Ibrido

di Black.Mamba_MaF
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** The past 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


                                                                                                   Ibrido

 

                           

Richiudo la porta dietro me e mi appoggio, chiudo gli occhi e sospiro.
Sono stanca, questi giorni frenetici senza sosta in cui non mi concedo respiro mi stanno esaurendo, ma fermarsi è impossibile.
Mi scosto da quell'appoggio che mi sembra l'unico punto fisso esistente e crollo con tutto il corpo sul divano e, come fosse una canoa che galleggia in questo marasma che mi porto dentro, mi lascio galleggiare tra i pensieri che vagano.
Non sono mai stata forte come ora, non sono mai stata determinata come ora, con la sicurezza che nulla e nessuno potrà fermarmi nel raggiungere ciò che ho in mente.
Si forte e inattaccabile, niente e nessuno mi ferisce più.
Cè stato un periodo che avrei pagato qualsiasi cosa per avere questa determinazione, questo coraggio e questa certezza, ma allora ero una piccola e stupida donna, non sapevo che ci sono prezzi che sarebbe opportuno non pagare, troppo esorbitanti.
E infatti ho pagato, con una moneta che non sapevo neppure esistesse, rarissima, il prezzo di essere viva e morta nel contempo.
Ibrido sulla sponda di due mondi, non appartieni a nessuno dei due e nessuno dei due ti appartiene.
Ma ormai è troppo tardi, non si può tornare indietro.

Il cellulare squilla, lo guardo distratta e non rispondo, pensando che l'averlo è una mia comodità non quella altrui di trovarmi quando vogliono.

Dovrei riposare, dormire, raccogliermi nel piumone come in un bozzolo di seta, ma se mi è concesso di dormire non mi è più concesso di riposare da parecchio ormai, perchè nel sonno l'ultimo residuo di fragilità che ho, riaffora svegliandomi ogni notte in un'ora ben precisa, un vecchio dolore risale attraverso sogni che mi svegliano e mi lasciano disperata nel buio della stanza.
L'ultima volta è stato terribile, ho aperto gli occhi, singhiozzante, con la sensazione che tutta la mia vita avrebbe avuto quel sapore.
Ne sorrido ora da sveglia, anche se temo ormai quell'ora ben precisa, in cui quella debolezza cerca un punto fuga inesistente.
Il sole fuori è ormai calato e la stanza rimane di quel colore in cui tutti i contorni delle cose sono indefiniti. Zone d'ombra più dense la nascondono totalmente alla mia vista.

Mi alzo, nella borsa cerco le sigarette, si ora cè ne bisogno, mi siedo alla scrivania, piccola stupida fragilità da li non uscirai più, potrai tenermi sveglia ogni notte ma non ti permetterò mai più di uscire.
Accendo la sigaretta, un piccolo sbuffo di fumo esce dalle mie labbra, e lì nel buio appoggio i gomiti al tavolo.
Nell'oscurità sorrido, si sono un ibrido, ma un ibrido che può generare, ed è già gravido.
Una nuova razza sta venendo al mondo, temete voi che l'avete creata.

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Capitolo 2
*** The past 1 ***


Ibrido

The Past 1

 

Quella giornata l’avrebbe passata senza di lui,Jacob,la sua vita,il suo unico amore. Quest’ultimo era impegnato,stando a ciò che le disse,a fare la guardia al territorio insieme a Seth e Paul.

Lei,Renesmèe, d’altro canto avrebbe approfittato della mattina libera per stare un po’ con suo padre,era da tanto che non facevano una chiacchierata seria,al massimo lui le dispensava qualche consiglio utile quando lei e il suo fidanzato litigavano.

Si alzò dal letto e andò a farsi una doccia gelata,per svegliarsi meglio. Si asciugò in fretta i capelli,non voleva perdere un attimo di quella giornata. Se le fosse avanzato un po’ di tempo sarebbe andata a trovare Billy.

Dopo essersi vestita,scese le scale che la conducevano alla cucina e si preparò una tazza di latte. Di solito preferiva il sangue,ma al momento non aveva alcuna voglia di andare a caccia,quella era una cosa che faceva esclusivamente col suo Jake.

Mentre il latte si cuoceva,lei uscì in giardino per raggiungere suo padre che stava guardando i fiori.

-Ciao,papi!-lo abbracciò forte,venendo ricambiata.

-Ben sveglia,bellissima. Cosa vuoi fare oggi?-le chiese sapendo benissimo che lei volesse stare con lui.

-Vorrei fare una passeggiata con te,ho bisogno di parlarti.-

Camminarono in silenzio per il sentiero che conduceva al bosco per alcuni minuti,che a Nessie sembrarono ore.

-Che cosa volevi dirmi,Nessie?

-Stamattina stavo solo constatando che ora come ora non parliamo più veramente-fece una pausa. Poi continuò - Mi sono resa conto che ti cerco solo per chiederti qualche consiglio… Mi manchi papà.-

Lui l’abbracciò. Renesmèe in quell’abbraccio freddo sentì più calore avesse mai provato,ma non era il caldo fisico,ma il caldo che solo una persona che ti ama può darti.

-Ti voglio bene,piccola mia. Sappi che per te io ci sarò sempre,sempre,chiaro?-il suo tono serio cozzava incredibilmente col suo volto addolcito da quella confessione,provocando nella semivampira una piccola risata.

Si sorrisero entrambi. Nessie stinse più forte suo padre nell’abbraccio.

-Sei grande,papà!-Gli scoccò un bacio sulla guancia e corse via,verso la casa di Billy,decisa a fargli una sorpresa.

                                                                     ***

Arrivò col fiatone di fronte la porta della casa del padre del suo amato e bussò. Nessuno rispose.

Evidentemente Billy era uscito con Charlie,suo nonno,per andare a pesca.

Percorse la casa  in cerca di una finestra aperta per entrare e aspettare dentro il suo futuro suocero.

Passò distrattamente sotto la finestra della stanza di Jake,e sorrise. Lì aveva avuto la sua prima volta.

Fu per poco che da quella stanza sentì provenire dei rumori. Aguzzò l’orecchio. Sembravano gemiti. Nella stanza di Jake. Mentre non c’era nessuno in casa. La cosa era decisamente sospetta,ma si rifiutava di credere all’ovvio. Prima le prove,poi avrebbe creduto.

Dubbiosa,spaccò una finestra meno rumorosamente possibile,cercando di essere allo stesso tempo veloce. Entrò nel piccolo bagno esattamente affianco alla stanza del suo promesso sposo.

Uscì dalla stanza e passò nello spartano e corto corridoio in punta di piedi. L’ansia le attanagliava il petto,le diceva di fare velocemente e togliersi ogni dubbio.

Socchiuse lentamente la porte e ciò che vide la lasciò senza parole:l’amore della sua vita che gemeva,il viso paonazzo dall’eccitazione,che eiaculava nel bassoventre di una donna che Renesmèe non poteva vedere poiché di spalle.

Tutto il suo mondo esplose in mille pezzi,ricostruendosi in un’unica triste consapevolezza che le tolse il fiato:l’amore della sua vita la tradiva. Chissà da quanto tempo poi!

Superato lo shock iniziale,fece irruzione nella stanza sbattendo la porta e spaventando i due.

-Tu,feccia,disgrazia capitata nella mia vita,come hai potuto,come hai po-potuto tra-tradirmi!-singhiozzava dalla rabbia cieca che la animava dalla punta dei piedi fino alla cima dei capelli. –Con una tale sgualdrina,poi!Sul nostro letto!-

Jake si alzò,sgamato,coprendosi alla meglio con un pantalone che precedentemente,in preda alla passione,aveva gettavo via.

Provò a farfugliare qualcosa che però fu coperto dagli strilli disgustati di Nessie.

-Orrendo mostro!Ti odio!Non voglio mai più vederti,né te,né questa puttana!-

-Bada a come parli!- la ragazza chiamata in causa si girò,stupendo Renesmèe,non per l’indiscutibile bellezza,bensì per la sua identità.

Dalla baracca dei Black,un urlo di orrore squarciò la quiete silenziosa di La Push.

 

NDA

Sarò breve,è tardi e io domani mattina parto per la Croazia,ci tenevo solo a pubblicare questo capitolo prima della mia partenza.

Ringrazio infinitamente chi ha aggiunto la mia storia tra le preferite,le seguite e le ricordate,chi recensisce e chi semplicemente legge…Grazie a tutti voi!

Ora vi lascio e vi auguro un felice Agosto!

                                       Vostra Mafra

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Capitolo 3
*** 2 ***


Ibrido

                                

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Chiudo gli occhi e mi rilasso. Uno scricchiolio del pavimento appena accennato mi fa sobbalzare. Tutto in quel luogo mi inquieta. Penso che sia stata una di quelle maledette assi vecchie e semi distrutte.

Rassicurata dal quel pensiero,mi riabbandono all’oblio della notte e mi riaddormento.

Delle enormi fauci scattano nella mia direzione. Rimango immobile in attesa della morte. Ma l’impatto non arriva. Eppure il rumore del combattimento c’è. Apro gli occhi. Un lupo rossiccio si muove in una danza mortale contro chi non mi ha mai tradito,chi mi è sempre rimasto al fianco,chi mi ha promesso che mi proteggerà fino alla morte. E lo sta facendo. Mi ha salvato. E sta per morire. Lui vuole morire,glielo leggo in faccia. Lo scontro si fa più accanito e l’unica cosa che riesco a fare è restare impietrita in attesa di vedere uno dei due combattenti perire. Non ho la forza di aiutare il mio salvatore.  Non ho la forza di respingere il lupo. E resto lì,ferma.

Il mostro sta per avere la meglio,ma non so reagire. I miei occhi ancora non sanno credere a ciò che sta succedendo. Non voglio crederci. E resto lì,ferma.

-Addio,Nessie.-un sussurro il suo che mi fa tremare. Nella sua voce nessuna paura,solo gioia nel poter smettere di soffrire.

Ed eccola,la zampata fatale. Un colpo secco che stacca la testa al mio vampiro. Il lupo mi guarda. Sostengo il suo sguardo. C’era stato un tempo in cui il mio sguardo per lui non era di disprezzo,ma di amore. Che sciocca. Mi avvicino al corpo senza testa,che giace qualche centimetro da lui.

Accarezzo il volto di chi mi salvato la vita in cambio della propria. Piango.

-Avevi promesso.-mi accascio a terra disperata.  Il lupo si è allontanato. Ha avuto pietà di me.

Un lieve respiro sul mio viso.

-Svegliati,Renesmèe.-

Apro gli occhi. Sono velati di pianto. Il mio viso è bagnato di sudore e lacrime calde e salate.

- Carlisle -dico piano. Ho smesso da tempo di chiamare i membri della mia famiglia per parentela. Ormai sono sola al mondo. Non voglio sentirmi più unita a nessuno.

-Dobbiamo andare. Leah ha trovato una spia qui fuori,ci hanno individuati.

-Arrivo subito,inizia a scendere.- mi guarda in viso e poi annuisce,sparendo dalla mia vista.

Prendo la mia borsa e mi accascio di nuovo sul tavolo. Piango. Piango senza remore,tanto nessuno può vedermi. Piango piano,così nessuno può sentirmi.

Mi ricompongo,mi asciugo gli occhi arrossati e scendo le scale della catapecchia diroccata.

Mi faccio pena da sola. Sono sette mesi che va avanti quella storia e ancora non ho imparato a controllarmi.

Il pelo folto della lupa argentea risplende alla luce della luna. E’ quasi l’alba,e noi dobbiamo sparire dalla circolazione ancora una volta.

Mentre iniziamo  a correre nella direzione indicataci da Carlisle,sento un colpo provenire dal mio ventre e guardo Leah al nostro fianco. Voglio che mia figlia,sono sicura che è una femmina,sia come lei. Una forza della natura che segue il proprio istinto,che tradisce il proprio branco per perseguire le cause che lei trova giuste. E’ in parte anche merito suo se eravamo ancora vivi. Mentre Carlisle cerca nuove vie per scappare,la notte era lei che veglia sul mio sonno,controllando che nessuno di pericoloso mi si avvicinasse.

Che fossero i Volturi o il suoi vecchi compagni non fa differenza. Lei li combatte. Alcuni muoiono,altri riescono a fuggire,ma lei ci prova. Sempre.

Di Leah,come di Carlisle,mi fido ciecamente. D'altronde,la mia vita e quella di mia figlia sono nelle loro mani. Non posso fare altro che confidare in loro.

Corriamo ancora,quasi per tutto il giorno. I paesaggi scorrono ai nostri occhi e il terreno si fa via via più duro,più friabile o più morbido a seconda  Ci fermiamo in una grotta verso le sei di pomeriggio. Leah crolla. Sono cinque giorni che non dorme e non ce la fa più. Neanche io sono in forze,ma almeno per stanotte devo resistere.

Mi accendo una sigaretta. Inspiro lentamente per godere appieno dell’acre sapore del tabacco.

Carlisle mi guarda in tralice.

-Non dovresti fumare…

-Fa male al bambino,sì lo so,ma non posso farci nulla. Gli fa male anche crescere senza padre,ma non è colpa mia,al massimo di quella puttana che mi è madre. Quindi smettila di farmi la solita tiritera da medico in pensione che lo trovo decisamente irritante.- sono stata dura con chi vuole solo aiutarmi,ma non mi importa. Carlisle sostiene il mio sguardo,altezzoso. E’ cambiato,come me. E chi può biasimarlo. Con una storia come la sua,diventare incuranti o assolutamente meschini è più che naturale.

-Vedo che la mia presenza è sgradita. Vado a controllare il bosco. A dopo,Nessie – Sa che odio essere chiamata così. Dalla morte di lui. Lo considero un affronto alla sua memoria. Solo lui aveva il diritto di chiamarmi ancora Nessie. Ed ora era morto. Quel nome era morto con lui. Carlisle è rimasto a guardarmi per qualche secondo prima di ghignare divertito dalla sofferenza che mostra il mio volto e scappare nella notte.

Sì,mi fido di lui,ma lo detesto comunque.

-Oh,cazzo!-urlo. Mia figlia mi ha dato un calcio forte da farmi luccicare gli occhi. Cado a terra

-Che c’è? Che è successo?- Leah scatta in piedi,guardandosi intorno pronta a trasformarsi. Mi vede a terra e mi corre al fianco.

-Il bambino …- mi indico la pancia,lei mi guarda allarmata.-Chiama Carlisle,ma fa presto … ti prego.

La mutaforma si spoglia in un attimo e si trasforma,correndo fuori dalla caverna.

Cerco di rialzarmi,ma il dolore non mi fa muovere. Mia figlia mi ha immobilizzata con un solo calcio. Bè  in se ha la forza sia di suo padre che la mia,è ovvio che facesse male. Ma con tutti i colpi che mi ha dato,questo è l’unico che mi ha fatto davvero male.

Arriva Carlisle con al fianco Leah,allarmati. Il vampiro biondo si accovaccia affianco a me e mi scopre la pancia. Un’enorme chiazza rossa ricopre da dentro il mio ventre.

- Un’emorragia interna. Tuo figlio deve uscire. Subito. O morirai, e di conseguenza anche lui.- constata,calmissimo,come se mi avesse detto che oggi il tempo è bello.

-Che aspetti allora?Muoviti!-lo incito,non mi posso permettere di morire,non ora,non prima di essermi vendicata. Sono pronta a qualsiasi sofferenza pur di arrivare in fondo al mio scopo. Questione di principio. 

-Procedo allora. Leah vieni qui.-

La lupa argentea mi si avvicina.

-Mordile l’addome.-io e Leah guardiamo Carlisle preoccupate. Era impazzito? Voleva farmi ammazzare?-Ti ho detto di morderla. Fallo,senza obiettare. La vita di mia nipote è nei tuoi denti.-

Ma che spiritoso il biondino ossigenato. Fare queste battutine simpatiche mentre sto per morire è veramente squallido.

Leah mi morde in superficie la pelle addominale. I suoi denti mi lacerano la carne quasi fosse burro. Il sangue sgorga a fiotti. Il dolore è insopportabile.

-Carlisle,fa qualcosa.-ruggisco a denti stretti. Il bruciore mi toglie il respiro. Non lo reggerò a lungo.

Leah si allontana di poco,lasciando al vampiro campo libero. Lui si china leggermente sulla ferita,aprendomela ancora di più. La pelle si strappa. Si piega ancora di più su di me. Sento i suoi canini chiudersi sull’utero. Lo sta tagliando coi denti. Si rialza un po’. Lo guardo negli occhi per un attimo.

-Salvami…-sussurro con un fil di voce prima di chiudere gli occhi e affondare nel buio.

Buondì care ragazze mie lettrici. 

Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo della storiella su Renesmèe. Lo so che è penoso questo chap,ma è di passaggio e non sapevo come altro scriverlo -.-’’.La nostra Nessie è convinta di avere una figlia,ma si sbaglia. Non vi dico in che senso,lo scoprirete voi nei prossimi aggiornamenti. E prometto che aggiornerò più presto..

Non rispondo alle recensioni perché qui dal paesello di Heidi in cui mi trovo momentaneamente la connessione fa schifo e per rispondervi ci mettere come minimo due ore con la connessione ballerina.

Quindi ringrazio le recensiste,chi ha aggiunto la mia storia alle preferite che alle seguite e chi alle ricordate. Grazie infinite,mi fate davvero felice!

                                                                                                                 Vostra Mafra

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