Uno (100 parole)

«Castle!» il rimprovero secco di Beckett lo fece bloccare a metà dall'addentare quel grosso panino che, fino ad un attimo prima, aveva troneggiato al centro della scrivania della detective, la quale stava fissando Castle con un'espressione a metà tra il sardonico e il furioso.

«Solo un morso, promesso!»

«Neanche per idea! Rimettilo subito dove l'hai preso! Erano settimane che lo cercavo e questa volta che sono riuscita a prenderlo, non ti permetterò di toccarlo. Sono disposta a sparare!»

«Uno solo...»

«Castle...»

Castle sospirò con fare teatrale, arrendendosi, a malincuore. «Sei sempre un tesoro, eh?»

Adoro questi due. *ç*

Non ho apprezzato Heat Wave, ma adoro il telefilm, anche se mi sono persa parte della prima serie, non sto perdendo una puntata della seconda. Era da un po' che avevo in mente di scrivere qualcosa e penso che le drabble siano l'unica cosa che riuscirò mai a concepire sul telefilm, ma mi accontento. Spero che, almeno, questi brevi spaccati riescano a strapparvi un sorriso.

La prossima si intitolerà – ebbene sì, sono molto elastica – Due.

Alla prossima! ^^

Due (100 parole)

«Sai qual è il numero perfetto?» domandò Ryan, beffardo.

Castle corrugò la fronte, chiedendo con lo sguardo perché gli rivolgesse una domanda simile.

«Ah, no» dichiarò. «questa non me la bevo!»

«Niente da bere.» replicò Esposito. «Non vuoi rispondere?»

«Ehm...» Castle sembrava un po' indeciso, cosa che fece sogghignare entrambi i detective.

«Due.» rispose pronto Ryan.

«Non era tre?»

«No... guarda: uno e due» Esposito indicò il collega, se stesso. Poi fece lo stesso con Castle. «Tu rimani fuori, amico.»

«E che significa?»

I due detective sogghignarono.

«Che glielo dici tu a Beckett che abbiamo rotto la sua tazza preferita.»

Tre (100 parole)

«Come sarebbe a dire tre? Neanche per idea!»

«Pensaci... tre libri su Nikki Heat! Tre fantastiche avventure della detective più calda della letteratura. Tre best sellers per il New York Times!»

Beckett lo fissò con scetticismo. «Non per interrompere i tuoi sogni di gloria, Castle, ma qui stiamo parlando dei miei nervi!»

Castle le puntò entrambi gli indici contro in stile cowboy. «Ammettilo che non puoi fare a meno di me, detective! L'hai detto anche tu che sono utile! Mi vuoi al tuo fianco.»

«Temo proprio che ti sbagli!»

Castle la guardò, sornione. «Bugiarda!»

Stelle (100 parole)

Castle se ne stava disteso supino sul pavimento del suo studio, immaginandosi a Hollywood, ad imprimere l'impronta delle proprie mani in una delle mattonelle, come le grandi Stelle del cinema. Sapeva benissimo di essere uno scrittore, ma ogni tanto gli piaceva immaginare di poter recitare in un film. Si sollevò a sedere, sogghignando: era sicuro che il produttore di Heat Weave avrebbe potuto fargli fare un piccolissimo cammeo, se gliel'avesse chiesto...

«Papà?»

«Tesoro...»

«Che fai steso a terra?»

«Meditavo il mio futuro da attore. Sarei bravo, non trovi?»

Alexis scosse la testa, divertita. «Sì... forse.»

La prima associazione di idee *vera* che viene fuori da uno due tre... doveva essere “stella”, ma poi ho pensato che era veramente brutta e così... è diventato “stelle”.

Ringrazio gy_93 per aver inserito la raccolta tra i preferiti e tykisgirl per aver deciso di seguirla.

Luine

Pianeti (100 parole)

“Quello cos'è?”

“Un biglietto per il Planetario: con Alexis ci andavamo tutte le settimane.”

Dal tono, Castle sembrava turbato, ma Beckett era troppo abituata alle folli conclusioni dei suoi racconti per cascarci ancora. Dall'espressione insistente con cui la guardava, capì che voleva partecipazione da parte sua. Inutile cercare di ignorarlo, ovviamente.

“E...?”

Castle sogghignò. “So cosa pensi.”

“Davvero? E cosa penso?”

“Che ho smesso di andarci perché mi sono scontrato con uno dei pianeti!”

Beckett aprì la bocca, stupefatta. “Come hai...”

Castle le fece l'occhiolino. “Un mago non svela i suoi trucchi.”

Luna (100 parole)

Martha guardò dubbiosa Castle e poi si rivolse a sua nipote, facendo un cenno. “Ma sta bene?”

“Benissimo.” rispose tranquillamente Alexis. “E' solo che ha deciso di partire.”

“Partire? E per dove?”

Alexis le rivolse un sorriso complice. “Per la Luna. Vuole ambientare il terzo libro della saga di Nikki Heat nello spazio o cose del genere.”

“Sì!” Castle, elettrizzato, camminò al rallentatore verso di loro. “Intendo sapere cosa si prova su uno Space Shuttle. Sarà a dir poco... spaziale!”

Martha lo guardò dubbiosa, quindi alzò le spalle. “Se lo dici tu...”

Terra (100 parole)

«Perché il morto devo sempre farlo io?»

«Non sempre... solo ogni tanto...»

«E se stavolta rifiutassi?»

«Oh, troverò qualcun altro disposto a stendersi a terra per fingersi morto!»

Castle guardò Beckett a metà tra l'indignato e l'offeso. «Bene, allora fallo fare a qualcun altro!»

Lei, però, rispose, beffarda: «Hai paura, Castle?»

«Lo farò solo se questa dimostrazione prevede la respirazione bocca a bocca!» chiarì, punto sul vivo.

«Nessun problema. Esposito?»

«Tranquilla, ci penso io!» rispose il detective, ghignando.

Castle, inorridito, fece un passo indietro. «Lo sai? Sei perfida!»

Beckett sorrise.

Ebbene, eccoci alla settima drabble. Diciamo che questa potrebbe essere ambientata al distretto e che i nostri detective stiano cercando di riprodurre dal vivo le dinamiche di un qualche omicidio. Non so se Castle sia mai stato messo in una situazione del genere, ma la discussione mi pareva proprio da loro. :P

Sono rimasta piacevolmente sorpresa di vedere che queste drabble hanno totalizzato tre preferiti e due seguiti. :)

Quindi, passo subito ai ringraziamenti.

Grazie a WYWH e a DarlingAry, le ultime due ad aver inserito la fic nei preferiti e a ayame90 che l'ha inserita tra le sue seguite.

Un ringraziamento particolare a DarlingAry che ha anche commentato l'ultima drabble. È vero, quando Castle comincia con le sue idiozie chi lo ferma più? ^^ Povera Beckett e povera Alexis, quanto daffare che hanno!! XD

Alla prossima!

Venere (100 parole)

“Credi nell'astrologia?”

“No. Sono solo dei giochi che le riviste propinano per farci credere che avverrà qualcosa di catastrofico!” rispose Castle, con aria di superiorità.

Esposito, sogghignante, gettò sulla sua scrivania una rivista. “Questa dice che Venere è entrato nella Terza Casa e che, quindi, è arrivato il tempo per l'amore.”

“Allora?”

“Allora provaci con Beckett. Oggi è la giornata buona!” Ryan ammiccò.

Castle, mentre i due se ne andavano ridacchiando, guardò Beckett, indeciso. Perché non provare? Le andò incontro, sfoggiando un affascinante sorriso.

Lei lo liquidò con un netto: “Non è giornata, Castle!”

Marte (100 parole)

Castle accavallò le gambe, sistemandosi comodamente sulla sedia accanto alla scrivania di Beckett. «Dove andresti in viaggio di nozze?»

Beckett inarcò le sopracciglia, perplessa. «Che razza di domanda è?»

Lui alzò le spalle con fare noncurante, lei capì che non era il caso di discutere: «Andrei su Marte.»

«Ma... lì non c'è mare, o un bel panorama e non ci sono i miei libri. È un posto piuttosto triste...»

«Forse, ma non rischierei di incontrarti!»

«Peccato.»

Lei tese i palmi delle mani. «Peccato per cosa?»

Castle sogghignò. «Non sai cosa ti perdi.»

Ed eccoci qui con la penultima drabble. Ragazzi, ben due recensioni (a qualcuno verrà da ridere a questa affermazione, ma io sono molto contenta! ^^ )!!

Ecco, quindi, le risposte alle recensioni:

WYWH: sono davvero contenta che ti piacciano e il tuo entusiasmo mi rende molto orgogliosa. Speriamo che non si smorzi con le ultime due! Grazie per la recensione e a presto! ^^

Berenike: benvenuta a bordo! XD O forse ben ritrovata... sono contenta che le drabble ti siano piaciute. Grazie anche a te per la recensione! Un bacio! ^^

Un ulteriore ringraziamento a Berenike per aver inserito la raccolta tra le sue storie preferite.

A domani, con l'ultima drabble e... una sorpresina extra!

Luine.

Rosso (100 parole)

«Non potremmo prenderglielo? Sarebbe fantastico!»

«Neanche per idea!»

«Perché?»

«Perché... no!»

«Beckett...» Castle le si parò davanti con le mani giunte e uno sguardo che avrebbe potuto impietosire solo una vecchia rimbambita.

«Castle...» sospirò Beckett. «Te lo dico ora e mai più: non compreremo niente di rosso al capo.»

«Ma è una completo da Babbo Natale! Gli starebbe una favola! Credimi, per una volta!»

Beckett gli restituì, in risposta, un'occhiata eloquente.

«E allora cosa gli regaleremo?»

«Ho già deciso.»

«E il verdetto è...?»

Beckett sorrise. «Sorpresa.» sussurrò, misteriosa.

Ed eccoci arrivati alla fine. Avrei potuto andare avanti ancora e ancora, ma avevo paura che, presto o tardi, mi sarebbe passata la fantasia e non riuscissi a completare la raccolta; è probabile che mi rivedrete presto, magari con altre drabble (ebbene sì, lo confesso: voglio infestare il fandom), sempre fantasia permettendo. Come ho detto, ci sarà una sorpresina extra, ma ancora non so quando la pubblicherò, se in serata o direttamente domani. È un'altra drabble che mi è venuta quasi di getto e che non voglio inserire nella raccolta perché sono così matta che preferisco inserire storie con un numero di capitoli divisibile per cinque. Diciamo che undici è proprio un numero barbaro. XD

Grazie a tutti quelli che hanno seguito e preferito la storia e commentato e che decideranno di farlo in seguito. ^^

Un ringraziamento particolare a sapphire che ha commentato l'ultima drabble: scrivere qualcosa di più lungo su Castle era una cosa che volevo fare, ma, come ho già detto nella prima drabble (credo), non credo che mi riuscirà. U.U Con queste drabble volevo fare qualcosa di leggero, che non richiedesse un impegno eccessivo (poi sono negata in fatto di one-shot: l'ultima volta che volevo scriverne una, mi sono venuti fuori nove capitoli!). Inoltre, ho diverse storie incomplete da mandare avanti... ma, insomma, non mettiamo limiti alla provvidenza! Dipende tutto da cosa dice Madama Ispirazione. *.*

Grazie ancora a tutti e alla prossima drabble!

Luine.