Gelatine
alla frutta.
Alexis si trova nella sua stanza,
domani ha un compito in classe e dovrebbe studiare.
Dovrebbe, perché in realtà non fa che pensare e rimurginare
su quello che è successo la mattina a scuola…
****
“Cosa?! Entrare a far parte del vostro
gruppo?!” sbotta la ragazza sbalordita e confusa. Perché? Perché dovrebbe entrare a
far parte del loro gruppo? Non ha fatto niente, non ha
assolutamente fatto niente! I quattro ragazzi sorridono disorientati, insomma,
è la prima volta che qualcuno ad una proposta del genere reagisca
così.
“Non posso...io sono…voi siete…” è incerta, non sa cosa dire, non se
l’aspettava ecco! Non dopo quello che era successo
nell’autobus. Li aveva odiati così tanto ed ora…ora
non li trova male, anzi…
Davis le prende le mani e le
stringe tra le sue “Bene, accetti vero?”glielo sta
chiedendo con due occhioni da cucciolo ai quali Alexis non sa resistere “D’accordo accetto!” riferisce
addolcita accarezzandogli la testa come fosse un cagnolino. Christian
le si avvicina con un pacchetto di gelatine alla
frutta e gliele porge con un’espressione stranamente seria “Tieni, queste ti
aiuteranno a farti obbedire ciecamente da questa bestia” tutti restano a
fissarlo stupiti compresa la bestia. Il ragazzo sembra non accorgersene “Se vuoi
un consiglio dagliele come premio quando fa qualcosa di
buono, perciò puoi stare tranquilla che ti dureranno per molto, molto, molto
tempo.”
“Ah, ok, grazie…” non sa se sia il caso di ridere o meno, dato che la best…Davis sta
ascoltano. Ad interrompere il silenzio è Samuel, che
recuperando lettore cd e pacchetto di sigarette, si avvia verso il
corridoio “Andiamo in classe prima che suoni!” Cameron
sbuffa contrariato seguendolo “Che palle! Ma che t’importa Sam!” “Però mi hai dato
ascolto!”ribatte l’altro divertito.
“Bè ci vediamo domani allora!” la
salutano Davis e Christian.
“A domani.”
****
Prende il sacchetto di gelatine dallo zainetto, a me le gelatine non piacciono molto, però quei quattro me ne hanno
fatta venire voglia! Ne prende una a forma d’orsacchiotto rosso, analizziamo i
seguenti ragazzi…a partire da…Davis!
Mangia la gelatina “Allora Davis è un bel ragazzo, alto, capelli rossi sparati ed
occhi violacei…” ci pensa un po’ su , Non male! Ha anche un bel fisico!
Prende un’altra gelatina “mmm…tutti e quattro
sono bei ragazzi, giusto Samuel è basso rispetto a loro, però ha il suo
fascino! Capelli biondi, occhi marroni, ed il
carattere credo d’averlo inquadrato, ma non si sa mai”
Mangia la gelatina e ne prende subito un’altra… “Poi c’è Christian…quello deve avere un caratterino…ecco! Di lui mi
piace questo! Poi ha dei bei occhi verdi!” ne mangia
altre due… “E poi c’è lui, Cameron, il più bello di
tutti a mio parere, ma anche il più indecifrabile…molto misterioso! Anche se ha lo sguardo duro, di ghiaccio!” ne mangia altre
te, quando squilla il telefono. “Mai rispondere a quest’ora!
È sicuramente Margherita, ed io ho da studiare! Devo sbrigarmi perché devo anche leggere le mie fan fiction!”
La mattina è sempre così noioso prendere l’autobus, fortuna
vuole che qualche volta entrino quei quattro, anche se a volte riescono ad
essere così odiosi! “Spero che da oggi le cose cambino.” Sospira pensierosa Alexis guardando la prossima fermata. Di solito alla fermata
dopo di lei sale Cameron…
Un dubbio atroce la immobilizza sul posto, e se ieri stavano
scherzando? Se la stavano prendendo in giro?! No, ci
rimarrebbe troppo male, ormai si è convinta a frequentarli! Si è fatta tutto un
filmino sulla loro amicizia!
In quel momento l’autobus chiude le porte con dentro Cameron. Il ragazzo sembra non essersi accorto della sua
presenza. Che
faccio lo chiamo? Non lo chiamo? Faccio finta di non
essermene accorta ed aspetto che si faccia avanti lui!?
Si forse è meglio così …
Si volta a guardarlo nuovamente, e le prende quasi un colpo quando incrocia il suo sguardo. Le sorride e
lentamente le va in contro. Alexis si guarda da tutte
le parti, come se volesse cercare un via di fuga, L’autobus è pieno! Non mi resta che uscire
dal finestrino! Cameron le è ormai vicino, Dho, ma cosa sto
dicendo!
Si volta verso di lui sorridendo “B-buongiorno!” balbetta imbarazzata incapace di
guardarlo negli occhi. Possibile che provi tutto quell’imbarazzo
nei suoi confronti? Il moro le sorride “Buongiorno a te, dormito bene?”.
O cavolo che sorriso! “Ehm…si ho dormito bene…anche
te immagino…”
che dici idiota?!Dì qualcosa di
interessante!
“Si, direi di sì.”
Segue un momento di silenzio, dove si può perfettamente
percepire l’imbarazzo, non che disagio dei due…più di Alexis si direbbe! A romperlo è Cameron
“Posso?” le domanda guardando il sedile dove è seduta.
E’ il sedile largo, dove ci possono stare due persone se si stringono un po’. Appunto!Se ci
stringiamo un po’!
Alexis sorride, e si sposta verso
il finestrino, mentre il ragazzo le si siede accanto.
Al contatto della spalla contro quella di lui, la
ragazza sussulta visibilmente, con il viso che man mano si colora di rosso.
“Che c’è?” le domanda incuriosito, essendosi accorto della sua
reazione.
“Nulla…”
“Ma se sei diventata tutta rossa!”
scherza il ragazzo dandole un piccolo pizzicotto sulla guancia “Che carina!”
“Uffa! Non prendermi
in giro!” ribatte la ragazza mettendo il broncio.
Cameron la guarda intensamente
“Sei carina anche col broncio.” Resta a fissarlo a
bocca aperta, possibile che stia ancora dormendo? Fatto sta, che adesso Canon sta pericolosamente
avvicinando il viso al suo! Può sentire il suo respiro confondersi col
proprio…chiude gli occhi pronta a baciarlo, quando una
frenata dell’autobus li fa dividere.
“Che diavolo succede?!” sbotta
seccato il ragazzo sporgendosi. Si aprono le porte, ed entrano allegramente i
tre amici. “Prima di scendere dobbiamo ricordarci di ringraziare l’autista per
essersi fermato!” sorride allegramente il rosso, guardando Samuel e Christian. “Tò, guarda chi c’è!”
indica l’ultimo verso Alexis e Cameron.
I tre si avvicinano salutandoli. “Giorno ragazzi.” Mormora
imbarazzata la ragazza abbassando lo sguardo. Cameron
volge lo sguardo altrove seccato “Mpf!”.
“Cos’hai da brontolare di prima mattina?”domanda Samuel
posando il dizionario e lo zaino terra. Quel giorno hanno un compito in classe
e sembra l’unico ad essersene ricordato.
“Non sto affatto brontolando.”
Risponde accigliato il ragazzo tirando fuori dalla
tasca il cellulare “sto tanto bene!”. Christian
inarca le sopracciglia scettico “Non me la dai a bere
Can.” Il moro si limita a sbuffare, per poi mettersi le cuffiette. “Arrivederci
Can!” sbraita Davis facendo girare gli altri
passeggeri verso di loro.
Samuel si volta verso Alexis “A
volte mi chiedo cosa ci faccia qui.”
La ragazza sorride “Bè sono di compagnia no?”
“Sì! Ora se non vi dispiace do una ripassata a inglese, cosa che dovreste fare anche voi.” Riferisce secco il ragazzo prendendo il libro ed iniziando a
leggere. I due lo guardano spaventati imitando il segno della croce “Demonio! Ridacci il nostro amico!”
“Buongiorno Alexis!” la saluta
Margherita avvicinandosi. “Ciao” Sorride felice la ragazza posando
delicatamente lo zainetto. L’amica la guarda stupita “Ma come oggi sei di buon
umore?”
“perché
ti sorprende tanto la cosa?”
tentenna
un momento prima di rispondere “bè…di solito sei di
cattivo umore per colpa di quelli…oggi li hai visti?”
“Si…”
“e
bene?”
La ragazza sposta la sedia, sedendosi raggiante “Tutto a
posto!”, la mora sorride “Sono contenta.” Poi tira
infuori un foglietto e glielo porge “oggi c’era questo sul tuo banco… perdonami
se l’ho letto.”
Alexis apre il
foglio curiosa, è un messaggio per lei scritto con le lettere ritagliate
da un giornale “Crepa…” lo rigira
più volte per cercare la firma, ma nulla ”fantasioso l’autore.” Dichiara non
curante accartocciando il biglietto.
“Ma come non ti importa?” domanda
alterata Margherita alzandosi in piedi. L’amica scuote la testa guardandola
confusa. Perché quella reazione? È solo uno scherzo.
Non c’è da preoccuparsi.
Una ragazza dai capelli castani e corti si avvicina saltellando con
gli occhi che le sbrilluccicano “Alexis!
Dimmi, chi erano quei quattro con cui stavi davanti
scuola?”
“Degli amici.” Risponde imbarazzata, quei pazzi danno troppo nell’occhio!
“Me li presenteresti un giorno?” le domanda speranzosa. “Ok…”
“Ti sei fatta dei nuovi amici?” domanda acidamente
Margherita squadrandola dalla testa ai piedi. Cos’è tutta quest’ostilità
oggi? “Si…qualche problema?”
“No!” sbotta seccata allontanandosi.
Alexis si appoggia allo schienale
sospirando “Oggi non la capisco.” Mormora. “Solo
oggi?”. Volta la testa ritrovandosi Anshiko accanto.
Le è sempre piaciuta come ragazza. Bella e misteriosa.
“Che intendi?” la guarda dritta negli occhi, cosa che
nessuno fa. Tutti la evitano solo perché non parla molto. Assurdo vero?
Anshiko si sposta i lunghi capelli
neri dalle spalle, puntando i suoi occhi scuri su quelli di lei. Le piace
guardare Alexis negli occhi. A parte il fatto che la
ragazza ha un occhio verde ed uno azzurro…uno spettacolo, ma sono animati da
una strana luce che non riesce a decifrare… “Quella non la racconta giusta,
tieni gli occhi aperti.”
Si muove per allontanarsi quando la ragazza
la ferma “Perché dovrebbe farmi…”
del male? Dispetti? Che cosa?
La mora sposta lo sguardo su Margherita “potrebbe essere
invidiosa.”
Alexis spalanca gli
occhi incredula “e perché?”. L’altra si limita a fare un’alzata di
spalle andandosi a sedere al proprio posto.
Al suono della campanella di inizio,
Margherita va a sedersi accanto ad Alexis, senza
rivolgerle la parola. Mentre la professoressa spiega
la lezione, la ragazza osserva attentamente l’amica senza farsi vedere. Invidia? E per cosa? Non ne vede il motivo dato che Margherita
è sempre stata un bella ragazza, amata e viziata da
tutti. Una ragazza molto popolare nella scuola, dove molti
ragazzi hanno fatto di tutto per piacerle. Ma lei a suo sapere, non ha
mai accettato le loro avance, forse perché sa quello che vuole… Perciò non
trova un motivo per cui lei debba essere gelosa di una
che non riesce a trovare un ragazzo neanche a pagarlo oro.
All’improvviso qualcuno bussa alla porta, aprendola
lentamente. “Buongiorno professoressa, potrebbe uscire Alexis?”
Alexis sentendo il suo nome, alza
lo sguardo trovandosi sulla soglia Cameron. La
professoressa da il suo consenso, dato che ora deve
interrogare, ed Alexis ha gia un voto. Quando si alza in piedi per uscire, sente le gambe tremarle
e le guance scottare paurosamente. Ha tutti gli sguardi puntati
addosso, compreso quello di Margherita che la sta guardando…accigliata?
Seccata? Arrabbiata? Infastidita? Male! La sta guardando malissimo! Possibile
che sia gelosa per Cameron?
Si affretta ad uscire dalla classe. Dopo
essersi richiusa la porta alle spalle, fa un profondo respiro sollevata.
Alza lo sguardo verso il ragazzo che la sta guardando divertito. “Bè?” domanda curiosa di sapere per quale motivo l’ha
chiamata.
Il ragazzo sorride strofinandole una mano sulla guancia “Sei
tutta rossa.”Alexis avvampa ancora di più, arretrando
di qualche passo. Cameron si guarda intorno
divertito, infilandosi le mani in tasca, e tornando a guardarla “che c’è ti
vergogni?”
La ragazza non risponde,preferendo
evitare l’argomento “Perché mi hai fatta uscire?”.
Fa un’alzata di
spalle “Volevo chiacchierare un po’” si avvia per il corridoio, mentre Alexis resta a guardarlo imbambolata. “Vieni?” le domanda dolcemente voltandosi dalla sua parte. La ragazza
annuisce e lo raggiunge sorridendo.