Atmosfera natalizia

di Miss Woland
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Natale ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Rivelazione inaspettata ***
Capitolo 3: *** Dichiarazione di guerra ***
Capitolo 4: *** Un amico speciale ***
Capitolo 5: *** Grazie Ron ***
Capitolo 6: *** Cambiamenti ***
Capitolo 7: *** Allucinazioni ***
Capitolo 8: *** Gli intrusi ***
Capitolo 9: *** Una minaccia ***
Capitolo 10: *** Hogsmeade ***
Capitolo 11: *** Tradizioni ***
Capitolo 12: *** Favole e sogni ***
Capitolo 13: *** Adolescenza ***
Capitolo 14: *** Scommesse ***



Capitolo 1
*** Natale ad Hogwarts ***


Ecco un’altra fanfiction!

La prima l’ho temporaneamente sospesa perché mi sento molto ispirata per questa!

Mi piacerebbe sapere voi cosa ne pensate, leggere i vostri commenti, suggerimenti e anche critiche!

Prima di iniziare voglio ringraziare Don Merlo per i suoi preziosi consigli di scrittura!

Detto ciò,

BUONA LETTURA!

L’atmosfera natalizia ad Hogwarts è sempre stata indefinibile ed inconfondibile: abeti decorati, stelle che illuminano tutti i corridoi e le aule, la Sala comune di Grifondoro ornata di vischio e scintille rosse e dorate.
Seppur così decorata, Hogwarts ha mantenuto sempre la sua sobrietà, che le conferisce il primato di posto perfetto in cui trascorrere le vacanze natalizie.
L’atmosfera è sempre gioiosa, piena di serenità, e in particolare quella sera di cui vi sto per parlare, i ragazzi sembravano animati da una felicità innaturale, soprattutto quei tre ragazzi indivisibili da sei anni, che quella sera del 24 Dicembre si trovavano nella Sala Grande semivuota.

 Noi alunni abbiamo la possibilità di scegliere se trascorrere il periodo festivo a casa o al castello, e per quanto mi riguarda, non sono mai tornata dalla mia famiglia, perché il calore di queste secolari mura mi ha sempre invitato a non abbandonarle!
 Mi compiacevo di restare al calduccio tra quelle pietre quando vedevo ragazzi salutare i loro amici con il bagaglio in mano, pronti ad affrontare la tempesta di neve che puntualmente il 20 Dicembre imperversava sul castello, dando così inizio alle tanto attese vacanze natalizie. Sembrava davvero un appuntamento improrogabile quello con la bufera di neve, e ora avverto, con una leggera stretta al cuore, che non mi sono mai sentita più a casa come ad Hogwarts.

 Non perché io non ami la mia vita, la mia famiglia, la mia calda ed accogliente dimora!
Però l’atmosfera di convivialità e condivisione che si percepisce in quel castello lascia un’impronta indelebile dentro di te.
Lì vivevo con i miei cari amici ventiquattro ore su ventiquattro, ma soprattutto potevo vedere lui: quel ragazzo che mi ha fatto battere il cuore dall’età di 10 anni, quando alla stazione di King’s Cross si è avvicinato timidamente a mia madre chiedendole dove fosse il binario 9 e ¾.

Il ragazzo in questione è Harry Potter.

Penso che abbiate capito quindi chi è che vi sta parlando.

Sono Ginevra Weasley, ultima ed unica figlia femmina della numerosa famiglia Weasley.
Capelli rossi, occhi verdi, qualche lentiggine sul viso: segni inconfondibili di cui sono sempre andata fiera, anche quando ero presa di mira dagli attacchi dei Serpeverde per la mia famiglia.

Ma questa è un’altra storia.

 Era una serata davvero particolare quella, perché , a mio avviso, quel 24 Dicembre ha avuto inizio tutto.

 Nonostante Ron fosse mio fratello, non ho mai trascorso molto tempo insieme al suo trio: quei tre sono stati sempre legati da un particolare e complicato vincolo che ancora oggi, a 19 anni dalla fine del loro settimo anno, non saprei spiegare: un legame più profondo dell’amicizia, oserei dire più intenso anche dell’amore: è come se la loro anima sia divisa in tre parti e insieme si completino a vicenda.

Lo percepivo quando ancora non ero studentessa ad Hogwarts, dalle lettere che Ron mi mandava durante il suo primo anno: era entusiasta, dalle sue parole traspariva il suo sentirsi realizzato e fortunato, perché capiva di aver finalmente trovato il suo posto e di essere veramente importante per qualcuno.

Da quando sono arrivata, ho capito che sarebbe stato impossibile dividere quei tre, che avevano costruito attorno a loro una sorta di bolla che li rendeva immuni agli attacchi esterni: si difendevano vicendevolmente contro tutto e contro tutti, si spalleggiavano, e anche quando ricercavano il contatto con altre persone, dopo un po’ avevano bisogno di ritrovarsi da soli loro tre per riacquisire la propria dimensione: pur non volendo, dipendevano dalla loro amicizia! e questo rapporto, nonostante gli anni e le avventure che si siano susseguite, non è mai cambiato.

Anche io ho sempre desiderato vivere un’amicizia simile, ma a me è toccato un destino diverso.

Ma ritorniamo a quella sera!
Pur non avendomelo mai detto esplicitamente, capivo che a Ron piaceva Hermione e, nonostante a malincuore, sapevo che questo interesse era condiviso anche da Harry.
Di Hermione non ho mai capito molto: al quinto anno mi ha rivelato di aver dato il primo bacio a Krum, ma per il resto non mi ha detto nient’altro; eppure potevo intuire che ricambiava l’interesse per Harry.
È stata sempre molto schiva nel dichiarare i suoi sentimenti alle persone: forse perché non li capiva lei stessa fino in fondo, o forse perché temeva di rovinare la sua amicizia con Harry e Ron.

Sta di fatto che quella sera loro erano seduti vicini al tavolo di Grifondoro nella Sala Grande e io ero distante un paio di posti ad osservare silenziosamente la scena, com’era capitato anche altre volte: Hermione stava leggendo, Harry e Ron giocavano a scacchi magici.
All’improvviso, non so se volontariamente o inconsciamente, lei alzò lo sguardo e lo fissò su un punto al di là della testa di Ron, e arrossì leggermente.
Cosa diavolo era successo di così eclatante da far arrossire Hermione?
Seguii con gli occhi il suo sguardo e mi apparve una scena che aveva dell’incredibile: Draco Malfoy, seduto al tavolo dei Serpeverde, intento in vere e proprie acrobazie ginniche con una morettina.
 Fin qui, niente di speciale.
La cosa davvero sorprendente era il suo sguardo: letteralmente incatenato a quello di Hermione!

Possibile che non avevo capito niente per cinque anni?

 

 

 

NOTE DELL’AUTRICE:

Ho modificato il mio nickname da “Miss Cip” a “Miss Woland”!

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Capitolo 2
*** Rivelazione inaspettata ***


24 Dicembre.
Sono qui ad Hogwarts con i miei migliori amici, Harry Potter e Ron Weasley.
Un po’ di riposo mi serve davvero, questo primo trimestre è stato abbastanza tosto.
Ma ora non voglio pensare allo studio, ma godermi tranquillamente questi giorni di meritata pace.

Ho sempre amato le atmosfere natalizie qui al castello, così sobrie eppure così avvolgenti.
In particolare, mi hanno sempre lasciato di stucco le decorazioni della Sala Grande: il grande abete decorato con palline che riprendono i colori delle 4 case mi fanno vagare con la mente, concedendomi il ricordo della mia infanzia babbana, quando decoravo un infinito abete insieme a mio padre, che mi metteva sulle sue spalle per apporre la stella sulla cima dell’albero!
Quant’è più facile con la magia!
Basta una bacchetta magica e le decorazioni si sistemano da sole!
Ma questo annulla la vera magia del fare l’albero di Natale, per me momento di ritrovo e convivialità familiare!

Ma questi sono ricordi di una vita passata! Ora la mia vita è questa ad Hogwarts, e al momento è impegnata nella lettura di un libro che mi ha sempre affascinato molto: “Cime tempestose”, di Emily Brontë.
Infatti non voglio completamente rinunciare alle mie origini babbane cui appartiene questo libro che mi ha donato mio nonno materno l’ultimo Natale che ho trascorso con la mia famiglia.

Totalmente rapita dalla descrizione dello stato d’animo di un Heathcliff distrutto dalla passione per Catherine, alzo lo sguardo, sentendomi fastidiosamente osservata da occhi indiscreti che non voglio che si intromettano nella mia vita.
La scena che mi si mostra è a dir poco patetica:
Malfoy intento a baciare senza ritegno una moretta!
Ma qualcosa mi spinge a non spostare lo sguardo!

Qualcosa di inconsapevolmente rovinoso e più forte di me mi spinge a mantenere il contatto visivo, fino a farmi arrossire, fino a farmi esclamare, in maniera del tutto involontaria:

“ In fin dei conti Malfoy è carino!”

L’ho detto!
E non posso più tornare indietro!
Ormai è accaduto l’irrimediabile!
Come ho fatto ad essere così sciocca ed ingenua da lasciarmi scappare un commento così personale?
Capiranno i miei amici?
Potrò mai farmi perdonare da loro per aver detto una cosa così ... VERA??

Vera!

Perché devo farmi perdonare?
Inaspettatamente, mi ritrovo a fissare quel ragazzo biondino con gli occhi grigi che ricambia il mio sguardo:
lineamenti perfetti,
movenze nobili, anche se avevano ben poco di nobile i suoi movimenti in quel momento!
Davvero degno del titolo di Principe delle Serpi!

Così persa in questi peccaminosi pensieri, ne vengo distolta da un Ron che mi guarda incredulo e da un Harry che non sa se compatirmi o disprezzarmi:
occhi verdi pronti ad esplodere in un attacco d’ira.
Non riesco ancora a rendermi conto delle conseguenze di quanto ho detto che Harry mi dice:

“ Ma ti sei ascoltata?
Ti rendi conto di cosa hai detto? “

Non l’avevo mai visto così, ma prendo la situazione alquanto sottogamba, perché mi sento innocente e anche un po’ divertita.
La butto sullo scherzo:

“ Non ho detto che mi piace ... ho detto solo che è carino!
Mica voglio fidanzarmici! “

Ripeto ancora più incredula quella frase:

Malfoy carino.

Un ossimoro.
Due parole che non potevano stare nella stessa frase fino a due minuti prima, ma che ora cominciano a trovare una loro perfetta combinazione.

“ Cioè, Malfoy carino?

MALFOY CARINO????

Il principe delle serpi che non perde occasione per attaccarci ed insultarti?

 Lo stesso che ti ha fatto piangere al secondo anno e per cui Ron ha vomitato lumache per due ore?”

Ron sembra riprendersi dal suo stato di trans al ricordo di quel riprovevole episodio!

Forse sono stata troppo spavalda nel rivelare quel pensiero così intimo, ma avverto quanto siano giuste le parole di Harry.
Tuttavia non voglio dargliela vinta.
È l’orgoglio a parlare, a complicare la situazione:

“ Si, ok?
Che c’è di male nel trovare carina  una persona?
Credi davvero che io sia sempre quella ragazzina asessuata di 11 anni disperatamente legata ai libri?

Sai, le persone cambiano!”

E lui, rosso in viso:

“ Me ne sono accorto due anni fa del tuo cambiamento, quando baciavi beatamente Viktor Krum!
Ti preferivo quando avevi undici anni e il tuo unico interesse era essere la migliore della scuola!”

Totalmente shoccata dalle sue parole, senza capire più niente, mi alzo per tenergli testa:

“ Come osi discutere i miei gusti?
Solo perché non incontrano i tuoi, non vuol dire che non siano giusti per me!
Non mi pare che io ti abbia mai detto qualcosa quando la tua amata Cho ha rivelato il nascondiglio dell’Esercito di Silente!

Solo perché le azioni di una persona sono discutibili, non vuol dir.. “

“ Discutibili? DISCUTIBILI? Cho aveva bevuto il Veritaserum, non ci avrebbe mai traditi spontaneamente!
E di certo non ci ha mai attaccato gratuitamente come Malfoy!  
Sbaglio o è stato proprio lui a darci la caccia per tutto il quinto anno?

Vuoi addirittura difenderlo ora?”

Colpita nell’orgoglio, non posso tollerare che le mie parole vengano fraintese:

“ Harry, non ho detto che voglio andarci AL LETTO!!!

 Ho detto solo che oggettivamente parlando è C-A-R-I-N-O!

C’è una bella differenza, mi pare!”

Ma lui ormai non ascolta più niente, e non tenendo conto della mia ultima affermazione, recupera meccanicamente la sua roba dal tavolo pronto ad andarsene.

Ma prima di girarsi mi rivolge uno sguardo pieno di delusione e con rammarico e una punta di disprezzo, mi dice, abbassando i toni un po’ troppo alti:

“ Mi hai deluso Hermione.

Pensavo odiassi le ragazze che sbavano per Malfoy, non che fossi una di loro.

Da te non me lo sarei mai aspettato.”

Si volta lentamente, misurando i suoi passi così come aveva dosato il disgusto in quelle parole, e si allontana.

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Capitolo 3
*** Dichiarazione di guerra ***


Spiazzato.

Totalmente e completamente svuotato, ferito nell’orgoglio, ammutolito da una rivelazione troppo dolorosa.

Non riesco a capire se sono indignato o abbattuto..

Le ho rivolto accuse pesanti, ma non me ne pento!
Dovevo dimostrarle la mia delusione!
L’ho accusata usando le sue stesse parole!
Ho accusato la sua intelligenza paragonandola a quelle sciacquette da niente!
È una cosa che sicuramente non accetterà!
Si vendicherà di quello che le ho detto, e già so che la sua sarà una vendetta lenta e dolorosa!

Cammino contando i miei passi; non posso fare errori proprio ora!
Devo dare l’impressione di essere padrone di me stesso, quando non è così!

Il mio non è stato un tentativo di farla ragionare, o un disperato lavaggio del cervello.
No.
 È stato molto di più.

È eufemistico definirla scenata di gelosia, anche se ne sembra avere tutte le caratteristiche.

È stata una vera e propria ritirata strategica per dichiararle guerra.

Non mi ha deluso come amica.
Ha fatto di peggio!

Mi ha spezzato il cuore!

Perché, affermando che Malfoy è carino, ha decretato indirettamente il vincitore assoluto ed indiscusso di questa tacita gara che va avanti da sei anni.

A me non è mai importato avere tante ragazze dietro: ne volevo una sola.
Lei.
La sua presenza al mio fianco ha sempre rappresentato la vittoria più dolce, e questo lei lo sa.

E ora?
Il dolce è diventato amaro, un amaro tropo difficile da digerire, che sta distruggendo lentamente il mio cuore, che sta aprendo un abisso profondo tra di noi che forse neanche il tempo riuscirà a colmare.

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Capitolo 4
*** Un amico speciale ***


La vita qui a Londra è a dir poco pacifica da circa 16 anni a questa parte!
Non c’è niente che possa turbare questo piacevole idillio.
Sono finiti i tempi in cui si taceva per scaramanzia.
Appartengono ormai ad un passato sepolto tra i ricordi ma sempre vivo per incitarci a non commettere nuovamente errori di cui abbiamo pagato troppe volte le conseguenze.

Vi starete chiedendo chi sono io!

Sono Draco Malfoy.

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Paralizzata da un unico pensiero, che mi invade tutto, il corpo e la mente, un pensiero che non riesco a formulare, per quanto tremendo, ma di cui riesco ad avvertirne tutto il peso:

L’ho perso per sempre?

Cerco un’ancora di salvataggio, per non andare a fondo nell’oblio del dolore a causa dell’enorme peso di quel singolo pensiero.
Incredibile come il cervello rielabori in breve tutte le informazioni: mi sembra sia passata una vita da quando ho discusso con Harry, invece riesco ancora a vederlo mentre si appresta ad oltrepassare la porta della Sala con la sua camminata lenta e misurata, dolorosamente padrone di se.

Ritorno alla realtà e mi rendo conto che la vita continua attorno a me. E vedo Ron.

Cavolo, mi sono totalmente dimenticata di lui!
Aspetto anche la sua sfuriata, pronta a sentire parole taglienti come lame di spada trafiggermi il cuore; mi preparo ad essere il capro espiatorio delle mie stesse parole!

Il tempo passa.
I miei occhi sono dolorosamente e pesantemente chiusi perché non voglio leggere la delusione anche sul suo volto.
Sento il suo sguardo su di me, immagino i suoi occhi pieni di disprezzo, e comincio a pensare che dopotutto me lo sono meritato.
L’attesa è piena di tensione;
ho i muscoli contratti all’inverosimile;
sento il cuore pulsare come un tamburo,
nel petto,
nelle tempie,
nello stomaco,
nelle dita,
sotto i talloni!
Riesco quasi a sentire la pelle del labbro inferiore che sta per dilaniarsi sotto l’eccessiva pressione dei miei finalmente perfetti incisivi!

Ma alle orecchie non arriva nessun suono!

Aspetto un’altra manciata di secondi, poi apro l’occhio destro.

Riesco a malapena a controllare la mia voce, per non farmi sfuggire un gridolino di dolore per via della mia mano letteralmente infilzata dalle mie unghie, quando la sento.

La sua voce, un po’ roca;
la voce di un uomo comprensivo e superficialmente calmo, ma profondamente abbattuto:

“ Così ti farai male! Dai tregua al tuo povero labbro! “

Resto ancora in attesa, desiderando ancora di sentire la sua voce così serafica;
ma quando rielaboro le sue parole, un dolore acuto parte dallo stomaco e sale fino alla testa, rendendomi consapevole della realtà:
non mi sta giudicando.

Spalanco gli occhi e mi accorgo che il suo non è uno sguardo accusatore: è lo sguardo di una persona comprensiva, sinceramente preoccupata per me e per il mio labbro ormai in sangue. E questo suo sguardo mi colpisce e mi fa male più di mille spade nel cuore, perché mi fa davvero vergognare e sentire in colpa per la mia sciocca affermazione.

Ho sempre saputo che io non gli sono indifferente, ma per quanto io mi sforzi, lo vedo solo come il mio migliore amico.
Litighiamo spesso e immagino, devo dire anche con un po’ di timore, che lui possa scambiare questo mio comportamento per interesse.
Ma non è così!
Lui mi stuzzica e io mi diverto a rispondere alle suo bonarie provocazioni, e viceversa.

Ma da parte mia non c’è nient’altro.

E guardarlo ora così calmo mi fa veramente male!

Preferirei che mi sputasse addosso quanto l’ho deluso,
che anche lui mi paragoni ad un’ochetta giuliva senza cervello,
preferirei tutto,
fuorché questo suo atteggiamento comprensivo e quasi giustificatore!

Perché so di averlo ferito, forse più di quanto abbia ferito Harry.

Ron è vissuto sempre all’ombra di fratelli più bravi e più dotati di lui;
anche di una sorella che ha più successo di lui in amore, pur essendo più piccola;
di Harry, il ragazzo più famoso e più ammirato;
anche di me, la più brava studentessa di Hogwarts.

È stato sempre in secondo piano per me, come ragazzo, perché è consapevole del feeling che c’è (c’era?) tra me ed Harry!

E ora passa addirittura in terzo piano, dopo che ho detto che Malfoy è carino?
Questo equivale a dire che per me è quasi trasparente, che è la terza scelta.

“ Sarebbe il caso che tu vada da Madama Chips, sembra che ti stia venendo un ictus! “

Voglio bloccare i miei pensieri e le mie emozioni, fingere che non sappia quanto gli costa dirmi queste parole!
E che non sappia quanto costa a me ascoltarle!

“ Ma se non vuoi andare da lei, almeno lascia stare il tuo labbro! “

Già, perché troppo intenta nelle mie elucubrazioni mentali, mi sono dimenticata di riassumere un aspetto normale.
Avverto il caldo e ferroso liquido rosso bagnarmi le labbra e un fastidioso dolore alle mani, ormai livide per le mie unghie pressanti.

Devo riassumere il controllo di me.

Lasciandomi lentamente spiazzata, è ancora lui a parlare:

“ Mi piacerebbe passare tutta la giornata ad Hogsmeade domani!
Dopo queste intense nevicate, sarà davvero divertente fare una battaglia di palle di neve, riscaldarci con la burrobirra  e riempirci di caramelle da Mielandia! “

Un’ingenuità disarmante la sua.
Capace di vedere sempre il lato positivo delle cose, di farmi dimenticare le preoccupazione e di strapparmi un sorriso!
Anche in questo momento

“ Davvero una bella idea “ dico confusa.

Le parole mi escono senza che io possa controllarle.

Mi ritrovo a fissare piena di gratitudine Ron Weasley, il mio migliore amico!

Il mio amico speciale!

Un tesoro con i capelli rossi e le lentiggini capace di rendere positiva anche la giornata più triste.

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Capitolo 5
*** Grazie Ron ***


Perché lo sto facendo?

Perché non posso semplicemente dirle quanto mi piace, anziché consolarla?

Perché non sono stato io a farle quella scenata, dimostrandole il mio disappunto, la mia delusione?

Perché devo combattere con me stesso tra la voglia di baciarla e di vederla sorridere?

Perché so che le due cose si escludono: che non è baciando me che lei sorriderà davvero.

Confinato qui, nel mio eterno ruolo di amico e spalla su cui piangere, la vedo con quel labbro sanguinante e l’unica cosa che vorrei fare è lavarle il sangue, accarezzarle quella carne così fragile, baciarla!

La vedo così, sola e dispersa, mentre dentro di se si sta chiedendo cosa sia giusto fare a questo punto.

Harry se n’è andato da soli due minuti, ma già il suo sguardo è spento e il suo sorriso è falso senza di lui!

Contrariato, in continua lotta con me stesso, dico, dolorosamente consapevole che è la cosa più giusta per lei:

“ Dovresti andare da lui! “

Ancora una volta fingo che non mi interessi!

Che non sono io quello deluso e spiazzato!

Che lei è solo la mia amica speciale!

E reprimo quei dolorosi pensieri d’amore che mi hanno inondato l’animo da quando l’ho vista pietrificata.

Alle mie parole è come se si rianimasse, e vedo che il suo corpo viene scosso da un brivido che sembra riportare vita in quel corpo altrimenti esanime.

“ Grazie Ron! “

Com’è dolce il mio nome pronunciato da quella soave voce!

Mai una nota di amore è trapelata dal suo tono di voce quando si rivolge a me!

Ancora una volta mi guarda profondamente per istanti che mi sembrano eterni, e vedo tutta la sua gratificazione.

Nient’altro.

Solo gratificazione.

Distolgo lo sguardo, temendo che lei, con la sua perspicacia, possa intravedere nei miei occhi anche solo un piccolo barlume dell’immenso amore che nutro per lei.

Ma lei è distratta, non pensa a me e al mio amore.

Maledicendo il giorno in cui, due anni prima, durante il Ballo del Ceppo, Harry, ubriaco, mi ha dichiarato il suo amore per lei, maledicendomi di non essere io ubriaco ad aver fatto quella rivelazione, la guardo.

Ma rimango solo con i miei rimpianti.

Lei se n’è già andata!

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Capitolo 6
*** Cambiamenti ***


Ho sempre ricordato con grande piacere il mio quinto anno ad Hogwarts.
Probabilmente, è stato l’anno più bello!

Quindici anni, la porta dell’infanzia che si chiude, quella dell’adolescenza che si apre!
L’età in cui, almeno per quanto mi riguarda, è cambiato tutto!

L’età delle prime piccole grandi conquiste, e anche delle dure sconfitte!

L’età dell’amore e dell’amicizia che pensiamo durino per sempre!

L’età in cui si è troppo grandi per giocare, troppo piccoli per amare, ma giusti per sognare, per divertirsi!

Per me è stato l’anno dell’addio all’innocenza!
Non intendo in senso fisico, ma in senso lato:
è stato quello l’anno in cui ho salutato i carezzevoli e affascinanti sogni di ragazzina per scontrarmi con una realtà più grande e più forte di me!

È stato l’anno in cui ho imparato a duellare, in cui sono entrata a far parte dell’Esercito di Silente, in cui ho dato il mio primo bacio, in cui ho sentito il mio cuore spezzarsi in tanti piccoli pezzettini, per poi riunificarsi più forte e più carico di prima!

È stato l’anno del cambiamento!

È stato particolarmente felice anche perché si respirava un’aria davvero serena, per quanto la situazione fosse pericolosa:
i professori non volevano farci avvertire la pressione dello scontro imminente, volevano farci sentire protetti.

Oggi mi rendo conto che lo facevano solo per il nostro bene, perché scontrarsi con il Male in persona è una cosa che lascia molte cicatrici, ben più profonde di quelle fisiche!

Ma allora ero pronta a combattere, mi impegnavo al massimo in Difesa contro le Arti oscure tanto da stupire il professor Moody!

Volevo imparare il più in fretta possibile tutti gli incantesimi necessari per sostenere un duello, e sarà stata proprio questa mia fretta nel voler apprendere, questa mia impazienza nell’attendere uno scontro mortale ad aver reso veramente speciale ed unico quell’anno!

Ero totalmente e completamente su di giri all’idea di combattere!

Il solo pensiero di impugnare la bacchetta per scontrarmi in nome del Bene mi eccitava e mi rendeva estatica!

La mia trepidazione era a dir poco tangibile, e ogni giorno le mie amiche faticavano a sopportarmi per quanto ero elettrica!

Questo fatale scontro era diventato il centro dei miei pensieri, la mia testa non era occupata neanche più da Harry, e pensavo che nulla si sarebbe sostituito a quel desiderio così agognato!

Finché un ragazzo di nome Michael Corner non è apparso nella mia vita, facendomi mettere da parte quello che per mesi era stato il mio interesse principale!

Più grande di me di un anno, di lui mi aveva colpito il suo profilo:
naso perfetto, zigomi alti, labbra carnose,occhi blu profondi e penetranti, capelli biondi, lisci e corti, orecchie un po’ a sventola!
Anzi, sono state proprio le orecchie a farmi capitolare!

Quelle orecchie così morbide e dalla forma inusuale che lo rendevano davvero originale ed unico!

È stato a lui che ho dato il mio primo bacio!

Un bacio davvero memorabile, ma ora non mi sembra il caso di ricordarlo, dato che ormai ne è passato di tempo, e per me non ha più alcuna importanza!

O forse non ne ha avuta mai così tanta, dal momento che non è stato lui a spezzarmi il cuore!

No.

È stato un altro ragazzo, con i capelli scuri ricci, occhi verdi, occhiali tondi e una curiosa cicatrice a forma di saetta nella parte destra della fronte!

Era ovvio che fosse stato Harry Potter, facendo una cosa per la quale mi ero preparata tante volte, ma che mi ha lasciato lo stesso totalmente spiazzata!

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Capitolo 7
*** Allucinazioni ***


È da escludere che io possa aver davvero provato una cosa simile, un’oretta fa!

Saranno stati sicuramente gli effetti del fumo e dell’alcool!

“ Solo perché una cosa ti aggrada, non vuol dire che devi abusarne, perché alla fine ti stancherà! “

Sagge le parole di mia madre, ma questo può voler dire solo che io ho oltrepassato i limiti di sopportazione umana!
In tanti si chiedono come mai non mi sia ancora venuto un tumore ai polmoni o un’epatite!

Eppure io non mi sento ancora sazio!

Non ne ho ancora abbastanza!

D’altronde però devo auto convincermi di questo, perché il pensiero seguente non è tollerabile!

 Il pensiero che incrociare gli occhi della Mezzosangue mi abbia fatto accelerare il battito cardiaco ha davvero dell’incredibile!

Eppure, il suo viso così perfetto, i suoi lineamenti da ragazza maturata troppo presto, ma ancora innocente, i suoi occhi color nocciola così attenti …

No, devo davvero smetterla di fumare e di bere, altrimenti queste allucinazioni che mi perseguitano da circa una settimana anche nei sogni non avranno fine!

Sogno lei, il suo corpo snello steso accanto al mio;
sogno che siamo nudi su un letto a baldacchino e ci guardiamo sorridendo;
sogno che scherziamo amorevolmente abbracciati, intenti a farci dispetti da bambini come il solletico;

Poi sogno ancora lei, ma non così illibata come credo che sia:
sogno una donna sicura dei suoi movimenti che con il suo corpo steso sul mio mi fa adagiare sul letto;
percepisco il brivido di piacere che percorre la mia schiena quando, in sogno, lei mi artiglia le spalle con le sue unghie smaltate;
sogno le sue mani tra i miei capelli e lei che sussurra il mio nome in uno spasimo di piacere;
sogno le sue gambe intrecciate alle mie …

Sogni, solo sogni, che nel pieno della notte mi fanno svegliare di soprassalto, sudato e insoddisfatto!

Solo allucinazioni!

Comincerò davvero ad essere più assennato nel gustarmi i dolci piacere della vita!

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Capitolo 8
*** Gli intrusi ***


Mentre esco dalla Sala Grande, con il cuore in gola e la mente abbastanza lucida per scegliere adeguatamente parole che non ricorderò mai quando mi troverò davanti a lui, non mi accorgo di niente!
Né di Ron che mi guarda andare via con occhi tristi e sconfitti,
né di Ginny, combattuta dalla voglia di seguirmi e di andare a consolare il fratello,
né di Malfoy, che ha interrotto le sue acrobazie linguistiche con la moretta e assume un ghigno sarcastico,
penso solo a quello che potrei fare una volta trovato Harry!

Devo assolutamente parlare con lui, chiarire tutto, perché non posso davvero tollerare che lui si allontani da me per una sciocchezza simile!

Non posso permettere a Malfoy di frapporsi tra me e lui!

Harry è stato sempre molto più di un amico per me:
mi è stato sempre vicino, mi ha sempre abbracciato, mi ha sempre consolato e sostenuto nei miei momenti peggiori,
mi ha visto sconvolta ed esaurita, e solo da lui mi sono fatta vedere in quei momenti così bui!

Sin dal terzo anno ho sempre provato uno strano disagio quando ero con lui;
quando siamo tornati insieme indietro nel tempo e siamo stati 3 ore insieme, io non avevo la minima idea di cosa dirgli, e mi sentivo imbarazzata, cosa che non mi era mai successa con Ron!

Da allora, questa sensazione mi ha sempre accompagnato, e ora che comincio a capirla, che comincio a cedere a questo turbamento così vitale, non voglio che mi abbandoni!

Ho due possibilità al momento:

essere pessimista, vedere tutto nero, e non concedermi il lusso di pensare che in fondo lui ha avuto quell’atteggiamento perché tiene a me nello stesso modo in cui io tengo a lui;

oppure essere speranzosa, e far si che questa speranza si appropri di me e mi renda ottimista!

Non sono mai stata troppo speranzosa in realtà!

Ma non perché sia pessimista:
semplicemente perché ho imparato a non aspettarmi niente dagli altri, per cui mi preparo quasi sempre al peggio per non rimanere delusa, o al contrario, per poter gioire oltre le mie previsioni!

E ora?

Cosa devo pensare?

Perché è diventato così difficile anche solo riflettere?  

Devo essere calma, e iniziare a dirigermi verso il dormitorio: sicuramente lo troverò lì davanti al fuoco!

Mi ritrovo davanti al ritratto della Signora Grassa, senza ricordarmi la strada che ho percorso né il tempo che ho impiegato!

Pronuncio meccanicamente la parola d’ordine “Incanto Patronum” e mi ritrovo in una sala quasi completamente vuota, illuminata dalla luce di un fuoco da poco ravvivato;
le finestre sono chiuse, ma si può vedere la sagoma della luna piena, bianca come lo è il paesaggio innevato che rischiara;
dalla capanna di Hagrid si leva un debole fumo che si confonde presto con l’aria fitta della Foresta Proibita;
il lago è completamente ghiacciato, e sul suo specchio si riflette la luna, mai vista più grande e più brillante!;
gli alberi sono totalmente innevati, fatta esclusione per la punta, che si erge verde in tutto quel bianco;
il prato è ricoperto di neve e si riescono addirittura ad intravedere le sculture fatte dopo la bufera della mattina!

Ma non ho tempo per soffermarmi su questi deliziosi dettagli, che rendono unico il paesaggio di Hogwarts!

No, perché il mio obiettivo è un altro:
trovo Harry davanti al fuoco, che guarda distrattamente una copia del “Cavillo”.

Si sarà accorto di me?

Ma certo, quanto sei stupida, fa rumore la porta d’ingresso quando si chiude!

E allora perché non si è voltato?

Che ti aspettavi dopo quello che è successo? Che venisse a stringerti la mano?

Basta tormentarmi con domande stupide alle quali la mia coscienza è fin troppo in grado di rispondere!

Con la mente del tutto svuotata, senza la minima idea di cosa dirgli, mi avvicino a lui:

“ Sarebbe bello andare ad Hogsmeade domani!
Sai come ci divertiamo dopo la bufera di stamattina?”

Ringrazio Ron per avermi dato il pretesto per iniziare un discorso coerente con Harry, ma lui sembra deciso a passare all’azione.

Con un tono duro, e anche offensivo, mi dice senza guardarmi:

“Potresti andarci con Malfoy!
Sono sicuro che lui saprà trovare il modo per farti divertire!”

La sua indifferenza mi colpisce più delle sue parole, che mi scivolano addosso come acqua fresca: è così grande la repulsione nei miei confronti che non si volta neanche a guardarmi negli occhi?

 “ Ho sbagliato, Harry, scusa!
Non avrei mai dovuto formulare un pensiero simile!
Non so davvero che m’è preso: mi avrà lanciato uno dei suoi incantesimi “Cattura l’attenzione”, perché neanche io riesco a spiegarmi una cosa simile!”

Non ho avuto il tempo per capire cosa fosse realmente successo poco prima, ma non ha importanza al momento!

Lui non mi risponde, ma posa il giornale a terra e lentamente, quasi in contrasto con la maschera di freddezza che ha assunto, si gira verso di me!

Mai mi sono sentita così felice e orgogliosa come in quel momento!

Ma non mi lascio trascinare da quell’euforia, perché so che non abbiamo ancora chiarito, che girarsi verso di me è solo una piccola vittoria:
la guerra non è ancora finita!

“ Hermione … “

Che vuole dire?

Perché si è fermato?

Perché ora abbassa lo sguardo?

Non mi è più concesso perdermi nel verde intenso dei suoi occhi, e la cosa mi turba leggermente!

“ Hermione, scusa la mia reazione così brusca, ma capisci?
Hai detto che Draco Malfoy è carino!
Diventa davvero una questione di principio alla fine!

Lui è figlio di Mangiamorte, e molto presto si unirà a loro!

Per quanto mi risulti difficile capire che una ragazza possa trovarlo interessante solo in base all’aspetto, anche questo discutibile, è per me impossibile immaginare che anche tu sia caduta nella sua trappola!

Tu sei Hermione Granger, la più brillante studentessa di Hogwarts!

Tu sei la persona migliore che abbia conosciuto, non puoi lasciarti andare in questo modo!

Sei sprecata per lui!”

Le sue parole mi colpiscono, in positivo questa volta!
Sono parole che mi ripete sempre quando sono triste, ma mai con questa enfasi,
con questo calore,
con questa trasporto!

Harry sembra essersi ripreso ormai, e la sua rabbia e delusione sembrano averlo abbandonato del tutto perché, inaspettatamente, mi prende le mani e mi dice:

“ Non voglio che tu perda di vista i tuoi obiettivi!
Non voglio consolarti perché quello ti ha spezzato il cuore!
Ma soprattutto non voglio perderti! “

Quante interpretazioni possono avere le sue parole?

Tante, infinite, ma io scelgo quella a me più congeniale, quella che incontra i miei sentimenti!

Sono seduta davanti al fuoco, con Harry che mi stringe le mani!

È tutto troppo perfetto!

Ed ecco perché le mie orecchie vengono colpite da un rumore estraneo a noi, il rumore di un intruso sgradito che si sta intromettendo nella nostra intimità, violandola!

La porta si chiude e davanti a noi appaiono le uniche due persone che avrebbero potuto soffrire per la nostra posizione:

Ron e Ginny!

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Capitolo 9
*** Una minaccia ***


Non riesco a sostenere lo sguardo del mio migliore amico, nonostante lui sappia già tutto!

Io anche so, ma lui non si è mai confidato direttamente con me!

E finalmente il momento tanto sospirato e temuto è arrivato!

Durante il Ballo del Ceppo mi sono preso una bella ubriacata, e la notte ho rivelato a Ron che Hermione è più di un’amica per me;
probabilmente non l’avrei mai fatto da sobrio, per non reggere il suo sguardo deluso e accusatore,
per non sentirmi colpevole dei miei sentimenti;
ma l’ho comunque fatto, e sopportare il suo sguardo è ora la cosa più atroce!

Perché posticipare questo momento non ha fatto altro che appesantire la mia colpa:
avrei dovuto essere sincero, ma in fondo lui ha fatto lo stesso con me!

Dovevamo essere più complici, ma quando sei innamorato della stessa ragazza, anche il tuo migliore amico diventa il tuo nemico più spietato!

“ In amore e in guerra tutto vale “

Già, ma a scapito di cosa?

Imbrogliare Ron, che ritengo un fratello, per amore di una ragazza?

Sono pronto a tradire il mio migliore amico:

probabilmente è lei il mio vero amore!

Per Cho non avrei osato, non mi sarei messo in gioco come sto facendo per Hermione!

L’amicizia con Ron è recuperabile, so che a lui passerà!

Ma lei non posso farmela sfuggire, proprio ora che ci stiamo trovando!

Ho davanti un amico tradito e una ragazza alla quale sto spezzando il cuore:
cosa devo fare?

“ Andiamo ad Hogsmeade domani? “

Hermione riesce sempre a stupirmi!

Il suo sorriso nervoso sembra allentare la tensione e lo shock della nostra rivelazione.

“ Voglio proprio vedere Madama Rosmerta inveire contro la neve che blocca il passaggio alla sua locanda!!”

Ancora silenzio.

Un silenzio che stordisce i timpani e che ti abbandona nella solitudine più totale con i pensieri più colpevoli che una persona possa formulare!

“ Potrebbe essere divertente.. “

Le donne sono davvero la salvezza degli uomini!

Ginny è la prima a riprendersi, e mi fulmina con uno sguardo verde privo di qualsiasi luce.

A testa alta, attraversa la sala e si dirige verso il dormitorio femminile.

Ron rimane in piedi,
immobile,
muto,
davanti ai suoi migliori amici;

e io non sono in grado di dire niente!

Fisso il vuoto che c’è tra di noi, rendendomi conto che l’unico abisso che si verrà a creare è tra me e lui, e io ne sono la causa!

Hermione non può trovare un diversivo stavolta, la questione dobbiamo risolverla io e lui!

Raggiunge Ginny al primo piano, andandosene con un semplice:

“ A dopo! “

Rimaniamo io e lui soli, continuiamo ad osservarci e a comunicare con lo sguardo.

Ron sembra quasi schifato da quello che sta per dire:

“ Se la fai soffrire, giuro sulla dinastia Weasley che prima ti uccido e poi ti consegno a Tu-Sai-Chi! “

Mi lancia degli sguardi davvero di fuoco, ma so che ha ragione!

“ La tratterò da regina Ron!
Se dovessi farla soffrire mi consegnerei spontaneamente a Voldemort! “

“ Lo spero per te! “

E se ne va.

Lasciandomi solo con quella minaccia che mi fa tanta paura, ma che mi rende ancora più sicuro del mio amore!

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Capitolo 10
*** Hogsmeade ***


Non riesco a trovare le parole per descrivere quella giornata di Natale ad Hogsmeade!

Ancora oggi, a distanza di anni, nonostante siano cambiate tante cose, riesco ancora a percepire quella gelosia nascosta,
quella voglia di tornare indietro nel tempo e giocare diversamente le mie carte,
quel desiderio di non voler essere lì,
quella sensazione di disagio;
 mi sentivo davvero il terzo incomodo, ma allo stesso tempo non potevo andarmene abbandonando il campo!

Ogni tanto Harry si voltava e mi sorrideva,
scherzava con me,
 mi lanciava le palle di neve,
ma tutta la sua attenzione era concentrata su di lei:

la mia migliore amica Hermione,
e lei ricambiava l’interesse!

C’era un tale affiatamento tra quei due,
una tale unione,
che niente avrebbe potuto dividerli:

neanche un amico tradito o una ragazza delusa!

Ma d’altronde quella giornata era loro, e io e Ron l’avevamo previsto!

Abbiamo giocato tanto quel giorno:
quando sono tornata in camera avevo neve dappertutto,
eppure non era lei a tormentarmi per il dolore!

Quel giorno eravamo Harry, Hermione, Ron, Neville, Luna ed io.

Abbiamo raggiunto Fred e George al loro negozio e abbiamo aspettato che chiudessero per andare tutti insieme a bere Burrobirra da Madama Rosmerta, che secondo le previsioni di Hermione, era nera di rabbia per la neve che bloccava il suo ingresso.

Grazie ai gemelli, la tensione si è smorzata, e l’atmosfera è diventata più che tollerabile!

Quella sera loro mi hanno presentato Michael Corner, perché, a detta loro, tutti erano accoppiati tranne me e Ron.

Ron ci ha riso su dicendo che non era quello il momento di pensare alle ragazze, con una battaglia in corso.

Era chiaro ormai a tutti che Harry ed Hermione stavano insieme, anche se davanti a noi non si sono mai baciati!

Non eravamo gli unici però a soffrire per quella situazione …

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Mi ha sempre disgustato l’aria dei “ Tre manici di scopa “, ma purtroppo è l’unica aperta oggi ad Hogsmeade.

Mi tocca entrare per non morire assiderato, e abbassarmi a bere una poco alcolica Burrobirra come uno stupido primino,

o come quel gruppo di idioti che girano intorno ad Harry Potter!

Entro nella locanda e vengo investito da un odore di birra così forte che potrei vomitare!

Ma devo resistere, per tornare vivo nel mio dormitorio!

E, toh, guarda chi incontro!

I miei migliori amici riuniti attorno a una decina di boccali che ridono beatamente.

E la Mezzosangue è la più felice:
nonostante abbia ridotto la quantità di alcool e fumo, lei continua a farmi visita nei miei sonni;

cosa che odio!

Perché non posso sognare che lei, con il sangue così sporco, possa appagare tutti i miei desideri.

È il momento di intervenire, di prendere in mano la situazione!

Devo allontanarla da me, devo liberarmi dei suoi occhi color nocciola che invadono i miei pensieri di giorno e i miei sogni di notte.

Basta!

È stretta vicino al suo bel Potter:
e così si sono finalmente dichiarati quei due!

Allora perché uno strano fastidio si impossessa di me, offuscandomi i pensieri?

Devo smetterla!
Con tutto il disgusto di cui sono capace, mostro il mio ghigno e dico:

“ E così Potter hai trovato l’anima gemella?
Chissà che la mezzosangue ti dia anche un po’ di intelligenza, oltre alla sua virtù! “

Aspetto di sentirmi soddisfatto, aspetto che il solito barlume di vittoria mi renda orgoglioso della mia battuta pungente,
ma non sento niente.

Solo disagio e voglia di andarmene.

“ Ti piacerebbe essere al suo posto, vero Malfoy?
Lurido verme schifoso! “

Certo che vorrei essere al suo posto!

“ Come osi rivolgerti così a me?
Porta rispetto ai superiori Mezzosangue! “

“ Ormai hanno stancato le tue battutine vecchie come Hogwarts, non fanno ridere più nessuno!
Inventante delle altre! “

Non è questo il momento per inventare nuovi insulti!

“ Se ti proponi come musa, posso ideare tutti gli insulti che vuoi! “

Perché diavolo non mi sento soddisfatto?
Perché mi fanno male i suoi occhi ormai rosso fuoco?

“ Ti basta la tua cattiveria ad ispirarti! “

Vattene, subito!

“ Hai paura di quello che puoi ispirarmi? “

Stai cadendo in basso, dovevi andartene!

“ Tu hai paura di quello che io posso ispirarti! “

“ Ora basta!
Malfoy vattene!

Non sei gradito qui! “

Ripreso dallo sfregiato perché non me ne sono andato prima da solo;

ma che mi succede?

“ Non è finita qui! “

Cerco di dire con il tono di voce più duro di cui sono capace, e mi allontano a testa alta, ignorando i commenti della mezzosangue e dei traditori di sangue!

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Capitolo 11
*** Tradizioni ***


Stanotte il letto è molto scomodo,
oppure sono i pensieri che ingombrano la mia mente a rendermi impossibile stare semplicemente stesa a dormire?

Non ho parole per descrivere la giornata ad Hogsmeade,
perché ho provato sensazioni nuove e meravigliose!

Neanche Malfoy, con la sua arroganza, è riuscito a gettare un’ombra su questa giornata a dir poco perfetta!

Ma ora ho bisogno di alzarmi,
di camminare,
mi sento euforica,
frenetica,
impaziente,

e per cosa?

Mi alzo cercando di non fare rumore, ma inciampo nelle scarpe, incontrando la disapprovazione della mia compagna di camera Calì, che, molto seccata e perentoria, mi dice:

“ Non osare metterti a studiare ora in questa camera che voglio dormire!”

Sono troppo prevedibile!

Eppure lei si sbaglia stavolta, ma non mi sembra il caso di farglielo notare, e con un semplice

“ Ok! “

infilo le pantofole, lego la vestaglia alla vita ed esco dalla stanza!

Il castello di notte è un luogo tanto incantevole quanto misterioso, molto di più di quanto non lo sia di giorno!

Perché di notte prende vita l’oscurità!

Si anima tutto ciò che è rimasto addormentato o taciuto durante il giorno!

La notte è il rifugio degli audaci, che vogliono infrangere le regole e dimostrare la loro forza,
ma anche dei timorosi, che approfittano del buio per compiere azioni troppo ardite per loro!

E io cosa sono?

Scendo nella Sala Comune cercando una risposta alla mia domanda, quando mi accorgo di non essere la sola sveglia alle due di notte!

Una coppietta è seduta su una poltrona intenta a baciarsi appassionatamente, ignorando la presenza di un gruppo di ragazzini che si divertono a giocare agli scacchi dei maghi, e di un ragazzo solitario seduto davanti al fuoco.

Potrei distinguerlo dovunque,
di spalle,
di profilo,
tra mille persone,
anche se bevesse la Pozione Polisucco!

Mi avvicino a lui e lo trovo con gli occhi fissi sul fuoco!

“ Ce ne hai messo di tempo! “

Mi dice senza guardarmi:

“ Avevamo per caso un appuntamento? “

Gli dico, un po’ disorientata!

“ Ero sicuro che saresti scesa:
questo è il sesto anno che scendi in Sala Comune per aspettare l’alba del 26 Dicembre, e ancora non mi hai mai spiegato perché! “

Ha ragione!

Era una cosa che facevo sempre con mia nonna materna, ma ora me ne ero totalmente dimenticata! :
dopo la cena di Natale, rimanevamo sveglie fino all’alba a raccontarci storie, a parlarci di noi, a confidarci le speranze che riponevamo nell’anno che sarebbe venuto!

E da quando sono ad Hogwarts, scendo sempre nella Sala Comune e aspetto pazientemente l’alba,
per sentirmi più vicina a lei!

“ È per onorare una tradizione che avevo con mia nonna!

Ma perché sei qui?
Qualche tradizione da rispettare? “

Mi mordo la lingua per quello che ho detto!
Harry non ha avuto una vera famiglia con cui condividere tradizioni, se non quella di cucinare, sparecchiare ed apparecchiare per i pasti!

Ma lui non sembra farci caso, e con mio grande sollievo si volta a guardarmi:

“ In realtà non riuscivo a dormire!
Ho preferito scendere qui a godermi un po’ di pace; Seamus è un trattore quando dorme! “

E accenna una risata sincera, che contagia anche me!

Iniziamo a ridere senza distogliere lo sguardo l’uno dall’altra!

“ Che ne dici se prendo il posto di tua nonna stanotte?
Sarà felice di sapere che quest’anno non sei da sola! “

Cerco di mascherare il rossore delle mie guance con una risata gentile, mentre gli dico:

“ Non so se puoi sostituirti a lei, ma posso fare uno sforzo! “

“ Addirittura?
Se non è gradita la mia presenza, non ci metto niente ad andarmene! “

Temendo che abbia serie intenzioni di andarsene, faccio come per trattenerlo:

“ Stavo scherzando!
Mi piacerebbe se rimanessi con me stasera! “

Con me? Ma ti ha dato di volta il cervello?

Ormai non posso più tirarmi indietro, dal momento che mi ha afferrato le mani e le serra tra le sue:

“ Anche a me! “

E rimaniamo così per qualche secondo,
minuto,
ora?

Veniamo distratti dalle scintille del fuoco che sta per spegnersi e dai ragazzini che, tra sbadigli e risate alquanto sonore, si avviano ai dormitori.

La coppietta se n’era già andata:
e ora che facciamo?

“ Che ti va di fare?
Ci manca ancora un bel po’ prima dell’alba! “

Cercando un barlume di razionalità guardo il tavolino e, come illuminata, gli dico:

“ Mi piacerebbe imparare a giocare a scacchi! “

“ Facciamo una cosa:
io ti insegno, e quando ti senti pronta, ci facciamo una bella partita!
Così passiamo la nottata!! “

“ Mi sembra un’ottima idea! “

E così ci sediamo.

 TRE ORE DOPO

“ Complimenti Hermione!
Cavolo sei diventata più brava di me! “

“ Avevi forse dubbi? “

Dico io, chiaramente orgogliosa di me stessa!

E ride nuovamente, come aveva fatto per le ultime tre ore!

“ Guarda, Harry, il sole! “

È arrivata l’alba senza che io mi rendessi conto del tempo che è passato!

Nonna sarebbe davvero contenta se lo sapesse!

Ci avviciniamo alla finestra e Harry si gira a guardarmi:

“ Finalmente possiamo stare un po’ soli! “

Sorpresa dalle sue parole, e anche un po’ imbarazzata, gli dico:

“ Ma siamo stati le ultime tre ore da soli! “

Mi guarda con un’intensità strana, che non avevo mai percepito;
mi prende la mano e mi accarezza i capelli, portandomeli dietro le orecchie:

“ Si, ma prima tra noi c’era un tavolino che non mi permetteva di fare questo! “

Totalmente persa nei suoi occhi,
senza aver capito cos’abbia detto,
sentendo le gambe cedere,
il cuore scoppiare nel petto,
la testa completamente svuotata,

si avvicina sempre di più a me, fino a fermare le sue labbra sulle mie!

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Capitolo 12
*** Favole e sogni ***


In realtà ho sempre pensato che loro due erano fatti per stare insieme, ma non ho mai accettato l’idea!

Era troppo dolorosa!

Vederli abbracciati,
che sorridevano complici,
che si cercavano,
che si baciavano,
che cercavano i reciproci sguardi,

intollerabile!

Per cercare di dimenticare Harry, ho iniziato ad uscire con Michael Corner, e a poco a poco ho iniziato anche ad interessarmi a lui:
mi intrattenevo volentieri con Michael, perché mi faceva dimenticare tutti i miei problemi, e il suo sorriso monopolizzava la mia attenzione!

Potevo davvero innamorarmi di lui, finché il giorno di San Valentino, prima di andare ad Hogsmeade con Michael, non sono tornata nel dormitorio per prendere la borsa, e ho visto Harry ed Hermione che, come sempre, ridevano spensierati e si muovevano abbracciati e complici verso la camera delle ragazze:
in preda allo shock, senza neanche pensare alle conseguenze di quello che stavo facendo,
sono salita anche io e ho aperto la porta, ovviamente chiusa a chiave!

Quante cose ho desiderato in quel momento!

Volevo piangere!
volevo uccidere Harry ed Hermione!
volevo entrare nella camera!
volevo sparire dal mondo e ricomparire in quell’universo parallelo che avevo creato nei miei sogni da cinque anni in cui ero io ad essere chiusa in camera con Harry!

Ma la piccola Ginny, dopo quel giorno, ha smesso di essere piccola, ha preso in mano la situazione e si è adeguata, ricomponendo i piccoli frammenti del suo cuore!

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Tante volte mi sono domandata come sarebbe stata la mia prima volta!

La immaginavo su un letto a baldacchino con le tendine rosa e tanti petali e candele profumate attorno!

Che inguaribile romantica!

Non sono riuscita mai ad immaginarmi il viso del ragazzo:
da piccola mi piaceva tanto Febo, l’eroe del Gobbo di Notre Dame,
perché mi dava un’idea di sicurezza e di concretezza!

Non mi sono mai piaciuti troppo i principi azzurri sui cavalli bianchi, perché non erano veri!

Invece Febo, lui si che era un uomo!

Proprio come il mio Harry!

E non avrei immaginato di arrivare ad un passo simile proprio con il Bambino sopravvissuto!

Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati, che stranamente è capitata di Sabato:
quasi tutti i ragazzi sono andati ad Hogsmeade, e il dormitorio di Grifondoro sembra essere tutto nostro!

Siamo sulla poltrona a baciarci, come faceva quella coppietta la notte del 26 Dicembre!

Ma io mi sento ancora strana!

Sono sempre abbastanza turbata quando lui mi posa delicatamente una mano sul viso e mi bacia;
un turbamento positivo, è ovvio, ma la mia mente si offusca e il mio cuore emette tre pulsazioni insieme!

Quando stiamo insieme, sono preda di una confusione che mi fa sentire viva, ma soprattutto che mi fa dimenticare di ogni cosa e mi fa concentrare sul suo sguardo magnetico!

E in questo momento è proprio così che mi sento!

E quasi non mi accorgo che lui mi stringe la mano e mi alza dalla poltrona;
comincia a camminare e mi conduce sulle scale;

non riesco ad immaginare cosa voglia fare, e lui di certo non mi aiuta, baciandomi sul collo e sulle guance!

Finché non si ferma davanti al dormitorio femminile:
mi guarda negli occhi in attesa di un tacito consenso, e finalmente realizzo cosa ha in mente!

Non so cosa fare né pensare!
Sono spaventata e curiosa,
la mia mente non è in grado di controllare la mia mano che apre la porta della camera da letto, né tantomeno riesce ad immaginare le conseguenza di questo gesto!

Siamo soli nella mia camera!

In un ambiente a me familiare, ma ora così nuovo e allo stesso tempo più intimo!

Lui mi guarda negli occhi e lentamente si avvicina a me,
portando la mia mano all’altezza della sua bocca,
bacia tutte e dieci le mie dita,
con un tocco delicato, e paurosamente eccitante,
comincia a salire e mi accarezza le braccia,
sfiorando la mia bianca pelle piena di brividi,
si ferma sul collo, che comincia a baciare,
invadendomi con il suo profumo;
un profumo forte, di quelli che mi piacciono tanto!

Ma il profumo più forte è quello della sua pelle, così fresca e morbida!
un profumo che mi inebria, che penetra dentro di me, eliminando qualsiasi difesa,
facendomi quasi perdere il controllo!

La sua pelle sa di miele,
ed io ho sempre amato il miele!

Mi passa una mano attorno al collo, e mi smuove i capelli per lasciare la pelle libera,
e mi accarezza le spalle!

E io sono sempre lì ferma, preda di una confusione di sentimenti e sensazioni nuove che mi lasciano spiazzata:
davvero il corpo umano è in grado di provare tutto questo?

Lui continua nel suo gioco di seduzione, e me lo ritrovo davanti con le mani sul mio viso,
che accarezza come se fosse porcellana!

Mi bacia!

Ma è un bacio diverso dal solito,
è pieno di aspettative e di speranza, di desiderio, di una passione di cui ignoravo l’esistenza!

La sua lingua accarezza le mie labbra,
e questo mi provoca un capogiro non indifferente!

Mi prende le mani e mi spinge vicino alla finestra chiusa,
dove continuiamo a baciarci con quell’emozione così nuova!

E le sue mani si muovono sicure sul mio corpo,
fino ad incontrare il rigonfiamento del seno;
approfondisce il bacio,
e quasi non mi accorgo che ha tra le mani i bottoni della mia camicetta,
che sta aprendo con molta maestria!

Mi stupisco di me stessa,
incapace di oppormi a quel suo gesto così sicuro,
e lo lascio fare finché non sento un brivido sulla pancia ormai scoperta:

comincia ad accarezzarmi i fianchi,
l’ombelico,
le anche,
la mano sale e si poggia sul merletto del reggiseno!

Ci siamo:
cosa devo fare?

Inaspettatamente, dominata da una forza sconosciuta,
alzo le mani e comincio a sbottonare la sua camicia!

Quant’è facile aprirla:
è come quando cambiavo i vestiti alle mie bambole da piccola!

Sto abbandonando definitivamente il mondo dei giochi,
e neanche mi chiedo se sono pronta?

Sento che questa forza imbattibile non mi abbandona,
ma mi porta ad aprirgli e levargli la camicia:

non mi ero mai accorta di quanto fosse bello fisicamente:

e lo bacio con maggiore passione ed intensità!

Lui mi toglie la camicia, e comincia ad accarezzarmi la schiena,
facendomi provare brividi sempre più nuovi!

Vengo scossa da un brivido di paura quando lui indugia sulla cerniera dei miei jeans:

“ Vuoi? “

Senza più indugi,
prendo i bottoni del suo pantalone tra le mani,
e per un attimo rifletto:

“ È il mio primo bottone! “

E sono fiera di me stessa quando lo apro facilmente!

Lui mi fa prima sedere e poi stendere sul letto,
continuando a baciarmi,

finché non approfondisce le sue carezze sotto il jeans e mi dice all’orecchio:

“ Tu per me sei la prima! “

Inutile che io ribadisca il concetto,
mi lascio andare a quella sensazione di piacere che sconvolge il mio corpo!

Ma all’improvviso quella forza così prepotente mi abbandona,
lasciandomi sola ed imbarazzata davanti a lui!

Con uno scatto, mi allontano da lui e vado a ricercare la mia camicia!

“ Ti prego, scusami!
Non voglio fare niente senza il tuo permesso! “

Mi dice, mortificato!

“ Io … non me la sento!
Per me … sarebbe la prima volta, ma non voglio che sia così!
Ho sempre sognato qualcosa di romantico, un’atmosfera diversa, un letto a baldacchino rosa e una stanza piena di candele!

E poi, non mi sento pronta! “

Mi è costato confessargli questo mio sogno e debolezza, ma con lui riesco ad essere me stessa fino in fondo,
e mi riempie il cuore che lui mi ritiri a sé accogliendomi in un abbraccio caldo e pieno di amore!

“ Hermione Jane Granger, ti amo! “

Il mio cuore esplode, e tra una lacrima di gioia e un sorriso felice, mi perdo nei suoi occhi!

“ Harry James Potter, anch’io ti amo!

 

Spazio autrice:

Grazie Hollina per la tua fede alle mie storie e per i tuoi commenti! :D

Grazie Tayla per i tuoi consigli! ;-)

Auguri Hanon per i tuoi favolosi 19 anni! :D

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Capitolo 13
*** Adolescenza ***


Il mio quinto anno si è concluso nel migliore dei modi, davvero!

Ho superato tutti i miei G.U.F.O con due Accettabile e un Oltre ogni previsione!

Ero davvero soddisfatta di me stessa!

Quell’estate Harry ed Hermione sono stati da noi per circa un mesetto, e l’atmosfera era allegra e gioiosa!

Fred e George si divertivano a far loro tutti gli scherzi che conoscevano – e non sono pochi! – ed ero arrivata a pensare, molto ingenuamente, che se ne sarebbero andati perché troppo irritati, ma i loro volti erano distesi, come se avessero voluto prendersi una pausa dalla loro vita eroica per godersi l’adolescenza!

Mi sono sempre chiesta come facevano a sopportare tutto e a non ribellarsi per non poter vivere i normali tremori e sconvolgimenti ormonali dei sedicenni!

Dopotutto, solo ora mi rendo conto che la loro vita era normale,
che hanno affrontato gli stessi passaggi complicati e controversi della giovinezza, pieni di insidie, di ombre, di sorrisi, di crisi, di sconfitte e di vittorie!

A fare la differenza con gli altri ragazzi è stata la loro determinazione, la loro costanza:
il sangue freddo che hanno avuto nell’affrontare, senza grandi punti di riferimento, situazioni più grandi di loro in un’età tanto delicata,
li ha forgiati,
li ha resi più forti,
li ha uniti più di prima,
li ha resi davvero invincibili!

Quell’estate, però, si sono dimenticati di essere degli eroi, e sono stati adolescenti per un mese!

Giocavamo in giardino, noi Weasley insieme ad Harry ed Hermione;
lei ci ha insegnato un gioco babbano chiamato Nascondino, che ci ha fatto divertire tantissimo, perché non riuscivamo mai a trovare Fred e George! ;
e ci ha insegnato anche un altro gioco, Campana, ed era buffissimo vedere Ron che inciampava nei suoi stessi piedi!

Quell’estate i nostri giochi sono stati quasi tutti babbani, dal momento che non ci era consentito usare la bacchetta!

Abbiamo scoperto così l’esistenza delle Biglie e dei Palloni con cui fare tanti sport strani e anche complicati, come Calcio, Pallavolo, Basket e così via!

Ron era sereno, e giocava con i suoi migliori amici come se fossero ancora quei tre ingenui ragazzini di undici anni!

Hermione cominciava a diventare veramente bellissima!
La sua vita era sempre più stretta, e i suoi fianchi si modellavano di conseguenza;
le gambe erano lunghissime, e i capelli ormai non erano più stepposi, ma ben curati!
Si muoveva con leggiadria, come se fosse una farfalla!
Stava abbandonando del tutto l’aspetto della “secchiona so-tutto-io”, che non le si addiceva affatto!

E a me questo non dava fastidio!
Avevo ormai accettato che Harry stesse con Hermione, e non mi faceva più alcun effetto vederli insieme!
Avevo imparato a trattarlo da semplice amico, e ad aspettarmi un comportamento simile di rimando!
Non mi accorgevo neanche più delle sue occhiate complici alla ragazza, e degli abbracci amorevoli e calorosi!

Anzi, devo dire che insieme formavano davvero una bella coppia!
Sembravano non poter fare  a meno l’uno dell’altra,
erano sempre vicini, come un satellite con il suo pianeta,
ed erano entrambi punti di forza per l’altro!
Non si comandavano a vicenda, ma facevano tutto ciò che l’istinto suggeriva loro:
e non si sono mai sbagliati!

Ma quell’estate non finì lì!

Il 15 Agosto, per una festa babbana chiamata Ferragosto, Hermione ci ha invitato a casa sua!

La sua era una casa ordinaria, ma per me straordinaria!
Infatti non aveva niente di magico:
per pulire i piatti usavano una strana macchina chiamata Lavastoviglie,
per i panni una Lavatrice,
per parlare con le persone, anche a distanza, un Telefono (oggetto questo che mi ha incuriosito molto, e che oggi ho anche io! )
per spostarsi una Macchina che non volava né diventava trasparente, ma con mille bottoni,
per asciugarsi i capelli un Phon, che mi sembrava tanto una macchina mortale!,
per riposare gli abiti negli armadi usavano Stampelle,
e avevano tantissimi altri oggetti curiosi che ora non sto ad elencare, poiché molti sono entrati a far parte della mia quotidianità!

Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata la sua camera!

Quando sono entrata lì, mi è sembrato di immergermi in un altro mondo, pieno di magia, di ricordi, di momenti felici!
La camera era tappezzata di foto, magiche e non!
E devo dire che quelle babbane erano le migliori!
Rappresentavano i momenti più belli della sua vita:
i primi giorni di scuola, e anche del primo anno ad Hogwarts!
la Prima Comunione,
la Cresima,
compleanni con i parenti;
non mi ero mai immaginata come fosse la vita di Hermione prima di Hogwarts, e queste foto mi hanno rivelato che, nonostante non avesse amici, la sua realtà era comunque felice e spensierata: tutti i suoi parenti la adoravano, e la facevano sentire speciale!

Ma della sua vita babbana c’erano poche foto:
tutto il muro della scrivania, l’armadio e addirittura il capoletto erano tappezzati di foto con Harry e Ron:
foto in cui sorridevano spensierati,
in cui si guardavano complici,
in cui si abbracciavano per non separarsi mai!

Mi sono leggermente stupita quando ho visto foto in cui eravamo presenti anche io, i miei fratelli, Luna e Neville!

Mi sono sentita quasi a disagio, perché quando Hermione si è messa con Harry l’ho odiata e invidiata, mentre lei mi annoverava tra gli amici più intimi!

Tutta la stanza era piena di ricordi gioiosi, che emanavano una positività che ha pervaso tutto il mio animo, facendomi dimenticare tutto ciò che era negativo!

Quella stanza era piena di amicizia e di amore, e grazie alle foto babbane di Harry, Ron ed Hermione, un momento di vita era impresso indelebilmente sulla carta, e la perfezione di quel ricordo si sarebbe conservata in eterno, offrendo sempre un conforto nei momenti bui!

Quelle foto rappresentavano una sorta di monito, un invito ad andare avanti, a combattere, perché nella vita non esistono solo violenza e guerra!

Scommetto che se un dissennatore fosse entrato in quella stanza, se ne sarebbe allontanato subito, tanta era la felicità e la gioia che traspariva dalle foto!

Oltre alle foto, hanno rubato la mia attenzione le lettere e i bigliettini di Harry e Ron, attaccati in tutta la camera!
Fogli di pergamena stropicciati, accartocciati e dispiegati nuovamente, suggerimenti di compiti, appunti sui professori, battutine argute o meno sulle lezioni, disegni fatti in momenti di noia!

Mi sono trovata nel passato di quei tre ragazzi: testimone di momenti in cui loro non erano più,
osservatrice di un tempo da cui tutti e tre erano già usciti,
e questo mi ha messo un po’ di tristezza, perché mi ha ricordato che la vita scorre!

Ricordo quelle sensazioni di quindicenne come se le avessi provate oggi,
sono ancora vive dentro di me,
le sento come un’esplosione nel mio animo!

Quelle persone fanno parte di me, sono state il mio passato, e pur non sapendo come, rappresentano anche il mio presente e futuro!

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Capitolo 14
*** Scommesse ***


Quello è stato forse l’anno più freddo e anche più difficile che abbia mai trascorso ad Hogwarts;

ammetto che vedere la mezzosangue e lo sfregiato insieme mi faceva sempre un certo effetto negativo,
anche se allora non potevo permettermi di prenderne pienamente coscienza!

Ero sempre e comunque Draco Malfoy,
non potevo abbandonare la mia maschera di freddezza e cinismo!

Però è stato difficile sopportare quei due che stavano sempre abbracciati!

Per fortuna mi hanno risparmiato il fastidio di vederli mentre si baciavano!

Ma quello per me è stato un anno duro perché ho dovuto scegliere:
il bene o il male?
mio padre e i Mangiamorte o Hogwarts?

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“ Cosa vuoi Malfoy? “

“ Non credere che mi faccia piacere parlare con te, Lenticchia, soprattutto durante una lezione di Pozioni, ma se continui  ad aggiungere radici di zenzero nel tuo calderone, non ci ricaverai l’antidoto per la tua stupidità, ci farai saltare in aria tutti quanti! “

“ Sai Malfoy, se fossi tanto gentile quanto acuto, potrei addirittura trovarti appena fastidioso, e non così irritabile! “

“ Sai Weasley, se fossi come mi vorresti tu, non sarei un Malfoy!
E io sono fiero di me stesso!
Comunque grazie per il consiglio, cercherò di non essere mai così gentile! “

“ Lascialo stare, è Malfoy, non cambierà mai!
Mi ci gioco la cravatta! “
Dico a Ron, facendogli l’occhiolino!

“ Non mi piace la cravatta di Grifondoro, trovo che il rosso e il giallo non s’intonino con il mio spirito!
Fossi in te, Sfregiato, non sarei così sicuro della tua affermazione, e starei più attento alla tua preziosa cravatta! “

Mi dice con un’occhiata tra il maligno e lo sprezzante.

Non cambierà mai!

“ Sono a favore dell’amicizia tra alunni di case diverse, a patto che questa non avvenga durante le mie ore:
Potter, Weasley, Malfoy, siete sempre voi!
10 punti in meno a testa per Grifondoro e Serpeverde!
Non so se è chiaro: per riuscire nel mio corso non bastano celebrità e soldi!
Bisogna essere d-o-t-a-t-i! “

Quel viscido di un Piton!

“ Dovrebbe farsi uno shampoo piuttosto che andare in giro a sottrarre punti: sembra essere il suo hobby preferito! “

Mi sussurra piano Hermione, lanciandomi un’occhiata che mi fa sciogliere il cuore!

“ La lezione è finita!
Mi raccomando, entro lunedì voglio una relazione sugli effetti della pozione per aguzzare l’ingegno! “

Il suo tono di voce così acre mi fa  tornare alla realtà!

Sono nei corridoi mano nella mano con Hermione, e affianco a Ron a discutere della lezione di Astronomia, quando una voce fastidiosa giunge alle mie orecchie:

“ Potter, fermati un attimo, non posso mica rincorrerti per tutta la scuola! “

Mancano pochi mesi, e poi non avrai più a che fare con lui!

Sostengo lo sguardo di Malfoy continuando a ripetere queste confortanti parole nella mia testa!

“ Potter, Weasley, mi dispiace per avervi fatto perdere dei punti! “

Forse le parole di conforto mi hanno reso troppo ottimista: ho sentito bene?

Guardo Hermione e Ron, shoccati quanto me da questa notizia!

“ Non c’è problema Malfoy, tanto tuo padre a fine anno si compra la vittoria per i Serpeverde, quindi punto in più, punto in meno, la situazione non cambia! “

“ Lo so, però mi sembrava giusto dirti che non condivido il giudizio di Piton! “

E ci supera, lasciandoci inermi a riflettere sulle sue parole!

“ Evidentemente avrà fatto una scommessa con il padre o con i suoi amichetti, e noi gli serviamo per vincere! “

Dice Ron risolutamente!

“ Deve andare avanti da molto tempo questa scommessa però!
Non avete notato che ultimamente è molto più gentile nei nostri confronti?
Sarà l’effetto dell’ultimo anno, o il fatto che Voldemort aumenta il suo potere, però è sensibilmente migliorato rispetto agli altri anni! “

Hermione ci guarda assorta in riflessioni a cui solo la sua mente penetrante ha accesso!

“ Non voglio insinuare niente, ma non so fino a che punto Malfoy abbia intenzione di combattere affianco al padre! “

“ E tu che ne sai? “

Ron la guarda stupefatto!

“ Dai, non avete notato niente?
Mostra ancora il braccio sinistro!
Questo vuol dire che non c’è marchio nero!
Pensate che il padre possa tollerare ancora a lungo che il suo figliol prodigo non sia un Mangiamorte nonostante sia maggiorenne da più di 4 mesi ormai? “

“ Non significa niente questo!
Magari Tu-Sai-Chi non gli ha fatto ancora il marchio nero perché potrebbe essere pericoloso mostrarlo a tutti a scuola! “

“ Oh andiamo Ronald, non essere così ingenuo!
Anche Piton ha il marchio nero, eppure riesce a camuffarlo benissimo!
Non avete visto che ormai i rapporti tra Malfoy e gli altri Serpeverde sono quasi pari a zero?
Secondo te perché oggi ti ha fatto quell’appunto? “

Ron sembra seguire a stento il suo ragionamento:

“ Se fosse per lui, questa scuola sarebbe saltata in aria sei anni fa! “

“ Vuoi dire che l’ha fatto per proteggerci? “

Le dico, cercando di rimanere lucido di fronte quella che poteva essere la rivelazione più sconvolgente della mia vita!

“ Magari proprio proteggerci no!
Insomma, è pur sempre Malfoy!
Ho una mia tesi al riguardo:
penso seriamente che Malfoy non sia intenzionato a diventare un mangiamorte, ma voglia allearsi con noi!
- zittisce me e Ron con un’occhiata minacciosa! –
Forse ha iniziato a riflettere con la sua testa, ma ricordate che già l’anno scorso a Natale non è tornato a casa?
Questo significa che o ha saputo che i genitori volevano ristrutturare la sua camera, o non ci si trova più bene perché non è ben accetto!
Malfoy non è il ragazzo cattivo che crediamo, fidatevi!
Penso che molto presto ci dovremo ricredere sul suo conto! “

“ Hermione ma ti rendi conto di quello che dici?
È di Malfoy che stiamo parlando, non di Tyger o Goyle! “

“ Harry, non voglio discutere un’altra volta con te per colpa sua!
Vi ho semplicemente esposto il mio pensiero!
Ora però dobbiamo sbrigarci, che siamo in ritardo per Astronomia! “

E si allontana da noi, lasciandoci soli a riflettere su quelle parole così assurde!

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