Atmosfera natalizia di Miss Woland (/viewuser.php?uid=105755)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Natale ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Rivelazione inaspettata ***
Capitolo 3: *** Dichiarazione di guerra ***
Capitolo 4: *** Un amico speciale ***
Capitolo 5: *** Grazie Ron ***
Capitolo 6: *** Cambiamenti ***
Capitolo 7: *** Allucinazioni ***
Capitolo 8: *** Gli intrusi ***
Capitolo 9: *** Una minaccia ***
Capitolo 10: *** Hogsmeade ***
Capitolo 11: *** Tradizioni ***
Capitolo 12: *** Favole e sogni ***
Capitolo 13: *** Adolescenza ***
Capitolo 14: *** Scommesse ***
Capitolo 1 *** Natale ad Hogwarts ***
Ecco
un’altra fanfiction!
La
prima l’ho temporaneamente sospesa perché mi sento
molto ispirata per questa!
Mi
piacerebbe sapere voi cosa ne pensate, leggere
i vostri commenti, suggerimenti e anche critiche!
Prima
di iniziare voglio ringraziare Don Merlo per
i suoi preziosi consigli di scrittura!
Detto
ciò,
BUONA LETTURA!
L’atmosfera
natalizia ad Hogwarts è sempre stata indefinibile ed
inconfondibile: abeti
decorati, stelle che illuminano tutti i corridoi e le aule, la Sala
comune di
Grifondoro ornata di vischio e scintille rosse e dorate.
Seppur così decorata, Hogwarts ha mantenuto sempre la sua
sobrietà, che le
conferisce il primato di posto perfetto in cui trascorrere le vacanze
natalizie.
L’atmosfera è sempre gioiosa, piena di
serenità, e in particolare quella sera
di cui vi sto per parlare, i ragazzi sembravano animati da una
felicità
innaturale, soprattutto quei tre ragazzi indivisibili da sei anni, che
quella
sera del 24 Dicembre si trovavano nella Sala Grande semivuota.
Noi
alunni abbiamo la possibilità di scegliere
se trascorrere il periodo festivo a casa o al castello, e per quanto mi
riguarda, non sono mai tornata dalla mia famiglia, perché il
calore di queste
secolari mura mi ha sempre invitato a non abbandonarle!
Mi compiacevo di
restare al calduccio
tra quelle pietre quando vedevo ragazzi salutare i loro amici con il
bagaglio
in mano, pronti ad affrontare la tempesta di neve che puntualmente il
20
Dicembre imperversava sul castello, dando così inizio alle
tanto attese vacanze
natalizie. Sembrava davvero un appuntamento improrogabile quello con la
bufera
di neve, e ora avverto, con una leggera stretta al cuore, che non mi
sono mai
sentita più a casa come ad Hogwarts.
Non
perché io non ami la mia vita, la mia
famiglia, la mia calda ed accogliente dimora!
Però l’atmosfera di convivialità e
condivisione che si percepisce in quel
castello lascia un’impronta indelebile dentro di te.
Lì vivevo con i miei cari amici ventiquattro ore su
ventiquattro, ma soprattutto
potevo vedere lui: quel ragazzo che mi ha fatto battere il cuore
dall’età di 10
anni, quando alla stazione di King’s Cross si è
avvicinato timidamente a mia
madre chiedendole dove fosse il binario 9 e ¾.
Il ragazzo in
questione è Harry Potter.
Penso che abbiate
capito quindi chi è che vi sta parlando.
Sono Ginevra
Weasley, ultima ed unica figlia femmina della numerosa famiglia Weasley.
Capelli rossi, occhi verdi, qualche lentiggine sul viso: segni
inconfondibili
di cui sono sempre andata fiera, anche quando ero presa di mira dagli
attacchi
dei Serpeverde per la mia famiglia.
Ma questa è
un’altra storia.
Era
una serata davvero particolare quella,
perché , a mio avviso, quel 24 Dicembre ha avuto inizio
tutto.
Nonostante
Ron fosse mio fratello, non ho mai
trascorso molto tempo insieme al suo trio: quei tre sono stati sempre
legati da
un particolare e complicato vincolo che ancora oggi, a 19 anni dalla
fine del
loro settimo anno, non saprei spiegare: un legame più
profondo dell’amicizia,
oserei dire più intenso anche dell’amore:
è come se la loro anima sia divisa in
tre parti e insieme si completino a vicenda.
Lo percepivo
quando ancora non ero studentessa ad Hogwarts, dalle lettere che Ron mi
mandava
durante il suo primo anno: era entusiasta, dalle sue parole traspariva
il suo
sentirsi realizzato e fortunato, perché capiva di aver
finalmente trovato il
suo posto e di essere veramente importante per qualcuno.
Da quando sono
arrivata, ho capito che sarebbe stato impossibile dividere quei tre,
che
avevano costruito attorno a loro una sorta di bolla che li rendeva
immuni agli
attacchi esterni: si difendevano vicendevolmente contro tutto e contro
tutti,
si spalleggiavano, e anche quando ricercavano il contatto con altre
persone,
dopo un po’ avevano bisogno di ritrovarsi da soli loro tre
per riacquisire la
propria dimensione: pur non volendo, dipendevano dalla loro amicizia! e
questo
rapporto, nonostante gli anni e le avventure che si siano susseguite,
non è mai
cambiato.
Anche io ho sempre
desiderato vivere un’amicizia simile, ma a me è
toccato un destino diverso.
Ma ritorniamo a
quella sera!
Pur non avendomelo mai detto esplicitamente, capivo che a Ron piaceva
Hermione
e, nonostante a malincuore, sapevo che questo interesse era condiviso
anche da
Harry.
Di Hermione non ho mai capito molto: al quinto anno mi ha rivelato di
aver dato
il primo bacio a Krum, ma per il resto non mi ha detto
nient’altro; eppure
potevo intuire che ricambiava l’interesse per Harry.
È stata sempre molto schiva nel dichiarare i suoi sentimenti
alle persone:
forse perché non li capiva lei stessa fino in fondo, o forse
perché temeva di
rovinare la sua amicizia con Harry e Ron.
Sta di fatto che
quella sera loro erano seduti vicini al tavolo di Grifondoro nella Sala
Grande
e io ero distante un paio di posti ad osservare silenziosamente la
scena,
com’era capitato anche altre volte: Hermione stava leggendo,
Harry e Ron
giocavano a scacchi magici.
All’improvviso, non so se volontariamente o inconsciamente,
lei alzò lo sguardo
e lo fissò su un punto al di là della testa di
Ron, e arrossì leggermente.
Cosa diavolo era successo di così eclatante da far arrossire
Hermione?
Seguii con gli occhi il suo sguardo e mi apparve una scena che aveva
dell’incredibile: Draco Malfoy, seduto al tavolo dei
Serpeverde, intento in
vere e proprie acrobazie ginniche con una morettina.
Fin qui, niente di
speciale.
La cosa davvero sorprendente era il suo sguardo: letteralmente
incatenato a
quello di Hermione!
Possibile che non
avevo capito niente per cinque anni?
NOTE
DELL’AUTRICE:
Ho
modificato il
mio nickname da “Miss Cip” a “Miss
Woland”!
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Capitolo 2 *** Rivelazione inaspettata ***
24 Dicembre.
Sono qui ad Hogwarts con i miei migliori amici, Harry Potter e Ron
Weasley.
Un po’ di riposo mi serve davvero, questo primo trimestre
è stato abbastanza
tosto.
Ma ora non voglio pensare allo studio, ma godermi tranquillamente
questi giorni
di meritata pace.
Ho sempre amato le
atmosfere natalizie qui al castello, così sobrie eppure
così avvolgenti.
In particolare, mi hanno sempre lasciato di stucco le decorazioni della
Sala
Grande: il grande abete decorato con palline che riprendono i colori
delle 4
case mi fanno vagare con la mente, concedendomi il ricordo della mia
infanzia
babbana, quando decoravo un infinito abete insieme a mio padre, che mi
metteva
sulle sue spalle per apporre la stella sulla cima dell’albero!
Quant’è più facile con la magia!
Basta una bacchetta magica e le decorazioni si sistemano da sole!
Ma questo annulla la vera magia del fare l’albero di Natale,
per me momento di
ritrovo e convivialità familiare!
Ma questi sono
ricordi di una vita passata! Ora la mia vita è questa ad
Hogwarts, e al momento
è impegnata nella lettura di un libro che mi ha sempre
affascinato molto: “Cime
tempestose”, di Emily Brontë.
Infatti non voglio completamente rinunciare alle mie origini babbane
cui
appartiene questo libro che mi ha donato mio nonno materno
l’ultimo Natale che
ho trascorso con la mia famiglia.
Totalmente rapita
dalla descrizione dello stato d’animo di un Heathcliff
distrutto dalla passione
per Catherine, alzo lo sguardo, sentendomi fastidiosamente osservata da
occhi
indiscreti che non voglio che si intromettano nella mia vita.
La scena che mi si mostra è a dir poco patetica:
Malfoy intento a baciare senza ritegno una moretta!
Ma qualcosa mi spinge a non spostare lo sguardo!
Qualcosa di
inconsapevolmente rovinoso e più forte di me mi spinge a
mantenere il contatto
visivo, fino a farmi arrossire, fino a farmi esclamare, in maniera del
tutto
involontaria:
“ In fin dei
conti
Malfoy è carino!”
L’ho detto!
E non posso più tornare indietro!
Ormai è accaduto l’irrimediabile!
Come ho fatto ad essere così sciocca ed ingenua da lasciarmi
scappare un
commento così personale?
Capiranno i miei amici?
Potrò mai farmi perdonare da loro per aver detto una cosa
così ... VERA??
Vera!
Perché devo
farmi
perdonare?
Inaspettatamente, mi ritrovo a fissare quel ragazzo biondino con gli
occhi
grigi che ricambia il mio sguardo:
lineamenti perfetti,
movenze nobili, anche se avevano ben poco di nobile i suoi movimenti in
quel
momento!
Davvero degno del titolo di Principe delle Serpi!
Così persa
in
questi peccaminosi pensieri, ne vengo distolta da un Ron che mi guarda
incredulo e da un Harry che non sa se compatirmi o disprezzarmi:
occhi verdi pronti ad esplodere in un attacco d’ira.
Non riesco ancora a rendermi conto delle conseguenze di quanto ho detto
che Harry
mi dice:
“ Ma ti sei
ascoltata?
Ti rendi conto di cosa hai detto? “
Non l’avevo
mai
visto così, ma prendo la situazione alquanto sottogamba,
perché mi sento
innocente e anche un po’ divertita.
La butto sullo scherzo:
“ Non ho
detto che
mi piace ... ho detto solo che è carino!
Mica voglio fidanzarmici! “
Ripeto ancora
più
incredula quella frase:
Malfoy carino.
Un ossimoro.
Due parole che non potevano stare nella stessa frase fino a due minuti
prima,
ma che ora cominciano a trovare una loro perfetta combinazione.
“
Cioè, Malfoy
carino?
MALFOY CARINO????
Il principe delle
serpi che non perde occasione per attaccarci ed insultarti?
Lo
stesso che ti ha fatto piangere al secondo
anno e per cui Ron ha vomitato lumache per due ore?”
Ron sembra riprendersi
dal suo stato di trans al ricordo di quel riprovevole episodio!
Forse sono stata
troppo spavalda nel rivelare quel pensiero così intimo, ma
avverto quanto siano
giuste le parole di Harry.
Tuttavia non voglio dargliela vinta.
È l’orgoglio a parlare, a complicare la situazione:
“ Si, ok?
Che c’è di male nel trovare carina
una
persona?
Credi davvero che io sia sempre quella ragazzina asessuata di 11 anni
disperatamente legata ai libri?
Sai, le persone
cambiano!”
E lui, rosso in
viso:
“ Me ne sono
accorto
due anni fa del tuo cambiamento, quando baciavi beatamente Viktor Krum!
Ti preferivo quando avevi undici anni e il tuo unico interesse era
essere la
migliore della scuola!”
Totalmente
shoccata dalle sue parole, senza capire più niente, mi alzo
per tenergli testa:
“ Come osi
discutere i miei gusti?
Solo perché non incontrano i tuoi, non vuol dire che non
siano giusti per me!
Non mi pare che io ti abbia mai detto qualcosa quando la tua amata Cho
ha
rivelato il nascondiglio dell’Esercito di Silente!
Solo perché
le
azioni di una persona sono discutibili, non vuol dir.. “
“
Discutibili?
DISCUTIBILI? Cho aveva bevuto il Veritaserum, non ci avrebbe mai
traditi spontaneamente!
E di certo non ci ha mai attaccato gratuitamente
come Malfoy!
Sbaglio o è stato proprio lui a darci la caccia per tutto il
quinto anno?
Vuoi addirittura
difenderlo ora?”
Colpita
nell’orgoglio, non posso tollerare che le mie parole vengano
fraintese:
“ Harry, non
ho
detto che voglio andarci AL LETTO!!!
Ho
detto solo che oggettivamente parlando è
C-A-R-I-N-O!
C’è
una bella
differenza, mi pare!”
Ma lui ormai non
ascolta più niente, e non tenendo conto della mia ultima
affermazione, recupera
meccanicamente la sua roba dal tavolo pronto ad andarsene.
Ma prima di
girarsi mi rivolge uno sguardo pieno di delusione e con rammarico e una
punta
di disprezzo, mi dice, abbassando i toni un po’ troppo alti:
“ Mi hai
deluso
Hermione.
Pensavo odiassi le
ragazze che sbavano per Malfoy, non che fossi una di loro.
Da te non me lo sarei
mai aspettato.”
Si
volta
lentamente, misurando i suoi passi così come aveva dosato il
disgusto in quelle
parole, e si allontana.
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Capitolo 3 *** Dichiarazione di guerra ***
Spiazzato.
Totalmente e
completamente
svuotato, ferito nell’orgoglio, ammutolito da una rivelazione
troppo dolorosa.
Non riesco a
capire se sono indignato o abbattuto..
Le ho rivolto
accuse pesanti, ma non me ne pento!
Dovevo dimostrarle la mia delusione!
L’ho accusata usando le sue stesse parole!
Ho accusato la sua intelligenza paragonandola a quelle sciacquette da
niente!
È una cosa che sicuramente non accetterà!
Si vendicherà di quello che le ho detto, e già so
che la sua sarà una vendetta
lenta e dolorosa!
Cammino contando i
miei passi; non posso fare errori proprio ora!
Devo dare l’impressione di essere padrone di me stesso,
quando non è così!
Il mio non
è stato
un tentativo di farla ragionare, o un disperato lavaggio del cervello.
No.
È stato
molto di più.
È
eufemistico
definirla scenata di gelosia, anche se ne sembra avere tutte le
caratteristiche.
È stata una
vera e
propria ritirata strategica per dichiararle guerra.
Non mi ha deluso
come amica.
Ha fatto di peggio!
Mi ha spezzato il
cuore!
Perché,
affermando
che Malfoy è carino, ha decretato indirettamente il
vincitore assoluto ed
indiscusso di questa tacita gara che va avanti da sei anni.
A me non è
mai
importato avere tante ragazze dietro: ne volevo una sola.
Lei.
La sua presenza al mio fianco ha sempre rappresentato la vittoria
più dolce, e
questo lei lo sa.
E
ora?
Il dolce è diventato amaro, un amaro tropo difficile da
digerire, che sta
distruggendo lentamente il mio cuore, che sta aprendo un abisso
profondo tra di
noi che forse neanche il tempo riuscirà a colmare.
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Capitolo 4 *** Un amico speciale ***
La vita qui a
Londra è a dir poco pacifica da circa 16 anni a questa parte!
Non c’è niente che possa turbare questo piacevole
idillio.
Sono finiti i tempi in cui si taceva per scaramanzia.
Appartengono ormai ad un passato sepolto tra i ricordi ma sempre vivo
per
incitarci a non commettere nuovamente errori di cui abbiamo pagato
troppe volte
le conseguenze.
Vi starete
chiedendo chi sono io!
Sono Draco Malfoy.
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Paralizzata da un
unico pensiero, che mi invade tutto, il corpo e la mente, un pensiero
che non
riesco a formulare, per quanto tremendo, ma di cui riesco ad avvertirne
tutto
il peso:
L’ho perso
per
sempre?
Cerco
un’ancora di
salvataggio, per non andare a fondo nell’oblio del dolore a
causa dell’enorme
peso di quel singolo pensiero.
Incredibile come il cervello rielabori in breve tutte le informazioni:
mi
sembra sia passata una vita da quando ho discusso con Harry, invece
riesco
ancora a vederlo mentre si appresta ad oltrepassare la porta della Sala
con la
sua camminata lenta e misurata, dolorosamente padrone di se.
Ritorno alla
realtà e mi rendo conto che la vita continua attorno a me. E
vedo Ron.
Cavolo, mi sono
totalmente dimenticata di lui!
Aspetto anche la sua sfuriata, pronta a sentire parole taglienti come
lame di
spada trafiggermi il cuore; mi preparo ad essere il capro espiatorio
delle mie
stesse parole!
Il tempo passa.
I miei occhi sono dolorosamente e pesantemente chiusi perché
non voglio leggere
la delusione anche sul suo volto.
Sento il suo sguardo su di me, immagino i suoi occhi pieni di
disprezzo, e
comincio a pensare che dopotutto me lo sono meritato.
L’attesa è piena di tensione;
ho i muscoli contratti all’inverosimile;
sento il cuore pulsare come un tamburo,
nel petto,
nelle tempie,
nello stomaco,
nelle dita,
sotto i talloni!
Riesco quasi a sentire la pelle del labbro inferiore che sta per
dilaniarsi
sotto l’eccessiva pressione dei miei finalmente perfetti
incisivi!
Ma alle orecchie
non arriva nessun suono!
Aspetto
un’altra
manciata di secondi, poi apro l’occhio destro.
Riesco a malapena
a controllare la mia voce, per non farmi sfuggire un gridolino di
dolore per
via della mia mano letteralmente infilzata dalle mie unghie, quando la
sento.
La sua voce, un
po’ roca;
la voce di un uomo comprensivo e superficialmente calmo, ma
profondamente
abbattuto:
“
Così ti farai
male! Dai tregua al tuo povero labbro! “
Resto ancora in
attesa, desiderando ancora di sentire la sua voce così
serafica;
ma quando rielaboro le sue parole, un dolore acuto parte dallo stomaco
e sale
fino alla testa, rendendomi consapevole della realtà:
non mi sta giudicando.
Spalanco gli occhi
e mi accorgo che il suo non è uno sguardo accusatore:
è lo sguardo di una
persona comprensiva, sinceramente preoccupata per me e per il mio
labbro ormai
in sangue. E questo suo sguardo mi colpisce e mi fa male più
di mille spade nel
cuore, perché mi fa davvero vergognare e sentire in colpa
per la mia sciocca
affermazione.
Ho sempre saputo
che io non gli sono indifferente, ma per quanto io mi sforzi, lo vedo
solo come
il mio migliore amico.
Litighiamo spesso e immagino, devo dire anche con un po’ di
timore, che lui
possa scambiare questo mio comportamento per interesse.
Ma non è così!
Lui mi stuzzica e io mi diverto a rispondere alle suo bonarie
provocazioni, e
viceversa.
Ma da parte mia
non c’è nient’altro.
E guardarlo ora
così
calmo mi fa veramente male!
Preferirei che mi
sputasse addosso quanto l’ho deluso,
che anche lui mi paragoni ad un’ochetta giuliva senza
cervello,
preferirei tutto,
fuorché questo suo atteggiamento comprensivo e quasi
giustificatore!
Perché so
di
averlo ferito, forse più di quanto abbia ferito Harry.
Ron è
vissuto
sempre all’ombra di fratelli più bravi e
più dotati di lui;
anche di una sorella che ha più successo di lui in amore,
pur essendo più
piccola;
di Harry, il ragazzo più famoso e più ammirato;
anche di me, la più brava studentessa di Hogwarts.
È stato
sempre in
secondo piano per me, come ragazzo, perché è
consapevole del feeling che c’è
(c’era?) tra me ed Harry!
E ora passa
addirittura in terzo piano, dopo che ho detto che Malfoy è
carino?
Questo equivale a dire che per me è quasi trasparente, che
è la terza scelta.
“ Sarebbe il
caso
che tu vada da Madama Chips, sembra che ti stia venendo un ictus!
“
Voglio bloccare i
miei pensieri e le mie emozioni, fingere che non sappia quanto gli
costa dirmi
queste parole!
E che non sappia quanto costa a me ascoltarle!
“ Ma se non
vuoi
andare da lei, almeno lascia stare il tuo labbro! “
Già,
perché troppo
intenta nelle mie elucubrazioni mentali, mi sono dimenticata di
riassumere un
aspetto normale.
Avverto il caldo e ferroso liquido rosso bagnarmi le labbra e un
fastidioso
dolore alle mani, ormai livide per le mie unghie pressanti.
Devo riassumere il
controllo di me.
Lasciandomi
lentamente spiazzata, è ancora lui a parlare:
“ Mi
piacerebbe
passare tutta la giornata ad Hogsmeade domani!
Dopo queste intense nevicate, sarà davvero divertente fare
una battaglia di
palle di neve, riscaldarci con la burrobirra
e riempirci di caramelle da Mielandia! “
Un’ingenuità
disarmante la sua.
Capace di vedere sempre il lato positivo delle cose, di farmi
dimenticare le
preoccupazione e di strapparmi un sorriso!
Anche in questo momento
“ Davvero
una
bella idea “ dico confusa.
Le parole mi
escono senza che io possa controllarle.
Mi ritrovo a
fissare piena di gratitudine Ron Weasley, il mio migliore amico!
Il mio amico
speciale!
Un
tesoro con i
capelli rossi e le lentiggini capace di rendere positiva anche la
giornata più
triste.
|
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Capitolo 5 *** Grazie Ron ***
Perché lo
sto
facendo?
Perché non
posso
semplicemente dirle quanto mi piace, anziché consolarla?
Perché non
sono
stato io a farle quella scenata, dimostrandole il mio disappunto, la
mia
delusione?
Perché devo
combattere con me stesso tra la voglia di baciarla e di vederla
sorridere?
Perché so
che le
due cose si escludono: che non è baciando me che lei
sorriderà davvero.
Confinato qui, nel
mio eterno ruolo di amico e spalla su cui piangere, la vedo con quel
labbro
sanguinante e l’unica cosa che vorrei fare è
lavarle il sangue, accarezzarle
quella carne così fragile, baciarla!
La vedo
così, sola
e dispersa, mentre dentro di se si sta chiedendo cosa sia giusto fare a
questo
punto.
Harry se
n’è
andato da soli due minuti, ma già il suo sguardo
è spento e il suo sorriso è
falso senza di lui!
Contrariato, in
continua lotta con me stesso, dico, dolorosamente consapevole che
è la cosa più
giusta per lei:
“ Dovresti
andare
da lui! “
Ancora una volta
fingo che non mi interessi!
Che non sono io
quello deluso e spiazzato!
Che lei è
solo la
mia amica speciale!
E reprimo quei
dolorosi pensieri d’amore che mi hanno inondato
l’animo da quando l’ho vista
pietrificata.
Alle mie parole
è
come se si rianimasse, e vedo che il suo corpo viene scosso da un
brivido che sembra
riportare vita in quel corpo altrimenti esanime.
“ Grazie
Ron! “
Com’è
dolce il mio
nome pronunciato da quella soave voce!
Mai una nota di
amore è trapelata dal suo tono di voce quando si rivolge a
me!
Ancora una volta
mi guarda profondamente per istanti che mi sembrano eterni, e vedo
tutta la sua
gratificazione.
Nient’altro.
Solo
gratificazione.
Distolgo lo
sguardo, temendo che lei, con la sua perspicacia, possa intravedere nei
miei
occhi anche solo un piccolo barlume dell’immenso amore che
nutro per lei.
Ma lei è
distratta, non pensa a me e al mio amore.
Maledicendo il
giorno in cui, due anni prima, durante il Ballo del Ceppo, Harry,
ubriaco, mi
ha dichiarato il suo amore per lei, maledicendomi di non essere io
ubriaco ad
aver fatto quella rivelazione, la guardo.
Ma rimango solo
con i miei rimpianti.
Lei
se n’è già andata!
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Capitolo 6 *** Cambiamenti ***
Ho sempre
ricordato con grande piacere il mio quinto anno ad Hogwarts.
Probabilmente, è stato l’anno più bello!
Quindici anni, la
porta dell’infanzia che si chiude, quella
dell’adolescenza che si apre!
L’età in cui, almeno per quanto mi riguarda,
è cambiato tutto!
L’età
delle prime
piccole grandi conquiste, e anche delle dure sconfitte!
L’età
dell’amore e
dell’amicizia che pensiamo durino per sempre!
L’età
in cui si è
troppo grandi per giocare, troppo piccoli per amare, ma giusti per
sognare, per
divertirsi!
Per me è
stato
l’anno dell’addio all’innocenza!
Non intendo in senso fisico, ma in senso lato:
è stato quello l’anno in cui ho salutato i
carezzevoli e affascinanti sogni di
ragazzina per scontrarmi con una realtà più
grande e più forte di me!
È stato
l’anno in
cui ho imparato a duellare, in cui sono entrata a far parte
dell’Esercito di
Silente, in cui ho dato il mio primo bacio, in cui ho sentito il mio
cuore
spezzarsi in tanti piccoli pezzettini, per poi riunificarsi
più forte e più
carico di prima!
È stato
l’anno del
cambiamento!
È stato
particolarmente felice anche perché si respirava
un’aria davvero serena, per
quanto la situazione fosse pericolosa:
i professori non volevano farci avvertire la pressione dello scontro
imminente,
volevano farci sentire protetti.
Oggi mi rendo
conto che lo facevano solo per il nostro bene, perché
scontrarsi con il Male in
persona è una cosa che lascia molte cicatrici, ben
più profonde di quelle
fisiche!
Ma allora ero
pronta a combattere, mi impegnavo al massimo in Difesa contro le Arti
oscure
tanto da stupire il professor Moody!
Volevo imparare il
più in fretta possibile tutti gli incantesimi necessari per
sostenere un
duello, e sarà stata proprio questa mia fretta nel voler
apprendere, questa mia
impazienza nell’attendere uno scontro mortale ad aver reso
veramente speciale
ed unico quell’anno!
Ero totalmente e
completamente su di giri all’idea di combattere!
Il solo pensiero
di impugnare la bacchetta per scontrarmi in nome del Bene mi eccitava e
mi
rendeva estatica!
La mia
trepidazione era a dir poco tangibile, e ogni giorno le mie amiche
faticavano a
sopportarmi per quanto ero elettrica!
Questo fatale
scontro era diventato il centro dei miei pensieri, la mia testa non era
occupata neanche più da Harry, e pensavo che nulla si
sarebbe sostituito a quel
desiderio così agognato!
Finché un
ragazzo
di nome Michael Corner non è apparso nella mia vita,
facendomi mettere da parte
quello che per mesi era stato il mio interesse principale!
Più grande
di me
di un anno, di lui mi aveva colpito il suo profilo:
naso perfetto, zigomi alti, labbra carnose,occhi blu profondi e
penetranti,
capelli biondi, lisci e corti, orecchie un po’ a sventola!
Anzi, sono state proprio le orecchie a farmi capitolare!
Quelle orecchie
così morbide e dalla forma inusuale che lo rendevano davvero
originale ed
unico!
È stato a
lui che
ho dato il mio primo bacio!
Un bacio davvero
memorabile, ma ora non mi sembra il caso di ricordarlo, dato che ormai
ne è
passato di tempo, e per me non ha più alcuna importanza!
O forse non ne ha
avuta mai così tanta, dal momento che non è stato
lui a spezzarmi il cuore!
No.
È stato un
altro
ragazzo, con i capelli scuri ricci, occhi verdi, occhiali tondi e una
curiosa
cicatrice a forma di saetta nella parte destra della fronte!
Era
ovvio che
fosse stato Harry Potter, facendo una cosa per la quale mi ero
preparata tante
volte, ma che mi ha lasciato lo stesso totalmente spiazzata!
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Capitolo 7 *** Allucinazioni ***
È da
escludere che
io possa aver davvero provato una cosa simile, un’oretta fa!
Saranno stati
sicuramente gli effetti del fumo e dell’alcool!
“ Solo
perché una
cosa ti aggrada, non vuol dire che devi abusarne, perché
alla fine ti stancherà!
“
Sagge le parole di
mia madre, ma questo può voler dire solo che io ho
oltrepassato i limiti di
sopportazione umana!
In tanti si chiedono come mai non mi sia ancora venuto un tumore ai
polmoni o
un’epatite!
Eppure io non mi
sento ancora sazio!
Non ne ho ancora
abbastanza!
D’altronde
però
devo auto convincermi di questo, perché il pensiero seguente
non è tollerabile!
Il
pensiero che incrociare gli occhi della
Mezzosangue mi abbia fatto accelerare il battito cardiaco ha davvero
dell’incredibile!
Eppure, il suo
viso così perfetto, i suoi lineamenti da ragazza maturata
troppo presto, ma
ancora innocente, i suoi occhi color nocciola così attenti
…
No, devo davvero
smetterla di fumare e di bere, altrimenti queste allucinazioni che mi
perseguitano
da circa una settimana anche nei sogni non avranno fine!
Sogno lei, il suo
corpo snello steso accanto al mio;
sogno che siamo nudi su un letto a baldacchino e ci guardiamo
sorridendo;
sogno che scherziamo amorevolmente abbracciati, intenti a farci
dispetti da
bambini come il solletico;
Poi sogno ancora
lei, ma non così illibata come credo che sia:
sogno una donna sicura dei suoi movimenti che con il suo corpo steso
sul mio mi
fa adagiare sul letto;
percepisco il brivido di piacere che percorre la mia schiena quando, in
sogno,
lei mi artiglia le spalle con le sue unghie smaltate;
sogno le sue mani tra i miei capelli e lei che sussurra il mio nome in
uno
spasimo di piacere;
sogno le sue gambe intrecciate alle mie …
Sogni, solo sogni,
che nel pieno della notte mi fanno svegliare di soprassalto, sudato e
insoddisfatto!
Solo allucinazioni!
Comincerò
davvero
ad essere più assennato nel gustarmi i dolci piacere della
vita!
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Capitolo 8 *** Gli intrusi ***
Mentre esco dalla
Sala Grande, con il cuore in gola e la mente abbastanza lucida per
scegliere
adeguatamente parole che non ricorderò mai quando mi
troverò davanti a lui, non
mi accorgo di niente!
Né di Ron che mi guarda andare via con occhi tristi e
sconfitti,
né di Ginny, combattuta dalla voglia di seguirmi e di andare
a consolare il
fratello,
né di Malfoy, che ha interrotto le sue acrobazie
linguistiche con la moretta e
assume un ghigno sarcastico,
penso solo a quello che potrei fare una volta trovato Harry!
Devo assolutamente
parlare con lui, chiarire tutto, perché non posso davvero
tollerare che lui si
allontani da me per una sciocchezza simile!
Non posso
permettere a Malfoy di frapporsi tra me e lui!
Harry è
stato
sempre molto più di un amico per me:
mi è stato sempre vicino, mi ha sempre abbracciato, mi ha
sempre consolato e
sostenuto nei miei momenti peggiori,
mi ha visto sconvolta ed esaurita, e solo da lui mi sono fatta vedere
in quei
momenti così bui!
Sin dal terzo anno
ho sempre provato uno strano disagio quando ero con lui;
quando siamo tornati insieme indietro nel tempo e siamo stati 3 ore
insieme, io
non avevo la minima idea di cosa dirgli, e mi sentivo imbarazzata, cosa
che non
mi era mai successa con Ron!
Da allora, questa
sensazione mi ha sempre accompagnato, e ora che comincio a capirla, che
comincio a cedere a questo turbamento così vitale, non
voglio che mi abbandoni!
Ho due
possibilità
al momento:
essere pessimista,
vedere tutto nero, e non concedermi il lusso di pensare che in fondo
lui ha
avuto quell’atteggiamento perché tiene a me nello
stesso modo in cui io tengo a
lui;
oppure essere
speranzosa, e far si che questa speranza si appropri di me e mi renda
ottimista!
Non sono mai stata
troppo speranzosa in realtà!
Ma non
perché sia
pessimista:
semplicemente perché ho imparato a non aspettarmi niente
dagli altri, per cui
mi preparo quasi sempre al peggio per non rimanere delusa, o al
contrario, per
poter gioire oltre le mie previsioni!
E ora?
Cosa devo pensare?
Perché
è diventato
così difficile anche solo riflettere?
Devo essere calma,
e iniziare a dirigermi verso il dormitorio: sicuramente lo
troverò lì davanti
al fuoco!
Mi ritrovo davanti
al ritratto della Signora Grassa, senza ricordarmi la strada che ho
percorso né
il tempo che ho impiegato!
Pronuncio
meccanicamente la parola d’ordine “Incanto
Patronum” e mi ritrovo in una sala quasi
completamente vuota, illuminata dalla luce di un fuoco da poco
ravvivato;
le finestre sono chiuse, ma si può vedere la sagoma della
luna piena, bianca
come lo è il paesaggio innevato che rischiara;
dalla capanna di Hagrid si leva un debole fumo che si confonde presto
con l’aria
fitta della Foresta Proibita;
il lago è completamente ghiacciato, e sul suo specchio si
riflette la luna, mai
vista più grande e più brillante!;
gli alberi sono totalmente innevati, fatta esclusione per la punta, che
si erge
verde in tutto quel bianco;
il prato è ricoperto di neve e si riescono addirittura ad
intravedere le
sculture fatte dopo la bufera della mattina!
Ma non ho tempo
per soffermarmi su questi deliziosi dettagli, che rendono unico il
paesaggio di
Hogwarts!
No, perché
il mio
obiettivo è un altro:
trovo Harry davanti al fuoco, che guarda distrattamente una copia del
“Cavillo”.
Si sarà
accorto di
me?
Ma
certo, quanto sei stupida, fa rumore la
porta d’ingresso quando si chiude!
E allora
perché
non si è voltato?
Che
ti aspettavi dopo quello che è
successo? Che venisse a stringerti la mano?
Basta tormentarmi
con domande stupide alle quali la mia coscienza è fin troppo
in grado di
rispondere!
Con la mente del
tutto svuotata, senza la minima idea di cosa dirgli, mi avvicino a lui:
“ Sarebbe
bello
andare ad Hogsmeade domani!
Sai come ci divertiamo dopo la bufera di stamattina?”
Ringrazio Ron per
avermi dato il pretesto per iniziare un discorso coerente con Harry, ma
lui
sembra deciso a passare all’azione.
Con un tono duro,
e anche offensivo, mi dice senza guardarmi:
“Potresti
andarci
con Malfoy!
Sono sicuro che lui saprà trovare il modo per farti
divertire!”
La sua
indifferenza mi colpisce più delle sue parole, che mi
scivolano addosso come
acqua fresca: è così grande la repulsione nei
miei confronti che non si volta
neanche a guardarmi negli occhi?
“
Ho sbagliato, Harry, scusa!
Non avrei mai dovuto formulare un pensiero simile!
Non so davvero che m’è preso: mi avrà
lanciato uno dei suoi incantesimi
“Cattura l’attenzione”, perché
neanche io riesco a spiegarmi una cosa simile!”
Non ho avuto il
tempo per capire cosa fosse realmente successo poco prima, ma non ha
importanza
al momento!
Lui non mi risponde,
ma posa il giornale a terra e lentamente, quasi in contrasto con la
maschera di
freddezza che ha assunto, si gira verso di me!
Mai mi sono
sentita così felice e orgogliosa come in quel momento!
Ma non mi lascio
trascinare da quell’euforia, perché so che non
abbiamo ancora chiarito, che
girarsi verso di me è solo una piccola vittoria:
la guerra non è ancora finita!
“ Hermione
… “
Che
vuole dire?
Perché
si è fermato?
Perché
ora abbassa lo sguardo?
Non mi è
più
concesso perdermi nel verde intenso dei suoi occhi, e la cosa mi turba
leggermente!
“ Hermione,
scusa
la mia reazione così brusca, ma capisci?
Hai detto che Draco Malfoy è carino!
Diventa davvero una questione di principio alla fine!
Lui è
figlio di
Mangiamorte, e molto presto si unirà a loro!
Per quanto mi
risulti difficile capire che una ragazza possa trovarlo interessante
solo in
base all’aspetto, anche questo discutibile, è per
me impossibile immaginare che
anche tu sia caduta nella sua trappola!
Tu sei Hermione
Granger, la più brillante studentessa di Hogwarts!
Tu sei la persona
migliore che abbia conosciuto, non puoi lasciarti andare in questo modo!
Sei sprecata per
lui!”
Le sue parole mi
colpiscono, in positivo questa volta!
Sono parole che mi ripete sempre quando sono triste, ma mai con questa
enfasi,
con questo calore,
con questa trasporto!
Harry sembra
essersi ripreso ormai, e la sua rabbia e delusione sembrano averlo
abbandonato
del tutto perché, inaspettatamente, mi prende le mani e mi
dice:
“ Non voglio
che
tu perda di vista i tuoi obiettivi!
Non voglio consolarti perché quello ti ha spezzato il cuore!
Ma soprattutto non voglio perderti! “
Quante
interpretazioni possono avere le sue parole?
Tante, infinite,
ma io scelgo quella a me più congeniale, quella che incontra
i miei sentimenti!
Sono seduta
davanti al fuoco, con Harry che mi stringe le mani!
È tutto
troppo
perfetto!
Ed ecco
perché le
mie orecchie vengono colpite da un rumore estraneo a noi, il rumore di
un
intruso sgradito che si sta intromettendo nella nostra
intimità, violandola!
La porta si chiude
e davanti a noi appaiono le uniche due persone che avrebbero potuto
soffrire
per la nostra posizione:
Ron
e Ginny!
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Capitolo 9 *** Una minaccia ***
Non riesco a
sostenere lo sguardo del mio migliore amico, nonostante lui sappia
già tutto!
Io anche so, ma
lui non si è mai confidato direttamente con me!
E finalmente il
momento tanto sospirato e temuto è arrivato!
Durante il Ballo
del Ceppo mi sono preso una bella ubriacata, e la notte ho rivelato a
Ron che
Hermione è più di un’amica per me;
probabilmente non l’avrei mai fatto da sobrio, per non
reggere il suo sguardo
deluso e accusatore,
per non sentirmi colpevole dei miei sentimenti;
ma l’ho comunque fatto, e sopportare il suo sguardo
è ora la cosa più atroce!
Perché
posticipare
questo momento non ha fatto altro che appesantire la mia colpa:
avrei dovuto essere sincero, ma in fondo lui ha fatto lo stesso con me!
Dovevamo essere
più complici, ma quando sei innamorato della stessa ragazza,
anche il tuo
migliore amico diventa il tuo nemico più spietato!
“ In amore e
in
guerra tutto vale “
Già, ma a
scapito
di cosa?
Imbrogliare Ron,
che ritengo un fratello, per amore di una ragazza?
Sono pronto a
tradire il mio migliore amico:
probabilmente
è
lei il mio vero amore!
Per Cho non avrei
osato, non mi sarei messo in gioco come sto facendo per Hermione!
L’amicizia
con Ron
è recuperabile, so che a lui passerà!
Ma lei non posso
farmela sfuggire, proprio ora che ci stiamo trovando!
Ho davanti un
amico tradito e una ragazza alla quale sto spezzando il cuore:
cosa devo fare?
“ Andiamo ad
Hogsmeade domani? “
Hermione riesce
sempre a stupirmi!
Il suo sorriso
nervoso sembra allentare la tensione e lo shock della nostra
rivelazione.
“ Voglio
proprio
vedere Madama Rosmerta inveire contro la neve che blocca il passaggio
alla sua
locanda!!”
Ancora silenzio.
Un silenzio che
stordisce i timpani e che ti abbandona nella solitudine più
totale con i
pensieri più colpevoli che una persona possa formulare!
“ Potrebbe
essere
divertente.. “
Le donne sono
davvero la salvezza degli uomini!
Ginny è la
prima a
riprendersi, e mi fulmina con uno sguardo verde privo di qualsiasi
luce.
A testa alta,
attraversa la sala e si dirige verso il dormitorio femminile.
Ron rimane in
piedi,
immobile,
muto,
davanti ai suoi migliori amici;
e io non sono in
grado di dire niente!
Fisso il vuoto che
c’è tra di noi, rendendomi conto che
l’unico abisso che si verrà a creare è
tra
me e lui, e io ne sono la causa!
Hermione non
può
trovare un diversivo stavolta, la questione dobbiamo risolverla io e
lui!
Raggiunge Ginny al
primo piano, andandosene con un semplice:
“ A dopo!
“
Rimaniamo io e lui
soli, continuiamo ad osservarci e a comunicare con lo sguardo.
Ron sembra quasi
schifato da quello che sta per dire:
“ Se la fai
soffrire, giuro sulla dinastia Weasley che prima ti uccido e poi ti
consegno a
Tu-Sai-Chi! “
Mi lancia degli
sguardi davvero di fuoco, ma so che ha ragione!
“ La
tratterò da
regina Ron!
Se dovessi farla soffrire mi consegnerei spontaneamente a Voldemort!
“
“ Lo spero
per te!
“
E se ne va.
Lasciandomi
solo
con quella minaccia che mi fa tanta paura, ma che mi rende ancora
più sicuro
del mio amore!
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Capitolo 10 *** Hogsmeade ***
Non riesco a
trovare le parole per descrivere quella giornata di Natale ad Hogsmeade!
Ancora oggi, a
distanza di anni, nonostante siano cambiate tante cose, riesco ancora a
percepire quella gelosia nascosta,
quella voglia di tornare indietro nel tempo e giocare diversamente le
mie
carte,
quel desiderio di non voler essere lì,
quella sensazione di disagio;
mi sentivo davvero
il terzo incomodo, ma
allo stesso tempo non potevo andarmene abbandonando il campo!
Ogni tanto Harry
si voltava e mi sorrideva,
scherzava con me,
mi lanciava le palle
di neve,
ma tutta la sua attenzione era concentrata su di lei:
la mia migliore
amica Hermione,
e lei ricambiava l’interesse!
C’era un
tale
affiatamento tra quei due,
una tale unione,
che niente avrebbe potuto dividerli:
neanche un amico
tradito o una ragazza delusa!
Ma
d’altronde
quella giornata era loro, e io e Ron l’avevamo previsto!
Abbiamo giocato
tanto quel giorno:
quando sono tornata in camera avevo neve dappertutto,
eppure non era lei a tormentarmi per il dolore!
Quel giorno
eravamo Harry, Hermione, Ron, Neville, Luna ed io.
Abbiamo raggiunto
Fred e George al loro negozio e abbiamo aspettato che chiudessero per
andare
tutti insieme a bere Burrobirra da Madama Rosmerta, che secondo le
previsioni
di Hermione, era nera di rabbia per la neve che bloccava il suo
ingresso.
Grazie ai gemelli,
la tensione si è smorzata, e l’atmosfera
è diventata più che tollerabile!
Quella sera loro
mi hanno presentato Michael Corner, perché, a detta loro,
tutti erano
accoppiati tranne me e Ron.
Ron ci ha riso su
dicendo che non era quello il momento di pensare alle ragazze, con una
battaglia in corso.
Era chiaro ormai a
tutti che Harry ed Hermione stavano insieme, anche se davanti a noi non
si sono
mai baciati!
Non eravamo gli
unici però a soffrire per quella situazione …
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Mi ha sempre
disgustato l’aria dei “ Tre manici di scopa
“, ma purtroppo è l’unica aperta
oggi ad Hogsmeade.
Mi tocca entrare
per non morire assiderato, e abbassarmi a bere una poco alcolica
Burrobirra
come uno stupido primino,
o come quel gruppo
di idioti che girano intorno ad Harry Potter!
Entro nella
locanda e vengo investito da un odore di birra così forte
che potrei vomitare!
Ma devo resistere,
per tornare vivo nel mio dormitorio!
E, toh, guarda chi
incontro!
I miei migliori
amici riuniti attorno a una decina di boccali che ridono beatamente.
E la Mezzosangue
è
la più felice:
nonostante abbia ridotto la quantità di alcool e fumo, lei
continua a farmi
visita nei miei sonni;
cosa che odio!
Perché non
posso
sognare che lei, con il sangue così sporco, possa appagare
tutti i miei
desideri.
È il
momento di
intervenire, di prendere in mano la situazione!
Devo allontanarla
da me, devo liberarmi dei suoi occhi color nocciola che invadono i miei
pensieri di giorno e i miei sogni di notte.
Basta!
È stretta
vicino
al suo bel Potter:
e così si sono finalmente dichiarati quei due!
Allora
perché uno
strano fastidio si impossessa di me, offuscandomi i pensieri?
Devo smetterla!
Con tutto il disgusto di cui sono capace, mostro il mio ghigno e dico:
“ E
così Potter
hai trovato l’anima gemella?
Chissà che la mezzosangue ti dia anche un po’ di
intelligenza, oltre alla sua
virtù! “
Aspetto di
sentirmi soddisfatto, aspetto che il solito barlume di vittoria mi
renda
orgoglioso della mia battuta pungente,
ma non sento niente.
Solo disagio e
voglia di andarmene.
“ Ti
piacerebbe
essere al suo posto, vero Malfoy?
Lurido verme schifoso! “
Certo
che vorrei essere al suo posto!
“ Come osi
rivolgerti così a me?
Porta rispetto ai superiori Mezzosangue! “
“ Ormai
hanno
stancato le tue battutine vecchie come Hogwarts, non fanno ridere
più nessuno!
Inventante delle altre! “
Non
è questo il momento per inventare nuovi
insulti!
“ Se ti
proponi
come musa, posso ideare tutti gli insulti che vuoi! “
Perché
diavolo non
mi sento soddisfatto?
Perché mi fanno male i suoi occhi ormai rosso fuoco?
“ Ti basta
la tua
cattiveria ad ispirarti! “
Vattene,
subito!
“ Hai paura
di
quello che puoi ispirarmi? “
Stai
cadendo in basso, dovevi andartene!
“ Tu hai
paura di
quello che io posso ispirarti! “
“ Ora basta!
Malfoy vattene!
Non sei gradito
qui! “
Ripreso dallo
sfregiato perché non me ne sono andato prima da solo;
ma che mi succede?
“ Non
è finita
qui! “
Cerco
di dire con
il tono di voce più duro di cui sono capace, e mi allontano
a testa alta,
ignorando i commenti della mezzosangue e dei traditori di sangue!
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Capitolo 11 *** Tradizioni ***
Stanotte il letto
è molto scomodo,
oppure sono i pensieri che ingombrano la mia mente a rendermi
impossibile stare
semplicemente stesa a dormire?
Non ho parole per
descrivere la giornata ad Hogsmeade,
perché ho provato sensazioni nuove e meravigliose!
Neanche Malfoy,
con la sua arroganza, è riuscito a gettare
un’ombra su questa giornata a dir
poco perfetta!
Ma ora ho bisogno
di alzarmi,
di camminare,
mi sento euforica,
frenetica,
impaziente,
e per cosa?
Mi alzo cercando
di non fare rumore, ma inciampo nelle scarpe, incontrando la
disapprovazione
della mia compagna di camera Calì, che, molto seccata e
perentoria, mi dice:
“ Non osare
metterti a studiare ora in questa camera che voglio dormire!”
Sono troppo
prevedibile!
Eppure lei si
sbaglia stavolta, ma non mi sembra il caso di farglielo notare, e con
un
semplice
“ Ok!
“
infilo le
pantofole, lego la vestaglia alla vita ed esco dalla stanza!
Il castello di
notte è un luogo tanto incantevole quanto misterioso, molto
di più di quanto
non lo sia di giorno!
Perché di
notte
prende vita l’oscurità!
Si anima tutto
ciò
che è rimasto addormentato o taciuto durante il giorno!
La notte è
il
rifugio degli audaci, che vogliono infrangere le regole e dimostrare la
loro
forza,
ma anche dei timorosi, che approfittano del buio per compiere azioni
troppo
ardite per loro!
E io cosa sono?
Scendo nella Sala
Comune cercando una risposta alla mia domanda, quando mi accorgo di non
essere
la sola sveglia alle due di notte!
Una coppietta
è
seduta su una poltrona intenta a baciarsi appassionatamente, ignorando
la
presenza di un gruppo di ragazzini che si divertono a giocare agli
scacchi dei
maghi, e di un ragazzo solitario seduto davanti al fuoco.
Potrei
distinguerlo dovunque,
di spalle,
di profilo,
tra mille persone,
anche se bevesse la Pozione Polisucco!
Mi avvicino a lui
e lo trovo con gli occhi fissi sul fuoco!
“ Ce ne hai
messo
di tempo! “
Mi dice senza
guardarmi:
“ Avevamo
per caso
un appuntamento? “
Gli dico, un
po’
disorientata!
“ Ero sicuro
che
saresti scesa:
questo è il sesto anno che scendi in Sala Comune per
aspettare l’alba del 26
Dicembre, e ancora non mi hai mai spiegato perché!
“
Ha ragione!
Era una cosa che
facevo sempre con mia nonna materna, ma ora me ne ero totalmente
dimenticata! :
dopo la cena di Natale, rimanevamo sveglie fino all’alba a
raccontarci storie,
a parlarci di noi, a confidarci le speranze che riponevamo
nell’anno che
sarebbe venuto!
E da quando sono
ad Hogwarts, scendo sempre nella Sala Comune e aspetto pazientemente
l’alba,
per sentirmi più vicina a lei!
“
È per onorare
una tradizione che avevo con mia nonna!
Ma perché
sei qui?
Qualche tradizione da rispettare? “
Mi mordo la lingua
per quello che ho detto!
Harry non ha avuto una vera famiglia con cui condividere tradizioni, se
non
quella di cucinare, sparecchiare ed apparecchiare per i pasti!
Ma lui non sembra
farci caso, e con mio grande sollievo si volta a guardarmi:
“ In
realtà non
riuscivo a dormire!
Ho preferito scendere qui a godermi un po’ di pace; Seamus
è un trattore quando
dorme! “
E accenna una
risata sincera, che contagia anche me!
Iniziamo a ridere
senza
distogliere lo sguardo l’uno dall’altra!
“ Che ne
dici se
prendo il posto di tua nonna stanotte?
Sarà felice di sapere che quest’anno non sei da
sola! “
Cerco di
mascherare il rossore delle mie guance con una risata gentile, mentre
gli dico:
“ Non so se
puoi
sostituirti a lei, ma posso fare uno sforzo! “
“
Addirittura?
Se non è gradita la mia presenza, non ci metto niente ad
andarmene! “
Temendo che abbia
serie intenzioni di andarsene, faccio come per trattenerlo:
“ Stavo
scherzando!
Mi piacerebbe se rimanessi con me stasera! “
Con
me? Ma ti ha dato di volta il cervello?
Ormai non posso
più tirarmi indietro, dal momento che mi ha afferrato le
mani e le serra tra le
sue:
“ Anche a
me! “
E rimaniamo
così per
qualche secondo,
minuto,
ora?
Veniamo distratti
dalle scintille del fuoco che sta per spegnersi e dai ragazzini che,
tra
sbadigli e risate alquanto sonore, si avviano ai dormitori.
La coppietta se
n’era già andata:
e ora che facciamo?
“ Che ti va
di fare?
Ci manca ancora un bel po’ prima dell’alba!
“
Cercando un
barlume di razionalità guardo il tavolino e, come
illuminata, gli dico:
“ Mi
piacerebbe
imparare a giocare a scacchi! “
“ Facciamo
una
cosa:
io ti insegno, e quando ti senti pronta, ci facciamo una bella partita!
Così passiamo la nottata!! “
“ Mi sembra
un’ottima idea! “
E così ci
sediamo.
TRE
ORE DOPO
“
Complimenti
Hermione!
Cavolo sei diventata più brava di me! “
“ Avevi
forse
dubbi? “
Dico io,
chiaramente orgogliosa di me stessa!
E ride nuovamente,
come aveva fatto per le ultime tre ore!
“ Guarda,
Harry,
il sole! “
È arrivata
l’alba
senza che io mi rendessi conto del tempo che è passato!
Nonna sarebbe
davvero contenta se lo sapesse!
Ci avviciniamo
alla finestra e Harry si gira a guardarmi:
“ Finalmente
possiamo stare un po’ soli! “
Sorpresa dalle sue
parole, e anche un po’ imbarazzata, gli dico:
“ Ma siamo
stati
le ultime tre ore da soli! “
Mi guarda con
un’intensità strana, che non avevo mai percepito;
mi prende la mano e mi accarezza i capelli, portandomeli dietro le
orecchie:
“ Si, ma
prima tra
noi c’era un tavolino che non mi permetteva di fare questo!
“
Totalmente persa
nei suoi occhi,
senza aver capito cos’abbia detto,
sentendo le gambe cedere,
il cuore scoppiare nel petto,
la testa completamente svuotata,
si
avvicina sempre
di più a me, fino a fermare le sue labbra sulle mie!
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Capitolo 12 *** Favole e sogni ***
In realtà
ho
sempre pensato che loro due erano fatti per stare insieme, ma non ho
mai
accettato l’idea!
Era troppo
dolorosa!
Vederli
abbracciati,
che sorridevano complici,
che si cercavano,
che si baciavano,
che cercavano i reciproci sguardi,
intollerabile!
Per cercare di
dimenticare Harry, ho iniziato ad uscire con Michael Corner, e a poco a
poco ho
iniziato anche ad interessarmi a lui:
mi intrattenevo volentieri con Michael, perché mi faceva
dimenticare tutti i
miei problemi, e il suo sorriso monopolizzava la mia attenzione!
Potevo davvero
innamorarmi di lui, finché il giorno di San Valentino, prima
di andare ad
Hogsmeade con Michael, non sono tornata nel dormitorio per prendere la
borsa, e
ho visto Harry ed Hermione che, come sempre, ridevano spensierati e si
muovevano abbracciati e complici verso la camera delle ragazze:
in preda allo shock, senza neanche pensare alle conseguenze di quello
che stavo
facendo,
sono salita anche io e ho aperto la porta, ovviamente chiusa a chiave!
Quante cose ho
desiderato in quel momento!
Volevo piangere!
volevo uccidere Harry ed Hermione!
volevo entrare nella camera!
volevo sparire dal mondo e ricomparire in quell’universo
parallelo che avevo
creato nei miei sogni da cinque anni in cui ero io ad essere chiusa in
camera
con Harry!
Ma la piccola
Ginny, dopo quel giorno, ha smesso di essere piccola, ha preso in mano
la
situazione e si è adeguata, ricomponendo i piccoli frammenti
del suo cuore!
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Tante volte mi
sono domandata come sarebbe stata la mia prima volta!
La immaginavo su
un letto a baldacchino con le tendine rosa e tanti petali e candele
profumate
attorno!
Che inguaribile
romantica!
Non sono riuscita
mai ad immaginarmi il viso del ragazzo:
da piccola mi piaceva tanto Febo, l’eroe del Gobbo di Notre
Dame,
perché mi dava un’idea di sicurezza e di
concretezza!
Non mi sono mai
piaciuti troppo i principi azzurri sui cavalli bianchi,
perché non erano veri!
Invece Febo, lui
si che era un uomo!
Proprio come il
mio Harry!
E non avrei
immaginato di arrivare ad un passo simile proprio con il Bambino
sopravvissuto!
Oggi è San
Valentino, la festa degli innamorati, che stranamente è
capitata di Sabato:
quasi tutti i ragazzi sono andati ad Hogsmeade, e il dormitorio di
Grifondoro
sembra essere tutto nostro!
Siamo sulla
poltrona a baciarci, come faceva quella coppietta la notte del 26
Dicembre!
Ma io mi sento
ancora strana!
Sono sempre
abbastanza turbata quando lui mi posa delicatamente una mano sul viso e
mi
bacia;
un turbamento positivo, è ovvio, ma la mia mente si offusca
e il mio cuore
emette tre pulsazioni insieme!
Quando stiamo
insieme, sono preda di una confusione che mi fa sentire viva, ma
soprattutto
che mi fa dimenticare di ogni cosa e mi fa concentrare sul suo sguardo
magnetico!
E in questo
momento è proprio così che mi sento!
E quasi non mi
accorgo che lui mi stringe la mano e mi alza dalla poltrona;
comincia a camminare e mi conduce sulle scale;
non riesco ad
immaginare cosa voglia fare, e lui di certo non mi aiuta, baciandomi
sul collo
e sulle guance!
Finché non
si
ferma davanti al dormitorio femminile:
mi guarda negli occhi in attesa di un tacito consenso, e finalmente
realizzo
cosa ha in mente!
Non so cosa fare
né
pensare!
Sono spaventata e curiosa,
la mia mente non è in grado di controllare la mia mano che
apre la porta della
camera da letto, né tantomeno riesce ad immaginare le
conseguenza di questo
gesto!
Siamo soli nella
mia camera!
In un ambiente a
me familiare, ma ora così nuovo e allo stesso tempo
più intimo!
Lui mi guarda
negli occhi e lentamente si avvicina a me,
portando la mia mano all’altezza della sua bocca,
bacia tutte e dieci le mie dita,
con un tocco delicato, e paurosamente eccitante,
comincia a salire e mi accarezza le braccia,
sfiorando la mia bianca pelle piena di brividi,
si ferma sul collo, che comincia a baciare,
invadendomi con il suo profumo;
un profumo forte, di quelli che mi piacciono tanto!
Ma il profumo
più
forte è quello della sua pelle, così fresca e
morbida!
un profumo che mi inebria, che penetra dentro di me, eliminando
qualsiasi
difesa,
facendomi quasi perdere il controllo!
La sua pelle sa di
miele,
ed io ho sempre amato il miele!
Mi passa una mano
attorno al collo, e mi smuove i capelli per lasciare la pelle libera,
e mi accarezza le spalle!
E io sono sempre
lì ferma, preda di una confusione di sentimenti e sensazioni
nuove che mi
lasciano spiazzata:
davvero il corpo umano è in grado di provare tutto questo?
Lui continua nel suo
gioco di seduzione, e me lo ritrovo davanti con le mani sul mio viso,
che accarezza come se fosse porcellana!
Mi bacia!
Ma è un
bacio
diverso dal solito,
è pieno di aspettative e di speranza, di desiderio, di una
passione di cui
ignoravo l’esistenza!
La sua lingua
accarezza le mie labbra,
e questo mi provoca un capogiro non indifferente!
Mi prende le mani
e mi spinge vicino alla finestra chiusa,
dove continuiamo a baciarci con quell’emozione
così nuova!
E le sue mani si
muovono sicure sul mio corpo,
fino ad incontrare il rigonfiamento del seno;
approfondisce il bacio,
e quasi non mi accorgo che ha tra le mani i bottoni della mia camicetta,
che sta aprendo con molta maestria!
Mi stupisco di me
stessa,
incapace di oppormi a quel suo gesto così sicuro,
e lo lascio fare finché non sento un brivido sulla pancia
ormai scoperta:
comincia ad
accarezzarmi i fianchi,
l’ombelico,
le anche,
la mano sale e si poggia sul merletto del reggiseno!
Ci siamo:
cosa devo fare?
Inaspettatamente,
dominata da una forza sconosciuta,
alzo le mani e comincio a sbottonare la sua camicia!
Quant’è
facile
aprirla:
è come quando cambiavo i vestiti alle mie bambole da piccola!
Sto abbandonando
definitivamente il mondo dei giochi,
e neanche mi chiedo se sono pronta?
Sento che questa
forza imbattibile non mi abbandona,
ma mi porta ad aprirgli e levargli la camicia:
non mi ero mai
accorta di quanto fosse bello fisicamente:
e lo bacio con
maggiore passione ed intensità!
Lui mi toglie la
camicia, e comincia ad accarezzarmi la schiena,
facendomi provare brividi sempre più nuovi!
Vengo scossa da un
brivido di paura quando lui indugia sulla cerniera dei miei jeans:
“ Vuoi?
“
Senza più
indugi,
prendo i bottoni del suo pantalone tra le mani,
e per un attimo rifletto:
“
È il mio primo
bottone! “
E sono fiera di me
stessa quando lo apro facilmente!
Lui mi fa prima
sedere e poi stendere sul letto,
continuando a baciarmi,
finché non
approfondisce le sue carezze sotto il jeans e mi dice
all’orecchio:
“ Tu per me
sei la
prima! “
Inutile che io
ribadisca il concetto,
mi lascio andare a quella sensazione di piacere che sconvolge il mio
corpo!
Ma
all’improvviso
quella forza così prepotente mi abbandona,
lasciandomi sola ed imbarazzata davanti a lui!
Con uno scatto, mi
allontano da lui e vado a ricercare la mia camicia!
“ Ti prego,
scusami!
Non voglio fare niente senza il tuo permesso! “
Mi dice,
mortificato!
“ Io
… non me la
sento!
Per me … sarebbe la prima volta, ma non voglio che sia
così!
Ho sempre sognato qualcosa di romantico, un’atmosfera
diversa, un letto a
baldacchino rosa e una stanza piena di candele!
E poi, non mi
sento pronta! “
Mi è
costato
confessargli questo mio sogno e debolezza, ma con lui riesco ad essere
me
stessa fino in fondo,
e mi riempie il cuore che lui mi ritiri a sé accogliendomi
in un abbraccio
caldo e pieno di amore!
“ Hermione
Jane
Granger, ti amo! “
Il mio cuore
esplode, e tra una lacrima di gioia e un sorriso felice, mi perdo nei
suoi
occhi!
“
Harry James Potter, anch’io ti amo! “
Spazio autrice:
Grazie Hollina per la
tua
fede alle mie storie e per i tuoi commenti! :D
Grazie Tayla per i
tuoi
consigli! ;-)
Auguri
Hanon per i tuoi
favolosi 19 anni! :D
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Capitolo 13 *** Adolescenza ***
Il mio
quinto anno si è concluso nel migliore dei modi, davvero!
Ho superato
tutti i miei G.U.F.O con due Accettabile e un Oltre ogni previsione!
Ero davvero
soddisfatta di me stessa!
Quell’estate
Harry ed Hermione sono stati da noi per circa un mesetto, e
l’atmosfera era
allegra e gioiosa!
Fred e
George si divertivano a far loro tutti gli scherzi che conoscevano
– e non sono
pochi! – ed ero arrivata a pensare, molto ingenuamente, che
se ne sarebbero
andati perché troppo irritati, ma i loro volti erano
distesi, come se avessero
voluto prendersi una pausa dalla loro vita eroica per godersi
l’adolescenza!
Mi sono
sempre chiesta come facevano a sopportare tutto e a non ribellarsi per
non
poter vivere i normali tremori e sconvolgimenti ormonali dei sedicenni!
Dopotutto,
solo ora mi rendo conto che la loro vita era normale,
che hanno affrontato gli stessi passaggi complicati e controversi della
giovinezza, pieni di insidie, di ombre, di sorrisi, di crisi, di
sconfitte e di
vittorie!
A fare la
differenza con gli altri ragazzi è stata la loro
determinazione, la loro
costanza:
il sangue freddo che hanno avuto nell’affrontare, senza
grandi punti di
riferimento, situazioni più grandi di loro in
un’età tanto delicata,
li ha forgiati,
li ha resi più forti,
li ha uniti più di prima,
li ha resi davvero invincibili!
Quell’estate,
però, si sono dimenticati di essere degli eroi, e sono stati
adolescenti per un
mese!
Giocavamo
in giardino, noi Weasley insieme ad Harry ed Hermione;
lei ci ha insegnato un gioco babbano chiamato Nascondino, che ci ha
fatto
divertire tantissimo, perché non riuscivamo mai a trovare
Fred e George! ;
e ci ha insegnato anche un altro gioco, Campana, ed era buffissimo
vedere Ron
che inciampava nei suoi stessi piedi!
Quell’estate
i nostri giochi sono stati quasi tutti babbani, dal momento che non ci
era
consentito usare la bacchetta!
Abbiamo
scoperto così l’esistenza delle Biglie e dei
Palloni con cui fare tanti sport
strani e anche complicati, come Calcio, Pallavolo, Basket e
così via!
Ron era
sereno, e giocava con i suoi migliori amici come se fossero ancora quei
tre
ingenui ragazzini di undici anni!
Hermione
cominciava a diventare veramente bellissima!
La sua vita era sempre più stretta, e i suoi fianchi si
modellavano di
conseguenza;
le gambe erano lunghissime, e i capelli ormai non erano più
stepposi, ma ben
curati!
Si muoveva con leggiadria, come se fosse una farfalla!
Stava abbandonando del tutto l’aspetto della
“secchiona so-tutto-io”, che non
le si addiceva affatto!
E a me
questo non dava fastidio!
Avevo ormai accettato che Harry stesse con Hermione, e non mi faceva
più alcun
effetto vederli insieme!
Avevo imparato a trattarlo da semplice amico, e ad aspettarmi un
comportamento
simile di rimando!
Non mi accorgevo neanche più delle sue occhiate complici
alla ragazza, e degli
abbracci amorevoli e calorosi!
Anzi, devo
dire che insieme formavano davvero una bella coppia!
Sembravano non poter fare a
meno l’uno
dell’altra,
erano sempre vicini, come un satellite con il suo pianeta,
ed erano entrambi punti di forza per l’altro!
Non si comandavano a vicenda, ma facevano tutto ciò che
l’istinto suggeriva
loro:
e non si sono mai sbagliati!
Ma
quell’estate
non finì lì!
Il 15
Agosto, per una festa babbana chiamata Ferragosto, Hermione ci ha
invitato a
casa sua!
La sua era
una casa ordinaria, ma per me straordinaria!
Infatti non aveva niente di magico:
per pulire i piatti usavano una strana macchina chiamata Lavastoviglie,
per i panni una Lavatrice,
per parlare con le persone, anche a distanza, un Telefono (oggetto
questo che
mi ha incuriosito molto, e che oggi ho anche io! )
per spostarsi una Macchina che non volava né diventava
trasparente, ma con
mille bottoni,
per asciugarsi i capelli un Phon, che mi sembrava tanto una macchina
mortale!,
per riposare gli abiti negli armadi usavano Stampelle,
e avevano tantissimi altri oggetti curiosi che ora non sto ad elencare,
poiché molti
sono entrati a far parte della mia quotidianità!
Ma la cosa
che mi ha colpito di più è stata la sua camera!
Quando sono
entrata lì, mi è sembrato di immergermi in un
altro mondo, pieno di magia, di
ricordi, di momenti felici!
La camera era tappezzata di foto, magiche e non!
E devo dire che quelle babbane erano le migliori!
Rappresentavano i momenti più belli della sua vita:
i primi giorni di scuola, e anche del primo anno ad Hogwarts!
la Prima Comunione,
la Cresima,
compleanni con i parenti;
non mi ero mai immaginata come fosse la vita di Hermione prima di
Hogwarts, e
queste foto mi hanno rivelato che, nonostante non avesse amici, la sua
realtà
era comunque felice e spensierata: tutti i suoi parenti la adoravano, e
la
facevano sentire speciale!
Ma della
sua vita babbana c’erano poche foto:
tutto il muro della scrivania, l’armadio e addirittura il
capoletto erano
tappezzati di foto con Harry e Ron:
foto in cui sorridevano spensierati,
in cui si guardavano complici,
in cui si abbracciavano per non separarsi mai!
Mi sono
leggermente stupita quando ho visto foto in cui eravamo presenti anche
io, i
miei fratelli, Luna e Neville!
Mi sono
sentita quasi a disagio, perché quando Hermione si
è messa con Harry l’ho
odiata e invidiata, mentre lei mi annoverava tra gli amici
più intimi!
Tutta la
stanza era piena di ricordi gioiosi, che emanavano una
positività che ha
pervaso tutto il mio animo, facendomi dimenticare tutto ciò
che era negativo!
Quella stanza
era piena di amicizia e di amore, e grazie alle foto babbane di Harry,
Ron ed
Hermione, un momento di vita era impresso indelebilmente sulla carta, e
la
perfezione di quel ricordo si sarebbe conservata in eterno, offrendo
sempre un
conforto nei momenti bui!
Quelle foto
rappresentavano una sorta di monito, un invito ad andare avanti, a
combattere, perché
nella vita non esistono solo violenza e guerra!
Scommetto
che se un dissennatore fosse entrato in quella stanza, se ne sarebbe
allontanato subito, tanta era la felicità e la gioia che
traspariva dalle foto!
Oltre alle
foto, hanno rubato la mia attenzione le lettere e i bigliettini di
Harry e Ron,
attaccati in tutta la camera!
Fogli di pergamena stropicciati, accartocciati e dispiegati nuovamente,
suggerimenti di compiti, appunti sui professori, battutine argute o
meno sulle
lezioni, disegni fatti in momenti di noia!
Mi sono
trovata nel passato di quei tre ragazzi: testimone di momenti in cui
loro non
erano più,
osservatrice di un tempo da cui tutti e tre erano già usciti,
e questo mi ha messo un po’ di tristezza, perché
mi ha ricordato che la vita
scorre!
Ricordo
quelle sensazioni di quindicenne come se le avessi provate oggi,
sono ancora vive dentro di me,
le sento come un’esplosione nel mio animo!
Quelle persone
fanno parte di me, sono state il mio passato, e pur non sapendo come,
rappresentano anche il mio presente e futuro!
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Capitolo 14 *** Scommesse ***
Quello è
stato
forse l’anno più freddo e anche più
difficile che abbia mai trascorso ad
Hogwarts;
ammetto che vedere
la mezzosangue e lo sfregiato insieme mi faceva sempre un certo effetto
negativo,
anche se allora non potevo permettermi di prenderne pienamente
coscienza!
Ero sempre e
comunque Draco Malfoy,
non potevo abbandonare la mia maschera di freddezza e cinismo!
Però
è stato
difficile sopportare quei due che stavano sempre abbracciati!
Per fortuna mi
hanno risparmiato il fastidio di vederli mentre si baciavano!
Ma quello per me
è
stato un anno duro perché ho dovuto scegliere:
il bene o il male?
mio padre e i Mangiamorte o Hogwarts?
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“ Cosa vuoi
Malfoy? “
“ Non
credere che
mi faccia piacere parlare con te, Lenticchia, soprattutto durante una
lezione
di Pozioni, ma se continui ad
aggiungere
radici di zenzero nel tuo calderone, non ci ricaverai
l’antidoto per la tua stupidità,
ci farai saltare in aria tutti quanti! “
“ Sai
Malfoy, se
fossi tanto gentile quanto acuto, potrei addirittura trovarti appena
fastidioso, e non così irritabile! “
“ Sai
Weasley, se
fossi come mi vorresti tu, non sarei un Malfoy!
E io sono fiero di me stesso!
Comunque grazie per il consiglio, cercherò di non essere mai
così gentile! “
“ Lascialo
stare,
è Malfoy, non cambierà mai!
Mi ci gioco la cravatta! “
Dico a Ron, facendogli l’occhiolino!
“ Non mi
piace la
cravatta di Grifondoro, trovo che il rosso e il giallo non
s’intonino con il
mio spirito!
Fossi in te, Sfregiato, non sarei così sicuro della tua
affermazione, e starei
più attento alla tua preziosa cravatta! “
Mi dice con
un’occhiata tra il maligno e lo sprezzante.
Non
cambierà mai!
“ Sono a
favore dell’amicizia
tra alunni di case diverse, a patto che questa non avvenga durante le
mie ore:
Potter, Weasley, Malfoy, siete sempre voi!
10 punti in meno a testa per Grifondoro e Serpeverde!
Non so se è chiaro: per riuscire nel mio corso non bastano
celebrità e soldi!
Bisogna essere d-o-t-a-t-i! “
Quel viscido di un
Piton!
“ Dovrebbe
farsi
uno shampoo piuttosto che andare in giro a sottrarre punti: sembra
essere il
suo hobby preferito! “
Mi sussurra piano
Hermione, lanciandomi un’occhiata che mi fa sciogliere il
cuore!
“ La lezione
è
finita!
Mi raccomando, entro lunedì voglio una relazione sugli
effetti della pozione
per aguzzare l’ingegno! “
Il suo tono di
voce così acre mi fa tornare
alla
realtà!
Sono nei corridoi
mano nella mano con Hermione, e affianco a Ron a discutere della
lezione di
Astronomia, quando una voce fastidiosa giunge alle mie orecchie:
“ Potter,
fermati
un attimo, non posso mica rincorrerti per tutta la scuola! “
Mancano
pochi mesi, e poi non avrai più a
che fare con lui!
Sostengo lo
sguardo di Malfoy continuando a ripetere queste confortanti parole
nella mia
testa!
“ Potter,
Weasley,
mi dispiace per avervi fatto perdere dei punti! “
Forse le parole di
conforto mi hanno reso troppo ottimista: ho sentito bene?
Guardo Hermione e
Ron, shoccati quanto me da questa notizia!
“ Non
c’è problema
Malfoy, tanto tuo padre a fine anno si compra la vittoria per i
Serpeverde,
quindi punto in più, punto in meno, la situazione non
cambia! “
“ Lo so,
però mi
sembrava giusto dirti che non condivido il giudizio di Piton!
“
E ci supera,
lasciandoci
inermi a riflettere sulle sue parole!
“
Evidentemente
avrà fatto una scommessa con il padre o con i suoi
amichetti, e noi gli
serviamo per vincere! “
Dice Ron
risolutamente!
“ Deve
andare
avanti da molto tempo questa scommessa però!
Non avete notato che ultimamente è molto più
gentile nei nostri confronti?
Sarà l’effetto dell’ultimo anno, o il
fatto che Voldemort aumenta il suo
potere, però è sensibilmente migliorato rispetto
agli altri anni! “
Hermione ci guarda
assorta in riflessioni a cui solo la sua mente penetrante ha accesso!
“ Non voglio
insinuare niente, ma non so fino a che punto Malfoy abbia intenzione di
combattere affianco al padre! “
“ E tu che
ne sai?
“
Ron la guarda
stupefatto!
“ Dai, non
avete
notato niente?
Mostra ancora il braccio sinistro!
Questo vuol dire che non c’è marchio nero!
Pensate che il padre possa tollerare ancora a lungo che il suo figliol
prodigo
non sia un Mangiamorte nonostante sia maggiorenne da più di
4 mesi ormai? “
“ Non
significa
niente questo!
Magari Tu-Sai-Chi non gli ha fatto ancora il marchio nero
perché potrebbe
essere pericoloso mostrarlo a tutti a scuola! “
“ Oh andiamo
Ronald, non essere così ingenuo!
Anche Piton ha il marchio nero, eppure riesce a camuffarlo benissimo!
Non avete visto che ormai i rapporti tra Malfoy e gli altri Serpeverde
sono
quasi pari a zero?
Secondo te perché oggi ti ha fatto quell’appunto?
“
Ron sembra seguire
a stento il suo ragionamento:
“ Se fosse
per
lui, questa scuola sarebbe saltata in aria sei anni fa! “
“ Vuoi dire
che l’ha
fatto per proteggerci? “
Le dico, cercando
di rimanere lucido di fronte quella che poteva essere la rivelazione
più
sconvolgente della mia vita!
“ Magari
proprio
proteggerci no!
Insomma, è pur sempre Malfoy!
Ho una mia tesi al riguardo:
penso seriamente che Malfoy non sia intenzionato a diventare un
mangiamorte, ma
voglia allearsi con noi!
- zittisce me e Ron con un’occhiata minacciosa! –
Forse ha iniziato a riflettere con la sua testa, ma ricordate che
già l’anno
scorso a Natale non è tornato a casa?
Questo significa che o ha saputo che i genitori volevano ristrutturare
la sua
camera, o non ci si trova più bene perché non
è ben accetto!
Malfoy non è il ragazzo cattivo che crediamo, fidatevi!
Penso che molto presto ci dovremo ricredere sul suo conto! “
“ Hermione
ma ti
rendi conto di quello che dici?
È di Malfoy che stiamo parlando, non di Tyger o Goyle!
“
“ Harry, non
voglio discutere un’altra volta con te per colpa sua!
Vi ho semplicemente esposto il mio pensiero!
Ora però dobbiamo sbrigarci, che siamo in ritardo per
Astronomia! “
E
si allontana da
noi, lasciandoci soli a riflettere su quelle parole così
assurde!
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