Don't Call Me GaGa

di PerfectConcert_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just Dance ***
Capitolo 2: *** Bad Romance ***
Capitolo 3: *** Speechless ***
Capitolo 4: *** Monster ***



Capitolo 1
*** Just Dance ***


Note:

Premetto che scrivere una fiction su Lady GaGa è innanzitutto per me stessa una sorpresa, dato il genere musicale che prediligo.

Eppure questa nuova scoperta pop-dance, con le sue stravaganti coreografie, la voce potente e ben impostata, i suoi stupendi live al pianoforte, è riuscita a colpirmi. Il che non è poco.

E’ una raccolta di quattro flashfic nella quali mi cimenterò in riflessioni e pensieri della stessa cantante sotto il mio punto di vista, accompagnati come sempre da una colonna sonora che si rispetti.

Se siete mossi da curiosità/interesse, o magari volete dare una possibilità a questa valida cantautrice,  siete i benvenuti.

In caso contrario, se non osate neanche avvicinarvi a causa di futili pregiudizi musicali… Direi che è ora di metterli da parte.

Il mondo è già carico di per sé di odiose limitatezze mentali , ed io trovo totalmente idiota contaminare anche il bellissimo campo della musica, il quale è l’unico dove ognuno di noi vi trova la proprio libertà. Perché la musica è anche questo.

 

 

Questa fiction è una pura creazione della mia fantasia, quindi non insinuo o do per certo nulla di ciò che scriverò nei confronti di Lady GaGa.

Inoltre chiedo scusa all’autrice ofelia. Infatti ho appena notato che una sua storia sulla GaGa si intitola “Don’t call my name”. Assicuro che il titolo l’avevo già preparato, ed il mio non vuole essere in nessun modo un plagio.

 

 

 

Just Dance

 

La mano scivola lenta sui lisci tasti bicolori del pianoforte. Leggermente ora saltella dal Fa al Do, ora verso i diesis. La folla esulta, hanno riconosciuto la canzone. Sorrido. E’ bello, da un senso di soddisfazione.

 

I’ve had a little bit too much, much
All of the people start to rush
caught in a twisted dance
Can’t find my drink oh man,
where are my keys I lost my phone

What’s going on, on the floor
I love this record baby but I can’t see straight anymore
Keep it cool, what’s the name of this club
I can’t remember but it’s alright, I’m alright

Descrizione di una normale serata di un party. Oh, e la gente impazzisce. Perché è diversa, sconvolgente… Trasgressiva. E’ solo puro divertimento, e far star sereni, non pensi a nulla. Ed io lo so fin troppo bene.

Eppure…

 

Just dance, it’s gonna be okay

Just dance, spin that record babe
Just dance, it’s gonna be okay

Il suono del pianoforte è troppo puro e leggero, e comincio ad aver paura. Paura che qualcuno si accorga che in realtà all’interno del divertimento vi sia costruita solo una fitta ragnatela d’incertezze.

I tasti veloci scorrono, precise le note. Ma io temo attimo dopo attimo che la finzione stia per far cadere la sua perfetta maschera. Dov’è il divertimento? Se il mio “solo ballare” non è altro che una scorciatoia  da vile persona debole ed immatura.

 

Da da da

Dance, dance, dance
Just, just, just, just dance it’s gonna be okay

 

Alzo lo sguardo. La folla acclama, mani che applaudono, giovani che si scatenano cantando a squarciagola nonostante sia solo un brano acustico.

E’ duro ammetterlo, ma mi sfugge un malinconico sorriso. Il brano, le parole, sono fin troppo trascinanti e finte perché qualcuno se ne accorga. Mi rendo conto che il timore che mi stava consumando poco fa era del tutto inutile. E allora perché non mi rassereno?

Perché Lady GaGa è sensuale, è eccentrica, matta, trasgressiva. A lei basta ballare, e tutto è “okay”.

A Lady GaGa basta questo, e va bene così.

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Capitolo 2
*** Bad Romance ***


Bad Romance

 

I want your love
And I want your revenge
You and me could write a Bad Romance!

 

Un’insana storia d’amore. In fondo è ciò che più mi si addice.

Non sono mai stata fatta per la normalità, e mai lo sarò. La monotonia mi uccide.

 

Caught in a Bad Romance

 

Intrappolata. Imprigionata. Persino nei miei stessi sentimenti mi tesso complicate filature, costruisco labirinti senza fine. Oh GaGa.

Ma ecco che poi, inaspettatamente, l’angoscia che logora in me crea una canzone.

Ed è un altro successo, un altro travolgente evento che per pochi attimi mi rende quasi libera.

Perché se mi sono buttata in una corsa frenetica fra le rassicuranti braccia della Musica, è solo per cercare un po’ di puro ossigeno.

 

J’adore l’amour
Et je veux ton revenge
J’adore l’amour
I don’t wanna be friends…

 

Canto forte, mentre il mio corpo segue quella melodia così ritmata e ballabile.

Qualche sguardo verso il pubblico, e la solita assillante domanda che tampina la mia malata mente.

Vi è una singola persona fra quella folla che ascolta veramente queste parole?

Parole che ho scritto con rabbia. Parole che ho scritto col cuore in affanno. Parole che hanno il mio sapore, e non quello di Lady GaGa.

 

Want your Bad Romance!

 

Un ultimo urlo finale, e questo breve sfogo concessomi si conclude, confondendosi fra entusiasmanti urla ed applausi.

Inserisco il microfono nell’asta, riprendendo fiato.

Forza Lady GaGa, ora si aspettano qualcosa d’esaltante. Sfrutta il momento, concediti questo grido di rabbia fino alla sua ultima goccia.

Afferro l’asta e frantumo in mille pezzi la parete di vetro, dove dietro vi è posto lo strumento che è sempre stato la mia sola valvola di sfogo.

A passi lenti raggiungo il mio amato pianoforte, ed il flebile suono dei tacchi a spillo che calpestano quei miseri pezzi di vetro carichi di rabbia rimbomba nella mia testa come un pianto silenzioso.

Fine. Niente più ira o disperazione ora ti sono concesse.

 

 

 

Note:

Ho cambiato il termine drabble con flashfic, poiché quest’ultimo mi appare più adatto.

Inoltre la parte finale dell’asta è accaduta realmente, infatti per scrivere questo capitolo mi sono inspirata ad una sua esibizione.

 

Grazie mille a Mote_Ely per la recensione e per i complimenti! Esattamente, proprio come te penso che Lady GaGa  sia considerata a torto una persona superficiale, ma in realtà secondo me sotto c’è ben altro.

Spero che apprezzerai anche questo capitolo, fammi sapere! :)

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Capitolo 3
*** Speechless ***


Speechless

 

Non ci posso credere. Oh ragazzo, non ci posso credere.

Frammenti di vetro attorno a me. Il pubblico esulta. Batte forte le mani. La mia voce segue i tasti bicolore.

Oh ragazzo, non ci credo.

 

Could we fix if you broke?

 

No, ragazzo. No.

Non ci voglio credere, eppure è talmente evidente.

Oh amico mio, oh mio dolce ragazzo. I frammenti troppo piccoli ed insignificanti non si ricompongono, non si aggiustano.

A nessuno importa.

Oh ragazzo, mi sono spezzata del tutto?

 

You popped my heart seams

On my bubble dreams, bubble dreams

 

Hai strappato tutte le mie cuciture. Tutti i mie rammendi non sono stati che futili fatiche.

Oh ragazzo, è proprio vero. Le bambole rotte sono così noiose ed inutili.

E anche se provi ad aggiustarle non saranno mai più come prima. Mai più.

 

And I know that it’s complicated

Oh, se lo so.

 

But I’m a loser in love
So baby raise a glass to mend
All the broken hearts
Of all my wrecked up friends

 

Lentamente la chitarra elettrica sta facendo il suo ingresso. Mani alzate. Urla euforiche.

Oh ragazzo, hai notato? Come le parole struggenti fanno esultare la folla.

La disperazione possiede un fascino che non comprenderò mai.

Oh ragazzo, dimmi che un modo per aggiustarmi c’è. Un modo per riordinare i fili e cucirli così da non cadere più.

 

If I promise boy to you…
That I’ll never talk again
And I’ll never love again
I’ll never write a song
Won’t even sing along…

 

Oh ragazzo, stai ascoltando? Nulla, mai più. Mai più.

 

I’ll never love again

 

Oh si, ragazzo. Non  vivrò più. Credo che impazzirò. 

Ma non mi scucirò. Mai più.

 

Oh boy, you left me speechless, so speechless

 

Ormai non ci sono più parole. Le dono tutte a te, oh ragazzo.  Ti offro tutto ciò che ho.  Quel poco che mi dava la forza di mantenere saldi i brandelli della mia anima, facendoli apparire quasi presentabili. Oh ragazzo, ora si che siamo senza parole. Ma così non ci faremo più male.  Non ci dovremo più affannare per miseri pezzi di vetro. Niente più rammendi. Mai più.

 

Why you so speechless? Oh oh oh     

 

Oh ragazzo, io so il perché. Sai che le mie promesse sono vane parole. Continuerò a scucirmi.

Oh ragazzo, ho mentito. Non c’è né luogo né il momento di cadere. Non è concesso.

Oh ragazzo, ora prendi in mano quell’ago e quel filo, e dimmi che siamo disposti a dare tutto.

 

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Capitolo 4
*** Monster ***


Monster

 

Don't call me GaGa

Oh, Stefani che hai fatto?

I've never seen one like that before
Don't look at me like that
You amaze me

Oh, GaGa che hai fatto.

Stefani l’hai inghiottita, divorata. Non è che lo spettro che vaga dentro te, e solo la musica riesce a renderla di nuovo viva, per un attimo. Solo per quel breve attimo.

Lei riappare, e preme i tasti bicolore, intona melodie. E poi abilmente viene di nuovo divorata, tramutata.

Mostro.

Stefani? Che nome buffo e lontano. Così lontano che appare essere solo uno sfocato frammento. Frammento di un’esistenza che ancora oggi scuote il mio cuore, con un fremito simile ad una fitta in pieno petto.

Cuore? No, l’hai mangiato GaGa.

He ate my heart
He a-a-ate my heart out

Per sopravvivere. Per non crollare. Per divenire indistruttibile come diamante, e allo stesso tempo costantemente scintillante.

Il cuore di Stefani deve essere mortificato.

M-M-M-Monster

E poter riaffiorare solo nel turbine delle melodie. E’ solo il prezzo che pago. Un animo diviso, uno spettro ormai a me incatenato.

Non so più cosa sono.

Ma non allontanerò mai quello spettro. Quello spettro dai tratti così simili ai miei, gli occhi dello stesso verde pallido. Lo spettro dalla voce decisa e roca.

Stefani, quello spettro è il mio io.

L’applauso della folla si espande per tutto l’auditorium, mentre il pubblico invoca il mio nome con foga ed entusiasmo. Ed ecco un lieve ed amaro sorriso increspare le mie labbra rosse.

Stefani, almeno tu, non chiamarmi GaGa.

 

 

Note:

E siamo così giunti al quarto ed ultimo capitolo. 

Ringrazio con tutto il cuore Dominil per aver recensito il precedente capitolo. Mi rende davvero felice sapere che ti sono piaciute le mie flash *.* Spero che apprezzerai anche questo chap. Ne approfitto per ringraziare anche chi l’ha inserita nelle seguite e nelle preferite. Grazie mille, e sappiate che potete lasciare un commento senza problemi! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :)

Bene per ora è tutto qui, seppure è stata una fiction breve ed un po’ “particolare” mi ha reso davvero entusiasta scriverla. Riuscendo anche a coinvolgermi molto.

Un grazie ancora a tutti coloro che l’hanno seguita, alla prossima ;)

 

 

 

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