Il pozzo degli Orrori di sunset92 (/viewuser.php?uid=98650)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 1 *** capitolo 1 ***
capitolo 1
“Harry, Ron! Guardate qua!” gridò
Hermione ai suoi amici che stavano mangiando delle gelatine tutti i gusti più
uno e, nel frattempo, si scambiavano delle cioccorane. Hermione mise davanti
agli occhi dei due ragazzi un articolo sulla Gazzetta del Profeta che parlava
di un pozzo chiamato “Il Pozzo degli Orrori” che era stato trovato da alcuni
maghi nella foresta proibita, in una zona non molto distante dalla tana di
Aragog. Si narrano alcune strane leggende di questo pozzo misterioso, tra le
quali che se ti avvicinavi molto ad esso ti risucchiava ed eri costretto a
rimanere intrappolato lì per l’eternità. Inoltre, si narra che all’interno di
questo pozzo si vedano cose assai macabre e terrificanti, per esempio scheletri
di alcuni maghi che vennero risucchiati dal pozzo e rimasero intrappolati in
esso per il resto delle loro vita, zombie che, dopo mezzanotte, venivano fuori
dalle tombe e squartavano, con i loro denti ben affilati, i maghi che
avvicinandosi a quel “pozzo misterioso”non avrebbero mai pensato di andare
incontro ad una morta così orrenda. Infine, alcune leggende narrano che all’interno
del pozzo vi fosse un lago, un lago di sangue. Sangue di tutti quei maghi che
persero la vita lì, nel “Pozzo degli Orrori”. Quando Harry e Ron finirono di
leggere l’articolo rimasero entrambi meravigliati e per qualche minuto non
fiatarono. Finalmente, dopo qualche minuto di assoluto silenzio all’interno
dello scompartimento del treno diretto ad Hogwarts, fu Ron ad aprire bocca per
primo: “Miseriaccia! Chissà quel pozzo da quanti secoli sono che si trova nella
foresta proibita! E lo scoprono solo ora! Questo è uno scandalo!
Insomma…pensate ai danni che avrebbe potuto causare…se uno studente che
girovagava nella foresta ci fosse andato dentro!...Magari quello studente avrei
potuto essere io!...Ma, nella foresta proibita, dove di trova di preciso questo
dannato pozzo?!”. “L’articolo dice il pozzo si trova all’interno di un albero
antichissimo, che, oltretutto, è il cuore della foresta proibita”. Spiegò
pazientemente Hermione all’amico Ron Weasley. “Ma…come faceva quel pozzo a
risucchiare le persone se si trovava all’interno di un albero?”. Domandò Harry.
Hermione trasse un profondo sospiro prima di riprendere a parlare: “Alcuni
maghi sostengono che quel pozzo risalga a cinquemila anni fa quando vi fu la
guerra tra i maghi e le streghe del Regno d’Inghilterra e i maghi e le streghe
del Regno d’Irlanda. Il pozzo era stato costruito dai maghi del Regno d’Inghilterra
e veniva utilizzata come trappola per il nemico. Durante la guerra si trovava a
Londra e trasferita, due secoli dopo, nella foresta dove, per far in modo che
nessun mago innocente facesse una fine terribile, venne piantata una quercia
incantata, la quale sarebbe stata impossibile da abbattere”. Detto ciò,
Hermione trasse un altro profondo sospiro, voltò la pagina del quotidiano e,
senza levare lo sguardo da esso, si mangiò l’ultima gelatina tutti i gusti
rimasta. Harry e Ron si guardarono sbalorditi per un paio di minuti. Quando
ambedue si furono ripresi dallo shock, Harry guardò fuori dal finestrino dello
scompartimento e, vedendo che era già buio pesto, sentì che il treno stava
iniziando a rallentare. Infatti, Hogwarts, bella e luminosa, era già ben
visibile e tra pochissimi minuti Harry, Ron ed Hermione sarebbero scesi
dall’espresso, pronti ad iniziare un muovo anno, ma soprattutto per vivere
delle nuove entusiasmanti avventure.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
capitolo 2
Finalmente, dopo un lunghissimo
viaggio, il treno arrivò alla meta tanto attesa: Hogwarts. I tre inseparabili
amici scesero dal treno, preceduti, sfortunatamente, da Draco Malfoy, di
Serpeverde, che alla vista dei tre fece una smorfia e gridò, rivolto ad
Hermione: “Buonasera schifosa mezzosangue! Hai passato una bella estate insieme
ai tuoi cari genitori babbani?”. Hermione si voltò dall’altra parte facendo
finta di niente, gurdando invece Neville Paciock che come al solito aveva perso
il suo rospo e lo stava disperatamente cercando in ogni scompartimento. Il trio
entrò nella “scuola di magia e stregoneria di Hogwarts” insieme agli altri
ragazzi dirigendosi versò la Sala Grande
dove il professor Silente e la professoressa McGranitt li attendevano per la
cerimonia dello smistamento nelle case per quelli del primo anno e per gli
avvisi che, all’ inizio di ogni anno Silente comunicava agli studenti.
Quando tutti presero posto nella Sala
Grande la McGranitt.
chiamò, in ordine alfabetico gli studenti del primo anno per essere smistati
nelle loro rispettive case a seconda del giudizio del Cappello Parlante.
“Helena Brown!“. Gridò la McGranitt e le mise
sulla testa il Cappello.
“Mmm….bene, ci sono….TASSOROSSO!”.
Gridò il Cappello.
“Peter Hadley!”
“CORVONERO!”
“Miranda Smith!”
“SERPEVERDE!”
“Charles Spencer
“TASSOROSSO!”
“Josephine Wilson!”
“GRIFONDORO”
“Annie Stevenson!”
Dopo lo smistamento dei nuovi
arrivati, Silente si alzò in piedi per avere la piena attenzione da parte di
tutti, e iniziò il suo discorso.
“Allora…per prima cosa bentornati a
Hogwarts! Spero per voi che vi siate riposati e divertiti durante l’estate,
perché ci aspetta un anno faticoso e quindi dovete essere lucidi con la mente! Ma
passiamo a cose più inquietanti…Come tutti ormai ne sarete già venuti a
conoscenza, è stato trovato un pozzo comunemente soprannominato Il Pozzo degli
Orrori e sicuramente, tutti quanti, già saprete il motivo per cui ha avuto questo
appellativo. Vorrei solo chiedervi una cosa…non cercate di andare a girovagare
per la foresta proibita alla ricerca del pozzo, perché non lo troverete…non si
trova più all’interno del Cuore della Foresta Proibita, è stato trasferito in
un’ altra dimora, in un luogo lontano da Hogwarts, dove nessuno di voi possa
rischiare di subire ad una morte orribile. Non ho più nulla da dirvi. Buon
appetito!”
Come per magia, apparvero nei lunghi
tavoli della Sala Grande tutte le prelibatezze preparate dagli elfi domestici
in occasione della cerimonia dello smistamento delle case e di inizio anno.
Quando tutti furono ormai sazi, i prefetti delle quattro case si alzarono dai
tavoli e chiamarono tutti gli altri ragazzi. Seguendo il prefetto della
rispettiva casa, si diressero tutti nella propria sala comune e i Grifondoro
impiegarono un po’ di tempo ad entrare perché la Signora Grassa era andata a gironzolare, non si sa il perché, negli altri quadri e non trovava più
il suo. Harry, Ron ed Hermione si scambiarono le ultime parole prima di recarsi
negli spogliatoi “Dove pensate che l’abbiano trasferito questo pozzo?”. Chiese
Harry ai due amici. “Non ne ho idea.”. Risposero in coro Ron ed Hermione.
Hermione diede la buona notte a Harry e Ron e si diresse verso il dormitorio
delle ragazze. Gli altri due, prima di andare nel dormitorio dei ragazzi,
fecero una partita a carte con alcuni altri Grifondoro, pensando che alle prime
due ore della mattina successiva gli aspettava una “divertentissima” lezione di
pozioni con il professor Piton con i Serpeverde.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
il pozzo orrori cap 3
Salve a tutti!!! Ecco il terzo
capitolo della storia del nostro fantastico trio!!
Vi chiedo scusa per alcuni errori che
ho fatto nei capitoli precedenti. Buona lettura!!!!
Capitolo 3
Harry, Ron ed Hermione si recarono
nella Sala Grande per la colazione preparata, con grande disapprovazione da
parte di Hermione, dagli elfi domestici. “Uffa Hermione! E’ sempre la stessa
storia! Come faccio a farti capire che gli elfi domestici vivono per servire?”.
Disse Ron alla studiosa grifondoro per l’ennesima volta.
“Io continuo ad oppormi su questo
fatto! Gli elfi sono esseri come gli ippogrifi e gli unicorni, perché devono
essere trattati come degli schiavi?!”. Hermione sembrava quasi sul punto di
piangere. “Perché è nella loro natura essere trattati come schiavi! Sennò
perché si chiamerebbero elfi domestici?”. Disse il rosso mentre sorseggiava la
seconda tazza di succo di zucca. “Andiamo ragazzi si sta facendo tardi, abbiamo
le prime due ore con Piton, ve ne siete dimenticati?!”. Disse Harry cercando
di trovare una buona scusa per farli tacere “Si andiamo.”. Risposero in coro
gli altri due ragazzi.
Harry, Ron ed Hermione erano i primi
grifondoro a mettere piede nell’aula di pozioni, gli altri che avevano già
preso posto davanti a un calderone per ciascuno, erano tutti i serperverde del
sesto anno, compreso anche Draco malfoy, il peggior nemico di Harry Potter dopo
Lord Voldemort. “Bene bene, sono arrivati gli eroi del secolo.” Disse Malfoy
con una smorfia. “Mi sorprende che non abbiano ancora pubblicato un articolo su
voi tre in una qualche rivista di gossip!”. “Sta zitto Malfoy!”. Gridò Ron con
tutto il fiato che aveva nei polmoni
“Che ne dite di un titolo come ‘Il
trio alla riscossa’, oppure ‘Potter o Weasley: chi sarà l’anima gemella della
Granger?’, o ancora ‘Ecco a voi i segreti per diventare un Prescelto!’”. Tutti
i serpeverde risero a crepapelle e Tiger e goyle, gli scagnozzi di Malfoy,
diedero delle pacche sulla schiena al loro ‘leader’. Harry e Ron, che erano
diventati rossi dalla rabbia, si avventarono su Malfoy e lo riempirono di calci
e pugni.
Hermione cercò di fermarli ma era
troppo tardi perché Malfoy era già KO e in quel preciso istante entrarono gli altri
grifondoro e Piton che, sfortunatamente, aveva assistito alla scena. “Ma bene!
Non abbiamo neanche iniziato la prima lezione il primo giorno di scuola che già
devo togliere centocinquanta al grifondoro! Oh! Ma che sbadato che sono! È vero
che ancora non sono stati assegnati punti a nessuna delle quattro case, ragione per
cui non vi saranno assegnati fino al prossimo semestre”. Prese fiato per
qualche secondo, poi riprese a parlare. “Potter e Weasley! Per domani voglio
che mi consegnate una ricerca di trenta fogli di pergamena sulla ‘Felix
Felicis’ e se non me la portate il numero dei fogli di pergamena da consegnare
raddoppieranno per il giorno successivo, quindi fate in modo di recapitarmi la
ricerca entro domani. Signor Malfoy vada in infermeria a riacquistare un po’ di
forze, per oggi può saltare la lezione”. Disse Piton. Malfoy si rialzò in piedi si ripulì il labbro inferiore colante di sangue a causa di un gancio destro
ricevuto da Harry, guardò il trio con un sorriso beffardo e lentamente si avviò
verso l’infermeria. Harry e Ron ancora pieni di rabbia presero posto vicino ad
Hermione e Piton, dopo aver dato un’ ultima occhiataccia a Harry e Ron, iniziò
a dettare ai giovani maghi gli ingredienti per creare la Pozione Polisucco.
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
pozzo orrori cap 4
Capitolo 4
In quelle due lunghe ore di lezione
con il professor Piton, Harry non fece altro che pensare a come avrebbe
volentieri lanciato un Avadakedavra a Malfoy, ma comunque anche la sua reazione
di prima non era sicuramente stata meno dolente. Piton, forse per avere la
possibilità di togliere a Harry altri cinquanta punti, gli chiese gli
ingredienti per preparare l’Armontetia, il filtro d’amore più potente del
mondo, che Piton non aveva ancora spiegato quel giorno ma, fortunatamente,
Harry era preparato perché proprio l’anno precedente aveva approntato in segreto
un filtro d’amore per Cho Chang, la cercatrice di Corvonero, per la quale, fino
ad un anno fa, aveva una cotta tremenda, e quindi si ricordava, nei minimi
dettagli, le istruzioni per preparare l’Amortentia. Ciononostante, Piton non
assegnò ad Harry alcun punto e questo fece innervosire soprattutto Ron che alla
fine della lezione, quando uscirono dall’aula, non fece altro che lamentarsi su
questo fatto con Harry ed Hermione. “Miseriaccia! La tua spiegazione su come
preparare l’Armontentia è stata assolutamente perfetta! Come ha potuto Piton non
assegnarti neanche un punto?! Solo perché ti sei…ehm cioè…volevo dire…ci siamo avventati
su Malfoy!...E’ pazzesco!”. “Ron, cosa vuoi pretendere da Piton? Sai benissimo
che mi odia! Che odia tutti i grifondoro!!!”. Esclamò Harry, ancora schiumoso
di rabbia. “Ragazzi adesso abbiamo tre ore buche, perché l’insegnate di Difesa
Contro le Arti Oscure non l’hanno ancora trovato e poi ci sarebbe Divinazione,
ma noi ci siamo ritirati da quella materia insulsa, e così pensavo se vi andava
uno burrobirra ai Tre Manici di Scopa?”. Chiese Hermione ai due. Harry e Ron la
guardarono stupefatti. “Harry, io non credo che questa giovane e brillante
apprendista strega che sta alla mia sinistra sia Hermione! Perché quella vera,
con tre ore buche a disposizione, si sarebbe certamente rifugiata in
biblioteca!”. Esclamò Ron ancora sorpreso dalle ultime parole di Hermione. “Ron
ha ragione! La vera Hermione Granger avrebbe già sfrecciato come una una
Firebolt verso la biblioteca! E lì avrebbe aiutato me e Ron a scrivere la ricerca
per Piton
Sulla Felix Felis!”.Esclamò Harry,
anch’egli sorpreso per le parole inaspettate della giovane grifondoro.
“Piantatela voi due! Io lo facevo per voi! Per farvi calmare un po’ i nervi! Ma
se la mettete così!”. “Dai! io e Harry scherzavamo! Ci va più che bene di
andare ai Tre Manici di Scopa”. E si diressero a Hogsmeade dove, prima di
andare ai Tre Manici di Scopa, si diressero a Mielandia e da Zonko e,
passeggiando, notarono che, appesi in tutte le mura del villaggio, c’erano dei
volantini con il titolo “IL POZZO DEGLI
ORRORI: QUALE SARA’ LA SUA FINE?”.
E sotto al titolo, scritto a carattere grande, vi era un intervista fatta a
Cornelius Caramell, il ministro della magia:
“Signor Ministro, chi è stato scoprire
l’esistenza di questo pozzo misterioso all’ interno di un antichissimo albero
nel bel mezzo della Foresta Proibita?”
“Sono
stati i centauri! Per lunghi anni tutti i maghi e le streghe più potenti, dopo
aver scoperto l’origine di questo pozzo, ne andarono alla ricerca, ma senza
successo. Tutto accadde una notte pochi giorni fa, quando i centauri si
svegliarono di soprassalto vedendo il bagliore maestoso e lucente che
proveniva all’interno di un albero. Così, quando raggiunsero l’albero
notarono una porta, una porta che invano tentarono di aprirla, ma essa era
sigillata grazie ad un incantesimo che poteva essere spezzato solo da un mago,
non un mago qualunque, un mago che sarebbe stato il pozzo stesso a scegliere
chi spezzare l’incantesimo”.
“Harry Potter è stato nominato il
Prescelto, potrebbe essere lui il prediletto del pozzo?
“Si
potrebbe, considerando il fatto che molti dei maghi del Regno d’Inghilterra
parlavano il serpentese e che per spezzare l’incantesimo il mago prediletto
deve pronunciare la formula in questa lingua, penso che Harry Potter sia il più
appropriato, come potrebbe esserlo il Signore Oscuro d’altronde”.
“Ma se è vero che ‘la porta
dell’albero’ può essere aperta non da un mago qualsiasi ma bensì dal prediletto
del pozzo misterioso, allora come avete fatto a trasferirlo, lei e i suoi aiutanti?”.
“Dopo
diversi sforzi, siamo riusciti a smaterializzare l’albero in un’altra dimora,
in luogo lontano, molto lontano da Hogwarts. L’incantesimo non consente
soltanto di aprire la porta invisibile nell’albero, per il resto è tutto
possibile.”
“Come hanno fatto i centauri a
scrutare la porta, se come ha detto lei, è invisibile?”
“La
si può vedere ogni cento anni, e trascorsi i cento anni l’albero emette un
bagliore lucente che permettere di vedere la porta segreta e invisibile che
permetterebbe di entrare nell’arbusto e di vedere il Pozzo degli orrori, o meglio
di essere risucchiati dal Pozzo degli Orrori”.
Dopo aver letto l’intervista, i tre
grifondoro si guardarono increduli e dopo qualche secondo la prima a parlare fu
Hermione. “Harry, non penserei mica di andare alla ricerca di questo
maledettissimo pozzo e di cacciarti nei guai, come normalmente fai?”. Chiese la
ragazza con l’espressione terrorizzata stampata in viso. “Hermione te l’ho
detto anche il terzo anno, non ti ricordi? Non sono io andare in cerca di guai,
di solito sono i guai che trovano me!”. Ron ed Hermione guardarono Harry non
del tutto convinti e, dopo pochi istanti di silenzio ripresero il cammino verso
I Tre Manici di Scopa.
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