To be Mrs Darcy

di Lady Georgiana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non è un sogno ***
Capitolo 2: *** Una tremenda notizia ***
Capitolo 3: *** Una nuova conoscenza ***
Capitolo 4: *** Che si diano inizio alle danze ***
Capitolo 5: *** Le danze possono attendere...si gioca! ***



Capitolo 1
*** Non è un sogno ***


To be Mrs Darcy

"Non è un sogno"

Quando i suoi occhi si destarono alle prima luci dell'alba, Elizabeth Bennet impiegò parecchi secondi a riconoscere la sua stanza. Non nascose di sentirsi per un attimo disorientata notando, per prima cosa, il baldacchino in legno pregiato sopra la sua testa con dei delicati ed eleganti ritagli floreali. Sbattè gli occhi, forse quel che aveva sognato non era poi molto lontano dalla realtà. Alzò la mano sinistra dinnanzi al suo viso, era li...la prova della sua immensa felicità era sul suo anulare e non si riferiva al piccolo diamante prezioso ma al suo significato simbolico. Ora era Mrs Elizabeth Darcy, moglie del più affascinante, gentile, generoso, buon uomo del mondo...o almeno del Derbyshire, pensò con un risolino malizioso. Il suono della sua risata le fece ricordare che probabilmente Darcy dormiva ancora ma quando guardò al suo fianco trovò solo le lenzuola di seta disfatte e, solo più; tardi, notò un biglietto sul cuscino del suo amato marito. 

Mia cara Elizabeth, Nel momento in cui ti scrivo sei ancora avvolta tra le braccia di Morfeo e non sai quanto potrei invidiarlo,
 ma, ahimè, i doveri quale gentiluomo di Pemberley mi richiamano, dunque non mi troverai al tuo risveglio.
 Cercherò di fare in tempo per la colazione, 
per sempre tuo  
                 Fitzwilliam Darcy  

Elizabeth richiuse il biglietto  leggermente amareggiata ma, ora che era diventata la padrona di casa, capiva bene quanto fosse difficile e quanto tempo richiedesse l'amministrazione di Pemberley con la sua campagna e i fittavoli annessi. Decise di alzarsi, stava per suonare il campanello per richiamare la sua valletta, Cecilia, in modo tale che l'aiutasse a vestirsi....ma in quella casa la servitù era cosi efficiente  che non dovette muovere un dito poichè ella si trovava già sull'uscio della porta dello spogliatoio.   
-Buongiorno Mrs Darcy, perdonatemi per essere giunta così ma inizio ad imparare come servire al meglio la propria padrona- disse per poi abbassare il capo in segno di riverenza.  
Elizabeth non era ancora abituata a tutto quello, ma cercò; di non mostrarsi sorpresa -Sarebbe opportuno, Cecilia, se giungessi dopo il suono del campanello- le sorrise dolcemente, comprendeva quanto la ragazza fosse giovane e ancora inesperta, ma stava pian piano migliorando sotto,anche, le istruzioni dei domestici più anziani. -Si Mrs Darcy- si limitò a risponderle imbarazzata  mentre iniziava a fare il suo lavoro.  

Dopo mezz'ora poteva ritenersi pronta per scendere nelle altre sale e fare colazione; indossava un abito d'organza blu che risaltava il colore dei suoi occhi. Mentre scendeva le scale non potè non pensare a quanto le mancassero i vecchi risvegli...svegliarsi mentre Jane scostava le tende per far entrare la luce del primo mattino, le chiacchiere maliziose e per nulla taciute di Lydia e Kitty, il suono del pianoforte sotto le dita di Mary, per non parlare delle urla della Signora Bennet riguardo i suoi poveri nervi. Ebbene tutto quello le mancava, ma in confronto al silenzio e alla pace dell'immensità di Pemberley, sentiva che avrebbe potuto farne a meno.  Quando entrò in sala per la colazione non vide nessuno; Mr Darcy, evidentemente, non aveva fatto in tempo per la colazione e Georgiana sembrava non essersi ancora destata. Decise quindi di andare a fare una passeggiata nei boschi intorno alla tenuta. Il leggero venticello primaverile le scompigliò due o tre boccoli lasciati cadere dietro le spalle e camminando notò un'estesa radura di fiori gialli, e decise che ne avrebbe raccolti un pò per Georgiana. A quanto aveva capito dalle loro conversazioni, la ragazza amava molto quel colore, diceva sempre che le ricordava l'estate, la sua stagione preferita. Diceva che guardare fuori le ampie finestre mentre suonava il pianoforte e vedere tutta la natura rigogliosa, la rendeva molto felice. Fu così che Elizabeth ne raccolse parecchi, li avrebbe fatti mettere in un vaso sul pianoforte di Miss Darcy.  
Quando rientrò diede subito l'ordine e avvicinandosi alla sala udì il suono della voce di Mr Darcy -Buongiorno Mr Darcy-  disse entrando e facendo notare la sua presenza. Darcy appena la vide si alzò subito per andarle incontro e salutarla come si conveniva: le prese le mani e le baciò la fronte -Buongiorno Mrs Darcy- le sussurrò.  Da quando si erano sposati, e non da molto quindi, si divertivano a chiamarsi in quella maniera così formale anche se erano soli. Era un gioco che ricordava loro che non stavano sognando, che si amavano e che ora erano davvero felici.  
-Avete ricevuto il mio biglietto stamani?- chiese Darcy  

-Si l'ho ricevuto. Tuttavia non vi ho trovato per la colazione e così delusa da voi marito, sono andata a riflettere nella natura arrivando alla conclusione che il nostro è stato un matrimonio troppo avventato- ironizzò Elizabeth sapendo che lui adorava quelle schermaglie.  

-E ditemi, di grazia, lo avete fatto per un serio motivo di delusione verso i miei confronti o siete troppo spaventata da tutte le responsabilità che ne derivano a cui non siete preparata?-  

-Mr Darcy!- lo ammonì lei. Lui invece sorrise perchè ne era uscito vincente!  

Stavano quasi per finire la colazione quando si aprì di nuovo la porta e una timida Miss Darcy si affacciò -Buongiorno fratello..Oh buongiorno Elizabeth- salutò entrambi con rispetto e dolcezza. Suo fratello si alzò andandola a salutare e lo stesso fece Elizabeth -Buongiorno cara Georgiana, vieni a fare colazione con noi- le disse accompagnandola al tavolo. 
Elizabeth e Georgiana erano diventate come sorelle  e fu quello un processo estremamente facile poichè entrambe avevano un carattere predisposto alla gentilezza, all'educazione e all'ammirazione. Darcy era colmo di gioia nel vedere le due donne più importanti della sua vita andare così d'accordo.  
-Mi sono permessa di raccogliere dei fiori per te stamane, Georgiana- iniziò Elizabeth 

 -Oh non dovevate Elizabeth, avrete faticato molto nel raccoglierli-  rispose Miss Darcy seriamente preoccupata, era nella sua natura avere un carattere così amabile.   

-Al contrario, non immaginate quanto piacere abbia trovato nel raccoglierli sapendo di farti cosa gradita, li ho fatti mettere sul tuo pianoforte ma se lo ritieni troppo di disturbo mentre suoni sentiti libera di spostarlo - le sorrise Mrs Darcy  

 -Oh non mi saranno di nessun disturbo, anzi allieteranno le mie melodie. Vi ringrazio molto per aver pensato a me- le sorrisi anche Georgiana e dopo che Elizabeth le sfiorò un braccio, continuarono a mangiare.  Mr Darcy sorrise alla vista, a parer suo, di una perfetta situazione familiare...ma sentiva dentro di lui che quella beatitudine non sarebbe durata a lungo. 



Benvenuti
a tutti coloro che hanno iniziato a leggere questo piccolo anticipo della mia storia. Inizio col dire che non è proprio un capitolo, è più che altro un'introduzione di quella che sarà la vera storia...spero non vi abbia annoiato tutto questo rosa e fiori ma vi assicuro che più avanti non sarà proprio così. Siate clementi con me, è la prima storia che pubblico quindi non annuncio nulla solo...grazie per aver letto!! Ciaoo!





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Capitolo 2
*** Una tremenda notizia ***


"Una tremenda notizia"


Elizabeth si stava preparando per uscire a fare una passeggiata portando con sé uno dei suoi libri preferiti della biblioteca di Pemberley e, mentre i valletti le aprirono le porte della tenuta, sentì un rumore di passi affrettati dietro di lei -Mrs Darcy è arrivata questa lettera per lei- la cameriera le allungò la suddetta lettera che lei prese al volo -Grazie Susan, potete andare- 
Raggiunse in fretta la pace dei sentieri del parco per poter meglio dedicare attenzione a ciò che le scriveva la sua amata sorella Jane

Cara Lizzie,
ho la presunzione di credere di conoscerti meglio di chiunque altro per sapere con certezza che ora sei felice proprio come lo sono io.
Mr Bingley è l'uomo più dolce e disponibile che abbia mai conosciuto, presta attenzione ad ogni mia minima richiesta e se a volte sono affaticata per le lunghe passeggiate che mi concedo, egli se ne preoccupa subito cercando di darmi alla svelta sollievo.
Posso dire di non sentirmi affatto trascurata e di non essere mai stata amata così tanto.
So che Mr Darcy ti sta dando la stessa felicità e per questo non ho motivo di preoccuparmi della tua salute.
Ma ora giungo alla vera preoccupazione che mi tormenta...in occasione di una visita di nostra madre e delle nostre due sorelle, Kitty e Mary, qui a Netherfield, sono giunta a conoscenza del fatto che Kitty abbia avuto modo di partecipare a un piccolo ballo in presenza degli ufficiali appena giunti a Meryton e che proprio quella sera sia rimasta affascinata da un giovane ufficiale.
Ora, cara Lizzie, non avrei nulla in contrario a dare la mia benedizione ma la cosa che mi sconforta è che Mr Abby, questo è il nome dell'ufficiale, è un amico molto stretto di Mr Wickham.
Ho ottenuto questa informazione da una lettera di Lydia inviatami giorni prima, in cui esprimeva la sua gioia per l'accaduto di un evento così fortuito per la povera Kitty.
Da quanto sono riuscita a sapere, Mr Abby e Mr Wickham, erano compagni di reggimento e grandi amici ma, se il carattere dell'uno abbia influito sul carattere dell'altro, non so giudicarlo.
Tuttavia dopo questa notizia non riesco ad essere tranquilla, la mamma è al settimo cielo e grida di gioia pensando già a un matrimonio futuro.
Chiedo il tuo aiuto poichè Mr Bingley ha poche conoscenze nel campo militare e nessuno è riuscito a dargli informazioni sufficienti...ma so che Mr Darcy è un uomo rispettato dalla società da parecchio tempo prima di Charles.
Prego che lui ne possa sapere di più.
Ti prego di rispondermi non appena avrai notizie,
                                                              con amore Jane Bingley

Inutile dire, quando finì la lettera, quanto il suo cuore si riempì di preoccupazione. Kitty era sempre stata l'ombra di Lydia ma sperò che l'esperienza della sorella più piccola le fosse bastata come esperienza di vita. Ma ora, alla luce dei nuovi avvenimenti, realizzò che Kitty poteva incorrere nello stesso errore e, Dio non voglia, uscirne molto peggio della sciocca Lydia.
Ritornò immediatamente in casa per informare suo marito della triste notizia. Bussò alla porta del suo studio e quando le fu dato il permesso di entrare, trovò l'uomo immerso in mille scartoffie 
-Elizabeth, cosa è accaduto- chiese subito lui, evidentemente turbato dall'espressione della moglie molto simile a quella di qualche mese addietro.

-Oh Fitzwilliam, mi ha scritto mia sorella Jane...lei grazie al cielo sta bene ma è stata la portatrice di una notizia così sconfortante..-

Mr Darcy si preoccupò pensando subito che fosse capitato qualcosa di terribile a Mr Bingley
-Si tratta di Mr Bingley, è malato?-

-No. non preoccupatevi di questo, Mr Bingley sta bene. Ma..oh che malaugurato destino- esclamò con un sospiro andandosi a sedere, troppo agitata per restare in piedi

-Allora perchè non me ne parlate? Potreste sentirvi meglio mia cara- Mr Darcy non riusciva a vederla così, non era nella natura del suo carattere essere così sconfortata. Sentiva di soffrire insieme a lei in quel momento. Elizabeth lo guardò negli occhi certa che le avrebbero dato la forza di raccontare.

-Recentemente mia sorella Kitty ha partecipato a un ballo, tenutosi per dare il bentornato al reggimento a Meryton, da sola e senza un accompagnamento dovuto e naturalmente sarà stata vista da tutto gli ufficiali come una ragazza....Oh non oso nemmeno pensare a cosa possano aver giudicato centinai di occhi di ufficiali pronti a far baldoria nella loro serata di riposo!- Elizabeth angustiata da quei pensieri si coprì il volto con le mani. Darcy la strinse a sè cercando di consolarla in qualche modo, ma c'era ben poca consolazione nell'avere una famiglia a volte irrispettosa in società.

-E' solo questo che vi tormenta tanto? Scriverò una lettera a vostro padre spiegandogli le nostre preoccupazioni. Vedrai che la farà ravvedere- 

Lei lo  guardò di nuovo -Una semplice lettera potrebbe non bastare poichè non è questa la preoccupazione peggiore. In quel ballo è rimasta affascinata da un giovane ufficiale, o non so se a questo punto sarebbe meglio la definizione sedotta. Tale ufficiale, Mr Abby, è un amico di vecchia data di Mr Wickham-

Nell'udire quel nome la mascella di Darcy si contrasse e lo sguardo si gelò -Temo che voi abbiate ragione, una lettera non è sufficiente..ma può essere un buon inizio. Scriverò subito a vostro avvertendolo-

-Ciò potrebbe non riuscire a fermare Kitty. Jane mi ha pregato, chiedendoci aiuto, di riuscire a scoprire tutto su quest'uomo poichè ritiene che voi abbiate molte più conoscenze di chiunque altro in quel particolare campo-

Mr Darcy annuì pensieroso, avrebbe potuto aiutarla -Non rifaremo lo stesso errore di Wickham, se quest'uomo si rivelasse avere lo stesso carattere caldo del suo amico lo faremo sapere a tutti prima che sia troppo tardi. Lo annunceremo in tutte le abitazioni dell'Hertfordshire se dovesse ritenersi necessario. Dopo aver scritto a vostro padre per metterlo in guardia, scriverò a mio cugino, il Colonnello Fitzwilliam...spero mi potrà dire molte cose- 

Detto ciò le strinse forte le mani, non avrebbe avuto più nulla di cui preoccuparsi -Siete sempre pronto a scacciare le ombre che mi oscurano- lo guardò con ammirazione e in quel momento sentì che la sua vita non avrebbe affrontato alcuna difficoltà con la sua presenza accanto, pronta a proteggerla da ogni male.

-Ebbene, devo farlo poichè oscurano il vostro sorriso...l'unica luce in grado di illuminarvi in tutta la vostra bellezza, amore mio-

Elizabeth a quelle parole sentì sciogliersi il cuore -Vi amo con così tanto ardore-
Mr Darcy si chinò su di lei per donarle un bacio pure e casto.



Quando giunse l'ora di cena, i coniugi Darcy si erano prefissati di non far sapere nulla a Georgiana, la quale, poverina, se avesse sentito anche solo nominare il nome di Wickham, ne avrebbe sofferto tanto.

-Elizabeth non smetterò mai di ringraziarvi per i fiori, sono veramente da incanto e mi accompagnano così bene mentre suono- disse Georgiana per l'ennesima volta ormai.

-Sono lieta di avervi fatto cosa gradita, ma permettetemi di dirvi che credo che vostro fratello abbia contratto una specie di tic...alla parola fiori-

-Oh fratello è così?- chiese la ragazza allarmata di aver dato anche un minimo di dispiacere al fratello.

-Georgiana, mi allietano i vostri discorsi. Seppur mai ne troverò uno che non mi aggrada provvederò ad uscire dalla stanza immediatamente richiamato da un'improvviso impulso di risolvere due o tre faccende amministrative- 

Elizabeth rise ma, osservando l'espressione di Georgiana, aggiunse -Ma sono sicura che non capiterà. Vostro fratello vi rispetta troppo per giudicare i vostri discorsi insulsi e senza senso- le sorrise dolcemente e lei si tranquillizzò. 





Di tante fatiche, Elizabeth decretò che, la scelta di quale libro leggere nella biblioteca di Pemberley, fosse la più ardita e che richiedesse una certa quantità di tempo. Certo sapeva che il tempo non le mancava dato che avrebbe trascorso li tutta la vita, ma restava comunque un'impresa difficile. -Io inizierei con questo- sentì quella voce nel momento in cui vide un libro spuntarle davanti. Si girò sorridendo -Quello l'ho già letto, è avvincente, ti tiene sulle spine ma niente di più, per i miei gusti c'è troppa storia. Mi chiedo se in questa vasta biblioteca ci sia qualcosa che riesca a tenermi sveglia- lo punzecchiò lei

-Potreste avermi ferito nell'orgoglio sapete? Pemberley vanta la più completa biblioteca di tutto il Derbyshire e oserei dire anche di tutto l'Hertfordshire, conoscendo i gusti di Bingley in fatto di lettura..se ne ha alcuno- aggiunse con uno sguardo serio.

Elizabeth posò una mano sul suo petto all'altezza del cuore -Credevo che il vostro orgoglio fosse stato ferito già molto tempo fa-

-Ferito, ma ricucito in fretta solo per essere distrutto di nuovo da voi, so che amate cosi tanto farlo-

-Avete ragione...distruggo il vostro orgoglio per non lasciare che ferisca la mia vanità-

-Non potrei mai permetterlo..- le strinse la mano poi quello scambio di battute giocoso fu interrotto dal rumore di una carrozza che arrivava. 

I due si guardarono ponendosi la stessa domanda, così scesero nell'atrio per accogliere l'ospite -Darcy, sei in perfetta forma! Mrs Darcy- salutò l'ospite con un cortese inchino

-Colonnello Fitzwilliam, che sorpresa vedervi a Pemberley, prego entrate- Elizabeth si comportò come una perfetta padrona di casa.

Anche Georgiana, che evidentemente aveva osservato l'arrivo del cugino dalla finestra, scese per salutarlo. 

-Cugino! Che gioia avervi qui- gli andò incontro entusiasta.

-Cugina cara- la salutò con un inchino e un baciamano -vi vedo in splendida forma- aggiunse poi.

-Oh vi ringrazio. Vogliate scusarmi, devo ritornare immediatamente da Mrs Flore per la lezione di canto e immagino che avrete di cui parlare con mio fratello quindi so di non darvi un dispiacere-

Dopo che le fu accertato di poter andare tranquillamente, Darcy lo condusse verso il suo studio. Aveva intenso quale fosse il motivo della visita del cugino. 

-Sei d'accordo,cugino, se al nostro colloquio ci sia anche Mrs Darcy?-

-Ma certamente, non ho nulla da dire che non direi anche a voi Mrs Darcy-

In breve si trovarono nello studio a discutere proprio dell'argomento del giorno.

-Dopo che ho ricevuto la tua lettera Fitz, mi sono immediatamente mosso nelle ricerche. Ho chiesto a chiunque potesse avere delle informazioni su chi fosse, da che famiglia provenisse e se era una persona raccomandabile...e tutto quello che ho ottenuto è stato: nulla di allarmante. Mr Walter Abby è l'ufficiale più ligio al dovere, ha buon temperamento e un'ottima reputazione, in più è figlio di un gentiluomo. Ebbene non avete nulla di cui preoccuparvi-

Elizabeth, che non si rese conto di aver trattenuto il fiato per tutto il discorso del colonnello, tornò a respirare regolarmente.

-Colonnello non sapete come mi avete risollevato! Come una sciocca temevo già il peggio-

-Tuttavia Mrs Darcy, non vorrei allarmarla di nuovo, ma l'esperienza mi ha insegnato dal tenermi lontano da questi individui-

-Che intendete dire?- chiese lei sempre più preoccupata.

-Intendo che queste notizia che ho ricevuto sono molto vaghe, erano poche le persone che sapevano di lui ed ognuna stessa sapeva molto poco-

-Quindi c'è la possibilità che abbia mostrato solo un lato di sè a queste poche persone, magari quello sbagliato, e invece può aver mostrato la sua vera persona a Mr Wickham-

-Si è un'ipotesi Fitz-

-Questo spiegherebbe perchè sono diventati amici così intimi- concluse Elizabeth più angosciata di prima. 

Darcy, vedendo la moglie con la stessa preoccupazione di prima, disse -Richard, dobbiamo assolutamente saperne di più-

Il cugino iniziò a fare avanti e indietro nella stanza -Purtroppo ho chiesto a chiunque potesse darmi informazioni-

-E ti ringrazio per tutto quello che hai trovato- 

Darcy rimase pochi secondi a riflettere -Elizabeth credo che sia il momento di scrivere a Mrs Bingley-

Elizabeth lo guardò confusa -Ebbene, per dirle che cosa?-

Mr Darcy la guardò profondamente -Per comunicarle il nostro arrivo, partiremo per Netherfield. La nostra presenza li ci farà meglio intendere chi sia quell'uomo-


In breve Elizabeth di ritrovò a scrivere a Jane poche righe per comunicarle il necessario e poi la fece spedire subito. In serata comunicarono del viaggio a Miss Darcy, ma senza minimamente accennare al motivo.

-Nostro cugino si è offerto di restare qui per tenerti compagnia. Noi partiremo domani mattina presto-

Georgiana era ormai abituata alle partenze del fratello -Quanto pensate di restare a Netherfield?-

-Non lo sappiamo...ma spero il tempo necessario- detto ciò le baciò la fronte per darle la buonanotte.
Elizabeth si stava spazzolando i lunghi capelli castani, quando entrò suo marito nella loro stanza -Come ha reagito Georgiana?-

-Come è nel suo carattere, ha accettato la cosa-

Elizabeth annuì iniziando ad intrecciare i capelli -No, lasciali sciolti..- le sussurrò Darcy slegandoglieli.

Lei gli sorrise e si alzò -Domani dovremo svegliarci alle prime luci dell'alba, Mr Darcy- disse mentre gli passò dietro le spalle per sfilargli la giacca.

-Ne sono consapevole, ma il viaggio è così lungo che nulla ci vieta di riposare in carrozza- rispose lui girandosi verso di lei.

-Ritengo che durante un viaggio sia miglior cosa ammirare il paesaggio che riposare- sorrise lei mentre Darcy la stava facendo lentamente indietreggiare.

-Abbiamo due pareri diversi Mrs Darcy, ma presumo che lei possa ammirare quanto vuole il paesaggio mentre io riposerò. Tuttavia non è cosa faremo durante il viaggio che mi interessa, è cosa potremmo fare ora-

Elizabeth non ebbe modo o non volle replicare, riconobbe solo che era un bel modo per concludere una giornata.




Ecco qui concluso l'effettivo capitolo, dopo il primo come trampolino di lancio! Che dire, ho visto già che ho chi legge la mia storia e ne sono molto contenta..spero che questo vi sia piaciuto altrettanto! Aggiornamento dell'ultimo minuto per rispondere alla prima recensione:

Melikes: Mi scuso con te perchè quando ho pubblicato quest'altro capitolo non avevo ancora letto la tua recensione ^^ Per prima cosa ti ringrazio di essere stata la prima a recensire, mi ha fatto molto piacere! Ovviamente accetto anche consigli, critiche..le prendo in seria considerazione. Devo ammettere che quando ho visto che questa sezione aveva così poche storie rispetto ad altre, mi è un pò dispiaciuto perchè io amo molto Orgoglio e Pregiudizio, il periodo in cui è ambientato, i costumi ecc. Quindi ho voluto provare a buttar giù qualcosa, consapevole che sicuramente avrei fatto degli errori. E siccome sono terrorizzata dagli errori posso almeno compensarli con un italiano perfetto, o almeno ci provo ^^
Parlando della mia storia, per quanto riguarda la scelta dell'ultima frase devo dire che non mi entusiasmava molto, io stessa lo trovo un modo banale per cercare di tenere legato il lettore alla storia...però l'ho usato, e di certo si nasconde molto dietro. Ad ogni modo, tengo da conto i tuoi consigli e cercherò di metterli in pratica per i prossimi capitoli. Per quanto riguarda il dialogo tra i personaggi,l'uso del tu e del voi e stato ben ponderato. Ho pensato che Elizabeth e Georgiana potessero darsi del tu, e se per caso si danno del voi, si tratta solo di un errore di distrazione che mi sfugge nella rilettura del capitolo! Invece tra Darcy ed Elizabeth l'uso del tu è un pò più complicato e assume varie sfumature. Per esempio in ambito assolutamente privato si chiamano col nome di battesimo e si danno del tu, in altri ambiti possono chiamarsi col nome di battesimo ma darsi del voi, mentre in presenza di altre persone si danno solo del voi chiamandosi Mr e Mrs Darcy. Inoltre c'è quella piccola nota scherzosa che ho voluto aggiungere io, facendo in modo che nelle loro schermaglie ci sia quel tono di malizia e dolcezza nel chiamarsi Mr e Mrs. Detto ciò spero che il nuovo capitolo ti piaccia! Alla prossima!







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Capitolo 3
*** Una nuova conoscenza ***


"Una nuova conoscenza"

Arrivarono a Netherfield in tarda mattinata e i Bingley li accolsero subito con gioia e felicità. Dopo che furono accompagnati nella loro stanza per rinfrescarsi dal lungo viaggio, scesero nella saletta del thè. Jane aveva fatto preparare tutto e nonostante l'ora del thè fosse lontana, riteneva che quella fosse un'occasione speciale per servirlo in anticipo. La padrona di casa lasciò che si servissero alla francese, era tutto posizionato sul tavolo e lei e suo marito si erano già seduti sulle poltrone li accanto in attesa di sentire le ultima novità. Elizabeth si versò il thè nella tazza rigorosamente da thè e questo le fece notare che Jane stava diventando proprio una perfetta padrona di casa. Nel suo piattino aggiunse anche qualche biscotto secco e poi scelse la poltrona più vicina a sua sorella; lo stesso fece Mr Darcy, per poi posizionarsi vicino alla finestra. Jane, insieme a suo marito seduto al suo fianco, guardò la sorella e subito le chiese:
-Lizzie siamo ansiosi di sapere tutto, non tenerci ancora all'oscuro...te ne prego- Così in breve Elizabeth si ritrovò a raccontare tutto quello che, grazie al Colonnello, avevano saputo. 

-Allora sono sicura che ci siamo sbagliate sul suo conto, è un ottimo ufficiale e possiamo stare tranquille- disse Jane sorridendole, il suo buon carattere le impediva di avercela con qualcuno troppo a lungo.

-Si cara Jane, ma tuttavia non riesco a sentirmi tranquilla...vorrei poter giudicare con i miei occhi-  disse lanciando un'occhiata non troppo preoccupata a Darcy. 
Mr Bingley, allora, dopo aver udito tutto il discorso e notato negli occhi del suo migliore amico preoccupazione, disse -Per questo ho deciso che organizzeremo un ballo, qui a Netherfield, parteciperanno molti ufficiali ne sono sicuro e poi vostra madre, Mrs Bennet, è da tanto che me ne chiede uno ma per impegni dovuti ad affari non sono mai riuscito a decidere una data. Ora che siete anche voi qui, quale occasione migliore Mrs Darcy?- le regalò un sorriso sincero, sperando di allietarla un minimo.

Mrs Bingley prese le mani della sorella stringendole -Oh Lizzie, questa è una buona occasione, quindi! Durante il ballo ti renderai conto che ci sbagliavamo, siamo state troppo affrettate e accecate dalla paura ma sono convinta che questa storia finirà per il meglio-

Elizabeth le sorrise di cuore, benchè credeva, però, che dovesse continuare a non fidarsi del tutto. Era una questione d'istinto, sebbene in precedenza il suo istinto l'avesse tradita -Ebbene che sia così allora, ma non vorrei che fosse la nostra presenza ad obbligarvi ad organizzare un ballo- disse rivolta a suo cognato 

-Oh che cosa ridicola Mrs Darcy! Per noi è un vero piacere- disse con onestà lui, per poi lanciare un'occhiata verso il suo amico. Quest'ultimo gli rivolse un'occhiata di gratitudine e tornò a guardare fuori la finestra, sicuramente riempiendo la sua testa di pensieri mentre la sua consorte non poté far altro che accettare e ringraziare.

Dopo quel pomeriggio non si parlò più di quella storia poichè avrebbe solo fatto riemergere in Elizabeth pensieri che non le allietavano l'umore. Si parlò, invece, del ballo, di chi invitare, come organizzarlo e, dato che questo era un compito che spettava alla padrona di casa, Mr Darcy e Mr Bingley ne approfittavano per andare a caccia, oppure a pesca, o a fare semplicemente una cavalcata.
Una mattina Elizabeth scese per la colazione e trovò sua sorella intenta a scrivere gli inviti -Buongiorno Jane- le disse richiamando la sua attenzione 

-Oh Lizzie, non ti ho sentita arrivare, perdonami...è che sono impegnata a scrivere gli inviti e giurerei che è una buona mezz'ora che mi tormento sulla scelta di chi mandare l'invito, se Mrs Pipe o Mrs White- disse esasperata, sembrava proprio che quella mattina l'avesse dedicata solo a decidere chi invitare e chi non.
-Credo che sia più opportuno invitare Mrs White, poichè Mrs Pipe ha una certa propensione nell'attaccar briga con chiunque- convenne alla fine Elizabeth, e così fece Jane. L'aiutò per un pò quella mattina poi la convinse a fare una passeggiata fino a Meryton. Magari con l'occasione, pensò, e con una buona dose di fortuna avrebbero incontrato proprio gli ufficiali. 

-Ebbene, come sta Miss Darcy, cara Lizzie?- chiese poi Jane, dopo un lungo tratto fatto in silenzio.

-Georgiana sta bene, anche se devo ammettere che la vedo sempre un pò triste...voglio dire, è felice di aver trovato una sorella e lo stesso anch'io però...nei suoi occhi leggo sempre qualcosa di molto simile alla tristezza-

-Non vedo per quale motivo dovrebbe sentirsi così, ti vuole bene e so che l'aver sposato suo fratello non può aver cambiato nulla in lei, almeno in maniera negativa-

-Oh no cara Jane, sono sicura che il motivo debba essere un'altro...ma forse mi sbaglio-

-Magari è per questa storia di Kitty? Oh si! Deve essere sicuramente per questo. In fondo questa storia è molto simile a quello che le è capitato tempo addietro- 

-No, no Jane. Non le abbiamo parlato affatto di questa storia proprio per non turbarla. Deve essere qualcosa di cui non sappiamo nulla-

-Forse è stanca di aspettare di entrare in società, deve essere frustrante per lei non poter fare cose che invece vorrebbe fare ..o magari conoscere persone nuove- 

Elizabeth la guardò riflettendo bene su quello che aveva appena detto la sorella -Già, probabilmente è per questo- disse e poco dopo giunsero a Meryton. Non c'erano molti ufficiale per le strade e di questo se ne dispiacque, in compenso incontrarono proprio le loro sorelle, o meglio le fu evidente che Kitty aveva trascinato Mary fin lì e quest'ultima, attirata da qualche nuovo pianoforte esposto nel negozio di musica, aveva infine accettato. Dato che Jane non riuscì a trattenersi, seppero subito del ballo che stava preparando e come al solito,tra le due, fu Kitty la più entusiasta.

-Verranno anche gli ufficiali, Jane? Oh ma sicuramente si, Mr Bingley è così buono che avrà invitato tutta la contea- esclamò poi

-Che ne dite se cerchiamo insieme dei nuovi abiti per il ballo?- Propose Jane, cercando di entusiasmare anche Mary, la quale chiese:

-Potrò suonare Jane?-

-Mary se starai sempre seduta al pianoforte, nessun ufficiale noterà mai il tuo abito!- si intromise Kitty e poi Elizabeth aggiunse:

-Stavolta Kitty ha ragione Mary, sceglieremo un bell'abito per te e in compenso suppongo che Mr Bingley ti lascerà suonare, ma solo per poco- sorrisi imitata da Jane. Così facendo sperò di motivare un pò Mary, le sarebbe dispiaciuto se una delle sue sorelle fosse diventata una zitella. L'amore era così bello, con tutte le due gioie e sofferenze, e non conoscere tali emozioni sarebbe stato come vivere a metà. Mary non potè far altro che accettare e così passarono il tempo a scegliere nastri, guanti, cappellini e quant'altro. Erano così piene di pacchetti che dovettero chiamare vari valletti per farsi aiutare a portarli fino alla carrozza delle due sorelle Bennet. 
Mentre camminavano furono attirate da un giovane ufficiale che correva verso di loro -Miss Bennet!- esclamò fermandosi di fronte a Kitty, la quale, evidentemente poco sorpresa di vederlo li, lo salutò con molto calore 

-Mr Abby! Che sorpresa vedervi qui. Lasciate che vi presente le altre due mie sorelle..Mrs Bingley e Mrs Darcy-  il ragazzo si inchinò davanti alle due gentildonne. Si scambiarono qualche parola, giusto il minimo che imponeva il decoro e poi l'ufficiale prestò di nuovo attenzione a Kitty. Elizabeth lo scrutò attentamente, era giovane senza dubbio e di bell'aspetto, dai capelli neri e gli occhi blu..occhi che sapevano come incantare una fanciulla, soprattutto una fanciulla come Kitty. Dopo una rapida occhiata all'aspetto fisico passò a studiarne i modi. Le era risultato subito chiaro che l'educazione era parte dei suoi modi nonchè anche una certa inclinazione a valutare attentamente le parole che usava con Kitty, essendo ella in compagnia. Ma il tempo per capirne di più fu veramente poco poichè in breve si ritrovarono davanti la carrozza delle sorelle, così dovettero congedarsi subito. 

-Lizzie, Jane dovete venire a farci visita, la mamma impazzirà quando saprà del ballo- disse Kitty prima di salutare Mr Abby.

-Ma certo Kitty, verremo al più presto- le assicurò Jane.

Così in breve salutarono le loro sorelle e quando la carrozza partì si ricordarono di essere ancora in compagnia del giovane, il quale disse -Mi ha fatto molto piacere conoscere le sorelle di Miss Bennet-

-Il piacere è tutto nostro Mr Abby, mi creda. Spero che avremo l'onore di vedervi al ballo a Netherfield-

-Certamente Mrs Bingley, non potrei mai rifiutare un così cortese invito. Spero di vedere anche voi Mrs Darcy-

-Mi vedrete sicuramente Mr Abby- rispose Elizabeth con garbo, poi , con i dovuti convenevoli si salutarono. 

Poco dopo, mentre stavano ritornando a Netherfield, Jane tirò un sospiro di sollievo -Ora ne sono veramente certa Lizzie, non abbiamo nulla di cui preoccuparci. Mi è sembrato un ufficiale a modo e senza alcun secondo scopo, siamo state inutilmente forbiate dalla sua amicizia con Mr Wickham! E poi chi ci assicura che fossero davvero amici, magari il suo carattere è incline alla cortesia ed è per quello che aveva contatti con Mr Wickham, soltanto pure cortesia-

Elizabeth frenò subito l'entusiasmo di sua sorella -Jane mi sembra un pò presto per far cadere tutti i sospetti che avevamo su di lui-

-Oh Elizabeth, non mi vorrai dire che non ti è sembrata una persona onesta?-

-E' proprio questo Jane! Il fatto che mi sia sembrato una persona a modo non significhi che lo sia realmente-

-Lizzie, per me ti stai sbagliando- esclamò Jane. Elizabeth stava per ribattere e per ammettere che magari, si, stava sbagliando, quando sentì alcune gocce caderle sul viso. 

-Sarà meglio iniziare a correre, ormai possiamo introdurci a Netherfield senza aver bisogno di prenderci un brutto raffreddore- Sorrise a Jane, facendo riferimento al periodo in cui Mrs Bennet aveva mandato Jane a cavallo sotto la pioggia fino a Netherfield. 
Quando rientrarono la pioggia le aveva completamente travolte; i rispettivi mariti, quando sentirono che erano tornate le loro mogli, le raggiunsero nell'atrio. 

-Giusto Cielo! Ma dove siete state?- Chiese allarmato Mr Bingley vedendo la sua amata completamente bagnata. 

-Abbiamo fatto una passeggiata fino a Meryton- Gli rispose Jane, la quale ricevette un'occhiata sbalordita dal marito

-Senza una carrozza?- come risposta ricevette le risate di sua moglie e sua cognata, mentre Darcy, che conosceva bene il temperamento di Elizabeth, gli rivolse semplicemente un'occhiata quasi rassegnata. Immediatamente Bingley fece salire Jane nella sua stanza in modo da permetterle di cambiarsi in fretta. Lo stesso pensò di fare Darcy -Sarà meglio che andiate anche voi, mia cara-

-Le mie sei dita di fango sull'orlo del mio vestito vi imbarazzano?- chiese Elizabeth iniziando a giocare a suo modo

-Al contrario, non vi ho mai vista così bella...anzi si, una volta c'è stata. La lunga passeggiata vi ha acceso lo sguardo e la corsa vi ha colorito le guance- disse in tutta sincerità Darcy. Elizabeth non potè far altro che sorridergli maliziosa per poi andare nella loro stanza facendosi seguire dal marito. 


Eccoci arrivati al terzo capitolo, e scusate per l'attesa ma, come avrete potuto immaginare, ero in vacanza =) Spero che vi sia piaciuto, l'ho scritto abbastanza velocemente, in un pomeriggio costretta a restare a casa dalla pioggia violenta! Prima di scriverlo però, ho cercato di migliorare le mie conoscenze su quel periodo e devo dire che ho trovato parecchio materiale navigando e sono rimasta parecchio sbalordita da alcune tradizioni, per esempio, lo sapevate che le tazzine da thè dovevano avere determinate misure e decorazioni (quelle sul tema marino erano del tutto sconvenienti!!)? Davvero sbalordita o.o Ad ogni modo ho curato di più il voi e il tu e cercato di non dare del lei, anche se questo capitolo riguarda principalmente il dialogo tra Lizzie e Jane!  Passo alle recensioni quindi:

Melikes: Ciao! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Le tue ipotesi su Mr Abby non sono del tutto da scartare via, ma molto più avanti scopriremo di più su di lui. Il Colonnello ha fatto tutto quello che era in suo potere, chissà magari non c'era molto di più da scoprire..deve essere molto noioso questo Mr Abby allora, ti chiederai tu. Io aggiungo che magari potrebbe essere talmente astuto da aver nascosto a tutti la sua vera natura a parte al suo amico Mr Wickham! Questo non so davvero dirtelo, vedremo come si svolgerà la storia. Per quanto riguarda Georgiana, io sono del tuo stesso parere e credo anche i nostri protagonisti ma su di lei non mi sono ancora concentrata completamente e per adesso resta solo un'ombra nella storia, avrà il suo momento di gloria e spero stupirà parecchio! Grazie per i consigli e alla prossima!

minny: Ciao! E' bello sapere che ci sono sempre nuovi lettori a cui la mia storia interessa. Purtroppo si, spesso mi lascio prendere così tanto dalla storia che mi distraggo e non presto attenzione a come scrivo! E credimi è una cosa che mi da molto fastidio, infatti cerco di rileggere il più possibile e rendermi conto di cosa non sto notando di sbagliato =) Ho ingrandito il testo, come mi hai chiesto. Spero che così vada meglio! Al prossimo capitolo =)


marty occhiblu: Ti ringrazio, ho notato anch'io quello e anche altri errori ma spero che voi sappiate perdonarmi! Accetto con entusiasmo i tuoi consigli, è vero che una famiglia così numerosa non ha solo un problema da affrontare e per questo vedrò di modificare le mie vedute nel modo di scrivere la storia...ad ogni modo spero che ti sia piaciuto questo capitolo! un bacio anche a te ;)


daffodil: Wow! tu si che sei una grande fan di questa coppia! Ti stimo moltissimo, 63 volte..wow! Ora sento di star portando avanti un grande compito! Spero di non deluderti quindi, li amo moltissimo anch'io e nonostante non sia un'accanita lettrice come te, credo di aver colto la loro dolcissima essenza..soprattutto in un'era in cui il romanticismo è quasi morto e il primo passo tocca alla donna! -.-  Spero di ritrovarti nei prossimi capitoli! A presto! 

Bene sono felice che le recensioni siano aumentate!  Ringrazio i 14 che seguono la mia storia, i 5 che l'hanno messa fra i preferiti e l'uno che l'ha messa tra quelle da ricordare xD Spero di aggiornare il più presto possibile con un capitolo ancora più bello =) Ciao a tutti! 










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Capitolo 4
*** Che si diano inizio alle danze ***


"Che si diano inizio alle danze"

Era passata una settimana e mezza dall'arrivo dei Darcy e le novità non erano aumentate, poichè nei salotti si parlava solo del ballo imminente e nell'aria si respirava l'entusiasmo e l'eccitazione per un evento mondano come quello. 
Soprattutto in casa Bennet, dove le ultime due ragazze non ancora maritate della famiglia fremevano con ansia, chi per un motivo e chi per un'altro. Non vi era solo Kitty che girava per la casa canticchiando e accennando qualche passo di danza che avrebbe ballato col suo adorato Mr Abby; anche la madre, Mrs Bennet , la seguiva nei suoi balletti  sognando già di organizzare il prossimo matrimonio. 

-Oh mamma, sarà mio il primo ballo con Mr Abby? o magari di qualche altro giovane e affascinante ufficiale che, a mia insaputa, si è innamorato di me?- fantasticava e sospirava e sua madre di certo non frenava le sue fantasie. 
Mary,invece, stava seduta in un angolo a sfogliare i suoi spartiti e scegliendo quale musica avrebbe avuto il privilegio di essere suonata nella fatidica sera. Mr Bennet,poi, si era rinchiuso nel suo studio, pregando che qualche coraggioso gentiluomo entrasse in quel momento da quella porta e chiedesse la mano di Kitty, in modo tale da frenare ogni entusiasmo della moglie. 
Fu il rumore di una carrozza a distrarlo dalla sua lettura..visite, probabilmente, da parte delle sue due figlie preferite. Raggiunse l'ingresso insieme a un'affannata Mrs Bennet -Non sono nè Jane nè Lizzie- annunciò lei come se le fosse stata fatta una domanda chiara. In effetti, ora che osservava bene la carrozza, non aveva nessuno stemma di famiglia e proveniva sicuramente da qualcuno di rango inferiore. 
Kittu uscì di corsa dalla casa correndo verso la carrozza -E' Lydia! Mamma è Lydia!- 
Mrs Bennet, al settimo cielo, inseguì la figlia per raggiungere anch'ella la carrozza -Lydia, mia cara!- urlava contro la figlia che si era sporta fuori dal finestrino salutandole con la mano. 

-E io che pensavo  che non potesse andare peggio di così!- brontolò Mr Bennet assistendo alla comica scenetta di sua moglie che inveiva contro il cocchiere per farlo fermare subito. 
Quando si aprì  lo sportello, scese una Lydia completamente uguale a quella di sempre, se non ancora più sciocca forse, constatò il padre. Non smise un attimo di parlare delle cose più inutili e più frivole che esistessero al mondo, con le uniche due persone disposte ad ascoltarla. La vide avvicinarsi a lui per salutarlo e per salutare sua sorella Mary, ma sembrò come se, se ne fosse ricordata all'ultimo e prima che potesse aprire bocca per dire cose che a lui non interessavano minimamente, disse - Non posso immaginare che tu abbia fatto un viaggio in completa solitudine Lydia, e che tuo marito non si sia offerto per accompagnarti pur solo per ascoltare le tue sciocche chiacchiere per tutto il viaggio...ma, ripensandoci, mettendola così posso immaginarne il motivo- aggiunse con un tono ironico verso la figlia. 
Quest'ultima sembrò non aver udito neanche il più piccolo accenno, nel discorso del padre, alla sua presunta stupidità e se ne uscì con una risatina sciocca -Oh no papà, Mr Wickham è con me ma non capisco perchè non si decida a scendere dalla carrozza! Wickham, non vi nascondete, suvvia, non è tempo di giocare- urlò ritornando indietro verso la carrozza. 
Wickham, alla voce squillante della moglie, uscì immediatamente sfoderando uno dei suoi sorrisi falsi più riusciti -Mrs Bennet, Mr Bennet, che piacere vedervi!- sua suocera subito lo circondò , riempendolo delle sue chiacchiere, così come Lydia fece con Kitty, la quale l'ascoltava ammirata e anche con un pò d'invidia. Ma non passò molto tempo prima che anch'ella passò a raccontarle tutto quello che il suo ufficiale preferito aveva detto, fatto, mangiato e bevuto nelle ultime settimane. 

Fu una dura giornata per Mr Bennet; benchè durante il giorno poteva riuscire ad evitare sgradevoli incontri nella sua stessa casa, quando giunse l'ora del pranzo si ritrovò costretto a partecipare a un banchetto molto rumoroso..

-Non potete neanche immaginare quanto sia bella la vita dopo che ci si è sposati! Ti ho fatto vedere il mio anello Kitty? Non lo trovi magnifico? Esattamente com'è Mr Wickham, un uomo meraviglioso, lo dovreste vedere mentre sfila con la sua divisa nuova di zecca e piena di medaglie così luccicanti che vi potrebbero abbagliare e rendervi cechi all'istante! Ma mai come il mio anello è chiaro!- la sua chiacchiera si frenò per una risata acuta sua e di sua madre, la quale le chiese di mostrarle di nuovo l'anello

-Oh Mr Bennet, avete visto come è bello? Brilla più dell'oro zecchino e delle perle del mare- 

Il marito borbottò qualcosa del tipo -Almeno un milione di volte, mia cara, ed è sempre rimasto lo stesso- 

Continuò a mangiare lasciando che le donne della casa continuassero nei loro elogi, urletti e risatine sciocche. Ci fu, invece, poco da dire con Mr Wickham, qualche informazione giusto per assicurarsi che non lasciasse morire di fame la figlia, ma poi ritornava a rimuginare sul contenuto del proprio piatto cercando di non far caso al sottofondo di risatine.



Smontò da cavallo con la classe di cui era sempre stato dotato fin dalla nascita, diede due carezze all'animale che cavalcava ormai da parecchi anni e che lo aveva accompagnato in ogni dove, lasciandolo libero di far correre la sua mente in altri luoghi e altre situazioni senza mai interromperlo cercando di fargli domande mute. 
Lo lasciò alle cure dello stalliere, lanciò un'ultima occhiata alla sua lucente criniera nera e poi rientrò in casa per cambiarsi d'abito. Una cameriera, che non era impegnata nei preparativi per il ballo, lo raggiunse consegnandogli una lettera che, appena fu al sicuro nella sua stanza e seduto comodamente, aprì rivelandone il contenuto:

Caro fratello adorato,
Spero che tu goda di ottima salute a Netherfield e lo stesso mi auguro per la cara Elizabeth. Immagino che tu stia godendo dei migliori paesaggi del luogo e che stia rinvigorendo tempra e spirito respirando l'aria più pure che la campagna possa offrire, e che, sebbene io sia contraria alla cosa, tu stia ottenendo buoni risultati dalla caccia e dalla pesca.
Do per certo che Elizabeth abbia già visitato la biblioteca più e più volte, ma senza mai rinunciare alle due lunghe passeggiate.
Come vedi fratello, qui a Pemberley le novità e le visite sono talmente rare che passo le mie giornate a pensare a voi e a quanto mi manchiate , sebbene la compagnia del Colonnello sia un'ottima distrazione. Giacchè lui si preoccupa così tanto per me, mi ha promesso che porterà con se degli ospiti la prossima volta che verrà a farmi visita e io non vedo l'ora! 
Ho bisogno di qualcuno che mi distragga con delle argomentazioni nuove, fresche... ma con questo non voglio dire che i racconti del Colonnello siano sempre gli stessi! Oh..spero tu abbia capito cosa intendessi. 
Ad ogni modo devo iniziare la lezione di canto e sai che non posso tardare, voglio preparare una sorpresa ad Elizabeth per quando tornerete a casa.
Porgi i miei saluti a Mr e Mrs Bingley, spero che godano di ottima salute anch'essi.

La tua fedele, Georgiana                                                                      


Ripiegò la lettera e infilò in un cassetto, le avrebbe risposto con più calma quando i preparativi per il ballo e il ballo stesso sarebbero finiti. Sentì la porta aprirsi e il fruscio di un abito entrare nella stanza..

 -Sei tornato finalmente- gli disse Elizabeth con un sorriso che gli fece dimenticare tutto.

-Lestat mi ha permesso di cavalcarlo più lontano del solito-

-Ed è riuscito a schiarirti la mente?- Elizabeth si avvicinò a lui, poggiando le mani sulle sue spalle così ampie e forti ma anche molto tese

-La mia mente è schiarita se nulla ti preoccupa o ti tormenta- rispose lui da perfetto gentiluomo. Nel mentre lei stava facendo scivolare le sue mani lungo il petto di suo marito, il quale, anche se coperto da diversi strati di vestiti, non nascondeva le sue forme scolpite.

-Una cosa che mi tormenta c'è...la scelta delle tovaglie e del servizio di porcella da sfoggiare al ballo- Elizabeth rise abbassando il viso all'altezza di quello di Darcy -ora sarai tormentato anche te da questa durissima scelta..e non so se una cavalcata ti basterà per risolvere questo difficile dilemma- lo canzonò lei.
Darcy, come risposta, le accarezzò dolcemente le mani e poi, con delicatezza, la afferrò per un polso attirandola a se in modo tale che lei finisse a sedersi sulle sue gambe.

-Non è un compito che spetta alla padrona di casa? tu non dovresti minimamente pensarci!- 

-Mr Darcy, non ditemi che condividere questo tormento con me vi spaventa! E poi lascereste la povera Jane tutta sola immersa in tovaglie, posate e tazzine?  Siete senza cuore- sorrise maliziosa lei.

-E voi lascereste vostro marito tutto solo, stanco e con un ardente desiderio di stringere sua moglie? Voi si che siete senza cuore- gli sussurrò lui. 
Darcy sapeva che, se voleva qualcosa da Elizabeth, doveva solo azzerare quelle battute impertinenti e baciarla dolcemente, come stava facendo in quello stesso momento.
 Erano giorni che non dedicavano un pò d'attenzioni a loro stessi e per Elizabeth fu un sollievo poter toccare le sue labbra e scordarsi di tutto ciò che la circondava. Inoltre la  mano di Darcy che sentiva scivolare, nonostante il corpetto, lungo la sua schiena, era una dolce tentazione a restare rinchiusa in quella stanza con suo marito per giorni. 

L'ora del ballo si avvicinava, tutte le sale erano pronte e i domestici avevano ottenuto i proprio compiti. 
Tutti si erano rinchiusi nello loro stanze per completare l'opera con un abito meraviglioso. 
Il primo a scendere in sala ad attendere il primo ospite fu, ovviamente, Mr Bingley che per la serata aveva scelto un elegante abito blu notte, accompagnato da camicia, panciotto e cravatta ordinatamente bianchi.
 Subito lo raggiunse Mr Darcy che in fatto di eleganza sarebbe stato imbattibile quella sera. Difatti aveva optato per un abito verde scuro con panciotto dorato con delicati ricami e una cravatta bianca, con un nodo estremamente complicato da copiare e con bordature dorate. Poco dopo Jane ed Elizabeth li raggiunsero; la prima indossava un abito in mussola di colore rosa antico, con un nastro di seta che le avvolgeva la vita, dello stesso colore. 
La seconda aveva un abito bianco senza maniche, le corte maniche che si potevano intuire come tali, erano costituite da organza e piccoli diamantini che si ripetevano sporadicamente.
 Lo stesso motivo era ripetuto per il bordo finale della gonna e per una fascia che le circondava la vita, appena sotto il seno e che poi con un elegante fiocco ricadeva dietro la schiena e per tutto il breve strascico.
 Il resto del vestito era costituito da liscia seta lattea e sulla pettinatura si potevano notare alcuni di quei diamantini, mentre Jane aveva delle piccole rose fra i boccoli biondi. 
Darcy le si avvicinò e le baciò la mano -Stasera avete superato voi stessa, mia cara- continuò a guardarla incantato ed Elizabeth non potè far altro che ringraziarlo con un sorriso e ripetere lo stesso complimento anche per lui. 

Gli invitati arrivarono in perfetto orario, fortunatamente i Darcy non erano costretti a salutare tutti e a fare gli onori di casa. Per questo si avvicinarono all'entrata solo quando videro arrivare Mr e Mrs Bennet, seguiti da una Mary elegante e una bellissima Kitty .

-Oh Santo Cielo, i vostri abiti sono magnifici, da togliere il fiato..chissà quanto vi saranno costati! Non è vero Mr Bennet?- esclamò Mrs Bennet quando vide le sue due figlie maggiori.
 Mr Bennet non potè che concordare con la moglie riguardo l'aspetto magnifico delle sue figlie. Solo dopo che salutarono la sua famiglia Elizabeth notò un cambiamento di espressione in Darcy: sguardo di ghiaccio, mascella contrita e pugni serrati -Che ci fa lui qua?- sibilò alla moglie.

-Mr Darcy, Mrs Darcy...è sempre piacevole vedervi- recitò alla perfezione Wickham. Elizabeth fu la prima a rispondere, capendo che il marito non era in grado  di fornire una risposta che riteneva garbata -Lydia ti vedo un ottima forma..come sempre- Lydia farfugliò qualcosa non notando che suo marito lanciava sorrisetti soddisfatti alla coppia. 

Per fortuna fu un incontro breve ed Elizabeth riuscì a calmare Darcy accarezzandogli le mani. Poco  dopo Jane si li affiancò sussurrando all'orecchio della sorella -Lizzie..Mr Abby è arrivato, la serata può iniziare- 
Elizabeth lanciò un'occhiata a Darcy e tutti e tre si ritrovarono a fissare  lui...il protagonista della serata.





Come promesso ho aggiornato abbastanza presto =) spero vi sia piaciuto, è un capitolo abbastanza intenso e spero di aver rispettato abbastanza l'umorismo del signor Bennet XD Passiamo alle recensioni, iniziando per prima cosa con coloro che hanno recensito il primo capitolo e io che ho dimenticato di ringraziare lo scorso capitolo..spero mi perdoniate:

remvsg: Non temere, nel mio racconto non ci sarà niente di tutto questo :) continua a seguirli, se ti piace il loro amore non rimarrai delusa! ciao!

Emily Alexandre: Per fortuna che il caso ti ha portato qui allora ^^ Ti dico subito che la scelta di una Georgiana timida è voluta ma parlare adesso di lei è delicato perchè nell'evolversi della storia potrebbe cambiare radicalmente e magari diventare come la signora Bennet (ahahah ovviamente non credo ci sia questo pericolo XD). Chissà, chissà se Kitty avrà imparato la lezione da Lydia...e chissà se la nostra Elizabeth ha un sesto senso molto raffinato..lo scopriremo leggendo! A presto! 

ellie_sama: Ti ringrazio tantissimo cara, le tue parole mi riscaldano il cuore =) Mi aspetto che tu continui a leggere la mia storia! Alla prossima! 

minny: Bene allora :) La curiosità ti sarà cresciuta immagino XD Spero ti sia piaciuto anche questo, al prossimo capitolo! 

Bauci_Selvi: Ti ringrazio! Mi fa piacere la tua recensione, spero che andando avanti con la storia riesca a migliorare e a piacere ancora di più! La dolcezza tra Lizzie e Mr Darcy è una garanzia nella mia storia XD. A presto, ciao!





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Capitolo 5
*** Le danze possono attendere...si gioca! ***


"Le danze possono attendere...si gioca!"

La serata era iniziata da un paio di ore, l'orchestra suonava ininterrottamente, le danze erano accompagnate da numerose coppie, i dovuti giudizi degli abiti delle signore erano stati sussurrati e in tutto ciò nessuno aveva ancora turbato l'anima del ballo. I padroni di casa erano così impegnati in convenevoli che si mise da parte, per un attimo, lo scopo di quella serata. Elizabeth approfittò di una pausa tra una danza e l'altra per avvicinarsi a Mr Bennett, il quale fu davvero felice di poterle parlare

- Cara Lizzie, da quando sei andata via da casa ho smesso di fare conversazioni di alto spirito, riesci a credermi? - le disse il padre strappandole un sorriso.

- Capisco cosa intendi padre ma vedrai che presto Kitty e Mary si sposeranno e la mamma si darà finalmente pace -

Mr Bennet sorrise a suo volta anche se non era molto convinto per Mary - Se continuerà ad amare solo la musica finirà per restare zitella. Per quanto mi riguarda io sarei felice comunque, ma non posso dire lo stesso per i nervi di Mrs Bennett!-

In pochi secondi arrivò anche lei, Mrs Bennett, visibilmente alticcia -State parlando dei miei poveri nervi a Lizzie? Ultimamente, con la gioia per Kitty e per questo ballo, mi hanno lasciato perdere fortunatamente, ma temo che se questa serata non andrà a buon fine torneranno a tormentarmi!- Elizabeth non capì subito quale fosse il buon fine per sua madre ma, osservando dove volgeva il suo sguardo, afferrò all'istante

-Kitty e Mr Abby? Madre non penserai che lui le chiederà di sposarla stasera?- il suo tono era piuttosto allarmato e capì che, se fosse successo, sarebbe stato troppo tardi per agire in qualunque maniera
 
-Lo spero davvero, ma ad ogni modo non ne sono sicura. Mr Abby è pur sempre un giovanotto-
Quello la rincuorò a sufficienza, effettivamente il ragazzo era giovane e solo una certa maturità avrebbe potuto indurlo al matrimonio o almeno così sperò mentre si congedava dai suoi genitori. Passando tra la folla notò sua sorella Jane, libera da qualsiasi compagnia.

-Elizabeth, perdonami ma conosci i doveri di padrona-

-Jane non devi scusarti, piuttosto ho appena saputo da nostra madre che il giovane Mr Abby questa stasera potrebbe chiedere la mano di Kitty, ma è solo una vana speranza giacchè elle ritiene l'ufficiale davvero troppo giovane-

-Allora non abbiamo di che preoccuparci Lizzie, vieni, andiamo a parlare con nostra sorella- disse Jane, fiduciosa negli altri come sempre.
Per avvicinarsi a Kitty dovettere superare un gruppo di ufficiali, tra cui anche Mr Wickham che notò subito il loro passaggio salutandole con un cenno del capo appena accennato. Elizabeth notò nel suo sguardo qualcosa di diverso oltre alla solita sicurezza sfrontata, ma si convinse che fosse solo un modo per beffarsi di loro. Raggiunsero Kitty, in compagnia di Lydia, che le invitò ad unirsi a loro.

-Jane è un ballo magnifico, la sala è perfetta ed io mi diverto da matti!- esclamò Kitty, la quale le bastavano poche ore con Lydia per acquistare un pò della sua frivolezza.

-Jane, Lizzie, non avete notato quanti ufficiali stasera hanno occhi solo per la mia Kitty? Sguardi così intensi da far arrossire qualsiasi fanciulla fino alla punta dei capelli! Devo ammettere, ma lo farò solo con voi, che alcuni di questi sguardi sono stati rivolti anche a me, ma sono una donna sposata ormai, ahimè, per cui dovrò deluderne parecchi e lasciare spazio a meno fortunate di me- 

Se Lydia possedeva una qualità era senz'altro il fatto che non dava modo di intervenire nelle sue argomentazioni, e se ne possedeva altre erano molto nascoste.

-Kitty, dov'è Mr Abby?- chiese Elizabeth per orientarsi verso un argomento più interessante.

-Appena abbiamo finito di ballare è andato a prendere da bere. Dovrebbe già essere qui ma ancora non lo vedo-

-Sarà stato trattenuto da mio marito probabilmente- disse Lydia, enfatizzando la parola "marito" 

-Lydia ho saputo che Mr Wickham e Mr Abby sono conoscenti- continuò Elizabeth per ottenere maggiori informazioni.

-Esattamente! E' stata una vera sorpresa devo ammetterlo, ma mi riempie di gioia. Quando Kitty mi ha mandato la lettera dove mi descriveva in ogni dettaglio l'ufficiale, ho dovuto condividere subito la lieta notizia con mio marito ed è stato proprio in quel momento che lui mi ha rivelato di conoscerlo. Non potete immaginare quanto ne fossi assolutamente sorpresa!-

-E cosa ti ha detto? Come lo ha conosciuto?- Elizabeth non riusciva a trattenere le domande, cosa che Jane notò

-Non mi ha detto molto, ha accennato al fatto che si sono conosciuti per aver condiviso lo stesso reggimento ma niente di più-

Da quello che disse Lydia, quindi, non si ritenevano grandi amici come invece aveva fatto capire a Kitty.

-Ha visto Lizzie? Non abbiamo nulla di cui preoccuparci- riprese Jane una volta lasciate ai loro discorsi le sorelle minori.

-Fortunatamente dobbiamo la nostra preoccupazione solo all'avventatezza di Lydia- rispose Elizabeth mettendo fine a quell'argomento e proseguendo per la sala, ma il discorso delle due sorelle non fu propriamente privato poichè qualcun'altro aveva ascoltato il loro scambio di battute. Dopo aver accompagnato Jane da suo marito, Elizabeth andò incontro a Mr Darcy.

-Balliamo Mr Darcy-

L'espressione del marito fu di sorpresa -Mrs Darcy, sebbene sappiate quanto poco ami ballare, la sua sfrontatezza nel chiedermelo supera ogni limite. Inoltre è uno scambio di ruoli che non si addice a nessuno dei due-

Elizabeth sorrise e lo guardò con malizia -Devo raccontarvi molte cose e il ballo mi sembrava la maniera migliore-

Darcy, allora, le allungò il braccio per accompagnarla in pista -Volete ballare Mrs Darcy?-

-Con piacere e immensa sorpresa-

Durante la danza Elizabeth raccontò nei minimi dettagli ciò che aveva appena saputo, tralasciando naturalmente le chiacchiere vane di Lydia.

-Per cui, da questa sera, lo ritengo ufficialmente un brav'uomo  e in particolare coraggioso nel caso in cui chiedesse la mano di Kitty- aggiunse Elizabeth prima di terminare la danza con un inchino rivolto al suo compagno. Si spostarono verso i bordi della sala dove riuscirono a trovare un angolino per loro.

-Elizabeth, mi fido del vostro intuito per cui non indagherò oltre ma...Wickham, è tutta la sera che lo osservo. Ha uno sguardo che non mi piace- le confidò in un sussurro. Elizabeth aveva notato la stessa cosa ma non voleva allarmare il marito già più di quanto non lo fosse.

-Non sarà forse il vostro rancore a parlare? A me sembra che abbia la solita espressione- voltandosi per osservarlo vide che Wickham stava parlottando con Lydia. Lui, probabilmente per farsi ascoltare attentamente dalla moglie, le stringeva le braccie e lei, stranamente, lo stava ad ascoltare in silenzio.

-Vorrei essere una mosca per sentire cosa hanno da dirsi, deve essere terribilmente interessante per tenere Lydia senza parole- ironizzò Elizabeth.
Subito dopo i due si divisero, la sorella si avvicinò a Mr Abby, che in quel momento stava oltrepassando la folla ferma ad osservare i ballerini, mentre Wickham ritornò dagli ufficiali approfittando di alcool gratuito e a volontà.

-Cosa avranno mai da dirsi Lydia e Mr Abby? E dov'è Kitty?- Elizabeth la vide che danzava insieme a Mr Bingley e, se non avesse avuto per la testa altre faccende, avrebbe sicuramente ironizzato sulla strana coppia.

-Mrs Darcy, voi stessa lo avete giudicato un uomo coraggioso, per cui troveranno sicuramente un argomento da condividere e da terminare in breve tempo-

Eppure, a detta di Elizabeth, il loro parlare andava per le lunghe -Temo che Lydia possa confidare cose sconveniente all'ufficiale. Ha bevuto parecchio stasera e il suo desiderio di incoraggiare l'unione tra i due potrebbe avere conseguenze disastrose, per non parlare di quanto potrebbe soffrirne Kitty addolorata dalla fuga del povero Mr Abby spaventato dal doversi imparentare con una così sciocca ragazza!- 

Mr Darcy convenne con se stesso che la moglie aveva una fantasia davvero colorita -Vi sentite in dovere di intervenire, Mrs Darcy?- 

-Assolutamente, mi avvicinerò in maniera adeguata e fingerò di preoccuparmi per la sobrietà di mia sorella. Vi terrò aggiornato- e così dicendo si allontanò da Darcy. Quest'ultimo, privato della compagnia migliore della sala, iniziò ad aggirarsi tra le persone. Il suo fare poteva inizialmente spaventare, poteva essere giudicato come un osservatore severo sull'andamento della serata ma, ovviamente, chi lo conosceva bene sapeva che era solo apparenza. Proprio per questo Bingley si avvicinò al suo amico senza porsi problemi.

-Direi che il ballo è stato un grande successo Darcy-

-Si assolutamente- convenne lui -Mrs Bingley ha trovato sollievo nell'udire le ultime notizie?-

-Oh decisamente, e ciò ha sollevato anche me-

Darcy annuì capendo cosa intendesse l'amico. Lui stesso aveva provato sollievo notando il sorriso sereno di Elizabeth mentre danzavano. Continuarono a conversare quando delle urla dall'altra sala li distrassero.

-Non capirò mai cosa ci trovino nell'ubriacarsi seduti ad un tavolo davanti a quattro carte, per poi urlare e scannarsi in maniera del tutto inadeguata!- disse Bingley, poco amante di qualsiasi gioco a carte. DarcY conveniva con lui sui modi e i termini, ma non sul gioco. Amava giocare di tanto in tanto ed era anche fortunato. Era un bravo giocatore anche perchè non puntava troppo e guadagnava il doppio.

-Chi c'è nella sala a giocare ai tavoli?- chiese, magari avrebbe potuto unirsi anche lui se la compagnia fosse stata adeguata ovviamente.

-Quasi tutti ufficiali pronti a spillare qualche soldo ai gentiluomini e gentildonne-

Darcy rise alla descrizione dell'amico, ricordandosi che tempo addietro lo aveva battuto parecchie volte, ma senza mai esigere denaro. 
-Magari vado a dare un'occhiata, con permesso- si allontanò da Mr Bingley per avviarsi in sala gioco. Nella sala  si respirava a malapena talmente era densa di fumo. In ogni tavolo c'era almeno un ufficiale che ne usciva vittorioso e questo grazie anche a trucchetti famosi nell'esercito come, per esempio, carte nascoste nelle maniche della divisa. Darcy lo trovava disonorevole, ingiusto e davvero poco leale nei confronti dell'avversario che esigeva comunque rispetto.

-Mr Darcy...non credevo che il gioco d'azzardo vi attirasse- disse una voce che Darcy a malincuore riconobbe

-Il whist non è da considerarsi un gioco d'azzardo Mr Wickham, piuttosto un gradevole passatempo- Quanto avrebbe voluto uscire in fretta da quella sala ma, purtroppo, doveva comportarsi da gentiluomo nonostante le risa di scherno di Wickham.

-Un gradevole passatempo? Certo, voi siete un gentiluomo che non ha bisogno di guadagnare qualcosa in più da un gioco di carte. Ma noi siamo ufficiali e sulle scommesse di voi gentiluomini ci guadagniamo da mangiare- 

Darcy notò in quel momento che aveva in mano un bicchiere ormai quasi vuoto di scotch -Vi guadagnate da mangiare o da bere? O il vostro è solo una maniera come tante di rubare soldi che non vi appartengono e che non vi siete mai guadagnati con onore, rispetto e lealtà? E badate bene, non mi riferisco a tutti gli ufficiali ma soltanto ad uno in particolare- 

I due si lanciarono un'occhiata feroce -Vi sfido Darcy a una partita a whist, chi vince otterrà una certa somma che stabiliremo a tempo debito-
Era un gioco sporco, Darcy lo sapeva, ma non si sarebbe tirato indietro -Ci sto Wickham, preparate il tavolo da gioco- 
Senza alcun dubbio Wickham si sarebbe fatto affiancare dal compagno migliore, mentre per lui, li, non ne vedeva neanche uno. Gli unici non ufficiali nella sala erano tutti ubriachi e sembravano aver perso  già una grande somma quella sera. A lui serviva un compagno sveglio, sobrio, possibilmente con un patrimonio consistente e soprattutto che fosse a conoscenza dei vecchi rancori tra i due nemici. Darcy identificò subito il suo compagno ideale -Bingley devo parlarti di un affare urgente!-

Non fu facile convincere il povero Charles, ma l'amicizia veniva prima di tutto per lui, così si ritrovò seduto al tavolo da gioco di fronte a Darcy con un'espressione angustiata. 
Darcy prese il mazzo di carte, ne mise quattro scoperte sul tavolo. La carta più alta, che avrebbe deciso il mazziere, capitò al compagno di Wickham. Fu poi compito di Darcy mischiare le carte mentre Bingley si occupò di spaccare il mazzo. Vennero distribuite 13 carte ad ognuno e si iniziò la partita.
La prima mano toccò a Bingley, tirò una carta non eccessivamente alta purtroppo; poi fu la volta di Wickham che ne lanciò una ancora più alta e li Darcy si domandò se non stesse anche lui usando il trucchetto della carta nascosta. Per quanto riguardava le sue carte, non ne aveva con il seme in gioco quindi tirò la più alta che possedeva tra le mani. Con un ghigno il compagno di Wickham tirò l'asso con il seme in gioco e fu tripudio di risate ed esultanza. Bingley guardò Darcy in maniera preoccupata, ma era solo la prima mano, avrebbero rimontato...d'altra parte Darcy era ritenuto fortunato al gioco. Quella sera non doveva assolutamente verificarsi il contrario.



 

Sorprendentemente sono ritornata ad aggiornare la mia storia! Purtroppo non ho molto tempo per farlo, ma non l'abbandono a costo di metterci anni per finirla XD (spero che non sia così .-.). Ad ogni modo prima di passare alle recensioni, volevo ringraziare tutti voi: le 20 recensioni, i 13 preferiti e i miei 35 seguaci! Spero che questo capitolo vi piaccia ^-^ 

daffodil: Non devi essere tu a scusarti, piuttosto io con il mio grande, grandissimo ritardo =( Ad ogni modo, davvero pensi che Darcy debba essere più innamorato? e pensare che rileggendo mi sembrava fosse troppo sdolcinato! XD  Se vuoi saperlo neanche io sopporto Lydia e creare i suoi dialoghi fa irritare me stessa ahahah! continua a seguirmi, a presto!!

Emily Alexandre:  Grazieee!! L'attesa verrà ripagata o almeno spero ^-^ Ciaoo!

minny: Mi fa tanto piacere che adori i "miei" Darcy, sono l'emblema del romanticismo da come li vedo io! Il ballo continua e per questo capitolo non finisce, vediamo che sorprese ci prospetta!  Spero di aggiornare prestissimo!

AliceLawliet:  Grazie cara, continua a seguirmi sempre perchè di sicuro prima o poi l'aggiorno!! XD 

zia_addy: Ti ringrazio tantissimo, non sai quanto mi fa piacere che hai percepito del divertimento nel mio racconto. A volte è difficile cercare di far penetrare del sarcasmo o celare tra le righe una battuta e contemporaneamente cercare di mantenere una certa serietà sia da parte dei personaggi che del narratore! Per cui mi fa piacere ^-^  Purtroppo tra università e altre attività ho davvero poco tempo per dedicarmici e mi dispiace un sacco, ma il tempo mi porta sempre nuove idee per cui non abbandono proprio nulla io!! Alla prossima =D 

_Jessica:  Anch'io li adoro come te e come vedi ho continuato, ma non tanto presto! Continua a seguirmiii! 

Ho compiuto il mio dovere per questo capitolo, al prossimo (spero molto presto) Ciao a tutti!!

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