Angel of Darkness

di As a butterfly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Primo giorno ***
Capitolo 2: *** 2. Prima notte ***



Capitolo 1
*** 1. Primo giorno ***


Ecco oggi è il primo giorno di scuola, anzi il mio secondo anno in questa scuola. Si sono passati due anni dall'incidente dei miei genitori, due anni che sono in questa città, due anni che vivo assieme a mia zia Lisa, due anni che conosco Amy e due anni che frequento questo schifo di scuola. Avrei preferito rimanere nella mia città, nella mia vecchia scuola dove tutti ti conoscevano e tu conoscevi tutti, dove tutti ti rispettavano e dove tutti ti aiutavano, invece qui è tutto il contrario nessuno ti conosce e tu non conosci nessuno, nessuno ti rispetta e nessuno ti aiuta, è o non è uno schifo di scuola? Ma io non do molta importanza a questi piccoli particolari, mi basta sapere che ho buoni voti, mai messa in punizione, faccio sempre i compiti e ho una amica straordinaria, e poi un'amica basta è avanza perchè intorno a te è meglio avere gente che si fida di te e di cui ti fidi tu, invece di avere gente falsa intorno a te. Ricordo di quando andavo nella mia vecchia scuola, intorno a me quasi tutti era gente falsa, perchè? Perchè prima di venire qui e di cambiare atteggiamente io ero la ragazza popolare, la ragazza di cui gli sfigati si innamoravano e che desideravano portare al ballo, di cui i giocatori di football non perdevano occasione di rimorchiare, di cui le persone non perdevano occasione di conquistare la sua fiducia e di farci tutto quello che volevano. Insomma si mi piaceva la vita di prima, ma solo adesso mi rendo conto che la mia vecchia vita era tutta da rifare. Adesso che ho la possibilità di rifare la mia vita ho deciso di cancellare il mio passato, ho deciso di frequentare pochi ma buoni amici, ho deciso di non essere più la ragazza popolare della scuola, non voglio essere più quella ragazza che fa sbavare ai ragazzi, insomma sono totalmente cambiata. Ma anche qualcosa dentro di me è cambiato, ma questa cosa è dentro di me sin da quando sono nata, e ho preferito non dirlo hai miei genitori per non farli preoccupare o peggio metterli in pericolo. Se volete vi svelo un piccolo segreto, ma questo segreto non l'ho mai detto nessuno, nemmeno alla mia migliore amica, che mi dice tutto, vita morte e miracoli. Non è che non mi fida di lei ma meglio non rischiare, perchè se un giorno capita che litigheremo potrebbe dirlo a qualcuno. Amy voi non la conoscete bene ma lei è una ragazza molto vendicativa, anche se fuori è la ragazza sempre sorridente che ascolta musica forte e si veste sempre di nero, dentro di lei c'è quella parte arrogante, oscura, che fa uscire fuori quando qualcuno la tradisce. Per questo motivo ho deciso di non dirle niente, per non rischiare che diventassi un fenomeno da baraccone. Bene è arrivato il momento di svelarmi il mio piccolo segreto: di giorno sono una ragazza qualcunque ma di notte, divento l'angelo delle tenebre. Si avete capito bene, in me si nasconde una parte oscura che esce fuori solo la notte. Di notte sto sempre in giro per la foresta oppure per la città a cercare di sterminare demoni, mostri, creature fantastiche. Questo dono ho scoperto che lo ha avuto una mia bis bis nonna sin dalla nascita, il che significa che è una cosa genetica. Questa volta è capitato a me. Ogni notte giro per le strade della città, in cerca del nemico, in poche parole devo proteggere la città dal male che incombe. Fino ad ora non ho avuto difficoltà nel mio lavoro. Ecco adesso sapete tutto, conoscete il mio piccolo segreto, voi mi chiederete, che c'è di male se non glielo dici ti potrebbe considerare una eroina della città? Ma questo non accadrà mai, nessuno crede agli angeli, nessuno crede ai mostri, demoni e crature fantastiche, nessuno e ripeto nessuno. Se lo dicessi a qualcuno potrebbero considerarmi una pazza. E io questo lo voglio evitare. Nel frattempo sono ancora seduta sul muretto della scuola ad aspettare Amy che esce dall'allenamento di pallavolo, si è strano che una Dark giochi a pallavolo, ma è una delle più brave giocatrici che io conosca, è titolare, è alzatrice, ed è vice capitano della squadra, un sogno che qualsiasi giocatrice vorrebbe realizzare. Dopo un po le porte della palestra della scuola si aprirono e la prima che uscì fu il capitano della squadra, non la salutai, non perchè nemmeno lei mi salutò ma perchè non amo salutare gente che non frequento. Pian piano uscivano altre persone e tra loro c'era Amy, sempre con quel sorrisetto stampato sulle labbra, sicuramente avrà dato il meglio di se anche questa volta.

- Amy allora com'è andato oggi l'allenamento? -

Le chiesi, oggi era vestita con la sua maglia nera preferita con un teschio disegnato sopra, jeans stretti scuri con due cinture borchiate, evans a scacchi nero e bianco, polsino al braccio sinistro e guanto nero senza dita con sopra un braccialetto borchiato sempre di colore nero. A prima vista vi sembrerà una bulla, ma se la conoscete meglio non lo è affatto.

- Benissimo, tra una settimana ci sarà una partita e tu non devi mancare! -

Mi disse lei. Ad ogni partita io non mancavo mai, per lei io ero il suo portafortuna, la sua mascotte, ero molto indispensabile per lei e se mancavo se la prendeva molto poteva arrivare fino ad un litigio.

- Certo non mancherò. Allora che fai oggi pomeriggio? -

Ogni pomeriggio o studiavamo insieme oppure uscivamo per i negozi sia quelli che piacevano a lei sia a quelli che piacevano a me, io ho accettato il suo stile di vita e lei ha accettato il mio anche se di preciso non so che stile sia il mio.

Cominciammo ad incamminarci verso le nostre case, arrivavo prima io e poi dopo due isolati Amy arrivava a casa sua. Non abitavamo molto lontano e questo per noi era un gran vantaggio.

- Oggi pomeriggio devo dare retta al mio fratellino, mi fai compagnia? -

Mi chiese lei. Ah no ve lo detto, Amy ha un fratellino piccolo di 5 anni: si chiama David ed è un gran birbantello. I genitori di Amy sono molto impegnati sia al lavoro sia la sera, perchè siccome la mattina fino al pomeriggio i genitori non si vedono la sera escono sempre e Amy non può uscire perchè deve dare retta a suo fratello. Per me è un vantaggio che Amy non esce altrimenti se mi vede trasformare da normale ragazza ad un angelo delle tenebre.

-  Va bene ti farò compagnia, ma se comincia a dare fastidio lo lego da una sedia e gli metto dello scoch alla bocca. -

Ovviamente stavo solo scherzando anche qualche pensierino lo facevo. L'ultima volta che sono stata a casa di Amy a fare da guardia assieme a lei al fratellino, David non fecava altro che disturbarci, anche mentre facevamo i compiti.

- D'accordo allora alle 5 a casa e porta i libri. A dopo! -

Mi disse Amy, senza che ne me resi conto ero già arrivata a casa, come voleva il tempo quando sono in compagnia di Amy.

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Capitolo 2
*** 2. Prima notte ***


Tornata a casa la prima cosa che feci era quella di andare in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare. Sapevo che mia zia non sarebbe venuta prima delle 5, avevo tutto il pomeriggio libero, questa immensa casa era tutta per me. Come al solito, ogni mattina prima di uscire mi lasciava un bigliettino sul frigorifero, con scritto se farà tardi, se torna in tempo, oppure se torna verso la sera. Oggi ero fortunata, sarebbe tornata verso mezzanotte, aveva un mucchio di lavoro da fare. Mia zia è la dirigente di un'agenzia di quotidiani, quindi è naturale che sia sempre occupata, ed è anche naturale che non dedichi mai molto tempo a me. Ma a me faceva piacere, insomma non amavo le conversazioni nipote-zia, era coma una convesarzione con madre-figlia. Ma era stata anche una mia scelta. Avevo deciso io di non parlare dei miei fatti personali con mia zia, avevo deciso io di non intrommettersi nella mia vita. Lei me lo aveva proposto molte volte, mi aveva sempre chiesto che quando avevo bisogno di lei, quando avevo bisogno di sfogarmi lei c'era sempre, anche se sempre per lei è una parola grossa. Ma ho deciso io, io ho deciso di non creare questo tipo di rapporto con lei, mi avrebbe solo ricordato il rapporto che avevo con mia madre, il rapporto che ogni madre desidera avere con la propria figlia, il rapporto che io amavo tanto, il rapporto che ormai non esiste più e non volevo che qualcuno la sostituisse. Qualche volta c'era mio padre che la sostituiva, ma era al quanto imbarazzante parlare di ragazzi con lui, insomma mio padre era un uomo molto protettivo nei miei confronti, non voleva vedermi triste, soffrire, non voleva che qualcuno m spezzasse il cuore, che qualcuno mi deludesse, e io per questo lo apprezzavo molto.
Dopo aver mangiato il mio solito piatto, ovvero uova e pancetta, mi diressi verso la mia camera, anzi questa camera prima era una stanza per gli ospiti, ma quando mia zia ha saputo del mio arrivo ha dovuto trasferire la stanza degli ospisti in un'atra stanza. Adesso quella stanza era tutta per me, ma prima o poi avrei cambiato un paio di cose: le pareti sono colore rosa, il letto era vicino al muro ed era ovale, amavo quei letti chiedevo sempre a mio padre di comparmene uno. Il letto era piano di cuscini, più che cuscini sembravano peluche. La finestra era immensa, e poi dal mio balcone si vedeva un panorama che mia zia definisce stupendo, ma solo quando cala il sole per me è stupendo. Nella stanza vi era anche un divanetto di pelle, di color panna, accanto al divanetto vi era la scrivania dove passavo le mie ore davanti al pc prima di andare da Amy a fare i compiti o viceversa. Ah la cosa bella è che ho un bagno solo per me. Si non è grandioso? Finalmente non devo aspettare ore e ore fuori dal bagno. Potevo prenderla con comoda, potevo anche viverci la dentro. Ok forse è meglio tralasciare questo ultimo pensiero. Dopo aver buttato lo zaino sopra il divano, mi stesi sul letto, dovevo aspettare molto alle cinque e non sapevo che fare. Forse avrei dovuto studiare e poi a casa di Amy avrei fatto finta di studiare veramente, visto che probabilmente quando andrò da lei il fratellino comincerà a darci fastidio, ma c'è una parte di me che dice che non dovevo farli, dovevo rilassarmi, accendere la tv e riposarmi. Così diedi retta a quella vocina, presi il telecomando, accesi la tv e cosa trovo? Il notiziario... Fantastico era meglio ascoltare l'altra vocina. Ma nel sentire il notiziario una cosa attirò la mia attenzione. "Giovane ragazza trovata morta nei pressi del bosco, trovati due buchi sul collo e avrei ferite in tutto il corpo, non perde sangue." Sentita la notizia sobbalzai e mi sedetti sul letto. Ero sconvolta, credevo che quelle creature agissero solo di notte e non di giorno, insomma oggi c'è il sole come hanno potuto uscire allo scoperto? Anzi come ho potuto non accorgermi della loro presenza? Per colpa mia è morta una ragazza, le è stato tolto tutto il sangue che le circolava nel corpo, l'hanno disintregata. Adesso l'unica cosa che volevo era che la sera calasse in fretta per poter uccidere colui che ha ammazzato quella povera ragazza, mi sarei vendicata. Spensi la tv e mi stesi di nuovo il letto. Stasera mi toccava cacciare nel bosco della città, dovevo allontanare gli umani, dovevo salvarli, dovevo creare una barriera abbastanza resistente per non farli entrare e non fare uscire quelle creature. Anche si giorno riescono a cacciare di notte sono ancora molto più spietati, cologono l'occasione per poter attaccare la città. Ma oggi le cose sarebbero cambiate, le avrei cambiate io. Ma adesso la cosa più importante da fare adesso era ingannare il tempo, non sapevo cosa fare, erano solo le tre e mezza, non sapevo cosa fare in un'ora e mezza, dovevo trovare un passa tempo. Stare al pc? No oggi non mi andava; leggere un libro? Lì ho finiti tutti dovevo comprarmene altri; Dormire? Non ho sonno; Allora veditela da sola io mi licenzio! Ok ero impazzita insomma stavo licenziando il mio stesso cervello? Più litigavo con me stessa, più il tempo passava, era passata praticamente un ora, potevo iniziare a prepararmi per andare a casa di Amy. La prima cosa che feci era preparare lo zaino, misi solo i libri che mi servivano, poi andai in bagno per darmi una rinfrescata. Adesso sono pronta per andare a casa sua, e anche per affrontare suo fratello.
Superato il giardino di casa, misi alle orecchie le cuffie e mi diressi verso casa di Amy, anche se sarei arrivata con qualche minuto di anticipo ma sapevo che le sarebbe piaciuto vedermi prima. Il tragitto non durò molto, come avevo detto prima la casa di Amy si trovava dopo due isolati. Entrai nel giardino, il loro cancello era sempre aperto. Suonai il campanello e aspettai. Amy fu veloce come sempre.
- Sei arrivata prima, hai fatto bene, David sta dormendo, possiamo studiare in pace per almeno un ora o due. -
Mi disse, era una gran notizia per me, per la mia prima volta da quando vengo a casa sua avrei studiato in pace senza quella piccola peste in giro per la camera di Amy.
Salimmo sopra camera sua, volete sapere com'è la camera di una Dark? Ne siete proprio sicuri? Contenti voi: pareti neri, letto nero con con uscini rossi, alle pareti vi sono poster di alcuni gruppi di cui il nome non ricordo. Insomma tutta la sua camera è sul colore nero e al posto dei lampadari ha delle candele. Io ormai mi ero abituata alla sua camera, anche i genitori, il fratellino invece ne approfittava per prenderla in giro.
- Da dove cominciamo? Non abbiamo molto da studiare. -
Le chiesi. Oggi dovevamo studiare solo letteratura e letteratura inglese. Per fortuna io e Amy frequentavamo gli stessi corsi, tranne uno: lo sport. Io sono una frana in qualsiasi sport, tranne come Chearleader, ma non avevo alcuna intenzione di far parte delle ragazze pon pon.
- Cominciamo con Letteratura inglese così mi dai una mano, lettaratura normale basta solo leggere gli appunti ed il gioco è fatto. -
Disse, in effeti era vero. La nostra professoressa di letteratura era molto brava nel spiegare, tanto brava che io non avevo bisogno di studiare a casa, mi bastava rileggere gli appunti e mi ricordavo tutto. Presi il libro dallo zaino e Amy fece lo stesso. Adesso si poteva cominciare a studiare.
Dopo due ore, io e Amy finimmo i compiti in santa pace. David non creò alcun fastidio, anzi continuava a dormire come un angioletto nella sua camera. Erano le sette, tra due ore dovevo uscire di casa e andare nel bosco. La trasformazione avveniva da un momento all'altro. Ma io prima di andare nel bosco dovevo tornare a casa a lasciare lo zaino, altrimenti non sapevo proprio dove lasciarlo.
- Bene... ehm... Amy dovrei andare... mia zia... sta per tornare e non sa che sono uscita. -
Le dissi, non ero brava nell'invetare le scuse, ma dovevo farlo, dovevo inventarlo. Odiavo mentirle ma era l'unico modo per proteggerla.
- Vuoi che ti accompagno? -
Mi chiese, non me lo aveva mai chiesto, perchè proprio oggi me lo doveva chiedere? Anzi non me lo deve mai chiedere.
- No no, tranquilla, stai con la piccola peste. Ci vediamo domani a scuola. -
Dissi, uscendo veloce da casa. I sintomi della trasformazione si facevano sentire, mancava poco. Cominciai a correre e appena arrivai vicino al giardino di casa, lanciai lo zaino verso la porta d'ingresso.
Cominciai a correre verso il bosco. Il mio corpo cominciò a bruciare dentro, i miei occhi da color azzurro stavano diventando rosso sangue. Finalmente riuscì a raggiungere il bosco. Mi accasciai a terra. La trasformazione era sempre dolorante, non riuscivo a sopportarla. Ma sapevo controllarmi, nei primi giorni urlavo dal dolore, adesso sono abbastanza abituata.
Dopo qualche secondo la trasformazione era compiuta: Ali dalle piume nere erano sbucate dietro le spalle, i miei occhi divennero rossi, col il mio bastone in mano.
- Diamo inizio alla caccia. -

Ragazze ecco a voi il secondo capitolo, dite tutto quello che volete, accetto anche critiche e consigli per il prossimo capitolo.

Anzi domanda ma un milione di euro ( immaginari sappiatelo u.u ) Chi incontrerà Marie?

A- Una ragazza da salvare
B- Il vampiro che ha ucciso la ragazza
C- Demoni e qualsiasi creatura
D- Amy che la segue.

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