Love in first line.

di Sciarpata di verde
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non pensavo di poterlo mai pensare ***
Capitolo 2: *** Mi sento un pervertito a pensare che la penso sempre! ***
Capitolo 3: *** Non pensavo di essere così romantico ***
Capitolo 4: *** Mi sento in prigione! ***
Capitolo 5: *** Penso di essermi innamorata/o ***
Capitolo 6: *** Penso che dovrò dimenticarla/o ***
Capitolo 7: *** Ho un'idea! ***
Capitolo 8: *** Sapevo che non mi sarei dovuta fidare ***
Capitolo 9: *** Sapevo che non sarei mai dovuto venire. ***
Capitolo 10: *** È stato solo un incidente... ***
Capitolo 11: *** Cosa mi state nascondendo? ***
Capitolo 12: *** Perchè non mi ami? ***
Capitolo 13: *** Ma che imbarazzo! ***
Capitolo 14: *** Ho pensato di farti le valigie. ***
Capitolo 15: *** Perché mi fai così male? ***
Capitolo 16: *** È l’ora dell’eroe! ***
Capitolo 17: *** Vieni con me, Ben... ***
Capitolo 18: *** Preparati ad essere mangiato da me. ***
Capitolo 19: *** L'effetto che mi fai. ***
Capitolo 20: *** Sei tu che non lo vuoi. ***
Capitolo 21: *** Siamo tutti insieme! ***
Capitolo 22: *** Potrei persino innamorarmene. ***
Capitolo 23: *** Tu parli troppo... ***
Capitolo 24: *** Buon giorno, principessa! ***
Capitolo 25: *** Grazie. ***
Capitolo 26: *** Futuristic Lovers ***
Capitolo 27: *** Devo fidarmi? ***
Capitolo 28: *** Ho trovato un regalo. ***
Capitolo 29: *** Vorrei essere... ***
Capitolo 30: *** Cos'è?! Una droga?! ***
Capitolo 31: *** Capitolo extra. ***
Capitolo 32: *** Festa di San Valentino, sto arrivando!! ***
Capitolo 33: *** Stanno avendo una crisi di coppia! ***
Capitolo 34: *** Sei meravigliosa ***
Capitolo 35: *** Buon San Valentino, finalmente. ***



Capitolo 1
*** Non pensavo di poterlo mai pensare ***


Salve! È la mia prima ff su Ben 10, siate clementi vi preeeeego! ç___ç 

Bando alle ciance, allora, in questa storia Ben e Gwen sono cresciuti (la serie Ben10 alien force in pratica è come se non fosse mai esistita) e hanno all’incirca 16 anni. L’omnitrix ormai Ben non lo ha più per motivi sconosciuti. Bene, cominciamo!

Capitolo 1

Secondo Ben

Uffa! Che noia… ultimamente niente mi va per il verso giusto, mi sento … mi snto… come diavolo mi sento? Depresso? Triste? Non so… ho solo una strana sensazione di vuoto, malinconia e … insomma, ho bisogno di uscire! Basta stare chiuso in casa… si lo so… vado uno schifo a scuola… a parte educazione fisica, ma non mi va oggi di studiare, d’altronde non mi va quasi mai di studiare! Ok… dirò a mamma che ho finito i compiti e che vado a fare un giro…

Detto fatto, sono finalmente fuori di casa! Che bello girare per la città e incontrare le persone in giro. Spero solo di non incontrare Gwen! L’ultima volta che l’ho vista mi stava per lanciare un banco addosso! Se non fosse stato per l’omnitrix, a quest’ora sarei morto! Ecco perché preferirei non incontrarla… non ho l’omnitrix XD.

A parte questo piccolo dettaglio… potrei finalmente rilassarmi un po’. A proposito di rilassamenti, sono secoli che non esco con qualche ragazza. Strano. Bè, non è che fanno proprio la fila per uscire con me, però diamine!

Che noia essere impegnati! Ultimamente la vita mi sembra davvero noiosa! Non vedo l’ora che arrivi l’estate!

Estate = belle ragazze!

Estate = divertimento!

Estate = video games!

Estate = … Gwen…

Già… Gwen… la rompiscatole… quest’estate ormai i miei hanno decretato senza ascoltare la mia opinione che sarò costretto a passare l’estate con Gwen! Uffa!


Secondo Gwen

Ho finito persino i compiti per sabato, quando oggi è lunedì! Basta! Mi sono scocciata di studiare! Almeno per oggi… ho bisogno di aria! Di vedere gente. Di fare shopping! A proposito… sono secoli che metto da parte i soldi della paghetta per comprarmi qualcosa di carino. Prenderò quelli e mi comprerò … chessò… qualcosa per i capelli! Oppure un vestito nuovo! Sono secoli che non faccio shopping. Ok, basta, ho decretato che devo assolutamente uscire! Altrimenti mi verrà una crisi isterica!

Finalmente fuori! Aria! Gente! Sole! Si sente che si sta avvicinando l’estate. L’aria è calda, ma il vento è fresco, gli alberi sono del tutto verdi e… già verdi… come gli occhi di Ben…

Un attimo! Time out! Stop! Cosa ho appena pensato?? Ben?? Ma stiamo scherzando?! Io Ben non posso manco vederlo altrimenti gli lancio un banco addosso! Eppure ultimamente mi viene spesso in mente, è strano, troppo strano direi. Non pensavo di poterlo mai pensare, ma ultimamente mi manca spesso. Da quando ho cercato di lanciargli il banco non si è fatto più vivo. Bah!

Ma tornando ai fatti miei, non vedo l’ora che venga l’estate!!

Estate = mare!

Estate = relax!

Estate = lavoretto estivo…

Estate = … Ben…

Già… Ben… sempre Ben, non faccio altro che pensare a lui, basta! Non ne posso più! Ora entrerò in un negozio qualunque, e comprerò una cosa qualunque, e quella cosa mi dovrà anche piacere! Così finalmente mi applicherò su altre cose… -.-

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Capitolo 2
*** Mi sento un pervertito a pensare che la penso sempre! ***


Capitolo 2

 

Secondo Gwen

“Perfetto! un negozio di scarpe! Fantastico!” –oddio come sono belle quelle scarpe! Devo assolutamente provarle! – dissi a bassa voce. E così entrai nel negozio. 

 

Secondo Ben

“Ho girato talmente tanto a vuoto che non ricordo più dove sono finito! Beneeee! Adesso si che posso girare e andarmene da qualche altra parte! E invece no….”

- BEEEEN! Ehi Ben! Come mai da queste parti? Non dovresti studiare per il compito di domani? - disse una persona alquanto oca e che avrei preferito evitare… - ehm… ciao Hilary. No ecco… mi sentivo prigioniero e ho deciso di fare quattro passi. Tu invece che ci fai da queste parti? – dissi un po’ annoiato. – oh bè, io sono venuta per fare shopping, ma alla fine nessuno mi ha voluta accompagnare… ehi! Mi accompagneresti almeno in un negozio? Non mi va di rimanere da sola! –

- ehm… ok… basta che non duri a lungo… - dissi quando ormai lei era già arrivata davanti un negozio di scarpe.

- ehi! Guarda quanto sono carine queste scarpe! Entriamo! Così le provo e poi mi dici come mi stanno! –

- ai suoi ordini… -

“Appena entrati nel negozio già mi sentivo a disagio nel vedere che c’erano un mucchio di donne che mi fissavano come se fossi un alieno! Ma soprattutto vidi lei!! Vidi Gwen!! Oddio! Ma che fa? Mi perseguita?”

 

Secondo Gwen

“Ma perché è entrato qui?? E soprattutto con quell’ochetta che non sopporto! No! Adesso basta! Io me ne vado!” così di punto in bianco me ne andai senza dire niente al commesso che mi aiutava con le scarpe. Ovviamente correndo fuori urtai Ben, che si accorse subito di me! E mi disse – ehi Gwen! Che fai? non saluti tuo cugino? –

- se io non saluto mio cugino una ragione ci sarà! –

- già, lo immaginavo… del resto stavi quasi per uccidermi, che vuoi che sia? –

- non scherzare, cervello di fagioli! Tu mi hai fatto mettere in punizione per una stupidaggine che avevi fatto tu! –

- e questo ovviamente è un altro buon motivo per uccidermi… -

- guarda che il banco a malappena lo alzavo! Senza la (sotto voce) magia (di nuovo alza la voce) non sono così forzuta… d’altronde sono una fanciulla! –

- Ben!! Vieni ad aiutarmi?? – strillò hilary in quel momento.

- arrivo! (riferendosi a Hilay) scusa ma adesso devo proprio andare! Il dovere mi chiama! (riferendosi a Gwen) –

- certo come no! Dovere! Ma fammi il piacere! – e detto questo me ne andai.

 

Secondo Ben

“piuttosto arrabbiata, eh? È vero che ho sbagliato a farla mettere in punizione… ma praticamente se l’è cercata da sola! Ma perché mi preoccupo di queste cose? Che mi importa se è arrabbiata? Fatti suoi!

Certo che però Hilary è davvero noiosa! Almeno Gwen è magica, è forte! È pazzeschissima! Ma Hilary è davvero la tipica ochetta bionda stile barbie! Non c’è proprio paragone! E poi Gwen è simpatica quando vuole. Questa invece se le dici qualcosa ride senza sapere che cosa le hai detto! Gwen invece è intelligente, matura e… ma che sto dicendo?? Sto davvero parlando di mia cugina? Quella che mi stava per uccidere?? Oh mio dio! Ma cosa mi salta per la testa! Mi sento uno sfigato! Basta! La penso in continuazione! Ma è mia cugina! Mi sento un pervertito a pensare che la penso sempre! Accidenti! Maledizione! Voglio uscire da qui e tornare a casa!”

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Capitolo 3
*** Non pensavo di essere così romantico ***


Capitolo 3

Secondo Ben

Il giorno dopo, a scuola: “come ha osato chiamare il mio divertimento ‘stupidaggini’? le farò vedere io chi è Ben Tennyson! Si pentirà di avermi lanciato un banco addosso!!” e così, pensando, andai nell’aula di scienze dove sicuramente si trovava Gwen e, poiché non era arrivato ancora nessuno, mi misi a pensare a un buon piano per farle uno scherzo assolutamente di cattivo gusto! “si, ok…ma non mi viene niente in mente! Che le combino?? Tutte le cose che mi vengono in mente sono roba infantile, di quelle che si fanno alle elementari… no! Adesso sono un liceale! Devo essere superiore! Ma cosa mi invento??” pensando pensando, mi venne in mente che potevo farle credere di aver ricevuto un biglietto da un ammiratore segreto, del tipo il più figo della scuola, così appena lei gli chiederà spiegazioni tutta contenta, lui le riderà in faccia mettendola in ridicolo! “perfetto! geniale! Astuto! Mi piace!” e così cominciai a scrivere una lettera che potesse piacere ad una ragazza…

Cara Gwen,

sono giorni che ti guardo da lontano e

mi sei sembrata davvero carina…

“noooo! Cos’è?? Non va bene assolutamente!”

Cara Gwen,

ogni giorno che passa,

ogni giorno che ti vedo,

ogni giorno che sento la tua voce,

mi viene in mente un campo di fiori arancioni

mi viene in mente una foresta verde come i tuoi occhi

 

“wow! Non pensavo di essere così romantico! In effetti… non lo sono mai stato!”

 

Non faccio altro che pensare a te

Sei così intelligente

Ed estroversa

E simpatica

La donna ideale per me

Mi piacerebbe uscire con te

Vienimi a cercare

Io ti aspetto con ansia

 

Firmato

Tomas Albert

 

“ahah! Con questo ci cascherà di sicuro! Ora metto la lettera sotto il suo banco e… aspetterò! Tomas è in classe mia, quindi me ne accorgerò subito di quando lei abboccherà! Ihih!”

 

Secondo Gwen

“oggi alla prima ora c’è scienze… ok… raggiungiamo l’aula…” e annoiata mi sedetti al mio posto, come al solito. Mentre scrivevo mi scivolò la matita di mano e mi piagai per raccoglierla. In quel momento vidi un foglio sotto al mio banco. Andai per leggere e… oh mio dio! Che cosa romantica! Bè… non sono proprio il tipo di ragazza che divora romanticismo ma… che gesto carino! Devo almeno ringraziarlo! Anche se sinceramente non lo cono…” e in quel momento Lilla, la mia compagna di banco, mi ruba la lettera! – ehi ehi! Questa è una lettera d’amore! Per te! E da parte di quel figo di Tomas!! Oh! Come è romantico! – disse prima che entrasse la prof. – okok… dopo magari ci parlo, ma non sono sicura di volerci uscire, adesso ridammela prima che la prof la veda! – sussurrai alla mia amica – ok, ma se non ci esci almeno una volta sappi che non ti parlo più! Perché è davvero carino!!! E poi è stato così romantico! –

- okok… dopo ne parliamo –

“Finita la seconda ora, mi precipitai a vedere in che classe si trovava Tomas, e si trovava nella 3B… la classe di Ben… che fastidio… vabbè andiamo…

Entro nella classe che sta facendo l’intervallo e mi precipito da Tomas che riconosco subito dal fatto che è circondato da milioni di ragazze”

- ehy! Tomas! Ciao! –

- ciao … ci conosciamo per caso? – disse lui dubbioso

- ehm… possiamo parlare in privato? –

- certo…-

Andammo in un angolo della classe e cominciai a dire – ecco, ho ricevuto questa lettera da parte tua… - gli porsi la lettera e lui lesse tranquillo. Poi cominciò a ridacchiare – ihih, scusami ma mi sa che ti hanno fato proprio un bello scherzo… perché questa lettera non te l’ho di certo mandata io! E poi a dire il vero non so neanche come ti chiami! Ahahah- e cominciò a ridere di gusto attirando l’attenzione delle ragazze che lessero la lettera e cominciarono a ridere di gusto anche loro. Mi sentii imbarazzatissima… non sapevo cosa fare… poi, vidi Ben, che rideva anche lui come una iena ridens! “come osa ridere di me se non sa…! Aspetta… MI HA FATTO UNO SCHERZO!! Oh… adesso è davvero morto!!!” mi avvicinai intenta a pensare ad una vendetta moooolto dolorosa!! 

 

Secondo Ben

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! BELLISSIMO! È STATA LA COSA Più DIVERTENTE CHE IO ABBIA MAI VISTO! Devo progettare più speso cose del genere! Ohoh… si avvicina… e anche con aria minacciosa… adesso il banco me lo ritroverò di sicuro dentro lo stomaco!”

- TU! BENJAMIN TENNYSON! COME HAI POTUTO TIRARMI UNO SCHERZO COSì MANCINO?? NON TI FACEVO COSì INFANTILE! Ah no scusa…. LO SEI SEMPRE STATO!! MA ADESSO HAI SUPERATO IL LIMITE!! PREPARATI A MORIRE! –

- abbassa la voce! altrimenti ci scopriranno i professori e non credo che tu voglia finire di nuovo in punizione! –

- basta che non ci sei anche tu in punizione e io ci starò benissimo! –

- contenta tu! – detto questo lei cominciò a tirarmi i capelli, a cercare di buttarmi a terra, a picchiarmi… e riuscì a farmi finire steso per terra! “come ha osato?? E … perché non cerca più di picchiarmi? Perché mi sento in colpa per quello che ho fatto? E perché… sono così emozionato? ODDIO! COSA STO PENSANDO???” in quel momento entrò un professore extra preoccupato e senza pensarci 2 volte ci separò e ci mandò in punizione entrambi…

 

Secondo Gwen

“oh… fantastico! Starò anche in punizione con Ben!”

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Capitolo 4
*** Mi sento in prigione! ***


Capitolo 4

Secondo Gwen

 Eravamo nell’aula delle punizioni col professore di sostegno. “bene, siamo anche da soli! Fantastico! Peggio di così non poteva andare! Almeno c’è un professore!”
- ragazzi, io vado a prendermi un caffè con gli altri professori, se torno e vi vedo parlare o creare casini, vi do altre 2 ore di punizione. Io sto praticamente nell’aula affianco, quindi SILENCE! E ricordatevi: se solo fiatate io vi sento! – e così uscì. " fantastico! Adesso si che sono tranquilla!”pensai in tono ironico.
“non lo guardo in faccia… perché dopo la seconda punizione che mi ha fatto avere gli lancerei un banco addosso! Di nuovo! Uffa….”
- ehy Gwen… -
Mi girai di scatto rispondendo – non osare parlarmi! –
- ma Gwen… -
- niente “ma”! hai sentito il professore? Non dobbiamo parlare! Quindi zitto e non mi parlare neanche se sta per crollare il mondo! –
- guarda che è tutta una balla… non è vero che ci ascolta – disse lui scocciato con i piedi sul banco, la sedia che dondolava e le braccia dietro la testa – al massimo sente quando urlano i ragazzi, ma visto che siamo gente tranquilla non ci sentirà. –
Poi cominciai a sentire il cuore che batteva velocemente “non ci sente! Oddio! Ma come fa a controllare gli alunni durante la punizione se non ci sente?? E perché adesso mi sento più agitata di prima?? Calmati Gwen, è solo tuo cugino! Non è mica un malato mentale o un pervertito! Uff… adesso mi sento più calma…”
- perché muovi la gamba come se avessi il morbo di parkinson? - chiese curioso. Ed io caddi comicmente a testa in giù per poi rialzarmi e dire – non sono affari che ti riguardano! E se avessi davvero il morbo di Parkinson ancora non sarebbero affari tuoi! –
- non è vero! Lo sarebbero! Sei della mia famiglia! Dovrò sapere che cosa succede a mia cugina no?–  “ha ragione… però no! No! E ancora no! Non può venirmi a chiedere certe cose! È davvero infantile! Anche se sincero… ma comunque infantile!”poi mi venne in mente il motivo per cui eravamo in punizione e dissi timidamente – allora… la lettera… davvero l’hai scritta tu? –
- si, parola per parola. – disse ancora in posizione di equilibrio.
- e.. q…quelle cose che hai scritto… cioè.. insomma… da qualcosa devono essere uscite quelle parole… non penso che tu le abbia copiate da qualcosa… - mi sentii rossissima in faccia e mi girai verso la finestra per non guardarlo.
A quella domanda, lui divenne tutto rosso ed esclamò – NONO! Non le ho copiate, cioè…. L…le ho pensate io… ma… mi sono uscite così… non so neanche come… ecco… si insomma… -

 

Secondo Ben

 “ma… ma come le viene di domandare queste cose???!! I… insomma… è…è mia cugina!! È ovvio che non le penso le cose che le ho scritto…. Era uno scherzo!! Un b…banale scherzo… perché mi sento così nervoso? E ansioso? Non mi aspettavo questa domanda, è vero, ma perché mi sento così imbarazzato?? Basta! Mi giro dalla parte opposta alla sua, guarderò la parete, e non le parlerò più!”
Sentii un rumore, mi girai e vidi Gwen… CON UN ALTRO BANCO IN MANO CHE MI VUOLE BUTTARE ADDOSSO!! “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!! ODDIO! ORA RICOMINCIA!!!”
- COME HAI OSATO SCRIVERE DELLE SCIOCCHEZZEEEEEE??? SE ALMENO LE PENSASSI VERAMENTE SAREBBE DIVERSO!! MA NEMMENO!! – disse con gli occhi infuocati! Sembrava un drago, ci mancava poco che sputasse fuoco! D’istinto mi alzai per prendere il banco e cercare di convincerla ad abbassarlo. La guardai negli occhi e le dissi – Gwen! Smettila di urlare! Se continui così il professore si accorgerà che stiamo litigando! Basta! E poi cos’è sta fissa dei banchi?? – così lei tornò normale e mi rispose – non so! Forse perché è l’unica arma contundente che avevo! –
- se non lo sai tu! Ok… ora che ti sei calmata posa il banco a terra. Non vorrai che il professore ci trovi in queste condizioni!? –
- si, problemi?! – disse tornando ed essere un po’ irritata.
-dai finiscila! Va bene! Le pensavo davvero quelle cose che ho scritto! Per favore metti a posto il banco! – dissi un po’ rosso.
- lo stai dicendo solo per farmi calmare. Guarda che ora sono calma –
- non lo stavo dicendo solo per farti calmare! Io… - “ok… che ho detto? Ahahah! NO!”.
Sorridendo disse - ahahah! Immagini la faccia del professore se ci vede così? Ahahah! –
“è carina quando ride…” e mi scappò un sorriso pensando al professore con gli occhi da fuori e che sviene! “che cosa sto pensando?? Lei? Carina quando ride?? Ma ultimamente non faccio altro che pensare a lei! È troppo strano!”
- mi sento in prigione in quest’aula… c’è solo una finestra… manca poco che non respiriamo – disse lei posando lentamente il banco per terra. Ovviamente lei si calmò e per fortuna mi perdonò. – ti perdono per adesso… ma prima o poi mi vendico! –
- dovrò avere paura della tua ira per tutta l’estate? –
- esatto! Perché non saprai mai quando attaccherò! - e così ridemmo in contemporanea.

 

Secondo Gwen

 “che tenero! Le pensava davvero quelle cose! Un attimo! Che sto dicendo? È evidente che lo diceva per farmi calmare! Dovevo aspettarmelo! Che risata contagiosa che ha… riesce sempre a convincere gli altri di quello che vuole… come con me… a proposito, io mi faccio influenzare anche troppo! Non è che… NONONONO! Meglio non pensarci, altrimenti mi sento una pervertita  -.- …”
- ti va di giocare? – e cacciò la nintendoDS con dei giochi vicino.
- compimenti! Una persona normale per andare a scuola si porta la console! Ovviamente! E… già sapevi di venir messo in punizione o avevi intenzione di fare filone? –
- avevo intenzione di giocarci durante l’intervallo se proprio ti interessa... –
- non ho intenzione di giocarci! –
- noiosa -
- infantile –
- schizzofrenica –
- cervello di gallina –
- cervello di babbuino! –
- idiota -
- pel di carota! –
- microcefalo –
- Adesso mi hai fatto arrabbiare! Vediamo se resisti al solletico! –
- no! Ben lo sai che non lo sopporto! –
- non mi interessa! – e così cominciò a farmi il solletico e ovviamente cominciai a rotolarmi per terra dalle risate – AHAHAHAHAH! BEN AHAHAH BASTA AHAHAHAH FINISCILA!! AHAHAHAHAH –
- nono! Non se ne parla! Dovrei sopportare ancora a lungo! –
- AHAHAHAHAHAH BEN! AHAHAH LA MIA AHAHAH VENDETTA AHAHAHAH SARà ANCORA PIù AHAHAHAH CATTIVA AHAHAH SE NON LA SMETTIIII
- ok la smetto, ma solo perché ho paura della tua ira! – in quel momento aprii gli occhi ancora pieni di lacrime dalle risate, e vidi Ben praticamente sopra di me in attesa di ricominciare a farmi il solletico con le mani sul pavimento proprio vicino alla mia testa in maniera tale da non farmi scappare, e un sorriso stampato in faccia che diceva “ sto aspettando solo il momento giusto per riattaccare!” e in quel momento pensai “ che ci fa per terra anche lui? Ci tiene proprio a farmi morire dalle risate! Complimenti! Si vede benissimo anche da quel suo sguardo e sorrisino furbetti che ha quando ha in mente qualcosa… come è carino con l’aria furbetta… non lo avevo mai notato… SEEEEEEEEEEE VABBè STO IMPAZZENDO! ALLARME ROSSO ALLARME ROSSO! MI STA DI NUOVO BATTENDO IL CUORE A MILLE! Forse però è stato il solletico a farmi avere questa reazione. Boh…”


 

Secondo Ben

“eheh! Aspettati un altro attacco cuginetta! Non mi fermerò mica solo a questo! Nono! Il solletico è un’arte che conosco bene!” poi una vocina dentro di me disse “ eh… però è carina vero? Eheheh lo so che ti piace! Eheheh Bennuccio caro sono la tua coscienza! E so che lei ti piace. Non è vero Ben?” “ MA CHE CACCHIO DICI? E poi la mia coscienza non parla così...“ “come fai a dire che la tua coscienza non parla così se non l’hai mai ascoltata “ “ma chi te l’ha detto che non l’ho mai ascoltata? E poi scusa, ma questa conversazione è inutile! Gwen è mia cugina! Non mi piacerebbe mai! Anche perché è una rompiscatole!” “ e allora perché sei diventato tutto rosso? E perché non la fai andare via quando sai benissimo di averla finita qui col solletico? ” “io non ho finito col solletico!” “oh si che hai finito! Mio caro Ben, il tuo cervello controlla i tuoi pensieri e il tuo cervello, privo di sentimenti, ti manda il segnale che probabilmente devi continuare a farle il solletico per non farla andare via! Invece i tuoi sentimenti, ovvero il tuo cuore ti dice che lei ti piace e che non ti importa che sia tua cugina !” “se, come no! Guarda… ti sto credendo proprio…. (tono ironico) ma poi scusa è il cervello che controlla le emozioni, non il cuore! Il cuore pompa solo il sangue!” “ si vabbè! È per modo di dire che il tuo cuore ti dice così e colà! Uffa! Ma quanto sei precisino! Da quand’è che ti sei messo a studiare??” “ capitò un giorno in cui Gwen mi aiutò… fine!” “hai visto che parli sempre di lei?” “ma se è capitato io che ci posso fare!!” “ non è capitato, e poi come lo spieghi il fatto che quando la vedi ti batte il cuore??” “forse perché se non battesse sarei morto???!!” “ MA NO! TUA CUGINA HA RAGIONE: SEI PROPRIO UNA TESTA DI RAPA!! Intendevo dire che ti batte più forte del normale!” “ma non è vero!” “ah si? E allora adesso secondo te 500 battiti al secondo sarebbero normalissimi vero? Eheh” poi tutto d’un tratto tornai alla realtà e sentii il mio cuore battere fortissimo e il mio viso arrossirsi e Gwen che era tornata normale e che mi stava urlando – BEN! TESTA DI RAPA, LEVATI DI DOSSO PRIMA CHE VENGA IL PROFESSORE!- mi scrollai subito per togliermi quel pensiero assurdo dalla testa e mi alzai di corsa per poi sedermi al mio posto e così anche Gwen. In quel momento entrò il professore che ci vide seduti ai nostri banchi che non ci guardavamo in faccia e poi disse – ok ragazzi, la punizione è finita, potete tornare a casa… -
- arrivederci prof! - dicemmo all’unisono io e Gwen.

 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. A mio parere il più bello che io abbia scritto e il dialogo con la coscienza di Ben è stato fantastico XD però per favore lasciate recensioni, altrimenti non so se andare avanti oppure fermarmi qui! Ditemi tutto quello che pensate mi raccomando ^^

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Capitolo 5
*** Penso di essermi innamorata/o ***


Capitolo 5

 

Secondo Gwen

 

“Bene finalmente la punizione è finita… adesso dovrò inventarmi una scusa da dire ai miei…”  i miei pensieri furono interrotti quando vidi Ben che camminava a fianco a me.

- ehm… Ben, casa tua è di là! – dissi indicando una strada alternativa.

- certo, lo so, ma è tardi, ormai è sera, è pericoloso camminare da sola per una ragazza. In giro non c’è nessuno. –

- e tu da quand’è che ti preoccupi per la mia incolumità? -

- da quando ho scoperto che certe punizioni durano più delle altre! L’ultima volta che sono stato in punizione sono rimasto a scuola per sole 2 ore. Oggi abbiamo passato 4 ore! È meglio se ti faccia da guardia del corpo! –

-“ mmm… la cosa mi insospettisce, ma … mmm hai ragione! Sono passate 4 ore!! L’altra volta mi hanno fatta stare addirittura una sola ora! –

-ma come?? Solo un’ora? A me come minimo mi danno 2 ore, non è giusto! Mi sento inferiore! –

- Ben, ma tu sei inferiore! –

- ahah… ma che simpatica - ironizzò.

- ihih… comunque grazie…- ridacchiai.

- per cosa? –

- perché mi stai accompagnando a casa… -

- ah! Nessun problema - disse sembrando sincero…

“ da quand’è che si preoccupa per me?? Tsk... adesso dovrò sopportarlo per tutto il tragitto… bè almeno si è preoccupato per me… dovrei cominciare ad apprezzarlo? Boh…”

- ehi Gwen… perché hai quell’aria triste? –

- cos…? Oh… no niente…. Pensavo che non se ne parla di dire ai miei che sono stata in punizione e non so che scusa inventarmi –

- tu l’altra volta cosa ti sei inventata? –

- che il pulman non passava… -

- giusto… ti prendi il pulman… -

- e dopo dovrai rifarti la strada… mi dispiace farti perdere tempo –

- non preoccuparti, tanto non faccio mai i compiti. Tanto vale accompagnarti quando c’è così poca gente per strada! Comunque, parlavamo della scusa… potresti dire che ti ha rapita un alieno! – scherzò.

- non se ne parla -

- si lo so, stavo solo scherzando  ihih. Bè puoi dire ai tuoi che ti sei fatta un giro con me… - disse con un po’ di imbarazzo che cercava invano di nascondere.

- c-con te? – dissi anche io un po’ imbarazzata.

- scusa, non è meglio che ti sei fatta un giro per la città con tuo cugino piuttosto che con qualche sconosciuto?–

- bè per i miei sarebbe meno preoccupante… questo è vero. Ok mi hai convinta, dirò così –

- bene! E visto che stiamo facendo solo un giretto, posso offrirti un gelato? – disse con uno sguardo che non avevo mai visto in lui, tra il furbetto e il gentile.

- ma così perdiamo l’autobus… -

- allora lo prenderemo vicino casa tua –

- ok… - risposi diventando tutta rossa e fingendo di guardare le vetrine per evitare di guardare Ben.

 

 

Secondo Ben

 

“ lo sapevo… è arrabbiatissima… non mi guarda manco più in faccia... non è giusto però! Mi sto già facendo perdonare! La sto accompagnando a casa quando potrei benissimo lasciarla in balia del suo destino!”

 

Dopo 5 minuti circa che non parlavamo, arrivammo alla fermata, ci sedemmo e aspettammo l’autobus. “questo silenzio mi fa sentire a disagio!! Non lo sopporto! E per giunta non c’è nemmeno una macchina che passa… e se è per questo non passa nemmeno un’anima viva!” mi girai verso Gwen per cercare di comunicare con lei, ma lei guardava dall’altra parte per vedere se arrivava l’autobus. “ma insomma! Per comunicare con te devo fare i segnali di fumo?? Boh… pensando ad altro… la mia coscienza, seppur inutile, forse ha ragione… penso di essere innamorato di Gwen” a quel pensiero arrossii e mi girai di botto dall’altro lato per evitare di farmi vedere in quelle condizioni… mi morsicai il labbro inferiore per calmarmi e poi mi rigirai sentendo che il rossore se ne era andato.

- ehi… Gwen! –

- si? – disse lei girandosi tutta rossa in viso e con gli occhi che mi guardavano quasi tristi.

- … che hai? Perché sembri così triste? – chiesi preoccupato. Pensavo che non si sentisse bene…

- no, niente… -

- hai qualche preoccupazione? –

- si, ma non le vengo a raccontare a te! – disse ancora più rossa e arrabbiata di prima.

- guarda che si vede che sei triste… non nasconderlo. Ti conosco bene! – e lei mi rispose solo girandosi di nuovo verso la strada. Non so cosa mi prese in quel momento, ma sentivo l’impulso di doverla consolare e abbracciare. Lentamente la girai per guardarla in faccia e l’abbracciai dicendole – prima non eri così triste, eri arrabbiata. Se è sempre per colpa mia allora s…scus…scusa… davvero… - lei sembrava non ricambiare l’abbraccio, però sentivo il mio cuore che batteva più veloce delle altre volte.

 

 

Secondo Gwen

 

“ MI STA ABBRACCIANDO??? CHI GLI HA DATO IL PERMESSO??? E perché mi sento tutta stordita rispetto alle altre volte? Mi sento troppo strana…” con leggerezza ricambiai anche io l’abbraccio “stranamente ho una sensazione di sicurezza… e mi sento più tranquilla…”.

Non sapevo del perché mi stesse abbracciano ma le sue scuse le accettai tranquillamente.

Arrivò l’autobus e staccandoci lo prendemmo. C’era una folla pazzesca e per entrare ci dovemmo aggrappare praticamente ad altre persone!

[…]

Passò il tempo nel bus e finalmente arrivammo alla mia fermata.

- accidenti! Ma come fai ogni mattina e ogni pomeriggio a tornare da scuola con tutto quel casino di gente?? Ecco perché la strada era deserta! E poi lì dentro non si respirava! –

- di solito all’andata mi accompagnano i miei. All’uscita solitamente non c’è tutta questa gente! –

- va bè pazienza. Allora… lo vuoi il gelato? – disse con un sorriso grandissimo come un bambino.

Io ridendo risposi – ok, prendiamo il gelato… -

Entrammo nella gelateria e ordinammo due gelati.

- senti, ma dopo come faccio a ritornare a casa se non so che bus prendere? – chiese.

- NON SAI CHE BUS PRENDERE?? LO DOVEVI DIRE PRIMA!! E io che mi sono fatta convincere dal farmi accompagnare! SEI DAVVERO IRRESPONSABILE SAI? SE ADESSO NON TI VENIVA IN MENTE PROBABILMENTE STAVI GIRANDO A VUOTO PER LA STRADA!! –

- calmati Gwen!! Non ti agitare! Dimmi solo che autobus prendere, e io l’aspetto… -

- devi prendere il **** che arriva giusto davanti casa tua. Mi fai sempre preoccupare! Ma perché hai voluto a tutti i costi accompagnarmi?? –

- non sono affari che ti riguardano! –

- oh si che mi riguardano!-

-no!-

-si!-

-noooo! –

- dimmelo!! –

- tanto non te lo dico! E adesso entra a casa altrimenti farai ancora più tardi! –

- guarda che dovrai entrare anche tu! Sennò i miei non mi crederanno mai -

- ma così mi inviteranno sicuramente a cena! –

- li convincerò a lasciarti in pace –

E così entrammo, convinsi i miei che ero uscita con Ben. Ben era sul punto di andarsene, era già fuori dalla porta quando disse – Gwen! Che fai? Non mi saluti? –

- ehm… ciao!– dissi confusa.

- e questo è il saluto? – detto questo mi baciò delicatamente sulla guancia, divenni tutta rossa, e col suo sorrisetto maligno se ne andò dicendo – a domani Gwen – in maniera davvero sensuale –

“ok… adesso sto cominciando a pensare di essere davvero innamorata!”


Ringraziamenti speciali:

a CinziaCandid a cui voglio un mondo di bene! ^^ ciao tesorinaaaa mi raccomando non cambiare mai! ^^ <3 (ed inoltre è anke l’unica ke ha commentato XD)

spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Lasciate recensioni! ^^


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Capitolo 6
*** Penso che dovrò dimenticarla/o ***


Capitolo 6

 

Secondo Ben

 

Ero appena tornato a casa. Mi ero spaparanzato sul letto vestito. Non riuscivo a pensare ad altro che a quel bacio leggero sulla guancia che le avevo dato “ le ho dato un bacio… un bacio sulla guancia… perché adesso mi sembra così strano? Lei me li dava a volte dei baci per ringraziarmi… ma adesso perché mi sento emozionato? Forse perché adesso sento di essere innamorato di Gwen? Oddio… al solo pensiero divento rossissimo! E non parliamo degli ormoni XD! Bè non mi interessa cosa dice la mia coscienza. Io non posso innamorarmi seriamente di mia cugina! Cioè… è mia cugina!! Non sto parlando della ragazza nuova della classe… no… sto parlando di mia cugina… una mia parente! Non posso fare una cosa del genere! Penso che dovrò dimenticarla, anche se lo farò controvoglia…” pensando questo mi cadde un piccola lacrima dagli occhi. Ero davvero triste all’idea che avrei dovuto dimenticarmi di lei. Per una volta che non la consideravo fastidiosa… “è davvero brutto l’amore però… è come se mi stessero accoltellando in petto! È insopportabile! Davvero fastidiosa. E mi fa sentire ancora più triste di quello che sono! Basta. Non la devo più pensare… magari chiederò di uscire a qualche ragazza così mi distrarrò… speriamo bene.”

Non riuscii a dormire tutta la notte. Continuavo a ripetermi che non dovevo pensarla, ma ogni volte che cercavo di addormentarmi mi venivano in mente i bei ricordi passati con Gwen e di quel pomeriggio passato insieme. “se sapesse cosa sto provando per lei scommetto che si metterebbe a ridere.” Continuavo a pensare a cose sempre più negative, ma alla fine riuscii ad addormentarmi.

 

Il giorno dopo ero un totale straccio. Mi guardai allo specchio e pensai “mamma mia che brutta cera che ho! Ho delle occhiaie che potrei fare invidia ai fantasmi!”.

Ovviamente continuavo a pensarla, era sempre nella mia testa come un’ossessione ed io non ce la facevo più a sopportare tutto quello stress! Mi preparai velocemente e andai a scuola molto controvoglia e con dei passi lenti e monotoni.

A metà strada incontrai il mio amico Geoff (si legge Geff per chi non lo sapesse) tutto pimpante già di prima mattina!

- EHY BEEEEN! Ciao! Perchè non ti sei fermato quando mi hai visto? –

- per caso ci conosciamo? – dissi con una faccia assonnatissima.

- -.-“ che simpatico… wow Ben! che brutta cera hai sta mattina! Che fai? Le ore piccole? – domandò lui con un sorrisetto furbetto.

- non scherzare! Non ho dormito per colpa di… -

- di? –

- di una persona –

- visto che allora fai le ore piccole? –

- MA NON IN QUEL SENSO! Sei proprio un pervertito! Piuttosto che una persona, di un pensiero… -

- che pensiero? – chiese allegro come se non fossero le 7 del mattino!

- un pensiero su una persona che mi tormentava –

- cos’è? Un maniaco? –

- MA NON è LA PERSONA CHE MI TORMENTA!!! È il pensiero! –

- cos’era? Un sogno erotico? –

- MA NO! Ero triste … - dissi abbassando la testa leggermente

- ah… mi dispiace… e perché eri triste? – domandò abbassando anche lui la testa.

- perché mi sono innamorato… - “ecco, l’ho detto, adesso mi tormenterò per tutto il giorno…”

- DAVVERO? WOW! Complimenti fratello! Era ora che tu ti innamorassi tanto da non dormire la notte! – esclamò sorpreso ed extra-sorridente come al solito.

- guarda che non è bello! –

- si che è bello! L’amore è felicità –

- non nel mio caso… - esclamai notando delle nuvolette di depressione che cominciavano a circondarmi.

- mi dispiace… non sei ricambiato? –

- quello non è di certo il problema maggiore XD –

- ah si? E quale sarebbe il problema maggiore? –

“ ohoh… adesso che faccio? Glielo dico, o non glielo dico che sono innamorato di mia cugina?? Prima magari gli faccio giurare di non dirlo a nessuno… e poi glielo dico!”

- giurami prima di non dire a nessuno ciò di cui stiamo parlando, e dopo te lo dirò –

- ok, te lo giuro. Spara! Sono curioso! –

- ok… sono innamorato di mia… cugina… - dissi a bassissima voce che quasi mi sorpresi quando vidi che aveva capito cosa avevo detto.

- AHAHAHAAHAHAHAHAAHAHAHAAH!!!!!!!! Questa è davvero bella!! Dovevi dirmelo subito che stavi scherzando! Mi stavo per preoccupare seriamente che tu ti fossi innamorato! – disse continuando a ridere.

- guarda che non sto scherzando!! È la pura verità! E poi se stessi scherzando a quest’ora non avrei queste occhiaie grosse quanto la mia cartella! Bell’amico che sei! –

- O_O scusa… è che mi sembra strano. Cioè… non si vede tutti i giorni una persona innamorata di sua cugina! E poi soprattutto non pensavo che sarebbe mai potuto succedere visto che il primo giorno di scuola non vi parlavate nemmeno! Comunque, a parte i miei pensieri, dimmi tutto: come l’hai capito? –

- ho parlato con la mia coscienza XD –

- ovviamente! Mi pare logico! – esclamò in tono scherzoso – ma a parte questo, cos’è successo tra di voi? –

- niente, l’ho solo accompagnata a casa e poi… -

- poi?? – chiese tutto emozionato.

- e poi l’ho salutata con un bacio sulla guancia. Niente di più, niente di meno. –

- oh amico… hai fatto bene! Devi conquistarla! –

- STARAI SCHERZANDO SPERO! Io devo assolutamente dimenticarla, o per la mia famiglia sarà un disastro… -

- peccato, già stavo facendo il tifo per voi… pazienza. Se proprio vuoi dimenticarla, perché non esci con Hilary? –

- quella noiosa e vanitosa? Si, certo, così mi verrà ancora di più la voglia di vedere Gwen! Ceeerto!-

- ma quella è pazza di te! Ti farà dimenticare Gwen in una sola “serata”. Capisci che intendo, vero? –

- O_O fin troppo direi! Non voglio fare sesso con Hilary! È troppo… troppo oca! Non capirebbe nemmeno la differenza tra telefono di casa e cellulare!! È la tipica bella fuori e stupida dentro! No, non se ne parla! Se proprio devo scordarmi di Gwen voglio una ragazza intelligente e che sappia dire un discorso chiaro e coinciso, e non che parli di scarpe e trucco –

- da quand’è che sei maturato di questa maniera? –

- circa da quando sono innamorato di Gwen. –

- wow! Quella ragazza ha una buona influenza su di te. Io continuerei a fare il tifo per voi se non vi spiace! U_U –

- no grazie… - e detto questo arrivammo a scuola… dove ovviamente c’era Gwen!

 

 

Secondo Gwen

 

- ciao Eleonor! Come stai? – dissi sorridendo alla mia amica.

- benissimo grazie! O_O ehm… Gwen… cos’hai fatto agli occhi?? –

Torniamo un po’ indietro, circa alla notte precendente:

“mi sento una stupida! Come posso innamorarmi di mio cugino?? No, no e ancora no! Devo assolutamente dimenticarmi di lui!” e così continuai per tutta la serata, fino alle 4 del mattino circa. Non avevo dormito per niente! Pensavo un buon modo per potermi distrarre dal pensiero di Ben, ma invano. Quando poi sentii la sveglia erano le 6 del mattino. In pratica non avevo dormito per niente. Mi guardai allo specchio e vidi delle occhiaie grandi come case e decisi di truccarmi un po’ per nasconderle… ma invano XD. Alla fine avevo usato talmente tante creme e ombretti che sembravo un pagliaccio! Ed ecco perché Eleonor mi aveva fatto quella domanda.

- si lo so. Sono un disastro, ma non sapevo come nascondere le occhiaie! –

- mamma mia! Cosa ti avrà mai fatto stare alzata tanto da farti venire le occhiaie? Non dirmi che hai studiato fino a tardi perché non ti credo! –

- infatti non ho studiato fino a tardi… ho… pensato. – dissi un po’ in imbarazzo.

- a cosa hai pensato? O_O –

- ehm… e lo spiego in bagno. Non voglio che mi sentano. –

- e magari ti levo anche questo trucco dagli occhi perché fai davvero paura! Meno male che sta mattina mi è venuta l’idea di portarmi il trucco! –

Andammo nel bagno della scuola e lì le raccontai tutto. Lei mi levò il trucco e continuammo a stare in bagno per altri minuti che durarono pochissimo.

- si lo so, è assurdo, insopportabile, e soprattutto immorale! Non posso innamorarmi di un mio parente! persino una persona come Ben si metterebbe a ridere davanti ad una cosa del genere! Devo assolutamente dimenticarlo… -

- bè cara, non so te, ma io faccio il tifo per voi due. –

-O_O ma stai scherzando?? –

- no che non scherzo! Io sono seria! U_U voglio che tu sia felice e inoltre anche i miei nonni erano cugini e alla fine si sono sposati comunque! – disse lei con un tono talmente convincente che mancava poco al farmi cambiare idea…

- nono! Non se ne parla proprio! Ho faticato una vita per rendere felici i miei, per cercare di renderli orgogliosi di me, e adesso che faccio?? Mi vado ad innamorare di mio cugino? Dico, ma stiamo scherzando?!! Diventerei la pecora nera della famiglia! Non avrei più il coraggio di guardare in faccia i miei! – dissi convinta ed esasperata.

- secondo me la stai vedendo più grossa di quello che è in realtà. Non c’è niente di male nell’innamorarsi del proprio cugino. Soprattutto se è carino e figo! –

- lui non è carino e nemmeno figo –

- non lo pensi davvero… lo leggo nei tuoi occhi. Tu hai paura dei tuoi sentimenti, e stai cercando di opprimerli, ma secondo me stai sbagliando di grosso! Io direi di tentare, e se poi non riesce pazienza! –

- va bene, ma… non saprei proprio da dove cominciare… -

- sii te stessa. –

-O_O…. ehm… ceeerto –

- sul serio! Segui il tuo cuore e quello che sentirai di fare in quel momento in cui lo incontrerai, lo farai. E se lui riderà, pazienza. Ci sono tanti altri ragazzi a scuola e nel mondo! –

- si, la fai facile tu! Tu non sei innamorata e non lo sei mai stata.-

- si, ma vedendo le mie mamme che fanno a gara a chi conquista prima ho imparato molte cose sull’amore. –

- le tue mamme?O_O –

- ma come? Non te lo avevo detto? Io ho due mamme lesbiche che mi hanno adottata.-

- complimenti! Hai i nonni che erano cugini e due mamme lesbiche! Bella famigliola! –

- ovviamente. E non me ne vergogno! – disse con aria serissima quasi offesa.

In quel momento suonò la campanella e andammo in classe. In quel momento mi venne in mente un piano geniale per dimenticare Ben ed in classe ne parlai con Eleonor.

 

Il piano di Gwen lo scoprirete nel prossimo capitolo non vi preoccupate, inoltre ci saranno un sacco di nuove sorprese che non vedo l’ora di scrivere. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Non vedo l’ora di sapere che ne pensate di questo capitolo ^^. E i ringraziamenti speciali a:

CinziaCandid: sei sempre la più dolce di tutti ^^

Rein94: perché come me, ama le storie d’amore diverse dalle solite e perché sono contenta che le sia piaciuta la mia storia! ^^ thank you!

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Capitolo 7
*** Ho un'idea! ***


Capitolo 7

 

Secondo Gwen

 

- Eleonor! Ti assicuro! È un’ottima idea invece! Sono convinta che funzionerà! Devo solo trovare qualcuno che voglia uscire con me… -

- Gwen… per favore, cerca di ragionare! –

- no! Ormai ho deciso! Non ho mai avuto idee migliori! Chiederò a qualche bel ragazzo di uscire con me, e dimenticherò Ben! ^^-

- guarda che non è mica così facile trovare un ragazzo carino che voglia uscire con te solo per farti scordare Ben! –

- infatti non ho intenzione di parlare di Ben all’uomo che uscirà con me U.U – delirava seriamente…

 

 

Secondo Eleonor

 

“mi è venuta una fantastica idea! Altro che dimenticare Ben. Tu passerai una serata fantastica insieme a lui te lo dico io!”

- d’accordo Gwen… ma almeno fatti aiutare! –

- Eleonor… mi preoccupi: fino ad un secondo fa non eri d’accordo con me, e invece adesso vuoi addirittura aiutarmi! Sei davvero strana… - disse con aria sospettosa

- si lo so! Me lo dicono in molti – dissi quasi con soddisfazione – allora, il mio piano è quello di fare un’uscita in 4. Così se avrai difficoltà io ti aiuterò! E inoltre ho un ragazzo che fa al caso tuo! È intelligente, allegro e altruista. Credo che possa andare per il momento. Io uscirò con un altro ragazzo che inviterà lui. Oggi gli parlo se per te va bene. –

- sisi! Va benissimo!! Grazie Eleonor! Come farei senza di te! – esclamò buttandosi tra le mie braccia. In quel momento entrò la prof, e dovetti aspettare la fine dell’ora per parlare con “l’amico misterioso che uscirà con Gwen”.

 

Andai nella 3B e parlai con Geoff.

- Geoff, devi farmi un grossissimo favore! In nome della nostra vecchia amicizia! –

- che poi risale all’età della pietra veramente… - disse ridendo.

- ma che spiritoso! - ribattei con tono ironico – sul serio! Ascoltami. Penso che Ben non sia fidanzato vero? –

- no… ma è innamorato –

- davvero?? E di chi?? –

- giura prima di non dirlo a nessuno! –

- giuro! –

- bè veramente anche io avrei fatto un giuramento – disse serio facendo un gesto con le dita per indicare la grana.

- mmm… ti regalo 5 dollari! –

- non mi viene ancora bene in mente il nome di quella di cui è innamorato Ben… - disse facendo finta di guardare da un’altra parte.

- 7 dollari! –

- facciamo 10 e ti dico anche che cosa voleva fare! –

- 7 E BASTA!! SPARA! O I 10 DOLLARI TE LI RITROVI IN GOLA!! –

- okok! Non c’è bisogno di arrabbiarsi tanto… Ben è innamorato di Gwen… e… - non ebbe il tempo di finire la frase che io urlai – YUHUUUU!!! MA VIENI! NON POTEVA ANDARE MEGLIO DI COSì!! Perfetto! allora ascoltami: vorresti uscire con Gwen?? – domandai tutta contenta della bella notizia.

- cosa?? Non puoi chiedermi una cosa del genere! –

- è per finta! Mi è venuta un’idea: Tu chiederai di uscire a Gwen, e io chiederò di uscire a Ben così faremo un’uscita a 4, ma nessuno dei due deve sapere di questo piano! Altrimenti salterà tutto in aria! –

- ah, ho capito! Anche tu allora fai il tifo per loro due? –

-certamente U_U – dissi seria.

. e levami una curiosità: anche Gwen è innamorata di suo cugino eh? – chiese tanto per chiedere, perché aveva capito tutto!

- si XD – risposi senza pensarci.

- ok, accetto di partecipare al tuo piano! Non vedo l’ora di cominciare! – vado subito a chiedere a Gwen di uscire con me! –

- eccellente – dissi facendo un sorrisino malefico e toccandomi le punte delle dita stile Burns –ci vedremo sabato alle 5 e lì vedremo dove andare. Ma comunque penso che sarà una di quelle serate cinema e pizzeria –

- meglio! Le cose semplici sono le migliori! – esclamò entusiasta. E così ci salutammo ed io raggiunsi la classe di Ben mentre Geoff raggiungeva la classe di Gwen.

 

Secondo Ben

 

Era finita l’ora, ma non riuscivo ancora a trovare Geoff. “Mi aveva raccomandato di aspettarlo qui! Doveva solo un attimo parlare con quella sua amica e tornava… ma quanto ci mette??” in quel momento arriva l’amica di Geoff tutta sorridente e mi chiede: - ehi Ben! ho saputo da Geoff che hai bisogno di distrarti da qualcuno che ti ha folgorato –

- si, in effetti… - risposi un po’ rosso.

- bene! Allora ti andrebbe di uscire con me? –

-O_O… ehm… ok… va bene, se proprio ci tieni – dissi un po’ confuso.

- magnifico! Ah sappi che usciremo a 4 con Geoff e una sua compagna… non so chi sia, non me lo hai voluto dire. –

- strano! Sta mattina non mi ha parlato di qualcuno che gli interessava. Eppure abbiamo parlato d’amore! – esclamai ancora più confuso di prima.

- non so che dirti! Forse non te ne ha voluto parlare. –

- boh! – e così dicendo lei mi sorrise e concluse dicendo – va bene! Ci vediamo sabato alle 5 davanti scuola. Improvviseremo al momento dove andare. Sarà una giornata lunga, penso che andremo prima al cinema e poi in pizzeria, ma non sono sicura, devo mettermi d’accordo con Geoff. Allora a sabato! – mi sorrise di nuovo e se ne andò saltellando. “ è davvero così contenta di uscire con me?? Meglio!!^^ così dimenticherò subito Gwen! Non vedo l’ora che arrivi sabato!”

 

 

Secondo Gwen

 

“ ma quando torna Eleonor? L’intervallo sta per finire! E quello chi è??” in quel momento entrò un ragazzo alto e magro, con i capelli biondi e lunghi e che mi guardava. Sapevo di averlo già visto ma non ricordavo dove. Mi venne vicino e mi sorrise dicendo: - piacere! Io sono Geoff, scommetto che sei Gwen –

- a quanto pare così mi hanno detto quando sono nata… - lui rise e disse:

- mi ha mandato Eleonor. Lei è andata a chiedere al suo cavaliere di accompagnarla per l’uscita a 4. Senti ma tu… ci verresti con me?–

- all’uscita a 4? –

- no guarda al bar – scherzò – certo che all’uscita a 4! Che domande fai? –

- scusa… comunque si certo, se per te va bene allora si. –

- bene allora Eleonor mi ha detto che usciremo sabato alle 5 davanti scuola. Spero che per te vada bene. –

- ehm… si certo. Va bene, ma dimmi una cosa: chi è il fortunato di Eleonor? –chiesi al quanto curiosa. “non mi ha mai parlato di un ragazzo che le piaceva, è strano.”

- ah, te lo direi se lo sapessi, ma non mi ha voluto dire niente… mi dispiace – continuava a parlare sempre con un sorriso furbetto davvero carino – dice che è una sorpresa. Non ho idea di chi sia! –

- se non vuole dirlo neanche a me significa che si vergogna di dirlo… chissà chi è! – e continuando ad essere incuriosita salutai Geoff che mi salutò facendomi un mega sorriso e un occhiolino mentre si incamminava verso la porta della classe. In quel momento entrò Eleonor e pensai: “ wow… chissà chi ha scelto Eleonor. Non vedo l’ora che venga sabato! Sono curiosa di conoscere questo Geoff. Lei dice che è un tipo simpatico intelligente allegro e altruista… speriamo bene!”

 

 

Sabato ore 16:25 casa di Gwen

Secondo Gwen

 

- ELEONOOOOOR!!! COSA MI METTO??? – strillai alla mia amica che sedeva vicino a me sul letto.

- non strillare ti prego!! –

- MA TI RENDI CONTO CHE TU SEI ADDIRITTURA VENUTA A PRENDERMI ED IO NON SONO PRONTA PER NIENTE??? –

- ci tieni molto ad uscire con Geoff vero? – disse quasi in tono scherzoso.

- perché non dovrei tenerci? È il mio primo appuntamento! Non posso fallire proprio oggi…-

- eheh… immagino… senti, ora vedo un po’ che vestiti hai e poi ti aiuto a scegliere. Poi casomai ti trucco e ti pettino, ma ti prego, non strillare… fai davvero paura O_O – risolsi un po’ seccata.

- ok… scusa… -

Eleonor cacciò dall’armadio un paio di vestiti che le piacevano e che secondo lei potevano andar bene per sta sera ed io commentai ad ogni vestito: - no questo è vecchissimo e maltrattato! Non posso indossarlo… e per giunta si sono anche levati i brillantini che lo cospargevano! Quest’altro invece è troppo nero! Non sto mica andando ad un funerale! Nono… e questo? Oh mio dio… non ricordavo di avere un vestito così scollato ed aderente! Non va bene per niente! – poi alla fine mi diede un completo maglia gonna stupendo: la maglia era scollata sulle spalle e bianca e lunga di maniche, la gonna non era troppo corta (io non compro roba del genere) ma era stupenda sotto quella maglia perché anche quella era bianca ed era tutta pieghettata. Inoltre prese una cintura bianca con una farfalla sopra piena di brillantini. Vedendo che tendeva tutto al bianco, presi anche dei sandali con un po’ di tacco e pieni di lacci bianchi e mi infilai il tutto. Mi guardai allo specchio e non potei credere che quella persona ero io! Ero fantastica… si ma in faccia no!

- è stupendo il vestito ma adesso che pettinatura mi faccio??????? E che trucco mi metto??????????- cominciai ad urlare in crisi di nervi!

- calmati! Adesso ci penso io! Dammi i tuoi trucchi. – le diedi senza tante storie i miei trucchi e lei mi truccò in modo stupendo: avevo una leggera matita bianca con un po’ d’ombretto sfumato bianco (ma pochissimo, che quasi non si vedeva!) e il mascara nero che mi aveva allungato molto le ciglia e un lucidalabbra leggermente brillantinato e col correttore e la cipria mi aveva coperto tutte le imperfezioni come i brufoli. Poi mi fece una pettinatura semplice ma carina: con un codino bianco e vellutato mi aveva creato una coda di cavallo alta ed inoltre mi aveva anche scelto gli orecchini: a forma di stelline piccole e d’argento ed infine mi fece indossare una collana lunga che mi arrivava al seno con un ciondolo a forma di fiore rosso come i miei capelli. “adesso si che si ragiona! Perfetto! sono prontissima!” – bene! è ora di andare! – dissi eccitata alla mia amica ed insieme uscimmo che erano le 17:15. “OH NO!! SIAMO IN RITARDISSIMO!!! E DOBBIAMO ANCORA PRENDERE L’AUTOBUS!!”

 

Sabato ore 17:30 davanti alla scuola liceale di Gwen e Ben.

 

Secondo Ben

 

“ma quanto ci mettono ad arrivare?? Sono in ritardo di mezz’ora! Io e Geoff stiamo qui da non so più quanto tempo! Si, lo so che anticiparsi è stato un po’ troppo… però loro non possono ritardare così tanto!” – ehi Ben! – Geoff mi aveva appena distratto dai miei pensieri. Così mi girai verso di lui e ascoltai cosa aveva da dirmi:- tu come immagini la ragazza con cui uscirò? –

- non so… sinceramente non mi interessa più di tanto… piuttosto non vedo l’ora di conoscere meglio quella Eleonor! Sembra simpatica e carina. Spero che mi faccia dimenticare Gwen. –

- eh… vedrai vedrai…- disse lui con fare furbetto. Io confuso lo gurdai inarcando un sopracciglio ed in quel momento arrivò un autobus e lui esclamò: - ecco! Dovrebbero aver preso quest’autobus. Sono arrivate!!! Non vedo l’ora di vedere la tua faccia quando… -

- quando cosa?? O_O – ero un po’ sconvolto, non capivo cosa stava succedendo. Sapevo solo che quando mi girai sentendo la voce di Eleonor chiamarmi, vidi una cosa che non avrei mai voluto vedere quella sera…

 

 

Il seguito nelle prossime puntate!! Bè spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Sono davvero fiera di me, mi piace questa storia come si sta svolgendo. E pensare che all’inizio non sapevo assolutamente cosa scrivere! XD fantastico! E come al solito ringrazio CinciaCandid per avermi lasciato così tante recensioni anche in altre storie che ho scritto! Grz tesorinaaa!! Tvb! ^^ ah! E a Rein94 voglio solo dire che sto cercando di diminuire le faccine che senza rendermene conto avevo abbondato a metterle! Solo ora me ne rendo conto, thanks! Bè aspetto con ansia le vostre recensioni! Al prossimo capitoloooooooo!!

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Capitolo 8
*** Sapevo che non mi sarei dovuta fidare ***


Capitolo 8

 

 

Secondo Ben

 

Gwen era scesa dall’autobus insieme a Eleonor. “perché ogni volta che non voglio vederla, lei si presenta puntualmente dove mi trovo io???? Sarà qui per accompagnare Eleonor… però perché è vestita così… così… carina ed elegante…” “e anche sexy eh?” cominciò a parlarmi la mia coscienza come al solito “ ma compari sempre quando penso a Gwen??” “certo! Altrimenti che coscienza sarei??” “ ovviamente…(tono ironico) ma non esageriamo… non è poi così… così…” “sexy?? Provocante?” “non è provocante! Non ha manco una minigonna troppo corta! Se l’avesse, sarebbe provocante… ma non lo è!” “ sisi… blablabla” “come sarebbe blablabla??” “significa che ti sto sfottendo perché sei innamorato cotto!” “ ma come osi decretare cose non vere?” pensai fingendo… “ ehm… genio, guarda che la coscienza si trova nel cervello! In pratica mi stai pensando, e stai anche pensando tutto quello che ti stiamo dicendo e… genio, non ti sei nemmeno accorto che Eleonor ti sta salutando…” poi tornai alla normalità e mi voltai verso Eleonor che cercava di attirare la mia attenzione. Gwen ovviamente non mi guardava in faccia.

 

 

Secondo Gwen

 

“Lo sapevo che dovevo informarmi di chi era il ragazzo con cui usciva Eleonor… accidenti! Ma perché ha scelto proprio Ben??!! maledizione! Se l’avessi saputo non mi sarei sprecata per prepararmi! Adesso mi sento a disagio! E poi che ha da guardare?? Con quella faccia da beota… io comunque devo uscire con Geoff? E allora uscirò con Geoff. Non penserò minimamente a Ben!”

- Eleonor! Ciao – salutò Ben un po’ con la testa tra le nuvole.

- finalmente mi ha risposto! È da quando sono scesa dall’autobus che cerco di salutarti! – esclamò Eleonor quasi offesa.

- ciao, Geoff. – salutai imbarazzata.

- Bon jour, Gwen. Vedo che ti sei vestita elegante. Carina! – disse Geoff quasi come se mi stesse corteggiando. Poi Eleonor gli diede un gomito nello stomaco e gli farfugliò qualcosa nell’orecchio che non capii e poi tornarono normale.

 

 

Secondo Eleonor

 

Vedendo che faceva il cascamorto con la cugina di Ben pensai subito che stava perdendo il punto dell’appuntamento e così gli sibilai nell’orecchio: - non ci provare! Lei è privata! Non perdere il punto della situazione! – poi lui sorrise e mi sibilò:- gelosa? – guardandomi come se mi volesse mangiare… “O_O ehm… ok… mi sono persa qualcosa?!” io lo guardai quasi disgustata e poi tornai da Ben che intanto aveva una faccia da pesce lesso. E mi sembrava anche ovvio che fosse così! Avevo trasformato Gwen da fata ad angelo! Modestamente…

 

 

Secondo Gwen

 

“ora ricordo dove avevo già visto Geoff: era il migliore amico di Ben, e io l’avevo visto ad una sua festa di compleanno. Tsk! Se me lo fossi ricordato prima l’avrei potuto capire l’inganno che mi stavano tramando!” e que4sto continuai a pensare per tutto il tragitto da scuola al cinema. Io ero vicino a Geoff che cercava di corteggiarmi ed Eleonor stava vicino a Ben dietro di noi che parlavano quasi urlando della scuola. Inoltre Ben sembrava parecchio infastidito, non so da cosa però… “bè, ci credo che è infastidito! Eleonor non fa altro che parlare della serata che avrebbero passato insieme quella sera. Quando comincia un discorso lei non la finisce più! Ihihih povero cugino!”

- sembri davvero simpatico Geoff… ma sul serio, non ho sentito una parola di quello che hai detto… - esclamai con un po’ di vergogna.

- ahah… non ti preoccupare, non era importante. E comunque non basterebbero le parole per dire quanto sei bella! – quest’ultima frase mancava poco che la urlasse.

- grazie… - risposi sempre più imbarazzata.

 

 

Secondo Ben

 

“Lo sapevo che non dovevo fidarmi di quell’idiota! Come ha osato? Appena rimaniamo da soli lo butto nell’immondizia! Vabbè… sorvoliamo, ormai sono qui, non posso filarmela… Eleonor mi tiene per il braccio talmente forte che quasi mi stritola! Uffa…” “ehy! Almeno falle un complimento! Se proprio devi dimenticare Gwen almeno provaci!” “non glielo faccio solo perché sono sicuro che lei è una sua complice!” “ ma non essere così difficile! Falle un complimento sugli occhi!”.

- tu hai due occhi. - le bisbigliai un po’ scocciato. “wow… originale.. -.-“ mi rimproverò la coscienza. “ma che vuoi? Questo è l’unico complimento che riesco a fare dato che sono arrabbiato marcio!” “e sprecati un po’ di più! Dille che ha bei capelli, bei occhi… quello che vuoi ma datti da fare!” – grazie… ma cosa c’entra col discorso che stavo dicendo? – sorrise confusa…

- era per farti un complimento… - mi arrampicai sugli specchi.

- ehm… questo non era un complimento… era un’affermazione… e che per giunta già conoscevo… - cominciò ad arrabbiarsi.

- bè allora miss questo-non-è-un-compimento senti questo: il tuo dolce profumo mi ricorda l’odore del mare d’estate e i tuoi occhi mi ricordano sempre quel mare durante un tramonto e i tuoi capelli mi ricordano il rosso del sole che tramonta mentre le nuvole lo accarezzano dolcemente! Ora, se questo per te non è un complimento sono affaracci tuoi!!! – urlai esasperato mentre mi allontanavo da lei che si era fermata con gli occhi da fuori e con la bocca spalancata.

- wow…. Non ti facevo così romantico… peccato che i miei capelli non fossero rossi come una certa persona che conosco… - detta quella frase mi voltai di scatto guardandola in cagnesco eurlando:- SENTI UN Po’! VUOI CHE TI LANCI SOTTO UN CAMION O PREFERISCI FINIRE IN UN PORCILE PIENO DI MAIALI? EH? –

- maleducato! Stavo solo scherzando… ah! Siamo arrivati al cinema! Che film volete vedere? –

- Prince of Persia - le sabbie del tempo! – disse felice Geoff.

- nooo, già l’ho visto! Vediamo “Teen Titans – il film”! quello si che è bello! – affermai io.

- nooo!!! Visto che paghiamo noi, almeno vorremo scegliere il film: “ Ricatto d’amore” – decretarono in coro le due ragazze, e così fummo costretti a vedere “ricatto d’amore”…

 

Sala del cinema ore 18:45

 

“il film è abbastanza divertente… però è sdolcinato… queste cose non avvengono davvero nella realtà! E per giunta mi hanno anche appioppato il posto vicino a tutte e due le ragazze! Nooo! Che qualche alieno mi salvi! ç__ç mi servirebbe proprio adesso l’omnitrix…      Uuuuh! Eleonor ha preso i popcorn! Almeno qualcosa da mangiare…” pensato questo mi apprestai a prendere i popcorn quando lei li passa a mia cugina… “e ci mancava solo questo…” così, mi avvicino a Gwen per prendere i popcorn quando anche lei fa per prenderli e ci sfioriamo le mani. Subito le ritraggo e così fa anche lei. “e che cacchio! Poteva prenderli un secondo dopo di me?! Uff…”

 

 

Secondo Gwen

 

“e che cacchio!! Poteva prendere i popcorn un secondo dopo di me no? Uff… adesso si che sono a disagio… e poi perché io sono capitata vicino a lui?? Maledetta Eleonor… giuro che la disimpegno dal ruolo di migliore amica! La mia migliore amica sarà Lilla ù_ù”

- Gwen… - Ben mi sibilò nell’orecchio ed io sobbalzo dalla paura.

- Ben! mi hai fatto paura! Idiota! – dissi un po’ più ad alta voce.

- shhh! Non urlare, voglio solo prendere i popcorn… - mi sussurrò per poi prendere tutto il pacco dei popcorn.

- vado un attimo in bagno – Disse Eleonor a Ben mentre Geoff mi diceva la stessa cosa. “strano… molto strano…”

 

 

Secondo Eleonor

 

mi stavo avviando al bagno con Geoff dietro di me che sorrideva. “che cacchio tieni da sorridere?!” entrammo in bagno e lui mi tirò dentro dicendo: - questi due non riescono nemmeno a gurdarsi in faccia… dobbiamo farli ingelosire! –

- l’ho pensato anche io… ma come facciamo? Io già sto provando a corteggiarlo! –

- anche io se è per questo! Ma quella con mi pensa proprio! Eppure è imbarazzatissima! Come diamine facciamo? –

- bè possiamo andare ancora più a fondo… -

- cioè vorresti baciare il cugino della tua migliore amica? Geniale e anche perfido… mi piace! Farò lo stesso con Gwen. –

- già peccato che io non abbia mai baciato nessuno! Vabbè, improvviserò qualcosa… -

- non hai mai baciato nessuno? Davvero? – mi disse con quel suo sguardo furbetto e un accenno al sorriso.

- ehm… si…perché? Tu mi hai mai vista con qualche ragazzo a slinguazzarmi?? –

- nono! Non intendevo quello… è solo che non voglio lasciare a Ben il privilegio di darti il primo bacio… se te lo avesse già dato qualcuno non avrebbe fatto niente ma… visto che non lo hai ancora avuto… - detto questo io arrossii di botto, lui sorrise e approfittò della mia goffagine per baciarmi. “COSA COSA COSA??? CHE STA FACENDO?? CHI GLI HA DATO IL PERMESSO?? STACCATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!! PRIMA CHE IO IMPAZZISCA DEL TUTTO!!!!!” e dopo di che mi lasciò per poi dirmi: - lo so che non te lo aspettavi, ma sono innamorato di te da molto tempo… bè ora torniamo a quei due… ora puoi baciare chi ti pare e piace. Ciao! – sorrise e andò di nuovo a sedersi lasciandomi da sola e sconvolta nel bagno. Senza pensarci due volte mi scossi e tornai al mio posto ancora più in imbarazzo di prima.

 

 

Secondo Ben

 

“non sono ancora tornati, ma che fine hanno fatto?? Si sono scaricati nel WC? Bah!” mentre pensavo questo Gwen si girò verso di me e mi disse:- Ben, non mi sento bene, ho bisogno di aria. Usciamo un attimo per favore? – quasi mi supplicò.

- va…va bene… come vuoi. – così uscimmo e lei prese una bella boccata d’aria per poi rivolgersi a me:- ti…ti piace il film? –

- abbastanza, ma lo trovo un po’ irreale… quando una persona è ricca si vede anche se si trova in un altro paese. Non è possibile che agli occhi della tizia lui sembrasse povero… -

- in effetti è un po’ strano. Ma infondo a questo servono i film: a dare sfogo all’immaginazione di una persona. Come anche i libri e le canzoni. –

- wow… come sei profonda… -

“ e come sei sexy eh?” disse la mia coscienza, “ma a te chi ti ha interpellato?? Non son affari tuoi!! E poi… si, è vero… è sexy… ok lo ammetto… adesso mi lasci in pace???” “Sei tu il capo!” “ e meno male che lo sai!” divenni tutto rosso e il cuore mi batteva a mille. Non riuscivo a controllarmi, ero troppo nervoso e non riuscivo a guardare in faccia Gwen.

- Gwen, io dovrei dirti una cosa… - lei mi guardò per prestare più attenzione alle mie parole e mi mise ancora più ansia. “ diglielo! Così ti toglierai il dubbio! Altrimenti non riuscirai più a gurdare in faccia né lei né i suoi genitori! E questo è un guaio perché quest’estate la passerò con loro…”

- è una cosa… abbastanza importante… n-non v-volevo dirtela proprio… in queste circostanze, ma non riesco più a trattenermelo dentro… ecco io… io ti am… - non riesco a finire la frase che arrivano Eleonor e Geoff che intanto erano tornati ai loro posti e non ci avevano trovati.

- ecco dov’eravate! Non vi abbiamo trovato a posto e allora vi abbiamo cercato. –

- potevate chiamare al cellulare… - affermò Gwen un po’ infastidita – bè, Ben mi stava per dire qualcosa… dimmi allora – disse curiosa.

- ehm… ecco… io ti ammiro tanto, sei così intelligente, così profonda… io quelle cose che hai detto prima non le avrei mai pensate… - “certo! Se avessi un cervello bacato forse si!!”

- oh si che le avresti pensate prima o poi…. Infondo quella lettera-scherzo l’hai inventata tu… o sbaglio?- sorrise e ritornò dentro.

 

Fuori dal cinema ore 19:45

 

 

- bene! Adesso vi và di andare in pizzeria? – propose Eleonor soddisfatta del film.

- si! – rispondemmo in coro.

- avevo pensato ad una pizzeria italiana che si chiama “l’amore è tutto”… che ne dite? – a quelle parole mi andò di traversi la saliva e pensai che la serata sarebbe stata ancora moooolto lunga…

 

SAAAALVEEEEE! Bentornati nella mia ff spero vi sia piaciuto questo capitolo! A me tantissimo!^^ non vedo l’ora di scrivere il seguito! Lasciate recensioni mi raccomando!! Ah, e se avete domande da pormi domandate pure, vi risponderò nel prossimo capitolo! ^^ sciaooooo!! Lovely Laura!

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Capitolo 9
*** Sapevo che non sarei mai dovuto venire. ***


Capitolo 9

 

Secondo Gwen

 

“anche nel nome della pizzeria c’è la parola ‘amore’! possibile mai che questi si siano organizzati alla perfezione?! Wow… Eleonor deve volermi proprio bene… si, ma questo non cambia quello che ha fatto!! E adesso che si aspetta?? Che io mi dichiari a Ben?? ma stiamo scherzando?? Neanche morta!!” “oh… si che lo vuoi…” “ O__O tu chi saresti innanzitutto?” “sono la tua coscienza! U_U” “sapevo di averne una ma… non avrei mai pensato di poterci parlare” “lo so… sono nella tua testa! È anche un po’ assurdo che tu stessi parlando con me, non trovi?” “bè si… infatti! Quindi sparisci invece di dire baggianate!” “ io non dico baggianate! Sono nella tua testa. So tutti i tuoi pensieri e so che vuoi dichiararti a Ben anche se è tuo cugino!” “ma sta zitta! Bene! Visto che sei nella mia testa ti posso distruggere quando voglio!” e detto questo mi scrollai per poi tornare alla realtà e vedere che Geoff aveva appoggiato una mano sopra la mia spalla e mi stava praticamente trascinando verso la pizzeria. Dietro di noi c’erano come al solito Ben ed Eleonor che parlavano ad alta voce.

- davvero ti piacciono i fumetti e i videogames? – chiese Ben quasi incredulo.

- certamente!! Quali sono i tuoi videogames preferiti? – domandò Eleonor in evidente imbarazzo dato che si vedeva da un miglio che stava mentendo…

- ehm… vari… mi piacciono soprattutto quelli violenti e fantascientifici e a te?– rispose Ben che probabilmente si era accorto della bugia di Eleonor.

- ah…ehm…si… ecco… roba tipo – balbettava la mia amica che cercava di improvvisare qualcosa “ma che imbarazzo!” – si, tipo “Giulia passione”…? – e sentii che sorrideva per cercare di nascondere l’imbarazzo. “potevi inventarne di migliori…”.

- GWEN! Mi stai ascoltando?! – mi sgridò Geoff accortosi che ero distratta a pensare alla coppietta dietro di noi.

- ceeerto Geoff… a chi dovrei dare ascolto?!- sorrisi per cercare di nascondere l’imbarazzo “ora capisco come si sente Eleonor”.

- Geoff… ma sei sicuro che io ti interesso? –

- in che senso? – e sorrise quasi divertito.

- nel senso… cioè… insomma, quando una persona esce con un’altra di solito è perché le interessa. Ma io non sono convinta di interessarti… cioè… non voglio che tu capisca male però… sei molto carino, educato e simpatico, ma sembra davvero che tu stia recitando… ecco l’ho detto. Sembra davvero che tu stia recitando, si! – dissi anche con un po’ di soddisfazione. Infondo se lo meritava! Era complice della mia migliore amica ed io sapevo tutta la storia ormai, e poi davvero sembrava che stesse recitando una parte! Comunque sarebbe stato più facile finirla qui. Non volevo continuare a soffrire. “Basta! Non ce la faccio più! Ti prego uccidimi qui dove mi ergo! E per favore fallo velocemente… così non soffrirò molto!” “adesso però sei tu che dici baggianate!” “stavo solo recitando! E poi non ti avevo eliminato dalla mia mente?!” “appunto… avevi: imperfetto! U_U” “ mmmm….” Mugugnai nella mia testa contro la mia coscienza e poi vidi Geoff che mi guardava un po’ sbalordito e che poi cominciò a dire:- io… -

 

 

Secondo Geoff

 

“Ok… ha capito tutto! Oh no! Io non rinuncio a questo piano! Ben me ne dovrà essere grato per tutta la vita! E poi… non vedevo l’ora di far ingelosire Eleonor! Ok, stop! Proverò un extremis!”

Sorrisi e poi le dissi con gentilezza:- dimmi una cosa Gwen: un persona che recita farebbe mai questo ad una persona che non le interessa? – detto questo la baciai dolcemente sulle labbra pensando che quelle di Eleonor erano sicuramente imbattibili! “si, lo so. Sono un tenerone! Ma infondo… abito a casa Modena! =D che battutaccia… potevo anche risparmiarmela! Vabbè pazienza”

 

Secondo Ben

 

“COSA COSA COSA?????’ COSA STA FACENDO QUELL’IMBECILLE?????!!!!!! MA IO LO STRANGOLO! LO FACCIO A PEZZETTINI! LO INGOIO VIVO!! SE AVESSI QUI L’OMNITRIX GLI FAREI CONOSCERE 2X2!! E NON CREDO CHE SARà TANTO CONTENTO DI CONOSCERLO!!” ero rosso… no ma che dico! Ero VIOLA dalla rabbia. Quando vidi quello che stava facendo a Gwen non ci vidi più e diedi una spinta a quel EX-amico che stava baciando mia cugina. Lui si staccò e mi guardò sconvolto.

- BEN! CHE STAI FACENDO?!! – mi urlò Gwen tutta rossa sulle guance.

- AH…ehm… niente… s-sono inciampato su un s-sasso e p-per sbaglio s-sono caduto su G-Geoff. Ohohohohooh – cercai di sdrammatizzare e di nascondere sia la rabbia che l’imbarazzo.

- BEN! L’HAI SPINTO APPOSTA! TI HO VISTO! E SAPPI CHE NON SONO AFFARI TUOI IL SAPERE CON CHI ESCO O C-CON CHI MI B-BACIO… OK?!!!??!!! CHIARO?!! ANCHE TU SEI USCITO CON UNA RAGAZZA! BENE! ALLORA CONTINUACI AD USCIRE E LASCIAMI IN PACE! – vidi benissimo una leggerissima lacrima scendere su quel viso così arrabbiato e carico d’odio. “oh no… cosa ho fatto…? Lo sapevo che non sarei dovuto venire… ho combinato un casino! Adesso mi odia ancora di più di prima! Accidenti! Sono davvero una testa di rapa… (non credevo di dover mai dare ragione a Gwen XD). Bè… non resta che andarsene.”

- bene! Allora se è così che stanno le cose io non ho più niente da fare qui. Ciao Geoff, ciao Eleonor, Gwen… - l’ultima parola la sussurrai tra i denti. E detto questo me ne andai con le mani in tasca verso casa.

 

Secondo Gwen

 

“wow… Ben è… è…” “è geloso -.-“ “cosa?” “non ti facevo così stupida! Credevo l’avessi capito che lui è geloso!” “ma geloso di che?? Io sono sua cugina!!” “…” “bè? Che fai? Non parli?” “tanto con te è inutile parlare!” “solo perché tu dici cose assurde e prive di senso!” “ha parlato miss so-tutto-io!” e arrabbiata tornai alla realtà stanca di ascoltare la mia coscienza. – scusatemi ragazzi, ma anche io non ho più voglia di continuare questa sceneggiata. E TU! Sappi che sei un pessimo attore(rivolta a Geoff)… ciao Eleonor(rivolgendosi ad Eleonor) – e così girai i tacchi e mi avviai verso la fermata dell’autobus.

 

Sabato ore 20:30 fermata dell’autobus.

 

“non è ancora arrivato… forse a quest’ora non passa più questo bus… uhm… aspetterò altri 10 minuti, e se non passa chiamo i miei.”

 

Sabato ore 21:10 fermata dell’autobus.

 

- mamma!! Sono alla fermata dell’autobus… mi senti?? Ehi!! Mamma!!! Ma prende sto coso? – finisco la frase guardando il cellulare per vedere se prendeva – mammaaaaaaa!! Ma si che prende il cellulare! Sarai tu che non prendi! – dissi a mia madre che intanto bestemmiava dall’altra parte della cornetta. – mamma! Invece di maledire il telefono mi verresti a prendere?? Il bus non passa ed io sto qua a morire di freddo! Ti prego! Come?.... non puoi venirmi a prendere?? Perché???? Ma come!! Proprio oggi quello doveva fare la festa galante?? Uffa… COSA?? NO! NON SE NE PARLA! IO A CASA DI BEN NON CI VADO A DORMIRE!! Cosa?.... è un ordine? Mmmm…. – grugnii – va bene… ma prima o poi me la paghi!! E…si… ciao… BRAVA, VATTENE! – e così le posai il telefono in faccia arrabbiatissima. “la serata non potrebbe andare peggio di così!” pensai mentre mi incamminavo verso casa di Ben. Per fortuna la strada non era del tutto deserta e non ebbi brutti incontri. Ma dopo un cinque minuti cominciò a piovere ed io, senza ombrello, dovetti ripararmi sotto un balcone in attesa che finisca.

 

Sabato ore 21:50 sotto il balcone.

 

“mmm…. Ma qui invece di spiovere sembra quasi che stia peggiorando! Basta… faccio una corsa e arrivo!” e così con molto coraggio corsi fino a casa di Ben tutta bagnata.

 

Sabato ore 22:10 a casa di Ben.

 

Secondo Ben

 

Ero rientrato da un paio d’ore e avevo cenato. Stavo salendo le scale per andare in camera mia quando… DLIN DLON... “mmmm…. Ma chi è a quest’ora??!!!!” mugugnai mentre riscendevo le scale per andare ad aprire. Aperta la porta mi trovai davanti una cugina tutta bagnata che tremava dal freddo e che balbettava:- B-Ben…t-ti prego… f-fammi entrare…. L-l’autobus n-non è pa-passato… i m-miei no-non p-possono ve-venirmi a pre-prendere p-per-perché… -

- okok! Non ti preoccupare entra… ti prendo un accappatoio così ti fai una doccia. – le dissi portandola dentro e chiudendo la porta.

- g-gra-grazie… - sorrise.

Le andai a prendere l’accappatoio, lei lo indossò e poi mi ringraziò ulteriormente. Lei andò in bagno, si chiuse dentro, e cominciò a farsi la doccia. “cosa ho fatto… l’ho fatta entrare pur sapendo che… saremo rimasti da soli per tutta la serata…e anche… per tutta le notte… MA COSA VADO A PENSARE!! È MIA CUGINA!! Sta sera non deve succedere niente!! Devo rimanere calmo! L’ho fatta entrare perché era in difficoltà… non potevo abbandonarla al suo destino! Vabbè… speriamo che vada tutto bene…” ero nervosissimo a quell’idea. Sapevo che saremo rimasti soli perché i miei genitori erano partiti giusto il giorno prima per un viaggio di piacere che ormai stavano organizzando da tempo. “che diamine però… questa è iella! Qualcuno mi sta portando il malocchio o qualcosa del genere!”.

Da dietro la porta del bagno sentivo l’acqua scorrere. Mi allontanai per non pensare a cosa c’era dietro quella porta. Andai in camera mia e mi misi il pigiama. Infine andai in cucina e presi una scatola enorme di gelato artigianale, presi un cucchiaio, mi spaparanzai sul divano con le gambe incrociate e cominciai a mangiare. “ora si che sono depresso…”.

 

Secondo Gwen

 

Avevo appena finito la doccia, mi ero riscaldata e in quel momento non tremavo più. Indossai l’accappatoio ed uscii cercando la zia o anche lo zio. Ma niente. Non li trovavo. Poi trovai Ben sul divano che mangiava il gelato e così gli chiesi:- dove sono gli zii? –

- ehm… ecco… sono partiti per un viaggio in Italia. Si, so che dovevo dirtelo prima, ma credevo che mamma te lo avesse detto, o che almeno lo avesse detto ai tuoi. –

- no… non me lo ha detto nessuno… - spiegai un po’ delusa. “siamo da soli a casa???!!! PERCHè DIAMINE NON ME L’HA DETTO PRIMA??! OH ACCIDENTI! Ora si che sono agitata!”

- ehm… non per darti fastidio ma… sai comè… mi piacerebbe avere dei vestiti… -

- OPS…. Scusami, non ci avevo proprio pensato! – si catapultò giù dal divano e andò in camera di sua madre per cercare dei vestiti adatti ed io lo seguii:- ehm… non so cosa prenderti. Fai una cosa: guarda i vestiti di mamma e poi prendi quello che ti serve, ok? – sorrise imbarazzato.

Esplorai l’armadio, presi un pigiama qualunque e l’indossai (la biancheria era l’unica cosa a non essersi bagnata…per fortuna). Mi asciugai i capelli e poi scesi di nuovo in cucina da Ben che si era spostato fuori al balcone su una panca con dei cuscini sopra e guardava il cielo pensieroso.

- che fai qua fuori? Non piove? – chiesi curiosa.

- c’è il balcone sopra. Non arriva nemmeno una goccia. Vieni. – disse freddamente. – e così… i tuoi non sono potuti venire a prenderti… come mai?- chiese ancora più freddamente.

- sono stati entrambi invitati ad una festa aristocratica proprio questa sera lontano da qui. Non potevano allontanarsi proprio in quel momento, e così mi hanno ordinato di venire a dormire qui per non preoccuparsi ulteriormente. Domani mattina mi vengono a prendere. – spiegai io sedendomi sulla panca anche io con le gambe incrociate.

- il pigiama ti sta largo? –

- un po’… -

- lo immaginavo –

- come mai oggi sei così freddo? –

- non sono freddo, sono triste –

- ora si spiega il gelato… -

- già… - e così riuscii a strappargli un sorrisino che durò poco. – vuoi un po’? – mi propose porgendomi il gelato senza guardarmi in faccia.

- si grazie… a quanto pare ne ho bisogno anche io… - scesi dalla panca e andai in cucina a prendere un cucchiaio, poi tornai e mi risedetti prendendo un bel cucchiaione di gelato.

- ehi ehi! Non te lo finire tutto! Altrimenti ingrassi! –

- e a te che importa della mia linea? – chiesi freddamente.

- niente… ma il gelato è mio! – esclamò quasi offeso.

- guarda che sei stato tu ad offrirmelo! – ribattei.

- si, ma non per questo puoi finirtelo! –

- smettila…- bisbigliai seria quasi per calmare entrambi. “non voglio ri-litigare per una stupidaggine…”

 

Secondo Ben

 

“i capelli le si stanno arricciando… non se li è asciugati bene… e perché io continuo a pensare a lei??” “ ma sarà perché è l’unica anima viva in casa dopo di te??” esclamò la mia coscienza con tono ironico. “tu è meglio se giri a larga sta sera!!” “sese…” “…” “siete soli soletti…” “……” “niente genitori…” “………..” “una camera da letto proprio nella stanza a fianco…” “E NO ADESSO BASTA!!! NON ESSERE COSì PERVERTITA!! Stupida coscienza…” divenni nervosissimo a quel pensiero, più o meno come prima. Arrossii di botto, il cuore a mille e… anche gli ormoni… “basta… io vado a dormire! Poso questo gelato, mostro a Gwen dove dormirà sta notte e poi vado a dormire… nel MIO letto e lei nel SUO letto!”.

- ok Gwen… è giunta l’ora di andare a dormire… tu dormirai nel letto dei miei, io nel mio. Ok? – dissi imbarazzato ma con sicurezza.

- ok… buona notte. – rispose fredda ma rossa anche lei.

- notte… - e mi avviai nella mia stanza mentre lei andava nella stanza da letto dei miei.

 

Secondo Laura

 

Quella sera nessuno dei due riusciva a dormire. Entrambi si pensavano, entrambi non facevano altro che pensare che si trovavano da soli in casa ed entrambi ebbero la brillante idea di alzarsi dal letto e restare tutta la notte a pensare nel salotto.

 

Angolo autore:

cosa accadrà?? Tadadaaaaan!!!! Indovinateeeeeee!! Bè comunque vi assicuro che non faranno quella cosa lì XD perché altrimenti questa ff non sarebbe verde! Bè comunque spero che vi sia piaciuto questo capitolo. A me si ^^. Nel prossimo capitolo vi anticipo che si svelerà un amore ma non vi dico quale e che i 2 cugini chiariranno solo alcune cose di quella sera, ma comunque la storia è ancora lunga!! Deve ancora venire l’estate, l’inizio della scuola, natale ed infine san Valentino!! Poi non so se andrò avanti… decidete voi XD comunque vi ripeto che se avete domande o vi siete accorti che ho tralasciato qualcosa ditemelo così lo aggiungo al prossimo capitolo, e come al solito ringrazio:

CinziaCandid mia grande fan XD (skerzo…)

Rein94 che è sempre molto gentile! ^^

e…. basta… non so chi altro legge dato che mi esce solo che entrano 112 persone ma che nessuno commenta XD bene! Alla prossima allora!

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Capitolo 10
*** È stato solo un incidente... ***


Capitolo 10

 

Secondo Ben

 

“niente, non riesco a dormire… tanto vale farsi un giro… chissà, trovo qualcosa da fare.” Pensai tristemente mi avviavo verso il salotto per la terza volta quella sera. “non posso andare avanti così… ma non è che è stata la mia coscienza a convincermi di una cosa del genere? Può capitare… magari la mia testa si è convinta di quello che ha detto la mia coscienza e ormai è come se lo fosse… MA CHE CACCHIO STO DICENDO?? Mi sa tanto di una cosa impossibile! Bè, almeno ci ho provato a dare un senso a questo stupido sentimento che non dovrei provare. Forse è stato un bene che Eleonor e Geoff ci abbiano interrotto proprio mentre stavo per dichiararmi… era destino! Se forse facessi finta di non essere per niente innamorato forse le cose potrebbero cambiare.” Mi ero fermato nel corridoio a pensare quando sentii dalla cucina una musica e pensai che forse gli alieni erano atterrati davanti casa mia per portarmi su un pianeta lontano da Gwen. “si… certo… che pensiero assurdo lo so… ma sognare non costa niente!” entrai in cucina per vedere cos’era e vidi Gwen seduta su una sedia della cucina con la testa spaparanzata sul tavolo, con tutti i capelli sparsi su di esso e la radio accesa a basso volume che cantava una canzone di Arisa: - potrebbe esplodere un attimo il sole, tutto il mondo potrebbe sparire, ma l’amore, ma l’amore no! Anche i prati rinunciano ai fiori, perché i fiori hanno perso i colori, ma l’amore, ma l’amore no! – cantava la radio, poi Gwen si alzò dal tavolo e si arrabbiò con la radio dicendo:- ANCHE TU MI PARLI DI AMORE?? MA COS’è? LA MANIA PER UNA COSA INUTILE E CHE TI FA SOFFRIRE?? BAH! Non capisco davvero il senso di tutto questo parlare di amore! – e a quelle parole si spalmò le mani in faccia mentre io cominciai a ridere piano per l’assurda frase che aveva detto. “ e pensare che anche io le dico spesso queste cose! Non mi sarei mai aspettato che Gwen potesse dire cose del genere! Ahahahahah!” ma purtroppo anche se ridevo piano, Gwen riuscì a sentirmi comunque.

- Ben… che ci fai sveglio a quest’ora?! – chiese sorpresa di vedermi.

- niente… non riesco a dormire… - dissi ancora un po’ sorridente dalla risata di prima.

- benvenuto nel club… - disse mogia e quasi triste di vedermi, del resto… quand’è che non lo è mai stato? Mi sedetti vicino a lei e chiesi curioso:- parlavi d’amore prima, giusto? – “chissà di chi parlava” pensai.

- ehm… si… più o meno… - balbettò imbarazzata.

- guarda che a me puoi dire tutto! Non preoccuparti, non userò le informazioni che mi darai per sparlare di te…- poi scherzando dissi:- dimmi solo chi è, quanti anni ha, in che classe sta, in che città vive, e che scuola frequenta, dopo inventerò un po’ di balle per metterti in ridicolo! – sorrisi facendo capire che stavo scherzando, ma lei non cambiò espressione: non mi guardava in faccia ed aveva la testa appoggiata sulla mano e il braccio appoggiato al tavolo. “complimenti! Bella battuta!! Stanno ridendo tutti in sala!” pensai negativo. Ma poi lei si girò e mi guardò sorridendo triste leggermente pensierosa.

- sul serio, Gwen, a me puoi dire tutto. Chi è il fortu…- mi bloccai su quella parola, non potevo dirla così aggiustai:- chi è lo sfortunato? –

- ahah… spiritoso… non te lo posso dire –

- perché? – dissi quasi offeso.

- precauzione! Si chiama così! Diciamo solo che non mi fido tanto di te. – disse con sguardo furbetto incrociando le braccia.

- mmm…- mugugnai:- almeno mi dici perché ce l’hai tanto con l’amore? Questo ragazzo non ti fila? –

- chi ti ha detto che è un ragazzo? – sorrise lei mentre io la guardavo sbalordito sapendo comunque che stava scherzando.

- il fatto che non sei lesbica? – dissi incerto e ridendo.

- eheh! Non esserne così sicuro! – rise ancora di più.

- lo capisco dalla tua risata che menti spudoratamente! – dissi con un’espressione da filosofo so-tutto-io.

- ahah… - rise lei ironicamente:- ha parlato il sapientone! – rise.

- ovviamente! – e presi un’espressione più seria per darmi importanza.

- basta scherzare. – disse anche se sorrideva ancora.

- già! Basra scherzare!! Dimmi piuttosto cosa ti ha fatto di male questo tipo da sentirti bestemmiare contro l’amore! – dissi interessato.

-ehm… niente di che… è solo complesso… - balbettò imbarazzata lei mentre si torturava le mani.

- complesso? Nel senso che è uno con problemi mentali?? –

 

Secondo Gwen

 

In quel momento fui tentata dal dire ‘si’ ma il mio buon senso mi disse che era meglio non scherzare in questo momento, altrimenti avrebbe scoperto tutto…

- MA CHE DICI! Certo che no… è solo…un amore impossibile – all’inizio ero quasi offesa, ma le ultime parole mi uscirono davvero tristi.

- impossibile? Ah… allora ti capisco. – disse anche lui un po’ triste.

Risi quasi alla sua esclamazione e poi dissi:- no che non puoi capire! Tu non sei mai stato innamorato sul serio! È inutile che spari sentenze a raffica! – ribattei arrabbiata.

- si che lo sono!! E poi io non sparo sentenze a raffica, rospa! Sono innamorato sul serio e anche il mio amore può essere impossibile! – ribatté a sua volta Ben guardandomi storto.

- e sentiamo, di chi saresti innamorato? – chiesi scocciata sapendo che probabilmente sarebbe stata una delle solite oche che gli gironzolano attorno tipo Hilary.

- non te lo posso dire! – rispose per farmi dispetto.

- perché?? –

- perché non mi fido! Sai com’è, precauzione. – si smorfiò.

- ah ah ah… ma che simpatico – ironicamente parlando …

- a parte questo… parliamo sul serio: anche se è un amore impossibile non ti arrendere, prima o poi ci riuscirai, devi solo avere pazienza.- disse tutto questo con tono ed espressione seria poi cominciò a diventare triste e poi non riconobbi nemmeno io quel Ben che lui stava facendo uscire fuori in quel momento:- non fare la rammollita come me. Va dal tuo innamorato e fagli vedere cosa si sta perdendo! Quel tipo, se non ti pensa, o se la vedrà con me, oppure semplicemente non ti merita e quindi lo devi lasciare perdere! Tu che probabilmente non sei innamorata di un amore impossibile, ne sono certo, non te ne fare un problema di stato! Si potrà risolvere facilmente anche se è di 10 anni più vecchio di te! Se ti rende felice stare con questo tizio allora vuol dire che devi solo provarci, e se va male, pazienza. Ci sono tanti uomini sulla terra! E se è per questo ci sono anche tanti alieni carini e disponibili ad uscire con te! – disse quest’ultima frase ridendo facendo capire che non diceva sul serio.

“wow… non sembra neanche più Ben il ragazzo con cui sto parlando… è… così romantico… non sapevo che avesse questo lato. Bè… se facessi come dice lui… sarebbe una tragedia. Però, uno sfizio me lo voglio togliere… scusami Ben, ma sarà la prima e l’ultima volta che farò una cosa del genere” e pensato questo guardai fisso Ben che ormai aveva smesso di ridere e mi stava fissando con sguardo interrogativo poi con velocità super sonica lo baciai sulle labbra. Sentii il mio cuore battere a mille, le farfalle nello stomaco, il lento sciogliere del mio corpo, e gli ormoni che non sapevo neanche io cose stessero facendo… avevo gli occhi chiusi quindi non vidi la reazione di Ben.

 

Secondo Ben

 

“MI…MI STA…MI STA BACIANDO???!! C-COME LE è SALTATO IN MENTE??? Però è piacevole…” sentii il cuore battermi ancora più veloce dell’ultima volta, gli ormoni andare avanti e indientro e un brivido che attraversò tutto il corpo compreso lo stomaco. “n-non pensavo che v-volesse farlo… c-cioè… significa che le piaccio?? O è solo perché ha scoperto che lei mi piace?? Bel dilemma” e tra quei pensieri mi lasciai trascinare in quel bacio che sembrava infinito e chiusi gli occhi ricambiando.

 

Secondo Gwen

 

Spalancai gli occhi appena vidi che stava ricambiando e pensai “ ma che fa?? Ricambia?? Lo sapevo… adesso ha capito… mi odierà per tutta la vita” e con questo, mi staccai, sconvolta, lo guardai per un 5 secondi tutta rossa in volto e così anche lui e poi corsi via nella mia camera, anzi, in quella dei genitori di Ben, e mi chiusi dentro lasciando scorrere qualche lacrima di gioia e qualcuna di tristezza. “volevo solo togliermi lo sfizio… era meglio se non lo avessi mai fatto. A questo punto sarei di là ancora a ridere e scherzare con lui e invece…

 

Secondo Ben

 

“wow… non ci posso credere che abbia fatto una cosa del genere. Sicuramente era una prova per verificare se aveva capito tutto. E adesso ha avuto la sua verifica… e questo era perché volevo dimenticarla… pensavo che sarebbe andata peggio a dire la verità.” Mi alzai lentamente ancora incredulo di quello che era successo quella notte e tornai a letto per cercare di dormire. E infatti mi addormentai di colpo col sorriso sulle labbra.

Quella notte la sognai per tutto il tempo, finché non suonò la sveglia delle 7. “MALEDETTA SVEGLIA!! OGGI è DOMENICA!! Voglio dormireeeee…..” e così spensi di colpo la sveglia. Ma il mio sogno di dormire non durò molto quando sentii il campanello suonare…

DRIIN DRIIN!!

- ARRIVO! DATEMI IL TEMPO DI RENDERMI PRESENTABILE!!- urlai dal mio letto, e così mi catapultai giù dal letto per togliermi il pigiama, buttarmi qualcosa addosso, sciacquarmi la faccia e di nuovo catapultarmi contro la porta ed aprire. Trovai avanti a me un Geoff tutto emozionato. Che mi si butta addosso e comincia ad urlarmi:- AMICOOO!! MENO MALE CHE SEI SVEGLIO!! Non vedevo l’ora di parlarti! Devo dirti una cosa importantissima:

1) che hai fatto benissimo ieri sera ad andartene prchè alla fine anche Gwen se ne è andata e siamo rimasti solo io ed Eleonor!!

2) alla fine ci siamo fatti una passeggiata da soli!!

3) si è messo a piovere e non indovineresti mai quello che è successo!!!

Poi io lentamente mi rialzai e con calma gli dissi:- fa piano! Così sveglierai tutti! –

- ma i tuoi non erano in Italia?? – chiese senza capire chi potesse aver svegliato.

- si, ma Gwen è rimasta a dormire a casa mia perché ieri gli autobus non passavano e i genitori non potevano venirla a prendere … quindi ora dorme e sinceramente preferirei che non si svegliasse! –

Dissi irritato. “non ci tengo a sentirla a prima mattina che di solito è più nervosa…l’unico momento in cui è tranquilla… è la sera…” pensai ad una faccia terribilmente soddisfatta del bacio della sera prima poi Geoff mi distrasse da quel pensiero dicendo:- ohoh… - in tono malizioso:- e cosa avete fatto quella sera?? Sentiamooo!!! – chiese curioso.

- niente!! Ma che vai a pensare! Lo dico sempre che tu sei un pervertito! Ma comunque… -

- ma comunque?? – era emozionatissimo.

Io sorrisi malizioso e poi dissi:- lei mi ha baciato… -

- EVVAI!! LO SAPEVO CHE SAREBBE FUNZIONATO TRA DI VOI!! Non poteva finire così come era finito ieri sera! Eheheheh! Auguri e figli maschi! –

- non esagerare! Credo che lei lo abbia fatto solo per pietà, credo che lei abbia capito quello che provo per lei e gli avrò fatto pena… -

- ma che pensa e pena!! Tu stai delirando! Sei un pezzo di ragazzo! Figurati se gli fai pena!-

- se vabbè… a proposito, cos’è successo tra te ed Eleonor che per dirmelo sei venuto a casa mia alle 7 del mattino? – chiesi curioso.

- ci siamo messi insieme!! –

- davvero?? Complimenti! – ero un po’ geloso ma non lo feci notare.

- sisi!! Praticamente siamo stati per 3 ore sotto un palazzo per proteggerci dalla pioggia e alla fine ci siamo chiariti e ci siamo baciati e messi insieme. Bè ovviamente col mio fascino malefico nessuno mi può resistere! –

- Gwen ha resistito… - dissi ridendo e vedendo la sua faccia che si contorceva in una smorfia delusa. – mmm… dettagli!! Comunque ti racconto meglio per telefono a sto punto, è meglio che io vada o “quella” si sveglierà con un terzo incomodo… -

- ma falla finita! – ribattei spingendolo fuori a calci. – ciao Ben! ci vediamo domani! – mi salutò e se ne andò.

In quel momento vidi Gwen in pigiama in cucina che cercava caffè nel frigo e nelle credenze.

- Gwen! Buon giorno… dormito bene? – chiesi con una faccia extra-sorridente.

- buon giorno… si grazie.- rispose impassibile.

– ehm… il caffè è in quel mobile – spiegai indicando un mobile sopra al lavandino:- però, te lo devi fare tu. Io l’ho finito ieri. Mi dispiace. – dissi triste per la sua reazione.

- oh, no… non ti preoccupare, non potevi sapere che sarei venuta. –

- … Gwen… vuoi che te lo faccia io il caffè? – chiesi timido.

- da quand’è che sei così gentile? –

- lo sono sempre! E lo sono stato anche l’altra volta! Non te ne dimenticare! – dissi irritato da quella domanda:- ehm… - tornai normale:- per quello che … insomma… che è successo ieri… - neanche finisco la frase che lei si gira di botto fulminandomi con lo sguardo e sussurrando tra i denti:- ieri sera, non è successo niente, sono stata chiara? È stato solo un’incidente… – ed io rimasi un po’ deluso da quella esclamazione e la guardai sbalordito…”come sarebbe a dire??! Sei stata tu a baciarmi! Non puoi negarlo!!”

 

Il seguito nelle prossime puntate =D eheheh!

Bello il capitolo eh?? Muahahahah. Spero vi sia piaciuto ma adesso passiamo ai ringraziamenti:

Rein94: hai visto? Non ho messo nemmeno una faccetta in questo capitolo!! Spero sarai orgogliosa di me! Ah, e poi quegli errori di verbi che avevi notato la scorsa volta li ho aggiustati… non me ne ero assolutamente accorta XD come ho fatto a non vederli?? Boh!

CinziaCandid: Ma perché non ti stai facendo sentire?? Non ti ho nemmeno vista a scuola per vedere i voti!! Peccato… mi sarebbe piaciuto vederti prima di partire… speriamo in sabato!

Lady M: anche questa ti sei letta!!! XD che bello! Sei una mia fan a tutti gli effetti adesso!! E grazie per i complimenti meravigliosi anche se non credo di essere così grande XD!! Comunque spero che continuerai a leggere le mie storie! ^^

CIAO A TUTTI!! Ah, stavo per dimenticare una cosa…. Sono stata a scuola per vedere i voti e… SONO STATA PROMOSSAAAAA EVVAIII!! SIIIII! NIENTE DEBITIIII!!! al prossimo capitolo raga!

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Capitolo 11
*** Cosa mi state nascondendo? ***


Capitolo 11

 

Secondo Ben

 

- c-co…cosa stai dicendo? – chiesi sbalordito.

- mi hai sentita benissimo… è…è stato solo… solo un incidente. Niente di più, niente di meno. – lei si era girata verso la credenza alla ricerca del caffè.

“n…non è giusto… non è giusto per niente! Voglio un avvocato! Questa rospa sta delirando!”.

- non è stato un incidente. Lo sai bene! Tu mi hai baciato e adesso pretendo di sapere il perché! – mi stavo irritando molto e mi ero avvicinato a Gwen guardandola appoggiato al mobile del lavandino.

- senti, ieri sera ero triste e depressa, avevo bisogno d’affetto, ma quando mi sono resa conto di quello che stavo facendo mi sono risvegliata dal mio ipnosi! –

- certo… ovviamente, tanto valeva dire che un alieno ti aveva fatto il lavaggio del cervello! – dissi in tono ironico ma anche più arrabbiato. “non può dirmi fessaggini! È inutile che si inventa delle scuse! Lei ha fatto quel che ha fatto e non può tornare indietro!”.

 

Secondo Gwen

 

“ok… lo so, la scusa faceva davvero pena… MA NON SAPEVO COSA INVENTARMI!! Ma che si crede?? Che adesso solo perché mi sono lasciata un po’ andare potremmo vivere per sempre felici e contenti?? Se lo scorda! Bè… anche a me piacerebbe fare finta che sia una cosa normale… MA NON LO è! Non posso deludere tutti… non posso buttare via la stima che mi sono guadagnata in tutti questi anni di fatica e sudore! Ma soprattutto tutti quei falsi sorrisi che sono stata costretta a tenere solo per guadagnarmi la felicità… non posso buttare tutto via solo perché mi sono innamorata di mio cugino!! No! È inconcepibile. Mi dispiace.”

- Ben… mi dispiace per quello che ho fatto ieri, me ne pento e tutto il resto… - spiegai frettolosamente – ma ti chiedo solo una cosa, una cosa importantissima e che farai solo perché mi vuoi bene come un cugino vuole bene ad una cugina: dimentica tutto, dimenticati di tutto quello che è successo ieri sera, prendi quello stupido ricordo e buttalo nel dimenticatoio. Ti prego…- lo guardai supplicante, con le mani congiunte ad una specie di preghiera e con la speranza in un ‘ok, dimenticherò tutto’. “oh, ti prego ti prego ti prego!! Ti supplico…”

- Gwen… ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?... – mi disse con uno sguardo triste e colpevole.

 

Secondo Ben

 

“non può chiedermi una cosa simile! È il ricordo più bello che ho con lei…a parte quello dell’omnitrix… ma quello è un dettaglio!”

- Gwen… non ti posso promettere che lo dimenticherò. Però… non ne parlerò più… solo perché me lo chiedi tu. Ma questo ricordo non posso buttarlo via e fare finta che non sia mai successo! –

- perché? Perché non puoi farlo? – chiese inarcando le sopracciglia - tu non sei innamorato di me, io non sono innamorata di te. Dovrebbe venirti facile! -.

- bè… io non voglio dimenticarlo! – la guardai fulminandola. “non ho intenzione di scordare niente!”

 

Secondo Gwen

 

“ Ben… anche io non lo scorderò mai… anche perché è stato il mio primo vero bacio… bè… quello di Geoff non si può considerare un vero e proprio bacio ma comunque è stato bravo ad interpretare quella parte…”, dopo di che, me ne andai lentamente verso la mia camera, quando Ben mi fermò dicendo:- Gwen! Dobbiamo ancora fare colazione, dove stai andando? –

Mi scrollai tutti i pensieri tristi da dosso e sorridendo imbarazzata spiegai:- ah,ehm… da nessuna parte! Dove vuoi che vada? –

- bene…. Allora ti preparo il caffè? – chiese ancora triste.

- grazie… ma io di solito faccio colazione con del latte e con poco caffè… se per te non è un problema… -.

- nessun problema… figurati, io non lo prendo di solito il caffè per questo te l’ho chiesto. –

- ah, ok…ehm…allora me lo preparo io il caffè se non lo sai fare. –

- non è che non lo so fare, anzi. – ribatté quasi offeso.

- ah, ok… era per non fare l’ospite che si fa servire… capisci? –

- certo che capisco, è imbarazzante.- stava preparando il caffè e contemporaneamente stava prendendo due tazze enormi e il latte dal frigo.

“ Non posso crederci che si sia rifiutato di dimenticare quello che è successo ieri… ma perché l’ho fatto?? Se non lo facevo, a questo punto non ci sarebbe stato imbarazzo tra di noi, saremmo sempre stati i due cugini che si odiano ma nello stesso tempo si vogliono bene… uff…che stress! Intanto sembra davvero triste. Non credevo di piacergli così tanto, bè veramente pensavo di non piacergli affatto… comunque questo non cambia le cose. Amore o non amore, io non posso stare con Ben e lui non può stare con me. Basta! Questo è il nostro destino!”.

 

Dopo aver fatto colazione ci vestimmo e ci preparammo per l’arrivo dei miei, che sarebbero venuti da un momento all’altro.

- mentre aspettiamo…che ne dici di vedere un film? – mi propose quel ragazzo dai capelli castani lucidi. (e da quando lei guarda i miei capelli?? Nd Ben) (da quando è innamorata di te! Genio! Nd me) (si ma fino ad adesso non li aveva mai nominati! Nd Ben) (e allora?? Qualche problema?? -.- nd me) (nono… per carità… o_o nd Ben).

- ehm… ok. Che film? – chiesi curiosa.

- mmm… vedo. – cominciò a cercare tra i DVD sotto la TV al plasma poi ne cacciò alcuni e cominciò a dirmi i titoli dei film.

- “Angeli e demoni”? –

- non ne vado matta… -

- ok alloooraaa…. Mmm “la fabbrica di cioccolato”? –

- ma è quello con Johnny Depp? –

- si –

- allora no… -

- perché? –

- perché è più tetro di quello originale –

- mmm pignola eh? Allora …”I fratelli Grimm e l’incantevole strega”? –

- assolutamente no! Quello è la reincarnazione del macabro! - dissi convinta. Lui rise alla mia esclamazione e poi coninuò:- “Lemony Snicket - una serie di sfortunati eventi”! Perfetto, vedremo questo! Non mi interessa se è lugubre, è bello comunque! –

- ma no!! Ti prego! –

- muahahah! – fece una risata malvagia e poi disse:- sarai costretta a vederlo! –

- ma già il titolo è lugubre di suo…-

- il film non è poi così … ok, lo è, ma non ho film che piacciono a te! Ti conosco… alla fine mi farai vedere una cosa vomitevolmente sdolcinata. –

- perché? Ne hai forse uno? –

- per fortuna li ho bruciati quando possedevo ancora l’omnitrix… -

- allora come me lo spieghi che io … - non mi fece finire la frase che cominciò a far partire il film.

“vabbè… vediamo questo film… sinceramente mi scoccio di bloccarlo con la magia… troppa fatica!” e così trovai la scusa per non stoppare il film che era cominciato davvero in modo assurdo: degli elfi avevano cominciato a canticchiare una canzoncina davvero orribile e saltellavano qua e là con delle farfalle e… si trovavano in un mondo tutto colorato e… poi tutto si stoppò con un tizio che cominciava a parlare di una sala sbagliata ecc…

Nel complesso il film era abbastanza interessante, ma il mio personaggio preferito era lo zio che voleva a tutti i costi prendere l’eredità degli orfani protagonisti della storia.

Eravamo quasi a metà film quando bussarono alla porta.

- vado ad aprire. – disse Ben alzandosi e stiracchiandosi. A quanto pare erano i miei che mi erano venuti a prendere.

 

In macchina con i miei mi venne poi in mente che potevo benissimo tornare a casa grazie alla magia, o per lo meno proteggermi dalla pioggia… “ma che stupida sono stata!!” pensai dandomi una manata in fronte. “tutto questo ora non sarebbe mai successo se avessi usato la magia! Che scema!”

 

Secondo Ben

 

Domenica ore 13:02 a casa di Ben

 

Stavo continuando a guardare il film quando sentii squillarmi il cellulare.

- Hilary! – esclamai sorpreso guardando lo schermo del cellulare.

- Pronto? – risposi.

- Ben! sono Hilary. Volevo chiederti se volevi venire a pranzare con noi oggi verso le 14:00. Siamo io,  te, Geoff, la nuova ragazza di Geoff che non conosco, e altri della classe… vuoi venire?? –

- ehm… ok… tanto non avevo nulla da mangiare oggi, e nemmeno da fare a dire il vero…-

- perfetto!! ci vediamo alla pizzeria che sta nella piazza principale alle 14 in punto. Mi raccomando, non ci appendere! –

- nono… per carità… ma qual è la pizzeria?-

- è l’unica che sta in quella piazzetta (XD). Ma non preoccuparti, tu aspettaci nella piazzetta, poi ti ci portiamo noi.-

Così chiudemmo la chiamata, ed io fui costretto a cambiarmi… di nuovo.

 

Domenica ore 13:50 per la strada.

 

“Bene!! È assurdo! Non c’ ho mai messo così tanto tempo per scegliere qualcosa da mettere!  BOH!” per un tratto di strada non feci altro che guardare l’orologio e preoccuparmi del ritardo che stavo facendo. Poi quando stetti per raggiungere la piazza centrale cominciai a pensare a Gwen. “ha avuto proprio una strana reazione quando ho parlato del bacio… non è strano?” “no che non è strano!” “ma tu che centri??” “ma come? Non stavi parlando con me??” “no!” “bè! Ormai ti ho risposto!” “ nervosetti oggi…” “sempre veramente…” “bene!” “tornando a noi, la reazione di Gwen è più che ovvia!” “ehm, vostra grazia mi saprebbe dire il perché?” dissi con tono ironico “ spiritoso…  è ovvia perché un atteggiamento del genere si addice ad una persona al quanto orgogliosa della propria vita e che non vuole  cambiare per un piccolo imprevisto” “ e quale sarebbe l’imprevisto?” “l’amore” “ mi stai prendendo in giro??” “no! Lei è innamorata di te! Ma non vuole farlo notare.” “e perché scusa?!” “ ma ti rendi conto che tu vivi con lei da molto di più di me, e alla fine sono io che devo dirti com’è fatta??!! Sei davvero un’idiota! Fattelo dire…” “grazie mille dei complimenti … stupida coscienza…” e così, bestemmiando contro la mia coscienza, arrivai al posto dove avevo appuntamento ed aspettai. “lei non vuole far notare il suo amore perché siete cugini! Beota!” “wow, la stessa cosa che penso io! Si si… grazie mille, adesso avrei un appuntamento quindi… bye bye!” “gentile come sempre!” esclamò con tono ironico “e per sempre sarà così!” finì di dire con orgoglio.

 

Domenica ore 14:10 nella piazzetta.

 

- EHY BEEEEN!! Ciao, da quant’è che aspetti? – mi urlò con la sua vocetta stridula Hilary.

- da poco… non preoccuparti. Piuttosto, dove sono gli altri? –

- stanno arrivando. Stavano parcheggiando proprio un minuto fa –

- bene… - e così aspettammo altri 5 minuti. Erano almeno 8 le persone che stavano arrivando.

 

Domenica ore 14:15 nella pizzeria.

 

Avevamo appena preso posto e i camerieri ci avevano dato il menù con le pizze. Io avevo vicino  Geoff da un lato, e dall’altro Jerry, un mio compagno di classe, e a fianco a Geoff ovviamente c’era una ragazza nera con i capelli scuri, occhi azzurri e un sorriso bianchissimo: Eleonor.

- Eleonor! Ciao! E così ti sei messa con Geoff… a tuo rischio e pericolo! –

- Già! Il pericolo già l’ho passato per fortuna… - disse ridendo e scherzando.

- ah ah ah… ma che simpaticoni! – disse Geoff con gli occhi che ormai erano due sottili fessure – piuttosto, Ben, come va con Gw… - non gli feci finire la frase sussurrandogli:- ma che sei impazzito?! Se se capiscono di chi sono innamorato, sono morto! –

- ok ok! Scusa, amico… bè… allora… come va con Genoveffa?? –

- un nome più carino non ti è passato neanche per l’anticamera del cervello, vero? – chiesi incrociando le braccia.

- no! – rispose sorridendo con trentadue denti.

- diciamo che “Genoveffa” mi ha chiesto un cosa davvero inammissibile…-

- di già??! Io lo chiederò ad Eleonor tra un paio d’anni! Perché tutta questa fretta? –

- MA CHE HAI CAPITO!! Mi ha chiesto di dimenticare quello che è successo tra di noi…-

- solo il bacio o anche qualcos’altro? –

- SOLO IL BACIO! Ma sei proprio un pervertito!- e in quel momento intervenne la sua ragazza dicendo:- ecco perché non volevo mettermi con lui: perché è un pervertito! Ma alla fine mi ha incastrata… -

- si, col mio fascino seducente e il mio sorriso che ti fa sciogliere. – disse lui con tono poetico.

- si, certo… - rispose con tono ironico la ragazza.

- tsk! – fece offeso il biondo – tornando a noi, ti ha detto di dimenticare tutto?! E perché?? –

- non so… quando gliel’ho chiesto lei ha detto che era stato solo un  incidente e che era depressa e triste, e che si era lasciata troppo andare… - spiegai malinconico.

- si era lasciata troppo andare?? E cosa l’ha spinta a fare una cosa del genere?? – chiese alquanto arrabbiato e deluso.

- non lo so! Ti racconto cosa ci siamo detti:

 

- ANCHE TU MI PARLI DI AMORE?? MA COS’è? LA MANIA PER UNA COSA INUTILE E CHE TI FA SOFFRIRE?? BAH! Non capisco davvero il senso di tutto questo parlare di amore! – disse parlando con la radio che stava mandando una canzone di Arisa.

- Ben… che ci fai sveglio a quest’ora?! – chiese riferendosi a me.

- niente… non riesco a dormire… - risposi.

- benvenuto nel club… - disse mogia e quasi triste di vedermi. Mi sedetti vicino a lei e chiesi curioso:- parlavi d’amore prima, giusto? –

- ehm… si… più o meno… - balbettò imbarazzata.

- guarda che a me puoi dire tutto! Non preoccuparti, non userò le informazioni che mi darai per sparlare di te…- poi scherzando dissi:- dimmi solo chi è, quanti anni ha, in che classe sta, in che città vive, e che scuola frequenta, dopo inventerò un po’ di balle per metterti in ridicolo! – sorrisi facendo capire che stavo scherzando, ma lei non cambiò espressione: non mi guardava in faccia ed aveva la testa appoggiata sulla mano e il braccio appoggiato al tavolo. “complimenti! Bella battuta!! Stanno ridendo tutti in sala!” pensai negativo. Ma poi lei si girò e mi guardò sorridendo triste leggermente pensierosa.

- sul serio, Gwen, a me puoi dire tutto. Chi è il fortu…- mi bloccai su quella parola, non potevo dirla così aggiustai:- chi è lo sfortunato? –

- ahah… spiritoso… non te lo posso dire –

- perché? – dissi quasi offeso.

- precauzione! Si chiama così! Diciamo solo che non mi fido tanto di te. – disse con sguardo furbetto incrociando le braccia.

- mmm…- mugugnai:- almeno mi dici perché ce l’hai tanto con l’amore? Questo ragazzo non ti fila? –

- chi ti ha detto che è un ragazzo? – sorrise lei mentre io la guardavo sbalordito sapendo comunque che stava scherzando.

- il fatto che non sei lesbica? – dissi incerto e ridendo.

- eheh! Non esserne così sicuro! – rise ancora di più.

- lo capisco dalla tua risata che menti spudoratamente! – dissi con un’espressione da filosofo so-tutto-io.

- ahah… - rise lei ironicamente:- ha parlato il sapientone! – rise.

- ovviamente! – e presi un’espressione più seria per darmi importanza.

- basta scherzare. – disse anche se sorrideva ancora.

- già! Basra scherzare!! Dimmi piuttosto cosa ti ha fatto di male questo tipo da sentirti bestemmiare contro l’amore! – dissi interessato.

-ehm… niente di che… è solo complesso… - balbettò imbarazzata lei mentre si torturava le mani.

- complesso? Nel senso che è uno con problemi mentali?? –

- MA CHE DICI! Certo che no… è solo…un amore impossibile – all’inizio ero quasi offesa, ma le ultime parole mi uscirono davvero tristi.

- impossibile? Ah… allora ti capisco. – dissi anche io  un po’ triste.

Rise quasi alla mia esclamazione e poi disse:- no che non puoi capire! Tu non sei mai stato innamorato sul serio! È inutile che spari sentenze a raffica! –

- si che lo sono!! E poi io non sparo sentenze a raffica, rospa! Sono innamorato sul serio e anche il mio amore può essere impossibile! – ribattei a mia volta guardandola storto.

- e sentiamo, di chi saresti innamorato? – chiesi scocciata.

- non te lo posso dire! – risposi per falei dispetto.

- perché?? –

- perché non mi fido! Sai com’è, precauzione. – mi smorfiai.

- ah ah ah… ma che simpatico – ironicamente parlando …

- a parte questo… parliamo sul serio: anche se è un amore impossibile non ti arrendere, prima o poi ci riuscirai, devi solo avere pazienza.- dissi tutto questo con tono ed espressione seria poi cominciai a diventare triste - non fare la rammollita come me. Va dal tuo innamorato e fagli vedere cosa si sta perdendo! Quel tipo, se non ti pensa, o se la vedrà con me, oppure semplicemente non ti merita e quindi lo devi lasciare perdere! Tu che probabilmente non sei innamorata di un amore impossibile, non te ne fare un problema di stato! Si potrà risolvere facilmente anche se è di 10 anni più vecchio di te! Se ti rende felice stare con questo tizio allora vuol dire che devi solo provarci, e se va male, pazienza. Ci sono tanti uomini sulla terra! E se è per questo ci sono anche tanti alieni carini e disponibili ad uscire con te! – dissi quest’ultima frase ridendo facendo capire che non dicevo sul serio.

 

E dopo tutto questo bel discorsetto lei mi bacia come se niente fosse… - finì il racconto ricordando la sua espressione prima di baciarmi.

- e poi? – chiese curioso Geoff con addosso Eleonor che cercava di sentire quello che dicevo.

- e… niente… io ho ricambiato il bacio… che dovevo fare? –

- bravo! Così dovevi fare!! – mi incoraggiò lei con un sorrisone allegro – e poi lei che ha fatto?? –

- niente. Si è staccata ed è corsa in camera sua. –

- ma come? Così? Su due piedi? –

- e mica poteva se aveva 4 piedi! – dissi cercando di sdrammatizzare.

- intendo… non ha fatto qualche espressione strana? Qualche lacrima? Qualche parola? Non so… qualunque cosa?? –

- ehm… se non ricordo male mi ha guardato con gli occhi spalancati e la bocca semichiusa… vabbè è ovvio che ha capito tutto… - sintetizzai.

- ma no! Non ha capito niente! Te lo dico io! – esclamò Eleonor tornando al suo posto tranquilla.

- come fai a dirlo? –

- sicuramente si darà la colpa di tutto! –

- e perché, scusa?? –

- perchèèè….. ecco…. – balbettava con gli occhi spalancati. “sicuramente si è accorta di aver detto troppo di qualcosa, anche se… non so cosa!”. Poi a bassa voce bisbigliò qualcosa che capii come:- gnbschnl… -

- cosa? Chiesi senza capire.

- gnbschnl – sta volta però gesticolava come se stesse parlando di un argomento di senso logico.

-Mi dispiace, non parlo MACACO! … ti stai per caso arrampicando sugli specchi? – chiesi inarcando un sopracciglio.

- NOOO! Per carità… perché dovrei?? Eheheheh piuttosto… di chi parlavamo?! – disse con tono imbarazzato.

- ehm… di Genoveffa… - risposi.

- AAAAAAAAH! Quale Genoveffa?! –

- non fare la finta tonta… ne abbiamo parlato fino ad ora! – ed in quel momento vidi i suoi occhi girarsi verso la finestra dietro di me con sguardo preoccupato e poi indicò col dito qualcosa e poi urlò:- UN UFO! – io, come sempre, mi girai per vedere se… “se gli alieni fossero venuti a salvarmi! ç__ç vi prego…” ma non vidi niente, così mi rigirai e i due fidanzatini spariti per evitare la mia ira. Poi sentii qualcosa sotto il tavolo. Mi abbassai per vedere cos’era e vidi i due romanticoni che si nascondevano e così dissi:- ma dai! Su, uscite, non vi chiedo più niente, ma non fatemi fare queste figure di cacca! – i due si rialzarono e si risederono sotto gli occhi perplessi degli altri compagni. “di sicuro mi stanno nascondendo qualcosa! Loro sanno sicuramente qualcosa che io non so, oppure che non sospetto… devo sapere di cosa si tratta!” e con questo pensiero nella testa mangiai la pizza che ci avevano appena portato i camerieri.

 

 

Angolo autore:

Si, lo so, è stato poco soddisfacente, almeno per me. Non ho scritto granché, ma almeno adesso Ben sta capendo che Gwen è innamorata di lui! Certo che entrambi sono proprio dei tonti! Ahahahh bè comunque mi piacerebbe molto sapere una vostra opinione sullo svolgersi della storia, perché se credete che debba cambiare qualcosa oppure migliorare qualcosa o roba del genere ditemelo e cercherò di fare il possibile =^-^= ed inoltre vorrei ringraziare quelli che hanno lasciato sempre recensioni e che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite! <3 ci si vede nel prossimo capitoloooo!! Lovely Laura.

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Capitolo 12
*** Perchè non mi ami? ***


Capitolo 12

 

Secondo Gwen

 

A scuola ore 12:30 nell’aula di arte.

 

“E così è arrivato l’ultimo giorno di scuola! Ah… finalmente! Non vedevo l’ora! Peccato che dovrò passare l’estate con Ben… mmmm” mugugnai piano.

- ehy Gwen! A cosa stai pensando? – mi distrasse Eleonor che sedeva vicino a me.

- secondo te? – risposi annoiata dalla lezione.

- io non faccio altro che pensare che finalmente è finita la scuola, e che sta arrivando l’estate, ma soprattutto che potrò passare tutto il tempo che voglio col mio Geoff! <3 –

- beata te che sei ricambiata… -

- e che ne sai che tu non sei ricambiata?? –

- il mio intuito femminile mi dice così –

- il tuo intuito femminile, mia cara, lo devi portare ad aggiustare! Perché mi sa che non funziona tanto bene! –

- ma tu non sai quello che è successo! –

- se non me lo dici, come faccio a saperlo?! –

- la sera dell’appuntamento l’autobus non è passato, e i miei non sono potuti venirmi a prendere, così sono rimasta a dormire da Ben… -

- oohoh… - sorrise maliziosa, poi domandò:- cos’è successo?? –

- è successo che io ero depressa e non riuscivo a dormire, lui nemmeno e ci siamo ritrovati in cucina a parlare… e cercando di consolarmi Ben ha cominciato a dire che non mi dovevo arrendere, che non dovevo essere come lui che non ha fatto niente, ecc… insomma, mi ha scatenato una reazione che non ho potuto controllare e l’ho baciato… -

- e che c’è di male? –

- è MIO CUGINO! TE NE VUOI RENDERE CONTO?? –

- EHY! Silenzio, là in fondo! Fate troppo rumore, continuate a disegnare! – ci sgridò la prof d’arte.

- sissignora! – rispondemmo in coro. Rimanemmo un paio di minuti in silenzio e poi continuai a parlare dicendo:- si bè… lui… ha contraccambiato… -

- e questo per te è un problema? Dovresti esserne contenta! –

- ma no! La sua reazione dovrebbe essere stata quella di respingermi, e invece non lo ha fatto! Lui mi odia! Mi ha sempre odiato! Certo… sotto sotto mi vuole bene, ma come una cugina (del resto…)! Avrebbe dovuto schiaffeggiarmi per farmi riprendere da quell’ipnosi! Non so, buttarmi in faccia un secchio d’acqua gelata! Questo è il vero Ben! non quello che ricambia… -

- e non è possibile che lui ricambi il tuo amore? –

- no! –

- perché? –

- perché lui mi odia… -

- chi te lo ha detto? –

- il mio albero genealogico! –

- come se lui ne sapesse qualcosa! – ribatté con tono ironico.

- il grado di parentela vale! Mia cara! –

- se lo dici tu… - e così si concluse la nostra conversazione. Eleonor ormai si era arresa, non ce la faceva più a vedermi in quelle condizioni, ma non riusciva a farmi cambiare idea…

Poi ricominciò dopo 5 minuti di silenzio dicendo:- ma allora scusa… se ti odia, perché ha ricambiato il bacio? –

- perché gli ho fatto pena… è ovvio –

- ceerto, come no! Basta… io m’arrendo… - e sospirò cominciando a parlare con Lilla che sedeva accanto a lei.

 

Secondo Ben

 

Nel corridoio della scuola ore 14:30 (orario in cui finisce l’orario scolastico di un giorno)

 

“Finalmente l’ultimo giorno di scuola! È una vita che l’aspetto! Non vedo l’ora di vedere in cosa sono stato promosso!! Anche se dubito di essere stato promosso XD…”

Stavo camminando nel corridoio della scuola piuttosto velocemente per cercare di raggiungere il più velocemente possibile i quadri dei voti.

Li raggiunsi e vidi:

3B

Benjamin Tennyson

Sospeso in: scienze e biologia.

“accidenti! L’unica materia nuova quest’anno! Per il resto, per fortuna, ho avuto a tutti 6 … tranne ed. fisica: 8… modestamente. Non credo faccia molta media alla fine però… l’importante è che sono stato rimandato in una sola materia! Si! L’anno scorso fui rimandato in 3 materie… che stress! E meno male che ho una cugina così intelligente che mi aiuterà a superare l’esame ^^!!”

In quel momento arrivò Geoff tutto pimpante che guardò i quadri solo per un istante e poi esultò:- SII! PROMOSSO! Con la media del 7! Modestamente sono un mito! – fece la V con due dita e poi mi rivolse la parola:- mi dispiace che tu sia stato rimandato in una materia… vabbè, l’importante è che è solo una materia! L’anno scorso erano 3! –

- già! Posso ritenermi fortunato! –

- … anche perché studierai con una certa persona vero? –

- già… - e sorrisi imbarazzato e rosso.

- ehy! Mi è venuta un’idea! Perché non festeggiamo la promozione ubriacandoci al massimo per una volta all’anno?! Sarebbe fichissimo! –

- si, ma io non sono stato promosso. –

- capirai! Una materia sola! Puoi permettertelo! Ah, quasi dimenticavo: volevo chiederti se i tuoi genitori erano tornati o no dall’Italia… -

- tornano domani sera. –

- allora è perfetto! puoi venire sta sera! –

- ehm… e dopo chi mi riporta a casa? –

- ma guarda che lo facciamo a casa tua! –

- COME?? A CASA MIA?? MA SEI FUORI?? – cominciai a preoccuparmi parecchio per le conseguenze…

- eddai, io invito Eleonor, e tu con una scusa inviti Gwen… poi ognuno torna a casa propria.-

- uffaaaa… ma perché devo sempre invitare io Gwen? Non puoi dire ad Eleonor di invitarla lei? –

- ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?? Ma comunque penso che inviteremo qualcun’ altro….-

- e la casa dopo chi la pulisce?? –

- tu! –

- ecco… lo sapevo…  ma non possiamo farlo in un pub? –

- ok… come vuoi… allora vado ad avvertire Eleonor – e così sfoggiò il suo sorriso migliore e scappò dalla sua amata…

“uff… questa non ci voleva però… vabbè, vediamo come va a finire…” poi mi girai di nuovo verso i quadri e poi pensai “Gwen sarà stata sicuramente promossa… è inutile guardare… scommetto che non verrà a vedere i suoi voti, li sa tutti a memoria.”

 

Secondo Gwen

 

Correvo nel corridoio della scuola evitando gli alunni entusiasti per essere stati promossi. Cercavo di raggiungere i quadri delle prime sezioni. Finalmente arrivai affannata e vidi Ben che guardava curiosamente i quadri. Mi avvicinai e lo salutai come se niente fosse e guardai i quiadri:

3A

Gwendolyn Tennyson

Promossa con la media del: 9

- evvai! Bè, mi aspettavo la media del 10, ma non fa niente! ^^ - esclamai entusiasta.

- beata te… - disse mogio Ben.

- tu sei stato rimandato… mi dispiace… bè, pensa positivo: almeno è solo una materia e non 3 come l’anno scorso! – e sfoggiai il mio sorriso migliore per consolarlo.

Lui mi guardò imbarazzato, ma poi girò i tacchi e fece per andarsene. Io però lo fermai:- aspetta! – lui si voltò ed io continuai – quest’estate andiamo in vacanza al mare, tu verrai con noi giusto? –

- si…e allora? –

- e allora studieremo insieme. –

- si, ma non cominciamo subito! Voglio godermi un po’ l’estate e poi studieremo alla fine di luglio e ad agosto… ok? – e mi sorrise per convincermi.

- ok… - risposi.

- a proposito, quand’è che devo venire a casa tua? –

- penso tra una settimana circa… dobbiamo ancora decidere quando partire e dove andare… XD bè, ci sentiamo, ciao! –

- ciao! –

 

Secondo Ben

 

A casa di Ben ore 17:15

 

DRIIIN DRIIIN

Il telefono squillò ed io mi catapultai alla ricerca del cordless…

- ARRIVO!! UN ATTIMO! – “ma con chi sto parlando se il telefono è chiuso??” insomma, non trovando il telefono decisi di rispondere da quello fisso in salotto.

- pronto?! – risposi affannato.

- Ben! sono Geoff! Ho avvertito Eleonor e lei è d’accordo, ha detto che inviterà un paio di amiche promosse e sicuramente Gwen. Spero che tu non abbia cambiato idea! –

- nono… non preoccuparti… piuttosto dov’è che ci si vedrà? –

- nel pub della piazzetta principale che però non ricordo bene come si chiama XD scusa… -

- ehm… forse… “New Drink”? –

- SI! Esatto! Bravo… proprio quello! Ci vedremo lì domani alle 18:00 in punto! Non tardare!! –

- non mancherò! – ci salutammo e posammo.

 

Secondo Gwen

 

DRIIIN DRIIIN

Il telefono squillò, e come al solito fui io quella che si catapultò per rispondere nel bel mezzo di una lettura.

- pronto?? –

- Gwen? Sono Eleonor, come va? –

- bene grazie… e tu come stai? –

- bene, bene… ti ho chiamata per dirti che sei stata invitata ad un festa di promozione al pub nella piazzetta principale che si chiama “New Drink” sabato alle 18:00 spero verrai… -

- ehm… ok… ma tutto questo mi sa tanto di sbronza sicura… -

- bè, se tu non vuoi non fa niente, almeno ci fai compagnia –

- e va bene, verrò, ma solo perché me lo chiedi tu. Ma dopo voi sbronzi come farete a tornare a casa? –

- ognuno sé scelto un compagno che rimarrà sobrio per accompagnarlo… niente da preoccuparsi. –

- e tu scommetto che hai scelto me, giusto? –

- veramente io non mi sbronzerò visto che dovrò accompagnare Geoff… -

- ah ecco… ed io di chi sarei l’aiutante?? –

- teoricamente di Ben… ma non penso che si sbronzerà tanto… -

- lo sapevo che c’era la fregatura… -

- nessuna fregatura, cara! –

- e allora perché non mi ha invitato lui invece che tu? – dissi maliziosa sapendo di averla colta con le mani nel sacco.

- ehm… gnbsnbl… - disse a bassissima voce che quasi non sentii.

- cosa?? – dissi analizzando la frase senza risultato.

- gnsnbl… - ripeté anche se io non capii bene comunque… poi capii che stava blaterando per distrarmi.

- scusami, sai com’è, non parlo MACACO! – sottolineai quella parola per far capire che avevo capito le sue intenzioni.

- OH MIO DIO! –

- che è successo? –

- ehm… scusa, devo scappare…kkkkkkkkksssssschhhhhhhkkssdchh… non… bene forse è… non prende… no..i..ci…ca..le..ti..no..mi…ah…cia… - e poi mi posò il telefono in faccia.

- complimenti per la pessima interpretazione…. –

Posai il telefono e continuai a leggere il mio romanzo.

 

Sabato ore 18:15 nel pub “New Drink”

 

Non vi racconto proprio tutti i particolari, ma vi racconto su grandi linee cosa accadde:

Ben fu stupito di vedermi pur sapendo delle sbronze, Geoff cominciò a chiedere subito una marea di birre e dopo un po’ cominciò a delirare con Eleonor chiedendole in continuazione ‘ma tu mi ami?’ e lei imbarazzatissima non faceva altro che rispondere ‘ ma certo! Dai, ma figurati se mi mettevo con un pervertito come te se non ti amavo’ pur sapendo che per lei è difficilissimo dire la frase ‘ti amo ’.

All’inizio Ben non voleva esagerare, ma alcuni suoi amici lo istigarono a continuare finché non finì col bere troppo… io presi solo bibite analcoliche tanto per brindare con loro. La festa fu davvero divertente, a parte qualche vomito qua e là…

Alla fine della serata fui costretta io ad accompagnare Ben a casa, e meno male che c’ero, perché sennò, sbronzo com’era, sarebbe finito sotto ad una macchina o peggio…

La cosa meno pericolosa che poteva accadergli probabilmente era l’essere rapito dagli alieni! XD

- Dico… ma se io ave…ave…avessi l’omnitrix, no? Dovrei essere praticamente la stessa cosa di un…un…un alieno.. giusto? E allora perché non…non…non mi hanno ancora portato su qualche strambo pianeta alieno?... tutti questi alieni mi stanno facendo venire mal di testa… - disse appoggiandosi a me con la testa, Ben. Stavamo camminando verso casa, era sera, non troppo tardi, circa verso le 11 di sera…

- non sono gli alieni, è la sbronza, ti si sta già togliendo. Per fortuna che non t’ho fatto bere troppo… altrimenti staresti vomitando come i tuoi amici! – cercai di chiacchierare stanca.

- secondo me non…non…non è la sbronza che mi fa venire mal di testa… - alzò la testa dalla mia spalla e la dondolò a destra e a sinistra.

- ah si? E cos’è secondo te? – cercavo di non contraddirlo. Non sapevo cosa sarebbe stato capace di fare.

- secondo me, sei…sei…sei tuuuu che mi fai venire mal di testa… HIP! –

- cosa? Stai proprio delirando… - dissi cercando di mantenere un tono basso.

- si… - si riappoggiò sulla mia spalla e da lì mi guardò sorridendo con gli occhi mezzi chiusi – sei tu! Tu mi tormenti… mi tormenti tu…tu…tutte le notti… non riesco a non…non..non pensare a … a… quel bacio che ci siamo dati… -

- sarebbe meglio non pensarci visto che è stato un mio sbaglio! – e mentre dicevo quello, sentivo la rabbia salirmi dentro.

- no… ti prego… basta dirmi che devo scordare tutto e tutti… tutte tutta tutto tutti tutte….mmmm… che stavo dicendo? – aveva un tono un po’ più basso  di quello precedente, e si vedeva chiaramente che era stanco.

- deliravi - risposi paziente.

- io non de…delir… com’è la parola? –

- deliro –

- io non deliro mai! Chiaro? HIP! – singhiozzò.

- va bene… - dissi senza applicarmi molto.

- uffaaaa Gwen… -

- che c’è adesso?? – sospirai.

- ti voglio bene… - disse sincero ancora appoggiato sulla mia spalla – e tu invece mi odi… -.

In quel momento sentii che stava quasi piangendo “assurdo!” pensai, eppure era così, una sua lacrima aveva bagnato la mia spalla. Era davvero indifeso in quel momento… sembrava un bambino che ha bisogno d’affetto e così gli risposi sinceramente:- no, io non ti odio… anche io ti voglio bene e non sai quanto…-

- anche tu non sai quanto ti voglio bene! HIP! Però tu mi hai detto di dimenticare tutto… io non voglio dimenticare… Gwen, perché mi odi? –

- ma ti ho appena detto che non ti odio! –

- si, ma non lo pe…pe…pensi veramente… lo dici solo per tenermi a bada, ma tu mi odi! –

- no! Io ti voglio bene! Smettila di dire che ti odio! –

- uffa Gwen… tu mi perseguiti… -

- ma come faccio a perseguitarti? –

- entri nei miei sogni e io po…po…poi non riesco HIP! A dormire… -

- questo forse l’hai già detto –

- e vabbè, te l’ho ridetto! HIP! – risi un po’ per i troppi singhiozzi che faceva e poi lui riprese a parlare – ma Gwen… io ti sto ta…tan..tanto antipatico? –

- ma no… solo un po’ insopportabile – sorrisi.

- anche tu sei insopportabile… ma non te ne accorgi! … Uffa Gwen.. siamo arrivati? –

- non preoccuparti, siamo quasi arrivati. –

- uffa Gwen… -

- che c’è? Ti annoi? –

- no… Gwen, perché tu non mi ami? – disse con tono triste facendo cadere un’altra lacrima sulla mia spalla, sta volta tenendomi per mano.

 

Eheh… come andrà a finire?? Muhahahah!! Finisco sempre nei momenti migliori, ma non preoccupatevi, nel prossimo capitolo questo discorso continuerà ^^  ma piuttosto, come vi è sembrato questo capitolo? La storia in generale è troppo banale?? Ditemi quello che pensate e quello che secondo voi dovrei togliere o aggiungere. Noi intanto ci vediamo nel prossimo capitolo. Baci Lovely Laura <3

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Capitolo 13
*** Ma che imbarazzo! ***


Capitolo 13

 

Secondo Gwen

 

A quelle parole mi fermai dal camminare e mi girai verso Ben che ormai piangeva bagnandomi tutta la spalla. Aveva stretto la mia mano all’inizio forte per farsi coraggio, ma poi aveva alleggerito la presa. Non potevo credere a quello che mi stava chiedendo, era assurdo! Pensai “sta delirando…”, ma subito questo pensiero fu rimpiazzato da un altro: quello delle sue lacrime che sgorgavano sulla mia spalla. Non potevano essere false, troppo ubriaco per fingere, troppo stanco per non delirare…

“cosa dovrei rispondere?” continuavo a pensare guardandolo sbalordita. Infine decisi di dirgli la verità ora che era sbronzo, tanto avrebbe scordato tutto il mattino dopo.

- Ben… non piangere – cominciai, ma per me era troppo difficile dire la frase ‘ti amo’ anche ad un ubriaco…

- Ben… io ti voglio molto più bene di quanto tu creda…- cercai di calmarlo, ma ottenni solo più lacrime.

- non è vero… e se anche fosse, non mi ameresti comunque…- tirò su col naso e poi, lasciandomi la  mano, mi abbracciò appoggiando gli occhi bagnati sulla spalla.

Io lo abbracciai a mia volta, poi domandai:- perché? Tu mi ami? –

- Che importanza ha? Non potremo comunque stare insieme … non saremo mai felici come Eleonor e Geoff …- finalmente non singhiozzava più, ma continuava a piangere, ed io non l’avevo mai visto piangere così per me, tranne quella volta in cui credeva che fossi morta.

“quant’è dolce … mi dispiace. Ho capito che mi ama, ma non posso mettermi con lui … che cosa buffa è la vita: ti fa innamorare delle persone più impensate. Anche Eleonor non se lo sarebbe mai aspettato di mettersi col suo amico d’infanzia.

Tornando al discorso, non possiamo stare insieme anche se volessimo, altrimenti saremo lo zimbello della famiglia e a scuola non oso pensare a cosa accadrà!...”

Intanto Ben si era ripreso, ma solo perché era stanco di piangere. Lo sentivo affannare. Poi si alzò dalla mia spalla, mi guardò con gli occhi lucidi e i segni delle lacrime sulle guance. Dopo pochi secondi svenne cadendo per terra. Sperando che non ci fosse nessuno in giro, creai un campo di forza per trasportarlo senza fatica.

Entrammo in casa. Accesi la luce e appoggiai mio cugino sul divano. La mia missione era compiuta, potevo tornare a casa mia, ma Ben si svegliò.

- G-Gwen, d-dove siamo? – io mi avvicinai a lui e poi dissi:- siamo a casa tua, ti ho riaccompagnato, ora devo andare a casa … ci sentiamo domani così ti faccio sapere quando partiamo, ok? Ciao … - lo baciai sulla fronte e mi rialzai. Stavo per recitare l’incantesimo che mi avrebbe trasformato in piccole molecole di luce per poi volare verso casa (si, lo ammetto, questo incantesimo l’ho preso da “streghe”… XD nd me), quando Ben mi prese il polso dicendo: - non andare! Ti prego … resta … -

Quel povero cugino indifeso mi faceva una gran pena, non potevo abbandonarlo in quelle condizioni, così decisi di rimanere. Presi il telefono del salotto, chiamai casa e avvisai mia madre che sarei rimasta li a dormire per quella notte.

Ben continuava a girarsi e a rigirarsi sul divano, a lamentarsi e a bisbigliare nel sonno qualche parola che non capivo.

Sembrava davvero stare scomodo su quel divano, così, con altro campo di forza lo trasportai sul suo letto vestito. “ Ma no… dai! Mettigli almeno il pigiama!” commentò la mia coscienza.

“Senti un po’, ma tu non eri stata oppressa??”

“si, ma visto che ora hai capito chi aveva ragione e chi torto, sono riuscita a sfuggire alla tua oppressione.”

“ complimenti… ma tornando a noi… COSA? COSA DOVREI FARE?? CAMBIARLO?? MA TU SEI PAZZA!!”

“guarda che non è una tragedia; sotto ha la biancheria, quindi è come guardarlo in costume, no?” “NO! È TUTT’ALTRA COSA!”

“fidati, ce la puoi fare.”

“non è questione di farcela o di non farcela, ma è questione che non POSSO farlo!!! È imbarazzante…”

“Eddai… tanto dorme, e se si sveglia è comunque ubriaco, non capirà niente.”

“Ma non posso farlo!!”

“si che puoi…”

“no!”

“si!”

“NO!”

“SIII!”

“NOOOO!”

“se non lo fai ti farò venire mal di pancia!! E di quelli forti!”

“Non mi interessa, so che non puoi farlo!”

“e chi te l’ ha detto?”

“lo so!”

“tsk!...”

“…”

“…”

“…”

“ E va bene! Lo ammetto! Non posso farlo… però tu sei davvero testarda!!”

“Modestamente” e così finì la nostra discussione.

Stavo per uscire dalla sua stanza per cercarmi un pigiama, quando sentì Ben girarsi lamentandosi nel letto. “Ma come? L’ho messo persino a letto! Perché continua a stare scomodo?”

“perché non ha il pigiama…”

“ZITTA TU! Fammi pensare… forse sente caldo…”

Dopo un paio di minuti in cui ho considerato i pro e i contro di quello che diceva la mia coscienza, decisi, per mia sfortuna, di mettergli il pigiama che sembrava più leggero in confronto agli abiti che indossava.

“si, come no, più leggero… tutte scuse! Lo sai anche tu che io ho ragione!” si intromise la mia coscienza.

“MA TI STAI ZITTA PER 5 MINUTI??!!”
“ci sono già stata…”

“E STACCI ALTRI 5 MINUTI!”

“ok ok…”

“ CHE COSA HO DETTO??!! ZITTA!”

“e ci starò!”

“intanto non ci stai!”

“ma devo pur risponderti!”

“NO! ZITTA!”

“…”

Insomma dopo tutto quel chiassare con la mia coscienza, trovai il pigiama di Ben nel suo armadio.

Vi starete chiedendo come facevo a capire qual’era… giusto? Semplice, era l’unico tutto aggrovigliato che c’era.

“perfetto! E… adesso?...”

“devi spogliarlo…”

“ZITTA! Non mi ci far pensare…”

“ma tanto lo devi fare…”

“MA TU NON DOVEVI STARE ZITTA PER ALTRI 5 MINUTI?!”

“ci sono stata, non sai contare??”

“ si, ignobile coscienza… mi hai fatto pensare a quello che non volevo pensare…”

“ovvero?”

“che dovrò…gulp…spogliarlo… AAAAAAAAAA!! MA COME HO FATTO A FARMI CONVINCERE??!”

“eheh… mia cara, vorrei ricordarti che tu l’hai già visto in costume spesso, quindi non devi disperarti!”

“invece lo è! Una cosa è vederlo, e una cosa è spogliarlo…”

“hai ragione… allora… io me ne vado!!”

“NO!! NON PUOI ABBANDONARMI!! … coscienza? Ci sei? Ehi! RITORNAAA!!! UFFAAA! SONO RIMASTA ANCHE DA SOLA ADESSOO!! Maledetta coscienza…”

Il cuore mi batteva, ma cercai di calmarlo e di convincermi che era una cosa normalissima…

Tremando mi avvicinai a Ben, lo guardai e velocissima mante gli sfilai la maglietta nera a mezze maniche e gli tolsi le scarpe, tutto grazie alla magia. I pantaloni, rimasero comunque i più difficili da sfilare, ma piano piano, senza guardare e… rossissima, glieli tolsi. Sembravo un pomodoro in quel momento tanto ero rossa. Lo guardai solo un istante e vidi che era in gran forma fisica e i suoi capelli sconvolti lo rendevano un po’ più figo di quello che era. Alla velocità della luce gli misi il pigiama e corsi via.

Dopo tutto quel casino ero stanca e, indossando di nuovo un pigiama a bretelline della zia, mi buttai sul letto matrimoniale attendendo il sonno. Non arrivò. E così dopo mezz’ora di sospiri, mi alzai, uscii fuori al balcone e mi sedetti sulla panca. Ripensavo continuamente a quella domanda che risuonava nella mia testa in continuazione: ‘perché non mi ami?’.

“cosa avrei dovuto rispondergli? Ma soprattutto perché non gli ho risposto?...”

Guardavo le stelle pensierosa e qualche lacrima scese sulle mie guance …

COLONNA SONORA DI QUEL MOMENTO:

Il cielo è un po’ più blu

Quando ti penso

Gli angeli cantano

Una dolce melodia

Quando tu sei con me.

Tu sei la musica

Nel mio silenzio

Tutta l’eternità in un momento

Tu sei tutti i sogni miei…

(“Tutti i sogni miei” – ritornello)

Mi addormentai finalmente sulla panca fuori al balcone. Per fortuna non faceva freddo, altrimenti mi sarei beccata un gran raffreddore.

Il mattino dopo mi svegliai presto, circa verso le 8 e… “CHE FREDDO!!!” dovetti entrare di corsa per il freddo. Presi una coperta e mi coprii mentre cercavo qualcosa per fare colazione. Alla fine dovetti prepararmi comunque il caffè, perché Ben non lo beveva…

“bene…” alzai gli occhi al cielo con sopportazione.

 

Secondo Ben

 

Quella mattina mi sentivo a pezzi, avevo un mal di testa pazzesco e non avevo mancoi il coraggio di aprire gli occhi. Poi sentii dei rumori e, preoccupato, mi costrinsi ad alzarmi. Mi girava la testa, ma mi ripresi subito. Afferrai la prima arma contundente e guardandomi attorno cercai la cosa che aveva fatto rumore. Cercai un po’ ovunque, ma alla fine scoprii che era solo Gwen che cercava di lavare la caffettiera … “GWEN??? Che ci fa lei qui? Non doveva solo accompagnarmi? Ah…che mal di testa, non ricordo niente… e perché indosso il pigiama?? Non ricordo di essermelo messo…”

- Gwen! – la chiamai e lei si girò di scatto verso di me-

- Ben! Buon giorno!-

- Buon giorno… ma che ci fai tu qui? –

- non ricordi proprio niente? –

- no… -

- oh… bene… bè, se vuoi ti racconto cos’è successo… -

- mmm… - mugugnai massaggiandomi la testa. Poi continuai:- piuttosto dimmi se ho fatto qualcosa di…ecco… diciamo… sconveniente… i dettagli in questo momento non mi va di sentirli, ho un gran mal di testa.

- anche ieri avevi mal di testa, forse di meno… comunque, non hai fatto niente di sconveniente, non preoccuparti, anche se dopo un po’ hai cominciato a sclerare e delirare ed eri anche molto strano. –

- strano in che senso? –

- nel senso che… diciamo che eri molto affettuoso… - aveva finito di lavare i piatti e li stava posando nei mobili da cui li aveva presi.

- affettuoso?? –arrossii mentre una vocina dentro di me diceva che avevo fatto una cosa che non avrei mai dovuto fare…

- si, ma non preoccuparti, non è successo niente… tranquillo. –

- ok… ma perché allora tu sei rimasta a dormire qui? – continuavo ad arrossire con una strana sensazione.

- bè, io me ne stavo andando ieri, ma tu mi hai bloccata chiedendomi di restare; mi facevi pena in quelle condizioni e ho deciso di rimanere. – e guardando per terra si era appoggiata al muro.

- e perché hai addosso una coperta? –

- perché mi sono addormentata fuori al balcone xD – sorrise imbarazzata.

- capisco… - e così dicendo posai l’arma contundente e cercai un’aspirina per la testa mentre Gwen andò in camera per cambiarsi.

“Meno male che non è successo niente… tra noi… avevo infatti paura che potessi fare qualcosa che avrebbe sconvolto sia me che lei. Fiù!”

“e tu ci credi che non è successo niente?”

“e secondo te a cosa dovrei credere?”

“alla tua coscienza!”

“quella è l’unica cosa o persona, o qualunque cosa fosse, di cui non mi fido!”

“ed ecco perché sbagli sempre!”

“ zitta bertuccia!!”

“non mancarmi di rispetto!”

“io manco di rispetto a chi mi pare e piace!”

“ ok, allora non ti dico cosa penso su Gwen!”

“guarda che quello che pensi tu, lo penso anche io!”

“dettagli… comunque sei davvero stupido se non hai notato la bugia di Gwen…”

“COSA? Lei non stava mentendo!”

“oh si! Mentiva spudoratamente; ed io modestamente sono riuscito a capirlo”

“ e da cosa l’avresti capito, sapientone?”

“semplice: 1. per tutto il tempo non ti ha guardato in faccia; 2. anche quando non aveva niente da fare e stava appoggiata al muro, non ti ha guardato in faccia!; 3. ogni volta che tu le facevi delle domande lei arrossiva leggermente; quindi mi pare più che ovvio che tra voi è successo qualcosa che lei sa e che tu, mente bacata, ignori!”

“EHI! Io non ho la mente bacata!”

“intanto non ti sei accorto dell’inganno..

“mmm… forse hai ragione: sta nascondendo qualcosa Gwen… ed io non ricordo cosa… il che sta diventando pericoloso…”

“però! Che occhio! (con tono ironico) lo è sempre stato pericoloso…”

“tutto ciò significa che io le ho fatto qualcosa di sconveniente… chissà cosa…”

“eh già! Perché al giorno d’oggi non si sa cosa possa fare o dire un ubriaco alla ragazza che ama eh? (sempre tono ironico) IDIOTA! Ragiona un po’, qualche volta!”

“potrei averle messo le mani addosso…”

“impossibile!”

“perché?”

“perché ti avrebbe già messo KO o comunque, invece di fare la timida, ti avrebbe sgridato a dovere come al suo solito; quindi non credo che sia stato questo…”

“giusto… potrei averle detto quello che penso su di lei…”

“cioè nulla?”

“ ma che simpatico… potrei averle confessato i miei sentimenti.”

“bè è possibile… non ci sono poi così tante alternative”

“ già! Oh mamma, che imbarazzo se fosse stato davvero così…chissà poi lei cosa ne pensa”

“lei ci sta”

“ma che ne sai?”

“elementare mio caro… no, non sei degno di essere chiamato Watson…”

“perché tu invece sei degno di chiamarti Sherlock eh?”

“eheh… bè tornando al discorso, lei ci sta sicuramente, altrimenti ti avrebbe cominciato a parlare dei ‘contro’ di tutto quello che hai detto, no?”

“giusto… tipico di Gwen”

“già! E visto che ci sta suggerisco di parlarle!”

“di tutto questo?! No, non posso…”

“perché?”

“e se poi non è così??”

“con i ‘se’ e con i ‘ma’ non risolverai niente! O le parli ora o taci per sempre!”

“ok… al momento opportuno le parlerò, ma ora mi sta scoppiando la testa, e la maggior parte della causa sei tu! Quindi, se non ti spiace, io andrei a fare colazione.”

“scusa tanto se ti ho aperto gli occhi!”

“tuscè…” e tornando alla realtà mi presi l’aspirina per il mal di testa e mi preparai la colazione.

 

 

AAAAAAA! Buon salve brava gente, ecco l’attesissimo capitolo!!! Soprattutto da Cinzia XD… vabbè, spero che vi sia piaciuto anche se non ho scritto molto. Il sequel sarà bellissimo!! Ci ho lavorato per tutto il tempo che sono stata in Calabria!! L’ho fatta persino leggere a mio cugino che mi ha dato un bellissimo voto: 8+!! Mitico! Per un tizio a cui non piace molto il “romantico” è un buon voto! Anche se a quanto pare gli piace solo la coscienza… pazienza… AH! Per chi aspetta con ansia il ritorno dell’omnitrix: tornerà presto in circolazione grazie a delle circostanze davvero strane XD. Ho già detto troppo!!! Il seguito sarà bellissimo!!! Non vedo l’ora di copiarlo sul pc!! ah! ultima cosa importantissimaaaaaaaa:

Io ho pensato che il titolo in italiano sarebbe stato più carino ma non sono sicura di rinominare l'intera storia, quindi datemi un consiglio:

è meglio "Amore in prima linea" o "Love in first line"?? rispondeteee >-<

Ci si vede tra un paio di giorniiii!!!

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Capitolo 14
*** Ho pensato di farti le valigie. ***


Capitolo 14

 

Secondo Ben

 

Non sapevo bene cosa avrei fatto quel giorno, ma, passatomi il mal di testa, non avevo alcuna intenzione di rimanere chiuso in casa; così presi i miei abiti e cominciai a vestirmi, e proprio mentre stavo per infilarmi la maglietta, entrò di botto Gwen facendo sbattere la porta e urlando tutta contenta:- BEEEN!! – ed io a quell’urlo, mi spaventai aggrovigliandomi con i vestiti e cadendo a terra come un salame… “che figura…”

-ops…scusa… -

- no problem… - cercai di liberarmi.

- ti aiuto… - si avvicinò a me e mi disincastrò dalla maglietta che mi aveva imprigionato.

-grazie. Com’è che sei così allegra?? –

- i miei hanno appena chiamato e hanno detto che hanno deciso dove villeggiare quest’anno – sorrise con 32 denti  emozionata – Andremo a BluMarine Village, la spiaggia più popolare degli Stati Uniti! (non è vero… me lo sono inventato, ma non sapevo cosa scrivere XD by me…) –

- strano che andiamo in un posto del genere; di solito ci limitiamo ad andare al lago… -

- lo so, infatti volevano di nuovo andarci, ma io gliel’ho impedito! Ma soprattutto si sono convinti quando gli ho ricordato come andò a finire l’anno scorso… -

FLASHBACK:

Ben, per far vedere la sua figaggine,si spara le pose su una roccia grossa come uno scoglio, ma soprattutto pericolosa, prima del tuffo, e così facendo fa rotolare il masso sulla spiaggia trasformando la maggior parte di essa in una laguna artificiale con acqua di lago…

Ben cade goffamente dallo scoglio e si tuffa in acqua con una bella panciata (dolorosa…).

FINE FLASHBACK

 

Secondo Gwen

 

- Non andò a finire tanto bene… - ed io risi ripensando all’accaduto. Poi notai che era ancora seduto per terra a petto nudo aspettando che io gli ridessi la maglietta. Chiedendogli scusa gli porsi la maglietta, imbarazzata, che lui prese, ma prima che io uscissi dalla camera lui mi fermò prendendo la mia mano. Mi voltai, e lui serio mi domandò:- cosa è successo ieri sera che mi nascondi? –

“Oh, no! Ha scoperto la mia bugia. E adesso che mi invento?? Improvviserò!”

- niente… cosa doveva succedere? – dissi senza guardarlo.

- non lo so, dovresti dirmelo tu! –

- ti assicuro che non è successo niente… - continuavo a non guardarlo. Poi lui si alzò (ancora senza maglia) per guardarmi negli occhi, ma io avevo girato lo sguardo.

Lui mi prese il mento e delicatamente mi girò verso di lui costringendomi a guardarlo negli occhi e poi ridomandò:- cosa è successo tra noi ieri sera? Dimmi la verità… -.

Entrambi cominciammo ad arrossire, e mentre ormai mi ero rassegnata al fatto che prima o poi glielo avrei dovuto dire, squillò il telefono.

- ehm… v-vado a… a rispondere -  e corsi veloce verso il salotto disincantandomi dai suoi occhi ipnotici.

Risposi al cordless ed era mia madre che ci voleva comunicare di aver deciso di partire il giorno dopo visto che aveva prenotato l’hotel per tutto il mese.

 

Secondo Ben

 

“la mia coscienza aveva ragione, mi ha mentito! E adesso chissà cosa le ho detto… o peggio… uff, non voglio neanche pensarci!”

“hai visto che avevo ragione?”

“zitta bertuccia!”

 

Lunedì (il giorno dopo) ore 10:15 casa di Gwen

Secondo Gwen

 

Eravamo dalle 7:00 del mattino a preparare le valige.

Avevamo stabilito di partire entro le 12:00, e dovevamo ancora preparare molte cose; dubitavo nel compimento di quella decisione, “a meno che io non usi la magia…”. E così, per velocizzare le cose, decisi di usare la magia, e in mezz’ora preparai le mie valige dei vestiti, quella delle scarpe e quella dei costumi e delle asciugamani.

Insomma alle 11:30 eravamo già pronti per partire.

 

Lunedì (lo stesso giorno) ore 11:30 casa di Ben

Secondo Ben

 

-AAAAAAAAAAH!!!!!! –

- BEN! cos’è successo??- si catapultò mia madre in camera mia urlando.

- PERCHè NON MI HAI SVEGLIATO??!! TI AVEVO CHIESTO DI CHIAMARMI ALLE 7 PERCHè LA MIA SVEGLIA è ROTTA!!! E TU CHE FAI?? NON MI SVEGLI!! IO DEVO FARE ANCORA LE VALIGE!! – sgridavo mia madre mentre camminavo avanti e indietro alla ricerca di cosa mettere in valigia, anche se mi ero appena svegliato.

- mi dispiace, tesoro, ma stavi dormendo così beatamente che ho pensato di fartele io le valigie… -

- davvero? – mi fermai di botto sorpreso.

-certo! Controlla pure cosa ho messo e cosa non ho messo così chiudiamo la valigia –

- grazie mamma!! – commosso l’abbracciai con un sorrisone.

- una curiosità: come mai quest’anno sei così impaziente di andare in vacanza con Gwen? – mi staccai dall’abbraccio e poi diventando rosso balbettai:- nessun motivo in particolare, te lo assicuro… -

- aaah… ho capito… - sorrise maliziosa mia madre.

-NO! Tu non hai capito un bel niente quindi andiamo a finire queste benedette valigie! – e la trascinai fuori mentre rideva sotto i baffi, cosa che mi fece sospettare che avesse capito tutto…

 

Lunedì (sempre quello) ore 12:00 sotto casa di Ben

Secondo Gwen

 

Scesi dalla macchina e citofonai.

- pronto? – rispose Ben.

- ehm… Ben, sei pronto?? Scendi tu o devo salire a darti una mano? –

- NONO! Non salire, non preoccuparti, scendo subito! –

- oh… ok, aspettiamo in macchina… - decretai sorpresa dal fatto che per una volta non avesse chiesto il mio aiuto.

- va bene! – feci per andarmene quando Ben mi richiamò dicendo:- ehm… forse è meglio che mi aiuti un po’… -

- lo sapevo! Era troppo strano che tu non chiedessi il mio aiuto, anzi, la mia magia! –

- eheh… questa volta non è per portare le valigie con la magia… -

-e per cos’è? – chiesi sorpresa ancora più di prima.

- eh… entra e vedi… - e così entrai; preoccupata, ma entrai.

Non ero riuscita nemmeno a mettere un piede dentro casa che scivolai su una buccia di banana sbattendo con la schiena per terra. Mi rialzai dolorante ed entrai finalmente in casa dove vidi passare davanti ai miei occhi una maglia a tutta velocità.

Scombussolata cercai la fonte da cui era partita la maglietta e così trovai Ben intento a scavare nella sua valigia.

- Ben! che stai facendo?! – chiesi ancora più scombussolata di prima.

-cerco qualcosa che stia bene col jeans che ho deciso di mettere in viaggio, ovvero, quello che ho addosso… -

- ma cosa ti importa se sta bene oppure no?? – chiesi più confusa che mai.

- ma perché non posso metterci la prima cosa che capita!! GUARDA!! – e così dicendo prese una maglia a caso e se la posò sul petto nudo guardandomi con occhi spalancati.

-ehm… Ben, questa maglia ci sta bene… è un jeans maschile qualunque! Persino un top femminile ci starebbe bene!! – cominciai a sentire la mia salute mentale andarsene sempre più velocemente.

- CI STA MALISSIMO!! Ma che ti ho fatto entrare a fare se non mi sai consigliare decentemente cosa mettermi?! –

- BEN! CALMATI! La tua salute mentale è PEGGIORATA da quando ti sei ubriacato! Finiscila di dire cretinate e indossa la prima cosa che ti capita!! SONO STATA CHIARA??! – urlai con occhi spiritati.

Ben mugugnò incurvando la schiena in avanti e abbassando leggermente la testa.

- Ben…su, dai, non essere triste! – gli sorrisi, gli diedi una pacca sulla spalla per consolarlo, e con la magia sistemai il casino che aveva creato mio cugino.

- una curiosità: ma non potevi farti aiutare da tua madre per vestirti? –

- ehm… ci ho provato, però è andata in crisi di nervi e si è chiusa in camera… Papà sta ancora cercando di consolarla col thè…-

-mamma mia! Che hai combinato?? – chiesi preoccupata.

- niente… è solo che non mi piaceva come abbinava i vestiti e l’ho sgridata un po’. Ma non le ho fatto niente! Se l’è presa per niente! – spiegò mettendo le mani dietro la testa.

-vabbè… allora vado a salutarli così partiamo –

- vengo con te! – e così insieme salutammo gli zii che intanto stavano svuotando le valigie del loro viaggio in Italia.

Infine, grazie all’aiuto della magia, portammo tutte i bagagli di Ben in macchina e… ed eravamo STRETTISSIMI!

Finalmente partimmo.

Durante il viaggio non avvenne granché poiché per la maggior parte di esso dormimmo.

E così, tea sbadigli e caffè, tra le canzoni country dei miei e quelle rock di Ben, tra caldo e freddo, tra litigi e sorrisi, arrivammo finalmente a destinazione.

 

Lunedì (ancora quello…) ore 16:30, al secondo piano del “Hotel del Sole”, stanza 102.

 

- Questa sarà la nostra casa per un mese! Yuppy! Adesso chiariamo le regole:

1) fatevi bastare lo spazio che abbiamo!

2) cercate di non distruggere niente!

3) non rimanete tutto il giorno attaccati agli schermi dei computer, a meno che non ci sia un uragano fuori!

4) non rubate niente!

5) non sporcate troppo perché dopo le cameriere potrebbero volere la mancia, ed io non gliela voglio dare!

6) ogni mattina ci si sveglia all’ora che diciamo noi!

7) non mettetevi nei guai, e questo vale per i due minorenni!

Vi tengo d’occhio! Non osate violare nemmeno una di queste regole perché sennò ce ne torniamo subito a casa! Ed ora che ci hanno portato i bagagli direi che possiamo cambiarci e scendere sulla spiaggia. – decretò mio padre appena entrammo in casa.

Ben e mio padre si cambiarono in una stanza a fianco, mentre io e mia madre rimanemmo nella stanza principale.

- che costume devo mettere?? – disperai su mia madre-

- uno qualsiasi! Tesoro, da quand’è che ti preoccupi tanto di quello che devi indossare?? – esclamò abbracciandomi.

- da quando hai deciso di andare in villeggiatura su una spiaggia colma di gente chick! –

- tsk! Ma per favore! – esclamò mia madre lasciando l’abbraccio.

- non mi comprendi ç___ç !! – mi disperai.

- ma si che ti comprendo! – prese un bichini dalla mia valigia e me lo porse.

- ed io dovrei mettermi questo coso così mini?? –

- amore, non lo sai proprio che significa mini… farai un figurone! Te lo assicuro! Questo si che è chick! –

- NON POSSO METTERE UNA COSA DEL GENERE!! – e così cacciai dalla valigia un costume intero.

- tesoro… sembra una tuta da sub… -

- allora è perfetto! – dissi convinta.

- MA STAI SCHERZANDO?? –

- no! –

- ah fantastico! Ora posso anche dire di avere una figlia pazza! –

- ma perché?! va benissimo! –

- morirai di caldo… -

- non mi importa – arrossii

- cos’è che ti imbarazza? Hai sempre messo un costume a due pezzi! –

- si, ma Ben… - non ebbi il coraggio di continuare.

- Ben, cosa? –

- mi vedrà… - arrossii sempre di più.

- e allora? Ti ha sempre visto! –

- si, ma non con tutte queste forme… - si, infatti a 15 anni io non avevo tutte quelle forme che mi erano cresciute di botto a 16 anni… e mi vergognavo di mettermi i due pezzi…davanti a Ben.

- e tu ti vergogni?!?! Da quando Gwendalyn Tennyson si vergogna di qualcosa?? – rimase di stucco.

- eh, sapessi… - rimanemmo per pochi secondi in silenzio, poi lei lo ruppe…

- ho capito… - disse sicura.

- cosa? –

- che ti sei presa una cotta per… - non le feci finire la frase e così le urlai:- NO! Non è vero! Quello che stavi per dire era una grande baggianata! Mi metterò il bikini… contenta? – mi rassegnai. E così ci cambiammo.

 

Secondo Ben

 

Finito quel che dovevo fare, uscii dalla stanza e, poiché eravamo tutti pronti, uscimmo dalla stanza.

“ EVVIVA!! Che le vacanze abbiano inizio!!”

“ non ti emozionare troppo, prevedo che accadrà qualcosa di brutto… lo sento nell’aria…”

“non portare iella! E poi come fai a sentirlo nell’aria?? Sei nella mia testa!”

“ io ho la vedenza! U_U”

“se…”.

Purtroppo per me, però, la mia coscienza aveva ragione, infatti, appena uscito dalla stanza 102 accadde una cosa che non mi sarei mai aspettato: SBANG! Scontro tra me e….

- HILARY! – mi sorprese…

 

EEEEEEEEEEEEEEEEEE!! Ecco la fine di questo capitoloooooooo (notina musicale). IL RITORNO DI HILARYYY!! Waaa fantastico! Non sapete ancora cosa deve succedere in questi giorni estivi, ma soprattutto chi incontreranno! Eheh, e sappiate che Hilary non è di certo la ochetta che sembra… muahahahahah grandi sorprese nei prossimi capitolini!! Mi dispiace aver tardato tanto, ma è uscita un’altra vacanza! Non ho potuto scrivere un tubo!! ç_ç sono davvero dispiaciuta per l’accaduto, vedrete che rimedierò! ^o^ se mia madre non mi obbliga a fare qualche lavorino per casa, spero di riuscire a scrivere il 15° capitolo entro domani, ma non vi assicuro niente! Voi continuate a lasciare recensioni che sono sempre più beeeelleeeeee!! ^^ infatti ringrazio tutti quelli che mi seguono sempre e che mi hanno lasciato recensioni in ogni capitolo =^^= siete tenerissimi!!! Alla fine ho deciso di lasciare il titolo che avevo creato fin dall’inizio. Grazie per avermi convinta! <3 e come ultima cosa vorrei dire a coloro che amano questi intrighi familiari che ho creato una fanfiction intitolata “Love of 3000”  che è una piccola one-shot che parla appunto dell’amore tra due gemelli!! (assurdo…) lo consiglio soprattutto a quelli che conoscono “Class of 3000” perché infatti riguarda quel cartone… se vi va leggetela ;D noi ci vediamo tra pochi giorni ciaociaooooooooo

 

Saluto speciale a mia cugina Claudia che è appena entrata in EFP: BENVENUTA NEL MAGNIFICO MONDO DELLE FANFICTION!! ^O^ vvb a tutti! <3

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Capitolo 15
*** Perché mi fai così male? ***


Perché mi fai così male?

 

Capitolo 15

 

Secondo Ben

 

Da terra non potevo credere a quello che vedevo: Hilary in costume e pareo che mi tendeva la mano per rialzarmi.

- Benjamin Tennyson! Come mai da queste parti? – sorrise contenta di vedermi.

Rialzandomi dissi:- sono in vacanza con mia cugina e i miei zii… a tu? – “MA SECONDO TE CHE CI STO A FARE QUI!? SCEMA!”, non potete immaginare il mio stupore nel vederla li.

- io? Oh… diciamo anche io, ma quella che ha davvero insistito nel venire qui è stata mia sorella –

- hai una sorella?? –

- veramente è una gemella, si chiama Emmy – e così di fianco ad Hilary spuntò una ragazza molto simile ad Hilary: alta, magra (mai quanto Hilary però…), con una pettinatura al quanto strana tutta attorcigliata con le punte ricce che in quella posizione sembravano raggi solari e alcune ciocche spuntavano fucsia, e il resto dei capelli biondo cenere, leggermente più scuri di quelli della gemella; aveva gli occhi grandi e verdi come Hilary e degli occhialini fucsia sul naso; un’altra cosa che notai di lei particolarmente fu l’eccessiva predominanza dei colori più accesi nei suoi vestiti e gioielli appariscenti, ed infine le unghie particolarmente lunghe e curate. Era molto più carina di Hilary, che in confronto sembrava una barbie truzza…

- piacere di conoscervi! – sorrise con 32 denti Emmy facendo un segno alieno con le mani – tu devi essere Ben, Hilary mi ha parlato molto di te e anche di tua cugina Gwen che suppongo sia lei…- indicò Gwen.

- si, sono io… - rispose timida mia cugina.

- Ben, se non ti ho mai parlato di Emmy allora non ti ho mai parlato nemmeno di Alexander (Alex), il mio fratellastro appena acquisito! – interruppe Hilary con quella sua voce a trombetta.

Sentendosi nominato, Alex si girò sfoggiando la sua massa di capelli biondo platino.

- Per caso qualcuno ha nominato il mio nome invano? – scherzò avvicinandosi a noi.

- Alex, ti presento Ben e Gwen; Ben è in classe con me, mentre Gwen è sua cugina –

- piacere… - salutò guardando Gwen dalla testa ai piedi.

“ Cos’hai da guardare, pervertito?! Biondino buzzurro che non sei altro! Rospo melmoso che…”

“ehm…”

“ CHE C’è??”

“non è melma… è muco…”

“MA LO SAI QUANTO ME NE IMPORTA??!”

“scusa… era per precisare!”

“VAI A PRECISARE DA QUALCHE ALTRA PARTE!!”

“ ok…”

 

Secondo Gwen

 

“Ma che ha da guardare questo pallone gonfiato??       Non vorrà provarci mica? Va ad eretro!” (non so come si scrive perdonatemi! Spero avrete capito comunque cosa significa XD by me)

“ma sei scema?”

“COSA? Ma come ti permetti?!”

“mi permetto! Perché tu, se fossi intelligente, avresti pensato al fatto che se quel tizio ti corteggia e ti conquista, potresti riuscire a scordare Ben!”

“con quel pallone gonfiato?! MAI!”

“allora sei veramente scema!”

“ma perché oggi hai voglia di insultarmi??”

“perché tu non sei mai contenta!”

“COSA?”

“sicuro! Tu sei innamorata di Ben, ma non sei contenta perché è tuo cugino; sei corteggiata da un sacco di ragazzi stupendi e fighi che nonostante questo, ti sbavano sui piedi, ma tu non sei contenta; probabilmente sei ricambiata nonostante le belle ragazze che circondano tuo cugino, e non sei contenta! Ma dico, ci sarà mai un momento in cui sarai contenta della tua vita sociale?!”

“Si! Quando non sarò innamorata di mio cugino e avrò un corteggiatore bello, intelligente e romantico, ma soprattutto degno della mia altezza!”

“ ‘altezza’ in senso metaforico o fisico?”

“metaforico, è ovvio!”

“bè, allora aspetta e spera…”

“ sarebbe un incoraggiamento o una presa in giro?”

“ma per chi mi hai preso?? È ovvio… un presa in giro! U_U”

“ah! Bene! E adesso… SPARISCI PRIMA CHE MI VENGA VOGLIA DI POLVERIZZARTI!!”

“ok, ok! Calmati…”

Alexander era un ragazzo alto e in forma, con i capelli folti biondo platino e gli occhi azzurri chiari. La cosa che mi colpì particolarmente di lui fu lo sguardo magnetico che aveva e il fatto che, nonostante il caldo insopportabile, vestiva totalmente di nero.

 

Lunedì (ancora…) ore 17:30 sulla spiaggia.

 

La spiaggia era colma di gente e avevamo sistemato gli ombrelloni… vicino a quelli di Hilary…

“Ma che sfortuna! Maledizione! Ma solo qui c’era posto per l’ombrellone??” mi guardai attorno alla ricerca di un posto libero, ma invano… “a quanto pare si…”.

- vi piace questo posto?? L’abbiamo liberato apposta per voi!- squittì la truzza saltellando da Ben.

- si si… - disse ad Hilary, poi si girò verso di me e mi bisbigliò nell’orecchio:- anche se l’avrei preferito a tre chilometri di distanza da lei! –

Ed io sorrisi pensando alla sua faccia inorridita se avesse sentito quello che mi aveva detto.

- Grezie, Hilary, per aver aver fatto spostare mezza spiaggia per farci mettere l’ombrellone accanto al tuo…- finsi un sorrisi.

- Figurati! – esclamò allegra, poi cambiando tono di voce divenne più seria – per me non è stato un problema…anzi, è stato facilissimo… - e così dicendo se ne andò sotto i suoi tre ombrelloni.

- non trovi strano che abbia fatto spostare con tanta facilità mezza spiaggia??- chiesi a Ben continuando a guardarla chiedendomi come potesse essere così oca.

- naaa… avrà fatto spostare qualche ombrello di qualche suo amico… niente di che. Da quand’è che sei così sospettosa?!-

- da quando attiri i guai come una calamita: in pratica da quando hai avuto per la prima volta l’omnitrix…-

- che stupidaggine! –

- ma vattene! –

- con piacere… -

- ciao!! – mi smorfiai per poi avviarmi verso l’ombrellone, quando mio cugino mi fermò prendendomi un braccio.

- ma prima devi dirmi una cosa! –

- sarebbe? – incrociai le braccia.

- sempre la solita tiritera… - sorrise, io inarcai un sopracciglio e lo guardai continuare – cosa è successo quella sera in cui mi ubriacai? –

Innervosita risposi:- NIENTE! TE L’HO DETTO E RIPETUTO UN TRILIARDO DI VOLTE! – gli urlai. Me ne andai lasciandolo di stucco e arrivai sotto l’ombrellone dove mi spoiai rimanendo in costume.

 

Secondo Ben

 

La osservavo da lontano incantato e… anche un po’ stordito.

Era davvero carina in bichini. Lo notai anche se cercava di nascondersi con le mani e le braccia.

“com’è carina… ed io non posso averla…che scocciatura!”

“sfigato…”

“VATTENE!”

“no, non ti ho ancora torturato!”

“E MI TORTURERAI PIù TARDI!”

“uffa… ma io soffro…”

“come si soffre??”

“mmm…”

“puoi soffrire, ma come??”

“ehm…”

“allora?”

“in silenzio?”

“ESATTO! MUTO!”

Mi avvicinai a Gwen che intanto si era stesa su un asciugamano a leggere. Presi un asciugamano anche io e l’appoggiai al suo fianco. Mi stesi su di essa.

- Ben! Gwen! Noi andiamo in avanscoperta della spiaggia: vogliamo vedere se c’è gente simpatica da queste parti. Più amici si hanno, meglio è! Ciao! – esclamò mia zia saltellando sulla riva con mio zio.

“Fantastico! Se non fosse per Hilary… saremmo rimasti soli…”

- che leggi, Gwen? – chiesi curioso.

- ‘La trilogia della villeggiatura’… -

-O__O … - non l’avevo mai sentito nominare e rimasi un po’ di stucco, così richiesi:- che leggi, Gwen? –

- un libro antico di Carlo Goldoni, più precisamente è una commedia comico-romantica del 700… -

- che noia! –

- lo sapevo che l’avresti detto –

- cosa?! –

- sei prevedibile… -

- non è vero! –

- si che è vero –

- non è vero! Dimmi di che parla! –

- che ti importa?!-

-voglio leggerlo! –

Stava per mettersi a ridere, poi si arrese:- vabbè… allora sappi che ‘la trilogia della villeggiatura’ è formata da appunto 3 libri: ‘Le smanie per la villeggiatura’; ‘Le avventure della villeggiatura’; ed infine ‘Il ritorno dalla villeggiatura’. La base di questa commedia è l’apparire, quindi tutti i protagonisti si fanno una marea di complessi per questa villeggiatura per mantenere la loro reputazione di riccastri, in poche e povere parole… - tornò a leggere scocciata dalla mia domanda.

- e che centra il romantico? –

- centra. Perché molti di loro, per mostrare la loro ricchezza ancora di più, sono costretti a sposarsi con altre persone che credono benestanti, ma che invece non sono, anche se probabilmente sono innamorate di altre… ho cercato di parlare la tua lingua, contento? –

- ma è orribile! –

- cosa? –

- è orribile che una persona sia costretta a sposare qualcun altro al posto del suo innamorato solo per mantenere l’apparenza! –

- si, è orribile, ma allora erano altri tempi…- arrossì lei.

- meno male che siamo nati in quest’epoca… -

- già… -

- Gwen, mi leggi qualche rigo? –

- dall’inizio? –

- no, dal punto che stavi leggendo…-

- ok…-

 

(per chi non conoscesse quest’opera voglio solo anticipare che Giacinta in questa scena è promessa sposa a Leonardo, ma nello stesso momento è innamorata di Guglielmo e viceversa. Giacinta è a conoscenza dell’amore suo e di quello di Guglielmo, ma non può lasciare Leonardo per mantenere le apparenze.)

 

SCENA SETTIMA

GIACINTA, poi GUGLIELMO.

GIACINTA: ah! Guglielmo vuol essere il mio precipizio. Non so dove salvarmi. Mi seguita dappertutto. Non mi lascia in pace un momento.

GUGLIELMO: Ma perché mi fuggite, signora Giacinta?

GIACINTA: Io non fuggo; bado a me, e vado per la mia strada.

GUGLIELMO: è vero, ed io sono sì temerario di seguitarvi. Un’altra che non avesse la bontà che voi avete, mi avrebbe a quest’ora per la mia importunità distaccato. Ma voi siete tanto gentile, che mi soffrite. Sapete la ragione che mi fa ardito, e la compatite.

GIACINTA: (non so cosa abbiano le sue parole. Paiono incanti, paiono incantesimi [avrei preferito scrivere ‘filtri d’amore’, ma tanto è uguale XD by me])

 

Mentre lei leggeva mi avvicinai di più a lei per vedere il libro. Ma questo portò allo sfiorare con la guancia il viso di Gwen. Entrambi arrossimmo, ma lei non si distaccò dalla lettura.

 

GUGLIELMO: S’io vedessi che la mia persona vi fosse veramente molesta, o ch’io potessi pregiudicarvi, a costo di tutto vorrei in questo momento partire; ma esaminando me stesso, non mi pare di condurmi sì male, che possa io produrre verun disordine, né alterare la vostra tranquillità.

 

Mi girai verso di lei guardandole il profilo destro del volto e la guancia arrossire sempre di più. Mi fece sorridere molto il fatto che lei si stesse imbarazzando. Dopo una piccola pausa, ricominciò a leggere.

 

GIACINTA: ( eh! Purtroppo mi ha fatto del male più di quello che egli pensa).

GUGLIELMO: Signora, per grazia, due parole a proposito di quel che vi ho detto.

GIACINTA: Quest’anno non ci possiamo discontentare. Il bel tempo ci lascia godere una bella villeggiatura.

GUGLIELMO: ciò non ha niente che fare con quello ch’io vi diceva…

 

- questi due sembrano noi… - interruppi continuando a guardarla.

- davvero? –

- si… - mi avvicinai a lei sfiorandole la guancia che mi provocò un brivido sulla schiena.

 

GIACINTA: Che cosa dite della cena di ieri sera?

GUGLIELMO: tutto è per me indifferente, fuor che l’onor della vostra grazia.

GIACINTA: Non so se il nostro pranzo di questa mattina corrisponderà al buon gusto del trattamento, che abbiamo avuto ieri sera.

GUGLIELMO: In casa vostra non si può essere che ben trattati. Qui si gode una vera felicità, e s’io sono il solo a rammaricarmi, è colpa mia, non è colpa di nessun altro.

GIACINTA: (si può dare un’arte più seducente di questa?)

 

Continuavo a guardarla mentre leggeva, ma lei non si scomponeva. “Troppo seria persino quando un ragazzo la guarda! Assurda…”. Per smuoverla le diedi un bacio  sulla guancia cercando quasi di non farglielo sentire, e subito dopo mi allontanai solo di pochi millimetri da lei che mi guardò distaccandosi dalla lettura. Era diventata un pomodoro e forse anche io, ma non ci feci caso. Lei si rigirò verso il libro cercando di leggere, ma aveva perso il segno…

Un po’ emozionato da quello che stavo facendo cominciai a baciarla sul collo.

- Ben… smettila, ti prego… -

 

Secondo Gwen

 

“Perché mi fa così male?! Non posso dimenticarmi di lui e viceversa se lui si comporta così!”

- Ben… basta… - cercavo di spingerlo con la mano sinistra ma lui mi teneva stretta.

Poi si staccò di poco dal mio collo per accarezzarmi i capelli.

“forse ha capito che la deve smettere…”

- adesso puoi smetterla?... –

- ti dà così fastidio? – smise di accarezzarmi e mi guardò fisso negli occhi.

- e-ecco… abbastanza direi… - eravamo ad un centimetro di distanza e io ero imbarazzatissima.

- posso solo un altro po’? – tornò ad accarezzarmi più delicatamente.

-bè… ecco.. veramente … NO! – balettai, ma tanto lui non mi ascoltò e tornò a baciarmi il collo. A quel punto pensai solo una cosa “A mali estremi, estremi rimedi!” e lo spinsi alzandomi. Lui, ancora un po’ sconvolto, mi guardò, mise un braccio davanti alla bocca, abbassò lo sguardo e mi chiese scusa balbettando.

- non so cosa mi sia preso… -

- non… preoccuparti… -

Dal nulla comparve Hilary che saltò addosso a Ben tutta emozionata.

- BENNUCCIOOO!! Facciamo una passeggiata? Insieme? Da soli? –

- ehm… ecco… dovrei andare al bar… - cercò una scusa per non stare con lei.

- andiamoci insieme!- e così se lo trascinò sulla riva del mare. Ben mi guardava chiedendomi con lo sguardo ‘aiuto!’, ma io non risposi… Mi ristesi sull’asciugamano e continuai a leggere.

 

FINEEEE! XD eheh, adesso sono entrati in gioco 2 nuovi personaggi… anche loro non sembrano quello che sono, muahahahah!!  E Hilary… non sapete cosa vi aspettaaaaa!!! Secondo voi come ha fatto a far spostare mezza spiaggia (intesa come ombrelloni) con facilità?? Lo scoprirete solo se leggerete i prossimi capitoliiii!! Tra non molto tornerà l’omnitrix e allora sì che ci divertiremo!! Intanto chiedo umilmente perdono per il ritardo… ma sono successe moooolte cose -.-“ Bè, avete visto? Sono entrata anche io in scena!! Certo, sono un personaggio secondario… ma ci sono!! Sono io Emmy ^^ la pettinatura che ha in quel momento nel prossimo capitolo la descriverò così per chi volesse farla, ha già le istruzioni XD voglio solo specificare che è una pettinatura TOTALMENTE inventata da me, presa spunto dai vari manga e dal sole estivo ^^ .

E adessoooo… ringraziamentiiii ^O^:

 

Ken Tennyson: mi fa piacere che ti stia divertendo! ^^ sinceramente, anche io! Mi sto divertendo un mondo a scrivere questa ff, e poi le coscienze mi ispirano sempre battute divertenti XD Per il fatto di Hilary, scoprirai il tutto tra un paio di capitoli, ma non avere paura, aggiornerò presto! ;)

 

Yuki Higurashi: eheh cuginetta! Non è valido farsi pubblicità attraverso le recensioni XD ma niente ci fa! XD bè! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo xD i tuoi debbo ancora leggerlo ora che ci penso .-. vabbè, dopo XD. Spero che tu stia avendo successo! Buona fortuna ;)

 

Blackstar26: grazieeee!! Per avermi aggiunta tra i tuoi autori preferiti, e anche per aver commentato “Love of 3000”. Son contenta che ti piaccia. Riguardo quegli anime che mi hai consigliato sappi che il primo ho provato a vederlo ma mi ha un po’ sconvolto O_O quel tizio è un pervertito XD, poi il secondo l’avevo già visto, ma non mi ha ispirato molto… il terzo non lo trovavo in italiano XD. Bè comunque grazie lo stesso ^^ sei stata molto gentile!

 

Ringrazio anche quelli che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite:

fuffima
Ken Tennyson
kirlia
Rein94
yuki higurashi
_Maya_

 

Anche quelli che l’hanno aggiunta tra quelle da ricordare:

DolceSherry_Eris95
Lolopanny

 

Ma soprattutto quelli che l’hanno aggiunta tra le preferite:

blackstar26
CinziaCandid
Ken Tennyson
nana1827
yuki higurashi

 

Sono contenta di avere questo discreto successo ^^ spero in futuro di averne ancora di più!! Al prossimo capitolooooooooooooo XD Lovely Laura!

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Capitolo 16
*** È l’ora dell’eroe! ***


Capitolo 16

 

GUGLIELMO: Signora Giacinta, scusatemi se v’infastidisco. Mi date permissione ch’io vi dica una cosa?

GIACINTA: Mi pare che abbiate parlato finora quanto avete voluto.

GUGLIELMO: Non vi adirate: tacerò se mi comandate ch’io taccia.

GIACINTA: (che mai voleva egli dirmi?)

GUGLIELMO: comincio ad essere più sfortunato che mai. Veggio che le mie parole vi annoiano. Signora, vi leverò l’incomodo.

GIACINTA: e che cosa volevate dirmi?

GUGLIELMO: Mi permettete ch’io parli?

GIACINTA: se è cosa da dirsi, ditela.

GUGLIELMO: So il mio dovere, non temete ch’io ecceda, e che mi abusi della vostra bontà. Dirovvi solamente ch’io vi amo; ma se l’amor mio potesse recare il menomo pregiudizio o agli interessi vostri, o alla vostra pace, son pronto a sagrificarmi in qualunque modo vi aggrada…

 

“Ben ha ragione… questi due sembrano noi… Lui mi ama e prova a non pensarci… almeno credo, ed io, per le apparenze non ci bado e basta…”

“si, solo che Ben vorrebbe pensarci…”

“lo so.”

“davvero??”

“si”

“SURPRISE!”

“perché è una sorpresa?”

“fino ad ora non sapevi un tubo!”

“ma che gentile….”

“lo faccio con piacere.”

“mmm…” mugugnai.

Mentre leggevo sentii una vocina canticchiare:- Magica, magica Emmy! Magica, magica Emmy! Gira e spera, spera e gira, quel che vuoi s’avvererà! Mille stelle dal tuo cilindro, volan fuori come farfalle, han formato un arcobaleno, tutto splende come incanto! Magica, magica Emmy! …-

- Ciao Emmy! – la chiamai.

- Buon salve Gwen! – si girò verso di me e cominciò a saltellare nella mia direzione.

- come stai? – mi chiese sorridendo.

- bene… tu? – risposi un po’ insicura.

- si va avanti… potrei stare meglio –

- cos’è che non va? – la feci sedere vicino a me.

- bè, varie cose, minime… nulla di importante; piuttosto, cos’è che non va in te? –

- come fai a sapere…? – non mi fece terminare la frase esclamando:- ti si legge in faccia! –

Sorpresa risposi:- bè.. niente di che… -

- Ho già capito tutto!! –

- Cosa? –

- guarda che ho visto come guardavi Ben… -

-COSA??- cominciai a pensare che lei avesse dei poteri soprannaturali…

- e guarda che ti si vede il segno… - bisbigliò.

- quale segno? – non capivo di cosa stesse parlando.

- il segno di quella sottospecie di succhiotto… - abbassò ancora di più la voce.

- COSAAAAAA??? – preoccupata presi di corsa lo specchietto nella mia borsa e mi guardai il collo dove mi aveva baciato Ben e… effettivamente era leggermente rosso…

- NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!- urlai disumanamente.

- calmati, non preoccuparti. Io ho gli occhi da artista, per questo l’ho notato. Se tu porti sempre i capelli sciolti, non lo noterà nessuno.- mi fece l’occhiolino.

- ah… ok… se lo dici tu… - ero ancora un po’ traumatizzata per aver assistito al mio primo succhiotto.

. e così ti piace tuo cugino! Forte! –

- grazie… ma non è poi così forte… -

- e… dimmi….- stranamente osservava da lontano Ben ed Hilary che si allontanavano sempre di più, sulla riva.

- si? –

- che scuola frequenti? – sorrise girandosi di botto verso di me.

- la stessa di Hilary, solo che sto in un’altra classe. E tu? –

- io frequento un liceo artistico privato –

- anche a me sarebbe piaciuto frequentare un liceo privato, ma per vari strani motivi, non ci sono potuta andare… - abbassai la testa ripensando all’accaduto.

- colpa di Ben? –

- come hai fatto a capirlo? – ero davvero sorpresa, non me l’aspettavo indovinasse così velocemente.

- io so tutto! – disse fiera di se.

- se lo dici tu… - “in verità era stato l’omnitrix… ma quando si parla di omnitrix, si parla di Ben!”

- e dimmi, cosa stai leggendo? – guardò curiosa il libro che avevo nell’altra mano.

- “La trilogia della villeggiatura” –

- Bellissimo! A me è piaciuto molto quando l’ho dovuto leggere per la scuola -  tornò a fissarmi con i suoi enormi occhi verdi.

- Io lo leggo come lettura di piacere. È raro trovare qualcuno che ha i miei stessi gusti in fatto di libri. –

- davvero? Bè, anche a me; abbiamo qualcosa in comune allora!! – sorrise ancora di più.

- già… - sospirai, poi guardai incuriosita la sua pettinatura e domandai:- come hai fatto a farla? È davvero originale! – indicai i suoi capelli.

- questa cosetta? Oh… bè, non è niente di che; all’inizio ci ho messo un po’, poi dopo ci go preso la mano ed ora ci metto pochissimo. Inizialmente si forma una coda di cavallo, dopodiché si divide in due parti uguali, poi ogni parte la si divide circa in quattro parti. Poi si prende una ciocca e l’ho attorcigliata per poi fermarla con una mollettina in maniera tale che le punte formino una specie di raggio solare, e così si fa con le altre ciocche. Ora sembro un sole!! Fico eh?? – si emozionò.

- ihih, si, carina! – sorrisi e lei ricambiò.

Continuammo a parlare a lungo finchè non decidemmo di fare il bagno.

 

Secondo Ben

 

“Che noia!!! Hilaryh doveva trascinarmi via proprio in quel momento?! Io lo so cosa mi è preso: sono innamorato, e voglio stare con Gwen, ma non posso per queste maledette apparenze! E sinceramente, non mi pento di niente di quello che ho fatto! Avrei continuato se non fosse che lei mi ha spinto… lo sapevo che non dovevo fidarmi della mia coscienza!”

“EHI! Lei ci sta, idiota!”

“si ho visto… dalla spinta!!”

“guarda che, anche se una ragazza ci sta, non significa che non si sia imbarazzata!”

“o magari, semplicemente… NON CI STA!”

“te lo assicuro!”

“MA COME FAI A DIRLO?!”

“se davvero non ci stava, ti avrebbe catapultato in Polonia con la sua magia! Invece, siccome ci sta, ti ha soltanto spinto!”

“…” non ebbi il tempo di pensare a quello che la mia coscienza diceva, che Hilary mi fece tornare alla realtà molto bruscamente.

- BEN!! MI STAI ASCOLTANDO??! – mi urlò in faccia.

- si si certo… - dissi annoiato e cercando di nascondere il fatto che… non era vero.

- allora perché non mi hai risposto??! – mi guardò infuriata.

- non ti ho risposto?? Sul serio?? Strano…cos’è che mi hai domandato? – dissi cercando di non guardarla negli occhi ed evitando ogni suo sguardo minaccioso.

- hai visto che non mi ascoltavi?! – per fortuna non era più arrabbiata…

- ma si che ti ascoltavo! È solo che … mi sono scordato la domanda! – mi arrampicai sugli specchi.

- ti ho chiesto se ti andava sabato di andare in discoteca con me e con i miei fratelli. –

- ah… bè, allora forse non ti ho risposto perché non sono sicuro di quello che farò sabato! –

- tutte scuse… -

“Persino un’oca come te l’ha capito, accidenti!”

- mmm… non sono scuse! –

- farò finta di niente. Se vieni in discoteca puoi invitare anche tua cugina. Ad Alex farebbe piacere conoscerla. –

“Col cavolo! Lei è mia!! Quell’Alex non la merita!! Chiaro??? Lei! Mia! Basta!”

- ehm… ok – dissi cercando di nascondere la disapprovazione dentro di me.

- Bene! Allora devi farmi sapere entro venerdì! – esclamò emozionata.

- ok… -

- Ah! Dimenticavo: in discoteca ci sarà una ‘schiuma party’, quindi mettetevi vestiti che potete bagnare. –

- ah… bene! – sospirai pensando che questo non ci avrebbe portato a nulla di buono.

- vuoi un gelato? – chiese con la sua solita faccetta da oca che si ritrovava.

- ehm… no… in verità… ho scordato il pollo nel forno!!! – urlai cercando una scusa per andarmene, e così me la diedi a gambe levate verso i nostri ombrelloni.

 

Secondo Hilary

 

Stavo ancora sorridendo quando vidi il mio adorato Bennuccio darsela a gambe. Cambiai lentamente sguardo: da allegro divenne minaccioso e pieno di rabbia, e il sorriso si trasformò in una smorfia. Assicurandomi che non ci fosse nessuno in giro, guardai Ben allontanarsi sempre più, e poi bisbigliai tra me e me:- Benjamin Tennyson, credo che sia giunto il momento di mostrarti il mio vero volto… anche se non avrei voluto, dovrò adoperare la mia arma segreta, e per te non sarà bello… - risi sotto i baffi malignamente e dopo qualche secondo tornai normale e raggiunsi i miei fratelli che stavano per farsi il bagno senza di me.

 

Secondo Gwen

 

Non ero nemmeno arrivata sulla riva del mare, che da un lato mi ritrovai Ben che correva per salvarsi da Hilary e dall’altro Alex che mi venne vicino probabilmente per rimorchiarmi…

Ben si nascose dietro di me urlando:- GWEEEEEN!! Ti prego aiutamiiii!!!! Non voglio passare il resto dei miei giorni con Hilary! Ti prego, salvamiii!!! –

- fifone! – mi divertii alla vista di un Ben che chiedeva aiuto a sua cugina.

- non sono fifone! Io ho paura solo di Hilary!! – tremò dietro la mia schiena.

- e dei clown… - sottolineai. Mi scappò una risata.

Arrivò Alex, ovviamente, a disturbare.

- ciao Gwen! Volevo chiederti una cosa ma vedo che sei impegnata… - disse con tono snob guardando Ben dietro di me.

- non sono impegnata! Sto solo cercando di fare un bagno! Dillo a tua sorella di non tormentare Ben! – lo sgridai quasi offesa.

- certo… - disse poco convinto – comunque volevo chiederti  se sabato ti andava di venire con noi in discoteca, ci sarà una ‘schiuma party’ e speravo che ti avrebbe fatto piacere venire. Che ne dici? – domandò cercando di non notare mio cugino che intanto lo guardava storto.

- ehm… non sono il tipo che va tutti i sabati in discoteca, ma… non so, ti faccio sapere… - cercai di essere il più gentile che potei.

- ok! Spero verrai, ma comunque se non vieni avvertimi. –

- e come faccio? Non ho il tuo num… - non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai un numero di cellulare scritto sulla mano con un pennarello e sotto scritto ‘Alex’.

- chiamami per qualunque cosa. – disse infine malizioso.

- aspetta! Ora faccio il bagno, si cancellerà tutto, no? – chiesi anche se non mi importava poi così tanto.

- tranquilla, si leva solo col sapone. – mi fece un altro occhiolino e se ne andò sorridente.

La giornata non durò a lungo, ma ci divertimmo lo stesso facendo tuffi e annegando un po’ ogni tanto. I miei erano tornati dalla loro passeggiatina romantica e, come noi del resto, non volevano uscire dal mare. Ben si scottò le spalle, perché, come suo solito, non si era spalmato la crema solare, e così ne dovette pagare le conseguenze.

Ci trovavamo, io e Ben, fuori al balconcino dell’hotel appoggiati alla ringhiera l’uno accanto all’altro, e aspettavamo il servizio in camera che ci portasse la cena. Era sera ormai e si sentivano le voci e la musica dei locali e dei vari intrattenimenti che si potevano trovare per strada. Quella sera fu l’unica sera in cui non potemmo uscire: primo, perché eravamo stanchi morti sia del viaggio che del divertimento scatenato sulla spiaggia, secondo, perché non avevamo ancora sistemato tutte le valigie, e prendere dei vestiti, a parte i costumi, sarebbe stata un’impresa olimpica.

- cosa hai deciso di fare? – mi chiese all’improvviso il ragazzo a fianco a me.

- riguardo a cosa? – lo guardai confusa.

- riguardo la discoteca… tu ci andrai? – continuava a guardare le stelle.

- non lo so… dipende, tu? – lui rise e si girò verso di me e, senza accorgersene, si avvicinò a dismisura alla mia faccia che divenne tutto d’un tratto più rossa dei miei capelli.

- come sarebbe dipende? Da cosa dipende? – sorrise continuando a guardarmi come se non fosse a due centimetri di distanza da me. Mi girai dall’altro lato per non far notare il rossore e risposi:- dipende da chi ci viene… -

- in che senso? –

- se tu ci vai, ci vado anche io; se tu non ci vai, io non ci vado, perché a stare con Hilary & company non ci tengo… l’unica con cui vale la pena restare è Emmy: sembra simpatica. –

 

Secondo Ben

 

Ancora non potevo crederci che l’avevo fatta arrossire, mi sentivo quasi realizzato. “Forse aveva ragione la mia coscienza… forse ci sta sul serio…”.

“ma certo che ci sta!! Baka!”

“Baka?”

“In giapponese significa idiota, idiota!”

“eh scusa! Io sono americano, mica giapponese! Tsk! E adesso non interrompere più, altrimenti ti impicco!”

“vaaaaaaa beeeeene… ma dopo raccontami i dettagli!!”

“si si basta che te ne vai!”

“ciao!”

- capito… pensa che io quando te l’ho chiesto ho pensato la stessa cosa… - sorrisi furbetto anche se lei era girata dalla parte opposta. I capelli le erano rimasti sulla spalla tanto erano lunghi e potevo vederle il collo così sensuale, così… “un momento… cos’è quel segno rosso che ha sul collo?? Non sarà mica … oh mio Dio… è un succhiotto! E gliel’ho fatto io! Wow! Forte!”

- mi dispiace. –

- cosa? – si rigirò verso di me ancora leggermente rossa.

- per il segno … - le dissi spostandole i capelli e sfiorando il succhiotto con le dita.

- ah… te ne sei accorto… speravo che non si vedesse con i capelli sciolti… - se possibile, arrossì ancora di più. La guardavo un po’ imbarazzato. Lei invece guardava di lato ancora più imbarazzata di me. Mi stavo avvicinando a lei senza nemmeno sapere il perché. Forse per baciarla, forse solo per sentire il suo profumo… insomma non feci in tempo ad avvicinarmi che Gwen guardò verso il cielo e mi urlò:- BEN! ATTENTO! -.

Non feci in tempo a girarmi per vedere cos’era che… SBAM! Un colpo alla testa mi fece svenire. Quando riaprii gli occhi vidi Gwen che mi guardava dall’alto seduta accanto a me con un’espressione terribilmente preoccupata.

- G-Gwen… c-cosa è successo? D-Dove mi trovo? – mi guardai attorno cercando di riconoscere la stanza.

- sei sul tuo letto dell’hotel. Hai appena ricevuto… ehm… un colpo in testa, diciamo così… -

Mi scrollai e cercai di ragionare. Ripresi lucidità agli occhi e finalmente mi ripresi.

- come sarebbe un colpo? – chiesi preoccupato toccandomi la testa per cercare il bernoccolo.

- e-ecco… s-se ti guardi il polso forse capisci… - e la vidi leggermente emozionata e sorrise.

Mi guardai sul polso destro ma non vidi niente. Mi guardai il polso sinistro e… finalmente capii.

L’omnitrix era appena tornato, non so come, ma l’aveva fatto, e non potete immaginare la mia felicità nel rivederlo. Sorridendo, mi venne spontaneo dire:- è l’ora dell’eroe! -.

 

 

MUAHAHAHAHAH!! Ho fatto tornare l’omnitriiiiix!! Ringraziatemi u.u Scherzo… non ce né bisogno, lo dovevo fare per forza dato che… basta, ho detto troppo!! Avete notato l’extra felicità di Emmy??? Muahahahahah non vedo l’ora di scrivere i prossimi capitoli!! Ce l’ho tutta in testa questa storia! È fantastico! E come sempre mi scuso per aver tardato, ma ho avuto alcuni problemi con un certo Principe Azzurro…. Vabbè, meglio non sapere -.- Spero vi sia piaciuto questo capitolo anche se non ho scritto granchè… ma tanto ANTANI!! XD (non chiedetemi cosa significa perché non lo so!!) e come sempre ringrazio tutti quelli che mi seguono sempre ed ogni mio capitolo… anche se credo che alcuni si siano distratti un tantino dalla storia… pazienza, spero riprendiate ;) come al solito ho pochi fan… ma ANTANI XD, ci vediamo nel prossimo capitolooooooooo.

PS: se qualcosa non vi è piaciuto ditemelo così lo modifico o lo aggiusto boh, qualcosa farò… <.< comunque vi saluto e vi auguro Pace e Successo a tutti XD.

SCIAOOOOOO.

 

 

Mess x Claudia: scusa se non ho continuato la tua storia, spero di leggerla presto XD sciao anche a te! Baci!

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Capitolo 17
*** Vieni con me, Ben... ***


Capitolo 17

 

Secondo Ben

 

Ero ancora un po’ confuso per quello che era successo quel giorno: avevo ottenuto di nuovo il mio amato omnitrix! Questa era una bellissima notizia. Non potevo crederci! E pensare che un giorno, non molto tempo fa, non me lo ero più trovato al braccio come se niente fosse; la cosa poteva essere sospettosa, ma comunque alla fine mi rassegnai al fatto che poteva aver cacciato delle gambe ed essersene scappato da solo… essermelo magicamente ritrovato al polso poteva definirsi solo un sogno che si realizzava! Non sapevo come se ne era andato, e di certo non sapevo come fosse tornato… ma questo poco mi importava in quel momento, perché ero davvero felice di averlo ritrovato!! Non facevo altro che giocherellarci per vedere se ricordavo ancora come si usava e fui veramente entusiasta quando scoprii che il gesto della trasformazione mi era rimasto nel sangue, ormai era un’abitudine ed un gesto quotidiano. Era notte, ed io non riuscivo a togliere gli occhi dal mio polso ormai circondato dall’omnitrix.

 

Secondo Gwen

 

Non riuscivo a dormire con la luce che faceva col suo orologio… ovviamente…

Mi faceva davvero piacere che fosse tornato il Ben di una volta, ma poteva giocarci domani! In quel momento volevo solo dormire, ero stanca per la giornata faticosa: il viaggio, Hilary, Alex, Emmy… tutta gente strana circondava quella spiaggia, inoltre passeggiando avevo scoperto che in verità nessuno della spiaggia conosceva davvero Hilary, né i suoi fratelli… una cosa abbastanza strana per una che è riuscita a far spostare mezza spiaggia solo per noi! Non trovate anche voi? Bè, io la pensavo così… ma ciò non toglieva che volevo dormire!!

- Ben! – bisbigliai sperando che mi sentisse.

- uhm? Gwen? Mi hai chiamato? Sei ancora sveglia? – si girò mostrando la sua faccia così felice.

- si… Ben, anche io sono contenta per l’omnitrix, ma potresti smetterla? Quella luce verde mi dà fastidio e non riesco a dormire anche se mi giro di lato… potresti giocarci domani mattina? Così dormiamo un po’… almeno. – mi sedetti nel letto per parlare meglio e guardarlo in faccia.

- ah… è così… ti dà fastidio… scusa… - ma prima che potesse spegnerlo fece un sorrisino malizioso e lo sguardo ancor di più e mi disse:- perché non mi convinci? –

- vuoi che ti tiri un altro banco addosso? – cercai di nascondere il fatto che lo trovavo tremendamente figo.

- ahahah … - sorrise perché probabilmente aveva capito il mio imbarazzo – no… voglio che vieni qui… - finì il discorso indicando il proprio letto e spostando le lenzuola per farmi spazio. Probabilmente a quella proposta divenni un peperone, ma cercai di nasconderlo abbassando il capo e pettinando i capelli con le dita in avanti.

- starai scherzando… vero? – chiesi speranzosa.

- certo che no… - sorrise ancora.

- p-perchè d-dovrei v-venire lì?? Arrangiati da solo! – decretai infuriata girandomi dall’altro lato col cuore a mille.

- ah, ok, allora non ti darà fastidio l’omnitrix che si illumina, giusto? – e cominciò di nuovo a giocherellare con l’orologio, sta volta facendo più rumore… insopportabile…

- eddai, finiscila per una volta! – mi rigirai verso di lui.

- e tu vieni qui! – sorrise speranzoso.

Io lo guardai un po’ sorpresa… “non voglio che finisca come sulla spiaggia! Questo segno chissà quando si toglierà! Potrei andare da lui e farlo smettere e basta sperando che non mi faccia niente, o sopportare quel rumore e quella luce per tutta la notte… bel dilemma… coscienza, tu che ne dici??”

“da quand’è che chiedi mie opinioni?”

“da quando sono in questo casino! Aiutami!! Che devo fare?”

“va da lui… non hai niente da perderci… quello che poteva fare te l’ha già fatto… il massimo è fare quella cosa lì, ma non credo che lui sia così scorretto” stranamente era seria sta volta!

“dici?... allora… se lo dici tu… mi butto…” non potevo credere a quello che stavo pensando! Era assurdo, inimmaginabile! Eppure… ben presto mi ritrovai nel letto di Ben, extra-rossa ed extra-emozionata senza sapere come.

- non essere così tesa… non mordo mica… - rise.

- tu mordi… - gli dissi mostrandogli il segno.

- ah, già… me ne ero scordato… -

- e ora… che vuoi fare? – mi guardò un po’ sbigottito, come se non si aspettasse quella domanda.

- niente di niente… voglio che rimani con me. – disse chiudendo gli occhi e abbracciandomi dolcemente appoggiando la testa tra collo e seno. Ricambiai l’abbraccio.

- mi piace tanto il tuo profumo, Gwen… - esclamò all’improvviso.

- Non cominciare… - dissi per non farlo esagerare come l’ultima volta.

- va bene… - restò in quella posizione per circa 5 minuti, mentre io non riuscivo a dormire ovviamente per il nervosismo… “insopportabile… voglio tornare nel mio letto! Nemmeno da piccoli mi aveva mai chiesto una cosa del genere!!”. E mentre pensavo questo, d’improvviso un fulmine squarciò il cielo spaventandomi a morte.

 

Secondo Ben

 

“sul serio, non ho intenzione di farle niente, ma mi piace stare tra le sue braccia… è rilassante.” E mentre pensavo questo, un fulmine squarciò il cielo. Ovviamente non mi spaventai per così poco, ma mi sorprese visto che eravamo in piena estate. Poi sentii Gwen stringersi sul mio petto terrorizzata. Tremava, e forse quella fu l’unica volta in cui la vidi così spaventata.

- Gwen! Non dirmi che hai paura dei fulmini! Non ti facevo così fifona… -

- antipatico! – mi guardò arrabbiata e si alzo di corsa per andarsi a rifugiare nel suo letto.

Si attorcigliò a tutte le lenzuola pur facendo caldo. Poi, un altro fulmine. Le si strinse ancora di più.

Mi alzai dal mio letto e mi avvicinai al suo. Non volevo lasciarla da sola in questi momenti. “Lei mi aiuta sempre, sta volta tocca a me aiutare lei”. Le scostai le lenzuola, mi infilai nel suo letto, e la strinsi a me più forte che potevo.

- non preoccuparti, Gwen, ci sono io! Ti proteggerò da ogni cosa… e poi non c’è motivo di spaventarsi per un po’ di energia che si sprigiona nel cielo! – cercai di sdrammatizzare.

- hai ragione… è solo energia, ma ogni volta mi scatena questa reazione, non so perché… -. Passammo così quasi per tutta la durata del temporale, che poi non durò così a lungo… infondo era estivo, non aveva motivo di prolungarsi. Quando finirono i fulmini lei si allontanò da me di poco e mi bisbigliò:- grazie, per avermi protetta… ma adesso va nel tuo letto…. Per favore! – non era arrabbiata, piuttosto imbarazzata.

- Gwen, ti devo dire una cosa importante… - non so come mi uscirono quelle parole, ma le dissi, e lei, sentendo, si alzò di scatto mettendosi seduta nel letto e guardandomi un po’ sbalordita, come se avesse già capito…

 

Secondo Gwen

 

Avevo già capito cosa doveva dirmi, ma avrei tanto preferito che non me lo dicesse.

“ti prego! Non dirmelo! Rovinerai tutto!!”

- ecco io… - cominciò a mettersi seduto sul bordo del letto e a torturarsi le mani.

“non dirlo!!! Ti scongiuro!!”

- mi vergogno un po’ a dirlo e… -

“e allora non dirlo!!! Zitto ti prego!”

- so che riderai di me per questo… ma io avevo davvero bisogno di dirlo: insomma io…-

“nondirlonondirlonondirlonondirlo!!!”

- io ti amo! – disse velocemente guardandomi negli occhi.

“l’ha detto…”

- lo so… - sussurrai.

- l-lo sai?? D-davvero? – scommetto che non se lo aspettava… ma io non potevo farci niente, se lo sapevo.

- direi che questo segno dovrebbe bastare per chiarirmi le idee… non credo che tu l’abbia fatto in preda a una crisi perversa… giusto? – indicai il mio collo.

- giusto… è solo da questo che l’hai capito? – abbassò lo sguardo.

- no… me l’hai detto tu quando eri ubriaco… -

- ah… ecco cosa mi nascondevi… potevi anche dirmelo! – divenne terribilmente triste – scommetto che non te ne è importato niente, vero? Un ragazzo non ricambiato è triste da vedere e da sentire… -

- veramente… -

- veramente? – ritornò a guardarmi.

- io ricambio i tuoi sentimenti… anche se non te l’ho mai detto… - divenni rossa e nervosissima, era la prima volta che mi dichiaravo a qualcuno, ed era stato difficilissimo.

- davvero?! – mi guardò speranzoso e con di nuovo il sorriso sulle labbra – se è vero, oggi è il giorno più felice della mia vita!! Ti prego, dimmi che non stai scherzando!! Ho bisogno di sentirtelo dire! – mi prese le spalle e me le scosse; era quasi in lacrime tanto era felice.

“mi sento un verme… ed ora come glielo dico che non possiamo stare insieme??” mi morsi le labbra nervosamente.

- n-non s-sto scherzando… - non riuscivo a guardarlo negli occhi.

- sul serio??!! – era al settimo cielo e me lo dimostrò abbracciandomi forte e dicendomi nell’orecchio:- oggi, non solo ho ricevuto l’omnitrix, ma ho scoperto che anche la ragazza che amo ricambia i miei sentimenti! Non potrei essere più felice di così! – si staccò poi da me e continuò – scusa… ti ho stretta troppo! So che sei delicata… p-perché non me l’hai mai detto prima?? Io…io… non sai come sono felice! Te l’ho mai detto che sei la cugina migliore che potesse mai capitarmi?? – continuava a sorridere a piangere e poi riprese ad abbracciarmi più delicatamente. Io però… non ricambiavo l’abbraccio.

 

Secondo Ben

 

Ero così felice! Non potevo crederci che in quel giorno erano successe delle cose così stupende per me! Volevo rimanere con Gwen e basta, non mi importava di quello che avrebbero detto gli altri, avrei affrontato anche la forza della natura per lei, ma… dopo un po’ mi accorsi che non stava ricambiando il mio abbraccio. Ci rimasi un po’ male, ma continuavo a chiedermi perché non lo stesse facendo. Mi allontanai da lei senza il sorriso di prima e la guardai negli occhi chiedendole:- p-perché non ricambi il mio abbraccio? – lei abbassò ancora di più lo sguardo più triste di prima e bisbigliò:- non possiamo stare insieme… Ben, mi dispiace, ma non possiamo proprio… - stava anche per piangere, ma io più di lei.

- c-come?? P-perché?? – le lacrime cominciarono a scendere.

- perché io non posso buttare tutto il mio lavoro di una vita nel cassonetto della spazzatura per te… lo capisci, vero? –

- non ti sembra di aver detto una cosa al quanto egoistica?! Io sarei pronto a buttare la mia reputazione e tutto il mondo per te… e tu, mi dici che non puoi farlo per me?! – accennai un sorriso pensando che stesse scherzando, ma la sua faccia era troppo seria per stare scherzando e le lacrime non si trattennero e scesero sulle guance in grande quantità; talmente tanto che cominciai a vedere sfocato.

- dimmi che sta volta stai scherzando, Gwen! Ti prego! N-non puoi farmi questo! L’amore vince su tutto! Non mi dire così! Io voglio restare con te! – cercavo di dire, ma lei guardava sempre dalla parte opposta e piangeva, ma molto di meno di me. No credendo a quello che stava uscendo dai miei occhi, col polso libero cercai di levarle, ma invano, perché uscivano sempre di più e alla fine Gwen terminò il discorso dicendo:- l’amore… non vince su tutto… ci sono dei limiti: cugini, fratelli, parenti… non possono stare insieme, questa è la regola. Buona notte Ben… - detto questo io la guardai sbalordito e lei si ricoprì con le lenzuola. Non potei fare altro che alzarmi, mettermi a letto e… piangere bagnando tutto il cuscino.

 

Il mattino dopo ore 7:30 stanza 102.

 

Mi alzai di malavoglia dal letto e da quel cuscino extra inzuppato di lacrime per poi andare in bagno. Bussai.

- si? Oh, esco subitissimo! Un attimino solo! – la zia come sempre si era alzata prima di tutti.

- ok… - risposi assonnato. Dopo pochi minuti lei uscì dal bagno e mi sorrise. Ma quel sorrise sparì subito quando mi guardò in faccia.

- mammamia! Nipotino mio! Cosa hai fatto a quei poveri occhi?? Sono tutti rossi! Non hai dormito sta notte?? – chiese preoccupata.

- in verità non tanto bene… colpa del temporale… -

- ma è durato così poco! Possibile che non ti abbia fatto dormire tutta la notte?? –

- per un po’ ho dormito… ma non mi sono sentito molto ben … - non mi fece finire la frase che subito sintetizzò:- oh poverino! Ti farò portare una colazione speciale per oggi, va bene? Non preoccuparti di niente! Se non ti senti bene non sei costretto a scendere sulla spiaggia, se vuoi, rimani chiuso in casa quanto vuoi! E se hai bisogno di qualcosa basta che mi chiami sul cellulare o chiami al servizio in camera o il proprietario dell’albergo! Hai tante persone su cui contare! ^^ vedrai che starai meglio! – sorrise dolce, mi accarezzò la guancia e andò a svegliare il resto della sua famiglia. La mattina passò tranquilla e così anche gli altri giorni, senza parlare quasi mai a Gwen, se non per chiederle qualcosa come ‘mi passi il sale?’, e così fino ad arrivare a sabato sera.

 

Sabato ore 22:30 in discoteca.

 

La musica a palla e ripetitiva non mi permetteva nemmeno di pensare. Stranamente mi ero ritrovato a ballare in mezzo alla sala con Hilary mentre Gwen ci guardava da lontano seduta ad un tavolo con a fianco Alex… il belloccio!

 

Secondo Gwen

 

- …e così, tu vai nella stessa scuola di Hilary, bene! Io invece vado alla stessa scuola di Emmy, infatti credo sia stato così che i nostri genitori si sono innamorati. andavamo e andiamo tutt’ora in classe insieme ed è grazie a noi che si sono incontrati, durante un colloquio con i professori. Davvero una strana situazione… - stava parlando il biondone da almeno mezz’ora, ed io sinceramente non lo sentivo granchè visto che la musica era troppo forte. Piuttosto osservavo quell’oca lontana che ballava con Ben una danza alquanto strana… sembrava creata apposta, sembrava che non stesse seguendo la musica, ma qualcosa che aveva in mente. Ballava in modo davvero strano, e Ben, dal suo canto, sembrava quasi incantato.

 

Secondo Ben

 

Io ballavo e cercavo di non pensare a niente, ma questa tecnica mi portò solo guai: Hilary ballava in modo davvero sensuale. Era una grande ballerina e l’ho sempre saputo. In effetti era brava in parecchie cose, soprattutto sport, e non solo femminili! Aveva un grande talento che sprecava. Certo, riusciva a fare tutto quello che voleva con quei talenti, come fare palestra, danza, pallavolo, basket, calcio, golf, era anche una cheerleader e anche la più importante e la più brava, canto, suonava qualunque tipo di strumento, anche il più difficile! Era davvero straordinaria… ma era davvero stupida! Per carità, non che andasse male a scuola: in quei casi aveva i suoi alti e bassi… ma per quanto riguardava la vita, si comportava davvero da Barbie oca senza alcuna speranza di cambiamento. Dopo un po’ che ballavamo Hilary mi chiese di guardarla negli occhi ed io, senza rendermene conto, lo feci. Lei ballava, io guardavo. Ormai non riuscivo davvero a pensare a niente se non che la sua danza era davvero ipnotica. La mia coscienza inoltre cercava di svegliarmi e la sentivo rimbombare nella mia testa come se fosse stata in un punto profondissimo del mio cervello “BEN! SVEGLIATI! MA CHE TI PRENDE!!! NON FARTI INCANTARE! È UNA TRAPPOLA! MA NON TE NE RENDI CONTO?? BEN!!! TI PREGO!! RIPRENDITI!!”. Non le davo retta… anzi, le volevo dare retta, ma Hilary… mi stava trascinando via!

 

Secondo Hilary

 

Ormai era sotto il mio controllo, non si sarebbe liberato facilmente dal mio ipnosi e così, ne approfittai per trascinarlo… nel mio mondo fatto d’acqua…

- vieni con me, Ben… - bisbigliai dolcemente per poi trascinarlo… sulla spiaggia.

 

 

FINEEEE buahahahahahh, finisco sul più bello!! Avete capito cosa nasconde Hilary?? =D non ve lo dicoooooo, ma comunque lo scoprirete nel prossimo capitolo quindi -.- antani! Insomma come al solito ringrazio tutti quelli che hanno recensito e spero vi sia piaciuto il capitolo, non vedo l’ora di scrivere il prossimo!!!! ^^ sono così emozionata! La storia è sempre più intrigata e non sapete ancora cosa avverrà dopo!! Gwen è stata cattivissima! T______T io sinceramente l’avrei picchiata a sangue u.u ma Ben è troppo buono!! XD (OçO in tutti i sensi XD) a parte i miei commenti perversi, direi che è uscito abbastanza bene questo capitolo, ovviamente voglio le vostre opinioni e… sinceramente mi sono un po’ sorpresa di vedere che ho avuto solo una recensione allo scorso capitolo… non vi è piaciuto?? Mi dispiace, ma dovevo assolutamente intromettere la cattiveria di Hilary, la stranezza di Emmy, il corteggiamento di Alex ed infine… far ritornare L’OMNITRIX!!!! ^O^ *coro angelico*. Insomma, è venuto un po’ confusionario, ma spero di non avervi deluso! Piuttosto ho notato che le persone che seguono la mia storia sono aumentate non è così?? XD allora raga, fatevi sentire! Ho bisogno dei vostri pensieri! Così potrò aggiustare le cose ORRENDAMENTE ORRENDE, e modificare le cose TREMENDAMENTE TREMENDE! XD ok, sto impazzendo come al solito… pace e successo a voi lettori! Qui passo e chiudo! By Laura McLean (alias Lovely Laura XD).

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Capitolo 18
*** Preparati ad essere mangiato da me. ***


Capitolo 18

 

Secondo Gwen

 

Ecco! Lo sapevo! Quella vipera sta tramando qualcosa!! Dove cavolo lo sta portando?? Devo fermarla!” e così senza neanche salutare il ragazzo accanto a me mi alzai ed uscii dalla discoteca con difficoltà. Fuori, cercai in tutte le direzioni quei due. Dove potevano essere?? A destra c’era solo una strada deserta e si vedeva chiaramente che non c’era nessuno. A sinistra c’erano molte persone, che venivano sicuramente dal nuovo locale aperto infondo; di sicuro non erano lì, c’era troppa gente, e li avrebbero notati di sicuro. Rimaneva solo un posto: di fronte alla discoteca si trovava la spiaggia, e solo li, io non potevo vederli, perché era in discesa. Mi avvicinai al muretto che separava la strada dalla sabbia e li vidi, nel buio della notte notai i movimenti creati da Hilary che attiravano Ben. “Ma dove se lo vuole portare?? E come fa ad incantarlo?? Facciamo mente locale… pensa Gwen! Pensa!!” mentre cercavo di capire cosa stesse succedendo e cosa fare sentii Hilary cantare una canzone molto suadente che incantò ancora di più Ben trasformandolo in una marionetta nelle sue mani (metaforicamente parlando). “Gwen!! Muoviti! Fa qualcosa! Non stare li impalata! Hai dei poteri a disposizione! Usali!!!” mi ripeteva la mia coscienza.

ma non so nemmeno che razza di incantesimo sta usando o come contrattaccare!! Cosa dovrei fare??”

Di certo se rimani qui ferma non risolverai un bel niente!!

Pensa Gwen!! Maledizione!! Ricordati cosa cavolo diceva il libro degli incantesimi! Ok, ok… sto ricordando ehm…. Allora, una ragazza canta, incanta, spiaggia, ragazzo…. OH CAVOLO! Hilary è una sirena! O comunque usa un incantesimo da sirena! Oh santo cielo!!!! Non me lo ricordo mica come si contrattacca!!!” e mentre pensavo ad una soluzione avevo le mani nei capelli e mi agitavo nervosamente avanti e indietro senza togliere gli occhi da Ben. Hilary stava entrando sempre di più in acqua, ma non capivo cosa voleva fargli! Si, lei era sempre stata una sua fan, si vedeva… ma perché portarlo in acqua??? Non aveva senso! Tutto non aveva alcun senso!

PENSA, STUPIDA GWEN!! CONCENTRATI! Tu sai sempre la soluzione!! Tu puoi risolvere tutto!! Applicati, maledizione!! CI SONO!! SO COME CONTRATTACCARE!!” mi illuminai.

 

Secondo Ben

 

Ero totalmente intontito, ormai non controllavo più i miei gesti, ero un’anima senza corpo, ma continuavo a seguire Hilary come un burattino. Non ricordo granchè di quel momento. Prima di svenire, vidi Hilary entrare in acqua illuminata da una strana luce e, anche se l’acqua era bassa, lei si immerse totalmente rimanendo sempre nella stessa posizione. Notai che cantava in modo così… così armonioso… così seducente… e poi ricordo che una volta immersa del tutto cacciò fuori dal mare una mano indicandosi ed incitandomi a seguirla. La sua voce si sentiva anche dentro l’acqua. Poi… svenni.

 

Secondo Hilary

 

Ormai era mio! Ero pronta! Non dovevo fare altro che mangiarlo… già, mangiarlo… cosa credevate? Che io sia sempre stata così talentuosa e brava in tutto fin dalla nascita? Illusi… non mi conoscete per niente…

Se solo lui fosse venuto in acqua di sua spontanea volontà gli avrei lasciato esprimere un ultimo desiderio… ma non mi ha voluta seguire… ho dovuto usare per forza la forza. E mentre stavamo galleggiando nel mare con un destino già segnato, un fulmine mi colpì la spalla. Meno male che io sono resistente! Altrimenti, fossi stata un semplice pesce, sarei morta! Cacciai la testa fuori dall’acqua cercando di capire se era un semplice temporale. E poi, la vidi: Gwen sulla riva della spiaggia agguerrita più che mai con uno sguardo minaccioso e la mano fumante puntata verso di me.

- non sapevo che tu avessi dei poteri… Gwendolyn Tennyson… - la guardai sbalordita ma nello stesso tempo arrabbiata.

- io non sapevo che tu fossi una sirena succhia uomini, Hilary McGrey! – era sempre più arrabbiata.

- uh… che paura… cosa c’è? ti ho rubato il giocattolino, per caso? Lo rivuoi indietro? – chiesi ironica cacciando dall’acqua il suo ‘amato’ cuginetto e lasciandolo galleggiare.

- COSA VUOI FARGLI?? BRUTTA STREGA! –

- ah-ah! – scossi la testa – io non sono una strega… sono una sirena! –

- dopo aver combattuto con me, non sarai nessuno delle due! – il vento cominciò ad alzarsi scompigliandole i capelli e l’acqua, il mio elemento, cominciò ad agitarsi con onde irrequiete. Lei pur essendo vicinissima al mare, non veniva minimamente sfiorata da esso. La sabbia cominciò ad unirsi al vento creando piccoli tornado e così fece anche l’acqua. Stavo cominciando a perdere la pazienza. Uscii con il busto fuori dalle onde e la guardai attentamente e minacciosamente mentre lei scatenava la sua furia sui MIEI elementi.

 

Secondo Gwen

 

Non avevo la minima idea di cosa fare e di cosa stesse succedendo… era la prima volta che scatenavo così i miei poteri. L’importante era averla distratta, così aveva smesso di cantare, e Ben aveva il tempo di riprendersi ed aiutarmi a sconfiggerla. Sfruttai il potere che stavo scatenando per mandarle il primo attacco, sperando che non fosse quello che lei aspettava… a furia di combattere al fianco di Ben, ormai avevo imparato parecchio sui malvagi e ormai mi aspettavo di tutto, persino che all’improvviso avrebbe cambiato forma diventando … un insetto?

Attaccai: formai una palla d’energia formata da tutti gli elementi presenti in quel momento e gliela lanciai contro. Fiasco totale: l’aveva fermata con un semplice gesto della mano e l’aveva lanciata contro la riva di fianco a me. “Pessima mira” pensai, ma quel pensiero venne subito sostituito dal pensiero contrario dato che lei aveva creato delle lame con l’acqua ghiacciata e me le aveva lanciate contro. Per fortuna mi scansai… ma riuscì comunque a tagliarmi una ciocca di capelli tanto che erano sottili.

- accidenti Gwen, che brutto taglio di capelli! Vuoi un aiutino? Sono un’ottima parrucchiera, ma sono ancora più brava a… TAGLIARE TE! – urlò lanciandomi altre lame ancora più grandi di prima e sta volta per poco non mi centrava!

Contrattacchi, esplosioni, difese, ferite, scansi, di tutto e di più! Alla fine eravamo entrambe esauste, ma io almeno ebbi la forza di avvicinarmi a Ben, che Hilary aveva momentaneamente spostato sulla riva per evitare danneggiamenti.

- Ben, ti prego svegliati! Devi aiutarmi! Non ce la farò mai, senza di te, ti prego! – bisbigliai nel suo orecchio sperando capisse meglio, e così fu, perché infatti aprì gli occhi e si girò verso di me mezzo intontito…

- Ben! ti stai risvegliando!! Dai!! – lo scossi per farlo riprendere.

- Gwen… che ci fai qui? Cos’è successo? – e mentre parlava Hilary si accorse della nostra conversazione e mi lanciò contro una marea d’acqua che non sfiorò Ben, ma mi fece affogare, o almeno quella era la mia sensazione…

 

Secondo Ben

 

Mi ero ripreso finalmente. Vidi il colpo che Hilary le aveva lanciato, ma soprattutto… “ma cos’è diventata?? Una sirena?? Questa non me la sarei aspettata! Incredibile!”. Vedendo la mia povera Gwen in quelle condizioni, mi risvegliò da tutto il mio ipnosi e mi rialzai velocemente cercando di farla riprendere.

- GWEN!! Ehi! Svegliati!!! Dai! Non mi morire!! –

- ma figurati… - tossì sputando acqua – se io … muoio così facilmente! – sorrise, ma priva di forze rimase li a terra. A quel punto dovevo lottare io! L’omnitrix non mi era tornato per puro caso! Aveva sentito che io ero in pericolo! Ed è tornato giusto in tempo!

- è l’ora dell’eroe! – giostrai col mio orologio lasciando perplessa Hilary.

Scelsi il mio eroe, e premetti con foga sull’orologio che cominciò subito la trasformazione in Mastica.

 

(ok, per chi non avesse mai visto questo cartone, sarò felice di descrivervi com’è l’eroe di Ben 10 “Mastica”: è un alieno acquatico; in parte alligatore, in parte anguilla, in parte melanoceto e in parte sanguisuga, Mastica non ha rivali quando si trova nel suo elemento. La capacità principale di Mastica è la sua abilità di respirare sott'acqua e trasformare le sue gambe in una coda pinnata. Come forma aliena meglio attrezzata per lottare sott'acqua, Mastica è spesso il modo di Ben di avere a che fare con nemici acquatici.    Perfetto, ed ora che ci siamo chiariti, posso continuare con la battaglia! ^^).

 

Senza pensarci due volte mi buttai in acqua ad una velocità assurda prendendo per la coda la mia nuova nemica e facendola sbattere contro il fondale marino.

- AH! – urlò lei – QUESTA ME LA PAGHI! BENJAMIN TENNYSON! NON LA PASSERAI LISCIA! – e dicendo questo si rialzò trasformando il suo aspetto da incantevole sirena a sirena mostruosa: aveva le branchie sul collo, la pelle grigia, i capelli schiariti e appuntiti come spine, il naso scomparso aveva lasciato il posto a due branchie verticali e piccole, la coda argentea era diventata spinosa e alquanto sgradevole, una patina appiccicosa ricopriva il suo corpo e le sue dita erano unite da delle pinne e le unghie diventarono lunghe come artigli. Insomma adesso non c’era molta differenza tra me e lei.

- preparati ad essere mangiato da me! E ovviamente… A MORIRE! – minacciò con una voce irriconoscibile, mischiata tra il morbido, il meccanico e il rauco.

ok, è davvero inquietante! La mia voce non è delle più belle, ma la sua è… ORRIBILE! Ma che fine ha fatto la Hilary che conoscevo?? Era appiccicosa, ma almeno non ‘sembrava’ cattiva…

Cominciammo la lotta. All’inizio sembrava che stessimo lottando alla pari, ma non era così. Io ero più veloce di lei ed ero ovviamente più potente di lei. In un memento di distrazione lei mi prese la coda e mi scaraventò fuori dall’acqua facendomi volare in alto. Mi ributtai subito in mare, ma non la vedevo più. Era scomparsa… “forse può mimetizzarsi! Maledizione! Non la vedo più!!!”.

Ed ecco che mi sorprese da dietro prendendomi con le braccia e graffiandomi sulla schiena e sul petto. – AAAAH! – urlai dal dolore.

- arrenditi! Non hai speranze contro di me! Nessuno sopravvive ad una sirena… - l’ultima frase me la sussurrò in un orecchio e poi ghignando continuò a stringere la presa, sta volta peggiore a causa dell’aggiunta della sua coda. E con gli artigli mi graffiava la pelle come fosse stata un cuscino.

- Questo lo credi tu! Fino ad ora non ho fatto altro che riscaldarmi! Non sai quanti nemici ho sconfitto, e non mi verrà difficile sconfiggere anche te!!cercavo di liberarmi dalla sua presa, ma invano. Le unghie continuavano a graffiarmi senza pietà, non riuscivo quasi più a muovermi dal dolore. “Forse sta volta non riuscirò a sconfiggere il mio nemico…”.

- mio caro Ben, non credo che tu sia nelle migliori condizioni per parlare in questo modo!ghignò nel mio orecchio.

-toglimi solo una curiosità: perché mi fai questo? E perché hai attaccato anche Gwen? Perché sei qui? Perché hai scelto me??

- è semplice, mio buon Ben, il mio aspetto così bello e la mia personalità così talentuosa esce dall’insieme di caratteristiche che avevano i miei ex fidanzati… prima di essere mangiati da me!-

“ ah ecco…il carattere suo è sempre stato da oca stupida! Ora capisco moooolte cose…”

- E i tuoi fidanzati si sono fatti mangiare come se niente fosse?? –

- ahahahaahahh! Certo che no! Mio caro, li ho obbligati, come ho fatto con te! Li ho ipnotizzati con la mia danza e col mio canto e li ho trascinati in luoghi dove nessuno ci avrebbe visti! – aveva smesso di graffiarmi, ma la presa non la mollava.

- e Gwen cosa centra in tutto questo?? E perché hai scelto me come tuo prossimo ex fidanzato? –

- ahahaha! Mi pare ovvio: sei un ragazzo molto carino e molto talentuoso, peccato che tu ti applichi poco nello studio… potresti essere il primo della scuola sai? E inoltre sei bravo in tutti gli sport! E inoltre sei molto popolare… la tua popolarità passerà da te a me per magia e tutti si dimenticheranno di te! Come potrei pensare di non mangiarti? Sembri così appetitoso… - leccò una parte della mia pelle e poi continuò – scommetto che di solito però non sai di pesce! Piuttosto mi hai sorpreso con questa trasformazione… come hai fatto? Chi ti ha dato quei poteri? –

- non hai risposto alla mia prima domanda!! Cosa centra in questo la mia Gwen?? –

- oooh! Adesso è diventata la TUA Gwen?? Bè… si è intromessa cercando di salvarti! Disgustoso! ha lottato con me fino allo sfinimento per il suo adorato Bennuccio… cos’è? oggigiorno i parenti possono innamorarsi gli uni degli altri?? Eh?? Lo sai che non si porta di moda?? – ghignò ironica continuando a torturarmi la faccia e il corpo.

- sai che ti dico, brutta sirena?? L’amore può colpire chiunque, indifferentemente da se si è parenti oppure no! Ma tu non lo sai, non sei mai stata innamorata! Bè, ti do la notizia del giorno: io per Gwen scalerei il Kilimangiaro, per lei farei il giro del mondo in meno di 80 giorni, per lei rinuncerei a tutto quello che io ho di prezioso al mondo, perché sarà lei a sostituirlo, per lei questo ed altro! E tu non sarai colei che mi impedirà di proteggerla!!! – facendomi forza mi liberai dalla sua presa e ricominciammo la nostra corsa contro la sopravvivenza. Veloci, come la luce, ci inseguivamo a vicenda cercando di attaccare finchè non la presi alla sprovvista: comparvi ad una velocità mostruosa dietro di lei distraendola e lei, cercando di attaccarmi, si colpì da sola. Mezza intontita dal proprio attacco così potente, si rialzò e ricominciò ad attaccarmi sta volta con un corpo a corpo, ma invano. Io ero più furbo di lei e la feci cadere nella mia trappola. Infatti lei finì per terra con la pancia all’aria, ed io da sopra la legai con delle alghe fermando tutti quegli aguzzi che si ritrovava.

- NON PUò FINIRE COSì!! LIBERAMI SUBITO!! NE PAGHERAI LE CONSEGUENZE!!! RAAAAAAAAAAAAAAH!!!! – urlava sempre più forte e con quell’ultimo grido riuscì a mordermi una spalla facendomi sanguinare, ma poiché eravamo in acqua e la mia pelle era davvero resistente, la ferità guarì quasi subito anche se non potevo dire lo stesso per il dolore. Mi allontanai velocemente. Uscii dall’acqua per vedere dove ci trovavamo e, sorpresa delle sorprese, non ci eravamo allontanati troppo dalla riva. A quanto pare la nostra corsa era confinata in quelle acque.

Un rumore che non avevo dimenticato mi fece tornare il Ben di sempre. Nuotai fino alla riva zuppo.

 

Secondo Gwen

 

Ben era appena uscito dall’acqua e gli stavo andando incontro. Avevo già chiamato da un po’ la polizia e l’ambulanza e qualche guardia costiera in caso di emergenza. Non ero del tutto ripresa, per questo non avevo aiutato Ben, ma appena finite le telefonate mi stavo subito avviando verso il mare, ma mio cugino mi precedette.

- Ben!! oh, Ben! Per fortuna stai bene! Temevo che quella brutta strega ti avesse fatto qualcosa di male… - non finii nemmeno la frase che Ben affannando si tolse la maglia mostrandomi i diversi graffi che aveva. Non disse niente, ma lessi nei suoi occhi dolore e stanchezza. Lo vidi infine svenire. Quella scena era davvero penosa… non potevo guardarlo perché stranamente mi davo la colpa di quello che gli era successo. Chiamai i medici dell’ambulanza che lo soccorsero subito mentre i poliziotti e le guardi costiere cercavano la sirena sconfitta.

 

 

 

Eeeeeed eccomi a voi con questo bellissimo capitoloooooo!! ^O^ or bene, sappiate che questa sarà uno dei due capitoli con delle scene d’azione. Bè, spero vi sia piaciuto! Ma il prossimo sarà ancora più bello ed emozionante! Ma devo dire che la rivelazione di Ben è stata unica!! Non avevo mai scritto una cosa del genere XD e non credo esista mai qualcuno che lo dirà alla propria musa… quindi… mi piaciuto un sacco!!! *.* I’m very happy!! Recensite in molti mi raccomando! A proposito: mi state deludendo, le recensioni sono diminuite; eppure siete stati voi a dirmi di aggiungere l’omnitrix <.< eh! Dovevo per forza allungare la storia! Poi non vi lamentate che è lunga kilometri, perché io avevo intenzione di farla di pochi capitoli!! Pensate!! XD… (e pensare che non avevo alcuna vaga idea di quello che dovevo scrivere all’inizio!) or bene, come al solito ringrazio blackstar26 che si è fatta prendere dall’euforismo XD! Evvivaaaa!! Come sono contenta di avere questa grande fan! Spero di non perderla mai! ^^ e a dire il vero speravo di non perdere nessuno di voi! ^^ oh miei lettori! Sapete: è una soddisfazione vedere che la sera aggiungi un capitolo e il giorno dopo ti ritrovi 50 visite nell’ultimo capitolo più una recensione, se non 3!!! XD eh si… non ho mai superato le 3 recensioni <.< ma spero di farlo presto XD intanto vi anticipo che sto scrivendo una ff  riguardo Soul Eater non so se lo conoscete… comunque si chiama “successful experiment: the love has triunphed” spero che almeno il titolo vi intrighi perché non avevo altro in mente se non questo XD mi è sembrato perfetto e l’ho messo… consigliatemiiii >-< intanto lasciate recensioni =D bè, Pace e successo a tutti gente!

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Capitolo 19
*** L'effetto che mi fai. ***


Capitolo  19

 

Secondo Gwen

 

Lunedì ore 10:30 ospedale di BlueVillage

 

Ben rimase per più di un mese in ospedale per quelle ferite di cui i medici non sapevano spiegarsi ancora le origini. Era appena uscito, ma non aveva cambiato espressione in nessuna maniera. Nemmeno il rivedere i suoi genitori dopo tanto tempo lo avevano scosso. Come se fosse rimasto traumatizzato…

- Signori Tennyson, devo comunque avvertirvi che il ragazzo ha subito un trauma molto forte…- disse il medico a mia zia “ah ecco risolto il mistero…” - e rimarrà in questo stato di ibernazione per un po’ di tempo. Circa una settimana. Inoltre, non so come sia potuto succedere, ma a quanto pare, sembra non ricordare molte cose. La cosa migliore è portarlo a casa e farlo riposare, magari vicino alle persone che più ama: i suoi genitori, i suoi parenti più stretti, i suoi migliori amici e ovviamente la sua fidanzata. – finì la frase guardandomi.

- ehm… io non sono la sua fidanzata… - arrossii – sono sua cugina! – sorrisi.

- oh… mi scusi, credevo fosse così. Comunque, da quando si è risvegliato non ha fatto altro che parlare ai medici di una specie di mostro o sirena e che doveva proteggere qualcuno. Probabilmente ricorda qualcosa di quello che gli è successo, ma niente di quello che è successo prima. Ah! Un ultimo particolare: abbiamo notato che ha un oggetto al quanto strano al polso; sembrerebbe un orologio, ma non porta un orario e poi non riusciamo a levarglielo dal braccio e stranamente reagisce quando proviamo a toglierglielo. –

- e in che modo reagisce, dottore? – chiese preoccupata mia zia.

- bè, diciamo solo che non ce lo fa toccare. Niente di personale, signora, ma sarebbe il caso di fargli ricordare al più presto tutto ciò che ha scordato, perché potrebbe crearle delle difficoltà… arrivederci! E si ricordi di farlo visitare tra un mese esatto per verificare il suo stato. –

- certo! Arrivederci dottore, e grazie ancora! – concluse lo zio.

 

Martedì mattina a casa di Ben

 

Pensai di segnare in un diario tutti i miglioramenti di Ben per la sua memoria e per i suoi stati d’animi.

Tutti i giorni lo andavo a trovare a casa per vedere come stava, e mi faceva una gran pena vederlo seduto sul divano a fissare il vuoto pensieroso…

Mi faceva un gran male sapere che non si ricordava di me, che non ricordava niente delle nostre avventure, niente dell’omnitrix, niente dei suoi sentimenti verso di me e verso i suoi amici…

Giusto quella mattina mi presentai a casa sua. Parlai coi genitori e loro mi dissero che non stava molto bene, anche se aveva riconosciuto i suoi genitori e come ci si vestisse.

Entrai in camera sua e mi sedetti accanto a lui sul letto.

- Ben, ciao! –

- ciao… - passò lo sguardo dal vuoto al mio viso e poi continuò – tu sei la ragazza che stava accanto a me in macchina, giusto? -.

- si… ma tu non ti ricordi come mi chiamo, vero? –

- Gwen… o sbaglio? – chiese con faccia interrogativa.

- si, così tutti mi chiamano, ma il mio nome intero lo ricordi? –

- no… -

- bè, c’era da aspettarselo… non preoccuparti, è già tanto quello che hai ricordato – sorrisi e poi finii la frase – mi chiamo Gwendolyn Tennyson…  ricordatelo sempre! – sfoggiai il mio sorriso migliore.

Non volevo che ricordasse quello che gli avevo detto quella sera durante il temporale o il suo amore per me, ma ci tenevo che si ricordasse tutto quello che avevamo passato insieme, tutte le avventure e Nonno Max… insomma le solite cose.

- Gwendolyn… sai, è un nome che mi è molto familiare e inoltre mi mette allegria… strano! Che cosa hai fatto per me che io non ricordo? Per caso sei la mia fidanzata? –

- no, sono tua cugina e mi pare normale che io ti metta allegria, dopo tutto quello che abbiamo passato con quello stupido orologio! – dissi ridendo e sperando che ricordasse.

- ma questo non è un orologio… è un omnitrix! –

- allora te lo ricordi!! Che bello! Questa è una buona notizia! Ma non dirlo a nessuno, lo sappiamo solo io, te e Nonno Max! –

- ma certo! Non svelerei mai il nostro prezioso segreto! –

- che bello, stai riacquistando la memoria!! –

- si, ma adesso ho un mal di testa fortissimo! E una fitta al cuore tremenda! – disse massaggiandosi la testa e piegandosi in due dal dolore.

- che tipo di fitta è? – chiesi pensando fosse un dolore provocato da Hilary.

- come se mi avessero pugnalato! Ma non è un dolore fisico, è piuttosto interno… -

- ho capito… allora ti lascio solo, così magari ti riposi un po’… -

- si forse è meglio… -

Mi alzai e me ne andai.

io lo so cosa stai provando al cuore, Ben, ma spero che tu non te lo ricorda mai… è amore rifiutato e non corrisposto o che ti ha fatto soffrire… mi dispiace Ben…”

 

Mercoledì mattina casa di Ben

 

Anche quel giorno sentii che dovevo andarlo a trovare, sta volta con i suoi amici che fino ad ora non avevano saputo niente di tutto questo e lui aveva bisogno di loro in quel momento.

La mattina passò veloce, ma ci furono grandi progressi: ricordava ora chi fossero Geoff ed Eleonor, ricordava la sua scuola, il suo primo giorno e molte cose in riferimento allo studio. La sua materia preferita, i suoi svariati debiti nelle materie che non gli piacevano, gli scherzi ai prof eccetera…

Io rimanevo sempre sulla soglia della porta, non osavo entrare e non osavo salutarlo. Ogni tanto lui mi chiedeva delle cose in riferimento al nostro discorso ed io rispondevo, niente di più niente di meno…

 

Giovedì pomeriggio casa di Ben

 

La mattina non potei andarlo a trovarlo poiché mi ero permessa di dormire più del solito, e così lo andai a trovare di pomeriggio. Non fu molto entusiasmante… non aveva voglia di fare niente. A quel che avevo capito, si era ricordato qualcosa che lo aveva depresso e si era sdraiato sul letto a pensare.

- Ciao Ben… come stai oggi? – aspettai. Nessuna risposta.

- ti sei ricordato qualcosa che ti ha depresso, giusto? Cos’era? –  continuai a domandare.

- si… ‘io per lei scalerei il Kilimangiaro, per lei farei il giro del mondo in meno di 80 giorni, per lei rinuncerei a tutto quello che ho di prezioso al mondo perché sarà lei a sostituirlo, per lei questo ed altro e tu non sarai colei che mi impedirà di proteggerla…’. Mi sono ricordato tutto d’un tratto questa frase che ho detto mentre lottavo contro una sirena… ma non ricordo chi è ‘lei’… - si alzò dal cuscino e mi guardò pensieroso.

- ho come la sensazione che tu sappia qualcosa che non vuoi dirmi… non è così? –

- ehm… piuttosto cos’è questa storia della sirena? –

- non hai risposto alla mia domanda! – rimase serio.

- potrei dire la stessa cosa di te! –  ci guardammo per pochi secondi e alla fine lui parlò.

- ricordo alcune scene dell’incidente: ricordo che stavo combattendo con una sirena al quanto orribile con una voce straziante e che mi graffiava su tutto il corpo… - mentre parlava si alzò la maglietta guardando le sue cicatrici e, ripensando all’accaduto, continuò:- e ricordo soprattutto quella frase e che stavo proteggendo qualcuno, oltre che a me stesso. – si abbassò di nuovo la maglietta e guardò nel vuoto pensieroso.

- non faccio altro che sognare una ragazza di cui non ricordo il volto… ricordo che mi ha fatto un gran male, ma nello stesso tempo mi piace un sacco passare del tempo con lei… - continuò a parlare di questa ragazza (cioè io) di cui ricordava di essere innamorato ma di cui non ricordava il viso… “un po’ triste direi… volevo che non fossimo innamorati, ma non solo lui…. Anche io vorrei non ricordare niente…”

 

Venerdì ore 10:00 casa di Gwen

 

Mi ero appena svegliata, quando d’un tratto mi squilla il cellulare.

- Pronto? –

- ehm… Gwen, sei tu??! –

- certo che sono io! Ma perché mi stai chiamando sul cell?? Potevi chiamarmi a casa! –

- non ci ho pensato… e poi non ricordavo come si usasse questo affare e allora ho pensato di esercitarmi così non avrei fatto brutta figura… -

- vabbè… contento tu. Ma cosa volevi dirmi? –

- ah! Giusto, volevo dirti che mi sono ricordato una cosa importantissima!! E che ho trovato una cosa bellissima che devo assolutamente farti vedere! Muoviti a venire! –

“ si, è tornato quasi il Ben di tutti i giorni! Non vedo l’ora di vederlo!!”

- Vengo subito! Dammi il tempo di prepararmi, Tennyson! –

- ti aspetto, rospa! –

- ahah, vedo che fai progressi! Non vedo l’ora di vedere cos’hai trovato! Ciao! –

- a dopo! –

 

Venerdì ore 11:15 a casa di Ben.

 

Entrai a casa di Ben emozionata.

- Giorno zia!! – salutai velocemente con un sorriso e corsi subito nella camera di mio cugino.

- Ben!! Buon giorno… - salutai.

- giorno a te! – salutò con un sorriso. “finalmente ride! Dopo tanti giorni di serietà straziante, ride!!!”. Era seduto alla scrivania, davanti al computer.

- allora cosa ti sei ricordato? – chiesi posando la borsa sul letto. Lui arrossì guardandomi e sorridendomi, poi girò lo sguardo sullo schermo e rispose:- ho trovato, sta mattina, una canzone che avevo scaricato prima di partire per le vacanze. Si chiama così: ‘l’effetto che mi fai’ e oltre al titolo ho scritto ‘per Gwen’… non so come mai avessi dedicato una canzone così romantica a te, ma forse ascoltandola magari capisci… la faccio partire. A quando mi sono svegliato non ho fatto altro che ascoltarla, me la sono praticamente imparata a memoria! Ascolta. – e fece partire la musica.

 

Normale è dire che tu sei unica

Normale è dire che tu sei fantastica

Normale è esser pazzi di te…

Normale è avvicinarsi a te

E dire che sono pazzo di te

Normale è sognarti così come sei…

Ma strano è l’effetto che mi fa

Dire che io sono insieme a te

Sembrava un sogno irrealizzabile

E invece sono qui… con te

A scrivere quel libro di noi due

Passare notti insieme io e te

Sapere che non può finire mai

L’effetto che mi fai…

Normale è vederti sorridere

Normale è perdersi negli occhi tuoi

Normale è pensare giorno e notte a te

Normale è esser pazzo di te

Normale è amarti per quello che sei

Ma strano è l’effetto che mi fa

Dire che io sono insieme a te

Sembrava un sogno irrealizzabile

E invece sono qui… con te

A scrivere quel libro di noi due

Passare notti insieme io e te

Sapere che non può finire mai

L’effetto che mi fai

Questa canzone che ho scritto per te

Nessuno cancellerà mai

E se un giorno te ne andrai

potrai dire al mondo che

io ero pazzo di te!...

 

Ero rossa come un peperone. Non potevo credere che mio cugino fosse così innamorato da dedicarmi una canzone così romantica…

- Allora? Cosa mi dici?... – chiese imbarazzato.

- che è davvero romantico… ma non so cos’altro dire… - mi torturavo labbra e mani.

- è davvero imbarazzante… pensavo che fosse una canzone che dovevo scaricarti o darti per qualche musical o recita scolastica… non che te l’avessi dedicata, ma se è così… - arrossì ancora di più. Mise una mano alla bocca come per nascondersi e girò lo sguardo verso il pavimento.

- credo che a questo punto dovresti cercare di ricordare quello che è successo… anche se è doloroso, ma io non posso dirti niente… -

- perché? – chiese confuso.

- perché non mi va di farti soffrire ancora… - e detto questo corsi via, fuori da quella casa.

 

Secondo Ben

 

Non capivo perché si comportasse così, io non ricordavo niente e lei non voleva aiutarmi…

lei aveva detto che non voleva più farmi soffrire… questo vuol dire che in passato mi ha fatto del male. E se è vero quello che penso, cioè che ero innamorato di lei, probabilmente è perché mi ha rifiutato… accidenti che imbarazzo… credevo di riacquistare la memoria ascoltandola magari con lei, ma non è cambiato molto… mi fa solo più male il petto…”

 


Buon salve cercatori di storie! Eh si sono tornata alla riscossa!! Questo capitolo forse non è un granchè, ma volevo assolutamente aggiungere questa canzone e questa scena, quindi non vedo l’ora di sapere i vosztri commenti!! ^^ vi anticipo solo che nel prossimo capitolo Ben farà una cosa che… non è tanto verde XD (verde inteso come “raiting”) ed ecco perché questa storia, magicamente, è diventata gialla =D eheh… insomma raga il prossimo capitolo sarà davvero “stra!” XD non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate! ^^

Ultima cosa:

ringrazio tantissimo Blackstar26 per aver letto un nuovo capitolo e per aver recensito: davvero te la sei stampata?? *.* che bello XD anche io lo faccio!! Sono contenta che sia la tua storia preferita ^^  e che non mi abbandonerai mai!!! Sono commossa!! Ç___ç non so che altro dire XD. Fantastico!

 

E voi pigroni…. RECENSITEEEEE XD…

Ma a parte questo, ci vediamo nel prossimo capitoloooooooo *O* pace e successo a tutti gente ;)

PS: per chi vuole sapere come si chiama la canzone e chi la canta, sappiate che si chiama “L’effetto che mi fai” ed è di “dj Matrix” quindi se volete cercarla, fatelo pure ^^. E ovviamente gli aggiornamenti verranno rallentati per via della scuola, ma credo che più o meno dovrei aggiornare ogni sabato ^^ o una cosa simile .-. bye!!^^

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Capitolo 20
*** Sei tu che non lo vuoi. ***


Sei tu che non lo vuoi.

 

Capitolo 20

 

Secondo Ben

 

Passarono i giorni, passò l’estate e con essi passò anche la mia cosiddetta “ibernazione”. Non sentii né vidi Gwen nemmeno un giorno, nemmeno un secondo. Non rispondeva alle chiamate, né sul cellulare, né sul telefono di casa, né in chat, né da nessuna parte… finalmente mi ricordavo tutto, e non potevo vederla nemmeno per un secondo. Nemmeno per studiare il recupero di scienze riuscii a vederla. Infatti dovetti arrangiarmi da solo… ma come sempre, se non riesco a studiare da solo una volta, di certo la mia pigrizia non mi permetterà di studiare una seconda volta da solo. E così mi feci dare un piccolo aiuto dal mio migliore amico Geoff. Ma a quanto pare nemmeno lui era così tanto bravo in scienze… e così dovetti farmi aiutare da un amico di un mio amico di nome… com’è che si chiamava?? Se non mi sbaglio… Tom… vabbè, non è certo questo l’importante!

 

Venerdì ore 10:30 a scuola di Ben

 

Ero nel panico più totale per l’esame, e camminavo velocemente avanti e indietro per il corridoio fuori dall’aula mangiandomi le unghie.

I minuti sembravano non passare mai.

Guardavo ogni tanto l’orologio aspettando che uscisse l’alunno prima di me.

Dopo pochi minuti sentii una voce lontana che urlava il mio nome. Nemmeno il tempo di girarmi per vedere chi era, che qualcuno mi si buttò letteralmente addosso. Mi sorpresi nel vedere che era la mia adorata cuginetta col fiatone per aver corso.

- BEEEEN!!! O santo cielo! Allora ti sei ricordato tutto no?!! – chiese ancora col fiatone e fissandomi ansiosa.

- a quanto pare mi sono ricordato talmente bene che ora ricordo addirittura il mio esame di scienze… - sorrisi.

- oooooooh meno male…. –

- ma come hai fatto a sapere che ero qui? –

- sono venuta a trovarti a casa ma non c’eri e zia mi ha detto che eri andato a fare l’esame di recupero. È fantastico!! Sono davvero orgogliosa!! Ma chi ti ha aiutato?? Non dovevo farlo io?? –

- si ma non rispondevi a nessun tipo del mio richiamo… stavo per cominciare a comunicare con te grazie ai segnali di fumo! Mancava poco che mandavo a fuoco della spazzatura e farmi prendere per pazzo con una coperta a fare delle nuvole di fumo… - rise di gusto per la mia battuta…. “… ma era una battuta?? Boh…”

- mi dispiace ma ero nervosa…. hai perfettamente ragione! Chi ti ha aiutato al posto mio?? –

- Geoff… e un certo Tom… -

- wow!! Sono davvero fiera! Mi raccomando: lo devi assolutamente superare quest’esame! È questione di vita o di morte!! –

- si lo so… - dissi poco convinto. Ero troppo nervoso… sapevo che probabilmente mi sarei scordato tutto!!

- non sei abbastanza convinto… dai!!! Forza!! Facciamo così: se vieni bocciato, ti uccido, direttamente! –

- perfetto! – sorrisi cercando di nascondere (malissimo) il nervosismo.

- se vieni promosso ti faccio un regalo! – mi girai guardandola perplesso: non mi aveva mai fatto un vero regalo, tranello?? Boh! “sai che ti dico? Che accetto!”.

- ok…. Che tipo di regalo? –

- uno a tua scelta! Anche costoso… ma che non superi i 100 euro… per favore… - decretò guardandomi come se io ne potessi approfittare per farmi comprare una cosa del tipo… una macchina? Un motorino? Eheh…

- uno a mia scelta?? Fantastico! Allora so cosa voglio… - e avvicinandomi al suo orecchio bisbigliai:- te…! – lei rimase letteralmente sotto shock, pietrificata mentre io ridevo malizioso.

- rilassati… non ho detto mica che ti violento! Magari facciamo quattro passi assieme… tranquilla, non mordo mica… - risi ancora più malizioso e la guardai arrossire dalla testa ai piedi.

- eddai, non fare quella faccia! Stavo solo scherzando… - la tranquillizzai tornando col sorriso di sempre.

-d-d’accordo… - roteò velocemente girandosi verso la finestra dietro di lei.

In quel momento dei professori chiamarono il mio nome ed un alunno uscì dalla classe un po’ deluso. Entrai un po’ timoroso, ma pensando al regalo di Gwen cercai di concentrarmi il più possibile.

 

Secondo Gwen

 

buona fortuna Ben! spero davvero che tu lo supererai l’esame… anche se la tua idea di ‘regalo’ è un po’ inquietante…” arrossii ancora di più a quel pensiero.

Mi accomodai sulla sedia del bidello ed aspettai la fine del suo esame.

 

Venerdì ore 11:00 sempre a scuola di Ben e Gwen

 

Ero intenta a guardare fuori dalla finestra, quando ad un certo punto sentii la porta dell’aula aprirsi.

- complimenti signor Tennyson. Se si fosse impegnato così tanto anche durante l’anno scolastico, non avrebbe sprecato un’estate! Mi raccomando: l’anno prossimo si impegni di più e vedrà che può diventare addirittura il migliore della classe! arrivederci e buon inizio anno scolastico! – si congratulò il professore di scienze di Ben.

- grazie professore! E buon nuovo anno anche a lei! – si avvicinò a me con un sorrisone e canticchiandomi allegro:- ho preso 8!! Mai avuto un voto così alto in una materia così brutta per me! Ah! E c’è una novità: mi hanno anticipato in che classe sono stato collocato quest’anno, e a quanto pare sono finito nella 4 A… tu ai già in che classe sarai?? –

- no purtroppo… piuttosto ho sentito che Geoff ha fatto domanda per stare in classe con Eleonor… che tipo romantico, è davvero pazzo… -

- vero! … e allora? il mio regalo?? – chiese un po’ confuso come se si aspettasse qualcosa.

- ehm… lo devi ancora scegliere o sbaglio? –

- giusto giusto…- disse guardandomi in modo sospetto. – Vieni con me! – sorrise all’improvviso prendendomi per il polso e trasportandomi in bagno… precisamente nel bagno dei professori… (magari non sapeva scegliere se entrare in quello maschile o in quello femminile...).

Mi bloccò sul muro e mi fissò con aria furbetta. Io, dal mio canto, non stavo capendo un bel niente di quello che stava succedendo… e nemmeno di quello che voleva fare…

- sta volta parlo sul serio… posso avere ‘te’ come mio regalo per la promozione? – continuava ad essere tra il serio e il divertito.

- ehm… dipende da cosa intendi per ‘me’… - ormai avevo capito… voleva ‘me’ in ‘quel’ senso… ma cercai comunque di cambiare argomento – m-ma non è che m-magari ti va di andare a mangiare qualcosa? Eh? Tu adori mangiare! Magari andiamo in qualche pizz… - non riuscii a finire la frase che lui mi si avvicinò pericolosamente al collo e mi bisbigliò all’orecchio facendomi un po’ di solletico:- bè, a me piacerebbe mangiare te… -  e a quell’espressione divenni de botto nervosissima e rossa più del solito, il cuore a mille e le gambe tremanti. Non riuscivo a respirare e il tremolio piano piano si stava espandendo per tutto il corpo. cominciò a mordermi delicatamente l’orecchio creandomi dei fremiti che non mi aspettavo. Probabilmente li aveva sentiti… infatti mi soffiò nell’orecchio:- sta tranquilla… non ti farò male… - e continuò a torturarmi l’orecchio mentre io cercavo di respingerlo, ma ero troppo pietrificata sia per usare la magia sia per spingerlo. Mi lasciò una scia di baci su tutta la guancia fino ad arrivare alla bocca. Ovviamente cercai di evitare il bacio invano, ma continuavo a dimenarmi, ma lui mi bloccò la vita con le mani cominciando ad accarezzarmi i fianchi che scopriva dalla maglietta ed iniziò anche ad entrare con la lingua nella mia bocca sensibile. Era una bella sensazione considerando che anche io ero innamorata di lui, ma io sapevo qual’era il mio dovere, e che stavamo sbagliando tutto. Riuscii a staccarmi dalle sue labbra e gli dissi di fretta e nervosamente:- ti prego Ben, smettila! Sul serio, ti compro qualunque cosa, ma basta! Lo sai che non possiamo… -

- no, Gwen… non siamo noi che non possiamo… sei tu che non lo vuoi! – ribatté quasi offeso.

- ma Ben, tu sai cosa penso io… - e senza terminare la frase, lui ricominciò a baciarmi appassionatamente. Salì le mani sempre più su e piano lo sentii avvicinarsi in zone che non avrebbe dovuto toccare. Così lo fermai d’impulso con un po’ d’affanno nei polmoni. Nei suoi occhi leggevo emozione, amore ed eccitazione… “oh mio dio… che esagerazione! Non mi sarà diventato un pervertito come tutti gli altri??”

“ma no che non lo è, idiota!”

“ehi! Non ti intromettere in queste situazioni!!”

“ma se sono le più belle!! Come posso mancare???”

“ma così mi sento osservata e mi vergogno!!”

“ma tanto io sono nella tua testa… fingi che io non ci sia!”

“fosse facile… non fai altro che blaterare!”

“ti giuro che starò zitta!”

“ma tanto non mi farò mai mangiare da Ben!”

“e mica è cannibale!”

“sai cosa intendo…”

“scherzavo… e comunque sappi che il tuo Ben ti sta già mangiando… se non te ne sei accorta…”

Tornando alla realtà mi ritrovai un cugino intento a provocarmi brividi di eccitazione tra collo e spalla. Ogni tanto mi mordeva anche, ed ogni tanto mi dava dei teneri baci… intanto le sue mani si erano trasferite alla schiena accarezzandola delicatamente. In pratica mi stava toccando senza spogliarmi… anche se mancava davvero poco dal farlo…

Io ero immobile li, che non capivo niente, non ragionavo più, non riuscivo a pensare a niente tranne che a quella bocca così calda e morbida che mi toccava la pelle. Man mano che andavamo avanti, man mano che non reagivo lui peggiorava la mia situazione: cominciò a prendermi in braccio e a mantenermi grazie al muro del bagno, ed io, da grande stupida, istintivamente mi aggrappai al suo collo affannando per quell’emozione che non avevo mai provato. Cominciò a baciarmi sempre più giù arrivando quasi al seno… ma fu in quel momento che mi resi davvero conto che portare una gonna, anche se abbastanza lunga, in quelle situazioni non era la migliore delle ipotesi. Infatti Ben, con le sue manacce cominciò ad accarezzarmi le gambe, con molta delicatezza, ma soprattutto con calma, senza sembrare violento. Pian piano arrivò alle cosce, ed in quel momento ne ebbi davvero abbastanza. Non potei sopportare di più. Avevo lasciato passare per quel poco che bastava, ma adesso non era più il caso di continuare… soprattutto perché stavamo arrivando al fare una cosa terribilmente sconcia nel bagno dei prof… e non me lo sarei mai perdonato se ci avesse visti qualcuno o se fosse entrato d’improvviso un prof che doveva solo lavarsi le mani!

Lo staccai (anche se ero ancora in braccio a lui) e ci guardammo per pochi secondi negli occhi. Lui affannava evidentemente eccitato, ed io forse non ero da meno.

- ma che stiamo facendo??? – sbottai d’improvviso.

- bè… mi sto prendendo il mio regalo… - sorrise. Era tutto spettinato. Forse senza accorgermene avevo passato le mie mani tra i suoi capelli. Li ho sempre adorati tutti arruffati…

Ci calmammo entrambi ed io scesi dalle sue braccia cercando di rendermi un po’ più presentabile ad occhi estranei.

- adesso basta… sul serio… ne ho avuto abbastanza! Il regalo non te lo compro più! – esclamai un po’ arrabbiata.

- eddai… lo so che ti è piaciuto… non facevi altro che gemere di piacere… - mi guardò malizioso.

- MA COSA DICI!! – arrossii pericolosamente.

- scherzo dai… a me è bastato questo come regalo… adesso ci vedremo a scuola, giusto? Tanto tra una settimana ricomincia la scuola! – sorrise come se non fosse successo niente.

- c-certo… - e così ce ne andammo nella speranza di ritornare a casa…interi. Senza che ci venisse un attacco di passione improvvisa.

 

Secondo Ben

 

ah, mia cara Gwen… sei davvero spacciata… con la prova di oggi, ho capito che non ti dispiace però così tanto ‘amoreggiare’ con me… vedrai… la nostra storia d’amore è appena cominciata!”

 

 

Buona seeeeeeeraaaaaa oh lettori!

Wow!! Quanti lettori *o* sono davvero sconvolta!! E contentissima! Mi fa piacere di avere un po’ più di successo XD e spero che mi continuerete a seguireeeeeee!!! Vi è piaciuta la sorpresina da parte di Ben?? XD eheheh… se no, ditemelo, in effetti io non ho mai avuto esperienze del genere, le ho solo lette nelle fanfictions e al massimo nel libri, quindi sono andata ad improvvisazione XD… ma se è per questo non ho mai avuto nemmeno il primo bacio XD. Mai un fidanzato .-. mi sento di un altro pianeta…. Vabbè comunque miei cari, ora ringrazio e vado a dormire XD.

 

Blackstar26: anche la mia stampante fa i capricci XD la odio!! E figurati, sono io che ringrazio te! Ma lasci così tante recensioni!! *W* ti adoro!! Fantasticaaaaaa!! E spero ti sia piaciuto questo ‘raiting giallo’ anche se a me non è sembrato granchè… vabbè, l’importante è che è piaciuto a voi XD or bene, aspetto con ansia una tua nuova e inaspettata recensione! ^W^

 

Raven Cullen: ti ringrazio per avermi recensita ^^ e sopratto per avermi detto tutte quelle cose carineeeeeeee ^/////^ ma che gentileeee davvero ti piacce la storia?? =D e davvero mi ammiri?? *W* che beeeeelloooooo aspetto con ansia una tua nuova recensione XD sempre se ti va ^^ sciao!

 

Ringrazio tutti quelli che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite:

angelicascerra

dragon ball z

fuffima

giu_Rainbow

Ken Tennyson (my fan XD)

Kirlia

Liyen

Rein94 (che non sento da una vita =| )

Vale_misty

Yuki higurashi

_Maya_

 

Ed infine coloro che l’hanno aggiunta tra le preferite:

blackstar26

CinziaCandid (sei contenta? Ho aggiornato XD)

Dragon ball z (che in verità non ho capito se è maschio o femmina… .-. puoi illuminarmi? XD)

Ken Tennyson

Nana1827

Raven Cullen

Yuki higurashi

 

Uhuhuhuhuhuhuhu!! ^^ bhe che posso dirvi?? Grazie sono commossa ç___ç aggiornerò il prossimo sabato suppongo! Non mancato mi raccomando! Pace e successo a tutti gente! =D

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Capitolo 21
*** Siamo tutti insieme! ***


Capitolo 21

 

Secondo Gwen

 

Lunedì 15 settembre ore 7:30

 

- MUOVITI ELEONOOOOOR!! NON HO TEMPO DA PERDEREEEE!!!! L’AUTOBUUUUSSSS, FAREMO TARDISSIMOOOOO!! – le urlai correndo verso l’autobus che si apprestava a parcheggiare davanti alla fermata.

- A…aspe…aspetta…aspettami!! Ti pre… ti pregoooo!!! – bisbigliò senza fiato- abbi pietà di me! Sto per avere un infarto!! –

- MA QUALE INFARTO! Sei senza allenamento, dovresti fare più attività fisica! Sei proprio una lumaca!! – scherzai raggiungendo l’autobus e bisbigliando all’autista di aspettare ancora un attimo la mia amica lenta.

Appena saltata sul veicolo, l’autista chiuse le porte e partì.

- tu! Sei una carogna… - cominciò a dire col fiatone – tu fai 3 sport diversi… e sinceramente non so come fai! Io non oso nemmeno fare le scale di casa mia! –

- ecco, appunto: sei fuori allenamento! Ecco perché hai quel filetto di pancia! – conclusi io.

- guarda che io non ho nessun filetto di pancia! La dietologa ha detto che sono proporzionata alla mia altezza e che quindi me la posso permettere! Tu, piuttosto, sei un manico di scopa! Una tavola da surf! Un ferro da stiro, un… - non le feci terminare la frase.

- ok, ok! Ho afferrato il concetto! Smettila di offendere la mia piattezza! –

- tu ti affatichi troppo, mia cara! Dovresti prendere due o tre volte l’ascensore, mangiare qualche dolce in più, fare qualche assenza durante ed. fisica e vedrai come prenderai forma… - mi consigliò mettendo in mostra i suoi fianchi formosi.

- il fatto che ti venga un infarto ogni volta che corri per un solo minuto o che sali 5 scalini, è grave, mia cara! – commentai imitandola.

- ma io odio sudare, odio fare sport, odio affaticarmi, odio applicarmi su una cosa così noiosa… fare shopping non è uno sport? –

- no! E tu dovresti, come minimo, fare ed. fisica a scuola. Basterebbe per rimanere almeno un po’ in forma! Almeno non ti affatichi troppo solo per prendere uno stupido autobus! Senza offesa… - mi scusai riferendomi all’autista che mi sorrise facendomi capire che aveva sentito tutto quello che avevamo detto.

- si, bè, io … boh! Ci penserò… ma fare sport dopo scuola, non si discute! Io ho troppi impegni! –

- del tipo? –

- del tipo… fare shopping… uscire con le amiche… qualche volta anche studiare… chattare… chiamare te o qualche altra mia amica… uscire con Geoff… -

- ah! Ecco svelato il mistero: ti devi vedere con Geoff! –

- ehi! Guarda che è un impegno! Avere un fidanzato significa perdere molto tempo! –

- e lascialo. –

- ma neanche per sogno!! Anche tu dovresti trovarti un fidanzato, bella mia… e sai benissimo di chi parlo! –

- a proposito di quello… -

- COSA è SUCCESSO?? – urlò lei che ormai aveva già capito tutto…

Le raccontai per tutto il tragitto quello che era successo tra noi in vacanza e nel bagno della scuola (ovviamente non le parlai di Hilary).

Scese dal pullman, eravamo a pochi minuti da scuola. Erano le 8:00. ovviamente, non eravamo in ritardo, per niente, infatti il primo giorno di scuola entriamo sempre alle 8:30. eravamo nettamente in anticipo…

“posso parlarti adesso?” chiese la mia coscienza.

“no! Sto parlando con Eleonor! Che cacchio vuoi??”

“è stato bello, eh?”

“ma cosa?”

“secondo te cosa??? La corsa per l’autobus?? No! L’amoreggiamento con Ben! è ovvio!”

“ma che amoreggiamento e amoreggiamento! Onda di passione finita in un nonnulla”

“ah, certo, da oggi gli strusciamenti e l’arrivare quasi a fare sesso non si chiamano amoreggiamenti… come ho fatto a non pensarci??”

“Non stavamo per fare sesso!! E cos’è quel tono sarcastico?? Non abbiamo fatto niente!”

“ti ricordo che tu ‘eri’ la santarellina che voleva dedicare la sua vita ‘solo’ al lavoro e si stava per ritrovare a farlo col proprio cugino nel bagno dei professori… sei ancora convinta di non doverci pensare per niente??”

“certo! Ignorerò la cosa! Lo sai che non posso!”

“quanti blateramenti!”

“ma sta zitta! Oppressione, oppressione, oppressione…”

“stai cercando di opprimermi?”

“già…”

“bè, questo non è proprio il metodo migliore…”

“allora và via e lasciami in pace!”

“ma che antipatica!”

“ho preso dalla mia coscienza…”

“cosa hai detto??”

“niente… niente…”

“ecco brava!”

- MA MI STAI ASCOLTANDO?? – mi urlò in faccia la mia amica che intanto mi aveva riportato molto ‘dolcemente’ alla realtà.

- si, Eleonor! Per cortesia, non mi urlare più in faccia! Mi fai paura! – dissi con un tono da chi sta per perdere la pazienza.

- vogliamo andare a vedere queste benedette classi! Voglio vedere se mi hanno messa con te e con Geoff! –

- ehm… ok… -.

Arrivate ai quadri notammo la parecchia folla che c’era attorno a quei stupidi fogli. Allungammo entrambe il collo per cercare di vedere. Dopo parecchi tentativi finalmente la mia amica riuscì a vedere qualcosa.

- ecco ecco!! Vedo il mio nome!! 4 A, insieme a:

Sharon Brooks

Mhmh…

Tom Camelot, wow! Un tizio di cognome Camelot! Fico!

Mhmh…

Emmy McGrey…

Alexander McGrey…

Mhmh…

Geoff Way!! Evvai!

Mhmh…

Benjamin Tennyson! Uuh, sono in classe con lui!

E… mhmh…

Gwendolyn Tennyson!! Siamo tutti insieme!! Che bello!!

Uuuh! E c’è persino Lilla Tompos! -.

Lei aveva finito il discorso, ma io già non l’ascoltavo più da quando aveva detto          quei nomi… Emmy e Alexander McGrey! Non poteva essere vero! Ero in classe con …con… con i fratelli di Hilary la sirena-oca-pazza-vi-mangerò-tutti! Fantastico! Peggio di così non poteva andarmi…

- e così, siamo nella stessa classe eh? – chiese una voce dietro di me. Mi girai e ovviamente mi ritrovai un Ben decisamente più alto dell’ultima volta…

- già! –

- bene! Preparati a farmi copiare i compiti in classe e a casa per il prossimo anno scolastico! Prevedo un anno … eccitante… - mi bisbigliò all’orecchio l’ultima frase.

- smettila! Non osare fare cose del genere in classe! Piuttosto, preparati, perché io non faccio mai copiare nessuno! Al massimo aiuto un po’ Eleonor perché è la mia migliore amica, ma per il resto niente… -

- per me farai un’eccezione, vero? – sorrise come se fosse vero…

- ma anche no! –

- eddai! –

- tu studia, e poi vediamo se ti aiuto! –

- eri più gentile nel bagno dei professori… - disse a bassa voce per far sentire solo me.

Lo guardai in cagnesco, e gli sussurrai a denti stretti:- non osare cacciare in mezzo quella situazione! Fanne tabula rasa! Chiaro?! -.

Lui sorrise come se niente fosse, cominciò a dire cose senza senso che ovviamente non capii (non avevo ancora aggiornato il mio dizionario della lingua dei maschi… per la serie: pianeta femminile sta chiamando pianeta maschile… non so se capite cosa intendo…) per finire poi con un dolce e sincero ‘no!’. Ma sempre col sorriso stampato in faccia eh!

- ti sto odiando lo sai? –

- non è vero… - sorrise furbetto – ma no che non mi odi! –

- Ben! Basta! Questa storia non ha un futuro! E non ho intenzione di mettermi con te nemmeno con tutto l’oro del mondo, quindi vedi di piantarla con questa storia, ok? – lui tornò serio e la smise finalmente di scherzare.

- va bene, la smetto di stuzzicarti… ma non mi do per vinto! –

- fa come vuoi! Perdi pure tempo! – esclamai girandomi verso Eleonor, che intanto ci guarda un po’ sotto shock, e tirandola per un braccio la trascinai in classe.

- ora che ci penso – cominciò la mia amica – del fatto ‘bagno dei prof ’ non mi è ancora chiaro… cos’è che avete fatto?? –

- niente… - sospirai fermandomi davanti all’aula chiusa.

- a me non è sembrato niente dall’espressione di Ben… -

- ma quella è la sua espressione normale da pervertito! Non dargli conto… -

- a proposito di questo bagno, avevi cominciato a parlamene sull’autobus, ma non hai finito il discorso! Ti sei fermata a ‘mi ha trascinata nel bagno dei prof e mi ha intrappolata al muro…’ poi??–

- mi ha violentata… - scherzai.

- DAVVERO?? – domandò sbigottita, non aveva capito il tono ironico…

- No! Scherzavo!! Ma dai! Mi ha solo baciata… -

- solo? – con tono deluso – peccato… -

- MA COME PECCATO?? –

- scherzavo anche io, scema! … ma sei sicura che vi siete solo baciati? –

- bè direi che un bacio con la lingua sia un vero bacio, oppure no?? – scherzai.

- si, certo… solo questo? –

- si… - mi guardò inarcando un sopracciglio.

Così dovetti dirle anche:- e va bene… mi ha baciata anche sul collo… contenta? – mi esasperai.

- … - continuava a guardarmi così.

- mi ha solo un po’ sfiorata! Accidenti, con quel sopracciglio sembra quasi che chissà cosa nascondessi io! – abbassò il sopracciglio, ma cominciò a guardarmi da saputella come se avesse già capito tutto.

- oh!! E va bene! Stavamo per farlo… ma io l’ho fermato ok?? –

- DAVVERO?? STAVATE PER… - la bloccai mettendole una mani davanti alla bocca e le urlai un sonoro ‘SHHH!!!’ con un altro dito sulla mia bocca.

- ma che lo vuoi urlare a tutta la scuola?? Bah! –

- ma almeno bacia bene? –

- direi… - la guardai con un espressione da ‘capitan ovvio’!

- ma buttati allora! ma che ti frega che è tuo cugino? Provaci almeno una volta e se non funziona almeno non ci rimani male perché è tuo cugino! –

- e se di bello funziona io ci faccio brutta figura! – cominciai ad irritarmi.

- senti, non so tu come faccia a resistere ad un figo del genere, non so come tu faccia a non saltarci addosso, ma se tu lo rifiuti sempre, prima o poi lui si stuferà di te e se ne andrà con un’altra! Te lo dico per esperienza personale! –

- ma che esperienza e esperienza! Tu a malapena ti sei riuscita a fidanzare con quello spilungone di Geoff! Ma dove la tieni sta esperienza?? –

- e lo so io… e comunque il mio Geoff è fighissimo! – decretò orgogliosa di se.

 

Lunedì ore 8:40.

 

- BUOOOOON SALVEEEEEEE GWEEEEN! Hai visto? Siamo in classe insieme!! – mi urlò una voce conosciuta, da dietro: quella di Emmy McGrey…

- vedo, Emmy… - feci sembrare il mio volto allegro. Lei sorrise come sempre e mi si sedette proprio a fianco, sulla prima sedia che trovò.

- e vedo che hai portato anche tuo fratello… - dissi meno convinta del previsto.

- si! Ci teneva a venire e allora gli ho detto ‘perché no?!’ –

- giusto… come ho fatto a non pensarci…? –

 

Secondo Ben

 

Entrai con Geoff in classe. eravamo entrambi emozionati per essere capitati nella classe delle nostre amate, e non vedevamo l’ora di sederci vicino a loro.

“Sogno invano…”pensai non appena vidi la situazione:

banco al centro = Gwen

banco a sinistra di Gwen = Eleonor

banco a destra di Gwen = Emmy (“Emmy??? Ma che caspiterina ci fa in classe nostra?? Non dirmi che…”).

Banco avanti a Gwen = Alex (“ lo sapevo che c’era quel carciofo!! Non è giusto!! Lei. Mia. Lei. Nessun altro! Carciofo. Morte dolorosa. Ultime notizie: un giovane di 16 anni preso da una crisi di isteria ha ucciso un suo coetaneo di nome… ALEX!! Sto seriamente pensando che prima o poi, con quello in classe, avrò degli istinti omicidi e comincerò a portare coltellini di tutte le misure per vedere cosa tagliare di Alex giorno per giorno….”)

Banco dietro a Gwen = vuoto (“ mitico! È proprio mio!! Che nessuno si avvicini!!!”).

Neanche il tempo di salutare gli altri che mi precipitai a quel posto che taaaaaanto stavo desiderando.

Ovviamente, alla mia sinistra si piazzò Geoff anche se avrebbe voluto mettersi giusto accanto ad Eleonor, ma per stare anche vicino a me si mise così. Tanto poteva comunicare benissimo con la fidanzata, quindi nessun problema! Nemmeno il tempo di girarmi che mi ritrovai Emmy a tre centimetri di distanza che mi chiede:- ehi Ben! Buon salve! Tu non sei fidanzato, vero? – sorrise come una bambina alla vista di un giocattolo nuovo.

- ehm… no… - “ma per te, si!! Di gran lunga!!! Sono fidanzato con tutte le ragazze del mondo tranne te ed Hilary!! Mi fate paura…”

- allora ti va di uscire con me? –

 

 

Finish!! Or bene lettori, sapevo che aspettavate questo capitolo da secoliiiii, e infatti mi dispiace per aver tardato, ma non sapete cosa mi è successo… del tipo ho cambiato sezione 3 volte -.-“. Che stress! E i professori cambiano ogni giorno! Non ci sto capendo niente! Pensate che la scuola è cominciata da 3 settimane e ancora non sappiamo chi è la nostra prof di tecnologia!!(per noi del liceo artistico la tecnologia è importante come materia! Abbiamo perso un sacco di tempo T___T) XD assurdo… bè che dire? Non era un granchè questo capitolo… ma comunque ho fatto tornare le coscienze che si erano messe un po’ da parte ultimamente… e ho fatto il colpo di scena! Ma i dettagli li saprete nel prossimo capitolo ^^ don’t worry! Cercherò di aggiornare presto ^^’ voi intanto lasciate recensioni! ^^ pace e successo gente!

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Capitolo 22
*** Potrei persino innamorarmene. ***


Capitolo 22:  Potrei persino innamorarmene

 

Secondo Ben

 

- Ehm… COSA??! – mi stupii di gran lunga .

- si… ti va di uscire con me? – ripeté Emmy.

- COFF COFF! – tossì rumorosamente Gwen per farsi notare. Mi girai verso di lei che mi fece segno di uscire.

- ehm… scusami un attimo… devo… devo consultarmi con la mia consigliera! – e mi precipitai dietro a Gwen che si stava avviando fuori.

Fuori dalla classe lei mi guardò storto come per dire ‘ma che hai detto?? Consigliera?? Da dove ti è uscito??’.

- Che le rispondi?? –

- ehm… STAI SCHERZANDO?? Non le risponderò mai di si! Dovrei uscire con la ‘ancora-più-pazza-di-Hilary’??? puahahahahaahah! Preferirei uscire con un dinosauro! Sarebbe meno pauroso!–

- che esagerato! – rise.

- e poi voglio uscire già con un’altra persona… - la guardai facendole capire che mi riferivo a lei.

- non cominciare! Lo sai che non sono d’accordo. – tornò seria.

- cantane un’altra… questa cantilena l’ho imparata a memoria! – sbuffai.

- ma se tu non capisci la ripeterò in eterno  - sottolineò la parola ‘eterno’, ed io ovviamente lessi i ‘sottotitoli’: non sperare in un cambiamento di idea perché non ho intenzione di fare NADA DE NADA! E se la cosa non ti arriva… FREGATI!

fantastico… ora si che ho la speranza in me!”

- posso darti il mio parere? – sbottò all’improvviso lei.

- ehm… ok. –

- da una parte secondo me dovresti uscirci così ti dimenticheresti di me. Dall’altra non mi fido di lei… che ne sai se non è come la sorellina-mangia-uomini?? –

- mmm… fammi capire: sei gelosa, ma il modo più facile che hai trovato per dirmelo è stato questo vero? – appoggiai un braccio sul muro dietro di lei e l’altro sul fianco a mo di ‘ragazzo vanitoso’ e cominciai a guardarla in modo sospetto.

“ non so manco io perché la stia guardando in questo modo… ma fa molto effetto su di lei! Penso che adesso mi creda davvero un pervertito! Uhuhuhuhuhuh non so perché ma la cosa è davvero divertente!”

- Io non sono gelosa… idiota! Mi preoccupo per te! Non voglio che qualcuno ti mangi per trasformarsi in una versione di ‘Ben’ mischiata ad altre personalità! Già sei insopportabile così come sei! Ci manca solo che ti si mischi ad altre personalità e siamo in alto mare. –

- sai… chi vuole trovare una scusa, la trova sempre… -

- non mi fare il sapientone! Lei è davvero strana: sembra falsa, finta, completamente fissa sulla stessa espressione… non è una normale ragazza! –

Qualunque cosa avrebbe detto, io ne sarei comunque stato felice, perché a me sapeva tanto di scusa per nascondere la gelosia, ma del resto, che fosse una ragazza strana, tutti lo avevano capito. Volevo andare in fondo a questa storia e inoltre… mi divertiva un mondo vederla ingelosirsi per me! Senza pensarci mi venne l’istinto irrefrenabile di baciarla. Lei però si staccò subito arrossendo di botto e dicendo:- non osare farlo mai più qui a scuola!! Ti butto giù dal ventesimo piano di un palazzo se lo fai ancora!! – mi puntò un dito contro, minaccioso.

- Non preoccuparti, non ci ha visti nessuno… piuttosto io pensavo di indagare su di lei uscendoci giusto insieme! Quindi mi sa che sono costretto a dirgli di si. – sorrisi e rientrai in classe con ancora il suo sapore in bocca di cioccolato e caffè.

“credo che fosse più la sua colazione piuttosto che il suo vero e proprio sapore… è buono comunque!”.

Emmy era già pronta davanti alla porta in attesa della mia risposta. Come sempre aveva quello stupido sorrisetto tra il furbo e l’allegro e le mani dietro la schiena.

- Allora? Che ti ha consigliato? – domandò lei.

- ehm… direi che per me possiamo uscire quando vuoi tu! – sorrisi gentile.

- Fantasticoso! Spaziale! Che ne dici di questo sabato?! – esultò.

- Uhm… bene… se ti va… - indietreggiai un po’ impaurito.

- PERFETTO! – e dopo aver esclamato ciò, tornò al suo posto.

 

Sabato ore 19:30 a casa di Gwen

 

Secondo Gwen

 

“AAAAAAH!! Chissà che stanno facendo quei due… ma perché gli ho detto che ero d’accordo sul fatto di uscire con lei?? Perché sono una stupida idiota imbecille scema! Ah! E poi sto qui a rodermi il fegato per aver creato io questa situazione… uffa…”

“invece di stare qui a guardare il vuoto, perché non li segui?”

“perché dovrei?”

“oh, stupida Gwen… ma non eri tu quella che diceva che Emmy poteva essere una mangia-uomini come sua sorella?! Usa un po’ il tuo cervellino e fagli prendere aria ogni tanto!”

“ancora non capisco che cosa mi vuoi dire…”

“MA SEI TONTA O COSA??? Quella Emmy ha l’occasione giusta per rubarti il ragazzo e tu stai qui a rimuginare sul ‘quanto sei scema!’!!! Svegliati da questo sonno perenne, oh bella addormentata nel bosco!”

“Hai ragione!! Come ho fatto a non pensarci?? Ma quale indagine! Quella vuole solo mangiarlo! Sai che ti dico?? Mi hai convinta! Vado e li seguo!”

“brava! Degna anima di codesta coscienza…”

“che?”

“lascia stare…”

E così mi precipitai giù dal letto sul quale stavo spaparanzata pensando a Ben, e mi buttai addosso la prima cosa che trovai nell’armadio. Uscii di corsa senza nemmeno avvisare i miei, e mi catapultai con la magia in un posto che ritenni consono per gli appuntamenti ‘stile Ben’: il cinema.

Potevo non trovarli affatto, ma almeno avevo la magia che mi faceva svolazzare di qua e di la senza troppa fatica.

Cercai un po’ nel cinema. Girai in tutte le sale disponibili. Ovviamente ero invisibile…

Niente! Non li trovai nemmeno nel bagno del cinema! Così decisi di gironzolare sulle vie della città per cercarli.

Gira di qua, gira di la, dove li troverò mai? Non si sa…

Gira e rigira, alla fine li trovai in centro che giravano per negozi.

 

Secondo Ben

 

“Mamma mia che stress uscire con una ragazza del genere… si, è simpatica, allegra e ha tante buone qualità, ma non è una persona normale una che rimane con la sua stessa espressione 24 ore su 24! È troppo inquietante questa tipa… voglio Gweeeeeen!!!”

Voltammo velocemente l’angolo ed entrammo in un mega centro commerciale pieno zeppo di gente.

- AAAAH!! Come sono belli i posti pieni di gente! Non trovi? – mi sorrise contente Emmy.

- ehm… se… - mi guardai attorno cercando una via d’uscita.

Ero legato ad Emmy e non avevo via di fuga: mi stringeva la mano talmente tanto che sembrava quasi che avesse paura che io scappassi… e forse aveva ragione ad essere così prudente.

- ti vedo giù, Ben… che hai? Non ti piace questo posto? – ed in quel momento credo di aver visto per la prima volta lo sguardo preoccupato su di lei.

- oh, no, no! Grazie però per avermelo chiesto… sai, il centro commerciale di solito è più per un’uscita tra amiche… non per un appuntamento. Ma se a te fa piacere…. – non finii la frase perché Emmy mi interruppe.

- assolutamente no! Ti prego, dimmi dove ti va di andare! Ti ci porto immediatamente! – tornò il sorriso sul suo volto.

- ma perché? Non ce né bisogno. Te lo assicuro! –

- no no! Ce né bisogno! … - abbassò lo sguardo arrossendo leggermente.

- che c’è? – cercai il suo sguardo.

- è che questo è il mio primo appuntamento… e non so assolutamente cosa bisogna fare… -

- potevi dirmelo! Ti porto io in un posto, contenta? –

- ma te l’ho chiesto io di uscire! Io dovrei portarti da qualche parte! –

- ma sta zitta e seguimi! – girai sui tacchi e uscii dal centro commerciale, e sta volta ero io a tirare lei, non il contrario.

 

Secondo Emmy

 

Ovviamente arrossii vertiginosamente. Nessuno mi aveva mai trattato così semplicemente come lui…

“Ci credo che piace a Gwen! È così gentile… potrei persino innamorarmene…”

 

Secondo Gwen

 

Eccomi qui: nascosta tra i rami dell’albero vicino al centro commerciale. Li avevo visti uscire ma non potevo seguirli perché mi si era impigliata la gonna al ramo dell’albero e non riescivo a liberarmi!

Dopo vari tentativi ci riesco. Ovviamente li avevo persi! Scesi dall’albero alla ricerca di quei due, ma niente!

“Ma che stupida sfiga! Proprio adesso che li avevi trovati, che faccio?? Li perdo?? Fantastico!”

Guardai a destra, guardai a sinistra, e finalmente li intravidi mentre si allontanavano. Con uno schiocco di dita divenni invisibile e creai un campo di forza che mi fece spostare velocemente dal punto in cui stavo al punto in cui stavano loro.

“Ma che fa?? La tiene per mano?? La trascina?? Ma… ma… ma??!!! Ok, sto per avere un trauma… c’è un medico in sala?! Ok, lo ammetto sono gelosa, ma non è per questo che sono qui a spiarli! Sono qui per salvaguardare la ‘sopravvivenza’ di Ben! Quindi… direi che non sto facendo niente di male”

 

Sabato ore 20:05 nel parco

 

Secondo Ben

 

“Speriamo che le piaccia un posto del genere… ho cercato un posto non molto isolato, quasi sempre pieno di gente, ma nello stesso tempo abbastanza decente per un appuntamento… non che volessi davvero un appuntamento con una pazza del genere, ma è meglio non farla insospettire, altrimenti si arrabbia ed io ci rimetto la vita….”

Passeggiavamo praticamente mano nella mano senza sapere precisamente dove andare. Gironzolavamo qua e la parlottando un po’ del più e del meno. In quel momento devo dire che sembrava una persona normalissima. Ma una parte di me sentiva che lei stava portando solo una maschera, e quindi non riuscivo a fidarmi ciecamente di lei.

“ah, se ci vedesse Gwen morirebbe di gelosia! Ihihihih”

Già, ecco i miei pensieri mentre parlavo con Emmy. E chi poteva esserci tra i miei pensieri se non Gwen? Ormai aveva occupato il 90% dei miei pensieri. E non solo da quella volta in bagno. Ma da quando ci siamo baciati la prima volta a casa mia. Credo di non aver mai ricevuto un bacio così bello!

“ok, adesso non esageriamo!”sbottò la mia coscienza.

“ma fatti i fatti tuoi!”

“senti senti, è  arrivato quello che predica bene ma razzola male!”

“a parte il fatto che non ho capito niente di quello che hai detto… ma che vuoi??”

“niente, volevo solo disturbarti!”

“pussa via!” e così scacciai la mia coscienza con la mano. Probabilmente se Emmy in quel momento mi avesse guardato avrebbe pensato che fossi un emerito idiota… e infondo uno senza speranze come me un po’ ‘emerito idiota’ lo è…

- Ah! Che bel posto! Non pensavo che tu fossi così romantico, Ben! –

- manco io se è per questo… - sussurrai per non farmi sentire.

- cosa? –

- no, dicevo: sono contento che ti piaccia questo posto! – finsi spudoratamente.

- anche a me! – sorrise emozionata.

- bene… -

- bene! –

Passeggiammo tranquilli per mezzo parco, e una volta stanchi ci riposammo su una panchina di pietra. Di fronte a noi potevamo vedere tutta la città dall’alto. Era una vista stupenda ed in quel momento non mi veniva nient’altro in mente se non quello di portarci un giorno Gwen. Magari a San Valentino. Magari un giorno in cui lei accetterà i miei sentimenti e ci fidanzeremo. Magari poi quando saremo più grandi le potrei chiedere di sposarmi, se saremo ancora innamorati…. Magari stavo fantasticando troppo. O magari fantasticavo bene! Bè, in quel momento non potevo per niente sapere cosa sarebbe successo in futuro, e non potevo fare altro che sognare. Magari un giorno la società avrebbe accettato due cugini fidanzati…. Magari invece ci avrebbero ritenuti degli stupidi ragazzini con gli ormoni a mille. Bah! Non sapevo davvero che pensare… intanto però, a tutto pensavo tranne che a Emmy che cercava di comunicare con me inutilmente.

- wow! Si vede tutta la città da qui!! Che gentile sei stato a portarmi qui. – mi disse dolcemente.

- di niente. –

Beh, prima di portarla in un posto così romantico forse avrei dovuto pensarci prima e meglio… poteva fraintendere molte cose… e inoltre dovevo ricordarmi che lei mi aveva chiesto un ‘appuntamento’ e non una ‘uscita tra amici’. Il che mi rendeva al quanto nervoso. Solo pensando a tutto questo mi accorsi che eravamo ‘soli’. E soli non perché nelle vicinanze non si vedeva molta gente. Ma soli nel senso che non c’era manco un’anima viva nei paraggi, e se avessi voluto chiedere aiuto, credo che l’unico tentativo sarebbe stato quello di urlare il più possibile finché qualche anima buona (e con un buon udito) non mi avesse sentito. O, semplicemente, scegliere uno dei miei fantastici alieni e trasformarmi grazie all’omnitrix! Quella si che era una buona idea!

- Ben… senti… posso chiederti una cosa? –

- dipende… - già incominciai a preoccuparmi.

- beh, mi chiedevo se a te piacesse qualcuno… una ragazza in particolare: Gwen… -

- COSA? – sobbalzai sulla panchina.

“come fa a sapere di me e Gwen???!!”

“fa il vago!! Fa il vago!!!!” mi consigliò la coscienza.

- Ehm… perché vuoi saperlo? –

- no, così per sapere… tanto per domandare… -.

Rimanemmo pochi secondi in silenzio scambiandoci pochi sguardi imbarazzati. Più che altro lei era imbarazzata, ma io ero piuttosto spaventato!!

Senza nemmeno accorgermene, Emmy si avvicinò moltissimo al mio viso, a mo di bacio. Bacio che io cercai di evitare indietreggiando. Stavamo quasi per baciarci quando dal nulla si sentì una voce che urlò:- NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! FERMAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!! – e poi il buio.

 

 

Or beneeeeee ho finito un altro capitoletto! ^O^ spero vi sia piaciuto! Mi raccomando: ditemi tutto ciò che pensate! Ci tengo io a queste cose!

Ah, mi scuso per aver tardato molto, ma purtroppo pur avendo cominciato a scrivere subito dopo il ventunesimo capitolo, non sono riuscita mai a finirlo, ma grazie a questi pochi giorni di vacanza ho trovato un po’ di tempo per scrivere!! ^w^ spero siate contenti! Io abbastanza… devo ancora scrivere parecchie cose! AVVISO: la storia è alquanto lunga, e si sta anche prolungando!! Spero che tutti coloro che mi seguono mi continueranno a seguire! Ma è mai possibile che io non riesca ad arrivare al massimo di 4 recensioni??! Tsk! Vabbè vabbè… grazie ancora a tutti coloro che mi recensiscono ogni volta e che spero continueranno a recensirmi ^-^ . al prossimo capitolo!!! Pace e successo a tutti ;)

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Capitolo 23
*** Tu parli troppo... ***


 Capitolo 23: tu parli troppo...

 

Secondo Ben

 

Mi risvegliai mezzo intontito con davanti a me una Gwen ed una Emmy molto preoccupate.

Pensando che stesse succedendo qualcosa, molto velocemente cercai di trasformarmi in qualche mostro dell’omnitrix, ma Gwen mi fermò.

-  Ben! Che stai facendo?? Noi ci preoccupiamo per te e tu cerchi di proteggerti?? Ma va a quel paese! – girò i tacchi e cercò di andarsene.

- oh, Dio! Scusa, mi sono appena svegliato e non sto capendo niente! Un attimo di pazienza! – mi giustificai mezzo stordito.

- Ben, ti dirò… Gwen è sbucata all’improvviso da un cespuglio e… - cominciò a raccontare Emmy.

 

FLASHBACK

Gwen crede che Emmy voglia mangiarsi (come voleva fare Hilary) Ben ed è intervenuta buttandosi su entrambi e cominciando a picchiare l’amica che invece era del tutto innocente. Intanto Ben era già mezzo tramortito al suolo (‘come un’emerita femminuccia’ commenta la coscienza).

FINE FLASHBACK

 

- Gwen!! Ho capito che eri preoccupata per me, ho capito che ormai Emmy sa tutto su quello che è successo, ho capito che magari sei anche un po’ gelosa di me, ma proprio una figura così pessima mi dovevi far fare??? – la sgrido leggermente arrabbiato.

- IO??? GELOSA??? AAHAHAHAHAHHAHAHA TU SEI PAZZO!!!! – comincia una risata nervosa.

Si, era gelosa… altro che ‘pericolo’! tsk…

- Gwen… smettila di ridere come una deficiente… sembri più stupida di me quando fai così… -

- NON OSARE INSULTARMI!! Ed io che ho fatto tutta quella strada per arrivare fin qui! TI ODIO! –

Ti odio… ti odio… ti odio…

Quelle parole mi rimbombarono nella testa e mi graffiarono dentro come una lama. Non mi aspettavo che sarebbe arrivata a dire una cosa del genere. Capivo che era il nervosismo a farle dire cose del genere, ma non sopportavo quelle parole.

Divenni più serio che mai, mi avvicinai snob a Gwen e guardandola negli occhi le dissi a bassa voce:- mi fa piacere sapere che ti fai prendere dal nervosismo così facilmente. Beh, sappi che il tuo errore… non te lo perdono! –

 

Secondo Gwen

 

Non te lo perdono… non te lo perdono… non te lo perdono…

Quelle parole mi rimbombarono nel cervello. Che cosa mi era saltato in mente?? Non dovevo dirgli una cosa del genere! L’avevo offeso… e lui adesso ce l’aveva con me. Sta volta non per scherzo.

- D-dai… Ben… non dire così. M-mi dispiace averti detto quelle cose… lo sai però che non le penso sul serio… - cercai di convincerlo con un tono al quanto malinconico e dispiaciuto.

- no, Gwen. Sta volta sono io quello maturo, e tu quella immatura che si fa trasportare troppo dalle emozioni. Non ti perdono! Così penserai meglio prima di parlare… - era davvero serio… davvero arrabbiato… davvero offeso…

Non sopportavo quell’angoscia che stavo provando e così abbassai lo sguardo, mi voltai, e lentamente tornai a casa.

Mi spaparanzai sul letto quasi in lacrime. Ero diventata davvero immatura! Ma soprattutto lo ero diventata dall’inizio di tutto questo caos sentimentale. Non riuscivo a pensare ad altro che al fatto di essere stata una stupida gelosa e che questa gelosia mi stava portando a vedere pericoli ovunque… beh, lui ormai sa badare a se stesso… ha l’omnitrix… è bravo… insomma se la cava… ed io sto qui a pensare a questo stupido incesto che non sopportavo più…

 

Secondo Ben

 

- Ben, secondo me sei stato troppo duro con lei. D’altronde tutti facciamo degli errori! E poi… - bloccai la parola ad Emmy.

- lo so, sono stato duro, ma lei lo è stata più di me… - poi alzai lo sguardo e la guardai in faccia vedendo il suo dolce sguardo che faceva capire molto bene che capiva mia cugina e che aveva capito che forse tra noi non avrebbe funzionato – senti… - continuai – mi dispiace averti fatto sperare inutilmente… ma io sono innamorato di Gwen e come hai visto, anche lei lo sembra… molto… insomma, ho provato a dimenticarla, ma tra noi non avrebbe mai funzionato… lo capisci vero? – lei mi guardò normalmente e non con la sua solita espressione allegra e mi confessò:- lo so, lo so… sapevo anche che lei era innamorata di te, ma te l’ho voluto chiedere lo stesso. Scusami. Non preoccuparti! – tornò allegra (o almeno sembrava) – sono forte e coraggiosa! Non sarà una cosa del genere a buttarmi giù di morale… - sorrideva e parlava nervosamente, ma si vedeva che un po’ di tristezza c’era.

 

Secondo Emmy

 

Chiudi gli occhi e lascia che

 ti porti via con me

Mentre rallenta il mondo intorno

È notte ormai

 

Naufragando dentro

Tra emozioni complici

Saprò tenerti stretta

Mentre sogni con me

 

“Certo… lo riesco a superare… non fa niente è solo un ragazzo… non è la cosa più importante del mondo! Sul serio… ce la posso fare… ne sono certa…”

Pensavo questo, ma non lo dimostravo per niente… o forse cercavo di dimostrarlo… invano.

Sorrisi ancora a 35 denti come se fosse il giorno più felice della mia vita.

- Beh… - esclamai guardando l’orologio sul mio polso – si è fatto davvero tardi! Uff! come vola il tempo! – lo sentivo… stavo davvero per piangere, mi sentivo tutte le lacrime in gola e cominciavo a vedere tutto sfocato, così salutai velocemente:- or bene! Allora a domani, Ben! – salutai da marinaio, sventolai una mano, girai i tacchi e corsi via… in lacrime.

 

Lentamente, segretamente

Scivolando sulla pelle

Tieni forte le mie mani

Voglio viverti.

 

Dolcemente, profondamente

Respirando sulla pelle

scende dolce questa notte

e adesso vivimi…

[colonna sonora immaginata da Emmy: lentamente – studio 3. Sito per sentire la canzone: http://www.youtube.com/watch?v=2wrPKLueWwM ]

 

Anche io ho il diritto di provare dei sentimenti… anche se non li faccio vedere… ma questa è un’altra storia…

 

Secondo Gwen

 

Passarono i giorni, i mesi, passò l’autunno, arrivò l’inverno, arrivò dicembre, ormai era arrivato persino Natale. E noi ancora non avevamo chiarito la questione. Ci parlavamo raramente, e cercavamo di evitarci. Persino Halloween non fu così divertente come me lo immaginavo. Speravo in qualcosa, ma niente. Non successe niente.

- Buon Natale Gwen!! -  mi urlò mio padre, che di solito è il più ‘natalizio’ della famiglia.

- Buon Natale papino! – lo baciai sulla guancia e cercai di rendere tutto più allegro.

Addobbammo tutta la sala che avevamo prenotato per tutta la sera in occasione di una delle nostre solite extra-feste di Natale che i miei organizzano.

Mi mancava un sacco il mio cuginetto, ma lui diceva che non mi voleva perdonare, ed io non trovavo le parole per scusarmi…

Erano passati circa tre mesi. Il che era inquietante! Appendevo qualche nastro qua, appendevo qualche nastro là e piano piano avevo riempito la sala di nastri luccicanti.

- È ora di mettere il vischio! – esclamò mia madre allegra.

- ma a che serve questo vischio? È stupido… buttalo! – intervenni naturale.

- starai scherzando?? Sono vent’anni che io e tuo padre mettiamo il vischio sempre al centro delle sale in cui festeggiamo, e sono vent’anni che tutti ammirano il vischio che creiamo noi! –

- si… mi ricordo l’anno scorso… -

 

FLASHBACK

Sala della cerimonia natalizia. Il vischio è talmente grande che, mentre tutti ballano, cade pericolosamente al suolo rovinando tutto… e tutti…

FINE FLASHBACK

 

- Non finì molto bene… - continuai.

- ooooh! Sciocchezze! Noi per precauzione però, lo abbiamo ristretto in maniera tale che il soffitto lo regga! – e così senza fare storie, fissammo il vischio al centro della sala. Ci volle un po’ per trovare il centro preciso (i miei sono troppo precisini…), ma alla fine finimmo tutte le decorazioni. L’albero natalizio era stupendo, tutto era stupendo! Non vedevo l’ora che cominciasse la festa!

 

Secondo Ben

 

Mi preparai velocemente, cosa che di solito però non mi riesce bene: infatti mi ritrovai una cravatta al posto della cintura e viceversa. Mi sistemai per bene cercando di non fare altri errori del genere, e scendemmo tutti di casa per prendere parte alla magnifica cerimonia natalizia che i miei zii organizzano ogni anno.

Erano le 19:30 passate. Il che significava ritardo. Come sempre: facemmo le corse… ed è meglio non sapere come abbiamo fatto nei minimi particolari perché non lo so manco io! Insomma, con le ali ai piedi riuscimmo ad arrivare abbastanza in orario. Ovviamente c’erano già tutti i miei parenti, ma non riuscivo a trovare mia cugina. Devo dire che mi mancava in quel periodo… era da troppo tempo che non la baciavo un po’!

DRIIIIN

Si, il mio cellulare. Aveva una suoneria strana, ma a me piaceva…

Risposi.

- Pronto? –

- BUON NAAAAATAAAAAAALEEEEEEEE – allontanai dall’orecchio l’apparecchio, tanto che urlavano. Erano Geoff ed Eleonor che stavano passando il Natale assieme e pensarono bene di chiamarmi.

- EHY! Ma buon natale anche a voi, ragazzi! Ma che carini! Mi avete chiamato! –

- ma certo!!! Dalli anche a Gwen gli auguri, mi raccomando! E fate pace il più presto possibile!! –

- uffa! La smettiamo di parlare di questo argomento per favore?! – mi irritai un po’.

- ma scusa, secondo te lei come si sente dopo che tu le hai detto una cosa come ‘non ti perdono’ ! poveretta, sarà traumatizzata! –

- si come no… - dissi con tono ironico.

- e come te la immagini?? –

 

IMMAGINAZIONE DI BEN:

Gwen che balla al posto di Beyonce nel video “single ladies”. [Per chi non lo conosce può andare su questo sito: http://www.youtube.com/watch?v=FyHVQT8aIBM&translated=1 ]

FINE IMMAGINAZIONE.

 

- Mmm… forse è meglio che non te lo dico come me la immagino… -

- non fare pensieri osceni… -

- ma quali osceni!! L’immaginavo che ballava ‘single ladies’! Peggio di quello che mi potevo aspettare… -

- wow! Però ci sta! Cioè, ci starebbe bene, se lei non fosse del tutto distrutta… -

- ma quale distrutta… -

- senti, che ci posso fare se io me la immagino che canta ‘the art of the suicide’ ?! –

[per chi non conoscesse la canzone vada su questo sito: http://www.youtube.com/watch?v=NPrD-Bowbr4&translated=1 ]

- Mamma mia, che lugubrità! E questo è perché è il giorno di Natale, figuriamoci se eri in una delle tue fasi di depressione! – cercai di sdrammatizzare.

- spiritoso… comunque, fa come ti pare, ma dopo non venire a lamentarti da me o da Eleonor! –

- uffaaaa… va beh… vedrò che posso fare…ciao traditore. – lo salutai.

- ciao vecchio rincretinito. – e posò la chiamata mentre sentivo la voce della sua fidanzata ridere come una matta.

Mi guardai attorno cercando Gwen e cominciai a gironzolare per tutta la sala. Ogni tanto salutavo qualche parente alla lontana che non ricordavo nemmeno.

 

25 Dicembre ore 21:15 nella sala in cui si sta svolgendo la festa di Natale della famiglia Tennyson.

 

Ormai erano un paio d’ore che la cercavo. Avevo chiesto a tutti i famigliari (che, tra parentesi, erano anche aumentati!), ma nessuno sapeva dov’era. Chiesi allora ai miei zii, i suoi genitori, e loro mi risposero che era da qualche parte a prepararsi per la festa. Capisco che le donne siano alquanto lentuccie nel prepararsi per una festa… ma più di due ore?? Dove caspiterina si era cacciata quella maghetta?! È andata a rifarsi anche gli organi?? Boh…

Comunque, in quelle ore in cui non avevo fatto altro che cercarla, mi ero reso conto che con lei le cose non mi piacevano e non mi piacciono, e decisi finalmente di perdonarla. Mi precipitai al centro della sala, precisamente sotto il vischio. Era una sala davvero sfarzosa ed elegante: di larghe dimensioni sia verticalmente che orizzontalmente; il soffitto poi, era altissimo con appeso un enorme lampadario di cristalli; il muro era completamente bianco e, ad una certa distanza da esso, si vedevano delle possenti colonne di marmo di stile classico con dei capitelli corinzi; all’estremo della stanza c’era l’albero di natale più grande che io abbia mai visto e, per completare l’opera, all’altro estremo della stanza c’erano delle enormi scale anch’esse di marmo che andavano allargandosi man mano che scendevano. Deve essere costata davvero tanto per quanto era bella.

Mentre pensavo a quanto fosse bella quella stanza, mi accorsi che mi stavo totalmente sbagliando. Mi voltai leggermente verso le scale e li vidi la cosa più bella del mondo, anzi, la persona: Gwen vestita con un abito da sera così lungo che strisciava per terra, aderente, senza spalle, senza maniche, nero ed extra-luccicante; inoltre portava i guanti lunghi, neri e lucidi; una pettinatura alzata che scopriva le spalle e le orecchie, tranne che per quei due filetti di capelli arricciati che le cadevano davanti; per il resto la pettinatura era un mix di ricci.

La vidi scendere le scale lentamente per paura di cadere. Attirai la sua attenzione sventolando le mani. Lei mi guardò confusa perché probabilmente non si aspettava che la cercassi. Sorridendo ai vari famigliari, lei riuscì a raggiungermi sotto il vischio. Ma come sempre, non feci in tempo a cominciare le mie scuse che lei iniziò la solita parlantina.

 

Secondo Gwen

 

Dovevo scusarmi assolutamente, non potevo rimanere così! E ne approfittai per dirglielo in quel momento in cui lui stesso mi aveva chiamata da lontano col suo solito sorrisone.

- AH! Finalmente mi parli! – sospirai sollevata – ti prego, perdonami, non avevo intenzione di dirti una cosa del genere, ed entrambi siamo stati degli stupidi a non guardarci in faccia per tre mesi! Ma ti rendi conto di quanti giorni sono?? Ma ti rendi conto del tempo che abbiamo perso?? Io non posso cre… - non riuscii a finire la frase perché lui mi baciò dolcemente sulle labbra. Io lo staccai per evitare scandali in famiglia e lo rimproverai:- ma sei impazzito?? Vuoi che ci scoprano???!! – arrossii guardandomi attorno per vedere se qualcuno ci osservava.

- ahahah… - rise lui – siamo sotto il vischio, secchiona, tutti qui sotto si baciano… - sorrise malizioso.

- ah… scusami, io credevo che tu … si insomma hai capito no?... beh ecco, ti stavo dicendo che…- mi ribaciò di nuovo interrompendomi. E quando sta volta fu lui a staccarsi da me, disse:- tu parli troppo… - e sorrise.

- v-vuol… vuol dire che mi hai perdonata? – chiesi ingenuamente. Lui rise.

- certo che ti ho perdonata! Per una visione così bella non posso rimanere in disparte… - bisbigliò.

- g-grazie… - balbettai imbarazzata ed emozionata per il complimento – ance tu stai bene in giacca e cravatta… -

- grazie – mi sorrise una decima volta - ti va di ballare? –

- con molto piacere… -.

 

 

Uff!!! Ma quanto è durato questo capitolo!! E meno male che l’ho accorciato! Ho tagliato una breve parte che rendeva questo capitolo ben 2 capitoli! Beh che dire… mi sono emozionata quando l’ho riletto! =°O era davvero commovente la parte di Emmy (alias me XD) poverinaaaaa!! >-< Ma a parte questo la scena in cui Ben immagina Gwen che canta “single ladies” è stata uno spasso X°D ho riso come una matta mentre scrivevo tutto questo! Buahaahahahah  beh, insomma è abbastanza lunghetta sta storia ma spero che vi sia piaciuta quanto è piaciuta a me e a mio cugino… (che è ancora in fase di “lettura del capitolo 18” XD). Ragazzi, i miei fans stanno aumentando! *.* che cosa bellissima! Ringrazio molto liyen per essere stata l’unica a recensire lo scorso capitolo e per avermi detto una marea di cosette carine! *.* XD Ma ringrazio tanto anche quelli che di solito recensiscono sempre! Capisco: probabilmente avrate avuto degli impegni XD comprendo, comprendo… beh, al prossimo capitoloooooo! Pace e successo a voi my fans <3

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Capitolo 24
*** Buon giorno, principessa! ***


Capitolo 24: Buon giorno, principessa!

 

31 dicembre ore 9:30 casa di Gwen

 

Secondo Gwen

 

Era passato ormai Natale. Credo che sia stata una delle feste migliori a cui io abbia mai partecipato…

Si, beh, mi stavo lasciando andare fin troppo per i miei gusti, ma Ben insisteva col dire che voleva che, l’anno che stava cominciando, sarebbe stato uno degli anni migliori… passati con me…

Ho sempre pensato che Ben fosse pazzo… ma non fino al punto di fare pazzie per me! Ricordiamocelo ogni tanto che abbiamo solo 16 anni! Capisco ‘il primo amore’ però dai… non esageriamo! Anche per me è il primo amore, ma non sono così esagerata!

“tu non sei mai esagerata… tranne quando ti arrabbi…”

“ oh mia adorata coscienza… cosa ti intrometti a fare nei miei discorsi col lettore??”

“ beh! Qualcuno mi ha tenuta oppressa per un bel po’ di tempo e mi sono persa tutto il divertimento di Natale!”

“guarda che ho ancora intenzione di tenerti oppressa!”

“cattiva!”

“ignobile”

“demente”

“bacherozza”

“pervertita!”

“e adesso basta!!! Tu-tu-tu-tu, il telefono da lei chiamato non è momentaneamente raggiungibile, la preghiamo di richiamare più tardi, grazie!”

“bastarda di una Gwen… mi ha oppresso!!”

 

(Ma a parte questo) Andai nel bagno della mia stanza. Mi sciacquai la faccia per svegliarmi.

Scesi le scale ed arrivai in cucina dove ovviamente trovai i miei che facevano colazione guardando il telegiornale. Mi illuminai appena vidi che per colazione mia madre aveva preparato le frittelle!

“che buoooone!” mi affrettai a sedermi al mio bel posticino, quando notai che c’era un posto in più al numero che forma la mia famiglia.

- Mamma… come mai c’è un posto in più?? – chiesi cominciando a mangiare le frittelle.

- punto primo: non mangiare! Punto secondo: viene Ben a fare colazione con noi, ed è per questo che ho fatto le frittelle piuttosto del solito latte con cereali. Punto terzo: aspetta tuo cugino per mangiare!! Ma quante volte te lo devo dire?? – mi guardò vedendo una Gwen intenta a dare un bel morso alla sua frittella.

- ok… ma così si fanno fredde! –

- ma no! Dovrebbe essere qui a momenti! Mi ha chiamato giusto 5 minuti fa dicendomi che era vicino casa nostra. Quindi, relax! –

- e come mai ti ha detto una cosa del genere?? Che sta venendo a fare?? –

- ooooh! Ma quante domande! È tuo cugino: deve avere un permesso per andare a visitare sua cugina??? No! Quindi, RELAX! – si stupì mia madre.

“Ma che sta venendo a fare qui?? Sta sempre da queste parti. Non sopporto tutta questa oppressione! Se io dico che non voglio stare con lui, significherà qualcosa, no? Qualcosa del tipo… CHE NON VOGLIO STARE CON LUI!! E che cacchio!”

Bussarono giusto in quel momento la porta. Andai ad aprire molto svogliatamente. Guardai con sguardo omicida un Ben molto sorridente e con molto sgarbo lo feci entrare in casa e cominciai ad avviarmi verso la cucina.

- Ehi! Non mi saluti nemmeno?? – mi fermò afferrandomi un braccio.

- ciao! – salutai velocemente per ricominciare a camminare.

- ma dai, questo è un saluto?? – mi derise.

- ma che hai da ridere?! – cominciai a stizzirmi. Lui mi tirò verso di lui e mi abbracciò forte sussurrandomi:- buon giorno, principessa! – io mi allontanai e lo guardai stupita. Lui ricambiò il mio sguardo.

- com’è che mi hai chiamato?? –

- principessa. –

- e tu da quand’è che mi chiami così?? Di solito non mi chiami rospa?? –

- si, ma sai com’è, anno nuovo, soprannomi nuovi! – mi sorrise.

- veramente è ‘anno nuovo, vita nuova’ … -

- si, lo so. Ma io l’ho trasformato! –

- contento tu… - feci spallucce, poi mi voltai cercando di raggiungere la cucina di nuovo – su, forza, vieni a mangiare. Mamma ha fatto le frittelle. –

- buone! –

- lo so! – mi rivoltai con sguardo furbetto – e sono … TUTTE MIE!! – urlai per poi correre di fretta e furia la mia frittella.

- NOOOO!! – urlò a sua volta Ben che sentiva di star perdendo una frittella.

Come di mio solito quando sono appena sveglia, inciampai in quel maledettissimo tappeto comprato in India da mia madre. Con velocità supersonica, mio cugino riuscì a raggiungermi e a prendermi prima di cadere. Una sua mano sullo stomaco e un suo braccio attorno al collo. Che posizione assurda!

- Ben, mi stai soffocando! Fammi alzare ti prego… - e così con gentilezza mi rialzò.

- diventi davvero goffa quando ci sono io… non è che ti faccio un effetto strano? – sorrise malizioso.

- ma stai scherzando? Ma manco per sogno! – arrossii leggermente… effettivamente mi faceva una strana impressione… però non così tanta!

- ah! Ti volevo chiedere una cosa: come mai sei venuto a casa nostra con così poco preavviso? – domandai.

- ah, giusto! Dovevo parlarti. –

- non potevi chiamare?? –

- eh no!... –

- perché? –

- perché… - arrossì un po’ dall’imbarazzo.

- allora?? – mi spazientii.

- beh! Ma perché mi mancavi… e poi dai, è l’ultimo giorno dell’anno! Potremmo fare qualcosa di divertente! A proposito, venendo qui ho visto un manifesto che pubblicizzava un locale in cui faranno un festone. Ci vanno anche altri della nostra classe ed io speravo di andarci con te… -

“Certo che però è tenero quando si imbarazza… che carino! e poi è così fico… così …. Così… così da farti venir voglia di strapazzarlo… aaaaaah!! Me lo dovrei levare dalla testa!! Ma come potrei mai fare??? Lo vedo praticamente tutti i giorni!”

- Beh… chiederò ai miei… intanto però facciamo colazione… -

E così facemmo lentamente colazione, o almeno per me sembrò lunghissima. Ben non faceva altro che mandarmi degli sguardi maliziosi prima di mettere in bocca il boccone di frittella sulla forchetta. Ed io non facevo altro che cercare di evitarlo e di pensare ad altro come… come all’ultima storia che avevo letto in un libro che mi piacque molto… ma su cui non riuscivo a concentrarmi… a causa di chissà chi! Dopo la colazione Ben insistette nel voler giocare all’ultimo gioco dell’anno per wii. Scegliemmo uno gioco sugli sport invernali, perfetto per quel tempo: nevicava.

- Ma no, dai!!! Ma sei bastarda forte, tu! – urlò all’improvviso Ben vedendo che lo superavo sempre.

- eheh! Avere una wii a casa ti fa anche allenare, quindi ho voluto provare tutto e scoprire come… vincere!

- ah si? Ed io ti spiazzo! –

- Non oserai fa… - non finii la frase perché ovviamente lui fece quello che io mi sarei aspettata… imbrogliare!

- ahah! Ti ho superato di nuovo! –

- imbroglione!! Non puoi farlo!! –

- l’ho già fatto, cara! –

Io, ovviamente molto arrabbiata per l’imbroglio, cercai di fare giustizia spingendolo e cercando di distrarlo e ci riuscii pure! Infatti vinsi! Ma come sempre lui super incavolato per il mio ‘occhio per occhio, dente per dente’, cominciò a farmi il solletico.

- Buahaahahah! Me la pagherai per avermi fatto perdere, oh maligna!! –

- AHAHAHAHAHA BEN! AAHAHAAHAHAHH TI AHAHAHAHAH ODIO!! AHAHAHAAHH MA IO AHAHAAHAHA TI UCCIDOOOO AHAHAHAHA!! –

- ma anche no! Adesso tu sopporti! Muahahahah!! –

- nuooooo ahahaahahahahah – continuavo a ridere accartocciandomi su me stessa.

 

Secondo Ben

 

“la sua risata… il suo sorriso… i suoi occhi… i suoi capelli… ma perché non può essere solo mia e basta? Ma che sfigato che mi sento in questo momento… sa tanto di ‘tipo che ha talmente poche speranze con le ragazze, che ha dovuto provarci con la propria cugina’… questo si che è stupido! Ma ci si può separare dall’essere cugini?? Mmm… potremmo divorziare dall’essere cugini?? Mmm…”

Mi fermai dal farle il solletico rimanendo sopra di lei che continuava a ridere e a lacrimare.

- Gwen… - bisbigliai.

- si? – rispose lei calmandosi.

- alla festa… verso mezzanotte… posso darti un bacio? – mi sentivo un idiota a fare certe domande, però volevo farlo, e così mi feci coraggio.

- ehm… - arrossì lei – dipende… che tipo di bacio? –

L’avevo capito che si riferiva al ‘dove mi vuoi dare questo bacio ’, ma finsi di non capire: scusa plausibile per baciarla! Mi avvicinai e posai le mie labbra sulle sue baciandola profondamente.

Lei, come al solito mi spinse via dicendo:- ah…ehm…- balbettò un po’ – n… non… sai che non possiamo stare insieme… te lo ripeto sempre… -

- Si però…almeno a mezza notte? –

- ehm… ok… va… va bene… se proprio ci tieni… - si arrese.

Ci alzammo. Era tardi e decidemmo di cominciare a prepararci per la festa… anzi, lei dovette prepararsi, ma io stavo bene come stavo. Non avevo bisogno di cambiamenti se non una piccola passata di pettine.

 

 

Secondo Gwen

 

 

Io ci impiegai più di 3 ore per prepararmi decentemente. Tra scarpe, trucco, borsa, vestitini, gonnelline, calze… e roba extra- fredda o extra-calda scelsi un vestitino blu che aveva apposta un cappotto abbastanza pesante di pelliccia finta; scarpe col tacco (basso, ma a spillo) blu con delle pietre preziose incastonate sopra; una pettinatura che mi faceva assomigliare molto ad un cigno ed il trucco molto leggero sulla pelle, ma alquanto accentuato sugli occhi; tocco finale, una piccole borsettina blu abbinata in cui entravano giusto quelle cose minime ed indispensabili.

 

31 dicembre ore 20:30 casa di Gwen

 

Secondo Ben

 

Aspettavo da una marea di tempo… non ce la facevo più! Mi ero messo il giubbino un’ora fa!! “È impossibile! Ma perché le donne ci mettono così tanto per prepararsi??”

“perché devono farsi belle per i loro cavalieri…”

“ ma tu che ne sai??”

“io so sempre tutto!”

“ma statti zitta, stupida coscienza!”

“è un secolo che non facciamo uno dei nostri discorsi ‘molto sensati’. Spiegami: che cosa avete fatto in questo periodo?? Amoreggiamenti?? Fidanzamenti?? Sex …???

“ ma che vai a pensare! Figurati se Gwen è così facile da conquistare…”

“mmm… beh, non che prima fosse stata più disponibile”

“è quello che ho detto…”

“ah… capisco! Embè… oggi vi darete l’ultimo ed il primo bacio dell’anno??”

“cosa?”

“l’ultimo di quest’anno ed il primo per l’anno prossimo! Sai, quando una coppia si scambia un bacio a mezzanotte del 31 dicembre, si dice che rimarrà una coppia felice per tutto l’anno”

“ma è solo una diceria…”

“si, beh, è ovvio… però dai, è così romantico!”

“mmm… non so se lei sarà proprio d’accordo… ma del resto non lo è mai, quindi mi butterò!”

“bravo! Così si ragiona, testa bacata!”

“ ma tu ancora mi chiami così???”

“certo! È il mio unico scopo!”

“certo………”

Finita la conversazione mi accorsi che sulle scale era comparso un angelo… il mio angelo. La mia Gwen. la ragazza più bella del mondo! O almeno così mi sembrava in quel momento…

- Buona sera, principessa…- balbettai un po’ per l’imbarazzo. Lei mi sorrise arrossendo leggermente e mi venne incontro. Le baciai la mano da galantuomo quale (non) sono, e l’accompagnai fuori. Da lì lei stava per usare la sua magia per portarci fino al locale, ma io la interruppi perché, con quel vestito avrebbe combinato un casino … e lo so per esperienza…

Subito scoprii l’omnitrix e mi trasformai nell’alieno più veloce del mondo, oh, pardon, dell’universo: XRL8. (o almeno credo che si scriva così O_O by laura)

In meno di 2 secondi arrivammo alla festa dove c’erano già Eleonor e Geoff che stavano facendo la fila anche per noi.

Dopo mooooolte ore senza fare un cavoletto fuori al locale, riuscimmo ad entrare in qualche modo e senza pensarci ci buttammo nella mischia e cominciammo tutti a ballare come se fossimo degli scatenati senza paragone. Gwen come al solito non era a suo agio tra la folla e dovetti aiutarla un po’ per muoversi.

Sfiniti, verso le 11:45 ci rilassammo seduti ad un tavolino ed ordinammo qualcosa da mangiare, dato che non avevamo manco cenato…

- festa davvero scatenata! – parlò un po’ il mio migliore amico.

- già! – continuò la sua fidanzata che si trovava praticamente azzeccata al braccio del suo amore.

- signori, vi state divertendo?? – fece un voce dietro di noi.

- ALEX! – esclamò sorpresa Gwen guardando dietro di me.

 Mi girai e mi ritrovai quel… quel…quel gay di Alex dietro la mia schiena che aveva uno stupido ghigno maligno.

- salve, oh mia dolce e leggiadra principessa … - si inchinò quell’idiota davanti a mia cugina.

- non osare chiamarmi principessa! – lo sgridò Gwen voltandogli le spalle. Ovviamente mi illuminai ricordando che a me invece non aveva detto niente di che.

- ma perché? – chiese preoccupato il biondone.

- perché solo una persona può chiamarmi così! – mi mandò uno sguardo complice.

 

EEEEEEEED ECCO A VOIIIIIIII IL NUOVO CAPITOLOOOOOO so che lo aspettavate da molto, ma mi sono venute in mente altre storie stupendosissime e non ho resistito o.o. Perdonatemi! *mi inchino*. Spero vi sia piaciuto questo capitoletto… e spero di non avervi delusi aspettandovi chissà che capitolo! A proposito: la fine si avvicina! Ed il capitolo più bello sarà in assoluto l’ultimo. (o almeno spero…) insomma che altro dire?? Commentate! ^^ intanto ringrazio:

Per aver commentato:

 Vampire Ninja

Stellina4ever

Qlldelquartopulmino

Kira Evans

Blackstar26

Liyen

Chiaki96

Raven Cullen

Per aver aggiunto la mia storia tra le preferite:

blackstar26
CinziaCandid

dragon ball z

Eiry Mariah

Kira Evans

nana1827

qlldelquartopulmino

Raven Cullen

stellina4ever

yuki higurashi

Per aver aggiunto la mia storia tra quelle da ricordare:

Lolopanny
stellina4ever
Streghetta_Eris95

Per aver aver aggiunto la mia storia tra quelle seguite:

angelicascerra
dragon ball z

fuffima
giu_Rainbow
Kira Evans
kirlia
liyen
vale_misty
Vampire Ninja
yuki higurashi
 _Maya_


Ebbene, miei sudditi (XD lettori) arrivederci! ^^ e al prossimo capitolo!

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Capitolo 25
*** Grazie. ***


Capitolo 25: Grazie.

 

Secondo Ben

 

- Mmm…solo una persona dici? – mi guardò sospettoso Alex.

- si… e non chiedere altro! – seccata, si alzò Gwen e continuò – vado a prendermi qualcosa di alcolico da bere… - si avviò verso il bancone, ma Alex la fermò.

 

Secondo Gwen

 

“Ma perché mi deve sempre seguire???!! È esasperante! Non lo sopporto!”

- Non mi fermare per favore! – gli strillai quasi in testa facendomi spazio tra la folla.

- Gwen! – mi prese il polso, io mi girai quasi arrabbiata – ascoltami! Capisco che ti sto antipatico… capisco che tu mi odi per quello che ha fatto mia sorella… capisco che non vuoi un ragazzo appiccicaticcio che ti stia dietro, però dammi una possibilità! – mi supplicò.

“ma che stressatore! Mi ci vuole proprio qualcosa di alcolico!”

- senti, bello: tu non mi stai antipatico, non ce l’ho con te per quello che ha fatto tua sorella e forse è vero che non voglio che tu sia appiccicaticcio, ma sei esasperante! Io te la do la possibilità, ma tu ne approfitti troppo! E poi mi serve qualcosa di alcolico… - mi rigirai verso il bancone ordinando la prima bevanda alcolica che mi venne in mente. “è la prima volta che bevo… ora che ci penso… non è che al primo bicchierone mi ubriaco?” pensavo, ma feci poco caso a quello che stavo pensando perché appena mi arrivò una tazza enorme piena di una birra strana, la bevvi in un sol sorso.

 

Secondo Alex

 

“non ci credo… la dolce e cara Gwen che beve un bicchierone di birra?? Questa è tutta da vedere…”

Sapevo che al primo boccale, lei si sarebbe ubriacata. Non del tutto, è ovvio… ma quel poco che bastava a non farle capire niente di quello che dicevo… o facevo…

“Bene…” sorrisi furbetto appoggiando il mento sulla mano che poggiava sul bancone.

- cameriere! Un’altra di questa birra alla signorina… - ordinai.

Ovviamente il barista fece un po’ di storie sul fatto di essere maggiorenni eccetera… ma lui scoprendo da che famiglia famosa e potente venivo, acconsentì a darle altri bicchieri.

Dopo 10 minuti era davvero ubriaca…

 

Secondo Ben

 

Mi ero distratto 5 minuti per pensare a cosa stavano facendo quegli scemi dei miei compagni, che mi ritrovo mia cugina ubriaca con un Alex sghignazzante…

“cosa vuoi fare alla mia cuginetta?? Lasciala in pace! Basta, devo intervenire!”

Era quasi mezzanotte, mancavano pochi minuti. I minuti necessari per far riprendere un pò quello che rimaneva di Gwen. Dopo di che avrei fatto bene a riportarla a casa…

Mi alzai dalla sedia con una scusa tipo ‘dovrei andare in bagno!’ e mi avvicinai al bancone proprio dov’era seduta Gwen.

- Gwen! – la scossi.

- che vuoi? – mi domandò seccata.

- dobbiamo tornare a casa. Su alzati! –

- rilassati! Sta per venire la mezzanotte… non te la vorrai perdere? – mi domandò con il suo solito ghigno Alex.

- certo che no… - risposi un po’ titubante – ma subito dopo torniamo a casa eh? – le sussurrai nell’orecchio affettuosamente continuando a guardare quel viscido.

- si, si va bene… paparino! – mi rispose scorbutica.

“non ti agitare Ben… non è in lei… è ubriaca. Non sa nemmeno di star parlando con te. Non le rispondere. Trattala con gentilezza. Come fai sempre, ok?” mi consigliò la mia coscienza che, quando vuole, sa essere molto intelligente!

“non preoccuparti… la tratterò come sempre…”

“bravo…”

“grazie! Per una volta tanto non mi chiami testa di rapa!”

“te lo dico solo quando te lo meriti.”

- 10… - urlarono tutti quanti.

- cosa? – domandai.

- 9… -

- sta per venire la mezzanotte… - rispose Alex portando il conto insieme agli altri.

- 8…-

- Gwen… so che non sei in te, ma… -

- 7… -

- posso darti un ultimo bacio? –

- 6… -

- fa come vuoi… - chiuse gli occhi e mi porse le sue labbra.

- 5… -

- l’ultimo bacio?... – ghignò Alex.

- 4… -

- si… è tanto per… non ha significato… - tutto intorno a noi era sparito. Eravamo solo io, lei ed Alex.

- 3… -

- ma davvero? – rispose il biondo.

- 2… -

- si…- mi avvicinai a lei.

- 1… - in quella frazione di secondo, il ragazzo al fianco di Gwen si buttò praticamente addosso a mia cugina baciandola al posto mio.

- BUON ANNO!! – urlarono tutti quelli del locale. Si sentirono botti urla a squarciagola e vari baccani.

Il viscido finalmente si staccò da mia cugina guardandomi malizioso.

- Allora questo bacio per te… non conterà nulla, giusto? –

“e che cacchio! Mi ha rubato il bacio! Vigliacco! Bastardo! Persona indecifrabile!”

Senza accorgermene mi trasformai in XRL8, lo presi così come era e in un baleno lo buttai giù da quel ponticello vicino al locale con sotto il fiume. Ovviamente non era granché alto, però avrebbe avuto lo stesso una bella lezione! La corrente era abbastanza forte, l’acqua fredda, anche se non c’era nessuna pietra acuminata in vista, credo che si sia fatto alla fine un bel bagnetto…

Tornai di corsa da Gwen cercando di non farmi notare da nessuno, la presi in braccio e la trascinai fuori mentre lei si dimenava.

- E lasciami! – mi urlò Gwen buttandosi per terra. Per fortuna la strada era isolata perché probabilmente erano tutti dentro qualche locale o in casa a festeggiare. Così non dovetti nascondermi.

- Gwen! su andiamo! Dobbiamo tornare a casa! – le sussurrai con la mia voce metallica da alieno.

- si, ma non andare così veloce! Mi fai venire mal di testa… -

Io sospirai – quello che ti fa venire il mal di testa non sono io, è l’alcool… - la ripresi buttandola sulla mia spalla come un sacco di patate.

- mmmmmm…- mugugnò per tutto il viaggio Gwen. Eravamo quasi arrivati a casa grazie alla mia velocità, quando mi accorsi che mia cugina si stava dimenando ancora. Mi fermai e la feci scendere. Proprio in quel momento l’omnitrix si illuminò e mi ritrasformò in essere umano. Lei era davanti a me in piedi con gli occhi chiusi e barcollante. La dovetti mantenere per non farla cadere.

- Ben… sei tu? – riaprì gli occhi.

- certo che sono io! Chi credevi che fossi? Quel merluzzo di Alex? Lui è… a farsi il bagno…ihih – risi un po’ ricordando il biondo nel fiume.

- veramente… si… -

“e ti pareva… fammi capire, hai cambiato gusti in fatto di uomini?? Bah…”

- Mi era parso di stare prima con Ale… -

Ale?? Da quando lo chiami solo Ale??”

- infatti prima stavi con un biondo molto viscido dal nome Alexander! – specificai.

- ah… - sospirò prima di appoggiarsi a me. Io la strinsi, ovviamente.

Rimanemmo pochi secondi in quella posizione perché all’improvviso lei cominciò a ridere come una matta.

Rideva ed io non capivo perché. La guardai confuso. Lei mi rivolse uno sguardo stanco e poi mi disse:- non mi guardare così! Mi fai sentire in imbarazzo! –

- Ok…ehm… allora… non ti guardo. – e guardai altrove.

- no! Guardami invece… mi fai sentire bella… -

Arrossii un po’ – ok… - feci tornare lo sguardo su di lei sorridendo.

- Quanto sei carino!! – sorrise lei.

- grazie! – “certo che quando Gwen è ubriaca è davvero schietta, sincera e gentile!”

- ma è vero… ma come ti fa a piacere una ragazza come me??... – la ripresi in braccio ed entrai a casa sua. I suoi genitori erano fuori, quindi mi ero permesso di prendere una copia delle chiavi di Gwen nel caso in cui saremo tornati prima di loro.

- eh… perché sei stupenda – cominciai ad elencare.

- non è vero… -

- sei intelligente –

- anche questo non è vero… -

- sei attraente… -

- ma quando mai? –

- sei divertente, quando vuoi –

- mmm… ne dubito –

- sei simpatica –

- falso… -

- affascinante –

- falso…-

- una sputa sentenze… -

- vero… -

- ah, finalmente qualcosa di vero l’ho detta! – risi trascinandola su per le scale.

- ma tu sei un bugiardo! Io non sono così… -

- ah si? e come sei? – aprii la porta della sua camera.

- sono antipatica, mi credo chissà chi, insopportabile, non capisco niente… e sono apatica! –

- ma tutte queste caratteristiche da dove le hai prese?? Non sei tu quella che stai descrivendo… - la appoggiai sul letto. La feci stendere tranquilla. Le tolsi le scarpe e la coprii con una coperta.

- non è vero… io sono così… solo che tu non vedi queste caratteristiche solo perché sei buono… devo sempre essere come vogliono i miei genitori e tutto il resto del mondo… non posso mai essere come voglio io… lo odio… fortunato tu che te ne freghi di come la società ti dice di essere, e fai tutto di testa tua. Forse è per questo che mi piaci… -

Sorrisi.

- Beh, grazie per la bella serata che mi hai fatto passare! – “Alex, bacio e sbornia a parte…”

- ma come? Te ne vai? – domandò mezza assonnata.

- si… -

- e fammi un po’ di compagnia. Mi scoccio di stare sola… - disse scoprendosi quasi del tutto, involontariamente. Poi si alzò all’improvviso verso di me. Fermandosi a pochi centimetri dal mio naso.

Mi guardò per un po’. Io la guardai un po’ stupito. Insomma, ci guardavamo…

- sai… sono davvero indifesa… -

- lo so… -

- non riesco nemmeno a ricordarmi cosa ho detto 5 secondi fa…-

- lo so…- risi.

- hai il coraggio di cercare di farlo con me in uno squallido bagno dei professori quando sono in pieno possesso dei miei poteri e della mia ragione, ma non hai il coraggio di farlo con me nel bel mezzo di una sbornia in cui non capisco nemmeno chi sono e dove sono e in cui mi pare quasi impossibile usare i miei poteri… -

“ohoh Gwen versione pervertita! Credevo che tra i due fossi io quello pervertito… mi ha rubato il lavoro! Mmm… interessante…”

Ciò che diceva in effetti era vero: quel che è successo nel bagno dei professori era solo amoreggiare, ma il mio intento era altro… perché in quel momento di debolezza, in cui non avrei avuto problemi né ferite, mi stavo trattenendo?

Mi avvicinai molto a lei come se volessi baciarla. E poi le sussurrai nell’orecchio:- sai, l’idea mi tenta molto… - lei rabbrividì.

La bloccai sul letto simulando dei baci sul collo.

- Lo sapevo che lo volevi fare… - mi disse lei.

Io ridacchiai e mi allontanai da lei. La guardai e le dissi:- tu non mi conosci bene. Non approfitterei mai della ragazza che amo mentre è ubriaca – la baciai sulla fronte e feci per andarmene.

- Buona notte, principessa… - stavo per andarmene, ma lei mi fermò.

- Ben! –

- si? – le rivolsi lo sguardo.

- grazie… -

- per cosa? –

- per non esserti dimostrato ciò che temevo che fossi… ti amo… -

Quelle parole mi resero felicissimo, credo di non aver mai sorriso così di gusto in vita mia. Gwen si rigirò nel letto riuscendo a scoprirsi ancora di più e cercò di appisolarsi.

- Buona notte , mio principe… -.

Scesi le scale scivolando sulla ringhiera e saltellando dalla felicità mi trasformai in XRL8 e tornai di corsa a casa.

 " ha detto che mi ama... anche io l'amo!"

 

MACCHECCARIIINIIIII!!! *^* io li adoro sempre più questi piccioncini!! Ma come mi è venuto sto capitolo?? Ho dormito tutto il tempo in cui ho scritto!! XD muahahahhah  anzi, mentre scrivevo, intanto giocavo anche a The Sims 2! Cioè! Non un gioco come altri! Oddio, spero che vi sia piaciuto anche a voi sto capitolo o.o. Non so manco come ho potuto immaginare una cosa del genere! Abbiamo già visto una volta Ben ubriaco, oggi è Gwen quella che si è data alla pazza gioia, manco per sua spontanea volontà veramente… va beh, che dire? Recensite come sempre, mi raccomando! Se avete suggerimenti per il sequel io sono contenta di ascoltarvi dato che non ho la più pallida idea di cosa fargli fare fino a san Valentino XD adioooossss!!!

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Capitolo 26
*** Futuristic Lovers ***


Prima di cominciare il capitolo voglio scusarmi con tutti i lettori (soprattutto Cinzia XD) per aver ritardato così tanto l’aggiornamento, ma è successo che il mio computer con dentro tutte le storie che avevo, si è rotto, e per continuare ho dovuto aspettare la riparazione! Alla fine quando l’hanno riparato sono stata terribilmente impegnata: tra feste, veglioni, famigliari che non vedevo da un secolo e compiti su compiti, insomma non sono riuscita a fare un tubo! Spero che questo capitolo vi piaccia, è piuttosto strano, non è come gli altri, sta volta è tutto un sogno al quanto assurdo preso spunto da una canzone. Se qualcosa non avrà senso non preoccupatevi XD … infondo è un sogno! Non deve avere per forza senso! Buona lettura!

 

 

Capitolo 26: Extraterrestrial

 

Secondo Gwen

 

Sei così ipnotico

Potresti essere un demone

Potresti essere un angelo

Il tuo tocco è magnetico

Mi sento volare

Lascia il mio corpo ardere

 

Aprii leggermente gli occhi mezza addormentata. Intontita cercai una fonte di luce. Alla mia destra la trovai. Una luce fiacca e calda. Si muoveva da destra verso sinistra ed io la seguii con lo sguardo.

La luce mi si avvicinò svegliandomi totalmente. La guardai. Sembrai avere vita propria. Poi la lucetta raggiunse una specie di specchio davanti a me. Ormai ero all’impiedi. Ero in un luogo del tutto oscuro. Vedevo solo questa luce che mi indicava lo specchio. Mi avvicinai di più a quella superficie trasparente e guardai il mio riflesso. Non ero come sempre: avevo i capelli ricci legati da un fiocco rosso fuoco, addosso avevo un vestito azzurro stile “Alice nel paese delle meraviglie” con delle scarpette rosse come il fiocco, infine avevo la faccia del tutto truccata come una bambolina di ceramica.

 

Mi dicono “sii impaurita”

Non sei come gli altri

Sei un amore futuristico

Un DNA differente

Loro non ti capiscono

 

Non mi riconoscevo. Mi guardai più attentamente e nello stesso momento più esterrefatta. Toccai il mio volto per vedere se ero davvero io.

Si, ero io. La lucina che mi aveva indicato lo specchio cominciò a girovagare per tutta la stanza buia. Si muoveva in modo ipnotico. Poi si fermò in un punto. Cominciò a girare in tondo piano, poi sempre più velocemente. E velocissima cominciò a prendere una forma più reale fino a prendere la forma di un umano. Inizialmente non aveva un aspetto molto riconoscibile, ma dopo i dettagli più piccoli si videro e riconobbi l’aspetto. Quel fisico, quei lineamenti… potevano descrivere solo una persona: Ben.

- Ben! Che ci fai qui? – gli chiesi.

- Gwen! sono contento di vederti!- sorrise leggermente

- anche io, ma… dove siamo? –

- benvenuta sulla mia astronave. –

- astronave? Tu non hai un’astronave! – lo guardai dubbiosa – non sei un vero alieno… -

 

Tu vieni da un mondo completamente diverso

Una dimensione diversa

Tu apri i miei occhi

E sono pronta per andare

Guidami nella luce…

 

- Questo l’hai sempre creduto tu… - mi si avvicinò.

- che cosa? Ma sei impazzito? Tu hai trovato l’omnitrix durante un’estate col nonno! Te ne sei dimenticato? – lo guardai stupefatta.

- certo che no, ma ormai gli alieni sono dentro di me ed io, anche senza omnitrix, ho la possibilità di trasformarmi. Ergo, sono uno di loro. Ergo… ho un’astronave! – rimase serio, espressione alquanto rara per lui.

- ma che dici! – ancora più sconvolta mi sentivo rimpicciolire.

- ah, quanto sei bella… - sospirò rilassato.

- ma ti pare il momento? – mi guardai attorno.

- ti amo… -

 

Baciami, baciami

Infettami con il tuo amore e

Riempimi del tuo veleno

Prendimi, prendimi

Voglio essere una vittima

Sono pronta al rapimento

 

Mi si avvicinò e mi baciò dolcemente e diversamente dalle altre volte. Aveva una consistenza quasi eterea ma io lo sentivo profondo. Mi accarezzò delicatamente i capelli e la guancia. Sempre la stessa sensazione. Non era normale, e mi piaceva.

 

Ragazzo, sei un alieno

Il tuo tocco così lontano

È oltre il normale

È soprannaturale

È extraterrestre

 

Mi ipnotizzava. Non riuscivo a muovermi.

Ripresi poco la concezione della realtà e mi staccai da lui.

- No! È sbagliato! – gridai

Lui mi guardò sorpreso e disse:- so di essere un extraterrestre, ma tu mi amavi… -

- ed in effetti è così… ma… - guardai altrove.

- io ti amo. – riprese a baciarmi.

- sul serio! È sbagliato – lo rifiutai subito.

Aveva quel fascino ipnotico ed io non riuscivo a concentrarmi su ciò che dicevo.

 

Sei così supersonico

Voglio sentire i tuoi poteri

Accecami con i tuoi laser

Il tuo bacio è cosmico

Ogni tuo movimento è magia

 

- Vieni con me! –

- con te dove? – domandai a Ben.

- non lo so ancora, è un mondo ignoto, scopriamolo insieme! Voglio restare con te per sempre! – sorrise emozionato.

- e non possiamo stare insieme sulla terra ferma? –

- Gwen! – mi guardò perdendo tutto il suo entusiasmo – sono un alieno! –

- e allora? Anche prima lo eri, solo che ti trasformavi con l’omnitrix…- non capivo.

- non ci arrivi da sola? … - aspettò una risposta spostandosi lentamente verso la luce.

 

Tu vieni da un mondo completamente diverso

Una dimensione diversa

Apri i tuoi occhi

E sono pronta per andare

Guidami nella luce

 

Passò sotto la luce ed io vidi il colore della sua pelle bluastra e le sue orecchie a punta, i piccoli segni sulla fronte di forma tondeggiante e capii. Come avevo fatto a non notarli prima questi particolari? Mi sembrava normale… insomma, come lo è sempre stato, a parte la tutina aderente…

Spalancai bocca e occhi. Sulle mie labbra passai la mano spaventata.

- non… non avevo notato… la tua particolare... ehm… particolarità! –

ma che originale!” pensai.

- gli alieni dell’omnitrix… mi hanno trasformato in questo. Ed io voglio scappare da un mondo che non accetta la diversità! – trasformò gli occhi in sottili spilli che mi pungevano nell’anima.

 

Baciami, baciami

Infettami col tuo amore e

Riempimi col tuo veleno

Prendimi, prendimi

Voglio essere una vittima

Sono pronta al rapimento

 

- Io… io… concordo con te, ma il mio posto è sulla terra! –

- sei solo una bambolina di ceramica. Come puoi parlarmi così! non concordi con me… te lo si legge in faccia… tu non mi ami! – cambiò voce, trasformandola in una voce metallica e fredda.

- non so cosa stai dicendo! Ma sei impazzito?! Io una bambolina?io non ti amo? Come puoi dirmi questo? – sbraitai.

Vidi Ben ritrasformarsi in quella piccola lucina che mi mostrò una seconda volta lo specchio diventato enormemente grande. Mi girai e guardai. Lo specchio era coperto da una serie di crepe di rotture. Vidi a malappena la mia immagine riflessa al suo interno, ma quel poco bastò a farmi notare il trucco da bambolina sciolto e nero sulle guance e sugli occhi, il vestito stracciato e i capelli spettinati.

 

Ragazzo, sei un alieno

Il tuo tocco è così lontano

È soprannaturale

È extraterrestre

 

- anche tu non sei come gli altri… non ti illudere di essere uguale agli altri. L’essere innamorata di me già ti rende diversa. Non illuderti. Tu sei mia! – si ritrasformò in umano e mi baciò appassionatamente. Le lacrime scesero senza controllo. Le nostre lingue si sfiorarono tre volte.

 

Sei così supersonico

Su un altro livello

Ragazzo, sei la mia stella fortunata

Voglio camminare sulla tua liunghezza d’onda

Ed essere lì quando vibri

Per te rischierei tutto…

Tutto!

 

Mi sentii stanca, vedevo sfocato e non solo per le lacrime. Mi staccai da lui barcollando. Lo guardai ghignare.

- il veleno farà effetto! Tu. Sarai. Mia. Per sempre! – lo sentii dire prima di svenire definitivamente.

 

Baciami, baciami

Infettami con il tuo amore

Riempimi del tuo veleno

Prendimi, prendimi

Voglio essere una vittima

Sono pronto al rapimento

 

Ragazzo, sei un alieno

Il tuo tocco è lontano

È soprannaturale

È extraterrestre

 

Extraterrestre

 

Extraterrestre

 

Ragazzo, sei un alieno

Il tuo tocco è lontano

È soprannaturale

È extraterrestre

 

Ore 4:30 camera di Gwen

 

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!! – urlai spaventata.

Mi guardai nervosamente attorno affannando come se non avessi respirato per più di 3 minuti. Ero nella mia camera … la mia solita camera. Mi tranquillizzai, ripresi fiato, mi rilassai.

- Era solo un sogno… - guardai il soffitto bianco.

“Ecco cosa succede quando ti ubriachi… fai degli incubi orribili!”

Uscii a fare una passeggiata. Avevo un freddo cane con tutto che avevo cappotto, cappello e sciarpa. Passeggiai per un po’. Ad un certo punto vidi un’ombra e una figura. Mi girai verso l’individuo. Era Ben.

- Ciao, principessa... – mi salutò, come sempre, con un sorrisone.

“meno male che non sei l’alieno dei miei incubi…”

 

 

Fine! Eh… lo so che sembra davvero senza senso, ma alla fine ci ho messo un po’ di filo logico. La psicologia del sogno è questa: Gwen si vede come una bambolina di ceramica che non lascia passare i suoi sentimenti, mentre Ben è un alieno per lei perché è uno dei rari ragazzi che si innamora di sua cugina e per lei questo è strano, quasi extraterrestre, poi il momento in cui le si scioglie il trucco è il momento il cui lei crede di aver mostrato troppo i suoi sentimenti al cugino che l’ha smascherata nel momento in cui l’ha fatta vedere allo specchio rotto. Ah, e se non l’aveste capito, il veleno di Ben gli si è infettato quando l’ha baciata e le ha leccato la lingua 3 volte. Capitan ovvio! XD vabbè, spero vi sia piaciuto il capitolo. Sappiate che mancano proprio pochi capitoli mi dispiace… ma speravo di trovare altro da scrivere… vabbè ci si vede al prossimo capitolo! ;) pace e successo! By Laura u.u



Ps: se qualcuno vuole sapere che canzone ho usato, ecco il sito:  http://www.youtube.com/watch?v=VzWVjyBtXXk&feature=fvsr

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Capitolo 27
*** Devo fidarmi? ***


Capitolo 27: Devo fidarmi?

 

Secondo Ben

 

6 Gennaio, Mercoledì, Ore 9:30, a scuola di Ben, durante un’ora di sostituzione.

 

- Allora, Ben! – cominciò a parlarmi Geoff – che hai deciso di fare per il tuo compleanno? –

- il mio che? – ero proprio addormentato quel giorno. Non capivo niente di quello che mi si diceva, e approfittando dell’ora di sostituzione avevo intenzione di dormire prima dell’interrogazione a tappeto di matematica…

- eddai! Non dormire, pigrone! – mi scosse Brad.

Già, non vi ho mai presentato Brad: lui è un mio nuovo compagno di classe che ho incontrato ovviamente cambiando sezione; è un tipo al quanto mingherlino con gli occhiali  da intellettuale, i capelli neri, lucidi e lisci, ma soprattutto è palesemente gay… è per questo che mi sta sempre appiccicato… mentre io lo evito!

Preferisco mantenere le distanze con lui… non perché non mi stia simpatico… e non perché sono razzista… ma semplicemente perché è troppo appiccicoso!

Per il resto, alla fine, si è auto-dichiarato secondo mio migliore amico! Anche se tecnicamente non sa ancora di Gwen. E onestamente spero che non lo venga mai a sapere: da una parte perché ho paura del suo giudizio nei miei confronti, dall’altra perché preferirei (ma soprattutto preferirebbe Gwen) che non sapesse nessuno del mio innamoramento.

- Ma io non voglio svegliarmi… voglio dormire ancora… qualche problema?! – domandai con l’occhio minaccioso rivolto verso Geoff.

- è inutile che fai quella faccia! Tanto ti dovrai svegliare tra poco perché sta arrivando la prof di religione… -

- Noi facciamo religione? – domandai confuso alzando la testa dal banco.

- Si… beh, almeno da oggi. – rispose Brad.

- E chi l’ha deciso? –

- Il preside, no? –

- Capitan ovvio… - mi prese in giro il biondo.

Senza che noi ce ne curassimo più di tanto, entrò la prof in classe.

- Adesso mi vuoi dire che intenzione hai di fare per il tuo compleanno?! – sussurrò Geoff.

- Niente … rimarrò a casa con i miei videogame! –

- Almeno posso venire a giocare anche io? –

- Ehm… ecco… in verità… -

Un motivo c’era se non volevo farlo venire a casa mia il giorno del mio compleanno: infatti quel giorno sarebbe stato anche il giorno del compleanno di Gwen ed io avevo pensato di organizzarle una festa a sorpresa. Mi pare ovvio che avrei invitato anche Geoff e Brad, ma conosco fin troppo bene il mio migliore amico: se glielo avessi detto lui sicuramente l’avrebbe riferito alla sua amorosa, nonostante tutte le minacce che gli avrei fatto, e lei, poiché non sa per niente mantenere un segreto, specialmente una festa a sorpresa, lo avrebbe siciuramente fatto sapere in qualche modo assurdo a Gwen…

- Poi ne riparliamo… -

- Va bhe… -

 

Secondo Gwen

 

- Eleonor, smettila di tormentarmi… non ho intenzione di fare alcuna festa per il mio compleanno!–

- Non lo passerai nemmeno con Ben? – mi fece gli occhi dolci.

- Non so… forse… ma non cominciare a stressarmi già da adesso! Siamo solo al 6 gennaio! Aspetta almeno un’altra settimana! Infondo il mio compleanno è il 26! C’è tutto il tempo per vedere che cosa farne di quel giorno… -

- Farai 17 anni, giusto? –

- Si… -

- Che carina! Sei la più piccola della classe! – mi abbracciò qiuasi soffocandomi.

- Ma tu li compi a febbraio gli anni! Perché sarei io la più piccola? – mi liberai dalla presa.

- Perché io a febbraio ne compio 18 –

- Ah… - mi stupii.

- Già… non ci sembra, eh? Sembro di 16 anni! – si mise in posa.

- Se… - dissi poco convinta.

Effettivamente di faccia sembrava meno matura di quello che era… ma di corpo e stazza non si può dire certo la stessa cosa…

- A me sembri più vecchia! – esclamò Lilla che sedeva di fianco ad Eleonor.

- Ma stai zitta che tu sembri uno stecchino! – cominciò a guardarla male la mia migliore amica.

- Ma zitta te! Che invece sembri una balena! –

- Almeno io ho un fidanzato che mi ama quanto me, non come te che ne cambi uno ogni 3 giorni perché ti mollano sempre! –

- Questa è stata un po’ crudele… - le sussurrai all’orecchio. Lo era sul serio… e Lilla infatti si innervosì parecchio, tanto da tirarle uno schiaffo davvero pesante in faccia.

- ehi! Ma… - cominciò Eleonor, ma si fermò subito vedendo l’espressione carica di odio di Lilla.

- RAGAZZE!! – urlò la professoressa di religione che fino a quel momento era stata intenta a scrivere roba sui registri che… che non so!

Tutti si voltarono verso la mia amica castana che si era alzata in piedi e se ne era uscita furiosamente fuori dalla classe con la scusa di andare in bagno.

- ma che è successo? – domandò sbalordita la prof.

- ma… niente…- balbettò la mia amica cercando di giustificare sia lei che Lilla.

- professoressa, posso andare a vedere come sta Lilla? –

- va bene… -

E così uscii fuori dall’aula alla ricerca della mia amica. Guardai a destra, guardai a sinistra, ma lei non c’era.

“È proprio un fulmine quando vuole…” pensai.

Camminai un po’ per uno dei due corridoi in cui poteva essere stata Lilla. La trovai finalmente piagnucolante nel bagno delle donne.

- Lilla… stai bene? – domandai titubante sul se avvicinarmi oppure no.

- No! Non sto bene! Lasciami in pace! – stava piangendo con le mani sugli occhi, gli occhialini appoggiati al fianco di essa che sedeva per terra appoggiata al muro.

- Lo sai com’è fatta Eleonor… non sa trattenersi in questi casi… perdonala. –

- No! Se davvero le dispiace, perché non è venuta lei a vedere come stavo?! – non risposi… aveva ragione ed io non avevo alcun diritto di proteggere la mia migliore amica. Mi sedetti solo di fianco a lei spostando gli occhialila abbracciai e la feci sfogare tutto il tempo che volle. Dopo circa 5 minuti di pianto, finalmente si calmò. Si asciugò gli occhi con un fazzoletto da me offerto.

- Ehm… capisco l’offesa, ma perché te la sei presa così tanto? Cioè… lo ammetto, anche io l’avrei schiaffeggiata, ma avrei risposto a tono. – cercai di capire il suo enorme dispiacere. Perché in effetti, considerando le proporzioni dell’offesa, era davvero enorme questo dispiacere!

- Ho pianto perché  alla fine, ha ragione. Ha sempre avuto ragione su questo… lei ha trovato un ragazzo fantastico che, anche se lo tratta male, la ama alla follia e non le farebbe mai niente che lei non volesse… - fece una piccola pausa per singhiozzare ancora un po’.

- Perché dici questo? Ti è forse successo qualcosa? – domandai dolcemente. Lei si mise una mano davanti agli occhi coprendoli e inghiottì rumorosamente la saliva.

- giurami che non lo dirai a nessuno… -

- giuro! – ero troppo curiosa adesso!

- se io ti dico questo segreto, tu me ne dirai uno tuo? –

- va bene… - non sapevo che segreto avrei potuto dirle… ma probabilmente avrei improvvisato qualcosa al momento giusto.

- facciamo un patto: se tu rivelerai a qualcuno ciò che ti sto per dire, io rivelerò il tuo di segreto… - mi porse la mano che aveva prima davanti agli occhi in segno di accordo.

- prendi sempre tutte queste precauzioni quando dici qualcosa a qualcuno? – domandai sorpresa dalla sua proposta.

- si, ormai non mi fido quasi di nessuno… -

- ok… - e le strinsi la mano per accettare il patto.

- allora ti svelerò perché ho reagito così:… ecco… io… forse sono incinta. – a quelle parole rimasi esterrefatta, non sapevo che Lilla se la spassasse alla grande in questa maniera…il suo aspetto non mostra niente di ciò che è dentro!

- c-cosa? – pensai anche di non aver capito bene.

- mi doveva venire un paio di settimane fa… ma non sento nemmeno il dolore di quando mi viene… e ho paura. –

- e tu quando l’hai fatto l’ultima volta? – ero ancora un po’ sotto shock, quindi facevo domande un po’ a casaccio.

- l’ultima volta è stata un mese fa… con Gregory, ma è stato lui ad insistere… – aveva ricominciato a singhiozzare e a far scendere qualche lacrima.

- Gregory? Gregory Evans? Quello di 5° C? –

Lei annuì.

- Beh… glielo hai detto? – continuai.

- Si… l’altro ieri gli ho detto sto fatto, ma lui non ha voluto sentire ragioni e mi ha chiesto di abortire. –

- Che idiota! Non sa prendersi le sue responsabilità! – mi arrabbiai.

- Io gli ho spiegato che questo poteva essere solo un forse, ma che se fossi davvero incinta, l’avrei tenuto, perché sono contraria all’uccidere, anche se è solo una cellula! E poi io sotto un certo senso ho sempre desiderato avere dei bambini… certo, non così giovane… - si soffiò il naso.

- Beh… però con questo impiccio non potrai venire a scuola… -

- Ci ho pensato, e ho anche risolto che magari mi sarei fatta dire dal medico più o meno quando sarebbe nato e così non sarei venuta a scuola solo per quel periodo di tempo… -

- Hai pensato proprio a tutto! – mi calmai.

- Si… ma come da una parte sono tutta preparata, così dall’altra sono spaventata. Ho paura di come reagirà mia madre, di come crescerlo e paura che accanto a lui ci sia solo io… -

- Ti capisco… - rimanemmo per un po’ in silenzio.

Poi domandai:- ma tu hai visto se lo sei oppure no? –

- Non ho il coraggio di farlo… -

- Allora oggi a casa controlla… magari è solo in ritardo! – cercai di sorriderle.

- Ah… - sospirò stanca – lo spero! –

- Dai, su! Torniamo in classe, la prof potrebbe preoccuparsi.-

- Si, ma… - mi guardò furbetta e mi impedì di alzarmi – prima devi dirmi il tuo segreto! – sorrise.

- Oh, mannaggia… - sospirai.

Potevo mai dirle di Ben? Dei miei poteri? Dell’omnitrix? Di Hilary? Che segreto potevo svelarle? Ci pensai su per un po’, poi mi venne in mente.

- Ecco… io sono vergine. – feci spallucce – è l’unico mio segreto… - ma che bugiarda sono diventata per colpa di Ben!

- Veramente?! Ma nessuno a quest’età è ancora vergine! Soprattutto in America! Stai per fare 17 anni, e sei ancora vergine??! –

- Eh già… - meno male che lo prese come un segreto insvelabile! Altrimenti sarei stata costretta a svelarle qualche altro mio segreto… che sarebbe caduto sicuramente su Ben.

- Oh, beh, devi trovarti un fidanzato! –

- eheh… - risi nervosamente – onestamente non ne sento la necessità! Quando accadrà, accadrà. E questo è quanto! Torniamo in classe. – mi alzai seccamente e mi portai dietro Lilla che adesso sembrava molto meno preoccupata di prima. Grande sollievo!

Entrammo in classe e riprendemmo a fare lezione.

 

7 Gennaio, giovedì, ore 8:30, all’entrata della scuola.

 

- Lilla! – la vidi da lontano e cercai di raggiungerla.

- Ferma! – mi fermò Ben prendendomi per il braccio – devo parlarti! –

- Non ora Ben! Devo sapere una cosa! –

- La saprai dopo. Devo parlarti urgentemente! – e così mi trascinò via – tu, il 26 gennaio, sei libera? –

- Che? Non lo sai che io il giorno del mio compleanno non faccio mai niente di niente?! – risposi seccata.

- Allora vorresti venire a casa mia? – mi sorrise.

Il lo guardai con gli occhi sbarrati. Voleva di nuovo fare quella cosa che stavamo per fare in bagno?! Speravo di no… voleva uscire con me?! Speravo, anche quello, di no…

- Che c’è?! Sta tranquilla! Non ti faccio niente… - si giustificò mio cugino.

- Devo fidarmi? –

- Se non ti fidi di me non vedo come tu possa fidarti degli altri… infondo sono tuo cugino! –

Non aveva tutti i torti…

- Ok… direi proprio di no… ma da adesso a al 26 gennaio ci sono parecchio giorni in mezzo… potrei decidere di fare qualcosa proprio quel giorno, tipo fare un viaggio con i miei genitori! –

- Non sia mai! Non osare fare uan cosa del genere! Tu quel giorno sei libera, punto e basta! –

- Ok, come vuoi… - perché vuole che ci vediamo per forza quel giorno? Infondo è uno innoquo compleanno… niente di che…

- Beh, io vado – mi allontanai tornando a pensare a Lilla, ma lui prima mi sussurrò all’orecchio:- ti amo… - a quel punto mi girai e gli urlai:- NON OSARE DIRE PIù COSE DEL GENERE A SCUOLA! LO SAI CHE MI IMBARAZZO! –

- Si, ma non urlare… -

- LASCIAMI.IN.PACE! – gli sottolineai ogni parola che gli dissi.

- Sai, non la pensavi così il giorno di capodanno… -

Capodanno?? Ora che ci penso… non ricordo niente di quel giorno! Che cosa è successo?! Di solito certi miei compagni dicono frasi del genere per scherzare… come se davvero tra loro fosse successo qualcosa, quando invece non è così… ma a me non sembra che lui stia scherzando!

- Cosa?? – domandai esterrefatta.

- Eheh… - ridacchiò sotto i baffi (che non ha …).

Continuai a fissarlo con un punto interrogativo in faccia.

- Davvero non ti ricordi cosa è successo a capodanno? – diventò serio e mi guardò anche un po’ triste.

Feci di no con la testa e lui sospirò.

- Che peccato… - disse infine.

- Come sarebbe a dire ‘peccato’?? – a quel punto mi aspettai davvero di tutto!

- Niente, niente… - si girò di spalle e mi lasciò sola nel cortile della scuola.

Che cosa è successo??” mi domandai sperando, a quel punto che qualcuno mi rispondesse.

“ Aaaaaaaaaaaaaaah!!” si sconvolse la mia coscienza. Mmm, la risposta è arrivata presto!

“Coscienza?”

“Siiii, sono io! Ma sono del tutto sconvolta! Tu… lui… oh, santi numi!”

“Smettila di tenermi sulle spine! Io non ho capito niente!”

“ O forse non vuoi capire…”

“Cosa?”

“L’avete fatto!”

“Cosa?”

“Ma come cosa??! Secondo te?”

“Oh mannaggia…”

“Eh già…”

“No, no… non intendevo ‘oh mannaggia’ al fatto di cui stiamo parlando… è che mi sono appena ricordata che sto facendo tardi a lezione!!”

“ Sei senza speranze…” concluse, ma io già non la stavo più ascoltando. Correvo per i corridoi della scuola cercando l’aula della mia classe. Entrai affannando. Per fortuna la professoressa non era ancora entrata e quindi tutti sedevano sui banchi.

Vidi Lilla da lontano che finalmente stava facendo pace con Eleonor. O almeno sembrava così… si stavano abbracciando, cavolo! Poteva significare altro?

- Lilla! Finalmente ti ho trovata! –

- Gwen! anche io ti stavo cercando! Devo parlarti… - la sua espressione era seria, non esprimeva nessuna emozione, né felicità né tristezza – andiamo un attimo in bagno.

- Ok…- entrammo velocemente nel bagno delle ragazze, ci appoggiammo al muro e lei mi svelò:- ho fatto l’esame per vedere se ero incinta… -

- AH! – esclamai emozionata – e allora?! – domandai curiosa.

- e allora… ci sono due notizie, una negativa per me, l’altra positiva per tutti… -

- e cioè? – insistetti.

- la buona notizia è che non sono incinta… -

- ah! Che bello! Non sei contenta?! – porsi le braccia verso di lei per abbracciarla, ma lei non ricambiò.

- la cattiva notizia è che non sono incinta perché non posso avere bambini… -

- oh… - abbassai subito le braccia, rattristandomi.

Comunque per consolarla alla fine si fece abbracciare lo stesso. Mentre che ci stavamo abbracciando, d’improvviso mi venne un senso strano … tipo di nausea.

E all’improvviso salì. Corsi fino al water e rigettai tutta la mia colazione.

In quel momento realizzai cosa mi aveva detto la coscienza… e forse a cosa si riferiva il dialogo con Ben.

- Gwen… sta-stai bene? – si sorprese Lilla.

- credo proprio di no… -

 

              

Finished! PUGNO DI GLORIA! U.U Beh, Gwen è davvero sorpresa… non si ricorda mica cosa è successo a capodanno XD! Muahahahahah. Comunque ragazze, ringraziate la mia (sottospecie di) beta-aiutante CinziaCandid che mi ha aiutato a trovare nuove cose da scrivere nella storia, e così la storia potrà durare ancora un po’ ^^ siete contente?! Spero di si! commentate mi raccomando! Ci sono rimasta male che allo scorso capitolo ha recensito solo una persona T.T non vi è piaciuto? Aaaah! Ma antani infondo! <.< Non preoccupatevi… ma sta volta recinserete VERO? O_ò  Vi aspetto con ansia! ^-^ Baci Là!

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Capitolo 28
*** Ho trovato un regalo. ***


Ehm… per prima cosa: prima di cominciare il capitolo, vorrei scusarmi con tutti quelli che hanno visto “sul serio” Ben10… perché probabilmente sapevano quand’era il compleanno dei cuginetti… purtroppo io, siccome non sono effettivamente questa grande fan, mi sono inventata un giorno di compleanno… in verità (se non sbaglio) il loro compleanno viene il 21 settembre… io l’ho trasformato nel 26 gennaio xD vabbè dai… perdonatemi questo piccolo errore! Please! E adesso andiamo avanti con la storia!

 

Capitolo 28: Ho trovato un regalo.

 

Secondo Gwen

 

8 gennaio, venerdì, ore 19:30, camera di Gwen.

 

Ero stasa sul letto a pensare. Pensavo e ripensavo a ciò che poteva essere accaduto… ripensavo, e per una volta nella mia vita davvero, non riuscii a studiare niente di niente…

“Per una volta potrei anche giustificarmi… non sono mai andata male in alcuna materia, per quella volta che mi giustifico, non credo cadrà il mondo!” pensavo.

La mia mente era piena di troppe cose ed in quel momento, pensare anche allo studio, era uno suicidio! Troppi pensieri, troppa confusione, troppo di tutto! Basta! Non ne potevo più! Volevo parlare con qualcuno… ma non con Eleonor, lei non avrebbe capito. Non con Lilla, avrei dovuto svelarle questi segreto. Non con Geoff… è il migliore amico di Ben, non sarebbe il caso…

DLIN DLON.

Bussò la porta.

- Aprite la porta!! – urlai ai miei genitori. Nessuna risposta. La portà bussò di nuovo. – Ho detto: APRITE VOI LA PORTA!! – tanto probabilmente era per loro. E se non lo era voleva dire che era Eleonor, o al massimo Ben, ma tanto non mi andava di vedere nessuno, quindi non avrei aperto!

La porta bussò ulteriormente.

- E CHE CACCHIO! QUALCUNO PUò OCCUPARSI DELLA PORTA A PARTE ME?? – sta volta ero arrabbiata.

Niente… nessuno si mosse cha diavolo stavano facendo i miei di così impegnativo da fargli ignorare la porta?

Corsi fino alla porta nervosamente e aprii rumorosamente la porta.

- CHI DIAVOLO è? – urlai al ragazzo dai capelli biondi platino che guardava la porta aprirsi.

- ehm… - si imbarazzò lui.

- oh, Alex! Scusami… sono un po’ irritata… che ci fai qui? – cercai di rendermi gentile con la forza.

- se è un brutto momento, me ne vado… -

- no, no! Ma ti prego! entra, non preoccuparti … - lo feci accomodare.

- pur stando in classe insieme non ci vediamo mai e così ho pensato di venirti a trovare per parlare un po’… - osservò accuratamente il salotto in ogni minimo dettaglio.

“già! Alex! Posso parlare con lui! No, non è una buona idea… forse… dovrei? No, non dovrei… magari potrei tenermi sul vago… ma perché proprio con lui dovrei parlare??”

“perché lui è l’unico che ha trascorso con voi il momento della tua sbornia! Sa cosa è successo a capodanno!! E chiediglielo maledetta figlia…”

“OK, OK! Ho capito… non c’è bisogno che ti arrabbi così!”

- Ti sei…divertito a capodanno? – domandai tranquilla. Lui accennò una risata poi disse:- di certo mi sarei divertito di più se non fosse stato per tuo cugino! –

- mio… cugino? –

- si, Ben non te l’ha raccontato? –

- ehm… si, si… ma non proprio nei particolari… non me ne potresti parlare? – mentii spudoratamente!

- a capodanno è successo che… -

E così mi raccontò tutta la storia nei minimi dettagli. E per fortuna mia, scoprii che tra me e Ben, o almeno alla festa, non era successo niente. Il punto è che la parte in cui lui mi riaccompagna a casa, Alex non la sapeva e quindi la conferma dovevo chiederla solo a mio cugino. Comunque, ad un certo punto avevo cominciato anche a ridere dopo aver sentito dire da Alex che una specie di dinosauro super veloce lo aveva catturato e gettato nel fiume! All’inizio pensavo fosse uno scherzo, poi ricordai XRL8 e mi venne in mente Ben. Che tenero! E che odioso è stato Alex! Come ha osato baciarmi senza il mio consenso?! In quel momento non dissi niente, ma prima o poi mi sarei vendicata. E quando dico la parola “vendicata” significa che sarà una cosa terribilmente dolorosa…

 

Quando se ne andò, io andai alla disperata ricerca dei miei genitori. Giusto in quel momento mi salì di nuovo la nausea del giorno prima. Era meno disgustosa, ma comunque esisteva, e dava fastidio! Corsi in bagno in caso di vomito, anche se era da molto che non vomitavo, e lì vi trovai i miei genitori chini sul WC.

- Mamma! Papà! Che è successo?? –

- eh… amore… a quanto pare abbiamo avuto una collettiva indigestione per via della bella cucina di tua madre! – mio padre guardò storto mia madre.

- ecco perché a scuola ho vomitato! –

- a scuola hai vomitato? – si stupì mamma.

- si, ieri. –

- ed è strano che abbiamo ancora degli effetti collaterali dopo 3 giorni! –

- effettivamente… -

- dev’essere stata quella cosa che ho scordato di levare prima di cuocere il tutto… - bisbigliò mia madre.

- cosa ti sei scordata di levare, amore?! – cominciò ad arrabbiarsi suo marito.

Io, non volevo nemmeno sapere cosa mi avesse fatto male, ma la cosa importante era che non ero incinta, che fossi ancora vergine, e che Ben non mi avesse violentata!

Ero davvero soddisfatta di me, anche se la nausea si faceva risentire ogni tanto.

 

Secondo Ben

 

16 gennaio, sabato, ore 18:15 in giro per la città.

 

- Geoff, non troverò mai il regalo adatto a lei! Ti prego, mi sto decisamente deprimendo. Troppi negozi, troppe commesse!... Andiamo a casa…non ho voglia di girare ancora! –

- ma se abbiamo passeggiato solo 3 ore! Sono poche in confronto alle ore che uso per scegliere un regalo ad Eleonor! Su, forza! Non fare il pappamolla!! – urlò a 3 kilometri di distanza da me.

“Mannaggia… che stress di amico che mi sono trovato!” e mentre pensavo questo, guardai per caso in una vetrina che attirava molto l’attenzione. Non tanto per ciò che vendeva, ma più per il video che mostrava una ballerina di danza classica che danzava al fianco di un pianista. Che melodia armoniosa, credevo di averla già sentita da qualche parte, ed io di solito non dimentico una melodia. Sarò anche stonato, ma in quanto musica qualcosa ne capisco. La ascoltai. Sentivo sempre più quella sensazione di beatitudine anche se un po’ triste, esprimeva tutto il mio stato d’animo con Gwen. Ricordai d’un tratto che musica era e un fulmine di idee mi attraversò la mente, ed in particolare una stupenda idea per il regalo per il compleanno di Gwen.

- GEOFF!! – lo chiamai da lontano – ho trovato un regalo!! –

 

Stupendo regalo avrei fatto quel giorno a Gwen… mi serviva solo un po’ di tempo.

 

Secondo Gwen

 

16 gennaio, sabato, ore 18:30, in giro per la città.

 

- Non ho assolutamente idee… cosa dovrei comprare a Ben?! – mi spazientii.

- beh, potresti almeno provare almeno a buttare un occhio sulla vetrina! Passi e non guardi, che cavolo stai facendo in giro per la città?? Non stavi cercando un regalo?? Cosa speri?? Che ti cada in mano come magia?? – mi sgridò la mia amica Lilla. Non faceva granchè freddo quella sera, stranamente, pur essendo una sera di gennaio. Lilla è sempre stata un tipo freddoloso, ma quella sera era vestita davvero pesante! Aveva per prima cosa un lipetto a collo alto e a body nero, un maglione blu sottile, una maglia al quanto larga sopra verde, ed infine una felpona tipo XXL con diversi colori mischiati, una sciarpona di lana lunga fino a terra che fece girare almeno 5 volte attorno al collo e un cappellino col pon-pon fucsia, infine pantaloni attillati che, si vedeva da un miglio, erano comunque pesantissimi, e un paio di scapre di quelle doppie e larghe con l’imbottitura persino nei lacci! Appena levò le mani dalle tasche notai anche che aveva dei guanti di pelle. “Effettivamente sono più caldi di quelli di lana… brava, brava Lilla!”

Io ero alquanto normale: maglioncino, cappottino, jeans e stivali. Eppure, pur essendo vestita più leggera, non stavo congelando come lei.

- è tutta roba inutile! Non piacerà mai a uno come Ben! –

- sai, la tua preoccupazione per questo regalo mi fa insospettire… - mi guardò di sbieco.

- insospettire di cosa? – feci finta di niente, ma ero inevitabilmente nervosa.

Quel giorno purtroppo Eleonor non aveva la possibilità di accompagnarmi e così chiesi consiglio a Lilla.

- sembra quasi che ti piaccia… -

Io la guardai seria. Poi entrambe schiattammo dalle risate, come nei film, contemporaneamente. Io recitavo… ma lei sul serio stava scherzando! Ecco il motivo per cui non ho mai detto questo segreto a Lilla.

Entrammo in un negozio ancora con le lacrime per le risate ed esplorammo un po’ le vetrine.

- Un bracciale? – propose.

- banale… -

- un anello? –

- squallido! –

- un cerchietto! – rise.

- oh, si, certo! Così a Brad verrà ancora più la voglia di mangiarselo! – risi anche io. Ma lei a quella battuta rise ancora di più contorcendosi su se stessa.

- un CD? –

- di chi? – mi girai verso di lei.

- ehm… Mika? Green Day? Shakira? Lady Gaga? Beyoncè? Origa? Chi cavolo è Origa…? Mmm… Katy Perry? Tiziano Ferro? Mmm… quasi quasi lo regalo a Brad! Buahahahah! Finley? Hilary Duff? Avril Lavigne? My chemical romance? Studio 3? … scegli tu! –

- uff… non conosco bene i gusti musicali di Ben… avevo sentito che gli piaceva una canzone dei DJ Matrix… ma non credo che vorrà il CD… se esiste…-

- mammamia… che canzoni da truzzo! –

- bah… non so… -

- Madonna?? –

- eh? –

- no, dico… la cantante… Madonna la conosci? –

- certo… ma… NON LO SO!! Uffaaaaa…. –

“ Non conosco affatto Ben… eppure abbiamo passato così tanto tempo assieme! Come faccio a non sapere i suoi gusti musicali?! Bah!”

- Allora… un film? – si girò verso l’altro scaffale.

- ehm… boh, vediamo… -

- film di guerra, d’amore, comici, d’animazione, commedie, tragedie… più o meno che genere preferisce? –

- ehm… mmm… soprannaturale? –

- SOPRANNATURALE!! – sottolineò trovando subito la colonna dei film sul soprannaturale – che ne dici di “Alieni dallo spazio”? –

- sembra carino… -

“Già lo so, sicuramente vorrà vederselo con me! Meglio scegliere qualcosa che piace anche a me!”

- è sia soprannaturale che horror. Secondo te va bene? –

- horror? – “beh, del resto non c’è poi tutta questa vasta scelta… alla fine credo rimarrà molto più contento di un horror che di un ‘soprannaturale-romantico’!” – va beh… prendiamo questo. –

- Perfetto! Grandioso! Splendido! Hai finalmente deciso! Andiamo a pagare! – e tutta contenta si avviò alla cassa seguita da me.

 

Secondo Ben

 

25 gennaio, Lunedì, a casa di Ben.

 

“Domani è il nostro compleanno…”

“E di cosa ti preoccupi?”

“Non le piacerà il mio regalo…”

“Ma che ne sai?”

“ Intuito…”

“Non hai mai avuto intuito in tutta la tua vita!”

“Molto incoraggiante!”

“Non ti stressare, ormai sono passati i giorni, il tempo di comprare un altro regalo non ce l’hai… o meglio… ce l’hai… ma così di fretta e furia non ti conviene scegliere, non hai grandi idee da quello che ho visto con Geoff”

“Effettivamente…”

“Eheh! Ecco perché secondo me andrà benissimo, può solo commuoversi! Non ti abbattere!”

“Mannaggia ai cavoletti di Bruxelless! O come si dice… sono più teso di una corda di chitarra!”

“Fuma…”

“COSA?”

“Si, se sei così nervoso fumati una sigaretta”

“ Ma anche no!”

“Va bhe, io ci ho provato. Adios!”

“Ciao…”

Ero davvero nervoso, non riuscivo a fare niente! Avevo organizzato tutto, volevo che quello sia il giorno più bello di Gwen e me… e soprattutto volevo farle ricordare ciò che era successo a capodanno. Il primo ‘ti amo’ dell’anno! Come ero stato contento! Volevo assolutamente che anche lei ricordasse tutto e così potevamo condividere quel piccolo ricordo.

Ho organizzato quasi tutto per la festa, anche i retroscena con Gwen, soli io e lei. Devo solo comprare le ultime cose e sono pronto… spero!”

 

Or bene, perdonate il solito ritardo. Purtroppo sto avendo delle difficltà e ultimamente mi vengono in mente una marea di storie nuove che devo assolutamente scrivere XD ohohohohoh spero vi sia piaciuto il capitolo. Non è granchè… però era per introdurre il fatto del regalo e per risolvere la questione del vomito… commentate mi raccomando u.u!! Nel prossimo capitolo: Buon compleanno! Pace e successo a tutti gente!

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Capitolo 29
*** Vorrei essere... ***


Capitolo 29: Vorrei essere…

 

26 gennaio, martedì, ore 16:05 fuori la scuola di Ben e Gwen.

 

Secondo Ben

 

“No! No! No!!! È troppo tardiii!! Devo correre a casa!! Devo ancora mettere i festoni!! Va beh che ho invitato solo gli amici stretti… ma dev’essere tutto perfetto lo stesso!!” corsi e corsi più che potevo. “Ops! Mi sono scordato di dirlo a Gwen!” cercai Gwen con lo sguardo per tutto il cortile. Ma non la trovavo proprio! Poi una mano delicata mi si appoggiò sulla spalla. Mi girai di scatto. Era Gwen.

- Gwen! Mi hai fatto prendere un colpo! – sobbalzai all’indietro.

- scusa – rise.

- giusto te cercavo! – abbreviai – oggi, tu, io, a casa mia! Chiaro? – sorrisi. Giuro, il doppio senso era del tutto involontario nel mio discorso! Non so effettivamente cosa pensò in quel momento mia cugina… ma arrossì. Mi sa tanto che aveva capito il doppio senso! Mannaggia…

- non capire male! È per il nostro compleanno! –

- c-certo… l’avevo capito… cosa credi! – mi diede un fortissimo pugno sul braccio arrabbiata.

- ahio! – mi massaggiai il punto in cui mi aveva picchiato. Lei fece per andarsene, ma io la fermai.

- no! Aspetta! Devo darti una cosa… - lei si girò.

- cioè? – mi guardò curiosa. Le porsi un bigliettino che le avevo fatto a mano. Era rosa pallido con piccole decorazioni floreali del colore dei suoi capelli.

- che carino! leggo? – domanda retorica…

- no! –

- come no? –

- lo devi leggere a casa tu sola! –

- ok… se ci tieni tanto. – e se lo mise in tasca.

 

Sempre il 26 gennaio ore 19:00 a casa di Ben.

 

- GEOFF!! Smettila di farti fuori il buffet! –

- ma se siamo a malappena in 8 che partecipiamo a sta festa! Chi altro dovrebbe mangiare questo ben di Dio? – domandò Geoff cominciando a mangiare una tortina.

- dobbiamo aspettare Gwen!! – gli diedi un colpetto sulla mano.

- ahio! – si lamentò.

- ma se ti ho a malappena toccato! –

- Geoff! Via dal buffet! – ordinò dall’altra stanza Eleonor.

Sbuffò in silenzio il mio migliore amico. Lo capivo!  Anche io mi sarei fiondato sul cibo appena  entrato dalla porta, ma volevo che ci fosse Gwen con noi.

Bussarono alla porta ed io mi fiondai per controllare chi fosse. Fortunatamente non Gwen.

Aprii ed entrò un’emozionata Lilla saltellante.

- ANGURIE!! BEEEEN!!! – mi saltò addosso.

- angurie? – soffocai.

- sarebbe auguri! –

- ah ecco… -

Finalmente si staccò da me e mi porse il suo regalo. Lo misi accanto a tutti i regali che ci avevano fatto Eleonor e Geoff.

- Non offenderti, ma preferisco aprirli tutti insieme i regali… -

- no problem! – mi fece l’occhiolino. E anche lei si buttò su una tortina del buffet.

Stavo per catapultarmi a salvare il cibo quando vidi Eleonor più agguerrita che mai togliere di mano il dolce e azzeccare un foglio al tavolo con su scritto ‘NON TOCCARE ASSOLUTAMENTE FINO ALL’ARRIVO DI GWEN!’.

- ma no!! Ed io come resisto senza cibo fino all’arrivo di cosetta? –

- cosetta? –

- Gwen… -

- oh… -

- arrangiati! – urlò la mora. Appena si girò però Lilla le fece un gesto davvero poco carino… meglio non descriverlo.

Dopo un po’ di tempo arrivarono anche Brad, Emmy ed Alex.

- Certo che però siamo un po’ pochi per una festa in grande stile… - commentò Emmy che intanto giocherellava con le ciocche dei suoi capelli.

- si, ma non mi andava di fare una cosa così grande… -

“Altrimenti ad un certo punto sarebbe stato impossibile per me e Gwen rimanere soli!”

Aspettammo. Aspettammo. Ed aspettammo ancora. Ormai erano le 20 passate… dove caspiterina era finita Gwen?

- Senti, ma hai già pensato a come la facciamo entrare a tua cugina? – domandò Alex.

- mmm, pensavo di urlarle sorpresa… -

- wow… che fantasia… - ironizzò il biondo.

- ok, vuoi sapere i dettagli?! – mi arrabbiai – lei bussa alla porta, io guardo dallo spioncino se è lei, mando Eleonor ad aprirle e la faccio entrare in salotto dove tutti insieme sbuchiamo da dietro il divano urlandole ‘SORPRESA!’! è abbastanza fantasioso per te?! –

- no… anzi, è la cosa più banale che io abbia mai visto… ma siccome non ho altro idee mi accontenterò –

“Stupidi artisti del cavolo come Alex! Devono sempre trovare la cosa originale! Anche la banalità a volte rende felica una persona, lo sai??E poi di originale c’è già il mio regalo, quindi che vada a quel paese lui e la sua originalità!”

Stavamo vedendo un film quando Gwen bussò alla porta.

 

Secondo Gwen

 

Bussai un paio di volte. Nessuna risposta. Poi sentii dei rumori.

- ahio! Eleonor, quello era il mio piede!! – sentii la voce di Brad.

- scusa… - e subito dopo il rumore di qualcosa che cade.

- Cacchio Eleonor!! – si lamentò Lilla.

- cacchio Lilla!! Occhio a dove ti piazzi! Mi hai fatto inciampare! –

- smettila di sfiorarmi con le mani, Brad! – si irritò Alex.

- Ben!! Mi stai uccidendo!! O ti alzi da solo, o ti scaravento io fuori dal nascondiglio!! –

- eh no però! Fatemi almeno passare prima di sistemarvi meglio! Cretini! –

- ma sti due che stanno facendo?? – nota il fidanzato della mia migliore amica.

- mh… niente!! È colpa sua!! – grida velocemente Alex staccandosi da Brad.

- Alex! Credevo che a te piacesse Gwen! – si scioccò Geoff.

- infatti! Ma questo pervertito mi è saltato addosso! –

- ah, adesso sarei io il pervertito! – si offende Brad.

- ragazzi!! Qualcuno può andare ad aprire a Gwen?? – urlò piano Ben.

“Queste sono le piccole cose che ti fanno divertire a volte…” sorrisi tra me e me.

- Ci sto arrivando! Un attimo! – lo sgida la mia migliore amica.

Finalmente mi aprono.

- Gwen tesoro! Sei arrivata! – mi abbraccia la nera – auguri per i tuoi 17 anni! – mi sorride.

- grazie… - arrossisco un po’.

- ma… che hai fatto al look? –

- eheh… voglio farlo vedere a tutti prima di spiegarti il perché di questa decisione. – entrammo con cautela e subito si accesero le luci mostrandomi un salotto ricoperto di festoni e tutti i miei amici che mi urlano:- SORPRESAAA!! -. “Altro che sorpresa… avevo capito la ‘sorpresa’ mezz’ora fa!”.

- cos’hai fatto ai capelli?? – notò subito Ben.

- li ho tagliati! Come sto? – sorrisi mettendo in mostra i miei corti capelli rossi.

- d-d’incanto… - sospirarono tutti.

Ben mi diede gli auguri ed io ricambiai. Fu una festa fantastica, con la musica, un film d’azione, tra una risata e l’altra anche se eravamo pochi ci divertimmo comunque. Poi arrivò il momento dei regali. Fui la prima a portare il regalo a mio cugino. Fu davvero contento del film, d’altronde era proprio del suo genere! E mi fece anche promettere di vederlo un giorno insieme.

- Ok, adesso tocca a me! – mi disse eccitato.

Si avvicinò al pianoforte del salotto e chiese a Geoff di sedersi con lui. Cominciò a suonare mio cugino, una melodia bellissima, triste, ma incantevole, malinconica e dolce allo stesso tempo. Mi faceva quasi ricordare tutte le sofferenze iniziali che provavo quando lo pensavo. Era questo… il suo regalo?

Rimasi lì ad ascoltare ad occhi chiusi la melodia suonata dalle dita affusolate di Ben.

Non avrei mai immaginato un regalo così.

Subito dopo il pezzo singolo di Ben cominciò a suonare anche Geoff creando un duetto fantastico. Adesso era tutto più veloce e sembrava quasi meno malinconica di prima. Adesso ricordava proprio la nostra situazione… ma dove avevo già sentito questa melodia? Bah! Poi forse mi verrà in mente…

Vi dirò, il regalo di mio cugino credo sia stato il più profondo che abbia ricevuto. Tutti gli altri mi regalarono: un libro impronunciabile… più precisamente una tragedia, da parte di Alex; un intimo sexy da parte di Lilla, al quanto imbarazzante; un peluche a mia immagine e somiglianza da parte di Emmy, solo lei poteva inventarsi una cosa simile, ed infine un altro libro, decisamente a gusto mio, da parte di Eleonor. Eh, si. Lei mi conosce bene!

Ben invece ricevette: da Emmy, un peluche a sua immagine, praticamente lo stesso regalo che aveva fatto a me; da parte di Alex… ehm… un semplice bigliettino con una minaccia di morte… beh, almeno è originale, e poi tutti si sono messi a ridere quando ha letto il contenuto; Brad e Geoff gli hanno regalato insieme un videogame appena uscito, dicevano che SumoSlammer ormai era un gioco vecchio ed antiquato, ed in effetti era proprio ora che cambiasse stile; Lilla ed Eleonor, non sapendo assolutamente che regalargli perché non conoscono i suoi gusti, hanno copiato più o meno il mio regalo… solo in versione videogame!

Continuammo a divertirci per tutta la serata e praticamente facemmo fuori il buffet in men che non si dica! Ad un certo punto della serata, i ragazzi cercarono anche di giocare ad uno dei giochi che avevano regalato a mio cugino, ma non capivano niente e alla fine mi sono dovuta leggere tutte le istruzioni e spiegargli come si giocava! Assurdo…

 

Verso mezzanotte tutti se ne andarono un po’ per la stanchezza, un po’ perché il giorno dopo c’era scuola. In sintesi, rimanemmo soli io e Ben.

- Ma… i tuoi? – chiesi un po’ timida.

- gli ho chiesto di rimanere fuori fino ad un certo orario… non so però quando torneranno. – calò un silenzio imbarazzante.

- te ne devi andare? – spezzò il silenzio.

- non per forza… - di nuovo il silenzio.

- Hai… hai letto il biglietto? – chiese timidamente.

- no! Mi sono scordata, ma ce l’ho in tasca! Lo leggerò subito! –

- ah… ecco… - cominciò ma si fermò subito.

- che c’è? –

- niente… -

Aprii il biglietto e lessi il suo contenuto.

 

Vorrei essere il raggio di sole che

Ogni giorno ti viene a svegliare per

Farti respirare e farti vivere di me

Vorrei essere la prima stella che

Ogni sera tu vedi brillare perché

Così i tuoi occhi sanno che ti guardo

E che sono sempre con te

Vorrei essere lo specchio che ti parla

E che ad ogni tua domanda

Ti risponda che al mondo tu sei

Sempre la più bella…

Auguri! Ti amo.

Ben.

 

A quel punto mi commossi talmente tanto che non potei far altro che seguire il mio istinto ed abbracciarlo il più forte che potevo.

- Grazie! Grazie mille! È il più bel biglietto che io abbia mai ricevuto in tutta la mia vita! – gli sussurrai. Lui mi strinse ancora di più a se ed in quel momento potei finalmente dire di essere contenta di condividere con lui il mio compleanno.

 

 

Ma che cariniiii *-* commentate mi raccomando!!

Si, lo so… sono una copionaaaaa, il testo del biglietto è il ritornello della canzone “Favola” di Modà e… non è tutto… le melodie che suonano Ben  e Geoff al pianoforte le ho praticamente copiate da un film… non vi dico quale perché penso che come la sentite la riconoscete subito se avete visto “quel” film…

La parte da solista: http://www.youtube.com/watch?v=-ph4OCuyDJQ&feature=fvsr

La parte duettata: http://www.youtube.com/watch?v=YFYwKJUEgME&feature=related

Spero vi sia piaciuto il capitolo! ^^ ringrazio sempre tutti quelli che aggiungono la mia storia tra le preferite, le seguite e tra quelle da ricordare, e come sempre (mi ripeto…mmm) ringrazio quelli che mi recensiscono sempre nel bene e nel male XD!! Byeeee!!!

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Capitolo 30
*** Cos'è?! Una droga?! ***


Ok, questa storia sta durando fin troppo tempo! O_ò e sta diventando troppo dolciosa! Sarà meglio fare qualche modifica… >:] muahahhahahah

A proposito: scusate il ritordo! Ho avuto parecchio da studiare e recuperare… poi non vi dico che casino è successo a scuola con le classi e… BAH! Non vi posso nemmeno spiegare per grandi linee cosa è successo! Perché è assurdo!! E ci vorrebbe troppo tempo… voi volete il capitolo eh? XD ebbene, approfitterò di questo giorno in cui non ho compiti per aggiornare quante più storie possibili! ^^ buona lettura!!

 

 

Capitolo 30: Cos’è?! Una droga?!

 

Secondo Gwen

 

Stanza di Gwen

 

Ormai erano passati giorni dal nostro compleanno. E ogni giorno che passava mi faceva sempre più pensare a quel Ben tanto dolce e carino che mi suonava quella melodia al piano solo per me.

Mi faceva ripensare al dolce bigliettino che aveva scritto per me. Non avevo mai visto una persona più adorabile di lui…

Ero spaparanzata sul letto, esattamente a pancia in giù, con lo sguardo sognante, una penna rosa shocking impellicciata tra le mani intente a scarabocchiare un inutile block notes anch’esso rosa. Dal giorno del mio compleanno, ormai passavo i giorni così: disegnando cuoricini con penne rosa su stupidi fogli rosa e scrivendo ogni tanto la parola ‘Ben’.

“Non è un po’ patetico?” pensai.

“Oh si! E molto anche!”

“Vero…”

“Onestamente, sono sempre stata dalla vostra parte, avrei sempre voluto che voi vi metteste insieme… ma questo è troppo! Cos’è?! Una droga?! Sono contenta che tu sia tutta ‘love love’, ma non esageriamo! A tutto c’è un limite!”

“Lo so… ma che ci posso fare?! Appena mi metto a studiare mi viene in mente lui con le suo parole, la sua melodia, le varie volte che mi ha baciata ed io l’ho respinto… e anche quando mi ha dichiarato il suo amore!”

“E allora mettetevi insieme punto e basta! Non maltrattare il tuo essere continuando a rimuginare, a perdere tempo e a sognarlo quando… PUOI AVERLO!!”

“Ma no…”

“Disse quella che il giorno dopo si sposò con Ben Tennyson…”

“Ma sta zitta!”

“Gridò colei che non voleva ascoltare la sua coscienza…”

“cos’è, una storia?”

“domandò invano…”

“OK, ORA BASTA!” e così staccai quella assurda conversazione.

Pensai e ripensai però a quello che aveva detto. Forse dovevo davvero provarci. Anche solo per farmi un’esperienza… magari. Alla fine optai per andare a dormire e decisi che ne avrei pensato domani a cosa fare.

 

Il giorno dopo a scuola

 

Secondo Ben

 

Ero appena entrato in classe. C’erano degli zaini sui banchi di Brad ed Alex, ma di loro manco l’ombra.

- Che fine hanno fatto quei due? – chiesi a Emmy che arriva sempre con suo fratello.

- eheh… se sapessi. – sorrise continuando a copiare i compiti da un’altra mia compagna di classe – se sei così curioso… prova a vedere in bagno … ihihihih – ridacchiò.

Poggiai lo zaino al mio solito posto e li andai a cercare in bagno. Dovevo copiarmi i compiti da almeno uno di loro! Geoff li copia da Eleonor! E Gwen non mi fa copiare… figuriamoci le sue amiche.

Entrai in bagno guardai un po’ qua e un po’ là, ma niente. Poi dei rumori. Da uno dei bagni chiusi a chiave. Bussai.

- Brad! Sei tu? –

- BEN!! – urlò Alex.

- ah… Alex, sei tu. Senti, posso copiare i compiti di ingl… - non riuscii a finire la frase che fuori dalla piccola cabina uscirono due dei miei amici con i vestiti e i capelli tutti sconvolti – Che cacchio…? – borbottai cercando di dire ‘Ah! Ecco perché non c’eravate nessuno dei due in classe! Che cacchio stavate facendo chiusi qui dentro?!!’.

- ehm… ecco… posso spiegare!! – tentò di giustificarsi il biondino alzandosi frettolosamente e ricomponendosi. Il bruno, a differenza sua, era più che tranquillo, anzi, sembrava non importarsene minimamente della mia presenza, quindi si alzò lentamente senza neanche cercare di aggiustarsi minimamente.

- cosa…?? – balbettai con gli occhi e la bocca spalancati cercando di dire ‘che cosa dovresti spiegarmi, inutile verme che non sei altro?! Ma a te non piaceva Gwen?? Da quand’è che sei gay!!? Sai com’è… la differenza tra Gwen e Brad è ABISSALE!’. (Si… assurdo come a Ben muoiano subito le parole in bocca quando cerca dipsperatamente di comunicare in stato di sconvolgimento! XD ahahahah… non so perché ma a me sta cosa fa ridere un sacco! By Lau)

- Ehm… ecco… vedi, è successo tutto per uno strano incidente… anche un po’ divertente per altro! E poi sappi che per me Gwen è troppo difficile da conquistare… non ci sarei mai riuscito! E niente… Brad mi stava consolando e mi è saltato addosso! – gesticolò e sbracciò nervosamente. (Incredibile è anche come Alex riesca a capire al volo le parole che Ben si mangia!! XD ahahahahaahha!! By Lau.)

- ah, adesso sarei io quello che gli è saltato addosso! È così?! – sembrò arrabbiato il moro – si… in effetti è proprio così che è andata… - si calmò subito. È impressionante quanto sia lunatico Brad.

- e-eh… - balbettai ancora sconvolto con le mani a mezz’aria.

- si, lo so! È orribile! Io non sono gay!! Stammi lontano! – corse via il biondo.

Solo allora cercai di ragionare di nuovo. Ma continuai a guardare in modo sconcertante il mio amico.

- Che c’è? – mi guardò tranquillo Brad che solo in quel momento aveva cominciato a sistemarsi decentemente – gli ho solo fatto un paio di lavoretti…- lo guardai ancora più scioccato – è lui che ha voluto che io continuassi! –

- E a te da quant’è che piace Alex??! –

- mmm… diciamo da quando si è trasferito in questa scuola, ovvero dall’inizio di quest’anno scolastico. –

- accidenti… -

Io ero ancora un po’ straniato e lui invece passeggiava felice come una pasqua per il corridoio mentre tornavamo in classe.

 

Ovviamente ed inevitabilmente, dopo scuola parlai con Gwen.

Prima della fine delle lezioni non avevo avuto alcuna possibilità di parlarle. Non solo mi sembrò che mi stesse evitando, ma spesso le sue amiche si intromettevano nella conversazione oppure se la trascinavano in qualche modo da qualche parte! Impossibile comunicare con lei! Provai anche con i segnali di fumo… ma mi beccai qualche sgridata dalla prof… e allora rinunciai.

Comunque, finalmente riuscii a raggiungerla.

- Principessa!! è tutto il giorno che cerco di parlarti! –

- ehm… scusami ma… devo fare un’importante ricerca su… ehm… - cercò un’altra scusa – i cactus! –

“Cosa?”

- Cosa? E quand’è che avrebbero assegnato una ricerca sui cactus? Che poi non ho mai sentito parlare nessun professore dei cactus! Ti ricordo che questo genere di scuse non funzionano con me: sono in classe tua! –

- scusa è che avrei una certa fretta ecco… - e detto questo fece per andarsene, ma io la fermai.

- erano i capelli rossi a Gwen sparsi… - recitai.

- che? –

- Petrarca! Abbiamo ripetuto questo poeta italiano giusto qualche giorno fa! - 

- e che centra adesso? –

- era per attirare la tua attenzione! – sorrisi innocente.

- che poi la frase veramente recita ‘erano i capei d’oro a l’aura sparsi’… - incrociò le braccia.

- si, si… dettagli! Comunque, ti va sabato di vederci insieme il film che mi hai regalato? –

- ehm… sabato… - fece una pausa e cominciò a pensare un po’ sul da farsi – va bene… - alla fine rispose quasi arrendendosi al mio volere.

- evvai! Allora vieni direttamente dopo scuola a mangiare a casa mia! – sorrisi soddisfatto – ciao ciao principessa! – la baciai sulla guancia e me ne andai saltellando.

“Perché si comporta così?” dietro al mio sorriso soddisfatto si celava un triste pensiero.

“Non le ho fatto niente di male… perché mi evita?”

“Perché è confusa!”

“Confusa su cosa?”

“Su tutto!”

“Ma tutto cosa!??”

“Sui suoi sentimenti! Tu le hai fatto tutti quei regali, l’hai sempre trattata come una principessa e lei ha una lotta interna tra ragione e sentimento! Da una parte la ragione le dice che siete cugini e che tutto quello che sente sono solo gli ormoni adolescenziali, mentre dall’altra parte il sentimento le dice di provarci anche se sa che è sbagliato e che in verità lei sa amare come tutte le persone normali!... Accidenti…mi sento un artista rinascimentale quando parlo di contrasto tra ragione e sentimento!”

“Si, ma… in verità nel Rinascimento la ragione prevale sul sentimento perché il patos viene contenuto…”

“A parte il fatto che non so nemmeno cosa sia il patos… ma poi… SECCHIONEEE!! Quella Gwen ti sta facendo impazzire! Addirittura stai studiando prima della fine dell’anno scolastico! Ma cos’è?! Droga?! Per forza! Lei è confusa e rende confuse le persone! Non è tanto normale…”

“Smettila di parlare così di Gwen! Ciarlando in questa maniera mi hai reso ancora più confuso di prima! Grazie tante!”

“ma esiste la parola ‘ciarlare’?”

“che ne so! Io la uso… poi boh!”e così si concluse la nostra stupida discussione.

 

Sabato 9 febbraio, ore 15:30, casa di Ben.

 

- AAAAAAAAAHHHH – urlò la ragazza terrorizzata del film.

Gwen aveva gli occhi chiusi contro la mia spalla e legava le sue lunghe braccia attorno alla mia pancia, le gambe annodate strette tra loro sul divano e le dita dei piedi tutte arrotolate (lo si poteva vedere perché lei aveva la strana abitudine orientale di entrare in casa senza scarpe).

Era terrorizzata, si capisce. Ma infondo non aveva fatto vedere granchè di horror questo film. Forse la scena più horror era quella in cui l’alieno verde (completamente diverso dai veri alieni che conosciamo) squarciava una ragazza bionda che non era manco la protagonista. Chiamalo horror…

- principessa… tranquilla – le accarezzai la guancia per tranquillizzarla, ma sentivo le sue braccia stringere sempre più ad ogni urlo della protagonista – non essere così terrorizzata. Ne hai visti tanti di alieni, e adesso ti spaventi per cose così? – le sorrisi. Lei alzò gli occhi verdi piantandoli nei miei.

 

Secondo Gwen

 

- N-non è solo questo…- mi voltai verso la TV ma proprio in quel momento qualcuno aveva tagliato la testa a qualcun altro. Subito mi rifugiai tra le braccia di mio cugino. Lui mi circondò le spalle e mi abbracciò dolce.

- è la prima volta che mi abbracci così forte…dovrò farti vedere più spesso film del genere -

- non dirlo manco per scherzo! –

Ero impaurita, si, ma volevo trovare il coraggio di parlare con Ben di… quell’argomento.

E inoltre… tra un po’ sarebbe stato San Valentino… cosa avrei fatto se lui si fosse presentato a casa mia con un mazzo di rose rosse in mano? Boh… è questo il problema. Volevo finire la faccenda, punto e basta.

 

 

E con questo finisce il capitolo! Alla faccia del meno dolce eccetera…<.< bah! a proposito di dolcezza, vi chiedo: cosa ne pensate se facessi un episodio extra su una coppia a vostra scelta di questa storia? Allora, ecco gli esempi: Alex/Brad, Emmy/nuovo, Geoff/Eleonor. Scegliete voi! ^^ come sempre ringrazio tutti per la pazienza che portate e per aver letto fino ad adesso la mia storia, per averla recensita e per avermi dato consigli come Cinzia (una sottospecie di beta XD). Spero vi sia piaciuto il cap. e per il resto spero di ricevere i vostri pensieri sulla storia e di aggiornare presto XD e adesso… ADIOOOOS! ^^

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Capitolo 31
*** Capitolo extra. ***


Ragazzi, allora mi dispiace per il ritardo ma sapete perché ho dovuto ritardare… e considerate che non ho ancora finito… vabbè, tralasciando questo, questo è il capitolo extra che vi avevo detto, e sappiate che alla fine, domandando a varie altre persone che leggono la mia storia, è uscita vincitrice la coppia Alex/Brad… ma non preoccupatevi, Eleonor e Geoff, Emmy e il suo nuovo fidanzato, Lilla (che mi ero dimenticata di aggiungere tra le coppie XD) e il suo nuovo fidanzato, compariranno presto all’interno della storia ^^ codetevi il capitolo extra! Che, forse, raggiunge i livelli del raiting arancione XD sisi! Muahahahah mi sono sbizzarrita con i gay! Leggete, cari! U.U

 

Capitolo 31: Capitolo extra.

 

Secondo Alex

 

Tutto è cominciato quel maledetto giorno del compleanno di Ben e Gwen…

Eravamo tutti nascosti dietro il divano di Ben e C’era Eleonor che cercava di raggiungere la porta pestando piedi e mani di tutti. Io ero schiacciato di faccia contro la parete dietro lo schienale del divano. C’era abbastanza spazio da far entrare una persona acciambellata e mezza. Dietro di me c’erano le gambe piegate di Bred. Era per colpa sua se mi ritrovavo azzeccato a cumuli di polvere!

- Brad! Non ci entrano entrambe le tue gambe! Levati! E smettila di sfiorarmi con le mani!– urlai a bassa voce.

- Non so dove mettermi! Qui Ben ci tiene di tutto! Tra le scatole e certe cose che non vedo, non so come spostarmi!! –

- Beh, io così come sto non riesco a respirare!! – mi irritai.

- Nemmeno io se è per questo… - rise malizioso.

Non capendo il perché di quel tono, mi girai guardandolo interrogativo. Notò la mia espressione imbarazzata e maliziosa allo stesso tempo. Poi si avvicinò al mio orecchio spostandomi i capelli biondi e mi sussirrò:- Ogni volta che mi sei vicino non riesco a respirere… -

Da mio canto io avevo spalancato occhi e bocca guardandolo come se fosse un alieno.

Continuò sussurrando:- Non fare quella faccia come se fossi il primo gay che vedi…- mi leccò le labbra, gesto che cominciò ad eccitarmi con mio grande stupore, e non sapevo perché, ma non riuscivo a muovermi, né a ribattere e nemmeno a scacciarlo – E che è innamorato di te… - continuò. Mi baciò molto passionalmente e senza accorgermene, ricambiai il bacio.

 

Secondo Brad

 

Finalmente stavo confessando i miei sentimenti ad Alex e lui stava ricambiando il mio bacio! Mi sentii di una felicità assurda ed intensificai ancora il bacio stringendolo sempre più a me nonostante la posizione scomoda.

Ero così emozionato ed eccitato, ma…

- Ma sti due che stanno facendo?? – notò Geoff e Alex mi scaraventò contro il muro interrompendo il bacio.

- Mh… niente!! È colpa sua!! – urlò nervoso. Ci rimasi anche un po’ male per la sua reazione. Ma comunque ero riuscito a farrlo imbaazzare e questo già mi bastava!

“Forse un po’ in fondo gli piaccio…” pensai.

- Alex! Credevo che a te piacesse Gwen! – si scioccò Geoff.

- infatti! Ma questo pervertito mi è saltato addosso! –

- ah, adesso sarei io il pervertito! – mi offesi.

- ragazzi!! Qualcuno può andare ad aprire a Gwen?? – urlò piano Ben.

E così è cominciata la nostra “quasi storia”.  Ovviamente io non mi sono mai dato per vinto, pur sapendo che lui non era gay.

Passarono pochi giorni… o forse molti… boh! La mia concezione del tempo lascia molto a desiderare! Meglio non fidarsi di me. Comunque, dopo qualche giorno, a scuola presi coraggio e gli parlai.

- Ehy, Alex! – lo salutai cercando di nascondere quel filo di imbarazzo che avevo.

- Brad… - mi rispose freddamente, senza nemmeno guardarmi.

“Perché sei così freddo con me…? Non ti ho fatto niente di male… sei ingiusto…” gli avrei voluto dire, ma…

- M-mi chiedevo se… - cominciavo a balbettare. Non volevo che finisse così… è che mi ero fatto trascinare dall’istinto e come sempre… lascia a desiderare…

- Mi chiedevo se potevi farmi copiare i compiti di inglese – idiota!

- Certo… - ancora non mi guardava. Mi porso solo il suo quaderno.

Lo presi con delicatezza continuando a fingere, ma non mi diedi per vinto, mi feci di nuovo forza e lo presi per un polso trascinandolo verso la porta. Lui mi guardò tra la rabbia e la sorpresa. Mi fermai un attimo rivolgendomi ad Emmy e dissi:- Emmy, se entra il prof in classe digli che non mi sono sentito bene e che Alex mi ha accompagnato in bagno! –

- Agli ordini, capitano! – mi rivolse uno dei suoi mega sorrisi.

- A-aspetta… dove vuoi portarmi…? I-io ho da fare! – balbettò Alex, ma io ormai lo stavo già trascinando in bagno – Perché non mi ascolti!? –

- E tu perché non ti stai ribellando?! – chiesi spontaneamente. In effetti mi chiedevo perché si stesse solo lamentando invece che ribellarsi seriamente. Se davvero non gli interessavo avrebbe dovuto fare almeno un tentativo di fuga. Magari mentre ero distratto a parlare con sua sorella. Tutto d’un tratto risalì la speranza in me.

 

Secondo Alex

 

Stavo arrossendo e non sapevo perché, tremavo e il cuore mi batteva più velocemente solo per quel tocco della mano di Brad sul mio avambraccio. Mi stavo imbarazzando, lo ammetto. Ho sempre avuto una cotta per Gwen, ma da quando Brad mi aveva baciato così passionalmente ero del tutto fuori di testa. Non credevo che solo un bacio mi mandasse così su di giri. Non mi era accaduto quando avevo baciato Gwen a capodanno… né mai con altre…

Forse era la sensazione di ‘cosa nuova ed inesplorata’ che mi faceva quell’effetto. Fatto sta che non riuscivo a ribellarmi per niente a quel contatto.

Entrò in bagno. Per fortuna non c’era nessuno dato che non era nemmeno cominciata la prima ora. Eravamo nettamente in anticipo dall’inizio della scuola. Aprì la porta della prima cabina-bagno verde che si trovò davanti e mi ci buttò dentro. Per poco non finivo nel gabinetto…

Chiuse la porta a chiave e mi imprigionò al muro appoggiando le mani alla parete.

- Sai, non credo di aver capito bene se mi stai evitando o cosa.. ma soprattutto perché?! – mi guardò con fare arrabbiato.

- Ehm… ecco… io… - balbettai. Io? Balbettare? Quando mai ho balbettato in vita mia?? Stupido, stupido, stupidissimo Brad! Io ti detesto!!

- Da quello che ho potuto constatare il bacio che ci siamo scambiati alla festa ti è piaciuto… o sbaglio? – si avvicinò sempre di più a me.

- Parlerò solo in presenza del mio avvocato!! – arrossii ancora di più e cercai di evitare in tutti i modi i suoi occhi neri e profondi.

- E poco prima non ti sei ribellato quando ti ho trascinato in bagno… - mi prese il volto con una mano e mi costrinse a guardarlo negli occhi – a che gioco stai giocando? – strinse gli occhi in due fessure minacciose.

- N-nessun gioco… -

- Allora guardami negli occhi e dimmi che non hai apprezzato per niente il bacio di quel giorno. Su, avanti! – si avvicinò ancora di più.

I suoi occhi divennero meno minaccosi quando si accorse che stavo tremando al contatto col suo corpo.

- N-non… non è questo… è che…- non sapevo che scisa inventarmi! Quel bacio mi aveva sconvolto! Non capivo più i miei sentimenti ormai. Tutta colpa sua!

- Che… cosa? – domandò avvicinandosi sempre più finchè le nostre labbra si toccarono e quel tocco lui lo trasformò in bacio inizialmente leggero e dolce, quasi timido, poi senza accorgermene intensificai il bacio. Io… da solo. E lui poi mi seguì cominciando a stringere il mio corpo contro il suo, leccandomi i denti. Mi alzò la maglia attillata scoprendo sempre più il torace. Scese baciandomi prima il mento poi il collo ed infine scese sul mio petto leccando ogni centimetro del mio corpo ed esplorando la mia schiena con le mani. Ad ogni suo tocco mi accaldavo e mi eccitavo sempre di più. Cominciavo ad affannare e a non sentire l’aria attorno a me. Lo sentivo scendere sempre più con i baci finché lo sentii sbottonare i miei jeans neri. Gemetti dalla sorpresa.

- Ti odio Brad! – e affondai le mani nei suoi lisci e vellutati capelli neri.

- A me non sembra proprio! – rise. Si levò i sottili occhiali da sopra il naso e li posò per terra e molto lentamente si rialzò schiacciandomi col suo corpo contro la parete. Percepii che anche lui era terribilmente eccitato.

- Mi vuoi, Alex? – domando seducente e con voce roca. Troppo sconvolto per quella domanda così oscena per rispondere e rimasi lì a fissare le sue labbra vogliose. Ricominciò a baciarmi mentre si sbottonava anche lui i pantaloni. Gemetti ancora e per un attimo mi venne quasi voglia di rispondergli ‘si!’.

- Brad! Sei tu? – sentii la voce di Ben.

- BEN!! – urlai io.

- ah… Alex, sei tu. Senti, posso copiare i compiti di ingl… - neanche il tempo di farlo finire che mi aggrovigliai in non so che modo con Brad e cademmo entrambi fuori dal bagno.

– Che cacchio…? – borbottò Ben.

- ehm… ecco… posso spiegare!! – cercai di giustificarmi alzandomi frettolosamente e cercai anche di ricompormi un po’. Intanto il brunetto al mio fianco non si preoccupava minimamente di Ben che intanto aveva fatto un’espressione tra lo stupito e lo schifato.

Beh, poi il resto sapete com’è andata. Mi sento quasi patetico a raccontarvi certe cose… stupido Brad…

Beh, la cosa non è finita qui!

Ogni volta che ci guardavamo ci imbarazzavamo e non avevamo mai il coraggio di parlarci.

Poi un giorno lo incontrai in metropolitana.

- Ehy… - mi rivolse timidamente.

“Quanto è carino quando è così timido!”

- Ciao… - arrossii un po’.

Rimanemmo in silenzio per poco.

- Allora… tu dove abiti? –

- A *************** - (è privacy! Non posso confidarvelo! U_U by me!)

- Emmy? Non torna a casa con te? –

- Si, ma è andata un attimo nel bagno pubblico. Ha detto che se passava la metro potevo anche non aspettarla, però… -

- Però a te dispiace… lasciarla sola, vero? –

- Sarà anche una sorellastra, ma è pur sempre una ragazza minuta ed ingenua… non posso lasciarla qui sola per giunta a quest’ora! Nessun’altra scuola esce così tardi come noi. –

- Vero… -

Rimanemmo di nuovo in silenzio.

- Ti conosco fin troppo bene… - sbottò lui all’improvviso.

- Cosa? –

- Prima, mentre parlavamo di tua sorella, io ho continuato la tua frase perché ti conosco molto bene –

- Se lo dici tu… - mi girai per non far notare l’imbarazzo.

“Poteva benissimo essere che invece te lo aspettavi o magari l’hai capito da solo! Non per forza tu conosci tutto di me!”

- Ti andrebbe… se non sono troppo indiscreto… di venire a casa mia? – mi propose grattandosi la testa e guardando a terra. Io lo guardai stupito.

- N-non è niente di che… t-te lo assicuro! È una cosa c-così tra amici… - si giustificò subito tutto rosso in viso – G-giuro che non ti farò niente… -

- Adesso? –

- N-non per forza… quando vuoi tu, eh… così, non so, mi aiuti in alcune materie tipo inglese, che copio sempre da te. Oppure giochiamo alla Playstation, magari invito anche Ben così gioca anche lui e soprattutto ripassa anche lui, visto che gli servirebbe. –

“Quanto è dolce! Si giustifica pure! Gli devo piacere davvero tanto per imbarazzarlo a tal punto da non guardarmi in faccia… ma io mi sciolgo quando fa così!”

Gli alzai il mento in maniera tale che mi guardasse negli occhi.

- Sei davvero un timido, eh? –

- Si, abbastanza… - cercò sempre di evitare il mio sguardo. Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai:- Ti adoro quando fai il timido con me, sei, in un certo qual modo, sexy – e detto questo gli leccai il lobo dell’orecchio. Ma lui mi spinse via mugugnandomi contro.

- Non voglio la tua pietà… - acquisì uno sguardo un po’ triste immerso nel vuoto.

- Guarda che non lo sto facendo perché mi fai pena. – mi avvicinai affinché mi sentisse meglio dato che stavo parlando a bassa voce poiché c’era comunque un po’ di gente, e la situazione non era delle migliori.

- Allora vorresti farmi credere che … - non lo feci finire di parlare che lo baciai con tutta la dolcezza che potevo avere (un po’ poca allora… va beh… dettagli!!).

Ovviamente prima avevo fatto in modo che nessuno ci vedesse coprendoci in maniera strategica con la cartellina che avevo in mano. Lo so, non dovrei vergognarmi del fatto che lui mi abbia fatto diventare gay, però un po’ di imbarazzo lo provo lo stesso, non ci posso fare niente!

Approfondii il bacio e lui mi avvolse il collo con le sue snelle braccia.

 

Pochi giorni dopo

 

Secondo Ben

 

Entrai in classe con l’intento di copiare inglese da Alex, quando lo trovai che litigava animatamente con Brad.

- Brad! Ti ho detto che non devi essere così affettuoso con tutti i tuoi amici! Specialmente quelli più carini, più alti e più fighi di me! –

- Ma di che ti preoccupi! È solo un amico quello… e poi lo sai che amo solo te! – a quel punto il biondo si voltò dandogli le spalle ed ignorandolo.

“COSA COSA COSA?? Io amo solo te? Ok che li ho trovati in bagno che facevano cose che non so nemmeno cosa siano… ma… da quand’è che si sono messi insieme ufficialmente?? IERI??”

- Ehm… mi sono perso qualcosa? – cercai di intromettermi nel ‘dialogo’. Emmy come al solito fù l’unica a rispondermi.

- Niente… solo che Brad ha abbracciato un suo caro amico alto figo e biondo e adesso Alex fa il geloso! – ridacchiò sotto i baffi.

- Ah… - dissi solo un po’ confuso.

“Come mai mi ritrovo sempre in classe quando ci sono Brad, Alex ed Emmy? Questi orologi interni non mi piacciono! Uuuh! Oggi c’è una ragazza nuova! Quella là in fondo non l’avevo mai vista… sembra non importarsene minimante della sceneggiata di Alex… accidenti…”

- Ma quale geloso e geloso!! Voglio solo assicurarmi che lui mi rimanga fedele… -

- Sei un gelosone! Ed io ti adoro!! – lo abbracciò con un sorrisone. Poi lo tirò per la maglia e se lo trascinò fuori dall’aula dicendo:- Vieni con me, secchione! Così ripassiamo un po’ anatomia! –

Vidi il biondo camminare all’indietro trascinato dal fidanzato ed arrossire talmente tanto da cercare di nascondere il tutto con le braccia, ma inutilmente.

- Ti odio…- bisbigliò assieme ad un mugugno.

- Io invece ti amo! – sorrise il moro – ah, Emmy! Se viene il prof digli che io non mi sono sentito bene e che Alex mi ha accompagnato in bagno. –

- Agli ordini! – rispose l’allegrona.

“Ok… mi sono perso davvero molte cose…”

 

 

SIIIIII, HO FINALMENTE AGGIORNATOOOOO YEEEEEAHHHH!! Spero vi sia piaciuto il capitolo, mi raccomando recensite ^^ e in questi giorni ufficialmente è passato un anno da quando ho cominciato a pubblicare questa storia ^^ che fico eh? Beh, ma adesso è ora di finirla! Il prossimo capitolo credo sarà quello di San Valentino ^^ buono studio a tutti!!! E perdonate ancora il ritardo! ^^”””

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Capitolo 32
*** Festa di San Valentino, sto arrivando!! ***


Capitolo 32: Festa di San Valentino, sto arrivando!!

 

 

Secondo Gwen

 

Domenica 10 febbraio, a casa di Ben, ore 6:50 del mattino.

 

- Mmh… - mugugnai assonnata.

“Ma… dove sono?” mi guardai in giro “Questa non è la mia stanza… è un salotto!” sentii qualcosa muoversi vicino a me. Mi girai di scatto. “BEN?? Che ci fa qui??”

“Geniaccia…sei a casa sua!” intervenne la mia coscienza.

“Sono a casa sua?? E che ci faccio ancora qui??”

“Vi siete addormentati mentre guardavate il film… hai fatto caso al televisore ancora acceso?”

E infatti, aveva ragione! La TV era ancora accesa!

Ma dico… ok, ci siamo addormentati, ma i suoi genitori non si sono accorti che la televisione era accesa? E che potevamo morire di freddo così conciati?? Ma soprattutto… che ora erano?

LE 6:50!! MA STIAMO FUORI??! Incredibile! Avevo dormito per tutto quel tempo? E tra le sue braccia?? La cosa mi sconvolse parecchio, tanto da non farmi ascoltare nemmeno una parola di ciò che diceva la mia coscienza.

“Ma mi stai a sentire?!”

“No!”

“Ti ho appena fatto una domanda!”

“E cioè?”

“Secondo te che ci fa la signora Tennyson sdraiata per terra?”

“Dove?”

“Lì!” e con la sua manina sottilina ed immaginaria mi indicò un corpo steso per terra sotto l’arco della porta che collegava la cucina al salotto.

- Oh mannaggia! Che è successo? – mi precipitai verso di lei per controllare se stesse bene. Indossava ancora i vestiti del giorno prima.

- Zia… zia! – la chiamai più volte e la scossi per cercare di svegliarla. Finalmente riaprì gli occhi a fatica.

- Cos’è successo? – domandai.

- Mmh… - si massaggiava la testa, come se l’avesse sbattuta da qualche parte – Non ne ho idea… stavo entrando in salotto quando ho sentito un odore strano, mischiato a del fumo che mi ha fatto svenire… -.

Odorai l’aria.

- Beh, adesso non si sente niente. –

- Era un fumo di quelli soporiferi credo…-

- Ecco perché abbiamo dormito così tanto… ma perché c’era del fumo? –

- Qualche ladro probabilmente… - si alzò e si ricompose.

- Vediamo cosa hanno rubato allora. – e cominciammo a cercare.

Trovammo una di quelle bombolette che effettivamente sono soporifere. E la cosa che non trovammo fu l’anello ‘di famiglia’, quello d’oro, che il padre di Ben regalò a zia Sandra quando le chiese di sposarlo. Ma che cosa romantica… tsk!

La cosa finì lì. Svegliammo lo zio e il suo adorato figlio, per avvertirli del furto.

Ovviamente tra polizia e roba varia, non riuscii per niente a parlare con Ben di… quella cosa.

 

Il giorno dopo a scuola ci diedero due notizie…

- Ragazzi, anche quest’anno, come gli altri, abbiamo organizzato il ballo di San Valentino questo giovedì in palestra. Come sempre abbiamo già trovato chi si occuperà dell’arredamento e del rinfresco. Dovevate soltanto sapere di questa festa. Chiunque verrà dovrà firmare su un foglio all’entrata ed uno all’uscita. Chiaro? Qualche domanda? – abbreviò il professore. Nessuno rispose e così passò oltre.

- Bene! Allora passiamo alla seconda notizia: avete una nuova compagna di classe. Si chiama Luna Parker e resterà per poco qui poiché viaggia spesso a causa del lavoro dei genitori. Datele un ‘Benvenuto!’ come si deve! – e dalla porta entrò una ragazza dai capelli scuri e lunghi, gli occhi grandi e blu scuri e pelle bianca quasi lattea.

- Salve a tutti. – salutò con un leggero sorriso.

Sembrava simpatica…

- Bene signorina Parker, si sieda dove vuole. – le disse il prof.

E così lei scelse di sedersi nel posto più in fondo possibile.

“Bah, che strana” pensai.

- Ah… - sospirò Lilla che sedeva di fianco a me. Aveva lo sguardo sognante da un po’, ma non riuscivo a capire il perché.

- Che hai, Lilla? Non ti senti bene? –

- Chi? Io? Sto benissimo! Pensavo solo che mi piacerebbe un sacco andare alla festa di San Valentino con quello schianto del professore… -

- Che? Ma stai fuori? La tua fissa per quelli più grandi non ti ha portato a buoni risultati! Ricordi Gregory? Quello di 5° C? –

- Si, ma cosa centra?! Lui è immaturo! Invece il professore è maturassimo… - continuò a guardarlo con occhi sognanti – Tu, piuttosto, con chi ci andrai? –

- Ehm… credo proprio con nessuno – sorrisi goffamente.

- E che farai allora?! –

- Me ne starò a casa, è ovvio… -

“O magari me ne esco facendo un giro giusto per evitare di ritrovarmi Ben a casa… non che la cosa non mi piacesse, però… è imbarazzante! Già il biglietto, e la frase, e la musica, e i baci… cacchio però! Perché mi vado a cacciare in queste situazioni…?”

 

 

Secondo Ben

 

- EVVAI!! Festa di San Valentino, sto arrivando!! – appoggiai un piede sul mio banco, una mano in vita e l’altra in aria indicante il cielo, e lo sguardo pieno di speranza ed illuminato.

Era l’ora di pranzo… per questo mi ero permesso di farlo!

- Ci andrai con Gwen? – domandò con quello sguardo malizioso Geoff.

- Perché dovrebbe andarci con sua cugina? – chiese confuso Brad che aveva sentito.

- Ehm… per niente! – arrossii abbassando il piede dal banco.

- Mi state nascondendo qualcosa? – ci guardò con fare sospetto.

- Assolutamente no! – risi.

- Non sembrerebbe… -

Geoff mi guardava come per chiedermi scusa.

Ed io lo guardavo come per dire ‘scuse accettate, ma la paghi lo stesso!’.

In quel momento arrivò Alex.

- Brad! Allora andiamo al ballo come coppia? – si aggrappò saldamente all’amante.

- Ma certo! E come dovremmo andarci? – si sorrisero a vicenda.

- Beh, Ben, potresti ad esempio chiedere di venire al ballo con te a quello schianto di ragazza nuova! Guarda un po’. Stanno già tutti i ragazzi e le ragazze attorno a lei! Ha proprio quella specie di magnetismo che non so spiegare… vero? – Geoff si voltò leggermente per guardarla, ma subito riprese a guardare me.

- Ma dai! Lo sai che… - mi fermai ricordandomi di chi mi stava ascoltando a parte lui – Va beh…ci penserò. –

- Cambiando discorso, Ben, ho visto la polizia fuori casa tua ieri, ma cosa è successo? – chiese preoccupato Alex.

- C’è stato un furto… hanno rubato l’anello di mia madre. –

- Accidenti! –

Parlammo per parecchio del furto, ma io non ne volevo parlare fin dall’inizio! Mi dava fastidio! Ormai era andata, ci stavano pensando i miei genitori e la polizia e questo mi bastava e mi avanzava per tranquillizzarmi!

 

 

Secondo Gwen

 

Sempre lunedì, ore 16:30.

 

L’idea della festa non mi andava per niente a genio. L’amore tra me e Ben non mi andava a genio. La cotta di Lilla non mi andava a genio. Quella nuova alunna non mi andava a genio… insomma, c’erano parecchie cose che in quel momento che non mi andavano a genio!

E non facevo altro che pensarci e ripensarci torturandomi i pensieri. Per il mio compleanno mi ero tagliata i capelli, ma forse avrei fatto meglio a tagliarli verso l’estate… stavo morendo di freddo! Mamma mi aveva mandato a fare la spesa e mi ero scordata il cappello.
”Adesso sì che mi verrà un bel mal di testa!”

Ero praticamente arrivata a casa quando vidi da lontano una ragazza fissa davanti casa mia intenta a guardare non si sa cosa.

Accorsi per vedere se poteva essere qualcuno che aveva bussato senza che nessuno le aprisse la porta.

Focalizzai meglio la figura, ed in effetti era una ragazza… ma di preciso era Luna. Intenta a guardare le finestre di casa mia!

- Luna! Che ci fai qui? –

- oh, Gwendolyn! – si girò verso di me sorridendomi.

- Gwen, per favore. Chiamami Gwen. –

- Scusami, Gwen… -

- Che ci fai qui? – chiesi sospettosa.

- Oh… niente, ammiravo questa bella casa. – sorrise ancora.

Chissà perché, ma a me quel sorriso sembra davvero finto!

- è casa mia… -

- Bella casa, davvero! Beh, mi ha fatto piacere incontrarti ma adesso devo correre a casa! – guardò il suo orologio da polso – Ci vediamo a scuola! Ciao! – salutò frettolosamente per poi sparire nel nulla.

- Quella ragazza è troppo strana. – dissi tra me e me rientrando in casa.

Posai la spesa per terra, appoggiai le chiavi di casa sul mobile e mi levai il giubbino. Proprio in quel momento squillò il telefono.

Risposi.

- Gwen, sei tu? –

- Ben! Che vuoi? – chiesi sorpresa e imbarazzata.

- Volevo soltanto invitarti al ballo di San Valentino! Ci verresti con me? –

- B-Ben… io dovrei parlarti di un fatto che riguarda appunto San Va… - non finii la frase perché lui mi interruppe dicendo:- No, aspetta, rispondimi prima e poi ne parliamo, ti prego, sto sudando freddo da mezz’ora soltanto per decidere se chiamarti oppure no, per favore! –

Cosa avrei dovuto rispondere? Io dovevo parlare con Ben, e poi gli avrei risposto alla sua domanda! Ma se lui non mi faceva finire io che ci potevo fare?!

- Ok, verrò con te al ballo. – optai per un si.

- YAHOO! Meno male! – un sospiro di sollievo – Non so perché ma avevo timore che tu mi rispondessi un netto ‘no’! Fiù… -

In fondo a me avrebbe fatto piacere passare quel giorno con lui. Ma adesso era tempo di parlare di quell’argomento!

- Ben, c’è una cosa di cui dobbiamo parlare! – partii decisa.

- Dimmi –

- Ecco io… - non feci in tempo a continuare (perché tutti mi ostacolano?? Mannaggia!) che un odore e un fumo soporiferi mi fecero svenire facendo cadere il telefono a terra.

- Gwen? Sei ancora in linea? Cosè questo rumore? Gwen?? –

Sentii a mal appena prima di svenire totalmente.

 

Secondo Ben

 

- Gwen! – continuavo a chiamarla, ma senza risposta.

Stavo cominciando a preoccuparmi. Sentivo un rumore in sottofondo come di una bomboletta che viene spruzzata.

Poi qualcuno posò il telefono.

 

 

 

Avete visto che ho aggiornato?? Eheheheh dai, non potete lamentarvi! ù.ù è stato un record per me! E per la vostra felicità (?!) la storia durerà tipo un… 2 o 3 capitoli! ^^ per il resto ringrazio sempre codeste persone:

 

Persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite:

1 - blackstar26

2 - CinziaCandid
3 - dragon ball z
4 - Eiry Mariah
5 - Kira Evans
6 - LadyOtaku
7 - Misty_Pan96
8 - qlldelquartopulmino
9 - Raven Cullen
10 - stellina4ever

 

Persone che hanno aggiunto la storia tra quelle seguite:

1 - angelicascerra
2 - anylaise
3 - Chiaki96
4 - Dodoth
5 - dragon ball z
6 - elie191
7 - Giulietta_The_Best
8 - Kira Evans
9 - kirlia
10 - Lady Salvatore
11 - LadyOtaku
12 - liyen
13 - VaLeNtInA1993

14 - vale_misty
15 - Vampire Ninja
16 - _Maya_

 

Persone che hanno aggiunto la mia storia tra quelle da ricordare:

1 - elie191
2 - Lolopanny
3 - stellina4ever

 

E persone che hanno recensito sempre nel bene e nel male! U_U

Vi adoro ragazzi! ç_ç

Ci vediamo al prossimo capitolo! Spero vi sia piaciuto questo ^^ poi ci sarà il gran finale XD bacioni! Sciaooo

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Capitolo 33
*** Stanno avendo una crisi di coppia! ***


Capitolo 33: Stanno avendo una crisi di coppia!

 

Secondo Ben

 

Senza nemmeno pensarci mi trasformai in men che non si dica in XRL8 e corsi veloce più del vento arrivando in men che non si dica a casa di Gwen terribilmente preoccupato per la sua incolumità. Trovai la porta aperta e subito pensai ad un furto. Poi mi venne in mente l’orribile idea che potesse essere un omicidio! Anche se, pensavo, senza alcun  significato! Entrando vidi Gwen stesa per terra con ancora la cornetta del telefono in mano. Mi avvicinai per smuoverla, risvegliarla, sentirla parlare. Sentivo troppa paura per accorgermi che dal piano di sopra provenivano strani e sospetti rumori. Ma quando finalmente me ne accorsi, lasciai momentaneamente lì dov’era la mia principessa, e mi concentrai sul rumore. Proprio in quel momento mi resi conto che nell’aria c’era uno strano odore… che non prometteva niente di buono! Per fortuna, sotto forma di alieno, quell’odore non mi avrebbe fatto niente…qualunque cosa fosse…
Salii silenzioso ma veloce al secondo piano dove trovai…

 

Secondo Gwen

 

Mi risvegliai con svariati mugugni e con un mal di testa pazzesco! Avevo sbattuto la testa nel cadere… la prima cosa che vidi fu Ben che parlava ad un poliziotto.

Mi alzai piano e ‘leggermente’ stordita. Ero sul divano di casa mia. Ma cosa era successo? Non ricordavo assolutamente niente.

Chiamai a bassa voce mio cugino.

- Oh, Gwen! ti sei risvegliata finalmente! – mi si avvicinò preoccupato accarezzandomi il volto.

- Cosa… cosa è successo? Perché ci sono i poliziotti? – mi sedetti.

- Un’ora fa io ti ho chiamata, ma mentre parlavamo sei svenuta improvvisamente. Preoccupato, sono accorso in tuo aiuto e… indovina un po’ –

- … cosa? –

- Luna Parker, la nostra nuova compagna di classe, l’ho trovata di sopra intenta a frugare nei cassetti della camera da letto in cerca di qualcosa da sgraffignare! Ti aveva addormentata con quella sostnza che abbiamo sentito anche a casa mia… infatti la ladra quella volta, era proprio lei!  

“ Ecco cosa faceva sotto casa mia! Aspettava il momento buono per attaccare! E cercava un modo per entrare  senza usare la porta di ingresso! Tsk!”

- Per fortuna sono arrivato io, l’ho immobilizzata e ho chiamato la polizia, questa volta. –

- ah… -

Dopo questa breve spiegazione, Luna fu arrestata con l’accusa di aver rubato… non poche volte, e ci furono restituiti gli oggetti che aveva rubato poiché alla fine aveva dovuto svelar per forza il suo nascondiglio per motivi… ehm…  com’è che la polizia c’è riuscita? Va beh… poco importa. L’importante è che tutto finalmente si è risolto. Forse.

 

12 febbraio, martedì, scuola di Ben e Gwen, a fine lezioni.

 

Secondo Ben

 

Non potevo stare meglio! Avevo preso 7 in storia e ne andavo fierissimo! Questo amore per Gwen mi stava solo facendo bene! Perché da piccolo ero così stupido?

Beh, insomma, niente in quel momento mi avrebbe rovinato la giornata! Ne ero sicurissimo! E l’aver aiutato ancora una volta la giustizia, accresceva la mia felicità!

Ma tutto fu spento improvvisamente da Geoff.

- Devo parlare con Eleonor… - sbottò all’improvviso l’amico biondo – E tu dovrai venire con me! Perché ho bisogno di sostegno! –

- No! Mai! –

- Perché? –

- Perché devo parlare con Gwen di un fatto importante!! – ribattei  annoiato dalla sua richiesta.

- Beh, fa venire anche lei! –

- Non se ne parla! –

- Ti prego! –

- Pregami! – sibillai maligno.

- Ti faccio i compiti di inglese per un mese! –

- Mi piace questa idea! – si, effettivamente Geoff è uno dei migliori in inglese in classe nostra.

- Ottimo! Affare fatto! – ci stringemmo la mano per definire il patto e così raggiungemmo Eleonor che, guarda caso, parlava proprio con la mia adorabile principessa.

- Buon giorno, principessa! – rivolsi il saluto ed il sorriso solo a Gwen – Buon giorno, Eleonor! –

- Ciao… - salutò svogliatamente l’amica.

“Ma che le è preso?”

Geoff salutò le signore con un semplice cenno del capo.

“Ma cos’è sucesso??”

Ci incamminammo verso casa di Geoff. E per quasi mezzo tragitto, nessuno spiccicò una parola.

Eleonor e Geoff si guardavano ogni tanto di  sbieco… e a volte sospiravano pure…

La cosa era sospetta… ma davvero mooooolto sospetta.

Un’altra cosa sospetta che notai  era che, nonostante Gwen avesse svariate volte ripetuto che doveva parlarmi di una cosa importante, beh, in quel momento di assoluto silenzio, non aveva aperto bocca nemmeno un volta.

Così ruppi il silenzio imbarazzante dicendo:- Allora… Gwen… noi non dovevamo parlare? –

Lei mi tirò dietro in maniera tale che i nostri amici non ci sentissero e sussurrò:- Non adesso! Eleonor e Geoff stanno avendo una crisi di coppia! Non posso mettermi a parlare d’imprivviso di … quello che ti  devo dire, perché sarebbe crudele! E metterebbe solo più tensione!! –

-  Ah… capisco… almeno posso sapere l’argomento? – riprendemmo a camminare, ma eravamo sempre distanti dalla coppia in crisi.

- San Valentino –

- Non vuoi più venire con me al ballo? -  domandai preoccupato.

- Non ho detto questo! Che sei? Impazzito?  -

- scusa… mi pareva… - poi ci fu una pausa in cui cercammo di raggiungere i nostri amici che intanto avevano cominciato a parlare anche loro. Poi io ripresi il discorso:- Quindi, stanno in crisi di coppia, dici? –

- Già… Geoff ha fatto una cosa che Eleonor non si aspettava da lui… è una cosa complicata! – tagliò corto appena li raggiungemmo.

- No! Non sto bene! E non mi calmo!! – aveva quasi urlato la bruna.

- Abbassa almeno la voce!! Qui la gente ci vive civilmente! – aveva rimproverato il suo fiadanzato.

- Sono arrabbiata nera… e quando sono arrabbiata nera non mi si devono dare ordini perché sennò divento ancora peggio! Inoltre, non sei proprio nella posizione adatta per dirmi di calmarmi… ti rendi conto di cosa hai fatto?? – si irritò ancora di più.

- Eleonor… lo so che ho sbagliato… ma è stato più forte di me! Luna mi ha attratto! –

COSA? WHAT? CHE HA DETTO??”

- Si lo ammetto, mi ha attratto la sua personalità così misteriosa e il suo bell’aspetto mistico! Che devo farci? Sono pur sempre un uomo!! –

- TU SEI UN UOMO CHE TRADISCE LA PROPRIA DONNA PER UNA CHE HA APPENA CONOSCIUTO!! TU SEI UN GROSSO FIGLIO DI CHI SO IO!! – e qui incominciarono le bestemmie da parte di Eleonor.

Mi tirai di nuovo indietro mia cugina e le chiesi:- M-ma… c-cosa è successo di preciso? –

- Non  te l’ha detto Geoff? – feci cenno di no – Beh, ha chiesto di andare al ballo insieme a Luna. –

- Beh… c’è bisogno di fare tutte queste scenate? –

- ALTROCHè! – si arrabbiò – voi uomini siete superficiali! E la mia amica è stata fin troppo dolce a perdonarlo quando l’ha scoperto! Ma dopo che lui le ha detto che si sentiva attratto da quella Luna, lei non ci ha visto più niente e ha cominciato ad insultarlo peggio di adesso! –

- Ma Geoff non sa che la Parker è stata arrestata … -

- A quanto pare no! –

Sospirai. Ero dispiaiuto per il mio amico e forse avrei dovuto consigliarlo visto che lui è sempre quello che mi aiuta… mi sentivo un po’ in colpa per aver pensato solo a me stesso… avrei dovuto notare come guardava Luna… perché ammettiamolo, la guardava in un certo modo, solo che io non ci badavo più di tanto. Lui guarda spesso le ragazze carine, e spesso gli piaceva flirtare con loro, Ma alla fine rimaneva sempre innamorato della sua dolce Eleonor. Per non parlare poi di quando si fidanzò con lei! Si limitò a guardare di sbieco qualche ragazza formosa. Punto. La nuova ragazza evidentemente l’aveva sconvolto!

- NON VOGLIO MAI PIù VEDERTI IN VITA MIA!! – continuò ad urlare la mora.

- Eleonor! Ascoltami! Io amo solo te! È stata … è stato un errore! Questa attrazione è momentanea ti assicuro che le ho fatto quella domanda giusto per curiosità! Per vedere cosa rispondeva! –

- Geoff ti prego, le tue scuse sono patetiche! E il fatto che tu me l’abbia anche detto in faccia è che evidentemente avevi già deciso di lasciarmi, altrimenti non me lo avresti mai detto! – dalla sua voce si poteva constatare che stava per pinagere.

- Elen… no! L’unico motivo per cui l’ho fatto è perché, a parte il fatto che mi hai visto per caso chiederle di venire al ballo, ma poi ho scelto io di essere sin cero con te! Se non te l’avessi detto avrei avuto un segreto con te! Ed io odio avere segreti con te! Noi ci completiamo! Non capisci? Io non vivrei senza te! E devo renderti partecipe della mia vita! È questo che solidifica i rapporti! –

- Adesso guardami in faccia e dimmi se ti sembriamo io e te ancora più uniti di prima! – si fermò e lo guardò con le prime lacrime che le rigavano il viso.

Ci fu un silenzio assurdo. Geoff era evidente che stava esitando.

- No… - rispose deluso da se stesso e con uno sguardo più triste che avessi mai visto.

Detto questo Eleonor fece per andarsene ma si fermò a terminare:- Tra noi è finita! – e così se ne andò a grandi passi.

Noi fermi, li imbambolati, non sapevamo cosa dire, cosa fare, come intervenire… c’era solo da… piangere, e niente più.

- Ragazzi perdonatemi per l’inconveniente… -

- No, figurati. – rispose dolcemente Gwen.

- Preferirei rimanere solo… grazie però per avermi fatto compagnia. Mi serviva. –

E così Gwen salutò velocemente Geoff per poi rincorrere l’amica in lacrime.

Io rimasi li. Per la prima volta senza una parola di conforto, senza niente da dire… senza parole. Non avevo mai affrontato simili situazioni e quindi non avevo idea di cosa fare.

Lo abbracciai solamente sperando di consolarlo.

Sentii piano la spalla bagnarsi… Geoff era davvero distrutto.

 

 

Oddio!! Lo so, sto capitolo è tristissimo! Ma non temete! Vedrete che mi saprò inventare qualcosa per rimediare a questa tristezza!!! Beh, che dire… mi scuso come al solito per il ritardo, ma ho avuto molte cose da fare anche se adesso scriverò molto di più!  ^^ contenti? E inoltre mi scuso per eventuali errori … purtroppo la mia tastiera è mezza rotta e ci vuole una fatica immane per premere bene i pulsanti! O.O beh, spero che il capitolo vi sia piaciuto! ^^  recensite mi raccomanto ;) e così noi ci vediamo al prossimo capitolo!! :* kiss a tutti! PS: cambiato nick name ufficialmente: ora sono La ragaazza con la sciarpa verde ^^ spero vi piaccia!

 

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Capitolo 34
*** Sei meravigliosa ***


Capitolo 34: Sei meravigliosa

 

14 febbraio, giovedì, casa di Gwen.

 

Secondo Gwen

 

Oggi ci sarebbe stato il ballo di San Valentino…

Oh no! Oh no!! No, no, no, no!!!”

“Cos’ è successo??” intervenne disperata la mai coscienza.

“ Non so cosa mettereeeee!!!!”

“…”

“Beh?”

“Ma sei scema?? Hai un triliardo di vestiti nell’armadio, non è possibile che tu non sappia cosa mettere!”

“E poi è complesso!! Non ci voglio andare!!”

“Ma dove?”

“Alla festa, no?!”

“è complesso? Ma se è a due passi da casa!”

“Ma il problema non è arrivarci!! Il problema è andarci con Ben!!”

“Uff! Ne hai passate tante con lui, e adesso mi vieni a dire che il tuo problema è il festeggiare San Valentino con lui! Ma và!”

“AAAAAH!”

“Cosa è successo?!”

“Non gli ho fatto un regalo!!”

“… Esci e vallo a comprare… Ma, una curiosità: quando avevi intenzione di muoverti per fargli un regalo? No, sai com’è, manca solo un’ora all’inizio della festa e… beh, non sei per niente pronta! Ti sei almeno fatta una doccia?”

“Quello si!” risposi fiera di aver fatto almeno una cosa su cento!

“A che ora ti passa a prendere Ben?”

“Beh, tra un’ora, ovvio, no?”

“Muoviti!”

“Devo andare da Eleonor, lei saprà aiutarmi!!”

“Ma se ti ho appena risolto io il problema!”

“Ho bisogno di Eleonor!”

“Fa come vuoi! Ma non sperare nel mio intervento! MAI.PIù!”

Evidentemente…. Si era offesa… ed era scomparsa.

Il mio complesso “di san valentino” continuava imperterrito. La verità era semplice: avevo troppa paura di ciò che sarebbe successo se avessi detto… ciò che avevo da dire a Ben.

Quel pensiero mi tormentava. Quale sarebbe stato il momento giusto? Sarebbe mai venuto, a proposito? Ne dubitavo… Stupide feste! Io ho sempre detestato San Valentino! Ma chi cacchio era Valentino?? E perché non si è fatto un po’ gli affaracci suoi? Campavamo anche senza! Cheppoi… perché “San”? Era pure santo?! Ma noi americani non eravamo quelli che comunque non credevano ai santi? (PS da me: scusatemi ma sinceramente non mi ricordo esattamente il credo americano qual’è quindi… Beh, io mi ricordavo così! D: se ho sbagliato ditemelo!! ) Io continuo a non capire il senso di questa festività! Non è nemmeno divertente se non sei popolare, carina, extra truccata, con super tacchi a spillo, con super curve, e con super vestiti scollati! O almeno questo vale per le femmine… Per i maschi la cosa è simile. Non ci si diverte se non si fa parte della squadra di football, alti, biondi magari, tutti muscoli e senza cervello, bulli se serve, in piena fase ormonale in cui non si fa altro che fare sesso e cose simili…

Che barba la vita! Certe volte sembra proprio banale!

Pensai a tutto ciò mentre camminavo verso casa di Eleonor.

D’un tratto squillò il cellulare.

- Pronto? – risposi.

- Gwen!! Sono Eleonor – disse con un tono di voce strano.

- Eleonor! Stavo giusto venendo a casa tua… -

- E sbrigati! Devo farti vedere una cosa! – e senza nemmeno salutare, mi posò il telefono in faccia. Sembrava proccupata… o forse confusa…

Ma dico: tutte a me devono capitare in questo mese??

 

Arrivata a casa della mia amica, lei mi fece accomodare nella sua stanzetta, che è davvero piccola!

E con gli occhi arrossati mi porse un foglio.

- Cos’è? – domandai.

- Geoff mi ha scritto una poesia… non me ne aveva mai scritta una più bella di questa… leggila! – singhiozzò.

Presi a leggere.

 

Anche se il mare è in tempesta,

mi spinge violento verso la sconfitta

guardo negli occhi l’amore

che mi fa lottare

con la forza che dà.

 

Per ogni volta che cado

Io posso rialzarmi e così mantenere

Quella promessa che ho fatto

Con voce sincera

Credendo all’amore…

 

È una luce incandescente

Che riscalda più del sole

Così chiara che rivela la realtà…

 

Sarà quel battito forte,

l’amore che ci dà la forza e la speranza

per affrontare

questa tempesta che porta con se

il vento forte che ci sorprende dal mare.

 

Io voglio lottare soltanto per te

E voglio essere il battito forte

D’amore per te.

Puoi sentirlo,

puoi sentirlo se lo vuoi.

 

Pioggia di smeraldo

Grido al vento un desiderio.

Destino che mi guida

Col tuo aiuto so che non mi arrenderò

Più fortuna avrò!

 

Sogno non c’è

Più grande di te.

Mare in tempesta dentro di me.

È melodia,

fantastica poesia,

questo mio bisogno di te…

 

Sogno non c’è

Più vero di te.

Cielo d’argento dentro di me.

È melodia,

fantastica poesia,

questo bisogno di te,

di te…

 

L’assoluto di un amore

Può rendere caldo un vento freddo

Vincendo le difficoltà

Che nella vita incontrerà.

 

Riaccende ogni cuore che

Da troppo tempo ormai…

Si era spento,

schiarisce ogni ambiguità

traduce tutto in verità.

 

L’assoluto di un amore

Può cambiare i connotati al mondo

Cancella la fatica tua

Riempiendo di poesia un nuovo giorno…

 

Era stupenda. Davvero. Parole del genere non le avevo mai sentite pronunciare mai da alcun ragazzo e probabilmente nemmeno da una ragazza. Geoff era troppo innamorato di Eleonor. E forse gli era servito questo litigio per capirlo sul serio. Magari mi stavo sbagliando, ma quella poesia diceva tutt’altro.

- Questa poesia tutto fa pensare tranne che ti abbia tradito… -

- Beh ma… in effetti lui non mi ha tradita! È stata un po’… una sbandata insomma… -

Rimanemmo in silenzio per un po’ e poi niente… l’ho abbracciata. E lei si è calmata all’improvviso.

Quell’abbraccio aveva detto taaaaante cose. Io non le avevo sentite… ma lei si! questo è l’importante!

 

Circa un quarto d’ora dopo… eravamo in tremendo ritardo!! E di corsa costrinsi la mia migliore amica ad accompagnarmi per scegliere un regalo per Ben.

Entrammo in un negozio di oggetti da regalo cercando disperatamente qualcosa di bello. Poi… sentii una cosa che mi chiamava a gran voce, anzi non era una ‘cosa’ qualunque. Era la cosa più bella che io avessi mai sentito. E lì ebbi l’illuminazione.

 

 

Secondo Ben

 

Quasi ora del ballo, camera di Ben, stesso giorno (ovviamente).

 

ROOOOOONF.

Già. Ero nel pieno del sonno! Quella notte ero stato talmente occupato a pensare a come rendere perfetto quel giorno che non avevo dormito, e adesso mi ero addormentato per la stanchezza… per mia fortuna ho due amici gay (uno sulla quale ci sono ancora dei dubbi… non facciamo nomi), e un migliore amico che migliore non ce né.

DRIIIIIIIIN. Cellulare.

Risposi automaticamente ancora mezzo addormentato senza nemmeno alzarmi dal letto o aprire gli occhi.

- Prnt… -

- Eh? – disse la voce al telefono.

- Prnt!! – cercai di scandire la parola.

- Ma sei uno zombi? –

- Oh! Ma chi è a sto telefono?? –

- Ben!! Sono Brad!! Per la miseria, che stai facendo? Che razza di voce hai?? –

- Stavo dormendo, va beh? – sbadigliai.

- Ma come stai dormendo?! Lo sai che… Va beh, lascia perdere, sai per caso che fine ha fatto Alex? Parte la segreteria se lo chiamo! E aveva detto che sarebbe passato a prendermi mezz’ora fa! –

- Non coinvolgetemi nei vostri appuntamenti gay… sto nel meglio del sonno e Alex non l’ho visto nemmeno per sbaglio, quindi ciao! – posai bruscamente rimettendomi a dormire.

DRIIIIIIIIIIIIIIN. Cellulare di nuovo. E non erano passati nemmeno dieci secondi! Accidenti!

- Pronto? – sbuffai.

- Ben! Hai sentito Brad? – disse la voce con tono preoccupato.

- Cinque secondi fa… -

- E dov’era? –

- Non lo so però ti stava aspettando… -

- Mannaggia!!! La metropolitana si è fermata in una stazione un po’ lontana da dove abita lui e non so a che ora posso andarlo a prendere… -

- Ma sei Alex? –

- CERTO CHE SONO ALEX, DEFICIENTE! Chi mai cerca Brad se non il suo fidanzato?! – si arrabbiò l’amico.

Onestamente… non ho niente contro i gay, l’ho già detto in passato, ma sentire cose come un ragazzo che dice “vado dal mio fidanzato”, non so perché, ma mi disgusta un po’…

- Uffaaaa, per cortesia potete risparmiarmi i vostri appuntamenti gay? – chiesi pietà ancora mezzo addormentato.

- Ma guarda che noi non abbiamo un appuntamento! –

- E allora smettetela di chiamarmi tutti e due! Grazie! – posai il telefono di nuovo bruscamente.

Stranamente sta volta passarono i dieci secondi. Già, giusto il tempo di farmi riaddormentare…

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN. “Stupido cellulare! Un giorno di questi gli do fuoco!!”

- CHI CACCHIO è?? – risposi svegliandomi sta volta del tutto.

- Sono il tuo migliore amico mezzo disperato! –

- Geoff, cosa vuoi? – mi strofinai gli occhi con una mano.

- A che ora vai a prendere Gwen?? –

- Ma per cosa? –

- Ma come cosa??! Oggi è San Valentino, scemo! C’è il ballo! E tu hai invitato Gwen! –

Mi bloccai realizzando dove mi trovavo, che giorno era e soprattutto… che ore erano.

- OH CAZZO! – urlai alzandomi di corsa, buttai il cellulare ancora con la telefonata accesa sul letto e spalancai l’armadio facendo volare a destra e a manca tutti i miei vestiti.

- DOVE CACCHIO HO MESSO IL VESTITO PER LA FESTA?? Mà!!! – urlai a mia madre.

- Non lo so, tesoro, credo nel tuo cassettone! – disse dall’altro lato della casa.

Mi affrettai allora a svuotare il cassettone e quando finalmente trovai lo smoking e di fretta e furia me lo infilai, intanto che mi accingevo a strisciare verso il bagno per sciaquarmi la faccia.

Pronto e pettinato ripresi il cellulare e risposi con eleganza: - Allora, dicevamo? –

- Che sei una furia… -

- Notevole la mia velocità, eh? – sorvolai sul fatto che in verità il resto delle cose le avevo fatto trasformato in XRL8. Dettagli.

- Sorprendente… comunque, stavo dicendo che Eleonor ancora non mi ha chiamato da quando le ho inviato la poesia, può darsi anche che l’abbia bruciata,strappata… insomma che non sia più tra noi! – disse lagnandosi – Quindi, credo che non verrò al ballo… -

- Ok, come vuoi. Sicuro di stare bene? –

- Si, si… sto bene. Solo che non ho tanta voglia di venire. Divertitevi anche per me! – lo sentii sorridere forzatamente.

- Va bene, allora io vado. Ci sentiamo domani. –

- Ciao. –

 

19:05

 

Avevo appena bussato alla porta della casa di Gwen e aspettavo ansiosamente il suo arrivo.

Quando la porta si aprì una stupenda ragazza con i capelli corti e rossi mi aveva aperto elegantemente la porta e si prestava ad uscire.

Diamanti per orecchini, un collier di diamantini, ed un vestito da favola: niente spalline di colore rosso scuro con due rose rosse sul lato sinistro del seno, il corpetto le fasciava magnificamente il corpo pur essendo mingherlino e in vita una leggera linea che delimitava il confine tra gonna e corpetto, e proprio su di essa altre due rose rossissime con nastri che quasi fluttuavano nell’aria, anch’essi del medesimo colore, la gonna larga che occupava quasi tutto lo spazio della porta d’ingresso, formata da petali di velluto appoggiati l’uno sull’altro come se fossero un’unica rosa rossa. Un leggero trucco le si intravedeva in viso e come tocco finale dei leggeri guanti rossi le fasciavano le braccia magre fino alla spalla.

- Sei meravigliosa… -

- Grazie… - sussurrò dolcemente sorridendomi.

 

 

 

 

 

Ed ecco il penultimo capitolo!!!!! Non preoccupatevi, l’ultimo capitolo lo pubblicherò prima! A proposito, perdono per il ritardo ma sto studiando architettura… e non è una cosa facile D:!!! perdonatemi! Me misera ç_ç … comunque per farmi perdonare vi mostrerò il vestito che avevo immaginato addosso a Gwen per San Valentino! Così vi rifate un po’ gli occhi ^^:

 

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Beh, allora che ne dite? Non è stupendo? *-* però l’ho descritto abbastanza bene no? .-.

Allo scorso capitolo sono rimasta colpita dalle 9 recensioni che stranamente mi avete rilasciato! Grazie mille ^^ sono stata davvero contenta! Spero di riceverle anche per questo capitolo ed infine per l’ultimo capitolo XD. Buon settembre D: bacioni! E auguri a tutti quelli che debbono fare esami di recupero o cose del genere ^^ IN BOCCA AL LUPO!!!! XD sciao!!!

PS: Perdonatemi ma devo assolutamente dirvelo: la poesia che Geoff ha scritto ad Eleonor è una specie di unione di canzoni delle MermaidMelody che a me piacevano troppo (le canzoni eh) erano profonde, non potevo non metterle!!! Quindi... perdonatemi se non ho inventato io la poesia, ho copiato da una cosa già esistente, e perdonatemi anche se vi vengono in mente tutte le canzoni delle principesse sirene, ma cercate di immaginarvela come una poesia e non come una canzone... cortesemente! grazie :D

 

La ragazza sciarpata di verde.

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Capitolo 35
*** Buon San Valentino, finalmente. ***


 

Capitolo 35: Buon San Valentino, finalmente.

 

 

Secondo Ben

 

Giorno: lo sapete…

Ore: 19:30

Luogo: Palestra della scuola, dove si terrà la festa di San Valentino

 

Eravamo appena arrivati, ma non ci avevano dato nemmeno il tempo di scendere dalla macchina che già avevano cominciato a farci foto su foto! Incredibile! Che fissazione! E poi prenderò quelle foto solo ed esclusivamente perché Gwen non era mai stata così stupenda in vita sua.

Anche la palestra non era mai stata così stupenda in vita sua, suppongo, o almeno da quando sono in questa scuola. Era tutta decorata con palloncini a forma di cuore rossi, rosa, bianchi… e fili dello stesso colore che scendevano delicatamente lungo le pareti, per non parlare poi dei festoni di seta appesi da un capo all’altro dei muri, bellissimi, le luci soffuse e striscioni di “Buon San Valentino” appesi ovunque, e cuori cuori cuori e dappertutto cuori! C’era anche un dj e, ovviamente, l’angolo “cibo” col buffet. E stranamente avevano allestito quella zona del giardino della scuola collegato alla palestra in cui non andiamo mai perché chiuso. Ma è un posto davvero carino con una fontana al centro ed intorno gira un sentierino di pietre che conduce poi al niente perché anch’esso chiuso con una recinzione, e proprio vicino alla fontana c’erano due panchine carine carine.

In giro non si vedevano altro che ragazze super eleganti che chissà quanti soldi avranno speso solo per indossare quel vestito una sola volta… poi ragazzi che non facevano altro che guardarsi in giro avendo comunque una compagna e fotografi che gironzolavano. Certi erano lì per poi distribuire le foto di quella sera, mentre altri erano del giornale della scuola.

Gwen si teneva ben stretta al mio braccio, e faceva bene! Non solo era una bella sensazione, ma poi con tutta quella marmaglia di gente, rischiava di essere trasportata via dalla folla!

La musica a palla rimbombava nelle nostre orecchie e la festa era appena cominciata! E c’era già tutta quella folla! Accipicchia… c’erano proprio tutti! Quelle delle squadre di pallavolo, di tennis e quelli del club della scienza, e notai da qualche parte anche Lilla che flirtava con il professore! Anche lei ci avrebbe dato dentro quella sera! Conoscendola, niente e nessuno l’avrebbe fermata!

 

- Ben! Usciamo un attimo! Devo parlarti! – mi urlò Gwen in un orecchio per farsi sentire sopra la musica.

- Ok! – urlai a mia volta. E così sgomitando a destra e a manca riuscimmo ad uscire da quella palestra e a raggiungere il bel giardinetto finalmente aperto.

Ci sedemmo su una delle panchine rivolte verso la fontana.

- Ben… finalmente ho la possibilità di parlarti in pace. –

- Si, infatti! – ricordai quelle volte in cui cercando di comunicare veniva sempre interrotta da qualcosa o qualcuno.

- Volevo dirti che… ecco, io ho molta paura di quel che potrebbe pensare la gente, ma io non riesco a smettere di pensare a te e quindi… beh, mettiamola così: me ne infischio della gente! Io voglio stare con te! – mentre parlava il mio cuore si riempiì di gioia. Da quant’era che aspettavo quel momento? Un secolo? Forse anche di più! Senza pensarci la baciai con foga e proprio in quel momento, non so come caspiterina fecero, partì una musica…

 

Kiss me out of the bearded barley.

Nightly, beside the green, green grass.

Swing, swing, swing the spinning step.

You wear those shoes and I will wear that dress.

 

 

Oh, kiss me beneath the milky twilight.

Lead me out on the moonlit floor.

Lift your open hand.

Strike up the band and make the fireflies dance,

Silver moon's sparkling.

So kiss me.

 

Quando ci staccammo da quel dolce bacio, presi dalla mia tasca una piccola scatolina con un bellissimo fiocchettino rosso sopra.

- Sai, anche se tu non ti fossi messa con me, io ti avrei ugualmente fatto un regalo di San Valentino… quindi… Buon San Valentino, Gwen! – le sorrisi.

- Oh! Grazie! Non dovevi… - si stupì. Sorrise prendendo delicatamente il pacchettino e poi lo sciolse. Si mise una mano sulla bocca quando vide che era un braccialetto di piccoli diamantini con un cuore d’argento al centro al centro.

 

Kiss me down by the broken tree house.

Swing me upon its hanging tire.

Bring, bring, bring your flowered hat.

We'll take the trail marked on your father's map.

 

Oh, kiss me beneath the milky twilight.

Lead me out on the moonlit floor.

Lift your open hand.

Strike up the band and make the fireflies dance,

Silver moon's sparkling.

So kiss me

 

- Ben! È bellissimo! Ma chissà quanto ti è costato! – spalancò gli occhi estasiata dalla vista del suo regalo.

- Ah… non preoccuparti… avevo trovato un piccolo lavoro part-time in questi giorni ed ero riuscito a mettere da parte un bel po’ di soldi. Non ho pensato ad altri se non a te mentre lavoravo.

Lei si buttò tra le mie braccia baciandomi ulteriormente.

- è stupendo… ti ringrazio infinitamente! Ah! Anche io ho un regalo per te… - sorrise furbetta allacciandosi il bracciale al polso.

- Davvero? Ma non ce ne era bisogno… sul serio… - dissi – Che mi hai preso? – chiesi curioso subito dopo.

- Eheheheheh… adesso vedrai… vieni con me – mi tirò per una manica trascinandomi dentro. Giusto al centro della sala mi lasciò in balia della folla. Poi non la vidi più.

- Ehi Ben! – mi salutò una voce dietro.

- Ehi Alex! Brad! – li salutai girandomi verso di loro.

- Vi state divertendo? –

- Ovvio… - rispose con la sua solita aria snob il biondo – Allora alla fine ti sei ricordato che era San Valentino, eh? –

- Si, perdonatemi se vi ho risposto male al telefono… -

- Ah, non preoccuparti, non è niente di che – disse gentile il suo fidanzato – Ma levami una curiosità, non è Gwen quella che sta salendo sul palco? – indicò alle mie spalle.

Mi voltai e la vidi lì, fantastica e magnifica nella sua bellezza… era una visione sotto quelle luci romantiche.

Poi partì la musica di un piano dolce.

Ed infine lei cantò.

Se chiudo gli occhi sei qui

Proprio qui vicino a me

Ho bisogno di parlare un po’ con te

 

Dici “ora sono qui

Smetti di pensare”

Poi ti siedi e suoni un po’ per me

 

Dimmi che un giorno io ce la farò

Sai non è facile

Restare sempre in pieni e andare avanti

Senza voltarsi

Davanti a me vedo i miei sogni

A volte sembrano lontani

Ma ho ali grandi

E volerò

All’orizzonte vedo già il mio domani…

 

Tu sei parte di me

A volte ti assomiglio un po’

La tua musica è la mia

Suono per te

 

Il tuo ricordo indelebile sarà

La dolce melodia che mi accompagnerà

E andrò sempre avanti

Senza voltarmi

Davanti a me

Tutti quei sogni a volte sembrano lontani

Ma ho ali grandi

E mi vedrai

Volare in alto perché ora è già… domani.

 

Erano tutte metafore, parlava di noi di noi due, e quella canzone era rivolta a me. Solo a me! Era questo il suo regalo di San Valentino… aveva avuto la stessa idea geniale che avevo avuto io per il suo compleanno. Era una canzone così profonda… così intensa… l’avrei conservata per sempre nel mio cuore…

Stavamo insieme. Ormai era inevitabile. Ovvio agli occhi di chiunque. Ma solo io e lei sapevamo questo grande segreto.

L’amavo più di qualunque altra cosa in quel momento… e forse è sempre stato così, ma solo ora me ne rendevo conto.

Fu il più bel San Valentino che avessi mai passato. Con nessuna ragazza avevo mai provato una sensazione del genere. Assolutamente unica.

 

Il resto della serata lo passammo perennemente appiccicati come due ventose. Sempre attaccati l’uno all’altro. E infatti mi domandavo come mai non avessimo ancora fatto scandalo durante la festa. Probabilmente era perché tutti erano impegnati a sbaciucchiarsi da qualche parte. E se qualcuno ci vedeva, beh… che dirvi? Magari avrà pensato che anche noi dobbiamo passare San Valentino in grande stile, no?

Ballammo, mangiammo, ci baciammo ancora e ci scambiavamo spesso paroline dolci. In pratica abbiamo fatto tutto ciò che era contro la mia natura, e che io non avrei mai sopportato. Ma quella sera era troppo perfetta…

 

 

Secondo Gwen

 

0:30, nella macchina di Ben, o meglio, della madre di Ben.

 

- Allora, vi siete divertiti? – aveva domandato sua madre.

- Si, molto… - ci guardammo e ci stringemmo le mani.

- Son contenta… - non so a voi, ma a me diede l’impressione che avesse capito tutto su di noi.

- Ah! Prima di riportarmi a casa, potete fermarvi un attimo a casa di Eleonor? Non è venuta alla festa e voglio vedere che fine ha fatto – tradotto: avevo paura che avesse avuto una crisi di nervi per quella poesia.

- Certo, cara! – mi sorrise.

Fermatasi davanti casa della mia amica, scesi dalla macchina ed entrai. La porta era aperta… strano.

Sentivo anche rumori sospetti ed ambigui.

Svoltai l’angolo che mi portava in salotto e da cui provenivano i rumori. Quando entrai nella stanza, rimasi a bocca spalancata.

- Eleonor! – la guardai un po’ confusa.

- Gwen! – alzò lo sguardo – Posso spiegarti! –

- Che c’è da spiegare? – sorrisi contenta – è così ovvio! Vi siete rimessi insieme! Come son contenta per voi! –

Eleonor era stesa su Geoff entrambi spaparanzati sul divano intenti a baciarsi e ad amoreggiare.

- Finalmente!! E allora… Buon San Valentino pure a voi! –

- Tu e Ben, vi siete messi assieme? – domandò il biondo con un certo sorrisino.

- Si! e guarda che stupendo bracciale mi ha regalato! – mostrai il regalo.

- Complimenti! Allora adesso si può dire che finalmente è San Valentino! –

- No! Non ancora… c’è ancora una ragazzina in sospeso… ma domani sapremo che fine ha fatto! – e facendo l’occhiolino ad entrambi cercai di uscire, ma Eleonor mi trattenne:- Aspetta! Devi sapere, quella poesia mi ha commosso il cuore e ci ho pensato tanto… è stata solo una sbandata, ma ora è veramente pentito, posso perdonarlo e così, quando mi è passato a salutare mi sono praticamente buttata addosso. –

- Lo immaginavo, e me lo aspettavo. Continuate pure! – sorrisi, rimandai un altro occhiolino ed uscii.

 

Tornata a casa, dopo un bacio appassionato, mi addormentai di botto ed il giorno dopo ero entusiasta di sapere cosa avesse fatto quella Lilla durante quella festa.

Alla fine venni a scoprire che… beh come al solito era andata a letto col professore, non so assolutamente come avesse fatto, ma la trovai sorprendente. Solo lei vive storie d’amore così. ma subito dopo il prof le aveva detto che non potevano stare insieme e che dovevano rimanere alunna e professore. Altrimenti sai che scandalo ancora peggiore del nostro!!

Lilla non c’era rimasta poi tanto male al finale… alla fine s’era divertita e qualcosa le era rimasto di quella bella festa. Quindi finalmente tutti insieme, anche se era il giorno dopo, ci augurammo un “Buon San Valentino, finalmente!”.

 

 

 

FINE.

 

 

Oh mio dio!! Ho finito la storia!! Non posso crederci! Domani a scuola, i festeggiamenti proprio!! Sono troppo contenta! Spero non sia venuto male il capitolo XD mi raccomando le recensioni! È l’ultimo capitolo e me ne aspetto parecchie u.u quindi, a lavoro! Specialmente a te Cinzia!! XD eheheh oddio son commossa!! ç^ç non so come sia venuto perché l’ho scritto di corsa visto che dovevo studiare XD ma spero che non sia… un orrore xD vero? O_O vero che non lo è? D:!! beh… allora alla prossima storia direttamente! Addio!! OOOOH MY DARLYYYYNG!!! (nn so come si scrive… vabbè xD) ah! E poi, cosa importante: la canzone ke canta Gwen non mi ricordo come si chiama ma è… delle winx XD ke nerd che sono! Beh, comuqneu mi pareva ci azzeccasse qualcosa quindi … spero sia ok! Bye!!!! E grazie a tutti quelli che mi hanno seguito fino ad oggi!! Grazie un milione di volte! Vi voglio bene ragazzi!! ç^ç!!!!!!! Mi manchereteeeeeee D°:

 

La ragazza con la sciarpa verde.

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