Il castello bianco

di Gaea
(/viewuser.php?uid=49126)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** // ***
Capitolo 2: *** Figlia ***



Capitolo 1
*** // ***


Nuova pagina 1

Il castello bianco

 

Le scale portavano al Castello. Non si sapeva chi vi vivesse, si sapeva solo che

la scala

andava protetta, anche se nessuno a memoria d'uomo, mai nessuno aveva tentato la scalata.

Nonostante ciò da tempo immemorabile due uomini venivano selezionati a guisa di protettori e per vent'anni prendevano posto ai lati della candida scalinata. Solo chi superava una rischiosa serie di prove poteva auspicare di divenire Guardiano, e da ciò veniva grande onore al Clan dei vincitori, nonostante agli stessi fosse poi impedito di metter piede nella Cittadella ed a molte miglia da essa dovevano restare finché non fosse sul finire l'undicesimo mese del diciannovesimo anno. Allora sì

potevano rientrare

in un mondo pressoché completamente diverso da quello che da giovani avevano lasciato

e fra ali di gente festante presiedevano la Giuria.

 

Era una landa inospitale quella della scalinata, piatta e bionda, spazzata dai temporali che l'aria marina umida menava a ridosso delle alte montagne là ad ovest. Niente spezzava la monotona linea dell'orizzonte eccetto un filo azzurro di fumo che segnalava l'unica piccola conca creata dal lento lavoro dei corpi di migliaia di Guardiani che lì,all'addiaccio, avevano dormito. Lì stavano di  notte. Era opinione di tutti che

opinione diffusa

che nessuno mai avrebbe avuto l'ardire di attaccare i bianchi gradini al fioco lume di luna e stelle - eppure mai nemmeno nell'infuocato solleone qualcuno aveva mai tentato l'impresa. Bisognava comunque restare e svegli vegliare, in attesa. In attesa di chi?
Perché proteggere la scala?

Perché essa portava al Castello. Certo, nessuno sapeva chi vi vivesse, ma doveva essere grande ed importante per abitare in quell'alta torre che risplendeva come diamante rosa all'alba e poi si bruniva al tramonto. Nessuno avrebbe però mai salito la Scala per scoprirlo: l'entrata era protetta e nemmeno nei sogni più audaci qualcuno si era visto salire più di un gradino marmoreo. Nessuno a parte i Guardiani usciva dalla Cittadella, nessuno a parte loro poteva vantarsi d'aver salito più di uno scalino. Che l'esterno non fosse poi un luogo sicuro, era evidente dal fatto che i Guardiano dovessero superare molte perigliose prove, affinché per vent'anni potessero prendere posti ai lati della bianca scala.
 

Nessuno sapeva perché, chi l'avesse costruita o quando.
Sapevano solo che portava al Castello. E questo ai loro cuori bastava.
Intanto il sole scese per l'ennesima volta a coricarsi fra i flutti, incendiando l'est e i candidi pinnacoli del Castello e i Guardiani con le loro divise nere e vermiglie si prepararono al giusto riposo.

 

Invisibile da terra una mano guantata scostò le tende della finestra della torre,
per salutare la prima stella della sera.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Figlia ***


Nuova pagina 1

Aspetto che arrivi e salga perché non ho altro da aspettare

 

L'alba porta il profumo del mare.
Mi alzo, mi scarico, raccolgo le ceneri della notte
cerco di ricordare da quanto tempo sono qui
non lo so
la barba è sfatta: due giorni
le unghie lunghe: due settimane
la pelle, cuoio vecchio: due mesi

e ancora mi chiedo quando si concluderanno questi maledettissimi quattro lustri in mezzo al più fottuto nulla

 

ammiro il cristallo sotto di me, le scaglie di luce dell'enorme drago addormentato
il suo respiro regolare
guardo fuori dalla finestra

così in alto nemmeno gli uccelli osano volare, forse solo le aquile
ma qui non ci sono aquile
 

Ho sputato sangue per essere qui
ma perchè sono qui?
Ricordo che volevo dare lustro al mio clan
volevo essere Re per un giorno
volevo che il Vecchio mi guardasse e ricordasse il mio viso
ma tutto passa e niente rimane e nemmeno le rughe in più mi convincono che il tempo sia passato
che il tempo passerà
e che potrò lasciare questo assurdo buco

Ricordo che volevo salire
davvero
ma poi, perché fare tanta fatica?
Il sole è implacabile
la sete letale
il marmo abbaglia come lame di ghigliottina

 

Non tornerà.
Nessuno la riporterà da me
Nessuno...cosa?
Chi?

più che aquile polli
perchè non vengono?
io aspetto
aspetto lui perchè non ho altro da aspettare
solo il sorgere del sole e il calare della notte
Aspetto che il Vecchio Padre mandi qualcuno a farmi uscire
accompagnandomi giù per l'Infinita
candida come il più candido dei cigni,
bellissima
io, sempre in fiore
io, sempre giovane
bianca sposa di colui che salirà e sarà Re per sempre

 

Nessuno sa davvero cosa significhi stare qui
si immaginano gesta eroiche
si immaginano creature feroci
nessuno sa davvero quanto feroce sia il sole
nè quanto eroico sia l'assoluto ozio in un assoluto nulla
Solo nelle favole che mi racconto la notte trovo conforto
ma chi, dopo diciannove anni di questo inferno, crede ancora alle favole?
 

le favole raccontano di principesse chiuse dentro alte torri
e di castelli da sorvegliare in attesa del principe
non parlano certo di luoghi dimenticati
e spettri che ululano la notte
dentro il cuore che si fredda

chi crede più alle favole?

 

Non la ricordo.
Che Dio mi perdoni
Ho dimenticato la mia unica bambina

 

 

 

Sono la Figlia e prima o poi qualcuno verrà a salvarmi. Di certo nessuno può dimenticare le favole
Di certo nessuno può dimenticare il Castello
Di certo nessuno può dimenticare me.

 

____________________

sarà il caldo, mi è uscita questa cosa qua.

Sì, duedicoppe. È spudoratamente una brutta copia del tuo stile. Ma amo avere tre personaggi in un solo foglio! Anche se i miei hanno una mezza logica e un minimo di legame: ci tengo ai neuroni dei lettori.

Se invece non siete lei, ma volete vedere la Musa di questa cosa, fate un salto qui
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=99844
vi innamorerete!

Credo sia tutto chiaro. Se non lo è, chiedete pure :)
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=527743