A strange meeting

di DataLore1001001
(/viewuser.php?uid=76801)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro particolare ***
Capitolo 2: *** La situazione non è ancora chiara ***



Capitolo 1
 *** Un incontro particolare ***


Capitolo I


"Assurdo, semplicemente assurdo!" borbottò tra sé e sé uno scioccato Watson, poi, a voce più alta "Holmes, è sicuro che costui non ci stia prendendo per il naso?" con cipiglio severo.
Il cliente osservò il medico con uno sguardo decisamente perplesso, inclinando appena la testa da un lato "dottore, se con 'prendere per il naso' intendeva dire 'mentire', le assicuro che non sono assolutamente in grado di compiere un'azione simile" con tono perfettamente calmo.
"Da quanto tempo ha detto di trovarsi qui?" domandò bruscamente Holmes.
"Due giorni, ventuno ore, quarantadue minuti e sett-"
"Sì, sì, ho capito, ho capito. Dunque lei dichiara di non essere giunto da solo. Devo dedurre che i suoi amici debbano trovarsi in pericolo, se la situazione è così disperata da richiedere un mio aiuto" sentenziò il consulente investigativo rigirandosi distrattamente tra le mani la sua potente lente d'ingrandimento. Watson emise un lieve sbuffo incredulo, accavallando le gambe e posando lo sguardo sul loro a dir poco stravagante cliente.
"..è esatto, signore." disse quest'ultimo, con un impercettibile accento di sorpresa nella voce, che tuttavia Holmes non si fece sfuggire.
"Holmes, qualcuno deve pure averli avvistati, dopotutto persone del - ehm, del genere non passano inosservate" osservò il medico accennando lievemente con la testa al cliente seduto rigidamente in poltrona."ha ragione, Watson. Lei cosa farebbe in questi casi, se si trovasse al loro posto?"
"Beh, credo che..mi procurerei dei vestiti meno..appariscenti" commentò l'interpellato, osservando con una certa curiosità il cliente "e un posto dove trascorrere la notte" aggiunse. "eccellente, Watson" annuì Holmes "e cosa crede che abbiano fatto?" il medico abbassò lo sguardo, sospirando "si sono trovati dei vestiti nuovi e probabilmente avranno già trovato un posto dove dormire" ammise.
"Signor Holmes, dottor Watson, credo che il tempo a mia disposizione sia terminato. Se decide di interessarsi al caso le lascio un recapito" così dicendo il cliente porse il biglietto di una pensione al signor Holmes, che lo prese e se lo infilò con cura in tasca."ma certamente, adoro i casi stimolanti. Le farò avere presto buone notizie, signor.."
"Tenente comandante Data, signore" disse lo stravagante cliente, prima di chiudersi la porta alle spalle.
"Beh, Watson, che aspetta? The game is afoot, prenda il soprabito e mi segua" esclamò il detective, pochi momenti prima di sparire anch'esso fuori dal salottino. Ad un rassegnato Watson non rimase altro che sospirare ed affrettarsi a seguire l'amico per le scale e fuori dal 221b, incontro a nuove avventure, per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.

Ah, ovviamente non possiedo i personaggi succitati (sigh)

Ritorna all'indice

Capitolo 2
 *** La situazione non è ancora chiara ***


Capitolo II



Stava camminando da circa mezz'ora, quando da lontano scorse il profilo della persona che stava cercando. Gli si avvicinò precipitosamente e lo raggiunse in men che non si dica.
"Data!" l'uomo lo prese per un braccio e lo trascinò in un vicolo, lontano da occhi indiscreti.
"Signore, è lei...si sente bene, comandante?"
"Data, ma che diavolo le salta in mente? Girare per Londra vestito a questo modo, non ha un minimo di buonsenso? Cosa le dice il suo insuperabile cervello positronico?"
Data attese la fine della tirata prima di azzardarsi ad aprir bocca. "Comandante, ho conferito con il signor Sherlock Holmes" disse con espressione impassibile.
Il comandante Riker si bloccò per un momento, poi prese Data per le spalle e lo scrollò lievemente "e me lo dice così, a bruciapelo? Per fortuna è riuscito a trovarlo, è la nostra unica speranza per tentare di recuperare quell'incosciente.." con un sospiro lasciò andare Data e si apoggiò con la schiena al muro del vicolo sudicio e umido.
"E' stato un ragazzino ad indicarmi la strada dalla pensione fino in Baker Street, il signorino Wiggins. E' a capo degli Irregolari, un piccolo gruppo di ragazzi fedeli al signor Holmes" spiegò a Riker, mentre quest'ultimo stava cominciando a spazientirsi per le eccessive divagazioni dell'altro ufficiale.
"Signore, ho forse detto qualcosa di sbagliato?" domandò candidamente l'androide, inclinando appena la testa di lato per osservare il suo superiore.
"Data, le chiedo un favore personale. Potrebbe arrivare subito al sodo quando inizia un discorso?" chiese Riker con una nota di esasperazione nella voce.
"...'Arrivare al sodo'? Ha forse qualche riferimento con i vari modi di cucinare l'uovo secondo le ricette terrestri, signore?" la domanda disarmò il comandante, che si limitò a sospirare scuotendo la testa.
"..Lasciamo perdere. Adesso torniamo alla pensione il più velocemente possibile, sarà il nostro quartier generale ancora per le prossime ventiquattr'ore - e per favore, la prossima volta si cambi i vestiti prima di uscire, è già abbastanza stravagante anche in abiti civili, cerchi almeno di sembrare un distinto gentleman ottocentesco" la frase si spense in un borbottìo contrariato.
Data registrò in quel momento che il suo superiore indossava un paio di pantaloni marroni, una camicia bianca sotto un panciotto color crema e un soprabito grigio topo.
"Signore, le faccio notare che la scelta cromatica del suo vestiario lascia molto a desiderare"
"Data, non infierisca, la prego, erano gli unici vestiti non del tutto logori che sono riuscito a reperire al banco dei pegni" mormorò il comandante Riker, mentre i due imboccavano una viuzza laterale, avviandosi alla pensione senza dare troppo nell'occhio...O almeno così speravano.




Dunque, dopo ripetute richieste da parte di un certo dottore (senza far nomi) ho deciso di continuare questa...diciamo...sottospecie di fanfiction. Badate bene, ho solamente una vaghissima idea di come possa andare a finire, quindi non crediate che io abbia già tutto in mente, me lo invento nel momento del bisogno XD coooooomunque, passiamo alle recensioni (stavolta le metto in fondo al capitolo, nei prossimi capitoli probabilmente le metterò all'inizio XD)


Free_ : hahah, oddio, c'era sì da aspettarselo XD vedrai, conoscendomi XD comunque mi fa piacere che ti sia piaciuto il primo capitolo (che in realtà doveva essere un capitolo unico ma tant'è) :)

K_Billiejoe: ehilàà come vaa? XD ahah ti ho rotto l'anima per tre anni " e Data di qui e Data di là" XDXD spero che anche Isora poi comincerà a leggere questa fanfiction, così avrà un buon motivo per uccidermi a scuola e non le solite scuse che deve trovare davanti al Bianchi per strangolarmi con la sua sciarpa XDXD

Bellis: Bah, senti, cioè leggi, cosa ti vuoi aspettare da una cosa scritta alle tre e mezzo di notte SUL CELLULARE? XDXD Comunque mi sento davvero lusingata, sì sì sì (il marsupio, sì sì sì! XD)

Bene, direi che ci leggiamo al prossimo capitolo, mi ha fatto davvero molto piacere rispondere alle vostre recensioni con frasi veramente stupide, e non cerco nemmeno di negarlo XD Bai baiii!

Ritorna all'indice

Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=535614