Amore e famiglia

di Frafra9
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nessie ***
Capitolo 2: *** Lupacchiotto & Lupacchiotta ***
Capitolo 3: *** La famiglia si allarga! ***



Capitolo 1
*** Nessie ***


Questa è la mia prima storia OS che scrivo riguardante i personaggi di Twilight umani (quindi niente vampiri e licantropi), dove Renesmee non è una piccola e dolce bambina ma è una ragazza adolescente.

Devo ringraziare due miei cugini per avermi aiutato, nel vedere la situazione nella mia testa e devo ringraziare anche un'amica per avermi incoraggiato a scriverla...spero le piaccia perchè la dedico a lei a Daniela

Spero piaccia anche a voi, miei cari lettori/ci



Nessie

Nessie, che fai vieni alla festa giù alla spiaggia?
Fammi sapere. Nene


Nene, la mia migliore amica fin dalle scuole elementari, per me è come una sorella che non ho visto che mi ritrovo un fratello di 6 anni, Jason.
Come tutti i bambini, nonchè figlio minore, le ha tutte vinte ed è uno spione allucinante cosi per non far sapere i cavoli miei sono costretta a messaggiare tramite cellulare con gli amici.

Certo che vengo! C'è Jake che non vedo da una settimana...cmq vengo io da te, mi è più comodo


Jake, è il mio fidanzato da qualche mese ma i miei non lo sanno e non devono saperlo conoscendo mia madre, lo inviterebbe tutti i giorni e quando è contenta per una cosa sa essere nonna Renèe e zia Alice insieme e quindi meglio di no. Papà invece, lo riempirebbe di domande anche le più imbarazzanti o peggio ancora lo caccerebbe via senza pensarci due volte come è già successo con Johnny, un mio compagno di classe solo per avermi fatto una carezza sulla guancia ha dato di matto!
Fortunatamente Jacob, questo è il suo nome, non viene a scuola con me, è di La Push, la riserva dei Quileute. Ci siamo conosciuti, tramite amici in comune
< Mamma, posso andare a dormire da Nenè? > chiedo a mamma mentre sta rimettendo in ordine i giocattoli di quella peste.

Quando avevo la sua età, mettevo apposto da sola i giocattoli...

< Si, certo vai pure >
Prima di andare preparo lo zaino: telo da mare, top bianco e mini gonna nera, che uso come copri costume al posto del pareo e sandali con il tacco. Dalla cabina armadio prendo un pigiama pulito e lo nascondo nella cassapanca sotto la finestra della mia camera e poi una bella doccia, nel mio bel bagno in camera.
Indosso, il mio costume preferito quello rosso, sopra i soliti jeans e la mia t-shirt preferita quella nera quella con il gattino glitterato, scarpe da ginnastica e posso andare.
Saluto mamma che è in cucina a preparare pane e nutella alla peste di casa < Ciao mà, io vado > si pulisce le mani sullo straccio accanto a lei e viene verso di me scoccandomi un bacio sulla guancia < Ciao. Domani a pranzo ci sono zia Alice con zio Jasper >
< Sarò a casa per pranzo > la mia zietta preferita.
Jason è preso a giocare alla plaustation < Tanto perdi! > lo saluto così e lui, permaloso inizia a piangere
< Io non perdo! Strega! > mi dice tirandomi la prima cosa che gli capita, colpendomi sulla spalla
< Renesmee, la pianti di dare fastidio a tuo fratello?! > è tornato papà e come al solito lo difende. Lui, mi tira gli oggetti addosso e ovviamente la colpa è mia!
< Ciao.. > mi limito a dire soltanto e me ne vado.
Nene, si che è fortunata! Ha un fratello grande che studia in un college a New York e due genitori che lavorano tutto il giorno e praticamente non ci sono mai e lei fa come vuole.
Arrivo da Nene, ci prepariamo io con i vestiti che ho messo nello zaino e lei sopra al costume bianco si mette una maglietta trasparente, dei short e lo stesso mio paio di scarpe. Un pò di trucco leggero per dare un pò di colore alla mia pelle bianca e siamo pronte per andare alla spiaggia di Port Angels!
< Nessie, cosa hai detto ai tuoi? > mi chiede mentre siamo sedute sul bus diretto alla spiaggia
< Che dormivo da te...tu cosa hai detto? > le dico mentre mi guardo due signori ne troppo giovani ci fissano...
< Beh.. io ho detto che dormiamo da Tiffany >
< Tra tutte proprio lei dovevi dire?! Da quella non ci dormo manco morta! >
Alla fermata, Jake è li che mi aspetta con i pantaloncini beige che gli ho regalato e mi sorride. Scendo di corsa dal bus e mi butto tra le sue braccia, baciando quelle labbra carnose che per una settimana mi sono mancate
< Ehi lupacchiotta! > mi solleva per i fianchi e gira su se stesso facendomi ridere
< Lupacchiotto mio! >
Alla festa, bevo qualche alcolico senza però esagerare non ho voglia di svegliarmi il giorno dopo più rincoglionita del solito e con un mal di testa atroce! Voglio godermi la festa restando lucida.
Ballo, davanti al falò, la musica spacca timpani il mio lupacchiotto mi guarda innamorato io rido, rido. Si avvicina, si mette dietro di me mettendo le sue mani sui miei fianchi, inizia a baciarmi il collo per poi salire e mordicchiarmi il lobo dell'orecchio < Andiamo in acqua > mi sussurra io riesco solo ad annuire scossa dai un brivido, non avevo freddo, ma avevo voglia di lui, di stare sola con lui... Lui, lui, lui e solo lui esiste per me come io, esisto per lui
< No, dai Jake! > voleva andare sempre più al largo
< Ci sono io con te... >
< No, è buio... >
< Fifona! > mi cantilena sfuzzandomi l'acqua in faccia
< Non sono fifona! > - lo spruzzo anche io - < Sto solo vedendo la realtà.. >
< No, hai solo paura altro che realtà >
< Va bene ho paura perchè è buio. Contento adesso?! >
< Si! > e inizia a giocare con le mie labbra, baciandole, leccandole e succhiando il mio labbro inferiore, piano piano arriva al mio collo, i suoi baci si fanno sempre più bollenti e mi rendo conto che sono pronta. Si, sono pronta per fare l'amore per la prima volta.
Jacob è la persona che amo più di ogni altra cosa. Quando sono giù mi basta sentire la sua voce, sempre allegra e solare o vedere i suoi sorrisi..mi fa tornare il buon umore.

Una volta dissi a mia madre di essermi innamorata lei mi rispose che essere innamorati è la cosa più bella che esiste e che lei nonostante siano passati 18 anni lei è ancora innamorata di papà, come se fosse il primo giorno. E la stessa cosa, a mio parere, vale anche per papà.

Usciamo dall'acqua e raggiungiamo una torretta dei bagnini, la più lontana dove possiamo coccolarci senza essere disturbati e continuamo quello che in acqua avevamo iniziato < Dove eravamo rimasti? > mi dice sorridendo
Faccio finta di pensarci e poi..poso le mie labbra sulle sue e la mia lingua inizia ad accarezzare le sue labbra. Lui, schiude un pò le labbra e le nostre lingue si trovano, si assaggiano come non hanno mai fatto prima. Le sue mani stringono i miei fianchi mi gira mettendomi con le spalle al muro, mentre le mie mani accarezzano i suoi capelli. Piano piano i suoi baci iniziano a scendere, dalla mia bocca arrivano al mio seno, mi slaccia il pezzo di sopra del costume lasciandolo cadere, baciando i miei capezzoli, mi mordo le labbra per soffocare un gemito ma non ci riesco più di tanto e allora mi lascio andare, siamo soli, lontano da tutti e da tutto.
Il suo amichetto, si fa sentire ed io timida, infilo la mia mano nei suoi boxer ed inizio a toccarlo, Jake fa lo stesso con me accarezza la mia intimità.
Con un gesto ci togliamo i costumi, restiamo nudi e ci guardiamo incerti su cosa dobbiamo fare, è la prima volta di entrambi..ma l'incertezza dura un attimo e ci ritroviamo stesi in terra a fare l'amore.
E'alba, abbracciati e sotto i nostri teli da mare, guardiamo il nascere del giorno < Ti amo > gli dico
< Io ti amo di più > mi risponde
< Di più io! > dico schioccandogli un bacio sul collo
< Ci amiamo alla pari > mi dice scherzando
< Vorrei che questo momento non finisse più... > dico mentre fisso il cielo e il sorgere lento del sole.
< Scappiamo e questo momento lo vivremo sempre >
< Sarebbe bello, ma è inutile ci prenderebbero subito.. >
< Hai poca fiducia nel tuo lupacchiotto?! >
< No, ma ti ricordo che ho un nonno poliziotto > - ispettore capo della polizia per essere precisi - < Una volta sono già scappata! Ma avevo 6 anni e volevo andare alle giostre e siccome non mi ci potevano portare, ci sono andata da sola > sorrido al ricordo
Ci rivestiamo e andiamo a fare colazione, insieme agli amici, al bar davanti alla fermata del trenino, finito di mangiare 2 cornetti al cioccolato e una tazza di cappuccino con schiuma di quelli che piacciono a me, torniamo a Forks.
Jake e Quil, prendono la macchina e vanno a casa, mentre io e Nene, prendiamo il bus che ci porta a casa sua dove lei scende ed io continuo la corsa fino a casa mia tutta felice della notte appena trascorsa... ma la mia felicità dura poco.
Davanti la porta di casa, sento arrivarmi un schiaffo < Non lo fare più! > è mio padre
< Cosa ho fatto, stavolta? > chiedo ma se aspetta che mi metta a piangere si sbaglia di grosso. Nessuno mi può togliere la mia felicità!
< Lo sai bene... dove sei stata.. > la sua non è una domanda ma io rispondo come se lo fosse
< A dormire a casa di Nene e mamma lo sapeva.. >
< Non sei stata da Nene, ma a Port Angeles, se eri li... >
< Si, sono stata li, alla festa in spiaggia e non riesco a capire qual'è il problema per voi se vado li!? > chiedo con calma apparente anche se avrei voglia di urlare non lo faccio.
Papà stringe i pugni e alza gli occhi al cielo borbottando qualcosa che io, però, non riesco a capire e sinceramente neanche mi interessa. Mamma arriva, si affianca a suo marito e gli accarezza un braccio, lui si gira e le sorride
< Renesmee, eravamo in pensiero... > - mamma che con la sua calma, cerca di spiegare le cose - < il collega di tuo padre Sneak, ti ha visto a Port Angeles. Ti abbiamo chiamato al cellulare ma non rispondevi, la madre di Nene ha detto che lei era a dormire Tiffany e così è venuto a cercarti... >
< Ma tu, non c'eri! > continua papà arrabbiato
< Io ero...ero... > non lo dico con chi ero, tanto non capirebbero. Prendo e salgo su in camera mia, sbatto la porta chiudendola a chiave e inizio a piangere.
Lo schiaffo che mi ha dato papà, il primo da quando sono nata, inizia a farmi male adesso vado verso lo specchio per vedere se mi ha lasciato il segno no, non c'è.
Decido di farmi una doccia per togliermi la sabbia e la salsedine, accendo lo stereo e alzo il volume fino al massimo, così le note di "Supermassive Black Hole" dei Muse posso sentirla anche sotto la doccia, fregandomene se è troppo alta o da fastidio, non ho voglia di pensare a niente e nessuno, sono troppo arrabbiata con i miei, sono riusciti a mandare in frantumi la mia felicità.
Sotto la doccia, mi accorgo di aver un succhiotto su un seno, sorrido anzi rido me lo ha lasciato Jacob...anche quando non c'è, trova il modo per farmi sorridere lo amo...

Stamattina mi ha proposto di scappare insieme...io gli ho detto di no, sono una stupida. Ora gli mando un messaggio e gli dico di scappare insieme. Io e lui soli soletti

< Nessie, è pronto in tavola > è mamma che bussa alla mia porta
< Non ho fame! >
< Ti ho preparato la pasta che piace tanto a te.. > sempre la solita, quando poi si pente di quello che ha fatto cerca di farsi perdonare cucinandomi i miei piatti preferiti, ma non lo capisce che non ho bisogno di cibo?!
< Non mi interessa! Ho detto che non ho fame! > rispondo ancora più acida e qui somiglio a zia Rosalie, così dicono
Indosso le prime cose che trovo nell'armadio un paio di pantaloncini e una canottiera e mi butto sul letto a fissare il soffitto, nello zaino accanto a me cerco il cellulare, ho voglia di sentire Jake...ma non lo trovo < Ecco l'ho perso! >
< Principessina... apri la porta?! > se prima era mamma ora è il turno di papà, logico. Mi chiama anche come mi chiamava da piccola
< No. Vattene! >
< Voglio solo parlarti e ti chiedo scusa per prima, non volevo... > non lo lascio finire
< Vattene! Sono io che non voglio parlare >
Qualche minuto dopo sento bussare alla mia porta < Nessie, sono io zia Alice.. > - a lei apro la porta ma solo a lei. - < La mia nipotina preferita, che non è scesa a pranzo.. >
< Zia.. >
< Mi devi spiegare un pò di cose..se non eri sulla spiaggia e soprattutto con chi eri? > mi chiede con il suo solito tono complice si ma la mia complice
< Sono stata con Jacob...tutta la notte > le dico
< Jacob, il tuo ragazzo... > - annuisco - < Lo sai che devi farmelo conoscere. La zia, lo deve conoscere prima dei genitori. > dice scherzando facendomi la linguaccia
< Ieri, è stata la notte più bella, meravigliosa della mia vita > con aria sognante e persa nel ricordo della notte precedente le racconto tutto
< La mia nipotina è diventata una donna e allora... > - tira fuori una grande scatola da una busta - < Tieni è per te. L'ho comprato a Roma.. > zia Alice e zio Jasper, si sono sposati un mese fa e come viaggio di nozze lo hanno trascorso in Italia
< Zia ma è bellissimo! > mi ha regalato un vestito corto (qualche cm sopra il ginocchio), monospalla con la bretellina argentata, color blu cobalto con in vita una fascia nera
< Provalo! >
Sto per spogliarmi quando entra mia madre, ovviamente senza bussare, con il telefono in mano < Nessie è per te > - dice porgendomi il telefono - < E' Jacob > dice a voce bassissima.
Le strappo il telefono dalle mani e mi chiudo in bagno < Pronto? > dico
< Lupacchiotta, hai scordato il cellulare nel mio zaino.. >
< Credevo di averlo perso.. > sorrido
< Ti serve subito o te lo prendi domani? > faccio finta di pensarci
< No, mi serve per questa sera... se no prima di addormentarmi come faccio a darti la buona notte? > dico mentre con un dito arriccio una ciocca di capelli
< Giusto! Allora... >
< Ci vediamo al confine tra Forks e La Push > mi sarei fatta accompagnare da zia Alice
< Non sto a La Push..sto a pochi km da casa tua, quindi se tra dieci minuti scendi te lo do >
< Ok lupacchiotto! >e attacchiamo.
Esco dal bagno e trovo mamma sorridere e zia con il vestito in mano, lo prendo e lo indosso < Ti sta una favola! > esclamano entrambe e in effetti mi sta benissimo.
Scendo di corsa le scale e vado a ringraziare anche zio Jasper del regalo, mentre papà mi guarda a bocca aperta, meravigliato sembrava non avermi mai visto con un vestito
< Grazie zietto! > e gli schiocco un bacio sulla guancia, scompigliando poi la sua "criniera" bionda
< Hey! non scompigliare i miei capelli! > - la mia risposta una linguaccia - < Comunque sei una favola... Edward, attento che fra qualche anno se continua ad essere cosi bella qualcuno te la porta via.. > io arrissisco e abbasso la testa

Quel qualcuno già c'è...e chissà se sarà per sempre lui..

< E già, ho una figlia bellissima... > - dice papà abbracciandomi, mi scansai da lui e credo ci rimase un pò male e uscii fuori - < Dove vai? > sento che mi chiede ma a rispondere fu mamma
< Va fuori in giardino... credo, ad aspettare una persona... > mi fermo dietro la porta accostata ad ascoltare, tanto se arriva Jake lo vedo
< C'è qualcosa che non so...e che dovrei sapere? > chiede papà
< No, a quanto so io..niente... > questa è zia Alice a rispondere.
In lontananza vedo la Golf del mio lupacchiotto arrivare e mi affretto ad uscire fuori dal cancello.
< Wow! > è la prima cosa che mi dice non appena scende dalla macchina e viene verso di me
< Ti piace? E' un regalo di mia zia >
< Dire che mi piace è poco..sei meravigliosa! > mi abbracciò e mi diede un bacio leggero sulle labbra che io ne approffittai per approfondire di più quel bacio
< E' ancora valido l'invito a scappare? > gli chiedo
< Si, tutto quello che vuoi.. > mi sussurra all'orecchio facendo scorrere un brivido lungo la schiena. Con lui andrei ovunque anche sulla luna, basta che siamo soli io e lui, il resto non conta.
< Aspetta un attimo qui, devo farti conoscere una persona.. > e vado via.
In casa, vado direttamente da zia, che sta parlando con mamma in cucina < Scusate... > dico prendendo per un braccio zia e portandola fuori nonostante i sui "Hey!"
Fuori, davanti a Jacob < Zia, questo è Jacob! > - faccio le presentazioni - < Jacob, questa è zia Alice! >
< Finalmente ti conosco... > - dice la mia zietta mentre lui sorride imbarazzato - < Non fa altro che parlare di te >
< Zia! > dissi dandole un buffetto sul braccio
< E' la verità... Comunque che ne dite di entrare?! > mi girai e vidi i miei e zio Jasper affacciati alla finestra, non appena si accorsero che li stavo guardando fecero i vaghi.
Dopo molta mia, incertezza insieme a zia e a Jake entrammo in casa. La prima a venirci incontro fu mamma < Ciao, io sono Isabella la mamma... > disse tutta sorridente
< Salve, io sono Jacob... >
< Un amico > mi affretto a dire e sento zio bofonchiare
< Si, si proprio un amico >
< Jake, lui > - andando vicino - < E' zio Jasper. E lui... > - indicando papà - < è mio padre >
< Ciao, io mi chiamo Edward > dice sorridendo e tendendo la mano verso Jacob che accetta volentieri
< Ehi! ci sono anche io! > quel mostricciattolo di mio fratello che sbuca da non so dove
< Lui è Jason, il fratellino > dice papà scompigliando i capelli a Jason
< Jacob, vuoi qualcosa da bere? Thè freddo, coca - cola, aranciata, succo di frutta, latte e menta, orzata... > mia mamma, da brava padrona di casa inizia ad elencare tutta la dispensa in cucina
< Un bicchiere di thè va benissimo, grazie! >< E tu, Nessie..e voi? >
< Io, mamma il thè anche io >
Nel frattempo che mamma era in cucina a preparare da bere per tutti, iniziò l'interrogatorio quello che io volevo evitare...tra papà e zio, con le domande ci davano sotto. Le domande erano le solite e classiche domande, credo, che un genitore fa al ragazzo della propria figlia.
Fortuna, che poi a Jake squillò il telefonino ed era suo padre e doveva tornare a casa...così l'interrogatorio fu finito.
Lo accompagnai alla sua macchina < Scusali... > gli dico, riferendomi a quei due
< Hanno ragione ha farmi tutte quelle domande, in casa hanno uno splendido bocciolo di rosa... > mi sfiora le labbra, mentre la mia lingua sfiora le sue labbra.
Saluto Jake, e già mi manca, rientro in casa ascolto le impressioni che ha fatto il mio lupacchiotto alla mia famiglia < Bravo ragazzo > è il parere comune di papà e zio.
< Che ragazzo dolce e gentile > mamma e zia. Anche zio e zia vanno via.
Dopo cenato, sto andando in camera mia quando mio padre < Principessina vieni un pò qui... > - mi avvicino - < E' da tanto che non passiamo una serata tutti qui insieme... > mi siedo accanto a lui poggiando la mia testa sul suo petto e lo abbraccio, come facevo quando ero piccola e volevo le sue coccole e papà inizia ad accarezzarmi i capelli
< Domani, Nessie, andiamo al circo quello con gli animali... > dice mamma, io sorrido perchè sanno che adoro gli animali
< Con chi ci andiamo? >chiedo
< Solo noi quattro > - dice papà - < Partiamo domani mattina presto quindi ora tutte e due a nanna! >
Dopo essermi messa il pigiama e assicurata che i miei non sono in vista entro nella cameretta di mio fratello< Jay..domani è l'anniversario di nozze di mamma e papà > dico sedendomi sul letto accanto a lui
< Si lo so e cosa vuoi!!? >
< Domani mattina ti va di preparare la colazione a tutte e due? >
< Va bene... >
< Buona notte Jay > gli dico.
La mattina seguente, mi sveglio più presto del solito, i miei ancora dormono...scendo giù in cucina ed inizio a preparare tutto, la spremuta d'arancio, il latte, le fette biscottate con la marmellata e alcune con la nutella, sciacquo un piccolo vaso e lo riempio con i fiori che di nascosto mi sono fatta portare dal mio vicino di casa.
Sono indecisa se sistemare il tutto su un vassoio e portare la colazione in camera ai miei o portarla a Jason e lasciare che i due "sposi" fanno colazione da soli in cucina...

No, facciamo colazione tutti e quattro insieme visto che è da parecchio che non la facciamo

Vado a svegliare Jay che insieme andiamo a svegliare i nostri genitori < Dormiglioni sveglia!! > grida Jay e prende la rincorsa per poi buttarsi sul letto
< Ma...ma cos'è tutto questo macello?! > chiedono in coro
< Dobbiamo andare al circo! > risponde Jason
< Jay, vieni qui e lasciali vestire... e fra 5 minuti vi vogliamo giù in cucina! > dico io con finto fare autoritario.
Una volta scesi giù in cucina, mamma vedendo la tavola imbandita e me hai fornelli intenta a preparare le frittelle, si commosse, papà restò a bocca aperta non si aspettava una cosa del genere...
< Tanti auguri!!! > urliamo io e mio fratello in coro per poi buttarci tra le loro braccia
< Grazie! > rispondono loro.
Finita colazione vado a prendere la busta con i regali a mamma una borsa nuova, quella che voleva e a papà un nuovo paio di occhiali da sole, rimasero contentissimi ma le sorprese non erano finite perchè anche loro ci avevano fatto dei regali a me una nuova macchina fotografica e a Jason una console portatile con un gioco dentro che desiderava da tempo.
Alla fine ci prepariamo e andiamo a Tacoma oltre al circo andiamo al luna park e torniamo a casa a notte fonda, stanchi ma felici perchè ci siamo divertiti un mondo!

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Capitolo 2
*** Lupacchiotto & Lupacchiotta ***


La storia "Amore e famiglia" era nata come One - shot, ma leggendo i vostri commenti che vi ringrazio mi avete convinto a farne una seconda parte e potete capire già dal titolo di cosa e chi parlerà..
Alla prima parte o primo capitolo, ho cambiato nome e si chiama Nessie, "Amore e famiglia" è il titolo di tutta la mini - ff
Prima di farvi leggere il capitolo volevo dirvi che ci sarà una terza e ultima parte ma voi dovete capire di cosa si tratta...sono curiosa di sapere se avete indovinato o no. Buona lettura


Lupacchiotto & Lupacchiotta


Sono davanti allo specchio di camera mia a litigare con i miei capelli, non so come sistemarli
< Mammaaaaaaaaa!!! > urlo disperata e lei corre
< Cos'è successo?! >
< Non so come mettere i capelli! > - le dico disperata e lei ridacchia - < Non c'è niente da ridere! Devo andare da Jake e sono in ritardo! > sto per mettermi a piangere.
< Tranquilla, ora li sistemiamo... > mi fa sedere sulla sedia della scrivania e inizia a sistemare quel cespuglio rosso di capelli che mi ritrovo.
Dopo circa mezz'ora sono pronta, i capelli li ho raccolti in una coda di cavallo lasciando libere alcune ciocche di capelli ai lati e arricciati leggermente con l'arriccia capelli. Il vestito è quello che mi ha regalato zia Alice, le scarpe argentate che ho comprato l'altro giorno con mamma, la borsetta nera e sono pronta.
< Nessieeeeeeee! > mio fratello, tutto sporco di terra che corre verso di me perchè vuole abbracciarmi e papà, sporco di terra anche lui (un pò meno del figlio) che se la ride
< Non osare avvicinarti mostriciattolo! > - gli dico afferrando un pupazzo "Gormiti" e facendo segno di romperlo e lui si ferma - < Tu, monta in macchina e accompagnami a La Push! > ordino a mio padre
< Non potrei farmi prima una doccia?! >
< No, è in ritardo! > mamma dalle scale con in mano il suo copri spalla bianco perla, quello che indossò al ballo della scuola quando si fidanzò con papà - < Nessie, tieni. Lo sapevo che un giorno ti sarebbe servito.. >
Papà sorride gongolante, poi appena gli passo accanto < Non uscirai certo vestita cosi tu, eh?! >
< Certo, che esco cosi. Perchè sto male? >chiedo preoccupata, mi fido del parere di mio padre.
< No, stai benissimo..ma non mi piace che i ragazzi ti mettono gli occhi addosso! >
< Papà ma sto con Jacob e ti assicuro che nessuno si avvicina.. > dico mentre in macchina controllo, dallo specchietto davanti a me, il lip gloss è apposto
< Appunto Jacob! Spero che tu... lui...non... > vedere papà impacciato era divertente
< Non capisco...cosa vuoi dirmi... > avevo capito benissimo, ma facevo la vaga
< Tu, sei ancora la mia Princepessina che quando si fa male, viene a farsi coccolare da me, vero? > l'epoca in cui mi sbucciavo le ginocchia e andavo a piangere da lui è passata da un pezzo!
< Papà, tranquillo sono ancora vergine! > il mentire e non farsi sgamare è una caratteristica Cullen. Non mi piace mentire, ma se è per farlo stare tranquillo mi sta bene.
Davanti casa di Jake, dove è seduto in veranda e mi aspetta < Signor Cullen > saluta venendoci incontro
< Jacob > - lo saluta lui - < Mi raccomando divertitevi e non fate troppo tardi ok? >
< Ok! Ciao papo > monta in macchina
< Lupacchiotta, guarda cosa sono riuscito a costruire... > mi porta nel suo capannone, dove passa la maggior parte delle giornate, è molto grande che qualche volta ci organizza delle feste, il capanno non è vicino alla casa.
Arrivati al capanno, mi fa chiudere gli occhi e mi porge una scatolina in mano la apro... < Ma è...è... bellissimo! > è un braccialetto con il ciondolo scolpiti due lupi che si baciano
< Lupacchiotta & Lupacchiotto... > - mi dice mentre mi sfila il braccialetto dalle mano e me lo allaccia al mio polso sinistro
< Lo hai fatt tu? > chiedo
< Si, con le mie mani e ci mancava poco che mi tagliavo un dito... > non lo faccio finire di parlare che inizio a baciarlo, gli mordicchio e succhio il labbro inferiore
< Mmmmmh... mi fai impazzire... > mi sussurra all'orecchio e infila le sue mani sotto al vestito stringendo le mie natiche
< Tu mi fa morire... > con voce rotta dal piacere, bastava una sua carezza a farmi impazzire, inclinando la testa all'indietro.
Con una mano mi abba la bretellina del vestito portandola a metà braccio, con una mano cerco di arrivare alla lampo dietro la mia schiena ma me lo impedisce < Ci penso io... > mi dice continuando a baciarmi.
Le mie mani, veloci, gli sbottonano la camicia senza maniche che cade a terra e gli bacio i suoi addominali che si stanno formando...
Mi prende in braccio e mi porta sul divanetto, sotto la finestra e facciamo l'amore, senza più paura, timidezza o malizia che c'era durante le nostre prime volte è passato quasi un mese da quel giorno ma il ricordo è vivo dentro di noi...

Jake, mi dice che una notte di queste mi riporterà su quella spiaggia, su quella torretta e faremo di nuovo l'amore e poi abbracciati riguarderemo l'alba...ma è impossibile, perchè ho promesso ai miei che non sarei più andata la sera a Port Angeles.

A svegliarci dal nostro sonno, è il clacson della macchina di Paul, il fidanzato di Rachel, la sorella di Jacob. Ci vestiamo, in fretta e furia e come se niente fosse usciamo da li < Lupacchiotta, ti va se andiamo a piedi alla festa? > - io annuisco - < Sai, è qui vicino e prenderla e stare tre ore a cercare parcheggio mi scoccia.. > mi dice guardandomi con la faccia da cucciolotto tenerone
< Tranquillo... >
Scendiamo giù verso il mare dove tutti i Quileute erano radunati per festeggiare il patrono di La Push, dalla leggenda che mi raccontò una sera il papà di Jake

Secoli fa, la tribù di La Push, fu attacata da diversi e molti nemici. Un giorno, un grosso lupo argentato venne in loro aiuto, salvandoli dalla morte certa perchè stavano perdendo, avevano perso tutto. Per ringraziarlo decisero di tenerlo con loro...fino a che non morì.

I miei occhi cominciarono a brillare alla vista di tantissime bancarelle, piene zeppe di ogni cosa dai dolciumi ai giocattoli fatti a mano, passando per i vestiti, borse, scarpe e oggettini vari < Lupacchiotto...guarda che bella borsa! > davanti ad una borsa fatta a mano tutta colorata che con la maglietta arancione...una favola
< Uhm carina! > il solito gusto degli uomini
< Scusa.. > - chiedo al "commesso" - < potrei vedere quel vestito a righe? > indico il vestitino attaccato in alto accanto a lui.
Lo provo, poggiandolo con le mani sopra di me, non stando in un negozio non c'è il camerino di prova, vedo che è più corto di quello che indosso. Mi giro verso Jacob e gli sorrido
< No, è troppo corto e poi ti guardano tutti... >
< Tranquillo, non ho intenzione di comprarlo... volevo solo vederlo > in realtà mi piaceva ma era troppo corto per i miei gusti. Abiti troppo corti li uso solo per andare al mare o per dentro casa e quel vestito non era fatto per nessuna delle due cose..
Alla bancarella con il tiro al bersaglio < Lupacchiotta, voglio prenderti quel peluche di lupo >
< Grazie! Ma devi fare centro al primo colpo, c'è scritto >
< Tu, non preoccuparti ai tiri sono un mostro di bravura! > sorride e lo stesso anche io
< Allora prendilo > lo bacio
Un tiro, la palla va fuori;
Secondo tiro, la palla tocca il bersaglio ma cade non rimane attaccata;
Terzo tiro, la palla va fuori ancora;
Arriviamo al quindicesimo tiro che la palla rimbalza da pertutto ma centrare il bersaglio è fuori discussione.
Ed io rido < Jake, dai rinuncia...lo vedi che non ci riesci? > dico con le lacrime agli occhi
< No, ho detto che ti prendevo quel lupo e te lo prenderò! > è inremovibile...
Alla fine, dopo il ventesimo tiro, il padrone del gioco esasperato ci regala questo benedetto lupo. < Hai esasperato quel povero signore! > affermo sorridendo poggiando poi la mia testa sul suo braccio
< Ma ne è valsa la pena! Ho fame che ne dici se ci fermiamo a mangiare qualcosa? >
Ad un banco ci fermiamo a comprare dei panini, patatine fritte e due lattine di coca cola e andiamo a mangiare su alla scogliera. Li non c'è nessuno e possiamo stare soli, lontano dalla confusione.

Nessie, sto sulla scogliera
con una ragazza bellissima e non so cosa fare..
cosa mi consigli?


Mi è appena arrivato un sms, leggo chi è il mittente "Lupacchiotto" e sorrido ma quando leggo il suo contenuto ci rimango male

Stronzo!


Solo dopo averlo inviato, mi rendo conto di dove mi trovo e che la "ragazza bellissima" sono io...mi mordicchio il labbro inferiore
< Come?! Io ti dico che sto qui con te e tu che fai mi dai dello stronzo?! > si è offeso. Incrocia le braccia al petto e mi da le spalle
< Scusa... non pensavo a dove stiamo... > - mi avvicino mettendomi in ginocchio dietro di lui prima gli bacio il collo e poi salendo gli mordicchio il lobo dell'orecchio - < Stavo pensando ad oggi pomeriggio... >
Gira la testa e il suo broncio è sparito sorride, mi sposto indietro e mi mi sdraio a pancia in su poggiando la testa sul lupo appena vinto e gli sorrido maliziosa...
Lui, si avvicina...mi scansa una ciocca di capelli dal viso e inizia a baciarmi mentre le mie mani gli accarezzano i capelli. Mise una sua mano sotto il vestito, accarezzandomi piano e gambe fino ad arrivare li, nella mia intimità < Ahhh... > - continua ad accarezzare.. - < Toglimi gli slip > gli dico in preda al piacere e lui me le toglie..
E' in ginocchio davanti a me, io mi siedo e gli slaccio i pantaloni insieme ai suoi boxer finchè il suo "amichetto" non è davanti a me. Dalla tasca dei suoi pantaloni, prendo un profilattico, ho voglia di sentirlo ancora dentro di me....
< Mio padre, crede che io e te non abbiamo mai fatto niente... > dico abbracciata a lui mentre osserviamo le stelle
< Non glielo hai detto? >
< No, perchè è una cosa mia...nostra personale e poi gli prenderebbe un coccolone! Fa tanto il giovanile, ma sotto sotto è antico, vecchio stampo! > ride
< Mi sembra di vedere mio padre.. per lui, una ragazza anzi sua figlia deve fidanzarsi a vent'anni mentre io a sedicianni va bene..>
< Quindi Rachel, frequenta di nascosto Paul? >
< Esatto! >
Siamo abbracciati stretti stretti quando mi squilla il telefonino < Nessie, sono le due e mezza, quando hai intenzione di tornare a casa? >
< Stiamo andando a prendere la macchina... >
In auto, davanti casa mia < Lupacchiotto, grazie della serata... > lo bacio leccandogli le labbra e lui fa lo stesso.
Entro in casa, con le scarpe in mano e il lupo nell'altra mano < Non c'è bisogno che ti toglievi le scarpe > papà accendendo la luce
< Pensavo dormivate.. > mi giustifico, che poi pensavo che solo mamma fosse sveglia
< Uh che bel lupo! > mamma uscendo dalla cucina con una tazza contenente una tisana.
< Ancora quei doloretti allo stomaco? > chiede papà preoccupato.
< Si, ma ora passano.. > mamma sempre tranquilla...
E' da qualche giorni che mamma accusa dolori alla pancia, ma lei è tranquilla dice che non è niente ma intanto fa preoccupare me e papà.
< Domani mattina, vieni in ospedale con me e ti fai visitare.. >
< Ma... >
< Non vado in piscina con Nene o se no, Jay viene con me > dico mentre nella mia testa già sto rinunciando ad andare in piscina e portarmelo appresso
< Visto problema risolto! > papà alzando le spalle - < Buona notte bellezze mie > ci saluta così e va in camera sua. Io faccio lo stesso andando nella mia.
Nene, mi ha dato buca deve andare con i suoi per qualche giorno a Miami a casa di amici di famiglia. Mamma e papà sono usciti, già da un pò ed io nel frattempo che aspetto il mio lupacchiotto metto apposto la casa ma quel dispettoso di Jason si diverte a mettere in disordine < Jay bastaaaaaaaaaa!!!! > urlo in preda ad una crisi di nervi.
Fortuna che mamma ha telefonato a zia Rose e lo zio Emmett, insieme a Nicolas, il mio cuginetto di cinque anni sono venuti a prendere il teppista di casa e lo portano alle giostre con loro ed io ho casa libera.
Con Jake passiamo la mattinata nella piscina di casa a farci il bagno e a coccolarci < Questo costume bianco ti sta da Dio... > dice mentre una sua mano cerca di slacciarmi il reggiseno
< Non ci provare... > sorrido
< Perchè? Siamo soli ed io ho voglia di te >
< Prima di devi prendere.. > iniziamo cosi a giocare a rincorrerci e a spruzzarci l'acqua addosso
< Presa! > grida abbracciandomi da dietro baciandomi una spalla
< Non vale! > dico ridendo mentre cerco di sfuggire alla sua presa
< Vale eccome, non hai specificato niente hai detto solo prendimi > mi gira verso di se
< Puoi prendermi come e quando vuoi.. > gli sussurro sulle labbra
Usciamo dall'acqua per continuare quella piccola e dolce effusione quando sento la ghiaia scricchiolare, segno che mamma è tornata, mi lego l'asciugamano addosso e vado a salutarla con lei c'è nonna Esme. Entrambe sorridono ma nessuna delle due vuole dirmi il motivo < Ragazzi perchè non andate a pranzo al Mc donald's? > ci dice mamma.
Io e il mio lupacchiotto andiamo al Mc di Port Angeles, di giorno posso andarci, e poi al cinema dove vediamo "Remember Me", il film con il mio attore preferito.

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Capitolo 3
*** La famiglia si allarga! ***


Ecco il terzo e ultimo capitolo di questa mini-storia, che ammetto, mi sono divertita a scrivere.
Vedere Edward e Bella, umani e soprattutto genitori di una figlia adolescente è stato curioso e divertente! Ma è stato anche abbastanza difficile scrivere perchè io a differenza della protagonista, ho solo una sorella più grande.
Volevo ringraziare tutte le persone che hanno seguito questa storia, che hanno o non hanno recensito.
Buona lettura



La famiglia si allarga!


Aprile, aula di biologia < L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico, conosciuto come DNA, è un acido nucleico che contiene.... > - sta spiegando il professor Stone, mentre io e Nene, dall'ultimo banco sfogliamo la nostra rivista preferita "Magazine" - < Signorina Cullen, cosa contiene il DNA? >
< Non lo so, prof. Non dovrebbe spiegarlo lei? > chiedo mentre nascondo veloce la rivista sotto il banco
< Ma come, suo padre è medico come suo nonno e dovreste saperlo... > ma questo crede che le informazioni di un mestiere si passano da padre in figlio attraverso lo spermatozoo che fa centro nell'ovulo?!
< Prof, quando sono nata, mio padre frequentava l'università ma io non andavo certo a lezione con lui, restavo a casa con mia madre, ero appena nata. > questo ce l'ha con me, ogni volta trova qualcosa...
< Non intendevo questo, volevo dire che poteva chiedere a suo padre qualcosa visto che sapeva che avrei spiegato questo. >
< Prof, veramente lei ha detto che oggi interrogava... > si intromette Tiffany
< Signorina Newton, nessuno le ha chiesto niente...ma stavo parlando con Cullen.. >
< Ha ragione, mi scusi.. > meglio dargli ragione se no, va a finire che vado per la terza volta dal preside in una settimana e sempre per colpa di questo prof del cavolo. E poi, come si dice la ragione è dei cornuti!

Toc! Toc!

La signora Oscar, la segretaria migliore che ci sia a detta non solo mia ma di tutta la scuola, consegna un foglio al professore < Renesmee Cullen, a quanto pare devi andare via.. > dice il prof con tono un pò sull'acido.
Preparo il mio zaino in silenzio e con il sorriso sulle labbra mi affretto ad uscire, se dovevo uscire prima c'era solo un motivo... < Arriverderci! > saluto ed esco fuori, dove ad aspettarmi c'è zia Rosalie.
< Mi ha chiamato qualche minuto fa tuo padre e ha detto che stava portando Bella in ospedale...è il momento.. >
< Ma le si sono rotte le acque? Che ti ha detto.. > chiedo in preda all'emozione pensando che fra qualche ora nascerà una Cullen..
< Non lo so, Edward quando è agitato parla a tozzi e bocconi! > e già mio padre è fatto così.
In ospedale, davanti alla stanza di mia madre ci sono nonna Esme e nonna Renèe e zia Alice, le saluto e mi dirigo verso la porta dove sta mia madre. Apro la porta e davanti a me trovo una scena un pò imbarazzante ma solo per me, mia madre stesa sul letto e mio padre seduto accanto a lei che si baciavano teneramente.
La scena, vista da un estraneo può sembrare tenera, due innamorati che si baciano non c'è nulla di male, ma vista da una figlia... abituata a vederli scambiarsi davanti a noi figli un bacio frettoloso, a fior di labbra fa strano..

Se non c'era il pancione di mezzo, credo che non si sarebbero fermati al bacio ma sarebbero andati oltre. Va beh... neanche sarebbero stati qui ma a casa ed io sarei a scuola sotto le grinfie del prof "dovresti saperlo".. no. no ringrazio mia sorella che deve nascere allora

Non si sono accorti del mio arrivo, ma è meglio che faccia qualcosa prima che entri qualcuno..
Apro di poco la porta e la chiudo facendo rumore < Dov'è la mia sorellina? > dico a voce abbastanza alta da farli girare.
< Ma non devi essere a scuola, tesoro? > mi chiede mamma, rossa in viso
< Già cosa ci fai qui.. non dirmi che hai dinuovo... > papà un pò indispettito
< Tranquilli non ho fatto sega a scuola. Mi è venuta a prendere zia Rose, non appena papà l'hai chiamata > - stava per dire qualcosa - < Avevo un accordo con le zie.. sapevo, pà che tu non mi avresti detto nulla se sarebbe successo mentre ero a scuola.. > mamma annuiva, sa che avevo ragione
< Non è vero! Ti avrei fatto chiamare per dirti che Bella... > cercò di giustificarsi papà
< A me risulta che quando è nato Jason io, ero presente quindi... > dico con aria risoluta e incrocio le braccia
< Si, è vero ma è perchè non sapevamo a chi lasciarti > disse mamma
< Infatti, mi avete lasciato con quell'infermiera.. mi avete traumatizzato! >

Tarda notte, svegliata malamente e frettolosamente da un papà super agitato < Nessie, Principessina svegliati dobbiamo andare > disse urlando e strattonandomi e infilato il cappottino quello mio preferito, sciarpa e cappello e di corsa in ospedale in auto con mamma che diceva < Non correre così veloce! > ma papà niente correva come un pazzo, ma non la stava ascoltando. Io, dietro che vedevo mamma nascondere le fitte di dolore e papà correre in quel modo, ero impaurita- < Va tutto bene, piccola > mi ripeteva mamma.
In ospedale, saliamo nel repartò maternità, papà e mamma entrano in una stanza e a me lasciano fuori con un'infermiera che teneva gli occhi fissi su di me e non potevo fare e dire niente che mi sgridava < Non ti muovere! > - < Tra poco viene papà > I primi, parenti ad arrivare furono nonno Charlie e nonna Renèe, seguiti da nonna Esme e nonno Carlisle. Qualche ora dopo, nacque quella peste di Jason ed io andai a casa di nonno Charlie.


Rimasi li, nella stanza con loro finchè Kristen non decise che era il momento di venire alla luce. Vedere un parto dal vivo non era tra i miei programmi, mi era bastato due anni fa il filmato visto a scuola su un parto in diretta...brrrr!
Sono seduta, in sala d'attesa con tutta la mia famiglia ad aspettare che qualcuno da quella stanza esce e dice qualcosa, ma le uniche persone che si vedono sono solo due infermiere che entrano ed escono da quella stanza.
Finalmente la porta si apre e esce papà con un piccolo fagottino fra le braccia, inutile dire che le prime ad accorre fummo io, le zie e le nonne < Ciao piccolina.. > dico sorridendo e lei allunga il suo piccolo braccio come a darmi la sua piccola mano.
Papà, con la piccola tra le braccia si avvicina a Jason, seduto su una poltroncina con gambe e braccia incrociate e l'espressione arrabbiata < Ciao Jay, sono Kristen la tua sorellina > dice papà chiandosi per fargliela vedere
< Chissene importa! > da una spinta a papà e corre via. Ovviamente, toccò a me rincorrerlo e lo trovai seduto su un muretto fuori dall'ospedale
< Jay, perchè sei andato via così? Lo sai, papà c'è rimasto male... > dico sedendomi accanto a lui sul muretto
< Non mi interessa.. io quel marmocchio non lo voglio a casa mia! Gordon, mi ha detto che da quando è nata la sorellina, i suoi genitori non gli vogliono più bene...e io non voglio che succede anche a me! > Gordon, uno dei compagni di classe di Jason, antipatico e un terremoto peggio di mio fratello e mio cugino Nicolas messi insieme e con la "puzza sotto il naso" che non mi meraviglio da chi abbia ripreso..
< Ma lui, mica ha una sorella più grande! Tu si, invece.. Se ti dico che mamma e papà ti vogliono sempre bene devi credermi... > mi guardava sospettoso
< Non ti credo.. >
< E fai male, lo sai? Se mamma e papà quando sei nato tu, non mi volevano più bene stai tranquillo che io me ne ero già andata via da un pezzo. Dove sarei andata però non lo so... ma se sono qui.. > guarda cosa mi tocca dire a mio fratello...Quando è nato Jay, non ho mai pensato che i miei non mi volessero bene, anche perchè il loro affetto me lo hanno e me lo dimostrano tutt'ora.
< Va bene ti credo > mi dice dopo averci pensato attentamente.
Saliamo su, nella stanza di mamma, dove riunita c'è tutta la famiglia < Ciao mamma > saluta Jay andandole a dare il bacietto e lo stesso faccio anche io.
< Ciao papà e scusa per prima > gli dice e anche a lui gli da il bacietto, poi guarda me - < Fatto! Ora possiamo andare?! >
< Dove dovete andare? > ci chiede mamma
< Nessie, mi ha promesso un gelato adesso > e sottolineò bene la parola adesso
< Julia, Nicolas venite con noi? > i nostri cugini.
< Mi raccomando...a cena stiamo da nonna Esme > disse papà e insieme a mio fratello e ai miei cugini andammo al bar.


Sono trascosi tre mesi, da quando Kris è nata. Siamo tutti alla villa in campagna di nonno e nonna Cullen.
E' una bella giornata di sole e mentre i grandi sono seduti a tavolino a parlare chi di sport e motori e chi di spesa e faccende domestiche io e mia cugina Julia ce ne stiamo sdraiate sull'erba sotto ad albero a parlare di cose nostre: i ragazzi, i nostri per l'esattezza: Jacob e Max; di musica, cinema, vestiti < July, ti va di fare una passeggiata in bici? > chiedo ero stufa di stare seduta li, in giardino
< Ok, andiamo a dirlo a loro >
Mentre ci avvicinavamo al tavolo, sentii Kris piangere e papà sgridare Jay, ne aveva combinata un'altra delle sue..< Jason, è piccola se lo fai a noi > - imitando il gesto un pizzicotto sul braccio - < va bene, ma a lei no. >
< Uffa! ma io allora non la posso mai toccare! Appena mi avvicino piange! > Jason, braccia conserte e sguardo offeso e arrabbiato.
< Pà, possiamo andare a farci un giro in bici io e Nessie? > July a zio Emmett, lo zio acconsentì
< Nessie, portatevi anche tuo fratello.. > dice papà mentre si accende una sigaretta dal nervoso, se lo becca mamma gli sgrida. Ora che c'è Kristen ed è piccola non vuole che si fumi dove c'è lei.
Con mio fratello e miei cugini, prendiamo le nostre bici e un pallone e corriamo fino al Belvedere, dove posiamo le bici e iniziamo a rincorrerci < Tanto non mi prendi! > - mi canticchia Jason
< Lo dici tu, nanerottolo! > dico iniziano a correre.
Dopo un pò che ci rincorriamo, riesco a prenderlo gli dico mentre strofino in modo affettuoso il pugno sui suoi capelli corti
< Ti ho fatto vincere, se no piangi perchè ti ho battuto > io e July ci guardiamo in faccia e ridiamo, ovviamente Nico, appoggia il cugino
< Chi vi ha detto sta cosa? > chiede July
< Ce lo hanno detto Lex e Gordon > dice tutto serio Nico.
< Va beh campioni a chi va un gelato?! > domando sapendo già la risposta positiva di tutti e tre.
Riprendiamo le biciclette e corriamo fino al bar della piazza < Io voglio un mega gelato! > Jay, il suo mega gelato è composto da cioccolato, crema, nutella, fragola, limone, pistacchio e panna e tutto q uesto su un cono la coppetta no, è da bambini piccoli lui ha sette anni ed è grande!
< Niente mega gelato oggi.. > - gli dico e lui mette il broncio offeso - < Tra poco dobbiamo tornare a casa e poi ti fa male la pancia o non hai fame... e mamma viene a sapere che hai mangiato il mega gelato si arrabbia! >gli dico con fare apprensivo
< Uff! Allora cioccolato, pistacchio e panna? > mi chiede alzando un sopracciglio. E stavolta lo accontento.
Al barista, ordino i miei due coni, quello tre gusti per Jay mentre il mio solo due gusti fragola e pistacchio. Nel frattempo che July e Nico, ordinano i loro una signora < Che bel bambino, è suo figlio? > questa non ci vede bene, mi sta dando della vecchia, sto per dire no, ma Jay mi precede
< No, è mia sorella! Mica è vecchia come lei.. > risponde in tono acido, che la signora ci rimane male
< Jay! Che sono queste parole... Mi scusi, signora.. > - dico mortificata - < Chiedi scusa, avanti.. >
< Mi scusi... >
< Non fa niente, piccolo > sorride la signora e mentre va via la sento borbottare < I ragazzini di oggi tutti maleducati! > volevo andarle a rispondere, perchè quello che avevo sentito non mi era piaciuto, i miei l'educazione ce l'hanno insegnata, ma lascio stare perchè dove siamo è un paesino peggio di Forks dove tutti sanno tutto di tutti anche le cose più insignificanti quindi tra meno di un'ora tutto il paesa dirà "Uno dei nipoti Cullen è un maleducato" se no addirittura "I nipoti Cullen sono maleducati"
Mangiamo i gelati, seduti su una panchina al parco vicino alla piazza quando un gruppo di ragazzetti di età su per giù la mia, se non uno o due anni più grandi, tirano dei sassi verso due cuccioli di cane senza padrone, July che il suo cono lo ha divorato si scaglia come una furia verso di loro < Lasciateli stare bastardi!!! > e si mette davanti ai cuccioli
< Levati da li, cretina > dice uno e le tira un sasso anche bello grosso.
Do il mio gelato a Jason, che il suo lo ha finito e come una furia < Tu > - puntando il dico contro questo deficente - < Cretina a mia cugina non lo dai razza di essere senza cervello! > - poi vado da July, seduta in terra che tiene vicino i due cuccioli - < Tutto bene? > lei mi fa si con la testa
Il ragazzo a cui ho dato dell'essere senza cervello, viene verso di me e mi tira i capelli da li iniziamo a menarci e si finisce a creare una rissa dove fortunatamente io e July riusciamo a tener fuori Jay e Nico anche se con un pò di difficoltà, essendo maschietti e vedendo cartoni in cui c'è lotta è normale per loro "menare".
Vedendo e/o sentendo la rissa, alcuni adulti si mettono in mezzo e riescono a fermarla < Teppisti! Siete sempre voi a far macello! Fatelo nel vostro paese, no qui! > un signore con un bastone in mano che grida contro quei ragazzi
< Voi, tutto bene? > ci chiede un ragazza aiutando July a rialzarsi
< Si, si tutto bene. > - dice lei - < Nessie, tu stai bene? E voi, campioni? >
< Stiamo tutti bene > dico, anche se a me inizia a far male una caviglia, ma non dico niente e pedalo fino a casa.
< Ragazzi, ma cosa vi è successo? > chiede nonno Charlie, appena ci vede
< Niente nonno, abbiamo solo fatto a botte con dei teppisti. > - Nicolas e poi continua - < E io e Jason, vogliamo sporgere denuncia > ovviamente Jason annuisce e continua < Quei ragazzacci, hanno prima tirato sassoni grossi a quei due cuccioli > - mio fratello è megaloname, ha ripreso da papà - < E poi, hanno iniziato a picchiare Nessie e July perchè stavano difendendo quei due cuccioli >
Nonna Renèe, uscendo dalla cucina < Nessie, hai una caviglia gonfia. Ma cosa, hai fatto e perchè siete tutti cosi sporchi? >
< Niente, nonna > dico stringendo i denti dal dolore.
Alla fine, io e July ci ritroviamo in ospedale per una lastra insieme a zia Rosalie, mio padre e nonno Carlisle. Fortunatamente July non ha niente solo un livido dietro la schiena per via del sasso e per aver sbattuto la schiena contro un tronco. Io invece, solo una caviglia slogata < Vedi, è tutto apposto, sto bene > dico a mio padre
< Ma poteva andare peggio... mi spieghi come cavolo ti è venuto in mente di... > non lo faccio finir di parlare
< Allora, lasciavamo quei due cuccioli morire! >
Tornati a casa, dopo vari occhi dolci e promesse mie e di Jay riusciamo a spuntarla con mamma e papà e adottiamo uno dei cuccioli, la femmina. July e Nico riescono a convincere anche loro zia Rosalie e zio Emmett e adottano l'altro cucciolo, un maschio. I nomi, li scelgono Jay e Nico: Lalla e Lollo.
Durante la cena zia Alice e zio Jasper hanno un annuncio da fare < Io e Jazz aspettiamo un bambino! > dice zia Alice e tutti insieme a brindare e a festeggiare.
La mia famiglia anzi la mia numerosa famiglia è stupenda! Ho due genitori che amo, che mi amano e che si amano come se fosse il primo giorno, mi hanno regalato un fratellino, anche se dispettoso, a cui voglio molto bene ed ora una sorellina, seppur ancora piccola è dolcissima. Ma ora si è aggiunta Lalla, la nostra cagnolina salvata oggi da dei balordi che la volevano uccidere, c'ho rimesso una caviglia ma va bene così..
Ho quattro nonni meravigliosi e quattro zii stupendi e due cugini troppo simpatici, dico due perchè il terzo nascerà fra qualche mese e già so che sarà bellissimo/a come i suoi genitori.
E per finire, lo metto per ultimo ma nel mio cuore è al primo posto Jacob, il mio lupacchiotto. Lo amo da impazzire. Non so, se sarà l'uomo della mia vita, quello che sposerò ma io spero di si.

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