Amare Per Sempre

di tittyswan89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Scelte- ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Trasferirsi a Forks ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 – VISITE, SORPRESE E CENA A CASA CULLEN. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Confidarsi ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Happy Birthday Bella!! ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Scelte- ***


 

 

Buona sera a tutti :) ..

questa è una fanfic che mi è venuta in mente un pò di tempo fà.

Questo è il primo capitolo, anche se oserei definirlo più una prefazione.

In questa storia Bella dovrà fare una scelta che inevitabilmente cambierà la sua vita di adolescente, dovrà affrontare vari tipi d'amore.

Dovrà diventare una donna consapevole delle proprie azioni.

Ma non vi anticipo nient'altro.

Ovviamente è una Edward/Bella. Il raiting è arancione, ma in seguito deciderò se alzarlo a Rosso. (cosa molto probabile ahaha xD)

Se avete consigli idee su come far proseguire la storia scrivete pure, sono aperta ad ogni suggerimento.

il secondo capitolo è già in lavorazione, verrà postato a breve.

Io ci sto mettendo il cuore. Spero che colpisca i vostri.

un bacio.<3

Buona lettura a tutti.

 

 

 

 

 

CAPITOLO 1

 

 

Scelte.

 

 

Tutto ha avuto inizio una sera d’estate a La Push.

Un falò sulla spiaggia, qualche bicchiere di troppo e uno sconosciuto che ti fa sentire una donna;

così il giorno dopo ti ritrovi in un letto non tuo, sola e con un tremendo mal di testa a chiederti cosa sia successo.



Ora eccomi qui due mesi dopo, a Phoenix, a casa di mia madre e del suo secondo marito, Phil;

mia madre e mio padre sono divorziati da dieci anni, così passo l’estate da mio padre a Forks la cittadina più piovosa d’America , e l’inverno da mia madre a Phoenix.

È il miglior modo per far felici entrambi e conciliare i miei due mondi.

Ora sono nel bagno della mia camera, con due test di gravidanza in mano, pregando per la prima volta nella mia vita che tutto quello che sento da tre settimane sia solo sintomo di un malessere stagionale e che le nausee, i capogiri improvvisi e il ritardo del ciclo siano dovuti al troppo stress scolastico.

Prego che entrambi i test siano negativi, e magari perché no di svegliarmi dall’incubo e ritrovarmi nel mio letto.

Questi sono i due minuti più lunghi della mia vita;

e se il test fosse positivo?

 

Sarei pronta a diventare mamma a soli 18 anni?!

 

Sarei pronta ad accogliere una nuova vita e a crescerla da sola?

 

Decisamente no. Eppure una parte di me sente che qualcosa sta cambiando, che sto crescendo.

Come farò a dire ai miei genitori, che pensano sia una ragazza brava e soprattutto ancora vergine, che aspetta un figlio da uno sconosciuto?

li deluderò, come sono sicura che deluderò le persone che più amo, i miei amici, la mia famiglia.

Sento le lacrime scendere sulle mie guance, ho paura, tanta, troppa paura.

 Ma la vita va affrontata con coraggio e bisogna assumersi la responsabilità dei propri errori Bella! 

mi ripeto come un mantra questi giorni.

Mi faccio coraggio e mi alzo da terra, prendo un respiro profondo e prendo i test appoggiati sul lavandino, per leggerli.

I due minuti sono passati, i due minuti che ricorderò per tutta la vita.

Rileggo le istruzioni per l’ultima volta

<< una linea negativo, due linee positivo>> ripeto ad alta voce.

Prendo il primo test nelle mani e lo “leggo”.

Due bastoncini rosa ben delineati, ne una sfumatura, ne una sbavatura.


Sono incinta.


Sono incinta.


Solo questa frase riesce a formulare il mio cervello.

Ci sarebbe una soluzione per “evitare” il problema:

l’aborto ma non me la sento di spezzare una piccola vita, una parte di me comincia già ad amare questo piccolo esserino che cresce dentro di me. Sono stata sempre contraria all'aborto in genere. Anche se un figlio non cercato, ha diritto di venire alla luce di crescere e di essere amato.

Sarò madre.

Ho sempre sognato essere mamma, avere una famiglia numerosa, la famiglia unita che non ho mai avuto;

ed ora eccomi qui a soli 18 anni che aspetto un figlio da uno sconosciuto infrangendo così tutti i miei sogni: entrare in un’università facoltosa e laurearmi.

Mi sciacquo il viso e prendo dei profondi respiri.

Devo parlarne con qualcuno iniziando da mia madre, sarà difficile, ma devo farcela, anche per questo piccolo che è dentro di me.

 

 


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“Mamma siediti per favore … devo parlarti … “ cerco di trattenere le lacrime prendendo dei profondi respiri e ingoiando il groppo che si è formato in gola.

“Tesoro dimmi tutto… cosa c’è che non và? È da qualche giorno che ti vedo pensierosa e preoccupata.. lo sai che puoi raccontarmi tutto …”

Renée è come tutte le mamme, apprensiva, dolce e un po’ pazza.


Mamma.


Mi sfioro dolcemente il ventre, sarò mamma.

Non posso non amare il piccolo che è già dentro di me.

Lo amerò per due, sarò sua madre e sarò anche suo padre, perché questo piccolo essere non ha nessuna colpa, ha solo bisogno di amore.

Sarà difficile lo so ma lo proteggerò, lo farò crescere in un mondo d’amore.

Vengo riscossa dai miei pensieri da Renée che mi passa una mano davanti gli occhi.

“Bella, piccola mia parlami, dimmi cosa c’è che non và…” dice accarezzandomi una guancia mentre lacrime silenziose scendono dai miei occhi… devo farcela.

“Mamma… ho paura di deluderti, sono certa che lo farò… -cerca di interrompermi ma continuo a parlare imperterrita- ho fatto una cosa incosciente, e ora devo assumermi tutte le responsabilità. Sono una donna ormai, tra qualche mese mi diplomo. Sono incinta mamma, aspetto un figlio, da uno sconosciuto. Ora se vuoi cacciami da casa, ti capirò. Ti ho delusa, ho deluso le tue aspettative, ma ora so una cosa. Voglio questo figlio. Con o senza un padre, ma lo desidero con tutta me stessa.”

Mia madre mi guarda scioccata.

Non se lo sarebbe mai aspettata da me, la sua figlia di mezza età.

Le lacrime continuano a scendere sul mio viso imperterrite.

“oh Bella… quante volte ti ho detto di prendere precauzioni! Devo ammettere che mi hai sorpresa e non poco, ma se è questa la tua decisione io sarò con te. Ti sosterrò, perché è anche questo il ruolo di una madre, sostenere i propri figli, sempre. Io ci sarò piccola mia, ti aiuterò. E per il diploma non preoccuparti, studieremo insieme e ce la faremo. E poi c'è Phil, sarà ben felice di aiutarci. Ce la faremo. Insieme.”

Sono piacevolmente stupita, mia madre, la persona che credevo di aver deluso, mi sostiene e mi aiuterà a crescere questo piccolo dentro di me.

“oh mamma grazie... non so cosa dirti … grazie…” dico abbracciandola di slancio e piangendo sulla sua spalla.

“figlia mia non devi ringraziarmi.... Anche se devo ammettere che rendermi nonna così presto mi fa sentire vecchia... non mi hai delusa e non mi deluderai mai. Cresceremo insieme questo piccolo dono. L’unico problema sarà dirlo a Charlie... ci penserò io... ora ti faccio una camomilla così ti rilassi … ricorda che non puoi agitarti fa male al mio nipotino o nipotina.”

Mi scocca un bacio sulla fronte e sparisce in cucina, ritornando dopo un pò con una tazza di camomilla fumante.

Subito dopo salgo nella mia camera mi stendo sul letto e cerco di rilassarmi.

Ora non sono più sola, di riflesso mi sfioro il ventre.

Non sono più sola. Non più.

Non mi importa di quello che dirà la gente, anche se devo ammettere che andare a scuola con il pancione mi fa un po’ paura.

Sarò la ragazza che si è fatta mettere incinta da chissà chi in poche parole una poco di buono e so già che perderò le persone “amiche”.

Si perché non sono miei amici, ma si sono avvicinati a me solo per convenienza, pronti alla prima occasione a voltarmi le spalle.

I miei veri amici sono a Forks e spero che almeno loro mi sostengano nella mia scelta.

Ma da ora in poi avrò un’altra persona da amare per sempre.


Il mio piccolo.


Lo amerò per sempre.

 

 

 

 

 

Titty<3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Trasferirsi a Forks ***


 

 

Buona sera!!

eccomi qui con un nuovo capitolo di questa storia.

vi anticipo subito che in questo capitolo ci sarà un salto temporale di 1 anno.

ho più o meno in mente come deve andare la storia.

nel prossimo capitolo risponderò a tutte le vostre recensioni!

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qui metterò i vari spoiler e le immagini dei capitoli... Seguitemi in tanti!

Non vi anticipo nient'altro, spero che il capitolo sia di vostro gradimento!

fatemi sapere se vi è piaciuto nelle recensioni!!!

Questa di sotto è una delle copertine della storia...

ora vi lascio alla storia!

Buona lettura!!


 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO II           

TRASFERIRSI A FORKS

 

1 anno dopo

 

“ I passeggeri a bordo sono pregati di allacciarsi le cinture: siamo in arrivo all’aeroporto di Port Angeles.”

 

Eccomi qui un’ anno dopo.

Più grande.

Più matura.

Inevitabilmente più donna.

Allaccio la cintura, non prima di aver controllato la piccola Sophie nell’ovetto accanto a me.

Ogni volta che guardo mia figlia mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta. Non c’è sensazione più bella che vederla sorridere e crescere. Nonostante non abbia un padre, è sempre gioiosa e serena.

Attualmente ha 4 mesi, inizia a percepire il mondo attorno a se. È vivace, intelligente e ama chi la fa ridere. È splendida, un piccolo angelo.

Mia figlia.

Nei suoi tratti sono ci sono io, sua madre. Ha gli occhi identici ai miei, la stessa forma del viso. E’ presente anche Renée, con la sua bocca a cuore e inaspettatamente anche Charlie con i suoi ricci fitti. L’unica cosa che sembra aver ereditato dal padre è il colore dei capelli.

Neri come l’ebano.

Sophie ha cambiato la mia vita, rendendola unica, speciale e diversa da qualsiasi ragazza della mia età.

Finalmente sono madre.

Non c’è sensazione più bella che sentire crescere qualcuno dentro di se.

È unico, straordinario.

Non c’è sensazione più bella che sentire l’amore che solo un figlio può trasmetterti: con uno sguardo o semplicemente con un sorriso. Quando l’ho sentita scalciare per la prima volta non ho trattenuto le lacrime di gioia. Avrei voluto che quel momento fosse differente, avrei voluto avere un’ uomo vicino, una persona da amare con tutta me stessa, ma mi sono resa conto che a volta la vita ti sorprende, facendoti crescere, e anche se ho affrontato tutto da sola in realtà non lo ero.

C’era mia madre Phil, le mie amiche di Phoenix e anche i miei amici di Forks.

Ricordo che ogni volta che arrivavo a scuola, soprattutto quando la pancia iniziava a vedersi e a farsi più grande, tutti mi guardavano come se fossi diversa, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi, come se avessi fatto l’errore più grande della mia vita mettendo al mondo una nuova vita da sola. Così la piccola dentro di me iniziava a farsi sentire con dei piccoli calcetti come per dire “ehi mamma io sono con te!” e ogni volta non potevo fare a meno di emozionarmi.

La mia piccola mi ha dato la forza di andare avanti sempre.

Anche quando le persona che credevo amiche mi hanno abbandonato.

Fortunatamente sono rimaste al mio fianco le migliori ovvero Judith e Kristel. Loro con mia madre e Phil mi hanno seguito passo dopo passo, momento dopo momento, non facendomi sentire mai sola. Judith è esuberante, creativa, e sempre allegra. Con lei nei paraggi la piccola scalciava e si muoveva sempre. Più tranquilla e dolce invece era Kristel. Era quella che mi confortava nei momenti di crisi, nei momenti in cui gli ormoni prendevano il sopravvento. Vedevano Sophie crescere dentro di me con me, non abbandonandomi un’ istante.

Inutile dire che abbiamo scelto il nome per la piccola insieme, tutte e tre. Alla fine ovviamente ho deciso io, ma loro mi hanno dato una grossissima mano.

Così ho optato per Sophie, un nome con un suono dolcissimo, da sempre mio preferito.

Mentre io ero in sala parto loro erano li in sala d’attesa ad aspettare che Sophie nascesse. C’erano anche i miei amici di Forks venuti per il lieto evento: Angela, Ben, Leah, Sam, Seth e Emily. Inaspettatamente era arrivato anche mio padre.

Era l’unico che non aveva preso bene la mia decisione di portare avanti la gravidanza e di far nascere la piccola. Erano stati otto mesi di gelo nel nostro rapporto: mi aveva offeso, dandomi della poco di buono dicendomi che non se l’aspettava da me un comportamento tanto irresponsabile. Ma si è risolto tutto quattro mesi fa.

Il 3 giugno è nata Sophie ed è inutile dirlo, ma quando Charlie l’ha vista si è innamorato della sua nipotina. Così nei giorni seguenti con il mio ritorno a casa con la piccola ho scoperto un nuovo Charlie, affettuoso, dolce e premuroso. Mi ha chiesto scusa e emozionandosi mi ha detto che non c’era scelta più saggia che mettere alla luce un tale tesoro. Non potevo non perdonarlo. Vederlo così addolorato ma nello stesso tempo felice ha fatto crollare tutte le mie barriere. Un abbraccio pieno di amore e di promesse ha rimesso tutto al suo posto. Come pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente.

Ho deciso quasi subito che era ora di lasciare mia madre libera, Phil parte spesso essendo un giocatore di baseball e mia madre in quel periodo è stata lontana da lui, si è dedicata anima e corpo a me e a Sophie.

È ora che inizi a cavarmela da sola.

Infatti Forks, con la suo cielo perennemente coperto da nuvole e i suoi abitanti per la maggior parte pettegoli, ci aspetta.

Renèe non era dell’idea di lasciarci andare così presto, “non voglio che la mia piccola nipotina stia lontana da me”. Ma collaborando con Charlie abbiamo promesso a lei e a Phil di venirci a trovare quando vogliono. Ci terremo in contatto con e-mail e webcam per vederci più spesso.

La stessa cosa vale per Judith e Krlistel.

Loro sono andate a New York, realizzando il loro sogno di studiare e vivere nella grande mela. Hanno accompagnato me e Sophie all’aeroporto, raccomandandosi alla piccola di fare la brava. Cosi abbiamo promesso che andremo a trovarle nella grande mela appena possibile.

Se Judith e Kristel erano tristi per la nostra partenza, non si può dire la stessa cosa di Charlie e tutti gli altri.

Charlie, tanta era la sua euforia, che ha fatto ricavare una cameretta solo per la sua nipotina. Secondo la sua opinione meravigliosa grazie anche all’aiuto dei nostri nuovi vicini di casa.

I Cullen.

Si sono trasferiti a Forks da qualche mese, nella villetta accanto alla nostra. La moglie del dottor Cullen e sua figlia, rispettivamente Esme e Alice, sono proprietarie di una società che si occupa di restaurazione di case e arredamento. Hanno pensato a tutto loro, e a dir la verità sono proprio curiosa di vedere il lavoro finito e sono altrettanto curiosa anche di fare la loro conoscenza, non è facile entrare nelle simpatie di Charlie: a volte sa essere spaventoso.

L’hostess si avvicina avvisandoci che l’atterraggio è stato effettuato e che possiamo scendere.

Mi slaccio la cintura e di conseguenza la slaccio anche a Sophie che si è svegliata a causa dell’atterraggio dell’aereo.

“Ciao piccola mia… - le sorrido dolcemente dandole un bacio sulla fronte, lei di rimando agita le manine per essere presa in braccio – ora ci copriamo bene, non fare i capricci, tra qualche minuto vediamo il nonno!” la prendo in braccio, le infilo il cappottino e il cappellino, la rimetto nell’ovetto e la copro con la sua immancabile copertina rosa.

Siamo ad Ottobre, in pieno autunno, ma nei dintorni di Forks sembra già inverno inoltrato.

Scendo le scalette dell’aereo raggiungendo a passo felpato l’entrata dell’aeroporto, cercando di far prendere a Sophie meno freddo possibile.

Charlie dovrebbe essere arrivato da un pezzo, infatti si è offerto per portarci a casa. Mi alzo sulle punte per vedere meglio e così scorgo due figure che chiacchierano tra loro: una sono sicura sia mio padre, l’altra non la conosco. È un’uomo alto, biondo, con gli occhi celesti come il cielo e verdi come il mare. Ha l’aria serena e dolce, amabile.

Alzo un braccio per farmi vedere e nel contempo mi avvicino a loro.

“Papà!! Siamo qui!!”

Finalmente Charlie si accorge di noi, così ci vengono in contro.

“oh piccole mie! Finalmente siete arrivate! – poggio l’ovetto con dentro Sophie e lo abbraccio- fammi vedere la mia nipotina!!... – dice sporgendosi verso l’ovetto- diventi sempre più grande e più bella!... Senza offesa per la mamma ovviamente!”

Sorrido divertita dalla scena, è bello vedere mio padre sciogliersi di fronte a Sophie.

“figurati papà, lo so di essere sempre la tua bambina.” Dico ridendo.

“Oh Bella che sbadato, ti presento il dottor Cullen. Te ne ho parlato no?!” dice imbarazzato grattandosi la nuca.

“piacere Bella – dico porgendo la mano- e lei è Sophie “ dico indicando il piccolo fagotto tra le braccia di mio padre.

“piacere mio Bella, non chiamarmi dottor Cullen! D’ora in poi saremo vicini di casa!... chiamami Carlisle e dammi del tu! ho una figlia della tua stessa età.. e tu piccolina devi essere Sophie” dice avvicinandosi alla piccola che non fa che ridere tra le braccia del nonno che le fa le faccie più buffe del mondo.

“sai sei bellissima – aggiunge- assomigli tantissimo alla tua mamma!”

Sophie attirata dal suono di una nuova voce gira lo sguardo verso Carlisle e gli sorride dolcemente.

Mia figlia non finirà mai di stupirmi.




*****************************



“Bella, tesoro, come è andato il viaggio?! Sophie è riuscita a sopportare l’aereo?!” mi chiede Charlie ansioso.

Siamo in macchina di Carlisle da un’ora e puntualmente Charlie da un’ora non fa che tempestarmi di domande.

“si papà, ti ho già detto tante volte che i neonati non percepiscono la differenza dell’aereo, infatti Sophie è stata tranquilla e ha dormito tutto il tempo.”

“Scusami tesoro, ma lo sai che quando si tratta di Sophie sono sempre ansioso.”

“papà alle volte lo sei più di me!... cerca di rilassarti e goditi la tua nipotina!” gli dico sorridendo bonariamente.

“infatti Bella hai ragione – aggiunge Carlisle- Charlie dovresti essere più sereno, non c’è motivo per preoccuparsi … è vero che sembra piccolissima, ma lo sarà ancora per poco. Tra qualche mese inizierà a camminare, e allora cosa farai?!... pensaci Charlie!” dice Carlisle sorridendo.

Nel frattempo Sophie reclama la mia attenzione piangendo.

“cosa c’è piccola mia hai fame vero?!” beh è ora della pappa e non potendola allattare in auto ho preparato un biberon per eventualità. Prendo il biberon lo avvicino a Sophie che si attacca alla tettarella succhiando voracemente il latte.

“hai tanta fame eh piccola?! Vero?!” le dico posandole poi un bacio sulla fronte.

Allattare è un’altra gioia di essere madre. Si instaura un legame tra madre e figlio simbiotico.  E come ogni cosa di questa esperienza unica.

In poco tempo finisce il suo biberon, così le faccio fare il ruttino e la cullo dolcemente cercando di farla rilassare. Tra poco saremo arrivati.

Mio padre e Carlisle continuano a chiacchierare, parlando dei loro lavori e dei figli di Carlisle. Da quello che ho capito dovrebbero essere tre.

Emmet.

Alice.

Edward.

“Bella dovresti proprio conoscerli! Sono fortissimi… e poi sono sicuro che la piccola quando conoscerà Emmet non smetterà mai di sorridere!”

“ah si su questo ha ragione Charlie!- dice Carlisle ridendo- quel ragazzo farà impazzire me ed Esme un giorno o l’altro. Per fortuna che ha incontrato Rosalie che sa tenerlo a bada. È un eterno bambinone.”

“beh non si può dire la stessa cosa di Edward. Quel caro ragazzo da quando va al college non fa altro che stare sui libri. Dovrebbe svagarsi un po’.” Aggiunge mio padre rivolgendosi a Carlisle.

“hai ragione Charlie, sai io ed Esme gli abbiamo proposto di stare da noi per qualche tempo visto che la prossima sessione di esami è tra un mese. Ma sai che è imprevedibile, quindi c’è la possibilità che me lo ritrovi a casa già stasera.”

Carlisle quando parla di Edward e della sua famiglia ha una luce sfavillante negli occhi. Sono sicura che è un padre e un marito straordinario.

Edward.

Un nome molto bello. Uno dei miei nomi preferiti.

Per ora non posso permettermi di pensare ai ragazzi.

Ho una priorità più grande ora, Sophie. Prima di tutto la sua serenità, poi la mia.

Qualche sacrificio bisogna pur farlo per amore dei propri figli.

Ecco ora sto pensando proprio come una madre.

Un anno fa non ci avrei minimamente scommesso! La ragazzina ribelle Isabella Swan che diventa madre. Sono cambiata tantissimo e a dire il vero, anche se i miei piani per il futuro non sono più come quelli progettati un anno fa sono serena. Per la prima volta nella mia vita.

Improvvisamente la piccola richiama la mia attenzione, tirandomi leggermente i capelli.

“cosa c’è Sophie?! Ti annoi vero?!... tra un po’ siamo arrivate. Promesso.”prendo un giocattolino dalla borsa e glielo porgo mettendola nell’ovetto.

Mi perdo a guardare il panorama che scorre veloce dal finestrino, siamo vicinissimi a Forks, riconosco la strada.

Già so come molta gente mi accoglierà.

La figlia dell’ispettore Swan ha una figlia senza un padre.

Sembrava così una brava ragazza con un minimo senso di pudore.

Eccetera eccetera.

Immagino già Jessica Stanley sommersa di pettegolezzi sul mio conto.

Come se lei fosse la santarellina della situazione ancora vergine.

“Benvenuti a Forks”

Ecco il cartello che segna il nostro arrivo.

Sono le sei di sera, e c’è qualcuno ancora in giro per il piccolo paese.

Prendo Sophie in braccio iniziandola a preparare.

“vieni qui piccola, siamo quasi arrivate!.. vedrai qui ti piacerà..”

“certo tesoro che le piacerà – dice mio padre- ha una stanza tutta sua, con tanti giochi!” lo sapevo Charlie quando si fa prendere la mano esagera.

“papà scommetto che hai esagerato come il tuo solito…”

“ma no Bella… che dici?!” dice ridendo.

Carlisle si unisce alla sua risata… lo sapevo si è fatto prendere la mano.

Non cambierà mai.

Ci stiamo lentamente avvicinando alla nostra casa, tutto è come l’ho lasciato un anno fa.

“eccoci arrivati!” annuncia Carlisle sorridente.

La piccola si guarda attorno, puntando i suoi occhietti sulla nostra nuova casa.

Scendiamo dall’auto e mentre io e Sophie ci guardiamo intorno Charlie e Carlisle prendono i bagagli dall’auto.

“Carlisle non so come sdebitarmi per questo grande favore. Grazie mille!” dice Charlie rivolgendosi a Carlisle.

“Charlie ricorda che oramai siete di famiglia. Di qualsiasi cosa avete bisogno non esitate a chiamarci. Ah Bella, sarei lieto se un giorno di questi potessi visitare Sophie io lavoro nella pediatria dell’ospedale. Tra un po’ dovresti iniziare a svezzarla e dovrebbe iniziare a mettere i primi dentini…”

“Carlisle grazie, mi servirebbe un medico per la piccola infatti. Grazie per tutto quello che state facendo per noi e per me. Davvero grazie…”

“Finalmente siete arrivati…”

Una voce cristallina, dolce e melodiosa fa la sua comparsa. Una donna dai capelli color caramello si avvicina a noi. Ha gli occhi verdi e il suo sguardo è pieno di amore e dolcezza.

Si avvicina a Carlisle abbracciandolo amorevolmente. Senza dubbio è sua moglie Esme.

“Beh ci siamo fatti attendere tesoro… “ risponde amorevolmente Carlisle.

“Cara tu devi essere Bella … - dice abbracciandomi – e tu sei la piccola Sophie! Sei meravigliosa, proprio come ti descriveva tuo nonno Charlie..” la piccola dal canto suo sporge le manine verso Esme per essere presa in braccio, richiesta che acconsento con il capo verso Esme che felice prende Sophie tra le sue braccia. Subito prende a giocare con alcune ciocche dei suoi capelli. Non so perché ma già da ora è affascinata dai capelli, ogni volta che qualcuno la prende in braccio la prima cosa che fa è toccare i capelli, come se si sentisse più sicura.

 “Beh Bella visto che Esme è con noi che dite di vedere questa bella sorpresa?!” esclama mio padre su di giri. Sa che a me non piacciono molto le sorprese, ma stavolta acconsentirò.

“Bella, mi dispiace che non possano esserci i nostri ragazzi – dice Esme rivolgendosi a me- ritorneranno stasera sul tardi… sono tutti fuori paese. Ci farebbe comunque piacere che accettaste il nostro invito a cena per domani sera. I nostri figli ci tengono molto a fare la vostra conoscenza.. “ dice Esme amorevolmente.

“ah Bella – conclude Carlisle – non si accettano risposte negative!”

“ok allora non possiamo non accettare l’invito!” esordisco, riprendendo Sophie tra le mie braccia.

Varchiamo la soglia di casa e tutto sembra come l’ho lasciato un anno fa, tranne un po’ di disordine in cucina. Solo ora mi rendo conto quanto mi sia mancata la mia casa. Quella dove sono nata e dove ho passato la mia infanzia. La casa che regalerà momenti, spero indimenticabili, a mia figlia.

“papà potevi riordinare almeno…” dico sotto voce..

“lo so Bella, ma non ho avuto tempo.. sono dovuto correre in centrale per un’emergenza…”

“d’accordo per questa volta sei perdonato” dico ridendo.

Carlisle ed Esme ci seguono abbracciati, il loro è un amore davvero profondo. Si vede dai loro sguardi innamorati. Come il primo giorno.

“Ora seguitemi al piano di sopra! C’è la sorpresa per la mia nipotina!”

Sophie si dimena tra le mie braccia, vuole essere presa in braccio da suo nonno. L’accontento passandola a Charlie che affettuosamente le da un bacio sulla tempia.

“oh Bella, spero sia di vostro gradimento. Io e Alice ci abbiamo messo tanto impegno. Devo anche dire che Alice si è sbizzarrita un sacco a creare la cameretta per la bambina!” dice Esme venendomi accanto.

Arriviamo davanti una porta nuova, lucida e tutta bianca.

“allora Sophie siamo pronte?!” dice mio padre rivolgendosi alla piccola tra le sue braccia.

Lei per risposta si arpiona ai suoi capelli ridendo e non possiamo fare a meno anche noi di unirci alla sua risata spontanea.

“trova suo nonno sempre molto buffo…” dico rivolgendomi ad Esme e Carlisle.

“l’abbiamo notato Bella… è una bambina molto allegra.. sei fortunata!” dice Carlisle con un sorriso.

“Sai caro a me ricorda molto Alice… non è vero?!... anche se lei era iperattiva già allora…” dice rivolgendosi a Carlisle accanto a lei.

Mio padre apre la porta rivelando un piccolo regno incantato davanti ai nostri occhi.

Una cameretta fantastica, con tanti giochi e accessori di ogni tipo.

C’è di tutto: una culla dotata di zanzariera, un fasciatoio, un’armadio bellissimo, un comò, una sedia a dondolo per cullare la piccola e tanta luce per illuminare la stanza.

C’è anche una sdraietta a dondolo per Sophie con tanti sonagli, un dispositivo video per controllare la piccola dalla mia stanza, un'altalena con tanti sonagli e un box con tanti giochi. Sono sicura che la piccola si divertirà da impazzire. 

Non c’è solo il rosa sulle pareti ma anche il verde e il beige colori che contribuiscono a dare un senso di allegria e pace.

Stupenda.

Non c’è altra parola per descriverla.

Mi avvicino alla culla, e Esme mi raggiunge.

“Cara spero ti piaccia….”

“Esme non so come ringraziarvi, è splendida… davvero! e ringrazio anche te papà… è splendida chissà quanto avrai speso.. “

dico rivolgendomi a mio padre prendendo Sophie tra le braccia.

“oh piccola ma che dici… per la felicità della mia nipotina, questo ed altro… - poi rivolgendosi verso Carlisle- vieni Carlisle, lasciamo le nostre donne ad esplorare la camera! Ti offro una birra amico!”

E così si dileguando lasciando me, Esme e Sophie nella nuova cameretta.


“Sono contenta che la stanza ti piaccia… vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro!”

“Certo Esme è perfetta!.. sembra quella di una principessa… lo sai che non finirò mai di ringraziarvi per l’accoglienza… siete troppo buoni con me..” Esme si avvicina mettendomi le mani sulle spalle.

“non devi ringraziarci Bella… per me sei come una figlia… sai anni fa alla tua età mi sono ritrovata più o meno nella tua stessa situazione. – appoggio Sophie nella culla ascoltando Esme con interesse- Io e Carlisle avevamo diciannove anni quando abbiamo concepito Emmet. Carlisle aveva appena iniziato il college e nessuna delle nostre famiglie voleva aiutarci. Abbiamo fatto tanti sacrifici, tante rinuncie, però ne è valsa la pena. Non potrei non essere orgogliosa dei miei tre figli e delle loro vite. Anche se con Sophie non ci sarà il suo vero padre che ti aiuterà, ce la farai sicuramente. Magari troverai un’uomo da amare, che saprà fare anche da papà a Sophie..”

“Sai l’ultima parte Esme è alquanto improbabile… per ora voglio occuparmi di Sophie, e poi chi si metterebbe con una ragazza che a 19 anni ha già una figlia… prenderò quello che la vita mi offrirà…” dico guardando Sophie nella culla.

Non mi piace mai molto parlare di questo argomento. Divento molto molto vulnerabile.

“Tesoro non essere così negativa, sei giovanissima, avrai tutte le possibilità del mondo di rifarti una vita… e poi Sophie avrà bisogno di una figura paterna.. arriverà la persona che ti farà battere il cuore e che amerà entrambe.. sei una ragazza dolcissima e bellissima, non vedo perché non dovresti trovare nessuno..” dice Esme facendomi alzare lo sguardo. Non posso non evitare di far scendere una lacrima dal mio viso colpita dalle sue parole. Esme mi abbraccia di slancio e non posso far a meno di versare qualche lacrima.

“tesoro non piangere… ricorda qualsiasi cosa che ti affligge io sono nella casa accanto! Presente?!”mi dice con un sorriso dolce.

“grazie Esme, anche se non mi piace farmi vedere piangere da nessuno, ma credo mi sia servito per sfogarmi un po’.” Dico asciugandomi gli occhi.

“ora ti lascio cara, immagino che dovrai cambiare e dar da mangiare a Sophie. Ci vediamo domani sera… e per qualsiasi cosa, sono nella casa accanto!” da un bacio e me e a Sophie e sparisce dietro la porta.

Prendo in braccio Sophie, scendendo al piano di sotto per prendere la sua valigia.

Carlisle e Esme stanno andando via, e ancora una volta Carlisle rinnova l’invito ad andarlo a trovarlo in ospedale con la piccola, cosa che farò quanto prima.

Rammendo a Charlie di riordinare e di mettere una pizza surgelata in forno.

Nel frattempo salgo le scale portando Sophie nella sua nuova camera che sembra già piacerle un mondo.

Prendo la biancheria e il pannolino pulito e riempio la vaschetta per il bagnetto mettendo tanta schiuma.

Ci divertiamo sempre quando si tratta di bagnetto.

Già che ci sono ne approfitto per dare uno sguardo alla mia camera. È tutto li al suo posto proprio come un anno fa, è cambiato solo il colore delle pareti, il letto e le tendine dello stesso colore. Lavanda.

In questa stanza sono cresciuta, ho passato le estati più belle della mia vita.

I momenti più belli.

Spero che la collezione si arricchisca sempre di più.

Perché i momenti felici non bastano mai.

Chiudo la porta e ritorno dal mio mondo.

Da mia figlia.

Conscia che un’altra giornata sta per avere il suo termine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

_*Piccolo angoletto!! *_

 


se siete arrivati fino qui sotto vuol dire che avete letto tutto il capitolo *me contenta*

vi è piaciuto?!

spero tanto di si... io ci ho messo il cuore e mi sono emozionata... spero di aver fatto emozionare anche voi.

Mi è sempre piaciuta la coppia Carlisle Esme, vedo il loro amore come qualcosa di eterno e sempre vivo e emozionante.

mi sono divertita tanto nel scrivere del rapporto tra Sophie e Charlie. Lui la venera in un modo assoluto.

Mentre mi sono emozionata nel descrivere Bella, le sue emozioni e sensazioni.

Ponetemi tutte le domande che volete, se avete qualche desiderio, perplessità non esitate a scrivere!

Prometto di aggiornare moolto presto!!

ricordate la

Pagina Facebook

seguitemi anche qui!!

un bacio a tutti e buon proseguimento di settimana!!

smakkkkk<3

titty<3


 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 – VISITE, SORPRESE E CENA A CASA CULLEN. ***


 

 

 

Scusate Scusate Scusate Scusate Scusate Scusate Scusate!

Sono in ritardo lo so, ma tra vacanze e la preparazione degli esami ho avuto poco tempo libero da dedicare alla scrittura,

però in cambio vi ho scritto un capitolo fiume xD

che spero vi piacerà!

vi ricordo le mie pagine!

Facebook .

Ora passiamo alle recensioni del primo e secondo capitolo!

 

 

vanderbit [Contatta] Segnala violazione
 
 14/07/10, ore 19:38 - Capitolo 1: Capitolo I - Scelte-

Ciao! La storia mi incuriosice davvero molto e mi piace il tuo modo di scrivere! Sei molto brava, complimenti! Renèe ha preso bene la notizia della figlia, dopotutto vuole troppo bene a Bella per non accettare la sua decisione si tenere il bimbo... Bella è rimasta incinta durante un soggiorno a Forks, è di Edward? Kiss

Ciao vanderbit, grazie per i complimenti ^^ , Renèe è una madre comprensiva che sostiene Bella, certo non ha approvato che lei abbia fatto sesso con uno sconosciuto, ma ha accettato le scelte della figlia.

mi dispiace deluderti ma non è Edward il padre, per ora non voglio farlo comparire nella storia. Ricorda sempre che i figli sono di chi li cresce!

un bacio e continua a seguirmi!!

 Giulia_Cullen [Contatta] Segnala violazione
 
 14/07/10, ore 19:34 - Capitolo 1: Capitolo I - Scelte-

Indovino il ragazzo che incontrò e con cui è andata a letto a La Push è Jake ma come mai non lo conosceva e come mai era a La push???Chissà quando incontrerà Edward cosa dirà su tutto questo e su il bambino e la bambina???Scusa sai ma mi ha reso curiosa questo inizio guarda anche a me l'ansia sarebbe salita se fossi stata al posto di Bella!!!Scrivi benissimo e questo capitolo favoloso

Ciao Giulia e grazie per i complimenti! Mi dispiace deluderti ma il padre non è Jake. Lui avrà il ruolo di migliore amico nella storia. Anche io al posto di Bella sarei andata nel panico, ma sarei stata altrettanto decisa a tenere il bambino. Sono dell'opinione che i figli non devono pagare gli errori dei genitori, in questo caso della madre!

continua a seguire la storia!! un bacio!!

 MaryAc_Cullen [Contatta] Segnala violazione
 
 14/07/10, ore 19:17 - Capitolo 1: Capitolo I - Scelte-

Ho appena finito di leggere il prologo e non vedo l'ora di leggere il primo capitolo... si bella è stata un incosciente a bere troppo e farsi amare da uno sconosciuto, ma da come la vedo io un uomo che si approfitta di una donna ubriaca non è un uomo, la maggior parte dei casi e così, ma può anche capitare che sia una persona che conosci a fare una cosa del genere ma lo fa solo per puro piacere, - chiedo scusa per lo sfogo personale, - comunque mi hai incuriosito e la storia è S-T-U-P-E-N-D-A... non trovo parole per descriverla.. la mamma di Bella si è comportata da mamma e Bella si sta comportando da persona matura... ora bisognerà vedere come la prenderà Charlie... quindi a presto un bacione Mary

Mary ciao! non preoccuparti sfogati quando vuoi, ognuno è libero di esprimere la propria opinione tra l'altro condivisibile al 100%!

Hai ragione Renèe è stata una mamma stupenda e da figlia potrei essere solo orgogliosa di una mamma così.

continua a seguirmi!!... un bacio<3

 

 nanerottola [Contatta] Segnala violazione
 
 22/07/10, ore 14:09 - Capitolo 2: Capitolo II - Trasferirsi a Forks

ciauuuu! bellissima questa storia! promette bene! spero posterai presto, sono troppo curiosa. baci

ciao nanerottola grazie per la recensione... spero di essere il più puntuale possibile, ma tra vacanze e studio mi è un pò difficile. Ma cercherò di ricavarmi sempre uno spazio per la mia passione ovvero la scrittura! un bacio grande! e continua a seguirmi!

 Giulia_Cullen [Contatta] Segnala violazione
 
 22/07/10, ore 13:00 - Capitolo 2: Capitolo II - Trasferirsi a Forks

Quindi Bella qui incontra i Cullen ma sono tutti umani???Che cosa carina però tutti si sono affezzionati alla piccola Sophie ed è normale chi non is può innamorare di una bambina che ha quella dolcezza e poi chi non si innamora dei bambini appena li vede io ogni volta che nè vedo uno me nè innamoro!!!Scrivi benissimo e questo capitolo è strabiliante

Ciao giulia, grazie mille per i complimenti!... sai come è nata l'ispirazione per questa storia?! guardando una bambina assolutamente dolcissima e tenerissima! spero continuerai a seguirmi!

un bacio grande!!

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 
 22/07/10, ore 01:04 - Capitolo 2: Capitolo II - Trasferirsi a Forks

bella ha finalmente conosciuto i cullen, sia esme che carlisle sono due persone splendide il loro amore traspare da tutti i pori, hanno accolto bella e la piccola sophie come se facessero parte della famiglia, adesso sono proprio curiosa di sapere come andrà la cena, alice ed esme hanno fatto un' ottimo lavoro con la cameretta di sophie.UN bacione grandissimo ciao *____*

ciao giova, se dovessi descrivere l'amore vero e puro descriverei Esme e Carlisle. Sono due persone dolci, affabili e innamorate l'uno dell'altro. Posso solo dirti che mi sono divertita un mondo a scrivere la parte riguardante la cena!

un bacio grande e continua a seguirmi!!

 franz1000 [Contatta] Segnala violazione
 
 21/07/10, ore 23:53 - Capitolo 2: Capitolo II - Trasferirsi a Forks

ciao! è molto bella e molto dolce la tua storia... spero di leggere presto il seguito,, :-)

ciao franz! grazie mille per la recensione, continua a seguirmi!!

un bacio!

 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
 
 21/07/10, ore 23:29 - Capitolo 2: Capitolo II - Trasferirsi a Forks

Ciao! Molto carino il cap, Bella conosce Esme e Carl per primi, sono curiosa di leggere della cena! Mi piace molto il rapporto tra Charlie e Bella, molto aperto e il modo in cui Charlie si comporta con Sophie è tremendamente dolce! Esme è stata molto materna con Bella e sia lei che Alice hanno fatto un ottimo lavoro con la camera...Kiss

ciao vanderbit! inanzi tutto grazie per continuare a seguire e per aver letto anche questo capitolo!... il modo in cui Charlie si comporta con Sophie è l'atteggiamento secondo me ideale da parte di ogni nonno. Continua a seguirmi e spero di non deluderti!!

baciii<3

 MaryAc_Cullen [Contatta] Segnala violazione
 
 21/07/10, ore 21:54 - Capitolo 2: Capitolo II - Trasferirsi a Forks

davvero i miei complimenti il capitolo è bellissimo e dolcissimo... Bella ha fatto bene la sua scelta e sophie è una bambina dolcissima, e poi sono curiosa anche di scoprire come conoscerà i giovani Cullen... Esme è sempre una mamma dolce e affettuosa e Carlisle un uomo dolce e rispettoso... sono felice della loro felicità... un bacione cara, davvero complimenti per questo stupendo capitolo

ciao mary e grazie ancora!... come ho già detto adoro Esme e Carlisle, sin dai libri della saga mi hanno colpito. il loro amore profondo e la loro semplicità sono caratteristiche uniche!

un bacio e spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento!

 

 

 

Allora bada alle ciance, vi lascio con il terzo capitolo!

Quella qui sotto è la seconda copertina, l'ho creata io e spero sia di vostro gradimento!!

Ci leggiamo alla fine del capitolo!!

Buona lettura!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO III

VISITE, SORPRESE E CENA A CASA CULLEN.

 

 

 

 

 

 

“Bella, tesoro … sveglia!” la voce di mio padre mi risveglia dopo una notte movimentata.

Sophie mi ha dato filo da torcere, è stata sveglia tutta la notte. Morale della storia appena si è addormentata, mi sono addormentata anch’io, si ma sulla sedia a dondolo vicino al suo lettino.

Riapro gli occhi lentamente facendo uno sbadiglio, e noto mio padre in divisa pronto per andare in centrale.

“tesoro, io vado. Sicura di farcela da sola con la piccola?... “ è strano vedere Charlie così premuroso nei nostri confronti. Quando era solo mio padre e non ancora nonno era totalmente diverso. Scontroso, freddo e posso giurare che non sorridesse mai.

“papà vai pure, ricorda che non è la prima volta che sto da sola con mia figlia – dico bonariamente - anzi scusami, stanotte non ti avrà fatto chiudere occhio..” dico indicando Sophie che ora dorme come un angioletto.

“non preoccuparti, deve ancora abituarsi al nuovo ambiente.. credo sia normale … anche se sarei più sicuro se la facessi visitare da Carlisle un giorno di questi. Ora io vado se hai bisogno di qualcosa chiamami in centrale oppure chiama i Cullen. Ora ti lascio riposare un po’…” scocca un bacio sulla mia guancia e uno sulla fronte di Sophie e va via.

Controllo Sophie, che dorme beatamente, posiziono la videocamera sulla sua culla e vado nella mia stanza.

È strano, Sophie non mi ha dato tanto fastidio quanto stanotte. Forse ha ragione Charlie, il cambiamento ha influito anche sul ritmo del suo sonno. Credo che ne parlerò con Carlisle appena possibile.

Mi copro e imposto la sveglia alle 7:00. Per quell’ora Sophie dovrebbe svegliarsi. Così mi riaddormento cullata dal respiro tranquillo di mia figlia.



Driiiinnn driiinnn

mmmmh…” lo so devo alzarmi, la sveglia sta suonando per la decima volta. So di essere patetica, ma ho tanto sonno. Mi sa proprio che devo alzarmi. Non posso fare altrimenti.

Prendo la sveglia la spengo e metto i piedi per terra, aspettando un po’ prima di mettermi in piedi. Il mio equilibrio è precario specialmente appena sveglia.

Prendo un bel respiro, afferro la videocamera e la roba pulita e vado in bagno per farmi una bella doccia e iniziare così la giornata. Sophie per fortuna dorme ancora.

Come ogni giorno a Forks fa freddo, e anche se odio il freddo e l’umidità, non posso far a meno di amare questo posto.

Il mio porto felice.

Qui ho trascorso le estati più belle della mia adolescenza: le prime amiche del cuore, le prime uscite da sola, le feste, le prime cotte e anche il mio primo amore.

Apro il box doccia e mi infilo sotto il getto dell’acqua calda, ha il potere di rilassarmi e mandare via tutta la stanchezza.

A Forks ho avuto anche le mie prime delusioni; è vero quelle ci sono sempre state nella mia vita, ma proprio qui a Forks il mio primo ragazzo mi ha lasciata.

Lo amavo come si ama un primo amore, ti lascia ricordi che ci porteremo dentro nel cuore per sempre.

“Il primo amore non si scorda mai” dice un detto che ho sentito nel mio primo viaggio con mia madre in Italia. Spero di ritornarci un giorno, con la mia piccola e perché no con l’uomo della mia vita accanto.

Jared è stato lui il mio primo amore.

La mia prima volta. Avevo solo 15 anni e da allora non ho provato più un’emozione simile.

È proprio vero, non si dimentica mai il primo amore e non si dimentica la delusione che ti lascia quando finisce, soprattutto per via di un tradimento. Vedere il proprio ragazzo flertare con un’altra ragazza davanti ai tuoi occhi è qualcosa di umiliante e la sofferenza che ha portato con se è stata fortissima.

Sono stata male per tanto, troppo tempo.

Dopo di lui ho avuto solo brevi storie, fatte solo di puro e beatificante sesso. Ero rimasta scottata, e l’idea di ricominciare una relazione mi faceva paura, come mi fa paura tutt’ora in verità.

Avvolgo il telo attorno al mio corpo, friziono i capelli, scacciando i ricordi tristi dalla mia mente.

Ora ‘è Sophie che illumina la mia vita. Voglio che cresca felice e serena, circondata da persone che la amano. È stata inaspettata, ma come tutte le cose belle arrivano quando meno te l’aspetti.

Accendo il phon cercando di fare meno rumore possibile, tra un po’ Sophie si sveglierà. È tanto vivace già a 4 mesi quanto dormigliona. Asciugo alla ben e meglio i miei capelli ondulati, indossando la biancheria e ritornando in camera. Mi fermo davanti all’armadio prendendo una tuta comoda per stare in casa. Fortunatamente ho perso quasi tutti i chili presi in gravidanza. Cerco di mantenermi in forma, e devo dire che avere Sophie mi aiuta a distruggere le calorie. Seguo una dieta particolare dato che allatto ancora,ma tra un po’ dovrò iniziare lo svezzamento e a dir la verità mi mancherà non allattarla.

Scendo in cucina e mi preparo un po’ di latte e corn flakes sedendomi al grande tavolo. È strano sentirsi soli in questa casa, non che sia grande, ma in realtà non ero in questo silenzio fatto di tranquillità da un po’ di tempo. C’era sempre qualcuno pronto a darmi una mano, e solo ora mi rendo conto che dovrò fare tutto da sola.

Ce la farò?! Lo spero.

Fuori piove come sempre, o quasi, da queste parti; anche se non sopporto molto la pioggia, mi aiuta a riflettere. Ricordo quando ero piccola, ero capace di passare ore ed ore dinanzi ad una finestra a pensare.

Pulisco la mia tazza e rimetto a posto i corn flakes, tra un po’ dovrò riordinare tutto. In questa casa c’è bisogno di un tocco femminile e si vede! A questo pensiero sorrido rammaricata, Charlie ha vissuto dalla separazione con la mamma in poi sempre solo, non ha avuto dopo Renèe una donna da amare e desidererei che anche il burbero dal cuore d’oro che sa essere Charlie possa trovare una donna. Ma come si dice la speranza è l’ultima a morire … altro detto italiano!

Mi dirigo al piano superiore, arrivo nella sua camera e alzo le tapparelle per far filtrare un po’ di luce. Sophie è nel suo lettino, gli occhietti aperti e si guarda intorno afferrando il suo pupazzetto preferito. Appena mi vede inizia a piangere, la prendo in braccio e si calma all’istante. È ora della poppata direi.

“buongiorno piccola dormigliona… “ le dico posandole un bacio sulla fronte liscia.

Mi siedo sulla sedia a dondolo e scopro il seno, Sophie si attacca immediatamente, succhiando voracemente.

“hai fame … tanta fame” inizio a dondolarmi e Sophie sembra rilassarsi seppure continua a succhiare il latte.

Dopo un po’ emette dei piccoli gorgoglii facendomi capire che è sazia almeno per ora. Così la pulisco con il bavaglino e la prendo in braccio per farle fare il ruttino.

Cammino guardandomi intorno. Ora che guardo bene questa stanza non posso far a meno di sorridere. Questa Alice si sarà impegnata molto e devo dire che in fatto di gusto ci ha preso. Sembra la cameretta di una principessa delle fiabe.

“ora Sophie cambiamo il pannolino puzzolente e ci laviamo. Sei o no una principessina?!” le dico sorridendo. So già che sarà un’impresa. Ma ci riusciremo!


Farle il bagnetto è un’impresa fin da ora, schizza ovunque soprattutto se sono con una macchina fotografica in mano, il mio scopo?! Fotografare più momenti possibili. L’ho appena adagiata sull’altalena a sonagli, sembra piacerle un mondo, infatti ne approfitto per riordinare la sua camera e disfare la valigia con la sua roba. Sophie ha già tanti vestitini, regali fatti da mia mamma e dalle mie amiche, sono troppo grandi per ora, ma tra qualche tempo saranno perfetti. L’armadio dall’esterno sembra molto grande, infatti aprendolo trovo dei vestiti. Un’attimo..VESTITI?!?!...

“oddio Sophie ma chi ce li ha messi questi?!” sono sorpresa, anzi sorpresa è dire poco! Ci sono vestitini e accessori  di ogni genere, divisi per colore, tipo e taglia credo. Ora che ci penso sarà opera di Esme e Alice. C’è un biglietto, lo apro e leggo cosa c’è scritto:


“ Un dono speciale per un tesoro unico.

Con affetto Alice e Jasper, Edward,  Emmett e Rosalie …”


“tesoro stasera ringraziamo Alice e gli altri  per questo bel regalo!!” dico rivolgendomi alla piccola che muove i sonagli e si lascia dondolare.

Apro la tenda della finestra e vengo catturata dal rombo del motore di un’auto.

Una volvo grigia parcheggia sul vialetto di casa Cullen. Dall’auto scende un ragazzo, ma che dico ragazzo, un dio bello come il sole: alto, capelli ramati e sparati qua e la un po’ di barbetta incolta e un fisico da far invidia a qualsiasi modello in circolazione.

Chissà chi è, sarà un figlio di Esme e Carlisle?!

Prende la valigia dal bagagliaio e raggiunge l’uscio di casa Cullen. Sophie richiama la mia attenzione piangendo.

“si piccola mia lo so, niente ragazzi per ora… ma la mamma ha comunque gli ochhietti per guardare..” le dico ridendo e dandole il suo succhietto preferito cullandola.



*-*-*-*-*-*-*



È da due ore che riordino casa e dire che sono sfinita è dire poco.

Ha disfatto le valige e pulito ogni punto della casa, ora direi che è perfetta. Ho anche posizionato qualche foto mia e di Sophie per abbellire l’ambiente e renderlo più famigliare di quanto lo è gia.

Ho appena finito di cambiare il pannolino a Sophie e la prendo in braccio facendole una faccina buffa.

“ora andiamo di sotto tesoro… vediamo cosa ha messo nel frigo nonno Charlie. Un giorno di questi dobbiamo fare la spesa piccola… vedrai ti piacerà” le dico sorridendo.

Prendo l’altalena e con Sophie in braccio scendo al piano di sotto. L’adagio in soggiorno mentre riordino un po’ la cucina. Apro il frigorifero per vedere cosa c’è di commestibile da preparare per pranzo;

“allora … frutta, verdura e lasagna surgelata … Sophie mi sa che domani andiamo al supermercato … intanto per pranzo riscaldiamo al nonno una bella lasagna …”

Sophie mi guarda scuotendo i suoi sonagli preferiti.

Improvvisamente suonano alla porta, corro a vedere chi è.

Una ragazza dai lunghi capelli marroni ,occhi verdi e i lineamenti più simili ad un folletto che ad un umano aspetta impaziente dietro la porta. Apro per scoprire chi è.

“buongiorno… chi è lei?!” dico cortesemente.

“oh… tu devi essere Bella! Io sono Alice Cullen, la figlia di Esme e Carlisle. Scusami e che non ce la facevo ad aspettare fino a stasera, volevo conoscerti, anzi conoscervi!” così lei è Alice. Beh avevano ragione quando dicevano che fosse iperattiva, decisamente una macchinetta!

“oh …  piacere mio Alice! Che scortese.. entra pure – dico facendole spazio per entrare e chiudendo la porta dietro di me – accomodati, sei la benvenuta!!”

Arriviamo in salotto dove nota la piccola Sophie.

“lei è Sophie giusto?!” dice allegramente saltellando e battendo le mani come se avesse appena scartato il suo regalo preferito. In questo momento sembra più piccola di Sophie, non posso far a meno di sorridere.

“si è lei … - dico prendendola in braccio e facendole fare ciao con la manina e facendo una voce infantile – piacere io sono Sophie!”

“oh piacere mio Sophie, sei proprio una principessina!”Sophie sorride scuotendo il sonaglio

“le sei simpatica Alice! Fa così solo con chi le sta a genio..”

Alice si avvicina facendole una carezza sul viso. Sa essere anche molto dolce è davvero un mix questa ragazza!

“posso prenderla in braccio Bella?!” mi chiede sorridente.

“ma certo! Accomodati pure sul divano, posso offrirti qualcosa?!... un tè  o un caffè…” dico sorridendole e porgendole Sophie che come sempre arpiona i capelli lasciandosi coccolare.

“vada per il tè!” dice sorridendomi Alice.



“ecco il tè Alice!” dico portando il vassoio nel salotto adagiandolo sul tavolino.

“oh Bella grazie mille! – mi porge Sophie che metto sull’altalena impostando il donodolo. – Sophie è stupenda, ed è incredibile quanto le piaccia stare tra la gente! È adorabile, e lasciatelo dire Bella è la tua fotocopia!” dice sorridendomi.

“beh che è la mia fotocopia me lo dicono in tanti Alice … e poi sono molto fortunata, è tranquillissima, ma credo che tra qualche mese non mi darà un attimo di respiro … sai per me è un sollievo che abbia preso qualcosa da me … “ dico lasciando cadere la frase e versando il tè nelle tazze.

“Bella sai ti invidio… non so se io avrei avuto il tuo stesso coraggio. Crescere un figlio da sola è difficile e non tutti sono in grado di farlo. Io ho un ragazzo al mio fianco che mi ama e un giorno voglio una famiglia, detto tra noi numerosa, – dice ridendo maliziosamente – ma se mi sarei trovata nella tua situazione non so come avrei fatto. Ecco perché ti invidio Bella.” La guardo sorseggiando il tè caldo.

“Beh Alice io invece invidio te… sia chiaro ho Sophie e credimi mi ha salvata, prima ero totalmente diversa. Avevo una vita sregolata, andavo alle feste, bevevo e le delusioni mi hanno portato ad andare con il primo che capitava e che ci stava – dico abbassando lo sguardo – quando ho scoperto di essere incinta è inutile dirti che mi è crollato il mondo addosso. Non so chi è il padre, e a volte vorrei che lei avesse un padre. Questo momento della mia vita l’avevo immaginato in modo totalmente diverso, con un uomo al mio fianco, con il padre di mia figlia accanto – dico guardando Sophie che sembra essersi addormentata sull’ altalena – tu hai un uomo accanto che ti ama. Io non lo avrò… “ finisco il mio monologo guardando Alice che mi abbraccia di slancio con lei mi viene spontaneo aprirmi e dire tutto quello che mi passa per la testa eppure ci conosciamo da nemmeno mezz’ora.

“Bella io ti sarò vicina, promesso. Da ora in poi se hai bisogno di me ci sono. Sento che diventeremo ottime amiche!”

Non faccio caso alle lacrime che minacciano di scendere dai miei occhi. Basta piangersi addosso.

“grazie Alice … grazie per tutto davvero! … ma ora basta piangere! – dico sorridendo – non finirò mai di ringraziare te ed Esme del lavoro fatto con la cameretta! È magnifica… i vestitini poi sono deliziosi!”

“ hai visto i vestiti Bella?! … sono bellissimii.. li ho scelti personalmente nei negozi più belli!” dice battendo le mani.

È inutile la mia nuova amica mi piace già.




Sono rimasta a parlare con Alice per un bel po’.

È stata una piacevole chiacchierata, abbiamo scoperto di avere molte passioni in comune tra cui quella per lo Shopping e per la moda e le ho raccontato del mio grande sogno.

Diventare una giornalista per un periodico che si occupi di stile e moda come Vogue e testate simili. È la prima volta che ne parlo con qualcuno.

Alice mi ha raccontato del suo fidanzato Jasper Whitlock, sono insieme da due anni ovvero da quando ancora lei e la sua famiglia abitavano a Seattle. Mi ha raccontato di quanto si sia fatta desiderare e di quanto abbia fatto penare Jasper. Al solo pensiero non posso non trattenere una risata, la risata che io e Alice abbiamo fatto quando lei mi ha raccontato un aneddoto buffissimo e esilarante di Jasper che le fa una dolcissima serenata sotto casa sua e di lei che li getta un secchio d’acqua. Alice è un mito. E lui deve essere un ragazzo con una pazienza infinita.

Jasper attualmente studia giurisprudenza al college di Seattle, lei ogni tanto il fine settimana o appena possibile va da lui. Studiano a Seattle anche gli altri suoi due fratelli più grandi. Emmet e Edward.

Emmet è all’ultimo anno di Marketing ed è fidanzato con Rosalie Hale che studia in una scuola di estetica sempre a Seattle. Stanno insieme da un anno circa e vengono qui appena possibile.

Mentre Edward al secondo anno di Medicina e secondo Alice si rifugia nei libri per non guardarsi attorno. È stato lasciato dalla sua storica fidanzata, Kate, per un altro uomo, prestigioso e facoltoso e si è trasferita a Los Angeles con lui. Scottato da questa delusione si è chiuso in se stesso e non ha più avuto una ragazza. Ora pensa solo a realizzare il suo sogno: diventare un chirurgo pediatrico affermato nel campo.

Alice e Esme, invece, hanno appena messo su una società di progettazione di interni e ogni tanto svestono questi panni per vestire quelli di organizzatrici di eventi. E non posso far a meno di esordire con un “wow”.

Alice da un bacio alla piccola che dorme beatamente non prima di avermi abbracciato.

“a stasera Bella!... mi raccomando metti il vestito più bello che hai!”

“ok Alice a stasera!! Non ti deluderò vedraii … “ le dico ridendo chiudendo la porta alle mie spalle.

È quasi ora di pranzo, Sophie dorme tranquillamente, ne approfitto per infornare la lasagna dato che Charlie tra qualche minuto sarà qui. Imposto il timer e apparecchio la tavola in attesa che le lasagne cuociano.

Il rombo di un motore molto famigliare mi da il segnale dell’arrivo di Charlie, infatti dopo due minuti è in casa.

“buongiorno piccole mie… come è andata la mattinata?!” dice scoccandomi un bacio e dando uno anche a Sophie che si sveglia piangendo.

“papà quante volte ti ho detto che quando Sophie dorme devi fare piano… ora non la smetterà più di piangere…” e così la prendo in braccio cercando di farla calmare.

“dalla a me Bella … - dice togliendomela dalle braccia e inizia a cullarla – ce l’hai fatta da sola?... “

“si papà … fortunatamente si … sai stamattina è venuta Alice e ci siamo conosciute. Non sono stata tutto il tempo sola..” Sophie non accenna a calmarsi così suo nonno inizia a farle il solletico e così sembra calmarsi. Basta prenderla nel modo giusto.

“Papà il pranzo è pronto…”

“eccomi – dice porgendomi Sophie che ora si è tranquillizzata – tra un’oretta torno in centrale e torno per le sei, abbiamo un caso importante da risolvere. Così poi andiamo dai Cullen per cena…”

“non c’è problema papà… oggi pomeriggio ho intenzione di chiamare la mamma e le mie amiche, quindi mi terrò impegnata, poi dovrò preparare Sophie e poi me per la cena, per cui vedrai che il tempo passerà in fretta!” dico addentando un pezzo di lasagna.


Finiamo di pranzare in breve tempo e papà si offre di riordinare ordinando a me e a Sophie di andare a riposare. Prendo Sophie in braccio e la porto nella mia camera sedendomi sul letto con le gambe incrociate poggio Sophie seduta di fronte a me che si guarda le manine e scalcia, sembra quasi stia pedalando.

“Tesoro ora facciamo un giochino … “ prendo un sonaglino con i suoni e iniziamo a spingere i tasti con i vari versi degli animali. Sophie ride allegra e fa i suoi soliti versetti tipici di questa età: è buffissima. Ora riesce a stare seduta da sola più a lungo, ed è incredibile notare quanti progressi fa un neonato nel giro di poco tempo.

Quando si è stancata abbastanza la stendo accanto a me coprendola con una copertina e accendo il mio stereo mettendo un cd di musica classica per bambini regalatomi da mia madre. Amo questo cd, lo ascoltavo già quando Sophie era in pancia e se stava scalciando, bastava metterle questo cd e si tranquillizzava in pochissimo tempo. Infatti Sophie si addormenta e io con lei.


*-*-*-*-*-*


Vengo svegliata dal suono del campanello, sono le 4 di pomeriggio. Chi può essere a quest’ora?! Forse è meglio scoprirlo.

Metto al lato di Sophie dei cuscini in modo da non farla sbilanciare troppo ho paura che cada girandosi, dorme ancora, non so perché ma questa cosa mi preoccupa, mi do subito della madre iperprotettiva.

Scendo le scale e vado ad aprire la porta, non ho neanche il tempo di realizzare quello che succede che un uragano fatto di 7 persone mi avvolge in un caloroso abbraccio. Eccoli qui i miei amici di Forks.

“Bellaaa… quanto ci sei mancata!!” mi urlano nell’orecchio.

“ragazzi vi voglio bene ma mi state stritolando!” dico ridendo. Non cambieranno mai.

Finalmente mi lasciano respirare, solo ora mi rendo conto di quanto mi sono mancati tutti, è dalla nascita di Sophie che non li vedo.

“facci vedere la nostra nipotinaaaa!!” urlano Jake, Sam, Ben e Seth. È inutile non cambieranno mai! Per risposta ricevono uno scappellotto dalla loro metà. Sono a dir poco esilaranti!

“abbassate la voce, la vostra nipotina in questo momento sta dormendo! Intanto accomodatevi in salotto… così mi aggiornate sulle ultime notizie…”

Faccio accomodare tutti in salotto chiedendo se posso offrire loro una tazza di tè o caffè, che accettano senza riserve.

“Bella allora come è andato il viaggio?”  è Leah a parlare.

“Benone. Sophie è stata buona tutto il tempo, stranamente non ha dato fastidio… “ dico accendendo la macchinetta.

“chissà quanto è cresciuta la mia piccola nipotina!! … voglio vederlaaa!” questa volta è Seth a parlare.

“se sarete abbastanza pazienti da aspettare qualche altro minuto vi faccio vedere Sophie e la sua nuova cameretta….”

“la cameretta?!” dice Angela perplessa.

“ah già non ve l’ho detto, Charlie ha ricavato una stanza per Sophie… ed è bellissima!!!...” dico con aria sognante. È come se fossi tornata bambina per un secondo.



“sshhh … fate piano, dorme ancora… stanotte ha dormito pochissimo…” ci avviciniamo quatti quatti al letto. È inutile non mi stancherò mai di guardare Sophie mentre dorme. È un angelo, il mio angelo.

Non posso far a meno di vedere quali sono le reazioni dei miei amici. Se prima erano curiosissimi di vederla, ora sono totalmente incantati.

“è stupenda – mormora Leah – la mia nipotina… “

Angie non riesce a parlare; emozionata mi abbraccia. Emily si siede piano sul letto per carezzarle amorevolmente una guanciotta paffuta.

“è cambiata totalmente da quando l’abbiamo vista la prima volta. Sta crescendo in un batter d’occhio… è ancora più bella …” dice Emily anche lei emozionata.

Gli “uomini di casa” invece sono totalmente incantati. L’unico è Seth che riesce a fiatare.

“Bella dopo posso prenderla in braccio?!” mi dice con un sorrisone enorme.

“certo Seth… tutto il tempo che vuoi… - guardo mia figlia che inizia a muoversi – ora la sveglio, così poi vediamo la cameretta tutti insieme!”

Mi avvicino a Sophie e accarezzandole il viso e sussurrandole parole dolci apre i suoi occhietti. La prendo in braccio e tra gli “uomini di casa” inizia la gara tra chi deve tenere la bambina.

“ragazzi non è un giocattolo! - gli ammonisce Emily – andateci piano! Altrimenti lo sapete che ve la faccio pagare!” Emily quando vuole sa farsi rispettare, infatti si scusano immediatamente e io non posso far a meno di ridere vedendo la scena.  Non cambieranno mai!

Li guido verso la cameretta ed è inutile descrivere le loro espressioni, la stessa che avevo io sul viso ieri quando l’ho vista per la prima volta.

“oddio Bella Charlie ha fatto un ottimo lavoro!... “ dice Sam, stupito.

“Beh veramente è opera dei nostri nuovi vicini, i Cullen…”

“oh Bella ricordami di mettermi in contatto con loro quando avrò dei figli. Questa stanzetta è WoW. C’è tutto, e quando dico tutto dico tutto!” dice Emily con aria sognante.

Sophie inizia a piangere, ha fame direi che è ora di darle il latte, così andiamo tutti di sotto;

“Bella torniamo subito – si scusano i ragazzi – dobbiamo sbrigare una commissione…” le loro espressioni non mi convincono, c’è sotto qualcosa.

“non preoccupatevi ragazzi, fate con calma… la strada la conoscete…” dico sorridendo.

I ragazzi vanno via, così ne approfitto per scoprire il seno e Sophie si attacca famelica.

Intanto le ragazze si siedono sul divano.

“dio Bella è cresciuta a vista d’occhio.. “ dice Angie dolcemente.

“beh non avete visto nulla, sembra una ciclista – dico ridendo – queste gambette non stanno mai ferme!” dico mentre le faccio il solletico alle gambe, per un’attimo si stacca dal mio seno e ride. Non mi stancherò mai di sentirla ridere. Mai, sarà la mia droga per tutta la vita.

“sarà sicuramente iperattiva … tra qualche mese quando inizierà a gattonare avrai un bel da fare!! “ dice Emily sorridente.

“sembra che te la stia cavando piuttosto bene…” mi fa notare Leah.

“ammetto che è stressante stare sempre dietro ad una bambina e non potermi mai concedere una serata tutta per me come una ragazza della mia età, dedicarmi ai miei sogni, andare al college, ma poi mi rendo conto che lei è la mia priorità assoluta, che ora sono madre. Devo trovare anche un lavoro per mantenerci non posso gravare sulle spalle di mio padre, ha già fatto tanto per noi… - le ragazze annuiscono – ma poi all’improvviso tutti i sacrifici di questo ultimo anno spariscono in un attimo quando la guardo sorridere serena.”

“sai la Bella di un anno fa non mi avrebbe fatto questi discorsi… sono fiera di te…” dice Emily sorridente. Lei è un po’ la mamma del gruppo, ricordo tutte le volte che mi rimproverava per le mille sciocchezze fatte in giro o quando andavo a letto con qualcuno solo per il gusto di farlo.

Sophie attira la mia attenzione staccandosi dal seno. È sazia. Mi copro, la faccio sedere sulle mie ginocchia e le faccio fare il ruttino.

È ancora un po’ assonnata.

“a voi invece ragazze come va?!” chiedo ad Emily Angie e Leah.

“a noi bene Bella – dice Angie – ho una novità, non l’ho detto a nessuno, voi siete le prime.. “ odio essere tenuta sulle spine penso sorridendo. Angie china il viso imbarazzata. È sempre stata timida e riservata e so quanto le costi aprirsi con qualcuno. La mia dolce Angie.

“su su non farci stare sulle spine!!” dice Emily sguita a ruota da Leah. Emily è quella più combattiva di noi quattro, all’apparenza può sembrare dura e fredda, ma ha un cuore grande e pieno d’amore.

Leah invece è quella iperattiva, odia stare ferma con le mani in mano assomiglia un po’ ad Alice per alcuni versi e qualcosa mi dice che andrebbero d’accordo.

“beh ragazze … ioebencisiamomessiinsieme!” dice tutto d’un fiato torturandosi le mani.

Emily e Leah l’abbracciano entusiaste e io non posso far a meno di essere felice per lei. Erano anni che lei e Ben si rincorrevano e si amavano, ma erano entrambi troppo timidi per dirselo. Sono fatti l’uno per l’altro.

“Angie finalmente!!... ci avete fatto penare! -  le dico ridendo – sono felicissima e lo sai!!... te l’ho sempre detto che siete fatti l’uno per l’altra!!” faccio sedere Sophie sulle mie ginocchia e le do il suo sonaglino.

“ah beh su questo non posso darti torto cara Bella! - dice Leah sorridendo – non so perché ma ci prendi sempre quando si tratta di sentimenti… “

“sei felice Angie?!...” le chiede Emily.

“finalmente si. Bella ti auguro di trovare un uomo che vi possa amare come Ben ama me. Leah Emily – si rivolge a loro – voi potete capirmi, avete qualcuno al vostro fianco che amate e sapete come mi sento…” le ragazze annuiscono e Angie con gli occhi sognanti e felici arrossisce imbarazzata.


All’improvviso i ragazzi bussano alla porta, Ben e Seth fanno la loro entrata, con dei sorrisoni stampati sui loro volti.

“allora signorine, prestate attenzione! È arrivato un momento importante – inizia Seth – Bella, Sophie ora sedetevi qui – dice indicando la sedia al centro della stanza, ammetto di capirci poco, ma intanto faccio come dicono. – abbiamo una sorpresa sia per la nostra nipotina che per la nostra neo mamma!! – continua Ben  - rimarrete stupite da tutto ciò, ovviamente ricordo che le sorprese sono da parte di tutti noi. Quindi iniziamo con la prima… che entri la prima sorpresa!..” entrano nel salotto Jake e Sam  con un pacco enorme.

“allora, Bella e Sophie scartate il pacco!! “dice Jake.

Io e Sophie ci avviciniamo al grande pacco e con l’aiuto degli altri lo scartiamo. Una volta finito non posso non notare la grande scritta sul pacco “chicco Balck Label”.

“ragazzi voi siete pazzi!!!!... oddio!!... avrete speso un sacco! È il trio carrozzine appena messo in circolazione… avrete speso una cifra enorme!! Siete dei pazzi!!” sono stupita. Lo sanno che quando comprano cose troppo costose mi fanno arrabbiare, mia madre dice che non so accettare i regali. Purtroppo è vero.

“Bella basta! – dice serio Jacob – la nostra nipotina deve essere chic! E come dice il motto “per una nipotina chic un nero chic”.” Scoppio a ridere in faccia a Jake è esilarante!

“Jake ma da dove l’hai presa?! … ti è venuta sul momento?!” si uniscono così tutti alla mia risata.

“comunque Bella, a parte tutto – dice Leah rivolgendosi a me – è il minimo che potevamo regalare alla nostra nipotina. E poi non sarai costretta a portartela dietro con il porta enfant, ma avrai un passeggino con tutti gli accessori!”

“e ora siediti – dice Sam – lo spettacolo è appena iniziato mademoiselles!!!”

I ragazzi aprono l’enorme cartone ed escono il contenuto. C’è davvero di tutto da quanto posso vedere. Navicella: per far dormire Sophie fuori casa;  passeggino: per quando sarà più grande; c’è anche un sediolino per auto che si trasforma in un passeggino a tutti gli effetti, una borsa per mettere tutto l’occorrente quando porto fuori la piccola e dulcis in fundo un marsupio per portarla sempre con me. (ecco il contenuto -----> http://img691.imageshack.us/img691/48/7642zoom.jpg )

Sophie nel frattempo viene presa in braccio dalle sue zie, che sorridenti la coccolano.

Sono sempre più convinta che sarà la bambina più viziata della galassia!



È passata solo un’ora da quando abbiamo aperto il pacco si sono viste scene davvero uniche, che ricorderò per tutta la vita. Vedere il composto e serio Sam Uley giocare con Sophie cercando di fare faccette buffe non ha prezzo, così come vedere Jake Ben e Seth cercare di montare in tutti i modi possibili il trio e non riuscirci è stato impagabile, ovviamente io e le ragazze ridevamo come pazze!

“Bella non credere che ci siamo dimenticati di te!! - dice Sam sorridente porgendo Sophie a Emily – ora c’è una sorpresa per te! Metti questa – dice porgendomi una benda nera – non ci sono scuse che tengano Bella cara!!”

“ok ok ragazzi!!... come non detto, sapete che non mi piace stare sulle spine, ma per questa volta farò un sacrificio!”

Angie si avvicina sorridendo e mi attacca la benda, la curiosità si fa strada in me, e non posso far a meno di pensare cosa hanno progettato quei pazzi. Sento degli spostamenti d’aria attorno a me e non posso far a meno di incuriosirmi ancora di più. Sono ancora nello stesso punto di prima, non mi sono ancora mossa.

“ragazzi, dove siete? … attenti a Sophie … “ odio non poter vedere mia figlia.

“Bella tranquilla è qui con me … “ dice Emily.

Sam e Jake mi trascinano per la casa.

“ok Emily… ma si può sapere dove mi state portando?!” dico fintamente spazientita.

Sento due forti braccia che mi afferrano e mi guidano nel posto dove ci sarà la sorpresa.

“Bella attenzione al gradino – la voce di Jake mi fa da guida – ecco bravissima!”

Posso percepire il vento fresco che mi accarezza la pelle. Siamo fuori.

“ragazzi avete coperto Sophie?! Non vorrei prendesse freddo!” dico preoccupata.

“ma certo che si Bella,su pensa a goderti questo momento!” mi dice Leah fintamente arrabbiata.

“allora Bella, prima di togliere la benda, ci terrei a precisare che questo regalo non è del tutto nostro, nel senso che ha contribuito per una parte anche tuo padre, quindi è anche suo…” dice Jake.

“immagino che sia qualcosa di costoso ragazzi!... come devo fare con voi??!!”

“allora pronta per togliere la benda?!” mi dice Ben dietro di me.

“si! Prontissima!” dico eccitata di scoprire cosa si cela dietro questa benda.

“allora – dicono tutti insieme – TRE … DUE … UNO … VAIII!!”

Tolgo la benda dagli occhi e guardo il “regalo”.

È un’auto, oddio! 

“ragazzi ripeto, voi site pazzi!! È stupenda! … oddiooo è un regalo bellissimo, ma sapete che non dovete spendere così tanto! – mi guardano con un sopracciglio alzato e mi affretto a completare il mio pensiero – lo so lo dico sempre, ma ciò non toglie che avete speso troppo!! Mi sentirà anche Charlie!” concludo ridendo.

“Bella allora io a cosa servo? – dice Jake mettendo il broncio – hai un amico meccanico o no?!”

“scusa Jake, e che lo sai che quando spendete troppo mi fate arrabbiare!” dico ridendo e facendo una carezza al mio amico.

“Beh Bella vedi il lato migliore. Potrai essere autonoma, e andare con Sophie dove vuoi! “ mi dice Seth sorridente.

“ e perché no trovare anche un lavoro no?!” conclude Leah.

“Beh grazie mille a tutti ragazzi!! Davvero! … non finiremo mai di ringraziarvi”.

Prendo Sophie in braccio e mi avvicino all’auto per guardarla meglio, è bellissima, l’ultimo modello della ford. Il colore poi è superlativo, il mio preferito. Fucsia! È completa di ogni accessorio anche il meno utile.

Sophie agita le manine, segno che il regalo piace anche a lei. (ecco l'auto --- >http://www.ford.it/cs/BlobServer?blobtable=MungoBlobs&blobcol=urldata&blobwhere=1214331356412&blobkey=id)

“piccola hai visto che bello?!... un giorno ti porto al mare amore mio. Promesso!” e le scocco un bacio sulla fronte.

“Bella allora le vuoi o no le chiavi?! … “ dice Jake ridendo.

“ma che domande fai Jake?!” dice Sam facendoli eco.

È inutile con loro non mi annoierò mai … beh c’è chi dice chi trova un’amico trova un tesoro, e non c’è frase più vera.



*-*-*-*-*-*-*



“Sophie amore, stai ferma! … dobbiamo scegliere il vesitino da mettere!” è da un’ora che cerco di vestire Sophie. Cerco perché non sta un attimo ferma!

Prendo un vestitino carinissimo dall’armadio e spero sia quello giusto. Gliene ho provati tre ma due erano già un po’ stretti.

“guarda che bello questo amore mio! … sarai bellissima!”prendo il vestitino dall’armadio e appena glielo metto si calma. Questo è quello giusto finalmente.

Appena finisco di prepararla la appoggio sull’altalena in camera mia.

“ora tocca alla mamma scegliere il vestito! … su aiutami amore!” le dico sorridendo e facendole il solletico facendola ridere.

Inizio a spulciare nell’armadio devo ricordarmi un giorno di questi di andare a fare un po’ di shopping. Dopo aver preso qualche chilo per via della gravidanza non mi entra quasi nulla. È vero anche che non voglio perdere i chili in più, così come sono mi sento più bella. Prima di rimanere incinta di Sophie ero troppo magra, non mi piacevo e non stavo bene con me stessa. Fatto sta che ora mi serve un po’ di roba nuova.

Dopo un po’ di ricerca eccolo li il vestito che fa al caso mio. Non finirò di ringraziare mia madre per averlo messo in valigia, lo reputavo troppo elegante per me, ma per una serata come questa è perfetto.


“Bella siete pronte?!”

“papà qualche minuto e abbiamo finito!... tu sei pronto?!” dico a mio padre. Siamo con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia. Odio essere in ritardo grande pregio, ma anche grande difetto.

“Bella io sono pronto da un pezzo … - dice arrivando in camera – ma come siamo belle stasera! … Bella prendo Sophie e la metto nel passeggino. Ah ti ho salito la borsa di Sophie è nella sua cameretta!” Così dicendo va al piano di sotto con Sophie.

Non so perché ma inizia a farsi spazio in me l’ansia. È la prima volta che esco da quando è nata Sophie. Sono stata sempre ad accudirla e ho avuto occhi sempre e solo per lei in questi quattro mesi. Spero che vada tutto bene. Mi infilo il vestito e le scarpe e metto un fermaglio tra i miei capelli arricciati ad arte.

Un filo leggero di trucco e sono pronta per questa serata.

Prendo la borsa mia e la borsa con l’occorrente per Sophie, è vero la casa è a due passi ma ci ho messo dentro tutto quello che potrebbe servire. Dal latte in polvere ai pannolini, dalle salviettine alla bavaglino. È pur sempre la prima uscita ufficiale insieme a mia figlia.

In pochi minuti siamo di fronte a casa Cullen, il vialetto così simile a quello di casa mia mi fa sentire più a mio agio.

Bella calmati!... – dice papà prendendomi le mani - non c’è motivo di essere agitati… e poi sei bellissima. Non avere paura! Ora suoniamo e vedrai che andrà tutto alla grande!” mi da una carezza sul viso e suona il campanello.

Sophie dal canto suo è calmissima, al caldo nella sua copertina rosa si gode il regalo dei suoi zii.

La porta si apre rivelando la figura di Carlisle, impeccabile nel suo completo grigio.

“Benvenuti! Entrate pure …” dice cortesemente rivolgendosi a noi tre, facendoci entrare.

“Oh Bella fammi vedere Sophie e toglietevi i cappotti – poi rivolgendosi alla carrozzina  – ciao Sophie tutto bene?!” dal canto suo la piccola sorride attirata dal suono della sua voce.

All’improvviso un uragano di nome Alice mi salta addosso abbracciandomi.

“Bellaaaaaa! Mi sei mancataa!!... fatevi vedereee …”

“Alice falla respirare, è appena arrivata!”dice Carlisle alzandosi dalla carrozzina e rivolgendosi ad Alice.

Alice mi libera finalmente dal suo abbraccio caloroso.

“oh papinoo, lo sai che saluto così solo chi voglio bene!” dice a Carlisle facendo gli occhioni da cerbiatto. Con quello sguardo farebbe cadere chiunque ai suoi piedi, non posso far a meno di trattenere un sorriso.

“Bella dammi il cappotto, anche quello di Sophie, le farà caldo ora…” dice Carlisle sorridendo.

Tolgo la copertina e il giubbottino a Sophie che sembra gradire la temperatura di casa Cullen.

Carlisle e Charlie in poco tempo si piazzano davanti la tv per guardare una partita.

“Bella lascia il passeggino qua, Esme sta finendo di preparare la cena in cucina andiamo! Seguimi!”

Ci incamminiamo per casa Cullen, è almeno il doppio della casa di mio padre ed è stupenda. Il salotto arredato nei minimi particolari, così come le altre stanze.

Sophie si guarda intorno curiosa, gli occhietti vispi e attenta ad ogni novità.

“Bella se non vedi gli altri in giro è perché stanno per arrivare, sono andati a comprare il dolce e da bere…” dice Alice rivolgendosi a me con un sorriso.

“Ok Alice, infatti mi stavo chiedendo perché non ci fosse nessuno in casa… “ dico ridendo.

“Bella posso prendere in braccio Sophie?!... hai fatto un’ottima scelta sai il vestitino è bellissimo!... e anche tu sei splendida!” le porgo Sophie che sorridente si attacca ai suoi lunghi capelli.

“Beh anche tu stai benissimo Alice!... il vestito è bellissimo…” non posso far a meno di ammirarla, è bellissima nel suo vestito viola.

Varchiamo la soglia della grande cucina e veniamo travolte da mille odori squisiti.

“mamma eccoci!!! – esordisce Alice – guarda chi ho qui?!”

“oh care siete arrivate – dice Esme armeggiando ai fornelli  li lascia per un momento venendomi ad abbracciare – Bella sei magnifica! E tu Sophie sei la principessa più dolce e bella … “ dice scoccandole un bacio, Sophie sorride godendosi tutte le attenzioni che le sono riservate.

“ovvio che Sophie è una principessa – dice Alice – è stupenda!” le fa il solletico alla pancia e Sophie ride beata.

“con una mamma come me non potrebbe essere più bella!” dico sarcasticamente ad Alice che scoppia a ridere e io con lei.

“Bella sei un fenomeno… davvero!” Alice non ha ancora smesso di ridere, la guardo accigliata.

 “Esme posso aiutarti in qualche modo?!” Esme è ancora alle prese con i fornelli, vorrei essere d’aiuto in qualche modo.

“Bella non preoccuparti, ho quasi finito… piuttosto Alice chiama i tuoi fratelli, chissà dove si saranno andati a cacciare…” nel frattempo mescola qualcosa che sembra un sughetto delizioso dato il profumo che emana la pentola.

“ok mamma… vieni Bella ti faccio vedere la casa e andiamo di là così chiamiamo gli altri…”

“ragazze vi chiamo quando è pronto…”

Seguo Alice per casa Cullen, è proprio come l’avevo immaginata: grande, e arredata nei minimi particolari: la sala da pranzo con ben due tavoli, la parte che mi ha attratto di più sono stati i lampadari. Stupendi.

La stanza di Emmett e Rosalie è color ghiaccio con piumoni e tappeti grigi. Siamo passati vicino ad una stanza, ovvero quella di Edward, secondo lei ancora da rifinire, ma non mi ha svelato altro.

La stanza di Esme e Carlisle è stupenda, ampia e con una parete completamente di vetro. I colori che predominano sono il marrone, nero e il bianco.

“Ecco Bella questa è la mia camera” dice Alice gongolante aprendo la porta e rivelando la sua stanza in tutta la sua bellezza. È grande con una finestra e un letto matrimoniale. Le pareti sono bianche come i mobili, mentre il piumone nelle varie sfumature del verde.

“Alice è meravigliosa!... non ho parole davvero!... sei davvero un genio!”

“grazie Bella … ah e non hai visto la parte migliore! … seguimi…” si avvicina al muro di fronte al grande letto matrimoniale aprendo una vetrata scorrevole che rivela una cabina armadio poco più piccola della stanza ma con un mucchio di vestiti e non solo.

“Dio Alice! È stupendo!!” dico con un sorriso.

“lo so Bella, ho organizzato tutto nei minimi particolari, sono o no un’arredatrice d’interni?!”

Ridiamo insieme e notiamo che Sophie è attratta dal suono della sua risata.

“ma si può sapere cosa fai a mia figlia?!” dico fintamente imbronciata.

All’improvviso suona il campanello e l’adrenalina cresce in me. Cavoli Bella che sarà mai calmati! Ma non ho neanche il tempo di pensarlo che Alice mi trascina in salotto urlando nel frattempo a Esme che gli altri sono arrivati.

E se non fossi simpatica anche agli altri?!

Non mi sopporto quando inizio a farmi paranoie, mi odio!

Alice mi porge Sophie che si lascia cullare e va ad aprire la porta.

“Jaz amore miooo, vieni ti devo presentare delle personee!” Alice si arpiona a quello che dovrebbe essere Jasper ovvero un ragazzo biondo con gli occhi azzurri e un sorriso dolce e paziente.

“Bella – dico porgendo la mano che stringe con vigore – piacere di conoscerti… Alice mi ha parlato tanto di te!” dico sorridendo e guardando Sophie che allunga le manine verso Jasper.

“piacere mio Bella … anche Alice mi ha parlato molto di te, e mi ha parlato tanto anche di questa dolcissima fanciulla…” dice sorridendo verso Sophie che vuole farsi prendere in braccio dal suo nuovo “amico”.

“amore ma gli altri dove sono?! – dice rivolgendosi verso Jasper – quanto sei dolce tesoro mio … potrei anche volerne una dozzina … di figli!” dice dandoli un bacio…

“ragazzi ricordate che c’è mia figlia non vorrei avesse un trauma!” dico ridendo alla coppia di fronte a me.

“parlavate di me?! … lo so mi non vivete senza la mia presenza!” un ragazzo barra orso fa ingresso con al suo fianco una bionda da paura. Potrebbe far invidia a qualsiasi modella in circolazione con il suo tubino nero che le segna le forme.

“Emmett lo sai che sei un buffone?!” gli dice Carlisle ridendo.

“papino lo sai che ti voglio troppo bene!?” dice facendo il suo sguardo orsetto coccolone.

“Emmett non attacca…” risponde quella che dovrebbe essere la sua fidanzata.

Io guardo la scena e non posso far a meno di ridere. Aveva ragione Carlisle quando diceva che Emmett è un bambinone.

Jasper mi porge Sophie che muove le manine, all’improvviso Emmett si volta verso me e Sophie e con un sorrisone che va da un lato all’altro si avvicina a noi.

“tu sei Bella piacere io sono Emmett l’orso di casa Cullen! Senza di me non vivono… e tu?! Dice rivolgendosi a Sophie - Sei bellissima … la mia nipotinaaa!!” mi toglie Sophie dalle braccia e inizia a farla volteggiare per tutto il salotto e dal canto suo quella birbantella ride spensierata.

La guardiamo tutti ammaliati. È felice, e con un tipo come Emmett  è difficile non esserlo.

“che ti avevo detto Bella?! … con lui la mia nipotina si divertirà un sacco…” dice Charlie ridendo guardando la scena.

“non dar retta a Emmett Bella, piacere sono Rosalie …” Rosalie mi porge la sua mano che stringo con piacere.

“ piacere mio sono Bella, ma sai già il mio nome la mia fama ti ha preceduta…” dico ridendo.

“Ragazzi dov’è Edward?!... che fine ha fatto?!...” dice Carlisle rivolgendosi ai suoi figli.

“non so Carlisle – risponde Rosalie – ha ricevuto una chiamata… non so dirti altro.”

Nel frattempo Emmett eJasper hanno portato Sophie in cucina da Esme. Sono più sicura sapendoli sotto lo sguardo vigile di Esme, potrebbero combinare qualche danno, anche se quello che più mi preoccupa è Emmett, Jasper sembra più affidabile.

“Bella, un giorno di questo andiamo tutte e tre a fare un po’ di shopping … vero Rose?!” urla Alce a Rose.

“ovvio che si Ali… lo sai che amo lo Shopping … e poi devo comprare qualcosa di bello per Emmett , detto tra noi donne dell’intimo!” con sguardo malizioso Rose ride e noi con lei.

“Beh a dir la verità, avrei bisogno di shopping anche io. Dopo  la gravidanza ho preso qualche chilo e dovrei rinnovare un po’ il guardaroba, senza contare che con una bambina così piccola ho pochissimo tempo da dedicare a me stessa.”

“Beh Bella, ora ci sarà l’opportunità, hai davanti a te due guru della moda!” dice Alice sorridendo.

“Bella inizia a scappare!!... non andare con quelle due pazze a fare shopping!... non ne ritornerai viva, e la mia nipotina deve avere la sua mamma, non trovi!?” dice Emmett comparendo con Sophie tra le braccia che sorride gongolante.

“buonasera a tutti…” una voce cristallina e sensuale interrompe il nostro piccolo discorso.

“Edward finalmente figliolo, ricorda che abbiamo ospiti…” dice Carlisle ammonendolo.

“papà scusa, ma ho ricevuto una chiamata da Seattle…” di nuovo quella voce che mi fa battere il cuore a mille. Emmett mi cede Sophie e mi volto per vedere chi si cela sotto quella voce.

Un dio. Semplicemente bellissimo. Il ragazzo che stamattina ho visto dalla finestra era lui.

Edward.

I nostri sguardi si incrociano e non posso far a meno di sentire mille scintille che si propagano nel mio corpo. I suoi occhi sono verdi come il mare più limpido che c’è. Distolgo lo sguardo catturata da Sophie che sorride beata ad Edward afferrando tra le dita minuscole una ciocca dei miei capelli.

Edward si avvicina, porgendomi la mano.

“piacere Edward Cullen, lieto di fare la tua conoscenza. Non hanno fatto altro che parlarmi di te, di voi” potrei morire per i suoi occhi, per la sua voce, per il suo corpo perfetto per i suoi capelli ramati, vorrei affondare le mie mani nella sua chioma così scompigliata.

Calma Bella…

Non so dove trovo il coraggio di rispondere, sento la voce mancare.

“piacere mio Edward. Isabella, per tutti Bella..”dico afferrando la sua mano grande con le dita lunghe e affusolate, da pianista. Una scarica di pura elettricità attraversa il mio corpo, non ho mai provato nulla di simile, mai.

“lei invece è Sophie, mia figlia.” Continuo. La piccola birbantella si sporge per farsi prendere da Edward.

“ciao Sophie sei bellissima, come la tua mamma …” dice incatenando i suoi occhi smeraldo nei miei ancora una volta e non posso far a meno di arrossire.

“Bellina ridammi la mia nipotina, non vorrei assistesse ad atti osceni!”Emmett interrompe il nostro momento, mi accorgo solo ora che gli altri sono spariti e siamo rimasti solo noi tre in salotto.

“Emmett  ma ti sembra modo – interviene Rosalie dandoli uno scappellotto sulla nuca – ricorda il colore bianco almeno per una settimana!!” Emmett sbianca all’improvviso. Credo che si dovrà dar da fare per farsi perdonare.

“oh Rosellina mia, mio unico e solo amore… non lo faccio piùùù!!” si inginocchia implorando il perdono di Rosalie.

Scoppio a ridere assistendo alla scena, sono a dir poco esilaranti!

“sai sono sempre così, credo che mio fratello non cambierà mai!” dice Edward ridendo con me.

“ah ragazzi – ci interrompe Rosalie – la cena è pronta!”

Al fianco di Edward mi incammino nella sala da pranzo.



“Sophie, dolcissima Sophie… dimmi che verrai a trovarmi tutti i giorni!!”

È da un’ora che Emmett parla con Sophie. E Sophie non può non divertirsi.

“sai Emmett, Rose potrebbe diventare gelosa…” lo stuzzica Jasper.

Noi ragazzi siamo in salotto, dopo aver cenato Esme sta riordinando la cucina, mentre Charlie e Carlisle sono davanti alla tv a guardare l’ennesima partita di baseball.

“la mia Rosellina ha la priorità su tutto e tutti… non c’è bisogno che glielo ricordi… o forse si?!... che dici Sophie?!” scoppiamo tutti in una fragorosa risata.

“ah Bella, ti ricordo dell’intera giornata di Shopping, ovviamente verranno anche i ragazzi…” all’improvviso vedo Emmett, Jasper e Edward andare in panico.

“nana stavolta non mi incastri… devo preparare un’esame!!” Edward cerca di convincerla in tutti i modi.

“Sei pazzo?!... non se ne parla… tranne se non vuoi vedere la tua cara e dolcissima volvo bruciare…” oddio Alice sa essere molto sadica. Quasi mi viene da ridere. Sono uno spasso.

“Rosellina mia, vero che io sono esonerato dall’obbligo?!” chiede Emmett con lo sguardo da orsetto indifeso.

“Emmett tranne se non vuoi passare una settimana in bianco in tutti i sensi ti conviene esserci!”

Vedo lo sguardo di Emmett vacillare. Verrà anche lui.

“invece il mio Jazzy sa che deve venire per forza… non si rifiuterebbe mai…” e Alice fa il suo sguardo da cervbiato.

“lo sai che non potrei mai rifiutarmi vita mia…” e ricambia il suo sguardo.

“certo che sapete come convincerli ragazze… complimenti!” dico ridendo. Sono unici. Una fonte unica di divertimento.

All’improvviso Sophie inizia a piangere e capisco che ha fame. È ora della poppata.

Emmett va in panico, ma lo tranquillizzo subito, i bambini, soprattutto se piccoli sono anche questo.

“ora dalla a me Emmett, anzi, preparo il biberon e arrivo!” dico alzandomi dalla poltrona e dirigendomi in cucina.

Con l’aiuto di Esme che mi spiega come usare il microonde in pochi minuti sono di ritorno, solo che stranamente non sento più Sophie piangere. Appena metto piede nel salotto mi accorgo che sono tutti spariti tranne Edward che stringe dolcemente Sophie al suo petto. Irrimediabilmente mi emoziono, sembrano padre e figlia, quel padre che mia figlia spero un giorno potrà avere. Non posso non trattenere una lacrima che asciugo subito. Edward si accorge della mia presenza, e mi invita a sedermi accanto a lui sul divano.

“scusali, sai com’è … -dice imbarazzandosi – si sono “appartati””

“non fa nulla …” immaginavo che lo facessero. Sorrido.

 “è dolcissima, sono senza parole …” continua a cullarla dolcemente, dandole dei baci sulla testa.

“con me non si calma quando piange, che effetto le fai?.. ” sorrido teneramente guardando mia figlia tra le braccia di Edward.

“allora non sfidiamo la sorte e diamo da mangiare a questa piccola principessa…” ribatte sorridente.

“vuoi farlo tu?!” sorrido imbarazzata incrociando ancora una volta i suoi occhi, verdi, limpidi. Sono una calamita alla quale è difficile resistere.

“c-certo grazie, solo che non so come fare…” sorride, ha un sorriso speciale, un sorriso sghembo che fa perdere qualche battito al mio cuore.

“allora ti faccio vedere come fare, non è difficile!... – le nostre mani si sfiorano ancora una volta, e ancora una volta una scarica elettrica mi travolge – tienila così … - indico ad Edward la posizione giusta del braccio, non posso far a meno di notare quanto la sua pelle sia morbida e liscia e di quanto il suo profumo da questa distanza dia di muschio e di menta – e ora con la mano libera le porgi il biberon.” Edward segue le mie indicazioni e Sophie si attacca alla tettarella succhiando il latte.

“Ha proprio tanta fame …” Edward la guarda sognante.

“si di solito ha tanta fame e dorme tanto…” lo guardo non posso far a meno di sorridere.

“sarà fortunato il suo papà…” Edward lascia cadere la frase e io mi immobilizzo, mi ha preso alla sprovvista, non so cosa rispondere.

“beh … veramente … non ha un padre …” dico con la testa china, sottovoce. Alzo lo sguardo per vedere la sua reazione, è muto e sorpreso?! Guarda Sophie per un attimo e poi finalmente sembra voler parlare.

“scusami Bella, non sapevo di aver toccato un tasto dolente … ma una cosa è sicura, hai fatto la scelta giusta…”  il biberon finisce e Sophie richiama la nostra attenzione.

“ora devi farle fare il ruttino …” Edward fa un’espressione buffa e non posso far a meno di ridere, Sophie lo guarda ammaliata, quella pulce di mia figlia credo si sia innamorata. A questo pensiero si unisce un sorriso spontaneo.

Guardo Edward mettersela sulle ginocchia e batterle delicatamente la schiena.

“sei bravo con i bambini… hai preso in considerazione l’idea di fare il babysitter?!” dico ridendo.

“potrei prenderti in parola, attenzione Bella!” dice facendo il suo sorriso sghembo che mi fa arrossire e perdere ancora una volta i battiti del cuore.

“Bella credo sia ora di andare …” perché mio padre deve arrivare nei momenti meno opportuni?!

Alle sue spalle Esme e Carlisle, lui che cinge la vita di lei. Se dovessi descrivere l’amore eterno sicuramente descriverei loro.

Sophie ha fatto il ruttino e tutti le sorridiamo. Lei invece preferisce Edward in quanto inizia a giocare con la sua mano.

“amore della mamma ora andiamo a fare la nanna …” Edward mi guarda dolcemente e mi porge la piccola che adagio nel suo passeggino / porta efant con la sua manina ancora legata al dito di Edward.

Esme e Carlisle guardano la scena ammaliati e sorridono a loro figlio orgogliosi.

“Ah dimenticavo Carlisle, vorrei che visitassi Sophie… un giorno di questi… qui non conosco ancora nessun medico…” e l’unico di cui mi fidi è lui. Ma questo lo tengo per me.

“Bella io domani mattina sono di turno in ospedale, sono precisamente nel reparto pediatria… è un piacere poterla visitare e non farti remore … la salute di Sophie è importante.” Annuisco a Carlisle che nel frattempo con Esme si sono avvicinati per salutare me e Sophie.

“grazie per la cena Esme era ottima!” ancora una volta mi complimento con Esme per il lavoro eccezionale ai fornelli. È unica.

Edward stacca il suo dito da quello di Sophie che inizia a piangere. Ecco qui quello che temevo.

“Sophie non piangere – cerco di essere dolce nel tentativo di calmarla – Edward torna …” dico sperando che si calmi.

“Sophie sono qua!! Non piangere…” Edward fa una carezza sul viso paffuto di Sophie e le lascia un bacio sulla fronte e magicamente la furbetta si calma in un’istante.

“fai la brava e non far agitare la mamma …” incatena ancora una volta i suoi occhi nei miei e per un attimo tutto intorno a noi sparisce. Esistono solo i suoi occhi e i nostri cuori che battono insieme.

“Bella credo dovremmo andare …” Charlie accorgendosi della situazione mi sorride.

“ok papà … buonanotte a tutti …” Sorrido ad Edward sperando di rivedere i suoi occhi verdi e le sue labbra rosse sorridermi ancora una volta.

Questa serata è una di quelle che non si dimenticano facilmente. Sono sicura, rivedrò il volto di Edward anche nei miei sogni.







*Angolino dell'autrice (ma anche no xD) *

Beh piaciuto?!... spero di si.

Mi sono divertita particolarmente quando ho scritto su Emmett.

E mi è scesa qualche lacrimuccia scrivendo di Edward e Sophie.

io sono dell'opinione che i figli sono di chi li cresce ... vediamo cosa succederà nei prossimi capitoli!

Per quanto riguarda Bella, d'ora in poi non si piangerà più addosso ma inizierà a reagire!!

Voi che ne dite?!

Piccolo sondaggio:

volete anche dei POV Edward?!

Recensite in tanti, mi scuso fin da ora se non sarò puntuale con la messa on - line dei capitoli,

ma devo preparare degli esami universitari per settembre,

ma cercherò comunque di dedicarmi alla scrittura... 

Un bacio grandissimo a tutti e BUON FERRAGOSTO!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Confidarsi ***


 



Saaaaalveee a tuttii!!!..
lo so vi sarete chiesti che fine ho fatto, non ho passato un bel periodo
e la mia vita ha subito tanti cambiamenti, mi era passata l'ispirazione e la voglia di scrivere.
Ma all'improvviso mi sono ritrovata a pensare a questa storia e a quando lo scrivere possa aiutare a cacciare via
le proprie emozioni e paure. 
Perciò rieccomi qui, insieme a questa storia che spero vi appassionerà ancora!...
Giuro che non sparisco piùù xD
Buona lettura<3












CAPITOLO 4 – Confidarsi



Pov Bella:



“Signorina Swan, il dottor. Cullen l’aspetta!”
Sono qui nella sala d’aspetto del reparto di Pediatria del Fork’s Ospital con la piccola Sophie nel passeggino, che gioca con il suo sonaglio preferito.
Trascino il passeggino fino allo studio di Carlisle, che ci accoglie con un’enorme sorrisone in volto.
Dalla sera della cena è passata una settimana precisa, una settimana piena zeppa di cose da fare, tra accudire Sophie e mettermi in moto per cercare un lavoro per mantenere me,
mia figlia e contribuire alle spese in casa.
-Bella, Sophie.. accomodatevi pure … sono felice di rivedervi …
 Carlisle guarda me e la piccola con il sorriso sulle labbra.
Per un attimo la mente mi ritorna alla sera della cena, ad Edward, al suo sorriso, e non posso non notare quanto lui e suo padre si somiglino in tutto:
hanno lo stesso sguardo e lo stesso sorriso.
-Accomodatevi pure Bella…
La sua voce calma e dolce mi mette subito a mio agio. Mi siedo prendendo dal passeggino Sophie.
-Vedo che non hai perso tempo Bella, hai seguito il consiglio di Charlie. Sono molto contento di poter assistere Sophie…
 -Beh Carlisle, sei l’unico medico di cui mi fido ora, e poi Sophie ti adora, per cui è stata la cosa più giusta da fare…
Carlisle sorride e Sophie si lascia cullare dalle mie braccia dolcemente. Non è stato mai facile farla visitare da qualcuno,
è molto piccola ma non si lascia toccare da un medico.
-Bella io direi che posso iniziare a visitare la piccola, quando è stata l’ultima volta che l’hai pesata?
Porgo Sophie a Carlisle che nel frattempo la adagia sul lettino e la spoglia cercando di distrarla con delle faccine buffe.
Sorrido guardandoli, Carlisle è un medico fantastico, sa come prenderla e per la prima volta vedo Sophie tranquilla mentre viene visitata da un medico.
-l’ho pesata a Phoenix prima di partire, pesava 6 kg, sicuramente sarà aumentata, anche perché mangia moltissimo… Carlisle è normale vero?
Ok sono una madre molto apprensiva è vero, ho scoperto questo lato di me con la maternità, oltre l’amore smisurato per mia figlia mi chiedo se qualsiasi cosa che faccia vada bene, come il mangiare o il dormire troppo.
-Bella è normalissimo, passerà ancora qualche tempo affinché troverà il suo ritmo. Ora sta entrando nel quarto mese e inizierai a vedere dei significativi cambiamenti…
Sophie nel frattempo stinge il mio mignolo e guarda Carlisle che le mette il piccolo stetoscopio tutto colorato sul petto.
 -Questa stupenda bambina è sana come un pesce Bella, ora andiamo sulla bilancina Sophie…
  Carlisle sorride a Sophie che fino ad ora è stata buonissima.
-6.250 kg, ottimo direi!...Questa piccolina cresce a vista d’occhio!... e tra qualche giorno entra nel quarto mese….
 Non posso essere più felice in questo momento. Sapere mia figlia è sana è una gioia enorme.
Rivesto Sophie mentre Carlisle si va a sedere alla scrivania, ogni giorno che passa capisco che non potevo fare scelta migliore. Metterla al mondo. Finisco di vestire Sophie e mi siedo difronte a Carlisle.
-Allora Bella, Sophie come ti ho detto è sana come un pesce, ho controllato la cartella con tutta la documentazione sulla piccola e la crescita procede normalmente.
Non ci sono problemi! Direi che possiamo iniziare con il primo vaccino, e tra qualche periodo iniziare a parlare di svezzamento…
-Certo Carlisle, vorrei fossi tu il suo pediatra sei l’unico medico a cui affiderei mia figlia, senza contare anche Charlie ne sarebbe felice…
Sorrido pensando a mio padre e guardo Sophie che nel frattempo è attratta da un orsetto arancione disegnato sulla parete.
-Bella non può che farmi piacere. Davvero. Dopo vai dalla mia segretaria e ti dirà quello che devi fare per prenotare i vaccini.
Altra qualità di Carlisle è la sua affabilità, un uomo come lui difficilmente si trova.
Sophie, intanto, si è incantata difronte ad una farfalla dipinta sulla parete dello studio di Carlisle, e insieme non possiamo che sorridere alla scena.
 -Sta scoprendo i colori Bella e l’arancione è uno dei primi colori che riescono a riconoscere quando sono così piccoli.. inizia ad usare oggetti con colori vivi come il verde il giallo e l’arancione, ne sarà molto attratta vedrai!…
-Ogni giorno Carlisle è una nuova scoperta, non credevo fosse così emozionante vedere la propria figlia crescere…
 mi emoziono e la mia voce lo rivela.
-ti capisco Bella, da genitore ci sono passato anche io, e sia io che Esme ricordo che eravamo ogni giorno sempre più sorpresi e felici nel vedere crescere i nostri figli, proprio come ora…
-Beh Carlisle credo che sia ora che vada tra mezz’ora c’è la poppata di Sophie….
Sistemo la piccola nel passeggino infilandole in cappellino e la sua copertina rosa quando bussano alla porta.
-Avant-…
Carlisle non finisce la parola che un uragano di nome Alice Cullen si abbatte nella stanza.
-Bellaaaa, Sophieeeee…. Quanto mi siete mancateeeee aaaahhhh!!!...
Alice inizia a saltellare felice.
La guardo con aria interrogativa ma ben felice di vederla, mi chiedo se sia possibile che la sua voce squillante metta così tanta allegria?!?
All’improvviso mi stritola nel suo abbraccio e non posso non ricambiare.
-Alice basta mi stritolii….
 Ridiamo insieme,  e Carlisle ci guarda sorridendo. Io e Alice come il resto della famiglia Cullen non ci vediamo dalla sera della cena,
non abbiamo avuto l’occasione di rivederci anche se a due passi da casa, mi sono imposta di non andarci, vedere Edward non sarebbe stato salutare.
-Bella, fammi vedere Sophie!...
Alice mi libera dal suo abbraccio fiondandosi al passeggino.
Carlisle si avvicina mettendomi una mano sulla spalla, proprio come un padre con la propria figlia.
-è inutile Bella, mia figlia non cambierà mai, sembra abbia l’argento vivo addosso!.... Alice ma che ci fai qui?!...
 Carlisle guarda la figlia con un’aria interrogativa mentre Alice sembra non voglia mollare mia figlia.
-Ho chiamato la tua segretaria e mi sono fatta dire quando Bella aveva fissato la visita a Sophie, sapevo che prima o poi sareste venute,
ed eccomi quii… ah tanto per la cronaca Bella dovrai raccontarmi un po’ di cose e darmi il tuo numero di cellulareee!!!
Sophie catturata dalla sua voce limpida e squillante inizia a muovere le braccine e a tirarle i capelli.
-Ma quanto sei bella?! Quantoo???!...
io e Carlisle sorridiamo guardando quanto sia buffa Alice con Sophie.
-Alice io credo che sia ora di andare… tra meno di mezz’ora c’è la poppata di Sophie e non voglio che pianga e si dimeni…
 Alice mi porge Sophie che metto nel suo passeggino.
-Bella se vuoi posso darti un passaggio… sei a piedi?..
Alice non finirà mai di essere gentile, ma chissà perché non mi stupisce la sua domanda.
-non vorremmo essere di disturbo Alice, non ho preso l’auto perché volevo fare una passeggiata per Forks con Sophie,
visto che oggi è una giornata con un timido sole e neanche troppo fredda…
Strano ma vero per la prima volta a Forks, il paese più piovoso d’America,
regna sovrano il sole e non potevo non approfittarne per fare una passeggiata con Sophie.
-Bella non accetto no, venite con me e basta!...
 la sua voce risoluta e i suoi occhi da cerbiatto mi fanno cedere,
così dopo aver salutato Carlisle e aver prenotato il primo vaccino di mia figlia ci incamminiamo verso casa Swan.



*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*



Non ci ho ancora pensato ma tra 48 ore sarà il mio 19esimo compleanno.

Domenica 13 Settembre.

Di solito lo festeggiavo a Phoenix con le mie amiche in qualche locale a bere e a divertirci come tutte le ragazze della nostra età.
Ma  stavolta sarà diverso, lo festeggerò con la mia piccola Sophie.
Per la prima volta festeggerò un compleanno con mia figlia.
Devo ammettere che alle volte mi manca non uscire con le amiche divertirmi un po’.
Mi piacerebbe per una volta sentirmi una diciannovenne come tutte le altre e divertirmi come tutte le ragazze della mia età.
Mi sarebbe piaciuto andare al college, fare la vita da ragazza normale, ma con una figlia al seguito non è facile.
Aspetto che cresca un po’ e poi potrò sicuramente laurearmi, farò mille sacrifici ma realizzerò anche questo sogno.
-Bella, io vado in centrale! Qualsiasi cosa ti serva non esitare a chiamarmi. Torno per cena tesoro!...
Charlie scocca un bacio sulla mia fronte e su quella di Sophie che si è addormentata tra le mie braccia dopo aver fatto il suo ruttino.
-certo papà non preoccuparti… ora riordino un po’… a dopo!.....
Charlie chiude la porta dietro di se non prima di averci sorriso.
E’ cambiato tanto da quando siamo qui, sembra sia riuscito anche a superare l’abbandono della mamma e ha capito
che la soluzione migliore è riversare il suo amore su me e la sua nipotina.
La nascita di Sophie ha cambiato tante cose, oltre che la mia vita il rapporto tra i miei genitori: prima litigavano e non si chiamavano mai,
se non per definire le carte del divorzio, ora si chiamano sempre perché la mamma vuole ogni minimo dettaglio sulla crescita della sua nipotina.
Adagio Sophie sulla piccola sdraio e la copro con la sua copertina guardandomi intorno.

Da dove inizio?!.... Dalla cucina!...

Mi rimbocco le maniche e sistemo tutto il disordine che c’è in giro.
Questa settimana mi sono dedicata a dare un tocco femminile alla casa, infatti ci sono foto mie e di Sophie e foto di Charlie con Sophie.
Prossima operazione?! Fare la spesa.
La dispensa è vuota e se stasera voglio cucinare qualcosa per Charlie devo riempirla.
-drriiinn… drrriiinnn…
 afferro il mio cellulare e rispondo alla chiamata.
-pronto?..
-Bella sono Rosalie, Alice mi ha dato il tuo numero. Spero di non disturbarti!...
Rosalie. Le ha già dato il mio numero. Sorrido tra me, quella ragazza ne sa una più del diavolo!
-dimmi tutto Rosalie non mi disturbi, vedo che Alice non ha perso tempo!...
Sorrido ripensandoci, Alice mi aveva detto che le avrebbe dato il mio numero ma non pensavo lo facesse così presto.
 -Io e Alice ci chiedevamo se andava a te e a Sophie un giro al centro commerciale, vi passiamo a prendere noi ovviamente!....
Beh devo dire che capita proprio a fagiolo. Unisco una passeggiata con le mie nuove amiche con riempire la dispensa!
All’improvviso qualcuno afferra il telefono di Rosalie e immagino già chi sia dall’altra parte.
-Bella sai chi sono, non si accettano risposte negative, tra un’ora siamo da te! Ah per la cronaca, non avrai vita facile, devi raccontarci un po’ di cose!!
Non ci scappi!!... Ah seconda cosa, faremo un po’ di sano shopping …
posso immaginare quale sia il loro argomento.
Edward.
-Alice non so di cosa parli – cerco di fare la vaga – ci veniamo al centro commerciale.
Accetto lo shopping a patto che mi aiutate a fare la spesa per la dispensa di Casa Swan!...
dico ridendo, è inutile queste ragazze mi mettono di buon umore.
-Compromesso accettato Bella, tra mezz’ora siamo da voi e ricorda: NON CI SCAPPIII! Ciaoo!....
non ho il tempo di controbattere perché Alice ha già chiuso la chiamata.
Ora posso fare solo una cosa preparare me e Sophie e augurarmi che quelle due pazze non ci stressino troppo!



*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*



-Bella ora vogliamo sapere tutto!.....
Siamo sedute in questo bar del centro commerciale di Port Angeles da pochi minuti.
Abbiamo appena finito di fare la spesa comprando cose di ogni genere e devo ammettere che l’aiuto di Rose e Alice mi è servito e non poco, mi hanno consigliato nuove ricette e aiutato a scegliere i cibi migliori; senza contare che non si sono staccate un attimo da Sophie.
E poi abbiamo fatto un po’ di shopping, diciamo che le ho obbligate a non farmi comprare tutto il centro commerciale, mi hanno fatto comprare vestiti e accessori che non so se metterò mai, ma a detta di Alice li indosserò molto presto.
Ha pagato lei definendolo un “regalo di benvenuto”. Mah, chi ci capisce qualcosa con lei è bravo.
-e cosa dovrei dirvi?......
ok voglio tenerle sulle spine, so già quale sarà l’argomento: EDWARD.
Hanno capito che mi piace e non poco, solo che ho troppa, tanta paura di innamorarmi e voglio che mia figlia non si ritrovi a cambiare papà ogni tre per due.
Insomma voglio che abbia una vita il più stabile e serena possibile.
-Bella, non fare la vaga, abbiamo visto come vi guardavate tu ed Edward alla cena…
dice Rose sorridendo e con una strana luce negli occhi.
Sophie e tra le sue braccia e non si è mossa di li da quando ci siamo sedute a questo tavolo del bar. La ama già.
-… Senza contare che tu Edward e la piccola sareste insieme una famiglia perfetta. Conosco mio fratello e quello sguardo non l’ha fatto mai a nessuna donna Bella…
 Alice si è addolcita e mi sta facendo scoprire un nuovo lato di se, quello da amica comprensiva e dolce. Non l’avrei mai detto, ma mi piace molto!
Abbasso lo sguardo e sicuramente sono diventata rossa in viso.
-Alice non dire cavolate dai… una famiglia… voli troppo con la fantasia…
 sorrido imbarazzata, mi sono imposta di pensare il meno possibile ad Edward, come se fosse possibile, ho cercato di non illudermi.
Infondo lui sa pochissimo di me e viceversa io di lui.
-Bella Alice ha ragione… non dire che non ti piace perché non ci crediamo….
 Rose e Alice si sorridono sornione. Mi nascondono qualcosa.
-queste sono le vostre ordinazioni signorine..- il cameriere arriva per portarci i nostri frullati e Rose mi passa Sophie che io adagio nel passeggino tra me e Alice.
Iniziamo a sorseggiare il nostro frullato, guardando Sophie che fa i suoi versetti.
-Bella ho una domanda a cui devi risponderci sinceramente…
-Mi sa proprio di si Bella……. Sei obbligata!- dice Rose ridendo e Alice si unisce a lei.
-ok ragazze ora mi fate paura. Seriamente…
 Inizio con un tono pauroso per finire a ridere con loro. Sono troppo forti e so di poter fidarmi di loro.
-Allora Bella, dicci…… ti piace mio fratello??......
 ok ora ho smesso di ridere e sono diventata, ancora una volta, rossa  in viso dall’imbarazzo; i loro sguardi sono fissi su di me in attesa di una risposta.
-Beh non si può negare che non sia un bel ragazzo….- Cerco di essere il più vaga possibile, voglio tenerle sulle spine.
-Quindi?!... dai non tenerci sulle spine… siamo o no le tue amicheee??...- ok questa è la modalità occhi da cerbiatta Alice Cullen e io e Rose non possiamo far a meno di trattenere una risata spontanea.
-non ridete voi due, qui la questione è seria. E tu- dice puntandomi il dito contro – sputa il rospo..
-ok lo ammetto mi piace Edward Cullen!...- è un attimo e Alice e Rose iniziano a saltellare e urlare come pazze e io le guardo stralunata.
-AAAAAAHHHHHHH lo sapevamoooo!!....- stanno letteralmente urlando e io non posso fare a meno di ridere guardandole, sembrano due ragazzine di 13 anni.
-ragazze basta, mi spaventate la bambina….- infatti si ricompongono subito
All’improvviso Alice e Rose si avvicinano e mi abbracciano. Queste ragazze sono davvero lunatiche, ma le adoro.
Ritornano ai loro posti a sorseggiare i loro frullati.
-voi siete tutte pazze!... per ora non ci penso, ho una figlia e sono una madre prima di tutto!
-Sisi Bella… tu non la dai a bere a nessuno… quando mio fratello inizierà a corteggiarti vedremo se cederai o meno!....
-Alice, non cederò semplicemente perché nessuno mi corteggerà….. è troppo bello per me….
-ma non dire sciocchezze Bella, sei stupenda….
All’improvviso notiamo che Sophie, non so come, ma si è addormentata nel suo passeggino.
-è davvero bellissima, si è addormentata con tutto questo baccano…- sorrido alla frase di Rose mentre Alice sorseggia il suo frullato.
-è stupenda, dovevate esserci quando non voleva staccarsi da Edward…- sorrido ripensando a quel momento e a quanto erano belli insieme.
-cosa Bella??...- Alice mi guarda con gli occhi spalancati dallo stupore seguita da Rose.
-Racconta Bella… cosa è successo???! Noi avevamo messo Sophie nel suo passeggino dopo averla calmata, ammetto che volevamo lasciarvi soli…- dice Rose sorridendo Alice sembra ancora stranita.
-Alice ma cos’hai?....- le chiedo con dolcezza, non so cosa le sia preso, infatti Rose incalza.
-Alice ti vuoi riprendere?!...- Rose la guarda e Alice si riprende e sorride. E’ davvero strana questa ragazza.
-Allora?!... Racconta suuu!... questo mio fratello non me l’aveva detto… gliela farò pagare…-    
-povero… chissà cosa gli combinerai!!... ALT! Non voglio sapere nulla su ciò che ti ha detto!.... - sono convinta che mi nascondi qualcosa.                                                                                                                      

-Ma certo che non te lo dico Bella, rovinerei tutto….- dice guardandomi sottecchi.                                                                                 
-Dove eravamo rimaste Bella?!..- dice Rose facendo segno di continuare seguita da Alice.
-Beh ero andata a riscaldare il biberon per Sophie e la sentivo piangere ma all’improvviso ha smesso e quando sono tornata voi non c’eravate e Sophie era tra le braccia di Edward…-
Rose e Alice mi ascoltano ipnotizzate voglio aprirmi con loro, so che posso fidarmi per la prima volta di qualcuno.
-Beh non vi nego che all’inizio mi sono bloccata davanti alla porta del soggiorno, erano uno spettacolo stupendo e ho pensato a quando Sophie mi chiederà di suo padre… che le dirò?... non sono riuscita a trattenere una lacrima che ho subito asciugato; poi Edward si è accorto della mia presenza e mi ha invitato a sedermi al suo fianco così gli ho proposto di provare a dare il biberon a Sophie, visto che lei non voleva saperne di schiodarsi dalle sue braccia…- sorrido e le ragazze con me.
-dovevate vederli, Edward  era bravissimo e Sophie era tranquillissima tra le sue braccia  le ha fatto fare il ruttino e la piccola lo guardava incantata, poi sono arrivati Carlisle Esme e Charlie per dirci che era ora di andare e quando ho preso Sophie tra le mie braccia è scoppiata a piangere e ancora di più quando Edward ha lasciato la sua manina. Ma quando lui le ha posato un bacio sulla fronte e si è raccomandato di fare la brava lei si è calmata in un’istante. Sono convinta che mi darà filo da torcere questa sciocchina..- dico accarezzandole una manina.
-Questa bambina ha già capito tutto della vita, è appena nata ma sa già come ammaliare i ragazzi…. Avrà molto successo… il mio Jazz non fa altro che dirmi che appena si laurea vuole un figlio, possibilmente una femminuccia ..- dice Alice sorridendo e guardandola.                                                                                                                                         
–Vogliamo parlare del mio Emm!?... da quando ha conosciuto Sophie non fa altro che dirmi che vuole vederla, penso si sia seriamente innamorato di lei…-
Scoppiamo tutte e tre a ridere ricordando la scena di Emmett con la piccola tra le braccia. E’ troppo forte in tutto Emmett.
-Beh ragazze vuol dire che vi darete da fare a mettere su famiglia…- dico sorridendo, anche se un velo di tristezza si impossessa di me.
-Bella anche tu avrai la tua famiglia, tua figlia avrà un padre e nel caso non dovesse averlo ci saremo tutti noi a volerle bene, saremo la sua famiglia… La amiamo già…- dice Rose che prende la mia mano e a stringe mentre Alice mi accarezza il braccio come a volermi consolare e dare forza.
-Grazie ragazze, e che alle volte ci penso e mi rattristo… il ragazzo che deve stare al mio fianco deve amare per primo mia figlia, e non è facile trovare una persona che accetti la situazione…-
-Magari l’hai già trovato Bella, chi può dirlo?!... può essere solo questione di tempo …- Alice sorride trasmettendomi positività.
Sophie all’improvviso si sveglia piangendo interrompendo il nostro momento.
La prendo dal passeggino cercando di calmarla.
-Piccola hai fame vero?...-
-Ragazze io vado a pagare, per la cronaca visto che Alice come “regalo di benvenuto” ti ha comprato ogni cosa, mi permetti di offrirvi almeno i frullati?!... ah non si accettano risposte negative!...
Rose ride e noi con lei… Appena la piccola Sophie mi sente ridere si calma, e io e Alice ne rimaniamo molto sorprese.
-Volevi sentire la mamma che rideva, vero piccola?....- Alice le accarezza la testolina è dolcissima con Sophie e devo ammettere che ci sa fare.
Rimetto Sophie nel suo passeggino coprendola per bene e ci avviamo verso casa portando un’altra giornata al termine,
sicura di aver trovato delle vere amiche accanto a me e tanto amore attorno a mia figlia.







Angolino dell'autrice (si fa per dire xD)

Allora ragazze piaciuto il capitolo?!
Ho deciso di fare un salto temporale minimo, di una settimana.
Ho deciso anche di far aprire un pò Bella con le sue nuove amiche
che per lei saranno fondamentali.
Nei prossimi capitoli aspettatevi di tutto..
Per ora non farò degli Edward Pov, magari più in la con la storia.
Spero che questo capitolo vi piaccia!!....<3

Al prossimo capitolo con le recensioni.

un bacio grande a tutteee <3<3

titty<3






  

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Happy Birthday Bella!! ***


Rieccomi a tuttiii<3
come promesso ecco a voi il quinto capitolo.
Spero vi piaccia e spero di non deludervi<3
Sono ancora euforica per i premi vinti dalla Saga agli MTV movie Award
e per il trailer di Breaking Dawn appena uscito...
beh che dire è stupendo e essendo il mio libro preferito 
non potevo non esserne felice, un sogno che si avvera!
Baciiiii profusi e buona lettura!!.....
titty
.












CAPITOLO 5 – HAPPY BIRTHDAY BELLA!

 


Sto riscaldando il latte per la piccola Sophie, a minuti dovrebbe svegliarsi per la prima poppata della giornata.

Oggi è un giorno speciale, o per lo meno questa è la prima volta che lo considero tale.
E’ il 13 settembre giorno del mio 19esimo compleanno.
Progetti? Stare sempre e solo con la mia bambina, visto che questa festa è anche un po’ sua visto che oggi entra nel quarto mese.
Salgo le scale e sento trillare il mio cellulare, sarà arrivato qualche messaggio che dopo leggerò.
Mi affaccio alla stanzetta di Sophie che dorme ancora placidamente così ne approfitto per sistemare il disordine che c’è nella stanza,
all’improvviso Sophie inizia a piangere segno che si è appena svegliata e che ha fame così prendo la ciambella e la piccola e ci spostiamo nella mia camera.
Adagio Sophie sulla ciambella posizionata sul mio letto e prendo il mio cellulare che continua a squillare.
- Pronto..dico con la voce ancora piena di sonno.
- Tesoro sono la mamma, tantissimi augurii… anche da Phil ovviamente…
quanto mi manca la mia mamma!!
- Mamma grazie, ci mancate tanto…
porgo il biberon a Sophie che si concentra solo sul suo pasto.
- oh Tesoro anche voi, ma piuttosto come passerai questa giornata??... come sta la mia nipotina?...
ecco ora René inizia con le sue domande a raffica, posso solo sorridere.
- Mamma come lo passerò?... starò tutto il giorno con la mia piccola Sophie, la coccolerò tutto il giorno.
Beh per il resto tutto benone. Papà ti ha detto che ieri siamo andate dal pediatra e tutto procede benissimo…
- Tesoro, ma come nessuna festa in programma?.... avresti potuto invitare i ragazzi Cullen da voi… non stare troppo sola piccola mia…
eccola qui la mamma iper-super protettiva.
Ma del resto posso capirla.
- mamma non iniziare ti prego, sto benissimo così… e poi non è così brutto stare a Fork’s …. Potrei… abituarmici sai?
è vero non ho amato Fork’s quando ero piccola, avevo i miei amici anche qui è vero, passavo estati bellissime è vero, ma era troppo cupa per i miei gusti.
Ora però la trovo perfetta per me e mia figlia un paese tranquillo dove crescerla.
- Bella dovrei sapere qualcosa che non so?.... non me la conti giusta tesoro, ricorda che puoi dirmi tutto!...
tana per Bella.
Ok voglio rimanere a Fork’s anche per un Cullen, che male ci sarebbe?!
- ok ok potrebbe piacermi veramente una persona, ma non ti dirò nulla!.... 
ma possibile che arrossisco per nulla?! Prendo Sophie e la appoggio sulle mie gambe per farle fare il ruttino.
- AAAAAHHH lo sapevo tesoro….. non puoi dirmi neanche com’è?... daiii voglio i dettagli tesoro!
ok la versione mamma-migliore amica ha avuto inizio, se penso che tra qualche anno potrei essere così con Sophie… mi vengono i brividi…
- Mamma non è successo nulla, niente di niente…. L’ho solo visto una volta e ci ho parlato per due minuti…
- Ma almeno è bello tesoro?
- Mamma è stupendo!!... contenta?!
rido sentendo mia madre felice per questa notizia.
- Oh tesoro sono contentissima, mi raccomando…. Ora devo andare, dai un bacio alla mia nipotina e ancora AUGURI Tesoro!
riaggancio il cellulare non prima di aver salutato mia madre.
Prendo Sophie e l’adagio sulla ciambellina e le do il suo sonaglio preferito, quando sento aprire la porta: è Charlie con un pacchetto tra le mani.
- Bella disturbo?...
Papà entra nella stanza sorridente, chissà cosa conterrà quel pacchetto, sono curiosa e non poco.
- Papà non disturbi mai, ho appena finito di dar da mangiare a Sophie … 
- Tantissimi auguri di buon compleanno tesoro…
Papà si avvicina e li faccio segno di sedersi sul letto accanto a me, dopo averlo fatto mi bacia la fronte e mi da il pacchetto.
- papà lo sai che non voglio che spendi soldi, soprattutto dopo aver fatto così tanto per noi…
- tesoro scartalo, giuro che non ho speso nulla… apri e vedrai ….
dice papà sorridendomi e prendendo in braccio Sophie.
Scarto il regalo scoprendo un piccolo cofanetto blu, lo apro e trovo un paio di orecchini splendidi, semplici ma luminosi.
- Papà sono bellissimi … davvero …
- erano di nonna Isabella tesoro, è giunto il momento che li avessi tu… E’ giusto così..
Nonna Isabella, quanto mi manca.
E’ scomparsa 4 anni fa e mi manca, moltissimo.
Era per certi versi la mia migliore amica, la mia confidente per eccellenza, aveva sempre il consiglio giusto per ogni occasione.
- Pàpà, non dovevi … sono splendidi …
dico non riuscendo a trattenere le lacrime di gioia, ma anche ricordi che saranno e rimarranno tali.
- piccola mia non piangere … sono sicuro che ti porteranno fortuna … ne hai bisogno …
mio padre mi abbraccia e mi asciuga le lacrime dandomi un bacio sulla tempia.
- grazie papà, non potevi farmi regalo migliore…
 è la pura e semplice verità.
All’improvviso si sente il campanello suonare e papà scende per vedere chi è, mentre io prendo Sophie e tutto l’occorrente per lavarla e  cambiarla.
All’improvviso sento Charlie che mi chiama dal piano inferiore.
- Papà scendo subito…
spero che non sia per me, sono impresentabile e sono solo le 9 del mattino.
Scendo le scale ma non vedo nessuno, in cambio vedo mio padre con in mano un mazzo enorme di rose rosse e i miei occhi si spalancano dallo stupore.
- Queste sono per te tesoro… dammi Sophie e leggi il biglietto …
cedo la piccola a mio padre e afferro l’enorme mazzo di rose adagiandolo sul tavolo e afferro il biglietto aprendolo:
 
“E’ bastato un tuo sguardo per rapirmi il cuore. 
Ora è tuo. 
E.”
 
- Non è firmato…… o per lo meno c’è sono un’iniziale…. E.
ho davanti a me un mazzo di 19 rose rosse e sono diventata fucsia per l’imbarazzo.
Ho un ammiratore segreto.
Aspetta io una persona che ha l’iniziale E. la conosco.
EDWARD CULLEN.
Oh cavolo.
Bella respira, potrebbe anche non essere lui, sai quanti nomi ci sono che iniziano con la lettera E.
Tipo….
Tipo….
Cavolo non me ne vengono altri!
- La mia Bella ha un ammiratore… del resto avrei dovuto aspettarmelo con una figlia così bella… non è vero Sophie?! … la tua mamma è splendida…
- Papà non dire stupidaggini daii…… lo sai che mi imbarazzo di più se fai così…
non posso fare a meno di ammirare queste rose splendide, le rose sono il mio fiore preferito,  
all’ improvviso scorgo un pacchetto tra le rose.
Scarto il pacchetto e apro il cofanetto: una collana a forma di cuore tempestata da tanti brillantini.
- ODDIO!
mio padre che nel frattempo si era allontanato con Sophie ritorna in cucina.
-Bella cosa è successo?
chiede preoccupato.
-Papà guarda cosa c’era in mezzo al mazzo di fiori?!.... una collana! …. >>
sono ancora incredula, Edward mi avrebbe fatto un regalo simile??
Mio padre si avvicina porgendomi il telefono.
Sono in stato di trance.
Edward.
-E’ Alice…. Ti vuole parlare!
Afferro il telefono e rispondo.
-TANTISSIMI AUGURIIII BELLAAA!!
ok i miei timpani non lo sopportano… stanno urlando!... aspetta ma come sanno che oggi è il mio compleanno?!.... CHARLIE!....
- ragazze non urlate mi rompete i timpani!.... grazie per gli auguri, immagino chi vi abbia informato!
guardo mio padre e lui fa spallucce.
-Ragazze a chiiii????!!!.... Bellinaaa ci sono anche iooo!!!... quando mi porti la mia piccola dolce metà?!...
ecco qui Emmett.
Il solito Emmett.
-Presto Emmett….. Rose non so come fai a sopportarlo…
rido allegramente sentendo Rose che lo minaccia di uscire fuori dalla stanza.
-Allora Bella – è Rose che parla- stasera sei invitata a casa Cullen, Esme vuole vedere la piccola e anche noi e vogliamo farti tutti gli auguri di persona,
per cui non si accettano scuse…
-ok ragazze…. Ditemi almeno cosa devo mettermi, almeno cercherò di essere all’altezza…
‘e di far colpo su Edward…’ ma questo è solo un mio pensiero e poi potrebbe anche non essere presente.
-Bella hai presente il vestito blu quello che abbiamo comprato insieme?!... beh quello è perfetto!....
-Alice ma è troppo corto!!......
-Te lo vengo a mettere con la forza Bella?!
-Ok ok come non detto!!....
è impossibile dire di no ad Alice Cullen.
-Ah ovviamente sono invitati anche Charlie e la piccola….  
Sophie inizia a reclamare la mia presenza piangendo.
-Ragazze io vado da Sophie…. Vi richiamo dopo…. Ho una cosa da raccontarvi!!...
Riattacco non prima di averle salutate.
Prendo in braccio Sophie che si accoccola tra le mie braccia pronta a vivere la MIA  giornata!
 
 


*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
 
 


Mi guardo per l’ultima volta allo specchio, il vestito mi cade a pennello anche se leggermente corto.
Lo trovo eccessivo per questa serata, infondo dovrebbe essere solo una serata informale tra amici… no?!
I tacchi alti, opera di Alice, slanciano di più la mia figura rendendola sinuosa e più snella.
Il trucco leggero e i capelli ricci sono perfetti e per questo devo ringraziare Rosalie che è piombata (con Alice) in casa mia per prepararmi alla serata.
Ovviamente la mia curiosità non si è sopita minimamente, anzi, le due non hanno lasciato trapelare nessuna parola a riguardo.
Assoluto riserbo.
Ma la cosa più impagabile di tutte è stata la loro espressione quando ho raccontato loro dell’ammiratore segreto e la mia teoria su chi è realmente.
Non ho potuto non notare lo sguardo di Alice incupirsi per un’istante, ma non le ho chiesto nulla in più, anche se non me la racconta giusta;
sono sicura che a breve scoprirò di cosa si tratta e potrebbe non piacermi.
-Bella… tesoro, io e Sophie andiamo dai Cullen…. Così potrai fare con calma…  
Papà si avvicina alla mia stanza con in braccio Sophie vestita di tutto punto è incantevole nel suo abitino rosa  confetto.
Deliziosa.
-ok papà, ma ti aiuto a mettere Sophie nel passeggino… giù in cucina c’è la borsa con tutto l’occorrente per la bambina…
tanto arrivo tra qualche minuto, il tempo di riordinare un po’ la mia camera e attraversare la strada….
aiuto mio padre a coprire Sophie nel passeggino e mi raccomando come al solito di stare attento.
-tesoro te l’ho già detto che sei bellissima?!....
-Papà almeno cento volte da quando mi hai vista…. 
dico ridendo con mio padre.
Poso un piccolo bacio sulla testolina di mia figlia e li guardo andare verso casa Cullen.
Ok il riordinare era soltanto una scusa per prendere tempo.
Ho l’ansia a mille ho riguardato il mazzo di rose mille volte oggi.
Ho indossato persino la collana, con la speranza che possa accadere qualcosa.
Starò sognando troppo ma non mi sono mai sentita felice come oggi.
Decisa ad andare a casa Cullen, prendo la mia borsetta e il mio giacchettino e mi richiudo la porta dietro di me.
Con il cuore in gola mi avvicino a casa Cullen, non mi è mai sembrata così lungo questo tragitto come oggi.
Pochi metri che sembrano un’infinità.
Arrivata davanti all’uscio suono il campanello ma la porta si apre appena.
La porta è aperta, entro o non entro?
Decido di entrare, se la porta è aperta un motivo ci sarà.
È tutto buio e non capisco dove siano gli altri, intanto l’ansia cresce ancora, ho il cuore in gola.

-TAAAAANTIIII AGURUUUUUURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII BEEELLLAAAAAAA!!

Oddio faccio un balzo indietro per lo spavento e rischio per poco di cadere.
Mi hanno fatto una sorpresa.
La mia espressione è a dir poco scioccata.
Ora che mi guardo intorno ci sono proprio tutti, anche i miei amici della riserva: Seth, Leah, Jake, Emily, Sam, Angela e Ben; oltre ai Cullen ovvio.
Non faccio in tempo a girarmi per captare tutti i dettagli che l’abbraccio di un’orso mi sovrasta facendomi volteggiare per tutta la stanza.
Emmett.
-Bellinaa tantissimi auguriii!!.....
-Emmett mettila giù… ti sembra il caso?!
Rosalie lo ammonisce guardandolo in cagnesco e tutti scoppiano a ridere.
Pian piano si avvicendano tutti, uno per uno mi fanno gli auguri come di rito, Esme mi abbraccia forte e mi dice di andare a trovarla più spesso, magari per un thè.
Carlisle invece mi dice che sono splendida e io ribadisco che è tutta opera di Alice e Rosalie scatenando una risata generale.
Poi Jasper si avvicina e tra le sue braccia c’è mia figlia che come supponevo non ha perso l’occasione per farsi coccolare, mi fa gli auguri e me la porge.
Poi è il turno dei miei amici della riserva che sorridenti mi abbracciano. Leah Angie e Emily sono splendide nei loro vestiti luccicanti.
Alice Rosalie sono le ultime, si avvicinano una per volta mi abbracciano mentre Esme invita tutti ad accomodarsi nel salone.
-Devo dire che ho fatto un ottimo lavoro, sono proprio brava!...
-Alice non pavoneggiarti troppo ….
 Rosalie ride con me mentre Alice ci guarda fintamente allibita.
Ora che le guardo sono uno schianto, sembrano uscite da una rivista di moda.
-Siete davvero uno schianto ragazze!!... avete mai pensato seriamente di diventare modelle?!
le ragazze scoppiano a ridere e dicono che ci penseranno.
Continuo a guardarmi intorno, ma Edward non c’è, un filo di delusione si fa strada in me, mi sono fatta troppi film, e io che credevo che questa potesse essere una serata speciale; che fosse stato lui a mandarmi quei splendidi fiori.
‘troppi viaggi con la mente Bella…. Troppi….’
-so quello che cerchi Bella… arriverà tra qualche minuto da Seattle … 
mi dice Rosalie sottovoce e Alice annuisce.
-Che ne dite se andiamo nel salone?!... vedrai Bella l’ho completamente trasformato … ti piacerà!!
Alice racconta tutta eccitata e con un certo sbrilluccichio negli occhi, segno che ha combinato qualcosa che io non gli avrei mai permesso per un’eventuale festa.
Ci incamminiamo verso il salone situato dalla parte opposta della casa.
-Bella posso prenderla in braccio?
Rosalie guarda Sophie che afferra il suo dito e ci gioca.
-certo Rose… sai alla fine credo che mia figlia sarà la bambina più viziata di tutta la galassia!...
dico ridendo e porgendole la piccola che si affida immediatamente alle sue braccia.
Arriviamo al salone e non posso fare a meno di esplodere in un WOW.
Alice ha creato un’opera d’arte.
Ci sono fiori dappertutto rose, fresie, tulipani rosa e lillà che donano alla stanza un delicato profumo floreale,
mentre al centro della stanza c’è un tavolo pieno di ogni prelibatezza, con una piccola zona per ballare e un bar in piena regola:
tutto ciò è semplicemente fantastico.
-Alice, sei unica…. Come facevi a sapere che amo i fiori?!....
sono ancora sbalordita davanti a tutto questo spettacolo.
-Beh, avevamo una spia d’eccezione….
-Capito….. Charlie……
dico ridendo.
-Beh io direi che possiamo dare inizio alla festa, vero Bella?!
Esme mi sorride amorevolmente e Rose le porge la piccola
che a quanto pare ama i Cullen sopra ogni altra cosa.. da cosa lo noto?
Dai suoi occhietti sereni e vispi è come se con loro si sentisse al sicuro.
-Beh certo che possiamo!
dico sorridendo ad Esme.
Emmett accende il piccolo stereo posizionato al lato della stanza diffondendo una piacevole musica di sottofondo.
Tutti iniziano a gustare le varie pietanze del buffet,
ma io ho lo stomaco chiuso, mi sento nervosa e ansiosa e il motivo è solo uno:
Edward Cullen.
Ma non faccio in tempo a pensarci che uno scatenato Emmett mi trascina in una danza stramba, facendo ridere tutti, compresa la sottoscritta.
-Emmett ma ti hanno mai consigliato di fare l’animatore per feste da bambini?!... saresti spettacolare…
-Ma se è il più bambino di tutti?!...
Jasper lo guarda ridendo e sorseggiando un bicchiere di vino elegante nel suo completo scuro.
-Charlie, Carlisle caro  che ne dite se ci spostiamo di la?!.... lasciamo largo ai giovani!.... Ah Bella non preoccuparti bado io a Sophie….
Esme si avvicina abbracciandomi amorevolmente e io non posso che sorriderle mentre Sophie è tra le sue braccia tranquilla,
neanche una catastrofe sarebbe capace di minare la sua attuale tranquillità.
-Se c’è qualche problema chiamami pure Esme…
-tesoro non preoccuparti….  Ora noi “vecchi” togliamo il disturbo!.... buon divertimento!...
Carlisle ci sorride e si spostano lasciando largo a noi ragazzi.
-Allora che ne dite di un po’ di musica!?... Vai Emmett!
Ben sembra scatenato, deve raccontarmi il perché conosce così bene Emmett, sono così complici,
tutta la sera non hanno fatto altro che parlottare.
Anche Angela Leah e Emily si uniscono a me Rosalie e Alice
ed iniziamo a ballare come pazze e capisco che questo è il primo compleanno che festeggio con gioia.
 
 
 
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
 
 
 
-Bella un analcolico per te!....
Jasper all’apparenza così freddo e sulle sue sta iniziando a scatenarsi con gli altri mentre noi ragazze ci siamo sedute sui divanetti con un’atroce male ai piedi.
-Grazie Jasper!....
dico afferrando il mio bicchiere.
-Ragazze allora questo pigiama party sarà spettacolare, una sola sera di divertimento all’insegna del relax!...
Alice ha avuto questa nuova idea e con la complicità di Leah hanno deciso di organizzare questa festa solo per donne.
-Ah potete solo contarci ragazze!!... Io non mancherò!.... 
Angie e Emily scoppiano a ridere, molto probabilmente sono già brille entrambe.
-dovremmo decidere un tema ragazze…. 
dice ridendo Rosalie.
-io ho qualche idea…. 
Emily guarda Rose complice.
-sisi ….. COME FARE PER SEDURRE UN’UOMO!.... che ne dite?! 
queste sono pazze!!
-nono mi dispiace ma io  mi rifiuto….. non è un tema adatto ad una mamma!! 
dico ridendo di gusto.
Per la prima volta mi sento davvero parte integrante di un gruppo, chi l’avrebbe mai detto?
Io di certo no.
Avevo le mie amiche a Phoenix ma era difficile, soprattutto quando gli altri intorno ti evitano come se avessi la peste.
All’improvviso il mio sguardo viene catturato da due figure che si avvicinano sinuose e mentre scorgo la prima figura il mio cuore perde un battito.
Edward.
-È arrivato..
il mio è quasi un sussurro, ma ben udito dalle ragazze attorno a me.
Nello stesso istante in cui le ragazze si girano riconosco anche la figura della seconda persona accanto a lui.
Una ragazza bionda, alta, statuaria e bella da paura è aggrappata letteralmente al suo braccio.
Ed eccola la doccia fredda che mi cade addosso rompendo tutte le mie illusioni.
Alice mi guarda, carica di tenerezza e di affetto. Ora capisco i suoi comportamenti i suoi sguardi persi nel vuoto.
Tutto riportava ad una sola possibilità: Edward ha un’altra.
-È qui la festa?!...
la sua voce cristallina arriva alle mie orecchie e il battito del mio cuore accelera.
-Fratello finalmente sei arrivato!..... ci stavi facendo aspettare un po’ troppo… non è vero Bellina?!....
Emmett mi chiama accanto a se e Alice e Rosalie mi accompagnano da lui mentre gli altri ballano tutti insieme.
Più mi avvicino e più mi si mozza il fiato.
È ancora più bello di come lo ricordavo, perfetto nel suo abito scuro che mette in risalto il suo sguardo verde e intenso.
-tu devi essere la famosa Isabella a quanto vedo…. Piacere io sono Caroline, la fidanzata di Edward… Auguri….
Caroline mi porge la sua mano e io gliela stringo cercando di contenermi, mentre noto la faccia di Edward incupirsi e guardarla nervoso.
-Bella ciao… Auguri…
Edward abbassa il viso, imbarazzato e fissando il ciondolo legato al mio collo e sorride.
-Edward che dici se mi presenti la tua nuova fidanzata?....
Alice lo guarda furiosa e dispiaciuta mentre Jasper le si avvicina e le cinge la vita, come per tranquillizzarla.
Si crea un silenzio imbarazzante, tanto che tocca a Seth smorzare la tensione invitandomi a ballare con lui. Non riesco a dirli di no, così mi butto in pista.
‘Visto Bella ti sei illusa ancora una volta…. Non puoi farlo, non sei più una ragazzina ma una mamma…’
Cerco di ballare sembrando il meno goffa possibile,
e mentre Seth cerca di distrarmi con dei movimenti stupidi scorgo Alice e gli altri allontanarsi e Caroline ed Edward baciarsi.
Eccolo il colpo di grazia è arrivato.
Si stanno baciando.
E io che pensavo che fosse lui a mandarmi i fiori,
a regalarmi questa splendida collana,
a farmi stare bene con me stessa e con il mondo,
a farmi vivere il compleanno più bello che abbia mai avuto.
Non riesco ad assistere a questo spettacolo così con una scusa scappo dal salone e arrivo diritta in veranda.
L’aria è fresca, tipica di questo periodo e non posso fare a meno di trattenere le lacrime.
Al diavolo il trucco, al diavolo tutto.
Le lacrime scendono silenziose e una mano si appoggia sulla mia spalla scoperta.
Alice.
-Bella scusami per tutto, dovevo dirtelo… ma non credevo che la portasse qui stasera….
Alice mi afferra e mi gira verso di se afferrandomi le mani.
-io non la sopporto Bella, anche oggi è riuscita a rovinare tutto e dopo fidati che gliene dirò due sia a lei ma soprattutto a lui,
la conosce da pochissimo tempo, due settimane più o meno ma non so di più sul suo conto.
Ma una cosa la so, Bella, Edward non la ama, lo so per certo e credimi stasera ti guardava come un cieco guarda il sole per la prima volta…
non so se sia stato lui a mandarti quelle sorprese stamattina ma il mio sesto senso mi dice che si Bella è lui che ti ha mandato quei fiori,
la stessa persona che stringeva tua figlia come se fosse la sua….
Alice mi accarezza la guancia tenera, come quella sorella che ho sempre desiderato avere.
-Alice non dire cavolate, si sono baciati davanti ai miei occhi…
mi sono illusa, e pensare che era tutto così bello, i fiori il ciondolo il biglietto … tutto così romantico.
Per una volta mi sono sentita una ventenne in preda ai propri sentimenti.
Non mi sono sentita mai così in tutta la mia vita Alice.
Ma, capiscimi, non posso permettermi di soffrire, ho una figlia da crescere e da amare.. sono io l’unica persona su cui potrà contare… sono sua madre…>>
dico piangendo, ora sono veri singhiozzi quelli che mi scuotono.
Alice mi abbraccia forte e penso che arrivi anche Rosalie perché sento delle altre braccia cingermi e abbracciarmi con tenerezza.
-Ora basta piangere….. venite con me!.... 
Alice ci prende per mano e ci trascina per le scale cercando di non farci vedere da nessuno.
Arriviamo in un corridoio e davanti ad una porta che si rivela essere la camera di Alice.
-Ora tu ti siedi qui, smetti di piangere e io ti sistemo il trucco… Rose vai in bagno a prendere l’occorrente…
Alice mi sorride e prima di sparire dietro la porta Rose accarezza la mia guancia.
-Alice vorrei che sapessi che io non ce l’ho con te… anzi… sei splendida con me…. Hai organizzato la mia festa…. Ti voglio bene…
l’abbraccio di slancio e ci perdiamo in quell’abbraccio come se fossimo destinate ad essere sorelle per davvero.
-ti voglio bene anche io Bella… tanto….
sciogliamo l’abbraccio mentre Rose arriva con tutto l’occorrente per rifare il trucco.
-su ragazze…. Diamoci dentro e facciamo apparire sui nostri volti dei splendidi sorrisi….
Non possiamo mancare ancora per molto, si staranno chiedendo dove siamo finite…. 
Rose porge il beauty a Alice che inizia ad aggiustare il trucco proprio come un’esperta.
-allora ragazze la scusa è questa: Bella tu ti sei sentita poco bene e sei andata in bagno e siccome non sapevi dove fosse io ti ho accompagnata,
mentre tu Rose ci hai raggiunte per vedere dove eravamo…. Se ci ha creduto mio fratello possono crederci tutti….
Alice inizia a ridacchiare mentre Rose si ferma un secondo e le tira un pizzicotto.
-Tuo fratello è anche il mio amato scimmione….. 
a Rose le brillano gli occhi ogni volta che parla di Emmett.
-ok ci sto!..... speriamo che ce la faccia a resistere…. 
per un secondo guardo Rose presa dal panico.
Ce la devo fare, devo fare come se non fosse successo nulla, posso trovarne altri mille li fuori.
Devo farcela.
Rose si siede accanto a me e mi accarezza una spalla.
-Bella tu non devi dimostrare niente a nessuno… si te stessa e vedrai che ce la farai benissimo… e per la cronaca tu sei molto più bella di quella sciacquetta… fidati!
-ma poi avete visto il suo vestito?.... pieno di pizzi e merletti, sembrava dovesse sedurre qualcuno invece di andare ad una festa di compleanno…
ah ma dopo mi sente il mio fratellino adorato…. Non la passa liscia stavolta… vedrà la sua adorata Aston Martin andare in fumo, così… senza un perchè…..
Alice mi sta facendo paura e non poco, nel mentre ha acutizzato lo sguardo e sembra molto arrabbiata.
-Cosa devi fare Alice?!
all’improvviso Esme entra in camera molto probabilmente attirata dalle parole di sua figlia.
-nulla mamma…. Solo dare una lezione al mio fratello preferito….
dice Alice rivolgendosi alla mamma.
-Esme non starla a sentire sai com’è tua figlia… molto… istintiva… ecco… 
Rose cerca di difendere Alice cercando di non scoppiare a ridere.
-Beh in realtà passavo perché vi ho viste salire in tutta fretta ragazze… pensavate di non esservi fatte vedere da nessuno… ma invece….
E poi la piccola Sophie reclamava te Bella…
lo sguardo di Esme si posa su mia figlia così me la cede e si accoccola tra le mie braccia.
-tesoro della mamma…. Ti sono mancata vero?... Esme è stata buona?... spero non ti abbia dato fastidio…
Esme mi accarezza amorevolmente mentre Alice e Rose lasciano la stanza dicendomi che mi aspettano nel salone.
-Bella, scherzi? È stata un angioletto e poi non mi da nessun fastidio…. Quando vuoi sai che posso tenerla… senza nessun problema cara…
Ah Charlie ha detto che ti aspetta a casa… è andato via mezz’ora fa ha detto che domani ha il turno di mattina ed era stanco…..
-ok Esme… e ancora grazie mille… davvero… 
Esme mi accarezza i capelli amorevolmente e abbandoniamo la camera andando in salone,
con la convinzione che mia figlia è l’unico grande amore della mia vita.
Appena mettiamo piede nel salotto una grande torta con tante candeline compare davanti alla mia vista e tutti i presenti intonano la canzoncina di buon compleanno
battendo le mani a ritmo.
Sophie si guarda intorno attratta dal suono mentre io le sorrido.
La mia bambina.
-Bella spegni le candelineee suuu!!!....
Seth e Jake mi incitano a spegnere le candeline e ad esprimere un desiderio.
Il mio qual è? Avere una vita piena di felicità per me e per mia figlia.
-Bella ora è il turno del regalo da parte di tutti noi!!..... su aprilo!!
solo Alice può parlare di regali per cercare di distrarmi.
Solo ora mi accorgo che Edward e Caroline sono a due passi da me.
-ok Alice… dammi questo regalo.
-Ecco Bella questo è per te!....
Alice mi porge una piccola busta che si rivela essere un buono per una beauty farm. Una giornata intera piena di massaggi e trattamenti di bellezza.
-Alice mi ci voleva proprio…. Grazie a tutti ragazzi…. Davvero… Wow.. 
credo che mi servirà questo trattamento. Eccome se mi servirà.
 

-Oh mio dolcissimo zuccherino… mi amii???....
sono quasi dieci minuti che l’orso di casa Cullen ripete questa frase alla mia dolcissima bambina che lo guarda con gli occhietti vispi.
-La smetti Emmett sei patetico… Vero che ami solo mee??? 
ecco un altro entrato nel club Jasper che per tutta risposta gli ruba la scena sorprendendomi.
<<… direi che tra qualche anno dovrai iniziare ad essere gelosa Bella….>> ora ha parlato Edward e per tutta risposta mi giro verso di lui guardandolo di sfuggita.
Siamo quasi tutti al centro della sala.
 Quasi tutti perché Sam e Emily ,Ben e Angie ,Jake Leah e Seth sono andati via non prima di avermi promesso che ci saremmo visti molto presto.
-… beh se sarà bellissima come me non ne ho dubbi…. Sarò gelosa…
dico sorridendo a mia figlia.
Nel mentre Emmett e Jasper spariscono lasciano spazio ad Alice che si avvicina a noi sedendosi sul divanetto accanto a Rose.
-… di sicuro sarà la tua fotocopia Bella… stupenda come te… 
ok Bella non scioglierti.
 E’ solo una frase fatta.
Si… una frase di circostanza detta dal più bel soggetto maschile che mi sia mai piaciuto veramente in tutta la mia vita.
-…. Se era un complimento…. Grazie… 
non so da dove mi siano uscite le parole senza nemmeno arrossire.
So solo che anche Alice e Rose sono sparite e siamo rimasti sono noi due con la bambina.
Non so neanche dove sia miss simpatia 2011.
Meglio così.
-… lo era Bella… sei splendida stasera…
ora Edward mi fissa con quegli occhi verdi sbrilluccicanti, mentre mia figlia richiama la sua attenzione iniziando a piangere e io per tutta risposta gliela porgo.
Quale sarà il lavoro di mia figlia da grande?
L’attrice.
Edward l’accoglie tra le sue braccia e lei da grandissima furbetta si accoccola meglio e smette di piangere come per magia.
-… non so che effetto hai su di lei Edward…. È affascinata da te…
sorrido a quella furbetta di mia figlia che inizia a chiudere gli occhietti marroni per il sonno segno che è ora di andare a dormire.
-…. Anche io sono molto affascinato da lei…. E non solo da lei…
alza gli occhi smeraldo ancora una volta fissandomi, questa volta con passione.
Ok è ufficiale.. Edward Cullen ci sta provando.
-…. Ohhh ma che bella bambina Bella complimenti…
veniamo interrotti da Caroline che come al solito si pone con un tono altezzoso.
 Alice e Rosalie con Emmett e Jasper guardano la scena da lontano. Al pensiero che Rosalie stia per dire “oca ore 11 oca ore 11” mi viene da ridere.
-…. Grazie mille Caroline….
le faccio un sorriso di circostanza per tornare a fissare mia figlia che oramai si è addormentata placidamente tra le braccia di Edward.
-… vedo che non hai perso tempo… ti sei data subito da fare…. Non sarà stato difficile darsi al primo che capita….
ok oca ore 11 ha deciso che vuole rovinarmi il compleanno.
Sa dove colpire e ci riesce. Non faccio in tempo ad aprire bocca che un uragano di nome Alice si avvicina trattenuta da Jasper che cerca di fermarla prima che combini un macello,
infatti la tracina di peso in veranda.
-…. Beh se darsi al primo che capita può darti la gioia di diventare mamma non vedo quale sia il problema cara Caroline… non credo tu sia così puritana... di certo non sei più vergine…..
-e chi te lo assicura che io non lo sia?!....
ok l’ochetta stasera vuole la guerra e l’avrà!
-… beh da come baciavi Edward prima ci sono pochi dubbi sul fatto che tu non lo sia più…. Insomma mancava poco e te lo saresti fatto davanti a tutti…. Senza offesa Edward..
sorrido sardonicamente all’ochetta che sembra aver abbassato la testa e noto che Edward mi fissa molto intensamente.
-… beh di sicuro la puttanella da quattro soldi non sono io….
ok Caroline ha sferrato il colpo finale, facendo riemergere ferite che non credo si ricuciranno mai.
Infatti rimango impietrita sul posto, e cerco di contenermi per non piangere dal nervoso.
Non mi rendo conto di quello che succede ma all’improvviso un’infuriata Rosalie arriva  e per poco non prende per capelli Caroline, Emmett cerca di fermarla infatti riesce a trascinarla al piano di sopra.
Caroline è ancora li difronte a me e Sophie ancora tra le braccia di Edward, nulla ha scalfito il suo dolce sonno.
Nulla.
Edward guarda Caroline intensamente.
E io che pensavo di poterli piacere, non ha speso neanche una parola.
Sono delusa, nervosa e ferita.
Devo andarmene da qui.
Prendo Sophie dalle braccia di Edward e mi congedo senza proferire parola.
 


*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
 


Sto guardando mia figlia che dorme.
L’ho appena messa nella sua culla, infagottata per bene.
Stanotte non me la sento di dormire da sola, infatti ho preso la poltrona della sua stanzetta e messa accanto al lettino e ho afferrato la manina piccolina di mia figlia.
Possono le parole di un’estranea rovinarti quello che credevi il compleanno più bello?
Ora so la risposta.
Sì, soprattutto se la persona che ti fa toccare il cielo solo con uno sguardo non ti difende minimamente.
Sapevo quello che di me, in realtà, pensava la gente.
A Phoenix ero sempre tacciata come la poco di buono, quella che cresce la figlia senza un marito e un padre per sua figlia.
Quante volte per i corridoi di scuola molti fissavano la pancia che cresceva lentamente e mi deridevano.
Ma ho sempre buttato giù tutto anche grazie all’appoggio di mia madre e di Phil e delle mie due amiche Judith e Kristel,
erano li ogni volta che mi sentivo depressa o pensavo di non farcela.
Mai come ora vorrei che qui ci fosse la mia mamma,
ma ora sono mamma e posso dire che non c’è cosa più bella nell’esserlo.









Angolino dell'autrice (si fa per dire xD)

Beh allora che ne dite?!...
spero di non avervi annoiata o delusa in qualche modo.
Vi tranquillizzo su una cosa Caroline l'oca non rimarrà per molto.
Vi do un'indizio, Leah e Angela saranno fondamentali nei prossimi capitoli.
Diciamo che la mia mente naviga in mare aperto hahahahah xD
un bacio grande a tutte e prometto che ritorno molto presto!!...
Grazie a tutte e risponderò alle recensioni in privato....
Buona settimana a tutte<3

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