FIGLIA DI PANDORA

di GELI93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incubo ***
Capitolo 2: *** Risveglio ***



Capitolo 1
*** Incubo ***


Correva. Non sapeva dove stava andando. L'unica cosa certa era che aveva paura,molta paura e che doveva fuggire da qualcuno o qualcosa. Sentiva qaulcun altro correre davanti a lei, passi leggeri e aggraziati ma veloci, come i suoi. Qualcun altro stava correndo davanti a lei e gridava,un grido acuto di una voce stridula. Una voce di bambina. Dietro di lei altri passi,ma questi erano pesanti e lenti e vicini..troppo vicini...... Grida anche dietro di lei,violente e che incitavano di andare avanti e rumore di scoppi... un rumore tremendo di scoppi. Scostava in continuazione gli ostacoli che trovava davanti a sè... rami...piante..ancora rami.... Non sentiva più l'altra ragazzina che correva davanti a lei e questo la spaventò ancora di più facendole aumentare i battiti del cuore. Era ormai allo stremo delle forze,ogni più piccola cellula del suo corpo la supplicava di fermarsi,ma questo significava andare incontro ad una morte certa e non poteva e non voleva ASSOLUTAMENTE morire. Mentre pensava questa cose si ritrovò,senza rendersene conto, fuori dalla foresta. Davanti a lei c'era un dirupo profondo attravversato da una cascata, fece un passo indietro terrorizzata dall'idea di poter cadere dentro. I passi pesanti aumentavano sempre di più. si rese conto di non avere via d'uscita... Cosa poteva fare?. Non aveva molta scelta... O si gettava dal dirupo o doveva andare incontro al destino che l'aspettava. Uno sparo la tolse dall'imbarazzo della scelta. Spalancò gli occhi nello stesso istante in cui qualcosa le perforò il petto ed uscì dall' altra parte, l'impatto con quell'oggetto la fece cadere in avanti e prima di rendersene conto precipitò nel baratro senza rendersene conto e senza sentire le voci e le urla che si lasciava dietro... senza più vedere nè sentire nulla....

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Capitolo 2
*** Risveglio ***


Kelly si svegliò urlando,un grido lungo e prolungato, di paura; smise di gridare solo quando sentì la voce morirle in gola per il troppo urlare. Contemporaneamente la porta si spalancò e le luci della camera s'accesero. "Kelly,tesoro,che succede?" la voce era di un uomo di circa una cinquantina d'anni,alto e dalle spalle larghe. Nonostante l'età avanzata e i capelli,tagliati rigorosamente a spazzola,ormai grigi, il fisico dell' uomo era ancora muscoloso ( soprattutto le braccia e il petto) grazie ai continui allenamenti cui si sottoponeva regolarmente. Quel fisico ancora giovane era accentuato dalla canottiera blu che portava insieme a una paio di pantaloni mimetici e gli stivali lucidi e neri. "Tesoro,tutto bene?" ripetè il Colonnello Quaritch ( era questo infatti il nome dell'uomo) sedendosi sul bordo del letto della giovane guardandola preoccupata. "No....no...tutto bene papà" s'affrettò a rispondere allora Kelly vedendo la preoccupazione del padre "non è la prima volta che ti svegli urlando di recente.." osservò allora il colonnello " no,davvero papà si è trattato solo di un incubo...anche...anche se sembrava così reale...ma era solo un sogno,non preoccuparti... devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male...ecco,si... devo aver esgerato ieri a cena" il Colonnello non aggiunse nulla nonostante si ricordasse chiaramente che la sera precende Kelly non aveva quasi toccato cibo, aveva imparato che con la sua figlia maggiore non doveva mai insistere,che quando lei se la sentiva di confidarsi andava a raccontargli tutto ma sforzandola non avrebbe mai ottenuto nulla. "Piuttoso.." continuò Kelly cambiando argomento e passandosi contemporaneamente una mano sulla fronte imperlata di sudore "piuttosto,di cosa mi dovevi parlare ieri sera?" domandò ricordandosi perfettamente che il padre le aveva accennato di una questione di cui parlare ma lei però,troppo stanca,aveva rimandato la questione al giorno successivo ed era andata a dormire. Quaritch s'alzò dal letto e s'avvicinò alla grande vetrata posizionata nella parte opposta della stanza "ci ho riflettuto a lungo prima di prendere questa decisione..." iniziò in tono serio incrociando le braccia sul petto, Kelly si sedette meglio nel letto e guardò con intensità il padre concentrandosi sulle sue parole. "Ci ho riflettuto molto e.... prima di confermare questa decisione ho bisogno del tuo parere" "è qualcosa di grave?" " ultimamente... per lavoro,diciamo.... me ne resto molto spesso lontano da casa,anche per mesi senza poter dare mie notizie e sò che questo fa molto preoccupare te e tua sorella...." " papà dove vuoi arrivare? Non servono tutti questi giri di parole con me lo sai.." lo interruppe la ragazza non capendo dove volesse arrivare. "Voglio che tu e tua sorella veniate con me su Pandora" sintetizzò allora il Colonnello guardando la figlia per non lasciarsi sfuggire la reazione,Kelly in tutta risposta spalancò gli occhi sorpresa aspettandosi di tutto tranne quello. "Come? P..Pandora ma..papà... è pericoloso e tu lo sai meglio di me" e i suoi occhi indugiarono sulle tre ferite che il Colonnello aveva nella tempia destra "no,non credo che sia una buona idea" mormorò poi scuotendo la testa "e anche tu dovresti smettere di andarci" continuò poi a voce ancora più bassa. "A volte ti comporti come una bambina Kelly,lo dico solo per il vostro bene,tuo e di Elise,non correrete alcun rischio. Così finalmente saremmo quella che si dice una famiglia... visto che non siamo più riusciti a esserlo da quando vostra madre... non c'è più" si lasciò sfuggire l'uomo e infatti calò immediatemente il silenzio,rotto soltanto da un sospiro che proveniva dalla camera di Elise,evidentemente la figlia minore del Colonnello stava ancora parlando nel sonno. Erano passati ormai due anni dalla morte della madre e solo in quel momento Kelly si rese completamente conto che le parole del padre non erano prive di fondamenta...ma che le cose stavano realmente così.... Dalla morte della moglie il Colonnello si era gettato anima e corpo nel lavoro in modo da distrarsi ma facendo questo aveva anche trascurato le sue bambine e a questo voleva rimediare e Kelly era anche d'accordo.... peccato per il particolare che il pianeta in cui il padre aveva intenzione di portarla era ostile e le storie che sentiva raccontare su Pandora le facevano sempre correre dei brividi lungo la schiena. "Ma...Elise è più giovane di me e sai quanto è ancora innocente..e si.... un pò con la testa fra le nuvole.. potrebbe essere peric-" tentò di giocarsi l'ultima carta ma come le ripetè il padre sembrava che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi. "Quando si parte allora?" s'arrese poi con un sospiro "domani mattina, ti conviene preparare le valigie,vado ad avvertire tua sorella" e detto questo lasciò Kelly a bocca aperta senza possibilità di reagire che cercava ancora di rendersi pienamente consapevole del significato di quelle parole.....

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