Colazione da Tifa's (Kingdom Movies)

di ToraStrife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Titoli di Testa (Prologo) ***
Capitolo 2: *** Primo Ciak! Si gira! ***



Capitolo 1
*** Titoli di Testa (Prologo) ***


Colazione da Tifa ('s)
Solo, circondato da un centinaio di Heartless. Durante il suo viaggio, Re Topolino ne aveva affrontate di dure prove, ma raramente si era  messo in una situazione come questa.
Nella sua piccola tunica, con la testa immersa nel cappuccio, dal quale si potevano comunque notare le enormi orecchie, il Re, che aveva scelto di lasciare il regno per una missione segreta di vitale importanza, si stava guardando continuamente attorno, Keyblade alla mano, nel tentativo di scoprire da quale parte sarebbe giunto il primo attacco.
La solita, prevedibile manovra alle spalle: questi Heartless non hanno fantasia, pensò Topolino.
Un balzo acrobatico fece rimanere di stucco il primo aggressore, che come premio ottenne direttamente una keybladata sulla testa, regalo del nobile eroe roditore in atterraggio da sopra di esso.
Fu il silenzioso suono del gong: gli Heartless attaccarono in massa il Re, che tra volteggi e fendenti, mieteva vittime come steli di grano sulla lama di un falcetto.
Dieci, venti Heartless terminarono così sul campo la loro misera esistenza. Ma il numero era ancora esorbitante: Re Topolino stava accusando una comprensibile stanchezza.
Una distrazione imprevista gli complicò le cose: un Heartless lo ferì con un artiglio alla mano destra; il dolore fu tale che Topolino lasciò la presa della Keyblade.
Ora erano guai seri, pensò Topolino: Come affrontare un battaglione di Heartless, dal momento che era disarmato?
Pensa in fretta, Topolino, pensa!
La folla di Heartless si stava radunando attorno al re, pronto a sopraffarlo in qualunque momento.
La mente di Topolino stava vagliando rapidamente ogni idea. Combattere era un suicidio: rimaneva la fuga, ma come? Schivarli era impossibile, troppo numerosi. Si, ma come evitarli? Saltando?
Topolino si diede una manata in testa. Saltare! Certo, era un'idea pazzesca, e dopotutto, erano decenni che non lo faceva più. Sarebbe stato ancora capace?
Si fece coraggio, prese quel poco di rincorsa che lo spazio gli permetteva, flesse le gambe e balzò.
Accidenti, salto troppo corto, stava direttamente atterando tra le braccia di un Hearless!
Da quel momento, fu l'instinto che decise per lui.
In volo, Re Topolino senza pensarci tese le gambe in avanti.
L''Heartless fu stupito di vedere il fondoschiena regale del topo arrivargli direttamente in testa.
Rimbalzato sulla testa della creatura, Re Topolino atterrò in piedi.
Il risultato di quella strana mossa ebbe un effetto inaspettato: l'Heartless "baciato" dai glutei del Re, scomparve in una nuvola di scintille.
- Siiii, funziona ancora! - Esultò Topolino. Gli Heartless si guardarono l'un l'altro, stupiti, poi si volsero verso il Re, e tornarono alla carica.
Topolino si guardò attorno, alla ricerca della sua Keyblade: nessuna traccia. Però qualcosa colse la sua attenzione, e gli regalò un gran sorriso.
- Un albero di mele! -  Esultò. Con un balzo salì sull'albero, staccò quante più mele potè, e  le tirò addosso agli Heartless.
Magicamente, i bersagli colpiti svanivano in nuvole di scintille.
- Evviva! - Gridò di gioia Topolino, e con una punta di cattiveria continuò il suo tiro al bersaglio.
- Dannati Heartless, siete solo dei pivelli, in fondo! Ai miei tempi, mica c'era bisogno delle Keyblade! Bastavano delle mele e queste belle chiappette che vi invito a baciare - si concesse, molto poco regalmente, il Re Topolino.
Topolino provò un piacevole senso di nostalgia, mentre sterminava gli Heartless a suon di mele.  Erano vent'anni che non lo faceva, dopotutto, e si sentiva come se fosse tornato ai tempi del Megadrive, dove salvava Minnie e saltava in testa ai nemici - a quei tempi vigeva la sana scuola Super Mario - in tutta la serie di Castle of Illusion.


- Stop! Così non va! - sbraitò Sora.

Pippo spense il proiettore.

- Ma era una bella scena d'azione, e poi recitava nientemeno che il nostro Re -

La voce era quella di un papero,anzi, IL papero, quello che tutti conoscete con il nome di Paperino.

Pippo sospirò - Neppure questo ti va bene, Sora? Stasera accontentarti è particolarmente ostico. -

- Osti-che? - domandò Paperino, che non credeva di aver sentito davvero una parola così forbita da parte del suo collega: il quale, infatti, non fu capace di replicarla.

- Ost...Ostu...? Hostel? - fu la spiegazione imbarazzata di Pippo.

- No grazie, ne ho abbastanza degli horror, ogni volta che andavo da Jack Skeletron me ne propinava sempre uno. - sbuffò Sora.

- Sora, stasera sei davvero incontentabile. - protestò Paperino. - Si era detto una serata al cinema, tanto per cambiare, no? -

Bisogna a questo punto fare una precisazione: l'unico cinema di Hollow Bastion era una sala mezza spoglia, tre sedie arrancate e un proiettore ante-guerra, ancora funzionante con le bobine.

- Si, - Protestò ricomponendosi Sora, - Ma volevo cambiare, per una volta. Sono stufo dei cartoni animati con voi due. -

- Ma noi siamo classici Disney - protestò Pippo.

- Si, ma che diamine, sempre le stesse cose. Lavoretti di qua, canzonette di là, mielismo appiccicoso, e poi sinceramente, le vostre beghe di gioventù non sono poi così avventurose. -

- Come non avventurose? Cip e Ciop e i miei nipoti sapevano essere delle veri pesti! - si indignò Paperino.

- Senza contare - continuò Sora, rivolgendosi direttamente al mago di corte. - Che in quei cartoni quando parli tu è tutto uno squaqquaraqquare. Non si capisce nulla! -

- Che c'entra? - arrossì un poco Paperino - Quello dipende dal doppiaggio...-

Sora non si risparmiò - E Gambadilegno, Pippo? E' vero che è un avversario storico tuo e di sua maestà, ma guarda anche la sua situazione sentimentale. Prima ha una fidanzata grassa come una balena. -

- Ah, Trudi. -

- Si, quella, e poi in "Ecco Pippo" si ritrova sposato con una arcigna compagna più insopportabile di Grimilde. Senza contare suo figlio. A proposito, ma ora che ci penso, anche tu hai un... -

- Non sono affari che ti riguardino - tagliò corto Pippo.

Paperino intervenne. - In tutti questi paradossi, la cosa che mi fa più ridere, è che ora, Pippo, accompagni il sottoscritto mago di corte nelle nostre avventure, ma prima non credevi alla magia neanche sotto tortura. -

- Intendi, Nocciola, quella simpatica vecchina eccentrica? Ma certo che non era una strega! -

- Certo - commentò sarcastico il papero - Come non lo è Amelia. Per fortuna che non collabora con gli Heartless... -

- Non è questo il punto! - interruppe Sora - Io volevo semplicemente qualcosa di... diverso! -

Pippo guardò in basso, e mormorò - Io... beh, pensavo che il Cinema fosse qualcosa di divertente, il fatto è che Hollow Bastion è solo un pezzo di mondo. Praticamente un buco. -

- Non dire così. L'idea del Cinema è perfetta! - lo rassicurò Sora - Beh, sarebbe stata un'altra cosa se ci avessi portato Kairi, anzichè sempre solo noi tre.

- Stai insinuando che siamo un trio di sfigati? - inarcò un sopracciglio Paperino.

- No! No! Non intendevo questo - si impanicò Sora, tutto rosso, agitando le mani di fronte alla gaffe.

A Paperino venne improvvisamente in mente la figura della sua amata Paperina, ed ebbe un moto di comprensione.

- Si, si, ho capito! Una donna a volte è sempre meglio. -

- Ecco, qualcosa del genere, ma si parla sempre di amici, eh? - fece Sora, in un ostinato tentativo di mascherare i suoi sentimenti.

- Una donna? - si interrogò sull'argomento Pippo.

Sora e Paperino sgranarono gli occhi e lo fissarono.

- In effetti, tu, Pippo, come donne....? - chiese innocente Sora.

- Io? Oh Garwsh!
Chi ha bisogno di donne? Me la cavo benissimo senza! - rispose con fierezza Pippo.

Nella testa degli altri due passò l'unica risposta pensabile alla probabile domanda "Ah, si? E come?", ma lo giudicarono troppo sconcio e decisero di sorvolare.

Sora non potè comunque trattenersi dall'ironizzare.

- Una donna, no, ma un figlio adottato, si? -

- Te lo ripeto per l'ultima volta: non sono affari tuoi! - cominciò a innervosirsi il buon vecchio Pippo.

Vedere Pippo arrabbiato era una cosa tanto rara quanto spiacevole, quindi Sora decise di non indagare oltre.

Una lampadina però si accese sulla testa del mago Paperino.

- Clarabella! E Clarabella? Che mi dici di tu e lei? -

- Uh? Clarabella? -

- Ma sì, quella vacca! (ehm... ndA) Ehm, cioè, si insomma, Clarabella! Non ti ricordi? Ti ha pure baciato alla fine del remake dei Tre Moschettieri! -

- Beh, è vero, ma c è anche di mezzo Orazio, dopotutto - rispose Pippo, grattandosi confuso in testa.

- Va beh, non importa, ho capito lo stesso. In casa Disney succede sempre così: le cose non decollano mai. - Concluse, un pò freddamente, Sora.

Fortunatamente Pippo era un personaggio di buon cuore, e non se la prese per la velata insinuazione, e Paperino decise di non farci caso.

- Comunque, abbia divagato fin troppo, per il momento. Il fatto è che voglio un film diverso dal solito! - venne (finalmente!ndA) direttamente al punto Sora.

- Beh, abbiamo già appurato che quelli d'azione non li vuoi, però li vuoi avventurosi. - disse Paperino, cercando di far notare l'incongruenza.

- Beh, di solito quelli tutta azione mi piacciono, ma il fatto è che sono già in "azione" tutto il tempo quando combatto gli Heartless - si giustificò Sora.

Paperino e Pippo dovettero con Sora su questo punto.

- E allora cosa? - si domandò Pippo.

- Mah, non so, qualcosa di potenzialmente romantico, ma che non mi induca alla pennichella dopo tre minuti - propose Sora.

Tutti e tre si misero a braccia conserte ciondolando la testa a occhi chiusi, in cerca di una soluzione.

A trarli d'impaccio ci pensò Cid, entrato improvvisamente nel cinema.

- Ehy, ragazzi - cominciò, impestando l'aria con il puzzo del suo sigaro. - ho sentito che qua avete un proiettore; se non vi spiace vorrei usarlo. -

- ssssssi? -  Esclamò il trio in coro, sbattendo ripetutamente le palpebre. Finalmente un film da cielo, pensarono.

L'uomo vide il proiettore, e tolse da sotto la sua ascella il paio di bobine che si era portato dietro.

- Ugh, tenevi proprio i film sotto le ascelle pezzate? - protestò Paperino.

- Hai qualcosa da dire sulla mia igiene, piumato incappucciato? - gli intimò Cid.

Pippo aveva già in possesso una bobina, di cui stava controllando il titolo.

- Gawrsh! Questo titolo non l'ho mai sentito. "Le calde notti della Gainsborough". -

- Non toccare! Quello è un prestito da parte di un amico! - interruppe Cid, strappando di mano la bobina a Pippo. 

Cid si accorse del trio che lo guardava con un continuo sbattimento di palpebre.

- Un momento, gente, si supporrebbe che io usi questo proiettore da solo. Sapete, bobine delicate, visioni private. -

Il trio si mise a piagnucolare. - Plllleeeeeeaassssee Cid. Non farci questo torto. Vogliamo vedere un film! -

- Ma come? Ero venuto confidando che aveste già finito con il proiettore!- protestò Cid.

Il trio dagli squardi sbrilluccicanti e le palpebre sbattute lo ghiacciò di nuovo.

- Pleeeeaaaasssseee! Vogliamo vedere un film! Facci vedere uno dei tuoi -

- Ugh! - Si indispettì Cid, poi, con fare rassegnato: - Okkey, va bene! Basta che dopo la visione vi levate dalle scatole, intesi? -

- Si!Si!Si! - Rispose il trio in coro, ormai quasi una parodia degli sguardi pietosi alla Spongebob.

Cid cominciò a brontolare tra sè e sè - Uhm, vediamo. Come fare? Non posso certo far vedere a questi tre mocciosi il preziosissimo film prestatomi direttamente dal Signor Maestro Sennin J. Oh già, che scemo, c è sempre l'altra bobina. -

Presa in mano quest'ultima, Cid la porse a Pippo.

- Tenete, e svegliatemi quando avete finito -

Senza aspettare risposta da parte di nessuno, si scelse una sedia, distese le gambe e cominciò a russare.

- Ugh, abbiamo già gli effetti sonori - protestò Sora all'ascolto ai rumori vocali dell'ingegnere addormentato.

Pippo guardò la copertina della bobina

- "Colazione da Tifa's". Ma che titolo è? -

- Non lo so, ma certo non mi sembra recente. - commentò Paperino. - Dev'essere un film stagionato. -

- Dopo essere stato a contatto con le ascelle di Cid, lo è sicuramente -

I tre sghignazzarono alla battuta di Sora.

- Va beh - Sora continuò - meglio che niente. Pippo, metti la bobina nel proiettore. -

Paperino pensò a spegnere le luci, mentre sullo schermo gigante si proiettavano le vecchie immagini di un countdown in bianco e nero. Al finire del countdown, le immagini un pò rovinate cominciarono a delineare un paesaggio definito. Una musica gradevole.....

- Miracolo, ha il sonoro! - esultò Pippo.

- Perché, credevi andasse a didascalie come ai tempi dei Lumiere? - chiese Sora.

- E se fosse, cos è cambiato? In rete scarichi le serie animate con i sottotitoli da leggere, nonostante ci sia il sonoro! Non è cambiato proprio nulla in cento anni. - sfoggiò dalla sua cultura Paperino.

- Shhh! Se continuiamo a parlare rischio di perdere il filo del film - si lamentò Sora.


"Colazione da Tifa's"


Una musichetta gradevole intanto introduceva l'inizio del film, mentre da una GummyShip che si fermava da uno dei suoi viaggi, guidata da un biondo e prestante tassista con un sigaro in bocca, scendeva una figura femminile graziosa e dal portamento aristocratico, per ora resa irriconoscibile dalla visuale oscurata dall'ingombrante mezzo di trasporto.

- Quel tassista col sigaro mi pare di riconoscerlo - Commentò Pippo.

- Non mi  importa di quello. Guardate la signorina che è uscita dalla GummyShip. - indicò Sora.

- Non riesco a vedere chi è... almeno si levasse quel dannato Taxi Dimensionale! - protestò Paperino.

- Non so chi sia, ma che portamento! Dev'essere una donna bellissima. - sorrise Sora.

- Gawrsh! Probabilmente hai ragione, Sora! Dev'essere una di quelle grandi attrici che passano alla storia e che vivono nel mito e fanno da esempio di avvenenza anche per le generazioni successive - commentò entusiasta Pippo.

Paperino da quella frase appurò che Pippo aveva la particolarità di dire cose particolarmente profonde, solamente nei momenti in cui non pensava.

Finalmente l'ingombrante presenza della Gummyship si levò dalla scena, e gli occhi curiosi dei nostri tre spettatori si apprestarono a ricevere finalmente l'agognata magnificenza della presenza divina che si stava rivelando loro.

Il trio mantenne a lungo lo sguardo fisso su quella figura. Le mascelle caddero a terra, una a una.

Il trio rimanse fermo parecchi minuti, in un misto di espressione ed incredulità: avevano riconosciuto nella strabiliante figura della protagonista, una figura particolarmente familiare.

- Che cavolo ci fa lì Yuffie? -

Fu l'imbarazzata domanda che si porse Sora, condivisa anche dai suoi amici.






- ....'graziosa e dal portamento aristocratico', eh? - Fu il commento sarcastico di Paperino.


(ehm, ndA)



Ciak. Buona (speriamo) la prima.

La scena successiva, prossimamente sui vostri schermi.




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Capitolo 2
*** Primo Ciak! Si gira! ***


Colazione da Tifas 2 - Svegliaa. -

Un frinire di narici continuava a riempire di note musicali stridule l'aria.

- Ehy Sora, svegliaa. -

Ancora nessuna risposta.

- Blublublubblub! Spuah! Spuah! -

- Ah, finalmente ti sei svegliato, bell'addormentato. -

- AAaaargh. Accidenti, che incubo. ho sognato di annegare! -

- Esagerato. -

- Che sogno realistico, però! Ho ancora la sensazione di bagnato. -

- Sicuro che sia solo una sensazione? -

A questo punto Sora si guardò attorno intorno constatò la sua condizione di mezzo fradicio.  Di fianco a lui, Paperino con una caraffa d'acqua con la quale aveva fatto la doccia al bell'addormentato.

- Rinfrancante una doccia appena svegliati, eh Sora? - commentò Pippo, lì a fianco.

Non dovete pensare male di lui, non vi era sarcasmo nelle sue parole, e questo Sora e Paperino lo sapevano bene: Pippo era troppo ingenuo e di buon cuore. E soprattutto, era davvero tipo da considerare una caraffata d'acqua in faccia una 'doccia'.

- Certo, Paperino, che potevi almeno toglierceli prima, i gerani! - protestò Sora sputacchiando un paio di petali.

Il pennuto si strinse nelle spalle. - Mi ci hai costretto, in fondo. Come puoi addormentarti dopo dieci secondi dall'inizio del film?

- Netti! - aggiunse Pippo mostrando con orgoglio il  10.00  che lampeggiava sul display del suo cronometro elettronico.

- Beh, insomma - tentò di giustificarsi Sora. - Non parte molto bene un film con una donna che scende da un taxi e si avvicina semplicemente a una vetrina. -

- Ma questa scena è entrata praticamente nella storia del cinema! - sbottò Pippo, in uno dei suoi strambi interventi 'dotti'. - Come fai a non vedere l'intensità di questa scena? L'emozione della protagonista, così forte? -

Paperino cominciò a pensare che Pippo soffrisse di schizofrenia, o che qualche scribacchino lo stesse facendo diventare OOC.

- Beh, in fondo, che l'emozione della protagonista sia forte, è indubbio - commentò Sora. - Lo vedo dall'intensità con cui si è aggrappata alla vetrina come un geco, e stia sbavando avidamente alla vista delle sfere colorate di Materia espostevi. -

- Beh, che fosse stata sempre avida di quelle strane palline colorate non è certo una novità. - intervenne Paperino - Non le rubava, nel suo mondo di origine? -

- Garsch, si, è vero! Ma allora è una ladra! - fu il prevedibile commento di Pippo-

- Vuoi dire che ora scassina e svaligia tutto? Finalmente un pò d'azione! - si entusiasmò Sora.

- Uhm, non credo che andrà a finire così. - espresse il suo dubbio Paperino.



La gentil donzella stava indugiando, con intensa ammirazione, sulla visione delle colorate sfere luccicanti ch'erano appoggiate dietro il lucido vetro, ormai appannato e imbrattato dalla graziosa saliva che colava dalla boccuccia della signorina in modo chic e copioso lungo la superficie.
Così era intenta ad ammirare lo sbrilluccicoso spettacolo, fin quando non si accorse che due occhi severi la stavano scrutando da tempo.
La graziosa signorina distolse con riluttanza gli occhi dalla vetrina, e si apprestò ad accogliere la familiare presenza.

- Ciao, Tifa! Quanto tempo eh? - esordì la giovane con una smagliante risata nervosa.

Appoggiata a un muro, con le braccia conserte, Tifa stava immobile all'ingresso di fianco alla vetrina, illuminata a tratti da un'insegna al neon che lampeggiava ripetutamente "Tifa's".

- Che ci fai qua davanti al mio locale, Yuffie?  Stavi avendo delle mire sulle mie Materia esposte in vetrina? -

- Ah quelle? No, no, affatto! Le stavo solo ammirando nella magnificenza dei loro colori! -

-  Meglio così. Sei venuta allora per prendere un caffè? -

La magra ragazzina ninja scosse la testa da lato a lato.

- No! No! Neanche quello! Assolutamente! -

-  E ci mancherebbe! Sarebbe solo una inutile aggiunta alla tua già estesa lista di debiti. -

- Si...si, è vero! Beh, ci vediamo! - disse la piccola donna mentre agitava la mano, il tutto mettendo più terreno possibile tra lei e la
credicitrice (non, non creditrice, non è un errore di stampa. Era il modo di Yufffie di chiamare Tifa: il termine derivava dalle continue promesse di pagamento, che si riassumevano in un "Ti pagherò: credici!"


- E così niente rapina! - fu il commento deluso di Sora.

- Sono vecchie amiche di gioco, in fondo, come potrebbe mai farle questo? - tentò di giustificare Paperino.

Pippo ne disse una delle sue. Le sue insolite, intendo.

- Cerca di contestualizzare la scena tenendo a mente la situazione della ragazza. Sssst. Proprio ora la  stanno spiegando -

Bisogna dire che la povera ragazzina aveva tanti sogni e ambizioni, ma era anche rigorosamente a corto di gill. E senza gill non si va da nessuna parte a questo mondo. E questo Yuffie lo sapeva bene.  Per una ragazza la cui prospettiva era di vivere nel lusso, accumulare gill e Materia preziose erano una cosa necessaria.

- Un momento, signori, cosa sono i gill? -  interruppe Sora.

- Immagino sia la valuta locale. - spiegò Paperino.

- Ya Yuck! Quanto è il cambio gill - munny? - chiese Pippo.

Questa domanda rimase senza risposta, da un lato perché nessuno del trio era un esperto in economia e finanza. A dir la verità, l'unico personaggio con un minimo di cognizione di causa stava ronfando della grossa di fianco a loro, ma sapevano che disturbare Cid durante un sogno impegnativo non è MAI cosa saggia.
Giusto per aprire una piccola parentesi, anche noi saremmo curiosi di sapere l'esatto cambio gill-munny-euro, ma lasciamo stare, in fondo questo racconto non ha un prezzo da pagare (ed è un peccato, nota personale di chi scrive)

Potete immaginare che se Yuffie in teoria avesse le ambizioni di un Paperone, in pratica si ritrovava con i debiti di un Paperino.

- Ehy! - Protestò il piumato.

Opps. Scusa. Comunque, tutto questo la portava a spiacevoli situazioni.
In particolare, qualcosa successe quella sera, dopo aver fatto una doccia.
Col particolare che la doccia non era la sua. Beh, se è per quello, neanche l'appartamento.
Adesso per esempio la stiamo vedendo con indosso solo un asciugamano, mentre passa di balcone in balcone, in tal modo da sfuggire al proprietario ansioso di inculcarle in testa con un randello il difficile concetto di proprietà privata.


- Ooooh, finalmente un pò di fanservice! - fu il soddisfatto commento di Pippo.

Paperino non era altrettanto entusiasta. - Non lo chiamerei proprio fanservice. Ha due gambe come stecchi, e praticamente il fisico di una ragazzina.

Sora non intervenne. Era troppo occupato a pulirsi il sangue dal naso.

I due compari disneyani lo squadrarono, e fecero spallucce. Dopotutto era comprensibile che Sora fosse eccit...ehm, emotivamente coinvolto dal seminudo di Yuffie. La Kairi che gli piaceva, dopotutto, non era tanto più formosa.


La scena cambia.  
Un appartamento carino e ben decorato, e un divano con sopra un giovanotto dall'aria meditabonda che se ne stava sdraiato a gambe distese e la testa appoggiata su un bracciolo.
L'uomo stava riflettendo sulla sua vita. Una squallida vita, se gli si può concedere il termine.
Una volta era un rinomato protagonista.
'La più grande storia d'amore', dicevano, 'le più belle avventure'. Si era guadagnato addirittura una fetta di spot sulla TV internazionale. Cosa mai vista, fino ad allora, tra i personaggi della sua categoria. Neanche quell'odioso biondino dai capelli a punta che lo aveva preceduto.
.

"Ce la farai... un giorno"

Il geniale slogan, gli occhi ammirati di mille fans, l'esplosione di popolarità.

Poi il tempo passò e lui subì il destino di tutti i suoi simili.
Cambiano le storie, cambiano i personaggi. Cambiano interi mondi.
E quelli come lui finivano presto dimenticati, a fare i conti con le difficoltà di tutti i giorni di sbarcare il lunario

E così, paradossalmente, lui, che aveva vissuto mille avventure per salvare la sua bella, si era ridotto a vivere come un mantenuto, coccolato e vezzeggiato dalla stessa.
Lei sì, alla fine, era diventata la più grande strega esistente al mondo, e quindi tutti si rivolgevano a lei. Il problema imperante (i dindi, ehm, gill sonanti) lo aveva costretto ad abbandonare il suo orgoglio di guerriero, e usare la facile carta del mantenuto dalla riccastra.
Una volta era il suo Uomo, ora era diventato come uno dei suoi pucciosi cani di pezza.
Non era neanche più sicuro dei suoi sentimenti, dopotutto, e ogni sera, su quel divano, quell'odioso lupo ferito di nome Orgoglio lo veniva a rimproverare.
"Guarda come ti sei ridotto".
E la risposta era sempre la stessa:
"Si. Ma che ci posso fare?".
Così va la vita. Ma sì, proviamo ad ammutolire quel sentimento rompiscatole con un altro bicchiere di Whisky.
Però, diavolo, tutto quest'alcool in corpo mette un gran caldo. Meglio togliersi prima la giacchetta di pelle....

E fu così che il guerriero fece mostra del suo fisico giovane e statuario, anche se un pò sciupato dal bere e dell'ozio.

Fanservice per donne, peccato per voi, noi vediamo, voi potete solo immaginare.

E fu col torso nudo che si trovò di fronte, non senza sorpresa, una ragazzina seminuda coperta solamente di un asciugamano di spugna che si era intrufolata senza permesso nel suo appartamento dalla porta che dava sul balcone.


Fanservice maschile e femminile, siiiii. 


La ragazzina, un pò imbarazzata, indugiava a lungo lo sguardo sui muscoli guizzanti e ancora in forma del giovanotto. Ed altrettanto intensamente, sentiva su di lei gli occhi di lui che la perquisivano in ogni angolo, in ogni curva. Va beh, più rettilinei che curve.


Per interrompere quella imbarazzante situazione, fu Yuffie a spezzare il ghiaccio.

- Ehy, bel fust... cioé, ragazzo, cosa continui a guardare? Non hai mai visto una splendida ragazza in fiore entrare nel tuo appartamento, prima d'ora? -

Per tutta risposta, il giovane girò di spalle e diede uno sbuffo annoiato.

- Io vedo solo una bambina. -

La battuta punzecchiò in modo molto doloroso la dignità di Yuffie.

- Ehy, tu! Che modi da villano! Non si parla così a una signorina! -

- Intendi una sconosciuta che entra negli appartamenti altrui come una ladra? -

Una grossa goccia di sudore apparve sulla nuca di Yuffie.

- Oh, beh, non ci fare caso! E'... è per via di un uomo, sai! Mi inseguiva arrabbiato e così sono stata costretta a scappare... -

- Devi essere davvero brava a scappare, se passi addirittura
fuori dal palazzo.

Oh, beh, - rispose con orgoglio Yuffie dandosi un buffetto sul petto... ehm, piuttosto avaro...

(Yuffie a questo punto si girà verso la telecamera e irrompe con un furioso

- LA VUOI PIANTARE CON LE FRECCIATINE SUL MIO FISICO, VOCE NARRANTE DEL CAVOLO?!?! -


Oooops, scusa..)

...continuando, Yuffie con orgoglio aggiunse - sono agile sai? Non per niente sono la famosa e affascinante ninja Yuffie Kisaragi! -


- Se sei convinta sull''affascinante',  va beh... - fu la glaciale risposta del giovane. Così glaciale che la goccia di sudore sulla nuca di Yuffie divenne una stalattite. Poi la ragazza si accorse, in questo marasma, di un particolare importante.

- Però tu non  mi hai ancora detto come ti chiami, ragazzo! -

- Non sono 'ragazzo', il mio nome è Squall. -


- Fermi tutti! Ma quello è Leon! - fu la geniale intuizione di Pippo.

Gli altri due lo guardarono inebetiti. Paperino in special modo lo rimproverò.

-  Non che ci volesse una scienza a capirlo -

- Beh, sapete, fino adesso non si era mai nominato 'Gunblade' o 'cicatrici sul volto' - si giustificò Pippo.

Sora intervenne.  - Ma dai, il riferimento alla fidanzata strega. Lo sai che

*SPOILER ALERT* in Final Fantasy 8 Rinoa diventa una strega perché riceve i poteri da Edea *END SPOILER ALERT*

Pippo rispose - Appunto, non aveva nominato neanche Rinoa -

Paperino tagliò corto. - E comunque in Kingdom Hearts il pairing più ovvio per Yuffie è Leon -

- Ancora un momento! - interruppe Pippo. - E il nome? Ha detto di chiamarsi  Squall.

- Dai Pippo, abbiamo già detto che questo è un film vecchio, all'epoca Leon si chiamava col suo vecchio nome. - rispose Sora.

Pippo obiettò per la terza volta.

- Ma se il film è così vecchio, il pairing naturale di Yuffie non dovrebbe essere Vincent Valentine o come cavolo si chiama? -

Paperino si spazientì. - Senti, critico delle mie piume, oggi fai decisamente troppe domande. Dove siamo qui? A Kingdom Hearts, ok? E Vincent in Kingdom Hearts non c é.

Il volo di una scarpa zittì le discussioni del trio.

- Silenzio laggiù! Che non riesco a dormir...ehm a concentrarmi in pace! - fu la seccante protesta del biondo dalla comodità della sua sedia.

Il trio decise di dar retta al vecchio 'zio' e come bravi bambini si zittirono si concentrarono sulla visione della pellicola.


Yuffie rimase di stucco.

- Squall Leonhart? Quello Squall? Ah be, adesso mi spiego tutto. I tuoi atteggiamenti da snobbone sono leggendari presso tutti i mondi di Final Fantasy. -

Squall fece spallucce.

- Bah, dovrei tagliarti la lingua dopo quello che hai detto, ragazzina. Anzi visto che sei una ninja, dovrei tagliarti la testa come una ladra. Se solo trovassi il mio Gunblade qua in giro... va beh, chissenefrega, prima cercavo di servirmi del Whisky. -

Yuffie, al pensiero di un drink gratis, si offrì gentilmente.

- In questo caso, non ti muovere! Ci penso io! Un whisky per me e uno per te, d'accordo? -

E dopo aver riempito avidamente due bicchierini di alcool puro, ne porse uno al vecchio cadetto di Balamb.

- .... come due vecchi amici! - aggiunse, facendo tintinnare i due bicchieri a contatto, in un cin cin  celebrativo.

- Vecchi amici? Detto da una sconosciuta fino a due minuti fa... -

Yuffie ingoiò la risposta acida conciliandola con il contenuto alcolico del bicchiere.

- E va beh, allora all'inizio di una lunga amicizia! - corresse la giovane donna.

Squall scosse la testa.

- A beh, in questo schifo di vita, mi mancava l'amicizia con un maschiaccio -

Yuffie stavolta tracannò direttamente dalla bottiglia per digerire l'ennesima rispostaccia. L'alcool in corpo comunque le diede sufficientemente spirito per rispondergli a tono.

- Ti farà tanto schifo la tua vita, ma ti fa anche comodo non cambiarla, eh? -

Squall aggrottò le sopracciglia. Fece per risponderle con una battuta particolarmente corrosiva, ma stavolta Yuffie fu più veloce e lo anticipò.

- Basta vedere lo stato in cui vivi. Trascurato, bottiglie di alcool vuote, un divano che ormai ha la forma del tuo corpo, e tante lamentele! E questi soldi poi... -

Indicò una generosa somma di denaro su un tavolino.

Squall li riconobbe: era la cifra settimanale che la ricca 'Lady Rinoa' lasciava al tuo 'Pucci Squalluccio'. Il motivo principale perché il fiero lupo dell'Orgoglio si era ridotto a un cane bastonato.

- ... sono i soldi che ti da la tua padroncina? - Yuffie riuscì in una battuta particolarmente irritante, degna dello stesso Squall dei tempi migliori.

Nella testa di Squall si materializzò il maestoso lupo che rappresentava l'Orgoglio di Squall, che saltava come un cagnolino domestico davanti a una pucciosa Rinoa.
"Qui bello, salta! Vai, prendi l'osso" mentre Rinoa lanciava l' 'osso', ossia un nutrito mazzo di banconote, mentre il cagnolino felice lo rincorreva.....

Il prossimo passo sarebbe stato vedere due ciotole per terra: una a nome Angelo e una a nome Squall.

Era troppo!

Squall perse la pazienza. Cominciò a rovistare la casa.

-Accidenti, dov é il mio Gunblade? Dov... -

Yuffie lo fermò puntandogli in faccia la bottiglia di Whisky, ormai quasi vuota.

E mentre interminabili attimi di pausa si inframezzarono tra i due, fu Yuffie a dire la frase risolutiva.

- Ti farò vedere io, come si conquistano i soldi e il lusso senza ridursi a un lacché. -


A quel punto un terzo personaggio intervenne sulla scena, un signore dalle chiare conformazioni somatiche orientaleggianti, occhi a mandorla, vestaglia giapponese, e un'aria decisamente irritata.


-  Cosa sono tutte queste urla e baccano! Io ho diritto di dormire. Se no entro cinque minuti chiamo le guardie! -


I due protagonisti lo guardarono stupefatti, con il logico pensiero "E questo chi cavolo è???"

Poi, però, il particolare aspetto giapponese dell'intruso fu piuttosto familiare, e fu in un attimo che la ragazzina spalancò gli occhi con terrore.

- P-papà?? -

C é a questo punto da spiegare l'intera situazione. Posta l'abitudine di Yuffie di lavarsi  in una doccia
non sua, in un appartamento non suo, questa volta la poveretta aveva comesso il fatale errore di non accorgersi che l'appartamento non suo si trovasse nientemeno che nel palazzo imperiale di Wutai.
La presenza di Squall in questo caso era giustificata dalle generose condizioni economiche di Rinoa, che potevano permettersi un ricco affitto in un locale adibito ad appartamento con bella vista.  No, per 'bella vista' non era inteso il fisico seminudo di Yuffie.

A proposito, ribaltiamo il punto di vista dagli occhi del sommo signore Godo Kisaragi.
Un giovane a torso nudo insieme a sua figlia vestita solo con un esile asciugamanino.
Potete immaginare la pressione che inizia a esplodere nella testa del signore, con tanto di sbuffi di vapore dal naso e dalle orecchie.

- Figlia fedifraga! Che... che ci stai facendo ignuda con questo ragazzo? -

Yuffie sbuffò, e diede la risposta peggiore che si potesse dare a un genitore.

- Oh, papà!  Anche se te lo spiegassi non capiresti... -

- Allora devo davvero pensare male?? GUARDIEE!!!!! - fu l'urlo atroce del terribile Godo.

- Un, un momento signore! Non è affatto come crede!! - tentò inutilmente di giustificare Squall.

- Eh, no papà! Io sono libera e rimarrò tale! - e dicendo così la giovane ninja balzò sul balcone.

Subito prima di sparire nel buio della notte, fece in tempo per un ultimo avvertimento rivolto a Squall.

- Vedrai: presto ci sarà una grande festa, al quale tu sarai invitato, e ti mostrerò come otterrò ciò che voglio. Soldi, lusso e potere! -


Squall la guardò svanire, tentando di risponderle con una assenatta obiezione - Ma se sono quelle le cose che cerchi, non ti basterebbe tornare da tuo padr... -

Non poté finire la frase, perché fu travolto da un'orda di guardie di Wutai che nel frattempo erano irrotte sulla scena.

Nella confusione, un telefono azzurro con un puccioso fiocco rosa, si mise a suonare mentre tanti cuoricini uscivano dall'apparecchio. Segno che la chiamata fosse di Rinoa. Però quella sera, il suo trillo sarebbe rimasto inascoltato....








Ai piedi del palazzo, nel buio più completo. Qualcuno nell'ombra ha assistito all'intera scena, e ora i suoi occhi sono soffermati sull'agile figura della ninja seminuda. Ignorando la confusione provenire dall'appartamento, l'uomo con un cenno della sua mano artigliata distese il suo mantello rosso, e si incamminò verso l'ignoto...



(Ecco, lo dicevo che Vincent c'entrava qualcosa.... nd Pippo)




Ciak. Buona la seconda.

Potete andare in pausa. Riprenderemo.... la prossima volta.





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Kingom Mail


Sora: Poteva mancare l'angolo della posta?

Paperino: Siamo qui per rispondere con entusiasmo a tutte le vostre lettere.

Pippo: Yuk! Yuk! E in stile copione per rendere il tutto più scorrevole!

Sora: Però sono passati parecchi mesi.  Si saranno già scordati di noi?

Sora: Ma no, figurati! Sii ottimista!

Pippo: Siii!!!

Paperino: Allora, cominciamo con questa montagna di posta? Di lettere di fans?

Sora: Siiii!

Paperino: Bene, Pippo! Apri l'enorme sacco e tira fuori le decine di lettere.

Pippo: Ehm, ne abbiamo due.

Paperino: Due pescate a caso, naturalmente.

Pippo: No, no, proprio due di numero.


(pausa silenzio in cui i tre sono inquadrati da lontano e una foglia secca vola via sollevata da una folata di vento)


Sora: Ah, beh, dai, ha! ha! E' già qualcosa no?

Paperino: L'importante non è la quantità dei fans, ma la qualità.

Pippo: E di qualità ne abbiamo da vendere ragazzi, dico bene?

Paperino: Certo! La mia arte è per eletti!

Pippo: Garwsh! Sei un politico?

Paperino: Squack! Non quel tipo di eletti, impiastro.

Sora: Basta, stiamo perdendo troppo tempo! Fuori la prima lettera!

Pippo: La prima è anonima.

Paperino: Come anonima?

Pippo: Si... sulla busta non c é il nome?

Sora: Come sarebbe a dire?

Pippo: In conmpenso c é un indirizzo.

Paperino: Uh?

Pippo: 713, Scattered Dream Avenue, Saint Cross Island.

Paperino: E' uno scherzo? Non mi interessa.

Pippo: E' una donna.

Paperino: Mi interessa.

Sora: La nostra prima fan. Yayy!!!

Pippo: Dice che l'abbiamo fatta sorridere in più punti.

Paperino: Modestamente. Con le mie doti naturali di simpatia. (*sfoggio di smagliante sorriso*)

Sora: Credi di essere il più simpatico? Guarda come sorrido io! (*sfoggio di smagliante sorriso*)

Pippo: Garwsh! Eppure dicevano sempre che ero io il più simpatico (*altro sfoggio di smagliante sorriso*)


Cid, dalla sedia: State facendo una gara di smorfie, laggiù? Siete inquietanti...

(il trio si ricompone)

Pippo: E comunque ci manda un bacino.

Sora: Ah, quello è per me.

Paperino: Ah, no, è per me. Lo dice chiaramente, vero?

Pippo: Veramente, non c é nessuno di noi citato direttamente. Però c é scritto Cid.


Cid, (con aria soddisfatta): Ahr. Ahr.

(Inutile gente, quello è per me ndA)


Sora: La seconda lettera si firma Otto x Otto.

Paperino: Chi?

Otto x Otto: In persona.

(Il trio sobbalza dalla sorpresa alla vista dello strano ospite. Paperino ha un mancamento)

Paperino: Uaaargh! Il cuore!

Sora: Presto, un dottore!

Octo Von  Octo:  In perzona. 

Sora: Da dove sei sbucato?

Octo Von Octo: Io cugino di 8x8.
Sono experto cardiologo di fama montiale. In pase a feloce diagnosi, Qua bizogna tagliare supito!

Paperino: Uack! Nooo! Preferisco tenermi l'infarto!

Sora: Sta calmo! Paperino, non parlare, mentre chiamo la  Trauma Ship.

Pippo:  Ho telefonato! Dicono che sono a corto di  piloti di ambulaze interdimensionali!

Otto per Ottomila Km/h: Eccomi, sono il più veloce pilota al mondo!

Sora: Un altro cugino immagino.

Pippo: Yuck! Quel tizio ha più cugini di me.

Sora:  Si, ma occhio,  è anche stato votato con una sua storia tra le migliori con personaggi originali. Un pezzo grosso!

Otto per Otto: Sciocchezze, sciocchezze, e datemi del tu!

Sora: A proposito, dov'è Paperino?

Otto per Ottomila Km/h: Credo che il papero stesse fingendo. Nella confusione ha imboscato l'indirizzo della prima lettera ed è partito di gran carriera verso Saint Cross Island.

Sora: Quel Dongiovanni!  Presto Otto per Ottomila Km/h, sfoggia la tua rapidità e inseguiamolo.

Pippo: Forza, ma prima....


(grosso inchino di tutti i presenti)



GRAZIE PER AVER LETTO, E CONFIDIAMO SUL FATTO DI POTER AVERE UN'ALTRA OCCASIONE PER DIVERTIRVI.










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