Diritto di nobiltà

di LisaAngius
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Delusioni ***
Capitolo 3: *** Finzione ***
Capitolo 4: *** Non ti credo ***
Capitolo 5: *** Scontro ***
Capitolo 6: *** Di nuovo amici ***
Capitolo 7: *** pettegolezzi ***
Capitolo 8: *** il ricevimento ***
Capitolo 9: *** Ladra ***
Capitolo 10: *** Ladra II ***
Capitolo 11: *** Torna in camera tua ***
Capitolo 12: *** e ora che si fa? ***
Capitolo 13: *** La donna di spade ***
Capitolo 14: *** Ferite di guerra ***
Capitolo 15: *** Convalescenza ***
Capitolo 16: *** Rassegnarsi ***
Capitolo 17: *** Decisioni ***
Capitolo 18: *** Svolta ***
Capitolo 19: *** Guerre e proposte ***
Capitolo 20: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

 

 

Autrice: ok questa è una scemenza che mi è venuta in mente. Fatemi sapere che ne pensate(Vi pregoooooooooooo lasciate un commentino)

 

 

“Dai Noah non farti pregare”

Christabel, una bambina di sei anni dai lunghi capelli neri e due occhioni azzurri che illuminavano un visino angelico perfettamente contrastante con la sua indole fin troppo vivace, guardò implorante il suo amico. Noah incrociò le braccia sul petto con aria risoluta

“Ho detto no Chry, non insistere, sai che gli adulti non vogliono!”

Noah aveva nove anni e, in quanto più grande, si riteneva in dovere di tenere a bada quella “peste spericolata”, come amava definirla

“Ma è una giornata così bella! Su dobbiamo assolutamente andare al lago!”

“Incosciente! Ti immagini in che guaio ci troviamo se i tuoi genitori o la mia balia scoprono che siamo andati al lago da soli?”

Lei mise il broncio ostinata

“Oh su non dire sciocchezze! Papà si sta occupando dei soldati, mamma è occupata insieme alle altre fantesche del castello e la tua balia dorme profondamente e se si sveglia le diremo che eravamo in cortile a giocare”

“Si ma….”

“Di la verità hai paura di tuo padre?”. Fece Christabel con aria maliziosa

“Io non ho paura di mio padre!”

In realtà ne aveva una paura maledetta e non era il solo. Lord Seabrook amministrava le sue terre con il pugno di ferro e tutta la gente del villaggio e i servitori del maniero lo temevano

“Allora dimostralo! Su guarda che bella giornata!”

Noah puntò gli occhi verdi verso il cielo. In  effetti faceva così caldo e gli sarebbe tanto piaciuto fare una nuotata…ma la sua balia non gli avrebbe mai dato il permesso di andare….

Si voltò verso il bambino affianco a lui. Jack , compagno di giochi di Christabel e Noah, era alto e magrissimo, aveva capelli castani cortissimi, occhi dello stesso colore e aveva la  stessa età di Noah

“Jack, diglielo tu che non possiamo…”. Implorò

 Ma se sperava che lui lo aiutasse era un illuso.  A differenza sua, Jack non faceva neppure il minimo tentativo di arginare l’esuberanza di Christabel

Uff è solo la figlia di una fantesca e del capo delle guardie, io non dovrei farle da balia, io sono un lord! In effetti, rispetto a Christabel e a Jack, che era figlio del fabbro del villaggio, lui, figlio del signore del feudo, era in una posizione molto più elevata. Ma visto che i bambini in quel villaggio erano pochi, suo padre aveva dovuto tollerare che il figlio frequentasse due ragazzi socialmente inferiori, del resto, si era detto, una volta cresciuto suo figlio avrebbe dovuto addestrarsi come cavaliere in un altro feudo e avrebbe dovuto separarsi da quei bifolchi.

“Ok Noah se tu non hai il coraggio ci vado da sola!”

Noah scattò in avanti acchiappandola per un braccio. No questo non glielo avrebbe permesso! Non l’avrebbe mai e poi mai lasciata andare al lago da sola! E poi come si era permessa di insinuare che lui non avesse coraggio?

“Non se ne parla!”

“Allora accompagnami”

“No”

“Hai paura”

Di nuovo? Lui non aveva paura! Mai!

“Non ho paura!”

“Dimostralo”

Noah sospirò. Maledizione! quello scricciolo riusciva sempre a convincerlo a fare come voleva! Ma come faceva a manipolarlo così bene?

“E va bene ma solo se è d’accordo anche Jack!”

Come sempre Jack alzò le spalle e disse solo: “beh se volete andare….e li seguì docilmente

 

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Capitolo 2
*** Delusioni ***


 

DELUSIONI

 

Una ragazza vicina al matrimonio dovrebbe sentirsi felice, elettrizzata. Peccato che Christabel, quando pensava al suo matrimonio con Jack non fosse affatto elettrizzata e felice, anzi, aveva paura, per la prima volta in vita sua. I motivi della sua ansia erano tanti: intanto non era per niente sicura dei suoi sentimenti per il suo futuro marito. Si voleva bene a Jack, erano cresciuti assieme e non immaginava una persona migliore con cui passare una tranquilla convivenza, solo che non provava nessuna particolare attrazione per lui, l’unica volta che l’aveva baciato era stato come baciare un pezzo di legno: totale assenza di emozioni. Lei non aveva mai sentito parlare molto di certi argomenti, nessuna ragazza per bene dovrebbe….però sentiva che non era questo quello che avrebbe dovuto provare per un marito. Spesso si dava della stupida per questi pensieri, in fondo, con Jack avrebbe avuto la sicurezza di un marito che l’avrebbe rispettata e trattata con affetto. Si,  si ripetè, lei e Jack avrebbero formato un'ottima coppia, si volevano bene, si conoscevano da quando erano piccoli, erano sempre stati inseparabili. Sorrise pensando a quante avventure avevano passato assieme da piccoli lei, Jack e Noah…già Noah. Le faceva ancora male pensare a quando, quello che aveva considerato uno dei suoi migliori amici, era partito per addestrarsi come cavaliere, quando era tornato, non era più lo stesso, era diventato freddo e altero come suo padre. E proprio quel padre a cui Noah era diventato così simile era l’altro suo problema. Il signore di Seabrook non avrebbe mai rinunciato allo ius primae noctis, lo pretendeva e nessuna ragazza poteva pensare di evitarlo a meno che lo sposo non pagasse. Esattamente come  non era potuta sfuggire la  giovane sposa che quella mattina le guardie avevano portato via dopo il ricevimento di nozze. Christabel si rigirò nel letto cercando di scacciare dalla sua mente l’immagine di quella povera ragazza in lacrime. Lei non avrebbe dovuto subire la sorte di quella poverina, Jack non lo avrebbe permesso, lui certo aveva già messo da parte i soldi anche per quello, del resto erano anni che diceva che stava risparmiando per il loro matrimonio. Finalmente, con questo pensiero rassicurante, riuscì a prendere sonno. Ma la sua dormita fu di breve durata perché fu svegliata all’alba dai banditori del conte. Uscì dal castello per andare a vedere cosa fosse accaduto. Il conte era sul palco che di solito veniva usato per le esecuzioni, affianco a lui c’era Martha, la ragazza che si era sposata il giorno prima

“E così che educate le vostre figlie? Ragazze che arrivano dal loro signore non pure? Vergogna!”. Tuonò con espressione disgustata

Tutta la folla tratenne il respiro, terrorizzata dalla rabbia del conte

“Questa donnaccia e il suo sposo saranno puniti per avermi defraudato del mio diritto…nel frattempo per accertarmi che non accada ancora….chi è la prossima che si sposerà?”

Christabel cominciò a tremare incontrollabilmente. Non poteva mentire, così alzò timidamente la mano. Il conte sorrise sadicamente riconoscendo la ragazzina che un tempo giocava con suo figlio

“Bene…. E chi è il tuo promesso sposo?”

Jack si fece avanti tremando

“Sono io”

“Hai i soldi per riscattare la tua promessa sposa?”

Christabel riprese a respirare. Certo ora Jack avrebbe dato i soldi e tutto sarebbe stato risolto

“No signore”

“Allora lei stasera viene con me al castello prima che abbiate il tempo di farmi uno scherzo come quegli altri due, hai obbiezioni?”

Jack abbassò il capo con deferenza

“No signore”

Un senso di nausea e una lama nel cuore. Jack l’aveva tradita! L’aveva lasciata in pasto a quel vecchio sadico senza battere ciglio.

“Bene ragazza seguimi”

Lei osservò il suo ghigno cattivo e sollevò il mento con fierezza. Non avrebbe fatto la vittima, non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla soffrire. Anche se la sola idea che quell’essere  avrebbe avuto il diritto di metterle le mani addosso le dava la nausea, anche se in quel momento aveva voglia di correre via  a costo di farsi uccidere dalle guardie che certo l’avrebbero rincorsa. Passò davanti ai genitori che piangevano disperati e a Jack che le sussurò: “ Su cara resisti per stanotte, tu capisci se avessi pagato mi sarei attirato la sua antipatia”. Lei lo guardò disgustata e decise che il giorno dopo avrebbe rotto il fidanzamento. Lei non poteva saperlo ma qualcuno dal castello aveva osservato tutto e stava meditando sul da farsi….

Le guardie la condussero in una stanza e la lasciarono sola. Poco dopo arrivò il conte

“Spogliati”. Le disse freddamente

Eh no mai! Non l’avrebbe avuta vinta così facilmente! Almeno voleva la soddisfazione di aver lottato

“No”. Disse guardandolo negli occhi

Il conte sussultò perplesso

“Hai detto?”.

Non ci voleva credere! Quella insignificante ragazzetta gli stava dicendo di no?

“Ho detto no”.

Il conte gli si avvicinò a grandi falcate ma non fece in tempo a toccarla che si sentì bussare alla porta. Ebbe un moto di rabbia. Tutti sapevano che dovevano stare alla larga in quei momenti chi lo stava disturbando?

“Chi è ringhiò”

 

La porta si spalancò ed entrò suo figlio

“Salve padre”

“Che c’è?”

“Beh ecco….ho visto chi hai portato al castello e….visto che la ragazza è una mia vecchia conoscenza volevo chiederti di esercitare lo ius primae noctis al tuo posto”

Lui ci riflettè un attimo…..beh gli sarebbe piaciuto domare quella ragazza…ma in fondo perché non fare quella concessione a suo figlio?

“Mah si divertiti”.

Christabel si sentì morire. No! Era già stato abbastanza il tradimento di Jack, ma che adesso che Noah, quello che si era preso cura di lei quando era piccola, con cui aveva giocato, che le asciugava le lacrime tutte le volte che si faceva male, le facesse una cosa così orribile era troppo! Guardò il suo volto inespressivo e degluttì a vuoto, non c’era calore in lui, quello non era più il suo amico. E questo fu l’ennesimo dolore della giornata

“Seguimi”. Le ordinò Noah

Lei ubbidì perché non aveva più la forza di fare altro, lui la guidò attraverso un corridoio, poi aprì la porta di una camera. La prima cosa che notò Christabel fu il grande letto che stava al centro. No,no tutto ma non quello, non con Noah, non voleva che oltre a distruggere il suo spirito nel presente distruggesse anche i suoi bei  ricordi del passato

“Bene” -  fece Noah chiudendo la porta dietro di lui – “Voglio sperare che tu sia brava a recitare”

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Capitolo 3
*** Finzione ***


FINIZIONE

Autrice: allora che vi pare? Volete che continui o è una tortura tremenda?

 

 Christabel sgranò gli occhi disgustata. Recitare? Cosa stava cercando di chiedergli quell’essere perverso in cui si era trasformato il suo amico Noah?

“Apparte il fatto che se ti azzardi a toccarmi giuro che prima di riuscire a tenermi ferma avrai tempo di prenderti tanti di quei colpi che rinsavisci immediatamente, se pensi che io finga anche di provare piacere per gratificare il tuo ego sei un illuso!”

Noah rise. Christabel non era cambiata per  nulla da quando giocavano assieme da bambini,  anche l’espressione era la stessa fiera e combattiva di quando faceva i capricci da piccola.

“Mi trovi divertente? Pensi che stia scherzando?”

“Ah no, no Christabel so bene che metteresti in pratica la minaccia”

Era sempre più perplessa. Ma come, lei minacciava di picchiarlo e lui rideva?

“Christabel direi che ora si aspettino di sentire delle urla quindi datti da fare”. Fece Noah

Indietreggiò di un passo

“Prego?????”

Oh Dio significava che aveva finito i convenevoli e voleva passare a….

Lui alzò gli occhi al cielo

“Senti hai presente mio padre? Sicuramente è qua fuori a godersi il tuo “martirio”…vuoi che si insospettisca? Perché se capisce che stiamo solo parlando ti ritrovi in camera sua prima di avere il tempo di capire che succede…quindi fagli sentire quello che si aspetta”

La prospettiva di essere portata di nuovo in camera del conte era così spaventosa che Christabel lanciò un urlo molto convincente. Noah ghignò soddisfatto

“Brava Christabel, molto realistico!” Sussurrò

Poi a voce più alta per farsi sentire da chi fosse fuori dalla porta ringhiò un:  “Stai ferma sgualdrina”

Lei cominciava a dubitare della sanità mentale del ragazzo…ma che diavolo voleva fare?”

“Direi che ora dovresti fingere di supplicarmi”

Lei  continuò a restare interdetta per un attimo ma poi cominciò a capire. Che Noah volesse fingere solo di aver sostituito il padre in modo da risparmiarla? Ma perché l’altezzoso figlio del Lord di Seabrook avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Era forse in ricordo della loro amicizia?

Una volta capito il gioco fu facile dargli corda

“No, no ti supplico lasciami stare”. Gemette

Era tremendamente strana quella recita,  faceva quasi impressione

Andarono avanti un’ora tra urla, gemiti, suppliche e minacce, tutte rigorosamente finte, poi Noah sospirò lasciandosi stancamente cadere sul letto

“Beh direi che può bastare”

Christabel si sedette affianco a lui

“A cosa è servito tutto questo?”

Lui alzò un sopraciglio

“Oh per l’amor del cielo Christabel ti ricordavo più intelligente”- sgranò gli occhi e si battè una mano sulla fronte – “Oh dimenticavo una cosa…non dovrebbe essere necessario ma meglio non rischiare…poi dopo questa fatica, insomma, tanto vale fare le cose per bene…”

Prese il pugnale che portava sempre nascosto sotto il materasso, molto più comodo e veloce di una spada per reagire a un attacco a tradimento. Christabel notando il suo gesto fece un salto, allontanandosi di scatto dal letto ma lui si limitò a farsi una ferita sulla mano e lo rimise al suo posto.

“Ma che diavolo…”. Borbottò Christabel, che era scattata in avanti per fermarlo ma troppo tardi

“Uff ma sei diventata proprio tonta!”.  Sbuffò Noah

Allungò la mano ferita e strinse il suo lenzuolo macchiandolo di sangue. Sorrise soddisfatto vedendo la chiazza rossa, mentre Christabel emetteva un “oh” di comprensione

“Bene ora la finzione è perfetta”

“Perché? Perché mi hai aiutata?”

La guardò in silenzio per un lungo istante. In realtà non sapeva neanche lui perché l’aveva fatto, cioè suo padre adorava avere il diritto di farsi tutte le ragazze belle e giovani del feudo (non aveva mai minimamente preteso di esercitare il suo diritto su un ragazza bruttina), dunque lui era abituato a quella  cosa. Non capiva per quale motivo scoprire  che stavolta la “prescelta” era Christabel lo avesse turbato….perchè si era preoccupato della figlia di una fantesca e del capo delle guardie? La vocina del bambino che era stato prima di essere mandato ad addestrarsi si fece  sentire nella sua mente per dargli la risposta:”Perché quella non è la figlia di una fantesca e del capo delle guardie….quella è Christabel e tu quella dannata peste l’hai sempre protetta…hai solo fatto quello che fai sempre”

“Sai com’è qualcuno doveva levarti dai casini…visto che il tuo uomo non lo fa”

Christabel lo fulminò con lo sguardo. Come si permetteva di criticare Jack? Ok si era comportato male con lei ma lui non sapeva le circostanze, quindi non poteva giudicare

“Tu che ne sai?”

“Ho visto tutto…non ha fatto nulla per aiutarti”

“E cosa avrebbe dovuto fare? Mettersi a lottare con le guardie di tuo padre?”

“No, però avrebbe potuto pagare e levarti dai casini”

“Non ti è venuto in mente, Lord dei miei stivali, che forse non aveva i soldi?”

Lui le alzò il mento con un dito e la costrinse a guardarlo negli occhi

“Li aveva?”

Davanti a quelle iridi verdi lei non seppe mentire

“No, non voleva inimicarsi tuo padre”

“Vigliacco!”. Ringhiò  Noah

Come aveva potuto lasciare la sua promessa sposa in pasto a un altro uomo solo per non inimicarsi suo padre?

“Parli facile tu, tu non hai un signore che può decidere della tua vita!”

“Si invece, il re potrebbe farmi uccidere in qualsiasi momento, non per questo gli darei la mia donna”

Lui avrebbe protetto la donna che avrebbe scelto di sposare, ne era certo. Ma a quanto pareva Jack non era dello stesso avviso. Pessimo! Perché una donna come Christabel aveva molto bisogno di essere protetta, pensò osservando le forme sinuose della ragazza. Meno male che lui era al castello se no….beh suo padre non si sarebbe limitato a parlarci….beh come dargli torto del resto….era diventata davvero bella! Lui aveva ancora in mente l’immagine della peste con le treccine che era da piccola se no qualche ideuzza se la sarebbe fatta anche lui…..mmh pensandoci bene più la guardava e più qualche ideuzza in effetti gli veniva....

“È diverso!”.  Obbiettò Christabel distogliendolo dai suoi pensieri

“No, non lo è…andiamo sai anche tu che si è comportato male e fossi in te ci farei una chiacchierata adesso che vai via”

Lei scattò in piedi all’istante

“Posso andare davvero?”

“Si ma…accipicchia che fretta! Un tempo ti piaceva la mia compagnia”

“Un tempo eri umano”.

Stava per andare via ma poi fu colpita da un pensiero. Noah l’aveva appena salvata da suo padre. Aveva dimostrato che c’era ancora il suo vecchio Noah, lì  da qualche parte. Era stata ingiusta

“Noah?”

“Che vuoi?”. Chiese lui, freddo

“Scusa, non volevo, tu sei umano”.

Lui sorrise amaramente. Di quanto sangue erano macchiate le sue mani dopo le tante battaglie a cui aveva partecipato, pur così giovane? Si poteva ancora chiamare umano uno come lui?

“No, un soldato non è umano”

“Tu si”. Asserì lei convinta

E scappò via senza dargli il tempo di rispondere

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Capitolo 4
*** Non ti credo ***


NON TI CREDO

 

Christabel tornò a casa quasi con un mezzo sorriso sulle labbra. Aveva pianto tanto tempo per aver perso il suo amico Noah e invece scopriva che il suo amico era ancora lì da qualche parte. Era un bel pensiero

“Amore mio come stai”. L’accolse sua madre in lacrime

Si lasciò abbracciare cercando di consolare sua madre e rivolse uno sguardo rassicurante a suo padre che stava in piedi davanti a lei e la guardava quasi con aria colpevole

“Tesoro mi dispiace….se avessimo avuto i soldi per pagare noi…”

“Lord Sebrook vi avrebbe reso la vita un inferno per averlo privato di un divertimento”

“Si ma tu….”

“Io sto benissimo”

“Non mentire tesoro” -  fece suo padre – “ Io ho visto le giovani che escono da quel castello”

“Si ma Lord Seabrook non mi ha toccata…vedete Noah…”

“Noah? Ho sentito bene?”. Esclamò una voce dalla soglia

Christabel si voltò per guardare Jack, il suo promesso sposo. Aveva un’espressione feroce che non gli aveva mai visto

“Si….vedi lui….”

“Beh ero venuto per consolarti per ieri ma a quanto pare non è stato poi così spiacevole”. Sibilò con aria disgustata

Christabel gli rivolse un’occhiata gelida. Aveva anche il coraggio di essere venuto a consolarla?

“Eri venuto a consolarmi? Come osi! Sappiamo benissimo entrambi che avresti potuto evitarmi di andare al castello ma non hai voluto per paura del conte! Eppure a te non avrebbe potuto fare nulla visto che è un tuo legittimo diritto pagare per riscattarmi”

“Beh non mi pare che tu sia tanto sconvolta…”

Gli occhi azzurri della ragazza fiammeggiarono

“Che stai insinuando?”

“Che forse il giovane Lord non ti è dispiaciuto….”

Guardò il suo ghigno beffardo, sconvolta. Ma chi era quell’essere che aveva davanti? Possibile che Jack potesse essere così meschino?

“Apparte il fatto che lui non mi ha fatto niente…”

“Ah davvero? E cosa hai fatto tutta la notte al castello?”

“Abbiamo finto pezzo di cretino! Noah mi ha aiutata a togliermi dai guai con suo padre!”

“Oh si certo! E l’ha fatto per pura bontà di cuore!”

“E se fosse?”

“Beh c’è un problema: quello non ha un cuore! E vedi di non prendermi per scemo, non ti ha levata dal letto di suo padre per non fare assolutamente nulla”

Christabel alzò il mento con fierezza

“Ah si? Sai che c’è? Non me ne importa di quello che credi tu! Vuoi pensare che io sia stata con Noah? Fallo! Del resto mi sembrava che la cosa non ti  interessasse ieri…che differenza fa che sia stata con Lord Seabrook o con suo figlio?”

“Cambia eccome! Io non sposo una sgualdrina che ha provato piacere con un altro”

Il padre di Christabel tirò fuori la spada e si scagliò in avanti

“Ritira quello che hai detto”. Ringhiò

Christabel gli bloccò il polso

“Va tutto bene padre, tanto io non intendo sposare un vigliacco che abbandona la sua donna in pasto ai lupi e poi si lamenta se i lupi la sbranano…beh mi pare allora che siamo d’accordo sul rompere il fidanzamento”

Jack le lanciò uno sguardo furibondo e uscì dalla casa

“Oh tesoro!”.  Gemette la madre di Christabel

“Io quel bastardo lo uccido”. Ringhiò suo padre

“Noah non mi ha toccata, mi credete?”

“Ma certo tesoro…e poi se anche non fosse stato così non  sarebbe stata colpa tua”

“Bene, allora è tutto apposto”

 

 

 

Di solito non ascoltava i pettegolezzi delle fantesche ma, quel giorno, quando aveva sentito la madre di Christabel raccontare a un’altra fantesca cos’era successo quella mattina con Jack aveva drizzato le orecchie. Non ci poteva credere! Quel’idiota aveva abbandonato in quel modo la sua donna e ora si permetteva certe scenate? Che essere patetico!

Uscì soprapensiero con l’intenzione di recarsi al fiume a cacciare. Ma quando arrivò a destinazione fu distratto da una persona che sedeva sulla riva

“Ehy incosciente non lo sai che è pericoloso stare da sola in questa zona per una ragazza?”

Si morse la lingua appena pronunciate quelle parole. Ma che cosa gliene fregava di quello che accadeva a quella ragazza?! Ok aveva bisogno di un po’ di esercizio per togliersi quell’istinto di protezione nei suoi confronti.

“Lo so Noah, me lo hai ripetuto mille volte quando eravamo piccoli”. Rispose Christabel senza voltarsi

“Beh evidentemente non te  l’ho ripetuto abbastanza”. Sbuffò lui scendendo da cavallo e andando a sedersi vicino a lei

“Ho sentito cos’è successo con Jack…”.

Lei strinse i pungi

“Come l’hai saputo?”

“Ho sentito tua madre che diceva che aveva rotto il fidanzamento”

“Veramente l’ho rotto io, non voglio sposare uno capace di certe scenate”

“Beh ti approvo in pieno! Se fossi una donna  neanche io vorrei un’idiota del genere…ma poi che diavolo gli è preso? Voglio dire….sapeva dove andavi e perché ieri, perché non  ha pagato se la cosa lo infastidiva?”

“Non lo so…ha dato di matto quando ha sentito il tuo nome”

“Gli hai detto che ho sostituito mio padre?”

“Beh veramente ho cercato di dirgli che non abbiamo fatto niente ma lui non ci ha creduto”

“Ah no?”

“No dice che tu non avresti sostituito tuo padre senza nulla in cambio e che….boh che non voleva una che aveva provato piacere con un altro”. Terminò arrossendo

Noah scoppiò a ridere. Ecco allora cosa era preso a Jack!

“Ah ah e così il caro Jack….ah ah ah”

Lei lo guardò sorpresa

“Che ridi? Io ancora non capisco che ha preso a Jack…tu si?”

“Ma certo…ha paura del confronto!”

“Cosa?”

Osservò un momento quegli occhioni innocenti spalancati dallo stupore e si sentì fregato. E ora come gliele spiegava certe cose?

“Beh vedi Christabel….ecco un conto era mio padre…vecchio, sadico…e tu lo odi ma io….sai poi magari lui aveva paura che con lui…..ehm….avresti trovato meglio me…mi spiego?”

Lei lo guardò un attimo confusa poi scoppiò a ridere

“Oh che idiozia! Voi uomini siete proprio cretini!”

“Ehy parla per lui!”

Si guardarono in silenzio poi scoppiarono di nuovo a ridere entrambi. All’improvviso Christabel saltò su

“Noah è meglio che vada…sai la voce della rottura del fidanzamento con Jack si sarà diffusa…e se mi vedono con te….”

“Si capisco…..beh buona fortuna Christabel”

“Anche a te Noah”

 

Per  tracywelsh: grazie sono contenta che ti stia piacendo Christabe…no per Noah non ho nessun personaggio reale che mi ispira purtroppo XD…beh spero di risentirti per questo capitolo:)

Per Merry NIcEssus : Ciao! Perdonami se ti rispondo solo adesso comunque sono contenta che tu abbia gradito la storia e spero continuerai a seguirla:)

               

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Capitolo 5
*** Scontro ***


 

 

 

SCONTRO

 

Noah vagava ancora per la foresta in cerca di prede. Di solito era un ottimo cacciatore ma quel giorno la sua abilità sembrava averlo abbandonato. Quando mancò per l’ennesima volta il bersaglio, non potè fare a meno di pensare a quante risate si sarebbe fatta Christabel se avesse visto proprio lui, la persona che le aveva insegnato a cacciare, fare degli errori così grossolani.

Il ricordo del momento in cui Christabel era venuta a chiedergli di insegnare ad andare a caccia gli strappò un sorriso. Una donna non dovrebbe saper fare certe cose, certo la caccia e il tiro con l’arco non erano fra le attività richieste a una brava moglie. Eppure, a neanche dieci anni, Chry era venuta da lui e, come se gli stesse chiedendo una cosa normalissima come insegnarle a cucire, aveva detto perentoria che voleva imparare a usare l’arco per cacciare.  Inutile dire che, innanzi a una richiesta talmente ridicola, lui era scoppiato a riderle in faccia, guadagnandosi un calcio negli stinchi davvero notevole. Dopo di che, quando Christabel aveva ribadito la sua richiesta, era stato molto più incline a prenderla sul serio

“Ma Chry, non ti piacerebbe uccidere animali”. Aveva provato a resistere

“Beh se li caccio per mangiarli me ne farò una ragione”

 “Oh no, vedrai, ammesso che tu riesca a ucciderne uno poi vomiterai per giorni e non vorrai più saperne”

Lei aveva instaurato la sua migliore espressione cocciuta

“Ah si? Beh vedremo, tu intanto mettimi alla prova…”

Noah aveva sospirato ormai sulla via della rassegnazione

“Chry, una signorina non dovrebbe fare certe cose”

“Ti sembro una di quelle bambinette sceme che vengono al tuo castello con le loro nobili famiglie?”. Aveva esclamato lei storcendo il naso

“No, tu non hai manco un briciolo della loro raffinatezza”

Espressione di disgusto

“Puah quelle non sono raffinate,sono sceme e basta!”

“Il fatto che non siano scatenate come certi maschiacci….”

Una forte gomitata gli aveva troncato la frase in gola

“A chi hai detto maschiaccio?”

“Perché secondo te cosa hai appena dimostrato di essere?”. La provocò divertito

“Via Noah non dirmi che non trovi noiose quelle bimbette”

“Per nulla, sono piacevoli e per niente ingestibili come qualcun’altra…”

 

“Oh non è vero! Parli così perché ti piace Elizabeth, la figlia del Lord di Castleblack”

Era arrossito di botto. In effetti quella ragazzina bionda con quei meravigliosi occhi verdi era davvero…beh interessante

“E se fosse? Che problemi ci sono?”

“Nessuno, in fondo lei ha il giusto lignaggio, sarebbe una moglie adeguata”

Lui aveva storto il naso

“Vacci piano! Voi femmine! Sempre a pensare al matrimonio! Non ho mica tanta fretta sai?”

“Ma un giorno ti sposerai con una così”

“Si e potrebbe anche essere lei la mia futura moglie…e allora?”

Christabel stava in silenzio a capo chino

“Niente…allora niente, stavo solo facendo una considerazione”

Non gli piaceva per niente vederla così mogia…non era da lei, ecco

“Fossi in te, visto che parliamo di matrimonio, mi darei una regolata perché anche nelle classi basse una moglie deve avere dei requisiti….e tu non ce li hai”

“Lo so”

“Vabbè speriamo che trovi uno scemo che ti sposa prima di rendersi conto di che maschiaccio si è preso per moglie”

Christabel rialzò il viso indignata

“Che hai detto?”. Ringhiò

“Mi hai sentito benissimo…..comunque..beh potrai sempre far in modo che tuo  marito non scopra che sai tirare con l’arco”

Si illuminò capendo al volo  che, come sempre del resto, l’aveva avuta vinta

“Vuoi dire che mi insegnerai?”

“Si, ma non dirlo a nessuno”

E così gli era toccato insegnare a una bambina cose come si usa l’arco. E si era anche rivelata un’allieva maledettamente dotata!

Riportò lo sguardo sulla boscaglia mentre la sua mente rievocava l’immagine del viso di Christabel mentre parlavano di Elizabeth di Castleblack…che fosse stata gelosa di lei?.....

I suoi pensieri furono sviati da una voce astiosa alle sue spalle

“Ah guarda chi si vede! Il giovane Lord Seabrook…”

Noah strinse i pugni riconoscendo chi aveva parlato

“Salve Jack”. Fece freddamente, senza voltarsi

Ma il suo vecchio amico non aveva assolutamente voglia di finirla lì a quanto pareva, perché gli si piazzò davanti al cavallo fermandogli il passo

“Ho sentito che vi state prendendo molto a cuore il nostro feudo, intendete soppiantare vostro padre?”

“Niente affatto Jack…e non mi sto prendendo a cuore il feudo”

Fece per andarsene ma si fermò sentendo l’esclamazione successiva dell’altro

“Forse avrei dovuto dire che vi state prendendo a cuore le donne del feudo….o una sola, milord?”

Verme! Urlò dentro di se Noah. Aveva lasciato Christabel in balia di suo padre, e Dio solo sapeva che cosa le avrebbe fatto quel  sadico se non ci fosse stato lui. E ora si permetteva certe insinuazioni?

Ebbene avrebbe avuto quello che voleva

Scese da cavallo con studiata lentezza avvicinandosi a Jack e lo afferrò per il bavero del colletto

“Hai qualcosa da ridire sui miei divertimenti?”. Ringhiò

Jack lo aveva provocato in preda alla gelosia. Noah aveva sempre avuto tutto, era sempre stato un gradino al di sopra di lui. Avevano condiviso i giochi ma lui si era sempre sentito inferiore, solo Christabel li aveva considerati alla pari e Christabel, appunto, era stata l’unica cosa che Jack avrebbe potuto avere e lui no. Ma quel maledetto aveva trovato il modo di essere al di sopra di lui anche in quello. E Jack non lo aveva sopportato. Ma quando vide la rabbia brillare nei suoi occhi capì di essersi spinto oltre

“Mio signore….”. tentò di calmarlo

Era mortalmente pallido, aveva finalmente capito in che pericolosa situazione si era messo

“Perché sono sicuro che un paio di giorni nelle segrete del castello ti ammorbidirebbero”. Proseguì Noah ignorando il suo balbettio

“N-non c’è bisogno mio signore…..comunque ho rotto il fidanzamento con Christabel quindi…non c’è nulla di cui dobbiate rendermi conto”

“Già ma tu devi rendere conto di molte cose a lei”

Jack chinò la testa….forse aveva capito come rabbonirlo….

“Volete che sposi Christabel non è vero?”

Noah capì all’istante cosa aveva in mente quella patetica creatura…oh non poteva crederci!.…ma voleva sapere se si sarebbe spinto fino a quel punto…

“Perché dovrei?”

“Beh per i pettegolezzi….”

“E che mi importa dei pettegolezzi su Christabel?”

“Vi costringerebbero a starle lontano per non rinfocolarli e magari invece vorreste frequentarla ancora…”

Sentì la rabbia scorrergli nelle vene come un liquido caldo. Sudicio verme! Oh come avrebbe voluto sfidarlo a duello!

“Cosa che comunque non potrei fare se fosse sposata”. Ribattè freddamente

“Si, se suo marito chiudesse un occhio”. Fece Jack con aria mansueta

Ok al diavolo il duello! Non meritava tanta classe!

Afferrò Jack per un braccio e gli diede un cazzotto sul naso

“Prima a mio padre, ora a me…quante volte e a quanti uomini tenterai di vendere Christabel? Cristo Jack è la bambina con cui entrambi abbiamo giocato…tu….come puoi trattarla così?”. Tuonò furioso

Jack lo guardò sconvolto

“Oh via non vorrete giocare a fare il protettivo come se vi importasse di una serva!”

Stavolta gli sferrò un calcio alle costole

“Sparisci verme o racconto a Christabel cosa mi hai detto…e rimpiangerai i miei colpi in confronto a quanto ti farà lei….se non ricordo male picchia peggio dei miei uomini”

Jack non se lo fece ripetere due volte e filò via inciampando ripetutamente per la fretta

 

 

 

 

 

Per  Beeble: Urrà finalmente allora ho trovato qualcuno su cui contare per avere pareri! XD…bene allora non vedo l’ora di leggere la tua recensione a questo capitolo….si Jack non è cattivo ma solo debole e complessato e per Christabel ci vuole qualcuno di più decisoJ

 

Per  tracywelsh: Ih ih secondo me è tipico degli uomini temere il confronto in quel campo XD….mmh sono un inguaribile romantica quindi chissà che davvero tra Christabel e Noah non nasca qualcosaJ

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Capitolo 6
*** Di nuovo amici ***


                                               Di nuovo amici

Autrice: scusate fa schifo ma è il meglio che sono riuscita a fare abbiate pietà                   

 

Noah guardò l’ex migliore amico strisciare via da quel verme che era. Una risata argentina lo fece voltare

“Dovresti vergognarti di attaccare così un povero servo”

Noah strinse i pugni

“Povero servo un cazzo! Quello ti sta vendendo come una prostituta”

Gli occhi della ragazza si oscurarono. Aveva capito benissimo quello che Jack aveva proposto a Noah ed era stata malissimo rendendosi conto una volta di più di quanto poco il suo amico tenesse a lei. E pensare che solo qualche giorno prima il pensiero che Jack sarebbe stato suo marito e l’avrebbe protetta le aveva dato  sicurezza. Ma in mezzo al dolore e alla amarezza c’era una piccola punta positiva: Noah l’aveva difesa, Noah era stato dalla sua parte come un tempo. forse era davvero il suo vecchio Noah

“Si Noah, lo so, grazie per avermi difesa”

“Cry siamo amici no?”

Lei scosse la testa

“Noah sei stato tu a dirmi che non  eravamo pi amici

FLASHBACK

Christabel correva felice fuori dal castello. Quello era il giorno in cui sarebbe rientrato Noah dopo quattro anni di addestramento e non vedeva l’ora di salutarlo. Finalmente un giovane comparve ai margini del bosco. Era molto cambiato, non era più il ragazzino allampanato e magrolino che aveva conosciuto, ora era un giovane uomo a cui il duro addestramento aveva fatto sviluppare un fisico muscoloso e ben fatto. Christabel gli corse in contro sorridendo e gli buttò le braccia al collo

“Che diavolo fai! Cry non sta bene!”. Fece Noah scostandola bruscamente da se

“Come sarebbe a dire che non sta bene? Che c’è di male nell’abbracciare un amico?”

Solo in quel momento si rese conto che il fisico non era l’unica cosa a essere cambiato. I suoi occhi verdi erano diventati duri e freddi

“No Cry adesso non possiamo più essere amici…cioè andava bene finchè eravamo piccoli ma adesso….beh tanto per cominciare io sono un uomo e tu una donna…e soprattutto io sono un nobile e tu una serva”. Concluse sprezzante

Cristabel si sentì male a quelle parole. Aveva creduto che tutto sarebbe tornato come prima, che avrebbe riavuto il suo migliore amico accanto e invece lui la stava pugnalando alle spalle. Lui con cui aveva riso, giocato, lui con cui si era confidata

“Ho capito”. Sussurrò quasi in lacrime correndo via

FINE FLASHBACK

Sia Noah che Christabel ricordavano quell’ultimo incontro con molta malinconia.  Noah si rendeva conto di essere stato cattivo e meschino.  Era rientrato a casa dopo mesi in cui gli avevano ripetuto che adesso era un uomo, che sarebbe stato suo dovere fare onore alla sua famiglia e lui si era sentito orgoglioso e aveva deciso che avrebbe fatto di tutto per far si che suo padre fosse orgoglioso di lui. Ma quella fase non era durata molto, presto si era reso conto che non solo lui non somigliava a suo padre ma neanche voleva assomigliargli.

“Cry io….”

“Si lo so, sei un idiota”

Lui sorrise. Aveva ancora la capacità di leggergli dentro7

Lui sorrise. Aveva ancora la capacità di leggergli dentro

“Ehy come ti permetti di offendere il tuo lord!”

“Oh mi scusi mio signore”. Fece lei con un sorriso biricchino

“Per questa volta ti perdono”

“Grazie”

“Comunque ….beh non c’è motivo per cui non dovremmo avere buoni rapporti”

“Già sono d’accordo”

“Allora…amici di nuovo?”

“Si, direi di si”

Si strinsero la mano

“Ah Cry che farai ora? Visto che non sposi Jack…”

“Beh non potrò aiutare mio marito dunque…verrò a lavorare come fantesca al castello”

Si mise subito in allarme

“Bene quindi ci vedremo spesso”

“Si”

E vedrai anche mio padre

“Bene allora qualche volta potremmo chiacchierare come ai vecchi tempi…”

“Si volentieri”

E io mi potrò assicurare che mio padre ti stia lontano

“Ok allora….a presto”

“A presto Cry”

 

 

 

Per: tracywelsh: eccomi finalmente sono tornata, scusa l'attesa:).... sono contenta che ti piaccia christabel perchè ci tengo molto..adesso lo faccio segliare io a Noah:)

Per Hakigo: Grazie mille sono felice che ti stia piacendo:)....scusa se ho aggiornato in ritardo prometto di essere più veloce

 

Per morgana97: grazie e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo:)...baci

 

Per beeble: mia fedele commentatrice non mi abbandonare:)...eh non so se lo sanno christabel e noah qual'è il loro vero amore ma io si XD

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Capitolo 7
*** pettegolezzi ***


PETTEGOLEZZI

 

 

Se c’era una cosa che Chrystabel odiava erano i lavori domestici, specialmente lavare in terra. E siccome Lord Seabrook aveva organizzato un ricevimento, ovviamente, il compito di tirare a lucido il pavimento del castello era toccato a lei

“Mamma non possiamo scambiarci il lavoro?”. Fece speranzosa

La madre lavorava in cucina, un lavoro che  lei  gradiva molto di più. Nadhia la guardò con aria di rimprovero

“No Cry, la signora ti ha assegnato questo compito e questo farai”

“Potrebbe sempre chiedere al figlio di farle cambiare lavoro, scommetto che lui gradirebbe averla in un’altra stanza del castello”. Ridacchiò Maribeth, una delle fantesche, dando di gomito alla vicina

L’altra le fece uno sguardo ammonitore

“Ssss Marybeth ti sentirà”

“E allora? Oh su lo dicono tutti che il suo fidanzato l’ha lasciata perché ci ha preso gusto col giovane Noah”

“Non è che il tuo problema è più che altro che lui possa aver preso gusto con me?...invidia?”. Fece una voce irritata alle loro spalle

Chrystabell aveva sentito tutto e ora fronteggiava  la ragazza davanti a lei con le mani  suoi fianchi e gli occhi fiammeggianti. Se ci fosse stato Noah avrebbe avvertito Marybeth che quello era il cipiglio che instaurava subito prima di suonarle al malcapitato di turno

“Invidia io?” – replicòl lei stizzita tirando su col naso– “ No di certo, io non ci tengo a fare da sgualdrina al figlio del padrone…sono una ragazza onesta io

Chrystabel inarcò un sopraciglio scettica

“Davvero? E da quando le brave ragazze  si passano tutti i soldati che vedono?...guarda che tu non sei l’unica che parla…i soldati ne raccontano tante su di te”

La ragazza arrossì colta in fallo

“Te lo stai inventando per coprirti…io non sono una donnaccia come te…ah un consiglio da amica….non sperare che il giovane lord ti sposi cara….quando si sarà stancato di te…beh non ti vorrà nessun uomo”

La madre le afferrò un braccio per evitare che si scagliasse in avanti. Chrystabell tirò un respiro e uscì di corsa dalla stanza.

Dieci minuti dopo, Noah, uscito a prendere aria, la trovò che piangeva

“Cry che succede?…ti ha fatto del male qualcuno?”

Era in preda al panico, la sua mente evocava immagini di lei picchiata e chissà che altro da suo padre…e magari l’aveva anche lasciata ai soldati? Solo quando le si avvicinò accorgendosi che non aveva lividi, riuscì a calmare il suo cervello che andava a briglia sciolta

“Io non  sono una sgualdrina”. Sibilò lei con rabbia

Oh oh forse aveva un’idea di che cosa era successo

“Certo che no Cry, perché chi dice il contrario?”

“Beh direi tutto il villaggio, credono che sia la tua sgualdrina”

Lui sospirò. Merda! Possibile che tentando di aiutarla avesse combinato tutto quel casino?

“Cry io….mi dispiace…”

“Non hai nulla di cui dispiacerti…anzi, mi hai salvata Noah”

“Si ma…ho combinato un bel guaio…non avevo intenzione di creare tutto questo..”. Sussurrò con gli occhi bassi

“Noah guardami”

Lui alzò lo sguardo e si accorse che lei gli sorrideva

“Credi che avrei preferito rimanere nella stanza di tuo padre?”

“No ma…”

“Noah tu devi solo essere fiero di quello che hai fatto per me…non è colpa tua se la gente è stupida!....certo mi secca dovermi prendere quella nomina e non aver fatto niente per meritarmela….”

Sorrise malizioso

“Beh se vuoi a questo si rimedia…”

Lei arrossì di botto

“Noah!”. Ringhiò dandogli un colpo al braccio

“Dai Cry non scaldarti, scherzavo!...comunque tu sai che non hai fatto nulla, è questo che conta”

Sorrise

“Si, hai ragione….e al diavolo Marybeth”

Noah inarcò un sopraciglio

“Marybeth?”

“Oh si…sparlava di me oggi…cioè di noi due”

Scoppiò a ridere

“Ah ah ah ah…e ci credo!...chissà come le rode il pensiero che noi…ah ah ah ah”

“Scusa Noah non capisco..”

“Beh Cry….immagini che una fantesca avrebbe dei vantaggi a concedersi al sottoscritto…insomma devi ammettere che sono più affascinante di mio padre….e qui ho il suo stesso potere”

Sguardo di scherno                                                                                                                                                            

“Noah non fare la ruota! Non ci vuole molto a essere più affascinante di tuo padre”

Lui la guardò male

“Uff potevi almeno essere gentile….vabbè comunque….a te non verrebbe in mente di sfruttare i favori che potrei concedere a una fantesca che fosse…ehm....compiacente con me…ma qualcun’altra un pensierino ce l’ha fatto”

Chrystabel trattenne il fiato sorpresa

“Aspetta vuoi dire che Marybeth…”

“Eh si…guarda un giorno me la sono trovato nel letto…assurda…non lo voleva proprio sentire che non la volevo….e beh l’ho rifiutata e ora arrivi tu e ti prendi quello che voleva con uno schiocco di dita…tu capisci no?”

“Vuoi dire che è gelosa?”

“Già”

“Oh”

“Quindi non prendertela, parla perché non sopporta che tu sia stata più fortunata secondo le voci….comunque come ti stai trovando qui a lavorare?”

Lei sbuffò infastidita. Somigliava molto al suo atteggiamento quando da bambina le proibivano qualcosa

“Io odio lavare in terra!”

“Pazienta Cry, è solo fino al ballo”

Gli occhi azzurri di lei si illuminarono

“Già che bello non vedo l’ora che arrivi il ballo”

“Si evviva”. Fece lui atono

“Che c’è Noah? L’idea non ti piace?”

“E’ che mio padre vuole che mi scelga una moglie e ci scommetto che ha avuto l’idea del ballo per farmi vagliare tutte le possibili candidate…”

“E la cosa non ti piace?”

“No! Mi sento uno stallone al mercato….mi aspetto che qualcuna mi vorrà controllare i denti”

Lei scoppiò a ridere divertita dal pensiero

“Beh magari trovi qualcuna carina…”. Provò a rincuorarlo

“Mah forse”

“Tuo padre ha invitato lady Elizabeth di Castleblack?”

“Si, perché?”

Noah non la vedeva da tempo ma lei invece l’aveva vista di recente….e sapeva che era diventata una vera bellezza”

“Allora ti divertirai”. Fece cupamente

“Qualcosa non va?”

Già qualcosa non andava? Si non voleva che Noah sposasse quella smorfiosa

“Ehm ecco…è che…io non ho mai visto un ballo dell’alta società…e tuo padre non mi farà servire in sala”. Inventò

“Oh…davvero ti piacerebbe vederlo?”

“Beh nel senso,...dev’essere bello mettere bei vestiti….divertirsi tutta la sera….”

Noah meditò un istante su un’idea. Mmh si, si poteva fare

 

 

 

Per  Hakigo: Beh visto che brava? Stavolta sono stata veloce…spero che questo capitolo ti sia piaciuto…alla prossima…bacio:=)

Per Beeble : ciaooooooo cara è sempre un piacere sentirtiJ…..beh che mi dici di come prosegue la storia? Bacione_:)

 

Per  kiaelilli_chan: eccoti accontentata….si Jack è un verme concordo…e sono contenta che ti piaccia la mia protagonistaJ…alla prossima! KissJ

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Capitolo 8
*** il ricevimento ***


IL RICEVIMENTO

 

salve a tutte perdonate il ritardo e lasciatemi i vostri commentiai precedentu ho già risposto visto che ora si può rispondere individualmente:)

un bacio a tutte

 

 

 

Era ormai arrivata alla conclusione che i signori organizzassero ricevimenti solo per fare impazzire le povere fantesche.

“Mamma ma quanto  ne abbiamo ancora?”. Sbuffò all’ennesimo oggetto da lucidare che si era trovata fra le mani

La madre la guardò sorridendo. Non sarebbe mai cambiata, restava sempre la bambina che si spazientiva quando cercava di insegnarle a fare la brava donna di casa

“Ancora qualcosina Cry!”

La ragazza sbuffò sommessamente

“Uffa il prossimo oggetto che prendo lo lancio al muro lo giuro!”

La madre stava per dirle qualcosa quando la vide cambiare espressione all’improvviso e nello stesso istante qualcuno le tolse di mano un boccale d’argento

“Ehy peste quello è mio non ci provare!”. Fece una voce maschile alle spalle di Christabell

La ragazza si voltò trovandosi davanti il suo amico Noah

“Ehy perché non provi a pulirla tu l’argenteria?”. Rise

Nadhia si affrettò a inginocchiarsi

“Mio signore naturalmente mia figlia scherza”

Noah la osservò con attenzione. Quella donna lo aveva tenuto in braccio quando era piccolo, la conosceva bene, poteva fingere deferenza ma lui vedeva benissimo che i suoi occhi stavano dicendo “come hai osato toccare la mia bambina”

Gli dispiaceva che Nadhia si fosse fatta un’idea sbagliata soprattutto per Christabel. Si guardò attorno  e, visto che non c’era nessuno, si avvicinò a Nadhia per bisbigliarle all’orecchio

“Non ho toccato Cry volevo solo che mio padre le stesse lontanto!”

La donna lo guardò perplessa mentre Christabell guardava prima l’uno poi l’altra per cercare di capire. Ci fu un lungo momento di silenzio poi Nadhia sorrise

“Vi credo mio signore!”

Un pensiero sfuggi al controllo della mente di Noah mentre sorrideva….era così stupido che una donna che lo aveva praticamente cresciuto dovesse chiamarlo “mio signore”. Scosse la testa, se suo padre l’avesse saputo ne sarebbe rimasto sconcertato!

“Bene ci siamo chiariti”

Scomparve senza dare il tempo alle due donne di aggiungere altro alla discussione.

Christabell guardò curiosa la madre

“Ma che ti ha detto?”

La donna sorrise misteriosa

“Oh nulla!”

“Ma….”

“Ho detto nulla Cry”

Aprì la bocca ma la richiuse subito

“Ok mamma…”

Finito il lavoro, si avviò per rientrare a casa quando si sentì chiamare…

“Cry”

Si  voltò trovandosi davanti Noah

“ Oh no ti prego dimmi che non c’è altro da lucidare!”

Il ragazzo sorrise

“No anzi…ho pensato che visto che sei stata così brava meriti un premio”

Lo guardò perplessa

“Premio?”

Noah annuì

“Oh si…vieni con me…”

“ Per andare dove?”

Sguardo malizioso

“E’ una sorpresa!”

La ragazza lo seguì fino a che non si trovò davanti a una porta

“Noah…che ci faccio in camera tua?”.

Il giovane rise

“Beh è parte della sorpresa ora entra dentro e indossa quello che trovi sul letto…io stò fuori”

Christabel fu sicura che il suo amico fosse impazzito

“Eh? Cosa ci dovrebbe essere sul letto?”

“Sorpresa! Ora vai!”

La ragazza entrò scuotendo la testa e borbottando qualcosa tipo “maschi”.

Quando Chrystabel fu entrata nella stanza, Noah contò fino a tre e rise nel sentire un urlo. Venti minuti dopo da camera sua emerse una testolina nera

“Ehm Ehm Noah?”

Ok valeva la cifra che aveva speso solo per quel faccino imbarazzato. Cercò di dominare la risata che gli affiorava spontanea alle labbra per mantenere un espressione neutra

“Cry che stai facendo come una scema lì? esci no?”

Anche perché era opportuno che non li vedesse nessuno…

La ragazza arrossì ancora di più

“Ehm…devo proprio?”

“Si è un ordine!”

Sbuffò e uscì fuori di mala voglia

“Cavolo”

Solo il ricordo del suo rango gli impedì di restare a bocca aperta come un idiota

Chrystabel era veramente bellissima, l’abito rosso che aveva scelto stava d’incanto con la sua carnagione candida e i capelli neri e metteva bene in mostra il fisico perfetto di cui era dotata la ragazza

“Non è un po’ troppo…”.  Sussurrò  Chrystabell

“Troppo cosa?”

“Troppo vistoso…e poi che ci faccio con questo?”

Un orribile pensiero le attraversò la mente

“Tu non hai mica intenzione di portarmi in sala vero?”

Già tramava all’idea di vedere la faccia di Lord Seabrook e al pensiero di quello che avrebbero detto i commensali vedendo una serva al ricevimento col giovane Lord

In effetti, pensò Noah il corpetto metteva un pochino troppo in evidenza per non renderlo felice che gli ospiti maschili non dovessero vederla.

“No Cry, quindi non preoccuparti per il vestito tanto ti vedo solo io”

La giovane scoppiò a ridere

“Non so se è una rassicurazione!”

“Dovrebbe esserlo…su vieni con me!”

Lo guardò perplessa

“Dove andiamo?”

“Ancora domande? È una sorpresa”

La fece entrare in una stanza

“Cosa vedi?”

“Una stanza con uno specchio”

“Guarda meglio”

La giovane si avvicinò allo specchio e trattenne il fiato

“Ma…ma quella è…”

“La sala dei banchetti…quello specchio è finto è fatto perché in caso di necessità le guardie si possano nascondere qui e spiare la sala”

“Oh”

“Quando ero piccolo mia madre mi portava qua…sai ero piccolo non potevo partecipare, ma ero abbastanza grande da volerci provare lo stesso…mamma ha trovato questo modo per farmi vedere le feste senza le interminabili sgridate di mio padre”

Chrystabell lo guardò sorpresa

“Non capisco..io che ci faccio qui?”

“Beh ho pensato di farti provare l’ebrezza di una serata da nobile senza buttarti nella mischia”

Lo guardò commossa. Non avrebbe mai creduto che Noah fosse ancora capace di simili gesti. E invece, come scopriva con stupore sempre crescente ogni giorno ormai da quando l’aveva aiutata con suo padre, il suo amico Noah sembrava essere tornato quello di sempre

“Grazie Noah”

Impulsiva come sempre, non si fermò a riflettere su quanto fosse socialmente scorretto quello che stava facendo, si fiondò ad abbracciarlo

“Tutto questo vuol dire molto per me”

Noah scoprì in quel momento quanto fosse piacevole la sensazione di rendere felice qualcuno.  O era la sensazione aver fatto felice Cry che era bella?

“Oh è stato un piacere…ora tu stai qui e goditi lo spettacolo”

Chrystabell era pronta a godersi la musica e la splendida sensazione di  indossare un morbido vestito da nobile quando vide una cosa che non  le piacque affatto.  Nella sala tutti si erano girati a salutare una famiglia fra cui stava una splendida ragazza bionda con due stupendi occhi azzurri: Lady Elisabeth. Per quanto Chrystabell cercasse di godersi quello a cui stava assistendo per tutta la sera non riuscì a staccare gli occhi dall’immagine di Lady Elisabeth che civettava sfacciatamente con Noah. Stava rimuginando con rabbia sulla cosa quando la porta si aprì e lei si voltò spaventata.

“Ehy Cry stavo pensando che una festa non è tale senza cibo e bevande”

Noah era entrato con due bicchieri e un carniere e la guardava sorridendo

“Credo che lady Elisabeth ne sarà molto dispiaciuta”

Noah assunse un espressione annoiata

“Oh non me la nominare non me la ricordavo così stupida”

Chrystabell sorrise maliziosa.

“Io te lo dicevo da quando eravamo piccoli”

Si guardarono e scoppiarono a ridere

“Avevi ragione Cry!”

Si sedettero vicini a mangiare e a bere quello che aveva portato Noah

“Allora Cry come ti sembrano le feste dei nobili?”

Fece un sorriso divertito

“Belle…ma è faticoso prepararle”

Il giovane si alzò all’improvviso e la prese per mano costringendola a fare altrettanto

“Manca una cosa…”

“Cosa?”

Noah fece un sorriso biricchino e si inchinò

“Posso avere l’onore di questo ballo?”

La giovane scoppiò a ridere

“Temo che i signori che me l’hanno chiesto prima si offenderanno”

“Oh aspetteranno il loro turno”

Quella notte, nel suo letto, Chrystabell passo ore a pensare a quella serata…e alla sensazione di ballare con Noah…

 

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Capitolo 9
*** Ladra ***


LADRA

 

Autrice: Bhe che ve ne pare? Commentateee vi prego commentate vi supplicooo

 

Noah stava osservando Cry che si dirigeva nella sua piccola stanzetta, l’aveva voluta tenere d’occhio perché non era decisamente il caso che qualche ospite ubriaco uscito dalla sala da ballo la incrociasse sola e con quel vestito…che già metteva alla prova lui figurarsi uno qualunque degli ospiti….o suo padre magari! Il pensiero lo fece deglutire  a vuoto tanto forte che Cry si girò a guardarlo interrogativa.

“ Noah che cos’era quel suono inumano?”. Chiese divertita

“Nulla fila a nanna che domani devi sgobbare sodo!” Sbuffò il giovane lord spazientito

La ragazza rise, fece un inchino elegante quanto ironico e si fiondò nella sua stanza

Noah sospirò sapendola finalmente al sicuro, si appoggiò a un pilastro e si concesse di lasciar vagare la mente. La serata appena trascorsa aveva rispettato in pieno le sue aspettative, anzi le aveva persino superate.  Cry era evidentemente su di giri per la sua sorpresa e lui…lui aveva appena scoperto quanto poteva essere appagante fare felice una persona. Del resto, Cry ne aveva passate tante poverina: prima suo padre, da cui per fortuna lui l’aveva salvata, poi Jack che le fa scenate e la lascia a poco dal matrimonio…beh quella volendo era anche una fortuna,  anche se purtroppo non poteva uccidere quel verme perché avrebbe aumentato i pettegolezzi almeno Cry se n’era liberata…solo che certo aveva sofferto..e  era anche ora  che lei avesse un pochino di felicità. A suo parere lei era nata nella classe sociale sbagliata. Si, avrebbe dovuto essere una nobile pari a lui, così avrebbe avuto serve, che certo avrebbe trattato con gentilezza al contrario di altre nobili che conosceva, un castello pieno di cose belle e dei bei vestiti, che magari non sarebbero stati troppo importanti per lei ma certo non le avrebbero fatto schifo. Certo anche essere nobile avrebbe avuto i suoi svantaggi, per esempio suo padre le avrebbe potuto far sposare un vecchio ciccione perché gli serviva un’alleanza ma se lei fosse stata una nobile  lui avrebbe potuto proteggerla chiedendo lui stesso la sua mano. E non solo, poi avrebbe potuto passare tutta la vita a prenderla in giro a farla arrabbiare e poi…oh beh avrebbe dovuto avere un erede, era anche abbastanza sicuro che Cry sarebbe stata una buona madre. Sorrise immaginando Cry che cuciva accanto al camino mentre un bambino e, massì perché no, anche una bambina coi capelli scuri e l’aria furbetta come la madre giocavano lanciando risate allegre. Mmh non era male come quadretto e poi..beh per avere un erede prima c’era un’altra tappa e il suo sorriso non potè non allargarsi al pensiero delle notti che avrebbe avuto con Cry come moglie, era certo che  lei sarebbe stata una compagna piena di passione che certo non sarebbe rimasta buona buona a lasciarlo fare sforzandosi di non essere disgustata da quel “dovere”. No con Cry non sarebbe stato un dovere…oh se solo lei fosse stata una nobile! Non avrebbe dovuto scervellarsi tanto a cercare una donna adeguata, tra tutte le nobili che aveva incontrato quella sera non ne aveva trovata una sola accettabile e alla fine era talmente annoiato che era dovuto scappare da Cry. Si perché era inutile Cry era l’unica ragazza che lo divertisse sul serio, che era piacevole avere affianco…Oh se solo fosse stata una nobile!

Sbarrò gli occhi all’improvviso, sconvolto dalla piega che avevano  preso i suoi pensieri. Ma che cavolo gli stava venendo in mente? Cry come moglie? Scosse la testa perplesso. Bah forse nel tentativo di non farsi annoiare a morte doveva aver bevuto  troppo. Mah si era di sicuro ubriaco, pensò dirigendosi verso camera sua

 

 

La ragazza dai perfettamente curati boccoli biondi schioccò la lingua irritata. Non poteva credere a quanto aveva visto. Aveva seguito il giovane Noah pensando che la sua fuga fosse un modo di restare solo con lei, pensava che fosse un invito. Certo forse non era il caso che stesse sola con lui, la sua reputazione era molto importante, insieme alla sua bellezza le avrebbe regalato un matrimonio sontuoso. Ma lei conosceva un sacco di modi di far contento un uomo senza intaccare la sua virtù e se stavano in un posto discreto non c’erano problemi. Era stata convinta che quella sera stessa avrebbe convinto Noah a chiederla come promessa sposa. E invece lui era con quella..serva!

Quel demente aveva lasciato lei per una schifosa sguattera! Come aveva osato! All’inizio pensò di andare a raccontare tutto ma poi si fermò. Non sarebbe stata una buona idea,  non c’era nulla di strano in nobile che giaceva  con una fantesca..al massimo avrebbe rovinato le future prospettive di matrimonio  della ragazza ma sarebbe stato peggio! Se mai avesse sposato Noah si sarebbe trovata ad aver a che fare con una possibile rivale e ciò era inconcepibile! No, riflettè, c’era un altro modo che le avrebbe anche permesso di far sparire la ragazza dal castello.

 

 

 

Il giorno dopo, Noah sbadigliò  e si diresse verso la sala da pranzo allegro. Aveva dimenticato le stupide fantasticherie su Cry e ora restava solo la soddisfazione per aver reso felice la sua amica. E poi era stato divertente ballare con lei..chissà dove aveva imparato…

Arriva in sala e sente Lady Elisabeth che parla con suo padre. Trattiene a stento uno sbuffo. Sapeva che a suo padre sarebbe tanto piaciuto avere quella gallina come nuora, gli serviva un’alleanza con la sua famiglia ma non ci pensava nemmeno che se la sposasse lui!

Christabel passò affianco a Noah mentre serviva la colazione. La sua espressione era veramente comica. Chissà perché aveva la sensazione che non le sarebbe toccata Elizabeth come sua signora. No decisamente non correva quel rischio.

“Oh signore è successa una cosa terribile..”. Stava dicendo Lady Elisabeth al Lord di Seabrook

Oh cielo! Pensò Christabel, le si sarà rotta un unghia?

“Che è successo lady Elisabeth?”. Chise il Lord con aria comprensiva

“La mia collana è sparita”. Piagnucolò la ragazza guardando Noah in cerca di compassione, sbattendo le ciglia

Oca! Pensò la giovane infastidita, stava palesemente cercando di fare la parte della donna debole e indifesa. Chiunque fosse il ladro sperava che si tenesse la dannata collana!

“E chi potrebbe essere?” Chiese Lord Seabrook accigliato

Lady Elisabeth sospirò

“Mi addolora dirlo”

Noah alzò la testa come in preda a un pessimo presentimento e anche Christabel fece altrettanto perché il tono di Lady Elisabeth era tutt’altro che dolente

“Ditemi vi prego”. Ordinò Lord Seabrook

“Beh ecco…la mia fantesca dice che ha visto la collana in una delle stanze del castello”

Christabell sentì un brivido freddo, se qualcuno aveva rubato, qualcuno del feudo, l’avrebbe pagata cara ne era sicura. E magari era una persona povera che doveva sfamare i figli

“E in che stanza?”

Lady Elisabeth indicò Christabell

“Quella di quella serva”

Noah si alzò di scatto furioso, sembrava sul punto di picchiare Elisabeth

“Menti” Tuonò

Christabel tremava. Non poteva averla accusata a caso ma lei non aveva rubato nulla. E allora? La fantesca di Lady Elisabeth aveva mentito? O che accidenti significava quella storia?

“Io non ho rubato nulla”. Si difese

“Beh c’è solo un modo per scoprirlo”. Ghignò Lord Seabrook

Oh sperava che fosse nella sua camera la collana così avrebbe avuto il piacere di punirla personalmente. Quella piccola impudente se la meritava una lezione e quello smidollato del figlio non ne era in grado

“Giusto mio signore!” Approvò Elisabeth

E buon per la sua fantesca che avesse provveduto a mettere la collana nella stanza giusta come le aveva ordinato o l’avrebbe frustata personalmente!

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Ladra II ***


LADRA II

Autrice: allooora se fate le brave e vedo commenti, anche negativi, ho una sorpresa per voi :) su su commentate

 

Noah non era mai stato così imbufalito in vita sua e anche preoccupato, a dirla tutta. Bastava uno sguardo a suo padre per capire che se la collana di Lady Elisabeht fosse stata trovata nella stanza di Cry suo padre aveva un sacco di idee su come punirla. Maledizione! Il carattere orgoglioso di Cry, diciamo pure indomabile volendo, era come un drappo rosso davanti  a un toro. Era certo che suo padre non vedeva l’ora di vedere il suo carattere spezzato. E la cosa lo faceva tremare di paura dalla testa ai piedi, come non aveva mai fatto nessuna battaglia. Perché lui amava il carattere ostinato e ribelle di Cry non avrebbe mai accettato che fosse spezzato. Degluttì a vuoto cercando di calmarsi. Doveva mantenere il sangue freddo se voleva levarla dai guai. Dunque, era certo che Lady Elisabeth non avrebbe corso il rischio di una figuraccia accusando Cry a torto quanto era certo che non era stata lei a rubare. Questo voleva dire due cose: primo Lady Elisabeth sapeva con certezza che se avessero frugato nella stanza di Cry ci avrebbero trovato la collana,  secondo: Cry non aveva messo la collana in camera sua dunque doveva averlo fatto qualcun altro. Ma chi?

L’unica cosa che gli veniva in mente era che ce l’avesse messa la fantesca di lady Elisabeth..e se  era così forse poteva fare una cosa

Guardò un attimo suo padre cercando di instaurare una adeguata aria di disinteresse.

“Padre?”

Lord Seabrook si voltò imbestialito. Se suo figlio voleva perorare la causa della sua sgualdrina stavolta avrebbe picchiato anche lui

“Che c’è Noah?”

“Sono molto impegnato, non ho tempo da perdere in queste facende, ti dispiace occupartene tu da solo?”

Suo padre sorrise soddisfatto. Bene a quanto pare suo figlio non era così interessato alla ragazza dopotutto. E non si sarebbe messo in mezzo qualsiasi punizione decidesse

“Ma certo figliolo vai pure…”

Noah cercò in tutti i modi di non notare l’espressione ferita e impaurita di Cry, avrebbe capito in seguito, lo stava facendo per lei. Si avviò correndo per il corridoio lasciando soli gli altri tre. Cry lo guardò andare via con l’impressione che le avessero spezzato il cuore in due. Noah si era completamente disinteressato di ciò che stava succedendo mentre lei rischiava chissà quale punizione. Perché di una cosa era certa, lei non aveva rubato la collana ma lady Elisabeth doveva sapere che era in camera sua. Ergo,

quando  avessero perquisito la sua stanzetta ci avrebbero trovato quella collana e dio solo sapeva come l’avrebbe punita il Lord. E in tutto questo Noah l’aveva lasciata sola, aveva creduto che le cose fossero cambiate, che lui fosse cambiato ma evidentemente si era sbagliata, altrimenti lui non l’avrebbe lasciata sola in quel modo.

Niente, neanche il tradimento e le scenate di Jack le avevano fatto così male, l’unica cosa che fosse paragonabile era il dolore che aveva provato quando Noah le aveva detto che non potevano più essere amici dopo che aveva finito l’addestramento.

Ma Chrystrabel non poteva sapere che stava giudicando il suo amico troppo presto, infatti, in quel momento Noah stava sfrecciando per uno dei corridoi e si era fermato con una scivolata davanti a un suo uomo che sapeva particolarmente fedele

“Mio signore…” Fece il giovane soldato guardando Noah perplesso

“Vai da mio padre e inventati qualcosa che lo tenga occupato per un pochino, fermalo a qualunque costo per almeno dieci minuti”

Il ragazzo lo guardò sempre più perplesso. Sembrava una follia ma lui aveva grande rispetto del giovane Noah se gli stava chiedendo questo aveva i suoi motivi

“Si mio signore”

“Sai dov’è la fantesca di lady Elisabeth?”

“L’ho vista vicino alle cucine”

“Bene” Disse Noah  “Ora vola! Veloce!”

Il ragazzino si lanciò per il corridoio e Noah fece altrettanto dalla parte opposta. Fu fortunato, trovò subito la fantesca di Elisabeth in un corridoio vicino alle cucine. Era sola, bene, nessuno l’avrebbe visto con lei. Normalmente lui era fermamente convinto che chi aggrediva o spaventava una donna era un vigliacco, un mezzo uomo. Ma in quel caso, non voleva neanche pensare a cosa aspettava Cry se lui non fosse riuscito a salvarla. Perciò al diavolo l’etichetta

Estrasse il pugnale dalla sua cintura e afferrò la fantesca spingendola di forza contro il muro e piantando il pugnale contro la sua gola

“Mio signore!”. Prorestò la ragazza tremante

Noah sapeva di avere un’espressione minacciosa, si era concentrato apposta sulle varie cose che suo padre avrebbe potuto pensare di riservare a Chrystabell

“Ora ti farò una domanda donna, sarà meglio che tu mi dica la verità o ti sgozzo…chi credi che verrebbe a cercare me? Chi penserebbe che ti ho ucciso io?”

Fortuna che era addestrato a fingersi più feroce di quello che era perché in verità lui non sarebbe riuscito manco a scalfirle la pelle

“Mio signore..”. La ragazza ormai tremava incontrollabilmente

“Hai davvero visto una serva di questo castello con la collana della tua padrona?”

La ragazza scoppiò quasi in lacrime

“No mio signore..”

Mmh allora la sua ipotesi era esatta

“Ma tu l’hai messa in una stanza per ordine di Elisabeth vero?”

La ragazza annuì piangendo

“Si, mio signore..”

Noah sorrise soddisfatto anche se probabilmente la sua espressione era ancora più minacciosa perché era travolto dalla rabbia per quello che aveva fatto Elisabeth

“Bene, ecco cosa farai..ora tu andrai nella stanza di quella serva, riprenderai la collana e la rimetterai in camera di Elisabeth…diremo che probabilmente era stata spostata o che era caduta”

La ragazza annuì e corse per il corridoio

 

 

Lord Seabrook era semplicemente schiumante. Quello stupido sguattero gli aveva fatto perdere un mucchio di tempo cianciando di sciocchezze. Si avviò per il corridoio incavolato nero e quando arrivò alla camera di Chrystabel la guardò con un ghigno cattivo che diede la certezza a Chrystabell che si sarebbe vendicato su di lei anche per il contrattempo.

“Prega che quella collana non si trovi qui o ti lascio in pasto ai soldati..sono mesi che non vanno al villaggio in cerca di donne”. Ghignò

La ragazza si sentì sul punto di svenire. Oddio no quello no! E non poteva contare neanche sulla sua innocenza perché era sicura che quella collana sarebbe comunque stata lì anche se non ce l’aveva messa lei

“Hai paura ragazza? Coda di paglia? Sai che stavolta mio figlio non ti salverà?”  continuò il lord con voce suadente vedendola impallidire

Quella fu un’ulteriore pugnalata al cuore. Noah! No, lui l’aveva abbandonata, non poteva contare neanche su di lui stavolta

Eppure evidentemente un qualche Dio doveva averla ascoltata perché la collana in camera sua non c’era. Fu supposto che forse la fantesca di lady Elisabeth si era sbagliata e lord Seabrook propose che si cercasse meglio in camera sua, dove puntualmente fu trovata la collana.  Chrystabell meditò a lungo su ciò che era accaduto. Non riusciva a capire, l’aria sconcertata di lady Elisabeth le diceva chiaramente che aveva supposto la cosa giusta. Lady Elisabeth sapeva che quella collana avrebbe dovuto essere nella sua camera perché aveva fatto in modo che ci fosse, solo che evidentemente qualcosa doveva essere andata storta. Si, ma cosa?  Le tornò in mente il soldato che aveva tenuto bloccato lord Seabrook. Che fosse collegato? Nel qual caso c’era solo una persona che avrebbe potuto mandarlo..Noah

 

Il giovane lord fu svegliato da uno dei sonni più tranquilli che avesse fatto da un lieve bussare alla porta. Si alzò guardingo e prese il pugnale da sotto il letto. Chi diavolo poteva essere a quell’ora? Che fosse di nuovo quella stupida fantesca per verificare che lui mantenesse la sua promessa? Eppure le aveva assicurato almeno cento volte che avrebbe fatto in modo che non fosse punita

“Chi diavolo è?”. Sibilò inviperito

Chiunque fosse lo aveva disturbato e molto anche!

“Sono io Noah!”

Riconoscere quella voce gli fece cambiare immediatamente umore

“Cry?” Esclamò guardando la sagoma davanti a lui.

Non era possibile doveva essere uno dei sogni che faceva ultimamente, Cry non poteva essere nel bel mezzo della notte in camera sua..in camicia da notte…in camicia da notte leggera

“E..entra”

Ormai lo sapeva a memoria adesso veniva la parte in cui quella camicia da notte volava per aria

“Ehm Noah devo farti una domanda” Fece la ragazza

Noah corrugò la fronte. Mmh questo nei suoi sogni non c’era. Si diede un pizzicotto. Merda faceva male!

Guardò la ragazza davanti a lui. Se pizzicarsi faceva male non stava dormendo, se non stava dormendo non stava sognando, se non stava sognando..Chrystabel era davvero davanti a lui

“Che cavolo ci fai qui?” Urlò in preda al panico

La giovane sibilò irritata

“Shh Noah vuoi svegliare l’intero castello?”

Lui la guardò accigliato

“Ripeto la domanda..che diavolo ci fai qui?”

“Voglio sapere se tu c’entri qualcosa con quello che è successo oggi”

“Si Cry ora vattene in camera tua..veloce! I dettagli te li spiego domani!”

Chrystabel lo guardò confusa

“Perché? Che ti prende perché diavolo dovrei aspettare domani?”

“Perché non sta bene che tu sia in camera mia!”

La giovane scoppiò a ridere molto divertita

“Davvero? Andiamo Noah quante volte sono venuta a dormire da te perché avevo paura dei temporali?”

“Cry maledizione eravamo due ragazzini! È diverso ora non sta bene io sono un uomo e tu una donna”

Ed era anche una bella donna. In camera sua e in camicia da notte.

Degluttì sentendo la gola come se gli avessero messo pietre



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Capitolo 11
*** Torna in camera tua ***


Torna in camera tua

 

Autrice: Eccola la mia sopresaaaaa felici? Ih ih un  nuovo capitolo presto presto e con…beh lo scoprirete..ah altra sorpresa..ho pubblicato un librooo se vi interessa leggerlo sarò felice di dare i dati a chi me li chiede

 

Baci Lisa

 

Chrystabel si sedette tranquillamente sul letto e ridacchiò

“Ehy Noah ti ricordi quando ci siamo messi a fare la sceneggiata per tuo padre?”

Noah degluttì a vuoto. Porca miseria se ricordava, ricordava eccome! E la cosa brutta era che gli faceva venire una gran voglia di cancellare quei suoni  disperati e violenti con qualcosa di più piacevole. Strinse i pugni. Ma che accidenti gli prendeva? Era la sua Cry, la peste  con le treccine che gli rompeva le scatole quando era piccolo. Non era una donna di piacere porca miseria!

“Cry…ti ripeto che non è adeguato”

La ragazza mosse la mano con noncuranza

“Sciochezze! Chi se ne frega Noah! Insomma, tanto credono comunque che sto con te se anche mi vedessero…”

“Ne avrebbero la certezza..e poi insomma Cry..come dicevo io sono un uomo e tu sei una bella ragazza..”

Ecco era il caso di parlare chiaro anche a costo si spaventarla

Ma, molto lontano dallo spaventarsi, la ragazza scoppiò invece a ridere

“Oh  che paura adesso mi salterai addosso?”. Ghignò rannicchiandosi sul letto fingendosi spaventata

Noah la guardò un attimo. Mmh guardandola così con la gonna che si era sollevata leggermente sopra le ginocchia l’idea non sembrava male

“E se lo facessi?”. Ridacchiò

La ragazza scosse la testa divertita

“Tu non sei il tipo Noah”

Ah si eh? Bene era giunto il momento di dare una lezione  a quella piccola peste. Fece uno scatto improvviso spingendola sul letto

“E ora come la mettiamo?”. Rise bloccandola sotto di lui

“Dai Noah smettila!”. Fece Chrystabel ora vagamente spaventata

Il ragazzo sorrise soddisfatto

Ah ah così imparava a fare la scema le stava bene un bello spavento

“Così è la volta che impari a non provocare un uomo!”

A uno che non lo avesse conosciuto bene come lei sarebbe sfuggito il luccichio ironico nelle sue iridi smeraldine

“Oooh ora mi fai tanta bua?”

Noah ghignò

“Oh siiii”

Iniziò a farle il solletico ridendo come un matto mentre la ragazza si dimenava per farsi lasciare

“Noo aiuto! Basta”. Implorò scossa dalle risate

“Chiedi pietà!”. Rise Noah

“No!”. Fece Chrystabel con la sua migliore espressione capricciosa

“Allora non la smetto!”

La ragazza aveva ormai le lacrime agli occhi e il mal di pancia dalle risate così alla fine dovette cedere

“Ok, ok pietà mio signore”

Noah si fermò all’istante

“Ah brava finalmente hai capito chi comanda”

“Non contarci!”

Risero entrambi guardandosi negli occhi col fiato corto.

Noah si ritrovò a perdersi negli occhi di Chrystabel. Porca miseria se erano belli! Si ritrovò a pensare. Era strano davvero che non avesse mai notato quell’azzurro stupendo che ricordava leggermente quello dei turchesi. E avevano poi un magnetismo davvero singolare. Era come se lo invitassero a vederli più da vicino. E gli occhi non erano la sola cosa bella nel viso di Cry, pensò spostando la sua attenzione sulle sue labbra. Oddio quelle labbra…

Erano così morbide e invitanti..non riusciva a non chiedersi che sapore avessero

Si chiese che cosa sarebbe successo se l’avesse baciata. Cry si sarebbe arrabbiata? Conoscendola se non fosse stata d’accordo lo avrebbe preso a schiaffi.

Diede un’altra occhiata al viso della sua amica. I suoi occhi non gli dicevano che sarebbe stata scontenta se lui l’avesse baciata. Ma se anche si fosse arrabbiata, decise, valeva la pena di prendersi una sberla

Avvicinò lentamente il viso a quello di Cry per darle modo di scansarsi se avesse voluto e, vedendola restare immobile, avvicinò con gentilezza le labbra alle sue. Si sarebbe aspettato quella sorta di resistenza passiva che era tipica di molte donne, invece Chrystabel, dopo un attimo di smarrimento mosse timidamente le labbra contro le sue permettendogli di approfondire il bacio. Era come aveva pensato, registrò distrattamente, Cry era una ragazza innocente ma con una natura straordinariamente passionale. Oh come gli sarebbe piaciuto averla come moglie, lei si che sarebbe stata una compagna con cui sarebbe stato piacevole condividere tutta la quotidianità coniugale.  Bastò quel pensiero per freddarlo. Cry non poteva essere sua moglie, dunque non era giusto quello che stava facendo. Lei non meritava di essere trattata come una qualunque donnaccia.

La lasciò andare staccandosi da lei gentilmente

“Te l’avevo detto che era pericoloso stare qui!”. Sussurrò

Chrystabel si sfiorò le labbra confusa

“Non..non mi sentivo in pericolo”

Ecco, pensò Noah alzando gli occhi al cielo, la solita ingenua! Possibile che non si fosse resa conto di quanto vicino fosse stato lui a perdere il controllo?

“Lo eri invece!”

Lei lo guardò tranquilla

“No, se ti avessi chiesto di fermarti lo avresti fatto!”

Noah represse a stento la tentazione di sbuffare. Ecco lo immaginava che Cry avrebbe minimizzato. Ma non doveva, era una cosa seria, era stato a un passo da..beh non voleva manco pensarci!

“Noah…adesso mi spieghi che è successo stamattina?”

Lui la guardò quasi perplesso. Si era dimenticato motivo per cui Chrystabel era là

“Oh…” Balbettò “No, nulla solamente…ho scoperto a che gioco aveva giocato lady Elisabeth e ho evitato che le riuscisse lo scherzo che voleva farti..”

Chrystabel fece un suono strozzato

“Non era uno scherzo Noah! Tuo padre mi avrebbe lasciata in pasto ai soldati!”

Noah sibilò indignato

“Scusa? Che hai detto?”

“Che tuo padre mi voleva lasciare ai soldati”

Strinse i pugni furioso. Come aveva osato suo padre pensare una cosa così terribile? E quell’oca di Elisabeth quanto se la doveva essere goduta. Aveva sentito dire che le donne erano solidali tra loro, se era vero decisamente Elisabeth aveva qualcosa di rotto!

“Mi dispiace Cry”. Sussurrò

Lei scosse la testa

“Mi hai salvata”

“Beh era dovere…”

Crystabel sorrise

“No..l’hai fatto perché mi vuoi bene Noah, altrimenti mi avresti potuto lasciare ai miei guai!”

Noah sbuffò

“Non è vero che ti voglio bene è che  un cavaliere non lascia una dama nei guai”

Chrystabel gli diede uno scappellotto

“Smettila cretino!...Comunque come hai fatto?”

“Ho convinto la fantesca di lady Elisabeth a prendere la collana da camera tua, dove le era stato ordinato di metterla e a riportarla in camera della padrona”

Chrystabel annuì, era come aveva pensato lei. Ma poco dopo aggrottò la fronte perplessa

“Come l’hai convinta? L’hai corrotta?”

Noah ghignò

“No l’ho spaventata minacciando di sgozzarla”

Stava per rovesciargli una filippica sul capo ma poi si fermò

“Grazie Noah”. Disse solo

Il ragazzo sorrise

“Oh di nulla..e ora fila a letto”

E stavolta lei non se lo fece ripetere due volte e tornò in camera sua.

La mattina dopo si alzò di ottimo umore ma non era destinata a durare così per molto. Mentre andava nella sala da pranzo trovò il passo sbarrato da lady Elisabeth. Le avrebbe voluto sputare addosso ma ricordandosi per una volta  quale era il suo posto le fece un inchino

“Signora..”

“Lui è mio!”. Sibilò la giovane lady

Chrystabel la guardò confusa

“Prego?”

“Non fare la finta scema hai capito benissimo Noah è mio! Non so come ti ha salvata, perché non dubito che sia stato lui…ma io sono paziente non preoccuparti”

E se ne tornò in sala da pranzo lasciando la ragazza perplessa e terrorizzata

 

 

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Capitolo 12
*** e ora che si fa? ***


E ora che si fa?

Autrice: ehyyy grazie delle recensioniii non mi abbandonate eh!

 

Chrystabel camminava nervosa per il castello. Maledizione era nei guai! Lady Elisabeth le aveva palesemente dichiarato guerra! E il problema era che con una nobile lei non avrebbe mai potuto lottare ad armi pari! Aveva imparato presto, come tutti quelli della sua classe sociale, che i nobili hanno sempre ragione.

E ora che cosa poteva fare? Se si fosse rivolta a Noah era sicura che lui avrebbe fatto il possibile  ma era proprio quello il punto, non avrebbe fatto che convincere ancora di più Lady Elisabeth che lei era pericolosa e questo l’avrebbe convinta a essere ancora più pesante contro di lei. Certo non sarebbe stata una mossa furba, in fondo se Noah avesse provato qualcosa per lei, non se lo sarebbe certo fatto amico facendo del male a lei! Ma siccome disgraziatamente non si stava parlando di una persona intelligente la sua reazione sarebbe stata di immediata rappresaglia contro di lei.

Perciò che possibilità le rimaneva? Certo avrebbe potuto scegliere di stare lontano da lui in modo da far calmare le acque ma, a essere sincera, non aveva molta voglia di prendere una decisione simile.

E poi perché, si disse con rabbia, finendo di spolverare un mobile, perché avrebbe dovuto rinunciare al suo amico per le fisime di quella stupida oca?

No non intendeva perdere un’amicizia importante, in fondo, non aveva fatto nulla di male perché doveva essere punita?

Beh, si corresse subito, non era vero che non aveva fatto nulla di male.

Aveva baciato Noah!

Chiuse gli occhi con un gemito irritato. Perché aveva lasciato che lui la baciasse? Si insomma lei l’aveva desiderato e non era pentita della cosa in se. Ma era acutamente consapevole che non stava bene quello che aveva fatto. Intendiamoci, non si preoccupava della morale, il problema non era che si fosse comportata o no da ragazza leggera. Il problema era se LUI avesse pensato che si fosse comportata in maniera leggera.

Certo, si rassicurò, Noah non aveva pensato che lei stesse cercando di sedurlo o roba del genere se no…insomma non era sicura che se non si fosse fermato lui lei gli avrebbe chiesto di smettere. Il fatto era che, obbiettivamente, lei non era stata abbastanza lucida in quel momento da pensare di dire alcunché. Era stato così delizioso baciare Noah che non avrebbe avuto la forza di fermarlo.

Ma lo aveva fatto lui! Noah era stato corretto, avrebbe potuto approffitare del suo momentaneo oblio ma aveva invece scelto di rispettarla!

Era una bella cosa che lui non avesse voluto andare oltre. O no? E se avesse interpretato male la cosa?

E se forse  lui non si era fermato per rispetto a lei ma perché, più semplicemente, lei non lo attraeva abbastanza da volere più di un bacio?

Certo la cosa non avrebbe dovuto preoccuparla. In fondo, Noah era il suo migliore amico perché avrebbe dovuto importarle che lui fosse attratto da lei o meno?

Beh, si disse con un sospiro, le importava eccome qualunque fosse il motivo.

E questo la preoccupava non poco, per dire la verità. Sarebbe stato un grosso problema se si fosse innamorata di lui.  Apparte la paura di perdere la loro amicizia che comunque da sola sarebbe stata sufficiente a convincerla a stare lontana da Noah, c’era il fatto che con lui non aveva proprio prospettive per il futuro.

Certo non poteva fare sogni su un possibile matrimonio.  Era talmente assurdo che l’idea la fece ridere. Chissà che faccia avrebbe fatto Lord Seabrook se Noah fosse andato da lui annunciandogli che sposava una serva che era stata rifiutata dal precedente fidanzato e che oltretutto aveva un carattere ribelle

Mmh pensadoci bene forse sarebbe stata una bella idea per qualcuno che avesse voluto sbarazzarsi del Lord

Certo, gli sarebbe preso un colpo all’istante e tutti sarebbero stati molto più felici nel feudo

Sospirò pensierosa mentre si spostava a occuparsi dell’ennesimo mobile. Certo non era un pensiero molto carino ma..beh era la verità, sarebbe stato un felice giorno per Seabrook quando Noah avesse finalmente preso il posto di suo padre. Lei era pienamente convinta che Noah sarebbe stato un feudatario giusto e clemente e probabilmente un amministratore migliore di suo padre che si preoccupava di arricchire se stesso ma lasciava che gli abitanti del feudo si facessero sempre più poveri. Noah non sarebbe stato così stupido! Lui avrebbe capito che la ricchezza di un feudo si misurava dalla ricchezza della sua gente. Insomma non era manco tanto difficile da capire, ci arrivava anche lei che era solo una serva. Eppure Lord Seabrook non era stato capace di capirlo. Si, si ripetè, Noah sarebbe stato un feudatario migliore di suo padre.

 

 

Naturalmente, Chrystabel  non poteva sapere che quelle che per lei erano riflessioni oziose per qualcuno erano diventate una vera e propria missione. In mezzo al popolo, sempre più affamato e rabbioso, qualcuno aveva iniziato a guardare con sempre maggiore ansia al momento in cui il giovane Noah avrebbe preso il posto di suo padre. E qualcuno aveva anche iniziato a pensare che sarebbe stata una scelta saggia dare una spintarella ai tempi. Per ora erano solo uomini ubriachi che si incontravano nella taverna e straparlavano ma la cosa stava iniziando a farsi sempre più seria man mano che lo scontento aumentava

“E’ una follia!”. Disse uno degli uomini riuniti nella taverna del villaggio “ Come pensate di arrivare al Lord? È sempre protetto dalle guardie!”

“Si ma se ci riuniamo…”. Azzardò un altro

“Oh suvvia non vorrai mica dirmi che pensi che sia possibile fare irruzione nel castello?”

“E per fare cosa?”. Sbottò Jack “Per fare il posto a Noah così non deve aspettare che il padre muoia di vecchiaia?”

“Il giovane Lord sarebbe più capace di suo padre!”. esclamò un ragazzino tirando su col naso e annuendo convinto

Jack ridacchiò sarcastico

“E’ arrogante e prepotente come suo padre! Passeremo da un tiranno all’altro, non avremmo risolto nulla!”

“Ma che bravo Jack e allora che cosa proponi?”. Sbuffò l’uomo che si era dimostrato già scettico all’idea di uccidere lord Seabrook

Jack ghignò

“Beh se dobbiamo fare un attacco facciamo le cose per bene e uccidiamoli tutti!”

Gli uomini seduti al tavolo si scambiarono sguardi divertiti

“Non è che ce l’hai con il giovane lord perché ti ha rubato la ragazza?”. Esclamò il ragazzino che aveva difeso Noah

Jack sibilò irritato

“Taci moccioso!”

Oh si che avrebbe voluto vendicarsi di Noah! Lo aveva trattato come una pezza da piedi e gli aveva preso Chrystabell. Non che l’avesse amata. Ma lei era SUA  e lui non aveva il diritto di prendersela!

 

 

Noah era seduto nella sua stanza. Era scappato immediatamente dopo la colazione perché era di cattivo umore e aveva poca voglia di stare in mezzo alla gente. Il suo problema? Uno solo e aveva un nome: Elisabeth! Aveva sentito l’ultimo pezzo della conversazione fra lei e Chrystabell ed era ancora allibito. Che cavolo si era messa in testa quella dannata oca boccolosa? Non riusciva veramente a capire come avesse potuto pensare di accampare diritti su di lui e come avesse potuto minacciare Chrystabel. Perché poi?  Si era davvero convinta che lei avrebbe potuto essere una rivale?

Che assurdità, non esisteva proprio!

La cosa era ridicola per due motivi: primo lui si sarebbe buttato sotto il suo stallone da guerra prima di sposare Elisabeth e secondo Chrystabel non  era considerabile una moglie adeguata. Beh in effetti su quest’ultimo punto doveva ammettere che l’unico problema era che Cry non era nobile, non fosse stato così, lui stesso si era detto più volte che lei sarebbe stata la moglie che avrebbe senz’altro scelto.

Scosse la testa irritato. Doveva concentrarsi, non era il momento di perdersi in stupide fantasticherie. Doveva pensare a come risolvere questa faccenda con Elisabeth. Il problema era, che se ci fosse stato solo lui in gioco le avrebbe detto senza troppi complimenti che non era interessato. Ma essendoci di mezzo anche Cry non osava prendere una decisione simile perché avrebbe incattivito di più quella strega. E avrebbe avuto ben due settimane per orchestrare qualche tiro da fare a Cry. Certo, era un tantino ridicolo che un cavaliere addestrato come lui avesse paura di una donna. Ma aveva salvato Cry per un pelo l’ultima volta e, visto quale era stata la posta in gioco, non osava correre il rischio di non riuscirci la volta successiva. Oltretutto, riflettè, anche salvando Cry rischiava di farsi scoprire e allora le avrebbe distrutto la reputazione.

Sospirò esasperato. Si era cacciato in un guaio pazzesco e ci aveva trascinato la sua incolpevole amica. Poteva andare  peggio di così?

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** La donna di spade ***


La donna di spade

 

Autrice: perdonoooo vi prego perdonooo lo so fa schifo ma non mi è venuto di meglio

 

Noah si stava esercitando sul campo coi suoi uomini. Era stata un’ottima idea la sua, pensò, complimentandosi mentalmente con se stesso. L’esercizio fisico lo avrebbe tenuto libero dai suoi problemi.

Era veramente stanco di chiedersi all’infinito che cosa doveva fare con Elisabeth. Forse l’unica soluzione possibile era quella di chiudere la sua amicizia con Cry. Ma la sua mente si ribellava a una ipotesi simile.

L’aveva già commesso una volta quell’errore perché era impegnato a cercare di compiacere suo padre

“Ehy Noah oggi sei sgonfio!”. Ridacchiò il capo delle guardie

“Non è vero!”. Sbuffò lui piccato

Tentò un affondo ma il vecchio Rick fu più veloce di lui e lo parò mandandolo tra l’altro a terra

“Dicevi?”

Noah scoppiò a ridere. Avrebbe dovuto essere infastidito ma Rick glielo rendeva proprio impossibile

“Ok, ok recepito il messaggio..ma non ti vantare  che tua figlia è più brava di te!”

Lui finse di sospirare disperato

“Si lo so, ma del resto l’ho educata io no?”

Noah rise

“Ehy le ho insegnato io a usare la spada!...ora se hai finito di farmi a pezzi vado a caccia!”

L’uomo ghignò

“Si, si  vai a leccarti le ferite?”

“Quali ferite non mi hai toccato!”

“Il tuo orgoglio si!”

Scosse la testa divertito e si avviò verso la foresta

“Ehy non lo sai che non devi mai perdere la concentrazione?”

Noah si girò trovandosi davanti Cry vestita da uomo

Quella frase l’aveva già sentita

Flash back

Una bimba sui dieci anni faceva ruotare un pugnale colpendo avversari immaginari

“Prendi questo! E questo!”. Strillava

Noah rise divertito

“Chry l’aria non ti rende mica i colpi”

Chrystabel si girò facendogli un’occhiataccia

“Lo so Noah mi volevo solo allenare!”

Lui osservò con occhio critico il pugnale della ragazzina

“Con quello ti ci vorrebbe un addestramento pauroso per fare del male a qualcuno!”

Chry lo guardò con aria di sfida

“Beh addestrami!”

Noah alzò gli occhi al cielo

“Anche in quello Chry? Ti ho già addestrata a caccia!”

Lei rise

“E sono diventata più brava di te…è di questo che hai paura?”

Tzè ci mancherebbe che lui avesse paura che Crhistabel lo battesse con le armi!

“Mettiti in guardia!”. Fece sguainando la spada

Cry ridacchiò e sistemò meglio il pugnale sulla sua mano

“Dai attaccami!”. La invitò

Provò un paio di affondi buoni. Ma lui la conosceva bene e sapeva il suo punto debole. Finse di aprirgli uno spiraglio e lei ci si infilò convinta ma bastò un suo piccolo movimento per conficcarle il pugnale nel tronco di un albero

“Non vale!”. Urlò lei scontenta

“Mai perdere la concentrazione

 

Fine flashback

 

“Mmh questa frase non mi è nuova!”

Christabell rise annuendo

“Il tuo primo insegnamento”

Noah storse il naso

“Si ti ho insegnato bene…vuoi fare uno scontro veloce?”

“Vuoi rifarti della batosta che ti ha dato mio padre?”

Noah storse il naso

“Esagerata mi ha solo battuto…per una volta che ci riesce!”

“Vediamo se oggi ci riesco anche io”

Cry era brava ma non così tanto da battere lui e anche se gli diede  metri e metri di filo da torcere alla fine fu lui a vincere

“Ti sei battuta bene”. Sorrise facendola alzare

Cry instaurò un aria fiera

“Oh grazie Noah!”

Lui la osservò un attimo. Mamma mia quanto era pericolosa una donna vestita da uomo! Specialmente se aveva il fisico di Cry! Cavolo fasciata dai pantaloni era letale!

“Che offesa alla femminilità!”

Elisabeth era comparsa arricciando il suo bel nasino.

Chry sbuffò indispettita

“Mmh se lo dite voi!”

Elisabeth scoppiò in una risata beffarda

“Mai una donna dovrebbe comportarsi così!”

Chry chinò il capo con finta deferenza

“Si signora”

Si allontanò con quello che Noah sapeva essere il suo passo “me ne vado per non picchiarti!”

“Non dovresti frequentare serve così mascoline!”

Cry mascolina? Con quel corpo?

Ridacchiò divertito

“Per male che vada mi infilza se mi distraggo!”

Rise allontanandosi.

Massì ora era di umore migliore

 

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Capitolo 14
*** Ferite di guerra ***


 

Ferite di guerra

 

C’era fermento nel castello, se n’era accorta da quando si era svegliata. I soldati si muovevano e non era un esercitazione, ne era certa.

Christabel scese le scale del castello di corsa e trovò Noah nel cortile che sellava il cavallo. Se prima aveva sospettato, ora sapeva che qualcosa di grosso era in ballo.

Bastava l’espressione di Noah

“Noah che succede?”

Lui la guardò preoccupato, se non fosse riuscito a risolvere la questione…

“Mio padre ha avuto l’idea di creare problemi al nostro vicino, gli avevo detto che non era il caso..e ora un gruppo dei suoi mercenari scorrazza per le campagne!”

Lei lo guardò sgranando gli occhi

“State andando a combattere?”

Non le piaceva l’ombra dura che c’era sul suo viso

“Si Cry…”

Strano non capiva come mai fosse così..in fondo un gruppo di mercenari non era un grave pericolo il loro esercito grazie a Noah e a suo padre era ben addestrato

“E…?”

Sapeva che lui le avrebbe detto la verità. Lo stava guardando negli occhi, non avrebbe potuto mentire

“E mio padre sta mandando tutti gli uomini”

Continuava a non capire. Li avrebbero annientati qual’ era il problema?

“E…?”

Chiese di nuovo, stavolta con maggiore urgenza

“E quindi il castello sarà totalmente senza protezione, basterà che una decina di quelli riescano a scappare e qua sarà un disastro”

Christabel rise più tranquilla

“Noah va bene che non siamo addestrati ma siamo tanti, ci difenderemo”

Lui la guardò poco convinto

“Non sono tranquillo Cry..senti se ne vedi arrivare promettimi che afferri una spada e scappi a metterti al riparo”

Lei scosse la testa esasperata

“Noah proprio io? Sono quella che sa combattere meglio, uomini compresi e vuoi che io scappi?”

Noah annuì

“Esatto tu sei più addestrata di quanto si aspetti un soldato e il primo che ti si avvicina lo ammazzi in tre minuti forse meno…gli altri a quel punto daranno addosso a te!”

“Ma li terrò a bada finchè non arrivate voi e così non si farà male nessuno!”

“Cry non me ne importa un accidente tu vai a nasconderti perché se ti trovo fuori giuro sul mio onore che ti sollevo le gonne e ti prendo a sculaccioni davanti a tutti!”

Era serissimo, preferiva tornare e trovare l’intero villaggio decimato che trovare un’unica vittima sacrificata per salvare gli altri se quell’unica vittima era Cry

Lei sbuffò. Meglio non metterlo alla prova

“Essia mio signore”

“Brava, ora fila al castello”

Christabel tornò alle sue faccende e, come tutti gli altri, passò la giornata con la mente altrove. Certo il pericolo non era grave ma ci sarebbero state perdite? Tutti temevano che qualcuno dei propri cari fosse ferito.

A metà mattina l’esercito tornò e il castello fu in festa, avevano vinto senza perdite, si vociferava che ci fosse un ferito ma non grave.

Un’ora dopo un ragazzino correva per il castello cercando il guaritore

Christabell lo afferrò con un brutto presentimento

“Che succede?”

Il ragazzo la guardò con gli occhi pervasi dal terrore

“Il giovane Noah, sembrava un graffietto da nulla ma sta male, molto male”

Christabel sollevò la veste e cominciò a correre a perdifiato fino alla stanza di Noah

Il medico era già lì e la guardò oltraggiato

“Madamigella non sta bene…”

“Oh zitto vecchio gufo dimmi come sta”

“Sono ancora vivo”. Sussurrò Noah

Il medico scosse la testa

“Dovete riposare..non va bene per nulla, ha la febbre alta! Bisogna che qualcuno si occupi di bagnargli la fronte…”

“Resto io”. Si offrì subito Christabel

“Ma non sta bene…”

“Oh finiscila uccello del malaugurio tu mi farai morire prima del tempo! sparisci e lasciami Cry lei almeno non è sfortunata!”

Il medico lo guardò preoccupato

“Oh vedete? Delira perfino!”

In effetti non aveva l’aria di sapere cosa diceva

“Posso?”. Fece la ragazza avvicinandosi e porgendo la mano per prendere il panno con cui il medico stava bagnando la fronte di Noah

Il vecchio sospirò e usci dalla stanza borbottando sui “tempi di oggi”

Christabel si sedette vicino a Noah bagnandogli la fronte

“Ehy non osare morire Noah non permetterti!”. Intimò in preda all’ansia!

Noah stava delirando e sentendo la sua voce cominciò ad agitarsi seguendo i suoi sogni

 

Cry era in mezzo alla piazza mentre suo padre intimava che lo seguisse al castello. Jack avrebbe dovuto proteggerla ma non lo faceva

 

“Cry…Cry no! Cry..”

Christabel gli sfiorò la fronte

“Sono qui Noah”

Lui aprì gli occhi e la guardò. Era come appannato

“Cry perché volevi sposare Jack?..”

“Jak è un idiota lo so Noah”

“Io ti avrei protetta non avrei lasciato che stessi male”

“Lo so Noah…”. Fece lei dolcemente

Lui le afferrò la mano sollevandosi leggermente

“Cry segli me”

Lei lo guardò allarmata

“Si, si Noah certo che scelgo te!”

Oddio la febbre stava salendo? Doveva chiamare il guaritore?

Oppure, fece una vocina seducente, forse la febbre gli stava togliendo le inibizioni

Stava ancora valutando le possibili azioni da fare quando lui, sorridendo come un bambino innocente, la baciò. Quello di innocente non aveva nulla, anzi, tanto che lei fu costretta a fermarlo quando si trovò sotto di lui

“Noah no!”

Lui la guardò deluso

“Perché? Voglio fare l’amore con te”

Gli accarezzò la guancia sorridendo dolcemente

“Si ma ora non sei in te, guarisci presto e riprenderemo da qua”

“Promesso?”

“Promesso!”

Si riadaggiò nelle coperte sospirando con un sorriso felice.

Christabel passò tutta la notte a tenerlo d’occhio, verso l’alba la febbre sembrava scesa ma lei continuava a passargli i panno sulla fronte e canticchiava una ballata che aveva sentito di recente

Nella guerra di Valois
il Signor di Vly è morto,
se sia stato un prode eroe
non si sa, non è ancor certo.

Ma la dama abbandonata
lamentando la sua morte
per mill'anni e forse ancora
piangerà la triste sorte.

Fila la lana, fila i tuoi giorni
illuditi ancora che lui ritorni,
libro di dolci sogni d'amore
apri le pagine al suo dolore.

Son tornati a cento e a mille
i guerrieri di Valois,
son tornati alle famiglie,
ai palazzi alle città.

Ma la dama abbandonata
non ritroverà il suo amore
e il gran ceppo nel camino
non varrà a scaldarle il cuore.

Fila la lana, fila i tuoi giorni
illuditi ancora che lui ritorni,
libro di dolci sogni d'amore
apri le pagine al suo dolore.

Cavalieri che in battaglia
ignorate la paura
stretta sia la vostra maglia,
ben temprata l'armatura.

Al nemico che vi assalta
siate presti a dar risposta
perché dietro a quelle mura
vi s'attende senza sosta.

Fila la lana, fila i tuoi giorni
illuditi ancora che lui ritorni,
libro di dolci sogni d'amore
chiudi le pagine sul suo dolore.

 

“Ehy basta con la nenia funebre non sono ancora crepato!”. Borbottò una voce

Crhistabell alzò lo sguardo incontrando due iridi verdi molto più vispe

“Noah ti sei svegliato!”

Si fiondò ad abbracciarlo sorridendo con entusiasmo.

“Ehy piano piano”. Protestò il malato

“Vado a chiamare il guaritore!”. Esclamò lei saltellando

“Cry?”

“Dimmi Noah..”

“Secondo te sono guarito?”

“Beh non hai più la febbre e la ferita va meglio”

“Mmh allora prima di  andare dal guaritore non hai una promessa da mantentenere?”

 

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Capitolo 15
*** Convalescenza ***


Convalescenza

 

Autrice:  ragaaa vogliate gradire la scenetta XDDD spero vi piaccia

 

Christabel chiuse gli occhi. Era un incubo, ora si sarebbe svegliata. Ma quando, pochi minuti dopo, il “sogno” non svanì si rassegnò alla triste prospettiva di affrontare quella che era evidentemente la realtà

“Che hai detto Noah?”.

Si voltò lentamente guardandolo con un’aria ingenua quasi perfetta

Noah ridacchiò divertito. Naturalmente non aveva veramente intenzione di pretendere che lei lo facesse, voleva solo  giocare per metterla imbarazzo

“Hai capito benissimo Cry”

Certo che era veramente adorabile quando arrossiva di imbarazzo quasi quasi avrebbe dovuto fare in modo che accadesse più spesso

“No davvero Noah non so di cosa parli…”.

Si avvicinò con un’aria confusa molto convincente e gli toccò la fronte.

“Mmh  deve averti confuso la  febbre Noah”

Beh poteva anche farsi una piccola concessione ripensandoci no?

Le accarezza la mano con tenerezza

“Mmh sai benissimo che non sono confuso!”

Lo era stato in quel momento, a dire il vero non ricordava granché solo che  aveva un gran bisogno di avere Cry vicina e che le aveva fatto quella richiesta assurda che sicuramente non avrebbe mai fatto da lucido

“Massì che lo sei!”. Sbuffò la ragazza col suo broncio caparbio

Noah rise divertito

“Facciamo così mi accontento di un bacio”

Christabell arrossì ulteriormente

“Ma Noah…”

Lui tirò leggermente il suo braccio attirandola a se. Sapeva che era una pazzia, avrebbe potuto arrivare chiunque e la reputazione di Cry, già messa a dure prova dalla sua permanenza in camera sua per assisterlo, sarebbe stata rovinata irreparabilmente e lui non lo voleva.

Però era così maledettamente facile mettere a tacere almeno per qualche minuto quella vocina antipatica..

Avvicina delicatamente le sue labbra a quelle di Cry sfiorandola appena. Solo che appena sente il loro sapore si ritrova a baciarla con passione, passa dolcemente la lingua sulle sue labbra chiedendo permesso. Fa una piccola intrusione nella sua bocca, è dolce sa di fragole…chissà come mai..

La piccola vocina fastidiosa che sentiva nella sua mente comincia a chiedere vendetta e ormai è diventata un urlo così è costretto a lasciare Cry

Si stacca da lei osservandola un attimo. È così dolce, con lo sguardo smarrito e le guance rosse. E lui ha appena rischiato di rovinarle la vita

“Scusami peste, non lo faccio più prometto”

Aveva un’aria talmente contrita che se anche lei avesse avuto voglia di sgridarlo le sarebbe passata subito

“Ma non saresti tu quello responsabile Noah?”

Noah sospirò scuotendo la testa. Già non era lui quello responsabile? Quello che doveva vigilare su quella “peste irresponsabile”? Dove era finito il suo senso di responsabilità?

“Non fidarti della mia responsabilità, Cry, se n’è andata da un pezzo”

Lei sorrise divertita e gli accarezzò la guancia

“Sai Noah forse sei stato troppo responsabile ed è ora che ti concedi di non essere sempre impeccabile”

Il giovane Lord si ritrovò a ricambiare il suo sorriso

“Forse..”

Christabel si alzò senza smettere di sorridere e si avviò alla porta.

“Ora non te la scampi più comunque ti chiamo il guaritore devi farti visitare”

Fece appena in tempo a toccare la porta che questa si spalancò e Lady Elisabeth si fiondò nella stanza

“Oh Noah che terribile cosa, come stai?”

Christabel, alle sue spalle fece una smorfia che rischiò di fare scoppiare a ridere Noah

“Ehm molto meglio Elisabeth grazie mille…”

Christabel lo guardò severa

“Aspetta a dirlo lo deve confermare il guaritore!”

Elisabeth si voltò di scatto accorgendosi solo ora che lei era là

“E lei che ci fa qui?”

“E’rimasta ad assistermi mentre avevo la febbre”. Si affrettò a chiarire Noah

“Molto nobile…”. Sputò Elisabeth con un’aria che diceva l’opposto

“Si e ora vado a chiamare il guaritore perché lo deve vedere…”

“Oh che cosa ne sai tu? A me sembra in perfetta forma!”

Christabel assunse la sua espressione più testarda e incrociò le braccia sul petto.

“Lo confermerà il guaritore!”

“Oh che razza di contadinella ignorante se non lo dice un guaritore..”

“Lui non si muove di qui prima che lo abbia detto un guaritore!”. Ribadì Christabel alzando la voce

Noah occhieggiò la sua spada poggiata contro il muro e per un minuto prese in seria considerazione l’idea di tuffarsi a prenderla per assicurarsi che Cry non ci arrivasse prima di lui. Non era sicuro di cosa sarebbe successo se fosse arrivata a quella spada avendo Elisabeth a portata di mano. Intendiamoci se fosse stata solo quella strega il problema avrebbe persino suggerito a Cry di usare la spada ma il problema era che uno del popolo che uccideva un nobile veniva impiccato e lui non voleva vedere una corda attorno a quel bel collo.

Perciò fu un sollievo per i suoi nervi quando Cry uscì dalla stanza dopo avergli lanciato uno sguardo in stile “se quando torno ti sei mosso di mezzo millimetro ti uccido con le mie mani”

Christabel era talmente irritata che la sua camminata aveva la foga di una corsa. Quella specie di oca! Se n’era guardata bene dal venire a trovare Noah finchè stava veramente male e ora giudicava e faceva domande…

Come osava!

Nel giro di trenta secondi aveva trovato il guaritore e lo aveva portato da Noah. In effetti il medico si dichiarò pienamente soddisfatto di come il suo paziente sembrava riprendersi e che con un pochino di riposo, almeno una settimana, sarebbe stato come nuovo

Christabel ne fu ovviamente felice.

Solo che dopo tre giorni…

“Noah dove cavolo vuoi andare??”

Noah, intento a mettersi l’armatura,  si voltò con aria ovvia

“Ad allenare i soldati no?”

Lei si mise davanti alla porta a braccia conserte

“No! Il guaritore ha detto una settimana, sono passati solo tre giorni!”

Noah sbuffò irritato

“Oh quel vecchio scemo!”

“Noah tu non esci di qui! Dovrai passare sul mio corpo!”. Ringhiò christabel mettendosi davanti alla porta

Noah si avvicinò con un ghignò inchiodandola fra lui e la porta imprigionandola con le braccia ai lati del suo viso

“Non tentarmi è un bel corpo su cui passare anche qui contro la porta..”

Approfittando del momento di confusione della ragazza aprì la porta e corse fuori ghignando, inseguito dalle sue urla furibonde

 

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Capitolo 16
*** Rassegnarsi ***


Rassegnarsi

 

Autrice: allora spero che il capitolo non faccia schifo in ogni caso accontentatevi che lunedì martedi e mercoledì ho gli ultimi tre esami prima di laurearmi è già molto che ho aggiornato

Bacioni a tutti

Giuly

 

Noah corse a perdifiato giù per le scale facendo bruscamente spostare  i servitori che si trovava vicino. Non aveva molto tempo, non la sentiva per il momento ma era certo che Cry lo stesse seguendo e quando lo avesse raggiunto sarebbero stati cavoli suoi!

Arrivò alla foresta che circondava il castello e si appoggiò ansimando contro un albero con un sorriso vittorioso

“Ci sono riuscito!”. Esultò

“Ma che bravo! Vuoi un applauso?”. Fece una voce inviperita alle sue spalle

Noah chiuse gli occhi un secondo e dopo un respiro profondo si girò molto lentamente trovandosi a due centimetri dagli occhi azzurri di Cry. Occhi che lo avvertivano chiaramente che sarebbe stato molto saggio fuggire

Oh Oh ora che faceva?

“Ehm ciao Cry…”

Evidentemente la sua aria angelica non funzionava visto che la ragazza, sempre più inviperita, gli mollò un pizzico sul braccio talmente forte da rischiare di staccargli la carne

“Mi hai preso in giro brutto idiota!”

La sua espressione era assolutamente irresistibile e lui si ritrovò a sghignazzare  senza riuscire a trattenersi, pregando che Cry si fosse dimenticata il pugnale che normalmente si portava sotto le gonne

“Cry perdonami ma sai che era l’unico modo di uscire da quella stanza”            

 

Lei lo guardò imbronciata, pestando un piede

“E’ questo il punto Noah tu non dovevi uscire da questa stanza, il guaritore ha detto che non dovevi affaticarti!”

“Senti diciamo che ti ascolto…raggiungiamo un compromesso…diciamo che non alleno i soldati ma tu mi aiuti a sgranchire le ossa”

Christabel lo guardò un attimo indecisa. Accettando avrebbe rischiato di rovinargli la guarigione…ma se avesse rifiutato sapeva che era abbastanza testardo da andare ad allenare i soldati e quello era peggio. Beh non aveva molta scelta

“Ok testone facciamo così ora ci battiamo se vinco io a letto subito se vinci tu ti lascio fare quello che vuoi!”

Noah sorrise divertito.

“Mmh dai peste fatti avanti!”

Stavolta il suo orgoglio virile stava per essere fatto a pezzi dalla sua piccola peste. E infatti, nel giro di venti minuti si ritrovò a terra con la spada di Cry puntata alla gola

“Stavolta ho vinto!”. Esultò la giovane ridendo

Noah ghignò

“Ne sei certa Cry?”

La fanciulla si ritrovò con la schiena nella terra prima ancora di capire come Noah gli avesse spostato la spada

“Allora dicevi?”

Cry lo guardò arrabbiata

“Ma come cavolo hai fatto?”

“Sai tesoro l’esperienza serve…e io sono un soldato dopotutto”

“Uffa”. Sbuffò lei imbronciata

“Allora hai detto che avresti fatto tutto?”

Maledizione era mai possibile che con Cry non riuscisse proprio a evitare certe battute?

Davvero non riusciva a capire che cosa gli prendeva. O forse si? Dopotutto c’era stato qualcosa che avrebbe dovuto metterlo in guardia, riflettè, prima ancora che la sua amicizia con Cry fosse recuperata c’era già stato qualcosa che avrebbe dovuto metterlo sull’avviso

 

FLASH-BACK

 

Normalmente lui non toccava le fantesche, aveva visto troppe volte sua madre soffrire perché al marito non scappava nessuna ragazza anche solo appena passabile nei dintorni e lui si era ripromesso che mai e poi mai sua moglie sarebbe finita in quel modo.

Però al momento lui era libero e quella ragazza aveva qualcosa…qualcosa di indefinibile che lo attraeva come una calamita. Così aveva ceduto e si trovava sulla paglia con quella ragazza. Se la cavava bene, più che bene, ma qualcosa dentro di lui, ai margini della sua coscienza, sembrava non gradire quella situazione, affatto. Era come se una vocina sussurrasse che mancava qualcosa.

E poi quella risatina e mentre si alzava di scatto per controllare chi fosse l’elemento di disturbo quella vocina esultò come se finalmente quel qualcosa che mancava fosse comparso

Si voltò imbufalito e..Christabel era davanti a lui con il viso rosso per l’imbarazzo ma con gli occhi sfavillanti di divertimento

“Che cavolo fai Christabel?”

Lei ridacchiò di nuovo

“Beh serviva una cosa dalle scuderie, non sapevo che il posto fosse occupato”

La ragazza che era con lui lo oltrepassò scomparendo dopo aver fulminato con un occhiataccia Christabel

“Ecco sei contenta donna?”. Sbraitò il ragazzo infastidito

“Beh..si mio signore!”

Osservò la ragazza che rideva divertita e la sua rabbia svaporò. Quegli occhi…erano gli occhi di quella fantesca…ecco che cosa lo aveva attratto in lei!

Ma perché i suoi occhi lo avevano attirato?

Scosse la testa decidendo che probabilmente era il semplice fatto che gli piacevano gli occhi azzurri e che la questione non valeva la pena di pensarci troppo perciò se ne andò dopo un ultimo sguardo arrabbiato

 

 

FINE FLASH-BACK

L’attimo di distrazione perso in quei pensieri diede a Christabel l’opportunità di disarmarlo e buttarlo di nuovo a terra

“E ora?”

Osservò il suo sorriso vittorioso. Quanto gli piaceva avrebbe voluto vederla sorridere sempre. Oddio mica si era incapricciato di Cry? Oh si se ne era incapricciato e avrebbe dovuto capirlo da quando era andato con quella fantesca per il solo fatto che gli ricordava vagamente Cry, fatto che lui aveva volutamente ignorato. Non poteva fare altro ora che affrontare la cosa, lei doveva sapere e poi avrebbe deciso se frequentarlo ancora o se aveva paura

Si spostò da sotto di lei osservandola sulle spine

“Senti Cry…”

Lei sorrise incoraggiante

“Dimmi..”

“Ricordi la fantesca con cui mi hai trovato l’anno scorso?”

“Oh si che fine ha fatto?”

“Non ne ho la più pallida idea..senti.. tu mi hai mai visto con una fantesca?”

Lei scosse la testa confusa. Voleva dirle che era innamorato di quella?

“No…”

“E allora secondo te lei cosa aveva di speciale?”

“Non lo so Noah”

“I tuoi occhi..”

La confusione aumentò a livelli estremi

“Eh??”

“Quello che cerco di dirti..credo di provare qualcosa per te..sai qualcosa di quel tipo..”

“S-stai dicendo che mi desideri?”

Oh quanto era deliziosa con quell’aria imbarazzata

“Si e questo è un guaio dato che sai…”

“Tuo padre ti impiccherebbe prima di lasciare che mi sposi”

“Ecco appunto”

“E se io non fossi interessata al matrimonio?”

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Capitolo 17
*** Decisioni ***


Decisione

Autrice: ehyy grazie per gli augurii per gli esamii ho quasi finito ragazze ultimi dueee

 

Le parole di Chrystabel aleggiarono nell’aria mentre sui volti dei due ragazzi apparivano le medesime espressioni scioccate.

Noah la guardava scuotendo la testa incredulo. Non era interessata al matrimonio? Ma che cavolo voleva dire! Qualunque ragazza era interessata al matrimonio!

O no?

Christabel si premeva una mano sulla bocca, lei per prima non si capacitava di quanto aveva detto. Beh in effetti lei non era interessata al matrimonio, non al matrimonio in  se e per se almeno. Insomma, per lei il matrimonio era una cosa tra due persone che si amavano, se non era così che senso aveva? Beh in effetti vista così la sua frase assumeva un senso. Massì certo aveva confusamente  voluto esprimere questo!

“C-che vuol dire che non sei interessata al matrimonio?”. Balbettò Noah

Christabel sorrise rassicurante

“Noah per voi il matrimonio significa alleanza e un erede a cui tramandare il patrimonio no?”

Lui annuì lentamente. Ovvio era da quando era nato che gli avevano insegnato questo concetto e perciò il matrimonio era una cosa inevitabile per lui

“Ehm si esatto Cry…”

“Bene allora ascolta..una come me non ha alleanze da cercare e che beni vuoi che possa lasciare in eredità?”

“Mmh ok ti seguo”

“Perciò per te il matrimonio è un affare ma per me..beh mi devo sposare con qualcuno che amo se no..beh tanto vale che viva da sola”

Noah rise dell’idea assurda

“E chi si occuperebbe di te dopo che fossero morti i tuoi?”

Lei alzò le spalle

“Beh vivrei nella casa dei miei e lavorerei come fantesca”

Lui scosse la testa guardandola con severità

“Cioè il tuo progetto è vivere sola..con un gatto o una bestia simile?”

“Oh tanto bestia per bestia un gatto non ti picchia se non andate d’accordo..si, meglio di un uomo”. Rise annuendo convinta

L’occhiataccia del giovane la fulminò all’istante

“Sai come finiscono quelle vecchiette col gatto?”

“Piene di peli?”

“No con una catasta di legna accesa sotto i piedi..mi raccomando il gatto prenditelo nero così non puoi sbagliare se il tuo progetto è farti ammazzare!”

Lei gli fece una linguaccia imbronciandosi

“Che esagerato!”

“Cry lo sai che le donne non sposate non godono di buona reputazione direbbero che se non t’ha voluta nessuno hai qualcosa di strano o che…beh che sei l’amante di qualcuno..”

Non lo specificò ma entrambi sapevano di chi avrebbero pensato che fosse l’amante

“Eddai Noah non esagerare basterebbe mantenere una buona condotta!”

Lui sospirò paziente

“Cry girano già voci su di te perciò non si può dire che tu abbia una buona condotta”

Lei alzò ancora le spalle con noncuranza

“Tanto meglio se crederanno che sono la tua amante, non  si azzarderà nessuno a rompermi le scatole”

Noah la fulminò di nuovo

“Cry dai non scherzare!”

Aveva commesso troppe stupidaggini nel tentativo di aiutarla e ora la sua reputazione era traballante, non voleva sentirsi in colpa per averla rovinata. Anche se quella vocina dolce dolce gli faceva notare che se lei avesse deciso che non voleva sposarsi c’erano delle affascinanti alternative che si aprivano…

Scosse la testa con vigore.

No, no e ancora no! Non avrebbe fatto di Cry la sua amante. Lei meritava di più di uno che avrebbe potuto garantirle al massimo un tetto sopra la testa e, quando fosse stato disponibile, un posto nel suo letto. E il prezzo da pagare? Si sarebbe dovuta sopportare le frecciatine e le offese, per lei e i suoi figli. No lei meritava qualcuno che la sposasse, che passasse il tempo a urlare al mondo che donna meravigliosa aveva affianco e che desse un nome ai suoi figli.

Certo non gli piaceva l’idea che la sua Cry un giorno avrebbe sposato un altro, che avrebbe avuto dei figli da quel qualcuno..ma era la natura delle cose, doveva rassegnarsi.

Per un momento si divertì a immaginarsi Cry col pancione. Era un’immagine simpatica che lo fece sorridere

“Noah senti non ti sto dicendo che non voglio sposarmi in assoluto, io voglio sposarmi solo per amore!”

“Cry….beh non ti dico  che hai torto ma..”

“Lo so di norma le cose non vanno così ma…insomma tu credi che mi sarebbe convenuto sposare Jack? Che vita avrei avuto con lui?”

Lui annuì accigliato

“Mmh hai ragione meriti qualcuno che ti rispetti di più”

“Tu l’hai fatto”

Sbarrò gli occhi allibito

“Ehm Cry hai capito cosa ti ho detto poco fa?”

“Si Noah e diciamocelo quanti altri nella tua posizione avrebbero agito come hai fatto tu?”

Lui ridacchiò

“Mi fai più nobile di quello che sono, con un’altra non l’avrei fatto…”

Lei sopirò guardandolo divertita e gli poggiò la testa sulla spalla

“Beh ma io non sono un’altra io mi so difendere!”

La sua risata rimbombò nell’orecchio della bella moretta

“Mmh si mi avresti squartato a colpi di spada! Guarda che se non erro io non sono il solo qui a provare certe cose..non mi sembra che hai detto “che schifo” quando ti ho baciata

Altro che schifo! Era stato sconvolgente, anzi a essere onesta con se stessa non le sarebbe dispiaciuto rifarlo

“Mmh non c’era nulla di schifoso..sai Noah in effetti tu ad esempio saresti un marito accettabile…”

Mmh e perché no? In effetti lui si che sarebbe stato un ottimo marito…chissà forse avrebbe pure potuto amarlo. Oppure era già innamorata di lui?

“Oh sarei un buon marito?”

“Si peccato che sei nobile..”

“Sai è buffo tante volte ho pensato che era un peccato che tu non lo fossi, non mi dispiacerebbe avere una moglie come te!”

“Scherzi vero? Non sono una signorina raffinata ti farei vergognare!”

“No, sei una ragazza raffinata..se vuoi..io dico che saremo stati alla grande…”

“Mmh nella prossima vita rinasco nobile ok?”

“Ok allora inizio a chiedere la tua mano per la prossima vita!”

“Mmh vi accetto con piacere  signore..”

“Sai che divertente Cry?”

“Si…un sacco di balli e noi saremmo i più eleganti e raffinati!”

“E poi un sacco di bambini!”

“Si almeno una dozzina”

Lui la guardò per un lungo momento

“E se io non volessi aspettare la prossima vita?”

Lo guardò sorpresa

“Eh??”

“In fondo cosa mi impedisce di sposarti? Mio padre e mio padre non vivrà in eterno..”

“Ma Noah…”

“Senti mettiamola così faremo del nostro meglio per non sposarci e se quando mio padre morirà saremo liberi riprenderemo il discorso”

Non se l’aspettava, lui che in battaglia sopportava senza problemi la paura ma il suo cuore stava andando a mille mentre aspettava la risposta

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Capitolo 18
*** Svolta ***


Svolte

 

Autrice: mi faccio schifo da sola mi vado a nascondere prima che mi troviate voi

Addiooo XD

 

 

Il viso normalmente gentile di Christabel si distorse in un tremendo ghigno di derisione facendo stringere il cuore del povero Noah

“Ma pensi davvero che mi legherei tutta la vita a uno che non può offrirmi altro che un ambiente in cui sarei costantemente bistrattata?”

Noah si svegliò di soprassalto guardandosi attorno confuso. Il sudore gli imperlava la fronte e il cuore batteva all’impazzata. Si guardò intorno per la stanza cercando di convincersi che era stato solo uno orribile incubo

Un momento che cosa era orribile? Il fatto che nel suo sogno aveva chiesto a Christabel di sposarlo o la sua risposta?

Beh non ci voleva un genio bastava un minimo di onestà per capire quale fosse in effetti il problema

Era decisamente la risposta di Cry che lo aveva sconvolto. Ma perché? Doveva forse rassegnarsi al fatto che le conclusioni che aveva tratto fossero vere? Era davvero attratto da Cry?

Oh si lo era e quello che aveva ricordato nel sogno ne era la prova perché lui davvero aveva scelto quella fantesca perché somigliava a Cry…

“Ehy coscienza sporca Noah?”

Il suono di quella voce lo fece saltare come non era mai accaduto

“Ehm no Cry…”

No un momento…

“Christabel mi spiegheresti che accidenti ci fai qui?”

“Ero venuta a controllarti..”

Noah sospirò esasperato…e molto, molto in colpa…

“Per l’ultima volta donna tu devi evitare questa camera non sta bene”. Sibilò scandendo con cura le ultime tre parole

Lei lo guardò confusa. Ma che accidenti gli prendeva?

“Ehm Noah seriamente sono stata qui tanto tempo credi davvero che faccia differenza se vengo a trovarti ora?”

“E’ diverso!”

Christabel strinse gli occhi osservandolo interrogativa

“Eh? Come diverso?”

“Beh nessuno poteva pensare che fossi in condizioni fisiche per farti…beh ecco..”

Quello che le avrebbe volentieri fatto in quel momento

Ignara di quanto passava per la testa del suo amico, Christabel scoppiò a ridere

“Noah anche adesso sei molto debole è per questo che sono qui, per controllare che non combini fesserie!”

Tipo andare ad addestrare i soldati come aveva tentato di fare nel suo sogno per esempio. Che poi era una sciocchezza la storia che fosse debole avrebbe potuto tranquillamente andare ad allenare i soldati senza problemi

“Cry io sto benissimo!”

“No tu sei in convalescenza!”

“Va bene senti, farò il bravo promesso! Ora puoi tornare in camera tua..”

Christabel sorrise soddisfatta

“Ora ragioniamo Noah così va bene!”

Si voltò tranquilla per andarsene

“Ehy piccola?”

“Si?”. Chiese curiosa tornando indietro

“Senti ti devo parlare…ma non c’è fretta posso aspettare a domani mattina..ricordatene però”

La bella mora annuì tranquilla

“D’accordo Noah a domani…”

Noah si lasciò  cadere stancamente sul letto appena la sua amica ebbe lasciato la stanza. E ora che cosa avrebbe dovuto fare? 

Certo l’idea che aveva avuto nel sogno non era malaccio…

E perché no in fondo?

Massì era una cosa possibile dopotutto. Aveva pensato tante volte che Cry sarebbe stata una moglie perfetta se solo fosse stata nobile e allora perchè non provarci? In fondo a impedirgli di sposarla anche se non era una nobile non era altro che suo padre. Insomma, chi altri avrebbe avuto da ridire per la sua scelta se non lui? I suoi pari  certo alle spalle lo avrebbero disapprovato ma di sicuro non avrebbero osato parlare davanti a lui e a Cry non sarebbe importato il loro pensiero.

Ora l’unica incognita era la scelta che avrebbe fatto Cry. Lei che aveva deciso di sposarsi per amore e solo per quello dopo la mazzata di Jack avrebbe accettato di sposarlo accontentandosi dell’affetto che provavano l’uno per l’altra?

Ma se in effetti non ci fosse stato solo affetto a legarli? E se lui non fosse stato l’unico a provare quell’attrazione per lei? Era possibile se non addirittura probabile che lei provasse le stesse cose per lui in fondo non aveva ricambiato con entusiasmo il suo bacio?

Se la sua supposizione fosse stata esatta tra loro sarebbe stato perfetto, si rispettavano e si volevano bene e la passione sembrava non mancare. Era tanto più di quanto non potevano aspettarsi molti nobili da un matrimonio. Anzi, non era di più, era tutto! Non si chiama forse amore quando desideri e sei affezionato a una persona?

Ma quanto era stupido come aveva potuto non capire prima che la amava?

E ora che aveva accettato quella verità  e aveva preso la sua decisione non doveva fare altro che rispettarla e sperare che Christabel accettasse, si disse sistemandosi nel suo letto e cercando di riaddormentarsi

 

 

 

 

Christabel percorreva il corridoio diretta alla sua stanza e ridacchiò tra se divertita dalla scena di poco prima. Forse aveva esagerato ad andare a controllare Noah ma aveva avuto un brutto presentimento quando si era svegliata e, siccome sapeva che tanto non si sarebbe riaddormentata finchè non avesse controllato, tanto valeva dare un’occhiata e assicurarsi che fosse tutto apposto.  La cosa strana era che quella sensazione di pericolo non se ne voleva andare anche dopo la promessa di Noah di fare il bravo. Eppure sapeva che Noah manteneva sempre le sue promesse e poteva fidarsi di lui. E allora quale era il problema?

Mah forse era solo stanca. Certo che la passeggiata era valsa la pena, pensò arrossendo leggermente al pensiero di quando Noah si era sollevato a sedere sul letto. Accidenti se aveva un bel fisico!

Scosse freneticamente la testa. Quella sera non la smetteva proprio di pensare fesserie. Lei NON doveva assolutamente ammirare il fisico di Noah e neanche il resto! Non le avrebbe portato che guai assecondare quella assurda attrazione per lui

E sarebbe stata una buona idea anche smettere di pensare a quella brutta sensazione perché non c’era niente di pericoloso!

 “Ma vuoi fare piano accidenti!”

Il sibilo irritato che aveva seguito il lieve tonfo metallico la fece arrestare immediatamente. Il suo istinto le diceva che non era saggio farsi vedere così si nascose veloce dietro un arazzo

“Non è colpa mia se questa cosa pesa un chilo!”. Sbuffò un’altra voce

Poco dopo due uomini strisciarono fuori dall’ombra a pochi metri da lei. Non aveva sbagliato, uno di loro teneva in mano una spada ecco cos’era il suono che aveva sentito

“Pezzo di imbecille se il vecchio si sveglia siamo morti lo capisci? Per non parlare di Noah che ha i riflessi più pronti”

Christabel si premette le mani sulla bocca orripilata. Ma che cavolo..quei due pazzi volevano uccidere il lord! Si sarebbero fatti beccare e poi tutti loro sarebbero stati ritenuti colpevoli. E se fossero riusciti..oddio il re li avrebbe impiccati in massa finchè non fosse stato trovato il colpevole.

Che cavolo doveva fare?

Avvisare Noah, si rispose immediatamente. Era l’unico che li poteva fermare senza che scoppiasse il finimondo. Anche perché uno dei due l’aveva riconosciuto, era Jack.

Appena i due scomparvero alla vista corse a perdifiato su per le scale tornando alla camera di Noah

“Noah! Noah!”. Sibilò entrando di corsa

“Che cavolo succede Cry!” Esclamò lui guardandola

“Jack e un altro idiota stanno andando a uccidere tuo padre..o almeno a provarci…”

Noah saltò giù dal letto infilando la casacca e prendendo la spada

“Cry sai il discorso che dovevo farti domani mattina?”

“Si”. Sbottò lei impaziente

“Beh è meglio anticipare”

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Capitolo 19
*** Guerre e proposte ***


Guerre e proposte

 

Christabel guardò Noah perplessa. La sua espressione era molto seria…che cosa poteva avere da chiederle di così delicato?

“Dai Noah non abbiamo tempo!”.  Borbottò

La sua obbiezione era poco convinta però. Sapeva che Noah non avesse bisogno di sentirselo dire perciò,  se aveva scelto di mettersi a discutere di altre cose in un momento critico come quello, voleva dire che non poteva aspettare un altro momento.

“Sarò veloce allora…”

“Me lo auguro!”. Borbottò la ragazza infastidita alzando gli occhi al cielo

Eppure…eppure qualcosa negli occhi del suo amico la spinse a osservarlo attentamente, con il cuore che accelerava i battiti

“Cry….sono…”

I suoi occhi azzurri erano puntati troppo direttamente sui suoi ed ebbero l’effetto di stroncarle le parole in gola. Come faceva a trovare il coraggio di parlare? E se avesse letto derisione, o schifo?

Inoltre, ora che sarebbe arrivato il momento di credere maggiormente alla sua proposta, gli venivano in  mente tutte le pecche.

Come poteva chiedere a Cry di aspettarlo fino alla morte del padre? Avrebbe potuto volerci tantissimo. Magari per allora loro potevano essere vecchi ormai. Poteva chiedere un simile sacrificio?

A meno che…a meno che lui non arrivasse volutamente troppo tardi per salvare suo padre. Non era un bel pensiero ma c’era un insidiosa vocia che continuava a dirgli che suo padre avrebbe causato più felicità da morto che da vivo

“Noah ehy! Che dovevi dire?”

Noah alzò lo sguardo sulla sua amica scuotendo mentalmente la testa. Che accidenti stava pensando! Insomma non era giusto pensare di far uccidere il padre solo per essere libero

“Cry credo di essere innamorato di te”

Non doveva chiudere gli occhi come un condannato che aspetta di sapere se lo uccideranno, anzi, come una femminuccia che aspetta di sapere se lo uccideranno. Lui era un uomo maledizione! Un cavaliere! Non doveva cedere a un istinto così sciocco!

Christabel spalancò la bocca osservandolo allibita. Mica Noah le aveva detto che era innamorato di lei…

No doveva essere una sua immaginazione…

“Scu-scusa che hai detto?”

Noah si accigliò seccato. Ma come lui le diceva che la amava e lei manco lo ascoltava?

“Ti ho detto che ti amo!”. Borbottò

Il cuore della bella mora accelerò ulteriormente. Le aveva detto di amarla….buon Dio! Un aristocratico che si innamorava di una che era poco più di una serva, solo il suo Noah poteva farlo

Un momento..il SUO Noah?

Oh si era suo eccome se lo era! Lui la amava e lei amava lui perciò…era suo e che lady Elisabeth si impiccasse, ora che sapeva che anche lui provava le sue stesse cose non avrebbe mai rinunciato a lui! mai!

“Ahm…e se per ipotesi io ti dicessi che lo sono anche io?”. Chiese guardandolo circospetta

Era troppo felice per quello che stava succedendo e di solito lei diffidava di quello che sembrava troppo facile

“Beh ti risponderei che forse siamo giusti assieme…”

Lei sbarrò gli occhi. Non era possibile mica gli stava dicendo  che avrebbero potuto essere una coppia! No era un sogno e lei ora si sarebbe svegliata

(Autrice: naaa non sono così bastarda!...forse XD)

“Cioè noi due…?.”

“Beh…oh va bene.. non ti offenderai spero se non mi metto in ginocchio a chiederti la mano ma…ti va di sposarmi?”

Il suo ghigno divertito era assolutamente irresistibile

“Ehm…come la mettiamo con mio suocero?”

“Beh potremmo…aspettare che tu non abbia più un suocero…”

“Allora fammi capire…mi stai proponendo di aspettare che muoia tuo padre e poi..sposarci?”

Noah spazzò un invisibile granello di polvere con la punta del piede guardando in basso

“Ehm più o meno hai afferrato…”

Lei lo guardò con una lieve scintilla di divertimento

“Sa un pochino di sciacallo”

“Ehm Cry lo so che…insomma non ti sto chiedendo uno scherzo..si tratta di aspettarmi chissà per quanto ma ecco…”

“Sono una ragazza paziente…”

La fissò speranzoso. Stava forse dicendo che accettava?

“Dunque è un si?”

“Mah a meno che non arrivi qualche aitante  cavaliere…”

Il giovane la fissò torvo

“Morirebbe prima di mio padre!”

“Cretino scherzavo!”

“Buon per l’aitante cavaliere!”. Ghignò il giovane

“Noah..tu vuoi davvero sposarmi?”

“Si piccola..”

“Sono appena più di una serva…”

“No tu sei Cry punto e basta! Lo sei sempre stata per me e sempre lo sarai!”

“Noah ti amo anche io…e non ho problemi ad aspettarti anche per un decennio”

Sorrise felice

“Beh allora non vorrei dire speriamo presto perché è brutto augurare la morte a mio padre ma…”

Christabel sussultò come se l’avesse colpita

“Noah! Tuo padre!”

Anche Noah sussultò e si affrettò a impugnare  la spada e a correre verso la camera del padre.

Come Christabel aveva previsto, quando arrivò assieme a Noah scoprì che i due deficienti si erano fatti scoprire. E lord Seabrook stava per ammazzare Jack

Durante lo scontro il Lord si voltò per vedere chi era arrivato e Jack ne approfittò per scappare mentre Noah afferrava il suo amico

“Padre dove stai andando?”. Urlò, vedendo suo padre che correva verso la porta

“A prendere quell’altra feccia”

“Ma sei pazzo? È armato!”

“Sono ancora in condizioni di fargli la pelle!”

“Padre alla tua età…”

Ma il padre non lo stette neanche a sentire..corse a cercare la sua vittima sparendo dalla loro vista

Christabel guardò Noah scuotendo la testa

“Tuo padre non ha le rotelle tutte al loro posto!”

“No questo è certo,quel verme non è così stupido da essere lì ad aspettare di farsi prendere”

“Già infatti..”

Un trambusto fuori dalla porta li fece accorrere

“Ma che accidenti..”

Noah guardò allibito il padre steso alla fine delle scale

“Non ci credo”

Lasciò l’amico di Jack che teneva e si avvicinò al corpo del padre

“Si è spezzato l’osso del collo cadendo”. Sussurrò scuotendo la testa

“C-cosa pensi di fare? Accuserai Jack e l’amico?”

“Per cosa? Perché mio padre è caduto giù dalle scale? Sarebbe ridicolo Cry”

“Hai ragione”

Noah guardò il ragazzo pietrificato che stava ancora là senza manco avere il coraggio di scappare

“Vattene prima che cambi idea!”

 

 

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Capitolo 20
*** epilogo ***


 

Epilogo

 

Autrice: sniff sniff è finita (come i miei esami) spero di non avervi deluso per la fine forse troppo facile ^^ allora per chi fosse interessato metterò una nuova ff ambientata nel medievo e originale molto presto contattatemi e vi farò sapere quando la metto

Un bacio a tutti

 

Quattro anni dopo….

 

“Ora basta smettila di fare la peste!”

La bambina dai luminosi occhi verdi alzò lo sguardo osservando il padre con aria angelica

“Ma papà mi piace giocare con la tua spada”

Christabel rise scompigliando i capelli della figlia

“Sai dovresti addestrarla almeno non fa scemenze!”

“Non se ne parla neppure!”. Urlò Noah isterico

Quelle due lo avrebbero fatto impazzire ne era certo!

La piccola alzò le braccia per essere presa dal suo papà

“Va bene papà pelò non essele allabbiato con mamma”

Le baciò con tenerezza la fronte. Lo faceva arrabbiare con la stessa rapidità con cui si faceva perdonare

“Va bene piccola peste appena sei abbastanza grande da reggere la spada vediamo cosa si può fare!”

La piccola strillò entusiasta correndo fuori

“Mmmh che peste!”

Christabel rise baciando il marito

“Non ci crede nessuno mylord! Lo sappiamo tutti che è la tua cocca!”

“Mmh spero che là dentro ci sia un maschietto”. Sbuffò indicando la pancia della moglie

“Ai suoi ordini mio signore”

“Non ti crede nessuno milady sono io lo schiavo qui”

“Ecco allora zitto e baciami”

“Ai suoi ordini”

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