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Sarebbe
dovuta essere la giornata più bella della mia vita. Sarebbe dovuta essere la realizzazione di un sogno. Sarebbe dovuta essere.
Erano appena
iniziate le vacanze di Natale, e quell’anno avevamo deciso di rimanere tutti al
castello: Ron, Hermione, Fred e George, io, Harry… Harry…
Che finalmente si era deciso. Dopo tanto tempo di amore a
senso unico (da parte mia ovviamente), Harry mi aveva
preso da parte e mi aveva rivelato i suoi sentimenti, semplicemente. “Ti amo, Ginny” . Queste, le sue uniche parole.
Troppo tardi…
Troppo tardi.
Nel
momento esatto in cui le aveva pronunciate, mi ero resa conto che non era da
lui che avrei voluto sentir dire quelle parole. “Ti amo Ginny”. Quella frase mi rimbombava
ancora nella testa, era il mio unico pensiero, mentre nella mia mente appariva
un volto. Un ragazzo biondo, fiero e ribelle, dai profondi
occhi d’argento.
Ti amo, Ginny.
Nella mia
testa era lui a pronunciare quella frase.
Ti amo, Ginny.
Se lo avesse saputo, chissà come
l’avrebbe presa, Harry…
Respinto
per un Malfoy.
Ma
non potevo farci niente, se questi erano i miei sentimenti. Avrei solo voluto
che me lo dicesse prima. Allora, forse…
Ma
era tardi, già, avrebbe dovuto capirlo che non l’avrei aspettato in eterno. In
fondo non è mica l’unico ragazzo carino al mondo, no?
Certo che
anch’io dovevo avere una sana dose di masochismo: il ragazzo che di cui sono innamorata da anni mi dice che ricambia, e io NO! Devo
respingerlo per l’unica persona (oddio, l’unica… si fa per dire…) che so per
certo non potrà mai ricambiarmi. Ma perché devo essere così stupida!!!
Ma
oramai è tardi. Non posso più tornare indietro nella mia decisione. Spero solo che Harry voglia almeno
rimanere mio amico.
Pensi di
aver capito tutto di te e dei tuoi sentimenti quando ZAP! Come un fulmine a ciel sereno ti colpisce qualcosa.
Qualcuno.
Ginny.
Stavo
passeggiando per i corridoi quando sentii una voce venire da un’aula vuota.
Era lo
sfregiato.
Non
riuscii a vedere con chi era, ma notai che era parecchio imbarazzato. Finché ad un certo punto lo sentii parlare.
“Ti amo, Ginny”.
Mi sentii
strano, quasi come se quella frase mi facesse soffrire. Assurdo. Che me ne fregava se San Potter si
metteva con quella pezzente della Weasley? Dopotutto,
sembravano fatti l’uno per l’altra. Tutti e due
patetici. Ma quella frase… non lo so, mi colpì
profondamente. Fu una fitta al cuore.
No,
continuavo a ripetermi. Io… Non sono innamorato di lei. Non posso.
Eppure…
“Mi dispiace Harry…
Mi dispiace, ma io… io…”
Lo stava
forse rifiutando? Possibile? E perché io mi sentivo così
felice a quell’idea?
“Io… non
credo di essere più innamorata di te. Scusami…”
La vidi,
mentre usciva dalla porta. Aveva le lacrime agli occhi.
Mentre
correva verso il bagno [e dove può andare a piangere una ragazzina sennò? NdVahly] i nostri sguardi si incrociarono.
Era così strano… Harry mi amava. Mann riuscivo ad esserne felice. E mentre
mi sciacquavo il viso nel bagno delle ragazze, un solo pensiero solcava la mia
mente. Draco.
I nostri
sguardi si erano incrociati, ed io mi sentii perdere
nei suoi occhi grigi e profondi… erano così belli…
I miei
occhi si riempirono di lacrime: perché? Con tante persone, perché proprio lui?
Sapevo già che avrei sofferto a causa del mio amore…
Ma
questa volta non avrei commesso gli stessi errori fatti con Harry,
no: avrei lottato, avrei conquistato il cuore del mio Draco.
Il MIO Draco.
Finito il
1° chap!!! È la prima volta
che scrivo una fan-fic per inviarla, per cui spero
che sia venuta bene…
E, a
dirla tutta, è anche la prima volta che scrivo una Ginny-Draco
^^ (in genere la mia coppia preferita è Draco-Harry…)
Il primo
capitolo mi è venuto un po’ corto, ma cercherò di rimediare col 2°… Ce la
metterò tutta!!! È una promessa!!! (Oddio, è grave… mi
sembro la protagonista di beyblaide o qualcosa del
genere…)
Thanks a kiunque
sia arrivato a leggere fin qui…
Ringrazio inoltre chiunque abbia commentato o letto le mie
precedenti fic^^
Ci si
risente nel 2° capitolo (prossimamente) : “JuliethGinny” !!!
I personaggi non sono miei ma della Rowling
e blablabla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.
Ginnyp.o.v.
Erano
passati due giorni da quando avevo respinto Harry. Due
giorni interminabili. Non ci eravamo più parlati ne
visti, ed io avevo paura che non avesse preso molto bene il mio rifiuto.
“Perdonami Harry…”. Me lo ripetevo almeno 20 volte al giorno… perdonami, Harry. Perché ti ho amato, ma ora che tu, finalmente ti sei accorto
che esisto, non provo più lo stesso amore per te…
No, forse
non devo chiederti perdono. Sei tu che non mi hai mai degnata
di uno sguardo, no?
Sei tu
che mi hai sempre considerata solo come la sorellina
del tuo migliore amico, o forse mi sbaglio?
Quindi,
perché dovrei farmi perdonare? Io non ho colpa, Harry…
Stavo
passeggiando per i corridoi del castello senza una meta, solo per tenermi
occupata. Se avessi saputo chi avrei incontrato lì,
forse sarei rimasta nel dormitorio. O forse no.
– Weasley! Buongiorno!
– Ma-malfoy!?
Draco
era lì, davanti a me, e mi aveva rivolto la parola. Dio, com’era bello… i suoi
capelli d’oro, il volto dai lineamenti perfetti… Il mio cuore cominciò a
battere all’impazzata, tanto che avevo paura che mi sentisse…
– Che ci fai in giro? –
Mi stava
parlando. Mi stava parlando. Cavoli, mi stava parlando!!!
Ed io… che cosa avrei dovuto dire? Cosa fare? Stavo
impazzendo…
– Il
gatto ti ha mangiato la lingua, Weasley?
– Ahaha! Spiritoso… Scusami, ma ora è meglio che io vada
–
ASPETTA!!!
Lo
guardai, un po’ interdetta. Mi stava chiedendo di restare?
– Cioè… Scusami se sono stato scortese, Weasley,
non volevo. Solo che… – e si frugò in tasca – ieri ho
trovato questo per terra. Credo sia tuo…
Mi stava
porgendo un fazzolettino di seta con una G ricamata in un angolo. Era mio. Eppure non mi sembrava di averlo perso… Ma lui come… come…
– Sì, è
mio… Ma tu, come…
– Te l’ho
detto, l’ho trovato per terra dopo che sei scappata via così… Bè, non mi era sembrato il caso di dartelo in quel momento,
non eri dell’umore.
– Grazie
– fu tutto quello che riuscii a dirgli, quasi in un
sussurro. Stupida! Stupida!!!
– Che fai, lasci fazzoletti in giro per trovare marito? –
Rise. Non
era affatto divertente, ma non trovai il coraggio di rispondergli.
– Allora
ci vediamo Malfoy. E grazie
ancora.
– Non c’è
di che, Weasley. Sempre a tua disposizione ^^.
Si
allontanò. Ed io non staccai gli occhi da lui finché
non girò l’angolo, sparendo dalla mia vista.
Stavo
bigiando le lezioni già da un paio di giorni, così, tanto per non sentirmi dire
cosa devo fare, quando, come… Per quello ho già mio padre, non mi servono anche questi professori del cavolo. Ero in
corridoio, quando la vidi: stupenda, un bellissimo angelo dai capelli color del
tramonto. “Sono proprio cotto… Sarà grave?” dissi fra me e me. Mi avvicinai a
lei, temendo quasi la sua reazione, con un pretesto: restituirle il
fazzolettino che aveva perso. Se solo avesse saputo…
Non era
vero che l’avevo trovato per terra: glielo avevo sfilato quel giorno dalla
tasca, proprio nel momento in cui mi era passata accanto, solo per avere un
pretesto per parlarle.
Ovviamente
non glielo avrei mai detto. Avevo bisogno di una scusa.
Prova del
fuoco. Parlarle.
3…
2…
1…
– Weasley! Buongiorno! – Ok, ok. Ce l’ho
fatta. Calma… Controllo… Nervi saldi…
– Ma-malfoy!? – Caspita, Ginny. Sei
un genio.
– Che ci fai in giro? – che domanda
stupida. Possibile che io non trovassi nulla di meglio da dirle?
Silenzio.
– Il
gatto ti ha mangiato la lingua, Weasley? – Sono un
vero idiota…
– Ahaha! Spiritoso… Scusami, ma ora è meglio che io vada
–
ASPETTA!!!
– Cioè… Scusami se
sono stato scortese, Weasley, non volevo. Solo che… ieri ho trovato questo per terra. Credo sia tuo… – no. Non era vero, io
non credevo fosse suo. Lo sapevo.
– Sì, è
mio… Ma tu, come…
– Te l’ho
detto, l’ho trovato per terra dopo che sei scappata via così… Bè, non mi era sembrato il caso di dartelo in quel momento,
non eri dell’umore.
– Grazie
– mi disse a bassa voce. Probabilmente si sentiva in imbarazzo… Dovevo trovare
qualcosa da dirle per smorzare la tensione… Qualcosa… Qualc---
– Che fai, lasci fazzoletti in giro per trovare marito? –
Risi.
Probabilmente le sarò sembrato un idiota…
– Allora
ci vediamo Malfoy. E grazie
ancora.
– Non c’è
di che, Weasley. Sempre a tua disposizione ^^. – era
vero. Sempre. E comunque.
Decisi di
tornare in classe. Dopotutto, saltare le lezioni non mi sarebbe
stato utile a conquistarla… Dovevo pensare a qualcosa… Ma cosa? Mi stava
scoppiando il cervello… Speravo di arrivare tranquillamente alla mia aula, ma
mi sbagliavo: chi ti dovevo incontrare proprio davanti
alla porta? Quel maledetto di Potter!
Dio
quanto lo odiavo… Lo avrei ammazzato, potendo. E non
sto scherzando. Quanto mi dava sui nervi la sua falsa gentilezza, la sua
sindrome da super eroe… Possibile che nessuno si rendesse
conto che era solo una maschera? Già, la nostra doveva proprio essere una
scuola di idioti…
Lo
ignorai deliberatamente, ma lui sembrava cercare guai e mi chiamò.
– Ehi, Malfoy!
– Che c’è sfregiato? – uno a zero per me
– Ti ho
visto parlare con Ginny poco fa
– Che fai mi segui? O segui lei? –
Colpito in pieno.
Ci mise un attimino prima di rispondere.
Due a
zero.
– Ma
figurati, sai che mi frega… Volevo solo chiederti… Bè
è ovvio che la tua risposta sarà no, figurati… Ma tanto per sicurezza: c’è
qualcosa fra di voi?
Coooooosaaa? Ma che cacchio di domande mi fa?
– Perché, anche se fosse?
– Ho capito, non c’è proprio modo di avere una conversazione
civile… Come non detto. Ci vediamo.
E
fece come per andarsene
– No –
dissi ad alta voce.
Due a uno.
– Perché ti interessa?
– No,
niente… Tanto per sapere. Allora ciao.
E si
allontanò in direzione opposta all’aula.
– Dove vai Potter?
– Al
cesso! Vuoi venire con me?
– No
grazie, non ci tengo!
Ed
entrai in aula.
Il prof.
mi ringraziò per averlo gentilmente degnato della sua attenzione, e mi
costrinse a prendere tutti gli appunti delle lezioni precedenti; ma tutto
questo non servì a togliermi GinnyWeasley dalla testa…
Non vidi Draco per un po’, e già mi mancava più di quanto mi aspettassi. Ero davvero cotta…
Stavo
ancora in giro quando vidi Ron e Harry
che chiacchieravano davanti al bagno. Avrei tanto voluto scappare…
Decisi di
non farlo: i problemi vanno affrontati a testa alta!!!
(almeno così si dice…) e mi avvicinai a loro
– Ciao Harry! È un po’ che non ci si vede…
Ron
fece un cenno con la testa all’amico e se ne andò.
Bastardo… “Me ne ricorderò, non ti credere” mi venne da pensare, ma in fondo
era meglio così, per lo meno avremmo potuto parlare…
– Ciao Ginny! Come va?
– Bene
grazie… Tu?
– Tutto
OK…
Cosa
dovevo dirgli? Volevo solo essere sicura che sarebbe rimasto mio amico… Com’è
dura la vita sig… Perché tutte queste complicazioni?
– Senti, Harry… Io… Volevo chiederti, a proposito di quello che… ci
siamo detti l’ultima vota… io… non vorrei che tu,
insomma…
– Non ti
preoccupare! – mi sorrise – non fa niente, non puoi
fartene una colpa se… bè hai capito no?
– Quindi credi che potremo rimanere amici?
Dì di sì,
ti prego Harry…
– Sicuro
^^
altro
sorriso smagliante, cominciai a credere che gli si fosse bloccata la mascella
– Meno
male… Pensavo che te la fossi presa…
– Don’tworry baby! Però c’è una cosa che
vorrei chiederti…
Cosa?
Ti prego, fa che non riguardi Draco, fa che non
riguardi Draco, fa che non riguardi…
– C’è
qualcun altro?
Appunto.
– Bè, in effetti sì, credo, ma… non
ne sono proprio sicura, ho capito da poco di essere attratta da quella persona…
– Posso
sapere chi è, almeno?
– Bè, veramente preferirei…
– Ti pregooooo…
Cominciò
a guardarmi con due occhioni supplicanti… non riesco a
dirgli di no quando fa così
– Vedi Harry io… non credo che la prenderesti bene.
– Non mi
arrabbio, giuro! Non dirò ne farò nulla che possa metterti in difficoltà, ma
almeno vorrei sapere per chi sono stato rifiutato.
–
D’accordo… ma non lo dovrà sapere nessun altro. Non devi ne riderti ne
incavolarti, perché sono sicura che avrai una di queste due reazioni… E
soprattutto non dovrai fare nulla, e ripeto NULLA per boicottarmi
–
Promesso…
– Ok…
allora pronto?
Mi
guardava come un bambino che aspetta Babbo Natale
–
scusami… è che… ahaha… Malfoy…
quel bastardo… ma come fa… a… oddio, ho le lacrime agli occhi…
L’avrei
ucciso. Gli ci volle almeno mezz’ora per smettere di ridere. Tornammo in classe
che ancora gli tenevo il muso, ma non durò a lungo, perché dopo pochissimo dal
suo rientro fu chiamato in sala insegnanti.
Holaaaaaaaaaaaà!!! Ed ecco a voi il secondo chappy!!!
Ringrazio
chi ha commentato, ma anche chi ha letto: ci tenevo davvero molto, visto che
questa è stata la prima ficcy che io abbia mai
inviato (l’ho già messa su un altro sito, anche se non è ancora completa, attualmente sto scrivendo il chap
06) e probabilmente quella che mi è riuscita meglio (almeno questo è quello che
penso… )
Ma
ora passiamo alle risposte:
ruka88: Che ne dici? Pensi che Ginny abbia fatto
bene a non mettersi con Harry? Io dico di sì… (w Draco!!!) anche se qualcuno forse
è un po’ troppo timido qua… spero che tu non tenti di linciarmi per questo…
JenninaEt voilà!!!
Spero che ti sia piaciuto anche questo, e grazie del commento ^^
YoruThanks anche a te, sì anch’io penso che Harry
un po’ se lo meritasse… ahahaha…
(sorrisetto sadico…) ti piace il nuovo chappy?
TerryThanks,
mi spiace per le frasi lunghe dal prossimo chappy tenterò di andare a capo più spesso.
A presto,
con il terzo capitolo (JuliethGinny
parte seconda) in cui finalmente saprete il motivo di questo titolo (devo
ammettere che non ho avuto molta fantasia, ma Ginny e
Draco me li ricordano tanto…)
I personaggi non sono miei ma della Rowling
e blablabla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.
L’opera Giulietta e Romeo non è
mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare
che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …
Il personaggio di Shiva invece si
(Shivy sei la mejooo!!!)
per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)
Harryp.o.v.
“Lo
sapevo. Lo sapevo. LO SAPEVO!!!
Mi era
sembrato che Ginny fosse un po’ imbarazzata mentre
parlava con quel bastardo… speravo solo di sbagliarmi…
Maledizione!!! Ma come cazzo fa a piacergli quello stronzo? Come?
Quando
me l’ha detto non volevo crederci… Mi sono messo a ridere per sfogarmi, ma in
realtà avrei preso a pugni il muro. Maledizione! Fosse stato qualcun altro avrei potuto capire, ma… LUI!!! Perché, con tanta gente!!!
Sarò anche un bastardo ma spero tanto che la cosa non sia ricambiata… Perché se
si dovessero mettere insieme… Non so come reagirei.”
Ero
talmente preso dai miei pensieri da non accorgermi di essere arrivato in sala insegnanti. Speravo solo che fossero buone notizie,
perché non avrei retto un’altra batosta.
Ad
aspettarmi c’era la McGrannit [si
scrive così vero? ^^’’’]
–
Accomodati Harry.
Mi
sedetti.
– Bene,
allora, da dove comincio… Bè, il punto è questo. In
collaborazione con il corso di babbanologia abbiamo
deciso di organizzare una recita tratta da un’opera molto famosa tra i babbani: Romeo e Giulietta. È stata
scritta da un certo William Shakespeare… dovresti
conoscerla, no?
– Certo,
l’ho studiata alle medie.
–
Perfetto – mi sorrise la proff – allora… queste sono
le parti, è una cosa provvisoria, ovviamente – aggiunse
porgendomi un foglio.
C’erano
elencati, uno sopra l’altro, tutti i personaggi, ed affianco ad essi erano scritti frettolosamente alcuni nomi. Notai subito
che c’erano quasi tutti i miei amici… Ron… Hermione… I gemelli… Ginny… e di
nuovo Hermione? C’era qualcosa che non quadrava.
– Ma,
professoressa, qui – cominciai, ma non riuscii a concludere
la frase perché la prof mi interruppe
– Come vedi Potter ci sono personaggi con
più candidati ed altri ancora non assegnati. Ora, noi pensavamo di far
interpretare a te il personaggio di Romeo, il protagonista. Per questo credo
che sia il caso di chiedere a te un parere per la protagonista, dato che per Giulietta ancora eravamo indecisi su chi
potesse interpretarla. Abbiamo preso in considerazione molte ragazze, ma alla
fine le candidate sono rimaste due: HermioneGranger e GinnyWeasley.
Rimasi un
paio di secondi a pensare. Finche non mi venne un’idea. Geniale.
– Scusi professoressa… Posso proporre un paio di cambiamenti?
Quando rientrò, Harry mi parve strano…
Come se avesse qualcosa in mente. Ne ero quasi sicura,
perché c’era una strana luce nei suoi occhi.
Hermione
mi aveva detto che lo aveva visto salutare la McGrannit con particolare enfasi e ringraziarla prima di
andare, per cui all’inizio pensai che ne avesse
combinata una delle sue, ma per qualche motivo che neanche io sapevo quest’idea
abbandonò ben presto la mia mente.
Provai a
chiedergli di cosa avesse parlato con la
professoressa, ma lui riuscì ad eludere tutte le mie domande. L’unica risposta
che riuscii ad ottenere fu
– Tra un
po’ lo vedrai.
Troppo
ambiguo per i miei gusti, ma mi dovetti accontentare.
La mia
attesa non fu lunga, perché quella sera stessa furono convocati tutti i grifondoro ed i serpevede nella
sala comune.
Ci
chiedevamo tutti il motivo di quella riunione, ma
dovemmo aspettare più di un’ora prima che la McGrannit entrasse, accompagnata da Silente e da una giovane
donna, molto alta e distinta, che sinceramente non avevo mai visto, eppure… Mi
ricordava qualcuno…
Sarà
stato per i lunghi capelli biondi, per gli occhi tendenti al grigio o per la
sua indubbia bellezza, ma somigliava tanto al MIO Draco…
La prof. McGrannit si avvicinò a noi e
cominciò a parlare. Finalmente.
–
Buonasera ragazzi. Innanzi tutto devo chiedervi scusa
per l’attesa, ma abbiamo avuto dei problemi… ehm… tecnici – concluse lanciando
un’occhiataccia alla nuova arrivata – Sicuramente vi state chiedendo il motivo
per cui vi trovate qui, cosa che intendo spiegarvi fra un istante. Ma prima diamo il benvenuto alla nostra nuova insegnante di babbanologia, la signorina Shiva Malfoy.
A
quell’affermazione dalla folla si levò un brusio: com’è possibile che una Malfoy insegnasse babbanologia?
Mah, i misteri della vita… Cercai il volto di Draco fra la folla, chissà come l’aveva presa… Ma quando lo
scorsi, notai che sembrava abbastanza sorpreso. Chissà se la conosceva…
– La
signorina Malfoy – continuò – ha vissuto molti anni
insieme ai babbani (su questo punto la faccia di Draco assunse un’espressione strana… forse disgusto?) ed ha
imparato ad apprezzarne le tradizioni, gli usi e i costumi. Questo l’ha spinta a proporre un corso di studi particolare per questa
materia. E qui viene il motivo della vostra presenza. Ma ora lascio la parola a lei
concluse,
passandole un piccolo microfono e facendosi indietro.
–
Buonasera a tutti. Sono felice di essere qui e spero che ci troveremo bene
insieme. Con il tempo impareremo a conoscerci meglio, per il momento sappiate che sono un tipo buono e tranquillo ma intransigente,
in altre parole le mie decisioni non si discutono. Premesso ciò, c’è qualcuno
che sa chi è William Shakespeare?
Ovviamente
la prima mano ad alzarsi fu quella di Hermione,
seguita da quella di Harry.
–
Signorina Granger, vero? Mi hanno parlato molto di
lei… Allora, cosa ci dice a proposito di questo poeta?
– Allora,
William Shakespeare è nato in una data imprecisata
dell’Aprile 1564 a Stratford-Upon-Avon. Ma dato che il suo battesimo è avvenuto il 26 di quel mese e
i bambini all’epoca si battezzavano a tre giorni dalla nascita, e il 23 è anche
St. George, il patrono del
luogo…
– Ok, ok,
basta così. E lei, il famoso HarryPotter, cosa ci racconta?
– Bè… Ehm, Shakespeare era un poeta
e… ha realizzato molte opere conosciutissime tra i babbani…
– Vabè, può bastare. 1 punto al grifondoro
per la buona volontà. Allora, Shakespeare, come ci
diceva il signor Potter, ha realizzato molte opere.
Tra queste, ci sono “Sogno di una notte di mezza estate” e “Giulietta e Romeo”.
Della prima si occuperanno Tassorosso e Corvonero, quanto alla seconda… siete qui per questo. Ho
organizzato una recita di fine anno in cui reciteranno ragazzi di entrambe le case. All’inizio avevo pensato di mettere Grifondoro con Corvonero, ma poi
ho saputo che tra le vostre due case non corre buon
sangue. Allora ho pensato che, se foste stati costretti a collaborare,
probabilmente sareste stati spinti, volenti o nolenti, ad appianare le vostre
divergenze. E sarà meglio che impariate a farlo, se
non volete subirne le conseguenze.
Passiamo
ai ruoli:
La madre
di Giulietta sarà HermioneGranger
Il padre RonWeasley
La madre
di Romeo sarà MillicentBullstrode
Il padre
è da decidersi
Mercuzio
sarà Tiger
Benvolio
sarà Goyle
Rosalina PansyPatkinson
Tebaldo è
da decidersi
Paride
sarà HarryPotter
Ed
ora… Rullino i tamburi… Per il ruolo di Giulietta e quello di Romeo…
Ginny Weasley e DracoMalfoy!!!
Il mio
cuore ebbe un sobbalzo e non capivo più niente… Avrei
recitato da protagonista… Con Draco? Doveva
essere un sogno… Sì un bellissimo sogno! Oppure ci
doveva essere sotto lo zampino di Harry, più tardi lo
avrei ringraziato. Ora ero troppo occupata a saltellare dalla gioia.
Mi parve
di scorgere un sorriso stiracchiato sul volto di Draco,
e questo aumentò ancora la mia felicità. Certo non era euforico come me, ma già
che non si era lamentato era un buon segno…
Ma la
proff non aveva ancora finito di parlare
– In
realtà avevamo proposto la parte al signor Potter, ma
lui poverino non aveva voglia di stancarsi troppo e così ha
rifiutato la parte. È già, è dura la vita del
supereroe, vero Potter? Ma non creda di essersi
liberato così facilmente, troveremo un altro modo in cui lei possa
aiutarci. Lai e la signorina Grangersiete attesi in sala insegnanti alla fine di questa
riunione. E poi, ho un’altra sorpresa per voi: il
ruolo del prete sarà interpretato nientemeno che dal nostro professore di
pozioni preferito! Venga avanti, Piton!
Il
professore la guardò inorridito, con l’evidente intenzione di ucciderla, ma non
poté sottrarsi e fece una specie di inchino per dire
solo
– Sarò lietissiiiiimo di collaborare con voi
La proff sorrise
– E non è
finita qui!!! Vi ricordate del caro ex professore di
difesa, GilderoyAllock? È
qui per noi, per interpretare la parte del principe!!!
Un applauso!
Gilderoy
(che aveva recuperato la sua memoria) cominciò a ringraziare e a mandare baci
alla folla mentre Harry si girava piuttosto alterato
verso Hermione che non la smetteva più di lanciare gridolini
– Grazie
del vostro affetto, ragazzi! Ho dovuto rimandare molti impegni per essere qui
con voi, ma l’ho fatto volentieri, e poi non potevo
abbandonare i miei ex alunni, e soprattutto le mie ex alunne, no?
Il mio Draco stava per vomitare, ed anche Harry
e Ron avrebbero preferito non essere presenti mentre praticamente tutte le ragazze presenti gli sbavavano dietro
e urlavano il suo nome. Piton, sempre più disgustato,
tornò tra gli altri professori mentre Allock
annunciava una festa, il giorno successivo, per festeggiare il suo ritorno.
– Ora potete tornare nei vostri dormitori – annunciò la McGrannit tentando di calmare la
folla – Domani il nostro… ehm… carissimo professore sarà a vostra completa
disposizione. Buonanotte a tutti. Ah, Potter, Granger, venite qua.
Mentre
gli altri andavano via, e soprattutto le ragazze, mooto
a malincuore, Harry si avviò verso la proff, passandomi accanto. Ebbi modo di sussurrargli un –
Grazie Harry – Di niente. Mi sorrise. Avrei voluto
scambiare un paio di parole con Draco, ma era già andato via. Poco male, avrei avuto molto tempo per
farlo…
Ok ok non è un granché come capitolo, ma vi prometto che i
prossimi saranno meglio. E poi lo ammetto: non ho idea su a chi affibbiare i ruoli
di Tebaldo e il padre di Romeo… Consigli please!!!
Scusatemi
se stavolta non rispondo ma ho 39 di febbre (stamattina 39 e mezzo) e la forza a malapena
necessaria per fare copia-incolla di questa frase su tutte le fan-fiction che sto
postando.
I personaggi non sono miei ma della Rowling
e blablabla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.
L’opera Giulietta e Romeo non è
mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare
che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …
Il personaggio di Shiva invece si
(Shivy sei la mejooo!!!)
per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)
Hermionep.o.v.
Tutti
erano già andati via, mentre io ed Harryaspettavamo di sapere che cosa aveva la professoressa da
dirci. Quando finalmente ci degnò della sua
attenzione, capii che forse sarebbe stato meglio se avessimo continuato ad
aspettare.
La prof. Malfoy (Dio com’era strano avere un prof con quel cognome!)
incrociò le braccia al petto, spostando il peso del suo corpo su una gamba. In
quel momento mi sembrò così simile a Draco. possibile che fossero parenti? Ma,
da quel che ne so io, un Malfoy non avrebbe mai
insegnato babbanologia… ne tantomeno avrebbe vissuto
tra i babbani. Cominciai a farmi così tante domande
che probabilmente non avrebbero mai avuto risposta, quando la sua voce
interruppe i miei pensieri.
– Allora,
ragazzi. Se siete qui c’è un motivo. Innanzitutto,
lei, signorina Granger. Da quanto ne so ha un alto
rendimento in molte materie (– tutte – sospirò Harry
), questo anche per un’ottima memoria e una grande
capacità organizzativa. Per questo ho deciso di “sperimentare” su di lei
un’idea che avevo da tempo. Vede, una volta i babbani per tessere i tessuti
usavano dei telai, tuttora in commercio in molte loro città. Ho pensato che
farvi provare ad usarlo poteva essere una bella
esperienza, e con tessuti ricavati poi cuciremo alcuni dei costumi. A meno che
non siano gli attori stessi a procurarseli, ma mi
rendo conto che molti, tra cui la protagonista, non ne hanno la possibilità –
A
quest’ultima frase Harry stava quasi per saltarle
addosso, ma fortunatamente si trattenne.
– Lei,
signor Potter, invece, mi ha molto deluso. Insomma,
rifiutare così la parte del protagonista… non è da lei! E, per responsabilizzarla, ho deciso che lei ricoprirà gli
incarichi di addetto alle luci e al suono. Questo è quanto, potete andare. Con
lei, Granger, ci vediamo domani mattina prima delle
lezioni nel mio ufficio. Buonanotte. –
Detto
questo, si allontanò assieme ai pochi professori rimasti. Fra
cui Piton, che parve non troppo dispiaciuto
nell’osservare le nostre facce contrariate, anzi.
Ci
allentammo, diretti ai dormitori.
Harry
non era molto allegro, ma forse gli dava fastidio il fatto che la sua parte
fosse stata data a Malfoy. Non tanto per lui, quanto per il fatto che avrebbe dovuto passare moltissimo tempo con
Ginny. L’idea che lui pensasse ancora a lei mi faceva male. Non capivo perché, ma era così. E quando
mi ha detto che lei lo aveva rifiutato, fui invasa da uno strano senso di allegria, anche se mi sentivo una bastarda per questo, ma
non ci potavo fare nulla.
Probabilmente
mi accorsi quella sera dei miei sentimenti per lui, quando realizzai
che ero sola con lui (cosa che non accadeva praticamente mai) ed il mio cuore
prese ad accelerare.
“No” pensai “non è possibile! Io ed Harrisiamo solo amici… solo amici”.
Camminammo
in silenzio, e continuai a ripetermi “solo amici” praticamente
tutto il tempo, per non farmi prendere dall’ansia e dall’imbarazzo.
“Solo amici…”
Solo amici. Già. Solo questo. Cominciai a sentire una dolorosa fitta al cuore.
Solo amici… Non sarei mai stata nient’altro per lui? Avrei mai preso il posto
che Ginny occupava nel suo cuore? Che
continuava ad occupare, nonostante tutto?
No… non
sarebbe mai accaduto. Lo sapevo fin troppo bene. Erano due anni che il suo
unico pensiero era Ginny, e non sarei
riuscita a cancellarlo così facilmente.
E
questo mi faceva soffrire.
Ma
avrei continuato ad essergli amica ugualmente. Volevo stargli accanto.
Il sole
era alto nel cielo e la temperatura tiepida e piacevole.
Era
passata una settimana da quando la nuova professoressa ci aveva parlato del suo
progetto teatrale, eppure non l’avevamo più vista, ne
io avevo avuto modo di rivolgere nuovamente la parola a Draco.
Quella
mattina saremmo andati a Blue Hogsmeade, un villaggio
di nuova costruzione vicino alla vecchia Hogsmeade
che tutti conosciamo, con la sola differenza che
quest’ultimo vendeva solo oggetti magici, mentre la nuova “Bluog”,
come già l’avevamo ribattezza, era praticamente una cittadina babbana dove i negozianti avevano il retrobottega zeppo di
articoli magici.
Non
vedevo l’ora di andarci, ed anche Harry, Ron ed Hermione erano decisamente eccitati all’idea.
Ma quello
che mi rendeva più allegra era il fatto che per visitarla ci avevano divisi in gruppi misti di quattro o cinque persone… E nel
mio c’era anche DracoMalfoy!
E poi
avrei potuto vedere se c’era qualcosa di carino ed
economico per lo spettacolo. In fondo non mi andava molto di mettere i vestiti
fatti al telaio da chissà quale pincopallo della scuola (dove, tra l’altro, erano pochissimi a
saper tenere ago e filo in mano), e anche se mia madre mi avesse mandato un suo
vecchio abito risistemato, era troppo evidente che oramai era logoro, e non lo avrei mai messo.
Era un
vecchio costume usato dalla nonna per andare a non_so_quale_ballo, di un
celeste sbiadito (che, a giudicare dalle foto, un tempo doveva essere un
turchese vivido) accostato a merletti rosa (anche loro logori) e candidi
merletti leggermente ingialliti in alcuni angoli esposti all’umidità.
No, decisamente non avrei potuto metterlo.
Mi vestii
in fretta e scesi nella sala comune, dove saremmo partiti. Mi unii al mio
gruppo, formato da Draco, Hermione,
Harry, Ron, Priscilla (una
ragazza tassorosso, non esattamente magrissima ma
molto graziosa, con i capelli lisci e rossi che le sfioravano le spalle e due
grandi occhi nocciola) e me. Ci presentammo a Priscilla (che ci chiese di
chiamarla solo “Scilla”, diminutivo che a me non piaceva per niante ma che mio malgrado dovetti usare, perché il suo
nome le ricordava troppo un certo Calimero, una specie di pulcino sporco e
puzzolente, a sentire lei), e dopo poco partimmo.
Era
veramente una bella cittadina, allegra e vivace.
Mi fermai
davanti ad un negozio di abiti teatrali. Bellissimi.
In
vetrina ce n’erano alcuni veramente graziosi, ma quelli all’interno del negozio
erano davvero spettacolari.
Credo di essere rimasta ferma là dentro ad ammirarli per un’oretta,
perdendo di vista il gruppo.
Finché arrivò Draco.
– Ehilà, Weasley, che fai?
– Tu…
perché sei qui?
– Ma,
niente… mi davo un’occhiata in giro e mi stavo giusto
chiedendo che fine avessi fatto, quando ti ho vista rintanata qua dentro con lo
sguardo perso…
Draco…
Si preoccupava per me? PER ME?
– Stavo
guardando i vestiti. Ce ne sono alcuni bellissimi.
– Per la
recita, vero? A me, sinceramente, non va per niente di farla… Diciamo che lo
faccio perché devo… E poi ho una coprotagonista così
carina…
COSA!? Mi
aveva appena detto che ero carina… Cavoli, a me! A ME!!!
ME!!!
– Ci stai
provando, Malfoy? Idiota.
Ma
perché non sto mai zitta?
– Perchéno.
EEEEEEEEEEH???
– Dai scherzo… Comunque lo penso sul serio. Che
sei molto carina, intendo.
– Bè, grazie – risposi a voce così bassa che non ero sicura
del fatto che mi avrebbe sentita.
– Sai, io
ti vedo molto bene con quello – continuò, indicando un
abito esposto vicino alle vetrine, un po’ nascosto dagli altri.
Non lo
avevo notato prima, ma era davvero bellissimo
– E
semplice, ma regale – continuò Draco – e trovo che il suo colore si intoni perfettamente con quello
dei tuoi capelli.
Mi
avvicinai per guardarlo meglio. Annuii, sorridendo flebilmente. Draco aveva davvero buon gusto in fatto di vestiti, ma
sapevo che non avrei mai indossato quell’abito, non potevo permettermelo.
– Ha-hai visto gli altri, Malfoy?
– Draco.
– Mh?
–
Chiamami Draco. visto che
passeremo molto tempo insieme per via di questo compito di babbanologia,
non mi pare il caso di continuare a trattarci come estranei. E
poi, a dirla tutta, non mi è mai piaciuto essere chiamato per cognome.
– Ok, Draco. per cui niente più epiteti
del tipo “Weasel”, “pezzente”, ecc. ?
– Certo.
Ah, e tanto per informazione,no, non li ho visti gli
altri.
Ma
non fece in tempo a terminare la frase che entrò mio fratello.
Complimenti,
tempismo perfetto.
Ora che finalmente parlavamo…
Che ci fai qui, Malfoy?
– E tu? Sei venuto a sorvegliare tua sorella?
– Affari
miei. S-L-O-G-G-I-A.
– Non ci
penso minimamente. Questo è un luogo pubblico se non sbaglio. Se ci tieni puoi anche uscire, ma non ti aspettare che lo
faccia io.
–
Andiamo, Ginny
– M-ma io…
tentai
di ribattere. Inutilmente.
– Ho detto ANDIAMO!
– Non ha più due anni, è in grado di decidere da sola cosa fare.
– Tu
fatti gli affari tuoi, e cuciti quella bocca!
– Che c’è, ti rode oggi?
– Cazzi
miei, d’accordo? Vieni Ginny.
Avevo già
visto mio fratello così, e quasi sempre era per Hermione. Di solito era tranquillo, ma quando succedeva
qualcosa che la riguardava, diventava una furia. In fondo un po’ lo capivo, per cui evitai discussioni.
Sussurrai
– Scusa – rivolta a Draco, ma lui fece cenno di non
preoccuparmi. Mi girai ed uscii con Ron.
– Vuoi
spiegarmi che cazzo ti ha preso?
Chiesi
con un’aria decisamente scocciata. Devo ammettere che
con lui tendevo ad essere leggermente più acidella che con gli altri, non so neanch’io
perché. Forse perché sapevo che non mi avrebbe giudicata
per questo, o forse perché spesso e volentieri mi faceva incavolare, e pure
parecchio.
– Hermione.
– Tanto
per cambiare, insomma.
– Oggi…
Mi ha detto che si è accorta che le interessa una persona.
– Ah sì?
– Non so
chi sia, ma… mi ha detto che sono amici da molto
tempo, ma che a lui interessa un’altra.
– E non puoi essere tu?
– No, da
come lo diceva… non può essere.
– Harry?
– Dio,
spero di no! Comunque non ho avuto il coraggio di
dirle niente. Sai, si è anche messa a piangere… e io
non sapevo che fare
– Mi
dispiace.
Continuai,
con noncuranza, come avevo risposto fino a quel momento. Indubbiamente mi
dispiaceva per lui, e parecchio, ma mi dispiaceva ancora di più per me e Draco.
–
insomma, Ginny! Ma che ti
prende?
– Che mi prende? Ho capito che hai i tuoi problemi, ma devi
renderti conto del fatto che anch’io ho i miei. Insomma, stavo tranquillamente
parlando con Draco…
– DRACO?
– Sì, me
l’ha detto lui di chiamarlo così. Insomma, parlavo tranquillamente con lui, e
tu sei arrivato come una furia e hai rovinato tutto!!!
– MaGinny, cosa…
– E come se non bastasse, hai preteso che io uscissi. Il che non sarebbe stato un
problema se tu me lo avessi chiesto gentilmente… MA NON LO HAI FATTO!!!
– Ehi,
calma! Mi dispiace, ok! Non pensavo che la cosa ti avesse dato tanto fastidio!
– E
invece è così!!! E per favore, smettiamola di parlare
di te e Hermione e Hermione
e te tutto il giorno! Non ce la faccio più a sentire “lei non mi capisce”, “lei
non mi apprezza”, “lei non mi ama”. Vai da lei, una buona volta, e dichiarati!
– Non posso, lo sai.
– E perché? Dov’è il problema? Cosa potrà mai accadere di tanto tremendo? Se ricambia, finalmente potrete stare insieme, sennò
pazienza, se non altro ti sarai messo l’anima in pace e amici come prima!
– Non è
così semplice come sembra.
–
Svegliati!!! Nulla è semplice nella vita! Ma non puoi continuare a tormentarti in eterno!
– Forse
hai ragione…
Forse ero
stata troppo dura con lui, ma ero talmente presa da Draco che non riuscivo più a sopportare i suoi piagnistei a
proposito di Hermione, tanto meno dopo la figura che
mi aveva appena fatto fare con il mio bel serpeverde.
Ma mi sentivo anche felice per quello che mi aveva
detto. E cominciavo a credere di avere qualche chance.
HOLAAAAA!!! Finito anche questo!!! Devo ammettere che le cose si
sono svolte più velocemente rispetto a come le avevo programmate (soprattutto
la questione Ron-Herm-Harry volevo farla spuntare
fuori un po’ più avanti), ma in fondo va bene anche così…
Come vi
pare il chap? Commentate, commentate…
Ah, COMUNICAZIONE
DI SERVIZIO: nel capitolo scorso Harry dice di aver
letto “Romeo e Giulietta” alle medie. Fatte conto che io non l’abbia scritto (l’ha letto, punto. Come dove e perché non ci è dato saperlo): rileggendo quello che avevo scritto mi
sono resa conto del fatto che Harry (come tutti gli
studenti di Hogwarts) non ha mai frequentato le
scuole medie. E questo mi ha anche illuminato su un’altra questione: perché chi
va adHogwarts poi lavora
comunque in ambienti che hanno a che fare con la magia o simili. Insomma, già è
difficile trovare lavoro fra noi poveri e comuni babbani,
poi figurati se hai solo la quinta elementare (quando nemmeno basta più il
diploma per essere assunti, a momenti).
Dopo aver
fatto tali importantissime scoperte esistenziali, vi saluto.
Continuate
a seguirmi!
Fra un
po’ si scoprirà anche qualcosa di Shiva…
Ringrazio
chi continua a leggere e – soprattutto – a commentare questa roba.
Vi avviso
che nonostante i numerosi sforzi io non riesco proprio a scrivere il capitolo
6, non mi viene proprio, per cui dopo il 5 non so
quanto vi toccherà aspettare per il successivo… sorry,
ma voi continuate a leggere, ok?
Ora passo
alle risposte, comprese quelle per il capitolo 2 che la volta scorsa non ho potuto inserire
TerryThanks, in realtà non ho ben capito nemmeno io perché il
1° chappy mi è venuto così ‘largo’ … i misteri della
vita… Per i personaggi, sto meditando su Blaise, ma
ancora non ne sono sicura… e poi qualcun altro… ma tanto ancora ci manca
parecchio –credevate che vi sareste liberate/i di me
facilmente, eh? – alla recita (che si svolgerà a fine anno,
qui siamo appena agli inizi…), per cui ho ancora un po’ di tempo ^^
JenninaThanks a lot ^^ Beh, come hai visto anche se
davanti a Ginny se la ride, non è che in realtà Harry fosse molto contento della notizia (rosicone, rosicone!!!)
Seiennecomplimenti! Per il momento la tua è la rece
più lunga che la mia ficcy
abbia ricevuto! Sono contenta che ti sia piaciuta! Sì sì,
hai indovinato, sinceramente non ho mai letto altre ficcy
su recite o simili, anche se ero sicura che ce ne fossero in giro, ma forse è
meglio così almeno non ne sarò influenzata >____< … grazie della fiducia,
spero di essere all’altezza… Come vanno i tuoi ‘37 tondi’
? a me la febbre è passata, anche se il giorno dopo aver postato ho raggiunto
il mio massimo (x quest’anno) con 39,8… Ehehehe io kle cose o le faccio bene o non le
faccio per niente…
ruka88Ma no poverina, non è idiota, solo un po’ ingenua… Harry
è suo amico e lei si fida, è normale dopotutto, no? Comunque
stai tranquilla che anche se il moretto a volte può sembrare buono e gentile,
in fondo la sua vena bastarda ce l’ha anche lui, e tutto ciò che viene detto o
fatto dai vari personaggi prima o poi avrà le sue conseguenze… A buon intenditor…
Miraiè già,
viva Dracuccio! Anche se in genere io lo faccio
mettere con Harry :-P, ci ho
goduto anch’io a farlo rifiutare da Ginny… e
soprattutto a farlo rifiutare ahahaha (si lo so sono
un po’ str---, ma che ci vuoi fare se sono tutti
felici e contenti io non mi diverto)
I personaggi non sono miei ma della Rowling
e blablabla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.
L’opera Giulietta e Romeo non è
mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare
che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …
Il personaggio di Shiva invece si
(Shivy sei la mejooo!!!) per cui spero che la apprezziate
(anche se all’inizio non sarà facile)
Ginnyp.o.v.
La
mattina dopo trovai un pacco davanti al mio letto. Mi sembrò strano, dato che
non eravamo sotto le feste, ne aspettavo qualcosa; la
curiosità era comunque troppo forte e decisi di aprirlo.
Mi ero
svegliata particolarmente presto, per cui ero la sola
ad essermi alzata, cosa che mi fece sentire parecchio sollevata, dato che in
questo modo non avrei dovuto (cosa che non potevo fare comunque) dare
spiegazioni.
Il pacco,
verde chiaro, era legato da un sottile nastrino argentato; fu forse per questo
che la prima cosa che mi venne in mente fu che dovesse essere da parte di un serpeverde, ma la mia testa ricacciò subito indietro
quell’idea assurda. Lo aprii lentamente, come se essere troppo impaziente avrebbe potuto farlo svanire, e con delicatezza
deposi a terra il coperchio.
Non so se
fu maggiore la gioia o lo stupore: all’interno c’era un bellissimo abito da daminababbana medievale (in
perfetta sintonia col mio ruolo) su cui erano state posate
una decina di rose bianche. Lo presi, notando che all’interno c’era un
bigliettino, con su scritto
“ Avevo
pensato a regalarti delle rose rosse, ma poi ho pensato
che quelle bianche fossero più in sintonia con la tua purezza e il tuo candore.
Per ora non posso dirti chi sono, ma ti prego di accettare quest’abito come
segno dei miei sentimenti per te. Auguri per lo spettacolo; D. ”
Istintivamente mi venne in mente Malfoy,
forse per via della conversazione del giorno prima, ma pensai che fosse solo
per via di ciò che provavo per lui, e non diedi peso a quell’impressione. Tuttavia era bellissimo sapere che c’era qualcuno innamorato
di me, cominciavo finalmente a smetterla di sentirmi il brutto anatroccolo di
un tempo.
Forse
avrei fatto meglio a rifiutarlo, per non illudere il misterioso ammiratore, ma
d’altra parte era così bello che non resistetti.
Andai
subito in bagno a provare quel meraviglioso vestito in seta scarlatta. Era
ancora più bello di come sembrava in vetrina…
Eppure…
l’unico che avrebbe potuto regalarmelo era proprio Draco,
per quanto mi sembrasse impossibile. Non riuscivo a crederci… Draco… Draco… era forse innamorato di me? No… se fosse
stato così, che senso avrebbe avuto farmi quel regalo senza dirmi nulla?
Volevo
farlo vedere a qualcuno… mi sentivo così felice!!!
Cercai Hermione… ma non era nel suo letto. E non potevo certo andare nel dormitorio dei ragazzi a
quell’ora…
Decisi di
andare a cercare Herm, incurante del modo in cui ero
vestita.
Scesi di
corsa le scale, e senza volerlo andai a sbattere contro qualcuno…
ma chi…
– D-d-draco!?
– WEASLEY!!!C-che – farfugliò lui
rialzandosi
– Non si
era detto di chiamarci per nome?
– Sì,
certo, Ginny… Ma tu cosa… cosa…
Poi,
sollevando lo sguardo, notò come ero vestita.
Perfetto.
Ci
mancava solo questa.
– C-c-come caspita ti sei vestita?
Balbettò
imbarazzato
– Ah…
questo. Cercavo Herm per farglielo vedere e…
– Ti sta
benissimo.
– Come?
– Ti sta
benissimo. Sei davvero… splendida.
– Bè… grazie.
– E tu – continuai – che cosa ci facevi vicino alla torre dei grifondoro?
– I-i-i-io? N-n-n-niente!
Passeggiavo, tutto qui.
– Sai, mi
stavo giusto chiedendo come un serpeverde
potesse entrare nella torre dei grifondoro,
tra l’altro nel dormitorio delle ragazze, lasciare un pacco e poi andarsene
indisturbato. Ma ora che ci penso, Hermione
non era nel suo letto. E se il serpeverde,
incrociandola, le avesse chiesto la parola d’ordine? O più semplicemente
potrebbe averle chiesto di recapitare il pacco al suo
posto. Tu quale credi che sia la versione corretta?
Chiesi,
tentando di sembrare convincente. In realtà non ero affatto sicura che il
regalo fosse suo, ma ci speravo molto. Anche perché non osavo immaginare che
razza di figura avrei fatto se non fosse stato così.
–
Scusami, ma non ti seguo – mi rispose, probabilmente tentando di mantenere un
tono neutrale, ma in realtà si vedeva che avevo fatto
centro.
Non
sapevo se ritenermi più felice per il fatto che il
vestito fosse da parte sua, o per il suo atteggiamento così… carino.
Era
tenerissimo quando era imbarazzato, e sapere di fargli quell’effetto…
– Niente,
niente, solo supposizioni. Perché il biglietto che accompagnava il pacco non
era firmato, ma… sai, non avevo parlato a nessuno del vestito, e ieri, dopo che
me ne sono andata, c’è stato qualcuno che è rimasto da
solo in negozio…
A quel
punto Draco cambiò letteralmente colore.
– Io… non
so davvero di che parli.
– Sai… Trovo che non sia molto intelligente firmare un biglietto
con la propria iniziale quando non si vuol far conoscer e il proprio nome…
– Forse
il ragazzo in questione non voleva mantenere l’anonimato… voleva solo vedere se
la ragazza a cui era destinato il regalo avrebbe
capito da sola da chi lo riceveva.
– Ma come, tu non eri quello che non ne sapeva nulla?
– Oh, ma
anche le mie sono solo supposizioni.
– Allora,
poniamo il caso che sia così… perché avrebbe dovuto
farlo?
Sembrò
pensarci un’eternità.
Cominciavo
a sentirmi molto più imbarazzata di quanto avrei voluto, ma non potevo
farglielo vedere.
Non in
quel momento.
– Forse…
e dico forse…– cominciò a rispondere –
se il serpeverde fosse innamorato della grifondoro, e volesse sapere se lei ricambia…
O forse solo per vederla sorridere… avrebbe potuto farle un regalo in
semi-anonimato. In modo che lei non potesse rifiutarlo.
Mi sentii
il cuore in gola.
– E tu credi che il serpeverde sia
innamorato della grifondoro? Perché
qualcosa mi dice che la grifondoro ricambi i suoi
sentimenti.
Draco
mi sorrise.
Era così
bello e dolce…
– Sì,
credo di sì – rispose solamente, prima di posare le sue labbra sulle mie
Ciao a
tutti!!! In realtà questo chappy
è un po’ corto, ma mi piaceva lasciarlo così…
Ma
non è stato dolce Draco? mi
è piaciuto tanto scrivere questo chappy (modestia a
parte :-P)
Temo che
ultimamente sto diventando un po’ troppo sentimentale però…
Ah, comunque:
DLIN DLON!!! Angolino della pubblicità!!!
Leggete la one-shotDiary:
lo so che non è il mio lavoro meglio riuscito, ma se avete il tempo di dargli
un occhiatina-ina-ina e magari di lasciare un
commentino mi farebbe tanto piacere…
Ringrazio
chi legge e commenta, continuate a farlo, anche se non so quando posterò il
prossimo capitolo, che ancora devo scrivere
Jennina : Grazie! Per quello che riguarda Ron, penso che anche Ginny sia
stata del tuo stesso parere, infatti non è stata molto
dolce con lui… eheheh… però devo ammettere di essermi
divertita parecchio nel farlo maltrattare dalla sorellina, per cui valeva la
pena di interrompere il “momento magico”, tantopiù
che i nostri due piccioncini hanno recuperato in questo chappy…
Seienne :Holè
sono tornata! Hai visto che non hai dovuto aspettare sei mesi? Bè, forse Draco è molto più OOC qui,
ma è così cariiinooo… e poi si comporta così solo con
Ginny se ci hai fatto caso, per cui
non credo di essere uscita troppo fuori dagli schemi, anche perché la Rowling non ci ha ancora dato il piacere perlomeno per
quanto ne so io, che comunque sono un po’ indietro nella lettura) di vedere il
lato da innamorato di Draco, e tutti si addolciscono
un po’ quando lo sono, no? Un bacio a te!
I personaggi non
sono miei ma della Rowling e blablabla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.
L’opera
Giulietta e Romeo non è mia ma di un certo Guglielmo
(William) Shakespeare che quel giorno non aveva nulla
di meglio da fare …
Il personaggio
di Shiva invece si, per cui spero che la apprezziate
(anche se all’inizio non sarà facile)
Dracop.o.v.
Non riuscivo a credere a quello che
stava succedendo. Stringevo Ginny fra le mie braccia,
mentre ci stavamo baciando con una dolcezza che non avrei mai creduto
possibile, e che di sicuro non avevo mai avuto con nessuna delle mie precedenti
ragazze.
Sembrarono attimi eterni, e non avrei saputo dire per quanto tempo eravamo rimasti uno
stretto all’altra, ma di sicuro non era abbastanza.
Ci staccammo solo quando sentimmo
qualcuno tossicchiare alle nostre spalle.
Ed in quel momento seppi che non sarei più riuscito ad allontanarmi da lei. – Hermione! Ehm… ciao… disse Ginny
a voce sempre più bassa, mentre la mora guardandola ridacchiava qualcosa su una
certa “Anna dai capelli rossi”, accennando alle lunghe trecce che probabilmente
aveva fatto la sera prima
– Buongiorno Ginny!
Draco… Sapete ragazzi, capisco perfettamente che al
cuore non si comanda, ma perlomeno evitate di dare spettacolo così, in
pubblico…
Vidi Ginny
arrossire leggermente, mentre chiedeva
– D-draco?
Da quando lo chiami così? E poi, tu come …
– Faccio a sapere che ti piace? Mi è
bastato guardarti, piccola, ti assicuro che non è poi tanto difficile da
capire, non sei molto brava a mascherare i sentimenti… Senza contare che dopo
aver sentito Harry sbraitare dopo il tuo rifiuto, sospettavo che ci fosse qualcun altro. Come faccio a sapere
che TU piaci a LUI? bè, ti
assicuro che senza un aiuto esterno non sarebbe mai riuscito ad entrare…
Questa volta fui io a sentirmi
tremendamente in imbarazzo.
Certo, oramai Ginny
aveva capito di sicuro ciò che provavo, ma sentir mettere a
nudo i miei sentimenti di fronte a lei…
Ma non potevo rispondere male adHermione.
Non dopo tutto
quello che aveva fatto per me, credendomi sulla parola ed accordandomi fiducia solo
perché glielo stavo chiedendo (cosa che mi era risultata parecchio difficile),
senza rinfacciarmi il modo in cui l’avevo trattata per anni.
Distolsi lo sguardo, e probabilmente
se ne accorse, perché si avvicinò a me e Ginny sogghignando
– Che c’è, Draco? non ti ho mai visto così pudico… ne timido… Però devo
ammettere che sei piuttosto carino così.
– Grazie, molto gentile Hermione. Ma tanto per chiarezza,
io NON SONO TIMIDO. E a parte il fatto che sono
bellissimo sempre, gradirei che la smettessi con questi discorsi.
– Oooooh,
ma checcariiiiiiiiiiiiiinooo… Si vergogna a mostrare
i suoi sentimenti…
“Bastarda… me ne ricorderò,
Granger, stai tranquilla. Anzi,
potri giusto cominciare col fare un bel discorsetto a Potter… ho notato
che lo guardi con parecchio interesse, ultimamente…”
– DaiHerm, smettila.
Intervenne Ginny
prima che io potessi dire anche solo una sillaba di
quello che avevo pensato. Meglio così, dopotutto, o avrei combinato un casino.
– Va bene, Gin. Ora però vi
consiglio di andare in un posto un po
più appartato se volete continuare.
Grande Granger!
Ginny
annuì, e mentre ci allontanavamo vidi Hemione strizzarmi
l’occhio e sillabare “Buona fortuna”.
La ringraziai, mentre passavo un
braccio intono alle spalle di Ginny.
Lo so. Dovrei scavare una buca profondissima
e ficcarmici dentro.
Scusate.
In realtà non volevo star così tanto
tempo senza aggiornare, ma la verità è che questo
capitolo non voleva proprio saperne di uscire fuori.
L’avevo pensato migliaia di volte,
ma continuava a non piacermi. E continua a non farlo.
E
così mi ero imposta di non andare avanti fin quando non sarei riuscita a
migliorarlo, almeno un po’, e di andare avanti in una maniera decente.
Poi un paio di Giorni fa mi è
arrivata un’ Email. Ed
allora mi sono resa conto che era veramente tanto che non postavo nulla, e mi sono
sentita decisamente in colpa.
Così ho deciso di postare questa
parte così com’è, e se il seguito proprio non ne vuole sapere di migliorare, lo
manderò così come è stato pensato.
Fatemi sapere come vi pare questo
pezzo. Lo so è cortissimo, ma… ç__________ç meglio di così non veniva…………………………………………………………………
Grazie Terry
per l’Email, e grazie a tutti quelli che hanno letto,
e leggeranno questa fic.
Thanks
anche a tutti quelli che hanno commentato il precedente chap,
nel prossimo (che non sarà tra altri due mesi, ve lo prometto) vi risponderò singolarmente.
Nella speranza che qualcuno
si ricordi ancora di questa fanfic.
I personaggi non
sono miei ma della Rowling e blablabla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.
L’opera
Giulietta e Romeo non è mia ma di un certo Guglielmo
(William) Shakespeare che quel giorno non aveva nulla
di meglio da fare …
Il personaggio
di Shiva invece si, per cui spero che la apprezziate
(anche se all’inizio non sarà facile)
Hermionep.o.v.
Li vidi allontanarsi, felici.
In quel momento mi si strinse il
cuore. Ero certamente contenta per loro, che potevano stare insieme alla
persona che amavano… come avrei potuto dire la stessa cosa di me.
Mi chiesi al contempo se avessi fatto la scelta giusta decidendo di aiutare Draco.
Certamente era innamorato di Ginny, glielo leggevo negli occhi, ma se Ron lo avesse saputo probabilmente non me l’avrebbe mai perdonata. Avrebbe fatto fuori Ginny, Draco e me. E non
necessariamente in quest’ordine.
Erano un paio di giorni che siaDraco che Ginny
mi sembravano un po’ strani. Poi, inaspettatamente, ebbi un’illuminazione: e se
fossero innamorati? Certo, avrei anche potuto sbagliarmi, ma decisi di tenerli
d’occhio.
E
a ragione.
Non ci volle molto per capire che la
mia deduzione era esatta. SeDraco,
come un vero Malfoy, era perfettamente in grado di
celare i propri sentimenti, non si poteva certo dire lo stesso di Ginny. E così l’unico dubbio che
continuai ad avere era semplicemente questo: Draco la
ricambia veramente?
Ci pensai un po’
su, ma alla fine decisi di attendere un suo “passo falso”.
Identificabile con quello che era
successo quella mattina.
Il biondino era in piedi, davanti al
dormitorio grifondoro, con un grosso pacco in mano.
Io ero uscita per fare un salto in
biblioteca prima dell’inizio delle lezioni, e non mi sarei
mai aspettata di trovarlo lì.
Quando
lo vidi, mi prese un colpo.
Idem per lui, ovviamente.
Poi, prendendo un po’ di coraggio,
gli chiesi se per caso avesse bisogno di aiuto. Della
parola d’ordine, magari.
Lui mi guardò stizzito, per poi
negare.
Figuriamoci se un Malfoyavrebbe mai ammesso di
trovarsi in difficoltà… piuttosto la morte, credo che sia il loro pensiero
comune.
Ma quando misi nella stessa
frase le parole “pacco”, “Ginny” e “innamorato”, capì
che sapevo. E che non me ne
sarei andata senza una più che valida spiegazione.
Così mi disse ciò che provava per la
ragazza, che aveva visto un vestito che sembrava fatto apposta per lei e che
avrebbe voluto vederglielo addosso per la recita, tantopiù
che la sua coprotagonista non poteva certo sfigurare
al suo fianco, o avrebbe oscurato la luce immensa
della sua bellezza.
Ridacchiai, e mi sembrò piuttosto
infastidito.
Ma
non lo fu più quando in un orecchio gli sussurrai la parola d’ordine.
Al suo sguardo riconoscente mi
sentii sciogliere per la commozione. Ah, DracoMalfoy che mi è grato per qualcosa… e che mi deve un
favore. Me ne sarei dovuta ricordare, per
eventuali usi futuri, pensai… Idea sicuramente dovuta alla sua cattiva
influenza serpeverde.
Poi, prima di scendere le scale, gli
dissi che sarei stata una ventina di minuti in biblioteca, giusto il tempo di dare un’occhiata all’ultimo argomento di erbologia,
e che se non lo avessi trovato per il mio ritorno probabilmente non mi sarei
ricordata della sua intrusione, e quindi non avrei potuto dirlo a qualche insegnante.
Ero seriamente convinta che una
volta fatta la sua consegna, se ne sarebbe tornato giu
nei sotterranei a gambe levate aspettando che fosse Ginny
a cercarlo per i ringraziamenti.
Draco
era davanti a me, vedevo le sue spalle larghe ondeggiare mentre avanzavamo.
Arrivammo fino alla torre di astronomia, lì ci fermammo.
Non avevamo detto una sola parola
lungo il tragitto, e la tensione si tagliava con un coltello. Anche con una bacchetta, volendo.
Draco
si girò verso di me, sorridente ma nervoso.
E
bellissimo, ovviamente.
– Ginny –
esordì, la voce un po’ tremante
– Sì?
Respirò profondamente un paio di
volte prima di parlare nuovamente
– Ti amo. Vuoi essere la mia ragazza?
“Certo amore!” pensai.
Ma
non riuscii a dirlo.
In compenso gli gettai le braccia al
collo con una foga tale da buttarci entrambi a terra, mentre sentivo i miei
occhi farsi sempre più umidi e le guance solcate da lacrime calde. Insomma, per
quanto in pratica si fosse già dichiarato da sì e no venti minuti prima,
sentirmi chiedere così direttamente se volevo stare con
lui mi aveva emozionato come nulla mai prima d’ora.
– Lo prendo per un sì?
Ridacchiò Draco
sotto di me
– Sì! Sì sìsì!!!
Esclamai non appena recuperata la
voce.
Lui mi guardò
intensamente negli occhi, ed accarezzandomi le guance e asciugandole lentamente
con il pollice, mi sussurrò dolcemente
Era la prima volta che entravo adHogwarts. Non ci ero mai stata, neppure come studentessa.
Questo perché a causa della
mia …diversità, come la chiamavano i miei, era meglio che non mi facessi vedere
troppo in giro.
E così mi istruirono
loro, su ciò che ritenevano fosse importante sapere.
Così vedevo i miei coetanei, anno
dopo anno, crescere ed aumentare i loro poteri, mentre io, schifosa maganò, ero costretta a vivere ai margini della società
magica senza mai poterne far parte completamente.
I miei amici cominciarono ad
allentarsi, e piano piano si formò il vuoto attorno a
me.
In tutto ciò non mi aiutò di certo
la mia famiglia, che faceva del tutto per far scordare gli altri della mia
esistenza.
Perfino quando erano invitati a delle
feste, evitavano di portarmi.
Loro e la stupidissima idea che i
maghi purosangue siano gli unici degni di esistere.
È proprio perché sono nata in una
famiglia come la loro, che ho sofferto.
È per questo che
li odio, li odio tutti.
Loro e tutti gli sciocchi falsi
ideali in cui credono.
Ciononostante, riuscii lo stesso a
farmi una vita.
Scappai di casa a quindici anni, e proseguii
gli studi fra i babbani, di nascosto.
I miei non vennero mai a cercarmi,
salvo un paio di eccezioni in cui i loro tentativi si
rivelarono talmente fiacchi e disinteressati da essere totalmente vani.
La mia presenza fra i babbani fu comunque molto utile
durante l’ascesa di Voldemort –sì, lo pronuncio senza
problemi- in quanto assieme a molti altri come me riuscii a lavorare in
incognito. Inoltre il fatto che nessuno mi conoscesse fra i maghi, unito all’odio
per i seguaci del “lord oscuro” (puah, che schifo) ed
alla voglia di proteggere quelle persone che, sebbene prive di
ogni potere magico tanto facilmente mi avevano accettato, mi rese una
degli oppositori più attivi e coraggiosi. Anche se
qualcuno ebbe a dire che il mio non era coraggio, ma follia.
Aiutai l’ordine, qualche volta.
E
spiai Harry ogni tanto, quando la signora Figg stava poco bene.
Ovviamente non mi feci mai vedere, per cui il bimbo sopravvissuto non seppe mai della mia
esistenza.
Tuttavia devo ammettere che per
quanto mi sia dispiaciuto non partecipare alla vita di
questo mondo, anche vedendolo non provavo nostalgia, ne dispiacere.
Nessuna emozione all’infuori
del risentimento che ancora provavo per la mia famiglia.
Un giorno Mi arrivò
una lettera di Silente, cercava un’insegnate di babbanologia.
Mi sentii male, nel
vero senso della parola.
Ed
il cuore mi battè più forte per l’emozione.
… io… avrei visto Hogwarts?
Non ero sicura, ma decisi di
accettare.
Finalmente avrei conosciuto il mondo
che mi aveva respinto.
Note dell’autrice
Nuovo p.o.v.!!! che vi sembra?
Ovviamente il “li odio tutti” di Shiva
è riferito ai purosangue.
Ginny
e Draco hanno poco spazio qui… ma era
parecchio che volevo scrivere il p.o.v. di Shivuccia mia povera anima sofferente…
Chissà, potrebbe nascere qualcosa con
Gazza, almeno lui la capisce AHAHA!!! No, scherzo, non
potrei mai fare una cosa del genere ^^’’’’’
Thanks
a chi ha commentato:
Mirai_ scusa, nel 5
mi ero scordata di risponderti ^///^ sorry… Sì, Harry-Ron-Hermione sono un po’ un
casino… in realtà nemmeno io ho ben deciso con chi farla mettere ^^’’’’’, terry (non so bene con chi la
farò mettere… anche se ho una mezza ideuzza), Moonlight (Grazie!), Blackmoony, Minako-chan.
Dolce. Non c’era un modo più adatto
per descrivere il suo carattere.
Era semplicemente ed
irrimediabilmente dolce.
Il giorno dopo esserci messi assieme
era stata programmata una gita adHogsmeade.
Naturalmente, ci andai con alcune compagne della mia casa, ma fortunatamente
anche gli alunni del sesto anno ebbero il permesso di recarsi lì.
Così, grazie anche all’aiuto di Hermione che provvide a tenere a
bada Ron ed Harry, riuscii
ad incontrarlo.
Ci vedemmo in un locale vicino al
piede di Porco, aperto da poco e praticamente senza
clienti. Il locale aveva più sale, così Draco
mi disse di raggiungerlo in una delle salette sul retro.
E
quello che vidi mi lasciò di stucco.
Le luci soffuse puntate su
un unico tavolo al centro della sala, e qualche candela qua e là la cui
luminescenza dorata avvolgeva la figura magra e perfetta di Draco.
Lui mi venne incontro, con un mazzo di rose in mano il cui profumo
si espandeva per tutta la stanza cullandoci nel soffice tepore di quest’ultima,
ed il suo sorriso mi irradiò di luce.
Era tutto straordinariamente magico
e speciale.
Ed
io mi sentivo come la protagonista di una favola.
Draco
mi porse il mazzo di fiori, e non appena io lo presi
mi condusse mano nella mano fino alla sedia, facendomi sedere per poi prendere
posto di fronte a me.
– Non dici niente?
Mi chiese dolcemente.
Già, era stata tale la sorpresa che
non avevo aperto bocca da quando ero entrata… che
scema!
– È… è
stupendo, Draco! io… oddio,
non me l’aspettavo, davvero!
– Sono contento di essere riuscito a
stupirti
Ridacchiò.
“Non sai neanche quanto, amore mio…”
– Hai fatto tutto questo per me?
Chiesi in un sussurro.
Fra tutte le cose che potevo dire,
questa forse era la più idiota…
Lui mi prese la mano, accarezzandone
dolcemente il dorso con il pollice per poi baciarla delicatamente.
– E per
chi, sennò?
Arrossii.
E
molto.
– Grazie. Draco,
io…
Ma
non feci in tempo a dire nulla, che una musica lenta e romantica cominciò ad
avvolgere la stanza.
Draco
si alzò, e inchinandosi al mio fianco mi chiese
– Posso avere l’onore di questo
ballo?
Sentii il cuore battermi
all’impazzata
– Io… non posso…
non so…
Ma
lui mi tirò dolcemente a sé, impedendomi di dire altro, e cominciò a muoversi a
tempo di musica, costringendomi a fare altrettanto.
Più di una volta gli ho pestato il
piede, in effetti, o ho io stessa rischiato di cadere…
Ma
lui ogni volta riusciva a riprendere in mano la situazione, ed incredibilmente
alla fine riuscii a ballare quasi bene. senza che ce
ne rendessimo conto, erano trascorse più di due ore.
Dovevo andare, maledizione, o
qualcuno avrebbe notato la mia assenza.
Draco
sembrò accorgersene.
– Devi andare ora, vero?
Io annuii.
– Allora ci rivediamo a lezione. Spero che ti sia piaciuto questo pomeriggio.
– È stato fantastico… grazie Draco
Bisbigliai.
Lui allora mi alzò il volto con le
dita e mi baciò delicatamente.
Il tempo sembrò essersi fermato, e
tutto intorno a noi non aveva più importanza. Al diavolo Harry,
al diavolo Ron, al diavolo tutti… sarei rimasta un’altra ora lì solo per poter sentire ancora il suo tocco
lieve su di me.
– Ciao, Draco.
E grazie.
Corsi via.
Se
non l’avessi fatto, non sarei mai riuscita a separarmi da lui. era così difficile dover nascondere tutto l’amore che
provavo per Draco… e, pensai, era incredibile come
gli amori che più ci sconvolgono, sono quelli inaspettati che arrivano
all’improvviso e ti entrano dentro in breve tempo.
Ero andato a cercare Ginny per cercare di parlarle un’ultima volta, quando capii di non avere speranze.
La vidi chiaramente allontanarsi
dalle sue compagne grifondoro, per poi far ritorno
due e passa ore più tardi senza nessuna spiegazione
sull’argomento.
NonostanteHermione avesse fatto di tutto per non farcelo
notare, sapevo benissimo che era andata da lui.
Facevo ancora fatica a crederlo, ma
leggevo nei suoi occhi un’emozione nuova, diversa.
E
potevo riconoscerla, l’avevo già vista in ChoChang nel periodo in cui stava con Cedric…
era quell’espressione che con me non aveva MAI avuto.
E
mi faceva rabbia, una rabbia immensa.
Naturalmente non potevo essere certo
del fatto che stessero insieme, almeno prima di quel giorno, ma quando se ne andò e tornò con aria circospetta di chi aveva appena
commesso un crimine, allora ebbi la conferma che aspettavo.
Ed
io, che da perfetto idiota, avevo ceduto la mia parte a Malfoy
nella speranza che conoscendone i lati negativi si scordasse di lui, e magari
arrivasse perfino ad odiarlo!
Invece ora avevano un
pretesto per poter stare assieme tutto il tempo che volevano.
D’altra parte, chi poteva immaginare
che anche lui si fosse innamorato… a meno che non la stesse
solo usando e prendendo in giro… ma sì, non poteva esserci altra spiegazione.
Come potevo credere che davvero l’amasse?
Prima di tutto però, dovevo fare in
modo di separarli.
Ero con Ron
ed Hermione, quando mi venne un’idea.
Stavamo parlando del più e del meno,
quando buttai lì in tono quasi casuale
– Ah, ho visto Ginny
tornare ora… Hermy, non sai mica che cosa ha fatto
queste ultime due ore? C’era una sua compagna che la cercava, prima…
Hermione
sembrò quasi spaventata dalla mia domanda.
– No, Harry…
non saprei.
MaRon reagì come aspettavo.
– DUE ORE?! NON DITEMI CHE HA UN
ALTRO RAGAZZO!!!
– Ma non
credo… sarà andata con qualche amica a fare shopping…
La protesse Hermione.
MaRon sembrava piuttosto irato.
– BENE. ME LO DIRÀ STASERA COS’HA
FATTO TUTTO QUESTO TEMPO… E SE MI DOVESSE MENTIRE,
GIURO CHE LO SCOPRIRÒ CON CHI È CHE ESCE ORA!
Perfetto…
Note dell’autrice
Ciao a tutti! Che
ne pensate del nuovo capitolo? Stavolta mi sono buttata sullo smielato
^///^’’’’ …
Grazie a chi legge e chi commenta!
Scusate se oggi non vi rispondo, la prossima volta lo faccio, promesso!
Quando tornammo adHogwarts, mio fratello mi fece letteralmente il terzo
grado.
Per fortuna che Hermione, che era
dalla mia parte, alla fine lo costrinse a desistere convincendolo che osa avevo
fatto in fondo non lo riguardava e che ero abbastanza grande da badare a me
stessa.
Con un sospiro di sollievo tornai al mio dormitorio,
pregando che non avesse capito qualcosa.
La mattina dopo non riuscii a vedere Draco: fra
pozioni, dada e trasfigurazione ero stata molto
impegnata, e sapevo che anche che non sarei riuscita ad incontrarlo neppure nel
pomeriggio, dato che non avevo babbanologia quel
giorno e le materie che avevo non mi consentivano di allontanarmi dalla classe.
Così fu una vera sorpresa per me quando i partecipanti al progetto teatrale vennero convocati dalla professoressa Malfoy
(Dio, quanto mi faceva strano chiamarla così!!!) per andare a visitare un posto
di cui al momento non sentii nemmeno il nome.
Non riuscivo a credere a tanta fortuna: ero felicissima!
Così uscii saltellando – ed ora che
me ne rendo conto, come un’idiota – dalla classe.
I miei compagni credevano fossi
felice perché avrei saltato storia della magia (un vero tedio) e divinazione
(cominciavo ad odiare la Cooman, soprattutto dopo che
aveva previsto la mia morte per parto al tredicesimo figlio e mi aveva
costretto a svolgere un tema sull’argomento lungo minimo trenta pergamene).
Fortunatamente nessuno di loro conosceva la verità.
Quando arrivai salutai con un cenno della mano Harry e Ron per poi avvicinarmi
con noncuranza al MIO Draco.
– Buongiorno Gin. Com’è andata stamattina?
Mi bisbigliò
– Abbastanza bene. sono così felice che la proff ci abbia fatti venire qui…
Risposi arrossendo leggermente.
– Anch’io.
Sussurrò prima di stringermi la mano, per poi ascoltare quello che diceva la
professoressa.
– …e vi ho chiamati qui per questo motivo. Il ministro
ci ha dato finalmente il permesso di usare questa casa… o meglio, il suo
giardino, per la nostra rappresentazione. E visto che
mi piacerebbe sapere la vostra opinione prima di prendere una decisione
definitiva, eccovi qui. Tantopiù che molti di voi avevano materie abbastanza
pesanti oggi… per cui non credo vi dispiaccia molto la
cosa.
Si levò un mormorio di consenso generale, mentre la donna sorrideva
compiaciuta.
– Allora credo che ora possiamo anche andare, no?
E detto ciò, ci fece strada fino… al suo ombrello!
– Questa è una passaporta. Credo che molti di voi
sappiano come si usa. In realtà Silente non era molto d’accordo, ma io non credo che sia una cosa poi molto pericolosa. È il vecchio
che vede rischi dappertutto… comunque, per chi non lo
sapesse, vi basterà toccare il mio ombrello per ritrovarvi all’ingresso della
casa. State fermi, intanto che non arrivano i vostri compagni, mi raccomando. Io arriverò per ultima, per accertarmi che tutti
vengano. Ora, chi vuole essere il primo?
BlaiseZabini, che aveva da
poco ottenuto il ruolo del padre di Romeo, si fece avanti, seguito dalla Bullstrode, la sua compagna nella tragedia, e dalla Pakinson, a cui avevano dato il
ruolo di Tebaldo.
A quel punto anche Draco li seguì, lasciando la mia
mano con un sorriso dolcissimo, sillabando con le labbra
– A dopo.
Dopo di lui andarono Tiger e Goyle,
seguiti poi dai grifondoro: Harry e Ron, Hermione
ed infine io. Quando arrivai mi ritrovai seduta
sull’erba bagnata. Hermione mi aiutò a sollevarmi,
bisbigliandomi poi in un orecchio
– Draco è con i suoi compagni di casa… stai
attenta, Ron sospetta qualcosa. E
anche Harry ha un’aria strana.
Io annuii, grata per avermi avvisata. Anche se dopo la sfuriata di mio fratello del giorno
precedente, avevo immaginato ci fosse qualcosa che non andava.
La casa non era male, anzi.
Il portone in legno di mogano molto lavorato secondo
uno stile tardo-barocco sfoggiava sé stesso in tutta la sua imponenza sulle
pareti esterne di un pallido rosa salmone. Quando arrivò, la proff. ci fece entrare in un ampio atrio dal pavimento in marmo
bianco, fiancheggiato da elaborati mobili in legno laccato di nero. Ci spiegò
la storia di quella casa, sempre abitata da babbani
finché nel ‘700 non venne acquistata da un potente
mago alchimista. Si dice che quel mago sia morto ai primi del
‘900, senza lasciare eredi, e da allora nessuno aveva più abitato lì.
Così la casa era stata acquisita dal ministero che l’aveva usata per alcune
riunioni all’inizio del secolo fino agli anni ’50. dopodiché
non era più stata utilizzata in alcun modo.
– E allora come fa ad esere
così pulita? Non c’è un solo granello di polvere in giro!
Notai io.
La Malfoy ridacchiò
– No, infatti. È opera del mago che vi abitò. Occupato tutto il giorno nelle
sue ricerche, non aveva mai il tempo di pulire. Ovviamente non poteva prendersi
una colf… era rischioso per la segretezza degli esperimenti che compiva. Così
fece un incantesimo di pulizia… che dura tutt’oggi.
Eppure per me c’era qualcosa che non andava. Perché portarci lì, in una casa ancora coperta da un
incantesimo? Chissà quanti altri ce n’erano ancora in
giro…
Sembrava che Draco avesse avuto la mia stessa idea,
infatti chiese
– E così noi siamo in una casa dove c’è un incantesimo fatto più di 200 anni
fa, probabilmente. E non sappiamo se ce ne sono altri
contro gli intrusi o roba del genere.
– Non ce ne sono.
Rispose secca l’insegnante
– E allora perché il ministero ha interrotto le sue
riunioni qui così presto? E perché nessuno ci ha più
abitato?
– Sono SOLO COINCIDENZE.
Ribatté lei, piuttosto spazientita.
Draco sbuffò, ma non disse nulla.
Così continuammo ad andare avanti, fino a trovarci in un ampio salone.
– Qui è dove allestiremo il rinfresco dopo lo spettacolo.
Disse la professoressa entusiasta.
– E lì – continuò, indicando una porticina a destra –
Vi cambierete. Quella stanza da accesso sia al giardino che al balcone sul
retro, per cui è perfetta. Ora non è sistemata, ma
appena lo sarà visiteremo anche quella. Allora, che ne dite?
La Parkinson, la Bullstrod,
ZabiniTigher e Goyle sembravano unanimi nel acconsentire allegramente.
Solo noi di grifondoro e Draco
sembravamo perplessi, ma la donna sembrò non farci caso. O non volerlo fare.
***Continua…***
Note
dell’autrice
Ciao!!! Scusatemi, poto un capitolo al secolo…
cercherò di essere più veloce.
In realtà questa cosa della casa (perconatemi il
gioco di parole) non era nemmeno prevista… è nata da un sogno che ho fatto, in
cui visitavo una casa sconosciuta dalle pareti esterne rosa salmone.
Gli abitanti, nel mio sogno, erano tutti morti di peste…
chissà, forse userò questa cosa anche nella storia. Ofors no, è da vedere. Che ne pensate? Commentate!!!!!!!!!!!!!
Un big thanks a chi legge e commenta… la prossima
volta vi rispondo, promesso!!!