lui… non
perché non mi
stia simpatico… e non perché sono razzista… ma semplicemente perché è
troppo
appiccicoso!
Per il resto, alla fine, si è auto-dichiarato
secondo mio
migliore amico! Anche se tecnicamente non sa ancora di Gwen. E
onestamente
spero che non lo venga mai a sapere: da una parte perché ho paura del
suo
giudizio nei miei confronti, dall’altra perché preferirei (ma
soprattutto
preferirebbe Gwen) che non sapesse nessuno del mio innamoramento.
- Ma io non voglio svegliarmi… voglio dormire
ancora…
qualche problema?! – domandai con l’occhio minaccioso rivolto verso
Geoff.
- è inutile che fai quella faccia! Tanto ti
dovrai svegliare
tra poco perché sta arrivando la prof di religione… -
- Noi facciamo religione? – domandai confuso
alzando la
testa dal banco.
- Si… beh, almeno da oggi. – rispose Brad.
- E chi l’ha deciso? –
- Il preside, no? –
- Capitan ovvio… - mi prese in giro il biondo.
Senza che noi ce ne curassimo più di tanto,
entrò la prof in
classe.
- Adesso mi vuoi dire che intenzione hai di
fare per il tuo
compleanno?! – sussurrò Geoff.
- Niente … rimarrò a casa con i miei videogame!
–
- Almeno posso venire a giocare anche io? –
- Ehm… ecco… in verità… -
Un motivo c’era se non volevo farlo venire a
casa mia il
giorno del mio compleanno: infatti quel giorno sarebbe stato anche il
giorno
del compleanno di Gwen ed io avevo pensato di organizzarle una festa a
sorpresa. Mi pare ovvio che avrei invitato anche Geoff e Brad, ma
conosco fin
troppo bene il mio migliore amico: se glielo avessi detto lui
sicuramente
l’avrebbe riferito alla sua amorosa, nonostante tutte le minacce che
gli avrei
fatto, e lei, poiché non sa per niente mantenere un segreto,
specialmente una
festa a sorpresa, lo avrebbe siciuramente fatto sapere in qualche modo
assurdo
a Gwen…
- Poi ne riparliamo… -
- Va bhe… -
Secondo Gwen
- Eleonor, smettila di tormentarmi… non ho
intenzione di
fare alcuna festa per il mio compleanno!–
- Non lo passerai nemmeno con Ben? – mi fece
gli occhi
dolci.
- Non so… forse… ma non cominciare a stressarmi
già da
adesso! Siamo solo al 6 gennaio! Aspetta almeno un’altra settimana!
Infondo il
mio compleanno è il 26! C’è tutto il tempo per vedere che cosa farne di
quel
giorno… -
- Farai 17 anni, giusto? –
- Si… -
- Che carina! Sei la più piccola della classe!
– mi
abbracciò qiuasi soffocandomi.
- Ma tu li compi a febbraio gli anni! Perché
sarei io la più
piccola? – mi liberai dalla presa.
- Perché io a febbraio ne compio 18 –
- Ah… - mi stupii.
- Già… non ci sembra, eh? Sembro di 16 anni! –
si mise in
posa.
- Se… - dissi poco convinta.
Effettivamente di faccia sembrava meno matura
di quello che
era… ma di corpo e stazza non si può dire certo la stessa cosa…
- A me sembri più vecchia! – esclamò Lilla che
sedeva di
fianco ad Eleonor.
- Ma stai zitta che tu sembri uno stecchino! –
cominciò a
guardarla male la mia migliore amica.
- Ma zitta te! Che invece sembri una balena! –
- Almeno io ho un fidanzato che mi ama quanto
me, non come
te che ne cambi uno ogni 3 giorni perché ti mollano sempre! –
- Questa è stata un po’ crudele… - le sussurrai
all’orecchio. Lo era sul serio… e Lilla infatti si innervosì parecchio,
tanto
da tirarle uno schiaffo davvero pesante in faccia.
- ehi! Ma… - cominciò Eleonor, ma si fermò
subito vedendo
l’espressione carica di odio di Lilla.
- RAGAZZE!! – urlò la professoressa di
religione che fino a
quel momento era stata intenta a scrivere roba sui registri che… che
non so!
Tutti si voltarono verso la mia amica castana
che si era
alzata in piedi e se ne era uscita furiosamente fuori dalla classe con
la scusa
di andare in bagno.
- ma che è successo? – domandò sbalordita la
prof.
- ma… niente…- balbettò la mia amica cercando
di
giustificare sia lei che Lilla.
- professoressa, posso andare a vedere come sta
Lilla? –
- va bene… -
E così uscii fuori dall’aula alla ricerca della
mia amica. Guardai
a destra, guardai a sinistra, ma lei non c’era.
“È proprio un fulmine
quando vuole…” pensai.
Camminai un po’ per uno dei due corridoi in cui
poteva
essere stata Lilla. La trovai finalmente piagnucolante nel bagno delle
donne.
- Lilla… stai bene? – domandai titubante sul se
avvicinarmi
oppure no.
- No! Non sto bene! Lasciami in pace! – stava
piangendo con
le mani sugli occhi, gli occhialini appoggiati al fianco di essa che
sedeva per
terra appoggiata al muro.
- Lo sai com’è fatta Eleonor… non sa
trattenersi in questi
casi… perdonala. –
- No! Se davvero le dispiace, perché non è
venuta lei a
vedere come stavo?! – non risposi… aveva ragione ed io non avevo alcun
diritto
di proteggere la mia migliore amica. Mi sedetti solo di fianco a lei
spostando
gli occhialila abbracciai e la feci sfogare tutto il tempo che volle.
Dopo circa
5 minuti di pianto, finalmente si calmò. Si asciugò gli occhi con un
fazzoletto
da me offerto.
- Ehm… capisco l’offesa, ma perché te la sei
presa così
tanto? Cioè… lo ammetto, anche io l’avrei schiaffeggiata, ma avrei
risposto a
tono. – cercai di capire il suo enorme dispiacere.
Perché in effetti, considerando le proporzioni dell’offesa, era davvero
enorme
questo dispiacere!
- Ho pianto perché alla
fine, ha ragione. Ha sempre avuto ragione su questo… lei ha trovato un
ragazzo
fantastico che, anche se lo tratta male, la ama alla follia e non le
farebbe
mai niente che lei non volesse… - fece una piccola pausa per
singhiozzare
ancora un po’.
- Perché dici questo? Ti è forse successo
qualcosa? –
domandai dolcemente. Lei si mise una mano davanti agli occhi coprendoli
e
inghiottì rumorosamente la saliva.
- giurami che non lo dirai a nessuno… -
- giuro! – ero troppo curiosa adesso!
- se io ti dico questo segreto, tu me ne dirai
uno tuo? –
- va bene… - non sapevo che segreto avrei
potuto dirle… ma
probabilmente avrei improvvisato qualcosa al momento giusto.
- facciamo un patto: se tu rivelerai a qualcuno
ciò che ti
sto per dire, io rivelerò il tuo di segreto… - mi porse la mano che
aveva prima
davanti agli occhi in segno di accordo.
- prendi sempre tutte queste precauzioni quando
dici
qualcosa a qualcuno? – domandai sorpresa dalla sua proposta.
- si, ormai non mi fido quasi di nessuno… -
- ok… - e le strinsi la mano per accettare il
patto.
- allora ti svelerò perché ho reagito così:…
ecco… io… forse
sono incinta. – a quelle parole rimasi esterrefatta, non sapevo che
Lilla se la
spassasse alla grande in questa maniera…il suo aspetto non mostra
niente di ciò
che è dentro!
- c-cosa? – pensai anche di non aver capito
bene.
- mi doveva venire un paio di settimane fa… ma
non sento
nemmeno il dolore di quando mi viene… e ho paura. –
- e tu quando l’hai fatto l’ultima volta? – ero
ancora un po’
sotto shock, quindi facevo domande un po’ a casaccio.
- l’ultima volta è stata un mese fa… con
Gregory, ma è stato
lui ad insistere… – aveva ricominciato a singhiozzare e a far scendere
qualche
lacrima.
- Gregory? Gregory Evans? Quello di 5° C? –
Lei annuì.
- Beh… glielo hai detto? – continuai.
- Si… l’altro ieri gli ho detto sto fatto, ma
lui non ha voluto
sentire ragioni e mi ha chiesto di abortire. –
- Che idiota! Non sa prendersi le sue
responsabilità! – mi arrabbiai.
- Io gli ho spiegato che questo poteva essere
solo un forse,
ma che se fossi davvero incinta, l’avrei tenuto, perché sono contraria
all’uccidere,
anche se è solo una cellula! E poi io sotto un certo senso ho sempre
desiderato
avere dei bambini… certo, non così giovane… - si soffiò il naso.
- Beh… però con questo impiccio non potrai
venire a scuola…
-
- Ci ho pensato, e ho anche risolto che magari
mi sarei
fatta dire dal medico più o meno quando sarebbe nato e così non sarei
venuta a
scuola solo per quel periodo di tempo… -
- Hai pensato proprio a tutto! – mi calmai.
- Si… ma come da una parte sono tutta
preparata, così dall’altra
sono spaventata. Ho paura di come reagirà mia madre, di come crescerlo
e paura che
accanto a lui ci sia solo io… -
- Ti capisco… - rimanemmo per un po’ in
silenzio.
Poi domandai:- ma tu hai visto se lo sei oppure
no? –
- Non ho il coraggio di farlo… -
- Allora oggi a casa controlla… magari è solo
in ritardo! –
cercai di sorriderle.
- Ah… - sospirò stanca – lo spero! –
- Dai, su! Torniamo in classe, la prof potrebbe
preoccuparsi.-
- Si, ma… - mi guardò furbetta e mi impedì di
alzarmi –
prima devi dirmi il tuo segreto! –
sorrise.
- Oh, mannaggia… - sospirai.
Potevo mai dirle di Ben? Dei miei poteri?
Dell’omnitrix? Di Hilary?
Che segreto potevo svelarle? Ci pensai su per un po’, poi mi venne in
mente.
- Ecco… io sono vergine. – feci spallucce – è
l’unico mio
segreto… - ma che bugiarda sono diventata per colpa di Ben!
- Veramente?! Ma nessuno a quest’età è ancora
vergine! Soprattutto
in America! Stai per fare 17 anni, e sei ancora vergine??! –
- Eh già… - meno male che lo prese come un
segreto
insvelabile! Altrimenti sarei stata costretta a svelarle qualche altro
mio
segreto… che sarebbe caduto sicuramente su Ben.
- Oh, beh, devi trovarti un fidanzato! –
- eheh… - risi nervosamente – onestamente non
ne sento la
necessità! Quando accadrà, accadrà. E questo è quanto! Torniamo in
classe. – mi
alzai seccamente e mi portai dietro Lilla che adesso sembrava molto
meno
preoccupata di prima. Grande sollievo!
Entrammo in classe e riprendemmo a fare lezione.
7 Gennaio, giovedì, ore 8:30, all’entrata della
scuola.
- Lilla! – la vidi da lontano e cercai di
raggiungerla.
- Ferma! – mi fermò Ben prendendomi per il
braccio – devo parlarti!
–
- Non ora Ben! Devo sapere una cosa! –
- La saprai dopo. Devo parlarti urgentemente! –
e così mi trascinò
via – tu, il 26 gennaio, sei libera? –
- Che? Non lo sai che io il giorno del mio
compleanno non
faccio mai niente di niente?! – risposi seccata.
- Allora vorresti venire a casa mia? – mi
sorrise.
Il lo guardai con gli occhi sbarrati. Voleva di
nuovo fare
quella cosa che stavamo per fare in bagno?! Speravo di no… voleva
uscire con
me?! Speravo, anche quello, di no…
- Che c’è?! Sta tranquilla! Non ti faccio
niente… - si
giustificò mio cugino.
- Devo fidarmi? –
- Se non ti fidi di me non vedo come tu possa
fidarti degli
altri… infondo sono tuo cugino! –
Non aveva tutti i torti…
- Ok… direi proprio di no… ma da adesso a al 26
gennaio ci
sono parecchio giorni in mezzo… potrei decidere di fare qualcosa
proprio quel
giorno, tipo fare un viaggio con i miei genitori! –
- Non sia mai! Non osare fare uan cosa del
genere! Tu quel
giorno sei libera, punto e basta! –
- Ok, come vuoi… - perché vuole che ci vediamo
per forza
quel giorno? Infondo è uno innoquo compleanno… niente di che…
- Beh, io vado – mi allontanai tornando a
pensare a Lilla,
ma lui prima mi sussurrò all’orecchio:- ti amo… - a quel punto mi girai
e gli
urlai:- NON OSARE DIRE PIù COSE DEL GENERE A SCUOLA! LO SAI CHE MI
IMBARAZZO! –
- Si, ma non urlare… -
- LASCIAMI.IN.PACE! – gli sottolineai ogni
parola che gli
dissi.
- Sai, non la pensavi così il giorno di
capodanno… -
Capodanno?? Ora che ci penso… non ricordo
niente di quel
giorno! Che cosa è successo?! Di solito certi miei compagni dicono
frasi del
genere per scherzare… come se davvero tra loro fosse successo qualcosa,
quando
invece non è così… ma a me non sembra che lui stia scherzando!
- Cosa?? – domandai esterrefatta.
- Eheh… - ridacchiò sotto i baffi (che non ha
…).
Continuai a fissarlo con un punto interrogativo
in faccia.
- Davvero non ti ricordi cosa è successo a
capodanno? –
diventò serio e mi guardò anche un po’ triste.
Feci di no con la testa e lui sospirò.
- Che peccato… - disse infine.
- Come sarebbe a dire ‘peccato’?? – a quel
punto mi aspettai
davvero di tutto!
- Niente, niente… - si girò di spalle e mi
lasciò sola nel
cortile della scuola.
“Che cosa è successo??”
mi domandai sperando, a quel punto che qualcuno mi rispondesse.
“ Aaaaaaaaaaaaaaah!!” si
sconvolse la mia coscienza. Mmm, la risposta è arrivata presto!
“Coscienza?”
“Siiii, sono io! Ma sono
del tutto sconvolta! Tu… lui… oh, santi numi!”
“Smettila di tenermi
sulle spine! Io non ho capito niente!”
“ O forse non vuoi
capire…”
“Cosa?”
“L’avete fatto!”
“Cosa?”
“Ma come cosa??! Secondo
te?”
“Oh mannaggia…”
“Eh già…”
“No, no… non intendevo
‘oh mannaggia’ al fatto di cui stiamo parlando… è che mi sono appena
ricordata
che sto facendo tardi a lezione!!”
“ Sei senza speranze…”
concluse, ma io già non la stavo più ascoltando. Correvo per i
corridoi
della scuola cercando l’aula della mia classe. Entrai affannando. Per
fortuna
la professoressa non era ancora entrata e quindi tutti sedevano sui
banchi.
Vidi Lilla da lontano che finalmente stava
facendo pace con
Eleonor. O almeno sembrava così… si stavano abbracciando, cavolo!
Poteva significare
altro?
- Lilla! Finalmente ti ho trovata! –
- Gwen! anche io ti stavo cercando! Devo
parlarti… - la sua
espressione era seria, non esprimeva nessuna emozione, né felicità né
tristezza
– andiamo un attimo in bagno.
- Ok…- entrammo velocemente nel bagno delle
ragazze, ci
appoggiammo al muro e lei mi svelò:- ho fatto l’esame per vedere se ero
incinta…
-
- AH! – esclamai emozionata – e allora?! –
domandai curiosa.
- e allora… ci sono due notizie, una negativa
per me, l’altra
positiva per tutti… -
- e cioè? – insistetti.
- la buona notizia è che non sono incinta… -
- ah! Che bello! Non sei contenta?! – porsi le
braccia verso
di lei per abbracciarla, ma lei non ricambiò.
- la cattiva notizia è che non sono incinta
perché non posso
avere bambini… -
- oh… - abbassai subito le braccia,
rattristandomi.
Comunque per consolarla alla fine si fece
abbracciare lo
stesso. Mentre che ci stavamo abbracciando, d’improvviso mi venne un
senso
strano … tipo di nausea.
E all’improvviso salì. Corsi fino al water e
rigettai tutta
la mia colazione.
In quel momento realizzai cosa mi aveva detto
la coscienza…
e forse a cosa si riferiva il dialogo con Ben.
- Gwen… sta-stai bene? – si sorprese Lilla.
- credo proprio di no… -
Finished!
PUGNO DI GLORIA! U.U Beh, Gwen è davvero
sorpresa… non si ricorda mica cosa è successo a capodanno XD!
Muahahahahah. Comunque
ragazze, ringraziate la mia (sottospecie di) beta-aiutante CinziaCandid
che mi
ha aiutato a trovare nuove cose da scrivere nella storia, e così la
storia
potrà durare ancora un po’ ^^ siete contente?! Spero di si! commentate
mi
raccomando! Ci sono rimasta male che allo scorso capitolo ha recensito
solo una
persona T.T non vi è piaciuto? Aaaah! Ma antani infondo! <.< Non
preoccupatevi… ma sta volta recinserete VERO? O_ò Vi
aspetto con ansia! ^-^ Baci Là!
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Capitolo 28 *** Ho trovato un regalo. ***
Ehm… per prima cosa: prima di
cominciare il capitolo,
vorrei scusarmi con tutti quelli che hanno visto “sul serio” Ben10…
perché
probabilmente sapevano quand’era il compleanno dei cuginetti… purtroppo
io,
siccome non sono effettivamente questa grande fan, mi sono inventata un
giorno
di compleanno… in verità (se non sbaglio) il loro compleanno viene il
21
settembre… io l’ho trasformato nel 26 gennaio xD vabbè dai… perdonatemi
questo
piccolo errore! Please! E adesso andiamo avanti con la storia!
Capitolo
28: Ho trovato un regalo.
Secondo
Gwen
8
gennaio, venerdì, ore 19:30, camera di Gwen.
Ero stasa
sul letto a pensare. Pensavo e ripensavo a ciò che
poteva essere accaduto… ripensavo, e per una volta nella mia vita
davvero, non
riuscii a studiare niente di niente…
“Per una volta potrei
anche giustificarmi… non sono mai andata male in alcuna materia, per
quella
volta che mi giustifico, non credo cadrà il mondo!” pensavo.
La mia
mente era piena di troppe cose ed in quel momento,
pensare anche allo studio, era uno suicidio! Troppi pensieri, troppa
confusione, troppo di tutto! Basta! Non ne potevo più! Volevo parlare
con
qualcuno… ma non con Eleonor, lei non avrebbe capito. Non con Lilla,
avrei
dovuto svelarle questi segreto. Non con Geoff… è il migliore amico di
Ben, non
sarebbe il caso…
DLIN DLON.
Bussò la
porta.
- Aprite
la porta!! – urlai ai miei genitori. Nessuna risposta.
La portà bussò di nuovo. – Ho detto: APRITE VOI LA PORTA!! – tanto
probabilmente
era per loro. E se non lo era voleva dire che era Eleonor, o al massimo
Ben, ma
tanto non mi andava di vedere nessuno, quindi non avrei aperto!
La porta
bussò ulteriormente.
- E CHE
CACCHIO! QUALCUNO PUò OCCUPARSI DELLA PORTA A PARTE
ME?? – sta volta ero arrabbiata.
Niente…
nessuno si mosse cha diavolo stavano facendo i miei
di così impegnativo da fargli ignorare la porta?
Corsi
fino alla porta nervosamente e aprii rumorosamente la
porta.
- CHI
DIAVOLO è? – urlai al ragazzo dai capelli biondi
platino che guardava la porta aprirsi.
- ehm… -
si imbarazzò lui.
- oh,
Alex! Scusami… sono un po’ irritata… che ci fai qui? –
cercai di rendermi gentile con la forza.
- se è un
brutto momento, me ne vado… -
- no, no!
Ma ti prego! entra, non preoccuparti … - lo feci
accomodare.
- pur
stando in classe insieme non ci vediamo mai e così ho
pensato di venirti a trovare per parlare un po’… - osservò
accuratamente il
salotto in ogni minimo dettaglio.
“già! Alex! Posso parlare
con lui! No, non è una buona idea… forse… dovrei? No, non dovrei…
magari potrei
tenermi sul vago… ma perché proprio con lui dovrei parlare??”
“perché lui è l’unico
che ha trascorso con voi il momento della tua sbornia! Sa cosa è
successo a
capodanno!! E chiediglielo maledetta figlia…”
“OK, OK! Ho capito…
non c’è bisogno che ti arrabbi così!”
- Ti
sei…divertito a capodanno? – domandai tranquilla. Lui accennò
una risata poi disse:- di certo mi sarei divertito di più se non fosse
stato
per tuo cugino! –
- mio…
cugino? –
- si, Ben
non te l’ha raccontato? –
- ehm…
si, si… ma non proprio nei particolari… non me ne
potresti parlare? – mentii spudoratamente!
- a
capodanno è successo che… -
E così mi
raccontò tutta la storia nei minimi dettagli. E per
fortuna mia, scoprii che tra me e Ben, o almeno alla festa, non era
successo
niente. Il punto è che la parte in cui lui mi riaccompagna a casa, Alex
non la
sapeva e quindi la conferma dovevo chiederla solo a mio cugino.
Comunque, ad un
certo punto avevo cominciato anche a ridere dopo aver sentito dire da
Alex che
una specie di dinosauro super veloce lo aveva catturato e gettato nel
fiume! All’inizio
pensavo fosse uno scherzo, poi ricordai XRL8 e mi venne in mente Ben.
Che tenero!
E che odioso è stato Alex! Come ha osato baciarmi senza il mio
consenso?! In quel
momento non dissi niente, ma prima o poi mi sarei vendicata. E quando
dico la
parola “vendicata” significa che sarà una cosa terribilmente dolorosa…
Quando se
ne andò, io andai alla disperata ricerca dei miei
genitori. Giusto in quel momento mi salì di nuovo la nausea del giorno
prima. Era
meno disgustosa, ma comunque esisteva, e dava fastidio! Corsi in bagno
in caso
di vomito, anche se era da molto che non vomitavo, e lì vi trovai i
miei genitori
chini sul WC.
- Mamma!
Papà! Che è successo?? –
- eh…
amore… a quanto pare abbiamo avuto una collettiva
indigestione per via della bella cucina di tua madre! – mio padre
guardò storto
mia madre.
- ecco
perché a scuola ho vomitato! –
- a
scuola hai vomitato? – si stupì mamma.
- si,
ieri. –
- ed è
strano che abbiamo ancora degli effetti collaterali
dopo 3 giorni! –
-
effettivamente… -
-
dev’essere stata quella cosa che ho scordato di levare
prima di cuocere il tutto… - bisbigliò mia madre.
- cosa ti
sei scordata di levare, amore?! – cominciò ad
arrabbiarsi suo marito.
Io, non
volevo nemmeno sapere cosa mi avesse fatto male, ma
la cosa importante era che non ero incinta, che fossi ancora vergine, e
che Ben
non mi avesse violentata!
Ero
davvero soddisfatta di me, anche se la nausea si faceva
risentire ogni tanto.
Secondo
Ben
16
gennaio, sabato, ore 18:15 in giro per la città.
- Geoff,
non troverò mai il regalo adatto a lei! Ti prego,
mi sto decisamente deprimendo. Troppi negozi, troppe commesse!...
Andiamo a
casa…non ho voglia di girare ancora! –
- ma se
abbiamo passeggiato solo 3 ore! Sono poche in
confronto alle ore che uso per scegliere un regalo ad Eleonor! Su,
forza! Non fare
il pappamolla!! – urlò a 3 kilometri di distanza da me.
“Mannaggia… che stress
di amico che mi sono trovato!” e mentre pensavo questo, guardai per
caso in
una vetrina che attirava molto l’attenzione. Non tanto per ciò che
vendeva, ma
più per il video che mostrava una ballerina di danza classica che
danzava al
fianco di un pianista. Che melodia armoniosa, credevo di averla già
sentita da
qualche parte, ed io di solito non dimentico una melodia. Sarò anche
stonato,
ma in quanto musica qualcosa ne capisco. La ascoltai. Sentivo sempre
più quella
sensazione di beatitudine anche se un po’ triste, esprimeva tutto il
mio stato
d’animo con Gwen. Ricordai d’un tratto che musica era e un fulmine di
idee mi
attraversò la mente, ed in particolare una stupenda idea per il regalo
per il
compleanno di Gwen.
- GEOFF!!
– lo chiamai da lontano – ho trovato un regalo!! –
Stupendo
regalo avrei fatto quel giorno a Gwen… mi serviva
solo un po’ di tempo.
Secondo
Gwen
16
gennaio, sabato, ore 18:30, in giro per la città.
- Non ho
assolutamente idee… cosa dovrei comprare a Ben?! –
mi spazientii.
- beh,
potresti almeno provare almeno a buttare un occhio
sulla vetrina! Passi e non guardi, che cavolo stai facendo in giro per
la
città?? Non stavi cercando un regalo?? Cosa speri?? Che ti cada in mano
come
magia?? – mi sgridò la mia amica Lilla. Non faceva granchè freddo
quella sera,
stranamente, pur essendo una sera di gennaio. Lilla è sempre stata un
tipo
freddoloso, ma quella sera era vestita davvero pesante! Aveva per prima
cosa un
lipetto a collo alto e a body nero, un maglione blu sottile, una maglia
al
quanto larga sopra verde, ed infine una felpona tipo XXL con diversi
colori
mischiati, una sciarpona di lana lunga fino a terra che fece girare
almeno 5
volte attorno al collo e un cappellino col pon-pon fucsia, infine
pantaloni
attillati che, si vedeva da un miglio, erano comunque pesantissimi, e
un paio
di scapre di quelle doppie e larghe con l’imbottitura persino nei
lacci! Appena
levò le mani dalle tasche notai anche che aveva dei guanti di pelle. “Effettivamente sono più caldi di quelli di
lana… brava, brava Lilla!”
Io ero
alquanto normale: maglioncino, cappottino, jeans e
stivali. Eppure, pur essendo vestita più leggera, non stavo congelando
come lei.
- è tutta
roba inutile! Non piacerà mai a uno come Ben! –
- sai, la
tua preoccupazione per questo regalo mi fa
insospettire… - mi guardò di sbieco.
-
insospettire di cosa? – feci finta di niente, ma ero
inevitabilmente nervosa.
Quel
giorno purtroppo Eleonor non aveva la possibilità di
accompagnarmi e così chiesi consiglio a Lilla.
- sembra
quasi che ti piaccia… -
Io la
guardai seria. Poi entrambe schiattammo dalle risate,
come nei film, contemporaneamente. Io recitavo… ma lei sul serio stava
scherzando! Ecco il motivo per cui non ho mai detto questo segreto a
Lilla.
Entrammo
in un negozio ancora con le lacrime per le risate
ed esplorammo un po’ le vetrine.
- Un
bracciale? – propose.
- banale…
-
- un
anello? –
-
squallido! –
- un
cerchietto! – rise.
- oh, si,
certo! Così a Brad verrà ancora più la voglia di
mangiarselo! – risi anche io. Ma lei a quella battuta rise ancora di
più
contorcendosi su se stessa.
- un CD? –
- di chi?
– mi girai verso di lei.
- ehm…
Mika? Green Day? Shakira? Lady Gaga? Beyoncè? Origa? Chi cavolo
è Origa…?
Mmm… Katy Perry? Tiziano Ferro? Mmm… quasi quasi lo regalo a Brad!
Buahahahah!
Finley? Hilary Duff? Avril Lavigne? My chemical romance? Studio 3? …
scegli tu!
–
- uff…
non conosco bene i gusti musicali di Ben… avevo
sentito che gli piaceva una canzone dei DJ Matrix… ma non credo che
vorrà il CD…
se esiste…-
-
mammamia… che canzoni da truzzo! –
- bah…
non so… -
-
Madonna?? –
- eh? –
- no,
dico… la cantante… Madonna la conosci? –
- certo…
ma… NON LO SO!! Uffaaaaa…. –
“ Non conosco affatto
Ben… eppure abbiamo passato così tanto tempo assieme! Come faccio a non
sapere
i suoi gusti musicali?! Bah!”
- Allora…
un film? – si girò verso l’altro scaffale.
- ehm…
boh, vediamo… -
- film di
guerra, d’amore, comici, d’animazione, commedie,
tragedie… più o meno che genere preferisce? –
- ehm…
mmm… soprannaturale? –
-
SOPRANNATURALE!! – sottolineò trovando subito la colonna
dei film sul soprannaturale – che ne dici di “Alieni dallo spazio”? –
- sembra
carino… -
“Già lo so,
sicuramente vorrà vederselo con me! Meglio scegliere qualcosa che piace
anche a
me!”
- è sia
soprannaturale che horror. Secondo te va bene? –
- horror?
– “beh, del
resto non c’è poi tutta questa vasta scelta… alla fine credo rimarrà
molto più
contento di un horror che di un ‘soprannaturale-romantico’!” – va
beh…
prendiamo questo. –
-
Perfetto! Grandioso! Splendido! Hai finalmente deciso! Andiamo
a pagare! – e tutta contenta si avviò alla cassa seguita da me.
Secondo
Ben
25
gennaio, Lunedì, a casa di Ben.
“Domani è il nostro
compleanno…”
“E di cosa ti
preoccupi?”
“Non le piacerà il mio
regalo…”
“Ma che ne sai?”
“ Intuito…”
“Non hai mai avuto
intuito in tutta la tua vita!”
“Molto incoraggiante!”
“Non ti stressare,
ormai sono passati i giorni, il tempo di comprare un altro regalo non
ce l’hai…
o meglio… ce l’hai… ma così di fretta e furia non ti conviene
scegliere, non
hai grandi idee da quello che ho visto con Geoff”
“Effettivamente…”
“Eheh! Ecco perché secondo
me andrà benissimo, può solo commuoversi! Non ti abbattere!”
“Mannaggia ai
cavoletti di Bruxelless! O come si dice… sono più teso di una corda di
chitarra!”
“Fuma…”
“COSA?”
“Si, se sei così
nervoso fumati una sigaretta”
“ Ma anche no!”
“Va bhe, io ci ho
provato. Adios!”
“Ciao…”
Ero
davvero nervoso, non riuscivo a fare niente! Avevo organizzato
tutto, volevo che quello sia il giorno più bello di Gwen e me… e
soprattutto
volevo farle ricordare ciò che era successo a capodanno. Il primo ‘ti
amo’ dell’anno!
Come ero stato contento! Volevo assolutamente che anche lei ricordasse
tutto e
così potevamo condividere quel piccolo ricordo.
“Ho organizzato quasi
tutto per la festa, anche i retroscena con Gwen, soli io e lei. Devo
solo comprare
le ultime cose e sono pronto… spero!”
Or bene, perdonate il solito
ritardo. Purtroppo sto
avendo delle difficltà e ultimamente mi vengono in mente una marea di
storie
nuove che devo assolutamente scrivere XD ohohohohoh spero vi sia
piaciuto il
capitolo. Non è granchè… però era per introdurre il fatto del regalo e
per
risolvere la questione del vomito… commentate mi raccomando u.u!! Nel
prossimo
capitolo: Buon compleanno! Pace e successo a tutti gente!
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Capitolo 29 *** Vorrei essere... ***
Capitolo
29: Vorrei essere…
26
gennaio, martedì, ore 16:05 fuori la scuola di Ben e
Gwen.
Secondo Ben
“No!
No! No!!! È troppo
tardiii!! Devo correre a casa!! Devo ancora mettere i festoni!! Va beh
che ho
invitato solo gli amici stretti… ma dev’essere tutto perfetto lo
stesso!!” corsi
e corsi più che potevo. “Ops! Mi sono
scordato di dirlo a Gwen!” cercai Gwen con lo sguardo per tutto il
cortile.
Ma non la trovavo proprio! Poi una mano delicata mi si appoggiò sulla
spalla. Mi
girai di scatto. Era Gwen.
- Gwen! Mi
hai fatto prendere un colpo! – sobbalzai all’indietro.
- scusa –
rise.
- giusto
te cercavo! – abbreviai – oggi, tu, io, a casa mia!
Chiaro? – sorrisi. Giuro, il doppio senso era del tutto involontario
nel mio
discorso! Non so effettivamente cosa pensò in quel momento mia cugina…
ma
arrossì. Mi sa tanto che aveva capito il doppio senso! Mannaggia…
- non
capire male! È per il nostro compleanno! –
- c-certo…
l’avevo capito… cosa credi! – mi diede un
fortissimo pugno sul braccio arrabbiata.
- ahio! –
mi massaggiai il punto in cui mi aveva picchiato. Lei
fece per andarsene, ma io la fermai.
- no!
Aspetta! Devo darti una cosa… - lei si girò.
- cioè? –
mi guardò curiosa. Le porsi un bigliettino che le
avevo fatto a mano. Era rosa pallido con piccole decorazioni floreali
del
colore dei suoi capelli.
- che
carino! leggo? – domanda retorica…
- no! –
- come no?
–
- lo devi
leggere a casa tu sola! –
- ok… se
ci tieni tanto. – e se lo mise in tasca.
Sempre il
26 gennaio ore 19:00 a casa di Ben.
- GEOFF!!
Smettila di farti fuori il buffet! –
- ma se
siamo a malappena in 8 che partecipiamo a sta festa!
Chi altro dovrebbe mangiare questo ben di Dio? – domandò Geoff
cominciando a
mangiare una tortina.
- dobbiamo
aspettare Gwen!! – gli diedi un colpetto sulla
mano.
- ahio! –
si lamentò.
- ma se ti
ho a malappena toccato! –
- Geoff!
Via dal buffet! – ordinò dall’altra stanza Eleonor.
Sbuffò in
silenzio il mio migliore amico. Lo capivo! Anche
io mi sarei fiondato sul cibo appena entrato
dalla porta, ma volevo che ci fosse
Gwen con noi.
Bussarono
alla porta ed io mi fiondai per controllare chi
fosse. Fortunatamente non Gwen.
Aprii ed
entrò un’emozionata Lilla saltellante.
-
ANGURIE!! BEEEEN!!! – mi saltò addosso.
- angurie?
– soffocai.
- sarebbe
auguri! –
- ah ecco…
-
Finalmente
si staccò da me e mi porse il suo regalo. Lo misi
accanto a tutti i regali che ci avevano fatto Eleonor e Geoff.
- Non
offenderti, ma preferisco aprirli tutti insieme i
regali… -
- no
problem! – mi fece l’occhiolino. E anche lei si buttò su
una tortina del buffet.
Stavo per
catapultarmi a salvare il cibo quando vidi Eleonor
più agguerrita che mai togliere di mano il dolce e azzeccare un foglio
al
tavolo con su scritto ‘NON TOCCARE ASSOLUTAMENTE FINO ALL’ARRIVO DI
GWEN!’.
- ma no!!
Ed io come resisto senza cibo fino all’arrivo di
cosetta? –
- cosetta?
–
- Gwen… -
- oh… -
-
arrangiati! – urlò la mora. Appena si girò però Lilla le
fece un gesto davvero poco carino… meglio non descriverlo.
Dopo un
po’ di tempo arrivarono anche Brad, Emmy ed Alex.
- Certo
che però siamo un po’ pochi per una festa in grande
stile… - commentò Emmy che intanto giocherellava con le ciocche dei
suoi
capelli.
- si, ma
non mi andava di fare una cosa così grande… -
“Altrimenti
ad un
certo punto sarebbe stato impossibile per me e Gwen rimanere soli!”
Aspettammo.
Aspettammo. Ed aspettammo ancora. Ormai erano le
20 passate… dove caspiterina era finita Gwen?
- Senti,
ma hai già pensato a come la facciamo entrare a tua
cugina? – domandò Alex.
- mmm,
pensavo di urlarle sorpresa… -
- wow… che
fantasia… - ironizzò il biondo.
- ok, vuoi
sapere i dettagli?! – mi arrabbiai – lei bussa
alla porta, io guardo dallo spioncino se è lei, mando Eleonor ad
aprirle e la
faccio entrare in salotto dove tutti insieme sbuchiamo da dietro il
divano
urlandole ‘SORPRESA!’! è abbastanza fantasioso per te?! –
- no…
anzi, è la cosa più banale che io abbia mai visto… ma
siccome non ho altro idee mi accontenterò –
“Stupidi
artisti del
cavolo come Alex! Devono sempre trovare la cosa originale! Anche la
banalità a
volte rende felica una persona, lo sai??E poi di originale c’è già il
mio
regalo, quindi che vada a quel paese lui e la sua originalità!”
Stavamo
vedendo un film quando Gwen bussò alla porta.
Secondo
Gwen
Bussai un
paio di volte. Nessuna risposta. Poi sentii dei
rumori.
- ahio!
Eleonor, quello era il mio piede!! – sentii la voce
di Brad.
- scusa… -
e subito dopo il rumore di qualcosa che cade.
- Cacchio
Eleonor!! – si lamentò Lilla.
- cacchio
Lilla!! Occhio a dove ti piazzi! Mi hai fatto
inciampare! –
- smettila
di sfiorarmi con le mani, Brad! – si irritò Alex.
- Ben!! Mi
stai uccidendo!! O ti alzi da solo, o ti
scaravento io fuori dal nascondiglio!! –
- eh no
però! Fatemi almeno passare prima di sistemarvi
meglio! Cretini! –
- ma sti
due che stanno facendo?? – nota il fidanzato della
mia migliore amica.
- mh…
niente!! È colpa sua!! – grida velocemente Alex
staccandosi da Brad.
- Alex!
Credevo che a te piacesse Gwen! – si scioccò Geoff.
- infatti!
Ma questo pervertito mi è saltato addosso! –
- ah,
adesso sarei io il pervertito! – si offende Brad.
-
ragazzi!! Qualcuno può andare ad aprire a Gwen?? – urlò piano
Ben.
“Queste
sono le
piccole cose che ti fanno divertire a volte…” sorrisi tra me e me.
- Ci sto
arrivando! Un attimo! – lo sgida la mia migliore
amica.
Finalmente
mi aprono.
- Gwen
tesoro! Sei arrivata! – mi abbraccia la nera – auguri
per i tuoi 17 anni! – mi sorride.
- grazie…
- arrossisco un po’.
- ma… che
hai fatto al look? –
- eheh…
voglio farlo vedere a tutti prima di spiegarti il perché
di questa decisione. – entrammo con cautela e subito si accesero le
luci
mostrandomi un salotto ricoperto di festoni e tutti i miei amici che mi
urlano:-
SORPRESAAA!! -. “Altro che sorpresa…
avevo capito la ‘sorpresa’ mezz’ora fa!”.
- cos’hai
fatto ai capelli?? – notò subito Ben.
- li ho
tagliati! Come sto? – sorrisi mettendo in mostra i
miei corti capelli rossi.
-
d-d’incanto… - sospirarono tutti.
Ben mi
diede gli auguri ed io ricambiai. Fu una festa
fantastica, con la musica, un film d’azione, tra una risata e l’altra
anche se
eravamo pochi ci divertimmo comunque. Poi arrivò il momento dei regali.
Fui la
prima a portare il regalo a mio cugino. Fu davvero contento del film,
d’altronde
era proprio del suo genere! E mi fece anche promettere di vederlo un
giorno
insieme.
- Ok,
adesso tocca a me! – mi disse eccitato.
Si
avvicinò al pianoforte del salotto e chiese a Geoff di
sedersi con lui. Cominciò a suonare mio cugino, una melodia bellissima,
triste,
ma incantevole, malinconica e dolce allo stesso tempo. Mi faceva quasi
ricordare tutte le sofferenze iniziali che provavo quando lo pensavo.
Era
questo… il suo regalo?
Rimasi lì
ad ascoltare ad occhi chiusi la melodia suonata
dalle dita affusolate di Ben.
Non avrei
mai immaginato un regalo così.
Subito
dopo il pezzo singolo di Ben cominciò a suonare anche
Geoff creando un duetto fantastico. Adesso era tutto più veloce e
sembrava
quasi meno malinconica di prima. Adesso ricordava proprio la nostra
situazione…
ma dove avevo già sentito questa melodia? Bah! Poi forse mi verrà in
mente…
Vi dirò,
il regalo di mio cugino credo sia stato il più
profondo che abbia ricevuto. Tutti gli altri mi regalarono: un libro
impronunciabile… più precisamente una tragedia, da parte di Alex; un
intimo
sexy da parte di Lilla, al quanto imbarazzante; un peluche a mia
immagine e
somiglianza da parte di Emmy, solo lei poteva inventarsi una cosa
simile, ed
infine un altro libro, decisamente a gusto mio, da parte di Eleonor.
Eh, si. Lei
mi conosce bene!
Ben invece
ricevette: da Emmy, un peluche a sua immagine, praticamente
lo stesso regalo che aveva fatto a me; da parte di Alex… ehm… un
semplice
bigliettino con una minaccia di morte… beh, almeno è originale, e poi
tutti si
sono messi a ridere quando ha letto il contenuto; Brad e Geoff gli
hanno
regalato insieme un videogame appena uscito, dicevano che SumoSlammer
ormai era
un gioco vecchio ed antiquato, ed in effetti era proprio ora che
cambiasse
stile; Lilla ed Eleonor, non sapendo assolutamente che regalargli
perché non
conoscono i suoi gusti, hanno copiato più o meno il mio regalo… solo in
versione videogame!
Continuammo
a divertirci per tutta la serata e praticamente
facemmo fuori il buffet in men che non si dica! Ad un certo punto della
serata,
i ragazzi cercarono anche di giocare ad uno dei giochi che avevano
regalato a
mio cugino, ma non capivano niente e alla fine mi sono dovuta leggere
tutte le
istruzioni e spiegargli come si giocava! Assurdo…
Verso
mezzanotte tutti se ne andarono un po’ per la
stanchezza, un po’ perché il giorno dopo c’era scuola. In sintesi,
rimanemmo
soli io e Ben.
- Ma… i
tuoi? – chiesi un po’ timida.
- gli ho
chiesto di rimanere fuori fino ad un certo orario…
non so però quando torneranno. – calò un silenzio imbarazzante.
…
…
…
- te ne
devi andare? – spezzò il silenzio.
- non per
forza… - di nuovo il silenzio.
…
…
…
- Hai… hai
letto il biglietto? – chiese timidamente.
- no! Mi
sono scordata, ma ce l’ho in tasca! Lo leggerò subito!
–
- ah…
ecco… - cominciò ma si fermò subito.
- che c’è?
–
- niente… -
Aprii il
biglietto e lessi il suo contenuto.
Vorrei essere il raggio di sole
che
Ogni giorno ti viene a svegliare
per
Farti respirare e farti vivere di
me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera tu vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno che ti
guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti
parla
E che ad ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo tu sei
Sempre la più bella…
Auguri! Ti amo.
Ben.
A quel
punto mi commossi talmente tanto che non potei far
altro che seguire il mio istinto ed abbracciarlo il più forte che
potevo.
- Grazie!
Grazie mille! È il più bel biglietto che io abbia
mai ricevuto in tutta la mia vita! – gli sussurrai. Lui mi strinse
ancora di
più a se ed in quel momento potei finalmente dire di essere contenta di
condividere con lui il mio compleanno.
Ma che cariniiii *-* commentate mi
raccomando!!
Si, lo so… sono una copionaaaaa, il
testo del biglietto è
il ritornello della canzone “Favola” di Modà e… non è tutto… le melodie
che
suonano Ben e Geoff al pianoforte le ho praticamente copiate da
un film… non vi dico quale
perché penso che come la sentite la riconoscete subito se avete visto
“quel”
film…
La parte da solista: http://www.youtube.com/watch?v=-ph4OCuyDJQ&feature=fvsr
La parte duettata: http://www.youtube.com/watch?v=YFYwKJUEgME&feature=related
Spero vi
sia piaciuto il capitolo! ^^ ringrazio sempre
tutti quelli che aggiungono la mia storia tra le preferite, le seguite
e tra
quelle da ricordare, e come sempre (mi ripeto…mmm) ringrazio quelli che
mi
recensiscono sempre nel bene e nel male XD!! Byeeee!!!
|
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Capitolo 30 *** Cos'è?! Una droga?! ***
Ok, questa storia sta durando fin troppo
tempo! O_ò e sta
diventando troppo dolciosa! Sarà meglio fare qualche modifica… >:]
muahahhahahah
A proposito: scusate il ritordo! Ho avuto
parecchio da
studiare e recuperare… poi non vi dico che casino è successo a scuola
con le
classi e… BAH! Non vi posso nemmeno spiegare per grandi linee cosa è
successo!
Perché è assurdo!! E ci vorrebbe troppo tempo… voi volete il capitolo
eh? XD
ebbene, approfitterò di questo giorno in cui non ho compiti per
aggiornare
quante più storie possibili! ^^ buona lettura!!
Capitolo 30: Cos’è?! Una droga?!
Secondo Gwen
Stanza di Gwen
Ormai erano passati giorni dal nostro
compleanno. E ogni
giorno che passava mi faceva sempre più pensare a quel Ben tanto dolce
e carino
che mi suonava quella melodia al piano solo per me.
Mi faceva ripensare al dolce bigliettino che
aveva scritto
per me. Non avevo mai visto una persona più adorabile di lui…
Ero spaparanzata sul letto, esattamente a
pancia in giù, con
lo sguardo sognante, una penna rosa shocking impellicciata tra le mani
intente
a scarabocchiare un inutile block notes anch’esso rosa. Dal giorno del
mio
compleanno, ormai passavo i giorni così: disegnando cuoricini con penne
rosa su
stupidi fogli rosa e scrivendo ogni tanto la parola ‘Ben’.
“Non è un po’
patetico?” pensai.
“Oh si! E molto
anche!”
“Vero…”
“Onestamente, sono
sempre stata dalla vostra parte, avrei sempre voluto che voi vi
metteste
insieme… ma questo è troppo! Cos’è?! Una droga?! Sono contenta che tu
sia tutta
‘love love’, ma non esageriamo! A tutto c’è un limite!”
“Lo so… ma che ci
posso fare?! Appena mi metto a studiare mi viene in mente lui con le
suo
parole, la sua melodia, le varie volte che mi ha baciata ed io l’ho
respinto… e
anche quando mi ha dichiarato il suo amore!”
“E allora mettetevi
insieme punto e basta! Non maltrattare il tuo essere continuando a
rimuginare,
a perdere tempo e a sognarlo quando… PUOI AVERLO!!”
“Ma no…”
“Disse quella che il
giorno dopo si sposò con Ben Tennyson…”
“Ma sta zitta!”
“Gridò colei che non
voleva ascoltare la sua coscienza…”
“cos’è, una storia?”
“domandò invano…”
“OK, ORA BASTA!” e
così staccai quella assurda conversazione.
Pensai e ripensai però a quello che aveva
detto. Forse
dovevo davvero provarci. Anche solo per farmi un’esperienza… magari.
Alla fine
optai per andare a dormire e decisi che ne avrei pensato domani a cosa
fare.
Il giorno dopo a scuola
Secondo Ben
Ero appena entrato in classe. C’erano degli
zaini sui banchi
di Brad ed Alex, ma di loro manco l’ombra.
- Che fine hanno fatto quei due? – chiesi a
Emmy che arriva
sempre con suo fratello.
- eheh… se sapessi. – sorrise continuando a
copiare i
compiti da un’altra mia compagna di classe – se sei così curioso… prova
a
vedere in bagno … ihihihih – ridacchiò.
Poggiai lo zaino al mio solito posto e li
andai a cercare in
bagno. Dovevo copiarmi i compiti da almeno uno di loro! Geoff li copia
da
Eleonor! E Gwen non mi fa copiare… figuriamoci le sue amiche.
Entrai in bagno guardai un po’ qua e un po’
là, ma niente.
Poi dei rumori. Da uno dei bagni chiusi a chiave. Bussai.
- Brad! Sei tu? –
- BEN!! – urlò Alex.
- ah… Alex, sei tu. Senti, posso copiare i
compiti di ingl…
- non riuscii a finire la frase che fuori dalla piccola cabina uscirono
due dei
miei amici con i vestiti e i capelli tutti sconvolti – Che cacchio…? –
borbottai cercando di dire ‘Ah! Ecco perché non c’eravate nessuno dei
due in
classe! Che cacchio stavate facendo
chiusi qui dentro?!!’.
- ehm… ecco… posso spiegare!! – tentò di
giustificarsi il
biondino alzandosi frettolosamente e ricomponendosi. Il bruno, a
differenza
sua, era più che tranquillo, anzi, sembrava non importarsene
minimamente della
mia presenza, quindi si alzò lentamente senza neanche cercare di
aggiustarsi
minimamente.
- cosa…?? – balbettai con gli occhi e la
bocca spalancati
cercando di dire ‘che cosa dovresti
spiegarmi, inutile verme che non sei altro?! Ma a te non piaceva Gwen??
Da
quand’è che sei gay!!? Sai com’è… la differenza tra Gwen e Brad è
ABISSALE!’.
(Si… assurdo come a Ben muoiano subito le parole in bocca quando cerca
dipsperatamente di comunicare in stato di sconvolgimento! XD ahahahah…
non so
perché ma a me sta cosa fa ridere un sacco! By Lau)
- Ehm… ecco… vedi, è successo tutto per uno
strano
incidente… anche un po’ divertente per altro! E poi sappi che per me
Gwen è
troppo difficile da conquistare… non ci sarei mai riuscito! E niente…
Brad mi
stava consolando e mi è saltato addosso! – gesticolò e sbracciò
nervosamente.
(Incredibile è anche come Alex riesca a capire al volo le parole che
Ben si
mangia!! XD ahahahahaahha!! By Lau.)
- ah, adesso sarei io quello che gli è
saltato addosso! È
così?! – sembrò arrabbiato il moro – si… in effetti è proprio così che
è andata…
- si calmò subito. È impressionante quanto sia lunatico Brad.
- e-eh… - balbettai ancora sconvolto con le
mani a
mezz’aria.
- si, lo so! È orribile! Io non sono gay!!
Stammi lontano! –
corse via il biondo.
Solo allora cercai di ragionare di nuovo. Ma
continuai a
guardare in modo sconcertante il mio amico.
- Che c’è? – mi guardò tranquillo Brad che
solo in quel
momento aveva cominciato a sistemarsi decentemente – gli ho solo fatto
un paio
di lavoretti…- lo guardai ancora più scioccato – è lui che ha voluto
che io
continuassi! –
- E a te da quant’è che piace Alex??! –
- mmm… diciamo da quando si è trasferito in
questa scuola,
ovvero dall’inizio di quest’anno scolastico. –
- accidenti… -
Io ero ancora un po’ straniato e lui invece
passeggiava
felice come una pasqua per il corridoio mentre tornavamo in classe.
Ovviamente ed inevitabilmente, dopo scuola
parlai con Gwen.
Prima della fine delle lezioni non avevo avuto
alcuna
possibilità di parlarle. Non solo mi sembrò che mi stesse evitando, ma spesso le sue
amiche si
intromettevano nella conversazione oppure se la trascinavano in qualche
modo da
qualche parte! Impossibile comunicare con lei! Provai anche con i
segnali di
fumo… ma mi beccai qualche sgridata dalla prof… e allora rinunciai.
Comunque, finalmente riuscii a raggiungerla.
- Principessa!! è tutto il giorno che cerco
di parlarti! –
- ehm… scusami ma… devo fare un’importante
ricerca su… ehm…
- cercò un’altra scusa – i cactus! –
“Cosa?”
- Cosa? E quand’è che avrebbero assegnato una
ricerca sui
cactus? Che poi non ho mai sentito parlare nessun professore dei
cactus! Ti
ricordo che questo genere di scuse non funzionano con me: sono in
classe tua! –
- scusa è che avrei una certa fretta ecco… -
e detto questo
fece per andarsene, ma io la fermai.
- erano i capelli rossi a Gwen sparsi… -
recitai.
- che? –
- Petrarca! Abbiamo ripetuto questo poeta
italiano giusto
qualche giorno fa! -
- e che centra adesso? –
- era per attirare la tua attenzione! –
sorrisi innocente.
- che poi la frase veramente recita ‘erano i
capei d’oro a l’aura
sparsi’… - incrociò le braccia.
- si, si… dettagli! Comunque, ti va sabato di
vederci
insieme il film che mi hai regalato? –
- ehm… sabato… - fece una pausa e cominciò a
pensare un po’ sul
da farsi – va bene… - alla fine rispose quasi arrendendosi al mio
volere.
- evvai! Allora vieni direttamente dopo
scuola a mangiare a
casa mia! – sorrisi soddisfatto – ciao ciao principessa! – la baciai
sulla
guancia e me ne andai saltellando.
“Perché si comporta
così?” dietro al mio sorriso soddisfatto si celava un triste
pensiero.
“Non le ho fatto
niente di male… perché mi evita?”
“Perché è confusa!”
“Confusa su cosa?”
“Su tutto!”
“Ma tutto cosa!??”
“Sui suoi sentimenti! Tu
le hai fatto tutti quei regali, l’hai sempre trattata come una
principessa e lei
ha una lotta interna tra ragione e sentimento! Da una parte la ragione
le dice
che siete cugini e che tutto quello che sente sono solo gli ormoni
adolescenziali, mentre dall’altra parte il sentimento le dice di
provarci anche
se sa che è sbagliato e che in verità lei sa amare come tutte le
persone
normali!... Accidenti…mi sento un artista rinascimentale quando parlo
di
contrasto tra ragione e sentimento!”
“Si, ma… in verità nel
Rinascimento la ragione prevale sul sentimento perché il patos viene
contenuto…”
“A parte il fatto che
non so nemmeno cosa sia il patos… ma poi… SECCHIONEEE!! Quella Gwen ti
sta
facendo impazzire! Addirittura stai studiando prima della fine
dell’anno scolastico!
Ma cos’è?! Droga?! Per forza! Lei è confusa e rende confuse le persone!
Non è
tanto normale…”
“Smettila di parlare
così di Gwen! Ciarlando in questa maniera mi hai reso ancora più
confuso di
prima! Grazie tante!”
“ma esiste la parola ‘ciarlare’?”
“che ne so! Io la uso…
poi boh!”e così si concluse la nostra stupida discussione.
Sabato 9 febbraio, ore 15:30, casa di Ben.
- AAAAAAAAAHHHH – urlò la ragazza
terrorizzata del film.
Gwen aveva gli occhi chiusi contro la mia
spalla e legava le
sue lunghe braccia attorno alla mia pancia, le gambe annodate strette
tra loro
sul divano e le dita dei piedi tutte arrotolate (lo si poteva vedere
perché lei
aveva la strana abitudine orientale di entrare in casa senza scarpe).
Era terrorizzata, si capisce. Ma infondo non
aveva fatto vedere
granchè di horror questo film. Forse la scena più horror era quella in
cui l’alieno
verde (completamente diverso dai veri alieni che conosciamo) squarciava
una
ragazza bionda che non era manco la protagonista. Chiamalo horror…
- principessa… tranquilla – le accarezzai la
guancia per
tranquillizzarla, ma sentivo le sue braccia stringere sempre più ad
ogni urlo
della protagonista – non essere così terrorizzata. Ne hai visti tanti
di
alieni, e adesso ti spaventi per cose così? – le sorrisi. Lei alzò gli
occhi
verdi piantandoli nei miei.
Secondo Gwen
- N-non è solo questo…- mi voltai verso la TV
ma proprio in
quel momento qualcuno aveva tagliato la testa a qualcun altro. Subito
mi
rifugiai tra le braccia di mio cugino. Lui mi circondò le spalle e mi
abbracciò
dolce.
- è la prima volta che mi abbracci così
forte…dovrò farti vedere
più spesso film del genere -
- non dirlo manco per scherzo! –
Ero impaurita, si, ma volevo trovare il
coraggio di parlare
con Ben di… quell’argomento.
E inoltre… tra un po’ sarebbe stato San
Valentino… cosa
avrei fatto se lui si fosse presentato a casa mia con un mazzo di rose
rosse in
mano? Boh… è questo il problema. Volevo finire la faccenda, punto e
basta.
E con questo finisce il capitolo! Alla
faccia del meno
dolce eccetera…<.< bah! a proposito di dolcezza, vi chiedo: cosa
ne
pensate se facessi un episodio extra su una coppia a vostra scelta di
questa
storia? Allora, ecco gli esempi: Alex/Brad, Emmy/nuovo, Geoff/Eleonor.
Scegliete
voi! ^^ come sempre ringrazio tutti per la pazienza che portate e per
aver
letto fino ad adesso la mia storia, per averla recensita e per avermi
dato
consigli come Cinzia (una sottospecie di beta XD). Spero vi sia
piaciuto il
cap. e per il resto spero di ricevere i vostri pensieri sulla storia e
di
aggiornare presto XD e adesso… ADIOOOOS! ^^
|
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Capitolo 31 *** Capitolo extra. ***
Ragazzi, allora mi dispiace per il
ritardo ma sapete
perché ho dovuto ritardare… e considerate che non ho ancora finito…
vabbè,
tralasciando questo, questo è il capitolo extra che vi avevo detto, e
sappiate
che alla fine, domandando a varie altre persone che leggono la mia
storia, è
uscita vincitrice la coppia Alex/Brad… ma non preoccupatevi, Eleonor e
Geoff,
Emmy e il suo nuovo fidanzato, Lilla (che mi ero dimenticata di
aggiungere tra
le coppie XD) e il suo nuovo fidanzato, compariranno presto all’interno
della
storia ^^ codetevi il capitolo extra! Che, forse, raggiunge i livelli
del
raiting arancione XD sisi! Muahahahah mi sono sbizzarrita con i gay!
Leggete,
cari! U.U
Capitolo
31: Capitolo extra.
Secondo
Alex
Tutto
è cominciato quel maledetto giorno del compleanno di
Ben e Gwen…
Eravamo
tutti nascosti dietro il divano di Ben e C’era
Eleonor che cercava di raggiungere la porta pestando piedi e mani di
tutti. Io
ero schiacciato di faccia contro la parete dietro lo schienale del
divano.
C’era abbastanza spazio da far entrare una persona acciambellata e
mezza.
Dietro di me c’erano le gambe piegate di Bred. Era per colpa sua se mi
ritrovavo azzeccato a cumuli di polvere!
-
Brad! Non ci entrano entrambe le tue gambe! Levati! E
smettila di sfiorarmi con le mani!– urlai a bassa voce.
-
Non so dove mettermi! Qui Ben ci tiene di tutto! Tra le
scatole e certe cose che non vedo, non so come spostarmi!! –
-
Beh, io così come sto non riesco a respirare!! – mi
irritai.
-
Nemmeno io se è per questo… - rise malizioso.
Non
capendo il perché di quel tono, mi girai guardandolo
interrogativo. Notò la mia espressione imbarazzata e maliziosa allo
stesso
tempo. Poi si avvicinò al mio orecchio spostandomi i capelli biondi e
mi
sussirrò:- Ogni volta che mi sei vicino non riesco a respirere… -
Da
mio canto io avevo spalancato occhi e bocca guardandolo
come se fosse un alieno.
Continuò
sussurrando:- Non fare quella faccia come se fossi
il primo gay che vedi…- mi leccò le labbra, gesto che cominciò ad
eccitarmi con
mio grande stupore, e non sapevo perché, ma non riuscivo a muovermi, né
a
ribattere e nemmeno a scacciarlo – E che è innamorato di te… -
continuò. Mi
baciò molto passionalmente e senza accorgermene, ricambiai il bacio.
Secondo
Brad
Finalmente
stavo confessando i miei sentimenti ad Alex e lui
stava ricambiando il mio bacio! Mi sentii di una felicità assurda ed
intensificai ancora il bacio stringendolo sempre più a me nonostante la
posizione scomoda.
Ero
così emozionato ed eccitato, ma…
- Ma sti due che stanno facendo??
– notò Geoff e Alex mi scaraventò contro il muro interrompendo il bacio.
- Mh… niente!! È colpa sua!! –
urlò nervoso. Ci rimasi anche un po’ male per la sua reazione. Ma
comunque ero
riuscito a farrlo imbaazzare e questo già mi bastava!
“Forse un po’ in fondo gli
piaccio…” pensai.
-
Alex! Credevo che a te piacesse Gwen! – si scioccò Geoff.
-
infatti! Ma questo pervertito mi è saltato addosso! –
-
ah, adesso sarei io il pervertito! – mi offesi.
-
ragazzi!! Qualcuno può andare ad aprire a Gwen?? – urlò
piano Ben.
E
così è cominciata la nostra “quasi storia”. Ovviamente
io non mi sono mai dato per vinto,
pur sapendo che lui non era gay.
Passarono
pochi giorni… o forse molti… boh! La mia
concezione del tempo lascia molto a desiderare! Meglio non fidarsi di
me.
Comunque, dopo qualche giorno, a scuola presi coraggio e gli parlai.
-
Ehy, Alex! – lo salutai cercando di nascondere quel filo
di imbarazzo che avevo.
-
Brad… - mi rispose freddamente, senza nemmeno guardarmi.
“Perché sei così
freddo con me…? Non ti ho fatto niente di male… sei ingiusto…” gli
avrei
voluto dire, ma…
-
M-mi chiedevo se… - cominciavo a balbettare. Non volevo
che finisse così… è che mi ero fatto trascinare dall’istinto e come
sempre…
lascia a desiderare…
-
Mi chiedevo se potevi farmi copiare i compiti di inglese –
idiota!
-
Certo… - ancora non mi guardava. Mi porso solo il suo
quaderno.
Lo
presi con delicatezza continuando a fingere, ma non mi
diedi per vinto, mi feci di nuovo forza e lo presi per un polso
trascinandolo
verso la porta. Lui mi guardò tra la rabbia e la sorpresa. Mi fermai un
attimo rivolgendomi
ad Emmy e dissi:- Emmy, se entra il prof in classe digli che non mi
sono
sentito bene e che Alex mi ha accompagnato in bagno! –
-
Agli ordini, capitano! – mi rivolse uno dei suoi mega
sorrisi.
-
A-aspetta… dove vuoi portarmi…? I-io ho da fare! –
balbettò Alex, ma io ormai lo stavo già trascinando in bagno – Perché
non mi
ascolti!? –
-
E tu perché non ti stai ribellando?! – chiesi
spontaneamente. In effetti mi chiedevo perché si stesse solo lamentando
invece
che ribellarsi seriamente. Se davvero non gli interessavo avrebbe
dovuto fare
almeno un tentativo di fuga. Magari mentre ero distratto a parlare con
sua
sorella. Tutto d’un tratto risalì la speranza in me.
Secondo
Alex
Stavo
arrossendo e non sapevo perché, tremavo e il cuore mi
batteva più velocemente solo per quel tocco della mano di Brad sul mio
avambraccio. Mi stavo imbarazzando, lo ammetto. Ho sempre avuto una
cotta per
Gwen, ma da quando Brad mi aveva baciato così passionalmente ero del
tutto
fuori di testa. Non credevo che solo un bacio mi mandasse così su di
giri. Non
mi era accaduto quando avevo baciato Gwen a capodanno… né mai con altre…
Forse
era la sensazione di ‘cosa nuova ed inesplorata’ che mi
faceva quell’effetto. Fatto sta
che non riuscivo a ribellarmi per niente a quel contatto.
Entrò
in bagno. Per fortuna non c’era nessuno dato che non
era nemmeno cominciata la prima ora. Eravamo nettamente in anticipo
dall’inizio
della scuola. Aprì la porta della prima cabina-bagno verde che si trovò
davanti
e mi ci buttò dentro. Per poco non finivo nel gabinetto…
Chiuse
la porta a chiave e mi imprigionò al muro appoggiando
le mani alla parete.
-
Sai, non credo di aver capito bene se mi stai evitando o
cosa.. ma soprattutto perché?! – mi guardò con fare arrabbiato.
-
Ehm… ecco… io… - balbettai. Io? Balbettare? Quando mai ho
balbettato in vita mia?? Stupido, stupido, stupidissimo Brad! Io ti
detesto!!
-
Da quello che ho potuto constatare il bacio che ci siamo
scambiati alla festa ti è piaciuto… o sbaglio? – si avvicinò sempre di
più a
me.
-
Parlerò solo in presenza del mio avvocato!! – arrossii
ancora di più e cercai di evitare in tutti i modi i suoi occhi neri e
profondi.
-
E poco prima non ti sei ribellato quando ti ho trascinato
in bagno… - mi prese il volto con una mano e mi costrinse a guardarlo
negli
occhi – a che gioco stai giocando? – strinse gli occhi in due fessure
minacciose.
-
N-nessun gioco… -
-
Allora guardami negli occhi e dimmi che non hai apprezzato
per niente il bacio di quel giorno. Su, avanti! – si avvicinò ancora di
più.
I
suoi occhi divennero meno minaccosi quando si accorse che
stavo tremando al contatto col suo corpo.
-
N-non… non è questo… è che…- non sapevo che scisa
inventarmi! Quel bacio mi aveva sconvolto! Non capivo più i miei
sentimenti
ormai. Tutta colpa sua!
-
Che… cosa? – domandò avvicinandosi sempre più finchè le
nostre labbra si toccarono e quel tocco lui lo trasformò in bacio
inizialmente
leggero e dolce, quasi timido, poi senza accorgermene intensificai il
bacio.
Io… da solo. E lui poi mi seguì cominciando a stringere il mio corpo
contro il
suo, leccandomi i denti. Mi alzò la maglia attillata scoprendo sempre
più il
torace. Scese baciandomi prima il mento poi il collo ed infine scese
sul mio
petto leccando ogni centimetro del mio corpo ed esplorando la mia
schiena con
le mani. Ad ogni suo tocco mi accaldavo e mi eccitavo sempre di più.
Cominciavo
ad affannare e a non sentire l’aria attorno a me. Lo sentivo scendere
sempre
più con i baci finché lo sentii sbottonare i miei jeans neri. Gemetti
dalla
sorpresa.
-
Ti odio Brad! – e affondai le mani nei suoi lisci e
vellutati capelli neri.
-
A me non sembra proprio! – rise. Si levò i sottili
occhiali da sopra il naso e li posò per terra e molto lentamente si
rialzò
schiacciandomi col suo corpo contro la parete. Percepii che anche lui
era
terribilmente eccitato.
-
Mi vuoi, Alex? – domando seducente e con voce roca. Troppo
sconvolto per quella domanda così oscena per rispondere e rimasi lì a
fissare
le sue labbra vogliose. Ricominciò a baciarmi mentre si sbottonava
anche lui i
pantaloni. Gemetti ancora e per un attimo mi venne quasi voglia di
rispondergli
‘si!’.
- Brad! Sei tu? – sentii la voce
di Ben.
- BEN!! – urlai io.
- ah… Alex, sei tu. Senti, posso
copiare i compiti di ingl… - neanche il tempo di farlo finire che mi
aggrovigliai in non so che modo con Brad e cademmo entrambi fuori dal
bagno.
– Che cacchio…? – borbottò Ben.
- ehm… ecco… posso spiegare!! –
cercai di giustificarmi alzandomi frettolosamente e cercai anche di
ricompormi
un po’. Intanto il brunetto al mio fianco non si preoccupava
minimamente di Ben
che intanto aveva fatto un’espressione tra lo stupito e lo schifato.
Beh, poi il resto sapete com’è
andata. Mi sento quasi patetico a raccontarvi certe cose… stupido Brad…
Beh, la cosa non è finita qui!
Ogni volta che ci guardavamo ci
imbarazzavamo e non avevamo mai il coraggio di parlarci.
Poi un giorno lo incontrai in
metropolitana.
- Ehy… - mi rivolse timidamente.
“Quanto è carino quando è così
timido!”
- Ciao… - arrossii un po’.
Rimanemmo in silenzio per poco.
- Allora… tu dove abiti? –
- A *************** - (è privacy!
Non posso confidarvelo! U_U by me!)
- Emmy? Non torna a casa con te? –
- Si, ma è andata un attimo nel
bagno pubblico. Ha detto che se passava la metro potevo anche non
aspettarla,
però… -
- Però a te dispiace… lasciarla
sola, vero? –
- Sarà anche una sorellastra, ma è
pur sempre una ragazza minuta ed ingenua… non posso lasciarla qui sola
per
giunta a quest’ora! Nessun’altra scuola esce così tardi come noi. –
- Vero… -
Rimanemmo di nuovo in silenzio.
-
Ti conosco fin troppo bene… - sbottò lui all’improvviso.
-
Cosa? –
-
Prima, mentre parlavamo di tua sorella, io ho continuato
la tua frase perché ti conosco molto bene –
-
Se lo dici tu… - mi girai per non far notare l’imbarazzo.
“Poteva benissimo
essere che invece te lo aspettavi o magari l’hai capito da solo! Non
per forza
tu conosci tutto di me!”
-
Ti andrebbe… se non sono troppo indiscreto… di venire a
casa mia? – mi propose grattandosi la testa e guardando a terra. Io lo
guardai
stupito.
-
N-non è niente di che… t-te lo assicuro! È una cosa c-così
tra amici… - si giustificò subito tutto rosso in viso – G-giuro che non
ti farò
niente… -
-
Adesso? –
-
N-non per forza… quando vuoi tu, eh… così, non so, mi
aiuti in alcune materie tipo inglese, che copio sempre da te. Oppure
giochiamo
alla Playstation, magari invito anche Ben così gioca anche lui e
soprattutto
ripassa anche lui, visto che gli servirebbe. –
“Quanto è dolce! Si
giustifica pure! Gli devo piacere davvero tanto per imbarazzarlo a tal
punto da
non guardarmi in faccia… ma io mi sciolgo quando fa così!”
Gli
alzai il mento in maniera tale che mi guardasse negli
occhi.
-
Sei davvero un timido, eh? –
-
Si, abbastanza… - cercò sempre di evitare il mio sguardo.
Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai:- Ti adoro quando fai il
timido
con me, sei, in un certo qual modo, sexy – e detto questo gli leccai il
lobo
dell’orecchio. Ma lui mi spinse via mugugnandomi contro.
-
Non voglio la tua pietà… - acquisì uno sguardo un po’
triste immerso nel vuoto.
-
Guarda che non lo sto facendo perché mi fai pena. – mi avvicinai
affinché mi sentisse meglio dato che stavo parlando a bassa voce poiché
c’era
comunque un po’ di gente, e la situazione non era delle migliori.
-
Allora vorresti farmi credere che … - non lo feci finire
di parlare che lo baciai con tutta la dolcezza che potevo avere (un po’
poca
allora… va beh… dettagli!!).
Ovviamente
prima avevo fatto in modo che nessuno ci vedesse
coprendoci in maniera strategica con la cartellina che avevo in mano.
Lo so,
non dovrei vergognarmi del fatto che lui mi abbia fatto diventare gay,
però un po’
di imbarazzo lo provo lo stesso, non ci posso fare niente!
Approfondii
il bacio e lui mi avvolse il collo con le sue
snelle braccia.
Pochi
giorni dopo
Secondo
Ben
Entrai
in classe con l’intento di copiare inglese da Alex,
quando lo trovai che litigava animatamente con Brad.
-
Brad! Ti ho detto che non devi essere così affettuoso con
tutti i tuoi amici! Specialmente quelli più carini, più alti e più
fighi di me!
–
-
Ma di che ti preoccupi! È solo un amico quello… e poi lo
sai che amo solo te! – a quel punto il biondo si voltò dandogli le
spalle ed
ignorandolo.
“COSA COSA COSA?? Io amo
solo te? Ok che li ho trovati in bagno che facevano cose che non so
nemmeno
cosa siano… ma… da quand’è che si sono messi insieme ufficialmente??
IERI??”
-
Ehm… mi sono perso qualcosa? – cercai di intromettermi nel
‘dialogo’. Emmy come al solito fù l’unica a rispondermi.
-
Niente… solo che Brad ha abbracciato un suo caro amico
alto figo e biondo e adesso Alex fa il geloso! – ridacchiò sotto i
baffi.
-
Ah… - dissi solo un po’ confuso.
“Come mai mi ritrovo
sempre in classe quando ci sono Brad, Alex ed Emmy? Questi orologi
interni non
mi piacciono! Uuuh! Oggi c’è una ragazza nuova! Quella là in fondo non
l’avevo
mai vista… sembra non importarsene minimante della sceneggiata di Alex…
accidenti…”
-
Ma quale geloso e geloso!! Voglio solo assicurarmi che lui
mi rimanga fedele… -
-
Sei un gelosone! Ed io ti adoro!! – lo abbracciò con un
sorrisone. Poi lo tirò per la maglia e se lo trascinò
fuori
dall’aula dicendo:- Vieni con me, secchione! Così ripassiamo un po’
anatomia! –
Vidi
il biondo camminare all’indietro trascinato dal
fidanzato ed arrossire talmente tanto da cercare di nascondere il tutto
con le
braccia, ma inutilmente.
-
Ti odio…- bisbigliò assieme ad un mugugno.
-
Io invece ti amo! – sorrise il moro – ah, Emmy! Se viene
il prof digli che io non mi sono sentito bene e che Alex mi ha
accompagnato in
bagno. –
-
Agli ordini! – rispose l’allegrona.
“Ok… mi sono perso
davvero molte cose…”
SIIIIII,
HO FINALMENTE AGGIORNATOOOOO YEEEEEAHHHH!! Spero
vi sia piaciuto il capitolo, mi raccomando recensite ^^ e in questi
giorni
ufficialmente è passato un anno da quando ho cominciato a pubblicare
questa
storia ^^ che fico eh? Beh, ma adesso è ora di finirla! Il prossimo
capitolo
credo sarà quello di San Valentino ^^ buono studio a tutti!!! E
perdonate
ancora il ritardo! ^^”””
|
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Capitolo 32 *** Festa di San Valentino, sto arrivando!! ***
Capitolo
32: Festa di San Valentino, sto arrivando!!
Secondo
Gwen
Domenica
10 febbraio, a casa di Ben, ore 6:50 del mattino.
-
Mmh… - mugugnai assonnata.
“Ma… dove sono?” mi
guardai in giro “Questa non è la mia
stanza… è un salotto!” sentii qualcosa muoversi vicino a me. Mi
girai di
scatto. “BEN?? Che ci fa qui??”
“Geniaccia…sei a casa
sua!” intervenne la mia coscienza.
“Sono a casa sua?? E
che ci faccio ancora qui??”
“Vi siete addormentati
mentre guardavate il film… hai fatto caso al televisore ancora acceso?”
E
infatti, aveva ragione! La TV era ancora accesa!
Ma
dico… ok, ci siamo addormentati, ma i suoi genitori non
si sono accorti che la televisione era accesa? E che potevamo morire di
freddo
così conciati?? Ma soprattutto… che ora erano?
LE
6:50!! MA STIAMO FUORI??! Incredibile! Avevo dormito per
tutto quel tempo? E tra le sue braccia?? La cosa mi sconvolse
parecchio, tanto
da non farmi ascoltare nemmeno una parola di ciò che diceva la mia
coscienza.
“Ma mi stai a
sentire?!”
“No!”
“Ti ho appena fatto
una domanda!”
“E cioè?”
“Secondo te che ci fa
la signora Tennyson sdraiata per terra?”
“Dove?”
“Lì!” e con la sua
manina sottilina ed immaginaria mi indicò un corpo steso per terra
sotto l’arco
della porta che collegava la cucina al salotto.
-
Oh mannaggia! Che è successo? – mi precipitai verso di lei
per controllare se stesse bene. Indossava ancora i vestiti del giorno
prima.
-
Zia… zia! – la chiamai più volte e la scossi per cercare
di svegliarla. Finalmente riaprì gli occhi a fatica.
-
Cos’è successo? – domandai.
-
Mmh… - si massaggiava la testa, come se l’avesse sbattuta
da qualche parte – Non ne ho idea… stavo entrando in salotto quando ho
sentito
un odore strano, mischiato a del fumo che mi ha fatto svenire… -.
Odorai
l’aria.
-
Beh, adesso non si sente niente. –
-
Era un fumo di quelli soporiferi credo…-
-
Ecco perché abbiamo dormito così tanto… ma perché c’era
del fumo? –
-
Qualche ladro probabilmente… - si alzò e si ricompose.
-
Vediamo cosa hanno rubato allora. – e cominciammo a
cercare.
Trovammo
una di quelle bombolette che effettivamente sono
soporifere. E la cosa che non trovammo fu l’anello ‘di famiglia’,
quello d’oro,
che il padre di Ben regalò a zia Sandra quando le chiese di sposarlo.
Ma che
cosa romantica… tsk!
La
cosa finì lì. Svegliammo lo zio e il suo adorato figlio,
per avvertirli del furto.
Ovviamente
tra polizia e roba varia, non riuscii per niente
a parlare con Ben di… quella cosa.
Il
giorno dopo a scuola ci diedero due notizie…
-
Ragazzi, anche quest’anno, come gli altri, abbiamo
organizzato il ballo di San Valentino questo giovedì in palestra. Come
sempre
abbiamo già trovato chi si occuperà dell’arredamento e del rinfresco.
Dovevate
soltanto sapere di questa festa. Chiunque verrà dovrà firmare su un
foglio
all’entrata ed uno all’uscita. Chiaro? Qualche domanda? – abbreviò il
professore. Nessuno rispose e così passò oltre.
-
Bene! Allora passiamo alla seconda notizia: avete una
nuova compagna di classe. Si chiama Luna Parker e resterà per poco qui
poiché
viaggia spesso a causa del lavoro dei genitori. Datele un ‘Benvenuto!’
come si
deve! – e dalla porta entrò una ragazza dai capelli scuri e lunghi, gli
occhi
grandi e blu scuri e pelle bianca quasi lattea.
-
Salve a tutti. – salutò con un leggero sorriso.
Sembrava
simpatica…
-
Bene signorina Parker, si sieda dove vuole. – le disse il
prof.
E
così lei scelse di sedersi nel posto più in fondo
possibile.
“Bah, che strana” pensai.
-
Ah… - sospirò Lilla che sedeva di fianco a me. Aveva lo
sguardo sognante da un po’, ma non riuscivo a capire il perché.
-
Che hai, Lilla? Non ti senti bene? –
-
Chi? Io? Sto benissimo! Pensavo solo che mi piacerebbe un
sacco andare alla festa di San Valentino con quello schianto del
professore… -
-
Che? Ma stai fuori? La tua fissa per quelli più grandi non
ti ha portato a buoni risultati! Ricordi Gregory? Quello di 5° C? –
-
Si, ma cosa centra?! Lui è immaturo! Invece il professore
è maturassimo… - continuò a guardarlo con occhi sognanti – Tu,
piuttosto, con
chi ci andrai? –
-
Ehm… credo proprio con nessuno – sorrisi goffamente.
-
E che farai allora?! –
-
Me ne starò a casa, è ovvio… -
“O magari me ne esco
facendo un giro giusto per evitare di ritrovarmi Ben a casa… non che la
cosa
non mi piacesse, però… è imbarazzante! Già il biglietto, e la frase, e
la
musica, e i baci… cacchio però! Perché mi vado a cacciare in queste
situazioni…?”
Secondo
Ben
-
EVVAI!! Festa di San Valentino, sto arrivando!! –
appoggiai un piede sul mio banco, una mano in vita e l’altra in aria
indicante
il cielo, e lo sguardo pieno di speranza ed illuminato.
Era
l’ora di pranzo… per questo mi ero permesso di farlo!
-
Ci andrai con Gwen? – domandò con quello sguardo malizioso
Geoff.
-
Perché dovrebbe andarci con sua cugina? – chiese confuso
Brad che aveva sentito.
-
Ehm… per niente! – arrossii abbassando il piede dal banco.
-
Mi state nascondendo qualcosa? – ci guardò con fare
sospetto.
-
Assolutamente no! – risi.
-
Non sembrerebbe… -
Geoff
mi guardava come per chiedermi scusa.
Ed
io lo guardavo come per dire ‘scuse accettate, ma la
paghi lo stesso!’.
In
quel momento arrivò Alex.
-
Brad! Allora andiamo al ballo come coppia? – si aggrappò
saldamente all’amante.
-
Ma certo! E come dovremmo andarci? – si sorrisero a
vicenda.
-
Beh, Ben, potresti ad esempio chiedere di venire al ballo
con te a quello schianto di ragazza nuova! Guarda un po’. Stanno già
tutti i
ragazzi e le ragazze attorno a lei! Ha proprio quella specie di
magnetismo che
non so spiegare… vero? – Geoff si voltò leggermente per guardarla, ma
subito
riprese a guardare me.
-
Ma dai! Lo sai che… - mi fermai ricordandomi di chi mi
stava ascoltando a parte lui – Va beh…ci penserò. –
-
Cambiando discorso, Ben, ho visto la polizia fuori casa
tua ieri, ma cosa è successo? – chiese preoccupato Alex.
-
C’è stato un furto… hanno rubato l’anello di mia madre. –
-
Accidenti! –
Parlammo
per parecchio del furto, ma io non ne volevo
parlare fin dall’inizio! Mi dava fastidio! Ormai era andata, ci stavano
pensando i miei genitori e la polizia e questo mi bastava e mi avanzava
per
tranquillizzarmi!
Secondo
Gwen
Sempre
lunedì, ore 16:30.
L’idea
della festa non mi andava per niente a genio. L’amore
tra me e Ben non mi andava a genio. La cotta di Lilla non mi andava a
genio. Quella
nuova alunna non mi andava a genio… insomma, c’erano parecchie cose che
in quel
momento che non mi andavano a genio!
E
non facevo altro che pensarci e ripensarci torturandomi i
pensieri. Per il mio compleanno mi ero tagliata i capelli, ma forse
avrei fatto
meglio a tagliarli verso l’estate… stavo morendo di freddo! Mamma mi
aveva
mandato a fare la spesa e mi ero scordata il cappello.
”Adesso sì che mi verrà un bel mal di
testa!”
Ero
praticamente arrivata a casa quando vidi da lontano una
ragazza fissa davanti casa mia intenta a guardare non si sa cosa.
Accorsi
per vedere se poteva essere qualcuno che aveva
bussato senza che nessuno le aprisse la porta.
Focalizzai
meglio la figura, ed in effetti era una ragazza…
ma di preciso era Luna. Intenta a guardare le finestre di casa mia!
-
Luna! Che ci fai qui? –
-
oh, Gwendolyn! – si girò verso di me sorridendomi.
-
Gwen, per favore. Chiamami Gwen. –
-
Scusami, Gwen… -
-
Che ci fai qui? – chiesi sospettosa.
-
Oh… niente, ammiravo questa bella casa. – sorrise ancora.
Chissà
perché, ma a me quel sorriso sembra davvero finto!
-
è casa mia… -
-
Bella casa, davvero! Beh, mi ha fatto piacere incontrarti
ma adesso devo correre a casa! – guardò il suo orologio da polso – Ci
vediamo a
scuola! Ciao! – salutò frettolosamente per poi sparire nel nulla.
-
Quella ragazza è troppo strana. – dissi tra me e me
rientrando in casa.
Posai
la spesa per terra, appoggiai le chiavi di casa sul
mobile e mi levai il giubbino. Proprio in quel momento squillò il
telefono.
Risposi.
-
Gwen, sei tu? –
-
Ben! Che vuoi? – chiesi sorpresa e imbarazzata.
-
Volevo soltanto invitarti al ballo di San Valentino! Ci
verresti con me? –
-
B-Ben… io dovrei parlarti di un fatto che riguarda appunto
San Va… - non finii la frase perché lui mi interruppe dicendo:- No,
aspetta,
rispondimi prima e poi ne parliamo, ti prego, sto sudando freddo da
mezz’ora
soltanto per decidere se chiamarti oppure no, per favore! –
Cosa
avrei dovuto rispondere? Io dovevo parlare con Ben, e
poi gli avrei risposto alla sua domanda! Ma se lui non mi faceva finire
io che
ci potevo fare?!
-
Ok, verrò con te al ballo. – optai per un si.
-
YAHOO! Meno male! – un sospiro di sollievo – Non so perché
ma avevo timore che tu mi rispondessi un netto ‘no’! Fiù… -
In
fondo a me avrebbe fatto piacere passare quel giorno con
lui. Ma adesso era tempo di parlare di quell’argomento!
-
Ben, c’è una cosa di cui dobbiamo parlare! – partii
decisa.
-
Dimmi –
-
Ecco io… - non feci in tempo a continuare (perché tutti mi
ostacolano?? Mannaggia!) che un odore e un fumo soporiferi mi fecero
svenire
facendo cadere il telefono a terra.
-
Gwen? Sei ancora in linea? Cosè questo rumore? Gwen?? –
Sentii
a mal appena prima di svenire totalmente.
Secondo
Ben
-
Gwen! – continuavo a chiamarla, ma senza risposta.
Stavo
cominciando a preoccuparmi. Sentivo un rumore in
sottofondo come di una bomboletta che viene spruzzata.
Poi
qualcuno posò il telefono.
Avete visto che ho aggiornato?? Eheheheh
dai, non potete
lamentarvi! ù.ù è stato un record per me! E per la vostra felicità (?!)
la
storia durerà tipo un… 2 o 3 capitoli! ^^ per il resto ringrazio sempre
codeste
persone:
Persone che hanno aggiunto la storia tra
le preferite:
1
- blackstar26
2
- CinziaCandid
3 - dragon
ball z
4 - Eiry
Mariah
5 - Kira
Evans
6 - LadyOtaku
7 - Misty_Pan96
8 - qlldelquartopulmino
9 - Raven
Cullen
10 - stellina4ever
Persone che hanno aggiunto la
storia tra quelle seguite:
1
- angelicascerra
2 - anylaise
3 - Chiaki96
4 - Dodoth
5 - dragon
ball z
6 - elie191
7 - Giulietta_The_Best
8 - Kira
Evans
9 - kirlia
10 - Lady
Salvatore
11 - LadyOtaku
12 - liyen
13 - VaLeNtInA1993
14
- vale_misty
15 - Vampire
Ninja
16 - _Maya_
Persone che hanno aggiunto la mia
storia tra quelle da ricordare:
1
- elie191
2 - Lolopanny
3 - stellina4ever
E persone che hanno recensito
sempre nel bene e nel male! U_U
Vi adoro ragazzi! ç_ç
Ci vediamo al prossimo capitolo! Spero
vi sia piaciuto questo ^^ poi ci sarà il gran finale XD bacioni! Sciaooo
|
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Capitolo 33 *** Stanno avendo una crisi di coppia! ***
Capitolo
33: Stanno avendo una crisi di coppia!
Secondo
Ben
Senza
nemmeno pensarci mi trasformai in men che non si dica
in XRL8 e corsi veloce più del vento arrivando in men che non si dica a
casa di
Gwen terribilmente preoccupato per la sua incolumità. Trovai la porta
aperta e
subito pensai ad un furto. Poi mi venne in mente l’orribile idea che
potesse
essere un omicidio! Anche se, pensavo, senza alcun
significato! Entrando vidi Gwen stesa per
terra con ancora la cornetta del telefono in mano. Mi avvicinai per
smuoverla,
risvegliarla, sentirla parlare. Sentivo troppa paura per accorgermi che
dal
piano di sopra provenivano strani e sospetti rumori. Ma quando
finalmente me ne
accorsi, lasciai momentaneamente lì dov’era la mia principessa, e mi
concentrai
sul rumore. Proprio in quel momento mi resi conto che nell’aria c’era
uno
strano odore… che non prometteva niente di buono! Per fortuna, sotto
forma di
alieno, quell’odore non mi avrebbe fatto niente…qualunque cosa fosse…
Salii silenzioso ma veloce al secondo piano dove trovai…
Secondo
Gwen
Mi
risvegliai con svariati mugugni e con un mal di testa
pazzesco! Avevo sbattuto la testa nel cadere… la prima cosa che vidi fu
Ben che
parlava ad un poliziotto.
Mi
alzai piano e ‘leggermente’ stordita. Ero sul divano di
casa mia. Ma cosa era successo? Non ricordavo assolutamente niente.
Chiamai
a bassa voce mio cugino.
-
Oh, Gwen! ti sei risvegliata finalmente! – mi si avvicinò
preoccupato accarezzandomi il volto.
-
Cosa… cosa è successo? Perché ci sono i poliziotti? – mi
sedetti.
-
Un’ora fa io ti ho chiamata, ma mentre parlavamo sei
svenuta improvvisamente. Preoccupato, sono accorso in tuo aiuto e…
indovina un
po’ –
- …
cosa? –
-
Luna Parker, la nostra nuova compagna di classe, l’ho
trovata di sopra intenta a frugare nei cassetti della camera da letto
in cerca
di qualcosa da sgraffignare! Ti aveva addormentata con quella sostnza
che
abbiamo sentito anche a casa mia… infatti la ladra quella volta, era
proprio
lei! –
“
Ecco cosa faceva
sotto casa mia! Aspettava il momento buono per attaccare! E cercava un
modo per
entrare senza usare la porta di
ingresso! Tsk!”
-
Per fortuna sono arrivato io, l’ho immobilizzata e ho
chiamato la polizia, questa volta. –
-
ah… -
Dopo
questa breve spiegazione, Luna fu arrestata con l’accusa
di aver rubato… non poche volte, e ci furono restituiti gli oggetti che
aveva
rubato poiché alla fine aveva dovuto svelar per forza il suo
nascondiglio per
motivi… ehm… com’è che la polizia c’è
riuscita? Va beh… poco importa. L’importante è che tutto finalmente si
è risolto.
Forse.
12
febbraio, martedì, scuola di Ben e Gwen, a fine lezioni.
Secondo
Ben
Non
potevo stare meglio! Avevo preso 7 in storia e ne andavo
fierissimo! Questo amore per Gwen mi stava solo facendo bene! Perché da
piccolo
ero così stupido?
Beh,
insomma, niente in quel momento mi avrebbe rovinato la
giornata! Ne ero sicurissimo! E l’aver aiutato ancora una volta la
giustizia,
accresceva la mia felicità!
Ma
tutto fu spento improvvisamente da Geoff.
-
Devo parlare con Eleonor… - sbottò all’improvviso l’amico
biondo – E tu dovrai venire con me! Perché ho bisogno di sostegno! –
-
No! Mai! –
-
Perché? –
-
Perché devo parlare con Gwen di un fatto importante!! –
ribattei annoiato dalla sua richiesta.
-
Beh, fa venire anche lei! –
-
Non se ne parla! –
- Ti
prego! –
-
Pregami! – sibillai maligno.
- Ti
faccio i compiti di inglese per un mese! –
- Mi
piace questa idea! – si, effettivamente Geoff è uno dei
migliori in inglese in classe nostra.
-
Ottimo! Affare fatto! – ci stringemmo la mano per definire
il patto e così raggiungemmo Eleonor che, guarda caso, parlava proprio
con la
mia adorabile principessa.
-
Buon giorno, principessa! – rivolsi il saluto ed il
sorriso solo a Gwen – Buon giorno, Eleonor! –
-
Ciao… - salutò svogliatamente l’amica.
“Ma che le è preso?”
Geoff
salutò le signore con un semplice cenno del capo.
“Ma cos’è sucesso??”
Ci
incamminammo verso casa di Geoff. E per quasi mezzo
tragitto, nessuno spiccicò una parola.
Eleonor
e Geoff si guardavano ogni tanto di sbieco…
e a volte sospiravano pure…
La
cosa era sospetta… ma davvero mooooolto sospetta.
Un’altra
cosa sospetta che notai era che,
nonostante Gwen avesse svariate
volte ripetuto che doveva parlarmi di una cosa importante, beh, in quel
momento
di assoluto silenzio, non aveva aperto bocca nemmeno un volta.
Così
ruppi il silenzio imbarazzante dicendo:- Allora… Gwen…
noi non dovevamo parlare? –
Lei
mi tirò dietro in maniera tale che i nostri amici non ci
sentissero e sussurrò:- Non adesso! Eleonor e Geoff stanno avendo una
crisi di
coppia! Non posso mettermi a parlare d’imprivviso di … quello che ti devo dire, perché sarebbe crudele! E
metterebbe
solo più tensione!! –
- Ah… capisco… almeno
posso sapere l’argomento? – riprendemmo a camminare, ma eravamo sempre
distanti
dalla coppia in crisi.
-
San Valentino –
-
Non vuoi più venire con me al ballo? - domandai
preoccupato.
-
Non ho detto questo! Che sei? Impazzito? -
-
scusa… mi pareva… - poi ci fu una pausa in cui cercammo di
raggiungere i nostri amici che intanto avevano cominciato a parlare
anche loro.
Poi io ripresi il discorso:- Quindi, stanno in crisi di coppia, dici? –
-
Già… Geoff ha fatto una cosa che Eleonor non si aspettava
da lui… è una cosa complicata! – tagliò corto appena li raggiungemmo.
-
No! Non sto bene! E non mi calmo!! – aveva quasi urlato la
bruna.
-
Abbassa almeno la voce!! Qui la gente ci vive civilmente! –
aveva rimproverato il suo fiadanzato.
-
Sono arrabbiata nera… e quando sono arrabbiata nera non mi
si devono dare ordini perché sennò divento ancora peggio! Inoltre, non
sei
proprio nella posizione adatta per dirmi di calmarmi… ti rendi conto di
cosa
hai fatto?? – si irritò ancora di più.
-
Eleonor… lo so che ho sbagliato… ma è stato più forte di
me! Luna mi ha attratto! –
“COSA? WHAT? CHE HA
DETTO??”
- Si
lo ammetto, mi ha attratto la sua personalità così
misteriosa e il suo bell’aspetto mistico! Che devo farci? Sono pur
sempre un
uomo!! –
- TU
SEI UN UOMO CHE TRADISCE LA PROPRIA DONNA PER UNA CHE
HA APPENA CONOSCIUTO!! TU SEI UN GROSSO FIGLIO DI CHI SO IO!! – e qui
incominciarono
le bestemmie da parte di Eleonor.
Mi
tirai di nuovo indietro mia cugina e le chiesi:- M-ma…
c-cosa è successo di preciso? –
- Non te l’ha detto Geoff?
– feci cenno di no – Beh, ha chiesto di andare al ballo insieme a Luna.
–
-
Beh… c’è bisogno di fare tutte queste scenate? –
-
ALTROCHè! – si arrabbiò – voi uomini siete superficiali! E
la mia amica è stata fin troppo dolce a perdonarlo quando l’ha
scoperto! Ma dopo
che lui le ha detto che si sentiva attratto da quella Luna, lei non ci
ha visto
più niente e ha cominciato ad insultarlo peggio di adesso! –
- Ma
Geoff non sa che la Parker è stata arrestata … -
- A
quanto pare no! –
Sospirai.
Ero dispiaiuto per il mio amico e forse avrei
dovuto consigliarlo visto che lui è sempre quello che mi aiuta… mi
sentivo un po’
in colpa per aver pensato solo a me stesso… avrei dovuto notare come
guardava
Luna… perché ammettiamolo, la guardava in un certo modo, solo che io
non ci badavo
più di tanto. Lui guarda spesso le ragazze carine, e spesso gli piaceva
flirtare con loro, Ma alla fine rimaneva sempre innamorato della sua
dolce
Eleonor. Per non parlare poi di quando si fidanzò con lei! Si limitò a
guardare
di sbieco qualche ragazza formosa. Punto. La nuova ragazza
evidentemente l’aveva
sconvolto!
-
NON VOGLIO MAI PIù VEDERTI IN VITA MIA!! – continuò ad
urlare la mora.
-
Eleonor! Ascoltami! Io amo solo te! È stata … è stato
un errore! Questa attrazione è
momentanea ti assicuro che le ho fatto quella domanda giusto per
curiosità! Per
vedere cosa rispondeva! –
-
Geoff ti prego, le tue scuse sono patetiche! E il fatto
che tu me l’abbia anche detto in faccia è che evidentemente avevi già
deciso di
lasciarmi, altrimenti non me lo avresti mai detto! – dalla sua voce si
poteva
constatare che stava per pinagere.
-
Elen… no! L’unico motivo per cui l’ho fatto è perché, a
parte il fatto che mi hai visto per caso chiederle di venire al ballo,
ma poi
ho scelto io di essere sin cero con te! Se non te l’avessi detto avrei
avuto un
segreto con te! Ed io odio avere segreti con te! Noi ci completiamo!
Non capisci?
Io non vivrei senza te! E devo renderti partecipe della mia vita! È
questo che
solidifica i rapporti! –
-
Adesso guardami in faccia e dimmi se ti sembriamo io e te
ancora più uniti di prima! – si fermò e lo guardò con le prime lacrime
che le rigavano
il viso.
Ci
fu un silenzio assurdo. Geoff era evidente che stava
esitando.
-
No… - rispose deluso da se stesso e con uno sguardo più
triste che avessi mai visto.
Detto
questo Eleonor fece per andarsene ma si fermò a
terminare:- Tra noi è finita! – e così se ne andò a grandi passi.
Noi
fermi, li imbambolati, non sapevamo cosa dire, cosa
fare, come intervenire… c’era solo da… piangere, e niente più.
-
Ragazzi perdonatemi per l’inconveniente… -
-
No, figurati. – rispose dolcemente Gwen.
-
Preferirei rimanere solo… grazie però per avermi fatto
compagnia. Mi serviva. –
E
così Gwen salutò velocemente Geoff per poi rincorrere l’amica
in lacrime.
Io
rimasi li. Per la prima volta senza una parola di
conforto, senza niente da dire… senza parole. Non avevo mai affrontato
simili
situazioni e quindi non avevo idea di cosa fare.
Lo
abbracciai solamente sperando di consolarlo.
Sentii
piano la spalla bagnarsi… Geoff era davvero
distrutto.
Oddio!! Lo so, sto capitolo è tristissimo!
Ma non temete! Vedrete
che mi saprò inventare qualcosa per rimediare a questa tristezza!!!
Beh, che dire…
mi scuso come al solito per il ritardo, ma ho avuto molte cose da fare
anche se
adesso scriverò molto di più! ^^
contenti? E inoltre mi scuso per eventuali errori … purtroppo la mia
tastiera è
mezza rotta e ci vuole una fatica immane per premere bene i pulsanti!
O.O beh,
spero che il capitolo vi sia piaciuto! ^^
recensite mi raccomanto ;) e così noi ci vediamo al prossimo
capitolo!!
:* kiss a tutti!
PS: cambiato nick name ufficialmente: ora sono La ragaazza con la sciarpa verde ^^ spero vi piaccia!
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Capitolo 34 *** Sei meravigliosa ***
Capitolo
34: Sei meravigliosa
14
febbraio, giovedì, casa di Gwen.
Secondo
Gwen
Oggi
ci sarebbe stato il ballo di San Valentino…
“Oh no! Oh no!! No,
no, no, no!!!”
“Cos’ è successo??” intervenne
disperata la mai coscienza.
“ Non so cosa
mettereeeee!!!!”
“…”
“Beh?”
“Ma sei scema?? Hai un
triliardo di vestiti nell’armadio, non è possibile che tu non sappia
cosa
mettere!”
“E poi è complesso!!
Non ci voglio andare!!”
“Ma dove?”
“Alla festa, no?!”
“è complesso? Ma se è
a due passi da casa!”
“Ma il problema non è
arrivarci!! Il problema è andarci con Ben!!”
“Uff! Ne hai passate
tante con lui, e adesso mi vieni a dire che il tuo problema è il
festeggiare
San Valentino con lui! Ma và!”
“AAAAAH!”
“Cosa è successo?!”
“Non gli ho fatto un
regalo!!”
“… Esci e vallo a
comprare… Ma, una curiosità: quando avevi intenzione di muoverti per
fargli un
regalo? No, sai com’è, manca solo un’ora all’inizio della festa e… beh,
non sei
per niente pronta! Ti sei almeno fatta una doccia?”
“Quello si!” risposi
fiera di aver fatto almeno una cosa su cento!
“A che ora ti passa a
prendere Ben?”
“Beh, tra un’ora,
ovvio, no?”
“Muoviti!”
“Devo andare da
Eleonor, lei saprà aiutarmi!!”
“Ma se ti ho appena
risolto io il problema!”
“Ho bisogno di
Eleonor!”
“Fa come vuoi! Ma non
sperare nel mio intervento! MAI.PIù!”
Evidentemente….
Si era offesa… ed era scomparsa.
Il
mio complesso “di san valentino” continuava imperterrito.
La verità era semplice: avevo troppa paura di ciò che sarebbe successo
se
avessi detto… ciò che avevo da dire a Ben.
Quel
pensiero mi tormentava. Quale sarebbe stato il momento
giusto? Sarebbe mai venuto, a proposito? Ne dubitavo… Stupide feste! Io
ho
sempre detestato San Valentino! Ma chi cacchio era Valentino?? E perché
non si
è fatto un po’ gli affaracci suoi? Campavamo anche senza! Cheppoi…
perché
“San”? Era pure santo?! Ma noi americani non eravamo quelli che
comunque non
credevano ai santi? (PS da me: scusatemi ma sinceramente non mi ricordo
esattamente il credo americano qual’è quindi… Beh, io mi ricordavo
così! D: se
ho sbagliato ditemelo!! ) Io continuo a non capire il senso di questa
festività! Non è nemmeno divertente se non sei popolare, carina, extra
truccata, con super tacchi a spillo, con super curve, e con super
vestiti
scollati! O almeno questo vale per le femmine… Per i maschi la cosa è
simile.
Non ci si diverte se non si fa parte della squadra di football, alti,
biondi
magari, tutti muscoli e senza cervello, bulli se serve, in piena fase
ormonale
in cui non si fa altro che fare sesso e cose simili…
Che
barba la vita! Certe volte sembra proprio banale!
Pensai
a tutto ciò mentre camminavo verso casa di Eleonor.
D’un
tratto squillò il cellulare.
-
Pronto? – risposi.
-
Gwen!! Sono Eleonor – disse con un tono di voce strano.
-
Eleonor! Stavo giusto venendo a casa tua… -
-
E sbrigati! Devo farti vedere una cosa! – e senza nemmeno
salutare, mi posò il telefono in faccia. Sembrava proccupata… o forse
confusa…
Ma
dico: tutte a me devono capitare in questo mese??
Arrivata
a casa della mia amica, lei mi fece accomodare
nella sua stanzetta, che è davvero piccola!
E
con gli occhi arrossati mi porse un foglio.
-
Cos’è? – domandai.
-
Geoff mi ha scritto una poesia… non me ne aveva mai
scritta una più bella di questa… leggila! – singhiozzò.
Presi
a leggere.
Anche se il mare è in tempesta,
mi spinge violento verso la
sconfitta
guardo negli occhi l’amore
che mi fa lottare
con la forza che dà.
Per ogni volta che cado
Io posso rialzarmi e così
mantenere
Quella promessa che ho fatto
Con voce sincera
Credendo all’amore…
È una luce incandescente
Che riscalda più del sole
Così chiara che rivela la realtà…
Sarà quel battito forte,
l’amore che ci dà la forza e la
speranza
per affrontare
questa tempesta che porta con se
il vento forte che ci sorprende
dal mare.
Io voglio lottare soltanto per te
E voglio essere il battito forte
D’amore per te.
Puoi sentirlo,
puoi sentirlo se lo vuoi.
Pioggia di smeraldo
Grido al vento un desiderio.
Destino che mi guida
Col tuo aiuto so che non mi
arrenderò
Più fortuna avrò!
Sogno non c’è
Più grande di te.
Mare in tempesta dentro di me.
È melodia,
fantastica poesia,
questo mio bisogno di te…
Sogno non c’è
Più vero di te.
Cielo d’argento dentro di me.
È melodia,
fantastica poesia,
questo bisogno di te,
di te…
L’assoluto di un amore
Può rendere caldo un vento freddo
Vincendo le difficoltà
Che nella vita incontrerà.
Riaccende ogni cuore che
Da troppo tempo ormai…
Si era spento,
schiarisce ogni ambiguità
traduce tutto in verità.
L’assoluto di un amore
Può cambiare i connotati al mondo
Cancella la fatica tua
Riempiendo di poesia un nuovo
giorno…
Era
stupenda. Davvero. Parole del genere non le avevo mai
sentite pronunciare mai da alcun ragazzo e probabilmente nemmeno da una
ragazza. Geoff era troppo innamorato di Eleonor. E forse gli era
servito questo
litigio per capirlo sul serio. Magari mi stavo sbagliando, ma quella
poesia
diceva tutt’altro.
-
Questa poesia tutto fa pensare tranne che ti abbia tradito…
-
-
Beh ma… in effetti lui non mi ha tradita! È stata un po’…
una sbandata insomma… -
Rimanemmo
in silenzio per un po’ e poi niente… l’ho
abbracciata. E lei si è calmata all’improvviso.
Quell’abbraccio
aveva detto taaaaante cose. Io non le avevo
sentite… ma lei si! questo è l’importante!
Circa
un quarto d’ora dopo… eravamo in tremendo
ritardo!! E
di corsa costrinsi la mia migliore amica ad accompagnarmi per scegliere
un
regalo per Ben.
Entrammo
in un negozio di oggetti da regalo cercando
disperatamente qualcosa di bello. Poi… sentii una cosa che mi chiamava
a gran
voce, anzi non era una ‘cosa’ qualunque. Era la cosa più bella che io
avessi
mai sentito. E lì ebbi l’illuminazione.
Secondo
Ben
Quasi
ora del ballo, camera di Ben, stesso giorno
(ovviamente).
ROOOOOONF.
Già.
Ero nel pieno del sonno! Quella notte ero stato
talmente occupato a pensare a come rendere perfetto quel giorno che non
avevo
dormito, e adesso mi ero addormentato per la stanchezza… per mia
fortuna ho due amici gay (uno sulla quale ci sono
ancora dei dubbi… non facciamo nomi), e un migliore amico che migliore
non ce né.
DRIIIIIIIIN.
Cellulare.
Risposi
automaticamente ancora mezzo addormentato senza
nemmeno alzarmi dal letto o aprire gli occhi.
-
Prnt… -
-
Eh? – disse la voce al telefono.
-
Prnt!! – cercai di scandire la parola.
-
Ma sei uno zombi? –
-
Oh! Ma chi è a sto telefono?? –
-
Ben!! Sono Brad!! Per la miseria, che stai facendo? Che razza
di voce hai?? –
-
Stavo dormendo, va beh? – sbadigliai.
-
Ma come stai dormendo?! Lo sai che… Va beh, lascia
perdere, sai per caso che fine ha fatto Alex? Parte la segreteria se lo
chiamo!
E aveva detto che sarebbe passato a prendermi mezz’ora fa! –
-
Non coinvolgetemi nei vostri appuntamenti gay… sto nel
meglio del sonno e Alex non l’ho visto nemmeno per sbaglio, quindi
ciao! –
posai bruscamente rimettendomi a dormire.
DRIIIIIIIIIIIIIIN.
Cellulare di nuovo. E non erano passati
nemmeno dieci secondi! Accidenti!
-
Pronto? – sbuffai.
-
Ben! Hai sentito Brad? – disse la voce con tono preoccupato.
-
Cinque secondi fa… -
-
E dov’era? –
-
Non lo so però ti stava aspettando… -
-
Mannaggia!!! La metropolitana si è fermata in una stazione
un po’ lontana da dove abita lui e non so a che ora posso andarlo a
prendere… -
-
Ma sei Alex? –
-
CERTO CHE SONO ALEX, DEFICIENTE! Chi mai cerca Brad se non
il suo fidanzato?! – si arrabbiò l’amico.
Onestamente…
non ho niente contro i gay, l’ho già detto in
passato, ma sentire cose come un ragazzo
che dice “vado dal mio fidanzato”,
non so perché, ma mi disgusta un po’…
-
Uffaaaa, per cortesia potete risparmiarmi i vostri
appuntamenti gay? – chiesi pietà ancora mezzo addormentato.
-
Ma guarda che noi non abbiamo un appuntamento! –
-
E allora smettetela di chiamarmi tutti e due! Grazie! –
posai il telefono di nuovo bruscamente.
Stranamente
sta volta passarono i dieci secondi. Già, giusto
il tempo di farmi riaddormentare…
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.
“Stupido cellulare! Un giorno di questi gli do fuoco!!”
-
CHI CACCHIO è?? – risposi svegliandomi sta volta del
tutto.
-
Sono il tuo migliore amico mezzo disperato! –
-
Geoff, cosa vuoi? – mi strofinai gli occhi con una mano.
-
A che ora vai a prendere Gwen?? –
-
Ma per cosa? –
-
Ma come cosa??! Oggi è San Valentino, scemo! C’è il ballo!
E tu hai invitato Gwen! –
Mi
bloccai realizzando dove mi trovavo, che giorno era e
soprattutto… che ore erano.
-
OH CAZZO! – urlai alzandomi di corsa, buttai il cellulare
ancora con la telefonata accesa sul letto e spalancai l’armadio facendo
volare
a destra e a manca tutti i miei vestiti.
-
DOVE CACCHIO HO MESSO IL VESTITO PER LA FESTA?? Mà!!! –
urlai a mia madre.
-
Non lo so, tesoro, credo nel tuo cassettone! – disse dall’altro
lato della casa.
Mi
affrettai allora a svuotare il cassettone e quando
finalmente trovai lo smoking e di fretta e furia me lo infilai, intanto
che mi
accingevo a strisciare verso il bagno per sciaquarmi la faccia.
Pronto
e pettinato ripresi il cellulare e risposi con
eleganza: - Allora, dicevamo? –
-
Che sei una furia… -
-
Notevole la mia velocità, eh? – sorvolai sul fatto che in
verità il resto delle cose le avevo fatto trasformato in XRL8. Dettagli.
-
Sorprendente… comunque, stavo dicendo che Eleonor ancora
non mi ha chiamato da quando le ho inviato la poesia, può darsi anche
che l’abbia
bruciata,strappata… insomma che non sia più tra noi! – disse lagnandosi
– Quindi,
credo che non verrò al ballo… -
-
Ok, come vuoi. Sicuro di stare bene? –
-
Si, si… sto bene. Solo che non ho tanta voglia di venire. Divertitevi
anche per me! – lo sentii sorridere forzatamente.
-
Va bene, allora io vado. Ci sentiamo domani. –
-
Ciao. –
19:05
Avevo
appena bussato alla porta della casa di Gwen e
aspettavo ansiosamente il suo arrivo.
Quando
la porta si aprì una stupenda ragazza con i capelli
corti e rossi mi aveva aperto elegantemente la porta e si prestava ad
uscire.
Diamanti
per orecchini, un collier di diamantini, ed un
vestito da favola: niente spalline di colore rosso scuro con due rose
rosse sul
lato sinistro del seno, il corpetto le fasciava magnificamente il corpo
pur
essendo mingherlino e in vita una leggera linea che delimitava il
confine tra
gonna e corpetto, e proprio su di essa altre due rose rossissime con
nastri che
quasi fluttuavano nell’aria, anch’essi del medesimo colore, la gonna
larga che
occupava quasi tutto lo spazio della porta d’ingresso, formata da
petali di
velluto appoggiati l’uno sull’altro come se fossero un’unica rosa
rossa. Un leggero
trucco le si intravedeva in viso e come tocco finale dei leggeri guanti
rossi
le fasciavano le braccia magre fino alla spalla.
-
Sei meravigliosa… -
-
Grazie… - sussurrò dolcemente sorridendomi.
Ed
ecco il penultimo capitolo!!!!! Non preoccupatevi, l’ultimo
capitolo lo pubblicherò prima! A proposito, perdono per il ritardo ma
sto
studiando architettura… e non è una cosa facile D:!!! perdonatemi! Me
misera
ç_ç … comunque per farmi perdonare vi mostrerò il vestito che avevo
immaginato
addosso a Gwen per San Valentino! Così vi rifate un po’ gli occhi ^^:
Beh,
allora che ne dite? Non è stupendo? *-* però l’ho descritto
abbastanza bene no? .-.
Allo
scorso capitolo sono rimasta colpita dalle 9 recensioni
che stranamente mi avete rilasciato! Grazie mille ^^ sono stata davvero
contenta! Spero di riceverle anche per questo capitolo ed infine per
l’ultimo
capitolo XD. Buon settembre D: bacioni! E auguri a tutti quelli che
debbono
fare esami di recupero o cose del genere ^^ IN BOCCA AL LUPO!!!! XD
sciao!!!
PS:
Perdonatemi ma devo assolutamente dirvelo: la poesia che Geoff ha
scritto ad Eleonor è una specie di unione di canzoni delle
MermaidMelody che a me piacevano troppo (le canzoni eh) erano profonde,
non potevo non metterle!!! Quindi... perdonatemi se non ho inventato io
la poesia, ho copiato da una cosa già esistente, e perdonatemi anche se
vi vengono in mente tutte le canzoni delle principesse sirene, ma
cercate di immaginarvela come una poesia e non come una canzone...
cortesemente! grazie :D
La ragazza sciarpata di
verde.
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Capitolo 35 *** Buon San Valentino, finalmente. ***
Capitolo
35: Buon San Valentino, finalmente.
Secondo Ben
Giorno: lo
sapete…
Ore: 19:30
Luogo:
Palestra della scuola, dove si terrà la festa di San
Valentino
Eravamo
appena arrivati, ma non ci avevano dato nemmeno il
tempo di scendere dalla macchina che già avevano cominciato a farci
foto su
foto! Incredibile! Che fissazione! E poi prenderò quelle foto solo ed
esclusivamente perché Gwen non era mai stata così stupenda in vita sua.
Anche la
palestra non era mai stata così stupenda in vita
sua, suppongo, o almeno da quando sono in questa scuola. Era tutta
decorata con
palloncini a forma di cuore rossi, rosa, bianchi… e fili dello stesso
colore
che scendevano delicatamente lungo le pareti, per non parlare poi dei
festoni
di seta appesi da un capo all’altro dei muri, bellissimi, le luci
soffuse e
striscioni di “Buon San Valentino” appesi ovunque, e cuori cuori cuori
e
dappertutto cuori! C’era anche un dj e, ovviamente, l’angolo “cibo” col
buffet.
E stranamente avevano allestito quella zona del giardino della scuola
collegato
alla palestra in cui non andiamo mai perché chiuso. Ma è un posto
davvero
carino con una fontana al centro ed intorno gira un sentierino di
pietre che
conduce poi al niente perché anch’esso chiuso con una recinzione, e
proprio vicino
alla fontana c’erano due panchine carine carine.
In giro
non si vedevano altro che ragazze super eleganti che
chissà quanti soldi avranno speso solo per indossare quel vestito una
sola
volta… poi ragazzi che non facevano altro che guardarsi in giro avendo
comunque
una compagna e fotografi che gironzolavano. Certi erano lì per poi
distribuire
le foto di quella sera, mentre altri erano del giornale della scuola.
Gwen si
teneva ben stretta al mio braccio, e faceva bene! Non
solo era una bella sensazione, ma poi con tutta quella marmaglia di
gente,
rischiava di essere trasportata via dalla folla!
La musica
a palla rimbombava nelle nostre orecchie e la
festa era appena cominciata! E c’era già tutta quella folla!
Accipicchia… c’erano
proprio tutti! Quelle delle squadre di pallavolo, di tennis e quelli
del club
della scienza, e notai da qualche parte anche Lilla che flirtava con il
professore! Anche lei ci avrebbe dato dentro quella sera! Conoscendola,
niente
e nessuno l’avrebbe fermata!
- Ben!
Usciamo un attimo! Devo parlarti! – mi urlò Gwen in
un orecchio per farsi sentire sopra la musica.
- Ok! –
urlai a mia volta. E così sgomitando a destra e a
manca riuscimmo ad uscire da quella palestra e a raggiungere il bel
giardinetto
finalmente aperto.
Ci sedemmo
su una delle panchine rivolte verso la fontana.
- Ben…
finalmente ho la possibilità di parlarti in pace. –
- Si,
infatti! – ricordai quelle volte in cui cercando di
comunicare veniva sempre interrotta da qualcosa o qualcuno.
- Volevo
dirti che… ecco, io ho molta paura di quel che
potrebbe pensare la gente, ma io non riesco a smettere di pensare a te
e quindi…
beh, mettiamola così: me ne infischio della gente! Io voglio stare con
te! –
mentre parlava il mio cuore si riempiì di gioia. Da quant’era che
aspettavo
quel momento? Un secolo? Forse anche di più! Senza pensarci la baciai
con foga
e proprio in quel momento, non so come caspiterina fecero, partì una
musica…
Kiss
me out of the
bearded barley.
Nightly,
beside the
green, green grass.
Swing,
swing, swing
the spinning step.
You
wear those shoes
and I will wear that dress.
Oh,
kiss me beneath
the milky twilight.
Lead
me out on the
moonlit floor.
Lift
your open hand.
Strike
up the band and
make the fireflies dance,
Silver
moon's
sparkling.
So
kiss me.
Quando ci
staccammo da quel dolce bacio, presi dalla mia
tasca una piccola scatolina con un bellissimo fiocchettino rosso sopra.
- Sai,
anche se tu non ti fossi messa con me, io ti avrei
ugualmente fatto un regalo di San Valentino… quindi… Buon San
Valentino, Gwen! –
le sorrisi.
- Oh!
Grazie! Non dovevi… - si stupì. Sorrise prendendo
delicatamente il pacchettino e poi lo sciolse. Si mise una mano sulla
bocca
quando vide che era un braccialetto di piccoli diamantini con un cuore
d’argento
al centro al centro.
Kiss
me down by the
broken tree house.
Swing
me upon its
hanging tire.
Bring,
bring, bring
your flowered hat.
We'll
take the trail
marked on your father's map.
Oh,
kiss me beneath
the milky twilight.
Lead
me out on the
moonlit floor.
Lift
your open hand.
Strike
up the band and
make the fireflies dance,
Silver moon's sparkling.
So kiss me
- Ben! È
bellissimo! Ma chissà quanto ti è costato! –
spalancò gli occhi estasiata dalla vista del suo regalo.
- Ah… non
preoccuparti… avevo trovato un piccolo lavoro
part-time in questi giorni ed ero riuscito a mettere da parte un bel
po’ di
soldi. Non ho pensato ad altri se non a te mentre lavoravo.
Lei si
buttò tra le mie braccia baciandomi ulteriormente.
- è
stupendo… ti ringrazio infinitamente! Ah! Anche io ho un
regalo per te… - sorrise furbetta allacciandosi il bracciale al polso.
- Davvero?
Ma non ce ne era bisogno… sul serio… - dissi – Che
mi hai preso? – chiesi curioso subito dopo.
-
Eheheheheh… adesso vedrai… vieni con me – mi tirò per una
manica trascinandomi dentro. Giusto al centro della sala mi lasciò in
balia
della folla. Poi non la vidi più.
- Ehi Ben!
– mi salutò una voce dietro.
- Ehi
Alex! Brad! – li salutai girandomi verso di loro.
- Vi state
divertendo? –
- Ovvio… -
rispose con la sua solita aria snob il biondo –
Allora alla fine ti sei ricordato che era San Valentino, eh? –
- Si,
perdonatemi se vi ho risposto male al telefono… -
- Ah, non
preoccuparti, non è niente di che – disse gentile
il suo fidanzato – Ma levami una curiosità, non è Gwen quella che sta
salendo
sul palco? – indicò alle mie spalle.
Mi voltai
e la vidi lì, fantastica e magnifica nella sua
bellezza… era una visione sotto quelle luci romantiche.
Poi partì
la musica di un piano dolce.
Ed infine
lei cantò.
Se chiudo gli occhi sei qui
Proprio qui vicino a me
Ho bisogno di parlare un po’ con
te
Dici “ora sono qui
Smetti di pensare”
Poi ti siedi e suoni un po’ per me
Dimmi che un giorno io ce la farò
Sai non è facile
Restare sempre in pieni e andare
avanti
Senza voltarsi
Davanti a me vedo i miei sogni
A volte sembrano lontani
Ma ho ali grandi
E volerò
All’orizzonte vedo già il mio
domani…
Tu sei parte di me
A volte ti assomiglio un po’
La tua musica è la mia
Suono per te
Il tuo ricordo indelebile sarà
La dolce melodia che mi
accompagnerà
E andrò sempre avanti
Senza voltarmi
Davanti a me
Tutti quei sogni a volte sembrano
lontani
Ma ho ali grandi
E mi vedrai
Volare in alto perché ora è già…
domani.
Erano
tutte metafore, parlava di noi di noi due, e quella
canzone era rivolta a me. Solo a me! Era questo il suo regalo di San
Valentino…
aveva avuto la stessa idea geniale che avevo avuto io per il suo
compleanno. Era
una canzone così profonda… così intensa… l’avrei conservata per sempre
nel mio
cuore…
Stavamo
insieme. Ormai era inevitabile. Ovvio agli occhi di
chiunque. Ma solo io e lei sapevamo questo grande segreto.
L’amavo
più di qualunque altra cosa in quel momento… e forse
è sempre stato così, ma solo ora me ne rendevo conto.
Fu il più
bel San Valentino che avessi mai passato. Con nessuna
ragazza avevo mai provato una sensazione del genere. Assolutamente
unica.
Il resto
della serata lo passammo perennemente appiccicati
come due ventose. Sempre attaccati l’uno all’altro. E infatti mi
domandavo come
mai non avessimo ancora fatto scandalo durante la festa. Probabilmente
era perché
tutti erano impegnati a sbaciucchiarsi da qualche parte. E se qualcuno
ci
vedeva, beh… che dirvi? Magari avrà pensato che anche noi dobbiamo
passare San
Valentino in grande stile, no?
Ballammo,
mangiammo, ci baciammo ancora e ci scambiavamo
spesso paroline dolci. In pratica abbiamo fatto tutto ciò che era
contro la mia
natura, e che io non avrei mai sopportato. Ma quella sera era troppo
perfetta…
Secondo
Gwen
0:30,
nella macchina di Ben, o meglio, della madre di Ben.
- Allora,
vi siete divertiti? – aveva domandato sua madre.
- Si,
molto… - ci guardammo e ci stringemmo le mani.
- Son
contenta… - non so a voi, ma a me diede l’impressione
che avesse capito tutto su di noi.
- Ah!
Prima di riportarmi a casa, potete fermarvi un attimo
a casa di Eleonor? Non è venuta alla festa e voglio vedere che fine ha
fatto –
tradotto: avevo paura che avesse avuto una crisi di nervi per quella
poesia.
- Certo,
cara! – mi sorrise.
Fermatasi
davanti casa della mia amica, scesi dalla macchina
ed entrai. La porta era aperta… strano.
Sentivo
anche rumori sospetti ed ambigui.
Svoltai
l’angolo che mi portava in salotto e da cui
provenivano i rumori. Quando entrai nella stanza, rimasi a bocca
spalancata.
- Eleonor!
– la guardai un po’ confusa.
- Gwen! –
alzò lo sguardo – Posso spiegarti! –
- Che c’è
da spiegare? – sorrisi contenta – è così ovvio! Vi
siete rimessi insieme! Come son contenta per voi! –
Eleonor
era stesa su Geoff entrambi spaparanzati sul divano
intenti a baciarsi e ad amoreggiare.
-
Finalmente!! E allora… Buon San Valentino pure a voi! –
- Tu e
Ben, vi siete messi assieme? – domandò il biondo con
un certo sorrisino.
- Si! e
guarda che stupendo bracciale mi ha regalato! –
mostrai il regalo.
-
Complimenti! Allora adesso si può dire che finalmente è
San Valentino! –
- No! Non
ancora… c’è ancora una ragazzina in sospeso… ma
domani sapremo che fine ha fatto! – e facendo l’occhiolino ad entrambi
cercai
di uscire, ma Eleonor mi trattenne:- Aspetta! Devi sapere, quella
poesia mi ha
commosso il cuore e ci ho pensato tanto… è stata solo una sbandata, ma
ora è
veramente pentito, posso perdonarlo e così, quando mi è passato a
salutare mi
sono praticamente buttata addosso. –
- Lo
immaginavo, e me lo aspettavo. Continuate pure! –
sorrisi, rimandai un altro occhiolino ed uscii.
Tornata a
casa, dopo un bacio appassionato, mi addormentai
di botto ed il giorno dopo ero entusiasta di sapere cosa avesse fatto
quella
Lilla durante quella festa.
Alla fine
venni a scoprire che… beh come al solito era
andata a letto col professore, non so assolutamente come avesse fatto,
ma la
trovai sorprendente. Solo lei vive storie d’amore così. ma subito dopo
il prof
le aveva detto che non potevano stare insieme e che dovevano rimanere
alunna e
professore. Altrimenti sai che scandalo ancora peggiore del nostro!!
Lilla non
c’era rimasta poi tanto male al finale… alla fine
s’era divertita e qualcosa le era rimasto di quella bella festa. Quindi
finalmente
tutti insieme, anche se era il giorno dopo, ci augurammo un “Buon San
Valentino, finalmente!”.
FINE.
Oh mio dio!! Ho finito la storia!! Non
posso crederci! Domani
a scuola, i festeggiamenti proprio!! Sono troppo contenta! Spero non
sia venuto
male il capitolo XD mi raccomando le recensioni! È l’ultimo capitolo e
me ne
aspetto parecchie u.u quindi, a lavoro! Specialmente a te Cinzia!! XD
eheheh
oddio son commossa!! ç^ç non so come sia venuto perché l’ho scritto di
corsa
visto che dovevo studiare XD ma spero che non sia… un orrore xD vero?
O_O vero
che non lo è? D:!! beh… allora alla prossima storia direttamente!
Addio!! OOOOH
MY DARLYYYYNG!!! (nn so come si scrive… vabbè xD) ah! E poi, cosa
importante:
la canzone ke canta Gwen non mi ricordo come si chiama ma è… delle winx
XD ke
nerd che sono! Beh, comuqneu mi pareva ci azzeccasse qualcosa quindi …
spero
sia ok! Bye!!!! E grazie a tutti quelli che mi hanno seguito fino ad
oggi!! Grazie
un milione di volte! Vi voglio bene ragazzi!! ç^ç!!!!!!! Mi
manchereteeeeeee
D°:
La ragazza con la
sciarpa verde.
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