A Stupid Mermaid's Desire

di Power
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Stupido Desiderio ***
Capitolo 3: *** Occhi rosso sangue ***
Capitolo 4: *** Confusione da svenimento ***
Capitolo 5: *** Pensieri e buone notizie ***
Capitolo 6: *** Nella tana del lupo... o quasi! ***
Capitolo 7: *** La festa ***
Capitolo 8: *** La luna piena ***
Capitolo 9: *** Cuore di ghiaccio ***
Capitolo 10: *** Orgoglio e... istinto omicida ***
Capitolo 11: *** Il puzzle prende forma ***
Capitolo 12: *** Il colore del mare ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
A  Stupid Mermaid's Desire

Eccomi tornata con una nuova storia... premetto che è una sorta di esperimento, è da un pò che l'idea mi frullava in testa, ma non riuscivo a buttarla giù come si deve. Naturalmente se non piacerà non esiterò a eliminarla. Per ora vi posto il prologo e il primo capitolo.
Devo premettere alcune cose:
1- in questo mondo esistono solo i libri della Twilight Saga, nessun film. I personaggi che si verranno a creare però saranno tutti uguali ai personaggi del film, anche se non riconducibili per somiglianza agli attori che li impersonano. Questo perchè la protagonista non potrà ricondurre i personaggi che le sconvolgeranno la vita più di quanto non lo sia già a delle persone esistenti.
2-Capirete dal primo capitolo che la storia è una sorta di cross-over con un telefilm per ragazze, di cui ora non dirò il titolo per non rovinarvi la sorpresa. Ne farò il nome alla fine del primo capitolo, per chi magari non lo conosce, magari mettendo la trama per capire meglio...
3- la protagonista è ispirata sia per nome che per aspetto alla protagonista di un'altra serie tv, Make it or Break it... questo è il link per vedere una sua foto...                      
( http://www.teenidols4you.com/thumb/Actors/aylakell/aylakell_1246645541.jpg )...naturalmente il comportamento è un pò diverso...


Come avrete capito questa storia è un pò un milkshake... ho mischiato diciamo le mie passioni del momento... spero vi piaccia... fatemi sapere com'è, perchè se non piace mi arrendo.



      BREVE PROLOGO

Esiste un sottile confine tra realtà e fantasia.
Da piccoli sembra tutto un mondo solo, dove ci si sveglia la mattina e si è convinti di essere una fatina con la bacchetta magica o un supereroe, o prima di andare a dormire si guarda nell'armadio per vedere se c'è il mostro cattivo che infesta le nostre notti.
Ma poi quando si cresce si dividono i due mondi e si impara a vivere in uno solo di essi, quello reale.
E con il passare del tempo lo si fa sempre meglio, cadendo e rialzandosi.

Ma allora perchè quando io ho raggiunto quel raro equilibrio felice, il destino ha deciso di farmi cambiare mondo??












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Capitolo 2
*** Stupido Desiderio ***


1-Stupido desiderio
Ecco il primo capitolo... spero vi piaccia!! Buona lettura!

STUPIDO DESIDERIO


Chiudo il libro di Breaking Down. Chissà se esistono veramente i vampiri e i licantropi... una cosa è certa, zia Meyer sarà stata anche brava a inventarsi tutto quel mondo, ma poteva scrivere di qualcosa di straordinario quanto i vampiri, ma di totalmente reale.
Del mio mondo per esempio.

Appoggio il librone nero sul comodino e con lo sguardo vago fuori dalla finestra.
E' luglio, e fa un caldo insopportabile. Se fosse caldo secco, non mi lamenterei così tanto, ma purtroppo per noi l'umidità qui non se ne va mai: nove mesi di pioggia e tre mesi di caldo afoso.
Mi sento una medusa lasciata al sole a sciogliersi.

Decido di andare alla spiaggia, nella riserva.
In questo periodo dell'anno è sempre vuota, non che sia mai affollata. Tutti gli abitanti amanti del mare non vanno alla spiaggia della riserva, ma se ne vanno in vacanza in posti in cui il caldo non è così afoso, ma asciutto.

Chissà perchè la Twilight saga è ambientata da queste parti... la Push... Forks... Seattle... insomma, alla fine non è neanche un gran bel posto... piove sempre, i negozi non abbondano... per una ragazza di sedici anni è difficile vivere in un posto del genere. Ma forse dava quel tocco speciale per una storia di vampiri...
Ringrazio solo che con i viaggi fuori città di mia madre, ogni tanto posso nuotare fino a Los Angeles a fare un pò di compre...
Come previsto... la spiaggia è deserta.
Lascio la macchina sul bordo della strada.
Arrivo sulla riva e mi tuffo in acqua senza togliere i vestiti.
La metamorfosi è immediata.

Smetterò mai di trasformarmi?? L'idea di avere la coda anche quando sarò una vecchia ottantenne decrepita non è molto allettante.
Resto sott'acqua diversi minuti, l'apnea non è più un problema da quasi un anno...

Un anno prima...
-Sicura di riuscire ad andare in camera tua, salendo le scale senza svegliare tua madre??- mi chiede Molly per la quarta volta.
A me mi prende da ridere e con un dito sulle labbra le rispondo: -sarò silenziosa come un vampiro...- .
Ecco, ora non riesco più a trattenermi. Scoppio a ridere.
Una fitta mi prende la testa.

-Auch! Mi fa male la testa!- mi lamento.
-Ci credo scricciolo, hai bevuto 2 drink e tre bicchierini di vodka alla fragola! E' un miracolo se ti reggi ancora in piedi!-
-Scusa, ma tu sei la mia miglire amica... e da domani non ci vedremo più...come farò senza di te??- chiedo, questa volta seria, con il magone.
-Già, ma ormai è tempo di lasciare la mia essenza qui, dove sono sicura che tu riuscirai a giovarne più di me... - sussurra, quasi volesse parlare più a se stessa che a me.
-Non ho capito la tua frase filosofica, ma ti voglio bene anche io... - dico. La abbraccio e a fatica infilo la chiave nella serratura.
Fisso la rampa di scale che porta alle camere da letto per qualche secondo, poi convengo che è meglio se dormo sul divano in salotto, a meno che il mio scopo non sia rompermi l'osso del collo; in questo caso la rampa di scale sarebbe d'aiuto.
Mi butto sul divano e prendo sonno molto facilmente.
" E' tutto confuso, ci sono bollicine salate ovunque, mi manca l'aria...
Sono sott'acqua e quelle bollicine non se ne vogliono andare, mi circondano e non riesco a vedere niente.
L'aria ormai è assente nei miei polmoni, e quando sto per perdere conoscenza, un'ondata di ossigeno e acqua mi inonda durante un'inspirazione involontaria dettata dall'istinto di sopravvivenza.
Non sto affogando.
Cerco di stare tranquilla e nell'espirazione butto fuori tutta l'acqua inspirata con l'anidride carbonica prodotta.
Le bollicine cominciano a sparire da davanti gli occhi, rimanendo però dal ventre in giù.
Riesco a vedermi le mani.
Le unghie sono smaltate di un bianco perlaceo, e tra le dita una piccola palmatura, al massimo di due centimetri tra ogni dito.
Sono disorientata, è sicuramente un sogno.
Eppure sembra così reale...

Ad un certo punto sento che mi sto per svegliare: tutto diventa distaccato, non sento più il contatto con l'acqua fredda, non sento più le bollicine sfiorarmi il ventre.
Solo una voce, sempre più forte e distinta mi parla. -Una nuova vita è l'ingrediente base per un futuro eterno-"

Mi sveglio di soprassalto.
Era solo un sogno... eppure sono diversa.
Sento ogni gocciolio del rubinetto, ogni respiro di mia madre.
Ma la cosa più strana è che ho voglia di andare al mare.

Guardo l'orologio, che segna le 3 e 30 di notte.
Voglio andare al mare, è quello il mio posto.

Mi alzo dal divano e vado al frigorifero per prendere un pò d'acqua.
Afferro la bottiglia e l'appoggio sull'isola al centro della cucina. Prendo il bicchiere e afferro la bottiglia, già grondante di goccioline di condensa.
E' un attimo.
Tutto diventa nero per un secondo, poi perdo l'equilibrio e cado a terra.
Non mi sento le gambe, che strana sensazione...
Mi guardo attorno scombussolata.
Sgrano gli occhi.
Non può essere vero.
Devo aver battuto la testa.
Oppure è l'alcool di ieri sera che gioca brutti scherzi.



Vedo qualcosa brillare tra la sabbia del fondale. Lo afferro e torno in superficie.

Mi accerto che non ci sia nessuno e poi esco dall'acqua, l'oggetto ancora tra le mani.
E' incredibile quante cose si trovano sul fondale. Sarà sicuramente qualcosa perso da qualche turista o surfista. o magari un oggetto portato dalle correnti, perso molto lontano da qui.
Mi trascino sulla riva, e con un gesto della mano sono asciutta. Niente coda. Solo i vestiti, puliti e profumati, solo un pò bianchi per il sale che non evapora. Apro la mano e trovo una conchiglia del colore identico allo smalto delle mie unghie quando sono trasformata.
Mi ricordo che una volta Molly aveva trovato sulla spiaggia una conchiglia identica, solo più piccola. Mi aveva detto che erano molto rare, e che si poteva esprimere un desiderio, per poi lanciare la conchiglia in acqua.
Che cosa stupida! Stupida come la sua amicizia! Si era trasferita, ma questo non le dava il diritto di sparire dalla mia vita. Aveva cambiato numero, e non si era degnata di farmelo sapere. Ero andata a trovarla a New York durante una gita scolastica all'indirizzo che mi aveva lasciato e avevo scoperto che non era mai arrivata li ma che aveva cambiato destinazione e che era andata chissà dove. Ogni tentativo che avevo fatto per mantenere i contatti con lei era fallito miseramente... e meno male che aveva detto che ero la sua migliore amica!
Mi rigirai la conchiglia tra le mani. Ma si, una leggenda così stupida necessita di un desiderio stupido da una sirena altrettanto stupida.
Vediamo, il desiderio più stupido che potrei esprimere???
Ah ecco, ci sono... -Vorrei tanto che la saga di Twilight non fosse un invenzione, ma pura realtà... così non mi sentirò l'unico "essere" diverso sulla faccia della Terra...- ... più stupido di questo?? Mi sento ridicola ad aver espresso un desiderio così assurdo...
Mi voltò di spalle e lancio la conchiglia con tutte le mie forze.
Raccolgo lo zainetto e mi dirigo verso la macchina, con la malinconia di chi sa che il suo destino di solitudine eterna è ormai inciso nella pietra.


Il telefilm è H2O: JUST ADD WATER L'ho scelto perchè ho la passione delle sirene, e quel telefilm ne parla quasi in modo perfetto. E' ben strutturato e la cosa mi piace. I poteri delle tre ragazze sono naturalmente convogliati tutti in Payson...
Ecco un piccolo appunto riguardo la serie (presa da Wikipedia...xP):
H2O: Just Add Water è una serie televisiva australiana per adolescenti e ragazzi, trasmessa per la prima volta nel 2006 su Network Ten in Australia, e successivamente mandata in onda in diversi paesi in tutto il mondo.
La trama della serie ruota attorno a tre ragazze adolescenti, che devono affrontare problemi della loro età. La loro vita viene stravolta quando, per caso, in una notte di luna piena diventano sirene, ed acquisiscono poteri legati all'acqua.

Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate... anche perchè se non piace evito di scrivere altri capitoli... siate sinceri e se necessario anche crudeli... quando ci vuole ci vuole... xD


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Capitolo 3
*** Occhi rosso sangue ***


2-Occhi rosso sangue Ecco qui il nuovo capitolo... Spero vi piaccia...

Vi avverto che la storia che ho in mente è abbastanza contorta, ve ne renderete conto già dal prossimo capitolo...
Non ho buttato giù una trama vera e propria, non mi piace seguire gli schemi, sia nella vita sia nelle fic... ho qualcosa in mente, ma un giorno potrei svegliarmi e modificarlo...
il che rende la storia ancora più folle e strana...

Spero che questo capitolo vi piaccia... mi raccomando recensite, è davvero importante sapere se vi piace... e naturalmente se avete dei consigli sono ben accetti!!

Buona Lettura!!! =)


OCCHI ROSSO SANGUE

5 giorni più tardi...

-dici che le piacerà???- chiede mia madre, sulla soglia dello sgabuzzino ritrasformato per l'occasione in una camera.
-beh se non le piace potrà sempre restare li in orfanotrofio...- borbotto io.
-Payson quella ragazza ha perso i genitori quando era piccola... avere una casa per lei è una cosa nuova...-
-Mamma io non ho nulla contro di lei... è solo che visto che non c'è più papà, gradirei che le decisioni le prendessimo insieme, non solo tu... comunque sia, dovresti togliere quei pupazzetti di Hello Kitty. Non è una bambina, ha 15 anni...- dico io. Afferro lo zaino e le stampo un bacio sulla guancia.
-hey, dove stai andando?- chiede mia madre.
-vado a farmi un giro alla spiaggia. Qui si muore di caldo...tranquilla che sarò di ritorno in tempo per dare il benvenuto alla nuova arrivata...-. Sorrido.
-Certo che tu è da un anno a questa parte che passi molte giornate li alla spiaggia, anche in pieno inverno... Non è che centra qualche bel ragazzo??- mi chiede lei, con il tono di chi la sa lunga.
-Mamma!!!!- dico io, in tono scherzosamente sconvolto. Poi con il dito indice faccio il segno dell'aureola sopra la testa. Poi scendo le scale di corsa e salgo in macchina.

La strada più veloce per arrivare a La Push è quella che passa per i boschi. L'altra attraversa invece la città, è più corta in chilometri, ma i semafori fanno perdere un bel pò di tempo.
Accendo la radio a tutto volume, in modo da evitare di sentire tutti quei rumori di sottofondo che con la mia trasformazione si erano creati. Era leggermente stressante, anche se ormai potevo dire di averci fatto l'abitutidine.
Mi ero abituata alla mia coda.
Mi ero abituata a stare lontana dall'acqua in presenza della gente.
Mi ero abituata a condividere la mia condizione solo con me stessa, sfogandomi a casa da sola davanti allo specchio.
I primi tempi piangevo anche, e già dalla prima lacrima la metamorfosi senza pietà si manifestava. Ero un mostro.
Uno di quegli esseri che si vedono nei film che fanno naufragare i marinai annegandoli senza pietà.
Non mi sentivo affatto la sirenetta Ariel...ma più come Scilla e Cariddi...
I primi due mesi erano stati agonianti, una vera e propria tortura per la mia anima.
Ma come ogni disgrazia che accade, ci si rialza, forse più forti, forse più decisi, o forse semplicemente rassegnati. I miei poteri, una volta accettata la trasformazione non si fecero attendere. Riesco a modellare i liquidi, ad aumentarne e a diminuirne la massa, a farli evaporare o congelare. E una volta sono riuscita a causare un acquazzone solo perchè ero infuriata con mia madre.
Spengo lo sterio, la musica buona alla radio è solo un antico ricordo.
Adesso, ad un anno di distanza, l'unica vera sfortuna di tutta questa storia è la luna piena. Ogni volta che la vedo, anche solo la luce o il riflesso, dò di matto. Divento incontrollabile, quasi fossi ubriaca fradicia. Sono completamente immersa nei miei pensieri quando sento un rantolo provenire dal bosco. Un rantolo e dei gemiti di dolore. Sento anche degli strani rumori, ma non capisco cosa siano, sembrano dei sospiri come quando si beve con la cannuccia e poi si riprende fiato.
Poi li vedo.
Sono chinati a terra.
Sono due figure,una pare enorme, l'altra leggermente più minuta. Entrambe con vesti nere, al limitare della foresta.
Presa da uno strano istinto accosto e scendo dalla macchina.
-Hey voi due!!-
Si voltano, probabilmente sorpresi che li avessi visti, dato che non erano esattamente alla portata della vista umana.
Il mio cuore sobbalza alla vista degli occhi del più grande.
Sono di un rosso topazio.
Tranquilla, sicuramente ha le lenti a contatto.
O forse sono io che stravedo. Molto più probabile.
Forse sono due drogati. Ancora più probabile.
Con lo stomaco contratto per l'ansia sposto lo sguardo sulla figura più piccola.
Alla sua vista il cuore non sobbalza, si ferma del tutto.
Ancora occhi topazio.
Ma la reazione che mi scatena è diversa.
Un turbine di nuove emozioni mi fa gelare il sangue che ho nelle vene.
E' una cosa che non avevo mai provato, qualcosa che non riesco a descrivere.
Indietreggio intimorita.
Le due figure si guardano, poi cominciano a camminare nella mia direzione.
Li sento sussurrare.
-Ha un buon odore-
-non è umana-
-Al Maestro interesserà sapere cos'è...-
Il più grosso esce per primo dal nero della foresta. Ora riesco a vederne i lineamenti del volto. E' pallido, molto pallido. La sua pelle non fa una grinza, sembra scolpita nel marmo. Ha capelli castani e lisci. La sua espressione è come quella di un lupo davanti alla sua preda preferita.
Il secondo sbuca dietro di lui. E' più basso, la sua figura è più snella, il volto più spigoloso e dei capelli biondi contornavano il viso candido come il cotone.
Non ho mai visto tanta bellezza in una sola persona...
Il viso del più grosso si anima di un sorrisetto inquietante, mentre il biondino mi fissa sorpreso, curioso... non saprei come altro definire quello sguardo enigmatico.
Ad un tratto però, mi viene in mente il desiderio della spiaggia.
Oh oh!
Non può essere vero... sto sognando... è solo un brutto sogno.
"si e loro sono dei bravi ragazzi che non stavano facendo del male a nessuno" dice una vocina nella mia testa. Fantastico, ora ho anche un diavoletto che mi parla sulla spalla.
Il mio sguardo si stacca dal vampiro minuto e si dirige verso ciò su cui erano chinati quando gli avevo disturbati.
Sembra una figura umana distesa, ma non ci giurerei.
-Come fai?- chiede il più grosso.
Sussulto al tono di una voce tanto cristallina quanto rabbiosa.
-A... A... fare cosa?- chiedo balbettante.
"Vampiro...vampiro...vampiro" cantilena la vocina.
-Un umano non ci avrebbe mai visti... e poi il tuo odore...- dice, lasciando la frase sospesa, ma con la mente gustando l'idea.
Il biondino non smette di fissarmi, senza battere le ciglia. Forse è solo incantato, forse non mi guarda sul serio.
-Che cosa volete da me?-
-le domande le facciamo noi-. Questa volta è l'altro a parlare.
La sua voce è come una lama affilata che mi squarcia la pelle, eppure in questo momento darei tutto per sentirla in eterno. E' acuta, cristallina. E' stupenda.
-Che cosa sei?- chiede il gigante.
"non rispondere e scappa... se riesci a buttarti dalla scogliera a dieci metri da te sei salva, in acqua sei più veloce"
"insomma vuoi smettere di parlare? " urlo tra me e me.
I miei occhi guizzano sul burrone, alla fine del bosco. Dà direttamente in acqua. Detesto ammetterlo, ma la vocina ha ragione. Se sono quello che immagino siano, non ho molta scelta. Tanto vale tentare. Alla fine anche io sono veloce. A occhio calcolo il tempo che mi ci vorrebbe. Tre secondi direi. Se fossi in acqua un secondo, ma visto che sono a terra...
Conto fino a tre...
Uno... Due... Tre!!
Con uno scatto felino mi lancio nella direzione della scogliera, ma in un secondo l'enorme sagoma mi si para davanti. Le sue mani mi stringono per le braccia. Sono fredde come il ghiaccio.
Ora ho la conferma. E' un vampiro. Ma mi rifiuto di pensare che sia colpa del mio desiderio: è troppo assurdo.
-Ti piace giocare eh?- dice lui, una nota d'ira nella voce.
-Dai lasciala stare, Felix- dice l'altro.
Felix?? Mi ricorda tanto... Volturi.
L'altro deve essere Demetri.
-Demetri- sussurro tra me e me, come se il suo nome fosse la più bella della sinfonie.
-come fai a...?- comincia, ma non riesco a sentire il resto della frase che sento un dolore lancinante al collo.
Urlo con tutta l'aria che ho nei polmoni.
Mi ha morsicata!!!
Sento il sangue uscire dalla ferita, succhiato via da quei denti perfetti.
Mi lascio andare, so già che è la fine.
Prima di svenire sento degli ululati e dei ringhi.
Sento come se la mia anima venisse strappata in due.
Poi, solo buio.






Piaciuto?? spero di si... xD
Ringrazio chi ha messo la storia nei preferiti e nelle seguite... grazie mille!!

@Saruxxa = vista, solo un giorno ti ho fatta attendere... xD cmq sono felice che la storia ti piaccia, grazie mille... Il nome dell'attrice è Ayla Kell... è una ginnasta del telefilm Make it or Break it...alla prossima!

@Buzzy95 = Grazie mille!! Tu non hai idea di che cosa ho sudato per il prologo... erano giorni che lo buttavo giù, ma veniva sempre una skifezza... xD

@Scorpiusthebest = Sono contenta ti piaccia, io adoro le sirene grazie ad H2O, senza quel telefilm non me ne sarei neanche interessata...xD... bacio

Spero di aggiornare presto... anche se qualche recensione (bella o brutta) accellererebbe... ahah... skerzo skerzo!! alla prossima... se qualcosa vi è poco chiaro chiedete pure...
Au revoir!! :-*


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Capitolo 4
*** Confusione da svenimento ***


3-confusione da svenimento  Eccomi qu con il terzo capitolo... è la metà degli altri che ho pubblicato, ma mi serviva come ponte per le prossime vicende, e stiparvi le prossime qui dentro non mi sembrava il caso...
Se riesco il prossimo capitolo ve lo posto per stasera, al massimo domani mattina...
Buona Lettura!!!
ps: questo è il link per vedere la new entry in casa di Payson... l'immagine l'ho presa da google, era la ragazza che più si avvicinava alla mia idea originale... ( http://www.ilfriuli.it/uploads/ilfriuli/galleries/big/28314-DSC8302.jpg )


CONFUSIONE DA SVENIMENTO
POV Payson

-Povera piccola, deve essersi spaventata a morte.- dice una voce mielosa. Appartiene a una donna.
-Che strano odore che ha nonno!- dice una voce divertita. Sembra la voce di un'adolescente.
Cerco di aprire gli occhi. Un pò di luce filtra nell'apertura delle palpebre, facendomi bruciare gli occhi.
-Si sta svegliando...- constata una voce maschile, calma e ferma.
-Dove sono?- chiedo con un filo di voce. Non mi avranno neanche sentito.
-Sei al sicuro qui...- risponde la prima voce femminile che avevo sentito. -Forse è meglio se la riportiamo a casa sua...-
I miei occhi piano piano si abituano alla luce e riesco a mettere a fuoco ciò che mi circonda.
Tante persone dalla pelle diafana mi circondano.
No!! Di nuovo?? E ora sono circondata...
-Vi prego non fatemi del male...- sussurro, prima di riperdere i sensi.


"... -Dai lasciala stare, Felix- ... -Ti piace giocare eh?- ... Demetri... Demetri... Demetri..."

-Sveglia!!! - trilla una voce.
-Co...???- sento la luce del mattino investirmi il viso.
Apro gli occhi e vedo la faccia di una ragazza sconosciuta fare capolino nella mia visuale. I suoi occhi erano verdi, quasi trasparenti. Non l'avevo mai vista, ma il fatto che non avesse gli occhi rossi me la rendeva molto simpatica.
Mi misi seduta con un grande sforzo di volontà, oltre che fisico.
-Che cosa è successo? Chi sei?-
-Io sono Lara. Sai, la ragazza che tua madre ha deciso di adottare... piacere!- risponde, con il volto illuminato, tendendomi la mano.
Io per tutta risposta emetto un rantolo e le stringo la mano. Non è disprezzo, solo che mi fa così male la testa... sono così confusa... Mi lancio all'indietro, tornando a nascondere la faccia nel cuscino.
-Ah, comunque non ti è successo nulla di grave. Una signora ti ha trovato sul ciglio della strada svenuta accanto alla macchina. Probabilmente hai avuto un calo di pressione e sei scesa. Solo che poi sei svenuta. La donna era molto bella e gentile. -dice, scendendo giù dal mio letto sul quale si era appostata in ginocchio quando mi aveva svegliata.
Quindi, sono svenuta? Non è possibile... era tutto così reale... Mi passo una mano sul collo, dove Felix aveva conficcato i suoi denti assassini... Spalanco gli occhi. Sento una piccola sporgenza, quasi una cicatrice.
Mi alzo dal letto per andare allo specchio, la mano sempre sul collo... Non mi ero sognata tutto.
Giro il collo e mi avvicino per vedere meglio. Sollevo la mano dal punto in questione... ma come può...? Non c'è nulla!
Non le rispondo e ripasso la mano sul collo. La sento, è una mezzaluna, un morso. Ma è come se fosse vecchio. Una vecchia cicatrice, non un morso fresco.
-Quanti giorni è che sono a letto?- chiedo farfugliando.
-La signora ti ha riportata a casa ieri pomeriggio... Io ero appena arrivata...-
Felix mi ha morsicata ieri. Non importa che allo specchio non si vede nulla, io il morso lo sento, è il mio unico appiglio, la mia unica certezza che non è stato solo un sogno.
-Che guardi?? - chiede Lara, sbirciando alle mie spalle.
-Niente, non sto guardando niente- sussurro.

POV Demetri
-Gli abbiamo seminati?- mi chiede Felix.
Acuisco i miei sensi e non percepisco nulla.
-Si, siamo anche fuori dai loro territori.- dico.
Felix rilassa i muscoli. Io mi avvicino e gli tiro un cazzotto.
-Hey!!! Ma come osi?- chiede, rabbioso.
-Come oso?? Perchè hai attaccato quella ragazza??- chiedo.
-Da quando ti importa di una stupida ragazza?-
-Da quando riesce a vedere più di un umana, da quando il suo odore non è riconducibile a una razza conosciuta! Dico io, ma ragioni quando fai le cose?- sbraito tutto d'un fiato. -Comunque sia dovremmo tornare dalle parti di Port Angeles, ci attende un compito importante.- continuo, calmo.
Felix annuisce e scatta di nuovo tra gli alberi.
"Non so cos'eri, non so nemmeno se eri reale. Probabilmente avevamo calcolato male noi la distanza ed eravamo visibili ad occhio umano. Ma il tuo odore... Il tuo odore non lo scorderò mai, straniera" mi dico.

Piaciuto??? Recensite mi raccomando!!
Ringrazio chi segue la storia, chi l'ha messa nei preferiti e chi semplicemente legge. Grazie!


@Saruxxa = Ciao!!! I Volturi sono il mio clan preferito, quindi era impossibile per me non inserirli... In particolare Demetri... =Q____________
                      Cmq leggendo questo capitolo spero di aver risolto il dubbio sulla ragazza. Piano piano acquisterà sempre maggior rilievo.
                       I Cullen per il momento sono personaggi secondari... Poi capirai meglio... Un bacione!!!

@Melody Potter =  grazie mille!!! Ciau!!!

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Capitolo 5
*** Pensieri e buone notizie ***


4-pensieri e buone notizie Eccomi con il nuovo capitolo, come promesso... il prossimo va a domani, spero...
Qui, oltre a Payson si avrà il punto di vista di altre ragazze, diciamo non protagoniste ma cmq importanti....
Buona Lettura! =)


PENSIERI E BUONE NOTIZIE


POV Payson

Sono passati tre giorni da quella mattina, e ancora adesso non ho il coraggio di andare a La Push. Se ciò che ho visto è vero, li ci sono i Quilute.
La riserva è sempre stata mezza vuota, fin da quando ne ho memoria. E più passavano gli anni più i pochi abitanti di La Push si trasferivano nelle grandi città, o semplicemente abbandonavano quella vita in mezzo ai boschi per venire a vivere a Forks. Adesso ci saranno si e no forse due famiglie, magari solo degli anziani.
Non è possibile che tutti i personaggi del libro siano la. Mi rifiuto di crederlo.
E c'è un solo modo per averne la certezza.
-Mamma, La Push quanti abitanti conta attualmente? -chiedo.
Sicuramente mi dirà una decina circa, e questo non spiegherà l'apparizzione di nuove persone.
-Ma non saprei, sono un pò di famiglie... - risponde, finendo di lavare i piatti del pranzo.
Non è possibile! Tuto questo è solo un incubo!
Qualcuno si sta divertendo a farmi impazzire.
-La Push non è mica la riserva degli indiani??-chiede Lara, bevendo un sorso d'acqua.
-Si, è molto bella. Ci sono boshi e praterie. E la spiaggia...- dico io, sovrappensiero. Sono stata catapultata in un mondo dove tutto ciò che non è normale per me, è normale per gli altri... devo uscirne alla svelta, o la mia prossima fermata è il manicomio.
-Andiamo a farci un giro oggi pomeriggio?- propone.
-Buona idea!- incita mia madre.
-Ehm... ecco... io...- comincio. E adesso che rispondo??
L'ansia comincia a infastidire il mio stomaco, e involontariamente mi porto la mano alla cicatrice.
"Dovrai affrontare le tue paure prima o poi..." dice la vocina nella mia testa.
Ha ragione. Non posso continuare a fuggire.
Se c'è qualcosa, se ho creato qualcosa con il mio desiderio, ora ne sono coivolta. Dopotutto faccio parte del mondo sovrannaturale quanto loro.
E poi Cullen e Quileute sono personaggi buoni nel libro. Sempre ammesso che non ce l'abbiano a morte con le sirene...
-Allora??- chiede Lara, con gli occhioni dolci.
-Va bene, vai a prepararti. Ma non andiamo alla spiaggia! - dico.
Non avrei potuto portarla alla spiaggia con il richio di trasformarmi.
-Grazie!- esclama, precipitandosi su per le scale.

POV Lara
Salgo di corsa le scale e mi chiudo in camera.
Afferro il cellulare e compongo il numero.
-Pronto?- chiede una voce all'altro capo telefonico.
-Molly?-chiedo.
-Dimmi Lara, ti ascolto. Dammi buone notizie- dice.
-Sta andando tutto secondo il piano. Presto si abituerà anche lei. Si deve rassegnare ormai.- dico soddisfatta.
-Bene... Molto bene... Sei stata molto brava. Non devi lasciarla per nessun motivo, seguila sempre. E' la nostra unica speranza, è un sacrificio che Payson deve pagare. Chiamami quando ci sono novità.-e dicendo questo riattacca.
Poggio il telefono sul letto e di buon umore comincio a cambiarmi.

POV Molly
Riattacco la cornetta.
Era una bella notizia.
Adesso che Lara viveva a casa di Payson era tutto molto più semplice tenerla sott'occhio. Le pratiche per l'adozione erano andate per le lunghe, quasi un anno di durata, ma alla fine ci eravamo riuscite. Ora bisognava solo aspettare.
E il desiderio di Payson aveva reso le cose ancora più semplici. E' stata una fortuna che abbia trovato quella conchiglia. Io ci avrei messo secoli con le immersioni.
L'importanteè che ora stia filando tutto come previsto, e se tutto andrà bene, farò la mia comparsa a breve.
Quasi quasi mi dispiace anche del sacrificio di Payson...

POV Renesmee
Chissà come stava quella strana ragazza... Era diversa dalle altre umane. Aveva un odore delizioso.
Ma la cosa strana è che Carlisle abbia detto a zia Alice di tener controllato il suo futuro. Chissà perchè...
-Posso entrare??-
E' Jake. Vedo sbucare il suo testone dall'apertura della porta.
-Certo- rispondo.
Ripongo i biglietti e le lettere nella scatola, prima che possa vederli, e la poggio sul comodino.
-Ti trovo sempre con quella scatola in mano... cos'è, ci sono dentro dei diamanti? Oppure il tuo diario segreto??- chiede scherzoso.
-Molto spiritoso...- dico, fulminandolo.
-ah no aspetta! Ci sono dentro dei biglietti d'amore del tuo amante segreto... Ho indovinato??-chiede sorridente.
Mi manca qualche battito.
Mi sento morire.
Come fa a...?
-Ma che dici?- chiedo titubante.
-Sei sbiancata... Guarda che stavo scherzando!! E poi non sono mica io il tuo uomo??- chiede con aria complice.
-Per sempre... - aggiungo scherzosa.
Jake... Jake... Jake... Mi hai fatto prendere un bel colpo.
-Comunque, in qualità di migliore amico quale sei, mi aspetto che tu mi accompagni a fare shopping oggi pomeriggio... che ne dici?- chiedo.
-che linguaggio raffinato signorina... temo che però tutto ciò abbia un costo...-
-ovvero?- chiedo perplessa.
-questo!- eslama.
Si avventa su di me e mi tortura sui fianchi, mi fa il solletico sul collo, sul ventre...
Io non resisto e comincio a ridere, implorando una resa. Rido così tanto da far lacrimare gli occhi.
Dopo un pò, soddisfatto dice: -direi che il debito è stato estinto... possiamo andare...-
Mi fa l'occhiolino e mi fa cenno che mi aspetta di sotto, uscendo dalla camera.
Io ancora senza forze dal solletico, resto ancora qualche secondo sdraiata, poi guardo la scatola sul comodino e sussurro: -a dopo amore mio.-

POV Leah
-Perchè hanno attaccato?- chiedo, per l'ennesima volta in questi giorni.
-Non lo so, Leah- risponde Sam, sovrappensiero.
-Si che lo sai, ho visto mentre parlavi con i Cullen, e poi ho visto che parlavi con gli altri. E da qualche giorno non vi trasformate. Mi impedite di leggervi!- esclamo rabbiosa.
Sam alza lo sguardo. -Ti stai sbagliando. Non è come credi.-
Mi penetra con i suoi occhi corvini, quegli occhi che per tanto mi avevano guardato come l'unica.
E che ora guardavano Emily con la stessa dolcezza che solo a me aveva riservato tempo addietro.
Al ricordo di tutto ciò la mia rabbia crebbe, accelerata dalla delusione.
Uscii da quella stanza sbattendo la porta, poi in giardino diedi libero sfogo alla mia furia, trasofrmandomi.
Perchè non voleva dirmi le cose? Credeva che una donna non potesse fare parte del branco?? Ci terrei tanto a ricordargli che la nostra specie ha i due sessi e che al plurale ci chiamiamo LUPI...
Corsi nei boschi.
Non ero stata presente all'attacco di quei vampiri, ma Seth aveva detto che erano dei Volturi, due del corpo di guardia.
L'ultima volta che avevo visto dei Volturi era stato quando avevamo protetto Renesmee. Sarà stato un annetto fa, o poco più.
Avevo evitato accuratamente di guardarli, avevo paura di perdere il controllo e di attaccare senza segnale. Così mi ero limitata ad ascoltare, studiando ogni filo d'erba della radura.
Per lo meno aveva funzionato: non avevo attaccato.
Gli unici che mi ricordo sono gli anziani; il corpo di guardia, a parte la biondina, mi è sconosciuto.
Meglio così.
Tanto, non mi cambia il futuro conoscerli o no...



Come vi è sembrato??? Se fa schifo potete dirmelo, non mi offendo... Accetto anche i consigli...
I soliti ringraziamenti a chi sta seguendo la storia...=)

@Saruxxa = hai centrato tutti i punti... brava! sono contenta che ti piaccia tanto la storia, mi rende felicissima... alla prossima!Kiss :-*

@Scorpiusthebest = mi fa piacere ti siano piaciuti i capitoli... io adoro Demetri, Felix e Alec, ma in particolare Demetri: è stupendo, sia fisicamente che come personaggio... Bacio!

@Mitika81 = Io adoro Demetri!!! E' stupendo, anzi, molto di più.... Dei Volturi mi piace Marcus come personaggio, mi fa tenerezza... e poi naturalmente il corpo di guardia...
                         ma Demetri è assolutamente perfetto, sia nel libro che nel film... Bacio!




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Capitolo 6
*** Nella tana del lupo... o quasi! ***


5-Nella tana del lupo... o quasi! Eccomi qui con il nuovo capitolo... spero di non annoiarvi... Buona Lettura!

NELLA TANA DEL LUPO... O QUASI!
POV Payson

Giudo nervosa. Non so cosa aspettarmi, se stare in guardia o rilassata. Il dubbio già di per se è snervante, ma non sapere che stato d'animo tenere lo è ancora di più. Parcheggio al limitare del bosco, dove comincia un sentiero. Porta al cuore della riserva, dove ci sono ancora le case disabitate dei vecchi abitanti.
-Sei sicura di voler andare proprio li?? Insomma, non credo sarà divertente- chiedo a Lara.
Lei per tutta risposta si guarda intorno con un sorriso simile a quello che avrebbe dovuto avere Alice quando si ritrovò nel Paese delle meraviglie.
-Io credo che ci divertiremo invece- e così dicendo cammina verso l'interno del bosco.
Io faccio spallucce e raccogliendo tutto il coraggio che ho in corpo la raggiungo.
Sono quasi cinque minuti che camminiamo, e ad ogni rumore non faccio altro che sobbalzare.
"Tranquilla!!! Chi pensi di incontrare?? Il lupo mannaro??" dice sarcastica la vocina.
"Spiritosa..." mi rispondo, pensando a quegli enormi lupi e pregando con tutta me stessa che non fossero ostili alla mia razza.
Arriviamo alle case nel giro di dieci minuti.
Ma con mia grande sorpresa non sono affatto disabitate.
Deglutisco rumorosamente, mentre l'ansia sale alle stelle.
Come è possibile? Sono passata di qui due mesi fa e non c'era nessuno. Avrei dovuto comunque aspettarmelo dopo le parole di mia madre, ma in cuor mio ancora speravo di essermi sognata tutto.
Mi riporto la mano al collo. Ormai tutte le volte che penso a questa storia, mi viene istintivo, quasi come se fosse la prova che non sono fuori di testa. Però forse lo sono veramente, visto che solo una pazza incosciente avrebbe espresso un desiderio del genere.
Sospiro.
-Non è fantastico?- chiede Lara. -Ho sempre adorato gli indiani...- dice, facendo qualche passo.
Guardo ogni persona, cercando di capire se sono personaggi del libro. Cerco ogni minimo dettaglio per ricondurli al libro. Poi, poco più in fondo, vedo un uomo sulla sedia a rotelle che scehza con un uomo bianco. Il collegamento è immediato.
Più a destra un gruppo di ragazzi scherza e si spintona. Capelli corti, senza maglietta. E tutti con un tatuaggio sulla spalla destra.
Una ragazza, vicino a loro, mi guarda incuriosita. Fa cenno agli altri di calmarsi, portando la loro attenzione su di me.
Ora si che mi sento osservata.

POV Leah
Non posso credere sia arrivata fin qui.
Fisso la ragazza incuriosita. Il suo odore ricorda tanto l'aria di mare, qulla che si sente inebriare i proprio polmoni in spiaggia. Non ho mai sentito un odore così buono e piacevole.
E' Sam il primo a muoversi nella sua direzione.
La ragazza tentenna sulle sue gambe, nervosa. E' spaventata, lo capirebbe anche un cieco.
-Vado io, Sam. Conoscendo i tuoi modi la faresti scappare a gambe levate- dico, senza toglierle gli occhi di dosso.
Dai ragazzi si sente soffocare qualche riso.
Sam mi cede l' "onore".
Mi avvicino velocemente, sforgiando il mio miglior sorriso rassicurante.
-Ciao- dico. Solo in quel momento mi accorgo che non è sola. Un'altra ragazza le è affianco.
-Ciao- rispondono.
-Io sono Leah- dico, stringendo la mano ad entrambe
-Payson-
-Lara-
-Allora, che vi porta nella riserva?- chiedo.
-Niente- risponde Payson.
-Curiosità- risponde Lara, all'unisono con Payson.  -Io sono nuova di queste parti, arrivo da Seattle e non ho mai visitato la zona. Payson mi stava facendo fare un giro, sembra esperta della riserva...-
-Che strano... Io non l'ho mai vista da queste parti...- dico io, pensierosa.
-Ecco io... Di solito sto alla spiaggia, non vengo mai qui... anche perchè non c'è mai stato nulla, solo case disabitate...- dice, calcando sulle ultime due frasi.
Disabitate? Ma dove vive questa?
-La mia tribù sono secoli che vive in questa radura... forse ti sbagli. Magari hai sbagliato radure le altre volte- dic, scavando nei suoi occhi.
-Forse- fa eco lei. -E' stato un piacere conoscerti... Leah... io e Lara dobbiamo andare ora... passa buona giornata-
-Aspettate! Stasera diamo una festa, ma come potete vedere siamo a corto di giovani... vi va di venire?-chiedo.
-Certo!!- esclama subito Lara. -Ci fa molto piacere, vero Payson?-
Oh cavolo!
-Certo... come no!! Ci saremo!- dico io, cominciando poi a vagliare ogni plausibile scusa da inventare per non andarci.
-Allora ci vediamo... - dico.
-A stasera- risponde Lara, tutta contenta.
Aspetto che spariscano nella boscaglia e poi torno dagli altri.
Erano stati tutti attenti a quella breve conversazione.
-La ragazza sa di noi?- chiede subito Sam.
-Perchè ti spaventi tanto?? Comunque è strana, è come se sostenesse che noi prima non c'eravamo da queste parti...-
dico, incupendomi nei miei pensieri.
-Cos'è? Il veleno del vampiro le ha fritto il cervello?- scherza Embry.
-Consolati allora, ti verrà a fare compagnia...- rispondo acida. - Comunque sia
avremo modo di vedere stasera se sa di noi. Alice mi ha chiamata prima e fa che lei e Edward tornano in tempo per la festa-
Dovevo assolutamente scoprire di più...

POV Renesmee
-Nessie!!! E' arrivata una lettera per te!!! Deve essere quella tua amica italiana!- urla mia Rose dal piano di sotto.
Lascio cadere lo scatolone che stavo riempendo con gli oggetti da buttare e mi precipito di sotto. Salto i gradini tre alla volta e l'ultima decina li salto del tutto, scavalcando la ringhiera. Atterro con eleganza e dolcezza.
-Dammi...- dico, impaziente.
-Avete legato bene vedo... quando ce la presenterai??- chiede curiosa.
-Ma non posso presentarvela, se no dovrete ucciderla no?- dico io, cercando di togliermi da quella situazione.
-Beh, almeno un salutino no? Sono curiosa... - dice, facendomi l'occhiolino.
Per un istante mi balena per la mente che sappia tutto, ma poi mi do della stupida. Impossibile.
Per fortuna Papà e Alice sono andati a Denali a trovare Kate e Garrett, finalmente insieme.  A quanto pare Tanya si era presa una pausa di un mesetto, andando a New York a trovare un'amica.
Quindi io sono libera, ma completamente libera di pensare quello che voglio. Un pò di sano riposo alla mia mente...
Salgo in camera mia con la stessa velocità con cui sono scesa.
La apro.
L'odore che sprigiona è inconfondibile.
E' lui.
Il mio lui.
La calligrafia è curata e ordinata.
Comincio a leggere, con il cuore a mille.
"Cara Nessie, ops Renesmee,
è buffo iniziare questa lettera con un "Cara", ma la mia istruzione antiquata me lo impone, quindi...
come va li in America? Spero che stiate tutti bene. Qui a Volterra c'è un pò di trambusto, diversi neonati stanno dando problemi in diverse parti del mondo. Demetri e Felix dovrebbero essere li, in America del Nord appunto per una missione contro i neonati. Non sono gruppi numerosi, al massimo di cinque individui.
Altra notizia, e preparati, perchè è un notizione........mi manchi. Mi manchi così tanto che vedo il tuo volto in tutte quelle ragazze umane di Volterra. Ovunque mi giro ti vedo sorridere, ti vedo camminare, correre. Questa lontananza mi sta facendo impazzire. Quindi ho chiesto ad Aro di raggiungere Demetri e Felix, invece di accompagnare Jane, Chelsea e Santiago in Egitto. E lui mi ha accordato la missione. Verrò li, da te. Non potrò avvicinarmi li a Forks, sai bene che non scorre buon sangue tra Volturi e Mutaforma, ma soggiornerò a Port Angeles. La città è appena stata ripulita da Demetri e Felix, quindi è sicura. Che ne dici, ti va di vederci?
Comunque sia io ti aspetterò là, tra tre giorni, all'unico albergo a cinque stelle che c'è. Chiedi in portineria di me, ti daranno la chiave. Spero che verrai, mi manchi così tanto scricciolo.
Tuo per sempre, .....
 
ps: brucia la lettera, è pericolosa. Ho evitato di firmarla apposta... un bacio."

Come si fa a non perdere la testa? Come si fa a non far tremare le gambe mentre queste fanno "Figaro-Figaro"?
Ti vedrò!!! Non sto più nella pelle...

Mi squilla il telefono.
-Pronto?- chiedo.
-Hai intenzione di stare in un albego di Port Angeles con Alec???- trilla una voce all'altro capo della cornetta telefonica.


Piaciuto??' Spero di si.
Ringrazio chi segue questa storia, un grazie davvero di cuore.
E ora le recensioni....xD

@Saruxxa = Chi lo sa chi sono Molly e Lara?? Come dici tu potrebbero essere tutte e due sirene... oppure no... boh... xD... Per quanto riguarda Nessie, qui darò un altro sfoggio di una                           delle coppie più belle, Alec/ Nessie... Spero di non aver fatto crollare le tue aspettative
                       ç_ç... un bacio alla prossima!

@Melody Potter = Non posso anticipare nulla su Lara, però ti confermo che Molly si ha passato i suoi poteri  e che i Cullen compariranno nel prossimo capitolo, non come personaggi                                    completamente principali ma cmq importanti... xD

@Mitika81 = tu dici Charlie Bewley e il mio cervello comincia a friggere... io divento tutta rossa e non capisco più nulla... in sostanza: è il ragazzo più bello che esista al mondo!!!                                       Comunque torneranno presto... se non nel prossimo capitolo in quello dopo... xD

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Capitolo 7
*** La festa ***


6-La festa pt1 Eccomi qui, scusate il ritardo, ma ho avuto problemi con internet... Spero che il capitolo vi piaccia...

LA FESTA
             POV Renesmee

-Hai intenzione di andare a Port Angeles con Alec???-
-Ah! Ehm... Zia Alice?? Ma che sopresa! Non aspettavo la tua chiamata...- farfuglio.
-rispondi!-ordina lei, senza girarci intorno. Il suo tono è autoritario.
-Ti prego, dimmi che papà è abbastanza lontano da non sentire i tuoi pensieri...-dico supplichevole.
-E' partito prima di me, le sue valigie erano molte meno.- dice.
-Da quanto è partito?- chiedo.
-Un minuto fa- risponde.
-Allora sente i tuoi pensieri!!- esclamo, in preda al panico più totale.
-Sapere la Divina Commedia a memoria ha i suoi vantaggi, mia cara...-
-Lo stai fuorviando?-chiedo, un misto di ammirazione e speranza nella voce.
-certo! Ora rispondi! Perchè vai in un albergo con Alec??- chiede.
-Ecco, io... -
Devo dire la verità. Alice capirà, ne sono certa.
-Io e lui ci frequentiamo da un pò... Insomma ci siamo visti un pò di volte in segreto, e lui mi piace un sacco...-spiego.
-Ahhhhh!! Lo sapevo!!! E vi siete già baciati???- chiede.
Il suo tono è mutato, non è più preoccupazione e rimprovero, ma... Curiosità... Eccitazione... Pettegolezzo...
-ecco io... io... io devo andare... ti richiamo prima della festa se faccio in tempo...-
-Ma io voglio i dettagli!! Aspetta!- urla all'altro capo telefonico.
-Ciao Alice!- e chiudo la chiamata.
Rimango un paio di minuti a fissare il vuoto.
Non penso a nulla se non: sono una ragazza morta...

POV Lara
-Allora che ne dici? Non sei euforica?- chiedo a Payson, mentre sono davanti allo specchio a provarmi il settimo vestito.
Payson esce dalla cabina armadio.
Io me la sarei aspettata con un bel vestito estivo, sportivo ma elegante. O per lo meno provocante.
E soprattutto con una bella espressione raggiante.
Invece eccola li, con una t-shirt nera, jeans scuri, tennis e un sorriso simile a quelli dei detenuti in carcere.
-Ma dico sei impazzita? E poi cos'è quello sguardo? Mica stai per essere chiusa in un convento di suore di clausura!- la rimprovero.
-Ah si?- chiede lei, leggermente sorpresa. -perchè, non sto bene?-
-Si, stai una favola, se dovessi uscire dieci minuti per andare a prendere il giornale. Ma qui stiamo andando ad una festa piena zeppa di bei ragazzi. Ma li hai visti oggi pomeriggio? A petto nudo, muscolosi... semplicemente bellissimi!-
-Si gli ho visti...- risponde -ma non mi interessano...-
Io la scruto neglio occhi... Molly aveva ragione, e se non fosse per la solita storiella sulle sirene e sui loro compagni di vita, sarebbe sul serio senza speranze.
-Ah lascia perdere, dammi cinque minuti che andiamo...- le dico.
-ok- ed esce dalla porta.
Chissà quale bel lupacchiotto è disponibile...

POV Demetri
Do un'occhiata veloce a Felix, poi gli dò il segnale e scattiamo entrambi giù dal palazzo. I neonati sono presi alla sprovvista e fuggono tutti nella stessa direzione. Nel giro di pochi secondi stiamo tutti correndo nella boscaglia. I neonati sono molto intelligenti nella fuga: girano in tondo tracciando due traiettorie diverse, così la terza volta chi li insegue ha il cinquanta per cento di possibilià di sbagliare e così via, fino a quando se ne perdono le tracce, essendoce ne troppe in giro. Ma loro non hanno ancora capito che non faccio affidamento solo sui sensi. Sono il miglior segugio al mondo, varrà pure qualcosa...
Continuiamo a correre, siamo completamente immersi in questa corsa assassina. Ormai siamo lontani da Port Angeles. Sento il rumore delle onde e un lieve odore di mare. Ma sono troppo impegnato nella caccia per occuparmi di dove sono. Felix fa affidamento sui miei sensi, e prima finiamo quest'ultimo lavoretto, prima torniamo a Volterra.

POV Payson
Arriviamo alla riserva in anticipo, ma la gente non tarda ad arrivare. Ormai è il crepuscolo, qualche stella comincia ad apparire.
Non conosciamo nessuno e io e Lara ci spostiamo al limitare del bosco circostante. Cominciamo a parlare del più e del meno, tanto per conoscerci meglio. E' simpatica, un pò pazzerella e svampita, ma mi va a genio.
Quando mamma mi aveva parlato dell'adozione ero rimasta un pò male, anche perchè papà era appena morto. Ci sono voluti un pò di mesi per accettare l'idea, ma mamma era così entusiasta che non potevo essere felice per lei. Grazie all'idea di avere un'altra adolescente in casa aveva superato bene il trauma. Sinceramente mi aspettavo una ragazza viziata, invece mi sbagliavo. Diciamo che potrebbe con il tempo, diventare la sorella che non ho mai avuto.
-Ehy! Che ci fate la da sole?? Venite qui con noi!- urla Leah a una ventina di metri da noi. Ci raggiunge a grandi falcate. -Venite, vi voglio presentare un pò di gente...-. Ci afferra per i polsi e ci tira dietro di lei.
Arriviamo dove c'è lo stesso gruppo di ragazzi del pomeriggio. Ci guardano tutti sorridenti. Hanno facce simpatiche.
-Lui è Embry... lui mio fratello Seth, lui Quil, Jared e... lui è Sam- dice, l'ultimo nome con una sorta di velo di tristezza. -Ah e manca Jacob... chissà dove si è cacciato...- dice, riprendendosi da quell'attimo.
-sarà con Renesmee...- dico senza pensarci, facendo volare la mente alla storia del triangolo amoroso tra Leah, Sam e Emily. Povera Leah...
-E tu come fai a sapere...?- comincia sospettoso Sam, ma Lara è più veloce e gli impedisce di finire la domanda.
-Andiamo a ballare?-
-Aspetta! Ti devo presentare Paul!- dice Leah, ma ormai è tardi e Lara la sta già trascinando al centro della piccola radura, dove grossolanamente avevano allestito la pista.
Sam mi scruta, quasi volesse entrarmi nei pensieri.
"Tanto non puoi..." dico nella mia testa, quasi volessi fargli la linguaccia.
"Non cantar vittoria, arrivano i Cullen..." dice la vocina, la quale non demorde e non mi lascia in pace.
Mi giro e vedo un'intera famiglia di vampiri arrivare; paiono come degli dei greci, pallidi, forti, indistruttibili. E mi basta guardarli al volo per riconoscerli.
Poi ricordo il giorno dell'incidente. Erano loro che avevo visto prima di riperdere i sensi. E' solo un flash di ricordi, non molto.
-Sam- dice uno di loro, avvicinandosi.- Siamo felici che tu ci abbia invitati.-
-Adoro le feste- cinguetta una ragazza non molto alta, esile e molto simile a una fatina. Alice.
Sento lo sguardo di tutti addoso.
-Nessie, scricciolo, perchè non vai a divertirti con Leah in pista? Porta anche...?- dice Esme, guardandomi interrogativa.
"si certo, perchè secondo te io ci credo che Edward non vi ha detto il mio nome..."
-Payson-dico, cercando di tenere un tono fermo.
Non so se farmela sotto per il desiderio diventato realtà o perchè sono in mezzo a vampiri e licantropi.
-Mutaforma- sussurra Edward, correggendomi.
Io lo guardo, per niente sorpresa.
-Sentite, facciamola finita. Sapevate benissimo come mi chiamavo, sapete cosa sono e probabilmente sapevate che venivo alla festa- dico, facendo un cenno con il capo in direzione di Alice.
-Si, lo sapevamo.- conferma Carlisle.
-E allora sapete anche di uscire da un libro?- chiedo, un tono di pazza ironia nella voce, causa una realtà paradossale.
-Edward ci ha spiegato cosa c'è nella tua testa... il desiderio e tutto... la cosa è un pò difficile da accettare per noi, facciamo parte di questo mondo quanto te, abbiamo memoria dei momenti passati. Non so spiegare tanta magia, ma le sirene sono spesso causa di enormi magie, quindi in fondo non mi sorprendo. Ora, senza cambiare momento, tu lo sai cosa è oggi, vero?-chiede, quasi divertito.
Io ci metto un pò ad assimilare tutte le informazioni, e appresa la domanda finale li rispondo. -Sabato-. Continuo a mantenere un tono deciso, ma la verità è che sono terrorizzata.
E se non fosse come nel libro? Se non riuscissero a controllarsi.
-Ci controlliamo, tranquilla- dice Ed, divertito.
Io abbozzo un mezzo sorriso.
-E quindi sei cosciente che stasera c'è luna piena?- chiede Carlisle, tranquillo.
-COSA????-


Allora?? Piaciuto? Il prossimo capitolo sarà il continuo, spero di postarlo il prima possibile, appena ho tempo...
Purtroppo non sarò così veloce come all'inizio a postare...
Ringrazio chi segue e legge la stoia... grazie mille!!!

@ Saruxxa = Ciaooooo!!! Eh si, sono una fan della coppia Renesmee/Alec... mi piacciono un sacco... un pò anche a me dispiace per Jake, ma neanche più di tanto... cmq sta tranquilla che non rimarrà solo a lungo.... xD un bacio!

@Melody Potter = grazie mille!

@Mitika81 =  W Alec & Renesmee, starebbero da dio insieme... cmq sta tranquilla che Demetri e Felix arriveranno in scena molto, ma molto presto... xD...
Cmq per mettere l'html basta che scarichi NVU, è pratico e veloce, e fa tutto da se, tu scrivi normale e inserisce da solo i codici html.... non vedo l'ora di leggere la tua storia... se hai problemi a postare fammi sapere che ti do una mano volentieri, sono curiosa di leggere....bacio

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Capitolo 8
*** La luna piena ***


7-La luna piena Eccomi qui...spero di non avervi fatto attendere troppo... Questo è il nuovo capitolo spero vi piaccia... Volevo avvertire già da ora che io dal 31 luglio parto per la Sardegna, quindi non avrò il computer. Comunque sia se è possibile, vedrò se c'è un modo per postare attraverso il cellulare, ma ne dubito... Starò via tre settimane, e se non ci sarà modo di postare, scriverò lo stesso a mano, così quando torno dovrò solo copiare e postare...
Buona Lettura

LA LUNA PIENA
POV Payson

-COSA???-. Quasi grido alla brutta notizia.
-Non è ancora sorta, ma è questione di dieci minuti al massimo-mi avverte.
-Non arriverò mai a casa in tempo!-. Basta sono fritta.
-Tranquilla, puoi rintanarti a casa di Emily, ci penserò io ad avvertire tua madre...- mi dice.
Ma come fa a stare così tranquillo? Io sto per avere un attacco di panico!
La luna piena non è mai una cosa buona, mai. Perdo il controllo, dico e faccio cose che non dovrei, e il tutto senza un ricordo la mattina dopo. Una sorta di enorme sbronza.
Sento qualcosa muoversi tra gli alberi circostanti, e non sono l'unica ad essersene accorta. Sia i vampiri che i licantropi sono all'erta, e alcuni cominciano a ringhiare.
-Bene bene... Una festa... -una figura pallida e dagli occhi cremisi esce dall'ombra della boscaglia, un sorriso sadico gli riga il volto. -E c'è cibo a volontà... che ne dite ragazzi? Non è una splendida serata??-

POV Demetri
-Come hai fatto a perdere le loro tracce??- urla Felix per l'ennesima volta.
-Non lo so... Sono stato sviato... E' come se qualcosa avesse sviato i miei sensi di segugio su piste false, facendomele captare per vere...- cerco di spiegarmi, scrutando ogni millimetro di foresta.
-Un potere?- chiede.
-Può essere, non mi era mai capitato...- dico, tenendo la concentrazione al massimo.
Annuso l'aria, ma dell'odore di quei neonati neanche l'ombra. Se centra qualche potere, è ancora attivo, se no gli avrei già localizzati mentalmente.
-Ci conviene avvisare i Cullen...- convengo.
-I Cullen?-
-Si, il nostro soggiorno qui non passa più inosservato... Per di più siamo vicini al confine dei loro territori, se li avvisiamo se la caveranno loro... dopotutto, hanno già abbattuto un esercito da soli... e io voglio tornare a Volterra...-spiego. Per un attimo stiamo in silenzio, io ancora preso dall'umiliazione di aver perso le prede.
-Sono alla riserva, ci conviene arrivare al confine e aspettare che Edward senta i nostri pensieri...- dico.
Felix non attende altro, e si butta in una corsa leggera alla volta della riserva. Lo seguo silenziosamente, con la mente affollata da mille pensieri.

POV Renesmee
-Bene bene... Una festa... E c'è cibo a volontà... che ne dite ragazzi? Non è una splendida serata??- Solo la sua voce basta a darmi il voltastomaco.
Guardo mamma e papà, per nulla spaventati. Li atterreranno in un secondo.
A occhio sembrano una ventina di neonati, e sono affamati. Questo li rende più forti e veloci, ma non più intelligenti.
Però c'è l'amica di Payson, lei si che non sa nulla.
-Sa tutto- dice mio padre a denti stretti.
Oh fantastico! Alla faccia del bel segreto!
Guardo mio padre, tutto ad un tratto cupo in volto.
Ecco, questo è il segnale d'allarme: siamo nei guai.
-Jasper, tranquillizzali tutti- sussurra.
Vedo zio Jasper concentrarsi, i neonati sono molti e lo sforzo si deve moltiplicare.
Uno ad uno i neonati sembrano più rilassati, meno scontrosi e ostili.
Restiamo tutti in silenzio, aspettando la mossa successiva.
Sono concentrata solo sui neonati, tutto quello che mi circonda non esiste.
Dò solo un'occhiata veloce a Payson al mio fianco, se la starà facendo sotto...
Ma che fa?? Le sembra questo il momento di guardare le stelle?
Un momento... è incantata.... si è incantata a guardare la luna...
Le tiro un pizzicotto, ma sembra che non l'abbia neanche percepito. Guardo Carlisle, leggermente allarmato.
Lui alza le spalle e mi fa segno di lasciar perdere.
Una folata di un odore quasi nuovo, ma non sconosciuto mi colpisce.
La mia famiglia attacca nello stesso istante in cui vedo un enorme bestione con una mantella grigia fare a pezzi il neonato che aveva parlato.
Al suo fianco una figura più minuta.
Li riconosco al volo: Demetri e Felix.
Alec mi aveva detto che erano da queste parti.
Payson fa qualche passo avanti, non è più incantata. Il suo volto è segnato dalla preoccupazione dalla paura. Guardo di sfuggita lo scontro, non ci sono più neonati interi. Allora di che ha paura??
Dietro di lei vedo un enorme massa color rossa sollevarsi dalla ciotola.
-Oddio, il punch ha preso il volo!- mi ritrovo ad esclamare.
Sono a bocca aperta. Nel giro di un secondo, vedo il punch sfrecciare in aria e colpire Felix in pieno petto, facendolo volare a dieci metri di distanza. Credo che nessuno l'abbia mai atterrato così...
-Forte- sussurro.
Ma Payson sembra non ascoltare. E' ancora terrorizzata.
-non riesco a calmarla- dice Jasper.
-è sotto l'effetto della luna piena, è normale. Felix, vattene, o continuerà a colpirti! Ha paura di te, dopo quello che le hai fatto! E ora non sa controllare questa paura!-
-Io non scappo, io le stacco la testa a morsi...- ringhia.
Demetri lo blocca, aiutato da Emmett e Rose. Felix si dimena, non ho mai visto un vampiro così arrabbiato. O forse si. Ho un vago ricordo di Kate che atterra un bel pò di vampiri, cercando di aggredire Caius, dopo la morte di Irina. Ecco, se il mio ricordo è esatto, la scena è molto simile.
Guardo Leah divertita, ma è come incantata. Guardo la sua traiettoria visiva, e incontro Felix, il viso ancora contratto dalla rabbia.
E ora solo tre parole lampeggiano come luci al neon nella mia testa: Leah-Imprinting-Felix...Leah-Imprinting-Felix...Leah-Imprinting-Felix...
Oh cavolo!!
-Leah!! Leah!! Non guardare!!!- dico, cercando di smuoverla dalla sua posizione.
Inutile, i suoi occhi sono ancora inccollati a Felix.
-E' troppo tardi- dice mio padre. -Demetri, prendi Payson e chiudetevi in casa di Emily, non farla uscire per nessuna ragione... no, non ti attaccherà se non le fai del male, sta solo attento, durante la luna piena diventano immensamente furbe... Felix, va a farti un giro lontano da questa zona... Nessie, tesoro, appena Leah si riprende avrà bisogno di scaricare questo colpo di fulmine su qualcuno, ti va di...?-
-Si, ci penso io...- dico, senza lasciarli finire la frase.
Vedo Demetri prendere in braccio Payson in un secondo, per poi dirigersi verso la boscaglia.
Tutti noi stiamo per tornare alle nostre case ancora scombussolati, non c'è più nulla da festeggiare...
Leah si riprende, sembra scombussolata...
-Vieni, ti porto a casa... Ah, buon compleanno Leah- le sussurro, mentre con un braccio le cingo la vita per giudarla sulla via del ritorno.

POV Demetri
Il suo odore è buffo: sembra un misto di tutti gli odori più buoni che esitano, con un retrogusto di sangue. E' buono, viene voglia di assaggiarlo. E' qualcosa di nuovo, scatena la curiosità. Ma c'è qualcosa che mi impedisce di attacarla. E non penso siano le conseguenze che dovrò affrontare se le faccio del male. E' come se lei fosse un diamante prezioso: potrei trasformarlo in una collana, ma non sarebbe più un diamante.
Tra le mie braccia si addormenta.
Sorrido guardando quel viso da adolescente, tanto puro quanto bello. E se poi penso che ha messo al tappeto Felix... mi scappa un sorriso.
Entro in casa di Emily. Ci sono stato una volta, qualche mese fa, quando Aro mi aveva detto di portare i saluti a Carlisle. Era dentro a questa casetta di legno, a parlare con l'alfa del branco.
Poggio la ragazza sul divano. La vedo muoversi, la sua pelle è diventata fredda a causa del contatto con la mia. Prendo una coperta e la adagio sul suo corpicino.
Mi piace vederla così tranquilla. Chissà cosa sogna, cosa vede, cosa pensa...
E' così strano che mi importi di lei; fino ad ora non mi ero mai fermato a guardare una ragazza in questo modo. Per lo meno non da quando sono un vampiro. Nemmeno Heidi mi era parsa così interessante. Lei era una delle tante vampire del corpo di guardia, un amica che soddisfa un desiderio di tanto in tanto. Forse tra tutte era quella che preferivo, ma nulla di più. Non l'amavo. Le volevo bene, se per bene si intende non avere alcun tipo di istinto omicida nei suoi confronti. Ma mai l'ho amata. Non so nemmeno cosa sia amare, come ci sente, cosa significa. E' solo una parola come tante, forse troppo piccola per racchiudere un significato tanto grande.
Sono sopravvissuto fino ad adesso senza l'amore, non vedo perchè sentire la mancanza di qualcosa che non si ha mai avuto. E' logicamente impossibile.
La vedo stroppicciare il naso, forse qualcosa nell'aria le da fastidio.
La sento borbottare, neanche il mio udito percepisce il senso di quei suoni.
Poi la sua voce mi arriva come uno schiaffo in piena faccia.
-....Demetri...-
Ha detto il mio nome. Rimango in silenzio, con il cuore che se potesse uscirebbe dal petto per i battiti. Invece è sempre fermo, come al solito. Però io li sento, sento i battiti come se fossero veri.
Chi sei tu per farmi provare certe emozioni al solo pronunciare del mio nome?


Piaciuto?? Spero di si...
Ringrazio come al solito tutti voi...

@ loli89 = Ciao!! Grazie per il complimento alla fic, hai ragione, ormai ci sono sempre le solite coppie. Comunque sia credo che in questo capitolo quello che pensavi tu dell'imprinting sia stato confermato: per me Leah e Felix starebbero da dio.... xD bacio

@ mitika81 = sono contenta che presto posterai la fic su Demetri, non vedo l'ora.... xD... per quanto riguarda Felix, credo di aver già messo tutto in questo capitolo, per me starebbe bene con Leah, cmq l'idea di non lasciarlo solo era carina  ;)         Per Molly e Lara, non posso dire nulla... Si vedrà poi nei prossimi capitoli da che parte stanno, per ora vedeteli più come personaggi neutrali, non del tutto cattivi...=) kiss

@ Melody Potter = eh si, come da copione in H2O le sirene perdono il controllo con la luna piena, e naturalmente il giorno dopo non ricordano nulla...  alla prossima bacio!!!

@saruxxa = ma dove t sei cacciata??? io mi aspettavo la tua recensione... guarda che mi metto a fare gli occhi dolci.... @_@...  bacione ciau!






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Capitolo 9
*** Cuore di ghiaccio ***


8-Cuore di ghiaccio Scusate a tutti per l'enorme ritardo, ma all'inizio mi era mancata l'ispirazione, poi ci si è messo di mezzo internet e non riuscivo a postare... Spero che questo capitolo, reduce da una bella crisi di mancanza di idee vi piaccia... tutto sommato ne sono soddisfatta.
Spero mi perdoniate per il ritardo. Il prossimo aggiornamento spero arriverà nel weekend.
Ancora non vi sò dire se mentre sarò in Sardegna riuscirò a postare. Con il cellulare riesco ad entrare in internet, manon so quante funzionalità saranno disponibili. Spero di si comunque sia.
Buona Lettura!
PS: in fondo alla pagina c'è una sorpresa per chi adora Charlie Bewley alias Demetri.... *__*


CUORE DI GHIACCIO
POV Payson
Apro gli occhi.
La mia testa fa male, pulsa. Sembra tanto una discoteca.
La luce filtra dalle persiane. E' lieve, opaca. Il sole qui a Forks è raro che riesca a battere la spessa coltre di nubi grigie che ogni giorno ci fa compagnia.
Con quella poca luce che filtra riesco a guardare l'orologio che ho al polso. E' quasi mezzogiorno.
Mamma sarà di sotto spazientita per la mia lunga dormita.
Ma la testa fa troppo male per permettermi di alzarmi.
Mi rotolo verso sinistra e BOOM!!
Cado rovinosamente a terra.
Ma cosa diavolo...??
Un momento, non sono in camera mia. Ma dove sono?
Cerco di ricordarmi come sono arrivata qui, ma proprio non ricordo. E soprattuto dove sono.
E poi, come per prendermi a schiaffi in piena faccia, la realtà mi assale.
Non è stato un sogno, era tutto vero.
La festa, i Quileute, i Cullen, i vampiri... e Demetri.
Come posso ancora una volta pensare che sia solo un brutto sogno.
Ogni volta ci spero così tanto che finisco per autoconvincermene, per poi ripiombare nel vero presente.
Però ancora non ricordo come ci sono arrivata in questa casa. Ho come un grosso vuoto di memoria.
Mi sforzo ancora. La luna... la luna piena. Devo aver guardato la luna ed è per questo che non ricordo nulla.
O forse qualcuno mi ha tirato un colpo in testa mettendomi fuori gioco. Uhmmm...
Mi rialzo dal paviento freddo e barcollo fino ad una porta semiaperta, sperando che sia il bagno. Ho azzeccato.
Entro silenziosa, senza farmi sentire, da brava sirena; non solo i vampiri hanno certe capacità.
Certo, forse in velocità sulla terra non li batto, ma in acqua non c'è gara.
Chissà se qualcuno è in casa.
Mi avvicino al lavandino, quando sento delle voci provenire da fuori.
Guardo istintivamente la finestra. Sono voci che conosco, ma non riesco bene ad abbinarle a qualcuno.
Mi avvicino di soppiatto alla finestra semiaperta e acuisco l'udito.
-Dem è pericolosa! Non hai visto cosa mi ha fatto ieri sera?? E non mi ha neanche sfiorato, era lontana da me...- dice una voce.
Sono Demetri e Felix.
-Adesso esageri! E comunque ieri sera te lo sei meritato. Si è solo difesa...- sibila.
-Difesa??? Difesa?? Quella si stava vendicando!- ringhia Felix.
-E allora? Fa lo stesso. Tu non la conosci. Non è pericolosa. Se l'avessi vista dormire stanotte non penseresti che è pericolosa. E' docile, indifesa...- lo contraddice Demetri.
Mi ha guardata dormire???
Sento le guance pulsare per la prepotente affluenza di sangue. Mi vergogno così tanto. Perchè è rimasto a guardarmi??
-Indifesa?? Demetri, hai mai visto una pianta carnivora?? Sono così belle agli occhi degli insetti. Colorate, profumate, indifese. E poi quando meno se lo aspettano... zacchete!! Li mangiano!- controbatte con enfasi Felix.
Io non sono una pianta carnivora!!!
-Felix, semmai quelli che mangiano la gente siamo noi, non lei. E noi siamo più pericolosi di lei. Hai sentito Carlisle ieri sera? Lei ti ha attaccato perchè era spaventata che potessi farle ancora del male... tutto qui. Una volta sparito l'effetto della luna tornerà normale.-
-Ma perchè la difendi tanto?? Mi spieghi cos'ha quella ragazza che ti impedisce di trattarla come tutte le ragazze deliziose che facciamo fuori??-
-Non ha niente, è diversa, ma non ha niente che non abbiano anche le altre ragazze, a parte i poteri.- risponde secco.
Continuo ad ascoltare immobile. Quasi mi dimentico di respire tanto sono presa dalla loro discussione.
-Dovremmo informare Caius e Aro della ragazza. Dovrebbero sapere che ce ne è ancora una viva. Non gli farà piacere saperlo.- conclude Felix.
-No, non diremo nulla della ragazza. Così la condanniamo a morte certa.- ribatte il biondo.
-Si, ma così condanniamo noi a morte certa. Aro lo verrà comunque a sapere, gli basterà toccarci per vedere come vanno le cose da queste parti. Dem, fidati, non ne vale la pena.-
-Felix, per favore. Lo sterminio delle sirene da parte dei due anziani è finita quasi due millenni fa. E lei è l'ultima sirena probabilmente. Tu credi che sarebbe bene lasciar scomparire questa razza per sempre?-
-Non lo so, ma se Aro e Caius gli avevano mosso guerra, vuol dire che non erano proprio delle sante.- risponde il vampiro.
Resto a bocca aperta per queste ultime parole.
Basta, sono condannata.
Aro verrà a saperlo e manderà qualcuno ad uccidermi.
Che stupido desiderio.
Che stupida io che l'ho espresso.
-Didyme non la pensava in questo modo, mi sembra. E Aro l'ha fatta fuori perchè le aiutava. Avrebbe rischiato la vita per delle colpevoli??- chiese Demetri, con tono di chi la sa lunga.
-Non lo so, Dem, ma questa faccenda ci farà finire nei guai.- conclude Felix -ah, non dovresti affezzionartici, anche perchè partiamo tra qualche giorno... lasciala perdere che è meglio per tutti, soprattutto per te-
-Tanto ormai...- borbotta- comunque hai ragione, lascio perdere. Non per me, ma rischio di farle del male. Il suo sangue mi attira molto, e non voglio avere rimorsi se la uccido. Non voglio che diventi nulla per me.- aggiunge, il tono freddo come la sua pelle.
Queste parole lame affilate che mi colpiscono.
Sento Felix allontanarsi velocemente e correre nella foresta, finchè anche i suoi movimenti non arrivano più alle mie orecchio.
Ma alla fine che cosa credevo? Non siamo niente, solo due esseri che si sono incrociati una volta.
"Due volte, per l'esattezza" dice la vocina.
C'è un modo per soffocarla?? Nel vero senso della parola però...
Mi lavo la faccia, come a voler lavare via i brutti pensieri. Ma per quello ci vorrebbe una doccia gelata...
Torno nel salotto.
Mi blocco vedendo una figura magra e nivea in piedi accanto al divano.
Il cuore comincia a battermi forte, quasi facendomi male.
-Hai ascoltato vero?- chiede, senza emozione.
Io non rispondo, in compenso una lacrime scende silenziosa lungo la guancia.
In un baleno si avvicna e con la mano fredda la asciuga.
-Perchè? Che cosa ho fatto per meritare di morire?- chiedo.
-Non lo so...- risponde, sempre con lo sguardo fermo, e una posa statuaria. Non lascia trasparire emozione. Lui non ha emozioni.
-Te lo dico io! Niente, non ho fatto niente. Ho solo espresso un desiderio, evidentemente quello sbagliato! Ma sta tranqullo, non voglio mettervi nei guai. Preferisco morire che far continuare questa tortura.- dico, scoppiando in lacrime.
Era da molto che non piangevo, e il fatto che ci fosse lui in quel momento mi irritava. Non piangevo per la morte, tante volte ci avevo pensato e mai l'avevo temuta. Piangevo perchè ad almeno lui importava qualcosa di me, invece aveva dimostrato il contrario.
-Adesso smetti di piangere.- mi ordina all'orecchio.
Io lo allontano. Come ho potuto anche solo pensare di essere importante per un essere tanto spregievole?
-Chi sei tu per dirmi quello che devo fare? Sei solo un assassino profondo quanto una pozzanghera. Non sei niente per me, niente!- dico, tornando in bagno e chiudendomici dentro.

POV Demetri
-Chi sei tu per dirmi quello che devo fare? Sei solo un assassino profondo quanto una pozzanghera. Non sei niente per me, niente!-
Queste parole sono schiaffi in piena faccia. Il mio corpo quasi indistruttibile, è diventato fragile sotto quelle lame.
Sento la porta del bagno sbattere.
Non sono nulla per lei.
Nulla di importante, nulla di rilevante.
Nulla che potrebbe farle pensare per un momento che per la prima volta il mio mondo girava intorno a una persona e non al sangue. Nulla che 
potrebbe farle capire quanto stia diventando importante per me.
Non sono nulla.
Non ero mai stato qualcosa in tutti questi anni, come pretendevo di diventare qualcuno solo perchè degli occhi da cerbiatta mi avevano catturato l'anima, quell'anima che da così tanto tempo mi aveva abbandonato.
I suoi capelli profumano di miele e more, la sua pelle è liscia e morbida.
Le sue guance sono rosee e non esitano a diventare rosse.
Non ho mai visto una creatura tanto bella quanto grintosa.
Ne da umano, ne da vampiro.
Che cosa avevo detto a Felix? Che avrei lasciato perdere. Non lo pensavo mentre pronunciavo quelle parole, ormai ero troppo coinvolto in un turbine di emozioni del tutto nuove.
Ma ora, quel turbine ha smesso di girare, ha smesso di far casino.
Sta facendo ritornare l'ordine.
E l'ordine giusto delle cose è che io devo andarmene.
E' la cosa giusta da fare.
Ma non è ciò che voglio.
Non è affatto ciò che voglio.

POV Leah
Cerco di calmare il battito cardiaco.
Dio, è così faticoso piangere. Arrivi alla fine che gli occhi bruciano, le guance fanno male, il respiro è affannoso.
Lo sento, mi sto calmando finalmente.
Ma poi mi tornano in mente quei due occhi color topazio, che portano dentro di loro il segreto di tante morti atroci.
Ed ecco che sento il magone tornare, inondarmi il petto mentre invano cerco di ricacciarlo nelle viscere. Si blocca sul petto, quasi a voler torturare il mio povero cuore.
E' tutto così ingiusto.
E io che credevo che Quil fosse messo male ad aver avuto l'imprinting sulla piccola. Se lui è messo male io sarò da ricovero per crisi esistenziale...
Lo odio! Anzi, odio me stessa... come ho potuto essere tanto debole da innamorarmi di un mostro così... così... bah... non trovo nemmeno le parole per insultarlo.
Forse perchè c'è una parte di me che si rifiuta di trovarle.
Come farò adesso??
Magari è possibile avere più di un imprinting... forse, se mi impegnassi, riuscirei a ricacciare questo sentimento esattamente da dove è venuto per poi innamorarmi di qualcun altro.
Si, farò così. E' l'unica alternativa accettabile.
E l'altra non è certo abbandonarmi a quel mostro: meglio la morte piuttosto, ovvero l'altra alternativa.
-Smettila Leah!- sento ringhiare Edward di sotto.
-Leah apri!- ecco l'ennesimo tentativo delle ultime ore di Nessie.
-Vattene! Non voglio parlare con nessuno!-
-Leah non è così grave! Esci dai, mi stai facendo preoccupare!-
Sento una porta di sotto aprirsi. E' arrivato qualcuno...
-Ma che ha quella da piangere??- chiede una voce profonda, secca e fredda come la pelle che gli appartiene.
E il mio cuore fa un tuffo e per qualche secondo da linea dritta...

Allora?? Piaciuto??
Spero di si...

Grazie mille a chi legge e segue questa storia...

E ora le recensioni:

@Melody Potter = No, non ho ancora visto tutta la terza serie... in tv me la sono persa perchè ero fuori i pomeriggi, quindi me la sto scaricando... cmq si, è molto bella... credevo che con l'assenza di Emma sarebbe diventata un pò noiosa, invece no, mi ha preso cmq...
Un bacio =*

@leo miao = ciao! sono contenta che ti piaccia la storia.. ti rispondo a tutte le recensioni che mi hai lasciato...
allora, ci hai azzeccato in pieno all'imprinting di Leah...eheh...
si, la ragazza protagonista si riferisce alla ragazza che dici tu: sono ginnaste professionista in quella serie tv...
hai ragione, l'intreccio tra licantropi vampiri e sirene ci sta bene, per questo ho voluto sviluppare la storia...xD
No, purtroppo Jake e Nessie non stanno insieme... Lui ha avuto l'imprinting su di lei, ma non il contrario... quindi diciamo che lei è libera di innamorarsi di altri... e per me Alec è fantastico... =)
I cullen comunque conoscono la storia che ho anticipato in questo capitolo riguardo lo sterminio delle sirene, e sopratutto Carlisle lo sa meglio di tutti in quanto era stato con i Volturi per un breve periodo....
Spero di aver risposto a tutto ;) kiss kiss

@Mitika81 = grz della statua, ti ripago con una statua per la tua ficcy fantastica... cmq Dem sarà molto più presente d'ora in poi... Bacione ...=*

Ecco la sorpresa....

http://img341.imageshack.us/img341/1883/fb3a722d06f9.jpg
                 

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Capitolo 10
*** Orgoglio e... istinto omicida ***


9-Orgoglio e... istinto omicida Eccomi qui!! Come promesso questo è il nuovo capitolo. Prima di tutto volevo dire che con il cellulare c'è il modo per aggiornare, ma devo scrivere tutta la storia nello spazio per il nuovo capitolo,  qnd nn posso caricare nessun file esterno, mi toccherà scrivere tutto con i tasti del cell. Per questo nn garantisco nulla, mi duole dirlo, ma se non ce la faccio farò tre settimane senza postare...
Seconda cosa, prima di partire vorrei aggiornare almeno una volta, due se riesco...
Buona Lettura!
PS: il link dell'altro capitolo per la foto di Charlie non funziona più, qnd chi ha facebook può vedere la foto da qst link...
http://www.facebook.com/note.php?created&&suggest¬e_id=135194569854154&id=103083953077996#!/photo.php?pid=136056&id=116676218377984

ORGOGLIO E... ISTINTO OMICIDA
POV Leah
-Ma che ha quella da piangere??-
Mi riprendo dopo qualche secondo, scatto in piedi e apro la porta del bagno di casa Cullen; come un furia scendo e scale, scansando prima Nessie dal mio tragitto.
Gli ultimi gradini li salto del tutto e mi fiondo su quella figura massiccia e marmorea.
Lui è ancora sulla porta quando gli salto addosso e comincio a colpirlo con spinte e pugni.
Grazie alla mia forza indietreggia fino ad andare contro la porta d'entrata che senza tanti problemi si scardina e cade a terra, in segno di resa.
Felix riprende il controllo e mi stringe per le braccia scaraventandomi a pochi metri da lui.
Emette un ringhio, ma non mi attacca.
L'unico gesto di difesa è stato allontanarmi.
Il mio corpo trema, trama di rabbia, di vergogna, di umiliazione.
Non mi ero mai sentita così.
In un secondo mi trasformo e gli ringhio contro.
Deve andarsene, sparire dalla mia vista, tornarsene a Volterra, e li rimanere per tutta la sua eterna esistenza.
Non voglio vederlo, non voglio sentirlo.
Non voglio nemmeno pensarlo.
Presa da un nuovo attacco d'ira mi scaravento su di lui, di nuovo.
Ma mentre salto, torno umana.
E' come se il mio corpo si rifiutasse di attaccarlo, so di poterli fare male solo quando sono un lupo.
Così non gli faccio niente.
Torno a colpirlo sul torace con pugni e spintoni.
Lui in silenzio subisce.
-Avanti! Perchè non ti difendi??-
Silenzio.
-Combatti!- lo incito.
Silenzio.
-Codardo!! Sei solo un codardo!- lo provoco, offendendolo.
Lui torna a prendermi per le braccia, mi posa un bacio delicato sulla fronte, e poi mi lancia verso il torrente, oltre le prime decine di metri di boscaglia.
Il mio corpo è a meno di dieci metri dal suolo.
Sento l'aria colpirmi violentemente il corpo, quasi volesse tagliarmi.
Sento piano piano che la mia quota diminuisce con una traiettoria a parabola.
Andrò a finire in acqua.
Colpisco la sua superficie fragorosamente, ma con la testa vuota finalmente.
Non penso a nulla.
Sono libera.
Sento qualcosa toccarmi la schiena.
E' duro.
E' freddo.
Forse una roccia.
No, è Felix. Mi cinge con le sue enormi braccia da dietro e mi riporta in superficie.
Vorrà farmi male questa volta. Devo averlo offeso per bene.
Spero solo che vada fino in fondo, che mi finisca.
Mi riporta in superficie e mi adagia sulla piccola riva di ghiaia.
Il mio respiro è ancora irregolare.
Sento le sue labbra vicino al mio orecchio.
-Mi dispiace- mi sussurra.
Un attimo dopo, sono sola.

POV Payson
Lo sento respirare, li, in salotto.
Non si è ancora mosso.
Respira.
Qunado è con Felix non lo fa, ma quando è con me si.
Imita la respirazione umana.
Come a farmi capire che lui c'è, che è li.
Che stupida. Sicuramente non è per questo.
Sicuramente vuole solo sembrare meno spaventoso, più umano.
Ma io non voglio. Voglio che sia se stesso.
Come prima. Freddo, gelido, senza emozioni.
Qualcuno che sappia far scivolare tutto, senza che niente lo tocchi, che lo ferisca.
Vorrei tanto essere anche io così.
Poter non sentire nulla per lui. Poter dire che non me ne frega niente di lui.
Ma non è così.
Come si può provare questo sentimento, se nemmeno lo consosco?
Le persone si innamorano così facilmente??
No, il mio non è amore. Sarà solo una stupida infatuazione.
Lui è bello, è molto bello.
Lui di me gli interessa solo il mio sangue.
Non voglio dargliela vinta.
Sono forte, sono coraggiosa e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno.
Abbasso la maniglia della porta e la apro.
Demetri è ancora li, dove l'avevo lasciato.
Solleva lo sguardo sentendomi.
I suoi occhi si fissano sui miei.
Io resto immobile.
Come sempre.

POV Demetri.
La sento uscire.
Alzo lo sguardo e lei è li, a testa alta, come ad urlare: Hey, io non scappo da nessuno... non batto mai in ritirata.
E' li, con i suoi occhi che luccicano per il pianto.
Sono rossi, iniettati di quel sangue che tanto desidero.
Potrei ucciderla in meno di un secondo. Non avrebbe neanche il tempo di urlare.
Metterei fine alle mie sofferenze.
Placherei questo desiderio.
Ucciderei il mio sentimento.
I miei occhi balzano velocemente sul suo collo scoperto.
E' li, che mi dice di attaccare.
Ogni parte di me, ogni istinto mi dice di attaccare. I miei sensi sono acuti come nella caccia.
Ma c'è qualcosa che mi blocca. Un piccolo pensiero che si fa largo nella mia mente.
La sua vita.
Non avevo mai pensato alle mie vittime come vive. Ho sempre pensato semplicemente alla loro morte. Ma mai alla loro vita.
Mi desto da questi pensieri.
Lei è ancora li, che mi guarda.
-Dovresti andare dai Cullen, ti staranno aspettando -dico, con un soffio di voce.
-Si, forse dovrei. Ma prima voglio delle spiegazioni.-
-Carlisle ti spiegherà quello che vuoi sapere - dico, questa volta girando il mio sguardo altrove, concentrando i miei occhi sui dettagli dell'arredo e non sulla ragazza.
Del veleno mi sgorga in gola, prepotente e feroce, come la voglia che ho del suo sangue.
Non mi era mai parso così invitante fino ad ora.
-no, le voglio da te.- dice, testarda.
Non posso stare nella stessa stanza con lei ancora per molto, o qui finisce male.
Comincio a diventare nervoso, il veleno mi manda a fuoco la gola e la rabbia comincia a diventare parte di me.
-Smetti di fare i capricci. Carlisle sa più cose di me. Muovi le tue gambine e va da loro- dico. Ora si che ho perso il controllo. Sono stato duro. Torno a guardarla, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime un altra volta. Dio, è già la seconda volta che la faccio piangere nel giro di dieci minuti. Ma è meglio così, è meglio per lei.
La guardo, forse per l'ultima volta, poi mi volto e esco dalla casa.

POV Renesmee
-Si è calmata?- chiedo a mio padre.
-si, sta dormendo.- risponde, chiudendo la porta della camera degli ospiti.
Dio, doveva essere davvero infuriata se ha attaccato così. Comunque sia l'effetto dell'imprinting deve essere molto forte se non è riuscita ad attaccarlo sotto forma di lupo.
Comunque sia tutto ciò non porta nulla di buono. Ho sentito Sam parlare con Jake, dicono che non è mai successo, non ne conoscono ne le cause, ne le conseguenze.
Vedo Alice farmi cenno di raggiungerla in camera sua.
La seguo, in silenzio.
-Alec è già a Port Angeles, ti sta aspettando.- mi scrive sulla lavagna, solitamente utilizzata per i suoi schizzi di vestiti.
-Grazie - le scrivo, con un bel cuore. Le stampo un bacio sulla guancia e esco dalla finestra.
Corro nella foresta il più veloce possibile, prima raggiungo la fermata dell'autobus a Forks, prima arrivo a Port Angeles.
Poi un odore m colpisce. Sague. E fresco anche.
PResa dall'istinto seguo l'odore. Raggiungo una grande quercia. Dietro si vede una mantella nera curva su qualcosa. E' un Volturo, non c'è dubbio. Non è Felix, la figura è più minuta.
-Alec?- chiedo decisa.
La figura di alza in piedi, facendo emettere alla vittima l'ultimo rantolo di dolore.
-No, sono Heidi- dice, voltandosi.
Rimango a bocca aperta per tanta bellezza. Potrebbe tranquillamente gareggiare contro Rose.
-Oh scusa, credevo... ti ho scambiata... ecco... non importa- farfuglio, in imbarazzo.
Ma che è? Mezza Volterra riversata a Forks?
-Alec? dovrebbe essere in missione, e poi a te che importa?- chiede.
Non rispondo, preferisco stare zitta che dire qualcosa di sbagliato.
-Comunque sia sto cercando Demetri... Marcus dice che i suoi interessi... se così si possono chiamare... si sono spostati su qualcos'altro. O qualcun'altro. Marcus è molto bravo a capire i legami tra le persone. E quello di Demetri non riguarda più me. Tu ne sai qualcosa, piccola...ibrida?- dice, con aria stra sognata.
Non so perchè, ma mi ricorda tanto Jessica Rabbit... si, sembra tanto una di quelle sgualdrine di alto livello.
Faccio una smorfia.
-Forse Demetri ha trovato più interessante un albero di te... qui ce ne sono molti, la scelta è ampia.- rispondo, acida. Sto perdendo tempo invece di andare da Alec.
Emette un ringhio sommesso, interrotto dalla voce più bella e suadente che io abbia mai sentito.
-Hiedi, non importunarla... lascia che me la veda io con questo... scricciolo-.
Mi volto e incontro i suoi occhi color topazio, color sangue.
Gli occhi di Alec.


Piaciuto? Recensite su!!

Vi ringrazio come al solito perchè leggete e seguite la mia ff... vi adoro!

Ora scappo, spero che il prossimo capitolo sia pronto per Lunedì...

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Capitolo 11
*** Il puzzle prende forma ***


Il puzzle prende forma Scusate il ritardo, pensavo di riuscire a postare due volte prima di partire, ma le valigie sono state più esigenti di qnt mi aspettassi..=(
Cmq sia spero ke questo capitolo vi piaccia, spero sempre di riuscire ad aggiornare durante queste tre settimane, ma non ci giuro... cmq sia quando torno avrò un bel pò da recuperare...


IL PUZZLE PRENDE FORMA
POV Renesmee

-Hiedi, non importunarla... lascia che me la veda io con questo... scricciolo-.
Ah, arrivano i rinforzi!! Ogni sua parola è un'emozione. Come posso resistere. Rivolgo lo sguardo ad Heidi che ci scruta e poi, con lo sguardo da superiore e una smorfia che le incurva la bocca, alza i tacchi e in pochi secondi se ne va.
-E' bello averti qui...- mi giro di nuovo a guadarlo. Lui mi scruta per qualche istante, con lo sguardo serio, poi l'angolo sinistro delle sue labbra si incurva di mezzo centimetro in quello che dovrebbe essere un sorriso.
Non è molto, ma per essere un vampiro spietato e assetato di sangue equivale a Jake quando mi fa le feste.
Mi avvicino e gli poso un bacio sulla guancia.
Lo sento irrigidirsi sotto il tocco dell mie labbra. Sono una mezza vampira, ma il mio sangue è comunque una tentazione per lui, soprattuto perchè non ci vediamo spesso.
-Il tuo cuore accelera, sembra un colibrì...- mi dice, cercando di sdrammatizzare il suo contenersi. Cerca di essere sciolto, ma non lo è. Sento che vuole il mio sangue. Sento che cerca di trattenere il veleno dallo sgorgare in gola. Lui non vuole mai andare a caccia quando ci sono io. Sa che non mi piace vedere le persone morire, ne tantomeno sapere che lui le uccide così vicine a me. Ma non mi piace neanche vederlo soffrire. E' come se soffrissi io stessa.
-Allora, ti va di fare un giro a Port Angeles? Hanno aperto un centro commerciale nuovo giusto?- mi chiede, lo sguardo fisso su di me ma assente. Tiene lontana la sete. E scommetto che ha smesso di respirare da un pò.
I suoi occhi si fanno sempre più neri.
-No, non mi va. C'è troppa gente e tu non ce la fai più. Da quand'è che non mangi?- chiedo, preoccupata.
-Da un pò- risponde.
-Da quanto, di preciso?-
-ho mangiato all'aereoporto di Roma, nel parcheggio.-
-Devi mangiare- gli dico, rimproverandolo.
-Lo farò... ma prima usciamo... mi manca uscire con te...-
-no, prima mangi, poi usciamo... mica che ti divori la commessa...- dico, tirandogli un buffetto sulla spalla.
Si rassegna e mi dice di aspettarlo in albergo, che farà il prima possibile.
Ci separiamo e io riprendo a correre alla fermata, ignorando quel pensiero che mi fa ricordare a cosa si riferisce il suo spuntino.

Alcuni giorni dopo...
POV Payson
-Dimmi tutto, Payson.- mi dice Carlisle, con lo sgaurdo di un medico che cerca di infondere fiducia e tranquillità ad un paziente condannato ad una morte certa.
Deglutisco, ormai sono giorni che mi preparo a questa chicchierata.
Mi faccio forza e provo a cordinare le corde vocali alla mente... penso sia così che si costruisce una conversazione.
-cosa... cosa sai delle sirene?- chiedo.
Carlisle sospira poi dice:
-me l'aspettavo questa domanda... Sai, io non c'ero, non ho vissuto le vicende che ti racconterò ora... sono cose che mi sono state raccontate dalla moglie di Caius... Una volta ho soggiornato a Volterra, ed è stato in quel periodo che ho visto le ultime due sirene. Erano due sorelle. E tu le conosci entrambe... stando a quello che dice Ed...-
-Le conosco?- chiedo sorpresa.
-Si, le conosci.-
-Quindi sono ancora vive... Le sirene sono immortali??- chiedo, frastornata.
-Non proprio. Le sirene, fino a quando sono tali e in grado di trasformarsi, non crescono, hanno l'eternità davanti a loro. Quando invece, smettono di trasformarsi, a seconda di quanti anni hanno passato come sirene, gli viene concessa una vita proporzionata a quella vissuta, ma rimangoo comunque giovani e belle... non so se mi sono spiegato...-
-si, credo di aver capito... quindi queste due sirene che conosco hanno un tot di anni da vivere prima di morire?- chiedo. La conversazione si faceva interessante, avevo un mucchio di domanda da fare, il pomeriggio non sarebbe bastato.
-Sai come muore una sirena?- chiede, improvvisamente con uno sguardo quasi divertito.
-Per affogamento?- chiedo, ridendo.
-ahah, buona questa. No, le sirene che muoiono per così dire di vecchiaia, si trasformano in acqua. Tornano ad essere parte della natura, quella stessa natura che le ha create. Poi ci sono sempre quei casi in cui una sirena viena uccisa. In quel caso rimane il corpo e basta, come un' umana.-
-uhm... capisco... chi sono queste due sirene? E come si fa a smettere di trasformarsi? Io non invecchierò mai?- sparo a raffica.
-Calma calma. Una cosa alla volta. Allora, ti stavo dicendo che durante il mio soggiorno a Volterra, conobbi queste due giovani ragazze. Erano spaventate, non sapevano dell'esistenza dei vampiri. Aro era affascinato dal fatto che le sirene fossero ancora vive. Credeva di averle uccise tutte. E ne lui, ne Caius le ricordavano. Marcus, dal canto suo, si tirava da parte. La faccenda delle sirene gli era a noia più di tutte le altre. Però le due ragazze li facevano tenerezza per così dire. Non credo che un vampiro possa provare tenerezza per le loro prede, però lui era più dolce con loro degli altri due a causa di Didyme. Sai chi è?-
-la moglie di Marcus... ma lei non è morta per mano di Aro?-chiedo.
-si, quasi un millennio prima. Ma Marcus la ama ancora, non ha mai smesso di amarla. Non gli importa più di nulla. Non gli è nemmeno importato di vendicarsi. E' il primo e unico vampiro al mondo che non si vendica per la perdita del compagno, o della compagna in questo caso. Nessuno ne sa spiegare le ragioni. Molti credono che in silenzio stia covando una vendetta molto dolorosa nei confronti di Aro, ma sono dei vampiri che ci sperano e basta. Vampiri con conti in sospeso con l'anziano. Sai perchè Aro uccise la sorella?- mi chiede.
Io ci penso su un pò, ma di tutto il repertorio informativo sulla saga, quell'informazione mi manca. O almeno, in parte.
-Potrebbe essere che Marcus era troppo distratto da Didyme e così Aro l'ha uccisa?- chiedo titubante, facendo riferimento a quel poco che sapevo.
-In parte è così. Non era esattamente una distrazione, ma più una scelta. Una scelta ritenuta da Aro sbagliata. Ma finchè era una scelta, Aro era in grado di tenere a bada sia la sorella che Marcus, tenendo quindi unito il clan. All'epoca, i Volturi, o meglio Aro, muoveva guerra contro le sirene. Non aveva ancora una compagna, e aveva ricevuto un rifiuto da una sirena, umilandolo davanti all'intero clan e a quello rumeno. L'umiliazione fu tale che la rabbia prese il posto dell'amore. Si convinse che le sirene erano un pericolo per i vampiri, che li fuorviavano per farli diventare loro schiavi. E fino a qui, anche Didyme era solo contro quest'idea. Ma nessuno agiva ne contro ne pro le sirene. Quando Aro venne a sapere che la sirene che aveva amato per quasi un secolo aveva rivelato il suo segreto e quello dei vapiri ad un umano, ebbe il pretesto giusto per muovere guerra. Didyme era sempre stata simpatizzante di quelle creature. Quando la guerra si trasformò in uno sterminio di innocenti, Didyme intervenne in difesa di quelle poche rimaste, ma senza grandi risultati. In compenso si era attirata in gran parte l'odio di Aro, in quel periodo molto scontroso e suscettibile. Didyme era però stanca di tutta quella guerra, era stanca di tutto quell'odio. Aveva un potere particolare Didyme, forse legato proprio alla sua anima: rendeva chiunque felice, sprigionava una sorta di aura di felicità. Convinse Marcus ad abbandonare i Volturi e ad andare a vivere da soli, solo loro due, felici. Quando Aro lo venne a sapere si finse contento per entrambi, gli diede la sua benedizione per andarsene, ma prima di partire uccise la sorella, e ordinando a Chelsea di legare a se Marcus.- finisce Carlisle, lo sguardo perso nei ricordi di quel racconto.
-Chelsea?- chiedo. So che è nel corpo di guardia, ma mi sfugge il suo potere.
-E' una vampira graziosa, riesce a creare o a spezzare i legami. E' molto utile ad Aro. Quando vuole qualche nuovo pezzo nella sua collezione fa rompere i legami dell'interessato con chiunque, in modo da fargli accettare la proposta. Ho anche il dubbio che molti nel corpo di guardia dei Volturi siano li solo perchè incantati dal potere di Chelsea. Credo che lei leghi i nuovi arrivati ad Aro, in modo da rimanergli fedele in qualsiasi circostanza.-
-Perchè credi questo?-
-Perchè è possibile che tutti quei vampiri si lascino sfruttare da Aro e Caius senza battere ciglio? Molti di quei vampiri li conoscevo prima che si unissero ai Volturi, ed erano orgogliosi, abituati a fare di testa loro. Non si facevano comandare da nessuno. Alcuni di loro sono morti durante le missioni, ma alcuni ci sono ancora, e ancora sono fedeli agli anziani.- mi spiega.
-quindi tutto questo tu l'hai appreso al tuo soggiorno... e sono cose successe molto tempo fa. Ma chi erano le due sirene?- chiedo.
-Le ha trovate Hiedi. Stava facendo " la spesa"- dice, mimando le virgolette. -le ha portate ad Aro. Come ti ho già detto Aro era rimasto affascinato...-
-aspetta... non era infuriato, ma affascinato?- chiedo, confusa.
-Si, ormai erano passati tanti secoli dallo sterminio delle sirene. Aveva già la sua compagna, Sulpicia. Solo si chiedeva come loro due fossero riuscite a sfuggire al suo attacco. Se in quel momento era sorpreso, prova ad immaginare come si è sentito dopo aver saputo che quelle due sirene avevano meno di seicento anni.- mi fa un mezzo sorriso.
-Gliel'hanno detto loro?- chiedo.
-No, secondo te è possibile tenere nascosto qualcosa ad Aro?- mi chiede.
-Giusto! Il suo potere...- mi picchio la mano sulla testa. Me ne ero proprio dimenticata.
-Infatti. Le due sorelle furono analizzate a fondo. Aro in quel periodo era abbastanza allegro e di buon umore, e difficile da credere, Caius sembrava esserlo altrettanto. Quindi per me e MArcus non fu un problema richiedere la loro incolumità. Aro però scese a patto sia con noi che con le due, onde evitare ritorsioni spiacevoli dato che le due sirene erano venute a conoscenza del massacro delle loro simili. Aro tutt'ora teme le sirene: è una sorta di fobia che ha mantenuto nei secoli. Chiese alle due sirene di rinunciare ai loro poteri. Le due, pur di aver salva la vita, come dissero all'udienza, si sarebbero sbarazzate dei loro poteri. Ma a quanto pare aro non sapeva molto su come funzionasse la rinuncia.- dice, prenetandomi con gli occhi.
-Ah no? -chiedo, interessata.
-no, ed è qui che entri in gioco tu. Pensa a come sei diventata una sirena... e pensa anche che non sei l'unica ad essere stata catapultata in questo nuovo mondo.-
Io ripenso, scavo nei miei ricordi. Ma non ricordo nessuno presente alla mia trasformazione. Anche perchè era un sogno. Mi sono trasformata durante un sogno.
-Non è stato un sogno.- interviene una voce alle mie spalle. Edward era appena entrato dalla porta finestra che dava sul giardino.
-Come no?- chiedo.
-Non si può modificare il proprio codice genetico attraverso un sogno, ti pare?- chiede, quasi a prendermi in giro.
-Tecnicamente non si modificherebbe neanche nella realtà, tantomeno per diventare una sirena.- ribatto, con la voce di chi sta per fare una linguaccia.
-Giusto anche questo...- dice, trattenendosi dal ridere. - comunque sia, le due sorelle ti hanno prelevato durante la tua sbronza, non eri cosciente, e il sonnifero che ti hanno somministrato era abbastanza forte. Sono riuscite a portarti alle grotte di La Push. E' li che è avvenuta la tua trasformazione. Le sirene possono rinunciare ai loro poteri, ma il potere non scompare magicamente, rimane improgionato in loro, anche se non si manifesta più. L'unica azione che può fare una sirena è conservarlo. Poi è una sua scelta: se vuole farlo morire con lei, non lo cede a nessuno, se vuole farne un dono a una ragazza maritevole, lo fa.- dice, e mi indica con un cenno.
Sono troppo frastornata. Ho ricevuto, rielaborato e immagazzinato troppe informazioni.
-Scusa, ma le sirene erano due. Il potere l'ho ricevuto da entrmbe?- chiedo, tralasciando le domande meno importanti e chiarendo solo quelle principali.
-no, una delle due, la più giovane, è ancora in possesso del suo potere. Ha una mezza idea a chi darlo, ma se lo fa la ribalto...- dice.
- ok, poi mi spieghi questa cosa...- dice Carlisle.
-io invece vorrei tanto sapere chi sono le due sorelle diaboliche e perchè mi hanno ceduto il loro potere....- dico, sarcastica.
-Molly e Lara.-
-Cosa??????????- urlo.
-Molly e Lara.- ripete Edward.
-Quello l'avevo sentito... ma insomma, come... cosa... ohhh... insomma, perchè?- chiedo, il mio tono di voce parecchie ottave sopra il normale.
-Semplice, Molly e Lara vogliono vendicarsi di Aro, come lui aveva giustamente previsto. Solo che lui no aveva previsto che avrebbero creato altre sirene. Molly ha scelto te perchè ti ritiene abbastanza forte e coraggiosa per affrontare Aro. Anche perchè lo avresti affrontato lo stesso per... non importa, lo avresti fatto comunque.- dice, fermandosi sul più bello.
-Per cosa?- chiedo, leggermente irritata.
-Non posso dirti nulla. Si tratta del tuo futuro, e non posso stravolgerlo ne condizionarti. Quando arriverà il momento lo capirai.. è inutile che fai quella faccia... - mi risponde. Io continuo a guardarlo con cipiglio, ma so già che non cederà.
-E Lara?- chiedo.
-Lara ha ancora il suo potere e vuole cederlo a... a... insomma, crede che Nessie sarebbe perfetta, anche perchè è una mezza vampira e questo la renderebbe potente anche sulla terra...- dice, con una smorfia.
-Nessie?- chiede Carlisle, sbalordito.
-Fantastico!- mi ritrovo a esclamare io.
-Perchè? Non odi la tua natura?- chiede Ed, sempre con la stessa smorfia sul viso.
-Non ho detto che odio la mia natura. Odio il fatto che ero l'unica al mondo ad essere così. E comunque, scusa la domanda, ma Felix e Demetri non hanno riconosciuto Lara?- chiedo, dubbiosa.
-Si, l'hanno riconosciuta. Infatti mentre tu eri a casa di Emily con Demetri io e Lara abbiamo spiegato la situazione a Felix, senza dirgli però che tu sei stata creata da Molly, ma semplicemente da madre natura. Felix lo avrà detto anche a Demetri. Comunque sia non hanno intenzione di svelare nulla ad Aro, e grazie a Lara, Aro non riuscirà a trovare i loro pensieri riguardo a questa faccenda.-
-in che senso?-
-quando una sirena tiene dentro di se il suo potere, mantiene anche i suoi poteri sugli altri e sugli elementi.- questa volta era stata Lara a parlare, entrando dalla porta, alle spalle di Carlisle. - purtroppo non sono più molto potenti e la metamorfosi è esclusa.-
-Dammi dieci buoni motivi per non staccarti la testa ora...- dico, a denti stretti.
-Perchè? Che ho fatto?- chiede -Non sarà per il potere che ti ha passato Molly?-
-no, non è per quello. Per altri tre motivi. Uno, sapevi tutto e non mi hai detto nulla. Secondo tua sorella è un'emerita stronza per avermi abbandonata. Terzo, hai addosso la mia maglietta e l'hai macchiata di cioccolato...- dico, ringhiando.
-Ops... tranquilla, la laverò e sarà come nuova...- dice.
-lo spero per te... comunque sia credo che per oggi basti... le cose più importanti le ho volute sapere...- dico, scartando per l'ennesima volta la domanda che mi frullava per la testa da un bel pò.
-Vuole sapere se Demetri è sotto l'effetto di Chelsea...- dice Edward a Carlisle.
Mi sento avvampare. Lara trattiene le risa, emettendo un suono strano per contenersi.
-Ma un pò di privacy??- chiedo, rossa come un pomodoro.
-Benvenuta nel mio mondo...- commenta una voce alle mie spalle.
Renesmee era appena entrata, era vestita casual, ma comunque elegante e bellissima.
-Sto uscendo, vado da un'amica a Port Angeles...- dice. Stampa un bacio sulla guancia a suo padre e uno a Carlisle. Con un cenno di saluto a noi se ne va.
-Sta ancora frequentando Alec?- chiede Carlisle.
-Si, e più aspetta a dirmelo più mi fa saltare i nervi...- risponde Edward, scrocchiandosi le dita.
Credo che d'ora in poi le cose si faranno più semplici sul mio piano di "allarme rosso: c'è una sirena tra noi", ma per quanto riguarda questa famiglia... è peggio di Beautiful!


Ci vediamo alla prossima... spero il prima pox... =)
Grazie a chi segue questa storia...
Per le recensioni l'unica che ancora mi recensisce è Mitika81... ti adoro! Le altre credo che siano in vacanza...xD
Mi mancano i vostri commenti raga, mi davano tanti spunti interessanti!!
Mi mancherete tutti queste tre settimane... bacio =*

@ Mitika81 = weeee!! hai visto? finalmente arriva Alec... ma va via Dem... x questo capitolo l'ho tenuto alla larga, ma ho già una mezza idea di come farlo tornare in scena... Alice è                                     sempre mitika, è la migliore.... kiss kiss... ps: le storie posso seguirle cn il cell, ma nn posso pubblicare snz un computer... qnd nn vedo l'ora che posti, probabilmente lo                               leggerò in nave il tuo cappy... bacione!! <3

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Capitolo 12
*** Il colore del mare ***


11-Il colore del mare Ciao a tutti! Da quanto che non scrivo!! Ho avuto un blocco della scrittrice enorme! Ma oggi mi sono incollata davanti al computer e mi sono costretta a buttare giù qualcosa. e alla fine una parola ha tirato l'altra... quindi eccovi il capitolo: non è molto lungo, ma spero comunque che vi piaccia.
Spero non vi deluderà.
D'ora in poi aggiornerò una volta a settimana, o il sabato o la domenica, visto che tra un pò ricomincerà la scuola....
Un bacio =)

IL COLORE DEL MARE
POV Renesmee

Sono passati circa un mese e dodici giorni da quando Alec è tornato a Volterra.
E anche questa sua visita ha lasciato un vuoto enorme dentro me.
Mi ci sono volute ore per convincere zia che non c'era stato nulla, neanche un bacio.
E dire che stavo anche dicendo il vero. Non oso immaginare quanto ci avrei messo se stavo mentendo.
Anche questa volta, nessun bacio.
Non che sia importante.
Ok, forse lo è, ma mi basta anche solo vederlo.
Già, mi manca.
In casa l'atmosfera è tranquilla.
Payson si chiude nello studio con Carlisle un giorno si e un giorno no per discutere del più e del meno.
Leah mangia a mala pena e non esce quasi mai dalla sua stanza.
Non la biasimo.
Se il mio destino fosse di essere nemica giurata di un qualcuno di cui sono anche innamorata incondizionatamente e senza scelta, avrei già vagliato anche l'idea del suicidio. Anche perchè Felix non sembra uno molto... come dire... romantico. Ecco si, Romantico. Romantico è la parola giusta.
Altra novità, per così dire, è che tra Paul e Lara sembra ci sia del feeling. Non so se lui abbia avuto l'imprinting, ma stanno sempre insieme.
E Molly arriverà stasera. Carlisle ha convenuto che sarebbe stato meglio se ci fosse stata anche lei qui.
In poche parole la casa sembra diventata un albergo di lusso.
Esme è felicissima di avere tutti questi adolescenti per casa: il suo lato materno è sempre al primo posto. Si è anche comprata una collezione completa di dvd e libri con tante ricette culinarie: cucina sempre lei per le ragazze, e il più delle volte c'è anche Paul che resta a cena. Sembra incerdibile. Paul è sempre stato uno di quelli un pò schifati dallo stare ore con noi, sia per l'odore che per istinto. Eppure ora passa le giornate qui, con Lara. Si, direi che è confermato. Tra i due c'è qualcosa. Anche zia Alice è d'accordo con me, infatti escogita sempre nuovi piani per beccarli in flagrante.
Zio Emmett e zia Rosalie a quanto pare non sono più ispirati alle loro fusa amorose, infatti prenotano spesso stanze d'albergo: la casa è troppo affollata per i loro gusti.
Papà e zio Jazz passano le giornate a giocare a scarabeo o scacchi. Non c'è molto gusto, visto che papà vede ogni mossa di zio, ma lui di tanto in tanto riesce anche a sorprenderlo.
Mamma invece se ne sta spesso con Esme. Non che le interessi la cucina: da quel che ne so anche quando era umana non amava l'arte culinaria. Passa le giornate in silenzio a guardare Esme creare fantasiosi piatti tra i fornelli. Bah, sarà annoiata.
Insomma, qui la vita è un mortorio, tutti hanno da fare qualcosa, che sia qualcosa di piacevole o per semplice noia.
E io? Io non ho nulla da fare.
Nulla.
Niente.
Nada.
Di tanto in tanto esco a fare delle passeggiate nel parco alla periferia di Port Angeles. Mi piace guardare la gente seduta sulle panchine: chi legge il giornale, chi si rilassa leggendo un libro, chi gioca con il cane, chi aspetta il suo amore per passare il pomeriggio insieme.
E io?
Sempre sola.
Jacob non esce mai. A quanto pare lui e il branco sono impegnati a tirare su di morale Leah e a cercare di tenerla in forze. Deve esserci molto spirito familiare tra di loro. Paul è l'unico che non sta quasi mai con Leah. E' questo che mi fa pensare ad un imprinting.
Anche io vorrei stare vicina a Leah, passare le giornate con lei.
Ma non vuole vedermi.
Me lo ha fatto intendere chiaramente quando Alec è partito. Mi ha buttata fuori dalla sua camera.
Non so cosa gli è preso, ma sembra che ce l'abbia con me perchè io e Alec ci frequentiamo.
Secondo Alice è perchè io posso avere una relazione semplice con lui, mentre per lei non c'è molta possibilità.
Felix non ricambierà mai i sentimenti di una come lei.
E' segnata a vita.
Amare e non essere amata.
Demetri e Felix si sono allontanati da un bel pò. Sono andati verso New York, seguiti a ruota da Heidi.
Per zia Rose, Demetri per Heidi è come una droga.
Non lo ama, ma ama il fatto di farlo cadere ai suoi piedi, di essere l'unica per lui. Le piace il controllo che ha su quel vampiro.
O forse che aveva.
Perchè, ascoltando una conversazione tra papà e Alice, Demetri si è allontanato così velocemente da qui perchè si era affezzionato a Payson.
Il che era inverosimile, perchè non credevo che quel genere di vampiro si potesse affezzionare a qualcuno che ha del sangue caldo e rosso nelle vene. Però i miei dubbi sono stati spazzati via ogni volta che ho sentito Payson piangere nel sonno e di tanto in tanto mormorare il suo nome.
Ho tanta pena per loro.
E in quei momenti mi sento fortunata ad avere Alec.
Alec, il ragazzo dagli occhi rossi, il ragazzo che un giorno mi raccontò di averli avuti color del mare.

POV Demetri
Osservo il blu del mare.
Sono ore, forse giorni che sto qui ad osservarlo.
Una spiaggia deserta.
Una spiaggia che ha lo stesso colore dei capelli di Payson.
Un colore dorato, che ti cattura corpo e anima e che ti tormenta in eterno.
Perchè ho paura che sarà questa la mia condanna.
Pensare a lei per sempre.
Pensarla e non averla.
Non poterla stringere delicatamente tra le mie braccia.
Guardarla negli occhi e sapere per certo che non c'è cosa più bella al mondo.
Sentire la sua voce. Ora che ci penso, non ho mai sentito la sua voce allegra. Una volta spaventata, una volta rotta dal pianto. Non l'ho mai vista ridere.
Ricordo la notte che l'ho guardata dormire. Era ciò che di più simile si avvicinava ad un angelo. Come quelli dipinti dai grandi artisti rinascimentali, con quel viso paffuttello e le guancia rosee, con un contorno di biondi capelli.
Osservo il blu del mare.
Desidero così tanto tuffarmi in acqua, lasciare che il sale corrodi i miei peccati, la mia anima.
Non ho mai provato la sensazione di disprezzo per la mia nuova vita.
Ma ora venderei tutto per essere di nuovo umano.
Per non dover pensare di ucciderla. E' una cosa così brutta pensare anche per un secondo di poterla uccidere.
Ed è per questo che me ne sono andato.
Sarei potuto restare dell'altro pò.
Il nostro non è un clan, il nostro è solo un esercito. E agli anziani poco importa dove siamo. Solo che ci saremo quando ci sarà bisogno.
Sarei potuto rimanere li, ma la mia sete è più forte del mio autocontrollo. E' una forza che non controllo, che non regolo a mio piacimento.
Avrei potuto fare del male a quella fragile creatura.
Ho fatto la scelta migliore per lei.
Dopotutto è stata chiara, io non sono niente per lei.
E mai avrei pensato di essere nulla per qualcuno che per me è tutto.
E' più importante del sangue della signora di mezza età che passeggiava per strada ieri notte.
E' più importante di ogni notte di piacere passata con Heidi.
E' più importante della mia vita.
Lei è la mia vita, ora. 

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