Castiel's First Date di Sweet Madness (/viewuser.php?uid=53296)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Suspects ***
Capitolo 2: *** Nothing But The Truth ***
Capitolo 3: *** Ambush ***
Capitolo 4: *** Stupid Plan ***
Capitolo 5: *** The Call ***
Capitolo 6: *** Dating For Dummies: Sam's Lesson ***
Capitolo 7: *** Driving 101 ***
Capitolo 1 *** Suspects ***
CFD
A/N: Ok
è ufficiale ho troppo tempo
libero, cosa non molto bella dato che quest’anno ho gli esami e
dovrei darmi ad
uno studio “matto e disperatissimo” come direbbe Leopardi,
ma invece, come
diremmo a Roma, “nun me pija proprio”, così eccomi
qui ad occupare il mio tempo
con il mio amatissimo Castiel...
Summary: Cas
si comporta in modo strano
ultimamente e i ragazzi causa break invernale dei programmi tv sono
annoiati,
immaginate cosa può succedere.
Disclaimer: Devo
dire mi piacerebbe molto
possedere i ragazzi (soprattutto Castiel, scusate è tardi a una
certa ora
comincio ad avere strani pensieri...), ma purtroppo Kripke se li tiene
stretti.
Castiel’s
First Date
Suspects
“Ed
anche
oggi abbiamo reso il mondo un posto più sicuro” disse Dean
piombando con poca
grazia su uno dei letti nella stanza di motel che condivideva con suo
fratello.
“Sì,
certo
come dici tu” rispose frettolosamente Sam armeggiando con un
affarino nero che
teneva in mano.
“Sam,
che
stai facendo con...” disse avvicinandosi “un cronometro?
Sai non ti serve
quello per sapere che passi un’infinità di tempo in bagno
quando ti fai la
doccia”.
“Non
è per
quello Dean” ma la conversazione fu interrotta dall’arrivo
di un trafelato
Castiel.
“Hey
Cas!
Cosa succede sul fronte ‘Ricerca di D.o’?” chiese il
maggiore dei Winchester.
“Una...
ricerca, cos’altro dovrebbe succede?” domandò
perplesso l’angelo.
“Lascia
perdere, perché sei qui?” rispose l’altro sperando
così di evitare un’alta
estenuante conversazione di quarantacinque minuti su qualcosa di
assolutamente
insensato tipo il perché della forma delle patatine fritte.
“Stavo
solo
controllando che foste tutti interi, ora però devo andare,
ciao” e così come
era arrivato scomparve.
“Wow,
andava
proprio di fretta stasera eh?” chiese Dean a Sam che però
continuava a fissare
il cronometro
“È
stato qui
esattamente sedici secondi e trentuno decimi, c’è qualcosa
sotto”
“Andiamo
sei
sempre esagerato, oggi andava di fretta e allora? Non è mai
stato il più
normale degli angeli” replicò, non a torto il maggiore dei
fratelli
“Oh
no, non
è oggi, sono due settimane che è sempre di fretta, per me
c’è sotto qualcosa,
di solito ci sta continuamente tra i piedi” constatò Sam
“E
va bene
ci sta meno tra i piedi, magari ha finalmente capito che abbiamo
bisogno della
nostra privacy”
“Dean,
è di
Cas che stiamo parlando”
“Hai
ragione, c’è qualcosa che non va, ma non preoccuparti, ho
un piano!” disse il
maggiore dei Winchester, negli occhi una luce sinistra che a Sam non
piacque
affatto.
The
End
Ok,
questo è
il primo capitolo, ancora non so quanti ce ne saranno, per il momento
spero vi
sia piaciuto questo, ma il meglio deve ancora arrivare.
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Capitolo 2 *** Nothing But The Truth ***
CFD2
Nothing
But The Truth
Qualche
giorno dopo Dean e Sam si trovavano in un vecchio magazzino abbandonato.
“Dean
sei sicuro? Non saremo un tantino esagerato?” chiese Sam.
“Senti,
ormai abbiamo preparato tutto e poi in tv non c’è nulla,
tutti i miei telefilm
preferiti sono in pausa invernale e io mi annoio” disse Dean come
per
giustificarsi.
“Ok, hai
ragione, facciamolo!” disse Sam tirando fuori il proprio
cellulare, compose velocemente
un numero e portò l’apparecchio all’orecchio.
“Hey
Cas” disse dopo qualche secondo “Io e Dean siamo in un
magazzino abbandonato su
Freemont Road a New Orleans, ci serve il tuo aiuto per un caso”.
Appena
Sam riattaccò l’angelo si materializzò di fronte ai
due fratelli.
“Cosa vi
serve?” disse senza troppe cerimonie, sembrava impaziente di
andarsene.
Senza
degnarlo di una risposta Dean tirò fuori dalla tasca un
accendino e lo gettò a
terra, intorno all’angelo si accese un anello di fuoco.
“Dean cosa
succede?” chiese l’angelo perplesso “E fai in fretta
che ho da fare”
“È
proprio questo”
“Cosa?”
“Ultimamente
sei sempre di fretta, perché?”
“Tutto
qui? Dean sono alla ricerca di D.o, richiede tempo” disse
esasperato il
messaggero divino.
“Cas, non
sai mentire” disse Dean scuotendo la testa con disapprovazione.
“Ed ora
se non vuoi rimanere lì per sempre ci dirai la verità,
nient’altro che la
verità” disse Sam risoluto.
“Ragazzi,
se non l’aveste notato là fuori c’è
l’Apocalisse, non credo sia ragionevole
lasciarmi qui”
“Siamo
annoiati Cas, non vogliamo e non possiamo essere ragionevoli”
rispose Dean
chiudendo la mano in pugno e sventolandolo in posa epica.
“E non
tentare di cambiare argomento” continuò il minore dei
Winchester.
L’angelo
si guardò intorno cercando di capire come agire, ormai
capì di avere soltanto
un’alternativa e si schiarì la voce.
“D’accordo,
vi dirò la verità, ma dovete giurare sul vostro onore di
non giudicarmi e di
non prendermi in giro” disse puntando gli occhi prima su un
fratello e poi sull’altro.
“Giuro”
dissero riluttanti all’unisono.
“Ecco...
vedete... ultimamente sono stato un po’ in giro per la mia
ricerca e...” poi
mormorò qualcosa di assolutamente incomprensibile mentre gli
occhi fissavano
qualcosa di apparentemente interessantissimo sulle sue scarpe.
“Come
scusa?” chiese Sam
“Io...
Io credo di essermi innamorato di una ragazza” disse Cas
arrossendo,
probabilmente per la prima volta nella sua intera esistenza.
Sam e
Dean si guardarono e senza dire una parola (d’altronde avevano
promesso!)
scoppiarono in una fragorosa risata.
The End
Ok, ho
capito che mi serviva un pausa dallo studio quando pensando a Dean che
si
annoia ho cominciato a snocciolare tutto quello che sapevo su Leopardi
e la sua
concezione della noia. Comunque spero vi piaccia questo secondo
capitoletto.
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Capitolo 3 *** Ambush ***
CFD3
Ambush
Il fuoco
era spento ormai da quindici minuti, ma Sam e Dean continuavano a
ridere come
pazzi sotto lo sguardo seccato dell’angelo.
Ci
vollero altri dieci minuti prima che i due riuscissero a smettere di
ridere.
“Avete
finito adesso?” chiese impaziente Castiel, per tutta risposta
ricevette un
altro attacco di risa.
“E chi
sarebbe la fortunata?” chiese Dean appena si fu ripreso
definitivamente.
“Beh,
non conosco il suo nome, ma so che va tutti i pomeriggi in un piccolo
bar nella
periferia di Boston, si siede ad un tavolo vicino alla finestra e legge
per
delle ore”
“Quindi
è li che vai tutti i giorni?” chiese il minore dei
Winchester.
Cas
annuì.
“Bene,
allora mi sa che abbiamo trovato l’attività di questo
pomeriggio!” sentenziò
Dean con un grande sorriso che non prometteva nulla di buono.
“Cosa?”
chiesero in coro l’angelo e l’altro cacciatore.
“Ma sì,
siamo a poche ore da Boston”
“No
Dean, non se ne parla!” disse agitato Castiel.
“E
perché no?”
“P-p-perché
sono un angelo ed è peccato ecco perché!” rispose
alterato l’altro.
“Secondo
me tu hai semplicemente paura che lei ti dica di no” disse Dean
“E noi”
continuò indicando se stesso e Sam che sospirò rassegnato
davanti a
quell’inclusione forzata “Faremo in modo che ciò non
accada, ti trasformeremo
nell’uomo perfetto!” l’eccitazione gli riempiva la
voce, sembrava un bambino
che va per la prima volta al lunapark.
Sam
conosceva bene quell’espressione, sapeva che nulla poteva
più fermare suo
fratello, ormai aveva deciso che se non avrebbe potuto guardare la tv
avrebbe
fatto della vita di qualcun altro, in questo caso il povero Cas, una
serie
televisiva. Quasi provava pena per lui.
L’angelo
guardò rassegnato Dean, ormai non c’era più niente
che potesse fare per fermarlo,
poi a pensarci bene l’aveva visto fare molte volte nel tempo in
cui era stato
sulla terra, non era poi così difficile.
Non era
così difficile. Questo continuava a ripetersi il
bell’angelo dagli occhi blu
mentre scrutava la porta con impazienza, erano le cinque e la ragazza
non era
ancora arrivata. Alla sua destra Dean lanciava occhiate di fuoco alla
barista
che ricambiava maliziosa tutte le volte che poteva, invece alla sua
sinistra
Sam faceva delle ricerche sul suo portatile.
Improvvisamente
la porta si aprì ed insieme a qualche fiocco di neve
entrò una ragazza, Castiel
si irrigidì e i due cacciatori puntarono automaticamente lo
sguardo sulla nuova
arrivata, una giovane dai capelli castani e il sorriso gentile. Si
sedette,
ordinò e cominciò a leggere un libro dall’aria
consumata.
Era lei.
“Dai
Cas! Fatti sotto amico!” cercò di spronarlo Dean
“Eh?
Cosa? No!” rispose l’angelo
“Perché
no?”
“Perché
no!”
“Dean,
magari è un po’ troppo per Cas, non credi? In fondo per
lui è la prima volta”
disse Sam, da sempre il più ragionevole tra i due.
“Mmmm,
forse hai ragione” e detto ciò assunse l’espressione
che per Sam equivaleva ad
una grande insegna al neon con su scritto in rosso brillante
‘Attenzione! Pericolo!
Datevela A Gambe! Salvatevi Finché Potete!’. La terribile
espressione pensosa e
meditativa.
“Anche
se secondo me dovresti semplicemente andare lì, sederti e
parlarle” disse il
maggiore dei Winchester.
“Certo,
così lei lo prende per un maniaco e scappa” rispose
l’altro cacciatore.
“Allora
potresti cominciare a parlarle del libro che sta leggendo”
“Libro
che non conosce e di cui non saprebbe che dire”
“Mmm,
che ne pensi di versarle addosso qualcosa per sbaglio?”
“Certo,
ottima idea, magari ci può fare amicizia mentre lei gli urla
addosso per averle
rovinato il vestito”
“Allora
perché
non trovi tu un’idea Geekboy?”
“Piantala
Dean!”
I due
continuavano a battibeccare, ma l’angelo ormai non li ascoltava
più, continuava
a guardare la ragazza, quando ad un tratto lei si girò, si
accorse del suo
sguardo e gli sorrise, per poi tornare al suo libro.
“Smettetela!”
disse Cas irritato “O a qualcuno viene un’idea entro un
minuto o ce ne andiamo”
Dopo neanche
venti secondi di silenzio il volto di Dean si illuminò “Ho
un’idea!”
The End
Povero
Cas! Sempre messo in mezzo dai quei due, anche se credo che quello che
si
diverte di più sia Dean. Scusate l’epico ritardo
nell’aggiornare, ma come mi
sembra di aver menzionato almeno un centinaio di volte (lo so sono
ripetitiva che
ci posso fare?) ho la maturità, ma ora per la gioia di molti (?)
sono in
vacanza!
Vorrei
ringraziare tutti quelli che leggono e soprattutto psawyer414,
Fujiko Chan
e Robigna88 per le loro recensioni.
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Capitolo 4 *** Stupid Plan ***
CFD4
Stupid Plan
“È un
piano veramente stupido Dean, questa volta hai superato anche i tuoi
standard”
disse Sam guardando suo fratello mentre si ‘preparava’.
“Dean,
secondo me Sam ha ragione, è una pazzia, senza menzionare le
possibili
conseguenze” sottolineò Castiel. Cominciava ad avere molta
paura, sapeva per
esperienza diretta che le idee di Dean la maggior parte delle volte
finivano
male, molto male.
“Voi
proprio non riuscite a capire eh? È il piano perfetto, le donne
sognano da
sempre il principe azzurro che le salva e le porta via sul cavallo
bianco”
disse il cacciatore con una faccia che stava a sottolineare quanto
fosse ovvio
e quanto gli altri due fossero stupidi a non capirlo.
Quando finì
di prepararsi il più grande dei Winchester non sembrava
più neanche lui, aveva
una barba finta sul viso, un paio di occhiali da sole ed un cappello
che gli
copriva tutta la testa e la fronte.
“Wow, se
devi fare una stupidaggine ti ci impegni con tutto te stesso”
constatò Cas, non
intendeva essere un insulto, anche se forse nel più profondo del
suo essere
sperava che questo facesse desistere l’uomo, ma a quanto pare la
proverbiale
sfortuna dei Winchester quella sera aveva contagiato anche lui,
perché Dean si
limitò ad ignorarlo.
Improvvisamente,
dal vicolo in cui erano, videro la porta del locale aprirsi e la
ragazza
uscire.
“Si va
in scena!”
Il
cacciatore si avvicinò veloce e furtivo alla giovane che nel
frattempo
camminava per la sua strada ignara di ciò che stava per accadere.
“Hey
bellezza, bisogna chiamare il Paradiso, lassù gli manca un
angelo” esclamò il
ragazzo sfoggiando un sorriso abbastanza inquietante, per tutta
risposta la
ragazza lo guardò, sul volto dipinta un’espressione che
diceva a chiare lettere
‘non ci credo che stai davvero cercando di rimorchiarmi con una
frase del
genere’.
La giovane
continuò a camminare ignorando Dean, che dal canto suo era
deciso a portare a
termine la sua missione
“Dai
dolcezza, non fare la difficile, vieni a fare un giro con me”
disse mettendole
un braccio intorno alle spalle, per Cas quello era il segnale, e
così
lentamente si avvicinò, ma qualcosa di imprevedibile accadde
prima che potesse
portarsi a meno di due metri dai due.
“Ti
conviene togliere quel braccio” disse lei determinata, ma il
maggiore dei
Winchester non era mai stato uno che si arrendeva facilmente, aveva
detto a Cas
che lo avrebbe aiutato e cascasse il mondo, lui l’avrebbe fatto!
E poi in fondo
cosa poteva mai fargli una ragazza alta almeno dieci centimetri meno di
lui e
che pesava la metà?
“Non ci
penso pro...” ma non finì la frase che si ritrovò
scaraventato a terra.
“La
prossima volta ci penserai due volte prima di importunare una ragazza!
Pervertito!” e detto questo si dileguò nella notte.
Dean rimase
a terra, incapace di rialzarsi finché sopra di lui vide le facce
di Cas e suo
fratello che ridevano di gusto
“Ti sei
fatto atterrare da una ragazza!” disse tra le risate Sam,
porgendogli una mano
“E io
che ne sapevo che quella era cintura nera di karate?” rispose
tirandosi su e
portando una mano alla schiena, quella volta gli sarebbe venuto un bel
livido.
“Mi
sembra di ricordare che io e Sam ti avessimo detto che era una pessima
idea”
puntualizzò l’angelo.
Il più
piccolo dei Winchester rise, era bello sapere che nonostante tutta la
storia
del bere sangue di demone, stare con Ruby e dare il via
all’Apocalisse era
ancora lui il fratello ragionevole.
“Sai che
ti dico, non importa, ho già in mente un altro piano, questa
volta...” ma Cas
smise di ascoltarlo, al suolo notò una borsa azzurra a tracolla,
si ricordò di
averla vista addosso alla ragazza.
Raccolse
l’oggetto “Voi intanto andate, io torno subito” e
detto questo si affrettò nella
direzione in cui la giovane era sparita,
dopo qualche metro la trovò seduta sul marciapiede, senza dire
nulla le si
avvicinò e le porse la borsa, lei lo guardò sorpresa per
un attimo poi prese l’oggetto
che lui le tendeva.
“Grazie,
grazie mille” disse sorridendogli “ Ehi ma tu sei quello di
prima al locale
giusto? Che mi stavi seguendo?” chiese lei scherzando, dalla bocca dell’angelo non uscì
un singolo
suono, tutto ciò che riusciva a fare era guardarla rapito.
“Hey tranquillo, sto
scherzando, io comunque sono Delilah, piacere di conoscerti”
continuò lei
tendendogli una mano
“Cas, mi
chiamo Cas” disse riprendendosi e stringendo la mano della
giovane, si guardarono
negli occhi per quelle che all’angelo sembrarono ore, poi si
riscossero e la
ragazza si alzò.
“Beh
grazie ancora per la borsa Cas, dopo quello che mi è successo
stasera dubito
che sarei riuscita a sopportare anche la perdita della mia tracolla
preferita”
sentendo quelle parole Castiel si sentiva in colpa, certo, era stata
un’idea di
Dean, ma sapeva che con un piccolo (altro
che piccolo, decisamente gigantesco) sforzo sarebbe riuscito a fargli
cambiare
idea.
“Mi...
mi dispiace” la giovane gli sorrise
“Di cosa
ti dispiace, non è stata mica colpa tua” ok, avrebbe
decisamente ucciso Dean.
Con un
gesto della mano Delilah si voltò e cominciò a camminare,
ma dopo neanche tre passi
si sentì chiamare.
“Ehm, Delilah,
so che ci conosciamo da soli cinque minuti, ma ti piacerebbe uscire con
me” quelle
parole gli erano scivolate fuori talmente di fretta che non sapeva
neanche se
le avesse messe tutte nell’ordine giusto, tutto ciò che
sapeva era che l’unica
parola che voleva sentire in quel momento era ‘sì’.
“Certo”
disse la ragazza sorridendo e porgendogli un cartoncino “È
il mio biglietto da
visita, dietro c’è il mio numero di telefono, chiamami, la
settimana prossima
sono libera”
La giovane
riprese la sua strada e Castiel rimase lì a guardarla andare via.
All’improvviso
un braccio gli si posò sulle spalle e alla sua destra
sentì la risata di Dean.
“Questo
è il mio ragazzo!”
“Non vi
avevo detto intanto di andare?”
“E
perderci la tua incredibile impresa? Mai!” rispose Sam, gli occhi
pieni di
orgoglio.
“Il
nostro ragazzo sta proprio crescendo” continuò il maggiore
dei Winchester
“Già, te
l’avevo detto, un approccio semplice avrebbe funzionato
sicuramente”
“Io
continuo a pensare che se lei non fosse stata così
maledettamente brava il mio
piano avrebbe funzionato, comunque, ora abbiamo altro di cui
occuparci” ribadì
Dean, se doveva essere sincero era per metà scocciato e per
metà impressionato,
non si trova tutti i giorni qualcuno che può mettere Dean
Winchester KO così
facilmente.
“Cioè?”
gli
chiesero in coro l’angelo e suo fratello.
“Se non
ve ne foste resi conto abbiamo una settimana per trasformare Cas da
angelo
imbranato a uomo perfetto” esclamò l’uomo con un
ghigno.
Gli altri
due sospirarono prevedendo una settimana di pura tortura, sapevano che
dopo di
questo l’Inferno stesso sarebbe sembrato un picnic del 4 Luglio.
“Andiamo
non fate quelle facce, non vorrete mica deludere Miss Delilah
Roth” disse
leggendo il cartoncino che l’angelo teneva in mano.
Sì,
sarebbe stata una lunga settimana.
A/N: Muahahahahah, quanto
sono
sadica, ma soprattutto quanto è sadico Dean! Poveri Cas e Sam,
sempre ad
assecondare Dean (anche perché se si inventa queste cose quando
è annoiato
figuriamoci quando è arrabbiato!).
Vorrei
ringraziare di cuore tutte le persone che leggono e recensiscono,
grazie mille!
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Capitolo 5 *** The Call ***
CFD5
The Call
“Secondo
me dovevi attenerti alla sacra regola dei tre giorni” disse Dean
mentre
sfogliava una rivista sdraiato sul letto del motel.
“Dubito
ci sia qualcosa di sacro in questa tua decantata regola dei tre
giorni” osservò
l’angelo, il cacciatore alzò gli occhi al cielo, ma non
rispose.
“Già
perché poi tu aspetti sempre tre giorni prima di chiamare una
ragazza”
puntualizzò Sam, ogni parola intrisa di sarcasmo.
“È
diverso” cercò di difendersi l’altro “Noi in
genere stiamo in città al massimo
una settimana se perdessi anche tre giorni prima di chiamarle non farei
mai sesso.
Sarei un po’ come te insomma” concluse con un sorrisetto.
“Jerk”
disse il minore dei Winchester scuotendo la testa.
“Ti ho
sentito Bitch” rispose.
“Dean,
Sam, pensate di riuscire a concentrarvi un minuto? Siete stati voi a
mettermi
in questa situazione e se uno di voi non fa immediatamente qualcosa per
tirarmene fuori potrei non rispondere più delle mie
azioni!” minacciò Cas, la
sua voce si era fatta di almeno due ottave più alte, cosa che la
rendeva molto
più umana, ma anche molto più divertente, infatti
entrambi i fratelli
scoppiarono a ridere.
“Aw, che
carino!” esclamò Dean tra una risata e l’altra.
“La sua
prima crisi isterica” continuò Sam ridendo ancora
più forte.
“Avete
finito?” chiese Castiel dopo aver pazientemente aspettato per
cinque minuti che
i due si calmassero, entrambi i cacciatori annuirono, dei sorrisi
divertiti facevano
ancora mostra di se sui loro volti.
“Allora,
facciamo il punto della situazione” disse il minore dei
Winchester cercando di
dare una mano al povero angelo che ormai sembrava aver perso ogni
speranza.
“Ieri le
hai chiesto di uscire, lei ha detto di sì e ti ha dato il suo
numero giusto?”
“Esattamente”
“Bene,
ora devi chiamarla” disse l’uomo porgendo a Cas la cornetta
del telefono del
motel.
“No,
aspetta!” disse allarmato l’angelo allontanandosi dal
telefono “La chiamo e che
le dico”
“Amico,
non è importante il cosa, ma il come” si intromise Dean
“Devi essere misterioso
e darle l’idea di essere un cattivo ragazzo, le ragazze adorano
questo genere
di roba”
“Non
dargli ascolto, sii semplicemente te stesso, magari fai qualche
battuta, alle
ragazze piacciono gli uomini divertenti”
“Sì,
certo, digli di essere se stesso così invece che a cena la porta
direttamente
al manicomio”
“Dean,
ma che ne puoi sapere tu? L’ultima
volta
che hai portato una ragazza ad un vero appuntamento avevi sedici
anni”
“Wow,
detto così sembra quasi una cosa negativa” rispose
l’uomo regalandosi un sorriso di
autocompiacimento.
Per
tutta risposta suo fratello roteò gli occhi.
Nel
frattempo Castiel, ripetendosi quanto fosse stupido per uno dei
migliori
soldati del Paradiso avere paura di chiamare una semplice ragazza,
prese in mano
il telefono, compose il numero e attese, dopo quattro squilli si
udì una voce.
“Pronto?”
Cas
prese un bel respiro e... attaccò. Dean e Sam nel frattempo si
erano accorti di
ciò che l’angelo stava facendo e gli avevano dedicato
tutta la loro attenzione.
“Mi
sembra di essere ad un dannato pigiama party” commentò Dean
“Non
credo di essere psicologicamente pronto” disse impassibile
l’angelo, non voleva
dare a quei due un nuovo motivo per prenderlo in giro.
“Andiamo
Cas, è facile, io e Dean saremo qui tutto il tempo e ti daremo
una mano”
commentò Sam ignorando i cenni contrariati del fratello per
quell’inclusione
forzata.
Castiel
sembrò pensarci su per un momento, poi annuì, prese di
nuovo il telefono e compose
il numero, questa volta inserendo il vivavoce.
“Pronto?”
la voce della ragazza risuonò per tutta la stanza del motel.
L’angelo
era lì, come ipnotizzato dal telefono finché il maggiore
dei Winchester non gli
schioccò le dita davanti al volto
“P-pronto?”
“Sì? Chi
parla?” chiese la ragazza dall’altra parte del telefono con
voce molto formale.
“Ehm,
sono... sono Cas, non so se ti ricordi...”
“Sì,
certo che mi ricordo!” esclamò la giovane, il suo tono era
completamente
cambiato, era molto più amichevole e allegro “Per caso eri
tu prima?”
Allarmati
entrambi i fratelli gli fecero segno di no con la testa.
“No! No,
io non ho mai chiamato nessuno a parte Sam e Dean” a quel punto
il suddetto
Dean cominciò a sbattere la testa sulla superficie liscia del
tavolo.
“Cos’è
questo rumore?”
“Niente,
soltanto Dean che prende a capocciate il tavolo” rispose
l’angelo senza
pensare, cosa che provocò soltanto un incremento dei colpi dati
al suddetto
povero tavolo.
Dall’altra
parte si sentì una risata divertita “Allora Cas, a parte
illuminare la mia
giornata con una bella risata, perché mi hai chiamata?”
“Ehm io,
ecco io, io volevo chiederti se ti andava di venire a cena con me la
settimana
prossima”
L’aria
nella piccola stanza del motel era satura di attesa e trepidazione, i
fratelli
guardavano l’angelo che nel frattempo guardava speranzoso il
telefono.
“Certo,
ti andrebbe Venerdì sera?”
“Sì”
disse incredulo Castiel mentre dai fratelli partirono dei cori
dell’halleluia,
cosa che provocò un’altra risata della ragazza
“Bene,
allora passa a prendermi alle 7” e la ragazza dettò un
indirizzo ad un
incredulo angelo che non riuscì a muovere un muscolo mentre Sam
scriveva
freneticamente.
“Beh
allora a Venerdì!” disse Delilah.
“A
Venerdì”
e detto questo il messaggero divino riattaccò il telefono.
“Bravo
Cas, ce l’hai fatta!” disse Dean, in qualche modo fiero di
lui, in fin dei
conti se ora riusciva a sembrare anche
solo lontanamente un essere umano era anche merito suo.
“Già ma
oggi è Domenica”
“E
allora? Abbiamo cinque giorni, con i miei insegnamenti ne basteranno
tre!”
disse convinto il maggiore dei Winchester, poi si rivolse nuovamente
all’angelo
“Vedrai Cas, magari questa è la volta buona che perdi la
verginità”
“Cosa?
Non hai mai fatto un po’ di ‘cloud seeding’?”
chiese allibito Sam
“No, una
volta ho provato a portarlo in un bordello, ma ha fatto scappare la
ragazza con
cui era”
“Cosa?
Dean l’hai portato in un bordello?”
“Ehi era
la sua ultima notte sulla terra che dovevo fare?”
“No, non
hai capito, intendevo l’hai portato in un bordello senza di me? O
quanto l’avrei
voluto vedere!”
“Mi
dispiace Samantha, ma eri impegnata in una specie di ricerca spirituale
o una
di quelle cose che voi ragazze fate” concluse Dean con un
sorrisetto maligno.
Nel
frattempo Cas continuava chiedersi perché non si decideva una
buona volta a
vaporizzare quei due inutili umani, ormai era quasi un’ossessione.
A/N: Povero Castiel, io lo
adoro, ma
torturarlo è troppo divertente! Beh, fatemi sapere che ne
pensate, io mi
diverto moltissimo a scrivere questa fanfiction! Purtroppo però
potrei diventare
un po’ più lenta con gli aggiornamenti dato che il sette
ricomincia la tortura
(a.k.a. la scuola) Nooooo, io non ci voglio tornare!!!
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Capitolo 6 *** Dating For Dummies: Sam's Lesson ***
CFD6
A/N: Lo so, sono un essere
quantomeno
orribile, ma con gli esami alle porte (ormai mancano solo un paio di
mesi) e
impegni vari il tempo che posso dedicare alla scrittura si avvicina
pericolosamente allo zero.
Spero che questo capitolo valga l’attesa (anche se ne dubito
fortemente)
Dating For Dummies:
Sam’s Lesson
La
stanza del motel non sembrava più neanche la stessa, nelle due
ore che Dean
aveva detto a suo fratello ed al suo angelo custode di “togliersi
dai piedi”,
entrambi i letti erano stati spostati in un angolo della stanza e il
tavolo
rettangolare che prima era accanto alla finestra era al centro della
stanza,
dietro una sedia, infine attaccata ad uno dei muri c’era una
grande lavagna
bianca.
“Dean,
cosa hai combinato?” chiese Sam guardandosi intorno per poi
guardare torvo suo
fratello.
“Che
c’è? Ho pensato che a Cas servisse un aiuto professionale,
il nostro aiuto professionale” rispose il
cacciatore con un’espressione che lasciava trasparire tutto il
suo orgoglio.
“Sicuro
che in realtà non vuoi solo divertirti alle spalle di
Cas?” replicò l’altro.
“Forse.
O forse voglio solo dargli una mano. No, aspetta, voglio decisamente
divertirmi
alle sue spalle”
In tutto
ciò Castiel si era seduto sulla sedia e fissava intento la
lavagna come se
potesse rivelargli chissà quali oscuri segreti. In realtà
stava pensando,
pensava a quella ragazza, a quanto gli piacesse e non aveva nulla a che
fare
con Jimmy e le sue strane reazioni, era qualcosa di più
profondo, non sapeva
come chiamarlo, ma sentiva che era forte.
Sam
sospirò, discutere con Dean era, come al solito, assolutamente
inutile, alla
fine o si faceva come diceva o lui o, o beh, si faceva come diceva lui.
Improvvisamente gli venne un’idea, se suo fratello voleva
giocare, avrebbe
giocato, ma alle sue regole.
“D’accordo,
ma tu gli insegnerai a guidare” disse Sam con un sorriso
compiaciuto stampato
in faccia.
Dean
sbiancò, sapeva dove voleva arrivare suo fratello e non gli
piaceva affatto ma,
anche se non lo avrebbe mai ammesso con nessuno neanche sotto feroce
tortura,
voleva davvero aiutare Castiel, in cuor suo pensava fosse il minimo per
tutte
le volte che l’angelo gli aveva salvato la vita. Ed ancora il
pensiero di
insegnare ad un angelo incapace a guidare un mezzo potenzialmente
mortale lo
tratteneva.
Dean
poteva quasi vederli, sulla sua spalla sinistra un mini Dean vestito da
angelo
e sulla spalla destra un mini Dean vestito da diavolo.
“Andiamo
Dean, sai di doverglielo” disse angelo - Dean
“Ma non
gli devi proprio niente! Cos’ha mai fatto lui per te?”
chiese deciso diavolo -
Dean.
“Ci ha
tirato fuori dall’Inferno tanto per dirne una!” rispose
piccato angelo - Dean.
“Ribadisco
il concetto, mai nulla di utile, può
andare ovunque, ma ci ha mai portato una torta austriaca? O una ragazza
asiatica *? O meglio ancora del cibo italiano? No!”
Angelo -
Dean sbuffò.
“E va
bene!” cedette alla fine l’uomo, dopo quello che a Sam
parve un minuto buono di
intenso riflettere, ma che in realtà era una lotta interiore
senza esclusione
di colpi.
Sam si
avvicinò un po’ titubante alla
cattedra
e vi si sedette dietro, era spaesato, parecchio spaesato.
Si
schiarì la voce e si accorse dei due profondi occhi blu puntati
su di lui
“Allora Cas, cosa ti piacerebbe sapere?”
“Tutto
se possibile” rispose con il suo solito tono pacato
l’angelo.
“Ehm,
sì, okay, tutto”
Dean da
dietro la sua rivista sorrise malignamente “Sì, Sam digli
tutto, non
tralasciare nulla”
“Okay,
allora, per prima cosa devi passarla a prendere e...” il ragazzo
non riuscì a
finire la frase che fu interrotto dall’altro.
“Perché?”
“In che
senso perché?”
“Perché
bisogna andare a prenderla?”
“Non lo
so, è la regola, la passi a prendere e poi la riporti a
casa” Sam sospirò, che
quella sarebbe sicuramente stata la settimana più lunga della
sua vita.
“La
realtà è che se la riporti a casa ci sono buone
probabilità che lei ti inviti
ad entrare” disse Dean tradendo quasi immediatamente il suo
proposito di tacere
e godersi lo spettacolo.
“Per
fare?” chiese l’angelo completamente confuso.
“Già
fratellino, cosa si fa una volta entrati in casa di una bella
ragazza?” era
ufficiale, quella sarebbe stata la settimana più divertente
della sua vita.
“Si
cerca di conoscersi meglio” disse il cacciatore cercando di
suonare
convincente.
“Certo.
Se sei un enorme sfigato di nome Sam, ma se sei bravo anche solo la
metà di me
già al primo appuntamento potresti avere l’occasione di
fare un po’ di
movimento” sentenziò Dean con un sorrisetto compiaciuto
sulle labbra.
“Non
capisco cosa intendi per movimento”
“Sesso
Cas. Sesso” rispose l’uomo sbuffando. Possibile che
quell’angelo fosse sempre
così ottuso?
Tra sé e
sé Cas sorrise malignamente (per quanto ovviamente è
concesso ad una creatura
celeste). Rompere le scatole ad un Winchester era sempre una
distrazione bene
accolta.
“Comunque”
disse il minore cercando di riprendere il controllo della situazione
“una volta
che sei passato a prenderla la porti al ristorante, ricordati: aprile
la
portiera della macchina sia per farla salire che per farla scendere,
apri la
porta del ristorante per farla passare e scostale la sedia per farla
sedere.”
“Perché,
ha qualche deficit motorio?”
Le
reazioni dei due fratelli a questa domanda furono quasi simultanee, Sam
sbattè
la testa sul tavolo per la disperazione, mentre Dean la sbattè
al muro per il
troppo ridere.
“No Cas,
si fa per gentilezza” rispose il cacciatore con la testa ancora
abbandonata
sulla superficie liscia del tavolo.
“Davvero
non capisco perché non lo abbiamo fatto prima” disse il
maggiore dei Winchester
riprendendosi dalla risata isterica che lo aveva colto appena un minuto
prima.
“Allora,
una volta al ristorante vi sedete al tavolo, ordinate e chiacchierate
un po’,
ascoltala e presta attenzione a tutto quello che dice. Ti
chiederà di te, per
amor del cielo non dirle la verità chiaro?”
“Chiaro”
“Più
tardi inventeremo una storia convincente ed eventualmente ti faremo
avere dei
documenti falsi. Un’ultima cosa, sii dolce e gentile, ma anche
divertente, alle
ragazza piacciono gli uomini che sanno farle ridere. Beh credo sia
tutto”
“Okay,
ho preso nota” disse Castiel alzandosi dalla sedia e scomparendo
davanti agli
occhi dei due cacciatori.
“Wow, un
periodo intero senza essere interrotto dalle tue battutacce Dean,
quanto forte
hai sbattuto la testa prima?”
“Ah, ah,
divertente, in realtà riflettevo”
“Beh,
questa sì che è una novità, a cosa
riflettevi?”
“Riflettevo
sul fatto che quando penso che tu non possa essere ancora più
donna riesci
sempre a sorprendermi Samantha” disse Dean con un grande ghigno
sul volto.
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Capitolo 7 *** Driving 101 ***
CFD7
Okay, lo
so persona orribile e blah, blah, blah, ma per favore perdonatemi,
esami di
maturità, non è colpa mia! Dunque, Cas sta imparando a
guidare, per quanto
riguarda la prima parte, è un’esperienza terribilmente
autobiografica, pensate
a me come a Cas e a mio padre, mia madre, i miei fratelli, i miei due
istruttori di guida, i miei amici e mia zia come a Dean. Spero vi
piaccia. E
per l’amor del Cielo Cas è immortale voi no! Quindi non
ripetere a casa, a meno
che ovviamente voi non abbiate desiderio di essere ripescate
dall’Inferno da un
bellissimo e adorabile angelo. Okay, avvertimento sbagliate,
semplicemente non
fatelo, non sopporterei il senso di colpa.
Driving 101
Dean
prese un respiro profondo cercando di calmare il tremore.
Era
assolutamente terrorizzato, nello specchietto laterale vide
l’immagine di Sam
che gli restituiva un’occhiata identica alla sua, anche se suo
fratello aveva
almeno lo decenza di trattenersi dal tremare.
“Allora
Cas, ci siamo, ora lentamente gira la
chiave tenendo ben premuta la frizione” in cambio ricevette
soltanto
un’occhiata confusa.
“Il
pedale di sinistra Cas, la tua sinistra” disse Dean maledicendosi
mentalmente
per aver rubato una macchina con il cambio manuale.
“Okay,
credo di aver capito le basi” disse l’angelo convinto.
Il
maggiore dei Winchester prese un respiro profondo, chiuse gli occhi e
pregò
qualsiasi entità divina a lui conosciuta in tutte le lingue che
conosceva.
Sarebbe stato davvero un peccato essere sopravvissuto a demoni,
fantasmi,
streghe, Apocalisse, suo padre, Inferno, suo fratello strafatto di
sangue
demoniaco, angeli corrotti, Lucifero, Bobby incavolato, suo fratello in
generale per poi finire contro un albero perché uno stupido
angelo non era in
grado di distinguere il pedale del gas da quello del freno.
Castiel
accese il motore tenendo il piede sul pedale che Dean gli aveva
indicato.
“Wow
Cas, non te la cavi male” disse Sam non senza un bel po’ di
sollievo, se c’era
qualcosa di cui era convinto era l’incapacità degli angeli
nel capire le cose
umane, ma in fin dei conti l’angelo ribelle era già stato
diverse volte fonte
di sorpresa.
“Ok, ora
ingrana la prima” esclamò Dean “e rilascia piano la
frizione mentre dai un po’
di gas” continuò l’uomo.
Cas
lasciò completamente la frizione, la macchina si spense e Dean
sospirò.
“Cas,
sai il significato della parola ‘mentre’?” chiese il
cacciatore irritato,
sarebbe stata una lunga lezione.
“Mentre:
congiunzione subordinativa temporale, nel tempo in cui, nel momento in
cui,
quando, per tutto il tempo in cui, sino a quando. Congiunzione
coordinativa
avversativa, quando, invece. Letterario,
momento. Mentre, while, pendant que,
mientras, während, ad asher...”
“D’accordo
Cas, abbiamo capito, conosci il significato della parola” disse
Sam
interrompendo l’amico, sapeva per esperienza personale che
lasciare che
l’angelo cominciasse a parlare a ruota libera era deleterio per
tutti,
soprattutto per lui, che poi doveva sorbirsi anche suo fratello che
brontolava
di “stupidi messaggeri divini che non sapevano chiudere il
becco”.
“Okay,
riproviamo”
Questa
volta Cas riuscì a far partire la macchina e lentamente, molto
lentamente fece
il giro del parcheggio.
“D’accordo,
ora che sai come farla partire dobbiamo anche fare in modo arriviate al
ristorante
prima della prossima eclissi”
“Credo
di riuscire a farcela per il prossimo 20 Marzo 2015 Dean” rispose
Castiel
suscitando una fragorosa risata di Sam e un’occhiata al cielo del
maggiore dei
fratelli.
“Quindi
secondo te dovrei aumentare la velocità, d’accordo, ma
ricordati che l’avrai
voluto tu” disse Cas con un sorriso che più che enigmatico
lo faceva
assomigliare all’Enigmista. Almeno secondo il modesto parere di
Sam, ma ormai
si sa, è raro che il minore dei fratelli Winchester abbia torto.
“Sì,
come no, qualunque cosa mi faccia andare più veloce di una
tartaruga appena
nata per me va bene”
L’angelo
sorrise di nuovo, questa volta in modo decisamente maligno
“Bene,
allacciatevi le cinture” Sam non se lo fece ripetere due volte,
mentre Dean si
rilassò sul sedile.
Il piede
dell’uomo si posò pesantemente sull’acceleratore e
la macchina schizzò per il
parcheggio come se sotto ci fossero stati piazzati due razzi a
propulsione, i
due cacciatori cacciarono entrambi un urlo che di mascolino aveva molto
poco e,
anche se nessuno dei due lo avrebbe mia ammesso neanche sotto tortura,
erano
spaventati a morte.
“CAS,
RALLENTA! DANNAZIONE CAS! FERMA QUESTA FOTTUTA MACCHINA!”
gridò il maggiore dei
Winchester con tutto il fiato che aveva in corpo.
L’angelo
sembrava non sentire, con un movimento fluido del volante uscì
dal parcheggio e
percorse per qualche metro una strada fortunatamente deserta fino ad
immettersi
in una stretta stradina laterale che finiva in un vicolo cieco chiuso
da un
muro dall’aria terribilmente solida.
“Cas, ti
prego rallenta” supplicò Sam mentre veniva sballottato da
una parte all’altra
del sedile posteriore.
“Cas,
ferma immediatamente la macchina!”
L’auto
continuava a sfrecciare verso il muro, che da parte sua non accennava a
spostarsi o a scomparire magicamente poco prima dell’impatto.
Quando ormai
mancavano appena un paio di metri all’impatto e i due cacciatori
avevano
iniziato a piangere la propria imminente morte, Castiel virò
energicamente e,
con un’inversione a u da manuale, riprese la strada appena
percorsa, rientro
nello spazio vuoto da cui erano partiti e con un movimento fluido
parcheggiò
perfettamente la vecchia Ford.
Dean
alzò gli occhi, il respiro corto e pensieri da pazzo omicida,
incontrò un paio
di fari blu che lo sbeffeggiavano silenziosamente.
“Goditi
l’ultima settimana della tua vita” sibilò il
cacciatore.
Sam, nel
frattempo, forse per lo scampato pericolo o forse per il panico misto a
rabbia,
misto a qualcosa che assomigliava pericolosamente all’orgoglio
nello sguardo di
suo fratello, scoppiò in una risata liberatoria trascinando con
se anche gli
altri due.
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