Conteso dall'Amore

di Honey_34
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hexantia ***
Capitolo 2: *** L'annuncio ***



Capitolo 1
*** Hexantia ***


Tra quelle giovani danzatrici, la preferita di Alessandro era certamente Roxane. Bellissima, gli occhi penetranti, i movimenti del corpo sensuali, muoveva a ritmo di musica il ventre e i fianchi e, anche lei, lo osservava. Efestione che seguiva lo spettacolo aveva notato l’interesse del Re nei confronti della giovane e un senso di gelosia lo pervase, la sua mente si allontanò per un po’ da quel luogo, trovando spazio nei ricordi, di quando lui e Alessandro galoppavano felici nelle verdi praterie vicino alla loro città, a casa, a Pella. Non si accorse neanche che le fanciulle persiane aveva smesso di danzare e che una di loro si era accomodata al suo fianco. Lo riscosse Leonnato dandogli di gomito ed Efestione ritornò alla realtà girandosi a guardarla. Come tutti i suoi amici ne rimase incantato: la sua pelle era dorata, il corpo rivestito ancora dell’abito usato per la danza emanava un profumo di fiori freschi, le labbra carnose, gli occhi erano a tratti color nocciola a tratti del colore della terra rossa, definiti da una riga nera. I capelli erano come la notte, neri e lisci, lunghi fino ai gomiti. D’improvviso si voltò e incontrò lo sguardo di Efestione che chiuse la bocca di scatto senza smettere di guardare quella fanciulla meravigliosa. Chiamò un interprete e gli chiese di domandarle qual era il suo nome. Quando le fu tradotto sorrise e fece gesto all’uomo di andare. -Il mio nome è Hexantia. Qual è il vostro generale?- Nel frattempo, Perdicca, ubriaco, era andato da Alessandro indicandogli il suo migliore amico intrattenuto dalla giovane danzatrice. L’occhio sinistrorsi rabbuiò e dopo pochi attimi tornò a parlare con Clito di politica. Più tardi, quando il banchetto terminò, Efestione entrò nella sua camera da letto e andò verso il bagno per lavarsi, lì, affianco alla vasca piena d’acqua calda e odorosa da oli profumati, all’ombra di qualche candela, Hexantia lo attendeva vestita di una veste blu semitrasparente ornata qua e là da increspature argentate. -Hexantia…cosa fai qui?- non rispose alla domanda, avanzò semplicemente verso di lui spogliandolo della veste bianca e una volta che fu immerso nell’acqua, gli massaggiò delicatamente le spalle, il petto, le cosce, gli profumò i capelli e infine si immerse anche lei godendo dell’acqua ancora calda. -Perché sei venuta nelle mie stanze?- gli chiese nuovamente Efestione. -Sono rimasta colpita della tua bellezza generale- rispose con voce calda. -Tu sei bellissima, io sono solo il migliore amico del Re- -Che ami, è la persona che ami di più al mondo, per la quale sacrificheresti la vita, che non hai intenzione di abbandonare, che vendicheresti in qualsiasi modo se morisse, è questo per te Re Alessandro vero?- Efestione guardò Hexantia. Vero, lui amava Alessandro alla follia, ed era geloso degli sguardi che quella sera aveva riservato a Roxane. Non capiva come la giovane che gli stava di fronte potesse sapere tutto quello, ma non glielo chiese. -Alessandro è il mio Re, il mio migliore amico fin dall’infanzia ed è un grande uomo- disse semplicemente, mai i suoi occhi tradivano quelle parole. Uscirono dall’acqua e lei lo asciugò. Quando andarono nella camera da letto lui si sdraiò sotto le coperte ricamate d’oro e lei si stese al suo fianco abbracciandolo e baciandolo nei punti che in quella posizione riusciva a raggiungere giusto per punzecchiarlo. Finché Efestione, eccitato da quella situazione, si girò baciandola sulla bocca appassionatamente, quando la lasciò Hexantia gli sorrise maliziosa e fece scorrere la sua coscia dalla pelle vellutata lungo il suo fianco, muovendola su e giù. Lo strinse di più ed Efestione gli sussurrò: -Lascia fare a me- Le salì dolcemente sopra aprendole le gambe e baciandola e accarezzandola su tutto il corpo la sentiva gemere di passione, finché non si spinse più su e la possedette con passione chiamando più volte il suo nome avvolgendola con le sue braccia muscolose, piene di cicatrici, ricordo di tante battaglie sanguinose e lei lo accontentava, gli dava piacere… Solo quando i primi raggi di sole comparvero dietro le montagne si accasciarono su un fianco, abbracciati e dormienti. Quando bussarono alla porta Hexantia ed Efestione si vestirono in fretta e quando Alessandro entrò trovando l’amico con la fanciulla non poté trattenere un moto di stupore, che nel suo cuore…era gelosia. -Efestione, volevo solo avvertirti che…che abbiamo un consiglio di guerra all’ora di pranzo, vedi di esserci e di non essere in buona compagnia…-sorrise in modo nervoso, il che non sfuggì a Hexantia. Efestione annuì e il Re uscì. Poi il generale guardò il sole e si vestì come da protocollo. Baciò la ragazza sulla bocca morbida che prima che uscisse gli disse: -Anche lui ti ama, Efestione-

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Capitolo 2
*** L'annuncio ***


Efestione entrò nella Sala delle riunioni per la prima volta nell’enorme palazzo di Babilonia. Colonne di marmo grigio giganteggiavano nei quattro angoli della stanza, ai loro piedi decori in oro e bronzo; il tavolo rettangolare che si estendeva per gran parte della sala era in legno scuro e levigato, lucidissimo, sorretto da quattro gambe a forma di zampe di leone, anch’esse in legno. Efestione avanzò, ancora con la bocca aperta ammirando quella sala magnifica, quando dalla porta secondaria entrò Alessandro con la danzatrice Roxane. -Amico mio…perdonami se ti ho mentito a proposito del consiglio di guerra- -Di niente Alessandro, ma ora mi chiedo il motivo di questo incontro- Alessandro annuì e gli fece cenno di sedersi. Il comandante si sedette e appoggiando le braccia sulla superficie in legno guardò il suo Re in attesa di una risposta. Roxane fece un piccolo inchino ed uscì dal portone principale. -Ho deciso di sposare Roxane, Efestione- l’amico impallidì, gli occhi color mercurio divennero lucidi e la mano destra si chiuse a pugno. Ad Alessandro non sfuggì nulla, ma non ci diede momentaneamente importanza. -Per questo motivo ho deciso, prima di rendere questa mia decisione ufficiale, di invitare te ed…Hexantia, a cena nelle mie stanze questa sera. Le due donne potranno incontrarsi per acconciarsi e vestirsi, manderò un paggio a riferirvi l’ora della cena. Se può interessarti, ho saputo che Hexantia è arrivata da poco da Zadracarta, sarà un’ottima occasione per conoscerci tutti meglio- Alessandro si alzò in piedi e accompagnò Efestione alla porta. -Efestione…-riprese poi, inclinando il capo leggermente sulla spalla destra -…desidero un figlio, e con questo anche un erede e Roxane, di nobili origini, me ne potrà dare uno degno di questo ruolo. Sai quanti nemici ho in Grecia, qui in Persia, perfino in Macedonia, la nostra casa. Ma tu rimani comunque il migliore degli amici che non lascerò mai e poi mai, finché la morte non arriverà a separare la nostra grande amicizia- Efestione sorrise dolcemente e abbracciò il suo Re, chiudendo gli occhi –Fino alla morte, mio Alessandro- si guardarono ancora per un istante, poi il Comandante uscì e chiuse la porta. Quella sera, mentre Hexantia aiutava Efestione a fare il bagno, un paggio bussò alla porta e la ragazza andò ad aprire. -Un messaggio per il comandante Efestione da parte del Re- disse il paggio, un ragazzo sui vent’anni con i capelli scuri come la notte e gli occhi verdi come i prati. -Sono Hexantia, la compagnia del Comandante, di pure a me- -Io…non posso signora, ho ordini dal Re e il messaggio è per il…- -Efestione è momentaneamente indisposto, ragazzo!- -Ho ordini precisi dal Re in persona da rispettare, non posso consegnare alcun messaggio a…- -Dimmi Efialte…- Efestione era uscito dalla vasca ed aveva avvolto un telo attorno alla vita, bastante solo per coprire le parti intime, Efialte rimase interdetto non riuscendo a staccare gli occhi dal fisico del Comandante. –Dimmi Efialte!- ripeté Efestione. -Re Alessandro chiede di essere raggiunto fra due ore nelle sue stanze- -Tutto qui?- chiese Efestione. -Tutto qui- rispose Efialte. -Puoi andare, grazie- Hexantia chiuse la porta e asciugò Efestione, poi gli preparò i vestiti per quella sera. Lui si stese sul letto guardando la bellissima ragazza indaffarata con eleganti e splendidi abiti persiani da donna. Lei si voltò incrociando lo sguardo del suo compagno. -No Efestione, ora non posso, devo raggiungere Roxane prima della cena- gli si avvicinò e lo baciò sulla bocca, poi gli si stese accanto guardandolo negli occhi. -Non lasciarmi- gli disse con le lacrime agli occhi. -Non lo farò, verrai con me, sempre. Ora va, Roxane ti aspetta- lei annuì lo baciò sulla fronte ed uscì. Più tardi il Comandante si vestì e si pettinò i capelli lasciandoli ricadere morbidi e lisci sulle spalle e si diresse verso le stanze di Alesssandro dove venne accolto e fatto accomodare. Poco dopo arrivarono le due ragazze, ancora più belle del solito. Roxane indossava un abito rosso con decori in oro raffiguranti l’amore, i capelli erano tenuti in un intreccio complesso. Hexantia invece, indossava un abito blu e bianco, anch’esso con decori in oro. Gli occhi erano ancora più misteriosi grazie ad una riga nera ed i capelli erano legati in una coda alta con boccoli luminosi e definiti. -Leptine, fa portare la cena!- disse Alessandro. Si sdraiarono sui letti e cominciarono a mangiare panini alle olive, focacce speziate e buon vino. Poi venne servita una zuppa fumante di pesce che piacque moltissimo a tutti. Nell’aria c’era imbarazzo, anche se di quando in quando parlavano formalmente, tutti tranne Hexantia. -Stai bene? Non hai detto una parola finora- le sussurrò Efestione all’orecchio. Lei non rispose, ma fece un apprezzamento sul cibo che rese felice Alessandro. -E’ deliziosa questa zuppa. E i panini e le focacce semplicemente superbi- -Merito dei miei cuochi, ma ti ringrazio comunque per il complimento, spero soltanto che al matrimonio eguaglino la stessa professionalità- Dopo questa affermazione ricadde un silenzio tombale…ma qualcuno sorrise. -E’ a questo che volevi arrivare Hexantia?- le sussurrò di nuovo Efestione, che si era accorto del ghigno nascosto dal calice di vino. Lei per tutta risposta lo guardò sorridendo ancora più apertamente. Un cuoco interruppe quel silenzio. -Verrà servito ora, pesce arrosto arricchito di spezie, olive e pane abbrustolito e condito con olio e carne cotta farcita da un impasto di uova, sale, olive e formaggio- tornò indietro e ricomparve quasi all’istante con i cibi elecati. Quando terminarono la cena uscirono in uno dei giardini “paradisi” di Babilonia osservando le stelle e odorando l’intenso profumo dei fiori. -Questi sono i momenti che ci dobbiamo godere, perché fra non molto ripartiremo…Roxane mi seguirà e così tutti coloro che vorranno proseguire con me, gli altri potranno tornare alle loro case, a Pella, Ege, Mieza…tu Efestione, cosa farai?- -Ti seguirò Alessandro, ma questo tu lo sai già- -Questo vuol dire che lascerai a Babilonia nuovi affetti…-disse il Re guardando Hexantia. -No sire. Io seguirò Efestione ovunque lui andrà- rispose lei facendo un passo avanti. -Ma il comandante sarà impegnato negli affari di guerra, sarai solo d’intralcio- -Se posso permettermi, sire, anche Roxane ti seguirà, dunque sarà anche lei un intralcio…-Efestione la fulminò con lo sguardo, ma Alessandro non parve arrabbiato, il che era confortante. -Amico mio, mi permetti di parlare un momento da solo con la tua compagna? Roxane aspettami nelle mie stanze- Roxane ed Efestione uscirono e il Re guardò la splendida ragazza che aveva davanti. -Cosa provi per Efestione?- le chiese. -Io lo amo- -Lui lo sa?- -No…-rispose le abbassando lo sguardo. -Quindi non hai intenzione di dirglielo?- -No- -Perché?- Hexantia non rispose e andò verso il balcone appoggiando le mani sulla superficie fredda. -Perché lui ama te, sire. È questo il motivo- Alessandro parve pensare a lungo, poi rispose: -Quello che sto per dirti lo penso davvero, non è per confortarti. Lui prova qualcosa anche per te, un sentimento profondo- -E’ quell’ANCHE che non mi piace- -Un uomo come Efestione, come me, è sempre pieno di ANCHE, ricordalo- il suo tono fece capire che il discorso era terminato, Hexantia fece un inchino e tornò da Efestione, che l’attendeva.

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