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Buongiorno a tutti, lettori idioti che venite a curiosare nella mia vita
privata!
Vi chiederete perché, come gatto, sono così scorbutico? Semplice, cari: non
sono un gatto vero, sono un’ anima dannata di gatto! Aspettate, non sforzate il
cervellino delicato che vi spiego io come funziona la faccenda:
bene, mi chiamo Zero (voto che prendeva abitualmente il mio padrone a
scuola) ed ero un gatto. Perché lo ero? Perché quell’ imbecille del mio
padrone, in un giorno lontano, mi abbandonò nella lavatrice e, per una volta
nella sua putrida vita, fece partire la centrifuga.
Io lottai stoicamente per resistere in quell’ ammasso di panni sporchi, ma,
come credete che un naso sopraffino come il mio potesse resistere alla puzza di
calzini di quel deficiente che guardava l’ oblò della lavatrice come se fosse
fantascienza? Mi chiedo ancora che cosa avesse di interessante, ma sono ormai
giunto alla conclusione che il mio padrone stesse solo cercando nella lavatrice
le meduse e tutti i pesci e gli animali marini che roteavano nella lavatrice di
una pubblicità, solo che non era fauna marina normale, ma costituita da coperte
e lenzuola; voi la ricordate? Beh io sì, e anche il mio padrone, suppongo.
Ah, a proposito, non ve l’ ho nemmeno presentato, forse perché in vita
contava per me come una mosca a un elefante: si chiama Billie Joe, già nomi da
cane (orribili, dato che io ODIO i cani) e canta. Canta poi, si fa per dire:
lui strombazza, come i clacson delle auto. Emette suoni indistinti e
inascoltabili, in modo che gli esseri, umani e non, girino alla larga da lui. Veramente
è nelle sue intenzioni sortire l’ effetto contrario, ma ormai.. la frittata era
fatta. Billie Joe suona anche la chitarra, cosa che all’ inizio mi turbava
profondamente, ma che alla fine ho assimilato: ne conosce solo tre accordi e
non ha dunque la possibilità materiale di distruggermi i timpani, nonostante il
grandissimo e costante impegno.
Nonostante l’ idiozia congenita del mio padrone, vivevo una vita tranquilla
nella mia cesta (che provvedevo a pulire io stesso, dato che il mio delizioso
proprietario non sa provvedere nemmeno a se stesso), leggendo libri, facendo la
maglia con i gomitoli della madre di Billie Joe.. Insomma i problemi
cominciavano quando gli altri due degni compari di Billie mi piombavano in
casa, carichi di qualsiasi genere di batterio, scherzo e sostanza chimica
altamente eccitante. Una volta scorsi in una tasca di quel certo Trè (sarà il
nome delle sue rotelle) delle pillole di un blu acceso: anche il Viagra
ingurgitavano quei tre dementi, manco avessero problemi di prostata! O magari
ce li avevano davvero, dato che il povero, piccolo, organo era stufo marcio di
sottostare ai loro cervelli marci e aveva deciso di darsi alla macchia una
volta per tutte. Ahh, come lo avrei seguito
volentieri, in vita!
Vabbè, passando al vero motivo per cui vi faccio curiosare tra i felini
fatti miei, sappiate che:
Udite udite, oggetti e persone costretti a sottostare alla supremazia dell’Idiota
(Billie Joe) preparatevi a partecipare alla rivolta per eccellenza! Uniti nella
lotta, sconfiggeremo il nostro schiavista per riconquistare la nostra libertà
perduta e portare alla Dittatura dell’Oggettariato! OGGETTARI DI TUTTO IL
MONDO, UNITEVI!
Sono aperte le iscrizioni al movimento di liberazione. Per ulteriori
informazioni, rivolgersi al sottoscritto:
Sono seduto qui nel mio fedele
(almeno lui) acquario e rimugino. E’ da due giorni che quell’ imbecille nazista
del mio padrone non si degna di darmi da mangiare. Che pensa che sia il mio
acquario, Auschwitz?! Crede di potermi tenere chiuso qui, senza via di scampo,
a morire di fame come un deportato, o tra un po’ mi destinerà ai lavori
forzati? Come lo devo chiamare, quel pazzoide, Hitler o Stalin? Lo deciderò in
seguito, ora sono troppo impegnato, devo cominciare a fare i bagagli per la
Grande Rivoluzione. Esatto, caro lettore, vedrai che succederà in seguito:
aderirò alla più grande rivolta liberale che il mondo abbia mai visto, e certo
che ci riusciremo! Metteremo sotto scacco quel deficiente polmonato del nostro
padrone che ha osato chiamarmi Speedy (sarà per ricordarsi come si chiamano le
sue pasticche preferite, quelle di speed?) e vedrai
che casino che combineremo! Vabbè, dai, prima di parlarvi del mio piano, mi
presento:
bene, mi chiamo Speedy
(purtroppo) e sono un pesce tropicale che, da piccolo, nuotava felice nei mari
dei Caraibi inseguendo Johnny Depp e i suoi pirati, nonché scacciandoli via, e
gustandosi i culi migliori della terra sulle sue spiagge. Tutto questo paradiso
finché un idiota american viziato (l’ ho apprezzato solo quando si è dato dell’
idiota, autovalutandosi, nell’ unico album dei Green Day, il suo gruppo, che
avesse un senso, ovvero: attenzione, sono un idiota e siete pregati di non
ascoltarmi per la salute dei vostri timpani e delle vostre rotelle già di per
sé bacate se vi accingete a leggere e interpretare tutto ciò) di nome Billie
Joe Armstrong (che io credevo fosse il nome di un videogioco o del nuovo
modello del Folletto, anche se per l’ altezza ci siamo) non mi prese tra le sue
ben poco accoglienti braccia per trascinarmi di peso (non che pesi tanto, in
fondo) a casa sua, per rinchiudermi nel suo acquario e, ogni tanto, guardarmi
mentre studio piani di evacuazione, voltandogli puntualmente le spalle ogni
volta che mi punzecchia il vetro (cosa da ritardati mentali, a mio avviso. Ma che
c’ è da aspettarsi da uno come lui?)
sembravo oramai destinato all’
oblio eterno, ad aspettare la mia lenta e dolorosa morte chiuso qui dentro,
quando Zero, il gatto mio compagno di lamentele (strano vero? Un gatto amico di
un pesce! Saranno state le pillole blu che ogni tanto Billie dava al povero
micio. Viagra si chiamavano, o sbaglio? Vabbè, sta di fatto che Zero cominciava
e vagare per le stanze con la coda ritta, e non credo solo quella, e cercava di
abbordarmi per notti di fuoco) mi ha messo davanti al muso il suo avviso
rivoluzionario. Ah, che odore di sommossa ho avvertito nelle branchie!
Capitolo 3 *** Encie, l' enciclopedia fascista ***
Ma che razza di idee, quel pazzo
di Zero, o come diavolo si chiama? Tutto mi sarei aspettato da uno come lui, ma
non questo. Un gatto, poi, come fa a essere così acculturato? Dico, avrà mai
letto un libro in vita sua? Non credo. Allora come si è permesso di mettermi le
mani addosso e copiarmi? Ci tengo alla mia individualità, io. E che razza di modi,
avresti dovuto sentirlo, con quelle zampe pelose!Mi ha preso dallo scaffale e, come una furia,
ha preso a sfogliarmi. Insomma, denudarmi così! Spogliare qualcosa di così
intimo senza tanti riguardi è da stupratori! Farò denuncia.
Prima di tutto mi chiamo
Enciclopedia, anche se tutti coloro che IO personalmente scelgo che possano
rivolgermi la parola, mi chiamano Encie. Sono un tipo
acculturato e me ne vanto, oltre al fatto di essere orgogliosa di servire il
Padrone (il Duce di casa, come lo chiamo io.. ah quanto lo apprezzo) quando
egli ne abbia bisogno. Non che la cosa accada spesso, lui è talmente geniale di
suo che non ha bisogno di alcun libro. Altro che quegli stupidi dei miei
colleghi, che gli danno dell’ ignorante! Sono solo invidiosi di lui e io non
oso considerarli nemmeno, essendo io nettamente SUPERIORE a loro, come cultura
e grandezza. Insomma, 18 volumi contro solo 1? Non c’ è partita. Il mio Padrone
è l’ unica persona che io ami servire e ascoltare borbottare, poiché è lui che
ha il Potere, che detiene con mano ferma il controllo delle situazioni, che
tiene sotto scacco tutti gli insolenti oggetti che lo circondano, che hanno
recentemente deciso di detronarlo, guidati dal sempre
più infantile e arrogante Zero. Come si permettono anche solo di pensare di far
cadere il Padrone?! E poi per cosa, un’ orribile democrazia, scialba e grigia? O
per una dittatura proletaria.. oddio sia lodato il Padrone, che cosa ho
nominato! Mi tremano le pagine al solo sentire quella parola. E io, dove
finirei in tal caso? Nel ripostiglio immagino. Dio me ne scampi e liberi,
questo mai e poi mai. Sarò l’ alleata del Padrone, sempre e comunque!
Ah, la Lavazza solo sa quanto io
adori esprimere la mia opinione! Che emozione, quasi quasi
mi scappava il caffè quando l’ ho saputo!
Finalmente qualcosa di buono in
questa prigione di casa! Sempre sul fuoco, sempre relegata in una angolino
piena di caffè marcio e schifoso. Bleah, ma cosa mi
danno da mangiare? Meno male che tra poco sarà tutto finito, e meno male che c’
è Zero a darci una mano. Sì, proprio così, delizioso chicco che leggi la
storia, il mitico Zero è risuscitato e vaga per la casa armato del suo Mantello
dell’ Invisibilità, gentilmente preso in prestito da Harry Potter. Preso in
prestito, poi, che parolone.. diciamo rubato, che è meglio. Tanto quel
tontolone non se ne è nemmeno accorto, e ci scommetto una guarnizione che starà
girando per la sua scuola con una coperta vecchia in testa, convinto che sia il
suo famigerato mantello. Eh, il successo dà alla testa, proprio come è successo
al mio padrone, Billie Joe. Devo ammettere che rilascerei volentieri nel suo
caffè un po’ d’ arsenico, se non fosse che il mio caffè lo prende spesso anche
Mike, il suo migliore amico, per cui io ho.. diciamo.. un debole. Oddio sono
arrossita e comincio a ribollire, meglio se chiudo la parentesi. Dicevo, il mio
padrone: non credo sia stato sempre così idiota (lo spero) ma devo dire che non
lo sopporto e non concepisco come il dolce Mike lo sopporti. E’ stupido,
arrogante e schiavista nei confronti miei e di tutto quello che ha attorno, non
si degna mai di lavarci e non presta la minima attenzione alla nostra
manutenzione: la guarnizione me la devo cambiare da sola, dopo anni di onorata
carriera, ti sembra corretto, porco Kimbo? Ma ora
tutto sarà diverso, lo sottometteremo! Gliela faremo vedere noi, in marcia per
la Breccia della Porta della Camera! E che trovi altre scuse, e sarà mandato
dritto alla fucilazione. Dittatura del proletariato, e nello sgabuzzino quella
fascista di caffè marcio dell’ Enciclopedia! Aspetta che compilo l’ adesione al
movimento:
allora nome: Caffy,
per gli amici.. residenza: sgabuzzino (o prigione? Tanto sono la stessa cosa)..
età (non si chiede alle signore! Maleducati!).. stato: incaffettata
nera!
PRONTA ALLA RIVOLTA? Sìììììì.. allora si comincia!!!!
Un grazie enorme a:
Panic Attack:
eh s’, pare che il nostro CARO BJ non si curasse tanto del povero Zero.. e
nemmeno di Speedy! Per fortuna che tutto si rivolterà contro di lui, tranne la
fedele fascista.. stronza! Viva il proletariato!!! Non hanno nulla da perdere,
i nostri oggetti e animali, se non le loro catene!
Devildoll: davvero Joey aveva detto una
cosa del genere? Oddio che insensibile, già alla morte pensa? Non è che ci
diventa un becchino vero? A furia di pensare a morte e sepolture, non si sa
mai.. per fortuna che pare prometta bene nel mondo della musica!
Grazie ancora a tutti coloro che hanno
letto la storia e che la seguono! Un bacio e al prossimo capitolo..
BERKELEY, CASA ARMSTRONG- dichiariamo
ufficialmente aperta la rivolta Oggettaria, con lo scopo
del raggiungimento della dittatura dell’
Oggettariato. Cominciamo con l’ elencare i partecipanti alla sommossa:
Sig. Zero;
Dott. Speedy, esperto di diritto
marino dell’ Università delle Hawaii, nonché insegnate all’ Accademia dei
Coralli, ordine Rosa supremo;
Sig.na Caffy, esperta di Diritto
dell’ Alimentazione;
Sig.ra Centrifuga Ariston,
madrina delle manifestazioni;
Sig. Phon Professional, creatore
di acconciature di fama internazionale e membro onorario dell’ Unione dei
Partiti Oggettari per meriti ottenuti;
Sig.ra Colorita Bic, docente di
lettere all’ Università Calamai, presidente dell’ Unione Stilografico;
Sig. Ruby Net, idrogeologo
esperto di Politica Idrica;
Sig.na LisciabellaSpugnetti, esperta di assorbimento delle risorse economiche
e collaboratrice del sig. Net.
Questi i principali partecipanti
all’ organizzazione, seguiti dai loro dipendenti. Lo scopo della rivolta è
rovesciare l’ ordinamento presente nella casa a favore di una dittatura Oggettaria. Per raggiungere lo scopo, essenziale la
collaborazione da parte di tutti. Perciò si raccomanda a tutti di essere sempre
presenti a ogni riunione per decidere e discutere sul da farsi. Per ora,
cercheremo di mettere i bastoni tra le ruote al Nemico, perciò si richiedono il
massimo impegno ed estrema collaborazione.
Nuovi sviluppi:
dopo mesi di ardua preparazione, ecco lo schieramento Oggettario
pronto all’ attacco, con lo scopo d rovesciare la dittatura di quell’ idiota di
Billie Joe a favore di una sana Dittatura Oggettaria.
Ecco lo schieramento:
CUCINA: Caffy e Ruby, responsabili dell’ attività di compimento di
azioni strane ai danni del Dittatore. Sottoposti a essi, tutto gli oggetto che
esporranno il tesserino di partecipazione.
SOGGIORNO:
Felce Foglietti e SedyComod
coordinatrici degli angoli e capirivolta. Avranno il
compito di ordinare azioni offensive a cui tutti gli oggetti presenti nel
soggiorno dovranno partecipare (pena: esclusione dall’ organizzazione).
CAMERA DA
LETTO:MrLit e LampyTuon,
rispettivamente il letto e l’ abat-jour, saranno i coordinatori per suddetta
camera. Tramite riunioni, organizzeranno azioni offensive, in particolare di
notte. Si pregano i partecipanti a tal organizzazione di evitare il sonno
pesante.
BAGNO: Phon professional capo della rivolta del bagno, Centrifuga
Ariston addetta alla trasmissione delle notizie.
MENBRI MOBILI:
Zero, Colorita Bic.
RESONSABILE
DELLE AZIONI E CAPORIVOLTA: Speedy.
Il Comitato
pensa che questi siano i ruoli adatti a ogni partecipante alla rivolta. Si
pregano i partecipanti all’ organizzazione di prendere parte a ogni azione
offensiva, stando al motto “l’ unione fa la forza”. È proprio questo ciò ch ci
deve rappresentare al cospetto degli altri oggetti delle altre case: l’ unione
incontrastabile.
Ogni decisione
verrà discussa attraverso tubi di scarico, fili elettrici e muri durante
riunioni settimanali. Ogni intervento durerà non più di tre minuti. Vietato
insultare, ammesso solo dialogo costruttivo. Dell’ uso del Mantello dell’
Invisibilità si avvaleranno
solo coloro che avranno necessità utili alla comunità.
Questo giornalino
verrà distribuito giornalmente a ogni Oggettario. Si prega,
data la segretezza dell’ operazione, di tenere cotesto giornale fuori dalla
portata di Billie Joe (ammesso che riesca a leggere, e ne dubitiamo fortemente)
o dell’ Enciclopedia.
Arrivederci, Oggettari, e buon lavoro!
Tengo soprattutto, in questo angolo, a porre le mie scuse a tutti i lettori
per questo imperdonabile ritardo, sperando che non mi abbia già mandata a quel
paese (e avrebbero più di qualche ragione, lo ammetto). Il motivo di tutto è
soprattutto la mancanza di tempo, e il fatto di non poter concentrare la
stesura di questa storia in pochi minuti.
Passando alla storia, il gioco si fa duro, e i partecipanti devono
cominciare a darsi da fare: ecco l’ organizzazione. Spero vi poaccia.. BeGD