L'errore più grande

di Lady Vendetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'assunzione ***
Capitolo 2: *** Seattle ***
Capitolo 3: *** In casa Cobain ***
Capitolo 4: *** Chiarimenti ***
Capitolo 5: *** Rivelazioni ***
Capitolo 6: *** Incontro ***



Capitolo 1
*** L'assunzione ***



                                   3 Aprile  1994
 Erano circa le otto del mattino quando la mia segretaria mi passo una chiamata dalla  signora  L. desiderava che investigassi sul marito scomparso la  giornata prima senza  lasciar traccia, lei era disperata o cosi sembrava.
 Il caso mi attiro cosi decisi di accertare e di vederci chiaro non so spiegare il motivo ma questa  storia mi puzzava di menzogna che fine aveva fatto il leader dei Nirvana?
Molte cose non quadravano e avrei investigato sino a quando non avrei saputo tutta la  verità.

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Capitolo 2
*** Seattle ***


La mattina del 4 Aprile mi misi sul primo aereo per Seattle.
Al mio arrivo,in aeroporto ad aspettarmi trovai un caro amico dell'artista fuggito dal centro di riabilitazione, il signor Carlson.
Era un tipo alla mano molto simpatico e mi accompagno a nella visita della abitazione di Cobain e nelle varie abitazioni di parenti o amici che lo potevano aver visto magari nei paraggi.
Nessuno aveva visto niente, mi sembrò molto strano cosa stava succedendo.
Carlson mi avviso che qualcuno aveva chiamato la polizia stavano indagando al mio caso chi era stato a chiamarli??
La Signorina Cobain o Carlson stesso.
L'indomani mattina andai a parlare con la polizia anche loro avevano perquisito tutta la casa ma niente, mi dissero che una stanza era chiusa dall'interno e non ci si poteva accedere, strano ma vero qualche ora dopo arrivo l 'elettricista chiamato qualche giorno prima per fare l'impianto nella stanza sopra il garage, quella stanza mi era sfuggita Carlson non me ne aveva parlato mi stava forse nascondendo qualcosa? a questo problema penserò più tardi ora devo vedere cosa si nascondeva in quella stanza.

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Capitolo 3
*** In casa Cobain ***


La casa era un casino totale praticamente vi erano mucchi di vestiti sporchi qua e la,scatolette di cibo pre cotto.
Non sembrava che qualcuno era stato li di recente se non fosse che Dylan Carlson mi confesso che era stato li a cercare Kurt la sera prima ma non lo aveva aperto lui sapeva che era li perché lo aveva pregato di non dirlo ad anima viva specialmente non doveva dirlo a la moglie. mi confido anche che pensava che Cobain avesse paura della moglie pensava voleva ucciderlo per questo era scapato dalla centro di riabilitazione e si era rifugiato qua in una piccola casa di sua proprietà dove non avrebbe dovuto trovarlo nessuno ma ecco il colpo di scena l'elettricista trovo il corpo di Kurt, la polizia ci mise poco a dire " si è ucciso é chiaro " beh io comunque non mi diedi per vinto e sorpresa delle sorprese non credevo affatto che si fosse ammazzato non mi erano chiare alcune cose.

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Capitolo 4
*** Chiarimenti ***


Dopo che la polizia afermò il suicidio, mi misi a investigare e chiamai la scentifica e feci esaminare le prove. Il sangue di Cobain aveva una dose di eroina tre volte superiore alla dose letale e dunque mi chiedo come avrebbe potuto muoversi e prendere il fucile, ma secondo la polizia si era puntato un fucile da caccia in bocca e si era sparato che grande stronzata questa non ci credevo prima e ora ancor di meno poteva benissimo andarsene a letto e non risvegliarsi più con quella dose ma no cio non bastava cosi "si è sparato" evitando quella possibilita su un miglione che potesse risvegliarsi dall'overdose. Il secondo punto era la lettera a cui nessuno aveva dato peso era un semplice e chiaro messaggio di addio alla moglie e alla figlia bene era una puttanata anche questa la lettera originaria era un addio al mondo della musica infatti il defunto Cobain voleva dire addio al mondo dello spettacolo, ma qualcuno ci ha aggiunto l'addio alla moglie e alla sua figlioletta. Queste non sono supposizioni perche ho fatto fare un controllo acurato della caligrafia e le due parti risultano ben distinte. A questo punto mi chiedevo chi era stato a fare cio, ma mi fu riferito che Kurt voleva il divorzio e doveva firmare le carte per levare la Signorina Love dall'eredita, non fece in tempo perche lo ammazarono. Continuai a investigare e quando ero certo di questi fatti lo dissi a Courtney e sorpresa mi licenziò e mi minaccio, non avrei dovuto rivelare la storia a nessuno senno avrebbe fatto amazzare anche me?? Beh non lo feci e se in America nessuno mi dava ascolto in Europa lo fecero. L'unico problema e con potevo incriminare la signora Courtney Love senza uno straccio di prova. Si rifiutava di farsi fare il test della caligrafia, quelli del DNA e quant'altro. Non mi diedi tregua e continuai a investigare.

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Capitolo 5
*** Rivelazioni ***


Mentre faccevo colazione mi arrivo una chiamata da un numero anonimo, pensai che fosse quella strega della Love per minacciarmi nuovamente, ma quando risposi fui stupito dalla voce maschile,pareva agitato e non voleva parlare al telefono, mi diede un indirizzo e l'ora, disse che ci saremmo incontrati li e riaggancio. Non ero preocupato sicuramente se mi volevano amazzare non mi avrebbero dato un appuntamente e per di piu in un luogo affolato come la metropolitana.
Alle undici meno venti mi incaminai verso la metropolitana, presi la metro e scesi alla terza fermata, erano le undici e 10 e c'era un affolamento che non vidi l'uomo della telefonata, evvidentemente lui sappeva benissimo chi era considerato che tutte le TV parlavano del caso che sino a poche settimane fa stavo seguendo "il caso Cobain" ad essere sincero continuavo ad investigare anche se quella sgualdrina facceva di tutto per impedirmi di incriminarla per la assasinio di suo marito, anche se a questo punto direi con la fonte della sua richezza.
Un uomo mi si avvicino aveva un aspetto pessimo, vestiti stracciati e barba incolta, mi spiego fretolosamente che dovevamo andare in un posto sicuro per poter parlare tranquilli, aveva organizato tutto, mi diede un biglietto dell'aereo eravamo diretti a Seattle, che strana coincidenza stavo li sino a poche settimane prima come mai non si era fatto avanti prima? Tuttavia quest'uomo non sembrava aver cattive intenzioni, ci dirigemmo su un taxi all'aereoporto.
Arrivati a Seattle senza averci scambiato una parola mi trascino in casa sua. L'uomo mi disse che Courtney gli aveva offerto 50 mila dollari per uccidere il Cantante.
El duce rifiuto la proposta di Courtney, ed ora l'uomo aveva terrore persino di uscire di casa. Li offrii il mio aiuto e la mia protezione, a quel punto avevo un testimone che potesse incastrarla, l'uomo acconsentì a fare i test del DNA per non essere incolpato di aver ucciso Kurt, e anche di essere sottoposto alla macchina della verità.
A quel punto mi congedai e diedi al "duce" un telefono non rintraciabile e dissi che doveva chiamarmi solo da quel numero e di avvisarmi in caso di pericolo.
Ci saremmo dovuti vedere dopo qualche giorno per non far insospettire nessuno, l'avrei chiamato io per indicargli l'ora e il luogo dell'nostro incontro.


-----------------RINGRAZIAMENTI------------------------ Ringrazio Lau_82 per avvermi scritto un comentino, cosi ho avvuto la voglia di continuare questa storia, almeno so che qualcuno aprezza il mitico investigatore.
Grazie anche a chi la segue anonimamente. A presto col prossimo capitolo.

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Capitolo 6
*** Incontro ***


Erano passati alcuni giorni e come stabilito avevo chiamato il duce li diedi appuntamento in una locale nella periferia di Seattle il fenix, la sera avrebbe suonato qualche gruppo e ci sarebbe stato casino e di conseguenza saremmo passati inosservati.
verso le 8


Come d'accordo ci incontrammo alle 21.00 sul retro del locale, di li a poco avrebbero suonato un gruppo rock, il casino era assicurato e la tranquillita era sicura nessuna spia per le sue paure di essere seguito.
Entrammo nel locale e mi raconto la sua storia, non pensavo che un tipo cosi tosto si sarebbe fatto scrupoli a uccidere e invece rifiutò 50.000 $ e lascio vivere Kurt ma per quanto?? una settimana dopo lo hanno freddato per sempre, non c'e dubbio, ne sono sempre più convinto puo essere solo uno il mandante.
Dopo la nostra chiacherata li diedi appuntamento nel mio studio la settimana sucessiva per fare il test sulla machina della verità, quando si allontanto presi il suo bichiere e lo portai via avrei proveduto cosi a fare il test del Dna.
Mentre mi incaminavo verso il solito Hotel nel quale alloggiavo spesso oramai vidii una scena che mi colpi molto marito e moglie che litigavano, lui voleva divorziare e lei aveva paura di perdere tutti i soldi, bah sta attento uomo stolto potresti fare la fine del mio cliente defunto.

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