The Bunny and the Panda

di Namine23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro di mezzanotte ***
Capitolo 2: *** The Bunny's Ouverture ***



Capitolo 1
*** Incontro di mezzanotte ***


Il tempo sta per scadere

la figlia di Gea sta per risvegliarsi.

Tremate ignobili umani

il giorno della salvezza è finalmente arrivato

la principessa porterà nuova vita

 

 

Mezzanotte.

Le campane con il loro lugubre suono avvisano tutti che è mezzanotte.

Per le strade del centro ormai non c'è più nessuno, solo una figura incappottata e ben coperta sfidava quella oscura notte.

Si muoveva incerta e spaventata, come un animale che non sa dove rifugiarsi dal suo predatore.

Continuava, convulsamente, a girarsi al minimo rumore, come se qualcuno la seguisse.

Indossava un cappotto troppo leggero per quel freddo Gennaio, tremava come una foglia.

"forza, ancora poco... Devo... farcela...."

pensò mentre arrancava raggiungendo delle striscie pedonali.

Un rumore di passi dietro alle sue spalle.

La figura spaventata, si mise a correre, proprio mentre stava passando un'auto nera che la investì in pieno.

Venne sbattuta qualche metro più in là, stordita cercava ancora di muoversi e scappare con le lacrime agli occhi.

Dalla macchina nera scesero due uomini, che corsero subito in suo aiuto.

-Mi sente?-

chiese una voce anziana con un accento inglese.

La figura singhiozzò tirandosi indietro.

- Devo... scappare... No! Non toccatemi...-

la voce rotta dal pianto era rauca e flebile, ma femminile.

Uno dei due uomini cercò di avvicinarsi di più con una voce particolarmente fredda e giovane disse:

-Non le vogliamo fare del male...-

La figura smise di divincolarsi, tremante e ferita lasciò che i due uomini si accertassero delle sue condizioni.

Chissà come sembrava che quella ragazza non si fosse fatta male, nessuna ossa rotta o slogatura, solo ammaccata.

-Come ti chiami?-

chiese l'uomo più anziano, con un tono di voce paterno.

La figura, ancora un po' storidita, rispose con un debole sussurro.

-Usaghi...-

-Bene, signorina Usaghi ora riceverà le giuste cure nell'ospedale più vicino...-

L'uomo anziano stava per aggiungere altro quando la ragazza lo bloccò con un grido soffocato:

-NO! All'ospedale... loro mi... troveranno!!-

L'uomo la guardò perplesso.

-Vi prego... Sarebbe...la...fine...-

la ragazza scoppiò di nuovo in lacrime.

L'uomo più giovane che era stato immobile e zitto a fissare la ragazza incappucciata, le prese il cappuccio e glielo tolse.

Alla ragazza scappò un singulto, strinse gli occhi mentre i due uomini la guardavano con gli occhi spalancati.

La luce dei fari della macchina illuminava completamente la ragazza.

Lunghi e setosi capelli le ricadevano fino alla vita, di un bianco candido come neve.

I suoi occhi spalancati, rosso cremisi, come quelli di un animale spaventato, guardavano i due uomini in controluce.

Ma la cosa che li colpì di più furono le lunghe orecchie bianche da coniglio che si muovevano spaventate.

-Non... portatemi...all'ospedale...-

mormorò per poi svenire a terra.

I due uomini caricarono la ragazza sulla macchina.

Il più giovane con le gambe strette al petto, come un bambino, seduto accanto alla ragazza,la fissava intensamente mentren si mordicchiava rumorosamente l'unghia del pollice.

 

 

Angolo Autrice:
Questa Fanfiction è basata sulla storia di un forum gdr, dedicata a Ste-chan che mi ha dato, inconsciamente, l'ispirazione!!

Usaghi è un personaggio di mia fantasia, creato inizialmente come personaggio per gdr, lo amo molto perchè è adorabilmente imbranata e goffa >-<

Spero che questa mia fiction vi sia piaciuta, l'avevo già iniziata tempo fa non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla!

Mi piacerebbe molto leggere i vostri commenti riguardo all'inizio di questa storia!

Al prossimo chappy miao!!!

Nami-chan

 

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Capitolo 2
*** The Bunny's Ouverture ***


The Bunny's Ouverture

 

Quando Usaghi aprì i suoi grandi occhi rossi, era su un comodo letto a due piazze, le lenzuola rosse la coprivano fino alle spalle.

Si mise a sedere lentamente, muovendo lentamente le orecchie bianche da coniglietta, sembrava una camera di un albergo lussoso.

Si stropicciò gli occhi un po' incredula, notò solo in quel momento che le mani e le braccia erano fasciate con dei cerotti un po' dappertutto.

Usaghi abbozzò un sorriso, non l'avevano portata in ospedale, ma si erano presi comunque cura di lei.

Cercò di ricordare i visi di quei due uomini che l'avevano investita, ma i loro visi erano sfuocati, ricordava solo il rumore di unghie che venivano rumorosamente mordicchiate.

Scese dal letto, nel frattempo cercava di mettere a posto la frangia disordinata, c'erano due porte, una era aperta, che mostrava un piccolo bagno, l'altra, più massiccia, doveva essere quella di entrata.

Usaghi si avvicinò a quest'ultima porta e proprio mentre poggiava la piccola mano candida quest'ultima si aprì di colpo, facendole fare un salto indietro, spaventandola.

-Ah, mi perdoni signorina, sono venuto a controllare le sue condizioni-

entrò il signore anziano dell'altra sera, indossava un frac nero da maggiordomo, i capelli erano grigi ed aveva un viso Europeo e l'accento tipicamente inglese.

-Ecco... l...la ringrazio!-

esclamò imbarazzata Usaghi facendo un inchino.

-Ma siamo stati noi ad investirla signorina....non deve ringraziarmi-

rispose l'anziano.

-Ehm, posso sapere come si chiama..?-

chiese incerta Usaghi.

-Sono Watari signorina...-

rispose con un piccolo inchino degno di un maggiordomo.

Usaghi divenne di colpo pensierosa, poi guardò Watari con uno sguardo enigmatico e involontariamente buffo, che fece sorridere l'anziano.

-E l'altro? Cioè... quello che mi ha tolto il cappuccio senza permesso?-

chiese sottolineando l'ultima parte, non si ricordava molto di lui, però le dava fastidio che l'avesse fatto di testa sua senza chiedere.

Watari nascose una risata con un colpo di tosse, di certo lui stava osservando tutto dalle telecamere di sorveglianza messe nella stanza.

-Il signorino Ryuzaki al momento sta lavorando, verrà appena si sarà liberato...-

rispose l'anziano.

Usaghi rimase a guardare Watari come se stesse aspettando qualcosa, poi il suo sguardo divenne confuso, piegando l'orecchio destro e chiese:

-Signor Watari non mi fa domande sulle mie strane orecchie?-

Watari si limitò a sorriderle dolcemente e a scuotere la testa.

-In verità sono molto incuriosito, però non voglio farle nessun genere di pressioni e credo che il signorino Ryuzaki sia molto più interessato di me...-

Usaghi piegò la testa di lato guardandolo ancora.

-Uhm... capito, la ringrazio signor Watari...-

Watari si assicurò che le ferite sul corpo di Usaghi non si fossero infettate e si apprestò ad uscire dalla camera, consigliandole di rimanere nella stanza fino al suo ritorno per cena.

-Ah! Singor Watari!!-

lo chiamò Usaghi poco prima che la porta si chiudesse alle spalle di Watari.

-Dica signorina Usaghi...-

rispose gentile l'anziano.

-E-Ecco... Dica al signorino Ryuzaki che se vuole può pure farmi delle domande!! E' per ringraziare le vostre premure!!-

esclamò Usaghi, con le guanciotte rosse e gonfie, aveva un'aspetto davvero buffo, sembrava uscita dal paese delle meraviglie.

Watari annuì e chiuse la porta dietro di se, lasciando sola Usaghi nella bella camera d'albergo.

Usaghi, non sapendo cosa fare, si buttò sul letto a baldacchino, sprofondando nel materasso.

Continuava a rotolare per il letto come una bambina, sicura che nessuno la stesse osservando, iniziò a cantare una filastrocca:

-Kagome, Kagome, uccello nella gabbia,
quando uscira?
All'alba e alla sera,
la gru e la tartaruga scivolarono via.
Chi è l'uomo dietro di te?-

Rotolava a sinitra e a destra del grande letto, cantando e ridadendo senza motivo, poi le risate fecero spazio ai ricordi, infine alle lacrime.

Mentre piangeva senza un motivo apparente, continuava a cantare, soffermandosi sull'ultima strofa, ripetendola più volte "chi è l'uomo dietro di te?".

Strinse le gambe al petto, credeva di essere sola, ma in realtà c'era qualcuno che la osservava attentamente dalle telecamere piazzate per la stanza.

Quel qualcuno si mordeva il pollice rumorosamente, seduto sulla sedia ingobbito con le gambe strette al petto, fissava con i suoi occhi neri profondi, contornati da pesantissime occhiaie, la figura minuta che piangeva dal monitor.

Immediatamente, Elle scese dalla sedia, rimanendo con la schiena incurvata, dirigendosi a grandi passi verso la camera della ragazza-coniglio.

Entrò senza bussare nella stanza, Usaghi sobbalzò e spaventata cadde dal letto, rotolando sul pavimento.

Elle si limitò a fissarla incuriosito dall'alto mentre Usaghi si alzò e lo guardò in viso per la prima volta.

Il cuore di Usaghi perse un battito, poi riprese a battere, sempre più forte, sembrava che volesse volare via.

-Un... Un... Un...PANDAAAAAAAA !!!!-

Urlò Usaghi eccitata, dirzzando le orecchie da coniglia, la tristezza di prima sembrava essere stata spazzata via.

Elle, a quella reazione, si girò d'istinto, per vedere se ci fosse davvero un panda, ma ovviamente non c'era nulla dietro di lui.

Era alquanto improbabile che quella ragazzina lo avesse scambiato per un panda, la guardava interessato, per capire se soffrisse di allucinazioni.

-Che carino!! Un ragazzo panda!!-

Usaghi avvicinandosi saltellando, lo indicò con il dito,sorridendo come un ebete.

Elle sgranò leggermente gli occhi, quella stramba ragazza l'aveva appena definito "carino" e l'aveva scambiato davvero per un panda, era un po' sorpreso.

-E' maleducazione indicare le persone con il dito-

disse freddo guardandola.

Usaghi arrossì violentemente e abbassò il dito, guardandolo ammirata, cosa che confuse ancora di più Elle.

-AH! Scusami, mi sono lasciata trasportare!!-

rispose impacciata.

-Fa niente-

rispose distaccato Elle, cercando di nascondere la sua sorpresa.

Di colpo, la ragazza-coniglio con un balzo si avvicinò a qualche centimetro da Elle, con il viso arrossato e con uno sguardo strano e inquietante, sembrava un maniaco che trovava la sua preda.

Tuttavia Elle non si spostò e la guardò freddamente, senza emozioni, anche se gli dava parecchio fastidio quella vicinanza improvvisa.

-Sei tu Ryuzaki?-

chiese mentre con un dito sfiorava le occhiaie di Elle, che si irrigidì come una statua di pietra, freddo come il ghiaccio.

-Sì-

rispose sperando che si allontanasse.

I desideri di Elle furono esauditi, Usaghi si allontanò da lui con un altro salto all'indietro, quella ragazza era troppo esuberante per i suoi gusti e pensare che con Watari era stata parecchio calma.

-Allora, chiedimi pure Ryuzaki-Panda-kun-

Elle stava per dire qualcosa quando si rese conto di come Usaghi l'aveva chiamato, nessuno si era mai azzardato di fare una cosa simile, pur non sapendo che lui fosse Elle, il detective migliore del mondo, la gente tendeva ad essere ritrosa e timorosa nei suoi confronti, perchè tutto in lui sembrava emanare freddezza e distacco.

Spesso lo avevano odiato, lo avevano insultato e deriso, però capiva bene che la ragazza non aveva usato quel soprannome per deriderlo,ma non riusciva a trovare un motivo per quell'improvvisa familiarità.

Se solo avesse potuto leggere nella mente contorta della ragazza sarebbe riuscito a comprendere i suoi ragionamenti.

-Panda-kun...?-

ripetè perplesso Elle.

-Sì, sei uguale ad un panda! Io li trovo adorabili, peccato siano in via d'estinzione....Non ho mai incontrato nessuno con degli occhi così.... anche se di persone con i capelli neri e gli occhi neri ce ne sono molti....Soprattutto in Giappone ...-

rispose Usaghi per poi perdersi nei suoi discorsi illogici.

Elle emise un piccolo sospiro, era incuriosito da quella ragazza, non solo per le lunghe orecchie da coniglia, ma anche per il suo carattere imprevedibile ed esuberante.

Di certo dalla prima volta che l'aveva vista in volto, aveva capito bene che era diversa da chiunque avesse mai incontrato prima.

Sarebbe stata una chiaccherata molto lunga di certo, quel che aveva trovato con le sue ricerche non lo aveva minimamente soddisfatto, per appagare la sua curiosità Elle, aveva deciso di farsi avanti, mostrando così il suo volto.

Di certo non poteva sapere in che guai si sarebbe cacciato, avvicinandosi a quella ragazza e quanto sarebbe cambiato a causa di quest'ultima.

 

Angolo Autrice:
Oddio.... questo capitolo non mi convince per niente, è stato un parto lento e doloroso.

Non so perchè ma far uscire questo capitolo è stata una vera impresa!

Perciò mi scuso se questo capitolo vi ha fatto pena, per il prossimo migliorerò di sicuro!!!

Il personaggio di Usaghi sul gdr era meno contorto, però ho voluto creare una seconda versione di Usaghi, un più pazza e fuori come un balcone! (un po' come me XD).

Povero Elle... dover tenere a bada una come Usaghi non sarà una passeggiata!

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