CAPITOLO 1

IL PRINCIPE DELLE SERPI

Scorpius  Malfoy si ammirò soddisfatto nello specchio della sua camera ad Hogwarts.

Nei sotterranei, ovviamente.

Perché Scorpius Malfoy, ovviamente, era un Serpeverde come suo padre.

Scorpius Malfoy, ovviamente, aveva lo stesso ghigno sarcastico di suo padre, lo stesso mento appuntito e da grande sarebbe stato anche stempiato come suo padre.

Scorpius Malfoy, ovviamente, aveva ereditato da suo padre il titolo di Principe Delle Serpi, titolo che i Malfoy si erano evidentemente auto-conferiti.

Scorpius Malfoy, ovviamente, aveva gli stessi capelli biondo platino di suo padre e li trattava con la stessa cura.

Scorpius Malfoy però, inaspettatamente, era allergico alla lacca che usava suo padre.

Da quel giorno Scorpius Malfoy non ebbe più gli stessi capelli di suo padre.

Da quel giorno Scorpius Malfoy  non ebbe più capelli.   

CAPITOLO 2

LA REGINA DEI GRIFONDORO

Rose Weasley era la degna figlia di sua madre.

Stessa determinazione, stessa intelligenza, stessa passione per lo studio.

Stesso cespuglio crespo in testa, stessi denti da castoro, stessa secchionaggine.

Ma le ultime tre cose non le sottolineava mai nessuno, perché Rose Weasley, come spesso anche sua madre, era una Mary Sue.

Era la Regina Dei Grifondoro e si era innamorata dell’ultima persona di cui avrebbe mai pensato di innamorarsi, nonché quella di cui tutti sapevano che si sarebbe innamorata.

E dato che lo sapete anche voi, è inutile specificare che questa persona è il Principe Delle Serpi, Scorpius Hyperion Malfoy.

Un nome, un programma.

Purtroppo per Rose però, ma per la gioia degli amanti dei triangoli amorosi, anche la sua migliore amica, Lily Luna Potter, si era innamorata, per l'immensa sorpresa di nessuno, del suddetto Scorpius Hyperion Malfoy.

Dopotutto non capita tutti i giorni di trovare ad Hogwarts un Principe, con la P rigorosamente maiuscola.

A meno che non si leggano fanfiction, certo. 

Ma che dire di Rose Weasley, lei, in fondo, era una brava ragazza, una brava Mary Sue.

Era.

Perché dopo che un intero scaffale della Biblioteca di Hogwarts le fu crollato addosso, casualmente proprio mentre Lily Luna passava di lì, Rose non fu più una Mary Sue.

Non una di quelle vive, almeno.

CAPITOLO 3

L'ALTRA REGINA DEI GRIFONDORO

Lily Luna Potter aveva lo stesso nome di sua nonna, gli stessi lunghi capelli rossi di sua nonna, ma non gli stessi occhi di sua nonna.

E non immaginava nemmeno quanto fosse fortunata per questo: sentirsi ripetere almeno dieci volte al giorno da dieci persone diverse che hai gli stessi occhi di una persona morta non è il massimo, suo padre, Harry Potter, ne sapeva qualcosa.

Ma forse, una volta rimasta l’unica pretendente del Principe delle Serpi grazie al fortuito incidente di Rose, trovatasi davanti al suo amato, a Lily Luna Potter, unica e sola Regina Dei Grifondoro, avrebbe fatto piacere essere totalmente uguale a Lily Evans.

Perché quello avrebbe voluto dire che, oltre ad avere i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo, si sarebbe trovata davanti un James Potter dalla chioma corvina e ribelle, invece che uno Scorpius Malfoy completamente calvo.

Purtroppo non resse il colpo. Purtroppo.

D'altro canto, lui era colui del quale lei non si sarebbe mai potuta innamorare – e di conseguenza quello di cui si sarebbe innamorata follemente. Ma se lui aveva la testa liscia come il culetto di un bambino, lei davvero non se ne sarebbe mai potuta innamorare. 

Che i difetti sono sexy, fin quando si tratta di essere stronzi, razzisti e malevoli, ma con l'aspetto fisico non si scherza. Brufoli, grasso, assenza totale di capelli, quelli sì che sono difetti insormontabili. 

Che fare allora?

Di chi innamorarsi?

Lily Luna aveva forse ucciso la sua migliore amica per nulla?

Distratta da questi pensieri, non si rese conto che aveva iniziato ad indietreggiare lentamente, sino ad arrivare al ciglio delle scale.

Da quel momento Lily Luna Potter, oltre ai capelli, ebbe anche un’altra cosa in comune con la nonna: l’essere morta.

CAPITOLO 4

ALBUS SEVERUS POTTER - MA PIU' ALBUS E SEVERUS CHE POTTER

Albus Severus Potter stava preparando emozionato il suo baule per Hogwarts, ormai pronto per il suo primo anno nella prestigiosa scuola di Magia e Stregoneria.  

Albus Severus Potter aveva gli stessi occhi verde smeraldo del padre, gli stessi capelli neri del padre ed aveva persino le stesse paure del padre: e se il Cappello Parlante l’avesse smistato a Serpeverde? 

Purtroppo per lui però, Albus Severus Potter non aveva la stessa sfacciata fortuna del padre.  

Per questo il boccino di suo fratello maggiore volò sotto il suo piede facendolo inciampare proprio mentre lui passava davanti alla finestra e sempre per questo la finestra in quel momento era spalancata. 

Albus Severus Potter somigliava molto a suo padre, ma aveva la stessa sfiga dei primi due di cui portava il nome. 

CAPITOLO 5

DIFFIDARE DALLE FALSE IMITAZIONI

Il fatto è, i morti non possono interferire con la vita terrena.

Non possono far cadere nel lago uno studente di Hogwarts e spingerlo tra i tentacoli della piovra gigante.

Non possono far perdere uno studente di Hogwarts nella Foresta Proibita sino a farlo ritrovare circondato da un branco di Centauri infuriati.

Non possono far apparire centinaia di Caccabombe sotto il letto di uno studente di Hogwarts e farle esplodere tutte insieme.

Non possono ordinare a Pix di inseguire uno studente di Hogwarts e tormentarlo sia a parole che a gesti. 

Non possono mettere Pozioni dagli effetti particolarmente stimolanti nel succo di zucca di uno studente di Hogwarts in modo da farlo fiondare fuori dalla Sala Grande di corsa, alla disperata ricerca di un bagno.

E non possono chiudere a chiave dall’interno le porte di tutti i bagni di Hogwarts.   

Non possono aizzare gli animali da compagnia del custode Hagrid contro uno studente di Hogwarts.

Non possono appendere a testa in giù alla torre di Astronomia uno studente di Hogwarts, così come non possono far evanescere i suoi pantaloni.

Semplicemente non possono.

È la regola.

Il fatto è, James Potter e Sirius Black non hanno mai avuto un buon rapporto con le regole.

Perciò James Sirius Potter passerà una pessima settimana o forse un pessimo mese, diciamo pure un pessimo anno.

A dirla tutta, è probabile che James Sirius Potter passerà una pessima vita.

Perché James Potter e Sirius Black non apprezzano che vengano usate le loro cose senza permesso, tanto meno i loro nomi. 

CAPITOLO 6

CHI E' RIMASTO? AH, GIA', QUELLO SFIGATO DI HUGO

Hugo Weasley non era uguale né al salvatore del mondo magico, né al padre, alla madre, alla migliore amica o al peggior nemico del suddetto salvatore del mondo magico.

Hugo Weasley, sfortunatamente per lui, era il figlio – e di conseguenza il clone - dell’amico anonimo del salvatore del mondo magico.

Quello che non cagava mai nessuno.

In sintesi, Hugo Weasley, era uno sfigato.

Ed aveva anche un nome molto brutto; mai quanto Scorpius Hyperion, ma l’assenza di un titolo regale inventato lo rendeva comunque un personaggio non degno di attenzione.

Per questo, Hugo Weasley fu, alla fine, l’unico a salvarsi: persino la Morte non lo considerò minimamente.    

Anche se, a differenza del padre, rimase scapolo a vita dato che la sua Hermione era, in teoria, sua sorella.

E ad Hugo Game of Thrones non piaceva fino a quel punto.