La maledizione

di LisaAngius
(/viewuser.php?uid=98708)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Toccare il fondo ***
Capitolo 2: *** Arrivo al castello ***
Capitolo 3: *** Presenze ***
Capitolo 4: *** Sogni? ***
Capitolo 5: *** Dolore ***
Capitolo 6: *** Spiegazioni ***
Capitolo 7: *** Gelosie ***
Capitolo 8: *** fantasma impiccione ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Oh oh siamo nei guai ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10:Nuova dimora ***
Capitolo 11: *** Scherzetti ***
Capitolo 12: *** violenza ***
Capitolo 13: *** Confessione ***
Capitolo 14: *** Ferite ***
Capitolo 15: *** Paziente impaziente ***
Capitolo 16: *** Ricerche ***
Capitolo 17: *** La leggenda ***
Capitolo 18: *** Scoperte e coccole ***
Capitolo 19: *** Chiacchierata imbarazzante ***
Capitolo 20: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** Toccare il fondo ***


TOCCARE IL FONDO

 

Un ragazzo dai capelli di un biondo quasi bianco era accasciato sul pavimento, piegato in due da un dolore che era tutto dell’anima . La sua mente era piena da un dolore che era tutto dell’anima. La sua mente era piena delle immagini orrende a cui aveva dovuto assistere quella notte. Non ce la faceva più, sentiva chiaramente che stava cedendo e presto non avrebbe più retto quella situazione. La ragione per cui fin ora aveva sopportato tutto era la salvezza della sua  famiglia ma, quella notte, sentiva di aver toccato un punto di non ritorno, gli era costato talmente tanto non intervenire, aveva forzato  talmente tanto se stesso che ora era scuassato dai conati di nausea tanto era il disgusto di se stesso

“Non ce la faccio più”. Si disse per l’ennesima volta

Si ma poteva dirselo quanto gli pareva, il suo problema non aveva soluzione. Non si davano le dimissioni al Lord Oscuro e lui lo sapeva quando aveva scelto di diventare Mangiamorte, si era condannato con le sue mani!

D’altra parte, se lasciare il servizio del Lord Oscuro avrebbe comportato morte sicura, anche restare a fingersi un Mangiamorte fedele era rischioso. Sapeva che prima o poi sarebbe esploso e si sarebbe ribellato, a quel punto Lui lo avrebbe ucciso comunque

Ma come poteva ribellarsi da solo?

Beh in effetti ci sarebbe stato qualcuno a cui chiedere aiuto. A suo padre non sarebbe piaciuto, certo. Ma del resto neanche Lucius Malfoy gradiva granchè il suo ruolo di Mangiamorte, ora che era decaduto nella stima del suo Signore.  Ci pensò un attimo, indeciso e poi prese il mantello e si recò dalla sua unica salvezza…

Albus Silente sedeva tranquillamente nel suo studio, un lieve bussare alla porta lo distrasse dalle sue riflessioni

“Avanti”

Guardò il ragazzino che aveva varcato la soglia senza mostrare il minimo stupore

“Salve Draco, è un piacere vederti così in anticipo rispetto all’inizio dell’anno scolastico”

Draco lo fissò un attimo perplesso, ma….lo stava aspettando?

“Accomodati prego, posso offrirti qualcosa”

“No grazie”. Mormorò lui guardingo

Che situazione assurda! Lui gli piombava lì a mezzanotte e il vecchio a momenti gli offre the e pasticcini come se nulla fosse

“Ehm ecco io…..”

“Su siediti ho la sensazione che tu abbia bisogno di parlare”

Oh si parlare! Da quando è che non aveva qualcuno con cui   parlare sul serio! Anzi aveva mai avuto qualcuno con cui confidarsi?

Cominciò a raccontare e finì solo un’ora dopo

“Ehm ecco capisce il problema? Non voglio andare avanti così…”

Il Preside aveva quasi le lacrime agli occhi. Un diciassettenne dovrebbe pensare a divertirsi,  a godersi la giovinezza, a programmare il suo futuro, non dovrebbe conoscere certi orrori.

“Si Draco è normale che tu non voglia andare avanti così”

“Cosa devo fare? Io non voglio più essere un Mangiamorte ma non posso tradire…..ucciderà i miei genitori”

“Possiamo proteggerli se ti unisci a noi”

“Draco scosse la testa. Sapeva di non potersi illudere, non si scappa così dal Signore Oscuro. Lui li avrebbe cercati e avrebbero pagato caro il loro tradimento

“Ci troverà…e poi….mio padre…”

Suo padre di sicuro sarebbe stato disgustato dalle idee  che stavano girando nel suo cervello

“Perché non gli spieghi la situazione?”

“E quando? Alla nostra villa non possiamo di certo parlare”

“Beh che ne dici di farlo qui?”.

Sotto lo sguardo basito di draco, aprì la porta, fece un giro nel corridoio e tornò con….i signori Malfoy

“M-mamma P-papà”. Balbettò Draco

“Ora di ai tuoi genitori quello che hai detto a me”

Draco non era abituato a dire quello che provava in generale, tanto meno davanti ai suoi genitori. Anzi, non era abituato a dire di provare qualcosa e basta. Ma quella volta ci provò e mentre parlava suo padre si rese conto con precisione di cosa aveva fatto a suo figlio, il suo ragazzo….lo aveva spinto verso una strada che lui per primo sapeva essere pericolosa. Gli aveva rovinato la vita!

“Se siete d’accordo io avrei un’idea su cosa fare”. Intervenne Silente con gentilezza

“Ci dica, faremo qualsiasi cosa per uscire da questo incubo”. Fece Narcissa Malfoy turbata quanto il marito

“Allora io direi per prendere tempo di dire che andate tutti da alcuni parenti fuori Inghilterra…i Black hanno ancora qualcuno in Francia….andrete lì mentre noi troviamo un posto adeguato dove nascondervi”

Draco non era soddisfatto da quella sistemazione, lui era sempre stato un debole, uno che odiava mettersi in prima linea se c’era da lottare. Ma se il coraggio non era il suo forte la vendetta lo era. E lui voleva vendicarsi dell’essere che gli aveva rovinato la vita

“Io resto qua”

Sia i genitori che Silente lo guardarono sconvolti

“C-cosa?”.  Balbettò il padre

“Io non voglio scappare,  voglio fare qualcosa contro quel mostro!”

Silente sorrise soddisfatto. Bene, molto bene, non si era sbagliato su di lui.

“Vuoi lavorare per l’Ordine?”

“Si, sia ben chiaro che io non lavoro con quelli come Potter e i Weasley, io lavoro da solo”

Di nuovo il preside sorrise, si quel lato del suo carattere doveva ancora essere un pochino limato…ma lui era sicuro che anche quello sarebbe cambiato, presto, molto presto se le sue ipotesi erano giuste

“Se vuoi lavorare per l’Oridine fai quello che dico io, con chi lo dico io”

Draco lo fissò con aria di sfida per un attimo ma poi annuì

“Vedremo”.

Quella notte, Lucius e Narcissa Malfoy andarono in Francia, mentre Draco fu portato alla Tana

Il ragazzo si guardò attorno disgustato. Mamma mia quelli erano proprio pezzenti come credeva! Ok  avrebbe accettato anche la puzza di gallina pur di liberarsi del Signore Oscuro ma….

“Ehm Si-signore devo proprio stare qui”

“Si direi di si”. Fece Silente sereno

Non poteva negare di essere molto divertito dall’idea di quel ragazzo così altezzoso e viziato costretto a stare a casa Weasley. Ma non sarebbe stato per molto aveva già delle idee a riguardo…

Nella cucina c’era tutta la famiglia Weasley più Harry e Hermione

“Vi ho portato un ospite”. Esordì Silente

“Malfoy?”. Ringhiò Harry

“Fatemi spiegare la situazione”. Si impose Silente

Tutti si zittirono ascoltando il racconto del Preside mentre Draco stava a capo chino. Odiava che si parlasse di lui in quel momento

“E comunque non starà qui per molto….tu e la signorina Granger vi trasferirete a Malfoy Mannor”

“COOOOOSAAAAAA”. Urlarono Harry, Ron , Hermione e Draco in coro

“Si, sapete bene che i mangia morte vi stanno cercando….tutti verrete mandati in un luogo più sicuro perché qui siete un  bersaglio facile, la signorina Granger sarà nascosta a Mlafoy Mannor e il signor Malfoy dovrà proteggerla”

“Ma io”. Obbiettò timidamente Hermione

“Signorina Granger chi la cercherebbe a Malfoy Mannor?”

Hermione si zittì capendo che il preside aveva ragione, non c’era niente da obbiettare

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Arrivo al castello ***


ARRIVO AL CASTELLO

 

Raga allora che vi sembra? Volete che la continui?

 

 

Il giorno dopo quella strana notte, Hermione si ritrovò davanti a uno di quei castelli che sembra uscito dalle favole di ambientazione medievale.  Il parco era enorme, tanto che a girarci da sola avrebbe potuto perdercisi.

“Santo Merlino”. Sussurrò

Draco  ghignò sodisfatto. Adorava quando le persone rimanevano impressionate dal lusso in cui viveva

“Beh si, la mia famiglia può permettersi il meglio”

Lei storse il naso. Ma ti pareva che Malfuretto si lasciasse scappare la possibilità di vantarsi!

Tirò su col naso e avanzò senza guardarlo in faccia. Draco ghignò di nuovo. Tipico della Granger! Si sarebbe tagliata la lingua pur di non ammettere che era rimasta impressionata dal maniero!

Hermione entrò nel maniero e si guardò attorno. Non era come se l’era immaginato, era un posto accogliente, non c’era il freddo lusso che si era aspettata….ma non era la Tana. Il pensiero di casa Weasley la rattristò…chissà per quanto non avrebbe rivisto i suoi amici….

“Ehy Granger non fare quella faccia! Sono io che dovrei essere triste all’idea di fare da balia a una sangue sporco”

Lei  lo guardò sprezzante

“Vedo che essertela fatta sotto all’idea di continuare a fare il Mangiamorte non ti ha  fatto migliorare eh Malfoy?”

Draco sentì una stilettata al cuore e il sangue incendiarsi per la rabbia. Come si permetteva quella stupida ragazzina di giudicarlo? Se avesse dovuto vedere lei QUELLO se ne sarebbe andata come aveva fatto lui

“Come ti permetti! Tu non sai nulla! nulla!”.  Urlò col viso distorto dalla rabbia

“Cosa non so? Tu hai passato anni a insultare quelli come me e quelli dell’Ordine! Tu eri d’accordo col tuo prezioso Signore Oscuro ma poi hai capito che è pazzo e ti ucciderebbe solo perché si sta annoiando e hai avuto paura! Ecco cosa…altrimenti saresti in giro ad ammazzare quelli come me!”

Ammazzare….ammazzare….assassino…assassino

No! No! NO

La sua mano scattò senza che lo volesse e colpì la guancia della ragazza davanti a lui. Lei lo fissò ferita e disgustata

“Vedi Malfoy? Puoi fingere per avere qualcuno che ti pari il sedere ma sei e rimani uno sporco assassino”

Assassino….assassino…assassino

Draco guardò gli occhi dorati della Granger e la sua immaginazione evocò altre due paia di occhi, occhi che lo avevano guardato chiedendogli pietà e poi si erano spenti. Hermione lo vide impallidire e correre verso la stanza di fronte e lo seguì. La stanza era un bagno e il ragazzo era piegato in due scosso da conati di vomito.

“Malfoy!”. url ò la ragazza sconvolta

Si precipitò a tenergli la testa e aspettò che la nausea passasse, poi lo portò nella prima camera da letto che riuscì a trovare  e lo fece stendere

“Gr-granger”. Balbettò il giovane

Gli premette un  dito sulle labbra per farlo stare zitto

“Taci Malfoy che magari rischi di vomitarmi sui vestiti …stai buono qui, torno subito”

Uscì di corsa e, quando tornò,  aveva un panno bagnato. Gli toccò la fronte

“Non sembra che tu abbia la febbre”. Mormorò

“Non ho febbre, non è un virus”. Sussurrò lui

“Sciocchezze Malfoy, non si vomita così a caso”

E adesso come faceva a spiegarle cosa aveva scatenato quella crisi?

“T’ho detto che non ho niente! Piantala Granger!”. Sbottò scostandola sgarbatamente e cercando di alzarsi

La ragazza arrossì di imbarazzo. Ecco cosa si otteneva a fare del bene a quello lì!

“Grazie Malfoy! La prossima volta ti lascio vomitare finchè non caschi sul pavimento del bagno”

Draco si sentì in colpa,l’aveva schiaffeggiata eppure lei era corsa ad aiutarlo quando era stato male e ora lui non sapeva fare di meglio che trattarla da schifo

“Senti io….non picchio le donne…cioè quello schiaffo che ti ho dato…”. Borbottò fissando il soffitto

Lei si girò di scatto. Era una sua impressione o gli stava chiedendo scusa? Gli tornò in mente l’espressione di orrore e sofferenza che aveva Malfoy prima di sentirsi male. Che ci fosse qualcosa che lei gli aveva ricordato? Si sentì stringere il cuore al pensiero di quanto dovesse essere brutto quel qualcosa per averlo ridotto così

“Beh diciamo che siamo pari con il cazzotto che ti ho dato al terzo anno”

Draco sorrise. Cazzo che gancio che gli aveva dato la Granger quella volta!

“Beh ma tu sei una ragazza…”

“Senti lascia perdere…piuttosto ti va di accompagnarmi a cercare una stanza?”.

“Ok”.

Non sapeva neanche lui perché ma, appena uscito dalla camera dove l’aveva portato Hermione, si diresse dritto verso una camera al secondo piano.

“Wow che meraviglia”. Esclamò Hermione con gli occhi brillanti, quando Draco aprì la porta

Però quell’espressione entusiasta le donava!

Draco sbarrò gli occhi inorridito da quello che aveva pensato…una mezzosangue bella??? Ok lo shock  di quello che era accaduto prima gli aveva fritto il cervello! Beh….però la Granger era bella…oh insomma tanto vale ammetterlo e lasciar perdere le stronzate di sangue puro e mezzosangue…del resto aveva visto dove lo avevano portato quelle idee…

“Ehm dunque ti piace?”

“Tantissimo”.  Fece Hermione estasiata

“Beh mia madre sarebbe contenta di sentirtelo dire, l’ha arredata lei questa camera”

“Davvero?”

“Si…beh se ti piace puoi dormire qui”.

Lei fece un sorriso radioso

“Grazie”

Quando tornarono nel salotto lei si guardò attorno entusiasta

“Deve essere bello vivere qua”

“Beh veramente non ci ho mai vissuto, io e i miei genitori stiamo nella villa che mio padre ha fatto costruire quando lui e mia madre si sono sposati. Questa è l’antica residenza di famiglia dei Malfoy…in teoria sarebbe mia, sai mio nonno quando è morto me l’ha lasciata in eredità…”

Hermione lo fissò con l’espressione quasi famelica che riservava ai professori quando spiegavano un nuovo argomento

“Wow ma allora questo posso è antichissimo!”

“Si…credo risalga circa al 14° secolo”

“Davvero? Allora ci saranno anche le segrete”

“Beh si”

“M-ma non ci avete mai rinchiuso nessuno, vero”?. Chiese con un brivido

Dentro di se Draco si fregò le mani….oh si! Sperava tanto che glielo chiedesse! Ora si sarebbe divertito! Instaurò un espressione misteriosa

“Beh veramente secondo la leggenda qualcuno c’è stato lì”

“D-davvero”?. Chiese lei cominciando a tremare

Ah che meraviglia! Suo padre l’aveva spaventato per anni con quella vecchia leggenda quando era bambino, lui pensava di dover aspettare di avere figli per poterla raccontare e invece aveva l’occasione di farlo prima del previsto

“Si, pare che un mio antenato abbia avuto una relazione con una mezzosangue che stava nel villaggio qua vicino…suo padre l’ha scoperto e l’ha chiusa qui nelle segrete”

La grifondoro tremava visibilmente

“E-e p-poi”

“Beh l’ha lasciata qui a morire di fame”

Si portò le mani alla bocca inorridita

“Oh no! Oh no!”. Gemette

“Beh lei non ha gradito che il suo amato non sia sceso a liberarla e perciò la leggenda dice che ora  i Malfoy hanno una maledizione, sono condannati a essere schiavi delle arti oscure finchè uno di noi non avrà la forza di fare quello che il mio avo non ha fatto….lottare per amore”

“Davvero?”. Chiese lei con gli occhi sbarrati (e quasi a cuoricino perché, come tutte le ragazze adorava le storie romantiche e struggenti).  Ma il momento di “ooooooohhhh come è triste e dolce” stava per essere rovinato….

“E non è tutto pare che il suo spirito sia ancora qui in giro a tormentarci. Dicono che ancora vaghi per questo castello in cerca di vendetta”

“SMETTILAAAAAAAA!!!!!!!!!!”. Urlò Hermione con le mani sulle orecchie

Opsss forse aveva esagerato, forse quella parte della leggenda l’avrebbe dovuta evitare

“Su, su Granger non fare così….è solo una stupida leggenda che ci tramandiamo noi Malfoy per spaventare i nostri figli finchè sono piccoli”

Ma Hermione non era molto convinta e rimase in pena per tutta la sera

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Presenze ***


Presenze

 

Autrice: ciaoooooo rieccomi a tormentarvi spero che la storia vi stia piacendo. Fatemi sapere che ne pensate

Baci a tutte:)

 

Aveva passato tutta la notte a rigirarsi nel letto. Probabilmente stava diventando paranoica,  eppure sentiva che in quella casa c’era una presenza…e quella presenza la stava chiamando. Si spostò per l’ennesima volta dall’altra parte del letto poi rinunciò a prendere sonno e si alzò sbuffando. Tanto valeva cercare qualcosa da leggere, tanto ormai aveva capito che di dormire manco a parlarne

“Uff ma tu guarda se mi devo mettere anche i problemi di fantasmi vari!”

Ora la questione era…in quella casa c’era una biblioteca?

Oh cavolo si era dimenticata di chiederlo a Malfoy!

Scese al piano di sotto e aprì una porta a caso ma scoprì di essere entrata in un salottino.  La stanza era arredata con gusto, i mobili di legno chiaro erano elaborati ma senza esagerazioni  e le tende, di delicato lino bianco, davano alla stanza un’aria di freschezza.  Hermione si guardò attorno perplessa….quella stanza le sembrava tanto di conoscerla, al punto che le sembrò perfino di immaginare delle persone che conversavano al suo interno . Scosse la testa, forse finalmente il sonno era arrivato e le stava facendo brutti scherzi. Si, era decisamente  il caso di tornare a letto.

La mattina dopo si svegliò presto e, in automatico, scese in cucina a preparare la colazione

“Ehy Granger mi hai preparato la colazione? Ma che carina!”. Fece una voce divertita alle sue spalle

Hermione rischiò quasi di  farsi cadere la padella con le uova che stava cucinando. Si girò verso di lui arrossendo furiosamente

“I-io…i-io…”

Il Serpeverde ghignò divertito

“Vediamo se indovino….ti eri dimenticata della mia presenza  e ti sei messa  a cucinarti la colazione come se fossi sola”

Hermione arrossì ancora di più.  In effetti si era comportata come se fosse sola, quasi dimentica del padrone di casa

“Ehm…si”

“Beh ti scoccia se mangio anche io quello che hai cucinato?”

Lei fece un sorriso divertito

“Beh magari per questa volta….”

Mentre mangiavano, Draco osservò la ragazza in silenzio. Certo che anche lei non era in una bella situazione: lontana dai suoi amici, in una casa estranea e per giunta con l’unica compagnia di quello che era sempre stato il suo peggior nemico. Tutta colpa del Signore Oscuro…..un giorno avrebbe avuto tante cose di cui rendere conto, tanti dolori che avrebbe dovuto scontare. Dio quanto sperava che arrivasse quel giorno! E di essere anche vivo per poterlo vedere possibilmente….

“Malfoy? Toglimi una curiosità…che fine hanno fatto i tuoi genitori?”

“Sono andati in Francia da alcuni parenti di mia madre in attesa che Silente trovi un posto sicuro dove nasconderli…e i tuoi? Immagino si siano nascosti anche loro…”

“Sono in Australia….ho modificato la loro memoria e li ho convinti di essere una coppia senza figli e di chiamarsi Kate e Jack Harris....direi che è una copertura sufficiente a far si che i Mangiamorte non li trovino

“ Ma…ma poi…alla fine di questa storia….”

“Se sarò viva li recupererò e annullerò l’incantesimo di memoria a cui li ho sottoposti...se no…beh non sapranno di aver perso una figlia”

Gli occhi della Granger si erano riempiti di lacrime. Draco soffocò un sospiro, a quanto pareva  era sua dote innata far star male le persone anche quando voleva semplicemente parlare. Cercò rapidamente una soluzione per rimediare e gli venne in mente qualcosa che forse avrebbe potuto risollevare il morale alla ragazza.

Si alzò dalla sedia stiracchiandosi

“Sai Granger cucini bene quasi quanto Dobby….e sai lui era un cuoco davvero bravo”

“Mmh non so se sia un complimento…”

“Oh si lo è…” -  dalla sua faccia intuì che stava per dire qualcosa sul modo in cui si dovrebbero trattare gli elfi e si affrettò a interromperla – “ Sai stavo pensando che non ti ho ancora fatto fare un giro del castello…ti andrebbe?”

Hermione fece un sorriso a trentadue denti

“Oh si!”

Draco sorrise soddisfatto. Era sicuro che quello le avrebbe tirato su il morale.

La prima stanza che le fece visitare fu la vecchia sala da ballo, una stanza con un pavimento di lucido marmo rosa, le pareti bianche e le tende di raso dello stesso rosa del pavimento. Era enorme e l’effetto era accentuato dal fatto che era arredata solo con qualche sedia di mogano disposta lungo le pareti

“È  bellissima!”. Esclamò Hermione estasiata

“Beh grazie….sai qui un tempo si tenevano un sacco di ricevimenti….mia nonna ne andava pazza”

Come era accaduto la sera prima, di nuovo Hermione immaginò di vedere delle figure muoversi all’interno della stanza, uomini e donne vestiti in stile medievale che ballavano un allegro motivetto.

“Granger tutto bene?”

Hermione scosse la testa per togliersi quelle immagini dalla mente. Certo che quel posto era molto suggestivo se riusciva addirittura a immaginare di vedere le persone che avevano vissuto lì.

“Si, sto bene”

“Vieni, ho un’altra stanza da mostrarti”.

Stavolta aprì la porta piazzandosi davanti a lei per creare un po’ di attesa, poi si spostò con un gesto teatrale

Hermione strabuzzò gli occhi quasi in preda a un’estasi mistica. Non aveva mai visto tanti libri in vita sua, nemmeno nella biblioteca di Hogwarts!

“Wow. Sussurò  estasiata

“Benvenuta nella biblioteca di Malfoy  Manor”. Sogghignò Draco godendo della sua espressione estatica

La stanza era quasi più grande di quella da ballo e, ammassate alle pareti, c’erano quattro enormi librerie che arrivavano fino al soffitto, piene di libri di ogni tipo

“Oh mio Dio! Potrei viverci qui”

Draco sorrise nuovamente. Aveva sempre pensato che qualsiasi cosa facesse la Granger non lo avrebbe mai invidiato come invece facevano tanti altri. Ma forse aveva trovato qualcosa di cui la grifondoro sarebbe stata gelosa

“Ne deduco che ti piace”

“Oh si! È il mio sogno avere una biblioteca personale”

“Beh finchè sei qui ti concedo di usare questa a tuo piacimento in attesa di diventare ricca e fartene una tua”

Hermione gettò indietro la testa e scoppiò a ridere

“Grazie Malfoy…oh senti….”

“Si?”

“Mi sembra sciocco chiamarci per cognome…voglio dire dovremo stare insieme per tanto e…”

“Ok credo di poterti chiamare per nome….ma non dirlo a nessuno, chiaro?”

“No, no tranquillo gli altri che stanno qui con noi non lo sapranno ti assicuro”

Scoppiarono  a ridere entrambi. Hermione notò una serie di ritratti appesi alle pareti e si avvicinò curiosa

“Sono i tuoi antenati?”

“Si”.

Non era difficile immaginarlo, erano tutti biondi, pallidi e con gli occhi grigi.

“Mi chiedo cosa penserebbero adesso sapendo che una mezzosangue gira nella loro dimora di famiglia…”

Smorfia orripilata

“Oh sta zitta! Probabilmente stanotte verranno a tormentarmi nel sonno per quest’onta…come se non bastasse il fantasma della ragazza che ci ha maledetti”

“SMETTILA DRACO!!!!!”

 

Mentre uscivano dalla biblioteca, Draco lanciò un’ultima occhiata ai ritratti alle pareti. Chissà cosa avrebbero detto i suoi antenati a sapere che oltre che ospitare una mezzosangue nella loro dimora la stava anche trovando sopportabile. Oh che andassero al diavolo i suoi antenati!- pensò in un impeto di ribellione – del resto,  erano le loro idee del cazzo che gli erano state ficcate in testa fin da piccolo che l’avevano portato a gettarsi allegramente nelle grinfie del Signore Oscuro. La verità era che lui aveva dovuto constatare che quando urla e supplica un mezzosangue, un babbano perfino, è uguale a un purosangue. E allora chi cazzo se ne fregava che la Granger era figlia di babbani? Era simpatica e lui non aveva intenzione di passare il tempo a litigarci e a insultarla per cose in cui non credeva più manco lui.

Quella notte Hermione si svegliò di nuovo in preda alla sensazione che in quel maniero ci fosse una presenza. Sbuffò infastidita da quella convinzione che reputava stupida e si alzò per andare in biblioteca a cercare qualcosa da leggere.  Non si accorse che la stanza era già occupata finchè non scorse la persona accomodata nella poltrona alla sua destra

“Oh scusa Draco non volevo disturbare”. Esclamò imbarazzata

“Oh no tranquilla non mi disturbi…ti ho detto che potevi venire qui tranquillamente, no?....piuttosto come mai sei sveglia a quest’ora?”

“Oh ecco….mi sono svegliata e non avevo più sonno così ho deciso di venire qui a leggere qualcosa…”

“Come mai niente sonno?”

“Oh….così….semplicemente non riuscivo a riaddormentarmi…”

“Non avevi mica paura dei fantasmi nelle segrete?”

Hermione arrossì di botto

“No!”

Draco la guardò preoccupato. Forse -  pensò -  aveva sbagliato a raccontare quella storia a Hermione, forse lei era più impressionabile di quanto avesse creduto

 

Si sbagiava, lei non era impressionabile…..

 

 

Per nanerottola: Grazie, beh spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto:)

 

Per virby: Ciao sono contento che ti sia piaciuto….mi raccomando non mi abbandonare ora:)

Per malika: grazie del complimento e del consiglio, prometto di cercare di andarci piano con l’evoluzione del rapporto:)

 

Per  barbarak: eh eh temo che per placare la tua curiosità dovrai aspettare molto sia per la maledizione che per quello che è successo a Draco

Gioia93: Ok,spero adesso di non averti delusa, sono contenta che i primi due capitoli ti abbiano incuriosita:)

 

Per minou90: Accontentata con entrambe le ff….ora spero che mi farai sapere il tuo parere sia per questa che per la rana e lo scorpione

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sogni? ***


SOGNI?

 

Due figure erano abbracciate sul divano della biblioteca. La ragazza dai ricci castani sorrise adorante al giovane che stava con lei

“Ti amo”

Lui guardò in alto

“Anche io”. Borbottò

Lei ridacchiò divertita

“Mmh che dichiarazione appassionata”

“Ehy mezzosangue impertinente non starai ridendo di me!”

“Oh no signorino Malfoy non lo farei mai”. Assicurò lei col tono che usava abitualmente davanti agli altri

Risero entrambi. Era così strano, pensò lui, non era abituato a ridere. Beh in verità forse aveva solo avuto pochi motivi di farlo finché non era arrivata lei

“Senti dolcezza….so che non te lo dico spesso…”

Lei mise il broncio

“Mmh già, potrei quasi credere che questa sia la solita storia del padroncino che si diverte con la giovane serva”

Sapeva che non era così ma voleva tanto sentire quelle due dolci paroline che non aveva resistito alla tentazione di provocarlo

Gli occhi grigi del giovane si incupirono

“Sai che non è così”.  Asserì deciso sollevandole il mento con un dito per costringerlo a guardarlo negli occhi

“Non ti nascondo che all’inizio avevo pensato a una roba del genere”  - continuò – “Ma poi è cambiato tutto….io ti amo”

Gli occhi dorati di lei si illuminarono all’istante

“Mmmh davvero?”

“Si davvero”

“Sicuro che non mi lasci appena prendono in casa qualcuna più carina di me?”.  Scherzò lei

Rise divertito

“Mmh non lo so dipende da quanto è più carina”

La gomitata lo raggiunse prima ancora che finisse la frase

“Non mi fai ridere”. Ringhiò furiosa la giovane

Lui rise baciandola con passione

“Dai scherzavo!...lo sai che voglio solo te”

“Sicuro?”

La baciò di nuovo

“Si, sicuro”

“Allora dimostrami quanto mi vuoi”

“Agli ordini, mia signora”

“Veramente sarei io a doverti chiamare signore”. Gli fece notare lei divertita

“Davanti agli altri…ma tra noi due…beh temo di essere diventato io il tuo schiavo ormai”. Fece il giovane con un sospiro teatrale

“Immagino che sia molto degradante per te esserti ridotto a sentirti schiavo di una mezzosangue”

“Oh sai mia dolce Lizzie…la cosa ha i suoi lati positivi…”

“Ah si? E quali?”

“Vuoi un esempio pratico?”

Ridacchiò maliziosa

“Mmh se proprio ci tieni…”

 

*********                                                                                                     *************

 

Hermione Granger si svegliò di soprassalto. Lei non aveva sognato di fare l’amore con quell’arrogante di Malfoy! No, c’era un errore senz’altro, vabbè lui in quei giorni era meno arrogante e insopportabile del solito ma da qui a sognare….mmh però arrogante o no ammazza che fisico Malfuretto, pensò ricordando il momento in cui le due figure del sogno avevano iniziato a spogliarsi a vicenda. Un secondo dopo aver formulato quel pensiero scattò a sedere sul letto sconvolta

COSA AVEVA PENSATO DI MALFOY??????????????

 

Cercò di respirare lentamente e di calmarsi. Era solo la suggestione del  sogno…ma si adesso si sarebbe riaddormentata e al risveglio sarebbe passato tutto.

Un piano più su e qualche porta più a destra, anche Draco Mallfoy si svegliò di soprassalto

“Oh cazzo”. Sussurrò passandosi una mano tra i capelli

Non era sua abitudine sognare di fare sesso con una ragazza, di solito non ci fantasticava, lo faceva direttamente. Eppure quella notte era successo….e la ragazza somigliava tanto a…..naaaaaaaa non era possibile, pensò scuotendo la testa deciso. Ok aveva instaurato una sorta di tregua  con lei ma mica voleva andare oltre quella  quieta convivenza….ammazza però se la Granger ci sapeva fare come quella del sogno forse ne valeva la pena! L’idea lo fece ridere. Seeee figurarsi se la Granger poteva essere così appassionata. Si girò dall’altra parte del letto e riprese a dormire

 

************                                                                                                                              ***********

 

La mattina dopo, Draco passò davanti allo specchio cercando la sua camicia, era voltato per metà e con la coda dell’occhio vide le sue spalle nude riflesse sulla superficie di vetro. Sbuffò infastidito perché non trovava la camicia che stava cercando….poi nella sua mente si fece strada un piccolo particolare. Si alzò avvicinandosi lentamente allo specchio poi si girò un poco studiando il suo riflesso. Allora non aveva le traveggole, c’erano davvero dei graffi sulle sue spalle. E come diavolo se li era fatti? Per un attimo gli tornò in mente il sogno di quella notte e ricordò le  mani della ragazza aggrappate alla sua schiena,  le unghie che graffiavano la carne. …

“Sciocchezze”. Sibilò seccato

Era stato solo un maledetto sogno e i sogni non producono graffi sulle spalle

Tornò alla ricerca della sua camicia e finalmente la trovò in uno dei suoi bauli. La infilò soddisfatto e scese in cucina. Ovviamente Hermione si era già alzata

“Buongiorno”. La salutò cercando di sembrare normale

Macchè niente da fare per quanto convinta fosse la sua mente che quello della notte  prima era solo un sogno, il suo corpo, o meglio una parte specifica del suo corpo, era ancora convinta di trovarsi davanti a quella ragazza con quel miscuglio così intrigante di innocenza e passione.

“Uffa la devo smettere….anche perché scommetto che l’innocenza c’è tutta ma quanto a passione….sicuro che quella non sa manco dove mettere le mani…altro che la ragazza del sogno….”.  Pensò con un ghigno divertito

 

“B-buongiorno”. Balbettò la grifondoro ancora intimidita dal sogno della notte prima

“Beh oggi a chi spetta la colazione?”. Chiese il biondino

“Beh veramente io ci ho pensato ieri….quindi ora toccherebbe a te….”

“Oh si lo farei volentieri…se sapessi  come si fa…”

Sbuffò seccata. Ma ti pareva sempre il solito! Naturalmente si aspettava che lei cucinasse per lui perché il principino non era capace

“Bene la colazione la preparo io ma per pranzo cominciamo le tue lezioni di cucina”

Sguardo di puro orrore

“Lezioni di cucina?”

“Oh si caro mio! Non penserai mica che io faccia la sguattera mentre tu stai in panciolle, perché ti rendo noto che non sono la tua domestica”

L’ultima parola parve aleggiare nell’aria per un pezzo ed entrambi arrossirono di botto

“Oh senti Granger” – sbottò seccato Draco quando si fu ripreso -  “Io non ho MAI dovuto cucinare in vita mia al contrario di certa plebaglia…”

Gli occhi dorati lampeggiarono pericolosamente

“Beh se vuoi mangiare ti conviene imparare a farlo perché certa plebaglia non intende cucinare per te”

Guardarono torvi in direzioni opposte poi Hermione andò a preparare il caffè

“Guarda che non scherzo Malferet  impara a cucinare o muori di fame perché o ci si alterna o io cucino solo per me”

“Granger se mi costringi a cucinare ti avveleno il cibo”. Ringhiò il  Serpeverde

Santo Salasar! Lui era Draco Malfoy, aveva una reputazione, non poteva mettersi a cucinare come una donnetta o un elfo domestico!

“Correrò il rischio e comunque sono sicura che non oseresti avvelenarmi, poi ti vorrei vedere a spiegarlo a tuo padre”. Fece allegramente la giovane allungandogli una tazzina di caffè appena fatto

Draco alzò lo sgardo e aprì la bocca….

 

Una giovane dai lunghi boccoli castani con un visino delicato, illuminato da meravigliosi occhi ambrati porse un calice al ragazzo biondo accomodato al tavolo della colazione con la sua famiglia

“Prego sigore”. Mormorò con deferenza

Le rispose in apparenza solo con un distratto cenno del capo ma si permise di stringere lievemente la sua mano quando gli passò accanto. La ragazza sorrise di nascosto. Adorava quel suo modo di farle sapere che la amava, anche davanti agli altri

Che testa matta però, se l’avesse beccato suo padre a stringerle la mano sarebbero stati guai!…beh certo dopo  la notte precedente era un po’ sciocco preoccuparsi per una fugace stretta di mano, pensò arrossendo al ricordo e sentendo il cuore che accelerava paurosamente i battiti. Oh era stato così bello!....

 

 

“Granger  stai bene?” .  Chiese Draco perplesso e preoccupato

Lo sguardo della ragazza si era fatto vitreo e poi lei era impallidita

“Si, si benissimo, scusa un attimo…devo…ecco…”. Borbottò lei prima di scappare fuori

Si fermò appena fuori dalla porta e si premette le mani sui fianchi cercando di respirare normalmente

 

Ma  che diavolo le stava accadendo?....

 

Per  nanerottola: eccoti il nuovo capitolo, qui sono un po’ meno teneri ma spero ti piacciano comunqueJ

 

Per  Padroncina:  odiarti? Ma tu scherzi sei la mia commentatrice preferita (senza offesa per le altre XD)…mmh voglio vedere se indovini chi sono i due che sognano draco e herm…saranno proprio loro due? O sono altre due persone?...

 

Per  Hollina: Eh cara a chi lo dici anche io vorrei vivere con draco (sbav, sbav help cotocircuito)…beh grazie e spero continuerai a farti sentireJ

 

Per  DarkInside: noooooo macchè offendermi! Hai ragione qui vanno più in fretta ma è perché Draco è già in parte cambiato per quello che ha subito e poi…beh mettiamola così scoprirai che hanno delle “affinità particolari”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Dolore ***


DOLORE

 

Autrice: Beh allora mi fareste sapere cosa ne pensate? Spero che vi stia piacendo.....

 

Hermione rientrò nella sala da pranzo ancora sconvolta. Ma che diavolo stava succedendo? Che cos’erano le cose che vedeva? Un brivido le scese lungo la schiena mentre un’orribile pensiero si faceva strada nella sua mente: erano allucinazioni? Stava impazzendo?

“H-hermione tutto bene”

La ragazza sobbalzò al suono di quella voce. Era così spaventata e sconvolta da quanto le stava accadendo che si era quasi dimenticata di Draco

“Si…io…sto bene…”

La osservò un attimo in silenzio. Era pallida, con gli occhi sbarrati e un’espressione orripilata. Non stava bene, manco un po’ e l’avrebbe capito anche un idiota

“Stronzate! Senti noi non siamo amici e quello che ti succede non sono cazzi miei e nemmeno mi interessa così tanto, a dirla tutta, perciò se non vuoi parlare sei libera di farlo, dimmi pure di farmi i cavoli miei e punto….. ma non pigliarmi per il culo dicendo che non hai nulla, chiaro?”

Hermione abbassò lo sguardo arrossendo. E adesso? Poteva rivelargli il suo problema? No, decise all’istante, non riusciva a capirsi manco lei, figurarsi se avrebbe potuto spiegarlo a qualcun altro

“Senti non è che non voglio parlartene…è che….beh è complicato….io…non lo capisco bene manco io…non riuscirei a spiegarlo…quando avrò fatto più chiarezza magari…non so…”

Draco la fissò preoccupato. Non lo si poteva certo definire una persona empatica ma in quel caso…beh anche uno come lui che con i sentimenti non aveva nessuna esperienza, soprattutto con quelli degli altri, capiva che quella ragazza doveva essere sconvolta da qualcosa. Però adesso non poteva fare niente per aiutarla, avrebbe dovuto darle il tempo di fare chiarezza

“D’accordo…quando avrai capito cos’hai…beh se hai voglia di parlarne puoi scegliere una delle tante persone che ci sono qua”

Hermione si ritrovò a sorridere quasi senza volerlo

“Ok, le vaglierò una a una e poi deciderò con quale confidarmi”

Quel discorso le riportò alla mente un episodio di qualche giorno prima, quando Draco era stato male dopo il loro litigio. Anche lui aveva un problema, era chiaro. Era tentata di provare ad azzardare qualche domanda….probabilmente avrebbe rimediato un bel “fatti i cazzi tuoi mezzosangue”…però lui si era interessato a lei perciò…perché non  provare?

“Draco?”. Sussurò timidamente

“Che c’è?”

“Vale anche per te”

Draco inarcò un sopraciglio con aria interrogativa

“Cioè…io credo che anche tu abbia qualcosa da raccontare…”. Continuò un po’ più sicura

Inaspettatamente lui fece una specie di sorriso

“Beh facciamo così, un giorno io ti parlerò di quello che tormenta me e tu mi parlerai di quello che tormenta te”

L’orologio alla parete battè le undici e Hermione fece un ghigno diabolico degno del Serpeverde che le stava davanti

“Sai cosa  significa Draco?”

Il biondino degluttì nervosamente

“No, cosa?”

“Che  è ora di cucinare il pranzo”

Mmh c’era la possibilità di salvarsi? Beh valeva la pena fare un tentativo

“Si? Bene cosa cucini?”

Gli occhi dorati fiammeggiarono pericolosamente. Ok, ci aveva provato

“Non fare il finto scemo! Ti ho detto che a pranzo tocca a te oggi!”

“Ma Hermione….”

“Niente ma…fila in cucina”. Sillabò accompagnando l’ordine con un imperioso gesto della mano

Il biondino fece una smorfia indignata

“Ehy non mi puoi dare ordini sono io il padrone qui!”

La grifondoro estrasse la bacchetta

“Ok, scegli, lo vuoi fare spontaneamente o sotto imperius?”

Una goccia di sudore freddo percorse la schiena del giovane. Mica faceva sul serio

“Oh andiamo Hermione…”

Alzò la bacchetta con aria decisa

“Uno…due…

“Va bene! Va bene vado…”

Una volta in cucina si mise a fissare confuso i vari attrezzi

“E ora cosa dovrei fare?”

“Una semplice zuppa…su prendi le verdure e comincia a tagliarle”

Beh non era poi così difficile, pensò qualche minuto dopo, mentre affettava un gruppo di ortaggi. Non l’avesse mai detto…

“AAAAAAAARRRRRGGGGGHHHHH”

Hermione si girò spaventata

“Che succede?”

Lui le mostrò il dito dove c’era un leggero taglietto

“Guarda”. Sussurrò agghiacciato

“Cosa?”

“La ferita, non la vedi?”

“Ferita? Questo graffietto?”

Cominciò a ridere talmente forte da rischiare di finire a rotolare sul pavimento. Era incredibile tutto quel chiasso per un minuscolo taglietto?

“Graffietto?” -  fece lui oltraggiato – “Io mi sto dissanguando! Oh dio non provavo tanto atroce dolore da quando l’ipogriffo di Hagrid mi ha quasi ucciso”

“Oh per l’amor del cielo”. Sbotto la riccia esasperata

Colpì leggermente il dito del ragazzo con la bacchetta facendo sparire subito “l’atroce ferita”

“Va meglio?”

“Si ma ho rischiato di amputarmi un dito”

La ragazza scoppiò di nuovo a ridere. Era inutile Draco restava sempre Draco

“Cazzo ti ridi sono serissimo!”

“Si certo…beh non vorrai lasciare a metà il pranzo dopo aver rischiato di amputarti un dito per cucinarlo”

Incredibile ma vero, un paio di ore dopo stavano mangiando un vero pranzo preparato da Draco e nessuno dei due restò avvelenato

 

 

***************                                           **************************

 

Stava girando svogliatamente per il castello. Santo cielo quanto era noioso stare soli! Avrebbe voluto avere un fratello o una sorella…tanto per aver qualcuno con cui parlare. Guardò alla sua destra e si accorse che era arrivato in un’ala del castello che gli era sempre stata proibita. C’erano le stanze di suo padre lì e lui non avrebbe dovuto entrarci. Rimase un attimo indeciso sul da farsi poi, spinto dalla curiosità,  entrò in una delle stanze. C’era una scrivania piena di carte, ne prese una in mano per dargli un’occhiata ma poi sentì un rumore e scappò temendo che fosse suo padre. Dieci minuti dopo suo padre scese nel salone con aria cupa

“Hiperion!”

Il ragazzo sentì il sangue gelarsi. Oh no aveva fatto cadere una delle carte nella fretta di andar via! Suo padre si era accorto che gli aveva disobbedito entrando in un posto che gli era proibito. Degluttì nervosamente già sapendo quale punizione gli sarebbe spettata

“Si padre?”

“Sei entrato tu nella mia stanza privata?”

“Io…io”

La giovane serva che stava pulendo nel salone strinse i pugni silenziosamente. Aveva già visto punire quel ragazzo sapeva cosa stava per accadere. Ma era così brutto…insopportabile…

“Sono stata io signore”

“Tu, Elisabeth?”

“Si, io…..mi sono persa e…”

“Tu sai che quella parte del castello è proibita a chiunque tranne che a me, vero?”

Abbassò lo sguardo cercando di assumere un’aria deferente

“Si, signore ma io….”

“Quindi sai anche cosa ti aspetta”

Hiperion si sentì raggelare. No! Non voleva che un’altra persona fosse punita al suo posto

“Padre…”

L’uomo davanti a lui gli rivolse un’occhiata raggelante

“Taci! Tu ragazza, vieni con me”

La vide allontanarsi con suo padre, avrebbe voluto fare qualcosa ma non riusciva a muoversi. Mezz’ora dopo, quando le urla della ragazza si fermarono e lui vide suo padre in salotto, scivolò nei sotterranei.  Lei era in una delle celle, ferita e dolorante. Le si avvicinò lentamente e cominciò a curarla con la magia

“Signorino Malfoy che sta facendo! Noi servi….”

“Voi servi non dovete discutere le decisioni del vostro padrone e io sono il tuo padrone perciò taci!”

Si lasciò curare in silenzio, continuando a fissarlo perplessa

“Mi dispiace”. Borbottò Hiperion quando ebbe finito di curarla

“Di cosa?”

“Che sei stata punita al mio posto…perché hai detto di essere stata tu a entrare in quella maledetta stanza?”

“Ritengo che veniate punito già abbastanza, per le cose più stupide, tra l’altro”

“E a te che importa?”

“Beh magari per lei io dovrei fingere di non avere un cervello ma ce l’ho e il mio cervello mi dice che quello che le fa suo padre non è giusto! Ho solo voluto evitare l’ennesimo errore..”

“E così ti preoccupi per me…”

La ragazza arrossì e abbassò lo sguardo

“No….io….è questione di coscienza…”

“Coscienza…è bello averne una?”

“Ne ha una anche lei se no non sarebbe venuto a curarmi rischiando di farsi punire…”

“Mi fai più nobile di quello che sono”

“Forse…”

Uscì dalla stanza senza dargli il tempo di risponderle. Che ragazza singolare….gli sarebbe piaciuto farci due chiacchiere qualche volta. Mah si perché no? In fondo non era necessario che suo padre lo sapesse…e poi si sentiva così solo….

 

Draco si svegliò di soprassalto. Cavolo aveva fatto un altro sogno strano! Mah chissà forse stare a Malfoy Manor gli faceva uno strano effetto.

Hermione contemplava orripilata un livido violaceo sulla sua schiena. Quel sogno…la decisione di aiutare quel ragazzo, le botte che erano seguite…

Basta! Non poteva andare avanti così! il giorno dopo ne avrebbe parlato con Draco, decise, sperava che lui avrebbe saputo aiutarla a chiarire… 

 

Per virby  : Eccoti accontentata con un nuovo capitolo, sono molto felice di sapere che la storia ti sta piacendo spero che continuerai a seguirmi! baci:)

 

Per Hollina:  ihih piaciuto il sogno? Grazie dell'entusiasmo con cui mi segui! alla prossima:)

Per sweetPotterina: beh che dire sono arrossita per tutti i tuoi complimenti XD....come avrai capito presto capianno che fanno li stessi sogni perciò beh ti aspetto al prossimo capitolo:)

 

Per  mela91: grazie mille sono contenta che apprezzi la storia.....beh eccoti il nuovo capitolo, spero i piaccia:)

Per le Dracucciole: GRAZIEEEEEE!!!!! Grazie ragazze veramente sono contenta che vi stia piacendo questa storia e anche La rana e lo scorpione!!! Spero che vi farete sentire anche per questo captitolo! Baci:)

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Spiegazioni ***


SPIEGAZIONI

 

 

Il giorno dopo, Draco osservava Hermione che giochicchiava svogliatamente con la sua colazione.

“Ehm…mezzosangue tutto bene?”

No, non andava affatto tutto bene. E lei voleva appunto cercare di risolvere la situazione. Ci aveva pensato tutta la notte e aveva capito che c’era una sola spiegazione per quello che stava vedendo

“Draco…posso chiederti una cosa?”

“Certo…dimmi…”

“Sai come si chiamava la ragazza che secondo la leggenda è stata rinchiusa qui?”

“Mi pare…Elisabeth…perché?”

“E il tuo antenato che è stato con lei?”

“Hiperion”

Come pensava

“Mmmh….posso chederti un favore?”

“Dimmi….”

“Mi porti nelle segrete dove è stata rinchiusa Elisabeth?”

Draco la fissò preoccupato. No, Hermione era impressionata da quella leggenda, non era il caso di portarla lì

“No, Hermione, non se ne parla”

“Draco ti prego…ti spiegherò poi”

La fissò a lungo notando quanto fosse determinata

“Ok”. Sospirò alla fine

Hermione entrò nelle segrete e si guardò attorno. Era tutto come nel suo sogno

“Beh ecco qui …non credo che troverai nulla di interessante qui”

 

 

 

La ragazza dai lunghi ricci castani alzò il viso sentendo la porta. Stava per supplicare che le torture finissero ma un’espressione di sollievo le illuminò il viso quando vide il giovane dagli occhi grigi che era entrato

“Hiperion”

Stava per gettargli le braccia al collo quando fu bloccata dalla sua espressione dura

“Stammi lontano sgualdrina”

Lo guardò confusa non capendo cosa stesse succedendo

“Ma cosa..”

“Credevi che non avrei saputo di che pasta sei fatta? Mio padre ha parlato”

“Ma io….”

“Taci! Non voglio sentire nessuna spiegazione, considerami morto”

Dopo quest’ultima frase astiosa girò sui tacchi e scomparve

La ragazza piena di rabbia e dolore evocò un incantesimo potentissimo. La maledizione che sarebbe rimasta sulla famiglia Malfoy per secoli.

 

 

“Mezzosangue svegliati, ehy ci sei?”

Hermione aprì gli occhi e si trovò sul pavimento dei sotterranei con la testa appoggiata alle ginocchia di Draco

“Ma che…”. Sussurrò alzandosi

“Sei svenuta..forse hai avuto un calo di pressione”. Spiegò lui

Lei scosse la testa

“No Draco, non è un calo di pressione”

“E allora cosa?”

“Non lo so…ma so che ho visto Elisabeth”

Draco scosse la testa perplesso

“Hermione devi calmarti, sei solo suggestionata dalla leggenda”

“No Draco, non è così…senti io sto facendo sogni strani, vedo cose su di loro…oh dio sto impazzendo”

Scoppiò  a piangere mentre sentiva crescere in lei la paura che lui le avrebbe dato ragione dicendo magari che forse aveva bisogno di qualche shockincantesimo. Invece lui dopo un minuto di silenzio le prese la mano e la strinse forte

“Dimmi una cosa….la notte scorsa hai sognato due ragazzi simili a noi? Lei lo salvava da una punizione del padre vero?”

Lo guardò esterrefatta. Ma come faceva a saperlo?

“Si ma….”

“E la notte prima facevano…beh delle cose sul divano…”

“Si”

Annuì con l’aria di chi ha capito qualcosa

“Hermione, tu non sei pazza”

“Come?”

“Anche io ho fatto quei sogni”

“Ma come è possibile…e le cose che vedo?”

“Beh avrei un’idea…e se il fantasma di Elisabeth fosse davvero qui?”

“EH?”

“Beh può essere…e forse non vuole tormentarci ma mostrarci qualcosa…”

“Ma perché io vedo certe cose e tu no?”

“Beh vedi mezzosangue ci sono persone che hanno  una particolare sensibilità…”

“La Cooman diceva che io non ho l’aura”

“Lascia perdere la Cooman quella non riconoscerebbe un veggente neanche se la prendesse a colpi in testa”

“Ok così secondo te io ho una sensibilità particolare..”

“Già perciò tu vedi più facilmente quello che ci vuole mostrare Elisabeth..io solo nel sonno perché è una fase in cui si è più vulnerabili”

Hermione riflettè in silenzio su quella spiegazione…e se davvero Elisabeth avesse voluto mostrarle qualcosa? E se avesse avuto bisogno d’aiuto?

 

 

Scusateeeeeee vi chiedo umilmente perdono se aggiorno in ritardo, sarò più regolare promessoJ

Per Barbarak: Visto che Dracuccio aveva la spiegazione? Grazie sono contenta che ti stia piacendo! Un bacio

 

Per mela91: grazie spero ti sia piaciuto anche questo capito! BaciJ

 

Per virby: Grazie milleJ continua a segurmiJ

 Per hollina: Grazie….beh spero che anche questo capitolo l’abbia trovato interessanteJ

 

Per Padoncina: ciao mia fedelissimaJ…eh si è inquietante ma sta tranquilla io son buona

 

Per sweetpotterina: Grazieeeeeer cara sono veramente onorata dell’entusiasmo con cui mi segui…fatti sentire eh! BacioneJ

 

Per dramionefanforever: finalmente ecco il nuovo capitolo..spero ti piacciaJ

 

Per Rosadicenere: Perdona il ritardo e spero che questo capitolo ti sia piaciuto:=)

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Gelosie ***


 

GELOSIE

Autrice: qui mi accuserete di averli fatti troppo intimi e Draco troppo preso da lei…vabbè abbiate pazienza

 

Il ragazzo biondo dai luminosi occhi grigi guardava suo padre con un’espressione mai avuta prima di allora. Duro, spietato, non avrebbe ammesso un rifiuto

“Falla uscire”. Ordinò

Suo padre lo guardò per un attimo. Era davvero preso…ci voleva qualcosa di drastico…sorrise sadicamente….oh sapeva cosa avrebbe fatto passare al figlio quell’assurdo sentimento

“Figliolo l’ho già fatta uscire”

La determinazione del giovane parve vacillare

“Davvero?”

“Si, davvero….le ho dato dei soldi e lei se n’è andata”

Lui sbiancò. No, non poteva essere, Elisabeth aspettava suo figlio, non se ne sarebbe mai andata

“Menti”

Rise vedendo la rabbia del giovane, oh si adesso ci avrebbe pensato lui a fargli dimenticare la sangue-sporco

“Figliolo, cosa vuoi che faccia una sgualdrina se non accettare soldi?”

Il ragazzo fece per scagliarsi in avanti

“Come osi!”

“Come dovrei chiamare una che si è fatta prima il padre e poi il figlio?”

Si sentì travolgere dalla rabbia. Non avrebbe mai creduto che suo padre arrivasse a inventarsi una cosa simile

“Bigiardo”. Urlò

“Non mi credi? immagino che avrai trovato anche tu adorabile quella voglia sulla coscia”

Fu come se tutte le sue forze lo abbandonassero di colpo. La sua Lizzie…no, non era possibile….ma non poteva negare l’evidenza….lui aveva davvero visto quella voglia e se ne era a conoscenza anche suo padre… il suo cuore parve fermarsi mentre un urlo di dolore gli esplodeva nel petto

 

***********                                                                                    *************

 

 

Hermione si svegliò di soprassalto. Sconvolta, fece l’unica cosa che avrebbe potuto fare in quel momento, correre da qualcuno che la rassicurasse. E in quel castello non c’era molta scelta.

“Draco”. Gemette entrando nella stanza del Serpeverde

Draco si svegliò di soprassalto, sia per il sogno, sia per la voce che lo aveva chiamato. Davanti a lui c’era una figuretta in camicia da notte coi capelli sciolti e scarmigliati. Rischiò quasi di soffocare. Cavolo! La ragazza aveva le curve al posto giusto!

“Ehm…ehm si? Che succede?”

Scosse la testa cercando di scacciare certi pensieri. Ma guarda, lei era visibilmente sconvolta e lui si comportava come un’adolescente con gli ormoni impazziti che non aveva mai visto donna!

“Posso dormire con te?”

Degluttì a vuoto. Ma…era una proposta? Seeeeee ti piacerebbe, disse una vocina nel suo cervello, ma che proposta quella ha paura a stare sola, tutto qua

Scostò le coperte

“Si, certo”

Lei si accoccolò contro di lui e cominciò a piangere con  la testa sul suo petto. Lui la guardò inorridito, e ora che doveva fare? Lui non aveva mai dovuto consolare nessuno, non sapeva proprio da dove cominciare

“Draco ho visto…”

“Sssh lo so, l’ho sognato anche io”. Sussurò accarezzandole timidamente i capelli

“E’ or-ribile….l-lei s-sembrava u-una brav-va ragazza”

“E’ questo che ti sconvolge tanto?”

“Si io…..vedi con queste visioni l’avevo presa in simpatia…”

“Mezzosangue….le persone sanno fingere bene…figurati quanto può essere ingannevole quello che vedi in una visione…”

“Ma sembrava che lo amasse davvero”

“Lo so, beh gli era utile sedurlo, no? Lui la proteggeva di certo”

“Eppure qualcosa non mi quadra….perchè dovrebbe farmi vedere una cosa del genere?”

“Hermione…” -  sospirò – “ Senti son le due del mattino….adesso basta arrovellarti il cervello…dormi e ci pensiamo domani mattina”

“Ok…buonanotte Draco”

“’Notte”

La ragazza si girò dandogli le spalle e si addormentò poco dopo, cullata dalla sicurezza che le dava avere qualcuno vicino. Per Draco invece fu molto più difficile. Quella ragazza aveva un profumo così buono….era così difficile ignorarlo.  A metà notte lei si girò verso di lui nel sonno e lo abbracciò facendo aderire il suo corpo a quello del ragazzo (Autrice: ehm ehm….Hermione tu stavi dormendo, si? Sicura? Hermione: C-certo ti pare che lo abbracciavo apposta? Autrice: noooooooooooooooo il ragazzo più figo del mondo era sdraiato affianco a te…chi l’avrebbe abbracciato? Hermione: io no Autrice: se se sento puzza di furbetta -.- ‘)

Draco trattenne il respiro rischiando di soffocare. Ma porco Grifondoro quella lo voleva morto!!!! La scostò con delicatezza e finalmente dopo un’oretta riuscì a dormire (Draco: Cooooooosaaaaa ma che mi fai fare! Io, l’apoteosi della virilità, ho una ragazza carina accanto e dormoooooooooooooooo? Ma io ti faccio denunciare dai miei avvocati di famiglia! Autrice: Draco tieni a bada gli ormoni, non sarebbe normale  che vi faccio finire a letto così presto Draco: Che cosa sento! Non sarebbe normale che una ragazza finisca a letto con me???? Autrice: Draco parliamo di Hermione! Draco: niente storie bella! Esigo almeno un bacio…alla francese precisiamo! Autrice: Draco le vedi le tipe qua fuori che sbavano??? Sono le lettrici della mia Fan-fic e loro un bacio te lo darebbero volentieri…allora fai il bravo o ti lascio a loro? Draco(facendo l’occhiolino alle ragazze): ehylà ragazze! Mmh perché no? Autrice: guarda che se iniziano a litigare per averti ti fanno a pezzi Draco: dicevamo????...ah si….torno a dormire Autrice: bravo ragazzo vedo che hai capito…fai il bravo e forse te la faccio baciare dopo)

La mattina dopo, quando Hermione si svegliò, si trovò da sola nel letto. Scese di sotto e trovò Draco che metteva sul fuoco una caffettiera

“Draco hai fatto tu il caffè?”. Chiese sorpresa

“Si, mi andava di fare qualcosa così….beh come va?”

Hermione stava per rispondere ma appena sentì l’odore del caffè impallidì e corse in bagno. Quando tornò sembrava devastata

“Mamma mia mi ha fatto un effetto oggi l’odore del caffè…ora che ci penso è un paio di giorni che mi da fastidio”

Draco si bloccò con la caffettiera a mezz’aria. Chissà perché gli era venuta in mente sua madre che raccontava di quando era incinta di lui e non sopportava il caffè. Scosse la testa, Hermione mica era incinta….di nuovo la caffettiera  gli rimase a mezz’aria.

Mmh un momento…le dava fastidio il caffè come a sua madre quando era incinta, quello di poco prima sembrava un episodio di nausea mattutina ed era più sensibile di lui a certe vibrazioni, il che poteva essere qualcosa che aveva dalla nascita…oppure….oppure ….beh era notorio che nelle streghe in gravidanza i poteri subiscono un picco.

Osservò la ragazza versarsi il caffè dopo di lui con occhio critico. Non sembrava più rotonda ma in fondo lui  l’aveva sempre vista con un uniforme che le stava molto larga quindi poco ne sapeva se davvero era sempre la stessa. E poi erano lì solo da una settimana, la cosa poteva essere agli inizi.

Un pensiero gli attraversò la mente. Ma a lui in fondo che gliene fregava se anche fosse stato? Beh, si disse, gliene fregava eccome, non sapevano quanto sarebbero stati lì e lui non voleva trovarsi a fare i conti con una donna pesantemente incinta

“Ehm Hermione…ti capita spesso di stare male la mattina?”. Chiese cauto

“Mmmh no, solo ultimamente, perché?”

“Beh, ecco….così….ehm e senti da quando non sopporti il caffè?”

“Da qualche giorno anche quello, perché?”

Oh oh e se ci aveva visto giusto? Mmmh un momento, si disse, se lei era incinta doveva esserci un padre….Potter? Naaaaaaaaaaaaa quello vedeva solo la Weasley…ecco giusto…Lenticchia…. Possibile, molti credevano che stessero assieme. Un’ondata di rabbia lo attraversò mentre immaginava Hermione con Weasley. Che diavolo gli prendeva? Lui non era mica geloso di Lenticchia….doveva essere l’influenza di quel dannato fantasma. Ma si, di sicuro…

“Hermione”- esordì con lentezza – “ tu non sei mica incinta, vero?”

Lei scoppiò a ridere

“Se ti interessa mi è appena passato il ciclo…quindi no…”

Si fermò come folgorata da un pensiero

“Mmh ma nel sogno Hiperion pensava al fatto che Elizabeth era incinta…magari mi sta facendo provare lei queste cose”

Draco sospirò rassicurato

“A proposito…stavo pensando che abbiamo dato una cosa per scontato...e anche Hiperion”

Lei alzò gli occhi di scatto

“Cosa?”

“Beh il padre sapeva della voglia di Elisabeth, questo vuol dire solo che l’ha vista svestita non che ci abbia fatto qualcosa, o che se l’ha fatto lei era consenziente”

“Mmh…forse è questo che vuole da me Elisabeth, vuole riscattarsi”

“Può essere….”

 

 

 

Per  barbarak: ok hai scoperto perché Hiperion l’ha abbandonata(o forse no? L’apparenza inganna tienilo a mente,  e fidati non sono impazzita ti ricorderai di questa frase a breve XD) ma non ti svelo ancora cosa vuole ElisabethJ….spero che ti sarà piaciuto anche questo capitoloJ…baci

 

Per  mela91: grazie milleJ….come vedi stavolta sono stata velocissimaJ

Per  Rosa di cenere: grazieeeee sono contenta di averti ispirata e appena possibile sarò felice di leggere la tua ffJ

Per le  Dracucciole: ragazzeeeeee visto come ho aggiornato in fretta? E prometto di continuare così:=)  kiss

 

Per  sweetPotterina: grazie dei complimenti e spero che anche questo capitolo ti sia piaciutoJ

Per  Hollina: ciao cara sono contenta che la storia ti stia piacendo e spero che anche qui mi vorrai dare il tuo parereJ

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** fantasma impiccione ***


FANTASMA IMPICCIONE

 

Autrice: perdonoooo perdono vi prego prometto di aggiornare più spesso....ho risposto già ai vostri commenti visto che ors efp me lo fa fare....beh fatemi sapere che vi sembra della ff baci :)

 

Hermione aveva passato tutta la mattina a riflettere su quanto era accaduto. L’idea che Elisabeth stesse cercando disperatamente di comunicarle qualcosa la rendeva inquieta, avrebbe tanto voluto sapere che cosa voleva da lei per aiutarla…chissà da quanto tempo aspettava qualcuno che la ascoltasse…

“Ehy hermione a cosa stai pensando?”

Draco la stava fissando da un pezzo e si era accorto di quanto fosse turbata. Strano, si disse,  solo qualche settimana prima l’aveva odiata e ora la trovava…si, simpatica e per giunta si preoccupava per lei.

Hermione alzò lentamente gli occhi su di lui

“Oh a niente di speciale…”

Le si piantò davanti con aria seria

“Ehy mezzosangue non prendere in  giro!”

La ragazza fece un sospiro esasperato

“D’accordo pensavo a Elisabeth”

Draco scosse la testa

“Hermione la stai prendendo troppo a cuore”

Lo guardò con aria di sfida

“E se fosse che male c’è?”

“Ma ti rendi conto di quello che dici? Non puoi farne una malattia perché un dannato fantasma ti stà facendo vedere delle cose!”

“Draco tu non capisci!”

Annuì esasperato

“Si è vero non capisco! Non capisco perché vuoi farti male tormentandoti con la storia di una persona vissuta mille anni fa di cui non dovrebbe importarti nulla!”

Scosse la testa

“Non è così…per me non è semplicemente una persona vissuta mille anni fa io…ho come la sensazione che abbia qualcosa a che fare con me!”

La guardò perplesso

“Hermione….come fa ad avere qualcosa a che fare con te?”

E ora? Come faceva a spiegargli quella strana sensazione che la pervadeva ogni volta che la sognava? Come faceva a spiegarle che ogni volta aveva l’impressione che qualcosa la accomunasse a quella ragazza?

“Non so come è possibile ma sento che lei e io siamo legate in qualche modo…e lo sente anche lei ecco perché sono solo io a vedere alcune cose, perché lei le vuole mostrare a me non perché io sono più sensibile…”

“Hermione io….non so in che modo tu potresti essere legata a questa ragazza ma se tu senti così potrebbe pure essere vero chissà….queste sono cose misteriose e difficili da capire..”

La ragazza che li osservava sorrise. Si, aveva avuto ragione lei, tanto il biondino che le sembrava si chiamasse Draco somigliava a Hiperion quanto quella ragazza vivace e sensibile le ricordava lei…se solo fossero stati capaci di amarsi come lei e Hiperion si erano amati allora forse c’era una speranza…

 

Draco guardò Hermione con aria circospetta

“Hermione vero che oggi tocca a te cucinare?”

La riccia scoppiò a ridere per l’espressione intimorita

“Si, Draco, oggi si…”

Il serpeverde sospirò sollevato

“Meno male…ehm volevo dire…ok allora io penso a cosa cucinare domani”

Le risate si fecero ancora più forti

“Naturalmente perché con le tue innate doti culinarie avrai molto tra cui scegliere!”

Il giovane fece una smorfia offesa

“Ehy! Un po’ di rispetto mezzosangue io faccio del mio meglio!”

“Certo e a rischio delle tue dita perfino!”

Draco incrociò le braccia e si voltò fingendosi offeso

“Impretinente che fai sfotti? Quello era un taglio bello grosso!”

“Si certo Draco come no!”

“Tzè insensibile poteva infettarsi!”

Hermione alzò gli occhi al cielo esasperata

“Oh ma per favore infettarsi quel graffietto!”

“Sembrava piccolo cara ma era molto profondo!”

“Eh si infatti li ho visti i fiumi di sangue che zampillavano”. Rise la mora divertita

“Ci sarebbe mancato solo che versassi il mio preziosissimo e purissimo sangue!”

Sguardo di rimprovero

“Draco! Non hai imparato nulla? Hai ancora quelle stupidissime idee?”

Sbuffò irritato

“Ma certo che no hermione!..oh tu hai la stessa velocità  nel riconoscere le battute di Tiger”

La ragazza si scagliò in avanti indignata

“Come ti permetti! Razza di antipatico arrogante!”

Tentò di prenderlo a colpi sul petto ma lui le acchiappò i polsi prima che potesse sfiorarlo

“Eh no mezzosangue scemo si cretino no! Non mi freghi la seconda volta li conosco i tuoi colpi”

“Aahhh allora te lo ricordi lo schiaffo che hai preso al terzo anno!”

“E chi se lo scorda!”. Ghignò il serpeverde

 

Per un momento i due ragazzi scoppiarono a ridere poi tornarono seri guardandosi negli occhi

Elisabeth sorrise. Evvai mò ci scappa il bacio, pensò.  Ma fece una smorfia di delusione perché i due ragazzi si allontanarono poco dopo molto imbarazzati

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9: Oh oh siamo nei guai ***


                                             Capitolo 9: Oh siamo nei guai!

 

Draco si svegliò quella mattina a causa del bussare alla porta. Ma chi cavolo veniva a rompergli i sacrosanti a quell’ora?? Pensò imbufalito andando ad aprire. Quando vide le due persone davanti alla soglia rimase fulminato.

Hermione, che aveva avuto un sonno molto meno leggero di quello di Draco si svegliò senza aver sentito la porta, scese le scale sbadigliando ed entrò sorridendo in cucina

“Giorno Draco”

Non si era curata di essere in camicia da notte tanto lì c’erano solo lei e Dra..

AAAAHHHHHHH CHE CAVOLO CI FACEVANO LI’ LUCIUS E NARCISSA MALFOY???

Draco guardava Hermione crecando disperatamente di non mettersi a ridere. Stava diventando rossa come un pomodoro! Era pure logico visto che era comparsa in camicia da notte, leggera tra l’altro (e porca miseria doveva ammettere una volta di più che era una vera sventola!) davanti ai suoi genitori. Affianco a Draco, anche Narcissa Malfoy cercava di non ridere, povera ragazza evidentemente non si era accorta della loro presenza ed era molto, molto imbarazzata, cercò di fingere di non aver notato nulla per non metterla ancora di più in difficoltà. Al contrario della moglie, l’adorabile (Autrice: quasi quanto uno schioppodo!) capofamiglia dei Malfoy guardava la ragazza disgustato. Ma porca miseria Silente non gli aveva detto che suo figlio sarebbe stato chiuso in quel castello con una sangue sporco! E per altro da come la stava guardando la ragazza gli piaceva pure! Beh era attratto da lei e basta senza dubbio, represse un sospiro, oh beh i desideri carnali erano normali in un uomo. Narcissa osservava il marito con piccolo sorrisetto, suo marito sicuramente non aveva capito ma lei aveva l’occhio più lungo e aveva capito che suo figlio doveva essersi preso una cotta per la giovane grifondoro

“Ehm Hermione…” Esordì Draco “C’è un messaggio di Silente”

La ragazza lo guardò curiosa e preoccupata. Che fosse successo qualcosa?

“Serve che io riprenda il mio posto tra i Mangiamorte, serve una spia”

Hermione rabbrividì. Oh no! Oh no! Questo significava che avrebbe dovuto stare lì da sola…sola e col fantasma di Elisabeth

“D-devi andare?”

“Dovete andare, Granger!” Si intromise Lucius

Lei lo guardò confusa

“Dobbiamo? Ma certo io non mi posso fingere una mangiamorte!”

L’uomo davanti a lei ghingò

“No ma una serva si, che poi è il posto che ti spetta!”

E ti pareva, pensò la giovane, che Lucius Malfoy fosse cambiato! Ma cavolo  non è che Draco non era figlio suo? Era troppo diverso!

Draco ridusse gli occhi a due fessure. Ma assolutamente no! Non avrebbe permesso che Hermione entrasse in quel covo di mangiamorte che era la loro villa al momento

“Lei non viene”. Sibilò

“Silente ha detto…”

“Silente e un vecchio idiota la sbraneranno se entra là” Tuonò Draco

Suo padre sbuffò irritato. Ma perché accidenti suo figlio si dava tanta pena per quella lurida sangue sporco?

“Beh vai da Silente e diglielo!”

“Se Silente ha detto..” Tentò Hermione

“Non me ne strasbatte una beneamata di quello che ha detto Silente, Hermione, tu lì non vai!”

Narcissa Malfoy si fece avanti

“Draco..” Esordì in tono conciliante “Silente sembrava sapere quello che faceva dovresti fidarti”

Hermione annuì

“Silente sa sempre quello che fa”

Draco li guardò in cangesco. Era in minoranza non poteva dire più di tanto e la cosa non gli piaceva, per niente!

“E se le succede qualcosa?”

“Ci impengeremo tutti per proteggerla”

Suo marito stava per rispondere ma fu bloccato dall’occhiataccia della moglie. Beh doveva starsi zitto per la sua salute coniugale, sua moglie era capacissima di fargli le valige e mandarlo  a dormire con gli elfi domestici

Draco sbuffò

“E va bene visto che avete deciso!”

Usci dalla stanza furioso lasciando Hermione sola e imbarazzata con i coniugi Malfoy

“Beh noi andiamo a inscenare il ritorno a casa”

Il marito annuì e si alzò subito. Passandogli davanti Narcissa le sussurrò un breve “Tranquilla gli passerà” e uscì col marito.

Rimasta sola, Hermione raggiunse Draco in salotto e si sedette davanti a lui

“ Ehy che ti prende?”

Draco sospirò

“Non ho nulla solo che è pericoloso”

Hermione sorrise quasi commossa. Che dolce che si preoccupasse per lei!

“Sei gentile ma se Silente mi manda lì sa quello che fa e poi non sono da sola”

Draco la guardò male. Ma quanto era scema quella ragazza! Ma come poteva pensare che se la sarebbe cavata solo perché lui e Silente erano dalla sua parte

“ Su avanti non puoi essere così cretina! Silente deve essere demente e io non ti potrò aiutare da solo”

La ragazza lo guardò confusa. Ma che cavolo stava dicendo!

“Draco se ci saranno problemi avvertirò l’Ordine e sparirò col tuo aiuto!..è solo questo il tuo problema?”

Draco la guardò a lungo e sospirò

“Beh è che…stavamo così tranquilli qua io e te senza nessuno a rompere le palle!”

Hermione rise

“Oh su prometto che troverò modo di venire a fare due chiacchiere con te”

“Va bene Hermione almeno lì non avremo il fantasma impiccione”

La giovane ghignò

 “Questo lo pensi tu bello!..”

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10:Nuova dimora ***


Capitolo 10: Nuova dimora

 

Hermione arrivò con Draco alla villa dei Malfoy

“Ben tornato a casa a me” Sussurrò Draco cupo

Lei lo guardò perplessa. Draco non aveva decisamente ancora accettato l’imposizione di Silente

“Su Draco se non altro sei di nuovo a casa tua”

Draco sbuffò. Hermione non poteva capire, lui era stato educato a sentirsi il padrone del mondo perché era un Malfoy e ora invece non era manco più padrone in casa sua, era semplicemente assurdo!

“Non  è più casa mia Hermione, se ne sono impossessati i Mangiamorte”

In effetti non gli fregava molto della casa in se. Le preoccupazioni materiali avevano perso significato in confronto ai problemi più pressanti che le avevano schiacciate. Quante volte, mentre cercava un modo di non far uccidere la sua famiglia si era chiesto a cosa servisse essere ricco se tutti i suoi soldi non potevano minimamente aiutarlo a uscire da quella pessima situazione. E alla fine era arrivato all’unica possibile conclusione, non se ne faceva niente di essere ricco in quel momento, avrebbe preferito vivere in mezzo alle galline come i Weasley. Se non altro loro potevano stare uniti e lottare per la loro famiglia. Si, loro se la passavano decisamente molto meglio dei suoi che con tutti i loro soldi, erano incatenati a fare gli schiavi per quell’essere.

“Guarda il lato positivo” Sussurrò Hermione distogliendolo dai suoi pensieri

“Quale sarebbe?”. Sbuffò lui

“Se non altro possiamo lottare in due”

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo. Era incredibile, avrebbe dovuto essere lui a consolarla. Insomma, almeno lui aveva la sua famiglia e non era in diretto pericolo, Hermione invece aveva solo lui ed era chiusa in una casa piena di Mangiamorte…Mangiamorte sadici..Mangiamorte sadici che non vedevano donne da anni perché molti di loro erano appena usciti da Azkaban

Cazzo!

Guardò la ragazza che gli restituì un’occhiata interrogativa. Era bella, la straordinaria scoperta che all’inizio l’aveva riempito di sconcerto ormai era un dato acquisito. Hermione aveva un bel viso, specialmente senza quelle zanne, i capelli crespi una volta sistemati un pochino la rendevano sexy e aveva un bel corpo, se riuscivi a vederla senza l’uniforme larghissima. E in quel momento lei non aveva l’uniforme

Doppio cazzo!

“Hermione?”

“Si” Fece la grifondoro perplessa

“Stammi vicino”

La ragazza lo osservò un attimo e poi capì. Si preoccupava per lei! Wow c’era un cuore sotto sotto, là da qualche parte

“Ok Draco”

Il serpeverde la osservò. Il sorriso le donava decisamente

“Hermione?”

“Che c’è ancora Draco?”

“Mi correggo…stammi MOLTO vicina!”

Lei lo guardò alzando gli occhi al cielo

“Paranoico e pure iperprotettivo e chi l’avrebbe mai detto?” Sbuffò

Si avviarono lungo l’andito dove incrociarono un Mangiamorte di quelli appena usciti da Azkaban e, almeno secondo Draco, che per questo si atteggiava come se fosse sopravvissuto a una guerra. Rivolse a Draco un cenno di saluto con un sorriso insolente che fece prudere le mani al biondino per la voglia di schiantarlo alla parete

“Salve giovane Malfoy siamo lieti che siate tornati”

Certo come no! Pensò il ragazzo, di sicuro se l’erano goduta un mondo ad avere la villa tutta per loro

“Grazie Rockwood”

Il Mangiamorte guardò Hermione interessato

“La mezzosangue amica di Potter?”

“Si, l’abbiamo catturata e il Signore Oscuro mi ha permesso di tenermela tanto per giocarci un po’”

Ovvero suo padre, come da istruzioni di Silente, era andato dal Signore Oscuro insieme a Piton e gli avevano spiegato di avere catturato la Granger chiedendo di lasciarla a lui.

Il Mangiamorte ghignò

“Mh saprei io che giochini farle fare”

Draco percepì l’esatto momento in cui Hermione registrò la frase perché la sentì trattenere bruscamente il respiro. Avrebbe giurato che se la stava facendo sotto

“Buono Rockwood, tutto a suo tempo”

Un tempo che non sarebbe mai venuto naturalmente perché si sarebbe fatto un valzer con un ippogrifo piuttosto che lasciare a quel tizio Hermione. Ma come gli aveva insegnato Piton, saper fingere era fondamentale.

“Ma certo Malfoy…prima donne..e bambini…”

Draco represse a stento la voglia di colpirlo, non peteva mettersi nei guai, doveva fare il bravo!

“Se vuoi scusarmi Rockwood…”

Aggirò il Mangiamorte facendo in modo di trovarsi fra lui e Hermione

“Ci si vede bellezza!” Gridò il Mangiamorte

Hermione rabbrividì e si strinse al braccio di Draco  facendolo ghignare divertito

“Dicevi Hermione..ah si..paranoioco iperprotettivo”

“Oh stà zitto!” Sbuffò la ragazza facendo una linguaccia

Draco rise sempre più divertito. Hermione era una contraddizione vivente, di solito sembrava una vecchia per quanto era matura e…si, anche rompiscatole e bacchettona. Eppure, mentre stavano a Malfoy Manor, aveva notato degli sporadici momenti in cui sembrava quasi una bambina.

“Se no che mi fai?”. La provocò il Serpeverde

Quella era una cosa che gli era sempre piaciuta di Hermione, persino nei loro momenti di peggiori ferri corti, persino quando l’aveva picchiato. Hermione era una ragazza con gli attributi, lei era uno di quelli avversari che rispetti, non come San Potter che si, si lanciava nelle risse con una facilità estrema e non per coraggio ma per la sua smania di fare l’erore. O come Lenticchia, che non aveva proprio nulla di rispettabile ma solo una grandissima testa calda. Hermione non cercava le risse, non le piacevano..ma se decideva di entrarci in mezzo povero chi era contro di lei e la sua mascella se ne ricordava bene!

Hermione guardava Draco leggermente allarmata, forse non aveva avuto tutti i torti quando aveva parlato del fatto che era troppo pericoloso stare in giro per quella casa

“Draco?”

Lui la guardò osservando la sua espressione preoccupata, a quando pare allora c’era qualcosa capace di spaventare l’orgogliosa ragazza

“Dimmi”

“Ehm..che significa “tutto a suo tempo”? “

Ridacchiò. Si, c’era qualcosa in grado di spaventarla.

“Dunque…nel vocabolario di Rockwood significa probabilmente che appena ho finito con te ti lascio a lui, nel mio vocabolario significa “quando gelerà l’inferno” scusa ma dovevo guadagnare tempo in maniera meno palese possibile”

La ragazza sospirò di sollievo cercando di non darlo a vedere. Per un attimo le era passato per la mente che forse Draco poteva aver pensato che tutto sommato lasciarla assieme a Rokwood non era un sacrificio inutile, del resto, per il ragazzo che aveva visto per sei anni a Hogwarts il fine giustificava sempre i mezzi.  Ma si era data immediatamente della stupida, quello non era il Draco che aveva conosciuto in quel mese a Malfoy Mannor, non sapeva come e perché ma era cambiato. Il che le riportava in mente un quesito che si poneva dal primo giorno al Maniero, che cosa era successo che aveva spinto Draco a cambiare così radicalmente? Guarda il ragazzo affianco a lei con la coda dell’occhio. Poteva arrischiarsi a fargli qualche domanda in proposito?

Stava per aprire la bocca per azzardare qualche domanda “casuale” quando lui la precedette

“Allora, adesso ti porto da mio padre, lui ti darà i compiti che dovrai svolgere”

La notizia pietrificò Hermione. Cosa? Non glieli doveva dare Draco i compiti?

“Ma..non è a te che sono stata affidata in teoria?”

“Si ma è mio padre che decide cosa devi fare se servi a casa nostra”

Oh cavolo questa notizia non le piaceva molto. Quel maledetto sadico di sicuro le avrebbe reso la vita un inferno

“Ehm deve proprio?”

Draco ghignò

“Suvvia Hermione non è nulla..mio padre ti darà un lavoro leggero vedrai..poteva andarti peggio!”

“Ad esempio?”

“Poteva essere mia zia a darti gli ordini”

Hermione ebbe un brivido. Draco intendeva forse l’adorabile zia Bella?

“Mmh ok hai ragione”

Draco ghigò e si avvicinò a una porta bussando con delicatezza. La voce di Lucius Malfoy, dall’interno, non giunse proprio con un suono amichevole. La ragazza si fece coraggio e  entrò nello studio con Draco

“Draco dimmi, che cosa vuoi?”. Chiese il padrone di casa

“Devi assegnare i compiti a Her…alla mezzosangue, padre”

Lucius guardò la ragazza con aria particolarmente sadica. Si, era il caso di ricordarle qual’era il suo posto. Draco era un ragazzo con la testa sulle spalle ma era meglio stare tranquilli

“Mmh...dovrà pulire le camere degli ospiti”

Hermione sospirò, non era male in fondo poteva andarle peggio. Però stranamente Draco non sembrava rassicurato, anzi

“Degli ospiti?”

“Si..e la signorina Parkinson avrà bisogno di qualcuna che si prenda cura di lei…la mezzosangue andrà più che bene per questo compito”

Hermione lo guardò stordita. Mica aveva detto che avrebbe dovuto fare da serva alla Parkinson vero? VERO?????

Mmh c’era ancora l’opzione di farsi scegliere i compiti dall’amabile signora Lestrange?

 

L’eterna giovane che li osservava sogghignò. Beeene la tipa in questione le ricordava tanto una smorfiosa che ci provava sempre con Hyperion il che gliela faceva stare altamente sulle scatole. Avrebbe aiutato quella che ormai era la sua protetta..e si sarebbe divertita a spese di quell’oca.



Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Scherzetti ***


Scherzetti

 

Autrice: ragazze che succede perché mi avete abbandonata? La storia fa schifo? T _ T commentateeeeeeeee

 

Hermione guardò Draco preoccupata. Non era possibile che le toccasse davvero fare la serva a quella là! Oh no non era giusto! Non voleva essere alla mercee della Parkinson, sapeva benissimo che le avrebbe reso la vita un inferno

“Draco perché devo servire proprio la Parkinson?”

Draco ridacchiò scuotendo la testa. Aveva sperato che suo padre si desse una regolata ora che lavoravano per l’Ordine  ma era evidente che la sua era un’utopia.

“Perché sa che la Parkinson ti odia!”

Hermione lo guardò perplessa.

“Non capisco..”

Draco scosse la testa divertito. Ne era sicuro, Hermione era una anima candida, per così dire, non sarebbe mai arrivata a entrare nella mente di suo padre

“Piccola tu credi che mio padre sia diventato tanto buono e non creda più che voi figli di babbani siate inferiori a noi?”

Hermione scosse la testa

“Certo che no”

“Bene allora puoi immaginare che non stai molto più simpatica a mio padre di come gli stavi prima”

La giovane annuì

“Beh chiaro!”

“Quindi perché perdere l’occasione di farti un dispetto? Naturalmente assegnarti alla Parkinson è solo per il gusto di renderti la vita difficile non oserebbe farti qualcosa di pericoloso tipo darti a uno dei suoi amici perché Silente lo ucciderebbe”

Hermione sospirò

“ Dunque non c’è modo di evitarmelo?”

Lui ridacchiò scuotendo la testa

“No mi spiace…devi sopportarlo”

Lei sospirò rassegnata. Se ci fosse stato un modo di evitarlo Draco lo avrebbe fatto, se non la aiutava non poteva semplicemente farlo

“Va bene allora mi rassegno”

Si avviò nella stanza della Parkinson. Che era bella spaparanzata su una poltroncina

“Ehy sangue-sporco!”. La salutò la serpeverde con un ghigno cattivo

Hermione cercò di ripetersi che doveva stare calma ma non era facile, il suo non era un carattere portato per la diplomazia,  lei di solito era molto spontanea, troppo a volte

“P…posso esserle utile signorina?”.

Teneva i denti talmente stretti che sembrava voler mordere l’aria. No, pensò, così non andava. Forse avrebbe dovuto chiedere a Draco di dargli qualche lezione, lui a recitare era un maestro

“ Si Granger spazzolami i capelli”

La guardò inorridita.

CHE COSAAAA???

La Parkinson la guardò inarcando un sopraciglio

“Granger ti muovi?”. Fece brusca

Grrr glieli avrebbe strappati volentieri i capelli a quella strega altro che spazzolarglieli!

Ma i suoi “padroni” certo non avrebbero gradito. Non poteva rischiare che Draco fosse costretto a mettersi nei  guai per evitare a lei una punizione

“Si signorina”

Ma guarda un po’ lei che aveva sempre lottato per i diritti degli elfi domestici si trovava a essere trattata peggio di loro. Mmh però se la sarebbe dovuta segnare questa cosa, magari avrebbe potuto fare sperimentare ai maghi qualcosa del genere per fargli capire come si viveva da elfo domestico..mmh si sarebbe stata una bella idea promozionale per il CREPA

Si avvicinò alla serpeverde e iniziò a spazzolarle i capelli cercando con tutte le sue forze di non cedere alla tentazione di farle del male. Ma non aveva  considerato che la ragazza non aveva l’intenzione di renderle le cose facili

“Vedi di stare attenta a non toccarmi troppo con quelle mani sporc…AHIA GRANGER!”

Hermione fece un sorriso falso

“Chiedo scusa signorina c’era un nodo”

Era una bugia in realtà aveva ceduto alla fortissima tentazione di tirarle una ciocca

La serpeverde sbuffò spazientita

“Non so perché Draco si stenga una nullità inutile come te!”

La giovane grifoncina parlò senza riflette e si morse le labbra subito dopo aver proferito parola

“Magari lui non mi trova inutile!”

Si era resa conto troppo tardi di come avrebbero potuto essere interpretate quelle parole

La  Parkinson la guardò con gli occhi ridotti a fessure

“Non illuderti ti usa come la sgualdrina che sei!” Un ghigno cattivo le si allargò sul viso “Dopo di che finirai in un prostibolo come molte altre come te!”

Hermione la guardò allibita. Prostibolo??? Che significava? Quante ragazze mezzosangue finivano in posti così?

Hermione si stava ripromettendo di chiedere notizie a Draco su questa cosa ma la Parkinson scambiò la sua aria sconvolta per spavento all’idea che le aveva prospettato. Scoppiò a ridere guardandola compiaciuta

“Mica avrai pensato che lui avesse in programma di tenerti con se per molto vero?”

La ragazza la guardò senza sapere bene cosa rispondere per non rovinare la sua recita e così, non ricevendo risposta, l’altra ne approfittò per affondare il colpo

“Magari credevi che ti sposasse? Povera scema! Un purosangue importante come lui che sposa una feccia come te!”

Hermione storse il naso pensando alle confidenze che le aveva fatto Draco, non erano poi così importanti i Malfoy negli ultimi tempi..

Certo, ricordò a se stessa, non cambiava il fatto che lui era un purosangue di famiglia ricca e potente e lei era una figlia di babbani senza nessuna conoscenza importante. Non che la cosa le interessasse particolarmente, lei si era sempre detta che era anche meglio così avrebbe potuto dimostrare quanto valeva senza che nessuno le facesse sconti

La serpeverde rise ancora più forte per la sua espressione credendo di averla affossata

“Naturalmente lui è destinato a un matrimonio che sia vantaggioso per la sua famiglia..la mia famiglia per esempio gli sarebbe utile…” Ghignò felice al pensiero “ Ora accendimi il caminetto Granger!”

Naturalmente, lei era senza bacchetta perciò avrebbe dovuto faticare mentre la serpeverde che ghignava divertita davanti a lei era maggiorenne e con la bacchetta, le ci sarebbero voluti giusto cinque secondi per accendere quel dannato fuoco. Ma naturalmente la signorina doveva far sgobbare lei.  Accese il fuoco muovendosi con poca grazie per la rabbia e si affrettò a uscire sbuffando

 

La ragazza che osservava la scena ghignò. Ora entrava in scena lei!

Alla fine di quella giornata massacrante in cui aveva dovuto soddisfare ogni capriccio della Parkinson, Hermione si stava dirigendo in camera sua quando fu bloccata da un pensiero. Lei non aveva una camera! Oh oh e ora?

“Ehy Hermione!”

La voce alle sue spalle le diede un immediato sollievo facendola voltare sorridente.

“Draco!”

Il ragazzo la guardò un attimo preoccupato. Ok sembrava che Pansy non l’avesse distrutta del tutto

“Ti ho cercata dapperutto..”

“La Parkinson mi ha sballottata da una parte all’altra…”

“Lo immaginavo..” Sospirò il serpeverde “Oh beh dai ora ti puoi riposare!”

Lei lo guardò titubante

“Ehm…dove?”

Il biondino le fece un’aria come se credesse che si fosse rincretinita

“In camera mia dove se no?”

La ragazza avvampò all’istante. Oh cavolo non bastava quello che già credevano tutti..adesso avrebbero avuto la certezza di avere ragione

“Ehm ma gli altri servi  hanno una camera loro..”

Draco sbuffò esasperato

“Gli altri forse ma io non mi fido a lasciarti sola la notte preferisco tenerti d’occhio!”

“Non sono una bambina!”. Protestò la ragazza

Il giovane l’aveva afferrata per un braccio e la stava trascinando su per le scale

“Ecco è proprio questo il problema se fossi una bambina probabilmente non saresti in pericolo! E comunque non è che non mi fidi di te ma al momento sei in svantaggio non potendo usare la magia”

Beh era ragionevole, decise la ragazza smettendo di opporre resistenza.

“Bene!” Esclamò entrando nella stanza “Io dove dormo?”

Draco scosse la testa esasperato

“Nel mio letto Hermione, mi sembra sia grande per entrambi”

“Ma..”

“Oh santo cielo hai già dormito con il sottoscritto mi pare!”. Sbuffò il ragazzo esasperato

Anche questo era ragionevole doveva rassegnarsi

Entrò in bagno a infilare una maglietta lunga e si sistemò nel letto vicino al  biondino

“Allora…racconta, Pansy ti ha fatta impazzire?”.

La domanda ricordò a Hermione che aveva qualcosa da chiedergli

“Si..sai è convinta che quando ti sarai stancato di me mi butterai in un bordello”. Cominciò con finta indifferenza

Draco si mise in allarme all’istante. Cavolo non avrebbe dovuto lasciare che Pansy parlasse con Hermione

“Ah si..”

“Quante ce ne sono Draco?”

Ecco, pensò Draco, era arrivata dove voleva

“Ehm non lo so di preciso..”

Hermione lo guardò malissimo

“Dimmi una somma approssimativa”

“Circa..un centinaio”

Lei rabbrividì

“Oddio…così i mezzosangue vengono portati ad Azkaban e le mezzosangue vendute nei bordelli?”

Perché nessuno glielo aveva detto maledizione!

“Solo quelle giovani e carine”. Scappò detto al ragazzo

“Oh bene questo è consolante!”. Sbottò la grifondoro sarcastica

“Scusa ho detto una sciocchezza…”

“Tutte quelle ragazze..”

Un campanello d’allarme suonò nella mente del serpeverde vedendola così pensierosa

“Non puoi fare nulla per loro!”

“Perché nessuno le libera?”

Draco roteò gli occhi esasperato

“Che vuoi che faccia l’Ordine, Hermione? Che irrompano nei bordelli liberandole tutte?”

“Si”. Sbuffò lei

“Non dire sciocchezze non è possibile renditi conto”

“Non è giusto!”

Lui la osservò in silenzio per un secondo

“Beh…vedila così…noi tutti stiamo facendo qualcosa nel nostro piccolo…insomma se il Signore Oscuro muore loro sono libere..”

La ragazza sorrise

“Hai ragione..”

“Su ora dormi e cerca di pensare ad altro”

 

 

 

Qualche ora e qualche camera più avanti, Pansy Parkinson si svegliava urlando. I suoi capelli erano pieni zeppi di cenere che le si era appiccicata



Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** violenza ***


 

Violenza

 

Autrice: come sempre imploro i vostri commenti please commentate vi pregoooo

 

Draco dormiva tranquillo con la giovane mezzosangue addormentata affianco a lui. Ultimamente nessun sogno era giunto  a disturbare il sonno di entrambi, perciò i nostri eroi avevano un bel sorriso stampato in viso

(Autrice: Vorrei ben dire chi è che non avrebbe un bel sorriso con Draco sdraiato affianco. Draco: eh grazie grazie lo so con un figo come me… Autrice: Draco fai il bravo che le lettrici sono ancora appostate qui non mi costringere  a farti sbranare che ne sono capaci! Draco: va beeene torno dov’ero…oh mica male ho una bella ragazza affianco Hermione: Ehy tu per chi mi hai presa? Draco: Per una donna e come tale non mi puoi resistere Autrice: Herm non contestare o le lettrici ti linciano!

Hermione: quand’è così cedo alla violenza e mi sto zitta)

Ma, purtroppo quelli non erano tempi in cui ci si poteva permettere di dormire sonni tranquilli e Hermione e Draco stavano per ricordarlo

Il biondo serpeverde si svegliò di soprassalto

“Che succede Draco?”. Sussurrò Hermione svegliata dal suo movimento

Lui cercò di sorridere rassicurante, anche se avrebbe avuto bisogno di qualcuno  che rassicurasse lui

“Non è nulla Herm, solo il marchio nero che brucia”

Insomma non è nulla era veramente una fesseria. Quando il Signore Oscuro chiamava era un brutto segno,almeno per lui. O lo doveva punire per qualcosa oppure aveva una missione

Degluttì a vuoto

Oh no una missione no!

Hermione gli strinse la mano guardandolo preoccupata

“Che cosa può volere da te?”

“Non lo so piccola, vado a vedere, non è saggio farlo aspettare”

Sperò ardentemente che non avesse intenzione di fargli uccidere qualcuno

“Draco?”

Era già arrivato alla porta e si voltò con la mano sulla maniglia inarcando un sopraciglio interrogativo

“Dimmi…”

“Vedi di non farti ammazzare..”

Sorrise debolmente

“Ci proverò mezzosangue”

Ci avrebbe provato, per lei, per non lasciarla sola in quel posto…a patto che la sua vita non la pagasse qualcun altro perché lui non avrebbe ucciso! Mai più avrebbe visto degli occhi spegnersi. Mai!

Hermione si sistemò nel letto girandosi nervosa. Non voleva che Draco se ne andasse, aveva paura che Voldemort gli avrebbe fatto fare cose pericolose

 

La ragazza nell’ombra sospirò. Le avrebbe fatto del male ma era necessario lei doveva sapere

 

La grifoncina abbracciò il cuscino di Draco. Mmh aveva un buon profumo, chissà che shampoo usava. Lentamente, calmata da quel lieve contatto si addormentò

 

 

Sistemò diligentemente l’oggetto di cristallo al suo posto dopo averlo spolverato e sospirò. Quanto odiava quei dannati lavori! Se non altro, quella notte avrebbe rivisto il suo Hiperion. Sorrise al pensiero, lo amava da morire! Anzi, si corresse sfiorandosi la pancia, lo amavano da morire! Era convinta che anche la loro creatura amasse già il suo papà per quanto avesse appena tre mesi

Chissà se sarebbe stato un maschio o una femmina

Hiperion le aveva detto che per lui non era importante. Beh ovvio tanto comunque come erede non avrebbe avuto molto valore essendo figlio di una mezzosangue se anche fosse stato maschio.

Ma che importava! Serebbe stato bellissimo vederlo crescere..

Prese un altro oggetto da spolverare ma rischiò di lasciarlo cadere a terra quando sentì il rumore della porta. Ultimamente si era fatta molto guardinga. Aveva un brutto presentimento, chissà forse erano gli ormoni della gravidanza…

“Ehy ragazza non essere così nervosa ancora non uccido i servi solo con la mia presenza!”. Fece una voce divertita alle sue spalle

Si voltò lentamente trovandosi faccia a faccia con il suo padrone. Non le piaceva          

quella situazione, il suo padrone le aveva sempre fatto paura. Era un uomo freddo, non era come suo figlio

“Chiedo scusa signore, ero soprapensiero e mi sono spaventata”

L’uomo sorrise. Piccola ingenua era sicuro che avrebbe commesso un errore, era troppo spaventata

“Oh non preoccuparti, continua pure il tuo lavoro”

La ragazza continuò a lavorare cercando di essere meno nervosa possibile. In fondo, si disse, non c’era nessun motivo per cui lui avrebbe dovuto farle del male.

Per buona misura però si affrettò a finire il suo lavoro per potersene andare alla svelta.

Lui sorrise vedendola che cercava di svignarsela. Era quello che aspettava.

Elisabeth stava quasi arrivando alla porta e sospirò di sollievo. Troppo presto, si trovò inchiodata all’improvviso contro la libreria, schiacciata dal peso di quell’essere disgustoso. Provò a lottare, lottò con tutte le sue forze, era orgogliosa e determinata non si sarebbe piegata facilmente!

Ma furono inutili sia la lotta che le suppliche e alle sue urla si unì presto il rumore dei suoi vestiti lacerati

*****                                                                                                             *****

Draco entrò veloce nella stanza dove lo aspettava il Signore Oscuro e si inchinò davanti a lui

“Mio Signore..”

Bastardo mi dovrò piegare ancora per poco davanti a te presto Potter ti fa la pelle col mio aiuto!

“Salve giovane Malfoy..gradirei che ti unissi alla caccia di stanotte”

Caccia? Merda! No no NO!

Piton si face avanti

“Mio signore…”

“Si Severus?”

“Come capo della spedizione preferirei Donlov e Bellatrix”

Voldemort soppesò un attimo la questione

“Essia Severus..”

Draco sospirò di sollievo. Doveva ricordarsi che era in debito con Sev.

Tornò in camera sua tranquillo ma la sua tranquillità finì quando vide Hermione. Al suo ingresso si era rannicchiata piangendo contro la parete con le ginocchia strette al petto

“Hey piccola che hai?”. Chiese preoccupato

“Non..non farmi male..”. Balbettò lei ancora shockata dal sogno

“Ehy ma che…”

Lo sguardo del serpeverde mise a fuoco i lividi su di lei quando le si sedette affianco, facendola scattare ancora di più contro la parete

“Chi è stato?”. Ringhiò con l’umore di una tigre a digiuno da mesi, mentre le sue mani stringevano la bacchetta convulsamente

Appena avesse saputo il nome lo avrebbe fatto lentamente a pezzi, MOLTO lentamente!

Hermione scosse la testa e gli afferrò il braccio tornando finalmente in se

“Non mi ha toccata nessuno…non me!”

Draco aggrottò la fronte confuso.

“Ma allora..”. Si illuminò capendo di botto la situazione “Elisabeth!”

Hermione annuì tremando

“Avevi ragione…lei non era consenziente..”

Le accarezzò dolcemente il viso

“Mi dispiace piccola” . Sussurrò sincero

Sapeva quanto erano vividi quei sogni, non avrebbe voluto che lei li facesse da sola. La strinse delicatamente cercando di calmarla. Credeva di essere a buon punto ma lei si irrigidì di colpo

“Draco?”

“Si, piccola?”

“Che succede al nostro corpo con questi sogni?”

“Ne sentiamo gli effetti”

“E che succede se arriva il momento in cui lei muore?”

Draco si sentì gelare. Non ci aveva pensato

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Confessione ***


Capitolo 13:Confessione

 

Di nuovo Draco e Hermione si erano addormentati dopo aver passato la notte a riflettere sulla domanda posta da Hermione. Ma non erano arrivate  a nulla e alla fine si erano Di addormentati.

Draco non aveva visioni inviate da Elisabet ma anche lui, in quel momento stava avendo un sonno molto ma molto agitato:

 

Quattro persone vestite di nero incombevano su una figura  che giaceva a terra tremante

L’uomo piangeva inginocchiato a terra.

“Lasciatemi andare vi prego”

Una risata isterica ruppe il silenzio.

“No, no, no…i cattivi bambini vanno puniti!”. Cantilenò la donna davanti a lui

L’uomo gemette cominciando a tremare, mentre la donna alzava la bacchetta

“Crucio!”

Il ragazzino biondo al centro del gruppo chiuse gli occhi.

Basta! Non ce le faceva veramente più! Che senso aveva poi tutto quel dolore?

Le urla dell’uomo gli invasero la testa facendogli rischiare di impazzire.

Resistette a stento alla tentazione di mettersi le mani nelle orecchie come un bambino per non sentirle più.

Che aveva fatto poi di male quell’uomo? Aveva solo preso a lavorare un ragazzo  che veniva dal mondo babbano. Ma in fondo che male c’era se era un buon lavoratore?

Era quasi sconvolgente per lui porsi quella domanda. In fondo aveva sempre pensato che i mezzosangue e chi li frequentava meritassero solo il peggio. Ma ora che si era trovato faccia a faccia con “il peggio” si chiedeva se davvero essere nato da non maghi o frequentare gente nata da non maghi meritasse una tale punizione.

Un gemito dall’armadio al suo fianco lo fece tremare

Un bambino

No quello no!

Si schiarì rumorosamente la voce, fece finta di sbraitare contro l’uomo ma fu inutile.

Sua zia sentì il pianto dall’armadio

“Oooh che cosa abbiamo lì?”. esultò allegra

Dentro c’erano un bambino, una donna e una ragazzina.

Merda, pensò Draco, perché quel maledetto uomo non aveva un Armadio Svantore

“Bel bottino ridacchiò Dolov”

“Il Signore Oscuro ci ha ordinato solo di punire quell’uomo…”

Sua zia e gli altri risero

“Beh è quello che intendiamo fare!”. Fece Donlov

Non aveva intenzione di arrendersi all’idea di non fare nulla. almeno la ragazzina e il bambino li voleva salvare

“Cristo sono solo dei bambini?”

“E allora?”. Abbaiò sua zia “Non fare lo smidollato!”

Strinse istintivamente la bacchetta. Gli altri non se ne accorsero, tanto che per un minuto si concesse il piacere di immaginare di poter magari duellare con sua zia e gli altri. Ma la realtà era molto diversa. Lui non era mica Potter, lui non poteva semplicemente duellare con i Mangiamorte cattivi e fare l’eroe della situazione. Oh certo poteva provarci, e chissà se la fortuna lo avesse assistito magari avrebbe pure salvato quelle persone.

Ma quale prezzo gli avrebbe fatto pagare il Signore Oscuro

Il biondino si svegliò con un urlo. Si guardò lentamente attorno cercando di  convincersi che era tutto apposto, che non era in quella dannata casa ma in camera sua. E non era manco solo

Infatti..

“Draco che hai?”

Hermione gli stava stringendo il braccio guardandolo con apprensione. Perfetto! Non c’era che dire lui si che sapeva come fare star bene le persone che gli stavano attorno. Già Hermione era preoccupata ci mancava solamente lui a fare il matto

“Nulla piccola, ho avuto un incubo”

Era lo stesso incubo che faceva da mesi, ormai lo conosceva a memoria. Stranamente, da quando dormiva con Hermione non lo aveva più fatto, forse la compagnia di un’altra persona serviva da calmante.

Ma quello che era successo quella sera, il rischio di ripetere quell’esperienza era stato troppo. Sapeva che stavolta quel sogno sarebbe tornato a tormentarlo.

Hermione lo guardò perplessa. La sua spiegazione non l’avevano tranquillizzata molto a dire il vero.  Aveva la sensazione che non si trattasse di un semplice incubo. Ma allora che cosa era?

Le tornò in mente il primo giorno che erano stati a Malfoy Mannor e un’ipotesi si fece largo nella sua mente.

Che l’incubo di quella sera avesse a che fare con quello che era successo quel giorno quando lei lo aveva chiamato assassino?

Si stese incrociando le mani dietro la nuca, osservandolo con la coda dell’occhio

“Draco?”

“Si?”

“Non avevamo un patto noi?”

La guardò perplesso

“Che patto?”

Il ghigno della fanciulla non prometteva nulla di buono

“Come non ricordi?

Mmh meglio correre ai ripari

“Ehm…no…non ricordo…”

La ragazza sorrise malefica

“Ci siamo messi d’accordo che io ti avrei rivelato il mio tormento e tu mi avresti rivelato il tuo”

Draco sospirò. Aveva cominciato a sospettare che lei si riferisse a quello

“Che cosa vuoi che ti dica?”

“Raccontami perché ti sei ribellato a Voldemort…”

La guardò un attimo in silenzio. Poteva confidarsi? Chissà forse gli avrebbe fatto bene parlarne. Non si era mai confidato con nessuno apparte Silente. E Hermione era brava a dare consigli e a capire gli altri

“Ecco era da un pezzo che fare il Mangiamorte non mi entusiasmava, sai quando me ne parlava mio padre sembrava così…non lo so, la gente che ti teme, il potere…”

“Ma non era così esattamente, vero?”

Lui scosse la tesa, fissava il soffito, sdraiato al suo fianco

“No, vedi forse a chi piacciono certe cose quella vita può andar bene. Ma io non sono così, non mi piace vedere la gente torturata..sembra affascinante letto in un libro di magia oscura ma visto..quando senti le loro urla, li vedi soffrire..io ho sempre creduto che i babbani, quelli come te fossero inferiori…ma quando urlano fanno male come un purosangue..mi capisci?”

Lei annuì lentamente. Non era molto bravo a esprimere sentimenti ma aveva capito benissimo lo stesso cosa cercava di dirle

“Ma..cosa ti ha fatto definitivamente decidere che avresti cambiato vita?”

“Mmh ecco…è stata una missione..ci hanno mandato a distruggere un negozio per punire il proprietario che aveva assunto un mezzosangue..ma non avevo idea che lui vivesse sopra la casa…con la moglie, la figlia poco più grande di noi e il figlioletto…avrà avuto si e no tre anni…”

Hermione portò una mano alla bocca orripilata. Immaginava già il seguito

“Li hanno uccisi..la moglie, il piccolo e la ragazza..il piccolo ha avuto la fine migliore, lo hanno ucciso in fretta..le altre due…”. Scosse la testa “Hanno lasciato vivo solo lui. Così poteva “trarre giovamento dalla lezione..io…io avrei voluto fare qualcosa ma..ho avuto paura..e sono stato lì..loro urlavano, chiedevano pietà…quell’uomo mi implorava con lo sguardo di aiutarlo ma non ho fatto nulla…sono stato lì a guardare”

Una mano calda e piccola strinse la sua

“Draco che altro avresti potuto fare? Se ti fossi messa in mezzo rischiavi di farti ammazzare insieme alla tua famiglia..”

“Sono stato lì a guardarli morire..”

“Non era colpa tua”

Lui la guardò negli occhi

“D-davvero lo pensi?”

Lei annuì con vigore. Certo solo qualche tempo prima avrebbe detto che era un debole, che avrebbe dovuto mettersi in mezzo a costo della vita. Ma ora vedeva che non era così semplice. Ora si rendeva conto che non si poteva sempre fare gli eroi

“Si, lo penso”

Lui si sentì per la prima volta speranzoso. Non era così orribile come persona forse

“Draco mi dispiace per quello che hai passato”

Sorrise timidamente

“Beh a me dispiace di quello che io ti ho fatto passare”

“Oh acqua passata, siamo in tregua no?”

“Si, siamo in tregua”

Si guardarono un attimo sorridendosi

 

La figura che li osservava sorrise. Quanto erano teneri quei due! Oh si erano i due di cui aveva bisogno!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Ferite ***


Capitolo 14: Ferite

 

Finalmente, dopo tutti i casini di quella notte, i due ragazzi erano riusciti ad addormentarsi.

Hermione aprì gli occhi lentamente trovandosi accoccolata contro un certo bel biondino.

Arrossì furiosamente affrettandosi a spostarsi.

Il serpeverde fece un gemito di protesta, ancora mezzo addormentato

“Mmh..che fai mezzosangue?”

Hermione lo osservò imbarazzata. Meno male che Draco aveva gli occhi chiusi altrimenti si sarebbe accorto che era di tutti i colori! Chissà se era abbastanza sveglio da rendersi conto della posizione in cui erano prima

“Torna dov’eri non ti brucio mica”

La ragazza arrossì ancora più intensamente ma decise di buttarla sullo scherzo

“Veramente sono io che non vorrei contaminare il tuo sangue puro”

Draco sogghignò sempre a occhi chiusi

“Correrò il rischio”

Era veramente irresistibile  con quell’espressione, tanto che la grifondoro non riuscì a non ridere

“Non te ne approfittare! Prima ero addormentata ma da sveglia non sarei così affettuosa!”

Lui rise divertito

“Mmh che scemenza tutte le donne sono affettuose con me!”

(Autrice: E ci credo!)

Hermione ridacchiò alzando gli occhi al cielo. Ma certo tutte le donne sono gentili con lui!

“Se se…scusami io vado a farmi una doccia”

Quando uscì dal bagno trovò Draco con una pessima espressione. Quella mattina si era alzato di ottimo umore..che cosa lo aveva reso così scuro ora?

“Che cosa succede Draco?”

Draco teneva gli occhi fissi sul pavimento. Non osava alzare lo sguardo. Era già tanto se Hermione non lo odiava per quello che le aveva raccontato, figurarsi se avrebbe accettato quello che stava per dire

“Abbiamo una nuova missione!”

Lei lo guardò preoccupata

“Che missione?”

“Dobbiamo vedercela con l’Ordine”

Hermione si portò una mano alla bocca orripilata

“Ma..ma tu e Severus…”

“Noi fingeremo di combattere…naturalmente sarà una mera finzione ma dobbiamo essere credibili!”

“Ovvero…”

“Potrebbe accadere che qualcuno dell’Ordine venga ferito da noi”

I suoi amici, tante persone a cui lei voleva bene. Avrebbe potuto trovarsi a dirle che aveva ferito qualcuno a cui teneva. Che sarebbe accaduto allora?

Lo avrebbe odiato?

“Non andare!”

Draco diede per scontato che avesse paura per i suoi amici. Ma la verità era che la grifoncina, da ragazza intelligente quale era, aveva intuito il logico rovescio della cosa. Se c’era la possibilità che qualcuno dell’Ordine fosse ferito poteva essere ferito anche uno di loro.

Draco scosse la testa

“Hermione non posso dire di no…tu stai qui buona buona..ti prometto che nei limiti del possibile farò in modo che i tuoi amici siano al sicuro”

“E mi prometti anche che farai in modo di stare al sicuro tu?”

Draco annuì con un piccolo sorriso. Era bello avere qualcuno che si preoccupasse per lui

“Farò del mio meglio”

Hermione lo guardò mentre usciva chiudendo bene la porta e si sdraiò nel letto preparandosi psicologicamente all’attesa ansiosa che le toccava.

Draco rientrò due ore più tardi. Prima ancora che avesse finito di girare la chiave lei era saltata in piedi e appena entrò corse ad abbracciarlo

“Ehy stai calma stanno tutti bene”. Ridacchiò il biondino, cercando inutilmente di frenare la giovane  che lo stringeva allegra

“Bene sono felice che tutti stiate bene!”

Il colorito del serpeverde le sembrava un tantino pallido però

“Ehm Draco stai bene?”

Il serpeverde cercò di sorridere

“Benissimo!”

Lei lo osservò un attimo. Magari era la sua immaginazione, o forse Draco era pallido per lo sforzo della finta battaglia

Ma prima ancora di essere rassicurata da quella idea, fu attratta da una preoccupante esclamazione di dolore del serpeverde

“Che hai Draco?”

“N…niente…”

Lei lo guardò severa e alla fine lui si voltò di spalle sbuffando. Sulla sua schiena c’era una macchia di sangue

“Ecco ora l’hai visto è solo un taglietto”

Hermione spaventata corse vicino a lui

“Togli la camicia…”

Draco ghignò

“Uuh la ragazza va subito al sodo!”

Hermione gli diede uno scappellotto

“Dai piantala sono seria!”

“E va bene!”

Si sfilò la camicia sbuffando ulteriormente, sempre più irritato

Hermione osservò la ferita con aria critica. Non le piaceva per nulla l’aspetto

“Vado a chiamare Piton!”. Sussurrò

Draco le afferrò il braccio

“No, resta qua”

“Ma Draco…”

“Resta qua, voglio che rimani con me!”

Hermione lo guardò preoccupata. Non era da lui dire una cosa simile.

Notò immediatamente che ora il ragazzo aveva gli occhi lucidi e le guance rosse, gli sfiorò con delicatezza la fronte appurando che in effetti doveva avere la febbre

“Va bene tu però stai buono?”

Lui annuì subito, come un bambino a cui hanno promesso un regalo

Hermione lo aiutò delicatamente a stendersi nel letto ed esaminò la ferita. Doveva essersi infettata ma con un pochino di magia si sarebbe sistemata subito. Prese dal cassetto di Draco la sua bacchetta, che aveva nascosto perché in teoria a una serva non era permesso avere la bacchetta, e la passò più volte sulla ferita. In breve tempo la ferita si era parzialmente rimarginata e la febbre era scesa lasciando però il ragazzo molto spossato.

“Come stai?”. Gli chiese mentre gli sfiorava di nuovo la fronte per controllare le sue condizioni

“Meglio”. Sussurrò il ragazzo.

Teneva a malappena gli occhi aperti e infatti si addormentò in cinque minuti

Hermione stava pensando che da addormentato faceva quasi tenerezza, quando la porta fu sbattuta di malagrazia e i coniugi Malfoy irruppero nella stanza

“Come sta Draco?”. Chiese Narcissa angosciata

Hermione le sorrise rassicurante

“Sta bene signora, si sta riprendendo in fretta”

Lucius la guardò sarcastico

“Suppongo ti dovremmo ringraziare…”

“Per la ferita che si è beccato suo figlio? Oh no per quello deve ringraziare lei stesso!”

Il volto di Malfoy fu distorto dall’ira

“ Come ti permetti lurida piccola sangue-sporco”

Hermione avanzò furiosa

“E’ la verità! Se non avesse fatto di tutto perché Draco diventasse un mangiamorte lui starebbe vivendo come un normale diciassettenne non sarebbe steso là”. Urlò furiosa indicando il letto

Lucius strinse convulsamente la bacchetta ma qualsiasi cosa volesse fare fu bloccato da sua moglie che gli afferrò la mano

“Dai dobbiamo far riposare nostro figlio..”

Lui la guardò un attimo indeciso ma alla fine annuì seguendola verso la porta. Alle sue spalle gli parve di sentire suo figlio che sussurrava il nome della mezzosangue ma decise di esserselo immaginato

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Paziente impaziente ***


Il paziente impaziente

Autrice: Vogliate perdonare questa follia Un bacio Lisa

 

Appena un pochino lucido, Draco aveva avuto subito la buona idea di usare la scusa della sua ferita per tornare un pochino a Malfoy Mannor, così almeno avrebbe avuto un minino di respiro dalle missioni coi Mangiamorte. E ovviamente si era portato dietro Hermione perché dovendo stare a letto non poteva stare solo

Ecco dovendo stare a letto…

“Draco Lucius Malfoy torna immediatamente in quello stramaledetto lettoooooooo!”

Il ruggito ferino era stato emesso da una ragazza coi capelli ricci il viso al momento rosso e contratto dalla rabbia che correva dietro un certo biondino che non si sa per quale ignota ragione aveva deciso di mettersi a fare un giro nel parco

“Riportamici!”. Strillò ridendo il biondino

Aumentò l’andatura per non far avvicinare Hermione. Era divertentissimo, adorava farla arrabbiare diventava davvero uno spettacolo

“Draco dai smettila, il medimago ha detto che devi stare a letto!”

Una risata argentina arrivò alla destra della grifondoro che inchiodò voltandosi per vedere chi c’era in giardino

“Rassegnati mia cara non lo convincerai a fare come dici tu, quando sta male è un bambino piagnucoloso e quando è in convalescenza è peggio di un bambino pestifero”

Hermione la guardò sbuffando esasperata. Arrossì leggermente rendendendosi conto di quanto fosse poco femminile quel modo di fare

“Come devo fare?”

Narcissa sorrise indulgente. In fondo, mezzosangue o no, era carina, educata, intelligente e stava inseguendo suo figlio mentre  un’altra ragazza lo avrebbe mandato al diavolo da un pezzo

“Ci vuole un pochino di polso fermo…immagina che fino a quando non deciderà che è guarito la sua età cerebrale sia ferma ai cinque anni..ecco ora sai con chi hai a che fare!”

Hermione rise divertita

“Veramente?”

“Si mia cara e bada bene quando dico finchè lui non deciderà che è guarito intendo dire che anche quando sarà palesemente in perfetta forma lui si ostinerà a fare il malato”

“Oddio”

“Si, lo ha sempre fatto, quando da piccolo prendeva l’influenza era capace di fare il malato grave anche un mese dopo essersi completamente rimesso solo per avere le coccole di mammina…e siccome le coccole di una bella ragazza come te sono di gran lunga più allettanti preparati perché ti farà passare l’inferno”

Hermione arrossì parecchio imbarazzata.

“Ehm…no esageriamo”

Di nuovo, Narcissa si ritrovò a sorridere, lei a cui era stato insegnato che una signora raffinata non mostra troppo i sentimenti, che solo suo figlio era riuscito a far sorridere sinceramente, perché neanche una signora raffinatissima può resistere davanti al suo bambino. Lei si ritrovava a sorridere quasi complice con quella ragazzina tutto sommato molto dolce e che faceva una tenerezza incredibile

Massì in fondo quella povera ragazza era momentaneamente senza genitori, a quanto le aveva raccontato suo figlio, quindi era suo preciso dovere vigilare su di lei in quanto madre. Dopotutto, se suo figlio fosse stato senza lei e Lucius per un qualche motivo avrebbe voluto che qualcuno si occupasse di lui perciò..

“Signora Malfoy?  Come lo si tiene a bada Draco?”

Narcissa ridacchiò divertita

“Niente paura mia cara ci vuole solo un pochino di autorità”

La grifondoro la guardò curiosa

“Davvero?”

La nobildonna annuì sorridendo complice

“Stai a vedere…”

Si voltò a braccia incrociate verso il ragazzo che si era fermato a pochi metri da loro palesemente domandandosi come mai Hermione non lo inseguisse più

“Draco Lucius Malfoy fila immediatamente in camera tua e smettila di far impazzire questa povere figliola!”

Draco mise il broncio come un bimbo facendo scoppiare a ridere Hermione, aveva ragione la signora Malfoy, Draco diventava come un bambino pestifero quando stava male

“Ma mamma stavo solo giocando un pochino”. Sbuffò il bel biondino

Narcissa fece un gesto imperioso indicando l’interno della casa e al figlio non rimase che obbedire alla mamma così rientrò in  casa sbuffando

“Grazie signora Malfoy”. Ridacchiò la ragazza guardando Draco che rientrava

“Oh non è nulla cara..ah chiamami Narcissa tanto siamo sole..”. Abbassò il tono e si avvicinò con aria cospiratoria “ Mi fa sentire vecchia che mi chiami signora, detto tra noi..”

Hermione sorrise allegra annuendo

“Ok..N..Narcissa”

Era veramente strano chiamarla per nome, quella donna così impeccabile ancora le incuteva soggezione

Narcissa sorrise divertita

“Vai a controllare se mio figlio si è messo a fare cavolate…io adesso devo andare cara ma se ci sono problemi chiamami”

Hermione la guardò andare verso il cancello e smaterializzarsi. Quando fu scomparsa, si voltò tornando al maniero con un sorriso divertito

Draco si era messo sotto le coperte come un bravo bambino. Scosse la testa ridacchiando. Aveva sempre saputo che era un lagnone, le era bastato vederlo quando era stato ferito da Fierobecco. Ma non avrebbe mai creduto che diventasse così

“Dai ti preparo da mangiare”. Fece sorridendo intenerita

Draco scosse la testa nascondendosi sotto le coperte

“No! No e no!”

Lei lo guardò allibita

“Draco! Devi mangiare qualcosa per riprenderti!”

Dai movimenti delle coperte intuì che stava scuotendo la testa

“No!”

Sbuffò esasperata. Intenerita? Le era passato tutto ora aveva solo voglia di ucciderlo

“Dai non fare il bambino!”

La testa bionda sbucò da sotto le coperte

“Mi imbocchi tu?”

MA CHE CAZ** SI ERA MESSO IN TESTA!!

“Non sono…”

Certo che quegli occhi da cucciolo erano un’arma letale, sembrava davvero un bambino indifeso

“Non sono la tua..”

Nooo il labbruccio tremulo nooo

“La tua..oh e  va bene!”

Uscì per tornare una mezz’ora dopo con un piatto di minestra

“Dai apri la bocca”. Sbuffò, sedendosi affianco a lui e prendendo una cucchiaiata dal piatto

Draco mangiò miracolosamente tutto senza fare i capricci

“Bravo ragazzo”. Esclamò la grifondoro soddisfatta mettendo apposto il cucchiaino e il piatto

Nell’esatto momento in cui ebbe posato la roba sul comodino, si ritrovò sdraiata sul letto con il serpeverde sopra

“Il mio premio?”

Hermione lo guardò sconvolta. Ehm..com’è che la sua età era tornata normale tutta in una volta???

“Draco mi hai imbrogliata vero?”

(Autrice *dandogli un malrovescio col manoscritto*: te lo sei sopportata che faceva il lattante piagnone e ora non lo vuoi che ti sta saltando addosso?)

 

Il ragazzo la guardò con il suo classico ghigno

“Mmh sono malato mica rincretinito, piccola”

Hermione aprì la bocca pronta a una qualche replica pungente ma fu messa a tacere dal bel biondino che la stava baciando con passione. Non sapeva manco lui cosa gli era preso, dopotutto era un secolo che avrebbe voluto farlo ma si era sempre trattenuto senza fatica. E adesso? Come mai adesso non era riuscito a controllarlo?

Mah chissà al momento ne aveva voglia punto e basta e non voleva porsi troppe domande.

Quando il serpeverde la lasciò andare Hermione lo guardò sconvolta. Che accidenti stava succedendo?

Draco la lasciò andare tornando a sdraiarsi vicino a lei, guardandola leggermente preoccupato. Doveva aspettarsi una sberla a effetto ritardato?

“Ma che…”. Sussurrò la grifoncina sconvolta

“Non arrabbiarti volevo solo…” Sospirò senza sapere come continuare

“N..non è nulla…io…io adesso..adesso vado a portare via i piatti e..è ora della medicina direi…”. Balbettò guardando l’orologio e cercando di rirprendere lucidità

“Non la prendo!”

Ah ecco era tornato normale

“DRACOOO”

“No! No e no”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Ricerche ***


Ricerche

 

 

 

Autrice: allora spero che il capitolo non faccia schifo in ogni caso accontentatevi che lunedì martedi e mercoledì ho gli ultimi tre esami prima di laurearmi è già molto che ho aggiornato

Bacioni a tutti

Giuly

 

 

Un piccolo raggio di sole era riuscito a fare capolino nella stanza ma senza riuscire a svegliare la fanciulla addormentata che illuminava

“Tu guardala sembra la principessa di quella fiaba  che ho sentito una volta..come accidenti era? Boh La bella addormentata da qualche parte..”. Pensò il biondino che la stava osservando.

Certo che quella luce le donava, si notavano persino dei riflessi ramati sui suoi capelli di cui non si era mai accorto…o le donava di più l’espressione serena?

Scosse bruscamente la testa, per quanto gli fosse possibile senza svegliarla. Ma che cavolo di pensieri faceva! Già si era preso la cretinata di baciarla ci mancava solo che si mettesse a pensare troppo alla sua bellezza

Beh dai in fondo che male c’era mica era cieco no? Un uomo avrà pure il diritto di notare una bella ragazza!

La guardò con un piccolo sospiro

“Mah che cosa vado a pensare…mi fai un brutto effetto”. Sospirò a bassa voce

 

 

La figura che li osservava scosse la testa infastidita. Ma porca miseria e lui avrebbe dovuto essere quello che ci sapeva fare con le ragazze, quello su cui contare per sbloccare la situazione. Ma porca miseria quale era il suo problema?Era una bella ragazza, modestamente somigliava a lei quando era viva, e stava palesemente affezionandosi a lui, cosa cavolo stava aspettando!

Ah se fosse stato il suo Hyperion!

Ma purtroppo doveva accontentarsi del suo antenato…oh accontentarsi per modo di dire il ragazzo era il degno discendente del suo amore

Sospirò. Non era stato sufficiente neanche il suo giochino per spingerlo a baciarla…sarebbe stata una cosa lunga a quanto pareva..

Draco sospirò di nuovo osservando la sua vicina di letto. Non aveva più voluto che dormisse da sola, aveva paura, voleva essere sicuro che ognuno avrebbe sorvegliato l’altro durante il sonno. La questione dei sogni troppo reali che facevano a volte non era stata del tutto accantonata ma solo rimandata

Già a proposito…

“Hermione”. Sussurrò

La scosse dolcemente ridacchiando quando lei borbottò infastidita

“Sveglia mi devi preparare la colazione”

Hermione aprì di scatto gli occhi

Cosa avevano sentito le sue orecchie???

“Come ti permetti io non..”

Draco gli posò gentilmente un dito sulle labbra ghignando divertito

“Non prendere fuoco piccola era l’unico modo di farti sollevare dal letto visto che dormivi come un ghiro in letargo”

Hermione lo guardò arrossendo

“Ah ok…”

“Senti Hermione…”

La grifoncina lo perforò subito con lo sguardo. Ormai lo conosceva e quel tono non prometteva nulla di buono

“Dimmi…”

Lui ridacchiò

“Tranquilla non è nulla…è solo che dobbiamo tornare alla villa dei miei, ormai hanno visto che sono apposto…”

Mmh la cosa non le piaceva, per nulla!

“Altre missioni?”

“Non finchè Severus riuscirà a evitarmele”

Palesemente non era la risposta che avrebbe voluto

“E se non riesce a evitartele?”

“Allora vedremo Hermione, comunque non è questo il punto!”

Lo guardò curiosa, sembrava serio…chissà che problema c’era..

“Qual è il punto allora?”

“Abbiamo un discorso in sospeso”

L’aria defluì velocemente dai polmoni della ragazza per poi rifiutarsi di rientrarci. Stava andando in iperventilazione…magari poteva svenire prima che lui tirasse in ballo il loro bacio

“D-di che p-parli?”. Esalò con voce strozzata

La guardò confuso

“Ma come non ti ricordi?”

Oddio! Oddio cos’è che doveva ricordare?

“Ehm no…”

Sbuffò esasperato

“Ma…non ricordi? Avevamo parlato del problema dei nostri sogni…”

L’aria si degnò finalmente di dare sollievo alle vie respiratorie della giovane

“Oh…vero”

Aaah beh in tal caso andava molto meglio!

“Allora stavo pensando..nei libri della biblioteca della villa mio padre dovrebbe avere qualche notizia sulla leggenda..potremo fare qualche ricerca e capire come funziona..”

Libri? Biblioteca? Aahh sante parole! Ora si che stava bene

“Oh beh si si può fare!”

Il ragazzo la guardò cercando di non riderle in faccia, sembrava una bambina a cui avessero offerto una gita al Luna Park

“Si, si va bene però guarda che mio padre non deve scoprire la cosa, ne lui ne nessuno, chiaro?”

Hermione sbuffò

“Finito con le ovvietà?”

“Si ora vatti a preparare che partiamo”

Hermione si avviò ma poi tornò in dietro osservando il ghigno divertito del serpeverde. Mmh cosa stava macchinando?

“Che pensi?”

“Pensavo al primo sogno che abbiamo fatto…non c’era un incontro clandestino in biblioteca?”

Hermione lo guardò perplessa

“E quindi?”

“Beh se ci annoiamo possiamo vedere se è più divertente il modo di quei due di usare i divani”

“DRACOOOOOOOOOO!”

 

Elisabeth ghignò. Bravo ragazzo così lo voleva! Adesso gli ricordava il suo Hyperion..se solo fossero riusciti a capire tutto…

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** La leggenda ***


LA LEGGENDA

 

Autrice: ehyy grazie per gli auguriii ho quasi finito raga due esamii * _ *

 

Hermione varcò la soglia della opprimente villa dei Malfoy con l’aria di un prigioniero che torna in carcere..e in effetti non era molto lontano dal vero, lei la era una serva,  ovvero una prigioniera

“Ehy piccola l’altra volta ero io quello col muso lungo…”. Fece Draco osservandola attento

“Mmh mi sembra di tornare in un carcere..”

Draco annuì. Oh sapeva benissimo che cosa provava, lui aveva le stesse emozioni

“Eh lo so piccola stavamo così bene a Malfoy Mannor…”

Già, pensò lei, non era la sola a sentirsi prigionira in quel luogo

“Dimenticavo che manco a te piace…”

“No non mi piace, non sei l’unica prigioniera…”

Forse la loro condizione era vicina ma per lei quello che stava peggio era Draco, lei era lontana da casa ma almeno aveva il suo appoggio. Draco aveva lei certo ma aveva da superare lo shock di trovare casa sua in mano ad altri

“Mmh beh almeno ci potremmo divertire col pensiero che stiamo facendo ricerche “proibite sotto il loro naso”

Draco scoppiò a ridere. Quella ragazza era veramente incredibile riusciva sempre a trovare qualcosa per farlo ridere

“Se potessimo trovare il modo per uccidere quel maledetto..”

La grifondoro gli posò velocemente un dito sul labbro

“Draco! E se ti sentono? Parla piano!”

Tacitato dalla bella riccia il ragazzo potè solo annuire con aria da bravo bimbo che per un attimo le ricordò quando era stato male, la parte migliore, quella che non le faceva venire voglia di ammazzarlo

“E comunque tu non sei mica il Prescelto”. Ghignò lasciandolo e proseguendo verso l’entrata della villa

Draco la seguì mezzo inebetito toccandosi le labbra leggermente. E ora cosa accidenti gli prendeva? Perché bastava un suo tocco a farlo scemo?

Ecco un momento gli era sfuggita una cosa!

COSA AVEVA DETTO DI POTTER????

La seguì afferrandola per un braccio per farla fermare

“Ehy Ehy Ehy frena gli ippogriffi bella!… mi stai dicendo che sarei inferiore a Potter?”

Hermione lo guardò divertita. Draco poteva cambiare ma non avrebbe mai sopportato di sentirsi inferiore a Harry!

“Beh ho solo detto che il prescelto non sei tu ma visto che ne parliamo…hai detto la parola giusta ippogrifo….chi è che è riuscito a cavalcarlo? Harry! Chi si è fatto ferire? Tu!”

Draco la fissò con aria imperscrutabile per un paio di minuti

Non doveva mettersi a urlare.  Anche se era maledettamente frustrante non doveva mettersi a urlare

Uno due tre quattro cinque..

Ma quanto lo odiava Potter! Lui e le sue botte di culo che riusciva meglio di lui anche dove lui era davvero dotato, mettendolo costantemente in ombra!

Sei sette otto…

Lui che evidentemente Hermione lo adorava come adorava  Weasley. E non avrebbe mai potuto competere con i loro sei anni e passa di amicizia

Un momento competere? E per cosa voleva competere?

“Draco stai bene? Sei rosso rosso”

Nove dieci

Respira cavolo! Su non è difficile devi solo spingere l’aria dentro e fuori dai polmoni

“Si si sto benissimo”. Ringhiò

La grifoncina avvicinò il viso al suo fissandolo divertita

“Perché hai l’aria di uno che sta andando in iperventilazione?”

Perché aveva effettivamente rinunciato a respirare nel momento in cui si era reso conto che stava pensando a competere con Weasley e Potter per Hermione?

Beh si poteva essere per quello

“Fatti i cazzi tuoi Hermione, fatti i cazzi tuoi”

Lei lo afferrò per le spalle osservandolo

“Draco?”

Non avrebbe dovuto prendersela con Hermione lei si preoccupava per lui, non era giusto trattarla male

“Non ho nulla Hermione, mi rompe le scatole che tutti mi mettano davanti Potter, tutto qua”

Hermione sorrise con gentilezza

“Forse se la smettessi di paragonarti a Harry nel modo sbagliato non ti darebbe così fastidio”

“E quale sarebbe il modo giusto?”. Fece il serpeverde curioso

Mmh e così lei pensava che forse non usciva così perdente dal confronto con Potter? Interessante…

“Beh Harry, come te, è solo una persona con pregi e difetti, a parte la sfiga di speciale non ha nulla”

“Eccelle nel Quidditch”

“ E tu in Pozioni”

“Lo adorano tutti!”

La giovane sospirò paziente

“Harry è un ragazzo adorabile ma i tre quarti di quelli che dicono di adorarlo lo fanno perché è il Prescelto e sono gli stessi che al quarto anno lo hanno creduto pazzo! Come quelli che ieri ti osannavano per il cognome e i soldi oggi ti chiamano criminale…sempre per il cognome e i soldi!”

Draco la guardò poco convinto. Mmh era piacevole questa cosa…chissà fino a che punto continuava…

“Potter è coraggioso…”

“Tu sei astuto!”

Questa era divertente. Lui era astuto?

“Mmh mi hai appena detto che sono astuto?”

La grifoncina inarcò un sopraciglio divertita

“Beh sei o non sei l’unico che ha capito che cosa faceva l’Armadio Svanitore?”

“Tu sei più astuta”

“Ma tu sei più bravo con la scopa…come vedi nella giusta prospettiva tutti hanno pregi e difetti..”

Draco sorrise divertito. Strano, nonostante la prospettiva di rientrare in quella villa che ormai gli era odiosa al momento era felice

“Grazie Hermione”

“Oh di nulla quando vuole signorino Malfoy”

Il serpeverde ghignò dandole un colpetto sulla spalla

“Fila a lavoro ci vediamo a mezzanotte in biblioteca”

“Oook non mancherò!”

“Manco io”

E infatti, puntuali come orologi, i due ragazzi si ritrovarono entrambi in biblioteca.

Draco sospirò chiudendo la porta

“Prega che nessuno ci abbia visti”

“Oh se ci hanno visti penseranno a un incontro clandestino”

Draco ghignò

“Mmh interessante posto per un incontro”

“Dai smettila!”. Sbuffò la grifondoro

“Va bene capito…al lavoro”

Hermione, dopo aver svuotato uno scaffale, al quinto libro sulla storia della famiglia Malfoy cacciò un urlo

“La leggenda! L’ho trovata!”

Draco lesse da sopra la sua spalla

“E’ come la conosco io solo che io non sapevo che Elisabeht fosse imprigionata sulla terra dalla sua stessa maledizione io sapevo che stava qua per tormentare noi ”

“Forse non gli state così antipatici”

“Si ma non parla dei sogni..continuiamo a cercare su”. Sospirò il bondino

 

Elisabeth sorrise. Loro non lo sapevano ma,  per quanto riguardava  lei, avevano scoperto quello che serviva

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Scoperte e coccole ***


 

Scoperte e coccole

 

A notte inoltrata, la giovane grifondoro si accoccolò sul divano vicino al biondino che già ci stava stravaccato da un pezzo.

“Non c’è assolutamente nulla di utile!”

Draco alzò gli occhi al cielo. Lui si era arreso un’ora prima ma era stato inutile cercare di convincere Hermione che era inutile continuare a sbattere la testa su quei libri dove evidentemente non c’era nulla di utile. Quella ragazza era più cocciuta di un mulo non aveva avuto altra scelta che lasciarle fare come voleva tanto non aveva nessuna intenzione di dargli retta

“Signori e signore la favolosa scopritrice dell’acqua calda!”. Borbottò esasperato il serpeverde

Hermione lo guardò senza scomporsi per nulla con la stessa espressione convinta che aveva opposto ai suoi tentativi di dissuaderla dalla ricerca

“Su Draco non fare lo sciocco dovevamo essere assolutamente certi che là dentro non ci fosse nulla, è una cosa troppo importante non possiamo trascurare nessun dettaglio!”

Sorrise divertito.  Non le avrebbe fatto cambiare idea era inutile che insistesse

“Si va bene Hermione ma ora che sappiamo che non c’è nulla che cosa facciamo?”

La giovane scosse la testa desolata. Non era abituata a essere tradita dai suoi amati libri, di solito le risposte che cercava  loro erano in grado di offrirlgiele. Era un affronto personale che in un momento come quello i libri l’avessero abbandonata

“Non ne ho la più pallida idea!”

Il giovane la osservò un attimo pensieroso

“Mmh tu dici che il vecchio potrebbe dirci qualcosa?”

Immediatamente l’antico cipiglio da professoressa fu rispolverato

“Se per “il vecchio” intendi il nostro preside…”

“Si lui!” La interruppe Draco già prevenendo una  predica apocalittica e deciso a evitarla

“A dire la verità non  lo so ho l’impressione che non ci siano molti precedenti su cui basarsi…”

“Già è questo il problema!”

“Beh tentar non nuoce domani penso sia una buona idea contattare Silente..”

“Va bene ma per oggi direi che è ora di andare a nanna…”. Sbadigliò il biondino stiracchiandosi

Hermione lo seguì e, mentre stavano uscendo dalla biblioteca, un lieve rumore la fece scattare spaventata

“Oddio c’è qualcuno non possiamo uscire”. Ansimò spaventata

Draco osservò divertito la giovane abbarbicata contro di lui che tremava come una foglia

“Rilassati piccola questi possono essere solo i passi di un elfo domestico!”

“D-dici?”. Sussurrò la giovane atterrita

“Si Hermione se mi molli tre secondi controllo”

La bella mora si rese conto solo in quel momento di essergli praticamente saltata in braccio e si affrettò a spostarsi arrossendo furiosamente. Draco diede un’occhiata guardinga lungo il corridoio e poco dopo si voltò verso la ragazza che, in preda all’imbarazzo, fissava le sue scarpe desiderando ardentemente di avere un mantello dell’invisibilità o almeno una buca in cui sparire

“Via libera possiamo andare!”

Lei lo seguì a testa bassa e, appena entrata in camera, si affrettò a infilarsi il pigiama schizzando nel letto per confondersi con le lenzuola

“Ehy piccola come mai così silenziosa?”. Ridacchiò il serpeverde

Ma quanto era divertente provocarla e metterla in imbarazzo! Poi era anche più carina quando arrossiva!

La giovane, al colmo dell’imbrarazzo, si affrettò a cercare una scusa a cui pensare e decise di dire una mezza novità

“Pensavo a ciò che abbiamo scoperto su Elisabeth”

“E?...”

“E trovo molto triste che si sia intrappolata da sola”

“Già ma il punto è…che ora sta intrappolando noi!”

La ragazza si sistemò contro di lui. Aveva bisogno di avere qualcuno a cui stare  vicino

(Autrice: Mmh anche io voglio Draco che mi sta vicino Draco: Quando vuoi tesoro

Autrice (occhi a cuore): vi prego nessuno mi faccia notare che è un parto della mia mente lasciatemi sognare)

“Ho paura Draco”. Sussurrò spaventata

Il serpeverde le accarezzò i capelli per tranquillizzarla

“Ehy calma calma piccola,  ora cerca di rilassarti e fatti una dormita ti sveglio io se succede qualcosa”

Le sembrava impossibile invece in pochi minuti si addormentò cullata dalla sensazione di essere al sicuro vicino a lui

 

Una giovane donna dai meravigliosi occhi dorati la osservava divertita

“Ciao Hermione!”

La grifondoro la guardò spaventata. Dunque a questo punto Draco avrebbe dovuto svegliarla e..

“Non ti sveglierà”. Fece la ragazza come se le avesse letto nel pensiero

“Come?”

“Non ti sveglierà perché non sei in pericolo, voglio solo parlare…tu sai chi sono no?”

“Elisabeth…”

“Brava..ti chiederai perché non ho fatto questo prima..”

Hermione annuì confusa

“Si è naturale…”

“Non mi era permesso fino a che non sono diventata più potente…beh  capirai più avanti cosa mi ha fortificata…comunque ho bisogno di te..vedi Draco è un rappresentante della stirpe che ho maledetto non posso avere contatti più di tanto..”

“che cosa vuoi da noi?”

“Mi serve aiuto”

“Aiuto?”

“Si, come hai visto mi sono intrappolata da sola e a torto anche perché quello che hai visto nel tuo sogno che mi insultava non era Hyperion era suo padre”

La grifoncina spalancò gli occhi sconvolta

“Suo padre?”

“Si voleva mandarmi via e sapeva che non avrei ceduto finchè avessi pensato di avere Hyperion così ha bevuto una Polisucco e ha risolto il problema…naturalmente non si aspettava quello che ho fatto”

“E noi cosa dovremmo fare?”

“Aiutarmi…io voglio che la maledizione si spezzi altrimenti non potrò tornare da Hyperion”

“Ma come ti dovremo aiutare?”

“Mmh prova a vedere se trovi una ragazza per Draco…”

(Autrice: eccomi! Eccomi mi offro io!)

 

Hermione si svegliò di soprassalto facendo prendere uno spavento pazzesco a Draco

“Ehy che succede?”

“Ho..parlato con Elisabeth”

In un altro momento le avrebbe controllato la fronte per vedere se scottava ma ormai si era rassegnato che tutto è possibile

“E che ti ha detto”

“Che non vuole farci male, vuole aiuto..ha detto che è bloccata e vuole raggiungere il suo amore e le serve che la maledizione si spezzi…”

“E noi che dovremmo fare?”

Hermione alzò su di lui uno sguardo perplesso

“Trovarti una ragazza…”

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Chiacchierata imbarazzante ***


Chiacchierata imbarazzante

 

Draco spalancò gli occhi allibito

“Cosa vuole la piccola megera?”

La grifondoro gli scoccò un’occhiata di aperta disapprovazione

“Apparte che non è per nulla una megera ma anzi è una bella ragazza…e comunque caro mio lei ha bisogno che la maledizione si spezzi!”

“E mi dovrei sacrificare io?”

“Oh via suppongo tu pensassi di avere una ragazza prima o poi no?”

Lui storse il naso disgustato

“Come se non bastasse mio padre a volermi vedere con qualcuna!”

La bella riccia lo osservò divertita

“Ah tuo padre ti vuole fare mettere con una ragazza?”

“Sono l’ultimo della stirpe oltre che dei Black anche dei Malfoy devo mandare avanti la discendenza capisci?”

“Oh si capisco…beh dai non è così difficile…”

“Lo dici tu, a ogni ricevimento mi sembra di essere l’oggetto di un’asta”

“Mmh vediamo…la Parkinson non ti va bene?”

“Fuori dalle lenzuola? No di certo! Mica sono masochista!”

“Ma…”

“E comunque, se anche andasse bene a me e senz’altro andrebbe bene a mio padre ,non andrebbe bene a Elisabeth!”

“E perché?”

“Perché se non erro la maledizione si scioglierà se qualcuno della mia famiglia farà per una ragazza quello che non ha fatto Hyperion...ergo missà che serve una mezzosangue altrimenti non vale!”

La bella riccia si fece un attimo pensosa

“Beh in effetti hai ragione…”

“Sai cosa? Temo che non ci siano molte scelte”

“Che vuoi dire?”

Il biondino ghignò divertito

“Hermione ti è venuto il dubbio che Elisabeth pensi che noi due…”

Immediatamente Hermione perse ogni interesse per la chiacchierata

“Non dire sciocchezze! Comunque è tardi ne parliamo domani!...”

Si girò sbuffando dandogli la schiena e coprendosi col lenzuolo

“Come vuoi”. Ridacchiò Draco guardando divertito la sua schiena

Non aveva nessuna difficoltà, anche se era coperta dal lenzuolo, a immaginare la sua espressione imbronciata. E le guance sicuramente rosse…

Di sicuro doveva essere molto buffa, e molto carina anche…

Poggiò la testa sul braccio e chiuse gli occhi cercando di rilassarsi.

Chissà se Elisabeth somigliava a Hermione come nei suoi sogni o se era lei a fargliela vedere così. Doveva essere stata molto bella. E certo il suo antenato doveva essere un tipino coraggioso se le cose erano andate come Elisabeth aveva mostrato, non era una impresa da poco sfidare così il proprio padre, pensò con una punta di orgoglio.

 Era un vero peccato che lui sia stato fregato dal padre, probabilmente aveva abbastanza fegato da fregarsene di tutto e tutti e sposare la donna che amava.

E poi lei era anche incinta….

Si addormentò pensando che era un vero peccato che una famigliola così promettente fosse stata stroncata per colpa del padre di Hyperion..

La mattina dopo, Draco si trovò solo nella stanza. Guardando l’orologio, si accorse che, per colpa degli imprevisti della notata, si era svegliato più tardi del solito, molto più tardi. Ecco come mai Hermione non c’era! Doveva essere a servire la colazione.

Si alzò di scatto dal letto correndo a farsi una doccia, infilando le prime cose che gli capitavano a tiro. Hermione lo avrebbe spennato per averla lasciata sola a servire la colazione, pensò schizzando fuori dalla camera a velocità supersonica

“Draco!”

Il biondino si fermò così repentinamente da fare una scivolata lungo tutto il corridoio per poi girarsi come se stesse per trovarsi davanti un cappio per il collo

“Dimmi padre”

Lucius Malfoy sorrise amabilmente a suo figlio. Certo che aveva tirato su un vero Malfoy, si disse osservando orgoglioso il suo ragazzo. Si un vero Malfoy, bello, e dopotutto somigliava a lui, e con la giusta dignità che si conveniva al suo rango. E anche, pensò con un ghigno, una certa bravura col gentil sesso

(Autrice, fregandosi le mani: muhahaha vedrai che fine gli faccio fare alla dignità del suo rango Lucius: schifosa babbana io ti denuncio! Autrice: stà zitto o ti faccio morire qui è la schifosa babbana che comanda)

Draco guardò preoccupato suo padre. Quel sorriso soddisfatto non gli piaceva per niente, di solito era preludio a qualche richiesta che  era certo il suo erede avrebbe eseguito alla perfezione. E di solito quelle richieste erano o noiose o seccanti…o ultimamente potevano anche includere l’omicidio

“Serve qualcosa padre?”

“No, volevo solo fare due chiacchiere con il mio ragazzo…”

Draco lo guardò shockato. Cosa voleva fare? Da quando erano previste le allegre chiacchierate padre e figlio? Suo padre non aveva mai ritenuto necessario chiedergli cosa pensasse di qualunque cosa, credeva di saperlo già

“Ehm..ok”

Lo seguì nel suo studio e si sedette di fronte a lui

“Di cosa volevi parlare?”

Il tono rimase garbatamente interessato ma fu con una certa apprensione che attese una spiegazione

“Allora la tua..collaborazione ..con la Granger come funziona?”

“Beh siamo riusciti a non ucciderci perciò è già bene direi…”

Lucius ridacchiò con aria furba

“Oh si certo e suppongo che ieri notte foste chiusi in biblioteca a…cercare di non uccidervi…”

Il biondino chiuse gli occhi cercando di far aprire una voragine nel pavimento e risparmiarsi quella scena imbarazzante

“Beh ecco dovevamo fare delle ricerche…ma tu come lo sai?”

“Beh a volte ascolto i domestici”. Ridacchiò Lucius

“Ah…”

Bene gli conveniva pregare che il padre non fosse così tonto da fare qualche battuta davanti a Hermione o lo avrebbe ucciso..e poi sarebbe passata a lui, pensò il ragazzo deglutendo a vuoto

Suo padre, interpretando male il suo gesto, pensò che fosse preoccupato di una sua reazione negativa e si affrettò a rassicurarlo dandogli un buffetto

“Tranquillo anche io alla tua età mi sono divertito”. Rise, facendogli un occhiolino complice

“Eh eh immagino..”

Si sforzò di sembrare divertito ma probabilmente sembrava più uno con la paresi dato che era occupato a pensare a cosa avrebbe detto Hermione a sentire qualcuno insinuare che  “si era divertito con lei”. Beh però…se solo la ragazza fosse stata più..condiscendente…cominciava a pensare che col suo carattere ci sarebbe stato davvero da divertirsi

“Però direi che  è il momento che inizi a pensare a fare seriamente!”

Il serpeverde alzò la testa di scatto

“COOOOSAAA???”

“Beh io alla tua età mi sono fidanzato con tua madre sai? Dovresti guardarti attorno..ad esempio la signorina Parkinson…Draco! Torna qui!...

Il biondino si era lanciato fuori dallo studio prima che il padre avesse il tempo di finire il discorso. Si fiondò nella sua camera e chiuse la porta appoggiandocisi sopra come se lo stessero inseguendo

“Oh Hermione aiutami è una persecuzione mi vogliono mettere il cappio tutti!”. Esalò

La riccia, intenta a riordinare la camera su ordine di Narcissa che aveva pietosamente deciso di metterla al sicuro, si voltò guardandolo divertita

“Eh? Che accidenti balbetti?”

  “Mio padre mi ha fatto il discorso che dovrei scegliere una donna del mio rango per fare finalmente sul serio…ieri Elisabeth, ora lui..ma insomma!”

La ragazza scosse la testa ridacchiando. Tipico di Draco drammatizzare qualunque cosa

“Beh che c’è di tragico guardati attorno ci sono un mucchio di ragazze carine e purosangue”

La frase le procurò una stretta al cuore. Lei non voleva che Draco si sposasse con un’altra, non le piaceva quell’idea

“Ma non me ne piace nessuna”. Si lamentò il biondo col tono di un bambino che fa i capricci  “E poi non posso!”

“Come non puoi?”. Chiese perplessa la giovane

“Non posso Elisabeth non sarebbe felice devo scegliere una mezzosangue per farla felice…”

La grifoncina sbuffò esasperata

“E sceglitene una!”.

Draco ghignò. Oh si sperava che l’avrebbe detto!

“Ti offriresti?”

Oh quanto adorava prenderla in giro, era troppo bello vederla arrossire e balbettare!

Che poi Hermione non sarebbe stata manco male come moglie apparte gli scherzi. Era intelligente, attraente e non ti annoiava mai e ti dava la soddisfazione di metri e metri filo da torcere

Scosse la testa. Bah doveva lasciare certi pensieri stupidi da parte non era il momento

“Oh piantala sei sempre il solito…”

Il biondino non seppe mai che cos’era perché fu interrotta da un botto seguito dalla voce di qualcuno che urlava che stavano attaccando la villa

I due ragazzi presero le bacchette e corsero verso la porta

“Ehy Hermione un momento dove accidenti vai tu?”

Hermione lo guardò come se avesse tre occhi

“Ma dove credi che vado? Di sotto no!”

“Ma tu non dovresti avere la bacchetta non puoi scendere con quella!”

Lo scappellotto gli arrivò ancora prima che avesse finito di parlare

“Ma quanto sei idiota!”. Ringhiò infuriata

“Perché?”. Fece lui confuso

“Allora primo: chi credi che badi a me in mezzo a una battaglia e secondo: chi credi che stia attaccando il castello? L’ordine no!”

“Oh vero..”. Borbottò Draco massaggiandosi la nuca

“Andiamo dai!”. Ringhiò la mora afferrandogli il polso e trascinandolo al piano di sotto

 

 

 

 

 

4 giorni dopo…

 

 

Era stata una dura battaglia, l’Ordine era uscito vincitore, Voldemort era morto, finalmente. E finalmente molti dei suoi Mangiamorte erano ad Azkaban o morti. Beh non tutti, Lucius Malfoy era stato salvato dal carcere per l’aiuto all’Ordine. Per la famiglia Malfoy era finalmente tornata la normalità, anzi era tornata per tutti, pensò Draco guardandosi attorno nella sua camera di Hogwarts. Era stato fortunato, Theodore aveva capito al volo che voleva stare solo e aveva trascinato via quegli altri due citrulli che gli stavano sempre attaccati. Che poi cosa aveva da essere di cattivo umore? Insomma, la sua famiglia era salva, Voldemort era morto, per altro, con sua somma soddisfazione, grazie alle informazioni che era riuscito a passare insieme a Severus e che aveva permesso all’Ordine di poter assaltare la villa aggirando le difese imposte da Voldemort.

Allora cosa non andava?

Era l’ennesima volta che si poneva quella domanda ma non riusciva a trovare una risposta.

O si? Forse doveva ammettere che gli mancava Hermione…si era abituato a lei..o meglio ci si era affezionato

Una canzoncina appena sussurrata gli giunse all’orecchio facendolo sobbalzare

Si guardò attorno ma non riuscì a trovare la fonte di quel suono..finchè non guardò lo specchio..

“Ma che cazz…”. Sussurrò allibito guardando quello che appariva nella lastra di vetro.

Dove avvrebbe dovuto vedere il suo viso sbigottito c’era invece una donna che cantava la ninnananna a un neonato. E anche se era più grande non poteva non riconoscerla. Era Hermione! Il piccolo la guardò con uno sbadiglio e un sorriso soddisfatto e lei gli accarezzò la testolina e lo mise nella culla

“Lo sai che fra poco arriva papà?”

Una terza figura comparve sullo sfondo e, quando si avvicinò a Hermione permettendogli di vederla meglio, Draco dovette premersi le mani sulla bocca per non cacciare un urlo.

Il nuovo arrivato era un uomo più o meno della stessa età di Hermione, biondo con due bellissimi occhi grigi, gli stessi del bambino. Draco continuò a fissare ipnotizzato la sua copia più grande avvicinarsi a quella di Hermione e dargli un lieve bacio sul collo

“La piccola peste ha fatto il bravo?”. Chiese divertito continuando a baciarla

“Come sempre”.

“Uuuh allora ti ha fatta impazzire!”

La ragazza finse una smorfia spaventata

“Si assolutamente”

“Devo consolarti…”

Lo spinse via con una risata tintinnante

“Fai il bravo quando si addormenta sono tutta tua”

“Ci conto eh!”

L’immagine svanì mentre l’uomo lasciava la stanza ridacchiando

“Mio dio sto impazzendo”. Si disse Draco agghiacciato passandosi una mano sulla fronte

“Ah te ne sei accorto!”

Si voltò spaventato  trovandosi davanti..

“Elisabeth!”

“Io in persona!”

“Mi stai facendo impazzire tu? Fa parte della maledizione?”

Il fantasma rise

“Siocco io voglio che smetta”. Inclinò il viso verso lo specchio “Carini eh? Un bel futuro..”

“Oh si un futuro in cui tu sei libera!”

“Io non dico che lo devi fare perché io sia libera ma perché la ami!”

Draco fece una smorfia

“Non è vero!”

“Si”

“No!”

“Pensaci bene!”

Beh…aveva pensato più volte che non fosse male dopo che si erano conosciuti meglio…ma non significava nulla..o no?

No, forse, ma la voglia di baciarla, il suo crescente rispetto, il cuore che batteva più forte quando sorrideva…quello forse significava qualcosa

“Sei ancora qui?”. Fece Elisabeth strofinando le unghie sul petto con noncuranza

Draco fece per rispondere…

E si ritrovò seduto sul letto

“Cazzo!”. Sussurrò passando una mano tra i capelli

Non era così stupido da ignorare qualcosa di così chiaro solo perché c’era arrivato in sogno così si diede una sistemata, perché anche quando ha fretta un Malfoy deve essere impeccabile, e corse giù a cercare Hermione. Sapeva dove trovarla. In biblioteca dove se no? Arrivò di corsa attirandosi un’occhiataccia di madama Prince e la scorse in un tavolo poco lontano

“Ehy siamo appena rientrati oggi e tu già studi?”

Hermione lo guardò male

“Primo abbassa il tono, secondo sai che non tutti i libri sono di studio?”

“Devo dirti una cosa”

Lo guardò curiosa

“Dimmi…”

“Sono innamorato di te!”

“Ce ne hai messo di tempo…”

Rimase un attimo in silenzio e la sua espressione si fece sempre più delusa man mano che lei continuava a tacere

“E non c’è altro?”

“Si anche io sono innamorata di te”

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** epilogo ***


Epilogo

Autrice: spero non abbiate schifato il finale troppo facile forse J sniff sniff è finita (come i miei esami). Allora devo scrivere una nuova dramione contattatemi e vi farò sapere quando la metto

 

Baci giuly

La giovane donna dagli splendidi occhi castani e lunghi capelli ricci si guardò allo specchio sorridendo.

“Grazie Narcissa”

Narcissa Black sorrise alla sua ormai nuora. Quella ragazza le era piaciuta da subito e gli anni in cui era stata fidanzata con suo figlio le avevano confermato l’idea che si era fatta. Era una ragazza dolce e piena di grinta e coraggio, suo marito poteva tenersi le sue idee antiquate, per lei quella ragazza era la nuora ideale e al diavolo la purezza di sangue!

“Non  c’è di che cara”

Hermione la adocchiò un attimo timida

“…ehm Narcissa…”

Narcissa sorrise incoraggiante

“Dimmi cara”

“Suo marito…”

 “C’è stai tranquilla cara…”

Sorrise felice

“Oh ma è fantastico!”

“Davvero credevi che gli avrei permesso di mancare? Avrebbe dovuto dormire in giardino se avesse fatto il testone!”

La giovane rise e l’abbracciò felice, era stata così dispiaciuta che Draco non vedesse suo padre al suo matrimonio

“Dai andiamo o Draco temerà che sei scappata”. Rise la suocera trascinandola fuori

Nel giardino gli venne incontro suo padre semi piangente e non fu manco il solo a cui si inumidirono gli occhi al comparire della sposa. Draco dovette fare uno sforzo per trattenere la commozione. Era così bella la sua futura moglie!

“Sei bellissima”. Le sussurrò

“Mmh che dici adesso Elisabeth sarà felice?”

Lui le strizzò l’occhio

“Oh eccome!”

Alla fine della cerimonia, avrebbe voluto almeno baciare la sposa ma…evidentemente i genitori di lei, Potter e i Weasley la frase “può baciare la sposa” non l’avevano mai sentita perché corsero immediatamente a stritolarla, seguiti subito da sua madre. Lucius si avvicinò con moooolta calma non si sa mai che pensassero che fosse felice

“Vedi almeno di darci un erede!”. Sbottò stringendo la mano a Hermione

Draco stava per scoppiare a ridere ma fu bloccato dalla vista di una giovane  vestita in stile medievale e affianco a lei….Hyperion

“Ehm…direi due amore che dici?”

Hermione arrossì lanciandogli un’occhiataccia

“Draco!”

“So anche come chiamarli”. In tono casuale

“Come?”. Chiese sua moglie guardandolo curiosa

“Hyperion ed Elisabeth”. Rise indicando in maniera discreta le due figure

La giovane ammiccò e sparì col suo compagno

“Questo risponde alla tua domanda amore? Sono felici entrambi dire!”

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=537232