Nozze, parenti e strane voci impertinenti

di nina and his smile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sesto ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo ***


nozze Nozze, parenti e strane voci impertinenti

Capitolo primo

-Coraggio, dì qualcosa. O la prima parola che sentirò uscire dalle tue labbra sarà "sì"?-
-Quella dovrai sentirla per forza, a quanto pare-
-Narcissa... cosa vuoi di meglio? Il nome che porto... Malfoy. E' il meglio. Cosa puoi desiderare di più?-
-No... niente. Hai ragione-
Lucius contemplò la giovane donna al suo fianco assumendo un'espressione vagamente preoccupata.
-Cosa ti turba, Narcissa?- chiese con la sua voce strascicata.
-Nulla- rispose lei con voce tremante.
-Non prenderti gioco di me- replicò secco Lucius. -Cosa ti turba?-
-Nulla... ti prego, lasciami stare- lo scongiurò Narcissa nascondendo dietro a una mano il viso rigato dalle lacrime.
Lucius sospirò. Non si era mai trovato in una situazione del genere; solitamente le ragazze cadevano ai suoi piedi e basta. Perché l'unica a sembrare terrorizzata da lui era la sua promessa sposa?
Pensò sconsolato a cosa avrebbe detto Lestrange vedendolo in quella situazione: probabilmente l'avrebbe preso in giro fine alla fine dei suoi giorni. Beh, per lui era facile parlare: aveva sposato Bellatrix Black, che sembrava un manuale di sangue puro e ideali Mangiamorte. Sapendo che Narcissa era sua sorella Lucius aveva osato sperare che sarebbe stato facile... purtroppo però, per quanto avessero cercato di cancellarla dall'albero genealogico, Narcissa era sorella anche di Andromeda e la cosa stava cominciando a farsi sentire. Forse sposare il primo mago dal sangue puro che passava per strada non era esattamente quello che Narcissa intendeva per "felicità".
Lucius si concentrò. Doveva dire qualcosa, qualcosa di intelligente per far smettere di piangere Narcissa, ma non gli veniva in mente nulla. Alla fine decise di aprire bocca, le parole sarebbero arrivate strada facendo.
-Senti... non sembri molto entusiasta della prospettiva di sposarmi-
Cosa stupida da dire, Lucius, stupida! E' ovvio che non ti vuole sposare! disse una vocina nella sua testa.
Narcissa parve pensare la stessa cosa. Lo guardò un po' male e disse: -Non conta quello che voglio e quello che non voglio, giusto? Ti devo sposare. Fine della storia. Quindi lasciami sola almeno adesso, visto che dobbiamo già passare il resto della vita insieme...-
Lucius sospirò.
-Grandioso, ho sempre desiderato una moglie che mi disprezzasse... è il mio sogno fin da quando ero bambino- commentò sarcastico.
Pessima mossa, vecchio mio. La vocina cominciava ad assomigliare terribilmente a quella di Lestrange.
-E allora...- disse Narcissa tremante di rabbia, -e allora vattene a cercare un'altra, signor Malfoy.-
-Oh, d'accordo, lo spieghi tu ai tuoi genitori?-
Ma che devo fare con te, ragazzo mio? Fidati, forse è meglio se ti dai alla vita religiosa. Magari in un bel convento sull'Himalaya. La vocina aveva anche l'umorismo di Lestrange. Lucius la ignorò, seccato.
-Io lo spiego ai miei genitori solo se tu lo spieghi ai tuoi amici- ribattè fredda Narcissa.
Mentre la vocina nella sua testa sghignazzava senza ritegno Lucius dovette ammettere che la ragazza era un osso duro; curioso, perché in precedenza l'aveva creduta una donna molto fragile... di nuovo si era sbagliato su di lei.
-Immagino già la scena...- continuò gelida Narcissa, evitando accuratamente di guardare Lucius. -"Narcissa Black ha detto che non gli piaccio, quindi credo proprio che non ci sposeremo... va beh, rimane sempre Belvina Tiger, potrei chiedere la sua mano"-
-Ora basta- si infuriò Lucius. Narcissa tacque all'istante, spaventata. -Ti piaccia o no, tra un mese mi sposerai. E mi porterai rispetto, piccola sgualdrina.-
Che imbecille.
Narcissa scoppiò a piangere, afflosciandosi contro il parapetto della balconata; singhiozzava talmente forte che Lucius temette che i loro genitori, accomodati nella sala adiacente, l'avrebbero sentita.
Riluttante si accovacciò per raggiungere la sua altezza, reggendosi al bastone.
-D'accordo, d'accordo, scusa- disse cambiando nettamente tono della voce. -Non volevo spaventarti... dev'essere stata l'idea di sposare Belvina Tiger che... brrr!-
Una battuta? Quanto sei idiota.
Narcissa singhiozzò ancora più forte. -Certo, perché oltre che ricche e nobili le mogli le volete anche belle, non è vero?- strillò, sempre senza guardare Lucius. -Lo sai cos'è che mi da fastidio? Che se non avessi avuto questo corpo non ti sarebbe passata nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di sposarmi.-
-Non sai quello che dici- ribatté Lucius sforzandosi di non arrabbiarsi. -Io ti devo sposare esattamente come tu devi sposare me. Bella o brutta, simpatica o antipatica, intelligente o stupida. Tu sei Narcissa Black, io sono Lucius Malfoy, quindi ci dobbiamo sposare. Credimi, non piace neanche a me- concluse sconsolato, lasciandosi cadere sul pavimento di marmo.
Finalmente Narcissa alzò i grandi occhi chiari su di lui.
Evvai che forse ne hai combinata una giusta.
-Che-che vuoi dire?- chiese Narcissa con voce tremante.
-Voglio dire che neanche a me va così tanto l'idea del matrimonio... non è che muoia dalla voglia di sposarmi, mettere su famiglia o chissà che cosa... ma è il duro prezzo da pagare per appartenere a una famiglia purosangue. Matrimonio combinato. Da un giorno all'altro mi ritroverò in casa una donna mai vista prima che, scherzo del fato, è mia moglie.-
Narcissa sorrise debolmente.
Sì, la sincerità è un'ottima mossa! Forse non sei scemo come credevo!
-E' un sollievo sapere che anche tu la pensi in questo modo... insomma, io non ti conosco! D'accordo, ci siamo visti qualche volta a Hogwarts, a tutte quelle feste, al matrimonio di mia sorella...- Narcissa sembrava aver ripreso coraggio e parlava animatamente, lieta di scoprire l'interlocutore dalla sua parte.
-Già, è così... però devo ammettere che mi sta andando bene. Potevo effettivamente finire sposato con la Tiger... almeno tu sei bella.-
Ritiro tutto. Sei scemo come credevo.
Narcissa lo fissò come pietrificata. -Ah, già... immagino che questo sia tutto quello che ti interessa...- disse, e scoppiò di nuovo a piangere.
Lucius la fissò sconfortato; quella donna aveva decisamente degli sbalzi d'umore.
Abbracciala.
Lucius le passò incerto un braccio intorno alle spalle.
-GIU' LE MANI!- urlò lei facendo un balzo indietro.
Eh eh, scherzetto.
Lucius si ripromise di non dare mai più retta alle voci nella sua testa.
Narcissa si era alzata e lo fissava con disgusto; anche Lucius si mise in piedi, mormorando scuse come un alunno del primo anno sorpreso in giro per il castello in piena notte.
-Scusa, non volevo...-
-Non volevo che cosa, eh?- sbraitò lei. -Certo che volevi, invece! Lo vedi che cos'è che mi fa paura?-
Lucius non capiva. -Che cosa?- chiese timidamente.
Narcissa singhiozzò. -Possibile che tu non... oh, ma tanto che importa... le cose stanno così e non c'è niente che io possa fare per cambiarle...-
Lucius si sorprese a pensare che fosse un autentico peccato fare piangere la ragazza. Incredibile... gli dispiaceva per lei.
Era decisamente ora di fare qualcosa.
Già, cercare quel famoso convento...
-Oh, stai zitto- mormorò Lucius.
-Co-cosa?- chiese Narcissa.
-No, niente- si affrettò a rispondere lui. -Senti Narcissa, parliamone con calma, ti prego. Visto che non possiamo fare niente per evitare questo matrimonio, affrontiamo almeno l'intera vicenda... come amici. Sì, insomma, se io continuo a farti piangere e tu a sbraitarmi contro non risolviamo proprio niente. Cerchiamo di... non so, conoscerci meglio... qualcosa del genere.-
Lucius pensava che Narcissa l'avrebbe mandato al diavolo; tuttavia, la donna annuì.
Cercando di calmarsi, mormorò: -Fo-forse è la cosa mi-migliore che possiamo f-fare-
Lucius si aprì in quello che sperava fosse un sorriso incoraggiante e si avviò verso la ragazza offrendogli un braccio.
-Un giro in giardino?-


********************
Salve!
Ho ritrovato questa vecchia fanfiction, scritta quasi un anno fa, e mi sono detta: ma sì, vediamo che cosa ne pensano su EFP.
Ammetto che non è il massimo della letteratura, ma mi andava di scrivere qualcosa su Lucius e Narcissa. Per l'esattezza, volevo provare a capire come si erano innamorati... spero di non essere andata troppo OOC!
Solo una cosa, prima che mi insultiate. Sì, lo so che Lucius e Cissy dovrebbero avere la stessa età. Io, però, ho preferito immaginare che Lucius, Bella e Rodolphus fossero vecchi compagni di scuola. Eh, licenza poetica u_u
Va beh, se qualcuno è arrivato fin qui... alla prossima!
Nina

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo ***


nozze2 [Lucius si aprì in quello che sperava fosse un sorriso incoraggiante e si avviò verso la ragazza offrendogli un braccio.
-Un giro in giardino?-]


Capitolo secondo

Qualche minuto dopo Narcissa non piangeva più.
-Come ho detto prima che tu rovinassi tutto, è un sollievo saperti più del mio parere di quanto mi potessi aspettare. Sii sincero, cosa pensi di me?-
La prima tentazione di Lucius fu di rispondere "penso che grazie al cielo non sei Belvina Tiger", ma evitò accuratamente.
-Beh, ti conosco così poco...però mi sembri, come dire, "tutto pepe". Ne ho conosciute di ragazze nobili, ed erano tutte... passive, ecco. Tu non ti fai esattamente dei problemi a farti valere... come le tue sorelle.-
-Come mia sorella, vorrai dire. Fatti sfuggire una cosa del genere davanti ai miei e ti sbattono fuori di casa a calci- rise Narcissa.
-D'accordo, d'accordo. Se faccio saltare anche questo matrimonio mio padre mi uccide-
-Anche questo matrimonio?!- esclamò stupefatta Narcissa. -perché, quanti altri ne hai rovinati?-
Lucius ridacchiò e si strinse tra le spalle a mo' di scusa, un po' imbarazzato. -Beh, la fortuna non è mai stata dalla mia parte per questo genere di cosa...-
-Dai, racconta- lo esortò Narcissa, divertita.
-Allora... Appena finita Hogwarts dovevo sposare Charity McMillan. Peccato solo che Lestrange decise di organizzare una sorta di "addio al celibato", e così il signor McMillan in persona finì per trovarmi a...ehm, fare due chiacchiere con Lucretia Yaxley. Non gli piacque molto la cosa. Il giorno dopo andò furibondo da mio padre a dire che il matrimonio non si sarebbe fatto.-
Narcissa rise. -Complimenti, signor Malfoy! E Lucretia che fine ha fatto?-
-Se non sbaglio ha sposato un Bulstrode... non ricordo molto bene, ma so che era un altro di quelli all'"addio al celibato" e che anche lui ha scambiato un paio di parole con la signorina Yaxley... a meno che non ricordi male, si sposarono in fretta e furia un paio di settimane dopo-
-Oh oh- commentò Narcissa.
Diavolo, ti stai facendo piacere. Peccato, avevo già trovato l'indirizzo dei monaci.
-E poi?-
-E poi mio padre riuscì a combinare qualcosa con la figlia dei Gamp... non ricordo nemmeno come si chiamasse. Una settimana dopo Lestrange fece evanescere tutti i miei vestiti durante una riunione con dei pezzi grossi del Ministero.-
Questa volta Narcissa scoppiò a ridere sguaiatamente. -Ma che razza di persona è Lestrange? Bellatrix l'avrà già cruciato una ventina di volte... non ha molto senso dell'umorismo-
-Prima o poi gli avvelenerò il succo di zucca... ma del resto, che vuoi farci, è il mio migliore amico. E poi arrivano le Black!-
-Le Black? Che vuoi dire?-
-Sai, in realtà io dovevo sposare la tua "non più sorella". Mio padre disse che con i miei precedenti non potevo sperare in niente di meglio di una Grifondoro... ma poi lei è scappata con quella feccia di Tonks lasciandoti in eredità il sottoscritto. Insomma, ora sai con chi hai a che fare- concluse Lucius. Poi gli venne un dubbio terrificante: -Ti prego, Narcissa, non dirmi che ora non mi vuoi più sposare perché mio padre mi fa a fette.-
-Stai scherzando?! Ora mi stai molto più simpatico. Sei più... umano, ecco. Ora sento di poterti spiegare meglio cosa mi preoccupa-
-Avanti, spara.-
-Alla faccia del nobile linguaggio...-
-Oh, stai zitta e racconta!-
-Ma se devo stare zitta, come faccio a...?-
-Andiamo, hai capito perfettamente!- rise Lucius. Sì, la ragazza stava cominciando a piacergli.
-D'accordo. E' che... insomma, mentre tu facevi festini con la Yaxley io imparavo incantesimi anti-Molliccio. In altre parole, sei parecchio più grande di me- ammise Narcissa.
-Va bene, è vero. Questa te la concedo. Che altro?-
-Eh...non so come dirtelo...eh... beh, l'affermazione di prima ha un'altra implicazione. Se mentre tu facevi baldoria io mi occupavo di mollicci... insomma, tu hai più... ehm, esperienza... della... ehm, vita... oh, ti prego non farmelo dire! Capisci cosa intendo?-
-Panico da prima notte di nozze?- chiese Lucius sorridendo gentile.
Narcissa sospirò. -Sono lieta che tu abbia afferrato subito il concetto-
-D'accordo ragazzina... tu mi stai simpatica, quindi ti farò una concessione. Niente roba del genere finché non sei pronta. Ma a queste condizioni: primo, ricordati che prima o poi dovremo avere un erede. Quindi non credere di poterla scampare per sempre. Secondo, non una sola parola con Lestrange-
-Oh, Lucius, ma sei una persona meravigliosa!- esclamò Narcissa guardandolo con gli occhi spalancati e facendolo leggermente arrossire. -Forse tutto sommato non mi è andata poi così male...-
-So che me ne pentirò tra cinque minuti, ma con te mi sento quasi buono... allora è andata? Proviamo a affrontare insieme questa ardua prova?-
-Affare fatto- rispose Narcissa. -E grazie al tuo estremo atto di umanità, guadagni punti e ottieni un premio speciale...chiamami Cissy.-
-Bene. E qual'è il premio?-
-Ma te l'ho appena detto! Potermi chiamare Cissy, no?-
-Ah... ed è una grande concessione?-
-Oh... sei proprio un uomo- sospirò Narcissa.
Lucius rise.
Questa volta me l'hai proprio fatta, Malfoy.


*********************
Ok, lo ammetto:  mi sono divertita un sacco a scrivere questo capitolo. So che Rodolphus non è esattamente quello tradizionale del fandom, ma... così la Rowl impara a lasciarmi carta bianca ^^
Ringrazio tantissimo le persone che hanno recensito il primo capitolo: Stregatta dalla Luna (grazie per aver letto anche le altre due storie! ;) ), Foolfetta (che bello, ci ritroviamo!), Acivodul (eheh, i monaci hymalaiani...), Julia Weasley (che cara donna, mi leggi sempre ç.ç) e erigre (giusto, se la Rowl non dice niente posso inventarmi quello che voglio u_u).
Vedo che i personaggi non vi sono sembrati OOC; meno male!
Un grazie anche a chi ha messo la storia tra le seguite o le ricordate.
Mi raccomando, ci tengo a sapere cosa ne dite di questo pezzo. Roddie e Lucius vi mandano un saluto!
Ciao,
Nina

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo ***


nozze3 Capitolo terzo

Due giorni dopo il pomeriggio fu segnato da un lungo e freddo temporale. Lucius sedeva rigido su un divanetto di casa Black, con lo sguardo fisso davanti a sé, e tormentando il bordo del mantello piegato accanto a lui cercava disperatamente una via di fuga da quella spiacevole situazione.
-Cissy, ti prego, smetti di piangere-.
Non cambiò nulla.
-Credevo che stessi un po' meglio dopo l'altro pomeriggio. Non avevamo migliorato notevolmente le cose?-
Di nuovo nessuna risposta dalla ragazza-fontana al suo fianco.
Lucius si costrinse finalmente a voltarsi a guardarla. Cissy singhiozzava raggomitolata su se stessa, stringendosi nell'abito nero, e Lucius non poteva fare a meno di sentirsi dispiaciuto per lei.
-Io no-non voglio sposarmi- piagnucolò la ragazza rabbrividendo sulla fredda seta del divano.
Lucius sospirò scoprendosi intenerito.
Da non crederci, Malfoy. Tu intenerito?
"Già" ammise il mago con se stesso (o forse con Lestrange? Da qualche tempo aveva la spiacevole sensazione che l'amico avesse preso casa nella sua testa).
Cissy era poco più di una bambina, una fragile bambola di porcellana elegantemente vestita e pettinata. Come le si poteva chiedere di abbandonare la sua casa, la sua innocente stanza, per unirsi ad un uomo come lui? Come le si poteva strappare la giovinezza per renderla moglie e madre? Negarle il piacere di gustare la propria indipendenza appena raggiunta, di fare della sua vita ciò che voleva?
Lucius scosse la testa per allontanare quei pensieri. Era il loro destino; come aveva spiegato alla promessa sposa quello era il duro prezzo da pagare per portare il nome di Black o Malfoy.
Narcissa rabbrividì nuovamente; Lucius prese il suo mantello e, alzandosi, lo depose con delicatezza sul corpo sofferente della giovane.
Lei spalancò i suoi grandi e chiari occhi a osservarlo con stupore. Lucius stava cominciando ad abituarsi a quello sguardo.
Chinandosi su di lei estrasse dal panciotto un fazzoletto ricamato e lo porse a Narcissa.
-Non piangere, Cissy- mormorò in poco più di un soffio, scostandole i capelli dalla fronte.
Lei non rispose, ma rimase a lungo a guardarlo cercando di far cessare i singhiozzi. Finalmente dopo qualche minuto parlò.
-Io mi fido di te, ma come posso chiederti di proteggermi da te stesso?-
Devi riconoscere che è una gran bella domanda.
-Sì, Cissy, io ti proteggerò da me stesso- disse Lucius, comprendendo il valore delle sue parole nel momento in cui le pronunciava. Era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva parlato con il cuore. -Ti prometto che farò di tutto per proteggerti da quanto sono di male-.
Narcissa schiuse leggermente la bocca, poi si tamponò gli occhi con il fazzoletto di Lucius.
-Ma sei serio oppure tutta questa storia è solo un modo per portarmi all'altare senza troppi intoppi?-
-Mai stato più sincero in vita mia-.
Era vero, e Narcissa lo capì.
-Lucius Malfoy, vi posso abbracciare?-
Questo fu il turno di Lucius di sgranare gli occhi.
-Co...? Oh, beh... Certo, lady Black-
Narcissa si mise meglio a sedere e abbracciò Lucius con gentilezza; lui le posò incerto le mani sulla vita, godendosi segretamente il profumo di fiori dei suoi capelli. Poi si fece coraggio ed affrontò una questione da risolvere il più presto possibile.
-Cissy, devo chiederti una cosa. Ti prego di rispondermi con sincerità.-
-Dimmi.-
-Narcissa Black, il tuo cuore appartiene a qualcuno?-
Cissy non rispose subito, poi disse: -A te, giusto?-
-No- sospirò Lucius. -Io forse possiedo il tuo corpo, ma non potrò mai avanzare pretese sul tuo cuore. Cissy...?-
-No Lucius, grazie al cielo non sono innamorata; non oso immaginare lo strazio, altrimenti. Ma dovrei porti la stessa domanda. Sto prendendo indesideratamente il posto di qualche dama?-
-No, Cissy, puoi starne certa.-
Quando, dopo alcuni profondi istanti di silenzio, si separarono Narcissa lo osservò nuovamente. Poi disse: -Sai, stavo pensando a una cosa. Una cosa stupida, ma pur sempre vera-.
-Che cosa?-
-Beh- sorrise Narcissa con aria di scusa, -quando avremo questo importante erede sarà senz'altro biondo. Con gli occhi chiari, ovviamente-.
Anche Lucius sorrise, stupito dall'improvviso cambiamento di umore di Narcissa. -Non puoi che avere ragione... spero che sia bello come te. Ma ora è presto per parlarne- si affrettò ad aggiungere, per non turbare oltre la ragazza con questo argomento.
Narcissa si aprì finalmente in un luminoso sorriso e Lucius sentì la triste giornata di pioggia scivolare lontano.
Quella sera, quando lasciò Villa Black, Lucius Malfoy era certo di essere innamorato di Cissy.
Questa storia è sempre più interessante, vecchio mio.

***************************
Ok, un po' più drammatico dei precedenti capitoli... cercate di capire, questi ragazzi sono sconvolti! ^^
Spero che non vi abbia fatto schifo, comunque.
Una grandissimo ringraziamento a Julia Weasley, Foolfetta, Vale_CrazyGirl_ e MissMalfoy1 che hanno recensito. Grazie mille anche alle persone che seguono la storia e a milly92, che l'ha addirittura messa nelle preferite. Mi raccomando, ricordatevi che ci tengo al vostro parere!
Alla prossima,
Nina

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Capitolo 4
*** Capitolo Quarto ***


nozze4 Capitolo quarto

Qualche settimana dopo, il caldo mese di agosto regalò a villa Black un'insolita e limpida giornata di vento.
Nella sua stanza, Cissy si svegliò con una strana sensazione di felicità e aprì gli occhi cercando di capire da dove derivasse.
Guardandosi si accorse con stupore di portare i vestiti anziché la camicia da notte; impiegò qualche secondo per ricordare la sera precedente, ma poi riuscì a capire come mai si fosse svegliata col sorriso sulle labbra.
Si mise a sedere appoggiandosi sui grandi cuscini del suo letto a baldacchino e rigirò tra le dita un candido fiore che le era scivolato dai capelli; la sera prima glielo aveva aggiustato sotto a un pettinino Lucius, dopo averlo colto durante il loro giro in carrozza. Il mago si era presentato al cancello di Villa Black con uno stupendo cocchio trainato da cavalli neri condotti da un ometto in eleganti vesti, e aveva chiesto al padrone di casa di poter passeggiare con la sua promessa sposa.
Lucius e Narcissa avevano trascorso una bellissima serata in uno splendido parco ricco di fiori e fontane, comodamente seduti sui sedili di pelle della carrozza. Quando Cissy aveva espresso la sua meraviglia per un grande albero di fiori candidi Lucius si era sporto e ne aveva colto uno, facendo osservare alla fanciulla il cuore rosso dei petali.
Ammirando di nuovo quello splendido fiore, incantato per non appassire, Cissy ripensò a quando si era addormentata sulla forte spalla di Lucius, nuovamente avvolta nel suo mantello, e il mago l'aveva portata tra le braccia fino alla sua camera e posata delicatamente sul letto. L'ultima cosa che Cissy aveva visto, prima di sprofondare nel sonno, erano stati i severi lineamenti di Lucius composti in un'indecifrabile espressione di dolcezza.
Comprendendo appieno il perché della sua gioia, Cissy si cambiò in fretta e consumò una veloce e solitaria colazione nel giardino. Da quando le sue sorelle non abitavano più lì le capitava molto spesso di trascorrere le giornate nella solitudine, e se non fosse stato per l'arrivo di Lucius si sarebbe quasi abituata al silenzio. Tuttavia i suoi frequenti incontri con il mago le stavano facendo desiderare sempre più spesso di sentire voci e persone intorno a sé, e così quella mattina aveva una gran voglia di passeggiare per Hogsmeade.
Nell'ultimo mese lei e Lucius si erano visti molto spesso, fedeli alla promessa di diventare amici, e pur ignorando cosa ci fosse sotto i loro genitori non potevano che approvare questo comportamento. Narcissa era sempre più felice di scoprire lati della personalità di Lucius che non aveva mai immaginato prima, conoscendolo solo superficialmente. Malfoy era pieno di attenzioni nei suoi confronti, e si dimostrava dolce e protettivo ogni qual volta se ne presentava l'occasione. Ormai aveva imparato come farla ridere e Narcissa stava perdendo le sue paure nei confronti del fatidico giorno, il 5 Settembre.
Non appena ebbe finito il suo pasto Cissy ordinò ad un Elfo Domestico di riferire alla madre che sarebbe uscita e, con un elegante giravolta, si smaterializzò.
Una volta giunta ad Hogsmeade vagabondò per un po' senza meta, godendosi la fresca brezza che le si insinuava tra le pieghe del leggero vestito grigio e azzurro. Mentre attraversava la via principale fu costretta a schivare un gruppo di bambini che correvano nella direzione opposta, e una bambina con lunghi capelli verde prato la urtò. La piccola urlò velocemente delle scuse affrettandosi a seguire il resto del gruppo, e Cissy rimase incantata a guardarla allontanarsi.
Il viso era inconfondibile, gli occhi pure; e i capelli, di quell'improbabile colore...
Dopo qualche minuto, trascorso a passeggiare meditando su quanto aveva appena visto, scorse tra la folla un'altra chioma dal raro colore; erano i biondi e setosi capelli di Lucius. Felice della coincidenza corse fino ad arrivargli alle spalle; poi, alzandosi sulla punta dei piedi, gli pose delicatamente le mani sugli occhi.
-Indovina chi è?-
-Cissy!- esclamò Lucius voltandosi sorpreso. -Come mai da queste parti?-
-Non volevo rimanere chiusa in casa...-
-Vedo che hai ancora il fiore- constatò Lucius guardandole i capelli.
-Già... a proposito, volevo ringraziarti per la meravigliosa serata di ieri. E anche di avermi riaccompagnata a casa... non vorrei che ti facessi l'idea che mi stavo annoiando; tutt'altro, per carità, ma si stava così bene che mi sono assopita- si scusò Narcissa.
-Non ti preoccupare, Cissy- la rassicurò Lucius. -E' stato bellissimo anche per me.-
-Ehm-ehm- fece una voce di fianco a loro. Rodolphus Lestrange li fissava divertito con le braccia conserte. -Vi state dimenticando di me, Malfoy? Stavi passeggiando con me, con me, ricordi? Sono terribilmente geloso!-
-Oh, piantala di fare l'idiota- lo rimproverò Lucius, ma Narcissa rise.
-Salve, Rodolphus. Perdonatemi l'intrusione.-
-Intrusione? Non ti preoccupare di questo babbuino, Cissy. Non disturbi affatto- si affrettò a precisare Lucius, fulminando l'amico con lo sguardo.
-Uh uh!- esclamò Rodolphus, con un'aria sempre più malandrina stampata sul volto. -Ma che carini...due autentici piccioncini, signori Malfoy. Allora, Lucius, che farai per rovinare questo matrimonio?-
-Come, prego? Vorrei ricordarti che la maggior parte li hai fatti saltare tu, Lestrange!- ribatté Lucius. -Se mi fossi comportato allo stesso modo nei tuoi confronti...-
-Bella ti avrebbe ridotto ad un mucchietto di cenere- osservò Narcissa.
-Ben detto- disse Lestrange, con un cenno di assenso nei confronti della cognata. -Spero per te che la signorina Cissy sia più dolce di sua sorella, o passerai dei guai, amico mio-
Lucius ghignò. -Ti mette in riga, eh?-
Rodolphus perse un po' della sua espressione divertita e guardò implorante verso Narcissa. -Riprendetevela, vi prego!- la scongiurò, melodrammatico.
Cissy rise. -Pensavo che vi piaceste; mi sbagliavo?-
-No, no, per carità, lei mi piace molto- si affrettò a spiegare Lestrange, -ma a volte fa davvero paura... oh, non importa, ora è del vostro matrimonio che si deve parlare. Tutta l'alta società non aspetta altro da quando sono stati spediti gli inviti; quindi direi che per me è ora di andare a complottare qualcosa per rovinare la cerimonia e far morire di imbarazzo il vecchio Lucius... peccato che abbia già usato quella dei vestiti, era molto carina. Allora arrivederci!-
E, dopo un veloce baciamano a Narcissa, si smaterializzò.
-Idiota- commentò Lucius, con uno sbadiglio. Cissy rise; adorava quel suo finto modo di fare altezzoso e la sua voce strascicata da nobile Purosangue.
-Allora Lestrange è davvero simpatico!-
-Sì, purtroppo lo è davvero- commentò Lucius con un debole sorriso. -Meglio che ti prepari all'inconveniente... prima non scherzava, ci puoi scommettere. Allora, hai fatto qualche compera interessante?-
Mentre Lucius la prendeva per mano e si avviava lungo la strada Cissy decise di raccontargli quello che la turbava.
-No, nessuna compera, ma un incontro interessante. Credo di aver visto la figlia di Andromeda.-
Lucius rimuginò un po' sulla notizia. Poi disse: -E' curioso quanto spesso parli di tua sorella. La tua famiglia l'ha diseredata, rinnegata, parlarne è assolutamente vietato... ma tu non fai altro che raccontarmi di lei!-
-Non posso darti torto- ammise Cissy, malinconica. -Ma io non ho mai smesso di pensare a lei... in fin dei conti è mia sorella; essendo più grande di me mi ha praticamente cresciuta, non posso decidere da un giorno all'altro che non esiste. E poi... in parte la ammiro- concluse velocemente.
Lucius si volse a guardarla, stupito. -La ammiri? E perché mai? Ha rinunciato al suo nome per sposare un sangue sporco.-
-Sì, ma l'ha fatto per amore- disse Narcissa con voce tremante. -Anch'io vorrei sposarmi per amore-
Lucius si fermò e la guardò intensamente. Poi, senza preavviso, i suoi occhi grigi si riempirono di lacrime.
-Dunque devo ritenermi più fortunato di te- sussurrò, cingendo i fianchi di Narcissa. -Io sposerò effettivamente la ragazza che amo-
Così dicendo si chinò e la baciò delicatamente sulle labbra; poi fece un passo indietro e si smaterializzò, lasciando Cissy sola e sconvolta.


**********************
Salve!
Finalmente il grande evento: la comparsa di Lestrange! *pubblico in delirio* XD Roddy a parte, come vedete Lucius ha deciso di dichiararsi. Sì, non è un tipo molto timido... Come ha detto Julia, ora manca solo Cissy *si frega le mani con aria diabolica*
Ringrazio moltissimo le tre anime caritatevoli che hanno recensito lo scorso capitolo.
Julia Weasley: Cissy ringrazia per la comprensione ;) Tranquilla, comunque, presto o tardi Cupido colpirà anche lei...
Foolfetta: ti sto convertendo ai Serpeverde? Evvai! XD Non sono una grande fan di Narcissa-statua-di-ghiaccio, preferisco la versione umana... la trovo molto più credibile e affascinante.
milly92: grazie mille per i complimenti! Sono contenta che la storia ti piaccia. In effetti i capitoli non sono chilometrici, ma ho una buona spiegazione. Quando ho scritto la storia, un anno fa, non ho fatto minimamente caso a dividerla in capitoli; era più una specie di blocco unico scandito da "cambi di scena". Ecco, sto cercando di rispettare queste pause naturali della storia. (che spiegazione confusa, spero che tu ci abbia capito qualcosa! ^^)
Grazie anche ai 14 che seguono e a meissa_s che ha messo la storia tra le preferite! *inchino*
Alla prossima,
Nina

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Capitolo 5
*** Capitolo Quinto ***


nozze5 Capitolo quinto

Dunque Lucius la amava.
Il pensiero non faceva altro che tormentare Cissy, indipendentemente da cosa stesse facendo; non riusciva a concentrarsi su null'altro. Continuava a far ripassare nella sua mente i momenti passati insieme a Malfoy, convincendosi sempre di più che avrebbe dovuto accorgersene da sola. Certamente doveva averlo ferito in più occasioni, lamentandosi del matrimonio... Non riusciva a perdonarselo. Appena chiudeva gli occhi le si parava davanti il viso di Lucius, con le labbra mosse a sussurrare quella frase: "Io sposerò effettivamente la ragazza che amo"...
Del resto Cissy non era certa di cosa provasse al riguardo. A volte si intristiva provando pena per Lucius, ma altre sentiva solamente rabbia e una sorta di disgusto nei suoi confronti, forse provocato dalla mancanza di sincerità che le aveva invece promesso. Se ora la amava, cambiava tutto... sarebbe stato in grado di mantenere i suoi giuramenti? E di nuovo tornava quel profondo sentimento di pietà...
Ancora una volta confusa da questi pensieri, Cissy alzò lo sguardo Lucius.
Erano nel salotto di casa Black con i loro genitori, intenti a discutere ogni particolare del matrimonio. La signora Black e la signora Malfoy stavano consultando una lista di possibili pietanze per il pranzo, chiedendo di tanto in tanto il parere ai mariti, impegnati in un'ultima discussione sul luogo delle nozze.
Ovviamente, nessuno che chieda il vostro parere fece notare la voce di Andromeda.
"Smettila di insinuarmi questi pensieri cattivi" rispose mentalmente Cissy; ormai si era abituata a quella sua follia, e conversava tranquillamente con la voce della sorella insita nella sua mente.
Dai, sarà triste consumare piatti che non sono di tuo gusto proprio il giorno del tuo matrimonio!
"Ti prego, smettila. Non è esattamente il mio problema principale... hai visto Lucius?"
Sei davvero carina a darti pena per lui. Ma io ne so qualcosa di più...
"Che vuoi dire?"
Con il tempo lo scoprirai.
Lucius non aveva mai accennato al loro incontro a Hogsmeade, ma da quel giorno, per quanto tentasse di negarlo, si era fatto più cupo. Durante le lunghe ore passate con le loro famiglie rimaneva in silenzio e aveva lo sguardo perso nel vuoto, ma nessuno tranne Cissy sembrava curarsene.
-Lucius, gradiresti maggiormente un piatto di selvaggina o della carne di maiale?- chiese ad un tratto la signora Malfoy, senza voltarsi verso il suo unico figlio. Questo non cambiò minimamente espressione, né distolse lo sguardo dal bracciolo del divano di fronte a lui; si limitò a dire: -Come preferisce Narcissa-.
Cissy farfugliò che avrebbe preferito il maiale, ma suo padre disse che la selvaggina era la scelta migliore e la signora Malfoy annotò quella sulla pergamena.
Che ti avevo detto? Io, al mio sporco matrimonio con il mio sporco marito Babbano, ho mangiato tutti i miei piatti preferiti.
"Oh, non mi importa, Andy. Ma hai visto quel graffio sulla guancia di Lucius?"
Non dirmi che non sai come se lo è procurato. Conosci perfettamente l'allegra combriccola di cui fa parte.
"E tu chiami i Mangiamorte allegra combriccola? Mi farà morire d'angoscia, quell'uomo"
Ma sentiti, sembri già sua moglie! Hey, guarda che ti chiamano.
"Come?"
-Cissy? Cissy?-
La fanciulla si riscosse e realizzò che sua madre la stava chiamando sventolandole davanti due tovaglioli.
-Avorio o panna?-
-Avorio o...? Oh, ehm, non saprei... Lucius, cosa ne dici?- chiese Cissy nella speranza di far parlare il mago.
Lucius voltò lentamente la testa, lanciò una rapida occhiata ai tovaglioli e tornò a contemplare il bracciolo con un "Mphf".
-D'accordo- fece Cissy, spazientita. -Avorio se ci sposiamo in Francia e panna se andiamo in Cornovaglia. Cosi dovete decidere!- aggiunse fulminando i futuri consuoceri, sempre impegnati nella loro discussione.
-Cissy, cara- intervenne la signora Black rimproverandola con lo sguardo per la sua maleducazione, -perché tu e Lucius non andate in giardino a fare una di quelle passeggiate che vi piacciono tanto?-
Sentendosi chiamato in causa Lucius si alzò controvoglia e, dimenticando di offrire il braccio a Narcissa, si avviò verso l'uscita appoggiandosi pesantemente al bastone. Disperata, Cissy gli trotterellò dietro.
Quando furono nell'atrio chiese: -Come mai non sei passato dal balcone? Ami la vista da quel punto-
-Non avevo voglia- borbottò Lucius. -A dire il vero non mi va molto di uscire. La luce del sole mi da i brividi.-
Cissy si fermò e, strattonando Malfoy per una manica, lo costrinse a fare lo stesso. -Si può sapere che ti prende?- sbraitò.
-Che c'è, solo tu hai diritto alla malinconia?- ribatté pungente Lucius.
-Non essere stupido, Lu!- lo implorò Cissy con voce d'un tratto tremante. -Mi stai facendo star male... cosa ti prende? Detestare la luce del sole, addirittura!-
Lucius trasse un profondo sospiro; poi il tono della sua voce si fece più dolce.
-Perdonami, Cissy. Ti sto investendo con i miei errori... non va bene, non va bene per niente. Mi dispiace per l'altro giorno a Hogsmeade, mi sono comportato da stupido.-
-Non è stupido amare- ribatté Cissy senza potersi trattenere.
Lucius sorrise con tristezza. -No, non è stupido, ma fa male. Non darti pensiero per me, ti prego; non ne vale la pena-
-E invece sì che ne vale la pena!- esclamò Cissy, animata. -Mi importa di te! Come ti sei fatto quel taglio sulla guancia?-
-Lo sai... quello che faccio comporta dei rischi- rispose Lucius, ancora senza incrociare lo sguardo di Cissy, fermo invece su di lui.
-Ho paura. Finirai per farti del male, del male sul serio-
-Non ti preoccupare, davvero. Ti prometto che starò attento.-
-Voglio ben sperarlo... tutta questa confusione e poi magari mi ritrovo vedova un paio di giorni dopo averti sposato? Provaci e butto le tue ceneri nel gabinetto-
Lucius scoppiò a ridere e si voltò finalmente verso Cissy. -Sei incredibile, Black.-
Cissy sorrise, in parte sollevata. -Senti, fammi un favore. Dai un occhio a Regulus, d'accordo? Mi fa un po' paura quando è così entusiasta delle cose... quando lo hanno preso nella squadra di Quidditch si è ribaltato dalla scopa ed è rimasto in Infermeria per tre giorni. Ti prego, curamelo-
-Va bene, va bene- rispose Lucius. -Cissy... mi perdonerai mai?-
-Perdonarti di che cosa, Lu?-
-Di tutto quello che ho fatto e che farò. Ma prima di tutto, di quello che sto facendo. Mi perdonerai mai di amarti?- chiese con una tristissima dolcezza.
Cissy non rispose, interdetta, ma rimase a fissare gli occhi grigi di Lucius. Lui sorrise malinconicamente.
-Dì ai miei che avevo un impegno. Buona giornata, Cissy-
Aperto il portone, Lucius uscì nella calda giornata estiva e si smaterializzò.
Cissy rimase immobile qualche secondo, poi prese a correre verso la sua camera come se scappando avesse potuto fuggire dalla sua vita. Perché non aveva detto qualcosa? Perché non aveva risposto alla domanda di Lucius? Era terribilmente straziante vederlo così... standogli accanto avrebbe voluto abbracciarlo, stringerlo a sé, baciare quegli stupendi capelli e dirgli che sarebbe andato tutto bene... abbandonare la mano nella sua, grande e forte, calda e perfetta... lasciarsi andare nelle sue braccia e cingerlo in un abbraccio infinito...
Arrivata davanti al lavandino fece scorrere l'acqua fredda e sciacquò diverse volte il viso, finché gli occhi non divennero rossi. Lucius l'amava, lei voleva scappare e sposarsi per amore... chiuse gli occhi cercando di figurarsi la scena e l'immagine di lei e Lucius felici e liberi davanti a un altare giunse limpidamente, chiara e sconcertante. Cissy scoppiò a piangere; non capiva più niente... davanti ai suoi occhi continuavano a passare i momenti passati con Lucius, il suo volto nobile e fiero che si addolciva guardandola, e un bellissimo bambino biondo correva per il parco con le fontane...
Poi, improvvisa e terribilmente ovvia, un'idea piombò nella sua mente. Anzi, non era un'idea, era un fatto; un fatto innegabilmente presente davanti ai suoi occhi.
-Io... io lo amo... io amo Lucius!- mormorò alla sua immagine riflessa nello specchio.
Io te l'avevo detto che prima o poi l'avresti capito.


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Ta-da-da-dam! *musichetta del colpo di scena* Complice Andromeda, anche Cissy è andata ^^ Direi che ora i futuri signori Malfoy sono pronti per l'epilogo... eh sì, il prossimo è l'ultimo capitolo. (Oh, noooo! ndDue o tre persone)
Grazie mille a chi ha recensito:
Julia Weasley: Povero Roddy, gli è capitata una pazza scatenata.... ^^"  Sono felice che la pensi come me su Cissy e Andromeda. Come vedi, le manca talmente tanto che se l'è ritrovata nella testa (sì, so cosa stai pensando... i personaggi di questa storia hanno tutti dei gravi disturbi mentali. Eh, capita) Grazie mille per la rece ;)
LAZIONELCUORE: che bello che bello che bello che bello... eh? Ah, ehm, sì, ci sono. ^^ Grazie mille!
milly92: Non preoccuparti, conoscendomi mi sarò spiegata male io ^^  Anche a me questi due fanno venire gli occhi a cuoricino! Come vedi, Cissy ci ha messo il suo tempo ma alla fine ci è arrivata XD Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!
Grazie anche alle 80 persone che, a quanto pare, hanno letto tutti i capitoli (eheh, io vi vedo... guardatevi alle spalle...).
Ci vediamo tra non meno di una settimana, per il gran finale! (Sì, va beh... forse dovrei gasarmi un po' di meno)
Ciao,
Nina

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Capitolo 6
*** Capitolo Sesto ***


nozze6 Capitolo sesto

A causa di un imprevisto viaggio di lavoro di Lucius, lui e Cissy non ebbero occasioni di vedersi prima del matrimonio.
Cissy, che aveva la netta impressione che Malfoy la stesse evitando, passò i giorni precedenti il grande evento a sperare con tutte le sue forze che Lestrange non decidesse di dare altri addii al celibato.
Stranamente, nonostante fosse conscia dell'immenso pasticcio che aveva combinato, Cissy trascorse quei giorni piena di un'indicibile gioia. Dopo lo sconforto iniziale nel capirsi irrimediabilmente innamorata aveva realizzato che le cose non potevano andar meglio: lei amava Lucius, Lucius amava lei, e le loro nozze erano esattamente quello che volevano i loro genitori. L'unico pensiero che le dava tormento era la necessità di comunicare il ricambiato sentimento a Lucius prima di ritrovarsi fianco a fianco sull'altare.
La mattina del 5 Settembre questo problema non era ancora stato risolto, ma Cissy era ormai infiocchettata nel suo abito bianco davanti alla porta di una chiesetta in un bosco della Cornovaglia. Stringendo con forza il bouquet passeggiava avanti e indietro sull'erba della piccola radura, chiedendosi se non fosse il caso di fare irruzione in chiesa urlando "Lucius, ti amo!". Si costrinse a scartare l'idea, ma il pensiero di avere Lucius a qualche metro di distanza e di non potergli parlare le stava distruggendo i nervi. Inoltre il tempo a disposizione era ormai poco; da un momento all'altro sarebbe stata l'ora di prendere suo padre sottobraccio e farsi condurre all'altare, dove Lucius la stava aspettando... triste che la sua sposa non ricambiasse il suo amore. Cissy si batté una mano avvolta in un guanto di seta sulla fronte. Ma non le poteva venire in mente un attimo prima di essere innamorata di lui?
Effettivamente...
"Oh, non infierire. Dammi un'idea, piuttosto"
E che ne so io? Sono solo una strana voce della tua coscienza.
"Ti prego! E' indispensabile che lui lo sappia prima di sposarmi. Pensa che tristezza altrimenti..."
Sai chi ci vorrebbe, vero? Quella che ha sempre avuto le idee geniali per rubare cibo in cucina senza farsi scoprire...
"Già, ma l'unico modo che ho di sentire il suo parere sei tu. Dammi una mano!"
Sicura che sia l'unico modo?
-Hey, Cissy... pss!-
Cissy si voltò cercando chi l'avesse chiamata.
-Cissy... qui!-
Finalmente la ragazza vide una signora di mezz'età, ben in carne e con capelli biondo polenta, fare cenni furtivi verso di lei. Cortesemente (per quanto i suoi nervi glielo consentissero) Cissy le si avvicinò.
-Ehm... ci conosciamo?- chiese, sicura di stare facendo una grossa gaffe nei confronti di qualche nobile ospite. La signora sbuffò, impaziente.
-Oh, Cissy, scema, sono io... Andromeda!- bisbigliò.
-Che cosa?! Andy!- esclamò Cissy, incredula.
-Sssssh! Vuoi farmi scoprire? Non ho molta voglia di essere schiantata...- la ammonì la sorella. Poi, con un sorrisetto, proseguì: -Però non mi sarei persa il matrimonio della mia sorellina per niente al mondo. E' un mese che tento di fabbricare questa benedetta pozione Polisucco. Perché la Metamorfomagus è mia figlia?-
Cissy rise dalla gioia di avere Andromeda con sé.
-Sì, l'altro giorno l'ho vista con i capelli verdi... Mi sei mancata, Andy-
-Oh, andiamo, Cissy... vuoi farti cruciare dalla mamma?- chiese Andromeda con finta voce di rimprovero. -Comunque, veniamo al dunque. Ho pensato che ti servisse sostegno morale... insomma, devi sposare Lucius Malfoy. Come diavolo hanno potuto permetterlo? Pensavo che neanche i nostri genitori fossero così fuori di zucca-
-Oh, Andy, non sai quello che dici. Il problema è tutt'altro... Io lo amo!- cinguettò Cissy.
Andromeda spalancò la bocca. -Tu... tu che cosa?-
Cissy spiegò brevemente la situazione e implorò la sorella di aiutarla.
Andromeda meditò qualche secondo, poi incrociò le braccia con il suo solito fare pratico che, nonostante il travestimento, Cissy riconobbe come l'espressione che più volte aveva visto sulla sorella.
-La cosa è complicata. Qui più che altro servirebbe Sirius... mi ha sempre battuta nei piani criminali-
-Oh, Sirius!- esclamò allegra Cissy. -Come sta?-
Andromeda la fissò sconcertata. -Sei più fusa di quanto credessi. Quindi sei decisamente innamorata... allora, allora, come potremmo fare?-
La strega si guardò intorno, poi disse: -Credo ci sia un unico modo. Vedi quella porticina laterale? Dà sulla sagrestia. Dobbiamo solo fare in modo che Lucius le si accosti senza dare nell'occhio, così potrai parlargli dall'esterno e lui ti sentirà... e non ti vedrà. Porta male- aggiunse con una strizzatina d'occhio.
-Grandioso- commentò Cissy, -ma come facciamo a informare Lucius...?-
-La soluzione sta venendo da questa parte- disse sbrigativamente Andromeda. -Io devo andare. Auguri, pazza sorellina-
Dopo aver dato un bacio sulla guancia a Narcissa, Andromeda si allontanò a grandi passi.
Cissy si voltò e vide Bellatrix venire verso di lei. Ignorando con tutte le sue forze il fatto che la sorella avesse la sfacciataggine di essere più bella di lei persino il giorno del suo matrimonio, Cissy capì che doveva provare.
-Bellatrix- cominciò, prima che la maggiore delle Black avesse il tempo di dire qualsiasi cosa, -devi entrare in chiesa e dire a Lucius di avvicinarsi alla porta della sagrestia.-
-Cosa?- chiese Bellatrix, guardandola con il naso arricciato nella sua tipica espressione di disgusto.
-Ti prego, Bella! Non c'è tempo di spiegare. E' importante, fallo e basta!- la implorò Narcissa.
-Cissy, stai straparlando. Tra poco sarà il momento di entrare... sei pronta?-
-No, non sono pronta!- sbraitò Cissy. -Vai a dire a Lucius di avvicinarsi a quella maledetta porta!-
Bellatrix fu talmente stupita di vedere la sorella infuriata che mormorò un veloce -Va bene, ve bene- e si precipitò in chiesa.
Reggendo la preziosa gonna Cissy corse verso la porta scura, sperando che non ci fossero complicazioni. Rimase immobile, con le orecchie tese e il cuore in gola, per lunghi secondi resi pesanti, oltre che dall'attesa, dal sole della calda giornata di Settembre. Poi, finalmente, dall'altra parte si sentì la voce insicura di Lucius.
-Cissy?-
-Lucius!- esclamò lei. -Sei solo?-
-Sì... ma che succede? Hai... cambiato idea?- chiese Malfoy con voce tremante.
Cissy sorrise. -No, anzi... senti, so che mi prenderai per pazza, ma ti prego di credermi. Lucius, ho capito una cosa molto importante.-
-Che cosa?-
-Io ti amo!-
Silenzio.
-Ehm... Lucius?-
-Cissy, è uno scherzo?-
-No, dannazione!- rispose in fretta Cissy; aveva appena visto suo padre guardarsi intorno cercandola. -Senti, lo so che è assurdo- sibilò velocemente, -ma l'altro giorno mi sono guardata allo specchio e... ho capito di essere innamorata di te. Così, senza un motivo, ma l'amore è folle, no? E adesso so che ti voglio sposare e voglio passare con te il resto della mia vita e voglio avere un bambino e devo andare!- esclamò, vedendo suo padre avvicinarsi.
Poco dopo, Cissy percorse raggiante la navata centrale della chiesa a braccetto con suo padre. Nel momento in cui varcò la soglia vide il volto di Lucius passare dall'incredulità alla gioia; guardando la sposa negli occhi aveva capito che la ragazza era sincera. Quando la mano di Cissy afferrò la sua, Lucius bisbigliò in modo che nessun altro potesse sentire: -Sei pazza... è per questo che ti amo-.
Circa un’ora dopo, i signori Malfoy uscirono dalla chiesetta con una splendente fede al dito e le mani intrecciate, applauditi dall'alta società magica della Gran Bretagna.
Circa dodici ore dopo, i signori Malfoy varcarono la soglia della loro nuova dimora, completamente dimentichi dei loro patti di "amicizia".
Circa nove mesi dopo, i signori Malfoy erano ormai due terzi della felice, seppure "pazza", famiglia Malfoy.


-E vissero tutti per sempre felici e contenti!-
-Dannazione, Black, quello volevo dirlo io!-
-Taci, Lestrange. Preoccupati piuttosto di suggerire a quello svitato di nostro cognato un buon modo per farsi perdonare da Cissy... non le è affatto è piaciuto il modo in cui ha sgridato Draco per aver inseguito quei dannati piccioni-
-Sono pavoni! Tu non capisci proprio niente, eh?-
-Vuoi attaccar briga?-
-Oh, convinci tua sorella a lasciar perdere e io dirò a Lucius di essere meno severo-
-Affare fatto. Ma abbiamo ancora una questione in sospeso: chi mandiamo a dar fast-ehm, aiutare Draco?-
-Io dico che ha tutto il tempo del mondo per crescere e farsi dei buoni amici come noi-
-Va bene, hai ragione. Ora occupiamoci di cose serie; non credi che sarebbe divertente se Lucius si convincesse che oggi è il compleanno di Cissy?-
-Ma non è domani?-
-Appunto, genio del male...-
-Ma non dovevamo fargli far pace?-
-Dovremo pur divertirci anche noi vocine della coscienza...-
-D'accordo. Ma tu vai a dire a Cissy che Lucius potrebbe apprezzare un copriletto rosa confetto-
-Agli ordini. Adoro questi signori Malfoy-


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The end, ladies and gentleman.
Che dire? Adoro Lucius, adoro Cissy, adoro questa mia versione folle di Andromeda. Ah, e naturalmente adoro Roddy. Come dite? Non si è più visto? Vi aspettavate l'addio al celibato? Beh... ma Cissy non c'era, e gli ultimi capitoli sono scritti dal suo punto di vista. ^^ Tranquille, tranquille, qualcosa avrà pur combinato... appena me lo racconta ve lo riferisco!
Grazie mille a chi ha recensito: come al solito mi fa un immenso piacere.
LAZIONELCUORE: tranquilla (o tranquillo? Non vorrei fare figuracce), ammazzami pure con i tuoi CHE BELLO: Rod è Rod!
milly92: grazie, che bello ricevere i tuoi complimenti ^^ cosa ne dici, questo capitolo ti ha fatto venire gli occhi a cuoricino? (è il mio nuovo metro di giudizio XD)
Julia Weasley: non manchi mai, che gioia *si commuove* Come vedi Andromeda è quasi peggio di Roddy (quasi, nessuno batte Rod). Sono felice che tu abbia apprezzato il lato comico della vicenda: se non mettevo un paio di battute era da taglio delle vene! XD

Inoltre rivolgo un grazie finale a chi ha messo la storia tra le preferite: dulcedo, LaPazza7, meissa_s e milly92, e a chi l'ha seguita, spero, fino all'ultimo: Acivodul, Agathe, Didyme, erigre, fuckinmind, Ilektra, jadina94, Julia Weasley, LAZIONELCUORE, Saphiras, Syberie, toua, _Bonnie_.
Spero di non aver dimenticato nessuno e di aver scritto tutti i vostri nomi correttamente! Se qualcuno volesse farsi avanti per una recensione, sappiate che non mordo... picchio, crucio e insulto, ma ai morsi non sono ancora arrivata ^^"

Arrivederci, gente! Io, i signori Malfoy, Roddy e Andy vi salutiamo e vi auguriamo una buona estate.
Alla prossima!
Nina

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