Amorevoli cure

di kiki4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


amorevoli cure
Premetto dicendo che questa è la mia prima sasunaru, spero davvero che vi piaccia! :)


AMOREVOLI CURE
capitolo 1


Sasuke Uchiha si svegliò lentamente quel mattino, i raggi del sole colpirono dolcemente il suo viso, obbligandolo ad aprire gli occhi.
Un peso poggiato sopra il suo petto gli ricordò che il suo amore stava ancora dormendo profondamente, il respiro regolare e il viso rilassato, probabilmente intento a sognare.
Sasuke sorrise, vedere Naruto così tranquillo era una cosa che succedeva poche volte nel corso della giornata, o quando dormiva o quando facevano l'amore.
Ma a pensarci bene nemmeno quando facevano l'amore il dobe stava in silenzio...
Altro sorriso da parte del moro che non può e non vuole scacciare dalla sua mente i ricordi della nottata appena passata.
Lui e Naruto uniti in un unico essere, in un'unica entità, un'unica amina, insieme.
Sembra strano, ma era proprio così.
Fino a qualche mese prima non potevano nemmeno vedersi, frequentando la stessa scuola e molti dei corsi del loro anno insieme, non facevano altro che farsi dispetti.
Poi un giorno, così per caso, si erano trovati nell'ascensore insieme, inevitabilmente questo si era rotto e così, per le successive 3 ore era rimasto intrappolato insieme a quel dobe rimpiscatole.
Scoprendo ben presto che Naruto non lo era affatto, anzi era un ragazzo timido, dolce e anche molto simpatico, senza tralasciare il fatto che era molto bello già allora.
Da quel giorno era scoccata la scintilla e adesso stavano insieme da quasi 10 mesi.
Poichè i genitori di Naruto erano sfortunatamente morti in un incidente d'auto quando era solo un bambino, viveva solo, così ogni qual volta volevano stare insieme potevano farlo senza nessuna preoccupazione.
Ormai la casa di Naruto era diventata anche la sua, passava quasi tutti i week end ed anche alcuni giorni della settimana insieme a lui, a bearsi della compagnia e dell'amore del biondino.
Sasuke posò dolcemente una mano sulla guancia di Naruto e la accarezzò, come se sotto al suo tocco si trovasse qualcosa di estremamente fragile.
Ed era proprio così...
Nonostante la timidezza interiore, Naruto era un ragazzo molto esuberante, ma sotto sotto era anche molto fragile e Sasuke lo aveva imparato a proprie spese, di fatti non permetteva a nessuno di ferirlo in alcun modo.
Posò un casto bacio sulle sue dolci labbra in quel momento dormienti e si diresse lentamente, per non svegliare il suo amore, verso la cucina, pronto per bersi una bella tazza di caffe.
Quel giorno dovevano incontrarsi con Neji, il suo migliore amico, e Kiba, il migliore amico di Naruto, insieme a Sakura e a Shikamaru.
Aveva programmato quell'uscita una settimana prima, poichè erano le vacanze di Natale e non vedevano l'ora di potersi svagare un pochino.
Mentre sorseggiava il suo caffe un rumore proveniente dalla loro stanza lo fece risvegliare dal turbinio di pensieri nella quale si era perso.
Guardò la porta della stanza aprirsi lentamente e una figura traballante attraversare il piccolo salotto.
Naruto fece il suo ingresso in cucina barcollando come un ubriaco e si abbandonò sulla sedia di legno sotto lo sguardo di Sasuke che non comprendeva il suo comportamento.
Solitamente appena sveglio iniziava a parlare di tutte le cose che gli venivano in mente, sorridendo e saltellando come un pazzo e Sasuke ogni mattina si chiedeva come facesse quel dobe ad essere così pimpante già di prima mattina.
Naruto poggiò stancamente la testa sulle mani, ora sul tavolo e nascose ancora una volta il suo viso a Sasuke.
Ora il moro cominciava a preoccuparsi, non si era mai comportato così.
Si avvicinò piano al suo dobe e lo abbracciò, sentendo l'altro rilassarsi sotto al suo tocco; lo prese in braccio, sedendosi a sua volta con Naruto sopra e lo cullò un pochino.
Il biondo alzò lo sguardo e finalmente il moro potè vederlo in viso.
E quello che vide non gli piaque per niente.
Gli occhi normalmente azzurri e vitali, color cielo, così incredibilmente belli, ora erano come opachi, e lucidi come se avesse pianto.
Le sue guance erano un poco rosse, come se fosse imbarazzato e il suo respiro era più veloce di quello normale.
" Dobe...cosa c'è? Non stai bene? "
Chiese apprensivo vedendolo in quello stato.
Il biondo scosse la testa e se possibile divenne più pallido di quanto non fosse già prima.
Si sentiva male, non capiva il perchè, ma appena aveva messo i piedi per terra, la testa aveva iniziato a girargli vorticosamente e si sentiva strano.
In quanto a Sasuke ora era davvero preoccupato.
" Cosa ti senti amore? "
Sentirsi chiamare così da Sasuke lo fece stare subito meglio, il suo sguardo per un attimo si accese, adorava quando lo faceva, si sentiva protetto e al sicuro.
Poi finalmente parlò, in poco più di un sussurro perchè si sentiva la gola in fiamme.
" Non lo so... forse ieri sono rimasto troppo tempo a giocare con la neve, mi sa che mi sono beccato l'influenza! "
Disse con un piccolo sorriso al solo pensiero della giornata precedente, passata insieme a Sasuke e ai suoi amici a giocare a palle di neve, nonostante ormai avessero quasi 18 anni.
" Ecco, lo sapevo, non è stata una mossa intelligente fare l'angelo di nere dopo essersi tolti il cappotto in pieno inverno! "
Lo sgridò Sasuke, guardando di traverso il suo ragazzo, più preoccupato che arrabbiato.
Poi prese il cellurale, e compose un numero.
Stava per poggiarlo all'orecchio quando la mano di Naruto glielo strappò via.
" Ma che cosa fai? "
Gli chiese, perchè diavolo gli aveva preso il cellulare ora, quel dobe?
" Chi stavi chiamando? "
Il biondo aveva già capito le intenzioni del moro, ma voleva che fosse lui di persona a dirgli tutto.
" Neji e gli altri per dirgli che oggi non possiamo andare... "
Gli rispose pensando che fosse la cosa più ovvia, in fondo il dobe stava male, non potevano andare a quella mostra.
Naruto sapeva quanto a Sasuke importasse quella mostra, era un appassionato d'arte, e stava aspettando quel momento da tantissimo tempo, non poteva rinunciarci solo perchè lui stupidamente si era beccato l'influenza.
" Io non vengo, ma tu teme ci andrai eccome! "
Disse risoluto per poi piagarsi in due poichè era stato colto da un attacco di tosse potente.
Sasuke subito gli diede qualche pacca sulla schiena, ancora più convinto che sarebbe dovuto rimanere a casa, ad aiutare Naruto.
" Oh no dobe... tu stai male, non puoi rimanere solo! "
Ma Naruto convinto di quello che diceva, si alzò in piadi come se stesse benissimo, lottando contro il senso di vertigine che lo colse appena poggiati i piedi per terra, e disse con voce alta, nonostante il male alla gola, e con tono risoluto:
" Non ti permetterò di saltare la mostra che desideri visitare da tanto tempo, sono malato non un invalido, posso cavarmela da solo... "
Poi abbassò un pò sia lo sguardo che il tono di voce e aggiunse:
" Prima che tu entrassi nella mia vita era solo...lo sono sempre stato e ho già avuto l'influenza, e me la sono sempre cavata, ora tu ti prepari e vai alla mostra, io mi metterò a letto e riposerò promesso, ma non voglio essere la causa della distruzione del tuo più grande sogno! "
Poi alzò lo sguardo e fisso dritto negli occhi il suo ragazzo, convinto come lo era stato solo quando gli aveva detto 'ti amo ' la prima volta.
Sasuke, nonostante fosse davvero preoccupato, ci teneva molto a quella mostra, e sapeva anche che Naruto lo avrebbe costretto ad andarci.
E poi questa era una vera dimostrazione d'amore, Dio quanto lo amava anche lui.
" Va bene, ci andrò, ma resterò solo un paio d'ore, poi tornerò a casa e starò con te! "
Naruto sapeva che questa era la sua ultima offerta, o così o sarebbe rimasto a casa, quindi accettò a sua volta.
Lo abbracciò forte, essendo ricambiato e un sussurro gli giunse alle orecchie:
" Ti amo dobe...grazie per quello che stai facendo per me... "
" Ti amo anche io teme...e poi è dovere, non potevo permettere che rimunciassi ad una cosa a cui tieni così tanto "


****


Sasuke osservava rapito i quadri davanti ai suoi occhi, ma non riusciva a vederli veramente, perchè la sua mente era altrove.
Il suo dobe aveva l'influenza e lui se ne era andato.
Questo pensiero non l'aveva lasciato nemmeno un attimo da quando aveva messo piede fuori casa...
" Dai Sasuke, Naruto ha solo un pò di influenza, non ti devi preoccupare, goditi la mostra e stai calmo... "
Gli disse dandigli una pacca sulla spalla Neji.
Un pò Sasuke a quelle parole si tranquillizzò.
Ma aveva uno strano presentimento.
Una sensazione che gli diceva che qualcosa di brutto sarebbe presto successo.
Cercò di scacciarlo, senza risultato.


****


Forse aveva fatto una mossa sbagliata a lasciarlo andare, fose avrebbe fatto meglio a farlo restare.
Questi erano i primi pensieri che avevano colto Naruto, ma subito si era ricreduto.
Solo la felicità di Sasuke contava in quel momento.
Questo era ovvio, però lui era messo molto peggio di quel che credeva.
Provandosi la febbre, traballando e barcollando per raggiungere il termometro, si era reso conto che la sua non era solo una piccola ed innocente influenza, era una vero febbrone da cavallo.
Quando aveva guardato il termomentro si era quasi spaventato:
39.4
Cavoli era veramente alta!
Ma difatti di cosa si meravigliava!?!?
Non riusciva nemmeno a stare in piedi!
Si stava praticamente trascinando sul divano, poichè la testa non faceva altro che girare e girare, come se fosse su una giostra, quando un conato di vomito lo fece piegare in due dal dolore.
Fece appena in tempo a raggiungere il bagno, arrancando letteralmente, per poi riversare tutto il cibo che aveva mangiato nell'ultima giornata.
Stava male, come mai prima.
Aggrappato alla tazza del water si sentiva la testa come spaccata in due.
Un caldo terribile e poi, subito dopo, un freddo congelante gli pervase il corpo prima che un altro conato lo facesse piegare in due nuovamente.
Quello che successe dopo rimase confuso nella sua mente.
Ricordò di essersi lasciato scivolare lentamente sul pavimento del bagno, fresco sulla sua fronte ormai bollente.
" Sasuke... "
Poi, cadde nell'inscoscienza.
Ma prima di perdersi nel buio sentì lo squillare del telefono in lontananza, poi...
...il nulla.


****


Ma perchè diavolo il dobe non rispondeva al telefono?
" Sasuke... "
Quel presentimento lo colse nuovamente.
Naruto.
Era successo qualcosa a Naruto.
Ne era sicuro.
Prese il suo cappotto e seguito a ruota da Kiba e Neji, che volevano capire cosa stesse succedendo, si diresse verso ormai quella che considerava la sua casa.
In macchina correva come un pazzo, il suo Naruto stava male ne era sicuro, lo sentiva nel cuore.
Ti prego fai che stia bene, ti prego fai che non gli sia accaduto niente...
Queste erano le sue peghiere mentre saliva le scale di casa, sempre con i suoi amici al seguito.
Aprì la porta...
Sembrava che non ci fosse nessuno.
Poi vide qualcosa...
Una mano, mollemente abbandonata sul pavimento del bagno, pallida, immobile.
Il suo cuore si strinse.
Sapeva a chi apparteneva quella mano, l'avrebbe riconosciuta ovunque.
Si lanciò letteralmente in bagno, per curare l'unica persona che avesse veramente importanza.
Quello che vide, gli tolse il respiro...




ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti!
Ecco qui il primo capitolo della mia storia, non credo che sarà molto lunga, al massimo tre capitoli, spero che l'inizio vi sia piaciuto!
Nel prossimo capitolo capiremo come reagirà Sasuke, e Naruto starà bene?
Per piacere lasciatemi un piccolo commento, mi fareste davvero felice!
Tanti baci
Kiki :)







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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


amorevoli cure2
Scusate per l'enorme ritardo, ma con le vacanze non sono riuscita proprio a restare in casa a scrivere, la voglia di uscire era troppa! Peccato che ormai siamo agli sgoccioli e la scuola per nostra sfortuna iniziarà lunedì!
Spero che il capitolo vi piaccia! :)



Dal capitolo 1:

Il suo cuore si strinse.
Sapeva a chi apparteneva quella mano, l'avrebbe riconosciuta ovunque.
Si lanciò letteralmente in bagno, per curare l'unica persona che avesse veramente importanza.
Quello che vide, gli tolse il respiro...


CAPITOLO 2

Il corpo di Naruto era mollemente abbandonato sul pavimento del bagno, immobile, il viso pallido e un'espressione sofferente sul volto.
Sasuke rimase per qualche secondo ad osservare quella visione straziante per il suo cuore, non riusciva a capire cosa stesse succedendo, si sentiva confuso, disorientato, non riusciva a fare a meno di guardare, come in un sogno, o meglio in un incubo, il suo amore che non dava segni di vita.
Il suo cervello, poi, parve come risvegliarsi insieme al suo corpo, e velocemente, ansioso e preoccupato, si fiondò verso Naruto.
Delicatamente lo prese tra le braccia, come se fosse qualcosa di estremamente fragile, come se si potesse rompere o spezzare da un momento all'altro.
Immediatamente la sua mano si posò sul volto del biondo, sentendolo terribilmente caldo.
Aveva la febbre, ma non come quella mattina, quando era partito, no, ora era molto più alta.
Non sapeva che cosa fare, il panico prese possesso del suo corpo, non riusciva quasi a respirare, mai si era trovato in una situazione del genere, mai aveva visto Naruto in uno stato simile e mai si sarebbe aspettato di trovarlo così provato.
Cercando di fare spazio nella sua mente, per riaquistare un minimo di lucidità, fece due respiri profondi, per calmare i battiti eccessivi del suo cuore, per trovare la forza di fare qualcosa in quella situazione orribile.
Prese tra le braccia Naruto, posandogli dolcemente una mano dietro la schiena e una sotto le ginocchia, poi lo sollevò, lentamente, meravigliandosi del fatto che il suo ragazzo fosse così leggero.
Piano uscì dal bagno e si diresse verso la camera da letto, dove, il più delicatamente possibile, posò il corpo della persona che amava.
Proprio in quel momento fecero irruzione nella stanza Kiba e Neji.
Si immobilizzarono alla vista di Naruto in quello stato e rimasero senza fiato.
Il primo a risvegliarsi fu Kiba che si lanciò letteralmenente verso il suo migliore amico.
" Che diavolo è successo? "
Chiese preoccupato, seguito a ruota da Neji che cercava di calmare il suo ragazzo, ora in preda al panico nel vedere l'amico in quello stato.
" Ha la febbre alta! Presto passatemi un termometro... "
Disse freddo Sasuke, non aveva tempo per essere gentile, ora la sua priorità era pensare a Naruto e non a degli stupidi convenievoli!
Prese il termometro che gli stavano porgendo e subito lo mise sotto l'ascella del biondo, facendolo alzare un braccio di Naruto il più piano possibile.
Mentre aspettavano l'esito, Kiba gli consigniò di prendere una bacinella d'acqua e di bagnare con una spugna il corpo del biondo, questo era quello che si faceva quando le persone avevano la febbre alta.
Sasuke rimase un attimo sorpreso, allora a qualcosa serviva Kiba!
Sfortunatamente lui non aveva quasi mai avuto la febbre, men che meno così alta, quindi non sapeva come comportarsi.
Si recò nuovamente in bagno, prese una bacinella e la riempì d'acqua, poi una piccola spugna bianca e un'asciugamano e tornò dai suoi amici.
Stava attraversando il corridoio per tornare in camera quando un'imprecazione del suo migliore amico non lo fece preoccupare ulteriormente.
Quando entrò nella camera da letto trovò i due chini su Naruto e appena lo videro, Neji gli disse pallido in volto:
" Ha 40 di febbre, Sasu.... non è normale! "
Ma è altissima!
Fu il primo pensiero del moro sentendo le parole dell'amico.
Doveva chiamare subito un medico, farlo accorrere lì, a casa loro a visitare Naruto, prima che la febbre aumentasse e che le sue condizioni peggiorassero.
" Andate a chiamare Tsunade! La febbre è troppo alta, ho bisogno di un medico! "
I due annuirono e si precipitarono fuori dall'abitazione, per rintracciare Tsunade, poichè non aveva un cellulare la vecchia, erano costretti ad andare a casa sua per spiegarle la situazione.
Appena solo, Sasuke cominciò a prendersi cura di Naruto.
La sua pelle era bollente, sembrava una stufa, e Sasuke sperava che la febbre si abbassasse al più presto.
Un gemito di dolore uscì dalle labbra di Naruto e subito Sasuke gli fu accanto, pronto a soccorrerlo.
Aveva paura, paura che il suo dobe avesse qualcosa di serio, in fondo non bisogna mai sottovalutare un'influenza, soprattutto se Naruto aveva una temperatura così elevata.
Lentamente, con più delicatezza possibile, spogliò la maglia del suo pigiama, bagnata di sudore e piano, cominciò a passare la spugna inumidita d'acqua sul suo corpo.
Si accorse subito dell'effetto bonario che l'acqua fresca aveva su suo corpo, poichè il volto di Naruto parve rilassarsi un poco.
Continuò con questo lavoro minuzioso per un bel pò di tempo, pensando a quanto amasse la persona che ora, sotto ai suoi occhi, stava male.
Non poteva vederlo in quello stato, non lui.
Il suo dobe era sempre sorridente, spensierato, non stava mai fermo un attimo, parlava sempre, molte volte per zittirlo doveva baciarlo a tradimento, insomma Naruto era sempre stato un casinista!
Era il suo sole!
Era così luminoso, era la luce che lo aveva allontanato delle tenebre che lo attanagliavano, era il raggio di sole, caldo e rassicurante che gli stava sempre accanto senza mai abbandonarlo.
Era il suo più grande confidente, era il suo amante, il suo amore.
Nessuno gli era stato così vicino, come Naruto.
Naruto c'era sempre...
Quando aveva bisogno di versare qualche lacrima, gli offriva una spalla su cui piangere.
Quando aveva bisogno di essere distratto, lo faceva ridere come non mai, con quelle sue stupide barzellette o con quei racconti senza senso che gli affibbiava qualche volta.
Quando si sentiva solo, gli prendeva la mano, per fargli capire che lui ci sarebbe sempre stato.
Ed il freddo e cinico Sasuke che era una volta, era cambiato, solo grazie al suo sole.
Ed ora vederlo così sofferente, con la pelle innaturalmente pallida se non per le guance rosse come il fuoco, con il battito del cuore veloce, troppo veloce, il respiro affannoso; insomma vederlo così non gli piaceva per niente.
Il suo dobe doveva sorridere, sempre.
E ora che stava male, lui gli sarebbe stato accanto, lo avrebbe guarito con le sue amorevoli cure e con il suo amore.
La porta d'ingresso si spalancò e una voce, potente, urlò un nome:
" NARUTOOOOOOOOOOOOO "
In meno di un secondo Tsunade era nella loro stanza, al capezzale del nipote e con una valigetta nera in mano.
L'Uchiha non potè nemmeno aprire bocca, poichè la donna lo cacciò fuori dalla stanza per poter visitare il biondo.
La porta si chiuse, la casa divenne silenziosa...



****



La testa faceva talmente male, che sembrava non fosse nemmeno attaccata al resto del corpo...
Lo stomaco non ne voleva sapere niente di stare meglio e poi...
...aveva caldo, tantissimo caldo.
Si sentiva andare a fuoro, lentamente, poichè stava bruciando dall'interno.
Vedeva tutto nero, le sue palpebre non volevano aprirsi, sarebbe costata troppa fatica.
Si sentiva fiacco e molle, debole e dolorante.
Un tocco leggero gli fece scappare un gemito di dolore, e lo riconobbe.
Era il tocco di Sasuke, del suo amore, della sua metà.
Voleva aprire la bocca e dirgli che lo amava tanto, ma questa non eseguiva i suoi comandi.
Il suo corpo era come se non volesse rispondergli e il fuoco dentro le vene aumentò nuovamente.
Poi qualcosa di fresco lo sfiorò, prima sul viso, poi sul petto...
Qualcosa di gelido che lo fece stare subito meglio.
Poi i suoni intono a lui si fecero nuovamente ovattati e lui ricadde nell'incoscienza, senza nessuna via d'uscita da quell'incendio che lo logorava da dentro.



****



La porta della stanza si aprì, una Tsunade apparentemente stanca e provata uscì e osservò i tre ragazzi seduti davanti a lei, ma uno in particolare.
Uno sguardo severo e arrabbiato, che li fece rabbrividire.
" Si può mai sapere che cosa è successo per causare una febbre così alta a Naruto? "
Chiese perentoria, osservando negli occhi l'Uchiha.
" No non rispondermi! "
Continuò alzando una mano, per fermare le parole di Sasuke che aveva aperto bocca per parlare.
" Non lo voglio sapere, perchè so che quando me lo dirai ti staccherò la testa a morsi! Quindi adesso ti dirò cosa devi fare con lui..."
Prese un respiro profondo prima di continuare, sempre osservandolo con cipiglio severo.
" Allora, la febbre era altissima, se non mi avreste chiamata prima a quest'ora lo avrei già mandato all'ospedale, comunque, hai fatto molto bene a rinfrescarlo con quella pezza bagnata, è la procedura esatta... "
Sasuke vide Kiba gonfiare un poco il petto, orgoglioso di aver fatto per una volta la cosa giusta.
" Ho somministrato a Naruto dei farmaci per far abbassare la temperatura, ma questi non dureranno in eterno, quindi Sasuke, tu gli devi stare accanto... "
Tz che cosa stupida da dire, certo che gli sarebbe stato accanto!
Si stava parlado di Naruto in fondo.
Il suo Nauto!
"... e dovrai controllare la sua temperatura almeno ogni 4 ore, se si dovesse alzare ancora così tanto, come prima non esitare a chiamarmi, ma non dovrebbe succedere, inoltre devi farlo bere molto, e anche mangiare se possibile, di sicuro quando si sveglierà, Naruto avrà lo stomaco in subbuglio, ma tu devi farlo mangiare e soprattutto bere ok? Se no potrebbe disidratarsi chiaro? Questo è tutto, io tornerò domani mattina a controllare la situazione, e Naruto dovrebbe risvegliarsi tra qualche ora... "
Poi senza cerimonie prese la sua borsa nera e se ne andò, lasciando i tre sbalorditi.
Sasuke in cuor suo si sentiva più leggero, Naruto sarebbe stato bene, questo era l'importante.
" Beh, ora noi possiamo anche andare... "
Salutò con molta più calma e sicurezza i suoi amici e poi andò dal biondo, che era ancora disteso immobile su quel letto, ma molto meno pallido di prima.
Gli si stese accanto, prendendo tra le braccia il corpo minuto che amava così tanto e lo avvolse nel calore del suo.
Coprì entrambi con una pesante coperta e guardò Naruto.
Ora il suo respiro era lento e regolare, ed il suo cuore batteva normalmente, Sasuke fu felice di constatare che la sua fronte era più fresca.
Lo strinse ancora un poco a sè e gli posò un bacio caldo sulla fronte, che nell'incoscienza, Naruto senti chiaramente, per  sussurrare:
" Sasuke... "
e poi accoccolarsi ancora di più tra le braccia del moro, in quel momento felice per aver sentito la sua voce.
Poi cadde nelle braccia di Morfeo, accanto alla persona tanto amata...






ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti!
Spero che il capitolo sia piaciuto a tutti!
Vedete che Naruto starà bene! Lo ha detto Tsunade dopotutto!
E Sasuke è stato davvero dolce, lo so che è OOC, ma come spiegato nel capitolo è stato proprio Naruto con il suo amore a cambiarlo in meglio e a sciogliere un pò il suo bel cuore!
Ringrazio tantissimo le 17 persone che hanno messo la mia storia nelle seguite, le 2 nelle preferite e le 2 in quelle da ricordare!
Ovviamente ringrazio i 4 angeli che hanno recensito:
-
vivvinasme
-
 Coco_Carino_Coco
-
ryanforever
-
pippons ( addirittura due recensioni, sono onorata XD )
Grazie a tutti, anche a coloro che leggono e basta!
Lasciatemi un piccolo commentino vi prego...
Al prossimo capitolo che dovrebbe essere l'ultimo!
Baci Kiki :)



P.S. avviso importante...
Vi piacerebbe se trasformassi la storia in una long fic?
Cioè se spiegassi la storia di Sasuke e Naruto?
Di come si sono conosciuti e si sono innamorati?
Ditemi se siete interessati e io sarò felicissima di scriverla!




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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


amorevoli cure 3
Ok... vi prego non uccidetemi! Vi prego pietà! Scusatemi davvero davvero davvero taaaaaaaaaaanto per l'immenso ritardo! Sono imperdonabile... sono 6 mesi che non mi faccio viva... scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Scusate ma la scuola mi ha del tutto privato di una vita e non risco a fare altro se non studiare e giocare a pallavolo... ma sono tornata! Questa volta cercherò di aggiornare tutte le storie che ho lasciato in sospeso!
Ora, questo è il nuovo capitolo e siccome devo farmi perdonare questo non è l'ultimo, ma ce ne sarà ancora uno... scusatemi ancora e godetevi questo capitolo dedicato a tutti voi che ancora mi state seguendo! ci vediamo a fine pagina :)



CAPITOLO 3


Buio.
Tutto intorno a lui era scuro, era immerso nell'oscurità e non riusciva a vedere niente.
Aveva paura il piccolo Naruto, molta paura.
Paura di rimanere solo.
Paura di non avere nessuno al suo fianco.
Paura di perdere la persona più importante per lui.
Paura di perdere Sasuke.
Sentiva la presenza del moro, ma non riusciva a vederlo.
Si sentiva come Dante quando immerso nel fumo nero, la pena riservata agli iracondi nel Purgatorio, non aveva altra guida se non Virgilio.
Naruto voleva che Sasuke fosse il suo Virgilio.
Ma non lo vedeva, non riusciva a scorgere quelle ossidiane nere che amava tanto.
Era solo.
Solo come lo era prima di incontrare il moro.
Solo.
Solo.
Solo.
Nessuno sarebbe venuto a salvarlo.
Nessuno lo avrebbe portato via da quel luogo desolato.
Cominciò a correre, cieco.
Muoveva le gambe più velocemente possibile, nella speranza di trovare qualcosa o meglio qualcuno che potesse indicargli la via giusta dove andare, qualcuno che potesse essere i suoi occhi.
Continuò a correre, stremato, senza fiato e senza più speranza.
Era davvero solo.



****



Sasuke dormiva, felice; immerso in un sonno profondo e pacifico, quando sentì qualcosa muoversi al suo fianco, qualcosa che scalciava.
Non riusciva a capire che cosa fosse.
Un dolore forte lo colse alla gamba, cercò di piegarsi su se stesso per toccare il punto dolente, ma si rese conto di non poterlo fare.
Aprì piano gli occhi e si guardò intorno.
Naruto, con il suo peso, gli bloccava qualsiasi movimento ed era proprio lui a scalciare.
Si muoveva freneticamente, come se qualcuno lo stesse inseguendo, o meglio come se lui stesse scappando.
Subito il moro si preoccupò, ricordando quello che era successo il giorno prima, Naruto che stava male, la febbre altissima, Tsunade che lo raccomandava di prendersi cura del suo nipotino.
Naruto mugulò, sofferente, e riprese a muoversi, questa volta con il respiro affannato e il cuore a mille.
Stava avendo un incubo, un incubo molto probabilmente causato dalla febbre; Sasuke poggiò delicatamente una mano sulla fronte dell'amato, scoprendola nuovamente molto calda.
Accidenti! pensò e si maledisse, non riusciva a capire, Tsunade aveva detto che la febbre sarebbe dovuta calare in quelle ore di riposo, ma il dobe l'aveva ancora alta.
All'eventualità del suo ragazzo in un letto d'ospedale Sasuke si sentiva impazzire.
No! Lo avrebbe fatto stare meglio!
Decise che la cosa migliore da fare in quel momento era svegliare Naruto, farlo destare dall'incubo in cui si trovava, fargli bere dell'acqua, dargli la medicina che Tsunade gli aveva raccomandato, e infine coccolarlo e tenerlo stretto a sè per farlo stare bene, non gliene importava niente se anche lui si fosse preso l'influenza, l'unica cosa importante ora era far si che Naruto guarisse al più presto!
Cominciò a scuotere il suo ragazzo, che iniziò ad emettere piccoli urli, facendo spaventare Sasuke, accidenti l'incubo doveva essere proprio spaventoso!
Naruto però non si svegliava, e Sasuke non sapeva che cosa fare.
Lo scuotè ancora e ancora, e la sua preoccupazione salì alle stelle, si sentiva strano, e se il dobe non si fosse risvegliato?
Se la febbre era davvero così alta da doverlo far ricoverare?
Poi fece l'unica cosa che poteva fare dopo tutti i tentativi falliti nei minuti precedenti.
Lo baciò.
Un bacio leggero, casto e delicato.
Un bacio pieno d'amore, e di buona volontà.
Il bacio.
E come se si trovasse realmente in un film, il suo piccolo e fragile Naruto iniziò a calmarsi, il suo respiro si fece più quieto e il suo battito cardiaco tornò a valori normali.
Sul visino del biondo, ancora rosso per la febbre, apparve un piccolo sorriso, come se avesse capito che accanto a lui c'era la persona che amava.
Le sue palpebre lentamente si alzarono, e rivelarono sotto di esse due occhi color del mare.
Sasuke si perse nell'osservare quell'oceano che amava tanto, e posò un altro bacio sulle labbra roventi del compagno, volendo vedere ancora un piccolo sorriso comparire.
Dopo quel lieve tocco, Naruto che finalmente aveva compreso che l'incubo era finito e credendo di trovarsi ora in un sogno con il moro, dolcemente disse:
- Sasuke...-
L'Uchiha d'altro canto era felicissimo di poter sentire nuovamente la voce di Naruto, anche se un pò arrochita e bassa per la malattia.
Sorrise, uno di quei sorrisi che regalava solo a lui e a nessun'altro.
Amorevolmente posò una mano dietro la nuca del biondo e gli alzò dolcemente la testa un poco, mentre con l'altra mano prese il bicchiere d'acqua contenete la medicina.
- Bevi amore, ti farà bene...-
Piano il più piccolo bevve, sentendosi ancora stordito e stranito per il comportamento così dolce del suo ragazzo.
Credeva ancora di essere in un sogno, così prima di chiudere nuovamente gli occhi per la stanchezza sussurrò a pochi centimetri dal viso di Sasuke.
- Grazie... Grazie per avermi salvato -
Poi si riaddormentò, con la testa poggiata sul suo petto, immediatamente le braccia di Sasuke lo avvolsero protettivamente
Amava Naruto come nessun'altro al mondo.
E sentirsi ringraziare così da lui era come un desiderio che si avverava.
Ma non era Naruto a dover dire quelle parole, bensì lui stesso.
Lui doveva ringraziare Naruto, per averlo strappato dalla sua vecchia vita ed avergli mostrato quanto potesse essere bella e felice, tutto grazie al piccolo biondo che ora stringeva tra le braccia delicatamente.
- Grazie a te...-



****



Il mal di testa finalmente era quasi del tutto sparito, il dolore alle ossa era diminuito e Naruto si sentiva riposato e in buona salute.
Lentamente si svegliò dal sonno in cui era caduto più di due giorni prima.
Aprì gli occhi e capì di essere disteso sul letto della sua camera, della camera che condivideva con Sasuke.
Sasuke...
Dove era Sasuke?
Di fatti la parte destra del letto, solitamente occupata dal moro, ora era vuota e fredda, segno che aveva abbandonato il letto da molto.
Naruto subitò andò in panico...
Non si ricordava che cosa fosse realmente successo in quelle ore in cui era stato male...
E se Sasuke se ne fosse andato?
Il panico lo colse, se lo aveva abbandonato davvero lui cosa avrebbe fatto?
Agitato si alzò velocemente dal letto, colto da un piccolo capogiro.
Si toccò la fronte, sentendola ancora abbastanza calda.
Andò prima in cucina e la trovò perfettamente in ordine.
Poi in salotto, intoccato anche quello, nessun segno del passaggio del suo ragazzo.
Il suo ragazzo, ma lo era ancora?
Andò in bagno, nello sgabuzzino, ma niente lui non c'era.
Sconfortato controllò l'unico luogo dove potesse essere, il terrazzo.
L'aria invernale lo colpì come un pugno in pancia.
Ma il dolore più forte fu provocato dal fatto che Sasuke non si trovava nemmeno in quel luogo della casa.
Infreddolito, ancora debole e malato, si lasciò cadere sul pavimento della terrazza e nell'aria gelida si accucciò come un feto, sulle mattonelle.
Sentiva freddo, ma non nel corpo, quello ora non contava, lo sentiva nel cuore.
Calde lacrime scesero sul suo volto, non riuscì proprio a fermarle.
Allora il sogno che aveva fatto era reale, lui era solo.
Sasuke lo aveva lasciato.
Chiuse gli occhi, sentendosi come morto.



****



Un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi color pece uscì dal supermercato.
Con due borse di plastica in mano non era facile camminare veloce, ma lui doveva esserlo, in fondo aveva lasciato Naruto a casa da solo il tempo per fare la spesa, e non voleva che si preoccupasse se non lo avesse trovato di fianco a lui al suo risveglio.
Naruto era ancora malato, meno male che la febbre quella notte era calata fina a toccare i 38, quasi un miracolo dato che nelle ore precedenti era oscillato ancora tra i 40 e i 39, una temperatura ancora troppo alta per poterlo lasciare solo.
E quando quella mattina aveva letto sul termometro 38 ° aveva fatto i salti di gioia, pensando di andare a comprare qualcosa, il suo dobe avrebbe avuto sicuramente molta fame dopo due giorni di digiuno.
A pochi passi da casa sua, mise a terra le borse della spesa per scaldarsi un attimo le mani e cercare le chiavi quando qualcosa nella sua visuale gli fece raggelare il sangue nelle vene.
Sul suo terrazzo, che poteva vedere da quel punto della strada, era raggomitolato qualcuno.
Riconobbe immediatamente il pigiama azzurro del compagno.
Una morsa gli strinse il cuore.
Ma era impazzito?
Cosa diavolo ci faceva Naruto raggomitolato sul terrazzo con ancora la febbre, nell'aria invernale e senza niente addosso se non quel leggero piagiama?
Sasuke fu preso subito dall'apprensione.
La febbre si sarebbe sicuramente alzata...
No! Non voleva vederlo ancora sofferente!
Corse in casa e aprì la porta quasi scardinandola...
Che diavolo stava succedendo?
Perchè Naruto si stava comportando così?
Ma non aveva tempo per pensarci, ora doveva solo pensare al suo dobe!






ANGOLO AUTRICE
Alla fine ce l'ho fatta a finire anche questo, spero vi sia piaciuto, ho dovuto allungare un pò perchè voglio una lemon nel prossimo e quindi volevo un altro capitolo :)
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno letto anche quest'oggi la mia storia, ogni singola persona!
Grazie mi rendete sempre felice e mi scuso nuovamente per il ritardo.
Spero che il prossimo capitolo arrivi presto, massimo una settimana non vi preoccupate!
Ringrazio coloro che hanno commentato lo scorso capitolo (non rispondo alle recensioni perchè dopo così tanto tempo mi sembra un pò strano, probabilmente non vi ricorderete nemmeno di questa storia!)
supermimi213
Beatrix91
vivvinasme
 ryanforever
e tutti coloro che hanno aggiunto questa storia nelle preferite, nelle seguite e in quelle da ricordare.
Un bacio a tutti, alla prossima!
Grazie ancora...
Baci Kiki :)





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Capitolo 4
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Ciao a tutti!
Non so se a qualcuno potrebbe interessare, ma ho creato una pagina facebook per aggiornarvi su tutto quello che riguarda le mie fic.
Vi informerò degli aggiornamenti, di quando sto scrivendo e per molte cose vorrei sapere anche la vostra opinione!
Nella pagina principalmente parlerò delle mie due storie in corso:
SECOND CHANCES http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=875106&i=1
YOUR LOVE IS MY LIFE http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=708683&i=1
e vi informerò anche di progetti futuri (riguardanti sia le mie storie Slash che non, dato che mi piace scrivere entrambe).
Beh, se siete interessati a seguirmi ancora, se metterete mi piace alla pagina, mi renderete la persona più felice al mondo!
Ecco qui il link:
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Grazie a tutti!
Baci baci Kiki



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