Ehi Rossa

di Ransie88219
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ehi Rossa ***
Capitolo 2: *** Petali un poco sgualciti ***
Capitolo 3: *** Sguardo alla finestra ***
Capitolo 4: *** Le tradizioni esistono per essere infrante ***
Capitolo 5: *** Un sorriso radioso ***



Capitolo 1
*** Ehi Rossa ***


Partecipante al Fanon Fest

Partecipante al Fanon Fest

Harry Potter, Rose Weasley/Scorpius Malfoy, "Ehi, rossa!"

 

Ehi Rossa!

 

Cammino a passi svelti ma  incerti lungo il lugubre corridoio, agitata e in allerta.

Proseguo forse a passo di carica anche, ma solo quando oltre al rimbombo dei miei stessi passi si propaga anche quelli di altrui persona.

Mi guardo attorno persa quando mi si diramano davanti tre corridoi.

Sospiro, per poi alzare le spalle e scelgo una direzione a caso.

Male che vada tornerò indietro!

<< La strada deve essere per forza questa, nei sotterranei ci sono e l’aula di pozioni l’ho superata da un pezzo…>> mormoro a me stessa, cercando di ammazzare il silenzio lugubre interrotto solo dai miei stessi passi.

Rabbrividisco mentre passo davanti a statue inquietanti e celate dal semi buio, affrancato solo da qualche fiaccola posta regolarmente lungo il corridoio.

Mi fermo non appena vedo davanti  a me il ritratto descrittomi da mio cugino Albus.

Stringo tra le dita il pacchetto che gli devo consegnare, ma mi tranquillizzo immediatamente al ricordo di una persona conosciuta qualche giorno prima.

 

Il fumo bianco prodotto dalla locomotiva con il suo sbuffare in attesa di partire, riempe la mia visuale, ma non abbastanza per impedirmi scorgere per un’ultima volta  la mia grande famiglia, poi il treno parte. Così come il mio cuore si stringe per l’aver lasciato in quella stazione ciò di cui ho più caro al mondo.

Unico pensiero che mi rincuora è il sapere che per questo mio primo anno scolastico a Hogwarts non sarò da sola, né tanto meno la lontananza dai miei sarà inflessibile grazie alle vacanze natalizie e pasquali.

Tiro un sospiro di sollievo, come auto-incoraggiamento per ciò che mi aspetta d’ora in avanti.

<< Ok, Albus possiamo andare >>.

Parole perse nel vuoto.

Mio cugino si è praticamente dileguato, lasciandomi sola a salutare i nostri parenti.

<< Fantastico…>> alzo gli occhi al cielo.

Sbuffo annoiata e mi dirigo di vagone in vagone alla ricerca di mio cugino, senza minime speranze.

Alla fine mi arrendo e senza prestare molta attenzione entro in uno scompartimento a caso.

E’ completamente vuoto eccetto per una figura snella e piccola, dai colori chiari e da un’eleganza quasi irreale.

Un bambino della mia stessa età guarda con lo sguardo perso nel vuoto fuori dal finestrino.

Mi schiarisco la voce per portarlo alla realtà.

I suoi enormi e freddi occhi color cemento, mi squadrano inflessibile.

Mi ci perdo dentro, tanto sono belli con la loro inspiegabile tristezza.

<< E’ libero? >> gli chiedo con un filo di voce, indicando il posto vuoto davanti a se.

Lui continua a guardarmi taciturno, ma dopo un tempo che sembra infinito accenna con il volto davanti a se.

Lo ringrazio con uno svogliato sorriso, sedendomi di fronte a lui.

Lo guardo incantata mentre ritorna a fare ciò che faceva prima che lo interrompessi.

“Ha un qualcosa di affascinante che ti cattura lo sguardo” penso mentre lo guardo sfacciatamente.

E’ un bel ragazzo ma non è solo quello. Ha un qualcosa che lo avvolge, tipo un alone di mistero, solo più malinconico e freddo.

<< Mi chiamo Rose >>.

Me ne esco così, presentandomi e non so nemmeno il perché.

Inaspettatamente non si gira verso di me come prima, ma mi risponde.

<< Scorpius >>.

Pare che la conversazione sia finita qui.

Beh, come prima conoscenza non è stata male, poteva andare peggio.

Alzo le spalle e fisso anche io il finestrino di fianco a me.

Dopo forse più di un’ora, il silenzio imbarazzante e peso viene spezzato dalla voce incolore e fredda del mio impeccabile compagno di viaggio.

<< Sei del primo anno >>.

Allargo lo sguardo sorpresa, osservando interdetta il suo sguardo di ghiaccio sciogliersi così stranamente.

Assentisco incantata.

Lui fa lo stesso e torna a guardare fuori dal finestrino.

Neanche il tempo di assentire che un forte rumore ci assordisce entrambi, costringendoci a guardare il malaugurato che ha quasi rotto – molto probabilmente – la porta del nostro scompartimento.

<< Rose! Ti stavamo cercando da una vita ! Vieni! >>.

La voce acuta di mio cugino James risuona stridula e pungente.

Come se ci conoscessimo da una vita io e l’altro infortunato ci guardiamo perplessi.

Ma dura solo un momento, perché mio cugino maggiore mi prende per un braccio e mi trascina via, senza lasciarmi salutare quei due bellissimi occhi ghiacciati.

 

<< Chissà se..? >> blocco i miei pensieri che si stavano traducendo in parole reali e mi affretto, cercando di ricordarmi la parola magica per far spostare il ritratto dei Serpeverde, ma vengo all’improvviso sbattuta a terra violentemente.

Quando mi riprendo vedo chi mi sta davanti.

Tre ragazzi di molti più anni di me dei Serpeverde mi fissano sghignazzando.

Uno dei tre si avvicina e piegandosi su di me prende in mano la mia sciarpa, quella con il colore della mia casa.

Si rialza e me la stringe al collo, mozzandomi il respiro.

<< Lasciami! >> urlo con tutto il poco fiato che mi rimane in gola.

In risposta continuano a ridere e parlare tra di loro.

Mi sento soffocare mentre sento gli occhi umidi.

<< Ehi Vincent guarda la marmocchia come sta diventando rossa! >> fa uno a quello che mi tiene in pugno.

L’interessato ammicca guardando gli altri due.

<< Secondo voi quanto resiste prima di tirare le cuoia questo Grifondoro? >>.

<< Il tempo che mi ci vuole per stendervi come uno straccio >>.

A quella voce di ghiaccio gli altri smettono di ridacchiare e sento la sciarpa allentarsi.

<< Toglietevi dai piedi >> minaccia il nuovo arrivato.

Mentre tossisco, i farabutti se la danno a  gambe, e ho tutto il tempo per rimirare il mio salvatore.

Mi sento cadere le braccia invece che la lingua per lo sforzo precedente.

E’ Scorpius, il ragazzo del treno vagone! Quello dallo sguardo di ghiaccio.

Mi porge una mano per rialzarmi.

La accetto, ritrovandomi davanti a lui.

Che strano ragazzo, mi salva e non mi chiede come sto…

<< Non è un luogo adatto per quelli come te >>.

La sua voce così fredda e vera è una stiletta al cuore, così mi ritrovo a fissare  il pacchetto per mio cugino, che ormai giace a terra.

Faccio per raccoglierlo ma Scorpius deve averlo intercettato prima di me con lo sguardo, così superandomi.

Lo vedo leggere con attenzione il destinatario.

<< Ci penso io, hai già fatto troppo a venire fin qui >> detto ciò mi da le spalle avviandosi verso il ritratto che protegge la sua sala comune.

Io rimango perplessa per un attimo, ma poi corro via.

Appena arrivo al mio dormitorio mi fiondo nel mio letto e cerco di dormire.

Il mattino dopo mi sembra di vivere in un mondo irreale tanto sono frastornata. Pure a colazione non riesco a riprendermi.

All’improvviso sobbalzo ad un richiamo di ghiaccio.

<< Ehi Rossa…>>.

Mi giro sorpresa, fissando il Serpeverde più enigmatico della storia.

<< Rose >> lo correggo.

<< Fa lo stesso…>> accenna per la prima volta ad una smorfietta.

<< No che non lo è >> ribatto cocciuta.

Questa volta è lui il perplesso.

Sospira e mi appoggia in capo qualcosa di morbido, andandosene come se nulla fosse.

Lo guardo male mentre si allontana per avvicinarsi al suo tavolo, quando mi ridesto per vedere cosa sia questa cosa colorata e morbida.

Fisso sorpresa la mia sciarpa, quella della mia Casa.

Devo averla persa ieri quando quei ragazzi hanno tentato di soffocarmi.

La prendo mettendomela al collo.

Un  dolce e basso profumo maschile stuzzica il mio olfatto, mentre scruto il mio salvatore da lontano, con le guance in fiamme…

 

 

 

Angolino Autrice

 

Spero che questo piccolo assaggio vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate e se vi va che continui!

A presto – spero –

 

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Capitolo 2
*** Petali un poco sgualciti ***


Partecipante al Fanon Fest

Partecipante al Fanon Fest.

Harry Potter, Rose Weasley/Scorpius Malfoy, “Petali un poco sgualciti”

 

 

Petali un poco sgualciti

 

Il tempo passa, lento e inesorabile.

Le stagioni si susseguono.

Autunno, inverno, primavera, estate e ancora autunno.

E’ un ciclo continuo che non cambia mai, ma il tempo cambia le persone.

Crescono, maturano e c’è pure chi invecchia e chi muore, ma dopo quest’ultima c’è sempre la rinascita.

E questi venti di cambiamenti toccano tutti, pure me.

Sospiro stanca, mentre una folata di vento pre-invernale mi investe spettinandomi.

Inflessibile, il mio sguardo continua a fissare il Lago nero.

Anche quel colore così scuro non può che farmi pensare a lui…

 

Due occhi grandi e cerulei, ghiacciati dalla ferrea educazione ma brillanti ogni volta che incrociano i miei.

L’alta e snella figura che li possiede adora vestirsi elegantemente, segno di un carattere rigido e orgoglioso, ma non irrecuperabile anche se altezzoso.

Scorpius…

 

Una folata ancora più fredda e possente della precedente mette in pericolo anche quel piccolo tulipano rosso, che tengo in grembo.

Lo afferro appena in tempo, prima che voli via.

Osservo sognante quei petali un po’ sciupati, sgualciti dalle pene d’amore.

E i ricordi affollano la mia mente…

 

 

Una musica lenta e dolce, che ti prende con il suo ritmo incalzante, accoglie tutti gli studenti nella sala grande.

Tutta Hogwarts è in festa. E’ il 31 ottobre.

Come non festeggiare?

Divertita di già alla prospettiva di una bella serata fuori dal normale.

Così ridacchio assieme a Lily, mia cugina, sulle prospettive forse troppo romantiche che pensa avverranno.

<< Io dico che appena entrerò un bel principe mi verrà in contro, e mi proporrà di ballare tutta la serata con lui! >> parla sognante la piccola Potter.

Cerco di nascondere le risate tra qualche colpo di tosse, ma lei le intercetta e mi fa una linguaccia.

<< Suvvia, non si può nemmeno più sognare? >>.

Diniego sconsolata.

<< Certo, è solo che a volte mi dimentico dei tuoi tredici anni >>.

Lei mi fissa perplessa.

<< E’ un male? >>.

<< Affatto, li rimpiango! >> e facendole l’occhiolino la precedo entrando nella sala grande già piena.

La guardo un’ultima volta sorridente, per poi andare a cercare almeno con lo sguardo gli altri.

Lei non aspetta e lanciandomi un occhiolino si butta nella calca, nel suo leggero abitino color grigio perla.

Alzo gli occhi al cielo sconsolata.

Beata lei che si sa divertire!

Nel mentre faccio qualche passo in avanti, ma  vengo fermata da un braccio sulle spalle che riconosco.

<< Signorina, la posso invitare a ballare? >>.

Come potrei mai non riconoscere quella voce bassa e semplice, umile e divertita?

<< Assolutamente si >> acconsento e in meno di pochi istanti dopo mi trovo a volteggiare con gli altri studenti nella sala, tra le braccia di mio cugino Albus.

<< Sei magnifica questa sera…>>.

Alzo immediatamente lo sguardo arrossendo, fermando la mia perlustrazione della sala alla ricerca però di un altro sguardo.

Uno non così caldo e verde, ma di ghiaccio.

Mi da un bacio in fronte e tace nuovamente, volteggiando assieme a me.

E continuiamo finchè stanca non gli propongo di andare a prendere qualcosa da bere.

Lui mi sorride, e  scompare nella folla.

Accidenti…che cavalleria, ma da quando?

Mi siedo sconvolta, quando qualcuno si siede accanto  a me e mi porge un fiore.

Un tulipano rosso.

Alzo gli occhi dal fiore, incrociando due magnifiche pietre ghiacciate cerulee.

Mi manca il fiato, ma accetto il dono.

Scorpius mi sorride per la prima volta.

E’ diverso.

Non perché non indossa la solita divisa scolastica né perché indossa un abito da gala.

No.

E’ che per la prima volta sorride per davvero, e nega di regalarmi la sua solita smorfia compiaciuta che fa sempre passare per un sorriso.

Ed è la cosa più bella che ci sia a questo mondo il suo sorriso, che mi riscalda ovunque e mi fa battere il cuore.

Stringo emozionata lo stelo del fiore, provando a sorridergli.

All’improvviso mi prende per una mano e dolcemente mi fa alzare, per poi trascinarmi via..

E mi porta ovunque e da nessuna parte, qualsiasi posto che il mio sguardo concatenato al suo crea nella mente.

Ma anche nella realtà poi ci fermiamo e mi ritrovo in riva al Lago Nero, mano nella mano con lui.

Il silenzio è quasi come se fosse una sinfonia dolcissima, solo per noi due.

E chiudo gli occhi felice come mai mi era successo prima.

Anche se di poche parole  Scorpius è capace di mostrartene mille, solo con un gesto.

Li riapro quando sento il suo dolce fiato sulla fronte  e alzo la testa.

Mi accarezza con due dita, timido la guancia.

Gli sorrido cercando di incoraggiarlo.

Gli trema la mano, come a me mi tremano le gambe.

E all’improvviso si china su di me e poggia le sue dolci e calde labbra su di me.

Il regalo più bello, che aspettavo da cinque anni…

 

 

Accaldata riapro gli occhi, riemergendo dai ricordi della sera precedente.

Annuso il fiore, innamorata pazza di Scorpius.

E con le labbra sfioro i petali.

Chissà come mai pensavo che anche le sue labbra fossero fredde?

<< Rose…>> a quel sussurro mi riscuoto, girandomi verso il nuovo venuto.

Subito divento rossa e la calura aumenta, nonostante il freddo vento.

Che strano, in cinque anni di amicizia mi ha sempre chiamata Rossa, non Rose…

Fa strano…piacevolmente strano.

<< Scorpius…>> mormoro persa come sempre nel suo sguardo.

Mi sorride per la seconda volta in cinque anni, e si siede accanto a me.

Fissa il fiore tra le mie mani, poi per un solo attimo d’indecisione appoggia anche le sue sulle mia.

Sento il cuore uscirmi dal petto.

Si avvicina col volto al mio.

<< Ti amo >> soffia sulla mia bocca prima di baciarmi, mentre un petalo cade sul prato, sconfitto dalla presa amorosa di noi due innamorati.

 

 

Angolino Autrice:

Spero che il chappy sia piaciuto!

Fatemi sapere cosa ne pensate!

Un bacione

 

Eylis: Spero che anche questo chappy sia di tuo gradimento. Un  bacione!

 

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Capitolo 3
*** Sguardo alla finestra ***


Partecipante al Fanon Fest

Partecipante al Fanon Fest.

Harry Potter, Rose Weasley/Albus Potter, “Sguardo alla finestra”.

 

Sguardo alla finestra

 

Sono un’idiota.

Un deficiente.

Un cretino.

Un coglione.

Un scemo.

<< Come si fa ad essere così coglioni?! >> urlo imbestialito nella stanza del mio dormitorio.

Mi rialzo da letto e inizio a fare su e giù per la stanza.

<< Albus sei uno stracoglione >> ripeto di nuovo a me stesso.

Possibile che sia così imbranato il sottoscritto?

Che altro potevo fare? Ho agito d’istinto e guarda cosa ho combinato!

Fugge da me continuamente, se incrocia il mio sguardo lo scansa subito.

Accidenti!

Ringhio stanco per la rabbia e mi siedo alla finestra.

Lunghe rigate di pioggia picchiettano sulla superficie liscia e antica.

E ripenso a questa domenica mattina…

 

<< Ora basta, vado lì e glielo dico >> mi auto convinco mentre faccio su e giù per il pezzettino di terra.

<< Semplice e coinciso >> mi ripete mio fratello maggiore James.

Lo sento scoppiare a ridere.

Mi fermo e  lo guardo male.

<< Stai facendo una buca, fratellino! >> e riscoppia a ridere.

Io alzo un sopracciglio perplesso e  guardo ai miei  piedi.

Beh, il selciato non c’è più, devo averlo consumato…abbastanza.

Sospiro e mi curvo mettendomi a sedere accanto a James.

Lui intanto cerca di darsi un po’ di contegno e mi da una pacca alla spalla.

Che incoraggiamento….

<< Fossi in te mi darei una mossa >> inizia guardandomi serio.

James serio? Ma scherziamo?

Oddio, quale disgrazia?

Ammicca verso la sua destra.

Rose, cammina a passo sostenuto verso il Lago nero.

<< Ieri sera quando ti sei allontanato, te la sei fatta soffiare da Scorpius >>.

Il sangue nelle vene mi si gela.

Scorpius…

Il mio compagno di Casa, un mio amico.

<< Una del primo dice pure che li ha visti baciarsi ieri sera, laggiù >>.

Baciarsi…

Un’onda di rabbia mi investe, imponendo alle mie gambe di andarle dietro.

Non do ascolto al rimprovero di mio fratello e marcio a passo di carica verso di lei.

<< Rose! >> la richiamo ringhiandole contro.

La vedo fermarsi sotto un albero frastornata.

Credo non mi abbia mai visto così infuriato.

Digrigno i denti e in breve le sono davanti, bloccandole ogni via d’uscita.

<< Tutto…bene Albus? >>  mi chiede con la voce incrinata.

Ingoio a vuoto, mentre lei si schiarisce la voce per darsi un contegno.

Ripenso a quello che mi ha detto James poco fa e…esplodo.

<< Tu e Scorpius? Stagli alla larga! >> le impartisco, scrollandola per le spalle.

Allarga gli occhi, come se fosse sotto l’effetto di qualche droga, ma il suo sguardo è troppo agitato e spaventato per esserlo.

Boccheggia cercando di dire qualcosa ma non ce la fa, o almeno alla prima.

Io intanto aspetto digrignando i denti.

<< Co-Come? >> pronuncia in un soffio leggero come una brezza estiva, alla caluria estiva.

<< Hai capito benissimo. Che storia è? >>.

<< Nulla >> alza le spalle cercando di non darmi a vedere ciò che tenta di nascondermi.

Un ovvietà così amara.

<< Ti piace >> dico a mezza voce.

Ora sono io lo stupito.

Cerco nel suo arrossire una negazione, ma è ovvio il contrario.

E decido, così all’improvviso di fare quello che aspetto da troppo tempo.

La bacio.

Le strappo il più dolce dei sospiri, per il più bel bacio che aspettavo da sempre.

 

Appoggio la fronte alla finestra.

E’ mia cugina…

Ma a me non è mai importato, perché l’amore è tutto.

Tocco con due dita, la parte del viso infiammata dal suo schiaffo.

Fa male, perché brucia di passione.

Si, non è solo infatuazione, ma molto di più…

<< Rose…>> sussurro così il suo dolce nome, lasciandomi naufragare nel ricordo della morbidezza delle sue labbra, per quel bacio rubato.

 

 

Angolino Autrice

Eccoci nuovamente qua!

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.

Grazie per le tantissime visite, e fatemi sapere cosa ne sempre cosa ne pensate.

 

Risposte alle recenzioni:

 

Elys: Grazie 1000! Sono contenta che il mio modo di scrivere ti piaccia! Si, Albus sa il fatto suo, basta vedere in questo chappy! Alla prossima! Un bacione.

 

Kalendula: Grazie anche a te! Pensavo che scrivendo meno rendessi la lettura più facile e fluida! Vedrò di provvedere da qui in avanti ^_^ ! E’ la mia prima fics in cui scrivo “limitatamente” le altre hanno tutte capitoli lunghissimi ( es. When the Moon meets the Sun o Prof sei uno scassa balle…P.s. Ti amo). Sono contenta che I personaggi che io uso diano I tuoi miti, perchè per me sono lo stesso! Un bacione!

 

 

 

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Capitolo 4
*** Le tradizioni esistono per essere infrante ***


Partecipante al Fanon Fest

Partecipante al Fanon Fest

Harry Potter, Rose Weasley/Scorpius Malfoy, "Le tradizioni esistono per essere infrante"

 

Le tradizioni esistono per essere infrante

 

 

Un singhiozzo dopo l’altro riempiono ormai da ore la stanza che condivido con le mie compagne.

Molto rispettosamente mi hanno lasciata sola con il mio cuore in frantumi.

Tiro su con il naso, cercando di darmi del contegno ma è inutile.

Altre calde lacrime scendono lungo il mio volto, e il cuscino è ormai troppo fradicio per contenerne altre.

E’ zuppo dell’amaro del mio cuore.

Mentre i miei occhi anche se strinti si negano alla luce della vista, vedo comunque un volto bello e amato, Scorpius, contornato da tantissimi occhi ostili.

La mia famiglia non approva.

Non so come, ma ormai tutta la scuola sa di me e Scorpius.

Hugo, James, Lily e Albus mi danno contro.

La mia famiglia, quella che dovrebbe sempre appoggiarmi nella mia felicità, mi da contro.

Peggio di così non potrebbe andare.

O forse si, se penso ad un piccolo particolare.

Malfoy.

Un cognome e mille pagine di storia davanti a me si aprono, come un succulento libro proibito.

Un cognome che pone fine anche esso hai miei sogni.

Se la mia famiglia non tollera Scorpius per via del suo cognome che porta, a causa delle vicissitudini che risalgono ai nostri genitori; dall’altra c’è la sua famiglia e le mie origini.

Non esiste che un Purosangue stia con uno sporco Mezzosangue come la sottoscritta.

Un amore impossibile.

E il mio cuore geme di dolore un’altra volta.

<< Non è giusto! >> soffoco l’urlo nel cuscino.

L’unica volta che mi innamoro, e tutto deve crollare per delle sciocchezze che non ci riguardano!

L’unica volta che riesco a trovare un poco di felicità per me, fuori dall’ambito familiare.

Mi rigiro a pancia in giù stanca di soffrire.

Ho bisogno di aria e di pensare.

Mi tiro su dal letto stancamente, mi copro con un pesante mantello nascondendo il volto lacrimante e scappo via.

Corro per i corridoi scolastici con un’unica meta: il Lago Nero.

Non mi ferma nemmeno la pioggia incessante.

Anzi, dovrebbe essere delibitante ma invece mi conforta, come una mamma chioccia che accudisce il suo piccolo pulcino con le sue calde piume.

Così la pioggia fa per me.

Condivide il mio dolore piangendo fresche lacrime dal cielo, con tuoni che accompagnano i miei singhiozzi e un nero cielo come il mio cuore, torbido di veleno familiare.

Mi fermo a riva sedendomi sulla bagnasciuga melmosa e ciottolosa, ma non ci do peso e osservo inerte l’incresparsi continuo di quell’immensa distesa nera.

Un sospiro lungo e grande mi toglie il fiato, liberando un lucchetto dal mio cuore martoriato.

Cerco di reprimere il mio cuore che pulsa affettuosamente per il mio biondo, ma non ci riesce.

La mia volontà è troppo debole a confronto dei miei sentimenti.

Troppo intensi e sinceri per soffocarli.

Stiro il mio volto alla ricerca di un sorriso, nell’immaginarmi quelle due pietre cerulee così belle, guardarmi come mi hanno guardata tre giorni fa.

Avvicino stanca le gambe al petto, e rannicchiandomi appoggio il viso sulle ginocchia e chiudo le palpebre pesanti e deboli.

Quanto vorrei che esistessimo solo io e Scorpius, e nessun’altro.

E sto così per non quanto tempo, fino a  quando non sento all’improvviso la pioggia smettere di cadermi addosso.

Apro a fatica gli occhi e vedo che qualcosa mi ha coperto.

Tocco la pesante stoffa nera.

Lana, certamente.

Poi all’improvviso sento sollevarmi.

Cerco di agitarmi spaventata, ma le giunture sono troppo intorpidite per rispondere hai miei impulsi.

<< Sta calma, sono io…>>.

Quella voce.

Lo guardo con occhi febbricitanti cercando di aggrapparmi di più a lui.

Mi guarda gelidamente  ma mi sfiora la fronte con le labbra, in un silenzioso bacio affettuoso.

Adoro quando lo fa.

Cammina a passo sostenuto, mentre un dolce tepore mi avvolge.

<< Ti amo >> me ne esco all’improvviso, quasi senza voce.

Lo sento fermarsi, e il suo viso bagnato dalla fitta pioggia mi guarda senza parole.

Poi sfiora le mie labbra con le sue per un dolce attimo, prima di ripartire e l’oblio mi avvolge.

 

 

Un malditesta atroce accompagnato da una forte vertigine, accolgono il mio risveglio.

Mi guardo attorno spaesata, cercando di ricordarmi, fitta dopo fitta, cosa mi fosse successo prima di ritrovarmi qua, nell’infermeria.

Fisso la tendina bianca che mi preclude la vista di tutta la stanza, e vedo due ombre che parlano.

Una è madama Chips mentre l’altra…

<< Ti sei svegliata >> entra l’ombra nel mio piccolo spazio.

Assentisco mentre lo guardo sedersi accanto a me e prendermi la mano.

Intreccia la sua con la mia e ne bacia il palmo.

Subito sento la gola secca e un dolce calore prendermi il viso.

Il venuto mi sorride senza allargarsi troppo.

<< Perché? >> mi domanda.

Rimango in silenzio capendo la sua intera domanda.

Abbasso il volto sulle nostre mani intrecciate, poi le porto infondo al letto, ma con due dita mi alza il volto fino a farmi incrociare il suo chiaro sguardo gelido.

<< Rose…>>.

Sospiro cercando di farmi coraggio.

<< Tu sei un Malfoy e io una Weasley >> mormoro sottovoce temendo questa frase più di tutto.

Ecco una frase che riassume tutte le mie sofferenze.

<< Non vedo dove sia il problema >> mi spiega conciliante Scorpius.

Lo guardo sorpresa.

Mi sorride gentile.

<< Non mi importa se non sei né un Purosangue né un Serpeverde >> fa una pausa baciandomi il naso.

<< E poi mica voglio stare con uno stallone! >>  mi fa l’occhiolino.

Non riesco a capire come riesca sempre a trovare un modo per capovolgere un qualcosa di spinoso e brutto, sdrammatizzando sempre.

Mistero!

Stiro anche io le labbra in un sorriso, ricambiando il suo.

Fisso nuovamente le nostre mani intrecciate.

Forse, dopotutto le tradizioni esistono per essere infrante…

 

Angolino Autrice:

Grazie 1000 a chi legge, a chi recensisce, a chi a messo la storia nelle ricordate, preferite, seguite, ecc.

Grazie di cuore!

 

 

Kalendula: grazie Tesora! Li rpendo tutti come complimenti ^_- *me ingorda* u.u Sisi, tranquilla, scrivo e scrivo…vedrò di allungarmi MOOLTOOO  per te. Spero che questo nuovo capitolo sia di tuo gusto… alla prossima, ciao! Un bacione! ^-^

 

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Capitolo 5
*** Un sorriso radioso ***


Partecipante al Fanon Fest

Partecipante al Fanon Fest.

Harry Potter, Rose Weasley/Albus Potter, “Un sorriso radioso”

 

Un sorriso radioso

 

I miei passi frettolosi risuonano tetramente nei corridoio semibui di Hogwarts.

Rose.

Un nome è un macigno di preoccupazioni che invece di rallentarmi, mi fa accelerare il passo fino ad ostentare la corsa.

Cosa le è saltato in mente, alla mia piccola Rose?

Che sia per colpa mia? Del mio bacio rubato?

Un altro macigno si scaglia sulla mia schiena.

Accidenti, potessi vorrei tornare indietro nel tempo.

Si, molto ma molto indietro. A quando niente è complicato come il mondo adolescenziale.

 

Il sole fitto di primo pomeriggio ferisce i miei occhi, con meno irruenza del solito grazie ai grandi lacrimoni che scendono lungo le mie guance.

Sono la pecora nera di casa.

Sono imbranato e impacciato in tutto.

Ciò che è peggio è che tutti affermano che nell’aspetto sono uguale a mio padre, ma tutto ciò che riguarda dal respirare in poi sono tutt’altro.

Osservo schifato il pezzo di legno davanti ai miei piedi.

Gli mollo un calcio arrabbiato facendolo rotolare giù per la depressione del prato verde, per poi sedermi con stizza a terra.

Mi rannicchio affondando il viso fradicio e salato sulle braccia snelle.

Per lunghi attimi cerco di fare dei grossi respiri, mentre un sole caldo e asfissiante di metà estate mi investe, senza però riscaldarmi.

All’improvviso quel calore sparisce attenuandosi.

Alzo lo sguardo e vedo una bambina dai lunghi e boccolosi capelli rossi, guardarmi dolcemente.

Mi porge qualcosa.

La vecchia Firebolt di papà, me l’ha regalata all’inizio dell’estate per imparare a volare.

Sposto immediatamente lo sguardo dalla parte opposta, interessandomi ad un dente di leone.

La sento sospirare quasi con fare comico, e sedersi accanto a me.

<< Ci riuscirai >> è ciò che sussurra guardando davanti a se.

La fissa risoluto.

<< Nei mie sogni! >> le grido arrabbiato, anche se dispiaciuto perché non si merita tutta quella rabbia.

<< Se ti arrendi così, vai sicuro che non ce la farai mai sul serio Albus >> e mi sorride seria, con quella linea inflessibile troppo matura e comprensiva per la sua età.

Ma Rose è così.

E’ bella e intelligente, anche a dieci anni, con quegli occhi bellissimi di un azzurro indefinibile che ti catturano in un mare limpido e pieno di sicurezze e conforto.

Lei è una grande.

Riesce in tutto ciò che fa e desidera, perché lei dentro ha una forza innata che non la fa arrendere mai, ma anche di cocciutaggine non ci va leggera.

Mi poggia la scopa sulle gambe e si sposta a sedere davanti a me, sorridendomi più largamente.

E’ come se mi dicesse “Avanti, poi farcela” e io ci credo perché lei non è come tutti gli altri.

Lei non si aspetta un Albus all’altezza del proprio padre, no, lei si aspetta solo un Albus impacciato che con il suo aiuto impari a volare.

E allora ci provo anche io.

Le sorrido, cercando di trasmettere attraverso un semplice gesto quella forza  che mi sta nascendo dentro per merito suo.

Si alza di scatto tirandomi per un braccio, forzandomi ad alzarmi anche io.

Quando rincontro il suo volt,o un radioso sorriso che oscura il sole mi acceca.

E il mio cuore inizia a galoppare forte, mentre corriamo verso una possibile parte di prato dove allenarmi, mano nella mano con lei.

 

E’ stata quella volta che mi sono accorto di vedere Rose in modo diverso, che lei era speciale.

Quello si che era un bel periodo, ora è tutto complicato.

Mi soffermo un attimo prima di entrare in infermeria.

Prendo fiato e apro la porta per andare incontro alle fasi critiche della mia adolescenza.

Che Merlino me la mandi buona…

 

Angolino autrice

 

Spero che ance questo piccolo chappy vi sia piaciuto.

Mi scuso dell’attesa ma ho dei concorsi alle porte che mi prendono davvero molto tempo.

Aggiornerò il prima possibile!

Fatemi sapere cosa ne pensate! ^_^

zia_addy: ciao, tesora! Io abbastanza bene grazie , tu? Non sapevo che ti piacesse la saga di Harry Potter! *me sorpresa*. Si , adoro anche io la coppia Rose-Scorpius XP

Grazie del commy e  dei complimenti!Alla prossima!BESOS!

 

 

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