Di Konoha e Nuovi Eroi

di yuki21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Intro ***
Capitolo 2: *** Il Team 3 ***
Capitolo 3: *** Il Team 2 ***
Capitolo 4: *** Il Team 1 ***
Capitolo 5: *** Il Team 4 ***
Capitolo 6: *** Di Missione e Capacità ***
Capitolo 7: *** Di Byakugan e Improvvisazione ***
Capitolo 8: *** Di Fulmini e Confusione ***
Capitolo 9: *** Di Gatti e Bambini ***
Capitolo 10: *** Di Genjutsu e Yuri ***
Capitolo 11: *** Di Ricordi e Sogni ***
Capitolo 12: *** Di Strane Coppie per un Torneo ***
Capitolo 13: *** Di Cristalli Rossi e Farfalle Blu ***
Capitolo 14: *** Di Complimenti e Sabbia ***
Capitolo 15: *** Di Trasformazione e Patatine ***
Capitolo 16: *** Di Strana Argilla e Nuovo Obiettivo ***
Capitolo 17: *** Di Chi Vince e Di Chi Perde ***
Capitolo 18: *** Di Nemici e Pericolo ***
Capitolo 19: *** Di Sharingan e Voci nella Testa ***
Capitolo 20: *** Di un Occhio in meno e nuove Realtà ***
Capitolo 21: *** Di Promesse e Amici ***
Capitolo 22: *** Di Capovolgimenti e Rivelazioni ***
Capitolo 23: *** DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI ***
Capitolo 24: *** Di Famiglie e Famiglie ***
Capitolo 25: *** Di gente di Konoha e livelli D ***
Capitolo 26: *** Di Liti da Baka e Scomparsa ***
Capitolo 27: *** Di Madre e Genin di Konoha ***
Capitolo 28: *** Di Un Piano e Amici Genin ***
Capitolo 29: *** Di Yugito Nii, Itachi e Di Nibi (prima parte) ***
Capitolo 30: *** Di Yugito Nii, Itachi e Di Nibi (seconda parte) ***
Capitolo 31: *** Di Un Seiya Tutto Fare e Genin a Lavoro! ***
Capitolo 32: *** Di Un Falso Cugino e Di Piccoli Errori ***
Capitolo 33: *** Di Insetti, gatti e di Strategie ***
Capitolo 34: *** Di Proggetti per Reika Uchiha e di un Piano Concluso ***
Capitolo 35: *** Di Gatti Pericolosi, Nuovi Nemici e Di Determinazione ***
Capitolo 36: *** Di Ninja che non si Arrendono Mai! ***
Capitolo 37: *** Di Interrogatorio e Di Un Punto Debole ***
Capitolo 38: *** Di Pulci, Esplosioni e di Battiti che cambiano ***
Capitolo 39: *** Di Ritorni a Casa e di Punizioni! ***



Capitolo 1
*** Intro ***


Konoha…

Sono passati 12 anni,

Kumottera DOUGHNUTS tabetakunatta kedo

Un nuovo Hokage,

Ano ana wa nande aiteru no? kawaii kedo

Nuovi maestri,

Dare-mo oshiete kurenai demo wakatteru koto wa aru
Dareka ga naitetara dakishimeyou sore dake de ii


Una nuova generazione ninja,

Dareka ga warattetara kata o kumou sore dake de ii

Nuovi allenamenti, nuove missioni, nuovi poteri,

Hareta ne hashiri ni yukou dekiru tokoro made
Dango ya soko ni aru yo ochanondekou


Abilità innate, ninjutsu, genjutsu, taijutsu,

Yuuhi wa doko ni shizunda no?
Ano ko no HEART no mukou gawa


Vecchie e nuove conoscenze,

Dareka ga taoretara okoseba ii sore dake de ii
Dareka ga tatta nara sasaereba ii sore dake de ii
Mieta ne iku beki toko honto wa saisho kara
Wakatteta mayou no wa atarimae sa


Misteri, amicizie, sentimenti, disordini,

Dareka ga naitetara dakishimeyou sore dake de ii
Dareka ga warattetara kata o kumou sore dake de ii
Dareka ga taoretara okoseba ii sore dake de ii
Dareka ga tatta nara sasaereba ii sore dake de ii


12 nuovi eroi, del tutto incapaci di essere seri fino in fondo,

EVERYBODY NEEDS SOMEBODY
EVERYBODY NEEDS SOMEBODY
EVERYBODY NEEDS SOMEBODY
EVERYBODY NEEDS SOMEBODY
* ........TUTTI HANNO BISOGNO DI QUALCUNO (mai dette parole più vere!)


*L'intro è al ritmo di Dareka Ga delle Puffy, dal film di Naruto "Gli Eredi Della Volontà del Fuoco"..molto bello!
Tutti i personaggi più noti sono opera del grande Kishimoto sensei..gli altri, sono opera mia e del neurone esaurito. Visto che in generale, la vita non è sempre facile...cerchiamo di sorridere insieme!! L'idea di base è riuscire a farvi affezionare a dei nuovi personaggi.
Buon divertimento...speriamo!

Yuki21

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Capitolo 2
*** Il Team 3 ***


Quella mattina, Shin`ichi osservò a lungo il coprifronte col simbolo della Foglia. Lo aveva desiderato da quando aveva memoria e finalmente, era riuscito ad ottenerlo dopo tanto studio e fatica.
Se lo legò al collo osservandosi soddisfatto allo specchio.
12 anni, capelli ribelli discretamente lunghi, di un castano scuro e occhi rossi, intelligenti, identici a quelli di sua madre. Indossò un paio di pantaloni corti fino al ginocchio ed una maglia rossa prendendo con se il suo equipaggiamento.
Sua madre era in cucina intenta a preparare un abbondante colazione. Al ragazzo l’appetito non era mai mancato e quel giorno specialmente, doveva fare il pieno di proteine perchè sapeva che fino ad ora, si era solo scherzato. Da oggi avrebbe dovuto iniziare a lavorare sodo per diventare un ninja degno di fama come lo era stato suo padre. Il ragazzino si avvicinò alla sua foto, posta su un piccolo altare dove ogni giorno bruciava dell’incenso profumato.
“Buongiorno papà” . Lo salutò, come sempre aveva fatto negli anni e raggiunse sua madre.
Quando entrò in cucina, Kurenai lo salutò facendo finta di non notare il coprifronte. Non voleva che i suoi sentimenti, un misto di ammirazione, preoccupazione e infinito amore materno, potessero agitare ancor di più il giovane shinobi.
“Mamma è inutile che fai finta di niente, tanto lo so che sei agitata e preoccupata. Sta tranquilla, andrà tutto bene”
Kurenai pensò che suo figlio fosse la copia perfetta di Asuma. Anche lui le diceva sempre “andrà tutto bene”. Solo che un giorno, non era più tornato.
“Non sono così preoccupata, non temere. E poi del resto, penso già di sapere chi sarà il tuo maestro e quindi direi che posso stare più che tranquilla”
“Già, suppongo che non avrò scampo vero?”
“Perche`? Non vuoi stare in squadra con Shikamaru? Lui ci tiene tanto..”
“A me va bene, ma spero non farà favoritismi nei miei confronti solo perche` sono il figlio del suo ex maestro”
“Favoritismi dici? Non è il tipo..piuttosto augurati che non si addormenti da qualche parte dimenticandosi di te e dei tuoi compagni. A proposito, chissà che tipi saranno”
“Te lo farò sapere stasera, ora vado. Ciao mamma, non uccidere nessuno in mia assenza”
“Farò il possibile figlio!”
Il ragazzino sparì di corsa. Kurenai sospirò e rivolse un pensiero ad Asuma pregandolo di proteggere il giovane Shin’ichi.

Ci provò con tutte le sue forze ad uscire di casa senza esser visto da nessuno..ma quando di nome fai Hyuga, sperare di non essere visto è davvero un eufemismo. Rido Hyuga fu praticamente bloccato, che aveva già un piede fuori casa, da suo padre.
"Dove credi di andare?"
"P a p à …mi hai fatto prendere un colpo!"
Il ragazzino osservava il proprio riflesso negli occhi trasparenti del padre. Anche lui dodicenne, dai capelli neri con un lungo codino che negli anni si era lasciato crescere, un pò perchè gli piaceva e un pò perchè adorava far imbestialire i membri del clan con le sue stramberie. I suoi occhi erano identici a quelli di tutti gli Hyuga del Villaggio della Foglia. Però…
"Ti è preso un colpo perche` non mi hai visto arrivare! E sai perche` non mi hai visto?! Perche` tu non alleni il tuo Byakugan come si deve! Sei un figlio degenere, uno scansafatiche!"
"Avanti non esagerare…è solo che vado di fretta lo sai che oggi…"
"Fa silenzio! So bene che da oggi sei uno shinobi a tutti gli effetti. Devi andare a salutare la Casata Principale prima di andare a presentarti al tuo nuovo maestro!"
Rido sbuffò alzando gli occhi al cielo. Suo padre partì col solito sproloquio in cui narrava l’importanza dei due casati del clan Hyuga e di quanto questo fosse indispensabile per mantenere il giusto equilibrio. Era più o meno giunto alla generazione odierna, senza dimenticare di rimproverare se stesso per aver permesso a Madamigella Hinata di mettersi in pericolo, quando si rese conto che suo figlio si era dileguato. Mentre il giovane correva per le vie di Konoha, riuscì distintamente ad udire l’urlo di suo padre che riecheggiava in tutto il villaggio in un'unica potente parola "Riiidoooo!!!!" Non potè nascondere un sorriso divertito.

Il gatto nero e morbidissimo, le si strofinò sul viso facendo le fusa. La ragazzina lo scansò distratta con una mano, senza fargli alcun male. Il gatto iniziò a miagolare sempre più forte col chiaro intento di svegliare la sua padrona. Quando il suo pianto non fu più sopportabile, un volto color latte incorniciato da una folta cascata di lisci capelli neri, venne fuori dalle coperte. Le ricadevano sciolti e spettinati su tutta la schiena. Alla luce del sole che filtrava tra le tende della finestra, assumevano un lieve riflesso blu notte. La giovane si spostò la frangia dal volto e guardò il gatto con aria distratta. Gli occhi gialli del felino incontrarono nuovamente quelli viola della ragazzina. Il gatto non fece in tempo a riprendere le sue fusa, attratto dalla bellezza se pur acerba della sua padrona, che quest’ultima spalancò totalmente gli occhi in preda al panico.
"Mao-chan! Perche` non mi hai svegliato prima! Sono in ritardooo!!!!"
Saltò giù dal letto correndo in bagno. Il gatto mezzo morto di paura per l’urlo isterico della padrona si guardò intorno. Notò la sveglia posta sulla mensola sopra il letto e sospirò rendendosi conto che la ragazzina aveva dimenticato di cambiare le pile ormai scariche dell’oggetto in questione. Reika Takaji uscì dal bagno in biancheria intima. Indossò al volo una maglia a rete nera buttandoci sopra un vestito corto blu. Cercò disperatamente il suo coprifronte nel caos che regnava sovrano nel piccolo monolocale. Tirò in aria tutto quello che intralciava la sua ricerca attentando più volte alla vita del povero gatto che di suo conto, tentò di avere l’attenzione della ragazza visto che teneva l’amato coprifronte tra i suoi piccoli e aguzzi denti.
Quando Reika se ne rese conto lo afferrò tra le mani. Accarezzò il gatto e saltò giù dalla finestra gridando "Grazie Mao-chan, ci vediamo stasera, tranquillo dopo metto a posto tutto!"
Il gatto nero osservò la ragazzina correre come una disperata. Quando sparì alla sua vista, si leccò una zampina soddisfatto.

Konoha era stupenda, illuminata da un tiepido sole primaverile. Per le sue strade, gli shinobi dell’ormai concluso anno accademico, si incontravano per scambiarsi idee e pensieri su quello che da li a breve sarebbe stato il loro futuro. In molti speravano di far parte dello stesso team. E altri invece speravano di non trovarsi in team con qualcuno in particolare. Per tutti era una giornata emozionante e intensa. Giunti in accademia, trovarono dei tabelloni sui quali erano stati appesi le formazioni ninja già composte.
Si accalcarono per leggere i propri nomi e per seguire le istruzioni sotto riportate. A differenza degli anni precedenti, non vi era stato un cerimoniale di presentazione, ma semplici indicazioni da seguire. Fu in questo modo chiaro e del tutto privo di possibilità di replica che la nuova generazione di shinobi si formò. Letto quanto si doveva, ognuno partì per il luogo di incontro indicato, luogo in cui avrebbe conosciuto i nuovi compagni (anche se molti erano già amici) e il proprio sensei.
Shin`ichi non fu affatto sorpreso di leggere il nome Nara quale maestro del suo team. Invece fu relativamente colpito di apprendere che come compagno avrebbe avuto uno Hyuga.
"Interessante. Bene, raggiungiamo il luogo d’incontro" quando si voltò, si scontrò testa contro testa con una bella moretta.
"Ahy! Scusa, ti ho fatto male?" Gli chiese lei massaggiandosi la fronte.
"No figurati" In realtà aveva sentito un dolore atroce. Quella aveva la testa più dura del marmo. Reika lo superò per verificare il suo nome sul tabellone.
"Team 3, Nara sensei. E’ quel tizio coi capelli legati…"
Shin`ichi si voltò verso la ragazza "Se sei nel team 3, siamo in squadra insieme. Quindi tu sei Reika Takaji?"
"Eh? Ah si, ciao, tanto piacere" rispose la ragazza con un leggero inchino, poi aggiunse "Tu chi sei?"
"Io sono Shin`ichi Sarutobi. Bè del resto dovresti averlo capito subito in realtà.."
"Perche`?"
"Dagli occhi. Io non ho il Byakugan come l’altro nostro compagno. Non ci hai fatto caso? Siamo in team con Rido Hyuga"
La ragazzina osservò intensamente gli occhi del ragazzo. Lui fu costretto dopo qualche secondo a distogliere lo sguardo. Reika aveva degli occhi bellissimi e di un colore molto particolare.
"Ah davvero? No, non ci ho fatto caso, ho letto solo il mio nome e quello del maestro. Per me un compagno vale l’altro"
Shin`ichi pensò che quella fosse una ragazza strana quanto carina. I due si incamminarono insieme verso il luogo dell’appuntamento.
"Quindi per te va bene chiunque? Non preferivi stare in team con qualche tua amica? O magari, col figlio dell`Hokage"
"Minato-kun? E’ una persona molto carina, ed è sempre gentile con me. Direi che lo reputo simpatico, ma per me uno vale l’altro tanto..io vado d’accordo con tutti"
Il ragazzo sorrise. Ora andava meglio. O almeno fu quello che pensò prima che Reika terminasse la frase  "Del resto a me non interessa niente in particolare di nessuno quindi.."
Già, una ragazza discretamente strana.
L’appuntamento era fissato su una delle terrazze che si affacciavano sotto il monte su cui erano ritratti i volti di tutti e sei gli Hokage. Quando Shin`ichi e Reika arrivarono, Shikamaru Nara si alzò dalla panchina sulla quale aveva appena schiacciato un riposino. Sorrise in direzione del figlio di Asuma che a sua volta distolse subito lo sguardo. Non voleva essere speciale, non voleva proprio favoritismi.
Lo scatenato Hyuga raggiunse immediatamente i tre osservando con gran curiosità il suo nuovo team. A lui era andata più che bene. Conosceva già Shin`ichi, e sapeva quindi quanto valeva come ninja. La ragazza era uno schianto e il maestro sembrava uno che non avrebbe mai urlato quanto suo padre. Si, gli era andata di lusso!
"Allora, io sono Shikamaru Nara e trovo che le presentazioni siano una vera scocciatura, ma del resto, sembra siano d’obbligo per il ruolo che ricopro. Sono un jonin ed ho partecipato alla quarta guerra ninja sotto la guida del Quinto Hokage. Faccio parte del consiglio del Sesto e direi che basta così. Avanti togliamoci il dente. Presentatevi"
I tre si guardarono un attimo tra loro. Poi iniziarono.
"Io sono Shini`ichi Sarutobi. Sono figlio del maestro Kurenai e faccio parte del Clan Sarutobi. Voglio diventare forte, più forte possibile e voglio continuare a portare avanti con onore il nome Sarutobi che tanto è stato ed è importante per la Foglia. Un giorno, quando ne sarò degno, voglio diventare Hokage"
"Quindi tu sei il nipote del terzo Hokage...Oh, bè, visto che ho preso la parola tanto vale che mi presenti subito anche io. Mi chiamo Reika Takaji. Il mio nome è stato scelto da Hagane-san quando mi ha trovato all’ingresso del Villaggio della Foglia…era il nome da nubile di sua madre. Voglio diventare una brava kunoichi e mettere da parte un po di soldi con le missioni. Il mio sogno è acquistare una casa con un bel giardino tutta per me. Comunque sono discretamente forte e agile e ce la metterò tutta per esservi utile!"
"Sei un orfana di guerra!?"
Rido si era messo in piedi guardando dritto in faccia Reika. I suoi occhi trasparenti la scrutavano con fare triste e pronto alla lacrima.
"Non ho i genitori, ma non so se sono morti in guerra o più semplicemente mi hanno abbandonata e basta…è un problema per te?" gli rispose semplicemente così, senza fare una piega.
"E’ solo che…è solo che…"
Shin`ichi, Shikamaru e Reika rimasero in attesa che lo Hyuga terminasse la frase.
E in quel preciso momento, accadde il fattaccio.
In breve, Rido abbracciò con forza smisurata la piccola Reika, piccola nel senso di elemento più basso di statura del team. Lei da prima si irrigidì non capendo bene il significato di quel gesto, poi qualcosa simile ad tic nervoso iniziò a farle battere un occhio, in maniera alquanto fastidiosa. La ragazza non era abituata a gesti d’affetto così palesi nei suoi confronti. Shin`ichi era senza parole e guardava la scena a bocca aperta. Shikamaru sospirava pensando che quei tre mocciosi, sarebbero stata un immensa gatta da pelare. E Rido più o meno piangeva gridando frasi senza senso che nessuno, ripeto, nessuno poteva immaginarsi da uno Hyuga
"E’ che sei talmente carina che non riesco a sopportare che tu non abbia una famiglia! Chiederò al mio clan di adottarti"
"No, grazie"
La risposta di Reika fu talmente immediata e tagliente che Rido mollò la presa…almeno per fare la sua stupida presentazione
"Comunque, io sono Rido Hyuga e faccio parte del clan occhi di ghiaccio! Ah ah..è meglio che non vi facciate troppe illusioni, io vengo dalla Casata Cadetta, ciò quella dei poveracci. Se volete un autografo dal marito della mia cugina di non so quale grado, cioè la bella Hinata Hyuga non lo dovete chiedere a me, io non frequento!"
Rido Hyuga fu etichettato immediatamente come l’idiota del team, mentre Shikamaru pensava che non sapeva che farsene dell’autografo di Naruto! Poi, domandò “Hai detto di far parte della Casata Cadetta, ma da quando è Naruto ad essere Hokage, questa distinzione è stata eliminata all’interno del vostro Clan..o sbaglio?"
"Provi a farlo capire a mio padre, sensei!" rispose il giovane con un allegro sorriso sul viso, riprendendo subito dopo a concentrare le sue attenzione verso la nuova compagna di squadra.
Un ragazzino che vuole competere col ricordo di suo padre, una ragazzina senza passato, ed uno che fa parte di un clan glorioso di cui probabilmente è la pecora nera…bene. Immagino sarà divertente fare da maestro a questi tre scemi. Ed immagino che è la stessa cosa che pensò Asuma quando conobbe me, Ino e Choji.
Pensò fra se Shikamaru osservando coloro coi quali avrebbe passato molto tempo insieme da quel giorno in poi.
E fu così che i membri del team 3, il team di Shikamaru Nara, si conobbero. Ne avrebbero passate delle belle insieme…e non solo quelle.


Nel prox capitolo…
“Shin-kun?”
“Come? Reika scusa ma a me non piacciono i nomignoli “
“Non lamentarti…tu non devi sopportare quello che sopporto io “
“Prego? “
“Shin`ichi, Rei-chan?! Perche` parlate a voce bassa? Voglio ascoltare anche io! “
“Infondo ti chiama solo Rei-chan, puoi sopportare “
“Prima mi ha chiamato Occhi di Ametista e lo ha fatto mentre tentava di strangolarmi! “
“Quello era un abbraccio…certo è invadente ma cerca di avere pazienza”
“Rei-chan! Posso portarti io lo zaino se vuoi! Dai Reikuccina, così sembriamo fidanzati! “
Reika guardò con occhi imploranti Shin.
“……Ok, chiamami come ti pare, mi sembra il minimo visto quello che sopporti “
QUESTO E ALTRO NEL PROX CAPITOLO DELLA STORIA "DI KONOHA E NUOVI EROI" …ah, che cari ragazzi!
Yuki21

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Capitolo 3
*** Il Team 2 ***


Kyoko Urei mise a fuoco il suo nemico e partì all’attacco. I suoi capelli albini dai riflessi celesti scoprirono un volto dai lineamenti delicati e gradevoli. Gli occhi di un bel color ambra divennero due fessure evidenziando la concentrazione e lo sforzo della ragazza. Kaiken alle mani, si lanciò nella direzione del nemico lasciandosi alle spalle i suoi due compagni di team e il proprio sensei.
Per le vie di Konoha, il suo urlo echeggiò in tutto il Villaggio
“Reika Takaji, preparati a morire!”

Ma facciamo un passo indietro..giusto giusto 10 minuti prima.  

Terminati i formalismi delle presentazioni, il Team 3 di Nara, camminava per le vie di Konoha. L`iter classico voleva che Shikamaru mettesse alla prova i propri allievi per testare le loro capacità e quindi il pieno diritto dei considerarsi chunin, ma il maestro aveva liquidato il tutto con un semplice “Testerò il vostro potenziale direttamente domani, visto che ci è stata affidata una missione di livello C ”.
“Una livello C? Di che si tratta?” domandò un ansioso Shin’ichi. Le missioni di livello C non erano particolarmente difficili o meglio, non erano pericolose più di tanto. Il giovane ninja avrebbe preferito qualcosa di più impegnativo, ma era contento di mettersi subito a lavoro e di non dover affrontare le cretinate del livello D.
“Vi spiegherò tutto domani, devo avere ancora i dettagli dall’Hokage. Piuttosto..tu hai intenzione di darmi del Lei da ora in poi?” domandò Shikamaru camminando accanto a Shin’ichi.
“Si. Credo sia la cosa corretta da fare. Pretendo di trattarla e di essere trattato da lei al pari dei miei due compagni di squadra”
“Fa come ti pare Shin. Che ne pensi di quei due?”
“Be, Rido è uno Hyuga..già solo il fatto che possieda il Byakugan lo pone un gradino sopra alla media. E non credo che sia così idiota come voglia farci credere..o almeno lo spero! Reika non riesco ad inquadrarla. Non so nulla di lei, in accademia non faceva parte di nessun gruppo,e passava tutto il tempo a studiare. Però mi sembra sveglia…vedremo! In generale direi che questo team non mi dispiace affatto!”
“Già, neanche a me. Ragazzi andiamo, vi offro il pranzo”
I tre allegri ninja avevano ceduto subito alla prospettiva di una bella grigliata di carne offerta dal propri sensei. Quindi in tutta tranquillità il gruppo camminava per le vie del Villaggio della Foglia parlando del piu` e del meno.
“Shin-kun?”
"Come? Reika scusa ma a me non piacciono i nomignoli"
"Non lamentarti…tu non devi sopportare quello che sopporto io"
"Prego?"
"Shin`ichi, Rei-chan?! Perche` parlate a voce bassa? Voglio ascoltare anche io!"
"Infondo ti chiama solo Rei-chan, puoi sopportare"
"Prima mi ha chiamato Occhi di Ametista e lo ha fatto mentre tentava di strangolarmi!"
"Quello era un abbraccio…certo è invadente ma cerca di avere pazienza"
"Rei-chan! Posso portarti io l’equipaggiamento ninja se vuoi! Dai Reikuccina, così sembriamo fidanzati!"
Reika guardò con occhi imploranti Shin.
"…….. Ok, chiamami come ti pare, mi sembra il minimo visto quello che sopporti"
"Comunque volevo chiederti…tu conosci bene il maestro Nara vero?"
"Si, direi di si. Era allievo di mio padre e praticamente in questi 12 anni si è sempre preso cura di me e di mia madre. Ero sicuro che sarebbe stato lui il mio sensei, solo spero che l’affetto che nutre nei miei confronti non lo renda meno obiettivo nel giudicarmi. Sai a me non piacciono i favoritismi e quindi non vorrei che…"
Mentre il ragazzino cercava di concludere il suo concetto, notò che la compagna di squadra si era bloccata, rimanendo in attesa di qualcosa.
Reika prese da una delle sue tasche un piccolo e semplice elastico con il quale legò al volo i suoi lunghi capelli neri in una coda alta, fatto ciò si rivolse ai suoi due compagni con fare serio e ordinò
"Shin-kun, Rido-kun…allontanatevi da qui"
"Che succede Rei-chan?" domandò un Rido preoccupato.
Reika tirò fuori due kunai e con rapide mosse, assunse una posa di difesa. Non guardò in faccia i due ragazzini quando disse
"Quella scema sta arrivando!"

Ed ecco appunto che l’urlo di Kyoko ruppe il silenzio
"Reika Takaji, preparati a morire!"
Kyoko piombò dall’alto proprio al centro del gruppo colpendo con i suoi kaiken i kunai che Reika aveva alzato a difesa per parare il colpo. Tra le due iniziò un scontro in piena regola sotto lo sguardo attonito dei rispettivi compagni di squadra e dei due sensei.
"Lo avevo detto io che quella era tutta matta! Del resto hai sentito prima che presentazione ha fatto di se stessa" *
A parlare era stato Nobu Shiba. Shinobi del team 2, compagno di squadra di Kyoko Urei e Aoi Kotastu e quindi allievo del maestro Rock Lee, il ragazzino dai lisci capelli castani chiari e gli occhi verdi, osservava le due giovani ninja darsele di santa ragione. Il suo compagno, Aoi per l’appunto, non riuscì a nascondere un sorriso compiaciuto a tale spettacolo. Se c’era una cosa che mandava ai pazzi Aoi, era vedere due belle ragazze lottare tra di loro. Fosse stato per lui, avrebbe aggiunto un pò di fango al campo di battaglia improvvisato e si sarebbe sistemato su una comoda poltrona a godersi lo spettacolo. Più basso di Nobu, il ragazzino dodicenne aveva capelli neri tagliati corti e occhi nocciola sempre maliziosi e attenti. Grande fan della Serie Icha Icha, amava le donne sopra ogni cosa.
"Sarà anche matta ma è molto bella. Però anche l’altra non è male…sono molto confuso non so per chi fare il tifo! Maestro Lee, ho un dubbio tremendo! La prego mi aiuti!"
Rock Lee, era diventato sensei come Shikamaru e Neji Hyuga. Il suo motto negli anni era in tutto e per tutto diventato lo stesso del suo ex maestro … W La Gioventù!
Dopo le prime presentazioni si era reso conto di un'unica e grande verità: adorava i ragazzi che gli erano stati affidati. Li avrebbe protetti con tutto se stesso proprio come anni fa aveva fatto con lui il suo amato maestro Gai.
"Aoi dimmi pure allievo mio!"
"Non so per chi tifare! Si insomma, la bella Kyoko è mia compagna di squadra, ma la bella Reika…è tanto tanto elegante e misteriosa! Sono molto confuso, mi aiuti a scegliere!"
"Effettivamente è un problema che richiede una profonda analisi. Abbiamo due giovani kunoichi che se le suonano di santa ragione. Una mora e l’altra albina, occhi viola contro occhi ambra. Hanno entrambe un ottimo controllo delle proprie armi e grande agilità. Entrambe all’apice della propria forza giovanile. Capisco il tuo dubbio figliolo, è un vero problema fare una scelta in una situazione del genere"
Shin`ichi che fino ad ora era rimasto del tutto imbambolato nel cercare di capire esattamente cosa fosse successo e perche` quella Kyoko ce l’avesse così tanto con la sua compagna di team, si avvicinò al suo maestro che per tutto il tempo era rimasto fermo ad osservare il combattimento, un pò sbadigliando, un pò commentando quanto fosse idiota ancora oggi Rock Lee.
"Maestro Shikamaru, non dovremmo intervenire?"
"Tu dici Shin"
"Be, non mi sembra opportuno che si battano nel bel mezzo delle vie di Konoha e poi per altro..qual’è il motivo scatenante di tutta questa furia?!"
"Però Shin`ichi c`e` da dire che sono in gamba! Guarda la nostra Rei-chan come si difende bene dai fendenti di Kyoko. Si muove con una tale grazia…è proprio carina"
"Rido non è questo il momento! Non si può combattere così in città!"
"Si, in effetti hai ragione tu. Ok, adesso le fermo. Tecnica del Controllo Dell`Ombra!" detto ciò, Shikamaru bloccò col controllo dell’ombra le due ragazzine.
"Eh? Ma che succede?" domandò Kyoko senza distogliere lo sguardo da Reika.
"Il mio sensei..mi sa che lo hai fatto arrabbiare con tutto questo casino"
"Taci Takaji! Appena mi libero ti ammazzo!"
"Davvero? Provaci un pò quanto ti pare, se hai tutto questo tempo da perdere…"
"Maledetta!!"
"Fatela finita voi due! Ehi Rock Lee, di alla tua allieva di darsi una calmata. L`Hokage ci sgriderà se continuano a combattere in pieno centro!" detto ciò, per altro con fare per nulla convinto delle sue stesse parole, Shikamaru lasciò andare prima la sua allieva che depose subito le armi e fu raggiunta da Rido che le saltò letteralmente al collo stringendola fino a mozzarle il fiato urlando tutto allegro "Sei stata bravissima Rei-chan! Lo sapevo che oltre che bella sei anche la miglior kunoichi della Foglia!!"
"Mollami Rido!"
Mentre i due mettevano su l’ennesima scenetta d’amore/repulsione, lo sguardo di Kyoko si fece nuovamente minaccioso..
"Tu, brutta maledetta! Come ti permetti di comportarti in modo così lascivo anche con uno del clan Hyuga!"
"Lascivo? Che vuol dire lascivo?" domandò Reika mentre mollava un pugno in piena faccia a Rido così da toglierselo da dosso.
"Ma insomma, si può sapere che cosa le hai fatto Reika?" intervenì Shin`ichi. Mentre pronunciava questa fatidica domanda, lo sguardo di Kyoko cambiò radicalmente. Il suo viso divenne rosso e gli occhi languidi e grandi. Ripose i kaiken nelle pieghe del suo kimono e si portò entrambe le mani al cuore.
Reika la osservò e dichiarò a tutti i presenti
"In realtà è tutta colpa tua Shin-kun se lei fa così"
Il giovane Sarutobi era alquanto confuso.
"Mia? Non capisco.."
"E già, tutta colpa tua Shin`ichi Sarutobi" andò a ripetere Nobu.
Un teatrale Aoi iniziò a raccontare la breve e quasi inesistente storia. In pratica, Kyoko Urei era da sempre innamorata di Shin`ichi. Il suo più grande desiderio era finire in squadra con lui, ma per sua sfortuna..
"Per un crudele gioco del destino, mi tocca far coppia con questi due che non valgono nemmeno la metà del meraviglioso Shin`ichi Sarutobi. Non posso sopportare che sia toccato a lei di far squadra col mio adorato! Proprio lei…" nuovamente il volto dell’albina fece trasparire un ira furente.
"Sembra che Reika abbia sempre fregato il primo posto in accademia a Kyoko. Praticamente Kyoko è da sempre alle spalle della vostra compagna, arrivando continuamente seconda. Puoi capire quindi che affronto sia per lei sapere che proprio Reika è l’elemento femminile della tua squadra Sarutobi" concluse Nobu.
"Io la trovo una storia appassionante! Potrei provare a scriverci su un romanzo, certo manca la componente erotica ma con uno sforzo di immaginazione, potrebbe venir fuori un triangolo amoroso stupendo, un vero best seller!" Commentò un convinto Aoi.
"Componente erotica?" domandò Kyoko perdendo sangue dal naso e immaginandosi uno Shin`ichi in poche e trasparenti vesti.
"Io..io..mi sento leggermente fuori luogo in questo quadretto..non so che dire" Shin iniziava a perdere colpi.
"Ehi un momento! Aoi devi mettere anche il mio personaggio nella tua storia..non ho mica intenzione di rimanere con le mani in mano mentre la mia adorata occhi di ametista viene molestata da Shin`ichi!"
"Wow Rido! Allora è una vera tragedia amorosa la vostra! Che meraviglia…"
"Te lo ripete ancora una volta Reika Takaji! Non ti azzardare a mettere le mani addosso al mio Shin`ichi o la prossima volta non mi fermerò!”
"Veramente sarei io che ti ho fermato signorina. Che seccatura che sono le femmine! Beato Neji che ha un team tutto maschile"
Le chiacchiere a limite del ridicolo andarono avanti ancora per qualche minuto fino a quando, Reika, stufa di quel tanto blaterale si rivolse al suo sensei  "Maestro Shikamaru? Possiamo andare a mangiare, io ho fame. E divento molto nervosa quando ho fame.."
Gli occhi viola della giovane brillarono di un malvagio riflesso inquietante. Il suo maestro sospirò e iniziò a dirigersi nuovamente verso il ristorante.
"Maestro Rock Lee, maestro Rock Lee, anche noi abbiamo fame! Ci ha distrutti nella prova, che ne dice di offrirci il pranzo? Potremo mangiare col team Nara.." suggerì una maliziosa Kyoko.
"Va bene ragazzi! Andiamo con Shikamaru e il suo team! Ah, che meraviglia la gioventù d’oggi! Ottimo attacco Kyoko-chan!"
"Eh eh grazie maestro"
"Andiamo Nobu?"
"Ok Aoi, effettivamente anche io ho fame"
"Rei-chan, io siedo vicino a te!!"
"Fa come ti pare Rido"
Shin`ichi osservò il gruppo allontanarsi. Cercava ancora di capire esattamente cosa fosse successo quel giorno…un nuovo team, un nuovo maestro, una terribile lotta e persino una dichiarazione d’amore.
Accidenti, era stata davvero una giornata piena! E lui non aveva ancora alzato nemmeno un dito.
Reika liberò i suoi capelli al vento e si voltò a guardare il ragazzo "Shin-kun? Tu non vieni?" chiese sorridendo al suo compagno.
"Arrivo!" rispose Shin correndo verso il gruppo.
"Reika io ti ammazzo!!" urlò tra le risate del gruppo Kyoko.
"Ok, ok…ma solo dopo mangiato intesi?” rispose con la sua solita calma e trasparenza Reika.

Nel prox capitolo..
"Questo e` un incubo!" esclamò Minato Uzumaki. Biondo come suo padre, con gli occhi leggermente più chiari dei suoi ma senza accenni del Byakugan della madre, osservava con disgustato i componenti del suo gruppo.
"Come è possibile che sono capitato in un team tutto maschile e per giunta ho come sensei il cugino di mia madre! Ma chi è l’idiota che ha formato questi team?!"
"Quell’idiota di tuo padre Minato!" gli venne risposto da Tatsuja Mitsu.
"………"
"Però Minato non ha mica torto..qui si respira odore di maschio da tutte le parti…disgustoso!" osservò Seiya Hiranu

*Ed ecco la presentazione che ha fatto Kyoko di se stessa: “Io sono Kyoko Urei! I miei genitori gestiscono il Ristorante Urei del Villaggio della Foglia, quando volete mangiare degli ottimi okonomiyaki saremo lieti di avervi come ospiti (il tutto detto col sorriso sulle labbra, seguito da inchino). Dal mio percorso ninja che oggi intraprendo con voi, voglio solo due cose: la prima, conquistare il mio unico e grande amore, il ninja più promettente di tutti, il bellissimo e affascinante Shin’ichi Sarutobi. La seconda cosa che voglio è altrettanto importante: battere finalmente quella maledetta di Reika Takaji! La voglio annientare, far sparire dalla faccia della terra, farle provare l’umiliazione di arrivare seconda! La detesto, la voglio vedere morta!!. Ce la metterò tutta per raggiungere questi miei due scopi..per il resto…cercate di non starmi troppo tra i piedi ragazzini! ( lei è più grande solo di un anno)"

Angolo autrice: Eh Eh..come va? Che ne pensate? E siamo solo all'inizio. In questi capitoli vi farò conoscere i nuovi eroi di Konoha..un gruppo di 12 shinobi del tutto incapaci di essere seri, ma dotati di grande forza di volontà. Ne succederanno delle belle e ritroveremo anche dei personaggi bene noti. Che ne pensate di Shikamaru e Rock Lee? Nonostante l'età adulta, hanno mantenuto le caratteristiche di quando erano ragazzi. Non potrebbe essere altrimenti! Spero seguirete in tanti gli eventi di questa divertente storia....W la Gioventù!

Yuki21

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Capitolo 4
*** Il Team 1 ***


"Questo e` un incubo!" esclamò Minato Uzumaki. Biondo come suo padre, con gli occhi leggermente più chiari dei suoi ma senza accenni del Byakugan della madre, osservava disgustato i componenti del suo gruppo

 "Come è possibile che sono capitato in un team tutto maschile e per giunta ho come sensei il cugino di mia madre! Ma chi è l’idiota che ha formato questi team?!"

"Quell’idiota di tuo padre Minato!" gli venne risposto da Tatsuja Mitsu.

"………"

"Però Minato non ha mica torto..qui si respira odore di maschio da tutte le parti…disgustoso!" osservò Seiya Hiranu

"Non capisco come ha potuto mio padre fammi una cosa del genere..eppure lo sa quanto ci tenevo a stare in team con lei"

"E chi è questa lei?"

"Eh? Non sono affari tuoi Seiya!"

"Quanto mistero…di la verità, non sei corrisposto vero?"

"Smettila teme di impicciarti o ti riempio di botte!"

"Kami quanto siete noiosi voi due.. " sbuffò alzando gli occhi al cielo Tatsuja

"SMETTETELA SUBITO!" Tuonò Neji Hyuga.  "Non tollero questi comportamenti infantili. Minato questo è il team che ti è stato assegnato quindi accetta il tuo destino e non importunare gli altri con le tue lamentele"

I tre shinobi rimasero zitti ad osservare il loro sensei. Fino a quando Minato si azzardò a riprendere la parola.

"Vedi perche` volevo avere almeno una ragazza in team? Sono più dolci, gentili e urlano raramente. Guarda il sensei…è l’esempio lampante dell’assenza di femmine nella vita. Visto quanto urla, è frustrato!"

"Be effettivamente è abbastanza chiaro che non è del tutto soddisfatto della sua situazione attuale, che tristezza!"

"Ehi voi due..guardate che il sensei.."

"Però Minato da quello che ho saputo, le tre ragazze che si sono diplomate con noi quest’anno hanno un bel caratterino! Tu sei abituato a tua madre che è dolce e premurosa e non urla mai, ma hai visto ad esempio quella Kyoko che casino metteva su in classe? Ce l’aveva sempre con quella mora..come si chiama?"

"Ah si, Reika. Hai visto che begli occhi che ha? E’ molto carina.. "

"Ragazzi..davvero guardate che il sensei .. "

"Quindi è lei che ti piace! Be hai buon gusto..però forse ti conviene di più Nanami, è tranquilla e mi sembra più espansiva della Takaji.."

"Non insistere Seiya, non ti dico chi mi interessa!"

"Invece dovresti..so un sacco di cose su quelle tre!"

"Ragazzi…"

"Ah davvero? Che cosa, che cosa?!"

"Eh eh..ti piacerebbe sapere…magari posso dirti giusto che.."

"FATELA FINITA VOI DUE!!!!!" Neji colpì con due rapide mosse entrambi I ragazzi mandandoli a sbattere contro il muro adiacente al punto di incontro.

"Io ho cercato di avvertirvi.. " commentò l’accaduto Tatsuja, peccato che subito dopo anche lui fu colpito da Neji allo stesso modo.

Staccatosi dal muro e massaggiandosi la testa nel punto dove aveva sbattuto, chiese al suo maestro il perche` di quella punizione.

"Tatsuja fai parte anche tu del gruppo. Sei I tuoi compagni falliscono la missione, la fallisci anche tu. E se mi fanno arrabbiare, mi fai arrabbiare anche tu"

"Ma che modi!" disse Seiya.

"Tutta colpa di quel baka di mio padre!"

E proprio su questa affermazione, il Sesto Hokage cioè Naruto Huzumaki, fece la sua comparsa di fronte ai membri del team 1.

"Ehila! Come andiamo Neji? Oh..figliolo come mai sei pieno di polvere? Avete già iniziato con gli allenamenti allora!"

"Veramente Hokage-sama sono I resti del muro che abbiamo distrutto…con le nostre teste!" Rispose Seiya.

"Avete fatto arrabbiare Neji! Ah ah, peccato sono arrivato troppo tardi!"

"Hokage-sama dovrebbe riprenderli e non ridere dei loro errori!" disse visibilmente adirato Neji a Naruto.

"Avanti Neji sono giovani..non ricordi come eravamo noi alla loro età? E comunque dammi del tu ti prego..in fondo siamo praticamente parenti!"

"Ha ragione..allora dovrei ricordarti che TU eri esattamente come loro, e purtroppo, temo che tuo figlio sia esattamente come te!" concluse senza pietà il sensei.

"Bene! Allora vorrà dire che Minato sarà un grande Hokage un giorno proprio come suo padre! Eh eh!"

"Ehi grande Hokage?" Minato richiamò l’attenzione del padre  "Di un po…che fai in giro a quest’ora? Non dovresti essere in ufficio a smaltire scartoffie?"

"No no! Quelle le lascio controllare a Shikamaru quando serve, ma visto che oggi inizia anche lui a seguire il suo team, sono venuto a controllare voi giovani promesse!"

"E di un po…scommetto che le uniche scartoffie di cui ti sei occupato negli ultimi mesi sono quelle riguardanti le divisioni dei team vero?"

"Si certo figliolo, di quelle mi sono occupato personalmente!" rispose fiero Naruto.

"Ho sentito dire che i fogli con le formazioni erano sporchi di ramen! Alcuni jonin si sono lamentati che non riuscivano a leggere i nomi dei proprio allievi..ora si spiega tutto!" raccontava Seiya ad un annoiato Tatsuja.

"Lo sapevo che ne avresti combinata un'altra delle tue! Papà te l’avevo chiesto per favore di mettermi in squadra con “quella” ragazza ma tu niente! Addirittura nell’unico team composto da soli maschi mi hai fatto finire!"

"Eh? Davvero? Ma guarda che ti sbagli…ammetto che non mi ricordavo il nome della ragazza in questione..be a dire il vero non lo ricordo nemmeno oggi, ma sono certo che hai una compagna di team…non è vero Neji?"

"Sono 3 ragazzi Naruto"

"Eh?! Ma scusa..non c`e` una Mitsu qualcosa in squadra con te?"

"Hokage-sama..sono io Mitsu. Tatsuja Mitsu per l’esattezza e le assicuro che sono un ragazzo in tutto e per tutto! Infatti non sono una pettegola come un certo elemento di questa squadra!" e guardò con fare disgustato Seiya.

"E già, sei proprio un maschio. Vabbè dai Minato non è grave anzi forse è perfino meglio che non ci siano ragazze nel tuo gruppo..così potrai pensare solo ad allenarti e migliorarti. Io ne ho passate di tutti i colori con Sakura-chan!"

"Lo credo bene…eri così scemo da correre dietro ad una innamorata di un altro, e non di uno qualsiasi, ma del tuo migliore amico! Ah, povera mamma quante ne avrà sopportate!"

"Avanti non sgridarmi anche tu..già devo sopportare ogni giorno tuo nonno che mi ricorda costantemente che ho “profanato” la sua bambina a soli 17 anni…"

"E’ quello che hai fatto! Del resto se non fosse così io non sarei qui…"

Minato e suo padre andarono avanti con questo teatrino per un po, sotto gli occhi degli altri ragazzi del team 1.

Effettivamente Naruto e Hinata ce ne avevano messo di tempo per diventare una coppia a causa delle continue distrazioni di entrambi tra guerre e falsi innamoramenti per un isterica rosa, ma di contro non avevano perso tempo a metter su famiglia, con ben poca allegria da parte di Hioshi Hyuga.

Ed ora, a 12 anni dal primo figlio, Hinata era nuovamente in attesa..insomma, o troppo presto o troppo tardi. Ma del resto è di Naruto che si parlava!

Quando Neji tentò di ricordare a Naruto che almeno lui aveva un lavoro da fare che era quello di allenare i tre ragazzini, era ormai troppo tardi.

Se Minato era in tutto e per tutto identico fisicamente a Naruto, a parte per gli occhi leggermente più chiari di quelli del padre, il carattere era in gran parte ereditato dagli Hyuga, e quindi si dimostrata più maturo di come lo era suo padre in gioventù…o almeno questo era quello che dava a vedere.

Nella realtà Minato dimostrava serietà su cose di ben poca importanza, tipo riprendere suo padre perche` non lo aveva messo in squadra con una ragazza che gli piaceva tanto..

"Insomma..avete finito voi due?" domandò Tatsujia

"Dai Minato-kun…dimmi chi è la ragazza in questione?" domandava ancora Seiya

"Lo zio Hioshi doveva farti la pelle appena hai sfiorato Hinata" diceva fra se Neji

"Sei un padre insopportabile! Tecnica della Moltiplicazione del Corpo!" urlò in ultimo Minato facendo apparire una decina di suoi cloni…che in realtà presero le sembianze di una Sakura più adulta, cioe` l’attuale, che inveiva contro Naruto spaventandolo non poco.

Konoha splendeva quel giorno, mentre le urla disperate del Sesto Hokage si udivano per le vie del Villaggio.

"Be, almeno qualche tecnica gliel’ha insegnata al figlio quello scemo!" terminò un Neji ormai sfinito.

 

Nel prox capitolo 4:

"Porca miseria! Ho dato una testata contro qualcosa di veramente duro!" urlò un ragazzino dodicenne dai capelli neri rasati ed un paio di tondi occhiali da sole, massaggiandosi la testa dolorante.

"La mia testa deficiente! Mi hai dato una capocciata assurda!" rispose un altro ragazzino dai capelli arancioni e la pelle ambrata. Si sistemò gli occhiali da vista dietro i quali un paio di occhi color acqua osservavano con impertinenza la propria sensei.

"E per giunta lei non si è mossa di un millimetro maledizione!" aggiunse.

 

Angolo autrice: Bene, bene. Manca un solo capitolo per conoscere gli ultimi shinobi. Verranno presentati i membri del team 4 che hanno per sensei...eh eh..sorpresa! Eh già, nonostante l'età, Naruto non è cambiato quasi per niente. E' stato eletto Hokage da Tsunade stessa, che, qualche anno dopo la fine della quarta guerra ninja, si è semplicemente stancata di compilare scartoffie ed ha preferito tornare ai tavoli da gioco d'azzardo..come darle torto povera donna! E prima di continuare i dovuti ringraziamenti...nello specifico un grazie a Vaius per il commento. Tranquillo, a breve entrerà in scena anche Sakura e come dire...sarà uno spasso vedere cosa le è successo negli ultimi 12 anni. Mi fa piacere che apprezzi la coppia Hinata-Naruto..del resto col carattere che si trova, il ragazzo ha certamente bisogno di una brava e calma ragazza come Hinata..certo si sono dati da fare molto presto ma al cuor non si comanda! Per quanto riguarda Minato...è stato proprio sfortunato! Un team tutto maschile, poverino! (ride fra se perchè è una teme di autrice!), ma insomma..uno che ha un 50% di DNA Uzumaki e l'altro 50% Hyuga, se la caverà una meraviglia..o forse no? Vedremo. Spero vi stiate divertendo almeno quanto me. Un saluto a tutti i lettori e commentate, commentate, commentate. Grazie :)

 

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Capitolo 5
*** Il Team 4 ***


 

Si ritrovarono nuovamente gambe all’aria! Per i tre shinobi del team 4 non c’era nulla da fare…qualsiasi attacco provassero contro il loro maestro finiva sempre per essere bloccato ancor prima di andare a segno.  Del resto, quando per sensei hai Temari del Villaggio della Sabbia, armata del suo fedele ventaglio, diventa presso che impossibile anche solo avvicinarti. 

"Porca miseria! Ho dato una testata contro qualcosa di veramente duro!" urlò un ragazzino dodicenne dai capelli neri rasati ed un paio di tondi occhiali da sole, massaggiandosi la testa dolorante.  

"La mia testa deficiente! Mi hai dato una capocciata assurda!" rispose un altro ragazzino dai capelli arancioni e la pelle ambrata. Si sistemò gli occhiali da vista dietro i quali un paio di occhi color acqua osservavano con impertinenza la propria sensei.

"E per giunta lei non si è mossa di un millimetro maledizione!" aggiunse.

"Ragazzi che facciamo?" piagnucolò una biondina dagli occhi chiari.

I tre osservarono ancora un istante la loro sensei che se la rideva poco distante. Aveva chiuso nuovamente la sua arma in attesa dell’ennesimo attacco.

"Allora? Avete deciso di farmi fare notte voi tre? Guardate che mi sto annoiando.."

"Allora che facciamo? Hiro tu dovresti conoscerla meglio di noi…non ha proprio nessun punto debole?" domandò Nanami al ragazzo.

"Forza quattrocchi! Spremiti le meningi e dacci qualche dritta o finiremo di nuovo a testa in giù!"

"La fate facile voi..quella era tremenda anche al Villaggio della Sabbia!"

Era un team interessante quello di Temari, i suoi allievi erano dotati di grandi abilità ma del tutto incapaci di usarle al momento giusto.

"Forse..provando ad attaccarla di nuovo tutti insieme…" azzardò Yoshi.

"Noo! Io non mi ci voglio più avvicinare al maestro!" rispose testarda Nanami.

Mentre tra i due iniziava una piccola discussione su quanto Nanami fosse frignona e Yoshi facesse schifo a causa di tutte quelle cose che gli uscivano dalle maniche quando meno te lo aspettavi, il più serio del gruppo, e ciò il quattrocchi dai capelli arancioni, osservava la sua maestra cercando di trovare un qualsiasi punto debole da attaccare. Hiro Okumi veniva dal Villaggio della Sabbia come Temari. Era stato mandato alla Foglia dal Kazekage in persona il quale, resosi conto del potenziale del ragazzo, aveva deciso di farlo seguire da sua sorella maggiore a Konoha così che per Hiro, vi fosse anche la possibilità di studiare metodi di combattimento diversi da quelli che di solito si adottavano alla Sabbia. Già solo la diversa geografia del luogo gli avrebbe concesso più opportunità di apprendimento. Di contro Temari si trovava a Konoha da qualche anno ormai, per un motivo molto più banale e a suo dire, molto più idiota: quello di aver deciso di sposare Shikamaru Nara. Le modalità di tale decisione erano piuttosto semplici. Un giorno si era alzata rendendosi conto di provare un “qualcosa” di non ben definitivo per quel ragazzo e così, durante una missione in collaborazione col Villaggio Della Foglia, aveva “gentilmente” esposto il suo stato emotivo al diretto interessato.

Il commento iniziale di Shikamaru fu un “Eh?” piuttosto disinteressato. Così la ragazza, cercò di semplificare il concetto esponendolo più chiaramente..."Sposami idiota!" . E lui lo fece perche` chissà come, chissà perchè, la leggenda che narrava che i Nara fossero attratti solo da donne autoritarie, si rivelò del tutto fondata.

Mentre rifletteva ancora su quel maledetto giorno e sulla sua stupidità, il volto di Temari assunse la classica aria isterica che sempre la caratterizzava quando pensava a suo marito. Fu allora che Hiro ebbe l’idea.

"Ehi voi due, forse ho trovato il metodo adatto!"

A Yoshi Aburame non piaceva affatto ritrovarsi con quel tizio di Suna in squadra, del resto lui era il cugino del grande Shino Aburame che ai tempi della grande guerra si era distinto tra i membri del suo clan per aver salvato il sedere ai suoi compagni di squadra diverse volte grazie alla sua abilità, e più o meno Yoshi desiderava fare lo stesso percorso del cugino. Contrariamente a ciò, si era ritrovato un tizio del tutto ostile col quale non riusciva ad avere un approccio rilassato come con gli altri ragazzi di Konoha. In quel contesto però, aveva voglia di concludere presto l’esercitazione per potersi presentare a Shino come un vero shinobi. Se questo voleva dire dare retta al quattrocchi lo avrebbe fatto.

Molto più semplicemente, Nanami Yamanaka non amava affatto combattere. Lei sognava il principe azzurro che correva a salvarla e in un certo senso lo aveva incontrato in accademia..solo che quello era finito nel team sbagliato ed ora le toccava far squadra con uno che ricordava pericolosamente l’atteggiamento sinistro di Gaara di Suna ed un altro che andava in giro..pieno di insetti nei vestiti! E che cavolo! Come si poteva pretendere che una ragazza vivesse anni accanto ad uno che amava gli insetti? Era stata sfortunata, proprio tanto. Eppure crescendo sua cugina Ino le aveva assicurato che essere ninja era l’esperienza più gratificante del mondo e che si potevano incontrare dei tipi favolosi… Nanami concluse che non doveva dar retta ad una che infondo, le era cugina di secondo se non addirittura terzo grado. Maledetti tutti i clan!

"Allora Hiro, che si fa?" domandò la bionda per distrarsi dai suoi pensieri.

"Tu devi solo urlare una cosa che adesso ti dico mentre io e l’insetto qui presente attacchiamo di nuovo il maestro" prima che Yoshi potesse iniziare a litigare di nuovo col ragazzino dalla pelle ambrata, questi illustrò il suo piano.

Ecco ciò che accadde: Yoshi iniziò a correre verso Temari con dei kunai in mano mentre lei si metteva sulla difensiva aprendo il grande ventaglio. Hiro si concentrò e riuscì a far tremare la terra sotto i piedi della donna..il ragazzo aveva in parte le abilità del grande Gaara nel controllo della sabbia e si esercitava da tempo nel controllo della terra del Paese del Fuoco. Temari perse solo per un istante l’equilibrio, giusto il tempo che non le concesse di utilizzare il vento come arma. Parò i colpi di Yoshi tenendo il ventaglio chiuso. E poi fu la volta di Nanami. La biondina in realtà si limitò ad urlare a pieni polmoni qualcosa di veramente…particolare.

"Temari-sensei! A Konoha si dice che Shikamaru sia troppo pigro per farle avere dei bambini!"

Allora…va specificato che Temari ci teneva particolarmente ad avere dei figli proprio per ciò aveva avuto una gran fretta di sposarsi. Nonostante il suo desiderio, sembrava che dopo ben quattro anni di matrimonio questo bambino non volesse arrivare. La colpa era imputabile al povero Shikamaru che di pigro non aveva solo il carattere a quanto si scoprì da analisi dettagliate, ma anche un elemento determinante per concepire dei figli.

Rovescio della medaglia, sua moglie lo costringeva a tour sessuale senza tregua…

Comunque, sentire urlare una cosa del genere da una ragazzina di Konoha…non fece un gran piacere alla riservata Temari.

"Che cosa?!!!!" urlò la donna osservando la ragazzina. E in quel momento venne colpita in pieno stomaco da Hiro con un bel calcio assestato con discreta potenza.

Ripresasi dal colpo, concluse la prova. Non perchè aveva “perso” sia ben chiaro..se voleva poteva spazzare via quei tre marmocchi. Ma aveva qualcosa di più importante da fare che andare avanti tutto il giorno con questo allenamento.

Doveva trovare suo marito…ripassarselo per benino ancora una volta…e poi ammazzarlo di botte perchè di sicuro, se giravano certe voci per Konoha era colpa sua e di qualche bevuta di troppo con gli amici!

 

Nel prossimo capitolo:

"Sei troppo carina con i codini!" e via a stringerla in una specie di abbraccio mentre quest’ultima ordinava al ragazzo di smetterla.

"Bene, se i vostri saluti sono terminati, avrei un paio di cose da spiegarvi prima di partire"

 "Partire?" domandò Shin`ichi mettendo una mano sulla spalla di Rido che, quasi come se venisse destato da un sogno, recuperò un pò di serietà per ascoltare con interesse il proprio sensei.

"Già. L’Hokage ha confermato la missione di livello C, quindi partiamo immediatamente per il Villaggio dell’Erba"

 

Angolo autrice: Povero Shikamaru!! La sua vita non è proprio semplicissima temo..Cmq, dal prossimo capitolo si entra nel vivo della storia. Vorrei precisare che il fulcro della storia è il team3 del grande Shika. Ma tutti i personaggi fino ad ora presentati avranno il loro spazio tranquilli. Quindi se vi siete incuriositi..continuate a seguirmi. Kiss kiss.  Yuki21

 

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Capitolo 6
*** Di Missione e Capacità ***


Il giorno seguente, il team 3 si incontrò davanti l’entrata del Villaggio della Foglia.
Rido e Shin`ichi parlavano del più e del meno quando videro arrivare Reika.
“Buongiorno" disse questa ai due compagni.
“Ciao Reika" rispose Shin`ichi abbozzando un sorriso. Non che il ragazzo non fosse simpatico e allegro quanto gli altri giovani di Konoha, ma era sicuramente quello che più ardeva dal desiderio di mostrare le sue abilità. La concentrazione lui ce l’aveva sempre dipinta in viso e in quegli occhi color cremisi tanto simili a quelli di sua madre. Come ieri, rimase solo un istante turbato dagli occhi scuri della compagna di team.
Nulla in confronto al turbamento di dover constatare che aveva un compagno veramente idiota in squadra.
Rido era rimasto immobile quando la giovane si era avvicinata ai due ragazzi.
Giusto cinque minuti prima aveva domandato a Shin`ichi se, secondo lui, si era preso troppe confidenze con la ragazza. Shin`ichi aveva solo commentato che, da un attenta osservazione delle reazioni di Reika, molto probabilmente un pò di fastidio glielo aveva arrecato. A quelle parole, Rido aveva promesso davanti all’amico che oggi si sarebbe comportato da vero ninja, freddo e impassibile, senza ombra di sentimenti, pronto a mantenere il suo orgoglio intatto fino alla fine della missione.
Il suo proposito durò esattamente la durata che impiegò Reika a legarsi i capelli in due lunghi codini, convinta che così sarebbe stata più comoda durante lo spostamento. Effettivamente i capelli della ragazzina erano molto lunghi, e il suo viso davvero bello. Pettinata così sembrava una preziosa bambola di porcellana...impossibile da non notare.
Comunque, terminata l’operazione che durò assai poco, i buoni propositi di Rido andarono a farsi benedire e il maestro Shikamaru, che si avvicinava lento e sbadigliando verso i suoi allievi, si trovò nuovamente di fronte la scena dello strangolamento-amoroso di Rido ai danni di Reika.
“Sei troppo carina con i codini!" e via a stringerla in una specie di abbraccio mentre quest’ultima ordinava al ragazzo di smetterla.
“Bene, se i vostri saluti sono terminati, avrei un paio di cose da spiegarvi prima di partire"
“Partire?" domandò Shin`ichi mettendo una mano sulla spalla di Rido che, quasi come se venisse destato da un sogno, recuperò un pò di serietà per ascoltare con interesse il proprio sensei.
“Già. L’Hokage ha confermato la missione di livello C, quindi partiamo immediatamente per il Villaggio dell’Erba"
“Andiamo così lontano?” chiese sorpresa Reika.
Gli shinobi rimasero a bocca aperta. Convinti di aver necessità di severi allenamenti, venivano a sapere invece che avrebbero già affrontato una missione.
“Wow, favoloso!" disse allegro Rido.
“Non capisco sensei, come è possibile che un team di shinobi venga inviato subito in missione? Non abbiamo nemmeno affrontato la sua prova. Capisco che è solo un livello C però…” commentò Shin`ichi guardando i suoi compagni. In realtà anche il giovane Sarutobi avrebbe voluto esultare per questa notizia come aveva fatto Rido, ma il suo pensiero era rivolto proprio ai compagni di squadra. Lui negli anni si era discretamente allenato con sua madre e con Shikamaru stesso, ma non sapeva nulla della formazione che avevano gli altri due. Certo Rido era uno Hyuga e facendo parte della Casata Cadetta, aveva sicuramente una qualche tipo di formazione di base impartitagli dal padre, ma per quanto riguardava Reika? Lei non aveva avuto nessuno negli anni e quindi forse ne sapeva solo di teoria..certo, ieri si era difesa bene contro quella pazza di Kyoko ma una missione ufficiale..era tutta un'altra storia!
“Mi rendo conto che la cosa possa turbarvi e non poco, ma queste sono le disposizioni dell`Hokage. La nostra non è una missione particolarmente difficile. Come sapete Konoha deve mantenere un certo numero di ninja sempre pronti qui in città e altri sono occupati in missioni di livelli più elevati, quindi per le missioni di minor difficoltà, Naruto ha deciso di metterci subito in attivo. Io ne approfitterò per verificare le vostre capacità, inclusa quella di obbedire ai miei ordini sia chiaro"
“Va bene sensei, che cosa dobbiamo fare?" domando calma Reika.
Shin`ichi la osservò e decise che, la preferiva quando sorrideva come ieri a cena, piuttosto che quando era seria in quella maniera. Perche` in Reika qualcosa era strano, non sapeva cosa, ma lui era bravo a vedere quello che non vedevano gli altri, e il suo istinto gli diceva che lei aveva qualcosa di veramente particolare. Lo sguardo attento della ragazza non prometteva nulla di buono. Forse aveva paura, e infondo faceva bene. Se pur una missione di basso livello, era comunque una missione ufficiale e quindi non solo ci si doveva preoccupare di non fare brutte figure col sensei, ma si doveva tenere alto l’onore dell’intero Villaggio della Foglia. Il ragazzo si avvicinò a Reika e guardandola con dolcezza e le disse “Stai tranquilla Reika, andrà tutto bene!"
La ragazza guardò Shin per un istante…prima di far crollare nuovamente a terra le buone intenzioni di lui.  
“E oltre a sapere cosa dobbiamo fare vorrei sapere quanto staremo fuori città. Sa, io ho un gatto al quale dare da mangiare se la cosa è lunga devo avvisare qualcuno o Mao-chan morirà di fame”.
“Mao-chan?” domandò Rido
“Si, il mio gatto" rispose semplicemente Reika.
Mentre Shin’ichi cercava di ricomporsi e di accettare il fatto che decisamente solo lui pensava troppo in quel team, Shikamaru si schiarì la voce e iniziò ad illustrare la situazione.
“La missione deve essere svolta possibilmente in 3 giorni. Uno di viaggio, uno in cui svolgiamo il lavoro, e uno per il ritorno. Ciò di cui dobbiamo occuparci è questo: da qualche giorno sembra che nella foresta confinante col Villaggio Dell’Erba sia stato avvistato un qualche tipo di grosso animale che sta dando parecchie noie ai contadini della zona. Oltre a distruggere i raccolti, attacca gli allevamenti. Sapete bene che il Villaggio Dell’Erba ha un commercio molto vasto di generi alimentari sia animali che vegetali, quindi si parla di un grosso danno economico. Noi siamo stati ingaggiati per trovare questo animale selvatico ed eliminarlo. Non sappiamo di che bestiaccia si parli, ma sembra sia piuttosto feroce. Quindi si è preferito lasciar fare a dei ninja piuttosto che mandare dei civili armati di bastoni. L’Hokage si fida del nostro gruppo, vediamo di non fargli fare brutte figure..ne fa già abbastanza da solo qui a Konoha cerchiamo di salvargli la faccia almeno oltre i confini del Villaggio“ concluse Shikamaru.
“E vai! Allora si va a caccia e si dorme anche fuori! Fantastico!!" continuò ad urlare Rido. Reika individuò una persona alle spalle del proprio maestro e con un gran sorriso sulle labbra, attese che questi si avvicinasse al gruppo. Kotetsu Hagane andò in contro ai ragazzi accompagnato da Izumo. Oggi toccava a loro due occuparsi di verificare gli ingressi e le uscite da Konoha.
“Buongiorno Kotetsu-san” disse subito Reika con un lieve inchino.
“Ciao Reika-chan, vedo che sei in compagnia della tua squadra"
“Si, stiamo partendo per una missione!" disse entusiasta la ragazzina. Rido e Shin’ichi osservavano la scena. Rido si avvicinò lesto al compagno e sottovoce gli domandò “Secondo te…a Rei-chan piacciono gli uomini più grandi? Hai visto come è arrossita quando ha visto Hagane? Accidenti..se è così non ho speranze!”
Shin evitò di rispondere sperando così di evitare l’ennesimo delirio dello Hyuga.
Shikamaru consegnò alcuni documenti a Izumo, mentre Hagane si concentrò sempre su Reika.
“Vuoi che controlli Mao in tua assenza?"
“Oh si per favore! Se so che gli porterà qualcosa da mangiare sarò più tranquilla in missione!"
“Va bene allora, gli porterò una buona razione di pesce, sta tranquilla e fa del tuo meglio mi raccomando”
“Si! Grazie Kotetsu-san!" sorrise la giovane ninja. Finiti le operazioni di rito, il team 3 si mise in cammino. Iniziarono a correre velocissimi addentrandosi nella foresta. Saltando da un ramo all’altro, Rido si avvicinò a Reika osservandola curioso.
“Che c’è Rido-kun?" gli domandò la giovane.
“Mmmh, senti Rei-chan…in che rapporti sei con Hagane?"
“Lui si occupa della palazzina dove vivo, quindi lo conosco abbastanza bene. Sa che ho un gatto e spesso mi porta dei pesciolini che pesca al fiume e che io cucino per Mao-chan. E in più..è colui che mi ha trovato e mi ha dato un nome. Ve l’ho detto ieri durante la presentazione ricordi?"
“E così sei stata trovata davanti le porte di Konoha. Non sai proprio nulla del tuo passato?" domandò Shikamaru che aveva ascoltato la conversazione tra i due.
“No sensei. So solo che Kotetsu-san mi ha trovato in un freddo giorno d’inverno e mi ha consegnato all’orfanotrofio di Konoha. Però mi ha anche dato il nome che porto e mi ha sempre seguito in questi anni per verificare che io stessi bene. E’ stato gentile!" dichiarò tutta contenta.
“Ti ha fatto un po da papà allora!" disse Rido.
“Non lo so Rido-kun…io non so cosa voglia dire avere un papà" Shin’ichi avvertì una leggera fitta allo stomaco. Anche lui non sapeva con esattezza cosa volesse dire avere un padre, però era stato più fortunato. Aveva una madre che amava e che era stata sempre presente durante la sua crescita. Reika non sembrava una persona infelice, ne una da compatire. Accettava la sua situazione e viveva con dignità. Era in gamba, ed era anche serena.
“Reikuccia mia!"
“Rido staccati! Se mi tieni per il collo non riesco a stare al passo col sensei!"
Era un team strano il suo, con personaggio particolari. Ma era il suo team e quelli erano i suoi compagni. Shin’ichi se ne sentiva responsabile.
E decise che era una bella sensazione.
Viaggiarono per alcune ore correndo nella foresta. Tutti e tre col sorriso sulle labbra. Tutti e tre pieni di energia e gioia. Era bello sapere che stavano andando a svolgere la loro prima missione, ne erano fieri ed eccitati. Shikamaru davanti loro faceva strada, anche lui aveva molti pensieri che gli giravano per la testa. Si sentiva in colpa, più o meno…
La missione gli era stata affidata, dopo essersi recato da Naruto pregandolo di mandarlo fuori Konoha per qualche giorno per fargli riprendere fiato. Amava Temari, con tutto il cuore, era la sua donna ideale..ma ormai era fisicamente provato ed aveva necessità di cambiare aria giusto quel poco che gli serviva per riprendersi. Solo che ora aveva un team a cui badare e quindi non poteva chiedere a Naruto di mandarlo in missione da solo o con altri Anbu. Quella missione di livello C non ancora assegnata a nessuno era la sua via di fuga! Insomma, un animale selvatico da affrontare non doveva essere un gran problema per quei tre ragazzini pieni di buona volontà…ed era sicuramente meno letale di un altro tour sessuale con la sua dolce metà! Inoltre, a dirla tutta, Shikamaru era convinto che già solo Shin`ichi avrebbe fatto un ottimo lavoro. Aveva quindi spiegato le sue necessità al caro Naruto, e questo gli aveva affidato la missione.
Cosa non si fa per un amico in difficoltà!
“Ragazzi fermiamoci. Mangiamo qualcosa e riprendiamo il viaggio. Voglio arrivare entro sera vicino i confini del Villaggio dell`Erba dove ci accamperemo per la notte. Domani mattina inizieremo la caccia alle prime luci dell`alba"
“Va bene sensei!" risposero praticamente in coro i ragazzi.
Si sedettero sotto un grande albero dalle foglie verdi lucenti, tirando fuori dai propri zaini qualcosa da mangiare per il pranzo.
“Rei-chan cosa mangi?" domando` Rido.
“Un po di riso con carne” rispose la ragazzina.
“Lo hai fatto tu?"
“Si certo..sono una brava cuoca Rido-kun!" rispose fiera.
Per la ninja era normale cucinare ed occuparsi delle faccende domestiche. Non avendo mai avuto una famiglia, aveva imparato presto a fare da se tutto il necessario per sopravvivere. Era brava, le riusciva tutto discretamente bene. Non fosse che…aveva un solo, piccolo, problema. Qualcosa che i suoi compagni di team avrebbero scoperto presto..
“Ragazzi io schiaccio un pisolino. Svegliatemi tra un oretta per rimetterci in viaggio"
“Sensei! Non dovrebbe dirci qualcosa..che ne so..fare una strategia per domani…o più semplicemente allenarci!" disse Shin`ichi con sguardo accusatorio.
“Che scocciatura..domani potrete correre e utilizzare tutte le vostre abilità come meglio vorrete. Comunque se proprio ci tieni…facciamo giusto un controllo ”
“Che controllo? Che facciamo? Una bella scazzottata tra me e Shin? Reika non si tocca però!"
“Rido smettila, lascia parlare il sensei” disse Reika mollandogli un pugno in pieno stomaco. Non che lo colpisse con vera forza, ma la ragazzina ci sapeva fare perché Rido finiva sempre con l’obbedirle dopo questi leggeri incoraggiamenti.
“Nulla di così faticoso, non ho voglia di corrervi dietro ora. Dovete solo prendere questi in mano” e così dicendo, Shikamaru tirò fuori tre foglietti di piccole dimensioni, tagliati in forma rettangolare. I tre shinobi li osservavano curiosi. Poi Shin’ichi ricordò qualcosa che gli aveva raccontato Minato Uzumaki…
“Ma quelli sono…vuole sapere che tipo di chackra abbiamo?"
“Tipo di chakra?" domandò Reika curiosa.
“Vedo che Minato ti ha raccontato degli allenamenti di Naruto con Kakashi e Yamato prima dell’ultima guerra..bene, almeno tu sai di cosa si tratta. Per voi altri due, in breve questi fogli di carta sono ricavati da un albero che cresce assorbendo il chackra e quindi ne sono sensibili. Toccandoli, reagiscono in base al tipo di alterazione del chackra per il quale siete più portati. Sinceramente sono dei trucchetti che si utilizzano dal livello di chunin in su, ma diciamo che io ho una grande fiducia in voi e quindi per aiutarvi a migliorare bene e in fretta, ho deciso che bruceremo le tappe. Del resto non possiamo sperare in una pace perpetua ed è meglio essere pronti a qualsiasi cosa. Credetemi, io so bene di cosa parlo"
Lo sguardo di Shikamaru si perse nel vuoto solo per un istante, poi si fissò su Shin’ichi cercando nel ragazzo i tratti somatici del suo amato maestro Asuma.
“Va bene sensei..vediamo che ne viene fuori" disse risoluto il ragazzo. E proprio da lui si andò ad iniziare. Shin prese il foglio di carta senza fare nulla di particolare. L’osservò per qualche istante prima che qualcosa iniziasse a mutare. All’inizio fu quasi impercettibile, ma poi, sotto gli occhi di tutti il foglio di carta prima si tagliò (come Shikamaru immaginava) a metà e poi incredibilmente, le due metà si accartocciarono su se stesse.
“Ma che…che vuol dire maestro?" chiese Shin’ichi.
“Però…tu sei portato per ben due elementi: vento e fulmine. Per il vento non avevo dubbi, lo hai nel sangue. L’hai ereditato da tuo padre. Ma il fulmine non me lo aspettavo proprio…”
“Allora sei proprio forte Shin-kun" disse sorridendogli Reika. Il ragazzo arrossì non potendo mascherare una certa dose di orgoglio che gli straripava da ogni poro.
“Magari di questo parlo con Kakashi, lui potrebbe darti una mano col fulmine visto che è una delle sue specialità..”
“Maestro si potrebbe chiedere anche a…”
“Nemmeno morto. Io favori a quello non ne chiedo. Vai tu se ci tieni" Shin’ichi ne vide il volto nella mente e decise che non era affatto una buona idea chiedere proprio a lui un aiuto.
“Vediamo Rido, tieni"
Il ragazzino prese il suo foglietto in mano. Lo fissò e rifissò per un tempo incalcolabile, fino a quando, Reika con nonchalance decretò la fine dello sforzo di concentrazione del ragazzo
“Rido-kun mi sa che con te non funziona..”
“Oh per tutti i Kami! Sono senza speranze, un inutile shinobi fallito! Un senza futuro ninja! Mio padre mi ripudierà di sicuro stavolta!"
“Strano. Sei uno Hyuga speravo in qualcosa tipo acqua o terra, ma vedo che qui non succede niente" ci mise il carico su Shikamaru.
“Però…” Riprese Reika “Tu hai il Byakugan! Ed è qualcosa di veramente forte quello giusto? Quindi non preoccuparti, sei forte anche tu"
Reika era sicuramente la ragazza più strana del pianeta. Sapeva essere fredda e impassibile e allo stesso tempo sapeva emozionarti con un semplice sorriso. E se c’era qualcosa in cui era veramente brava, era sorridere ai suoi compagni di squadra riuscendo a tirare su il morale anche in momenti difficili come questi. C’era solo quel suo formalismo da smussare un po’..ma a questo il tempo avrebbe riparato. Rido osservò con gratitudine quegli occhi viola che tanto gli piacevano..e li trovò ancora più belli quando sorridevano per lui.
“Esatto, non preoccuparti. Il tuo byakugan vale più di qualsiasi capacità di alterazione. La tua è un abilità innata. Quando sarai capace di sfruttarla al meglio, sarai invincibile. E io ti aiuterò in questo" concluse il maestro.
Rido tornò allegro e sorridente come al solito “Adesso è il tuo turno Rei-chan! Anche se la tua abilità innata è sicuramente la bellezza. Con questi tuoi occhi color ametista, i tuoi capelli neri come la notte e la tua bocca carnosa..la tua pelle chiara come la luna, il tuo profumo…e..eh ragazzi che fate?”
In pratica il baka parlava da solo. I tre erano attenti ad osservare il foglio in mano alla ragazzina. Anche qui sembrava non succedere nulla, poi all’improvviso, dai bordi del foglio si vide del fumo salire sempre più scuro fino a quando il foglietto prese fuoco.
“Questo poi è il massimo! Tu sei portata per l’alterazione del fuoco. Da una ragazza non me lo aspettavo proprio. Conosci qualche tecnica particolare che utilizza il fuoco?"
“Ho solo letto qualcosa ma è tutta teoria. Non ho mai provato a fare nulla in tal senso..”
“Ok. Di talento ne avete e questo è chiaro. Domani mi farete vedere come lo sapete mettere in pratica perché sia ben chiaro..questa è una missione ufficiale ma è anche la mia prova. Domani ve la vedrete voi tre con l’animale non idenificato. Io resterò a guardare e valuterò"
“Sempre che non si addormenti mentre la bestiolina ci fa a pezzetti!" replicò Shin’ichi. Shikamaru fece spallucce e si allontanò dal gruppo per concedersi il meritato riposo. In realtà, aveva molto da pensare. Con le informazioni di cui era appena venuto a conoscenza, poteva iniziare a calcolare un percorso di formazione personalizzato per ognuno dei tre. Forse avrebbe avuto bisogno di qualche aiuto, ma infondo a Konoha era pieno di gente che gli doveva qualche favore. Quindi non c’era nulla di cui preoccuparsi…
Shin’ichi andò verso il corso d’acqua che scorreva li vicino, con l’intenzione di rinfrescarsi un po’ dopo la lunga corsa. Dietro di lui Rido lo invitava ad intavolare una nuova conversazione con Reika quale oggetto principale, conversazione che Shin rifiutò categoricamente di fare.
La ragazzina osservò i tre maschi del suo gruppo allontanarsi. Aveva ancora in mano il foglietto di carta che aveva smesso di bruciare avendo svolto il suo piccolo compito di assegnazione delle parti. L’osservò intensamente. All’improvviso, quello riprese a bruciare a tutta forza. Durò un paio di secondi in cui la ragazzina non fece nemmeno in tempo a lasciarlo andare. La fiamma divenne di un rosso intenso sempre più scuro fino a quando il foglio stesso non fu altro che cenere. Cadde dalla mano di Reika, trasformato in un cumulo di cenere completamente nera.
“E questo?" si domandò la ragazza incerta.


Nel prossimo capitolo:
“Allora Rei-chan che ne pensi? Non sono fiko?!" domandò Rido sorridendo come un ebete.
“Direi…disgustoso" disse freddamente la ragazzina. Rido andò a sbattere contro un ramo, mentre Shin`ichi fermava la sua corsa.

 

Angolo autrice: Ed ecco che la storia è iniziata sul serio. Speriamo che i ragazzi riescano a cavarsela senza distruggere l'intera foresta! Cmq..via con i ringraziamenti!! :)

Neublackcrowfriend: Hai aggiunto questa mia storia alle tue preferite! Arrossisco e ringrazio con inchino!! Sono molto contenta del fatto che dici che ho incarnato perfettamente lo spirito del manga originario, perchè lo scopo è proprio quello. Rivivere con nuovi protagonisti gli inizi di Naruto, quando tutto era allegro e si cresceva insieme prima dell'odio, della guerra e cose del genere. Bella la tua idea dell'albero genealogico..ma devi sapere che ci ho già pensato ed è pronto! Più che altro si tratta delle schede stile carte d'identità dei nostri eroi..però dovrai attendere per vederle. Queste perchè ci sono alcuni misteri che verranno svelati un bel pò avanti e quindi, se ora ti dico chi è imparentato con chi..non ci sarebbe più sospance! Aspetta e vedrai! Grazie mille per il tuo commento.

Vaius: Grazie a te che sopporti le mie spiegazioni! Minato ha ben poco del nonno attuale (Hioshi Hyuga), ma sa essere serio quando serve, proprio come il suo papà. Te l'aspettavi Temari come capo gruppo del team 4? Di la verità..preferivi Sakura? O ma anche lei avrà il suo bel da fare con questi scellerati..vedrai. Naruto Hokage io lo vedo così..uno che delle scartoffie se ne frega e delega ad altri e che preferisce vivere il suo amato Villaggio stando in mezzo alla gente. E poi ha un bel rapporto col figlio che non gliele da tutte vinte, ma va bene così perchè devi sapere che è super coccolato da Hinata! Fra qualche capitolo incontrerai anche Sakura. Sasuke al Villaggio? Chissà..Grazie anche a te dei commenti. A presto.

Yuki21

 

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Capitolo 7
*** Di Byakugan e Improvvisazione ***


"Va bene ragazzi, ci fermiamo qui per la notte" sentenziò Shikamaru dopo diverse ore di viaggio. I tre ragazzini erano esausti. Avevano corso per tutto il giorno e non erano abituati ad utilizzare così tanto chacka e per così tanto tempo. Il maestro li osservava soddisfatto. Solo il viaggio era stato già un ottimo allenamento.
I tre erano distrutti! Respiravano a fatica e avevano male da per tutto. Shin`ichi e Reika, che avevano le gambe in parte scoperte, presentavano diverse sbucciature e taglietti sanguinolenti. Nella corsa Rido se la cavava meglio dei due..non fosse che un paio di volte aveva preso in piena faccia un albero che non aveva notato in quanto impegnato ad osservare le gambe di Reika saltare da un ramo all`altro. Ma infondo…nessuno è perfetto!
Mentre il maestro accendeva un piccolo fuoco per la notte, Reika era intenta a cercare qualcosa nel suo zaino. Nel far ciò, iniziò a tirare fuori tutto quello che trovava e che gli dava impiccio per la ricerca.
"Rei-chan che fai?"
"Sono certa di avere dei cerotti da qualche parte..io e Shin-kun ne abbiamo bisogno.."
"Ti serve aiuto?"
"No grazie Rido..io nel mio casino mi oriento benissimo"
Nell’arco di cinque minuti, la foresta assomigliava al mercato di Konoha della domenica mattina! Comunque la ragazza riuscì nel suo intento e tirò fuori una scatoletta contenente dei cerotti colorati. Prima di occuparsi dei suoi tagli, ne passò alcuni a Shin`ichi.
Il ragazzo ringraziò imbarazzato…non dalla gentilezza del gesto di lei..quanto perche` i cerotti in questione erano di un bel rosa brillante.
!E tu vuoi una mano a metterli Shin-kun? Secondo me è un colore che ti dona…!" gli disse divertito Rido.
"Tsk, spiritoso" rispose il ragazzo.
Cenarono tutti e quattro insieme, parlando del più e del meno. Shikamaru li mandò a dormire presto. Avrebbe fatto lui la guardia per quella notte. Ma i tre erano ancora eccitati per quello che li aspettava il giorno seguente e così restarono alzati a parlare ancora un poco.
Reika tirò fuori dal suo zainetto delle meraviglie (così lo aveva battezzato Rido visto che in pochi centimetri di spazio aveva un arsenale di cose per ogni eventualità) un libro dal titolo piuttosto interessante Tecniche di alterazione del Chacka.
Naturalmente era tutta teoria, ma la ragazza, da brava studiosa, voleva saperne di più. Quindi si sistemò contro un albero e iniziò a sfogliare il volume. Dopo poco tempo, Rido le si avvicinò e così anche Shin`ichi. La ragazza spiegò alcune nozioni che riteneva interessanti. Si divertirono ad osservare le immagini con le foto che mostravano come fare i sigilli per richiamare il chakra da impastare con il proprio elemento. Reika leggeva a voce alta e i due ragazzi ascoltavano la lezione improvvisata. Era brava, spiegava bene e in maniera semplice e in più aveva una bella voce, gradevole da ascoltare. Shin`ichi le sedeva accanto, mentre Rido, si era steso ai suoi piedi poggiando la testa sulle gambe di lei. La ragazza non disse nulla lasciandolo così. Dopo un po si rese conto che anche la testa di Shin le si era poggiata contro. Per l’esattezza, il ragazzino si era addormentato poggiando la sua testa su quella della ragazza. Anche Rido dormiva.
Reika rimase immobile, timorosa di svegliarli. Era una bella sensazione avere qualcuno così vicino. Sentiva caldo e nonostante la posizione scomoda, si sentiva al sicuro. Chissà se ci si sentiva così ad avere dei fratelli…
Shikamaru scese dal suo ramo ed osservò la scena.
"Ma guarda questi due, sono crollati!" si caricò sulle spalle prima Shin`ichi, poi Rido. Li sistemò vicini al fuoco e li lasciò dormire.
"Mettiti a dormire anche tu Reika" ordinò alla sua allieva. La ragazza obbedì e si spostò vicino alla fiamma. Lentamente i suoi occhi si chiusero.
La notte trascorse serena. La mattina arrivò presto.
"Forza svegliatevi, è ora di mettersi a lavoro!" urlò Shikamaru dal suo ramo.
Il primo ad aprire gli occhi fu Shin’ichi. Ci mise un po a riordinare le idee. Poi, quando gli fu tutto chiaro balzò in piedi pronto a mettersi in moto. Non fosse stato che fece un solo passo ed inciampò in qualcosa di non ben definito finendo a faccia avanti e ritrovandosi con diversi shurinken piantati nella pelle.
"Ahio!!!" urlò.
"Che succede chi ci attacca?! Reikuccia sta bene?" disse ancora mezzo addormentato Rido tirandosi su.
"Io sto bene Rido-kun..se mi lascia andare forse riesco anche a respirare" rispose la ragazza.
La scena che Shikamaru si trovò davanti saltando di fronte al suo team fu la seguente: per tutto l’accampamento, gli oggetti di Reika erano sparsi in maniera confusionaria e senza il minimo senso. Shin`ichi era inciampato in un kunai della ragazza abbandonato per terra ed era caduto sul porta armi di lei, infilzandosi con alcuni shurinken. Rido era saltato a sedere serrando le braccia intorno al collo della ragazza per difenderla da chissà cosa..che poi..ma come faceva a stare sempre intorno alla testa di lei? Reika era rossa in viso. Un po perche` Rido le aveva mozzato il fiato ancora una volta, un po per l’imbarazzo. Quella mattina il team 3 imparò una cosa molto importante: Reika era sicuramente una brava ragazza…ma era anche la più disordinata del Villaggio della Foglia!
Raccolte le sue cose con l’aiuto di Rido e incerottato in vari punti il povero Shin, il team entrò in azione.
Salirono su un albero iniziando a discutere sullo svolgimento della missione. Shikamaru li osservò (cercando di trattenere un certo divertimento nel vedere il suo pupillo pieno zeppo di cerottini rosa confetto) e iniziò a dare istruzioni.
"Questa è la nostra prima missione ufficiale per la Foglia. Ed è anche la vostra prova da shinobi. Avete tutto il giorno a disposizione per trovare ed eliminare la creatura. Io vi controllerò ma non interverrò a meno che non sia strettamente necessario. Avete carta bianca su tutto. Potete lavorare in squadra o singolarmente questo sta a voi da scegliere. L’importante è che mandiate a buon fine la missione"
I tre ragazzi osservavano silenziosamente il proprio sensei.
"Sentiamo…Reika" disse Shikamaru.
"Si sensei?"
"Come pensi sia meglio agire in questa situazione?"
La ragazza ci pensò su velocemente ed iniziò ad illustrare il suo punto di vista "Direi anzi tutto che dobbiamo lavorare insieme. Non sapendo di quale animale o creatura si tratti, dividerci potrebbe metterci in pericolo. Considerando le nostre attitudini e le nostre capacità, penso che Shin`ichi debba andare avanti e guidare me e Rido. Ha sicuramente più esperienza di noi in questo tipo di ambiente (Shin aveva raccontato degli allenamenti con la madre nella foresta di Konoha). Io dovrei stare nel mezzo. Non ho la loro stessa forza fisica ma sono molto agile. Rido deve chiudere la formazione ed usare la sua abilità innata per sondare il territorio avanti, dietro e intorno al nostro gruppo. Forse così…può andare credo"
Il maestro sorrise. Era brava ad analizzare le cose la sua allieva, non fosse che mentre aveva illustrato alla perfezione le sue idee in merito allo svolgimento della missione, Rido si era messo a farle delle treccine.
"Rido…ma che diavolo fai?" domandò il sensei.
"Eh? Perché? Non è più carina così? Le treccine vanno tanto di moda ultimamente…" rispose convinto lo Hyuga.
Shikamaru avrebbe potuto rispedirlo a calci in accademia, ma aveva capito le buone intenzioni del ragazzino. Smorzare la tensione dell’unico elemento femminile del gruppo. Così decise di lasciar correre…Shikamaru era troppo ingenuo per capire che Rido era davvero convinto della sua affermazione in materia di treccine.
"Allora andate e trovate questa bestiaccia!"
"Si sensei!" gridarono in coro prima di saltare tutti e tre nella stessa direzione.
"Bene, ed ora vediamo come se la cavano" si disse Shikamaru prima di seguirli da lontano.
Anche un altro paio di occhi seguiva le vicende dei tre giovani. Nascosti tra la vegetazione, invisibili quasi. Un paio di occhi gialli lucenti.
"Secondo me, il sensei ha solo voglia di dormire per questo manda avanti noi!" disse Rido
"Non mi stupirebbe se lo trovassimo addormentato su un ramo al nostro ritorno..comunque per lui una missione di livello C deve essere una stupidaggine quindi un po lo capisco.." rispose Shin.
"Ragazzi..io ho dato le direttive per iniziare. Ma qui sembra tutto uguale e la vegetazione è molto fitta. Come lo troviamo quel coso?" domandò Reika guardandosi intorno.
"Ah ah! Non temere mia ametista preziosa! Adesso è il mio turno di fare faville! State a vedere!!" Esclamò un tutto pieno di se, Rido Hyuga.
Si concentrò per un istante tenendo gli occhi chiusi e poi riaprendoli di scatto urlò "Byakugan!"
L`abilita` innata del Clan Hyuga si attivò. Gli occhi di Rido sondarono il terreno attorno e riuscirono a trovare una fonte di energia piuttosto grande.
"Direi che è un grosso felino dalla forma che vedo. Si trova a circa un chilometro e duecento metri da qui, direzione sud-est. Adesso è fermo, se ci sbrighiamo lo raggiungiamo in un quarto d’ora" concluse Rido prima che il suo byakugan sparisse. Si girò tutto contento in direzione di Reika. La ragazza lo osservava con aria…strana.
"Bravo Rido! Cavolo..sei stato velocissimo nel rintracciarlo! Hai detto un chilometro e duecento metri da qui? Ma il byakugan non arriva a massimo un chilometro di distanza? Mi sembra che mia madre mi abbia detto così una volta"
"In generale si, ma io riesco a vedere fino ad un chilometro e mezzo di distanza. Sono una rarità in tal senso, un vero piccolo genio del clan!" rispose ancora tutto impettito.
"Fantastico…dov`e` la fregatura?" domandò serio Shin’ichi.
"Be…ecco…vedo tanto in la e anche piuttosto chiaramente ma…non so usare ancora bene il mio potere quindi considera che già ora sono stanco! In pratica il mio byakugan dura pochissimo rispetto a quanto lo sanno sfruttare un Neji o una Hinata. Ah ah! Dai non è grave!"
"Tu…sei già fuori uso col byakugan?" domandò Shin’ichi visibilmente preoccupato.
"Esatto amico! Ma se proprio serve vedrò di sforzarmi ancora un po. Certo mi verrà un mal di testa impressionante ma posso resistere!" rispose tutto sorridente il ragazzino. La sua abilità innata era una meraviglia dalla durata limitata.
I ragazzi partirono verso il punto indicato da Rido.
"Allora Rei-chan che ne pensi? Non sono fiko?!" domandò Rido sorridendo come un ebete.
"Direi…disgustoso" disse freddamente la ragazzina. Rido andò a sbattere contro un ramo, mentre Shin`ichi fermava la sua corsa.
"Di…di..disgustoso?! Perche`? Cosa c`e` che non va?"
La ragazzina si sentì in colpa. Spesso sbagliava nel pronunciarsi. Evidentemente non era stata molto educata se il suo compagno faceva tante storie, allora cercò di spiegarsi come meglio poteva
"Ma no vedi..non è che sei tu ad essere disgustoso..solo che..quel byakugan. Insomma ti si gonfiano le vene attorno agli occhi che sembra che ti stiano per schizzare fuori dalle orbite! Fa impressione…ma solo un poco! Non preoccuparti..mi ci abituerò. Io mi abituo a tutto del resto!"
Non era proprio il massimo delle scuse.
"Shin`ichi…a Reika faccio ribrezzo se uso il byakugan…non lo voglio usare più!" piagnucolò aggrappandosi ad un braccio del suo amico.
Shin lo zittì e disse ai ragazzi di stare attenti. Aveva appena visto la cosa che stavano cercando.
Era un felino dalle dimensione anormali. Più grande di una tigre, più muscoloso e pieno di pelo.
"Oh ma quella…"
"Che c`e` Reika?"
"Ho visto quell’animale su un libro di illustrazione che parlava della Foresta della Morte di Konoha. E’ una lince assassina. Credo che sia scappata da li"
"Cavolo, quindi è roba di casa nostra. Chissà come ha fatto a scappare dalla Foresta della Morte. Vabbè, a maggior ragione siamo noi di Konoha che dobbiamo occuparcene. Ho in mente un piano, venite qui che ve lo spiego" i due si avvicinarono a Shin`ichi ascoltando il fantastico piano.
I tre si trovarono faccia a faccia con la bestiaccia. Era una vera lince di proporzioni mastodontiche con lunghe zanne e pericolosi artigli. Il felino osservò il gruppo di shinobi senza muoversi di un millimetro.
"Be? Perche` non attacca?" chiese Rido
"Non capisco….eppure le nostre copie sono perfette!"
Shin`ichi aveva creato tre copie di se stesso con la moltiplicazione del corpo e ne aveva poi trasformate due in Reika e in Rido, mandano i cloni ad affrontare la bestia. L’idea era quella di colpirla alle spalle con tutte le armi che i tre avevano con se, ma la lince non sembrava volere attaccare i cloni.
I veri shinobi erano nascosti alle sue spalle, tra i cespugli e guardavano la scena.
"Se usciamo ora, quella ci fa a pezzetti subito! Hai visto quanto è grossa? E peserà un quintale!"
"Si lo so Rido..non capisco perche` non va contro le copie"
"Ma certo!" esclamò Reika “Quel gattone viene da Konoha. Con tutte le prove dei chunin che si sono svolte nella Foresta della Morte secondo me, ormai sa riconoscere i cloni dalle vere persone. Ha capito che è un trucco e resta sulla difensiva, molto astuta"
"Temo tu abbia ragione Reika. Dobbiamo distrarla in un altro modo in modo" concluse Shin`ichi.
"Ok, allora io esco allo scoperto e la faccio venire nella mia direzione mentre voi due l’attaccate alle spalle" disse Reika alzandosi in piedi, pronta ad uscire dal nascondiglio. Rido la bloccò stringendola per la vita “Ma dove vai? Sei impazzita! Quella ti sbrana!"
"Reika, ha ragione Rido. Andrò io mentre voi due la colpite con tutte le armi che avete"
"Mpf, che sciocchezza!" disse secca la ragazzina. Si scrollò rapidamente Rido di dosso ed uscì allo scoperto non tenendo conto del richiamo dei due ragazzi.
"Ehi gattone..sono qui! E sono vera!"
La lince si voltò mentre le copie sparivano in una nube di fumo bianco. il grosso felino fece un unico balzo nella direzione di Reika per raggiungerla. Rido e Shin`ichi uscirono alle sue spalle e le lanciarono contro praticamente tutto quello che trovavano nel loro marsupio porta armi. Non era esattamente un attacco intelligente e a dirla tutta, era anche piuttosto scoordinato, ma i due erano entrati nel panico quando il felino era saltato ruggendo nella direzione della ragazza.
Quanto meno tutto quel caos fece si che Reika, con un agile balzo, riuscisse ad evitare l’impatto con la bestiaccia. Anche lei la colpì con un paio di kunai ma nonostante gli avessero tirato contro di tutto, quella era ancora viva e vegeta.
La lince li puntò ed ora era molto incavolata.
"Mi sa che è andata male" disse Reika fissando l’illeso animale.
"Rei dopo facciamo i conti!" il tono di Shin era molto diverso dal solito mentre pronunciava questa frase. La ragazza si domandò cosa avesse fatto di male, infondo il piano era stato illustrato chiaramente. Non ebbe possibilità di formulare altri pensieri perche` la lince era già ripartita nella loro direzione.
"Via da qui!" urlò Rido. I tre saltarono in aria mentre l’assalto dell’animale andava a vuoto.
Si rifugiarono su un alto ramo prima di realizzare che quella bestia, aveva degli artigli portentosi con i quali si stava arrampicando proprio nella loro direzione.
"Oh cacchio! E’ pure una provetta scalatrice! Shin che facciamo?"
"Improvvisiamo Rido!" Il ragazzino dagli occhi cremisi fissò l’animale e poi i suoi compagni. Doveva proteggerli, voleva proteggerli.
"Vediamo un po se la lezione teorica di ieri sera serve a qualcosa…" disse Shin`ichi e iniziò a fare dei sigilli con le mani. Provò un paio di volte prima di sentire che qualcosa dentro di lui si stava muovendo. Reika e Rido lo guardavano preoccupati. Poi finalmente, quando la lince si era fatta pericolosamente vicina, un assordante rumore squarciò il silenzio e mille scintille comparvero nella mano di Shin`ichi.
"E` un … chidori!" proclamò entusiasto Rido.
"Fantastico!" disse una sbalordita Reika.
L’entusiasmo durò poco…Shin’ichi non aveva la più pallida idea di come lanciare quella cosa dalla sua mano al suo nemico.
Davvero un bel problema!


Nel prox capitolo:

"Shin..queste sono le mie chiappe e non assomigliano al muso di una lince assassina!"
"Lo so, mi dispiace…non riesco a controllarlo…"
"Oh cacchio…qui ci rimettiamo la pelle…e chi lo sente poi mio padre!" disse un disperato Rido.

 

Angolo autrice: Temo che i nostri tre shinobi si siano cacciati in un grosso guaio..come andrà a finire? Eh, eh..vi tocca seguirmi se volete sapere! Allora, grazie a tutti coloro che stanno leggendo questa cosa, spero di aver trovato il ritmo giusto per descrivervi tutto ciò che accade. Caro VAIUS...ma sei proprio curioso! E stai facendo un sacco di supposizioni...Sasuke è alla Foglia? Reika un Uchiha..addirittura?! Anche a me piace molto Hiro di Suna..più avanti ci mostrerà di cosa è capace e su cosa è particolarmente sensibile..non sottovalutare Nanami. E' una piagnucolona, ma sa il fatto suo..se la cosa è utile ai suoi scopi. Questi 12 pazzi shinobi hanno tutti un bel caratterino, aspetta e vedrai. Grazie ancora di avere lasciato un commento. Invito chi voglia a farlo e ad indicare il suo personaggio preferito..potrebbe essere molto divertente accontentarvi più avanti qualora vogliate veder fare qualcosa di particolare al vostro eroe. A presto.

Yuki21

 

 

 

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Capitolo 8
*** Di Fulmini e Confusione ***


"Ok…che si fa? Non vorrei allarmarvi più di quanto già non lo siate…ma questo coso inizia a bruciarmi ed io non so come lanciarlo verso quell’animale!" disse un ormai visibilmente allarmato Shin`ichi. Il chidori era del tutto incontrollabile, tanto che una parte del fulmine andò a colpire Rido…scaricando la scossa elettrica proprio sul sedere del povero ragazzo.
"Shin..queste sono le mie chiappe e non assomigliano al muso di una lince assassina!"
"Lo so, mi dispiace…non riesco a controllarlo…"
La luce aumentava e diminuiva come il suo stridulo suono.
"Oh cacchio…qui ci rimettiamo la pelle…e chi lo sente poi mio padre!"  Rido continuava a massaggiarsi la parte lesa mentre Reika cercava di valutare la situazione. Le venne un idea.
"Shin’ichi ascolta…quella lince non sopporta il rumore del tuo chidori, quando cerchi di aumentarne la potenza lei si fa indietro. Continua a distrarla ancora un istante anche solo facendo rumore, ti aiuto io a dirigere il colpo, ma ho bisogno del tuo aiuto Rido"
"Ok, che devo fare Rei-chan?" domandò serio lo Hyuga.
"Quando te lo dico io, pensi di poter colpire quella bestiaccia con abbastanza forza da farla cadere giù dal tronco?"
"Si, credo di poter fare una piccola magia anche io"
"Bene, Shin-kun resisti ancora un po" e detto ciò, Reika saltò giù dal ramo arrivando con rapide mosse alle spalle della lince. Mentre Shin`ichi si sforzava di mantenere attivo il Mille Falchi, Rido osservava Reika saltare da un ramo all’altro sotto la lince. Non capiva bene cosa stesse facendo, ma quando si fermò, la ragazzina urlò con quanto fiato aveva in corpo “Forza Rido-kun, buttala giù!"
Rido si concentrò e riuscì ad invocare di nuovo il suo Byakugan. Cercò di concentrare tutto il chacka che gli rimaneva in corpo e quando si sentì pronto, si lasciò cadere dal ramo in direzione dell’animale.
"Palmo d’aria!" urlò il ragazzo dirigendo un onda d’urto di modeste dimensioni verso il muso della lince. Bastò a farle perdere la presa dal tronco. L’animale caddè in giù finendo dritta nella trappola di Reika. La ragazza aveva creato una specie di rete utilizzando un filo di acciaio molto fino.
La lince caddè sulla rete che si richiuse su stessa a causa del peso dell’animale, intrappolandola. Fatto ciò, Reika lanciò un kunai verso Shin`ichi. Alla sua estremità era legato lo stesso filo d’acciaio collegato alla rete.
"Avanti Shin`ichi! Basta che tocchi il kunai col Mille Falchi attivo, il filo farà il resto!" gli urlò la ragazza.
"Certo, l’acciaio è un buon conduttore. Va bene…va all’inferno gatto maledetto!" gridò il ragazzo afferrando il kunai con la mano piena di scariche elettriche.
Come avevano immaginato, il chidori venne trasportato dal filo fino alla rete e una gran luce illuminò il paesaggio circostante.
Quando i tre shinobi riuscirono a riaprire gli occhi, la lince era stata eliminata.
Felici urlarono di gioia.
Shin`ichi e Rido scesero dall’albero. Erano a pezzi. La mano di Shin era piena di tagli che perdevano sangue, il risultato di un chidori che non sapeva utilizzare.
Rido si teneva la testa tra le mani, gli faceva un gran male. Aveva utilizzato troppo la sua abilità innata per quel giorno. E si era pure procurato una bella escoriazione sul sedere…regalo di Shin`ichi.
Reika era sporca e seduta…ma del tutto soddisfatta del lavoro svolto.
Mentre i tre si facevano complimenti a vicenda, Shikamaru apparve in mezzo al gruppo.
"Accidenti…avete fatto un gran casino vedo!"
I tre lo guardarono neri..dove si era cacciato mentre rischiavano la vita in una semplice missione di livello C?
"Comunque, vi faccio i miei complimenti. Siete tutti e tre promossi al grado di shinobi. E avete portato a termine con successo e senza vittime, lince a parte, la nostra missione. Bravi ragazzi!" dichiarò sorridendo Shikamaru.
"E vaiiii….ahiiiii, che mal di testa porcaccia!"
"Rido-kun..ti senti male?"
"Reikuccia…ti preoccupi per me…quanto sei carinaaa!!!!!!!!!!!" strangolandola come sempre.
"Rido-kun?" mentre cercava di respirare.
"Si tesoruccio mio?"
"Ti si vede il sedere…ed è pieno di ferite"
"Shin`ichiiiii!!!!!!!!!" gridò un imbarazzato Rido mentre cercava di coprire come meglio poteva le sue chiappe al vento.
Il team 3 ripartì per tornare alla Foglia. Reika aveva trovato nel suo zaino delle meraviglie un paio di pantaloncini che aveva fatto indossare a Rido..almeno così una parte di orgoglio del ragazzo era stato rattoppato.
Shin`ichi era una festa di cerotti rosa e di fasciature bianche alla mano e al braccio battezzato dal Mille Falchi.
"Un chidori dal nulla eh?" disse Shikamaru guardando il suo allievo.
"Una pessima idea direi..troppa teoria e troppa poca pratica. Ho rischiato di arrostire Rido e potevo ferire anche Reika"
"Hai bisogno di allenamento questo è chiaro..ma conosco un tipo che ci ha messo diversi giorni solo per imparare ad impastare il chakra per poter creare il chidori..chissà che faccia farà quando scoprirà che la sua tecnica è stata compresa da un dodicenne solo leggendone la teoria su un libro" sorrise soddisfatto Shika.
"Già…ma se non mi aiuta lui..sarà megli parlare col maestro Kakashi"
"Sta tranquillo Shin, ci penso io. Ho abbastanza dati ora. So esattamente come voglio allenarvi. Siete un bel team..ma dovete imparare a smorzare l’entusiasmo e a concentrarvi di più…ad esempio..Reika?"
"Si sensei?"
"Che ti passava per la testa quando ti sei offerta come esca?"
Reika si chiedeva se questo fosse un rimprovero. Non ne aveva mai ricevuto uno in vita sua, ma aveva visto diversi genitori alla Foglia sgridare i propri figli per gli errori commessi. Sospirò, presa dai suoi pensieri. Poi, quando il team si fermò in una radura dove avrebbero passato la notte, il maestro riprese il discorso. Allora Reika capì che quello era un vero rimprovero. Non era stata brava…ma perché?
"Non mi hai risposto Reika, voglio sapere perché ti sei comportata in maniera così irresponsabile"
Rido e Shin’ichi rimasero muti a guardare la scena. Loro erano stati lodati. Avevano commesso degli errori ma per essere la prima missione fatta insieme, il loro sensei era più che soddisfatto. Reika aveva avuto un idea geniale con la trappola del filo d’acciaio, ma era stata imprudente nel farsi avanti al nemico in quella maniera. In più non aveva dato peso alle parole dei suoi compagni che le dicevano di non farlo. Quindi la bella ragazzina ci pensò su un attimo, e poi rispose..lasciando tutti senza parole.
"Ho solo valutato la situazione per quella che era. Bisognava distrarre il nemico con una persona in carne ed ossa in quanto sapeva riconoscere le copie. Ed io ho pensato che sarei stata perfetta come esca. Insomma, lo so che è stato pericoloso, ma in missione si è sempre in pericolo, questa è la vita di un ninja"
"Si, ma fare da esca non è una cosa in cui lanciarsi senza avere un piano più che preciso già pronto. Hai rischiato grosso, potevi rimanere ferita o peggio ancora potevi venir uccisa"
"Lo so sensei…ma se muoio io non è un così gran problema!"
Reika disse questa frase senza alcun sentimento particolare. La disse e basta. Shikamaru inarcò un sopracciglio mentre Rido e Shin'ichi continuavano a seguire la scena in silenzio.
"Ma che dici? Che cavolo ti passa per la testa"
Reika abbassò lo sguardo..possibile che non ne dicesse una giusta? Cercò di chiarire meglio il concetto..concetto che per lei era del tutto chiaro e logico.
"Rido e Shin’ichi hanno entrambi una famiglia che li aspetta alla Foglia. Se ad uno di loro succedesse qualcosa di brutto, le loro famiglie soffrirebbero molto. Anche se succedesse qualcosa di brutto a lei sensei..penso che sarebbe una cosa triste. Sua moglie piangerebbe e la sua famiglia soffrirebbe. Se succede qualcosa a me non è grave, io non ho nessuno. Ho fatto questo ragionamento ed ho dedotto che sarei la perdita minore per il gruppo, sia come forza militare sia come impatto emotivo. Insomma, non è grave se muoio io"
Questo era uno di quei momenti in cui Shikamaru pensò di aver sbagliato lavoro. Questo era troppo difficile persino per uno col quoziente intellettivo che aveva lui. La cosa terrificante era che, nella sua crudeltà, quello che la ragazzina aveva appena detto era reale e corretto. Faceva male ammetterlo, ma Reika sarebbe stata quella di cui le persone avrebbero sentito meno la mancanza, perché fin dal principio, era stata sola. Shikamaru voleva rispondere con qualcosa di altrettanto forte quanto la dichiarazione della giovane, ma non sapeva da dove iniziare. Cosa avrebbe risposto Asuma davanti ad una dichiarazione del genere?
E la risposta di Asuma, arrivò. Shin’ichi si avvicinò a Reika e le mise una mano sulla testa dandole dei leggeri colpetti.
"Se ti succedesse qualcosa, il tuo Mao-chan rimarrebbe solo. Kotetsu-san sarebbe sicuramente triste e così tutti gli shinobi che hanno frequentato con te l’accademia. Tu non hai una famiglia, e forse questo ti fa pensare di essere libera da ogni responsabilità, ma non è così. Adesso sei responsabile di me, Rido e del sensei Shikamaru. Lo sei di questo team e per tutti noi, devi proteggerti. Non mettere mai più la tua vita a repentaglio senza prima discuterne con noi. Hai capito Rei?"
Reika arrossì.
"Rei-chan!! Se ti fossi fatta male mi sarebbe preso un infarto è sicuro!!!" Rido le saltò al collo.
"Bene, penso tu abbia capito e comunque, se ti è più semplice vedila così..questo è un team e le cose si decidono insieme. E questo è un ordine che non voglio ripetere. Accidenti, quanto siete pesanti voi tre! Ma chi me lo ha fatto fare.." il maestro si allontanò, deciso a riposarsi, felice di sapere che forse il suo compito non sarebbe stato così difficile con dei ragazzi tanto intelligenti. Ringraziò mentalmente Asuma per aver trasmesso tanto di lui in suo figlio.
Reika non capiva ancora del tutto il significato delle parole di Shin’ichi. Una parte di se era convinta di aver scelto la cosa più logica da fare, ma un’altra parte di se, quella che ragionava col cuore, aveva iniziato a mettersi in moto e a dare filo da torcere al cervello.
"Così sono responsabile di voi e voi di me…è una cosa strana. Non la capisco bene. Però…non mi dispiace"
Era tardi, andarono a dormire stravolti dalla fatica del giorno.



Nel prox capitolo

"No, l’evento non si è manifestato e credo che sia troppo presto ancora…per lei"
"Non è presto, e tu lo sai. Ci sono stati casi in cui si è manifestato in età ben minori rispetto ai 12 anni della tua…padrona. Non aspetteranno ancora, forse le daranno altre due missioni al massimo dopo di che, agiranno! E tu non potrai fare niente per impedirlo"


Angolo dell'autrice: Ehilà, come va? Nel prox capitolo ci saranno degli allegri incontri alla Foglia. Oltre a Naruto, ritroveremo due personaggi ricchi di novità. Vi state divertendo? Spero proprio di si. Fatemi sapere.
Yuki21

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Capitolo 9
*** Di Gatti e Bambini ***


Il giorno seguente, il team 3 fece ritorno al Villaggio della Foglia che era sera. Ci avevano messo più del dovuto per rientrare, ma i ragazzi erano stanchi e a corto di chakra quindi per la maggior parte del viaggio di ritorno, avevano semplicemente camminato.
Il sole era già tramontato quando i tre shinobi rientrarono alla base. Mentre camminavano per la via principale di Konoha, alcune figure gli vennero incontro.
"Oh, ciao mamma!" salutò Shin`ichi allegro. Kurenai gli era venuta incontro, ed ora lo osservava con fare curioso.
"Ma che hai combinato?"
Il ragazzo, un trionfo di cerotti rosa pastello e fasciature varie, sembrava esser ritornato da una guerra piuttosto che da una semplice missione di livello C.
I suoi vestiti erano rovinati ed era sporco da far paura.
"Diciamo che è stata più complicata del previsto…però è andata bene. Abbiamo portato a compimento la nostra prima missione!"
Il ragazzino era visibilmente soddisfatto. Sorrideva guardando con dolcezza sua madre. Kurenai si limitò a sospirare immaginando che da ora in poi, avrebbe provato questa sensazione di inquietudine e preoccupazione molto spesso.
"Ridoooo!!! Finalmente sei tornato!" a parlare era stata una donna dai lunghi capelli neri e gli occhi color ghiaccio. Seyra Hyuga, teneva in braccio Aki, il più piccolo della famiglia mentre si precipitava in direzione del figlio maggiore.
"Mamma, piccolo Aki sono tornato!" ridendo il giovane ninja prese in braccio il suo fratellino "Ti sei preoccupata per me?" domandò alla madre.
"Certo che ero preoccupata! Dovevi tornare nel primo pomeriggio…i tuoi fratelli non hanno fatto altro che chiedermi di te! Ma vedo che stai bene..vestiti a parte"
Shikamaru salutò i rispettivi genitori e i suoi allievi e si congedò per tornare a casa. Aveva molto su cui riflettere ed una moglie da soddisfare nonostante la stanchezza del viaggio.
Le mamme rimasero ad ascoltare il riassunto scoordinato di Shin e Rido circa gli avvenimenti della missione.
"E poi Rei-chan ha avuto l’idea del filo d’acciaio come conduttore! La mia Rei-chan è troppo in gamba! Mamma te la voglio presentare, ho deciso che dobbiamo adottarla…Reikuccia vieni qui! … Eh? Ma dov’è?"
Rido si guardava intorno e così Shin`ichi. Tanto erano presi dal raccontare la loro avventura che non si erano accorti che la ragazza si era allontanata.
"Shin`ichi..ma dove è andata?"
Shin si guardò indietro.
"Si deve essere allontanata quando ha visto che eravamo impegnati con le nostre madri…"
"Accidenti…”
La madre di Rido disse al figlio di andare e il ragazzino si allontanò con lei dopo aver salutato Kurenai e il suo compagno di squadra.
Shin`ichi seguì sua madre verso casa, stranamente era diventato silenzioso tutto insieme.
"Che c`e` Shin? Qualcosa non va?"
"No tutto bene..pensavo che è bello che mi sei venuta incontro"  Kurenai gli sorrise mettendogli un braccio intorno al collo…
Se muoio io non è così grave, io non ho nessuno che mi aspetta al Villaggio
A Shin`ichi questa cosa proprio non andava giù.
Reika stava tornando a casa quando qualcosa attirò la sua attenzione. Si voltò ad osservare una palla di pelo nero che camminava in equilibrio perfetto su di un muretto accanto alla ragazza.
"Mao-chan! Ciao, sei venuto a prendermi?" il gatto nero miagolò e spiccò un salto verso la sua padrona che lo accolse tra le braccia. Riprese a camminare tenendo in braccio il gatto che faceva le fusa.
"Sai Mao-chan? La missione è andata bene, anche se credo di aver fatto parecchi errori. Comunque ce l’abbiamo fatta, domani verremo anche pagati. Così ti compro quel affila unghie al negozio di animali e magari anche un bel fiocco giallo! Ti starebbe proprio bene…" la ragazzina continuava a parlare al suo gatto accarezzandogli il pelo morbido.
"E sai? Prima ho visto le mamme di Shin’ichi e Rido..sono molto belle. La mamma di Shin-kun e` anche una bravissima kunoichi. Erano così felici di vedere che i propri figli erano sani e salvi, li hanno anche abbracciati. Secondo te, è così che dovrebbe essere una mamma? Chissà…"
Arrivarono a casa ed entrarono insieme nel monolocale.
Reika si stupì di trovarlo così ordinato e pensò che Kotetsu-san era davvero una brava persona. Si fece una doccia e gettò via il suo abito ormai logoro. Ci mise davvero poco ad addormentarsi.

A notte fonda, il gatto nero dagli occhi gialli se ne stava arrampicato sul ramo di un alto albero nella foresta adiacente al Villaggio. Terminò le sue quotidiane operazioni di pulizia non appena udì un movimento alle sue spalle.
"Buona sera Synrio-sama..o preferisci che ti chiami Mao-chan?"
A parlare era stato un gatto bianco dagli occhi blu che si stava rivolgendo proprio a quello nero.
"Ciao Soichi, è da molto che non ci vediamo"
"Già…ma ormai il tempo stringe"
"Vuoi dire che il consiglio ha deciso che non c`e` più tempo ed ha inviato te"
"Suvvia, non puntualizziamo, lo sai che io faccio solo da tramite, i fili sono tirati da personalità molto più in alto di te o me"
Mao, o meglio, Synrio (il suo vero nome) osservò con fare minaccioso l’altro gatto non dimenticando di mostrare casualmente i suo artigli che ora, sotto la luce della luna, sembravano molto più affilati e lunghi di come Reika li aveva sempre visti.
"Allora dimmi…cosa vogliono sapere stavolta?"
"A parte come stai tu? Non fare quel muso..lo sai che ci manca da morire il nostro capo. La vita di noi gatti ninja non è più quella di una volta, è così noiosa. Almeno tu puoi godere di una missione di infiltrazione che porti avanti con successo da anni! Da noi invece è tutto un tale alienamento… ma sto divagando. La vecchia vuole sapere se è accaduto.."
"No, l’evento non si è manifestato e credo che sia ancora troppo presto…per lei"
Il gatto bianco si avvicinò strusciando il corpo contro il legno dell’albero. Sul dorso aveva un piccolo foulard rosso con alcuni idiogrammi.
"Non è presto, e tu lo sai. Ci sono stati casi in cui si è manifestato in età ben minori rispetto ai 12 anni della tua…padrona. Non aspetteranno ancora, forse attenderanno altre due missioni al massimo dopo di che, agiranno! E tu non potrai fare niente per impedirlo"
Il nero sbuffò minaccioso e il suo pelo si rizzò sulla schiena.
"Attento Soichi..non dimenticare chi comanda"
"Si, si lo so. Ma tu non dimenticare a chi non devi pestare i piedi. Sono tutti in movimento Synrio, la vecchia ha persino tirato fuori l’arma..vedessi che meraviglia! Mi chiedo se sarà in grado anche solo di alzarla, sembra così fragile"
"Lei è forte! Ma le serve altro tempo!"
"Bè, non ne ha. Deve migliorare e in fretta e tu devi controllarla e al momento giusto, guidarla nella nostra direzione. Ricordati, non appena l’evento si manifesterà, la ragazza deve essere portata al cospetto della vecchia. Gli ordini di Lui erano chiari e noi dobbiamo eseguirli alla perfezione. Anche se questo vorrà dire sacrificarla"
Il nero rimase muto, il bianco guardò la luna.
"Non dimenticare la tua missione…Mao-chan. Saluterò il consiglio da parte tua, a presto" e sparì in una nuvola di fumo.
Il gatto di Reika sospirò.

Il giorno seguente, l’Hokage e suo figlio si stavano recando presso il chiosco Ichiraku. Da quando la dolce Hinata era nuovamente incinta, si era fissata sulla sana alimentazione e quindi in casa si mangiava solo frutta e verdura. L’astinenza da ramen non era certamente elencata nei doveri di un Hokage, non faceva che ripetersi Naruto per giustificare le sue fughe nelle ore dei pasti. Minato gradiva il ramen, ma non ne era ghiotto come suo padre. Principalmente lo accompagnava per evitare che questi facesse qualcuna delle sue solite brutte figure e anche perché, stando in giro per Konoha, aveva più speranze di incontrare lei.
Entrambi gli Uzumaki si fermarono quando videro arrivare, con la sua solita andatura da sono il più figo di Konoha, Sasuke Uchiha.
Non aveva perso negli anni l’abitudine di camminare con le mani in tasca senza guardarsi intorno. Ne aveva perso quel suo sguardo del tutto inespressivo che poteva voler dire qualsiasi cosa (dal semplice buongiorno al ben più preferito..ora ti strappo il cuore dal petto e me lo mangio per colazione). Dopo la grande guerra, tornato al Villaggio della Foglia, Sasuke Uchiha aveva sviluppato un qualcosa simile ad un sorriso che solitamente, usava elargire, solo a quattro persone che facevano parte della sua vita..forse erano tre..no dai, facciamo quattro infondo se l’era meritato anche lei.
Una di queste era Naruto, colui che nonostante tutto, era tornato ad essere il suo migliore amico.
"Ciao teme!" scimmiottò questo.
Altre due persone..anzi, piccole persone, erano i suoi figli: Itachi e Akira, due gemelli di quasi due anni.
" …" Alzò una mano in direzione di Naruto e Minato per rispondere al saluto.
L’altra persona, era la madre dei suoi figli che aveva preso ultimamente una strana abitudine nei suo confronti…
Quando il colpo lo raggiunse in piena faccia, a Sasuke Uchiha non fu chiaro come mai un bisonte fosse libero di correre per le strade di Konoha senza che nessuno avesse gridato aiuto, e ancor meno gli fu chiaro come mai questo bisonte avesse un pelo color rosa confetto.
"Trovato!" proclamò soddisfatta Sakura Haruno.
Naruto e Minato osservarono la scena a bocca aperta.
Mentre Sasuke cercava di staccarsi dal muro che aveva praticamente distrutto nell’impatto, Naruto con voce tremante pregava Sakura, la sua cara amica Sakura-chan, di evitare di distruggergli il Villaggio proprio ora che ne era lui l’Hokage.
"Sta zitto baka!" rispose la rosa. Alle sue spalle stava un ragazzo di circa 16 anni, Heichi Shiba, che teneva in braccio i due gemellini. Akira e Itachi Uchiha ridevano divertiti dalla scenetta che i loro genitori avevano messo su. I bambini erano la copia di Sasuke alla loro età, non fosse stato per gli occhi verdi che avevano ripreso dalla mamma. Ed erano la copia l’uno dell’altro in quanto gemelli monozigoti. A guardarli proprio bene da vicino, l’unica differenza stava nella tonalità degli occhi che era leggermente più scura in quelli di Itachi.
"Sakura-san, dobbiamo andare in ospedale, a breve inizia il suo turno di visite" disse Heichi.
"Ciao Heichi!" lo salutò Minato.
"Ciao Minato, buongiorno Naruto-sama"
"Ti tocca sempre correre dietro la zia Sakura vedo…senti, non ho visto tuo fratello in giro, dov’è?" domandò curioso Minato.
"Nobu e il suo team sono impegnati in un durissimo allenamento col maestro Lee in un qualche posto non identificato fuori Konoha. Per quanto riguarda Sakura-san è un onore essere suo allievo ed aiutarla anche nelle cose di tutti i giorni" e mentre diceva ciò, Itachi gli mollò una piccola sberla in faccia mentre Akira gli tirava i capelli.
"Bambini fate i bravi con Heichi mentre la mamma spezza qualche osso al vostro papà!"
Sasuke si era più o meno ripreso e si incamminò verso sua moglie. Se lo chiedeva spesso…ma chi glielo aveva fatto fare? Si ricordava più o meno una ragazzina timida e impacciata che gli era sempre stata appiccicata, ed ora si ritrovava ad osservare una giovane donna dai lunghi capelli rosa e il corpo tonico (duro quanto il marmo) che non aveva più nessun accenno di timidezza.
"Sakura…" disse l’Uchiha atono.
"Sasuke…" Rispose lei con fare di sfida.
"Zia Sakura, che ha combinato stavolta Sasuke?"
La donna sorrise al ragazzino. Sakura adorava Minato ed era felicissima di essere considerata al pari di una vera zia dal figlio di Naruto. Poi tornò a concentrarsi sul suo unico grande amore…
"Quanto tempo Sasuke? Per quanti anni in tutto ti ho aspettato? Ci hai messo quasi dieci anni per chiedermi di sposarti. E comunque ti ho detto si. Poi te ne sei uscito un giorno con quella frase Avanti, è ora di ripopolare il clan Uchiha..il massimo del romanticismo. Eppure anche in quel caso ti ho detto si e il risultato sono stati i gemelli. Due al prezzo di uno, due bellissimi Uchiha. Passi i nove mesi da schifo che ho sopportato tra dolori, vomito, e cercando un conforto che il più delle volte era un inutile domanda del tipo vuoi un bicchiere d’acqua? Passi che il grande Sasuke Uchiha è quasi svenuto alla vista del parto dei suoi due bambini..passi tutto! Ma che cavolo Sasuke, una sola cosa ti ho chiesto di fare negli ultimi mesi e proprio non ci riesci…"
"Teme ma che devi fare di così difficile?"
Sasuke taceva attendendo il colpo di grazia dalla moglie.
"Una cretinata deve fare…e non ci riesce!"
"Sbagli cara, non è che non ci riesco è che non mi va" finalmente un cenno di vita dal moro.
"Non chiamarmi cara quando ti fa comodo o ti riduco in poltiglia!"
"Provaci.."
"Sakura-san è tardissimo…Tsunade ci sgriderà!" piagnucolò Heichi nella speranza di evitare un improvvisato combattimento.
"Zia Sakura ma che deve fare?"
E quando la rosa rispose, persino Naruto pensò che il teme fosse davvero un disgraziato.
"Deve solo portare i bambini dai miei genitori quando io vado a lavorare in ospedale!"
Facciamo un passo indietro. Dopo la grande guerra ninja e riassumendo fino allo stremo gli eventi, Sasuke venne salvato dal baratro dell’odio da Naruto..i dettagli in un'altra puntata. Tornato a Konoha, dopo anni di riabilitazione più che altra psicologica (nel senso che fu necessario fargli capire che con le persone ci si poteva pure parlare oltre che ammazzarle), si rese conto di provare un qualche tipo di sentimento verso Sakura che non lo aveva più abbandonato (lasciato in pace) da quando era di nuovo a casa. Appuntamenti (proposti da lei), cene (pagate da lei), miseri approcci (sempre lei) e bla bla bla, i due si scoprirono innamorati (lui più che altro fece questa scoperta e gli ci vollero circa quattro mesi per accettarla) e decisero di ufficializzare la cosa (lo decise lei, o meglio, lo ordinò lei). Il dramma arrivò al momento della presentazione ufficiale di Sasuke quale fidanzato di Sakura. I genitori di lei semplicemente…lo detestavano! Se Sasuke ancora oggi aveva difficoltà nel comprendere i propri sentimenti, la madre e il padre di Sakura avevano ben chiaro i propri: odio, repulsione, disgusto, voglia di annientare quel ex-nukenin bastardo che osava allungare le mani sulla loro bambina. Questo rapporto di puro odio non era cambiato negli anni, o meglio, era mutato per amore di tutti verso Sakura (la povera ragazza ormai era ad un passo dall’esaurimento nervoso e dallo stato di zitella perenne), ma aveva al massimo assunto la forma di una forzata sopportazione da parte di tutti. Sasuke e Sakura si erano sposati e per rendere l’idea dell’affetto dei suoceri nei suoi confronti, basti sapere che quando gli sposi vennero coperti di riso lanciato dagli invitati, a Sasuke arrivarono casualmente in testa un paio di sassi grossi quanto una palla da baseball. Il padre di Sakura commentò l’accaduto con un semplice..ops scusate, ho dimenticato di mettere gli occhiali! Peccato che l’uomo godeva di una vista impeccabile. Nati i gemelli Sakura era stata chiara, sarebbe tornata a lavorare in ospedale ed avrebbe atteso almeno un paio di anni prima di tornare alle missioni. Sasuke era stato incaricato di occuparsi di portare i bambini dai nonni in modo che anche lui potesse allenarsi in santa pace.
E ci provò un paio di volte a svolgere il suo compito, ma ogni volta che la madre o il padre di Sakura aprivano la porta, il saluto era lo stesso da parte di entrambi...Ciao bambini siete sempre più belli! Assomigliate in tutto e per tutto alla mamma! Venite a giocare coi nonni che con quella faccia truce il papà vi mette paura!I bambini venivano prelevati dalle braccia del padre al quale toccava la porta di casa Haruno sbattuta in faccia.
Decisamente Sasuke si era rotto le scatole.
"Portali tu dai tuoi!"
"Sasuke non iniziare di nuovo con questa storia, è compito tuo! Io mi occupo già dei bambini, della casa, dell’ospedale ed ho anche un allievo da seguire. Tu non hai nemmeno missioni da fare in questo periodo!"
"Tsk, colpa del dobe se non ho missioni. Ma devo comunque allenarmi"
"Ed è proprio per questo che ti ho chiesto di portare i gemelli dai nonni quando non vuoi stare in casa tranquillo..sono già in ritardo, fa quello che ti chiedo una volta tanto!"
"Ok, ma poi se trucido la tua famiglia non arrabbiarti con me"
"E’ anche la tua famiglia cretino!" I piccoli Uchiha ridevano divertiti. Le liti dei loro genitori erano esilaranti e comunque sapevano sempre come finivano. E finivano bene ogni volta. Sakura andò verso Heichi e prese in braccio tutti e due i bimbi portandoli al loro papà.
Per quanto la sua aurea nera non sparisse mai sempre del tutto, questa scena che Sasuke viveva così spesso (sua moglie con in braccio la prole), lo lasciava sempre estasiato. Quando Sakura gli consegnò i bambini, Itachi prese a mordergli una guancia mentre Akira batteva le manine. Lo sguardo di Sasuke si spostò dai suoi figli a sua moglie e poi a Naruto. Li, in quel momento, c’erano tutte le persone che poteva amare nella vita.
Poi notò Heichi…e lo sguardo gli tornò corrucciato come al solito.
"Il tuo allievo ti sta aspettando" disse di nuovo atono. Heichi non aveva seguito la scena nella sua dolce complessità..era ancora intento a riprendersi dalla sensazione di beatitudine che provava. Tale sensazione si era manifestata nel momento in cui Sakura gli aveva preso i bambini dalle braccia in quanto, nel fare quel gesto, aveva inavvertitamente sfiorato le braccia del ragazzo col suo seno. Lei non se ne era nemmeno accorta ma Heichi si. Ed Heichi era pazzo della sua sensei.
Sasuke non potè non notare lo sguardo languido del sedicenne…e pensò che fosse davvero un idiota.
"Si è vero Sasuke, noi dobbiamo andare a lavoro. Itachi, Akira fate i bravi dai nonni. Ciao amore" Nel dire ciò, la donna si avvicinò al moro per dargli un fugace bacio e questo, notando che ora l’allievo della moglie li stava osservando, lanciò in aria i figli, abbracciò la moglie, la baciò con passione, si staccò da lei, e recuperò al volo i due fratelli che si stavano facendo un sacco di risate.
"Sasuke non fare giochi pericolosi coi bambini!" gli gridò contro Sakura.
Lui si limitò ad un lieve sorriso rivolto nella direzione del sedicenne.
"Heichi andiamo!" e Sakura prese a correre verso l’ospedale con al seguito il suo allievo.
Naruto si avvicinò al suo amico e prese in braccio uno dei gemelli.
"Sei davvero un teme!" gli disse.
"E tu un dobe" gli rispose.
"Sas’ke, lui chi è dei due? Mi spiace ma li confondo sempre.."
"Lui è Akira e ti avverto, te lo tieni in braccio fino a casa Haruno" e si incamminò.
Naruto sorrise e prima di andargli dietro, si rivolse a suo figlio "Minato, io vado col teme. Chi abbandona un compagno nel momento del bisogno è peggio della feccia!"
Minato Uzumaki osservò suo padre e il suo amico andare via nella stessa direzione, sorridendo fra se.



Nel prox capitolo:

"Bac..bac..bacio tra Reika e Kyoko" Disse Rido in piena emorragia nasale in corso.
Quando il ragazzo tornò ad osservare la scena, qualcosa era cambiato..
Reika e Kyoko si guardavano intensamente. I loro occhi brillavano di una luca intensa. Entrambe avevano il fiatone, entrambe erano sudate. Le mani si intrecciarono ancora di più quando le loro bocche si unirono in un lussurioso bacio d’amore.
"Kaaaamiiiii!!!!!!!!!!" gridarono in coro Rido e Aoi prima di svenire per la troppa tensione emotiva.

 

Angolo Autrice: Inizio subito....VAIUS?! Ma sei proprio curioso tu!!Cmq felice che le mie anticipazioni ti facciano scervellare un po! Come va? La trovate interessante? Ma soprattutto..vi state divertendo? Fatemi sapere.   Yuki21

 

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Capitolo 10
*** Di Genjutsu e Yuri ***


Reika era sicura di aver lasciato sul comodino, la busta contenente il compensa della sua prima missione e guardandosi intorno, non le fu ben chiaro come mai il suo monolocale era nuovamente nel caos più totale. Che ieri sera avesse sognato di averlo trovato ordinato grazie all’intervento di Hagane-san?
“Mao-chan, dammi una mano! Sono sicura di aver lasciato qui i soldi guadagnati ieri..ma dove sono finiti?”
Il gatto dal pelo nero sospirò. Quella ragazzina era disordinata all’inverosimile. Ripensò a quando frequentava l’accademia. La sera, stanca della lezione, si occupava di preparare da mangiare per se e per lui. I piatti li lavava sempre perché non sopportava la puzza di sporco. Se pur non riuscisse a mantenere nulla in ordine, Reika era pulita e curata. Quando a fine giornata crollava nel suo letto, il gatto si occupava di mettere vicino le cose che le sarebbero servite l’indomani mattina. Almeno così le dava una mano a non perdere appunti ed armi che doveva utilizzare a scuola. Erano stati una buona squadra fino ad ora loro due. Rei era una brava ragazza, gentile ed educata. Pur non avendo la minima idea di cosa fosse una famiglia, si era presa cura di lui ignorando la vera identità di quel gatto che tanto amava. Mao avvertì un gran fastidio allo stomaco al pensiero che presto, tutta questa tranquillità sarebbe stata spazzata via. Lui era un gatto ninja, la sua missione consisteva nell’osservare la crescita della ragazza, ma ormai le si era affezionato e c’era poco da fare. Così, come sempre aveva fatto, l’aiutò a trovare ciò che cercava e miagolò forte per attirare l’attenzione di lei.
“Bravissimo Maro-chan, l’hai trovata!”
Reika prese i soldi e se li infilò in tasca. Prese anche con se tutto l’occorrente per gli allenamenti che doveva sostenere fra qualche ora ed uscì di casa.
Sulla porta si voltò verso il suo gatto “Vieni con me?” gli domandò.
E lui, muovendo la coda quasi scodinzolando, saltò nella sua direzione arrampicandosi sulla sua spalla. I due si incamminarono così insieme.
Rido e Shin’ichi intanto si erano incontrati per strada ed ora camminavano vicini continuando a complimentarsi per l’ottimo lavoro del giorno precedente.
“Non pensavo che oltre al Byakugan sapessi utilizzare il colpo del Palmo D’Aria..chi te lo ha insegnato Rido?”
“Eh eh! Mio padre quando non mi urla contro sa essere un ottimo insegnante!”
“Vi allenate spesso insieme?”
“Nooo. Capita qualche volta ma di solito, se sto a casa, mi occupo dei mie fratelli più piccoli quindi non ho mai il tempo di mettermi davvero di impegno negli allenamenti!”
“Non ne sembri dispiaciuto…” A Shin’ichi sembrava un comportamento anomalo quello del compagno. Lui adorava allenarsi. Sua madre lo aveva sempre aiutato e anche Shikamaru che ormai era ufficialmente il suo sensei.
“E’ solo che io trovo il mio clan un po’ troppo serio. Da quando è Naruto-sama ad essere Hokage, la divisione di Casate nel clan Hyuga è stata eliminata, ma sapessi quanto è difficile farlo entrare nella testa di quei vecchi retrogradi! Io voglio essere un grande ninja, ma voglio esserlo perché sono Rido, e non perché vengo da un famoso clan. Non sopporto le vecchie regole e mi diverto un sacco ad andare contro corrente e a far incavolare i vecchi! Pensano che io sia il più strano della casata ed hanno ragione! Il mio vero sogno Shin, è quello di abbattere ogni regola che il clan Hyuga ha proclamato negli anni. Io andrò oltre tutto! E sposerò chi dico io!”
“Sposarti? E questo che c’entra?”
“In un clan come il mio i matrimoni vengono decisi dai genitori e sono sempre tra persone dello stesso clan. Serve per mantenere vivo il Byakugan..ma io non ci penso proprio a sposare una Hyuga. Cambierò anche questa regola come ha già fatto Madamigella Hinata sposando Naruto. Il tuo clan ha qualche regola particolare?”
“Direi di no. A parte il fatto che ormai del clan Sarutobi rimaniamo solo io e Konohamaru, principalmente ci tramandiamo qualche tecnica speciale, ma ormai anche quelle sono frutto del nostro di allenamento. Sembra che io abbia ereditato l’abilità del vento da mio padre. Mi auguro che il sensei riesca ad aiutarmi ad utilizzarla perché ora come ora, credo di avere molte più conoscenze ereditate dalla famiglia di mia madre che da quella di papà. Forse dovrei chiedere di farmi fare un allenamento speciale..so che alla nostra età Sasuke Uchiha fu sottoposto ad un intenso traning da parte di Kakashi Hatake, tu che ne pensi? Eh…Rido…mi stai ascoltando?”
Ma ormai la testa di Rido era altrove. Davanti ai due, camminava Reika che non si era accorta di avere i suoi compagni di team alle spalle. In men che non si dica, prima che Shin’ichi potesse dire o fare qualcosa, Rido spiccò un salto in direzione della compagna gridando con quanto fiato avesse in gola.
“Rei-chan!! E’ il destino che ci fa incontrare!!” La ragazza si voltò di scatto e l’unica cosa che mise a fuoco fu un immagine sfocata che le arrivava addosso. Dopo ciò, le braccia del ragazzino furono intorno al suo collo e tutto ciò che teneva in mano la fanciulla finì per terra.
“Ma cos..? Rido-kun, mi hai quasi spaventata sai?” cercò di dire con quel poco fiato che le arrivava, spezzato dalla stretta ferrea del suo amico.
“Hai fatto spese? Quanto sei carina!! Sembri una mogliettina che fa le commissioni..” Mentre Rido diceva ciò, le unghie di Mao-chan gli si piantarono per bene nel braccio e lo Hyuga urlò di dolore.
“Ops. Mao-chan non fare male a Rido. Lo so che sembra un baka e forse lo è, ma resta comunque un componente del mio team quindi va rispettato” La ragazza ammonì il suo gatto che sbuffò in direzione del moretto.
“Reikuccia sei troppo formale! Noi siamo anche amici oltre che compagni di team quindi dammi più confidenza!” gli disse sorridendo Rido.
“Amici?” disse la ragazza. I due vennero raggiunti da Shin’ichi.
“Ciao Reika, tutto bene?”
“Oh, ci sei anche tu? Buongiorno Shin-kun” Le ci sarebbe voluto ancora un po di tempo per capire veramente il significato delle parole di Rido.
Vennero raggiunti anche da Minato che si stava recando nel punto di incontro del suo team.
“Ciao ragazzi, che fate di bello?” disse sorridendo il biondo.
Shin’ichi lo guardò intensamente. Minato era qualcuno contro il quale avrebbe voluto confrontarsi un giorno. Sarebbe stata una sfida bellissima.
“Minato-kun, buongiorno. Vai ad allenarti col tuo team?” domandò Reika.
“Si Rei-chan. Sono in discreto anticipo ma almeno così eviterò di sentire le urla del sensei Neji”
I due si misero a conversare cordialmente. Rido si avvicinò a Shin’ichi e gli sussurrò alcune cose all’orecchio.
“Non ti pare che Minato abbia un po troppa confidenza con la nostra Rei-chan?”
“Eh? Nostra…” balbettò Shin.
“E guarda lei come lo guarda..mica gli piacerà! Perché se è così per me è un disastro! Non posso mica ammazzare il figlio dell’Hokage che in maniera più o meno alla lontana mi è pure parente!”
“Rido, stai vaneggiando di nuovo!”
Mentre i quattro conversavano, dal fondo della strada, un urlo squarciò nuovamente la quiete di Konoha.
“Reika Takaji!! Preparati a morire!”
Gocciolone dietro la testa, il team 3 e Minato Uzumaki si voltarono nella direzione da cui proveniva l’urlo disumano.
Kyoko Urei indossava una divisa da cameriera, piena di nastri e pizzi. In mano aveva le classiche palette che si usavano per cucinare gli okonomiyaki e i suoi occhi erano puntati fissi sulla mora.
“Uff…ci risiamo” mormorò quest’ultima. Fece in tempo a raccogliere le sue cose dicendo “Rido-kun, puoi tenermi queste buste un attimo per favore?”
“Eh, si certo mio tesoro..”
“Mao-chan, mettiti a riparo” e il gatto saltò giù dalla sua spalla osservando quello che stava per succedere.
Kyoko piombò addosso a Reika non lasciandole il tempo stavolta di legarsi i lunghi capelli. Le due iniziarono a combattere a colpi di taijutsu.
I ragazzi le osservavano a bocca aperta.
“Mamma mia…è bellissima!” disse ad un certo punto Minato.
Rido strabuzzò gli occhi nella sua direzione..
“Shin’ichi hai sentito? Te l’avevo detto..gli piace Reika ed ora che si fa?”
“Smettila Rido, non sono affari nostri anche se fosse..”
“Col cavolo, certo che lo sono! Almeno sono i miei, io me la voglio sposare Reika!”
“Ma che cavolo dici!? Hai solo 12 anni..”
“L’amore non ha età. Comunque mi fa piacere che a te non interessi questa cosa, mi sarebbe dispiaciuto battermi con te per la conquista di Reika-chan”
“Rido, tu sei propri un baka!”
“Ehh? Perché?”
Arrivarono anche i compagni di Kyoko.
Aoi si avvicinò a Rido.
“Se le stanno dando di nuovo? Uhh, guarda Rido, a Kyoko si vedono tutte le gambe con quella divisa!”
“Si è vero! Che spettacolo…però la mia Rei-chan è molto più bella!”
“Ma quella ancora non si è stufata? Ci siamo allenati tutta la mattina, e in più ha dovuto pure fare un turno al ristorante, ed ora guardate come ci da dentro per colpire quella ragazza” disse con ben poco interesse Nobu.
“Ristorante? Che ristorante?” domandò Minato.
“Kyoko lavora part-time nel ristorante dei suoi genitori. Il famoso Okonomiyaki Urei. Perchè? Che ti frega?” rispose sempre atono Nobu.
Minato era rosso in viso ed osservava con interesse le due darsele di santa ragione.
“Nulla..solo che a me piacciono molto gli okonomiyaki..”
Shin’ichi sorrise. Si avvicinò a Minato e gli disse “Hai un debole per Kyoko vero?”
Lui divenne tutto rosso e balbettò un semplice “Ma..ma..che dici?”
“Tranquillo Minato, non lo dico a nessuno”
“Ahh, grazie! E’ che la trovo così carina…solo che temo le interessi un altro”
Shin’ichi ci mise un po a realizzare quest’ultima frase, e quando lo fece, iniziò lentamente ad allontanarsi da Minato.
“Le due si colpivano senza esclusioni di colpi. Il sudore si staccava dalla loro pelle bianca e morbida in piccole gocce trasparenti. I loro respiri si fondevano l’uno con l’altro a causa della troppa vicinanza. Si osservarono negli occhi a lungo mentre le loro mani si erano intrecciate nello scopo di dimostrare ad una la supremazia dell’altra..” Aoi prendeva appunti ispirandosi a ciò che vedeva.
“Rido che dici? Ce lo metto un bel bacio appassionato tra le due? Le yuri vanno molto di moda ultimamente, potrebbe vendere bene..”
“Bac..bac..bacio tra Reika e Kyoko” Disse Rido in piena emorragia nasale.
Quando il ragazzo tornò ad osservare la scena, qualcosa era cambiato..
Reika e Kyoko si guardavano intensamente. I loro occhi brillavano di una luce intensa. Entrambe avevano il fiatone, entrambe erano sudate. Le mani si intrecciarono ancora di più quando le loro bocche si unirono in un lussurioso bacio d’amore.
“Kaaaamiiiii!!!!!!!!!!” gridarono in coro Rido e Aoi prima di svenire per la troppa tensione emotiva.
Alla vista, persino il serioso Nobu ebbe un mezzo mancamento.
“Disperdi!” ordinò concentrato Minato.
E il genjutsu sparì.
“Davvero un ottimo lavoro Shin’ichi. Avevo sentito dire da mio padre che sei un mago nelle arti illusorie, ma non sapevo fossi dotato anche di tanta fantasia. Temo tu abbia praticamente ucciso i poveri Rido e Aoi!” Minato sorrideva allegro.
“E pensare che l’idea me l’ha data un attimo fa proprio Aoi…complimenti a te Minato. Ero sicuro che ti saresti accorto che si trattava di un illusione. Sei proprio il figlio dell’Hokage non c’è che dire” rispose Shin.
“Che…idioti!” balbettò imbarazzato Nobu.
“Che succede?” Reika si era avvicinata a Shin ed ora si ritrovava a guardare un Rido e un Aoi svenuti a terra. Nobu imbarazzato si dava dei pugni in testa (in segno di sdegno verso se stesso per non aver capito che si trattava di un illusione) e Minato e Shin’ichi ridevano allegri.
“Niente di che Reika. Dov’è Kyoko?”
“Da quella parte..forse ha bisogno di aiuto per..scendere” Lo scontro era terminato durante l’illusione del Sarutobi. Kyoko come sempre aveva perso ed era stata scaraventata, con un abile colpo di Reika, sopra il ramo di un alto albero, dove stava mezza svenuta.
“Uff, vado a recuperarla io!” si affrettò a dire Nobu..non che gli importasse della compagna, ma era una buona scusa per allontanarsi da quella situazione imbarazzante.
“Ti aiuto se vuoi…” provò a dire Minato, ma Nobu gli domandò se non doveva andare agli allenamenti del suo team.
“AHH, sono in ritardo! Neji-sensei stavolta mi ammazza!” Minato sparì con un salto.
“Reika? Dobbiamo andare agli allenamenti anche noi” le sorrise Shin.
“Si Shin-kun. Vorrà dire che quelle cose che ho comprato le sistemo dopo..se me le porti tu, io mi occupo di Rido”
Shin’ichi raccolse le cose di Reika sotto gli occhi attenti di Mao che per tutto il tempo si era gustato la scena. Iniziò a camminare con la sua compagna di squadra accanto che si trascinava dietro, tirandolo per il codino, l’ancora svenuto Rido.
Nel suo semi coma, lo Hyuga sussurrava “Rei-chan…bacia anche me!”


Nel prox capitolo:

“Kakashi Hatake” sospirò la ragazza fra se.
“Si, perché qualcosa non va? Kakashi non ti piace?”
“Al contrario…io lo adoro!”
Rido si voltò disperato, Shin’ichi più che altro sorpreso…allora era possibile piacere a Reika.

Angolo autrice: Perchè non commentate?!(lo dice prendendo le sembianze della vera Sakura!)
Hi Hi, scherzo..fate come vi pare, non c'è problema. Questa storia l'ho scritta per me, per vedere se dopo tante cose serie riuscivo ancora a scrivere qualcosa che fosse per la maggior parte della trama, divertente e allegra. Devo dire che ne sono soddisfatta e che le idee vengono fuori con molta facilità. Più avanti ci sarà anche qualche tono più serio e alcuni misteri verranno svelati. Mi piacerebbe essere in grado di farvi affezionare a qualche personaggio originale in particolare. Staremo a vedere. Un saluto a tutti!
Yuki21

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Capitolo 11
*** Di Ricordi e Sogni ***


“Che gli è successo?" domandò Shikamaru osservando il suo semi-svenuto allievo Hyuga.
“Chissà” rispose Shin’ichi guardando altrove.
“Che seccatura..speriamo si riprenda presto” detto ciò, Shikamaru potè constatare che il suo allievo era rinvenuto all’improvviso.
“Salve sesei! Allora che si fa oggi?” chiedeva sorridendo.
“Oggi ci alleniamo come si deve. Voglio che migliorate la vostra capacità di concentrazione del chakra. Siete tutti portati, ma vi stancate presto. E poi voglio anche vedere come ve la cavate nell’utilizzo delle armi. Sarà una giornata lunga..”
Shin’ichi osservava il suo maestro con fare sospettoso.
“Lei che ci allena per tutto il giorno? Questa la voglio proprio vedere..”
“Gia Shin, io non ci credo. Scommetto che ora ci farà fare un paio di stupidi esercizi e poi dirà che è troppo stanco e se ne andrà a dormire da qualche parte. E a noi toccherà allenarci da soli..” aggiunse Rido.
“Sensei? Sicuro di farcela?” domandò seriosa Reika.
“Siete proprio insopportabili voi 3. Anche se in fondo avete in parte ragione. Non ho alcuna voglia di perdere tutta la giornata con voi, quindi quando il mio ospite si degnerà di farsi vivo, vi lascerò nelle sue mani”
“Ospite?” intonarono i tre insieme.
“Già..e tanto per cambiare, è ritardo”
“In ritardo…può essere..sensei!”
“Che c’è Reika”
“Mica viene Kakashi Hatake ad allenarci?”
“Se si ricorda si, dovrebbe venire proprio lui”
Reika si fermò presa da mille pensieri...“Kakashi Hatake” sospirò la ragazza fra se.
“Si, perché qualcosa non va? Kakashi non ti piace?”
“Al contrario…io lo adoro!”
Rido si voltò disperato, Shin’ichi più che altro sorpreso…allora era possibile piacere a Reika.
“Oh Kami! Vuoi vedere che le piacciono gli uomini più grandi perché non ha il papà? Una specie di trauma..potrebbe essere. Ed ora che faccio? Certo sono più alto potrei sembrare più grande di lei, ma in quel caso tu saresti anche più grande di me perché sei ancora più alto..è un disastro senza fine questo! Che faccio, che faccio!” Rido aveva preso a disperarsi come sempre cercando di portare dalla sua Shin’ichi.
“Se fosse per l’altezza allora le piacerebbe Nobu..è un bel po’ più alto di me”
“Nobu? Oh NOOOO!”
Shin’ichi si mise a ridere. Iniziava a prenderci gusto a deprimere il povero Rido.
I ragazzi presero ad allenarsi col proprio maestro in attesa di Kakashi.
Di certo i tre non si risparmiavano e ce la mettevano davvero tutta, nonostante ciò, per quanto ritenessero il loro sensei pigro e incostante, sembrava impossibile riuscire a sfiorarlo.
“Tecnica del Controllo dell’Ombra!”
“Dannazione! Mi ha bloccato di nuovo!” esclamò Rido.
“Rido tu dovresti usare il byakugan, così non cadresti tanto facilmente in trappola!” lo sgridò il maestro.
“Quanto ha ragione maestro..ma anche lei dovrebbe tenere gli occhi più aperti!” gli rispose il moretto dal lungo codino, e detto ciò, al posto del corpo del ragazzino apparve un pezzo di legno.
“Ma guarda..allora te la cavi con la tecnica della sostituzione…”
“Sensei…occhi aperti glielo ha appena detto Rido..” la voce proveniva dalle spalle del jonin. Shin’ichi era apparso dal tronco d’albero alle spalle del maestro ed ora gli puntava un kunai dietro la nuca.
“Bravo Shin. Vedo che gli allenamenti con Kurenai hanno dato il loro frutto, ottima illusione..vediamo un po’ dove sei davvero” e detto ciò, l’ombra si espanse ancora di più fino a quando non riuscì a trovare i veri Shin’ichi e Rido.
“Presi!”
“Oh cavoloooo!!” urlò Rido.
“Durante un attacco contro un avversario più forte di voi, non vi conviene rimanere vicini o rischiate di essere presi tutti e due contemporaneamente. E adesso troviamo anche lei..”
“Rido..ma Reika non era vicino a te?”
“Eh…AHHHH, Dov’è La Mia Rei-chan!!”
“Sono qui!” Reika saltò fuori dalle foglie dell’albero lanciando al volo contro il suo maestro una serie di shuriken. Shikamaru riuscì ad evitarli e si spostò velocemente fino a trovarsi di fronte alla ragazzina.
“Reika se fai un attacco alle spalle non è proprio l’ideale urlare la tua posizione..”
La ragazzina gli sorrise ed un forte vento si alzò nella radura.
“Ma cosa…” prima che Shikamaru potesse dire altro, fu colpito da Rido col colpo del Pugno Gentile finendo a gambe all’aria. Con una rapida mossa riuscì a cadere su un ginocchio mentre con l’altra gamba face leva rialzandosi al volo.
Si stupì non poco nel constatare che Rido lo aveva raggiunto da una posizione del tutto diversa da dove lui lo aveva imprigionato con l’ombra. Si stupì ancora di più notando che Shin’ichi non era più accanto al compagno e quando notò le mani di quest’ultimo, si rese conto che dal primo attacco tutto era stata un illusione. Aveva bloccato dei cloni con l’ombra, e solo ora vedeva il vero Rido e il vero Shin’ichi. Dunque quella non poteva essere Reika ma un'altra illusione. Questo pensiero fu un ulteriore errore. Colei che riteneva essere la falsa Reika fece dei rapidi sigilli con le mani dei quali il maestro non si curò, in quanto preso a tentare di capire dove finiva l’illusione del Sarutobi e iniziava la realtà. E fu allora che Reika ci provò ad impastare il suo chakra come aveva fatto il giorno prima Shin…e ne venne fuori qualcosa di veramente strano..
“Goukakyuu no Jutsu”..... Ok, avrebbe dovuto essere una palla di fuoco suprema…in realtà era il timido accenno di un focolare appena acceso. Le uscì dalle labbra accompagnato da uno strano fischio e da tanto fumo. Comunque sempre fuoco era e per quanto debole, riuscì a bruciare una manica del suo maestro al quale strappò un lamento seguito da una lunga serie di lamentele.
“Reika! Temari odia cucire!”
Shikamaru tentò di spengere il fuoco sbattendo la manica della sua giubba contro la terra ai suoi piedi. Ma nonostante fosse una fiammella minuscola, sembrava non ci fosse modo di farla smettere di bruciare. Lentamente stava divorando l’intera manica del maestro quando, all’improvviso, accanto a lui apparve Kakashi Hatake che gli strappò la manica e la gettò a terra. Calpestandola più volte il fuoco si spense.
“Ottimo..ed ora chi la sente mia moglie? Mi toccherà comprarmi una maglia nuova prima di rincasare”
“Però, direi che è interessante l’abilità della tua allieva. Credo che sia la prima volta che vedo una donna usare un Goukakyuu no Jutsu” disse Kakashi.
“Già..e guarda il risultato! A proposito, sei in ritardo. Dovevo essere bello che addormentato circa un ora fa. Questi tre mi sfiancano!”
“Su, su, si vede che li adori. Comunque se a loro va bene, puoi lasciarli nelle mie mani. Oggi non ho missioni, sarà divertente spiegare qualcosa a qualcuno come una volta”
“Dovevi farti assegnare un team”
“No, ormai sono vecchio per fare il maestro”
“Di piuttosto che hai rinunciato quando ti sei accorto che Minato era già troppo in gamba per riempirgli la testa con altre nozioni..”
“Fare da maestro a Minato sarebbe stato bello non lo nego..ma questi shinobi sono oltre le nostre aspettative. Ci vuole una volontà come la tua..io ho già dato”
“Tsk..come ti pare. Ragazzi, Kakashi vi spiegherà un po di cose mentre io vado a comprarmi una maglia identica a quella che Reika ha rovinato”
“Scusi sensei!”
“Ma figurati..non fosse che quella mi ammazza sai quanto me ne fregherebbe. Buon proseguimento”
“Tornerà che sarà finita la giornata..” disse sorridendo Shin.
“Sei cresciuto parecchio Shin’ichi. Quella era un ottima illusione, ammetto che fino a quando non ho utilizzato lo sharingan, ero convinto che fosse realtà”
“Già contro lo sharingan è impossibile fare delle buone illusioni..”
“Anche contro il byakugan!”
“Ma se oggi ho fregato anche te Rido”
“Zitto Shin…quello è stato un colpo basso!”
I tre maschi del gruppo erano persi nelle loro chiacchiere. Reika guardava rapita il maestro Kakashi. Aveva sempre avuto un debole per quel ninja così forte e competente. Ed era tremendamente curiosa di provare una cosa..
“Kakashi sensei?”
“Tu sei Reika vero? Ti insegnerò a migliorare la tua tecnica di fuoco se vuoi..”
“Si grazie, ma prima..me lo farebbe vedere per favore?”
“Cooosaaaa!!! Reikuccia mia..che ti hanno fatto! Shin la tua illusione le ha fuso il cervello la mia Rei-chan non fa domande così..sporcaccione!! Che ti succede Rei-chan…esci da questo corpo!” tutto questo scuotendo alle spalle la povera ragazza che non trovò altra scelta che pestare un piede con la giusta violenza al suo compagno. Mentre questi saltava sul piede sano lamentandosi per il dolore che il suo amore gli provocava, Reika tornò a concentrarsi su Kakashi “Non ho ben capito cosa volesse dire il mio compagno..volevo solo chiedere se mi fa vedere lo sharingan…che c’è di sporco in questo?”
Kakashi guardò sorpreso e alquanto divertito Shin’ichi. Lui sospirò osservando i suoi due compagni.
“Si, sono un po strani. Ma sono davvero in gamba mi creda”
“Non ne ho dubbi Shin’ichi” rispose Kakashi.
Poi tornò a concentrarsi sulla ragazza “Va bene, eccoti accontentata” e così dicendo alzò il coprifonte quel tanto che bastava per mostrare l’occhio con lo sharingan. Reika osservò quello strano fenomeno con gran curiosità.
“Se fossi dotata di un abilità innata come la sua, sarei molto più forte e avrei già fatto diverse missioni. Lei è fortunato Kakashi-sensei”
“Quest’occhio purtroppo non è legato alla fortuna, al contrario, è il segno evidente di un mio fallimento..” Kakashi ripensò ad Obito e a Rin, e di conseguenza al fatto di non esser riuscito a difenderli.
“Io conosco la sua storia sensei..e penso che sia inutile tormentarsi con errori del passato, al contrario, bisogna reagire e far si che le brutte esperienze non si ripetano. E poi il suo occhio, per come la vedo io, è solo il simbolo dell’affetto del suo compagno verso lei e il team di cui faceva parte. Obito Uchiha non è morto, vive in lei e vedrà il futuro di Konoha attraverso i suoi occhi”
Kakashi pensò che quella ragazzina fosse speciale. Non aveva nulla che facesse pensare ad un ninja..di costituzione esile, bassina e troppo carina per mettere paura ad un avversario, aveva però il temperamento di una giovane kunoichi e un cuore grande. Gli ricordò Naruto e il suo modo di cambiare le persone..non fosse che subito dopo Reika passò ad un argomento di ben altra natura..
“Senta sensei..più o meno quante missioni ha fatto prima di riuscire a mettere da parte una discreta somma? Devo regolarmi sa com’è, vorrei acquistare una villetta prima del prossimo inverno. E la vorrei con un bel camino, il mio monolocale d’inverno è freddo da far paura! Al povero Mao-chan viene sempre il raffreddore tutti gli anni!” ed era parecchio preoccupata Reika mentre chiedeva informazioni circa la retribuzione di un giovane genin.
Dopo un minuto di smarrimento totale di Kakashi (Reika riusciva a creare disordine anche nelle idee altrui), il ninja copia iniziò ad allenarsi coi tre.
Dopo diverse ore fu stupito della rapidità apprendimento dei piccoli ninja. Shin’ichi se la cavava benissimo, Reika imparava in fretta, Rido era già in possesso di diverse ottime tecniche. Ma il ragazzo mancava di capacità di controllo per quanto riguardava la sua abilità innata. Così dopo diverso tempo, Kakashi si concentrò molto su lui, lasciando riprendere fiato a Shin’ichi e Reika. I due si misero seduti sotto un albero godendosi il caldo sole che filtrava tra i rami.
“Hai detto delle cose molte belle al maestro Kakashi” disse Shin alla ragazza.
“E’ solo quello che penso. Le persone in generale pensano troppo al passato..”
“Ma il passato è la nostra storia, le nostre radici. Senza quelle come potremo migliorarci?”
“Se così fosse..io non potrei mai migliorarmi Shin-kun” il ragazzo realizzò il significato di quelle parole immediatamente. Strinse i pugni rendendosi conto di aver commesso una gaffe. Reika non aveva passato, era senza radici perché non aveva mai avuto una vera famiglia.
“Shin-kun? Tu pensi che io sia strana?”
“Strana? Perché dovresti essere strana?”
“Be, tu e Rido avete tanti progetti per il futuro. Tu vuoi addirittura diventare Hokage..io ho deciso di diventare un ninja solo perché mi sembrava la cosa più idonea alle mie capacità. Ho sempre pensato di dover trovare in fretta un lavoro per guadagnare così da poter avere un tenore di vita più…ampio. Una casa più grande per me è importante..una casa mia dover mettere le mie radici”
Shin’ichi capì cosa volesse dire la sua amica. Reika non soffriva della sua situazione di orfana, ma non le piaceva essere considerata diversa. Non aveva un passato quindi poteva solo sforzarsi di costruirsi un futuro tutto suo. Le sue forze erano la sola cosa sulla quale poteva contare. Una casa comprata coi suoi soldi era un modo per piantare delle vere radici.
“Non sei strana Rei. Hai un sogno anche tu..e non è poi così materiale a rifletterci su. Sono certo che ce la farai. Diventerai un ninja forte..e pieno di soldi! Io e Rido ti aiuteremo in questo. Anzi sai che ti dico? Quando avrai raggiunto una somma decente allo scopo, ti accompagnerò io stesso a cercare una casa perfetta per te!” glielo disse sorridendo e lei gli sorrise a sua volta.
Reika appoggiò la testa contro la corteccia dell’albero e chiuse gli occhi. Era molto stanca. Ogni volta che richiamava tutto quel chakra il suo corpo si stancava terribilmente. Prima di addormentarsi sussurrò un grazie a Shin’ichi.
Lui la guardò diversi istanti dormire e si rese conto, forse per la prima volta davvero, che Rido aveva ragione: Reika era senza dubbio terribilmente carina.
Arrossì di questo sciocco pensiero.
Kakashi li raggiunse, trasportando sulle spalle Rido.
“Eh? Che gli è successo?”
“Nulla di grave, ha avuto un piccolo mancamento dovuto alla stanchezza. Il tuo compagno è forte, ma se utilizza troppo il byakugan gli viene un tremendo mal di testa. Temo di avere un po’ esagerato con lui in tal senso. Lei come sta?”
“Dorme. E’stanca anche lei”
“Già vedo. Svegliala così potete tornare a casa. Per oggi abbiamo concluso”
“Non c’è bisogno di svegliarla, la porto a casa io. Me la carico sulle spalle”
“Ah, ma davvero?” il ninja guardò con fare piuttosto divertito Shin’ichi e i ragazzino si affrettò ad aggiungere “Ha bisogno di dormire e comunque non pesa nulla quindi..”
“Come pensavo. Sei sicuramente tu”
“Cosa?”
“Il leader del gruppo. Quello che si preoccupa sempre dei suoi compagni. E’ una cosa molto nobile Shin’ichi, in questo sei identico a tuo padre. Ma è anche una gran responsabilità. Se iniziano ad appoggiarsi a te, poi dovrai mettercela tutta”
Shin’ichi guardò il volto stravolto di Rido e quello addormentato sereno di Reika. Alzandosi, prese così la sua decisione “Va bene. Che credano in me allora! Farò di tutto per proteggerli..dopo tutto sono la mia squadra..e i miei amici” e detto ciò, si caricò sulle spalle Reika.
Insieme al maestro Kakashi tornarono al Villaggio della Foglia. Kakashi portò a casa Rido e si fermò dagli Hyuga per cena.
Shin’ichi trasportò Reika fino al suo appartamento. Incontrò Hagane lunga la strada che gli domandò se volesse una mano. Rispose che la ragazza era leggera come una piuma e che quindi non c’era problema.
Entrò nel monolocale di Reika, tentando di evitare di calpestare la quantità industriale di oggetti di varia natura sparsi sul pavimento. Nonostante il caos, notò che non vi era polvere. La stanza era pulita e persino profumata. Lasciò Reika sul letto e si guardò intorno. Non vi erano foto da nessuna parte. Non c’era nessun passato li dentro, ma solo segni del presente della ragazza. Sul davanzale della stanza sopra il letto, il gatto nero dagli occhi gialli fissava il ragazzino. Lui lo guardò distratto e gli domandò “Lei si sente mai sola?” chiaramente non ebbe risposta dal felino.
Prima di uscire dalla stanza rivolse un ultimo sguardo a Reika. Sembrava la bella addormentata. I lunghi capelli erano sparsi sul cuscino e le disegnavano una cornice attorno al volto bianco latte. Le mani di lei erano leggermente rovinate, segno che la ragazza non si risparmiava negli allenamenti. Il ragazzo ripensò ancora alle parole che la compagna aveva rivolto al maestro Kakashi… non è morto, vive in lei e vedrà il futuro di Konoha attraverso i suoi occhi
Shin’ichi questa cosa la pensava ogni giorno rivolta a suo padre. E comunque lui aveva avuto una mamma presente che lo aveva amato ogni giorno della sua vita.
Reika aveva un gran cuore..magari non se ne rendeva nemmeno conto, ma era speciale.
Il ragazzo sorrise. L’avrebbe protetta sempre, ne era certo.
Ed un giorno, magari insieme a Rido, sarebbero andati alla ricerca di una casa più spaziosa per la ragazza. Una casa in cui ritrovarsi tutti e tre, come una vera famiglia.
Certo, insegnarle poi a tenerla più ordinata del suo monolocale, era un altro paio di maniche.

Nel prossimo capitolo:
“Cooosaaaa!!! Il Torneo Genin di Konoha?!"
“Rido ma perche` devi sempre urlare, sei fastidioso. Uff..comunque si. L`Hokage vuole continuare la tradizione del Torneo di Konoha. Quindi quest`anno tocca a voi. Sembra ci saranno dei cambiamenti rispetto gli anni passati..conoscendo Naruto, sara` tutta una gran buffonata ma non possiamo tirarci indietro. Il torneo si svolgera` tra 5 giorni e vedra` coinvolti tutti i genin del Villaggio della Foglia"

 

Angolo Autrice: Si preannuncia un gran caos per le strade del Villaggio della Foglia. In cosa consisterà questo torneo? Cosa avrà inventato Naruto? E cosa si inventeranno i ragazzi? Continuate a seguirmi e lo saprete...ed ora..spazio ai cari lettori:

neublackcrowfriends: Ma sul serio non ci capisci una cippa?! Colpa delle diverse parentele? Orbene, ti farà piacere sapere che le schede dei 12 personaggi sono pronte! Peccato che dovrai attendere ancora un po per vederle pubblicate..su, su, coraggio. Puoi sempre darmi della teme mentre commenti, ma sono certa che sei un signore e che non lo farai (l'autrice fa gli occhi dolci e assume posa di supplica..che ragazza senza speranze!). Cmq giuro che le schede sono pronte e che te le dedico anche e che se non le capisci ti faccio un disegno! Continua a seguirmi e grazie dei commenti.

Dafne87: Mi fa piacere che ti piaccia come descrivo Neji e Shikamaru..per me è impossibile immaginare un Neji meno serio o un Shikamaru meno pigro solo perchè cresciuti. Sono cmq due bravissimi insegnanti molto affezionati ai propri allievi (l'autrice urla contro Neji che sta nuovamente pestando a sangue i suoi tre allievi!). La mamma di Rido è una bella signora piuttosto apprensiva coi figli, ma bisogna capirla povera donna..4 maschi! Il papà di Rido è il classico Hyuga, serio e composto. Nel manga originale, è lo Hyuga che nel volume 46 si ferisce ad un braccio per salvare Hinata durante l'attacco di Pain alla Foglia...da li l'idea di questo uomo che si incolpa in futuro di non aver protetto a dovere madamigella Hinata. Rido è semplicemente un mito..Abbasso le Regole! Naruto e Hinata sono due sporcaccioni che hanno avuto Minato a soli 17 anni. Vabbè dai..Hinata avrà voluto recuperare gli anni persi e poi, ad un Naruto che ti guarda con quegli occhioni blu..come si fa a dire no! Continua a seguirmi, spero di farti sorridere ancora.

Vaius: Minato è un masochista in amore come il padre! Si è preso una cotta per la più manesca delle ragazze che per giunta, ama un altro. In tal senso in lui prevale il dna Uzumaki non c'è altro da dire. Ma nell'esser un ninja attento e studioso delle diverse tecniche, è tutto la mamma. Proprio un bel concentrato. Ti è piaciuta l'illusione yuri? E' piaciuta ad un sacco di gente che bello! A me fa ridere Reika che di queste cose proprio non capisce niente e sembra sempre fuori luogo..ma io l'adoro! (è il personaggio preferito dell'autrice..si era capito!?). I gatti ninja torneranno..almeno il caro Mao-chan che è tanto pucchoso quanto pericoloso. Dal prossimo capitolo, durante il torneo, vedremo le diverse abilità di questi 12 schiroccati shinobi. Spero seguirai ancora gli eventi. Grazie dei commenti, sei molto gentile!

Continuate a seguirmi e a sorridere! Grazie a tutti, anche a chi legge e non commenta. Kiss.  YUKI21

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Capitolo 12
*** Di Strane Coppie per un Torneo ***


“Cooosaaaa!!! Il Torneo Genin di Konoha?!"
“Rido ma perchè devi sempre urlare, sei fastidioso. Uff..comunque si. L`Hokage vuole continuare la tradizione del Torneo di Konoha. Quindi quest’anno toccherà a voi. Sembra ci saranno dei cambiamenti rispetto gli anni passati..conoscendo Naruto, sarà tutta una gran buffonata ma non possiamo tirarci indietro. Il torneo si svolgerà tra 5 giorni e vedrà coinvolti tutti i genin del Villaggio della Foglia"
“Be, se è un ordine dell`Hokage dobbiamo mettercela tutta! E poi magari sarà interessante..spero ci sarà la possibilità di qualche confronto tra noi!" disse Shin`ichi. Nella sua testa anche quella poteva essere una buona occasione per fare un allenamento extra.
Reika era più pensierosa. Ultimamente la ragazza non si sentiva particolarmente bene. Aveva una strana sensazione e come al solito, non ne aveva parlato con nessuno finendo col tenersi tutto dentro.
“Comunque, l’unica informazione che sono riuscito a tirar fuori da Naruto, è che parteciperete divisi in coppie che saranno estratte a caso. Quindi molto probabilmente vi toccherà gareggiare l’uno contro l’altra. Poco male, sarà interessante"
“Cooosaaaa!!!! Aspetti un momento sensei!! Vuole dire che rischio di non far coppia con Rei-chan? Ma questo è un incuboooo!!!!"
Reika guardò Rido. Il ragazzo era sinceramente disperato.
Gli si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla con fare consolatorio “Dai Rido-kun, se anche non fossimo in coppia insieme non è grave, in fondo è solo una specie di gioco, poi si torna tutti ai propri team di appartenenza"
“Reikuccia! Sei così…così…CARINAAA!!!" e la solita scena iniziò.
Shin`ichi pensò solo allora che sarebbe potuto capitare in coppia con qualcuno di diverso dai suoi due compagni. L’idea non gli garbava. Ormai erano mesi che passava il tempo con quei due e doveva ammettere che gli piaceva stare con loro. Certo Rido il più delle volte era insopportabile e casinaro, ma Reika era tranquilla per quanto imprevedibile in battaglia. Il suo team era perfetto, i tre riuscivano ad equilibrarsi. L’unica cosa che lo teneva su era la speranza di doversi finalmente confrontare contro Minato.
Sperò di non capitare in coppia proprio con lui.
Tra alti e bassi, arrivò il giorno del fatidico Torneo di Konoha. Tutto il Villaggio era in festa. Quella era un occasione per godersi ancora la pace conquistata dopo la quarta guerra ninja.
Alcune cose stavano cambiando nel mondo degli shinobi, ma Naruto non riteneva opportuno allarmare gli abitanti prima di avere delle conferme circa alcuni suoi sospetti.
Quindi quel giorno, si doveva pensare solo a divertirsi e a controllare come i ragazzi della nuova generazione lavorassero insieme qualora costretti a stare con altri membri non del proprio team.
“Bene! Benvenuti a tutti!" disse Naruto dall’alto del palazzo dell`Hokage.
“Il torneo di quest’anno sarà particolare in quanto abbiamo adottato nuove regole. Anzi tutto a breve ci sarà un estrazione con la quale sarete divisi in coppie. Ogni coppia avrà lo scopo di rubare i famosi cristalli rossi in possesso ai chunin e ai jonin del Villaggio. Ad ogni coppia verrà data una lista contenente i nomi delle persone che sono in possesso dei cristalli e potrete organizzarvi come vorrete per il recupero. E poi..cos’altro..non ricordo..Emmh..Shikamaru che altro devo dire?"
Shikamaru suggerì a Naruto la parte mancante del discorso, sorpreso che fino a li l`Hokage non avesse dimenticato nulla. In realtà questo ruolo spettava a Sasuke, quale braccio destro di Naruto, ma il ninja aveva liquidato il tutto definendola una cosa noiosa alla quale non avrebbe partecipato…così pensava l`Uchiha.
“Ah gia! La cosa più importante! La coppia che vince avrà diritto ad un soggiorno per 4 persone alle Terme del Villaggio della Cascata! Naturalmente tutto spesato!”
“Le Terme del Villaggio della Cascata! Che meraviglia!! Si dice che dopo un soggiorno presso quelle terme la pelle risulti più morbida e idratata. Sarò ancora più bella! Devo vincere…e se vinco potrei andare con…CHE EMOZIONE!! Ancora meglio che finirci in coppia insieme!!” Nanami era visibilmente eccitata all’idea del premio.
“Spero di non essere in coppia con lei..va bene chiunque..ma non lei!" diceva Kyoko.
Shin`ichi notò che Reika se ne stava in un angolo attendendo l’estrazione. Rido non le ronzava attorno, troppo preso a sognare ad occhi aperti il suo soggiorno alle Terme con la sua Rei-chan.
Il ragazzo dagli occhi rossi si avvicinò alla compagna di squadra "Tutto bene Reika? Mi sembri pensierosa..”
Lei lo guardò con i suoi occhi viola e il ragazzo arrossì..suo malgrado. Era difficile rimanere serio e concentrato quando Reika ti guardava con quegli occhi.
“Sto bene Shin-kun non preoccuparti. Spero di far coppia con te o Rido"
Questa era un'altra eventualità che fino a quel momento Shin`ichi non aveva considerato..fare coppia solo con lei. Era abituato a combattere fianco a fianco con la ragazza, ma sempre con la presenza di Rido. Come poteva essere passare del tempo da solo con lei? Reika era così difficile da comprendere, eppure gli piaceva. Era gentile, era educata, era una sorpresa continua. Da tempo, qualcosa di nuovo si stava insinuando nel cuore dello shinobi, qualcosa per cui era ancora troppo giovane.
Sorrise alla compagna e le disse semplicemente “Si, sarebbe bello fare coppia con te..o con Rido" si affrettò a puntualizzare.
Le estrazioni funzionavano così: a turno, ogni ragazzo prendeva da una grossa urna una fascetta colorata. Per ogni fascetta di stoffa, ce ne era una dello stesso colore e quando venivano pescate da due persone, la coppia era formata. Quindi tutto era possibile. A turno, ogni genin pescò il suo colore.
E le coppie vennero formate rivelando un vero spettacolo!
Nell’ordine: Reika/Hiro – Shin`ichi/Minato – Nanami/Rido – Kyoko/Seiya – Aoi/Tatsuja – Nobu/Yoshi.
Inutile riassumere le lamentele e le imprecazioni di qualche soggetto in particolare.
Naruto se la rideva alla grande.
“Ma si può sapere perchè ti diverte tanto questa stupidaggine?" gli domandò Shikamaru
“Per due motivi principale: anzi tutto…il teme dovrà partecipare suo malgrado e ancora non lo sa! E poi, il conto delle Terme sarà saldato dal mio adorato suocero…non vedo l’ora di vedere la sua faccia! Non potrà dire nulla perchè partecipano anche gli allievi del suo caro Neji…non vedo l’ora che la giornata sia conclusa sarà troppo divertente!"
“Secondo me ti ammazzerà. Comunque io vado a farmi una dormita da qualche parte…prima o poi qualcuno mi troverà per prendermi il cristallo..certo che coinvolgere persino i chunin..sei davvero un Hokage senza speranze!"
“L’importante è che tutti si divertino…soprattutto io! Hi hi povero teme cosa lo aspetta..Sakura mi offrirà una cena per questo!"
A breve sarebbe iniziata la sfida. Alcune coppie parlavano del più e del meno, mentre altre si ignoravano totalmente.


Nel prossimo capitolo:

Nobu e Yoshi si trovavano di fronte alla loro prima vittima…Ino Yamanaka.
“E così avete trovato me…e va bene. Abbiamo promesso tutti a Naruto che ci saremo impegnati..quindi ve lo dovrete sudare il mio cristallo!” disse convinta lei.

 

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Capitolo 13
*** Di Cristalli Rossi e Farfalle Blu ***


"Tu sei Hiro di Suna vero? Io mi chiamo Reika, spero andremo d’accordo. Ce la metterò tutta per esserti d’aiuto"
Hiro si voltò nella direzione di quella voce delicata, e si trovò un paio di occhi viola puntati contro, che lo colsero del tutto di sorpresa.
Reika gli sorrideva tenendo le mani incrociate dietro la schiena. Era più bassa di lui, cosa che lo rincuorò e non poco…se Hiro aveva un complesso era quello dell’altezza. Purtroppo per lui era più basso della media dei ragazzi della sua età e perfino di Nanami. Finalmente aveva davanti qualcuno più basso di lui (in realtà erano solo due centimetri in meno..ma il ragazzo si illuminò d’immenso a vedere Reika) col quale non sentirsi in difetto. Terminata la sua riflessione, tornò a mettere a fuoco la ragazza. Arrossì quando si rese conto che era molto carina.
"Si, io sono Hiro, piacere mio" mormorò leggermente imbarazzato. Il ragazzo prese a sistemarsi gli occhiali, gesto che faceva ogni volta che si trovava in difficoltà. Poco distante da loro, un Rido verde d’invidia fissava la scena.
"Cavolo! Volevo far coppia io con Rei-chan..che disdetta!"
"Pensi che a me faccia piacere stare in coppia con te!? Mi va sempre male…" gli disse Nanami.
Shin`ichi era anche lui piuttosto risentito. La scusa del torneo poteva essere una buona occasione per sfidare Minato e invece, gli toccava fare squadra proprio con lui. Dal canto suo il biondino sorrideva soddisfatto..se proprio non poteva fare coppia con Kyoko meglio Shin`ichi che altri. E poi nella sua testa, era già convinto di vincere con un tale aiuto e sapeva bene chi invitare alle terme.
Nel frattempo, l’oggetto del suo desiderio, cioè Kyoko, aveva già aggredito a male parole Seiya "Ehi tu, vedi di non essermi d’intralcio ragazzino! Devo vincere ed invitare chi dico io…e devo sfidare la Takaji!"
"Per me fai come vuoi…ma sei sicura che lui accetterà il tuo invito? Io so un sacco di cose a proposito di Sarutobi.."
"Eh? Cosa, cosa?"
"Eh eh, ti piacerebbe sapere..se ti comporti a modo con me forse ti racconterò qualche segreto che potrebbe tornarti utile"
L’albina non stava più nella pelle.
Altra coppia alquanto scoppiata era quella composta da Tatsuja e Aoi..praticamente il diavolo e l’acqua santa. A Tatsuja del premio non interessava nulla, voleva solo fare bella figura e scontrarsi contro qualcuno di interessante come Minato e Shin`ichi, ad Aoi interessava solo raccogliere materiale per la sua futura, quanto improbabile, fatica editoriale e quindi sperava che si presentasse l’occasione di osservare qualche scena piccante.
In tale senso Nobu e Yoshi non erano da meno…se c’era un interesse al premio era solo legato al fatto che con la scusa di un viaggio pagato, Yoshi avrebbe potuto osservare razze di insetti diverse da quelli dei dintorni del Villaggio della Foglia.
Comunque, il torneo ebbe inizio a suon di fuochi d’artificio.
Tutte le coppie partirono in direzioni diverse.
Le liste di cui erano stati forniti, presentavano dei nomi piuttosto interessanti coi quali confrontarsi.
Minato e Shin`ichi osservarono tali nomi..e gli occhi di Minato iniziarono a brillare di un insolita luce maliziosa…
"Ehi Shin`ichi? Che ne dici se almeno il primo cristallo ce lo prendiamo senza alzare le mani?"
"Eh? Hai già un idea?"
"Puoi scommetterci, vieni con me" e i due saltarono via.
Altrove, Rido e Nanami si lamentavano della presenza di tante illustre persone praticamente impossibili da battere..
"Cosa? Ha un cristallo persino lui? Io a quello non mi ci avvicino nemmeno morto.."
"Mmmh io mi ci avvicinerei eccome, ma non certo per rubargli il cristallo..magari un bacio si..però suppongo di sparare troppo in alto con lui. Vediamo, cerchiamo qualcosa di più semplice"
"Senti..che ne dici di questo?"
"Ma si,mi sa che è il male minore..andiamo a cercarlo"
Reika e Hiro correvano vicini fino a quando la ragazza bloccò il ragazzino tirandogli un angolo della maglia, gesto che nella testa di Hiro sembrò molto molto confidenziale, tanto che arrossì nuovamente guardando altrove.
"Hiro-kun? Credo che dovremmo dare un occhiata alla lista..altrimenti è inutile correre per tutta Konoha senza una meta"
Sistemandosi gli occhiali nervosamente, il ragazzo dichiarò che non era una cattiva idea (in realtà si maledì ed imprecò mentalmente contro se stesso per la figuraccia appena fatta). I nomi della lista lasciarono anche loro due senza parole.
"Da chi…da chi preferisci iniziare?" domandò Hiro.
"Sei molto gentile a far decidere me" disse senza alcuna malizia la ragazza, per lei era una semplice constatazione, per Hiro un invito a sposarla.
"Dunque, alcuni sono troppo abili, temo. Però considerando l’orario..direi che potremmo iniziare dal mio sensei.."
"Shikamaru Nara? Ma non sarà troppo forte?"
"Si, ma ho un piano, ascolta…" La fanciulla si avvicinò al ragazzino sussurrandogli alcune cose all’orecchio.
"Che ne dici? Può funzionare?"
"Si certo, andiamo!" in realtà Hiro non aveva ascoltato un cavolo di quello che Reika gli aveva detto..troppo preso a non farsi prendere un infarto causato dalla vicinanza alla bocca di lei.
Intanto, Nobu e Yoshi si trovavano di fronte alla loro prima vittima…Ino Yamanaka.
"E così avete trovato me…e va bene. Abbiamo promesso tutti a Naruto che ci saremo impegnati..quindi ve lo dovrete sudare il mio cristallo!" disse convinta lei. Negli anni la fiducia in se stessa non l’aveva mai abbandonata ed oggi per altro si sentiva particolarmente combattiva. Aveva lasciato sua figlia Kano col padre e voleva approfittare del torneo per fare un po di moto e magari, già che c’era, dimostrare a Sakura che era sempre più in gamba di lei. Nessuno le avrebbe preso quel cristallo rosso.
"E` una jonin..allora come attacchiamo?"
"Io non mi muovo, vai tu" disse Yoshi.
"Che idiota!" mormorò Nobu prima di lanciarsi contro Ino. Il combattimento andò avanti per un pò e fu principalmente un corpo a corpo. Ino era grandiosa, ma si stupì nel constatare che i genin quest’anno erano più in gamba di quello che pensava.
Quando entrambi furono a corto di fiato, Yoshi fece la sua mossa.
"Se non vi spiace, io avrein fretta.." detto ciò, l’Aburame allargò le braccia e dalla manica del suo vestito, uscirono una moltitudine di farfalle blu.
Ino ne rimase rapita "Oh che meraviglia! Altro che Shino e i suoi schifosi insetti! Sono bellissime"
Nobu iniziò ad urlare contro il suo compagno di coppia "Ma sei scemo! Che ci facciamo con delle farfalle!"
"Taci" disse risoluto Yoshi. Le farfalle volarono intorno ad Ino, alcune addirittura posandosi sui suoi capelli biondi
"Che carine..devono sentire il profumo dei miei fiori" mentre diceva ciò, le gambe di Ino iniziarono a tremare
"Ma cosa..che mi succede?" e dopo qualche istante ancora, scivolò leggera verso il pavimento del tutto priva di sensi.
Le farfalle tornarono a rifugiarsi tra gli abiti di Yoshi.
"Ma che hai fatto?" domandò Nobu sorpreso.
"Tecnica Segreta della Danza Blu. Le mie farfalle sono speciali..rilasciano dalle loro ali una polvere trasparente e inodore che, una volta inalata, addormenta il nemico. Non sono letali, ma sono comunque pericole" disse il ragazzino osservando il suo lavoro da dietro i piccoli occhiali neri.
"Straordinario.." commentò Nobu.
"Sei stato bravo anche tu. L’hai stancata. Le mie piccoline non sono ancora sviluppate. Se il nemico fosse stato nel pieno delle forze avrebbe potuto reagire. Ora, prendiamo il suo cristallo e andiamo avanti"
Nobu prelevò il cristallo che Ino portava legato al collo e sistemò la ragazza contro un muro. Ripartì a fianco di Yoshi e pensò che quel tipo, non era poi così male.


Angolo autrice: Salveee!! Come andiamo? Allora, essendo discretamente lungo questo torneo, non darò anticipazioni. Sappiate solo che tutti avranno il loro spazio e sappiate che è stata una faticaccia scrivere di questa roba! Quindi spero apprezzerete lo sforzo di questa poverina e gradirete il caos che i ragazzi faranno per le vie di Konoha..tutta colpa delle idee da baka di Naruto-sama! A presto.
Vostra
Yuiki
P.S. Hiro è veramente basso rispetto agli altri genin..e quindi io lo adoro perchè sono bassa pure io!!

VAIUS: Carissimo..non si tratta di un esame. E' solo una scusa per far fare un pò di movimento ai giovani shinobi e per dare fastidio a Sas'ke (alle mie spalle Naruto ride soddisfatto). La coppia che raccoglierà la maggior parte dei cristalli rossi, vincerà un bel week end alle terme. Ora, immagina un gruppo di ragazzini con gli ormoni in piena agitazione convinti di vincere un viaggio gratis in cui potranno dichiararsi ai propri amori...e ne sono pure convinti! Beatà gioventù. Grazie di continuare a seguire la storia.

Fabioxxx,  nueblackcrowfriend : Grazie di preferire 'sta cosa.

 alice brendon cullen  DANINO  Imperfect_ angel  sasukina90  wari : Grazie di seguire.

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Capitolo 14
*** Di Complimenti e Sabbia ***


"Ci penso io a lei"  Aoi tentò di avvicinarsi a Moegi. La ragazza, ormai chunin, gli lanciò contro una serie di kunai che il giovane Aoi riuscì più o meno ad evitare. Quando le fu abbastanza vicino, con tono di voce suadente, iniziò ad elencare le caratteristiche fisiche di Moegi che lo facevano impazzire  "E’ un vero onore combattere contro una kunoichi bella e passionale come te"

"Pass..passionale?" la ragazza era alquanto confusa.

"Certo! Con degli occhi neri come i tuoi..è impossibile non perdervisi dentro. La tua grazia è indiscutibile per non parlare di questo leggero rossore che colora dolcemente le tue gote..sei sicuramente il ninja più attraente del villaggio.."

Mentre le moine di Aoi andavano avanti, Tatsuja la colpì alla nuca facendole perdere i sensi.

"Ops..la mia adorata è svenuta. Potevi essere più delicato, ma che razza di uomo sei?!"

"Tsk..il fine giustifica i mezzi e comunque sta tranquillo, non le ho fatto male è una chunin.."

"Già. Allora ringraziami per avertela distratta"

"Non ci penso proprio se era per te..stavamo qui tutto il giorno. Ma che intenzioni avevi?"

"Chiaro…conquistarla! Alla fine mi avrebbe consegnato di sua spontanea volontà tutto quello che volevo, in questo caso il suo cristallo. E’ una delle lezioni della Tecnica della Pomiciata, pagina 25 paragrafo 1: come sussurrare ad una donna quello che vuole sentirsi dire ed ottenere da lei quello che si vuole, Jiraya insegna!"

Il compagno di squadra improvvisato non rispose e si limitò a correre via. Aoi sospirò  " Mmh..magari gli piacciono gli uomini..potrei scrivere una yaoi con Tatsuja come protagonista..le yaoi vendono bene!" e lo seguì.

Reika e Hiro trovarono, senza troppe difficoltà, Shikamaru Nara. Come Reika aveva anticipato, considerando l’orario il suo maestro stava facendo un riposino. Nonostante ciò li sentì comunque arrivare e si alzò lamentandosi come al solito "Che seccatura! Reika potevi iniziare da qualcun altro non ti pare?"

"Non sarebbe stato altrettanto divertente sensei..a, lui è Hiro Hokumi"  L’educazione della ragazza non conosceva limiti. Sarebbe stata capace di presentarsi anche a chi le avesse puntato un coltello alla gola.

"Già..e suppongo che vogliate il mio cristallo vero?"

"Assolutamente si! Tecnica della Tempesta di Sabbia!"  gridò Hiro. Si alzò un forte vento intorno carico di sabbia fine e rossa. Shikamaru aveva difficoltà a vedere.

"Ma che roba! Ed io che volevo consegnargli il mio cristallo senza fare tutto questo casino!"  si disse Shikamaru. In tutta quella sabbia, riuscì ad intravedere la figura di sua moglie. Temari gli stava andando incontro e la sua faccia non prometteva nulla di buono.

"Ma cosa?"

"Shikaaa, brutto cretino! Ti fai battere da un mio allievo non vali un soldo come ninja e nemmeno come uomo!"  sfoderò il ventaglio e il jonin si preparò ad essere scaraventato da una super raffica di vento amorosa di sua moglie, dall’altra parte della città (praticamente ciò che accadeva un giorno si e l’altro pure). In realtà si beccò un bel calcio volante in faccia da Reika e finì solamente contro un muro.

"Reika..tu e i tuoi compagni..fate troppo affidamento alle tecniche di sostituzione"

"Si ma con lei funzionano sempre. Quando vede sua moglie non capisce più nulla, deve essere proprio innamorato sensei!" e intanto faceva saltare nella sua mano il cristallo rosso del ragazzo.

"Sei troppo giovane per capire la differenza tra amore e disperazione! Uff!"

Da un punto imprecisato, si udì una nuova voce  "Ti sei fatto fregare Nara..e per giunta da una tua allieva. Pessima figura!"

Sasuke Uchiha aveva osservato tutta la scena. In equilibrio perfetto su di un palo della luce, mostrava un sorrisetto divertito ai danni del povero Shikamaru.

"In raltà Uchiha, io non volevo nemmeno partecipare a questa cosa esattamente come te. Solo che Naruto ha insistito ed ho detto di si solo per farlo stare zitto!"

"Già, il dobe sa essere proprio pesante"

"Emm veramente..anche Sasuke Uchiha è nella lista, giusto Hiro?"  Disse Reika rivolta al compagno.

"Si esatto, eccolo qui: Sasuke Uchiha. Anche lui ha un cristallo"

La nuova informazione lasciò un attimo interdetto Sasuke. Cristallo? No, era sicuro di non averne ed era sicuro di aver detto più volte a Naruto che non avrebbe partecipato.

"Sasuke-sama? Se vuole possiamo aiutarla io e Hiro a cercare tra i suoi vestiti il cristallo..perche` di sicuro ce l’ha!" tuonò minacciosa Reika.

Prima che una tempesta di sabbia investisse in pieno volto l`Uchiha, Konoha sentì distintamente il suo urlo  "Naruto io ti ammazzo!"

 

 

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Capitolo 15
*** Di Trasformazione e Patatine ***


 Minato Uzumaki e Shin`ichi Sarutobi, trovarono senza particolari difficoltà la loro vittima…il maestro Iruka aveva appena terminato di mangiare una porzione di buon ramen.

"Che ti dicevo? Era sicuro che l’avremmo trovato qui!" disse Minato a Shin`ichi.

"Bene. Come vogliamo procedere?" domandò quest’ultimo all`Uzumaki.

Intanto Iruka si stava avviando verso casa. Poco coinvolto in questa cosa del torneo, si era praticamente dimenticato di avere anche lui un cristallo rosso.

"Se non ti spiace, lascialo a me!" detto ciò Minato si concentrò e richiamò del chakra per dare il via alla famosa tecnica della sostituzione Uzumaki….ciò che ne conseguì fu qualcosa che Shin`ichi reputò piuttosto imbarazzante anche nei giorni a venire.

Davanti al maestro Iruka, una bionda tutta curve semi nuda, si esibiva in una lap dance al limite della sopportazione umana maschile. Dire che al maestro Iruka venne un colpo era riduttivo. Svenì nel giro di tre secondi, cioè giusto il tempo di mettere a fuoco quello spettacolo senza chiedersi minimamente cosa ci facesse una porno-diva per le strade di Konoha. A Shin`ichi bastò allungare una mano per recuperare dalla tasca del poverino il cristallo. Si voltò verso Minato tentando di dire qualcosa di sensato ma rinunciò subito. Il biondo rideva a crepapelle senza la minima vergogna..

"Ci casca ogni volta! Che ridere!! E si che anche in versione femminile assomiglio un bel pò papà, eppure continua a cascarci! Ah ah ah"

"Poverino..iniziano ad avere una certa età questi jonin. Comunque questo è il primo, il prossimo lascialo a me!"

"Ok, hai qualche idea a riguardo?"

"Assolutamente si..voglio sfidare lui!" ed indicò un nome sulla lista.

Minato si illuminò  "Direi che è una mossa azzardata..e quindi sono a tua completa disposizione! Andiamo a cercarlo, sarò uno spasso!"

I due sparirono all’istante.

Kyoko fino ad ora non aveva fatto altro che raccogliere informazioni da Seiya circa tutto quello che riguardava il suo adorato Shin`ichi Sarutobi. Adesso sapeva esattamente i suoi cibi preferiti, i suoi gusti in fatto di film, e persino qualche hobby del ragazzo. Seiya sapeva tutto di tutti, nel reperire informazioni era un asso!

"Fantastico! Così mangia solo la cioccolata fondente..almeno non commetterò errori il giorno del Chocolate day!"

"Già…e ne so molte altre su quel tipo. Comunque, non credi che sia il caso di darsi un po da fare con questa storia dei cristalli? Non volevi invitarlo alle terme?"

"Ahh, maledizione! A furia di parlare me ne stavo quasi dimenticando. Oh guarda…"

Davanti ai due ragazzi c’era in tutta la sua stazza Choji Akimichi, intento a sgranocchiare patatine fritte.

"Ma quello ci annienta in un istante!" si lamentò Seiya.

"Taci ragazzino! La forza del mio amore non conosce ostacoli!" rispose convinta Kyoko lanciandosi all’attacco del ninja.

In realtà anche Choji non aveva una gran voglia di partecipare al torneo, ed aveva già deciso che avrebbe consegnato il suo cristallo a qualsiasi genin glielo avesse chiesto. Magari aveva giusto una piccola preferenza..Shin`ichi in quanto figlio del suo ex maestro, ma se quella ragazzina ci teneva tanto lo avrebbe dato volentieri a lei. Solo che quella albina, tentava di colpirlo con tutte le sue forze e lui si stava innervosendo perche` non riusciva più a mangiare tranquillamente le sue amate patatine. Quando una gli cadde per terra era già a limite della sopportazione.

Kyoko capì che il suo avversario stava per esplodere e così, sfruttò una delle tante informazioni che aveva reperito da Seiya quel giorno.

"Ehi Choji-san! Lo sai che Seiya dice che sei un ciccione?!"

Ecco..diciamo che la reazione del ninja non fu delle più delicate e che quel giorno Seiya imparò che determinate informazioni era meglio tenersele per se. Fatto sta, che mentre tentata di non soccombere alla furia del grosso ninja, Kyoko riuscì abilmente a prelevare il cristallo di Choji.

Seiya fu salvato dall’arrivo della fidanzata di Choji, una carinissima ragazza civile di Konoha di nome Tsukino.

"Choji? Se la cosa non va per le lunghe io ti avrei preparato della carne alla brace..pranziamo insieme?"

"Eh? Si certo tesoro mio!" rispose lui con l’acquolina alla bocca.

Mollò Seiya e se ne andò, incurante di non aver più il suo cristallo.

Il ragazzino era in condizioni pietose quando Kyoko gli si avvicinò tutta soddisfatta.

"E questa è fatta! Senti..sai mica la marca di tè che più preferisce Shin`ichi?"

"Brutta strega…" rispose il povero ragazzino.

Nanami e Rido, vuoi per qualche Kami particolarmente generoso, erano riusciti a recuperare anche loro alcuni cristalli.

"Però, non sei male Rido.."

"Grazie! Ma non innamorarti di me, sono già impegnato"

"Come non detto, ritiro il complimento di prima. Senti adesso a chi passiamo?"

"Che ne dici di questo? Secondo me possiamo farcela e poi sarà stato già attaccato almeno da Shin`ichi. Suppongo che non sia stato battuto ma sarà stanco quindi tanto vale approfittarne!"

"E vabbè..tanto io mando avanti te quindi..andiamo"

 

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Capitolo 16
*** Di Strana Argilla e Nuovo Obiettivo ***


 La quasi battaglia tra Reika/Hiro contro Sasuke Uchiha andava avanti da un po. 

Shikamaru se la stava gustando…e doveva ammettere che si divertiva a vedere l’Uchiha quasi in difficoltà contro la sua allieva e quell’altro pazzo di Suna.

Certo, Sasuke non stava facendo minimamente sul serio. Se solo ci avesse messo davvero un minimo di suo avrebbe fatto sparire entrambi i ragazzi dalla faccia della terra.

Ma questa era una cosa che Naruto sapeva, e proprio per ciò aveva coinvolto il teme. Diciamo che all`Hokage bastava sapere di aver obbligato l’amico a fare qualche cosa contro la sua volontà..tanto per cambiare.

"Maledizione Shikamaru..li vuoi fermare prima che qualcuno si faccia male!" urlava Sasuke al maestro di Rei.

"E perche` scusa? Se la stanno cavando bene i piccoletti"

"Ahh, non mi chiami piccoletto! Io non sono basso!" gridò Hiro imbestialito.

"Ma no Hiro-kun non arrabbiarti..il maestro non ce l'aveva con te" gli disse con calma Reika. Il ragazzino si bloccò e tornò a sistemarsi nervosamente gli occhiali da vista.

"Che noia! Comunque ve lo ripeto, io non ho cristalli state perdendo tempo. E’ solo uno scherzo del dobe"

"L`Hokage-sama, non è un dobe" Reika lo disse così convinta e seria, che persino Sasuke si domandò se non avesse ragione…ma no era impossibile. Naruto era un dobe da sempre!

"Controlli bene le sue tasche per favore Sasuke-san" davanti all’educazione della ragazzina, se pur sbuffando per la scocciatura, il moro controllò nelle sue tasche. Quando strinse tra le mani il cristallo, capì che dietro lo scherzo c’era anche lo zampino di sua moglie visto che quelli erano i pantaloni che lei aveva avuto premura di consegnare al marito la mattina stessa.

"Quella..maledetta..e teme io a sposarla!"

"Bene, il cristallo c`e`. Allora facciamo sul serio" e Reika partì all’attacco sotto lo sguardo incredulo dei due jonin.

Tra l’elenco delle buone qualità della ragazza, c’era sicuramente il fatto che apprendeva e in fretta. L’allenamento fatto con Kakashi circa il controllo del chakra stava dando i suoi frutti. Ma la ragazza aveva anche buone capacità di analisi e sapeva che, da sola, non avrebbe fatto nemmeno un graffio ad un Uchiha. Così partita all’attacco, si chiamò dietro Hiro.

"Hiro-kun? Riesci a fare quella cosa..la Gousabakan… che mi raccontavi prima?" domandò la ragazza

"La Gabbia del Deserto? Si certo..ma qui ho poca sabbia a disposizione..posso giusto provare a bloccarlo a metà busto"

"Va bene, fallo quando te lo dico io per favore!"

"Ok..ma non dire sempre per favore!"

La ragazza sorrise e si lanciò contro Sasuke. Per quanto fosse veloce e agile, lui parò tutti i suoi colpi cercando di non farle male..in fondo era solo una bambina.

Ma quando lei riuscì a sfiorargli il volto con un quasi calcio, il moro pensò che fosse in gamba. Per quanto piccola, femmina, e stranamente carina per una kunoichi, era brava, per lo meno non si lamentava come faceva alla sua età Sakura. Questo pensiero lo distrasse un attimo perchè inf ondo, per quanto odiasse ammetterlo, sua moglie gli piaceva parecchio e anche ripensarla da bambina smuoveva in lui un qualcosa di strano da comprendere.

"Vai ora Hiro!"

Il ragazzino obbedì, si concentrò, e richiamò la tecnica insegnatagli dal Kazekage al Villaggio della Sabbia.

"Gabbia del Deserto!" urlò fissando il suo obiettivo.

Una fine sabbia rossa uscì fuori da uno dei sacchetti che il ragazzo portava sempre con se, legati in vita. La sabbia si raccolse ai piedi di Sasuke fino a formare un anello intorno al suo corpo. L’anello si alzò fino a metà busto e lo strinse come una corda spessa imprigionandogli le braccia.

Poi fu la volta di Reika. Fissò intensamente la sabbia di Hiro e richiamò il chakra come Kakashi gli aveva detto di fare…pensa a qualcosa di caldo e potente, gli aveva detto.

Be, lei pensò alla stufa che voleva tanto comprare per il suo monolocale e stranamente..quel pensiero funzionò.

La sabbia intorno al corpo si Sasuke si scaldò lasciandolo del tutto basito.

E sabbia con fuoco creò un argilla molto resistente che divenne all’istante ceramica. Ma una ceramica impastata col chakra non era comune e Sasuke si rese conto che avrebbe dovuto perdere qualche minuto di troppo per liberarsi.

"Brava!" gridò Hiro alla collega del giorno. Lei osservò l’opera soddisfatta..almeno fino a quando l`Uchiha non si degnò di far uscire un chidori da tutto il suo corpo senza dover muovere le mani. La strana ceramica andò in pezzi.

"Oh,ma uffa!" si lamentò Reika per poi riprendersi e dire "Va bene Hiro-kun riproviamo!"

"Basta così!" disse Sasuke. I due ragazzini si fermarono. Il moro sembrava abbastanza adirato e spaventoso. I due tremarono e Shikamaru si alzò in piedi. Quando Sasuke posò lo sguardo sui due, in mano teneva il suo cristallo.

"Prendete..ve lo siete meritati"

Reika si avvicinò timidamente e gli prese il cristallo dalla mano..aveva battuto un Uchiha. Be più o meno, però era felice. Avrebbe avuto qualcosa da raccontare a Rido e Shin`ichi. Shikamaru gli gridò un brava ed esortò i ragazzi a riprendere la caccia.

Prima di correre via, Reika si girò verso Sasuke  "Grazie Sasuke-san" gli sorrise.

Il moro sgranò gli occhi…qualcosa…aveva visto qualcosa..

"Niente male la mia allieva non trovi?"

"Come hai detto che si chiama?"

"Reika Takaji, perchè?"

"Niente, ha un bel sorriso quella ragazzina" Shikamaru non capì. Sasuke sparì.

Aveva visto qualcosa in quel sorriso, qualcosa che non vedeva da anni.

L`archiviò mentalmente come una sciocchezza.

A voler riassumere quello che accadde verso la fine della giornata…potremmo dire questo:

Tutti avevano preso qualche cristallo. Tutti si stavano divertendo. Alcuni erano malconci. In tanti avevano puntato lo stesso individuo…

Minato, Shin`ichi, Rido, Nanami, Reika e Hiro avevano scelto lo stesso nome dalla lista…Kakashi Hatake.

Chissà perchè, sembrava che quel nome attirasse la gente come il miele attirava gli orsi. 

E non è che proprio anche Kakashi avesse così voglia di partecipare alla strana iniziativa di Naruto.

Per questo ebbe l’idea, e gli sembrò anche piuttosto buona.

Peccato che non aveva ancora capito, con chi aveva a che fare....

 

Angolo autrice: Povero Kakashi! Che gli combineranno quei pazzi scatenati?! Cosa non si fa per un viaggio gratis....cmq, manca poco alla fine di questo folle e allegro torneo. La storia dopo, prenderà un tono leggermente più serio e si andranno a svelare anche alcuni misteri. Spero seguirete e grazie a tutti.

Vaius: Spero tu non ci sia rimasto male che l'obiettivo generale per i ragazzi è Kakashi. Il fatto è che ho immaginato che giusto una con ben poco buon senso come Reika potesse pensare di provare a sfidare Sasuke Uchiha. In generale gli altri ragazzi hanno ben pensato di non avvicinarsi affatto al moro. Kakashi per loro è una specie di mito..sai, è stato il maestro dell'attuale Hokage quindi ci si aspetta tantissimo da lui. E poi è un maestro di vita che tutti vorrebbero! Ma Kakashi è Kakashi..pensi che si impegnerà in questa cretinata? Io dico che si inventerà qualcosa...vedremo! Fammi sapere se le nuove idee ti divertono. Grazie

Yuki21

 

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Capitolo 17
*** Di Chi Vince e Di Chi Perde ***


 

Le tre strane coppie, si trovavano di fronte a Kakashi. Il ninja li osservava disinteressato, provò anche a dire qualcosa ma fu subito bloccato da un insieme di urla e sproloqui vari…

"Ahh!! Rei-chan!! Finalmente ti incontro di nuovo! Come stai? Come è andata? Quel pervertito di Suna ti ha messo le mani addosso?"  Rido sembrava disperato nel pronunciare tutte queste idiozie.

Reika semplicemente…lo ignorò.

"Per..Per..Pervertito? Ma come ti permetti baka!" Hiro iniziò ad innervosirsi.

"Ehi Kakashi sensei..lo sai che attendo da tempo di confrontarmi con te.." dichiarò sorridendo minaccioso Minato.

"Rido, lascia Reika non respira..vedi che è diventata blu!" Shin`ichi cercava di salvare la sua compagna di team

"Non si può battere il ninja copia..scema io a seguirti!" si lamentava Nanami con Rido.

"Insomma..avete finito di rompere?" domandò ad un certo punto Kakashi.

"Io ho un cristallo e voi siete in sei…che facciamo?" la sua era una chiara provocazione. Avevano tutti voglia di confrontarsi contro il famosissimo ninja, ma allo stesso tempo c’era un po troppa confusione in quel momento.

"Dovremo batterla Kakashi sensei!" disse Reika..quando riuscì a respirare di nuovo.

"Io ho un idea migliore..combattete tra voi. Chi vince, ovvero, chi resta in piedi, si scontra con me per prendersi il cristallo. Che ne dite?" provocò Kakashi.

Ora..vi fu un piccolo momento di smarrimento. Shin`ichi in particolare si trovò in difficoltà. Aveva li i suoi due compagni di team e non gli sembrava il caso di combattere contro loro. L’unico con cui avrebbe voluto mettersi alla prova era Minato, ma facevano parte della stessa coppia quindi non se ne parlava. Nanami era una ragazza e lui odiava scontrarsi con le donne..rimaneva Hiro. Magari poteva essere interessante scontrarsi con lui in fondo quel bassetto era stato addestrato dal Kazekage della Sabbia, poteva essere un esperienza da non buttare via.

"Be, ormai siamo in ballo..tanto vale ballare" dichiarò alla fine rivolto nella direzione di Hiro. Gli altri capirono le sue intenzioni e si misero sulla difensiva.

Kakashi si sistemò poco distante per godersi lo spettacolo..cosa avrebbero combinato quei sei l’uno contro l`altro?

La battaglia iniziò..con non poca confusione.

Shin`ichi e Rido si lanciarono contro Hiro. Il primo per batterlo in quanto voleva arrivare a Kakashi, il secondo solo perchè quello era attualmente il partner di Reika, e quindi doveva sparire dalla faccia della terra. Strano fu ciò che accadde durante l’attacco: Rido arrivò per primo e Hiro iniziò con lui un corpo a corpo da manuale, quando Shin`ichi gli fu abbastanza vicino, Reika gli si parò davanti

"Ma cos..?" disse Shin.

"Scusa Shin-kun, ma oggi è Hiro il mio compagno. Quindi lo devo proteggere" la logica di Reika lasciava sempre senza parole.

E mentre il Sarutobi si era fermato (era impensabile che la colpisse) lei gli si lanciò contro.

Minato decise di intervenire e considerando la situazione, si lanciò contro Rido.

Insomma, era una bella rissa non c’era che dire. Shin`ichi si preoccupava solo di evitare i colpi di Reika, Minato e Rido erano fenomenali!

Insolitamente serio, Rido se la stava cavando piuttosto bene considerando che aveva davanti il figlio dell`Hokage.

"Sei in gamba Rido!" gli disse soddisfatto Minato.

"Gia anche tu..ma ti avviso..il pensiero di vedere mio padre imbarazzato perchè batto l’allievo di Neji-sama, per me non ha prezzo! Quindi sta attento..anche se sei un amico non mi risparmierò!"

Mentre i due combattevano sotto gli occhi attenti di Kakashi, Hiro andò a spalleggiare Reika.

"Lascialo a me Reika!" disse il ragazzo.

"No!" rispose lei, suscitando la curiosità dei presenti.

"E’ il mio avversario..Shin pretendo che tu combatta contro di me!"

Shin`ichi restò senza parole davanti alla determinazione con cui Reika aveva pronunciato tale frase.

"Ce lo hanno insegnato in accademia..non possiamo sceglierci gli avversari da contrastare. Anche se è solo per oggi, sono io il tuo avversario e quindi non devi tirarti indietro”

Anche il resto del gruppo si era fermato. Reika aveva ragione, nel lineare modo di agire e pensare, aveva sempre una ragione dettata dalla logica dei fatti. Tutti loro erano dei ninja, non avrebbero mai avuto la possibilità di scegliersi il nemico da affrontare. Anche in passato erano successi fatti tali da costringere amici a scontrarsi come nemici. Minato lo sapeva bene, suo padre gli aveva raccontato tutto quello che era accaduto con Sasuke.

Kakashi rimase in attesa, curioso di sapere cosa avrebbe fatto lo shinobi. Conosceva bene Shin`ichi, sapeva quanto fosse grande il suo desiderio di emergere nel mondo ninja. Tutti conoscevano Shin, tutti sapevano che era sempre stato uno dei primo della classe in accademia. Lui il codice ninja lo sapeva a memoria quanto Reika.

Per questo rimasero allibiti quando Shin`ichi rispose alla sua compagna. Le si avvicinò e le posò una mano sulla testa, con dolcezza. Era più alto di lei, non di tantissimo, ma quel poco che bastava a farlo sembrare un fratello maggiore. Le sorrise e le rispose senza alcun dubbio  "Hai ragione tu, Rei. In battaglia non avrò modo di decidere contro chi combattere e probabilmente non ne avrò nemmeno il tempo. Conosco il codice ninja a memoria quindi so bene di quale dottrina parli..ma sai una cosa? Codice o no, io non potrei mai alzare un dito contro di te. Sei la mia compagna di team, tu e Rido siete la mia squadra e i miei amici. E io non combatto contro i miei amici, al contrario, io li difendo fino alla fine perché è questo il mio credo ninja. E se anche mi venisse ordinato..non potrei mai farvi del male quindi, sappi, che io diventerò un grande ninja ma lo farò a modo mio anche a costo di andare contro tutte le regole del mondo" ed era questo Shin`ichi Sarutobi. Un piccolo ninja con un grande cuore.

Reika sbuffò gonfiando le guance in una buffa espressione di arresa. Rido le saltò addosso urlando ai quattro venti quanto fosse deliziosa la sua compagna di squadra. Shin`ichi tentò di dividerli quando Reika assunse una pericolosa colorazione bluastra.

Ma pensate che quel discorso avesse fatto dimenticare agli altri lo scopo del torneo? Col cavolo!

Minato, che condivideva a pieno il pensiero di Shin, riprese le danze gettandosi contro Hiro. Reika dichiarò che non avrebbe attaccato Shin e Rido, ma che avrebbe comunque difeso Hiro e quindi tentò un attacco contro Minato.

Nanami, che fino a quel momento era rimasta in disparte indecisa sui suoi gusti personali in fatto di uomini (Shin`ichi aveva fatto la sua discreta figura con quelle belle parole), tornò a concentrarsi sul suo principe azzurro…Minato Uzumaki.

"Non posso permettere che il mio Minato-kun venga colpito da qualcuno..lo devo proteggere! In fondo anche se siamo in coppie diverse, se faccio una bella figura e lo aiuto a vincere, magari mi invita alle terme!" Convinta di questo suo discutibile pensiero, la ragazza si concentrò fino ad esclamare "Tecnica del Capovolgimento Spirituale!"

Il suo corpo cadde in ginocchio mentre quello di un'altra persona si bloccava all`istante.

Ora…Nanami voleva bloccare Hiro in modo da darla vinta a Minato. In realtà, sbagliò bersaglio e prese Reika.

Il gruppo, Hiro a parte che conosceva la mancanza totale di mira da parte della compagna di team, non capì subito cosa stesse succedendo. La scena seguente fu alquanto bizzarra. Nanami si scoprì nel corpo di Reika e iniziò a fare strane congetture su come questa situazione le potesse tornare utile…cacchio! Ho sbagliato di nuovo mira! Però..che bella linea che ha Reika-chan e senti tu! Ha già un bel po di seno, si sente al tatto…beata!

Da immaginare Rido che vedeva Reika toccarsi certe parti..il povero ragazzo stava per avere un infarto!

..Ma sono vicinissima a Minato-kun! Potrei approfittarne tanto la colpa verebbe data a Reika…

La scena seguente vedeva Reika che cercava di dare un pugno a Minato, il quale lo evitò convinto che lei volesse proteggere Hiro, e subito dopo si ritrovò la ragazza tra le braccia che lo stringeva con una forza inaudita gridandogli frasi sconnesse…"Minato sei il mio unico principe azzurro! Sposami! Con me sarai felice sono una brava cuoca e non voglio essere un ninja a vita! Resterò a casa a prendermi cura dei nostri figli!"

Svenimento effettivo di Rido, smarrimento di Shin`ichi, imbarazzo cronico di Minato (a cui piace la terribile Kyoko).

"R..Rei..ma che fai? Ti senti bene?" domandò Shin.

"Non è Reika baka! E` Nanami che è entrata nel suo corpo con la tecnica speciale del suo clan. Di un po scema..hai sbagliato di nuovo mira vero? Conoscendoti avevi minimo puntato a me.."

Reika/Nanami si voltò in direzione di Hiro  "Colpa tua che ti sei mosso all’ultimo minuto!"

"Molla il corpo di Reika-chan e anche quello di Minato..sei tremenda!"

"In amore tutto è concesso!" e detto ciò, Kyoko tornò nei suoi panni.

In tutto questo, il maestro Kakashi era stato raggiunto da Kyoko e Seiya.

"Reika Takaji!! Che ci fai vicino al mio Shin`ichi? Preparati a morire!"

Ne iniziò una nuova battaglia piena di confusione.

Seiya affiancò il maestro Kakashi e chiese informazioni sul gran casino che vedeva li davanti. Kakashi spiegò in due parole ciò che era fino ad ora accaduto.

"Ah.. dunque tutto questo caos solo per il suo cristallo..che perdita di tempo. Tanto nessuno di loro lo avrà perche` lei lo darà a me"

"Ma davvero? Se lo vuoi devi prima sconfiggere loro e poi vedertela con me..questo è il patto"

Seiya si voltò in direzione di Kakashi mostrando una faccia decisamente maliziosa e gli disse a bassa voce alcune cose che fecero rabbrividire il ninja copia..

"Io dico che il cristallo lei me lo da senza combattere perche` se non lo fa…farò sapere a tutta Konoha chi è la persona, di sesso femminile, che tutte le sere va a trovare sul tardi omaggiandola di regali floreali e non solo…"

Il jonin iniziò a sudare freddo. Come sempre, le informazioni a cui Seiya riusciva ad arrivare avevano un valore molto prezioso, diventando un ottima materia di scambio.

"Scommetto che il papà della persona in oggetto non sa ancora nulla visto che non vuole che la sua adorata figlia finisca con un ninja…e suppongo che nemmeno l`Hokage, ne il suo amico Yamato sono a conoscenza delle sue scorribande notturne…che ne dice Kakashi sensei? Lo facciamo noi un patto?"

Mentre gli shinobi se le suonavano, Kakashi consegnò il suo cristallo a Seiya che richiamò l’attenzione dei 7.

"Ehi, fatela finita..il cristallo di Kakashi sensei l’ho gia` preso io"

"COOSAAA!!!" gridarono quelli in coro.

Kakashi fece spallucce e spari, non prima di aver ricordato a Seiya i termini del loro accordo.

I ragazzi si divisero di nuove in coppie per continuare la ricerca.

A fine giornata, si ripresentarono all`Hokage in condizioni pietose..sembra avessero partecipato ad una nuova guerra mondiale piuttosto che ad una simpatica competizione.

Verificando i cristalli, venne fuori che la coppia Hiro/Reika e Kyoko/Seiya, avevano raggiunto il più alto numero di cristalli rossi, ed erano in perfetta parità.

Kyoko iniziava ad assaporare il gusto della parità (che non era vittoria ma non era nemmeno arrivare di nuovo seconda) quando apparvero Kotatsu e Izumo davanti Naruto.

"Hokage ci spiace..noi siamo stati di guardia fino ad ora e quindi non abbiamo partecipato attivamente al torneo, comunque se siamo ancora in tempo, vorremmo regalare i nostri cristalli a Reika Takaji. Anche se non ci ha sfidato, io so bene quanto vale, e d’accordo con Izumo abbiamo deciso di lasciare a lei i nostri cristalli"

"Per me va bene, allora dichiaro vincitori del Torneo ufficiale del Sesto di Konoha, la coppia Hiro e Reika!"

Grande applauso di tutti. Depressione cronica di Kyoko di nuova seconda a Reika.

Iniziò una festa con tanto di fuochi d`artificio colorati e bancarelle piene di cose buone da mangiare.

Minato prima di allontanarsi con suo padre, si rivolse a Shin "Sei un ninja incredibile..ed un giorno voglio confrontarmi contro di te!" Shin`ichi pensò fosse un gran bel complimento quello.

Hiro si avvicino timido a Reika  "Ehmm..allora..Reika-chan sembra che abbiamo vinto..quindi andremo alle terme insieme.." aggiustandosi gli occhiali visibilmente nervoso ed emozionato.

Lei fece spallucce e sorridendo mise in mano al ragazzino i suoi due biglietti "Prendili tu! A me le terme non sono mai piaciute..troppo caldo! E comunque, potrei portare solo una persona ma la mia squadra è composta in tutto da quattro elementi quindi..non se ne parla. Portaci chi vuoi Hiro-kun e grazie della bella giornata" inchino e via, verso Shin`ichi e Rido (che si era più o meno ripreso quando Shin gli aveva spiegato che quella con Minato non era veramente Reika).

Grandissima delusione di Hiro…fine della giornata!

 

Angolo dell'autrice: Come anticipato, dal prox capitolo si torna alla storia più seria. Pian piano inizieremo a scoprire il passato di Reika-chan e i rapporti tra i diversi personaggi diventeranno più profondi. Grandi cambiamenti e crescita interiore..ma sempre con un sorriso di fondo. Spero gradirete. YUKI21

 

 

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Capitolo 18
*** Di Nemici e Pericolo ***


Toc toc toc toc…

Rido bussava alla porta di Reika facendo un gran baccano. Con lui Shin`ichi che lo ammoniva ricordandogli che nella palazzina, Reika non era la sola inquilina.

“Colpa tua! Te l`avevo detto che dovevamo entrare direttamente dalla finestra! Vedi che non ci sente!” si lamentò lo Hyuga.

“Rido non è molto educato entrare in casa della gente dalla finestra..Hagane-san ha detto che Rei è in casa..forse è in bagno”

Il ragazzo riprese a bussare a tutta forza incurante delle spiegazioni di Shin`ichi.

Dopo qualche minuto di strazio, la porta si aprì improvvisamente e Reika fece capolino con indosso solo un asciugamano. I suoi capelli erano bagnati e sotto il sole, la sua pelle sembrava ancora più chiara del solito mentre delle gocce d’acqua facevano risaltare la sua perfezione.

Ora..la reazione dei due ragazzi fu piuttosto lenta ad arrivare…per inciso: Rido era a bocca aperta estasiato dalla vista di così tanta pelle chiara alla luce del sole e indeciso se fosse più importante ricordarsi di respirare o semplicemente cambiare squadra visto i suoi continui tentativi di procurarsi un infarto a soli 12 anni. Shin`ichi cercava di mascherare l’imbarazzo tentando di concentrare l’attenzione su qualsiasi cosa che non fosse la sua compagna di squadra mezza nuda e bagnata.

Reika non sembrava affatto ne disturbata dalla presenza dei due, ne tanto meno imbarazzata. Strofinandosi i capelli umidi con un altro asciugamano domandò tranquilla  “Che succede ragazzi?”

“Ahh abb e dobb io io non mi sento moltoooo Shin…”  Rido era completamente andato.

Shini`chi trovò che fissare la punta delle sue scarpe fosse davvero interessante e riuscì così a prendere fiato dicendo “Abbiamounamissione. Dobbiamopartiresubito”

“Ok, mi vesto e sono pronta. Solo un attimo” e la ragazza tornò in casa chiudendosi la porta dietro.

I due ragazzi realizzarono subito dopo e i loro visi divennero rossi quanto due pomodori.

“Shin..mi sa che ho perso un paio di battiti..che dici..mi farà male?”

“Meglio sopravvivere amico, dobbiamo andare in missione"

“……”

“…..”

La porta si riaprì e Reika uscì fuori in tenuta da missione. I capelli ancora bagnati si sarebbero asciutti per strada infondo l’estate era quasi alle porte.

“Sono pronta! Andiamo”

“SI” risposero in coro i due.

Andarono verso l’ingresso del Villaggio dove trovarono Shikamaru e tutto il team 1 al completo.

“Ciao Ragazzi! “ urlò sorridendo Minato.

“Eh? Andate in missione anche voi?”

Neji e Shikamaru si avvicinarono ai 6 shinobi.

I nostri due team andranno in missione insieme”

Shin`ichi ritrovò la sua calma e razionalità. Dentro di lui qualcosa si agitò…due team in missione insieme. Doveva essere qualcosa di grosso o almeno di grosso rispetto al loro livello di preparazione.

Shikamaru non ci girò intorno, gli bastò guardare in faccia il suo pupillo per capire i suoi pensieri.

“Si tratta di una missione di livello C. Dobbiamo recarci nei pressi del Villaggio della Cascata. Siamo alla ricerca di alcuni brutti ceffi e dobbiamo partire subito. Vi spiegherò tutto strada facendo. Il team di Neji è stato già aggiornato. Verranno con noi e poi ci divideremo così da avere un campo d’azione più vasto”

“Va bene sensei, andiamo” stavolta era stato Rido a mettersi sugli attenti. Il ragazzo non era uno scemo quando si trattava di missioni e tirava una brutta aria se l`Hokage stava mandando fuori Konoha ben due Hyuga. C’era qualcosa da tenere d’occhio questo era chiaro.

Così i due team partirono insieme. Strada facendo Shikamaru illustrò la situazione.

Si trattava di trovare alcuni ninja di un non definito villaggio, riconoscibili dal coprifronte senza alcun simbolo. Non si avevano informazioni dettagliate e nel complesso, sembrava che il gruppo non avesse attaccato ancora nessuno. Comunque un paio di villaggi del paese del fuoco avevano chiesto a Konoha di tenere sotto controllo la situazione. Visto che non si conosceva il numero esatto di questi strani ninja, Naruto aveva deciso di mandare ben due team essendo sicuro che, guidati da Neji e Shikamaru, tutto sarebbe andato bene. Per questo aveva mandato anche suo figlio il quale accolse con gioia la notizia della missione. Nessun occhio di riguardo per il figlio dell`Hokage, Minato lo ripeteva sempre.

“Quindi non sappiamo quanti sono e che tipi sono. Di conseguenza non conosciamo le loro abilità ne il grado di pericolosità..proprio una bella storia!” disse Tatsuja.

“Non lamentarti sempre Tacchan…vedremo al momento come comportarci” disse Seiya.

“Come mi hai chiamato pidocchio?”

“Perchè? non è un nomignolo carino…Tacchan…so che le tue sorelle ti chiamano così”

“Seiya! Non osare impicciarti degli affari miei come fai con quelli di tutto il villaggio!”

“Ragazzi smettetela..” Minato cercò di calmare gli animi.

“Ma quanto sei scorbutico Tatsuja..non troverai mai la ragazza se non ti fai due risate ogni tanto!”

“Baka!”

“Smettetela! Che figura ci facciamo col team3!”

“Guarda che ho ragione io Tacchan….lo possiamo chiedere a Reika che è una ragazza molto carina..Reika-chan? Tu usciresti con un musone come Tatsuja?”

“Prego?” domandò Reika evidentemente sovra pensiero.

“Che c`e` sei distratta?” le chiese Seiya

“No affatto..solo che sono concentrata sulla missione e voi due parlate di cose che non mi interessano quindi..non stavo ascoltando!” disse sorridendo con nonchalance.

“Brava la mia Rei-chan! Non dar retta a questi pervertiti! Lei non esce con nessuno che non sia io chiaro!” minacciò Rido

Ahh ci risiamo. Rido non è questo il momento..” tentò di dire Shin`ichi

“Avanti Reika rispondi…usciresti con Tatsuja?

“Credo che Tatsuja abbia cose più importati da fare che uscire con me…si annoierebbe e bast2

“No Reikuccia mia! Nessuno si annoia con te! Sei così carinaaaaa!!!!! E’ impossibile annoiarsi con te!!”

Davanti a tutto questo gruppo di scemi, Shikamaru faceva finta di nulla mentre Neji era evidentemente pronto ad esplodere uccidendo i membri del suo team.

Minato fiutò il pericolo e rapidamente saltò tra Seiya e Tatsuja dicendogli, con fare piuttosto incavolato e quindi convincente, di farla finita una volta per tutte. Del resto il ragazzo aveva capito che se Neji sensei esplodeva, anche lui sarebbe stato punito in un modo o nell’altro.

Il gruppo continuò a correre a lungo, fino ad arrivare sotto la grande cascata che delimitava l’ingresso al villaggio omonimo.

Shin`ichi avvertì subito qualcosa di strano…

I due gruppi si divisero e iniziarono a perlustrare la zona.

Non sembravano esserci segni di passaggi recenti.

“Ok, copriamo tutta la zona sud mentre il team di Neji si occupa della zona nord. Rido, mettiti a lavoro”

“Ok sensei..speriamo che l’allenamento con Kakashi Hatake dia i suoi frutti. Coraggio. Byakugan!" con la sua abilità, Rido, dall`alto di un albero, iniziò a sondare la zona intorno.

Nel frattempo, Shin`ichi e Reika cercavano tracce a terra. All’improvviso, la ragazzina notò un movimento dietro un cespuglio poco distante. Si allontanò dal ragazzo armandosi di kunai alle mani. Quando la visuale fu migliore, si meravigliò molto nel constatare che il movimento era stato provocato da un gatto…nero.

“Mao-chan? Ma…sei tu?

Dal cespuglio, il gatto di Reika sbucò fuori. Legato al collo il foulard giallo che la ragazza stessa gli aveva comprato. Occhi gialli in occhi viola si fissarono a lungo.

“Ma che ci fai qui? Mica mi avrai seguito..è pericoloso..” all’improvviso il gatto rizzò il pelo in atteggiamento tutt’altro che amichevole. Quando la sua piccola bocca si mosse, nessun miagolio ne uscì, al contrario una voce chiara e ben definita allarmò la ragazza

“Siete caduti in trappola..maledizione!”

“Ma cosa…”

Rido saltò giù dal ramo tenendosi la testa con una mano  “Cacchio..troppo byakugan. Dobbiamo allontanarci, è una trappola!”

“Come?" domando` Reika.

“Rido! Lo hai visto anche tu? E` un illusione, siamo caduti in un Genjutsu. Sensei!"

“Via di qui! Veloci!"

Shikamaru si caricò al volo sulle spalle Rido. Il ragazzo a causa del forte mal di testa aveva difficoltà a muoversi rapidamente.

Shin`ichi invece, notò che Reika era imbambolata.

“Rei! Andiamo!" con un salto fu accanto alla ragazza e la prese per la vita portandosela dietro come una valigia.

“Ma che ti prede?!"

“Il mio gatto…parla..” disse Reika

“Cosa?!"

“Shin, da questa parte!”

“Arrivo sensei!” subito dopo una lunga serie di esplosioni squarciò il silenzio della foresta.

I quattro del team 3 si ritrovarono dietro una roccia per ripararsi dall’esplosione.

“E` tutto un genjutsu. L’ho avvertito appena siamo arrivati sotto la cascata ma non ne capisco il tipo e quindi non riesco a scioglierlo. Ciò che vediamo non è la foresta reale e di conseguenza, ai nostri occhi, tutte le trappolo sono invisibili!"

“Un illusione? Allora forse anche il fatto che Mao-chan parlasse..”

“Reika non distrarti! Rido tu come stai?”

“Bene sensei, è passato. Mi spiace devo allenarmi ancora parecchio col byakugan..”

“Sta tranquillo. Ne usciremo e ti farò implorare di smetterla con gli allenamenti. Ragazzi da adesso in poi occhi bene aperti. Qui nulla è come sembra. Shin`ichi l’esperto in materia sei tu, noi ti copriamo ma tu vedi di trovare il sistema di farci uscire da questa cosa..se ci sono altre bombe e le vediamo all’ultimo momento sono guai!"

Shin`ichi iniziò nuovamente a tentare di sciogliere l’illusione, ma non ne trovava il sistema e quel che è peggio, era che lo sforzo gli faceva consumare una grande quantità di chakra.

Shikamaru si sforzava di mantenere la calma. I ragazzi erano agitati, la missione andava ben oltre il livello C.

Proprio mentre discutevano sul da farsi, un tizio enorme apparve davanti ai quattro. Era un uomo giovane dai muscoli sviluppati. Una grossa cicatrice gli solcava il viso e il suo sguardo non prometteva nulla di buono. Aveva un coprifronte ninja senza alcun simbolo e dietro la schiena, si intravedeva un bastone che sembrava pesare una tonnellata.

“Ed ecco qui quattro poveracci di Konoha…il vostro Hokage e` proprio stupido come dicono se manda dei ragazzini con la balia contro uno come me”

“Ti dirò..il giudizio sul nostro Hokage è discutibile, ma per quel che riguarda me, io non sono la balia di nessuno. Tu piuttosto chi diavolo sei?

“Inutile che te lo dica, tanto non vivresti abbastanza da farti il problema di ricordarti il mio nome” lo sguardo del tipo si spostò da Shikamaru ai tre ragazzini. Prima che Shikamaru potesse dire o fare qualcosa, l’uomo tuonò..

“Non capirò mai perchè a Konoha ci si ostini a far diventare ninja gente così debole…mi dai il volta stomaco”

Shin`ichi capì. Si voltò in direzione di Reika e gridò con quanto fiato in corpo “Rei, via da li!” ma fu tardi.

L’uomo si mosse rapidissimo e colpì con un calcio al viso la ragazza la quale, riuscì per un pelo a pararsi con le braccia. Il colpo però fu talmente violento che Reika fu sbattuta lontana dal gruppo.

“Rei-chan! “ Rido balzò in piedi correndo nella direzione della ragazza.

L’uomo sorrise.

Shikamaru gridò “Non dividetevi! Rido, torna qui!”

Ma il ragazzo correva verso Reika che era finita contro un albero sbattendo violentemente la schiena.

Il maestro tentò di bloccare il ninja con la sua ombra, ma non riuscì a raggiungerlo per tempo, quello era più veloce persino di Sasuke Uchiha.

In un istante fu davanti ai due genin  “Mettere delle femmine a fare il ninja..che idiozia!" Tentò di colpire di nuovo Reika ma stavolta la ragazza fu pronta e lo evitò. Rido le saltò dietro, non voleva allontanarsi da lei.

“Inutile che correte, tanto vi prendo e vi ammazzo..ed inizierò da te ragazzina..dall’elemento più debole”

“Non avvicinarti a lei!” Rido le faceva da scudo, ma era ancora debole.

Si beccò un colpo che gli tolse il fiato e lo allontanò da Reika. L’uomo estrasse il grosso bastone e la ragazza vide che si trattava di una lancia. Le puntò l’arma contro.

Shikamaru scattò con Shin`ichi per raggiungere Rei, ma una nuova esplosione sbalzò il maestro lontano dal gruppo. Evidentemente il posto era pieno di carte bombe che apparivano quando meno se lo aspettavano.

Shin`ichi attaccò alle spalle l’uomo cercando di richiamare il chidori. Ci riuscì ma solo in parte. Stavolta il colpo partì dalla sua mano ma era troppo debole e l’uomo lo cacciò utilizzando la lancia.

“Dannazione..ho consumato troppo chakra nel tentare di sciogliere l’illusione”

Si prese un pugno in pieno petto che lo allontanò nuovamente dalla ragazza.

“Ed ora a noi due ragazzina..divertiamoci un po ti va?” Reika tentò di reagire ma una serie di spiedi lanciati dal ninja la inchiodarono letteralmente ad un albero. I suo vestiti erano appiccicati alla corteccia dagli spiedi e quindi era impossibilitata muoversi. Quando l’uomo le si avvicinò di nuovo, utilizzò la punta della lancia per lacerare leggermente la sua veste.

“Vediamo..cosa ti strappo via per primo? Un braccio, una gamba..o preferisci che prima ti cavi questi splendidi occhi viola?"

Rido allora tornò all’attacco. Il byakugan era nuovamente attivo. Non pensò che la testa gli stava scoppiando per lo sforzo, ne si preoccupò di caricare bene il suo colpo, ma ci provò con tutto se stesso a salvare la sua adorata Rei-chan. Colpì l’uomo con una serie di colpi che ricordarono le 64 chiusure di Neji e in parte riuscì nel suo intento perchè quello, perse interesse verso Reika e si concentrò contro il ragazzo.

“Rido-kun! Attento! “ Gridò Reika.

Anche Shin`ichi raggiunse l’amico per aiutarlo. Ma nel corpo a corpo non potevano farcela con un mostro del genere. Shikamaru era ancora stordito a causa dell’esplosione e con disappunto dovette constatare che la sua gamba presentava una frattura che gli impossibilitava il movimento.

Reika osservava i suoi due compagni combattere per lei. La stavano proteggendo, la volevano salvare.

Si sentì inutile.

Era lei che doveva preoccuparsi dell’incolumità dei due. Lei che era senza una famiglia da cui tornare. Tutto stava andando a rotoli..

Quando Rido e Shin furono nuovamente colpiti, la ragazza si accorse di avere gli occhi bagnati.

In 12 anni Reika Takaji non aveva mai pianto. Non si era mai compatita ed era sempre andata avanti col sorriso per lo più fregandosene del resto del mondo. Ora temeva per la vita dei suoi compagni e si sentiva una sciocca ragazzina. La frustrazione la investì in pieno e le lacrime arrivarono e con esse…il sangue.

Lei non se ne accorse e nemmeno i suoi compagni troppo presi dal combattimento, ma il sangue iniziò a colare dai suoi occhi color ametista tingendo di rosso le sue candide guance.

Quando l’uomo si liberò dei due sbattendoli lontano da lei, si voltò nuovamente verso la ragazzina brandendo la lancia.

Reika smise di piangere quando lo vide avvicinarsi. Andava bene così, almeno aveva lasciato in pace i suoi due compagni.

“Mi avete stufato, tu in particolar modo..inutile e piagnucolosa ragazzina! “ Alzò la lancia e con un colpo secco dall’alto verso il basso, colpì.

Reika chiuse gli occhi un solo istante, senza provare un effettiva paura. Infondo la morte era morte no? Non c’era niente e si dormiva per sempre..ma non avrebbe dovuto sentire dolore? Mentre nella sua mente si faceva questa domanda, aprì gli occhi fino a spalancarli terrorizzata.

Shin`ichi era in piedi davanti a lei. Pugni stretti, busto eretto, il ragazzo aveva fatto da scudo umano contro la lama del ninja. Reika non poteva vedere stando così alle sue spalle, ma il colpo aveva in parte fatto centro. Dal volto del ragazzo una grande quantità di sangue scendeva giù. Quando Rido riscì ad alzare la testa per guardare, vide il suo compagno coperto di sangue. Shin`ichi era riuscito con una rapida mossa a deviare il colpo il modo da non renderlo letale, ma la lama aveva comunque centrato una parte del volto del ragazzino..creando una ferita profonda sull’occhio destro. Occhio che era impossibile distinguere a causa del tanto sangue.

"Shin…ma perche`..” domando con un filo di voce Reika.

Il ragazzo si portò una mano al volto tentando di arrestare l’emorragia.

“Perche` sei mia amica..e la mia compagna di squadra. Perche` siamo noi la tua famiglia”

Le lacrime tornarono a solcare il volto della mora e con esse il sangue.

“Sciocco” disse solo il ninja alzando nuovamente la lancia. Shin`ichi crollò sulle ginocchia, stava perdendo troppo sangue non riusciva a reggersi in piedi.

Reika urlò con tutta la sua voce e facendo un enorme sforzo coi suoi minuti muscoli, gli spiedi cedettero  “Bastaaa!!!!” si piegò su se stessa e strinse tra le braccia la testa di Shin`ichi. Sentì chiaramente che le mani le si imbrattavano di sangue. Sentì chiaramente che Shin aveva perso i sensi e sentì chiaramente una rabbia cieca salirle da dentro..

Sentì anche una voce, lontana, che non conosceva e che pur gli sembrava familiare, dentro la sua testa…Apri gli occhi Reika. Apri i tuoi veri occhi, ORA!

Quando Reika Takaji aprì nuovamente i suoi occhi e li fissò sul nemico, questi indietreggiò di un paio di passi e alquanto incredulo sussurrò semplicemente una parola  “Sharingan?!”

Angolo autrice: SHARINGAN!!?? Che succede? Come mai la piccola Reika ha lo sharingan? Curiosiiii??? Allora vi tocca continuare a seguire 'sta roba qui :) Grazie a tutti coloro che stanno leggendo la mia storia. Da qui in poi ci saranno dei toni un poco più seri ma non mancheranno le solite risate. Nel complesso, spero di riuscire a ricordare il più possibile i toni della prima parte della storia originale di Naruto. Ed ora...

VAIUS: Avati puoi esultare e gridare: Io l'avevo detto che Reika è un Uchiha! Non mentirò dicendo che non è così perchè lo sharingan lo ha e più avanti verrà spiegato da dove è stato ereditato. Spero tu abbia gradito questo nuovo capitolo e grazie per tutti i commenti che hai lasciato..mi hai commossa commentando anche i capitoli che avevi saltato. Sei gentilissimoooo!!!!

1 - Fabioxxx
2 -
nueblackcrowfriend
3 -
Silli96 ...........................GRAZIE DI PREFERIRE QUESTA STORIA! Se volete lasciare un commento mi fa piacere..gradirei anche sapere quale sono i vostri personaggi preferiti...così magari gli dedico un capitolo a parte nella storia!

1 - Agnese_san
2 - alice brendon cullen
3 -
blu rose
4 -
DANINO
5 -
Imperfect_ angel
6 -
sasukina90
7 -
SnowDra1609 ...... GRAZIE DI SEGUIRE LA STORIA! Idem come sopra. Se volete commentare e indicare il personaggio preferito..mi fate tanto contenta!            GRAZIE A TUTTI! A PRESTO........YUKI"!

 

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Capitolo 19
*** Di Sharingan e Voci nella Testa ***


“Sharingan?!” 

Gli occhi di Reika erano completamente rossi e presentavano ben 3 tomoe visibili. Il primo ad accorgersi dello strano fenomeno fu Rido. Il ragazzino si era rialzato a fatica per tentare di raggiungere nuovamente la sua amica. Non riuscì a capire cosa stesse accadendo. Pensò persino che si trattasse ancora dell’illusione in cui erano intrappolati. Allora si voltò cercando di individuare il proprio maestro. La situazione era critica, aveva bisogno di sapere cosa andava fatto per uscirne vivi. Poco distante, Shikamaru si era rialzato a fatica utilizzando un ramo spezzato come stampella. La gamba gli doleva incredibilmente, ma zoppicando e stringendo i denti, riuscì ad avanzare verso Rido.

“Ma quella..è davvero Reika?” domandò il maestro.

Rido si voltò a guardare di nuovo la ragazza che continuava a stringere a se il corpo immobile di Shin`ichi.

“Rido..ce la fai a verificare se è realtà o finzione col byakugan?”

“Ci provo sensei..”

Il moro si concentrò e richiamò nuovamente la sua abilità. La testa ormai gli stava per esplodere tanto era il dolore, ma vide distintamente il chakra di Reika scorrere nel suo piccolo corpo. Solo che era diverso dal solito. E quando si concentrò ancora di più, capì che non era solo il colore del suo chakra ad essere cambiato, passando da un bel blu brillante ad un freddo blu notte, ma anche la sua consistenza era cambiata. Quel chakra era come una massa gelida che si muoveva impazzita in Reika.

“E’ lei..eppure non lo è. E’ diversa..fa..fa..paura..” e se Rido diceva una cosa del genere della ragazza che adorava, Shikamaru concluse che erano in guai veramente grossi.

“Accidenti, dobbiamo fermarla! Non sono sicuro che si renda conto di quello che le sta accadendo..” detto ciò, Shikamaru richiamò la tecnica della Cucitura dell`Ombra, colpendo in pieno il ninja che fino a quel momento era rimasto immobile, in osservando esterrefatto la ragazzina.

“Maledetti!” imprecò il ninja colpito in pieno dalla tecnica di Shikamaru.

“Rido, puoi provare a colpirlo?” Ma il ragazzino era piegato in due con la testa tra le mani.

“Non riesco a muovermi sensei..merda che male la testa!”

“Siamo proprio nei guai. E Shin`ichi non si muove..accidenti!” Shikamaru era profondamente preoccupato per il suo allievo. Stava continuando a perdere troppo sangue. Allora tentò di richiamare Reika, cercando di provocare in lei una qualsiasi reazione.

“Reika! Muoviti coraggio! Porta via Shin da li! Che aspetti?”

Ma la ragazza non si muoveva.

Dentro di se, Reika Takaji sentiva un gran freddo. Dentro di se era tutto buio e non riusciva a vedere nulla. Udì ancora quella voce lontana ed un ombra scura si formò davanti a lei. Non ne distingueva le fattezze fisiche, ma l’ombra la richiamò di nuovo con la stessa profonda voce di prima..Reika, combatti il nemico!

La luce tornò intorno alla ragazza. Osservò il ninja davanti a se con rabbia. Con infinita dolcezza lasciò Shin`ichi ai suoi piedi, steso sull’erba e lo superò per avvicinarsi al nemico. Ciò che fece Reika non fu chiaro, se non in un secondo momento. Lo spazio intorno ai presenti si incrinò generando una sensazione di fastidio fisico che durò pochi secondi. Shikamaru capì che la ragazza aveva appena sciolto l’illusione in cui erano intrappolati, e lo aveva fatto senza dire parola e senza fare alcun movimento. Si tornò ad udire gli uccelli cantare e tutti i rumori della foresta. Tutte le carte bomba posizionate vennero alla luce, con orrore di Shikamaru e Rido che si resero conto di esserne completamente circondati. Reika non fiatava e il suo viso era impassibile, ma i suoi occhi erano ancora li, rossi come il sangue fissi sull’avversario.

“Hai sciolto il mio genjutsu…già. Non potevo aspettarmi altro da un Uchiha”

“Uchiha? Sensei ma di cosa parla quel tipo? Reika non è un …”

“Non lo so Rido” lo zittì un preoccupato Shikamaru.

“Va bene allora ragazzina, mi arrendo! Infondo il mio compito è stato svolto...alla fine ti ho trovata! Direi che possiamo concluderla qui!” e detto ciò, il ninja fece dei rapidi sigilli che provocarono l’esplosione simultanea di tutte le carte bomba presenti nella foresta. La deflagrazione fu immensa. Alberi interi vennero strappati via dal terreno e la terra stessa tremò.

Nonostante ciò, Shikamaru aprì gli occhi stupendosi di averli ancora a loro posto. Rimase a bocca aperta quando si rese conto che lui, Rido, il corpo svenuto di Shin`ichi e Reika, erano avvolti da una barriera potentissima che non permetteva all’esplosione di raggiungerli. Guardò verso la sua allieva e la vide sudare e piangere sangue. Allora capì che era merito suo se erano ancora vivi. Al contrario, il misterioso ninja, era letteralmente andato in pezzi. Avvolti dal fuoco ma protetti dalla barriera di Reika, Shikamaru udì distintamente la voce di Neji che lo chiamava. Subito dopo, un ondata di acqua si abbattè sull’incendio spengendolo. Neji aveva utilizzato il controllo dell’acqua per spengere le fiamme. Quando il team 1 raggiunse i membri del team 3, anche Neji Hyuga riconobbe lo sharingan nello sguardo dell’allieva di Shikamaru.

Minato rimase ad osservarla cercando di capire come fosse possibile. Tatsuja e Seija domandarono quasi contemporaneamente cosa si doveva fare.

Shikamaru osservò Neji. Il maestro stava verificando il chakra di Reika col suo byakugan.

“E’ impressionante…non credo di aver mai visto una cosa del genere. E’ simile al chakra di Sasuke Uchiha, eppure ha qualcosa di differente”

“Non mi importa molto a chi assomigli attualmente la mia allieva, vorrei solo capire come farla smettere per riportare lei e Shin`ichi e Rido a Konoha!”

Mentre discutevano di ciò, la voce nella testa di Reika ordinò severa…Basta così. Ora riposa.

Lo sharingan sparì e Reika cadde viso avanti a terra.

Minato raggiunse Shin`ichi e lo esaminò. Il figlio di Naruto aveva appreso qualche nozione di arte medica ninja da Sakura. Non era lontanamente paragonabile ad un vero ninja medico, ma aveva imparato a fermare le emorragie..una cosa piuttosto utile in battaglia. Fece quel che poteva per Shin`ichi e il sangue cessò di uscire.

“Sensei, dobbiamo portalo alla svelta a Konoha. Io so solo fermare il sangue ma non so dirle che tipo di danno abbia riportato..però..mi sembra grave”

Neji ordinò a Minato di caricarsi in spalla Shin e di riportarlo velocemente a Konoha.

Rido era in ginocchio vicino a Reika. Le accarezzava la testa preoccupato.

“Sensei…”quasi implorò il suo maestro.

“Tranquillo Rido, la riportiamo a casa. Lasciala a Seiya, tu non sei in grado di aiutarla in questo momento” lo Hyuga sentì la frustrazione salirgli dentro. Si fece aiutare da Tatsuja mentre Neji aiutava Shikamaru.

Seiya, per la prima volta silenzioso, si caricò in spalla Reika. Si sorprese della leggerezza della ragazza quando solo due minuti prima le sembrava forte come una roccia. Tutti i ninja fecero ritorno al Villaggio della Foglia.

Anche Shikamaru era particolarmente silenzioso. Questo gruppo di ninja non identificati erano in giro col chiaro intento di trovare il possessore dello sharingan..e non cercavano ne Sasuke ne Kakashi. Quindi sapevano cose che al Villaggio della Foglia si ignoravano. Erano disposti anche a sacrificarsi pur di trovare il loro obiettivo. E adesso, sapevano sia chi era che dove si trovava questo obiettivo. Konoha era in pericolo, questo era più che chiaro. Erano accadute troppe cose quel giorno..Shikamaru doveva parlare con Naruto e purtroppo, anche con Sasuke Uchiha.

 

Angolo autrice: Cosa ne sarà della piccola Reika? La ragazza non sembra capire affatto quello che le è appena successo...è davvero un Uchiha? Chissà....

Grazie a tutti. Sempre in attesa di vostra commenti e di conoscere il personaggio preferito. A breve verranno pubblicate anche le schede tecniche dei 12 shinobi così da saperne qualcosa in più su questi piccoli eroi.

DANINO: Si stanno facendo diverse scommesse su chi sia il padre e la madre della giovane Reika..ma va solo detto che la ragazzina non ne ha idea! Chissà che reazione avrà quando le verrà raccontato cosa le è successo..perchè durante lo scontro era praticamente in trance e secondo me non si è resa conto di quello che ha fatto. Shikamaru si preoccuperà molto per la sua allieva..è un bravissimo sensei! E come reagirà Naruto? Ancora sharingan nella sua vita..poverino! Cmq felice di sapere che ti piace Reika. Credimi, ne vedrai ancora delle belle con questa ragazza che non ha proprio alcuna malizia ed un carattere pazzesco! Continua a seguirmi.

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Capitolo 20
*** Di un Occhio in meno e nuove Realtà ***


Nell'ospedale di Konoha, Reika e Rido sedevano fuori dalla stanza di Shin`ichi in attesa di notizie. I due ragazzi si erano ripresi piuttosto in fretta dal combattimento ed avevano subito chiesto informazioni sullo stato di saluto del loro compagno. Delle ferite di Shin`ichi si stava occupando Sakura Haruno con il supporto di Heichi e i due shinobi attendevano una qualsiasi informazione. Shikamaru li raggiunse. Anche lui era stato curato. Grazie ad Ino, la sua gamba era tornata a posto. Reika non aveva detto nulla per tutto il tempo e Rido le sedeva accanto silenzioso.

Ci sono novità?” domandò Shikamaru ai suoi allievi.

No sensei. Sakura-san è li dentro da più di un ora. Non sappiamo nulla..”

Capisco..” Shikamaru osservava la sua allieva. Doveva parlare di lei con Naruto e anche con Sasuke Uchiha, vista la natura di ciò che era successo, ma adesso era troppo in pensiero per il Sarutobi per allontanarsi da li. Arrivò anche Kurenai. La donna era appena tornata da una missione ed era stata informata. Si era quindi precipitata in ospedale cercando di mantenere un atteggiamento fermo e composto..in realtà dentro era in pezzi. Shikamaru le andò in contro spiegandole cosa era successo. Mentre i due parlavano, Reika finalmente si alzò e si avvicinò alla kunoichi. Teneva le mani incrociate e lo sguardo fisso negli occhi rossi di lei. La ragazzina era piena di lividi e sul viso, vi erano ancora i segni lasciati dal sangue che le era sceso dagli occhi, ora viola e intensi come sempre. Kuranai la osservò. Reika prese fiato e si inchinò parlando con voce debole e spezzata “Mi spiace molto! E’ tutta colpa mia se Shin-kun e` stato ferito..sono stata troppo debole e lui ha voluto proteggermi e quel ninja..” Reika non riuscì a terminare la frase. Tremava e stringeva i pugni. Kurenai le accarezzò la testa con dolcezza e con fare materno.

Sono contenta di sapere che mio figlio si è ferito per difendere un compagno della sua squadra. Suo padre sarebbe fiero di lui. Non darti colpe, siete dei ninja, queste cose possono accadere”

Le dolci parole di una madre. Reika si sentì minuscola davanti a Kurenai. Sakura uscì finalmente dalla stanza seguita da Heichi. Lo mandò a prendergli alcune medicine e si avvicinò a Kurenai e Shikamaru per informarli sullo stato di Shin’ichi.

Come sta?” domandarono quasi in coro i due.

Nel complesso bene. Ho guarito tutte le ferite e non vi sono danni ad organi vitali ne ossa rotte. E’ sveglio e vigile. Si è subito preoccupato di chiedere informazioni sul suo team..c’è solo una cosa per la quale non ho potuto fare niente..”

Kurenai strinse le mani in attesa. Reika e Rido, in piedi vicino al loro maestro avevano praticamente smesso di respirare. Sakura prese fiato e proseguì.

L’occhio destro è andato. Mi spiace, ma il danno era troppo grave. Ho guarito la ferita e limitato al minimo anche la cicatrice..ma l’occhio..è cieco. Ha perso la vista dal destro. Adesso è bendato, dovrà tenere la medicazione almeno per una settimana. Mi spiace non aver potuto fare di più Kurenai..”

Sakura era mortificata. Questi erano i momenti più stressanti del suo lavoro. Come medico ma ora anche come madre, poteva immaginare il dolore della donna. Kurenai non si scompose. Domandò solo se il figlio era stato messo al corrente della sua situazione. Sakura confermò di avergli detto tutto. Lei, Kurenai e Shikamaru si scambiarono ancora alcune parole prima che Reika iniziasse ad allontanarsi dalla scena.

Rei-chan..dove vai?” Rido non ebbe risposta. La ragazza sparì da una finestra. Corse tanto la piccola Reika, corse fino a sentire i polmoni bruciare. Quando si fermò, sola, poco fuori il villaggio, iniziò a piangere disperata. Stavolta le lacrime che venivano giù erano trasparenti e salate, come il dolore che provava dentro. Rido entrò per ultimo nella stanza del compagno. Shin’ichi era seduto nel letto con la testa appoggiata al cuscino, una parte del suo volto era fasciato. Con l’occhio sinistro notò il suo compagno di squadra e gli sorrise. Rido ricambiò e si avvicinò all’amico.

Be..c’è da dire che ora sembri proprio un vero ninja!” disse in tono scherzoso. Shin’ichi gliene fu grato, era bello avere davanti qualcuno che non lo guardasse come una vittima indifesa. Aveva combattuto e bene, non aveva nulla da rimproverarsi.

Già. Mi sa che avrò bisogno di un cambio di look che dici? Pensavo ad uno di quei cosi stile pirata..le bende mi fanno schifo!”

Si, si concordo. E poi ce le hanno tutti i ninja di Konoha..ti compro una bella benda nera..secondo me acquisterai anche più fascino..forse anche troppo non vorrei che Reika perdesse la testa per te!”

Baka. A propostio..dov’è Rei? Sta bene?” domandò Shin. Il ragazzo era rimasto svenuto per tutto il tempo, quindi non sapeva ancora cosa era successo subito dopo aver preso quel colpo in pieno occhio. Rido divenne improvvisamente serio. Verificò che nessuno li stesse ascoltando e si avvicinò a Shin’ichi.

Shin..devo dirti una cosa..” iniziò quindi a spiegare tutto ciò che il giovene Sarutobi ancora ignorava.

La stessa storia stava venendo narrata da Shikamaru a Naruto. Con loro, erano presenti anche Sasuke, Neji e Kakashi.

Sei sicuro che si tratti dello sharingan?” domandò Sasuke.

Si, io e Neji lo abbiamo visto bene” rispose Shikamaru.

L’ho verificato con il mio byakugan e ti assicuro che si tratta dello sharingan..ed è anche piuttosto potente. Per un istante mi ha ricordato il tuo ai tempi del segno maledetto”

Sasuke era visibilmente preoccupato. Non riusciva a capire come potesse accadere una cosa del genere. Non vi erano altri Uchiha al mondo oltre lui e chiaramente i due gemelli. Da dove veniva quella ragazza? Naruto era rimasto per tutto il tempo in silenzio ad ascoltare. Da quando era Hokage, quella era la prima cosa strana che accadeva al Villaggio della Foglia. Doveva essere forte, doveva essere una guida per la sua gente, doveva essere serio. Si alzò dalla sua scrivania e andò vicino a Sasuke. Gli mise una mano sulla spalla e fissandolo negli occhi, gli domandò seriamente…

Teme, devi essere sincero con me! Di la verità..prima di sposare Sakura-chan, te la sei spassata con qualche donnaccia? Avanti, sono un uomo anche io so come vanno queste cose..del resto sei sempre stato freddo come un ghiacciolo e magari, colto da un improvvisa ansia da prestazione, hai sfogato le tue paure su una povera donna che sa il mestiere…”

Una vena ben visibile sulla fronte dell’Uchiha prese a battere violentemente. Poteva l’Hokage della Foglia essere così imbecille? Evidentemente si..

Brutto dobe cerebroleso! Ma a che diavolo pensi! Guarda che quella ha 12 anni..non sono mica un pervertito come te. Io non ho messo incinta nessuno quando avevo 17 anni! La ragazzina non è mia figlia!”

Direi che questo è chiaro..altrimenti avresti un bel po di cose da spiegare a Sakura e credimi..non vorrei essere nei tuoi panni. Ma è chiaramente un Uchiha. Solo i componenti del tuo clan si passano l’abilità innata. Adesso bisogna capire da dove arriva la ragazza. E magari, cerchiamo di non farle venire nessun trauma. E’ una brava bambina, non merita che le accada nulla di brutto” disse Kakashi davanti ai presenti.

Reika non sa nulla del suo passato. E’ stata trovata da Hagane davanti l’ingresso del Villaggio della Foglia. E’ l’unica cosa che sa che la riguardi. Pensi che possa avere qualche legame con…Madara Uchiha? Non guardarmi così Sasuke, pensi che a me piaccia fare una supposizione del genere? Sono molto più in ansia di te, quella è una mia allieva e non so come aiutarla! Ma visto che non è imparentata con te..l’ultimo Uchiha è stato Madara, quindi, potrebbe essere sua…”

No” dichiarò secco Sasuke. Poi si rivolse a Naruto “Lascia che me ne occupi io”

il biondo guardò il suo amico. Sorrise e gli disse di si. Sasuke uscì veloce dalla stanza. Shikamaru si voltò verso Naruto rosso di collera “Quella è una mia allieva, ne sono responsabile io!”

E continuerai ad esserlo non temere. Ma quella è molto probabilmente un Uchiha dotata di sharingan. E in questo caso, Sasuke è la persona più idonea per aiutarla. Sta tranquillo, so quello che faccio e so cosa farà il teme. Fidati di noi”

Shikamaru annuì, anche se a malincuore.

Sasuke Uchiha bussò ad una porta che venne aperta da Heichi Shiba. Il ragazzo sbuffò e si rivolse alla sua maestra “Sakura-san? C’è suo marito..”

Sakura era indaffarata nel suo laboratorio. Stava preparando alcuni medicinali quando vide Sasuke entrare prepotente. Sospirò e domandò “Che c’è? Guarda che se sei qui per chiedermi di andare a prendere i gemelli dai mie scordatelo! Ho ancora troppo lavoro da fare…” ma la donna guardò in quel momento il volto del marito e capì che qualcosa non andava.

Heichi per favore, porta questi alla farmacia” il ragazzo prese alcune fiale ed uscì dalla stanza. Sakura fissò suo marito e gli si avvicinò. Lui non disse nulla inizialmente. Allora lei lo prese per mano e con infinita pazienza domandò.

Che c’è che non va Sas’ke?”

Ho bisogno che tu faccia una cosa per me..”

Lei sorrise senza lasciarlo “Qualsiasi cosa per te amore mio”

Sasuke prese fiato e formulò una domanda “Hai ancora quei campioni di dna di mio fratello Itachi?”

Sakura lo guardò intensamente, conscia del dolore che suo marito provava ogni volta che parlava del fratello Itachi.

Si, li ho. Perché?”

Sakura devi fare un controllo per me” il moro lasciò la mano dalla moglie, le baciò la fronte come soleva fare in privato, e le illustrò la situazione. Dopo qualche minuto, Sakura disse solo un semplice OK.

 

Angolo autrice: CHE CALDOOO!!! Per quanto io ami scrivere, ammetto che con queste temperature elevate quel poco di materia grigia che ho in testa fonde! Cmq un nuovo capitolo è venuto fuori..che be pensate? Il mistero si infittisce..Madara o Itachi? Mi sa che sarà un bel casino in entrambi i casi vuoi per un motivo o per un altro. Bene, approfitto di un condizionatore per rispondere ad alcune recensioni:

Imperfect-angel: Ma davvero mi segui dal primo capitolo? Me Feliceee!!! Non preoccuparti, lasci dei commenti quando puoi e quando ti va. E' già una sorpresa sapere di avere almeno un piccolo seguito..del resto quando si inventa una storia mettendoci dentro ben 12 nuovi personaggi non è che ci si aspetti chissà quanti commenti. Ma va bene, non mi lamento. Quindi grazie mille! Mi fa piacere sapere che la storia ti sta appassionando. Sono molto contenta che gradisca così tanti personaggi. Al di la del team3, prometto di dare risalto anche agli altri (Hiro è un mito..immaginati un piccolo Gaara che arrossisce e si sistema nervosamente gli occhiali quando è imbarazzato..troppo carino!). Possiamo dire che il tuo preferito è Shin'ichi..o almeno mi pare di aver capito così vista la minaccia alla mia persona qualora avessi accoppato il povero ragazzo :) Ma figurati..anche io lo adoro. Certo ci ha rimesso un occhio ma io dico che è abbastanza in gamba per uscirne ancora più forte da questa disgrazia..vedremo. Grazie ancora spero continuerai a seguirmi.

Dvdshaman: Se Reika fosse figlia illeggittima di Sasuke credo che il povero ex traditore della Foglia dovrà dire addio ai suoi gioielli di famiglia..ti immagini la reazione di Sakura? Brr...terrore. Contenta che la storia ti piaccia..Sasuke ha il tuo stesso sospetto sulla paternità di Reika. Avrà ragione? Segui il seguito e lo saprai. Grazie del commento.

 

Danino: Reika è anche il mio personaggio preferito..si lo so, si era capito! Ma sai che è dall'inizio della storia che c'è chi era già convinto che Rei fosse un Uchiha? A me viene da ridere perchè forse nessuno ancora si è reso conto che questa storia sta venendo fuori grazie a tutti coloro che la leggono e commentano e grazie alla mia testa bacata. Cmq lo sharingan lo ha..di chi è figlia si vedrà..ma soprattutto..imparerà ad utilizzare un tale potere? Lo vedremo più avanti. Grazie anche a te per i commenti.

Grazie mille a tutti e al prox capitolo....YUKI21.

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Capitolo 21
*** Di Promesse e Amici ***


Quindi..abbiamo in team una Uchiha? E` questo che mi stai dicendo Rido?”

Shin`ichi se ne stava disteso sul suo letto d'ospedale in compagnia di Rido. Nonostante gli antidolorifici, presi in abbondanza per altro, il suo cervello era vigile e pronto al ragionamento. Restò stupito dalle informazioni che aveva appreso dal suo compagno di squadra. Con l'occhio sano, guardò fuori dalla finestra il cielo sopra Konoha. Si stava tingendo di rosso. Provò ad immaginare un tale colore negli occhi della sua compagna ma non gli riuscì.

Che cosa conta di fare il sensei?”

Rido era tremendamente serio. Nessun sorriso splendeva sul suo volto in quel momento. I ragazzi erano entrambi molto preoccupati per la sorte della compagna. Lo Hyuga sospirò.

Shikamaru-sensei è sparito subito dopo aver saputo delle tue condizioni. Suppongo sia andato dall`Hokage per riferire i dettagli della missione. Immagino verranno chiamati anche gli altri maestri e forse Sasuke Uchiha, dato la natura di questo strano evento…”

Reika dov'è?”

Non lo so Shin..dopo che ha saputo del tuo occhio destro..è scappata via. Temo si senta in colpa per quel che ti è successo..”

Ok..e tu che cavolo ci fai ancora qui?!” Shin`ichi si rivolse a Rido con tono alterato, tanto che il moro sobbalzò non capendo a cosa si riferisse.

E vai a cercarla no! Le abbiamo riempito la testa con questa idea di famiglia..le abbiamo detto che è responsabile di noi come noi di lei..posso solo immaginare come si senta ora, cavolo! Se solo potessi uscire da qui..ma se mi muovo mia madre mi da il colpo di grazia è sicuro! Quindi tu alza il culo e vai a cercare la nostra compagna e quando la trovi non la mollare un momento! Sarà terrorizzata per quello che le sta succedendo e per altro..non sappiamo che provvedimenti si prenderanno nei suoi confronti, insomma, lo sharingan non è roba da sottovalutare. Vai a prenderla Rido..e tienimi aggiornato per favore”

Il moro sorrise finalmente. Shin aveva ragione, doveva muoversi. Con lui ferito e bloccato in un letto di ospedale e il sensei in conferenza con Naruto, stava a lui occuparsi di Reika. Salutò il ferito e saltò fuori dalla sua stanza, con la chiara intenzione di trovare Rei-chan e di non lasciarla sola…mai più.

Shin`ichi si rigirò nel letto imprecando contro il dolore al viso. Non si compianse il ragazzo al contrario, giurò sull'onore del suo clan, che sarebbe migliorato ancora di più e che quel piccolo problema non avrebbe messo a repentaglio la sua voglia di diventare un grande ninja e un leggendario Hokage.

Rido correva avanti e indietro per il Villaggio della Foglia, domandando a chiunque incontrasse se avesse visto una bellissima ragazzina dagli occhi color ametista e i capelli lucenti come la notte d'estate..la gente rispondeva di no mentre pensava che solo un idiota poteva descrivere con quelle parole qualcuno. 

Quando stava per perdere le speranze, vide il gatto nero di Reika. Lo raggiunse di corsa e si fermò ad osservarlo..

Ehi bel gattino..lo so che non siamo partiti col piede giusto io e te, ma non è che mi aiuteresti a trovare la tua bellissima padroncina?”

Mao-chan guardava con i suoi occhi giallo accesso il ragazzino..nella sua mente il gatto ninja sapeva bene cosa doveva fare ora che l'evento si era manifestato, ma decise di infrangere le regole. Miagolò in direzione dello shinobi ed iniziò a correre su un alto muro. Rido lo seguì fino ad uscire da Konoha. Dopo una lunga corsa, i due, trovarono Reika seduta su un ramo, raggomitolata su se stessa. Rido le corse in contro mentre il gatto rimase in disparte. Mao doveva parlare, nel vero senso della parola, con Reika. Ma non era quello il momento adatto. La ragazza era troppo scossa per ascoltare e capire quello che le stava accadendo quindi il gatto ninja decise di attendere il momento giusto, sperando che la notizia dello sharingan non fosse già giunta a determinate orecchie.

Rei-chan! Finalmente ti ho trovata! Ero così in ansia per te!!” il ragazzo le andò accanto. Non le saltò al collo come al solito ma si sedette di fronte alla fanciulla. Lei lasciò le gambe che si stringeva al petto e guardò il compagno.

Rido-kun..come sta Shin`ichi?”

Sta bene! Non preoccuparti! E` preoccupato per te..perchè ti sei allontanata senza dire niente a nessuno. Ha detto che devo riportarti al Villaggio subito. Sono sicuro che non vede l'ora di vederti”

Ma..il suo..occhio. E` colpa mia..”

No Rei-chan, non dire queste cose! Siamo ninja, queste cose possono succedere. Ci sono un sacco di eccellenti anbu che hanno un occhio in meno se non qualche cosa altro. Shin`ichi starà bene. Te lo prometto e poi..pensaci su..io ho il byakugan e quindi è come se avessi un paio di occhi in più..e poi ora anche tu si insomma..lo sharingan non è male. Vedi? Shin`ichi è fortunato a stare in squadra con me e te!” Rido fece questo discorso col suo solito sorriso. Era così convinto delle sue parole che pian piano, Reika iniziò a convincersi anche lei.

Io non ho idea di come ho fatto quel che ho fatto. Dici che ho lo sharigan? Ma io non sono un Uchiha..”

Il moro le allungò una mano e l'aiutò ad alzarsi.

Be, di questo si occuperà il nostro sensei. Che cavolo! Dovrà pur fare qualcosa anche lui per la squadra ti pare? Adesso torniamo al Villaggio e andiamo a trovare Shin`ichi, sarà contento di vederti! Su, coraggio. Torniamo insieme”

Reika accettò la mano di Rido ed insieme, tornarono a casa.

Mentre si dirigevano verso l'ospedale, Shikamaru li raggiunse.

Finalmente vi ho trovati! Ma vi pare il momento di sparire così! Uff..mi fate proprio penare. Reika, devi venire con me”

Eh? Ora? Volevo passare da Shin`ichi..”

Ci passerai dopo, adesso devi venire con me. L`Hokage vuole vederti”

Va bene sensei” la ragazza sospirò e si apprestò a seguire il maestro.

Vengo anche io sensei!” disse subito Rido

No, è una cosa che non ti riguarda. Torna a casa Rido, devi riposare, sei stato ferito anche tu. Kurenai è con Shin`ichi e a Reika penso io”

Ho promesso a Shin di non lasciarla sola ed ho intenzione di mantenere la mia promessa sensei!” Rido si stava alterando. Il suo volto era serio come non mai, allora Reika gli poggiò una mano in testa come spesso faceva Shin`ichi con lei e dandogli dei leggeri colpetti, gli disse sorridendo..

Sta tranquillo Rido-kun. Vado col maestro Shikamaru quindi non sono sola. Vai a casa a riposarti, ci vediamo domani”

I due si allontanarono.

Ma naturalmente Rido aveva fatto una promessa e uno Hyuga, è un ninja di parola!

Dopo pochi minuti di ricerca il moretto trovò la persona con cui voleva parlare. Seiya se ne stava tranquillo a mangiare in compagnia di sua sorella Yori. Spettegolavano del più e del meno quando Rido richiamò l'attenzione del ragazzo.

Congedata la sorella minore, Seiya e Rido si incamminarono verso il palazzo dell'Hokage.

Devi farmi un favore Seiya! E` importante!”

Ah si? Di che si tratta..”

Be, tu sai sempre tutto di tutti. Le tue fonti sono attendibili e precise..ho bisogno di sapere cosa avviene nel palazzo dell`Hokage in questo momento! Hanno convocato Reika e..”

Si lo so. Posso dirti che so che hanno chiamato in gran fretta Sasuke Uchiha e Kakashi Hatake. Con loro due sono stati convocati anche Neji Hyuga e una parte del Consiglio cioè Tsunade con Shizune. Scommetto che anche Sakura Haruno verrà fatta chiamare.
Questo
è quello che so al momento ma capiamoci bene..è impossibile anche per me scoprire cosa avviene li dentro. Mi spiace per Reika se è nei guai, ma non ho possibilità di reperire informazioni dirette di ciò che verrà detto davanti l`Hokage”

Rido strinse i pugni. Doveva assolutamente sapere cosa ne sarebbe stato della sua amica. Sul volto di Seiya si dipinse un sorriso malizioso.

Naturalmente ..non vuol dire che non sapremo cosa accadrà..ma solo che non sarò io a saperlo direttamente. Di un po Hyuga…come te la cavi con la tecnica della trasformazione?”

Eh? Vuoi che mi trasformi in qualcuno per entrare indisturbato nel palazzo? Dici che funziona?”

No baka..quelli sono tutti jonin con l`Hokage, ti scoprirebbero al volo. La tua trasformazione ci servirà per ripagare chi entrerà nel palazzo al posto nostro per reperire informazioni…avanti, vieni con me. Dobbiamo trovare velocemente la nostra spia!”

Rido non capì, ma Seiya sembrava molto convinto delle sue parole. Vista la situazione, si sarebbe affidato a chiunque a quel punto.

 

Angolo autrice: Decisamente lo sharingan non è un qualcosa che si lascia passare inosservato..cosa vorranno tutte queste persone da Reika? I suoi due amici sono molto preoccupati per lei..secondo voi, cosa si inventeranno Seiya e Rido per scoprire cosa accade dall'Hokage? Si accettano scommesse....Ed ora, un pò di risposte ai miei carissimi lettori.

Vaius: Si, Shin'ichi è molto simile a Kakashi..un piccolo genio come lo era agli esordi il mitico sensei! Però io ci vedo tantissimo del padre, Asuma. Il ragazzo è serio quanto incline alla risata ed è estremamente protettivo con i suoi amici..tu pensi che ci sia del tenere tra lui e Reika? Mmh, chissà. Se così fosse gli ci vorrà tutta la pazienza del mondo per far capire i suoi sentimenti ad una ragazza così fuori le righe come Reika. E poi, se così fosse, non credi che potrebbero nascere incomprensioni tra lui e Rido? Perchè sia chiaro...Rido adora Reika! Certo è un baka che non ha nulla a che vedere con gli Hyuga, ma i suoi sentimenti per la ragazza sono sinceri e fin troppo trasparenti. Chissà cosa accadrà..io penso che siano tutti un pò troppo giovani per pensare a queste cose, ma il cuore non ha età ed ha sempre ragione...vedremo. Per la famiglia di Reika..aspetta ancora un poco..ma proprio poco! Grazie dei commenti, alla prox!

Dvdshaman: Ma sai che forse un pochino figlia illeggittima Reika lo è? Io non anticipo nulla sia chiaro..ma c'è un particolare di cui nessuno ha ancora parlato, che riguarda l'aspetto fisico della ragazza..dovrebbe far pensare invece! Ops..mi sto capendo da sola..be tu continua a seguire e comprenderai. Per la benda di Shin'ichi..si sarebbe figo mettergli il coprifronte come Kakashi ma vedi, il ragazzo vuole diventare una leggenda senza somigliare a nessuno..quindi per lui benda nera stile pirata! (per farti capire..stile Lavi di D-grayman, o Ciel Phantomhive di Kuroshitsuji o il tizio di Hitman Reborn) E poi onestamente..Shin'ichi è lo shinobi più carino di tutti!! Anche se lui non lo capisce o se ne frega.

Imperfect-angel: Visto? Shin'ichi se l'è cavata..è uno troppo in gamba! Allora..il tenero Hiro torna a breve nella storia quindi sta tranquilla. Reika è sopraffatta dai suoi sentimenti. La ragazza non è abituata a preoccuparsi per altri o a provare dispiacere e sensi di colpa..in effetti è molto confusa in questo momento. Speriamo che i suoi amici sappiano aiutarla al meglio. Ah, Mao-chan ha fatto solo una piccola comparsa in questo capitolo, ma più avanti tornerà e ci spiegherà molte cose su Rei e il suo passato. Rido è un mito..punto e basta. E' troppo simpatico e adora i suoi due compagni di squadra. Grazie dei commenti, continua a seguirmi.

Danino: Spero che questo nuovo capitolo non ti abbia deluso. Tra poco verranno svelati una parte di misteri e i nostri shinobi ne combineranno di tutti i colori. Aspetta e vedrai. Grazie.

Classifica provvisoria del personaggio preferito:

1 Shin'ichi - 2 Reika....chissà che non cambi qualcosa più avanti. Grazie a tutti! Yuki21

 

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Capitolo 22
*** Di Capovolgimenti e Rivelazioni ***


La trovarono che stava uscendo da una profumeria. Nanami Yamanaka aveva con se una quantità indefinita di pacchetti che contenevano profumi, make up e altre cose sul genere di cui una kunoichi proprio non poteva fare a meno. Quando notò i due ragazzi, domandò con eleganza e garbo..

Bè? Che cavolo volete voi due?”

Già Seiya..che vogliamo da lei?” domandò più che confuso Rido.

Ti presento la nostra spia!” La bionda e il moro guardarono Seiya con la faccia di chi non aveva capito nulla.

Qualche minuto più tardi…

Eh?!!! Ma siete scemi tutti e due! Andare a spiare una riunione nell'ufficio dell'Hokage…ma come vi è venuta in mente un idea del genere?”

Su Nanami…sei l'unica che possa farlo. Con la tua tecnica del capovolgimento spirituale non avrai problemi. Entrerai nel palazzo nelle spoglie di uno dei convocati. Una volta li, ti basterà rimanere in silenzio e osservare cosa succede. Fai lo scambio con qualcuno prima che questo entri nel luogo d'incontro ed è fatta! Nessuno ti controllerà..e la tua tecnica dura molto di più di una trasformazione o sostituzione”

In parte la ragazza era lusingata dalle parole di Seiya. Evidentemente si era sparsa la voce della sua classe se Seiya le stava dicendo quelle cose. Ma poi tornò subito coi piedi per terra e considerò che, alla fine, sarebbe stata lei a rischiare il posto di genin qualora fosse stata scoperta.

No. Non farò mai una cosa così irresponsabile, levatevelo dalla testa!”

Rido sbuffò spazientito. Se Nanami non lo aiutava, non avrebbe saputo cosa sarebbe successo a Reika..e se i grandi del Villaggio avessero deciso di allontanarla? Se non avesse avuto il tempo nemmeno di dirle quanto la trovava carina? (nella sua testa Rido non lo diceva mai abbastanza!). Le cose andavano male.

Di un po Nanami..hai paura di fare una brutta figura come al solito con la tua tecnica?” a parlare era stato Hiro. Il ragazzo aveva ascoltato la conversazione dei tre ed aveva deciso di intervenire. Non lo avrebbe mai ammesso, soprattutto davanti a Rido, ma voleva sapere di Reika. Dal Torneo di Konoha, lo shinobi aveva deciso che un giorno l'avrebbe conquistata e che sarebbe tornato a vivere a Suna con lei.

Taci quattrocchi! Sono io che rischio mica tu!” Nanami non ne voleva sapere. Fu allora che Seiya, utilizzò la sua tecnica segreta e super collaudata..l'ormai famosa Tecnica Di Persuasione del Punto Debole...

Senti Yamanaka…se ti dicessi che questo favore che ci fai, verrà lautamente premiato…cambia qualcosa?”

Premiato?” domandò la ragazza…(primo punto della tecnica di Seiya:incuriosire il nemico)

Be sai..questo è un favore che fai a tutti noi..sono certo che Minato ti sarà molto grato per il tuo impegno. Ne sono così convinto che credo proprio che, sfrutterà la situazione per rubarti un bacio..sai, con la scusa di ringraziarti..infondo Reika è sua amica..” (secondo punto della tecnica di Seiya:nominare con nonchalance il punto debole del nemico destando così la sua attenzione).

Sai..io non ti ho detto nulla, ma so che Minato è troppo timido per confessarti quanto vorrebbe darti un bacio. Visto che è tanto affezionato a Reika-chan, figurati se non coglie al volo l'occasione con la scusa di ringraziarti come si deve! Mi ci gioco la promozione a Chunin!” (terzo punto della tecnica di Seiya: sparare tante di quelle cretinate da mandare del tutto il tilt il nemico).

Come immaginato, Nanami aveva perso del tutto il filo del discorso. Lo stato comatoso era iniziato dalla parola Minato…fino a diventare irreversibile alla parola bacio. Come Seiya supponeva, tutto il resto per la ragazza svanì. Le paure vennero cacciate dietro una coltre di speranze amorose. Addirittura un bacio? Ah ma allora potevano pure scoprirla chi se ne fregava! Tanto a lei nemmeno andava più di tanto di essere un ninja…e per un bacio di Minato si poteva rischiare il ruolo. Così, con indifferenza falsissima, acconsentì al piano mettendosi completamente a disposizione dei ragazzini. Naturalmente al termine della sua personale missione, avrebbe atteso Minato sotto gli alberi di ciliegio in fiore per riscuotere il suo premio personale.

Sono certo che non mancherà non preoccuparti! Bene, allora se siamo d’accordo, andiamo!” dichiarò soddisfatto Seiya. Subito dopo si avvicinò a Rido dicendogli sotto voce “Chiaramente ti toccherà fare il Minato della situazione perchè è chiaro che l'originale non accetterà mai di baciare una che non sia la sua Kyoko…”

Oh cavolo..mi toccherà baciare una che non è Reika..”

Si. Ma in fondo lo fai proprio per lei, ti perdonerà e poi tranquillo. Quella stravede per Minato, basterà un casto bacio su una guancia per mandarla ko!”

Con un enorme senso di colpa dovuto alla sua magistrale idiozia, Rido acconsentì pregando tutti i Kami del cielo che la sua adorata non venisse mai a sapere di questo suo piccolo tradimento.

Nanami, Rido, Seiya e Hiro si erano appostati poco distante dal palazzo dell'Hokage, studiando la situazione.

Allora, gli uomini sono già entrati. Stanno arrivando Sakura Haruno, la mitica Tsunade e la sua fedele Shizune. Una volta entrate probabilmente si metteranno ad esaminare Reika. Nanami devi impossessarti di una di loro!” disse Seiya.

Ok ho capito. Bene, prenderò Sakura Haruno!” disse convinta Nanami. Il perchè della sua scelta? Semplice, la ragazza sperava che nei panni di Sakura, sarebbe riuscita a rubare un bacio persino al bellissimo Sasuke Uchiha. Insomma, quel giorno tutti i suoi sogni potevano diventati realtà! Forse sua cugina Ino aveva ragione a spingerla a farsi ninja..non fosse stato per la tecnica segreta del clan Yamanaka non avrebbe mai potuto puntare così in alto! Doveva mettercela tutta..in nome dell'amore! E anche per l'amicizia verso Reika che in fondo, era l'unica kunoichi a starle simpatica.

I quattro shinobi avvistarono le tre donne e Nanami iniziò a concentrarsi. Mentre lo faceva, Hiro sospirò e avvicinandosi a Rido gli disse “Sta a vedere ora che combina la scema!”

Eh? Perchè?” domandò Rodo allarmato. E Nanami colpì.

Tecnica del capovolgimento spirituale!” la sua testa cadde in avanti e il corpo rimase privo di sensi. Dall'altra parte della strada per un breve istante, Shizune si fermò per un solo momento per poi riprendersi subito. Hiro scattò in avanti prendendo tra le braccia il corpo di Nanami e nascondendolo alla vista di Shizune.

Hiro che fai?” domandò Rido.

Non te ne sei accorto? Ha sbagliato mira come al solito..invece che Sakura Haruno ha preso Shizune-san. Le tolgo da davanti il suo vero corpo così non può rientrare!”

Shizune/Nanami guardò allarmata verso i tre ragazzini diventando rossa di rabbia nel notare che il suo vero corpo era invisibile alla sua vista. Hiro le faceva dei chiari gesti che avevano un solo significato: va avanti cretina!

Shizune/Nanami prese nota mentalmente di uccidere il suo compagno di squadra e seguì nel palazzo Sakura e Tsunade.

Bene, ed ora attendiamo che esca” dichiarò sereno Seiya.

Shizune/Nanami, in compagni di Sakura e Tsunade, entrarono nell'ufficio dell`Hokage. Trovarono al suo interno Naruto, Sasuke, Kakashi, Neji. Shizune cercò di mimetizzarsi in fondo alla stanza e di attirare il meno possibile l'attenzione. Dopo pochi istanti entrarono Shikamaru Nara con Reika. La ragazzina sembrava tranquilla mentre il suo maestro dava l'impressione di essere piuttosto infastidito da tutta quella gente. Naruto fu il primo a parlare.

Bene. Spero che tu non ti stia preoccupando Reika, non abbiamo intenzione di farti niente di strano. Vogliamo solo capire se ciò che ha visto il tuo maestro è realtà o solo frutto della sua assenza di sonno notturna!” dichiarò sorridendo l`Hokage.

Reika sorrise. Shizune notò uno scambio di sguardi tra Sasuke e sua moglie. Sakura si fece avanti e gentilmente domandò a Reika se poteva farle un prelievo di sangue. Lei acconsentì subito.

Non preoccuparti, non ti faccio male. Voglio solo farti alcune analisi per essere certa che tu stia bene e che non ci sia nulla di anomalo”

Va bene Sakura-san. Non c'è problema”

Sakura prelevò velocemente una piccola quantità di sangue dalla ragazza ed uscì con quello dalla stanza per andare subito in laboratorio.

Direi che a questo punto è il tuo momento teme..di sicuro sei il più indicato per poter aiutare Reika” disse sempre sorridendo Naruto. Sasuke Uchiha si fece avanti con faccia seria. Reika non si scompose.

I due si guardarono in faccia per un tempo imprecisato..fino a quando Naruto non riuscì più a trattenersi.

Cavolo…siete identici anche nella totale mancanza di espressioni! Avanti Sas`ke, ora che Sakura non c'è puoi dirlo…chi è la madre delle bella Reika? Sono certo che tu lo sai..”

I presenti non poterono evitare di scuotere la testa.

Dobe!”

Kakashi andò in soccorso del povero Sasuke. Era più che chiaro che quello con le parole non ci sapeva proprio fare..

Rei? Sai descrivere la sensazione che hai provato quando hai avvertito quel cambiamento nei tuoi occhi?” domandò dolcemente Kakashi.

Io..in realtà..non è che abbia ben capito cosa è successo. Ero molto arrabbiata per quello che era stato fatto a Shin`ichi. Ricordo solo che ho sentito molto calore, come un fuoco che mi stava divorando dall'interno e poi mi sono scese le lacrime..”

Erano lacrime miste a sangue” intervenì Shikamaru. Sasuke fece una smorfia ma senza scomporsi.

Può capitare la prima volta che si richiama lo sharingan..poi passa”

Ecco vedete è questo il punto. Io non ho richiamato nulla, ero solo scossa per quello che stava succedendo. Però..sono quasi certa..di aver sentito una voce che mi chiamava. E` stata la voce a dirmi di aprire gli occhi”

Che tipo di voce?” domando Neji.

Non lo so. Una voce bassa, calma..credo una voce maschile. Ma non apparteneva a nessuno che io conosca”

Sasuke si piegò su una gamba e il suo viso fu alla stessa altezza di quello di Reika. Con calma, domandò alla fanciulla “Te la senti di provare a richiamare lo sharingan?”

Reika scrutò in quegli occhi color pece e si sentì tranquilla. Capì che Sasuke non le avrebbe fatto nulla di male e che si poteva fidare..più che altro temeva di deludere tutti i presenti.

Non so se ne sono capace Sasuke..”

Ti aiuto io”

I presenti quasi smisero di respirare. Nasuto si portò vicino al suo amico e sorrise alla ragazza. Shikamaru continuava ad osservare la scena senza fiatare. Dal fondo della stanza Shizune si fece un poco più avanti ormai del tutto rapita da quello che stava accadendo fra quelle quattro mura.

Uchiha sei sicuro di quello che fai? Per quel che ne sappiamo la ragazza potrebbe anche essere imparentata con…” Tsunade non riuscì a finire la frase che lo sguardo gelido di Sasuke la fulminò.

No, non credo che lo sia. Ho un'altra ipotesi in mente, ma voglio prima verificare. Lasciatemi fare..”

Fai quel che devi Sas`ke. Ho fiducia in te” gli disse Naruto e contro l'Hokage, nessuno aggiunse altro.

Il ragazzo tornò a fissare la piccola Reika.

Ascolta. Adesso chiudi gli occhi e cerca di ricordare la sensazione che hai provato. Non temere se si tratta di rabbia, qualsiasi cosa accada io sono in grado di controllarlo quindi provaci..”

Reika sospirò e chiuse gli occhi. Nella sua testa, riuscì a rivedere tutti i dettagli del combattimento incluso il momento in cui Shin`ichi era stato ferito. Strinse i pugni per concentrarsi più che poteva..udì la voce di Sasuke che la invitava a ricordare le sensazioni vissute.

Adesso, conterò fino a tre. E al tre, tu aprirai gli occhi”

Ok…” sussurrò Reika.

1…”

Buio, tanto buio, prima freddo poi caldo. Un caldo atroce che sale dentro..

2..”

Una sagoma che si forma nel buio, una persona..un uomo. Alto, forte, con gli occhi rossi..e la sua voce che arriva Fidati di Sasuke, lui ti aiuterà.

3!” Apri gli occhi Reika!

La ragazza spalancò gli occhi. Al posto del viola, il rosso. Attorno alla pupilla scura, tre tomoe osservavano gli stessi suoi occhi di fronte.

Sasuke aveva attivato anche lui lo sharingan così da scrutare all'interno della ragazzina.

I presenti videro due Uchiha in quel momento. Non c'era dubbio.

Quando Reika riuscì a mettere a fuoco ciò che aveva di fronte (le ci volle un po a causa del sangue che scendevano dai suoi nuovi occhi), fissò intensamente gli occhi di Sasuke. E dopo pochissimo, lui fu nella testa di lei.

Non vide nulla inizialmente Sasuke. Poi avvertì la stessa presenza di cui Reika aveva parlato. E poi ne udì la voce…calda, ferma, dolce, severa..la Sua voce…Prenditi cura di lei Sasuke.

Fuori dalla mente di Reika, l'ufficio dell'Hokage diventò scuro. Un ombra nera coprì le pareti e le finestre svanirono. La stanza si stava chiudendo su se stessa. Shizune/Nanami urlò per la paura. Naruto sentì nella sua testa la Volpe gridare e fece un gran sforzo per mantenere il controllo.

Shikamaru chiamò Reika con quanto fiato avesse in gola, ma ne lei, ne Sasuke accennavano a muoversi. Kakashi richiamò l'attenzione di Naruto e questi, dopo essersi assicurato di avere il controllo, fece la cosa che gli sembrò più logica per sbloccare la situazione…mollò un calcio ben assestato al sedere di Sasuke.

Teme falla smettere!” gli urlò per fargli reperire ancor di più il messaggio. Sasuke riprese il controllo e si concentrò fino ad annullare lo strano fenomeno. Gli occhi di Reika tornarono viola come al solito e la ragazza crollò in avanti. Prima che Sasuke la potesse prendere al volo, Shikamaru gliela sfilò praticamente dalle mani. Era piuttosto incavolato il Nara.

Allora? Abbiamo finito con gli esperimenti per oggi!” tuonò dalla collera.

Anche gli occhi di Sasuke tornarono neri come sempre. Si rialzò e guardò Naruto. Lo sguardo dell`Uchiha era triste, pieno di dolore. Naruto gli si avvicinò ma prima che potesse parlare, la porta venne spalancata da una Sakura allarmata.

Sasuke! Il test del dna coincide, lei è…”

Si lo so. E` figlia di Itachi” concluse Sasuke

Nella stanza fu il silenzio totale.

 

Angolo Autrice: Complimenti a tutti coloro che già da tempo dicono che il padre di Reika è Itachi...BRAVI! La scelta era stata fatta già dall'inizio della fic anche perchè questo è un punto cardine della storia. Naturalmente ora ci sono molte altre cose da capire..insomma, Itachi non si è mica riprodotto da solo vi pare?! Sapremo più avanti. Che ne dite di Nanami? E' stata brava no...si certo, ha una mira pessima ma in fondo basta raggiungere lo scopo. Bene, il prossimo capitolo sarà speciale..nel senso che facciamo un piccolo stop alla storia ma solo per pubblicare le schede tecniche dei 12 shinobi. Saranno utili per capire l'evolversi della futura storia. Che ne dite? Grazie a tutti e buon proseguimento :)

1 - Dvdshaman
2 - Fabioxxx
3 - nueblackcrowfriend
4 - terry5 ...................... Grazie di "preferire" la mia storia. Molto molto gentili.

Feu_Rouge: Quindi tu hai pensato addirittura a Shisui Uchiha..sarebbe stato interessante ma effettivamente non sarebbero tornati i conti con gli anni e i vari accadimenti. Cmq grazie di aver recensito e spero che continuerai a seguire le avventure di questi pazzi.

Imperfect-Angel: Che ne dici di Hiro? Be il fine giustifica i mezzi e meno male che ci ha pensato lui altrimenti capace che Nanami batteva in ritirata prima di entare nel palazzo dell'Hokage..che poi non sarà un po troppo fissata coi bei ragazzi? Ma non possiamo darle torto suppongo. So che preferivi Madara ad Itachi ma non me ce lo vedo proprio a fare bambini..quello ha solo la fissa per gli occhi!! Cmq ci saranno altre sorprese tranquilla.

Dvdshaman: Dai non rinunciare...sei l'unico ad aver notato il particolare degli occhi di Reika..non sono neri come quelli di tutti gli Uchiha..perchè? Tutte le risposte a tempo debito.

Danino: Si, Rido è fantastico, un vero ninja..molto meno baka di quello che sembra. Te ne farà vedere ancora delle belle, grazie.

Vaius: Allora che ne pensi? Dai io dico meglio Nanami che Iruka..la trasformazione toccherà al povero Rido altrimenti qui ci scappa il morto! Grazie come sempre per le tue recensioni. A presto.

 

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Capitolo 23
*** DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI ***


DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI:

Team 3 – Shikamaru Nara sensei

Shin’ichi Sarutobi

Data di Nascita: 8 Marzo

Segno zodiacale: Pesci

Età: 12 anni

Occhi: Rossi, uguali a quelli di sua madre. Perderà il destro durante una missione e lo terrà da quel momento sempre coperto con una benda nera.

Capelli: Castani scurissimi.

Parentele: Figlio di Yuhi Kurenai e Asuma Sarutobi, nipote del defunto Terzo Hokage. Cugino di Konohamaru Sarutobi.

Caratteristiche: Serio e combattivo, è probabilmente il più equilibrato dei tre shinobi del suo gruppo. Molto orgoglioso di far parte del clan Sarutobi, nutre il desiderio di diventare un grande Hokage come lo fu suo nonno. Estremamente portato per i Genjutsu grazie all’allenamento avuto negli anni dalla madre, è molto bravo a scioglierne gli effetti e a riconoscerli. Ottimo leader, riesce a mantenere la calma in ogni situazione. Si preoccupa molto dei suoi compagni di squadra non solo per quanto riguarda la loro condizione fisica in missione, ma anche circa il loro stato emotivo.

Tende a non rendersi conto dei propri sentimenti, mentre capisce al volo quelli degli altri. Nutre un profondo rispetto per il suo sensei.

E’ molto bravo ad usare qualsiasi tipo di arma ninja.

La complessità dei suoi sentimenti verrà allo scoperto con l’adolescenza.

Rido Hyuga

Data di Nascita: 1 Ottobre

Segno Zodiacale: Bilancia

Età: 12 anni

Occhi: Ghiaccio

Capelli: Corti e neri con un codino piuttosto lungo.

Parentele: Figlio di Seyra e Ko Hyuga della casata Cadetta, ha ben tre fratelli più piccoli (Kentaro 5 anni, Keisuke 2 anni e Aki 1 anno) ai quali fa spesso da baby sitter. Non è parente diretto di Hinata o Neji Hyuga.

Caratteristiche: Viene etichettato come l’idiota del gruppo il primo giorno in cui si presenta ai suoi compagni di squadra. E’ sempre allegro e il più delle volte parla senza riflettere. Diventa improvvisamente serio e concentrato in battaglia. Possiede il Byakugan che non sa ancora utilizzare a dovere ed è piuttosto forte nel Taijutsu. Le sue passioni si possono riassumere in un'unica e sola parola: Reika. Le ronza sempre intorno e tende a “metterle le mani addosso”. Non riesce a non dirle almeno cinquanta volte al giorno quanto sia carina ai suoi occhi e si diverte a farle le treccine mentre la ragazza è impegnata a parlare di cose serie. Diventerà il miglior amico di Shin’ichi sviluppando una iniziale sana competizione nei confronti del compagno. Le cose si complicheranno con la crescita.

Reika Takaji

Vero nome: Reika Uchiha

Data di Nascita: 21 Gennaio…in realtà è la data in cui fu trovata alle porte di Konoha.

Segno Zodiacale: Acquario

Età: 12 anni

Occhi: Viola.

Capelli: Neri con riflessi blu notte, lunghi e lisci.

Parentele: E’ la figlia di Itachi Uchiha e di una ragazza di cui non si conoscono le generalità*. E’ nipote di Sasuke Uchiha e Sakura Haruno, ed è quindi cugina dei piccoli gemelli Itachi e Akira.

Caratteristiche: Molto educata e dotata di una tagliente intelligenza. Ha difficoltà nell’esprimere i propri sentimenti e fatica quindi a comprendere certi atteggiamenti gentili nei suoi confronti. Non avendo avuto una famiglia, è cresciuta da sola vivendo in un monolocale messo a disposizione dal Villaggio della Foglia per gli orfani. Diventa ninja semplicemente perché le sembra essere il lavoro più adatto a lei. L’idea le viene quando a 4 anni, Kotetsu Hagane (che si occupa di gestire e di assegnare gli appartamenti ai bisognosi) nota la sua grande agilità e le dice “saresti un brava kunoichi da grande!”. E’ molto disordinata, infatti la sua frase preferita è “dopo metto a posto”. Nonostante ciò è una persona curata, gentile, che non nega mai un sorriso, anche se si fa una grande fatica a comprenderla fino in fondo. Attira molto l’attenzione in quanto è estremamente bella, ma lei sembra non rendersene conto. Molto agile e veloce, si scoprirà portata per le arti illusorie..suo malgrado. Stringerà un rapporto molto solido sia con Shin’ichi che con Rido. Adora Mao-chan, il suo gatto nero. Se ne prende cura utilizzando il denaro che guadagna con le missioni per comprargli ogni genere di cosa. Ha una pazienza non indifferente..lo dimostra ogni giorno sopportando gli approcci continui di Rido. Quando scoprirà il suo passato e la sua vera identità, la sua vita cambierà radicalmente.

 

Team 2 – Rock Lee sensei

Kyoko Urei

Data di Nascita: 13 Novembre

Segno Zodiacale: Scorpione

Età: 13 anni

Occhi: Color ambra.

Capelli: Albini con riflessi celesti, tagliati a caschetto.

Parentele: Figlia unica di Aya e Eishi Iwata, civili, gestori di un famoso ristorante di Konoha con specialità Okonomiyaki.

Caratteristiche: Irascibile, nervosa, impaziente. E’ innamorata persa di Shin’ichi Sarutobi e non si fa nessun problema nel dichiarargli il suo amore anche davanti ai rispettivi team di appartenenza. Molto abile nell’utilizzo dei Kaiken, finisce sempre con lo stancarsi presto perché utilizza troppo chakra già dai primi attacchi. Eternamente “seconda” a Reika, non la sopporta. E’ di un anno più grande dell’Uchiha, ma non riesce a superarla ne fisicamente, ne per quanto riguarda lo studio. Il suo passatempo preferito è aiutare i suoi genitori nel ristorante di famiglia. Le piace servire ai tavoli indossando un completino da cameriera molto carino e sogna il giorno in cui potrà cucinare i suoi okonomiyaki a Shin’ichi. Passa il resto del suo tempo libero ad escogitare attacchi ai danni di Reika, che finiscono sempre con la sua disfatta. Non lo ammetterebbe mai, ma la competizione con Reika la stimola a migliorarsi ogni giorno di più.

Nobu Shiba

Data di Nascita: 7 Dicembre

Segno Zodiacale: Sagittario

Età: 12

Occhi: Verdi

Capelli: Castani chiari

Parentele: Figlio di Mamiko e Eizo Shiba. Suo padre fa parte della squadra Anbu del Villaggio della Foglia. Ha un fratello più grande di quattro anni di nome Heichi che studia medicina come allievo di Sakura Haruno. Il fratello non vuole fare il ninja e quindi con buoni risultati, sta intraprendendo una carriera quale medico - chirurgo nell’ospedale di Konoha.

Caratteristiche: Molto serio e riservato. Parla poco e non dice mai nulla a caso. Vuole entrare a far parte della squadra Anbu e quindi si allena con diligenza. E’ molto forte nel corpo a corpo. Sia lui che suo fratello sono piuttosto alti per la loro l’età. Non comprende perché suo fratello Heichi non voglia diventare un ninja come loro padre e spesso critica il comportamento del maggiore (Heichi ha un infatuazione per la sua maestra Sakura). Presta molta attenzione agli insegnamenti del suo sensei, e tende ad evitare le chiacchiere inutili di Aoi e Kyoko.

Aoi Kotatsu

Data di Nascita: 27 Settembre

Segno Zodiacale: Bilancia

Età: 12

Occhi: Nocciola

Capelli: Neri, corti

Parentele: Abita con i suoi genitori, Sachiko e Genjo Kotatsu.

Caratteristiche: E’ un gran chiacchierone. Amante dei libri del grande Jiraya, si diverte a prendere appunti su probabili storie che non scriverà mai. La cosa che più adora in assoluto sono le donne! Per lui ogni ragazza è bella e riesce quindi ad innamorarsi anche cinque volte al giorno. Fa discorsi idioti col suo sensei circa la forza della gioventù moderna. Incapace nelle arti illusorie, è piuttosto bravo nell’escogitare trappole.

 

Team 1 – Neji Hyuga sensei

Minato Uzumaki

Data di Nascita: 1 Ottobre

Segno Zodiacale: Bilancia

Età: 12

Occhi: Azzurri chiari.

Capelli: Biondi, spettinati come quelli del padre ma più lunghi (assomiglia molto al nonno Minato)

Parentele: Figlio di Naruto Uzumaki e Hinata Hyuga. Nipote di Hioshi Hyuga e del defunto Quarto Hokage. I suoi genitori lo hanno concepito quando avevano solo 17 anni..con grande “gioia” da parte di Hioshi.

Caratteristiche: E’ molto più maturo di come lo era suo padre alla sua età. Discute spesso con lui, perché lo ritiene un Hokage troppo distratto per la carica che ricopre. In tal senso si può dire che caratterialmente abbia preso in maggior misura il dna degli Hyuga. Adora sua madre, la ritiene la donna perfetta..nonostante ciò, finisce col prendersi una cotta per Kyoko. Evidentemente la sfiga in amore l’ha ereditata da suo padre ( basta pensare a Naruto e Sakura alla sua età). Chiama “zia” Sakura Haruno e trova Sasuke Uchiha un ninja eccezionale. Sa usare il Rasengan e la Moltiplicazione del Corpo a soli 12 anni, ma non è ancora capace di controllare a pieno la sua forza e il suo chakra. Un giorno vuole diventare Hokage. Non ama particolarmente far parte di un team di soli uomini, ma imparerà presto a rispettare i suoi compagni e il suo sensei, che riesce a fare imbestialire quotidianamente pur non volendo.

Seiya Hiranu

Data di Nascita: 15 Aprile

Segno Zodiacale: Toro

Età: 12

Occhi: Castani

Capelli: Rossi

Parentele: Vive con la madre Umeko Hiranu. Suo padre è deceduto durante l’ultima guerra. Ha una sorella di un anno più giovane di nome Yori con la quale si diverte a fare “gossip”.

Caratteristiche: Sa tutto di tutti, non gli sfugge nessun dettaglio soprattutto se riguarda i giovani shinobi del suo Villaggio. Adora spettegolare. Molto bravo nel farsi dire le cose, riesce a sfinire chiunque ha davanti con le sue infinite domande. E’ curioso, attento e portato per gli interrogatori. Si diverte a mettere in imbarazzo Minato che rispetta e ammira. Ritiene Tatsuja noioso e tenta di scoprire verità imbarazzanti sul suo conto, solo per il gusto di fargli cadere quella maschera di perfezione. E' l'inventore della Tecnica di Persuasione del Punto Debole, tecnica di cui fa uso solo per le questioni che ritiene davvero importanti. Per quanto i punti salienti di tale tecnica possano sembrare delle vere idiozie, il suo funzionamento è sempre sicuro al 100%.

Tatsuja Mitsu

Data di Nascita: 6 Novembre

Segno Zodiacale: Scorpione

Età: 13

Occhi: Grigi scuri

Capelli: Biondi scuri, lunghi. Li porta legati in un alta coda stile samurai.

Parentele: Vive col padre Izo Mitsu che fa parte della squadra speciale Anbu. La madre è una civile del Villaggio della Nebbia dove è rimasta a vivere con le altre due figlie. La famiglia si riunisce nei momenti liberi dalle missioni.

Caratteristiche: Molto serio e ordinato, si è classificato secondo agli esami finali dell’accademia ninja di Konoha. Il suo sogno è combattere contro il primo classificato, Shin’ichi Sarutobi, e diventare un Anbu come il padre. Non sopporta le chiacchiere dei suoi due compagni di squadra e li trova noiosi e poco professionali. Si ritrova spesso, suo malgrado, a dover scontare le stesse punizioni che toccano a Minato e Seiya pur essendo sempre estraneo ai guai che i due combinano. Rispetta il suo sensei ma in generale, non gli piacciono i ninja dotati di abilità innate. Trova estremamente antipatico Sasuke Uchiha, non rendendosi conto di quanto i due si somigliano nei modi di fare. Non sembra provare interessi particolari al di fuori dell’allenamento costante. E’ molto bravo nell’utilizzo del Kusari Fundo. Cambia completamente personalità quando si trova in compagnia delle sue due sorelline che adora.

 

Team 4 – Temari sensei

 

Hiro Okumi

Data di Nascita: 20 Luglio

Segno Zodiacale: Leone

Età: 12

Occhi: Verde acqua

Capelli: Arancioni, spettinati

Parentele: E’ originario del Villaggio della Sabbia, dove vivono attualmente suo padre, sua madre e le sue due sorelle maggiori. E’ cugino di Mitsuri, la compagna-ex allieva del Kazekage.

Caratteristiche: Si è fatto subito notare a Suna per la sua capacità di controllare la sabbia. Non è certo al livello del grande Gaara, ma proprio lui, dopo averlo osservato, ha deciso di mandarlo a Konoha per fargli approfondire le tecniche ninja. Ce la mette tutta in quanto sente la responsabilità di mantenere alto il buon nome del Villaggio della Sabbia. Non riesce ad andare d’accordo col suo compagno di team col quale spesso discute. Il suo controllo della sabbia suscita sempre l’attenzione di chi ha intorno, e questo lo porta a distrarsi e a commettere errori. Trova interessante Reika, la ritiene l’unica ragazza da poter essere considerata come ninja. Le altre le ritiene delle oche e basta. Sogna di tornare a Suna e diventare Kazekage e portare all'altare proprio Rei-chan. Porta gli occhiali anche se in realtà vede abbastanza bene. Li usa per evitare che gli vada la sabbia negli occhi. Ha il complesso dell’altezza, in quanto è più basso rispetto a tutti gli shinobi maschi della sua età.

Nanami Yamanaka

Data di Nascita: 11 Aprile

Segno Zodiacale: Ariete

Età: 12

Occhi: Celesti chiari

Capelli: Biondi, piuttosto lunghi, li porta legati in due codini alti.

Parentele: Fa parte del clan Yamanaka ed è cugina di Ino, anche se non di primo grado. Vive coi genitori Ruri e Murai Yamanaka.

Caratteristiche: Si lamenta quasi di tutto. Non era convinta di voler essere un ninja, ma si è lasciata convincere dalle chiacchiere di Ino e dalla prospettiva, che così facendo, avrebbe avuto più opportunità di trovare un bel fidanzato. Ha una cotta per Minato, lo ritiene il suo principe azzurro, ma non disdegna gli altri genin, esclusi i suoi due compagni di squadra. Ama in generale tutto ciò che è bello. Odia gli insetti quindi stare in team con un Aburame per lei è un inferno. Conosce la tecnica del capovolgimento spirituale, ma distraendosi spesso, finisce quasi sempre con lo sbagliare mira, creando situazioni a limite del ridicolo. Pur non rendendosene ancora conto, è abilissima in quanto la sua tecnica si distingue da quella di tutti gli altri Yamanaka della Foglia: quando entra nella testa di qualcuno ne annulla la coscienza diventando del tutto proprietaria del corpo senza doversi scontare con la volontà del nemico posseduto. Si ritiene la più bella in assoluto, ma apprezza comunque la compagnia di Reika, la trova calma e carina..ma mai quanto lo è lei!

Yoshi Aburame

Data di Nascita: 27 Dicembre

Segno Zodiacale: Capricorno

Età: 12

Occhi: Neri, sempre coperti da un paio di occhiali da sole tondi identici a quelli del cugino

Capelli: Rasati, neri

Parentele: Figlio di Rina e Koin Aburame, è cugino di primo grado di Shino. Nutre un ammirazione smisurata per suo cugino, che prende da esempio per il suo percorso ninja. Non sopporta Hiro, trova carina Nanami. Facendo parte del clan Aburame conosce alla perfezione qualsiasi tipo di insetto. Usa una tecnica di richiamo particolare, con la quale può invocare Goro, un enorme libellula che può montare per viaggi aerei. Nel suo corpo nasconde una rarità di insetto: le farfalle dalle ali blu. Molto belle esteticamente, questi insetti possiedono una polverina velenosa sulle ali che, una volta rilasciata, provoca lo svenimento degli avversari. Adora la natura e scatta molte foto quando avvista degli insetti che non conosce in altre regioni.

 

*Della madre di Reika si avranno notizie nei prossimi capitoli.

 

 

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Capitolo 24
*** Di Famiglie e Famiglie ***


AVVISO: Questo capitolo contiene degli spoiler per chi segue la regolare uscita del manga di Naruto in Italia..vi avviso in anticipo così potete decidere se leggere oppure no.

Come sempre grazie dei commenti, da qui riprendiamo la storia. Fatemi sapere cosa ne pensate. Risponderò alle vostre recensioni al prox capitolo..ah giusto per chi se lo sta chiedendo, saprete anche della madre di Reika tranquilli..la sua figura sarà molto importante ai fini della storia e del futuro della piccola Rei-chan.

Shikamaru Nara ero uno che si lamentava spesso di tutto e tutti. Quando era solo un giovane genin, il massimo della sua ambizione consisteva nel diventare un ninja qualsiasi e guadagnare normalmente. Voleva sposare una donna ne bella ne brutta e avere due figli, prima una femminuccia poi un maschietto. E quando la figlia si sarebbe sposata e il figlio sarebbe diventato adulto, lui sarebbe andato in pensione e avrebbe passato il resto della sua vita a giocare a Shogi per poi morire di vecchiaia prima della moglie. Amava cose semplici Shikamaru, non era da lui impegnarsi più del dovuto. Ma il suo maestro, Asuma Sarutobi, lo aveva fatto crescere più di quanto quel ragazzino pigro e incostante avesse mai potuto immaginare. Era diventato un grande ninja, un buon marito e un ottimo insegnante. In cuor suo, Shikamaru sapeva che un giorno sarebbe stato anche un bravo papà. Nell’attesa di quel colpo di fortuna, aveva deciso dal primo momento in cui gli erano stati assegnati, che i suoi tre allievi sarebbero stati per lui come dei figli. Li avrebbe protetti, aiutati a crescere, trasformati in ninja fortissimi. Li avrebbe resi indipendenti, rendendoli capaci di cavarsela in ogni situazione. Questo sapeva Shikamaru Nara, questo aveva tacitamente promesso al suo sensei. Quando Sasuke Uchiha pronunciò quella frase, strinse forte a se la sua allieva. Era sinceramente preoccupato che qualcuno gliela portasse via..e questo non lo avrebbe mai permesso.

“La figlia di Itachi? Tuo fratello Itachi!? Sas’ke sei sicuro?” domandò ansioso l’Hokage.

“Si” disse Sasuke guardando in volto Sakura. Lei si fece avanti con un paio di fogli in mano.

“Naruto questo è l’esame del dna di Reika. Come sai, qui in ospedale abbiamo dei campioni del dna di Itachi, ricavati da un esame sugli occhi di Sasuke..”

Il gruppo rimase muto, remore dello scempio del trapianto di occhi effettuato a Sasuke anni addietro.

“Ho fatto io stessa l’esame e posso assicurarti che questa ragazza è figlia di Itachi Uchiha!” concluse la rosa.

“Capisco” dichiarò semplicemente Naruto.

“Il suo sharingan è quindi ereditato per via diretta..La ragazza si sente male nell’utilizzarlo perché ancora non ne è capace. Che cosa hai visto in lei Sasuke?” Tsunade, che ormai faceva parte del nuovo Consiglio della Foglia, fece questa domanda con fare di sfida. La donna era convinta che il moro avesse visto un bel po di cose nella coscienza della ragazzina.

“Il suo potere…è forte. Basti contare che a 12 anni il suo sharingan presenta ben 3 tomoe. Io alla sua età ne avevo due. Non so dirvi quanto possa essere potente e che tipo di potere vi si celi dietro. Ma sicuramente…è potente se è questo che volete sapere” Sasuke disse quest’ultima parte guardando Naruto.

“Ok. Direi che ci sono diverse cose di cui discutere vi pare? Ma per prima cosa…Shikamaru? Porta la tua allieva a casa. Ha bisogno di riposare” disse Naruto.

“Forse sarebbe meglio se la portassi a casa mia con Sakura..lei può seguirla da un punto di vista clinico e io posso tenerla sotto controllo e comunque..”

“Non se ne parla!” Shikamaru zittì Sasuke. L’attenzione dei presenti fu tutta per lui.

“Reika è una mia allieva. Sharingan o no, fa parte del team3. E sono io Uchiha ad esserne responsabile. Quindi ora la porto a casa sua e pregherei tutti di lasciarla riposare. Non mi sembra il caso di prendere ora delle decisioni circa il suo futuro”

“E’ un Uchiha quanto me Nara..non sei in grado di aiutarla”

“Perché tu si Sasuke? Ne sei convinto o è solo che vuoi controllare quel che resta del tuo caro fratello?”

“Ma come osi…”

“Basta così!” Naruto era incredibilmente serio.

“Shikamaru portala a casa. Fino a quando non si sarà ripresa, nessuno dirà o farà qualcosa. Lei ha il diritto di sapere cosa le sta accadendo e quando sarà stata informata, prenderemo insieme le dovute decisioni”

Sasuke non obiettò nulla e Shikamaru uscì dalla stanza. Prima che gli altri riprendessero a parlare, Shizune gli andò dietro.

“Dove vai Shizune?” le domandò Tsunade.

“Ehm..io..vado in bagno, mi scappa!” rispose un esagitata Shizune.

Fuori dal palazzo, attese che Shikamaru si allontanasse con Reika in braccio e poi andò subito dove sapeva esser nascosti Rido, Hiro e Seiya.

“Avanti idioti..fatemi tornare nel mio corpo!”

“Dicci prima cosa è successo!” implorò Rido.

“Senti Hyuga..è un bel casino quello che è successo in quella stanza. E se volete che io parli..Hiro inizia a sostenere su il mio corpo. Appena ci rientro dentro dobbiamo correre via da qui come fulmini perché Shinune-san si risveglierà e chiederà sicuramente a Tsunade-sama cosa è successo…e indovina chi verranno a cercare?! Se Minato non mi da un bacio per il pericolo che sto correndo..io faccio la pelle a tutti e tre!”

“Forza scema, rientra qui e parla” le disse Hiro.

Quando Shizune si risvegliò, si domandò come mai si trovasse stesa a terra, nascosta dietro un muretto vicino al palazzo dell’Hokage.

I tre shinobi avevano ascoltato il racconto di Nanami senza proferir parola.

“E adesso..che ne sarà di Reika-chan?” domandò Hiro preoccupato.

“Niente. Non le faranno niente! Il sensei non permetterà che nessuno le faccia niente. Infondo chissene di chi è figlia vi pare?” disse Rido stranamente serio.

“Mica è così semplice Rido. Hanno fatto ben intendere che Reika potrebbe essere pericolosa se non viene controllata. Credo che alla fine, la faranno seguire da Sasuke Uchiha..beata lei! Verrà semplicemente rimossa dal vostro team, tutti qui” disse tranquillamente Nanami.

“Col cavolo!” tuonò Rido prima di sparire.

“Mmm. Queste si che sono informazioni interessanti..mi sa che ne vedremo delle belle da ora in poi” commentò Seiya.

“A proposito Seiya..dov’è Minato-kun?”

Seiya tremò. Rido si era allontanato lasciandolo nei guai.

“Ehmm, ha detto che oggi non ce la fa a venire a ringraziarti..ma domani rimedia sicuro!”

“Spero che non sia stata una fregatura o tu sei morto!” rispose Nanami all’affermazione di Seiya.

“Credo che cambieranno parecchie cose d’ora in poi” Hiro ne era convinto.

Reika si risvegliò più tardi nel suo monolocale. Accanto a lei, trovò Kotetsu e di conseguenza, la sua stanza era nuovamente in pieno ordine.

“Kotesu-san! Non doveva mettere a posto..mi spiace! Sono proprio disordinata!”

“Figurati Reika-chan. Ci ho messo un attimo!” mentì spudoratamente il ninja.

“E comunque..come mai lei è qui?” domandò Reika curiosa.

“Il tuo sensei ti stava riportando a casa..sembra tu sia svenuta. L’ho incontrato qui sotto e ti ha affidato a me. Ti senti bene ora?”

“Svenuta? Mmm, non ricordo bene cosa è successo. Però si, mi sento benissimo! Forse avevo solo bisogno di riposo”

“Meglio così. Se vuoi ti cucino qualcosa e poi me ne vado..”

“No davvero! Lei ha fatto già troppo. E comunque mi faccio una doccia ed esco. Voglio passare da Shin’ichi a vedere come sta. Mangerò qualcosa fuori, la ringrazio tanto Kotetsu-san!”

Il ninja arrossì grattandosi la testa.

“Va bene, allora vado. Sai Reika-chan…un giorno spero di avere una figlia deliziosa come te!” ed uscì dalla stanza.

A Reika quelle parole fecero un immenso piacere. Non si ricordava bene cosa fosse accaduto dall’Hokage. Sapeva di aver richiamato di nuovo lo sharingan con l’aiuto di Sasuke Uchiha, ma poi era tutto nero. Se ne fregò, convinta che non ci fosse nulla di grave o di strano e iniziò a prepararsi per uscire. La ragazza non poteva sapere che da quel giorno, lei era diventata la figlia di qualcuno. Quando uscì di casa era il tramonto. Lasciò parte della finestra aperta, sperando che Mao-chan rientrasse per la notte. Era da più di due giorni che non vedeva il suo gatto nero. Andò verso l’ospedale, praticamente ignara di tutto.

“Rei-chaaaan!!!” l’urlo di Rido era un qualcosa capace di far impallidire un giovane Tarzan.

“Rido-kun, ciao” gli rispose sorridendo la ragazza. Rido le corse in contro. Con lui, stavano due bambini. La ragazzina riconobbe il bimbo che teneva in braccio, Aki. Lo aveva intravisto la sera di ritorno dalla loro prima missione. Poi c’era un altro bambino, che dagli occhi era chiaramente un altro Hyuga.

“Stai bene mia adorata? Ero così preoccupato..”

“Si certo che sto bene, perché non dovrei?”

“Ah..capisco. Il sensei non ti ha raccontato ancora nulla allora..”

“Cosa deve raccontarmi il sensei?”

Reika non ricordava nulla dopo lo sharingan. Questo era evidente. Rido preferì non dirle niente. Lui aveva piena fiducia in Shikamaru e sapeva che il suo sensei avrebbe sistemato tutto, quindi doveva attendere che fosse lui a parlare con Rei. Mentre faceva questi pensieri, Aki allungò le braccia in direzione di Reika nel chiaro intento di farsi prendere in braccio.

“Eh eh..il mio fratellino ha buon gusto come me! Ops a proposito..tu non conosci i miei fratelli! Il piccolino è Aki”

Reika gli sorrise e lo salutò, mentre Rido glielo passava in braccio. Aki prese con le sue manine una ciocca di capelli della kunoichi e gliela tirò ridendo senza farle alcun male.

“E lui è Kentaro..il più grande dopo me!”

“Eh? Il più grande?”

“Si! Io ho già cinque anni!” disse tutto impettito Kentaro.

“Si, si sei grande! E già, è che ho un altro fratello. Si chiama Keisuke ed ha due anni. Ora è a casa gli è venuta la febbre. Sono giusto andato a comprargli uno sciroppo per la tosse e la mamma mi ha mollato questi due per tenerli lontano da Keisuke. Sai da me, quando si ammala uno poi lo seguiamo tutti a ruota! E’ il problema di essere nati in una famiglia così numerosa”

Reika guardò tutti quegli Hyuga divertita.

“Che bello..siete un bello spettacolo sai?”

“Eh? Grazie Rei-chan…sei così carinaaaa!!!!” cercò di abbracciarla ma Aki gli mollò uno schiaffo e Kentaro iniziò a lamentarsi richiamando l’attenzione di Rido.

“Nii-san? Andiamo a casa, Kei ti aspetta per andare a dormire!”

“Perché ti aspetta per andare a dormire?” Reika era molto curiosa. Quelle dinamiche familiari per lei erano un campo sconosciuto e Rido, con tutti questi fratelli doveva essere un esperto.

“Keisuke quando sta male, dorme solo se mi metto a letto vicino a lui. E’ sempre stato così..i miei fratelli sono abituati a dormire con me quando non si sentono bene. Solo così riescono a prendere sonno..”

“Io no, io sono grande!” ribadì Kentaro.

“Col cavolo otouto..anche tu mi cerchi quando stai male..” gli rispose Rido

Il fratellino arrossì e ribadì che dovevano andare a casa.

“Scusa Reikuccia mia! Ma devo andare..o la mamma inizia ad urlare come papà! Sono contento di sapere che stai bene. Vedrai che anche Shin’ichi si riprenderà presto e così torneremo subito in missione col sensei!”

“Si certo. Ciao Rido-kun” Recuperato il piccolo Aki dalle braccia di Reika, i tre Hyuga si allontanarono.

“Ops, devo correre! E’ tardi, finiranno col non farmi entrare in ospedale!” la ragazza prese a correre veloce.

Shin’ichi se ne stava nel suo letto d’ospedale a sospirare. Aveva appreso da Rido, tutte le informazioni che riguardavano Reika. Il moro era passato da lui non appena Nanami aveva finito di aggiornarlo. Il ragazzo era alquanto preoccupato per il destino futuro della sua squadra. Shikamaru non era andato a trovarlo e questo voleva dire che era occupato a cercare soluzioni al problema sharingan. Lui era inchiodato a letto e la madre gli aveva ripetuto per tutto il giorno di non preoccuparsi di niente che non fosse la sua salute. Un infermiera gli cambiò le bende del viso e lo salutò. La giornata ormai svolgeva al termine e così anche l’orario delle visite. Iniziò a sentirsi stanco, e l’occhio sano si chiuse, segno che il tranquillante per la notte, iniziava a fare effetto. Quando Reika saltò sul davanzale della sua stanza, Shin’ichi era profondamente addormentato. Il ragazzo passò una notte tranquilla, senza dolore. Dormì come un ghiro e quando le luci del nuovo giorno iniziarono a destarlo, la prima cosa che avvertì fu un leggero profumo di vaniglia. Sbadigliò portandosi una mano alla bocca e considerò che il sonnifero della notte prima era un portento. Non solo lo aveva fatto dormire benissimo, ma doveva anche avergli alternato leggermente l’olfatto perché quel delizioso profumo proprio non voleva proprio svanire. La seconda cosa che avvertì, fu un qualcosa di fine e morbido che gli scivolava nell’altra mano. Non riuscì a realizzare di cosa si trattasse, così strinse di più la mano e tirò leggermente quei fili invisibili. La terza cosa che avvertì, fu un movimento sospetto accanto a se, provocato dal tirare quegli strani fili. Quando l’occhio sano decise di spalancarsi del tutto, il volto di Shin’ichi Sarutobi era…come dire…il ritratto della preoccupazione. Iniziò a voltare il viso verso destra, facendo attenzione a non schiacciare l’occhio bendato. La poca luce che filtrava dalle tende, bastò per illuminare un candido volto accanto al suo. La preoccupazione del ragazzo divenne un chiaro accenno di isteria, quando quel volto, per altro sorridente, si spostò ulteriormente nella sua direzione per finirgli praticamente appiccicato. Tentò di non urlare, e tentò di razionalizzare quello strano fenomeno. Si disse che si trattava di un illusione ideata da qualche suo compagno, magari da Rido stesso, per prenderlo in giro. Pensò che i suoi amici fossero dei veri idioti perché dovevano sapere che in quelle condizioni, lui non poteva richiamare chakra per far svanire nessun tipo di illusione. Pensò una moltitudine di cose, prima di rendersi conto che quel viso era attaccato ad un corpo e che quel corpo era tremendamente appiccicato al suo. L’isteria divenne panico, quando Shin’ichi sentì il calore emanato da quel corpo e il profumo di lei invadergli del tutto le narici. Reika dormiva beata accanto al suo compagno di squadra. Teneva una mano sul petto di lui e il viso appoggiato alla guancia destra del ragazzo. A Shini’ichi venne un attacco di febbre rendendosi conto che quella era realtà. Rosso in volto, il ragazzo era del tutto incapace di fare qualcosa.

“Oh Kami..che ci fa lei qui! Se entra qualcuno..o cavolo..se entra Rido...qui ci scappa il morto! Ma..è vestita? Oh ma certo che è vestita! Che vado a pensare..abbiamo solo 12 anni..oh Kami ho 12 anni e sono a letto con una ragazza..no..con una ragazzina di 12 anni..con la mia compagna di team..questo mi sa che è terribilmente sbagliato! Mamma mia..sono a letto con la mia compagna di team..la mia mamma mi uccide..anche Rido mi uccide..e mi sa pure il maestro..per non parlare di metà degli shinobi di Konoha…CHE DEVO FAREEEE!!!!”

Volendo o no, si ritrovò ad alzare la voce. Reika si svegliò. Si staccò dal corpo di Shin’ichi e prese a stiracchiarsi.

“Buongiorno Shin-kun, come ti senti oggi?” domandò con estrema semplicità.

“Rei…Rei…credo di avere un infarto in corso!”

Il volto della ragazza si fece serio “Corro subito a chiamarti un dottore!”

“No per carità! Se qui entra qualcuno è sicuro che muoio davvero stavolta!”

La ragazza non sembrava capire e si limitò a sorridere rendendosi conto che il suo compagno stava bene e che si trattava di un falso allarme.

“Emh..allora..vediamo..da dove inizio? So già che mi pentirò di domandartelo ma lo farò lo stesso: Reika..che ci fai nel mio letto?”

La ragazza piegò di lato il viso guardando nell’unico occhio visibile il compagno. Sembrava non capire il perché di quella domanda.

“Dormo con te!” si limitò a rispondere serena.

“Ecco, appunto. Riproviamo: Reika, perché hai dormito con me stanotte?” Shin’ichi pregò tutti i Kami dell’Universo di aiutare la ragazza a dargli una risposta che potesse fornirgli un alibi quando, il racconto di quella scena, sarebbe arrivato alle orecchie dello Hyuga.

“Rido-kun mi ha detto che quando i suoi fratelli stanno male, dormono solo se in sua compagnia. Dice che standogli vicino, loro guariscono prima e fanno sonni sereni. Ho pensato quindi di dormire vicino a te così da aiutarti a guarire prima. Volevo controllare che tu non avessi incubi o dolori durante il sonno e puoi stare tranquillo! Sei stato calmissimo tanto che ho dormito anche io tutta la notte!”

Per quanto distorta, Shin iniziò a trovare una logica nel discorso dell’amica. C’era solo un punto che non gli tornava e quindi formulò una nuova domanda.

“Reika scusa…ma che c’entriamo io e te con Rido e i suoi fratelli?”

Adesso Reika sembrava in serie difficoltà. Prese fiato e rispose.

“Tu e Rido..dite sempre che siamo come una famiglia. Si insomma, in questo caso tu sei come un fratello per me, no? Quindi è come per Rido con i suoi veri fratelli…ho sbagliato Shin-kun?”

Shin’ichi sospirò e lasciò cadere la testa sul cuscino. Erano stati due scemi lui e Rido. Insomma, per quanto lo avessero fatto con buone intenzioni, era troppo complicato spiegare ad una persona che non l’aveva mai avuta cosa fosse una famiglia. Reika mancava totalmente di esperienza in campo, e mancava anche di malizia in tante cose, chiaro segno dell’assenza di una figura femminile costante nella sua crescita. E in tutto questo c’era un fattore per altro da non trascurare..ne Shin’ichi e sicuramente nemmeno Rido, volevano essere fratelli di Reika. Si insomma, esser fratelli era una cosa diversa. Se lui fosse nato come vero fratello di Reika, non avrebbe avuto quella reazione trovandosela accanto in un letto.

“Ok. Senti Reika, sei stata molto gentile a preoccuparti di come avrei passato la notte, però non farlo più. Sta tranquilla, io dormirò sempre bene se so che tu, Rido e il sensei siete al sicuro. Vedi questa cosa..non si fa..è un poco complicato da spiegare..dunque ci provo vediamo..”

“Oh, ciao Rido-kun buongiorno!” disse sorridendo Reika guardando verso la porta della stanza. La ragazza, c’è da specificare, era ancora sotto le lenzuola accanto all’amico.

Shin’ichi avvertì solo la presenza alle sue spalle, e concluse quindi il discorso dicendo “..ma tanto che te lo spiego a fare in fondo tra due minuti sarò morto!”

Rido svenne l’attimo seguente.

“O forse no” concluse Shin.

Heichi utilizzò da prima una dose di sali per far riprendere il povero Hyuga, poi una massiccia dose di tranquillanti per renderlo abbastanza mansueto da lasciar spiegare Shin’ichi senza interromperlo ogni due secondi. Con non poche difficoltà, lo strano evento a cui aveva assistito Rido venne rimosso all’istante dalla sua mente..non prima di raccomandare a Reika che, qualora volesse dormire con qualcuno, poteva farlo tranquillamente con lui e lui soltanto. Shin’ichi sospirò crollando di nuovo sul suo cuscino e cercando di farsi passare l’attacco di febbre causato dal colpo di trovarsi Rido davanti in quel contesto così bizzarro. Reika non aveva ancora ben compreso dove aveva sbagliato, ma aveva comunque capito che, non era il caso di dormire con un maschio almeno fino all’età di 20 anni (Shin’ichi ci era andato giù pesante, dandosi almeno 8 anni di tempo prima del prossimo infarto).

“Comunque, in tutto questo mi stavo dimenticando di darti il mio regalo” dichiarò nuovamente allegro Rido.

“Un regalo? Perché”

“Be, per augurarti una pronta guarigione amico! E poi anche per un altro motivo che ti spiego tra un attimo..adesso scarta il pacchetto!”

Shin’ichi tirò via la carta colorata e scoprì una scatoletta di legno piccina. L’aprì sotto lo sguardo curioso di Reika e ne tirò fuori una benda nera da pirata.

“Eh eh. Ho pensato che le bende bianche ospedaliere non ti si addicono. E poi sono troppo usate dai vecchi ninja del Villaggio…questo ti darà un tocco più da fiko! Che ne pensi?”

Shin osservò l’oggetto. Gli sarebbe stato duro accettare di aver perso del tutto la vista dall’occhio destro. Quella benda lo riportava a questa realtà, una realtà che era ora guardare faccia. La strinse tra le mani e poi osservò i suoi due amici. Reika aveva lo sguardo preoccupato, chissà, forse aveva intuito i suoi pensieri. Rido invece era davvero soddisfatto del suo dono. Shin pensò ad un cosa in quel momento: se fosse stato lo Hyuga nella sua situazione, lui non si sarebbe lamentato. Perché Rido era si un idiota col botto, ma era un bravo ninja e sapeva che quelle erano cose che potevano accadere. Al suo posto, quella benda se la sarebbe comprata da solo e l’avrebbe indossata fiero..e anche soddisfatto del suo nuovo aspetto. Quindi Shin’ichi sorrise all’amico e ripose il regalo nel suo astuccio.

“Grazie Rido, è fantastica! Una cosa così ce l’avrò solo io al Villaggio…sarà una specie di marchio di riconoscimento! Hai avuto un ottima idea”

Reika sorrise e Rido confermò di essere stato bravo.

“Senti..per quale altro motivo mi hai fatto questo regalo? Mi hai detto che ce ne erano due di motivi..”

“Ah già. Come ti ho detto il primo è perché ti auguro una pronta guarigione..e il secondo è che a causa del tuo stato, io e Reika saremo impegnati tutto il giorno in una serie di missioni di livello D!”

“Missioni di livello D? e questo ti rende così felice da ringraziarmi..”

“Eh eh certo..ti ho detto IO e REIKA…noi due soli soletti tutto il giorno. Grazie mille amico!”

Ecco, ora Shin’ichi avrebbe voluto avere a disposizione tutto il suo chakra per gonfiare di botte il suo caro amico, il quale, senza nasconderlo affatto, lo stava chiaramente sfottendo.

“Anzi Reika dobbiamo andare! Abbiamo un sacco di cose da fare e dobbiamo farle senza la supervisione del sensei”

Shin recuperò la sua serietà a quelle parole “Shikamaru-sensei non viene con voi? Perché?”

Rido lanciò un occhiata a Reika e poi tornò a guardare il suo amico sorridendo “Lui oggi ha da discutere alcune cose con l’Hokage. Ho saputo che sarà presente anche Minato, quindi verremo informati ancora prima che ci raggiunga il sensei, non preoccuparti”

“Ok. Allora andate e buona missione”

“Grazie Shin, ci vediamo più tardi”

“Ciao Shin-kun”

Il ragazzo guardò la sua compagna e le sorrise.

“Ciao Rei-chan..tieni d’occhio quel baka, non fargli combinare troppi guai mi raccomando”

I suoi due compagni uscirono dalla stanza.

“Be, se c’è anche Minato presente, forse posso evitare di preoccuparmi di nuovo” si disse il ragazzino.

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Capitolo 25
*** Di gente di Konoha e livelli D ***


 

Le missioni di livello D erano una vera seccatura. Qualsiasi giovane ninja si sarebbe lamentato di una così lunga lista di cretinate da fare al Villaggio, ma Rido no. Lui era un ninja a tutti gli effetti e qualsiasi lavoro gli fosse stato affidato, lo avrebbe portato a termine...uff, ma che le diciamo a fare 'ste sciocchezze. Rido gongolava per Konoha accanto alla sua adorata Reika. Ai suoi occhi, nessuna era più carina della sua compagna..anche quando questa era impegnata nel tentativo di cattura un cane scappato al proprio padrone.

“Rido-kun aiutami per favore! Questa bestiolina non ne vuole sapere di calmarsi..ed io coi cani non vado d'accordo! Evidentemente sentono l'odore di Mao-chan e tentano sempre di mordermi”.

La bestiolina in questione era un cane di razza alano a momenti più alto di Rido stesso. Abbagliava e ringhiava senza sosta da quando Reika lo aveva individuato e bloccato in un vicolo.

“Impossibile mia adorata! Tu profumi di vaniglia..nessun odore di gatto. Evidentemente questo cagnaccio ha pessimi gusti tutto qui”.

Detto ciò, il ragazzino tirò fuori una corda e si parò davanti l'amica fissando il cane.

“A noi due bestiaccia!”

“Si chiama Pucci”

“Eh? Ma che razza di nome è per un cane del genere? Il padrone deve essere un idiota..”

“Può darsi Rido-kun..ma ci pagano bene per recuperarlo, quindi diamoci da fare”

“Agli ordini Reikuccia mia!”

Da qui in poi iniziò una vera e propria lotta tra lo shinobi e l'abominevole bestiola. Preso al lazzo da uno scatenato Rido, Pucci non voleva saperne di muoversi da quel vicolo. A nulla valse la prestanza fisica del ragazzo, quando il cane si stufò del tira e molla assunse uno sguardo piuttosto minaccioso..

“Ahi, qui si mette male. Rei-chan dobbiamo inventarci qualcosa perchè Pucci qui..non vuole proprio collaborare! Rei? Reika? Ohh cavolo..”

Della ragazza non c'era più traccia.

Dire che Rido entrò in pieno panico è un eufemismo..era disperato! Tanto da non rendersi conto che il caro Pucci aveva individuato il punto esatto dove colpire il ninja. Rido mollò la corda preso dalla ricerca di Reika e il cane gli saltò addosso mordendolo..proprio sul sedere.

Le urla del ragazzino risuonarono per le vie di Konoha.

“Molla le mie chiappe stupido cane bavoso! Ma chi cavolo ti ha addestrato! Molla la presa mi fai malee!!”

In quel momento Reika tornò.

“Rido-kun..tutto ok?”

Il ragazzo osservò la compagna con le lacrime agli occhi.

“Reikuccia ma dov'eri! Mi sono preoccupato!!” il tutto con le sue chiappe ancora tra le fauci di Pucci.

“Ho comprato un arma potente da utilizzare contro il nemico..ehi Pucci! Lo vuoi questo vero?”

La ragazza tirò fuori un osso di dimensioni enorme. Il cane ne sembrò entusiasta tanto che mollò Rido e azzannò l'osso. Dopo un paio di leccate, cadde stecchito ai piedi della ragazzina.

“Ma che..Rei-chan che gli è successo?”

“Sta bene tranquillo. Ho solo passato un composto speciale sull'osso. E' un sonnifero abbastanza potente da mandare ko un animale di tale dimensioni. Almeno ora non ti azzannerà più il sedere. A proposito..ti fa male?”

Il ragazzo si massaggiava la parte lesa borbottando tra se.

“Sarà..ma da quando faccio parte di questo team sembra che tutti puntino al mio sedere. Uff. Tranquilla mio tesoro, sopravviverò! Più che altro è l'orgoglio ad essere ferito..”

Reika sorrise. Il suo compagno di team era buffo e il più delle volte passava il tempo ad urlare frasi sconnesse che lei non comprendeva. Però..

“Sai Rido-kun..io sono molto felice di essere in team con te e Shin'ichi. E' come se dopo tanto tempo avessi trovato finalmente il posto giusto in cui stare..è una bella sensazione”

Le gote della ragazza si imporporarono leggermente. Non le era facile esprime i suoi sentimenti, eppure con Rido, Shin e il maestro Shikamaru, tutto sembrava possibile.

E forse non sarebbe più stata sola. Quando tornò a guardare il suo compagno di team, questo stava con le lacrime agli occhi pronto ad esplodere.

“Ehhm, Rido-kun..che dici portiamo a casa Pucci?”

Troppo tardi.

Rido esplose in un pianto inarrestabile saltando al collo della compagna.

“Rei-chan..sei..sei..così carinaaa!!!”

Mentre la giovane ninja cercava di scrollarsi di dosso lo shinobi, fece capolino nel vicolo la testa bionda spettinata di Minato Uzumaki.

“Ehi Hyuga, ti si sente per tutto il villaggio e si che i ninja dovrebbero passare inosservati in qualsiasi situazione”.

Se Minato non avesse avuto quel sorriso sornione in viso, qualcuno avrebbe potuto pensare ad un rimprovero.

Poco dopo, alle spalle del biondo, suo padre osservava divertito la scena. Naruto se la rideva alla grande.

“Oh..c'è anche l'Hokage-sama. Salve” Reika si inchinò come d'abitudine mentre Rido la lasciava andare. Lo Hyuga compì uno strano movimento andando a pararsi di fronte all'amica.

“Ciao ragazzi. Vedo che Shikamaru vi ha messo all'opera anche oggi. O ma guarda che cagnolone avete recuperato! Quella grassona della sua padrona ne sarà felice!”

“Già. Se non vi spiace io e Reika abbiamo ancora alcune missioni da completare per oggi quindi direi che è il caso di andare”.

Rido fu insolitamente serio nel pronunciare tale frase. Si caricò il cane privo di sensi in spalla e prese per mano Reika spingendola fuori dal vicolo.

Naruto osservò la scena con Minato. Entrambi avevano capito la preoccupazione dello Hyuga.

Prima che potessero allontanarsi, con Reika che sembrava alquanto confusa, Naruto li fermò.

“Rido, lascia pure quel cane. La missione è terminata. Minato accompagna Reika in ufficio. Quella cicciona è ancora in attesa e il maestro Iruka finirà con l'eliminarla se li lascio soli un altro po. Pensaci tu alla sua bestiolina”

“Ok papà!” Minato si avvicinò a Rido e gli tolse il peso dalle spalle. Prima che lo Hyuga iniziasse a protestare, il biondo gli fece l'occhiolino, segno che non c'era nulla di cui allarmarsi.

“Reika andiamo?”

“Eh? Va bene Minato. Ci vediamo dopo Rido-kun”

Il moro non rispose e li osservò allontanarsi. Quando furono abbastanza distanti si voltò con sguardo truce verso Naruto.

“Allora? Di cosa deve parlarmi Hokage-sama?”

“Oh..vedo che sei sveglio come tutti gli Hyuga del villaggio, ottimo. Vieni con me, ti offro un piatto di ramen. A stomaco pieno si discute meglio!”

I due si avviarono al chiosco di Ramen preferito di Naruto.

Strada facendo, notarono Sai procedere nella loro direzione. L'ex membro della Radice teneva in braccio la piccola Kano che ogni tanto allungava un dito indicando questo o quello e chiedendo spiegazioni al suo papà. Kano, di tre anni, era una bambina molto graziosa dai corti capelli castani chiari e gli occhi neri come quelli di suo padre. In quanto ad acerba bellezza era la copia della mamma Ino alla sua età, per quanto riguardava il carattere..be...

“Ehi Sai! Vedo che anche oggi ti tocca fare il baby-sitter..eh eh, Ino non ti lascia proprio respirare nemmeno nel tuo giorno libero!” Naruto non perdeva occasione di prendere in giro il suo compagno di squadra. Nel corso degli anni, Naruto, Sai e Sakura avevano continuato a fare squadra insieme a Kakashi. Sasuke era potuto rientrare in formazione solo dopo molti anni di riabilitazione.

“Buongiorno Naruto-kun. Kano, saluta l'Hokage”.

La piccola fissò i suoi occhi scuri in quelli azzurri di Naruto e con tutta l'innocenza del mondo, puntando un dito in direzione del biondo, proferì parola.

“Papà, l'Hokage ce l'ha il pisello?”

Sai continuò ad indossare il suo solito sorriso incomprensibile dichiarando alla figlia che si, persino l'Hokage ce l'aveva un pisello e che lui un giorno lo aveva visto..ma che non era nulla di che e che poteva benissimo passare insosservato. Naruto sbiancò decretando che la piccola Kano era la copia spiccicata del padre e che Sai continuava a dare spiegazioni da manuale del tutto inutili per una bambina di soli 3 anni..oltre che offensive per altro. Rido alzò gli occhi al cielo domandandosi perchè gli toccava perdere tempo con questi adulti tanto scemi quando lui avrebbe dovuto essere solo soletto con la sua Reika. E si, il destino era proprio ingiusto con lo Hyuga.

Nel frattempo Reika e Minato avevano consegnato il cane alla propria padrona. La ragazza ripose con cura la paga tra le pieghe del suo abito dichiarando che doveva tornare da Rido per terminare le missioni di livello D del giorno e dividere con lui i soldi.

“Sei proprio responsabile tu, i tuoi compagni sono fortunati. Io col mio team faccio solo casini..ma del resto quando uno deve stare ogni giorno a contatto con dei maschi..che schifo”

Reika sorrise. Si vedeva lontano un miglio che aveva la testa altrove. Non è che non le piacesse la compagnia di Minato o degli altri shinobi della sua età, ma preferiva stare col suo team. Solo tra Rido e Shin'ichi si sentiva a casa.

Minato intuì almeno una parte dei pensieri della ragazza.

“Non devi preoccuparti Reika. Lo so che si fa un gran parlare della tua nuova..abilità, ma vedrai che mio padre saprà aiutarti. Oggi ha discusso per molto tempo col tuo maestro e con Sasuke. Io ero presente e posso dirti che è tutto ok. Sasuke ti aiuterà ad imparare ad usare il tuo sharingan, ma Shikamaru continuerà ad essere il tuo sensei ufficiale. Certo, temo dovrai faticare un bel po e forse ti aspetta un allenamento doppio, ma tutto si sistemerà. Papà penserà alla parte burocratica della situazione...e forse è solo questo che dobbiamo temere..ma per fortuna c'è il consiglio, santa Tsunade!” Minato alzò gli occhi al cielo. Di certo la diplomazia non era il forte di suo padre.

“Parte burocratica?” domandò la kunoichi curiosa.

“Già. Vedi, dall'ultima guerra, i cinque paesi hanno emesso delle regole molto rigide per quel che riguarda le abilità innate..soprattutto lo sharingan in quanto tipico del clan Uchiha. Con tutto quello che è successo con Madara e Sasuke..be..qualora lo sharingan o altre abilità innate facciano la loro comparsa devono essere dichiarate dalla nazione che li -possiede-. Si stila una lista di possessori che è visibile ad ogni paese a livello ninja. Ma non è nulla di che, più che altro una rottura. Per farti un esempio Nanami Yamanaka è in quella lista e anche Rido. Prima o poi anche i gemelli Uchiha ne entreranno a far parte e chissà magari, persino io..anche se credo di essere già un po troppo avanti con l'età perchè il byakugan si risvegli in me..che sfiga. In pratica ho ereditato solo i lati positivi del mio carattere dalla mamma, ma del suo potere sembra proprio che non se ne parli. Pazienza. Ops sto divagando..in breve finirai al massimo su quella lista e forse qualche ninja rappresentante di un altro paese ci farà visita per conoscerti ma nulla di più. Papà penserà a tutto. Andrà tutto bene”.

Reika sospirò. A lei non piacevano tutte quelle attenzioni e anche se credeva nel suo Hokage, non vedeva l'utilità di diventare una specie di star internazionale solo per un potere che molto probabilmente non avrebbe mai imparato ad utilizzare. Molto più la incuriosiva avere notizie di colui che era stato suo padre: Itachi Uchiha. Si ripromise di passare a casa Uchiha in serata. Voleva parlare con Sasuke e magari scoprire qualcosa di più circa le sue origini.

Naruto nel frattempo aveva avuto lo stesso tipo di conversazione col giovane Hyuga che ora sembrava molto più rilassato. Reika sarebbe rimasta nel suo team. A breve Shin'ichi sarebbe tornato tra loro e il maestro Shikamaru avrebbe vegliato su tutti. Le cose si stavano sistemando. Uchiha o no, Rei era Rei nella testa di Rido. La ragazza più carina del villaggio e la più dolce.

Se Rido avesse pensato a lei anche come la più innocua, avrebbe commesso un enorme errore.

I due si incontrarono di nuovo fuori il chioso di ramen. Minato e suo padre si incamminarono verso casa lasciando un Rido intento a fare treccine a lunghi capelli corvini, ed una Reika che tentava di leggere istruzioni per la loro missione successiva.

Nessuno dei due genin notò Mao-chan tra i rami di un albero intento ad osservare con occhi gialli e nervosi la piccola ninja.

Mentre Minato e Naruto tornavano a casa, incontrarono Sakura. La donna aveva appena finito un lungo turno in ospedale. Con lei l'inseparabile Heichi che guarda il caso, ogni giorno faceva con la sua sensei una parte di strada. Cosa alquanto bizzarra visto che casa Shiba era dalla parte opposta del quartiere Uchiha.

“Ciao zia Sakura! Hai finito ora di lavorare?”

“Si Minato caro. Uff, sono distrutta ed ora mi attende il secondo round con i gemelli..e con quello. Ma per fortuna tutto questo sta per cambiare!”

“Che intenzioni hai Sakura-chan?Hai finalmente deciso di divorziare dal teme? Avvisami prima così do istruzioni ad Hinata. Se tu lo butti fuori di casa quello viene sicuramente a piangere da me!”

Minato fece spallucce e salutò Heichi.

“Ma che dici baka! Sasuke non andrebbe a piangere da nessuno..non sarebbe una cosa da Uchiha, comunque non ho intenzione di divorziare..non ancora almeno. Intendevo dire che le cose a breve cambieranno perchè avrò in casa un aiuto in più!”

Naruto sembrava confuso.

“Ti prendi una tata? Sas'ke non sarà d'accordo, non farebbe mai toccare a nessuno i gemelli lo sai..”

“A nessuno che non sia di famiglia intendi! Ed ora in famiglia abbiamo un nuovo membro..femminile! Ah Naruto sono così emozionata!”

“Eh? Non me lo dire? Aspetti una bambina Sakura-chan?!”

La rosa lo colpì con abbastanza forza da farlo zittire per almeno un paio di minuti.

“No idiota! Non sono incinta. Quello che volevo dire è che ora, io e Sasuke siamo degli zii. La piccola Reika è figlia di Itachi. Una giovane Uchiha al 100% quindi mi sembra evidente che verrà a stare da noi. Stasera ne parlo a Sasuke e sono sicura che accetterà senza fare storie. Ah Naruto..ho sempre voluto una bambina. Non fraintendermi adoro i gemelli ma tutti quei maschi Uchiha mi stanno facendo impazzire! Finalmente un altra ragazza ad aiutarmi contro la stupidità dei maschi! E poi hai visto quanto è carina? Non vedo l'ora di comprarle tanti abiti deliziosi..”

Naruto avrebbe anche commentato che forse, Sakura, stava correndo un po troppo con l'immaginazione, ma non lo fece. In parte perchè non voleva prendere altre botte per quel giorno, e poi perchè ripensandoci con calma questa poteva essere una buona soluzione per tutti. Reika avrebbe avuto una casa sua, che in fondo le apparteneva di diritto. Sarebbe cresciuta in una famiglia unita e avrebbe avuto aiuto da Sasuke, che era suo zio a tutti gli effetti. Si, anche se Sakura-chan aveva ben altri piani in mente, la sua idea era perfetta per quella situazione. Il teme avrebbe accettato subito ne era convinto e Reika..be, perchè si sarebbe dovuta rifiutare? Sarebbe passata da un minuscolo mono locale ad una villa piena di amore e be, si, urla e chidori e pianti di bambini, ma insomma, una casa a tutti gli effetti. La sua.

Il gruppo si salutò tornando ognuno alle rispettive case.

Il gatto nero aveva seguito anche questa conversazione. Tirò fuori gli artigli in un gesto nervoso, andando ad incidere la corteccia di un ramo in profondità.

“No, così non va bene. Se l'Hokage dichiara ufficialmente che la Foglia ha un nuovo Uchiha dotato di Sharingan..lo verranno a sapere è inevitabile. E se Reika va a vivere da Sasuke..sarà ancora più complicato. No, non va bene. E' ora di agire prima che siano altri a farlo”. Il gatto saltò giù e sparì velocissimo per le strade di Konoha.

Quando il sole stava quasi per tramontare, Rido e Reika avevano portato a termine tutte le loro missioni di livello D. Shikamaru li elogiò e li portò a cena fuori. Con enorme sorpresa appresero che Shin'ichi era tornato a casa e che il giorno dopo avrebbe presenziato all'allenamento anche se, solo come spettatore in quanto ancora convalescente.

Reika rideva di cuore mentre mangiava con due delle sue persone preferite.

Non poteva immaginare che, fra poche ore, quei volti che tanto amava sarebbero diventati solo un ricordo.

 

Angolo Autrice: Ops, sono in tremendo ritardo con l'aggiornamento di questa storia. Scusate. Ma sono stata presa anche da un altra dal titolo Le Cose Che Non Dici. E' una gran bella storia (si fa reclame da sola), ma molto..diciamo..profonda. Quindi non adatta a chi vuole solo sorridere in questo periodo. Cmq per quanto riguarda i nostri giovani eroi della nuova generazione, questo è un capitolo di transizione. Il mistrerioso Mao-chan è tornato. Cosa avrà in mente? Chi sono gli altri che non devono sapere? Aspettate e vedrete. Kiss. YUKI21

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Capitolo 26
*** Di Liti da Baka e Scomparsa ***


Terminata la cena, Shikamaru si congedò dai suoi due allievi. Aveva illustrato loro la situazione e tranquillizzato la kunoichi. Sarebbe rimasta nel team 3, e avrebbe fatto degli allenamenti speciali sotto la guida di Sasuke Uchiha per imparare a gestire il nuovo potere. Il sole era ormai tramontato da un bel po quando Rido e Reika uscirono dal ristorante. Senza che fosse necessario dire alcun che, Rido iniziò a camminare lento accanto alla sua Rei-chan. Da bravo ninja, nonché cavaliere come amava definirsi, aveva deciso di accompagnare fino a casa la sua amica. Konoha era silenziosa e il cielo pieno di stelle.

Rido era un fasci di nervi. Con la coda dell'occhio osservava la ragazza...Kami se era carina! C'era poco da fare, aveva il fascino tipico degli Uchiha con qualcosa in più. Quegli occhi color ametista, che tanto brillavano quando Reika sorrideva, erano un vero spettacolo. La fanciulla si voltò verso l'amico e domandò curiosa "Qualcosa non va Rido-kun? Sei così silenzioso e non è da te..”

Ahi! Era stato beccato. Il ninja si fece tutto rosso in viso schiarendosi la gola con un colpo di tosse.

“No, no Rei-chan, tutto bene. Pensavo solo che sono successe così tante cose da quando ci conosciamo..ecco..”

“Si, sembra proprio di si. Però in fondo è emozionante tutto ciò, non ti sembra? Io che non mi sono mai considerata niente di che scopro di essere dotata di un abilità innata. A sentire il maestro, con l'aiuto di Sasuke-san riuscirò ad imparare ad usare lo sharingan..col tuo byakugan e la forza di Shin-kun saremo un team imbattibile!”

Quanto è carina quando sorride..mamma mia..

“Faremo un sacco di missioni insieme..e guadagneremo tanti di soldi! Ho visto una villetta niente male..”

E' senza dubbio la ragazza più carina del villaggio..

“Ha un giardino che non ti dico! L'estate potremo farci delle belle grigliate in compagnia degli altri shinobi..”

Mi piace, mi piace tanto..

“E Kyoko-chan cucinerà i suoi favolosi okonomiyaki..”

Non posso resistere..l'amore è incontrollabile!

“E poi..eh? Rido-kun sei tutto rosso in viso, sicuro di star bene? Forse hai un po di febbre..”

Il ragazzo si parò davanti alla mora e le mise le mani sulle spalle fissandola negli occhi. Nella sua testa..da baka chiaramente, quella era la serata ideale per confessarle i suoi sentimenti. Da soli, con tutte quelle stelle a far da testimone, Rido avrebbe urlato il suo amore eterno alla bella Reika e le avrebbe dato il suo primo bacio.

“Rei-chan..devo dirti una cosa molto importante..”

“A si? Dimmi pure Rido-kun”

La tensione era alle stelle. In un momento così, se pur fossero esplose un milione di carte bomba, lo Hyuga non se ne sarebbe minimamente accorto.

“Ecco..io..è da tanto che volevo..si insomma..Reikuccia mia!..Vedi..un uomo e una donna..si insomma..due ninja..un maschio e una femmina..”

“EHI, hai finito di dire cretinate a quest'ora della sera?”

Rido fece un salto indietro e Reika si voltò ad osservare la persona che aveva parlato. Sul suo volto si dipinse un bellissimo sorriso.

“Shin-kun! Ciao, come stai?”

Shin'ichi se ne stava in piedi dietro ad un basso cancello. Le braccia appoggiate su di esso e il volto..come dire..più o meno disgustato.

“Shin..Shin..Shin'ichi. Ma che ci fai qui? E poi..proprio in un momento così delicato..”

“Momento delicato eh? Guarda che sei tu che te ne stai impalato davanti alle case altrui a fare discorsi senza senso..”

Non appena il colorito di Rido passò da un rosso pomodoro ad un rosa pallido, riuscì a mettere a fuoco dove si trovava. Era proprio di fronte al cancello d'ingresso di casa Sarutobi. Preso dal momento, non si era accorto che stava per confessarsi proprio di fronte al suo compagno di squadra. Reika intanto si era avvicinata a Shin'ichi. Il ragazzo sembrava in forma nonostante tutto. Sul volto, indossava la benda che Rido gli aveva regalato e tutto sommato, anche se ora non se ne rendeva conto, gli donava parecchio. Shin sembrava essere diventato più grande tutto in una volta. L'occhio sano color cremisi, si posò sulla compagna. Le sorrise allegro uscendo dal cancello di casa.

“Ciao Reika, sto bene. Sono stato dimesso questo pomeriggio ed ho passato la giornata a casa a riposarmi..non fosse stato per mio cugino Konohamaru che è passato a trovarmi, mi sarei annoiato a morte! Pensa che abbiamo passato 3 ore a giocare a shoji! In realtà avrei voluto raggiungervi, ma il maestro mi ha confermato che vi aveva incastrato per tutto il giorno con missioni di livello D. Come sono andate?”

“Figurati Shin'ichi! Io e Rei-chan le abbiamo concluse tutte! Siamo stati bravissimi!”

“Ah ma davvero Rido? E pensare che gira voce che tu abbia avuto un piccolo incidente con un cane..scommetto che hai fatto perdere una sacco di tempo a Reika”.

“Chi te l'ha detto! Grrh..be, posso immaginarlo. Accidenti a Minato..”

“E si, è passato anche lui per un saluto..”

Shin'ichi era piuttosto divertito. Quando Rido si arrabbiava, diventata uno spasso. Poi tornò a concentrarsi su Reika.

“Mi hanno raccontato anche di quello che ti sta accadendo..”

“Già..mi sa che se ne parlerà per parecchio tempo di questa cosa”

La ragazza sembrava imbarazzata. Per lei tutte queste attenzioni erano qualcosa di nuovo da comprendere. Shin'ichi le si avvicinò e come soleva fare spesso con Rei, le accarezzò la testa sorridendole.

“Non darti troppi pensieri per questa cosa. Devi solo imparare a gestirla..del resto siamo genin, è questo ciò che facciamo. Impariamo ad utilizzare i nostri poteri e le nostre abilità. Hai visto che casino ho fatto io col chidori? Per non parlare poi di questo qui che ha un byakugan che dura cinque secondi! Vedrai che alla fine andrà tutto bene, diventerai bravissima con lo sharingan. E qualsiasi cosa accada in futuro..ricordati sempre che io e Rido ci prenderemo cura di te. Vero..idiota?”

“Non sono un idiota..brutto spione depravato! Comunque si Rei-chan, ci penseremo noi a te sta tranquilla!”

“Ah..e così sono io il depravato? E di un po..che intenzioni avevi prima con la Nostra compagna di team?”

“Eh?! Lo vedi che origliavi! Sei un guardone e quello che volevo fare non sono affari tuoi!”

“Ma davvero? E di chi sono? Reika è troppo ingenua per comprendere le intenzioni di un maniaco come te..”

“Non è ingenua è carinaaa!! E tu non capisci un cavolo! Si vede che con l'occhio hai perso anche l'intelligenza”

“Ah senti chi parla di occhi..quello che rischia di farseli schizzare fuori dalle orbite ogni volta che richiama il byakugan e che poi, lo controlla per quanto? 5 secondi?”

“Guarda che sono almeno 5 minuti buoni! Teme!”

“A chi teme? Ero-ninja..”

“Io non sono un pervertito brutto..”

Prima che i due potessero continuare, si ritrovarono a mezz'aria, tirati su dal colletto delle proprie magliette. Kurenai li osservava con una grossa vena che le batteva nervosa in fronte.

“Insomma voi due! Ma lo sapete che ore sono? Disturberete i vicini oltre che me, naturalmente!”

“Scusi tanto Kurenai-sensei”

“Non scusarti Reika..lo so che erano questi due a far casino..accidenti, siete proprio rumorosi”

“Scusi Kurenai-sensei”

“Scusa mamma..ora potresti metterci giù?”

“Ok” Kurenai mollò la presa e i due finirono col sedere per terra.

“Shin, è ora di rientrare, devi riposare se domani mattina vuoi assistere agli allenamenti del tuo team”

“Si mamma. Ci vediamo domani ragazzi”

“Ciao Shin'ichi, ciao Rido, ci vediamo domani” Detto ciò, Reika spiccò un salto e sparì tra i tetti di Konoha.

“Eh?! E nooo!! La volevo accompagnare a casa!”

Shin'ichi iniziò a ridere mentre sua madre rientrava in casa.

“Ti è andata male Rido. Su, sarà per la prossima volta..”

“Certo..al tuo prossimo incidente teme”

“Taci ero-ninja!”

“Guarda che quello è il soprannome di Aoi! Non hai fantasia!”

“Ah davvero..dobe!”

“LA PIANTATE VOI DUE!!”

“Scusa mamma/Scusi Kurenai!” urlarono in coro i due ragazzi.

Nel frattempo Reika saltava agile e silenziosa sui tetti di Konoha, dirigendosi verso il suo appartamento. Si fermò d'un tratto quando qualcosa attirò la sua attenzione. Cauta si avvicinò fino a mettere a fuoco la presenza nascosta dalle tenebre.

“Mao-chan!!Finalmente, ero così in pensiero per te!” la ragazzina prese in braccio il suo gatto accarezzandolo e stringendolo. Era contentissima di averlo ritrovato.

“Mi sei mancato..ma dove sei stato eh? Guarda sei tutto sporco, andiamo a casa così ti faccio un bagno..”

“Non c'è tempo per le cure personali. Devi venire via con me Reika”

Vi fu un lungo momento di silenzio. La ragazza visibilmente confusa, guardò il suo gatto. Mao-chan aveva parlato..il suo gatto parlava sul serio! Quindi quel giorno in missione, non si era trattato di una illusione.

“Ma allora..sai parlare sul serio! Ma come è possibile..”

Il gatto si stiracchiò e si voltò, volgendo le spalle alla ragazza.

“Seguimi, ci sono un bel po di cose che devo spiegarti..incluso il fatto che io sappia parlare da quando sono nato. Però qui non è sicuro..potrei venir fiutato da qualche cane ninja, vieni con me”

Il gatto saltò sul tetto vicino e Reika gli corse dietro.

Dopo pochi istanti si trovavano appena fuori le mura di Konoha, su un alto albero. Reika non aveva più aperto bocca e il gatto cercava di riordinare le idee per capire da dove era il caso di iniziare con le spiegazioni. Con le zampine, tirò fuori da sotto il suo grande fiocco giallo, un piccolo rotolo.

“Qui dovrebbe andare bene. Ecco qua” detto ciò, Mao aprì il rotolo che riportava incise formule indecifrabili per la giovane ninja.

“Non preoccuparti di questo, non capisci cosa c'è scritto perchè questa è la nostra scrittura e voi umani non potete comprenderla”

“La vostra hai detto? Di chi? E poi...tu chi sei veramente?”

Il gatto osservò coi suoi gialli occhi quelli della ragazza. Non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato così difficile dirle la verità. Sbuffò e si mise seduto preparandosi ad una complicata spiegazione.

“Questo rotolo contiene una formula di richiamo utilizzata dal mio clan, grazie alla quale, possiamo spostarci da un luogo ad un altro al momento del bisogno. Io sono un gatto ninja originario del Villaggio della Nuvola, che come sai, si trova a Rai No Kuni (Paese del Fulmine). Il mio nome..insomma il mio vero nome è Synrio Kuro-Neko. Sono il capo di un gruppo di gatti ninja del Villaggio della Nuvola. Per secoli, noi gatti ninja ci siamo occupati prevalentemente di commercio di armi, offrendo servizi a voi ninja umani, in cambio di denaro o altro. Col tempo, abbiamo stretto diversi patti di alleanza con clan ninja di diversi paesi. Negli ultimi anni, mio padre Denka, strinse un patto di alleanza col clan Uchiha offrendo ai membri di questo clan..il tuo clan Reika, armi, aiuti e un covo nascosto dove riposare e curarsi. Quando mio padre morì, il comando passò a me. Io ho conosciuto tuo padre, Itachi Uchiha. Al di la di quel che se ne dica, lo rispettavo molto. Dopo la sua morte, mi è stata affidata la missione di osservarti e starti accanto durante la tua crescita..fino a quando lo sharingan non si fosse presentato. Ed ora che il momento è arrivato, tu devi venire con me perchè..eh? Che hai? Che è quella faccia triste ora?!”

Synrio era rimasto a bocca aperta col pelo dritto ad osservare una Reika che sembrava molto depressa. Passando tanti anni con lei, il gatto non l'aveva mai vista in quello stato ed era allarmato e incapace di gestire la situazione..

“Quindi..tu mi sei rimasto accanto tutto questo tempo solo perchè attendevi lo sharingan? Dunque non ti è mai importato nulla di me o meglio, nulla che riguardasse me al di fuori del mondo degli shinobi..ancora questo sharingan..”

Ora Synrio era nel panico. Un gatto ninja veniva addestrato come un assassino, un mercenario, uno spietato ninja..ma nessuno gli aveva mai insegnato a gestire crisi adolescenziali di ragazze umane.

“Ma noo che dici!” il nero iniziò a strofinarsi intorno alle caviglie della ragazzina. Magari non era un comportamento da shinobi quello, ma del resto che doveva fare? Si fece pure scappare un paio di fusa fino a saltare in braccio alla ragazza.

“Senti Reika..io dovevo solo osservarti e riferire ai membri del mio clan e alla vecchia i tuoi progressi. Però insomma, siamo stati insieme per tanti anni e tu mi hai sempre trattato come un tuo pari..alla fine..mi sono affezionato a te, e tanto! Te lo giuro! Credi che uno nella mia posizione potrebbe dire certe cose se non fossero vere?! Ora ascolta..io voglio aiutarti. C'è gente di cui ignori l'esistenza che ha dei piani su di te. Piani causati dalle tue origini. Con questa tecnica di richiamo, verremo trasportati all'istante nel mio covo, nonché covo segreto del tuo clan. Li c'è una persona che vuole conoscerti e parlarti dei tuoi genitori..”

“I miei genitori? Di entrambi? Questa persona sa anche chi è mia madre? E' la vecchia di cui parlavi prima?”

“Si. La vecchia gatta sa tutto di te, è il suo compito sapere ogni cosa che ti riguarda. E ti racconterà tutta la storia. Tu però ora ascoltami bene: non devi fidarti di nessuno se non di me! Io ti proteggerò..anche dalla mia gente se sarà necessario. Ma tu dovrai restarmi accanto e fare tutto quello che ti dirò di fare. Solo così sarai al sicuro..forse può non sembrare ma io ho un bel po di trucchi da utilizzare al momento giusto. Se adesso ti porto la, è solo perchè è necessario. Devi riprenderti quello che è tuo di diritto e solo la vecchia può consegnartelo. Per tutto il resto che ti verrà detto, ascolta solo me”.

“Mao-chan..cioè Synrio..io mi fido di te. Ma non posso lasciare Konoha, non mi è permesso. Fammi almeno avvisare il mio maestro..”

“No! E' fuori discussione. Ormai abbiamo poco tempo dobbiamo andare. Mi dispiace essere brusco ma credimi, tu ora qui a Konoha sei un pericolo. Verranno a cercarti e attaccheranno tutti coloro che ti staranno accanto. Se andiamo via..forse il Villaggio verrà risparmiato”

“Io sono un pericolo per i miei amici?” la ragazza osservò le poche luci del suo villaggio. Se fosse andata via, non sarebbe stata perdonata e non sarebbe mai diventata una ninja. Ma se le cose erano tanto complicate da spingere il suo Mao a farla scappare nel cuore della notte..allora forse era questo che doveva fare.

“Potrò avere tutte le risposte che cerco se vengo con te?”

“Si Rei. Te lo prometto e ti prometto che non ti farò fare del male da nessuno”

“Va bene Synrio, allora andiamo..in fondo fin dall'inizio ci siamo stati solo io e te...”

“Bene! Adesso tieni con una mano la mia coda ed io azionerò il richiamo...ah..e tu puoi chiamarmi ancora Mao-chan se ti fa piacere”

La ragazza sorrise. Strinse la coda morbida del gatto senza fargli male mentre questo pronunciava una qualche strana formula. Ancora gli occhi viola si posarono sul suo Villaggio..la cosa che più le faceva male era immaginare i volti di Rido e Shin alla notizia della sua fuga. Si sarebbero arrabbiati? L'avrebbero odiata? Forse si..e tutto questo proprio ora che pensava di aver trovato il suo posto nel mondo. Ma poi ripensò a qualcosa che le disse un giorno proprio Shin'ichi: il passato è la storia, le nostre origini. Senza quelle come potremo migliorarci? Adesso Reika sentiva la necessità di scoprire il suo passato..forse nemmeno Shin l'avrebbe compresa..ma anche lei voleva sul serio migliorarsi. Reika Takaji Uchiha e Mao-chan sparirono improvvisamente inghiottiti dalla notte, mentre una serena Konoha dormiva e sognava sotto un cielo pieno di stelle.

 

Angolo autrice: Passo subito a ringraziare le persone che hanno commentato  

Tay13: Temo che Rei lascierà il Villaggio della Foglia..per sempre? Per poco tempo? Chissà..tu che dici..come reagiranno alla scoperta della sua fuga i suoi compagni di team? Poverini!! Grazie del commento

Vaius: Mi spiace di averci messo tanto con l'aggiornare..mi sono incantata a contare le stelle e così..uff, solo con Kakashi funzionano certe scuse. Cmq la storia prosegue e ben presto verranno coinvolti anche gli altri shinobi oltre ai membri del team3. Niente più anticipazioni, non preoccuparti. Grazie di continuare a seguire, un saluto.

Dvdshaman: Tenterò di aggiornare sempre nel week end..giuro ci provo! Ecco quindi un nuovo capitolo..e Mao-chan parla! Povera Reika, sempre più confusa..pensare ad Orochimaru nel suo corpo..brrr..che paura!! Uff chissà se quella vecchia serpe c'entra qualcosa con la ragazzina. Ma soprattutto..chi darà un calmante a Rido quando verrà a sapere che Reika non è più a Konoha?! Qualcuno chiami Sakura!!! Spero continuerai a seguire la storia. Grazie. YUKI21

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Capitolo 27
*** Di Madre e Genin di Konoha ***


Quando la coltre di fumo bianco svanì, gli occhi viola della ragazza si posarono su un muro di roccia. A guardarsi intorno, tutte le pareti erano fatte di spessa roccia scura.

“Siamo arrivati” proclamò Mao. Il gatto si guardò intorno. Davanti ai due stava un lungo corridoio scuro.

“Non c'è nessuno Mao-chan..”

“Arriveranno. Ascolta da qui in poi lascia parlare me. Se ti vengono fatte domande circa le tue capacità ninja o circa il Villaggio della Foglia, cerca di rimanere sul vago il più possibile. Meno sanno meglio è. E in generale..fidati solo di me”

Detto ciò, il gatto salì su una spalla della ragazza come era solito fare. Fece scivolare la sua lunga coda nera dietro tra i capelli di lei fino a circondarle il collo. A Reika non sembrò nulla di strano. Iniziò a camminare per il corridoio tentando di non inciampare a causa dell'oscurità che non le consentiva di vedere nulla.

“Tsk, eccoli che arrivano..”

“Cosa? Chi? Mao-chan io non vedo niente con tutta questa oscurità”

Presto detto il corridoio venne illuminato da fiaccole appese al muro che illuminaro l'ambiente all'improvviso. Davanti a loro stavano due gatti. Uno, visibilmente avanti con l'età, dalla folta coda pelosa scura così come le orecchie e dal resto della pelliccia grigio chiara, l'altro completamente bianco. Indossavano entrambi un minuscolo kymono con alcuni simboli cuciti in rosso.

“Hai sempre una vista impeccabile al buio, caro Synrio-sama” disse il gatto anziano.

“Ben tornato capo” aggiunse il bianco.

“Hina, Soichi...è un piacere rivedervi”

Hina, il gatto anziano, si avvicinò ulteriormente alle due figure e fissò molto Reika.

“Così questa è la piccola Uchiha..direi che è un bel incrocio tra i suoi genitori”

Reika non disse nulla.

“Avanti andiamo, la vecchia gatta è impaziente di fare la conoscenza della piccola Uchiha” disse Soichi.

Il gruppo avanzò per il corridoio. Mano a mano che andavano avanti, la luce diventava più intensa. Si ritrovarono alla fine in uno spazioso ambiente dove, al centro della stanza, erano posti un numero indecifrato di cuscini. Su di essi, stava una vecchia signora dalle fattezze feline. Intorno a lei, un numero indefinito di gatti ninja attendevano impazienti. Mentre il gruppo avanzava, Reika si rivolse a Mao con voce bassa, senza distogliere l'attenzione da tutti i presenti.

“Sono tantissimi...pensavo che foste un clan molto più piccolo..”

“In realtà di quelli che vedi solo 7 elementi sono ninja della Nuvola. Gli altri fanno parte di gruppi di altri villaggi e paesi. Solitamente non lavoriamo insieme, ma per questa occasione i rappresentanti più in vista di ogni gruppo hanno deciso di verificare di persona la tua esistenza..”

“Vuoi dire che Itachi Uchiha..si insomma..mio padre era tanto famoso nella vostra comunità?”

“Tra noi Reika, quella veramente famosa era tua madre. A breve comprenderai”.

Arrivati quasi di fronte alla vecchia gatta, la kunoichi sentì distintamente alcuni gatti confabulare tra loro. Tra le varie frasi, non le sfuggì una in particolare..

“Hai visto? Synrio-sama la tiene sotto controllo..un solo movimento della sua coda e il collo di quella ragazzina si spezzerà come un ramoscello”.

La ragazza si fidava del suo gatto, ma non riuscì a nascondere il fatto che i suoi muscoli erano pronti a scattare, qualora si fosse sentita in pericolo.

“Synrio..così alla fine me l'hai portata. Bravo, ottimo lavoro. E tu piccola stai tranquilla, qui sei al sicuro. Questo posto non è conosciuto da nessuno e di conseguenza, nessuno verrà a cercarti qui. Ora avvicinati per favore..voglio vederti meglio. Synrio lasciala stare, la fanciulla è al sicuro con noi, allontanati da lei”.

Il gatto sbuffò scendendo dalla spalla di Rei. Con passo fermo e pugni stretti, la ragazza si avvicinò alla vecchia. Lei la guardò intensamente sorridendo.

“Assomigli molto ad Itachi, ma gli occhi sono di tua madre..”

“Chi è mia madre?”

“Siediti qui piccola..abbiamo tanto di cui parlare..”

....Lontano da quel covo, nel Villaggio della Foglia, Rido Hyuga aprì gli occhi nel cuore della notte. Un rumore insistente alla finestra non gli permetteva di dormire. Coi capelli completamente spettinati e la bocca impastata dal sonno, riuscì a capire che qualcosa sbatteva contro il vetro. Quando aprì la finestra per verificare, un sassolino lo colpì in piena fronte.

“Ahio! Ma che cavolo...” guardando giù, notò in giardino una figura.

“Non fare casino idiota. Vestiti e scendi..tu e Shin'ichi avete un problema”.

Smesso di massaggiare il principio di bernoccolo, Rido riconobbe la voce di Seiya. Indossò al volo i suoi abiti facendo attenzione a non svegliare i familiari e una volta pronto, saltò giù dalla finestra.

“Seiya..ma che ci fai qui a quest'ora della notte? E che vuol dire che io e Shin abbiamo un problema..”

“Ultimamente mio caro amico..direi che tutto quello che riguarda Reika finisce col comportare problemi a te e a Shin'ichi”

“Rei-chan? Che le è successo? Parla!!”

“Non urlare! Sveglierai tutti..vieni. Andiamo da Shin così spiego ad entrambi quello che ho visto”

Il rosso iniziò a correre seguito a ruota da Rido. Per quanto lo Hyuga non sapesse cosa stava succedendo, aveva una gran brutta sensazione. Mentre correvano, incrociarono per caso Nobu.

“Eh? Ma dove andate voi due nel cuore della notte?”

“Noi? Tu piuttosto..” Seiya notò Heichi alle spalle di Nobu.

“Mio fratello stanotte ha la reperibilità. E' stato contattato per una visita urgente in ospedale e visto che ero ancora sveglio l'ho accompagnato. Voi invece che fate?”

“Seiya datti una mossa! Andiamo!” Rido dava chiari segni di prossima perdita di controllo. A Nobu bastò uno sguardo per rivolgersi ad Heichi.

“Fratellone vai pure a casa, io resto con questi due..roba da ninja”

“Ok Nobu”.

Heichi iniziò ad allontanarsi osservato dai tre.

“Allora..che succede?”

“Stiamo andando da Sarutobi. A questo punto ormai vieni con noi..almeno dovrò raccontare questa cosa una volta sola”

Seiya e Rido iniziarono a correre di nuovo seguiti da Nobu....

Nel covo dei gatti ninja, la vecchia gatta aveva appena servito del tè a Reika e del latte a Synrio. La ragazza non ne assaggiò nemmeno una goccia.

“Immagino che avrai un milione di domande da fare..ma ti prego di lasciarmi parlare senza interrompermi così che io possa raccontarti tutta la storia della tua famiglia riordinando le idee..sai alla mia età si tende a dimenticare i particolari. Ma vedrò di concentrarmi bene per te”.

Reika annuì e ringraziò.

“Quanta educazione e grazia nei tuoi modi fanciulla. Mi fa piacere verificare che nonostante l'assenza di un padre e di una madre sei venuta su così bene. Ma avanti, andiamo ad iniziare. Anzi tutto le basi, cioè i nomi dei tuoi genitori. Come già sai, tuo padre era il famoso ninja Itachi Uchiha. E' da lui che hai ereditato lo sharingan..e forse anche qualcosa altro ma vedremo di verificarlo col tempo”.

A quelle parole, Mao si fece scuro in volto e la sua coda iniziò a muoversi nervosamente. I suoi occhi gialli avevano già preso nota mentalmente del numero di gatti ninja presenti. Tentava ora di ricordare le abilità dei diversi gruppi finendo col constatare che, gli unici di cui doveva preoccuparsi davvero erano proprio i membri del suo clan, Soichi in primis.

“Per quanto riguarda tua madre..il suo nome era Yugito Nii, kunoichi del Villaggio della Nuvola. Una donna molto bella e potente, un vero esempio per tutte le giovani aspiranti ninja. I suoi occhi erano viola proprio come i tuoi e in generale, godeva di una bellezza invidiabile..”

“Continui a parlare di lei al passato..devo dedurre quindi che anche lei è morta..”

“Esatto. Tua madre, come tuo padre del resto, è stata uccisa. I suoi assassini, Kakuzu e Hidan, facevano parte del gruppo Alba. Tu sai tutto circa il gruppo Alba e l'ultima grande guerra ninja, giusto?”

“Si..ogni shinobi di Konoha studia questa storia all'accademia..ma non ho mai sentito parlare di Yugito Nii..”

“Lo immagino..il Paese del Fuoco come gli altre del resto..tengono strette a se tutte le informazioni che riguardano i jinchuriki. Già, tua madre era un jinchuriki e per l'esattezza era la portatrice della bicoda, ovvero del nostro grande Dio, il potente gatto a due code Nibi”

“Il vostro Dio?”.

“Si. Ma prima di parlarti di Lui..lasciami raccontare la storia dei tuoi genitori e di come si sono incontrati. Per fare ciò, partiamo da un anno prima dell'ultima Guerra Ninja..quando tuo padre Itachi viveva solo per realizzare il sogno di vendetta di suo fratello Sasuke..e già, la tua famiglia è stata davvero problematica piccola Reika e purtroppo la sua storia, è scritta col sangue”.

...Shin'ichi uscì di casa che si stava ancora allacciando la benda nera dietro la testa. Quando Seiya si trovò davanti entrambi i membri del team 3 dichiarò con tono grave che la loro compagna di squadra era sparita.

“Che vuol dire sparita?” domandò serio Shin.

“Sparita in tutti i sensi! Sentite..ero in giro per raccogliere informazioni utili su una certa persona..quando ho notato un movimento strano sui tetti. Mi sono avvicinato stando ben attento a non farmi notare, ed ho visto chiaramente Reika correre dietro ad un gatto inoltrandosi nel bosco..”

“Sarà stato il suo Mao-chan..si vede che è tornato a casa..”

“Rido sta zitto! Continua Seiya..” Shin'ichi si stava allarmando, se lo Hyuga aveva solo il sentore che qualcosa non andasse bene, Shin ne era sicuro.

“Insomma per farla breve li ho seguiti e ad un tratto, vedo quel gatto tirare fuori un qualcosa tipo rotolo dal suo fiocco enorme, fare strani movimenti con le zampe e poi puff! Sono spariti entrambi in una nube di fumo..”

“Ma come..dai! Stai parlando di un gatto! Non è che hai bevuto Seiya?”

Fu Nobu ad intervenire smontando sul nascere le battute di Rido.

“Hai detto un gatto con un rotolo..Shin'ichi ti ricordi di quel capitolo di storia che abbiamo studiato in accademia tempo fa? Quello sugli animali ninja e le tecniche di richiamo..”

“Credi che quel gatto possa essere al pari dei cani di Kakashi Hatake?” domandò il Sarutobi.

“Ma Shin..noi lo abbiamo visto quel gatto nero..insomma Mao-chan è un gatto e basta!”

“Rido nessun gatto e basta usa un rotolo con formule di richiamo o trasporto. E poi pensaci..quante volte Reika ha decantato le abilità di quel gatto dicendo che sembrava sempre capirla quando lei ci parlava? E quel giorno in missione...lei mi disse che aveva visto Mao nella foresta..solo che pensavo che fosse ancora sotto illusione..ma non capisco cosa c'entrano dei gatti ninja con lei. Non ha senso..Konoha è famosa per i cani..un gatto qui è del tutto fuori posto”.

“No se fosse in missione segreta come infiltrato..insomma, i gatti ninja sono pericolosi. Non sono affidabili come i cani, sono indipendenti e tremendamente materialisti, me la ricordo bene quella lezione. Il sensei Kiba ci ha spiegato tutte le differenze tra le due razze e non ne è uscita una buona in favore dei gatti, magari quello sta raccogliendo informazioni su Reika da rivendere a chissà chi..” disse Seiya.

Abbassando lo sguardo e sospirando, Rido divenne serio. Guardò coi suoi occhi bianchi Shin'ichi. Il ragazzo capì al volo.

“C'entra lo sharingan. L'hanno portata via per lo sharingan”.

Rido mollò un pugno contro un muro incrinandolo. Era arrabbiato soprattutto con se stesso. Non la doveva lasciare sola, nemmeno per un istante. I grandi gli avevano detto che potevano stare tranquilli, che l'avrebbero protetta e invece..ora lei non era più a casa, non era più con lui e Shin. La sua frustrazione era tangibile. Poi si calmò e tornò a guardare Shin'ichi attendendo. Lui lo sapeva..era Shin la mente, era lui il leader di quel team che stava andando a rotoli.

Shin'ichi ci pensò su solo un istante, poi disse risoluto “Ok. Andiamo a riprendercela!”

Lo Hyuga sorrise soddisfatto...

“Dunque, visto che sai già tutto quello che riguarda il gruppo Alba, posso iniziare dal principio. Tuo padre e tua madre si incontrarono per puro caso. Già, fu il destino possiamo dire. A quel tempo, Yugino Nii si occupava di alcuni affari per il Paese del Fulmine. Il Raikage si fidava molto di lei, e considerando che suo fratello Killer Bee era quasi sempre irreperibile, le missioni più complicate le assegnava tutte a Yugino e al suo team. Durante una di queste, si ritrovò a scontrarsi proprio contro Itachi Uchiha. In realtà, come ti dicevo, i due si incontrarono per caso. Fatto sta che tua madre conosceva la storia del massacro del Clan Uchiha, quindi pensò che catturare Itachi potesse essere un ottima occasione per instaurare un patto di alleanza col Paese del Fuoco. Ne venne fuori uno scontro violentissimo....e nonostante ciò, ne nacque una grande passione. A pensarci ora, è incredibile come l'odio e l'amore vadano a braccetto insieme...”

Lo sguardo della vecchia gatta si perse nel vuoto. Reika si sistemò comodamente su un soffice cuscino comprendendo che, avrebbe ascoltato una storia lunga e complicata.

...Dopo circa un ora, otto genin di Konoha si erano riuniti nel parco del villaggio. Intorno a loro solo il silenzio della notte e la luce della luna ad illuminarli in volto.

“Seiya che motivo c'era di convocare tutti?” domandò uno spazientito Rido. Lo Hyuga voleva solo partire il prima possibile per andare alla ricerca dell'amica scomparsa. Ora invece si trovava nel pieno di una riunione presenziata non solo da Shin'ichi, Seiya e Nobu, ma anche da Aoi, Kyoko, Hiro e Yoshi.

Fu Shin'ichi a prendere la parola. Per prima cosa riassunse nuovamente quanto detto da Seiya. Gli altri lo ascoltarono in silenzio a parte Hiro che produceva dei molesti rumori digrignando i denti e ricordando sempre di più le pose del suo Kazekage. Shin spiegò ad un impaziente Rido e a tutti gli altri, il perchè della loro presenza.

“Questo è quello che pensiamo stiamo accadendo. Chiaramente non ne abbiamo la certezza ma sono sicuro che Reika non si sarebbe mai allontanata da Konoha di sua spontanea volontà. Forse è stata ingannata..oppure rapita. Io e Rido andremo a cercarla. Ho bisogno di sapere che siete dalla nostra parte, perchè quando la notizia arriverà all'Hokage e agli altri ninja di Konoha..potrebbero essere prese delle decisioni estreme. Ho bisogno che voi teniate sotto controllo la situazione qui a Konoha in modo da informarci qualora non sia il caso di riportare indietro Reika”.

I ragazzi spalancarono gli occhi. Hiro si fece avanti con le guance imporporate di collera.

“Aspetta un attimo...volete andare voi due da soli a cercarla? E che vuol dire che noi dobbiamo verificare se è il caso o no di riportarla qui?”

“Vuol dire quello che ho detto Hiro. Sentite..lo sharingan è roba seria e pericolosa. L'Hokage sarà costretto ad informare il Paese del Fuoco intero di questa cosa. Quando sapranno che Reika non è più a Konoha verranno inviate squadre anbu per cercarla ed io non so quali saranno gli ordini ma..”

“Hai paura che la vogliano viva o morta? Mi sembra una trama troppo romanzesca non credi?” disse Aoi.

“Può darsi, ma ora come ora preferisco occuparmi di questa storia con Rido senza coinvolgere gli adulti. Se all'Hokage venisse ordinato di consegnare Reika ad un altro Villaggio..no, decisamente non possiamo permetterlo. Lei è stata già sola per tutta la vita. Se venisse dato un ordine del genere allora noi..”

“Che cosa farete tu e Rido in questo caso? Avete intenzioni di nasconderla altrove? Volete scappare tutti e tre da Konoha? Shin'ichi ragiona..abbiamo bisogno di aiuto. Dobbiamo dire tutto ai nostri sensei e a Naruto-sama. Da soli non ce la faremo..non sapete nemmeno dove è andata a cacciarsi. Da che parte inizierete a cercarla? E poi hai considerato le conseguenze? Quando questa storia verrà fuori..sarete puniti per aver agito di testa vostra. Non vi faranno fare l'esame da chunin e..”

“Oh dacci un taglio Nobu! Tu parli dei sensei e dell'Hokage..ma proprio loro ci avevano detto che Rei-chan non aveva nulla da temere e che l'avrebbero protetta. Fatto sta che lei non è qui e nessuno di loro si è accorto che il suo gatto aveva qualcosa di strano e che lei stessa aveva qualcosa di strano. Io non ho intenzione di fidarmi di nessun adulto per questa faccenda e se non mi faranno fare l'esame da chunin chissenefrega!! Mio padre ha altri tre figli maschi..vorrà dire che sarà uno dei mie fratelli a portare avanti la reputazione del clan Hyuga!”

“Tu sei una testa calda Rido..ma Shin'ichi è tra i più in vista tra noi giovani promesse. Ed è un Sarutobi..sarebbe una macchia indelebile per il suo clan se si venisse a sapere che ha agito senza il consenso dell'Hokage. Datemi retta..dobbiamo chiedere aiuto”. Nobu era sincero nel dire queste cose. Gli dispiaceva per Reika se era nei guai, ma trascinarsi dietro Shin'ichi e Rido era impensabile.

Shin sospirò. Mentalmente valutò qualsiasi soluzione alternativa ma non poteva rischiare di coinvolgere i jonin del Villaggio. Reika era una sua responsabilità, sua e di Rido.

“Il tuo discorso è logico Nobu e non credere che non apprezzi la considerazione che hai sulle mie capacità ninja, ma io sarò comunque un grande ninja, anche disobbedendo a qualche regola. E a parte ciò..ora ho altre priorità. Adesso vi spiegherò il mio piano e spero che sarete tutti d'accordo nel darmi una mano per realizzarlo”.

Il gruppo annuì. Stavano sbagliando e in pieno. Sarebbero stati puniti tutti quanti. Ma in fondo, Reika era una di loro, era un genin come loro. E in questa situazione, l'amicizia veniva prima di qualsiasi esame da chunin.

 

Angolo Autrice: Eccomi qui! Visto che ho in programma un week end movimentato, approfitto di questo momento per pubblicare un nuovo capitolo. Che ne dite? Eh eh..immagino le vostre facce a iniziare da quando ho deciso chi è la madre di Reika. Yugino Nii mi ha molto colpita nel manga originale (la potete trovare ed ammirare nel volume N.35), l'ho trovata bellissima e mi è dispiaciuto un sacco che il suo personaggio sia durato solo qualche pagina. Chiaramente il dettaglio degli occhi viola è una mia scelta personale. Se non sbaglio nell'anime le hanno fatto gli occhi neri, ma così Reika sarebbe stata solo la copia di Itachi mentre voglio che abbia qualcosa di entrambi e più avanti capirete cosa oltre all'aspetto fisico. Abbiate pazienza con me, io mi affeziono quasi sempre a personaggi minori (avrete notato che do spazio ogni tanto ad Hagane..che ne so..mi piace un sacco!). Cmq..secondo voi cosa sarà successo tra Yugino e Itachi? E cosa aspetta Reika? E soprattutto..che accadrà a Konoha con quei genin alla riscossa? Anticipo solo che i prossimi due capitoli saranno strutturati riferendo nel primo cosa accade a Konoha e nel secondo cosa accade a Reika. Forse la storia sta andando davvero per le lunghe, ma che dirvi, io mi sto divertendo un sacco e con questi ragazzi c'è così tanto materiale..Grazie a tutti per i commenti e per le visite.

Ekiyo: Benvenuto in questo pazzo mondo ninja. Ti ha soddisfatto la scelta della madre di Reika? Tutto ha un suo perchè aspetta e vedrai. Grazie.

Dvdshaman: Si, Shin'ichi meriterebbe di essere torturato per aver interrotto Rido in un momento così importante della sua vita..ma secondo te Reika avrebbe compreso davvero quello che Rido le stava dicendo? E chi può dirlo, con lei tutto è possibile! E poi dai..mica lo ha fatto apposta Shin..o forse si, boh. Che ne pensi della madre di Reika? Te lo aspettavi? Grazie di seguire la fic! P.S Mao-chan o Synrio che dir si voglia, è molto in gamba e anche molto forte. Vedrai.

Danino: Come reagirà Sasuke? Secondo me non la prenderà tanto bene, ma chissà quando lo verrà a sapere. Quei genin sono tremendi e se si mettono in testa qualcosa chissà cosa si inventeranno per tenere all'oscuro di tutto Konoha almeno per un giorno intero. Povero Seiya..gli aspetta una bella faticata! E tu che ne pensi della madre di Reika? Continua a seguirmi...ciaooooo.

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Capitolo 28
*** Di Un Piano e Amici Genin ***


Shin`ichi era intelligente. Di un intelligenza sempre pronta e attenta. Lui ragionava su tutto, trovava il metodo e lo metteva in atto. Accanto a lui, i suoi compagni non si sentivano mai persi. Shin avrebbe trovato una soluzione in qualsiasi situazione pericolosa. Spesso, ragionava per tutti e tre. Faceva attenzione ai sentimenti altrui senza essere invadente. Era dotato di una sensibilità che ancora non era capace di comprendere fino a fondo.  In Rido aveva trovato il suo opposto. Il moro era sempre agitato ed esplosivo. Pensava poco e agiva tanto. Non si faceva troppe domande, non attendeva scadenze. Rido andava dritto al problema prendendolo a pugni. Esponeva i suoi sentimenti con una limpidezza senza pari. E andava contro corrente ogni volta che lo ritenesse necessario. Nonostante ciò, Rido era il compagno di squadra ideale, l`unico capace di strapparti un sorriso anche quando tutto era nero. I due si compensavano migliorandosi a vicenda.

 Reika era il centro del team. Una ragazza del tutto fuori dal comune, dotata di gentilezza e buone maniere ma del tutto incapace di malizia o falsità. Era forte, agile, una brava ninja. Ed era il tesoro da proteggere in quella squadra perchè per quante palle di fuoco potesse lanciare o per quanti jutsu conoscesse a memoria, era del tutto inesperta in campo sentimentale. Il suo cuore era un libro aperto sul quale scrivere pagine e pagine di emozioni. Era un piccolo fiore profumato che ogni giorno, apriva un petalo in più al sole. Un giorno sarebbe del tutto sbocciata e i suoi due compagni di team, l`avrebbero ammirata tenenendola per mano. Il team 3 era una famiglia, un gruppo di amici, un equazione perfetta. E qualsiasi cosa fosse necessaria fare, Shin`ichi e Rido l`avrebbero fatta pur di riunire quel gruppo tanto speciale.

Shin'ichi osservò i presenti e si preparò ad illustrare il suo piano di recupero.

Per prima cosa, dobbiamo capire dove si trova ora Reika. Seiya ha detto che l`ha vista l`ultima volta nella foresta. Era su un ramo con quello strano gatto e sono spariti insiemeYoshi, puoi aiutarci?

L`Aburame sorrise soddisfatto e l`attenzione di tutti si spostò su lui.

Sei proprio una promessa come dicono Sarutobiconosci le abilità di tutti noi, non è vero?

Diciamo che so bene quello che mi serve sapere. Dobbiamo trovare una pista da seguire e considerando che sono spariti nella foresta, forse puoi venire a conoscenza di qualcosa interrogando..be..uno dei tuoi amici speciali

Ma di che state parlando? domandò un confuso Rido.

Lui invece è proprio un baka..deludente da uno Hyuga. Ma evidentemente questa nuova generazione ha molto da imparare..

Shinichi si rivolse a Rido in particolare.

Lui può venire a conoscenza di dettagli consultando gli insetti della foresta. Se fosse una situazione differente avremmo potuto provare a chiedere aiuto a Jugo visto che quel uomo capisce il linguaggio degli animali..ma considerando che questa cosa deve riguardare solo noi, Yoshi e i suoi insetti sono perfetti per darci una mano

Quindi..tu parli con gli insetti?

E` un po più complicato di come lo dici ma si, se è necessario posso reperire informazioni dagli insetti

Bene. Quando avrò terminato di illustrare il piano, Seiya ci guiderà nel punto esatto dove è sparita Rei. Inizieremo da li. Se riesci a capire dove è stata portata, io e Rido possiamo partire subito

Vengo anche io!

A parlare fu Kyoko. La ragazza era rimasta tutto il tempo in silenzio a braccia conserte ad ascoltare gli altri parlare. Nobu sbuffò nel sentirle dire così.

Guarda che non è un viaggio di piacere con Shin`ichi. Questi due si stanno giocando un posto da ninja qui a Konoha. Quindi non impicciarti solo per realizzare il tuo sogno d`amor..!

Prima che Nobu potesse terminare, Kyoko gli piazzò un destro ben assestato proprio alla bocca dello stomaco. Il ragazzo si ritrovò senza fiato e si piegò in due.

Sta zitto Nobu! Non lo faccio per Shin`ichi-kun.. guardò il Sarutobi con occhi colmi di ammirazione e proseguì.

Il mio affetto per Shin'ichi-kun è immenso e profondo..ma prima di coronare il mio sogno d`amore, devo recuperare quella scema! Reika Takaji Uchiha o qualunque sia il suo vero nome! Lei è la mia nemica numero uno, il mio ostacolo da superare. Non posso permettere che qualcuno l`allontani dal Villaggio prima che io sia riuscita a batterla almeno una volta! Solo io posso trattarla male..chiunque oserà alzare un dito contro di lei, incontrerà la mia furia!.

I ragazzi erano muti davanti a tanta convinzione. Poi sorridendo Rido commentò.

Le vuoi proprio bene anche tu! Kyoko Urei guardò altrove diventando rossa. Shin`ichi provò a smontarla ma non ci fu nulla da fare. A quelle parole, si aggiunsero quelle di Yoshi.

E` chiaro che anche io verrò con voi. Avete bisogno delle mie abilità in questa storia. Non potete rifiutare..o non vi aiuterò nemmeno partendo da qui.

Ehi, ehi! Vengo anche io! Hiro urlò a squarciagola. Lo zittirono terrorizzati di essere scoperti. Shin`ichi gli si mise davanti fissandolo in volto.

Hiro..comprendo i tuoi sentimenti. So che sei molto preoccupato per Rei-chan ma non puoi venire con noi. Domani tu hai in programma un viaggio a Suna con Temari-sensei. Come gia` detto, noi abbiamo bisogno di almeno 24 ore di vantaggio prima che Konoha si mobiliti per la ricerca di Reika. Mi spiace ma tu devi partire per il Villaggio della Sabbia come se nulla fosse. E una volta a li..cerca di scoprire se il Kazekage sa qualcosa di quello che sta accadendo a Konoha. Sicuramente sarà il primo che l`Hokage metterà al corrente per quanto riguarda lo sharingan di Reika. Devi cercare di scoprire cosa si diranno quei due. Dobbiamo avere occhi e orecchi da per tutto!

Hiro era molto contrariato. Voleva correre dalla sua Reika e accertarsi che stesse bene, ma era un bravo ninja e comprendeva la situazione. Se per aiutare Rei doveva guadagnare tempo e mentire alla sua sensei, lo avrebbe fatto. Certo col Kazekage sarebbe stato più complicato, ma avrebbe trovato il modo.

Bene. Seiya tu dovrai prendere il comando del gruppo di genin che rimarrà qui a Konoha. Usa le tue capacità di inventiva..fa quello che ti pare ma dacci 24 ore di tempo. Per almeno una giornata, nessuno dovrà accorgersi della nostra assenza..

Che cavolo..che vuoi che faccia! Insomma, pur essendo al corrente che solo il mio team e il team 3 avevano in programma allenamenti per domani..come faccio da solo! Che poi in teoria tu devi solo assistere a quegli allenamenti visto che ufficialmente sei ancora convalescente..

Usa tutto quello che ti viene in mente, Nobu ti aiuterà

Che cosa? Shin`ichi..

Nobu lo so come la pensi..ma abbiamo bisogno anche di te. Prima Rido e Seiya hanno detto che ti hanno incontrato con Heichi..anzitutto assicurati che tuo fratello non faccia parola con nessuno di averci visto in giro nel cuore della notte..e poi aiuta Seiya a mantenere l`oridine qui a Konoha. Dovrete sostituirci..

Sostituirvi? Itendi..

Esatto. Devono vederci in giro per Konoha o meglio..devono vedere almeno Yoshi e Kyoko. Per quel che ci riguarda..potreste chiedere aiuto a Nanami. Se si sostituisse ai nostri genitori e avisasse Shikamaru-sensei che Rido sta poco bene e Reika è in giro con me..può essere un idea..

Aspetta Shin! Così dobbiamo coinvolgere anche quella…” Seiya tremò.

Accidenti..già mi cerca per ammazzarmi per quella storia del bacio di Minato..e poi..già come la mettiamo con Minato? E Tatsuja? Sono forti, potrebbe esservi utili

Il team 1 domani dovrà allenarsi come se niente fosse. So che Minato soprattutto sarebbe un aiuto eccellente per questa missione..ma lui è pur sempre..

E` il figlio di Naruto! Non esiste, non possiamo fidarci di Minato Rido lo disse serio e adirato. In cuor suo, anche l`Hokage era colpevole della scomparsa di Reika.

Seiya lo so che ti stiamo chiedendo molto. Non solo dovrai mentire ai tuoi compagni e al tuo sensei se necessario, ma dovrai occuparti di un sacco di cose in nostra assenza. Però sono certo che ce la puoi fare..tu hai sempre un asso nella manica

Shin`ichi glielo disse convinto. Seiya sospirò, sarebbe stato un bel casino ne era certo. Ma non poteva abbandonare i suoi amici. Si sarebbe inventato qualcosa, poteva farcela.

Comunque verrò anche io con voi. Non sarò il top tra i genin di Konoha, ma so fare trappole niente male se dovesse servire. E poi un gruppo di cinque è l`ideale e qui nessuno noterà la mia assenza visto che i miei sono fuori città. Ne approfitterò per prendere un bel po di appunti..il salvataggio della principessa..potrebbe essere un bel titolo per la mia prossima opera..

Va bene Aoi. Tu verrai con noi. Allora, più o meno ci siamo. Recuperata Reika, troveremo il sistema di comunicare con voi e verificheremo se possiamo riportarla a Konoha senza correre rischi... Mi inventerò qualcosa a tempo debito. Ora, se siamo tutti d’accordo, Seiya guidaci nel punto esatto in cui Reika è sparita. E prepariamoci ad affrontare questa missione con tutta la forza di volontà di cui siamo dotati!

I ragazzi al completo annuirono e partirono al seguito di Seiya.

Sarebbe stata dura, una missione fuori dal comune in cui quasi tutti i giovani shinobi di Konoha sarebbero stati coinvolti. Ma salvare una amica oltre che una compagna ninjaera un credo a cui nessuno di loro poteva sottrarsi.

Angolo Autrice: Grazie a tutti di continuare a seguire questa fic. La cosa più sorprendente è vedere che in tanti la seguono e l'apprezzano pur non conoscendo nel dettaglio il manga o l'anime di Naruto. Questo per me è una cosa eccezionale perchè vuol dire che ho scritto qualcosa che tutti possono leggere con facilità. Grazie ancora. Lasciate altri commenti ne sarò immensamente felice.

Dvdshaman: Se non segui il manga originale di Naruto, ti capiterà nelle puntate dello shippuden di vedere Yugino Nii. Fa solo una piccola comprarsa ma credimi, è un personaggio affascinante. Grazie di seguire sempre gli aggiornamenti.

Vix: Me onorata! Grazie grazie dei complimenti. Spero ti andrà di commentare ancora questa storia. Per quanto riguarda l'Akatsuki invece che gruppo Alba hai ragione...vedrò di correggere questa cosa quando si parlerà ancora di questa organizzazione. Grazie per il commento.

Vaius: Volevi sapere come faranno a trovare Reika..eccoti accontentato! Yoshi Aburame è il loro asso nella manica..chi potrebbe pensare che quel rasato dagli occhialini scuri fosse così in gamba? E ancora non hai visto nulla. Ora dovranno darsi tutti un gran da fare dentro e fuori le mura di Konoha e non sarà semplice. Speriamo non combinino un gran casino..ma noi prepariamoci che con questi shinobi non si sa mai! Dici come la prenderà Naruto? Se verranno scoperti io mi preoccuperei più di come la prenderanno persone come Sasuke, Shikamaru e tutti i genitori dei nostri ragazzi. Vedremo. Grazie del commento.

Danino: Quello che hai appena letto è solo il principio del piano studiato per il recupero di Reika. Aspetta di vedere cosa dovrà fare il povero Seiya per reggere il gioco ai soccorritori della moretta! Grazie del commento.

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Capitolo 29
*** Di Yugito Nii, Itachi e Di Nibi (prima parte) ***


Nel covo della Vecchia Gatta, Reika sedeva tra  i soffici cuscini di quel luogo sconosciuto, attendendo il resto del racconto narrato dalla donna. I gatti ninja intorno a lei, la circondavano puntando i loro occhi diffidenti sulla sua piccola figura. La vecchia bevve un sorso di té e poi riprese il suo racconto.

Come ti dicevo, quando i tuoi genitori si incontrarono l`Akatsuki non era ancora nata. Nonostante ciò, voci di possibili ninja ribelli erano giunte alle orecchie del Raikage del Villaggio della Nuvola. Egli ordinò a Yugito e al suo team di effettuare delle ricerche per tutto il Paese del Fulmine. Proprio durante queste ricerche, i tuoi genitori si videro per la prima voltaa pensarci oggi mi viene ancora da ridere. Itachi soleva dire sempre che l'incontro con Yugito fu un dono del fato. Dopo gli atti orribili di cui si era macchiato a Konoha, era convinto di aver conosciuto Yugito perchè aveva risparmiato suo fratello Sasuke. Se così fosse, qualche Kami dotato di un gran senso dell'umorismo ci mise lo zampino. Comunque.. i due si incontrarono la prima volta alle rive di un fiume. Entrambi avevano necessità di darsi una pulita. Tua madre era sola. Non si avevano notizie certe di ribelli in quel pezzo di territorio e lei voleva rilassarsi in libertà, quindi i suoi compagni di team si erano accampati altrove. Tuo padre di contro, voleva solo dissetarsi. Immagino che anche la sua vista si dissetò quando vide tua madre emergere completamente nuda da quella fonte d'acqua preziosa…”

Reika arrossì leggermente. Nonostante non fosse dotata di particolare pudore o malizia, pensare ai suoi genitori in un contesto così intimo la imbarazzò.

Lo smarrimento di Itachi durò pochi secondi. Prima che potesse realizzare qualcosa, tua madre gli era alle spalle puntandogli un kunai al collo. E già, la cara Yugito, non si separava mai del tutto dalle sue armi, nemmeno per farsi un bagno. Che tipo imprevedibile.

Flashback

Itachi restò immobile. La punta del kunai puntata contro il suo collo.

Chi sei?domandò la kunoichi.

Nessuno di importante

A quella risposta, la donna si spostò andando a pararsi davanti all'uomo. Il suo corpo completamente nudo se non per un porta kunai legato alla caviglia sinistra. Osservò il moro cogliendone i particolari senza mai abbassare la guardia.

Tu..sei Itachi Uchiha

A quelle parole l'uomo fissò intensamente negli occhi la donna, pronto ad utilizzare la sua abilità innata qualora fosse necessario.

Sei parecchio ricercato Itachi Uchiha. Ho visto alcune tue foto nell'ufficio del Raikage. Il Villaggio della Foglia ha inoltrato missive a tutti i paesi con i tuoi dati. Così sei tu colui che ha sterminato l'intero clan Uchiha e tradito il proprio villaggio..

Dovresti coprirti o prenderai freddocosì rispose Itachi a quella lunga serie di accuse. Solo allora, concentrandosi sul suono della voce, Yugito si accorse che il ninja non era  più sotto la sua custodia o meglioquello contro il quale teneva il kunai puntato non era altro che un illusione poichè la voce del moro le arrivava dalle spalle. La donna si voltò veloce e con un rapido salto riuscì a ritrovarsi di fronte all'Uchiha.

Sei abile..un genio del Genjutsu. Suppongo che il tuo sharingan sia attivo anche in questo momento se pur non vedo cambiamenti nei tuoi occhi. Ma del resto immagino che tutto quello che vedo ora sia solo un illusione..

Itachi non rispose e la donna si limitò a chiudere i suoi occhi.

Però sei ancora qui vicino…”

All'improvviso, la ninja fece un balzo alla sua sinistra e caricò di chakra un pugno.

Ti vedo!e colpì. Nonostante l'illusione, nonostante lo sharingan, Yugito Nii colpì in pieno volto Itachi facendolo cadere a terra.

Lo spazio intorno sembrò incrinarsi per poi tornare alla normalità. Il vero Itachi giaceva a terra con un labbro spaccato e lo stupore dipinto in volto. A quel punto la donna recuperò proprio li accanto la sua maglia che indossò velocemente. Si avvicinò al ninja non nascondendo un sorriso ironico dipinto in faccia.

Ti chiedi come ho fatto? Se può farti sentire meglio, sappi che per quel che mi riguarda sono caduta nella tua illusione da subito. Ma se fossi ancora un ninja fidato di Konoha, forse avresti saputo in anticipo che puoi fregare me, ma non Nibi

Nibi?..il gatto a due code

Esatto. Io sono il jinchuuriki della bicoda. Quello che non vedo io, lo vede colui che risiede nel mio corpo. E vuoi sapere un'altra cosa? Adesso mi sta gridando di darti il colpo di graziadice che sei pericoloso anche per lui..

Itachi si rialzò. Doveva decidere come comportarsi e in fretta. Qualcuno poteva arrivare, magari i compagni di quella donna che gli stava davanti.

Io non posso morire..non ancora

Non credo che sia una scelta che ti competa Uchiha. Hai firmato la tua condanna a morte dal momento in cui hai tradito il tuo Villaggio, il tuo clan e il tuo stesso credo ninja!

Fu su queste parole che Yugito notò qualcosa nello sguardo dell'uomo che gli stava davanti. Un ombra forse, un istante solo. Eppure lei vide dolore e rammarico. Poi nella sua testa, la bicoda urlò prepotente di stare attenta. Subito dopo gli occhi di Itachi erano rossi come il sangue e lo sharingan si ricomparve nuovamente tra i due. Itachi attaccò e Yugito lasciò che Nibi si impadronisse in parte del suo corpo, per difenderla. Un manto rosso fuoco ricoprì il corpo della ragazza proprio nell'istante in cui i due ninja vennero in contatto. Furono sbalzati l'uno dalla parte opposta dell'altra, cadendo a terra nella polvere. La donna riuscì a rialzarsi quasi subito. Itachi rimase immobile. Con diffidenza, la donna si avvicinò al ninja ancora avvolta dal manto della bicoda. Quando riuscì a vederlo in volto, si rese conto che il suo volto era rigato da lacrime di sangue. La bestia in lei urlò di ucciderlo in quel momento di difficoltà. Il nukenin era evidentemente ammalato e mal concio, forse addirittura a corto di chakra.

Tu..sei malato

Itachi si sfregò gli occhi con le mani per poi notare il sangue. Fece una smorfia di disgusto e tornò ad osservare la ragazza.

Si. Sono malato, ma non è importante. Te l'ho già detto prima, io non posso morire ancora..quindi se non desisti dal tuo proposito dovrò combatterti col chiaro intento di eliminarti

Non fu questo a far trasalire Yugito. Non fu la chiara affermazione che confermava che fino ad ora l'ex ninja di Konoha non aveva dato fondo alla sua reale potenza. Fu qualcos'altro ad attirare la sua attenzione e mentre Nibi urlava di farla finita, di lasciarlo libero contro Itachi, la donna non poté trattenersi dal domandare.

Perchè sei così attaccato alla vita? Hai già commesso il peggiore degli atti, sei odiato da tutti e sei costantemente ricercato. Se pur vivi un giorno in più, sarà solo per nasconderti. Sei solo, non ha più nessuno che ti aspetti…”

Ti sbagli donna, qualcuno che mi aspetta c'è! E la mia vita è sua..se vivo è solo perchè sarà un altro a porre fine alle mie sofferenze. Devo vivere ancora per luidevo resistere per lui..fino a quando non sarà pronto..io dev..o ..

Itachi crollò svenuto a terra.

Ora, avanti uccidilo!

La bionda rimase ad osservare quel corpo distrutto. Adesso sarebbe stato facilissimo farlo fuorieppure

No. Non uccido una persona che non ha le forze per porre resistenza

Cosa? Ma che dici? Allora lasciami libero! Lo faccio io per te, per la Nuvola!

Quest'uomo appartiene a Konoha, non a Rai No Kuni. Avevo già intenzione di catturarlo vivo..se ho intrapreso un combattimento così alto nel livello è stato solo perchè non sospettavo che lo sharingan fosse così potente. Comunque non sta a me eliminarlo..

Quante idiozie! Lo sapevo che un jinchuuriki donna sarebbe stata una vera rottura per me!

Ti consoli il fatto Nibi, che nemmeno tu mi stai particolarmente simpatico. Ma comunque, sono io che comando o sbaglio!

Tsk! Per ora donnacomunque che intenzioni hai con lui? Vuoi consegnarlo al Raikage o direttamente all`Hokage?

Yugito si rivestì per bene e prese in spalla il corpo svenuto di Itachi.

Per ora voglio solo parlare ancora con luivoglio capire alcune cose

Quali cose? Ma che ti interessa?! Guarda che lo sharingan è un grosso problema anche per me..se lo usa contro di noi seriamente, potrebbe essere la nostra fine..

Non temere gattone, non ho intenzione di lasciarci le penne. E questo significa che anche tu sei al sicuro. Questo tizio è malato, molto malato. Voglio tenerlo lontano da tutti per quel poco che mi basta per sapere una cosa..lo manterrò debole abbastanza perché non sia un problema e mi occuperò anche di fare in modo che non possa usare i suoi occhi contro di noi

Ma perché? Cosa ci guadagni? E a quale domanda vuoi una risposta?

Voglio sapere di chi stava parlando. Chi è questa persona così importante alla quale vuole regalare la sua vita. Voglio sapere perché ci tiene tanto a restare vivo per poi farsi uccidere da un qualcuno in particolare

Ma perché vuoi sapere queste cose? Io non capisco..

Perché prima, ho visto nel suo sguardo qualcosa che mi ha ricordato una persona che conoscevo. Se quella persona avesse avuto uno scopo allora..forse avrebbe potuto sopportare con più facilità tutto il dolore e la solitudine..

Di chi parli?

Di me. Di me quando il mio corpo ti è stato donato. Di me senza uno scopo ma con l'obbligo di essere considerato un mostro da tutti. Questo uomo ha lo stesso sguardo che avevo io una volta. E questa cosami rende curiosa

Sei curiosaperché sei una donna! Se può farti piacere saperlo Yugito, all'epoca, se avessi potuto scegliere, non avrei scelto te come contenitore..

Ed io se avessi potuto, non avrei mai scelto mai di essere il tuo contenitore..forse è per questo che andiamo tanto d’accordo. Ed ora per favore taci! Devo pensare..da sola

Stupida donna..

Yugito si allontanò portandosi dietro il corpo di Itachi.

Fine flashback

Ed è così che è iniziata. Da quel momento, il tuo destino iniziò a scriversi. Yugito trasportò il corpo svenuto di Itachi in una grotta ben nascosta nelle profondità della foresta. Per lei trovarla sfruttando l'istinto di Nibi fu facile. Legò Itachi e gli pose una benda sugli occhi..non utilizzò una benda qualsiasi, ma una speciale benda intrisa di chakra così come la corda per legarlo.  Quegli oggetti da lei modificati, avevano il compito di assorbire il chakra e quindi le energie di tuo padre qualora lui avesse tentato di attivare lo sharingan o di ribellarsi. Naturalmente senza poter vedere, entrambe le cose erano piuttosto complicate. Se privi un ninja, anche il più forte, dell`elemento che gli serve per far funzionare la sua abilità innata..quel ninja perde almeno la metà della forza.  E Yugito era una furba, intelligente, una che per sopravvivere al cercotero che portava in se, aveva studiato arti ninja proibite e qualsiasi trucco potesse esserle utile. Il giorno successivo tornò alla grotta e trovò Itachi nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato. I suoi compagni sarebbero stati lontani per giorni, intenti a verificare delle zone indicate in alcune missive dal Raikage. Tua madre aveva piena libertà di movimento. Considerando il suo status, nessuno si preoccupava mai di doverle stare accanto per proteggerla. Lei poteva cavarsela bene da sola in qualsiasi occasione.  Comunque, da quel momento, Yugito rimase accanto ad Itachi. Lo curò, senza però fargli tornare abbastanza forze per liberarsi e non gli tolse mai la benda dagli occhi. Ogni giorno scopriva qualcosa in più su quel uomo. Per quanto il suo non fosse certamente un approccio delicato e gentile raccontò delle cose che riguardavano il suo passato di ninja di Konoha. Col senno del poi un giorno tua madre mi ha detto che probabilmente lui le raccontava le cose perché sapeva che prima o poi l'avrebbe eliminata e quindi a quel punto, tanto valeva togliersi dei pesi dallo stomaco, liberandosi dei suoi segreti.  E sai Reika..probabilmente era così che ragionava tuo padre. Ma poi il destino fece il suo corso e i due..be..iniziarono a nutrire qualcosa l'uno per l'altro...."

 

Angolo Autrice: Si lo so..sono lenta ad aggiornare questa storia. I'm Sorry! Vi faccia piacere sapere che i prossimi capitoli sono già pronti quindi aggiornerò di nuovo regolarmente (spero!) nei week end (eccezione fatta per oggi). Ora..un paio di cose importanti. Anzi tutto devo scrivere un errata corrige: Nel cap precedente ho scritto il nome della mamma di Reika in modo errato. Non è Yugino Nii ma Yugito Nii. Maledette correzioni automatiche di sistemi informatici del cavolo! Uff..poi. Io non amo i Flashback a dirla tutta..mi danno proprio i nervi. Ma era impossibile scrivere questo capitolo senza raccontare così la storia di Itachi e Yugito. Quindi spero gradirete i miei sforzi. Ah..altra cosa importante. Essendo un capitolo molto lungo ho dovuto dividerlo in due. Il prossimo sarà quindi la seconda parte di questo..pazientate. Chiusa questa parte che spiega le vere origini della piccola Reika, ritroveremo tutti i nostri shinobi preferiti e anche gli adulti di Konoha. Aspettate e vedrete. Nel prossimo aggiornamento risponderò alle vostre recensioni che adoro, giuro, adoro leggere! Quindi grazie ragazzi di commentare e scusatemi se oggi vado di corsa..ma ho una marea di impicci da sistemare..devo proprio ripassare la Bunshin no Jutsu!! Ho bisogno di cloooniiii!! Grazie a tutti. Yuki-chan.

 

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Capitolo 30
*** Di Yugito Nii, Itachi e Di Nibi (seconda parte) ***


...E sai Reika..probabilmente era così che ragionava tuo padre. Ma poi il destino fece il suo corso e i due..be..iniziarono a nutrire qualcosa l'uno per l'altro....

Yugito riconobbe in lui la sua stessa solitudine. Itachi non so. Credo semplicemente che il suo istinto gli comunicò che non doveva temere quella donna e che si poteva fidare di lei, almeno in parte. Ed un giorno, tua madre, rimosse le bende dagli occhi di Itachichiaramente sotto la minaccia che qualsiasi trucchetto lui avesse giocato, lei lo avrebbe lasciato tra gli artigli di Nibi senza prendersi il disturbo di slegarlo. Da li il rapporto divenne ancora più stretto. Itachi non faceva nulla che potesse far pensare a Yugito di essere in pericolo e lei di contro continuò a prendersi cura di lui. Dopo molti giorni, Yugito venne a sapere che a breve i suoi compagni sarebbero tornati con alcuni indizi che avevano raccolto. Questo voleva dire che fra un paio di giorni al massimo, lei sarebbe dovuta tornare al Villaggio della Nuvola dal Raikage.  Comunicò la notizia ad Itachi e senza attendere alcun riscontro dall'uomo, tua madre fece la sua scelta

Che scelta?domandò ormai al massimo della curiosità Reika.

Semplice. Quella donna imprevedibile e incontrollabile che era tua madre, liberò il nukenin più ricercato del momento. Semplicemente gli restituì la sua libertà. E sai perché lo fece? Perché credeva in lui. Aveva capito col tempo passato insieme, che Itachi sarebbe scappato da tutti, ma mai da colui che doveva eliminarlo. Itachi non rispose mai alla domanda di tua madre che riguardava chi fosse questa persona che lui tanto attendeva, le racconto altro. Gli parlò di come era a Konoha, di quale fosse il suo credo ninja, di quanto amava il suo Villaggio e il suo clan.

E tua madre non insistette sul voler conoscere la verità. Lo lasciò andare..ah che spasso che doveva essere il volto di tuo padre mentre lei lo liberava!...

Flashback

Yugito tagliò le corde che tenevano stretto Itachi, senza proferir parola.

Perché lo stai facendo?

Perché è più che evidente, che non sono io colei destinata a lenire il tuo dolore. Quindi ti restituisco la tua libertà. Te la sei guadagnata e comunque, questi non sono affari della Nuvola. Sarà la Foglia e colui che attendi a mettere la parola fine alla tua esistenza. Per quel che mi riguarda, ero solo curiosa. Ed in parte hai soddisfatto la mia curiosità pur non entrando in dettagli. Direi che entrambi abbiamo perso abbastanza tempo..ed io devo tornare a casa

Non dirai nulla di me al tuo Villaggio..al tuo Raikage?

Domani partirò con la mia squadra per tornare al Villaggio. Da qui ci vogliono circa 4 giorni. Questo è il tempo che hai per allontanarti e far perdere di nuovo le tue tracce. Una volta giunta a casa, dirò che ti ho visto, che ci siamo scontrati e che mi hai sconfitto grazie allo sharingan ma che mi hai risparmiata. Non temere, non verranno fatte altre domande. La mia parola è sacra al Raikage quindi mi crederà. Lui si fida di me..

E mentiresti a tutti per farmi scappare?..Perché

Tsk! Te l'ho detto, te lo sei meritato. Non sono una sciocca sprovveduta Itachi Uchiha. Ho letto file di dossier sul tuo caso e so quanto sei pericoloso. In questi giorni ti sei solo trattenuto. Certo, sei malato e quindi più debole di come ti ricordino a Konoha, ma non dimenticare che ho un cercotero in me e per tutto il tempo passato insieme mi ha gridato nella testa quanto tu sia pericoloso..persino per lui! Ne deduco che se sono ancora viva è solo perché tu lo hai voluto..non ne comprendo il motivo ma liberandoti direi che siamo pari

Yugito raccolse tutte le sue cose e si apprestò a lasciare la grotta. Itachi la osservò di nuovo, finalmente, dopo giorni di oscurità. Rabbrividì pensando che ben presto quell'oscurità sarebbe stata permanente. Sperava che Sasuke sarebbe arrivato prima di questo epilogo. Mentre la kunoichi si allontanava, lui disse ad alta voce.

L'ho fatto perché sei come me! La tua solitudine, il tuo rifiuto, il tuo dolore…è come il mio. Per cause diverse ma l'effetto è lo stesso: siamo entrambi due mostri agli occhi di chi ci osserva. Ho visto me stesso in te…è per questo che sei ancora viva

Fine flashback

Lui..aveva visto la stessa cosa che aveva visto Yugito..disse Reika.

Esatto piccola Uchiha. I tuoi genitori erano legati dal filo rosso del destino da quando si erano guardati negli occhi la prima volta. Per fartela molto breve..diciamo che quel giorno Yugito rimase ancora a lungo in compagnia di Itachi e che Nibi dovette restare muto per tutto il tempo. Così molto del dolore del passato venne sostituito da qualcosa di nuovo..la speranza. Almeno questo era il pensiero di Yugito. Per tuo padre non vi era speranza, ma solo un avanzo di vita su cui far porre la parola fine. E questo accadde dodici anni fa, quando tuo padre si scontrò con tuo zio Sasuke. Ma immagino che è una parte di storia che hai già studiato. So per certo che Sasuke in questi anni ha fatto molto per riabilitare la reputazione di Itachi al mondo degli shinobi. Comunque, la storia non finisce in quella grotta. Tuo padre sparì e Yugito tornò a casa. Per quanto tuo padre si nascondesse, lei riusciva sempre a ritrovarlo. Diciamo che dopo quell'atto d'amore, per la bicoda era uno scherzo sapere esattamente dove fosse l'Uchiha. Forse è vero che nel fare l'amore ci si scambia un pezzo d'anima..chissà..è un ricordo troppo vecchio per me eh eh eh! E immagino sia troppo presto per te...Col passare del tempo, nacque l`Akatsuki e tuo padre ne entrò a far parte per due motivi principali: il primo verificare che nessuno toccasse Sasuke, il secondo per controllare la questione cercoteri. I membri dell`Akatsuki volevano recuperarli tutti e nove per i loro scopi e questo voleva dire eliminare tua madre per prendersi Nibi. Dall'ultimo incontro di Itachi e Yugito erano passati circa quattro mesi. Quando si sentirono abbastanza al sicuro per vedersi nuovamente, lui già indossava la veste a nuvole rosse dell'organizzazione. Lei ne fu sorpresa, ma prima che Itachi potesse spiegare, fu lei a stupirlo ancora di più. Tua madre era incinta di te.  La speranza che nutriva in un futuro migliore prese le tue minuscole sembianze nel suo ventre. Itachi restò praticamente senza fiato. Quel ragazzo era ormai convinto che sarebbe stato suo fratello a mandare avanti il clan Uchiha ripopolandolo, e invece, ora veniva a sapere che lui stesso che aveva sterminato tutto l'antico clan, era riuscito a riaccendere una piccola fiamma che avrebbe portato il suo nome e ciò che restava del suo onore. Naturalmente dopo lo stupore e la gioia iniziale, il ninja si preoccupò delle sorti di Yugito. Per ora nessuno si era ancora accorto della sua gravidanza in quanto non vi erano ancora strati grandi cambiamenti fisici in lei. La salute di Itachi andava peggiorando e questo voleva dire che non poteva proteggerla come avrebbe voluto. E in più sapeva bene che l`Akatsuki era sulle tracce della ragazza. Ed è qui che arrivammo noi. Itachi, che aveva dei solidi legami con alcuni membri del clan dei gatti ninja, ci domandò di tenere nascosta Yugito fino al parto. Oltretutto, Itachi sapeva bene che in quel contesto io ero l'unica che poteva aiutare la donnauna donna incinta con un cercotero in corpo. Parlò prima a tua madre che non ne voleva sapere. Nascondersi equivaleva dire, per lei, tradire il suo Villaggio. Ma lui cercò di farle capire che mettere al mondo il figlio di un nukenin poteva essere ancor peggio in un momento così delicato. La implorò praticamente di salvarti, di prendersi cura di te. Perché lui sapeva che non ci sarebbe stato nel tuo futuro e non voleva che tu perdessi subito anche la mamma.  Alla fine lei acconsentì. Noi accettammo di aiutarli..naturalmente chiedendo il pagamento di un dazio in cambio…”

Che cosa avete chiesto in cambio?domandò Reika.

La vecchia sorrise e i gatti intorno si agitarono.

Prima di risponderti fammi concludere. Tenemmo Yugito con noi per circa cinque mesi. Tu nascesti in un freddo gennaio, in un momento che vedeva l'alba di nuove guerre e cercoteri catturati dopo la morte della propria forza portante. Con una tecnica di sigillo particolare, io riuscii a farti nascere senza che Nibi uscisse dal corpo di Yugito. Lei era molto felice la prima volta che ti vide. Poi, pochi giorni dopo, ci arrivò la notizia che Itachi si preparava a lottare contro colui che aveva atteso per annisuo fratello Sasuke. Tua madre scappò dal nostro nascondiglio per raggiungerlo. Voleva informalo della tua nascita e tentare di fermare la follia dei due fratelli. Ma fu attaccata da Hidan e Kakuzu e perì sotto i loro colpi. Del resto Yugito ti aveva messo al mondo da pochi giorni dovendo per altro mantenere in se la bicoda, era troppo provata per poter combattere contro quei due mostri. Così l`Akatsuki arrivò anche a Nibi. Poco dopo, fu tuo padre a perire scontrandosi con tuo zio

Reika si sentì sola come non mai. Aveva sempre provveduto a se senza preoccuparsi del suo passato e delle sue origini. Ora che le conosceva, le doleva il cuore al pensiero che entrambi i suoi genitori avevano sofferto terribili pene pur di farla venire alla luce al sicuro. La vecchia iniziò a fumare osservandola. Poi si spostò leggermente dalla sua solita posizione e tirò fuori da alcuni cuscini li intorno, un qualcosa di lungo coperto da una stoffa rossa.

Questa è tua piccola Uchiha

Reika prese in mano l'oggetto. Tolse la stoffa e ne tirò fuori una katana dal fodero e dal manico completamente bianchi. La lama poi era qualcosa di spettacolare: lucida all'inverosimile e tremendamente affilata, era percorsa per tutta la sua lunghezza da incisioni che raffiguravano delle fiamme.

Quest'arma l'abbiamo fatta noi. Tuo padre voleva regalarla a tua madre ma non ha fatto in tempo. Quindi ora è tua. Quando saprai usarla a dovere, il tuo chakra fruirà nelle incisioni rinforzando ulteriormente la lama e rendendola praticamente indistruttibile. E' un arma talmente bella e elegante che è perfetta per te!

Reika osservò a lungo l'oggetto. Era bellissimo non c'era niente altro da dire. Ed era qualcosa che aveva voluto suo padre per sua madre, quindi per lei, divenne immediatamente un oggetto preziosissimo.

Bene..mi hai chiesto quale è stato il prezzo che abbiamo pattuito con tuo padre..

L'attenzione della ragazzina tornò alla vecchia.

Ebbene..il nostro pagamento sei tu! Tuo padre aveva previsto tutto, incluso il fatto che tu potessi ritrovarti senza una famiglia. In quel caso ci aveva dato chiare istruzioni di portarti a Konoha dove qualcuno si sarebbe preso sicuramente cura di te. E noi lo abbiamo fatto, mettendoti alle costole Sinryo per verificare i tuoi progressi nelle arti ninja. Ma di contro, il nostro accordo era chiaro: nel momento in cui la bambina avesse sviluppato lo sharingan, sarebbe tornata a noi e alla Nuvola. Sarebbe cresciuta sotto la nostra guida e avrebbe abbandonato per sempre Konoha e il Paese del Fuoco. Devi sapere che dopo la grande guerra ninja, noi abbiamo recuperato il nostro Dio Nibi. E tu sarai il suo nuovo contenitore. In fondo è giusto non trovi? Prima tua madre e adesso tu, è il vostro destino..

Reika balzò in piedi e immediatamente una serie di artigli la circondarono.

E Itachi..mio padre avrebbe acconsentito a farmi diventare un jinchuuriki?

Certo che si piccola. Tuo padre voleva saperti viva.. e invincibile. Fino a quando non sarebbe stato il momento giusto, noi ti avremmo protetto, ma questo solo in cambio del tuo corpo. Lui accettò. Ed ora tu ci appartieni! Vedrai starai bene con noi..e sono certa che Nibi ti accetterà immediatamente quando riconoscerà in te i geni di Yugito Nii. Se ne lamentava spesso ma nutriva un vero rispetto nei confronti di quella donna

Reika era senza parole. Era andata via da Konoha solo per conoscere la verità evitando di coinvolgere ancora una volta i suoi amici, ma mai aveva messo in conto realmente, di non poter più tornare indietro. Ed in più, ora le veniva detto che sarebbe diventata una jinchuuriki come lo era l'Hokage. No, tutto questo non andava affatto bene. Ma era circondata e Mao-chan continuava ad osservarla tranquillo. Quindi respirò a fondo e si trattenne dal dire qualsiasi cosa.

Su, si è fatto tardi. Soichi ti accompagnerà nella tua stanza. Domani ci occuperemo della cerimonia di trasferimento del cercotero. Da domani piccola Uchiha, sarai l'arma più potente del nostro paese.

Il gatto bianco si parò davanti la ragazzina facendole segno di seguirla. Con ancora la katana bianca stretta in mano, la ragazzina obbedì.

Nella stanza della vecchia gatta si alzò un mormorio fitto di miagolii e chiacchiere e intanto, mentre questa continuava a fumare beata, il gatto nero le si avvicinò con una sinistra luce nei suoi occhi gialli.

 

Angolo Autrice: Ed ecco a voi la seconda parte! Ora sappiamo praticamente tutto di Reika, giusto? NOOO, SBAGLIATO! Non sono mica così scontata come autrice. Ci sono ancora misteri da svelare e non solo..chi ci assicura che la vecchia gatta abbia detto tutta la verità? Mmmh, sarà ma io non mi fido. Bene, spero che il capitolo vi sia piaciuto. I prossimi saranno pieni di movimento e di..risate! Avremo un Seiya alle prese con un Villaggio intero da tenere all'oscuro sulla questione Reika Uchiha. Che si inventerà lo shinobi? Non vi resta che continuare a seguirmi..Kiss. YUKI21

Dvdshaman: Dai..diciamo che Sasuke più che str... è sempre stato molto più cieco del fratello su quello che riguardava la sua famiglia. Speriamo apra gli occhi prima o poi. Si Itachi è sempre lui, sempre disposto a sacrificarsi per le persone che ama. Peccato non abbia avuto l'occasione di conoscere sua figlia..a questo punto chissà se zio e nipote si incontreranno ancora e se riusciranno ad andare daccordo..tu che dici? Aspetta e vedrai. Grazie del commento.

Vaius: Quello lo hanno fatto eccome direi! E con ben poca gioia della bicoda fidatati..cmq, devi considerare che Yugito riusciva a rintracciare Itachi quando necessario grazie a Nibi..è come se la bicoda lo avesse in un qualche modo marchiato e quindi riuscisse a scovare la sua presenza ovunque. Quindi i due si sono rivisti qualche volta almeno fino alla nascita dell'Akatsuki. Quando Yugito è rimasta incinta, il Raikage non si è accoro di nulla semplicemente perchè non si è fermato ad osservarla più del solito. Come il fratello del Raikage, Yugito è un jinchuuriki che nel paese della Nuvola sono molto rispettati e importanti in quanto i jinchuuriki hanno il pieno controllo del cercotero (il contrario di ciò che accade a Konoha all'inizio della storia di Naruto). E in più..per i primi 3-4 mesi non si vedono grossi cambiamenti in una donna in dolce attesa. Mica tutte hanno le nausee sai? Eh eh..io lo so. Bene bene..secondo te ora cosa accadrà? Avremo un nuovo jinchuuriki o gli shinobi di Konoha interverranno? Oppure sarà qualcun altro a mettersi in mezzo? Vedrai, vedrai...kiss.

Grazie a tutti..commentate commentate commentate!

 

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Capitolo 31
*** Di Un Seiya Tutto Fare e Genin a Lavoro! ***


Alle 7.00 in punto del mattino, la sveglia nella stanza di Seiya iniziò a suonare a tutto volume. Nonostante ciò, il genin che aveva si e no dormito due ore la notte prima, non accennava a muoversi da sotto le coperte. Sua sorella Yori, entrò nella sua camera chiamandolo a squarciagola.

Nii-san sveglia! Hai gli allenamenti con Neji-sensei e se fai tardi quello ti riduce in poltiglia!”.

Per incalzare ulteriormente la dose, Yori saltò allegra sul letto del fratello praticamente calpestandolo. Quando Seiya si degnò di uscire fuori dalla montagna di coperte, i suoi capelli rossi erano talmente spettinati e sconvolti da far scoppiare in una fragorosa risata la ragazzina.

Nii-san..sembri appena tornato da una missione! Ah ah ah!!”

La missione inizia ora sorellina…e stavolta è certo: ne uscirò sconfitto su tutta la linea!”

La ragazzina dalle lunghe trecce rosse osservò curiosa suo fratello. Doveva essere proprio complicato fare il ninja. Per fortuna che lei aveva ben altri sogni per il proprio futuro. Seiya uscì dal suo letto in cerca di vestiti ed equipaggiamento ninja. Sua sorella estrasse un piccolo taccuino dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni e iniziò a leggere il contenuto di una pagina rimanendo comodamente seduta sul letto del fratello.

Alle 7.30 in punto devi essere al campo di addestramento n.8. Oggi lezione di Genjutsu con particolare interesse su come riuscire a riconoscere ed annullare le illusioni del nemico”.

Fantastico..proprio tutto ciò in cui sono più carente…ed ho pure un sacco di cose da sistemare…accidenti a Shin!”

Che ha combinato Shin`ichi? Hai qualche gossip di cui non mi hai messo al corrente nii-san?”.

Seiya si voltò verso sua sorella. Le sorrise e le baciò la fronte.

Tranquilla sorellina. Lo sai che condivido solo con te le notizie importanti. Sei la mia alleata migliore!”

Yori gli sorrise allegra. I due fratelli Hiranu erano bravissimi nel reperire informazioni di diversa natura sugli abitanti di Konoha. Ed erano ancor più bravi nello sfruttare tale informazioni a loro vantaggio. Per quanto la piccola Yori avesse solo 11 anni, era un asso nello scoprire le cose. Seiya si vestì in fretta pronto ad uscire. Mentalmente stava facendo una lista di cose da fare per quel giorno e sicuramente gli servivano un bel po di alleati. Tanto valeva iniziare dalla sua fidata sorellina.

Yori ho un compito per te. Devi vedere se riesci a scoprire gli impegni di oggi della signora Hyuga. Intendo la mamma di Rido Hyuga. Fatti un giro dalle parti della loro casata e vedi se riesci a rimediare un biscotto e qualche informazione. Appena vieni a sapere dei suoi spostamenti, corri a riferirmeli. Tanto sai dove trovarmi..”

Ok nii-san. Ma come mai ci interessa la mamma di Rido? E` una casalinga con quattro figli..è noiosa!”

Si ma devo assolutamente sapere se ha intenzione di uscire di casa questa mattina. Quando la incontri, devi dirle che hai visto Rido che correva verso i campi di addestramento, ok?”

Va bene fratellone, ti aiuterò! Ma poi voglio che stasera mi racconti cosa sta succedendo”

La piccola uscì dalla stanza pronta a svolgere il suo compito. Seiya sospirò.

Ad arrivarci vivi a questa sera sorellina..se mi scoprono stavolta mi fanno torturare da Ibiki-san!”

Pronto all'azione, l'Hiranu uscì velocemente di casa.

Prima tappa – campo di addestramento n 8.

Quando arrivò, Tatsuja era già in pieno esercizio fisico mentre Minato sbadigliava seduto su un ramo. Seiya giunse giusto un paio di secondi prima che il sensei Neji facesse la sua comparsa. Dopo una buona mezz'ora di spiegazioni teoriche in cui solo Tatsuja ebbe il coraggio di fare anche domande per avere delle specifiche, Neji invitò i ragazzi ad attaccarlo utilizzando qualsiasi tipo di genjutsu gli venisse in mente. Avrebbe dimostrato come eliminarle e come reagire.  Potevano attaccare tutti e tre insieme se volevano. Mentre i tre si avvicinavano per discutere sulla strategia da intraprendere, Seiya notò sua sorella nascosta in un cespuglio intenta a fare gesti per attirare la sua attenzione.  Era ora di iniziare col piano.

Bene allora dire che la migliore tecnica da adottare è la seguente: Minato attacca con qualche clone che clone non è…sai tipo sostituzioni o altro mentre Tatsuja cerca di bloccare il sensei con le sue armi e magari nel frattempo fa apparire un che ne so che distraendo il maestro. Io resto indietro e preparo una trappola in cui far cadere il sensei e la moltiplico all'infinito fino a renderlo pazzo! Perfetto iniziamo!”

Detto ciò Seiya sparì tra i rami di un albero.

Minato guardò Tatsuja. I due erano visibilmente confusi.

Ehi Tatsuja.. tu hai capito che cosa suggerisce di fare Seiya?”

Macchè! Io ho capito solo che quello manda avanti noi perché è un disastro di genin!”

Minato si grattò la testa e cercò di buttare giù qualche scusa per l'amico. Tatsuja sospirò e suggerì a Minato di iniziare a fare qualcosa per non far innervosire subito Neji. Intanto Seiya aveva appreso da sua sorella che la signora Hyuga si apprestava ad uscire di casa per le 8.30 am circa. Aveva un bel po di spesa da fare. Ringraziata Yori il rosso partì alla volta di casa Yamanaka. Prima di riuscire a vedere Nanami, fu colpito da un calcio volante proprio al centro della schiena. Più o meno ripresosi, notò che la biondina lo sovrastava con le mani ai fianchi in chiara posa di pazienza persa.

Seiya Hiranu..brutto deficiente!”

Nanami…e poi dicono che non sei un granchè come ninja..hai un calcio niente male sai?”

Non provare ad adularmi ancora..questo non è niente! Dopo quello scherzetto che mi hai fatto promettendomi mari e monti con Minato..meriti molto di più!”

Ma dai..ancora con quella storia..vedrai che saprò farmi perdonare. Comunque ti stavo cercando Nanami”

E di grazia..perché cercavi me?”

Ho bisogno del tuo aiuto..e diciamo che se ti rode ancora per quella storia dello sharingan..aspetta di sapere cos'altro ha combinato Reika e come puoi aiutarci in questa storia”

Aiutare chi? E che altro ha combinato Reika-chan?”

Velocemente, Seiya riassunse a Nanami tutto quello che era accaduto la notte precedente. La biondina rimase in silenzio ad ascoltare l'intera storia e si stupì parecchio nell'apprendere che Shin'ichi, Rido e ben altri genin erano fuggiti da Konoha alla ricerca della mora.

Addirittura Kyoko-chan si è mobilitata per salvare Reika?! Accidenti..stavolta è grave sul serio vero?”

Stavolta è un grosso guaio Nanami. Dobbiamo darci tutti da fare. Yoshi è sicuro di aver capito in quale paese si trova Reika e Shin`ichi sta coordinando le ricerche. Possono farcela sono in gamba, ma hanno bisogno del nostro supporto qui al Villaggio”

La bionda ci pensò su. Certo l'idea di sfidare di nuovo l'intero sistema ninja di Konoha nascondendo la scomparsa della compagna, era poco allettante. Aveva già rischiato grosso dall'Hokage l'ultima volta. Però Reika era una sua amica. Nanami si divertiva molto a presentarsi a casa sua piena di cosmetici e ad obbligarla a farsi truccare e pettinare come diceva lei. Nonostante per Reika fossero cose del tutto superflue non si era mai rifiutata di fare da cavia alla bionda. Dall'altra parte le dispiaceva fare qualcosa di così grosso alle spalle del suo adorato Minato-kun ma Seiya era stato chiaro: il figlio dell'Hokage e l'intero team 1 dovevano rimanere all'oscuro di tutto il più lungo possibile. C'erano un bel po di cose contro in questa storia e lei rischiava grosso..come tutti del resto.

Va bene. Vi aiuterò. Che cosa devo fare?”

Seiya sorrise soddisfatto. Forse, se lavoravano tutti insieme, potevano farcela davvero.

Seconda Tappa – strada intermedia di Konoha tra casa Hyuga e supermarket.

A Nanami si era aggiunto Nobu. I due stavano seguendo la mamma di Rido che andava verso il supermarket per fare la spesa. Seiya era dovuto tornare di corsa al campo di addestramento sperando che Minato e Tatsuja fossero ancora intenti a scontrarsi contro il sensei. La strada per andare al supermarket si incrociava con un'altra via in cui, Shikamaru passeggiava sbadigliando e pensando a cosa avrebbe fatto fare oggi ai suoi 3 allievi. Il piano era semplice: Nanami doveva impossessarsi della madre di Rido e, una volta incontrato casualmente Shikamaru, avrebbe comunicato che Rido era a casa con la febbre e che quindi per quel giorno, non avrebbe partecipato agli allenamenti.

Come ha detto Seiya, sono entrambi in orario perfetto. Tempo stimato due minuti perché il soggetto A e il soggetto B si incrocino. Tu sei pronta?”

Ma come cavolo parli Nobu! E poi perché sei qui?”

Perché voglio dare il mio contributo e perché Seiya mi ha detto di aiutarti. Ho saputo che hai qualche problema di mira con la tua tecnica..”

Tsk! Per un errore o due..certo stavolta non posso proprio sbagliare o Shikamaru-sensei si accorgerà subito della trappola”

Tranquilla, sono qui per questo. Aspetta qui!”

Così dicendo Nobu saltò praticamente di fronte alla signora Huyga. La donna si arrestò sorpresa, poi riconobbe il giovane shinobi.

Nobu! Mi hai quasi spaventata! Che fai di bello da queste parti?”

Mi spiace molto signora, spero mi perdonerà”

Con un rapido gesto il ragazzo fu alle spalle della donna e la colpì al collo facendole perdere all'istante i sensi. Nanami saltò fuori dal nascondiglio con faccia allarmata.

Ma sei impazzito!”

Lo shinobi sosteneva la donna tenendola dritta davanti alla Yamanaka.

Direi che così vicino non puoi sbagliare. Avanti usa la tua tecnica. Tra circa 30 secondi Shikamaru-sensei girerà l'angolo e sarà qui”

La ragazza si concentrò e fissò intensamente la Hyuga.

Tecnica del capovolgimento spirituale!”

Dopo pochissimo tempo, la signora Huyuga si incrociò con Shikamaru.

Buongiorno signora”

Oh Shikamaru caro! Che fortuna incontrarti qui. So che oggi hai gli allenamenti coi ragazzi ma volevo comunicarti che Rido è a casa con la febbre e che quindi oggi non parteciperà all'allenamento. Meno male che ti ho incontrato per strada, mi sono evitata di venire fino a casa tua. Ah ah ah!”

Shikamaru osservò la signora Hyuga pensando che questa nuova generazione era ben diversa da quella che aveva conosciuto lui in passato. Ringraziò la donna per l'informazione e cambiò strada. Nanami con l'aiuto di Nobu rientrò nel suo corpo, lasciando adagiata ad un muro la donna. Fra qualche istante si sarebbe risvegliata non ricordando affatto ciò che era appena accaduto. La piccola variazione di Nanami alla tecnica del capovolgimento spirituale era utilissima in missione! I due si allontanarono di corsa.

Ed ora che si fa? Credi che si sia accorto di qualcosa?”

No non penso. Shikamaru-sensei ha avuto ben poco a che fare con te. Conosce la tecnica del clan Yamanaka così come la utilizza Ino ma il fatto che tu riesca a non far rendere conto al nemico di essere posseduto è una cosa eccezionale! Per non parlare del fatto che una volta risvegliata la persona non ricorda nemmeno di averti visto..una tecnica formidabile!”

La bionda arrossì. Era facile lasciare a bocca aperta gli altri genin..molto meno facile la sua sensei.

Comunque che Shikamaru stia andando verso casa Sarutobi. Speriamo che Seiya stia arrivando..non ho idea di cosa dobbiamo fare. Per ora io lo seguo e tu corri incontro a Seiya”

La bionda disse di si e volò in direzione del campo n8. Nel frattempo gli attacchi di Seiya contro Neji erano al limite del ridicolo. Non solo il ragazzo aveva ben poca forza fisica a causa del mancato riposo notturno, ma si vedeva lontano un chilometro che aveva la testa altrove.

Seiya concentrati! Ma che combini? Hai lanciato quegli shurinken contro Minato invece che contro il maestro!”

Oh accidenti…Minato scusa!”

Il biondo aveva una serie di shurinken conficcati in varie parti del corpo, nonostante ciò continuava a sorridere estraendoli.

Figurati Seiya, capita!”

Detto ciò, furono scaraventati contro un albero da un colpo d'aria generato da un attacco di Neji.

Cacchio, non riusciamo nemmeno a vederlo figurati a farlo cadere in un genjutsu”

Il rosso vide una testa bionda tra i rami di un albero li vicino.

Oh porca miseria! Speriamo sia andata bene..”

Di che parli Seiya”

Eh? Ah no niente Minato! Ok allora proviamo un altro attacco, Tacchan dacci dentro!”

Seiya mollò un bel calcio nel sedere del povero Tatsuja che si trovò scaraventato fuori dall'improvvisato nascondiglio in balia degli attacchi del maestro.

Seiya ti uccido!” Gridò il ragazzo.

Su Minato..vai coi cloni!”

Eh? E a che servono? Neji-sensei lo sa benissimo che sono solo cloni, sta usando il byak…Seiya?”

All`attaccoooooo!!!!” Gridò il rosso facendo partire in diverse direzioni una lunga serie di kunai.

Ma che combina?” si domandò Minato.

In mezzo a quel casino, Seiya andò dritto da Nanami.

Che succede Nanami?”

Volevo dirti che per quanto riguarda Rido è tutto ok. Sua madre, cioè io, ha avvertito Shikamaru-sensei che oggi Rido salterà gli allenamenti”

Ottimo..meno un problema. Ma se è andata bene perché sei qui?”

Be perché ora Shikamaru-sensei sta andando verso casa di Shin`ichi e tu non ci hai detto che cosa dobbiamo fare!”

Oh..cavolo!! Andiamo, raggiungiamo Nobu”

E come fai con l'allenamento?”

E che posso fare? Speriamo che Tacchan ne prenda un bel po prima che il sensei si accorga della mia assenza. Forza, dobbiamo fare in fretta!”

 

Angolo Autrice: Ed ecco il povero Seiya alle prese con un piano più grande di lui. Come se la caverà? E Nanami e Nobu saranno due degni alleati? Preparatevi, perché se ne vedranno delle belle.

Dvdshaman: E già, triste destino. Speriamo che i suoi amici riescano a salvarla. Alla fine con questa sua fuga fatta per evitare di coinvolgere nei suoi casini gli altri genin di Konoha, è finita col generare il panico più totale. Vedremo cosa accadrà. Le cose sulla gravidanza le so perchè aspetto un piccolo ninja o una piccola kunoichi..ancora non si sa. Quindi posso garantire che almeno fino a cinque mesi di pancia se ne vede ben poca e che, se non si soffre di nausee come nel mio caso, si va avanti in tutta tranquillità! :) Però io l'ho voluto..nel mondo di Naruto sembra che i bambini vengano fuori come funghi...Kishi-sensei ci presenta arti mediche ninja da paura...ma nemmeno un condom?! E che cavolo!! Vabbè, non divaghiamo. Piaciuto il capitolo? Voglio dare un poco di spazio anche agli altri shinobi e Seiya è un personaggio interessante. Vedrai quante ne passerà per aiutare i suoi amici...grazie del commento come sempre. A presto.

Vaius: Mmm, personalmente non credo che Itachi sarebbe stato daccordo con la vecchia gatta..ma dovremo attendere ancora un po per conoscere i veri piani per Reika-chan. Che ne dici degli altri shinobi? Secondo te ce la faranno a cavarsela? Speriamo bene...e poi non dimentichiamoci di Mao-chan..il gatto ninja è veramente affezionato alla ragazza ed io dico che veglierà su di lei. Aspetta e vedrai. Sulla gravidanza..ho già risposto sopra. Siete proprio curiosi ragazzi!! A presto.

Danino: Più avanti vedremo se la vecchia gatta ha detto bugie o semplicemente omesso alcune cose. Saprai tutto sulle vere intenzioni di Itachi. Però devo confermare che Yugito non è riuscita a scontrarsi al pieno delle forze coi due membri dell'Akatsuki, in quanto il suo fisico era debilitato dal parto difficile. Poverina..voleva davvero impedire ad Itachi e Sasuke di scontrarsi. Ma è stata fermata prima. Vedremo ora cosa accadrà. Grazie del commento!   YUKI21

 

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Capitolo 32
*** Di Un Falso Cugino e Di Piccoli Errori ***


Nobu intanto continuava a seguire Shikamaru. Come immaginava, l'uomo di stava dirigendo proprio verso casa Sarutobi. Nanami e Seiya arrivarono di corsa alle spalle del ragazzino.

Oh mamma mia! Credo proprio che oggi mi verrà un infarto!”

Ce l'avete fatta finalmente! Seiya, Shikamaru-sensei sta andando a casa di Shin`ichi, che facciamo?”

Volete che usi la mia fantastica tecnica anche con Kurenai-sensei? Che ne so, magari stavolta improvviso su un attacco di diarrea di Shin`ichi..”

I due ragazzi si guardarono in volto scuotendo la testa.

Non si può fare Nanami. A parte che con Kurenai-sensei la vedo dura...la mamma di Shin'ichi non è in casa. So che le è stata affidata una missione dall`Hokage ed è partita alle prime luci dell'alba insieme a Shizune ed altri jonin”

Quindi che si fa Seiya?”

Be..direi che possiamo azzardare una cosa. Come te la cavi con la tecnica della sostituzione Nobu?”

Abbastanza bene. Perché chi vuoi farmi interpretare?”

Dunque vediamo..Shin`ichi è meglio di no. Shikamaru lo conosce troppo bene, basta una tua mezza parola fuori posto e ed utilizzerà un Kai per sciogliere la tua tecnica. Reika non ne parliamo..decisamente non hai i suoi modi eleganti. Uff che casino!!”

Sbrigati Seiya deciditi, il sensei è quasi arrivato!”

Seiya si concentrò e opto per il male minore.

Proviamo così. Trasformati in Konohamaru Sarutobi. Se le mie fonti sono corrette oggi ha il giorno libero e dovrebbe essere andato a pescare. Shikamaru non ha contatti particolari con Konohamaru, ma sa sicuramente che oggi non è in missione. Non avrà motivo di insospettirsi se lo vede nei paraggi della casa di suo cugino. Ora ascolta Nobu..ti riassumo quello che dovrai dire a Shikamaru-sensei. Mi raccomando, cerca di stare in sua compagnia il meno possibile..e speriamo bene”

Velocemente Seiya illustrò la situazione a Nobu. Qualche istante dopo, Nobu, nei panni di Konohamaru, si incontrò casualmente con Shikamaru nei pressi di casa Sarutobi.

Shikamaru-sensei buongiorno!”

Konohamaru..sei venuto a trovare tuo cugino?”

Si. Sta molto meglio per fortuna e sta superando alla grande la perdita dell'occhio destro. Siamo stati insieme tutta la mattina a giocare a shoji…”

Capisco, e scommetto che ti ha stracciato. Sta diventando più bravo di suo padre in quel gioco, anche con me vince sempre. Comunque vado a chiamarlo, anche se convalescente voglio che sia presente all'allenamento di oggi..”

Ah davvero? Ma è passata Reika e lo ha avvertito che Rido sta male..quei due hanno pensato che l'allenamento fosse saltato per oggi tant'è che sono usciti insieme..”

Come?”

Shikamaru sembrò piuttosto perplesso. Che quei due avessero preso una decisione senza il suo parere gli sembrava alquanto anomalo. Iniziò ad osservare il falso Konohamaru con occhi indagatori. Nascosti poco distante, Seiya e Nanami trattennero il fiato poi la bionda si rivolse al rosso.

Sei sicuro che gli crederà? A me sembra una sciocchezza…”

Fidati..nessuno conosce i pensieri di Shin più del suo maestro..guarda, Nobu gli sta parlando fa silenzio!”

Già mio cugino è un po strano ultimamente non crede? La sua compagna di team è arrivata tutta di corsa dicendo che Rido sta male. Poi tra una cosa ed un'altra gli ha raccontato di un bel posto che ha scoperto poco distante dal Villaggio..roba di fiori e piante e di come sarebbe bello fare un picnic visto che lei non ne ha mai fatto uno in vita sua. Doveva vedere Shin'ichi! Ha cambiato espressione le è andato vicino e le ha chiesto se voleva fare un picnic con lui. Lei ha detto di si e sono praticamente corsi via insieme..lui sembrava uno scemo! Mi sa che non l'ha minimamente pensata sensei..”

Nobu fu incredibilmente convincente.  Come detto da Seiya, Shikamaru era il solo a saper leggere davvero nel cuore del suo allievo preferito. Per quanto lo stesso Shin`ichi continuasse a negare l'evidenza nascondendosi dietro un ideale di famiglia con fratelli e sorella, il jonin sapeva che nutriva qualcosa di ben poco fraterno dei confronti di Reika.

Sospirò e si rivolse a Konohamaru.

Quei ragazzini..mi faranno impazzire. A saperlo prima mi sarei preso un paio di giorni di riposo e avrei accompagnato Temari a Suna..per quanto non muoia dalla voglia di essere strapazzato da suo fratello Gaara. Ma se quella viene a sapere che sono rimasto con le mani in mano mi farà ben peggio”

E già. Ora mi scusi ma io devo andare. Arrivederci sensei!”

Nobu si allontanò a tutta velocità. Nanami e Seiya sparirono nella direzione di Nobu. Shikamaru sbadigliò alzando gli occhi al cielo.

Shin`ichi, Rido, Reika..che diavolo state combinando ancora?”

Il piano di Seiya era un ottimo piano…ma Shikamaru Nara era pur sempre il genio di Konoha. Se i tre chunin avessero tenuto a mente questo piccolo particolare, forse avrebbero evitato di commettere errori.

Quando Seiya tornò nuovamente al campo di addestramento n.8, era completamente distrutto.  Aveva lasciato chiare indicazioni a Nanami e Nobu: i due shinobi avrebbero dovuto girare per Konoha assumendo ogni tanto le sembianze di Kyoko, Aoi e Yoshi. Il rosso si augurava che tutto questo bastasse. Si stava avvicinando nel punto in cui i suoi due compagni erano ancora alle prese col maestro Neji quando una testa bionda e due occhi color cielo gli si pararono davanti.

Allora Seiya che sta succedendo?

Minato sbucava da un ramo a testa in giù e guardava sorridendo il compagno. Seiya per la paura cadde di sedere a terra.

Mi..Mi..Minato..ma che ci fai qui? Non ti stai allenando con Tatsuja e Neji-sensei?

Il biondino saltò giù e si avvicinò a Seiya porgendogli una mano per aiutarlo a rialzarsi.

Io si che mi sto allenando! Considera che in questo momento ho circa dieci copie in uso contro il sensei di cui un paio, hanno le tue sembianze. E non è affatto facile tenere Neji-sensei abbastanza lontano dai miei cloni per far si che non si accorga che non sei sul campo d'addestramento. Il povero Tatsuja le sta prendendo di brutto..ma lui dice che così migliora..allora tu invece, che stai combinando?

Emh, niente di che Minato. Ho fatto qualche piccola ricerca al Villaggio, sai tipo estorcere informazioni che possono essermi utile e tra una cosa e l'altra ho incontrato Aoi e abbiamo fatto due chiacchiere sulle kunoichie già, diciamo che oggi sto proprio oziando! Che vergogna..ti ringrazio di avermi coperto col sensei. Ma ora torno subito in campo e…”

Stai mentendo

Minato lo fulminò. Ecco, adesso Seiya era chiaramente nei guai. Già si stava preparando ad essere preso a pugni da Tatsuja e sgridato dal sensei..ma vedere lo sguardo di Minato diventare così cupo e serio era insopportabile. Quello che si diceva in giro era vero..a Minato Uzumaki non si poteva mentire. Che il biondo fosse o no munito di byakugan, aveva sicuramente una qualche abilità particolare che gli consentiva di capire al volo quando qualcuno mentiva.

Io..veramente…”

Seiya non voglio impicciarmi dei fatti tuoi, ma renditi conto che se ti scopro io con così tanta facilità, Neji-sensei ti farà la pelle appena rimetti piedi in campo. Ora ho solo 4 copie attive in questo momento ed una sola ha il tuo aspetto. La sto tenendo distante il più possibile ma il sensei ti ha puntato probabilmente perchè ha capito che qualcosa non va...e considera che non sta utilizzando il byakugan in questo allenamento. Se ancora non ti ha scoperto lo devi a Tatsuja che si sta battendo come un leone per coprirci entrambi

Il rosso sospirò. Volendo o no stava coinvolgendo anche i suoi compagni di team..ma cosa poteva fare? Rido era stato categorico: non voleva Minato tra i piedi. E Shin'ichi aveva confermato questa cosa.

Seiya ci pensò su un attimo.

Mi spiace Minato. Chiederò scusa anche a Tatsuja ma almeno per oggi ti chiedo di non farmi altre domande..

Minato guardò verso il campo e poi si concentrò di nuovo su Seiya.

Due cloni e il tuo è andato. Adesso proverò a sorprendere il sensei con un rasengan e cercherò di fare più luce che posso. Subito dopo attaccalo tu..forse così penserà che ci siamo allontanati solo per studiare un piano di attacco. Certo ci farà una ramanzina comunque considerando che praticamente non abbiamo mai utilizzato genjutsu in questo allenamento..

Grazie Minato

I due si incamminarono velocemente verso Tatsuja e Neji. Giunti vicino alla battaglia, Minato caricò un rasengan di modeste dimensioni ma molto luminoso. Seiya preparò dei kunai pronto all'attacco. Prima di lanciarsi in battaglia, Minato si rivolse un ultima volta a Seiya.

Ehi Seiya..ricordati che se le cose si mettono male puoi sempre contare su me e Tacchan

Lo so Minato, grazie

Il biondo parti all'attacco. Prima di seguirlo Seiya disse a bassa voceMa ho fatto una promessa..e voglio mantenerla”.

Subito dopo seguì Minato.


Angolo Autrice: Poveri ragazzi! Ce la stanno mettendo tutta per coprire gli amici partiti alla ricerca di Reika..ma hanno commesso qualche piccolo errore. Quale? Eh eh..ve lo svelerò più avanti. Nel prossimo capitolo faremo un piccolo salto indietro..giusto giusto qualche ora per vedere come Yoshi Aburame abbia scoperto dove è stata portata Reika. In questi capitoli conosceremo sempre meglio tutti gli shinobi e le loro capacità fino a tornare alla nostra Reika. Cosa ne sarà di lei? Diventerà davvero il contenitore della bicoda come lo era sua madre? Si vedrà. Grazie a tutti coloro che seguono questa storia e che la commentano o la vorranno commentare. Kiss.  YUKI21

Danino: Se ti domandi tu quanto durerà il piano che gli shinobi stanno mettendo su..figurati il povero Seiya! In fondo è quello che rischia più di tutti, insomma è la mente a Konoha in questo momento. Ed io ho il sospetto che Shikamaru abbia intuito qualcosa a causa di piccoli errori di calcolo. Vedrai..continua a seguirmi! Grazie del commento.
Vaius: A breve vedremo anche il comportamento degli adulti del Villaggio della Foglia..per quanto possa essere adulto un Naruto Uzumaki si intende! Fai bene ad essere curioso...così tieni sempre la mente in allenamento. Mao-chan a breve ci darà prova della sua vera forza da ninja gatto..Grazie del commento, a presto.
Ekiyo: E già..povero Seiya! Fino ad ora non si è risposato un attimo e scommetto che Neji gli darà pure del lavoro supplementare..il rosso sarà distrutto a fine giornata. Reika dovrà vedersela con molti artigli..e non solo. E' estremamente complicato essere un Uchiha!
Dvdshaman: Insomma ti stai facendo un no stop delle puntate dell'anime di Naruto...complimenti! Si, Yugito anche se per poco è stato molto affascinante come personaggio. Tristissima la parte di Asuma anche se attinente alla storia. Pensi che Shikamaru non sospetti nulla? Mmmh, non credere. Vedrai. Grazie per gli auguri, hai scritto delle cose bellissime ti ringrazio davvero di cuore. Ah...si è scoperto da poco che sarà una kunoichi :) Mi sa tanto che mi darà un gran da fare..speriamo di farle gradire le anime giapponesi...a raccontarle storie ci penso io. Grazie ancora, continua a seguirmi.
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Capitolo 33
*** Di Insetti, gatti e di Strategie ***


A prima vista, Yoshi Aburame era uno di quei ninja a cui nessuno avrebbe dato due sputi di fiducia. Di corporatura esile, non affrontava mai direttamente uno scontro. Piuttosto rimaneva in disparte a studiare la situazione per poi uscirsene con qualcheassonella manicaasso che il più delle volte aveva l'aspetto di un qualche strano insetto non ben identificato. Quando aveva solo 4 anni, suo padre iniziò ad illuminarlo sulle meraviglie della natura illustrandogli le fantastiche abilità che gli insetti allevati dal clan Aburame offrivano. Per questo all'epoca tutti nel suo clan rimasero alquanto stupiti nell'apprendere che lo strano ragazzino aveva scelto delle semplici farfalle blu da allevare..insetti che erano si molto rari e belli da vedere, ma che consentivano un uso bellico piuttosto ridotto (ovvero la sola capacità di far perdere i sensi al nemico). Quando il padre domandò il perché di quella scelta, suo figlio Yoshi rispose con un sempliceHo i miei motivi.

Tali motivi erano, diciamotroppo semplici per essere compresi dagli adulti del suo clan. A Yoshi piacevano le belle bambine, quelle delicate dai capelli chiari che amavano il rosa e le cose belle. Ora, per quanto fosse solo un bimbo, Yoshi aveva già capito che uno che si occupava di insetti aveva ben poche possibilità di attirare l'attenzione di ragazze del genere, quindi tanto valeva scegliere un tipo di insetto che riuscisse a non terrorizzare il gentil sesso, ma che all'occorrenza tornasse utile in battaglia. E per uno come lui che preferiva evitare scontri diretti, le farfalle blu erano perfette. Col passare degli anni poi, identificata la ragazza dei suoi sogni, si era concesso di allargare i suoi confini verso nuovi insetti non ancora allevati dal clan. A dispetto di tutti i suoi parenti, il ragazzino una volta diventato chunin, vantava un allevamento di buone dimensioni di cui persino suo padre non conosceva i dettagli. E non solo, Yoshi era andato oltre..fuori le mura di Konoha, si era occupato di alcuni insetti non elencati dal clan Aburame..insetti per i quali il clan non aveva alcun interesse. Tra questi, delle formiche nere che nidificavano in alcuni alberi della foresta intorno al Villaggio della Foglia.

E proprio tramite queste formiche, che il ninja aveva addestrato per una funzione puramente mirata ad acquisire informazioni sull'ambiente circostante, Yoshi apprese del trasferimento di Reika col suo gatto. Era semplice..le formiche reagivano al movimento del chakra. Quando Mao-chan aveva attivato la sua tecnica di trasferimento, aveva richiamato del chakra che le aveva allertate. Alcune di esse si erano infilate nelle pieghe dell'abito di Reika venendo trasferite con la ragazza ed ora, con una particolare tecnica che legava tra loro i membri della colonia, le formiche rimaste sapevano esattamente dove si trovavano le loro compagne. Quindi quando Yoshi le interrogò su ciò che era successo qualche ora prima, esse formarono una parola unendo i loro neri minuscoli corpi: Nuvola. E così il gruppo creatosi per il salvataggio di Reika, era venuto a conoscenza dell'ubicazione attuale della ragazza.

Tornando proprio ai nostri shinobi questa informazione tanto preziosa si rivelò un enorme ostacolo al fine del loro proposito.

Si trova al Villaggio della Nuvola? Ne sei sicuro Yoshi? Oh cavolo! E come ci arriviamo fino al Paese del Fulmine in breve tempo?! Ci vogliono circa due giorni di camminoma porca miseria proprio così lontano la dovevano portare!Rido ormai era un fascio di nervi.

Shin'ichi sospirò. Era lontana, troppo lontana. Molto più di quello che avrebbe potuto immaginare. Il Paese del Fulmine era inoltre un paese ninja guidato dal Raikage. Così si finiva con il coinvolgere altri paesi e questo complicava ulteriormente le cose.

Kyoko incrociò le braccia al petto e pestò forte un piede sul ramo dell'alberoE adesso che si fa?

<<La tensione era al massimo. Il ninja ormai cieco di un occhio osservava con quello sano la splendida luna alta nel cielo, ed in essa rivedeva il volto della sua amata..>>

Ma che stai dicendo Aoi?Domandò Kyoko.

Eh? Prendo appunti per il mio prossimo romanzo mi sembra chiaro..

E scrivi che il ninja cieco vedeva il volto della sua amata nella luna!? Quel ninja la sua amata la vede qui su questo albero brutto cretino!

 “Tsk, non accetto variazioni al tema sia chiaro…”

Shin continuava a riflettere sul da farsi fino a quando, Yoshi, si schiarì la voce attirando l'attenzione dei presenti.

Io avrei un idea per uscire da questa situazione..

Davvero? Yoshi caro! Avanti parla! Come la raggiungo la mia Rei-chan?

Tutti trattennero il fiato in attesa di istruzioni.

Semplice. Useremo Goro

Shin`ichi si illuminò.

Ma allora è vero! Sai davvero utilizzare una tecnica di richiamo…”

Sei informato anche su questo Sarutobi..ebbene si. Conosco una tecnica di richiamo che ci sarà molto utile per raggiungere il Villaggio della Nuvola

Ehi voi duema di che state parlando?” Rido Hyuga era all'oscuro di tutto. Ma del resto a lui andava solo detto chi doveva massacrare per riprendersi la sua Reika, tutto ciò che esulava da questa cosa, erano solo dei dettagli di cui si potevano occupare quelli che usavano prima la testa come Shin`ichi.

Yoshi spiegò a Rido e a tutti i presenti la sua speciale tecnica di richiamo. Con essa poteva richiamare una libellula gigante con la quale era possibile coprire lunghe distanze in breve tempo, salendo sul suo dorso e facendosi trasportare per via aerea. E fu così che il gruppo partì alla volta della Nuvola. 5 giovani shinobi in groppa ad un insetto gigante..fu un viaggio divertente, veloce e tremendamente scomodo.

Felici di arrivare in sole 5 ore a destinazione, si prepararono ad affrontare l'ignoto convinti che uniti avrebbe ritrovato e riportato a casa la loro amica scomparsa. Grazie alle informazioni raccolte dalle sue formiche speciali, Yoshi guidò il gruppo direttamente all'ingresso di quella, che a prima vista, altro non era che una grotta, non fosse stato che proprio davanti l'entrata, due gatti stavano intrattenendo una conversazione decisamente troppo umana per due comuni felini.

Ti dico che l'erba gatta del Paese del Fuoco è la migliore! Ti fa sballare alla grande!”

Già..ma costa troppo! Di questi tempi abbiamo poco lavoro per permetterci della roba così raffinata, bisogna accontentarsi di quello che si trova al mercato nero della Nuvola..questo paese fa schifo! Quand'è che potremo tornare al Paese della Terra? Uff..che strazio..”

Su non lamentarti..dopo questo “affare” saremo tutti ricompensati a dovere e potremo tornare ai rispettivi paesi con le tasche piene! Speriamo solo che la ragazzina sopravviva domani alla cerimonia del sigillo della forza portante, altrimenti nessuno di noi verrà pagato!”

Shss, fa silenzio! E' vietato parlare della missione non ufficiale..vuoi che qualcuno scopra che siamo coinvolti anche noi gatti ninja della Terra?! Su, facciamoci forza altre due ore e verranno a darci il cambio..”

Nascosti tra la vegetazione, i ninja di Konoha avevano ascoltato tutto. I volti contratti nello sforzo di leggere tra le righe di quella conversazione. Fu Rido a rompere il silenzio..

Shin?! Pensi che la ragazzina in questione sia la mia Rei-chan?”

Certo che è lei pezzo d'asino! Che ci dovrebbero fare altre umane in compagnia di quei sacchi di pulci? Ma cosa intendevano con quella storia della forza portante? Be, poco importa ora. Shin'ichi adorato..se mi permetti io vado avanti e ne faccio degli scendiletto di quelle due bestiacce..” mentre diceva ciò, Kyoko aveva già estratto i suoi fedeli kaiken puntando con sguardo minaccioso gli ignari felini.

No, che nessuno si muova. Se quei due gatti ci vedono daranno sicuramente l'allarme. Ricordate la lezione di Kiba-sensei? I gatti ninja sono pericolosi nonostante le loro ridotte dimensioni e noi non possiamo permetterci di metterli in allarme. Non sappiamo quanti ve ne siano all'interno di quella grotta e non sappiamo neanche se stiamo parlando solo di gatti..da quello che hanno detto quei due, ho il sospetto che vi sia anche qualcun altro coinvolto in questa storia, e la faccenda della cerimonia...non mi piace per niente. Dobbiamo entrare e cercare Reika mantenendo una strategia stealth, evitando quindi scontri diretti che ci facciano scoprire”

Kyoko osservava con occhi colmi di ammirazione Shin'ichi.. “Mio adorato..sei così intelligente!”

Quante storie! Io dico andiamo e facciamo una strage...”

Tu dici così perché sei un baka Rido Hyuga. Sarutobi ha ragione non dobbiamo farci scoprire. Come vuoi procedere Shin'ichi?”

Il ragazzino ci pensò su un attimo.

Quei due hanno il cambio della guardia fissato tra due ore. Questo è il tempo che dobbiamo impiegare per trovare Reika in quanto ora, per prima cosa, ci libereremo di quei due gatti..però..dobbiamo farlo in modo silenzioso, vediamo..si potrebbe..”

Shin'ichi non poté finire la frase che i due gatti caddero muso avanti privi di sensi.

Ecco fatto. Risolto il primo problema” a parlare era stato Aoi. Fu allora che gli altri ninja notarono gli spiedi che il moretto teneva nella mano sinistra, spiedi evidentemente avvelenati. Rido sorrise divertito e saltò fuori dal nascondiglio.

Grande Aoi! Li hai accoppati senza fare il minimo rumore!”

Shin'ichi gli fu subito alle spalle e gli mollò un cazzotto in testa “E allora vedi di non fare rumore tu ora! Grazie Aoi, avevo dimenticato della tua abilità con gli spiedi. Ci tornerà utile..”

Aoi sorrise riponendo gli spiedi nell'apposito contenitore. Non era un grande ninja e come Yoshi, preferiva tenersi fuori tiro dal nemico. Per questo si era negli anni specializzato nell'uso dell'arma dello spiedo. E per questo aveva anche studiato diversi veleni da utilizzare a seconda dei casi. Quei due gatti non erano stati uccisi, ma avrebbero dormito senza muovere un muscolo almeno per 10 ore!

Allora entriamo?” domandò carico al massimo Rido.

Io resto qui” disse Yoshi. Tutti lo guardarono perplessi.

Se vi succede qualcosa potrò tornare rapidamente a Konoha con Goro per dare l'allarme e comunque, prima Kyoko mi ha fatto venire in mente una cosa, diciamo un bello scherzetto a quelle palle di pelo. Ma per attuarlo ho bisogno di calma e concentrazione. Quindi rimarrò qui a coprirvi le spalle. Se non vi vedo entro due ore, tornerò a Konoha per avvisare l'Hokage”

Va bene Yoshi, contiamo su di te. Bene ragazzi, andiamo nella tana del nemico e riprendiamoci la nostra compagna” disse risoluto Shin'ichi mentre il suo occhio rosso fuoco ardeva di desiderio di battaglia.


Angolo Autrice: Anche se lentamente, la storia va avanti. Nel prox capitolo vedremo cosa accade intanto a Konoha.
Ma chi altro sarà coinvolto in questa storia? Chissà..fatto sta che quando ci sono i cercoteri di mezzo non si può mai stare tranquilli. Chissà come se la caveranno i nostri eroi..chi leggerà, saprà. Grazie a tutti, commentate!! YUKI

Dvdshaman: Si, ti anticipo che Shikamaru ha capito che gli sono state dette delle balle e che i suoi ragazzi si sono cacciati in qualche guaio. Più avanti spiegherò anche come ha fatto sua maestà di intelligenza a comprendere tutto ciò. Grazie di continuare a seguire la mia storia, mi fa tanto piacere...ah, solo un appunto...è una femmina non un maschio. Ma credimi..vedrà sia Naruto che il mitico Dragon Ball, proprio come la sua mamma ;)

Vaius: Minato è molto più che sveglio..diciamo che ha una potenzialità di cui ancora non ho parlato ma che più avanti affronteremo. Scoppierà si un bel casino appena i "grandi" sapranno la verità..e ormai manca poco. I ragazzi sono stati troppo ottimisti poverini..e soprattutto povero Seiya, lo aspettano giorni veramente duri!

Danino: Penso che la storia del pic-nic regga. Shikamaru ha compreso da tempo che Shin'ichi ha un interesse tutto suo verso Reika...ed io non sottovaluterei nemmeno lo spirito di osservazione di Rido. Temo che solo Shin non abbia ancora compreso alcuni suoi sentimenti, ma ha solo 12 anni, ha tempo per queste cose. Vedrai, crescerà e cambierà, come tutti. E quando questo accadrà, dovrà fare i conti con cose che non aveva affatto considerato. A presto.

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Capitolo 34
*** Di Proggetti per Reika Uchiha e di un Piano Concluso ***


Akira! Avanti lascia stare tuo fratello

Sakura allontanò i due seggiolini sui quali i gemelli erano seduti per fare colazione. In realtà il biberon di Itachi era stato lanciato contro il muro da suo fratello che batteva le mani soddisfatto del suo operato.

UffAkira guarda che disastro che hai combinato! Accidenti ora mi tocca pulire il muro e il pavimento e sono già in ritardo...

Arresa la giovane donna si armò di straccio ed iniziò a strofinare per togliere il latte versato. Itachi iniziò a frignare e Sakura tremòci mancava solo che iniziasse a piangere e ad urlare per completare il quadretto mattutino di casa Uchiha. Allarmata guardò suo figlio, ma sorrise nel vedere che Akira gli passava il suo biberon per farlo stare buono. I due gemelli Uchiha erano eccezionali. Itachi era di indole tranquilla e serena, Akira agitato e birbante. Due opposti che comunque riuscivano ad andare d’accordo nel loro piccolo mondo. Certo, Itachi ne subiva di tutti i colori da Akira, ma il gemello era sempre pronto a farsi perdonare.

Mentre Sakura ripensava a quante ne aveva passate per avere questa famiglia che tanto amava, suo marito entrò in cucina. Spettinò i due gemelli con un paio di carezze e aprì il frigo per prendersi qualcosa da mangiare.

Notò sua moglie piegata a terra intenta a pulire una chiazza di latte mista a biscotti sbriciolati e le passò un secondo panno.

Akira?

E chi sennò? Questa mattina ha deciso di giocare al lancio del biberon usando chiaramente quello del fratello..mi domando da chi ha preso!

Sasuke guardò il piccolo, poi osservò anche Itachi. Due gocce d'acqua..non fosse per quella leggera tonalità più chiara negli occhi di Akira.

Ha preso da te. Itachi è più tranquillo..ha preso da me

La rosa si alzò gettando le pezze nel lavandino. Si portò le mani ai fianchi ed assunse un aria..leggermente irritata.

Ma davvero? Strano detto da uno che voleva fare a pezzi un Villaggio intero..io quest'istinto distruttivo lo vedo in Akira e mi domando da chi possa averlo ereditato, ma potrei anche sbagliarmi del resto..io sono solo la moglie isterica di Sasuke Uchiha!

Sei insopportabile quando dici queste cose

Una vena bella grossa iniziò a pulsare pericolosamente sulla fronte della donna. Itachi smise di bere il suo latte, Akira iniziò a ridere divertito.

Poi Sakura prese un bel respiro e contò fino a 10..ok, diciamo fino a 30 prima di parlare di nuovo.

Ho bisogno di tornare in missione! Sono stanca di fare solo la mamma/moglie/dottore! Ho bisogno di muovermi..per questo perdo facilmente la pazienza..non sono abituata a dovermi trattenere per così tanto tempo

Sasuke mandò giù una tazza di té e si voltò verso la moglie osservandola. Nella sua testa gli stavano passando una marea di battutine acide da rilanciare inclusa quella con cui dichiarava che Sakura era da sempre una che perdeva la pazienza e che questa cosa accadeva spesso anche in missione, ma notando che la moglie indossava solo una sua corta t-shirt e che aveva ancora due gambe da sballo nonostante la gravidanza gemellare, decise di tacere. Perché un vero uomo sa quando deve stare zitto..soprattutto se la notte gli piace rotolarsi nel letto con la moglie la quale, per inciso, non ha mai finto un mal di testa in tutti quegli anni.

Allora torna alle missionidichiarò secco.

Sakura spalancò gli occhi..le stava dando ragione?!

Davvero? Pensi che possa tornare a fare la ninja a tutti gli effetti? I gemelli non hanno ancora due anni compiuti..non preferisci che resti in casa ancora un po?

Ed ecco che gli faceva tenerezza. Non gli piaceva sentirsi in difetto proprio con lei, ma doveva ammettere che negli anni la rosa si era sempre sacrificata per accontentarlo. Sapeva che lei non sarebbe tornata alle missioni se lui non ne fosse stato assolutamente convinto. Così sospirò e si voltò completamente verso Sakura guardandola in quegli occhi verdi bellissimi che aveva trasmesso ad entrambi i suoi figli.

Sakura fosse per me io ti terrei sempre qui in casa coi gemelli..ma solo perché mi preoccupo che possa accaderti qualcosa di brutto in battaglia. Però...sono quasi due anni che non ti vengono assegnate missioni e so quanto hai lavorato in passato con Tsunade per migliorarti. Quindi penso che se te la senti davvero, è ora di tornare in azione. E comunque..a breve avremo una bocca da sfamare in più qui..

La donna si illuminò e saltò letteralmente in braccio al marito sotto lo sguardo divertito dei bambini.

Allora è deciso?! Lo facciamo davvero?! Facciamo venire a vivere qui Reika?

Sasuke le spostò una ciocca di capelli dal volto e abbozzò un sorrisoStanotte mentre dormivi..ho dato una sistemata alla vecchia stanza di mio fratello. Penso che sia giusto che lei dormi li. E` un Uchiha quanto i nostri figli..quindi questa è anche casa sua

La donna stampò un bacio al marito lasciandolo praticamente senza fiato.

Sei meraviglioso Sasuke-kun! Non mi sembra vero..finalmente un'altra donna in questa casa! Le potrò insegnare un sacco di cose e poi è cosi carina..le comprerò un mucchio di vestiti colorati e poi potrà aiutarmi coi gemelli..si, sarà meraviglioso!

Il moro si alzò dalla sedia e ripulì la bocca di Itachi sporca di latte.

Naruto è d’accordo con me. Ora non mi resta che parlarne a Shikamaru e a Reika stessa

Sono certa che dirà subito di si! Finalmente avrà anche lei una famiglia..bene. Adesso porto i gemelli dai miei e poi vado in ospedale. Parlerò a Tsunade del fatto che voglio tornare a fare missioni così potrà iniziare ad organizzarsi coi turni in ospedale...dovrò avvisare anche Heichi. Quel ragazzo avvolte mi da proprio da pensare..sembra sempre così distratto quando gli chiedo di fare una cosa..

Sasuke sbuffò.

Ok esco anche io. Vado da Shikamaru e poi a parlare con Reika

Sakura salì in camera e si vestì velocemente per poi tornare sotto per uscire di casa col marito e i bambini. Si salutarono con un ulteriore bacio (la donna ne approfittava ogni volta che poteva senza il minimo imbarazzo) e si allontanarono in direzione opposta.

Arrivato nei pressi di casa Nara, Sasuke incontrò proprio Shikamaru.

Sasukequal buon vento..

Vorrei parlarti di Reika possibilmente con lei presente. Ti deve raggiungere per un allenamento?

No..per oggi l'allenamento è saltato..

Mpf..e lei dov'è adesso?

Mmm..bella domanda Uchiha

A quell'affermazione, Sasuke avvertì che qualcosa non era al suo posto.

Intanto per tutta Konoha, Nobu e Nanami si sforzavano come potevano per reggere il gioco agli altri shinobi. La giornata era ancora lunga e i due ragazzi si alternavano con la tecnica della sostituzione, per far si che qualche abitante del Villaggio vedesse in giro Kyoko e Shino. Il povero Seiya era ancora agli allenamenti col suo team e a causa delle sue continue distrazioni, Neji lo stava torturando più del solito anticipandogli che, in serata, si sarebbe trattenuto ancora nel campo d'addestramento da solo per continuare ad esercitarsi nelle illusioni finché il sensei lo avesse ritenuto necessario.

Nobu e la biondina si erano dati da fare da soli dopo aver appreso i dettagli da Seiya ed ora, se ne stavano seduti su una panchina a riprendere fiato.

Af Af..sono distrutta! Io non sopporto la tecnica della sostituzione..

Tsk, tu sopporti ben poche cose che hanno a che fare con le tecniche ninja

Ehi, bada a come parli moscerino! Con la mia tecnica speciale vi ho salvato il sedere in più di un occasione o sbaglio?!

Il ragazzino sospirò e si allungò ulteriormente sulla panchina.

Comunque..dovremo stare tranquilli per un pò non credi?

Si, penso di si. Con Kurenai fuori dal Villaggio Shin`ichi può non essere reperibile per tutto il giorno. Che sia fuori con Reika regge come scusa..tanto è chiaro che ha una cotta per lei..

EEHHH??? Dici sul serio? Secondo te Shin`ichi Sarutobi è innamorato di Reika? AAHHH che fortunata! Pensavo che solo Rido le corresse dietro ed inveceEntrambi i suoi compagni di team sono persi per lei..verrà salvata da ben due principi azzurri..uff..forse dovrei sparire per un pò anche io, magari Minato-kun verrebbe a cercarmi..

Si certo..come no. Comunque tornando alle cose serie. Per Shin`ichi e Reika siamo a posto. Rido in teoria è a letto malato e non ho motivo di pensare che Shikamaru-sensei lo vada a trovare inoltre la signora Hyuga ha già fatto la spesa e quindi non metterà il naso fuori di casa fino a domani e suo marito è in missione fuori Konoha. Shino e Kyoko sono coperti da noi, Hiro è a Suna e Seiya sta tenendo sotto controllo Minato e Tatsuja. Facciamo un altro paio di comparsate nei panni di quei due nel pomeriggio e la giornata dovrebbe concludersi senza intoppi

Uff..speriamo. Quando Reika torna la obbligo a testare anche le tinte per capelli!! La faccio rossa peggio di Seiya..ehy! Ma per quanto riguarda Aoi? Chi lo copre?

Tranquilla. I suoi genitori sono fuori città per lavoro. Nessuno lo cercherà per oggi..mi chiedo cosa faremo domani quando anche noi dovremo tornare agli allenamenti..

E chi lo sa..speriamo che Shin`ichi si sia fatto vivo in qualche modo prima di allora..altrimenti Seiya avrà altre problematiche 24 ore di cui occuparsi

Già..e noi dovremo aiutarlo..

Che Stanchezza!Dissero in coro i due ragazzi.

Sasuke e Shikamaru aveva raggiunto il palazzo dell'Hokage. Ad aprire la porta dell'ufficio di Naruto fu sua moglie Hinata. La donna salutò entrambi gli shinobi e si offrì di preparare del té per tutti. Hinata era rimasta la dolce kunoichi di sempre ed ora, all'ottavo mese di gravidanza era ancora più bella. Naruto la osservava con occhi colmi di affetto per poi tornare a concentrarsi sui suoi due amici.

Allora che succede? Se siete venuti da me insieme vuol dire che ci sono guai in vista...giusto?”

Ma guarda un po, da quando sei Hokage non ti si può nascondere più nientecomunque per farla breve, sono convinto che alcuni genin si siano allontanati da Konoha per non so quale destinazione. E di sicuro tra questi vi sono tutti e tre i membri del mio team

Naruto si grattò la testa e sospirò. Sua moglie si avvicinò posando un vassoio con del té fumante sulla scrivania.

Hai detto alcuni geninpensi che sia qualcosa che abbia a che fare ancora con Reika-chan?

Si

Sasuke iniziava a dare chiari segni di impazienza.

Cosa sai Shikamaru?

Io in realtà non so nulla di preciso..ma non sono così scemo da non essermi accorto di non aver parlato con Konohamaru questa mattina. E a pensarci bene, anche la signora Hyuga era alquanto strana…”

Naruto e Sasuke osservavano Shikamaru senza capire a cosa si riferisse. Quando il jonin si concentrò di nuovo su di loro, esclamò convinto...

Credo sia il caso di chiamare alcuni genin a rapporto. Nel merito voglio parlare con Nanami Yamanaka e Seiya Hiranu. Anche se sono convinto che siano un po tutti immischiati in questa storia

Hinata si rivolse con dolcezza a NarutoNaruto, forse è il caso di chiamare anche Minato. Seiya è un suo compagno di squadra, quindi anche lui potrebbe sapere qualcosa..

Va bene. Teme ti dispiace avvertire Neji che deve interrompere gli allenamenti? Per quanto riguarda gli altri pensaci tu Shikamaru. Però devo ancora capire una cosaperché pensi che i ragazzi del tuo team si siano allontanati da Konoha? E che c'entra Konohamaru? Se non sbaglio oggi è il suo giorno libero..

Ti spiego tutto dopo Naruto, non appena ho quei ragazzi davanti

Se stanno progettando qualcosa, si saranno coalizzati. Non diranno nulla nemmeno davanti l'Hokagenon guardami così dobe. Io non direi nulla neanche sotto tortura se questo volesse dire tradire i miei compagni

Sta tranquillo Sasuke-kuna questo penserà Minato. L'importante è che Shikamaru faccia le domande giuste

Naruto gonfiò il petto in segno di orgoglio alzandosi dalla sua poltrona.

Si, al mio ragazzo non si può mentire! Immagino sia una qualche abilità innata di cui dobbiamo ancora capire la natura e il funzionamento, ma posso assicurarvi che Minato riesce a comprendere subito se qualcuno sta mentendo!

Ma i due jonin erano già spariti. Sconsolato l'Hokage tornò a sedersi alla sua scrivania.

“Uff..ed io che pensavo che una volta Hokage la gente mi avrebbe finalmente ascoltato un mio ragionamento fino alla fine..”.

Hinata gli sorrise dolcemente.

“Tranquillo Naruto-kun, io ti ho ascoltato e sono d'accordo con te. Vedrai che Minato ti sarà d'aiuto in questa faccenda”.

Naruto arrossì. Adorava quando Hinata gli dava ragione sulle cose. Strinse la mano della moglie e le domandò di essere presente al momento del colloquio. Il fatto era, che anche Minato poteva essere coinvolto in questa storia e, per quando suo figlio, avrebbe potuto rifiutare di aiutarlo se questo voleva dire tradire i suoi amici. In fondo erano degli insegnamenti che lui stesso gli aveva impartito. Però Naruto conosceva benissimo il figlio, tanto da conoscere il suo più terribile punto debole..e considerando la natura di questa storia, non si sarebbe fatto scrupoli ad utilizzarlo a suo favore.

Quando Sasuke disse a Neji che gli allenamenti erano interrotti e che lui e i suoi allievi doveva presentarsi dall'Hokage, a Seiya venne quasi un colpo. Sconsolato, seguì il suo gruppo per tornare nel Villaggio della Foglia. Durante il tragitto, Minato gli si affiancò sorridendogli. Con lui Tatsuja serio e concentrato. Era chiaro che i suoi due compagni avevano intuito qualcosa, come era chiaro che sarebbero stati pronti ad aiutarlo qualora fosse stato necessario.

All'arrivo al palazzo dell'Hokage, Seiya dichiarò che era finita. Nell'ufficio di Naruto si trovavano infatti anche Nanami e Nobu, recuperati da un serioso più che mai Shikamaru.

L'Hokage si schiarì la gola ed iniziò.

“Bene, vi ho fatto convocare ragazzi perché attualmente non riusciamo a trovare alcuni dei vostri compagni genin. So bene che siete a conoscenza di ciò che sta capitando alla vostra amica Reika. Ciò che forse ancora non comprendete è che la sua situazione è piuttosto delicata. Un allontanamento da Konoha in questo momento non è una cosa intelligente. Ed abbiamo chiari motivi di pensare che si sia allontanata dal Villaggio insieme ai suoi due compagni di team, Rido e Shin'ichi. Inoltre all'appello, mancano anche altri shinobi: Kyoko, Shino e Aoi. Ho bisogno di sapere cosa sta succedendo, quindi vi invito a parlare e a farlo subito per favore”.

Ed era stato più che chiaro Naruto. Restava il dubbio da parte degli shinobi coinvolti, su quanto effettivamente ne sapesse l'Hokage di questa storia. Fu allora che intervenne Shikamaru.

“La persona con cui ho parlato prima, non era Konohamaru Sarutobi. Se vi chiedete come l'ho capito è presto detto: ho detto a quella persona che Shin'ichi riesce a battermi sempre quando giochiamo a shoji...ma questo non è affatto vero. So bene che lui e Konohamaru giocano spesso insieme e quindi il cugino è a conoscenza del fatto che fino ad oggi, Shin non è mai riuscito a battermi a shoji. Quindi il vero Konohamaru avrebbe detto qualcosa contro quella mia affermazione, invece ha taciuto. Considerando le vostre abilità...questa mattina ho parlato con Nobu giusto?”

Una gocciolina di sudore scese giù la fronte del giovane Nobu. E Shikamaru aveva appena iniziato.

“Riflettendo con calma ho anche capito che nemmeno la mamma di Rido era realmente..in se. O sbaglio Nanami? La signora Hyuga mi invita costantemente a bere del té quando mi incontra. Oggi invece non ne ha fatto parola. Quindi si è trattato di un capovolgimento pirituale, tipico del clan Yamanaka. Be, direi che le vostre espressioni sorprese confermano i miei sospetti. Ma non per voler offendere voi due, tutto questo piano è fin troppo ben congegnato per essere farina del vostro sacco. Quindi sono certo che è partito dalla mente di Shin'ichi e che qui a Konoha è stato delineato da Seiya. Direi quasi che apprezzo i vostri sforzi, non fosse che io stesso ho redatto le vostre schede e quindi conosco le vostre abilità a memoria e non fosse che attualmente, Reika deve stare a Konoha. Premesso ciò sono abbastanza stressato e irritato da tutti questi sotterfugi, quindi vedete di parlare: che sta succedendo ancora? Dov'è il mio team? E dove sono gli altri genin assenti?”

Erano chiaramente stati scoperti.



Angolo Autrice: Oh poverini..sono stati beccati! Ma del resto quando hai a che fare col genio di Konoha...un inchino davanti al grande Shikamaru! Bene, bene. Ed ora cosa succederà? A breve torneremo nel covo dei gatti ninja per vedere come se la caveranno gli altri shinobi e per vedere cosa ne sarà di Reika. Se vi va, lasciate un commento. Risponderò a tutti prima del prox capitolo...GRAZIE!  Yuki21



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Capitolo 35
*** Di Gatti Pericolosi, Nuovi Nemici e Di Determinazione ***


La vecchia gatta aveva ordinato a Soichi di accompagnare Reika nella sua stanza. Trattenersi ancora per ulteriori spiegazioni che non sarebbero arrivate, sarebbe stato inutile. La ragazzina aveva seguito silenziosamente il gatto bianco nei lunghi corridoi di quell'ambiente ostile. Chissà perché, non si meravigliò affatto quando, invece che una porta, si trovò davanti le sbarre di quella che era chiaramente una prigione sotterranea scavata nella roccia. Soichi la invitò a lasciare all'esterno della prigione la sua katana e poi si occupò di far “accomodare” Reika in quel ridotto e angusto spazio.

“Tornerò più tardi a vedere come stai piccola Uchiha..mmh, forse il posto non ti sembra un granché ma credimi, è assai meglio di quello in cui vivrai in futuro”.

“Che vuoi dire?”

“Lo vedrai, lo vedrai. Ah, spero tu abbia salutato i tuoi amici di Konoha..anche se forse non ne hai avuto il tempo. Peccato, visto che non li vedrai per un bel pezzo. Ora riposati, tra qualche ora il tuo fisico verrà sottoposto ad un enorme sforzo. Ti divertirai un sacco con Nibi. Direi che sarà come se le tue interiora venissero divorate dal fuoco. Sarà divertente osservarti”.

Detto ciò, il gatto sparì lasciando Reika completamente sola. La kunoichi si rannicchiò in un angolo di quella prigione stringendosi le gambe al petto. I suoi occhi continuavano a vagare per quell'ambiente studiandolo e i suoi sensi erano vigili e pronti all'azione. Iniziò a riflettere sul da farsi: poteva attendere Mao-chan. Era sicura che il suo gatto sarebbe corso da lei appena possibile ma di contro c'era anche la possibilità, che venisse bloccato dai suoi simili proprio per evitargli un contatto con la ragazza. Non aveva armi con se, solo la katana ereditata da Itachi che era comunque fuori dalla sua portata. Sulle sbarre della prigione era posto un sigillo, il che voleva dire che tentare di fuggire da sola, sarebbe stato ancor più complicato di quello che poteva immaginare. Sospirò passandosi una mano sugli occhi. Era stanca, non aveva dormito nulla da quando si era messa in movimento con Mao e si ritrovava in una situazione più grande di lei.

Era sola.

Questo pensiero la colpì come un pugno allo stomaco. Se Mao-chan non riusciva a raggiungerla, nessun altro lo avrebbe fatto perché nessuno la sapeva li. A quest'ora forse, a Konoha si erano accorti della sua scomparsa. Chiuse gli occhi e ripensò al suo bel villaggio, ai suoi amici, ai suoi maestri, alla sua casa. Si strinse ancor più le gambe ed affondò il volto sulle ginocchia. I lunghi capelli corvino abbracciarono interamente il suo corpo. Tra di essi, una fine treccia le sfiorò il dorso di una mano. Rialzando il viso, Reika prese tra le mani la treccia. Fine, perfetta, fatta con cura.....Rido. Era stato sicuramente il ragazzino a fargliela e lei si era dimenticata di scioglierla come faceva sempre con tutte le altre a fine lezione o missione. Ripensò alla faccia sorridente del suo compagno. Rido la riempiva di attenzioni e si preoccupava sempre di lei. Passava il tempo a farle treccine perché lo riteneva un passatempo rilassante ed era capace di farlo anche nel bel mezzo di una spiegazione di Shikamaru-sensei. E il loro maestro alla fine sgridava entrambi perché uno era un baka distratto e l'altra non lo riprendeva mai sopportando di trovarselo addosso tutto il giorno. Eppure nonostante ciò, Shikamaru-sensei credeva nel potenziale di entrambi trattandoli in ugual maniera. E poi c'era l'altro elemento del team3, un ragazzo intelligente e sorridente sempre pronto a sacrificarsi per i suoi compagni. Un amico che aveva perso un occhio solo per proteggere col suo corpo lei che in quel momento non riusciva a muoversi. Un ninja generoso ed orgoglioso che la vegliava anche quando Reika non era cosciente. Shin'ichi il genio, l'erede dei Sarutobi che perdeva tempo a correre dietro ad un esagitato Hyuga e ad una ragazza senza radici. Quei tre erano il suo tesoro. Reika non l'aveva mai detto apertamente ma con loro, finalmente, aveva dimenticato la sensazione di solitudine che avvolte la torturava soprattutto di notte quando anche il caro Hagane-san la salutava augurandole dei sogni d'oro. Grazie a quel team, non aveva avuto più incubi notturni, ne si era più sentita osservata da occhi curiosi che si interrogavano sulle sue radici. Lei era una ninja di Konoha che faceva parte di una delle squadre più promettenti del villaggio. Grazie a loro, lei oggi era qualcuno. Ed era da loro che Reika voleva tornare. Va bene, aveva avuto le informazioni che voleva. Ora sapeva di chi era figlia, conosceva le sue origini. Diventare un jinchuriki però era tutto un altro paio di maniche. Quel potere non lo voleva perché non voleva più sentirsi diversa dagli altri shinobi della sua età. Si sarebbe tenuta la katana come eredità di suo padre, ma per quanto riguardava sua madre le bastava sapere che i suoi occhi a riposo dallo sharingan ne avevano lo stesso colore. Per quel che la riguardava, l'unico gatto importante nella sua vita era Mao-chan. Di questo Nibi ne potevano fare ciò che volevano. Per questo si rialzò presto in piedi fissando quelle sbarre e per questo strinse i pugni mentre sul suo volto si dipingeva una nuova espressione: la determinazione. Lei sarebbe tornata a Konoha perché quello era il suo villaggio. Li c'era il sole e la sua vita. Non aveva alcuna voglia di restare avvolta nelle nuvole di quel villaggio sconosciuto..................................................

Soichi aprì la botola in perfetto orario. Da essa, quattro figure entrarono nel covo segreto dei gatti ninja. Avvolti in lunghi mantelli neri, restarono in attesa.

“Bene, siete stati puntuali ottimo. La ragazzina è rinchiusa nelle segrete. Tra qualche ora daremo il via alla cerimonia per l'impianto del cercotero. Fatto ciò, toccherà a voi. Spero che il vostro capo sarà soddisfatto..”

Una delle quattro figure tirò fuori un sacchetto che lanciò in direzione di Soichi il quale vi scrutò dentro.

“Ah! Ma quante belle monete d'oro. Eviterò di contarle, voglio fidarmi”.

“Quanti anni ha la mocciosa?”. A parlare era stata un altra figura.

“12. Non preoccupatevi, è uno scricciolo che non sa usare i suoi poteri. E dopo la cerimonia sarà distrutta, non farete alcuna fatica a portarvela via”.

“Non sottovalutare lo sharingan gatto. Per quanto riguarda i tuoi compari che mi dici?”

“Tsk. Il covo è pieno di esplosivo. Al momento giusto innesterò una serie di esplosioni per facilitarvi la fuga. Tranquilli, nessuno si occuperà di voi. I miei compagni saranno tutti occupati a mettere in salvo la propria pelliccia..”.

“Già, tipico dei gatti ninja. Siete proprio dei venduti egoisti”. Questa voce apparteneva sicuramente ad una donna per quanto anch'essa totalmente avvolta dal mantello e quindi impossibile da identificare.

“Si, può darsi, forse siamo davvero così. Di certo però non si può non ammettere che abbiamo un ottimo fiuto per gli affari. E poi quella ragazzina è la protetta di un mio caro vecchio amico di cui non vedo l'ora vedere il muso quando saprà che l'ha persa per sempre. Ora vado, meglio che continui a tenere tutto sotto controllo. Restate qui è un posto sicuro che conosco solo io. Muovetevi all'orario stabilito e per il resto, lasciate fare a me”.

Il gatto si allontanò lasciando i quattro da soli...............................................................

“Non le hai detto tutto vecchia gatta...”

“Suvvia Synrio. Non c'era motivo di entrare in dettagli. La ragazza è al sicuro qui con noi quindi..”

“Al sicuro? Vuoi trasformala in un mostro e dici che è al sicuro? E tanto per la cronaca quelli hanno già tentato una volta di prenderla durante una missione. Avevano le idee piuttosto chiare su chi fosse l'erede dello sharingan..il che mi fa supporre che vi sia una talpa qui dentro”.

“Una talpa dici? Non ne vedo la necessità. Saranno tutti premiati e ben remunerati quando venderemo la nuova arma al miglior offerente”.

“Resta il fatto che non le hai detto che c'è un organizzazione di mercenari che è alla ricerca dello sharingan di Itachi”

“Mi stai annoiando Synrio. Tra qualche ora quella ragazzina diventerà il contenitore del gatto a due code. Il nostro grande Nibi vivrà in lei e lei sarà alle nostre dipendenze. Se qualcuno tenterà di attaccarla per rubarle il potere...sarà schiacciato dalla furia di Nibi! Ed ora lasciami in pace devo riposare un po. La cerimonia sarà dura da sostenere per una vecchia come me. Se posso darti un consiglio, dimenticati di quella giovane il prima possibile. Torna alle tue missioni quotidiane e lascia a noi il resto. E' inutile affezionarsi a qualcuno che è già condannato”.

“Tsk!”. Il gatto si voltò e si allontanò.

“Voi tre, seguitelo. Ce l'ha portata qui ma non mi fido del tutto di Synrio. Controllate che non si avvicini al nostro prezioso tesoro. Qualora lo facesse..eliminatelo”.

Tre grossi gatti ninja coperti di cicatrici annuirono e si allontanarono. La vecchia sbuffò tirando dalla sua pipa.

“Ah l'amore, l'amicizia...i legami. Sono quanto di più pericoloso si possa avere quando si è dei ninja”...........................................

Intanto gli shinobi di Konoha erano penetrati nel covo.

“Qui non si vede un cavolo! Come facciamo ad avanzare?” Kyoko era sempre più agitata. Teneva entrambi i suoi kaiken in una mano mentre con l'altra tastava il muro cercando di orientarsi in tanta oscurità.

“Essendo gatti non hanno gli stessi problemi che abbiamo noi al buio. Ok, vediamo di allungare il passo. Rido? Usa il byakugan e mettiti a capo della fila. Cammineremo in fila indiana seguendo Rido” Shin'ichi aveva iniziato a dare direttive. Gli altri tre ne furono estremamente felici.

“Bene, andiamo. Forza Reikuccia mia, il tuo principe azzurro viene a salvarti! Byakugan!!”

I quattro iniziarono ad avanzare veloci senza ulteriori problemi dovuti all'oscurità.............................................................

Synrio andava dritto verso la prigione dove era stato rinchiusa Reika, quando i tre gatti ninja mandati dalla vecchia gli si pararono davanti.

“Dove credi di andare Synrio-sama?Questa zona è off limit per te!”.

“Mmmh, davvero? E sarete voi tre ad impedirmi di procedere oltre?”

“Se ce lo rendi necessario, si”.

I tre rizzarono il pelo sulla schiena mentre i loro lunghi artigli venivano allo scoperto dalle zampe pelose. Il nero li osservò senza il minimo interesse. In fondo se quelli si erano stancati di vivere lui che colpa ne aveva? Intimò a tutti e tre di lasciarlo passare onde evitare un inutile combattimento, ma quelli erano di tutt'altro avviso. In due spiccarono un salto verso Synrio mentre il terzo rimaneva in attesa pronto a dare il colpo di grazia.

Durò tutto qualche secondo, giusto il tempo di sentire pronunciare a Synrio “henge no Jutsu...”

Quando gli occhi gialli si guardarono indietro, il nero terminò la frase precedente “...del clan Kuroneko”.

Dietro di lui giacevano i corpi di tre gatti massacrati...................................................................

Reika ci provò di nuovo. Colpì con un calcio volante colmo di chakra le sbarre della sua prigione, ma quelle rimasero ancora al loro posto.

“Cavolo! Non si muovono di un millimetro..se solo potessi togliere quel sigillo in qualche modo..”

“Dovresti ricordarti di usare lo sharingan Rei-chan. Così da visualizzare il punto più debole delle sbarre e colpirle con quanta forza hai corpo.E per il sigillo ci starebbe bene un bel Katon. Credo che Sasuke Uchiha avrà il suo bel da fare con te!”.

“E tu...chi sei?”

Davanti agli occhi di Reika, stava un giovane uomo dai lisci capelli neri spettinati e gli occhi gialli. Indossava solo un paio di corti pantaloncini scuri ed una sciarpa gialla al collo legata con un gran fiocco. L'uomo sorrise e si avvicinò alla gabbia. Allora Reika notò i muscoli tesi delle braccia e delle gambe e le unghie lunghe delle mani. Con una mossa veloce lo sconosciuto strappò via il sigillo sciogliendo la tecnica che rendeva praticamente indistruttibili quelle sbarre di ferro.

“Sono Mao-chan Rei. L'aspetto che ho in questo momento è frutto di una tecnica segreta del mio clan: posso prendere forma umana e mantenerla per circa un ora insieme a tutte le mie abilità. In una situazione come questa mi sono più pratiche due paia di gambe che quattro corte zampe”.

“Mao-chan? Sei proprio tu! Straordinario...”.

Sulle guance del gatto umano comparve un accenno di rossore. Quando aprì bocca per rispondere alla sua amica, Reika notò anche i denti aguzzi tipici dei gatti.

“Te l'avevo detto che ho un paio di assi nella manica. Bene, ora le sbarre dovrebbero cedere più facilmente. Coraggio..concentrati e colpiscile con un bel calcio colmo di chakra”.

E così fu. La ragazzina si concentrò e sferrò un calcio ben assestato con tutte le sue forze. Un paio di sbarre si piegarono abbastanza da consentirle di uscire dalla sua prigione. Reika recuperò la sua katana e se la legò per bene dietro la schiena.

“Che facciamo ora Mao-chan?”.

“Semplice. Usciamo di qui e torniamo dritti dritti a Konoha. E' quella casa tua”.

Reika sorrise e annuì “Si, torniamo a casa”.

I due iniziarono a correre...............................................................................................

“La futura forza portante è in movimento”

“Ne sei sicura San?”

“Si, Ichi-san. Sento chiaramente il suo chakra da qui. Direzione est. Si sta muovendo piuttosto velocemente”

“Tsk, deve essersi liberata in qualche modo”

“Che facciamo Ichi-san?”

“Dimentichiamo gli accordi presi con quel sacco di pulci bianco e passiamo al piano B. San, guidaci verso l'obiettivo. Ni, Roku andiamo”

Le quattro losche figure iniziarono a muoversi...



Angolo Autrice: Colgo l'occasione per augurare a tutti coloro che seguono questa storia un felice inizio di anno nuovo. Spero che nel 2011 realizzerete tutti i vostri sogni..o almeno quelli più importanti :)    Scusate se la storia prosegue letamente, ma di idee ne ho tante è a trascriverle che faccio un po di fatica. Non è semplice trattare così tanti personaggi da soli..ma la soddisfazione di leggere i vostri commenti mi ripaga sempre. Provo ad utilizzare il nuovo sistema per rispondere ai commenti..spero di non fare casini come al mio solito! Magari in futuro scriverò anche qualche One Shot con protagonisti un po per volta tutti e 12 gli shinobi di Konoha...se qualcuno volesse cimentarsi con i miei personaggi...PREGO, ACCOMODATEVI. Potrebbe essere divertente con genere a scelta (tranne yaoi, senza offesa per nessuno ma è un genere che non si sposa con i miei personaggi) e paring a scelta. Insomma..come vi pare, però avvertitemi così me le posso leggere con calma e commentarle. Ok, basta, vi ho stressato abbastanza. Ancora buon anno e a presto.      YUKI-SAN

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Capitolo 36
*** Di Ninja che non si Arrendono Mai! ***


Guidati da Rido, gli shinobi arrivarono alla grande sala dove poco prima vi era stato l'incontro tra la vecchia gatta e Reika. Attualmente quell'ambiente era vuoto e i ragazzi tentarono di trovare tracce del passaggio della loro compagna.

“Ahhh!! Qui ci vorrebbe il fiuto di Kiba per trovare la mia Rei-chan!”.

Se fino ad ora Rido aveva retto allo stress, era più che chiaro che la sua pazienza era terminata. Voleva trovare la sua amica e si era stancato di camminare nell'ombra.

“Non puoi usare ancora il byakugan per trovarla?” domandò Aoi.

“Mi spiace...ma ho già raggiunto il mio limite..” rispose sconsolato Rido. Strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi. Perché non riusciva a sfruttare meglio la sua abilità innata?
Shin'ichi avrebbe voluto dirgli parole di conforto spronandolo a mantenere un atteggiamento più maturo, degno di un vero ninja..ma la realtà era che anche il giovane Sarutobi era al limite della sopportazione. Quel covo sembrava un labirinto che puzzava di lettiera di gatto ad ogni angola. Non aveva idea di cosa ne fosse di Reika ed era piuttosto preoccupato della conversazione di quei due gatti ninja, ascoltata all'ingresso del nascondiglio.
Ma nessuno dei due era paragonabile allo stato emotivo che provava in quel frangente Kyoko.
La ragazza in questione era sicuramente dotata di grandi pregi. Non solo era molto abile nell'utilizzo delle armi ninja, ma era anche dotata di una bellezza ed eleganza fuori dal comune. Quando Kyoko Urei serviva ai tavoli del ristorante di famiglia, la clientela era sempre per la maggior parte di sesso maschile. Nella sua divisa da lavoro composta da un semplice kimono nero finemente lavorato, l'albina splendeva letteralmente. Ad ogni piatto di okonomiyaki servito, sapeva elargire uno splendido sorriso che illuminava i suoi occhi color ambra. Peccato che così tante belle caratteristiche femminili andassero di pari passo alla mancanza più totale di pazienza. La ragazza perdeva le staffe con la facilità con cui ci si cambia un paio di calzini. Se un minuto prima era sorridente in attesa di ricevere un ordinazione, bastava che il cliente ci mettesse quel tanto in più a leggere il menù che sulla fronte di Kyoko appariva ben visibile la famosa vena della collera: in pratica un enorme vena blu che le percorreva metà fronte pulsando minacciosamente, e che annunciava l'imminente esplosione della fanciulla. E quando Kyoko esplodeva, nessuna carta bomba poteva essere al suo livello. Il risultato era sempre che qualcuno veniva portato via in posizione orizzontale in preda al dolore. Inoltre, e pochi lo sapevano, la giovane kunoichi veniva allenata talvolta da Tenten. La passione che entrambe avevano per le armi le aveva coinvolte in un rapporto di amicizia piuttosto stretto. Le due ragazze potevano passare un pomeriggio intero ad allenarsi, quanto a parlare disperatamente dei ragazzi che volevano come fidanzati. In pratica due frustrate croniche con manie omicida.
Premesso quanto sopra, quando la famosa vena blu iniziò a comparire sulla bella fronte della ragazzina, Aoi ne prese le debite distanze tirandosi dietro Rido. L'unico che non correva rischi e che quindi era inutile avvertire era Shin'ichi. Kyoko era innamorato del ragazzo da quando era entrata a quattro anni nell'accademia ninja. Il perché di questo attaccamento era inspiegabile considerando che il Sarutobi non brillava proprio di romanticismo e anzi, al contrario, preferiva passare il tempo ad allenarsi piuttosto che parlare di ragazze con gli altri ninja suoi coetanei.

“Mmmh, sta per scoppiare..” commentò improvvisamente Aoi. Rido lo guardò come a chiedere informazioni, ma proprio in quell'istante, alcuni gruppi di gatti ninja entrarono nella sala dove si trovavano i quattro shinobi.

“La vecchia gatta aveva ragione..ha sentito odore di intrusi ed eccoli qui. Ninja di Konoha..immagino siate venuti a cercare la piccola Uchiha” disse un gatto grigio che mostrava minacciosamente i suoi denti aguzzi e rizzava il pelo in direzione dei ragazzini.

“Ehi sacco di pulci! Stai parlando della mia Rei-chan! Dove l'avete rinchiusa brutti bastardi?!” Rido era pronto all'attacco.

“Dove lei si trovi, non sono affari vostri, o almeno non lo sono più. Lei fa parte della Nuvola e non certo della Foglia e comunque, a parte che non abbiamo tempo di parlare con voi, è inutile sprecare fiato con chi non uscirà vivo da questo luogo”.

In tutto si sarà trattato di una ventina di gatti ninja di diverse taglie. Avevano circondato velocemente i quattro ragazzini che si davano le spalle gli uni con gli altri in posizione di difesa. Era chiaro che vi sarebbe stato uno scontro. L'intento degli shinobi di passare inosservati era andato a farsi benedire.

In quello stesso momento, Reika correva dietro a Mao-chan che conservava ancora le fattezze umane.

“Mao-chan..se noi ce ne andiamo di qui, che ne sarà del cercotero dalle due code?” domandò la ragazzina.

“Non lo so e francamente non mi interessa. Senza una forza portante da utilizzare, la vecchia gatta non potrà fare la cerimonia e Nibi rimarrà rinchiuso dove si trova. Quando saremo tornati a Konoha, racconteremo tutto all'Hokage. Potrà pensarci lui con gli altri Kage a recuperare quel mostro se proprio gli importa. Per quel che ci riguarda, noi dobbiamo uscire di qui alla svelta e...ATTENTA!”
Il gatto fece in tempo a gridare che Reika si trovò a dover evitare una serie quasi infinita di shurinken lanciati nella sua direzione. Quando quella pioggia d'armi terminò, davanti ai due stavano quattro losche figure avvolte in pesanti mantelli neri.

Se suo padre fosse stato li a vederlo, Rido non avrebbe toccato la cena per almeno una settimana. Non solo si era allontanato da Konoha senza avvisarlo, ma ora era intento ad usare le tecniche del suo clan per combattere contro dei...gatti! Che disonore per il casato degli Hyuga. Che poi si trattasse di agguerriti e pericolosi gatti ninja era solo un dettaglio. A Rido venne da ridere al pensiero di suo padre che perdeva per l'ennesima volta la pazienza a causa sua. Era la pecora nera degli Hyuga. Ne era convinto e quel che più lasciava senza parole,era che ne era felice! Si, godeva nel gettare fango sul suo clan, un clan che Rido aveva rifiutato da subito. Regole da infrangere e un destino che solo lui poteva scrivere. Questo era il suo credo come uomo e come ninja. Forse non sarebbe mai diventato un anbu degno di rispetto come suo padre, e di certo non si sarebbe minimamente avvicinato alla nomina di Hokage della Foglia...ma lui era libero! E questo era ciò che di più importante aveva: la consapevolezza di essere libero dagli obblighi dettati da altri. Lui avrebbe continuato a vivere la sua vita usando solo la sua testa calda, e avrebbe reso fiero suo padre a modo suo. Con questi pensieri il giovane Hyuga affrontava ogni volta il nemico e grazie a questo credo, il potere del suo byakugan diventava sempre più forte anche se egli stesso ancora non se ne rendeva conto. Continuò quindi a menare calci e pugni spalleggiato da Shin'ichi, e si fermò solo quando un urlo quasi disumano sovrastò tutte le altre voci...

“Chi siete voi?” Reika osservava nervosa le quattro figure. Una di esse si fece più vicina, come a scrutarla meglio.

“E' lei”.

“Ne sei sicura San? Ci sono degli altri ragazzini attualmente in questo luogo..”

“Il suo chakra è identico a quello di sua madre e dietro quel viola..vi sono gli occhi del padre. E' la preda che stavamo cercando”.

“Bene, e dunque ti abbiamo trovata giovane Uchiha...”

Reika osservò quelle persone scrutandole a fondo. Non serviva essere promossa al rango di chunin per capire che quella gente era pericolosa. Si domandò fugacemente cosa volessero anche loro da lei e le venne quasi da sorridere. In fondo non credeva di essere così famosa. Poi riuscì a fare mente locale e ripensò alle parole udite in precedenza.

“Ehi tu, hai detto che qui ci sono altri ragazzini...”

“Giovani shinobi di Konoha. Tra loro c'è anche un membro del clan Hyuga..” a rispondere fu la donna del gruppo, rivolgendosi però a colui che Reika catalogò subito come il capo.

Ma un momento? Giovani shinobi tra cui uno Hyuga? Questo voleva dire che Rido era in quel covo!

“Sbrighiamoci a portarla via allora. Il byakugan può essere un problema..”

Detto ciò, l'uomo osservò con i suoi occhi freddi Reika e con tono distaccato le disse “Ora tu vieni con noi”.

Reika ci pensò solo un istante. Rido era li per lei e chissà chi si era portato dietro. Il suo compagno di squadra si era allontanato da Konoha per venire a prenderla. Strinse di più la presa intorno all'elsa della sua nuova arma e restituì a quelle persone, uno sguardo profondo e deciso.

“Io con voi non vado da nessuna parte. Ora me ne torno a casa!”

Di fianco a lei, il ragazzo dai lineamenti felini sorrise mostrando piccoli denti aguzzi e facendo scrocchiare le sue mani. Dalla punta delle dita si potevano notare strane e affilate unghie.

“Ben detto Reika-chan!” concluse Mao.

L'urlo squarciò la stanza in cui si stava svolgendo il combattimento tra gli shinobi di Konoha e i gatti ninja.

“Ora mi sono proprio stufata!! Tutte queste noie per Reika Takaji o Uchiha o chi cavolo è!!”

La vena blu di Kyoko sembrava impazzita tanto pulsava. L'albina tirò fuori un rotolo piuttosto spesso e si staccò dal suo gruppo avvicinandosi minacciosa alla colonia felina.

“Quando la trovo la faccio a pezzi! E voi brutti gattacci spellacchiati..mi state facendo perdere tempo ed io odio perdere tempo! Se penso che a quest'ora potevo stare mano nella mano col mio Shin'ichi passeggiando nel parco del villaggio mi sale una rabbia..”

Shin'ichi spalancò gli occhi un po perplesso..il ragazzo non ricordava di aver un appuntamento romantico con Kyoko. Aoi gli mollò una gomitata al fianco richiamando la sua attenzione.

“E' solo un suo film mentale Sarutobi. Ma meglio così, a breve avrete il tempo per allontanarvi..”.

“Cosa? Ma di che parli Aoi?” domandò Shin'ichi mentre Rido lo raggiungeva.

“Appena vi do il segnale, tu e Rido allontanatevi. Trovate Reika e portatela fuori da questo posto. Ci ritroviamo tutti all'esterno..”

“Ehi ma che dici scemo! Mica vi possiamo lasciare qui a te e Kyoko, giusto Shin?”

“Rido ha ragione. Reika la troviamo tutti insieme ed insieme ce ne andiamo..”

“Fate quello che dice Aoi!” tuonò davanti a loro Kyoko. E poi con tono sognante aggiunse “Shin'ichi mio adorato..trova la tua compagna di team ed aspettami fuori. Tra pochi minuti sarò nuovamente tra le tue braccia!”

“Nuovamente?...Ma cosa volete fare..”

Aoi superò Rido e Shin'ichi e senza voltarsi disse “Semplicemente quello per cui ci alleniamo ogni giorno: combattere per difendere le persone a noi care. Io e Kyoko terremo occupati questi animali mentre voi andrete avanti a cercare Reika. Non temere Shin'ichi..non saremo forse al pari del mitico team3 composto da stupefacenti figli di papà, ma anche noi membri del team2 abbiamo qualche asso nella manica. Ora andate!”.

“Shin che si fa?” domandò un preoccupato Rido. Il Sarutobi osservò le due figure che aveva davanti: Kyoko era pronta ad utilizzare il suo misterioso rotolo e Aoi era pronto a lanciare i suoi spiedi. Il ragazzo sospirò e ringraziò mentalmente i due.

“Andiamo Rido!” gridò iniziando a correre. Il giovane Hyuga gli fu subito dietro.

Alcuni gatti ninja li attaccarono ma finirono rovinosamente a terra, colpiti dagli spiedi avvelenati di Aoi.

“Fuori altri cinque!” dichiarò Aoi soddisfatto.

“Si, ce ne mancano solo un altra mezza dozzina che vuoi che sia!” rispose sempre più incavolata Kyoko.

Aoi sorrise e indietreggiò di alcuni passi.

“Già, ma tanto all'altra mezza dozzina ci pensi tu giusto?”.

“Certo scemo, guarda e impara. Tecnica della pioggia di ferro!”

L'albina spiccò un salto in aria aprendo il rotolo dal quale si sprigionò una vera e propria pioggia di kunai e shurinken. In pochi istanti, non vi furono più nemici da combattere.

“Ecco fatto! Che ne dici ragazzino?”.

Aoi si guardò intorno soddisfatto. Tirò fuori il suo solito taccuino e iniziò a prender nota parlando ad alta voce “La bellissima fanciulla dai capelli color argento, sacrificò se stessa per la salvare la vita del suo giovane amore. Nella sua mente solo l'immagine dell'amato mentre il suo debole corpo cadeva a terra trafitto da mille kunai..”

“Ehi idiota aspetta un attimo! Guarda che io ho vinto, altro che sacrificio!”

“E' solo per metterci un po di enfasi in più e comunque, si, questa battaglia l'hai vinta tu non c'è dubbio. Ma ora dimmi..quanto chakra hai ancora a disposizione? Perché non so se lo hai notato mia fiera compagna, ma siamo completamente circondati”.

Kyoko Urei si guardò intorno spalancando i suoi occhi color ambra: erano circondati da una colonia infinita di gatti ninja.

“Mi sa che quelli di prima erano solo un assaggio Kyoko”

La ragazza prese in mano i suoi kaiken e prima di lanciarsi all'attacco, nella sua mente non passò l'immagine di Shin'ichi il suo grande amore, ma bensì un unico pensiero: a Reika conveniva essere ancora viva perché voleva essere lei a strozzarla con le sue mani!

Lo scontro riprese imperterrito.

Sin'ichi e Rido avevano percorso già un bel po di strada addentrandosi sempre di più per quei corridoio bui e tutti uguali. Quando si fermarono un attimo a riprendere fiato, Rido notò quanto il suo compagno fosse sudato e senza fiato.

“Shin'ichi...porca miseria tu sei ancora convalescente....”

“Sta zitto Hyuga!” disse secco il ragazzino. Si tirò su, più dritto che poteva. I polmoni gli facevano male e la testa gli pulsava dolorosamente. Aveva difficoltà di movimento dovute al fatto che ormai la sua vista fosse ridotta al solo occhio sinistro. Senza nessun allenamento speciale, non era facile mettere a fuoco l'ambiente che lo circondava. Era così arrabbiato verso se stesso. Si sentiva inutile..aveva preparato un ottimo piano al quale tutti i suoi amici avevano aderito mettendosi a rischio ed ora, era proprio lui quello più in difficoltà. Lui che al contrario avrebbe dovuto essere un guida in quella circostanza. Mollò un pugno contro il muro imprecando.

Rido lo osservava muto. Poi, Shin iniziò a parlare rivolgendosi più a se stesso che a Rido.

“Sai..mi chiedo cosa avrebbe fatto mio padre in questa situazione. Parlo tanto di voler diventare Hokage ma alla fine, sembra proprio che io sia l'anello debole del nostro team, maledizione!”.

Rido lo osservò con i suoi occhi di ghiaccio. Prese fiato e rispose.

“Be. Tu sei l'unico a non aver nessuna abilità innata e questo è un dato di fatto. E sicuramente non sarai mai fiko quanto me però...avanti Shin! Tu sei il cervello di questo nostro team sgangherato! Siamo onesti, se fosse per me io starei tutto il tempo a fare treccine a Rei-chan invece che allenarmi. E Reika?! Lei si sentirebbe sola e senza nessun punto di riferimento se tu non ci fossi. Shin, io e Reika abbiamo questa cosa..questo potere nei nostri occhi che ci rende sicuramente diversi dagli altri shinobi. Ma tu Shin'ichi Sarutobi..tu sei praticamente un genio! Quello che sa sempre cosa fare e che sa sempre dire le cose giuste. Noi abbiamo un fiducia illimitata nelle tue capacità ninja e abbiamo bisogno di te..per lo meno ne ho bisogno io adesso! Perché voglio ritrovare la mia Rei-chan e non so da che parte iniziare! E poi sai cos'altro penso?”.

“Cosa?”

Rido sorrise e disse con piena convinzione “Che tuo padre era un grande! E che tu gli somigli un sacco”.

E questo bastò perché Shin rialzasse lo sguardo e recuperasse la piena facoltà di utilizzo del suo cervello. Che scemo che era! Non aveva tempo di piangersi addosso. Lui aveva cacciato tutti quanti in quel casino ed ora li li avrebbe tirati fuori. Mollò una pacca sulle spalle a Rido guardandolo con determinazione.

“Adesso sono io che ho bisogno di te. Avanti Rido! Aziona il tuo byakugan e trova Reika!”

“Shin ma io...è troppo buio qui dentro e sono stanco! Riuscirei a tenerlo attivo per pochissimo tempo...”

“E allora fattelo bastare Rido! Coraggio...so che puoi farcela. Trova Rei!”.

Rido sospirò un attimo e poi prese una gran boccata d'aria. Guardò dritto davanti a se e disse “Ok! Basta perdere tempo. Voglio ritrovare la mia Rei-chan! Byakugan!!”

La sua abilità innata si attivò subito e dopo pochi secondi, Rido capì immediatamente che qualcosa era cambiato nei suoi occhi. Vedeva tutto! Riusciva a vedere oltre quel buio, oltre le mura di roccia. Lontano, sempre più lontano. Superò il suo limite e la individuò! Vide chiaramente il chakra di Reika..avrebbe riconosciuto il suo colore ovunque.

“Trovata! Due chilometri da qui direzione nord! Con lei ci sono delle persone...e il loro chakra non mi piace. Andiamo Shin, meglio darsi una mossa!” e dicendo ciò, lo Hyuga partì di corsa non rendendosi nemmeno conto di aver ancora il byakugan attivo.

Shin sorrise soddisfatto.

“Bene...dovrò allenarmi un bel po appena torno a casa o non riuscirò a stare in paro con quel baka”.

Perché se pur non dotato di abilità innate, Shin'ichi Sarutobi si sarebbe fatto un mazzo tanto pur di diventare un grande ninja! E ancora non immaginava quanto quella missione lo avrebbe cambiato.



Angolo Autrice: Chiedo perdonoooooo per il ritardo e per essere "sparita" dal giro. A mio favore posso però dire che in questi mesi ho lavorato ad un progetto molto molto impegnativo: fare la mamma a tempo pieno! E si, arrivata la piccola kunoichi nella mia vita, tutto è passato in secondo piano e trovare il tempo di aggiornare le mie storie è diventato complicato. Cmq giuro che le idee non mancano e che mi sto impegnando per organizzarmi al meglio..in pratica con le mani scrivo mentre coi piedi cullo avanti e indietro la carrozzina con dentro la mia piccola. Le leggo i capitoli e attendo il suo responso che di solito varia a seconda del suo grado di soddisfazione. Se mi va bene, sorride ed evita di lanciarmi il ciuccio in fronte. Allora, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Nel prossimo torneremo a Konoha a scoprire qualcosa in più su Minato Uzumaki e poi andremo a vedere cosa ne sarà di Reika Uchiha. Grazie a tutti coloro che leggeranno questo nuovo capitolo. Commentate se vi va. A presto.
Yuki21

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Capitolo 37
*** Di Interrogatorio e Di Un Punto Debole ***


Seiya spolverò mentalmente tutte le informazioni che aveva raccolto nel tempo riguardanti i personaggi presenti attualmente nella stanza dell'Hokage. Cercava una qualsiasi cosa utile per sviare l'argomento Reika in questione...ma in quel momento nella sua testa, c'era solo il panico più vero. E non era tanto la paura di venir punito da Neji-sensei a spaventarlo, quanto lo sguardo cupo e feroce di Sasuke Uchiha. Quel tipo nella testa di uno come Seiya era il diavolo! Lo avrebbe fatto a pezzi pur di recuperare un esemplare vivo del suo clan e questo il ragazzino lo sapeva bene. Sospirò mentre Shikamaru terminava il suo sproloquio su come avevano fallito la loro missione e rimase in attesa del colpo di grazia.

Nobu cercava di rimanere il più possibile composto. In fondo, le sue capacità ninja non erano passate inosservate. Se non fosse stato per quel errore causato dalla mancanza di informazioni sul gioco dello shoji, forse Shikamaru-sensei non avrebbe mai capito che stava parlando con lui invece che con Konohamaru. Insomma, era il drago della tecnica della sostituzione del corpo e ne era fiero. Peccato che ora rischiava di sbattersi in faccia tutto il suo talento visto che molto probabilmente, questa missione segreta, gli sarebbe costata la promozione a chunin.

Nanami attualmente aveva un solo ed unico pensiero: avrebbe tanto voluto essere sculacciata da Sasuke! Quasi quasi avrebbe confessato subito se poi la punizione fosse stata corporalmente inflitta dall'Uchiha.

Comunque la tensione era alle stelle quando Shikamaru concluse...

“Cosa sta succedendo? Dov'è il mio team? E dove sono gli altri genin assenti?”

Ed eccoci arrivati al momento cruciale. I tre shinobi si guardarono in faccia allarmati per poi sospirare all'unisono. Presero fiato e risposero in coro..

“Bhooo. E chi lo sa?”.

Naruto sorrise, Shikamaru alzò gli occhi al cielo e Neji rimase concentrato con sguardo glaciale rivolto a Seiya.

“Tsk! Naruto lasciali due minuti soli con me...” tuonò minaccioso Sasuke.

“Ah...magari!” disse a voce bassa Nanami.

Allora Naruto si schiarì la voce e si apprestò a dare il via al suo piano.

“Va bene ragazzi, capisco che non vogliate tradire i vostri amici..ma la situazione è piuttosto delicata e quindi sarò costretto ad utilizzare mezzi discutibili per ottenere le informazioni che ci servono. Neji per favore, di a mio figlio di entrare”.

Neji aprì la porta dello studio dalla quale entrarono Minato e Tatsuja.

Una volta messe a fuoco tutte le persone presenti, Tatsuja ruppe il silenzio.

“Che sta succedendo qui?”. Anche Minato sembrava alquanto confuso.

Naruto allora capì che suo figlio e Tacchan non sapevano nulla della scomparsa di Reika. Questo un pò lo rincuorò: forse in questo modo Minato non sarebbe passato per uno spione visto che era all'oscuro di tutto, ma semplicemente per un ninja agli ordini del suo Hokage.

Minato osservò i presenti e il suo sguardo si posò su Seiya il quale, era visibilmente agitato.

Si voltò verso Naruto in attesa di istruzioni.

“Bene figliolo, ho bisogno del tuo talento. Adesso faremo alcune domande ai tuoi amici shinobi...immagino tu abbia già capito cosa dovrai fare...”

Minato annuì ed osservò i tre poveri disgraziati davanti a lui. Prima che qualcuno degli adulti presenti iniziasse l'interrogatorio, il biondino parlò.

“Ragazzi che avete combinato?”

Silenzio.

“Avanti parlate...non ho voglia di -verificare- le informazioni che papà e i sensei vogliono avere...sarebbe troppo imbarazzante per me. Se c'è qualcosa che non va è meglio che confessiate subito, sono certo che papà capirà e vi aiute...”

“Reika è scomparsa dal Villaggio della Foglia e con lei alcuni dei tuoi compagni genin”.

La frase fu fredda e lapidaria. Sasuke fissò Minato che deglutì rumorosamente.

Ecco fatto! Di nuovo problemi con lo sharingan...quindi super stress per suo padre e furia omicida nuovamente attiva per Sasuke. E a quanto aveva compreso, tutti i suoi amici Seiya in primis erano coinvolti in una missione di ricerca di cui lui non sapeva nulla.

E non erano tanto questi casini a dargli pensiero, quanto una realtà ben più difficile da mandare giù: in questo piano, lui era stato del tutto ignorato!

Nessuno gli aveva detto niente perché lui era il figlio dell'Hokage, quindi il nemico in una situazione del genere. E questa cosa proprio non gli andava giù.

Tatsuja sembrò intuire i pensieri del compagno di squadra e gli si avvicinò dicendogli a bassa voce parole di conforto.

“Se può farti star meglio...sono stato escluso da questa storia anche io”.

Che poi magari a Tatsuja andava anche bene la cosa, fissato come era con le regole, ma ad uno come Minato che si sarebbe fatto in quattro per i suoi amici, il fatto di esser stato tenuto all'oscuro di tutto gli pesava assai.

Suo padre si schiarì la voce per ottenere l'attenzione dei presenti.

“Se non volete raccontarci la verità, sarete così gentili da rispondere alle nostre domande. Qualora abbiate intenzione di mentire o omettere qualche dettaglio, be, immagino che conosciate la dote di mio figlio quindi evitate di dire cretinate. La situazione potrebbe essere molto più problematica di quello che pensate ragazzi. Non voglio obbligarvi a tradire la fiducia dei vostri amici...per questo vi porremo delle semplici domande alle quale potrete rispondere come più riterrete corretto ma è chiaro che qualora diciate una cavolata qualsiasi, Minato sarà così gentile da avvisarmi”.

Seiya sbiancò. Lo aveva appena sperimentato: a Minato Uzumaki non si poteva mentire. Chissà come diavolo faceva, ma quello sapeva sempre se chi aveva davanti gli stava dicendo una stronzata o la verità.

Il rosso osservò Nanami e Nobu e sentenziò che erano fottuti...forse a questo punto tanto valeva dire la verità ed evitare ulteriori rogne. Stava quasi per confessare il tutto quando Minato prese la parola.

“Scusa papà ma non voglio aiutarti in questa storia”.

Nella sala scese il silenzio più totale.

Naruto guardò suo figlio restando a bocca aperta. Poi scuotendo la testa si rivolse a Minato con voce gentile.

“Lo so che non vuoi tradire i tuoi amici e che oltretutto, tu non c'entri nulla con questa storia. Ma è una brutta storia Minato e potrebbero essere coinvolti altri paesi. Quindi quello che ti chiedo di fare non è un favore a tuo padre, ma obbedire ad un ordine del tuo Hokage”.E lo disse tutto impettito Naruto, dandosi un contegno che Shikamaru, Sasuke e Neji non si sarebbero mai aspettato da uno come lui...peccato però che suo figlio era una testa quadra quanto lui e che non aveva alcun timore del suo Hokage.

“No, non ti aiuto” si limitò a rispondere secco.

Si sentì il chiaro rumore della mascella di Sasuke che preannunciava un imminente chidori in arrivo, quando Naruto e Minato entrarono nel vivo della loro discussione...

“Minato..dannato ragazzino! Ma ti pare questo il modo di rispondere all'Hokage della Foglia! Davanti a questi qui per altro...lo sai bene che il teme me lo rinfaccerà ogni volta che gli farà comodo!”

“Affari tuoi che ti ostini a stargli sempre alle calcagna! Che poi per Sasuke sei solo una palla al piede altro che braccio destro dell'Hokage. E poi che razza di padre sei!? Io sono tutto sconvolto nell'apprendere che sono stato del tutto ignorato in quella che sembra essere la missione del secolo e tu te ne esci che devo pure aiutarti a smascherare i miei amici! Ma ti rendi conto di quello che mi chiedi?”

“Certo, ma sono tuo padre e pure l'Hokage! E' un tuo obbligo fare quello che ti chiedo..”

“Per essere poi etichettato per tutta la vita come il traditore?! Vuoi fare in modo che i miei amici mi guardino come viene guardato Sasuke ancora oggi...oh be scusa Sasuke ma tanto lo sai che è vero quel che dico. Pensa che inferno per me se Lei mi guardasse male d'ora in poi!”

“Ma io non ti guarderei mai male Minato-kun..” se ne uscì Nanami con occhi sognanti..peccato che nessuno la stava ascoltando.

“Oh figliolo non temere non corri rischi in merito: la tua Lei non sa nemmeno che esisti!”

“Ahh..questo è un colpo basso papà! E ti vanti di essere un buon Hokage? Sei solo un mangiatore di ramen ed una testa quadra!”

“Che figlio ingrato! E così non vuoi proprio obbedirmi...”

“No!”

Sorvolando il fatto che Sasuke era avvolto da un aurea più nera di quando ricevette il marchio da Orochimaru, e che Shikamaru stava trattenendo Neji dal far fuori l'Hokage della Foglia che continuava a fare pessime figure quale rappresentante del villaggio nonché marito di sua cugina, Naruto sorrise sinistramente al figlio il quale rabbrividì per un istante. Quello sguardo Minato lo conosceva bene...

“Tu...papà non oserai davvero farlo! Non qui! Non davanti a tutta questa gente..”

“Peggio per te Minato! Visto che non vuoi obbedirmi con le buone, lo farai con le cattive..”

Minato iniziò a sudare freddo e sperò che Seiya e gli altri confessassero e basta. Ma i tre rimanevano in silenzio, del tutto concentrati sul teatrino che era stato messo su. Naruto superò il figlio ed aprì la porta dello studio. Con voce gentile chiamò sua moglie la quale entrò nella stanza sorridendo ed andando dritta verso suo figlio.

Hinata, la dolce e sensibile Hinata, era l'arma segreta di Naruto da utilizzare contro Minato. Le persone presenti non capirono subito il motivo della tanta agitazione del giovane shinobi, ma bastò osservare ciò che accadeva davanti ai loro occhi per comprendere e quindi, iniziare a compatire il povero biondino.

Hinata prese il viso del figlio tra le mani e lo fissò con i suoi occhi trasparenti senza smettere di sorridergli.

“Minato caro...tuo padre ha davvero bisogno del tuo aiuto. Saresti così gentile da concederglielo per favore?”

E l'immagine di super ninja di Minato andò in pezzi.

Il ragazzo aveva solo un punto debole che gli rovinava la vita: sua madre.

Minato adorava Hinata. Per lui rappresentava la donna ideale e spesso si era chiesto come una creatura così speciale avesse potuto sposare un baka come suo padre (va precisato che Minato adorava anche suo padre ma che per lui nessun uomo sarebbe mai stato all'altezza della sua meravigliosa mamma).

Tutta questa adorazione faceva si che Minato si facesse sempre in quattro per non far perdere il sorriso a sua madre e questo includeva il fatto che proprio non riusciva a dire di no alle richieste di quest'ultima. Provocare in Hinata anche un minimo dispiacere era per il ragazzino un pensiero orribile. E poi ora che era pure incinta...sentiva di doverla proteggere da qualsiasi dispiacere ancora di più.

Insomma...Minato Uzumaki era un ninja promettente quanto era un gran mammone!

E di fatti, davanti alla richiesta gentile di sua madre, il ragazzo non poté che accettare di obbedire al suo Hokage.

Shikamaru alzò nuovamente gli occhi al cielo e quasi a corto di pazienza, iniziò a martellare di domande i tre genin con grande attenzione verso Seiya.

“Il fatto che Reika si sia allontanata dal Villaggio a che fare di nuovo con lo sharingan?”

Seiya deglutì e decise di provarci. Si concentrò e disse tutto convinto “Sensei davvero..con noi perdete solo tempo non sappiamo cosa sta accadendo ai nostri compagni e..”

“Sta mentendo” disse subito Minato.

Tutti lo osservarono e Seiya divenne rosso come un pomodoro.

“Minato!” gridò lo shinobi interrogato.

“Si lo so mi dispiace! Avanti confessate e facciamola finita così non verrò divorato dal senso di colpa...E poi Seiya lo sai. È inutile. Io lo vedo quando menti”.

“Che vuol dire che lo vedi? Nemmeno io col byakugan posso essere sicuro al cento per cento che qualcuno mi stia mentendo..” disse a quel punto un curioso Neji.

“Neji-san..è complicato da spiegare e non so bene nemmeno io come funzioni. Ecco vedi..tu e la mamma come tutti gli Hyuga riuscite a vedere il flusso del chakra e i rispettivi punti di fuga nel corpo di chi state osservando e così ne sapete comprendere capacità e resistenza. Se mi concentro su qualcuno io, vedo il chakra che si muove nel cervello e ne riconosco il colore. Semplicemente vedo due tipi di colore che reagiscono a seconda della situazione e col tempo ho imparato che se il chakra diventa rosso, la persona sta mentendo, se resta bianco, la persona dice la verità. Però vedo solo il chakra nella testa..non riesco ad attraversare gli ostacoli o ad avere una visione globare dell'ambiente. La mia capacità oculare si ferma alla sola visione di ciò che accade nella testa altrui, non so il perché”.

“Un abilità ottima in caso di interrogatori..e questo senza il byakugan. Chissà Minato, forse in realtà lo stai sviluppando anche tu..anche se in una formula nuova”.

Neji disse ciò osservando il figlio di sua cugina. Questa generazione di giovane shinobi era davvero speciale...il che lo riportava al suo eterno problema che nuovamente prese a martellargli in testa...ma questa è un altra storia o meglio, un altro capitolo.

Ancora una volta la mascella di Sasuke emise un rumore sinistro. L'Uchiha stava chiaramente per esplodere. Se ancora sopportava tutta quella perdita di tempo era solo per rispetto nei confronti di Naruto. A lui sarebbe bastato davvero poco per far confessare quei tre disgraziati. Gli sarebbe bastato utilizzare lo sharingan ipnotico..ma poi li avrebbe lasciati catatonici per chissà quanto tempo e già il ninja immaginava le lamentele delle rispettive famiglie esposte al suo amico Hokage, e di conseguenza, la rottura di scatole che il biondo gli avrebbe inflitto per giorni e giorni lamentandosi sull'operato del moro. Quindi si limitò a far scrocchiare le ossa delle mani con fare minaccioso.

Ancora una volta Minato pregò i suoi amici di confessare. Odiava sentirsi uno spione.

Fu allora che Nanami Yamanaka prese la parola sotto lo sguardo preoccupato di Seiya e Nobu.

“Mi spiace ma proprio non posso sopportare che Minato-kun sia così a disagio. Racconterò tutto io!”.

“Nanami..ma di che parli? Tu non sai nien..”

“Seiya avanti..stai mentendo di nuovo. Facciamola finita, dite a mio padre quello che lui e i sensei vogliono sapere”.

“Seiya scusa ma siamo onesti..non abbiamo loro notizie da ore e potrebbe essergli successo di tutto. A questo punto è meglio che l'Hokage-sama intervenga per aiutarci!”.

Seiya sospirò del tutto arreso. Effettivamente gli adulti sembravano molto preoccupati per questa storia. Forse avevano sottovalutato l'entità del problema.

Fu così che l'Hokage e i jonin di Konoha, vennero a conoscenza di una storia che parlava di gatti, del Villaggio della Nuvola e della fuga di ben sei dodicenni di Konoha.

E quando il racconto terminò e Sasuke guardò il suo amico negli occhi, questo annuì conscio che doveva fare qualcosa e in fretta.

L'Hokage della Foglia fu molto serio quando con convinzione annunciò che doveva parlare con il Kazekage di Suna.



Angolo Autrice: Un record! Già posto un nuovo capitolo che brava.... Diciamo che ho trovato un po di tempo libero e che l'ispirazione è venuta a farmi visita. Allora, so che avevo annunciato nel precedente che avremo visto in questo capitolo cosa ne sarebbe stato di Reika...ma alla fine ho preferito concentrarmi sul simpatico Minato. Volevo un capitolo leggero e divertente così da restare il linea col genere di questa fan fic. Le risate prima di tutto! Se volete una storia d'azione con descrizioni dettagliate degli scontri ed utilizzo di tecniche già viste nella storia originale di Naruto, be, in quel caso posso farvi i nomi di almeno un altro paio di autori che saranno ben felici di accontentarvi. Qui, in questa fic, si vuole soprattutto sorridere pur andando ad analizzare un po i sentimenti dei protagonisti..più avanti ne avrete degli esempi ben chiari. Bene, detto ciò spero che questo nuovo aggiornamento sia di vostro gradimento. Fatemi sapere. Al prox capitolo che vi anticipo, è uno dei miei preferiti. Ciao ciao a tutti.
Yuki21

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Capitolo 38
*** Di Pulci, Esplosioni e di Battiti che cambiano ***


Evitarono il lancio di alcuni shuriken con agilità.
Nonostante se la stessero cavando abbastanza bene, sia Reika che il fidato Mao-chan, erano convinti che quelle persone non avevano minimamente fatto sul serio fino ad ora.
Reika attendeva la mossa di quello che aveva identificato come il capo della squadra, e anche l'elemento femminile la preoccupava parecchio.

“Lame d'artiglio!” gridò il felino ancora in sembianze umane. Mosse il braccio, come a voler lanciare qualcosa contro i nemici, e lo spostamento d'aria mischiato al suo chakra, crearono delle lame di energia che si scagliarono contro le quattro figure. Una di loro venne colpita di striscio per il resto, il colpo di Mao-chan si scontrò con la pietra spaccandola.

“Wow Mao-chan, sei formidabile!”

Reika era stupita dalla forza del gatto ninja. Non credeva che tali creature potessero essere così pericolose. Non avevano nulla da invidiare ai cani ninja del paese del fuoco.

“Non distrarti Reika. Non potrò mantenere ancora per molto queste sembianze, il mio chakra è al limite”.

“Allora è il caso che ti dia una mano”.

La ragazzina si concentrò e iniziò a formulare sigilli nell'aria. Dopo qualche istante una palla di fuoco di discrete dimensioni fuoriuscì dalla sua bocca indirizzata verso i nemici.
Mao si stupì di quanto Reika fosse migliorata con quella tecnica, ma restò decisamente senza parole nel costatare che, il capo del gruppo, aveva estinto la fiamma semplicemente alzando una mano. Come diavolo aveva fatto?

“Non sei stata addestrata bene se questo è il massimo che sai fare. San, facciamola finita. Prendi la ragazza è ora di andare”.

A queste parole, la donna si fece avanti. A causa del mantello che la ricopriva interamente, Rei non riuscì ad inquadrarla bene, nonostante ciò, comprese subito che erano in un mare di guai.

 Aoi e Kyoko erano ormai alle strette. Entrambi a corto di armi e di chakra, non sapevano più cosa inventarsi per tenere a bada tutti quei gatti ninja.

“Merda! Non ce la faccio più!” gridò esasperato Aoi.

“Non lamentarti ragazzino, dobbiamo tenerli a bada fino al ritorno del team3!”.

Come al solito Kyoko voleva dimostrarsi forte e imbattibile, ma quando tentò di lanciare un nuovo attacco coi suoi kaiken, le gambe cedettero e lei si ritrovò praticamente in ginocchio. Aoi la spintonò per farle evitare di essere colpita da uno di quei disgustosi gatti ninja.

“Lascia stare Kyoko, mi sa che stavolta ci lasciamo le penne e addio al best seller dell'anno! E dire che ho tanto di quel materiale da poter tirare giù un romanzo meglio di quelli del grande Jiraja!”.

Kyoko non riuscì a rispondergli tanto era a corto di fiato.
Il gruppo di gatti si riunì, formando un incredibile commando pronto a sferrare l'attacco finale.
E proprio mentre questi avanzavano e i due giovani shinobi si davano per spacciati, le sorti dello scontro presero una piega...del tutto imprevista.
Con incredulità dei due ragazzini, tutti i gatti ninja li davanti iniziarono a piegarsi su se stessi come colti da terrificanti dolori. Poi, a guardarli meglio, Kyoko e Aoi compresero che i gatti avevano iniziato a grattarsi convulsamente imprecando di dolore contro qualcosa.
Quel qualcosa venne visto da Aoi che non poté fare a meno di sorridere e gridare di gioia.

“Ah ah! Grande Yoshi!”.

Kyoko si ritirò su con fatica “Che c'entra quell'insetto?”

“Guarda bene Kyoko-chan: tutte quelle palle di pelo sono alle prese con le pulci! Se ti concentri vedrai milioni di minuscole pulci che se li stanno mangiando vivi. Questa può essere opera solo del re degli insetti Yoshi! Però, il clan Aburame ne ha di assi nelle maniche!”

Anche Kyoko sorrise. E già, di che se ne poteva dire, il lavoro di squadra era sempre la soluzione migliore.

“L'avevo detto io che erano solo un sacco di pulci”.

“Già. Avanti Kyoko-chan, lascia che ti aiuti. Usciamo da qui, Yoshi ci sta aspettando. Sono sicuro che Rido e Shin'ichi troveranno Reika e la porteranno al sicuro fuori da questo covo. Così potremo tornare a Konoha tutti insieme!”

Il moretto aiutò l'albina sorreggendola per un braccio. Per quanto quest'ultima odiasse mostrarsi debole, era completamente distrutta. Iniziarono a ripercorrere le stesse gallerie dell'andata in senso contrario. Kyoko sperò in cuor suo che questa storia finisse bene, che Reika venisse salvata, che nessuno si facesse male e che lei, potesse rivedere il bel viso di Shin'ichi il prima possibile.

La donna avanzò solo di un paio di passi, poi, alzò le mani puntandole in direzione di Reika.
La ragazza rimase immobile pronta a difendersi ma prima che potesse realizzare, il suo corpo venne alzato da terra fino a raggiungere il soffitto.

“Ma cosa..” Mao-chan non poté terminare la frase, che un kunai lo raggiunse colpendolo in pieno petto. L'uomo-gatto si accasciò a terra esamine.

“Noo!” gridò Reika osservando la scena.

Il suo corpo era bloccato a mezz'aria da lunghi fili di chakra. Ma quando era stata catturata da quella donna? E che cavolo di tecnica era quella?
Quei tipi erano molto più pericolosi di quello che aveva pensato all'inizio.

“Per me possiamo andare”, disse la donna al capo del gruppo.

Questi sempre guardando Reika, si fece più avanti...

“E' un illusione”.

La donna e gli altri due membri dell'oscuro gruppo rimasero senza parole. L'uomo mosse le mani e gridò “Kai!”

La dimensione intorno si distorse per un istante fino a tornare alla realtà.
San, stava tenendo in aria tra i suoi fili di chakra un masso, e di Mao cadavere non vi era traccia.
A qualche decina di metri più avanti, i quattro riconobbero la figura di un giovane ragazzo che si stava rimettendo in piedi.
Shin'ichi li aveva fregati con una sua illusione. Il ragazzo, provato dalla fatica, si appoggiò al muro, mentre alle sue spalle stavano una Reika bloccata tra le braccia di un Rido sull'orlo delle lacrime, e il fido Mao-chan tornato alla sua vera forma.

“Mi spiace ragazzi, non sono riuscito a tenere attiva oltre l'illusione”.

Il piano di Shin'ichi era quello di dare il tempo a Rido di portare fuori di li Reika. Ma per farlo avrebbe dovuto mantenere viva la sua illusione per un tempo maggiore.

“Shin-kun, stai bene?!” gridò preoccupata Reika.

“Sono stato meglio Rei...” le rispose sorridendole.

Nel frattempo con un balzo, uno dei quattro incappucciati si parò davanti alla ragazzina pronto ad afferrarla. Non aveva però calcolato l'abilità nel taijutsu di Rido. Il moretto gli assesto un calcio proprio alla bocca dello stomaco rispedendolo da dove era partito.

“Notevole...” commentò il capo del gruppo.

“Shinobi di Konoha. Siete solo dei bambini eppure, ammetto che per qualche istante persino io sono caduto nella tua illusione. Sei bravo moccioso”

“Tsk!” fu l'unico suono che pronunciò un irritato Shin'ichi.

“Ehi! Il portento qui sono io! Adesso è il mio turno di fare faville!”

Rido si era lasciato alle spalle Reika e, dopo aver riattivato nuovamente il suo byakugan, si stava preparando ad attaccare.

“Rido ti aiuto!” Reika lo affiancò.

Shin'ichi si staccò dal muro e li richiamò immediatamente “No! Dobbiamo uscire da qui. Quelli sono troppo forti per noi, specialmente quel tipo alto. Non mi piace per niente. E' meglio battere in ritirata e avvisare Naruto-sama”

Peccato che il nemico non aveva affatto intenzione di lasciare andare via la sua preda.
La donna si mosse velocissima e altri fili di chakra andarono a legarsi alle caviglie di Reika alzandola stavolta davvero, dal pavimento. I due uomini si scagliarono contro Rido mentre in tutto questo, il capo del misterioso gruppo, rimaneva indietro.
Shin'ichi fece forza sulle gambe e con un balzo, riuscì a tagliare alcuni fili di chakra, utilizzando una delle lame da trincea ereditate dal padre. Gli altri fili vennero recisi dalle affilate unghie di Mao.
Reika cadde giù roteando per aria e finendo quindi perfettamente in piedi.

“Rido dobbiamo andare via!” gridò Shin'ichi.

“La fai facile tu!”

Lo Hyuga era alle prese con ben due nemici.
La situazione sembrava alquanto disperata, quando un boato richiamò tutti all'attenzione. Ne seguirono altri che mano a mano andavano facendosi più forte.
Ad un tratto l'uomo più alto disse “Quel gatto bastardo! Andiamo via, prenderemo la giovane Uchiha in un altra occasione”
Le carte bombe seminate da Soichi stavano esplodendo una dopo l'altra.
Concentrando del chakra, il capo del gruppo utilizzò dell'acqua che filtrava dalla roccia facendo si che essa, andasse a spaccare la pietra per ricavarne una via di fuga.
Prima che gli shinobi di Konoha avessero il tempo di ordinare le idee, una serie di esplosioni interessò proprio l'aria in cui i ragazzi si trovavano.
Improvvisamente, un muro di sabbia andò ad alzarsi intorno alla figura di Rido, giusto in tempo per salvarlo da dei massi che stavano cadendo.
Shin'ichi si voltò verso Reika in tempo per vedere, che il terreno sotto i piedi della ragazza stava collassando su se stesso. Corse nella sua direzione allungando una mano per prenderla, ma fu tardi. La ragazza sparì inghiottita nel pavimento e un secondo dopo, al ragazzo toccò la stessa sorte.
L'ultima cosa che il Sarutobi realizzò, fu la sensazione di cadere verso l'ignoto... 

Quando la polvere si dissolse, Shin'ichi riuscì a rialzare la testa per guardarsi intorno.
Era sta una brutta caduta ed ora, oltre alla testa, gli doleva praticamente tutto il corpo. Nonostante ciò si fece forza e si alzò in piedi.
C'era ben poca luce in quel buco che si era aperto a causa dell'esplosione e per lui, che di occhi a disposizione ne aveva solo uno, fu ancora più difficile mettere a fuoco l'ambiente circostante in cerca di Reika. Era sicuro, di averla vista cadere giù un istante prima di lui, eppure ora, non ve ne era traccia.
Sforzò al massimo la sua vista, imprecando contro il destino avverso che non lo aveva dotato di abilità oculari particolari che ora gli avrebbero fatto un gran comodo.
La chiamò diverse volte tastando il terreno con le mani e all'improvviso, prima che potesse razionalizzarlo come al suo solito, Shin'ichi Sarutobi fu invaso dal panico.
I polmoni iniziarono a chiedere più aria mentre il suo respiro sembrava sempre più corto. Le mani presero a tremare non riuscendo più a stringere ne pietre ne terra. La vista gli si offuscò un paio di volte prima che le lacrime iniziassero a sciogliere il rosso del suo occhio.
Non la trovava.
Non la vedeva.
Reika non c'era o peggio ancora...poteva essere stata sepolta dai detriti caduti insieme ai due ninja.
Insomma, Reika a quest'ora poteva essere morta, finita, conclusa.
Non avrebbe più potuto vederla. Non le avrebbe più potuto parlare, ne accarezzarle la testa mentre le spiegava le cose, ne preoccuparsi di lei o vederla migliorarsi ogni giorno.
L'aveva persa...per sempre.
E questi pensieri lo colpirono peggio di qualsiasi pugno.
Era un dolore del tutto nuovo, diverso da quello della perdita di suo padre che non aveva mai conosciuto.
Era il dolore di una persona conscia che qualcuno gli era appena stato strappato via dalle braccia.
E in quel dolore Shin'ichi si sentì completamente perso e solo.
Niente più Reika, niente più lei.
Si bloccò completamente immerso in quel silenzio che gli urlava dentro il cuore.
Poi, improvvisamente, avvertì un leggero rumore che lo fece voltare.
Barcollando tentò di avvicinarsi alla fonte di questo misero suono, fino a quando poté constatare, che si trattava di sassolini che ruzzolavano giù da un piccolo cumulo di terra.
Poi quella terra stessa prese a muoversi fino a quando un braccio esile e color latte non ne venne fuori. Il braccio fu seguito da una testa tutta impolverata, piena di capelli color notte.
E quando lei riuscì ad uscire da tutto quel casino di roba caduta, e Shin'ichi riuscì a rispecchiarsi nel viola dei suoi occhi, il giovane ninja comprese qualcosa di nuovo, di enorme, di profondo.
Qualcosa a cui forse, non era ancora pronto ma che prepotentemente, gli aveva appena cambiato il battito del cuore.
Reika era inginocchiata davanti a lui tossendo polvere e strofinandosi gli occhi. Quando la sua vista tornò lucida, osservò il suo compagno di team ed emise un sospiro di sollievo nel constatare che anche lui era vivo.
“Shin-kun! Meno male stai bene...che spavento! Temevo ti fossi fatto male o peggio...accidenti che caduta. E' stato un botto assurdo mi fischiano ancora le orecchie..”
E mentre pronunciava queste frasi con la sua solita quiete mista a menefreghismo puro, il corpo di Shin'ichi si mosse da solo o almeno questo è quello che in seguito il ninja avrebbe raccontato al suo unico confidente. Le sue braccia si allargarono e le gambe cedettero. In men che non si dica, il ragazzino strinse forte a se la sua compagna, sprofondando il volto in quella cascata corvina che, ancora profumava di vaniglia nonostante tutto lo schifo che le era caduto addosso.
Le sue braccia la strinsero forte, di una forza dettata dal sollievo di averla di nuovo li davanti a se.
E solo così, stretto a Reika, Shin riuscì a riprendere a respirare normalmente.
La ragazza dal canto suo, non capiva bene la reazione del suo compagno ma lo lasciò fare, trovando quelle braccia confortevoli e delicate nonostante la stretta vigorosa.
Del tutto inesperta in quel campo, Reika azzardò a ricambiare l'abbraccio quando Shin si allontanò dal suo corpo.
Reika rimase immobile mentre il giovane le prendeva il volto tra le mani e la fissava negli occhi.
C'era una grossa tensione ora tra i due, un equilibrio che andava a cambiarsi e che mai sarebbe stato più lo stesso.
Shin'ichi voleva dirle un sacco di cose e la sua testa sembrò quasi impazzire tanta era la gioia di vederla li davanti, sana e salva.
Ma fu Reika a rompere per prima quel silenzio nervoso..
“Shin...scusa”
Furono le sue uniche parole, semplici e vere. E il ragazzino vi lesse dietro tutto quello che la mora gli stava dicendo: scusa se vi ho fatto preoccupare, scusa se mi sono allontanata da Konoha, scusa per avervi cacciato nei guai, scusa se non faccio altro che errori, e tanto tanto ancora.
Lui continuò a tenerle il viso tra le mani e gli ritornò in mente una cosa che Rido gli aveva detto tempo fa, mentre tornavano da una missione.....

Reika e Shikamaru-sensei camminavano davanti ai due intenti in qualche complicata conversazione. Rido teneva gli occhi puntati sulle spalle della ragazza e Shin lo aveva scanzonato dicendogli che così, avrebbe consumato la figura di Reika tanto la stava sempre a guardare. Rido si era voltato verso di lui e per la prima volta forse, aveva uno sguardo così serio da farlo quasi preoccupare.
A me non serve azionare il byakugan per vedere certe cose...osservala Shin. Guardala bene. La nostra compagna di team è bellissima. Lo so che lo dico sempre ma adesso sono serio. Reika è bella da impazzire ed ha solo 12 anni! Diventerà meravigliosa crescendo...sboccerà davanti ai nostri occhi e noi ci godremo questo spettacolo”
Be, allora siamo fortunati non credi?”
Fortunati dici? Tu non capisci, sarà una tortura! Dover vedere uomini che cercheranno di avvicinarsi a lei per..be lo sai no..scopi sporcaccioni! Giuro che farò secco chiunque oserà toccarla anche solo con un dito!”
Mmh, non ti sembra di essere un po troppo possessivo? Proprio perché cresceremo probabilmente prenderemo strade diverse, intendo al di fuori del nostro gruppo ninja. Insomma anche Rei prima o poi vorrà sistemarsi ed avere una famiglia..anzi, considerando che non ne ha mai avuta una forse si sistemerà prima di noi due sai?”
Impossibile. Perché noi due ci sistemeremo insieme. Tu Shin'ichi vuoi diventare Hokage, è il tuo sogno, il tuo scopo personale. Ma io non punto così in alto. A me basta avere la forza di proteggere anche solo una persona per tutta la vita. Ed ho deciso che proteggerò Reika, per sempre! Il mio scopo è vivere con lei un giorno...”
Corri troppo con la fantasia Rido. Sei ancora troppo giovane per pensare al matrimonio..”

Shin'ichi stava comprendendo solo ora che quel giorno, nel dire quella frase a Rido, aveva avuto un tono piuttosto infastidito.
Comprese solo con il volto di Reika tra le mani come mai quel giorno Rido gli sorrise un istante prima di tornare serio per dirgli fissandolo negli occhi, un qualcosa, che ora Shin sapeva gli sarebbe stato ben difficile dimenticare...

Pensala come vuoi Shin...magari sono davvero troppo giovane per pensare al matrimonio ma il mio è un sentimento vero nel quale credo. Vorrà dire che per ora mi proporrò come obiettivo quello di darle il mio primo bacio. Si, un giorno la bacerò e toccherò il cielo con un dito. E poi più avanti la sposerò. Io non me la farò portare via da nessuno Shin'ichi. Da nessuno. Te incluso” e così dicendo lo aveva lasciato indietro correndo verso Reika e Shikamaru.

Si, adesso Shin'ichi aveva compreso quelle parole.
Sospirò un attimo e poi tornò a concentrarsi su Reika.
“Stai bene Rei? Ti fa male da qualche parte?” domandò con dolcezza.
“No tutto ok! Ho concentrato un bel po di chakra intorno al corpo per evitare ferite importanti!” gli disse sorridendo.
“Non...non fare mai più una cosa del genere Rei! Non provare mai più ad allontanarti dal Villaggio e da me..emh..cioè da noi senza avvisarci! Il tuo è stato un gesto davvero sconsiderato testona!”
E gliele disse proprio incavolato queste cose Shin'ichi mentre lentamente le lasciava andare il volto. Reika rimase un attimo senza parole con espressione colpevole e triste. Poi sorrise al ragazzino e dichiarò tranquillamente “Hai ragione, sono proprio una testona. Scusami tanto Shin-kun...è buffo sai? E' la prima volta che qualcuno mi sgrida..è una strana sensazione..”
Shin allora pensò di aver esagerato, e stava quasi per chiedere lui scusa a lei, quando un urlo squarciò il silenzio di quel luogo.

“Reiiii-chaaaaaaaaaaannnnn!!!”

I due ragazzi alzarono gli occhi e videro distintamente la figura di Rido arrivare come un ciclone giù per una parete. Saltò a terra alle spalle di Shin'ichi e preso dalla foga di aver rivisto Reika, calpestò letteralmente il Sarutobi con un piede, mandandolo a sbattere testa in giù. Usando appunto il cranio di Shin come appoggio, si tuffò con tutto il suo peso contro Reika finendo col far ruzzolare entrambi nella polvere.
Shin'ichi si rialzò tossendo terra e urlando contro Rido quanto fosse baka.
Ma il moretto non lo ascoltava minimamente.
Era tutto intento a stritolare come al solito la sua Rei-chan piangendo lacrime di gioia e uscendosene con frasi del tutto esagerate, su quanto le fosse mancata e quanto il mondo gli sembrava brutto senza di lei.
Shin sorrise: ora tutto era di nuovo al suo posto.
Il quadretto dell'ormai ritrovato team3, venne interrotto da Mao-chan seguito a ruota da quel “tappo” di Hiro di Suna.



Angolo Autrice: Ed eccomi tornata sempre in ritardissimo! Ma sapete com'è ho giusto giusto un milione di cose da fare. Cmq, spero di farmi perdonare con questo lungooo capitolo che mi auguro sia stato di vostro gradimento. Fatemi sapere e grazie.
Yuki21




 

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Capitolo 39
*** Di Ritorni a Casa e di Punizioni! ***


Angolo Autrice: Sono tornata! Ahhh!!! (evita il lancio di diversi corpi contundenti). Ok, ok lo so che questa storia è bloccata da mesi, forse addirittura un anno intero ed eviterò di giustificarmi dicendovi che be, lettori, io tengo un età ed una figlia che sta iniziando a camminare! Capite, camminare!! Ergo, la pacchia è finita, ora casa e la mia vita stessa è tutto in mano sua! Sono una giovane donna finita! Sigh. Eh eh, dopo questa piccola divagazione, vi posto un nuovo capitolo di questa fic. Sappiate che è il penultimo. Nel senso che ci sarà un capitolo finale della storia di "Di Konoha e Nuovi Eroi" in cui si chiariranno alcune cose (tipo.. i cattivi!), ed in cui si anticiperà il futuro dei nostri cari ragazzi. Già, perché tempo permettendo ho in mente di scrivere il seguito di questa fic in cui i ragazzi saranno cresciuti di, be vediamo, 4 anni vi va bene? E li ne vedremo di belle con 12 adolescenti alle prese con missioni, allenamenti, principi di guerre ed ormoni impazziti! Olè e chi più ne ha più ne metta! Ci sarnno anche dei piccoli filler sulla storia qui presente, tipo scene di vita quotidiana dei nostri ragazzi. Tutta roba da ridere promesso. Ok, adesso basta sul serio, a voi il capitolo 39! Vi ricordavate dove siamo arrivati? Allora andiamo ad iniziare. Kiss kiss.
Yuki21

“Hiro-kun!”

L'esclamazione di Reika riportò l'attenzione di Shin'ichi su cose ben più serie del suo cuore impazzito.

“Hiro, che ci fai qui?”, gli domandò il Sarutobi continuando a massaggiarsi la testa offesa da Rido.

“Sono qui con Temari-sensei. Eravamo diretti al nostro Villaggio quando un falco messaggero di Suna ci ha intercettati per consegnarci una missiva del Kazekage. Gaara-sama, su richiesta dell'Hokage, ci ha inviato in vostro soccorso.”

“Eh? E che c'entra il Kazekage con questa storia?”, domandò perplesso Rido in direzione del quattrocchi.

“A quanto mi ha spiegato Temari-sensei, la vostra incursione nel paese della Nuvola è stata scoperta alla Foglia, e l'Hokage ha chiesto al Kazekage di intervenire. Suna è più vicina alla Nuvola della Foglia* e comunque, c'è sempre quel discorso del patto da rispettare. Quindi eccomi qui.”

“Hanno mandato voi per via del patto delle cinque terre... accidenti. Stavolta è proprio un grosso casino.”

Rido ormai si era perso del tutto. Shin sospirò osservando il compagno e si apprestò a fornirgli le opportune spiegazioni.

“Ce lo hanno insegnato in accademia baka! Dalla quarta guerra ninja, è stato stipulato un patto tra le cinque terre a cui nessuno può astenersi. Primo punto del patto: non è consentito alle forze portanti di allontanarsi dal proprio paese d'origine senza aver avvisato gli altri Kage. Secondo punto del patto: una qualsiasi azione ninja che esuli da una missione ufficiale, deve essere comunicata ai Kage, soprattutto se questa prevede lo spostamento di un contingente ninja da un paese all'altro. Ciò vuol dire che Naruto-sama non avrebbe potuto recarsi di persona a cercarci in quanto forza portante della Volpe a 9 code, ne avrebbe potuto inviare dei ninja di Konoha alla Nuvola senza avvisare il Raikage. Considerando che Temari-san e Hiro-kun erano in viaggio licenza, avrà pensato che usare loro facendogli fare una piccola deviazione, fosse la soluzione più discreta da adottare. Deve aver parlato solo con Gaara-sama che si sarà offerto di mettere a disposizione sua sorella, e di conseguenza Hiro, per venire a recuperarci.”

Mentre Shin'ichi parlava, Mao-chan era tornato alle sue vere sembianze e si era sistemato sulla spalla di Reika, fedele come sempre.

Rido sembrò riflettere sulle parole di Shin'ichi.

“In parole semplici ci hanno scoperto sia a Konoha che a Suna ed ora siamo nella merda fino al collo, giusto?”

Shin'ichi si sistemò meglio la benda sull'occhio.

“Già”, concluse semplicemente.

“Temari-sensei era incazzata nera quando ha letto la missiva! Erano mesi che aspettava di tornare a Suna per rilassarsi un po senza suo marito ed ora... lasciamo stare. Tanto si sa che sfogherà la sua ira su noi del team 4.”

“Miao! E aspetta che sappiano del Nibi... terzo punto del patto delle cinque terre: non è ammesso che due bijuu soggiornino nello stesso paese. Se al Raikage arriva la soffiata di questa storia...”

“Adesso abbiamo altro a cui pensare. Accidenti, anche gli altri nostri compagni a Konoha saranno nei guai a quest'ora!” disse Shin peggiorando ulteriormente l'umore di Reika.

La ragazza infatti si mordeva le labbra mentre Mao-chan le faceva un po di fusa consolatorie.

“Avanti, ora cerchiamo la maestra e torniamo a Konoha. Essendo a conoscenza del piano ho tentato di calmare un po la sensei. Se fossero stati inviati degli anbu sai che casini!?”

“Tremo al solo pensiero! Riesco ad immaginare mio padre avanzare in questo covo imprecando contro di me. Oh ma a proposito, perché Temari-san non è con te?” domandò Rido.

“Siamo arrivati al momento della deflagrazione. Io mi sono fatto avanti per salvare Rido dalla caduta di alcuni massi e Temari-sensei si è lanciata all'inseguimento di alcuni tizi incappucciati.”

“Sbrighiamoci a trovarla! Quelli sono pericolosi.”

Shin'ichi concentrò il chakra nei piedi ed iniziò a risalire il muro della fossa in cui erano caduti. I ragazzi lo seguirono silenziosi.

Il covo dei gatti ninja della Nuvola, era ormai un cumulo di macerie. Corpi esamini di gatti giacevano a terra. Ripercorrendo all'indietro il percorso in cui si erano lanciati poco prima, i ragazzi si ritrovarono davanti anche il cadavere della vecchia gatta.

“Ha avuto ciò che meritava. Del resto quando vendi l'anima al diavolo non può uscirne nulla di buono” sentenziò freddo Mao-chan.

“Forza, usciamo da qui... Reika che c'è?”

La ragazza stava osservando tutto intorno al cadavere della vecchia.

“La reliquia non c'è più, devono averla presa loro.”

“Cosa non c'è più?”, le domandò in risposta Rido.

“La reliquia. Il vaso in cui è sigillato il Nibi. Io, ecco, non so come spiegarvelo ma non lo avverto più. Già prima che sapessi del Nibi, avvertivo una presenza opprimente, come un qualcosa che cercava di parlarmi nella testa. Ma non riuscivo a capire cosa dicesse. Ora non sento più nulla. Shin-kun, se quelli si sono portati via un bijuu.”

“Si, è un brutto affare. Proprio un brutto affare. Sbrighiamoci a trovare Temari-san.”

I ragazzi ripresero a correre. Rido era troppo stanco per utilizzare ancora il byakugan così dovettero cercare Temari seguendo le tracce. Utilizzarono una crepa nel muro per uscire fuori dal covo.

Il sole stava iniziando a sorgere illuminando il bosco tutto intorno.

“Shin'ichi mio adorato!”

La voce di Kyoko fermò la corsa dei ninja. Lei e Aoi, se ne stavano seduti vicino alle radici di un grande albero intenti a riposarsi dopo lo scontro avuto coi gatti ninja.

“Ragazzi state bene?” Shin'ichi si preoccupò di verificare le condizioni dei due compagni d'avventura.

“Si. Possiamo affermare che Yoshi ci ha salvato il culo. Quei gatti sembravano non finire mai. Vedo che anche voi ve la siete cavata alla fine!”

L'attenzione del giovane scrittore si spostò su Reika.

“Mi dispiace molto.” mormorò la ragazza. Rido le prese una mano e Shin si rabbuiò.

“Reika Takaji Uchiha!”, tuonò Kyoko.

“Chiederai perdono a Konoha una volta tornati a casa. E preparati, perché appena ci saremo ripresi voglio sfidarti nuovamente! Grazie a te e a questa missione, mi sono scoperta più forte di quel che pensavo...”

“E modesta soprattutto” disse a bassa voce Aoi.”

“... quindi ora so che posso batterti senza problemi! A Konoha ci scontreremo e”

“Si, si lo sappiamo Urei, ora dacci un taglio e diteci piuttosto se avete visto Temari-sensei”, disse spazientito Hiro.

“Ha detto di raggiungerla non appena il gruppo fosse stato al completo.”

A parlare era stato Yoshi, sbucato così dal nulla sempre coi suoi solito occhiali scuri in volto.

“Yo! Non sei tornato alla Foglia come detto quindi!” Rido lo salutò utilizzando il saluto tra ninja.

“Be, ho pensato che tanto qui fanno tutti come gli pare quindi...”

“Già. Siamo un bel disastro. Comunque, hai visto Temari-san e le hai parlato?”

“Si, stava inseguendo delle strane figure incappucciate. Avanti andiamo, le ho lasciato un mio insetto addosso così da rintracciarla. Seguitemi.”

“Rei-chan ce la fai?” le domandò preoccupato Rido.

“Si Rido-kun. Andiamo”, rispose convinta la ragazza.

Raggiunsero Temari molto prima di quel che pensassero. La giovane donna era ferma in una radura. Qua e la, alberi troncati di netto dalla furia del suo ventaglio.

“Temari-sensei!”

“Mh? Hiro. Allora i tuoi compari ci sono tutti?”

“Si sensei. Sono tutti sani e salvi.”

Temari sorrise. Non che i ragazzi l'avessero notato, ma sorrise grata al destino.

“Che cos'è?” Shin'ichi si era avvicinato alla donna ed ora osservava un qualcosa di non definito ai suoi piedi.

“Pfu! Pensavo di averne colpito almeno uno. Invece si tratta di una marionetta del cazzo!”

“Marionetta? Roba per suo fratello Kankuro?”

“Può darsi, non so. Dovrò comunque interfacciarmi con Suna e coi miei fratelli. Sempre se ora, per colpa vostra, la mia licenza non venga sospesa. Che palle ci tenevo proprio ad andarmene qualche giorno a casa lontano da quella palla al piede di cry baby.”

“Shikamaru-sensei sarà preoccupato per noi”, disse Reika. La ragazza si sentiva terribilmente in colpa per tutti i fastidi che aveva creato. D'altronde però, era soddisfatta delle informazione che aveva reperito circa i suoi genitori. Finalmente, ora, si sentiva parte di qualcosa. Sapeva da dove veniva, quale erano le sue origini. Ora aveva anche lei delle fondamenta sulle quale costruire un qualcosa di solido e duraturo. Era ora di tornare a casa e di assumersi la responsabilità di tutto quello che era successo.

“Ehi, aspettate un attimo!”. Shin'ichi si piegò sulla marionetta.

“Temari-san guardi qui.” Il Sarutobi indicò un punto preciso. La donna dai codini biondi, spostò parte della veste che ricopriva la marionetta.

“Ma che diavolo è questa cosa?”

“Un mezzo cadavere direi”, disse Yoshi.

La così detta marionetta di fatti, aveva ben saldate alle parti di legno, carne ed ossa umane. Kyoko soffocò un conato alla vista di tale scempio.

Shin'ichi indicò qualcos'altro: nel petto umano della strana creatura, erano conficcati diversi piercing neri.

“Questi sembrerebbero...”

“Non è possibile! Nessuno dovrebbe essere a conoscenza di quella tecnica!”, disse allarmata Temari interrompendo il flusso di pensieri del Sarutobi.

Quelli sembravano proprio i piercing che aveva all'epoca utilizzato Nagato per manovrare i suoi corpi durante l'attacco a Konoha. I ragazzi conoscevano bene la storia avendola studiata in accademia.

“Dobbiamo fare rapporto a Naruto-sama.”

A Shin'ichi questa storia non piaceva affatto. Se qualcuno era in grado di utilizzare la tecnica di Nagato, voleva dire che c'era un nemico molto più potente di quello che aveva pensato durante lo scontro. E Reika era coinvolta suo malgrado in quello che sembrava proprio essere un futuro conflitto.

“Ok, questo coso lo portiamo via.”

Detto ciò, Temari eseguì dei sigilli ancora sconosciuti ai giovani genin e il corpo della marionetta sparì in una nube di fumo. La donna ripose il rotolo magico utilizzato ed osservò il gruppo di ragazzini che aveva intorno.

“Ora ce ne torniamo a casa, tutti quanti! E tu vedi di non creare ulteriori guai ragazzina.”

La bionda guardò Reika con sguardo truce. Subito Rido si mosse in avanti in sua difesa.

“Non è colpa sua, non la faccia star male più di quanto già non stia!”

Rido osservò la maestra con sguardo di sfida.

“Rido-kun lascia stare. La sensei ha ragione. Starò buona e mi farò carico di tutte le mie responsabilità con l'Hokage, Temari-sensei. Grazie per avermi salvata, grazie a tutti davvero.”

Concluse il suo discorso con un profondo inchino.

Prima che qualcuno potesse dir qualcosa, Rido le saltò al collo urlando a squarciagola “Quanto sei carina Rei-chan quando chiedi scusa!”

I presenti sospirarono rassegnati all'idiotagine dello Hyuga. Yoshi intanto richiamò Goro, per utilizzarlo come mezzo di trasporto. Erano tutti troppo stanchi per camminare fino a casa e Temari voleva arrivare il prima possibile per parlare a Shikamaru di tutta quella strana faccenda.

In volo sul grande insetto, nessuno parlò per quasi tutto il viaggio di ritorno. La stanchezza aveva colto i genin che ora dormivano beati sulla schiena della libellula. Aoi con ancora in mano il suo blocchetto per gli appunti, Kyoko bellissima alla luce della luna. Poco più avanti anche Yoshi si riposava riuscendo a dormire in posizione seduta.

A vegliare su di loro c'era Temari che stringeva a se il suo fedele ventaglio. Era nervosa. Quel che aveva visto le era bastato per capire che le cose si sarebbero ulteriormente in futuro.

Hiro le si avvicinò.

“Temari-sensei, devo farle rapporto su quanto mi è stato raccontato dai ragazzi.” Ormai non si trattava più di fare la spia, ma solo di fare il ninja e proteggere così le persone care.

“Avanti Hiro, parla.”

Al termine del loro colloquio privato, la bionda era definitivamente sulle spine.

“Ci mancavano ancora una volta i bijuu a rompere le palle! Spero che Shikamaru li faccia neri a quei tre. Hanno combinato un gran casino e ora guardali! Nemmeno si rendono conto del macello in cui sono... non tutti almeno.”

La donna stava infatti osservando il team3: Reika dormiva completamente distrutta stringendo a se Mao-chan. Accanto, Rido era crollato tenendo fra le mani una ciocca di capelli della ragazza. Era troppo stanco per terminare quell'ennesima treccina.

Vicino a loro, Shin'ichi vegliava entrambi i compagni. Per quanto stanco e ferito, il ragazzo non riusciva a prendere sonno. Troppi pensieri gli affollavano la mente, e troppe nuove sensazioni gli si erano infiltrate nel cuore. Si massaggiò l'occhio cieco giurando nuovamente a se stesso, che non sarebbe mai stato motivo di svantaggio. Quando il rosso del suo occhio sano si incrociò con il verde degli occhi di Temari, la donna capì che suo marito stava facendo un buon lavoro con quei ragazzi.

Ma continuò intimamente a sperare in un esemplare punizione per loro.

Punizione che non tardò ad arrivare non appena i ragazzi rimisero piedi a Konoha.

Curati dalla squadra medica, ora il gruppo si trovavano chiusi in una stanza del palazzo dell'Hokage in attesa di udienza.

La tensione era alta e la stanchezza sembrava non volerli abbandonare.

“Kami che sonno! Voglio dormire almeno 12 ore di fila.” Lo Hyuga sbadigliava lamentandosi. Era già un ora che si ritrovavano chiusi in quel posto e nessuno, fino ad ora, si era degnato di dirgli alcunché. Persino la squadra medica si era occupata di medicare e bendare tutti, in totale silenzio. Mao-chan era stato allontanato da Reika alla quale non erano state fornite spiegazioni.

D'un tratto, qualcuno bussò alla porta.

Minato fece il suo ingresso scortato da Tatsuja.

“Minato-kun!” Reika salutò il ragazzo con un gran sorriso facendo sbuffare Rido alle sue spalle.

“Ehilà! Vedo che siete più o meno tutti interi, bene. Mi fa piacere.”

Minato cercò con lo sguardo Shin'ichi. Aveva capito subito che quel piano era farina del suo sacco.

“Mio padre sta finendo una conferenza con il Kazekage e poi sarà subito da voi.”

“Allora quanto è grave la situazione? Si insomma, hai idea di che punizione ci toccherà?” Aoi era pronto a prendere appunti. La mente beffarda del suo Hokage gli forniva sempre nuovi spunti per i suoi racconti.

“Non ne ho idea, ma del resto io sono sempre l'ultimo a sapere le cose...” disse vago Minato.

“Che hai Uzumaki?”, gli domandò Shin'ichi. Il biondo si limitò a guardare altrove gonfiando le guance come un bambino.

“Non farci caso Sarutobi. E' solo arrabbiato perché non lo hai fatto partecipare alla missione.”

Shin'ichi sorrise. Il figlio dell'Hokage era proprio uno strano tipo.

Improvvisamente la porta si aprì di nuovo. A fare il suo ingresso fu Rock Lee.

“Sensei!” squittì Kyoko. Il moro, con tanto di lacrimoni agli occhi fu subito addosso alla sua allieva e ad Aoi.

“Ragazzi miei! Lo sapevo che la forza della gioventù vi avrebbe riportati sani e salvi da me, mi siete così mancati!”

Kyoko lo allontanò con un cazzotto ben assestato dichiarando che non si vedevano da pochissime ore.

“Be, si può darsi. Comunque venite tutti con me, Naruto vuole vedervi!”

I ragazzi seguirono Lee lungo i corridoi del palazzo.

Kyoko si affiancò ad Aoi.

“Ehi scemo che dici? Il sensei non sembra particolarmente incavolato, dici che ci perdona e basta?”

“Non sperarci Kyo-chan. Minimo ci costringerà a farci tutta Konoha camminando sulle mani.”

La ragazza sospirò rassegnata.

Quando entrarono nell'ufficio del loro Hokage, ad aspettarli c'era un bel po di gente.

Naruto sedeva alla sua scrivania. A suo fianco c'erano Sasuke e Shikamaru.

Con loro anche gli altri sensei: Temari, Neji e appunto Rock Lee.

Ma ciò che colpì veramente i ragazzi, fu la presenza dei rispettivi genitori o per lo meno, di quella parte di genitori che faceva parte del corpo ninja. Quando il chiaro degli occhi di Rido si rispecchiò nello stesso colore di quelli del padre, il ragazzo deglutì rumorosamente.

“Oh, cazzo” si limito a dire.

Il resto fu un insieme di urla e confusione.

“Brutto disgraziato!” tuonò Ko Hyuga. Neji pensò che i tempi erano veramente cambiati se un appartenente al clan Hyuga si permetteva di perdere le staffe ed inveire contro il proprio figlio davanti all' Hokage.

“E' mai possibile che finisci sempre col cacciarti in qualche guaio?! Sei un ninja per tutti i Kami! Come ti è venuto in mente di allontanarti dal villaggio senza avvisare ne il tuo sensei ne l'Hokage-sama?!”

“Ma papà...”

“Papà un corno! Far fare una tale figuraccia al clan Hyuga. Oh povera madamigella Hinata! Cosa penserà nel vedere proprio mio figlio fare continuamente l'idiota!”

“Adesso non esagerare papà. E poi ad Hinata-san non credo freghi nulla di quello che faccio io ahio!”

Ko aveva dato un ceffone al figlio. I presenti sembravano sconvolti inizialmente, poi presi dalla foga dello Hyuga, tutti riversarono le loro ansie ed incazzature verso i propri allievi e familiari.

“Emh, giusto! Kyoko-chan, Aoi-kun, la vostra punizione sarà esemplare! Per iniziare scalerete la montagna degli Hokage senza l'aiuto del chakra, poi dovrete allenarvi fino a quando non saprete utilizzare il loto frontale alla perfezione!”

Aoi mollò una gomitata ad una sconvolta Kyoko “Che ti dicevo? La sua punizione non è altro che un allenamento ancora più intensivo del solito, non avrò più il tempo di scrivere due righe!”

“Non riuscirò più a vedermi con Shin'ichi-kun, che disdetta!”

Temari osservò nera sia Nanami che Yoshi.

“Con voi due farò i conti al ritorno da Suna. Pregherete di essere morti in quella stupida missione potete scommetterci!”

“Scu, scusi tanto Temari-sensei!” Nanami piangeva rumorosamente mentre Yoshi rimaneva immobile sudando di nascosto per il terrore.

“Nobu mi hai molto deluso” disse il padre del ragazzo. Indossava ancora la divisa anbu, segno che era appena rientrato da una missione. Nobu si limitò ad abbassare lo sguardo colpevole.

In tutto quel rumore che rendeva impossibile a Naruto prendere la parola, due occhi color tramonto ne fissavano uno. Kurenai se ne stava dritta e muta davanti al figlio.

Alle spalle del ragazzino, Reika stringeva i pugni mordendosi la lingua. Se da una parte era mortificata per tutto il trambusto creato, dall'altra voleva urlare con quanto più fiato avesse in gola a tutti i presenti di tacere. La colpa era la sua, sua e basta. Sua perché lei si era allontanata dal villaggio senza avvisare nessuno. Sua perché lei si era ritrova Uchiha e figlia di una forza portante. Sua perché quella era la sua vita e nessuno doveva intromettersi. Si domandò improvvisamente, se il sangue le ribollisse così nelle vene proprio perché sangue Uchiha. Alzò i suoi occhi viola incastrandoli in quelli neri di Sasuke. Suo zio, il fratello di Itachi Uchiha.

E rimase li a fissarlo sostenendo quello sguardo duro che in passato, nessuno osava sfiorare se non per pochi secondi.

“Ok adesso calma tutti!” urlò in fine Naruto.

Tutti i presenti si zittirono.

“Uff, era ora! Bene, cerchiamo di mettere ordine se possibile. Per cominciare, Minato? Tu e Tatsuja potete andare. Non siete stati coinvolti nella questione quindi non ci saranno provvedimenti nei vostri riguardi. Lascio chiaramente a Neji tutte le decisioni circa Seiya. Ciò che hai fatto è molto grave, per quanto mi congratulo con te per aver fregato praticamente il Villaggio intero!”

Sul volto del biondo si dipinse un gran sorriso.

“Naruto-sama!” Neji lo richiamò all'ordine. Cavolo era l'Hokage, doveva farsi rispettare e punirli tutti.

“Andiamo team1. Discuteremo la vostra punizioni fuori di qui.”

Tatsuja sospirò su quel vostra ed uscì per primo seguito da Neji.

Seiya si fermò davanti a Shin'ichi.

“Mi spiace Shin, ce l'abbiamo messa tutta per coprirvi, ma... è stato impossibile...”

“E' stata colpa mia”, concluse Minato.

“Mi spiace ma ho dovuto fare la spia.”

Shin capì cosa era successo. “Il terribile Minato Uzumaki, colui a cui non si può mentire. Peccato, avrei voluto vederti all'opera.”

“Io invece me la sarei proprio risparmiata.” e guardò suo padre che gli sorrise.

“State tranquilli, siamo noi ad aver sbagliato. E questo vale per tutti. Siamo solo noi del team3 che meritiamo di essere puniti!” disse il Sarutobi ad alta voce.

“Questo non sta a te deciderlo Shin'ichi” rispose serio Naruto.

Usciti i membri del team1, Temari si tirò dietro Nanami e Yoshi.

Anche Lee se ne andò seguito dai suoi ragazzi.

Nella stanza ormai, non restavano altri che i membri del team3 ancora in attesa di conoscere la loro punizione.

Naruto guardò Kurenai e Ko. Giustamente, doveva la precedenza ai genitori dei ragazzi.

“Rimetto ogni decisione nelle mani di Shikamaru.” Disse solo questo Kurenai dirigendosi verso l'uscita. Guardò un ultima volta il figlio sussurrandogli un “Ci vediamo dopo a casa Shin'ichi.”

Il ragazzo non rispose. La delusione che aveva letto negli occhi della madre era di per se la peggior punizione possibile.

“Lo stesso non si può dire per me. Ti prenderai la punizione che il tuo sensei deciderà per la tua squadra senza fiatare Rido, e poi a casa faremo i conti noi due!” disse Ko.

“Come ti pare” gli rispose Rido.

Uscito anche lo Hyuga, nella stanza non restavano che i ragazzi del team3, Naruto e Sasuke con Shikamaru che ancora non avevano aperto bocca.

Naruto si grattò la testa agitato. Doveva dire un sacco di cose a quei ragazzi e lui odiava i discorsi.

Prima che potesse fiatare, Reika finalmente parlò.

“Io ho fatto un terribile errore. Mi sono comportata da incosciente mettendo a rischio la mia vita ed inconsapevolmente, quella dei mie compagni. Tutto quel che è successo è solo colpa mia quindi per favore, punite me, ma lasciate in pace Rido e Shin'ichi. Loro non hanno colpa.”

“Reika...” sussurò Shin'ichi.

“Rei-chan non dire così sta tranquilla, sopporteremo la punizione che il sensei ci infliggerà insieme tenendoci la mano e...”

“Sta zitto Rido!”

Per la prima volta forse in tutta la sua vita, Naruto vide Shikamaru perdere il controllo.

“Forse ancora non avete capito in che cavolo di posizione di trovate!”

Si, decisamente, Shikamaru Nara aveva perso il controllo.

“Avete messo il Villaggio della Foglia e il nostro Hokage in una posizione scomoda agli occhi degli shinobi. Ci sono delle regole e vanno rispettate! Naruto si è trovato costretto a chiedere aiuto al Kazekage. Abbiamo dovuto omettere informazioni importanti circa lo spostamento di nostri ninja al Raikage, e sapete bene quanto sia ancora precaria l'alleanza con gli altri paesi.”

I ragazzi erano muti, teste chine, del tutto inermi davanti la rabbia del loro maestro.

“Potevate rimanere feriti o peggio ancora, morire! Potevate far scoppiare un nuovo conflitto perché quelli di Konoha non sono capaci di seguire le regole. Ma vi rendete conto di che figura del cavolo avete fatto fare a tutti noi maestri e al vostro Hokage? Genin che si permettono di darsi a delle missioni non ufficiali, senza fornire spiegazioni a nessuno. Sono veramente deluso dal vostro comportamento!”

Andava davvero male. Questa volta delle semplici scuse non sarebbero bastate.

“Adesso calmati Shikamaru e lascia parlare anche me per favore”, disse ad un tratto Naruto.

Il Nara si allontanò dai ragazzi anche per riprendere fiato.

Naruto li osservò. Dentro di se la consapevolezza che quei tre gli somigliavano incredibilmente. Per quanto Minato gli fosse simile nel suo essere così solare e piacevole con tutti, quei tre ragazzi erano il riassunto di Naruto a dodici anni: padroni del mondo, padroni del proprio destino. Se non fosse stato per le sue vesti di Hokage, li avrebbe abbracciati ridendo e dicendogli che erano stati una forza!

Ma ora lui era Hokage, e doveva comportarsi come tale. Prese fiato dunque e tentò di rimanere concentrato sul suo ruolo ufficiale.

“Ragazzi, il vostro è stato un terribile sbaglio, nonché molto pericoloso. Le vostre azioni mi obbligano, mio malgrado, a prendere delle drastiche decisioni. Ci ho pensato e ripensato e sono giunto alla conclusione che...”

I tre iniziarono a sudare.

“...che ritrovarsi per zio il teme e per insegnante l'uomo più pigro dell'universo è una punizione più che sufficiente per quel che mi riguarda!”

I tre del team3 finirono gambe all'aria. A Sasuke scappò un imprecazione seguito da un “Dobe!”. Shikamaru alzò gli occhi al cielo e alla fine, sorrise.

“Detto questo, rimetto a loro la scelta della vostra punizione, perché mi spiace ma sarete puniti. Non avete idea di che palla sia tentare di nascondere qualcosa a quel rompi di un Raikage... e si che con suo fratello vado così daccordo! Sarà che quello è nato vecchio che ne so! Comunque, per farla breve, Shikamaru ha carta bianca per quel che mi riguarda, anche se, per te...” e Naruto guardò solo Reika “Conta anche quello che ha deciso Sasuke e che io e Shikamaru abbiamo già approvato.”

“Di che sta parlando Hokage-sama?” domandò subito Rido preoccupato. Shin'ichi lo zittì con un gesto della mano. Quel gruppo aveva bisogno di ritrovare un leader, e Shin era ben lieto di ricoprire tale onere anche se, si ritrovò a pensare, quanto sarebbe riuscito d'ora in poi ad essere obiettivo nei riguardi dei suoi due compagni? Perché qualcosa in lui era cambiato. Qualcosa che non gli consentiva più di guardare Reika con gli stessi occhi di prima. E per uno che di occhio ormai ne ha solo uno, il problema era ancora più grande.

Fu Shikamaru a riprendere la parola.

“Reika, a partire da oggi ti trasferirai a casa di Sasuke. Vivrai con lui e la sua famiglia che ormai sappiamo, essere ciò che resta della tua. Sasuke è tuo zio, di conseguenza Sakura Haruno è tua zia e i gemelli sono i tuoi cugini. Imparerai a conoscere i tuoi parenti vivendoci insieme. Sasuke ti aiuterà a gestire lo sharingan. E' una cosa in cui io non posso aiutarti.” Tale affermazioni pesò non poco al Nara.

Reika era senza parole. Guardò Sasuke in preda all'imbarazzo. Era sempre stata sola, abituata ormai a cavarsela coi suoi ritmi e le sue abitudini. Da oggi invece, avrebbe vissuto con ben altre quattro persone che per lei erano dei perfetti estranei. Le passarono per la testa un sacco di cose, ma poi si ricordò che la voce di Itachi, suo padre, le aveva detto di stare tranquilla, che Sasuke l'avrebbe aiutata. Così rispose semplicemente di si, aggiungendo se poteva almeno passare a salutare Kotetsu-san.

“Hagane è stato già avvisato e si è occupato di sistemare le tue cose e di portarle a casa Uchiha. Potrai vederlo più tardi per ringraziarlo di tutto.”

“Che ne è di Mao-chan?” domandò timida.

“Il gatto ninja sta vendendo interrogato in questo momento dal maestro Kakashi . Se non lo riterremo un pericolo, sarà libero di andarsene da Konoha”, rispose Naruto.

No, Mao-chan sarebbe rimasto con lei. Reika ne era certa. Più tardi avrebbe chiesto il permesso di tenerlo a casa di Sasuke con se. Più tardi avrebbe cominciato a chiedere i permessi per fare un sacco di cose.

“Aspettate un attimo!” Rido come al suo solito, entrò nella conversazione con la delicatezza di un elefante.

“Rei-chan continuerà a far parte del nostro team?”

Alla domanda, Shin'ichi si irrigidì. Non aprì bocca, ancor preso ad elaborare le nuove informazioni, ma sperò con tutto se stesso che la risposta fosse positiva.

Fu Sasuke a prendere finalmente la parola.

“Si. Reika continuerà a far parte del vostro team e Shikamaru continuerà ad essere il suo sensei ufficiale. Io l'aiuterò a gestire lo sharingan, per il resto il suo addestramento rimarrà in mano a lui.”

I tre genin erano senza fiato. Le cose si stavano sistemando per il meglio, almeno così sembrò fino a quando il sensei Shikamaru riprese a parlare.

“Grazie Sasuke. Tutto questo per te Reika significherà il doppio del lavoro, ma considerando che hai sangue Uchiha non sarà un impresa impossibile. Comunque, prima che Rido mi interrompesse come al solito, non avevo concluso il mio discorso. Dovete essere puniti per ciò che avete fatto.”

Shikamaru chiuse un attimo gli occhi in preda ai suoi pensieri. Quando li riaprì, li fissò nell'occhio di Shin'ichi.

“Nessuno di voi tre sosterrà l'esame per diventare chunin. Se ne sarete degni, potrete tentare il prossimo anno e...”

“NO!”

Per la prima volta, Reika alzò la voce sopra quella del suo sensei. Era rossa in viso e stringeva le mani fino a farsi diventare le nocche bianche.

“Questo no sensei, tutto ma non questo!”

I suoi occhi erano spalancati e supplicavano.

“Sono io che ho dato il via a questo casino, e quindi sono io che devo pagare rinunciando all'esame. Ma per favore, Rido e Shin'ichi devono farlo quell'esame. Loro sono due validissimi ninja, si meritano di diventare chunin. Non può lasciarli indietro, non è giusto!”

“Rei-chan...” Rido la guardava rapito. Quella ragazza così distaccata all'apparenza, si stava battendo per lui. Be anche per Shin ma lo Hyuga lo aveva momentaneamente rimosso dalla mente. E più la osservava, più si rendeva conto che gli piaceva davvero tanto.

“Rei-chan tranquilla, non c'è problema. Lo rifaremo il prossimo anno tutti e tre insieme, che vuoi che sia!”

Ma mentre pronunciava tali parole, Rido notò lo sguardo di Reika fisso su Shin'ichi, e si morse la lingua. Se per lui che era abituato ad essere considerato la pecora nera del clan, non c'erano problemi a non diventare subito chunin, per Shin'ichi la situazione era diversa. Per lui sostenere e superare quell'esame era fondamentale sia per onorare la memoria di suo padre, sia per rendere fiera sua madre. Mai come in quel momento si sentì impotente.

“Per favore sensei, gli faccia sostenere l'esame. Se lo meritano tutti e due...”

“Avanti sensei! Iscriva almeno Shin'ichi, io e Reika possiamo aspettare ma per lui la cosa è veramente importante.”

“Rido, Reika, basta così.” E alla fine, anche Shin'ichi parlò.

“Siamo una squadra e come tale, dobbiamo pagare tutti insieme il prezzo delle nostre sconsiderate azioni. Questa è la giusta punizione per ciò che abbiamo fatto. Dobbiamo accettare la decisione del sensei e basta.” Ma solo i Kami in cielo potevano sapere quanto gli pesasse dire così.

“Non è giusto però.”

A Reika la cosa non andava proprio giù.

“Nemmeno ciò a cui hai dato inizio tu è giusto. Allontanarsi dal villaggio senza avvisare nessuno, è stato un grande errore. Io ne so qualcosa a riguardo”, disse serio Sasuke.

Alla fine, Naruto sorrise e riprese la parola.

“Su coraggio. Per ora rimettetevi alle decisioni del vostro maestro e non state troppo giù. Sistemerò tutto io con gli altri paesi del resto sono o non sono l'Hokage della Foglia?”

“Già, peccato che poi saremo io e Sasuke a svolgere il lavoro d'ufficio, come al solito del resto. Che seccatura questa storia. Avanti voi tre! Rido vai a casa, tuo padre era nero e suppongo che non abbia ancora finito con te. Comunicagli la mia decisione, forse ti lascerà in pace almeno per oggi.”

“Figuriamoci, me la farà scontare con tutti gli interessi ma tanto ci sono abituato. Rei-chan andiamo a prenderci un gelato, che dici?”

“A casa Hyuga.” E lo sguardo di Sasuke doveva essere quello di un tempo se persino Rido si ritrovò a tremare e a far cenno di si, per poi correre fuori dalla stanza gridando un allegro “Ci vediamo domani ragazzi!”, come se niente fosse.

“Reika, tu vai pure con Sasuke. Sicuramente avremo bisogno di parlare ancora con te in provato. Per oggi basta così. Vai a casa a riposarti.”

“Casa?”

“Vieni con me. Sakura è impaziente di rivederti.”

La ragazza guardò verso Shin'ichi. Lui le sorrise e le sussurrò un dolce “Vai.”

Sasuke uscì dalla stanza e lei lo seguì silenziosa.

“Mamma mia, quei due dovrebbero dirsi un sacco di cose ma ho come il sospetto che si diranno due parole in croce. Continuo a pensare che sono identici!”, commentò Naruto.

Shikamaru guardò il Sarutobi. Voleva dirgli molto altro, ma l'avergli precluso l'esame dei chunin gli pesava troppo in quel momento.

“Shin vai a casa anche tu. Kurenai vorrà parlarti in privato e credo che tu le debba delle scuse.”

Il ragazzo si voltò in direzione della porta.

Prima di uscire disse “Abbiamo sbagliato tutti e tre. E tu hai fatto bene a punirci.” Poi si voltò verso il suo sensei e sorridendo aggiunse “Nonostante ciò, io lo rifarei ancora e ancora. Perché quelli sono i miei compagni, ed io voglio proteggerli.”

E detto ciò, uscì dalla stanza.

Shikamaru sospirò.

“E' in momenti come questi che capisco perché Asuma si ostinasse a fumare quelle dannate cose. Ti assicuro che è venuta voglia di una sigaretta anche a me dopo questo colloquio.”

Naruto guardò Konoha dall'alto del suo ufficio.

“Sono dei bravi ragazzi. Non solo i membri del tuo team, lo sono tutti quei genin. Sono testardi, coraggiosi e ammettiamolo, anche ingegnosi. Forse sono addirittura meglio di come eravamo noi alla loro età.”

“Dici? Tu eri molto più tremendo alla loro età. E non è che sei cambiato un granché fino ad oggi.”

“Ah ah, temo tu abbia ragione. Di un po, sei proprio convinto a non farli partecipare all'esame dei chunin? Lo sai che Shin'ichi soprattutto, lo supererebbe senza troppe difficoltà vero?”

“Si lo so. Ma oltre che dei ninja io devo crescere degli uomini. E per questo devo insegnargli il rispetto sia verso il Villaggio, che verso tutti gli altri shinobi, Hokage-sama in primis.”

“Uomini dici? Ma dai! Hai visto mio figlio Minato? Come sua madre apre bocca torna ad essere un poppante!”

“Anche tu fai abbastanza ridere quando ti fai viziare da Hinata. E comunque si, uomini. Almeno finché non ho un figlio mio, permettimi di rovinare la vita a quegli degli altri altrimenti sai che noia.”

“E Reika dove la metti? Di lei devi farne una donna forte e saggia...”

“Quella è un Uchiha. Quindi è già forte per dna e che si diverta Sasuke a crescerla. Te lo immagini alle prese con una giovane adolescente? Lui che ancora oggi non fa altro che litigare con sua moglie e perdere ogni volta. Sarà uno spasso vederlo rapportarsi con Reika. Particolare com'è, quella ragazzina lo manderà al manicomio come non ci è riuscito Madara a suo tempo.”

“Mh, credo tu abbia ragione.”

“Già. Be io me ne vado a casa. Temari ha rimandato la partenza per Suna a domani. Vado a vedere come le gira e sicuramente non le girerà bene neanche un po. A domani, Hikage-sama.”

Prima di uscire dalla stanza, Naruto gli disse un ultima cosa:

“Ehi Shikamaru? Ricordati che nemmeno io ho mai sostenuto l'esame per diventare chunin, eppure eccomi qui. Quel ragazzino ce la farà, gliel'ho letto in faccia. Quel ragazzino un giorno prenderà posto in questo ufficio perché ringraziando il cielo, ha la tua intelligenza ma non la tua pigrizia.”

Shikamaru sorrise.

“Quel ragazzino è un Sarutobi. E' scritto nel suo destino che un giorno guiderà Konoha. Io devo solo evitare che si faccia ammazzare prima di allora. E comunque... grazie Naruto. A domani.”

E finalmente se ne andò anche lui.

Poco dopo a bussare alla porta dell'ufficio di Naruto, fu la sua copia più giovane.

“Ehi papà, se hai finito con il lavoro per oggi che ne dici se ce ne andiamo a casa insieme?”

“E la mamma?”

“L'ho accompagnata a casa più di un ora fa. Non deve stare troppo in piedi nelle sue condizioni.”

“Bravo figliolo, quindi sei tornato a prendere me, che bravo bambino che sei!”

“Ma quale bambino! Guarda che ho quasi tredici anni ormai! E sono un genin più in gamba di come lo eri tu!”

“Ah si screanzato? Prima che io ti consideri un uomo dovrai riuscire a battere la mia tecnica migliore!”

“Tsk. Guarda che a fare la moltiplicazione del corpo sono il più bravo della classe.”

“E chi ha parlato della moltiplicazione? Io intendevo la tecnica super segreta ed imbattibile di Naruto Uzumaki...”

“Il rasengan?”

“No! Questa: Sexy no jetsu!”

Dall'alto del palazzo dell'Hokage, tutta Konoha udì un urlo disumano provenire dall'ufficio posto più in alto.

“Papà sei un pervertito!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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