Io&Te= x sempre.... forse

di mery123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** presentazioni ***
Capitolo 3: *** nuovo sentimento ***
Capitolo 4: *** uscire ***



Capitolo 1
*** prologo ***


pov. Mery

< Io ti odio >, dissi, lui mi guardò,
< mi odi ? >, mi chiese,
< si ti odio >, dissi con il broncio,
< e perchè? >, mi chiese con l'aria di uno che la sapeva lunga,
< perchè, perchè sei un inbecille, non ti sei mai accorto che io ti amo, ti amo troppo, ma evidentemente devo rinunciare a te, perchè ho capito che non è me che vuoi ma lei >, mi voltai e me ne andai, e lui mi lasciò andare via.

Lo so è piccolo ma i prossimi capitoli saranno più lunghi, mi sono ispirata ad una mia storia personale, spero che vi piaccia, ditemelo se non vi piace io la cancello, un bacio enorme e recensite

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Capitolo 2
*** presentazioni ***


pov. Mery

Eccomi qui ennesima giornata a scuola, una noia assurda, e già sono a scuola ho 14 anni e frequento la scuola alberghiera e sto in seconda superiore, vi state chiedendo come mai sono in seconda? semplice perchè ho fatto la primina ecco perchè sono in seconda. Ma purtroppo mi sono resa conto solo adesso che odio questa scuola, odio le persone della mia classe e odio le insegnanti, < signorina >, ma chi è che mi disturba, < signorina >, mi giro e vedo la prof. di italiano arrabbiata, < mi scusi prof stavo pensando >, gli rispondo, < ah perchè sei ingrado di pensare nana >, mi volto verso la persona che ha detto questa cosa molto stupida, e come sospettavo è lui Dario, < Dario io posso anche non essere in grado di pensare, ma tu sei proprio un co.. >, venni fermata daalla prof, < signorinella, modera il linguaggio >, abasso lo sgurdo e annuisco, odio Dario e tutta la sua combriccola.
Finita la giornata, mi avviai a casa, ero stufa di tutto, < cuginetta forza sali >, mi voltai e mi illuminai, era il mio cuginetto Salvatore, la persona più importante, la persona che amo di più < mio salvatore, mi hai salvata dal pulmino oggi come posso ringraziarla >, gli dissi facendolo ridere, < semplice stasera verrai con me da degli amici >, mi disse, < ma certo come potrei mancare >, gli dissi e lui mi sorrise, quando ero piccola ero innamorata di lui, era il mio principe azzurro, mi difendeva da tutto e da tutti come adesso se qualcuno mi tocca c'è lui a difendermi, l'unica differenza dai principi azzurri è che non ha la spada, ma ha un gancio destro formidabbile, < allora puffetta cosa hai fatto oggi a scuola >, mi chiese, < la solita pacchia, la odio sempre di più, gli animali che mi ritrovo in classe sono antipatici sopratutto Dario, lo odio >,  gli dissi e misi il broncio, < dai puffetta non darli retta un'altro anno e poi non li vedrai più >, mi disse e già aveva ragione quest'anno sarebbe stato l'ultimo anno in cui li avrei visti dall'anno prossimo nuova classe e nuovi prof, non vedevo l'ora, < tu cosa hai fatto oggi >, gli chiesi, < sono stato a lavoro, e con il mio migliore amico e la sua fidanzata, devo farteli conoscere >, mi disse, < bhe come si chiamano >, chiesi, < Francesco e Sara >, mi disse, < bei nomi, già mi sono simpatici >, dissi con il sorriso sulle labbra, < mi fa piacere perchè questa sera li conoscerai > mi rispose, ok adesso ero in ansia e non capivo perchè infondo erano solo due semplici esseri umani, < va bene >, risposi con un po di titubanza nella voce, < hey non preoccuparti non mangiano mica, sono buoni >, mi disse ed io annui, < e poi nanetta ci sono io con te e ti proteggerò da tutto e da tutti >, mi disse e gli sorrisi, era bello sentirsi dire quelle cose, < grazie cuginetto mio, ma smettila di chiamarmi puffetta >, gli dissi, < ok puffetta >, mi rispose, ok era un caso perso ormai quel nomignolo lo avrei avuto per sempre, < vedo che hai capito ciò che ti ho detto >, gli dissi con sarcasmo lui annui e mi sorrise.
Arrivammo a casa dopo poco, < bhe allora a stasera puffetta >, mi disse e mi baciò una guancia, < ve bene >, e sbuffai odiavo quel nomignolo, scesi dalla macchina e mi avviai a casa, < sono tornata, mamma, papà, sorelle >, niente nessun rumore, so che nella mia famiglia è mio padre il sordo, ma gli altri mi sembra che ci sentano benissimo, < MAMMAAAA SONO A CASAAA >, urlai, < ma che urli a fare io ci sento benissimo >, mi rispose, va bene calma Maria, non devi urlare lei ci sente, anche se la prima volta non mi a risposto, va be ma tu non devi urlare, zitta coscienza del cacchio, zitta tu e non urlarmi adosso io ci sento, sisi come no sparisci, bene adesso parlavo anche con me stessa siamo messi bene, < bhe piccolina cosa hai fatto oggi a scuola ? >, mi chiese mio padre, < niente >, gli risposi, < ma che noia in questa scuola non succede mai niente >, mi rispose con sarcasmo, e bhe un po aveva ragione gli dicevo sempre che non succedeva niente, < e già papa una noia assurda, vorrei tanto cambiare scuola >, gli dissi ne volevo approfittare, < ma neanche per idea ti sei voluta iscrivere a questa scuola e ora ti diplomi Maria vedi di andare bene se no niente più uscite >, mi disse con sguardo di rimprovero, e certo mi voleva togliere anche le uscite, ma già non uscivo mai, poi me le voleva pure togliere, che palle < va bene papa, non preoccuparti andrò benissimo a scuola >, gli risposi e gli feci gli occhi da cucciola bastonata, < a mangiareeee >, urlo mia madre, < veniamo ma >, e tutti uscimmo fuori per mangiare, e come sempre mia madre aveva fatto qualcosa che a me non piaceva ma che lei diceva che faceva bene, ma io non capisco come possano fare bene questa roba verde che sembra un non so che, ma dovetti mangiare tutto se no l'ira di mia madre mi avrebbe attaccato, così dopo tipo un'ora fini pasta e zucchine, < allora ti sono piaciute >, mi chiese mia madre, < mm buonissime >, gli dissi, < vuoi fare il bis >, mi rispose, < no grazie sono sazia >, così dicendo mi alzai da tavola, e mi misi al pc, guardai un po e poi mi andaia fare la doccia pronta per la sera per uscire con mio cugino.
Era sera e stavo aspettando mio cugino, appena arrivò sali in macchina e me ne andai con lui, non vedevo l'ora di conoscere i suoi amici, appena arrivammo, lui si girò verso di me, < allora sei pronta ora conoscerai i miei amici >, mi disse io annui, scendemmo dalla macchina, e ci avviammo verso un gruppetto di ragazzi, < hey ragazzi, >, salutò mio cugino, < hey sasy tutto bene? e chi è questa ragazza una tu nuova conquista? >, domandò uno dei ragazzi, < no ragazzi lei è mia cugina Maria, Maria loro sono Giuseppe fratello di Francesco non che mio migliore amico e non che fidanzato di Sara, poi loro sono Eleonora, Anna e Luigi >, disse mio cugino che piano piano mi indicava tutti, < bhe piacere mio >, li guardai, ma il mio sguardo si fermo su una persona Francesco, era un bel ragazzo, molto bello, muscoloso, capelli neri, e sguardo molto dolce, anche lui mi guardava e mi sorrideva, era tenero sembrava un pupazzo, per l'esattezza un orso, < bhe Maria quanti anni hai ? >, mi chiese Francesco, < ho 14 anni e voi ? >, chiesi un po in imbarazzo, < io ne ho 19, Sara la mia fidanzata ne ha 25, mio fratello ne ha 22, Anna ne ha 21, Luigi 21, e Eleonora 20 >,  mi disse Francesco, < bhe siete tutti fidanzati >, dissi, < già ormai manca solo la fidanzata di tuo cugino e poi siamo al completo, solo che tuo cugino è testardo e le ragazze fuggono d'avanti a lui >, mi disse Luigi, io scoppiai a ridere, < bhe hai ragione mio cugino è un po antipatico all'inizio ma se lo conosci bene ti da sia il cuore che l'anima e poi lui ama incodizionatamente >, dissi e mio cugino mi sorrise, < si vede che vi volete molto bene  >, disse Francesco che continuava a guardarmi, < si noi ci adoriamo, non vivremo senza l'altro >, disse mio cugino abbracciandomi.
Laserata trascorse tranquilla, tra strani sguardi tra me e Francesco, tra chiacchere e risate.


pov Francesco

Era una serata speciale l'avevo sentito sulla mia pelle, ed infatti avevo consociuto Maria, era carina piccolina infatti Sasy mi aveva svelato che la chiamava puffetta, era davvero troppo carina, e mi piaceva più del lecito, < amore andiamo >, mi chiese Sara, < si andiamo amore >, dissi ma nella mia mente c'era solo il pensiero di Maria e non so il perchè.


Eccomi di nuovo bhe ora vi lascio un bacio e spero che anche questo cappy vi piaccia un enorme bacio.
p.s questi sono i volti dei ragazzi

emmett Francesco
maria Maria
sasy Salvatore
mario Mario
ann Anna fidanzata di Mario
luigi Luigi
ele Eleonora fidanzata di Luigi
sara Sara fidanzata di Francesco

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Capitolo 3
*** nuovo sentimento ***


lui pov. Maria

dlin dliiinn

odiavo questo campanellino di quella maledetta sveglia, < Mariaaa alzati fai tardi a scuola >, ecco le urla di mia madre, < mamma sono svegliaaaa mi vesto e scendo > urlo, la scuola mancano sei mesi e finisce non vedo l'ora, < cuginetta ti vuoi muovere non ho tutto il giorno e poi tu devi andare a scuola >, dice mio cugino mentre entra nella mia stanza, < cuginetto non sono sorda ho sentito, ora potresti portare le tue chiappe fuori dalla mia stanza devo vestirmi >, gli dico con un sorriso sul volto, < va bene ma sbrigati, devo passare a prendere anche Francesco >, mi disse < va bene scendo subitoo >, mi vesti e scesi le scale, < eccomi sono pronta >, dissi mio cugino alzo gli occhi al celo < grazie ora so che esisti >, io lo guardavo indignata, < smettila, mica sono lenta come te >, e gli cacciai la lingua, e lui scoppio a ridere.
Uscimmo e dopo un po arrivammo sotto casa di Francesco, < buongiorno >, disse mio cugino gli rispose io gli feci solo un segno con la testa, sali in macchina e partimmo verso la mia scuola < quindi tu vai all'alberghiero? > mi domando Francesco, io annui, < hai perso l'uso della parola >, mi disse ridendo, < io non parlo con i bimbi >, gli dissi, < bhe sei tu la mocciosa > e mi fece la linguaccia, quando arrivammo a scuola vidi che tutti erano fuori con dei cartelloni in mano, < uffy c'è la manifestazzione, non ci voglio andare >, dissi a mio cugino, < vabbe vieni con noi, chiama tua madre e andiamo >, mi disse, bhe non ero molto contenta di passare una giornata con mi cugino e il pallone gonfiato dietro, < va bene >, prendo il celulare e chiamo mia madre, < mamma >, dico , < Maria cosa è successo perchè mi chiami? >, mi dice con tono apprensivo, < mamma non è successo niente, gli ufo non mi hanno rapita, e nessuno mi ha ucciso >, dissi, < allora cosa c'è ? >, mi dice spazientita, < ma, qui c'è una manifestazione e dio non ci voglio andare, allora vado con Sasy all'università va bene ? >, gli chiedo sperando che mi dica di no, < va bene vai ma mi raccomando >, mi disse, < va bene >, ed attaccai la telefonata, mia madre quando doveva dire di no diceva di si, qunado doveva dire di si diceva di no, bha chi la capisce è bravo, < allora cosa ha detto, va bene che vieni con me? >, mi chiese io annuii e così ci avviammo all'università io in mezzo a due matti.
< emmm Francesco ma tu hai 19 anni dovresti andare a scuola >, lui mi guardò e mi sorrise, < bhe si, ma oggi anche a me era manifestazione >, disse, che culo pensai, ma non poteva starsene a casa, no doveva accompagnare anche lui il mio caro cuginetto, < come va con sara? >, gli chiese mio cugino, ecco appunto parlare di quella mi da fastidio e non so il perchè, < bhe va, non so Sasy, l'altro ieri abbiamo parlato del futuro e lei tra 2 anni si vuole sposare e avere dei bambini, è logico per lei che ne ha 25, ma per me no, ho ancora 19 anni come posso sposarmi e avere figli se mi voglio divertire, e poi sta incominciando ad essere una rompi di prima categoria, perchè le donne sono tutte uguali >, disse, io lo guardai, < e di grazia come saremmo noi donne >, gli chiesi, < bhe voi donne siete odioso a certi momenti non vi va mai giù nulla, se noi vogliamo fare qualcosa, voi subito ci aggredite, se voi volete fare qualcosa noi dobbiamo stare zitti e muti >, disse, < bhe sinceramente forse lei è così ma io no, e non credo che diventerò così, e poi non voglio un uomo rammolito, il mio uomo dovrà dire anche no e non sempre si >, gli dissi, < io spero che non venga mai questo uomo >, disse mio cugino, < cuginetto ma il mio primo uomo sarai sempre tu e poi verranno gli altri >, gli dissi e gli diedi un bacio, < povero tuo fidanzato allora, si sentirà sempre al secondo posto >, mi disse Francesco, < no non si sentirà al secondo posto perchè il bene che provo per mio cugino è un bene fraterno, anzi è un'amore fraterno, invece l'amore che proverò per il mio fidanzato e tutt'altra cosa >, dissi fiera di me, < bhe allora il tuo futuro fidanzato sarà molto fortunato >, e mi sorrise, < io non c'è l'avrò mai un fidanzato visto che sono orrenda, quinid mi preparo per farmi suora >, dissi, < bhe se tu sei brutta la mia fidanzata è un gabbinetto >, disse Francesco ma l'ultima affermazione era in un sussurro per non farsi sentire ma per sua sfortuna lo sentimmo sia io che mio cugino. Chisà cosa voleva dire con quel "se tu sei brutta la mia fidanzata è un gabinetto", arrivammo all'università mio cugino entrò nell'aula e io e lui lo seguimmo e ci accomodammo io ero al centro tra mio cugino e lui, < sai sei proprio buffa nanetta >, mi disse a bassa voce lo guardai, < ahahah non fai ridere cretino >, dissi a mia volta a bassa voce, < così mi offendi madame, io ho un cuore fragile >, mi disse con fare teatrale < oh sire, mi dispaice ma se vuoi uso i gesti invece delle parole >, dissi e alzai il dito medio, e lui si mise a ridere, < hey voi due basta >, disse mio cugino tra il divertito e il serio, e così non parlammo più per tutto il tempo, ma ci furono solo sguardi tra me e Francesco.
Quando mio cugino finì tutti i corsi, ce ne andammo, per tutto il viaggio in macchina rimasi in sienzio, pensavo allo sguardo di Checco, come poteva essermi entrato così dentro da solo un giorno, ero gelosa se parlavano della sua fidanzata, ed amavo il modo in cui scherzava con me, ma era solo una cotta, e poi non potevo dire a nessuno di questo sentimento che sentivo crescere, quindi dovevo termi tutto dentro, < Maria ci sei? >, mi chiese Francesco , < si scusa dicevi? >, dissi, < dicevo Ciao, visto che sono arrivato >, disse, eravamo già arrivati a casa < bhe ciao >, gli dissi, mi guardò un po deluso ma se ne andò, e noi ripartimmo, < che hai ? >, mi ciese mio cugino, < nulla >, risposi, < Maria a me non puoi mentire ricordatelo >, mi disse, già ma non potevo certo dirgli la verità, < davvero niente >, e così rimasi di nuovo in silenzio finchè non arrivai a casa e li mi misi sul letto.


Salveeeeeeeee..... un enorme bacio e grazie a chi ha ricensito kiss

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Capitolo 4
*** uscire ***


uscita pov. maria

Giornata monotona all'università con mio cugino, e serata strazziante visto che mio cugino mi ha proibito di scendere con lui, il perchè è semplice fanno tardi e io domani devo andare a scuola, ma che palle. < Mariaaaa a mangiare >, urla mio padre < vengooo >, urlo, < Mariaaaa >, riurla mio padre, < papaaa vengo >, ridico, < e rispondi la prossima volta >, dice mio padre, scend e mi siedo a tavola, < che hai Maria >, mi chiede mia madre, < niente Ma, mi rompo, volevo uscire con mio cugino ma lui mi ha detto che non potevo perchè si faceva tardi, ma secondo me è una cazzata, non mi vuole fra i piedi >, dissi, < ma cosa dici Maria, lui ti vuole bene, e forse ha ragione, ma se vuoi uscire vai, chiamalo e digli che non fa niente se si fa tardi che vuoi stare con lui >, mi rispose mia madre e così dicendo, presi il telefono e chiamai mio cugino, il quale mi disse che andava bene, solo perchè era stata mia madre a darmi l'ok, così chiusi la chiamata e mi avviai di sopra a vestirmi.
Mi vesti in modo molto semplice, http://www.polyvore.com/uscire/set?id=24633706
e appena fini di vestirmi senti il clacson della macchina di mio cugino, scesi le scale < mamma io vado >, < ok, mi raccomando Maria non farmi pentire di averti fatto uscire >, mi disse con il solito tono autoritario, < non preoccuparti ciao mamma, ciao nonni >, e usci di casa, entrai in macchina e senza pensarci mi avvicinai al conducente, < e tu che ci fai qui? >, chiesi, < tuo cugino era impegnato >, e mi fa uno sguardo malizioso, < ah ok >, e fini li la convesazione, non parlammo per tutto il tragitto, qualche volta sentivo il suo sguardo su di me, < Mery devo prendere un attimo una cosa aspettami qui va bene? > mi disse ed io annui, passaro cinque minuti ma di checco nessuna traccia, ne passarono altri cinque e checco ancora nulla, dopo altri cinque minuti checco fa ritorno in macchina, < ma dove diavolo sei stato >, sbotto nervosa, < mi hai fatto preoccupare >, e a quella cosa mi inzitti subito, < ti preoccupi per me, puffetta, non dovresti sai, io non sono un bravo ragazzo >, e così dicendo alzò lo sguardo, aveva un occhio nero, < cosa diavolo ti è successo? chi ti ha conciato così? >, dissi, lui mi guardo e vide che avevo le lacrime agli occhi, < hey non piangere è solo un occhio nero, ho preso un pugno per una buona causa >, lo guardai interdetta, < che buona causa era se hai preso un pugno in faccia >, gli dissi, lui mi guardo ma non rispose, anzi mi sorrise, < ora andiamo che tuo cugino se non ci vede arrivare si preoccuperà a morte, anche se dubbito che adesso pensa proprio a te >, mi disse sempr econ quel sorriso malizioso, < ma dico, colui che ti ha dato il pugno sull'occhio non poteva farlo sulla bocca >, gli dissi, < perchè la trovi inresistibile >, mi disse, < no la trovo odiosa >, e mi voltai dall'altra parte e lui mise in moto la macchina e ripartimmo.
Arrivammo al locale, scesi dalla macchina e senza rivolgere sguardi a checco mi alzai ed entrai nel locale, era bello e grande e c'era tanta gente, < non puoi fuggire senza dirmi niente >, mi disse checco dietro di me, < scusa >, gli risposi, mi girai e mi trovai a pochi centrimentri dalla sua faccia, e mi misi a contemplare quelle labbra così perfette, lui si stava avvicinando lo sentivo, ma non potevo, e non volevo, alzai lo sguardo e vidi mio cugino, mi allontanai da lui e corsi verso la mia fonte di salvezza, < cugino >, lui si girò e mi sorrise, < come è andato il tragitto in macchina >, mi chiese, < bene, te invece? La tua conquista dove è? >, gli chiesi, < bhe veramente non lo so, se ne andata dopo aver fatto una grande e bella.... >, stava finendo la frase quando lo fermai, < va bene ho capito non scendere nei particolari, e poi perchè devi fare lo stronzo, se invece sei dolce premuroso, amorevole, proprio non ti capisco >, gli dissi, < cuginetta solo tu conosci il vero me, ma non riesco ad essere vero con gli altri, perchè gli altri non sono veri con me >, mi rispose, < io spero che trovi una ragazza che ti faccia perdere il lume della ragione, e solo li potrai dirmi che avevo ragione e che essere veri è la cosa più bella >, così dicendo mi sedetti al bar, dove mi raggiunsero, Sara, Luigi ed Eleonora, Mario e Anna.
< come stai Maria? >, mi chiese Mario
< bene grazie voi? > chiesi a tutti loro, e tutti mi risposero che stavano bene, ed io gli sorrisi, mi girai e incominciai a bere, e notai il barrista che era molto carino, lui mi guardò, mi sorrise, e si avvicinò,
< hey ciao >, mi disse
< ciao, piacere Maria >, gli risposi
< piacere Marco >, mi rispose, < non ti ho mai visto in questo locale >, mi disse, < bhe questa è la prima volta che ci vengo sono con deglia amici >, gli risposi con un sorriso sulle labbra, < bhe posso offrirti qualcosa da bere tanto ora stacco, quindi posso farti compagnia per questa sera? >, mi chiese, < certo che puoi >, gli risposi, < allora vado a levarmi il grembiule e vengo da te >, mi disse, < va bene >, e così ando dentro ad una porta, < non farlo, non fare la gatta morta con quel tizzio, potrebbe essere periocolo >, mi girai e vidi Francesco, < ma cosa vuoi, tu non sai nulla di me, nulla e ti permetti anche di giudicare, conosci quel ragazzo? >, lui fece di no con il capo, < allora cosa vuoi, non rompere, è la mia vita e tu non ne fai parte e non ne farai mai parte >, gli dissi, < andiamo? >, mi girai e vidi Marco, < si andiamo >, così mi prese per mano e ci incamminammo, quando qualcuno mi afferò il braccio, < non farlo per me visto che per te non sono nulla, farlo per tuo cugino che starà in ansia >, mi disse, < Francesco starò seduta a quel tavolo e potrete tenermi d'occho se proprio volete >, e così mi incamminai con Marco e ci accomodammo ad un tavolino.
< bhe parlami un po di te, di cosa ti piace fare >, mi disse Marco, < bhe ho 14 anni, frequento il 2 anno del liceo alberghiero, e sono la terza figlia, prima di me c'è ne sono altre due, mi piace recitare, cantare e ballare, il mio sogno più grande è innamorarmi, vorrei essere innamorata di qualcuno che mi accetti per come sono. Tu invece ? > gli chiesi, < io bhe io ho 20 anni, ed in questo momento mi sento un pedofilo, comunque mi piace giocare a calcio, e come te vorrei innamorarmi davvero >, mi disse, < dai non sei poi così grande abbiamo solo 6 anni di differenza non è un crimine se ci mettessimo insieme, come deve essere la tua ragazza ideale? > gli dissi e i suoi occhi si illuminavano, < bhe sai non ciò una ragazza ideale, ma se devo sciegliere, sceglierei te come ragazza ideale, sei allegra, sei bella, e sei anche molto intelligente >, mi disse con un sorriso a 32 denti, < hai capito tutto questa da 2 domande che ci siamo fatte? >, gli chiesi, < no anche da come hai risposto il ragazzo di prima, mi sie piaciuto eri combattiva, l'unico tuo problema è che ti fidi troppo delle persone e subito >, mi disse senza levare i suoi occhi dai miei, < bhe mi stai dicendo di non fidarmi di te >, gli dissi, < no non dicevo questo solo che invece di scappare ti sei seduta con me e stai parlando con me, quindi anche se ti sei fidata subito ti piace anche stare in  mia compagnia, ma fidarsi subito non è un bene a volte può essere un male >, mi disse io gli sorrisi, < si sto bene con te, mi piace stare in tua compagnia, però adesso devo andare mio cugino mi sta chiamando >, gli dissi feci per alzarmi e si alzò anche lui, < bhe allora arrivederci, un ultima cosa popi ti lascio andare dammi il numero di cel >, mi disse io glielo scrissi sul tovagliolo e glielo diedi, e gli diedi anche un bacio sulla guancia e me ne andai.
Raggiunsi mio cugino e il resto della comitiva, < divertita con quel tipo ? >, mi chiese mio cugino, ma mi senti gli sguardi di tutti sopratutto il suo adosso, < si mi sono divertita molto e ci rivedremo ancora gli ho dato il mio numero >, detto ciò guardai checco, che aveva uno sguardo affranto chisà perchè.

pov. francesco

Lei e Lui insieme che parlano, che stanno mano nella mano, che si scambiano baci teneri, carezze coccole, perchè tutto questo mi da fastidio, perchè penso a lei quando dovrei pensare a Sara, non capisco, lei non è niente per me la conosco da due giorni, quindi da ora in poi non devo più pensarla. La odio mi sta rovinando la vita e neanche lo sa, vorrei urlare in faccia come lei ha fatto con me che per me lei è nulla non esiste, ma forse non è così. < Amore andiamo a casa mia sto da sola, ci facciamo due coccole >, mi disse Sara con gli occhi languidi e maliziosi, non mi andava di fare l'amore con lei e pensare a Maria, < certo andiamo >, gli dissi anche se controvoglia. Arrivammo a casa, facemmo l'amore, e dopo finito volevo anche andarmene, ma non potevo usarla così sarebbe troppo, quindi mi stendo di fianco a lei e lei si mette sul mio petto e si addormenta.

si mi sono divertita molto e ci rivedremo ancora gli ho dato il mio numero
ecco la frase che mi ha distrutto del tutto, la odio, la odio, e da oggi in poi cambierà il mio comportamento nei suoi confronti, sarò solo con lei Stronzo.


eccomiiiiiii salve a tutti. un bacio enorme e ringrazio tutti

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