Becoming Bella

di Vichy90
(/viewuser.php?uid=76792)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** Arrivo a Forks ***
Capitolo 3: *** Inconti ravvicinati del 4° tipo ***
Capitolo 4: *** Presentazioni Ufficiali ***
Capitolo 5: *** Entrando nella Storia ***
Capitolo 6: *** Facciamo.... la Pace? ***
Capitolo 7: *** Buoni Motivi per Odiarsi di Meno ***
Capitolo 8: *** Ballo di Primavera ***
Capitolo 9: *** Ritorno alla Realtà ***
Capitolo 10: *** Attirare l'Attenzione ***
Capitolo 11: *** Casa Dolce Casa ***
Capitolo 12: *** Teoria X-Files ***
Capitolo 13: *** Tregua ***
Capitolo 14: *** Passi Affrettati ***
Capitolo 15: *** Rimedi Sbagliati ***
Capitolo 16: *** La Lotta ***
Capitolo 17: *** Istinti Naturali ***
Capitolo 18: *** Proposte e Controproposte ***
Capitolo 19: *** Mi vuoi sposare? ***
Capitolo 20: *** La Giornata ***
Capitolo 21: *** Preparazione e Privatizzazione ***
Capitolo 22: *** Addio al Nubilato ***
Capitolo 23: *** Conto alla Rovescia ***
Capitolo 24: *** La Signora Cullen ***
Capitolo 25: *** Insieme ***
Capitolo 26: *** Chi me l'ha fatto fare? ***
Capitolo 27: *** Tramonto ***
Capitolo 28: *** Ciò che si aspetta quando si aspetta ***
Capitolo 29: *** Situazioni Imbarazzanti ed Ormoni Rimbalzanti ***
Capitolo 30: *** La Vera Amicizia ***
Capitolo 31: *** Il Quinto Mese ***
Capitolo 32: *** Lividi ***
Capitolo 33: *** Pensieri, Sangue, Pelle e Ossa ***
Capitolo 34: *** Impasse ***
Capitolo 35: *** Il Nuovo Mondo ***
Capitolo 36: *** La Porta di Aurora Boreale ***
Capitolo 37: *** L'Inizio di una Nuova Vita ***



Capitolo 1
*** Prefazione ***


Image and video hosting by TinyPic

Prefazione



Mi svegliai di soprassalto agitata e con la fronte madida di sudore.
Il mio cuore batteva all’impazzata e per qualche secondo rimasi seriamente sorpresa dal notare di essere ancora nel il mio letto.
Era stato solo un sogno ma era sembrato talmente reale.
In quel momento le note di Clair de Lune -la mia sveglia- riempirono la stanza. Avevo scelto questa suoneria proprio perché, dopo aver letto Twilight, mi ero innamorata di quella melodia ed era un musica talmente sottile e dolce che mi sembrava perfetta per il mio risveglio. Peccato che essendomi svegliata di soprassalto, e poiché mi sentivo ancora scombussolata dall’incubo, quelle note parevano essere dello stesso volume della musica da discoteca e così, come era mio solito fare, mi preparai per distruggere il cellulare con un perfetto gancio destro.
<< AHIA!!!! CAZZZOO! >>
Ma che cavolo ci faceva il muro dalla parte sinistra del mio letto?
Mi ero paccata la mano, ne ero sicura!
<< Bella, cosa stai combinando? Ho sentito una botta forte! Dai alzati o rischi di perdere l’aereo. >>urlò qualcuno da fuori la mia stanza.
….


Eh?
E questa chi era?
Da che mi ricordassi io vivevo da sola.
<< Dai Bella, se perdi l’aereo poi Charlie chi lo sente; muoviti! >> e in quel preciso momento una piccola donna magra e col viso dolce si sporse dalla porta << Ma sei ancora nel letto? Su, preparati. >>
<< A-arrivo.. >> Non so perché le risposi, visto che non avevo idea di chi fosse quella donna, ma l’unica cosa che volevo era che uscisse dalla mia stanza.
Che poi c’era un particolare che fino a quel momento mi era sfuggito… quella non era la mia stanza.
Le pareti erano verniciate di una leggera tonalità grigia, tranne una che invece era ricoperta da uno spesso strato di sughero a cui erano attaccati tramite chiodini colorati milioni di foto, disegni, biglietti e tanto altro.
Mi avvicinai a quella parete e notai con sgomento che nelle foto ero ritratta io con persone mai viste in vita mia.
Mi venne un capogiro e mi sedetti sul letto.
Ok, un passo indietro.. che era successo?
L’ultima cosa che ricordavo era che la sera prima ero tornata a casa tardi, avevo litigato con quel idiota di Daniel e per distrarmi mi ero messa a leggere per la milionesima volta Twilight finchè non mi ero addormentata, probabilmente con il libro sulla faccia.
E adesso mi ero svegliata e mi trovavo in questo posto. Mi avevano rapita?
Possibile, ma poco probabile.

Poi mi ricordai quello che aveva detto quella strana donna.
"Prendere un aereo".
"Andare da Charlie".
E mi aveva chiamata "Bella".

No, non era possibile.
No, no… era proprio da escludere!
<< Bella, per favore dobbiamo andare. Charlie se la prenderà con me se perdi l’aereo per Seattle! >>
Oddio…
Ma che era successo?!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Arrivo a Forks ***


Image and video hosting by TinyPic


Cap. 1
Arrivo a Forks


Dopo aver realizzato dove mi trovassi, cercai con calma e razionalità di trovare una motivazione che spiegasse il motivo per cui mi trovavo in quella assurda situazione.
Le alternative che mi si ponevano davanti erano 3:
1) Era tutto un sogno. Stavo ancora dormendo nel mio letto e non me ne rendevo conto.
Peccato che a me sembrava più che reale tutto quello che stavo vivendo.
2) Ero morta. Mentre ero nel letto la turbina di un aereo era precipitata nella mia stanza uccidendomi sul colpo in perfetto stile Donnie Darko.
Molto poco probabile.
3) ... Non c’è un tre…
Non sapevo come accidenti potevo essere finita in una situazione del genere e cosa ancora più inquietante non sapevo come uscirne fuori!

<< BELLA!! >>
<< ARRIVO!!! >> urlai a squarciagola infastidita dalla donna che continuava ad interrompere i miei pensieri.
Mi diressi così verso l’armadio in cerca di qualcosa da mettermi.. peccato che fosse completamente vuoto! Notai solo allora due neanche tanto grandi valigie ai piedi del “non esattamente mio” letto, così frugandoci dentro trovai un paio di vecchi jeans e una t-shirt, l’indossai e mi diedi una rapida occhiata allo specchio.
Per un momento rimasi sorpresa nel vedere la mia immagine riflessa, avevo quasi creduto di essere cambiata anch’io!
Sollevata, scesi al piano di sotto portandomi dietro il resto delle “mie” cose.
Io e Renèe (ormai avevo capito che era lei anche se avrei preferito non saperlo) ci dirigemmo all’aeroporto di Phoenix e dopo il 45esimo abbraccio a cui io cercavo ostinatamente di sfuggire, partii verso una meta che conoscevo forse fin troppo bene: Forks!
Il viaggio fù piuttosto lungo e stancante e appena arrivai a Port Angeles mi resi conto di non avere la ben che minima idea di cosa fare e di dove andare. Presa dal panico feci la prima cosa che di solito una persona fa quando atterra con un aereo… andare a recuperare i bagagli. Poi con le due valigie in mano iniziai a camminare verso l’uscita ma proprio in quel momento mi senti prendere per un braccio.
<< Hey Bells, è un piacere rivederti. Renèe come stà? >>
Quello doveva essere Charlie, nessun altro sano di mente altrimenti se ne sarebbe andato in giro vestito da sceriffo… se non a carnevale.
Mi limitai ad un << Bene grazie. >>
Mi aiutò così a portare le valigie sull’auto della polizia e partimmo verso la casa che avrebbe dovuto ospitarmi fino a che non avessi trovato il modo di tornare indietro.
<< Ho trovato una buona macchina per te, un affarone! >>
Me la ricordavo questa parte.
<< Davvero? Beh grazie, non dovevi. >>cercavo di mantenere un tono tranquillo nelle mie risposte.
<< Beh ecco.. non è un gran chè. E' un pick up, me l’ha dato Billy Black quello che stà a La Push, ricordi? >>
Ovvio che ricordavo<< Sì.. >>
<< è finito su una sedia a rotelle quindi non lo può più utilizzare. >>
<< Oh beh.. mi dispiace. Comunque.. grazie. >> balbettai in imbarazzo.
<< Di niente. Beh.. perciò.. benvenuta! >>
Era proprio vero. Charlie non ci sapeva proprio fare con le parole.. io non ero da meno.
Arrivammo davanti a casa e non potei fare a meno di notare subito l’enorme pick up rosso che faceva bella mostra di se lungo il vialetto.
Che figata! Avevo una macchina! Io, che non avevo neanche mai avuto una bicicletta, ora avevo una macchina tutta per me!!
Okay, magari chiamarla macchina forse era un po’ troppo esagerato, ”Lurido Catorcio” gli si addiceva di più, ma comunque avevo un lurido catorcio tutto per me!!
Charlie mi aiuto a portare i bagagli nella mia stanza e poi mi lasciò sola come mi aspettavo.
Mi sedetti sul letto cercando di ragionare su quello che mi stava accadendo e iniziai seriamente a preoccuparmi sulla possibilità di non poter più tornare indietro. Forse domani mattina mi sarei svegliata di nuovo nel mio letto, ma se non fosse stato così?
Beh in quel caso mi avrebbe atteso la scuola.
Ma che avrei fatto là?
Insomma, io tecnicamente avevo finito il liceo ormai da quasi 5 anni, e se mi avessero fatto domande?
Non mi ricordavo più niente!
Okay, mi stavo preoccupando troppo. Era stata una giornata orribile e iniziavo a sentire la stanchezza del viaggio fatto, mi misi così sotto le coperte sperando di non finire a passare la notte in bianco a causa di tutti i miei pensieri.
Per fortuna il rumore regolare della pioggia sul tetto mi cullo fino a farmi addormentare.
Quando mi svegliaii, il giorno dopo, non ebbi subito il coraggio di aprire gli occhi.
Me ne rimanevo lì, avvolta nelle coperte calde e profumate di lavanda, ad aspettare un minimo suono, un rumore, un leggero segnale che mi facesse capire di essere tornata nel mio minuscolo appartamento.
Beh, era anche vero che io abitavo da sola quindi che rumore stavo aspettando?
Aspettare non aveva alcun senso quindi fui costretta ad aprire gli occhi.
No, non poteva essere. Ero ancora a Forks! E questo significava solo una cosa: andare a scuola.
Mi rimisi i jeans del giorno prima e cercai all’interno delle valigie -che ovviamente ancora non avevo disfatto- un maglione che combattesse il freddo glaciale che caratterizzava lo stato di Washinton.
Quando scesi le scale Charlie era già andato a lavoro, e mi sentii sollevata dato non mi andava di continuare a fare la messa in scena di chiamarlo “papà” ogni volta che lo vedevo.
E poiché non sapevo che fare, e visto che nessuno mi aveva informato su dove si trovasse la scuola, presi le chiavi del pick up e decisi di partire in anticipo così, nel caso mi fossi persa, non sarei arrivata in ritardo.
Appena entrai nell’abitacolo l’odore di sigaro e menta mi colpì in pieno. Cavolo sembrava che qualcuno avesse nascosto un Arbre-Magique al tabacco sotto il sedile, che schifo!
Aprì al massimo i finestrini, ignorando la pioggia che entrava e partì alla ricerca della struttura scolastica.. e meno male che ero partita in anticipo! Appena raggiunsi i 40km/h il pick up sembrava seriamente rischiare l’esplosione.
Per mio grande fortuna a Forks non si economizzava sui cartelli stradali e ad ogni isolato vi era un segnale che indicava la direzione per la Forks High School, perciò in 15 minuti circa arrivai.
Mi diressi verso l’edificio dove era stata dipinta a lettere cubitali “segreteria” e mi feci dare dalla donna dai capelli rossi l’orario delle lezioni, la piantina e il modulo da far firmare ai professori.
Poi come stabilito mi diressi alla prima lezione: letteratura.
Okay, niente di difficile, ero una appassionata lettrice di classici quindi non ebbi timore di incontrare troppe difficoltà. Alla fine della lezione, durante la quale avevo cercato in tutti i modi di farmi tornare in mente i miei studi passati, si avvicinò a me un ragazzo moro, con gli occhiali e con un grave problema di acne.
<< Tu sei Isabella Swan, vero? >>
E chi era questo nerd?
<< Si, sono io ma basta Bella! >> mi sentivo proprio una scema a rispondere in questo modo.
<< dov’è la tua prossima lezione? >>
<< Civica >> mi limitai a dire sperando capisse che mi stava leggermente infastidendo.
<< Io sto andando all’edificio 4, se vuoi ti mostro la strada. >>
Ma anche no.
<< Mi chiamo Eric >>
Ah, ecco chi era! Caspita me lo immaginavo più carino!
<< Va bene, grazie >> non volevo essere maleducata e soprattutto non volevo che poi andassero a dire in giro “ah sì, Bella Swan.. la figlia dello sceriffo.. quella stronza!” così lo segui rispondendo a monosillabi ai suoi continui tentativi di conversazione.
Dopo educazione civica andai a Trigonometria, e per fortuna ero forte in matematica perché il professore, dopo avermi fatto presentare davanti a tutta la classe come se fossimo ancora all’asilo, mi face un paio di domande a cui io non solo diedi una risposta esatta, ma risolsi il problema con nozioni che in 4° liceo ancora non vengono spiegate… Mi salvai in corner dicendo che avevo seguito dei corsi avanzati.
Sempre a trigo poi conobbi Jessica con la quale scopri, con mio grande entusiasmo, di dover frequentare anche spagnolo.
Era bassa, grassoccia ed era prorpio vero! Aveva una permanente orribile in testa..ma cosa le era passato per la mente quando era andata dal parrucchiere?
Però mi fù utile, mi fece conoscere tutto il resto del gruppo -dalla simpaticissima Lauren al galante Mike- e soprattutto mi aiutava quando sbagliavo corridoio e invece dell’aula di inglese mi ritrovavo nello sgabuzzino dell’inserviente.
La mattina passo inaspettatamente velocemente e alle 12 in punto suono la doppia campanella che segnalava l’inizio della pausa pranzo.
Solo allora mi resi conto che tra tutte le varie preoccupazioni che affollavano la mia mente mi era sfuggita la cosa più importante di tutte: oggi avrei visto per la prima volta Edward Cullen!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Inconti ravvicinati del 4° tipo ***


Image and video hosting by TinyPic

Cap. 2
Incontri Ravvicinati del 4° Tipo


Entrai a mensa agitata, sarebbe stata la prima volta che l'avrei visto ed ero curiosa di vedere se era proprio come me l'ero immaginato. Però ero anche preoccupata perchè sapevo che quegli speciali poteri di cui erano dotati  avrebbero potuto causarmi qualche guaio.
E se avessero scoperto da dove venivo
e che sapevo tutto di loro e non solo, sapevo anche come sarebbe andata la storia? Mi avrebbero di sicuro presa per matta, o peggio sarebbero impazziti loro all'idea di essere semplicemente la trama di un libro a cui io non sò come avevo dato vita.
Ma la cosa che mi spaventava più di tutte era non avere la certezza di non essere "sentita" da lui.
Infondo la protagonista era dotata di una mente privata e per questo che non veniva sentita, ma ora non c'era più lei c'ero io e avendo una mente diversa forse...
Presa dal panico a quei pensieri feci dietro front davanti allo sguardo stupito di Mike e uscì dalla mensa chiudendomi nel bagno delle ragazze.
Non ero sicura che la distanza creata e qualche parete potessero fermare il  potere di Edward ma così mi sentivo più sicura e libera di pensare.
Dovevo trovare un modo per capire se mi sentiva o se anch'io ero muta come la vera Bella.

Ma come fare? Infondo ancora non ci eravamo incontrati e magari non gli sarei nemmeno piaciuta.
Infondo il mio aspetto era rimasto quello di prima..

Forse non mi avrebbe neanche notata.
Quante paranoie.. che lo volessi o no comunque finchè rimanevo bloccata nella storia e non trovavo il modo per tornare a casa avrei dovuto andare a scuola e una cosa era certa, avrei dovuto condividere il banco con lui a biologia.
Quello non era di certo cambiato quindi dovevo allenarmi a tenere per me i  pensieri e soprattutto escogitare un modo per capire se mi sentiva.
Mi balzo così in mentre un'idea: stupirlo! Ecco la tecnica!
Avrei dovuto pensare fortemente a qualcosa che lo stupisse talmente tanto da causargli una reazione così se avrebbe reagito in qualche modo avrei capito che ascoltava i miei pensieri.
Tornai così a mensa più tranquilla e mi sedetti al tavolo vicino a Mike -che mi aveva tenuto il posto ovviamente- e iniziai a mangiare qualcosa che avevo portato da casa... e meno male dato che il cibo della mensa sembrava la sbobba che davano ai carcerati di Alcatraz.
<< Bella tutto a posto? prima sei corsa via così velocemente, pensavo ti fossi sentita poco bene. >>
e la dolce manina di Mike si posò sul mio fianco.
Beh, avrei dovuto ringraziarlo perchè ora avevo qualcosa con cui tenere la mente occupata.. come per esempio immaginare tutti i modi possibili al mondo per staccare la mano del piccolo Mike!
Con uno sguardo lo fulminai e lui forse capì che aveva esagerato perchè tolse la mano alla stessa velocità con cui l'aveva postata.
Nel momento in cui avevo deciso che la manina santa di Mike sarebbe stata tagliata con una piccola ghigliottina costruita artigianalmente da me e che l'avrei poi portata come trofeo legata al collo, mi ritrovai senza più distrazioni, così mi guardai attorno per trovare qualcos'altro su cui poter attirare i miei pensieri ma feci lo sbaglio più grande della mia vita perchè in quel preciso momento l'unica cosa che trovai fu un paio di luminosi, bellissimi e profondi occhi dorati!
Che poi in realtà quella era una perfetta distrazione perchè per circa mezzo minuto non riuscì a pensare più a niente.
Zero.
Vuoto totale.
Forse il mio cervello era andato in tilt perchè proprio ero entrata in stato catatonico.
Mi risvegliò la suadente voce di Jessica << ah, hai notato Edward Cullen! è proprio un schianto vero? peccato che se la tiri da morire. Pensa che non siamo abbastanza per lui... che deficente! >>
distolsi lo sguardo riposandolo su Jessica e odiandola dal profondo per avermi tolto da quel mare d'oro in cui stavo nuotando.
Mi rigirai per guardare nuovamente verso quegli occhi meravigliosi che mi avevano scombussolato, e soprattutto per vedere il viso del suo proprietario a cui non avevo prestato attenzione, tanto concentrata ero sul suo sguardo ma lui non guardava più verso di me, anzi sembrava parlare con i suoi fratelli.
Almeno così potevo squadrarlo quanto mi pareva senza sembrare una povera pazza.
Era un ragazzo piuttosto alto ed era seduto nel punto più isolato della mensa con altri 4 ragazzi uno più bello dell'altro. Erano talmente perfetti da farmi venire voglia di mettermi un telo sulla testa per non farmi mai più vedere da occhio umano! Aveva i capelli di uno strano rosso ramato tutti scompigliati e la pelle era talmente chiara da sembrare quasi trasparente.
Sembrava anche magrolino ma era solo l'effetto dovuto alla vicinanza di suo fratello, enorme quasi quando un armadio e con dei fasci muscolari talmente sviluppati da poter fare concorrenza ad un lottatore di wrestling.
Ma la cosa più stupefacente era il viso: squadrato in maniera perfetta, con sottili e piccole labbra rosee e profonde occhiaie a contornare il miracolo dei suoi occhi.
Era..
Era..
... era semplicemente.....
.......ORRIBILE!!!
L'essere più brutto che avessi visto in tutto il pianeta terra!
A quel punto Edward si girò di nuovo verso di me incrociando il mio sguardo. Cercavo di analizzare le sue espressioni ma era veramente difficile.. sembrava concentrato, stupito, curioso, anche leggermente arrabbiato.
Boh non ci capivo niente, per quanto mi riguardava poteva aver avuto anche una colica!
Non riuscivo proprio ad inquadrarlo così mi girai e tornai da Jessica che sembrava leggermente infastidita dello scambio di guardi che avevo appena avuto col ragazzo per cui lei sbavava.
Che sfigata.... tanto gli fai schifo!
E fu in quel momento che lo senti ridere.
O meglio, io avevo sentito un dolce suono di campane ma siccome mi sembrava un pò strano che potessero realmente esserci delle campane in una mensa scolastica mi ero girata per capire da dove provenisse una melodia del genere e solo allora avevo capito che quella era la sua risata.
Ok, stavo seriamente impazzendo e forse dovevo prendere in considerazione l'idea di farmi chiudere in qualche centro specializzato per malattie mentali.
Cavolo, certo che era proprio difficile cercare di non pensare! Mi stava venendo l'emicrania tanto era lo sforzo, così decisi di prendermi una pausa << ragazzi vado un attimo in infermeria, mi è venuto un gran mal di testa. >>
<< Ti accompagno io! >> si offri il dolcissimo Mike il quale non era ancora a conoscenza del mio segreto piano di mutilazione della sua mano.
<< No grazie, credo che riuscirò a sopravvivere fino all'infermeria. >> e detto questo mi voltai e uscii, ma invece che all'infermeria andai nel parcheggio e mi chiusi nel mio puzzolente pick up.
Forse era il fumo passivo che aspiravo dai sedili o forse nuovamente la sensazione di non dover più censurare i miei pensieri ma il mal di testa sparì e mi senti subito meglio.
O forse quasi meglio perchè alla fine di quella pausa pranzo non ero giunta a nessuna conclusione nei riguardi di Edward Cullen. Ogni sua reazione poteva essere direttamente dovuta al fatto che mi avesse ascoltato ma potevano esserci anche un sacco di altre spiegazioni. Magari lo avevano fatto ridere i suoi fratelli e poi mi stavano guardando tutti, quindi il fatto che mi osservasse non significava nulla.
Uffa non ci capivo niente! E adesso sarei anche dovuta andare a Biologia, ma come avrei potuto superare un'intera ora seduta vicino a lui se in soli 3 minuti ero già andata fuori di testa?
Non era il caso, e poi ricordavo esattamente cosa era successo nel libro durante quel ora e visto che non ero sicura di non essere una cantante come lo era invece la vera Bella, non ero molto tentata di rischiare la mia vita.
Così da perfetta fifona qual'ero corsi in segreteria, mi feci preparare una giustificazione e me ne tornai a casa.
Il giorno dopo lui sarebbe dovuto andare via a Denali secondo il libro, percui non avrei rischiato di incontrarlo nuovamente e avrei avuto un'altra settimana per prepararmi.

Il resto della giornata passò abbastanza tranquillamente, a parte il fatto che continuavo a pensare a lui.
Non avevo ancora capito se mi sentisse o meno e ciò era molto frustrante anche perche non sapevo di non poter stare vicino a lui se non lo sapevo.
Il giorno dopo avrei dovuto fare qulache domanda in giro sulla famiglia Cullen, così se mi fosse capitato di pensare i nomi dei suoi fratelli lui non avrebbe potuto sospettare nulla dal momento che me ne avevano parlato le altre persone... e con persone intendevo ovviamente Jessica.
La sera arrivò, e nonostante avessi passato il pomeriggio a casa mi sentivo tremendamente stanca così mi infilai tra le coperte e mi addormentai veloce.
Non sò come ma mi ritrovai in un bosco. Era buio ma non era sera.. forse il tramonto.
Un mare di felci copriva il terreno sotto i miei piedi e intorno a me c'erano solo alberi coperti da muschio.
Ad un certo punto sentì lo scricchiolio di un ramo spezzato dietro di me. Sobbalzai dallo spavento e girandomi vidi lui, in piedi di fronte a me.
Mi guardava, ma sul suo volto non c'era alcuna emozione.. sembrava pietrificato e solo allora notai che il suo torace non si muoveva.
Non stava respirando.
<< Edw... >>
<< Chi sei? >> m'interruppe.
E a quel punto riapri gli occhi.
"Chi sei?" mi aveva chiesto nel sogno...
e io cosa avrei risposto?
Non lo sapevo!
Mi sedetti sul letto scombussolata dalla verità che mi aveva sbattuto in faccia quel sogno.
Non potevo raccontare la verità ovviamente ma se non fossi più tornata indietro avrei potuto continuare a vivere nei panni di Bella?

Non lo sapevo.
A casa non avevo lasciato nessuno, non avevo una famiglia, non avevo degli amici... l'unico era Denny, ma neanche lui era mio amico visto che non si era fatto scupoli a mettermi le mani addosso l'ultima volta che ci eravamo visti.
E forse avevo vinto alla lotteria catapultandomi qui ma forse anche no.. e se avessi fatto schifo ad Edward? se non avesse resistito al mio sangue e mi avesse ammazzato?
Nel libro lui resisteva xkè era innamorato ma ora era diverso e chi sapeva come sarebbe andata...
Guardai la sveglia, erano le 4 e mezza così mi girai dall'altra parte e cercai di riprendere sonno ma faceva freddo tremendo..
Mi resi conto solo la mattina che
la finestra era aperta.
Quella giornata era partita bene ed ero convinta che sarebbe stata piò tranquilla del giorno precedente.. avevo bisogno di riposare il cervello un pò.

Arrivata con il mio cigolante pick up parcheggiai d'istinto di fianco ad una luminosa Volvo per poi rendermi conto che quella non era una luminosa Volvo ma a LA luminosa Volvo!
Sinceramente mi faceva un pò schifo come macchina ma chi ero io per criticare che praticamente andavo in giro con un trattore?
Mi diressi così a trigonometria e mi sedetti vicino a Jessica.
<< Ehi ciao Bella! come stai oggi, passato il mal di testa? >>
<< Si mi sento meglio grazie, arà stato l'ansia del primo giorno...sai com'è! >>
Lei fece un risolino e in quel momento una ragazza passandomi di fianco al banco inciampò nel mio zaino.
Alzai lo sguardo e vidi lei.. un folletto dai capelli neri e un bel sorriso sulle labbra.
<< Oh scusami tanto non l'ho fatto apposta! >>
Alice che inciampa? Impressione mia o l'ha fatto apposta?
<< Tranquilla, non c'è problema! >>a quel suo ridicolo tentativo di fare conoscenza mi venne da ridere ma tentai di trattenermi anche se con scarsi risultati.
<< ...sono cose che succedono! >> non ci potei fare niente, mi uscì di bocca!
Cose che succedono?No! Non a lei almeno.
Lei mi fece un sorrisone e con sguardo complice andò a sedersi nel suo posto. Che avesse capito qualcosa?
Seguì l’ora lezione continuando a pensare alle due parole scambiate con Alice.
La sua voce assomigliava davvero al trillare di mille campanelline, era acuta ma non strideva come quella di Jessica. La sua aveva un tono dolce e simpatico.
Anche lei sembrava veramente simpatica e l'idea che avesse fatto quella scenetta solo per parlare con me mi rendeva stranamente contente.
<< Quella era Alice Cullen, la sorella di Edward il tipo che ti ho mostrato ieri. >> sussurrò Jessica per non farsi sentire dal Professore.
<< Pensa sono tutti adottati dal Dr Cullen.. anche lui è un figo che non ti dico! Oltre a loro ci sono Emmet, il tipo gigante che era ieri a mensa, e i gemelli Rosalie e Jasper Hale. Sono uno più bello dell'altro e stanno assieme! Cioè, sono fratelli e stanno insieme! Ti rendi conto che schifo! Certe cose non le dovrebbero proprio permettere. L'unico libero e Edward, ma lui è solo uno stronzo. >>
<< Guarda Jess che non sono dello stesso sangue.. l'hai detto anche tu che sono adottati. >> gli dissi cercando di trattenere il tono indignato della mia voce a quello che aveva appena detto.
<< A me fà schifo lo stesso. Insomma Bella abitano insieme! Non è una cosa normale! >>
a questo punto l'acidità che trattenevo usci fuori << No Jess, sei tu che non sei normale! >>
Lei ci rimase di sasso e si rigirò verso il professore ignorandomi e facendo l'offesa.
Sai che me ne importava, se mi ignorava era anche meglio.
Al suono della campanella mi alzai per andare alla prossima lezione quando senti una delicata presa sul mio braccio. Mi girai svelta convinta fosse Jessica pronta ad insultarmi, invece davanti a me c'era la piccola Alice.
Faceva tenerezza, quasi come una bambina.
<< Scusa, sono stata scortese prima, non mi sono presentata. Io sono Alice Cullen.. ma tu questo già lo sai vero? >>
Mi bloccai.
oddio sapeva? sapeva che sapevo? Ero nella merda!

Che gli avrei detto?
Il mio sguardo sconvolto la fece ridere e spingere a spiegarsi << ti ho sentito parlare prima con Jessica. >>
<< AH!! >> okay, forse avevo un attimo esagerato col volume della voce ma mi era preso un colpo!
Pensavo mi avesse scoperto, anche se l'aggiunta che aveva fatto poi mi puzzava un po’. Come aveva fatto a sentirmi se avevamo conversato a bassa voce e lei aveva il banco in fondo all’aula?
<< Grazie per averci difeso! Cioè non che abbiamo bisogno di essere difesi ma questa è una piccola città e le persone hanno la mente così chiusa. Fà piacere sapere che c'è qualcuno dalla tua parte. >>
Cavolo era proprio carina.. avevo voglia di abbracciarla.
Ovviamente mi limitai a sorriderle.
<< senti che lezione hai dopo? >>
<< Spagnolo.. credo. >>
<< Perfetto! allora ci andiamo insieme. Devi raccontarmi qualcosa di te! com'è Phoenix? io non ci sono mai stata! e Forks ti piace? cioè, è un pò piccolina, e le persone sono sempre le stesse, ma non è male no? ma a te piace la pioggia? no, perchè qui piove spesso e può essere un pò fastidioso ma poi ci si abitua!.. Devi farmi vedere gli orari delle tue lezioni, magari ne abbiamo altre in comune! Sai che bello! così ci possiamo incontrare ad inizio scuola e poi andare insieme, no? E poi a mensa ti siedi con me, così ci mettiamo d'accordo per andare un giorno a Seattle! A te piace fare shopping? oh io l'adoro.. vivo per i vestiti! Devi comprarti un nuovo impermeabile! Non per dirti niente contro ma sembri un becchino con quella roba! che ne dici?..... >>
Oddio era un treno impazzito! Come fermarla?
Non volevo offenderla ma non smetteva più di parlare e aveva appena detto che sarei andata a mensa con lei o era una mia impressione?

Che stava combinando il folletto?
Non riuscivo a capire il suo piano ed ero sicura che lei avesse un piano!
Seguì con lei anche altre lezioni e per tutta la mattina parlammo di tutto e di più e durante le lezioni lei criticava o elogiava le scelte di stile dei nostri prof, o degli altri studenti.. un vero spasso!
All'ultima campanella infine ci dirigemmo insieme verso la mensa.
Ero agitata ma sapevo che lui non ci sarebbe stato quindi tecnicamente non avrei avuto problemi.

Aprì la porta della mensa e dopo aver comprato un trancio di pizza, una mela, e una coca la segui fino al suo tavolo...
Fù quello l'esatto momento in cui ebbi un'attacco di cuore.



Siccome sò che la scena di Bella che pensa che Edward sia orrendo ha un po’ confuso faccio una piccola spiegazione:
Quella che Bella fa è semplicemente un esperimento, lei infatti fà quel pensiero semplicemente per vedere se Edward la sente o meno. Infatti quando è in bagno l’unico modo per capire se lui le legge nel pensiero e pensare a qualcosa che lo possa stupire talmente tanto da provocargli una reazione…e cosa c’è di più strano per un vampiro di sentirsi dire di essere brutto! Anche perché noi sappiamo che i vampiri sono fatti apposta per essere irresistibili! Bella si basa proprio su questo ragionamento per cercare di stupire Eddy!!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Presentazioni Ufficiali ***


Image and video hosting by TinyPic

Cap. 3
Presentazioni Ufficiali



Si, ne ero sicura, stavo avendo un attacco di cuore.
I sintomi c'erano tutti: mi batteva talmente forte il cuore da farmi male nel petto e mi faceva male il braccio sinistro. No aspetta.. quando ti prende un attacco di cuore qual’è il braccio dolorante? Vabbè poco importa, sicuramente stavo per morire anche perchè se non fosse stato il cuore a cedere lo avrebbero fatto i polmoni.
Notai infatti solo allora che non stavo respirando.. quanto tempo era passato? Forse avevo superato un nuovo record mondiale!
Edward Cullen, anche conosciuto come "Dio in terra", sogghignò e in quel momento fermai i miei pensieri cercando di non chiedermi se lo stesse facendo per quello che avevo pensato poco prima riguardo l'attacco di cuore.
Ma cosa ridi? pensai ad alta voce per poi girai per guardare Alice  vedere lei che faceva la faccia di una che la sapeva lunga-
Così ecco scovato il suo piano; voleva farmi incontrare lui.
Piccolo folletto macchiavellico!
Mi sedetti tra Alice ed Edward -l'unico posto libero, una coincidenza o anche qui la mano della nanetta?- balbettando un << Ciao >> peggio di una bambina di due anni.
<< Io sono Emmet >> mi disse la copia non verde di Hulk allungando il braccio.
<< Bella >> risposi semplicemente stringendogli forte l'enorme mano innaturalmente fredda.
<< Cavolo Bella, che stretta poderosa! Prima o poi dovrai fare a gara con me a braccio di ferro! >> rispose ridendo come un matto!
<< sì sì certo. Poi quando mi riduci la mano in briciole cosa facciamo? >> 
<< Io sono Jasper >> prese parola il secondo ragazzo più bello della storia. Il primo chiaramente era..
<< Piacere >> come avevo preventivato lui non mi porse nessuna mano.
<< Rosalie >> disse semplicemente il motivo per cui da ora in poi non sarei mai più uscita di casa, se non con un cappuccio in testa. Ma come si faceva ad essere così belli? Io a paragone loro ero una gomma da masticare attaccata sotto il tavolo.
<< Io invece mi chiamo Edward.. piacere di fare la tua conoscenza Isabella. >>
<< Piacere mio. >> e con mio sommo piacere mi ritrovai ad annegare di nuovo in quell'oro fuso dei suoi occhi che oggi si era fatto più chiaro e liquido del giorno precedente.
Jasper a quel punto si mise a ridere.
Ok lo sapevo che era colpa mia. Si, ne ero proprio certa, dovevo darmi una calmata! Apri così la coca e iniziai a berla tanto per avere qualcosa da fare e distrarmi da chi avevo seduto di lato.
<<  Bella che fai questo pomeriggio? >> mi distrasse Alice.
<< Ehm.. non lo sò, perchè? >>
<< Beh potremmo andare a fare shopping? ricordi? l'impermeabile? >>
Credo che proprio non riuscisse a digerire il mio impermeabile da becchino.
In effetti un pò schifo faceva, però sapevo come era fatta Alice e non ero certa di essere pronta a passare mezza giornata dentro un camerino a provare vestiti che mi sarei potuta permettere solo se avessi rapinato una banca. Però mi dispiaceva dirle di no, infondo era stata così carina con me.

<< D'accordo però.. >>
Ma non mi fece finire di parlare che già mi stava abbracciando urlando:
<< SIIII!!! sei la prima che non fà tante storie per venire con me a fare compere, oh io ti adoro!! E poi ci divertiremo un sacco, ti rifaremo tutto il guardaroba, sarà bellissimo!! >>
Ovviamente si era partiti dall'impermeabile/sacco della spazzatura e si era finiti con tutto il guardaroba.
<< Alice, fermati. Il massimo che mi posso permettere sono dei calzini e forse un cerchietto. Mi spiace deludere i tuoi piani di conquista del mio armadio ma.. >>
<< Ma di che ti preoccupi, faccio tutto io! Pensavo lo sapessi gia! Ah Bella ma ti rendi conto che diventeremo migliori amiche! >e mi abbraccio stretta di nuovo..
Aspetta.. che aveva detto?
<< Alice! >> l'ammonì Edward che la stava osservando leggermente alterato.
<< Fatti gli affaracci tuoi. >> gli rispose lei facendo la linguaccia.
<< Guarda che lo sto facendo, sei tu che ti intrometti. >>
<< Io non mi intrometto, centro anch'io. Guarda che non esisti solo tu Edward. E poi dovresti solo ringraziarmi per averla.. >>
<< Alice! >> l'ammoni nuovamente.
Okay ora qualcosa si era fatto più chiaro, molto più chiaro, anche se il mio dubbio principale ancora non era stato risolto.
Avevo bisogno di pensare accidentaccio!
<< A che ora andiamo Alice? >>
<< Subito dopo lezione. Ah Eddy, mi presti la macchina vero? ti prego-ti prego... >>
<< D'accordo, basta che non mi chiami Eddy! >>
A quel punto non riuscii più a trattenermi e scoppiai a ridere. Vederli bisticciare era la cosa più carina e buffa che avessi mai visto, si vedeva che si volevano bene.
<< Ma la mia macchina? come facciamo? >> mi venne poi in  mente.
<< Ma è ovvio, tu vieni da noi con la tua macchina, poi prendiamo la Volvo e andiamo a Seattle. Al ritorno magari mangi da noi e passi anche la serata, ti và? >>
Oddio.. mangiare da loro.. passare la serata.. oddio!
<< Alice lasciala un pò in pace. Inoltre dopo i giri di compere con tè sarà sicuramente a pezzi. >>
Edward Cullen: il mio nuovo eroe!
Lui si girò verso di me e mi fece un sorriso dolce, per poi aggiungere:
<< magari puoi venire a casa nostra questo fine settimana. Hai impegni? >>
In realtà ne avevo.
Mike-cagnolino-Newton mi aveva invitato al cinema insieme ad Angela, Ben, Jessica e tutta l’allegra brigata. Avevo accettato solo perchè mi pareva alquanto triste passare il fine settimana da sola a casa. Charlie aveva una vita più movimentata della mia visto che lui sarebbe andato in gita per due giorni a pescare con i suoi amici.

comunque ci avrei messo mezzo secondo a dire a quel pezzente che non sarei più andata, anche perchè era abbastanza probabile che quello scemo ci avrebbe provato con me.
<< No no, nessun impegno. >> dissi con nonchalance.
Lui sorrise soddisfatto mentre il suono della campanella riempiva l'aria.
Era l'ora di biologia.

Ci sedemmo uno di fianco all'altro, lui con il solito cipiglio elegante, io goffa e insicura come sempre.
<< Ieri eri assente.
Stavi poco bene? >>

<< Mi era venuto un gran mal di testa. Nulla di grave. >>
<< Capisco.
E oggi, come ti senti? >>

Sembrava si stesse sforzando di parlare con me, esattamente come io mi sforzavo a non pensare a nulla.
<< Bene. Grazie. >> non sapevo cosa dire e lui non era messo meglio di me visto che cadde tra di noi un silenzio imbarazzante.
Il professore entrò in aula e iniziò la lezione ma le cose non cambiarono. Oltre tutto io non ascoltavo e cercavo in tutti i modi di pensare a qualsiasi cosa, una cosa qualsiasi, tranne che a lui.
Ma porca miseria perchè non riescivo a concentrarmi su niente?
Mi girai verso Edward che guardava verso la lavagna, ma era chiaro che in realtà neanche la vedeva. Era assorto nei suoi pensieri e sperai con tutto il cuore che fosse assorto "solo sui suoi" di pensieri.
Si girò verso di me e mi guardò intensamente negli occhi.
Perchè ogni volta che faceva così mi veniva un nodo alla gola?

Era talmente bello da farmi sentire male.
Mi sorrise dolcemente... ok...pensare a qualcosa, a qualsiasi cosa.... porca miseria... non pensare a al suo sorriso! 
mi rimisi a guardare la lavagna e iniziai a canticchiare mentalmente una canzone che avevo sentito quella mattina alla radio.
Era dei Franz Ferdinand
e canticchiando cominciai a pensare a che bella voce avesse il cantante e al modo estremamente sexy in cui riusciva a dire una parola tanto semplice come "you".
Aveva un accento inglese da farti girare la testa!

<< Signor Cullen vuole far ridere anche noi? >>
Mi girai verso Edward e vidi che stava ridendo.
<< Mi scusi professore, non capiterà più >>
Rimasi a guardarlo. Perchè rideva?
Ignorai la questione 
e ricominciai a canticchiare mentalmente.
Ero arrivata al ritornello quando notai che Edward picchiettava le dita sul tavolo al ritmo della mia musica ma soprattutto stava cantando muto..
O MIO DIO!!!
Lo urlai, ovviamente nella mia testa, e lo guardai sconvolta.. lui fece lo stesso, probabilmente spaventato del fatto che avessi capito che mi sentiva, tanto che subito dopo cominciò a guardarsi attorno, come se stesse cercando una via di fuga.
Ma dove vuoi andare, tu mi senti!!!
Si girò di nuovo guardandomi e a quel punto fummo interrotti dal Professore.
<< Cullen, Swan, se non siete interessati alla lezione siete pregati di uscire dall'aula. >>
Lo guardammo entrambi, ci alzammo e uscimmo senza cercare neanche una scusa, troppo sconvolti per poter dire qualcosa.
Camminammo veloci e in silenzio lungo il corridoio e uscimmo all'aria aperta.
<< Seguimi. >>
Era arrabbiato? perchè dal tono sembrava di si.
Mi accompagnò alla sua macchina e ci salimmo.
Faceva un freddo terribile così la accese per mettere il riscaldamento ed insieme ad esso partì anche la radio che fece diffondere le note di Clear de Lune nell’abitacolo.
Cavolo. Sentirle a casa mia era una cosa ma ascoltarle nella Volvo di Edward era l'esperienza più bella che mi fosse capitata.
Ok ero una sfigata.
Continuavo a non censurare i miei pensieri e stavo facendo una figura pessima. Me lo dimostro il sorrisone che era nato sul suo viso.

Mi aveva sentito. Cazzo!
<< Tutto bene? >> mi disse questa volta ridendo.
<< si.. no.Cioè.. potrebbe andare meglio. >>
Tornò serio e per un momento credetti persino fosse nuovamente arrabbiato. Era vero, aveva dei cambiamenti umorali leggermente preoccupanti.
<< come facevi a saperlo? >>
Sapevo a cosa si stava riferendo.
<< io non lo sapevo. >> e non stavo mentendo. Non lo sapevo proprio che lui potesse sentirmi, se no perchè mai mi ero messa a pensare che fosse un cesso la prima volta che l'avevo visto? Nessun essere umano mentalmente sano avrebbe mai potuto pensare che i Cullen fossero brutti.
Distolse gli occhi da me e guadò fuori del finestrino pensieroso.
<< però sapevi del mio dono. Come facevi a saperlo? E sapevi anche di Jasper, ti ho sentito a mensa. E poi.. >>
<< Edward mi dispiace! >> era proprio strano dire ad alta voce il suo nome << vorrei rispondere alle tue domande ma.. è difficile da spiegare. Non è chiaro neanche per me.
Non sono qui per fare del male alla tua famiglia, mi ci sono trovata e non so neanche come uscire da questa situazione.. credimi. >>
Forse non aveva capito nulla di quello che avevo detto ma poco importava, volevo solo convincerlo della mia buona fede.
<< Non sò chi sei e non è da me fidarmi delle persone ma tu.. >> fece una pausa probabilmente per scegliere meglio le parole da usare << sai tutto di noi. Anche se hai provato a non pensarci  l'ho capito lo stesso... ma sento che non diresti nulla a nessuno e che dovremmo fidarci di te.
Ed io mi fido di te.. però ho bisogno di sapere. Devi dirmi chi sei e come fai a sapere così tanto di noi. >>
Era il momento della verità.
Avevo sperato di avere una settimana per prepararmi ma invece eccomi qui, al secondo giorno e già con le spalle al muro.

Ero nella merda!
<< Edward è complicato e non sò neanche io come spiegarlo. 
Non sò dirti come sono arrivata qui ma è come.. non sò è come se esistessero mondi paralleli, ok? E io vivevo in uno di essi e da quello potevo vedere gli altri mondi. Poi un giorno, non sò come, sono entrata in uno di questi mondi paralleli ed eccomi qui. >>
Ma che avevo detto? Sembrava la trama di una puntata di X Files!

<< Come faccio a credere alle tue parole se neanche tu sei convinta di quello che dici? >>
<< hai ragione, è solo che.. vedi non è che è andata proprio in questo modo. Non sò neanche io cos'è successo te l’ho detto, sò solo che una mattina mi sono svegliata e mi sono trovata qui! Cercavo solo di spiegartelo senza sembrare una matta. >>
<< E che centra il libro? >>
Cazzo, senza volere mi era passato di mente e a lui non era sfuggito.
<< hai presente che prima ti ho detto che dal mio mondo potevo vedere gli altri mondi? Ecco, questo mondo lo vedevo attraverso un libro. >>
<< Aspetta. Mi stai dicendo che il libro ha come trama tutto questo? >> e con un gesto indico tutto ciò che ci circondava.
<< Sì....cioè no! Beh non prorpio, la storia in realtà era un'altra, solo che io non mi sono comportata come la protagonista -ma non avrei neanche potuto perchè lei era diversa da me- e  ora gli avvenimenti sono cambiati e quindi io ora non ci capisco più niente. >>
Lui continuava a guardarmi sconvolto.
Lo sapevo, ci era rimasto malissimo. Era meglio se me ne stavo zitta.
<< no, tranquilla. E' solo che è un pò shockante quello che mi hai appena detto. >>
<< quindi anche i vampiri si possono shockare? wow, questa sì che è una novità! >> volevo farlo ridere ma ottenni la reazione contraria.
Spalancò gli occhi << Cosa? Che cos'hai detto? >>
<< Edward, và tutto bene? >>
<< Tu-tu.. tu lo sai? >>
Mi veniva da ridere << Ma non avevi capito che sapevo tutto di voi? >>
<< No! Io avevo capito che sapevi di Alice, Jasper e me.. pensavo che sapevi solo delle nostre capacità! >>
<< No, so tutto! Ma tranquillo, come ti ho detto non direi mai nulla a nessuno. >>
Rimase muto per alcuni minuti e poi si giro con un'espressione malinconica in volto.
<< ma non hai paura di noi? >>
<< sò che non siete un pericolo. Mon ho paura, anch'io mi fido di voi. >>
Un dolce sorriso comparve sul suo viso ma aveva ancora gli occhi malinconici. Sapevo che soffriva per quello che era e che aveva paura di fare del male alle persone umane che aveva intorno. Era per quello che si isolava sempre dagli altri.
Probabilmente scorse il mio pensiero perchè, leggera come una piuma, fece passare il dorso freddo della sua mano sulla mia guancia.
Okay. Ero morta ed ero in paradiso...di sicuro.. anche perchè sentivo in lontananza delle arpe suonare.
Sì, era proprio il paradiso!
<< no, è il gruppo di musica che fà le prove. >> mi corresse Edward con quel magnifico sorriso ancora stampato in faccia.
A quel punto diventai un peperone e mi girai dall'altra parte insultandomi mentalmente, anche se dovetti fermarmi nel fare anche quello visto che Edward stava ascoltando tutto.
<< stare vicino a tè è stressante lo sai? ma come fanno i tuoi fratelli? >> ovviamente e come al solito quando ero in imbarazzo mi mettevo sulla difensiva, e lui parve capirlo perchè invece di prendersela mi guardò intensamente negli occhi.
<< beh, prima di tutto non faccio l'effetto che faccio a te ai miei fratelli e inoltre quando sono con loro presto poca attenzione, ma con te.. è particolarmente piacevole sentire quello che pensi di me. E poi sei divertente. >>
Ero senza parole. Questa era la cosa più carina che qualcuno mi avesse mai detto.
<< No, è impossibile! >>
<< cosa? >>
<< che nessuno ti abbia mai detto una cosa simile. >>
<< ma vuoi smettere si ascoltarmi santo cielo! >> ero terribilmente in imbarazzo..
<< Scusa >> disse ridacchiando << senti, ti và di saltare ginnastica e andare da qualche parte? >>
Eh? Mi stava chiedendo di saltare scuola con lui?
Siiiiii!!!!

E senza lasciarmi rispondere ad alta voce avvio la macchina e uscimmo dal parcheggio.
<< dove andiamo? >>
<< ti porto in un posto dove amo andarci da solo a pensare, lontano da tutte quelle voci che mi ronzano in tesa continuamente. A primavera è stupendo perchè è fiorito ma anche ora è un posto mag… >>
Si fermo senza terminare la frase.
<< Sai già di cosa parlo. >> non era una domanda.
Non potevo farci nulla, appena aveva iniziato solo una parola vorticava nella mia testa: Radura.
Mi stava portando alla radura.
<< non vedo l’ora di vederla. >> dissi emozionata.
<< beh, sono felice. Con il fatto che già sai tutto mi sembra di cadere nel banale con te! >>
<< No, anzi.. ho sempre immaginato tutto ma vederlo coi miei occhi e tutto un’altra cosa. >>
Arrivammo in uno spiazzo circolare dove parcheggiò la Volvo e scendemmo! Ora avremmo dovuto camminare ma il terreno era fangoso a causa della pioggia che cadeva incessantemente da due giorni. Lla vedevo dura.
<< Posso portarti io o credi che non sia il caso? >>
<< No, va bene! >> cercai di dire con nonchalance. Ovviamente il leggero tremito della mia voce mi tradì su tutta la categoria.
Mi prese dolcemente in braccio e mi intimo di chiudere gli occhi.
<< non vorrei ti spaventassi la prima volta! >>

Cosi serrai le palpebre e appogiai il capo sulla sua spalla.
Un vento freddo mi investì riempiendomi di brividi, ma durò meno di un minuto.
<< ora puoi riaprirli.. >>
Il suo viso era così vicino al mio che sentivo il suo fiato freddo sulle guancia e che profumo….delizioso!
Lui non commentò. Era fin troppo galante ma sapevo che sentiva.
Praticamente hai suoi occhi ero come quella scema di Jessica che non riusciva a stare zitta ogni volta che lo vedeva e dovere per forza elogiare la sua bellezza.
<< No, non sei come lei. E poi dette da te queste cose risultano molto più piacevoli…per non dire che Jessica e la persona più volgare di cui abbia mai ascoltato i pensieri. >>
Addirittura! Beh, probabilmente era per questo che gli piaceva tanto Mike. Si sa, tra simili ci si intende!
A quel pensiero un leggero ringhio fece vibrare il petto di Edward.
<< che c’è? >>
<< quel Mike Newton. Dovrò staccargli io la mano al posto tuo. >>
Mi venne da ridere. Certo che aveva teso le orecchie già da quando ero arrivata.
<< certo! >> rispose lui alla mia domanda inespressa << eri terribilmente interessante e volevo capire se davvero sapevi di noi o se ero io paranoico!.
Inoltre continuavi a pensare a noi con affetto e soprattutto ad Alice e mi sono incantato.
Poi i tuoi metodi per distrarre i pensieri erano così buffi!! >> e si lascio andare ad una risata sonora.
Buffi?
Buffi?!
Avevo rischiato la pazzia e la nevrosi per non farmi sentire da lui e come risultato avevo ottenuto solo quello di risultare buffa?

Per non dire che solo ora notavo quanto non avesse funzionato il mio metodo.
Ero proprio una frana!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Entrando nella Storia ***


Image and video hosting by TinyPic

Cap. 4
Entrando nella Storia



Mi prese per mano mentre il mio cuore perdeva un colpo facendolo ridacchiare, e mi condusse al di là della coltre di arbusti dove trovai lo spettacolo naturale più bello che avessi mai visto.
Era uno spiazzo perfettamente circolare coperto di erba che sembrava quasi che qualcuno avesse tagliato apposta, qua e là erano disseminate delle rocce piatte come se fossero panchine naturali e il perimetro era delimitato da una siepe di grandi felci.
Se era già così bello d’inverno non potevo neanche immaginare come sarebbe stato d’estate, ricoperto di fiori selvatici.
Era un posto davvero magico e non solo perché sembrava un angolo di paradiso in mezzo ad uno oscuro bosco, ma anche perché la luce che l’illuminava filtrata dalle fronde degli alti alberi, spettacolarizzava l’ambiente.
<< mi fa piacere che lo apprezzi, sai non ci ho mai portato nessuno qui. >>
<< Grazie. Grazie di tutto. Di non avermi presa per una matta, di esserti fidato di me, di non esserti arrabbiato per quello che ti ho detto e soprattutto per aver condiviso questo con me. >>
Mi sorrise e sempre mano nella mano camminammo insieme fino a  sederci su un grande masso.
<< Hai detto che quando ti sei ritrovata in questo mondo hai preso il posto della protagonista giusto? >>
<< si, è così. Due giorni fa mi sono svegliata in un letto che non era il mio a Phonix e attraverso avvenimenti e nomi ho capito che mi trovavo nei panni di Bella. >>
<< ma se tu non sei Bella, chi sei? >>
<< beh io vivevo da sola a Los Angeles prima di arrivare qua. Prima ancora stavo in una casa famiglia a cui ero stata affidata quando avevo 17 anni… sono orfana, da sempre che io ricordi, ma nessuno mi ha mai adottata quindi sono cresciuta in un istituto con altri ragazzi nella mia stessa situazione.
Un giorno  Lisa, una ragazza di qualche anno più grande di me, ha deciso di prendermi in affidamento per un anno così da non dover arrivare alla maggiore età dentro quel buco di orfanotrofio e così sono andata a vivere con lei fino a 18 anni. Poi mi sono allontanata e ho iniziato a vivere da sola e a lavorare e… e basta! Questa è la breve cronaca della mia vita, emozionante eh? >> ridacchiai ironica.
<< Sono molto dispiaciuto. Forse non avrei dovuto chiederlo. >>
<< ma no, tranquillo… infondo c’è di peggio non trovi? >>
Mi fece un sorriso mesto ma sapevo che si sentiva ancora in colpa per avermi fatto quella domanda. Dopo qualche minuto di silenzio però sembrò risvegliarsi. << ma aspetta.. quindi tu quanti anni hai? >>
<< Beh qui tecnicamente ne avrei 17 ma in realtà ne ho 23. >>
Okay mi sentivo una pazza a dire una cosa del genere, ma alla fine di cosa dovevo stranirmi visto che davanti a me avevo probabilmente il 17enne più vecchio della storia.
<< eih, non sono così vecchio! >>
<< ma se hai più di 100anni! insomma io se fossi in te non andrei a dirlo in giro.. >> risposi veloce prendendolo in giro.
Il suo viso alle mie parole assunse un'espressione offesa, ma poco dopo scoppiò ridere come una pazzo…
Era così ballo quando rideva…
<< Qual’era il tuo nome? >>
Il mio nome? Strano ormai non ci avevo più pensato al mio nome. Era come se mi fossi abituata talmente tanto a farmi chiamare Bella che mi fossi indirettamente convinta che quello fosse da sempre stato il mio nome.
<< Nathalie. Mi chiamavo Nathalie. >>
<< E come preferisci che io ti chiami? >>
Sorrisi a quella piccola gentilezza.
<< Puoi continuare a chiamarmi Bella. Anche perché tra Charlie, i ragazzi a scuola e te si creerebbe un po’ di confusione se iniziassi a chiamarmi con un nome diverso, non trovi? >>
<< si, forse hai ragione. Ma riguardo alla vecchia Bella? Lei che fine ha fatto?>>
<< Non lo so. Questa storia è diversa da quella originale quindi forse lei è rimasta nella storia iniziale, se ne esiste una... sinceramente non lo so ed evito di fare troppe domande a cui non so rispondere. >>
<< ma hai detto che la storia è cambiata no? Hai detto che tu non ti sei comportata come dovevi e che comunque non avresti neanche potuto.. io proprio non capisco che significa. >>
<< Vedi della vecchia Bella tu non potevi ascoltarne i pensieri e siccome eri incuriosito da questo fatto ti sei avvicinato a lei. Ma come se non bastasse lei era anche la tua cantante, ovvero il suo sangue era una tentazione talmente forte per te da non riuscire a resistere del desiderare di assaggiarlo. >>
<< ma poi hai resistito! >>aggiunsi veloce vedendo il suo viso sconvolto << sei stato bravo, e alla fine… >> ti sei innamorato di lei.
Non riuscì a dirlo, mi limitai solo a pensarlo.
Lui continuava a fissarmi ma in realtà non mi vedeva. Il suo sguardo si era fatto vitreo preso da tutti i pensieri che gli vorticavano in testa dopo la rivelazione che gli avevo fatto.
<< Edward stai bene? >>
<< si, solo che in un giorno credo di essere caduto sotto shock per la seconda volta in tutta la mie esistenza. >>
<< forse era meglio se tenevo queste informazioni per me. >>
<< No, volevo saperlo. >>
<< e allora perché sei talmente sconvolto? >>
Forse a causa mia era triste di non aver potuto conoscere la vera Bella. Infondo sarebbe stato normale; lui si sarebbe dovuto innamorare di lei nonostante tutte le difficoltà e capivo che ora poteva solo provare disprezzo per me che gli avevo tolto la sua possibilità di essere felice.
<< Ma cosa dici? Pensi davvero questo? Io... io mi sento sollevato invece. Terribilmente sollevato, non voglio nemmeno immaginare il dover desiderare di uccidere qualcuno che amo!
Già è abbastanza difficile così, non posso capacitarmi del fatto che inoltre non avrei potuto ascoltarne i pensieri e desiderato il suo sangue! >>
Aveva detto "gia difficile così". Così come?
Lui sorrise imbarazzato e probabilmente se avesse ancora avuto il circolo sanguigno funzionante sarebbe arrossito, infatti distolse subito lo sguardo da me.
<< Che ore sono? >> cercai di cambiare argomento perchè anch’io sentivo il viso che iniziava ad accaldarsi e non volevo diventare un pomodoro davanti a lui.
<< è tardi. Alice mi ucciderà se non ti porto da lei in tempo per lo shopping. Sei sicura di voler andare? >>
Sarei rimasta in quella radura altri mille anni se avessi potuto ma dovevo andare da Alice, dovevo fare una chiacchierata anche con lei.
<< Si, certo che ne sono sicura. E' stata così gentile con me, è il minimo che io possa fare. >>

Arrivammo a scuola 10 minuti in ritardo e al ritorno trovammo Alice davanti al mio Pick-catorcio-up che batteva il piedino a terra come una bambina arrabbiata.
<< Alice scusa ma dovevamo parlare. >>
<< No-no-no, lo shopping è una cosa seria! Ti rendi conto di quante cose ci siamo perse in questi 10 min!? Avremmo potuto fare un sacco di acquisti, provare un sacco di scarpe.. Bella!! Pensavo fossi più preparata a queste cose, insomma tu mi conosci, sai come sono fatta! Dai andiamo, prendiamo subito la Volvo e tu Eddy porti da noi il Pick Up di Bella ok? Gli altri andranno a piedi.>>
<< Cosa? Hai notato le mie scarpe? Io non corro fino a casa, te lo puoi scordare! >> anche in questa storia mi sa che non piacevo tanto a Rosalie.
<< Allora salirai sul pick up con Edward. >>
<< Non ci penso proprio a salire su quell’aggeggio infernale. Sarò obbligata a disinfettarmi dopo esserci salita! >> No, non gli piacevo proprio per niente.
<< Poche storie Rose, o fai così o te ne rimani qui fino a domani. >>
Così dopo uno sguardo carico d’odio verso la sottoscritta, Capelli d'Angelo si girò e inizio a correre verso casa, scomparendo pochi secondi dopo tra gli alberi che circondavano la scuola.
<< Non fare caso a lei, è solo gelosa. >> mi sussurrò Edward all’orecchio provocandomi brividi su tutto il corpo.
Salimmo così io e Alice sulla Volvo di Edward e salutammo gli altri che iniziarono a dirigersi verso casa.
Edward stava salendo sul mio Pick Up quando mi venne in mente una cosa. Sicuramente lo aveva già capito da solo ma l’abitudine mi portò a fare scendere il finestrino e ad intimargli  << Edward non superare i 60 all’ora o rischia l’esplosione! Sono stata chiara? >>
Lui si girò con un’espressione tra il divertito e lo stressato.
<< Ma io odio andare piano! >>
<< Non mi importa Edward. E'l’unico veicolo che ho e se domani mi toccherà venire a scuola in bicicletta me la pagherai cara! >>
Ovviamente non ero nella posizione di minacciare un vampiro, infatti lui mi rise letteralmente in faccia e dopo avermi scompigliato i capelli con una mano commentò << sei così buffa quando cerchi di fare paura alle persone. Oserei dire che sei perfino tenera. >>
Tenera? Tenera?! Io voglevo fare paura e invece risultavo tenera!
Continuando a ridere salì sulla mia macchina e partì.
<< Allora come è andata questo pomeriggio alla radura? Mi dispiace molto per il tuo passato, ma vedrai il tuo futuro si prospetta radioso. >>
<< E se lo dici tu non posso fare altro che crederci no? >> ridacchiai prendendola in giro.
Il pomeriggio passò tranquillo e per fortuna le commesse erano abituate ad aver a che fare con Alice percui la lasciavano vagare per i negozi in piena libertà.
Io dal mio canto non feci niente. Il mio compito era stare in mutande dentro un camerino e indossare tutto quello che Alice mi passava anche se non so a cosa servisse, visto che appena mi passava gli abiti lei vedeva come mi sarebbero stati e commentava  << oh sì, questo ti sta d’incanto >> oppure << questo ti fa le gambe grosse, ma se vuoi provarlo lo stesso! >>
Comunque alla fine della giornata avevo più vestiti di Paris Hilton e dovetti pensare seriamente a comprarmi un nuovo armadio, perchè di sicuro non sarebbero mai entrati in quello che avevo in camera!



Il resto della settimana fù il migliore e il peggiore della mia vita.
Fu il migliore perché, dopo che tutti i Cullen vennero a conoscenza del mio segreto, divenni ufficialmente parte del gruppo e ogni giorno a mensa pranzavo con loro.
Fu il peggiore invece perché Edward era uno schianto. Era bellissimo, aveva una voce meravigliosa, qualsiasi cosa di lui mi mandava in estasi e per questo motivo ero diventata lo zimbello non solo di Emmet, che non si risparmiava mai battutine, ma anche di Jasper che sentendo i miei sentimenti non poteva far altro che ridere.
Che imbarazzo!
Ma la cosa peggiore è che sapevo che Edward sentiva tutto.
Ogni volta che mi ritrovavo a fissarlo imbambolata, ogni volta che osservavo i suoi occhi d’orati e mi ci perdevo dentro, ogni volta che (lo devo ammettere) camminava e gli guardavo il fondoschiena, lui - sentiva - tutto!
E io non potevo far altro che arrossire come un peperone e cercare di pensare a qualcos’altro.
Per fortuna  era troppo gentile per dire qualcosa e si limitava a sorridermi ogni volta che mi scopriva fantasticare su di lui.
La settimana dopo, camminando per i corridoi, notai il manifesto del “Ballo di Primavera” che si sarebbe tenuto due settimane dopo.
Me lo ero scordata quello stupido ballo, ma comunque, visto che la storia era cambiata radicalmente da quando c’ero io, speravo vivamente che nessuno venisse a scocciarmi con stupidi inviti.
Non mi piacevano i balli perchè non sapevo ballare e quindi da sempre mi tenevo  ben lontana da feste che includevano musica e danza.
Le mie speranze però svanirono subito infatti, appena messo piede nell’aula di biologia con Edward al seguito, Mike Newton si fiondò su di me per farmi la richiesta per la quale avrebbe perso anche l’altra mano..
<< Hey Bella! >>
<< Ciao Mike, che vuoi? >> con lui potevo essere maleducata finchè volevo, era così convinto delle sue doti amatorie che anche se gli avessi sputato in faccia non avrebbe comunque capito che non lo volevo tra i piedi.
<< Volevo chiederti se eri già impegnata per sabato 21. >>
<< perché? >> sapevo cosa voleva chiedermi ma volevo metterlo un po’ in imbarazzo.
<< beh, ci sarebbe il ballo e volevo sapere se ti andava di venirci con me! >>
Che fesso…
<< Mi dispiace Mike >> bugia, non mi dispiaceva per niente << ma io non vengo al ballo e poi ho altri impegni. Comunque potresti chiederlo a Jessica, ho saputo che ancora nessuno l’ha invitata. >>
<< ah beh, d’accordo >> ribattè deluso mentre si voltava per andare al suo posto << ...ah mi stavo per dimenticare: alla fine questo finesettimana non andiamo più al cinema, visto che il tempo è migliorato parecchio abbiamo deciso di andare tutti a La Push, First Beach. Sei dei nostri? >>
Jacob!
<< Ma certo, volentieri. >>
<< Ok, ci vediamo domani mattina alle 8 davanti al negozio dei miei. Non tardare! >> e tornò a sedersi al suo posto.
Edward mi guardo male.
<< Chi è Jacob? >>
<< Ah, è un vecchio amico d’infanzia… cioè non della mia infanzia, di quella di Bella! E' il figlio del tipo che mi ha venduto il pick up. >>
<< ok >>
Non sembrava molto convinto.
<< Ti piace? >>
<< Cosa? Ma che dici? come fa a piacermi? Non l’ho neanche mai visto! >>
<< Pensi a lui in maniera strana, non lo capisco esattamente perché non stai formulando pensieri diretti, ma lo percepisco. >>
<< vuoi smetterla di frugare nel mio cervello? >>
<< Allora dimmi chi è Jacob veramente. >>
Il discorso stava prendendo una brutta piega e la cosa non mi piaceva per niente.
<< te l’ho detto. e' l’amico d’infanzia di Bella. >>
<< Ma tu non sei Bella! Che senso ha andarlo ad incontrare? >>
Sapevo che era la verità, io non ero veramente Bella, ma quella frase detta da lui con quel tono deciso mi ferì profondamente.
<< Non volevo, ti chiedo scusa. Stò solo cercando di comprendere perché hai accettato l’invito di Mike. Di solito lo ignori, mentre oggi.. >>
<< è solo che vorrei andare a vedere La Push. Me la sono immaginata tante volte, sono curiosa, e poi sono curiosa di vedere anche Jacob e non ci trovo niente di male in questo. >> la mia voce usci più acida di quanto  volessi.
<< no, infatti. >>
Cavolo ma perché mi rispondeva così? Non era mai stato freddo con me, a adesso se l’era presa solo perchè avevo accettato di andare al falò sulla spiaggia.
<< Si può sapere che ti prende? >>
<< Avevi detto che saresti venuta da noi questo fine settimana e invece ora hai accettato l’invito di Mike Newton per andare ad incontrare Jacob. >> disse il suo nome quasi fosse una parolaccia.
Cavolo, mi ero dimenticata che dovevo andare a casa Cullen, non ne avevamo più parlato e mi era passato di mente.
<< Scusami Edward, sul serio.. ora chiamo Mike e gli dico che non si fa più niente. >>
Ero dispiaciuta di essermi scordata l’appuntamento già preso ma contemporaneamente mi dispiaceva perdermi al falò in spiaggia.
<< Non fa nulla Bella, non sei obbligata a stare con noi. >>
<< Edward ti prego non te la prendere! >>
<< Non me la sono presa. >>
E "non se l'era presa" talmente tanto he per tutto il resto della lezione non mi degno più di uno sguardo e appena suonò la campanella si alzò di scatto e ad una velocità molto poco umana sparì fuori dall’aula.
Ero confusa. Prima diceva che gli interessavo, poi per il resto della settimana non ne parla più e mi trattava solo da amica e adesso se ne uciva che mi piaceva Jacob!
Solo un cieco, o nel suo caso un “sordo", non avrebbe capito che ero cotta di lui.
Di Jacob non mi interessava nulla, volevo solo vedere com’erano lui e i suoi amici Quileutes.
Per il resto della mattinata non vidi più nessun Cullen fino alla pausa pranzo. Come al solito mi diressi verso il nostro tavolo ma questa volta però c’era solo Alice che mi stava aspettando con il vassoio pieno di cibo che nessuno avrebbe mai consumato.
<< Ma lo sai che in Africa muoiono di fame? >>
Non era da me essere antipatica con Alice e lei parve capirlo subito.
<< Giornata storta? >>
<< Scusa, è che ho litigato con tuo fratello. >>
<< Lo so…ma tranquilla, si risolverà tutto, io l’ho visto! >> e fece un sorriso sornione che non me la raccontava per niente giusta.
<< Ma perché fa così? E' vero, non è stato per niente carino dimenticarmi dell’appuntamento da voi, ma non mi sembra una cosa così grave.. posso venire un altro giorno! E poi quello stupido discorso su Jacob, io proprio non capisco! >>
<< Bella, svegliati un po’! Edward è sempre stato  solo e questa è la prima volta che si interessa a qualcuno. E' normale che sia diventato iperprotettivo e geloso. Inoltre sai che ha di difficoltà ad aprirsi alle persone e vederti dimenticare l’appuntamento con noi per andare ad incontrare questo ragazzo gli ha fatto aumentare le sue insicurezze. >>
Mentre ragionavo sulle parole di Alice, sentì la sedia di lato alla mia muoversi e me lo ritrovai di fianco con il vassoio vuoto.
<< Non mangi niente oggi? >> gli chiesi cercando di farlo ridere, ma lui voglia di ridere proprio non ne aveva, infatti mi guardo con aria sconsolata.
<< Mi è passato l’appetito. >>
<< Edward… >> provai a parlare sperando di trovare un modo per aggiustare la litigata di quella mattina, ma lui mi interruppe subito.
<< Non fa niente Bella… ho esagerato, scusa! Vai pure a La Push questo finesettimana, non è giusto che tu stia sempre con noi. Ora però devo andare…ci vediamo. >>e senza avere il tempo di rispondere scomparve fuori dalla mensa.
<< Gli passerà! >> mi sussurrò Alice all’orecchio.
Sapevo che se era lei a dirmelo era di certo vero, ma non potei evitare comunque di sentirmi malissimo nel vederlo andarsene in quel modo.

La mattina dopo, alle 8 spaccate di mattina, mi feci trovare davanti al negozio di articoli sportivi Newton. Ad aspettarmi lì c’erano ovviamente Mike, Jessica, Angela e tutta l’allegra brigata.
Quando arrivammo in spiaggia trovammo là tanti altri ragazzi, alcuni della riserva, altri che invece frequentavano la nostra scuola. Non notai nessuno comunque che potesse assomigliare a Jacob così non mi trattenni troppo davanti al fuoco e accettai l’invito di Mike a fare un giro sulla spiaggia.
Quando iniziò a fare buio e il vento freddo dell’oceano si alzò, decidemmo di fare ritorno al falò per riscaldarci e mangiare qualcosa.
Mi sedetti su un’enorme tronco bianco, lavorato dalle onde del mare da così tanto tempo da averlo reso talmente liscio e bianco da farlo sembrare quasi fossilizzato, e me ne restai lì silenziosa, davanti a quello strano fuoco blu provocato dal legno salato a pensare per la milionesima volta a come aveva fatto Edward ad ingelosirsi così tanto per un ragazzo che inoltre non avevo mai visto.
Dovevo ammettere però che questa sua parte gelosa mi piaceva parecchio,perché questo significava che era interessato a me e io non potevo desiderare di più.
Avevo cercato per tutto il giorno di non pensare a lui, di godermi la giornata in spiaggia, ma era più forte di me, ogni cosa me lo faceva tornare in mente dall’oro delle conchiglie che mi ricordavano i suoi occhi, al freddo dell’aria salmastra che mi ricordava il suo delicato tocco ghiacciato.
Sapevo che Alice mi aveva detto di non preoccuparmi e che gli sarebbe passata presto e mi fidavo di lei e delle sue previsioni, ma non potevo fare a meno di sentirmi in colpa per aver accettato l’invito al falò.
Alla fine dei conti l’unico di cui mi importava veramente era lui e mi sentivo terribilmente infelice a saperlo arrabbiato con me.
Oltre tutto se già faticavo a cercare di non pensare troppo a lui, Jessica non mi era affatto d’aiuto. Infatti, probabilmente sperando di farmi fare brutta figura di fronte a Mike, continuava a tormentarmi con stupide battutine del tipo:
<< Ma Cullen dove l’hai lasciato Bella? sembravate tanto amici invece… >>
Oppure
<< Ma tu ce l’hai il ragazzo Bella? No perché ti ho visto sempre vicino a Cullen da quando sei arrivata ma mi sembra molto poco probabile che una come te possa stare con uno come lui.. >>
Ma starsene zitta no?
<< Jessica se continui a dar fiato alla bocca la prossima volta che mi passi vicino ti butto nel fuoco assieme alla legna.. chissà di che colore verrebbero le fiamme?! >>
La mia minaccia sembro funzionare perché non solo non mi rivolse più la parola ma non osò neanche avvicinarsi a un metro da me.. probabilmente credeva sarei stata veramente capace di darle fuoco.
Mentre mi consolavo immaginando le torture più atroci a cui avrei volentieri sottoposto quella pettegola della Stanley, senti qualcuno sedersi di fianco a me.
<< Hey Bella! Finalmente ci rincontriamo. Cavolo, è passato un sacco di tempo dall’ultima volta! >>
E alzando lo sguardo, mi ritrovai di fronte ad un ragazzino gracilino, dalla pelle scura e i capelli lunghi tenuti insieme da una coda bassa.. e questo chi era?
<< Ci conosciamo? >>
<< Ma non ti ricordi di me? Sono Jacob! Quando eri piccola passavamo tutte le estati insieme! >>
Jacob?!
Ma non doveva essere un energumeno muscoloso dalla voce profonda?
<< ah, sì! >> dissi sorpresa.
<< Mi fa piacere che sei tornata a Forks! Come và il pick up? Non so se Charlie te l’ha detto ma è stato mio padre a venderglielo! >>
<< Si, me l’aveva detto. Và una favola quel trabiccolo anche se ancora non ho mai superato i 60 all’ora.. e forse non lo farò mai! >> dissi ridacchiando.
<< beh, ti conviene non farlo se vuoi rimanere tutta intera! >> rispose ridendo anche lui.
Jacob era proprio carino! Non esteticamente, ma come persona. Con lui era facile parlare, il discorso nasceva spontaneamente e non c’erano mai silenzi imbarazzanti.
Continuammo a chiacchierare per tutta la serata e lui mi raccontò di tutte le cose che facevamo quando eravamo piccoli (cose di cui ovviamente io non sapevo assolutamente nulla) e mi disse anche della macchina che stava costruendo.
Più tardi, mentre addentavo l’ennesimo hot dog che avevo abbrustolito sul fuoco, Jessica ricominciò a punzecchiarmi probabilmente per tentare di attirare un po’ di attenzione su di sé.
<< Bella, ma il tuo fidanzato non sarà geloso? Ah no, Cullen non è il tuo ragazzo, se no perché non è venuto? >>
Stupida oca!
<< Cullen? >> mi chiese Jacob quasi strozzandosi con la coca cola.
<< Sì, è mio amico! Perché? >>
<< No, è che da queste parti girano strane voci, loro non vengono qui di solito. >>
Sorrisi a quelle parolefingendomi sorpresa.
<< ah no? E come mai? >> dissi tentando di farlo parlare.
Lui si guardò intorno furtivo, come se mi stesse per svelare il più grande dei segreti.
<< Beh, qui girano vecchie leggende secondo le quali loro.. non sarebbero proprio umani. >>
<< e allora cosa sarebbero? >>
<< Loro sono.... I Freddi! >>
Lo disse in maniera talmente teatrale che non riuscì a trattenermi dal ridergli in faccia!
<< I freddi? È perché vengono dall’alaska? >>
<< Ma no! >> mi riprese Jacob ridendo. << Le leggende Quileutes dicono che tanto tempo fa I Freddi arrivarono nel nostro territorio e fecero un patto con i nostri antenati, se loro non si fossero dimostrati pericolosi per gli altri esseri umani allora sarebbero potuti restare nel nostro territorio, purchè ovviamente non entrassero all’interno della riserva. >>
<< e cosa sarebbero questi “freddi”? >>
<< Voi umani li chiamate bevitori di sangue, vampiri! >>
<< E i Cullen sarebbero i freddi?? >> gli ripetè con voce dubbiosa.
<< così si dice. >>
<< E se io sono umana, i Cullen feddi.. tu cosa sei? >>
<< è ovvio, un Uomo Lupo! >>
E di nuovo non potei fermarmi dal ridergli in faccia e lui si unì a me. Jacob era molto poco convinto sulla realtà di questa leggenda e lo si vedeva chiaramente, non la prendeva sul serio per niente!
La serata passò tranquilla e quando leggere gocce di pioggia iniziarono a cadere dal cielo plumbeo ritornammo alle nostre rispettive auto e ci dirigemmo nuovamente verso Forks.
Avevo passato una bella serata e alla fine non mi ero pentita più di tanto di essere andata a La Push, Jacob era troppo forte!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Facciamo.... la Pace? ***


*Rullo di tamburi*
…..e per la gioia di Kumiko_Chan_ (che continuava a sperare in un BellaXEdward) ecco un capitolo dove forse sono andata in arancione!!
Non ci capisco niente con questi rating…secondo voi sono andata in arancione?? Secondo me no, ma non posso dirlo con sicurezza quindi mi affido al vostro giudizio!!^ ^
Beh, spero che il capitolo vi piaccia quanto è piaciuto a me scriverlo… e poi era ora che dopo tutto quell’imbarazzo Bella prendesse la sua rivincita sul povero Eddy no?XDXD
Grazzzzzieeeee a tutti quelli che seguono questa ff!! io vi adoro e creerò un piccolo altarino per voi sulla mia scrivania!! ^.^
Vi lascio al capitolo ora, fatemi sapere cosa ne pansate!
Bacini



CAPITOLO 8 --FACCIAMO.... LA PACE?--

Arrivata a casa mi sentivo sfinita…la giornata in spiaggia alla fine si era aggiustata, e il motivo era tutto di Jacob che era riuscito a farmi distrarre i pensieri da Edward e mi aveva fatto ridere per tutta la sera..
Charlie era già andato a dormire, potevo sentire il suo forte russare dall’entrata, così mi tolsi le scarpe e piano piano salì le scale per dirigermi in camera mia e buttarmi a letto!
Arrivata in cime alle scale cercai di aprire la porta lentamente…cigolava peggio di un vecchio cancello arrugginito!
Quando riuscì a chiudere la porta senza fare troppa confusione, avanzai qualche passo nel buio nel tentativo di raggiungere il mio letto…
Sarebbe stata un’impresa facile, per una persona ordinata che non aveva trasformato il pavimento di camera sua in un armadio, libreria, scrivania…e in qualche angolo anche in una tavola da pranzo…ma io non ero una di quelle persone, e dopo pochi passi pestai un vecchio cartone della pizza, sbattei contro una scatolone ricolmo di vestiti e inciampai nell’enorme tomo di anatomia, rovinando così sul pavimento…
Sperai con tutta me stessa di non aver fatto troppo rumore, così trattenni il fiato e affinai l’orecchio per sentire se il russare di Charlie nell’altra stanza si era interrotto…
Fortunatamente il russare c’era….ma era presente anche qualcos'altro…
Una risata soffocata??
No….impossibile…
<< Ciao! >>
Mi tappai la bocca per evitare di urlare!
Edward, da qualche parte nell’oscurità, continuava a sghignazzare…probabilmente divertito dalla situazione..
<< Ma sei impazzito?? Che ci fai qua! Ho rischiato l’infarto cazzo! Non fare mai più una cosa del genere!! >>
<< Scusami…pensavo avresti acceso la luce.. soprattutto visto che il pavimento di camera tua non è esattamente di facile percorrenza! >>
<< Sono affari miei se preferisco tenere le cose a terra ok?...aiutami ad alzarmi.. non ci vedo niente! >>
E così, dopo aver sentito le sue forti braccia passarmi sotto le gambe e dietro la schiena, mi sollevò per poi posarmi delicatamente sul letto!
Allungai la mano in cerca dell’interruttore della lampada da comodino…ma lui fu più veloce di me…e solo in quel momento, quando la luce gli illuminò il volto, mi resi conto che Edward Cullen era in camera mia, a notte fonda, seduto sul mio letto, da solo con me……
O. MIO. DIO.!!!
Okay Bella, ferma i pensieri, fermali subito!!
Edward stava ancora ridendo, e siccome la mia faccia stava diventando bordeaux cercò di darsi un contegno per non farmi imbarazzare più del dovuto…
<< Allora, com’è andata la tua giornata? >>
<< Beh…bene! First Beach è proprio stupenda! Non avevo mai visto un mare così, e la spiaggia, con tutte quelle rocce!! E poi c’erano le balene!! Io non le ho viste, ma Angela mi ha detto che se rimani abbastanza tempo a guardare l’oceano le puoi scorgere in lontananza! >>
Lui sorrideva, probabilmente contento della mia euforia..
<< E Jacob?...L’hai incontrato? >>
Mi sembrava un po’ strano che dopo tutto quello che era successo me lo chiedesse, ma probabilmente aveva fatto una chiacchierata con Alice e aveva capito che non doveva aver nessuna gelosia nei suoi confronti..
<< Si, certo! Mi ha raccontato le leggende del suo popolo…E stato troppo forte!! >>
<< Ti ha raccontato dei freddi? >> mi anticipò, probabilmente leggendo i miei pensieri..
<< Già, mi ha detto di quando siete arrivati a Forks, e del patto che avete stipulato con i suoi antenati per poter rimanere nel territorio! …Ma all’epoca c’eri anche tu? >>
<< Sì, ma eravamo solo io, Carlisle, Esme e Rosalie…solo dopo si aggiunsero gli altri!.. sono passati molti anni ormai! >>
Aveva lo sguardo perso.. preso forse dai ricordi di un’epoca tanto lontana..
<< Edward, va tutto bene? >>
<< Sì, è solo che ancora non mi capacito di poter parlare così liberamente con qualcuno che non sia della mia famiglia…
Ma non ti hanno inquietato neanche un po’ quelle storie?...insomma…sapere di noi…della nostra natura immortale… della nostra particolare dieta! Non hai paura che un giorno, potremmo farti del male? >>
<< Edward…forse tu mi conosci poco…ma io invece ti conosco molto bene, anzi, conosco bene tutti quanti è so che per nessuna ragione al mondo mettereste a rischio la vita di qualcun altro!
Siete le persone migliori che abbia mai incontrato in tutta la mia vita, perché vi siete alzati dalla condizione che la vostra natura vi ha imposto e fate di tutto per non fare del male alle persone che vi stanno attorno, anche se questo significa isolarsi e soffrire… >>
<< ma noi non siamo persone Bella.. >> mi disse con sguardo malinconico..
<< è vero…forse non siete persone vere e proprio…ma ciò non cambia il la vostra bellissima anima! >>
E rimanemmo a guardarci per un tempo infinito, perdendoci ognuno negli occhi dell’altro finchè, piano piano, nella penombra della camera illuminata dal piccolo lumino, lo vidi avvicinarsi sempre di più a me, fino a che le sue labbra furono a pochi centimetri dalle mie…
Il suo profumo mi stava dando alla testa, e i suoi occhi, in cui mi ero persa già da tempo, sembravano scrutarmi, indecisi se l’azione che stavamo per compiere fosse giusta o no…
Io dal canto mio sapevo cosa volevo.. e l’unica cosa a cui riuscivo a pensare erano le sue labbra sulle mie…
Forse spinto dal mio desiderio, o forse perché il suo era identico al mio, percorse la breve distanza che ci separava, e mi ritrovai con le mani tra suoi capelli e le labbra premute sulle sue…
Erano fredde, lisce e dure come la pietra, ma erano le labbra più stupende che avessi mai baciato in tutta la mia vita…
All’inizio rimase fremo, titubante.. ma poi iniziò a muoverle a ritmo con le mie, e piano piano le dischiuse facendomi assaporare sempre di più il sapore della sua bocca e della sua lingua…
Pensavo si sarebbe fermato dopo pochi secondi, ma invece non fu così, infatti mi spinse sul letto e si adagiò su di me lasciando che il suo corpo granitico fosse totalmente a contatto con il mio…
Io dal mio canto, continuavo a baciarlo e ad accarezzarli i capelli, le spalle, la schiena…finchè non mi ritrovai al limite della sua cintura, così non ci pensai due volte e gli infilai la mano sotto la maglietta per sentire la pelle fredda della sua schiena a contatto con la mia …
Forse dal mio gesto prese anche lui più coraggio, perchè anch’io mi ritrovai le sue mani sotto la maglietta che mi sfioravano delicate il ventre e i fianchi..
Un brivido mi percorse tutto il corpo quasi come fosse una scossa e lui, probabilmente pensando fosse dovuto al freddo, si stacco da me e mi guardò negli occhi leggermente sorpreso… forse notando solo allora fino a dove si era spinto..
Avevo visto giusto, infatti si alzò subito e in imbarazzo cominciò a dire una serie di frasi senza senso..
<< Scusa Bella…io….non so che mi è preso…non è da me comportarmi così…
Sono stato imperdonabile… non è stato per niente galante da parte mia… non volevo approfittarmi di te…scusami.. >>
<< Edward calmati! >> mi veniva da ridere…anche perché io di lui mi sarei volentieri approfittata!
<< Non c’è niente di male in quello che hai fatto.. va bene! >>
<< ma….avrei potuto farti del male Bella!...se non mi fossi controllato.. >>
<< Ma ti sei controllato! Vedi, neanche un graffio! >>  e mi alzai la maglietta per fargli vedere la pancia che fino a poco prima era stata piacevolmente accarezzata da lui..
Lui distolse lo sguardo…come se mi fossi spogliata davanti a lui…certo che era proprio all’antica!!
<< Scusami.. è che non è da me comportarmi così! >>
<< Beh…io non mi sono lamentata! >> gli risposi senza riuscire a trattenere un sorriso malizioso..
Lui si guardò intorno evitando il mio sguardo e senza sapere bene cosa rispondere…era bellissimo quando si imbarazzava.. poteva avere anche 108 anni, ma in quei momenti sembrava solo una 17enne impacciato!
Uno sbadiglio riempii il silenzio che si era creato, e capì che era arrivata per me l’ora di dormire…
Edward doveva aver sentito i miei pensieri, perché si avvicino a me e dopo un leggero bacio sulla guancia mi disse << sogni d’oro Bella! ci vediamo domani.. >>
E si mosse per andare verso la finestra dalla quale era entrato..
Peccato che io mi ero già aggrappata alla sua maglia..
Sentendosi tirare si girò nuovamente verso di me..
<< Rimani a dormire con me? >>
Fece un sorriso dolce, ma si vedeva che non era convinto..
<< non so se sia il caso Bella…non vorrei.. >>
<< ti prego! >> l’interruppi..<< sono stata tutto il giorno triste per la litigata di ieri… >>
Il senso di colpa…ecco qual’era l’arma segreta con Edward Cullen!
A quelle parole infatti si convinse, e così si risedette al mio fianco…
Io ero ancora in Jeans e maglietta, così gli chiesi di voltarsi, mi spogliai e mi infilai in canottiera e slip sotto le pesanti coperte...
Lui mi raggiunse sul letto, rimanendo ovviamente sopra per non farmi infreddolire..
Ma io non ci stavo a rimanere chiusa nelle coperte come una larva, così sgusciai un po’ fuori e mi accoccolai sul suo petto abbracciandolo…
<< Bella? >>
<< mmm…dimmi.. >> sussurrai ormai quasi addormentata..
<< ma.…. non hai un pigiama? >>
<< Il pigiama?? No, dormo così di solito!...Ti dà fastidio? >>
<< No, no…se è così...va bene…. >>
Sembrava leggermente in difficoltà…
<< sei imbarazzato Edward?? >>
<< No! Cioè…è che non sono abituato a stare così vicino ad un’altra persona….non so se mi capisci.. >>
<< beh…ce sempre una prima volta no? >>
<< Giusto >> disse con voce dolce, e mi circondo con le braccia fredde, stringendomi al suo petto, e iniziando a canticchiare una melodia mai sentita prima…

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Buoni Motivi per Odiarsi di Meno ***


Per gli amanti di Rose o comunque per quelli che speravano che in questa ff si comportasse in modo diverso con Bella…eccovi serviti!!
Ringrazio chi ha aggiunto la mia storia tra i preferiti e i seguiti, tutti quelli che leggono e ovviamente tutti quelli che recensiscono.
Questo capitolo è tanto tanto dolce, mi si sono cariati i denti a forza di scriverlo e rileggerlo, però mi è piaciuto. Spero piaccia anche a voi!
Dal prossimo capitolo inizieranno i problemi, infatti tornerà Jacobino! Siete pronte a provare tanto odio? Io sì!!XD

Bacino!

CAPITOLO 9 -- BUONi MOTIVi PER ODIARSI DI MENO–

Quella mattina non avevo proprio voglia di alzarmi…si stava così bene tra le lenzuola profumate… chissà con che ammorbidente le aveva lavate Charlie?!….avevano un profumo fantastico…sembrava miele… fiori…e qualcos'altro…dolce ma non troppo…
Mentre lasciavo andare i pensieri su quel profumo delizioso di cui ero circondata, senti un tocco freddo sulla guancia e sorpresa mi voltai di scatto… dietro di me, steso con un braccio attorno alla mia vita c’era un angelo dallo sguardo dolce…
<< Buongiorno mia Bella… >>
Solo allora mi ricordai della sera prima, di quello che era successo… per un momento ero stata quasi sicura di aver sognato…mi sembrava tutto talmente irreale!
Volevo sentirlo parlare ancora così dissi la prima cosa che mi passo per la testa…
<< buongiorno a te…dormito bene? >> okay era domanda stupida ma non mi era venuto in mente niente di meglio da dire!
<< beh…diciamo che ho passato una bella notte….e tu…hai dormito bene? >>
A parte il fatto che Edward Cullen non era assolutamente da raccomandare come cuscino, avevo dormito da dio!!!
<< sì, direi di…..sì! >> risposi cercando di non sbilanciarmi troppo, cosa alquanto inutile visto la sua dote…
Lui mi sorrise e mi diede un leggero bacio sulla punta del naso…
<< che hai fatto stanotte mentre dormivo? spero non ti sia annoiato troppo! >>
Fece una breve risata.. << per noi vampiri è un po’ difficile annoiarsi…quando hai tutta l’eternità davanti consideri il tempo una cosa superflua…potremmo stare fermi nella stessa posizione per un giorno senza annoiarci mai, anzi lo troveremmo persino rilassante! >>
Che roba strana il mondo dei vampiri!!
<< è questo che hai fatto? Ti sei “rilassato”? >> gli chiesi mimando con le mani le virgolette e suscitando nuovamente la sua ilarità..
Sembrava di buon umore quella mattina, e non potè esserne più contenta…dopo quello che era accaduto quella notte avevo paura che fosse partito con le sue paranoie…
<< beh…in realtà ho curiosato un po’ in giro… >>
<< COOOSAA??? >>
<< …ho solo dato un’occhiata ai tuoi cd, i tuoi libri.. volevo conoscere meglio i tuoi interessi, tutto qui!…non ho trovato nulla di sconveniente, tranquilla… apparte nel primo cassetto dell’armadio… >> e disse quest’ultima frase a bassa voce, sperando forse che io non potessi sentirlo..
<< sono rimasto piacevolmente sorpreso comunque, non pensavo che ad una ragazza della tua età potesse piacere la letteratura classica… >>
<< si certo, cambia argomento! cerca di far passare inosservato che hai messo le mani nel cassetto della mia biancheria! >>
<< ti chiedo perdono…credimi, è stato più imbarazzante per me che per te! >>
Ah, su questo ci credevo di sicuro, conoscendo la mentalità vecchio stampo di Edward ero sorpresa che non fosse scappato urlando appena aperto il cassetto!
<< Esagerata! >> commento sentendo il mio pensiero..
<< è domenica.. cosa facciamo oggi? Qualcosa in programma? >>
<< Beh, prima di tutto ora ti porto a fare colazione…e poi pensavo che saresti potuta venire a casa mia a conoscere Carlisle ed Esme…sai, è da quando sei arrivata che desiderano incontrarti! >>
<< Perfetto!! >> dissi su di giri per poter finalmente andare a visitare la villa bianca dei Cullen.
Ero così curiosa di vederla!…chissà com’era la stanza di Edward, me l’ero immaginata così tante volte!!
Mi liberai dal garbuglio di coperte e mi alzai dal letto piazzandomi davanti all’armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi che fosse carino ma anche comodo…non troppo elegante, ma neanche troppo casual…caspita…ci sarebbe stato bisogno dell’aiuto di Alice in quel momento!
Un colpo di tosse mi fece tornare alla realtà, così guardai Edward per capire dove stesse il problema…
Lui guardava in basso, visibilmente a disagio….
<< Edward, siamo del 2009 cerca di modernizzarti un po’, ok? è come se fossi in costume! se vai al mare cosa fai, ti cavi gli occhi?! >>
<< No, perché se andassi al mare scapperebbero tutti visto che inizierei a brillare, perciò non ci sarebbe nessun problema! >>
<< ok, quella del mare è un pessimo paragone! Ma non sono nuda ok? Sono vestita, e non si vede niente di compromettente!... se ti dà tanto fastidio comunque mi vesto! >>
<< No! >> mi interruppe << fa lo stesso…mi ci abituo.. >>
Forse era solo la mia impressione ma quasi quasi sembrava che a Cullen non dispiacesse così tanto vedermi gironzolare in mutande per la stanza!
Beh, io non avevo nessun problema…quando vivevo in orfanotrofio dividevo la stanza (che in realtà era una camerata) con altre 9 persone, maschi e femmine di tutte le età, così per necessità avevo imparato a vedere tutti come se fossero in costume!
Dopo che mi vestii scendemmo di sotto a fare colazione, anche se più che una colazione era un pranzo visto che sapevo che ci sarebbero state poche probabilità di mangiare qualcosa a casa di Edward, e mentre bevevo il caffè gli feci raccontare qualcosa di sé…i libri che leggeva, i film che gli piacevano e ovviamente i suoi gusti musicali…sapevo che era un musicista e un appassionato, ma quando mi disse che apprezzava i Black Sabbath non potè che rimanere leggermente sconvolta! non me lo aspettavo proprio da uno come lui!!
Quando ebbi finito ci dirigemmo di corsa verso casa Cullen, e dovetti ammettere che correre sulle spalle di Edward stava diventando ogni volta più semplice…anzi, era perfino divertente!
Arrivati nel grande giardino che fronteggiava a casa non potè che rimanere a bocca aperta…era enorme!!
bianca a tre piani…con un porticato sul davanti che però probabilmente nessuno avrebbe mai usato, se non nei giorni di pioggia, e delle grandi colonne bianche in stile romano che le donavano un’aria antica, nonostante si vedeva fosse stata restaurata di recente!
Ma se l’esterno era antico, l’interno non poteva essere più moderno…televisori al plasma e Hi-Fi di ultima generazione caratterizzavano il salotto, arredato con pochi mobili tutti dalle colorazioni chiare…
Il muro opposto a quello della porta d’entrata inoltre era fatto solo di vetro e mostrava il bosco retrostante alla casa…
era tutto molto suggestivo..
<< Sono contento che ti piaccia…Esme ha un ottimo gusto per questi lavori, le farà piacere sapere che l’apprezzi >> mi sussurrò all’orecchio mentre mi accompagnava verso il suo pianoforte vicino quale ci aspettavano i suoi genitori..
<< Bella lui è Carlisle…mio padre a tutti gli effetti >>
E il dottore, da cui mi sarei fatta curare da qui fino alla fine di miei giorni, mi porse la mano dandomi il benvenuto.
<< e lei è mia madre, Esme >> alla parola “madre” non potè non notare il luccichio negli occhi di quella bella signora dai capelli color caramello, e non potè far altro di sentire stringermi il cuore a sentire quell’amore materno che Esme sembrava irradiare senza neanche saperlo ogni volta che posava gli occhi su suo figlio…
Si avvicinò a me e senza paura di farmi male mi strinse in un forte abbraccio che non so per quale ragione mi face venire un nodo alla gola…
Poco dopo arrivarono tutti gli altri membri della famiglia Cullen, e ovviamente la prima che mi si avvicinò fù Alice che come al solito mi investì con la sua parlantina..
<< Ciao Bella!! è da stamattina che ti aspetto! sono così contenta che sei venuta….hai visto alla fine si è risolto tutto come ti avevo detto…anzi, è andata anche meglio.. allora racconta un po’ com’è stato? >>
<< Alice!! >> l’ammonì Edward notando i miei occhi sbarrati a causa di quello che aveva appena detto!
Dietro di lei c’erano Jasper che sogghignava e Emmet, che con risata tonante non perse l’occasione per deridermi per quello che era sfuggito ad Alice!
<< Allora Bellina…abbiamo fatto la pace con Eddy è? Allora…l’avete fatta per bene questa “pace”?? >>
O mio dio ma che stava dicendo??
Volevo sprofondare sotto due tonnellate di terra!!
Ma era possibile che in quella casa mi dovessero far sentire sempre in imbarazzo!!
Sicuramente i genitori di Edward erano abituati al comportamento di loro figlio e non gli prestavano attenzione…ma io mi stavo vergognando come una ladra!!
<< smettila di dire fesserie Emmet, non la vedi che la stai facendo imbarazzare! >> cercò di difendermi Alice, non rendendosi conto che tutto era cominciato da lei..
<< oh che carina!! >> rispose << guarda è arrossita!! Non è tenera? >>
Sembrava che più che di me stessero parlando di un cagnolino, e mi resi conto però che forse io dovevo sembrare tale ai loro occhi: un piccolo cagnolino da compagnia, indifeso e spaventato nella tana dei vampiri!
<< Smettila Emmet! >> lo interruppe serio Edward probabilmente più infastidito dai miei pensieri che dai loro discorsi!
<< Si infatti, smettetela di fare i pagliacci! >>
Solo quando sentii la sua voce mi resi conto della presenza di Rosalie, la quale era rimasta in disparte in fondo alla stanza con sguardo truce...
Cavolo, mi odiava visibilmente!…chissà che avrebbe detto se avesse saputo che..
<< se avesse saputo cosa? >> mi interruppe Edward
Cavolo ma farsi gli affaracci suoi mai??…non volevo che sentisse…..
<< no, niente! >> dissi cercando di fargli capire che preferivo non parlarne.. specialmente davanti a tutti..
<< di cosa parlate? >> si intromise Alice che come al solito voleva sapere tutto prima degli altri…
<< di qualcosa che Bella sà riguardo Rose.. >>
A quel punto la bionda mi fulminò all’istante…non aveva parlato ma il suo sguardo era piuttosto chiaro: “Di qualcosa su di me e considerati morta”
<< no, non è niente…veramente….Edward, fatti gli affari tuoi! >> sussurrai a voce bassa nonostante sapessi che tutti mi sentivano chiaramente…
Perché voleva farmi parlare? mi avrebbero presa per una pazza scappata da un manicomio…
<< Bella, non temere…sai che non ti giudicheremmo mai…sappiamo che sai tutto di noi…per favore, dicci quello a cui pensavi… >>
Carlisle riuscì ad infondermi un po’ di coraggio….e caspita….ma quanto era bello???
<< beh, ecco…..stavo solo pensando che Rose…lei odiava Bella perché aveva paura che potesse svelare il vostro segreto, cosa che ovviamente neanche io farei mai neanche sotto tortura.. >>
<< beh, proviamo, vediamo se ha detto la verità! >> incitò Rose, probabilmente pensando alla sedia elettrica o a qualche tortura medioevale del tipo legato per i pollici a testa in giù o roba del genere..
<< Rose! >> la sgridò Esme << …per favore continua Bella >>
<< beh.. ora mi odia per lo stesso motivo, ma con l’altra Bella…quand’è accaduta una cosa.. sono in realtà diventate molto amiche…anzi potrei dire che erano letteralmente inseparabili! >> e mi vennero in mente le litigate che faceva con Edward per vietargli di avvicinarsi alla vecchia Bella!
<< ma di che stai parlando? >> chiese Edward incuriosito ancora di più da quel mio strano ricordo…
<< Vedi quando un vampiro e una umana stanno insieme…in senso letterale, può capitare che... >> mi sembrava di stare ripetendo, in maniera alternativa, il discorsetto che ad 10 anni Suor Gertrude mi aveva fatto sull’educazione sessuale…
<< No…non è possibile… >> m’interruppe prima che potessi finire..
<< so che lo troverai assurdo, però….è vero…è possibile! >>
<< ma.. ma come…cosa….come?? >>
Non riusciva a fare una domanda coerente tante erano le cose che gli passavano per la testa.
<< potete spiegare anche a noi? >> chiese Emmet ascoltando il nostro discorso senza senso…
<< Possiamo….avere dei bambini? >>
A quel punto l’atmosfera sembrò congelasi!
<< Edward… >>
<< ne sei sicura? >> mi interruppe Carlisle, ripreso subito dallo shock iniziale!
<< Assolutamente!...un vampiro può procreare…ma solo con una donna umana perché ancora soggetta ad un corpo in cambiamento! Però è una cosa molto pericolosa…il bambino, beh…sarebbe un mezzo vampiro, quindi sarebbe impossibile per la madre continuare ad essere umana dopo il parto…l’unica sopravvivenza sarebbe la trasformazione! >>
<< e questo che è capitato alla vecchia Bella? >>
Mi chiese Edward con voce flebile…
<< …si… >> mi limitai a dire.
Era letteralmente sconvolto e se lo conoscevo bene lo era principalmente perché pensava che a causa sua lei si era dovuta trasformare in vampiro…
<< certo! >> rispose hai miei pensieri << insomma, è un gesto così egoistico! è ovvio che sarebbe più facile se stessi con un essere simile a me!! Ma come ho fatto a fare una cosa del genere! >>
<< Edward tu non l’hai fatto ricordi?? >>
<< si, ma sarei stato capace di farlo…e questo è terribile! >>
Ed ecco una nuova puntata di Edward Cullen, paranoid-man!
<< Smettila di prendermi in giro! >>
Beh, almeno l’avevo distratto!
<< Ma cosa nascerebbe Bella? tu lo sai? E come sarebbe possibile continuare la gravidanza? Sarebbe come una normale? >>
<< Carlisle appena saremo più tranquilli ti spiegherò tutto, c’è tanto da dire e ti prometto che risponderò ad ogni tua domanda! >>
Erano tutti agitati per quella notizia così inaspettata, ma l’attenzione maggiore era rivolta su Rosalie, la quale non mi toglieva gli occhi di dosso!
Ma questa volta non era odio puro quello che vedevo nei suoi occhi…e neanche istinto omicida…era più incredulità, e forse il capire che tra di noi non c’era tutta quella distanza che lei pensava di avere creato con il so atteggiamento antipatico…
<< Bella ha avuto un bambino da Edward? >>
<< sì, e così… e tu l’hai aiutata, perché eri l’unica che poteva comprendere perché lei desiderasse così tanto quel bambino anche se la stava uccidendo! >>
<< …e cos’è nato? >>
<< Una bambina.. una bambina dai capelli ramati e dagli occhi nocciola! >>
<< Ma non bevevo sangue? >> mi domando sorpresa..
<< Non ricordo…beveva sangue animale ma Carlisle continuava a provarle a dare cibo umano! >>
Carlisle rise, probabilmente riconoscendosi perfettamente in quella descrizione!
Era il discorso più lungo che avevo fatto con Rosalie da quando ero arrivata e dovevo dire che non era male come cercava di far sembrare…
Certo, dire che ora non mi detestava più era forse esagerato.. ma dentro di me sentivo che qualcosa si era smosso, e forse ora mi odiava un po’ meno…
Passammo il resto della giornata a parlare di questo.. Carlisle mi riempì di domande e per ogni cosa si soffermava con Edward a discuterne..
E anche Edward mi riempì di domande…non riusciva proprio a capire come aveva fatto Bella ad accettare una situazione del genere..
Io gli rispondevo a monosillabi ogni volta che mi domandava di lei..
Non so qual’era il motivo e probabilmente non era neanche una cosa giusta, ma sentirlo parlare della “vecchia Bella” mi rendeva leggermente…..agitata?, irrequieta?…infastidita?...no, Gelosa!!
Non mi piaceva che mi domandasse di lei…insomma…non l’aveva mai conosciuta, quindi non aveva molto senso, ma mi dava fastidio lo stesso!
Che gliene fregava di quello che era capitato alla vecchia bella?! insomma…in realtà neanche esisteva probabilmente!!
E mente mi cercavo di calmare da quello scatto d’ira immotivato, lo sentii avvicinarsi a me, abbracciarmi e sussurrarmi all’orecchio..
<< ora hai capito quello che ho provato io quando tu hai parlato di Jacob Black! >>
E sì…ora avevo proprio capito!


Il resto della giornata passo velocemente tra chiacchiere e giochi vari…
I Cullen erano come dei bambini…inventavano qualsiasi gioco per distrarsi, ma quando hai l’eternità davanti è piuttosto normale trovare più modi per trascorrere il tempo!
Per esempio avevamo passato più di un’ora a giocare a “nascondino”…
Alice vedeva prima dove le persone si sarebbero nascoste, Edward leggeva le nostre menti e prevedeva i nostri spostamenti…e quando Emmet riusciva ad acchiapparci, ci bloccava con la sua presa d’acciaio….alla fine più che nascondino sembrava un rincorrersi da stanza a stanza!
Quando si fece buio Esme venne in salotto dove tutti insieme stavamo guardando Alice ed Edward giocare a scacchi…era una partita infinita e sapevo benissimo che non avrebbe vinto nessuno visto che entrambi sfruttavano il proprio potere per prevedere la mossa dell’avversario…
Potei comunque sfruttare il tempo per contemplare la figura di Edward peggio di un poeta con la propria donna-angelo che venerava….certo che ero proprio patetica!!
Però c’era da ammettere che quando si concentrava era più bello di quando già non fosse!
Aveva un’espressione così seria, quasi corrucciata, e assottigliava gli occhi…
mamma mia…che voglia di baciarlo..
<< Scacco matto!! >> gridò Alice contenta!
Tutti guardarono improvvisamente Edward sorpresi e lui invece guardava me…
Ops…forse ero stata io che l’avevo distratto!
<< Bella si è fatto tardi, immagino avrai fame! >> ci interruppe Esme
<< Sì, forse è ora che vada! >>
<< No cara, rimani, ti ho preparato la cena!...sai, non toccherò cibo da molti decenni, ma sono piuttosto brava come cuoca! >>
Ovviamente non me lo feci ripetere due volte e la seguì in cucina dove sul tavolo era stata preparata la cena per un intero reggimento!
<< Esme, non ti dovevi disturbare! >>
<< Oh, non preoccuparti Bella! Forse ho esagerato un po’ con le porzioni…ma non ricordo più quanto mangia in media un essere umano. >>
<< beh…diciamo un terzo di quello che hai cucinato! >>
E la sala si riempì della sua risata cristallina..
Appena mi sedetti a tavola tutta la famiglia si dispose intorno a me e iniziarono a raccontarmi di tutto…i loro primi giorni di scuola, quando Carlisle capì del dono di Edward, quando arrivarono Alice e Jasper.. e tanti altri aneddoti capitati durante la loro lunga vita insieme!
Erano proprio una famiglia, forse non esattamente di quelle convenzionali, ma Esme era esattamente come immaginavo avrebbe dovuto essere una mamma…
Li rimproverava quando Emmet e Jasper mi mettevano in imbarazzo davanti ad Edward, e li guardava con un amore sconfinato ogni volta che scherzavano assieme …
<< Sai Bella >> disse ad un certo punto Carlisle << questa è la prima volta che ci raduniamo attorno al tavolo da pranzo come una famiglia normale…dovrei ringraziarti…senza di te non sarebbe stato possibile! >>
<< Beh, pensa che io non mi sono mai seduta al tavolo con una famiglia!! >> dissi ridendo..
Ma la mia risata non contagiò il resto del gruppo…
Era vero…non c’era niente da ridere, insomma, ero sempre stata da sola e le uniche famiglie che avevo visto in vita mia erano state quelle che venivano all’orfanotrofio e che quando mi vedevano dicevano “lei no, è troppo grande!”…
Esme si avvicinò alla mia sedia e mi abbraccio forte, e di nuovo quella sensazione strana…quel nodo alla gola si riformò, e questa volta non riuscì a fermare le calde lacrime che iniziarono a scorrere sulle mie guance..
Perché mi sentivo così ogni volta che mi abbracciava?
Perché mi veniva da piangere ogni volta che mi stringeva?
Era l’unica che lo faceva con forza, l’unica che non temeva veramente di farmi male!
Non so cosa mi spinse, ma ricambiai l’abbraccio e mi ritrovai a piangere stringendo forte a me quella dolce signora che tanto mi ricordava quella che forse un tempo sarebbe dovuta essere mia madre…
Esme rimase ancora un po’ con me finchè i singhiozzi non diminuirono, e quando mi lascio andare notai che il resto della famiglia se n’era andata lasciandoci sole…
Solo Edward era rimasto con noi e con un sorriso dolce mi prese per mano e mi condusse in camera sua..
La camera di Edward non era grande come mi aspettavo…aveva uno spettacolare muro coperto di Cd e vinili, e uno stereo che sembrava essere uscito da un film di fantascienza!
Se ci avessi messo le mani io sarebbe probabilmente esploso!
Il resto delle pareti erano coperte da pesanti drappi dorati che davano alla stanza un senso di austerità che combaciava bene con la personalità di Edward, e anche il pavimento era coperto da un soffice tappeto dorato..
C’era qualche libro sparso per la camera e un’enorme divano in pelle nera al cento di essa…
Fù lì che mi fece sedere…
<< Và tutto bene Bella? >> mi domandò con voce dolce..
Sapeva cosa mi era capitato…quello che avevo provato…ma me lo aveva chiesto lo stesso probabilmente capendo che parlarne mi avrebbe aiutato a superare quella mancanza che da sempre aveva caratterizzato la mia vita e a cui io non avevo mai dato importanza, probabilmente per rifiutare il reale dolore che questa mi causava…
<< sì…è solo che…. >> mentre provavo a parlare ricominciai a piangere…
Non ero mai stata una ragazza particolarmente emotiva…ma quella situazione mi aveva scombussolata parecchio e ora che il rubinetto era stato aperto, ci sarebbe voluto parecchio tempo per richiuderlo…
Non avevo mai pianto che io ricordassi…avevo sempre accettato la mia vita così come veniva e anche se soffrivo avevo ingoiato il rospo senza dire nulla….
Avevo parecchie lacrime da recuperare..
Edward mi strinse a sé tentando di calmarmi e di infondermi coraggio per continuare a parlare con lui
<< sai…io non ho mai avuto un papà…delle sorelle…dei fratelli……..una mamma!.....
È la prima volta che qualcuno mi tratta come se facessi parte di una famiglia… >>
<< ma tu fai già parte della famiglia! >>
La voce di Alice mi arrivò chiare alle orecchie.
Era entrata talmente silenziosamente che non me ne ero neanche accorta, e dietro a lei vi era il resto dei Cullen.
<< È vero sorellina…finalmente ho qualcuno da prendere in giro! Eddy ormai ci ha fatto l’abitudine, non era più divertente!! >> continuò Emmet facendo ridere me e tutti gli altri.
Finalmente avevo trovato qualcuno che mi voleva bene…e non per obbligo, ma perché mi avevano scelta…mi avevano conosciuto e mi avevano voluto parte della loro famiglia!
Con ancora il volto rigato da lacrime, questa volta di felicità, Edward mi diede una dolce bacio a fior di labbra...

Dopo la giornata a casa dei Cullen mi sentivo uno straccio, così Edward decise di riportarmi a casa per lasciarmi riposare, ma invece di salire dalla finestra come immaginavo, mi depositò davanti alla porta d’entrata e busso forte alla porta bianca di legno di casa Swan..
<< ma che fai? >> gli chiesi a bassa voce per non farmi sentire da Charlie che stava venendo ad aprire la porta…
<< beh…il mio dovere…presentarmi a tuo padre no? >>
<< eh? Edward prima di tutto non è mio parde, e secondo tra te e lui non c’è mai stata simpatia che io ricordi quindi forse è meglio evitare! >>
<< ma la storia è cambiata no? L’hai detto tu… >>
<< si, ma non credo che sia cambiata fino a questo punto…Ciao Papà!! >> dissi non appena il capo Swan aprì la porta grugnendo, infastidito probabilmente perchè l’avevamo interrotto nel corso di una importante partita di football in TV…
<< Bella! chi è questo qui? >> come al solito Charlie aveva il dono dell’eloquenza..
<< Sono Edward Cullen signore! Piacere di conoscerla! >>
<< mmm… sì sei il figlio del dottore…come mai sei con mia figlia? >>
Eddai Charlie…fai due più due…
<< Ecco signore…sono qui per informarla che io e Bella abbiamo iniziato da poco a frequentarci e volevo renderla partecipe della nostra decisione! >>
O mio dio ma come parlava?…dal colorito della faccia di Charlie non presagivo niente di buono…o moriva d’infarto sul colpo…oppure tirava fuori la pistola dalla fondina e gli sparava in mezzo agli occhi…
Amavo da morire Edward…ma sperai vivamente che succedesse la seconda possibilità…almeno non sarebbe morto nessuno!
<< Mi dispiace Edmund… >>
<< Edward! >> lo corressi….
<< Edmund... Emrand… quello che è… sei troppo grande per lei, non voglio che usciate assieme! >>
<< Charlie guarda che ha la mia età! E si chiama EDWARD! >> ma che figura che mi stava facendo fare?…lo sapevo che non dovevano incontrarsi… mannaggia a me che ho lasciato fare Edward!
<< Signorina esigo rispetto! Non sono un tuo compagno di scuola che mi chiami per nome chiaro! Visto! Esci con ragazzi più grandi è già vieni influenzata negativamente…non mi piace per niente questa storia! >>
<< ma che storia!!.. Papà.. >>
<< Ispettore Swan >> m’interruppe Edward << non sono più grande di Bella…abbiamo la stessa età e frequentiamo lo stesso anno a scuola! Ho voti ottimi, non ho mai avuto un problema con la legge, non fumo, non bevo e sono un ragazzo dai sani principi!.. so che ritiene Bella ancora giovane per avere un ragazzo…ma le prometto che non la distrarrò dai suoi doveri con la scuola! Si può fidare di me! >>
Cavolo…per un momento aveva convinto anche me…avrei persino fatto uscire mia figlia con un serial killer se avesse fatto lo stesso discorso che Edward aveva fatto in quel momento a mio padre…
Charlie rimase qualche secondo a fissarlo…poi grugni qualcosa, sbuffò e tornò sul divano a godersi i Play off!
Che uomo strano!!
Dopo aver fatto la scenetta di salutare Edward (che mi avrebbe raggiunto subito in camera mia) andai a dare la buona notte a mio “papà” sperando che non ce l’avesse con me perché prima l’avevo chiamato per nome..
<< Buona notte papà, vado a letto sono stanchissima!! Mi raccomando, non addormentarti sul divano! >>
<< Bella? >>
<< dimmi! >>
<< Stai in guardia con quel ragazzo! Quelli della sua età vogliono solo una cosa! >>
Mi venne da ridere!
<< Papà, credimi, lui è l’unico ragazzo della sua età che non potrebbe essere più lontano da “quella cosa” >>
<< si, si si… >> continuò lui senza ascoltarmi…
Salì così le scale, smaniosa di vedere il mio dio sul letto ad aspettarmi..
<< ce ne hai messo di tempo! >>
<< hei! Ma voi vampiri non era che non vi annoiavate mai?? >>
<< sì…è vero….solo che mi mancavi! >> e detto questo mi catapultai tra le sue braccia, forse con un po’ troppo impeto perché sbattei contro il suo petto e per la prima volta mi feci male!
<< tutto a posto? >> mi chiese Edward trattenendo una risata…
<< certo che sei proprio duro! >> risposi ridendo anch’io!
Come la sera precedente lo feci voltare, mi spogliai e mi feci legare da lui come un salame con le coperte per evitare di congelare a contatto con il suo corpo gelido..
Peccato che in quella situazione la mia stanchezza era scemata e io non potevo sentirmi più sveglia di così…probabilmente sentendo i miei pensieri mi abbraccio forte, e avvicinandosi a me mi baciò dolcemente…
Cavolo…il sapore delle sue labbra era persino più buono del giorno precedente! Ma come faceva?
<< sai.. >> inizio dopo aver interrotto quel bacio su cui io stavo fantasticando già più del dovuto..
<< quando tuo padre mi ha visto ha seriamente pensato di spararmi e seppellire il mio cadavere in giardino.. >> continuò ridendo!
<< Beh, io ti avevo avvertito!...è solo un papà geloso, pensa che tu voglia solo quella cosa! >> dissi con fare teatrale…come se “quella cosa” significasse mordermi il collo e succhiarmi il sangue…
Beh…magari se Charlie avesse saputo che le probabilità che succedesse questo erano molto più alte che fare sesso con Edward, non l’avrebbe più visto di cattivo occhio..
Edward rise, non so se per il pensiero o per la frase…e disse con voce maliziosa..
<< chissà che direbbe Charlie se scoprisse che è la sua dolce figlia ad avere in mente solo quelle cose e non il suo ragazzo centenario! >>
O. MIO. DIO.
Aveva sentito i miei pensieri….
aveva sentito tutti i miei pensieri e le fantasie mooolto poco pudiche che avevo fatto nei suoi confronti quando ci eravamo baciati!!
Che figura!!!
<< Non ti imbarazzare… >> disse ridendo << è normale per una ragazza della tua età.. posso capirlo… sai, con il mio potere ho una conoscenza della mente umana piuttosto approfondita, non mi stupisco! >>
Beh…poteva anche non stupirsi, però io ero imbarazzata lo stesso!
Che vergogna!
<< Bella? >>>
<< mmmmm >> risposi con la faccia sotto il cuscino per evitare di mostrare totalmente il color rosso fuoco del mio volto!
<< …posso farti una domanda? >>
<< mmmmm >>
<< ecco..…tu hai mai…. >>
Ma che mi chiedeva?? Oddio se la mia faccia era rossa ora stava arrivando al violaceo!
<< Edward, ma che mi domandi!? >>
<< scusa…ero solo curioso! >>
Beh, ormai aveva letto nel mio cervello la risposta, tanto valeva spiegare!
<< No, non è mai capitato….insomma ho avuto qualche ragazzo quando avevo fatto il liceo, ma non sono mai state storie serie…. vivere in orfanotrofio per me era un problema e siccome non volevo che a scuola lo venissero a sapere non mi aprivo mai più di tanto con gli altri… >>
<< Quindi non ti sei mai innamorata? >>
<< Quello sì >> lo corressi << mi sono innamorata due volte… >>
Dall’espressione sembrava esserci rimasto male..
<< La prima volta quando ho letto di te…e la seconda quando ti ho conosciuto… >>
Il suo viso si illuminò di un sorriso bellissimo e avvicinandosi a me, prima di farmi perdere il contatto con la realtà con un suo bacio, mi sussurrò all’orecchio..
<< Ti amo anch’io anima mia >>
E stretta tra le sue braccia mi addormentai felice come non mai, dopo la giornata che poteva essere semplicemente classificata, come la più bella di tutta la mia vita!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ballo di Primavera ***


Signore, il cane è tornato e ha portato con sè un sacco di guai!
Inoltre il mio Jacob (poverino) sta diventando sempre più arrogante e questo è un bene possiamo odiarlo con più foga!!XD
Edward ovviamente relazionandosi con una persona diversa dalla vecchia Bella sta cambiando anche lui…in bene o in male? Chissà.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo super-capitolo…ci ho messo un bel po’ di fatica a scriverlo e spero vi piaccia!
Un bacio



CAPITOLO 12 --BALLO DI PRIMAVERA—



Mi trovavo in una foresta…era scura e neanche un raggio di luce riusciva a penetrare le fitte fronde degli alberi… in lontananza potevo ancora sentire i rumori dei flutti che si infrangevano sugli alti scogli di First Beach…
mi sentivo disorienta, e avevo una strana sensazione di paura, ma non riuscivo a capirne la motivazione….
Però ragionandoci mi resi conto che quella non era propriamente paura…era ansia…ansia per qualcosa che doveva accadere…
ma non riuscivo a capire…mi era sfuggito qualcosa…
Un rumore mi fece voltare, e lì di fianco a me Edward mi guardava…ansioso anche lui…
<< perché sei qui? >> mi chiese..
perché io sono qui?
<< Edward…questa è La Push…..pechè TU sei qui?? >>
E in quel momento un forte ululato riempii la foresta e aprì gli occhi all’improvviso…

<< Tutto bene amore? >>
Mi ritrovai sudata nel letto…le lenzuola erano un groviglio ai miei piedi ed Edward mi guardava con una strana espressione…
<< sì…stavo solo sognando! >>
<< vuoi raccontarmelo? Forse parlarne ti farebbe sentire meglio! >>
Non so perché ma non mi andava di raccontare il mio sogno…avevo voglia solo di passarci sopra senza ragionarci troppo…
<< hai sognato un lupo? >>
Uffa…ma perché non riusciva mai a farsi gli affaracci suoi! Prima o poi gli avrei comprato delle cuffie! Chissà se quelle avrebbero coperto il rumore dei miei pensieri!
<< è un potere mentale, non di orecchie! Mi dispiace! >>
<< Uffa!! >> risposi e mia alzai veloce del letto, stiracchiandomi e posizionandomi come mio solito di fronte all’armadio alla ricerca di vestiti…
Edward mi raggiunse e mi abbracciò da dietro…
mi faceva piacere che si fosse avvicinato…questo significava che stava facendo sforzi per cercare di superare il suo pudore ottocentesco!
<< sei di mal umore stamattina? >>
Ok, lo dovevo ammettere…il sogno mi aveva leggermente infastidito…proprio ora mi dovevo mettere a sognare lupi?!…che scemata!….però avevo l’impressione veramente di aver scordato qualcosa…ma che cosa?
Non riuscivo proprio a ricordare!
<< Forse ti sei dimenticata che oggi dobbiamo andare a scuola e siamo in ritardo? >> mi suggerì ridendo…
<< Cazzo la scuola!!! >>
E in fretta e furia mi infilai le prime cose che trovai sotto mano, e mentre facevo colazione Edward tornò a casa sua per cambiarsi e prendere la Volvo con la quale saremmo andati a scuola!
Non l’avevo realizzato più di tanto che ora io e lui stavamo assieme…mi sembrava tutto ancora un sogno, ma quando scesi dall’auto di Edward metà, per non dire tutto, l’istituto si voltò a guardarci, e lì capì che probabilmente nessuno a Forks era pronto per una notizia del genere!
Ok, forse era strano vedere un Cullen fraternizzare con un “comune mortale”…ma c’era bisogno di fissare a quel modo! Che razza di impudenti!
<< Non fare caso a loro! >> mi cercò di calmare Edward probabilmente sapendo che se qualcuno si fosse avvicinato a me per commentare la “strana” situazione le avrebbe di sicuro prese!
Peccato che Jessica non mi conosceva altrettanto bene da capire che mi doveva stare alla larga…oppure semplicemente aveva un istinto di autoconservazione di una formica (senza offesa per le formiche)…fatto stà che si avvicinò a noi, e dopo aver lanciato uno sguardo lascivo a Edward aggiunse:
<< oh, Bella! ma guarda un po’! Cosè Cullen, ti sei iscritto al servizio civile internazionale per aiutare la Swan ad arrivare a scuola tutta intera sul suo rottame rosso? >>


Allora:
A) il servizio civile internazionale???
B) rottame rosso????
Ma soprettutto
C) hai osato lanciare sguardi lascivi al MIO ragazzo???
Sentii la presa di Edward farsi più salda attorno alla mia vita, e sapevo che fisicamente non avrei potuto toccarla se lui non mi lasciava andare…ciò nonostante la lingua era ancora libera di essere usata e così la sfruttai per far regredire all’infanzia quella vipera di Jessica!
<< Senti un po’, errore della natura! Se non ti allontani immediatamente da me sfrutto tutta quell’ammoniaca che ti hanno buttato in testa per farti quel obrobrio di permanente per darti fuoco una volta per tutte! A la Push mi sono trattenuta, ma credimi, avvicinati di nuovo a me e dovrai andare in giro per i prossimi 2 anni con la parrucca!! >>
Se già a First Beach Jessica si era fatta dei seri dubbi sulla mia sanità mentale ora ne doveva aver avuto piena convinzione…scappò infatti a gambe levate urlando come un’oca:
<< Santo Dio, è pazza!!! È pazza!!! >>
Si, ero pazza…pazza da legare, ma me ne fregava ben poco…avrei fruttato tutta la mia follia contro Jessica, infatti iniziai subito a progettare una qualche vendetta terribile nei suoi confronti…
Il resto della mattinata andò così…gente che fissava…Jessica che urlava…io che minacciavo di morte metà dell’istituo…
Piuttosto normale potrei dire!!
A fine lezioni mi diressi nel parcheggio della scuola, dove Edward mi stava aspettando, e salita sulla sua macchina mi accompagnò a casa…
<< Charlie torna stasera tardi.. resti da me il resto del pomeriggio? Domani ho il compito di biologia e non mi ricordo un tubo sulle fasi della mitosi cellulare!! >>
<< ma non le avevi già studiate quando facevi il liceo? >>
<< sì, ma ho dimenticato tutto!! Speravo che mi ritornasse in mente…chessò per miracolo…e invece niente…tabula rasa.. io non ho studiato, il compito e domani, e prenderò una F!! ma c’è un voto più basso della F? no perché se esiste prenderò sicuramente quello!! >>
Edward rise delle mie divagazioni senza senso e con un bacio sulla punta del naso aggiunse
<< ti aiuterò io, non preoccuparti! >>
Evvai, un intero pomeriggio a casa da sola con Edward!!
Ok Bella…non far troppo vagare l’immaginazione!!
Arrivati a casa stavo per scendere dall’auto quando notai il vialetto occupato da un enorme pick up nero…
<< è quella macchina di chi è? >>
<< Bella, scusa…ma non posso entrare in casa tua! >>
<< e perché? >>
con un gesto secco del capo indicò il mezzo straniero posteggiato…
<< a chi è in casa tua non farebbe piacere la mia presenza… >>
No…non poteva essere…
<< ma dai Edward, avevi detto che mi aiutavi… >>
<< Bella mi dispiace credimi, ma non posso proprio…passo da te più tardi ok? >>
<< ok >> dissi abbattuta..
Con un bacio lo salutai e scesi dalla macchina..
Per un po’ rimasi li, delusa e impalata come una scema sul marciapiede a vedere la Volvo sparire sotto la coltre di nebbia…
Chiunque fosse stato la causa…Me l’avrebbe pagata cara!!
Come avevano potuto far scappare così il mio ragazzo che oltretutto doveva salvarmi dall’esame di Biologia?!
Una tremenda maledizione sarebbe caduta sulle loro teste, potevo metterci la mano sul fuoco!
A passo di marcia, peggio di un soldato, mi catapultai in casa e ciò che trovai mi fece rimanere letteralmente a bocca aperta!
Jacob, con quello che probabilmente era suo padre, era in cucina a chiacchierare come se fosse casa loro..
Ma chi cavolo si credevano di essere!!
<< Hey Bella! ciao…scusa se ti siamo piombati in casa così ma fuori diluviava e non potevo lasciare papà sotto la pioggia…spero non ti dispiaccia. >>
<< ma…ma…..come avete fatto ad entrare? >>
<< Charlie mette sempre le chiavi di riserva sotto il tappetino per le emergenze! >>
Giusto, si conoscevano da anni, era normale per loro comportarsi a questo modo…
Un colpo di tosse mi fece rinsavire
<< ah, già che stupido…lui è Billy, mio papà! >>
Billy..…se Charlie vestito da sceriffo sembrava Walker Texas Ranger dei poveri, Billy sembrava il suo compare indiano!
Aveva lunghi capelli brizzolati, e una pelle scurissima ricoperta da profonde rughe…
Nonostante la sua condizione, si vedeva che era un uomo di potere nel suo villaggio…
Ma nonostante il fascino che la sua figura mi infondeva, non potevo togliere quel senso di irritazione che sentivo, visto che mi stava fissando insistentemente da quando ero arrivata…
Fissando….forse non era il termine giusto…mi stava trucidando con gli occhi…
Ma chi era? Il fratello indiano di Rosalie?
<< Bella, da quanto tempo non ci vediamo!...come mai sei da queste parti? >>
Non so perché ma mi sembrò più volesse dire “perché diavolo non te ne sei rimasta dov’eri?”
<< questioni familiari >> mi limitai a rispondere…sicuramente non andavo a dare spiegazioni a quello lì…
<< Charlie mi ha informato che stai frequentando il figlio dei Cullen!....non dovresti avvicinarti a quelle persone Bella! >>
<< papà per favore.. >> cercò di fermarlo Jacob, visibilmente imbarazzato da ciò che il padre stava dicendo..
<< non credo siano affari tuoi con chi esco….e comunque i Cullen sono persone perbene…non c’è alcun motivo per cui debba stare lontana da loro… >>
<< Ce ne sono molti di motivi Bella…solo che non lo sai.. >>
<< io invece lo so benissimo…e non ho bisogno di te che me lo vieni a ricordare! Sono abbastanza adulta per prendere le mie decisioni da sola, e abbastanza sveglia da capire vicino a chi devo stare.. >>
<< forse sei più informata di quanto potessi pensare… >>
<>
A quelle parole rimase seriamente stupito…
<< ora se mi volete scusare io avrei da fare…domani ho un’esame e dovrei studiare! >>
<< Sta attenta Bella! >> mi ripete mentre Jacob rosso di vergogna lo spingeva fuori da casa…
<< faccio da solo >> lo rimproverò Billy arrabbiato…
Quando questo usci fuori Jacob rimase qualche minuto da solo con me..
<< scusami Bella…è solo un vecchio superstizioso…non volergliene male! >>
<< tranquillo Jacob…so che lo fa per proteggermi! >>
E a quelle parole mi illuminò con un sorrisone a 36 denti!
Era così carino Jacob…ci voleva poco per farlo contento, e poi era sempre così allegro… il suo sorriso era riuscito a togliere totalmente l’irritazione che era nata dopo lo scontro con Billy!
<< ora vado…spero di vederti presto! Magari prossimamente ripasso!...senza mio padre ovviamente! >>
<< certo! >> dissi ridendo…<< a presto! >>
E così ci salutammo…
Dopo neanche 10 minuti arrivò Edward…e il suo sguardo non prometteva nulla di Buono…
<< Era di nuovo Jacob Black! >>
Oddio…pensavo avesse superato quella stupida gelosia nei suoi confronti!
Non per dire niente, ma Jacob era proprio un cesso!
Smilzo, con i capelli lunghi e un sorriso forse troppo grande per il suo viso!
E poi era basso…a me piacevano i ragazzi alti…i ragazzi come Edward insomma!
<< non sono geloso…ma non mi piace che si intrufolino in casa tua a farti ramanzine su chi dovresti o non dovresti frequentare!...se potessi sterminerei il loro piccolo villaggio! >>
<< Edward!! >> lo rimproverai…
Non era da lui fare vedere il suo lato aggressivo…sapevo che ne aveva uno ovviamente…ma insomma, vederlo minacciare l’intero popolo Quileutes non era il massimo dell’eleganza!
<< Solo tu puoi minacciare chi ti sta antipatico? >>
<< Io minaccio solo Jessica prima di tutto…e poi sai benissimo che non avrei mai il coreggio di darle veramente fuoco ai capelli…il massimo che ho fatto è stato sputarle nella coca cola a mensa!! >> (ed era stato magnifico!)
Edward rise ricordando l’avvenimento e mi prese stretta tra le sue braccia, per poi alzarmi di peso e portarmi sul tavolo della cucina davanti al libro di biologia….
<< è ora di studiare! >>
Oh nooo!! Che noia!!….

Se il detto dice che il buongiorno si vede dal mattino…si può anche benissimo dire che la settimana si vede dal lunedì!
I giorni seguenti infatti a quell’orribile lunedì andarono di male in peggio.
A scuola si continuava a parlare di noi, Jessica continuava a fare l’idiota, il compito di biologia, nonostante l’aiuto di Edward, era andato malissimo, ma soprattutto Jacob aveva mantenuto la promessa…
Quasi ogni giorno infatti era passato da casa per farmi un saluto, chiacchierare o studiare insieme…
All’inizio non mi aveva dato fastidio perché lo trovavo simpatico e inoltre riuscivo a studiare più facilmente in sua compagnia…ma dopo qualche giorno avevo scoperto che non era proprio lui a voler la mia compagnia…bensì era stato Billy a mandarlo, affinché “controllasse la situazione”, e soprattutto mi lasciasse meno tempo da passare con Edward!
Quando lo venni a sapere andai su tutte le furie, ma poi mi resi conto che Jacob in realtà non centrava nulla…lui cercava solo di non litigare con suo padre e ovviamente potevo capirlo benissimo…
Edward diversamente da me invece aveva aumentato ancora di più il rancore nei suoi confronti…
Se già era infastidito del fatto che studiassimo assieme, sapere che inoltre veniva per farlo stare lontano da me lo irritava a morte!
Ma non fu questo l’avvenimento che fece precipitare notevolmente la settimana…tutto accadde venerdì, il giorno prima del fantomatico “ballo di primavera”…
Io ero a casa con Jacob che era venuto per portarmi la frittura di pesce di Sue Clearwater…
<< Hey Bella, ho saputo che domani sera ci sarà un ballo alla tua scuola…allora, con chi ci vai? >>
<< no, io non vado al ballo Jake! Da voi non lo fanno il ballo di primavera? >>
<< no, la nostra scuola è troppo piccola e ci sono troppi pochi studenti per fare una cosa del genere! Però mi piacerebbe molto andare almeno una volta ad un ballo… dev’essere divertente! >>
Ma perché mi parlava di queste cose? Non riuscivo a capirlo..
<< già…neanche io sono mai andata ad un ballo, ma non so quanto mi divertirei…sono una frana a ballare!! >>
<< ma dai, non ci credo…tutti sanno ballare…guarda.. >> mi disse, e prendendomi per mano mi fece alzare da tavola, si mise di fronte a me, e iniziando a canticchiare basso, mi prese per la vita e iniziammo a ballare …
Oddio,,,proprio ballare non era…oscillavamo a destra e sinistra…ma almeno lo facevamo a ritmo della sua canzone improvvisata..
<< visto…non è tanto difficile… >> continuò stringendomi più a se…
Ma che intenzioni aveva??
Sapevo che nella vecchia storia a Jacob piaceva Bella…ma non credevo che anche io sarei rientrata nelle sue grazie!
Era piuttosto imbarazzante e stare così vicina a lui mi faceva sentire piuttosto a disagio…
Avrei voluto allontanarmi, ma come facevo senza ferire i suoi sentimenti?
<< senti… >> inizio mentre mi guardava fisso negli occhi..<< che ne diresti se domani ti accompagno io al ballo? >>
Che cosaa??
Ma insomma…lui sapeva benissimo che stavo con Edward, perché mi faceva una richiesta del genere?
<< Jake, è molto carino da parte tua invitarmi…ma io al ballo non ci voglio proprio andare…e comunque devo essere sincera, se ci dovessi andare per forza sarebbe Edward il mio accompagnatore…capisci, io sto con lui, e non credo gli andrebbe a genio vedermi uscire con un altro…anche se questo è un semplice amico… >>
Okay, forse ero riuscita a dirgli che tra me e lui non ci sarebbe mai stato nulla senza sembrare scortese…
<< lo sai che la gelosia è sintomo di mancanza di fiducia in un rapporto.? Forse non siete proprio fatti per stare insieme…e poi sei arrivata da così poco e già di sei legata ad uno come lui…secondo me faresti meglio a guardarti prima un po’ a torno e poi decidere con chi devi stare! >>
<< Jacob ho già deciso con chi voglio stare…non devo guardare da nessun’altra parte…
Cavolo, sembri quasi Billy!, perché ce l’hai tanto con Edward?…è un bravo ragazzo! >>
<< beh…se girano così tante voci nei suoi confronti forse così bravo non è! >>
A quel punto mi staccai da lui visibilmente irritata…
<< Ciao Jake! >>
<< Eddai Bella..non ti arrabbiare..!! >>
<< si è fatto tardi e devo iniziare a preparare la cena per Charlie…ci vediamo prossimamente okay! >> dissi con voce fredda
<< va bene, va bene.. >> disse alzando le mani in segno di resa…probabilmente capendo che non aveva alcuna possibilità di farmi passare la rabbia in quel momento…
<< Ci vediamo! >> disse e dopo avermi dato un bacio sulla guancia uscì di casa...
Porca miseria…proprio a me dovevano capitare tutte!
Ne ero certa…questa volta Edward sarebbe andato su tutte le furie!!


Dopo che Jacob se n’era andato Edward aveva passato come al solito tutta la notte con me e stranamente non aveva commentato nulla riguardo ciò che era accaduto nel pomeriggio.
La cosa mi lasciava perplessa…sapeva cos’era accaduto, me lo aveva sicuramente letto nella mente, ma allora perché non me ne parlava?
O aspettava tirassi fuori io l’argomento, oppure stava tramando qualcosa, e ciò era molto poco rassicurante!
<< Hai impegni questo sabato? >> disse tutto d’un tratto…
<< sai benissimo che non ne ho…perché me lo chiedi? >>
<< beh, stavo pensando che forse potremmo andare insieme al ballo… >>
….
<< mi stai prendendo in giro? >>
<< è così strano che io voglia andare con la mia ragazza al ballo della scuola? Insomma è un’esperienza che tu non hai mai vissuto…mi faceva piacere accompagnarti… >>
Okay, forse stare nei panni di una diciassettenne mi aveva completamente rincitrullito il cervello, ma sentire dalle labbra di Edward la parola “la mia ragazza” riferendosi a me mi fece gongolare come non mai…
Lui sorrise e senza darmi il tempo di rispondere disse..
<< beh, lo prendo come un sì! >>
<< ma no aspetta.. >> ma non mi lasciò finire poiché mi zitti con un bacio…
Dal canto mio non avevo proprio voglia di allontanarlo da me, così visto che mi aveva costretto con l’inganno ad andare a quello stupido ballo nel quale avrei sicuramente fatto la figura della fessa, decisi di prendermi una rivincita..
Se lui mi faceva imbarazzare, anch’io lo avrei fatto imbarazzare!
E si sà…per imbarazzare Edward Cullen esiste solo un metodo…
Piano piano, peggio di un leone che sceglie bene la sua preda, sgattaiolai fuori dalle coperte e mi stesi totalmente su di lui…
Inizialmente si irrigidì, ma forse spinto dalle mie continue battutine sul suo esagerato pudore decise di non allontanarmi, così presi coraggio e iniziai a baciargli il collo…
Cavolo ma che sapore aveva? se i ruoli fossero stati invertiti probabilmente sarei stata io quella a non resistere dal mordergli il collo…
Lui fece una risata roca ascoltando il mio pensiero, ma quella voce così sensuale fece l’effetto solo di eccitarmi di più così, continuando ad assaporare la sua bocca con la mia, iniziai a sbottonargli la camicia…
Che strano…mi lasciava fare….
Ma dove’era finito Edward Cullen - no sesso fino al matrimonio??
Non poteva essersi modernizzato a tal punto, c’era qualcosa che non quadrava…
Però…
Insomma….
Era sotto di me….
Senza camicia…
Con io praticamente semi nuda…

Beh non era proprio il momento giusto per queste paranoie….
Ci avrei pensato domattina…
Così cominciai a strusciarmi senza pudore su di lui…e forse era la cerniera...forse aveva un coniglio nei pantaloni…o forse era solo felice di vedermi…stà di fatto che ad Edward quella situazione non sembrava dispiacergli per niente…
In un battito di ciglia mi ritrovai con la testa sul cuscino e lui sopra di me…
Si era mosso tanto velocemente da non essermene neanche accorta, ed ora era lui quello che sembrava aver preso l’iniziava…
Ma diversamente da me che andavo lentamente spaventata da un suo possibile rifiuto e soprattutto facendomi mille paranoie sul da farsi, lui sembrava assolutamente a suo agio…
Ma che cavolo stava succedendo?
Mentre continuavamo a baciarci in modo a dir poco vergognoso mi tirò su e mi fece sedere a cavalcioni su di lui, e poi, fissandomi negli occhi tanto profondamente da sconvolgermi, iniziò lentamente a tirarmi sù la canottiera…unico indumento da me indossato…
Che fare?
Lasciarlo continuare?
……cavolo…quanto mi sarebbe piaciuto…
…ma non era così che doveva andare, insomma….lui era così all’antica…non era da lui comportarsi così…
Però sentire le sue mani su di me…
No Bella! Fermalo! Che cavolo stai facendo…conosci Edward, domani si sarà pentito e avrai rovinato tutto…
Ma và la…lui non è così istintivo…si sarà convinto da solo…
Sì, valla a raccontare a qualcun’altro…
Ma la storia è cambiata…
Edward non è cambiato!
Ma perché allora fa così?
Ci deve essere sotto qualcosa…
Non è da lui comportarsi in questo modo…
<< Edward Fermati!! >> dissi quando le sue fredde dita ormai erano arrivate al limite del mio seno…
Lui mi guardava, ma non era sorpreso…
<< perché? >> mi chiese pensieroso….non arrabbiato, non impaziente, solo pensieroso…
Mi riabbassai la canottiera e cercai senza troppa convinzione di scostarmi da lui, ma stranamente il suo corpo emanava una fortissima attrazione su di me e così rimasi in quella posizione che non aiutava sicuramente la mia lucidità…
Avrei potuto saltargli addosso da un momento all’altro…ma che fisico aveva??
I suoi addominali scolpiti, le braccia forti, le spalle larghe…quella bianca e fredda pelle…
Ma perché diavolo l’avevo fermato??!! Io lo volevo…
No bella!! Concentrazione!!
<< Che succede Bella?...non è quello che volevi? >>
<< sì!..io….no…io lo vorrei, ma non così!! Non è il modo giusto! >>
<< non esiste il modo giusto >> disse riavvicinandosi a me e ricominciando a baciarmi lascivamente il collo…
<< No Edward, non è così che deve andare…tu non vuoi questo!...non sei fatto così, è sbagliato! >>
Lui mi guardava…forse era sorpreso dal fatto che lo conoscessi così bene…o forse era solo stranito dal fatto che ero riuscita a rifiutarlo!
<< perchè fai così? non capisco tu non sei fatto così! Vuoi fare le cose per bene…non accetteresti mai di farlo con me…e non solo per questioni di educazione, ma anche per paura di farmi del male…che ti è passato per la testa?! >>
A quel punto sembrò rendersi conto di quello che aveva appena combinato, e così si allontanò da me imbarazzato…
<< scusami Bella…mi dispiace mi sono comportato veramente da villano…è solo che… >>
<< solo che cosa? >>
<< beh…se tu volessi stare con uno più simile a te…io lo capirei…so che non dev’essere facile stare vicino a me…prima a scuola…poi tuo padre…ti sto causando un sacco di problemi! >>
<< Ma che dici! La scuola? Mio padre? Queste sono solo sciocchezze… E questo comunque cosa centra con il tuo comportamento di poco fà? >>
<< volevo solo darti per una volta qualcosa che volevi tu…volevo renderti felice e dimostrarti che anche con me puoi avere un rapporto normale…ma che cosa mi è passato per la mente?cosa credevo di fare? Sono stato un’idiota…avrei potuto farti del male! >>
<< Edward, non è successo nulla!… ma non pensare a queste cose…io sto bene con te…anzi non potrei stare meglio e non potrei chiedere di più! >>
<< invece potresti chiederlo…non lo fai perché sai che quello che vorresti non potrei dartelo…ma potresti sempre chiederlo…fare l’amore….sembra una cosa così semplice ma per noi non lo è….non è possibile…e questo è solo un esempio…ti stò limitando nel fare un sacco di esperienze e non è giusto… >>
<< Edward a me non importa nulla!! Ti prego non fare questi discordi, io sono felice con te è questo quello che conta… >>
Poi mi venne in mente il il fatto che ancora non avevamo affrontato il discorso su quello che era accaduto questo pomeriggio…
<< non è che in tutta questa storia centra Jacob vero?? >>
Lui sospirò ma non mi guardava negli occhi…
<< Edward… >> lo incirtai..
<< ero fuori quando hai iniziato a ballare con lui….e devo confessarti che ho seriamente dovuto controllarmi per non entrare in casa e strappargli le braccia dal corpo….
Ogni volta che lo vedo…ogni volta che ti guarda, ti parla…o se osa anche solo sfiorarti…io lo vorrei uccidere…
Non avevo mai provato una sensazione tanto forte….pura gelosia!! L’avevo letta in tanti libri, vista in tante storie…ma non credevo potesse logorare l’animo in questo modo…
Poi ho sentito quello che ha detto sulla mancanza di fiducia e ho iniziato a preoccuparmi…forse stavo sbagliando…forse mi stavo comportando male… Allora ho cercato di fare finta di nulla, ma dentro morivo…
È poi quando a detto che appena sei arrivata a Forks sei subito venuta da me, ho capito che avevo sbagliato…avrei dovuto lasciarti libera di scegliere, invece gia la prima volta che sei voluta uscire senza di me ho fatto una scenata…sono stato troppo egoista! Ho pensato solo a me! >>
<< Edward è stata una mia scelta venire da te…insomma…tu sei Edward! Nessuna ragazza al mondo nei miei panni si sarebbe messa a guardarsi intorno….per poi trovare chi scusa? Mike Newton? Ma per favore!! E poi la gelosia è un sentimento normale….sò che senti che provo fascino verso la figura di Jacob, ma è solo perché anche lui come tutti voi Cullen faceva parte della storia e quindi sono incuriosita da lui, ma niente di più!!...ti prego non farti tutte queste paranoie perché sono davvero stupide! Io ti amo…è questo quello che conta, nient’altro d’accordo? >>
<< d’accordo! >> ripetè con un sorriso molto poco convinto, e poi dopo una bacio stampo sulle labbra tornammo a stenderci sul letto, e questa volta me ne rimasi buona buona sotto le coperte, finchè il sonno non mi colse…


Sabato pomeriggio lo passai interamente a casa Cullen…
Beh, non proprio a casa Cullen, perché ciò implicherebbe di aver trascorso il tempo in giro per la casa…
Invece io me ne ero stata barricata nel bagno di Alice…con lei e Rose (è sì, proprio lei!!) che mi cercavano di far diventare una Cullen…
Certo, il trucco, i capelli e il vestito aiutavano…ma io non ero un vampiro e non avrei mai raggiunto tanta perfezione...era tutto tempo sprecato!!
Comunque quando alla sera finalmente fui libera di uscire, incontrare lo sguardo di Edward fù di grande soddisfacimento…

Il ballo si sarebbe tenuto nella palestra della scuola...e quando arrivammo e vedemmo tutti gli studenti in tiro la tentazione di alzare i tacchi e tornare a casa a vedermi una puntata di Friends sul divano si fece largo in me!
<< Dai, sarà divertente vedrai! >>
Ah sì, ci potevo proprio credere!!
Dopo la foto di rito dove io avevo una espressione veramente buffa, Edward in maniera molto galante mi porse la mano…
<< potrei avere l’onore di questo ballo, mia signora? >>
<< beh, come potrei rifiutare una proposta del genere! >> risposi stando al gioco “dama dell’ottocento”..
Lentamente iniziammo a dondolarci, l’unico movimento che ero in grado di fare… ma dopo poco, forse per Edward che era un magnifico cavaliere, o forse perché avevo iniziato a prendere più confidenza con i miei piedi, iniziammo a volteggiare intorno alla pista e dovetti ammettere che ballare era veramente divertente!
Ci avevo preso gusto così rimanemmo a danzare stretti per quasi tutta la sera…
Okay…come primo ballo scolastico si stava rivelando veramente bello, e peggio di un’adolescente stavo già progettando la mia partecipazione al ballo di fine anno…
Oddio, avevano creato un mostro!!
Mentre Edward rideva come al solito hai miei pensieri sgangherati senti un tocco sulla spalla, e quello che vidi mi lasciò talmente sconvolta che non mi resi neanche conto di aver spalancato la bocca ed averla lasciata aperta…
<< se non la chiudi ti ci entreranno dentro le mosche! >>
<< Jacob!! >>
<< Tu che ci fai qui? >> ringhiò Edward al mio fianco…
<< Volevo solo chiedere un ballo…posso? >> mi chiese allungando la mano verso di me.
Oddio…che dovevo fare?
Volevo chiarire con Jacob, sapevo che non era cattivo! Forse un po’ arrogante, ma non cattivo…
Ma se Edward se la fosse presa?
Non volevo litigare con lui… e dopo tutti i discorsi della sera precedente…
<< Fate pure! >> disse Edward, e mi lasciò la mano, non prima di avermi dato un bacio sulla guancia…
<< Ti aspetto lì! >> mi sussurrò e si allontanò lasciandomi sola con Jacob, che mi prese per la vita e iniziò a dondolare come il giorno precedente
<< Perché sei qui? Non sei della nostra scuola! >> risultai più acida di quanto volessi..
<< mi sono imbucato! >> rispose semplicemente alzando le spalle..
<< E perché ti saresti imbucato? >> continuai imperterrita..
<< chiaro…perché volevo vederti!...stasera sei magnifica! >> aggiunse squadrandomi dalla testa ai piedi in modo poco pudico…
Già me lo immaginavo Edward nell’angolo che ringhiava…
<< Senti Bella…non ci girerò troppo attorno….devi lasciare Edward! >>
<< Ma sei scemo? >>
<< Senti…io non ho nulla contro di lui, davvero…ma ho paura che possa farti del male…non lo so, ho una strana sensazione…sto seriamente iniziando a preoccuparmi…. >>
<< se è per quelle fesserie che dice tuo padre.. >>
<< non è per quello Bella! Girano strane voci su di lui…e poi non è solo mio padre, molti da noi non li vedono di buon occhio e la cosa non mi piace per niente!...
Ti prego Bella…stagli lontana…se ti accadesse qualcosa di brutto non potrei mai perdonarmelo… >>
<< Smettila Jacob! >> dissi cercando di staccarmi dalla sua presa.. ma lui mi strinse più a se impedendomi di muovermi…
<< Bella quello porta guai, ne sono sicuro….non ti porterà nulla di buono! Ti prego ascoltami… allontanati da lui!! >>
<< Lasciala andare! >> ringhiò Edward che si era materializzato ad una velocità pazzesca vicino a noi
<< e tu stai lontano da lei... >>
<< Jacob basta! >>…la situazione stava precipitando e mi stavo seriamente preoccupando potesse succedere qualcosa di brutto!
<< ti ho detto di lasciarla andare! >> ringhiò più basso Edward…
Non l’avevo mai visto così arrabbiato, anzi era a dir poco furioso!
Ma Jacob non demordeva e anche se mi lasciò andare dalla sua stretta presa si avvicino viso contro viso ad Edward e ripetè..
<< e io ti ho detto di stare lontano da lei! >>
<< sarà lei a scegliere se vorrà che le stia accanto! >>
<< e allora tu lasciala scegliere.. >>
<< Jacob è meglio se te ne vai….non dovresti neanche essere qui! >> dissi cercando di allontanarli l’uno dall’altro… Avevo seriamente paura che Edward potesse fare qualche gesto insensato
<< sì…forse hai ragione…è meglio che vada…ci vediamo presto Bells.. >> disse continuando a guardare negli occhi Edward…
E quando Jacob si allontanò dalla pista senza perdere tempo presi Edward per la manica della giacca e lo trascinai di fuori…
<< ti avverto, se lo rivedo lo uccido! >> la sua voce era roca dalla rabbia…
<< Edward ma che dici! Calmati!! >>
<< Se non avessi conosciuto Black ora non saremmo in questa situazione… >> disse alzando la voce..
<< Ah, quindi è colpa mia!…guarda che è un bravo ragazzo, è suo padre che lo comanda >>
<< Brava, lo difendi pure!…cosa c’è tra te e lui, dimmelo! >> mi urlo prendendomi per un braccio, stando attento comunque a non farmi male..
La situazione era completamente precipitata…non credevo che potesse essere tanto geloso…sapevo che la mia curiosità verso Jacob gli dava fastidio…ma non credevo cos’ tanto!
<< Ma cosa stai dicendo Edward?! Sai benissimo che è solo un mio amico... >>
<< Lui non ti vede solo come un’amica >> rispose indicandosi con l’indice la testa
<< Ma io lo vedo così, e tu lo sai benissimo! >>
<< Non mi importa, non voglio che ti avvicini più a lui sono stato chiaro? >>
<< Edward stai veramente esagerando! Si è comportato da maleducato, lo sò, ma ci parlerò e chiariremo! >>
<< Tu non chiarirai un’accidente hai capito!! Quel tipo è pericoloso…sta tramando qualcosa, lo so! Non osare avvicinarti a lui, o ti giuro che lo ammazzo con le mie mani!! >>
<< ma sei impazzito! >> ormai stavamo urlando a squarciagola, e sperai vivamente che nessuno ci stesse ascoltando! << Lui non è pericoloso, come fai a dire una cosa del genere! È solo un ragazzino ora non lo vedi? >>
A quel punto però si zittì e vidi l suo viso contorcersi in’un’espressione che ebbi difficoltà a decifrare…
<< solo un ragazzino ora?? Che significa? >> disse quasi un sussurro
Senza volere avevo pensato a quando Jacob si era trasformato in licantropo ed Edward aveva fatto una scenata a Bella per evitarle di frequentarlo!
<< Me lo hai tenuto nascosto?? >> era completamente shockato..
<< No non è così…è una cosa che accadrà tra molto tempo…anzi non accadrà proprio… >>
<< che significa che non accadrà? Bella LUI è UN LICANTROPO!!.. >> iniziò ad urlare nuovamente
<< no, non lo è…non ancora!! >>
<< TU HAI FATTO TUTTE QUELLE STORIE PER INCONTRARLO, SAPENDO QUELLO CHE POTEVA DIVENTARE? MA TI SI è DATO DI VOLTA IL CERVELLO! >>
<< TI HO DETTO CHE NON CAPITERà, SE TU NON TE NE ANDRAI NON CAPITERà! >>
<< se io non me ne andrò? >>
Dovevo raccontarglielo… non potevo più fare finta di niente…
<< Nella vecchia storia tu hai lasciato Bella…e quando i vampiri si sono allontanati il gene che i ragazzi Quileutes portano si è attivato facendoli trasformare tutti… >>
Era senza parole e arrabbiato come non mai…calde lacrime stavano già rigando il mio volto da tempo ma me ne ero resa conto solo ora che ne avevo sentito il sapore sulle labbra…
Non avevo litigato mai con nessuno in vita mia, e le poche discussioni che avevo fatto erano state con persone di cui non me ne importava nulla…
Questo era tutto diverso…
Avevo paura…avevo paura della sua reazione…
<< me lo hai tenuto nascosto >> disse in un sussurro, quasi stesse parlando con se stesso << …quando ti ho detto che c’era qualcosa sotto, quando ti ho chiesto di dirmi chi era veramente Jacob Black tu mi hai detto: l’amico d’infanzia di Bella……mi hai mentito quando mi sono fidato di te… >>
<< No, Edward per favore… >> cercai di dire tra i singhiozzi
<< Và via… >>
<< cosa?? >>
<< ti accompagnerà a casa Alice….và via, per favore!… >>
<< No ti prego… >> ma non mi lascio finire perché si voltò e scomparve tra gli alberi del bosco…
Che avevo fatto!!
Avevo rovinato tutto!
Ero letteralmente terrorizzata…e se non mi avesse più voluto con se?
Se avesse abbandonato anche me?
Che avrei fatto allora?
Io non potevo vivere senza di lui…era l’unica persona che avessi mai amato in vita mia…l’unico a cui avessi mai tenuto…non potevo perderlo…preferivo morire piuttosto che rimanere senza di lui…
<< Bella! stai bene? >>
era Alice…probabilmente aveva visto tutto.. infatti mi abbracciò forte e mi condusse senza dire nulla alla sua auto…
<< Alice ti prego dimmi qualcosa…tu sai…tu l’hai visto? Dimmi cosa succederà ti prego! >>
<< mi dispiace Bella, ma non vedo nulla…devono ancora essere prese delle decisioni… e inoltre c’è qualcosa che mi blocca…non riesco a vedere, scusami!... >>
Era sincera lo sapevo…ma la piccola parte di me che ora come ora era sull’orlo della più nera disperazione temeva che in realtà mi stesse mentendo per evitare di dire…mi dispiace, ma non ti vorrà più con sé!
Con fare materno mi accompagnò fino in camera dove mi aiutò a spogliarmi e mi mise a letto!
<< Dormi Bella.. domani parlerete e vedrai che vi chiarirete.. andrà tutto bene! >> disse, ma per la prima volta non sentì quella certezza tipica delle frasi di Alice…neanche lei ne era convinta…
Mi coprii il volto con la coperta continuando a piangere e singhiozzare…
Perché, perché era accaduto tutto questo?
…non è giusto…mi danno un’occasione per essere felice e poi mi viene portata via…non è giusto!!
Maledetto i giorno ce mi sono svegliata a Phonix!
Maledetto il giorno che sono arrivata a Forks!!

Il giorni dopo, mi risvegliai con il viso secco dalle lacrime che avevo pianto durante tutta la notte…mi sentivo uno straccio.. volevo rimanere a letto tutto il giorno e non vedere nessuno!..
Le note di clear de lune, la mia solita sveglia, iniziarono come ogni mattino a riempire la mia stanza…e tentando di trattenere le nuove lacrime che stavano spingendo per uscire, mi alzai la coperta dal volto, per tentare di spegnerla, ma ciò che trovai mi lascio senza fiato…
Il mio vecchio armadio…
il mio vecchio letto…
la mia vecchia stanza….
….
Ero tornata a casa.


E chi se lo aspettava? La nostra Bellina è tornata a casa!:P
Vi prego non uccidetemi!XD
E ora…
Piccolo Spoiler:

" Non so come ma ad un certo punto mi ritrovai a fissarlo, anche se in realtà io non fissavo lui…io vedevo Edward…la sua pelle bianca, le labbra sottili, gli occhi dorati, i capelli ambrati…
Io vedevo lui, nessun altro…
Senza volere mi avvicinai con il viso a lui, e a sua volta lui si avvicino a me, finchè le nostre labbra si unirono in un silenzioso e casto bacio… "

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Ritorno alla Realtà ***


Scusate il ritardo, ma ho avuto un pò di problemi di ogni genere, forma e dimensione e non o potuto postare!
Questo è il nuovo capitolo!
non è molto lungo e rileggendolo dopo molto tempo non mi ha soddisfatto come all'inizio, ma lo posto comunque!:S
Non volevo dilungarmi molto su questa parte quindi come ho già dettto è più corto dei normali capitoli che scrivo… insomma…anche la nuova Bella diventa uno pseudo-zombie, ma ci sarà chi in un modo o nell’altro l’aiuterà! Hihihihih!XDXD

Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate…premetto che solo immaginare di essere lei mentre scrivevo mi ha fatto letteralmente venire un nodo alla gola! :S
una cosa che vi chiedo è se potete lasciarmi qualche recensione...non per rompere le scatole ma insomma! 410 visualizzazioni e 3 commenti??
ringrazio ovviamente comunque tutti quelli che seguono, leggono e recensiscono! Grazie!!!
Bacino

CAPITOLO 13  -- RITORNO ALLA REALTA’ --

Non ci potevo credere…
Non ci volevo credere…
No, non era successo veramente!!


Mi alzai dal letto velocemente ed ebbi un capogiro tanto forte da cadere per terra!
Mi rialzai subito e nonostante ancora non avessi ripreso l’equilibrio corsi fuori dalla stanza cercando di non ricadere!

No non era possibile!!
Iniziai a chiamare Edward ad alta voce come se potesse sentirmi, finchè nuovamente caddi a terra e allora iniziai a piangere forte!
Com’era stato possibile!?
Come facevo ad essere di nuovo a casa?
All’inizio ci avevo provato in tutti i modi a tornare indietro, e invece ero rimasta sempre là…e ora che finalmente avevo trovato un posto a cui appartenere…mi ritrovavo di nuovo nella mia schifosa vita!
Com’era potuto succedere?
Mentre piangevo disperata a terra cercando di riprendere fiato e di non farmi prendere da un attacco di panico mi venne un’orribile sensazione addosso!
E se avessi sognato tutto?
E se non fossi mai stata a Forks in realtà ma avessi sognato tutto?
Spaventata da questa terribile possibilità mi alzai di scatto, guardandomi attorno e cercando uno straccio di prova che mi confermasse che non era stato tutto frutto della mia immaginazione.. che esisteva una Forks, che esisteva una Bella…ma soprattutto che esisteva un Edward…
La lucetta della segreteria telefonica attirò la mia attenzione cosi mi avvicinai..
Schiaccai il pulsante rosso e aspettai che la voce elettronica mi elencasse i messaggi registrati…
“ Sono stati registrati – 17messaggi – premere il tast.. ”
Lo premetti prima che quella stupida voce mi facesse del tutto perdere la pazienza...
“ Primo messaggio:  <<  Nathalie ma dove cazzo sei finita? Sono le 11!! Siamo pieni di gente, vieni subito qui hai capito?? >> ”
Era Guzz, il mio capo…cazzo, non ero andata a lavoro!
“ Secondo messaggio:  << Nathalie, se entro le 13 non sei qui considerai licenziata hai capito bene! Dove cazzo sei finita?? E rispondimi porco cane!! >> ”
Ancora lui…
“ Terzo messaggio:  << Hey Nath, sono Denny…. senti… mi dispiace per quello che è successo ieri sera! Ti giuro non volevo approfittare della situazione…ho capito male…veramente, mi dispiace…..richiamami ok? Almeno ne parliamo.. >> ”
Denny…da quanto non pensavo  a lui…
l’avevo visto la sera prima di arrivare a Forks, sempre se ci ero davvero andata, e quel cretino mi era saltato addosso….
l’unico amico che pensavo di avere si era poi rivelato come tutti gli altri, alla ricerca solo di quella cosa e nient’altro!
Tutti gli altri messaggi erano di Guzz che mi urlava che ero licenziata, Denny che credeva che non lo richiamassi perché arrabbiata con lui, le varie compagnie elettriche che mi intimavano di pagare le bollette… ma peggio di tutte, il proprietario di casa che minacciava di sfrattarmi se non avessi pagato l’affitto…
Da una parte ero terrorizzata dal aver notato che la mia vita era totalmente rovinata…
Ma dall’altra mi sentivo stranamente tranquilla per aver avuto la dimostrazione che il tempo era trascorso e che quindi non era stato tutto un sogno, ero stata veramente a Forks!
Ma se fossi rimasta qui?
Ora come avrei fatto?
Senza lavoro, senza soldi e presto anche senza casa!
I singhiozzi ricominciarono a squarciarmi il petto, terrorizzata da quello che sarebbe potuto essere il mio futuro ora che non avevo più niente!
In quel momento il telefono squillò e automaticamente alzai la cornetta senza comunque dire nulla..
<< Nath? Nathy sei tu? Oh meno male…stavo impazzendo, credevo te ne fossi andata! Sono venuto a casa tua un sacco di volte ma non ho mai trovato nessuno!! Stai bene? Ti prego parlami! >>
Non riusci a trattenermi e scoppiai a piangere al telefono…
Non per Denny, ma solo perché la sua voce, la sua preoccupazione per me mi ricordavano Edward terribilmente!
Chissà cosa stava facendo ora? Aveva già notato che ero scomparsa? o forse, poiché era arrabbiato, non mi avrebbe cercato per un po’ e chissà quando l’avrebbe scoperto! E se lo sapeva già, che cosa avrebbe fatto?...
Tutte queste domande mi ferivano più di mille pallottole, e Denny sentendomi così sconvolta non potè far altro che dire << Sto arrivando! >> e buttare giù il telefono…
Neanche dieci minuti dopo era fuori dalla mia porta che bussava tanto forte da sfondarla, mentre io ero ancora a terre piangente con la cornetta del telefono tra le mani..
Mi alzai con notevoli difficoltà e andai ad aprire la porta…
Dietro di essa ci trovai Denny.
I suoi capelli erano di un intenso nero corvino simile a quello di Alice e gli occhi verdi erano persino più chiari di quanto mi ricordassi…
Era magro, ma comunque molto muscoloso, ed era alto….. quasi quanto Edward…
A quel paragone il pianto ricominciò e senza avere il tempo di dire nulla Denny mi prese tra le braccia e chiuse la porta dietro di se…
<< Shh, va tutto bene, calmati! >>
Come potevo calmarmi…volevo Edward, volevo Alice….volevo anche Rosalie…e Jacob, Billy, Chalie….Carlise…Esme…la mia prima mamma…
Come avrei fatto a tornare?
Come??
Edward avrebbe trovato un modo per venirmi a prendere?
Mi mancava, mi mancava terribilmente!
Senza che me ne fossi accorta Denny mi aveva fatto sedere sul mio vecchio divano e con la mano cercava di asciugarmi le lacrime che senza sosta scendevano sul mio viso…
<< Nahalie ma che è successo? Sei scomparsa per settimane, non ti trovava nessuno? Dove eri finita?… e perché sei così sconvolta? >>
Quanto avrei voluto Edward in questo momento…lui le domande non me le faceva mai, sapeva sempre tutto prima che io potessi parlare…lo avevo sempre trovato fastidioso, ma ora come ora volevo solo lui che mi leggesse il pensiero.
<< Sono andata in un posto… >> dissi capendo che non potevo continuare a fare scena muta davanti a lui…<< ma sono dovuta tornare, ma ora non ci posso più andare…e là ho lasciato persone importanti >>
<< Ma dove.. che posto? E perchè non ci puoi ritornare? ma poi perché te ne sei andata così da un momento all’altro.. pensavo fosse stata colpa mia… >>
io feci segno di diniego con la testa e lui mi conosceva abbastanza per capire che non volevo più parlarne, così si limitò ad abbracciarmi e a consolarmi senza fare più domande, finche io, stremata dal pianto non mi addormentai con la testa appoggiata alla sua spalla.
Quando mi risvegliai era pomeriggio inoltrato..
Denny era ancora in casa con me, seduto su una poltrona vicina a leggere un libro.
Quando notò che mi ero svegliata mi si avvicinò..
<< Hey, ben svegliata…ti ho preparato del the, ne vuoi un po’? >>
Mi limitai ad annuire e mi sedetti sul divano avvolgendomi alla coperta che Denny mi aveva messo sopra probabilmente mentre dormivo…
<< Ecco qui! >> mi disse porgendomi la tazza fumante e sorridendo gentilmente
Mi sentii in colpa in quel momento verso di lui…era qui, che mi aiutava anche dopo che non mi ero fatta sentire per chissà quanto, mentre io dall’ultimo nostro incontro non avevo fatto altro che giudicarlo male.
<< Grazie Denny…per essere qui, e aiutarmi… >>
<< ma non dire sciocchezze! io ti voglio bene lo sai? sò che l’ultima volta che ci siamo visti mi sono comportato male.. non avrei dovuto e ti chiedo scusa! Ho compreso male i tuoi sentimenti e i tuoi gesti e non avrei dovuto comportarmi così! >>
<< è tutta acqua passata! >> gli risposi sorridendo debolmente…
E lui si allungo verso di me e mi diede un leggero bacio sulla guancia
<< Grazie! >>
Passammo insieme il resto della giornata finchè quando si fece buio se ne tornò a casa…
In realtà lui voleva rimanere con me per non lasciarmi sola, ma speravo con tutto il cuore di potermi risvegliare domani mattina di nuovo nel mio letto a Forks, e temevo che con lui presente non sarebbe sato possibile.
Le mie speranza comunque svanirono il giorno dopo quando il mio risveglio mi trovai ancora nel mio squallido bilocale!
Beh, in realtà mio non lo era più, infatti quella stessa mattina mi trovai tra la posta la lettera del proprietario che mi intimava di raccogliere e mie cose e lasciare subito l’appartamento!
Per fortuna Denny aveva una casa tutta sua e si offrì di ospitarmi finchè non avessi trovato un nuovo lavoro!
All’inizio non volevo accettare, ma visto che l’alternativa era, o da lui, o per strada, mi ero convinta!
Passaroò così una settimana, alternata da momenti di superficiale tranquillità a momenti di disperazione totale…
Se all’inizio temevo che Edward non mi avrebbe neppure cercata ora temevo che mi avesse cercata e non trovandomi avessi pensato che lo avessi lasciato…era talmente paranoico che avrebbe potuto benissimo fare un ragionamento del genere, e la cosa mi lasciava tanta di quell’ansia addosso che a volte capitava che venissi presa da veri e propri attacchi di panico che superavo solo grazie a Denny che mi ricordava come respirare…
Quel fine settimana ero come al solito sul divano a contemplare il tetto quando Denny mi venne vicino e gettandomi degli abiti addosso mi disse:
<< su, vestiti, usciamo! >>
<< No, non mi và.. >>
<< Dai, basta di stare buttata sul divano a piangere…cosa risolvi in questo modo? Un bel niente! Ora vestiti e andiamo fuori hai capito? E se non lo fai da sola ti ci porto io con la forza quindi muoviti!! >>
Siccome non avevo neanche voglia di discutere come al mio solito, presi i vestiti che mi aveva lanciato e uscii con lui…
Andammo in un locale, neanche troppo confusionario e ordinammo da bere…
<< Allora…è per colpa di un ragazzo? >> disse ad un certo punto..
<< ….sì.. >> ammisi e iniziai a raccontargli tutto ciò che mi era capitato, ovviamene modificando un po’ la realtà!
Gli dissi che ero andata in un paese per staccare un pò dalla mia orribile vita…che avevo trovato degli amici, e anche un ragazzo che per colpa di una rara malattia non poteva darmi tutto ciò che una relazione normale di solito implicava.. gli raccontai di Jacob, della sua gelosia, del nostro litigio…e alla fine del mio ritorno…anche se non riuscì a dare una spiegazione valida del perché non potevo tornare là!
<< Beh…però avrebbe benissimo potuto venire lui a prenderti no? Se ci teneva così tanto a te perché non è venuto lui qui? >>
Era una cosa che mi ero spesso domandata…con tutti i poteri che hanno i vampiri perché non erano riusciti a trovare un modo per venirmi a prendere?
<< non lo so >> ammisi
Sentendomi piuttosto giù iniziai ad ordinare da bere…non ero mai stata una che bevevo molto, ma comunque avevo la capacità di reggere l’alcool piuttosto bene, così continuammo a bere per tutta la sera, finchè di punto in bianco, tutti i cocktel che mi ero scolata mi salirono alla testa e non ci capì più niente…
Anche Denny era piuttosto alticcio, ma sicuramente meno di me perchè quando alzai la mano per richiamare il cameriere, la afferrò dicendo…
<< Basta così, forse è meglio che torniamo a casa! >>
E così facemmo ritorno al suo appartamento, anche se ci mettemmo un sacco per arrivare poiché io non stavo in piedi e Denny dovette reggermi per tutto il tragitto…
Appena superata la soglia mi buttai sul divano e vicino a me si stese anche lui…
Non so come ma ad un certo punto mi ritrovai a fissarlo, anche se in realtà io non fissavo lui… io vedevo Edward… la sua pelle bianca, le labbra sottili, gli occhi dorati, i capelli ambrati…
Io vedevo lui, nessun altro…
Senza volere mi avvicinai con il viso a lui, e a sua volta lui si avvicino a me, finchè le nostre labbra non si unirono in un silenzioso e casto bacio…
Ma le sue labbra erano calde… troppo calde per i miei gusti, e la sua bocca non sapeva di miele e lillà, ma di Tequila e Gin…
Non era il mio Edward…
lo avevo sperato…
lo avevo sperato con tutto il cuore, ma non era lui…
Le lacrime ricominciarono a scendere e Denny senza dire una parola mi abbraccio stretta sussurrandomi..
<< va tutto bene…tranquilla, non è successo niente >>
Me ne andai a letto tra le lacrime
Mi sentivo in colpa…che avevo fatto?
insomma…avevo baciato Denny!!
che stupida ero stata…desideravo così tanto Edward e mi mancava talmente tanto da vederlo persino intorno a me!
Volevo tornare…volevo tornare a Forks!
Rivolevo il mio Edward, i miei amici e la mia scuola!
Io volevo tornare a casa mia!

Mi dispiace nente spoiler oggi, rivelerei troppo!!
….vi lascio nel dubbio!!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Attirare l'Attenzione ***


Vi lascio subito al capitolo…mi è piaciuto tanto scriverlo…commento alla fine!:P

CAPITOLO 14  – ATTIRARE L'ATTENZIONE --

Il mattino dopo mi svegliai con un mal di testa di quelli che ti fanno venir voglia di infilarti un trapano in testa!
Avevo la bocca totalmente impastata e con un sapore talmente cattivo che sembrava che qualche animale mi ci fosse morto dentro durante la notte!
La luce illuminava totamente la stanza e la cosa non mi aiutava per niente, mi stava accecando porca miseria! Così mi avvolsi le coperte sulla testa lasciando solo un piccolo spiraglio affinché i miei occhi si abituassero piano piano…
Cavolo, mi sentivo veramente a pezzi! Ma chi me lo aveva fatto fare di bere così tanto!
Non lo avrei mai più fatto, poco ma sicuro!
Ad un certo punto setii il cigolio della porta della camera.
Denny era entrato, probabilmente per portarmi qualcosa per combattere la nausea che la mia stessa saliva mi stava provocando…
<< Oddio….BELLS, SEI TORNATA!! >>
E in un millesimo di secondo mi trovai senza coperte e tra le braccia di Charlie!
<< mio dio…pensavamo ti fosse successo qualcosa…ci hai fatto preoccupare da morire! Dov’eri finita? Perché sei scappata così? Cos’era successo? Avemmo pouto parlarne…se avevi dei problemi potevamo affrontarlo assieme!!...oh, sei tornata, grazie a dio!     stai bene? Non ti è successo niente vero?! Ti prego, non fare più una cosa del genere!! >> e mentre parlava continuava ad abbracciarmi stretta…

Ero tornata…
Non ci potevo credere…
Ero tornata a casa!!!
in un secondo mi strinsi forte a Charlie restituendo il suo abbraccio e cominciando a piangere...
avevo pianto più lacrime in quest’ultima settimana e mezzo che in tutti i miei effettivi 23 anni!
Continuammo ad abbracciarci per molto tempo finchè non dovetti rispondere alle sue domande, e Charlie era un poliziotto…era molto bravo a fare domande e siccome non potevo dirgli la verità mi limitai a chiedergli..
<< nessuno ti ha detto niente? >>
<< Mi hanno detto che hai avuto dei problemi con il tuo ragazzo! Oh Bells, te l’avevo detto che non era una buona idea frequentarlo! È colpa sua se sei scappata vero? Tu.. >>
Ma non lo lasciai terminare…non volevo che la colpa ricadesse su Edward!
<< No papà non è stata colpa sua! avevo bisogno di staccare…Forks è così piccola, e mi sono sentita soffocare con la scuola, Edward, i miei nuovi amici…ho sbagliato, lo sò e non lo rifarò mai più! Scusami sono stata una stupida! >>
Charlie fù buono e si limitò ad intimarmi di non fare più una cosa del genere! Ma sapevo che tutto questo suo buonismo veniva dalla sorpresa di avermi ritrovato…probabilmente fra due ore si sarebbe ripresentato con una mega-punizione che sarebbe durata fino a quando avessi compiuto 35 anni!
Non sapevo neanche che giorno era ma poco importava, quando Charlie mi saluto per andare a lavoro con un “ Vedi di esserci quando torno d’accordo? ”, mi vesìi velocemente e con il mio Pick up (quel catorcio mi era mancato incredibilmente!) mi diressi verso la villa bianca dei Cullen!
Avevo solo una parola in testa….Edward, Edward, Edward.
Appena scesi dalla macchinai iniziai a correre verso l’entrata urlando il nome di Edward, sapendo che mi avrebbe setita facilmente…
Non vedevo l’ora di vederlo, abbracciarlo…mi era mancato così tanto…
Ma appena arrivai davanti all’entrata mi bloccai di colpo…
Dietro alla grande vetrata presente sotto il portico erano visibili solo lenzuola bianche che coprivano i mobili caratteristici del salotto dei Cullen…
Nulla dava l’impressione che quella casa fosse abitata, e mi accorsi solo in quel momento che anche il giardino attorno alla casa era in stato di degrado…
correndo per raggiungere Edward non me ne ero accorta, ma l’erba era cresciuta e le erbacce ormai avevano contaminato il verde prato inglese che circondava la villa…
Scivolai a terra senza provocare neanche un rumore.
Non ci potevo credere…
Se n’era andato…
Edward se n’era andato e con lui il resto dei Cullen…
Non riuscivo più neanche a piangere ormai…
Era come se al centro del mio petto non fosse rimasto più nulla, nè un cuore nè dei polmoni…
Cercai di respirare, ma faceva male…
Volevo alzarmi, andare a chiedere spiegazioni, magari a Charlie, o all’ospedale...
Ma il mio corpo mi sembrava troppo pesante persino per un battito di ciglia…
Così rimasi lì, con gli occhi fissi sulle venature del legno del porticato, cerando di trovare un buon motivo per respirare di nuovo…
Quando iniziò a fare buio, e un lampo squarciò il cielo, capì che non potevo rimanere lì e dovevo alzarmi; Charlie sarebbe morto di crepacuore se non fossi tornata a casa quella sera..
Ma mentre imboccavo l’autostrada per tornare a casa una strana forza mi spinse a girare il volate dalla parte opposta: direzione La Push.
Non sapevo dove abitasse Jacob perchè di solito era lui che veniva da me, così chiamai Charlie e gli chiesi le indicazioni per arrivare, dicendogli che dovevo scusarmi anche con lui per il mio comportamento sconsiderato!
Charlie, come già prevedevo, me lo diede con piacere dicendo anche di fare con comodo….che sfacciato!
Trovai la casa facilmente: era molto piccola, tutta in legno e dietro c‘era un capanno, probabilmente quello dove Jacob stava costruendo la sua macchina.
Appena parcheggiai il Pick up vidi la porta aprirsi e comparire dietro essa quattro ragazzi sconosciuti…
Quattro ragazzi?
perchè erano ragazzi?
Meglio dire quattro energumeni mezzi nudi!…il sogno di ogni ragazza..
Peccato che in quel momento non erano esattamente il mio sogno, infatti usci dalla macchina come una furia:
<< Dov’è Jacob? >>
<< Bella?? Ma… sei tornata!! noi…beh…pensavamo… >>
<< pensavamo cosa? >> risposi acida a quello che probabilmente era Sam, infatti era il più grande di tutti dal punto di vista fisico, e dimostrava anche molti più anni degli altri tre, che comunque non riconobbi…
<< beh…eri scomparsa…noi pensavamo ti fosse successo qualcosa di brutto! >>
Perché tutti pensavano che fossi morta? Non potevo essere semplicemente scappata?
<< ma di che stai palando? >>
I quattro si guardavano interrogativi, sorpresi dalla mia presenza, e quel comportamento mi fece sorgere un dubbio atroce…
<< Dov’è Jacob? Devo parlargli! >>
<< Lui non può parlare ora…mi dispiace ma è meglio se torni a casa.. >>
Non ci vedevo più dalla rabbia…dovevo avere delle spiegazione, e dovevo averle subito!
<< Senti: non me ne frega un cazzo di quello che dici, ok?  È dentro casa, lo so benissimo, quindi levati dalle palle e lasciami passare subito! >>
<< non può parlare ti ho detto! >> mi rispose digrignando i denti..
Era irremovibile e siccome sapevo che fisicamente non avrei mai potuto superarlo decisi di batterlo in furbizia…
L’allontanamento dei Cullen gli aveva fatti trasformare tutti e quindi ora sapevano che loro erano vampiri…
quello di cui non erano a conoscenza però era di tutto quello che sapevo io, così decisi di rischiare e parlare, magari mi avrebbero presa per matta…ma in quel momento non mi importava…
<< So benissimo perché lui non può parlare…ma credimi, avrei un sacco di argomenti che porebbero interessare a lui, a te e a tutto il tuo stupido branco! Qundi lasciami parlare con Jacob! >>
Alla parola “branco” sussultò e probabilmente sorpreso da quanto io fossi informata mi lasciò passare…
Jacob era seduto sul piccolo divano del salotto…
Mio dio, era divenato immenso!
I suoi fasci muscolari si erano sviluppati più di quelli di Emmet ed aveva raggiunto un’altezza incredibile, infatti quando si mise in piedi ebbi difficoltà a guardarlo negli occhi…era diventato persino più alto di Edward…
A quel ricordo partì come un missile..
<< DIMMI DOVE SONO! DIMMI DOV’E’!! >>
<< Bella!!  meno male stai bene…pensavamo fossi morta! >> cercò di abbracciarmi ma io lo fermai prima..
<< Non me ne frega un cazzo di quello che pensavate! Dove sono finiti i Cullen! Tu lo sai, dimmelo!! >>
<< Bella tranquillizzati! Dove sei stata in tutto questo tempo?…sei scomparsa, ti abbiamo cercato d’appertutto! >> Nn era stato Jacob a parlare, ma Sam che si era intromesso di nuovo e io, se ne avessi avuto la forza, in quel momento gli avrei volentieri tirato un cazzotto..
<< Non sto parlando con te hai capito?? >> gli urlai, per poi voltarmi nuovamente verso Jacob
<< Dimmi subito cos’è successo! >>
<< Beh ecco…tu sei somparsa da un momento all’altro…e sono iniziate a girare voci che davano per colpevoli i Cullen… così siamo andati da loro per avere delle spiegazioni, ma non ci hanno dato neanche uno straccio di risposta, così i dubbi sono aumentati…e poi ad un certo punto sono scomparsi…Eravamo sicuri fossero stati loro!! Bella non sono quello che tu credi… >>
<< So benissimo cosa sono Jacob! lo sò come sò cosa sei tu!
Avete creduto che erano stati loro…pensavate mi avessero uccisa vero?
Come avete potuto!! Loro non avrebbero mai fatto del male a nessuno…è solo colpa vostra se se ne sono andati! Li avete obbligati a scappare! >>
Jacob tentò di dire qualcosa, ma la mia espressione forse lo fermò…
Io non avevo più motivo di stare là…
Li odiavo…li odiavo con tutto il cuore!
Così mi girai e corsi verso il pick up per tornare di corsa verso casa…
Forse Charlie mi avrebbe potuto dare qualche informazione su dove si erano diretti, ma temevo che mi arebbe risposto, Los Angeles, o Miami…luoghi dove comunque era ovvio non si trovassero veramene!

Quella notte la passai piangendo a dirotto sotto le coperte per non farmi sentire da Charlie.
Come avavo previsto quando avevo chiesto a lui se aveva avuto notizie della partenza improvvisa dei Cullen aveva risposto:
<< Il Dr. Cullen ha ricevuto un’ottima offerta dal St. Mary’s Medical Center di San Francisco, percui sono partiti poco dopo che tu sei scomparsa!...mi dispiace tesoro.. >>
Grazie comunque al senso di colpa di Charlie, che ancora era convinto che fossi scappata a causa di problemi che lui non era riuscito a vedere, riuscì a farmi esonerare da scuola per un’altra settimana, ed ero quasi giunta alla conclusione di prendere tui i soldi che avevo messo da parte, e usarli in questo tempo libero a mia disposizione, per andare in aereo in tutte le parti del mondo dove il sole batteva si e no meno del 10% dell’anno!
ovviamente sapevo che sarebbe stato impossibile…potevano esser ovunque e ritrovarli da sola sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio!
Ma non potevo arrendermi così!
Dovevo trovare un modo.. una maniera per fargli sapere che ero tornata, e che i licantropi avevano capito l’errore commesso e che non gli avrebbero fatto guerra se fossero ricompasi a Forks, non avendo loro rotto il patto!
Ma come fare?
E fù in quel momento che mi venne in mente…
Alice!!
Lei poteva vedere!
Poteva vedere il mio futuro!
Ma se Edward si era convinto che l’avessi lasciato e che me ne fossi andata per quel motivo, potevo metterci la mano sul fuoco che gli avesse imposto di non curiosare più nella mia vita!
L’unico modo quindi era attirare la sua attenzione!
Bella nella vecchia storia si era buttata giù dallo scoglio di La Push nel tentativo di avere le allucinazioni su Edward…
E se lo avessi fatto anch’io?
Se mi fossi buttata forse Alice avrebbe nuovamente creduto che stassi tentando il suicidio, e allora sarebbe venuta di sicuro!
Mio malgrado però, per realizzare il mio piano era necessaria la presenza di Jacob!
Lui avrebbe dovuto bloccare le visioni di Alice esattamente ne momento in cui fossi caduta in acqua, così lei non mi avrebbe visto risalire in superficie e mi avrebbe creduta morta affogata!
Sì!
Poteva funzionare!!
Così, presa da una nuova speranza riuscì ad addormantarmi, e la mattina seguente, di buon’ora mi diressi verso La Push, e anche se a malincuore dovetti scusarmi con Jake per il comportamento aggressivo avuto il giorno precedente.

Quando vidi che mi aveva perdonato decisi di illustrargli il mio piano, e come avevo già immaginato non ne fù molto contento…
<< Bella, ma tu sei pazza!! Vuoi ucciderti? Neanche io mi sono mai tuffato da quella scogliera! Lo facciamo da quella più in basso…quella che dici tu è troppo alta! >>
<< Jacob ma chissenefrega se è alta! Tu mi aspetterai in acqua, nel caso la corrente sia troppo forte e io non riesca da sola a tornare a galla, ok? >>
<< No Bella, non se ne parla proprio! Io non ti aiuterò ad ammazzarti, se vuoi farlo, fallo da sola! Mi dispiace, non ti seguirò in questa follia!! >>
<< Jacob, è stata colpa vostra se i Cullen se ne sono andati, quindi me lo devi! Se non ci sarai tu il mio piano non funzionerà, e allora sì che sarò morta! Smettila di fare storie, e fa quello che ti dico! >> gli risposi acida!
Nonostante ormai Jake fosse diventato un gigante, ancora riuscivo a tenergli testa, infatti dopo le mie parole, tenendo gli occhi bassi annuì e disse:
<< Va bene. >>

Dopo pranzo ci dirigemmo verso lo scoglio di First Beach e quando arrivai in cima la mia determinazione scappò a gambe levate!
….cavolo se era alto!!!
Mi vennero le vertigini a guardare di sotto, così dovetti sedermi su una roccia cinque minuti per riprendermi e ritrovare la convinzione che avevo quella mattina..
<< te l’avevo detto che è troppo alto! Dai Bella…torniamo a casa! >>
Già me la stavo facendo sotto, ci si doveva mettere pure lui con le sue costatazioni del cavolo!
Ma và a quel pase Jacob!
Avrei saltato, fosse l’ultima cosa che facevo!
<< Jacob taci!  vai di sotto e aspettami in acqua! >>
Con un sospiro si girò e inizio a correre verso la spiaggia sottostante…
Io intanto mi ero alzata e mi posizionai esattamente al bordo della scogliera…
Il vento gelido mi sferzava sul viso, e le goccioline della pioggia che stavano già iniziando a cadere mi bagnava i capelli e i vestiti causandomi mille brividi…
Sotto di me, il mare era in tempesta e le onde si infrangevano violente contro la parete rocciosa….

Cazzo ma non potevo buttarmi giù dal tetto di casa??
O che sò…tagliarmi le vene, o darmi fuoco??
Dovevo proprio buttarmi da questo cavolo di scoglio?
Sarei morta!
Jacob o non Jacob in quelle condizioni sarei morta di sicuro, sbattuta dalle onde contro gli scogli!
Stavo veramente facendo la più enorme cazzata della mia vita….
Ma se non l’avessi fatta sarei riuscita a continuare la mia vita senza Edward?
Senza vedere mai più il suo sorriso?
E sentire la sua voce?
E il suo tocco gelido sulla pelle?
Sarei riuscita a tornare di nuovo sola come un tempo??
….

..
No!

E in quel momento la roccia abbandono i miei piedi, lasciando spazio al vuoto…


Allora???
Siete contente che ho maltrattato Jacob?
(io ci ho goduto di più ad insultare Sam, non mi è mai piaciuto come personaggio!!)
Cmq non è durata molto, anche perché Bella aveva bisogno del suo aiuto per realizzare il suo piano pazzoide per far tornare i Cullen!!....
Funzionerà??...staremo a vedere! XDXD
Spero che il capitolo vi piaccia, io mi sono divertita tantissimo a scriverlo!!
Vi lascio anche un pccolo Spoiler:

" Mi accorsi solo allora che non erano soli…dietro di loro c’era qualcun altro che io non conoscevo ma che non faticai ad identificare come vampiri!
Solo quando qualche metro di distanza ci separava notai le loro iridi dorate fissarmi con curiosità…
Tre ragazze, una donna, un uomo…..
Non avevo dubbi…era il clan di Denali! "

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Casa Dolce Casa ***


Questo capitolo non s’ha da fare!
Ci credete se vi dico che l’ho scritto 4 volte e 4 volte il mio computer è impazzito e mi ha cancellato tutto!!
Che rabbia!!
Comunque non mi piace per niente come l'ho scritto! La prima versione era molto più bella, ma dopo che mi si è cancellato la 4° volta ho iniziato ad avrere la nausea a riscrivere sempre le stesse cose così ho perso l'entusiasmo nella scrittura, e si vede secondo me!!
al prossimo farò meglio!
da ora in poi inizieranno i chiarimenti su alcune cose lasciate in sospeso….del tipo…
ma come ha fatto Nathalie a fare avanti ed indietro tra Forks e la sua vecchia casa???
….eeee….lo vorreste sapere!!!
(lo vorrei sapere anch’io, ma se fosse così sicuramente in questo momento sarei a fare shopping con Alice!XP)
Cmq ho notato che con l’ultimo capitolo vi siete fatte prendere dalla situazione Volturi!
No! I volturi non ci saranno, e la spiegazione è semplice…la storia con la nuova Bella è cambiata!
Leggete il capitolo e capirete!!XDXD
E poi scusate, pensate davvero che il caro vecchio Eddy partirebbe per chissà dove senza avere la minima idea di dovè finita Bella???
….beh…..secondo me: No! ^^
Ok…ho detto troppo….ma uffa!!!
Dovrei starmene un po’ zitta e lasciarvi capire da soli mentre leggete! è_é
Mi cucio la bocca e …..
Buona lettura!
Bacio!

CAPITOLO 15  -- CASA DOLCE CASA --

Il cuore mi martellava nel petto e la paura era così grande che non riuscì a prendere aria prima che il mare ghiacciato mi inghiottisse…
Il colpo fu tanto forte che credetti di essermi rotta le gambe e l’acqua era talmente fredda da lasciarmi tramortita, tanto che mi sentii immobilizzata per qualche secondo prima di realizzare dove fossi e di costringere il mio corpo a muoversi per tornare a galla!
La corrente però era fortissima e io mi sentivo sbalzare da una parte all’altra..
L’unica cosa a cui pensavo era dove fossero gli scogli….dovevo starne alla larga perché se ci fossi stata sbattuta contro non avrei avuto nessuna speranza; ma l’oceano continuava a trascinarmi, e io non sapevo più da che parte nuotare, dove fosse la riva, dove fossero le rocce, ma soprattutto dove fosse l’aria che già da tempo scarseggiava, facendomi bruciare i polmoni come mai prima d’ora…
La carenza di ossigeno iniziava a farsi sentire prepotentemente, ma dovevo resistere…se avessi ceduto alla tentazione di inspirare, l’acqua sarebbe entrata nei miei polmoni e allora sarei di certo annegata!
Quando ormai il dolore risultava insopportabile e il freddo aveva tolto la sensibilità ai miei arti mi sentì tirare i capelli….
Non capì subito di che cosa si trattasse, ma quando aprì gli occhi notai Jake che mi aveva afferrato per evitare di essere trascinata più a fondo dalla corrente; piano piano vidi la luce attraversare le scure acque che ci circondavano e in pochi secondi risalimmo a galla…
Quando sentì il vento freddo capì che potevo finalmente prendere aria anche se il petto mi faceva male ad ogni respiro…
Jacob intanto mi teneva stretta per la vita e aveva iniziato a nuotare controcorrente…avrei voluto aiutarlo, ma mi sentivo tropo stanca e il freddo mi aveva totalmente paralizzato il corpo…
Quando giungemmo a riva mi prese in braccio senza alcun sforzo visibile e mi adagiò a terra, coprendomi poi con il giubbotto asciutto che aveva lasciato su un grande tronco bianco prima di tuffarsi per aiutarmi…
<< Bella….Bella respira! >>
Lo stavo facendo…o almeno ci provavo, ma stavo letteralmente congelando e il freddo mi causava brividi talmente forti da risultare più simili a spasmi,,,
<< tranquilla…adesso ti porto al caldo! >> mi disse Jacob intuendo dove stava il problema, e dopo avermi nuovamente presa iniziò a correre verso casa, e in pochi minuti arrivammo…
Mi posò gentilmente sul divano, e poiché io continuavo a tremare e i miei denti sbattevano tanto forte da rischiare di rompersi, Jake si allontanò qualche istante, per poi tornare con dei grandi pantaloni di una tuta, e una ancora più enorme felpa di lana…
<< mettiti questi…se rimani bagnata rischi l’ipotermia! >>
Mi rendevo conto che stavo letteralmente congelando e che sarebbe stato meglio togliersi quei vestiti bagnati di dosso, ma solo l’idea di allontanare le braccia che avevo avvolto attorno il mio corpo nel tentativo di non morire di freddo mi sembrava una cosa allucinante!
Jacob capì che non ero nella condizione né mentale né fisica di muovermi, così dopo aver mormorato un << Scusa…non pensare male… >> mi allontano con forza le braccia e mi tolse il maglione fradicio di dosso per poi coprirmi con un grande asciugamano che probabilmente aveva recuperato prima quando si era allontanato, ma di cui non mi ero accorta…
Dovevo ammettere però che con l’asciugamano asciutto faceva meno freddo…
Poi si piegò su di me e inizio a slacciarmi i pantaloni, stando attento a non toccare neanche un millimetro della mia pelle…
In una situazione normale gli avrei rivoltato la faccia con un schiaffo..ma sapevo che in quei gesti non c’era nulla di malizioso ma solo un tentativo di aiuto…
Lui comunque sembrava piuttosto a disagio, infatti non poté nascondere il rossore che aveva imporporato la sua pelle d’ebano..
Quando mi asciugai e i tremori rallentarono indossai gli abiti che Jacob mi aveva portato e poi mi trasportò in braccio fino in camera sua, essendo i divano ormai totalmente fradicio …
Mi infilai sotto le coperte e lui si stese di fianco a me abbracciandomi nel tentativo di scaldarmi…
Altro che stufetta…Jake era un forno!!
Infatti in poco tempo mi ritrovai a sudare…ma il freddo che avevo patito era un ricordo ancora troppo nitido, così preferì rimanere li a godermi quel calore…

Non mi ero accorta di essermi addormentata finché non mi svegliai a causa di un forte rumore che proveniva da dietro di me…
Ma che cavolo era?
Un trattore inceppato??
No…
Era Jake che si era addormentato e russava peggio di un vecchio con la raucedine…
Superava persino Charlie!
Mi misi a sedere sul letto, ancora scombussolata..
Mi girava la testa e mi sentivo tutta indolenzita…
Non sapevo che ore fossero, ma i rumori del mio stomaco mi  suggerirono che dovevamo aver superato il mezzogiorno..
<< Jake… >>

<< Jake!! >>

<< JAKEEE!!! >>
<< mmm… Bella….

Bella!!??...ma che ci fai nel mio letto??...oddio…noi….non avremmo mica… >>
Ma era scemo?
<< ma che stai dicendo, ti si  dato volta il cervello??!! >>
Doveva essere proprio addormentato perché dopo le mie parole prese coscienza di tutto quello che era avvenuto prima e arrossì come un peperone alle parole appena dette!
<< sc…scusa…io…stavo dormendo….devo aver fatto un sogno.. >>
Oddio…
se era arrivato a quella conclusione vedendomi nel suo letto era meglio non sapere che sogno stesse facendo!
Notando la figuraccia appena fatta si schiarì la voce e con tono serio cercò di cambiare argomento..
<< allora…stai bene? >>
<< si..sto bene ora…credo di aver seriamente rischiato di morire congelata! >>
<< Bella tu non ti rendi conto della paura che mi ha fatto prendere! La corrente era così forte…e tu così leggera…ho rischiato veramente di non riuscire a prenderti! Ti prego...giurami che non farai più una cosa del genere! >>
<< Spero non ce ne sarà più bisogno Jake! >> gli risposi sincera!
Dopo aver pranzato con dei sandwich (che Jacob aveva riempito con praticamente tutto quello che conteneva il frigo), decisi che era ora di tornare a casa!
Avevo urgente bisogno di una doccia, e nonostante la dormita mi sentivo stanca come non mai…
Ma quando il pick up nero di Billy parcheggiò davanti al vialetto di casa mia, sentì Jake ringhiare come mai avrei potuto immaginare!
Ero abituata a sentire i leggeri ringhi di Edward, ma diversamente dai suoi, che sembravano più sibili sottomessi, quelli di Jacob tendevano più al ringhio animale…
<< Che succede? >> chiesi incerta…
<< Hai visite! >> rispose lui con voce bassa e sguardo fisso, come un leone che ha appena adocchiato la sua preda…
Il cuore iniziò a martellarmi nel petto e il respiro mi si mozzò in gola!
Non volevo farmi troppe illusioni, temevo di rimanere delusa per l’ennesima volta…ma non riuscivo a non pensare che dietro la vecchia porta di legno bianca di Charlie ci fosse qualcuno che mi avrebbe in un modo o nell’altra ricondotta da Edward!
Senza dire una parola scesi dall’abitacolo e mi diressi a passi incerti verso l’entrata, dove la porta socchiusa cigolava a causa del vento…
Appena varcai la soglia un forte odore di Tulipani mi invase…non sapevo di chi si potesse trattare, ma a sua natura non poteva essere più chiara..
Si trattava di certo di un vampiro…
Continuai  a passi lenti ad avanzare nel buio del salotto, fino ad arrivare alla cucina dove una figura minuta e pallina, seduta sul vecchio tavolo, faceva dondolare le gambe, impaziente…
<< ALICE!! >>
Urlai appena la riconobbi e buttandole e braccia al collo!
<< Oh Bella!! Meno male che stai bene!! Santo cielo sono quasi morta dallo spavento quando ti ho visto saltare!! Ma che ti è saltato in mente??Sei per caso impazzita!! >>
<< Alice non sapevo come trovarvi!! Avevo paura che non sareste più tornati, che pensaste ce ero scappata!! Scusami, non sapevo come fare, mi dispiace! >> risposi piangendo e finalmente sollevata da aver ritrovato la mia migliore amica!
<< Oh Bella!! Ma io ti avevo visto tornare!! Non era necessario questo folle piano!! >>
A quelle parole mi bloccai…
<< ma…come mi hai vista tornare?? >>
<< Ma sì, ovvio che ti ho vista Bella!! Come ti ho vista più di un mese fa quando sei arrivata a Forks per la prima volta!! Saremmo tornati fra qualche giorno, aspettando che i Quiliutes si rendessero conto dell’errore fatto e non rischiando così un loro attacco al nostro arrivo!! >>
<< Ma quindi….anche Edward sà del mio ritorno?? >> chiesi speranzosa
<< Ma certo che lo sa! Ma sa anche del tuo piano di gettarti da quel maledetto scoglio e ora sta aspettando una mia telefonata per sapere se sei ancora viva!...
Dio, Bella! Quando a scoperto che eri scomparsa è totalmente impazzito! Ero riuscito a calmarlo quando ho visto che saresti tornata….ma il tuffo a La Push!...è stato troppo anche per lui! Credimi, ha pensato seriamente di andare a farsi uccidere dai Volturi quando ha visto il tuo futuro scomparire dalla ma visione!
Per fortuna sapevo che dietro a questa pazzia aveva partecipato anche il tuo amico licantropo, se no avrei creduto anch’io che fossi morta!! >>
I Volturi…
Cazzo…non ci avevo neanche pensato!!
Presa com’ero dal desiderio di riavere Edward con me non avevo minimamente riflettuto sulle possibili conseguenze!
L’unica cosa che volevo era fargli sapere che ero di nuovo qui, ma non avevo pensato che con il mio gesto avrei potuto seriamente tornare a fare quell’errore che alla vecchia Bella era quasi costato la vita di tutti i Cullen!
Come avevo potuto fare un errore tanto grave!!
Alice doveva avermi visto sbiancare, perché si avvicinò lentamente a me e mi disse..
<< Dalla tua faccia immagino tu sappia bene chi sono i Volturi!....stai tranquilla…Edward è una persona ragionevole! Ora lo chiamo subito! >>
E quando vidi il piccolo cellulare argento uscire dalla tasca della sua giacca, mi sentì quasi svenire…
La sua voce….mi bastava sentire la sua voce!
Mi era mancato così tanto!!
Dopo aver velocemente digitato i numeri sulla tastiera Alice mi passo il telefono, e si allontano par darmi un po’ di fittizia privacy, visto che probabilmente mi avrebbe sentita perfettamente anche dall’altra parte della casa..
<< Alice!! Alice, sei lì?? L’hai vista!! Dimmi che sta bene!! Ti prego!! >>
La sua voce piena di preoccupazione mi fece male come una pugnalata al etto…ed era stata tutta colpa mia..
<< Edward.. >> sussurrai senza riuscire a dire nient’altro..
<< Oddio Bella, stai bene!! Grazie a dio, credevo fossi morta!! Bella ma che hai fatto?! Perché hai fatto una cosa del genere, non avresti dovuto!!...non così, non per me!! >>
<< Oh Edward.. >> ricominciai cercando di non piangere.. << Ho avuto così tanta paura di non rivederti più! Pensavo non sarei mai più tornata indietro…che sarei rimasta per sempre nella mia vecchia vita!! E poi quando sono tornata voi non c’eravate più, e io non sapevo come fare!! Ho sbagliato, e me ne rendo conto solo adesso! Ho rischiato troppo lo sò, mi dispiace! >>
I miei tentativi di trattenermi erano miseramente falliti, perché a metà del discorso ero scoppiata in lacrime…
<< Stai tranquilla Bella…per fortuna è andato tutto bene e domani mattina saremo di nuovo lì con te! E non me ne andrò mai più!! >>
<< Promettimelo! >>
<< Te lo prometto amore mio.. >>
E così ci salutammo, anche se io avrei preferito passare il resto della giornata a telefono con lui!
Ma Alice era tornata, e senza Jasper o Rose che la tenessero occupata, l’unica sua valvola di sfogo ero io…così dopo aver parlato con Charlie, il folletto macchiavellico riuscì  a convincerlo di farmi passare il resto della settimana a casa sua!
<< Infondo Charlie, è scappata perché si sentiva troppo chiusa in questa piccola cittadina! Posso capirla, anche a me è successo quando ci siamo trasferiti! Potrei aiutarla..andremo a fare qualche escursione in giro per i boschi e a fare shopping…e poi le farebbe bene parlare con un’altra ragazza…sa per noi femmine non è facile aprirsi con i propri padri…e la mamma di Bellla e così lontana… >>
Non sò se era stata la sua parlantina sciolta, il suo tono meifluo, o il semplice fatto che era un vampiro e nessuno sapeva resisterle, stà di fatto che l’unica cosa che Charlie potè rispondere fu…
<< Va bene >>
E così mi ritrovai a casa Cullen, con i mobili coperti da grandi lenzuola bianche e le vetrate opache di povere…
<< Bisogna dare una bella riassettata! >>
E mentre io mi facevo una doccia calda nel tentativo di togliermi il sale dalla pelle Alice aveva già portato a lustro la villa bianca, ed era uscita dicendo che doveva fare un’acuisto importante!
Quando tornò io stavo mangiando un piatto di pasta in bianco (unico alimento che avevo trovato in casa), e improvvisamente mi ritrovai circondata da tre alti e muscolosi uomini in tute blu..
<< E questi chi sono? >> chiesi sconvolta..
<< Gli operai!! >> disse Alice semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo..
<< e perché ci sono degli operai in casa?? >> continuai non capendo…
<< Ma dai Bella!! Credevi davvero che ti avrei fatta dormire sul divano o roba del genere?? Sono venuti a montare il letto no??...ovvio, avrei potuto anche montarlo da sola, ma sarebbe risultato strano vedere al centro commerciale una ragazza trasportare un simile letto da sola!!
E poi sulla mia macchina non ci stava! >>
Rimasi letteralmente a bocca aperta non sapendo se sentirmi contenta o imbarazzata!
Chissà cosa avrebbe detto Edward tornando a casa e vedendo la sua camera invasa da un’enorme letto?!
Quando si fece tardi me ne andai a dormire, ma ero troppo agitata, il giorno dopo avrei finalmente potuto riabbracciare il mio amore!

<< I passeggeri del volo 5274 proveniente da Anchorage sono giunti al Terminal 7….…i passeggeri del volo 5274 prov… >>
Erano arrivati..
Erano arrivati…
ERANO ARRIVATI!!!
Non riucivo più a stare ferma…camminavo da una parte all’altra con gli occhi puntati sul Gate aspettando di vedere qualcuno dei Cullen uscire da un momento all’altro…
<< Bella camati…mancano due minuti esatti! Abbi un po’ di pazienza! >>
…magari avercela la pazienza…
Non stavo più nella pelle…
Non vedevo Edward da troppo tempo, e mi sembrava quasi che durante quasta lontananza potesse essere cambiato...
Il suono delle morte mobili mi fece trasalire e un’ondata di gente iniziò a defluire sul corridoio, dove altrettante ragazze, sorelle, madri e figlie aspettavano persone importanti della loro vita…
Mi avvcinai il più possibile, cercando di scorgere Edward, ma c’era troppa gente e troppa confuzione
<< Alla tua destra.. >> mi sussurrò contenta Alice avendo previsto il luogo da dove sarebbero arrivati…
E quando mi voltai il mio cuore perse un battito, e il respiro si blocco…
Come quel giorno di tanto tempo fa  a mensa, quando avevo incontrato i suoi occhi per la prima volta e mi ero seduta al suo fianco, desiderando ardentemente parlare con lui, e di sentire il suono melodioso della sua voce..
Gia all’epoca ero innamorata di lui…
Ma allora non avevo la possibilità di corrergli incontro..
Non avevo la possibilità di abbracciarlo…
Non avevo la possibilità di fargli capire i miei veri sentimenti per lui…
ora invece lui era lì…ed era li per me…
non persi tempo e iniziai a correre verso di lui, per quanto la folla me lo permettesse, e lui fece lo stesso…
ovviamente non era cambiato…era sempre lo stesso Edward, ma i suo lineamenti, la sua espressione felice, i suoi occhi mi sembravano perfino più belli di quanto ricordassi…
quando ci ritrovammo l’uno di fronte all’altro rimasi senza parole…
volevo dirgli quacosa per fargli capire quanto mi era mancato…ma non trova nulla
non esisteva nessuna parola in grado di esprimere quello che provavo in quel momento!
E forse per lui era lo stesso, perché senza preavviso mi prese tra le braccia, mi sollevò da terra e mi bacio come mai aveva fatto prima d’ora…
Fu uno di quei baci che ti tolgono il respiro e che ti lasciano poi con il fiatone..
Il suo profumo mi dava alla testa e  le sue labbra e il freddo e granilitco corpo a cui ero aggrappata mi riempivano di brividi…
Mi era mancato da morire, e in quel preciso istante capì che senza di lui non avrei più potuto vivere…
Era diventato troppo importante per me…necessario alla mia vita…
<< Ti amo! >> mi sussurrò sulle labbra al suono dei miei pensieri e ricominciandomi a baciare con più passione di prima...
Quando il resto dei Cullen iniziò a tossicchiare capì che stavamo letteralmente dando spetacolo, così dopo avermi abbracciato talmente forte da farmi male mi face scendere, continuando comunque a tenermi stretta al suo fianco, quasi avesse paura nuvamente di perdermi…
Mi girai così verso gli altri, intenzionata a salutare Carlisle ed Esme, ma in quel momento mi accorsi che non erano soli…dietro di loro c’era qualcun altro che io non conoscevo ma che non faticai ad identificare come vampiri!
Si stavano avvicinando a me e solo quando qualche metro di distanza ci separava notai le loro iridi dorate fissarmi con curiosità…
Tre ragazze, una donna, un uomo…..
Non avevo dubbi…era il clan di Denali!

Faccio una premessa…io non ho mai messo neache piede all’interno di un aeroporto, quindi non sò nulla di nulla! Tutto quello che ho scritto e frutto della mia immaginazione e di internet!
Purtroppo io sono una “precisina” e se non scrivo le cose come sono non mi sento mai soddisfatta!
Cmq se ho scritto delle grandi cavolate (tipo quela del terminal…io non so neanche cosa sia un teminal!) fatemelo notare senza problemi che cercherò di modificare!
Insomma, se esiste un nome tecnico per indicare da dove escono i passeggeri se potete fatemelo sapere…
Wikipedia non mi è stata d’aiuto questa volta!;P
Ah, altra cosa…dal prox capitolo cambierò il rating che diventerà arancione!!
Se a qualcuno non và bene ditemelo che modifico senza problemi ok?
Ora vi lascio allo Spoiler:

“ Edward si rimise in piedi, e prima di dire o fare qualcosa fece scorrere il suo sguardo totalmente sul mio corpo…forse avevo ancora qualche leggero strato di stoffa a coprirmi, ma quando lo fece mi sentii totalmente nuda e imbarazzata davanti a lui…
Lui era così bello…così simile ad un dio greco…e io invece…
Abbassai la testa, rossa in viso ma lui allungando la mano sotto il mento, mi obbligò a guardarlo negli occhi…
<< sei così bella… >>
Non sapevo cosa dire, e soprattutto cosa fare, e siccome me ne rimanevo lì impalata come ua stupida decise lui di prendere di nuovo in mano la situazione… ”

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Teoria X-Files ***


Sono tornata!!…scusate il ritardo ma sono andata a vedere New Moon e dovevo riprendermi dallo shock!
Non ci siamo….
Non ci siamo per niente!!
La cosa mi puzzava già all’inizio quando “Edward Cullen” ha fatto la sua entrata in scena da gran macho con musica di sottofondo e camminata alla James Dean…sembrava una puntata di OC!! 0_o
Cavolo…non credevo fosse così brutto!!
Per carità, le scene erano girate bene e i lupi erano a dir poco fantastici, ma gli attori facevano pena!!
Felix era spaventosamente ridicolo (perché si è pettinato come Fonzie??) e Caius me lo immaginavo almeno maggiorenne e con una tinta di capelli migliore!!
E poi Alice…ma come andava vestita?? Non doveva essere una super modaiola??
Infine come dulcis in fundo Sam…già lo odiavo come personaggio, ma insomma….ho più addominali io di lui!!! 
I licantropi non dovevano essere tutti muscoli?? Perché lui ha la pancetta??
Vabbè…mi consolo leggendo il libro che rimane sempre tra i miei preferiti di tutta la saga!!

Ringrazio tanto i 98 che hanno messo la mia ff tra i preferiti e i seguiti!! chi legge e chi recensisce...è grazie a voi che continuo a scrivere!! ^^


CAPITOLO 16  --TEORIA X-FILES--

Rimasi esterrefatta alla vista di quei cinque personaggi che non avrei mai creduto di poter incontrare..
La donna e l’uomo, che dimostravano come Carlisle ed Esme più di trent’anni erano di una bellezza sconvolgete…
La loro pelle tendeva all’olivastro, nonostante fosse caratterizzata dal pallore tipico della loro specie, e i lunghi capelli corvini di lei mi ricordavano qualcosa delle fattezze indiane di Jacob…forse anche lei era una nativa americana…
Le tre ragazze invece erano….beh, non c’erano parole…
Non riuscì a distinguere Kate da Irina, non ricordando con esattezza la descrizione del libro, ma Tanya non avrei mai potuto non riconoscerla…
I lunghi ricci rossicci le cadevano morbidi sulle spalle, e il suo viso nonostante fosse spigoloso era degno di una bambola di porcellana…
Per non parlare poi del corpo da modella che avrebbe potuto benissimo competere con quello di Rosalie, e la sua altezza statuaria…
Davanti  a lei mi sentii piccola come un topolino…
Edwad mi strinse al suo fianco e mi guardò curioso, probabilmente non capendo il motivo di tanta insicurezza davanti ad una persona a me sconosciuta…
Stava per dirmi qualcosa quando fu interrotto da Carlisle che dopo essersi avvicinato a me e avermi abbracciato forte mi accompagnò davanti alla strana famiglia per fare le prime presentazioni…
<< Bella, lui è Eleazar un mio vecchio amico, mentre lei è Carmen, sua moglie! >>
<< piacere! >> dissi timidamente tendendo le mani ad due
<< è un piacere conoscerti finalmente Bella! Abbiamo sentito tanto parlare di te! Devi essere una persona davvero speciale se sei riuscita a rubare il cuore di Edward! >>
A quelle parole arrossì come un peperone, e la cosa strana è che mi preoccupai che l’aumento del mio flusso sanguigno potesse in qualche modo infastidire i nuovi conoscenti!
Era la prima volta che mi facevo delle paranoie simili e questo non poté che confermarmi che vicino a loro non riuscivo a sentirmi a mio agio…
<< Loro invece sono Kate, Irina e Tanya!..fanno tutti parte di una famiglia che vive a Denali in Alaska! Diciamo che è un’altra particolare famiglia come la nostra! >> ironizzò Carlisle mentre mi indicava le tre dee di fronte a me!
<< Carlisle…Bella sà già tutto! Non credo abbia bisogno di altre spiegazioni! >> puntualizzò con un sorriso Edward, ricordando così al padre quanto in realtà fossi già informata su tutti loro…
Dopo aver salutato gli altri membri della famiglia ci dirigemmo verso casa dove avremmo parlato di tutto ciò che era successo… l’aeroporto ovviamente non era il luogo giusto per certi argomenti.

Quando ci trovammo sui divani del grande salotto della villa bianca, Carlisle introdusse il discorso…
<< Allora Bella, dicci: cos’è successo? Sei scomparsa nel nulla da un momento all’altro…pensavamo ti fosse successo qualcosa! per fortuna Alice ha avuto una visione e ha visto che eri tornata a casa tua! >>
<< Carlisle, io non lo sò di preciso…ero nel mio letto e….insomma… >> non volevo ritornare alla mente a quella sera…alla litigata con Edward, a Jacob e al mio ritorno a casa…faceva troppo male e temevo che le mie parole potessero in qualche modo ferire anche Edward, che dal ritorno dall’aeroporto non mi aveva lasciata sola neanche un secondo e che anche in quel momento si trovava seduto di lato a me stringendomi forte la mano…
Lo guardai, tentando di trovare la forza di andare avanti nel discorso, ma lui non stava restituendo il mio sguardo…era assente, concentrato su qualcosa a me sconosciuto, e con gli occhi fissi su Eleazar che a sua volta guardava me con curiosità.
<< tranquilla Bella, vogliamo solo sapere se hai detto o fatto qualcosa prima di ritrovarti dall’ ”altra parte”, se vogliamo dire così >>
<< ecco..io ero arrabbiata, triste e preoccupata….avevo litigato con Edward e piangevo….io non ricordo altro! >>
<< e quando invece sei ritornata a Forks? ricordi se è successo qualcosa di particolare prima? >>

Il bacio con Denny…
A qual pensiero Edward si voltò verso di me con sguardo a dir poco sorpreso
<< che vuol dire?? >> mi chiese a voce alta…
Tutti ci guardavano aspettando una spiegazione, ma io sentivo che era una cosa privata…non volevo che gli altri sapessero, o che fraintendessero e pensassero male…
Infondo non avevo fatto nulla di male…non di proposito almeno.
Così mi limitai a tornare con la mente a quella sera.. a quel divano… a Denny…e a quanto in quel momento il desiderio di Edward mi aveva portato a immaginare che lui fosse lì con me….
A quel bacio sbagliato, che mi aveva risvegliato, e che mi aveva fatto capire che dovevo tornare da lui.
Edward sembrò capire e calmarsi, infatti si avvicino a me e dopo aver fatto passare la sua mano gelata sulla mia guancia, leggera come una piuma mi sussurrò un << mi dispiace! >>
Gli altri capirono che non era il caso di fare domande, così Carlisle torno a parlare, senza tener minimamente conto di cosa fosse appena accaduto..
<< Vedi Bella…quando te ne sei andata i ragazzi di La Push hanno iniziato a fare supposizione su di noi…rischiavamo di essere scoperti e ovviamente non potevamo correre un rischio simile! Mi dispiace che al tuo ritorno tu non ci abbia trovato qui ad aspettarti, ma saremmo tornati il prima possibile! È stato rischioso il tuffo dalla scogliera che hai fatto per tentare di attirare l’attenzione su Alice…avremmo dovuto tener conto di un tuo eventuale ritorno e lasciarti un messaggio per farti capire dove ci trovavamo…siamo stati degli sconsiderati! Ci puoi perdonare? >>
Era incredibile!
Loro che chiedevano scusa a me!
<< Carlisle non c’è nulla da perdonare! Ora siete qui e questo è l’importante!  E non capiterà più una cosa del genere…o almeno lo spero!! >> dissi sincera ma anche preoccupata
<< è per questo che loro sono qui Bella!!...vedi, quando siamo andati a Denali ho pensato che forse Eleazar ci avrebbe potuto essere d’aiuto! Lui ha la capacità di riconosce i poteri dei vampiri, e credo che in te ci sia un dono latente non del tutto sviluppato a causa della natura umana!..probabilmente quando sei emotivamente sconvolta riesci ad usarlo…trovi un modo per scappare dalla situazione..solo che non hai le capacità per controllarlo! >>
…non l’avevo mai pensata in questo modo…
Io avevo un dono??
Un dono tipo Alice ed Edward!!
E che dono era?
Fare vivere i libri? Entrare nei libri!!??
Oh mio dio…
Ma che figata!!
Finalmente avrei potuto navigare il Mississippi insieme ad Huckleberry Finn!!
<< Non credo funzioni in questo modo! >> mi interruppe  Edward ridendo
<< ma uffa! >> mi imbronciai come una bambina facendo nascere ancora di più la sua ilarità!
<< Eleazar, mi faresti il piacere di spiegare a Bella le conclusioni a cui sei arrivato? >> disse Edward
Quanto mi piaceva quando parlava così articolato!
<< ecco Bella…purtroppo il fatto che tu sia ancora umana non mi aiuta molto, ma basandomi sulle tue descrizione e su quello che sento, credo tu sia una passaporta! >>
<< una che?? >>dissi sicura di non avere capito bene…
<< una passaporta! Passi da una dimensione all’altra, a tua scelta! >>
….
<< credo di non aver ancora afferrato! >> ripetei nuovamente sentendomi una stupida…
<< Cercherò di spiegartelo più chiaramente…vedi Bella, l’universo è formato da numerose dimensioni separate tra loro, ma coesistenti…i passaporta hanno la capacità di muoversi all’interno dello spazio-tempo riuscendo così a rimanere fisicamente fermi ma a cambiare posto a loro scelta!...è un argomento un po’ spinoso e capisco che tu possa esserne alquanto confusa, ma quando Carlisle mi ha raccontato di te mi sono informato e dalle mie ricerche credo che questa sia la spiegazione più logica! >>
<< ma aspetta.. >> lo interruppi ancora confusa da ciò che aveva appena detto << che vuol dire che mi muovo nelle dimensioni? che potrei passare da un mondo all’altro a mia scelta? E poi questo mondo era descritto da un libro…cioè…non può essere questa la motivazione per cui mi sono ritrovata qui….ti devi essere sbagliato!! >>
<< Beh, ovviamente esistono numerose dimensioni ma non tutte quelle che immaginiamo…i passaporta hanno anche la capacità di identificare gli universi e capire se essi esistono o no…inoltre riguardo a quella storia del libro…probabilmente è stata solo una concidenza, oppure qualcuno nel tuo mondo era come te ed è riuscito a venire qui scoprendo questo universo…oppure esiste un’altra dimensione, esattamente uguale a questa ma dove Bella in realtà è la protagonista del libro che tu avevi letto….ci sono milioni di teorie in proposito e ognuna ha la stessa probabilità di essere vera! >>
Ero confusa… e spaventata…
che voleva dire questa cosa?
che un giorno mi trovavo a Forks e i giorno dopo avrei potuto benissimo risvegliarmi da tutt’altra parte senza avere la minima idea di come tornare indietro?
Non mi piaceva questa storia…
Non mi piaceva per niente perché questo significava che ci sarebbero stati nuovamente avvenimenti come quello appena capitato…
E io non volevo andare di nuovo via…non volevo rimanere di nuovo senza Edward!
<< Stai tranquilla >> mi disse Edward stringendomi a sè
<< è una cosa orribile! >> sussurrai in preda all’ansia
<< no, non è una cosa orribile anzi >> interrupe Eleazar che ovviamente aveva sentito chiaramente le mie parole <<è uno tra i poteri più rari e preziosi che ci siano…dovresti esserne fiera! Ora non puoi controllarlo, hai ragione! Ma quando sarai una vampira capirai quanto importante è questo dono>>
Alle sue parole sentì Edward irrigidirsi e non ebbi difficoltà a capirne la motivazione…
<< Edward.. >> sussurrai cercando di attirare il suo sguardo su di me…
<< ne parliamo dopo! >> mi rispose veloce, cercando di cambiare argomento…

Dopo quella rivelazione il discorso si spostò su cosa i Cullen avevano fatto a Denali, e poi si passò all’argomento licantropi…
Io dal canto mio avevo bisogno di stare un po’ sola con Edward, anche perché dopo l’uscita di Elazar non mi ero tolta di mente la frase da lui pronunciata e volevo parlare con lui…così senza farci notare da nessuno uscimmo fori in veranda e ci sedemmo vicini su una vecchia panchina di legno bianca…
<< so di cosa vuoi parlare Bella… >> mi anticipò Edward…
<< e io sò perché tu hai tante remore nel considerare la mia trasformazione! >>
<< Bella, non ne voglio parlare.. >>
<< No! >> lo interrupi << non ti sto chiedendo di trasformarmi..voglio solo sapere se è una cosa che hai mai pensato o solo preso lontanamente in considerazione... >>
Lui mi guardava e dal suo volto non traspariva nessuna emozione…probabilmente stava cercando di capire come meglio affrontare il discorso senza ferirmi..
<< io voglio solo sapere…se non vuoi trasformarmi solo perché non vuoi togliermi la vita….o perchè non vuoi che io passi l’eternità con te! >>
Ok, mi sentivo una deficiente! Da quando ero così insicura di me??
<< Bella, io darei qualsiasi cosa per passare la mia esistenza con te!! Ma non è giusto che io ti privi della tua vita! Hai avuto un’infanzia infelice e solo ora stai conoscendo a felicità! Non è giusto che io ti tolga la vita! Non in questo momento!... >>
<< quindi ci hai pensato? >> chiesi speranzosa dopo le sue ultime parole
<< ci penso ogni giorno da quando ti ho conosciuta…ma ogni giorno trovo anche mille motivi che mi spingono a non farlo! >>
Il sorriso che era nato sul mio volto con l’ultima frase era sparito velocemente così come era venuto…
<< ma se non mi trasformassi rischierei di andarmene di nuovo e io non voglio! E non voglio invecchiare…io non voglio stare senza di te…non posso!! >>
Avevo iniziato la mia frase tranquillamente nel tentativo di convincerlo delle mie ragioni, ma senza volere il mio tono era diventato isterico man mano le parole uscivano fuori dalle mie labbra…
<< Calmati Bella! >> mi sussurrò avvicinandosi più a me…<< troveremo un modo, te lo prometto…e se l’unica soluzione sarà trasformarti allora lo farò…ma al momento giusto…non voglio che un giorno tu possa pentirtene! >>
<< non me e pentirei mai! >> dissi forse troppo velocemente.
Lui infatti mi rispose con un << lo dici ora… >>
<< No, non è vero! >>
<< Bella ora non ci pensi ma credimi…con il passare del tempo ti pentiresti della scelta fatta…ora tu vuoi diventare come me ma se io ti accontentassi…se ora di mordessi e ti trasformassi in un vampiro come me un giorno penseresti a tutto ciò che da umana ti sei persa e alle esperienze che non hai mai avuto! Andare al ballo di fine anno, festeggiare un compleanno, o un diploma…sposarsi, fare l’amore, avere dei bambini…Bella devi ragionare su queste cose, sono importanti! >>
<< lo so cosa credi!! Anch’io ci penso a queste cose…ma io le voglio fare con te! >>
<< non è possibile.. >>
<< si che lo è invece! >>
<< Bella, io sono un vampiro! certe cose non te le potrò mai dare…non ora che sei umana!….è vero, potresti avere un figlio da me se volessi…ma credi davvero che io mettere mai in pericolo la tua vita per un mio desiderio…non sono così egoista! >>
<< perché pensi davvero sia solo un tuo desiderio! Edward io voglio condividere tutto con te…e se tu non vuoi trasformarmi dovrai condividere tutto con me da umana! >>
<< non so se ne sarei capace… >>
<< Non è vero Edward…tu ne sei capace!! >>
<< Hai troppa fiducia in me...tu sei..troppo delicata, e io sono troppo forte….potrei farti male senza neanche accorgermene! >>
<< Non mi faresti mai del male….Io lo so! >>dissi con un sorriso…
Lui fece una breve risata
<< Quando parli così mi sembri Alice! >>

Era stata una giornata troppo movimentata e tutte quelle novità mi avevano letteralmente stremata…così quando tornammo dentro casa salutai gli altri e mi diressi verso camera di Edward, seguita a ruota dalle frecciatine di Emmet che capì in quel momento, non mi erano mancate per nulla…
<< Hey Bellina, come mai a letto così presto? Cos’è vuoi inaugurare il primo letto di Edward? Mi raccomando fai che il nostro fratellino sia all’altezza della situazione! Noi Cullen abbiamo una certa reputazione da mantenere sai? >>
<< Ma che dici? Non è come pensi, sono solo stanca!! >> cercai di difendermi completamente rossa in viso!
<< Dai Bellina, non ti imbarazzare! È una cosa naturale no? Però cercate di non sfondare il letto perché domani i negozi sono chiusi…però dai…al massimo c’è sempre il pavimento! >>
<< Emmet!! >> urlai cercando di farlo smettere!
Perché doveva fare sempre questi discorsi davanti a Carlisle ed Esme!
Era imbarazzante!!
Per fortuna arrivo subito Edward a difendermi..
<< Emmet, avanti smettila! Non vedi che la ai vergognare? >>
<< Lo so, è questo il bello! >>
Che razza di….
Edward mi prese per la vita e con un “Buonanotte” salutò gli altri e mi accompagnò in camera sua!
Appena entrata mi buttai su quell’enorme letto e lui si stese vicino a me!
Mi sentivo ancora inspiegabilmente imbarazzata per quella scena accaduta davanti ai genitori di Edward così nascosi il viso nel suo collo, e lui mi lasciò fare ascoltando i miei pensieri..
Dopo un po’ la sa voce, bassa e rauca ruppe il silenzio…
<< Forse è meglio che ti spogli… >>
Sapevo che il significato della frase era “mettiti in canottiera e infilati nel letto” ma io immaginai tutt’altro..
Lo guardai negli occhi, imbarazzata nuovamente per il pensiero poco casto che era nato in me al sentire quella frase…mi aspettavo una sua correzione, o un sua risata ironica, ma non fu nulla di questo…
Piano piano si avvicinò a me, e prima che le sue labbra toccassero le mie mi sussurrò…
<< mi sei mancata così tanto… >>
E ci perdemmo in un profondo bacio, di quelli che ti fanno girare a testa
Cavolo…anche lui mi era mancato..non sapeva neanche quanto..
Avevo rischiato la pazzia lontana da lui…
E sapere che anche per lui era stato lo stesso mi riempiva il cuore di una gioia mai provata prima…
Quando si stacco da me avevamo entrambi il fiatone e i avevo il corpo coperto da mille brividi..
<< infilati sotto le coperte! >> mi incitò Edward probabilmente credendo che i brividi fossero dovuti al freddo..
Così seguendo le sue istruzioni mi alzai dal letto, aspettando come al solito che lui si voltasse..
Ma questa volta non lo fece…anzi si alzò dal letto anche lui, si avvicinò a me, e guardandomi negli occhi, iniziò lentamente a slacciare il maglioncino che portavo addosso…
Non sapevo bene dove volesse arrivare…ma diversamente dall’ultima volta in cui si era lasciato andare in atteggiamenti troppo intimi con me, questa volta sembrava totalmente lucido e convinto di quello che stava facendo..
Con le mani mi fece scivolare il maglione dalle spalle, facendolo finire a terra, e poi con dolcezza iniziò ad alzarmi la maglietta per sfilarmela dalla testa…
Intanto io ero totalmente ipnotizzata dai suoi occhi che mi fisavano intensamente tanto da farmi persino dimenticare di respirare..
Così invece di chiedere spiegazioni, invece di fare qualsiasi cosa per capire quali fossero le sue intenzioni, mi ritrovai ad alzare le braccia per aiutarlo…
Rimasi così in canottiera…una canottiera che Alice quella mattina mia aveva obbligato ad indossare, e che non era di cotone bianco come quelle che usavo di solito, bensì di pizzo blu, con una profonda scollatura…
Non ci avevo dato troppo peso quella mattina, vista la sua fissazione per i vestiti, ma ora capivo le vere motivazione delle sue insistenze
Ed Edward era un vampiro, certo…ma era anche un  uomo e per questo motivo quando anche la seconda maglia tocco terra i suoi occhi lasciarono momentaneamente i miei per fissarsi sul mio seno, per poi tornare a fissarmi con espressione quasi di scuse, a cui io risposi con un semplice sorriso…
A quel punto lo vidi scomparire dalla mia vista, per accucciarsi a terra e togliermi una per una le scarpe, e dopo aver buttato anche quest’ultime in qualche angolo della stanza, rimase in ginocchio davanti a me, e guardandomi negli occhi e muovendo le mani lentamente, come per chiedere il permesso, iniziò a slacciarmi i Jeans, per poi sfilarmeli fino a farmi rimanere praticamente seminuda davanti a lui con una biancheria intima molto poco pudica!
Maledette Alice….probabilmente aveva visto tutto!
Edward si rimise in piedi, e prima di dire o fare qualcosa fece scorrere il suo sguardo totalmente sul mio corpo…forse avevo ancora qualche leggero strato di stoffa a coprirmi, ma quando lo fece io mi sentii totalmente nuda e imbarazzata davanti a lui…
Lui era così bello…così simile ad un dio greco…e io invece…
Abbassai la testa, rossa in viso ma lui, allungando la mano sotto il mento, mi obbligò a guardarlo negli occhi…
<< sei così bella… >>
Non sapevo cosa dire, e soprattutto cosa fare, e siccome me ne rimanevo lì impalata come una stupida decise lui di prendere di nuovo in mano la situazione…
Inizio così a sbottonarsi la camicia, e non sò che espressione avessi fatto quando aveva iniziato, perchè suscitò la sua ilarità!
Quando si ritrovo a petto nudo iniziò anche a sbottonarsi i pantaloni, e in quel momento credetti veramente di morire…
Il mio cuore batteva troppo veloce e il mio respiro era troppo irregolare…se non mi fossi tranquillizzata sarei probabilmente stramazzata al suolo da un momento all’altro…
Subito dopo aver abbandonato i suoi pantaloni sul pavimento si avvicinò piano a me, e mi prese il viso tra le mani, facendomi godere di quella bella sensazione fresca che il suo tocco mi dava..
<< shh, calmati…va tutto bene.. >> mi sussurrò,  e poi mi baciò con dolcezza e mentre lo faceva mi prese per mano e mi guidò verso il letto sul quale si sedette e mi fece accomodare vicino a lui…
Ricominciò così a baciarmi e dopo poco anche la canottiera di pizzo scivolò via, lasciandomi a quel punto quasi completamente nuda…
mi fece stendere sul letto e lui si sdraiò su di me facendo ben attenzione a non schiacciarmi con il peso del suo corpo..
Mi sentivo svenire…
cavolo…per la prima volta nella vita sto per ottenere quello che voglio, e io mi sento svenire!!
Che cretina, stupida, imbecille, idiota…
<< sai tranquilla…è solo per allenarsi…non voglio rischiare che tu ti senta male…e neanche che sia io a fartene…
Voglio solo che ognuno di noi si abitui della presenza dell’altro…così quando succederà ci saranno meno complicazioni non credi? >>
Mentre diceva tutto questo ansimava pesantemente e allora capì che forse le vertigini che il suo corpo freddo mi dava, erano le stesse che il mio  corpo caldo dava a lui…
Ma aspetta…questo significa che aveva preso in considerazione la mia idea…
<< Diciamo che…voglio fare un tentativo! >>
A quelle parole non riuscì a trattenere un sorriso!
In quel momento il mio cuore stava letteralmente esplodendo di felicità!


per chi conosce Harry Potter sà che il termine "passaporta" deriva da lui!
mi dispiace ma l'altro giorno lo stavo rileggendo e ci stava troppo bene! XD
vi lascio un piccolo spoiler del prox capitolo nel quale ritornerà il cane...pardon Jacob!

"Jacob grugni qualcosa che non capì e seguì Edward fuori di casa…
Ero troppo preoccupata che quei due potessero fare una sciocchezza e staccarsi la testa a vicenda..ma anche se non fosse stato così ero anche troppo curiosa per non sapere cosa si sarebbero detti così mi misi ad origliare dietro la porta d’entrata..
Sapevo che entrambi si erano accorti benissimo della mia presenza, e la cosa era anche piuttosto imbarazzante…
Non si poteva neanche più origliare in pace con tutti questi vampiri e licantropi intorno…"

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Tregua ***


*alzo le mani in segno di resa sventolando bandiera bianca*
vi prego non mandatemi alla gogna!!O_O
scusate se ho postato con tutto questo ritardo ma ho avuto un sacco di esami e dovevo assolutamente studiare!
spero possiate comprendere!
ho avuto pochi momenti liberi, e ho scritto un pò, ma siccome ci tengo particolarmente a questa storia non volevo rovinarla con un orrendo capitolo, così non ho postato!
(in compenso ho pubblicato una nuova ff, se qualcuno volesse dargli un'occhita)
per punizione mi inginocchiero un pò sui ceci, d'accordo??^^
bene....nuovo capitolo (alleluia!!)
Ringrazio tantissimo i 115 che hanno messo la mia ff tra le preferite e seguite (vi adorooo!!) e i 340 che l'hanno letta (adoro anche voi!)
ma una ovazione particolare và a chi ha recensito!
sono contenta che l'idea del potere di Bella sia piaciuta...non volevo che rimanesse un mistero come fosse arrivata a Forks...e grazie a jimenacullen che ha persino fatto la maratona di capitoli in una notte! sei una grande!XD
spero vi piaccia il capitolo...
lo sò, c'è jacob...ma dai...alla fine non  poi così male!!
mi farò perdonare con il prox chappy dove ci sarà solo Eddy....e che Eddy!:D
bacioniii!

CAPITOLO 17  --TREGUA--

Erano passati vari giorni dall’ultima volta che avevo visto Jacob…più precisamente l’avevo abbandonato davanti a casa mia senza degnarlo neanche di un saluto, dopo che mi ero buttata dallo scoglio, e avevo trovato Alice ad aspettarmi…
All’inizio non avevo neanche più pensato a lui, completamente assorbita dalla presenza di Edward…
Ma con il passare dei giorni il senso di colpa aveva preso il sopravvento su di me, e mi rendevo conto che sarei dovuta andare da lui a scusarmi del mio comportamento, e anche a fargli sapere che stavo bene…
Infondo era stato lui ad aiutarmi quando i Cullen erano andati via, ed era stato sempre lui a salvarmi nelle acque gelide di First Beach!
Questo era il motivo per il quale la mattina di sabato, dopo aver passato la più bella settimana della mia vita a casa Cullen, mi ritrovavo a discutere con Edward sulla mia decisione di andare in quella che lui chiamava “la tana del lupo”…
<< Edward ma la vuoi smettere di pensare che sono pericolosi? A La Push sono al sicuro esattamente come sono al scuro in questa casa!...fidati di loro per una volta! >>
<< Fidarmi di loro??...Bella è colpa di Jacob e della sua stupida tribù se tu sei scomparsa, ed è anche colpa sua se noi ce ne siamo dovuti andare! >>
<< prima di tutto non sono “scomparsa” per colpa sua! Ma per questo stupido pseudo-potere che non ho mai chiesto…e in secondo luogo, lui si è solo preoccupato per me e al suo posto avresti fatto la stessa cosa, non negarlo! >>
Ok, quando ero tornata a Forks non l’avevo vista su questo piano…anzi, avevo letteralmente pensato di uccidere Jacob nel sonno per aver accusato ingiustamente i Cullen della mia morte…
Ma con il tempo ero riuscita a vedere la faccenda da un altro punto di vista e ora arrivavo a comprendere il comportamento che i Quiliuttes avevano avuto quella volta!
Dopo l’ultima frase Edward non rispose più…ero riuscita a metterlo con le spalle al muro, poiché sapeva che le mie parole corrispondevano alla verità!
Mi piaceva vincere su di lui…mi faceva sentire molto potente, nel mio piccolo..
<< non esagerare! >> disse lui con un sorriso sardonico..
Stavo per ribattere ma mi interruppe prima…
<< Va bene…non mi opporrò al tuo incontro con Jacob…ma solo ad una condizione! >>
E ti pareva che non uscisse con le sue solite proposte..
<< quale? >> domandai curiosa, e anche leggermente preoccupata..
<< vi incontrerete qui! >>
<< che cooosaa?? >>
<< o così…o niente! >>
<< ma no!! Edward non è giusto!! >>
Non poteva fare una cosa del genere!
In questo modo non sarei mai riuscita a chiarire con Jacob!
avrebbe preferito tagliarsi un braccio piuttosto che venire a casa Cullen…anche se si trattava di parlare con me!
non avevo neanche il coraggio di chiederglielo!
Mi avrebbe riso in faccia ed ero sicura che avrebbe trovato qualche scortesia da dire come “c’è troppa puzza” o “non mi avvicino alle sanguisughe”!

<< Pronto Jacob? >> dissi imbarazzata più che mai per quello che stavo facendo…
<< Bella....non mi aspettavo una tua telefonata >>
La completa assenza di tonalità nelle sue parole mi fece capire che non era molto contento di sentirmi…
Cominciamo bene…
<< Jacob….scusa! sono stata pessima in questo periodo…mi dispiace tanto di non essermi fatta sentire, sono stata una maleducata! E anche una cafona….soprattutto dopo che hai fatto tanto per me… >>
<< lascia perdere Bella….sò che non mi hai chiamato perché al tuo succhiasangue non piaccio! Mi meraviglio che ti abbia anche solo lasciato parlare con me per telefono! >>
<< dai, non dire così! Non è mica il mio comandante! >>
<< ma guarda caso arriva lui e tu scompari di nuovo!.. >>
<< non è stata colpa sua, ma mia!… sono stata una stupida, è per questo che ti ho chiamato. Volevo chiarire con te!....Abbiamo sempre avuto un bel rapporto e anche se ci sono state delle incomprensioni ci tengo a te, lo sai!.. >>
<< dove vuoi andare a parare Bella? >>
Si, ok….stavo letteralmente facendo la leccaculo per cercare di fargli accettare la mia proposta
Da quel che vedevo però non sembrava funzionare molto, dato che se ne era accorto alla velocità dalla luce…
<< ecco….ti andrebbe di vederci? >>
...
Ci volle un po’ prima che mi rispondesse, tanto che pensai fosse cauta la linea…
<< quando? >>
<< anche oggi pomeriggio….se non hai da fare… >>
<< sono libero…a che ora passi? >>
Ok, ora veniva il compito più duro…
<< beh, ecco…mi chiedevo se non potessi passare tu. >>
<< va bene…sono da Charlie dopo pranzo! >>

<< ecco Jake….non sono da Charlie….sono dai Cullen… >>
….
<< stai scherzando vero? >>
Forse era peggio di quanto avessi pensato
<< no >>
A quel punto scoppio in una risata fragorosa, tanto che dovetti allontanare l’orecchio dalla cornetta!
<< non ci penso neanche, tu ti sei bevuta il cervello!! Ma ti pare che io venga a casa dei succhiasangue per parlare con te? Tu sei pazza! Quelli appena mi vedono mi fanno fuori..te lo dico io! >> disse continuando a ridere
<< ma che dici Jacob, non ti torcerebbero un capello! >>
<< certo certo…dillo al tuo fidanzato sanguisuga! Soprattutto dopo quello che è successo ultimamente! Non credere che io abbia paura di confrontarmi con lui Bella, perché anch’io ho qualche asso nella manica..ma non mi getto nella tana del nemico di mia spontanea volontà solo perché me lo chiedi tu!...non ci penso minimamente! >>
<< Jacob, Edward non ti attaccherà, anzi nessuno lo farà! Puoi starne certo!
E non ti invito qui perché voglio uno scontro, cosa credi!
Voglio solo fare pace come si deve con te e se ci tieni alla mia amicizia dovresti farci un pensierino! >>
<< Bella.. >> cercò di rispondere ma non lo lasciai continuare..
<< Pensaci Jacob…se ti interessa chiarire con me sai dove trovarmi! Ora devo andare…se vuoi, ci vediamo più tardi! Ciao! >>
E butta il telefono giù senza aspettare una risposta!

A pranzo stetti con il muso per tutto il tempo…Edward sapeva la motivazione del mio comportamento anche se non avesse avuto la capacità di leggermi nel pensiero…ma non disse nulla…convinto sulla sua decisione di vietarmi l’accesso a La Push!
Che poi per quale motivo dovevo stargli a sentire?
Lui non era il mio capo!… da quando non ero più libera di fare quello che mi pareva e di andare dove volevo?
<< da quando io ho ragione! >>
Rispose tranquillamente Edward al mio pensiero..
Lo guardai infastidita, cercando di capire a che cosa si riferisse quando lo vidi arricciare il naso e sentì Rosalie dal salotto domandare…
<< ma cos’è questa puzza?? >>
Non potevo crederci!!
Oddio….Era venuto veramente!!
Non riuscì a contenere un enorme sorriso e senza dire nulla corsi verso la porta d’entrata, dove dietro si stagliava la figura massiccia del mio amico licantropo
<< JAKE!! >> urlai saltandogli al collo in un moto di eccessiva espansività
Tutti ci guardarono allibiti, così ripresi subito il contegno e mi allontanai leggermente da lui…
<< non credevo saresti venuto!! >>
<< non lo credevo neanche io… >> disse con tono sospettoso, guardandosi attorno come se si aspettasse di essere attaccato da un momento all’altro!
Così per evitare ulteriore imbarazzo, e soprattutto per ottenere un po’ di privacy, lo presi per mano e lo condussi in cucina, l’unica stanza della casa che i Cullen non frequentavano praticamente mai!
Quando fummo soli, lo abbracciai nuovamente, ispirando il suo profumo d resina e corteccia, che aveva iniziato ad avere solo dopo la trasformazione!
<< Sono così contenta che sei venuto!! Non sai quanto ci tenevo…mi sento così in colpa per come mi sono comportata! E tu invece mi sei stato sempre vicino, e mi hai aiutato anche nella mia follia allo scoglio!!...
Oh, Jacob, mi puoi perdonare? >>
Ma non ebbi bisogno di una risposta, poiché quando sciolsi l’abbraccio lo vedi sorridere come ai vecchi tempi, quando era solo un ragazzino gracilino dai capelli lunghi che sparava stupidaggini sulle vecchie leggende della tribù…
Mi sembrava passato un secolo da allora…
<< ti voglio bene Bella….te ne vorrò sempre! E qualunque decisione prenderai sarò sempre tuo amico… >>
<< anche se sarò al fianco di Edward? >>
<< dopo quello che hai combinato per farlo tornare qui ho capito che non potresti mai stare senza di lui!...e io voglio che tu sia felice….e se sei felice con lui….sono felice anch’io! >>
Sapevo che Jacob provava qualcosa per me…
E sapevo che quel qualcosa andava ben oltre al di là della semplice amicizia..
Quelle parole dovevano essergli costato molto…ma fui felice di sentirle, perché significava che aveva smesso di opporsi alla mia storia con Edward, e ora poteva guardare avanti senza aver più paura che potesse accadermi qualcosa di brutto…
In un certo senso era come se avesse appena detto che si fidava di Edward….ed era quello che aspettavo da un sacco di tempo…
Ora speravo che potesse accadere anche il contrario e cioè che fosse Edward ad iniziare ad avere fiducia in lui…
Passammo il resto del pomeriggio a chiacchierare, e quando si fece sera capì che era ora per lui di andare..
Lo stavo riaccompagnando alla porta quando Edward lo fermò
<< Jacob, poteri parlarti in privato? >>
Guardai Edward tentando di capire quale fossero i suoi piani, e lui, leggendo il dubbio nella mia mente si limitò a sorridermi rassicurante
Jacob grugni qualcosa che non capì e seguì Edward fuori di casa…
Ero troppo preoccupata che quei due potessero fare una sciocchezza e staccarsi la testa a vicenda..ma anche se non fosse stato così ero anche troppo curiosa per non sapere cosa si sarebbero detti, così mi misi ad origliare dietro la porta d’entrata..
Sapevo che entrambi, a causa della loro natura “poco umana”, si erano accorti benissimo della mia presenza, e la cosa era anche piuttosto imbarazzante…
Non si poteva neanche più origliare in pace con tutti questi vampiri e licantropi intorno…
Ma me ne importava poco!
Anche a loro importò poco della mia presenza poiché presero a parlare facendo finta che io non ci fossi…
<< Ti devo ringraziare Jacob! E ti devo anche le mie scuse!.. >>
Rimasi letteralmente a bocca aperta nel sentire quelle parole…
<< di che parli succiasangue! >>
Jacob…avrebbe mai imparato l’educazione??
<< quando ce ne siamo andati…sei stato tu ad aiutare Bella..a starle vicino e a proteggerla in quel suo stupido tentativo per farci tornare! >>
A quel punto non riuscì a stare zitta e da dietro la porta urlai
<< Hey guarda che non è stato stupido! Ha funzionato! >>
Entrambi si misero a ridere e poi tornarono a parlare tra loro…
<< e ti chiedo scusa….da quando ti ho conosciuto l’unica cosa che ho sempre e solo desiderato è stato tenerti a debita distanza da lei… avevo paura potessi farle del male, ma erravo…sei una brava persona Jacob e mi sono sbagliato nel giudicarti…spero che in futuro i nostri rapporti possano rimanere pacifici come in questo momento! >>
Da quel poco che potevo vedere dal mio nascondiglio, per nulla nascosto, Jacob sembrava molto imbarazzato…
non era come Edward con centinaia di anni alle spalle da renderlo bravo in questo tipo di discussioni…
Era come al solito impacciato nell’esprimere le proprio idee…
Questa caratteristica non era cambiata…
<< anch’io ti devo delle scuse…forse se non mi fossi intromesso non ci sarebbero state tante complicazioni…ma a causa della mia natura non è stato facile riuscire a vedere voi Cullen come esseri non pericolosi!...sò che non farai del male mai a Bella, è per questo che ho smesso di lottare contro di te… >>
A quelle parole Edward fece un sorriso mesto, e io con lui…
E dopo che i due si strinsero la mano, corsi incontro ad Edward e lo baciai con tutta la forza a me concessa!


Niente spoiler oggi...capireste troppo e voglio che sia una sorpresa...hihihihi!!XD
giuro che posterò presto!
probabilmente domenica o lunedi ok??:)
dai credetemi....concedetemi un pò di fiducia!
Edward l'ha fatto!!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Passi Affrettati ***


Come promesso ecco il capitolo 18!
devo dire che mi piace tantissimo come mi è venuto quindi spero possa piacere anche a voi!XD
X Nanerottola: Eh, già...Bella non è molto normale in questa storia(e in questo capitolo si vede molto bene!!) ma la preferisco così...almeno ogni tanto si fanno due risate!! P.S. la tua minaccia ha avuto buni risultati, sono stata un lampo a postare (sono molto fiera di me!:D)
X ClaudiaSv16: Hai detto bene...in questo capitolo Bella esagera un pochino con l'autocontrollo del nostro povero Eddy!! XD non riescie mai a tenere le mani a posto quella benedetta ragazza!ù_ù
X Jimenaculle: mi fà piacere che la storia ti piaccia! tranquilla, se vuoi unirti anche tu al funclub "minacciamo-Vichy-di-postare-più-in-fretta" fai pure, anche perchè come vedi si ottengono buoni risultati!:D
Grazie a tutti quelli che hanno recensito, i 123 che hanno messo la ff tra le seguite e le preferite, e i 393 che l'anno letta!
fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo!
bacini

CAPITOLO 18  --PASSI AFFRETTATI--

Dopo una settimana passata dai Cullen, sfido chiunque a non provare ribrezzo nell’entrare a casa propria.
Domenica sera infatti ero dovuta tornare da Charlie, poiché il giorno dopo sarei dovuta tornare a scuola…
Che schifo…
Non ci voglio tornare a scuola!!
<< e invece devi >> rispose Edward con un tono da papà
<< ma ci sono già andata una volta, e mi sono anche diplomata! >>
<< beh, se è per questo io ci sono andato mille di volte, e poi anche se ti sei già diplomata mi sembra che di quello che hai studiato nel vecchio liceo non ti ricordi più nulla o sbaglio? >>
Sì, ok, non ricordavo praticamente un tubo di quello che avevo imparato, ma quando mi ero diplomata avevo deciso di fare spazio nella mia memoria per cose più utili e così avevo dimenticato praticamente tutto…
Che ne sapevo io che un giorno mi sarebbe stato utile quello che avevo studiato?
Infondo non mi era mai capitato che uno per strada mi domandasse quali fossero le fasi della mitosi cellulare!
E poi io vivevo in America, che me ne fregava di quando era esplosa la rivoluzione russa?
<< sei incredibile >> rispose lui hai miei pensieri
<< senti, quando sarò un vampiro anch’io mi dedicherò solo alla scuola come fai tu, ma fino ad all’ora perché devo sprecare il tempo in modo così inutile! Potrei trovarmi un lavoretto e magari mettere i soldi da parte per comprarmi una nuova auto! Ma lo sa che cosa ho scoperto? il pick up non è in realtà di colore rosso, è la ruggine che si è mangiata tutta la carrozzeria! >>
Avevo tirato fuori l’argomento “macchina” solo perché speravo che Edward si facesse distrarre dall’idea di cambiare quel rottame e si convincesse così di non farmi andare a scuola domani..
Alle mie divagazioni lo vidi ridere, ma poi in men che non si dica tornò serio
<< non dire assurdità Bella! >> disse con un tono arrabbiato
Signori e signore benvenuti nuovamente al programma serale “tutti gli umori di Eward Cullen!”
Avrei dovuto comprargli uno di quegli anelli che cambiano colore in base all’umore di chi li indossa…magari sarei per una volta riuscita a stare dietro ai suoi cambiamenti repentini..
Rianalizzando che cosa  avevo detto di male per farlo reagire così mi resi conto che, involontariamente avevo fatto un’allusione a “quando sarei diventata anch’io un vampiro”..
<< Bella… >> iniziò Edward, ma non lo lasciai continuare, non avevo nessuna voglia di discutere in quel momento
<< non cominciare Edward, ne avevamo già parlato mi sembra! >>
<< Non è così facile >>
<< Sei tu che non lo rendi facile! Mi trasformerai più avanti, come avevamo concordato e faremo  le esperienza che ci possiamo concedere con me da umana! Così io non mi pentirò della scelta e tu non ti sentirai in colpa!...no n ci vedo nulla di più semplice! >>
Lui guardava in basso,  giocherellando con un filo tirato della mia trapunta
Così per  cercare di distrarlo e fargli tornare di nuovo il sorriso mi avvicinai a lui e iniziai a baciarlo lentamente, facendo poi scendere le labbra fino al suo collo marmoreo…
Lui mi lasciava fare; ormai stavamo diventando piuttosto bravi in questo tipo di cose, e lui non sembrava neanche soffrire troppo la ma vicinanza..
Così presi coraggio e iniziai a sbottonargli la camicia…
<< Visto.. >> gli sussurrai all’orecchio << questa è già un’esperienza! >> continuai in tino volutamente lascivo
Ma feci un errore colossale a dire quelle parole, perché lui comprese subito quali erano i miei intenti e al terzo bottone mi blocco la mano
<< No, Bella, sai che non si può >> disse in tono severo
<< In realtà io non lo so! >> risposi io acida…perché doveva ogni volta fermarmi?
<< Ne abbiamo già discusso…prima o poi lo faremo, ma è ancora presto >>
Come se io non sapessi che con la sua mente vecchio stampo non volesse in realtà aspettare solo dopo il matrimonio!
<< È che c’è di male? Molti sarebbero felici di sapere che esistono ancora ragazzi come me che non pensano sempre e solo a quello >>
C’è di male che se lui continuava a pensarla in quel modo potevo anche aspettare di diventare una mummia prima  di poter davvero approfondire fisicamente la mia relazione con Edward…
Con il suo comportamento avuto nell’ultima settimana avevo creduto che fosse cambiato e si fosse deciso, ma non era così!
<< Mi sembra di essermi già esposto abbastanza, non credi? >>
Ok, in questa settimana non c’era stata notte in cui avevo dormito, e la cosa mi era piaciuta da morire, ma pensavo che a breve ci sarebbe stato il “passo successivo”…
Mi sbagliavo alla grande!
<< Devo andare ora >> disse notando che si era fatto piuttosto tardi << già tuo padre mi odia perché crede che sia colpa mia la tua scomparsa; quando saprà che stiamo di nuovo assieme verrà come minimo a cercarmi per uccidermi…forse è meglio evitare che mi trovi nel tuo letto con te mezza nuda non credi? >>
Beh, forse su questo aveva ragione!

Un capo da baseball….
Si, era un campo da baseball, ne ero sicura
C’erano le basi e il monte di lancio..
Ma che ci facevo io in una campo da Baseball??
<< Tu Bella farai l’arbitro! >> disse Edward che era comparso improvvisamente al mio fianco
L’arbitro??  Ma io non so neanche come si gioca!
<< Allora sarà lui a dettare le regole >> e nel dire queste parole si voltò a guardare una persona che si trovava alle mie spalle..
James!

Spalancai gli occhi, ritrovandomi improvvisamente avvolta nel buio della mia camera
Non ci potevo credere, non ci avevo pensato…
Me l’ero scordata…
Come avevo fatto a fare un errore così grave!
Tra tutte le cose che avevo raccontato ai Cullen non avevo mai parlato di James e del fatto che fosse stato lui la causa principale della trasformazione di Alice.
Povera Alice... credeva di aver dimenticato tutto della sua passata vita e non sapeva ancora che in realtà non c’era niente da ricordare…
Che per tutta la sua esistenza da umana era rimasta chiusa dentro la cella buia di un manicomio…
Doveva sapere, ed era mio dovere raccontarglielo!
Però…
Che sarebbe successa una volta scoperta la verità?
Le probabilità che decidesse di far fuori James per quello che aveva fatto a lei e al vampiro di cui all’epoca era innamorata erano troppo alte!
Ma qui non si parlava poi solo di James…. C’era anche Victoria in mezzo, che non avrebbe di certo perso l’occasione di vendicarsi non appena avesse visto morto il suo compagno.
la questione poteva diventare pericolosa, ma continuavo a pensare che fosse giusto per Alice sapere la verità sul suo passato!
Quella stessa mattina ne parlai a scuola con Edward e gli raccontai tutta la storia di sua sorella…che era stata fin da piccola rinchiusa in un manicomio a causa delle sue visioni, e che là aveva conosciuto un vampiro che si era innamorato di lei…
ma quando James gli aveva messo gli occhi addosso, per salvarla il vecchio vampiro era stato obbligato a trasformarla, per poi essere ucciso dalla mano del segugio a causa del torto subito!
Gli raccontai anche dell’incontro che avrebbero avuto nel campo da Baseball e di quello che era accaduto alla vecchia Bella..
<< D’accordo, ne parlerò con gli altri e ci organizzeremo per trovarli! È meglio che quel giorno tu rimanga a casa… Se è come dici tu c’è rischio che senta il tuo profumo e inizi una caccia anche con te, e non possiamo rischiare! >>
A quelle parole mi si gelò il sangue, poiché sembrava che la decisione di come affrontare questa notizia fosse già stata presa
<< Edward non vorrai ucciderlo vero? >>
<< È ovvio che lo ucciderò Bella! Quell’essere non merita neanche d esistere >>
Non avevo mai sentito la voce di Edward così fredda e spietata, come se già stesse analizzando tutti i vari modi per eliminare quel vampiro
<< Ma sei impazzito, è troppo pericoloso! Victoria, la sua compagna, inizierà una vera e propria battaglia se tu ucciderai James! Edward ti prego lascia stare.. >>
<< Uccideremo anche lei >> disse senza neanche pensarci
<< Ma che dici! Loro sono in tre, ci sarà anche Laurent… è troppo pericoloso e loro sono forti!
Edward non lo dico solo perché ho paura che possiate farvi del male ma perché io l’ho letto quello stramaledetto libro e sò di cosa parlo! ti prego non farlo.. >>
Ma le mie parole erano completamente inutili, ormai aveva preso la sua decisione e non avrebbe cambiato idea…
Non sapevo in che giorno sarebbero venuti, ricordavo solo che ci sarebbe stata una tremenda tempesta, così Alice fù costantemente in attesa di una visione per più di una settimana, durante la quale io non riuscivo a tranquillizzarmi per quello che i Cullen stavano per andare a fare.
Avevo sperato di trovare appoggio in Carlisle, che odiava la violenza con tutto se stesso, ma anche lui era convinto che quella fosse l’azione giusta da fare.
Un giorno piovoso, a scuola, la visione tanto aspettata si presentò…
Eravamo tutti seduti al solito tavolo della mensa, quando vidi Alice irrigidirsi e fissarmi con sguardo vacuo.
Edward vicino a me la sondava con la mente, e quando lo sentii dire << sono loro >> capì che era giunto il momento da me tanto temuto
<< quando? >> mi limitai a chiedere cercando di inghiottire il nodo alla gola
<< domani sera, al campo da baseball, come avevi detto tu! >>
<< Edward ti prego siete ancora in tempo per cambiare idea, non fatelo.. >>
Ma Emmet si stava già sfregando le mani, eccitato dall’idea della lotta, e Jasper…
Beh, il suo sguardo esprimeva tutto l’odio e a sete di vendetta che provava nei confronti d quell’essere che aveva fatto soffrire così tanto la donna che amava.

Quella sera la passai come sempre insieme ad Edward in camera mia, ma non riuscivo a togliermi di dosso quell’ansia terribile, e il presentimento che sarebbe accaduto qualcosa di brutto il giorno seguente…
<< andrà tutto bene Bella, non preoccuparti per noi… sappiamo quello che facciamo! >>
<< Ma come farò a stare qui domani da sola, senza neanche avere idea se state bene? Oh Edward…  e se non torni più da me? Morirei se ti succedesse qualcosa… >>
<< Non dire queste cose >> m’interruppe  premendomi  un dito contro le labbra
<< Non succederà niente! Andrà tutto bene e vedrai che la mattina del giorno dopo ti sveglierai con me al tuo fianco come sempre… sarà come se non fosse mai successo nulla! >>
<< Ma domani vieni a scuola vero? >> chiesi speranzosa
<< No, Bella! Rimarremo a casa ad allenarci, e poiché non sappiamo l’ora esatta dell’arrivo dei nomadi andremo come hai detto tu al campo di  baseball a giocare, in modo da attirarli con il nostro rumore! >>
Non so perché ma sentivo un grande peso sullo stomaco, come se stessi da un momento all’altro per scoppiare in un pianto disperato
Mi limitai a fare scendere solo una lacrima, per non far preoccupare troppo Edward
<< no, non piangere amore mio…vedrai che risolveremo tutto! >>
E detto ciò mi bacio.
Fu un bacio diverso dal solito...all’inizio fu dolce e controllato, ma pian piano iniziò ad aumentare d’intensità finche non ci ritrovammo a baciarci completamente persi l’uno nell’altra..
Senza pensarci iniziai a sbottonargli la camicia, togliendogliela poi velocemente e buttandola in qualche angolo buio della stanza…
Lui a sua volta mi prese la canottiera e me la sfilò senza indugio, lasciandomi quasi totalmente nuda…
Era già capitata qualche volta che rimanessi solo in slip davanti a lui, ma ancora non riuscivo a togliere l’imbarazzo che imporporava le mie guance ogni volta che accadeva…
<< Sei bellissima >> mi sussurrò iniziando famelico a baciarmi il collo e le spalle, aspirando senza pudore il mio profumo…
<< Tu lo sei di più >>  gli risposi io, mettendomi a cavalcioni su di lui e facendo passare le mie mani lungo tutta la linea dei suoi addominali
Mio dio…ma che corpo aveva?
Era una tentazione troppo grande per poter resistere!
Così velocemente abbassai le mai fino ai suoi pantaloni e con mossa decisa gli aprì la cintura e il bottone nascosto sotto di essa..
Edward si irrigidì al mio gesto,  ma era anche già capitato che dormissimo insieme solo in biancheria, quindi evitò di dirmi qualcosa..
Di solito era lui che si spogliava e sapevo che il fatto che l’avessi fatto io questa volta lo stava confondendo non poco…
Ma continuai per la mia strada incurante di tutto, e dopo ave fatto scendere la zip di suoi jeans (senza poter nascondere il folle imbarazzo per aver praticamente messo la mani in una zona che fino a quel momento era sempre risultata off limits) iniziai a sfilarglieli decisa, lasciandolo solo in boxer sul mio letto, illuminato dai raggi di luna provenienti dalla finestra aperta, e dalla luce al neon della radiosveglia di lato al mio comodino…
Mi resi conto in quel momento che ognuno di noi stava studiando attentamente l’altro…
Mentre io facevo vagare lo guardo su quel freddo corpo marmoreo, troppo simile ad una statua romana, lui faceva vagare il suo sul mio…
A quel punto feci lentamente scendere le mani sui miei fianchi e senza ripensamenti  lasciai scivolare a terra anche l’ultimo indumento che mi copriva…
Pensavo che trovarmi completamente nuda di fronte ad Edward sarebbe stata l’esperienza più imbarazzante della mia vita e che il giorno che fosse successo avrei preso vanga e rastrello e mi sarei seppellita sotto tonnellate di terra…
Ma invece non fu così..
Non c’era imbarazzo in me, ma mi sentivo tranquilla come mai ero stata in vita mia… non avevo paura del suo sguardo fisso sul mio corpo, anzi, io volevo che mi guardasse…
Edward non diceva niente, probabilmente troppo nervoso, e continuava a fissarmi
Così lentamente iniziai ad avanzare nuovamente verso il letto e arrivata di fronte a lui mi stesi completamente sul suo corpo gelato, ricoprendomi di mille brividi…
Edward respirava a fatica e continuava a guardarmi, ma questa volta fissò lo sguardo sui miei occhi,
e senza dire una parola fece vagare la sua mano dalla mia spalla fino al mio fianco, come a provare che fossi veramente e totalmente nuda…
A quel punto lo sentii iniziare a ansimare pesantemente, e in quel momento chiuse gli occhi rompendo così legame di sguardi che ci univa.
<< oddio Bella…tu mi vuoi morto.. >>
<< no >>
Dissi semplicemente, completamente padrona della situazione…
Edward però non era molto padrone di se in quel momento, perché quando riaprì gli occhi, l‘oro liquido nelle sue iridi si era trasformato in un nero profondo come la notte…
<< voglio fare l’amore con te >>
gli dissi in un moto di sincerità estrema…
E se pensavo che mi avrebbe risposto a male parole o con il solito “lo sai, non si può” mi sbagliavo di grosso, infatti veloce come un fulmine fece combaciare le sue labbra con le mie, facendomi perdere in un bacio passionale, come mai ce ne eravamo scambiati..
Le sue braccia si strinsero su di me, e iniziò a far vagare le sue mani lungo tutta la mia schiena, senza riuscire ad evitare di farle passare anche in zone più in basso della schiena stessa..
Sentivo che era eccitato, perché ormai le barriere tra me e lui si erano ridotte ad un misero boxer, ma dall’espressione del suo viso capì che c’era qualcosa che non andava…
Le sue carezze erano frenetiche, nervose, e la sua espressione rispecchiava esattamente le stesse sensazioni…
Si stava trattenendo e il farlo sembrava gli stesse costando uno sforzo sovraumano
<< Edward.. >> sussurrai contro le sue labbra nel tentativo di farlo calmare
Ma ormai sembrava aver preso la sua strada ed era difficile riuscire ad attirare l’attenzione sulle mie parole…
Le sue braccia mi tenevano stretta al suo corpo, perciò non mi era nemmeno possibile allontanare un po’ il viso per ritrovare i suoi occhi e infondergli un pò di tranquillità
Quando inziò a baciarmi il collo, leccandolo avidamente provai nuovamente a richiamarlo..
<< Edward.. >>
Ma mentre stavo per continuare la mia frase senti qualcosa graffiarmi ripetutamente alla base del collo, e capì in pochi secondi che quel qualcosa erano i suoi denti…
Quello che era iniziato come un gioco dolce si stava trasformando in qualcosa di più
E iniziai ad avere paura…
Non paura per me, perché ormai non mi preoccupavo più per me stessa da tanto tempo, bensì paura per Edward e per quello che avrebbe potuto fare, pentendosi poi successivamente…
Non volevo essere causa del suo dolore e capì che la colpa di quella situazione era solo mia e del fatto che non ero stata capace di aspettare che Edward fosse pronto per un passo del genere…
<< Edward, calmati per favore! >> tentai di convincerlo, ma quando notai che le mie parole venivano totalmente ignorate decisi di provare ad allontanarmi da lui…
Se avessi messo una certa distanza tra il mio e il suo corpo forse avrebbe ritrovato la lucidità…
Ma quando feci leva con le mani sul suo petto per alzarmi da lui, la sue braccia mi avvolsero ancora più strette, rischiando persino di lasciarmi senza respiro…
<< dannazione Edward, smettila!! M stai soffocando! >>
Dissi alzando la voce quando iniziai a perdere la pazienza e quando i graffi sul mio collo dovuti ai suoi denti iniziarono a dolermi…
<< Edward, basta! Fermati! >>
E quando credevo che ormai non c’era più modo per fermarlo, senti le sue braccia aprirsi da quella stretta ferrea e alzandomi veloce, nel tentativo di allontanarmi il più presto possibile il mio collo dalla sua bocca, notai che non era stato lui a lasciarmi andare, ma Alice che gli aveva afferrato i polsi con le mani e lo aveva obbligato a lasciarmi andare..
Mi sentii morire in quel momento…
Non solo perché ero totalmente nuda davanti ad un’altra persona ch non fosse Edward (anche se si trattava di Alice) ma perché avevo fatto una delle cazzate più gigantesche della storia, e ora non ero solo io ed Edward a saperlo, ma Alice era anche stata testimone del fatto.
Volevo soccombere sotto mille tonnellate di cemento!
Mi copri in fretta con il lenzuolo raggomitolato ai piedi del letto mentre Alice con voce suadente tratteneva Edward sul letto…
Da suo sguardo infatti sembrava che volesse saltarmi addosso…
Mi misi così nell’angolino più lontano della stanza, aspettando che la voce melodiosa di Alice calmasse Edward e lo facesse tornare lucido…
In breve tempo infatti, visi la sua espressione cambiare e il suo sguardo vacuo riprendere sempre più forma finchè non  mise e fuoco il mio viso…
<< Oddio che ho fatto… >> furono che uniche parole che sentì
E in meno di dieci secondi si vestì e uscì dalla mia stanza lasciandomi sola con Alice…
<< Non è colpa tua Bella! Non potevi sapere… >> disse lei comprensiva
Vedendo che non le rispondevo aggiunse
<< Ti lascio sola >>
E usci dalla finestra al seguito di Edward!



Vi lascio un piccolo Spoiler....:D
"Sapevo come la pensava Edward, e sapevo che si sarebbe arrabbiato con me se avesse saputo cosa stavo per fare...
ma come facevo a lasciare tutte e persone che amavo in pericolo, e girargli le spalle per scappare al sicuro?
ero stata di tutto nella mia vita, ma mai una vigliacca e se potevo fare qualcosa per aiutarli l'avrei di certo fatto...
presi così le chiavi del mio pick up e feci l'unica cosa che in quel momento sapevo avrebbe potuto salvarli..."

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Rimedi Sbagliati ***


Ultimamente mi sento molto ispirata e devo dire che sono molto soddisfatta di quello che scrivo!
se non mi dessi una calmata inizierei a scrivere a tutto spiano ff è forse è meglio di no!XDXD
In questo capitolo (come immagino abbiate già previsto dal titolo)Bella ne combia un pò di tutti i colori... non le vogliate male, poveria è solo preoccupata!XP
Ringrazio tantissimo i 133 che hanno messo la mia storia tra le preferite e le seguite, chi legge soltanto e ovviamente chi recensisce!
X Nanerottola: Come vedi la denuncia non è servita, sono stata un lampo a postare (sono ancora incensurata, evvai!!XD) Ho dovuto aspettare così tanto ad introdurre James e company perchè sto seguendo i tempi cronologici del libro, e loro compaiono solo alla fine!:)
X Ornella: Ma no dai!! la mia Bellina non è tonta come quella tonna di Bella Swan!! Infondo la storia è cambiata e se a Bella non fosse venuto in mente James in sogno, i nomadi e i Cullen non si sarebbero mai incontrati!!
X CaudiaSv16: Mi dispiace ma i tuoi dubbi su Edward rimarranno anche in questo capitolo! Pultroppo prima che Eddy prenda una decisione su cosa fare con Bella dovranno accarede un pò di cose!XD
X Rebecca73: Oddio, dopo aver letto la tua recensione ho camminato per un'ora ad un metro da terra!! (non sto scherzando credevo di essere Peter Pan!!:S) Sei stata davvero gentilissima e sono molto contenta che la mia storia ti piaccia, sia come trama che per come la scrivo! In questa ff ho messo una sorta di "nuova Bella", però come vedi non si discosta molto dall'originale, l'ho resa solo un pò più sveglia e simpatica, ma è stata una buona scusa per riscrivere un twilight tutto mio!:)
X Jimenacullen: sono contenta che hai apprezzato il capitolo! anche a me è piaciuto un sacco, e strano ma vero me lo sono riletta un sacco di volte (cosa che non faccio mai!) spero che anche questo (anche se mooolto più tranquillo del precedente) ti piaccia!
X _Misa misa_crazy love zero_: è sì, e la mia prima fanfic, ma ne ho scritta un'altra, solo che lo stile è un pò diverso! spero che anche gli altri capitoli che hai letto ti siano piaciuti!
Un bacione a tutte!

CAPITOLO 19  --RIMEDI SBAGLIATI--

Okay, dovevo rimanere calma..
non farti prendere dall'agitazione Bella
rimani calma...
….
Oddio, CHE CAZZO HO COMBINATO!!!
ero ancora lì, in quell'angolino buio della mia camera, avvolta malamente nel lenzuolo che ancora profumava di Edward, e cercavo di restare calma.
se mi fossi agitata chissà cosa sarebbe successo..
dopo quello che avevo scoperto sulle mie "preziose doti" avevo capito che la cosa migliore in questo caso era cercare di evitare scossoni emotivi…
Senza volere sarei potuta finire nella vecchia vita e non doveva assolutamente succedere!
Così me ne restavo lì, a guardare fisso la finestra da cui lui era uscito come un fulmine
respirando lentamente
e cercando di non farmi prendere dall'agitazione che come un'ombra aspettava un mio cedimento per arrivare tutta in un colpo a distruggermi.
pensare lucidamente
Bella, devi pensare lucidamente...
E NON PIANGERE CAZZO!!
mi sgridavo da sola, nel tentativo di non farmi prendere da un attacco isterico che stava già iniziando a manifestarsi con grosse e calde lacrime..
mi mossi velocemente e cominciai a vestirmi.
la vergogna che non avevo provato prima si era presentata tutta adesso, e con gesti frebbrili mi rivestii il più in fretta possibile, imbarazzata del fatto che fossi ancora nuda...
avrei voluto prendere il pick up e andare da Edward...
Sapevo che si stava già colpevolizzando per tutto quello che era successo,ma non era colpa sua!
lui mi aveva detto che avremmo dovuto aspettare, che non era pronto e che era troppo presto...
ma io, con la mia stupida testardaggine avevo voluto fare di testa mia, e alla fine avevo combinato un pasticcio che non sapevo neanche come risolvere!
ormai erano le due del mattino passate e Charlie mi avrebbe ucciso piuttosto di farmi uscire a quell'ora, soprattutto se la motivazione era andare da Edward.
ma la cosa peggiore era che sapevo che la mia presenza in questo momento non lo avrebbe mai aiutato...
anzi, probabilmente in questo momento se mi fossi avvicinata a lui, ancora spaventato per quello che aveva fatto, mi avrebbe allontanato, temendo di potermi fare del male
e io non lo avrei potuto sopportare...
l'unica cosa che potevo fare ora era aspettare che si tranquillizzasse, sperando che Alice o qualcun’altro lo stessero aiutando a ragionare...
avevo così paura che commettesse una sciocchezza!
lui era così melodrammatico che non mi sarei stupita se domani fossi venuta a sapere che era partito per l’Alaska...
spaventata da quella idea mi fiondai silenziosamente in cucina e chiamai al cellulare Alice...
dovevo assicurarmi che almeno stesse bene.
<< Bella, non è il momento scusa >>
<< Alice aspetta....è così grave? >>
Se non poteva neanche parlare voleva dire solo che Edward era fuori di sé…
<< Guarda, in questo momento è chiuso in camera sua e stiamo cercando di farlo ragionare... sai com'è fatto, quando vuole è più cocciuto di un mulo! >>
<< ma non se ne vuole andare vero? >> chiesi, dando parole alle mie paure
non ebbi risposta
<< Alice? >>
<< è tra le varie possibilità... >>
<< cosa??...adesso vengo lì, ci parlerò io >>
<< no Bella, sai anche tu che non servirebbe a niente, non ascolterebbe neanche te! senti è meglio che lo lasci sbollire un pò, e vedrai che domani riuscirà a pensare più lucidamente! >>
<< ma Alice domani dovrete andare al campo di Baseball... non voglio che vada senza prima essermi chiarita con lui. E se gli succedesse qualcosa? >>
<< non gli succederà niente Bella! domani sera al nostro ritorno vi chiarirete, vedrai! >>
Era facile parlare per lei!
<< e se non avesse cambiato idea e volesse davvero partire! >>
<< Bella sai bene che non se ne andrebbe mai senza prima salutarti, quindi avresti comunque l'occasione per farlo tornare sui suoi passi! lo conosci quasi meglio di me! non preoccuparti! >>
Non preoccuparmi? Come facevo a non preoccuparmi?
ok, la telefonata di Alice mi aveva da un lato spaventato a morte per una possibile partenza di Edward...dall'altro però mi aveva un pò tranquillizzata perchè ora sapevo che la sua famiglia era tutta lì con lui e che in un modo o nell'altro fino a domani sera non sarebbe potuto andare da nessuna parte..
sapevo che ci teneva troppo a fare fuori quel vampiro che aveva fatto del male a sua sorella, quindi non sarebbe mai stato assente dallo scontro.
però..
ora lui era agitato...e chissà che altro...
e se avesse perso la concentrazione e gli avessero fatto del male?
sarebbe stata tutta colpa mia!
in quel momento quella sensazione allo stomaco, quel fastidioso presentimento che sarebbe accaduto qualcosa di brutto torno più forte che mai.
avrei mai potuto rimanere a casa ad aspettare Edward senza sapere se sarebbe tornato o no?
Ma forse anche lui aveva pensato a questa cosa e domani mattina invece di allenarsi con gli altri avrebbe fatto un salto a scuola per parlare con me.
Lo sparavo con tutto il mio cuore...

passai la notte in bianco, ovviamente
stranamente ero riuscita a controllarmi, e dopo un pianto iniziale tutto il dolore e il senso di colpa per il mo gesto idiota si trasformarono in ansia e paura...
almeno sapevo che non rischiavo di "scomparire” di nuovo!
il giorno dopo a scuola ero uno straccio.
se fossi stata anch'io bellissima sarei potuta benissimo passare per un vampiro; le occhiaie erano troppo visibili, e l'ansia mi aveva reso più pallida del solito!
già al parcheggio iniziai ad analizzare tutti i volti intorno a me, nella speranza di scorgere una chioma scompigliata di capelli ramati.
ma la volvo non c'era e neanche lui era presente...
rimasi così in attesa tutta a mattina, nella speranza di vederlo tra un'ora e l'altra, ma a mensa capì che non sarebbe mai venuto da me...
stavo per scoppiare a piangere, e tentavo con sforzi inutili di trattenere le lacrime che ormai avevano reso lucidi i miei occhi...
<< Bella che ti succede? >> mi chiese Angela quando mi vide.
<< non mi sento bene Angela, vado a casa! >> le risposi con voce spezzata, alzandomi dalla mensa e cercando di fuggire dalla figuraccia che avrei di sicuro fatto se mi fossi messa a singhiozzare nel bel mezzo del pranzo.
lei doveva aver capito i miei sentimenti, perchè si alzò con me e mi disse
<< Vado io in segreteria ad avvisare! vai a casa Bella! >>
così con un'occhiata di ringraziamento corsi fuori dall’edificio scolastico, e senza pensarci due volte mi diressi verso casa Cullen!

<< Bella tu che ci fai qui? >>
Poiché avevo preso la mia decisione senza nemmeno pensarci un attimo Alice non mi aveva visto arrivare
<< Alice devo assolutamente parlare con Edward! non posso sopportare di non sapere se sta bene fino a domani…ti prego lasciamelo vedere! >>
<< Bella non c’è ora! È andato a caccia con Emmet! Mi dispiace! >>
<< ma non dovevate allenarvi a casa? >>
<< hai ragione e l’abbiamo fatto, ma Edward non era proprio dell’umore così abbiamo preferito farlo andare a caccia, così si sfogava un po’! >>
Beh, questo non mi avrebbe fermato! Dovevo parare con lui e dovevo farlo entro pomeriggio, prima che si radunassero al campo da Baseball!
<< Allora vado a cercarlo! >>
<< Bella, ma dico, sei impazzita?? Sai che rischi se interrompi la caccia di un vampiro? >>
Sì, lo sapevo, ma non me ne fregava niente in quel momento..
<< hai ragione, ma non posso rischiare di perdere Edward per il mio stupido comportamento! e poi mi manca, non lo vedo da ieri sera! almeno lasciami aspettare qui il suo rientro! >>
<< Bella , i nomadi sono vicini e se sentono il tuo odore sono guai seri! Edward non me lo perdonerebbe mai se ti mettessi in pericolo..ti prego vai a casa! >>
<< non sei tu che mi metti in pericolo Alice….al massimo sono io che decido di rischiare per vederlo, e tu non puoi fare niente per farmi cambiare idea! >>
E detto questo mi sedetti sui gradini di quella meravigliosa villa bianca ad aspettare il rientro di Edward, mentre Alice sbuffando andava verso il bosco, probabilmente per chiamarlo e così fare in modo che me ne andassi il prima possibile…
Ormai erano le tre di pomeriggio passate e la tempesta prevista stava per manifestarsi in tutta la sua potenza!
Il cielo era talmente scuro da sembrare quasi notte e un forte vento si era alzato facendomi rabbrividire fino alla punta dei capelli.
Improvvisamente senti un rumore di rami spezzati proveniente dal bosco di fronte a me
Non so perché mi sentii improvvisamente osservata, e capì che quello doveva essere Edward.
Avevo immaginato la possibilità che non avrebbe accettato di parlarmi, ma non credevo che mi avrebbe evitato con tanta convinzione…
Mi misi così in piedi e mi avvicinai al limite degli alberi..
<< Edward smettila di fare il bambino, esci fuori! dobbiamo parlare, non puoi evitarmi! >> gli dissi decisa
Il suo comportamento riusciva a ferirmi ed irritarmi allo steso tempo…
<< per favore vuoi venire fuori di lì? >> insistetti
E in quel momento, dal buio del bosco, vidi comparire due profondi ed inquietanti occhi rossi, accompagnati da un sorriso minaccioso…
Non ebbi neanche il tempo di urlare che già stavo correndo verso il Pick up, salivo e partivo ad una velocità che raramente riuscivo a raggiungere con quel veicolo…
Arrivai veloce a casa e chiusi la porta con doppia mandata…
Che poi a che serviva? infondo se un vampiro ci voleva entrare neanche una porta blindata l’avrebbe fermato…
Mentre con il cuore che batteva all’impazzata mi nascondevo inutilmente dietro il divano, mi misi ad analizzare la situazione, nel tentativo di riprendere il controllo di me.
Infondo non avevo fatto nulla di irreparabile!
Erano di Victoria quegli occhi scarlatti?
Probabile
O forse di James?
Ancora più probabile…
E se fossero stati di Lauret?
Sì, ti piacerebbe fosse così facile!
Vabbé, di chiunque fossero stati non ero da considerare ancora morta…
potevo sempre “scomparire” con le mie doti da mago da strapazzo e tornare solo dopo che i Cullen gli avessero fermati no?
Sì, era la soluzione più ovvia, così io non avrei rischiato la vita, ed Edward non si sarebbe arrabbiato con me, o più probabilmente non si sarebbe arrabbiato con sé stesso per avermi messo in pericolo!
Nel mio intimo però sapevo che il mio piano non aveva tenuto conto di un fatto importante:
come facevo a tornarmene a casa, visto che i miei poteri erano incontrollabili?
<< Sta zitto stupido inconscio, in un modo o nell’altro faro! >> mi zittì da sola
In quel momento il telefono di casa squillò, e non avevo bisogno delle premonizioni di Alice per sapere chi fosse d’all’altra parte della cornetta
<< pronto? >>
<< BELLA!! CHE CAVOLO HAI COMBINATO!! >>
Ok, ora ero nei guai..
<< Edward io non lo sapevo che erano lì in torno! Pensavo vi sareste incontrati al campo.. >>
<< è SECONDO TE PRIMA DI ANDARE AL CAMPO DA BASEBALL DOVE STAVANO? SULLA LUNA!! ERANO NEL BOSCO BELLA, NON CI VOLEVA TANTO AD IMMAGINARLO!! SI è MESSO SULLE TUE TRACCIE E ADESSO NON POTREMMO PIù SEGUIRE IL NOSTRO PIANO… >>
Non era la prima volta che Edward mi sgridava, era già capitato altre volte che perdesse la pazienza con me, ma non mi ero ancora abituata a sentirlo alzare la voce a quel modo.
Avevo combinato un gran pasticcio, e ora rischiavamo davvero di farci male..
<< non l’ho fatto apposta, mi dispiace! >> gli sussurrai al telefono cercando di fermare le lacrime
Edward doveva aver sentito che stavo piangendo perché smise di urlare, e con voce bassa mi disse:
<< Per una volta Bella ascolta anche quello che ti dicono gli altri e non fare sempre di testa tua! So che non l’hai fatto apposta e che volevi solo parlare con me, non te ne do una colpa, ma sono preoccupato per te lo capisci? Scusami se ho urlato, non era mia intenzione! Emmet e Jasper stanno venendo a casa tua ora e ti sorveglieranno mentre noi altri rimarremo sulle tracce di James e i suoi due compagni… >>
<< Ma così rimarrete solo in cinque! No Edward, non li fare venire qui! >>
<< Bella, è l’unico modo…per ora i nomadi sono ancora qui intorno, quindi è meglio agire subito prima che raggiungano casa tua! >>
<< ma Edward.. >>
<< niente ma! fai quello che ti ho detto per favore! >>
Quello era l’unico momento che avevo di parlare con lui, avrei preferito farlo di persona, ma era meglio di niente
<< Edward…senti, mi dispiace per ieri sera… ho rovinato tutto, mi dispiace! >>
<< No Bella, tu non hai rovinato niente, sono stato io che non sono stato in grado di controllarmi. Non sono stato all’altezza della fiducia che riponevi in me, e in questo momento mi sento molto deluso.. >> disse con voce malinconica
<< Edward non dire così, tu.. >> cercai di rispondergli, ma lui non mi lascio continuare
<< Ne parleremo al mio ritorno Bella…ora non preoccuparti di questo, ci sono cose più importanti a cui pensare! >>
<< ti amo Edward! >> gli dissi come se volessi ricordarglielo
<< Lo sò Bella, anch’io ti amo! >>
E così mi salutò.

Da un momento all’altro sarebbero arrivati Emmet e Jasper…
Sapevo che avevano mandato loro due a proteggermi perché erano i più forti,e se James avesse raggiunto casa mia erano gli unici in grado di trattenerlo abbastanza tempo per aspettare l’arrivo degli altri!
Ma questo significava anche che senza la loro presenza, il gruppo che avrebbe combattuto sarebbe stato più debole, e avrebbe quindi avuto meno probabilità di vittoria!
Edward mi aveva detto di fare almeno per una volta quello che mi dicevano.
Ma per me non era ancora arrivata “quella volta”…
sapevo che si sarebbe arrabbiato terribilmente con me se avesse saputo cosa stavo per fare...
ma come facevo a lasciare tutte e persone che amavo in pericolo, e girargli le spalle per rimanere al sicuro?
ero stata di tutto nella mia vita, ma mai una vigliacca e se potevo fare qualcosa per aiutarli l'avrei di certo fatto...
presi così le chiavi del mio pick up e feci l'unica cosa che in quel momento sapevo avrebbe potuto salvarli:
andare a La Push!

<< Jacob!! >> urlai scendendo dal pick up
Lo vidi uscire di casa e sorridermi felice della mia visita, ma poi quando mi guardo in faccia e vide la mia espressione piena di terrore torno subito serio
<< che è successo? >>
<< dei vampiri Jacob! Ci sono dei vampiri e uno di loro è un segugio! Ha sentito il mio odore e adesso mi sta dando la caccia! Abbiamo bisogno di voi! >>
Al sentire le mie parole il viso di Jacob si deformo in una smorfia orribile e il suo corpo iniziò a tremarmi davanti, mentre lui tratteneva la sua trasformazione stringendo i pugni…
<< Dove sono? >> chiese con voce roca
<< Vicino alla villa dei Cullen! Ci sono tutti, tranne Emmet e Jasper che stanno andando a casa mia per tenermi al sicuro! Ma senza loro due gli altri saranno in difficoltà, e loro sono forti Jacob! Ti prego fai che il branco vada ad aiutarli! >>
<< vuoi che combattiamo con i Cullen? >> mi chiese dubbioso
<< Jacob avete fatto una tregua, e so che ti fidi di Edward! Per favore aiutali! >>
A quelle parole si voltò e iniziò a correre nella direzione opposta alla mia e dopo un forte umore di vestiti strappati non scorsi più la figura di Jacob…
Al suo posto un enorme lupo dal manto rossiccio mi fissava con occhi troppo umani per appartenere ad un animale!
Rimase immobile per qualche secondo e poi dopo avermi fatto un cenno della testa ruppe il silenzio con un ululato talmente forte da farmi tappare le orecchie…
Al suo ululato ne seguirono tanti altri provenienti da ogni angolo della foresta, e dopo un fugace sguardo verso di me, si mise a correre scomparendo così definitivamente in mezzo agli alti rovi…
Ora che avevo convinto il branco a partecipare allo scontro mi sentivo meno preoccupata…
Jacob non avrebbe mai permesso che a Edward succedesse qualcosa di brutto, e la stesa cosa valeva al contrario, ne ero sicura…
Ormai aveva già iniziato a piovere da tempo, ma mentre mi dirigevo verso il pick up parcheggiato lungo la strada il temporale iniziò ad imperversare violento…
Ero completamente fradicia e non so per quale motivo in quel momento mi venne in mente una frase che una volta Edward mi aveva detto a casa, dopo che ero uscita dalla doccia…
“Sai Bella, l’acqua fà sentire il tuo profumo molto più intensamente”
E quando sentì una mano fredda stringersi improvvisamente attorno al mio collo capì che aveva ragione..

E ora piccolo Spoiler....
"Mi misi seduta, nel tentativo di capire se mi ero spaccata la testa solo parzialmente o totalmente…
Cazzo che male!
Portai una mano sul punto in cui avevo sbattuto, cercando di alleviare il dolore sordo che mi stordiva,
ma in quel momento sentii che c’era qualcosa che non andava…
allontanai la mano e notai che le mie dita erano macchiate di qualcosa di rosso e denso…
solo allora capì che la giacca che portavo addosso non era rossa perché Alice un mese prima me l’aveva comprata di quel colore, ma perché era totalmente imbrattata di sangue che usciva a fiotti dal’enorme taglio che avevo tra i capelli…"

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** La Lotta ***



CAPITOLO 20 --LA LOTTA--

Il vampiro continuava a trascinarmi nel folto bosco, tenendomi solo per il collo…
Ero caduta, dopo che la mia scarpa si era incastrata in mezzo alle radici di una grossa quercia, ma questo non l’aveva fermato, continuava a camminare, tenendomi solamente per il collo…
Sentivo le sue dita fredde conficcarsi ai lati di esso, e mi meravigliavo che non si fosse ancora spezzato in quella morsa d’acciaio…
Il resto del corpo strisciava sul terreno, sulle felci o sui sassi graffiandomi, ma lui non ci prestava la minima attenzione…
Avevo provato ad alzarmi, ma ogni volta che ci provavo con uno strattone mi ributtava giù…
Probabilmente ci godeva a trascinarmi a quel modo…
Non riuscivo a fare nulla, neanche a urlare o a provare ad attirare l’attenzione in qualche modo…
I Cullen erano a caccia, me lo aveva detto Alice, ma quanto si erano allontanati?
Non potevo saperlo, come non potevo sapere se qualcuno si fosse già accorto della mia scomparsa!
Improvvisamente sentii la mano che mi trattenevano mollare la presa e la testa sbattere a terra!
<< guarda cos’ho trovato amore? >>
<< di già? Pensavo avresti impiegato molto più tempo con tutti quei vampiri intorno! >>
<< già, lo credevo anch’io… li abbiamo sopravvalutati! Non sono stati neanche capaci di tenerla sott’occhio! >>
E in seguito a questo l’unica cosa che sentì furono sospiri e rumori di baci…
Il mio istinto mi urlava di mettermi in piedi e iniziare a correre lontana da quei due, ma sapevo che appena mi fossi alzata sicuramente sarei stata attaccata, o forse mi avrebbero fatta correre per un po’ nel bosco, giocando con me come un gatto con il topo…
Quell’idea mi faceva tramare il corpo fino alle ossa, così capì che la cosa migliore da fare era rimanere immobile, sperando in un miracolo o in qualcosa di simile!
<< è stato troppo semplice, pensavo mi sarei divertito di più! >>
<< James sei un bambino viziato, lo sai? >>
Sentire i loro discorsi mi faceva venire la nausea, soprattutto poiché il gioco a cui loro volevano partecipare si basava sull’uccidere me.
<< beh, non è ancora morta! potremmo sempre.. >>
E in quel momento mi sentì afferrare dai capelli…
Mi ero fatta male molte volte.
All’orfanotrofio una volta mi ero rotta un ginocchio e poi mi ero spaccata i denti litigando con un bulletto…
Sicuramente quelli erano dolori mille volte più forti e forse la mia era una reazione esagerata, ma quando mi sentii sollevare solamente per i capelli non potei non evitare di urlare dal dolore!
<< Basta cazzo!! >>
Forse era meglio che me ne fossi rimasta zitta, vista che stavo praticamente urlando in faccia ad un vampiro, ma non ero riuscita a trattenermi.
Lui si mise a ridere di gusto, e quando fui in piedi ricomincio a tirarmi per i capelli, obbligandomi ad avvicinare il viso a lui..
Stavo morendo di paura, e quando mi strinse in una morsa d’acciaio con l’altro braccio libero e iniziò ad avvicinare i denti affilati al mio collo iniziai a dimenarmi disperata
<< no, ti prego no! >>
Urlai, continuando il mio inutile tentativo di allontanarmi dai suoi canini affilati
<< chiamalo! >> mi disse lui in un sussurro minaccioso…
A quelle parole non reagì…non poteva stare succedendo veramente!
<< chiamalo! >> ripetè lui più forte tirandomi nuovamente i capelli e strappandomi così un urlo
<< No ti prego! >> mi limitai a mormorare, mentre i singhiozzi iniziavano a squarciarmi il petto.
<< chiamalo, o sarà il tuo sangue sparso per il bosco a farlo venire qui >>
<< chi? >> gli chiesi io cercando di guadagnare tempo e farmi venire in mente qualcosa che non mi obbligasse a far venire Edward in quella radura dove due vampiri, e sicuramente in mezzo ai rovi era presente anche il terzo, lo stavano aspettando..
<< tu lo sai chi, il ragazzo per cui mi hai scambiato nel bosco questa mattina >> continuò lui con voce roca
<< è lontano, è andato a caccia.. >>
Se avessi urlato il nome di Edward, lui sarebbe stato il primo ad arrivare…era il più veloce e sapevo che se mi avesse saputa in pericolo non avrebbe ma aspettato l’arrivo degli altri ma sarebbe corso subito qui, ritrovandosi così solo contro tre vampiri.
<< stupida umana, sento persino il suo odore…ha trovato la tua scarpa…presto sarà qui! >> continuò lui con un sorriso inquietante sulle labbra!
Solo dopo quelle parole mi resi conto che mi mancava una scarpa; probabilmente era rimastra tra le radici di quell’albero..
non riuscì a capire se esserne contenta o no.
E mentre mi perdevo nei miei pensieri, un rumore di ramoscelli spezzati provenì da dietro le mie spalle.
James mi tratteneva ancora a se, e quando anche lui sentì quel rumore avvicinò nuovamente il viso sul mio collo e passo la sua lingua fredda su esso…
<< il tuo spuntino è molto invitante sai? Volevo sapere se ti andava di dividerlo >>
<< lasciala andare >>
sentire la sua voce mi provocò un tuffo al cuore
<< mmm….dai non essere egoista…un sangue così dolce, e te lo vuoi tenere tutto per te? Dovresti imparare a condividere… >>
<< ti ho detto di lasciarla andare >> ripetè lui scandendo ogni singola parola
Non potevo vederlo in viso, poiché James mi teneva girata, ma riuscivo ad immaginarlo chiaro come il sole il suo viso deformato dalla furia
<< come vuoi tu allora! >>
E in meno di un secondo mi scaraventò di lato, facendomi sbattere la schiena contro un’enorme tronco..
Caddi supina a terra, tossendo
Cercai di sollevarmi, ma notai che il mio campo visivo era coperto da puntini di mille colori…
mi conoscevo abbastanza bene per capire che stavo per svenire..
Mi riappoggiai così a terra nel tentativo di non perdere i sensi e cerando di respirare nonostante il dolore che sentivo al petto…
Dovevo essermi rotta qualche costola.
Avevo la vista appannata e l’unica cosa che percepivo erano i rumori di una lotta…
Volevo vedere, volevo capire se Edward stesse bene, se erano arrivati gli altri, ma non riuscivo a muovermi, soggiogata dalla nausea e dal dolore..
Non so quanto tempo rimasi lì immobile, ascoltando il fruscio che dimostrava che la lotta fulminea tra Edward e i tre vampiri si stesse svolgendo, ma ad un certo punto mi sentì sollevare da terra…
Per un momento avevo sperato fosse Edward, o Alice venuta in nostro soccorso, invece mi ritrovai tra le braccia di un vampiro dai capelli neri che identificai subito con Laurent.
<< Lasciala! >> sentì ringhiare Edward a pochi passi da me..
E senza che io ne vedessi neanche il movimento, lo colpì forte alla testa, facendolo cadere rovinosamente a terra e trascinando anche me giù con lui…
Quando la presa del vampiro si sciolse, strisciai lontana da lui e mi accucciai vicino alle fronde di un albero caduto…
Laurent non fece tempo nemmeno di mettersi in piedi che Edward gli afferrò un braccio e con un colpo secco glielo staccò dal corpo facendolo urlare in maniera agghiacciante.
Mi tappai le orecchie e chiusi gli occhi, nel tentativo di non sentire più quelle grida e i rumori striduli di arti spezzati..
In poco tempo le urla si trasformarono in bassi gorgoglii fino a cessare del tutto, e quando riaprii gli occhi dove prima c’era Laurent trovai solo un cumulo di resti accatastati …
<< tanto non mi era mai piaciuto! >> sentii improvvisamente dire da James che aveva osservato la scena appoggiato ad un albero, senza intervenire.
Notai anche che nello spiazzo dove ci trovavamo mancava all’appello Victoria…
Mi guardai attorno, spaventata che potesse comparire da un momento all’altro, ma Edward sembrava concentrato solo su James, quindi probabilmente si era allontanata.
Edward inizio a camminare lentamente, nel tentativo di portarsi davanti a me, ma James doveva aver capito il suo piano perché come una furia si fiondò su di lui..
Non ruscì a trattenere un urlo.
L’impatto fù violentissimo, tanto che entrambi furono gettati contro un albero che si spezzò in due…
Temevo per Edward e continuavo a fissare i due vampiri combattere, ma non riuscivo a capire chi stesse avendo la meglio, tanto veloci erano i loro movimenti…
Potevo sentire soltanto ringhi e brevi gemiti di dolore, ma mi era impossibile capire da chi arrivassero.
Improvvisamente vidi una delle due figure schiantarsi contro un muro di roccia presente lì vicino…
Pensavo si trattasse di James, ma quando notai una chioma di capelli ramati capì che si trattava di Edward!
Era riverso a terra,con gli occhi chiusi e non dava il minimo segno di voler reagire…
Mi alzai di scatto e iniziai a correre.
Temevo che James mi avrebbe uccisa prima di riuscire ad arrivare da lui ma non fù così, infatti lo raggiunsi e mi inginocchiai al suo fianco, facendolo voltare e chiamandolo per nome nel tentativo di farlo riprendere…
Era coperto di graffi e di morsi, e vicino al collo potevo vedere chiaramente che gli mancava un pezzo di carne…
Stavamo per morire, ormai ne ero certa!
Edward apri lentamente gli occhi e mi guardò come se non mi riconoscesse…
Stavo per parlargli quando mi sentì afferrare da dietro, e mi vidi lanciare oltre Edward, verso lo stesso muro di pietra contro cui poco prima anche lui era sbattuto…
Il colpo mi mozzò il respiro, e sentì l’osso della spalla uscirmi fuori.
Il dolore era straziante, ma non fu niente in confronto al male che provai quando, cadendo sbattei la testa contro un masso..
Ero accasciata a terra su un fianco, e premevo con il mio peso sulla spalla slogata…
Faceva così male che non riuscivo neanche a piangere, così mi misi seduta cercando di placare un po’ il dolore, e nel tentativo di capire se mi ero spaccata la testa solo parzialmente o totalmente…
Portai una mano sul punto in cui avevo sbattuto, cercando di alleviare il dolore sordo che mi stordiva,
ma in quel momento sentii che c’era qualcosa che non andava…
allontanai la mano e notai che le mie dita erano macchiate di qualcosa di rosso e denso…
solo allora capì che la giacca che portavo addosso non era rossa perché Alice un mese prima me l’aveva comprata di quel colore, ma perché era totalmente imbrattata di sangue che usciva a fiotti dal’enorme taglio che avevo tra i capelli…
alzai automaticamente lo sguardo, e ciò che vidi mi pietrificò…

Portai una mano sul punto in cui avevo sbattuto, cercando di alleviare il dolore sordo che mi stordiva,
ma in quel momento sentii che c’era qualcosa che non andava…
allontanai la mano e notai che le mie dita erano macchiate di qualcosa di rosso e denso…
solo allora capì che la giacca che portavo addosso non era rossa perché Alice un mese prima me l’aveva comprata di quel colore, ma perché era totalmente imbrattata di sangue che usciva a fiotti dal’enorme taglio che avevo tra i capelli…
alzai automaticamente lo sguardo, e ciò che vidi mi pietrificò…
James ed Edward erano riversi a terra, il primo sopra l’altro…
Edward stringeva con forza il collo di James, che a sua volta stava tentando di azzannarlo nuovamente…
Non fu comunque quella scena di violenza a spaventarmi, bensì il fatto che nessuno dei due sembrava accennare un movimento…
Entrambi erano immobili, con lo sguardo fisso su di me e l’espressione stupita…
No so quanto rimasi ferma a guardare i due vampiri contemplare la mia figura coperta di sangue, ma appena mi resi conto della terribile situazione in cui mi trovavo feci la prima cosa che l’istinto mi suggerì di fare….
Combattendo contro il dolore iniziai a premere forte la mano sulla ferita che portavo sul capo, con la speranza di fermare il sangue che colava senza sosta lungo la mia spalla, e iniziai lentamente ad arretrare, lasciando una scia scarlatta come traccia del mio passaggio…
Continuavo a fissarli spasmodicamente, è fu grazie a questo mio atteggiamento che potei notare il graduale cambiamento in loro…
All’inizio le loro espressioni mi erano sembrare solo sorprese, ma piano piano i lineamenti del loro viso si deformarono facendo nascere sulla faccia dei due vampiri un ghigno minaccioso…
Entrambi dilatarono le narici, per cogliere il profumo intenso del mio sangue, mostrarono i denti affilati come rasoi, e assottigliarono gli occhi in fessure per contemplare quella che per loro era la preda!
A quel punto i due ricominciarono a lottare, ma questa volta non più nel tentativo di uccidersi a vicenda, bensì con l’obbiettivo di raggiungere e nutrirsi di me…
Vedere Edward in quella situazione fu la cosa più brutta che mi fosse mai capitata nella vita…
Più di essere orfana…più di essere cresciuta in un orfanotrofio..
Più di essere stata sola al mondo prima del mio arrivo a Forks.
Il dolore che avevo provato quando ero tornata erroneamente a casa lasciando solo Edward non era niente in confronto a quello che provavo in quel momento….
Quando Edward fosse tornato lucido, che fosse stato lui fisicamente ad uccidermi o James poco cambiava…
Si sarebbe assunto la colpa di tutto, e se le cose non erano cambiate del tutto dalla storia originale, avrebbe con molte probabilità tentato il suicidio…
Quel pensiero mi fece talmente male che per un momento pensai io stessa di togliermi la vita…
Forse in questo modo avrebbe accettato la mia perdita , visto che sarebbe stata una mia decisione, e avrei evitato per lui la morte…
Mentre pensavo a tutto ciò i due vampiri continuavano a combattere nello sforzo di raggiungermi…ma appena uno avanzava di un passo l’altro lo trascinava indietro e a sua volta si avvicinava…
Era una danza violenta la loro, che non faceva altro che angosciarmi ancora di più sul momento in cui i miei pensieri sarebbero venuti meno, e i canini del segugio o del mio unico amore avessero trafitto la mia pelle…
Mentre continuavo a fissare i due combattenti notai che la vista mi stava venendo meno…
Il sangue perso era troppo e probabilmente se nessuno dei due mi avesse presa in tempo, sarei morta dissanguata…
Beh, sarebbe stata una bella fortuna in quel caso!
Proprio mentre cercavo di combattere l’istinto di sopravvivenza che mi portava a non cadere in quello stato di dormiveglia che preannunciava l’arrivo imminente della mia ora, mi sentì afferrare per le spalle…
Quando riuscì a mettere a fuoco ciò che era davanti a me vidi James, sorridente e soddisfatto dell’epilogo di quella storia.
Ma infondo non dovevo sorprendermi più di tanto; Edward era ferito gravemente, e anche se sapevo che ciò non gli avrebbe mai procurato la morte, sapevo anche che era troppo indebolito per riuscire a combattere contro James e vincere…
Inoltre io non ero la sua cantante…non ero la vera Bella….forse questa era un’altra delle motivazioni che lo avevano portato ad arrendersi…
Quando i denti affilati di James mi sfiorarono la giugulare non potei non pensare a quanto sarebbe stato bello morire per mano di Edward…
Non so perché pensai a quello, però l’idea di perdere la vita per donare il mio sangue a lui mi faceva sembrare la mia morte migliore…
Così riaprì gli occhi, per vedere per l’ultima volta il volto di Edward, ma lui non era riverso a terra come avevo immaginato…
Era in piedi dietro James, e in meno di un secondo tirò un calcio talmente forte alla testa di quest’ultimo, che gliela sfondò all’istante…
Mi misi ad urlare alla visione raccapricciante della sua testa spaccata e deformata in modo innaturale e mi preparai all’attacco di Edward, che ora si ergeva di fronte a me, con lo sguardo fisso sul sangue che ormai aveva creato una vera e propria pozza…
Ma lui non si piegò su di me pronto a nutrirsi come mi aspettavo , anzi con una smorfia si girò dandomi le spalle, e velocemente iniziò a fare a pezzi il corpo di James che ancora non si era ripreso dal colpo subito… in pochi secondi anche il secondo vampiro era ridotto a brandelli, e prendendo un fiammifero dalla tasca dei pantaloni diede fuoco al suo corpo, e subito dopo anche a quello di Laurent che nonostante stesse cercando di riassemblarsi, era ancora fatto a pezzi in un angolo della piccola radura…
Io continuavo a guardare Edward e ad osservare il suo strano atteggiamento…
nonostante si stesse operando ad eliminare definitivamente i due vampiri continuava a lanciarmi sguardi gelidi, come se stesse facendo tutto quello solo per non avere più distrazioni nel momento in cui avesse finalmente deciso di nutrirsi di me…
Ma mi sbagliavo anche questa volta, perché poco dopo che il fumo bianco e dolciastro dei due roghi iniziò a colorare l’aria, lui mi volse le spalle e senza dire una parola sparì nel buio della foresta…
In pochi secondi le tenebre mi circondarono e oscurarono i miei sensi…

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Istinti Naturali ***


Ma ragazze…vi sembra che Eddy lascia morire Bella dissanguata??
Ma sù per favore!
Guardate che lui “mille ne pensa e cento ne fa”!:)
Comunque dicevo che ogni azione di Edward, per quanto strana possa sembrare a noi povere umane, ha sempre di base un lungo ragionamento!
Quindi non siate arrabbiate con lui!
Rispondo alle recensioni:
X __Cory__: in questo capitolo capirai meglio le azioni di Edward, e le motivazioni del suo strano comportamento! Tranquilla, lui non dà una colpa a Bella se ha avuto l’istinto di attaccarla…cmq la protagonista in realtà si chiama Nathalie! Il suo nome viene detto solo una volta in tutta la ff (nel capitolo “la radura”).
X Rebecca 73: Ci sono vari motivi che ora e nel prox capitolo scoprirai sul comportamento di Eddy…le seghe mentali ci saranno (ci sono sempre con un personaggio del genere!), ma il suo comportamento è dato da motivazioni ben più realistiche! Tranquilla, non sparisco, e mi impegnerò a recensire regolarmente anche più volte a settimana!:)
X Nanerottola: oggi è stata una bellissima giornata per me, è filato tutto liscio (era da un po’ che non mi succedeva!) quindi come vedi ho postato stasera!:)
X ClaudiaSv16: chissà perchè tutte avete pensato che Edward abbia voluto lasciare Bella morire dissanguata! Donne di poca fede!!:) Sono contenta che la mia storia ti piaccia, mi sento veramente lusingata che sia tra le tue preferite! Grazie davvero!
X Analcolicobiondo: Grazie! sono felice di aver descritto bene i personaggi! È una cosa a cui tengo particolarmente ! J come vedi ho postato…anche se un po’ tardino!XD
Spero il capitolo vi piaccia, e soprattutto che perdoniate il mio povero Eddino!XDXD
BACIO!!!

CAPITOLO 22  --ISTINTI NATURALI--

Bip
Bip
Bip
Bip…
C’era qualcosa che non andava…
Mi sentivo così stanca…
E la testa girava...
Perché questo rumore non smetteva?
Mi dava fastidio!

Piano piano aprì gli occhi, anche se quel semplice gesto che ormai ero solita fare da una vita senza neanche accorgermene, mi costò uno sforzo notevole.
Li richiusi velocemente appena una luce violenta mi colpì.
<< mmm.. >> mi lamentai senza avere la forza di parlare..
Anche muovere la lingua mi sembrava faticoso in quel momento…
Allungai il braccio nel tentativo di coprirmi gli occhi, e riuscire così ad aprirli senza accecarmi e capire dove mi trovavo, ma la mia mano non arrivava al mio viso…
Continuavo a spingere cercando di farla arrivare dove volevo, ma lei sembrava morta, immobile nella posizione iniziale!
A quel punto fui obbligata ad aprire gli occhi, combattere la luce e capire cosa stava succedendo…
Un’enorme gesso mi copriva parte del torace fino ad arrivare al polso, e il braccio veniva tenuto alzato da un ferro incastrato a sua volta nel mio fianco.
Ma quello era il minimo…
Sotto il torace, l’intero mio corpo era fasciato da pesanti bende bianche e anche la testa era compressa in una stretta fascia dall’odore di disinfettante..
<< mmm… >>gemetti di nuovo, quando mi mossi nel tentativo di mettermi seduta e capire dove mi trovavo…
Sembrava un ospedale o uno studio medico, ma sapevo bene che poteva anche essere semplicemente una delle tante stanze della villa bianca dei Cullen.
Volevo chiamare qualcuno… fare sapere che ero sveglia, che ero viva, ma c’era qualcosa che me lo impediva…
Qualcosa che mi graffiava la bocca…
Solo allora notai il tubo che scendeva giù per la mia gola, arrivando non sapevo neanche quanto profondamente!
ora che mi ero accorta di quella presenza artificiale nel mio corpo non riuscivo a distogliere la mente da esso, e mi dava talmente tanto fastidio da farmi sentire quasi dolore…
Allungai così la mano buona, pronta per eliminare quell’intruso..
<< aspetta Bella, ti farai male! >> sentì improvvisamente appena iniziai a togliermi lo scotch attaccato sulle labbra e sicuramente usato per bloccare il tubo…
Carlisle si avvicinò piano a me e con una delicatezza che apparteneva solo a lui mi tolse lo scotch di carta.
<< Al mio tre espira più forte che puoi, d’accorto?>>
Feci un breve cenno, e al suo segnale seguì le istruzioni datemi…
Un forte bruciore mi colpì la gola e mi fece tossire, aumentando ancora di più il dolore che provavo…
Solo quando vidi il tubo che Carlisle aveva in mano capì che da sola non sarei mai riuscita a togliermelo..era veramente lunghissimo e mi domandai fino a dove era potuto arrivare!
Carlisle notando il male che provavo mi aiutò a bere un po’ d’acqua, e poi mi face un’iniezione che disse serviva per calmare il dolore…
Mi ci volle un po’ di tempo prima di trovare il coraggio per prendere parola…
Avevo paura che appena avessi aperto la bocca le schegge che mi graffiavano la gola sarebbero tornate, ma quando mi decisi capì che non era quello il dolore che dovevo temere…
Ad ogni parola lo sterno mi faceva un male allucinante…
<< Carlisle.. >> gracchiai…
<< Bella hai le costole rotte, non sforzarti di parlare >>
<< dov’è Edward? >>
Fu strano!
Potevo chiedere di tutto.
Cos’era successo…
Quanto grave ero…
Dov’era Victoria…
Ma senza pensarci le prime parole che mi erano uscite dalle labbra erano state quelle…
Dov’era Edward?
<< E’ qui intorno Bella…sta bene…si è rimesso completamente, per noi vampiri ci vuole poco! >> disse accennando un piccolo sorriso d’incoraggiamento.
Ma allora stava bene!
Non gli era capitato nulla di brutto!

Ma allora perché non era qui con me?
Se era qui intorno voleva dire che sapeva che mi ero svegliata, che stavo bene…sentiva i miei pensieri…
Perché non veniva?
<< Bella và tutto bene, non agitarti! >> mi disse Carlisle probabilmente vedendo l’espressione preoccupata  che non ero riuscita a trattenere…
<< Io voglio vederlo… >> dissi con voce incrinata
<< Bella, non sei ancora in buone condizioni..riposa, e poi vedrai tutti quanti d’accordo? Hai la spalla fratturata, tre costole rotte, e ti ho dovuto fare sette punti di sutura alla testa…
Il taglio era molto profondo, e hai perso davvero molto sangue… abbiamo rischiato di perderti Bella…  >>
A quelle parole silenziose lacrime iniziarono a scendere…
Avevo rischiato di morire!
Avevo seriamente rischiato di morire!
Di non rivedere mai più nessuno…di MORIRE!
Non potevo crederci…mi sembrava tutto così irreale…
In quel momento potevo non essere qui…potevo essere senza vita tra le felci dei boschi di La Push!
<< Stai tranquilla Bella, per fortuna tutto è andato per il meglio…ora però stai tranquilla, riposati e non ti agitare d’accordo? >>
E poco prima che la sua mano toccasse il pomello della porta per lasciarmi da sola nella stanza troppo illuminata, mi risvegliai dallo shock e diedi parola ai miei dubbi…
<< Carlisle che fine ha fatto Victoria?...e i Lupi…Jacob! >>
Tutti i miei pensieri si liberarono in un momento, ed ogni parola mi faceva venire in mente altre domande…
<< Stanno tutti bene Bella! Victoria l’abbiamo sistemata noi insieme ad i licantropi!...ti racconteremo tutto…ma ora dormi, tornerò più tardi a vedere come stai! >> e con un sorriso si dileguò oltre la porta!
Rimasi così lì da sola…
Dovevo riposarmi, mi sentivo stanca…ma come potevo dormire con tutti questi pensieri che mi vorticavano per la testa?
Mi sentivo male…ma non era il male fisico, era un male dovuto al non sapere!
L’essere all’ oscuro di tutto mi faceva impazzire!
Tentai più volte ad alzarmi, ma il gesso sembrava pesare tre volte il mio stesso corpo, e poi ogni volta che mi sforzavo, il male alle costole tornava prepotentemente lasciandomi così senza fiato…
A quel punto decisi di tentare il tutto per tutto…
Sarei sicuramente passata per una stupida o per una bambina…
O più semplicemente per una rompipalle, ma non me ne fregava niente….
Io volevo Edward!
Fu così che iniziai a chiamarlo ad alta voce!
Se era qui vicino allora poteva sentirmi, e se avesse voluto ignorarmi non avrebbe potuto per sempre..
<< Edward!

Edward!

Edward ho bisogno di te…Edward! >>
Ovviamente non ebbi risposta..
Nonostante questo non mi arresi e continuai a dire il suo nome fino a che non persi la pazienza.
<< cazzo Edward vuoi venire! Ti ho detto che ho bisogno di parlarti! Cazzo! >>
<< smettila di imprecare.. >>
La sua voce piatta mi giunse alle orecchie come una melodia…
Era lì, appoggiato alla finestra al lato del mio letto, e mi guardava come se anche lui stesse provando il mio stesso dolore!
<< stai bene… >> constatai appena lo vidi senza graffi  ne morsi
<< io sì…..tu no >> si limitò a dire
<< non è niente di grave…. Anch’io guarisco in fretta! >> dissi subito cercando di alleggerire la tensione ce stranamente si era creata tra noi!
Lui però non mi rispose, e sospirando si sedette sulla sedia posta al lato del mio letto, continuando a guardarmi con espressione stanca..
<< Edward che è successo? >> gli sussurrai finalmente
Per un lungo istante chiuse gli occhi e rimase lì, come alla ricerca delle forze necessarie a parlare, e poi dopo un altro profondo sospiro si alzò, e si sedette sul mio letto, al mio fianco
<< Poco dopo che ci siamo sentiti al telefono Alice mi ha avvertito del tuo piano di andare a La Push, così ho lasciato tutti, e sono corso da te… ho superato il confine..ma i licantropi stavano già andando da Carlisle e gli altri, così quando o sentito l’odore della tua scarpa nel mezzo della foresta, ho capito che non eri andata con loro, ma eri rimasta lì da sola…ed era successo qualcosa…
Ho seguito la tua scia, e così ti ho trovato insieme a Victoria e James…
Il terzo, Laurent, non era all’inizio con loro, solo dopo che è comparso al tuo fianco ho capito che era stato fino a quel momento a scrutare la mia famiglia… è stato lui ha deviarli lungo un percorso sbagliato, facendoli allontanare dal luogo dove ci trovavamo noi, per lasciarci soli!
Quando è tornato, la vampira, Victoria, ha preso il suo posto… probabilmente pensava di essere abbastanza forte da combattere contro la mia famiglia, ma quando si sono aggiunti i licantropi per lei è stata la fine…
Io intanto ho combattuto quanto più ho potuto conto James, ma l’idea che tu fossi ferita, che fossi lì da sola, mi faceva impazzire..
E poi ti sei ferita alla testa…. >> nel dirlo si mise le mani tra i capelli e inspirò pesantemente…
<< Dio bella…c’era così tanto sangue….era da ottant’anni che non vedevo così tanto sangue!...
E quando ne ho sentito l’odore non hai idea di quanto io abbia desiderato assaggiarlo!..
Non avevo mai desiderato così tanto bere del sangue umano…
Ho combattuto con James, guidato da quell’istinto animale che credevo aver eliminato dalla mia vita… ma ho perso… ero troppo debole…
Ma forse è stato meglio così…
…se avessi vinto io ti avrei uccisa senza il minimo ripensamento!
Avrei bevuto il tuo sangue e avrei goduto nel farlo…
Cristo Bella, se ti avessi fatto del male non so cosa avrei fatto della mia esistenza..
Anche la morte sarebbe stato troppo poco per me! >>
Nel parlare gemeva, e la sua espressione manifestava tutto il dolore che provava…
Nel vederlo in quello stato capì per la prima volta cosa significava per un vampiro piangere.
<< Edward smettila! >> lo interruppi…
<< sono qui, e sono viva! E sei stato tu ha salvarmi!.. >>
<< non so neanche come ho fatto Bella! Era così forte la mia voglia di nutrirmi di te…ma quando ho visto James avventarsi sul tuo collo…quando ho sentito i tuoi pensieri, non ho potuto fare a meno che desiderare ardentemente la morte di quel parassita! >>
<< ma perché poi te ne se andato? Perche mi hai lasciato lì da sola? >>
<< Bella, tu non hai idea di quello che ho provato a stare vicino a te coperta di sangue… non sai quant’è stata dura per me rimanere in quella radura a fare a pezzi e bruciare i resti di quei due vampiri! L’unica cosa che sentivo di volere era bere fino all’ultima goccia di sangue presente ancora nel tuo corpo…ma nello stesso tempo desideravo proteggerti…
Me ne sono andato perché Carlisle e gli altri erano arrivati ormai al limite della radura…
Avevo sentito i loro pensieri e Carlisle sentendo l’odore del tuo sangue era avanzato pronto ad aiutarti…
Se non me ne fossi andato in quel momento Bella ti sarei saltato addosso…
Avrei attaccato anche Carlisle se avesse provato ad avvicinarsi a te! >>
Non avevo immaginato che potesse essere stata così dura per Edward!
Credevo se ne fosse andato perché arrabbiato con me, e invece aveva combattuto per tutto il tempo con sé stesso nel tentativo di salvarmi…
A quel punto scoppiai a piangere…
Volevo abbracciarlo…volevo sentirmi di nuovo protetta tra le sue braccia…ma non mi era possibile muovermi…
Lui mi lesse nel pensiero, e  così si avvicinò a me e attento di non pesarmi e a non farmi male, appoggio la testa sul mio petto, lasciandosi andare in rumorosi singhiozzi…
Rimanemmo il resto del pomeriggio lì, abbracciati in quello strano modo, mentre io gli accarezzavo i capelli con la mano buona, e lui mi sfiorava con la mano fredda le bianche fasciature…

Siete contente?
Avete ancora dubbi sul povero Eddino??:)


Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Proposte e Controproposte ***


CAPITOLO 23 --PROPOSTE e CONTROPROPOSTE

Anche quella settimana dovetti trascorrerla dai Cullen!
All’inizio Charlie non era stato molto entusiasta della cosa, visto che in due settimane mi ero fatta vedere a casa solo una volta, ma poichè che non gli era possibile esentare da lavoro, per non lasciarmi sola tutto il giorno, decise di accettare la proposta di Carlisle!
Lo scopo principale della mia permanenza lì però non era data dall’evitarmi la solitudine, bensì era dovuto al fatto che tutti temevano che qualcuno, vedendo le mie numerose ferite e fratture, potesse iniziar ad avere sospetti…
Avevo scoperto la scusa che i Cullen si erano inventati per il mio incidente solo il giorno in cui era venuto Charlie a visitarmi..
<< non avrei mai dovuto comprarti quel maledetto Pick up…è tutta colpa mia! >> aveva detto e mi erano bastate questa semplici parole per capire tutto…
“incidente d’auto”
Certo che potevano inventarsi qualcosa di più originale!
Ma ero fermamente convinta che l’idea fosse nata tutta da Edward; infatti per rendere la cosa più realistica, Emmet mi aveva fatto l’enorme piacere di far schiantare il mio unico mezzo di trasporto contro la più grande quercia della zona…
Praticamente il mio povero Chevy era diventato niente di più che una lattina di tonno!
Quando lo ero venuta a sapere ero andata su tutte le furie, poiché purtroppo io non avevo neanche un soldo da parte, e Charlie non si poteva sicuramente permettere l’acquisto di un’altra auto!
Ovviamente Edward si era offerto di provvedere lui a comprarmene una nuova, ma io avevo rifiutato categoricamente…
Sapevo che la sua famiglia era piena di soldi, ma non volevo che li spendessero per me…
Inoltre conoscendo Edward, sapevo che avrebbe esagerato come suo solito, e non mi sentivo ancora pronta per andare in giro per Forks con una Lamborghini, o più probabilmente con un carro armato!
Charlie all’inizio mi aveva spalleggiata nel mio rifiuto, ma probabilmente pensando che senz’auto sarei stata costretta ad andare a scuola a piedi per i prossimi due anni, decise di accettare l’offerta, e così mi trovai spalle al muro!
La settimana comunque passo lentamente…
Più che un essere umano mi sentivo un soprammobile.
Fui obbligata da Carlisle a non alzarmi dal letto e per la maggior parte della giornata restavo da sola, visto che gli altri erano impegnati ad andare a scuola…
Esme all’inizio aveva tentato di tenermi un pò compagnia ma il mio pessimo umore non era d’aiuto, così per passare le giornate mi feci portare in quella pseudo stanzetta d’ospedale un po’ di libri dall’enorme collezione dei Cullen, e mi ci immersi per tutta la settimana…
Il sabato mattina finalmente Edward si decise a farmi uscire dal letto…
<< Ho una sorpresa per te! >> mi disse sorridente quando tenendomi per il fianco mi accompagnò di sotto in salotto
<< mi volete liberare? >> chiesi io speranzosa
<< no, non ancora! ma ho parlato con Carlisle e secondo il suo parere le costole stanno migliorando e tra qualche giorno potrai tornare a casa…anche se non mi fido molto a lasciarti da sola! >>
Che uomo di poca fede!
<< Edward, sono stata ufficialmente da sola per 23 anni della mia vita e sono sopravvissuta!... ti prego ho bisogno di uscire, sto per impazzire a stare in quella stanza…mi sento una cavia da laboratorio! >>
Lui sospirò << Vedrò cosa posso fare! Ora per cortesia chiudi gli occhi, e non aprirli finchè non ti avverto io! >>
E così feci seguendo le sue istruzioni…
Non so dove mi portò, perché mi prese in braccio, ma dal freddo immaginai ci trovassimo all’esterno..
La mia supposizione si rivelò esatta quando sentì appoggiare la sua giacca fredda sulle mie spalle..
<< scusa, non è molto calda.. >> disse sussurrando..
Ma a me che mi fregava che la giacca fosse fredda o calda? Bastava che fosse pregna del suo odore…mi sarei anche avvolta con pezzi di ghiaccio se avessero avuto il suo odore.
Al suono dei miei pensieri si sogghignò e poi avvicinandosi mi sussurrò all’orecchio
<< spero che questo ti faccia tornare il buon’umore….apri gli occhi! >>
E così feci.
Mi ero sbagliata, non eravamo in giardino ma in garage, e davanti a me spiccava in tutto il suo splendore una luminosa, nera, fiammante auto nuova!
<< oh. Mio. Dio. >> furono le uniche parole che riuscì a pronunciare
<< è un modo per dirmi che ti piace? >> chiese lui cauto
<< Mi piace? Se mi piace??...Edward ma questa è un sogno!! >> urlai saltandogli al collo con il braccio buono
<< è una Mercedes E500 >> m’informò, visto che io di auto non ci capivo assolutamente niente
<< Personalmente ti avrei comprato qualcosa di più strutturato, ma sapevo che non volevi niente di appariscente, quindi ho preferito questa! Spero di aver fatto la scelta giusta! >> continuò sorridente
<< Oddio, non ci posso credere!! Questa non è una macchina è una Signor Macchina!!...ricordami di ringraziare Emmet per aver fatto fuori quel catorcio di Chevy! oh Edward è fantastica, grazie! >> e dopo averlo baciato mi catapultai sulla macchina per ammirarla in ogni angolazione!
Era veramente stupenda!
Certo, a Forks avrebbero capito tutti la vera provenienza della macchina, ma chi se ne frega!
Io avevo una Mercedes!!
<< Edward quand’è che Carlisle mi toglierà il gesso? Quand’è che posso guidarla? Ti prego voglio farci un giro!! >>
Edward scuoteva la testa ridendo del mio entusiasmo << Il gesso tra poco lo toglierai, ma dovrai tenere per tre settimane il tutore!..per ora è meglio se non la guidi, ma appena sarai guarita sarà tutta tua! >>
Rimasi interdetta alle sue parole
<< cioè fammi capire un attimo…tu mi porti qui perché hai una sorpresa per me, mi fai vedere questo gioiellino, mi dici che è mia…e poi mi vieti di guidarla?? >>
<< mi dispiace amore mio, ma la tua salute viene prima di tutto! Non vorrai peggiorare la tua spalla guidando?.. >> mi rispose lui avvicinandosi pericolosamente a me e incatenandomi nel suo sguardo…
Odiavo quando faceva così…
<< quando faccio così cosa? >> domando sfiorando le mie labbra con le sue…
<< quando cerchi di corrompermi! >>
Alle mie parole sorrise…
<< e funziona? >> continuò con voce suadente
Feci finta di pensarci su
<< sì, direi di sì! >> gli risposi prima di catturare le sue labbra con e mie…

Dal giorno in cui mi ero svegliata non avevamo più affrontato il discorso né di ciò che era capitato nella mia stanza la settimana prima, nè di tutto ciò che avevamo affrontato nel bosco!
Sapevo che prima o poi ne avremmo dovuto parlare, ma per ora cercavo di tenere quei pensieri accantonati in un angolino della mia mente…
Ciò che temevo di più non era rivivere quegli attimi di puro terrore, ma era la possibile reazione di Edward nel ripensare a tutto ciò che era successo e che aveva fatto…
lui come me evitava deliberatamente l’argomento, ma lo conoscevo abbastanza bene per sapere che nella sua mente si erano già chiarite un bel po’ di cose: prima di tutte che lui era un pericolo per me!
Avevo paura di queste sue idee ma cercavo in tutti i modi di non considerarli, perché quando lui ascoltava questi miei pensieri lo vedevo sospirare e scuotere la testa sconsolato…
Il lunedì successivo me ne tornai a casa, dopo che Carlisle mi aveva messo il tutore alla spalla..
Le costole ormai non mi facevano più male, ma sfortunatamente i punti sulla testa mi infastidivano parecchio, per non dire che avevo già capito che mi sarebbe rimasta per sempre la cicatrice…
Fortuna che sono donna, e che potevo coprirla con i miei lunghi capelli!
<< Bella! Finalmente sei tornata!! Abbiamo saputo del tuo incidente! Mike diceva che eri morta! >>
L’accoglienza di Jessica fù come sempre molto calorosa
<< Per tua sfortuna sono ancora viva! >> gli dissi con voce piatta..
Non avrei sprecato neanche un attimo del mio tempo a dare retta ad una come lei…
Il resto dei compagni fù più gentile con me, e mi accolse a braccia aperte, anche se la costante presenza di Edward li inquietava parecchio..
Lui infatti mi seguiva ovunque come un’ombra nel timore che potessi sbattere da qualche parte e che potessi farmi male!
<< fa uno strano effetto tornare a scuola…mi sembra che sia passata un’eternità dall’ultima volta che ci sono venuta sai? >> gli dissi mentre ci sedevamo nel nostro solito banco a biologia
<< mi dispiace averti fatto perdere tutte questi giorni di lezione, sarai rimasta sicuramente molto indietro nel programma!…è colpa mia, ti aiuterò a recuperare! >> mi disse veloce
<< ma non è colpa tua… >> cercai di dirgli, ma fui interrotta dall’arrivo del prof…
Per il resto dell’ora non parlammo e fù strano, di solito scherzavamo o mi scriveva bigliettini dove commentava i miei pensieri buffi…
Oggi invece niente, se ne stava lì, a guardare il professore parlare, senza degnarmi neanche d uno sguardo..
Sapevo a cosa stava pensando.. perchè era la stessa cosa a cui pensavo io…
<< Dobbiamo parlare >> gli sussurrai impercettibilmente, sapendo che lui mi avrebbe sentito..
<< non ora >> si limitò a rispondere in tono piatto
Era vero, non era la situazione più adatta per iniziare a parlare di tutto ciò che era successo, ma io non ce la facevo più a fare finta che non fosse successo nulla…
Dovevamo affrontare l’argomento e poi chiuderlo una volta per tutte…
Gli scrissi così un bigliettino e glielo infilai veloce tra le mani
dopo scuola vieni da me, Charie non c’è. Non dirmi di no!
non possiamo sorvolare?
Che cosa stupida! neanche lui credeva a quelle parole…
Forse fare finta di niente sarebbe stato molto più semplice, ma ne io ne lui eravamo capaci di mettere a tacere le vocine nella nostra testa che continuavano a farci tornare in mente tutti gli avvenimenti succesi..
io non ce la faccio a far finta di niente…e so che non ci riesci neanche tu!
Non mentirmi perché io con te non l’ho mai fatto!

Dopo aver letto il fogliettino sospirò pesantemente, e poi girandosi dalla mia parte mimò con le labbra un “d’accordo”..
Per il resto del pomeriggio non lo vidi più, tanto che pensai se la fosse svignata prima da scuola per evitami.
Se fosse stato così gliene avrei dette di tutti i colori!
Insomma, mica ero la spagnola pronta ad ucciderlo di nuovo!
Per fortuna non era come avevo pensato, infatti quando uscì dalla palestra lo trovai lì, appoggiato alla sua Volvo argentata che mi guardava serio.
Ok, non era il momento adatto per fare pensieri del genere, ma quanto era bello?
Lui sorrise, e mantenendo il silenzio mi aprì la portiera della macchina, mi face salire e mi accompagnò fino a casa.
Continuammo in quel religioso silenzio fino a quando non chiusi la porta della mia stanza e mi sedetti sul letto…
<< Edw… >> non ebbi il tempo di dire neanche il suo nome che mi interruppe
<< io ti amo! >>
Lo guardai storta...non perché non mi facesse piacere sentirmi dire da lui quelle parole, ma perché proprio non me le aspettavo in quel momento.
Approfittando della mia confusione continuò
<< io ti amo…e lontano da te non posso stare! >>
<< non voglio che tu mi stia lontano… >> cercavo di seguire il suo ragionamento, ma era così tanto differente da quello che mi ero immaginata che non riuscivo a capire cosa era meglio rispondere
<< la mia presenza…ti mette in pericolo continuamente…e sono un terribile egoista ad ignorare questo pur di starti accanto…
Ma io senza di te non posso vivere… >>
<< se tu sei un’egoista, cosa sono io allora? >>
Ignorò le mie parole e proseguì nervoso il suo discorso..
Era la prima vota che lo vedevo così agitato, e la cosa mi preoccupava..
<< quando sei scomparsa e ho creduto di averti persa, e quando sei stata presa da James ho rischiato letteralmente di vederti morire davanti ai miei occhi, io ho capito che l’unico scopo della mia esistenza era starti vicino, e fare in modo ce tu stessi vicino a me…
Non posso più permetterti di metterti in pericolo…
E soprattutto non posso più permettere me di mettere in pericolo te!
Mi costa dirti questo, tu non sai quanto…ma io senza di te non potrei mai andare avanti! >>
<< Edward, non capisco..cosa stai cercando di dirmi? >>
Camminava su e giù per la stanza senza guardarmi, e dalla sua espressione sembrava seriamente combattuto su qualcosa…
Voleva lasciarmi?
Ma se era così perché dirmi tutte quelle cosa su non poter stare lontano da me?
Era un modo per scusarsi prima ancora di ferirmi?
Non capivo…
<< Bella, io….sto cercando di convincere me stesso a chiederti una cosa… >>
<< ma cosa? >>
<< … Dio, come posso fare una cosa del genere? Sono un essere riprovevole! >>
Stava parlando con sé stesso, non con me!
Sembrava seriamente sul punto di impazzire, così mi alzai dal letto e lo afferrai per un braccio facendolo voltare dalla mia parte…
<< Cos’è che devi chiedermi Edward? >> gli chiesi fissandolo dritto negli occhi
<< …tu vorresti…. Saresti disposta a farti trasformare da me? >>

Rimasi completamente shockata a quelle parole.
e così rimasi lì, ferma come una statua a fissarlo…
La mia mente era una pagina bianca, in quel momento non ero neanche capace di formulare mezzo pensiero.
Questo mio silenzio fu interpretato male da Edward, che mi prese con forza per le braccia e come se mi stesse implorando perdono iniziò..
<< Oddio Bella…Mi dispiace, non so cosa mi è preso! Ti prego perdonami, sono un mostro non avrei mai dovuto farti una richiesta simile! Diment.. >>
Mi risvegliai in un lampo sentendo quelle sue parole!
Cosa??
Si stava rimangiando tutto??
Non glielo avrei mai permesso!
<< Edward, tu mi hai chiesto di diventare come te?....parli sul serio? Ti sei convinto? >>
Diventare come lui era la cosa che desideravo di più da quando l’avevo conosciuto!
Se fossimo stati uguali tutto sarebbe stato più facile, e io non volevo altro!
<< sono l’essere più egoista che sia mai esistito! >>
Presi questa sua affermazione come la risposta alle mie domande!
A quel punto non riuscì a fermare il mio viso nel deformarsi in un sorriso a 32 denti!
<< Edward, ma hai creduto veramente che io potessi risponderti di no?! Sei pazzo? Non aspettavo altro da un sacco di tempo! Sono stata io a chiederti di trasformarmi! Come potevi credere che avessi cambiato idea?? >>
Lui si passò la mano tra i capelli, forse un po’ imbarazzato, spettinandoli più di quanto già non lo fossero
<< Non lo sò…forse speravo che avessi cambiato idea! Sarebbe stato molto più facile se fossi stata contraria alla trasformazione…mi sarei sentito meno in colpa! >>
<< Edward non devi sentirti in colpa! È una cosa che voglio io! E ora la vuoi anche tu… non poteva andare meglio di così! >> gli risposi accarezzando il suo viso pallido e continuando a sorridere come una scema..
Lui mi fece un sorriso mesto e appoggio la sua mano sulla mia, premendola sulla sua guancia
<< è che mi sembra ancora irreale che un essere umano possa scegliere questa vita, soprattutto per stare vicino ad uno come noi!
Non credevo sarebbe mai successo…non credevo sarebbe mai successo a me! Ormai avevo rinunciato all’idea di poter dividere la mia esistenza con qualcuno….
Poi sei arrivata tu, e hai cambiato tutto! >>
<< quindi non temi che dopo una cinquantina d’anni non mi sopporterai più? >>
Lui rise alla mia domanda, e mi baciò lieve le labbra..
<< riuscirei a sopportarti anche per un miliardo d’anni! >>
A quel punto gli saltai al collo e cominciai a coprirgli di baci tutto il viso.
Ogni bacio era intervallato da un “ti amo”…
Probabilmente avevo detto più ti amo in quel momento che in tutta la mia intera vita!
lui intanto rideva come un bambino al mio comportamento.
Ero felicissima e stavo trattenendo la mia eccitazione ormai da troppo tempo!
Ovviamente “Mr Controllo” non tardò ad arrivare, e ancora ridendo di allontanò da lui gentilmente!
<< stà calma Bella mi rammentò << non è una cosa che faremo oggi o domani, dovremo organizzarci prima! Devi ancora finire quest’anno scolastico, e poi te ne manca ancora uno prima del diploma.. >>
A quelle parole lo zittì posandogli un dito sulle labbra
<< aspetta un attimo.. Non starai facendo come con la macchina,vero? >>
Lui sembro non capirmi
<< mi dici che vuoi trasformarmi e poi aggiungi che non lo farai adesso ma tra due anni?? Non puoi fare così Edward! >>
Lui rise, probabilmente ricordandosi della mia stupenda macchina ancora inutilizzata nel suo garage
<< non intendevo questo Bella! Intendevo dire che dobbiamo capire quale sarà il momento migliore per farlo! Quando verrai trasformata dovremo partire, lo sai! Dovrai trovare una buona motivazione con Charlie, e anche con “tua madre” >> disse mimando le virgolette
<< mia madre? >> domandai dubbiosa..
Che io ricordassi non avevo una madre!
<< la donna che sta a Phoenix Bella! So che non hai un rapporto con lei, e l’hai vista solo una volta, ma non credo che tu voglia farla star male scomparendo improvvisamente senza farle neanche un saluto! In fin dei conti per lei sei sua figlia! >>
Beh, aveva ragione! Avrei dovuto salutare Reneè, era giusto!
Per Charlie invece non mi preoccupavo; sapevo che non l’avrebbe presa male vedendomi cambiata!
<< che intendi dire? >> mi chiede Edward ascoltando i miei pensieri
<< Beh, nella vecchia storia, Jacob si è trasformato davanti a Charlie, e così gli ha fatto capire che esistono esseri diversi da lui! Non ha capito che siete vampiri, ma in realtà non voleva neanche saperlo! Per lui l’importante era solo vedermi, quindi non mi preoccupo molto di lui! >> gli spiegai semplicemente
<< … e Jacob? >>
Mi chiese a bruciapelo Edward.
Jacob…
Era venuto a trovarmi quando ero stata a casa dei Cullen dopo l’”incidente”.
Si era comportato peggio di Edward..
<< avrei dovuto portarti con me, non avrei dovuto lasciarti sola nel bosco, è stata tutta colpa mia! >>
Tutti si prendevano la colpa, quando l’unica responsabile di tutto quel casino era stata soltanto la sottoscritta.
Jacob…
L’avrei più rivisto?
Mi avrebbe perdonata per la scelta che stavo per fare?
Certo, le cose erano molto diverse tra noi due rispetto al libro ma sapevo che lui provava qualcosa per me, anche se aveva accettato la mia relazione con Edward…
Quando l’aveva fatto aveva preso in considerazione l’idea che un giorno mi sarei fatta trasformare come una di loro?
<< se vuoi ci parlo io.. >> disse in un sussurro Edward, con lo sguardo basso…
Sapevo che in un certo qual modo era geloso di Jacob e della forte amicizia che ci legava..
Ma non era giusto far male anche a lui..
<< no, è giusto che sia io ad affrontarlo.. >>

Il giorno dopo ci ritrovammo tutti a casa Cullen per discutere della faccenda.
Eravamo di nuovo tutti seduti attorno al tavolo della cucina come una tipica famiglia al pranzo della domenica…
L’unica differenza era che solo io mangiavo!
<< Oh, sono così contenta Bella >> mi abbraccio Esme dopo che li avevamo informati della nostra decisione
<< finalmente diventerai veramente parte di questa famiglia, è il regalo più bello che potessi farmi! >>
Restituì l’abbraccio con forza!
Anche Alice mi abbraccio contenta
<< Oh Bella, non vedo l’ora di essere tua sorella! Sarà stupendo! Già lo vedo, ogni giorno ti vestirò io, e andremo a fare shopping insieme! Ci divertiremo un sacco! >>
Sì, potevo solo immaginare quanto ci saremo divertite!
Anche Jasper fù felice della cosa
<< Beh, sarà più facile averti in casa senza il tuo odore in circolazione! Non fraintendermi, è buono….forse troppo! >>
Sorrisi, poco convinta a quell’affermazione, e tutti si misero a ridere.
<< Ricordati Bellina, che dal nostro primo incontro tu mi devi un braccio di ferro! >> mi prese in giro Emmet.
Ma come faceva a ricordarselo?
<< quando sarai trasformata voglio proprio vedere se sarai più forte di me!...ahahha… >>
Non gli dissi che molto probabilmente l’avrei fatto a fette appena fossi diventata anch’io un vampiro, ma Edward mi lesse nel pensiero e rise di gusto, probabilmente immaginando l’espressione di delusione nel volto del suo enorme fratello quando si fosse visto battere da una piccoletta come me…
Fu esattamente in quel momento che mi venne in mente una cosa a cui non avevo pensato..
Appena mi sarei trasformata sarei diventata fortissima…
Più forte di Edward…persino più forte di Emmet.
E il sangue…
Io non ero come la vera Bella!
non avevo lo scudo protettivo di non sò che cosa ad aiutarmi a non diventare una pazza cannibale dopo la mia trasformazione!
Anni.
qui si parlava di anni senza controllo..
dove la sete sarebbe stato l'unico mio tormento!
Edward mi guardò preoccupato…
Era stato lui a farmi la proposta di diventare come una di loro..
Questo mi metteva nella posizione di poter fare a mia volta una controproposta..
<< Edward possiamo uscire un attimo? >>
Lui mi guardò serio, e annuì accigliato…
Sapevo che aveva già letto qualcosa nella mia mente ma non me ne curai.
Ci sedemmo nelle panchina di legno bianca sotto la veranda della villa.
Sperai vivamente che nessuno ci stesse ascoltando da dentro casa, altrimenti sarebbe stato veramente imbarazzante…
<< stai tranquilla, nessuno fa caso a noi! >> m’informò Edward
Presi allora un bel respiro, cercando di non morire di vergogna per quello che stavo per dire..
<< Edward…ecco vedi… >>
<< no >>
Questo fu tutto quello che disse, senza neanche aspettare che riuscissi a dire mezza parola in più.
Era insopportabile quando faceva così!
<< Vuoi farmi almeno iniziare la frase? >> gli chiesi irritata
<< no, perché so quello che vuoi chiedermi, e la risposta è sempre no! >> continuò lui fissandomi dritto negli occhi arrabbiato
<< Ma almeno pensaci un istante prima di dirmi di no! >>
<< Bella, ma sei per caso impazzita? Ti sei dimenticata cos’è capitato l’ultima volta? Io ti ho aggredita! Non puoi farmi una richiesta così; è illogica, azzardata e assolutamente pericolosa! Non metterò la tua vita a rischio un’altra volta, non se ne parla nemmeno!>>
<< Edward appena mi sarò trasformata diventerò un mostro assetato di sangue! Ci vorranno anni prima di ritrovare la ragione, e io non voglio aspettare! Non posso aspettare! >>
<< è solo qualche anno Bella, rispetto all’eternità non sono niente! Perché non puoi aspettare di essere come me? Sarebbe tutto più facile! >>
<< perché sarebbe diverso Edward! Io sarei diversa, e ai miei occhi anche tu sarai diverso! Io voglio fare quel passo con la mente e il corpo che ho ora, e non quando sarò fredda e forte come te!
Avevi detto che volevi che facessi tutte le esperienza possibili prima di rinunciare alla mia vita, ed è quello che voglio fare! Non puoi dirmi di no! >> dissi ferma nella mia decisione
<< Bella… >> cercò di farmi ragionare ma non lo lasciai finire…
Dal suo sguardo sembrava aver capito almeno in parte le mie motivazioni e non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione…
Se c’era una possibilità di farlo cedere quello era il momento giusto!
<< Edward tu mi hai chiesto di diventare come te e lo farò, non cambierò idea…ma devi accettare la mia condizione! >>
Lui mi guardò confuso, soppesando la mia richiesta e probabilmente facendo una tabella mentale dei pro e dei contro…
<< tu sai come la penso… >> mi chiese basso, come vergognandosi dell’argomento
<< riguardo a cosa? Al fatto che è pericoloso? >>
<< no! Riguardo al fatto che non voglio…farlo……prima! >>
Se avesse potuto sarebbe arrossito…
Giocherellava con un laccetto della mia felpa e non mi guardava negli occhi.
Cercai di non sorridere nel vederlo così in difficoltà…
Sapevo che aveva una mentalità piuttosto all’antica, e che si sentiva sempre a disagio in discorsi del genere, ma ancora non mi abituavo a vederlo imbarazzato.
<< non credi nel sesso prima del matrimonio? >> gli chiesi mordendomi le labbra
<< non prendermi in giro! >> mi ammonì lui guardandomi negli occhi
<< Non ti prendevo in giro, è solo che…insomma, in camera mia due settimane fa non mi sembrava così! >>
Vederlo imbarazzato mi faceva sentire meno insicura nell’affrontare un discorso del genere..
In circostanze normali ruoli sarebbero dovuti essere opposti…
<< Sarò un vampiro Bella, ma rimango sempre un uomo… e anche il mio autocontrollo ha un limite! >>
Beh, mi faceva piacere sapere che avevo il potere di mandare a quel paese il suo autocontrollo!
Mi sentivo molto potente!
<< non giocarci troppo, hai visto anche tu com’è finita! >>
<< Non esagerare Edward… tu non eri pronto, me lo avevi detto e io ho ignorato le tue parole! E poi era la prima volta che ci trovavamo in una situazione così….. intima! Non puoi pretendere che le cose vengano facilmente; a volte bisogna fare diversi tentativi per raggiungere il risultato! >>
<< mi stai dicendo che vuoi fare diversi tentativi? >> mi chiese lui con un sorriso sornione sulle labbra
<< voglio solo dire che voglio provare, e se è troppo difficile abbandoniamo l’idea e aspetteremo dopo la trasformazione….tra un sacco di anni…. >> dissi io con faccia disgustata
Lui rise della mia espressione..
<< Parlo sul serio Edward, è una cosa a cui tengo particolarmente! >>
A quel punto sbuffò e alzò gli occhi al cielo
<< D’accordo, ci proveremo, te lo prometto! Ma dovrai rispettare i miei tempi! >>
Mi apri in un sorriso
<< Va bene! >> risposi veloce, con il timore che si rimangiasse tutto subito
<< ferma il tuo entusiasmo…. Accetto al tua condizione, se però tu accetti una mia piccola clausola! >>
<< Clausola?....quale clausola? >>
Lui mi guardò con quel sorriso sghembo che ti faceva girare la testa, e dopo avermi fatto nuotare in quel mare d’oro che erano i suoi occhi, dalle sue labbra solo queste parole uscirono
<< sposami! >>

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Mi vuoi sposare? ***


Sono tornata!!
allora prima di lasciarvi al capitolo ho una piccola precisazione da fare!
come noterete in questo capitolo non ci sarà lo spoiler che avevo messo nel capitolo precedente...
questo perchè rileggiendo prima di postare, o aggiunto un sacco di cose, e alla fine è venuto un capitolo lunghissimo che è stato meglio dividere in due!
quindi dovrete aspettare il prossimo per capire la fuga di Bella!:D
spero che questo capitolo vi piaccia, e di aver fatto capire le motivazioni che spingono Bella ad avere delle reazioni non proprio entusiaste!

Rispondo ora alle recensoni:
X ClaudiaSv16: no, non ha lasciato Eddy come un allocco! (poverino!XD) Cmq spero di aver chiarito in questo capitolo da dove nascono i dubbi di Bella sul matrimonio! baci
X Nanerottola: mi dispiace , ma dovrai trattenere i tuoi istinti omicidi per il prossimo capitolo!XDXD bacioni
X Rebecca73: Hai ragione, a questi due ultimamente succede di tutto! comunque in questo capitolo gli ho lasciati un pò tranquilli!:)
X Cullenpersempre: Benvenuta anche tu nel magico mondo della mia testa malata! mi fà piacere che la mia storia ti sia piaciuta, spero che apprezzerai anche questo capitolo! baci
X _Zafry_ : Ciao Silvia! adoro quado qualcuno legge la mia ff in un momento solo... almeno capisco che nel complesso stà venendo bene!:D Ecco qui il nuovo capitolo, ma pultroppo ho dovuto spostare al prossimo la parte dello spoiler! posterò presto comunque!:)
X Rasonier : Che bello un sacco di persone nuove a recensire! mi fà troppo piacere! grazie per aver letto e anche per aver commentato i capitoli! mi fà piacere che la mia ff ti piaccia, spero che continuerai a leggere! baci

Come sempre grazie mille a tutti quelli che recensiscono, leggono e tutti quelli che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite e le preferite!:D
Un bacione!

CAPITOLO 25  -- MI VUOI SPOSARE?--

Mi bloccai per non so quanto tempo a fissare Edward….
Che cosa aveva detto??
cioè...
doveva esserci un errore
insomma...
...
non poteva essere!
Edward Cullen mi aveva appena chiesto di diventare sua moglie?
no, aspetta Bella...
non ha mica usato queste parole!
forse ho capito male!
Sì, mi sono sbagliata…devo aver interpretato male le sue parole!
mi sto facendo una sacco di paranoie per niente...era ovvio che stesse scherzando...
…perchè stavi scherzando, vero Edward?
<< non sono mai stato più serio in tutta la mia esistenza! >> rispose lui
Al sentire la sua voce mi ridestai e misi a fuoco il suo viso…
aveva gli occhi luminosi
più luminosi del solito...sembravano quasi pieni di lacrime, ma sapevo che non poteva essere così...
e il suo sorriso...
era così felice che nonostante gli sforzi non riusciva a trattenerlo.
Non lo avevo mai visto così contento da quando lo conoscevo...
neanche quando ci eravamo ritrovati all'aeroporto dopo che ero scomparsa.
Raggiante!
Ecco la parola che meglio lo descriveva in quel momento…
….
Non ci potevo credere…
Mi aveva chiesto di sposarlo…
Io…
Insomma, io…
..cioè credevo…
<< prendi un bel respiro e fammi sentire la tua voce amore mio >> mi sussurrò lui accompagnandomi nella sua stanza e facendomi sedere sul letto.
Oddio, non avevo ancora parlato…
Ma che razza di idiota sono! Insomma uno mi fa una proposta e io me ne sto zitta?
Sono una causa persa!
Oh cazzo…ma dovevo parlare adesso…
Oddio…rispondere…rispondere… RISPONDI BELLA!
<< Io… emm…. io….. non so cosa dire! >>
Ma che razza di risposta è?!
Edward continuava a ridere ascoltando la mia confusione, e sicuramente godendosi della mia espressione estremamente buffa.
<< prova a dirmi cosa ne pensi! >> continuò lui gentile mentre mi accarezzava i capelli
<< Edward… insomma…… ma ne sei sicuro? >>
Lui rise di nuovo per la mia risposta
<< sono assolutamente sicuro di voler passare la mia esistenza con te, e sono sicuro di desiderare con tutto il mi cuore diventare tuo marito! voglio che tutti sappiano che sei mia… e che io sono tuo, completamente…  >>
Ok
come che si respirava??
<< Edward io… >>
<< dimmi che mi sposerai  >> sussurrò lui avvicinando il suo viso al mio...
Mi girava la testa
forse era dovuto ai suoi occhi che fissavano così intensamente i miei, o al suo profumo che da così vicino mi avvolgeva completamente,  o le sue mani che continuavano a giocare con i miei capelli, o forse le sue labbra, che sfioravano le mie…
Non riuscivo a pensare
non riuscivo a pensare lucidamente.
<< Edward mi sento confusa.. >> sussurrai piano, sentendomi in colpa per non stare reagendo come accade nei film, dove l’uomo si mette in ginocchio sotto la torre Eiffel o in un lussuoso ristorante e la sua fidanzata gli salta al collo piangendo mentre gli spettatori applaudono come sottofondo..
<<  Sò che non ho affrontato l’argomento come avrei dovuto…  Ufficialmente sarei dovuto andare prima da Charlie a chiedere la tua mano, e non avrei dovuto farti la proposta senza avere l’anello con me, ma questo mi sembrava il momento più adatto per chiederlo… ti prometto che mi occuperò di tutto e ti farò la proposta nella maniera che meriti.. >>
<< no Edward  >> lo fermai << non mi interessano queste cose, io… è solo che…
Il matrimonio!…insomma non stiamo correndo un pò troppo? >>
La sua risata riempì la stanza… le mie reazioni sembrava non influenzare minimamente la sua gioia
<< hai deciso di rinunciare alla tua vita per me e adesso ti spaventa un matrimonio? >>
<< è che…insomma… siamo troppo giovani >> cercai di spiegare
<< ti ricordo che io ho 109 anni…. E tu nella vecchia vita non ne avevi 23? Mi sembra perfetto no? >>
<<  si ma noi non siamo nella mia vecchia via, e tu dimostri comunque 17anni! Anche se volessimo sarebbe impossibile sposarci, avremmo bisogno del permesso dei nostri genitori! >>
<< Carlisle ed Esme non potrebbero essere più felici! >>
<< ma non puoi dire la stessa cosa di Charlie! Piuttosto di lasciarmi diventare tua moglie mi spara col fucile! >>
<< non dire assurdità! >> rispose lui non curante…
<< Edward come credi di convincere mi padre? Senza offesa, ma ti ricordo che lui ti odia! >>
E forse odiare era anche poco…Charlie detestava Edward!
<< Basterà tirare fuori una buona motivazione… >> disse semplicemente
<< tipo quale? Che il mio ragazzo non vuole fare sesso con me se non lo sposo, e io da brava ragazza con gli ormoni in subbuglio ho deciso di accettare? >>
Non doveva essere una battuta, ma una critica, però lui rise lo stesso…
<< no, magari può pensare che sei incinta! >>
<< che cosa?? Mi devo fingere incinta!Edward te lo puoi scordare, guarda che mi spara davvero!! >>
<< no che non ti spara! E comunque in quel caso ti lascerebbe senza dubbio sposarmi! >>
<< Sì, e poi il fantomatico bambino da dove lo tiro fuori? >>
Probabilmente stare con me aveva portato Edward verso la cattiva strada, poiché prima di rispondere fece una brava risata, seguita poi da un sorrisino molto malizioso
<< Edward sì serio! >> lo sgridai…
<< Avanti Bella, si può dire che ce stato un incidente e si è interrotta la gravidanza… oppure ce ne andremo poco dopo il matrimonio e guadagneremo tempo finchè non ci verrà in mente qualcosa … in un modo o nell’altro dovremo partire prima della tua trasformazione quindi anticipare i tempi non cambierebbe molto… >>
<< sì, ma… >> non mi lasciò proseguire perche mi interruppe premendo un dito sulle mie labbra!
<< basta con tutti questi ma! >>
Basta con tutti questi ma? A me sembrava che fosse lui a non farsene abbastanza! Insomma, non era una cosa da prendere alla leggera…
<< senti, è tardi e sono stanca… possiamo riparlarne domani! >>
Lo so che non ero stata molto carina in quel momento ma mi sentivo troppo confusa e sottopressione…
Avevo bisogno di stare un po’ da sola e ragionare!
Lui alzò gli occhi al cielo e dopo avermi baciato la fronte mi diede la buona notte..

Passai tutta la notte sveglia ripensando alla proposta di Edward…
Matrimonio.
Ero pronta per un passo simile?
Che cosa sciocca… ero preparata a diventare un vampiro, ma non a diventare la moglie di qualcuno!
Ero completamente pazza!
Solo che non è che avessi un’idea del matrimonio molto positiva…
Insomma i miei genitori, da brave persone quali erano mi avevano gettata in un cassonetto quando avevo neanche un anno…
Ero cresciuta in uno schifoso orfanotrofio dove le mogli e i mariti sceglievano sempre le bambine bionde, con i riccioli e piccoline…
E anche qui mi ritrovavo che dei genitori separati…
La mia idea di Famiglia era pessima!
l’unica che poteva avvicinarsi veramente a quel modello erano i Cullen… ma anche questi erano vampiri, e non erano neanche parenti…
Però Edward non la vedeva in questo modo, no?
Per lui era solo una cosa di documenti e carte da firmare…
Non era necessario tutto quel casino dell’abito bianco, riso volante e gente che piange.
Magari avremmo potuto farlo in segreto…
Nessuno l’avrebbe saputo e avremmo potuto fare come se non fosse mai successo niente…
Ma non era così che doveva essere un matrimonio!
E poi quella pazza di Alice non me lo avrebbe mai lasciato fare!
Piuttosto mi avrebbe sedata e infilato uno stupido abito a balze bianco a forza…
Mi vennero i brividi solo a quel pensiero…
Ero così confusa…
Volevo la felicità di Edward, e sapevo che quello che mi stava chiedendo non era niente di così eccezionale…
Ma mi spaventava terribilmente…
Avevo la stupida idea che se ci fossimo sposati si sarebbe rovinato tutto il nostro rapporto,
E a me andava bene così…perché non potevamo rimanere così?
Mi sentivo in colpa…
<< Non dormi? >>
Scattai a sedere sul letto spaventata al suono di quella voce
<< Edward…santo cielo sei impazzito? Mi è quasi venuto un infarto! >>
<< perdonami, la prossima volta farò un po’ di rumore prima di entrare! >> si scusò lui sedendosi sul mio letto e dandomi un bacio sulle labbra
<< come mai sei qui? >> gli domandai curiosa e leggermente imbarazzata dalla possibilità che avesse potuto ascoltare tutti i miei pensieri
<< non volevo lasciarti da sola tra i tuoi pensieri… ho imparato che a volte sanno essere molto pericolosi! >>
Non lo vedevo in viso a causa del buio, ma dal tono di voce capì che stava sorridendo..
Mi feci coraggio, e presi un bel respiro prima di parlare..
<< Edward, mi dispiace per la reazione di questa sera… non sono stata molto carina e me ne pento! >>
<< non preoccuparti, capisco i tuoi dubbi e avevo già ipotizzato che avrei dovuto combattere un po’ per convincerti! >>
<< è che non ho mai avuto buoni esempi di famiglia Edward… e il matrimonio…non voglio che rovini il nostro rapporto… so che è stupido, ma è come un brutto sesto senso che non se ne vuole andare… >>
Probabilmente dalle mie parole era uscito tutto il nervosismo, poiché mi prese per mano, e con l’altra inizio ad accarezzarmi la guancia dolcemente, nel tentativo di tranquillizzarmi
<< capisco che tu non abbia mai avuto un esempio da seguire in questi casi, ma questo è tutto diverso! Io ti appartengo già e tu appartieni già a me! Sarebbe solo un modo per ufficializzare il nostro legame, niente di più! E ti ho sentite prima….non è necessario fare grandi festeggiamenti, potremmo fare una cosa veloce, e nessuno saprà mai niente, solo tu ed io…e le nostre famiglie ovviamente! >>
<< e Alice? >> l’ostacolo più grosso in quel caso..
<< ci peserò io! >>
E dopo quelle parole, si avvicinò a me e mi bacio con una dolcezza infinita…
Mi faceva sentire meglio sapere che Edward mi avesse capito e l’idea che la cerimonia sarebbe stata veloce e semplice mi tranquillizzava molto…
Edward doveva aver sentito i miei pensieri, poiché si allontanò leggermente da me, e con ancora le labbra che sfioravano le mie, in un sorriso mi sussurrò…
<< ancora comunque non hai risposto… >>
Ci misi un po’ per capire di cosa stava parlando, e forse fu quello il motivo che lo spinse ad  allontanarsi, mettersi in piedi di fronte a me, ed inginocchiarsi, tenendomi ancora per mano…
Nel suo viso era tornato quel sorriso fantastico che quella sera avevo visto per la prima volta
<< Isabella Marie Swan….Nathalie…. Vorresti concedermi l’onore di diventare mia moglie e fare di me tuo marito! >>
Non so se fu il gesto tanto romantico, se  fu il fatto che si era inginocchiato come nei film, o perché nonostante tutto aveva voluto aggiungere in quella frase anche una lontana parte di me che ormai avevo quasi del tutto cancellato dalla mia vita..
So solo che a quella vista, percepì i miei occhi appannarsi, e velarsi di tante lacrime di gioia..
Avrei potuto dirgli tante cose in quel momento…
spiegargli quanto lo amavo, che era la persona migliore che avessi mai conosciuto e che non aveva idea della fortuna che avevo avuto nel poterlo incontrare…
Ma in tutto ciò, l’unica cosa che riuscì a pronunciare fu un sussurrato << sì >>
e dopo quelle parole lo vidi tirare fuori dalla tasca una scatolina di velluto nero, che aperta mostrò in tutto il suo splendore l’anello appartenuta ad Elisabeth Mansen, la mamma di Edward…
<< non smetterò mai di stupirmi su quanto sai di me! >> sussurrò Edward infilandomi l’anello al dito, per poi prendermi tra le braccia e riempirmi di baci come mai aveva fatto prima d’ora…

Rimanemmo tutta la notte a coccolarci sotto le coperte…
Fu la notte più bella della mia vita, non solo perché, strano ma vero, ero fidanzata, ma perché dopo tanto tempo Edward si era rimesso in “allenamento”…
Ma infondo dovevamo festeggiare no?
Edward era al settimo cielo, e non perdeva mai occasione di prendermi la mano e giocare con l’anello che portavo al dito…
Era palese che gli piacesse sentire che l’indossavo!
La mattina dopo a scuola l’unico a notarlo fù solo Jessica… ma comunque non ci diede tanto peso…il suo inconscio probabilmente le suggeriva che sarebbe stato impossibile che io ed Edward ci fossimo fidanzati, e per una volta fui contenta del fatto che fosse così stupida.
Alice e gli atri furono anche loro al settimo cielo…questo ovviamente prima che Alice avesse una visione di me ed Edward in jeans che firmavamo il contratto di matrimonio…
Dopo quello si scatenò l‘inferno…

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** La Giornata ***



CAPITOLO 26 --LA GIORNATA "BELLA"--

<< CHE COSAA??? NO, NON VE LO PERMETTERO’! >>
Eravamo a mensa in quel momento e le urla di Alice avevano fatto voltare metà istituto verso il tavolo dove eravamo seduti..
<< Alice vuoi stare zitta! Che ti urli?? >> gli domandai stizzita e spaventata che qualcuno potesse capire il soggetto della nostra discussione
<< Bella, non puoi farmi questo, ti prego! È orribile! >>
Non capì se con orribile si riferisse al matrimonio in sé, o al fatto che l’avremmo fatto senza celebrazioni
<< Alice lasciala stare, sta a lei decidere.. >> si mise in mezzo Edward nel tentativo di difendermi
<< sta zitto Edward, è tutta colpa tua! Come puoi accettare una cosa del genere! Ti prego falle cambiare idea! >>
Edward di risposta le sussurrò qualcosa talmente basso e talmente veloce che non capì,
ma doveva comunque averla ferita, perché dopo quelle parole incomprensibili, la vidi alzarsi di scatto e uscire dalla mensa sbattendo la porta…
Era proprio infuriata, non l’avevo mai vista così..
Mentre continuavo a fissare la porta da cui era uscita sentì Edward avvicinarsi a me
<< stai tranquilla, le passerà! >>
Ma come faceva a saperlo?
Era Alice quella che vedeva il futuro non lui, e lei era così arrabbiata…
Mi sentivo in colpa e desideravo da morire andare a chiarirmi con lei, ma sapevo che parlarle non avrebbe risolto niente, sarebbe rimasta sempre dell’opinione che stessi sbagliando..
Jasper a quel punto mi appoggiò una mano sulla spalla e dopo quel contatto iniziai a sentirmi intorpidita…
Non era una bella sensazione … avevo l’impressione di essermi scolata 5 tequila..
<< Basta… >> mormorai imbambolata nella speranza di rompere il contatto.
<< scusami Bella, volevo solo tranquillizzarti un pò… non ti crucciare, vedrai che chiarirete; Alice non è capace di tenere il muso troppo a lungo >> e dopo avermi fatto l’occhiolino si alzò e usci anche lui dalla mensa, probabilmente alla ricerca di sua moglie…
Mi sentivo uno schifo, avevo litigato con la mia migliore amica dopo tutto quello che lei aveva fatto per me…
mi era sempre stata vicina, ed era stata lei la prima ad aiutarmi appena ero arrivata a Forks…
Ero una pessima amica!
<< Bella non ti preoccupare, hai sentito Jasper, vedrai che le passerà! >>
<< e tu credi davvero che poi verrebbe volentieri in municipio con noi? Non dire assurdità Edward, sai meglio di me quanto la farebbe stare male vederci…sposare…in quel modo! >> sussurrai la parola quasi come stessi confessando un omicidio…
Ero terrorizzata che qualcuno potesse sentirmi e si mettesse ad urlare “Avete sentito! La Swan si sposa!!”
<< Ti ho promesso che mi sarei occupato io di lei, e così farò >>
Queste furono le uniche parole che disse…
Mi sarei sentita molto più tranquilla se mi avesse almeno spiegato il modo con cui si sarebbe occupato della cosa, ma probabilmente neanche lui ne aveva un’idea precisa…

Il resto della settimana fu un vero schifo.
Alice ce l’aveva a morte con me, tanto da non presentarsi neppure a mensa e io stavo malissimo!
Ormai stavo sempre più prendendo atto che avrei dovuto per la sua felicità accettare l’idea romantica di matrimonio che lei si prefigurava…
Così quel sabato andai a casa Cullen con l’obbiettivo preciso di chiarire con lei.
Edward non c’era poiché era andato a caccia, e così approfittai della sua assenza per parlare senza imbarazzo alla mia migliore amica
<< Alice mi dispiace per come sono andate le cose, ma non è stata una mia idea! E stato quel cocciuto di tuo fratello ad insistere con questa storia, e alla fine ho accettato per farlo felice! >>
<< farlo felice? Bella tu non ti devi sposare per far felice lui, ma per far felice entrambi!...è così che funziona un matrimonio! >>
<< ma io sono felice di diventare sua moglie, solo che diversamente da lui per me non è una cosa necessaria! Vedi io non sono mai stata una da matrimonio >>
<< capisco che tu non creda nel matrimonio Bella, ma fidati che con il passare del tempo ti pentirai di non aver festeggiato un giorno del genere come si conviene! Ed anche ad Edward dispiacerà! >>
Era piuttosto convinta delle sue parole, ma io continuavo a pensarla diversamente…
<< Alice scusami se te lo dico, ma non credo che mi dispiacerà mai! E comunque in quel caso farò come Emmet e Rose e ci risposeremo! Inoltre ad Edward non dispiacerà, e stato lui a propormi la cosa! >>
<< Svegliati Bella, il matrimonio è uno solo! Le repliche non contano niente! Inoltre ricordati che Edward ha una mentalità troppo vecchio stampo per certe cose! Credi davvero che lui voglia sposarsi con te in quel modo sciatto! Ti ha proposto di farlo solo perché voleva che tu accettassi! >>
Quelle parole mi bloccarono sul posto…
Come avevo fatto ad essere così cieca?
Uno come Edward, che voleva persino andare a chiedere la mia mano a Charlie prima di farmi la proposta, non avrebbe mai voluto un matrimonio del genere!
Era chiaro come il sole che l’aveva fatto solo per me…
Dio, che idiota che ero stata!
A me del matrimonio non fregava niente, ma a lui sì…per lui era importantissimo, e stavo finendo per rendere quel giorno il più brutto della storia
L’unica contenta alla fina sarei stata io solo per aver evitato di mettermi in ghingheri…
Che idiota!
<< Hai ragiona Alice,come ho potuto accettare una tale proposta da Edward? avrei dovuto arrivarci da sola! >>
A quelle parole il viso di Alice si apri in un sorriso spaventoso…
Non avevo bisogno di domandare quale fosse il motivo di quel repentino cambiamento di umore:
ormai aveva “visto” il mio matrimonio.
<< Ti prego non obbligarmi a mettermi il vestito bianco e a farmi percorrere una navata! Morirei di vergogna, ti prego!>> mi misi a piagnucolare unendo le mani in segno di preghiera davanti al suo viso
<< oh, Bella!! Sarai la sposa più bella che si sia mai vista!sono così eccitata! >>
E saltellando come una bambina usci dalla stanza chiamando Esme a gran voce…
Scuramente per darle la “bella” notizia!

Quando Edward venne a sapere del cambio di programma non si preoccupò nemmeno di fingere dispiacere!
Come aveva detto Alice, anche lui desiderava un matrimonio come si conveniva, e fu felice del fatto che avremmo festeggiato in modo tradizionale!
L’unico ostacolo ora era Charlie.
Avevamo deciso che avremmo parlato con lui domenica perché si sà, domenica era il giorno delle partite di football, e se la sua squadra avesse vinto forse il buon umore lo avrebbe fermato dal commettere un omicidio…
<< Bella, vuoi stare tranquilla! >> mi ammonì Edward quando stavamo per entrare in casa dopo un pomeriggio passato a casa Cullen ad organizzare il discorso da fare a mio padre
<< Oddio, Edward…non posso farlo! E se gli viene un infarto? e se muore? Oddio…sarà tutta colpa mia! >>
<< Bella smettila di dire assurdità! Non gli verrà nessun infarto. Il massimo che può fare e arrabbiarsi ma vedrai che andrà tutto bene! >> e dopo avermi dato un leggero bacio sulle labbra, mi sfilò le chiavi dalla mano ed aprì la porta!
<< Buonasera! >> disse Edward appena messo piede in casa, in modo da far capire a Charlie la sua presenza
<< c-ciao papà… >> balbettai io nervosa
<< Siamo fortunati, i Washington Redskins hanno vinto stasera! >> mi sussurrò Edward sorridendo.
La sua tranquillità mi aiuto un po’ a rilassarmi, così mano nella mano ci dirigemmo verso il salotto dove Charlie con una birra in mano, e un sorriso a 36 denti si gustava i programmi del dopopartita!
<< ciao ragazzi! Passato una bella serata? >>
E sì, era di ottimo umore…
Di solito quando ero con Edward invece di salutarci si limitava a grugnire!
<< Splendida Charlie!...ecco vorremmo approfittare del momento per parlare con te, se è possibile! >>
A quelle parole il sorriso di mio padre scomparve ad una velocità sorprendente, e dopo aver spento la tv, si accomodò sulla sedia e invece di prestare ascolto ad Edward, iniziò a fissare me.
Edward mi accompagnò sul secondo divano del salotto tenendomi per mano come tentativo di incoraggiamento, ma lo sguardo di Charlie non prometteva niente di buono…
Oh cazzo!
Come glielo dico adesso!
Ci eravamo preparati tutto il discorso, parola per parola quel pomeriggio, e adesso niente
Tabula rasa.
Non avevo una accidente di idea su come iniziare la discussione!
Vedendo che non parlavo e sentendo attraverso i miei pensieri che ero in totale stato di panico Edward si decise a prendere la situazione in mano…
<< Ecco Charlie, io e Bella siamo appena venuti a conoscenza di una notizia molto importante, e volevamo renderti partecipe della nostra gioia! >>
Dalla sua faccia però, non sembrava che Charlie stesse partecipando molto alla “nostra gioia”, infatti dopo quelle parole lo vidi sbiancare totalmente, per poi diventare completamente rosso e scattare in piedi come una furia
<< SEI INCINTA VERO?? SEI INCINTA!! >>
Avevo già previsto che ci sarebbe rimasto male e che probabilmente mi avrebbe urlato addosso, ma vederlo in quello stato mi dispiacque tantissimo…
<< papà scusami.. >> sussurrai
A quel punto lo vidi letteralmente sgranare gli occhi e portarsi le mani alla testa, sconvolto da aver colto la verità
<< ODDIO, è VERO! SEI INCINTA DAVVERO!! >>
<< Charlie mi rendo conto che le cose non sono andate come avevamo pensato, ma purtroppo non possiamo tornare indietro! >> disse Edward avvicinandosi a lui nel tentativo di farlo calmare
<< TU! SCHIFOSO BASTARDO COME HAI OSATO METTERE LE MANI ADDOSSO A MIA FIGLIA!! >>
<< Papà calmati! >> mi misi in mezzo io cercando di allontanare Charlie che sembrava seriamente intenzionato a prendere a pugni Edward…
<< E TU! COME HAI POTUTO ESSERE TANTO STUPIDA!! Dopo tutto quello che è successo a tua madre come hai potuto finire come lei!! >>
Cavolo, aveva ragione…
Come avevo potuto dimenticare Renèe e tutto quello che era successo a lei e a Charlie…
Aveva ragione ad essere così arrabbiato con me… dovevo averlo deluso tantissimo.
In quel momento non riuscì a trattenere le lacrime
<< mi dispiace papà >>
<< Mi dispiace?? I TUOI MI DISPIACE NON VALGONO UN ACCIDENTE, BELLA!! Ti avevo detto di stare attenta e tu mi avevi assicurato che voi non pensavate a quelle cose! Come hai potuto Bella!! >>
Volevo rispondergli, dirgli qualcosa, ma le uniche parole che mi venivano in mente erano “mi dispiace”
Edward sentendo i miei singhiozzi si avvicinò, e mi strinse a se
<< Charlie, mi rendo conto che ora sia arrabbiato ma mi creda, abbiamo capito perfettamente il nostro errore e urlare in questo modo non aiuta affatto! Bella ora a bisogno che le stia accanto, per favore non la lasci sola! >>
Forse Edward aveva usato quel suo strano potere di scombussolare con lo sguardo le persone, perché dopo quelle parole Charlie parve calmarsi
<< E mia figlia Edward! Non la lascerei mai sola! Ma non posso dire la stessa cosa di te! >>
<< Signore io amo Bella più di qualsiasi altra cosa a questo mondo, ed è ovvio che prenderò interamente le mie responsabilità! Sono qui anche per questo infatti! Ho già chiesto a sua figlia di sposarmi, ma ovviamente l’ultima parola spetta a lei.. >>
Papà corrugò la fronte a quella notizia
<< Edward non credo che questa sia la cosa più saggia da fare… avete già fatto le cose di fretta, sarebbe più saggio aspettare…. Non voglio che finiate come me e Renèe! >>
<< Charlie, mi creda, io avrei sposato Bella con o senza questo bambino! Voglio fare le cosa per bene, fa parte della mia educazione! Ho già sbagliato una volta, non commetterò un altro errore! >>
Le parole di Edward furono ferme e decise, è forse fu proprio questa la ragione per cui, dopo il minuto più lungo della mia vita, vidi Charlie sospirare e dire semplicemente
<< D’accordo! >>

Dopo che Edward se ne andò, fui costretta a sorbirmi un’altra lunga predica da parte di Charlie…
L’avevo deluso, e l’avevo ferito
Ma la cosa che mi faceva più male era sapere che in realtà tutto nasceva da una menzogna!
Mi sentivo completamente sbagliata…
Quando tornai in camera mia, Edward mi stava aspettando
Non mi disse niente… si limitò solo ad abbracciarmi stretta, e ad accarezzarmi i capelli sino a che il sonno non mi colse…

Il mese successivo fu un vero e proprio inferno…
Senza sapere come, la notizia che io fossi incinta del figlio del dottor Cullen fece il giro del paese…
All’inizio si era pensato ad una montatura, ma quando iniziai a girare con la Mercedes che mi aveva regalato Edward, tutti a Forks si convinsero che quella fosse la prova decisiva che io stessi aspettando un figlio da lui.
Unito a questo c’erano i preparativi per il matrimonio…
Dovevamo infatti celebrarlo il prima possibile!
La scusa era che non volevo sposarmi con la pancia…
La realtà era che se fosse passato troppo tempo tutti si sarebbero accorti che non c’era nessuna pancia!
Alice era invischiata nei preparativi fino al collo…
Secondo lei due mesi non erano abbastanza per organizzare un matrimonio decente, era meglio posticipare tutto all’anno prossimo!
Io dal canto mio non volevo saperne assolutamente niente!
Ero già stressata abbastanza tra mio padre che continuava a farmi pesare la mia gravidanza fasulla, e il resto di Forks che parlava alle mie spalle!
Prima o poi avrei avuto un esaurimento nervoso…
Edward aveva visto lo stato in cui mi trovavo, così faceva di tutto per farmi stare tranquilla e tentava in tutti i modi di non farmi ascoltare le critiche che mi rivolgevano i compagni mentre camminavo lungo i corridoi della scuola!

Ormai stava per arrivare l’estate e un afoso pomeriggio dovetti andare a fare le prove per la cerimonia.
Alice mi aveva anche obbligato a indossare un lungo abito azzurro, per rendere il tutto più realistico.
L a chiesa era piena di fiori, tanto che non si vedevano neanche le panche e l’odore era talmente forte da darmi la nausea…
Con me c’era Charlie e tutta la famiglia Cullen seduti nelle prime file mentre Edward si trovava davanti all’altare, con una camicia azzurra arrotolata fino ai gomiti...
Sembrava un angelo se non fosse stato per l’espressione ansiosa sul volto…
Era preoccupato per me, lo sapevo e lo apprezzavo, ma allo stesso tempo mi irritava a morte.
Nell’ultimo mese infatti sembravano tutti preoccupati per me…
E con tutti intendo proprio tutti!
Due settimane prima ero andata a fare la spesa per Charlie all’emporio e una vecchietta di duemila anni che non avevo mai visto in vita mia, mi aveva praticamente obbligata a superarla nella fila alla cassa poiché io ero incinta e lei quando era incinta si sentiva male a stare per troppo tempo in piedi…
Ma dico io…. Chi la conosceva quella!
Odiavo tutte le attenzioni che mi erano rivolte, e odiavo che le persona mi mettessero le mani sulla pancia…
Cosa credevano di trovare?
La cosa più assurda era che stavo sopportando tutto questo solo per un matrimonio…
Uno stupido, insensato, inutile matrimonio!
Avevo ferito mio padre.
Ero diventato lo zimbello della scuola.
L’intera Forks probabilmente mi credeva una sciacquetta, visto che ero rimasta incinta a soli 17 anni!
E i più cattivi, capitanati da Jessica Stanley erano convinti che avessi incastrato Edward per i suoi soldi!
La mia vita stava andando a rotoli.
La marcia nuziale interruppe i miei pensieri e a braccetto con Charlie iniziai a percorrere la navata passo dopo passo!
Faceva un caldo asfissiante e l’odore dolciastro di fiori mi stordiva..
<< no, Bella, no! Devi camminare più lentamente! Torna indietro >>
E così, sotto le direttive di Alice fui costretta a tornare indietro e ricominciare da capo una cosa che fino a qualche giorno fa credevo di saper fare benissimo, ovvero “camminare”!
<< Ma no Bella!! Devi Andare più lenta! Conta tre secondi ad ogni passo! Devi dare il tempo a tutti di vederti! >>
Certo, dare loro il tempo di vedermi e giudicarmi…
Tornammo indietro, e ricominciai la mia passeggiata…
Avevo un mal di testa spaventoso…
Destra
1…2…3
Sinistra
1…2…3
Destra
1…2…3
Sin…

<< Bella, Bella stai bene! >>
Era la voce concitata di Alice
<< Allontanatevi, lasciatele un po’ di aria… >>
Edward
<< amore…amore mi senti? >>
Sentivo qualcosa di freddo passarmi sulla fronte, sulle guance e ai lati del collo
<< Bella, amore apri gli occhi! >>
Feci come mi aveva detto
Edward era davanti a me con lo sguardo spaventato e continuava a passare freneticamente la sua mano sul mio viso per rinfrescarmi…
<< stai bene? >>
Stavo bene?
No…non stavo bene
<< Forse è meglio portarla in ospedale, giusto per controllo! >> sentì dire da Charlie
<< Non è necessario… deve aver avuto un calo di zuccheri, niente di serio! >>
Era stato Carlisle a parlare…
mi resi conto in quel momento che teneva il mio polso tra le mani, nel tentativo di controllare il battito…
<< Sì, ma il bambino… >> continuò mio padre testardo
<< Non preoccuparti Charlie, è normale per una donna in questo periodo della gravidanza avere piccoli mancamenti… >>
Pure lui ora ci si metteva con questa assurdità…
Stavo per scoppiare ad urlare!
Mi rimisero in piedi, e mentre cercavo di riprendere l’equilibrio sentì Alice parlare con il prete
<< Beh, possiamo lasciarla riposare qualche minuto e poi riprendere con le prove della cerimonia! >>
Dopo quelle parole scoppiai.
Non so cosa mi prese in quel momento..
Ma ero stufa e non volevo più saperne niente!
Mi stavano massacrando, e poi per che cosa? Per uno stupido foglio dove scrivere Cullen dopo Swan…
Beh potevano tenerselo…
Con una calma quasi innaturale mi voltai e senza dire nulla a nessuno apri la porta della chiesa e uscì…
Presi la macchina e partì verso casa…

Rimasi tutto il resto del giorno nel letto…
Quando Charlie tornò mi chiese come stavo e cos’èra successo, ma non avevo voglia di parlare, così abbandonò le speranze e mi lascio da sola
Ero arrabbiata…
ero arrabbiata con il mondo, ed ero arrabbiata con Edward…e con Alice…e con quello stupido prete, con la sua stupida chiesa piena di quegli stupidi fiori…
Edward non si era fatto vivo da quando me n’ero andata…
Sicuramente aveva telefonato a Charlie per sapere se stavo bene, o forse era qui fuori, ad ascoltare i miei pensieri a tentare di capire le ragioni del mio comportamento…
Pensare a lui mi fece salire un groppo alla gola….
Chissà come stava adesso
Chissà cosa pensava del mio gesto
Era arrabbiato? Deluso? o forse se lo aspettava?
Più passava il tempo più mi sembrava stare sbagliando tutto…
Avevo sbagliato ad accettare la sua proposta…
Avevo sbagliato a fingermi incinta..
Ma ora avevo sbagliato a mollarlo in quel modo senza una spiegazione…
Infondo lui non pretendeva tanto…
Voleva sposarmi…metà delle donne del pianeta terra avrebbero fatto follie per sposare Edward, ed invece io ero qui a farmi mille paranoie…
Matrimonio…
Non è poi così tanto difficile dirlo!
Matrimonio.
Scandisci bene la parola Bella…
MA-TRI-MO-NIO!
Cosa c’è di tanto complicato?
niente!
Però sei scappata!
si..
Hai fatto bene?
no.
ti senti in colpa?
si!
ma stai facendo qualcosa per recuperare?
no..
Perché no?
Perché non so qual è la cosa più giusta da fare!

Come già avevo previsto passai la notte insonne…
Ma non era il senso di colpa a non lasciarmi dormire, e neanche la preoccupazione su quello che avrei dovuto fare il giorno dopo per risolvere tutto il casino che avevo combinato…
No! L’unico motivo per cui continuavo a starmene nel letto con gli occhi fissi sul soffitto era che temevo che Edward sarebbe entrato da un momento all’altro dalla finestra.
L’avevo lasciata aperta come tutte le notti…
Chiuderla sarebbe stato un chiaro invito a non farsi vedere e anche se in quel momento desideravo da morire restare da sola e non parlare con nessuno, non avevo avuto il coraggio di fare quel gesto perché sicuramente l’avrei ferito più di quanto non avessi già fatto!
Nonostante le mie paure Edward non si presentò quella notte, e non seppi darmene spiegazione…
Forse era arrabbiato…
O forse mi voleva solamente lasciare i miei spazi.
La mattina dopo, anche se non avevo riposato per niente, mi sentii comunque più tranquilla.
Era da troppo tempo che aspettavo un mio crollo nervoso, e ora che era successo mi sentivo inspiegabilmente leggera
Così decisi che quel giorno sarebbe stato dedicato solo alle cose che piacevano a me, come ormai non succedeva da tempo, e la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata: saltare la scuola!
Sì, ok…non era un comportamento molto maturo il mio, ma:
A) Avevo già frequentato la scuola… mi ero persino già diplomata quindi non è che mi stessi proprio crogiolando nell’ignoranza;
B) a scuola sparlavano tutti di me e visto che la mia pazienza aveva già superato il limite critico, era meglio non forzare troppo la mano;
ed infine
C) a scuola ci sarebbero stati i Cullen, o almeno una parte di loro, e io avrei dovuto affrontarli senza sapere neanche che cosa dire.
Era molto meglio stare a casa!
Mi misi così in tuta e iniziai a fare un po’ di pulizie, che ormai per colpa del “bambino” Charlie non mi lasciava più fare!
In un altro contesto sarei stata felice dal non dovermi più occupare io delle faccende di casa, ma purtroppo Charlie non muoveva neanche un dito, e così nell’ultimo mese la casa sembrava più un accampamento di viandanti.
Mentre mi affaticavo per togliere lo strato di grasso che ormai era diventato un tutt’uno con il fornello, mi chiesi se la “Giornata Bella” dovesse proprio basarsi sul fare le faccende domestiche!
Insomma, avrei dovuto fare solo le cose che mi piacevano… e io me ne stavo qui in cucina, con i guanti di gomma ingialliti, e lo sgrassatore in mano?
Era piuttosto ridicolo…e anche abbastanza patetico…
Dovevo fare qualcosa di divertente! Qualcosa che mi facesse staccare la mente dalle mie preoccupazioni…
Era da un bel po’ di tempo che non vedevo Jacob…
Quando aveva saputo del mio matrimonio mi aveva fatto le congratulazioni attraverso Billy, ma non avevo avuto modo di vederlo ne di sentirlo…
Presi così le chiavi della Mercedes e ad una velocità che con il Pick-up potevo solo sognare, arrivai a La Push…
Jacob a quell’ora sarebbe dovuto essere a scuola, ma lo conoscevo abbastanza bene per sapere che probabilmente aveva saltato le lezioni come me e si era nascosto nel suo garage a fare i soliti lavori sulle auto…
<< Hey Jake! >> lo salutai quando vidi due gambe fuoriuscire dal sotto di un’auto
<< BELLA! >> urlò lui mentre velocemente si liberava e mi veniva incontro per abbracciarmi talmente stretta da farmi soffocare!
<< finalmente ti sei degnata di venirmi a far visita, ormai non ci speravo più! >>
<< scusami Jake! Sono stata occupatissima ultimamente, non hai idea! >>
<< Già… >> disse lui annuendo con un leggero sorriso sulle labbra << Billy mi ha detto che ti sposi! Volevo chiamarti ma ero troppo occupato nel mio tentativo di suicidio! >>
Quando mi disse quelle parole ci rimasi malissimo.
<< Dai Jacob non dire così! Mi avevi detto che avevi accettato la mia relazione con Edward! >>
<< Sì, infatti l’ho accettata….questo però non mi vieta di contemplare il suicidio se l’unica ragazza di cui mi sia mai innamorato si sposa con un altro…. Per giunta un vampiro! >>
me lo disse sempre con quel lieve sorriso, come se cercasse di non dare importanza alle parole che diceva.
Cavolo, era meglio se me ne rimanevo a casa…
Non avevo immaginato che ci sarebbe rimasto così male…pensavo che ormai avesse superato tutto…
<< Jacob… >>
<< No Bella, stai tranquilla! Ci sono rimasto male, non posso negarlo… ma non posso neanche dire che non me lo aspettavo… acqua passata ormai….è poi sono vivo, vedi? >> disse sorridendo e facendo una giravolta su sé stesso << Ti voglio bene, e sono felice se tu sei felice… >>
Jacob era un santo… faceva bene a non stare con me…
Lui meritava molto di più!
<< Anch’io ti voglio bene! >> e con queste parole lo abbracciai forte
Al mio gesto arrossì lievemente.
Nonostante sembrasse un venticinquenne palestrato, si vedeva che era ancora un ragazzino…
Si passò la mano dietro la testa leggermente a disagio, e poi per rompere la tensione che si era inspiegabilmente creata se ne uscì con una battuta che personalmente ritenni di cattivo gusto..
<< Allora stai per diventare mamma eh? >>
<< Jacob ti prego, non ti ci mettere anche tu! >> gli risposi scocciata, allontanandomi da lui
Ma il mio malumore non sembrò minimamente influenzarlo infatti continuò
<< E dimmi un po’, hai già deciso come chiamare il piccolo pargolo? >>
Oh, no! Un altro a rompermi l’anima con la storia del bambino!
Mi dispiace, quella era la mia “Giornata Bella”, nessuno me l’avrebbe rovinata!
Decisi così di stare al gioco, e feci la cosa giusta perché per la prima volta riuscì a ridere di quella situazione assurda in cui mi ero cacciata solo per sposare Edward.
<< Pensavo all’Incredibile Hulk! Ma Edward dice che poi al liceo lo prenderebbero tutti in giro! >>
La risata di Jacob echeggiò per tutto il garage
<< Beh, potresti sempre deviare su Batman! Infondo ci sarebbe anche una certa logica, non trovi? >>
<< Giusto! Infondo i Cullen una Batmobile ce l’hanno sicuramente! E io non dovrei tormentarmi continuamente sui vestiti che il piccolo Hulk distruggerebbe ogni volta che si arrabbia! >>
Continuammo così per tutta la mattina, ridendo come pazzi alle nostre elucubrazioni senza senso sul mio figlio immaginario!
Alla fine comunque sia io che Jacob fummo d’accordo che il piccolo dovesse essere o Peter Parker, perché era una buon unione di intelligenza secchiona e fascino, o Wolverine, ma solo perché era l’unico secondo Jake, a non andare in giro vestito con tutine aderenti a dir poco imbarazzanti!
Pranzai con lui, e dopo aver divorato quasi un bue intero, Jacob mi salutò per andare ad allenarsi con il suo branco, e io me ne tornai a casa con il sorriso sulle labbra…

Parlare con Jacob mi aveva fatto bene,
come al solito, con il suo modo semplice di vedere le cose, mi aveva fatto capire che tutto quello che stavo passando non era niente se non un momento di passaggio che dopo il matrimonio si sarebbe concluso…
“un piccolo sacrificio, per un grande beneficio”
Così aveva detto!
Ma non credo fosse tutta farina del suo sacco… conoscendolo l’aveva sicuramente letto in qualche scatola di cioccolatini!
Le sue parole comunque mi avevano convinta ad andare a chiarirmi con i Cullen, e a ricominciare con uno spirito un po’ più positivo il sobbarcarmi tutto quello stress che comportava l’organizzazione del matrimonio.
Solo un mese…
Mancava solo un mese e poi ci saremo sposati, avremmo finito il quarto anno del liceo e ci saremo trasferiti in qualche posto sperduto dell’Alaska come Naknek o Tununak… posti dimenticati da Dio insomma!
Avevo anche scoperto che esisteva un paesino chiamato Chicken… sarebbe stato buffo viverci!
Jacob si sarebbe divertito un sacco a sapermi a “Pollo”!
Arrivai davanti alla villa bianca a pomeriggio inoltrato…
A quell’ora al scuola era già finita, quindi probabilmente avrei trovato tutti a casa.
Salì le scale della veranda e bussai alla porta, leggermente sorpresa che ancora nessuno mi fosse venuto a salutare, visto che sicuramente avevano sentito il rombo della macchina già da lontano…
Dovetti bussare tre volte prima che una Rosalie sorridente mi aprisse…
Ok.
Questo era strano!
Non che non mi avessero aperto la porta per buoni dieci minuti…
Se erano arrabbiati, o delusi li capivo benissimo…
Però…
Rosalie che mi sorride?
Cioè, non eravamo più con il piede di guerra ormai da molto tempo, ma non si poteva neanche dire che fosse mia amica, o che mi rivolgesse parola se non era strettamente necessario…
Invece ora era lì, con un sorriso celestiale sulle labbra rivolto esclusivamente a me!
<< Bella! Ciao, non ti aspettavamo… entra! >> e detto questo si spostò per lasciarmi passare.
Non volevo essere maleducata, però dopo quelle parole non potei fermare il mio sguardo sospettoso…
Lei fece una risata mesta,e poi con una giravolta degna di una ballerina si diresse verso la porta che dava sul retro della casa lasciandomi sola nel salotto come una perfetta idiota…
Rimasi lì per un po’, nella vana speranza che venisse qualcuno anche solo a salutarmi, invece non si presentò nessuno…
sembravano tutti volatilizzati!
<< c’è qualcuno? >> dissi a voce alta….ero ridicola, lo sapevo, ma che dovevo fare?
Le buone maniere mi imponevano di non mettermi a gironzolare per la casa alla ricerca di qualcuno leggermente interessato della mia presenza, ma non potevo neanche restarmene lì da sola per tutto il pomeriggio!
<< Bella!! Ciao!! >>
Alice comparve talmente velocemente che non capì neanche da dove arrivasse
<< Ciao.. >> la salutai, osservando il suo viso più esaltato del solito
<< ….tutto bene? >> chiesi cauta
<< Certo!! Sono così contenta che sei venuta!! >> mi rispose battendo le mani come una bambina
<< ora però rimani qui! >> e detto ciò mi schioccò un bacio sulla guancia e scomparve alla stessa velocità con cui era comparsa..

<< MA SI Può SAPERE CHE STA’ SUCCEDENDO? >> gridai sperando che qualcuno si degnasse di prestarmi attenzione…
Insomma ero venuta a scusarmi e nessuno mi calcolava minimamente!
<< Bella! >> la voce calda e melodica di Edward mi giunse da dietro le spalle
Quando mi voltai rimasi senza fiato nel notare quanto fosse bello in quel momento
Portava dei semplici pantaloni corti fino alle ginocchia e una maglietta bianca…
Non l’avevo mai visto vestito così….così…
<< casual? >> domandò lui nascondendo un sorriso
<< sembri quasi uno studente diciassettenne! >> lo presi in giro io
<< stavo aiutando…. Esme…. con dei lavori… >>
Come mai tutto questo tentennamento? Che stava succedendo?
<< Edward vuoi spiegarmi? >>
Lui sorrise nuovamente, ma poi ritornò serio subito
<< In realtà sei tu che dovresti spiegarmi!.. te ne sei andata… potevi almeno chiamarmi >>
Le sue parole mi riportarono alla realtà, facendomi ricordare il vero motivo per cui mi trovassi lì in quel momento
<< Scusami Edward…lo so mi sono comportata malissimo, non avrei dovuto reagire così, ma credimi questo mese è stato un vero inferno, e sono crollata! Mi dispiace! >>
<< se avevi dei problemi potevi parlarmene invece di continuare a rimuginarci sopra come hai fatto!... io ti leggo nella mente Bella, ma questo non significa che devi smettere di parlare con me! >>
Ci era rimasto molto male del mio comportamento, lo si vedeva benissimo
<< lo so, hai ragione! Ma tu eri così contento…tutti erano contenti e io non volevo rovinare tutto!... e poi con questa storia del bambino.. sono andata fuori di testa! >>
<< Bella quando abbiamo deciso di usare quella scusa sapevi che ci sarebbero stati pettegolezzi, e tu non sembravi preoccupartene! Se lo avessi saputo prima avremmo trovato un'altra scusa >>
<< e quale Edward? Che eri su un letto di morte, il tuo ultimo desiderio era sposarmi e io non potevo rifiutare? e poi all’inizio non mi preoccupavo dei pettegolezzi perché non credevo che tutti lo sarebbero venuti a sapere, insomma… anche il postino l’altro giorno mi ha fatto le congratulazioni! >>
Lui rise, probabilmente pensando fosse una battuta…
<< Mi dispiace Edward davvero! Ci ho ragionato su e ora sono pronta ad affrontare questo ultimo mese di preparativi! Infondo non è poi così tanto tempo, mi armerò di pazienza e ti prometto che non succederà più! >> e nel dire queste ultime parole sfoderai il mio sguardo da cerbiatto indifeso, nella speranza di addolcirlo un po’ e fargli accettare le mie scuse…magari ottenendo così anche con un bel bacio come simbolo di pace…
Cavolo…quella maglietta gli stava proprio da Dio!
Edward rise, probabilmente ascoltando i miei pensieri non proprio casti sul suo abbigliamento..
Velocemente si avvicinò a me, e prendendomi in braccio per farmi arrivare agilmente alle sue labbra senza dovermi alzare sulle punte, mi baciò dolcemente…
<< EDWARD!! >> l’acuta voce di Alice irruppe nella stanza proprio nel momento in cui stavo per approfondire quel bacio
Sbuffai con ancora le labbra appoggiate a quelle di Edward, che invece sorrideva…
<< Dimmi Alice! >> le rispose lui tranquillo continuandomi a tenermi in braccio come una bambina…
<< E’ pronto! Dai… è tutto pronto, che aspetti!! >> disse contenta, continuando a saltellare da una parte all’altra della stanza
<< ma di che sta parlando? >> chiesi nuovamente cercando di capire cosa stesse succedendo
<< una piccola sorpresa! >> mi sussurrò Edward all’orecchio facendomi rabbrividire con il suo fiato freddo.
E così, dopo che fui posata a terra, seguì lui e la piccola Alice attraverso la porta sul retro di casa Cullen, ritrovandomi circondata dal resto della famiglia in giardino…
Però quello non era il giardino…
O meglio….non era il giardino che conoscevo io!
Davanti a me si trovava un arco nuziale ricoperto di gelsomini, e tutt’attorno erano state distribuite secondo un ordine ben preciso sedie bianche decorate anch’esse con fiori dello stesso colore…
Tutt’attorno erano stati posizionati enormi piante di camelie bianche, mentre due grosse magnolie erano state appositamente piantate come protezione dall’afa estiva..
L’aria era tersa del loro dolce profumo.
Era tutto molto semplice , eppure assolutamente meraviglioso e perfetto…
La cosa più bella che avessi mai visto…
<< io….non ho parole! >>
<< ti piace?? >> mi chiese Alice abbracciandomi
<< è….è meraviglioso!...ma hai fatto tutto tu? >>
<< beh, non proprio! Diciamo che Edward mi ha dato una mano! dopo quello che è successo in questi ultimi due giorni, ho capito che per te la chiesa, gli invitati, le prove…forse era un po’ troppo! >>
<< forse? >> chiesi io dubbiosa
<< ok, era un po’ eccessivo!... mi sono fatta prendere la mano, e dato che non stai neanche passando un periodo esattamente meraviglioso ho capito che obbligarti a fare di testa mia non era la cosa giusta da fare! Così ho pensato ad una cosa un po’ più semplice…diciamo un po’ più nel tuo stile!..ho fatto bene? >>
Se aveva fatto bene? Aveva fatto besissimo!!
<< Oh Alice, è il regalo migliore che potessi farmi! Così è perfetto, d’avvero! Non potevo chiedere di più! >>
E dopo averla abbracciata, e aver ringraziato tutto il resto della famiglia per aver aiutato quel folletto pazzo a costruire tutto in un giorno, rimasi sola con Edward, a gironzolare in mezzo alle sedie, e a bearmi del profumo dei fiori…
Mentre mi perdevo in fantasie romantiche guardando l’archetto nuziale, sentì le braccia di Edward avvolgermi, e le sue labbra iniziare a tracciare disegni immaginari sul mio collo…
Dio, era capace di farmi impazzire senza neanche accorgersene!
<< …..Edward… >>
<< mmm >> mugugno semplicemente lui, senza staccare le labbra dalla mia pelle…
<< io non sono come te….il mio autocontrollo ha un limite molto basso sai? >>
Fece una risata roca, ma nonostante questo continuò la sua opera di tortura…
<< …Edward… >>
<< vuoi rimanere qui stanotte? >> mi sussurrò piano all’orecchio
Quelle parole mi bloccarono…
Oddio…
Stavo capendo male?...o stavo capendo bene?
<< Non farti strane idee… voglio solo stare un po’ con te! La scorsa notte non ci siamo neanche visti, e mi sei mancata! >> sussurrò lui correggendo i miei pensieri
A quelle parole arrossì come un peperone…
Sicuramente Edward ora pensava fossi una pervertita! Che vergogna!!
Soffocò una risata, che non face altro che farmi intimidire ancora di più…
<< Non so se Charlie sarebbe d’accordo… >> dissi io cercando di mantenere un minimo di controllo..
<< Bella,tecnicamente aspettiamo un bambino … oramai secondo Charlie non c’è niente che non abbiamo fatto! >> disse quella frase in una maniera talmente maliziosa da farmi imbarazzare così tanto che dopo pochi secondi Jasper si sporse dalla porta di casa per chiedere se andasse tutto bene…
Che figura!
Sicuramente adesso lui ed Emmet mi avrebbero presa in giro fino alla fine dei tempi!
Difatti dopo che Jasper fu rientrato sentì chiaramente il vocione di Emmet urlare
<< Dai Bellina non fare la santarellina! >>

Dopo cena andai in camera di Edward, seguita a ruota da battute di ogni genere da parte di Emmet e Jasper!
<< quando sarò un vampiro gliele farò pagare tutte ad Emmet! Riesce sempre a mettermi in imbarazzo…ma come fa!? >>
L a risata cristallina di Edward riempì la stanza, per poi avvicinarsi a me e passarmi un dito sulla guancia…
<< a me invece mancherà non vederti più arrossire… sei così bella! >> e a quelle parole seguirono due baci sulle guance ancora in fiamme…
<< vieni a letto >> e prendendomi per mano mi portò nel suo grande letto dorato…
Ora che stava arrivando l’estate non era più necessario che mi avvolgessi di coperte per evitare di congelare per la vicinanza del corpo freddo di Edward, e la cosa non poteva farmi più piacere…
Forse faceva piacere anche a lui, poiché si infilò senza fare storie nel letto con me, e così iniziai a raccontargli della mia giornata e dell’incontro con Jacob mentre lui mi passava le dita leggere come piume lungo la schiena coperta da una sua canottiera.
Non era facile concentrarmi sui discorsi da fare, con lui così vicino a me..
Ma volevo dimostrargli che non ero una ragazzina alle prese con problemi ormonali, e riuscivo benissimo a controllarmi….
Ovviamente era una bugia colossale, perché anche se ci provavo in tutti i modi, ogni tanto perdevo il filo del discorso per concentrarmi meglio sul tracciato che le dita di Edward seguivano lungo la mia schiena o sui miei fianchi…
Lui intanto ghignava soddisfatto…
<< non mi provocare Edward! >> gli sussurrai cercando di fargli capire che non sarei stata più responsabile delle mie azioni se avesse continuato
Ma invece di rispondermi a tono o semplicemente fermare le sue mani, iniziò a baciarmi con trasporto, come poche volte si era permesso di fare…
Sapevo che avrei dovuto comportarmi bene, visto che l’ultima volta mi aveva quasi aggredita e non volevo in alcun modo ripetere l’esperienza, ma non riuscì ad evitare al mio corpo di posizionarsi sul suo, per sentire a contatto con il mio il freddo della sua pelle…
Mi sentivo strana in quel momento…
Volevo lasciarmi andare e godere di quel piccolo momento di intimità che raramente si presentava, ma dall’altra parte mi sentivo frenata, preoccupata di commettere la mossa sbagliata…
Edward dovette sentire i miei pensieri perché si stacco dalle mie labbra, e dopo aver giocato con il lobo del mio orecchio facendomi impazzire, mi sussurrò
<< non preoccuparti…sono perfettamente in me.. >>
Questo un po’ mi tranquillizzò, e così mi sedetti a cavalcioni su di lui e gli sfilai la maglia per potermi beare di quella visione che era il suo corpo…
Lui mi aiutò alzando le braccia e poi fece la stessa cosa con me, liberandomi di quella enorme canottiera che assomigliava più ad un vestito…
Lo sentii sospirare quando entrambi i nostri indumenti toccarono terra.
<< Va tutto bene? >> chiesi timida mentre lo osservavo fissare incantato il mio corpo…
Ormai non mi sentivo più imbarazzata a stare con lui in quel modo, anzi mi piaceva da morire quando mi guardava…
anche se lui era un vampiro e io una piccola e fragile umana, mi sentivo quasi bella come lui quando mi riservava quelle occhiate
<< non potrebbe andare meglio di così! >> mi rispose lui sorridendo…
Ed ad una velocità che non credevo possibile, invertì le posizioni e mi ritrovai improvvisamente bloccata sotto di lui…
<< Edward.. >> cercai di parlare, ma le parole mi morirono in bocca quando sentì le sue labbra posarsi leggere sul mio collo, per poi iniziare a scendere sempre più giù…
Con una mano intanto accarezzava lievemente il mio seno come se fosse stato fatto di cristallo…
Probabilmente era spaventato di potermi fare male, ma lui non me ne avrebbe mai fatto, io lo sapevo…
Le sue labbra continuarono a scendere, lasciando una scia di baci sulla mia pelle ormai surriscaldata, e si fermarono proprio sull’ombelico, dove lo vidi iniziare a giocare con la lingua…
<< Edward ti prego…mi stai facendo impazzire… >>
Ed era vero…
Volevo che si fermasse….perche volevo che continuasse e sapevo che non era possibile…
<< solo un mese >> sussurrò con le labbra ancora premute sul mio ventre
<< solo un mese e sarai tutta mia… >>
E detto questo iniziò a lasciarmi piccoli morsi sui fianchi, facendomi rabbrividire completamente.
<< Non so se posso aspettare un mese… >> gli risposi io mente tenevo gli occhi chiusi e mi beavo delle sensazioni che mi stava dando…
Sentì una sua mano posarsi sotto il mio ginocchio, per poi farmi piegare la gamba e iniziare così a lasciare baci e carezze lungo tutta la coscia…
<< bisogna spettare ancora un altro po’ e fare le cose per bene... e poi stiamo diventando sempre più bravi… quando succederà avremo meno preoccupazioni >>
Infatti eravamo già bravi…perché aspettare un mese?
E poi fare le cose per bene? Ma chi se ne frega… io volevo averlo subito…
<< Edward.. >> ripetei come se il suo nome fosse una specie di mantra,
e ormai quasi sull’orlo della pazzia mi sedetti e gli presi tra le mani il viso, ancora occupato a giocare con la mia gamba, iniziando così a baciarlo con foga…
Pensavo mi avrebbe fermato, dato che i miei pensieri vorticavano verso un’unica direzione, invece fece una cosa che mi stupì…
Piano piano posò entrambe le mani sui miei fianchi, e con un gesto delicato ma deciso mi sfilò l’ultimo indumento che mi copriva…
Rimani senza fiato quando capì di essere nuda davanti a lui, ed ero pronta a coprirmi da un momento all’altro nel caso lui avesse avuto reazioni violente, ma non fù così…
Perché con lo sguardo nero come la notte, ma un’espressione dolce in viso, mi face stendere e lui si posiziono tra le mie gambe, facendomi così di sentire la sua evidente eccitazione…
Ero senza fiato e senza saliva da quanto ero nervosa…
E inoltre sapevo benissimo che quella notte non sarebbe successo niente…
Che avrei fatto la prima notte di nozze? Sarei stramazzata al suolo come minimo…
Edward ricominciò a baciarmi con passione, succhiandomi le labbra voracemente, mentre con le mani continuava ad accarezzarmi i fianchi, come per auto convincersi che fossi veramente nuda sotto di lui…
A quel punto non riuscì a bloccare il mio corpo dallo strusciarsi contro il suo,
e ai miei movimenti si unirono anche i suoi…
Era una sensazione strana trovarsi così vicini…
C’era solo un leggero strato di stoffa dal separarci, e nonostante desiderassi da morire che quei boxer scomparissero, non potevo non sentire una leggera paura nell’immaginare come sarebbe stato fare l’amore con lui…
Non perché lui fosse un vampiro e temessi che in qualche modo potesse farmi del male…
Ma semplicemente perché lui era un uomo… e io non ero mai stata vicina ad un uomo in quel modo…
Lo desideravo…
Ma ero anche spaventata.
Mentre quei pensieri mi dividevano a metà, senti una sua mano lasciare il mio fianco per scivolare nello spazio tra i nostri corpi…
Trattenni il respiro quando la sentì posizionarsi lì, e iniziare ad accarezzarmi quasi fossi la cosa più fragile di questo mondo…
Edward respirava pesantemente, e quando riaprì gli occhi lo ritrovai ad osservarmi…quasi a cercare un segno di dolore nel mio sguardo.
Ma quello che provavo non poteva essere di certo definito dolore…
Iniziai ad ansimare mentre un turbinio di colori mi annebbiava la vista e le labbra di Edward ricominciavano la loro lenta tortura sul mio collo…
Non potei evitare di aggrapparmi alle sue spalle quando una sensazione mai provata prima mi invase il corpo, facendomi accaldare e contemporaneamente riempiendomi di brividi…
Strinsi le dita dei piedi, immersi le dita nei suoi folti capelli ramati, e cercai di sopprimere un gemito che tentò di fuoriuscire dalle mie labbra senza il mio controllo…
<< Edward.. >> sussurrai al suo orecchio con una tono di voce che credevo non appartenesse a me, quando quelle sensazioni sconosciute irruppero in me come una valanga facendomi tremare completamente..
A quel unto la sua mano si allontanò da me, e le sue labbra cercarono le mie con dolcezza e passione…
Mi sentivo scombussolata…
Non avevo mai provato nulla del genere in tutta la mia vita..
<< ti amo >> mi sussurrò lui guardandomi come fossi la cosa più preziosa esistente al mondo.
<< ti amo >> risposi io abbracciandolo forte e godendomi i quella strana sensazione di soddisfazione provocata dalle sue dolci carezze.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Preparazione e Privatizzazione ***


Allora, questo è solo un capitolo di passaggio e di preparazione al “lieto evento”!
Uffa, stiamo arrivando alla conclusione…mi seno così triste, la mia mente non vuole collaborare a scrivere i capitoli solo perché non vuole che finisca!:s
Come vedrete qui farà la comparsa l’abito da sposa di Bella…
L’idea l’ho presa da un vero abito che ho trovato girovagando su internet, ma la mia descrizione non gli rende merito, quindi se volete vederlo andate su
http://www.maxchaoulcouture.com/COLLECTION/2010/ILY/images/HTML-Images/30.jpg
o
http://www.maxchaoulcouture.com/COLLECTION/2010/ILY/images/HTML-Images/29.jpg
Grazie come sempre a tutte le persone che hanno recensito, aggiunto la ff tra le seguite e le preferite e chi legge soltanto!
X Cullenpersempre: Mi fa piacere che lo scorso capitolo ti sia piaciuto… Ho sempre cercato di mantenere i personaggi IC, ma l’idea che quei due si sposassero senza aver fatto mai niente mi faceva storcere il naso, così ho deciso di far fare un passo in avanti ad Edward! Infondo la mia Bella non è la sua cantante quindi non in questa ff non hanno le stesse difficoltà, per non dire che io non sono pudica come la Meyer…XD
X Rasonier: ahahah, tre parole e mi sono accasciata al suolo dalle risate!XDXD
X Rebecca73: Beh, essendo entrambi alle prime armi, ho pensato che sarebbe stato più realistica una scena dolce, tipica di due adolescenti impacciati! Motivo per il quale ho anche aggiunto le “seghe mentali”di Bella! Mi fà piacere comunque di esserti stata d’aiuto per pulire lo schermo del pc!:D:D
X Romina75: Essendo la prima volta che Edward e Bella hanno un vero e proprio contatto fisico ho pensato che fosse normale che Bella iniziasse a innervosirsi  e provasse paura! lei non ne parla anche se Edward le ascolta la mente, perché parlare a voce implica un certo coraggio che in quel momento lei non ha! Ovviamente arriverà anche per loro il momento di affrontare l’argomento!

Nonostante questo capitolo a me non piaccia per niente (nella mia classifica personale è il peggiore che abbia mai scritto) spero non lo troviate così rivoltante!:S
Baciiii!!

CAPITOLO 28  --PREPARAZIONE E PRIVATIZZAZIONE--

Dopo aver chiarito con tutti il mio comportamento a dir poco bizzarro le cose sembrarono andare meglio…
certo, a scuola continuavano tutti a parlare male di me  e poiché ero ufficialmente entrata nell’ottava settimana di gravidanza ero stata costretta a fingere leggeri attacchi di nausea per rendere la farsa più reale….
Nonostante tutto comunque mi sentivo tranquilla  e la fine della scuola, che sarebbe avvenuta qualche giorno prima del matrimonio, mi sembrava sempre più vicina!
Un motivo di preoccupazione però l’avevo ancora ed era costituito da Jacob!
non l’avevo ancora avvertito della mia decisione di trasformarmi dopo le nozze, e temevo da morire la sua reazione…
Nonostante ciò, cercavo di non pensarci, infatti Edward ed io avevamo stabiito che dopo il matrimonio saremmo ritornati a Forks per salutare tutti un’ultima volta e spiegare a Charlie del bambino…
Sarebbe stato in quel momento che avrei parlato con Jake!  
secondo Edward comunque il fatto che ci stessimo per sposare era un indizio piuttosto evidente delle nostre intenzioni…
ma io non ero tanto sicura che Jacob avrebbe colto quell’indizio…. a volte sapeva essere davvero cieco anche di fronte all’evidenza!

Qualche giorno prima della fine della scuola, ad esattamente una settimana dal giorno del matrimonio, dovetti andare a casa Cullen per la prova del mio abito da sposa…
Era stata Alice a disegnarlo e lo aveva fatto fare su misura per me da un’importante atelier francese di un certo Max Chaoul.
Io non avevo neanche idea di chi fosse, ma quando in un estremo moto di sincerità lo dissi ad Alice lei sembrò sul punto di staccarmi la testa a morsi…
<< Allora Bella a casa non c’è nessuno, li ho cacciati tutti via, quindi puoi stare tranquilla! >>
In realtà io ero tranquillissima, era lei quella fissata che Edward potesse vedere il mio abito prima delle nozze…
<< non bastava semplicemente cacciare Edward?...mi dispiace aver disturbato tutti solo per farmi provare un vestito! >>
Alle mie parole sgrano gli occhi come se avessi appena detto una bestemmia…
<< Prima di tutto questo non è vestito, ma è l’abito da sposa! E secondo…è meglio essere sicuri e mandare via tutti! >> e con un sorriso sgargiante mi accompagnò nella sua cabina armadio dove al centro erano stati piazzati tre specchi enormi, posizionati in modo tale da riflettermi in tutte le angolazioni… dietro ad essi, c’era una scatola enorme!
Non capì inizialmente che cosa fosse, finché Alice non l’aprì e non vidi una quantità a dir poco inquietante di tulle bianco uscire fuori…
<< oddio.. >> sussurrai terrorizzata
Ero scema lo so, ma l’idea di mettermi tutta quella informa stoffa bianca addosso mi imbarazzava da morire…
Da quando ero piccola avevo sempre avuto l’idea che io, vestita a quel modo sarei sembrata più una meringa che una bella sposa!
Insomma, nei cataloghi che Alice mi aveva mostrato per capire meglio i miei gusti erano tutte bellissime…
Ma era ovvio, loro erano modelle, alte due metri, magre come stuzzicadenti e pagate apposta per essere stupende
Io invece ero una comune mortale, e nel mio metro e sessantacinque di altezza mi immaginavo già affogare in mezzo alla gonna pomposa stile cenerentola…
<< Bella, non è una tortura cinese, ti stai solo per mettere un abito.. su, avanti, non fare tante storie, dobbiamo controllare che la misura sia giusta e vedere se sono necessari altri ritocchi >>
così, stando ben attenta a non guardarmi nello specchio, mi feci aiutare da Alice e lo indossai…
ad una prima occhiata notai che la gonna non era così gonfia come avevo sospettato e  inoltre il tessuto nonostante fosse quasi tutto lavorato in pizzo, era morbidissimo…
<< Oh Bella, sto per mettermi a piangere, sei bellissima!... avanti, guardati nello specchio e dimmi cosa pensi! >>
Così feci come mi aveva detto e mi posizionai davanti ai tre specchi.
Rimasi senza fiato quando guardai la mia immagine riflessa…
L’abito, senza spalline, avvolgeva la mia vita come una seconda pelle, allagandosi gradualmente fino ai miei piedi e slanciando la mia figura come non credevo possibile…
Sotto il seno un nastro di seta bianca avvolgeva il mio corpo stretto, in modo da esaltare le mie forme, e si fermava lateralmente con il fiocco più perfetto che avessi mai visto…
La gonna sul retro era leggermente più gonfia, a seguire il modello degli abiti dell’inizio del novecento, e lo strascico non era esageratamente lungo.
Sembravo una nuvola…
Una stupenda, delicata e morbida nuvola.
Non riuscì a fermare il sorriso che nacque sulle mie labbra…
Strano ma vero, mi sentivo felice!
<< allora ti piace?...oh, ti sta d’incanto Bella! Ne voglio anch’io uno così… mi sa che tra un po’ chiederò a Jazz di sposarci di nuovo! >>
Che pazza, solo lei poteva volersi sposare per avere un buon motivo per indossare un abito da sposa…
<< Alice è incredibile….non posso credere che l’abbia fatto tu, è perfetto!
È così semplice, eppure è pieno di dettagli…è bellissimo…grazie! >>
Mi stavo commuovendo, non ci potevo credere! Ma fino a quel momento il matrimonio mi era sembrato qualcosa di assurdo, e invece adesso con addosso quel vestito, mi sentivo la ragazza più fortunata della terra!
Per mio grande dispiacere dovetti toglierlo e ritornare in jeans dopo che Alice controllò che il vestito non avesse bisogno di modifiche.. ci stavo prendendo gusto a fare la sposa…mi stavo iniziando a preoccupare!
<< Mi raccomando Bella, non pensare al vestito neanche sotto tortura capito?! Ricordati le mie lezioni! >>
Ebbene sì, prima di farmi provare il vestito avevo dovuto fare un piccolo corso che Alice aveva chiamato: “privatizzazione della mente” e che si basava sul riuscire a non fare capire ad Edward i propri pensieri…
Il metodo da me utilizzato era quello di pensare continuamente all’altalena.
Sembra una cosa stupida, lo so…ma secondo la mia maestra il segreto  per riuscire a concentrarsi per abbastanza tempo su qualcosa di inutile senza distrarsi era attraverso pensieri semplici e regolari…
Lei traduceva gli inni in aramaico…
Io mi immaginavo sull’altalena.
Semplice!
Su e poi giù, poi ancora su e poi di nuovo giù.
Niente di più facile!
Quando, dopo la prova dell’abito vidi Edward, lui mi rise letteralmente in faccia ascoltando i miei pensieri
Ma a me non interessava…
Non avrebbe mai visto il mio abito da sposa!
Su, e poi giù, e poi ancora su, e di nuovo giù…

<< Bella, ma ti rendi conto! È finito l’anno scolastico! A settembre inizieremo il quinto anno e poi diventeremo ufficialmente degli adulti!...oh, sono così emozionata! Mi sembra solo ieri che sei arrivata a scuola! Non conoscevi nessuno, ed eri così timida! E invece guardati ora, incinta di quel figo di Edward Cullen! Cioè… ma ti rendi conto! Lui che non parlava mai con nessuno! Poi sei arrivata tu e adesso sta per diventare padre….oddio! che storia! >>
<< Jessica stai parlando del mio fidanzato, per non dire futuro marito…. Puoi evitare di parlare così di lui in mia presenza? >>
Ma poi per quale cavolo di ragione Jessica parlava con me?
Lei mi odiava.
Come io d’altronde odiavo lei!
Ma forse l’idea che la scuola era finita e che io il prossimo anno non avrei frequentato più la metteva d’allegria!
Brutta strega!!
<< sì, sì….è vero che vi sposate! Ancora non ci credo! Ma lo sai che io invece sto uscendo con Mike?...sì, Mike Newton! È carino non è vero? Certo, non bello come Edward e i suoi fratelli, ma fa la sua figura non trovi? >>
Oddio, stò per vomitare!
<< Scusa Jessica, ma forse è meglio che vada…. Mi stà venendo la nausea! >>
<< Oh, si certo! Il bambino, ovvio! >>
Sì certo, è proprio colpa del bambino!
Camminai verso l’armadietto di Edward, dove lui mi stava aspettando per andare insieme alla nostra ultima lezione di biologia…
<< Ciao, mia bella mogliettina! >> mi sussurrò piano all’orecchio
<< Edward, mancano ancora tre giorni!... sono ancora in tempo per cambiare idea e scappare in qualche isola tropicale sai? >>
La sua risata mi solleticò il collo, dove aveva appoggiato le labbra per carpire come al solito il mio odore
<< Mi dispiace mia Bella, ma anche se scappassi ti inseguirei fino in capo al mondo! >>
<< beh, meno male! >> risposi prima di baciarlo
Fummo però interrotti dalla voce tonante di Emmet
<< Hey piccioncini! Siamo a scuola, datevi un contegno! >>
<< tecnicamente aspetto una bambino da lui… non faccio niente che nessuno possa non aver già immaginato! >>
Alle mie parole lo vidi sgranare gli occhi sconvolto..
<< Oddio, Bellina, hai imparato a rispondermi a tono!!...Jasper guarda, non è neanche arrossita!...Edward che cosa le hai fatto!! Hai rovinato il mio giocattolino!! >>
Edward rideva di gusto mentre io lo guardai male
<< Avrete tutto il tempo nella vostra luna di miele per tubare, andiamo in classe prima che ci vedano qui fuori! >> ci riprese Rose, mentre tirava Emmet per un braccio.
Ci dirigemmo così a biologia…
L’ultima lezione di biologia, dove tutto era cominciato.
Che strano…
Non avrei più visto quei banchi, ne sentito il professor Banner spiegare tutte quelle cose disgustose sugli esseri unicellulari…
<< ti dispiace? >> mi chiese Edward ascoltando i miei pensieri
<< No, è solo un po’ strano! >>
Mi sembrava che quel giorno stessi chiudendo definitivamente una fase importante della mia vita, per iniziarne una nuova, completamente diversa..
Edward mi guardò confuso.
<< lascia perdere, ho solo avuto un moto di malinconia, tutto qui! Parliamo d’altro….dove mi porti dopo le nozze?? >> chiesi sfoderando il mio migliore sorriso e sperando di ottenere una risposta.
Lui mi guardò, con un’espressione tra lo stupore e il divertito…
Forse perché la mia mente gridava “Isola d’Esme, Isola d’Esme, Isola d’Esme”?
<< Beh, pensavo in qualche posticino isolato, sai per poter stare un po’ da soli! >> disse lentamente.
Tipo…l’Isola d’Esme?
<< Del genere? >> chiesi facendo la finta tonta…
<< Non lo so… la Russia, o l’Alaska!...oppure la Groenlandia, mi hanno detto che è molto bella d’estate quando la neve si scioglie, e poi devono esserci dei Grizzly enormi là! >>
….
Grizzly?
<< Sì, ma amore….cioè… non sarebbe meglio fare una vacanza alla ricerca di Grizzly dopo la mia trasformazione? Così mi divertirei anch’io, no? >>
Fece per pensarci su…
<< Mmm, si forse hai ragione… ma dove si potrebbe andare allora? >>
 E ritorno a fare quell’espressione di concentrazione, mentre io lo guardavo cercando di capire se stesse facendo sul serio o mi stesse prendendo in giro…
Mentre lo osservavo, vidi le sue labbra piegarsi, ed aprirsi in un sorriso furbo…
<< Edward? >>
<< Credo di aver trovato la soluzione! >>
No, ti prego la Russia no! Io voglio vedere l’Isola d’Esme!
<< …Perché ci tieni così tanto? >> mi chiese malizioso
Cazzo, e ora come glielo spiegavo?
Potevo dirgli che volevo vedere la stanza blu? E la stanza delle piume?
Nooo! Troppo imbarazzante!
<< Cos’è la stanza delle piume? >>
ALTALENA!!
ALTELENA!!
Su, gù, su gù…
Bella pensa all’altalena!!
<< la smetti di pensare a quella stupida altalena?! Non dovevo lasciarti sola con Alice, lo sapevo! >>
<< Beh, però funziona! >> ridacchiai contenta che le lezioni di privatizzazione stessero funzionando!
Lui sbuffò, frustrato dal non capire i miei pensieri, così decisi di dargli un piccolo suggerimento..
<< Se mi porterai sull’Isola d’Esme forse ti mostrerò cos’è la stanza delle piume! >>
Non pensavo di aver detto niente di compromettente, ma quando vidi il suo viso aprirsi un un’espressione maliziosa capì che forse ci era arrivato da solo!

Essendo quello l’ultimo giorno di scuola, come tradizione quella sera stessa si sarebbe tenuto il ballo di fine anno!
Io non volevo andarci, perché essere al centro del’attenzione come “quella incinta che molla la scuola” non mi piaceva un gran chè… ma nessuno poteva fermare Alice, e se lei aveva deciso che dovevo andarci, ci sarei dovuta andare!
Passai tutto il giorno a casa di Charlie con lei e Rose che mi acconciavano i capelli e mi truccavano come solo loro sapevano fare…
Nell’ultimo periodo avevo cercato di stare a casa con papà il  più possibile…
Infondo gli volevo bene, e sapere che tra qualche giorno sarei partita con Edward per non fare più ritorno a casa mi dispiaceva un po’…
Se la sarebbe cavata senza di me?
Conoscendolo sarebbe finito per sfamarsi solo di hamburger e patatine…
Ma io rimanevo sempre nella speranza di raccontargli un giorno ciò che sarei diventata, e farlo tornare così nuovamente a far parte della mia vita!
<< Ok Bella, il trucco e i capelli sono fatti…mentre io e Rose finiamo di prepararci tu indossa il vestito…stai attenta a non spettinarti!! >>
In un’altra vita Alice aveva sicuramente fatto parte dell’esercito! Era peggio di un generale!
Così mentre lei e Rosalie si contendevano il piccolo specchio del bagno di Charlie, io mi rifugiai in camera e indossai l’abito che mi avevano comprato …
Mi piaceva molto, era lungo, di colore bordeaux, senza spalline e ricamato con intricati disegni in oro su tutta la fascia che cingeva il seno, anche se per rendere più realistica a storia della gravidanza Alice lo aveva preso con taglio impero, che dava quell’effetto gonfio sul ventre sebbene la mia pancia fosse ancora piatta come una tavola…
Nonostante tutto, mi piaceva come mi stava!
<< Bella sei una favola! Edward mi dovrà fare un monumento dopo questo! >> si auto congratulò Alice quando rientrò nella mia stanza
Beh, se io ero una favola non sapevo che cosa potesse essere lei!
Aveva un vestito nero molto corto, con una gonna gonfia che la faceva sembrare ancora più piccolina e un fiocco enorme sulla schiena…ovviamente il tutto unito ad un paio di scarpe che la alzavano di almeno dodici centimetri!
Rose invece aveva un lungo abito che e fasciava il corpo in maniera perfetta e di un colore verde acceso che metteva in risalto l’oro dei suoi occhi e dei suoi capelli…
Era così bella che mi venne voglia di chiudermi in camera e non uscire più!
<< Su, diamoci una mossa, i ragazzi ci stanno aspettando! >>
<< ma se non sono ancora arrivati! >>
Non feci tempo a terminare la frase che il campanello suonò!
Da quel che sentii attraverso la porta Charlie gli aveva fatti accomodare…
Strano ma vero, ultimamente i rapporti tra lui ed Edward erano nettamente migliorati .
Certo,  Charlie non lo avrebbe mai chiamato “figlio mio”, come Edward non avrebbe mai chiamato lui “papà”, ma almeno riuscivano a parlare con frasi di senso compiuto e senza grugniti di strano genere!
<< Su, andiamo! >> mi spintonò fuori della stanza Alice.
Sapevo che lei adorava le entrate ad effetto con noi che scendevamo una dietro l’altra dalle scale in perfetto stile Dawson’s Creek, ma io non amavo molto quel genere di presentazione, così feci andare avanti loro e dopo un po’ scesi io da sola, cercando di dare poca importanza al fatto che fossi conciata come una bambolina…
Nonostante questo, mentre scendevo le scale notai lo sguardo fisso di Edward su di me…
Mi avvicinai così a lui, cercando di capire cosa stava pensando.
Era così serio!
<< Tutto bene? >>
 Lui sembrò ritornare alla realtà e dopo una leggera scossa di capo, mi mostro il suo sorriso migliore
<< perfettamente... sei bellissima! >> e mi bacio sulla guancia che stava in quel momento prendendo fuoco.
Mi sarei mai abituata a lui?
No,non credo…
E dopo avermi messo al polso, come tradizione vuole, un bracciale di rose rosse e porgendomi il braccio da perfetto cavaliere, mi accompagnò verso la sua macchina.
Quando arrivai alla fina del vialetto però rimasi letteralmente a bocca aperta nel constatare che davanti a me non c’era la solita Volvo grigia, ma spiccava una nera e lucente Aston Martin…
Ok, sapevo che quella enorme macchina si trovava da qualche parte in quell’enorme garage che avevano i Cullen…ma non mi aspettavo proprio di vederla!
Era un vero gioiello!
Edward galantemente mi aprì la portiera e porgendomi la mano mi aiutò ad accomodarmi nell’auto…
All’interno si poteva sentire chiaramente l’odore di pelle nuova, mischiato al suo profumo inconfondibile..
I sedili erano di una morbidezza sconvolgente, e le rifiniture interne davano all’auto un senso di eleganza e sportività incredibile…
Quella macchina era una vera favola, e vedere Edward completamente vestito di nero, seduto al volante di essa fece nascere in me pensieri a dir poco indecenti!
<< Bella >> mi corresse lui, mentre io diventavo dello stesso colore del vestito
Ma che ci potevo fare!
Mancavano solo tre giorni… anzi due e un quarto e ormai il mio cervello viaggiava solo verso quella direzione! Non era colpa mia!
<< Senti Edward io non ho cento anni di autocontrollo alle spalle ok?...e smettila di ascoltare i miei pensieri o mi toccherà di nuovo usare il trucco dell’altalena! >>
Lui si mise a ridere, e poi mi fulminò con un’occhiata maliziosa…
Avrei proprio desiderato sapere cosa pensava lui!
Quando arrivammo al ballo, come era sospettabile tutti gli sguardi si puntarono su di noi…
Cercai di auto convincermi che stessero guardando solo i Cullen, attratti dalla loro bellezza eterea, ma ovviamente le mie erano tutte illusioni..
Passammo comunque una bellissima serata, ballando e scherzando, e poi quando i ragazzi uscirono dalla palestra dove era stata organizzata la festa, lasciando sole noi ragazze, Rose decise di prendere parola…
<< Allora Bella, mancano solo due giorni al matrimonio! Domani sarà l’ultima sera da ragazza libera della tua vita, quindi vedi di farti trovare pronta alle dieci, siamo intese?! >>
<< pronta?? Pronta per cosa?? >>
<< ma per il tuo addio al nubilato no?? >> disse Alice mentre saltellava eccitata
<< cosa?? Volete fare un addio al nubilato?? E dove volete portarmi? >>
<< E’ una sorpresa, tu non devi sapere niente! e non chiedere a Eddy, neanche lui sa niente!... ci divertiremo un sacco, l’ho visto!! >> continuò
Sapevo che non c’era modo di farle cambiare idea quindi con un sospiro accettai…
<< D’accordo! ma che non ci siano spogliarellisti chiaro?! >>
Loro risero della mia frase ma non risposero…
Forse dovevo iniziare a preoccuparmi!

Spoiler per il prossimo capitolo:

<< mmm…rimani qui, non andare! >>
<< i miei fratelli mi staccano la testa se non mi presento! >>
<< ma dai...inventati una scusa…dì loro che sto male... >>
Lui continuava a sorridere con le labbra premute sulle mie
<< non mi crederebbero mai… e poi dopo dovesti vedertela anche tu con Rose e Alice… sei sicura di voler rischiare? >>
<< mmm…ma non è giusto! >> continuai io aumentando la stretta..
<< abbiamo tutta l’eternità per stare insieme…è solo una notte! >>
<< ma avrò freddo senza di te al mio fianco…e non riuscirò a dormire… e poi avrò gli incubi… tu non vuoi che abbia gl’incubi vero? >>
<< no, non voglio… >> sussurrò prima di travolgermi con un altro dei suoi baci

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Addio al Nubilato ***


Dite a verità…non ve lo aspettavate un aggiornamento così veloce vero??:D
Questo capitolo è nato ad una velocità sorprendente, e mi sono divertita tanto a scriverlo!
Quando mi sposerò, voglio anch’io un addio al nubilato così….
Ovviamente voglio anche Edawrd Cullen come sposo!XDXDXD
Spero vi piaccia
Grazie a tutte quelle che hanno commentato il capitolo precedente… scusate se non vi rispondo ma vado di fretta!... mi rifarò al prox capitolo! Sono comunque contenta che l’idea dell’altalena vi sia piaciuta!:D
Un bacione!!!

CAPITOLO 29  --L’ADDIO AL NUBILATO--

Domenica sera.
Ore 21:00

Quella era l’ultima sera da ragazza libera della mia vita, e come tradizione voleva io ed Edward non avremmo potuto passarla insieme!
Mi dispiaceva molto non poter dormire con lui, anche perché ora che mancavano solo 24 al matrimonio iniziavo a sentirmi un pò nervosa e sapevo che solo la sua vicinanza poteva calmarmi.
Alle dieci Alice e Rose mi sarebbero venute a rapire per portarmi alla mia festa di addio al nubilato e la stessa cosa avrebbero fatto Emmet e Jasper,  così cercai di sfruttare tutto il tempo rimanente per stare insieme a lui.
<<  Come ti senti? Agitata? >> mi chiese dolcemente Edward mentre ci coccolavamo sul mio letto
<< Un po’….mi sembra incredibile che domani a quest’ora saremo sposati  >>
<< Non vedo l’ora! >> sussurrò lui sfiorando le sue labbra con le mie
<< Tu non sei nervoso? >> gli domandai curiosa
<< Ho solo paura che tu possa cambiare idea e scappare via lasciandomi come un allocco davanti all’altare…
Per il resto, non posso essere più felice ed impaziente di farti diventare mia moglie! >> rispose ridendo
Che sciocco… nonostante l’agitazione ormai anch’io non vedevo l’ora di diventare ufficialmente una Cullen.
Lui ascoltò il mio pensiero e riavvicinò le sue labbra alle mie; questa volta però decisi di approfondire meglio il bacio…
Le sue labbra erano fredde come il ghiaccio, e la sua bocca aveva una sapore incredibile…
Se avessi potuto non  mi sarei mai fermata dal baciarlo…
<< mmm…rimani qui, non andare! >> sussurrai mentre scendevo con le labbra verso il suo collo marmoreo
<< i miei fratelli mi staccano la testa se non mi presento! >> continuò lui con voce roca mentre faceva scivolare le sue mani sotto la mia canottiera
<< ma dai...inventati una scusa…dì loro che sto male...  >> cercai di convincerlo, ricatturando le sue labbra con le mie
<< non mi crederebbero mai… e poi dopo dovesti vedertela anche tu con Rose e Alice… sei sicura di voler rischiare? >> mi rispose intervallando ogni parola ad un bacio
<< mmm…ma non è giusto! >> continuai io stringendogli le braccia al collo..
Alle mie parole sorrise< < abbiamo tutta l’eternità per stare insieme…è solo una notte! >>
<< ma avrò freddo senza di te al mio fianco…e non riuscirò a dormire… e poi avrò gli incubi… tu non vuoi che abbia gl’incubi vero? >>
<< no, non voglio… >> sussurrò prima di travolgermi con un altro dei suoi baci
In quel momento si trovava sopra di me, stando attento come suo solito a non schiacciarmi con il suo peso, così approfittando della posizione decisi di togliergli la camicia
 lui fece lo stesso con la mia canottiera, così ci trovammo a contatto pelle contro pelle…
Adoravo la sensazione di freddo che il suo corpo mi dava… e poi era così bello!
Mi sembrava ancora un sogno che Edward stesse per diventare mio marito..
Potevo essere considerata la donna più fortunata di questa terra!
Capovolsi la posizione portandomi sopra di lui, ovviamente era stato lui a permettermelo perché se non avesse voluto non sarei riuscita a spostarlo neanche di mezzo millimetro, e cominciai a lasciare baci sul suo petto nudo, ascoltando quelle strane fusa che la sua gola produceva in quelle situazioni…
<< Dio Bella…tu mi farai diventare matto… >> sussurro mentre si sedeva e iniziava a baciarmi il collo lascivo…
Stavo per allungare la mano verso il bottone dei suoi Jeans quando ad una velocità inumana ribaltò le posizioni, si piazzò su di me e iniziò a ringhiare in direzione della finestra…
<< Edward che succede? >> domandai spaventata
<< Emmet! >> si limitò a dire mentre un fastidioso rumore di unghie sul vetro riempiva la stanza…
Rossa di vergogna mi strinsi ad Edward, maledicendo mentalmente quello stupido di suo fratello e sperando con tutto il cuore che non avesse visto niente…
<< tranquilla, l’ho preceduto! >> mi assicurò Edward
<< Su Eddy, smettila di fare porcherie ed esci da questa stanza! >>
<< Sì, muoviti! >> lo spalleggio Jasper che si trovava dietro di lui
<< Bella è svestita! Allontanatevi dalla finestra…ora arrivo! >> rispose lui scocciato
<< Edward!! >> lo ripresi io rossa come un pomodoro
<< Che ho detto? >>
<< Potevi evitare di dirgli che ero svestita cavolo!! Che figura ci faccio! >>
<< Tranquilla Bellina…ce ne eravamo già accorti! >> rispose Emmet dal giardino
Fu così che imbarazzata come non mai, mi rivestì e salutai Edward!

Domenica sera.
Ore 22:00.

Sono davanti al mio specchio e ancora faccio fatica a credere che la persona davanti a me sia proprio io.
Vestito rosso fuoco corto fino a metà coscia.
Tacchi vertiginosi che competono contro la forza di gravita.
Ma soprattutto un ridicolo, imbarazzante e orribile velo in testa, trattenuto ai miei capelli da un ancora più spaventoso diadema….
Io così non ci esco per la strada!
<< Aventi Bella, non fare la guastafeste! Andiamo!! >>
<< Alice, stai scherzando spero!! Guardami! Sembro una prostituta!! >>
<< Ma che vai dicendo, è la tradizione!! Tutte le spose al loro addio al nubilato si vestono di rosso! Non fare storie! >>
<< Alice se esco per la strada conciata in questo modo il primo camionista che passa mi prende su, ci posso mettere la mano sul fuoco! E poi a Forks mi conoscono tutti… non farmi questo ti prego! >>
<< se è questo che ti preoccupa stai tranquilla… andremo a Seattle, dove nessuno ti conosce! Per questa sera non sarai più Bella, ma Stella! >>
<< Stella?? Un nome adatto ad una spogliarellista! >>
Rose si stava sganasciando dalle risate… non potevo crederci che anche lei fosse d’accordo con questa assurdità! Era ridicolo!
<< Non è il nome di una spogliarellista! >> si difese Alice << smetti di lamentarti e andiamo o ti trascino con forza! >>
Sapevo che quel piccolo demonio era capace di prendermi di peso e portarmi a Seattle contro la mia volontà, quindi ignorando le risate di Charlie quando mi vide passare, uscì di casa e partì sulla Bmw di Rose diretta al mio addio al nubilato.
Arrivammo in poco tempo in città e appena scesi dalla macchina Alice mi passo una bottiglietta di Vodka di quelle che si trovano nei frigo-bar degli alberghi..
<< e questa che diavolo è? >> gli chiesi shockata…
<< non lo vedi? È vodka!! È il tuo addio al nubilato, devi festeggiare! >>
<< ubriacandomi?? >>
<< No, ma non sei abbastanza allegra e questa è la tua ultima sera da single, percui divertiti e stacca la testa per almeno una notte! >>
Forse aveva ragione, infondo che me ne fregava di andare in giro vestita come una pezzente..
Presto me ne sarei andata via con Edward e non avrei mai più rivisto le persone che si trovavano in quel momento intorno a me e mi guardavano curiosi…
Aprì così la bottiglia, e bevvi  il suo contenuto amaro…
Sentì la lingua e la gola bruciare al contatto dell’alcool.
<< Brava Bella! >> si congratulò con me Rose, vedendo che avevo accettato finalmente di partecipare a quella pazzia.
Ci avvicinammo così ad un locale dove la fila per entrare arrivava fin dall’altra parte della strada…
Pensavo volessero fare anche loro la fila, ma Alice invece si diresse direttamente dal buttafuori che appena ci vide aprì la corda di velluto rosso e ci lascio passare << Benvenuti al Trinity Nightclub…Divertitevi! >>
Appena misi piede nel locale capì che doveva essere un posto piuttosto famoso…
L’arredamento era classico ed elegante e contrastava fortemente con la musica che mi martellava nelle orecchie e con le luci stroboscopiche  che davano l’impressione che tutti si muovessero a tratti…
Nel mare di gente Alice mi prese la mano e mi trascino verso un tavolino circondato da enormi divani bianchi su cui compariva un cartello con scritto “riservato”…
<< Alice tu sei pazza! >> le dissi guardandomi intorno..
Ma lei non mi stava ascoltando, era infatti impegnata a parlare all’orecchio con un ragazzo che aveva sì e no la nostra età e che la stava guardando in una maniera a dir poco vergognosa…
Quando tornò da me aveva un sorriso enorme..
<< Che stavi combinando con quello lì? >> le chiesi non capendo il motivo per cui si fosse avvicinata a quel ragazzo…
Ma non ebbi tempo di sentire la risposta che lo stesso tornò al tavolo con un vassoio pieno di cocktail colorati!
Rose continuava a ridere vedendo la mia faccia sconvolta!
<< Su Bella, andiamo a ballare! >>  mi intimò Alice tirandomi per il braccio.
e così, senza aver tempo di rispondere mi ritrovai al centro della sala con Rose e Alice, a ballare come una sciocca a ritmo di musica…
La gente intorno a noi ci osservava curiosa e divertita…
le ragazze venivano da me per congratularsi, probabilmente capendo che era il mio addio al nubilato…
I Ragazzi invece ci lanciavano strane occhiate… a Rose e ad Alice per la loro bellezza inumana, a me per gli abiti succinti…
Inoltre a causa de mio vestiario, alcuni arrivavano perfino a farmi proposte a dir poco indecenti..
<< Dai…è la tua ultima notte! Devi festeggiare per bene! >>
<< nooo!! >>
<< Ma dopo non avrai più un’occasione del genere, te ne rendi conto!... insomma, è per la vita! >>
Alice e Rose si stavano sbellicando dalle risate mentre io cercavo di convincere l’ennesimo ragazzo del fatto che quella sera non avrei tradito il mio fidanzato.
<< ma io voglio solo lui! >> gli risposi non del tutto lucida a causa dei troppi drink
<< solo lui??...stai scherzando! Devi fare altre esperienze! Almeno per avere un metro di paragone! >>
<< addirittura! >>
<< certo! E io mi offro come volontario! Farò da cavia! Per il bene dell’umanità! >>
Quello era il ragazzo più insistente che avessi mai conosciuto in tutta la mia vita…
<< Mi dispiace… ma se ti usassi come metro di paragone ci rimarresti male! Il mio Edward ha standard molto elevati sai?? >>
Alice e Rose sentendo quella frase iniziarono a prendermi in giro con battutine a doppio senso
<< E brava Bella! Questa proprio non la sapevamo! È così hai scoperto gli standard di Eddy eh? >>
Ero troppo ubriaca per imbarazzarmi, così mi misi a ridere
<< No, magari averli scoperti!! >> risposi in un moto di sincerità
<< Beh, non manca molto, domani sera ti sposi, e poi andrete a fare i piccioncini in lune di miele… ti senti pronta? >> mi chiese Alice alzando la voce per farsi sentire
<< In realtà sono un po’ nervosa! >> confessai
<< Dai, Edward ormai si è abituato all’odore del tuo sangue… non ci saranno problemi, vedrai! >> mi rispose Rose e le fui molto grata per il supporto morale… mi piaceva il fatto che stessimo diventando amiche!
Certo, c’era voluto un bel po’ prima di riuscire a farmi benvolere da lei, ma ne era valsa la pena!
<< Non ho paura di Edward… almeno non della sua natura…non so se mi capite! >>
Ero contenta in quel momento di essere ubriaca; in una situazione normale non avrei mai avuto il coraggio di parlare ad alta voce di un argomento simile…
<< Ci siamo passate tutte Bella! E’ normale essere spaventati la prima volta! L’importante è che tu ti senta pronta e che ti fidi di lui! >>
Dopo quelle parole capì che se avevo dei dubbi quello era il momento più adatto per esternarli e cercare di superarli.. Decisi così di aprirmi con loro..
 << io mi fido di lui e so anche che è il momento giusto solo che… ecco, non ho la più pallida idea di come si fà! >>
Rose rise alle mie parole << Non ci solo regole Bella! È una cosa che viene da sé… come andare in bicicletta! >>
Certo, era facile dirlo per loro…
<< Mi dispiace, ma se devo essere sincera dirmi che è come andare in bicicletta non mi aiuta per niente.. ancora non ho idea di quello che dovrò fare! >>
Alice vedendo la mia agitazione si sedette vicino a me e mi mise un braccio sulle spalle…
<< Non preoccuparti Bella! Agitarsi non serve a niente, credimi! Se hai dei dubbi la cosa migliore che puoi fare e parlarne con lui… avete affrontato un sacco di cose assieme, questa è solo un’altra delle tante esperienze! >>
Aveva ragione… avrei dovuto parlarne con lui e insieme avremmo superato anche questo!
<< Sì, d’accordo. Parlerò con lui! >> dissi sorridendo e abbracciando contemporaneamente sia Alice che Rose…
Dopo quel piccolo momento privato, tornammo a scherzare come prima e passammo il resto della serata a ballare.

Domenica sera…. Ormai notte.
Ore 03:00.

<< shh! Sveglierai Charlie! >>
<< hihihi se mi vede ubriaca chissà che mi dice... sono pure incinta! >> continuai ridendo come una scema
<< Alice ricordati di non farla bere più! >> disse Rose mentre mi teneva per il braccio e mi aiutava a salire le scale di casa
<< Bella ti viene da vomitare? >> mi chiese Alice disgustata
A vedere il suo visino da folletto deformato in quell’espressione mi rimisi a ridere
<< Shh! Fa silenzio!! >>
Dopo un tempo che a me parve infinito arrivammo alla mia camera e mi lasciai cadere sul letto..
Ero a pezzi…e la stanza girava come una trottola…
<< Oddio… sono Dorothy del mago di Oz! >>
<< eh? >> mi chiese Rose
<< la casa…sta volando via nel ciclone! Ho anche le scarpette rosse guarda! >> continuai alzando il piede e mostrando ad Alice i tacchi da 12cm che mi aveva obbligato ad indossare
<< ….certo che questa Dorothy era proprio una poco di buono! >> aggiunsi ricordando che nella storia originale la ragazza doveva indossare delle semplici ballerine e non delle scarpe in vernice con tacco a spillo!
Mentre Rose mi toglieva il velo dalla testa e Alice mi aiutava a svestirmi sentimmo dei rumori provenire dalla finestra…
Maldestramente mi girai per capire chi stesse facendo quel chiasso, mentre Alice andava a controllare…
<< E tu che ci fai qui!! No! Torna a casa, non devi vederla! >> la sentì dire
<< Volevo solo sapere com’era andata…dai lasciamela salutare! >>
<< No! >>
Ma nonostante il rifiuto di Alice io mi ero già lanciata contro la finestra urlando << Edward!! >>
<< Zitta Bella! >> mi sgridò nuovamente Rosalie che si trovava vicino alla porta nel tentativo di capire se Charlie si fosse svegliato.
Quando mi ritrovai tra le braccia di Edward capì di essere ritornata a casa…
<< è ubriaca. >> non era una domanda
<< Solo un po’ alticcia, niente che una sana dormita non faccia passare! >>
<< Ma come l’avete vestita! E scandalosa!! >>
<< Dai Edward non fare il pudico… chissà dove ti hanno portato Emmet e Jasper! >>
Lui non rispose, così mi allontanai da lui e cercai di fissarlo negli occhi, cosa non molto semplice in quel momento…
<< ti hanno portato in uno strip-club?? >> chiesi sconvolta
<< è stata tutta un’idea di Emmet! >>
<< COSAA?? >>
<< SHHH!! >> mi zittirono tutti e tre!
<< ti sei fatto strusciare da una donna nuda! Edward!!!! >> e a quelle parole mi staccai da lui come se fosse stato un appestato
<< ma che vai a pensare Bella!! Non mi sono fatto avvicinare da nessuno! >>
<< ah!....ok… meno male! >> mormorai riavvicinandomi e abbracciandolo forte
<< Mettetela a letto prima che Charlie si svegli e la trovi in questo stato!... poi noi tre facciamo i conti! >> disse rivolto ad Alice e Rose
E così dopo un leggero bacio al sapore di gin, Edward se ne andò, e dopo che le mie due amiche mi spogliarono e mi coprirono con le lenzuola profumate, caddi in un sonno senza sogni…
Era stata una bella serata…proprio una bella serata!


Spoiler… non è niente di eclatante… ma almeno capirete che la povera bella dovrà affrontare una giornata mooolto faticosa!:D

<< COOOSAA!??sei ancora a letto!? Datti una mossa Bella! Devi prepararti!! >>
<< Alice…smettila di urlare ti prego…ho mal di testa >> mormorai infilando la testa sotto il cuscino
<< Ti ho portato un’aspirina, prendila e alzati subito dal letto! Devi farti la doccia, la manicure, la pedicure, la maschera al viso, lo scrub al corpo, la ceretta….. Bella mi stai ascoltando?? >>
<< noo!!  voglio solo dormire….lasciami dormire >>
Ma nel momento in cui avevo pronunciato quelle parole, cuscino e lenzuola si erano magicamente volatilizzati ed ero rimasta sul letto vuoto…
<< per favore, abbi pietà di me! >>
<< no! >>

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Conto alla Rovescia ***


Commenti e divagazioni alla fine… buona lettura!:)

CAPITOLO 30  --CONTO ALLA ROVESCIA--

Riso.
Fiori.
Bianco.
Riso…
Ancora fiori…
Bianco.
Tulipani…
Profumo di tulipani, miele…e qualcos’altro di indefinito…
Edward!
<< ti amo Edward >>
La sua bocca si avvicina alla mia…
Dio…non vedo l’ora i baciarlo.
Sento il suo respiro sulla pelle..
Le labbra si sfiorano..
Accorcio le distanze tra noi..

<< CHE COOOSAA!?? sei ancora a letto!? Stai scherzando! >>
Aprì di scatto gli occhi e mi guardai intorno spaesata…
Dov’era Edward?
Ero in camera mia… e davanti a me c’era Alice con uno sguardo molto poco rassicurante.
Dovevo capirlo…
Era lei il tulipano!
Mi girai dall’altra parte immaginando di non averla al mio fianco a strillare
<< Datti una mossa Bella! Devi prepararti!! >>
Ma per quale cavolo di motivo avevo bevuto ieri sera? il cervello mi stava scoppiando…
Che male…
<< Alice smettila di urlare ti prego…ho mal di testa >> mormorai infilando la testa sotto il cuscino
<< Ti ho portato un’aspirina, prendila e alzati subito dal letto! Devi farti la doccia, la manicure, la pedicure, la maschera al viso, lo scrub al corpo, la ceretta….. Bella ma mi stai ascoltando?? >>
Ti prego.. sta zitta…
<< no!  voglio solo dormire….lasciami dormire >>
Ma nel momento in cui avevo pronunciato quelle parole, cuscino e lenzuola si erano magicamente volatilizzati ed ero rimasta sul letto vuoto…
<< per favore, abbi pietà di me! >>
<< no! >>

Mi alzai di mala voglia, con la testa dolorante e gli occhi gonfi…
<< Dio Bella sei uno straccio! Vai a fare colazione, prendi l’aspirina e fila subito sotto la doccia….
Poi andiamo a casa mia, Rose ci sta aspettando! >>
<< Alice mancano un sacco di ore al matrimonio, che bisogno c’è di tutta questa urgenza? >>
<< dovrai essere stupenda…e non permetterò alla tua svogliatezza di rovinare il mio giorno! >>
<< ma non doveva essere il mio di giorno?? >> risposi sconcertata
<< a te non frega niente di tutta questa faccenda, se ti lasciassi fare ci andresti in pigiama all’altare, quindi non rompere e lasciami divertire! >>
Nonostante tutto il suo discorso non faceva una piega!
Uscimmo da casa un’ora più tardi con Alice che sbuffava perché, dopo che aveva dato l’abito da indossare a Charlie, lui si era confuso e si era convinto che Ugo Boss fosse il proprietario del carro attrezzi di La Push!
Quando arrivammo alla villa bianca per entrare dovetti passare da una porta sul retro per poi saltare da una stanza all’altra nel tentativo di non farmi vedere da nessuno!
Mi sentivo molto uscita da un film di spionaggio… non mi sarei sorpresa se mi fossi trovata davanti una stanza piena di laser da attraversare usando movimenti da ginnasta…
Peccato che io non ero mai stata un ginnasta…avrei fatto di sicuro scattare tutti gli allarmi!
Edward non c’era e non sapevo dove fosse; per motivi di “sicurezza” era stato cacciato da casa da Alice…
Uffa, mi mancava…
Appena entrai nella cabina armadio che ormai diventata una sorta di circolo privato al femminile mio, di Alice e di Rose, quest’ultima guardandomi mi accolse con la stessa gentilezza della sorella…
<< Bella!! Dio Santo, ma non avevi mai bevuto in vita tua? Sei uno straccio! >>
<< grazie Rose, sono contenta anch’io di vederti! >>
Evitai ovviamente di fare notare ad entrambe che erano state loro due farmi ubriacare la sera prima.
<< Non ce la faremo mai a prepararla per questa sera…potevi essere un po’ più accorta! >>
Non ce la faremo mai?
Ma  se erano le dieci di mattina e il matrimonio sarebbe stato alle sette di sera?
Che intenzioni avevano?
<< Su Bella, spogliati e infilati nella vasca che Rose ti ha preparato…noi intanto ci occuperemo del tuo viso! >> mi incitò Alice
<< ma me la sono appena fatta la doccia! >> brontolai
<< cosa? Credi davvero che io ti mandi all’altare con quel nauseante profumo di fragola nei capelli! Non ci contare proprio! Poche storia, fai come ti ho detto! >>
E fu così che mi ritrovai immersa nella schiuma al profumo di gelsomino con una appiccicaticcia maschera sulla faccia, due appetitosi cetrioli sugli occhi, e un non ben definito olio nei capelli…
Nello stesso tempo Alice mi stava facendo le unghie delle mani e Rose quelle dei piedi…
Ora capivo perché dicevano che per stasera non sarei mai stata pronta…di questo passo avrei indossato l’abito tra tre giorni!
Non era male comunque tutto quel relax e quelle attenzioni…inoltre durante il bagno ero riuscita anche a dormire un altro po’.
Quando decisero di liberarmi dalla vasca, iniziarono ad acconciarmi a capelli…
Avevo detto ad Alice che non volevo niente di elaborato ma conoscendola non sapevo quanto le mie preghiere venissero ascoltate.
Non potei comunque controllare la “situazione” poichè mente mi pettinavano era arrivata l’ora di pranzo e così avevano deciso di continuare il lavoro anche mentre ero a tavola …
<< posso vedere? >> chiesi quando non sentì più la dita di Rose e di Alice muoversi frenetiche sulla mia testa…
<< No! >> mi risposero semplicemente entrambe
Uffa…ma che noia…
Il pomeriggio passò lento…
Alice mi obbligò ad indossare l’intimo che avrei dovuto portare sotto l’abito da sposa..
Pensavo che Alice mi avrebbe imposto di indossare qualcosa di molto appariscente come suo solito, invece era tutto molto semplice, bianco e di pizzo…
Stavo per ringraziarla quando la vidi avvicinarsi a me con una sorta di strumento di tortura tra le mani.
<< E quello cosa sarebbe?? >> le chiesi dubbiosa
<< come, non lo vedi? È un corsetto! >>
Sì, fino lì c’ero arrivata….
Ma che ci facevo io con quella roba?
<< Mi sto per sposare Alice…non per andare ad esibirmi al Moulin Rouge! >>
<< Ma che dici! >> mi ammonì lei << è bianco! >>
E certo! Solo perché è bianco è meno scostumato?
<< Alice sul serio…non posso mettermelo! Non so nemmeno come si allaccia! >>
<< ma questo non è fatto per essere allacciato Bella, bensì il contrario! >> disse maliziosa
Divenni un peperone a quelle parole!
Cosa?? Avrei dovuto farmi vedere da Edward con quel…. coso??
Non se ne parla nemmeno!
<< No!…non ci penso minimamente, ma sei impazzita?? Mi vergogno…non posso mettermelo! >>
<< Bella, non hai altra scelta! L’abito da sposa è senza spalline e se non indosserai questo durante la cerimonia il vestito ti scenderà e tu mostrerai a tutti gli invitati le tue “grazie nascoste”! >>
A quel punto non potei rifiutare..
Rimasi il resto del pomeriggio in intimo, mentre Rose mi ricopriva il corpo di crema profumata, e Alice si occupava del trucco…
Mentre ero lì iniziai a sentirmi un po’ nervosa…
Erano le quattro di pomeriggio e ormai non mancava molto.
Solo tre ore, e sarei diventata la signora Cullen…
Avrei voluto vedere Edward…
Non lo vedevo dalla sera prima, e non era mai capitato che non ci vedessimo o non ci sentissimo per così tanto tempo…
Senza accorgermene iniziai a fare oscillare il piede nervosa….
<< Tutto bene Bella? >> mi chiese Rose notando il mio comportamento
<< Posso chiamare Edward? >> chiesi con voce flebile sentendo il mio stomaco  iniziare a stringersi…
<< Non credo sia raggiungibile.. è a caccia! >>
Che palle! Io avevo bisogno di un intero giorno di torture per diventare minimamente decente, e lui invece poteva godersi la giornata a caccia, tornare all’ultimo minuto, farsi una doccia, e  già essere bello come un dio!
Questa era proprio un’ingiustizia!
Anche Alice doveva essersi accorta del mio stato d’animo, oppure glielo aveva detto Rose senza farsi sentire a me, perché poco dopo mi disse…
<< Vuoi che vado a chiamare Jasper? >>
Ma io non volevo quella calma artificiale che donava Jasper….volevo la tranquillità vera e proprio, quella che solo il mio amore poteva darmi…
Feci di no con la testa e chiusi gli occhi cercando di rilassarmi… infondo mancava ancora un sacco di tempo…
che avrei fatto tra due ore? sarei totalmente impazzita!
Respirando piano ripresi la calma e tornammo così alla preparazione…

<< Bella, Bella!! >>
Dio, da quanto tempo non sentivo quella voce!!
<< Mamma!! >> le andai incontro impacciata
L’avevo vista solo una volta, ma ricordavo ancora quei suoi lineamenti dolci.
Era così piccolina…mi infondeva tenerezza, come se tra le due la madre dovessi essere io!
<< Oh, sei un incanto… a Edward verrà un infarto! >> commentò il mio abbigliamento discinto
<< Mi ha obbligato Alice a metterlo…ha detto che senza questo  il vestito cadrebbe! >> cercai di giustificarmi imbarazzata.
Lei face una risata allegra, e poi si avvicinò a me con un pacchettino in mano.
<< No, mamma non dovevi! Sai che odio i regali! >>
<< ma non è un regalo! È qualcosa di prestato! >> e con quelle parole aprì il pacchettino che conteneva un fermacapelli d’argento decorato di zaffiri
<< Era di nonna Swan! >> mi chiarì mentre me la porgeva
<< Oh, mamma è stupenda! Grazie!! >> e nel dirlo l’abbracciai forte…
Alice la prese subito tra le mani, e l’appoggio in un angolo del lungo tavolo ripieno di prodotti di bellezza..
<< La metteremo alla fine, quando sarei vestita e avremmo finito l’acconciatura! >>
Le feci un sorriso radioso!
<< Bene, ora con la spilla hai qualcosa di prestato, con l’anello della mamma di Edward qualcosa di vecchio, il vestito e qualcosa di nuovo….ti manca qualcosa di blu! >> e saltellando si diresse verso un enorme cassettiera dalla quale prese due indumenti e me li lanciò…
Mi ritrovai così in mano due giarrettiere una bianca e una blu..
<< Le ho comprate a Port Angeles appena ho saputo del vostro matrimonio! >> disse contenta mentre si inchinava e mi aiutava ad indossarle
Ero imbarazzata…
Ora sì che sembravo una ballerina del Moulin Rouge, mancava solo che mi mettessi a fare il can-can!
<< Mamma, papà dovè? >>
<< E di sotto tesoro… ha già accompagnato qui il reverendo Weber…è venuta anche Angela! È tua amica vero? Ci ho scambiato quattro chiacchiere, è proprio una cara ragazza! >>
A quella notizia sorrisi; ero contenta che ci fosse anche lei lì! Chissà se avevano invitato anche qualcun’altro della mia scuola?
Dopo un altro breve scambio di battute, notando che si stava facendo tardi, Alice fece  allontanare tutti e ritornò a prendersi cura dei mie capelli…
Diversamente da prima la sentì trafficare in modo molto più delicato… non mi era possibile però capire cosa stesse facendo, a causa dell’assenza di uno specchio…
Morivo dalla curiosità!
E dopo avermi fatto mettere in piedi andò verso l’enorme scatola e cominciò a tirare fuori il mio abito bianco…
In quel momento il sole estivo che stava già calando, scomparve definitivamente, e lasciò la casa al buio della sera.
Un’ora…
Mancava solo un’ora…
Da dove mi trovavo potevo già sentire le voci degli invitati appena arrivati, e la musica di un’orchestra di violini, probabilmente chiamata per intrattenere le persone fino al momento della cerimonia…
Lo stomaco  mi si strinse in una morsa e sentì formarmisi un enorme nodo alla gola…
Iniziai a sudare freddo…
<< Bella, ma che combini?…ti scioglierai tutto il trucco a fare così! >> mi ammonì Alice avvicinandosi a me..
 << Sono nervosa… >> mi limitai a sussurrare
Diversamente da prima però quello era attacco di panico in piena regola…
Insomma…tutta quella gente era lì per vedere me…
Vestita come un burattino…
Per giunta di bianco, quando tutti pensavano che in realtà fossi incinta…
<< Chiamo Jasper! >> disse risoluta Alice allontanandosi da me
<< no, voglio Edward! Alice chiamalo per favore! >>
<< Bella, no! Non ti può vedere! >>
<< fallo stare fuori dalla porta! Per favore! Non penserò a  vestito giuro! Solo un minuto, per favore! >> la pregai mentre il cuore mi sembrava stesse per uscirmi dal petto…
Ci pensò su qualche secondo, e poi annuì…
<< Rose, vieni con me...Edward non deve leggere i tuoi pensieri! >>
E così uscirono entrambe lasciandomi sola…
Mi sedetti sulla poltrona accanto al letto di Alice, e iniziai a respirare lentamente,cercando di non sudare e di combattere quella voglia assurda di passarmi la mano sul viso e tra i capelli nel tentativo di smorzare la tensione accumulata…
Dopo pochi minuti sentì bussare la porta, e la vidi aprirsi, lasciando solo un piccolo spiraglio aperto
<< Bella… >>
Oddio quanto mi era mancata la sua voce
<< Edward.. >> dissi semplicemente accostandomi alla porta e immaginando che non ci fossero quegli 8 cm di legno a separarci
<< mi sei mancata.. >> sussurrò piano allungando la mano al di là della porta e afferrando la mia…
<< anche tu mi sei mancato…. >>
<< sono nervosa… >> confessai dopo un breve momento di silenzio…
<< sì, lo sento! >> rispose lui…
stava sorridendo…potevo immaginarlo chiaramente
<< và tutto bene amore… presto sarà tutto finito e ci saremo solo io e te… come prima! >>
<< solo noi due vero? >> chiesi titubante
Avevo uno spaventoso bisogno di rassicurazioni…
<< Certo amore, noi due soli…e non mi separerò più da te! >> finì la frase ridacchiando
Era tranquillo, lo sentivo dalla sua voce, e questa sua calma ebbe l’effetto di acquietare anche me…
<< sei pronta? >> mi chiese curioso quando sentì il mio respiro tornare regolare
<< devo solo vestirmi e poi sono pronta! >> e mentre dicevo quella frase lo sentì stringermi maggiormente la mano…
<< Bella….. >>
Rimasi sorpresa da  quella voce bassa e roca.
<< cosa? >>
<< …che cosa indossi? >>
Oddio!
<< questo fa vacillare gravemente il mio autocontrollo! >> aggiunse mentre continuava a stringermi convulsamente la mano
<< Edward scusa!! >> non sapevo che dire! Attraverso i miei pensieri aveva visto il mio abbigliamento e ora non solo ero terribilmente imbarazzata, ma mi davo anche della scema perché per colpa della mia disattenzione rischiavo che Edward, in un momento di poca lucidità, aprisse la porta!
Nonostante le mie lamentele non volevo che mi vedesse prima del matrimonio…
Insomma…non ero mai stata una che credeva al fato e alla fortuna…
Ma meglio non rischiare no?
<< no,non è colpa tua…sono io che ho difficoltà a controllarmi…..Dio, sei bellissima! >> sussurrò con le labbra contro la porta…
Beh, non era proprio l’unico ad aver difficoltà a controllarsi…non sapeva quanto desiderassi anch’io aprire quella porta e lasciarlo entrare…
<< Alice mi ucciderà! >> sussurrai iniziando a prendere in seria considerazione l’idea di spalancare quello stupido pezzo di legno…
<< NON CI PROVATE NEANCHE! Tu, fila in giardino e non osare muoverti da lì! E Bella… Mi aspettavo molto di più da te, Vergogna!! >> ci interruppe Alice entrando nella stanza e agitando la testa arrabbiata.
Abbassai il capo colpevole…questa volta non avevo scuse!
Con l’aiuto di Rose, indossai il mio abito, facendo attenzione a non sporcarlo con il trucco o a non rovinare l’acconciatura, e dopo che tutto fù a posto ed ebbi indossato dei vertiginosi tacchi bianchi, la mie due mie amiche con un sorriso enorme, mi accompagnarono davanti ai tre specchi nella cabina armadio…
Quando vidi la mia immagine riflessa, non riuscì a trattenere una lacrima …

Ok, qualcuna di voi si aspettava il matrimonio per caso???:):)
Beh, se è così chiedo umilmente perdono ma non mi sentivo ancora pronta per far diventare la mia Bellina una Signora Cullen!XDXD
Questo capitolo non  mi piace molto, ma mi sentivo in obbligo di descrivere il momento poco prima della cerimonia…infondo credo che sia un nervosismo molto bello quello che senti prima di sposarti no?...boh, forse no!:S
Rispondo alle recensioni:
X Rebecca73: Ah…beh…ecco….in poche parole…diciamo pure che Bella sono io...sì, non sono molto normale, lo so; ma all’inizio della storia ho immaginato come mi sarei comportata io se mi fossi trovata all’interno del libro…e questo è quello che ne è venuto fuori!...mi fa piacere che la trovi divertente, grazie!XD baci
X Romina 75: In realtà non sono mai andata ad un addio al nubilato…pensavo di aver detto una marea di stupidaggini, mi fa piacere che un po’ ci ho preso!:)… riguardo al pezzo di Dorothy, è una scena che mi è successa veramente, e siccome io e le mie amiche siamo morte dalle risate ho pensato che sarebbe stato divertente metterlo nella storia!:)
X Cullenpersempre: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo… con questo sono un po’ in ritardo ma non ero molto ispirata… mi sa che come Bella sto iniziando a sentire il nervosismo del matrimonio!XD
X ClaudiaSv16: L’idea di far ubriacare Bella ce l’avevo già da un po’, così ho colto l’occasione!:D avevo voglia di fare un capitolo comico, mi fa piacere che sia venuto bene!:D….beh…che dire…Edward…è Edward!;)
X Shasha5: Benvenuta anche a te nel magico mondo della mia mente pazza! Non sai quanto sono contenta che la ff ti piaccia, gongolo di gioia ogni volta che qualcuno mi dice che l’ha letta tutta d’un colpo!XDXD
Ma sono ancora più contenta perché mi hai chiesto di Denny! Poveretto… nessuno ci ha più pensato a lui! Le tue domante avranno una risposta, ma molto più avanti… non posso anticiparti niente! Questa storia sta per finire, ma in realtà mi sono già messa a lavoro per continuarla…e in quella storia parteciperà anche il mondo reale da cui la mia Bella viene!...ihihi…non vedo l’ora di cominciarla!...ovviamente prima devo finire questa! E riguardo ai poteri di Bella…quando comincerà a saperli usare, potrà, se vorrà, portare qualcuno con sé!...basta! ho detto troppo!:S baci

Ah, dmenticavo..GRAZIE!! ai 200 che hanno messo la mia storia tra le seguite e le preferite e chi mi ha messo tra gli autori preferiti! Vi adoro!!
Grazie anche a chi commenta e chi ha letto!
Bacioni

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** La Signora Cullen ***


Vi lascio leggere…. commenti e risposte alla fine!

CAPITOLO 31  --LA SIGNORA CULLEN--

Il vestito di cui ormai mi ero perdutamente innamorata mi fasciava il corpo come mai prima d’ora l’avevo visto fare…
Alice aveva ragione, senza quel corpetto non mi sarebbe mai stato così bene
E le scarpe mi slanciavano più di quanto l’abito non facesse già…mi sentivo altissima
Ma la cosa che più mi affascinava erano il mio viso e la mia pettinatura…
Il trucco era  leggero e semplice,  proprio come piaceva a me, e i capelli erano stati raccolti in una complicatissima acconciatura che lasciava solo scendere qualche solitario boccolo lungo il collo…
Al posto del velo, che come avevo già detto più volte odiavo, Alice mi aveva fissato tra i capelli una corona di fiori e nastri di seta bianchi…
Mentre mi commuovevo davanti alla mia stessa immagina, Alice si avvicinò a me e delicatamente incastrò la spilla prestatami da mia madre tra i ricci raccolti…
<< Sei la sposa più bella che abbia mai visto...sei contenta? >>
Invece di parlare a raffica come suo solito, si limitò a sussurrare quelle parole, come se la sua voce troppo alta potesse rompere quel magico momento…
Non gli risposi, ma dalla mia espressione poteva capire bene come mi sentivo…
Ero felice.
Anzi ero al settimo cielo!
Per la prima volta da quando avevo conosciuto i Cullen non mi sentivo più il brutto anatroccolo della situazione…
Ora ero diventata anch’io bellissima come loro!
<< Bella, sei pronta! Sono le sette passate! >>
Charlie ruppe il silenzio creatosi, entrando nella stanza…
<< Wow Bells! Sei una favola! >>
Mi girai verso di lui rivolgendogli un sorriso caloroso…
Tutto questo ovviamente prima di collegare il cervello e riflettere sulle sue parole
<< Cooosa??? Le sette passate!!...oddio, è tardi!! >>
E così presi con entrambe le mani il fondo della voluminosa gonna per facilitarmi la corsa, e aiutata dalle mie “damigelle” mi precipitai al piano di sotto, cercando di non inciampare…
<< Ok, Bella. È il momento… Ora usciamo noi, e poi quando senti la musica Emmet ti aprirà la porta e tu esci d’accordo! Mi raccomando 1, 2, 3, passo! Non te lo scordare! >> Alice era tornata nel ruolo di generale
<< E non metterti a correre!...devono ammirarti tutti… >>
Stava per uscire ma tornò indietro
<< ah, e non t’imbarazzare…non voglio una sposa rossa come un peperone! >>
<< Alice basta vai! Altrimenti Edward penserà veramente che l’ho abbandonato sull’altare! >>
Lei fece una risata contenta e uscì velocemente dalla porta che dava al giardino sul retro dove tutti gli invitati aspettavano la mia comparsa…
Era il momento…
Non ci potevo credere, mi stavo sposando!
Mi sembrava tutto così irreale…
come se quest’ultimi giorni fossero passati alla velocità della luce, e adesso mi ritrovassi lì, pronta ad uscire da quella porta e a diventare una signora Cullen, senza essermene realmente accorta..
Mi sentivo nervosa…
Ma non era la stessa paura che mi aveva colta nella camera di Alice, era più impazienza di uscire e di sposarmi una volta per tutte,
di togliermi questo chiodo fisso che ormai mi aveva tartassato per due mesi.
Non vedevo l’ora!
<< Sai Bella… >> disse Charlie interrompendo il flusso dei miei pensieri << sei davvero stupenda oggi…e nonostante tutto…sono contento....infondo Edward è un bravo ragazzo…e sono contento anche di diventare nonno! >>
Era la prima volta che mi diceva una cosa del genere.
Come me, lui non era molto bravo con le parole e aveva sempre un certo imbarazzo ad esprimere i propri sentimenti ad alta voce…
Mi voltai verso di lui pronta a ringraziarlo, quando una sinfonia di violini riempì l’aria intorno a noi…
Sapevo che quello era il segnale che mi indicava di uscire, ma sapevo anche che non avrei più avuto un’altra opportunità del genere per parlare con Charlie, così ignorando la musica lo abbracciai forte e gli sussurrai all’orecchio
<< Ti voglio bene papà! >>
E dopo essermi staccata, senza attenere una risposta che probabilmente non sarebbe mai arrivata, mi avvicinai alla porta di legno massello e uscì fuori all’aria umida e fresca della sera.

Il giardino era esattamente come lo ricordavo ma visto con il buio della notte era ancora più bello…
I fiori decoravano l’ambiante e deliziavano tutti con il loro dolce profumo, e Alice aveva istallato lucine su tutti gli alberi, e grandi lanterne bianche tenute a mezz’aria da una intricata rete di cavi…
Il tutto creava una atmosfera molto romantica e tranquilla.
Nonostante le mie preoccupazione, quel folletto pazzo aveva fatto le cose esattamente come avrei voluto io!
Notando che ero rimasta impalata a fissare la scena che mi si presentava davanti, Charlie mi diede un piccolo strattone, e iniziai così a camminare lungo il percorso che mi portava sotto l’archetto dove probabilmente il pastore ed Edward mi stavano aspettando…
Nonostante tutto, ancora non avevo rivolto lo sguardo verso di lui…
Mi sentivo in imbarazzo da una parte, conciata come una bambolina, ma dall’altra parte era come se volessi tenere la parte migliore di tutto  per ultimo…
Intorno a noi c’erano un sacco di visi conosciuti e non:
i miei compagni di scuola, i ragazzi di La Push, Jacob che mi faceva un sacco di buffe espressioni nel tentativo di farmi ridere…
e poi Billy, il Clan dei Denali, e mamma… che piangeva come una fontana nella prima fila, consolata dalla mia seconda mamma, Esme che probabilmente se avesse potuto sarebbe stata nelle medesime condizioni….
Ai lati del gazebo di fiori invece c’erano da una parte Rosalie e Alice, vestite d’azzurro e perfette nei minimi dettagli, e dalla parte opposta Jasper ed Emmet, che stranamente non se la ridevano prendendomi in giro per la mia camminata sgraziata o per il rossore sulle guance, ma mi rivolgevano semplicemente un sorriso caloroso…
Poi il pastore con la tipica tunica…
E infine…
Edward.

Rimasi senza fiato quando i miei occhi incrociarono i suoi, e forse era la mia vista o la luce, ma sembrava che anche i suoi occhi fossero lucidi dall’emozione, e mi rivolgeva un sorriso che in quel momento fui sicura non avrei mai dimenticato per il resto della mia vita..
Era in piedi, in una posizione retta con le mani dietro a schiena e la testa alta… come se si sentisse fiero di stare per diventare mio marito.
Il completo blu scuro esaltava ancora di più la sua figura alta e muscolosa…
Era di una bellezza sconvolgente…
Ti amo Edward
Pensai in quel momento sicura che mi avrebbe sentito, e infatti lui come risposta mi rivolse uno dei sorrisi più dolci che gli avessi mai visto fare.
Fu in quel momento capì che tutte le paure, la ansie e i pensieri che mi avevano crucciato in tutti questi mesi  erano stati assolutamente inutili!
Io ero nata per quello…
Ero nata per incontrare Edward Cullen e  legare indissolubilmente la mia vita con la sua…
<< Chi offre questa donna? >> sentì pronunciare il Pastore Weber quando arrivai ai piedi del gazebo
<< Charlie Swan >> disse imbarazzato papà, mentre guidava la mia mano verso quella di Edward che continuava a tenere lo sguardo fisso su di me facendomi arrossire
Mi ritrovai così mano nella mano con il mio miracolo personale, ad ascoltare il prete parlare e fare brevi letture.
Di solito doveva esserci  una parte dove lo sposo e la sposa si scambiavano dichiarazioni d’amore, ma ovviamente io avevo detto ad Alice che non avevo alcuna intenzione di fare una cosa del genere davanti a tutti gli invitati, così per ovviare a questa mancanza il Pastore aveva saggiamente deciso di allungare la sua omelia…
In quel momento non desideravo altro che smettesse con tutte quelle chiacchiere inutili e passasse subito alle promesse.
Ogni tanto giravo lo sguardo verso Edward, e lo trovavo intento a sorridermi mantenendo sempre quell’aria fiera che da quando l’avevo visto lo contraddistingueva…
Gli strinsi forte la mano, e lui di risposta iniziò ad accarezzarmi con il pollice il dorso della stessa…
Mi piaceva questa cosa…
Ne io ne lui stavamo ascoltando quello che il papà di Angela stava dicendo agli invitati, ma nuotavamo nella nostra bolla, dove esistevamo solo io e lui.
<< Gli anelli prego.. >> quelle parole mi fecero risvegliare
Visi Jasper avvicinarsi ad Edward e porgergli una scatolina di velluto nero all’interno della quale svettavano due luminose fedi d’oro bianco, e al centro di esse il mio anello di fidanzamento che avevo dovuto restituire per avere l’anulare libero durante la cerimonia…
Mi era dispiaciuto molto dovermelo togliere, ma sapere che Edward l’aveva messo assieme alle nostre fedi mi rincuorò.
Mi prese così delicatamente la mano sinistra e guardandomi negli occhi tanto intensamente da farmi perdere dentro di essi, sussurrò quelle parole che non credevo nessuno uomo mi avrebbe mai detto
<< Io Edward Anthony Masen Cullen, prendo te, Isabella Marie Swan, come mia legittima sposa, e prometto di esserti fedele sempre, di amarti, di onorarti e di essere tuo e soltanto tuo, per il resto dell’eternità >> e dopo  quelle parole fece scorrere leggero nel mio dito quel cerchietto luminoso, che sembrava tanto piccolo e indifeso, ma che nascondeva un significato molto profondo
E dopo aver fatto quel gesto, silenziosamente di girò nuovamente verso Jasper e dopo avere preso l’anello di sua madre, lo rimise subito nel mio anulare, a seguito della fede, facendolo tornare nel posto che ormai gli spettava di diritto…
<< Io Isabella Marie Swan, prendo te Edward Anthony Masen Cullen come mio legittimo sposo, e prometto di esseri fedele sempre, di amarti, di onorarti e di essere tua e soltanto tua, per il resto dell’eternità >> a quelle parole non riuscì a trattenere una lacrima, e poi come aveva fatto precedentemente lui, presi la fede e gliela infilai dell’anulare sinistro, rimanendo sorpresa da quando  la sua mano potesse sembrare più completa ora, con quel piccolo gioiello a decorarla.
<< E con l’autorità a me conferita come pastore di questa Chiesa e  alla presenza di  questi testimoni qui raccolti, io vi dichiaro marito e moglie.
Puoi baciare la sposa.. >> sussurrò infine verso Edward che sorrideva felice
E così lui, dopo aver tolto la lacrima che silenziosa rigava la mia guancia, mi alzò il mento verso di se e mi baciò con una dolcezza infinita…
Sentivo tutti intanto applaudire, lanciare riso e complimentarsi, mentre io rimanevo ammaliata dal profumo di Edward…
<< Ti amo >> gli sussurra sfiorando le sue labbra con le mie
<< Ti amo >> mi rispose semplicemente lui, prima di afferrami per la vita, alzarmi di peso e decidere di approfondire il nostro bacio, provocando così nuovi applausi e incitamenti!
Quando mi lascio andare mi prese stretta per mano e iniziammo a  salutare tutti gli invitati che ormai ci avevano circondato…
Abbracciai un sacco di persone, alcune conosciute, altre che non avevo mai visto in vita mia, ma non mi importava nulla perché mentre lo facevo sentivo la mia mano sinistra stretta in quella fredda di Edward, e questo era tutto quello che mi interessava…
Mentre continuavamo a salutare tutti ci dirigemmo sotto un grande tendone dove Alice aveva organizzato un rinfresco e una piccola orchestra aveva iniziato a suonare…
Per evitare di obbligare i Cullen e il Clan dei Denali a mangiare, invece di una normale cena si era optato per un Buffet, così nessuno si sarebbe accorto che alcuni degli invitati non mangiavano…
Ad Edward toccò comunque addentare una fetta della torna nuziale (la torta più grande che avessi mai visto), diventando così l’obbiettivo delle prese in giro di Jasper ed Emmet, che se la ridevano come matti a vedere la faccia del fratello deformarsi dal disgusto nell’ingoiare quella che per me era una vera e propria delizia!
Per il resto facemmo tutto quello che si fa ad un normale matrimonio:
lanciai il Bouchet che fù intercettato da Jessica e fui obbligata a farmi togliere le giarrettiere da Edward!
Quello fu il momento più imbarazzante della mia vita, non solo perche Edward mi alzò letteralmente la gonna scoprendomi l’intera gamba davanti a tutti,ma anche perché i suoi fratelli notando che portavo ben due giarrettiere, iniziarono a prendermi in giro con battutine di pessimo gusto
<< Bella! Addirittura due? Cos’è ci hai preso gusto a farti togliere gli indumenti con i denti da Eddy? >>
<< Chissà quante ne ha nell’altra gamba! >>
Per farli stare zitti Edward li colpì in pieno viso con le giarrettiere stesse!
Il resto della serata passò tranquillamente..
Ballai praticamente con tutti, anche con Billy, ma il momento più bello fu con Jacob, che essendo negato nel ballo peggio di me, decise di improvvisare un tango tutto suo, facendomi ridere come una pazza…
Solo verso fine serata riuscì a ballare con Edward che, mentre ero ancora stretta dell’abbraccio freddo di Emmet, mi prese improvvisamente per la vita e mi trascinò al centro della pista...
<< di questo passo non ti avrei rivista fino a domani! >> disse ridendo e stringendomi a sé, affondando il viso tra i miei capelli, che dopo la cerimonia mi ero fatta sciogliere dalla stretta acconciatura
<< Anch’io pensavo che non avrei mai ballato con te questa sera…ogni volta che ti trovavo e tentavo di avvicinarmi mi portavano via! >> risposi io portando le mie braccia intorno al suo collo e beandomi della sensazione fresca del suo corpo
<< Oggi si un incanto amore mio >>
<< e tu sei molto di più…devo ammettere che il blu ti dona signor Cullen! >>
<< Anche a lei dona molto il bianco….signora Cullen! >> sussurrò iniziando a baciarmi lentamente
Continuammo a danzare per un po’ e a baciarci finché non arrivò Tanya a disturbarci..
<< Bella, posso rubare tuo marito per cinque minuti? Ha ballato con tutte tranne che con me stasera! >>
Avrebbe dovuto darmi fastidio, visto che lei era bella come una venere greca e inoltre sapevo benissimo che in passato aveva provato a sedurre Edward più volte, ma in quel momento non mi importava molto…
Ormai lui era mio marito.. non avrebbe più potuto farci niente…
Così di fronte a lei lo baciai con tutta la passione che avevo, tanto per marcare il territorio come i cani, e poi mi allontanai ancheggiando verso Alice che se la rideva come una matta per il mio piccolo siparietto…
<< Allora Bella, tra un’ora dovrete partire, quindi ti aspetto tra mezz’ora in camera mia per aiutarti a cambiare l’abito ok? >>
<< Cosa? Partiamo? Per dove?...oddio! mi porta all’isola d’Esme davvero Alice? >>
Lei non mi rispose, ma il suo sorriso a 36 denti era sufficiente..
<< oddio, che bello!! >> mi misi a saltellare impazzita esattamente come di solito faceva il folletto quando una cosa la entusiasmava più del dovuto…
Forse aveva ragione Edward: a starci troppo tempo assieme mi stava influenzando…
<< Stai calma Bella! Edward non voleva portatrici perché non sarebbe stata una sorpresa, ma alla fine l’ho convinto io, e ha optato per farti una sorpresa sul momento in cui sareste partiti…
Non dirgli che te l’ho detto ho mi distruggerà l’armadio! >>
Io mi calmai immediatamente e con aria tranquilla e indifferente risposi
<< ma tu Alice non mi hai detto niente! >>
<< Brava, vedo cha hai capito! >>
Così contenendo l’euforia e cercando di non pensare all’Isola d’Esme o all’altalena (perché Edward in quel caso avrebbe subito capito che gli stavo nascondendo qualcosa) tornai dai miei invitati…
Quando la musica finì e ne ricominciò una nuova decisi di andare a riprendere mio marito..
Mi limitai ad avvicinarmi ed Edward, dopo averla educatamente ringraziata in perfetto stile primi del novecento, si allontanò velocemente da  Tanya e cingendomi per la vita mi stampò un bacio sulle labbra!
<< Ti và di stare un po’ sola con me? >> mi domandò sorridente
Mi limitai ad annuire, sorpresa da quella sua richiesta, e così mi feci trascinare da Edward in un angolo del grande tendone, dove erano rimasti  tavolini e sedie vuote, visto che la maggior parte degli invitati stava ballando e molti altri erano tornati a casa.
Lo vidi sedersi su una di quelle sedie e mi invitò ad accomodarmi sulle sue ginocchia…
Ovviamente non potevo rifiutare un proposta del genere, così mi accoccolai come una bambina su Edward e iniziai ad accarezzargli i capelli, mentre lui faceva passare la mano sulla mia schiena lasciata nuda dal vestito
<< Sai, volevo farti una sorpresa riguardo la meta della nostro viaggio di nozze… ma purtroppo fare una sorpresa a te è molto più complicato di quanto si possa immaginare.. >>
Risi divertita a quelle parole…
<< sò che tenevi molto a visitare l’Isola d’Esme, anche se ancora mi è oscura la motivazione, così dopo una lunga ed estenuante discussione con Alice, alla fine ho deciso di esaudire il tuo desiderio! >>
A quel punto non potei più trattenere la mia felicità
<< oh grazie Edward, grazie!! >>  esultai abbracciandolo di slancio e cominciando a lasciargli baci in tutto il viso provocando la sua ilarità
<< Calmati Bella, fammi finire il discorso...quello che volevo dirti è che partiremo direttamente stasera! Sò che non è molto comodo partire la sera, ma vorrei che…sì beh, insomma che… >>
Era imbarazzato….
Perché era imbarazzato?
<< ecco vorrei che la nostra prima….notte… da sposati…fosse là! >>
Ah…ecco perché!
Ok, ora però anch’io ero imbarazzata…
<< sei tutta rossa.. >> sussurrò sorridendo e passandomi dolcemente il dorso della mano sulla guancia ormai infuocata.
Era facile parlare per lui… non poteva arrossire! ma avrei voluto vedere se a quelle parole anche lui non sarebbe stato paonazzo!
<< Hey Bellina, nostro fratello  per caso ti stà sussurrando sconcezze all'orecchio? >>
Emmet…prima o poi l’avrei ucciso!
<< Taci scimmione, lasciala stare! >> lo riprese Rose acidamente, per poi cambiare subito tono e rivolgersi a me con dolcezza
<< Bella è ora che tu vada a cambiarti, Alice ti sta aspettando! >>
Così dopo ave dato un fugace bacio a Edward mi diressi verso la camera di Alice, dove lei, e più tardi anche Rosalie mi aiutarono a togliere il vestito bianco, e me ne diedero un altro sempre senza spalline e corto fino al ginocchio, molto più comodo e meno ingombrante.
Quando tornai di sotto notai che anche Edward si era cambiato, e ora tutti gli invitati si erano raggruppati davanti alla porta d’entrata, dove l’Aston Martin nera di Edward faceva bella mostra di sé e catturava l’attenzione della parte maschile degli invitati, compresi Jake e Charlie…
<< Ma le valigie? >> chiesi ad Edward quando riuscì a raggiungerlo
<< Ci ha pensato Alice, non preoccuparti! >> e dopo quella frase mi prese per la mano e mi accompagno davanti alla macchina.
Lì abbracciai Charlie, Reneè, che se era rimessa a piangere, Jake e tutto il resto dei Cullen che continuavano a congratularsi con noi…
Ero veramente felice… felice come non lo ero mai stata in tutta la mia vita…
A quel punto non riuscì a trattenere le lacrime!
Salì in macchina, ancora commossa per tutto l’affetto che avevo ricevuto a parte di tutti, e dopo essere partiti, mi sporsi dal finestrino e con tutta la voce che possedevo urlai un << Vi voglio bene! >> a quella mia strana, numerosissima ma stupenda famiglia!


O. Mio. Dio….sto per scoppiare in lacrime!
E io che non sono una tipa romantica…dopo questo capitolo sono finita a desiderare anch’io di sposarmi…
mmmm…brutto affare!!
Che ne pensate??
È venuto bene??
Sono n po’ complessata per questo capitolo, ma sono quelli più importanti e ci tengo particolarmente!
Vi chiedo scusa per il ritardo ma sono in periodo di esami e l’unico momento che ho per scrivere è a pranzo e a cena…quindi i capitoli li scrivo lentamente e ci metto un po’ a postare!
Anche per il prossimo dovete aspettare un po’, almeno finché non sarà passato il periodo di studio convulsivo! :S
Rispondo alle recensioni:
X Cullenpersempre:  beh se ti è venuta l’ansia vuol dire che ho fatto un buon lavoro e ho scritto bene no? XD Spero che anche questo capitolo dia le giuste emozioni (io mi sono emozionata a scriverlo, devo ammetterlo!:) )
X Fracullen: povero Eddy… non lo lascio mai stare! Mi dispiaceva scrivere un capitolo senza una piccola comparsa di Edward, così mi è venuta l’idea della porta!XD
X ClaudiaSv16: Si, beh…quando mi sposerò io (se mai accadrà) il mio sposo si dovrà seriamente preoccupare che non scappi dalla finestra o roba del genere…mi è venuta l’ansia solo a scrivere il capitolo…se mi dovessi sposare veramente non so che farei!:)  baci
X Rebecca73: hahahah, beh grazie per considerarmi spassosa…insomma…mi piace ridere e mi piace fare ridere un po’ anche nelle storie che scrivo! Baci
X Amayuccia: come vedi invece si sono spostati subito.. volevo che il matrimonio fosse di sera perché lo trovavo più romantico, ma non volevo che la loro prima notte di nozze fosse a casa Cullen con tutto il resto della famiglia che sente cosa succede con il loro super udito alla Superman(che vergogna!!) Quindi chissenefrega se è notte, io gli ho fatti partire lo stesso!XDXD
X Shasha5: ahahah! Tranquilla la ff la continuo! Amo troppo questa storia per non continuarla…il mio unico dubbio rimane se scrivere il continuo separatamente con un altro titolo (che ho pure già in mente), oppure proseguire qui, finendo però per scrivere 100 capitoli! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, ci ho messo un’eternità per scriverlo! Ah, volevo anche aggiungere che nonostante io non abbia mai recensito (perché sono una inguaribile pigrona) sono una fan accanita della tua ff Brother and Sister’s Love, e praticamente mi sta per partire un esaurimento nervoso per capire cosa cavolo succederà adesso che sanno di loro due Carlisle ed Esme!...ok, non centra molto questo ma non importa! Grazie per apprezzare la mia storia!:D Bacio
X Romina75: Ho già tormentato troppo Edward e Bella, per un giorno li ho lasciati in pace e ho fatto scorrere tutto liscio!:) mi fa piacere che anche tu ritieni che questa storia possa avere un seguito! Strano ma vero, mi è venuto in mente il continuo della ff, appena avevo scritto il primo capitolo!

Grazie a tutti per leggere la mia ff, per commentarla e per aggiungerla tra le seguite e i preferiti!
Grazie anche a chi mi ha aggiunto tra gli autori preferiti!

Niente Spoiler, ma insomma....non ci vuole molto a capire cosa succede no??XDXD

Abbiate pazienza per il prossimo aggiornamento… non tarderà troppo, lo giuro!:D

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Insieme ***


Eccomi tornata!
Scusate per il ritardo ma lo studio mi sta impegnando praticamente tutto il tempo libero a mia disposizione e scrivo lentamente!
Non vedo l’ora finiscano gli esamiii!!!!
Comunque, ecco il capitolo tanto atteso!
È infinito, lo so (ben 12 pagine word, il mio record personale!) ma non potevo assolutamente dividerlo…
Probabilmente mi avreste uccisa!:D
Ho cercato di rendere il tutto più reale possibile, spero che per questo non rimaniate deluse!
Ma tranquille, i due piccioncini rimarranno a Isola d’Esme per un bel po’!XD
Grazie come al solito a tutte le persone che leggono, recensiscono, e aggiungono la mia storia tra le seguite e  i preferiti!

Rispondo alle recensioni:
X Romina75: Sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto… ho cercato di discostarmi dall’originale, ma purtroppo un matrimonio è sempre un matrimonio, e non potevo modificare più di tanto… Spero che anche questo capitolo ti piaccia, come vedrai il regalino della cicogna c’è, ma in questo caso è una scelta ragionata, visto che sia Bella che Edward sanno bene che cosa rischiano!
X ClaudiaSv16: Oddio…una delle più belle storie che hai letto….grazie, sei troppo gentile! Davvero, volo a due metri da terra quando leggo queste recensioni…altro che sindrome di Peter Pan!:)
X Vampiretta4ever: non si dimentica del particolare di Isola d’Esme… diciamo che non è una cosa di cui ci si puoi scordare!XD  cmq in questo capitolo si affronterà il problema! :)
X Fracullen: Beh se il capitolo precedente era realistico…forse qui mi sono spinta oltre! Ho cercato di descrivere il tutto in modo più reale possibile, ma non so se ho fatto bene...spero che anche questo capitolo ti piaccia! Grazie per leggere e apprezzare la storia!:)
X Cullenpersempre: …..anch’io voglio sposare un vampiro bellissimo!! se ne trovi uno gli chiedi se ha un fratello per favore??^^ Sono contenta che il capitolo precedente sia stato apprezzato! L’ho scritto a piccoli tratti e temevo non ci fosse continuità! Ora sono nervosa per questo capitolo…era da un sacco di tempo che aspettavo di scriverlo! Fammi sapere cosa ne pensi!:)
X Rebecca73: Non so perché ma mi è venuta in mente così la promessa di matrimonio, “tuo e soltanto tuo” mi sembrava una cosa molto bella da dire…. Come al solito solo a noi donne può venire in mente una cosa simile!ù_ù
X Shasha:  Scrivere di matrimonio fa male! Adesso siamo tutte in cerca di un vampiro da sposare…. Se Cullenpersempre ne trova uno con due fratelli ti faccio sapere!XD cmq sono troppo contenta che il vecchio capitolo sia venuto bene…non sono una super romantica, pensavo venisse fuori una cosa patetica, invece è stato apprezzato!XDXD spero che anche il capitolo di oggi sia bello, era da tanto che aspettavo di scriverlo e ci tengo particolarmente!

Grazie a tutte per seguire la mia ff! bacioni!
Ah già, chiedo in anticipo perdono per la storia di Salamon…avevo appena scoperto di non aver passato un esame e avevo bisogno di tirarmi su il morale scrivendo un po’ di stupidaggini!o_O

CAPITOLO 32  -- INSIEME--

Non sapevo nemmeno che ore fossero quando riaprì gli occhi, ma di una cosa ero certa…eravamo all’aeroporto.
<< mmm…dove siamo? >> domandai con la voce impastata dal sonno mentre mi stropicciavo gli occhi.
Edward rise alla mia immagine.. dovevo essere in uno stato pietoso, probabilmente con le pieghe del cuscino dell’aereo stampate sulla faccia…
Non me ne curai.
<< Siamo appena atterrati a Rio…perdonami se ti ho svegliata, ma dobbiamo scendere e andare a prendere.. >>
<< un taxi >> lo interruppi cercando di fargli capire che le spiegazioni con me non erano necessarie.
<< esattamente! >>
E così mano nella mano come una perfetta coppietta (in realtà Edward mi reggeva perché dal sonno sarei potuto stramazzare al suolo da un momento all’altro) ci dirigemmo a recuperare i nostri bagagli,  e poi fuori dall’aeroporto ci trovammo davanti ad una vecchia Desoto dai paraurti ammaccati su cui appoggiato vi era un uomo grasso e sudato con in mano un cartello malconcio su cui svettava la scritta “Cullen
<< Edward.. >> lo chiamai dubbiosa << …c’è quella specie di uomo che ti stà cercando >> lo informai senza staccare gli occhi da quel signore che continuava a passarsi la mano sul viso nell’inutile tentativo di togliere le goccioline di sudore che gli imperlavano la fronte..
<< Ah, sì…lui è Salomão! Lavora per la nostra famiglia da anni >>
<< sembra che stia per morire da un momento all’altro… >> gli dissi notando che il povero Salamon continuava a sudare e a guardarsi intorno con aria sconcertata
<< Si chiama Salomão Bella, non Salamon! E comunque per gli umani non è facile accettare la presenza nel mondo di esseri differenti… per le persone che lavorano per noi rimane sempre uno shock rivederci e non trovarci mai cambiati nonostante passino gli anni! >> mi spiegò mentre iniziava a dirigersi verso il poveruomo
<< Olá, é um prazer vê-lo! >> disse Edward porgendo la mano al signore
Lui gli rispose qualcos’atro e i due iniziarono una fitta conversazione di cui io non capì chiaramente nulla…
Sapevo che Edward parlava molte lingue, forse più di quanto potessi immaginare, ma non mi sarei mai aspettata di sentirlo parlare con un accento così perfetto.
Dopo una breve risata nervosa da parte dell’uomo, lo vidi per la prima volta rivolgersi a me e tendermi la mano sudaticcia in segno di conoscenza…
Non riuscì a fermare il mo viso nel deformarsi in una smorfia di disgusto quando capì che sarei stata obbligata a rispondere al gesto.
Cercando di placare il senso di nausea strinsi la mano di Salamon e quando lui si girò per caricare i nostri bagagli nella sua macchina, approfittai del momento per sfregare la mia mano con tenacia sul vestito, ricordandomi di bruciarlo una volta arrivati  a destinazione!
Il viaggio in macchina non durò molto per fortuna, probabilmente Salamon conosceva la passione dei Cullen per la velocità, e in poco tempo ci ritrovammo al porto di Rio dove un motoscafo ormeggiato ci stava aspettando per concludere l’ultima parte del viaggio…
Caricammo le valigie e con qualche altra incomprensibile frase di circostanza da parte di Edward e un semplice << Grazie Salamon >> da parte mia, salutammo quell’uomo disgustoso e partimmo per l’oceano aperto..
Non ero mai andata in barca in vita mia e andarci in piena notte era ancora più suggestivo…
Le luci della costa si distanziavano sempre di più man mano che ci addentravamo nelle acque scure…
Rimasi per un po’ di tempo ad ammirare il paesaggio finché solo il mare e le onde non rimasero a farci compagnia.
In quel buio e in quella desolazione non riuscì a trattenere un brivido nonostante l’aria calda e afosa…
<< Siamo quasi arrivati, non preoccuparti.. >> mi tranquillizzò Edward notando il mio senso di disagio
E infatti dopo poco tempo lo sentì chiamarmi e indicarmi in lontananza una figura frastagliata nel buio della notte…
Quella non poteva essere altro che l’Isola d’Esme!

Edward con una maestria fuori dal comuni ormeggiò la barca ad un piccolo molo e dopo aver preso i bagagli mi aiutò a scendere per evitare che con la mia sbadataggine cadessi in acqua..
Quando mi ritrovai nuovamente sulla terra ferma lui si avvicinò a me e in un sussurro mi chiese << era come te lo immaginavi? >>
Ma non riuscì a rispondere alla sua domanda, tanto ero soggiogata dal paesaggio che mi si parava di fronte…
Ci trovavamo in una piccola baia a forma di mezzaluna, ricoperta da uno strato di sabbia talmente sottile e bianco da sembrare riflettere la luce lunare, e oltre la spiaggia l’unica cosa che si poteva notare erano palme imponenti e canneti…
Dovevano esserci anche molte piante aromatiche in quell’isola perché l’aria era intrisa di un profumo speziato…
 in lontananza si trovava la struttura di una casa, che dall’aspetto moderno tipico delle abitazioni dei Cullen sembrava essere totalmente discordante con l’ambiente naturale e selvaggio dell’isola…
Nonostante questo si poteva affermare fosse un vero e proprio paradiso terrestre..
Mentre mi perdevo nelle mie riflessioni mi sentì prendere per la mano da Edward e insieme iniziammo a camminare verso la casa..
Non so per quale motivo, ma mentre avanzavo affondando i piedi sulla sabbia bianca, iniziai ad avvertire uno strano senso di disagio…
Diedi la colpa alla stanchezza e continuai silenziosa a camminare mano nella mano con Edward che dopo aver aperto la porta d’entrata, si girò verso di me.
In quell’esatto momento mi ricordai di una cosa…
<< non ci provare! >> gli intimai prevedendo le sue intenzioni e scostandomi da lui
Mi guardò come se non sapesse di cosa stessi parlando
<< non provare a fare cosa? >> domando con voce divertita
<< lo sai… a portarmi in braccio oltre la soglia di casa! >>
Alle mie parole si mise a ridere << hai iniziato a leggere nella mente anche tu? >>
<< no, sei solo prevedibile! >>
<< Bella, avanti…mi hai sposato…hai seguito tutte quelle vecchie tradizioni e non vuoi fare anche questa? >>
<< No! >> risposi testarda << ma lo sai che l’atto di portare la sposa in braccio oltre la porta simboleggia la riluttanza della donna a perdere i suoi vestiti?....è una cosa disgustosa e sessista! >> continuai  tenace
<< se è per questo anche il gesto di togliere la giarrettiera, simbolo di verginità, è un segno di rivendicazione sessuale dell’uomo nei confronti della donna… non mi sembra che comunque tu ti sia lamentata >> rispose lui con sguardo furbo…
Cavolo, mi aveva raggirata…
Maledetto Edward e le sue tre lauree!
Lui fece un gran sorriso, notando che non avevo più modo di replicare, e senza darmi il tempo di accorgermene mi prese tra le braccia e superò la porta davanti alla quale ci eravamo fermati..
<< Edward! >> lo richiamai per fargli capire che odiavo quando usava la sua velocità fuori dal comune per obbligarmi a fare cose che non volevo..
Lui però non replicò alla mia occhiataccia, ma mi ripose con delicatezza a terra e, scostandomi i capelli dall’orecchio, si avvicino e mi sussurrò
<< spero tu non sia riluttante a perdere i tuoi vestiti stasera.. >>

O mio dio….
Che aveva detto???
E in quel momento tutta quella ansia trattenuta, tutto quello strano senso di disagio che sentivo da quando eravamo partiti si riversarono in me come un fiume in piena, tanto che il mio cuore mi iniziò a battere furioso nel petto…
Notando la mia espressione e il mio respiro trattenuto Edward si allontanò e imbarazzato biascicò uno << scusa non so che mi è preso… >>
Ma insomma, non aveva detto niente di male infondo…
aveva solo scherzato…
Ma perché allora reagivo a quel modo?
Sapevo che eravamo lì anche per fare quel passo avanti che desideravamo intensamente, ma forse il fatto che ne avessimo parlato così tanto e lo stessimo entrambi aspettando da così tanto tempo mi faceva sentire nervosa e sotto pressione…
Edward si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli più del normale, e guardandosi intorno interruppe il silenzio creatosi con un << ti faccio vedere la casa >>
Così entrambi iniziamo a vagare per quella dimora moderna dove non si poteva non notare il gusto inconfondibile di Esme nell’arredamento…
Quando vidi la stanza blu non potei reprimere un sorriso vedendo la testiera del letto che Edward “avrebbe” dovuto distruggere mentre…
<< perché avrei dovuto distruggerla? >> mi domandò lui curioso ascoltando i miei pensieri
<< no….niente! >> risposi cercando di pensare a qualcos’altro
Eravamo già in imbarazzo, aumentarlo ancora di più non sarebbe stato il caso.
Proseguimmo con il giro della casa, finché non ci fermammo.
A quel punto lo vidi aprire lentamente un’ultima porta, quella della nostra camera da letto..
Un gesto elegante, da uomo di altri tempi che chiede alla propria donna, senza domandarglielo direttamente, di entrare in quella stanza con lui…
Feci un passo in avanti e iniziai a fotografare con la mente ogni singolo angolo…
A sinistra c’era il letto più grande che avessi mai visto.
Era a molto più alto dei letti a cui ero abituata, e intorno ad esso vi era una struttura a baldacchino in legno scuro, decorato da soffici tende bianche.
Sopra erano stati disposti un sacco di cuscini del medesimo colore delle tende, e non vi erano coperte, ma solo candide lenzuola che solo alla vista sembravano morbide come nuvole…
Di fronte ad esso vi era un intera parete di vetro, dotata anche di una porta dalla quale si poteva giungeva direttamente in spiaggia…
vi erano poi due porte che immaginai essere una cabina armadio e il bagno…
<< Immagino che desideri farti una doccia e riposarti… lì c’è il bagno..fai pure con comodo, io intanto svuoto le valige >> disse senza guardarmi negli occhi
Mi dispiaceva che si fosse creato questo imbarazzo tra noi, ma non riuscivo a fare niente per stemperare la tensione, così annuendo leggermente presi la valigia dove tenevo i pigiami e gli indumenti intimi e mi diressi in bagno…
Non mi guardai neanche allo specchio, ma mi infilai direttamente sotto la doccia…
Mi sentivo agitata…
Era come se una mano invisibile si fosse infilata dentro il mio corpo e stesse stringendo senza indugio il mio stomaco…
Cercavo di immaginare come sarebbe stato, cosa sarebbe accaduto, ma anche la mia mente sembrava non collaborare per tranquillizzarmi…
Non avevo una vaga idea di cosa aspettarmi, e questo mi inquietava non poco.
E se non fossimo stati compatibili sotto quell’aspetto?
Insomma…il matrimonio si basava sull’amore, di questo ero certa, ma non si poteva negare che anche il sesso fosse importante nella relazione tra due persone.
E se non gli fossi piaciuta?
E se fossi stata una totale imbranata?
Che avrebbe pensato di me?
Imbarazzata da quella mia stessa idea mi rannicchiai sotto il getto d’acqua freddo tentando di placare il rossore che ormai mi imporporava il viso…
Sapevo che con molta probabilità lui era fuori dal bagno ad ascoltare i miei pensieri, ma in quel momento mi era seriamente difficile bloccarne il flusso…
Quando capì che la doccia fredda era totalmente inutile per raggiungere una sorta di tranquillità,  mi avvolsi nel soffice asciugamano di spugna e mi diressi davanti alla mia valigia, appoggiata sopra la mensola del bagno…
Sapevo cosa Alice ci aveva infilato dentro, ma sapevo anche che da qualche parte in quel groviglio di pizzi e voulant doveva esserci una semplice sottoveste di seta bianca…
Fu un impresa piuttosto ardua trovarla, ma mi sentì più tranquilla a sapere che non sarei dovuta uscire da quella stanza nuda o ancora peggio, con un babydoll di pizzo completamente trasparente…
Quando mi fui vestita e ebbi pettinato i capelli fino a renderli lisci mi posizionai davanti allo specchio di fronte al lavandino e mi guardai negli occhi…
Avevo uno sguardo ansioso e  preoccupato e non dovevo farmi vedere da Edward in quello stato…
Presi così dei respiri profondi e iniziai a rilassarmi…
È tuo marito Bella….è solo tuo Edward… tuo marito…
Lui si fida di te…. Tu ti fidi di lui….
Andrà tutto bene…
Non penserà mai che sei ridicola….
Andrà tutto bene…
Lui ti ama…tu lo ami…
È tutto perfetto….
Dopo lo sarà ancora di più…
Cercando di mantenere i pensieri su quest’onda mi girai verso la porta e lentamente usci fuori…
Lui si trovava di fronte alla vetrata in quel momento ad ammirare lo spettacolare paesaggio notturno..
Si era tolto la camicia, ed era rimasto solo con dei pantaloni corti fino al ginocchio…
Non poteva essere più bello di così…
<< Va tutto bene? >> mi chiese con dolcezza voltandosi verso di me, che ancora me ne stavo impalata davanti alla porta del bagno
Volevo rispondergli, ma temevo da matti che la voce mi uscisse incrinata, così mi limitai ad annuire…
Mi veniva da piangere cavoli…
Com’era possibile?
Edward si avvicino lentamente verso di me, e dopo avermi preso per mano e averci appoggiato le labbra sopra, mi accompagnò fino davanti al nostro letto e si sedette su di esso, invitandomi a fare la stessa cosa…
Quando fui al suo fianco, mi strinse in un abbraccio delicato, e sfiorò le sue labbra con le mie.
Sentivo il cuore che batteva come un tamburo, e ancora peggio, sapevo che lui poteva udirlo benissimo…
<< non siamo obbligati…se non vuoi >> sussurrò con ancora il viso a pochi centimetri
<< …no…voglio…. >> dovetti fare un profondo respiro prima di continuare << voglio, solo che sono un po’ spaventata >>
<< non ti farò del male >> disse con un tono che sembrava stesse parlando più con sé stesso che con me
<< no! Non ho paura di te Edward…io mi fido!.. >>
<< cos’è che ti preoccupa allora? >>
sapevo che lui era a conoscenza dei miei pensieri e non aveva bisogno di farmi delle domande per conoscere la risposta, ma probabilmente pensava che parlarne mi avrebbe aiutato…
Però io adesso dove lo trovavo il coraggio di dirlo ad alta voce?
<< Ecco…io…. Non so come si fa! >>
Dopo aver pronunciato quelle parole trattenni il respiro, aspettandomi che da un momento all’altro mi scoppiasse a ridere in faccia…
Lui invece mi strinse più a se, e mi diede un’altro leggero bacio sulle labbra…
<< mia Bella... pensi che io lo sappia? >> disse con un leggero sorriso
Quindi non lo sapeva neanche lui.
Eravamo proprio messi bene!
<< Ma allora… >>  ma non mi lasciò continuare
<< lo scopriremo insieme amore mio!...è una cosa naturale…è avverrà in modo naturale… non avere paura d’accordo? >>
Era la stessa cosa che mi aveva detto Rose…solo che detta da lui sembrava più vero.
Mi limitai semplicemente ad annuire e insieme ad Edward mi spinsi al centro del letto dove ci stendemmo uno di fianco all’altro.
Edward cominciò lentamente a baciarmi, e fu strano perché in tutte le volte che avevo nella mia mente immaginato quel momento, credevo che tra i due sarebbe stato Edward il più restio e nervoso…
In quel momento invece lui sembrava totalmente a suo agio, mentre io ero tesa come una corda di violino…
<< stai tranquilla Bella >> mi sussurrò con voce roca, alzandosi sui gomiti sovrastandomi con la sua figura e iniziando a baciarmi il collo
Feci così un respiro profondo e cercai di calmarmi…
Sapevo che in quella situazione essere nervosi era la cosa più sbagliata da fare, e che affinché andasse tutto per il meglio dovevo stare tranquilla, ma il mio cuore non si decideva a smettere di battere come un tamburo…
Edward torno alle mie labbra, mordicchiandole come se volesse assaggiarle, e con le mani iniziò a far scendere le spalline del vestito di seta che indossavo, finchè tutto l’indumento non si raccolse sui miei fianchi lasciandomi dalla vita in su scoperta…
<< quanto sei bella… >>  mi sussurro all’orecchio, prima di scendere con il viso e lasciare baci su tutto il mio corpo scoperto
Avevamo fatto bene ad “allenarci” negli ultimi mesi…
Edward sembrava tranquillo, e probabilmente non sarebbe stato così se non avessimo in passato già tentato un avvicinamento fisico di quel tipo
quando le sue labbra iniziarono ad accarezzare il mio ventre un lieve gemito nacque spontaneo dalle mie labbra.
mi tappai subito la bocca con le mani, imbarazzata.
<< Non ti vergognare >> sorrise Edward con ancora le labbra premute sulla mia pelle…
Con un gesto delicato ma deciso, mi alzò il bacino con una mano, e con l’altra mi sfilò definitivamente il vestito, lasciandomi solo con la parte di sotto del mio intimo…
Mi aveva già vista anche più nuda di così, ma sapere che ora tutti quei gesti nascevano direttamente con uno scopo preciso, mi agitava come mai prima d’ora…
Mentre lui se ne stava fisso, a contemplare la mia immagina distesa tra le lenzuola, capì che era giunto il momento che anch’io facessi qualcosa..
Così mi misi a sedere di fronte a lui, e timorosa iniziai a baciargli le spalle, accarezzando con le mie mani il suo torace…
Lo sentivo tremare sotto le mie mani, e nonostante la mia agitazione mi faceva uno strano piacere sentire che anche io avevo un certo effetto su di lui…
Presa così da un improvviso moto di audacia, lo faci stendere sul letto, e gli sfilai i pantaloncini che indossava, per poi mettermi a cavalcioni su di lui e iniziare a baciarlo con passione…
Vedendo che mi ero sbloccata da quell’imbarazzo iniziale Edward rispose al bacio e iniziò a far scorrere le sue mani su tutta la mia schiena, finché quest’ultime non si fissarono sulle mie natiche, e preso forse dal momento le strinse con forse un po’ troppa irruenza..
<< Edward >> gli sussurrai allontanandomi di qualche centimetro << non stringere troppo d’accordo? >>
<< ti ho fatto male? >> mi chiese subito allarmato, allontanando le mani dal mio corpo
<< no >> mentì << ma cerca di non stringere troppo o domani mi ritroverò piena di lividi va bene? >> dissi con un sorriso sulle labbra per non farlo preoccupare troppo
<< Bella, non voglio farti del male! >>
<< non lo farai...basta che ti concentri e rimani tranquillo, va bene? >>
alla mia domanda fece un profondo respiro e annuì con il capo…
tornai così a baciarlo, ma notando che questa volta era lui che si era bloccato, probabilmente agitato dall’idea di potermi fare del male, decisi di prendere io in mano la situazione e dopo essermi scostata da lui, misi le mani sui suoi fianchi e per la prima volta eliminai l’ultimo indumento che copriva il corpo di Edward..
Rimasi senza fiato quando lo vidi senza più neanche un abito addosso…
Era la prima volta che mi permetteva di spogliarlo completamente…
Era bellissimo…
La creatura più bella che avessi mai visto in tutta la mai vita!
<< Bella vieni qui >> mi disse Edward notando che mi ero incantata a guardarlo…
Arrossi immediatamente all’idea che Edward mi stesse considerando una pervertita di prima categoria!
Lui mi prese delicatamente per il polso, e mi fece stendere sopra di lui..
Tornammo a baciarci, finché con un gesto veloce lui non ribaltò le posizioni e si mise sopra di me.
A quel puntò sentì chiaramente il rumore di tessuto strappato…
Non capì subito da dove provenisse, finche non notai Edward con un sorriso furbo e un pezzo di stoffa tra le mani, che riconobbi essere le mie mutandine…
<< Edward!! >> gli urlai tra l’imbarazzato e il divertito
Lui fece una risata roca e torno a lambire le mie labbra, mentre portava le mani sulle mie cosce e mi invitava a fargli spazio tra le mie gambe…
Ora iniziavo davvero a sentirmi nervosa…
<< Rilassati.. >> mi sussurrò lui mentre iniziava come me ad ansimare nervoso e portava una mano in mezzo ai nostri corpo, iniziando ad accarezzarmi lentamente come solo una volta aveva osato fare.
Mi girava la testa…
E mi sentivo confusa….
Volevo lasciarmi andare a quelle meravigliose sensazioni che mi stava facendo provare…
Ma sentivo che mancava qualcosa..
Non era il momento giusto…
Non avevamo parlato di una cosa…
Come un flash mi venne in mente tutto!
<< Edward aspetta! >> gli dissi ad alta voce cercando inutilmente di sottrarmi al suo tocco delicato..
<< stai tranquilla Bella >> rispose lui con le labbra poggiare sul mio collo mentre continuava la sua dolce tortura
<< No, Edward…aspetta un attimo…manca una cosa… >> cercai di dire ostacolata dal mio respiro irregolare
Notando che continuavo a cercare di respingerlo allontanò le mani dal mio corpo e si scostò il minimo necessario per guardarmi negli occhi
<< cosa succede tesoro? >>
Ecco, brava Bella! E adesso come glielo dici?
<< dirmi cosa?...hai cambiato idea? >>
<< no!..no, non è quello…insomma…ecco, io volevo sapere se….se avevi… >>
<< cosa? >>
Oddio che vergogna!!
<< Ecco…se per caso tu avevi…qualcosa! >>
<< qualcosa? >>
Cazzo, ma in che situazione mi ero messa? Parlare chiaro no vero?
Su, un po’ di coraggio Bella!
<< sì, insomma…se avevi dei… >> lasciai la frase in sospeso e lo vidi abbozzare un sorriso divertito
<< preservativi? >> finì lui al posto mio, facendomi diventare paonazza
Mi coprì il viso, sperando che da un momento all’altro un boeing 747 decidesse di schiantarsi esattamente su Isola d’Esme..
Edward rise al mio imbarazzo e delicatamente mi prese i polsi per scostarmi le mani e guardarmi in viso…
<< Prima di tutto non devi imbarazzarti… sono tuo marito e se non parli con e di queste cose con chi devi parlarne? E poi, sai bene come sono fatto, ed è ovvio che io abbia con me anche quelli… >>
Quindi li aveva portati… senza volerlo feci un grosso sospiro
<< l’idea di avere un bambino con me ti terrorizzava così tanto? >> mi chiese con un tono che non seppi identificare..
<< no, solo che… insomma non ne abbiamo mai parlato e non sapevo cosa ne pensassi tu… >>
Lui mi guardò soppesando le mie parole e poichè non parlava decisi di riprendere
<< tu ci avevi pensato? >>
<< e tu ci avevi pensato? >> mi rispose a sua volta senza rispondere alla mia domanda
<< sì…cioè no!...insomma credo che se succedesse non mi dispiacerebbe…ma tu non hai risposto alla mia domanda… >> gli feci notare
<< vorresti davvero avere un bambino con me? >>
Oh Edward…vorrei avere anche un criceto con te, l’importante per me e che sarebbe solo di noi due
<< Beh, non è che mi farebbe schifo.. >> cercai di alleggerire la situazione, sentendomi un’idiota perché stavo letteralmente confessando alla mia prima notte di nozze che non mi sarebbe dispiaciuto avere un figlio con lui
<< saresti pronta ad affrontare tutte quelle difficoltà che mi hai raccontato davvero? A farti trasformare per lui? >>
<< beh, in un modo o nell’altro mi dovrei comunque fare trasformare..e se ciò avvenisse per una giusta causa, sarebbe una motivazione molto più valida non credi…
E poi Rose non mi guarderebbe più in faccia, se sapesse che avevo l’opportunità di mettere al mondo un bambino e non l’ho fatto per puro egoismo non trovi? >>
Oddio, ma che stavo facendo?
Sembrava quasi gli stessi chiedendo di fare un bambino con me!
Ma era quello che stavo facendo davvero??
Noooo…
<< Dimentica quello che ti ho detto…non so cosa mi è preso.. >> dissi velocemente, imbarazzata dalla piega che aveva preso la discussione…
Ma Edward mi zittì prendo le sue labbra sulle mie e sussurrò…
<< anch’io ci ho pensato….tante volte.. >>
Il mio cuore perse dei battiti
<< davvero? >> chiesi titubante cercando di capire se era sincero
<< non pensavo che anche tu potessi pensarla in questo modo…non ti avevo mai sentito ragionare su questo argomento, pensavo fosse una cosa completamente estranea per te… >>
Era vero…non ci avevo mai ragionato attentamente…ma solo perché non credevo neanche fosse necessario farlo…
<< sei sicura di volerlo fare? Sai che non si può più tornare indietro poi… >> mi domandò a pochi centimetri dal mio viso…
Ma io in quel momento non mi sentivo in dubbio…
Lo desideravo…
lo desideravo come non avevo mia desiderato niente in vita mia…
lo desideravo come desideravo Edward in quel momento
Non risposi alla sua domanda, ma mi gettai con passione su quelle meravigliose labbra il cui sapore ogni minuto sembrava diventare più buono
E mentre mi perdevo in quel bacio, sentì Edward puntellarsi con i gomiti per evitare di pesarmi troppo addosso e accomodarsi tra le mie gambe
Era arrivato il momento, e senza esprimere direttamente un pensiero iniziai ad ansimare pesantemente, sentendo il mio cuore battere nelle orecchie..
Anche Edward ansimava, probabilmente per lo sforzo necessario a controllarsi ed evitare di farmi male…
<< Hai paura? >> mi sussurrò dolce all’orecchio
<< un po’.. e tu? >> chiesi titubante
<< …un po’ >> mi fece eco in un sussurro
E premendo forte le sue labbra sulle mie, con un unico gesto, fu dentro di me..

Trattenni il respiro quando senti quel dolore bruciante arrivarmi fino al cervello, e staccandomi dalle labbra di Edward appoggiai la mia fronte sulla sua spalla, cercando di combattere con tutte le forze quel desiderio tremendo di mettermi a piangere.
Faceva un male assurdo..
Cazzo…se faceva male!
Ma chi era quel maledetto idiota che aveva detto che il sesso era la cosa più bella del mondo?
Un pazzo masochista ecco chi era!!
<< scusami Bella.. >> disse Edward con la voce incrinata dallo sforzo di rimanere immobile
Non era colpa sua…anzi, probabilmente stava soffrendo quasi quanto me nel tentativo di resistere al mio sangue…
Cercai di allontanare il viso dalla sua spalla e rivolgergli un sorriso per tranquillizzarlo…
Ma non fu una buona idea, poichè il massimo che ne venne fuori fu una sorta di strana smorfia, e inoltre quando Edward mi baciò le guancie capì che nonostante i miei sforzi qualche lacrima era riuscita a saltar fuori…
Presi fiato cercando di calmarmi e rilassarmi…
Sapevo che la cosa importante era rimanere tranquilli e rilassati…ma più mi rilassavo e più mi faceva male, e più mi faceva male, più mi irrigidivo, così cercavo di rilassarmi, e tornava tutto da capo…
Era un cazzo di circolo vizioso!!
Edward notando la mia difficoltà iniziò a baciarmi delicatamente le labbra, cercando di farmi distogliere l’attenzione dal dolore…
<< vuoi che ci fermiamo? >> mi chiese con le labbra ancora premute sulle mie
E no mio caro!
Dopo tutto questo male io voglio la ricompensa!
Non ci sarà soltanto questa parte nel fare l’amore no? Io voglio la parte piacevole!
Quella che ha spinto il maledetto idiota a dire che il sesso è la cosa più bella del mondo!
<< no, adesso passa…devo solo abituarmi.. >> dissi con il respiro pesante..
E così decisi che rimanere lì a rimuginare non sarebbe servito a niente…
Tutti facevano sesso nel mondo, e se lo facevano qualcosa sotto ci doveva pur essere no?
Così ignorando il dolore iniziai a muovermi lentamente per fare capire ad Edward che non era più necessario che si trattenesse..
Lui notando il mio gesto o semplicemente leggendo i miei pensieri, iniziò a seguire i miei movimenti finché non prese un ritmo tutto suo…
Mi concentrai allora sul viso di Edward che continuava a guardarmi con una espressione  che non gli avevo mai visto fare, e sul suo respiro, così veloce e irregolare…
Non sò quando accadde precisamente, ma in breve tempo notai che il dolore era passato…
Certo…non potevo neanche dire di provare un piacere assurdo, ma non era dolore e questo era già qualcosa…
Edward intanto sentendo che ormai la difficoltà iniziale era stata supertata iniziò ad osare di più, aumentando le spinte e iniziando a baciarmi con trasporto, facendo scorrere su ogni punto del mio corpo le sue fredde mani…
Non mi strinse mai con forza, e non fu mai violento…
Era gentile, attento…e ogni tanto mi sussurrava “ti amo” all’orecchio
Notai di essermi lasciata andare quando anche il mio respiro prese a trasformarsi in un ansimo irregolare, e dalle mie labbra iniziarono a nascere brevi gemiti che cercavo di trattenere senza buoni risultati
Non so quanto durò tutto ciò, ma capì che ormai eravamo alla fine quando sentì Edward avvicinarsi al mio orecchio e gemere piano il mio nome, facendomi intendere di essere arrivato ormai al limite..
<< ti amo Edward.. >> gli risposi semplicemente come per fargli capire che poteva lasciarsi andare senza timore di farmi male..
E fù in quel momento che sentì il peso del suo corpo aumentare su di me, il suo respiro farsi pesante sul collo e un ringhio basso nascergli dal petto…
<< ti amo, ti amo… >> continuai a sussurrargli all’orecchio, accarezzandogli i capelli, come monito per rimanere lucido e per ricordargli che c’ero io lì con lui…
E dopo un profondo sospiro lo sentì definitivamente fermarsi e delicatamente uscire dal mio corpo, per posizionarsi al mio fianco e trascinarmi con sè in un forte abbraccio…
Quando l’aria della stanza mi sfiorò la schiena nuda sentì di essere sudata…
Cavolo..
Mi sentivo in un altro mondo..
Un un’altro corpo…
in un altro universo.
il maledetto idiota aveva ragione…
fare l'amore era la cosa più bella che ci potesse essere…
<< ed era solo la prima volta.. >> sussurrò Edward che ancora ansimava con la testa sul cuscino e gli occhi chiusi..
Mi venne da ridere a quell’affermazione…
Edward Cullen, l’uomo che un tempo si vergognava a vedermi in canottiera, ora era qui con me, nudo, a farmi proposte indecenti…
Anche lui rise a quel pensiero
<< è solo che essendo questa la tua pria volta, ed essendo tu una donna non hai potuto godere a pieno dell’esperienza e ritengo sia giusto, in qualità di marito, farti comprendere tutte le gioie che questo atto d’amore può dare!>> continuò con un sorriso malizioso e felice
<< Beh, allora posso dire con certezza di avere il marito più bello, gentile e accorto dell’intero pianeta! >>
Lui sorrise alle mie parole e sfiorò le mie labbra con le sue
<< farei di tutto per te amore mio… >>
E dopo essermi persa in un dolce bacio, mi accoccolai sul suo petto e annebbiata dal suo profumo mi addormentai tra le sue braccia…


Niente spoiler del prossimo capitolo, ma vi lascio il titolo...con un pò di immaginazione forse capirete di cosa parlerà! XDXD

CAPITOLO 33  -- Chi me l'ha fatto fare?>>

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Chi me l'ha fatto fare? ***


Eccomi qui, sono tornata e anche relativamente veloce!!
Si vabbè….per modo di dire!:)
Spero di non essere andata a Rating Rosso…insomma, non credo, ci sono stata molto attenta! Avrei “osato” di più, ma temevo di superare il rating e perciò mi sono limitata!
I nostri Eroi, come avevo già più  meno preannunciato, si godono la loro luna di miele e oggi avranno belle sorprese!
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate, soprattutto riguardo al Rating di cui io non capisco assolutamente nulla… per me tra Arancione e Rosso c’è ben poca differenza…
Inoltre se credete che abbia esagerato  a farli osare così tanto già da subito ditemelo senza problemi, come sempre io non mi offendo!^^
Ovviamente non voglio passare al Rosso perché probabilmente ci sono molte ragazze minorenni e non voglio bloccare loro la lettura a fine ff…
Spero cmq di non turbare la psiche di nessuno con quello che scrivo!o.O
Ok, me la smetto con i film mentali (probabilmente inutili) e rispondo alle recensioni:
X Fracullen: Grazie per aver letto e recensito! Sono contenta che sia venuto bene il capitolo, è la prima “scena d’amore” che ho mai scritto e non ero sicura del risultato!^^
X Romina75: Leggendo varie ff ho notato che la maggior parte descriveva la prima volta come l’esperienza più bella in assoluto…
Ora, io non sono un’esperta assolutamente, ma da quel poco che so, di solito la prima volta di una ragazza non è esattamente tutta rosa e fiori…. Soprattutto se la ragazza in questione stà con un altro ragazzo che non ha neanche un minimo di esperienza…
Il povero Eddy non aveva neanche mai visto una ragazza ad un palmo da naso prima di incontrare Bella, non me li ci vedevo per niente a fare cose assurde già la loro prima volta, quindi ho voluto essere un po’ più realistica… sono contenta che la cosa sia stata apprezzata, temevo che la mia scelta avesse rovinato un po’ la storia! Cmq non hanno preso precauzioni alla fine!:D
X ClaudiSv16: Che bello!! Sono contenta che il capitolo sia venuto bene! Mi è piaciuto descrivere la loro prima volta come quella di due adolescenti impacciati.. infondo nonostante la sua veneranda età, Edward non aveva nessuna esperienza (questo almeno secondo zia Steph….io qualche dubbio me lo sono posta)!
X Rebecca73: Beh, l’argomento bimbi era da affrontare per forza…Bella aveva già raccontato a tutti i Cullen quello che poteva succedere in una relazione tra donna e vampiro, e non mi sembrava nemmeno il caso che se lo dimenticasse per sbaglio…insomma, non è una cosa di cui ci si può dimenticare!
Ero un po’ indecisa all’inizio se farli andare verso quella strada… molti hanno criticato il fatto che la Meyer abbia introdotto Renesmee, quindi temevo no fosse una buona idea la mia….
X Analcolicobiondo: Beh, come al solito la parte comica un po’ deve uscire nei miei capitoli… che ci posso fare, mi diverto troppo a mettere Bella in situazioni ridicole ed imbarazzanti…sono diventata come Emmet!
 X Shasha5: ogni volta che leggo le tue recensioni non posso far altro che sbellicarmi dalle risate! Sei tropo simpatica! Non so se alla fine l’hai riletto davvero il capitolo, ma io (cosa che non faccio mai) l’ho letto davvero più e più volte… Ero convinta che il capitolo forse un po’ tropo realista deludesse un po’, sono contenta che sia piaciuto!XDXD
X Cullenpersempre: Addirittura uno dei più belli….grazie!ç_ç (è un pianto di commozione!:D)
Spero che anche questo capitolo ti piaccia… ho osato leggermente di più!^^

Grazie davvero tanto a chi legge la mia ff, chi la recensisce e chi la aggiunge tra i preferiti, le seguite, e le ricordate (e sì, adesso ci siete anche voi!^^)
Un bacio a tutte

CAPITOLO  33  --CHI ME L’HA FATTO FARE?--

Sentire le lenzuola di seta scorrere sulla mia pelle era una tra le sensazioni più belle avessi mai provato in vita mia…
Erano così lisce, così morbide, e si adattavano perfettamente ai miei movimenti…
Ebbene sì, perché appena ero uscita dal mio stato di coma, e avevo soprattutto notato di essere ancora nuda, avevo iniziato a stiracchiarmi e strusciarmi sotto le lenzuola, facendo ridacchiare Edward…
Stava ridendo di me il furbetto, così per zittirlo mi girai di scatto verso di lui e senza dargli il tempo di parlare lo baciai con passione…
Lui rimase per un po’ sorpreso dal mio gesto, ma poi si rilassò e rispose al mio bacio stringendomi forte a sé e iniziando ad accarezzare lentamente la mia schiena che nel movimento si era totalmente scoperta dal lenzuolo…
<< Buongiorno amore mio >> sussurrò con le labbra ancora premute alle mie
<< buongiorno >> risposi semplicemente io, ancora stordita dal suo profumo e dal sapore delle sue labbra.
<< dormito bene? >> mi domandò lui sorridendo, forse per la mia espressione imbambolata
<< da morire, e tu? Hai passato una bella notte? Ti sei annoiato? >>
Edward mi aveva detto che per i vampiri era difficile annoiarsi ma io, ogni volta che rimaneva con me la notte, non riuscivo a non sentirmi in colpa per mettermi a dormire e non fargli compagnia.
<< Bella, se prima non mi annoiavo a guardarti dormire in casa di Charlie, pensi che mi possa essere annoiato stanotte  a vederti dormire qui, tra le mie braccia e per giunta senza vestiti? >>
Lo disse in una maniera tale da farmi sorgere un dubbio
<< Edward!! Non dirmi che hai fatto il guardone? >>lui non mi rispose ma cominciò a ridere di gusto mentre io divenni un peperone…
<< ma amore mio ancora t’imbarazzi? >> mi chiese cercando di trattenere la sua ilarità
<< sono timida, che ci vuoi fare! >>
<< strano, non mi sei mai sembrata timida….in certe situazioni! >> rispose lui malizioso sfiorandomi con le dita fredde il fianco scoperto.
Oddio, ma che era?
Il gene di Emmet si era radicato anche in lui?
Da quando provava gusto a farmi diventare paonazza?
Rossa in viso mi allontanai dal suo abbraccio, e strappando il lenzuolo dal letto e avvolgendomelo addosso, mi alzai e mi diressi impettita in bagno, lasciando Edward solo e senza vestiti sul letto…
Fù un vero e proprio trauma costringermi a non girare la testa e a non vedere quella specie di miraggio, ma non gliel’avrei mai data vinta, così mi chiusi in bagno senza voltarmi e mi infilai sotto il getto d’acqua fredda…
In quell’isola faceva un caldo soffocante e sentire l’acqua fresca sulla pelle mi rilassò.
Mentre mi stavo pettinando i capelli udì un rumore alle mie spalle, e senza avere il tempo di capire da dove provenisse, sentì Edward prendermi velocemente dalle mani la spazzola e cominciare a pettinare con delicatezza i miei lunghi capelli…
A quel punto il cuore iniziò a martellarmi nel petto…
Possibile che ogni volta che si avvicinasse a me dovevo avere una reazione del genere?
<< Lo sai che ancora non me l’hai spiegato? >> mi sussurrò all’orecchio dopo avermi scostato i capelli
<< c-cosa? >> balbettai agitata da quella vicinanza improvvisa.
<< la motivazione per cui sei voluta venire ad Isola d’Esme?...la stanza delle piume. >>
Oh.
 Cazzo.
Ormai però dovevo dirglielo, anche perché la mia mente in quel momento non era proprio nella situazione adatta per fare il giochino dell’altalena, e anche se avessi avuto l’idea malsana di provarci le sue mani che avevano lasciato la spazzola e si erano posate sui miei fianchi mi avrebbero comunque distratta dall’intento…
<< la prima volta che hai fatto l’amore con Bella hai avuto la tentazione di morderla..ma per non farle del male hai morso un cuscino e la mattina dopo il letto era coperto di piume… >>
Nel dirlo, non so per qual ragione, un moto di gelosia mi pervase.
In realtà non era mai successo; Edward non aveva mai conosciuto la vera Isabella Swan e di sicuro non ci aveva mai fatto l’amore, ma nonostante questo l’idea di loro due insieme mi face ribollire il sangue nelle vene.
<< Una dimostrazione in più di quanto sono stato fortunato ad incontrare te anima mia… >> rispose dolcemente lui depositandomi un bacio sul collo, per poi scendere fino alla spalla…
<< Edward… >> mormorai io cercando di fargli capire che se faceva così la mia razionalità andava letteralmente a farsi benedire
<< ti do fastidio? >> mi chiese ironico continuando ad andare su e giù con le labbra dal collo alla spalla, mentre con le braccia mi stringeva a vita, facendo aderire completamente la mia schiena al suo petto.
A quel contatto persi ogni tipo di inibizione e mi girai di scatto per prendergli il viso tra le mani e baciarlo con foga…
Lui sembrava non aspettasse altro perché senza pensarci mi prese in braccio in modo da non farmi sporgere troppo per arrivare alle sue labbra, e mi appoggio delicatamente al vetro del box doccia, lasciando che il getto d’acqua prendesse entrambi.
Era un sensazione stupenda stare sotto la doccia insieme…
l’acqua, Edward, tutti quei baci…e soprattutto la percezione che il tutto stesse per degenerare in qualcos’altro.
Mi sentivo accaldata nonostante il corpo gelido di mio marito e l’acqua fresca che ci accarezzava…
<< ti voglio.. >> mormorò lui spingendo il suo corpo contro il mio e facendomi capire le sue intenzioni
Anch’io lo volevo, ma l’idea della doccia, nonostante fosse una trovata geniale, non sapevo se fosse l’idea migliore…
Insomma, eravamo alle prime armi…forse prime di sperimentare “cose strane” era meglio tenerci sul classico e soprattutto allenarci in posizioni un po’ più comode e meno scivolose!
Edward doveva pensarla come me, perché tenendomi ancora in braccio spense l’acqua, usci dalla doccia, e dopo avermi coperto malamente con un asciugamano di spugna, mi portò fino al letto dove mi fece stendere.
<< Hai freddo? >> mi chiese apprensivo notando che ero totalmente fradicia
Ma io avevo caldo, avevo un caldo assurdo…  così senza dire una parola lo presi per la mano, e lo portai su di me.
Mi sentivo molto più a mio agio in quel momento, e soprattutto mi sentivo più tranquilla rispetto alla notte appena trascorsa…
ricominciammo così a baciarci in un modo a dir poco osceno, mentre con le gambe gli circondavo la vita, facendogli capire anch’io le mie intenzioni.
E lui parve comprenderle pienamente perché con un unico gesto mi strappo di dosso l’asciugamano e comincio a depositare baci sul mio collo per poi scendere pian piano verso il basso…
Con leggerezza iniziò ad accarezzarmi il seno mentre con le labbra continuava la sua lenta discesa lungo la pancia fino ad arrivare all’ombelico con cui iniziò a giocare con la lingua…
Appena senti le sue labbra lasciare quella zona e proseguire ancora verso il basso, non potei fare a meno che riaprire gli occhi che avevo chiuso per godere meglio di quelle sensazioni, e guadarlo nel tentativo di capire le sue intenzioni…
Ma quello che traspariva dalle sue iridi diventate ormai nere dall’eccitazione era molto chiaro…
Senza rompere il contatto tra di noi continuò a baciarmi il ventre continuando a scendere sempre più in giù finché l’imbarazzo non mi colse e decisi di distogliere lo sguardo per concentrarmi solamente sul soffitto..
Fù in quel momento che sentì il contatto delle sue labbra fredde con la parte più intima di me…
Nonostante le sue mani fredde che continuavano a passare delicate lungo tutto il mio corpo non riuscì a non sentirmi letteralmente andare a fuoco in quel momento…
Non avevo mai provato una sensazione del genere.
Sentivo le guance bollenti, le mani congelate, e il corpo tremante..
In poco tempo dalle mie labbra iniziarono a uscire dei gemiti incontrollati…
<< Oddio, Edward… >> mugugnai con una voce che sembrava quasi non mi appartenesse
Quando orma stavo per raggiungere il limite lo sentì allontanarsi da me per stendersi nuovamente sul mio corpo…
<< Sei stupenda… >> ansimo lui baciandomi il collo mentre si accomodava tra le mie gambe
In quel momento ci guardammo per una frazione che mi parve infinita negli occhi, e dallo sguardo potei capire che stava cercando di tranquillizzarsi per non perdere lucidità e rischiare di farmi male…
<< Ti amo.. >> sussurrai appoggiando le labbra alle sue, e poco dopo una fitta al basso ventre mi mozzò il respiro…
Tuttavia non fù doloroso come mi aspettavo e infatti Edward, sentendo i miei pensieri, non si fermò come aveva fatto la volta precedente, ma cominciò subito a seguire un ritmo tutto suo mentre lambiva voracemente la mie labbra…
Fu in quel momento che capì che Edward aveva ragione: non avevo capito proprio nulla dalla mia prima volta…
In quel momento infatti, forse per l’assenza di imbarazzo, di agitazione e di paura, stavo provando finalmente piacere, e non come la volta prima, coperto da quel naturale fastidio, ma totale e incondizionato piacere che mi lasciava senza fiato e mi frastornava…
<< Dio Bella…sei bollente… >> mormorò lui mentre si abbassava per baciare il mio seno, mentre io continuavo a cercare di prendere aria..
Mi girava la testa, completamente soggiogata dal profumo della sua pelle, e mi persi completamente in quell’oblio finché non lo sentì aumentare il ritmo delle spinte, facendomi così gemere senza ritegno…
Questa volta però non fui imbarazzata, ma mi lasciai andare, totalmente assuefatta dal suo corpo.
Mi aggrappai con forza alle se spalle e affondai le dita tra i suoi capelli…
<< Bella stai tremando… >> mormorò Edward con le labbra appoggiate al mio collo..
E fu solo quando sentì quelle parole che me ne accorsi; stavo letteralmente tremando dalla testa ai piedi e mi rendevo conto che non era per il freddo.
E in quel momento fui travolta da una sensazione talmente forte e talmente piacevole che non potei fare a meno che continuare a stringerlo convulsamente a me e gemere forte il suo nome…
Poco dopo anche lui raggiunse il limite stingendomi forte come avevo fatto io in precedenza…
Mi sarebbero venuti di sicuro dei lividi, ma non ci badai!
Era tutto troppo bello per pensare ai lividi in quel momento.
Rimanemmo lì per un tempo indefinito con lui ancora ansimante sopra di me, e io sotto di lui che tentavo di tornare alla lucidità…
Mi sentivo sconvolta, totalmente scombussolata, ma allo stesso tempo appagata come mai mi ero sentita prima d’ora.
<< Stai bene? Ti ho fatto male? >> chiese Edward alzando il viso dal mio petto su cui si era appoggiato
<< sto benissimo… >> mormorai io ancora con il respiro affannato
<< Hai il cuore che batte velocissimo… >> sussurrò lui che era tornato con la testa ad appoggiarsi su di me…
Volevo dirgli qualcosa, ma in quel momento le parole sembravano non bastare…
Essere totalmente inutili e superflue.
Mi limitai così a scivolare verso il basso per trovarmi con il viso alla sua altezza, e gli depositai un bacio dolce sulle labbra…
Dio se l’amavo… l’amavo da impazzire!
<< Ti amo anch’io amore mio! >> mi disse lui sorridente, stringendomi in un forte abbraccio.
Ma mentre mi trovavo tra le sue braccia un suono decisamente imbarazzante ruppe il silenzio…
Ormai era pomeriggio inoltrato e io non mangiavo dalla sera precedente.
Edward fece una piccola risata e allontanandosi da me per alzarsi da letto mi disse  << su pigrona, vestiamoci e andiamo in cucina…ti preparo qualcosa da mangiare! >>
Ma io non avevo voglia di mangiare…
Volevo rimanere su quel letto almeno fino a……..il mese prossimo?
Lui rise, probabilmente ascoltando i miei pensieri, e si avvicinò a me e porgendomi la sottoveste di seta bianca che portavo la notte precedente
<< quando sarai come me e non avrai più bisogno di certe cose sarò felice di soddisfare questo tuo desiderio >> sussurrò dandomi un leggero bacio sulle labbra << ma fino ad allora dovrai pazientare e tenere a mente anche di mangiare >>
Io in risposta sbuffai sonoramente, come una bambina, e mi vestì veloce per poi andare verso la porta della camera che Edward teneva aperta come invito per farmi uscire
<< Non sbuffare… non voglio che mia moglie sia tutta pelle e ossa! >> e mentre passavo di fronte a lui, mi diede una sonora pacca sul sedere.

Ok, dovevo ammetterlo: Edward era un cuoco eccezionale!
Stentavo a crederci che lui non mangiasse…nessuno che considerava il cibo come spazzatura poteva davvero cucinare in maniera tanto eccelsa!
<< Potevi dirmelo prima che eri uno Chef…almeno da Charlie avrei evitato di mangiare la frittura dei Clearwather tutti i giorni! >>
Lui rise porgendomi un bicchiere di latte e  si sedette di fronte a me, osservandomi divorare quello che c’era sul piatto…
Quando finì di trangugiare tutto rivolsi nuovamente l’attenzione a mio marito, che però non stava più osservandomi come poco prima, ma aveva lo sguardo perso nel vuoto…
<< Edward và tutto bene? >> gli chiesi leggermente preoccupata
Alle mie parole parve risvegliarsi e  vidi i suoi occhi rimettermi a fuoco
<< Secondo te ce l’abbiamo fatta? >> mi chiese con voce curiosa
Lo guardai come se avesse appena parlato una lingua a me sconosciuta…
<< scusa?...di che stai parlando? >>
<< parlo del fatto che non abbiamo usato precauzioni….credi che io sia riuscito a… >>
Era nervoso, anche leggermente imbarazzato, ma più che altro nervoso…
Non credevo ci tenesse tanto, ma infondo per un essere immortale l’idea di poter  procreare non doveva essere un cosa da poco.
Io non ci avevo mai pensato perché sapevo che era un’eventualità che potevo avere quando volevo…ma se passi l’intera esistenza con la convinzione che non potrai avere figli, e poi ti viene detto il contrario, capisco ci possa essere una certa impazienza nel sapere se è una cosa vera o no.
<< non lo so…credo di sì!....da quel che mi ricordo ci è voluto un po’ prima che Bella avesse i primi sintomi..una settimana circa…credo >> non me lo ricordavo proprio per niente quel particolare.
Sapevo che la mia sbadataggine e pessima memoria sarebbero diventati prima o poi motivo di scontro con Edward, soprattutto perché complicata com’era la gravidanza che avrei dovuto affrontare ogni informazione sarebbe stata utile…informazioni che io ricordavo poco e male!
<< capisco… >>  si limitò a rispondere.

I giorni successivi li passammo alternandoci tra la spiaggia, il letto, passeggiate tra la flora e la fauna dell’isola, il letto, e di nuovo la spiaggia…
 Edward che prendeva il sole era la visione più spettacolare che avessi mai visto…
Era bello da far paura, e i raggi del sole riflettevano su di lui in maniera incredibile!
Non mi sarei mai stancata dall’osservarlo.
Un  giorno mentre ci facevamo la doccia insieme per toglierci il sale dalla pelle, Edward mi informò che la mattina successiva sarebbero arrivati i domestici per rifornire il frigo e la dispensa che ormai scarseggiava di viveri.
<< ma quindi domani ci dovremmo svegliare presto? >> gli chiesi con gli occhi da cerbiatto ferito facendogli capire che nella mia luna di miele la mattina era sacra e non mi sarei alzata dal letto nemmeno sotto minaccia
<< noi non ci sveglieremo presto…tu tesoro mio ti sveglierai presto, mentre io mi occuperò di loro! >>
<< nooo!! >> mugugnai come una bambina, pestando i piedi per terra come era solita fare Alice quando era arrabbiata e abbracciandolo forte per fargli capire che non lo avrei lasciato andare per nessun motivo al mondo…
<< amore mio, verranno solo una volta ogni 5 giorni…non è tanto! Devono solo dare una sistemata e portare acqua e cibo >>
<< allora alzati tu, e parlaci tu con loro… io rimango a letto! >>
O con lui o senza di lui!
Se non voleva restare a letto con me, allora ci sarei restata da sola!
<< mi piacerebbe lasciartelo fare, ma devono anche mettere a posto la nostra stanza, e non mi piace molto l’idea che Gustavo ti trovi tra e lenzuola svestita.. >>
Ah sì?
<< e perché dovrei essere svestita scusa? >> gli chiesi maliziosa
<< perché fa caldo, è ovvio! >> deviò lui sorridendo furbo e dandomi un bacino sul naso…
Fù così che il girono dopo ad un’ora che ormai consideravo ancora notte, arrivarono sull’isola Gustavo e Kaure, i due domesici.
Loro comunque, diversamente da Salamon, sembravano più tranquilli vicino Edward, nonostante la donna continuasse a guardarlo in maniera sospettosa.
La cosa che mi infastidì maggiormente però non furono le occhiate che rivolgeva ad Edward, bensì quelle che rivolgeva a me…
Sapevo che la signora conosceva la natura di mio marito e lo considerava “un demone che si nutriva di belle e giovani donne”, ma insomma, urlare ogni volta che mi avvicinavo a lui per sfiorargli la mano o dargli un bacio mi sembrava a dir poco esagerato!
<< quella donna inizia ad irritarmi >> sussurrai quando per l’ennesima volta Kaure mi passò davanti balbettando qualche frase poco rassicurante in portoghese..
<< Kaure è una mezzosangue Ticuna tesoro, le hanno insegnato il rispetto delle leggende e lei crede fermamente nelle vecchie storie del suo popolo… vuole solo avvertirti, nulla di più…in realtà lo fa per proteggerti! >>
A quelle parole mi limitai ad alzare gli occhi al cielo non sapendo bene cosa rispondere…
Quando i domestici finirono di sistemare la casa, Edward si allontanò dal divano dove ci eravamo accoccolati per andare a parlare con Gustavo, sicuramente per mettersi d’accordo sul loro prossimo ritorno sull’isola…
E mentre mi contorcevo sul divano, cercando di combattere il caldo del clima dell’isola che sentivo solo ogni volta che Edward si allontanava da me, notai la piccola donna brasiliana avvicinarsi titubante…
Così mi alzai in piedi, tentando di capire cosa volesse, ma non ebbi tempo di pronunciare una parole che con gli occhi fuori dalle orbite alzò il braccio pasciuto indicandomi con mano tremante, e iniziò a ripetere come una cantilena
<< você traz consigo a morte… você traz consigo a morte…  >>
Non sapevo cosa volesse dire…ma l’ultima parola non ebbi difficoltà a decifrarla.
Edward comparve velocemente al mio fianco e allontanandomi dalla donna sconvolta, si avvicinò a lei e iniziò una fitta discussione con quest’ultima..
Non seppi cosa si dissero, ma dopo pochi minuti lei e Gustavo se ne andarono dall’isola ed Edward senza degnarmi di uno sguardo se ne andò in camera…
All’inizio pensavo fosse andato a prendere qualcosa, ma quando non lo vidi tornare capì che c’era qualcosa che non andava
<< Edward.. >> lo chiamai piano entrando nella stanza..
Lui se ne stava seduto sul letto, a guardare lo spettacolare paesaggio fuori dalla enorme vetrata…
<< Tu lo sapevi? >> mi chiese dubbioso
<< cosa? Che Kaure avrebbe avuto una reazione del genere? Sì me l’aspettavo… >>
<< non intendo quello…. Voglio sapere se tu sapevi che cosa rischi davvero ad avere un bambino da me…
Perché non mi hai detto che rischi la morte? >>
<< te l’avevo detto che sarebbe stato difficile, che non era possibile partorire senza andare incontro ad una trasformazione… >>
<< ma non mi hai detto che c’è rischio che tu muoia anche prima di arrivare al momento della trasformazione! >>
<< sono forte…lo posso fare… >>
Lui scosse la testa e mormorò tra sé << Era solo un libro quello che hai letto tu… >>
<< Bella ce l’ha fatta…ce la farò anch’io! >>
<< MA TU NON SEI BELLA MALEDIZIONE! >>
<< Edward ti prego calmati… >>
<< se ti succede qualcosa io mi uccido. >> lo disse con una determinazione nella voce che mi face rabbrividire
<< no! Non voglio sentire queste cose! Edward ti prego non litighiamo…eravamo d’accordo…l’abbiamo deciso insieme… >>
<< sì, l’abbiamo deciso insieme in un momento di passione… la cosa più errata che potevamo fare! >>
<< No, non dire così!...Edward non tirarti indietro ti prego… non puoi dirmi ora che non vuoi più..non puoi! >>
<< Forse dovremmo parlarne! >>
<< No! Io non voglio parlarne…non c’è niente di cui parlare! >>
<< Bella… >>
<< Io non le voglio neanche sentire queste cose! >> e dicendo così mi girai e mi diressi verso la porta
<< Aspetta… >>
Ma senza dargli il tempo di finire uscì fuori dalla stanza.


Non mi uccidete….vi prego!!^^
Spoiler:

“Non poteva dirmi che non lo voleva più….
Non poteva!
Era fuori da ogni logica, fuori da ogni ragione..
Non poteva!
Mi sentivo così male…
L’unica cosa che desideravo in quel momento era mettere la testa sotto l’acqua e lasciarmi annegare per non sentire più quel dolore sordo che provavo nel petto da quando lui aveva espresso dei dubbi sulla scelta di avere un bambino…
<< Bella >> lo sentì improvvisamente alle mie spalle..
Nonostante la sorpresa non mi mossi e rimasi lì, con l’acqua fino alle spalle, a guardare il sole tramontare sul mare..”

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Tramonto ***


REGALINO DI BUONA PASQUA!XD
Certo, in anticipo, ma mi è venuto così!
Rispondo a tutte le recensioni nel prossimo capitolo, che sarà a brave, tranquille!:D
Questo non è un vero e proprio capitolo, bensì  la prima parte del prossimo, che ho deciso di postare in anticipo perché oggi sono di buon umore!^^
ATTENZIONE!! Ho pubblicato per due giorni di seguito (cosa alquanto rara per me)  quindi controllate di aver letto capitolo precedente!
Grazie mille per leggere la mia ff!
Baci

CAPITOLO 34  --TRAMONTO--

Aveva detto che non lo voleva più.
Non voleva più il nostro bambino.
Il frutto del nostro amore, del nostro matrimonio…
lui non lo voleva più!
Non capivo….
Cosa avevo fatto di male?
Cosa c’era in me che non andava?
L’avevo informato che avere un figlio con un vampiro era pericoloso…
Che avrei rischiato la vita e che mi sarei dovuta trasformare per farlo nascere…
Era stato contento nel sentirsi dire che sarei stata felice di sacrificarmi per lui!
Perché ora non lo voleva più?
Semplice, perché pensava che non ci sarei riuscita;
che non sarei stata abbastanza forte da tenere il nostro figlio in grembo fino al momento della sua nascita.
Ma io ero forte!
E ci sarei riuscita, perché sarei rimasta attaccata alla vita con tutte le mie energie per dare l’opportunità alla creatura che avevamo creato insieme di nascere!
Ma lui non credeva in questo…
Non si fidava di me!
Credeva fossi troppo debole.
Ma in verità il debole era lui, che alle prime difficoltà si tirava indietro…
Che ci ripensava…
Che si rimangiava le sue stesse parole…le sue stesse promesse.
Ero seduta in riva alla spiaggia e di fronte a me il sole stava pian piano scendendo lasciando spazio alla sera…
Come i raggi del sole che morivano inghiottiti dal mare, anch’io mi sentivo morire, sopraffatta da quella dolorosa ferita che Edward era riuscito a causarmi con solo due parole: “dovremmo parlarne”
Ma di cosa dovevamo parlare?
Del fatto che non se la sentiva più di avere un bambino da me?
Del fatto che mi aveva fatta sperare, illudere, per poi distruggere tutto alla prima difficoltà?
E se poi io fossi già rimasta incinta?
A che avrebbe servito parlare?
Ormai al danno sarebbe stato fatto, e allora?
Si sarebbe spinto così tanto oltre da chiedermi di uccidere il mio bambino?
Di spezzare la vita che cresceva dentro di me?
No!
Non glielo avrei mai permesso!
Se fosse stata quella l’opzione avrei fatto come la vecchia Bella: Rosalie mi avrebbe aiutato…
e anche se allontanare Edward mi avrebbe ucciso dentro, lo avrei fatto per proteggere il mio bambino..
per proteggerlo da lui e dalle sue stupide paure che non sapeva mai affrontare!
Perché era lui il bambino, che ogni volta si trovava davanti ad una difficoltà scappava e cercava il metodo più semplice per raggirarla.
Avrebbe mai imparato ad affrontare le proprie paure?
<< 109 anni al cazzo… >> borbottai tra me e me
Ero arrabbiata…
Anzi, ero a dir poco furiosa.
Ed ero ferita… ferita in un modo che non credevo possibile!
Mi sentivo malissimo, e provavo uno spaventoso senso di nausea.
Era come se con quelle parole Edward mi avesse dato un pugno nello stomaco e non si fosse neanche curato di chiedermi scusa, o almeno di vedere se stessi bene…
Da quella sfuriata infatti erano passate parecchie ore ma lui non era ancora venuto da me…
Non aveva fatto il minimo sforzo per arginare la situazione.
Probabilmente se ne stava in casa e con mio disappunto stava ascoltando i miei pensieri.
A quell’idea la rabbia mi pervase!
Avevo bisogno di fare qualcosa, di sfogarmi in qualche modo…
Così senza pensarci, mi tolsi il vestito di lino azzurro che indossavo e iniziai ad avanzare a piedi nudi nell’acqua, fino a che non sentì più il fondale, e iniziai a nuotare senza alcuna meta ben precisa, solo con lo scopo di fermare i miei pensieri, di soffocare il mio dolore, di scaricare il mio rancore…
Non ci potevo credere…
Avevamo fatto l’amore un sacco di volte dal nostro arrivo qui…
La possibilità che stessi già aspettando un bambino erano altissime
Non poteva dirmi ora che non lo voleva più.
Non poteva!
Era fuori da ogni logica, fuori da ogni ragione..
Non poteva!!
Mi sentivo così male…
L’unica cosa che desideravo in quel momento era mettere la testa sotto l’acqua e lasciarmi annegare per non sentire più quel dolore sordo che provavo nel petto da quando lui aveva espresso dei dubbi sulla scelta di avere un bambino…
Ma non era nella mia indole fare una cosa del genere…
Perché io non ero come lui.
Io non scappavo di fronte alle difficoltà e sapevo affrontare il dolore.
L’avevo fatto tante volte e l’avrei fatto anche adesso,
anche se l’idea che fosse lui la causa del mio male mi distruggeva.
Tornai così verso riva combattendo contro quello spaventoso desiderio di smettere di nuotare e di lasciarmi andare, trasportata dalla corrente, senza più pensieri, senza più dolore…
Non me la sentivo però di tornare a casa, di riaffrontarlo…
Di vedere la sua espressione seria, i suoi pugni chiusi, la sua voce dura…
Mi fermai così a poca distanza dalla riva e ritornai a guardare il sole, che era sceso ancora di più.
L’acqua mi accarezzava la pelle e mi faceva sentire leggera, non solo nel copro, ma anche nell’animo…
Sarei rimasta lì per sempre se avessi potuto.
Il mare era calmo, neanche un minimo soffio di vento rompeva quella pace che caratterizzava Isola d’Esme, ma quando vidi delle piccole onde crearsi attorno alla mia figura, capì che Edward aveva deciso finalmente di venire da me…
ci aveva messo quasi un intero pomeriggio per farlo.
La cosa non gli faceva onore per niente.
<< Bella >> lo sentì improvvisamente alle mie spalle
Nonostante la sorpresa nel sentirlo più vicino di quanto avessi immaginato non mi mossi, ma rimasi lì, con l’acqua fino alle spalle, a guardare il sole tramontare sul mare..
<< Bella ti prego guardami >> sussurrò sfiorandomi un braccio con la mano innaturalmente fredda.
La contrapposizione tra il caldo soffocante dell’acqua e il gelo della pelle di Edward mi fece ricoprire di brividi..
Brividi che odiai, poiché manifestavano a lui quanto la sua presenza mi influenzasse, nonostante io tentassi di ignorarlo..
<< io ti amo Bella, ti amo così tanto… >> mormorò con voce incrinata facendo aderire il suo petto alla mia schiena e afferrandomi con le mani per le braccia, per evitare che io mi allontanassi da lui
<< solo l’idea che ti possa accadere qualcosa, mi uccide… mi toglie il respiro, mi fa diventare pazzo! Non potrei esistere senza di te…. Come potrei continuare a vivere senza averti accanto me lo spieghi? >>
Aveva la voce spezzata, come solo una volta avevo sentito, tanto tempo fa, dopo che avevo rischiato la morte nel bosco per mano di James e sua…
<< Ti ho avvertito che rischiavo la vita, che avrei dovuto trasformarmi per far nascere il bambino… >>
<< ma non mi hai detto che il bambino avrebbe potuto ucciderti anche prima di partorire…
Non mi hai detto che crescerebbe così velocemente da spezzarti le ossa, non mi hai detto che dovresti nutrirti di sangue umano per sopravvivere, non mi hai detto che ti succhierebbe la vita come un parassita fino a portarti via da me!! >> aveva iniziato con un sussurro, ma man mano le parole uscivano dalle sue labbra il tono di voce era andato aumentano, fino a farlo gridare
<< SMETTILA! STA’ ZITTO!! >> urlai tappandomi le orecchie e cercando di non sentirlo più parlare in quel modo…
Si stava riferendo del bambino che forse portavo in grembo, non poteva dire quelle cose!
Lui con uno scatto repentino mi girò verso di sé per guardarmi in faccia
<< Non capisci che io mi preoccupo per te? >>
<< perché non credi che io sia capace di farlo? Bella ce l’ha fatta, perché lei sì e io no? >>
<< Bella non esiste! >>  mormorò disperato
<< Sì invece, io sono Bella e io questo bambino lo posso fare! Ma non voglio farlo senza di te….senza averti al mio fianco…
Lo volevi anche tu! Me l’hai detto… Non cambiare idea ora…non cambiarla ora che potrebbe essere già qui! >> e a quelle parole mi misi una mano sul ventre, cercando di fargli capire che discutere di queste cose ormai poteva risultare tardi…
Lui abbassò lo sguardo sulla mia mano e lentamente, con una smorfia di dolore, appoggiò la fronte contro la mia rilasciando un sospiro tremolante…
Stavo per dire qualcosa, ma lui mi anticipò stringendomi in un abbraccio tanto forte da togliermi il fiato…
Ricambiai la stretta con tutta le energie a mia disposizione, fino a quando il mio respiro iniziò a cedere.
<< Edward mi soffochi >> sussurrai con il fiato rimanente, riuscendo così a lasciarmi andare da Edward che sembrava quasi trattenermi a sé con il timore di vedermi scompartire da un momento all’altro…
<< perdonami… >> mormorò continuando a tenermi le braccia attorno alla vita
<< Edward io questo bambino lo voglio! prima non ci pensavo, non mi interessava, ma ora…. io ora lo amo! Con tutta me stessa e non posso fargli un torno; è parte di me!
È vero, non sappiamo ancora con certezza se sia veramente incinta o no, ma non ho bisogno di uno stupido test per capirlo, o di sentire le nausee o i capogiri… io lo sento che lui c’è; e non m’importa se mi farà male, se sarà più forte di me… io lo porterò con me fino alla fine, e lo farò nascere!
Andrà tutto bene amore mio! Ti prego fidati di me! >> dissi accarezzandogli la guancia
Edward mi guardò senza dire una parola..
Per un momento pensai che mi avrebbe risposto di no, ma poi lentamente si avvicinò a me e mi depositò un leggero bacio sulle labbra
<< se è questo che desideri..
Se sei davvero disposta a tutto questo per darmi un figlio, allora ti starò accanto e ti aiuterò…
Io ti amo Bella, e amo anche il nostro bambino ma l’idea che tu possa scomparire dalla mia vita mi terrorizza… per me vieni sempre prima tu di tutti gli altri! Ti prego non odiarmi per questo… >>
Ma come poteva chiedermi una cosa simile…
Io non potevo odiarlo!
Però desideravo che anche lui sentisse l’amore che provavo io verso quella piccola vita che ero sicura stesse crescendo in me…
Se non fosse stato così ne sarei stata distrutta…
ormai l’idea di diventare madre mi aveva totalmente soggiogata…
Non saprei cosa avrei fatto se le cose non sarebbero andate come mi auguravo e si fosse scoperto che non aspettavo nessun bambino..
Edward sentiva i miei pensieri ma non commentò, si limitò a stringermi in un forte abbraccio e a guardare insieme a me gli ultimi raggi del sole scomparire dietro l’orizzonte.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Ciò che si aspetta quando si aspetta ***


Eccomi tornata! Scusate il ritardo ma mi è presa l’influenza e non riuscivo proprio a scrivere frasi di senso compiuto!
Questo è il nuovo capitolo, spero vi piaccia, anche se a me no ha convinto molto!
Oggi sono di poche parole quindi rispondo subito alle recensioni dei due capitoli precedenti:

X ClaudiaSv16: Edward con le paturnie!!XDXD è vero è un po’ troppo paranoico, ma così ha un buon motivo per fare il romantico e farsi perdonare! Oggi si scoprirà cosa se Bellina è in dolce attesa…:)
X Titti88: anch’io ci vorrei andare sull’isola d’esme…è per quello che nei capitoli precedenti quando dovevano decidere dove andare in luna di miele la mia Bella ha rotto l’anima ad Eddy per andarci! Se mi fossi trovata al suo posto avrei fatto la stessa cosa!!XD
X Rebecca73: Questa Bella è un po’ più tosta di quella della Meyer e invece di fare come nel libro dove lei zitta zitta si allea con Rose, ho pensato di farle affrontare il problema con Edward e farlo ragionare!
X Romina75:Oggi scoprirai come scoprono il bimbo e come reagisce Eddy…spero sia venuto bene, purtroppo certe cose devo mantenerle simili al libro e ho paura di non discostarmene abbastanza!
Riguardo al fatto se sia maschio o femmina non anticipo nulla, ma ti assicuro che in questa ff la storia dell’imprinting non ci sarà!
X Shasha5: ahahahah! Anch’io sono annegata in una valle di lacrime quando ho scritto il capitolo scorso (non avevo superato un esame all’uni) forse è per questo che era così depressivo! Oggi invece si torna alla normalità, quindi come al solito ci saranno scritte parecchie stupidaggini! :P
Sono contenta che la storia stia evolvendo bene, qualche giorno fa l’ho riletta dall’inizio e devo dire che sono molto soddisfatta!XDXD
Mi disp ma non dirò nulla se il bambino sarà maschio o femmina ma ho notato che molti preferirebbero un bel maschietto!...io cmq ho già in testa i nomi per entrambi!XD
X Antonya: Come ho già annunciato la storia è sulla via della fine, ma sono già a lavoro per il continuo e…ecco…la tua domanda è la trama del seguito di questa storia!
Che accade se un bel giorno, si presenta la vera Bella, cantante di Eddy?...
Ecco…io ammazzerei Eddy in quel caso….o Bella!...cmq se seguirai anche la storia che verrà dopo di questa, scoprirai che succede!XD
X Jester248: o mio dio!!...nooo, non puoi dirmi una cosa del genere…io piango!!ç_ç
Grazie!! Sei troppo buona(veramente troppo)! La migliore forse non è, ma amo tanto questa storia e ormai i personaggi mi sono entrati dentro! Grazie davvero, mi hai fatto un complimento bellissimo!
(costruirò in salotto un altarino in tuo onore!XD)

Ora vi lascio al capitolo.
Ringrazio tantissimo tutte le persone che recensiscono e apprezzano la mia storia, i 220 che l’hanno aggiunta tra le preferite, seguite e ricordate, e anche chi legge soltanto!
mi fate moooolto felice!!XDXD
ah…tanto per la cronaca “Amore Gitano” esiste davvero!! (capirete mentre leggete):D
BACIONI


CAPITOLO 35  --CIò CHE SI ASPETTA QUANDO SI ASPETTA--

I giorni seguenti a quella brutta discussione passarono tranquilli…
Né io né Edward tornammo più sell’argomento ma più passava il tempo, più mi rendevo conto che entrambi stavamo diventando ansiosi nell’aspettare anche il più piccolo sintomo che dimostrasse che stessi aspettando realmente un bambino.
Io ero impaziente perché speravo con tutto il cuore di essere veramente rimasta incinta…
Mentre Edward…
Beh, io speravo che la pensasse al mio stesso modo, ma in me c’era anche una piccola e fastidiosissima parte che temeva che per lui quella fosse un’attesa angosciante…
Una mattina, dopo circa due settimane che ci trovavamo sull’isola, mi svegliai in quello che solitamente viene detto “un bagno di sudore”.
La camera doveva trovarsi ad almeno 30 gradi e il corpo gelido di mio marito, unica sorgente di frescura in quel caldo asfissiante, non era presente al mio fianco.
La maglietta di Edward, che indossavo come pigiama, mi si era letteralmente attaccata addosso come una seconda pelle e i capelli si erano appiccicati alla mia fronte totalmente umida…
Non respiravo…
Avevo bisogno di aria…aria fresca…
Così mi alzai malamente dal letto e feci qualche passo verso la porta con l’intenzione di dirigermi in cucina e bere un bel bicchiere di acqua ghiacciata..
A pochi passi dalla porta però mi bloccai, attirata da un fogliettino bianco accuratamente piegato sopra il cuscino che aspettava ad Edward, e che prima non avevo notato…
Amore mio, perdonami se al tuo risveglio non mi troverai al tuo fianco,
ma ormai erano parecchi giorni che non mi nutrivo ed era necessario che andassi a caccia.
Spero mi perdonerai per averti lasciata sola.
Fai sogni d’oro anima mia!
Ti amo
Tuo.     Edward

Lessi il biglietto parecchie volte cercando di trovare un qualsiasi indizio che mi informasse sull’ora del suo ritorno, ma purtroppo non era indicato niente…
Decisi così di non aspettarlo per fare colazione e scesa in cucina mi misi a preparare uova e pancetta: quella che Charlie chiamava “la colazione dei Campioni”!
Ovviamente la chiamava così perché lui era l’unico capace di ingurgitare alle 5 di mattina un simile concentrato di calorie, mentre io di solito mi limitavo ad una tazza di latte e cereali..
Quel giorno però ero più affamata del solito, la sera prima infatti avevo saltato la cena, per cui era piuttosto plausibile il mio appetito!
Dopo aver ripulito il piatto mi misi a lavare le padelle usate, ma quel caldo afoso non voleva proprio lasciarmi stare, infatti al solo mettere le mani sotto l’acqua calda ricominciai a sudare peggio di un centometrista e a sentirmi soffocare…
Ma dove diavolo era Edward?
Avevo un disperato bisogno di sentire qualcosa di freddo!
Colta da un raptus che non seppi spiegare mollai i piatti nel lavello e presi in mano la bottiglia d’acqua fredda cominciando a passarmela sulla fronte e sul petto traendo finalmente un po’ di sollievo.
Ma quel benessere non durò molto…
Volevo di più!
Così senza neanche pensarci mi ritrovai davanti al frigo aperto con la schiena appoggiata sulle mensole stracolme di cibo, a tentare di raffreddarmi e soprattutto di rallentare il battito del mio cuore, che a causa del  malessere dovuto al caldo aveva iniziato a martellare furioso…
Non so per quanto tempo rimasi lì, ma avevo l’impressione che se mi fossi allontanata da quel frigo sarei arrostita!
<< Bella! >> la voce di Edward ruppe il silenzio che aleggiava in casa,
Appena superò la soglia della cucina e mi squadrò divertito, probabilmente incuriosito dal mio comportamento.
Mi sentivo una scema ad essere praticamente seduta dentro il frigo, ma non potavo farci niente…
Stavo morendo di caldo!
<< Ciao amore! >> lo salutai imbarazzata giocando con la foglia dell’insalata di fronte a me
<< Buongiorno tesoro….potrei sapere cosa stai facendo? >> mi chiese lui titubante avvicinandosi e continuano a fissarmi come fossi una pazza uscita da un manicomio che tenta di nascondersi in un frigo
<< Non sono pazza ok? Sto solo morendo di caldo! Sono fradicia, guarda! >> mi difesi subito, allontanando dal mio corpo la canottiera umida come prova tangibile del fatto che fossi sudata fradicia.
Mentre parlavo rivolta a lui respirai un po’ dell’aria calda della cucina e nuovamente quella sensazione di soffocamento mi attanagliò..
<< Bella va tutto bene? >> si avvicinò Edward passandomi le mani fredde sul collo e sulle guancie, mentre io rivolgevo il viso verso l’interno del frigo dove l’aria era deliziosamente fresca…
<< sì….ho solo caldo! >> mormorai chiudendo gli occhi e godendo del tocco delle sue mani.
Prima di rispondermi rimase qualche secondo a riflettere
<< lascia fare a me >> sussurrò semplicemente mentre mi prendeva in braccio come fossi una bambina e mi portava verso il bagno…
Mi lamentai quando vidi il frigo chiudersi alle nostre spalle, ma per fortuna il corpo freddo di Edward riusciva a darmi un minimo di sollievo.
Appena entrammo nella stanza da bagno lui mi fece sedere su uno sgabello di vimini
<< Spogliati! >> mi intimò quasi fosse un ordine
<< cosa?? Edward non ho intenzione di fare nulla che comporti altro sudore sia chiaro! Ma che ti sei messo in testa?...voi uomini! vampiri o no pensate sempre solo a quello!! >>
Edward intanto mi fissava sgomento e dopo pochi secondi sì piegò letteralmente in due dalle risate..
<< Ma che ha capito?? Volevo farti fare un bagno!! …..È meno male che siamo noi uomini che pensiamo sempre e solo a quello! >>
Ok, figura pessima!
Sarei arrossita se non fossi già stata paonazza a causa del caldo,
così senza incrociare più gli  occhi con lui dopo la mia imbarazzante uscita mi tolsi i pochi indumenti indossati…
Edward intanto aveva finito di riempire la vasca, e sperai vivamente che fosse di sola acqua fredda…
Magari avrebbe anche potuto aggiungerci qualche cubetto di ghiaccio!!
Al mio pensiero lo vidi ridere, e poi senza avvertirmi mi riprese tra le sue braccia, e con gentilezza mi immerse in quel paradiso terrestre!
<< Oddio…perché non è venuto in mente a me prima?! >>
Avrei potuto evitare di fare la figura della fessa che imita gli ortaggi nel frigo!!
<< Va tutto bene al tuo cuore? >> mi chiese improvvisamente Edward mentre appoggiava  delicato la sua mano gelida sul mio petto
<< certo, perché? >> domandai io confusa
<< batte come un tamburo da quando sono arrivato… lo sentivo fin dalla spiaggia! >> mi informo continuando a premere la sua mano sul mio petto
<< è solo questo caldo soffocante! Non riuscivo a respirare… >>
<< ora và meglio? >> mi domandò gentile iniziando a passare le sue mani lungo le braccia e le spalle…
<< sì va molto meglio…non so che mi è preso, stamattina mi sono svegliata ed ero un bagno di sudore…ormai sono troppo abituata a dormire vicino a te! >> gli dissi sorridendo
<< perdonami se ti ho lasciata sola stanotte ma non era il caso che trascurassi la caccia >> sembrava dispiaciuto, ma non doveva sentirsi in colpa…avevo fatto bene ad andare a nutrirsi
<< non preoccuparti Edward…ora và tutto meravigliosamente! >> lo tranquillizzai accarezzandogli la guancia.
Rimasi a mollo nell’acqua per molto tempo, mentre Edward era andato a dare una sistemata alla nostra camera e alla cucina che per colpa mia era rimasta un disastro…
Quando l’acqua iniziò a farsi tiepida decisi che era tempo di uscire dalla vasca, ma proprio mentre stavo per legarmi l’accappatoio alla vita un capogiro mi fece perdere l’equilibrio.
Per fortuna prima che rovinassi a terra Edward mi acchiappò ed evitò che mi fracassassi la faccia contro il freddo marmo del pavimento
<< Bella!! >>
<< sono solo inciampata! >> mi giustificai imbarazzata
<< stai bene? >>
<< sì, sì… stare tutto il giorno nella vasca…. E poi mi sono alzata velocemente….sto bene! Davvero! >>
Stavo parlando senza un senso ben preciso… non esattamente la mossa migliore per acquietare quel paranoico di mio marito!
Lui infatti temendo un malessere  mi portò in camera e mi fece sedere sul letto iniziandomi a tastare il polso e a guardarmi gli occhi…
Mi sembrava di essere tornata dal pediatra
<< Forse sei un po’ anemica…. Hai mangiato abbastanza? >>
<< ho mangiato uova e bacon stamattina! Ma ieri sera ho saltato la cena…deve essere per quello non preoccuparti! >>
<< Forse il caldo ti ha abbassato un po’ la pressione!...Rimani stesa, ti porto un pezzo di cioccolata, devi alzare i livelli di zucchero nel sangue! >>
Stavo per obbiettare, ma non ne ebbi il tempo visto che Edward si era già dileguato fuori dalla porta…
Mangiai comunque la mia cioccolata senza fare storie, e poi Edward mi intimò di rimanere a letto a riposarmi, mentre lui mi preparava il pranzo e chiamava Carlisle per un parere medico…
Uffa, cha palle!
Ma doveva proprio chiamarlo?!
Mica ero sul punto di morte! Avevo solo avuto un lieve capogiro!
<< Carlisle mi ha detto che sarebbe meglio che tu assumessi qualche integratore! Probabilmente il clima qui è troppo caldo per te! >>
<< Edward non ce n’è bisogno! >>
<< Amore non fare storie! Ti ho preparato il pranzo, te lo lascio qui, non alzarti!! Io prendo la barca e vado a Rio a prendere quello di cui hai bisogno! Riposati mi raccomando! >> e dopo un veloce bacio sulla fronte scomparve.
Durante tutto.. io ero rimasta immobile!
Aveva parlato talmente velocemente che non avevo capito quasi nulla riguardo a quello che aveva detto!
Così sbuffando iniziai a mangiare seduta sul letto e poiché mi stavo annoiando ebbi la grande idea di mettermi a guardare la Tv…
Capì che stavo per rischiare la pazzia quando notai che stavo guardando da un’ora una pessima Telenovelas brasiliana anni ’80 chiamata “Amore Gitano” dove una certa Dolores rimaneva incinta e non sapeva se il bambino fosse di Renzo, di Miguel o di Rodolfo…. Si scopriva solo alla fine che era di un quarto uomo chiamato Rinaldo!
È brava Dolores!!
La televisione mi aveva distratto per un bel pò, ma quando la spensi l’afa tornò ad infastidirmi!
Avevo ancora caldo, così mi alzai da letto e mi diressi verso il divano del salotto con l’intenzione di prendere un pò d’aria…
Non feci in tempo però ad poggiare un piede sul tappeto che un dolore lancinante alla pancia mi fece piegare in due.
Cazzo, faceva così male che non ebbi la forza neanche di dire una parola!
Rimasi lì, per un tempo indefinito, accovacciata a terra e  trattenendo il respiro, aspettando che l dolore passasse…
Quando sentì il male scomparire mi rimisi in piedi, con l’idea di stendermi sul letto nel timore di svenire, ma non feci tempo a trasformare la mia idea in fatti che tutto il pranzo che si trovava nel mio stomaco risalì senza preavviso su, e trattenendo le mani sulla bocca corsi verso il lavandino del bagno e vomitai con probabilità anche la colazione!
E meno male che era la Colazione dei Campioni!
Schifata ripulì tutto e decisi di lavarmi i denti per cercare di far scomparire quel saporaccio dalla bocca…
Ma il mio fù un gesto stupido!
Non so cosa mi era venuto in mente di fare!
Forse credevo che nel mio stomaco ormai non fosse rimasto più niente,
o forse credevo che il fatto che il giorno prima avessi saltato la cena mi fosse stato d’aiuto!
Stà di fatto che appena il dentifricio osò toccare la punta della mia lingua, i conati si ripresentarono peggio di prima e mi ritrovai piegata sul water a rimettere probabilmente anche la fetta di torta che avevo mangiato al mio matrimonio.
Cavolo…non mi ero mai sentita così male!
Per fortuna non c’era Edward, altrimenti mi avrebbe portata senza indugio in uno di quei centri specializzati per le epidemie, o le malattie rare!
E poi l’idea di vomitare davanti a lui non mi piaceva poi così tanto…
Insomma, già pensava che il cibo che mangiavo fosse spazzatura, se poi mi fossi messa a fargli vedere che effettivamente quello che ingurgitavo sembrava anche peggio della spazzatura, non mi avrebbe più guardato pranzare per il resto della vita!
Rimasi il resto del pomeriggio a letto, sgranocchiando crackers..
Mi sentivo una vera idiota, ma avevo fame e non volevo rischiare di accogliere il ritorno di Edward con una bella vomitata sul tappeto!
In compenso approfittai del restante pomeriggio per analizzare la situazione.
-aumento del battito cardiaco
-sensazione di soffocamento
-anemia
-vampate di caldo
-nausea a dir poco devastante
-dolorose fitte all’addome
Ok, io non ne sapevo nulla di gravidanza, però 4 su 5 potevano essere considerati sintomi di una gravidanza?
Poteva essere…
Però come cavolo facevo a saperlo con certezza?
Sicuramente su Isola d’Esme un farmacia che mi passasse un test di gravidanza non l’avrei trovata…. A meno che un macaco non avesse deciso di sua spontanea volontà di aprirne una!
Inoltre con molte probabilità quegli affari neanche avrebbero funzionato in questo particolare frangente…
E allora??
Dirlo ad Edward era fuori questione.
Non l’avrei fatto agitare per nulla…
E poi se si fosse scoperto che non ero incinta avrebbe del tutto rinunciato all’idea di avere un bambino con me, e io non avevo alcuna intenzione di lasciarglielo fare!
L’unico a cui potevo chiedere era Carlisle.
Gli avevo raccontato molto sulla gravidanza di Bella, e con le sue conoscenze mediche forse mi avrebbe potuto dare una mano…
<< Casa Cullen >>
<< Carlisle, ciao….sono Bella! >> e chi altri se no!
<< Bella! Come stai? Edward mi ha chiamato…era in pensiero per te! Mi ha detto che hai avuto un capogiro! >>
<< sì…beh, ecco…ti chiamo proprio per questo…emm..ecco vedi…diciamo che... >>
<< Bella non ti imbarazzare! Ricorda che sono un medico e quello che mi dirai rimarrà strettamente confidenziale. Puoi fidarti! >>
A quelle parole mi tranquillizzai.
<< ok…ecco io ed Edward abbiamo avuto rapporti non protetti e oggi sono stata malissimo… oltre ai capogiri ho vomitato anche l’anima! Poi ho un continuo batticuore e stamattina sono stata colta da delle vampate di caldo davvero forti…io non ne so niente al riguardo e non volevo dire nulla ad Edward senza prima essere sicura…sai com’è fatto! >>
<< quando ha avuto l’ultimo ciclo mestruale? >>
<< Beh, è stato prima del matrimonio…ma manca ancora qualche giorno tecnicamente! >>
<< allora quello che ti posso consigliare Bella è di aspettare e vedere se si presenta il ciclo… purtroppo la lontananza e la tua posizione attuale non mi permettono di visitarti, ma se quello che mi hai raccontato tempo fa è vero e tu ed Edward non avete preso precauzioni direi che ci sono molte probabilità che io stia per diventare nonno! >> sentì dalla sua voce che stava sorridendo
<< Quindi tu credi che sia incinta? >>
<< Beh, come medico senza una accurata diagnosi non posso dirlo al cento per cento…  ma credo che la percentuale sia a tuo favore! >> mi rispose
<< quindi sono incinta? >> non ci potevo credere…
<< sì…direi di si! >> continuò lui ridendo
<< ne sei sicuro? >>
<< sì Bella, ne sono sicuro >>

<< AAAAHHHH!! CHE BELLO!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! Oddio grazie Carlisle non sai quanto mi sei stato d’aiuto…oh! Sono così felice! >> urlai iniziando a saltare per la stanza
Lo sentì ridere forte alla mia reazione
<< Congratulazioni Bella! >>
<< Devo dirlo subito ad Edward! Se ti chiama non gli dire niente mi raccomando! Grazie ancora Carlisle! >>
E dopo averlo salutato, chiusi la telefonata e ricominciai a saltellare per la stanza come un canguro, troppo felice e agitata per riuscire a stare ferma…
Ero incinta!
Ero incinta!!
Stavo per diventare mamma!!!
Senza che me ne accorgessi calde lacrime iniziarono a rigarmi le guance, e in men che non si dica finì sul letto a piangere come una disperata!
Ma non era colpa mia! Dovevano essere gli ormoni o qualcosa di simile perché non erano lacrime di tristezza…
Ero felice!
Felice come non  mai e non vedevo l’ora che arrivasse Edward per dargli la bella notizia!
Però ero anche preoccupata… Chissà come l’avrebbe presa!
Dopo tutto quello che era successo temevo che si spaventasse…
Ma ormai l’idea di avere un bambino ci stava accompagnando da molti giorni quindi doveva aspettarselo…

Edward rientrò a casa dopo che avevo già cenato.
Il mare infatti era molto mosso quella sera e probabilmente aveva avuto problemi a convincere le autorità portuali a lasciarlo partire con il motoscafo.
<< Bella! >> mi chiamò appena entrato dalla porta principale
<< Sono in salotto… >> lo avvisai io senza alzarmi dal divano dove mi ero raggomitolata a causa dei dolori alla pancia che non mi avevano dato tregua per tutto il pomeriggio
<< Perdona il ritardo…la guardia costiera non mi lasciava andare, ho dovuto corromperli per riuscire a partire e venire qui da te! >>
<< non importa Edward…avevo immaginato un’eventualità del genere! >>
<< Ti ho preso gli integratori e altre vitamine…nel caso ti sentissi male di nuovo!
Come sei stata questo pomeriggio? Hai avuto altri capogiri? >> mi domandò ancora in pensiero mentre si avvicinava a me
<< no…non ho avuto altri capogiri solo che… >>
<< cosa? >> mi chiese lui preoccupato probabilmente leggendo la confusione nella mia testa
<< Edward ti puoi sedere un attimo vicino a me…vorrei parlarti! >>
All’inizio tentennò, ma poi  fece quanto avevo chiesto.
<< non è nulla di grave Edward stai tranquillo…ma questo pomeriggio non sono stata molto bene.
...ecco… ho avuto alcuni malori che mi sono sembrati strani così ho chiamato Carlisle! >>
<< non mi ha avvertito… >> disse lui duro
<< gli ho detto io di non farlo!...comunque, ne ho parlato con lui e abbiamo capito da dove nasce il problema….o meglio, io l’avevo già capito ma ho avuto una conferma da parte sua! >>
Lo vedevo concentrato nel tentativo di captare qualcosa dalla mia mente, ma ormai ero diventata brava a non pensare quando lui era elle vicinanze
<< qual è il problema Bella? >> mi domandò capendo che da solo non ci sarebbe mai arrivato
D’accordo.
Era il momento…
Sono pronta.
<< ha funzionato … sono incinta Edward! >> mormorai emozionata
….
<< Edward? >>
….
<< Edward! >> ripeté toccandogli un braccio
Niente.
Era lì…bloccato che mi fissava!
<< Edward ti prego dì qualcosa, così mi spaventi! >>
<< sei…. >> mormorò talmente basso che ebbi difficoltà a sentirlo
<< tu sei… >>
<< aspetto un bambino o una bambina….  da te! >> dissi titubante cercando di fargli capire bene il messaggio.
Il suo sguardo che fino a poco prima era rimasto perso a fissare il nulla si concentro sul mio viso, e notai solo in quel momento che gli occhi d’orati sembravano di una tonalità più chiara del normale ed erano coperti di una patina luminosa, come se si fossero riempiti di lacrime…
<< tu…tu aspetti….i-io…io sono riuscito a… >>
<< sì, sono incinta di un bambino tuo Edward….noi avremmo un bambino> > ripeté mentre iniziavo a commuovermi nuovamente
<< un mio bambino…mio….diventerò papà! >>
Mi limitai a sorridergli vedendo la sua espressione stupida aprirsi in un sorriso raggiante
<< Diventerò un papà!....un vero papà! >>
 E senza darmi il tempo di dirgli qualcosa mi prese tra le braccia e mi strinse forte a sé iniziando a riempirmi il viso di baci
<< oh ti amo amore mio, ti amo!! >> disse prima di posare le sue labbra sulle mie e baciarmi con foga.
Dopo la litigata pensavo che l’avrebbe presa male, che si sarebbe arrabbiato o peggio ancora avrebbe accettato la mia gravidanza senza entusiasmo…
Vederlo così felice fù per me un tuffo al cuore..
Una dimostrazione che non ero l’unica ad aver iniziato ad amare quella piccola creatura dentro di me!

Spoiler del prox capitolo…mi sono divertita a scriverlo!XDXD

<< Ok…Dolori al basso ventre? >> continuò con gli occhi puntati sempre sulla rivista
<< Sì, ci sono tutti! >>
<< Nausea e Vomito?...No, non te lo domando neanche! >> si  corresse subito vedendo la mia espressione
<< Forte sensazione di “sentirsi incinta”? >>
<< Ma che vuol dire? >>
<< ah, non chiederlo a me, io sono un vampiro e per di più uomo!....ti senti incinta? >> mi chiese trattenendo una risata per quella domanda sciocca
<< è che ne so! >>
<< passiamo alla prossima…Ingrossamento del seno? >>
Stavo per rispondere quando la mano di Edward si piazzò esattamente su di esso
<< Edward!! >> urlai in preda all’imbarazzo
<< sì…direi che sono più grosse! >> rispose lui ghignando
<< aumento della temperatura basale? >>
<< Ieri mi sono quasi chiusa dentro il frigo tu che dici? >>
Alla mia domanda si mise a ridere…probabilmente ricordando la scena buffa
<< Aumento della minzione? >>
<< ….della che?? >>
<< urinare Bella! >> mi spiegò paziente
<< …queste cose non ti devono interessare! >>
Io non parlo a io marito di quante volte vado al bagno, no, no!

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Situazioni Imbarazzanti ed Ormoni Rimbalzanti ***


Ok, questo capitolo fa schifo! Non lo leggete!
No, dai scherzo….sul fatto di non leggerlo, non sul fatto che faccia schifo!
No, no…non mi piace per niente, ma l’avevo già scritto e quindi lo posto...
ANCHE SE…se fa veramente pietà ditemelo senza problemi che lo cancello! Non voglio rovinare la storia con un capitolo immondo frutto di poche ore di sonno e forse qualche birra di troppo!
Quindi non preoccupatevi di scrivermi “Vichy, ma ti sei fatta di colluttorio per postare una roba del genere?” io non mi offendo, anzi ringrazio la franchezza!
Cmq:
GRAZIE MILLE a tutte le persone che seguono questa ff! ogni giorno vedo aumentare i preferiti, seguiti e ricordati, e ovviamente grazie anche a chi legge soltanto!
Perdonate davvero questo capitolo, giuro che il prossimo (torna il cagnaccio!) sarà migliore!
Recensioni:
Mally_1985: Che storia! Neanche io mi ero accorta che seguivo una tua ff! (per la cronaca stupenda! ) mi fa piacere che ti piaccia la mia storia, quando l’ho iniziata non credevo neanche se sarei arrivata così avanti!:D spero di non deluderti con i capitoli che verranno (questo non lo contare, è un disastro!:S) e che continuerai a leggere! Baci
X ClaudiaSv16: “Edward-dolce-papà” me lo sono sempre immaginato! La Meyer lo descrive sempre così freddo e distaccato…ho preferito renderlo un po’ più umano e sentimentale…spero sia stata una scelta azzeccata!XD  Beh, dal punto di vista fisiologico la gravidanza si svilupperà allo stesso modo, perché ci tengo che la storia rimanga di base fedele al libro… ovviamente le reazioni dei personaggi cambieranno totalmente, anche perché in questo caso sanno bene come affrontare la situazione! Riguardo al continuo di Becoming Bella…anch’io sono diventata un’Edward dalle mille paturnie, ma l’idea di affrontare una situazione del genere mi piaceva troppo!XD tranquilla…anche il seguito verrà scritto con questo stile “tragicomico” venuto male!:P
X Shasha5: mi fa piacere che il capitolo precedente sia stato bello ed emozionante….questo è strano, incasinato e boh? Non credo ci sia una definizione precisa….forse “bidone” o “spazzatura”!O_o
Ihihihi…mi dispiace, dovrai aspettare per il sesso del nascituto.. mi piace lasciarvi rotolare nella curiosita!XDXD bacioni
X Antonya: la gravidanza sarà esattamente come quella di Bella, ma in questo caso tutti sanno già come affrontarla quindi ci saranno mooolti meno problemi!
Riguardo al seguito….Beh, ovviamente Eddy è innamorato della mia Bella, sua moglie con un bambino/a….però…la cantante e sempre la cantante… e inoltre della vecchia bella lui non sente nemmeno i pensieri…chissà….
Felice che anche a te Eddy-dolce-papà sia piaciuta!:D baci
X Titty88: da ora in poi non tornerà più nell’altra dimensione…almeno non in maniera stabile come è accaduto in passato…per quello dovrai aspettare il seguito, se ovviamente vorrai leggerlo!
Questo solo perché ora hanno scoperto che i salti spaziali ora che è ancora umana accadono solo quando lei si trova in situazioni emotive troppo forti…da quando l’ha scoperto cerca di controllarsi per evitare che il fatt si ripeta (come è accaduto quando James l’ha trovata di fronte a casa Cullen nei vecchi capitoli!)
X Chi61: Grazie! Davvero! Soprattutto per il fatto che ti piaccia come ho gestito la storia e la presenza di una “nuova Bella” all’interno della trama! Sono contenta!^^
Spero che apprezzerai anche come svilupperò in futuro la storia!
X Roina75: Eddy….. voglio anch’io un ragazzo così! Perché esistono solo nella mente di noi povere ragazze?ù_ù
La Meyer non ha descritto mai Edward come un papà super premuroso…ha mantenuto il suo aspetto da uomo d’altri tempi, così in questa ff ho preferito renderlo più affettuoso!:)
X Hannah Potter: Adoro quando mi dicono che leggono la mia storia tutta d’un colpo!XD
Sono contenta che ti piaccia…pensa che questa storia è nata proprio leggendo Twilight e pensando ”io non avrei fatto così!”…quindi quando leggo il libro di solito sono portata a paragonarlo alla mia storia!O_o

Ora vi lascio al capitolo!
Il prossimo lo posterò lunedì o martedì!
Baci!!

CAPITOLO  36  -SITUAZIONI IMBARAZZANTI ED ORMONI RIMBALZANTI-

Quella mattina mi svegliai di soprassalto a causa del un fracasso infernale proveniente dalla cabina armadio al lato del letto..
Come il giorno precedente Edward non si trovava di fianco a me, bensì stava girovagando avanti e indietro per la stanza rovistando tra i miei vestiti…
<< Edward…che fai? >> domandai con la voce ancora impastata dal sonno mentre mi stropicciavo gli occhi
<< Buongiorno mia Bella, perdonami se ti ho svegliato ma abbiamo il volo tra tre ore e non voglio rischiare di perdere l’aereo >>
<< ah.. >> risposi semplicemente rigirandomi sotto le lenzuola alla ricerca di una posizione più comoda che mi permettesse di riprendere il sonno.
Aspetta che aveva detto?
Scattai sul letto come una molla.
<< cosa?  Dove? Quando?....d-dove? >>
Lui mi fissò trattenendo a stento una risata mentre io cercavo di chiarirmi le idee ancora confuse dall’improvviso risveglio.
<< dove andiamo? >> gli domandai anche se temevo di saper già la risposta
<< dove immagini amore mio…  Carlisle deve visitarti e credo sia meglio tenerti sotto osservazione ora che ti trovi in queste condizioni.. se qualcosa andasse storto o avessi bisogno di aiuto saremmo in difficoltà confinati in quest’isola! E meglio fare ritorno a casa >>
<< ma Edward io non ho bisogno di niente, sto benissimo! rimaniamo un altro po’, per favore? >> gli chiesi sfoderando lo sguardo da cucciolo impaurito che mi veniva meglio.
Peccato che io non ero un vampiro e i miei sguardi, per quanto teneri, non sarebbero mai stati in grado di convincere nessuno.
<< Mi dispiace mia cara ma per il tuo bene e quello del bambino è meglio tornare in un posto più facilmente raggiungibile di una sperduta isola nell’atlantico! >>
<< ma è  la mia luna di miele!! >>piagnucolai capendo che ormai la decisione era stata presa
<< ti prometto che presto ti riporterò qui, ora però e meglio fare ritorno a casa…va bene? >> mi domando con un tono di voce che sembrava stesse parlando più  con una bambina  di 5 anni che con sua moglie
<< va bene… >> mormorai io rendendomi conto che sembravo effettivamente una bambina.

Dopo una veloce doccia aiutai Edward a finire di preparare i bagagli e iniziammo il viaggio di ritorno verso Forks.
Isola d’Esme mi sarebbe mancata molto.
Ormai l’avevo considerata la “nostra casa” e l’idea di ritornare alla villa bianca, circondata da tutti i Cullen e senza un minimo di privacy, iniziò a angosciarmi…
Mi era piaciuto avere il mio maritino tutto per me in quelle settimane.
Avrei dovuto imparare di nuovo a dividerlo con gli altri!
Quando arrivammo all’aeroporto di Rio scoprimmo che l’aereo per Seattle era in ritardo di due ore, fummo così obbligati a rimanere nel terminal ad aspettare e siccome mi annoiavo a morte decisi di fare un giro all’edicola vicina alla ricerca di qualcosa che mi facesse passare il tempo..
Tra le varie riviste di Gossip, giochi per computer e Cucinare Facile notai un gruppetto di giornali che forse facevano al mio caso…
Certo, la mia non sarebbe stata una gravidanza normale, ero a conoscenza di questo particolare, ma anche se più veloce il processo sarebbe stato lo stesso, no?
Mi ritrovai così a comprare riviste con nomi stupidi come “Pianeta Mamma” o “Bimbo Bello”.
<< Cos’hai comprato? >> mi domandò interessato Edward quando tornai ai divanetti dove mi aspettava
<< Riviste sulla gravidanza…io non ne so nulla, ho pensato fosse utile iniziare ad informarsi! >>
<< Hai fatto benissimo! >> mi rispose lui schioccandomi un bacio sulle labbra
E così mi immersi nella lettura sulle fasi della gravidanza e sulle vari sintomi che di settimana in settimana una donna avrebbe dovuto affrontare…
Il tempo però non sembrava passare mai, così quando sfogliando il giornale svogliatamente mi imbatté davanti ad un quiz, presi una penna dalla borsa e cominciai a farlo..
Notando la mia concentrazione e il fatto che stessi scarabocchiando sulla rivista Edward si incuriosì
<< Cosa stai facendo amore mio? >>
<< un test per vedere se sono incinta! >>  gli spiegai
<< pensavo fossi sicura di essere incinta! >> ribatté lui probabilmente non capendo
<< ne sono sicura, ma non avendo modo di farmi visitare voglio provare così! >>
ed era vero! Non avevo ancora fatto un vero e proprio test di gravidanza e quindi non avevo la sicurezza al 100% di essere in dolce attesa,  ma ero scura di aspettare un bambino! Solo che avere una certezza in più non guastava..
<< mi sembra una enorme stupidaggine, come fai a sapere se sei incinta attraverso un test a risposta multipla?…. fammi vedere! >> mi disse curioso Edward strappandomi il giornale dalle mani
<< ritardo del ciclo? >> iniziò a domandarmi leggendo
<< beh, in realtà dovrei aspettare qualche giorno ancora, ma non credo si presenterà! >>
<< Ok…Dolori al basso ventre? >> continuò con gli occhi puntati sempre sulla rivista
<< Sì, ci sono tutti! >> dissi sorridendo e massaggiandomi la pancia che ancora mi doleva
<< Nausea e Vomito?...No, non te lo domando neanche! >> si  corresse subito vedendo la mia espressione.
Da quando eravamo arrivati all’aeroporto avevo “visitato” il bagno tre volte ed ero riuscita a stare per due ore senza vomitare solo perché non avevo più mangiato niente.
<< Forte sensazione di “sentirsi incinta”? >> continuò lui con sguardo dubbioso
<< Ma che vuol dire? >>
<< ah, non chiederlo a me, io sono un vampiro e per di più uomo!....ti senti incinta? >> mi chiese trattenendo una risata per quella domanda sciocca
<< e che ne so! >>
<< passiamo alla prossima…Ingrossamento del seno? >>
Stavo per rispondere quando la mano di Edward si piazzò esattamente su di esso
<< Edward!! >> urlai in preda all’imbarazzo visto che eravamo in un luogo pubblico
<< sì…direi che sono più grosse! >> rispose lui ghignando
<< aumento della temperatura basale? >> continuò sorridendo, probabilmente divertito dalla situazione
<< Ieri mi sono quasi chiusa dentro il frigo tu che dici? >>
Alla mia risposta si mise a ridere…probabilmente ricordando la buffa scena.
<< Aumento della minzione? >>
<< ….della che?? >>
<< urinare Bella! >> mi spiegò lui paziente
Cosa??
<< …queste cose non ti devono interessare! >> sbottai io seria girandomi dall’altra parte per non fargli vedere il rossore che aveva imporporato le mie guancie.
Io non parlo a io marito di quante volte vado al bagno, no, no!
Lui scosse la testa divertito
<< Cambiamento di forma dell’utero? >>
Ma che domanda era?
<< ma che ne so! come faccio a vederlo? mica ho i raggi X negli occhi…ma che razza di Test è?! >>
<< te l’ho detto che era una stupidaggine! >> rispose lui continuando a sfogliare le pagine
<< Questa però è interessante… insoliti desideri? >>mi domando avvicinandosi a me con il suo solito sorriso storto che mi faceva tremare le gambe
<< mutamenti della libido? >> continuò quando ormai le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie…
Stava per baciarmi quando una voce metallica ci interruppe
<< I passeggeri del volo 781 dell’American Airlines diretti a Seattle possono dirigersi al Gate 3 per l’imbarco…ripeto…I passeg… >>
Così sbuffando per il mancato bacio ci dirigemmo al gate e ci imbarcammo sull’aereo.
Il volo di ritorno fu lungo ed estenuante.
Speravo di dormire come all’andata, ma le nausee non mi lasciavano un momento libera e vomitare nei piccoli bagni dell’aereo non era il massimo della comodità!
Per fortuna le dimensioni ridotte dei gabinetti erano un’ottima pretesto per non permettere ad Edward di rimanere accanto a me mentre rimettevo.
Quando arrivammo a Seattle fummo costretti a prendere un altro piccolo aereo che ci portò direttamente a Port Angeles e solo a sera giungemmo finalmente a casa Cullen.
Dovevo essermi addormentata in macchina durante il viaggio di ritorno perché quando mi svegliai mi ritrovai tra le lenzuola del letto dorato di Edward.
Dio, quanto mi era mancato quel letto!
Non feci in tempo a mettermi seduta che un piccolo uragano dai capelli corvini e scompigliati mi piombò addosso..
<< oh, finalmente ti sei svegliata! Bentornata Bella!! Che bello, che bello, avremmo un piccolo nipotino per casa! Ah! Sono cosi emozionata! Ma hai già pensato a come chiamarlo? O chiamarla, potrebbe essere una femmina, anzi io spero sia una femmina, la vestirò tutti i giorni come una bambolina!
 Oh Rose era così felice della notizia, dovevi vederla sembrava che stesse per scoppiare a piangere! Non che sia possibile per gente come noi, ma sembrava davvero! >>
<< Ciao Alice! >>mi limitai a dire completamente intontita da quella parlantina veloce
Al mio saluto lei si zittì, forse notando che come sempre era partita in quarta sopraffatta dalle emozioni
<< mi sei mancata, lo sai folletto? >> le dissi abbracciandola forte
<< anche tu mi sei mancata Bellina! Ormai non è lo più stesso passare le serate da sola con Rose! >>
<< Dov’è Edward? >>
<< è di sotto che parla con Carlisle… stanno valutando quali strumenti siano necessari da portare dall’ospedale! >>
<< capisco… a  me servirebbe solo un antiacido !>> dissi in una smorfia massaggiandomi lo stomaco che aveva ripreso a  fare i capricci
<< hai la nausea? >> mi chiese lei preoccupata
<< diciamo che stamattina ho mangiato solo un pacco di crackers e ancora non sono riuscita a digerirlo! >> gli spiegai
<< Andiamo di sotto, magari Carlisle riesce a fare qualcosa! >>
E cosi tenendoci  per mano andammo di sotto in salotto dove il resto dei Cullen era riunito…
Salutai tutti, Rosalie ed Esme visibilmente commosse mi fecero le congratulazioni, mentre il “duo comico”, alias Emmet e Jasper, ovviamente non perse occasione per far imbarazzare me e prendere in giro Edward che a quanto pare aveva “centrato il bersaglio”.
Ma si poteva essere più idioti?
Come mi aveva detto Alice, Calsisle mi diede un antiacido e delle pillole omeopatiche per aiutarmi a digerire, visto che non riuscivo più a trattenere niente nello stomaco, e poi mi chiese di andare nella stanza adibita ad ambulatorio per la prima visita.
A quella richiesta sbiancai….
Edward vide la mia espressione e si spaventò temendo mi sentissi poco bene
<< Edward possiamo andare un attimo in camera? >> gli domandai ancora bianca come un lenzuolo
Lui era seriamente preoccupato ma probabilmente sentendo attraverso i miei pensieri le necessità di stare da solo con lui, mi accontentò
<< Bella che hai? Ti senti male? >> mi chiese non appena chiuse la porta della stanza
<< non voglio che mi visiti! >> gli dissi in preda al panico iniziando a camminare avanti e indietro
<< come? >> mi chiese lui confuso
<< non voglio che mi visiti! Non lui…. >>
<< Bella è un medico! >>
<< è tuo padre!...tuo padre vuole farmi una visita ginecologica! Non voglio, no! >>
<< Bella stai esagerando…è mio padre, certo, ma è anche un medico e per di più è l’unico a cui possiamo rivolgerci visto che quello che porti in grembo non è un bambino normale! >>
<< ma non voglio che mi veda in… “quella situazione”! Mi vergogno! >>
Stavo dicendo cose così tanto senza senso? Perché non mi capiva?
<< e allora cosa dovremmo fare? Non puoi non farti visitare! Non essere sciocca! >>
A quel punto mi venne un’idea…
<< fallo tu! Hai tre lauree! >>
<< tesoro io non so come si fa! >>
<< ma che razza di lauree in medicina hai preso che non sai come si fà?  ti prego! >> stavo alzando la voce, me ne rendevo conto, ma stavo andando in panico
<< tesoro io non so davvero come si fa! Ho tre laure, certo, ma ho solo la conoscenza teorica, io non ho mai fatto un praticantato! Non ho idea di come si faccia una visita! >>
<< e allora perché non hai fatto quello stupido praticantato!! È tutta colpa tua! >>
Volevo piangere, volevo urlare….volevo spaccare qualcosa…
Mi sentivo così incompresa!
<< tesoro nessuno sano di mente avrebbe mai fatto fare il praticantato in un ospedale ad un 17enne.. conosco solo la teoria…non conosco la pratica! Mi dispiace amore mio ma non posso aiutarti in questo caso! >>
Volevo ribattere ma ormai non sapevo più cosa dire, così sopraffatta dallo sconforto e soprattutto da quelli che ormai avevo capito essere gli ormoni cominciai a piangere
<< amore non piangere.. >> mormorò lui abbracciandomi a baciandomi tra i capelli
<< non voglio che mi visiti… >> continuai io mentre lacrime calde mi rigavano il volto mentre cercavo inutilmente di mandarle via con le mani.
Odiavo piangere, ma soprattutto odiavo non sentirmi padrona dei miei sentimenti..
<< Bella non abbiamo altra scelta! Se fosse possibile lo eviterei ma proprio non possiamo! Ti giuro che farà più in fretta possibile ed eseguirà solo i controlli strettamente necessari per vedere che tu e il bambino stiate bene d’accordo?... Fallo per me, per favore! >>
Così asciugandomi le lacrime annuì, e quando mi tranquillizzai fui accompagnata da Edward davanti alla stanza adibita ad ambulatorio
<< Edward… >> lo chiamai prima di entrare << scusami per prima…ultimamente sono un po’ troppo emotiva! >>
<< stai tranquilla, lo capisco! >> e detto ciò, mi depositò un lieve bacio sulle labbra, e mi fece entrare.
Diversamente dell’ultima volta che ci ero stata, quando mi ero rotta mezzo corpo a causa di James, ora oltre al letto con le sbarre e vari macchinari medici, si trovava un lettino più piccolo fatto apposta per “quel tipo” di visita…
Ok, volevo morire!
Ma chi cavolo me l’aveva fatto fare di fare un bambino?
Non mi era venuto per caso in mente che avrei dovuto sottostare a una cosa così imbarazzante ed umiliante come farmi visitare da Carlisle?
Certo, lui era molo professionale e anche un ottimo dottore, ma questo non cambiava il fatto che fosse il padre di mio marito, nonché mio suocero.
Insomma uno che neanche con l’immaginazione avrebbe dovuto vedere certe cose!
Cavolo, ma perché dovevano capitare tutte a me!
<< Bella, stai tranquilla >> mi disse Carlisle, forse sentendo il mio cuore che batteva come un tamburo, o perché con il suo udito sviluppato aveva sentito la discussione tra me ed Edward in camera << pensa che sono solo un medico e nient’altro d’accordo? >>
E dopo che con poca convinzione annuì, lui mi invitò ad andare dietro ad un separé e indossare una orribile e scomoda vestaglia di carta
Mi ci volle molto coraggio per uscire da quel cavolo di separé e mi sentivo talmente agitata che temevo di stramazzare il suolo svenuta da un momento all’altro.
Edward mi fù accanto tutto il tempo e mentre Carlisle prendeva l’ecografo, mi accarezzava il viso e i capelli dolcemente, ogni tanto lasciandomi baci sul dorso della mano che teneva stretta alla sua.
Carlisle invece non mi degnava di uno sguardo…
Continuava a fare le sue faccende, preparando fogli e spostando di qua e di là roba che non sapevo neanche cosa fosse.
La visita per fortuna durò meno del previsto…
Ovviamente ero incinta, ma ormai il dubbio non sussisteva più, e come avevo già  preannunciato attraverso l’ecografia non era stato possibile vedere assolutamente nulla, visto che la placenta che proteggeva il bambino aveva una struttura simile alla pelle dei vampiri.
<< Per partorire Bella, dovremmo fare un parto cesareo… ma immagino che tu già lo sappia! L’unico problema sarà come incidere la placenta! Non credo che normali strumenti potranno esserci di aiuto! >>
<< denti… >> sussurrai io rossa d’imbarazzo
<< come scusa? >>
<< denti di vampiro o di licantropo…sono l’unico metodo per inciderla! >> spiegai cercando di soffocare il disagio e il disgusto nel dire una cosa del genere
<< lo farò io! >> sentenziò duro Edward, forse perché nella mia spiegazione avevo aggiunto anche i licantropi.
<< d’accordo! >> si limitò a dire Carlisle notando che l’umore di Edward era fortemente peggiorato dopo la mia uscita
Ma io non volevo dire nulla di male!
Insomma…era solo per dare una spiegazione precisa che l’avevo detto!
Non stavo insinuando che avrei potuto chiederlo a Jacob, anche perché nonostante fosse grande e grosso aveva la mentalità di un bambino di 12 anni, e sarebbe scappato a gambe levate urlando se avesse partecipato ad una cosa del genere!

<< Si può sapere perché ce l’hai con me? >> sbottai dopo cena quando tornammo in camera nostra.
Era dal pomeriggio che non mi rivolgeva la parola, e se lo aveva fatto era stato solo per necessità!
Non ci potevo credere che se la fosse presa per una sciocchezza come quella frase detta in ufficio con Carlisle…
Era un comportamento stupido e immaturo, e oggi i miei ormoni facevano i capricci più del solito, quindi non gli conveniva farmi arrabbiare…
Avrei potuto reagire piuttosto male.
<< non è per quello che hai detto Bella! >> mi chiarì lui ascoltando i miei pensieri
<< ti sei incupito tutto d’un tratto dopo che ho detto quella frase… non dirmi che non è per quello che ho detto! >> continuai io testarda
<< ma non è per quello! Davvero! >>
<< e allora spiegami! Te ne prego perché mi sento nervosa e non mi fa bene! >>
A quelle parole fece un profondo sospiro e si mise seduto sul letto
<< ti ricordi quali erano i nostri piani dopo il matrimonio…quelli che avevamo fatto prima di pensare di avere un bambino? >>
Ci pensai un minuto prima di rispondere
<< saremmo tornati qui a Forks, avremmo salutato tutti per un’ultima volta e poi ci saremmo trasferiti in Alaska, dove tu mi avresti trasformato… >>
E quindi?
<< e con precisione cosa avremmo dovuto fare qui a Forks, a parte salutare tutti? >>
<< spiegare a mio padre  il motivo dell’assenza di un bambino e a Jake… >>
E fù in quel momento che mi venne in mente.
Jake!
Lui non sapeva niente!
L’avevo tenuto all’oscuro della mia decisione di farmi trasformare dopo il matrimonio, e soprattutto credeva ancora che il fantomatico bambino di cui ero incinta alla mia partenza fosse solo un’invenzione!
Ora avrei dovuto affrontarlo, e spiegargli che ero davvero incinta di Edward; ma soprattutto avrei dovuto  fargli capire che per far nascere il mio bambino sarei dovuto diventare anch’io un vampiro…
Chissà come l‘avrebbe presa!
Non volevo che odiasse il mio bambino, ma come Edward aveva avuto una brutta reazione nel sapere le conseguenza di questa gravidanza, ero certa che Jacob non sarebbe stato da meno…
<< scusami se sono stato freddo questa sera…ma ero preoccupato per te! >>
<< non ci avevo nemmeno pensato! >> risposi shockata del fatto che me ne fossi completamente scordata.
Ero una pessima amica…
<< Non dire così angelo mio, vedrai che capirà! Ha accettato di buon grado il matrimonio…vedrai che se lo aspetterà! >>
Sperai con tutto il cuore che fosse come diceva Edward…ma non ne ero così sicura!
Giù di morale e mi buttai tra le sue braccia alla ricerca di conforto.

<< ma lo sai che hai un buon profumo Edward? >> gli domandai con voce strascicata mentre iniziavo ad annusare il suo collo come solitamente lui faceva con me
Lui fece un breve ristata e con voce roca rispose << anche tu hai un buon profumo Bella >> e nel dirlo mi spostò i capelli di lato, lasciandomi libero il collo e iniziando a lasciare piccoli baci
A quel punto persi la ragione e con la poca forza a mia disposizione lo feci stendere sul letto posizionandomi sopra di lui e iniziandolo a baciare con passione
Stavo per iniziare a sbottonargli la camicia quando lo sentì irrigidirsi e velocemente bloccò le mie mani.
Mi stupì di quella sua reazione così mi allontanai dal suo viso per guardarlo negli occhi e capire che cosa stesse facendo…
<< Bella non si può! >>
Oddio…
Eravamo tornati a prima del matrimonio, quando ancora mi beccavo le ramanzine se tentavo di allungare un po’ le mani!
Sì, col cavolo!!
Lo avevo sposato, ora doveva darmi quello che mi spettava!
<< sì che si può Edward! >> risposi testarda, ricominciandolo a baciare lentamente nel tentativo di farlo cedere
<< No che non possiamo invece >> mi interruppe però nuovamente lui << lo sai! >>
<< no, in realtà non lo so! Vuoi illuminarmi? >> stavo iniziando ad irritarmi
<< tesoro sei in una situazione delicata…non è il momento! >>
Ah!
Non era il momento!
I miei ormoni che stavano festeggiando l’Indipendence Day…. E non era il momento!
A quel punto mi domandavo quando sarebbe stato il momento!
<< Edward ti prego non dire fesserie! Non sono malata o con una costola rotta…sono solo incinta! >>
<< ma è pericoloso per te e per il bambino, non voglio metterti in pericolo o farti male! >>
<< Edward il bambino è più protetto di te e me messi assieme, e io non corro nessun pericolo...non fare lo sciocco! >>
<< sì ma.. >> provò lui a dire ma non lo lasciai parlare
<< se non vuoi vedermi morire di autocombustione ti conviene assecondarmi!...oggi sono particolarmente emotiva  te l’ho detto! >> sembrava più una minaccia che una proposta
<< Mi dispiace Bella, ma non è il caso! Aspettare un po’ non ti ucciderà! >>
E così arrabbiata e soprattutto insoddisfatta che mi girai dall’altra parte ignorandolo completamente…
Ovviamente tempo 10 minuti, ed ero già scoppiata a piangere gettandomi senza ritegno tra le braccia di Edward che divertito per il mio umore altalenante mi strinse forte a sè e mi coccolò finché il sonno non mi colse…
Odiavo sentirmi così volubile!

Se siete arrivati fin qui….beh mi dispiace per voi…
l‘ho letto…. L’ho riletto… ho cercato di metterlo a posto…
niente: fa schifo!

Niente Spoiler, capireste troppe cose, MA… sapiate che sarà quasi interamente su  Jake!
baci

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** La Vera Amicizia ***


Eccomi qua come promesso….
Ahi ahi ahi…. Jacob mi ha fatto molto soffrire in questo capitolo…quando ho scritto la scena nel garage mi è venuto un nodo alla gola…
Poverino… l’ho ferito… mi sento una str**za!
Ma che ci dobbiamo fare io sono un’Edwardiana, perciò la mia Bella doveva per forza stare con lui! (vuoi mettere un super abbronzato, contro uno che sbrilluccica al sole! Mica ne trovi tutti i giorni ragazzi così!XD)
Vi ringrazio molto per le recensioni che avete lasciato per il capitolo precedente…non ero impazzita o presa da un raptus di follia nel dire che il capitolo non mi piaceva, anzi tutt’ora credo sia il peggior capitolo mai scritto!XD
Non lo cancellerò cmq come volevo fare perché ho visto che vi ha almeno un po’ divertito!
Grazie anche a tutte le persone che hanno aggiunto la mia ff tra i preferiti, seguiti e ricordati, chi recensisce e anche chi legge soltanto…
Rispondo alle recensioni:
x Shasha5: Oddio, Shasha si diventata un bandito?!:D Ho scritto “spazzatura” su un pezzo di carta e l’ho ingoiato (fra poco mi strozzo!XD )! Perdonata?...dai, continuo a pensare che il capitolo precedente non sia bello…MA… sono contenta di averti fatto ridere!:D  in questo capitolo c’è da ridere…c’è da piangere…c’è un pò di tutto insomma! Spero ti piaccia, l’ho scritto ad una velocità record(ero in fase d’ispirazione…si dice così?O_o)!^^ bacioni!
X Mally_1985:ahahahah! La cognata posseduta!XDXD No, dai…peccato fossi sola in ufficio! Speravo ti capitasse come a me che a laboratorio d’informatica invece di fare quello che dovrei vado a leggere le ff e finisco per ridere come una scema guadagnandomi occhiatacce da parte di tutti! (ora penseranno che sono pazza ma vabbè!:P) baci
X Romina75: Gli ormoni erano una scusa troppo bella per far fare alla mia Bella qualcosa di divertente, così ne ho approfittato!:D In questa storia anche Rose farà la sua parte, ma non fa la mamma chioccia come in Twilight…il posto è stato preso momentaneamente da Edward!
riguardo alla visita, ho pensato che per una povera ragazza che probabilmente non aveva mai fatto un controllo del genere fosse leggermente traumatico farsi visitare da un uomo…se poi aggiungiamo che è il padre di tuo marito, insomma…. Io scapperei via urlando!!ù_ù
Rigardo a Jake invece…beh, in questo capitolo troverai la risposta alla tua domanda!:D
X Titti88: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente…  io sono franca e continuo a pensare che sa brutto, ma poi e la mia opinione! Volevo cancellarlo, ma visto che ho avuto buone recensioni lo lascerò!:)
Oggi scoprirai come la prende Jake!XD bacio
X Chi61:…Beh Carlisle è Carlisle e se avessi io un medico del genere non ci sputerei sopra!...però…povera Bellina…la metto sempre in situazioni imbarazzanti…prima o poi uscirà dal mio computer stile The Ring e cercherà di uccidermi!XD Oggi scoprirai cosa ne pensa Jake di tutta la faccenda! Baci
X Antoya: Grazie per i complimenti riguardo al vecchio capitolo…sono contenta ti sia piaciuto e ti abbia fatto ridere!...diciamo che mi attacco a qualsiasi pretesto per mettere in ridicolo Bella!XDXD baci!
X ClaudiaSv16:Oggi scoprirai la reazione di Jake….dai...non sono stata neanche tanto cattiva! Riguardo a Bellina la sua astinenza forzata chissà… povero Eddy… le donne incinte sono pericolose!:D

CAPITOLO 37  -LA VERA AMICIZIA-

<< EDWAAARD!!! EDWARD VIENI!! PRESTO CORRI EDWARD!! >>
Non passarono neanche due secondi che la porta di vetro del box doccia venne spalancata completamente, mostrandomi un’Edward sconvolto
<< Bella! Bella, che è successo, stai bene? Ti sei fatta male? >>
<< No, guarda! >> gli dissi tranquillamente indicandomi e sorridendo come una scema
Però Edward non guardava dove gli stavo indicando…
Non guardava neanche me a dire la verità… era bloccato, con uno sguardo a dir poco sconvolto e….
arrabbiato??
<< HAI URLATO IN QUEL MODO SOLO PER FARMI VENIRE A VEDERTI SOTTO LA DOCCIA? MA SEI IMPAZZITA PER CASO?! PENSAVO TI FOSSE SUCCESSO QUALCOSA DI BRUTTO! >>
<< ma che sciocchezza…cosa vuoi mi possa accadere?! >> gli risposi semplicemente io continuando a sorridere e incurante di aver mandato Edward su tutte le furie
 << hai visto?!...guarda! >> ripetei ancora più convinta, indicarmi nuovamente e iniziando anche ad irritarmi del fatto che ancora Edward non mi stesse prestando ascolto,troppo occupato a continuare a  sgridarmi per aver strillato a quel modo…
<< GUARDA? GUARDA COSA?? CREDEVO TI FOSSI SENTITA MALE MALEDIZIONE! HAI IDEA DELLO SPAVENTO CHE HO PRESO! NON PROVARE A FARE MAI Più UNA COSA DEL GENERE… >>
<< Edward vuoi stare zitto!! >> gli urlai quando capì che non c’era più possibilità di attirare la sua attenzione sulla cosa per cui l’avevo chiamato
Lui finalmente si zittì, e notando che ero ancora completamente nuda sotto la doccia, velocemente  spense l’acqua e mi avvolse attorno un’enorme asciugamano bianco, che però coprì nuovamente ciò che volevo mostrare a mio marito…
<< Ti prenderai un malanno a fare così! Asciugati e vai a vestirti! >> mi disse con voce dura
Ma io volevo fargli vedere quello per cui l’avevo chiamato, così sbuffano mi slacciai il telo che lui aveva accuratamente legato attorno al corpo e lo lasciai cadere a terra
<< No! Guarda!! Non stai guardando!! >> lo ripresi io quasi come una bambina che fa i capricci di fronte a mamma e papà che non la osservano mente và sull’ottovolante
Ma Edward non era dell’umore…l’avevo fatto arrabbiare e non sembrava volerci passare sopra
<< Bella ti ho già visto nuda un sacco di volte! Ora vai a vestirti, ti ho detto che fino a che non nascerà il bambino non faremo nulla, e così sarà! >>
Ah, gli uomini!
Sempre a pensare che il mondo ruota attorno a loro stessi!
<< Edward sei un cretino! >> gli dissi irritata
<< G-U-A-R-D-A! >>  gli ripetei lentamente mentre mi ponevo lateralmente e gli mostravo il gonfiore che aveva iniziato ad essere ben visibile sul mio ventre.
Non era molto grosso, ma abbastanza da far capire che non era una pancia dovuta ad un eccesso di cibo cinese…
Lì dentro c’era una bambino!
Il nostro bambino!
Quando il suo sguardo si fissò su quella piccola collina, vidi il rancore e la rabbia di poco prima scomparire, lasciando posto solo a incredulità e meraviglia…
<< era questo che volevo mostrarti! >> gli dissi in un sussurro mentre lui si avvicinava lentamente a me e leggera come una puma faceva passare la sua mano fredda sulla mia pancia.
Non disse niente, ma capivo quello che provava…
I suoi occhi e il suo sorriso parlavano per lui.
Infatti con calma si inginocchio davanti a me, e lentamente deposito un lungo bacio sul mio ventre scoperto per poi rivolgere lo sguardo a me, che gli accarezzavo gentile i capelli, e sussurrare dolcemente
<< ti amo >>

Dal nostro ritorno da Isola d’Esme erano passati esattamente tre giorni, e ogni giorno trovavo nuove motivazioni che mi spingevano a posticipare il mio incontro con Jake.
Edward cercava di non farlo notare, ma si capiva benissimo che era preoccupato per me, e la mia ansia all’idea di dover spiegare la situazione a Jacob non lo aiutavano di certo a stare tranquillo…
Il bambino infatti consumava molte delle mie energie, portandomi a passare gran parte delle giornate a letto o sul divano a dormire, e lui temeva che tutto questo aggiunto alla mia agitazione non fosse salutare!
<< Via il dente, via il dolore! >> mi aveva detto saggiamente << vai e diglielo! Qualsiasi cosa accadrà io sarò sempre al tuo fianco! >>
Ma era facile per lui parlare così!
Jake era il mio unico amico al di fuori della famiglia Cullen, e ci tenevo molto a lui!
Mi era stato sempre vicino, era il mio “braccio destro”, e solo con lui ero libera di scherzare e fare discorsi infantili senza sentirmi un’idiota!
Se non avesse più voluto essermi amico con chi avrei scherzato sui nomi del mio futuro bambino?
Con chi avrei ballato un tango venuto male?
Chi mi avrebbe preso in giro dicendo che puzzavo come la torta di ciliegie che faceva sua nonna?
Chi mi avrebbe salvata nel remoto caso avessi deciso di riprovare l’ebbrezza di gettarmi dallo scoglio di La Push?
Ero terrorizzata all’idea che finisse per odiarmi e che disprezzasse la mia scelta…
Però era anche vero che non potevo continuare a tacere, e lasciarlo all’oscuro di tutto.
Sarebbe stato peggio se un giorno si fosse presentato a casa e mi avesse trovato con una pancia enorme.
Sarebbe stato molto peggio…
Quindi era meglio farlo ora che il bambino era poco visibile!

Mi diressi a casa di Jacob il giorno seguente…
Mi sentivo agitata come non mai e gli ormoni in subbuglio non mi aiutavano di certo…
Edward aveva espresso il desiderio di accompagnarmi, ma avevo preferito andare da sola.
Jacob non mi avrebbe mai fatto del male, ne ero sicura, e non mi sembrava rispettoso parlargli di quello che stavo facendo, con Edward davanti a noi ad osservare la scena.
Parcheggiai la macchina con una cura che non avevo mai avuto di fronte alla casetta bordeaux di Billy e lentamente mi diressi verso il garage sul retro dove ero certa di trovarlo ad armeggiare come al solito sul motore della sua Rabbit.
<< Jacob… >> mormorai timida entrando dalla porta di legno bianca forata dalle tarme
Il locale era quasi completamente buio, a parte una piccola lampada sopra una malridotta scrivania di acciaio…
Dal silenzio sembrava non esserci nessuno…
stavo per tornare indietro quando mi sentì afferrare da due possenti e bollenti braccia che mi strinsero forte facendomi volteggiare
<< Bella!! Sei tornata finalmente, come stai? >>
Era contento; anche se in quel buoi non gli vedevo il viso lo capivo facilmente dalla voce.
<< Jake! Pensavo non ci fossi!...sto-sto bene!...tu? >>
<< Bene, bene, ora che sei tornata! Cavolo mi sei mancata da matti, ho un sacco di novità! >> mi rispose di getto allontanandosi da me e accendendo un’altra fioca lampada che però non aumentò più di tanto l’illuminazione del locale
<< già…anch’io ho delle novità... >>
Cavolo....come facevo a dirglielo?
<< ah sì! Di che tipo? >> mi domandò lui curioso sedendosi su una panchetta di legno e lasciando l’unica sedia del garage a me
<< beh…del tipo… >> risposi io senza saper bene cosa dire << …del tipo novità! >> terminai semplicemente, finendo poi per darmi della stupida.
Lui fece una risata leggera e poi mi prese per mano cominciando a fissarmi dritto negli occhi.
Oddio….
Lo stavo per ferire…
Lo stavo per ferire irrimediabilmente!
Mi odiavo.
<< come mai così nervosa? È una brutta notizia? >> mi domandò gentilmente lui, mentre giocava con le mie dita..
<< Brutta notizia?Beh...no! non è una brutta notizia!...però…Ecco dipende! >>
<< da cosa? >> continuò lui incuriosito dal mio giro di parole
Feci un lungo sospiro e poi ripresi a parlare, cercando di trovare un po’ di coraggio
<< ok, ti ricordi quando io ed Edward abbiamo detto a Charlie che ero incinta per convincerlo a farci sposare e lui si è arrabbiato? >>
Alla mia domanda lo vidi trattenere una risata…con scarso successo però.
<< certo che me lo ricordo… la prima cosa che ha fatto dopo che gliel’hai detto è stato chiamare mio padre in preda all’ansia! Billy mi a detto che stava per mettersi a piangere come una ragazzina! >> continuò scoppiando in una fragorosa risata.
Ok…questo avrei preferito non saperlo!
 << sì…beh…ecco se fossi stata veramente incinta sarebbe stata una bella notizia in generale…cioè, un bambino è una cosa bella!... solo che in quel momento nessun la vedeva come una cosa positiva, no? >>
Lui annuì anche se dall’espressione non ero molto convinta stesse seguendo il mio ragionamento
<< beh, è una cosa del genere la mia notizia…
È positiva…ma ora come ora potrebbe essere notata solo l’aspetto negativo della cosa! >>
<< Bella non ti seguo…che stai cercando di dirmi? >>
Il suo sorriso era totalmente scomparso, sostituito da una espressione tesa e rigida.
Aveva capito che la notizia non sarebbe stata bella per lui, e ora stava solo aspettando il colpo fiale…
Ero un mostro.
<< Jacob sono incinta…..incinta davvero! >>
Quando quelle parole uscirono dalla mia bocca non riuscì a non fare il paragone con la volta in cui avevo confessato ad Edward la mia gravidanza.
Quel giorno lo potevo enumerare senza dubbio tra i ricordi più belli della mia vita.
Mi ero sentita felice, soddisfatta, piena di aspettative….agitata, in modo positivo.
Ora le parole erano le stesse, ma questa volta mi sembrava solo di stare confessando un delitto…
Ero tesa, nervosa, preoccupata….. agitata come mai ero stata prima di allora.
Jacob non disse nulla, ma le sue mani smisero di giocare con le mie dita e si allontanarono, e il suo sguardo che poco prima era fisso nei miei occhi diventò vacuo spostandosi lateralmente e iniziando a fissare qualcosa di lontano che io non potevo vedere.
<< non…. non è possibile >> sussurrò incredulo
<< lo so che sembra un’assurdità… ma è così! Aspetto un bambino… >>
<< No. Non è possibile! >> ripeté lui deciso con voce alta alzandosi di scatto in piedi
<< sì Jake, è possibile! I vampiri possono avere figli da donne umane, è possibile! >> ripetei io mentre cercavo di fermare le lacrime che prepotenti cercavano di fuoriuscire
<< è stato lui! È stato lui ad obbligarti!...io lo uccido! >> e nel dirlo iniziò a dirigersi a grandi falcate verso la porta del garage
L’idea che stesse per fare qualcosa di male ad Edward mi colpì brutalmente…
Ma non fù solo quello che mi spinse a mettermi di fronte a lui nel tentativo di fermarlo; la possibilità che anche Edward potesse ferire Jacob mi annientava.
Erano due degli uomini più importanti della mia vita…non potevano farsi del male…non potevo accettarlo!
<< No Jake sono stata io!! Sono stata io a volerlo, gliel’ho chiesto  io!! >>
Alle mie parole si bloccò, e fu una fortuna perché massiccio com’era neanche volendo sarei riuscita a fermare la sua avanzata
<< tu?...sei stata tu? C-cosa? >> mi domando incredulo
<< lo sapevo che c’era questa possibilità! sapevo che sarebbe potuto accadere! Sono stata io a chiederglielo! >>
<< perché? >> il dolore che traspariva nella sua voce era come un pugnale che girava in una ferita aperta
<< perché lo amo e volevo avere un figlio da lui! >> ed era la verità; nonostante tutto non mi pentivo della mia scelta… era la cosa più saggia che avessi mai fatto!
<< ma Bella non è…..non è umano! E quello….quello non sarà mai umano! >> mi rispose indicando la mia pancia per farmi capire che si stava riferendo al bambino
<< sarà metà e metà Jacob….molto più simile a te che a me e a lui credimi! >>
<< non paragonarmi a quella cosa! >> ringhiò lui adirato
<< non è una cosa!! È un bambino e sarà come te… un ibrido, l’unione di due razze! >>
A quelle parole si zittì e iniziò a riflettere, probabilmente rendendosi conto di quanto fossero vere le mie parole
<< Jacob, non sarà nulla di anormale…non odiarlo ti prego…fa parte di me e se odi lui odierai anche me! >>
Era difficile quello che gli stavo chiedendo, me ne rendevo conto…
Come mi rendevo conto che l’unico modo per cui reagiva così era per proteggermi perché mi voleva bene esattamente come io volevo bene a lui.
<< e come sarà?...come…come nascerà? come un bambino normale? >> dalla sua espressione capì che ormai ci era arrivato da solo…
Voleva solo una conferma.
<< no, dovrò essere trasformata per farlo nascere… so che non comprendi il mio ragionamento e non ti sto chiedendo di capirlo… spero solo tu non arrivi ad odiarmi, perché sei parte della mia famiglia Jacob e io non so proprio che fare se mi dirai che non vuoi più vedermi! >>
Non rispose subito alle mie parole, ma rimase per qualche minuto con gli occhi chiusi, respirando profondamente e cercando di fermare i tremiti delle sue mani…
Doveva essere difficile per lui trattenersi dal trasformarsi dopo la rabbia che sicuramente aveva provato nel sentirmi dire quelle cose.
<< io posso capire che tu lo ami… e posso capire che tu abbia voluto un figlio da lui….
Posso anche capire che non tema di trasformarti in una di loro.
Ma non so se riuscirò ad accettarlo…..
Scusami Bella….io ho bisogno di tempo! >> e detto questo con uno scatto si voltò e corse via dal garage, prima che un rumore di vestiti strappati rompesse  silenzio, e un profondo ululato rimbombasse nelle mie orecchie…

Non tornai subito a casa dopo il pomeriggio da Jacob.
Le lacrime erano troppe, e il dolore ancora di più.
Non volevo che Edward mi vedesse in quelle condizioni, così mi ero fermata con la macchina al margine del bosco di La Push, e lì, da ormai diverse ore, stavo sfogando tutta la mia sofferenza.
Non sapevo come sarebbero andate le cose.
Non mi aveva detto “no”…ma non aveva neanche detto “si”, e ora come ora temevo che la rabbia nei miei confronti fosse più forte dell’affetto che ci legava.
Non volevo più pensare.
Non volevo più nemmeno ricordare quello che era accaduto in quel garage.
Volevo solo piangere e trovare sollievo da quell’angoscia e quel senso di colpa che mi attanagliavano.
Quando il pianto cessò e capì di aver raggiunto un’apparente tranquillità, decisi che era ora di tornare a casa…
Probabilmente ero in una condizione pietosa ed Edward avrebbe capito in mezzo secondo che avevo pianto…ma preferivo così che costringerlo ad ascoltare i miei singhiozzi per tutto il giorno.
Stavo per riaccendere la macchina per dirigermi verso casa Cullen quando una fitta al ventre mi mozzò il respiro…
Dal nostro ritorno era accaduto spesso, ma ancora non mi ero abituata…
Faceva così male che non riuscivo nemmeno a prendere aria per respirare.
Pensavo che sarebbe passato dopo pochi minuti, come accadeva spesso, ma questa volta durò più del previsto, così per non soffocare fui così costretta a prendere aria, ma il semplice movimento della cassa toracica mi portò un dolore talmente sordo che non potei fare a meno che lanciare un forte gemito.
Tentai così di rannicchiarmi portando le ginocchia al petto, unica posizione che sembrava calmare leggermente quel male assurdo, ma la Mercedes, con i sedili bassi e l’assetto sportivo non permettevano un movimento del genere…
In quel momento rimpiansi seriamente il mio vecchio e spazioso Pick Up.
Stavo per prendere il cellulare dalla borsa per chiamare Edward, quando la portiera si aprì di scatto e Jake, coperto solo da dei malridotti Jeans, mi prese in braccio e correndo mi portò in casa facendomi adagiare con cura sul piccolo divano.
<< Bella…Bella che hai? >>
Io mi ero già portata le mani alla pancia, massaggiando, sfregando, insomma facendo qualsiasi cosa nel tentativo di placare il dolore.
<< Mi fa male…Oddio Jake…chiama Edward! >>
Lui infatti quando mi capitavano queste crisi sembrava essere l’unico in grado di aiutarmi.
Pensavo che mi avrebbe risposto con un secco no, o avrebbe almeno tentennato; invece appena dissi quelle parole lo vidi scattare fuori dalla porta, e ritornare con il mio cellulare già all’orecchio.
Non sentì cosa disse ma capì che aveva parlato con Edward quando si avvicinò a me e accarezzandomi i capelli mormorò spaventato << tra poco sarà qui Bella…mi ha detto di dirti di non agitarti e di respirare! >>
Cavolo che idiota…già era arrabbiato con me, pensava stessi facendo un errore madornale e io mi mostravo in condizioni del genere…ero un disastro su tutta la categoria!
<< Mi dispiace Jake…scusami >> mormorai cercando di non mettermi a piangere
<< Bella io non voglio che stai male… ti voglio troppo bene, non voglio vederti stare male! >> mi rispose lui mentre gli si riempivano gli occhi di lacrime…
Il mio Jake, grande e grosso ma con l’anima di un bimbo.
<< non mi odi? >> gli domandai dando voce alle mie paure
<< non potrei mai odiarti! >> mi rispose lui sincero continuando ad accarezzarmi i capelli mentre rannicchiata cercavo di combattere quel dolore che mi tramortiva.
Non mi resi conto quando entrò…potevano essere passati dieci secondi come dieci ore, ma improvvisamente mi ritrovai seduta, con Edward alle mie spalle che mi massaggiava con decisione il ventre…
<< Rilassati Bella, se ti irrigidisci è peggio >> mormorò al mio orecchio
Lo sapevo che se irrigidivo i muscoli era più doloroso, ma mi veniva come un riflesso incondizionato…
Faceva troppo male!
<< Edward stà diventando viola… >> era stato Jacob a parlare
Non capivo molto bene quello che accadeva intorno a me in quel momento perché mi sentivo completamente scombussolata e disorientata, ma dopo quelle parole sentì chiaramente Edward afferrarmi il viso con la mano libera e voltarlo verso di sé per osservare meglio probabilmente il mio colorito…
<< è cianotica…Bella…Bella respira! >> mi disse forte all’orecchio
Ma faceva male..
Perché mi voleva far fare cose che facevano male?
<< Bella devi respirare, segui me! Segui il mio respiro! >> mi disse Edward facendo aderire totalmente la mia schiena al suo petto, facendomi sentire chiaramente i suoi respiri profondi e regolari.
Non fù facile, ma dopo vari e dolorosi tentativi riuscì a seguire il ritmo…
<< Brava amore, bravissima respira… >>
In breve tempo il dolore diminuì finchè non lo sentì scomparire del tutto.
Mi sentivo meglio, ma ero esausta e accaldata…
Edward doveva averlo capito perché anche quando mi calmai, non si spostò di un millimetro da quella posizione, e facendomi appoggiale la testa sulla sua spalla, prese ad accarezzarmi il viso con una delicatezza infinita, rinfrescandomi con il suo tocco gelato e lasciandomi riposare…
<< stà bene? >> sentì mormorare Jacob con una voce che faceva trasparire la sua angoscia…
<< Sì sta bene! >> mormorò basso Edward probabilmente per non disturbarmi << non accade spesso che siano così forti… mi dispiace tu abbia dovuto assistere >>
<< come fai  ad accettare tutto questo? >> domandò Jacob dopo qualche minuto di silenzio
<< lo faccio e basta… io voglio solo la sua felicità! >>
<< e non temi per lei? >> per Jake era difficile comprendere, me ne rendevo conto
<< è ovvio che temo per lei… negli ultimi giorni mi sento talmente protettivo nei suoi confronti che anche se una goccia di pioggia la colpisce non riesco a non domandarmi se l’ha ferita!... ma lei desidera questo bambino in un modo che non credevo possibile e io farò di tutto per fare in modo che possa averlo! >>
Non sentì una risposta da parte di Jacob, ma probabilmente i suoi pensieri dovevano essere stati piuttosto chiari perché la voce di Edward dopo qualche minuto riempì nuovamente l‘aria intorno a me
<< capisco che tutto questo per te sia molto difficile! So che ciò che ti lega a Bella è una rapporto speciale, che sono sincero anch’io fatico a comprendere a volte…ma non credere che lei non abbia pensato a te! Era da giorni che cercava di trovare il coraggio per parlarti… era terrorizzata all’idea di venire allontanata da te! >>
<< Non sono io che voglio allontanarla da me, è lei che si stà allontanando! quando diventerà in tutti i sensi una Cullen… non sarà più come prima! >>
<< Jacob non cambierà nulla! Sarà sempre la Bella che hai conosciuto… Sarà solo fisicamente diversa, ma rimarrà sempre la Bella a cui vuoi bene! Quella con cui scherzi e fai quegli strani discorsi che stento a capire! >>
Quando disse quelle parole entrambi soffocarono una risata…
Edward sapeva che ero sveglia e li stavo ascoltando, ma non disse nulla… probabilmente voleva che sentissi con le mie orecchie ciò che passava par la mente di Jacob.
Gli fui enormemente grata per questo!

Tornammo  a casa poco dopo…Edward mi portò in braccio fino alla macchina e poi guidò fino alla villa bianca.
Ero a pezzi, così dopo aver mangiato qualcosa di veloce mi buttai a letto, seguita da mio marito che si stese al mio fianco iniziando ad accarezzarmi i capelli con dolcezza.
<< E andato tutto bene vero? >> sussurrai poco prima di addormentarmi
<< sì, è stata la bambina! >> mi rispose Edward con un sorriso
Aveva ragione….se non fosse stato per quella fitta dolorosa chissà come sarebbero andate le cose?
<< Bambina? >> domandai io che non mi ero lasciata scappare la parola
<< sì, sono convinto sarà una bella femminuccia! >>
<< ah sì? Io invece credo sarà un maschietto! Giochèrà con Jasper a scacchi, imparerà a combattere con Emmet e suonerà il piano con te >>sorrisi a quella immagine…mi piaceva tanto!
<< E se sarà una bambina invece farà shopping con Alice, organizzerà feste con Rose e….beh, dovrò proteggerla da ogni singolo uomo presente sulla faccia della terra perché sarà bellissima come sua madre! >> a quelle parole mi imbarazzai
Edward con tenerezza mi accarezzò la guancia arrossata e dopo averci depositato un lieve bacio sussurrò al mio orecchio << morirò di gelosia!…sì, ora che ci penso forse e meglio che sia un maschietto! >> e a quelle parole entrambi scoppiammo in una dolce risata!

Spoiler del prossimo capitolo…tonerà il mio personaggio preferito, alias: Charlie!
Certo, voi direte “Vichy…ma proprio Charlie? Fà schifo!!” ma che ci posso fare, a me piace troppo come personaggio (mi piaceva anche nel film e la cosa è piuttosto grave, me ne rendo conto!O_o)

<< tesoro, finalmente sei arrivata! Caspita…stai diventando una balena! >>
Il sorriso che era nato sul mio volto si spense in un istante
<< grazie papà… stai bene anche tu! >> gli risposi con una punta di acidità
[ … ]
<< allora Edward sei pronto a diventare papà… credimi non sarà facile….Bella era un piccolo demonio quando era appena nata, piangeva in tutti i momenti del giorno e della notte e le dovevamo cambiare il pannolino ogni due ore…santo cielo, non so cosa le desse da mangiare Renèe, ma di certo non faceva fatica a digerirlo! >>
<< PAPà! >> urlai rossa di vergogna, mentre Edward se la rideva…
Solo all’idea di cosa stesse pensando mio padre in quel momento, desideravo sprofondare!
<< Non credo sarà un problema Charlie…ce la caveremo benissimo! >> rispose con semplicità Edward mentre mi accarezzava la pancia
<< Già lo dici adesso! >>

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Il Quinto Mese ***


Perdonate il tremendo ritardo ma ho avuto un po’ (meglio dire un bel pò) di problemi personali e non avevo né il tempo, nè l’ispirazione, né la voglia e soprattutto l’umore per scrivere!
È stato un capitolo un po’ sofferto questo, perché di solito scrivo tutto in un colpo mentre per questo ci è voluto una settimana e mezzo quindi spero non sia troppo frammentato…
Come vedrete questo è un capitolo di transizione dove non accade nulla in particolare, ma vengono già introdotti alcuni dei problemi che la nostra povera Bella dovrà affrontare dopo la nascita della sua/o bambina/o.
Fatemi sapere cosa ne pensate…
Rispondo alle recensioni:
X Samirina: Che bello una nuova lettrice!!XDXD Sono troppo contenta che nonostante la lunghezza della storia non ti sia scoraggiata e sia arrivata fino a quest’ultimo capitolo! Ma sono anche più contenta del fatto che leggendola non l’abbia trovata noiosa! Addirittura una delle più belle…sei troppo buona davvero!^^
Cmq come hai notato nella frase che Eddy dice a Bella sul fatto che se le capitasse qualcosa si ucciderebbe è stato volutamente ripreso dall’originale! In realtà molte cose che dice e fa Edward prendono ispirazione dei libri originali, perché in questo modo cerco di mantenere il personaggio simile all’originale.
Per i Volturni mi dispiace ma in Becoming Bella non ci saranno… nonostante non abbia ancora terminato questa storia infatti, sto lavorando sul continuo, e sarà proprio in quello che faranno la loro comparsa!
Grazie per apprezzare la mia storia!! Baci
X Lione94: grazie per aver recensito, come chiunque altro che scrive in questo sito fa sempre piacere leggere le recensioni e i commenti! Riguardo alla mia ff hai ragione sul fatto che le descrizioni sono molto carenti, ma la mia è stata una scelta voluta!
Bella non è mai stata descritta perché siccome la storia parla di una persona qualunque che entra nei panni di Bella, volevo che chi leggesse si potesse immedesimare totalmente! Per gli altri personaggi invece ho fatto solo qualche accenno, prima di tutto perché più o meno tutti sappiamo già come sono fatti, e poi per lo stesso motivo di prima…volevo che i visi e le persone singolarmente nascessero direttamente dalla mente del lettore!
 Riguardo alla decisione di far partecipare Edward attivamente alla gravidanza è una cosa che ho notato essere piaciuta a molti (anzi a tutti quelli che mi hanno recensito)
Anche io ho trovato molto tragica quella parte di BD e così ho pensato di descrivere la gravidanza in modo più leggero e gioioso….e poi l’idea di Edward-tenero-papà mi piaceva troppo!XD
Grazie per avermi recensito e per seguire la mia ff! baci
X ClaudiaSv16: Beh, i veri amici si vedono nel momento del bisogno no? (cavolo, avrei potuto intitolarlo così il precedente capitolo!! Era molto più efficace! Vabbe…) cmq, non essendoci stata in questa storia la depressione di Bella (almeno non a Forks) e quindi l’avvicinamento dei due personaggi non mi sembrava il caso di far odiare Bella da Jacob come nel libro originale! Qui sarebbe stata una reazione a dir poco eccessiva!
Sono contenta ti piaccia la mia storia… soprattutto per le stupidaggini che faccio dire e fare di continuo alla mia Bella…ma che ci posso fare? La Bella originale sembrava una semi depressa con manie suicide… ho preferito renderla un po’ più simpatica!:)
Oggi scoprirai i primi sviluppi importanti della gravidanza di Bella, ma per saperne di più dovrai aspettare il prossimo capitolo!:D baci
X Chi61: Che bello a qualcun altro piace Charlie! (mi sento meno anormale adesso!XDXD)
Cmq sono felice che la reazione di Jacob sia stata ben accetta, pensavo di aver esagerato a fargli fare pace così velocemente, ma infondo ormai la cotta che Jacob aveva per Bella era stata superata già da un pezzo quindi non volevo farli litigare troppo!
Spero che anche questo capitolo ti piaccia!:D baci
X Shasha5:…ok prima di rispondere alla tua recensione voglio solo approfittare del momento per una domanda molto importante che ormai non mi fa più dormire la notte……
…….ma Eddy è diventato davvero uno spogliarellista?????????O.O
Ok, so che non mi puoi rispondere…però io ci provo lo stesso a chiederlo!;P
Anche io non ero una fan del cane pulcioso (se si leggono i primi capitoli mi sa che si nota piuttosto facilmente) però con il tempo ho pensato di dargli nella storia un ruolo diverso dall’originale, e adesso mi stà simpatico!
Riguardo a Eddy….beh, penso che Edward sia da iniziare ad usare non più come nome proprio di persona ma come aggettivo per fare complimenti…
Chessò, del tipo “mmm….come sei Edward oggi!” o ”oggi stai veramente Edward!”
E poi sì, lui vuole una bambina…non so perché l’idea che volesse una femmina mi sembrava una cosa tenera (…forse sono pazza.O_o)
baciii
X Titty88: è vero, anche secondo me l’attore che fa Charlie è affascinante (magari mi becco il malocchio, ma lo preferisco di gran lunga a Jacob!)…sono contenta che la reazione di Jake ti sia piaciuta!:) baci
X Cloh: bene, sei entrata anche tu ufficialmente nel Team Charlie! Non pensavo che questo personaggio potesse piacere così tanto…non sono del tutto matta allora!:P
Grazie per leggere la mia ff, mi fa molto piacere sapere che l’apprezzi! Baci
X Romina75: i tuoi dubbi sulle fitte verranno chiarite in questo capitolo, mentre riguardo all’alimentazione e le altre caratteristiche della gravidanza dovrai aspettare il prossimo …
La maggior parte dei problemi di Bella (come per esempio nutrirsi di sangue umano) sono comparsi solo alla fine della gravidanza, quindi per mantenermi fedele ai tempi del libro originale ho deciso di introdurli solo quando la mia Bella entrerà in una fase più avanzata della maternità! (forse mi sono capita solo io!XD)
X Mally_1985: non posso dirti se sarà una femmina o un maschietto ma di una cosa sono certa….l’imprinting (mi dispiace!) non ci sarà! Non perché voglio male a Jacob (forse un po’ sì!) ma solo perché per lui ho un progetto diverso! Anche se devo ammettere che adesso che mi ci hai fatto pensare mi piacerebbe scrivere di una possibile reazione di Eddy in una situazione del genere… forse scriverò una OS al riguardo!...grazie per l’ispirazione!!XDXD


CAPITOLO --IL QUINTO MESE--

Ormai erano passate tre settimane da quando ero tornata da Isola d’Esme e la pancia stava iniziando a crescere a vista d’occhio.
Ogni giorno ero costretta a mille visite e analisi da parte di Carlisle che affascinato dalla mia curiosa gravidanza, cercava di raccogliere più informazioni possibili al riguardo.
Secondo lui la mia bambina ogni settimana cresceva come se fosse passato un mese, e con questo ritmo ci aspettavamo che all’inizio di Agosto la piccola sarebbe venuta alla luce…
Ebbene sì, la mia piccola bambina….
Edward mi aveva contagiata, inoltre sapere che nella storia originale Bella aveva avuto Renesmee mi spingeva inconsapevolmente a pensare che il piccolo essere che cresceva dentro di me fosse una femmina.
Con il passare dei giorni inoltre la nausea era diminuita e anche le fitte al ventre avevano iniziato a presentarsi meno di frequente…
Riguardo alle fitte Carlisle non era preoccupato… secondo lui erano dovute al fatto che la bambina cresceva ad un ritmo tropo anormale per un essere umano non permettendo la giusta deformazione dell’utero, un processo invece lento e graduale, e questo provocava il mio dolore.
Riguardo alle nausee invece sembrava più ansioso…non perché mi fossero passate, ma per il fatto che nonostante mi sentissi bene non riuscivo a mettere su peso, e così con l’aiuto di Esme sfruttava ogni pranzo e cena per ingozzarmi peggio di un tacchino il giorno del ringraziamento.
Questi suoi sforzi comunque non sembravano dare i risultati sperati.
Io sapevo qual’era la vera motivazione di quel problema ed ero anche a conoscenza della soluzione, però ancora non mi sentivo pronta a spiegare a Carlisle ed Edward la “particolare dieta” a cui avrei dovuto sottopormi.
Bella aveva iniziato a bere sangue solo quando non riusciva più a trattenere cibo nello stomaco…
Finche io sarei riuscita a ingoiare cibo solido e soprattutto “umano”, avrei continuato a mangiare normalmente, anche perché l’idea di bere sangue mi faceva davvero senso!

Era il 10 Luglio quando Carlisle, dopo aver preso le mie misure come di routine , mi comunicò che ero ufficialmente entrata nel quinto mese!
Fu proprio quel giorno che capì era il momento giusto per andare a trovare Charlie!
Da quando ero partita per la mia luna di miele infatti non l’avevo né più visto né sentito, ma non era stata una mia scelta stargli lontana, bensì un obbligo forzato…
Per Charlie infatti quando mi ero sposata mi trovavo alla fine del terzo mese, e non potevo assolutamente presentarmi da lui al mio ritorno con la pancia ancora piatta!
Sfruttando così la mio gravidanza accelerata, Edward mi aveva convinto ad aspettare che la bambina si sviluppasse e la pancia diventasse più grande!
Ci era voluto molto poco comunque…solamente tre settimane!
Fu proprio per quel motivo che quel caldo pomeriggio mi ritrovai sulla mia Mercedes diretta verso il centro di Forks con Edward al mio fianco che guidava!
Ebbene sì, perchè mio marito mi aveva espressamente vietato di guidare!
Come mi aveva vietato di bere caffè,mangiare le uova, cucinare, andare a fare la spesa, salire le scale o anche semplicemente pulire la nostra camera da letto…
Era persino finito per vietarmi di incontrare Jacob o gli altri del branco quando si trovavano in forma animale poichè secondo lui rischiavo di prendere la toxoplasmosi.
Avevo cercato di fargli entrare in testa che Jacob non era un vero cane e di sicuro non aveva la toxoplasmosi, e che tutte quelle accortezze nel mio caso non servivano assolutamente a nulla, ma non c’era stato nulla da fare..
Quando voleva sapeva essere cocciuto come un mulo!
Così dopo un silenzioso viaggio ci trovammo finalmente di fronte a casa Swan.
Mi sembrava passata un’eternità dall’ultima volta che ci ero stata…
Edward galantemente mi aprì la portiera della macchina e mi aiutò a scendere…
<< sono un po’ nervosa… >> mormorai mordicchiandomi le labbra
<< stà tranquilla, sarà felice di vederti con la pancia! >> mi sussurrò avvicinandosi a me e sfiorando delicato il mio ventre gonfio che si notava senza difficoltà sotto la T shirt ormai troppo stretta per la mia figura
Così mano nella mano ci dirigemmo davanti alla porta bianca e con delicatezza bussai, sperando di trovarlo in casa…
Dopo pochi minuti di attesa la porta si spalancò e dietro essa comparve Charlie con un cappellino del Washinton Redskins in testa e una birra in mano.
<< ciao papà! >> dissi contenta rivolgendogli un sorriso caloroso
<< tesoro, finalmente sei tornata! >> mi accolse lui abbracciandomi impacciato, per poi allontanarsi leggermente da me e fissare stupito la mia pancia
<< Caspita…stai diventando una balena! >>
Il sorriso che era nato sul mio volto si spense in un istante
<< grazie papà… stai bene anche tu! >> gli risposi con una punta di acidità
Lui fece una risata divertita, e ci accompagnò in salotto dove la tv era sintonizzata su una partita di football.
Rimanemmo il resto del pomeriggio lì a chiacchierare del più e del meno, raccontando dell’Isola d’Esme e facendomi spiegare da Charlie come aveva fatto a non morire di fame dal giorno della mia partenza.
<< allora Edward sei pronto a diventare papà?>> chiese poi improvvisamente rivolto a mio marito
<< credimi non sarà facile….Bella era un piccolo demonio quando era appena nata, piangeva in tutti i momenti del giorno e della notte e le dovevamo cambiare il pannolino ogni due ore…santo cielo, non so cosa le desse da mangiare Renèe, ma di certo non faceva fatica a digerirlo! >>
<< PAPà! >> urlai rossa di vergogna, mentre Edward se la rideva
Solo all’idea di cosa stesse pensando mio padre in quel momento desideravo sprofondare!
<< Non credo sarà un problema Charlie, ce la caveremo benissimo! >> rispose con semplicità Edward mentre mi accarezzava dolcemente il ventre
<< Già lo dici adesso! >> rispose lui dubbioso
<< no papà, andremo alla grande ne sono sicura! E poi possiamo contare sull’aiuto di un sacco di persone! >> gli spiegai io
<< beh, se hai preso un po’ da tua madre credimi che appena nascerà il bambino non ti importerà nulla delle altre persone e te lo vorrai tenere tutto per te! I primi giorni sono proprio i più belli, quando inizi a conoscere per la prima volta tuo figlio e lui inizia a conoscere te… >>
Era strano vedere Charlie parlare a quel modo…
Non era mai stato un tipo affettuoso, ma dal suo sguardo potevo capire che in lui c’era mola tenerezza e amore…non doveva essere stato facile per lui allontanarsi da me poco dopo la mia nascita.
Renèe era stata davvero una stupida a lasciare Charlie!
<< Già anch’io non vedo l’ora che nasca… non vedo l’ora di scoprire se è maschio o femmina, e a chi assomiglierà di più! E poi lo coccolerò tantissimo... Sarà meraviglioso!! >> ma proprio mentre stavo dicendo quelle parole mi resi conto di quanto stessi sbagliando.
Io non l’avrei coccolato.
In realtà non l’avrei neanche tenuto in braccio.
Dopo la nascita del mio bambino io sarei stata trasformata e mi sarei persa i primi giorni della sua vita, dove lui o lei avrebbe imparato a conoscere chi aveva attorno a sé..
E anche dopo quei tragici tre giorni, sarei stata talmente sopraffatta dalla mia nuova natura che sicuramente non mi sarei neanche avvicinata alla mia creatura…
Dovrò stargli lontano…non potrò neanche vederlo!
A quel pensiero lo sconforto mi sopraffò trasformando la mia espressione gioiosa e beata in una maschera di tristezza ed angoscia.
<< Bells ti senti poco bene? >> mi domandò Charlie avvicinandosi a me premuroso
<< E solo un po’ stanca >> rispose rigido Edward << forse e meglio se torniamo a casa, così puoi riposare! >> e quelle parole furono accompagnate da uno sguardo profondo.
Sapevo cosa voleva significare quell’occhiata: voleva parlarmi.
Ma non c’era niente di cui parlare!
Era un’evenienza che conoscevo bene quando avevo deciso di avere un bambino con Edward.
Tutta quella tristezza era dovuta solo ad un mio l’errore…
Non dovevo lasciarmi andare troppo alla fantasia.
Non dovevo crearmi tutte quelle belle immagini mentali di me ed Edward con in braccio il nostro bambino.
I primi anni sarei stata schiava del desiderio di sangue e mio figlio sarebbe cresciuto lontano da me.
Era una cosa che non avrei potuto cambiare in nessun modo.
Non aveva senso starci male!
<< e allora perché stai male? >> mi domandò Edward non appena salimmo in macchina e fummo lontani dalle orecchie indiscrete di mio padre
<< perché è una cosa difficile da accettare…ma lo farò! Lo accetterò e andrà tutto come abbiamo programmato! >> dissi io poco decisa, comprendendo comunque la verità e l’importanza delle mie parole
<< mi dispiace che debba andare così… >>
<< è l’unico modo e non mi pento di nulla! Sono felice di dare le mia vita per far nascere il mio bambino o la mia bambina, e sono felice di poter finalmente diventare come te! >> gli risposi voltando il mio sguardo, che fino a quel momento era stato fisso sulla strada, verso di lui
Edward probabilmente non sapendo come rispondere, mi prese delicatamente la mano e la portò alle sue labbra lasciandoci sopra un dolce bacio
<< mi devi promettere una cosa però! >> gli dissi improvvisamente, approfittando del fatto che ci trovavamo ancora in mezzo all’autostrada e nessuno, neanche con un udito sviluppato come quello dei Cullen avrebbe potuto sentirci
<< cosa? >> domandò lui
<< ti dovrai prendere cura di lei…o di lui, quando io non sarò in grado di farlo >>
Lui sussultò sorpreso delle mie parole e i suoi occhi increduli abbandonarono momentaneamente l’autostrada per fissarsi nei miei
<< Bella non me lo devi neanche chiedere una cosa del genere! È ovvio che mi prenderò cura di lei! io la amo esattamente come amo te e farò di tutto perché tu possa il prima possibile avvicinarti e farle da madre >>
<< so che lo farai Edward, mi fido di te… quello che intendevo dire è che sarà un periodo molto duro per tutti quanti e non voglio che tu finisca per preoccuparti troppo per me trascurando lei…
Certo c’è Rose, Emmet, Esme e Alice…so che tutti ci aiuteranno ma voglio che sia tu quello sempre presente per lei…
Crescerà in fretta, e non voglio che pensi non abbia dei genitori che le vogliano bene! >>
<< Non potrebbe mai pensarlo amore.. >> mi cercò di consolare lui notando il tono afflitto della mia voce,
ma io non volevo consolazione in quel momento…
Volevo una conferma.
Volevo una promessa.
<< Edward nostro figlio dovrà limitare per anni i contatti con me, voglio che sia tu a sopperire alla mancanza!
Voglio che sia tu a starle vicino anche da parte mia! Non Rose, non Alice o Esme…solo tu!
Me lo devi promettere! >>
Non volevo fossero loro a starle vicino…non volevo perché in cuor mio avevo una paura folle che la mia bambina finisse per credere che fossero loro la sua mamma!
Edward non l’avrebbe mai permesso…
Le avrebbe parlato di me, ne ero sicura!
Con il suo carattere paziente e tranquillo le avrebbe fatto capire perché la mamma non era lì con lei…
Mi avrebbe conosciuta attraverso Edward!
Una mano sotto il mento mi fece voltare il viso verso di lui, che nonostante stesse guidando, continuava a tenere gli occhi puntati su di me, e quando le sue dita percorsero la mia guancia capì che una lacrima solitaria era riuscita ad uscire, ma non me ne curai…
<>
E incurante del fatto che stesse guidando a velocità sostenuta in autostrada, mi slacciai la cintura di sicurezza, e mi gettai tra le sue braccia, cercando conforto nel suo abbraccio…

Forse era una coincidenza tutta quella attenzione nei miei confronti…
Forse era stato Edward nel tentativo di distrarmi…
O era semplicemente stato il mio umore non esattamente raggiante a convincere Alice e Rosalie a portarmi qualche giorno dopo il mio incontro con Charlie, a fare una gita fuori porta a Seattle, con il preciso scopo di fare grandi acquisti per il piccolo.
Inizialmente non ero stata molto entusiasta all’idea, infondo odiavo fare shopping, e inoltre ora che la pancia stava diventando più grande avvicinandosi sempre di più al finesettimana e quindi al sesto mese, avevo un po’ di difficoltà a stare per troppo tempo in piedi, stancandomi velocemente, e provando un continuo fastidio alla schiena.
Nonostante questo, superate le mie lamentele iniziali, mi resi conto che ritornare dopo molto tempo a fare parte di quello che durante il mio matrimonio io, Alice e Rose avevamo soprannominato il “club dell’armadio”, mi ci voleva davvero per ritrovare il sorriso.
Trascorremmo l’intera giornata all’interno del centro commerciale, analizzando ogni angolo dei negozi che offrivano la più belle (e costose) camerette per bambini di tutta la penisola Olimpica!
All’inizio mi sembrava un vero spreco spendere tutti quei soldi per una culla che mio figlio avrebbe utilizzato si o no per un solo mese, ma poi quando avevo visto una graziosissima culla in vimini, rivestita di bianco e ornata da particolareggiati e raffinati decori, me ne ero altamente sbattuta dei soldi e l’avevo acquistata senza ripensamenti.
Alice quasi si commosse per la mia scelta, infatti diceva che la culla si sarebbe intonata perfettamente con la stanza mia e di Edward, e che a lui sarebbe piaciuta tantissimo poiché riprendeva uno stile molto classico.
Oltre a quella comprammo anche un sacco di vestitini e tutine di colori ovviamente neutri come bianco, giallo, o verde…
Il sesso del bambino lo avremmo scoperto solo dopo la nascita!
Nonostante questo Alice non riuscì a fermarsi dall’acquistare un abitino rosa confetto che aveva visto nella vetrina di una Boutique di Chanel, lasciandomi a dir poco esterrefatta dal prezzo di quel minuscolo pezzo di stoffa!
<< Tu non puoi capire! >> fu la semplice spiegazione di Alice al mio shock
E infatti era vero…
Io non capivo proprio!
Dopo quel negozio ci dirigemmo verso la zona premaman alla ricerca di qualche abito che non desse più l’impressione stesse per esplodermi addosso.
Purtroppo però sembrava che tutti i vestiti per donne incinte dovessero obbligatoriamente essere azzurro cielo, rosa confetto  o verde speranza e dotati a loro volta di nauseanti volant, pizzi e merletti.
<< Sembro un’idiota! >> sentenziai infine contemplando la mia immagine nello specchio dopo aver provato l’ennesimo vestito
<< Non sembri un’idiota >> mi consolò Rosalie ponendosi al mio fianco e analizzando il vestito a fiori che indossavo << sembri solo uscita da una favola dei fratelli Grimm! >>
Ma mi stava prendendo in giro per caso?
<< No, dei fratelli Grimm no! >> la spalleggiò Alice ponendosi anche lei al mio fianco << piuttosto sembri uscita dalla Casa nella prateria! >>
<< Cavolo Alice, è vero! potremmo comprarlo e riportarla a Forks! magari per strada troviamo un campo di grano e la facciamo correre là per un pò! sai che spettacolo! >>
Alice si mise subito a ridere, probabilmente immaginandomi con le treccina a correre come una scema per i campi di Forks, e nonostante volessi fare l’offesa per le loro prese in giro non riuscì neanche io a trattenere le risate!
<< Sapete una cosa? Lo comprerò, ma solo per dargli fuoco nel camino del salotto! >>
<< No, non ce ne bisogno! >> mi interruppe Alice ponendosi alle mie spalle e aiutandomi a togliermi di dosso quell’orrore.
<< Andiamo via di qui…Pietro Brunelli ci aspetta! >>
<< chi è che ci aspetta? >> chiesi io incuriosita  << non sapevo avessimo un appuntamento! E poi chi è questo Pietro Brunèddi? >> domandai cercando di ripetere quel nome straniero che nel suo perfetto accento italiano Alice non mi aveva fatto intendere correttamente
A quelle parole la mia piccola amica, ormai sommersa dalle mille sportine di carta colorata, si bloccò improvvisamente, rivolgendomi con astio un’occhiataccia…
Per un momento fui persino convinta di aver visto nei suoi occhi del fuoco scoppiettare come nei cartoni animati che guardavo quando ero piccola
<< che ho detto di male? >> mormorai tra il terrorizzata e il divertita al pensiero della scenata stile soap opera che Alice era solita riservarmi quando le dimostravo la mia totale ignoranza in fatto di alta moda, e a cui sicuramente avrei assistito.
<< BELLA!!...Pietro Brunelli non è una persona!....è uno stilista santo cielo….uno stilista italiano, riesci a comprendere!? >>
<< stai cercando di dirmi che al mondo non solo esistono gli umani, i licantropi e i vampiri…. Ma c’è un’altra razza superiore formata da stilisti italiani?? >> le domandai ironica cercando di trattenere le risate
Stava per mettersi ad urlare…lo notavo perfettamente dalla sua espressione…ma poi, proprio mentre mi stavo preparando per tapparmi le orecchie la vidi abbassare il capo, e sospirare sconsolata
<< Basta, ci rinuncio! E’ inutile parlare con te!....ti farò indossare un sacco di juta, tanto per te è lo stesso! >>
<< sono sicura che se fosse stato Pietro Brunelli a fare quel sacco di juta lo indosseresti anche tu! >> ironizzai vedendo la sua espressione afflitta.
Lei alla mia battuta non rispose…probabilmente perché sapeva che avevo ragione!

Se ancora non mi fossi sposata, probabilmente avrei chiesto a Piero Brunelli di diventare mio marito… o almeno da farmi da testimone!
Non solo da lui gli abiti erano normali (Alice mi aveva persino concesso di comprarmi un paio  di Jeans visto che i miei non si chiudevano più), ma il massimo di colore che si poteva trovare sui suoi capi erano il blu notte o il viola inchiostro
Insomma: il paradiso delle donne incinte!
Passammo un sacco di tempo in quel negozio, Rose si divertì tantissimo a farmi provare un sacco di vestiti, e io conoscendo il suo smisurato desiderio di maternità la assecondai in tutto…
Non era la stessa cosa, lo sapevo, ma forse farla partecipare un po’ alla mia gravidanza le avrebbe fatto piacere!
Girovagando per il negozio inoltre trovai anche una enorme Tshirt con sopra la stampa dei Ramones, esatta copia di una maglietta che possedevo a casa e che ovviamente ora non mi sarebbe entrata neanche per miracolo…
Alice aveva cercato di sottrarmela, probabilmente sperando in un mio momento di distrazione per stracciarla o gettarla nei gabinetti, ma nonostante questo ero riuscita ad acquistarla!
Comunque non l’avevo fatto per me, bensì per Edward.
A lui piacevano molto i Ramones, e adorava la mia maglietta…
Sarebbe stato carino presentarmi da lui indossando la stessa maglietta in versione super-extra-large!
Orami stava per diventare sera e così ero già pronta per tornare a casa, stanca come non mai, con i piedi doloranti e la schiena affaticata, ma mentre stavamo dirigendoci verso l’uscita sentì Alice prendermi per il braccio e deviare la mia strada, per portarmi davanti alle porte automatiche di….
Victoria Secret??
<< Alice…..che stai facendo? >>
<< Ovvio, compriamo l’intimo Bella! >> mi rispose entrando nel locale
<< mi dispiace deluderti ma questo >> e tirai fuori da uno scaffale un bellissimo, a dir poco costoso e ovviamente super aderente corpetto di pizzo << mi serve a ben poco!....anzi…potrei anche dire a niente! >>
<< Oh, su avanti Bella, sarai incinta ma rimani sempre una donna e devi farti vedere sempre al meglio, giusto? >>
Su questo aveva ragione, ma calcolando il fatto che da quando aspettavo il nostro bambino Edward manteneva le distanze di sicurezza da me, continuavo ad essere dell’idea che quella roba non mi sarebbe servita a niente!
<< Guarda! >> disse ad un certo punto Rose avvicinandosi a me con un affare di seta blu tra le mani << provati questo, ti starà un incanto! >>
E infatti vedendolo da vicino quel ”affare” era davvero un incanto, ma non aveva senso spendere soldi per una cosa che non avrei mai indossato
<< ragazze davvero,  non mi serve a nulla! Edward non  mi guarda neanche, sarebbe uno spreco comprare una cosa del genere, e poi non avrò altri figli… non avrei neanche l’occasione di poterlo indossare in futuro! Sarebbe un vero spreco! >>
Alle mie parole sia Alice che Rose sgranarono gli occhi
<< che vuol dire che Edward non ti guarda neanche? >> domandò incerta Alice
Non le risposi ma le lanciai un’occhiata abbastanza eloquente che le fece capire subito cosa intendevo
<< Edward è scemo! >> sentenziò con garbo Rose
<< Edward cambierà idea dopo che avremo comprato questo completino! >> la spalleggiò Alice, prendendo dalle mie mani la sottoveste blu e dirigendosi alle casse per pagare.
Appena arrivate a casa incontrammo nel salotto Jasper intento in una partita di scacchi solitario, che invece di salutare come si è solito fare tra persone normali, la prima cosa che ci disse fù << avete svaligiato mezzo centro commerciale? >>
<< Bella è una palla al piede, Jazz! Io volevo fare altri acquisti ma lei non me l’ha permesso! >> piagnucolò Alice
Cioè: io la seguivo come un cagnolino, permettendole di farmi provare un sacco di vestiti assurdi, e mi dovevo anche sentire chiamare palla al piede?!
<< grazie Alice! >>
Mentre stavo salendo le scale con in mano gli indumenti comprati per riporli nell’armadio, Edward comparso da chissà dove mi raggiunse in un lampo,  alleggerì il mio carico prendendo tutti i miei acquisti, e avvolgendo un braccio attorno al mio fianco mi accompagnò con gentilezza di sopra.
<< Allora com’è andato il pomeriggio? Ti sei divertita? >> domandò dopo avermi fatto sedere sul letto ed essersi inginocchiato di fronte a me per togliermi le scarpe che a causa dei piedi gonfi mi stavano facendo un male tremendo
<< sì, mi sono distratta un po’! Sai, ho comprato una culla, la consegneranno tra un settimana! sono sicura ti piacerà tanto! >> lo informai sorridendo, mentre mi stendevo a letto pronta per riposarmi dopo quella giornata estenuante
<< Ne sono sicuro tesoro! >> mi rispose semplicemente mentre iniziava a tirare fuori i vestiti dalle buste per metterli nell’armadio
Stavo per sprofondare nel mondo dei sogni quando la voce sorpresa di Edward mi risvegliò
<< è questo cos’è? >>
Oh, no!
<< Edward, non è come pensi!  è stata Alice a obbligarmelo a comprare! Non volevo fare nulla, lo giuro… >> ma proprio mentre esponevo a raffica le mie scuse per l’acquisto di quel completino intimo notai che tra le sue mani non si trovava il baby doll di seta blu che immaginavo, bensì la gigantesca T-shirt dei Ramones!
Mi venne da ridere a vedere la sua espressione combattuta tra il divertimento per l’acquisto di quella maglietta, e lo sconvolto per aver letto nella mia mente l’abito a cui mi stavo riferendo!
<< Ti piace? >> domandai volutamente enigmatica
<< cosa?....i Ramones o Victoria Secret? >> domandò lui con ancora lo sguardo perso nel vuoto, concentrato probabilmente sui miei pensieri
<< non lo so…dimmelo tu! >> lo punzecchiai io allusiva
….e meno male che non volevo fare niente!
<< beh, la prima è veramente bella. Non so dove tu possa averla trovata ma è grandiosa!….riguardo la seconda invece….. >>
Vedendo che non continuava decisi di avvicinarmi a lui e inginocchiandomi sul letto per arrivare meglio all’altezza del suo viso, gli tolsi la maglia dalle mani, e cominciai a baciargli lascivamente il collo
<< riguardo alla seconda? >> gli chiesi con voce strascicata, cominciando lentamente a sbottonargli la camicia
Lui non rispose, ma mise entrambe le mani all’altezza dei miei fianchi e rilascio un profondo sospiro
<< Dio Bella…. Tu sei più pericolosa della spagnola lo sai? >>
Cercai di mantenermi seria dopo quella frase, ma quando vidi l’espressione frustrata di Edward non riuscì a non scoppiare a ridergli in faccia!
<< Certo, tu ridi…. E io sono qui a dover combattere per mantenere la lucidità! Perché devo essere sempre io quello che si deve trattenere? Perché non posso essere io quello che cerca di sedurti e tu quella che si rifiuta? È ingiusto! >> era serio mentre diceva quelle frasi e la cosa non faceva altro che farmi ridere di più
<< ma è ovvio Edward…perché se i ruoli fossero invertiti io non mi rifiuterei mai di fare l’amore con te! >> gli spiegai franca
Lui fece un altro sospiro, probabilmente sapendo che quello che avevo detto era la pura e semplice verità, e abbandonando le restanti buste a terra, si getto sul letto con me, iniziando a coprirmi di veloci e fugaci baci stampo e a farmi il solletico finchè non mi ritrovai senza più fiato e con il suo viso a pochi millimetri dal mio
<< sai,non vedo l’ora che nasca questo bambino.. >> mormorò portando poi le sue labbra vicine al mio orecchio << allora sì che sarai tu a non poterne più e a chiedermi di smetterla di provare a sedurti! >>
Stavo per rispondere ma le sue labbra tapparono le mie con un dolce e passionale bacio.

Il resto della sera la passammo da soli in camera da letto.
A causa del bambino infatti la stanchezza si faceva ogni giorno sentire sempre di più, inoltre ormai ci trovavamo in estate inoltrata e il caldo e la forte umidità che contrassegnava lo stato di Washington in quel periodo dell’anno non mi erano affatto di aiuto.
Mentre stavo riposando con il capo posato sul petto di Edward che dolcemente mi accarezzava i capelli sentì improvvisamente un piccolo tonfo provenire da dentro di me…
Era strano… come quando tanto tempo fa mi ero arrischiata a mangiare cibo messicano alla mensa della scuola.
Avevo avuto i crampi per tutto il giorno!
Ma questi non erano proprio dei crampi…
Era come…..
Non so…
Un movimento.
Rimasi per un po’ rigida, cercando di capire se quella sensazione era stata solo frutto della mia immaginazione o fosse stata reale, ma miei dubbi svanirono non appena poco dopo sentì nuovamente quel movimento..
Edward non disse nulla, ma lentamente mi allontanò dal suo corpo, facendomi appoggiare la testa sul cuscino e iniziando a fissarmi con sguardo incerto…
Io lo guardai di rimando senza proferire parola cercando di capire che cosa stesse succedendo, e proprio in quel momento quella sensazione strana riprese, spingendo Edward a rompere il contatto con i miei occhi e a fissarli invece all’altezza della mia pancia.
Con attenzione portò le sue mani alla fine della T-shirt che mi copriva, alzandola fino a raccoglierla sotto il seno, lasciando scoperta la rotondità che ormai mi contraddistingueva.
<< Edward… >> sussurrai ancora disorientata da quello che stava capitando
Ma lui non mi rispose, si limitò ad appoggiare con leggerezza entrambi i palmi delle sue mani su di me, iniziandoli a farli scorrere finchè un altro di quei piccoli e leggeri tonfi non si presentò di nuovo, esattamente nel punto in cui la mia pelle era a contatto con la mano fredda di Edward, facendolo irrigidire all’istante.
<< Hai sentito? >> domandai agitata io mentre iniziava a nascere sul mio viso un enorme sorriso
Anche questa volta non disse nulla, ma la sua espressione incredula fu una risposta più che sufficiente
Veloce mi misi a sedere e iniziai anch’io a far scorrere frenetiche le mani sul mio ventre assieme e a quelle di Edward con la speranza di poter nuovamente sentire i movimenti di quel piccolo miracolo che stava crescendo dentro di me…
<< è vivo.. >> mormorai quando sentì a contatto con le mie mani un altro piccolo movimento
Era strano…sapevo di essere incinta.
Anche da prima di avere la certezza di aspettare un bambino mi sentivo consapevole della presenza di una piccola vita dentro di me…
però fu solo in quel momento che mi resi davvero conto che quel bambino che riempiva i miei sogni di notte e le mie fantasie di giorno esisteva realmente, che stavo davvero per diventare madre!
Edward mi posò con delicatezza un bacio sulle labbra e guardandomi con adorazione sussurrò
<< Ti amo tanto amore mio! >> e senza darmi il tempo di rispondere si avvicinò nuovamente a me è mi bacio con passione …
Io guidata dal momento e anche dal desiderio che ogni giorno aumentava sempre di più, alimentato dagli ormoni, mi ristesi sul letto afferrandolo per la maglietta e trascinandolo giù con me…
Per un po’ mi lasciò fare, e anzi mi diede anche l’illusione che potessimo spingerci un po’ più oltre del solito incominciando a sua volta ad accarezzarmi i fianchi e baciandomi il collo, ma appena le mie mani si intrufolarono sotto la sua camicia alla ricerca di un contatto più profondo, si allontanò da me soffocando una risata
Sapevo cosa stava pensando…che ero la solita!
Ma che ci potevo fare, ero una donna incinta guidata solo dalle voglie e dalla libido!
In fin dei conti non era neanche colpa mia!
<< Edward!!! >> mugugnai come una bambina a cui viene tolto il giocattolo
Lui continuò a ridere sommessamente
Sapevo che non c’era proprio modo di fargli cambiare dea, così sbuffando gli diedi un bacio stampo sulle labbra e mi accoccolai nuovamente tra le sue braccia.
Il resto della notte lo passammo svegli, ad accarezzare la mia pancia e a sentire i piccoli calci che il mio piccolo mi regalava..
Non dicemmo nulla agli altri al riguardo.
Quello era il nostro piccolo momento, ed entrambi desideravamo godercelo in privato…


Spoiler del prossimo capitolo che posterò Mercoledì o giovedì prossimo!
Mi dispiace ma prima non posso proprio perché vengono a farmi lavori a casa alla linea telefonica!

Ad Edward infatti non avevo detto niente di quello che mi stava accadendo, e non volevo neanche che lo venisse a sapere…
Si sarebbe di sicuro preoccupato e sarebbe diventato quattro volte più ansioso di quanto già ultimamente non fosse…
Però dovevo assolutamente andare da Carlisle a farmi dare qualcosa, perché indubbiamente la cosa nel giro di qualche giorno sarebbe ulteriormente peggiorata, e se già stavo male adesso non osavo immaginare come sarebbe potuto essere in futuro!
L’importante comunque era cercare di non farlo sapere ad Edward, e resistere il più possibile in sua presenza!



Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Lividi ***


Wow, sono riuscita a postare persino un giorno prima di quanto avevo previsto….
Evviva!!!:D
Cmq approfitto del momento per annunciare che “la fine stà arrivando”…
No! Non ho guardato per la decima volta Star Wars!
Parlo della ff!
Ebbene sì, se i miei conti sono esatti (ma non sono mai esatti!) dovrebbero mancare sì e nò 4-5 capitoli!
…..forse….
Insomma, dipende tutto dalla mia capacità di limitare il mio istinto logorroico…
Se fosse per me scriverei fino all’infinito e oltre!
(sì, ok, ho guardato Toy Story!)
Come ho già annunciato è comunque già in cantiere il sequel di Becoming Bella…però non lo scriverò subito…
Devo prima andare un pò avanti a postare “The Hunt” che ho lasciato incompleto dopo neanche tre capitoli…poverino!
Appena sarò a buon punto con quello inizierò a pubblicare RETURNING BELLA che come ho già annunciato parlerà di cosa accade nell’ipotetico caso in cui a Forks comparisse la vera Bella, ovvero la cantante del nostro Eddy!
Approfitterò poi di questa nuova ff per spiegare meglio i poteri della mia Bella (che confusione con tutte queste Belle!!), dare un lieto fine al povero Jacob…con l'aggiunta dei Volturi ovviamente…
Insomma…
Una macello!!
Ora rispondo alle recensioni che per lo scorso capitolo erano persino 11 e io sono stata talmente contenta che ho camminano ad un metro da terra er un giorno intero (è tornata la sindrome di Peter Pan)

X Antonya: Ciao! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente, e soprattutto la parte finale dove Edward e Bella sentono per la prima volta i movimenti del loro bambino!
La Meyer non ha mai descritto in BD questi particolari e devo dire che un pò mi è dispiaciuto, così ho pensato di metterli nella mia ff, anche se non ero molto convinta di averlo descritto in modo molto realistico!
Oggi scoprirai il problema di Bella!XD baci
X Samirina: Benvenuta anche tu nel club “studio ma che palle!”…anch’io sono in momento studio e cerdo si veda dalla lentezza con cui aggiorno! Aimè questo è il nostro dovere… per ora!:)
Cmq sì, sono già a lavoro per il sequel della storia che per ora dovrebbe intitolarsi “Returning Bella”, ma non ne sono ancora convinta…. Il titolo comunque riprenderà la struttura di Becoming Bella, quindi sarà facile notarlo!:D
Mi piace come tutte voi mi diciate la preferenza sul sesso de bambino! Io dal canto mio non vi dirò niente perché ovviamente rovinerei la sorpresa!:D
Spero solo di non deludere nessuno!
Grazie per seguire la ff e recensire! Bacio
X Chi61: Charlie è tropo forte come personaggio… e poi mi piace fare vedere il suo lato tenero! Mi ricorda tanto il mio papà, tutto timido ma affettuoso!^^
Cmq, oggi scoprirai cosa succede a Bella e soprattutto il motivo per ci decide di tenere tutto nascosto a Edward!
Baci
X Shasha5: Shasha, ti stò convertendo ad accettare una femminuccia?
Non preoccuparti, ancora non c’è nulla di certo…come puoi vedere nel capitolo infatti sia Bella che Edward si rivolgono al bambino a volte dandole della lei, a volte del lui….
Hihihih! Vi voglio fare morire di curiosità!XDXD
L’idea dei gemelli cmq non è contemplata… più che altro perché come ho già detto stò già progettando il sequel di questa storia e metterci due bambini porterebbe un sacco di complicazioni, quindi posso dire con certezza che il/la bambino/a sarà solo uno!
Grazie per seguire la mia ff e recensire, mi fa sempre molto piacere!
Bacioni
X Lione94: Alice è troppo carina… vorrei anch’io una sorella così, pazza per lo shopping e super logorroica!XD
Però mi piace molto anche la figura di Rose, anche se un questa ff l’ho modificata totalmente!
Ecco il nuovo capitolo, spero che ti piaccia! Baci
X ClaudiaSv16: Per descrivere le varie fasi della gravidanza mi sono documentata un po’ su internet visto che io non ne sapevo davvero nulla al riguardo, e quando ho scoperto che al quinto mese si deve fare l’esame per la Toxoplasmosi, la prima cosa che mi è venuta in mente e stato Jacob! (povero Jake!=.=)
Non potevo non metterlo!!XDXD
Hai capito molto bene che da ora in poi Bella avrà bisogno di bere sangue, ma lo spoiler si riferiva ad un problema diverso dal sangue che leggendo oggi scoprirai!
Riguardo al nome del bambino/a, nel caso nasca femmina non la chiamerò mai Renesmee…anche perché quel nome derivava dall’unione di Esme e Renèe, persona a cui la vecchia Bella era molto legata!
La mia Bella invece ha visto Renèe solo 2 volte e non è così tanto affezionata a lei, quindi non sarebbe molto logico dare quel nome alla bambina (sempre se nasce femmina!:D)
Bacioni
X Romina75: Poiché Bella tecnicamente ha letto BD lei sa già tutto su come evolve la sua gravidanza, quindi ho deciso di rendere questo periodo tranquillo e rilassato…
I problemi comunque sorgeranno, non temere!XD
All’inizio volevo fare in modo che i tempi della gravidanza anche in questa storia coincidesse con quelli del libro…
Purtroppo però la Meyer non ha dato grandi informazioni sulla gravidanza di Bella (essendo quella parte descritta da Jacob), così per rendere tutto più semplice e comprensibile ho preferito fare in modo che una settimana coincidesse con un mese di gestazione, in modo che tutti potessero facilmente seguire lo sviluppo della gravidanza. BACI
X Flazzy Cullen: Ciao! Grazie per la tua recensione, mi piace un sacco quando analizzano la mia storia!XDXD
Allora riguardo al sesso del bambino mi dispiace ma ho la bocca cucita!
Non poso dire assolutamente nulla, tranne il fatto che non saranno gemelli e nel caso di una bambina non si chiamerà Renesmee e non avrà l’imprinting con Jacob! Lui infatti nella mia storia avrà un compito ben diverso, quindi tranquilla, non ci sarà nessun Nessie/Jake!XD (sempre nel caso si tratti di una femmina!)
Riguardo all’autocontrollo di Bella ho saputo grazie a Romina75 che la Meyer ha dichiarato che l’autocontrollo di Bella non derivava dal suo scudo, bensì dal fatto che si era preparato psicologicamente molto bene per a trasformazione.
Io questa cosa non la sapevo, ma stà tranquilla… non sono così machiavellica da far sì che la mia protagonista stia lontana dal/la sua bambino/a troppo a lungo!:D
Infine riguardo ai Volturi ci saranno, ma solo nel sequel che inizierò a postare quando finirò questa storia, come ho scritto all’inizio!^^
Grazie ancora per la tua recensione, mi ha fatto molto piacere vedere che apprezzi la mia storia!
Baci
X titty88: Povero Jaky… lo odiano tutti….. me compresa!!!ò_ò
Cmq son contenta che ti sia piaciuto il chappy precedente, spero che anche questo non deluda! Grazie per seguire la mia ff!:) baci
X Rebecca73: Quando navigando in internet ho scoperto dell’esame per la toxoplasmosi mi è subito venuto in mente Jake…era troppo divertente per non metterlo!
Sono contenta che le mie buffonate facciano ridere, e pensare che non mi sforzo neanche per scrivere quelle cose!:S
L’argomento imprinting non è ancora passato nella mente di nessuno a dire la verità… lei non è Bella, non è detto che nasca una bambina, e inoltre anche se nascesse una femminuccia non è detto che Jacob possa avere l’imprinting con lei! Quindi l’argomento non verrà per ora affrontato!:) bacio
X Mally_1985: noooo!!! Sono riuscita a trovare qualcuno che voleva l’imprinting!....
Mi dispiace ma se ce lo infilavo nella storia come minimo mi ritrovavo con il malocchio…e non sarebbe stato il caso!^^
Come hai già immaginato la gravidanza di Bella inizia già in questo capitolo a dare seri problemi, ma l’apice si toccherà al prossimo chappy dove….
No, non te lo dico!:P
Sono contenta che ti piaccia il mio “club dell’armadio”… ci tenevo a dare una nuova immagine anche di Rose, spero sia venuta bene, e non sia troppo lontano dal personaggio!:)
baci

GRAZIE MILLE a tutti i 240 che hanno messo la mia storia tra le preferite, seguite e ricordate; a tutte quelle che recensiscono (vi adoro!) e anche ai lettori silenziosi (sì, adoro pure voi!XD)
Buona lettura e bacioni

CAPITOLO 39 --LIVIDI--

7 Agosto.
Era quella il giorno che avevo deciso di contrassegnare su tutti i calendari della casa con un’enorme e a dir poco esagerato cerchio rosso.
Perché era quella la data teorica in cui sarebbe dovuta nascere la mia bambina, o bambino!
Carlisle diceva che non dovevo fissarmi troppo sulla data perché non sapeva con precisione quando era avvenuto il concepimento ed inoltre non potendo vedere la bambina fisicamente mediante ecografia non si fidava troppo dei miei calcoli rudimentali…
Nonostante tutti i suoi tentativi di farmi rimanere con i piedi per terra però, io ero convinta che il 7 Agosto avrei fatto nascere il mio bambino!
Lui o lei infatti, nonostante Carlisle non potesse effettivamente controllare, stava inesorabilmente crescendo e con il passare dei giorni la potevo sentire chiaramente diventare sempre più grande e forte…
I calcetti leggeri e dolci che mi regalava quotidianamente infatti diventavano man mano che il tempo passava sempre più forti ed energici e  talvolta arrivavano persino a togliermi il respiro.
Nonostante questo comunque non mi sentivo per niente spaventata, anzi ogni volta che sentivo quella vita muoversi dentro di me un senso di calma e felicità si impossessavano di me poiché vedevo quei calci come la prova che il mio piccolo stesse crescendo sano e forte.
Ora che mi trovavo nel momento più dinamico della gravidanza inoltre Carlisle, Esme e Rosalie erano diventati praticamente le mie ombre e mi seguivano dappertutto.
Tutti infatti, tranne la sottoscritta, sembravano costantemente preoccupati che potesse da un momento all’altro succedere qualcosa di brutto, o potessi stare male…
Il peggiore di tutti però era Edward.
Qualche giorno dopo che avevo superato la soglia del sesto mese infatti, Carlisle mi aveva chiamato nel suo ufficio allarmato dal mio peso a dir poco sotto la norma.
Io non ero preoccupata e poiché ancora riuscivo a mangiare normalmente senza rigettare il cibo, avevo tentato in tutti i modi di tranquillizzarlo ed evitare il discorso, ma quando mi aveva spiegato che questa mia magrezza poteva comportare dei seri danni allo sviluppo del feto, e  rendere difficoltoso il proseguimento della gravidanza, mi spaventò tantissimo, e così fui costretta a raccontargli tutto.
Da allora Edward era diventato quasi insostenibile.
Inizialmente si era arrabbiato molto con me per averlo lasciato all’oscuro di questo importante particolare, ma poi riflettendo bene su cosa significava per un essere umano bere letteralmente sangue di un suo simile, aveva compreso che il mio era stato un gesto naturale.
Anzi, proprio pensando a questo fatto quando poi Carlisle era tornato il pomeriggio successivo con dei sacchetti di sangue dall’ospedale, era stata una vera e propria lotta convincere Edward a farmelo bere.

<< Bella, so che ti sembra una cosa orribile e disgustosa ma lo devi fare per il tuo bambino! >> cercò di convincermi Rose porgendomi quel dannato barattolino di allumino nel cui interno ondeggiava quel disgustoso fluido chermisi…
Non che ci avessi guardato dentro ovviamente, ma riuscivo ad immaginarmelo benissimo!
<< com’è? >> domandai angosciata cercando di capire che razza di orrendo sapore potesse avere quella roba
<< delizioso!! >> irruppe Emmet con una risata
In un altro momento ci avrei scherzato su, o al massimo gli avrei risposto “allora bevitelo tu!” ma in quel momento l’unica reazione che sentì fu un potente conato di vomito.
Per fortuna non avevo ancora mangiato quindi non diedi spettacolo sul divano del salotto, ma avrei preferito di gran lunga mangiarmi due tonnellate di Hamburger e vomitarli sulle pareti piuttosto di ingoiare anche solo una goccia di quella roba disgustosa
<< Dai Bella è solo un po’ di sangue! >> mi incitò Alice forse in un tentativo di aiuto che non compresi
<< ti prego non dire quella parola!!… se ci penso troppo… >> ma non riuscì a terminare la frase perché nuovamente la nausea mi assalì.
Era da circa mezz’ora che mi trovavo su quel maledetto divano, con quel maledetto bicchiere di alluminio in mano riempito di quella maledetta……..roba.
<< Basta!! Bella non…lascia stare! Non farlo!…è inumano, disgustoso… non devi farlo! >> disse dopo un lungo silenzio Edward.
Lui infatti per tutto il tempo non aveva aperto bocca, probabilmente combattuto tra il convincermi a bere quel sangue per aiutare la crescita della nostra bambina, e il non farmelo bere per assecondare in quel caso a me.
Dalla frase potevo ben capire che tra le due opzioni lui aveva scelto la seconda!
Nonostante tutto ciò che gli avevo detto in macchina più di una settimana fa lui continuava a mettere al primo posto sempre me!
Gli avevo detto che non doveva fare così!
Che doveva pensare prima alla bambina e non metterla da parte per pensare al mio bene!
Stava per prendermi il bicchiere di mano quando con un getto secco e senza esitazioni me lo portai alle labbra e mandai giù quel liquido nauseabondo.
Non riuscì a berlo tutto anche perché dopo un paio di sorsi avevo già iniziato ad avere dei fortissimi conati di vomito, ma per fortuna riuscì a trattenere quella robaccia nello stomaco.
Quasi fossi una bambina che finalmente si convince a bere lo sciroppo che sà essere tanto amaro ma che fa bene, il mio gesto provocò un sacco di schiamazzi in casa, infatti tutti si rallegrarono molto della mia decisione e del coraggio che avevo avuto a bere quel sangue!
Edward era rimasto invece allibito e dall’espressione sembrava anche piuttosto disgustato.
Sicuramente mai quanto me!
<< Allora Bellina, come ti è sembrato? >> mi domando bonario Emmet dandomi una leggera pacca sulla spalla
<< è  viscido,denso… amaro…salato….dio, fa veramente schifo!! >>
Tutti si misero a ridere, ma l’idea che dovessi consumare quel “pasto” ogni giorno fino alla fine della gravidanza fece invece rimanere me con lo sguardo mezzo sconvolto!
Per fortuna sapevo che con l’avanzare della gravidanza la presenza della bambina avrebbe influito maggiormente, iniziando a rendere quell’orribile sapore più tollerabile, e forse anche buono…
Beh, non vedevo l’ora che arrivasse quel momento!!

Fù proprio da quel giorno che Edward divenne ingestibile..
Mi seguiva dappertutto e dovevo persino litigarci per lasciarmi fare la doccia da sola poiché temeva potessi scivolare e spaccarmi l’osso del collo.
Ok, non ero un mostro di coordinazione e sbattevo spesso il mignolo del piede contro l’angolo del divano ma non ero così imbranata da morire per una semplice doccia!
Inoltre non mi lasciava più muovermi da casa.
Vedere Charlie era assolutamente off limits; e se per Edward andare a Forks era da considerare rischioso, la sola idea di andare a La Push veniva visto come un vero e proprio tentato suicidio!
A causa di tutte queste limitazioni per poter vedere Jake ero costretta a farlo venire sempre a casa, sapendo benissimo che lui non amava per niente venire alla villa bianca dei Cullen a causa dell’odore a sua detta poco gradevole che si respirava!
Ma questo era solo una parte delle regole ferree a cui Edward mi obbligava a sottostare, infatti non si era semplicemente limitato a mettermi agli arresti domiciliari;
le regole di Edward si erano estese anche a quello che potevo fare all’interno delle mura domestiche.
Non potevo salire le scale.
Non potevo cucinare.
Non potevo lavare i pavimenti poiché i vapori dei detersivi potevano farmi male.
Ma la cosa più ridicola di tutte era che non potevo neanche stare in piedi.
Letteralmente!
Se rimanevo in posizione eretta per più di venti minuti, Edward si materializzava al mio fianco e nonostante le mie proteste mi faceva sedere.
Cercavo di tranquillizzarlo e di farlo ragionare ma era convinto che quello di bere sangue al posto del cibo fosse solo una delle tante cose negative che durante il resto della gravidanza avrei dovuto affrontare, ed era terrorizzato da scoprire cos’altro mi aspettava.
La sua preoccupazione e ansia stava arrivando a livelli a dir poco esagerati e temevo che se avesse continuato così sarebbe arrivato a diventare calvo!
<< sono un vampiro Bella….noi non perdiamo i capelli…in realtà non ci crescono neanche per essere franchi! >>
<< che cosa??? >> domandai io mezza sconvolta mentre mi rigiravo nel letto in cui ero stata costretta a stendermi per riposare
Edward mi guardò male, non comprendendo il motivo della mia sorpresa
<< mi stai dicendo che quando sarò un vampiro non potrò più tagliarmi i capelli perché poi non ricresceranno più?  Ma è terribile! >>
Lui rise, divertito della mia drammaticità, ma io ero seria…
Insomma…a me piaceva cambiare look ogni tanto! Non avrei più potuto farlo!
<< oh, avanti Bella, non fare la melodrammatica! Credimi che con il tempo i capelli saranno l’unica cosa a cui non penserai! >>
Ma non mi importavano la sue parole..ormai ero partita per la tangente nelle mie confabulazioni mentali
<< povera Alice….magari il suo sogno era avere dei lunghi capelli come quelli di Rose e invece è incarcerata in quel taglio a caschetto che non potrà ma modificare!...e povera Rose, forse le piacerebbe tagliarsi i capelli, ma avresti mai il coraggio di tagliarti i capelli se sapessi che poi non potrai mai più riaverli?
Eh Edward, ne avresti mai il coraggio? >>
<< tesoro l’ultima volta che sono andato dal barbiere era il 1917, e come vedi dalla mia capigliatura a quell’epoca la moda era ben diversa! Nonostante tutto mi sembra che a te al resto dell’universo femminile di Forks i miei capelli non dispiacciano, quindi che motivo c’è di farsi tutte queste paranoie? >>
Oddio,stare con Edward mi aveva fatto diventare paranoica.
Ma, aspetta….
<< l’intero universo femminile di Forks? >> domandai aggrottando le sopracciglia
Edward fece una brave risata e mi rispose…
Solo che io quello che rispose io non lo sentì perché in quel momento il bambino mi diede un calcio talmente forte da farmi piegare in due e gemere di dolore.
Non era la prima volta che il piccolo mi mostrava la sua forza, ma non era mai capitato che fosse così doloroso.
<< Bella! sai bene? >> mi domandò preoccupato Edward posizionandosi al mio fianco e aiutandomi a sedere sul letto
<< s-si… è passato, stai tranquillo...deve essere un po’ agitato! >> cercai di rassicurarlo iniziando a massaggiarmi la pancia nel tentativo di infondere un pò di calma al bambino.
<< Chiamo Carlisle, ti faccio fare una visita! >>  disse subito Edward allontanandosi da me.
Ma io non volevo farmi visitare, anche perché tecnicamente Carlisle non avrebbe neanche potuto far nulla per aiutarmi.
E poi riguardo alla gravidanza io era quella più informata di tutti quindi ero anche l’unica che sapeva esattamente come affrontare le diverse situazioni..
Non avevo bisogno in quel momento di un medico, volevo solo rilassarmi in modo che il bambino sentisse la mia tranquillità e smettesse di calciare.
Avevo scoperto infatti in uno dei numerosi libri che avevo letto sulla gravidanza che alcuni medici erano del parere che i movimenti dei bambini nella pancia fossero  una reazione di disagio creato dalle sensazioni percepite e somatizzate da loro e provenienti dall’esterno.
Quindi la cosa migliora da fare in quel momento era evitare di agitarmi e mantenermi calma.
<< vado a farmi una doccia calda ok? >> dissi semplicemente scendendo dal letto malamente, ostacolata  dal grosso pancione
<< Bella non credo sia una buona idea! >> mi fermò Edward afferrandomi per il braccio
<< Edward non morirò, te lo giuro ok?...ho solo bisogno di rilassarmi ma se mi stai sempre con il fiato sul collo non ci riesco! È solo una doccia, non stò andando a scalare il monte Everest! Per favore lasciami un po’ in tranquillità! >>
Non so se lo ferì con le mie parole o se semplicemente fu scocciato dal rendersi finalmente conto che ultimamente aveva esagerato con le sue attenzioni nei miei confronti, stà di fatto che appena pronunciai quella frase si alzò silenzioso dal letto e dopo avermi dato un bacio sulla fronte uscì dalla stanza senza dire una parola.
Un po’ mi sentivo in colpa perché sapevo che stava facendo tutto per il mio bene, ma decisi che sarei andata a  parlare con lui e nel caso anche a scusarmi solo più tardi.
Dopo tanto tempo infatti mi sentivo finalmente libera di stare un po’ sola, così decisi da approfittare del momento.
Portai così tutto l’occorrente necessario in bagno, e chiusa la porta alle mie spalle iniziai a spogliarmi ansiosa di gettarmi sotto il getto d’acqua calda…
Proprio mentre mi stavo togliendo la maglia del pigiama che indossavo però notai qualcosa che mi face allarmare particolarmente…
Sul lato destro del pancione infatti spiccava un a dir poco enorme livido scuro e violaceo che solo a sfiorarlo faceva male.
Era terrificante vedere la mia bella pancia tonda macchiata da quella segno che dava l’impressione di qualcosa di violento e brutale, ma sapevo che non era una mia colpa se la temporanea culla del mio bambino ora aveva l’impressione di essere stata presa a calci.
Era una cosa che sapevo bene sarebbe capitata, non ne ero spaventata…
Solo che vederla….
Ecco, non dava una bellissima impressione!
In quel momento pensai proprio ad Edward…
Che cosa avrebbe detto?
Ma più che altro che cosa avrebbe fatto se mi avesse visto in quelle condizioni?!
Era arrivato al limite della fissazione dopo che aveva scoperto che per far vivere me e il bambino fino alla fine della gravidanza avrei dovuto bere sangue umano…
Cosa  avrebbe fatto quando avrebbe visto la mia pancia ridotta in quello stato pietoso, e soprattutto avrebbe notato il dolore che ogni giorno il nostro bambino mi avrebbe causato con i suoi calci?
Non doveva saperlo!
Almeno per adesso….non doveva assolutamente saperlo!
Prima dovevo farlo tranquillizzare, farlo tornare a ragionare a mente lucida e solo allora gli avrei spiegato “anche” questo piccolo particolare!
Convinta della mia scelta mi buttai sotto la doccia, facendo finta che non fosse successo nulla.

Passò un’altra settimana che mi avvicinava sempre di più al fatidico 7 Agosto.
Mancavano solo quattordici giorni e allora sarei diventata a tutti gli effetti una mamma…
Mi chiusi in bagno come ormai era diventata mia abitudine negli ultimi tempi, e presi un asciugamano bagnato in acqua fredda che velocemente appoggiai in concomitanza con i lividi più grossi e più scuri..
Facevano malissimo, ma il mio piccolo non lo faceva apposta!
Non potevo prendermela con lui!
Era solo colpa della sua mamma, che era troppo debole e non riusciva a non farsi venire dei lividi per degli sciocchi calcetti!
Proprio mentre tamponavo le chiazze bluastre che contornavano la mia pancia diventata ormai enorme, il respiro mi si mozzò a causa di un altro doloroso calcio.
Sarebbe venuto un altro ematoma, ne ero sicura!
<< Tesoro tutto bene? >> mi domandò Edward da fuori la porta, probabilmente avendo sentito il mio sussulto con il suo speciale udito
<< si è tutto a posto! >> urlai di rimando, ben attenta a non fargli leggere attraverso la mia mente la situazione disastrosa della mia pancia.
Ad Edward infatti non avevo ancora detto niente di quello che mi stava accadendo, e non volevo neanche che lo venisse a sapere…
Però dovevo assolutamente andare da Carlisle a farmi dare qualcosa, perché indubbiamente la cosa nel giro di qualche giorno sarebbe ulteriormente peggiorata, e se già stavo male adesso non osavo immaginare come sarebbe potuto essere in futuro!
Approfittando così del fatto che quel giorno mio marito e il resto della famiglia era andata a caccia, andai nello studio di Carlisle intenzionata a rivelargli le mie reali condizioni fisiche e pregandolo anche di evitare di far sapere ad Edward di questo mio problema…
<< Oh mio Dio…Bella ma sei per caso impazzita?? Che ti è successo?? >>
Come avevo immaginato Carlisle era rimasto sconvolto alla vista della mia pancia chiazzata di ematomi
<< è la bambina! Non lo fa apposta, è solo molto forte! >> la difesi io istintivamente
Non volevo che Carlisle pensasse fosse colpa della mia piccola.
<< Bella sono i calci che ti dà che ti hanno ridotto così? >> mi domandò lui con apprensione iniziando a tastare delicatamente le zone più scure ed infiammate
Mi limitai ad annuire…
<< Non posso fare molto…purtroppo non possiamo evitare alla bambina di muoversi…ti darò una crema emolliente in modo che i lividi vengano assorbiti con più rapidità e ti facciano meno male!
Edward non mi hai mai parlato di questo tuo problema….immagino tu l’abbia tenuto all’oscuro di tutto! >>
Dal tono e dallo sguardo potevo benissimo vedere la sua irritazione.
Sicuramente lui non capiva il mio comportamento, ma io sapevo quello che stavo facendo
<< No Carlisle, non gli ho detto nulla e per favore non farne parola con lui…è già abbastanza stressato, non voglio farlo preoccupare più del dovuto! >>
<< Bella è tuo marito, ha diritto di sapere quello che ti capita! >>
<< Carlisle lui è terrorizzato dal vedermi stare male….e questo ancora non è niente! Presto la bambina diventerà fortissima e inizierà a farmi del male sul serio… quando mi si inizieranno a spaccare le ossa come pensi reagirà Edward? non voglio che rimanga per il resto della gravidanza aspettando che la bambina mi distrugga sempre di più! Quando non potrò più tenerglielo nascosto glielo dirò ma finché si tratta di semplici ematomi preferisco tenermi la cosa per me! >>
<< Capisco che lo fai per proteggerlo Bella ma ti rendi conto quanto si arrabbierà con te quando lo verrà a sapere? >>
<< gli passerà!..preferisco sia arrabbiato con me che metterlo in agonia nella paura che io possa morire da un momento all’altro! >>
Carlisle rimase per un po’ di tempo silenzioso, ragionando sulla mia richiesta..
Stavo per perdere le speranza quando con un sospiro disse
<< d’accordo Bella… proverò a non pensarci, ma non posso prometterti nulla!
Nonostante gli anni che ho passato assieme ad Edawrd non ho mai imparato a tenerlo fuori dai miei pensieri come fate tu ed Alice…quindi spero tu non te la prenda con me nel caso mi possa sfuggire qualcosa! >>
Beh, era meglio di quanto potessi sperare quindi andava bene anche così…
<< Non me la prenderei mai Carlisle…so che con Edward è difficile mantenere i segreti e mi scuso per obbligarti a farmi da complice in questa cosa… se avessi potuto non ti avrei fatto entrare in questa storia! >>
Lui si limitò a farmi un sorriso d’incitamento e con un braccio sulla spalla mi accompagnò fino al divano dove attesi per il resto del pomeriggio il ritorno della mia famiglia.

Erano passate le nove quando Edward e il resto dei Cullen rientrò dalla caccia…
Io come ogni sera ero comodamente sdraiata sul divano con il mio ormai inseparabile bicchiere di sangue.
Infatti avevo capito che più sangue bevevo e più mi sentivo bene, così per evitare di vomitare e quindi non riuscire a trattenerlo nello stomaco, la cosa migliore era mandarlo giù a piccoli sorsi, intervallati da pause di mezz’ora in modo che la nausea non mi cogliesse…
Con questo metodo riuscivo a bere al giorno almeno un bicchiere e mezzo di sangue…
L’unico problema era che la mia “cena” in questo modo finiva per durare circa tre ore.
Edward bello come sempre, con i capelli scompigliati  causa del vento caldo estivo e la camicia sgualcita dalla caccia,  appena mise piede in salotto di fiondò su di me non degnando neanche d uno sguardo suo padre
<< Ciao Amore…mi sei mancata. Tutto bene? >>mi domandò accarezzando premuroso il pancione e avvicinandosi per baciarmi incurante del fatto che tenessi ancora in mano il  sangue che stavo bevendo.
Ovviamente io non ebbi neanche per un momento il pensiero di sottrarmi al suo bacio…
Nonostante tutto infatti la presenza di Edward vicino a me continuava come sempre a darmi qualche scompenso respiratorio, e contando il fatto che era da più di un mese che non ricevevo attenzioni da lui, anche un solo bacio per me era sempre un’opportunità da cogliere al volo…
Quando separò le labbra dalle mie lo vidi passarsi la lingua sulle labbra e deformare la sua espressione n un sorriso furbo
<< Certo che hai proprio un buon sapore… >> mormorò basso continuando a fissarmi le labbra
<< Edward!! >> lo ammonì Carlisle << stà bevendo sangue umano…. Non la baciare! >>
Edward sbuffò e dopo avermi dato un bacio stappo sulle labbra, provocando un ringhio da parte di Carlisle, si allontanò da me, andandosi a sedere sul tavolino di fronte al divano dove mi trovavo io
Era la prima volta che vedevo Carlisle perdere la pazienza con uno dei suoi figli..
E sicuramente non immaginavo che la prima volta che sarebbe successo sarebbe stato per colpa di Edward.
Insomma, lui era sempre così tranquillo e pacato…
Mentre però stavo pensando a quello notai che gli occhi di Edward, nonostante la caccia appena conclusa, erano diventati di una tonalità dorata molto più scura del solito, che tendeva quasi a marrone,..
Avrei dovuto stare più attenta la prossima volta…
Infondo loro erano pur sempre vampiri, e quello che stavo bevendo io non era sangue animale…
Inoltre conoscevo bene ciò che pensava Carlisle sul sangue umano, e non volevo che per colpa mia uno dei suoi figli si sentisse in tentazione di bere da quello stupido bicchiere di alluminio…
<< Perdonami Carlisle, non l’ho fatto con quell’intenzione… volevo solo salutare mia moglie…la prossima volta sarò più accorto! >> si scusò Edward forse avendo notato attraverso i miei pensieri che dopo quel bacio i suoi occhi si erano scuriti
A quel punto però si mise a ridere…
Rimanemmo tutti stupiti da questa sua reazione, ma lui non sembrava affatto accorgersene,,,
anzi, quando mi avvicinai a lui per prenderlo per mano e cercare di capire cosa stesse facendo, lui mi lanciò uno sguardo malizioso e si limitò a dire
<< lo so! >>
eh?
<< Edward…va tutto bene? >> gli chiesi senza celare la mia preoccupazione…
Forse era impazzito!
<< Certo tesoro >>
Stavo per rispondergli ma lui si mise di nuovo a sghignazzare senza motivo
Il resto dei Cullen non sembrava proferire parola, ma continuavano a fissarci… forse pensavano che il suo comportamento fosse dovuto ai miei pensieri…però non era così!
<< Come? >> domandò a quel punto lui fissandomi con espressione sbigottita
<< Edward ma sei per caso ubriaco?...sicuro che il cervo che hai cacciato si fosse abbeverato alla fonte vero? >>
Magari un cacciatore di passaggio aveva perso a sua bottiglia di Tequila e il cervo se l’era sbadatamente scolata!
<< Non dire sciocchezze! >> mi rimproverò lui continuando a fissarmi confuso
Rimase per un tempo immobile a fissarmi e poi aggiunse
<< non stiamo litigando… >>
A quel punto iniziai a preoccuparmi << Edward ma di che parli… non riesco a capirti!...mi stai spaventando! >>
<< Va tutto bene >> mi cercò di tranquillizzare lui accarezzandomi dolcemente la guancia, ma mantenendo il suo sguardo fisso verso nulla di definito
<< Credo sia… >> continuò facendo scivolare la mano verso il basso
<< credo sia lui! >>
e appoggiò entrambe le mani ai lati del mio pancione.

Spoiler del prossimo capitolo che posterò giovedì!

Per molto tempo rimase semplicemente seduto sulla poltrona vicino al mio letto, senza avvicinarsi a me, ed evitando qualsiasi tipo di contatto tra noi…
Non aveva neanche il coraggio di guardarmi negli occhi…
Se ne stava lì seduto su quella stupida sedia, a fissarsi con sguardo triste le ginocchia…
Se il suo era un tentativo di impietosirmi non stava funzionando..
Non stava funzionando per niente.
<< Sei venuto qua solo per testare la comodità della sedia o intendi dire almeno qualcosa? >> domandai irritata dal suo silenzio
Certo, non pretendevo che tornasse da me strisciando e implorasse il mio perdono in ginocchio…
Ma almeno che facesse qualcosa…
Qualsiasi cosa, piuttosto che restarsene accasciato su quella poltrona, senza proferire parola!
<< non c’è niente che possa dire per manifestare il mio rammarico! >>
Se un tempo trovavo eccitante quando parlava forbito…ora gli avrei volentieri tirato un cazzotto.



Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Pensieri, Sangue, Pelle e Ossa ***


Risposta alle recensioni e vari deliri mentali a fine capitolo…
Buona lettura
(non sconvolgetevi troppo!)
Ah…. E scusate per le lunghezza ma dovevo postare il tutto in un unico capitolo!
Ok, smetto di parlare!
Ci vediamo alla fine!.......

 CAPITOLO 40 -- PENSIERI, SANGUE, PELLE E OSSA —

<< Edward t-tu….tu la senti?? Lo senti…tu….è maschio?? Cosa dice?? >>
<< calmati >> mormorò lentamente fissandomi intensamente negli occhi << non gli piace quando ti agiti >> continuò accarezzando con movimenti circolari il pancione.
<< non lo so se è una femmina o un maschio tesoro… non fa veri e propri pensieri diretti ma sento il suo stato d’animo, le sue sensazioni… e poi ci sono un sacco di colori >>
<< colori?? >> domandai io che non riuscivo bene a capire ciò che stava dicendo
Non avevo mai compreso a fondo il modo con cui Edward “sentiva” i pensieri delle persone
Mi aveva sempre detto che la maggio parte delle volte si trattava di voci sussurrate all’orecchio a cui lui poteva fare più o meno attenzione…
Altre volte invece, poteva entrare letteralmente nella mente delle persone e vedere attraverso i loro occhi ciò che gli stava di fronte…
Ed era questo aspetto che io non riuscivo a comprendere pienamente.
Lui non vedeva con gli occhi, vedeva solo con la mente.
Questa almeno era la spiegazione che mi aveva sempre dato lui e che per me poteva avere mille significati e non chiariva assolutamente nulla.
Inoltre lui diceva che ciò che vedeva era sempre filtrato della mente e dall’umore delle persone, quindi bisognava sempre stare molto attenti ad interpretare i pensieri che sentiva.
<< sì, ci sono un sacco di colori… è come se sognasse…è pacifico! >> mi spiegò mostrandomi un viso rilassato e tranquillo
<< quindi stà bene? >>
<< sì…stà decisamente molto bene! Ed è anche molto felice! >> mi disse sorridendo allegro
<< Certo che è felice! È circondata da persone che la amano da morire…. E poi io bevo un sacco di sangue!! >> aggiunsi come se nel mio piccolo stessi contribuendo maggiormente alla felicità della mia bambina
<< sì, è vero! >> rise Edward del mio comportamento un po’ infantile << le piace il sangue, lo sento chiaramente… ma penso che potremmo anche provare con il sangue animale sai? Forse lo gradirebbe ugualmente! E ora che sento i suoi pensieri potremmo capire meglio se è una cosa che le può far bene! Nel caso non lo accetti ritorneremo a quello umano! Cosa ne pensi? >>
Io annuì convinta.
Certo, era sempre sangue, ma pensare che non proveniva da un mio simile era decisamente meglio.
Inoltre mi sentivo in colpa a rubare il sangue dell’ospedale che sarebbe dovuto servire per trasfusioni!
<< Hai avuto un’ottima idea figliolo! Da domani inizieremo con questo nuovo trattamento e vedremo se dà buoni risultati! Bravo Edward! >> aggiunse Carlisle avvicinandosi a noi e dando una pacca paterna sulla spalla di mio marito
<< ma….. non lo senti proprio se è maschio o femmina? Concentrati, magari vedi qualcosa!! >>
Edward rise della mia insistenza, ma io ero troppo curiosa.
<< No tesoro mi dispiace. Vedo solo impulsi di pensiero… non sento la sua voce, non posso capirlo! Forse tra un po’ di tempo, quando sarà cresciuto maggiormente! >>
Feci il broncio, insoddisfatta dalla sua risposta…
Ma infondo non era neanche colpa sua, e poi aveva ragione, forse tra qualche giorno avrebbe scoperto qualcosa in più!
<< ma perché prima ridevi? dai raccontami!! >> lo incitai curiosa di sapere cosa pensava il nostro bambino
Lui scoppiò nuovamente in una fragorosa risata e mi lanciò uno sguardo malizioso.
Non so perché ma iniziai a temere che i pensieri del bambino fossero imbarazzanti.
<< quando Carlisle mi ha detto di non baciarti più lui, o lei, si è lamentata! Quando mi avvicino a te le reazioni del tuo corpo sono……particolari!... e al bambino divertono, quindi si è dispiaciuto del fatto che non potessi più baciarti.
Credevo fossi tu a fare quei pensieri….conoscendoti.. >> e lasciò la frase incompleta rivolgendomi un sorrisetto furbo.
Ecco! Lo sapevo!
Edward era convinto fossi una mezza pervertita!
<< è brava Bellina che fa pensieri sconci sul nostro Eddy! >>
<< EMMET!! >>  urlai imbarazzata lanciandogli un cuscino e colpendolo in pieno volto
Ovviamente si era lasciato colpire volontariamente solo per darmi un minimo di soddisfazione…
Se avesse voluto avrebbe potuto schivarlo ad occhi chiusi!
<< e poi quando credevi fossi andato fuori di testa… non lo so, si è sentito dispiaciuto! credeva stessimo litigando, probabilmente perché sentiva la tua ansia…
Ero convinto fossi tu a fare quei pensieri! la tua mente e la sua sono talmente legate che non è facile separarle! >>
Mi piaceva l’idea che io e il mio bambino fossimo così legati, era come se sapessi che tutto quello che facevo per il suo bene lui potesse coglierlo…
<< Ti voglio bene piccolino… anzi, ti amo da morire! >> dissi rivolta verso la mia pancia che avevo iniziato ad accarezzare anch’io.
<< Anche lui ti ama da impazzire sai?.... e io con lui! >> e dopo aver rilasciato un profondo sospiro, si piegò verso la mia pancia dove lasciò un lieve bacio, per poi risalire verso il mio viso e, prima di catturare le mie labbra con le sue, sussurrare << Vi adoro! >>

Il giorno successivo, come concordato, iniziai finalmente la mia “dieta vegetariana”.
Il sangue animale per mia fortuna faceva molto meno schifo di quello umano…era più liquido e meno denso e non aveva quel sapore ferroso e salato ma tendeva più all’amaro.
Forse era il fatto di sapere che non proveniva da un uomo a rendermelo più sopportabile, o forse era la bambina che stava prendendo sempre di più il sopravvento su di me, stà di fatto che ora ero molto meno restia dal berlo.
Ma se dal punto di vista alimentare stavo migliorando da quello fisico non potevo dire la stessa cosa.
Dopo qualche giorno che ero entrata nel fatidico ottavo mese infatti erano comparse sui miei fianchi le prime smagliature, e nonostante in passato una notizia del genere avrebbe suscitato in me una reazione in perfetto stile “esorcista”, ora quel piccole pieghe che mi caratterizzavano mi facevano sentire veramente mamma…
Forse perché in tutta quella strana gravidanza, quei segni di normalità mi facevano sentire come tute le altre donne di cui leggevo tanto sui libri e sulle riviste specializzate.
Quel giorno, quando davanti allo specchio del bagno avevo notato la comparsa di quei segni, avevo dovuto fare violenza su me stessa per non chiamare Edward e renderlo partecipe di quella piccola ma per me significativa cosa…
Lui infatti ancora non aveva saputo niente dei miei lividi e purtroppo fargli vedere la mia pancia, che ormai era più viola che rosa, non sarebbe stata una mossa geniale
Inoltre a causa delle dimensioni parecchio sviluppate del mio piccolo, ora i lividi avevano iniziato a comparire anche sulla schiena e a volte ero persino dovuta andare da Carlisle in piena notte per farmi degli impacchi freddi nel tentativo di superare il dolore.
Nonostante tutto comunque mi sentivo molto felice e tranquilla.
Edward infatti ogni giorno mi parlava di quello che sentiva provenire dalla mente del nostro bambino, e quando mi raccontò che il nostro piccolo aveva iniziato a distinguere e nostre voci ero letteralmente scoppiata in un pianto di commozione.
Da allora ogni sera Edward intonava per noi delle canzoni fino a farmi addormentare, e fare addormentare anche la nostra piccolina che appena sentiva la voce del suo papà si acquietava e smetteva di scalciare permettendomi il riposo.
La bambina inoltre stava crescendo anche da punto di vista mentale, infatti più passava il tempo più la sentivo muoversi con meno frequenza.
All’inizio mi ero allarmata molto, temendo un suo malessere, ma Edward mi aveva rivelato che la piccola aveva capito che ogni suo movimento contribuiva al mio dolore quindi tentava di muoversi il meno possibile per non farmi del male.
Non ci potevo credere!
La mia piccola che si preoccupava per me!
Per tutti queste motivazioni la settimana dell’ottavo mese fù classificato da me come il periodo migliore di tutta la mia gravidanza.
Ma dovevo aspettarmelo che quella calma e quiete dovesse prima o poi cessare.
E infatti fù così… poiché la situazione peggiorò drasticamente esattamente il 31 Luglio, all’ufficiale inizio del nono mese e ad una esatta settimana dalla teorica data di scadenza della gravidanza.
Mi trovavo sul divano del salotto, seduta tra le gambe di Edward che con pazienza mi massaggiava delicatamente la schiena nel tentativo di darmi sollievo da quel dolore sordo che continuativo a provare a causa della pancia diventata ormai enorme.
Era tutto tranquillo.
Come sempre, ascoltavamo musica classica per far rilassare me e la bambina e ci stavamo concedendo un momento solo per noi, cosa che in una casa abitata da otto persone capitava di rado.
Accadde tutto in pochi secondi.
Un movimento, e l’intero contenuto del mio stomaco si riversò sul candido tappeto del salotto dei Cullen, macchiandolo irrimediabilmente.
Non ebbi tempo per sentirmi in imbarazzo o in colpa per quel disastro combinato che dalle mie labbra un urlo stridulo fece irrigidire Edward e chiamò a raccolta attorno a me il resto della famiglia.
Emmet mi prese in braccio come fossi una bambola e mi portò di sopra nell’ambulatorio di Carlisle, mentre Edward rimaneva immobile sul divano con gli occhi sgranati e le mani ancora a mezz’aria.
La visita durò tutto il pomeriggio e Carlisle mi riscontrò due costole rotte e una vertebra incrinata.
Sapevo che sarebbe successo prima o poi, e ad essere sincera mi sentì persino sollevata che mancasse solo una settimana alla nascita della bambina.
Non sapevo se sarei stata mai capace di superare più di sette giorni.
Edward non si fece vedere fino a sera.
Alice mi disse che era rimasto shockato e aveva bisogno di calmarsi un po’ prima di venire da me…
non voleva farsi vedere preoccupato e ansioso, quindi aspettava di ritrovare la tranquillità.
Un po’ ci rimasi male, perché Carlisle mi aveva obbligata a rimanere nel letto ospedaliero con le sponde di ferro fino alla fine della gravidanza ed Edward sapeva bene quanto odiassi rimanere bloccata a quel modo.
Avevo bisogno di lui in quel momento e invece lui stava cercando di non crollare.
Certo, non potevo fargliene una colpa, però che sarebbe successo quando sarei stata trasformata?
Avevo già deciso che non avrei preso la morfina come aveva fatto la vecchia Bella…
Come avrebbe reagito quando mi avrebbe sentito urlare come un’isterica soggiogata dal dolore?
Lui doveva prendersi cura della mia bambina, non doveva perdere tempo con me, ma se perdeva la calma solo per due costole incrinate sarebbe riuscito a mantenere la promessa che mia aveva fatto?
Proprio mentre mi abbandonavo ai miei pensieri il rumore della maniglia attirò la mia attenzione.
Edward silenzioso e pacato entrò nella stanza e si accomodò sulla poltrona al lato del mio letto
<< Stai bene? >> mi domandò tranquillo
Una tranquillità che caratterizzava la voce ma non gli occhi alterati dal tormento
<< Stò bene Edward, stai tranquillo! và tutto bene! >> lo rassicurai accarezzandogli il viso
Lui annuì poco convinto e poi preso da un’irruenza che non lo contraddistingueva di solito si alzò in piedi e smontò velocemente le sponde di ferro che circondavano il mio letto.
<< queste non ti servono >> mormorò mentre le nascondeva sotto il letto e si sedeva al mio fianco per iniziare ad accarezzare con smania il mio pancione che si notava senza problemi da sotto il lenzuolo bianco
<< Edward stai tranquillo! >> ribadii notando il suo respiro accelerato e il suo comportamento nervoso
Lui alle mie parole sospirò pesantemente e scosse a testa, come se quello che gli stavo chiedendo fosse troppo.
<< Bella, se ti capita qualcosa io… è brutto da dire, lo so, e mi odierai per quello che stò per affermare ma posso superare una sua ipotetica perdita, posso superare la perdita di chiunque… ma di sicuro non la tua! >>
<< Edward.. >> cercai di fermarlo ma lui non me lo permise
<< so che devo mettere nostro figlio per primo… lo so e hai ragione, ma non ci riesco! Credimi ci ho provato… ho provato ad immaginare di crescere un bambino da solo, senza di te… ma non ci riesco Bella! io non riesco a vedere un mondo dove tu non esisti! >>
Non volevo crollare, non di fronte a lui almeno perché avevo già capito che tra noi due quella forte ero io…
ma come facevo a trattenete le lacrime dopo una dichiarazione del genere?
<< Mi hai fatto una promessa Edward! >> lo rimbeccai asciugandomi con il dorso della mano le lacrime che avevano iniziato a rigarmi il volto
<< Lo so Bella…. Hai ragione ad avercela con me, a sentirti delusa dal mio comportamento, ma io non so veramente che fare! >>
<< MI AVEVI FATTO UNA PROMESSA!! >> gli urlai a quel punto disperata del fatto che ormai non potevo più fidarmi di lui…
Perché era così, non potevo più fidarmi.
Se me ne fossi andata, se il veleno non avesse fatto in tempo a salvarmi, allora la mia bambina sarebbe cresciuta senza una mamma, e ora anche senza un papà.
Perché era questo quello che mi aveva detto… non le sarebbe stato accanto.
Si sarebbe lasciato andare al dolore e non l’avrebbe cresciuta.
<< Bella mi dispiace! >> sussurrò Edward con gli occhi colmi di lacrime che sapevo non poteva versare
<< I tuoi mi dispiace non servono a niente! io stò dando la vita per tuo figlio e tu mi stai dicendo che se le cose non dovessero andare bene tu non te ne prenderai cura >> risposi con un tono talmente calmo da far spaventare persino mè stessa
<< Bella, non capisci quanto io ti amo! Io stò diventando pazzo! Stò diventando pazzo al solo pensiero di non averti più con me… come credi che potrei superare la tua perdita? Bella, io rischio di uscire di senno! >>
<< non mi importa >> continuai con il mio tono fermo
<< non essere così fredda con me… >> sussurrò disperato Edward prendendo le mie mani tra le sue.
Ma io in quel momento non volevo nessun contatto con lui, l’unica cosa che provavo era solo un profondo e disperato rancore.
Tolsi così le mie mani dalla sua stretta, e senza guardarlo negli occhi mormorai
<< Vai via…. Lasciami sola. >>
<< Bella… >>
<< Vai. Via. >> ripetei lentamente a denti stretti
Se ne avessi avuto la forza in quel momento nessuno mi avrebbe mai fermato dal prenderlo a schiaffi.
 Edward abbassò il capo e dopo avermi posato sofferente un bacio sulla tempia uscì dalla stanza silenzioso.
A quel punto potei finalmente lasciarmi andare, e crollare.

Non vidi Edward fino al giorno successivo.
Alice e Rose erano sempre al mio fianco, ma non parlammo mai di lui.
Non sapevo dove fosse ma a dir la verità non mi importava nemmeno.
Me lo immaginavo benissimo a compiangersi e tormentarsi in un angolo della sua stanza.
Non mi importava.
<< Alice puoi portarmi un bicchiere di sangue? Inizio ad essere assetata >> chiesi gentilmente alla mia amica che senza dire una parola annuì ed uscì silenziosa dalla stanza.
Stava male per tutto ciò che era capitato tra me ed Edward e a causa della bambina che la rendeva cieca nelle sue previsioni non poteva neanche vedere il nostro futuro e quindi tranquillizzarsi.
Mi dispiaceva tanto per lei.
<< Rose >> iniziai a parlare quando sentì i piedini di Alice battere sui gradini delle scale per dirigersi in cucina
<< devo chiederti un favore…. Un favore importante! >>
<< Certo Bella tutto quello che desideri! >> mi assecondò lei avvicinandosi a me e stringendo la mia mano nelle sue
<< Se mi dovesse succedere qualcosa….se le cose non dovessero andare come previsto, devi fare da madre alla mia bambina! >>
<< Bella non dire così, vedrai che non succederà nulla! >> disse lei tranquilla, rivolgendomi un sorriso d’incoraggiamento
<< Rose io rischio la vita! Non è detto che dopo il parto io riesca a rimanere viva abbastanza a lungo per la trasformazione e se nonostante tutti gli accorgimenti le cose dovessero avere un risvolto drammatico, io ho bisogno di sapere che la mia bambina sarà al sicuro!
Non voglio morire con il terrore che mia figlia sia lasciata in balia di sé stessa.
Non posso più contare su Edward… tu sei l’unica a cui posso rivolgermi! >>
<< Io non so se.. >> mormorò Rose indecisa
<< Rose saresti una mamma perfetta! Lo sanno tutti in questa casa! con te la mia piccola sarebbe al sicuro, ne sono certa! Ti prego almeno tu aiutami! >>
Era la mia unica speranza… certo ci sarebbero state anche Alice o Esme, ma era lei quella più giusta!
Aveva talmente tanto amore da donare che ero sicura sarebbe stata una madre meravigliosa.
<< Va bene Bella, te lo prometto! mi prenderò cura di lei, o lui.
E se le cose non dovessero andare bene, farò comunque di tutto perché sappia chi sono i suoi veri genitori!
Non ti deluderò! >>
<< Grazie, sapevo che potevo contare su di te! >> e l’abbracciai stretta a me cercando di farle capire quanto era importante per me il gesto che aveva appena compiuto.

Edward tornò a farmi visita quella stessa sera.
Non so se mi era stato lontano perché si sentiva in colpa o solamente per lasciare che la mia rabbia sbollisse…
Qualunque fosse la motivazione non ci badai, e non glielo chiesi neppure.
Per molto tempo rimase semplicemente seduto sulla poltrona vicino al mio letto, senza avvicinarsi a me ed evitando qualsiasi tipo di contatto tra noi.
Non aveva neanche il coraggio di guardarmi negli occhi…
Se ne stava lì seduto su quella stupida sedia, a fissarsi con sguardo triste le ginocchia.
Se il suo era un tentativo di impietosirmi non stava funzionando…
Non stava funzionando per niente.
<< Sei venuto qua solo per testare la comodità della sedia o intendi dire almeno qualcosa? >> domandai irritata dal suo silenzio
Certo, non pretendevo che tornasse da me strisciando e implorasse il mio perdono in ginocchio…
Ma almeno che facesse qualcosa.
Qualsiasi cosa, piuttosto che restarsene accasciato su quella poltrona, senza proferire parola!
<< non c’è niente che possa dire per manifestare il mio rammarico! >>
Se un tempo trovavo eccitante quando parlava forbito…ora gli avrei volentieri tirato un cazzotto.
<< e allora cosa sei venuto a fare? >>
Sì, ok.
Ero stata cattiva.
Ma non lo feci apposta…me ne resi conto quando ormai la frase mi era uscita dalle labbra.
Me ne pentì immediatamente appena vidi la sua espressione.
<< non mi vuoi qui con te? >> domandò senza riuscire a nascondere il tormento nella sua voce.
Era strano…
Sentivo un disperato desiderio di farlo soffrire, esattamente come lui aveva fatto soffrire me.
Però era vero anche che l’amavo.
E forse la parola amore era persino troppo poco per manifestare il livello di devozione e adorazione che provavo nei suoi confronti…
Vederlo in quello stato mi faceva un male terribile.
<< No, Edward…ti voglio qui con me >> gli disse sperando di cancellare dal suo bellissimo viso quella smorfia di dolore che lo attanagliava.
Lui non disse niente ma con lentezza si alzò dalla poltrona su cui era seduto e facendo attenzione a non farmi del male si stese al mio fianco, appoggiando la testa sul mio petto, a livello del cuore, e ponendo una mano in cima al mio pancione
Sussultai quando la mano si posò in corrispondenza di uno dei più recenti e dolorosi ematomi che portavo sul ventre.
Edward si accorse della mia reazione poiché spostò la mano velocemente, e mormorando un << Che cosa…? >> si rimise a sedere sul letto con l’intenzione di scostare il lenzuolo e guardare la mia pancia
Ovviamente non glielo avrei lasciato fare e così agguantai il lenzuolo portandomelo fino a sotto il mento
<< Bella…che succede? >> mi domandò ansioso notando il mio comportamento assurdo e forse rendendosi conto che lo stavo tenendo forzatamente fuori dalla mia mente.
<< Bella…mi stai nascondendo qualcosa vero? >>
Non avevo la forza di parlare, troppo preoccupata che ad un mio minimo cedimento mentale si rendesse conto della situazione della mia pancia.
<< Bella fammi vedere! >>
Ok, quando ripeteva il mio nome troppe volte significava che ero nei guai.
Difatti con un unico colpo mi strappo il lenzuolo dalle mani, aggrovigliandolo ai piedi del letto, per poi concentrarsi sulla mia pancia coperta a quel punto solamente da una semplice sottoveste bianca
<< Mi fai vedere tu o devo fare da solo? >> mi domandò Edward irritato dal fatto che nuovamente gli avevo nascosto un fatto importante
<< Edward l’ho fatto per proteggerti! >> gli spiegai
<< Non mi importa… fammi vedere! >>
E così feci.
Con lentezza sollevai la sottoveste e la ripiegai sotto il mio seno, lasciando in bella vista la mia enorme, tonda, gonfia, ma soprattutto violacea pancia sotto gli occhi esterrefatti di Edward.
<< Oddio, ma cosa ti è accaduto?? >>mi domandò a voce alta Edward allontanandosi dal letto, visibilmente scosso.
<< I calci della bambina sono molto forti, e mi creano dei lividi…Ma non è niente di grave! >> gli spiegai sentendomi a quel punto dannatamente in colpa.
<< Non è niente di grave? Niente di grave?? Bella tu sei… >> ma non terminò la frase, forse temendo di dire qualcosa di cui poi si sarebbe pentito.
Prese un profondo respiro per calmarsi e poi riprese << da quanto và avanti questa storia? >>
Mentire o non mentire? Questo è il problema!
<< due settimane! >>
Decisamente non mentire.
<< DUE SETTIMANE?? >>
Ok, forse era meglio mentire!
<< perché non mi hai detto niente? >> iniziò ad urlare completamente sconvolto
<< Edward non volevo farti preoccupare… >>
<< Farmi preoccupare, Bella io sono tuo marito!! Ho il diritto di sapere queste cose, non puoi sempre tenermi tutto nascosto! >>
Odiavo quando alzava la voce a quel modo…
<< Edward smettila di urlare! Vuoi che ti sentano fino a La Push? >>
<< Non mi importa un accidente se mi sentono o meno!! È da due settimane che sei in queste condizioni e tu non mi hai detto niente! Hai volontariamente tenuto questa cosa nascosta!!
Ora capisco tutto…. Tutte le volte che ti cambiavi chiusa in bagno, che non mi lasciavi fare la doccia con te, ora capisco tutto, tu non volevi farmi vedere!!
Puoi odiarmi per il mio comportamento, puoi avercela con me per quello che ti ho detto ieri, ma io ho detto quelle cose solo spinto dall’amore che provo per te! E tu invece... tu mi hai messo da parte e non te n’è importato nulla di mettermi al corrente di ciò che ti succedeva!...Forse io ti ho deluso rompendo la promessa che ti avevo fatto, ma tu hai deluso di gran lunga me rompendo il giuramento che hai fatto quando ci siamo sposati! >>
<< Non esagerare Edward! >> mormorai profondamente ferita dalle sue parole, cercando di combattere il forte impulso di mettermi a piangere
<< Esagerare? Credi che io stia esagerando?...Onorare! Rispettare!...Dove lo vedi il rispetto in tutto questo eh Bella? Mi hai onorato solo delle tue menzogne!! >>
<< Non è vero!! >> urlai a mia volta cercando di sopraffare la sua voce
<< Da quando è arrivato questo bambino tu non mi vedi più!...esiste solo lui per te! È questa la nostra grande differenza...nonostante tutto, per me tu rimani sempre a cosa più importante al mondo, il sole attorno al quale io gravito…ma per te invece io sono solo una cosa in più! Esiste solo lui… >>
<< Edward… >> sussurrai, ma non riuscì a continuare perché le lacrime che avevo forzatamente trattenuto fino a quel momento iniziarono ad uscire, e io scoppiai in un pianto disperato.
Un pianto non dovuto alle sue parole cattive, o alla rabbia che avevo provato fino a poco prima che entrasse nella stanza…
Un pianto dovuto all’enorme ed estenuante senso di colpa che mi attanagliava..
Senso di colpa dovuto alle bugie, agli imbrogli, ma soprattutto alla verità che avevo sentito nelle sue parole.
Senza volere, senza accorgermene l’avevo messo da parte…
Lui pensava a me.
Io pensavo al bambino.
E chi pensava a lui?
Nessuno…almeno non più!
Era tutta colpa mia!
<< Mi dispiace! >>
<< lo hai detto tu Bella…i tuoi mi dispiace non servono a niente! >> ripetè le mie parole con freddezza
<< Edward… >> cercai di continuare con la voce spezzata dai singhiozzi << l’ho fatto per proteggerti… non volevo ti preoccupassi ancora per me…eri così angosciato, avevo paura diventasse un’ossessione per te, non volevo passassi il resto della gravidanza con il terrore crescente che potesse accadermi qualcosa di brutto da un momento all’altro! l’ho fatto per te credimi!...Edward io ti amo!! >>
Perché era quella la mia paura…
Temevo da impazzire che con il mio comportamento, lui avesse iniziato a pensare che non lo amassi più come un tempo…
Che amassi mio figlio più di lui!
Ma io amavo entrambi, in eguale misura!
<< Anch’io ti amo Bella… ma tu non riesci a capire quanto mi ferisci ogni volta che ti comporti in questo modo! Io non… >> ma non continuò. Chiuse le labbra, scosse la testa.
<< Torno più tardi… ho bisogno di calmarmi e tutta questa agitazione non ti fa bene! >> e così dicendo, senza darmi il tempo di fermarlo, si voltò e usci dalla stanza.
Io invece rimasi lì, immobile a guardare il legno chiaro della porta dietro la quale mio marito era appena scomparso, senza neanche la forza di respirare...
Avevo rovinato tutto.
Entrambi nella nostra testardaggine avevamo agito male, e ci eravamo feriti a vicenda.
Dovevo rimediare.
Non potevo lasciare nuovamente che passasse un altro giorno o forse di più per affrontare nuovamente Edward…
Dovevo raggiungerlo!
E così ignorando il forte dolore alla schiena e alle costole mia alzai lentamente in piedi, e mi incamminai barcollando fuori dalla stanza.
Volevo andare a vedere se fosse in camera nostra, ma quella stanza si trovava all’ultimo piano della villa e questo significava per me un numero indefinito di scalini da dover affrontare.
Troppi per la condizione fisica in cui mi trovavo!
Il salotto era molto più facilmente raggiungibile: solo una rampa di scale da scendere…
Una passeggiata!
Attaccandomi così al corrimano e cercando di soffocare i gemiti di dolore che la schiena mi provocava ad ogni passo, iniziai gradino per gradino la mia discesa.
Mi sembrava che la schiena si stesse per spezzare sotto un peso immaginario di mille tonnellate da un momento all’altro.
Riuscì ad arrivare alla fine delle scale illesa per mia fortuna e là fui subito raggiunta da Emmet e Rose che probabilmente impegnati nelle loro solite effusioni non avevano prestato attenzione al mio arrivo
<< Bella ma che fai!! Torna subito a letto, sei impazzita! >>
<< Dov’è Edward? >>
<< è fuori, stà per andare a caccia!..ma tu non dovresti essere qui, torna… >> ma non la lasciai finire che già mi ero voltata e mi dirigevo verso la porta finestra che portava al giardino sul retro.
Quando riuscì dopo molti tentativi ad aprire quella maledetta porta di vetro che non mi era mai sembrata così pesante, feci qualche passo in avanti nel caldo afoso della sera e notai subito i contorni di una figura immobile ai margini del bosco.
<< Edward >> sussurrai non avendo più fiato in corpo dopo la fatica fatta per arrivare fino lì
Quando la mia voce venne trasportata dal vento fino a lui, notai la figura voltarsi di scatto e avvicinarsi a me ad una velocità inumana
<< Bella che ci fai qui, torna subito a letto! >> mi disse trafelato appena comparve al mio fianco
<< No, Edward…mi dispiace, per favore, perdonami! Ne combino una peggio del’altra, non volevo ferirti a quel modo! >>
<< D’accordo Bella, però ora torna a letto! >>
<< No, tu lo dici solo perché non vuoi che stia alzata, non mi hai perdonato veramente! non torno a letto finché non ne sono sicura! >> continuai testarda
<< Dio, sei sempre la solita cocciuta! Ti perdono Bella, ma solo se mi giuri che non mi terrai mai più in disparte e non mentirai più sulle tue condizioni fisiche. Devi promettermelo! >>
<< D’accordo, te lo prometto…mi dispiace di averti fatto sentire poco importante negli ultimi tempi…
Tu sei tutto per me Edward! >> dissi stringendomi a lui e tentando di non mettermi di nuovo a piangere.
Lui restituì forte il mio abbraccio e si avvicinò con il viso al mio, sfiorando le mie labbra con le sue
<< Lo so amore, anche tu sei il mio mondo! ora però torniamo a letto d’accordo.. non ti fa bene stare in piedi nelle tue condizioni! >> aggiunse gentile, rivolgendomi un sorrido dolce
Asciugandomi gli occhi come una bambina, annuì, e circondai con un braccio la vita di Edward nel tentativo di trovare in lui un appoggio per camminare
Dopo pochi passi però mi bloccai improvvisamente, soffocando un gemito
<< Bella, che succede? >>
Portai entrambe le mani sul ventre e con il poco fiato rimasto sussurrai
<< credo sia una contrazione…o qualcosa di simile…..cazzo fa male! >> gemetti piegandomi su me stessa e trattenendo il respiro nella speranza che quel dolore svanisse
<< CARLISLE! >> urlò Edward al mio fianco che tentava in tutti i modi di aiutarmi, senza fare però nulla.
Tenevo gli occhi chiusi, quindi non mi accorsi quando il dottore arrivò nel salotto
Sentì soltanto la sua voce pronunciare un <> e subito dopo Edward prendermi in braccio e posarmi sul divano, dove ignorando mi dolori alle vertebre e alle costole mi raggomitolai su me stesse, tenendomi con entrambe le mani la pancia
<< Bella, devi farmi vedere, cerca di rilassarti… >> mi disse Carlisle mentre contro il mio volere mi allontanava le mani dal ventre e mi faceva stendere le gambe per poter analizzare meglio la situazione
<< Credo sia una contrazione… >> spiegò ad Edward che si trovava vicino a lui e osservava la scena << Bella è umana e il suo corpo reagisce come se questa fosse una normale gravidanza! Ora che ci troviamo alla fine è normale che l’utero abbia delle contrazioni! Se aumenteranno di frequenza saremmo costretti ad anticipare la nascita del bambino! >>
<< NO! >> urlai io << non voglio che nasca prima! >>
Non potevamo fare ecografie… non potevamo fare nulla!
E se il bambino non fosse ancora del tutto formato?
Se fosse stato ancora troppo debole per venire al mondo?
<< Bella, sarà la nostra ultima scelta quello di farlo nascere in anticipo, stà tranquilla! Faremo di tutto per evitarlo! >>
Ma proprio mentre mi stavo tranquillizzando con le parole di Carisle, sentì un rumoroso, inquietante e a dir poco doloroso TOC provenire da dentro il mio corpo, che mi spinse ad inarcare la schiena e a mettermi a strillare come una pazza, completamente accecata dal dolore.
Non so cosa accadde in quel momento, perché il dolore era talmente forte che mi stordì, e le urla che non volevano smettere di uscirmi dalle labbra non mi permisero di capire le parole di Edward e Carlisle.
Sò solo che ad un certo punto mi ritrovai nuovamente nell’ambulatorio al piano di sopra, completamente nuda e con una strana macchina che scorreva avanti ed indietro su di me
Edward si trovava in piedi vicino al lettino dove mi trovavo stesa, con le braccia appoggiate ai lati della mia testa e le mani che stringevano convulsamente le mie.
<< Edward.. >> mormorai senza più fiato nè forze
<< Stà tranquilla, andrà tutto bene! >>
Ma nel dirlo il suo tono non era rassicurante, anzi, manifestava solamente tutta la sua angoscia e paura
<< Si sono rotte altre due costole e ha una frattura al bacino… non posso ingessarla… non posso fare nulla!
Posso solo iniettarle della morfina… >>
Ma a quelle parole scattai
<< No, la morfina no!! >>
<< Bella, hai le ossa rotte… non puoi rimanere così! >>
Aveva ragione, stavo davvero malissimo ma non volevo la morfina!
<< qualcos’altro! Carlisle dammi qualcos’altro non voglio la morfina! >>
<< Perché non la vuoi Bella?… è la cosa migliore, non proveresti dolore! >> domandò Edward
<< Perché se dovrete far nascere la bambina in anticipo, io andrò incontro alla trasformazione con la morfina nel sangue, e la vecchia Bella era rimasta paralizzata!
Già so che sarà dolorosa la trasformazione, non voglio essere anche paralizzata…ti prego! >>
Quando dissi quelle parole mi resi finalmente conto cosa significava quando nel libro che avevo letto, Jacob aveva detto che “Edward aveva lo sguardo di un uomo che brucia sul rogo”…
In quel momento lo capì benissimo!
<< D’accordo, ti darò degli antidolorifici più leggeri, anche se non riusciranno a calmare del tutto il dolore!
Non alzarti più Bella, a questo punto si tratta solo di aspettare! >>
E dicendo così Carlisle mi coprì con un lenzuolo bianco e uscì dalla stanza, lasciando me ed Edward da soli.
Nonostante tutto ormai avevo capito.
Quelle sarebbero stati gli ultimi momenti che avrei trascorso con Edward da umana…


Ve lo aspettavate un così rapido sviluppo della gravidanza?
Forse sì… forse no!
Come aveva detto Carlisle, fissarsi troppo sulle date non serve a niente, e infatti così è stato, la nostra Bellina è pronta per diventare mamma…. E vampiro!
Era da un sacco che aspettavo di poter scrivere questa parte della storia e non vedo l’ora di postare il prossimo capitolo (che ho già scritto) per vedere cosa ne pensate!
Prima di rispondere alle recensioni vi lascio lo spoiler del prossimo capitolo…
Non ci vuole molto ad immaginare cosa succederà!

Ero stesa a terra, tra le braccia di Rose, che con la sua stretta micidiale non mi permetteva i movimenti.
<< Ti prego, Edward, ti prego! >> piansi allungando le mani verso di lui, in un estremo tentativo di aiuto.
Ma lui non faceva niente..
Rimaneva lì, fermo a guardarmi, con un’espressione sofferente in volto
<< Edward… >> cantilenai cercando di sottrarmi dalle braccia di Rose che continuavano a tenermi bloccata a terra
<< Ti prego, per favore…EDWARD!!! >>
Perché non mi dava ascolto..
Per quale fottuto motivo rimaneva lì a fissarmi…
volevo ucciderlo!
Volevo farlo a pezzi e bruciarlo perché lui mi amava e non mi aiutava!
<< Lasciala un po’ andare Rose >> mormorò Edward continuando a fissarmi in volto mentre io piangevo istericamente ed urlavo oscenità ad alta voce
Appena sentì la presa di Rosalie allentarsi scattai subito in piedi e mi gettai verso Edward che previsto il mio movimento mi bloccò avvolgendo la braccia attorno al mio corpo mentre io mi agitavo convulsamente
<< Edward >> gemetti tra le lacrime che non smettevano di scendere dalla disperazione
<< Ti prego Edward…uccidimi! >>
<< Non posso mia Bella! >> mi rispose lui con la voce incrinata
<< non voglio più vivere…fa troppo male ti prego! >>
<< Lo sò amore, lo so! >> continuò lui iniziando a dondolare avanti e indietro come per confortarmi e accarezzandomi i capelli dolcemente


E ora momento recensioni!
X Lione94: Ciao! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, riguardo alle A/O usate per il bambino presto potrai smetterle di usarle perché si scoprirà il sesso!...nalle battuta finale è vero che c’è scritto “lui”, ma se noti in tutti i capitoli a volte si parla del bambino al femminile a volte al maschile, quindi non significa niente, mi dispiace!XDXD
Cmq sì, Edward quando ha detto “lo sò” e “non stiamo litigando” parlava con il bambino… ma non riguardava il sangue umano, bensì il fatto che Carlisle aveva viatato ad Edward di baciare Bella…
Il bambino si era lamentato di questo fatto, ed Edward aveva pensato che fosse stata Bella a pensare quella cosa!
(non so se mi sono spiegata bene, ma credo che dal capitolo che hai appena lett tu abbia capito lo stesso!:P)
Bacioni
X Samirina: Eddy poveretto pensava fosse Bella a fare quei pensieri, quindi si comportava in modo normale, senza pensare che stava in realtà facendo la figura dell’idiota (povero Eddy!O_o)
Spero che anche questo super-mega lungo capitolo ti piaccia! Baci
X Romina75: come hai visto le cose si sono già complicate irrimediabilmente, ormai siamo vicini al momento della nascita del bambino/a….speriamo vada tutto bene!XD Anche qui ho voluto rendere le cose un po’ più normali e tranquille rispetto alla storia originale… infondo nella vita normale può capitare di andare incontro a parti prematuri quindi ho pensato… perché no? Poi mi interessava molto di più sottolineare l’aspetto “umano”della gravidanza di Bella, e non soltanto le caratteristiche anormali! Spero di aver fatto una scelta giusta! Baci
X Titty88: Da questo capitolo immagino avrai capito il motivo per cui rideva Edward, e a che domande rispondeva! Riguardo alla fine della storia devo dire che anch’io sono molto triste del fatto che stà per concludersi! Però devo ammettere che non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto, quindi mi sento anche molto contenta di scriverne la fine! Ovviamente amo troppo questi personaggi e quella pazza della mia Bella per non scriverci più al riguardo, quindi come ho già detto ricomincerò una nuova ff su di loro…mettendoli magari un po’ nei casini facendo ricomparire quella stordita della vera Bella Swan…
Chissà che questa volta il furgoncino di Tyler non la faccia a fuori veramente!ò_ò baci
X ClaudiaSv16: Come avevi immaginato Eddy si è incaz**to come una iena…ha ragione perché Bella non dovrebbe mentirgli!...però a volte le bugie si dicono a fin di bene, e lei non l’aveva fatto con cattiveria!
Riguardo al nome per un’ipotetica bambina i nomi li ho già in mente… sia che sia una femmina, sia che sia un maschio…
Elisabeth non era tra le scelte, ma devo dire che ora che me lo hai detto lo terrò presente! Grazie per la dritta!^.^
Baci
X Shasha5: come hai visto Eddy si è incavolato parecchio per la bugia che ha detto Bella, però hanno fatto pace…insomma, non possono far nascere un bambino da arrabbiati non trovi?
Tranquilla, non aspetterò troppo a postare il sequel, anche perché mi diverto tropo a scrivere su questi personaggi!XD Bacioni
X Chi61: Beh insomma Eddy è sempre Eddy…però a volte l’eccessiva proiettività più anche diventare una cosa negativa!
Edward è preoccupato per Bella, e si comporta a quel modo solo per proteggerla, ma finisce per esagerare e diventare ossessivo…a quel punto credo sia normale che Bella finisca per mentirgli e non rivelargli la verità!
Alla fine del precedente capitolo Eddy rispondeva ai pensieri del bambino, ma lui non lo aveva capito subito…pensava fosse Bella, è per quello che rispondeva ad alta voce! Baci
X Flazzy Cullen: Tu hai il dono della preveggenza!! Come avevi ipotizzato Eddy aveva detto qualcosa di male verso il bambino, è per quello che Bella ce l’aveva tanto con lui nel vecchio spoiler!
Riguardo al sequel e alle varie domande che mi hai fatto, ebbene sì ricomparirà la vera Bella!
È vero che all’inizio Edward era solo attratto dal suo sangue, essendo lei la sua cantante, ma ricordati anche che lui era attratto da lei anche per il fatto che non riusciva a leggerle nella mente!
E cmq non prenderà il posto della “mia Bella”… Saranno due Belle separate! semplicemente capiterà che dopo anni, la mia Bella (che ha quel punto contro il suo volere inizierà ad essere chiamata da tutti Isabella) ed Edward ritorneranno alla scuola di Forks e arriverà una nuova studentessa che sarà niente popò di meno che la nostra tonna Bella Swan! Riguardo al resto non posso dirti nient’altro, altrimenti ti svelo tutto!!XDXD
Ti posso solo anticipare che per motivi necessari dovrò sacrificare la vita di un personaggio!ç_ç
Alla fine mancano si e nò 3 capitoli! Sigh!ç_ç
Alla pubblicazione del seguito credo che aspetterò un mesetto… forse di meno!  baci
X Mally_1985: Beh io non sono stata contraria all’imprinting in BD…. Lo sono solo in questa storia perché non ce lo vedo bene inoltre un sacco di persone mi hanno detto “ti prego l’imprinting, No!” e allora mi sono decisa a non metterlo! Anche a me comunque piaceva Jacob, soprattutto in New Moon… perrò tra i due preferisco sempre il vecchio Eddy!
Ahahhaha…dottor Fustacchione! Vorrei avere anch’io un medico così (il mio medico probabilmente ha la stessa età di Carlisle, solo che se li porta tutti i suoi anni…sembra una mummia in decomposizione!...ha anche lo stesso odore..) bacii

GRAZIE A TUTTI quelli che leggono la mia ff e quelli che recensiscono! Vi adoro! :D

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Impasse ***


Oh santo cielo!! Ma quanto è stato difficile scrivere questo capitolo??
Ora, io il massimo che ho fatto è  stato bruciarmi un dito con la padella ed è un’esperienza che non consiglio a nessuno! (che male poi quando viene la bollicina!!ù_ù)
Comunque.. ho osato immaginare un dolore simile generalizzato in tutto il corpo, e questo e quello che ne è venuto fuori…
Spero che il capitolo, nonostante la tematica non proprio stupenda, sia venuto fuori carino!
Era importante per me descrivere anche questo fatto!
Fatemi sapere!

Rispondo alle recensioni:
X Antonya: Come hai immaginato lo spoiler parlava della trasformazione! Ho voluto farla diversa da quella originale, mi sembrava interessante immaginare come un essere umano potesse reagire ad un dolore simile… spero il capitolo sia venuto bene nonostante non sia piano di avvenimenti come quello precedente! Baci
X Hannah Potter: Mi dispiace… vi faccio soffrire un altro po’… in questo capitolo il/la bambino/a fa ma sua comparsa ma…… ti lascio leggere! Mi sa che mi spellerete viva!XDXD
Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto, è mi era venuto molto lungo e temevo fosse un po’ pesante! Baci
X Samirina: Beh la litigata doveva starci, perché capita che quando si aspetta un bambino i pensieri finiscano sempre per confluire verso di lui, trascurando il resto! Povero Eddy!!:D
Spero che anche questo capitolo ti piaccia, anche se un po’ particolare… baci
X Flazzy Cullen: Mamma mia!!! Io sono curiosa ma tu mi batti!!XDXD
Non posso rispondere a tutte le tue domande, perché altrimenti ti racconto tutta la trama, però ti posso dare ancora qualche informazione! Quando comparirà Bella “tonna” Swan (denominata momentaneamente così solo per non far confusione con la mia Bella), avrà la stessa età che ha nel libro della Meyer, ovvero 17 anni!
Basta! Non ti dico più niente!! Anche se mi diverto un sacco a leggere le tue teorie!XDXD Baci
X Lione94: Forse dopo aver letto questo chappy mi farai una maledizione o qualcosa del genere! Però per la prima volta compare il/la bambino/a!:D
Anch’io sono un po’ triste che finisca la storia, anche perché avevo iniziato a scriverla esattamente l’estate scorsa, e mi sembra assurdo che sia da un anno che scrivo e fantastico su questi personaggi!
Credo che questa sia anche una delle motivazioni che mi hanno spinta a scrivere un sequel!XDXD
Tranquilla… farò in modo che “Tonna” Swan questa volta venga definitivamente trasformata in frittata dal Furgoncino di Tyler!ò_ò ovviamente scherzo anche se…… Baci
X ClaudiaSv16: Wow ai fatto un’analisi stupenda di quello che volevo mostrare nel vecchio capitolo, non avrei saputo spiegarlo meglio!
In questo capitolo avverrà il parto e soprattutto la trasformazione di Bella… Non è stato facile scriverlo, non essendo io ne una madre né un vampiro (per mia fortuna!:P) ma spero che sia venuto bene! Grazie mille per leggere e apprezzare la mia storia! Baci
X Shasha5: hahahahah! Shasha ti commuovi troppo spesso… o forse sono io che sono melodrammatica nei capitoli?O_o
Mi sa che dopo che avrai letto questo capitolo ti ritrasformerai in bandito perché nonostante tutto…il dubbio permane!XD (leggi il capitolo e capirai a cosa mi riferisco…. Anche se non ci vuole molto ad arrivarci!)
Sero comunque ti piaccia!
Grazie per i complimenti, sei sempre troppo buona! Baci
X Titty88: No dai…non faccio uccidere Bella Swan… le mie storie hanno sempre il lieto fine!:P
Sono molto contenta che il capitolo precedente nonostante la lunghezza sia piaciuto!:D
Mi fa troppo piacere vedere che i miei viaggi mentali sono apprezzati! Grazie! Baci
X Chi61: In questa ff ho voluto che la relazione tra Edward e Bella fosse più reale e matematicamente più conflittuale! La Meyer ha sempre fatto litigare sempre molto poco quei due, e io credo che un rapporto cresca ed evolva anche grazie alle discussioni!
Come immaginavi la trasformazione di Bella l’ho affrontata in maniera totalmente diversa! Ci tenevo ad analizzare anche questo aspetto, troppo importante per essere tralasciato! Spero sia venuto fuori bene! baci
X Romina75: Il lieto evento è arrivato…anche se di lieto in questo caso c’è molto poco! Sper il capitolo non risulti pesante e noioso…era importante per me analizzare anche questo aspetto! Spero sia un capitolo comunque interessante nonostante la tematica!

Ringrazio anche Rebecca73 per aver proposto Becoming Bella tra le scelte! Sono onorata! Grazie!XD
Grazie anche ai 253 che hanno messo la mia storia tra le preferite, seguite e ricordate, chi recensisce e anche i lettori silenziosi!
Bacioni!!


CAPITOLO 41 -- IMPASSE --

Esistono parole per descrivere il dolore provocato da una contrazione?
Io credo di no.
E come aver fatto indigestione di cibo messicano dopo una serata fuori con gli amici, e solo quando sei tornata a casa hai capito che la salsa guacamole era andata a male!
E come essersi buttati in piscina dopo l’interminabile pranzo del giorno del ringraziamento, senza però aver aspettato le fatidiche tre ore di digestione…
E come quando ti stà per venire il ciclo… ma fa molto più male!
Insomma…diciamocela tutta…
E come quando sei incinta, e qualcosa di grande quanto un pallone da football cerca di passare da…
Beh, non c’è bisogno da spiegare!
Ed è così che mi trovavo in quel momento, raggomitolata su me stessa ignorando il dolore profondo che provavo alla schiena, alle costole e al bacino, tenendomi con le mani la pancia.
Edward era lì di fianco a me, e mi accarezzava instancabilmente il ventre…
Sapeva che non poteva fare nulla per alleviare il mio dolore e che quella semplice carezza non era in alcun modo d’aiuto, ma lui lo faceva lo stesso… solo per non farmi sentire sola, solo per farmi capire che lui era li con me e mi sosteneva.
<< Edward… >> lo chiamai quando un’altra dolorosa fitta era passata e ora ad affliggermi era solo il male alle ossa << devi farmi un piacere! >>
<< tutto quello che vuoi anima mia >> mi rispose prontamente lui, prendendo ad accarezzarmi i capelli e scostandomeli dalla fronte ormai madida di sudore
<< quando lui o lei nascerà, devi avvisare Jacob e dirgli di andare a parlare con Charlie… deve trasformarsi davanti a lui e spiegargli che esistono altri esseri oltre agli umani nel mondo… digli di non fargli sapere che siamo vampiri, a lui non interesserà, gli dica solo che siamo esseri speciali e che nonostante tutto gli staremo vicino! Questo ovviamente nel caso io riesca a sopravvivere! >> dissi con una risata ironica
<< Bella non dire così, vedrai che andrà tutto bene >> rispose lui come al solito infastidito quando intraprendevo questo tipo di discorsi
<< nel caso invece in cui non ce la faccia, voglio che vada a parlargli lo stesso e che gli facciate conoscere la bambina! È importante… non voglio che rimanga solo e sò che sarebbe felice di sapere che ho dato la mia vita per lei! Charlie è forte… so che rimarrà vicino a tutti voi anche se non comprenderà mai a fondo la vostra natura! >>
<< D’accordo, farò come mi hai chiesto Bella; però ora smettila di pensare a tutte queste cose e riposati, non devi affaticarti! >>
Ma io ero già affaticata… due parole in più non potevano uccidermi no?
<< Aspetta, c’è un’altra cosa Edward >>
Alle mie parole lo vidi letteralmente sbuffare…
Sicuramente stava pensando che ero la solita testarda!
<< Come mi trasformerete?..insomma, sarà Carlisle a farlo? >>
Prima di rispondere rimase qualche secondo in silenzio, probabilmente meditando sulle parole migliori da usare
<< Beh, a dir la verità pensavo di farlo io stesso… il tuo sangue non è mai stata una tentazione così forte per me e se sono riuscito a trattenermi in quella radura con James non credo avrò grosse difficoltà in questo caso.
E poi tu stai facendo tutto questo per me….per noi >> si corresse appoggiando la mano sul pancione per farmi capire che parlava anche a nome del nostro bambino << voglio essere io a portarti in questo mondo, a trasformarti … sembra una cosa sciocca ma ho l’idea che se fosse il mio veleno a farlo, il nostro  legame diventerebbe ancora più forte >>
Scosse la testa imbarazzato dalle sue parole, io invece mi sentivo profondamente lusingata!
<< Alla vecchia Bella per rendere la trasformazione più veloce avevi iniettato il veleno direttamente nel cuore… forse sarebbe una buona idea anche in questo caso! >>
Lui rimase per qualche secondo silenzioso, soppesando il mio suggerimento, ma poi con una velocità tutta sua, si alzò in piedi e andò vicino alla porta dove si materializzò Carlisle e i due iniziarono una fitta conversazione di cui non capì assolutamente nulla a causa della velocità e del tono troppo basso per le mia limitate orecchie umane.
Non ebbi comunque tempo di domandare se la mia fosse stata una buona idea, perché dopo pochi secondi vidi Edward tornare a sedersi sulla poltrona al lato del mio letto con una contenitore di vetro in mano, coperto da un tessuto elastico.
<< Che cos’è? >> domandai curiosa
Ma non fu necessario sentire la risposta, poiché subito mio marito iniziò a mordere il contenitore, riempiendolo pian piano di veleno
E così passò anche l’ora successiva, con Edward che mordeva quello stano bicchiere, e io che nei momenti in cui non gemevo dal dolore, ridevo nel vederlo comportarsi come un serpente a cui cercano di estrarre il veleno.
<< Smettila di prendermi in giro! >> mormorò lui quando notò che il barattolo era sufficientemente pieno
Io non dissi nulla ma allungai la mano nel tentativo di afferrare quel piccolo contenitore
<< Curiosa come al solito eh? >> mormorò lui avvicinandosi e sedendosi sul letto al mio fianco, porgendomi con delicatezza il vasetto.
Iniziai così ad osservarlo con cura…
Era un liquido stano, denso e di color giallo ocra..
Nonostante questo era trasparente come l‘acqua.
<< Cha sapore ha? >> domandai curiosa mentre continuavo a rigirare il contenitore tra le mai
<< è amaro.. molto amaro. >>
<< è fastidioso sentirne sempre il sapore in bocca? >>
Cercavo di farmi un’idea… più che altro per capire come sarebbe stato quando anch’io sarei stata un vampiro
<< Non lo sentiamo sempre… solo quando accade qualcosa che ce lo fa produrre, come quando cacciamo o  sentiamo nelle vicinanze dal sangue fresco, oppure quando mi avvicino troppo a te… >>
<< per colpa del mio sangue? >>
<< intendevo “avvicinarmi” in un’altro senso Bella! >> mi corresse lui cercando di trattenere un sorriso
Ci misi qualche secondo per capire
<< ah >> mormorai imbarazzata voltando il capo dall’altra parte per non farmi vedere da Edward
Cosa inoltre piuttosto inutile visto che il mio rossore era facilmente percepibile da lui
<< Posso assaggiarlo? >> domandai
<< come prego? >>
<< voglio assaggiarlo!...voglio sentirne il sapore! >>
Dovevo essere proprio malridotta in quel momento, e lui doveva essere proprio preoccupato per me per non fare il minimo rimprovero  alla mia richiesta.
Semplicemente aprì il barattolino e intinse l’indice in quel liquido cristallino, per poi accarezzarmi con lo stesso dito il labbro inferiore bagnandolo impercettibilmente.
Mi passai la lingua sulle labbra sentendo così quel sapore amaro di cui mi parlava Edward
Non so che sapore abbia il petrolio, ma sono sicura che se lo assaggiassi avrebbe lo stesso sapore di quel veleno!
<< è amarissimo! >> dissi passandomi il dorso della mano sulle labbra, cercando di non sentire più quel saporaccio
<< Già…abbiamo un profumo dolce come il miele, eppure internamente siamo amari come la pece…è a nostra natura! >> disse sospirando Edward
<< Beh, rimane sempre una natura molto affascinante! >> gli risposi io con un sorriso protraendomi verso Edward alla ricerca di un bacio.
Ma non arrivai mai ad Edward, poiché proprio mentre stavo per raggiungere le sue labbra un fortissimo CRACK mi mozzò il respiro.
Le gambe mi si intorpidirono, la schiena si arcuò e le orecchie si riempirono solo delle mie stesse urla.
Non so che accadde in quel momento
Avevo gli occhi chiusi, i pugni talmente stretti da essermi tagliata i palmi delle mani con le unghie, e continuavo ad urlare a perdifiato…
Edward e Carlsle erano intorno a me…sentivo le loro voci, ma non capivo quello che dicevano.
Girava tutto.
Mi sentivo in balia della corrente, come quella volta che mi ero gettata dallo scoglio di La Push.
Tutto girava.
<< BELLA!! >> era stato Edward a parlare…
L’avevo sentito chiaramente perché le urla che prima avevano coperto tutto ora si erano trasformate solo in un basso gorgoglio.
Non riuscì a resistere oltre..
Mi lasciai andare.



Non so quanto tempo fosse passato ma dopo un po’ ripresi coscienza di me stessa.
Sentivo il mio corpo
Il battito del mio cuore…lento…fin troppo lento
E poi dei movimenti…
Una pressione, dentro di me.
Cercai di aprire gli occhi, ma le palpebre erano troppo pesanti…
Mi sentivo trascinare giù, in un buco senza fondo.
Mi ci volle molto per riuscire a far entrare uno spiraglio di luce nelle mie pupille.
Edward e Carlisle erano piegati su di me…
La braccia intrise di sangue fino ai gomiti…
Edward era sporco di sangue anche sulle guance
Mi domandai se non avesse difficoltà con tutto quel fluido chermisi sparso ovunque.
Sentivo le loro mani muoversi…
Dovevano avermi fatto l’anestesia locale perché non sentivo nulla…
Niente dolore.
Niente di niente.
Riuscivo solo a percepire i movimenti delle loro mani dentro di me che mi provocavano fastidio e nausea.
Volevo dormire…
Volevo solo che mi lasciassero dormire.



<< Bella…. Bella!! >>
<< Edward… >> mormorai con ancora gli occhi chiusi
<< Bella apri gli occhi, guarda! >>
Ma io non ce la facevo ad aprire gli occhi…
Ero così stanca.
Mi sentivo in balia della corrente,    
non potevo fare nulla per combatterla!
<< Apri gli occhi Bella!! >> mi incitò nuovamente Edward accarezzandomi il viso con la mano fredda
E così feci, o almeno ci provai,
ma la luce era troppo forte, e tenere gli occhi aperti per più di qualche secondo era troppo faticoso.
Girai così la testa, stanca e frustrata perché volevo solo lasciarmi andare al sonno senza più nessuno che mi disturbasse
Ma proprio quando voltai il capo senti il mento sfiorare qualcosa di caldo, liscio e bagnato…
Usando così le ultime forze rimastemi in corpo apri gli occhi nuovamente e ciò che vidi fu un piccolissima, rosea e calva testolina, poggiata sul mio petto…
Non riuscì a non rimanere stupita nel fissare quella piccola testolina che dopo pochi secondi si mosse e mi mostro il paio di occhi verdi più belli e dolci che avessi mai visto in tutta la mia intera vita..
Due occhi grandi, luminosi e vispi, supportati da un piccolo nasino e una boccuccia rossa deformata in una smorfia quasi di disappunto.
La creatura più bella che avessi mai visto!
Fu proprio con quell’immagine in testa che richiusi gli occhi, e mi lasciai finalmente andare trasportata dalla corrente.



Quando ero piccola amavo molto il mare
Mi piaceva fare il morto in acqua, e lasciarmi spingere lentamente dalle onde ad occhi chiusi, per poi riaprirli dopo un tempo indeterminato e notare dove la corrente mi avesse trasportato…
La maggior parte delle volte mi ero ritrovata a riva, dove i bambini giocavano a costruire i loro castelli di sabbia…
Altre volte però il mare mi traeva in inganno, e quando riaprivo gli occhi mi trovavo ad un passo dagli scogli, dove i gabbiani facevano i loro nidi e le cozze si attaccavano con forza ricoprendo le rocce di quel loro tipico colore nero.
Questa era una di quelle volte.
La marea mi trasportava ma io non ero stata in grado di aprire gli occhi in tempo…
Ero andata a sbattere contro le rocce e il mare in tempesta, con le sue altalenanti onde, continuava a farmici sbattere contro, graffiandomi le braccia, le gambe, il collo.
Potevo sentire chiaramente la pietra graffiare , e graffiare, scavando nella mia carne e provocandomi un dolore sordo.
E poi il bruciore…
L’acqua salata a contatto con le ferite bruciava…
Bruciava peggio del fuoco!
ma io non riuscivo a fare niente..
la corrente continuava a sospingermi contro le rocce e io ero troppo debole per riuscire a nuotare contro corrente, lontano dagli scogli.
Allungai così le mani, nel tentativo di allontanare quella roccia da me…
nel tentativo di fermarla dal ferirmi…
ma quando le braccia si allungarono le mani non trovarono il freddo e urto masso marino, bensì un caldo e avvolgente tessuto.
Aprì gli occhi, pronta al bruciore che avrei sentito sotto quelle mille tonnellate di acqua scura, ma quello che trovai fù una stanza, Carlisle che mi guardava, ed Edward proteso su di me, il volto nascosto nell’incavo del mio collo..
e solo allora me ne resi conto…
I suoi denti affondati nella mia carne.

Iniziai a dibattermi con tutte le forze che avevo in corpo cercando di fargli mollare la presa, mentre alte grida iniziavano ad uscire dalla mia bocca.
Sapevo che non c’era nulla da fare: non sarei mai riuscita a spostarlo, ma non riuscivo a stare lì ferma…
Mi faceva male… mi stava facendo una male atroce e volevo la smettesse…
La smettesse subito!
<< BASTA!!! >>
Ma le mie urla non servirono a nulla perché lui strinse maggiormente la presa e mi blocco le braccia sulla tesa, per evitare che continuassi a dibattermi…
Ma se le braccia erano bloccate la stesa cosa non si poteva dire dei piedi.
Iniziai a scalciare..
Volevo mi lasciasse, mi stava uccidendo!
<< TI PREGO BASTA!!! >>
Ma nessuno mi ascoltava… ero sola!
Fu con quel pensiero che le forze vennero meno e la marea ritornò a coprirmi.

Quando ripresi conoscenza la prima cosa a cui pensai fu che il mare in cui nuotavo si era improvvisamente prosciugato.
Era una landa desolata la mia.
Una landa secca e arida dove l’unico elemento presente era il sole.
Un sole, cado, enorme, rovente…che mi bruciava la pelle, i muscoli, le ossa…
Tutto prendeva fuoco in me, e io mi sentivo Giovanna D’Arco sulla pira..
con le braccia e i piedi legati…
senza nessuna possibilità di scappare!
Ma la differenza era che le catene che tenevano me imprigionata erano solo immaginarie…
nulla mi legava, nulla mi tratteneva al centro di quel grande fuoco, perche io ero libera..
Io potevo scappare…
Ma scappare non serviva a nulla, poichè in questo caso era il fuoco ad essere incatenato a me.
Ogni movimento, ogni respiro, ogni battito del mio cuore, contribuivano solo a fare fluire in me ancora di più quella lava incandescente che mi scorreva nelle vene, senza darmi mai pace.
Fù con questo pensiero che mi risvegliai.
Ero troppo addolorata per poter fare un pensieri razionali.
Tropo provata per alzarmi e cercare di affrontare il dolore.
Non ce la facevo…
Volevo solo che smettesse!
Mi rigirai di lato, cercando non so bene neanche io cosa, nel tentativo di trovare qualcuno che mi aiutasse.
Caddi malamente a terra, notando solo il quel momento che mi trovavo in una camera da letto a me sconosciuta.
Ero vestita…avevo dei pantaloncini e  una semplice canottiera bianca
Mi sembrava che i vestiti a contatto con le mia pelle bruciassero ancora di più..
Mi strappai la canottiera, nel tentativo inutile di fermare le mie pene, lasciandomi in reggiseno e con una grossa fascia che avvolgeva stretta la mia vita
Rimasi lì per un po’, gemendo e piegandomi su me stessa cercando di accettare quel dolore…
Ma non si poteva accettare…
Non si poteva resistere..
La sofferenza era troppa..
le fiamme che divampavano intorno a me erano tropo alte e io non riuscivo a superare più il dolore..
Davanti a me una finestra.
Mi ci volle un attimo per iniziare a gattonare verso di essa, gemendo e piangendo.
Ma la finestra era in alto e io non riuscivo neanche a mantenermi in piedi…
Le gambe erano carne viva a contato con fuoco puro.. non riuscivano a reggermi.
Dopo veri tentativi riuscì ad aprire quella maledetta finestra e mi ci sporsi, fissando stralunata il suolo che si stagliava a molti metri da me…
Speravo solo che la caduta mi uccidesse sul colpo, risparmiandomi altri minuti di agonia.
Ma non ebbi tempo di sbilanciarmi verso l’esterno che un braccio forte e freddo mi avvolse la vita, trascinandomi nuovamente in casa, ignorando le mie urla di dissenso.
Alice svelta chiuse la finestra e ci si appoggio contro, mentre la persona dietro di me mi spinse a terra, bloccandomi con un ginocchio sulla schiena
<< Jazz ti prego fa qualcosa per lei… Mi fa troppo male vederla così! >>
<< Alice non è necessario che tu stia qui! Me ne occuperò io per adesso, sai che sono istruito bene in fatto di neonati! >>
<< LASCIAMI!!! >> urlai quando la porta della stanza si aprì e si richiuse dietro le spalle della piccola Alice.
Credevo non mi avrebbe neanche dato ascolto, invece appena glielo urlai si scostò da me e si andò a sedere sulla poltrona in un angolo della stanza, lasciandomi agonizzante sul pavimento
Rimasi lì a strepitare e contorcermi per un tempo che mi sembrò infinito, finchè la stanchezza non prese il sopravvento su di me.
Non credo di aver dormito…probabilmente ero svenuta, perche nonostante tutto, anche mentre non ero più cosciente sentivo continuamente le fiamme lambirmi.
Quando mi risvegliai ero di nuovo sola.
Stavo andando fuori di testa…
Lo sapevo, e la cosa mi spaventava…
Dovevo fare qualcosa… dovevo fermare questo dolore, non ce la facevo più!!
Il mio era un tormento troppo grande.
Non volevo più sopportarlo!
Iniziai cosa a tirare tutto fuori dai cassetti, in preda alla follia e al dolore.
Non volevo più vivere!
Fu con quel pensiero che tirai fuori da un comodino un paio di forbici..
Non erano grandi, ma non mi importava… sarei arrivata anche a tagliarmi la testa con quelle forbicine se questo avrebbe significato far cessare il dolore!
Ma non arrivai neanche ad avvicinare le piccole lame affilate alla mia pelle che Rosalie comparve nella stanza, con una stretta distrusse le forbici che avevo in mano, e mi costrinse nuovamente a terra portandomi di nuovo ad urlare istericamente, e a piangere disperata.
Perchè nessuno lo capiva?
Io stavo bruciando!!
Il mio corpo andava a fuoco sia dentro che fuori!
Mi stavo lentamente trasformando in cenere e nessuno mi aiutava..
nessuno voleva che il mio dolore cessasse,
tutti godevano del mio tormento, del mi supplizzio, della sofferenza che mi stava lentamente distruggendo e spingendo alla pazzia.
Volevo Edward.
Lui mi amava…
Lui mi avrebbe aiutato, avrebbe capito…
Ma lui non c’era.. non era venuto, mi aveva lasciata sola all’inferno.
Anche lui mi aveva abbandonato, godendo del mio male.
Lo odiavo!
Lo odiavo con tutto il cuore!
Mentre pensavo a lui e al rancore che provavo per avermi abbandonata alle fiamme, la porta si aprì lentamente e dietro essa comparve mio marito, che mi fissava dispiaciuto.
Non si avvicinò a me..
Rimase a distanza, appoggiato alla porta a fissarmi tormentato, senza però dire nulla.
Io ero ancora stesa a terra, tra le braccia di Rose, che con la sua stretta micidiale non mi permetteva i movimenti
Dovevo tentare…
<< Ti prego, Edward, ti prego! >> piansi allungando le mani verso di lui, in un estremo tentativo di aiuto.
Ma lui non faceva niente..
Rimaneva lì, fisso a guardarmi, con un’espressione sofferente in volto
<< Edward… >> cantilenai cercando di sottrarmi dalle braccia di Rose che continuavano a tenermi bloccata a terra
<< Ti prego, per favore…EDWARD!!! >>
Perché non mi dava ascolto?
Per quale fottuto motivo rimaneva lì a fissarmi?
Volevo ucciderlo!
Volevo farlo a pezzi e bruciarlo perché lui mi amava e non mi aiutava!
Mi misi ad urlare, pazza e disperata per quel rogo che non voleva spegnersi.
<< Lasciala un po’ andare Rose >> mormorò Edward continuando a fissarmi in volto mentre io piangevo istericamente ed urlavo oscenità ad alta voce
Appena sentì la presa di Rosalie allentarsi scattai subito in piedi e mi gettai verso Edward che previsto il mio movimento mi blocco avvolgendo la braccia attorno al mio corpo mentre io mi agitavo convulsamente
<< Calmati Bella, più ti agiti e peggio è, devi rimanere tranquilla… >> mormorò lui con le labbra appoggiate al mio orecchio per farmi sentire la sua voce altrimenti nascosta dalle mie urla
Mi ci volle un po’ per poter capire quello che aveva detto,  ma poi la parte razionale di me vene fuori e cercai di fare come mi aveva detto
Rilassai i muscoli e mi lasciai andare a peso morto tra le braccia di mio marito, che attento e gentile continuava a tenermi stretta al suo corpo
<< Edward >> gemetti tra le lacrime che non smettevano di scendere dalla disperazione
<< Ti prego Edward…uccidimi! >>
<< Non posso mia Bella! >> mi rispose lui con la voce incrinata
<< non voglio più vivere…fa troppo male ti prego! >>
<< Lo sò amore, lo so! >> continuò lui iniziando a dondolare avanti e indietro come per confortarmi e accarezzandomi i capelli dolcemente.
Passai così non so quanto tempo…
Il tempo ormai era qualcosa di superfluo..
I secondi parevano minuti…i minuti, ore…le ore, giorni…
I giorni parevano l’eternità.


Capitò di mattina.
Ero sul letto, vicino ad Alice che mi accarezzava gentilmente i capelli, e Rose che mi bloccava la braccia evitando così che mi agitassi troppo.
Il fuoco, pian piano iniziò a retrocedere.
Le dita, le braccia, le gambe..
Pian piano il rogo lascio spazio solo ad un leggero formicolio…
Diminuì.
Lascio libera la testa, la pelle, la spalle, la pancia…
Si concentro solo sul petto.
Fuoco puro che stringeva in una morsa il mio cuore lasciandomi senza respiro.
I battiti, lenti e cadenzati, iniziarono a rallentare aumentando però d’intensità.
Un battito, costituiva il doppio del sangue pompato.
BUM -
Battiti forti come pugni dati contro lo sterno.
BUM -
Così forti da non riuscire più a prendere aria
BUM -
Così forti da comprimere totalmente i polmoni in una pressa dolorosa.
BUM -
Cosi forti da capire che il cuore non avrebbe più retto.
Troppo forti, da sperare che il cuore potesse sopravvivere ad uno sforzo così immane.
E con questo pensiero che sentì l’ultimo colpo, l’ultima pulsazione, l’ultimo battito del mio cuore.
BUM .


Non vi metto lo spoiler….vi lascio nel dubbio! Hahaha! (sono crudele…lo so!)XD

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Il Nuovo Mondo ***


Eccomi ritornata!
Chiedo perdono per il ritardo ma questo è stato un periodo di me*da (tanto per intenderci)e non avevo nemmeno un briciolo di voglia di scrivere…
Avevo le idee, ma non riuscivo a metterle per iscritto, quindi ho preferito aspettare per postare evitando così di finire per rovinare la fine della mia storia con un brutto capitolo!
Sia chiaro QUESTA non è la fine della storia
Manca ancora un capitolo..o forse due (dipende il prossimo quanto mi verrà lungo) ma poi è finita.
Se “finita” è il termine giusto…
Diciamo “momentaneamente terminata” che forse è meglio!;)
Vi ringrazio tantissimo per le 14 recensioni che mi avete lasciato nel capitolo precedente, sono stata contentissima!XDXD
Rispondo alle recensioni:
X Maarkara: Ciao!! Sono contenta che la mia ff ti sia piaciuta, e soprattutto che ti sia piaciuta la mia Bella (che sì è ispirata totalmente a me!:)) In questa storia non ho voluto che Bella fosse immobilizzata per due motivi: primo non sarebbe servito a nulla visto che Edward può leggerle nella mente, quindi non sarebbe servito in alcun modo a far stare male meno Eddy; secondo….beh, ho immaginato come dovrebbe essere provare un dolore atroce e sentirsi anche immobilizzati.. insomma, non mi sembrava una cosa bella, anzi… l’idea di non muovermi mi dava un senso di oppressione che forse avrebbe ulteriormente peggiorato la situazione, così ho deciso di non far prendere la morfina a Bella!
Oggi scoprirai se è un maschietto o una femminuccia! Spero di non aver deluso le aspettative di nessuno!XD
Riguardo alla fine di Becoming Bella, ancora mancano due capitoli, e quando lo finirò inizierò a postare il seguito, Returning Bella!
Grazie per la recensione, mi piacciono quelle lunghe!XDXD bacioni
X Irenucciola Cullen: che bello!! Adoro quando mi dicono che hanno fatto la maratona di capitoli!! (io sono riuscita a farla solo una volta, e stavo per diventare cieca!;P)
Riguardo all’inizio ho notato che molti non hanno capito una cosa: Edward non è brutto, anzi… è il solito Dio in terra descritto dalla Meyer! Bella pensa semplicemente che sia brutto per sorprenderlo e cercare di capire se lui legge o no nella sua mente!
Per un vampiro non è normale sentirsi dire di essere brutto, quindi Bella gioca questa carta per provocare Edward con il pensiero e cercare di avere delle reazioni da parte sua! Non so se mi sono spiegata bene, ma spero tu abbia capito lo stesso!:P
Grazie mille per apprezzare la mia ff! baci
X Samirina: Nel libro ad essere sincera mi era sembrato che il dolore di Bella fosse un po’ limitato… soprattutto nella parte in cui la morfina non fa più effetto ma lei continua a rimanere immobile per non spaventare Edward… insomma, io l’ho trovato un po’ irrealistico!
Sono contenta che il capitolo sia venuto bene, avevo paura di aver esagerato con il “tentato suicidio” ma vedo che tutte hanno capito che era necessario per dimostrare la sofferenza di Bella!
Questo capitolo non è il massimo, ma spero non deluda soprattutto poiché ci sarà il primo incontro tra bella e….
Baci!
X Mally_1985: grazieeee!! Sei sempre troppo gentile!
Avevo paura di aver scritto un capitolo troppo serio e sofferente per il linguaggio leggero e ironico che ho sempre usato, invece ho visto che è stato apprezzato….sono troppo contenta!!XD
Bella non avrà il super-mega-controllo come nel libro originale, però ho trovato un “escamotage” per obbligarla a non stare lontana dal so bambino/a! (sono troppo furba!^^) baci
X Hanna Potter: oggi scoprirai il sesso del bambino… spero di averti reso contenta sulla mia scelta!XDXD baci
X Romina75: il capitolo precedente è stato piuttosto difficile scriverlo a causa della tematica pesante, ma avevo affrontato e descritto tutte le fasi della vita di Bella da quando era arrivata a Forks e non volevo glissare o semplificare questo importante passo solo per l’argomento non allegro!
Sono contanta che sia venuto un bel capitoo e che sia riuscita a descrivere bene le emozioni di Bella durante tale sofferenza!
Questo capitolo non è un gran che, ma spero con il prossimo di rifarmi! Baci
X ClaudiaSv16: Sono esattamente d’acordo con te… la trasformazione nel libro mi ha lasciata un po’ perplessa, mi è sembrata molto poco realistica, e anche il super controllo di Bella mi è sembrato forse un po’ eccesivo! Io ho preferito rendere tutto più umano, e descrivere Bella anche nella sofferenza e nella tentazione continua di sangue (come vedrai in questo capitolo!)
Oggi, finalmente!, si scoprirà se il/la piccolo/a e mascio o femmina (e meno male, non ce la facevo più con questi o/a!!) baci
X Chi61: perdono per l’aggiornamento tardivo! Oggi si scoprirà finalmente il sesso del nascituro, e anche come sarà bella dopo la trasformazione! Spero il capitolo sia venuto carino, nonostante io non ne sia molto convinta! Baci
X Shasha5: ahahahha! Mi diverto troppo quando mi dici che ti commuovi a leggere I miei capitoli!XDXD
Oggi si scoprirà il sesso del bambino, volevo farvi penare un po’ e farvelo scoprire nel capitolo successivo, ma poi ho immaginato te con in mano un bambola Vudù in amnoa fare qualche maledizione contro di me e ho desistito!XD
Comunque… nonostante il ritardo spero t sia contenta del risultato finale di questo capitolo!
baci
X Rebecca73: tranquilla niente imprinting, l’ho sempre trovato piuttosto forzato il rapporto Nessie/Jacob…
Del tipo: poverino lui e solo, facciamolo fidanzare con la prima a caso!
Cmq grazie mille per avermi fatto notare che era stato Carlisle ad iniettare il veleno nel cuore di Bella, quando me lo hai detto sono andata subito a modificare! baci
X Titty88: spero che anche questo capitolo ti piaccia come il precedente, a me non ha convinto molto! Fammi sapere cosa ne pensi! Baci
X Lione94: tranquilla, Jacob sarà felice… magari non in questa ff, ma nella prossima senz’altro!:D
L’imprinting in questa storia non è contemplato…però ci sarà nel seguito….
Non posso dirti niente, già mi hanno scucito troppe informazioni!^^ bacio
X Bree Cullen: oggi ci sarà il primo incontro di Bella con il nascituro (maschio o femmina?)
Si svelerà anche come farà bella a superare i tre anni di sete terribile tipica dei neonati…spero sia venuto bene!XD baci
X Flazy Cullen: sono contenta che il precedente capitolo sia stato appezzato, spero che anche questo ti paiccia! Fammi sapere cosa ne pensi! baci

Ovviamente grazie mille ai 260 che hanno aggiunto la mia ff ai preferiti, seguiti o ricordati, a chi recensisce e ovviamente hai lettori silenziosi!
Faccio anche un angolino pubblicità (non è da me, mi vergogno!)
Ho postato una nuova storia se qualcuno è interessato di farmi sapere la sua opinione, non riguarda assolutamente l’ambito “Twilightiano” bensì è un originale… lo stile di scrittura comunque rimane sempre simile a questa ff!
si intotola "Blue Note".
Ora vi lascio alla lettura (alleluia direte voi…)
BACIONI!!

CAPITOLO 42 - IL NUOVO MONDO -

Mi ci volle un pò per convincermi ad aprire gli occhi.
Mi sentivo completamente scombussolata, stanca, vuota…
Eppure al tempo stesso ero vigile e attenta.
Sentivo braccia e gambe formicolare, desiderose di muoversi, ma al tempo stesso quei giorni di sofferenza  e dolore continuavano ad attanagliarmi il petto, lasciandomi un’angoscia terribile per quello che avevo appena affrontato e togliendomi la forza di scoprire il nuovo mondo in cui ero appena entrata a far parte.
Non l’avrei mai scordato.
Il dolore che avevo patito sarebbe stato il ricordo più vivo che avrei mai avuto per il resto della mia esistenza, ne ero certa!
Le mani di Alice che fino a poco prima mi accarezzavano consolatrici la testa erano sparite, e anche la stretta ai polsi di Rose si era allentata fino a lasciarmi completamente andare.
Avevo smesso di urlare ma lo sforzo delle grida mi avevano lasciato un dolore acuto alla gola che mi tormentava come il fuoco.
Avevo bisogno di un bicchiere d’acqua… mi sentivo disidratata, assetata, e la bocca era completamente secca…
Faticavo a muovere la lingua.
Intorno a me il silenzio era opprimente.
Mi sentivo sola, come un granello di sabbia in mezzo all’oceano, con gli occhi chiusi e troppo spaventata per vedere ciò che c’era intorno a me.
Però sapevo che la mia era solo una sensazione… perché io in realtà sentivo.
Sentivo il respiro leggero e regolare che dall’intensità doveva essere di Alice…
Sentivo il cigolio del parquet sotto i tacchi vertiginosi di Rose…
Sentivo il rumore di pelle su stoffa… qualcuno doveva aver incrociato le braccia al petto.
E poi profumo.
Mille profumi di tonalità e aromi diversi…
Ma uno in particolare.
Miele, fiori e qualcos'altro…dolce ma non troppo
…….Edward!
Fu in quel momento che scattai poiché sentì un tocco morbido e caldo sulla guancia.
Il mio impulso mi portò a scostarmi dalla mano che mi aveva toccata, semplicemente allontanando il capo e aprendo gli occhi per vedere chi fosse, ma invece di fare quanto pensato, mi ritrovai improvvisamente dall’altra parte della stanza, esattamente davanti al divano.
Non ero pronta ad un cambiamento di prospettiva tanto rapido e soprattutto non mi aspettavo di trovarmi improvvisamene da tutt’altra parte della camera…
Fu per quel motivo che appena mi resi conto di non essere più sul letto, disorientata feci un passo indietro, inciampai sul divano e caddi rovinosamente a terra generando l’ ilarità del resto della famiglia.
Non capivo nulla…
 << Bella lo sò che sei un po’ confusa ora, cerca di concentrarti…và tutto bene! >> disse gentilmente Carlisle avvicinandosi a me per aiutarmi ad alzare.
E infatti era vero…andava tutto bene!
Lo sapevo perché una parte del mio cervello era consapevole cosa fossi diventata in quel momento e gioiva del fatto che la trasformazione fosse avvenuta senza intoppi.
Un’altra parte di me invece si sentiva completamente spaesata e non riusciva a comandare adeguatamente il proprio corpo…
Me ne resi conto quando cercai di rimettermi in piedi e in una frazione di secondo mi ritrovai al centro della stanza.
Spaventata e frastornata mi immobilizzai, decidendo di non fare più neanche un movimento.
Edward mi fissava, aveva le braccia incrociate al petto.
Ad una lentezza estenuante lo vidi avvicinarsi e porgermi silenzioso la sua mano senza staccare i suoi occhi dai miei.
Me ne resi conto solo allora: i suoi occhi erano oro…
Di un oro tanto intenso da far invidia al più prezioso dei gioielli e cosa ancora più sconcertante, potevo vedere in quelle iridi miracolose ogni singola venatura e pagliuzza…
Vi erano piccole righe nere che si distribuivano a raggiera attorno alla pupilla ma il contorno aveva un colore nettamente diverso…
Era come se l’oro e il nero si fossero fusi dando origine ad un piccolo filo circolare color verde scuro…
Mi chiesi se quella fosse l’ultima traccia visibile del’umanità di Edward.
Quando appoggiai il palmo della mano sulla sua, feci un passo in avanti: tra noi solo pochi centimetri.
<< hai sete Bella? >> mi domandò lui gentile con tono basso,  continuando a fissarmi intensamente.
Volevo rispondergli ma avevo la gola secca e temevo che se avessi anche solo provato a parlare il dolore sarebbe aumentato a dismisura.
Annuì.
<< ora andiamo a caccia, d’accordo? Ti sentirai molto meglio dopo, te lo prometto… >>
Mi parlava lentamente e con un tono talmente gentile da sembrare si stese rivolgendo ad una bambina molto piccola.
 Mi strinse la mano e insieme iniziammo a camminare verso la porta dalla stanza.
Prima però di varcare del tutto la soglia si fermò e si rivolse verso il resto della famiglia…
Notai solo in quel momento che Emmet, Jasper ed Esme non erano presenti.
<< Torneremo questo pomeriggio… mi raccomando! >> e detto questo uscimmo fuori.

L’aria quel giorno era tersa e fresca, potevo sentire il profumo dell’erba nel sottobosco ancora bagnata dalla rugiada mattutina.
Avanzavamo lentamente tra le felci e questo mi faceva sentire più tranquilla, temendo da un momento all’altro di fare quegli scatti repentini avvenuti prima in casa.
Il silenzio era spazzato via dal rumore delle fronde mosse dal vento, dai passi degli animaletti che giocavano tra i cespugli, dal rumore dei tir portatori di legname che attraversavano l’autostrada poco distante…
Potevo anche sentire il cigolio dei pedali di una bicicletta.
Chissà da dove veniva?
<< Viene da nord! >> mi spiegò Edward fermandosi  e indicandomi la direzione
Mentre fissavo il punto da lui indicato lo sentì posizionarsi alle mie spalle, appoggiare entrambe le mani sui miei fianchi ed avvicinare le labbra al mio orecchio
<< chiudi gli occhi, rilassati e concentrati solamente sul rumore…isolalo! >>
Ma come facevo a concentrarmi su il cigolio di quella bicicletta se lui continuava a stare a contatto con me a quel modo?
Istintivamente girai il volto verso la sua direzione e me lo ritrovai a pochi centimetri dal mio viso con gli occhi puntati nei miei…
<< sei bellissima >> sussurrò dolce mentre continuava a fissarmi così intensamente da farmi dimenticare tutto ciò che in quel momento era attorno a noi.
Anche lui era bellissimo e questa volta non erano i miei stupidi occhi umani a farmelo dire…
In quel momento potevo vedere ogni più piccola caratteristica del suo viso e nonostante tutto non trovavo nulla che non andasse… era assolutamente perfetto!
Lo vidi fare un sorriso compiaciuto, per poi aggiungere << hai gli occhi neri Bella… posso fare finta che non sia dovuto alla sete? >>
A quelle parole però mi resi nuovamente conto dello stato in cui si trovasse la mia gola…
Avevo bisogno di bere!
Fu così che Edward mi accompagnò, questa volta correndo, in una piccola radura dove un branco di cervi si stava abbeverando.
Quanto li invidiavo, anch’io volevo bere!
<< Bella fà attenzione a me… non devi farti notare, quindi avvicinati sempre lentamente e controvento in modo che non possano sentire la tua presenza… >>
E dopo avermi dato queste rudimentali basi teoriche, lo vidi acquattarsi silenzioso dietro una pianta bassa, e aspettare che il capobranco abbassasse il capo per bere dal ruscello.
Con un balzo scattò contro l’animale che sorpreso dalla presenza improvvisa di Edward non riuscì a scappare in tempo e finì a terra, scalciando e bramendo inutilmente, trattenuto dalle forti ed abili braccia di mio marito, che con una mano gli bloccò l’enorme testa a terra, lasciando così il collo libero per affondarci con ferocia i denti affilati.
L’animale in brave tempo iniziò a perdere le forze e smise di scalciare finché potei  sentire chiaramente il suo pesante respiro cessare definitivamente.
Edward rimase lì per un pò continuando a succhiare voracemente dal collo dell’animale e io non potei non rimanere incantata da quell’immagine di forza e brutalità che non avevo mai visto in lui.
Quando si rialzò lo vidi passarsi il dorso della mano sul labbro inferiore, leggermente macchiato di rosso…
Per il resto sembrava perfettamente ordinato e pulito.
<< Ora tocca a te Bella! >> e con gentilezza mi prese la mano, accompagnandomi in un’altra piccola radura vicina.
<< non è necessario provare subito con prede grandi…lo vedi quel piccolino là? Prova con lui, non ti sarà difficile! >> e dicendo così mi indicò un piccolo cerbiatto che ruminava l’erba alta vicino ad un altro della sua specie, molto più grande di lui.
Avevo sete e in quel momento mi resi conto che la mia bocca non era più secca e arida come prima…
Era piena di saliva…che però non era saliva.
era amara anzi amarissima e in quel momento mi ricordai che io quel sapore l’avevo già sentito...
Non mi ricordavo dove e quando però!
Mi acquattai così nell’erba senza fare il minimo rumore e fissando intensamente il piccolo che continuava ignaro a strappare con i piccoli denti l’erba attorno a sé.
Osservandolo notai che ad ogni passo che il cervo vicino  faceva, lui lo seguiva, quasi fossero legati da una catena invisibile.
Capì solo in quel momento la verità: lui era il bambino e lei era la sua mamma.
Un dolore, tanto terribile come il bruciore che sentivo in gola mi costrinse il petto, mozzandomi il respiro che sentivo comunque inutile e portandomi a prendermi la testa con le mani, confusa e disorientata.
<< Bella!! >> mi chiamò Edward mentre si posizionava vicino a me e mi abbracciava << va tutto bene, non preoccuparti! >>
Ma come faceva ad andare tutto bene?
Mancava qualcosa, io lo sentivo…solo che…non capivo, non ricordavo!
Era come se tutto quello che fosse capitato fino a ieri sera nella mia mente apparisse sfocato e confuso!
Mi portai le mani sul ventre, e lo sentii  liscio e piatto.
Non era così…
Io….
Io avevo la pancia…
Io avevo la pancia prima, avevo un pancione…
Ero incinta!
Dov’era? Dov’era il mio bambino?!!
<< Bella calmati!! >> mi ammonì deciso Edward prendendomi per le spalle e fissandomi dritto negli occhi
<< và tutto bene! Devi nutrirti prima,  poi torneremo a casa! Non puoi avvicinarti senza aver prima cacciato! >>
Mi portai le mani alla gola dolorante e capì che aveva ragione, dovevo bere qualcosa prima…
non riuscivo neanche a parlare.
Così tornai alla radura e seguendo i gesti fatti precedentemente da Edward mi gettai contro un cervo adulto.
Il piccolino e la sua mamma non li avrei toccati nemmeno sotto minaccia.
Fu più facile di quanto credevo.
Dopo aver fatto cadere di fianco l’animale con una spinta lo immobilizzai con le braccia..
Credevo sarebbe stato più faticoso invece era come tenere in mano un piccolo gatto, sprovvisto però delle unghie…
Quando riuscì a tenergli fermo il collo, Edward si avvicinò a me e mi fissò mentre per la prima volta affondavo i denti nella carne dell’animale.
Quando la pelle si lacerò sentì chiaramente il sapore ferroso e salato del sangue invadermi la bocca.
Era caldo, denso, dissetante….
Mi veniva voglia di berne sempre di più!
Però dopo pochi sorsi sentì il sangue diminuire fino a cessare del tutto.
Morsi così altre parti del collo, ma il problema si ripresentava.
Edward, notata la mia difficoltà mi prese la mano che ormai non doveva più tenere l’animale fermo, avendo il poveretto ormai smesso di dimenarsi, e la portò gentile in un punto preciso del collo
<< la senti qui? La vena che pulsa? è l’arteria principale…devi puntare sempre qui in modo da prendere tutto il sangue possibile… usa l’olfatto, sentirai in quel punto l’odore più forte! >>
E così feci, annusai e sentì quel profumo delizioso chiamarmi.
Affondai così nuovamente i denti e allora riuscì finalmente a bere in santa pace.
Quando finì mi sentivo sazia.
<< torniamo a casa? >> domandai a quel punto sentendo per la prima volta la ma voce e rimanendo stupefatta da quanto fosse melodica .
Edward fece un grande sorriso e mi accarezzò la guancia
<< d’accordo, ma prima dimmi qualcos’altro! >> sussurrò leggero avvicinandosi a me e mantenendo quel sorriso raggiante sulle labbra
<< Ti amo Edward! >>
il sorriso si accentuò.
<< ti amo anch’io mia Bella! >>

Quando tornammo a casa non sapevo che ore fossero.
Mi sembrava fossero passati dieci minuti, ma che in quel poco tempo avessi fatto le cose che normalmente facevo in un’intero giorno.
La mia mente mi spingeva a desiderare il riposo, ma il corpo reagiva come se mi fosse svegliata da soli dieci minuti…
Era una sensazione piuttosto frustrante.
Quando entrammo nel grande prato inglese che circondava la villa bianca notai alcuni dei Cullen fermi all’ingresso.
Non ci misi molto a capire che ci stavano aspettando.
Annusai allora l’aria attorno a me e notai che c’era qualcosa che non andava.
Edward mi fissò ma non mi disse nulla.
<< cos’è? >> domandai infastidita, arricciando il naso
<< cosa? >> domando lui cercando di trattenere una risata di cui non capivo il motivo
<< questa puzza nauseabonda! Dio, se sapessi che è possibile mi metterei a vomitare! fà schifo!! >>
Alle mie parole tutti scoppiarono in una risata fragorosa, mentre la porta alle spalle di Emmet e Jasper si aprì e mostrò un Jacob a dir poco scocciato.
<< sai Bells, anche tu non sei il massimo in fatto di profumo! Sembra che tu sia stata glassata! a starti vicino mi verrà il diabete! >>
Ma come si permetteva, io non ero glassata!!
Quando mi fù abbastanza vicino ne approfittai e gli mollai un pugno sulla spalla
<< AHIA!!...MA DICO SEI IMPAZZITA!! >>
Cosaaaa?? Mi urlava pure in faccia?
Stavo per tirargli un altro cazzotto quando mi sentì afferrare per la vita da Edward che continuava a ridere.
<< Edward tieni a freno la tua mogliera! mi ha lussato la spalla, cazzo! >>
Edward continuava a sghignazzare
<< hei! A chi hai dato della mogliera? >> e stavo per buttarmi di nuovo su di lui, quando Edward mi bloccò le mani con non poca fatica e mi sussurrò all’orecchio
<< concentrati Bella, non farti prendere dall’irascibilità! >>
Irascibilità?
Io non ero irascibile!! Era quello stupido di Jacob che ci provava gusto a farmi incazzare!
Ah, ma appena avessero abbassato la guardia un altro cazzotto non glielo levava nessuno!
<< Bella! >> mi corresse Edward stringendo la presa su di me << Più fai così e più dobbiamo tenerti lontana, lo capisci? >>
Stavo per chiedergli “lontana da cosa?” ma un rumore mi fece desistere.
Era un piccola pulsazione, veloce e leggera come il battito d’ali di un colibrì, ma nonostante questo perfettamente udibile!
<< Emmet… >> mormorò Edward e capì subito che era un modo per dirgli: stai allerta!
Jasper si avvicinò lentamente a me e mi appoggiò una mano sulla spalla mentre io continuavo a concentrarmi su quel battito che proveniva da dentro casa, secondo piano, prima stanza a destra dopo le scale.
Sentivo anche un respiro, veloce e regolare.
Un rumore di tacchi... Rose.
Lei infatti non c’era in giardino.
All’appello mancavano anche Alice ed Esme.
<< Edward? >> domandò Jasper che mi stava tranquillizzando con il suo tocco
<< sta solo facendo due conti, non preoccuparti! >>
Volevo andare a vedere…
Era come se una calamita mi stesse attirando ad entrare dentro casa, salire le scale e aprire quella prima porta a destra…
Me lo avrebbero lasciato fare?
Avevo ancora sete in quel momento e la gola era tornata a bruciare, ma non ci facevo caso…
Ero troppo concentrata su quel rumore.
Era il battito di un cuore.
Il battito di un cuore che pompa sangue…
Sangue…
Sangue…
Sentì quel sapore amaro riempirmi la bocca.
Lo ingoiai.
Volevo entrare in quella stanza.
Me lo avrebbero permesso?
Le braccia di Edward mi tenevano stretta non permettendomi i movimenti, ma mi rendevo conto che se avessi davvero voluto sarei riuscita a liberarmi con facilità.
Anche la mano di Jasper mi tratteneva…
Lui ci sapeva fare con i neonati, sarebbe riuscito a fermarmi?
Ma poi fermarmi dal fare cosa?
Io volevo solo vedere, non avrei fatto del male al piccolo…
Perche era un piccolo vero? O una piccola?
Era il piccolo cerbiatto, non potevo fargli del male!
Anche se…
Quel cuore stava proprio battendo…
e la sola idea di quel liquido chermisi che fluiva nella mia bocca mi faceva sognare.
No!
Non lo avrei fatto!
Avevo appena bevuto, non avevo bisogno di altro…
Potevo resistere!
Volevo vedere!
<< Edward voglio entrare! >>
<< non credo sia una buona idea! >> mi corresse Jasper che probabilmente aveva sentito l’eccitazione crescere in me quando avevo pensato al sangue
<< ti prego solo pochi secondi…voglio vedere! >>
Edward non rispose subito ma rimase per qualche minuto in silenzio, probabilmente ascoltando la mia mente, e dopo poco lo sentì allentare la presa e lasciarmi finalmente andare.
<< Edward, pensaci bene… >>
<< Jasper è sua madre! >> lo interruppe lui fissandolo in cagnesco.
Fu così che mi ritrovai a camminare verso quella camera mano nella mano con Edward, con Emmet e Jasper davanti a me e Carlisle all’altro mio fianco…
Ad ogni passo il rumore di quel piccolo cuore si faceva sempre più forte e con lui anche il profumo aumentava d’intensità.
Assomigliava molto a quello di Edward, ma era molto meno dolce…
Sembrava speziato…
Un misto tra il dolce e il salato…
Non era molto invitante.
Fu Emmet ad aprire la porta e a rivelarmi dietro essa Alice ed Esme che coprivano con i loro corpi Rosalie, seduta sul letto.
In braccio teneva un piccolo fagottino.
<< Edward lasciala! >>
Fu Jasper a parlare e non me ne meravigliai.
Il mio cuore stava esplodendo…
Poteva un cuore morto esplodere?
Edward mi lasciò delicatamente la mano e Jasper, Alice ed Esme si fecero da parte.
Solo Emmet rimase nella sua posizione.
<< Emmet spostati! >> gli intimò Edward al mio fianco
<< Rosalie ha fatto una promessa a Bella e io ho intenzione di aiutarla a mantenerla! non voglio rischiare! >>
Edward non rispose subito, probabilmente capendo che le motivazioni che continuavano a far stare Emmet in guardia erano profonde, ma poi si voltò verso di me e mi domandò
<< Bella, hai sete? >>
Sì… avevo sete! Volevo tornare nel bosco e bere ancora un po’!
<< provi sete sentendo il profumo che c’è in questa stanza? >>
<< no... >> mormorai titubante, non capendo se la mia risposta fosse giusta o sbagliata, e se la risposta errata mi avrebbe vietato di vedere ciò che stava tra le braccia di Rose
<< perché no? >> mi domandò gentile Edward spingendomi a far conoscere a tutti i miei pensieri che solo lui era in grado di ascoltare
<< mmm… è strano… non è buono… assomiglia un po’ a quello di Jake, ma non puzza così tanto! >>
Emmet soffocò una risata e annuendo ad Edward si spostò di lato.
Tra me e Rose ora non c’erano più ostacoli.
Stavo per avvicinarmi quando la vidi alzarsi in piedi e camminare con grazia verso di me…
Non riuscivo a staccare gli occhi dal piccolo fagottino immobile tra le sue braccia.
Me lo passò con lentezza e io con attenzione lo presi tra le braccia…
Era un bambino… o una bambina, non lo capivo perchè era tutta calva e vestita completamente di bianco.
Non riuscì a fermarmi dal sorridere nel vedere quella piccola creatura stretta tra le mie braccia…
Dormiva e mi augurai che i suoi fossero i sogni più belli della terra.
Sembrava così piccola e indifesa…
Quando con la mano sinistra le spostai un po’ la copertina, la sentì muoversi leggera tra le mie braccia e con un mugolio sommesso la vidi aprire i suoi piccoli occhi.
Rimasi incantata a guardarli…
Erano verdi.
Verdi come gli immensi campi irlandesi…
Versi come le foglie delle enormi querce canadesi…
Verdi, come il verde che avevo visto una mattina di quello che mi sembrava tanto tempo fa, quando stanca e morente avevo aperto gli occhi e avevo visto quel piccolo miracolo fissarmi così tanto intensamente da farmi capire che morire per lei sarebbe stata comunque la cosa migliore che avessi mai potuto fare in tutta la mia vita.
<< Bella, lui è Nathaniel, nostro figlio! >>
Voltai di scatto la testa verso Edward
<< è un bambino? è un maschio? >>
<< si tesoro… volevo aspettarti per dargli un nome ma poi tutti hanno iniziato a chiamarlo Nathe in onore del tuo vecchio nome, Nathalie, e così ho pensato a Nathaniel… >>
<< lo-lo avete chiamato con il mio vecchio nome! >>
<< anche se ora sei Bella, non è giusto che tu dimentichi le tue origini e il tuo passato.. il suo nome ci ricorderà in eterno ciò che ti ha fatto diventare la bellissima donna che sei adesso! >>
In quel momento sentì il mio petto chiudersi in una morsa dolorosa, la gola stringersi soffocando l’impulso della sete e gli occhi pizzicare fastidiosamente…
Capì finalmente cosa provava un vampiro al non poter piangere.
<< se non ti piace comunque possiamo sempre cambiarlo! >>
<< no! È la cosa più bella che qualcuno abbia fatto per me!... io non so come ringraziarvi… >>
<< lo hai già fatto! Ci hai dato uno splendido bambino da coccolare! >> mi disse gentile Rosalie avvicinandosi a me e dandomi un lieve bacio sulla guancia…
<< grazie per avermi dato l’opportunità e la fiducia di prendermi cura di Nathe quando tu non ne eri in grado… è il bambino più dolce e bello che abbia mai visto! >>
A quelle parole tornai ad osservare il piccolo che tenevo tra le braccia e che continuava a fissarmi curioso mentre allungava le braccine verso il mio viso e stringeva i pugnetti alla ricerca di qualcosa da afferrare…
Edward allungò allora la mano e gli porse l’indice che Nathe prontamente afferrò e si portò in bocca mordicchiandolo
<< ha i dentini? >> chiesi sorpresa fissando quella piccola creaturina mordicchiare con convinzione il dito di Edward che pareva essere enorme rispetto le sue piccole e paffute manine
<< si ma sono molto piccoli, non fanno nulla praticamente! >>
<< cosa gli date da magiare? >> continuai a domandare desiderosa di conoscere ogni più piccolo dettaglio
<< per ora sangue animale, ma Carlisle vuole provare anche con il latte… non sembra molto contento quando glielo diamo ma forse ha solo bisogno di farci un po’ l’abitudine! >>
Sorrisi all’idea che da ora in poi sarei stata io a dargli da mangiare e a prendermi cura di lui
<< è molto intelligente Bella! Ci riconosce tutti e associa anche i nomi con  le persone… si ricordava anche di te!  in questi tre giorni la tua immagine è stata una costante nella sua mente… gli mancavi! >>
Quell’informazione riuscì a commuovermi ancora di più…
<< non ti lascerò mai più piccolino mio, te lo prometto! >> gli sussurrai avvicinando il viso alla sua testolina e depositandogli sopra un bacio delicato
Passai il resto della giornata insieme a Nathe, lo coccolai e non lo lasciai sfiorare da nessuno, desiderosa di riprendermi il tempo perduto.
Fui costretta ad allontanarmi solo quando si addormentò tra le mie braccia ed Edward mi convinse ad appoggiarlo nella sua culla per farlo riposare più comodamente…
Anche lì però ci misi un sacco di tempo a lasciarlo stare, troppo presa ad ammirarlo dormire come un angioletto, con il suo piccolo ciuccio azzurro e la copertina bianca a coprirlo fino al pancino gonfio e rotondo…
Era un incanto!
<< Bella lascialo dormire un pò, ti prometto che appena si sveglierà sarai la prima a saperlo! >>  mi sussurrò Edward venendomi alle spalle e cingendomi la vita con le braccia << c’è Alice in salotto che ti aspetta… vuole mostrarti una cosa! >>
Così  mi feci trascinare fuori dalla nostra stanza dove era stata sistemata la culla del nostro bambino, e mi diressi al piano di sotto dove mi attendeva Alice, il resto dei Cullen e Jacob.
Al centro della sala era posizionato un’enorme specchio.
<< Su vieni Bella, con tutto quello che è capitato oggi non sei riuscita nemmeno a guardare come sei diventata… sei una vera delizia! >>
Ma non ero molto convinta delle parole di Alice, per lei ero praticamente sempre una delizia quando indossavo i suoi vestiti quindi la sua opinione non era molto affidabile.
Spintonata dal folletto, mi diressi così di fronte allo specchio ad arco e ciò che vidi mi fece rimanere letteralmente paralizzata.
I miei capelli era cresciuti di parecchi centimetri, ed erano diventati mossi e scuri…
La carnagione, già di norma piuttosto pallida, era bianca quasi lattea ed evidenziava delle leggere occhiaie dovute alla sete che nonostante il pasto continuava a tormentarmi prepotentemente.
Le labbra in contrapposizione con la carnagione erano di un rosso accesso…
E gli occhi…
Gli occhi erano rossi…
Inquietanti occhi rossi…
Non riuscì a mantenere per troppo tempo lo sguardo sul  mio viso spaventata da quella visione
<< bevendo sangue animale pian piano diventeranno dorati! Non preoccupati! >> mi sussurrò Edward abbracciandomi da dietro e appoggiando il mento sulla mia spalla mettendosi a fissare il riflesso di noi due abbracciati.
Lo guardai anch’io e fu in quel momento che mi resi conto di quanto eravamo diventati simili….
Tutte le differenze che tra me e lui c’erano sempre state ora erano scomparse.
In quello specchio entrambi eravamo bellissimi, senza difetti né imperfezioni.
Mi girai di scatto e senza pensarci lo baciai…
Mi sembrava di non averlo mai baciato prima di allora, il freddo che normalmente ero solita sentire sulle labbra ora era assente sostituito da un tiepido calore, e le braccia che normalmente mi stringevano delicate e attente, ora usavano tutta la loro forza per avvicinarmi..
Ero felice, felice come non lo ero mai stata in tutta la mia vita perché tutto era andato a buon fine e nonostante le difficoltà e le sofferenze che in vita avevo provato, finalmente avevo raggiunto la gioia con mio marito e il nostro bellissimo bambino.
Quando io ed Edward ci allontanammo notai che il resto dei Cullen se n’era andato per lasciarci soli.
<< Beh, direi che oggi ai recuperato il tempo perduto con Nathaniel per i tre giorni di impasse…
Forse ora tocca a me recuperare il tempo perduto con te non credi? >>
<< già, mi sei mancato tanto.. >> gli risposi avvicinandomi al suo collo e cominciando a baciarlo e  mordicchiarlo facendolo sogghignare
<< beh, la camera dove sei stata fino a stamattina l’hai praticamente devastata durante la trasformazione…
Che ne dici di andare a finire la devastazione? >>
Scoppiai a ridere, ma non ebbi tempo di rispondere che mi ritrovai in tra le suebraccia mentre si dirigeva nella stanza degli ospiti che fino a qual momento avevo odiato con tutto il mio cuore…


 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** La Porta di Aurora Boreale ***


Ok, visto che ultimamente sto postando ad una lentezza disarmante lascio gli sproloqui e le recensioni a fine capitolo!
Ringrazio ovviamente i 265 che hanno messo la mia storia tra le preferite, le seguite e le ricordate; le 14 persone che hanno recensito (mi fate felicissima), e anche i lettori silenziosi!
Buona lettuta!
bacioni

CAPITOLO 43  - LA PORTA DI AURORA BOREALE -

Quella notte la trascorremmo interamente facendo l’amore e probabilmente se la mattina successiva il pianto di Nathaniel non avesse riempito la casa, avremmo continuato anche per tutto il giorno.
Fare l’amore con Edward “in equilibrio” fù molto più soddisfacente di quando l’avevamo fatto quando io ero ancora umana.
Lui non aveva più paura di stringermi troppo forte o di baciarmi con troppo trasporto, ma si lasciò andare!
Quella che invece sembrava dovesse limitarsi ero io, e probabilmente non ci riuscì nemmeno molto bene poiché durante la notte sentì chiaramente più volte gemiti di dolore da parte di Edward per un mio abbraccio troppo forte o ber un bacio tropo irruento.
Purtroppo controllarsi in “certe situazioni” era più difficile di quanto avessi mai pensato e solo in quel momento capì quanta forza di volontà doveva aver avuto Edward per riuscire a fare l’amore con me quando ero ancora umana!
Quando scendemmo dal letto per riprenderci i nostri vestiti ed andare da Nathe notai Edward piegarsi con difficoltà
<< Edward va tutto bene? >>
<< credo di avere qualche costola incrinata a dir la verità, ma tra qualche ora sarà già tutto a posto! >>
<< oddio Edward, scusami! mi dispiace così tanto! >> mi affrettai a dire avvicinandomi a lui e tastandolo con tutta la delicatezza possibile nelle parti che sembravano dolergli
<< non preoccuparti Bella, è normale che ancora non misuri bene le tue energie… con il tempo ti renderai conto delle tue forze e allora non accadrà più! inoltre ora sei una neonata, quindi molto più forte di me… lo sapevo che sarei uscito un po’ ammaccato da questa stanza! >> mi rispose sorridendo e dandomi un leggero bacio sulle labbra per farmi capire che non ce l’aveva con me.
Io però mi sentivo in colpa lo stesso.
Quando uscimmo dalla camera Edward insistete per andare prima nel bosco a cacciare, per evitarmi il bruciore alla gola…
<< No Edward, voglio andare da Nathanie, sta piangendo! >> replicai
<< ma tesoro è meglio se prima ti nutri… sarebbe un’inutile sofferenza per te stargli vicino con la gola in fiamme! >>
<< ma tanto che beva o meno mi fa sempre male…. Ci voglio andare adesso!
Me lo avevi promesso Edward! Avevi detto che sarei stata la prima a prenderlo in braccio quando si sarebbe svegliato... per favore!! >> lo pregai come una bimba a cui viene tolto il giocattolo
Lui sospirò e poi avvolgendo una mano attorno alla mia vita mi accompagnò nella nostra stanza dove Nathe fino a cinque minuti fa stava riposando.
Davanti alla porta c’erano tutti i Cullen.
Probabilmente avevano tutti il desiderio di andare da lui e coccolarlo per farlo smettere di piangere, ma si trattenevano per permettere a me di farlo.
Io ed Edward così ci avvicinammo alla culla e piagandomi verso il mio piccolo, lo avvolsi accuratamente nella copertina bianca che con i calci si era scostata e me lo portai al petto iniziando a dondolare dolcemente.
In un primo momento sembrava voler continuare a piangere, ma poi dopo qualche mugolio si acquietò.
Edward era appoggiato sulla culla e con un sorriso dolce ci guardava
<< gli mancavamo, è per questo che piangeva! >> mi informo lui che come al solito controllava la sua mente
<< Beh, siamo tornati, hai visto piccolino? >>  mormorai io con tono gentile rivolta a Nathe,  fissando i suoi occhioni verdi così espressivi  
<< non ti lascerò mai più, no no no! >> e iniziai a baciargli le guanciotte piene e rosee facendolo ridere
<< Oddio Edward!! Hai visto? ha riso!! >> gli dissi sconvolta!
Edward sorrise alla mia reazione
<< tesoro è normale, cresce più in fretta di un bambino ordinario. Con il passare del tempo noterai sempre di più quanto si sviluppa velocemente..
Da quando è nato è già diventato molto più grande! >>
Sapevo che aveva ragione… solo che era così strano vederlo crescere così velocemente!
Dopo averlo cambiato lo portai di sotto in salotto ed Edward mi spiegò come dargli il latte.
Non fu facile perché Nathaniel si rifiutava di berlo e quando riuscivo a fargli prendere il ciuccio si limitava a mordicchiarlo senza però mandare giù nulla.
<< non sarebbe meglio dargli del sangue? >> domandai io preoccupata del fatto che Nathe non si convincesse a mangiare
<< No Bella, è meglio continuare a provare… dobbiamo cercare di abituarlo ad assimilare entrambi i cibi… sarà un vantaggio per lui quando sarà adulto! >> mi spiegò Edward accarezzandomi una guancia.
Beh non aveva tutti i torti, però io non riuscivo proprio a farlo mangiare e stavo iniziando a sentirmi scoraggiata!
<< non ti abbattere amore, vedrai che con il tempo sarà più facile! Dallo a me! >> mi disse Edward allungandosi e prendendo agilmente Nathaniel tra le braccia.
Lo guardai mentre gli sorrideva incoraggiante e gli toccava con la punta del biberon le labbra, nel tentativo di convincerlo ad afferrarlo…
Non so se il fatto di leggere nella mente di Nathe lo aiutasse o se il semplice aver trascorso più tempo di me con lui lo rendesse più capace, sta di fatto che nostro figlio appena Edward compì quei gesti aprì la sua boccuccia e afferrò il biberon senza indugio incominciando a bere il latte.
Io avevo fatto la stessa cosa, perché con me non aveva funzionato?
Era bellissimo vedere Edward occuparsi di Nathaniel e sorridergli dolcemente mentre lui con convinzione mangiava, però quell’immagine mi rattristò molto perché avevo l’impressione che io con in braccio mio figlio non apparissi all’esterno come Edward.
Lui doveva aver ascoltato i miei pensieri poiché allontanò lo sguardo da nostro figlio e lo fissò su di me.
<< Bella dai tempo al tempo… tra un po’ verranno naturali anche fare queste cose! Non ti buttare giù! >>
Non ero molto convinta delle sue parole, ma gli sorrisi ugualmente.

Quando Nathe si riaddormentò ne approfittai per andare insieme ad Emmet a caccia, cercando di sfruttare le sue capacità per migliorare la mia tecnica!
Ma poi quando tornammo dal bosco mi resi conto che qualcosa era cambiato…
C’erano diversi odori attorno alla villa bianca e potevo chiaramente sentire anche molte voci che si sovrapponevano.
Spaventata mi fiondai verso casa, temendo fosse accaduto qualcosa di brutto al mio bambino, ma quando varcai la porta del salotto mi trovai di fronte alle ultime persone che avrei mai immaginato di vedere.
L’intero Clan dei Denali infatti si trovava seduto sui divani a fissare con occhi curiosi e divertiti il mio piccolo Nathe che rideva tra e braccia di Edward mentre lui gli rivolgeva buffe espressioni.
<< Bella finalmente sei tornata… da quanto tempo! >> mi salutò Eleazar avvicinandosi a me e stringendomi calorosamente
Anche gli altri si avvicinarono a me, persino Tanya che l’ultima volta che l’avevo vista aveva cercato di fregarmi Edward al ballo del mio matrimonio!
<< Come mai questa visita? >> domandai io cercando di contenere il fastidio che la loro presenza inspiegabilmente mi causava.
Non so perché ma ogni volta che succedeva qualcosa di imprevisto  tendevo ad irritarmi.
Edward forse lo sapeva o lo aveva capito dai miei pensieri perché con gentilezza passò il bambino a Rose, seduta al suo fianco, e si avvicinò a me circondandomi con un braccio la vita come per trattenermi e sussurrandomi all’orecchio << rilassati.. >>
Ma non ci potevo fare nulla, a volte l’irascibilità veniva fuori con una potenza sorprendente ed io stessa mi sentivo incapace di trattenerla…
Guidata da quel sentimento iroso mi allontanai malamente dalla stretta di Edward e mi diressi dall’altra parte della stanza.
<< Scusatela, è ancora una neonata, non riesce a controllare bene le sue emozioni… >> spiegò gentile Edward ad Eleazar che mi guardava stranito.
Ma farsi gli affari suoi mai vero?
Cos’è? Doveva urlarlo al mondo intero che ero ancora una principiante incapace?
Mi sentivo ardere dalla rabbia, ma non volevo scoppiare, non quando nella stessa stanza c’era mio figlio!
<< Jasper… >> mormorò Edward fissando serio suo fratello, probabilmente richiedendo in forma muta il suo intervento
Ma io non volevo il suo aiuto… non volevo l’aiuto di nessuno, volevo solo che mi lasciassero in pace!
Potevo fare benissimo da sola!
Così quando vidi Jasper procedere verso di me, mi allontanai di nuovo e mi diressi al capo opposto della sala, sotto lo sguardo vigile del resto dei Cullen che probabilmente si stava mettendo in allerta in caso di un mio attacco d’ira.
Proprio mentre stavo per arrivare vicino alla porta d’entrata però senti un solletico sul viso e sulle braccia che mi fece fermare.
Era come se fossi andata incontro ad una ragnatela che mi si fosse poi appiccicata addosso.
Infastidita e schifata, cominciai così a passarmi le mani sul viso cercando di togliermi quella stupida ragnatela di dosso, ma nonostante le mie mani sfregassero la mia pelle con forza, la sensazione rimaneva.
Continuai così a passarmi freneticamente le mani sul viso e sulle braccia, finché una Alice a dir poco confusa non si avvicinò a me
<< Bella stai bene? >> mi domandò cauta
Dalla sua espressione potevo capire che si stava domandando se la trasformazione mi avesse reso completamente pazza
<< Ho una ragnatela in faccia! >> spiegai veloce mentre mi toccavo il viso infastidita
<< …q…quale ragnatela Bella? Io non vedo niente! >> continuò lei ancora più perplessa
<< la ragnatela! La ragnatela, Alice…ho una cazzo di ragnatela in faccia!! >> scoppiai rabbiosa contro di lei.
Edward non diceva niente.
Si era avvicinato a me, forse per paura che attaccassi sua sorella, ma si limitava a fissarmi concentrato.
Pensava anche lui che fossi pazza?
<< no, non sei pazza! Eleazar! >> lo chiamò continuando a scrutarmi
Lui si avvicinò ad Edward e i due si scambiarono un’occhiata d’intesa.
<< si può sapere che avete? >> domandai a quel punto infastidita dal loro silenzio
<< credo sia il tuo potere Bella… ora sei un vampiro, il tuo dono si deve essere rafforzato! >> mi rispose Edward continuando a guardare Eleazar, probabilmente in ascolto dei suoi pensieri.
Cosa?
Ma che razza di potere avevo?
Quello di beccarmi ragnatele fantasma?
No, non era questa la spiegazione!
Vedendo la mia faccia allibita Eleazar si affrettò a spiegare
<< Bella ti ricordi quello che ti ho detto quando ci siamo incontrati la prima volta? >>
<< no! >> risposi semplicemente << tutto quello che riguarda la mia vita prima della trasformazione mi risulta piuttosto confuso e annebbiato, non ricordo bene! >>
Eleazar sorrise comprensivo e poi si avvicinò a me per propormi con un gesto della mano di sedermi sul divano.
Quando mi allontanai dal posto in cui mi trovavo notai che la sensazione fastidiosa sulla pelle che fino a quel momento era perdurata,  era scomparsa improvvisamente.
<< Vedi Bella, il potere di una Passaporta si basa precisamente sulla capacità di spostarsi all’interno delle diverse ma coesistenti dimensioni che formano l’universo riuscendo a rimanere fisicamente fermo ma a cambiare posto a propria scelta! >>
<< d’accordo, ma cosa centra questo con la sensazione che ho sentito poco fa? >> domandai io ancora confusa
<< Beh, come dice appunto lo stesso nome, coloro che sono dotati di questo raro dono per muoversi hanno la necessità di scovare le porte di congiunzione dello spazio-tempo necessarie gli spostamenti da una dimensione all’altra! Ed è probabilmente è questo quello che è accaduto! >> mi disse paziente lui.
Lo guardai stralunata.
<< quindi tu mi stai dicendo che lì… >> e indicai il punto davanti alla porta d’entrata dove fino a pochi minuti mi trovavo << c’è il passaggio che porta in un’altra dimensione? >>
Lui non mi rispose ma mi sorrise, contento che ci fossi arrivata.
Però io non c’ero arrivata!
Eleazar era pazzo insomma… era solo una cavolo di ragnatela!!
Mi alzai in piedi di scatto e mi diressi nuovamente davanti a quella stupida porta, pronta a dimostrare che la sua teoria era totalmente sbagliata.
Purtroppo nell’esatto momento in cui mi riposizionai in quel punto la sensazione tornò di nuovo, fastidiosa e irritante…
Mi accarezzai le braccia, cercando di darmi sollievo da quello sgradevole solletico e poi chiusi gli occhi cercando di concentrarmi e di capire che cosa fosse quella presenza invisibile che solo io potevo sentire.
Ora che ci ragionavo meglio potevo sentire chiaramente che non era una ragnatela quella che sentivo, bensì un’onda…
Era come se mi trovassi esattamente al centro di un’aurora boreale, dove delle forze oscillanti mi accarezzavano gentilmente la pelle, solleticandola.
Sentivo anche un profumo…
Fieno, terra, muschio… era strano, non era il solito odore che sentivo quando mi trovavo nei boschi di Forks.
Era tutto molto diverso….
Feci un passo in avanti, seguendo quell’odore particolare che mi solleticava le narici, ma quando il mio piede tocco terra sotto di me non trovò più il marmo lastricato del pavimento della villa bianca dei Cullen, ma erba.
secca e irta erba.
Aprì gli occhi di scatto e quello che mi trovai davanti mi fece sussultare.
Un campo di grano…
Mi trovavo in un gigantesco campo di grano appena falciato, circondato da altrettanti campi coltivati che si estendevano a perdita d’occhio su tutte le colline circostanti.
Faceva caldo e solo i quel momento me ne resi conto…
Il sole era alto nel cielo e io stavo brillando.
Ero sola in quel momento ma questo non mi evitò di rimanere terrorizzata all’idea che qualcuno potesse vedermi…
Ritornai indietro e mi riposizionai nuovamente dove quella strana forza oscillatoria mi solleticava…
Ero nervosa, agitata e spaventata.
Volevo tornare a casa!
Rimasi lì per qualche secondo senza però che il panorama davanti a me cambiasse.
Capì così che per muovermi dovevo concentrarmi…
dovevo rilassarmi e concentrarmi, altrimenti sarei rimasta bloccata in quel posto assurdo.
Chiusi gli occhi e presi un profondo respiro, inutile ma adatto a calmarmi.
Pensai ad Edward, alla sua voce melodica e all’odore dolce della sua pelle, e pensai  mio figlio Nathe che mi stava aspettando in quel salotto e a cui avevo promesso di non lasciarlo mai più solo…
Senza che me ne accorgessi mi trovai improvvisamente tra le braccia di Edward che mi stringeva con forza sovrumana a se e mi baciava freneticamente il viso
<< Oh mio Dio Bella, stavo per morire, non farlo mai più! >>
<< Edward calmati! >> lo cercai di tranquillizzare io restituendo a mia volta l’abbraccio
Ora che avevo capito come funzionava non ero più allarmata come prima.
<< no Bella… tu non hai idea, un momento prima eri li e poi sei sparita…. Temevo non tornassi più indietro, che ti succedesse qualcosa! Ti prego non farlo mai più! >> continuò Edward
Aveva lo sguardo a dir poco terrorizzato…
<< Edward ho capito come funzione non preoccuparti! Non è stato un grosso problema tornare indietro! >> gli spiegai accarezzandogli il viso dolcemente nel tentativo di infondergli coraggio
<< E se ti fosse accaduto qualcosa Bella? Ti rendi conto che non ti avrei mai potuto aiutare… io non posso raggiungerti se tu te ne vai… ho avuto paura di non vederti più! >>  continuò lui stringendomi forte.
Solo in quel momento capì quanto doveva essere stato brutto per lui vedermi scomparire.
Sapermi in un luogo sconosciuto ed pericoloso, senza aver la minima possibilità di raggiungermi
<< perdonami Edward, non lo farò più! >> dissi dolcemente affondando il viso nell’incavo del suo collo e cercando di farlo tranquillizzare accarezzandogli dolcemente i capelli.

Il resto della serata lo passammo in salotto.
Raccontai a tutti dell’esperienza avuta nel campo di grano, rispondendo alla miriade di domande da parte di Carlisle ed Eleazar riguardo la sensazione che avevo provato nello spostarmi -se così si poteva chiamare- all’interno di quelle strane forze oscillatorie.
Io ed Edward ci rifugiammo in camera nostra molto tempo dopo che Nathe si era addormentato tra le mie braccia, e solo con il principale motivo di chiarire ciò che era accaduto quel pomeriggio.
Non potevo infatti negare che quel “viaggio” mi aveva incuriosito più del dovuto e che la mia mente aveva già iniziato a fantasticare su quali utopistici mondi con il mio potere avrei mai potuto visitare…
Mondi dove ero ancora bambina…
Mondi dove magari i miei genitori naturali non erano scomparsi…
Mondi nei quali Edward era ancora umano!
Edward però non era del mio stesso avviso.
Vedermi scomparire improvvisamente dal salotto in direzione di un mondo sconosciuto l’aveva traumatizzato più di quando avevo potuto immaginare, e continuava a ripetere che rischiavo la vita e lui rischiava di perdermi.
Aveva ragione, ma la curiosità era forte e quella notte non riuscì a promettergli che in un futuro non avrei più fatto viaggi di quel tipo.


Come ho già ripetuto presto inizierò a postare il sequel di questa ff, e vi dico solo che nella storia che seguirà l’ultima frase sarà molto importante!
Ihihihihih!
Non è a fine state tranquille…
Devo ancora mettere in scena il mio personaggio preferito prima:
alias….Charlie!!
vi eravate dimenticate di lui poverino?
Ricordate che sotto preciso ordine di Bellina il povero Jake è andato a tranformarsi di fronte a lui!
Come l’avrà presa?
NB: il prossimo capitolo sarà ufficialmente l’ultimo!
Piangoooooooo!!!!ç_____________ç

Vi lascio alle recensioni :
X Hannah Potter: Sono contenta che l’idea del nome ti sia piaciuta! Era un’idea che mi era venuta già dall’inizio, mi sembrava una cosa carina ricordare il passato di Bella attraverso il nome del bambino!
Riguardo al fatto che ha Bella sono cresciuti i capelli dopo la trasformazione è stata solo una cosa in più che ho voluto aggiungere per far comprendere meglio il cambiamento fisico che subisce…
Insomma, non le sono cresciuti di mezzo metro, solo che a prima vista sembrano più lunghi, tutto qui! Baci
X Shasha5: Sapevo che saresti stata contenta sulla scelta del sesso del bambino,  sono anche contenta che ti sia piaciuto il nome! Spero di non essere stata troppo banale!
Cmq,mi dispiace, niente descrizione della devastazione, ma come hai potuto leggere all’inizio del capitolo Bellina ha massacrato il povero Eddy!XDXD
Sono contenta che la parte della caccia sia venuta bene! Devo ammettere che mentre la scrivevo mi sono sentita per buoni dieci minuti una scema totale, anche perché ammetto di non aver mai visto dal vivo neanche una talpa… figurati immaginare di cacciarla stile vampiro! (dovrei avere dei gusti davvero immondi per mettermi a cacciare una talpa!:S)
Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Il prossimo purtroppo è l’ultimo… cercherò di postarlo presto!
Baci
X Maatkara: Che bello, mi fa troppo piacere che l’idea del nome sia stata apprezzata! Alice è stata una buona scusante per mettere Bella davanti ad uno specchio e descrivere così il suo cambiamento fisico avvenuto dopo la trasformazione! Questo è il penultimo capitolo, nel prossimo chiuderò le “faccende in sospeso” alias Charlie, e poi per il resto bisognerà aspettare la prossima storia che posterò dopo circa un mese!
baci
X Flazzy Cullen: Ho pensato di mettere gli occhi verdi al bambino perché mi sembrava carina l’idea di legare le umanità di Edward e Bella attraverso gli occhi di lui e il vecchio nome di lei!
Inoltre mi sono divertita un mondo a leggere le ipotesi che tutte voi facevate sul sesso del bambino, così mettergli gli occhi verdi è stato anche un indizio per far capire che il bambino era un maschietto! Baci
X Irenucciola Cullen: Mi dispiace che speravi in una femminuccia (purtroppo non potevo far contenti tutti e l’idea di due gemelli come mi era stato suggerito era impossibile da usare poiché mi avrebbe scombinato il sequel di questa storia!) Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e anche il modo in cui l’ho scritto!
Devo dire che anch’io diventerei Bella moooooolto volentieri…. Anzi è stato proprio questo il principale motivo che mi ha portato a scrivere questa storia!:P baci
X Samirina: sono contenta che hai trovato realistica la mia descrizione sulla trasformazione…
La Meyer nel libro parlava di irascibilità, sete continua e ricordi sfocati del passato, tutte cose che alla originale Bella non si presentavano a causa del suo “super-autocontrollo” che per me era davvero molto pratico per la storia ma poco realistico! Così ho pensato di far soffrire la mia Bella delle pene che tecnicamente la trasformazione doveva causare, anche se a livelli minori, visto che la Meyer ha detto che l’autocontrollo di Bella derivava dalla sua preparazione psicologica alla trasformazione…. (mah?) baci!
X Romina 75: La presenza di Jacob a casa Cullen dopo la trasformazione verrà spiegata nel prossimo capitolo… Ti dico solo che centrava Charlie!:D
Per mettere il lieto fine nella storia di Jacob si dovrà aspettare il sequel di Becoming Bella, poiché se continuo a scrivere qui mi verranno più di 100 capitoli!XD
Il bimbo non ha nessuna dote, mi sembrava troppo forzato dare anche a lui dei poteri! Preferisco sia un normale vampiro (se si può chiamare normale un vampiro)!
E anche i  volturi ci saranno, ma sempre nel sequel!;D
X Titty88: Sono contenta che ti incuriosisca il sequel che inizierò a postare tra un po’ dopo la fine di questa ff! in quella storia entreranno anche altri personaggi come i Volturi (non potevano mancare), il branco al completo di Jake, e ovviamente l’originale tonna Bella Swan!:D baci
X Lady_Violet: Come hai notato Nathe in questa storia quando nasce è ancora molto piccolo diversamente dal libro originale… Mi sembrava troppo irrealistico farlo nascere già cresciuto, insomma: va bene crescita accelerata, ma non esageriamo!:D
Nathe non ha nessun potere in questa storia! Non volevo far assomigliare troppo Becoming Bella alla storia originale, quindi ho preferito non dotare il bambino di nessun potere! Come hai visto questo non era l’ultimo capitolo, ma con il prossimo la storia si chiude! Tranquilla, presto comincerò a postare il sequel!XD baci
X Lione94: Anche in questa storia ovviamente Bella riesce a resistere bene al richiamo del sangue del bambino, ma diversamente dalla storia originale dove questo fatto era dovuto all’autocontrollo, ho deciso di spiegare la faccenda dicendo che il sangue essendo per metà vampiro non era in nessun modo attraente per Bella! Sono contenta che la scena della caccia sia venuta bene (mi sono divertita tantissimo a scriverla!) spero che anche la scena del campo di grano in questo chappy sia carina! Bacio
X ClaudiaSv16: Tranquilla Jacob non rimarrà solo, ma mi dispiace, non sarà la tonna Isabella Swan ad essere l’imprinting di Jacob! Insomma, nella storia originale in quattro libri lui è stato a contato con Bella continuamente e anche se ne era innamorato non ha mai avuto l’imprinting con lei, quindi per non andare contro la storia originale Bella e Jake non avranno l’imprinting! (povero Jacob, lo faccio penare un sacco!!:P)
Baci
X Chi61: Sono felice che la descrizione degli occhi di Edward sia venuta bene… volevo come nel libro originale descrivere come cambiava Edward agli occhi di Bella dopo la trasformazione, ma non volevo fare come la Meyer che ha semplicemente detto che era più bello di prima… volevo qualcosa di più profondo e preciso!:)
Sono contenta che la mia storia ti piaccia, spero che seguirai anche il sequel! Bacio
X Bree Cullen: Lo so che alcune di voi speravano in una femminuccia, ma purtroppo era impossibile accontentare tutti! Spero che l’idea di un maschietto comunque sia apprezzata!
Per la descrizione completa di Nathe bisognerà aspettare il sequel, il prossimo capitolo infatti sarà ufficialmente l’ultimo e questa storia si concluderà con Nathe ancora appena nato!
Il sequel invece, che presto inizierò a postare, partirà da Nathe già grande e allora ovviamente mostrerò come negli anni è cresciuto!
Riguardo all’uccisione dell’albina sono ancora in dubbio se:
a)    Farla divorare da Edward che quel giorno era decisamente affamato
b)    Farla calpestare da Jake durante una battuta di caccia
c)    Donarla come pacco-dono ai Volturi… e chi si è visto si è visto!
Ed infine e più probabile
d)    Manomettere i freni del furgoncino di Tyler e metterla sotto come doveva andare nel primo libro della Meyer (in perfeto stile Final Destination!)è_é
Povera Bellina, non è che la odio… ma è così tonta!!:D
X Mally_1985: ahahahhhahah!!! Mi sono rotolata a terra dal ridere nel leggere la tua recensione!!
Vero pucci pucci?.....ahahahahahha!!!!!
Anche qui pucci-pucci ha la crescita accelerata, ma mi sembrava un po’ esagerato farlo nascere già parlante, saltante e cacciante (si dice cosi?O_o) così ho preferito farlo nascere bebè, e farlo sviluppare in modo sempre rapido ma più realistico!
Riguardo alla descrizione degli occhi di Edward mi è stata utile per descrivere come cambia il modo in cui Bella vede Edward attraverso i nuovi occhi da vampira, e volevo anche far vedere che nonostante il passato le risultasse confuso, non si era dimenticata del rapporto che la legava con lui!
Il prossimo capitolo sarà l’ultimo…..sigh!ç_ç
Però presto inizierò a postare il sequel, quindi niente disperazione!XD
baci

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** L'Inizio di una Nuova Vita ***


Sono tornata… scusate il ritardo!
Ero un po’ combattuta se rispondere alle recensioni o no visto che è passato un sacco di tempo, così ho deciso di rispondere a tutte le domande che mi avete fatto insieme in modo da chiarire dubbi e curiosità tutto in una volta:
Riguardo il campo di grano in cui si materializza Bella nel capitolo precedente non sì sa cosa fosse! Non centra niente con il mondo dove si trova quella tonna di Bella (l’originale intendo)!:D
Riguardo a Nathe in questa storia non avrà alcun potere … almeno per ora poi… chissà! (Oddio, mi sbilancio sempre troppo quando rispondo!:D)
Riguardo ai viaggi nelle dimensioni… chi ci ha letto un indizio per il sequel ci ha visto giusto! Chi l’ha visto come l’inizio di qualcosa di non buono, ci ha visto giustissimo!!XD
Lady_Violet mi ha domandato se Bella rimane vampira viaggiando tra i mondi! È ovvio! Lei rimane sempre la stessa, cambia solo il luogo attorno a lei!
Infine: molte di voi mi hanno chiesto di avvisare quando avrei iniziato a postare il sequel, ma siccome mi è un po’ difficile avvisare tutte ho deciso di fare così! Potete lasciare Becoming Bella tra le Preferite, seguite o ricordate e quando posto il primo capitolo del sequel scriverò un avviso lì!
Voi vedrete l’aggiornamento e troverete il link della nuova storia!
Che ne pensate? Sono meglio di MacGyver!!:D

Vi lascio all’ultimo capitolo, che non ho intitolato “Epilogo” solo perché volevo fare l’originale!:P


CAPITOLO 44  - L'INIZIO DI UNA NUOVA VITA -

Era passata una settimana dalla mia trasformazione e dalla nascita di Nathe e la casa era un vero e proprio inferno.
Non solo erano presenti tutti i Cullen, ma a loro si erano aggiunti anche i Denali venuti apposta per vedere il primo figlio naturale di un Cullen venuto alla luce.
Ed infine… c’era Jacob!
<< Bella ma lui deve stare per forza qui? Stà appestando la casa! >> sbottò Rose quando Jacob entrò nella cameretta di Nathe con l’intenzione giocare con lui.
Da quando era nato infatti il mio migliore amico aveva passato più tempo a casa nostra che a La Push.
Non avevo capito molto bene la ragione della sua presenza, in fin dei conti a Jake non era mai piaciuta l’aria che si respirava in casa Cullen, ma stranamente dalla nascita di mio figlio questo suo problema era stato accantonato per poter passare più tempo qui con noi.
Avevo cercato di chiedergli il motivo di tutto ciò o di scoprire qualcosa da Edward ma entrambi mi avevano sempre risposto con frasi del tipo: << a tempo debito ti spiegheremo! >>
<< Senti Biancaneve ossigenata non costringermi a venire ad abbracciarti! >> rispose Jake con un ghigno sardonico stampato in viso mentre si accucciava pronto a balzarle addosso
<< cosa?! No! Che schifo! >> urlò Rose teatralmente e con una velocità tutta sua corse fuori dalla stanza ridendo.
Perché era questo il loro rapporto!
Fingevano di odiarsi e si punzecchiavano continuamente, ma in realtà la vicinanza li aveva portati a volersi bene!

Fu proprio quel pomeriggio, mentre il mio piccolo era in giardino insieme a Irina, Tanya e Kate a giocare che sentì bussare alla porta.
Mi irrigidì, infastidita come al solito quando accadeva qualcosa di inaspettato.
Ma non fù solo il rumore in sé a mettermi in allerta:
Un profumo…
Un profumo che definirlo paradisiaco sarebbe stato troppo poco.
<< Bella! >> mi chiamò Edward ad alta voce quando mi vide abbandonare la posizione rigida e dirigermi decisa verso la porta di casa dietro la quale si nascondeva la sorgente di quel delizioso aroma
<< No! Aspetta…Fermati! >>
E a quelle parole con uno scatto repentino si posizionò dietro di me e mi afferrò con forza per la vita nel tentativo di portarmi indietro ed allontanarmi…
Fu del tutto inutile.
Sapevo di essere momentaneamente più forte di Edward ma non avrei mai immaginato così tanto!
Con assurda facilità mi divincolai dalla sua presa e lo sospinsi istintivamente lontano da me facendolo andare a sbattere contro una cassettiera all’angolo della stanza che a contatto con mio marito si distrusse, mentre continuavo la mia marcia verso la porta.
Mi fermai solo a pochi passi del portone ma non fu una mia scelta…
Attorno a me si erano infatti nuovamente avvolte le braccia pallide e muscolose di Edward, ma questa volta ad esse era stato aggiunto un ampio e scuro petto nudo che mi si bloccò davanti…
<< Jake levati! >> gli intimai ringhiando
Ma lui non mi ascoltò e mi avvolse con le braccia la vita in modo da limitare i miei movimenti mentre Edward mi bloccava i polsi dietro la schiena in una presa ferrea.
<< Bella, cerca di concentrarti! Non seguire la scia che senti! >> sussurrò mio marito al mio orecchio cercando di farmi ritrovare la calma.
Diceva che non dovevo seguire la scia…
Ma si rendeva conto di quello che mi stava chiedendo?
<< amore lo so che ti sembra impossibile resistere, ma concentrati! È tuo padre!! Non lo senti? >>
Quando sentì quelle parole mi fermai e smisi di fare resistenza.
Mio padre?
<< C-Charlie >>
Sentire il suo nome sulle labbra me lo face ricordare maggiormente.
Mio papà era dietro quella porta…
Era vento per parlarmi, era venuto per vedermi…
E io avevo desiderato nutrirmi di lui.
Una sensazione di vergogna mi pervase il corpo, facendomi barcollare e crollare tra le braccia di Edward
<< Non è colpa tua amore… non prendertela con te stessa! >>
<< Edward… >> mormorai con voce spezzata…
Mi sentivo un mostro!
Jacob rimase a fissarci in silenzio finché non scambiò un occhiata con mio marito e silenziosamente uscì dalla porta per andare incontro a Charlie.
Intanto Edward mi spinse a sedermi sul divano e mi strinse a sé.
<< non pensare di essere un mostro, non è così Bella!... è colpa nostra tesoro, mi dispiace! >>
Lo fissai negli occhi, non capendo le sue parole.
Come faceva ad essere colpa sua?
Ero io che in presenza di un uomo, per di più mio padre, non ero riuscita a trattenermi!
<< io e Jacob vedendo che ti controllavi abbastanza bene in questo periodo pensavamo fossi pronta per incontrare Charlie…
Era così impaziente di vederti e di vedere Nathaniel che Jacob ha pensato di controllare come ti comportavi e decidere se fosse stato opportuno fartelo incontrare! >>
<< Charlie sa di Nathe? >> domandai stupita
Edward sorrise e potrei dire senza sbagliarmi che il suo sguardo manifestava tutto il suo orgoglio di padre
<< Certo Bella! Prima della trasformazione hai chiesto a Jacob di spiegare a Charlie la situazione, e lui l’ha fatto!
Avevi ragione, tuo padre ha una mentalità molto aperta e anche se con qualche difficoltà iniziale è riuscito ad accettare il tutto…
Ma era comunque preoccupato per te e così ha chiesto a Jake di sorvegliarti e di tenerlo aggiornato sulla tua vita e quella di nostro figlio…
Sapeva che io non mi sarei ai allontanato da te e così a chiesto a Jacob di fare da intermediario!>>
Rimasi shockata a quella notizia
<< Perché non me lo avete detto prima? >>
<< perché se avessi saputo che tuo padre era a conoscenza della tua nuova natura e di tuo figlio avresti voluto andare subito da lui, testarda come sei, e non saresti riuscita a resistere al suo odore… hai viso ciò che è capitato poco fa! >>
Abbassai il capo sentendomi colpevole a quella costatazione
<< non è colpa tua Bella, non pensarlo mai! Con il tempo sarà tutto più facile, devi avere pazienza! >>
Ma io avevo comunque paura, non volevo finire in futuro per uccidere per errore qualcuno a causa della mia poca resistenza, specialmente se quel qualcuno era una persona a me vicina…
<< non lo permetterei mai amore mio! >> rispose Edward al mio pensiero.

<< Charlie ti chiedo solo di non fare movimenti bruschi o gesti azzardati… sai per non irritarla!
e non alzare la voce, tende ad innervosirsi quando il tono e troppo alto e…
Ah non cercare di abbracciarla… potresti ritrovarti senza braccia! >>
Sentivo dalla stanza adiacente Jacob spiegare a modo suo a Charlie come comportarsi in mia presenza
<< pensa che sono un creatura orribile vero? >> domandai angosciata ad Edward
<< in questo momento l’unica immagina che riempie la sua mente è BigFoot, quindi direi che aspettandosi il peggio non verrà deluso quando noterà che sei semplicemente diventata più bella! >>
Sorrisi al suo complimento velato e poi lasciandomi avvolgere dalle sue braccia entrai titubante nella stanza dove si trovavano il mio migliora amico e mio padre.
Il profumo sembrava aver impregnato ogni angolo della camera
<< trattieni il respiro.. >> mi sussurrò Edward all’orecchio
Feci come suggeritomi e quando arrivai davanti a Charlie, Jake mi prese per mano.
Da un occhio esterno poteva sembrare un gesto dolce ma dalla stretta capivo che Jake era pronto a  staccarmi il braccio nel caso avessi tentato di attaccare Charlie.
<< B-Bella…sei tu? >> domandò Charlie fissandomi con uno sguardo misto tra lo spaventato e lo stupito.
Fece il gesto di alzarsi in piedi ma poi, probabilmente ricordando le istruzione colorite di Jake, si rimise a sedere.
Annuì cercando di evitare di parlare e consumare la poca aria che trattenevo nei polmoni.
<< sei… sei così…. diversa! >>
Mi venne da piangere vedendo la sua espressione sofferente.
Poteva capire, poteva accettare, ma sapevo che vedermi così lo faceva stare male!
<< lo so… >> sussurrai con la voce piena di dolore
Edward aumentò la stretta.
<< era proprio necessario? >> domandò questa volta rivolto a mio marito
<< Charlie, io e Bella siamo destinati a stare insieme e questo era l’unico modo…
Mi creda ho cercato in tutti i modi di evitarlo ma eravamo arrivati ad un punto dove l’unica soluzione possibile era la sua trasformazione… >>
<< ma ne è valsa la pena, Charlie! >> aggiunse Jake con un sorriso cercando di alleggerire la tensione che si stava creando.
In un momento senti la stretta di Jake sciogliersi e vidi il mio amico dirigersi ad una porta laterale della stanza vicino la quale si trovava Esme con tra le braccia il mio piccolo fagottino che giorno dopo giorno diventava sempre più grande.
Jake lo prese agilmente e poi lo portò da Charlie il quale un po’ impacciato se lo fece mettere tra le braccia e istintivamente cominciò a farlo dondolare fissandolo meravigliato mentre il mio angelo gli sorrideva contento.
Quella immagine così dolce ebbe la capacità di commuovermi e in quel momento la presa stretta di Edward si sciolse e si trasformò in un abbraccio affettuoso.
<< Dio Bella…ti assomiglia così tanto! >>mormorò papà mentre continuava a fissare rapito Nathe che giocherellava con il suo distintivo di sceriffo
<< gli occhi sono di Edward >> lo informai io ma poi me ne pentì quando lo vidi alzare gli occhi e  fissarli su mio marito i cui occhi erano di qualsiasi colore tranne che verdi.
Lui non disse nulla ma potevo capire benissimo anche se non avevo il potere di leggergli nella mente cosa stesse pensando: << preferisco non saperli certi particolari! >>

Passammo l’intera giornata con Charlie che rimase con noi finché Nathaniel non gli crollò addormentato tra le braccia.
Fu bellissimo vedere mio papà giocare con lui, combattere per convincerlo a fargli bere il latte e infine metterlo nel culla a dormire.
Charlie ci sapeva fare con i bambini… non l’avrei mai detto!
Se però fu meraviglioso per me stare così vicino a papà, fu altrettanto stressante e difficile!
Non contai quante volte lo guardai in modo dichiaratamente minaccioso o quante volte mi ritrovai inaspettatamente a ringhiargli contro…
Fortunatamente lui era troppo concentrato sul piccolo che si trovava tra le sua braccia per notare il mio comportamento aggressivo, ma questo non passò inosservato agli occhi di Edward o di Jacob che ogni vota mi coglievano in fallo mi afferravano bruscamente o mi facevano allontanare con una scusa qualsiasi per permettermi di ritrovare la lucidità lontano da quel profumo delizioso che mi sembrava impregnare ogni angolo della casa.

Più passava il tempo più notavo quanto la mia nuova natura si faceva sempre più largo in me sopraffandomi e rendendomi a volte schiava degli istinti.
Fu per questo motivo che dopo un mese dall’incontro con Charlie decisi di affrontare un importante argomento con Edward.
Era difficile, tremendamente difficile… ma necessario!
<< Edward voglio partire! >>
Se lo aspettava.
Probabilmente nonostante i miei sforzi  nelle ultime settimane era riuscito ad ascoltare i dubbi che tormentavano la mia mente.
Mi prese per mano e mi accompagnò sulla poltrona di legno bianco nella veranda della villa dei Cullen…
Quel giorno d’estete il sole sembrava riuscire a superare la folta coltre di nubi e i suoi raggi facevano brillare la nostra pelle rendendo il tutto quasi surreale.
<< non ti chiederò di pesarci bene o se ne sei sicura… sò che stai pensano da  molto tempo a questo e sò che è la decisione giusta: per Charlie, per Nathe, per me… ma soprattutto per te! >>
<< ho bisogno di abituarmi Edward… Jasper ormai ha superato i suoi problemi con la resistenza e io mi sento l’ultimo anello della catena! >> confessai vergognandomi della mia debolezza
<< è solo questo il problema Bella? Sai che non è un problema per noi occuparci di te! >> domandò tranquillo accarezzandomi i capelli resi più chiari dal sole
<< no, non è solo questo!... Nathe cresce ad una velocità impressione, come farò a prendermi cura di lui se ho costantemente bisogno di essere tenuta sott’occhio da voi?
Io voglio accompagnarlo al primo giorno di scuola, voglio che incontri mio padre senza che senta i miei ringhi di sottofondo, voglio imparare a controllarmi! voglio non essere più irascibile per qualsiasi cosa.. voglio poter pensare a tutto e non più solo al sangue!
E voglio farlo prima che Nathe diventi abbastanza grande per capire! >>
Edward annuì capendo la mia necessità di ritrovare quell’equilibrio che dopo dalla mia trasformazione era venuto a mancare.
<< ho parlato con Carlisle in questi giorni… sentendo i tuoi pensieri ho ritenuto fosse meglio organizzarmi!
All’inizio desideravo che tu finissi il liceo e prendessi il diploma ma mi rendo conto che ora come ora non è possibile, quindi ho pensato che potremmo andare a Denali.
Lì c’è una casa disabitata in cui ho soggiornato assieme al resto della famiglia nel periodo precedente il nostro arrivo a Forks…
Potremmo andare lì! Senza gli altri… solo noi tre, come una vera famiglia! >>
Non avevo pensato all’idea di poter partire senza Carlisle, Esme e il resto della famiglia…
Era proprio per questo motivo che avevo avuto paura ad affrontare il discorso in precedenza, mi sentivo in colpa all’idea di modificare la vita di tutti a causa della mia indole irascibile e violenta.
Ma l’idea di noi tre da soli mi piaceva!
Avrei potuto stare con Edward di nuovo come nel periodo trascorso a Isola d’Esme… solo noi due e il nostro piccolo Nathe.
<< sei sicuro che non ti dispiacerà allontanarti dagli altri? >>
<< Bella non saremo così tanto lontani! E poi sarà solo per qualche anno… potranno raggiungerci quando vorranno e se vorrai vedere tuo padre o Jake non sarà così difficile per noi tornare a Forks!
Io voglio solo il tuo bene amore mio e voglio che tu superi questa fase della tua nuova vita in tranquillità, senza il timore di fare male a nessuno… soprattutto alle persone a cui vuoi bene! >>
Aveva ragione, era necessario mettere un po’ di lontananza tra me e gli umani in questo momento…
Per ritrovare me stessa, per accudire e crescere nel modo migliore mio figlio e per non perdermi e allontanarmi da Edward!
<< Allora partiamo? >> domandai con un sorriso timido
<< Partiamo! >> disse lui prendendomi per la vita e baciandomi con amore.

La Volvo di Edward non era stata mai più piena!
Sapevo che avevamo abbastanza soldi per ricomprare tutti i vestiti e i mobili che nella nuova casa ci sarebbero serviti, ma c’erano cose a cui non avevo potuto rinunciare dal portarmele dietro:
La mia tanto odiata giacca a vento nera in stile becchino che mi aveva portata a fare amicizia con Alice già dal nostro primo incontro;
Una piccola parte della carrozzeria arrugginita del mio Pick-Up;
Il vestito Bordeaux in stile impero che avevo indossato al ballo di fine anno quando ancora fingevo di essere incinta per avere una buona scusa per sposare Edward;
I tacchi a spillo in vernice rossa da perfetta Dorothy del mio addio al celibato;
Il mio abito da sposa.
Erano cose inutili, oggetti che non avrei mai più indossato né usato… ma non importava.
Erano parte importante di un passato che con il trascorrere dei giorni faticavo sempre più a ricordare ma che mi servivano per rammentarmi che prima del vampiro, prima del essere assetato di sangue, c’era stata una persona.
Una persona semplice, umile e forse un po’ matta, che il destino aveva portato in qualche modo a far innamorare di qualcuno che non avrebbe mai neanche creduto esistesse, ma che invece si era dimostrato la realtà più bella in assoluto.
Fu con quel pensiero che mi avvicinai alla macchina stracolma all’interno della quale il mio piccolo bambino giaceva sul seggiolino addormentato, e mi girai a fissare per un’ultima volta quella meravigliosa villa bianca dalle grandi colonne romane e il prato inglese e davanti alla quale la mia famiglia mi stava attendendo per salutarmi.
Alice, la mia piccola e pazza folletta; Rose, che senza sapere come era riuscita a diventare la mia migliore amica nonostante tutto; Emmet e Jasper che anche con la lontananza mi avrebbero presa in giro per qualsiasi cosa…
Carlisle, Esme la mia unica e vera mamma; e poi Charlie, quello che orma avevo imparato a considerare mio padre a tutti gli effetti,  e infine Jake…
Il mio Jake che mi aveva fatta per così tanto tempo ridere, arrabbiare e fare cosa spericolate che solo con lui potevo fare!
Non riuscì a trattenere un singhiozzo strozzato all’idea di separarmi da tutti loro…
<< suvvia Bellina! Mica stai partendo per il Giappone… ci rivedremo presto! Magari quando sarai un po’ più in forma e smetterai di ringhiarci contro come un cane assatanato! >> mi prese in giro Emmet
<< ma quale cane assatanato… Bella è un barboncino! >> continuò Jacob
<< io direi più un Chiwawa… ha anche gli occhi un po’ sporgenti! >> spalleggiò Jasper con un ghigno.
A quel punto non riuscì a trattenermi e scoppiai in una risata seguita a ruota dall’intera famiglia.
Li amavo..
Li amavo alla follia… non sarei stata nulla senza di loro!
Fu con quel pensiero che salì in macchina e mandai un bacio a tutti loro che mi fissavano con uno sguardo misto tra felicità e malinconia.
<< sei pronta amore mio? >> mi domandò dolcemente Edward prendendomi per mano e aspettando il mio assenso per partire.
Annuì rivolgendogli un sorriso.

Fu così che io e la famiglia che assieme ad Edward avevo creato, partimmo verso la nostra nuova vita…
Una vita diversa, a volte facile, a volte più difficile… ma sempre vita!

Ho amato immensamente la mia umanità… ma ho preferito Edward ad essa e di questo, sono sicura, non mi pentirò mai per il resto della mia esistenza.



FINE.








……. per ora.



Ragazeeeeeeeee!!!
Oddio è stato difficilissimo!
So che sono in super-mega ritardo ma il mio inconscio non voleva proprio mettere la parola “Fine” in quel maledetto foglio Word!
Non ci posso credere…
Ho finito!
Finito-finito…
Fine, Caput, Asta la Vista, Adios, Sàionara, Au Revoir!
Insomma… fine!

Piango!ç___________ç

Che dire.. GRAZIE!
Grazie  a tutte le 271 persone che hanno seguito questa ff, che l’hanno commentata, che l’hanno amata, che l’hanno anche odiata, massì!
È da esattamente un anno che scrivo questa storia e oggi  per pura casualità mi sono ritrovata a postare l’ultimo capitolo esattamente nel luogo in cui un anno fa avevo postato il primo!
È un grande traguardo per me!
Non credevo nemmeno di arrivare a questo punto, non credevo neanche che l’avrei finita, invece mi sono innamorata della storia più passava il tempo, più i capitoli avanzavano, più i personaggi evolvevano, e ho trovato nello scrivere una valvola di sfogo bellissima!
Sono contenta!
Spero che la fine non abbia deluso nessuno, ma ricordo… questa non è la fine!
Presto inizierò con il sequel che spero piaccia come il primo!
Via abbraccio!
Baci a tutte e grazie per la bella compagnia! :D

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=404552