Quel grande pazzo ventriloquo

di I Soliti Ignoti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ash ***
Capitolo 2: *** Misty ***



Capitolo 1
*** Ash ***


una strana città cap.7
Questa sarebbe una One-shot, ma io e Lara abbiamo deciso di scriverla seguendo punti di vista diversi: io l'ho scritta rispetto al punto di vista di Ash, mentre Lara l'ha scritta dal punto di vista di Misty. Spero vi piaccia!
Buona lettura!

Questo capitolo è stato scritto da...
Alessandro



Ash

Eccomi qui, davanti al teatro di Viridian City. Qui si esibirà un noto ventriloquo americano. Grazie al cielo ho deciso di staccare per qualche giorno dal solito tran tran a Sinnoh. Sono stato accolto calorosamente, anche se a sorpresa, da mia mamma: per poco non le faccio venire un infarto… Anche il Professor Oak era molto contento di vedermi, per non parlare dei miei amici Pokémon. Mentre stavamo festeggiando, alla televisione hanno pubblicizzato questo “one man show” di un certo Jeff Dunham, e ho deciso di andarci, per divertirmi un po’. Al mio fianco c’è Misty, che stranamente ha accettato il mio invito.
-Allora? Entriamo oppure no?- mi chiede Misty tutta eccitata
-Certo, aspetta un attimo che prendo i biglietti ed entriamo- rispondo mostrando un sorriso. Strano… Mentre andiamo al botteghino noto che lei si è arrossita…
-Buongiorno, due biglietti per favore…- chiedo all’operatore, che tutto sorpreso risponde:
-Siete fortunati, avete i posti migliori di tutto il teatro! Né troppo alti, né troppo bassi, e l’acustica è perfetta!-
-Wow, incredibile! Presto, entriamo!- dico a Misty, che è rimasta ad osservare una locandina di uno spettacolo che verrà proposto il prossimo mese. Entriamo nel teatro e, in mezzo alla ressa, cerchiamo di individuare i nostri posti nella platea.
-Ash! Ash, dove sei?- mi chiama Misty preoccupata… A quanto pare non mi vede più per via della folla…
-Sono qui Misty!- La raggiungo e la tranquillizzo, e aggiungo –Teniamoci per mano, almeno non ci perdiamo…-
-OK…- risponde Misty, e mi prende la mano… È piuttosto fredda…
-Finalmente ecco i nostri posti!- esulto festosamente, e ci sediamo. In effetti la visuale è veramente ottima. Noto una persona familiare che mi sta davanti, con una strana capigliatura verde con la coda all’insù… Ma è Solana!
-Ciao Solana!-
-Ciao Ash! Quanto tempo!- rispose tutta contenta –Anche tu qui a vedere Jeff Dunham? Si sice che sia estremamente bravo!-
-Si, e ho portato anche la mia migliore amica, Misty-
-Allora sei tu la famosa Misty!- In quel mentre stringe la mano a Misty –Sai, Ash mi ha parlato molto bene di te…-
-Davvero?- chiede Misty stupita, mentre mi lancia una delle sue solite occhiate –non me lo immaginavo…- Intanto un ragazzo, poco più vecchio di noi, chiama Solana e le chiede –Amore, con chi stai parlando?-
-Tranquillo biscottino mio! Sono miei amici… Adesso te li presento- sentenzia Solana tutta felice, e annuncia solennemente:
-Ash, Misty, lui è il mio ragazzo, Alessandro! Alex per gli amici!-
-Che fortunata che sei!- rispondo io, e Misty aggiunge – È proprio un bel ragazzo!- e il “povero” Alex, tutto rosso, non poteva dire altro che –Il piacere è tutto mio!-. Solana interruppe le presentazioni, dato che lo spettacolo stava per cominciare.
Non ho mai visto un ventriloquo più bravo di questo: Ha iniziato con un suo “amico” della “Micronesia”, Peanut, dove una delle parti più esilaranti è stata questa, dove Jeff comincia ad attaccar bottone:
-Guidare nella valle…-
-È stato brutto come l’inferno!-
-Traffico?-
-Uno schifo come l’inferno!-
-Gli automobilisti?-
-Incazzati come l’inferno!-
-E tu?-
-Ero terrorizzato come l’inferno!-
-Il parcheggio qui?-
-Uno schifo più dell’inferno!-
-Quindi?-
-Siamo nell’inferno! E questi sono i nostri compagni d’inferno!-
Sono scompisciati tutti dal ridere, per non parlare di Misty. Adesso che la vedo così, mi da una strana sensazione… Una sensazione di bellezza…
L’intero spettacolo è passato con battute spiritose, incredibili e un po’ spinte. Vedo Solana che non ce la fa più a respirare dal ridere e Alex che si sta strappando i capelli dalla disperazione di perdere la cosa più unica al mondo. E un po’ lo capisco… Misty, invece, la vedo molto divertita e serena…
Come ultimo pupazzo dello spettacolo vediamo Walter, uno scorbutico che fa battute estremamente acide su ogni cosa. Nonostante questa particolarità, riusciva comunque a divertire molto. A metà esibizione, Misty mi chiama dandomi una leggera gomitata:
-Ash, spostati… devo andare in bagno…- confessa lei
-Ma come, a metà performance?-
-Tutto questo scompisciare dalle risate mi ha stimolato…- mi risponde in modo ironico. A mio malgrado, l’ho fatta passare. Con lei vicino, mi sento qualcosa dentro, qualcosa che mi fa sentire sereno, felice… Subito il pupazzo se ne accorge, e comincia a far battute pesanti su di lei che se ne va a metà esibizione…
-Sarà andata in bagno?- chiede Walter al suo creatore
-Molto probabilmente…- risponde tutto imbarazzato Jeff, che aggiunge, come se Walter avesse una immaginazione ed una coscienza propria: -mi dispiace-
Più questo pupazzo parlava male di Misty, più la rabbia mi faceva ribollire il sangue. Non ce la faccio più a sentire quel pezzo di legno che continua a ciarlare. Mi alzo e vado sul palco, con tutto il pubblico che sgrana gli occhi e si chiede se tutto questo fa parte della scena.
-Smettila di fare queste battute!-ordino al “povero" ventriloquo che sta cercando in tutti i modi di salvare il salvabile. Intanto Walter esordisce con una battuta che mi fa arrabbiare ancora di più:
-Senti idiota, sto facendo uno spettacolo per intrattenere la gente, non scocciare! E, in più, se quella era la tua ragazza, adesso non ti può sentire, dato che non ci sono altoparlanti presenti nei bagni! Haha!-
La cosa che mi fa irritare di più è che la gente ride davanti a questi insulti! Non sa quando fermarsi a certe situazioni… Jeff cerca di porre le sue scuse, ma lo anticipo dicendogli: -Scusi, ma sa che ci metto due secondi a buttare Walter nel camino se non sta zitto?-
-Che cosa vuoi fare cosa??-Replica Walter, sorpreso dalla mia reazione…
-Tu non lo sai, nessuno lo sa qui… Io, quella ragazza la amo! È la cosa più importante al mondo per me! Non so cosa farei senza!-confesso, con ormai le lacrime agli occhi. Ma, tutt’un tratto, sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla. È lei. Mi volto e la vedo commossa.
-Ash… Ho sentito tutto…-
-Quindi gli altoparlanti c’erano nei bagni…- commento ironicamente io, tra il commosso ed il divertito
-Abbiamo toppato un’altra volta!- Si aggiunge Walter, adirato
-Ash, anche io ti amo… non sai quanto ho sentito la tua mancanza in questi cinque anni… E non sai quanto ho pianto per te, quanto speravo di risentire la tua voce, di rivedere quel ragazzo testardo che mi distrusse la bicicletta 10 anni fa…-
-Ti amo Misty-
Tutto il pubblico era commosso per questa dichiarazione, Solana e Alex facevano il tifo per noi, quel grande pazzo ventriloquo lo vedevo sfogliare nella sua mente dei ricordi che lo riportavano indietro nel tempo…
-Saranno sicuramente una bella coppia… Sai, sono contento di averli aiutati a dichiararsi…- Ammette Walter, usando un tono amichevole e carino, nonostante la sua smorfia continuasse a rimanere
-Quindi anche tu ti ricordi qualcosa, quel primo bacio con tua moglie…-Commenta Jeff
-Si… l’ultimo momento felice della mia vita…- Ribatte Walter divertito
Ci avvicinammo, le mie labbra si posarono sulle sue… Un lungo silenzio… Io e lei isolati in un altro mondo, lontani da tutto e da tutti… Semplicemente meraviglioso.

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Capitolo 2
*** Misty ***


una strana città cap.7
Questo capitolo è stato scritto da...
Lara



Misty

Oh, accidenti, stupido cuore, calma i tuoi battiti! Penso nervosa mentre scendo dall'autobus davanti al teatro di Viridian City.
Ok, è vero, ho passato tutto il viaggio a chiedermi come era diventato Ash. È passata una vita da quando l'ho visto l'ultima volta, e non vedo l'ora di rincontrarlo... anche se devo ammettere che mi è quasi preso un colpo quando mi ha chiesto di andare con lui a teatro.
Suonava terribilmente come un appuntamento, e io non mi sentivo assolutamente pronta per uscire con qualcuno... tantomeno con Ash.
Avevo tentato centomila pettinature, avevo messo a soqquadro il mio armadio... ma non ero riuscita a trovare niente che mi facesse sembrare carina, femminile o almeno lontanamente attraente. Così avevo ripiegato per una salopette con i pantaloni corti, camicetta bianca a maniche corte e capelli sciolti. Avevo riposto le ballerine argentate per optare per un paio di sportive scarpe da tennis di tela bianca.
Faccio qualche passo e lo vedo. Sta guardando l'ingresso del teatro e non mi ancora visto... accidenti, quanto è diventato alto. Porta una felpa blu scuro e un paio di jeans. Per fortuna non si è vestito elegante, mi sarei sentita ancora più a disagio.
Mi avvicino e lui si volta. Più alto, più grande e pure più carino.
Ci salutiamo come due vecchi, cari amici... ma io non mi sento a mio agio come una volta.
- Allora? Entriamo oppure no? - Domando, stupendomi di quanto la mia voce potesse essere diventata acuta per l'imbarazzo. Speriamo che Ash non se ne sia accorto.
- Certo, aspetta un attimo che prendo i biglietti ed entriamo. - Risponde lui sorridendo.
Il sorriso è rimasto quello di sempre, penso.
Quando sorride è ancora più carino... e mentre camminiamo verso il botteghino sento le guance che si infiammano.
Ma allora, penso, oggi pomeriggio non mi ascolta nessuna parte del corpo? Scolorite subito, stupidissime guance!
Per fortuna Ash sembra molto preso dall'acquisto dei biglietti.
- Buongiorno, due biglietti per favore… -
Mi distraggo a guardare una locandina di Notre Dame de Paris, che andrà in scena il prossimo mese, e scruto i visi degli attori. Dev'essere una roba decisamente colossale, ma mi ispira... La voce di Ash interrompe i miei pensieri.
- Presto, entriamo! -
Ci infiliamo tra la folla in cerca del proprio posto nel teatro, e mi ritrovo in mezzo a una folla di signore impellicciate e ingioiellate che avrebbe fatto invidia a Crudelia De Mon, perdendo di vista il resto del teatro, il mio posto e il mio accompagnatore.
- Ash! Ash, dove sei? - Domando un po' preoccupata.
- Sono qui Misty! - Dice lui.
Il suo sorriso mi raggiunge prima di lui. Sono proprio scontata: mi sento già meglio.
- Teniamoci per mano, almeno non ci perdiamo… -
Mi prende la mano nella sua, caldissima, e la stringe forte.
- O..ok. - Dico, stringendo la sua.
Penso di essere arrivata al mio posto volando, o correndo, non lo so. Mi ricordo solo la sua bella mano calda che teneva stretta la mia e mi guidava alla mia poltroncina verde scuro.
Davanti a noi c'è una ragazza con una strana capigliatura verde. A quanto pare Ash la conosce, infatti la saluta, e lei replica allegramente:
- Ciao Ash! Quanto tempo! Anche tu qui a vedere Jeff Dunham? Si dice che sia estremamente bravo!-
- Sì, e ho portato anche la mia migliore amica, Misty. - Dice lui, accennando a me.
Le tendo la mano e lei la stringe con un sorriso molto solare.
- Allora sei tu la famosa Misty! Sai, Ash mi ha parlato molto bene di te…-
- Davvero? - chiedo io, un po' stupita, lanciando ad Ash un'occhiata un po' minacciosa, come quelle che gli scoccavo quando eravamo poco più che bambini. - Non me lo immaginavo… -
- Amore, con chi stai parlando? - Interviene un ragazzo che deve avere qualche anno più di noi.
Ha un'aria molto tranquilla, amichevole. Sembra una di quelle persone posate con cui è facile stringere amicizia. Altro che il turbolento Ash Ketchum.
- Tranquillo biscottino mio! Sono miei amici… Adesso te li presento. - Sentenzia Solana tutta felice - Ash, Misty, lui è il mio ragazzo, Alessandro! Alex per gli amici!-
- Che fortunata che sei! - Risponde Ash.
- È proprio un bel ragazzo!- Esclamo io con un sorriso. E lo penso davvero.
Sorrido a vedere il ragazzo di Solana diventare rosso come un pomodoro e sorridere imbarazzato mentre dice:
- Il piacere è tutto mio! -
Ma le luci che si abbassano interrompono la nostra chiacchierata, e lo spettacolo ha inizio.
Anche se non amo particolarmente i monologhi (se quello di un ventriloquo può essere inteso come tale), lui è davvero bravo. Inizia con un tale Peanut e le battute sono tanto divertenti che sono costretta a impormi di prendere fiato ogni tanto per non crollare svenuta per l'apnea.
Anche se so di avere i capelli spettinati, le lacrime agli occhi e le guance rosse per il gran ridere, mi sto divertendo troppo per preoccuparmi del mio aspetto fisico. Dopotutto non me ne è mai importato più di tanto!
Verso la fine dello spettacolo mi ritrovo con il diaframma indolenzito dalle tante risate e con una voglia matta di prendere Ash per mano, di uscire e di fare una passeggiata nella luce del pomeriggio di aprile. Lo so, lo so, sembro ubriaca. Ma ridere molto stimola il cervello a produrre una stupenda molecola che ci fa sentire felici ed è così che mi sento!
Mi volto verso Ash, lo guardo ridere e sorrido. Non per la battuta, ma per lui che sorride.
Lui si volta verso di me, e mi guarda negli occhi. Vedo le sue iridi color cioccolata scintillare divertite nel buio della sala e avvampo. Lui sembra non essersi nemmeno accorto di quello sguardo così intenso, ma io sì. E improvvisamente mi sento in terribile imbarazzo.
Mentre il ventriloquo presenta Walter, il suo ultimo personaggio, sono così a disagio da desiderare disperatamente una via di fuga.
- Ash, spostati... devo andare in bagno. - Improvviso.
- Ma come, a metà performance? - Mi chiede.
- Tutto questo scompisciarsi dalle risate mi ha stimolato… - Dico in tono decisamente ironico. Ma ti pare che ti devo dare una giustificazione se devo andare al gabinetto? Certe volte mi rendo conto che proprio non sei cambiato, caro il mio Ash.
Per fortuna si decide a spostarsi e io mi alzo, infilo la porta e mi precipito in bagno.
Mi appoggio alle piastrelle candide della parete e vedo la mia immagine riflessa nello specchio. Sarà la luce al neon, sarà che sono scapigliata, sarà che mi sento a disagio, ma mi sento terribilmente brutta. Altro che la solare, adorabile, carinissima Solana!
Ti eri fatta i tuoi film mentali, eh Misty? Ma brava, continua pure... tanto non ti ferisce illuderti tutte le volte! Per Ash sei solo un'amica, non l'hai sentito prima? “La mia migliore amica, Misty...” Penso disperata.
Prendo un respiro e nello stesso tempo anche una decisione.
Molto bene. Ash non mi vuole? A posto, nemmeno io voglio lui. Non capisco perché mi sto facendo tutti questi problemi per uno che non prova niente per me.
Il fatto che tu lo ami tantissimo non è una cosa da considerare? Mi dico.
Scuoto la testa. A questo punto, no. Con Ash ho chiuso. Punto.
Ritrovando il mio coraggio, rientro in sala proprio durante uno scoppio di risate. Mi avvicino al mio posto chiedendomi chi fosse quel terzo personaggio sul palco... e quando lo sento parlare lo riconosco.
- Scusi, ma sa che ci metto due secondi a buttare Walter nel camino se non sta zitto? -
- Che cosa vuoi fare? Cosa? - Replica Walter.
-Tu non lo sai, nessuno lo sa qui… Io, quella ragazza la amo! -
Sento il cuore mancare un battito e gli occhi riempirsi di lacrime.
Stupida Misty, non è proprio il momento di piangere! Penso.
E in tre passi sono sul palco anche io.
- È la cosa più importante al mondo per me! Non so cosa farei senza! - Dice ancora Ash, con la voce rotta.
Gli poso una mano sulla spalla e lui si volta. Mi guarda e sorride.
- Ash... ho... ho sentito tutto. - Balbetto, commossa.
- Quindi gli altoparlanti c’erano nei bagni… - commenta ironicamente lui, tra il commosso ed il divertito.
Lo guardo con un sopracciglio sollevato, dato che non ho capito questa battuta, e cerco di sfoderare la Misty acida che conosce bene. Ma in questo momento non mi riesce, quindi alla fine rido allegramente.
- Abbiamo toppato un’altra volta! - Si aggiunge Walter, adirato.
Guardo Jeff, che sorride a quell'inaspettato intermezzo romantico, e poi Ash, che sembra ancora più bello adesso che so che quando mi guarda non vede solo un piccolo maschiaccio dai capelli rossi.
E tutto quello che ho sempre avuto paura di dire esce fuori con una naturalezza incredibile:
- Ash, anche io ti amo! Non sai quanto ho sentito la tua mancanza in questi cinque anni… E non sai quanto ho pianto per te, quanto speravo di risentire la tua voce, di rivedere quel ragazzo testardo che mi distrusse la bicicletta 10 anni fa…-
- Ti amo Misty. - Mi interrompe lui, mentre sento una morsa allo stomaco per la gioia.
Quanto tempo era che non mi sentivo così felice? No, questa non era la contentezza di prima... questa è proprio felicità. Sorrido, mentre sento di nuovo le guance andare in fiamme e il cuore battere all'impazzata. Ma in questo momento sono quasi felice che stiano facendo di testa loro.
Vorrei che tutti potessero vedere quanto sono felice.
Walter parla in sottofondo, Jeff replica, ma non li ascolto proprio per niente. Ash mi sta tenendo un braccio attorno alle spalle, e sorride divertito alle battute di Walter... mi sa che lui sta ancora ascoltando.
Poi si gira, e così, a sorpresa, mi posa un bacio sulla bocca.
E in quel piccolo gesto mi rendo conto che davvero proviamo la stessa cosa.
E devo dire che questa consapevolezza è semplicemente meravigliosa.

NdAlessandro: Mi scuso con voi lettori per questo ritardo, sia io che Lara eravamo in vacanza, e anche se sono tornato per primo a casa, avevo diversi affari con la scuola, perciò mi scuso di nuovo, e spero che non succeda più...
Cambiando discorso, vi ringraziamo moltissimo per aver letto la nostra storia, soprattutto mistyemily per la sua recensione, a cui rispondo velocemente alla domanda. "
gli altoparlanti c'erano si o no nei bagni?"
Ebbene...questo particolare non lo sapremo mai... XD

Grazie per averci letto, continuate a seguirci!!

Alessandro e Lara

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