{ Do you remeber ? }

di Haibara Stark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ~ Uno. ***
Capitolo 2: *** ~ Due. ***
Capitolo 3: *** ~Tre. ***
Capitolo 4: *** ~ Quattro. ***
Capitolo 5: *** ~ Cinque. ***



Capitolo 1
*** ~ Uno. ***


~ Uno.


Aprii gli occhi.
Il sole faceva capolino da dietro le tende e mi impediva di vedere quello che mi circondava.
Frapposi una mano tra me e la luce,strizzando gli occhi per mettere a fuoco la stanza.
La testa mi scoppiava e non ricordavo niente della sera prima. Tranne…

Improvvisamente focalizzai una cosa che mi era decisamente sfuggita:
Un braccio cingeva le mie spalle.

Lo spostai bruscamente e mi alzai di scatto,voltandomi verso il materasso.
Robert dormiva placidamente,come se non fosse successo niente.

 Mi resi conto di aver passato la notte come vorrebbe la maggior parte delle donne:
Sdraiato su Robert Downey Jr., mentre lui mi teneva stretto a se.

Un barlume mi percorse la mente.

Ero stato così fottutamente incosciente non solo da ubriacarmi come un’imbecille,ma avevo permesso che anche Robert lo facesse!

Dove cazzo avevo lasciato il cervello?!

Mi alzai definitivamente,facendo attenzione a non calpestare le bottiglie che giacevano inermi sul pavimento.

Presi con entrambe le mani le tende e le tirai,permettendo al sole di entrare definitivamente.

Un mugolio sommesso arrivò dal letto,dove Robert aveva iniziato a rotolarvisi.

« Chiudi quegli affari! »
« Alzati pigrone! »

Mi misi a raccogliere i resti della nostra sbornia,buttandoli,poi,nel cestino,provocando il rumore sordo dello scontrarsi del vetro.

Pessima idea. La testa mi scoppiava!

Feci finta di niente,continuando a sistemare,mentre lui si tappava occhi e orecchie col cuscino.

« Su via,Robert!Vuoi alzarti?! »
« Vuoi abbassare la voce?! Devi proprio strillare come una donnicciola? »

Avvampai. Per fortuna aveva sempre il volto coperto.
Sviai il discorso.

« Tu ricordi cosa è successo ieri sera? »

Recuperai le mie scarpe,finite misteriosamente ai due lati opposti della stanza.

Fece capolino da dietro il cuscino,con sul volto quel sorriso sornione che mi piaceva tanto....Ma che stò dicendo??

« Perché tu no? »

Tornai a guardarlo,tenendo un eloquente sopracciglio alzato.

Il suo sorriso sparì.

« Dio,Jude.Non lo ricordi davvero? »

Ebbi un tuffo al cuore. Lui mi guardava incredulo ed estremamente abbattuto.

Cosa avrei dovuto ricordare?
Un silenzio imbarazzante cadde su di noi.
Il cuore mi martellava forte nei timpani e,sommato all'emicrania,mi impediva di pensare.
Feci per parlare,ma senza successo.
Ritentai.

« Io- »
« Oh beh. Non importa! »

Saltò giù dal letto come un grillo.

« Tanto non era niente di importante »

Mi venne incontro e,voltandomi verso la porta,incominciò a spingermi per le spalle.

« Ora è il caso che tu vada! Se no chi lo sente Guy! Finisco io di mettere a posto »

Non ero ancora riuscito ad elaborare la cosa,che già mi trovavo fuori dalla stanza con le scarpe in mano.

« Ma- »
« Niente "ma"! Ci vediamo sul set! »

E mi chiuse la porta in faccia. Così. Senza tante cerimonie.

Rimasi immobile a fissare l'entrata per un po',troppo sbalordito per replicare.

Poi il mio cervello ricominciò a funzionare e mi resi conto che sarei dovuto essere arrabbiato con lui.

Mi scappò un sorriso.

« Guarda 'sto stronzo...! »

Mi voltai ed entrai nella mia camera.

Fortuna avevo sempre le chiavi in tasca!



{ Salve a tutti!
So di dover ancora finire quella su HP ù__u ma non ho saputo resistere!Questa è la mia prima RDJude,spero vi piaccia ^ ^
Aggiornerò al più presto!

Kiss*





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Capitolo 2
*** ~ Due. ***


~ Due.


Una forte luce mi arrivò improvvisa agli occhi.
Li strinsi ed iniziai a rotolarmi nel letto,mentre un suono gutturale usciva dalla mia gola.

« Chiudi quegli affari! »

Intimai,con fare poco minaccioso.

« Alzati pigrone! »

Mi rispose a tono Jude.

Pigrone?
Con tutto quello che aveva bevuto ci credevo poco che fosse sveglio da più tempo.

Sbirciai verso la sua direzione e vidi che stava raccogliendo le bottiglie che avevamo lasciato vuote sul pavimento. Più che altro le sentii,visto che quel cretino le lanciava in malo modo nella spazzatura. Accidenti agli inglesi!

Mi coprii occhi e orecchie col cuscino.

« Su via,Robert! Vuoi alzarti ?! »

La sua voce mi penetrò il cervello.

« Vuoi abbassare la voce?! Devi proprio strillare come una donnicciola? »

Rimase in silenzio pochi secondi,poi riprese.

« Tu ricordi cosa è successo ieri sera? »

Feci capolino da dietro il cuscino,mettendo in mostra uno dei miei sorrisi più smaglianti.                        
Lui si voltò un attimo verso di me,prima di richinarsi a prendere una delle sue Nike.

« Perché,tu no? »                                                                                                                            
 
Risposi.

Recuperò l’altra scarpa e tornò a guardarmi,tenendo un sopracciglio alzato.                                             
Il sorriso mi morì in gola.                                                                                                           
Davvero non si ricordava?

« Dio,Jude. Non lo ricordi davvero? »

Nessuna risposta.                                                                                                                                                            
Il silenzio era decisamente più eloquente di noi in quella stanza.                                                                
Aprì la bocca per parlare,ma non ne uscì alcun suono,mentre sul suo volto aveva un’espressione interrogativa e leggermente preoccupata,probabilmente causata dalla mia reazione…                            
Dovevo fare qualcosa!

Proprio in quel momento dalle sue labbra uscì un flebile “io”,ma ormai ero partito in quarta.

Iniziai a dire frasi senza senso,tra cui che doveva andare perché se no Guy si sarebbe arrabbiato e che avrei messo apposto io – balla assoluta!
Fatto sta,che parlavo così velocemente da non dare il tempo a Jude di replicare,mentre lo conducevo verso l’uscita.
Chiusi la porta davanti al suo
bel viso,che mi guardava sconvolto,e mi ci appoggiai di schiena…

Non ricordava. Non ricordava. Non ricordava….Cazzo!

Cosa mi aspettavo?! Era ubriaco fradicio! Era ovvio che non si sarebbe ricordato nulla!

Mi lasciai scivolare fino al pavimento e rimasi li per un tempo indeterminato,che a me parve un’eternità.






{ Salve a todos!

Ok,questo capitolo è inutile,ve lo concedo ù_u...ma mi serviva per far vedere come appare la situazione agli occhi di Rob e ad introdurre il metodo che voglio usare in questa fic.
Infatti,ad alternanza,mi servirò del pov di Jude e di quello di Robert...tranquilli non si tratterà sempre della stessa situazione vista dai due punti di vista,asd!
Non vi anticipo altro!

Grazie a chi ha commentato e/o aggiunto alle seguite *///*

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Capitolo 3
*** ~Tre. ***


~Tre.

 

Non riuscivo a crederci!                                                                                                                                    
Mi aveva sbattuto fuori!           

Se prima non mi ero reso conto di cosa stava succedendo,ora ne ero pienamente consapevole: ed ero furibondo!    

Beh…non proprio pienamente consapevole…dato che non avevo la più pallida idea del perché si fosse comportato in quel modo. Per non parlare del vuoto che regnava nella mia testa riguardo la sera prima…

Ero appena uscito dal mio camerino quando lo vidi.                                                                                                              
Feci per andargli incontro,pronto a dirgliene quattro,ma dal mio campo visivo scomparve un uomo della trup e comparve Rachel.                                                                                                                     
I piedi mi si piantarono al suolo,non intenzionati a muoversi.                                                                                             
Lei rideva come un angelo mentre Robert si destreggiava col suo solito senso dell’umorismo.

Sentii d’essere ancora più arrabbiato con lui.                                                                                                                          
Non c’era un motivo,lo ero e basta.                                                                                                                                          
Mi si contrasse lo stomaco,mentre dalla foschia del mio subconscio apparve un piccolo ricordo.


Ero sdraiato sul letto e ridevo come un forsennato.                                                                                                    
Robert mi era seduto accanto,sorridendo in un modo estremamente dolce…


Ok!                                                                                                                                                                  
Quel ricordo era decisamente confuso!                                                                                                    
Come mai ( e perché mai,soprattutto! ) avrebbe dovuto regalarmi un sorriso del genere?

Regalarmi?!

« Watson! »

Una voce fin troppo familiare mi fece tornare sulla Terra.

« Che fa li impalato? Dobbiamo salvare Irene da una sega circolare! »

Mi canzonò come suo solito.                                                                                                                                    
E come al solito stetti al gioco.

« Arrivo Holmes! »

 


Avevamo già girato quella scena,ma Guy aveva deciso che l’avremmo ripetuta il mattino seguente.
Ed ora eccoci li.                                                                                                                                                                  
Io con Rachel sulle spalle e Robert che cercava disperatamente di liberarla.                                      
Forse avrei dovuto dire Holmes?          

Ogni qualvolta che giravamo una scena all’attore si sostituiva il personaggio.                                                                                                                                               
E quindi si.                                                                                                                                                    
Avrei dovuto dire “Holmes che cercava di salvare la donna amata” .                                               
Sarebbe più opportuno dire “salvare quella strega”…

« Non si ecciti,Watson! »

Eccola! La battuta su cui speculeranno i giornalisti di tutto il mondo!                                                                                  
Perché a una semplice bromance il pubblico preferirà certamente una romance boy and boy…                
O mi sbaglio?

A quelle parole il mio cervello si ri annebbiò.


Mi sorreggevo sui gomiti che,impuntati nel materasso,
mi permettevano di stare alla stessa altezza di  Robert.                                                                                                                                                        
Lui,nel frattempo,si era chinato verso di me…occhi negli occhi…


Mi mancò il respiro.                                                                                                                                                           
I ginocchi mi cedettero e piombai al suolo,rischiando di far del male a Rachel.                                       

Sentii Rob urlare il mio nome. Poi più nulla.

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Capitolo 4
*** ~ Quattro. ***


~ Quattro.

 

La giornata era stata più pesante di quanto avessi immaginato.
Dopo aver cenato con gli altri ed aver fatto un salto al supermarket vicino,mi accinsi a salire le scale dell’albergo. In una mano il cellulare e nell’altra una busta di carta piena di alcolici.

Ok. Sapevo perfettamente di non poter bere.
Ma avevo bisogno di qualcosa di forte e non avevo certo intenzione di scolar mele tutte in una volta sola!

Dopo un tempo che mi parve interminabile,Susan rispose alla mia chiamata.
Era bello sentire la sua voce.
Arrivai al mio piano ridendo e scherzando con lei,senza guardare seriamente dove stavo andando.
La figura di un uomo attirò la mia attenzione,portandomi a guardare il corridoio.
Era Jude.
Stava li,appoggiato alla mia porta,con le mani in tasca e la sua tipica aria da sciupa femmine.
Nel vedermi arrivare le sue labbra si distesero ed io non potei fare a meno di pensare ancora una volta che era di una bellezza imbarazzante.

« Ora devo andare. Ti richiamo domattina,tesoro…anch’io ti amo »

Chiusi la conversazione.

« Ehi! Che fai qui? Non sei riuscito a resistere al mio sex appeal? »

Arrossì.

« Idiota! Pensavo che potremmo uscire insieme… »
« Non perdi tempo,eh? »
« ROB! »
« Ok,ok… »

Quanto mi piaceva prenderlo in giro!

Scosse la testa rassegnato ed il suo sguardo passò da me alla - fin’ora ignorata – busta,per poi tornare su di me con disappunto.

« Esattamente cosa c’è li dentro? »
« Qui dici? »

La alzai all’altezza del viso con fare non curante.

« Niente di speciale »

Se anche fosse stato così idiota da crederci,col genialissimo movimento improvviso che avevo effettuato,le bottiglie avevano tintinnato tra loro producendo il loro inconfondibile rumore. Sputtanandomi.

« Rob… »

Eccolo li!
Lo sguardo tipico da rimprovero che lo faceva tanto sembrare mia madre.

« Aaaah Jude,non incominciare! Non avevo intenzione di berle tutte! »
« E quante allora se posso saperlo? »
« Due o tre »
« Robert! »
« Ehi,guarda che io l’alcol lo reggo »
« Certo! Vallo a dire alle autorità! »

Misi su un falso sguardo offeso.
Un’idea malsana e balorda mi affiorò al cervello.

« Ovviamente tu invece riesci a reggerlo »
« Certamente »

Mi guardò altezzoso. Inglesino.
Risi.

« Mio caro Watson,vuole farmi credere di riuscire a reggere l’alcol più di me? »

Jude,in risposta,inarcò un sopracciglio.

« Vuole scommettere Holmes? »

Mi faceva la ramanzina ed ora eccolo li,che mi sfidava a chi beveva di più.
Era proprio buffo…oppure un totale idiota. Il mio totale idiota.
Fatto sta che avevo raggiunto il mio scopo.
Avrei bevuto in pace!

 

 

*****

 

 

L’avevo avvertito.
Era abbastanza ovvio che sarebbe stato lui ad ubriacarsi per primo.
Io conosco i miei limiti. Jude no.

Riverso sul letto a braccia aperte,non faceva altro che ridere per le stronzate più assurde,come ci si può aspettare da uno nelle sue condizioni.
Ci mancava solo che gli venisse la sbornia triste!

Io me ne stavo seduto accanto a lui,la bottiglia – la terza – mezza piena in mano e lo osservavo mentre parlava e rideva a raffica.
Nonostante l’alcol,la sua risata era cristallina e mi rimbombava nelle orecchie come colpi di pistola.

« Rooooob? »

Esordì ad un tratto.

« Si,Jude? »
« Sono contento di averti conosciuto »

 Rise.

« Anch’io lo sono »

Rise ancora….

« Naaaaa io di più. Sai… »

…e ancora.

« …ti dirò una cosa…ma tu non dirlo a nessuno… »
« Ti ascolto »

Gli risposi col tono di una madre che accondiscende il suo bambino.
Eh si,ora la parte della madre l’avevo io.

Stavamo superando le soglie del ridicolo.

Sorrise.

« Tu mi piaci,Rob »

Il mio cuore perse un battito.
Sbattei le palpebre un paio di volte.

« Come scusa?! »

Cercai di modulare il tono di voce. Probabilmente avevo sentito male.
Non gli stavo pienamente prestando attenzione,convinto che avrebbe sparato una stronzata del tipo “ Sherlock Holmes è un investigatore! “

« Tu. Mi. Piaci. »

Ripeté deciso,e rise. Per la milionesima volta.

In vino veritas.

Rimanemmo a guardarci per un attimo lungo una vita.
Lui tentava di trattenersi dal scoppiarmi a ridere in faccia ed io cercavo di capire perché mi bruciava il petto.
E nei suoi occhi trovai la risposta.

« Anche tu mi piaci… »

Soffiai piano. Pensando che dicendolo a voce troppo alta potessi crederlo reale.
Ma era reale dannazione!
A me piaceva Jude!
Mi era sempre piaciuto. Ma le circostanze mi avevano portato a soffocare pensieri e sentimenti – con scarso successo aggiungerei.

Finalmente smise di ridere.
Mi sorrise di nuovo,nella maniera più dolce possibile.
Si tirò su sui gomiti con evidente difficoltà.

« Dillo di nuovo »

La bocca era talmente distesa che avrei potuto contargli uno per uno i denti perfetti.
Cosa non era perfetto in quell’uomo?

Gli sorrisi a mia volta,chinandomi leggermente verso di lui.

« Mi. Piaci. »

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Capitolo 5
*** ~ Cinque. ***


~ Cinque.

 

 

La prima cosa che vidi,quando mi svegliai,fu il soffitto bianco che mi sovrastava.
Ero sdraiato sul divanetto di pelle del mio camerino;la testa poggiata sui cuscini e forse un bernoccolo sulla nuca.

« Come ti senti? »

Girai leggermente la testa,per vedere che Robert era seduto su una sedia accanto a me.

« Un po’ intontito,ma bene…Cosa è successo? »
« Sei svenuto durante le riprese »
« Rachel sta bene?! »

Chiesi urgentemente.

« Si,lei sta bene »

Tornai a guardare il soffitto.
Chiusi gli occhi.
Cosa mi aveva portato a svenire? Un calo di pressione probabilmente…

Avvampai.

No,era stato quel residuo di ricordo a farmi andare giù come un cretino.
Perché mai poi? Non c’era niente di così illecito in quelle immagini!

Mi ri-voltai a guardarlo.
Teneva i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani intrecciate a sorreggere il mento.
Sembrava seriamente preoccupato.
Sentii imminente il bisogno di consolarlo.

« Non preoccuparti,sto bene! »

Rise. In un modo meraviglioso.

« Non sono preoccupato! E’ solo che ho rischiato di restare senza “Watson”…Hai idea di quanto ci voglia a trovare un nuovo collega? »
« Stronzo! »

Era il solito Robert.
Quello dalla battuta sempre pronta.
Quello che non si lascia abbattere da niente.
Quello che avevo aspettato sulla porta l’altra sera – si,quello lo ricordavo.

Continuò a ridere e a prendermi in giro.
Tutto era normale.
Come se niente fosse successo. Ma cosa era successo?

Me ne sarei pentito. Ma dovevo sapere.

« Robert? »

Mi guardò negli occhi. Sulle labbra un sorriso sghembo.
Mi morsi l’interno delle guance.

« Cosa è successo ieri notte? »

Le sue labbra si contrassero,fino a diventare qualcosa di molto simile a una smorfia.
Rimase in silenzio,contemplandomi.
Distolsi lo sguardo. Avevo fatto una stronzata!
Non potevo starmene zitto?!

« Non credo di dover essere io a dirtelo »

Tornai a guardarlo. Interrogativo.

« Dovresti provare a ricordare »
« E’ quello che sto cercando di fare »
« Bene. Impegnati »

Aveva il tono più duro che gli avessi mai sentito usare.
Si alzò. Mi venne il panico.

« Dove vai? »

Chiesi tirandomi su di scatto,rischiano di ripiombare lungo sul divano se non mi avesse tenuto per un braccio.
Il suo volto era vicino. Troppo vicino.

« Forse è il caso che tu stia qui buono per un po’. Io vado a parlare con gli altri »

Mollò la presa su di me,lasciando una strana sensazione di vuoto.
Si allontanò dal divano,camminando fino alla porta. Si voltò.

« Rimettiti presto,mi raccomando »

Ed uscì.

Sprofondai nei cuscini.
Strinsi gli occhi e mi massaggiai le tempie.
Dovevo ricordare a tutti i costi. Con che faccia,sennò,sarei tornato da Robert per dirgli che ero ancora nel vuoto assoluto?

 


Non riuscivo a pensare.
L’unica cosa che mi veniva facile da fare era ridere.
Robert era seduto accanto a me sul letto e mi guardava rassegnato,con un dolce mezzo sorriso sul volto.
Estremamente adorabile.
Lo guardavo tra una risata e l’altra e nella mia mente si accalcavano frasi e parole poco caste ed etero.

« Rooooob? »
« Si,Jude? »
« Sono contento di averti conosciuto »
« Anch’io lo sono »
« Naaaaa io di più. Sai…ti dirò una cosa…ma tu non dirlo a nessuno… »
« Ti ascolto »
« Tu mi piaci,Rob »

L’avevo detto.
Quelle tre paroline,che mi distruggevano l’anima da sobrio,erano scivolate fuori con una facilità allarmante. E non mi dispiaceva affatto.

« Come scusa?! »
« Tu. Mi. Piaci. »

Marcai ogni sillaba,per fargli capire che non stavo scherzando.
Rimase in silenzio per un attimo.

« Anche tu mi piaci… »

Smisi improvvisamente di ridere.
Una gioia assurda mi pervase in ogni centimetro.
Cercai di alzarmi sui gomiti con difficoltà,finché non ci riuscii.
Le labbra mi si distesero da sole in un enorme sorriso.
Volevo sentirglielo dire all’infinito.

 « Dillo di nuovo »

 Mi sorrise a sua volta,avvicinandosi di più a me. Era dannatamente bello.

« Mi. Piaci. »
« Dillo ancora. Ancora. Ancora... »
« Mi piaci. Mi piaci. Mi piaci… »

Era sempre più vicino.
Potevo avvertire il suo respiro su di me.

« …Mi piaci Jude… »

Un attimo e la sua bocca era sulla mia.
La sua lingua esplorava il mio palato,mentre potevo sentire distintamente il gusto della nicotina misto a quello della birra.
Le braccia mi cedettero.
Robert si sdraiò su di me,non perdendo il contato delle nostre labbra.
Gli passai una mano tra i capelli già spettinati,mentre con l’altra mi aggrappavo con forza alla sua maglia.
Il bisogno d’ aria si fece urgente,costringendoci a staccarci.
I respiri erano affannosi.
Le bocche bevevano aria ed imploravano altri baci.

Si tirò su leggermente,premendo sulle braccia.
Inchiodò gli occhi nei miei,in silenzio.
Inclinò la testa su un lato e si lasciò ricadere sul materasso accanto a me.
Mi voltai verso di lui. Rimasto orfano di quel piacere.
Gli occhi erano coperti da un braccio.
Rimase in quella posizione per un po’.
Poi si andò a sistemare sui cuscini.
Tese una mano verso di me.

« Vieni qui,Judesie »

Gattonai goffamente verso di lui,fino ad arrivare all’altezza del suo petto. Sentivo di non riuscire a spostarmi oltre.
Poggiai la testa su di lui,lo sguardo al soffitto.
Robert mi passò un braccio attorno alle spalle.

« Credo che ci siamo strapazzati abbastanza per oggi… »

 Non capii bene cosa disse. L’alcol mi spinse completamente fra le braccia di Morfeo,e l’ultima cosa che mi rimase impressa fu il profumo che aveva Rob.
Un profumo buonissimo.

 





Spalancai gli occhi,totalmente accaldato.
Gli avevo detto che mi piaceva.
Gli avevo detto che mi piaceva e c’eravamo pure baciati!
Era ovvio che ce l’avesse con me.
Me la sarei presa anch’io se lui se ne fosse scordato. Ma lui non l’aveva fatto.
E tra l’altro aveva fottutamente ragione:

Lui regge l’alcol,io no.

Mi alzai il più lentamente possibile.
Dopo aver accertato che il pavimento era stabile,uscii dal camerino.
Incrociai tecnici che mi chiesero come stavo,ma non mi soffermai troppo con loro.
Cercai Holmes con lo sguardo,senza successo. Dove diavolo si era andato a cacciare?

« Stava cercando me,Watson? »

Trasalii.
Era li,alle mie spalle,palesemente divertito.
Alzai gli occhi al cielo.

« Da cosa deriva questa deduzione? »
« Dal fatto che ha scrutato ogni angolo di questo studio senza trovare chi stava cercando. Ogni angolo tranne dietro di lei »

Sicuri che non fosse l’incarnazione di Sherlock Holmes?

« Allora dottore:ha scoperto ciò che la tormentava? »

 Arrossii leggermente.

« Si »
« E quindi cosa ha da dire? »

Mi avvicinai impercettibilmente a lui. Malizioso.

« Dillo ancora »

Sussurrai.
Lui sorrise,per poi mordersi il labbro inferiore.

« Se stasera torni da sobrio magari posso portarti ad implorare qualcos’altro »

Arrossii violentemente.
Lui rise di gusto.

« Jude! Se stai bene continuiamo a girare! »

Gridò Guy da qualche parte dello studio.
Mi voltai.

« Si,arriviamo! »

Tornai a guardarlo.

« E’ una promessa? »

Lo spiazzai. Lasciandolo senza parole,per la prima volta da quando lo conosco.
Mi diressi verso Rachel,che ci stava aspettando,senza riuscire a trattenermi dal ridere.

 

 Questa serata con lui non me la sarei scordata per nulla al mondo…


End (?)




So a cosa state pensando.
Ma questa fanfiction era nata per essere di quattro/cinque capitoli,ed al quinto sono arrivata ù__u.
Sono felice che sia piaciuta!
Ringrazio

Drabbit
ignorance
jadina94
Leia_the_Witch
littleblow
pochiperpe
NeMeSiS

Per averla inserita tra le seguite,e

cieli_neri
Leia_the_Witch
ignorance

Per aver commentato <3

Spero di scrivere ancora di questa coppia (che per me è fantastica!)
E magari un seguito di questa ff.

Alla prossima!!!!
                                           
aXce




 

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