Il Diavolo è Cullen

di Twiiii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Chapter 1

 

Il Diavolo è Cullen

 

Pov Bella

Quando le mie Manolo Blanhik oltrepassarono la grande porta di vetro della Cullen Tower della 7th Avenue il mio cuore prese a battere a mille.

Riuscire ad entrare alla Style Factory, sarebbe stato un ottimo trampolino di lancio per la mia carriera da stilista. Sin da piccola ho disegnato abiti. Ho iniziato a confezionare un lussuoso abito da sera per la mia Barbie a 4 anni, fu il mio primo bozzetto e dopo imparai subito a cucire grazie all’aiuto di mia nonna Marie. Da quel momento non smisi più di creare.

Al liceo ho avuto la possibilità di mostrare le mie creazioni alle recite di fine anno.

Facevo la costumista e si può dire che erano tutti soddisfatti dei miei lavori.

Dopo il diploma presi la strada della Priestly Fashion Academy qui a New York, allontanandomi finalmente da quel paesino di nome Forks lasciando però anche mio padre ormai solo dato che mia madre l’ha abbandonato pochi dopo la mia nascita per trovare un miliardario da sposarsi. Ovviamente, anche io fui lasciata lì, infatti odio quella donna; ci sentiamo solo per Natale, Pasqua e Ringraziamento.

Fui molto fortunata ad entrare in quella scuola e feci dure selezioni soprattutto perché c’erano pochi posti disponibili. Questi studi mi hanno aiutato molto per evolvere come stilista ed essendo la migliore dell’ultimo anno la direttrice, Miranda Priestly, mi ha mandato a fare un apprendistato dal suo amico Carlisle Cullen, nonché direttore del edifico ed ovviamente di tutti i servizi al suo interno.

Munita di ventiquattrore, mi avviai verso la reception della hall dove una giovane ragazza dalla chioma platino, probabilmente tinta, digitava velocemente sulla tastiera del MAC di fronte a lei. Tossicchiai per avvertire la mia presenza e parlai:

«Salve, sono Isabella Swan. Dovrei avere un appuntamento col signor Cullen alle 10»

Alzò la testa e, lanciandomi uno sguardo di insufficienza disse: « Ah, sì.. La faccio salire.» si alzò dalla sedia, mentre ci avvicinavamo verso il piccolo banco della security «La Style Factory si distribuisce tra il 20° e il 25° piano. Oltre, troviamo la redazione della rivista “Runway” dei figli del capo e all’ultimo piano, il 35°, c’è l’ufficio del boss. Sotto al 15° c’è la piccola agenzia di modelle, L’Elite Model Management diretta dalla moglie. Insomma, tutto in famiglia. Ah, io sono Jessica»

Sorrisi e intanto arrivammo al bancone.

Dietro di esso c’erano due omoni dai capelli scuri e la pelle abbronzata.

Non appena ci videro sorrisero e uno di essi parlò «Jess, chi è questo bel bocconcino?»

«Embry, sta buono. E’ la nuova stagista della Style. Dovete darle il tesserino»

Quello che finora è stato zitto, aprì un cassetto e tirò fuori il tesserino e porgendomelo disse «Io sono Quil, non perderlo perché dopo ce lo dovrai restituire. Quello è il cartellino degli ospiti ed è provvisorio, poi te ne faremo uno tuo. Buona fortuna!» erano simpatici dopo tutto.

Salutai tutti i tre e mi avviai verso gli ascensori, ce n’erano otto in tutto. Presi quello meno affollato. All’interno, vicino ai tasti c’erano le varie etichette degli studi presenti nell’edificio, premetti il 35°.

Mentre una canzoncina mi teneva compagnia mi guardai allo specchio per vedere se ero presentabile. Il leggero trucco non era ancora colato e il Tailleur gessato di Chanel era perfettamente stirato.

Iniziai a battere il piede furiosamente, mentre l’ascensore si avvicinava sempre di più.

Dai, Bella. Con la raccomandazione di Miranda puoi andare da tutte le parti.

Nonostante ciò, non riuscivo a calmarmi.

Tin. Il campanellino dell’ascensore mi avvertiva che ero arrivata.

Le porte si aprirono rivelandomi un ufficio sobrio, d’alta classe e in stile moderno sui colori scuri. Alla mia destra, dietro un bancone in noce, una mora parlava al telefono. Non appena mi notò, chiuse la conversazione e mi chiese: «In cosa posso esserti utile?»

«Sono Isabella Swan, la nuova stagista della Style Factory. Dovrei avere un appuntamento col Signor Cullen»

Abbassò lo sguardo sulla scrivania e aprì un’agenda. Diede un’occhiata veloce e disse «Ah.. sì, sì» poi guardò il suo orologio «Bene, manca cinque. Vado a vedere se la può ricevere. Io sono Angela.»

Sorrisi «Piacere, chiamami pure Bella» con lei mi sarei trovata bene.

Poi si alzò e andò a bussare a una porta dove una placca in oro diceva “UFFICO DEL DIRETTORE Dr. Carlisle Cullen”. Angela aprì la porta e se la richiuse alle spalle, intanto mi sedetti in sala d’attesa in uno dei divanetti bianchi in pelle.

Dopo poco Angela fece la sua comparsa «Bella, puoi entrare. Vieni»

Mi alzai e titubante varcai la soglia dell’ufficio.

Una scrivania a forma moderna, munita di poltrona/sedia in pelle nera, mostrò un uomo sulla trentina, biondo, dall’aria simpatica. Per Wikipedia, aveva 52 anni, ma io non gli davo più di 40. Probabilmente, con tutti i soldi che ha, si sarà potuto permettere qualche ricostruzione facciale.

Mi sedetti su una delle poltroncine di fronte alla scrivania e mi presentai: «Salve, sono Isabella Swan» era la terza volta che mi presentavo in quella mattinata «è un onore per me conoscerla ed è ancora più bello poter lavorare per lei»

«Grazie mille. Ma si fidi, questo lavoro sarà più che meritato. Miranda mi ha parlato molto di lei e non posso che fidarmi visto che trova sempre delle future promesse della moda! Comunque, sarei lo stesso curioso di vedere il suo Book. Me lo può mostrare?» Annuii e glielo consegnai.

«Uhm.. Vediamo che abbiamo qui. Vedo che ha molta originalità, sarei felice di parlare con lei di qualche sua creazione più avanti. Per ora è tutto. E’ assunta!»

«Oh mio Dio! Grazie mille, direttore! Non so che dire, quello che sto vivendo non è reale!» e cominciarono a scendere delle lacrime.

«Si fidi, questa è pura realtà. Comincia lunedì. Intanto questi giorni se vuole può venire ogni tanto per vedere un po’ come funziona. Ma ora devo assentarmi che ho una riunione» si alzò e mi porse la mano «Benvenuta a bordo Signorina Swan!»

Così ci congedammo. Salutai Angela e poi Jessica e riconsegnai il tesserino ad Embry e a Quil.

Scesa in strada, allungai un braccio per fermare un taxi e mentre mi portava nel mio piccolo appartamento di Lexington Ave (i soldi di mamma non mancavano) realizzai di avercela fatta.

 

 

 

_______________________________________

Grazie per essere arrivate in fondo! *.*

Questa è la mia prima ff, quindi se ci sono errori, chiedo scusa.

Allora i nomi Miranda Priestly e “Runway” li ho presi in prestito dal libro de “Il Diavolo Veste Prada”.

Edward arriverà al terzo capitolo.

Se avete domande, fate pure.

E ditemi se vale la pena continuare, ho bisogno di pareri ^_^

Baci, Auro.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Chapter2

 

Pov Bella

Arrivata a casa, chiamai subito mio padre che fu felice della mia riuscita e poi telefonai ad Elizabeth -la mia migliore amica conosciuta a Forks, infatti partimmo insieme, lei per studiare giornalismo- e decidemmo di uscire a festeggiare.

Dopo le varie chiamate, cercai subito il mio portatile bianco della Apple e mi fiondai su internet alla ricerca dei Cullen.

Il primo nome che digitai sulla pagina di Google fu Carlisle Cullen.

Cliccai su una biografia e lessi.

Carlisle Cullen, nasce a Londra il 21.4.57.

Lui è il proprietario della Cullen Tower a NY e dirige una delle più grandi marche di moda, la Style Factory.

E’sposato con Esme Ann Platt-Cullen da cui ha avuto tre figli: Emmett, Edward e Alice Cullen.

Andai sulla voce Cullen Tower :

La Cullen Tower fu edificata nel 1951 a NY da Anthony Cullen che fece avviare importanti progetti all’interno della torre. Tutto l’edificio, alla morte di Anthony Cullen, passò al figlio Carlisle.

I servizi all’interno:

  • L’Elite Model Management, ora di proprietà della nuora, Esme Cullen. L’agenzia vide passare volti noti come Tyra Banks, Caridee English, Heidi Klum, Gisele Bundchen, Kate Moss e Twiggy.
  • La Style Factory, del figlio ha fatto nascere importanti stilisti come Michael Kors, Christian Siriano, Kira Plastilina e Chloe Dao
  • La redazione della Rivista “Runway”, ora dei nipoti, è la rivista di moda più importante e influente nel campo.

Per ora mi sarebbe bastato da sapere, più avanti avrei visto anche le biografie dei figli del Direttore e mi sarei informata su di loro in modo più approfondito.

L’unica cosa che volevo fare, era di vedere i volti della maestosa famiglia Cullen.

 

 

 

 

Rimasi subito colpita dalla bellezza di tutti e quattro. Mi sa che Carlisle sborsava per dare la perfezione alla famiglia. Solo a guardarli mi sentivo uno scarafaggio anche se prima della loro “visione”, non mi sentivo tanto brutta.

Il più bello era Edward. Aveva un viso di forma abbastanza spigolosa che era incorniciato da un ammasso i capelli castano-ramati completamente ribelli e illuminato da un paio di occhi verdi come lo smeraldo.

Inevitabilmente mi trovai a salvare qualche foto e poi spensi il computer.

Era l’una così mi preparai qualcosa da mangiare.

Il pomeriggio passò con la lettura de “Il Diavolo Veste Prada” e ben presto arrivò l’ora di prepararmi visto che da lì a poco sarebbe arrivata Elizabeth.

Mi feci un bagno caldo che durò più del previsto. Quando uscii mi avvolsi in un telo di spugna ed andai ad aprire l’armadio. Optai per un vestito con gonna a palloncino blu e un paio di scarpe argentate.

Il tempo di vestirmi che un euforica Lizzie si presentò davanti alla porta.

«Bella! Che bello, che bello! Sono così felice per te! Lavorare per Carlisle Cullen è una grandissima fortuna! Te lo sei meritato davvero!»

Continuava a saltellare battendo le mani così l’abbracciai.

«Sono così contenta. Finalmente posso dimostrare chi sono a mia madre. Grazie, tesoro.»

Dopo apprezzamenti sui nostri look, -lei aveva un vestito nero che le arrivava sopra al ginocchio, stretto al di sotto del seno con un nastro viola- uscimmo nel traffico serale della Big Apple.

Quella sera optammo per un ristorantino nei pressi di Central Park con proseguimento in qualche locale.

Mangiammo come delle regine ricordando i vecchi tempi come quando giocavamo con le bambole nella spiaggia di La Push Beach.

A metà cena ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto “Unknow”.

Risposi. «Pronto?»

«Ciao! Sei Isabella Swan?» era una voce di donna.

«Sì, sono io. Con chi parlo?»

«Isabella! Sono Charlotte Evans, lavoro per la Style Factory. Il tuo numero l’ho preso dalla tua scheda, spero non ti dispiaccia.»

«No, Tranquilla. Che posso fare per te?»

«Bene, so che domani è giovedì però volevo che venissi in ufficio così ti mostro un po’ come funzionano le cose e potrai conoscere anche i nuovi colleghi! Inoltre ti farò da guida personale.»

Certo che sarei andata! Iniziai a sorridere come un’ebete tanto che ricevetti un’occhiataccia da Lizzie.

«Beh, grazie Charlotte. Verrò di sicuro! Non aspettavo altro che rimettere piede nella Cullen Tower!»

«Perfetto! A domani Isabella!»

«A domani, ma puoi chiamarmi solo Bella.»

«Okay. Ciao Bella!»

«Ciao.» Riattaccai.

«Beh, allora che succede?» mi chiese Liz.

«Era una ragazza della Style, domani vuole farmi fare un percorso guidato!»

«Che bello! Ma ti ricorderai di me quando diventerai famosa?»

«Certo Cara.» e scoppiammo a ridere.

Per concludere la serata andammo al Cielo.

Della nottata ricordo solo che presi un Cosmopolitan per festeggiare, poi un altro e un altro ancora e dopo buio totale. Non so come riuscii ad arrivare a casa. So solo che poi al mattino mi svegliai con il mal di testa e un sorriso a 32 denti in faccia pronta per la visita guidata!

 

 

 

___________________________

Buona Sera!

Oddio grazie a tutte per le recensioni, ai 3 preferiti, ai 2 ricordati e ai 19 seguiti *.*

Sono contenta! Davvero! ^__^

Passo al capitolo..

Alour, questo è di passaggio non succede molto ma tenetevi pronte che Eddy sta per entrare in scena… Nel prossimo capitolo finalmente Bella lo incontrerà. Ihih

 

*Risposte alle Recensioni*

Sister_forever94: Grazie mille! Kiss!

Giova71: Sì, sono tutti umani.. Continua a seguirmi e lo scoprirai xD Bacio!

MisaCullen: Grazie, grazie grazie. Alla prossima ^-^

essebi: me onoratissima di avere una tua recensione! Ti adoro, sono una tua fan! ^-^ grazie mille! Un bacio!

Marti9000: posterò ogni giorno circa ^.^ Grazie per la recensione. Kiss!

Serenacullen: Mi dispiace, Eddy arriva al prossimo. xD Chissà che entrata di scena farà LOL. Grazie mille. Kiss!

Chiaretta1995: Chia, a te rispondo per ultima :P Domani RM *.*  awwww  Ti voglio bene,  grazie della recensione, un bacio!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Pov Bella

La mattina del percorso guidato indossai un vestito grigio con un paio di Louboutin rosa e la Louis Vuitton nera.

Avevo appuntamento verso le 9 –mi aveva avvisata con un sms- e visto che era ancora presto, passai da Starbucks prendendo un caffè con panna.

Col bicchiere dal logo verde in mano entrai nella Torre avviandomi da Quil e Embry per il tesserino.

«Buongiorno!» li salutai.

«Ciao Bella! Già qui?» chiese Embry.

«Eh, già. Oggi farò una visita guidata. Per l’appunto.. Mi date un tesserino ospiti?»

«Certo baby!» e mi passò il tesserino.

Intanto una ragazza dai capelli rossi e un fisico perfetto mi si avvicinò.

«Bella? Sono Charlotte!»

«Buongiorno Charlotte. Grazie per il Tour.»

«Figurati! Lo faccio sempre fare alle nuove. Ma non perdiamo altro tempo, abbiamo tanto da vedere.» disse e mi prese sotto braccio senza darmi il tempo di salutare la Security. Ci dirigemmo verso gli ascensori.

«Per iniziare, sappi che il terzo e il quarto ascensore sono quelli usati dal personale della Style, quindi dovrai prendere solo questi. Ovviamente, se devi raggiungere il capo, in cima, ti conviene andare al primo.» intanto chiamò l’ascensore dove salimmo e pigiò il 20° piano.

Mi squadrò e disse:

«Bene Bella, vedo che hai stile. Che cosa sciocca che ho detto, sennò non saresti qua! Comunque, devi sempre vestirti firmata. Se proprio hai bisogno di qualcosa, puoi sempre prendere in prestito delle cose al 25° dove abbiamo il magazzino o al 32° dove c’è il reparto abbigliamento di “Runway”.»

Annuii «Okay, grazie del consiglio.»

L’ascensore intanto era arrivato.

«Figurati! Oggi sono qui per toglierti ogni dubbio e per darti consigli utili, se hai domande quindi, fai pure.»

Le porte si aprirono e ci trovammo in una sorta di hall dove al centro aveva un televisore al plasma e ci avvicinammo ad esso.

«Cos’è questo?» chiesi.

«Questo schermo touch è molto importante. Ce n’è uno in ogni piano. Qui abbiamo l’elenco di tutti gli incarichi che avremmo da fare. Perché non saranno solo bozzetti da riprodurre, ma ci sono anche richieste di VIP, pubblicisti, produttori, registi e redattori che vogliono che crei un abito per loro.» allungò un dito e picchiettò sulla scritta Importante «Bella, quelli contenuti in questa cartella sono i più urgenti, sono quelli richiesti dal direttore di “Runway” che esige la perfezione. Se vuoi avanzare di più, non ti resta che assegnarti uno di questi progetti che, se realizzi bene, potresti pian piano riuscire a farti un nome.»

«Assegnarmi?» domandai.

«Vedi, il bello di questa casa di moda è che gli stilisti, possono scegliere il lavoro che vogliono e quindi visto che lo scegli tu, vuol dire che ti piace così il risultato sarà migliore.»

Il discorso non faceva una piega.

«E’ un’ottima idea.» dichiarai.

«Lo so. Ed è assurdo che la persona che l’ha inventato è proprio il direttore della rivista che non c’entra quasi niente se non per le commissioni che ci dà.»

Non avevo letto chi era il temibile direttore, sapevo che c’erano i figli a dirigere però non sapevo chi aveva la supremazia sugli altri così glielo chiesi.

«Il direttore è Edward Cullen, il figlio di mezzo alias stronzo colossale. Sarà pure bello ma la bellezza non è tutto. So che ha la faccia d’angelo ma è un bluff. Ricordi il detto: mai giudicare un libro dalla copertina? Ecco lui lo rispetta ampiamente.»

Ci rimasi un po’ male ma non capii il perché così decisi di cambiare argomento.

«Sul fatto di assegnarci i lavori, come hai detto che si fa?»

«Uh, meno male che me l’hai ricordato. Allora, tu avrai un username e la password, cliccando sul progetto che decidi di intraprendere troverai l’icona “Assegna” e tu non dovrai fare altro che mettere tutto.»

Sembrava facile. E detto da me, è importante.

Intanto proseguimmo verso destra.

«Allora, qui c’è la tua postazione. Con macchina da cucire e tutto ciò che ti serve. Quando non sarai più stagista cambierai piano e via, via salirai fino al 24° dove ci sono io.»

La sala era molto grande e c’erano diverse postazioni divise da dei pannelli di legno come un grande call center. La mia “scrivania” si trovava in fondo alla sala, vicino la finestra ed era anche dotata di computer che a detta di Charlotte “serve per ispirarsi” valla a capire.

Dopo salimmo al 25°.

«Come ti ho già detto prima, qui abbiamo il magazzino. Teniamo gli abiti pronti. L’unica sezione dove non devi prendere in prestito niente è quella lì a destra, c’è scritto “Collezione” e quindi non dovresti sbagliarti.»

Il magazzino era davvero grande, al centro aveva un computer-archivio e da lì potevi cercare tutto ciò che ti serviva, Charlotte mi disse che quello di “Runway” era simile.

A sinistra c’era una porta che non appena varcammo, mostrò una miriade di tessuti. Tutti molto costosi e raffinati, il paradiso degli stilisti: il mio paradiso.

 

Where’s been Serena? And who am I?

That’s a secret I’ll never tell.

You know you love me.

Xoxo Gossip Girl.

 

La suoneria di Charlotte partì e si congedò per rispondere tornando dal magazzino così ne approfittai per girare in mezzo al mio paradiso.

C’erano file e file di scaffali e iniziai a girovagare senza una meta.

Probabilmente mi sarei persa. Dovevano darci un navigatore satellitare!

Ad un certo sentii degli rumori provenire dal punto più nascosto dell’intera stanza. Decisi di sbirciare per capirne qualcosa ma evidentemente ero scema perché ci potevo arrivare da sola, infatti la scena che mi si presentò davanti era definibile “oscena”.

C’erano un uomo ed una donna in atteggiamenti alquanto intimi. Non riuscii a trattenere un urlo per lo stupore così si accorsero della mia presenza e io riconobbi chi avevo davanti: Edward Cullen.

Per l’imbarazzo scappai e non so come, riuscii a trovare l’uscita, beccando Charlotte che terminava la telefonata. Vedendomi spossata mi chiese se stavo bene.

«Oddio! Ho visto Edward Cullen e una sciacquetta che.. che.» non riuscivo a parlare.

«Ah, ho capito. Può capitare spesso di beccarlo lì con la puttanella di turno. Dovrai farci l’abitudine, purtroppo.» non appena pronunciò le parole, Edward Cullen uscì dalla porta con quella appresso.

Ovviamente, la fortuna non era dalla mia parte non a caso, si avvicinò a noi e si rivolse a me: «Ehi bellezza, mi hai interrotto sul più bello. Ora mi devi per forza qualcosa…»

Deglutii spaventata, incapace di rispondere.

 

 

________________

Buonasera Girlz!

Oggi è uscito il Dvd di Remember Me ^.^ Ovviamente sono subito andata a comprarlo xD

Intanto la suoneria di Charlotte è la Siglia di Gossip Girl ^__^

Bien, finalmente Bella incontra Edward. Situazione molto romantica! LOL

Edward, come ha detto Charlotte, è uno stronzo quindi ci vorrà un po’ per avere il completo Happy Ending. Premetto che non ho ancora un’idea in testa per come finire la storia, probabilmente inserirò il cane per fare ingelosire Eddy. Questo più avanti però!

Basta o racconto tutto *x*

Qui abbiamo i vestiti delle due pazze nello scorso capitolo *me si è dimenticata*

http://www.polyvore.com/cap2/set?id=22620988

E qui il vestito di Bella di oggi!  

http://www.polyvore.com/cap3/set?id=22671231

Beh, Hope you like it!

Xoxo, Auro.

 

Ps. Ringrazio I 4 preferiti, i 5 ricordati e I 27 seguiti.

Ps. Breaking News: hanno appena ufficializzato chi farà Benjamin in Braking Dawn: Rami Malek. Ha fatto il faraone in “Una notte al museo”

 

*Risposte alle Recensioni*

Ely_Jacko93: Come non detto, ecco l’incontro! :D Sono contenta che ti piaccia, Kiss!

Giova71: Ehhh chissà!!!!! LOL Un bacio!

Serenacullen: Grazi ancora Serena ^-^ Per fortuna la nostra Bella si è ripresa per il suo incontro con Edward xD! Un bacio!

Chiaretta1995: Ma ciaooo! Una parola: RM *.* awww Chia, com’è che dicevamo al Mc? Nel mio che? Ahahahah spero che tu capisca! Ti voglio beneeeee xoxo

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Pov Bella

Edward Cullen uscì dalla porta con quella appresso.

Ovviamente, la fortuna non era dalla mia parte infatti, si avvicinò a noi e si rivolse a me: «Ehi bellezza, mi hai interrotto sul più bello. Ora mi devi per forza qualcosa…»

Deglutii incapace di rispondere.

Per fortuna Santa Charlotte parlò al mio posto:

«La deve scusare direttore, è nuova. Non poteva immaginare di trovare lei in atteggiamenti ambigui.»

«Uhm.. Carne fresca. Vabè, per questa volta passi. Ma ricorda: Edward Cullen non dimentica.» disse lui.

Lo guardai basita, con gli occhi fuori dalle orbite.

Così, non ottenendo risposta, si avvicinò di più dicendo: «Cos’è? Il gatto ti ha mangiato la lingua? Se vuoi posso testare se funziona ancora..»

Con quelle parole mi ripresi dallo shock e scoppiai. Ma guarda che sfrontato!

«Almeno io la tengo a posto. E solo pochi hanno l’onore di scoprire cosa sa fare. E lei non è fra quelli.»

Se gli sguardi potessero uccidere.. mi guardò con astio. Gli brucia che una donna lo spegne. Infatti uscì mormorando un “non finisce qui”.

«Mamma mia, Bella! Sei una grande! Nessuno ha mai avuto coraggio ad affrontarlo così. Complimenti!» esultò Charlotte.

«Oddio! Non è che mi licenzierà?»

«No, conoscendolo non lo farà. Non ti allontanerà mai perché vuole la rivincita e perché ha trovato qualcuno che finalmente gli tiene testa così si può un po’ divertire. L’unica cosa brutta è che potrebbe darti il tormento e tu non devi dargliela vinta cedendo.»

«Hai ragione, resisterò.» dichiarai.

La mattina trascorse così. Girando per i piani del mio nuovo ufficio.

L’ora di pranzo arrivò ben presto e tra una chiacchiera e l’altra raggiungemmo la mensa. Era situata al 3° piano. Lì ci mangiavano tutti i dipendenti. Dalle modelle ai giornalisti e agli stilisti. Ovviamente, i boss avevano la loro saletta privata.

Comunque il cibo, stranamente non era male, era solamente molto dietetico.

A metà pranzo si avvicinò una bionda al nostro tavolo.

«Ehi Char! Come va?» disse.

«Ciao Rose. Va tutto molto bene, il tuo abito per la festa è quasi pronto. Ma aspetta che ti presento la nuova stagista. Lei è Bella.» mi presentò.

«Piacere, io sono Rosalie Hale. Faccio la modella all’Elite. Come ti è sembrato finora? Hai fatto il tour, vero?» era simpatica.

«Che onore conoscerti! Comunque, sì. Mi piace molto qua. E a parte aver beccato il direttore della rivista in atteggiamenti equivoci, direi che è andata tutto bene, no?» la mia voce non nascondeva del sarcasmo.

«Oh, mio Dio! Questa sera mi sentirà. Deve mettere la testa sulle spalle, non può continuare così! Ah, devi sapere che io sono fidanzata con suo fratello Emmett.»

Ah, almeno un Cullen è “occupato”.

«Rose, non trarre conclusioni affrettate perché la signorina qui presente è riuscita a far tacere niente popò di meno che “The Asshole”!» esclamò Charlotte.

Credo parlasse di Edward.

A quel punto Rosalie mi strinse la mano congratulandosi per la mia riuscita ma non tralasciando il fatto che lui sia molto vendicativo.

Concluso il pranzo, Rose e Char mi portarono a visitare l’Elite.

Rosalie mi spiegò che essere modella non vuol dire solo apparire. Bisogna avere, bellezza, fierezza e personalità. Poi lì ti insegnavano a camminare sulla passerella, a posare e ti facevano anche fare dei photoshoot per imparare l’arte della fotomodella.

Una cosa aggiunta da poco, è stato il corso di pubblicità. In pratica imparavano a vendere un prodotto. Poteva sembrare quasi America’s Next Top Model solo che lì erano tutte vincitrici dato che poi Esme le lanciava subito a grandi stilisti e offriva loro ottime possibilità. L’Elite Model Management si poteva definire l’agenzia di modelle per eccellenza. Lì potevi trovare il meglio per la tua sfilata.

Charlotte inoltre mi disse che quando creo un abito, dopo devo scendere all’Elite per procurarmi una modella di modo che possa provare il vestito per apportare modifiche e per vederlo sfilare.

Ovviamente, se confezionavo qualcosa per “Runway”, oltre a scegliere la modella, dovevo portarla dagli Hair Stylist e dai Make up Artist per portarle perfette al direttore. Char mi spiegò che anche se sbagliavi le sessioni di trucco era inutile perché tanto lui le rifaceva truccare dal suo Team personale.

Insomma, da come ho capito, queste tre agenzie lavorano in simbiosi in una sorta di catena di montaggio: vestito+modella+foto= articolo.

Tutto ciò è davvero intelligente, bastava prendere l’ascensore per assumere una modella o ordinare un abito!

Passò il pomeriggio e vista l’ora, non ebbi tempo –per mia fortuna- di visitare la redazione così si concluse la visita. Salutai le ragazze e andai a riportare il cartellino.

Al banco Quil mi consegnò una lettera senza mittente. Cercando di aprire la busta, uscii in strada. Non appena riuscii a tirare fuori il biglietto mi scontrai contro qualcuno. In contemporanea alla mia mente, una voce all’orecchio lesse con me il contenuto: La caccia è aperta.”

Alzai la testa per scusarmi a chi sono andata addosso ma le parole mi morirono in gola quando mi scontrai con un paio di gemme smeraldo e un sorriso strafottente.

 

 

___________________

Buondì! ^^

Scusate, ieri non sono riuscita a postare per problemi di connessione ma ora eccomi qui :D

Ringrazio:

-         gli 8 preferiti

-         i 6 ricordati

-         i 40 seguiti

Ciò che dice Rosalie per essere modella l’ho preso da Tyra Banks nell’intro di ANTM. xD

Ora vado, un bacio.

 

*Risposte alle Recensioni*

Giocullen: Ciao^ Grazie mille. Kiss!

Samyb: Mancava un tocco di stile alla nostra Bella xD.. Baci^

Giova71: E già.. un bell’incontro :D Un bacio!

SerenaCullen: Proprio stronzo.. Farà impazzire la Bellina modaiola LOL E poi Bella è stata zitta perché era ancora sotto shock dopo aver visto qualcosa di troppo…Ahahah Un baciooo!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


 

Pov Bella

Ancora scossa per l’effetto che la voce ebbe su di me, salii in taxi per tornare nel mio appartamento di Lexington.

Non riuscivo a pensare coerentemente. Ero ancora sconvolta dal fatto che quello stronzo esercitasse tanto potere su di me.

Dopo il nostro incontro/scontro si era semplicemente dileguato lanciandomi un’occhiata alquanto maliziosa.

Presa dai miei pensieri non mi resi manco conto che intanto ero arrivata a destinazione, avevo pagato con non so quale cifra il tassista, avevo aperto la porta di casa ed ora stavo seduta sul divano a fissare un punto indefinito da chissà quanto tempo.

Basta! Mi dissi. Non dovevo cedere, l’avevo promesso a Charlotte e a Rose. Inoltre, il mio orgoglio non mi avrebbe mai permesso di farlo.

Voleva la guerra? E che guerra sia!

Ero determinata a stuzzicarlo in tutti i modi possibili e soprattutto mai cedere.

Per l’occasione mi ero creata un motto: cedere è sbagliato, sbagliare è da Cullen.

Non aveva molto senso, e non comprendeva neanche tutti i Cullen però un po’ mi aiutava.

Vagando con lo sguardo nella stanza, mi cadde l’occhio sul grande orologio digitale posto sopra alla mensola del televisore: 6.32 pm.

Cooosa? Era da quasi due ore che stavo a rimuginare su quello?

Urgeva internarmi.

Chi è costui che non ha manco il diritto di essere pensato da qualcuno?

Mannaggia a lui.

Bello e impossibile.

Ai suoi orrendi occhi color moccio.

Tanto profondi che vorrei immergermi.

A quegli stupidi capelli che lo fanno tanto sembrare un irlandese!

Che sono lì, pronti per essere toccati.

E a quello stupido sorriso da ebete.

Così luminoso e perfetto.

Stupida coscienza! Dovevo smetterla di pensarlo.

Dovevano fare come le sigarette: “Edward Cullen nuoce gravemente alla salute”.

Sia mentale che psicofisica, aggiungerei.

«Bastaaaaaaaaaaaa!!!!» mi trovai ad urlare.

Okay, non cedere. Non cedere.

Parlavo pure da sola! Ma guarda te…

Bisognava che imparassi a stuzzicarlo per il mio bene.

E chi meglio di Lizzie, può aiutarmi? Nessuno.

Mentre cercavo il cellulare nella mia borsa di Prada mi venne in mente una cosa: Okay, irritarlo a morte, però non mi sarebbe convenuto per niente visto che lui ha tanto potere e io sono solo una stagista. Se esagero potrei essere licenziata e non sarebbe una buona cosa per la mia carriera. Lui non aveva il diritto di mettersi tra me e il mio futuro. Punto.

Quindi, recapitolation. Se era lui il primo a provocare, potevo rispondere ma non dovevo mai iniziare io. Però nessuno poteva obbligarmi a vestirmi provocante.

Charlotte mi ha solo detto che basta essere firmati quindi basta avere qualche bottone un po’ più aperto e qualche gonna più corta ed il gioco è fatto.

Unico neo. Non ho niente del genere. Urge Shopping!

Presi il mio affidato telefono e digitai un numero.

«Pronto?»

«Ehi Liz! Sono io.» risposi.

«Uh B, com’è andata la visita?»

«Te lo spiego bene domani. Shopping.» dissi semplicemente.

«Oddio Bells, ma che cosa è successo in quel edificio? Ti sento combattiva. Per caso c’entra qualche bel figaccione alla moda?» perspicace.

«L, te lo spiego domani. Lo giuro. Ti racconterò tutto. Ora però devo andare, a domani!»

«Non me la racconti giusta.. Ma non indago. Kiss!» riagganciò.

La serata passò normale, dopo mangiato feci delle ricerche su Cullen.

Scoprii che la sua più grande nemica era Anna Wintour, direttrice di Vogue America. Infatti le due riviste erano le migliori ed era inevitabile che tra loro ci fosse un po’ di tensione. Mi appuntai mentalmente questa informazione per poterla utilizzare in qualche modo contro The Asshole.

Non avrei comunque resistito a starmene con le mani in mano.

Cavolo, manco ho iniziato a lavorare che già penso a come stuzzicare una persona che è ad un rango più alto del mio? Wow.

Dopo indagini del suo passato fatto solo di sgualdrine da portarsi a letto, mi addormentai col pc ancora acceso.

…………

«Bella, Bella. Nessuno ti aveva mai fatta diventare così.. così.. così vendicativa, ecco!» disse Liz.

Eravamo da Starbucks a fare colazione, le avevo appena raccontato la giornata precedente e le mie intenzioni con Mr. Hunter –nuovo soprannome, si credeva un cacciatore ed eccolo accontentato.

«La cosa ridicola» proseguì L «è che sei così determinata che vai a spendere metà della paghetta della tua sclerata madre per quello lì! B, ti piace!»

«No!» urlai tanto che mezzo locale si girò da noi.

«Bells, non urlare. Ti conosco ormai da sempre, vedo come ti stai comportando adesso e so come ti comporti in certe situazioni. I know my chicken. Però ti voglio aiutare.»  

Sorvolai sul fatto che mi piacesse Mr. Hunter –cosa completamente assurda e impossibile- e la ringraziai.

La mattinata trascorse veloce tra un negozio e l’altro. A detta di Liz, sarebbe morto vedendomi vestita così. Comprai un sacco di completi, mini gonne e magliette corte: tutto rigorosamente firmato.

Pensavo che quella giornata sarebbe stata perfetta e invece mi sbagliavo perché quando Lizzie mi fece entrare in un negozio di animali -sua passione- Lo incontrai.

Ora mi viene da dire: che ci fa in un negozio di animali?

Okay che è il più lussuoso di Manhattan ma era ridicolo!

Cioè, il grande direttore di “Runway” in un negozio di animali?

Tirai fuori il mio sidekick –sì, come Gossip Girl!- e scattai una foto: non si sa mai che un giorno mi viene utile.

Ecco un altro modo per tirare una zappa sui piedi al mio futuro: ho già due cose in programma, anzi tre! Complimenti Bella!

Ovviamente, non appena lo vidi, avvertii quella pazza che non si è trattenuta dal fare complimenti sulla sua persona –su questo, ahimè, non la biasimo. Per fortuna non si accorse di noi, stava guardando la sezione pappagalli, ancora più ambigua la situazione: avrei indagato!

«Bella» mi chiamò Liz «Vai e colpisci! Siete fuori dall’ufficio, non può fare niente contro di te!» provai a ribattere «No B, niente ma! Vai, su!» il suo tono non ammetteva repliche così mi avviai da lui.

Non appena fui arrivata, mi misi vicino a lui ammirando ciò che stava guardando anche lui: un pappagallo blu e giallo; e dissi:

«Cos’è? Hai perso l’uccello o stai cercando qualcuno che ti dia ascolto?» con la mia uscita si accorse della mia presenza fulminandomi con lo sguardo.

Io cercavo di trattenermi dal ridere mentre lui, probabilmente, pensava a come rispondermi.

Parlai io prima che potesse aprire bocca: «Il gatto ti ha mangiato la lingua?» lo citai «Però mi dispiace, non voglio verificare.» a quel punto scoppiai a ridere forte tanto che Liz sbucò dal suo nascondiglio per portarmi via. In strada scoppiò anche lei.

«Ehi Bella! Possiamo ridere anche noi?» mi chiese qualcuno.

Mi asciugai gli occhi –avevo pianto a furia di ridere- e vidi Rose e Char.

«Ciao! L’ho sfottuto di nuovo!» dissi ridendo ancora coinvolgendo le nuove arrivate.

Quando ci riprendemmo feci le presentazioni e raccontai l’episodio. Rose mi disse semplicemente un “Attenta Bella” e poi decidemmo che quel sabato sera saremmo uscite tutte e quattro insieme. Ci trovavamo bene.

Prima di dormire ripensai alle parole di Rose del giorno prima: «Mio cognato è molto vendicativo, attenta.»

Attenta. Me lo aveva detto più volte..

Non sarà certo Edward Cullen a spaventarmi, sarà lui che dovrà temermi!

Isabella Swan sa tirare fuori gli artigli, attento a te Cullen…

 

 

______________

Buon Pomeriggio ^^

Ammetto che ridevo da sola quando ho scritto LOL

Bene, bene…La nostra Bella ha tirato fuori le unghie.. Povero Eddy, Bella è troppo combattiva! Ahahah

Intanto lei inizia a sentire qualcosa.. Lo conosce da poco e anche se non lo ammette con se stessa lo ha colpito. Ovviamente si può dire la stessa cosa di lui^^

Beh, ora rispondo alle recensioni e infondo vi lascio uno Spoiler!

Baciiiii

 

*Risposte alle Recensioni*

Pandina90: Ciao Nuova Fan! :D Grazie mille per tutto, sono contenta che ti sia piaciuto :) un bacio!

MisaCullen: Ciao! Ci piace Eddy stronzo ^.^ Kiss!

Serenacullen: Ma ciaooo! E sì, Edward è stronzo ma Bella lo lascia senza parole. Lo spiazza e questa cosa non gli piace. Hai perfettamente ragione sulla sua strafottenza e stronzosità (bella parola xD). E poi in questo capitolo Bella si è fatta valere! Un grosso bacio, alla prossima!!!

Ely_Jacko93: Tranquilla, ho già dei capitoli pronti.. Posterò ogni giorno! Kiss!

Giova71: Sì, Bella farà molte amicizie. E non ti preoccupare, Alice arriverà prima o poi! :) E poi Eddy non riuscirà sempre a rispondere a tono perché la lingua di Bella è più tagliente di quanto immagina! Baciii.

SPOILER

“Che bello, andrò alla festa della grande attrice Alice Cullen”, pensai mentre mi specchiavo nel camerino della boutique.

In quel momento ricordai un omonimia con qualcun altro e costui non si sarebbe mai perso il diciottesimo della sua sorellina.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Chapter 6

 

Pov Bella

Driin Driin

La sveglia mi avvertì che era l’ora di alzarmi: primo giorno di lavoro!

Non appena si fece strada questa consapevolezza, scattai in piedi.

Ero tesa. Parecchio tesa.

Andai subito a farmi una doccia per sciogliere un po’ i nervi ma neanche così riuscii a calmarmi.

Era il momento di scegliere l’abbigliamento.

Presi la nuova minigonna nera in pelle Gucci che l’abbinai a una maglia a scollo molto a v di Valentino.

Presi il trench e uscii.

Il traffico mattutino di New York animava Lexington Avenue come ogni giorno lavorativo e per la prima volta anch’io andavo a lavoro. E che lavoro!

Il sogno di una vita che si realizza è la cosa più bella che poteva capitarmi. Non avrei permesso a nessuno di interferire con questa grande opportunità che mi è stata gentilmente offerta –oserei dire- su un piatto d’argento.

Più tranquilla di prima presi la Metro dalla 68esima strada vicino al –ironia della sorte- Hunter College.

In un attimo arrivai a destinazione e con le mie Marc Jacobs ai piedi, arrivai al bancone della security.

Embry e Quil mi diedero finalmente il mio tesserino con nome, foto e il logo della società: un altro segno che mi ricordava di avercela fatta.

Dopo essere scesa dall’ascensore –il terzo- arrivai alla bacheca degli incarichi dove un’energica Charlotte aspettava il mio arrivo.

«Ciao Tesoro! Emozionata per il tuo primo giorno?» disse e mi abbracciò.

Quel sabato sera avevamo legato molto, scoprii di avere molte cose in comune tra cui il nostro passato molto simile e così ci ha portato molti punti d’incontro che ci sono serviti a creare la nostra recente amicizia.

«Oddio! Non vedo l’ora di iniziare!» risposi.

«Inizia col prendere il tuo primo incarico. L’username e la password sono dietro al cartellino.»

Okay, respira. Cosa sarà mai il tuo primo incarico?

Volevo iniziare con qualcosa abbastanza importante. Dovevo già distinguermi.

Alzai il braccio e iniziai a vagare per gli archivi di quel computer quando trovai una cosa di mio gradimento.

Cliente: Alice Cullen

Ranking: •••

Richiesta: Vorrei un abito per il mio compleanno. Deve essere rosa o malva con tulle delle stesse gradazioni di colore. La gonna deve essere corta a sbuffo o a palloncino. Il sopra lo potete decidere voi.

Consigliatemi anche qualche scarpa da abbinare e poi sarò io a scegliere.

Mandatemi prima una bozza via mail.

Okay, non era difficile, avevo già una mezza idea in testa e la richiesta era della grande attrice Alice Cullen.

Era pure figlia del mio capo e se le piaceva l’abito, poteva mettere una buona parola su di me.

Non esitai un attimo e accettai il mio primo incarico.

Charlotte era felice per la mia prima scelta ma dovevo stare attenta perché era una delle migliori clienti e perché pur facendo un lavoro che c’entra poco, ha molto potere nel palazzo.

Non vedevo l’ora di mettermi a lavoro così salutai la mia nuova amica e mi diressi alla mia postazione.

Mi presentai alle altre stagiste e mi misi subito all’opera.

Per prima cosa capii a che serviva il computer: per capire i gusti del cliente.

Feci alcune ricerche vedendo i vari vestiti che Alice Cullen ha indossato sui red carpet dei suoi innumerevoli film nonostante la sua giovane età.

Amava i vestiti corti, sbarazzini dal taglio giovane -infatti doveva compiere 18 anni- dai colori vivaci.

Con la mia idea in testa iniziai a disegnare il bozzetto.

Venne fuori un vestitino corto senza maniche con gonna a palloncino che aveva una fascia stretta sotto il seno.

Ero soddisfatta. Presi gli acquerelli e colorai il disegno per dare un idea di come veniva fuori, quindi lo scannerizzai e lo allegai alla mail che avevo scritto.

In attesa della sua risposta, decisi di andare nel magazzino a iniziare a cercare dei possibili tessuti.

Arrivata lì, andai a vedere nel database se potevo trovare ciò che cercavo anche se era impossibile non trovare nulla visto che lì potevo trovare tutte le stoffe conosciute dall’uomo.

Trovato ciò che cercavo, mi immersi tra gli scaffali, almeno erano suddivisi per colore e poi per tipo di tessuto sennò sarei morta.

Andai al corridoio 5 per prendere la stoffa da mettere sotto la trovai facilmente e la misi sul tavolo pronta per essere tagliata. Dopo andai alla ricerca del tulle per il sopra. A detta del computer era al 10° corridoio così andai lì.

La mia solita sfortuna fece che il rotolo che mi serviva, stava in cima e così fui costretta a cercarmi una scala.

Perché era sempre così vuota quella stanza? Mi chiesi girando per i corridoi così vuoti che incutevano quasi timore.

Con questo pensiero presi la scala dal 7° corridoio e la posizionai sotto a quel maledetto  scaffale. Iniziai a salire e mentre cercai di tirare via il rotolo di stoffa mi ricordai di avere delle scarpe tacco 12 ai piedi. Troppo tardi. Il mio strattone mi fece cadere all’indietro e attesi l’impatto col suolo che non arrivò visto che atterrai su qualcosa di duro e per di più quasi in piedi.

Una leggera ventata –che non capii da dove potesse arrivare- portò con sé una fragranza maschile. La riconobbi: Hugo Boss.

Intanto sentii delle labbra vicino al mio orecchio.

«Ci rincontriamo Isabella.» soffiò sfiorandomi il lobo. «Quella gonna mi fa impazzire!» Bene, l’ha notata. Ma non rispondo, non gliela d’ho subito vinta.

«Non parli più? Ah, mi devi ancora qualcosa. Ricordi?» disse allungando la mano verso l’orlo della mia gonna.

Okay, ora mi fa paura.

 

________________

Ciao a tutte!

Scusate se ieri non sono riuscita a postare ma sono venuti amici in casa..

Allora.. Edward è così ostinato, vuole Bella a tutti i costi tanto che passa dalla parte del maniaco.. Non preoccupatevi, ce ne vorrà prima che B si conceda a lui ù.ù

Grazie ai 15 preferiti, agli 8 ricordati e 51 seguiti..

Un baciooo

 

*Risposte alle Recensioni*

Pandina90: Ahahah Grazie!! Alla prossima =D

Poc: Ti ringrazio molto, sono contenta che ti piaccia! Kiss!

MisaCullen: Eh già.. Proprio un mito! xD Bacii!

Serenacullen: Ciaooo^^ Per la storia del negozio di animali, non è importante per il racconto.. Mi serviva quel luogo per la battuta ma si può dire che Edward è lì per scegliere un pappagallo da mettere in un servizio fotografico! LOL
Beh, aspetterò le tue recensioni! Un bacione!

Giova71: Grazie, grazie! Kiss!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Pov Bella

Avevo il fiato sul collo –il suo fiato. Il cuore martellava molto velocemente sia per la paura, che per ciò che mi provocava la sua vicinanza e anche per il leggero tocco sulla mia coscia.

Eravamo davanti alla scala, lui mi abbracciava da dietro.

«Sai, ti osservo da un po’.» mormorò roco.

Un brivido percorse tutto il mio corpo.

«Maniaco!» bofonchiai cercando di liberarmi dalla sua stretta «Vai a farti una delle tue sciacquette, io non sono disponibile per te. Ne ora ne mai. Fattene una ragione. Non puoi avere tutto ciò che tocchi, non sei un Dio. Mettitelo in testa. Tutte ci stanno con te solo perché rappresenti il top –ho detto rappresenti, non sei- e perché hai i soldi quindi non voglio appagare un ricco direttore in piena attività!» così dopo il mio monologo –dato che non mi aveva ancora lasciato- gli tirai un calcio dove non picchia il sole facendolo allontanare da me così ne approfittai per scappare. Intanto lui urlò: «Non finisce qua!» e due.

«Anche l’ultima volta hai detto così. Dici sempre le stesse cose..» e così me ne andai col temuto rotolo sottobraccio.

Corsi al tavolo dove c’era l’altra stoffa e tagliai tutto molto velocemente per evitare di rincontrarlo. Non appena finii andai subito alla mia postazione per iniziare finalmente il mio primo lavoro.

Posai il materiale e lessi la mail di risposta di Alice che diceva:

 

Oh, Isabella! E’ fantastico! Mi piace molto: la forma, i tessuti, i colori!

Spero che verrà come il disegno :D

Intanto in allegato puoi trovare l’invito alla mia festa, ti vorrei tanto conoscere!

                                                                                Un bacio, Alice Cullen

 

Ero euforica! Non solo avevo azzeccato il vestito, avevo anche ricevuto l’invito alla festa che sicuramente sarebbe stata piena di VIP!

Queste notizie mi allontanarono il pensiero “Cullen” per un po’ e cominciai il lavoro.

Per l’ora di pranzo cucii la forma base dell’abito. Ero a buon punto!

Presi l’ascensore e andai in mensa più allegra che mai. Presi un’insalata e cercai Char e Rose con lo sguardo. Erano al tavolo del giovedì precedente.

Non appena mi sedetti partirono con le domande.

«Allora Bella, come va il tuo primo giorno? Il vestito di Alice Cullen è pronto? Le piace?» mi bombardò Charlotte.

«Ciao anche a voi! Va tutto bene anche se l’ho incontrato. Il vestito le piace e sono già a metà. Domani dovrò cercarmi una modella per fare le ultime modifiche. Ah, mi ha invitata al suo compleanno, mi vuole conoscere!» dissi.

«Uh Bella! Ci sono anche io alla festa! E cosa ha combinato stavolta?» Rose non aveva neanche bisogno di nominarlo.

Raccontai, come al solito le mie sventure. E loro mi consigliarono di starci alla larga il più possibile.

A fine pranzo, tornai al mio abito che riuscì ad essere terminato entro sera.

Tornai a casa stanca ma felice per il mio lavoro.

…………

Allora, le taglie di Alice ce le avevo: dovevo solo trovare la modella.

Entrai all’Elite Model Management e Lauren –la receptionist- mi accolse.

«Ciao Bella, ti serve qualcosa?»

«Dovrei fare provare un abito a una modella.» dissi.

«Hai delle taglie?» chiese. Annuii e gli porsi un foglietto coi dati.

Dopo aver digitato qualcosa al computer e aver parlato con qualcuno, spuntò una ragazza dalla carnagione un po’ scura che si presentò come Emily.

Insieme tornammo al mio “studio” e provammo l’abito. Per fortuna stava bene addosso quindi dovetti solo cucire gli orli.

Finii tutto e mandai una mail ad Alice dicendo che l’abito era pronto.

La risposta non tardò ad arrivare e mi disse che alle 5.30 pm sarebbe passata una limousine a prenderlo.

Era ancora molto presto e dovevo ancora comprare le scarpe per Alice e ne avrei approfittato per comprarmi il vestito per la festa di domani.

Uscii dalla Torre e presi la metro che mi portò a Madison Ave.

Girai parecchi negozi, volevo che tutto fosse perfetto.

Alla fine trovai due paia di Louboutin e due paia di Casadei.

Dire che costavano era veramente poco.

La cosa divertente è stata che nei negozi bastava dire che venivo per Alice Cullen che mi prestavano tranquillamente le scarpe mentre loro speravano che fosse il loro, il paio scelto da Alice.

La ricerca per le scarpe durò tutta la mattina così mangiai al volo e andai a fare la ricerca per il mio abito. Dovevo impegnarmi, sarei stata in mezzo a gente importante!

Da quant’è che iniziavo a fare al superficiale? Questo posto mi stava stregando!

Il vestito che scegli era azzurro che arrivava sotto al ginocchio, la gonna morbida e drappeggiata e fermata da un grande fiocco nero.

“Che bello, andrò alla festa della grande attrice Alice Cullen”, pensai mentre mi specchiavo nel camerino della boutique.

In quel momento ricordai un omonimia con qualcun altro e costui non si sarebbe mai perso il diciottesimo della sua sorellina.

Sospirai rassegnata. Non potevo mica evitarlo come la peste e non era lui ciò che mi avrebbe fatto cambiare i miei programmi.

Sarei andata alla festa.

 

_______________________

Ehi! Come state?

Ecco il nuovo capitolo…

Ringrazio i 21 preferiti, gli 8 ricordati e i 56 seguiti.

Oggi sono di poche parole quindi vi lascio le risposte alle recensioni. ^.^

Un bacio!!

 

PS. Ho iniziato a scrivere un paio di capitoli di una storia. E’ ambientata in un carcere di massima sicurezza e troviamo una Bella agente e un Eddy criminale.. Ditemi se volete che posto il primo capitolo per prova perché non sono molto sicura. :D

 

*Risposte alle Recensioni*

Giova71: Il vestito le è piaciuto! E chissà Eddy che combinerà^^ Un bacio!

MisaCullen: E sì.. Lo farà penare… E grazie ancora, Kiss!

Nana_Malefica: Ovvio, Bella non si farà mettere i piedi in testa da lui. Grazie, sono contenta che ti piaccia. Bacii!!

Poc: il vestito l’ho trovato su Polyvore, la foto l’ho modificata su picnik per dare l’effetto disegno, sono felice che ti sia piaciuto! Un bacio!

Pandina90: Lo scoprirai solo seguendomi xD Baci!

Serenacullen: Guarda, aggiorno adesso! Comunque, come hai letto non le fa niente perché Bella si sa difendere! Un bacio!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 

Pov Bella

Oddio, oggi c’è la festa! Continuavo a ripetermi quella mattinata in ufficio.

Avevo preso il permesso per il pomeriggio, cioè, me lo aveva preso Alice convincendo suo padre. Quando me lo aveva detto –al ritiro del vestito stranamente si è presentata lei- ero quasi contraria perché ero ancora ai primi giorni ma lei non ha desistito.

Dal vivo Alice Cullen era meravigliosa! I capelli neri risaltavano il suo incarnato pallido così simile a quello di suo fratello e di suo padre da cui aveva anche preso quei luminosi occhi azzurri che portavano luce, ovunque andavano. Era un po’ bassina ma era più attiva di qualunque forma di essere vivente.

Era venuta di persona per dirmi anche che sarebbe venuta a prendermi una limousine sotto casa per portarmi lì. Non capivo tutta questa considerazione nei miei confronti se ero una delle centinaia di invitati.

Fatto sta che ora mi trovavo tutta agghindata nella famosa limousine. Liz si era gentilmente proposta di truccarmi e acconciarmi i capelli, non avevo ribattuto perché volevo apparire perfetta.

Ed ecco che riparto coi discorsi superficiali.

La limousine aveva i sedili in pelle nera ed era dotata di frigobar dove all’interno trovavi costoso champagne.

«Siamo arrivati, signorina.» la voce dell’autista mi risvegliò dai miei sproloqui.

Feci per aprire la porta, che mi venne aperta sempre dall’autista che fece un piccolo inchino toccandosi il cappello. Sorrisi gentilmente e posai le mie Jimmy Choo nere sul tappeto rosso. Sembrava di essere alla prima di qualche film!

La “passerella” era un po’ lunghetta e ai suoi lati aveva transenne dove numerosi fan urlavano il nome di Alice. Molti avevano pure cartelloni.

Mentre continuavo imperterrita la mia strada, dei fotografi mi chiesero di posare. Mi girai leggermente e una schiera di paparazzi continuava scattarmi foto. Rimasi perplessa da tutto ciò. Non ero per niente famosa ma poi mi dissi che probabilmente è la “prassi” per le serate delle star.

Finite le foto, mi diressi –finalmente- verso il locale ma mi cadde l’occhio su un cartellone di una ragazza “Edward kidnap me!”.

Non credo che dopo averlo conosciuto avrebbero pensato la stessa cosa. Accanto a lei altre ragazze sfoggiavano fiere i propri cartelloni che dicevano: “Team Edward”, “Bite me”, “I love you”, “Marry me”.

Oh, e bravo Cullen! Aveva pure le fan!

Poverine, sembravano proprio prese. Non si sarebbero mai immaginate cosa si celava dietro a quel faccino d’angelo. Ma io dico! E’ il direttore –ahimè- più importante del mondo della moda non è un attore!

Ridicolo! Il Team Edward. Faceva solo aumentare il suo ego già a livelli esorbitanti.

Le urla da ossesse e i cori da stadio delle fan mi avvertirono che il loro idolo aveva fatto il suo ingresso trionfale.

Aveva una camicia bianca –che gli fasciava perfettamente il busto- con le maniche arrotolate fino al gomito che mettevano di più in evidenza gli avambracci muscolosi, i pantaloni neri gli fasciavano le gambe e i glutei perfettamente sodi e dal collo pendeva una sottile cravatta nera.

Semplice ma perfetto, come al suo solito.

Il mio sguardo continuava a fargli la radiografia completa e rimanevo ferma in mezzo al red carpet come un’idiota.

Presa com’ero a guardarlo, non mi accorsi che intanto mi si era avvicinato e mi aveva messo una mano in torno alla vita sorridendomi. Non potevo far altro che rispondere a quel sorriso perfetto. Intanto sentivo minacce provenire dal “Team Edward” ma in quel momento non me ne importava eravamo solo io e lui. Lui ed io. Edward e Bella. Bella ed Edward.

Durante queste nostre occhiate i paparazzi non avevano fatto altro che fotografarci e sentivo chiedere cose come: “Chi è quella?”, “la nuova fidanzata di Edward Cullen”, “Finalmente ha messo la testa a posto”.

E io non reagivo, anzi non reagivamo. Rimanevamo a fissarci con un sorriso da ebeti stampato in faccia.

Quando conclusero le foto, Edward mi prese per mano e insieme entrammo nel locale.

Subito notai il mio vestito rosa svolazzare verso di noi e quando Alice vide le nostre mani intrecciate ci guardò con stupore.

Quello bastò per risvegliarmi dal mio stato catatonico e tolsi con forza la mia mano dalla sua come schifata.

Lui mi guardò basito e poi disse: «Bella, non fare così… Anzi, mi dovresti ringraziare. Grazie a me ti farai un nome.» non capivo e lo guardai intimandolo di spiegare «Vedi, domani le nostre foto sul red carpet saranno pubblicate su ogni rivista, giornale del mondo e per di più saranno pure su internet. Sarai definita come mia fidanzata.»

Io fidanzata con quello? Si certo e siamo vampiri che vivono a Forks!

Stavo per parlare ma Alice mi precedette: «Eddy, smettila di importunare la mia ospite!» così mi prese sottobraccio allontanandosi non prima però di aver sentito Cullen che grugniva: «Non chiamarmi Eddy!» mi appuntai mentalmente il nomignolo e cercai di godermi la festa.

 

Continua….

 

 

_____________________

Buongiorno!!!

Ecco la festa, non è finita però, c’è una seconda parte ^.^

Il comportamento di Bella è dovuto al semplice fatto che è attratta da lui e in quel momento ha abbassato il suo muro.

Chissà come andrà a finire?

Comunque, nello scorso capitolo vi avevo scritto che ho iniziato una nuova storia e che sono indecisa se pubblicarla o no: Carcere di Massima Sicurezza. Bella agente ed Edward criminale. Che faccio? Provo col primo capitolo?

Ringrazio ai 23 preferiti, i 9 ricordati e i 63 seguiti.

Xoxo, Auro.

Alice

Bella

Eddy

*Risposte alle Recensioni*

Serenacullen: Eh già.. diventeranno amiche :D E non ti preoccupare perché si rincontreranno ancora alla festa, Un bacio!

Grepattz: Ho messo la foto ^^ Comunque Rose all’inizio ha un po’ paura per come si potrebbe comportare Edward, ma quando capisce che lui non scherza (ce ne vuole di tempo xD) accetta tutto. Kiss!

8Alice8: Ciao! Grazie mille per tutto! Il vestito è fantastico, Sì Sì! Spero che ti sia piaciuto questo capitolo! Un abbraccio!

Giova71: Attenta che non è ancora finita, LOL! Kiss!

Pandina90: Beh, deve fargli vedere chi comanda xD Un bacio!
Poc: Eh sì, Eddy sta cedendo. Bella lo lascia sempre con poche parole! Ihihih xoxo

Ely_Jacko93: Ecco il capitolo^^^ Un bacio!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 

Pov Bella

Alice da quando mi portò via da Edward non mi mollò un attimo. Era davvero una ragazza simpatica, piena di vita. Non potevi essere triste se c’era lei nei paraggi.

Mi trovavo davvero bene con lei!

«Bella, Bella!» mi chiamò qualcuno.

Mi girai e vidi Rosalie che si sbracciava per farsi vedere. Corsi subito da lei e ci abbracciammo. «Tesoro, che bello averti qui!» dissi io, era incredibile quanto avevo legato in meno di una settimana.

Chiacchierammo un po’ e poi mi disse: «Vieni che ti faccio conoscere il mio Orso!» la guardai confusa non capendo e mi portò dalle salette private del locale.

Entrammo in una e 3 ragazzi eleganti parlavano animatamente seduti su dei comodi divanetti in pelle rossa. Uno lo conoscevo ma lo snobbai, un altro era biondo alto e leggermente muscoloso e l’altro era completamente l’opposto: un armadio a 4 ante con capelli ricci e neri dall’aria simpatica!

Col nostro ingresso facemmo girare i tre interessanti. Quello grosso si alzò di scatto correndo a braccia aperte verso di noi –quasi non mi spaventavo- e andò ad abbracciare Rosalie: «Rosellina mia!» esclamò il gigante baciando la bionda accanto a me. Si scambiarono un bacio pieno d’amore e non mi sarei stupita se il prossimo matrimonio a cui partecipavo fosse il loro!

Quando finirono Rose prese parola: «Emmett, tesoro, lascia che ti presenti la mia nuova amica. Fa la stagista alla Style! Emm lei è Bella.»

Sul volto di Emmett si aprì un sorriso da furbastro e lanciò un’occhiata al tavolo dei suoi amici.

«Piacere Bella. Io sono il vice della “Runway”. Ahimè devo farmi comandare dal mio fratellino minore.» si presentò lui «Unitevi a noi!»

Girai lo sguardo verso il tavolo circolare e vidi sempre quel sorriso strafottente.

Emmett con un gesto fece sedere Rose tra lui e il biondo e me sempre tra lui e il rosso!

«Io sono Jasper, il fidanzato della festeggiata.» allungò una mano il biondo che strinsi.

Sembrava una persona molto composta e riservata dalla postura rigida che aveva. Tutto il contrario di Alice, la sua perfetta metà della mela.

Io mi sentivo a disagio vicino a Edward, sia per quello che è successo prima e sia per la sua vicinanza che mi provocava elettricità in tutto il corpo. Inoltre, le sue occhiate di fuoco non aiutavano di sicuro.

«Eddino, Edduccio.» l’orso chiamò il suo capo «E’ lei la ragazza di cui ci parli tanto? Cos’è che avevi detto? Uhm...» si mise una mano sul mento con fare pensieroso. Edward lo guardava con astio pensando che lo avrebbe intimorito per non continuare ma si sbagliava di grosso: «Avevi detto che è l’unica che ti tiene testa e che... »

«Volete un drink?» lo interruppe Edward.

Perché lo aveva fatto? Che cosa pensava di me? E soprattutto perché volevo sapere che cosa pensava di me?

Mi alzai di scatto attirando l’attenzione di tutti. Non volevo rimanere un altro minuto vicino a lui, dovevo schiarirmi le idee.

Per cosa, poi? Io lo dovevo annientare!

Mi dileguai dicendo che dovevo andare e uscii dal separé notando Jasper che si dirigeva dal suo folletto.

Andai al bancone del bar e ordinai la cosa più potente che aveva. Peccato che già non reggevo l’alcool quindi fece subito il suo effetto.

Mi immersi nella folla un po’ barcollante cercando l’uscita per prendere un po’ d’aria. Chiesi dov’era quella secondaria e uscii nella notte newyorkese. La porta si sarebbe chiusa ma qualcosa la fermò, o meglio, qualcuno.

Feci finta di niente e mi accesi una sigaretta.

«Non sai che fa male fumare?» rimbeccò lui.

«Lo sai che non sono affari tuoi? E poi scommetto che anche tu fumi!» ero acida ma la mia voce strascicava per ciò che bevvi un attimo prima.

Credo che notò il mio stato ma non ci dette peso.

«Cosa te lo fa pensare?» soffiò ad un centimetro dalle mie labbra.

Rewind. Come si era avvicinato?

Il suo profumo mi inebriava i sensi, sentivo il cervello annebbiato.

Non riuscivo ad allontanarmi da lui. I nostri occhi si fissavano come un paio di ore prima. Menta e cioccolato si mischiarono.

Guardai il suo viso. Era così bello da vicino!

Le sue labbra perfette mi stavano chiamando quando…

………

Driin Driin

Cos’era quel rumore metallico e assordante?

Con gli occhi chiusi allungai un braccio in direzione di quel rumore e colpendo qualcosa, finalmente cessò.

Era andata bene la festa di Alice, non mi ricordavo niente se non che ero a due centimetri dalle labbra di Edward. Mi girai dall’altra parte del letto trovando qualcosa di duro che aveva un profumo a me –ormai- familiare. Aprii di scatto gli occhi scontrandomi con due smeraldi. WTF?

Scattai seduta sul letto ma mi dovetti risdraiare per colpa di un capogiro.

«Calma piccola.» disse cingendomi un fianco e stringendomi a lui.

«Che.. che.. che cosa è successo?» balbettai.

«Eh, purtroppo niente! Ti sei addormentata!» mormorò sconsolato.

«Come purtroppo?» quasi urlai –facendomi aumentare il mal di testa- staccandomi da lui.

«Non eri così cattiva con me ieri sera.» disse sornione mettendosi in posizione “relax” con le mani dietro la nuca. Allungò una mano verso il comodino dalla sua parte del letto e prese il suo i-phone. Pigiò qualcosa sullo schermo touch e mi mostrò una gallery di immagini su socialite life.

Gli presi il cellulare dalle mani e quel che vidi mi spiazzò.

 

_________________

Saaalve^^

Ma cosa saranno mai quelle foto?? LOL

Beh, non ve lo aspettavate questo risveglio? xD

Ringrazio chi mi ha messo tra i ricordati, i preferiti e i seguiti.

Ora vado !! Kiss

 

*Risposte alle Recensioni*

Pandina90: Ovvio che c’è il Team Edward! ù.ù Ovunque va,  c’è sempre gente che gli sbava dietro xD… xoxo

Ely_Jacko93: Allora, intanto grazie di nuovo^^ Poi.. per quanto riguarda Jazz ed Emm, ti rispondi con questo capitolo (xD), per Jacob, non lo so perché sinceramente non lo sopporto per niente quindi gli farò fare sicuramente qualche parte non bella ù.ù Un bacio!!

Giova71: Te l’aspettavi questa?? Ihihih Baciiii

Poc: Concordo in pieno !!! Per quanto riguarda quella storia, la pubblico domani e ti ringrazio che la seguirai ^^ Un bacio!

Grepattz: Ehhhh.. Chi può dirlo? Lo scopriremo solo vivendo!! *me si chiede come le è venuta sta frase* Ti ringrazio ancora. Kisss!!

8Alice8: Beh, ti ringrazio! Lo posterò domani il primo capitolo e sono contenta che ti incuriosisca!! :D xoxo

Nana_Malefica: Tranquilla, non devi recensire sempre ^.^ Sono contenta che ti sia piaciuto.. Un bacionee!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


 

Pov Bella

Ancora scossa continuavo a fissare lo schermo del suo telefono. Ma cosa avevo bevuto di così potente da farmi abbassare tutte le mie barriere?

Non riuscivo ancora a credere ai miei occhi.

Stupida. Stupida.

Infatti dopo aver visto le foto mi tornò come un flash il ricordo della serata precedente.

Eravamo ad un passo dal baciarci e l’alcool che avevo in corpo fece vincere la mia parte irrazionale azzerando la distanza delle nostre bocche.

Il bacio non aveva nulla di dolce e tranquillo, era tutto l’opposto: irruente e passionale. Io non mi staccavo da lui e lui non si staccava da me. Perfetto!

Insomma è andata a finire che durante questo scambio di effusioni non hanno smesso di farci le foto.

Ritornando al presente lessi il titolo dell’articolo “Il Diavolo della Moda trova la sua Diavolessa”.

 

Anche stavolta Edward Cullen si è fatto riconoscere al compleanno di sua sorella Alice. Infatti il nostro Re è stato sorpreso in atteggiamenti molto inequivocabili con una nuova Regina e abbiamo l’esclusiva!

All’inizio del party li abbiamo beccati insieme sul red carpet e più tardi, in un’uscita secondaria li abbiamo sorpresi a baciarsi!

Dopo il loro scambio di effusioni, sono andati pure via insieme!

La nostra fonte ci ha fornito alcune informazioni.

Pare intanto che lui la reputi “diversa” dalle altre, e che finalmente ha messo la testa apposto! Chi è riuscita a farlo? Lei è Isabella Swan, nuova stagista della Style Factory di proprietà del padre di Edward. Chissà cosa nascondono le pareti della Cullen Tower?

Continuate a seguirci, vi terremo aggiornati sulla nuova coppia!

 

Benissimo! Ora ero pure spacciata per la sua fidanzata! Soprattutto dovevo rintracciare la fonte!

Che idiota! Non avrei dovuto cedere, ma l’ho fatto!

Poi però mi venne in mente che mancava qualcosa ai miei ricordi: il ritorno a casa, così glielo chiesi.

«Beh, avevi buone intenzioni ieri così –sotto tuo consenso- siamo venuti qua a casa tua ma il tempo di posarti sul letto e di andare in bagno è bastato per farti addormentare. Ora però abbiamo tutto il tempo che vuoi..» disse malizioso.

Dal suo racconto mi spaventò il “sotto il tuo consenso”. Era stato l’alcool a farmi parlare. Punto. Non avevo ceduto, non ancora.

«Contaci! Ora alza il culo e esci subito da casa mia!» gli urlai spingendolo giù dal letto.

«Uh, ma sei sicura piccola? Mi lasci andare così?»

«FUORI!» gridai come un’ossessa e probabilmente rossa in viso.

Non so cosa lo fece scattare ma si alzò dal pavimento, ed uscì stampandomi un bacio veloce facendo poi spuntare il su sorriso da schiaffi.

Rimasi per qualche minuto buono a fissare il nulla e mi ritrovai con le dita sulle labbra e iniziai a pensare al bacio della sera scorsa. Cavolo se sapeva baciare bene! Mi era… piaciuto, sì!

A quel pensiero scossi la testa.. Cos’hai combinato… non dovevo andarci alla festa, ho rovinato tutto quello che mi sono creata contro di lui. Basta, non avrebbe più vinto!

 

♫I can see that you’re being surrounded every direction,

Love was just something you found to add to your colle-*

Premetti il tasto verde per rispondere alla chiamata ma non lessi il nome nel display.

«Pronto?» mormorai.

«Perché non mi hai detto niente?» la voce arrabbiata di Liz mi trapanò il cervello. «Non mentire perché Radar Online ha pure messo il video!»

«Oddio! Il video? Cav..»

«Dimmi perché non me lo hai detto!» mi interruppe «Sono pur sempre la tua migliore amica o sbaglio?»

«Lizzie, ti prego, non ti arrabbiare! Non te l’ho detto per due motivi: primo, l’ho saputo adesso; secondo, non ero in me quando è successo!»

«Oh… mi dispiace. Ma allora raccontami tutto!»

«Ci vediamo tra un’ora da Starbucks. Un bacio!»

«A dopo!» e riattaccai.

Andai subito a farmi un bagno caldo, lavai i capelli con cura e mi fiondai fuori dalla vasca col turbante in testa.

Aprii l’armadio e tirai fuori una maglietta panna abbinata ad un leggings nero.

Asciugai i capelli molto velocemente, mi vestii prendendo al volo la borsa. Chiusi la porta e inforcai i miei fidi occhiali da sole di Cocò; scesi le scale e mi trovai una ventina di paparazzi appostati sotto casa.

Tirarono fuori la macchina fotografica e iniziarono a scattare centinaia di foto chiamando il mio nome. Volevo morire, era un inferno, senti come se violano la tua privacy.

«Dove l’hai nascosto Edward?» disse uno.

«Da quanto vi frequentate?» parlò un altro.

«Com’è stare col pezzo più grosso della moda?» un altro ancora.

Non risposi a nessuno, abbassai la testa e li sorpassai. Purtroppo mi seguirono per tutto il tragitto fino a che non arrivai da Starbucks con quelli alle calcagna.

Vidi Elizabeth con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca spalancata per lo stupore e la guidai nella zone più appartata del locale mentre loro dovettero rimanere fuori.

Indossava dei leggings rosa con una camicia a fascia a quadri.

«Co.. cosa?» balbettò mentre ci sedevamo.

«Liz, aiutami! Mi hanno seguito sin da casa!» mi lagnai.

«Dio mio! E’ una persecuzione! Comunque signorinella, mi devi anche spiegare le foto del red carpet!»

Raccontai tutta la serata –per quel che ricordavo- per filo e per segno. Stavo per finire il racconto quando le voci dei paparazzi diventarono più alte, guardai verso la porta e ovviamente il Diavolo fece il suo ingresso nel locale, pronto a rovinarmi la vita.

 

 

*Scissor Sisters – Fire with fire

 

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Ciao Girlz^^

Ecco il nuovo capitolo.. Ma cosa ci combina il nostro Eddino? LOL

Pure i papz si deve beccare la povera Bella -.-

Beh, spero vi sia piaciuto il capitolo!

Ringrazio chi mi ha aggiunto tra i seguiti, preferiti e ricordati ^.^

Inoltre, ho scritto una nuova storia, se volete fateci un salto^^

Oak Park Heights <-----

Un baciooo^^

Auro.

 

Bella

Liz

 

*Risposte alle Recensioni*

erichina: Grazie mille ^^ Sono contenta che ti piaccia! *.* Kiss

Ely_Jacko93: Bella e Alice.. Uhm.. Ci sarà un colpo di scena.. Stop! Non dico altro *X* LOL Un bacio!

Giova71: Beh, le foto sono quelle del bacio e del RC xD.. E poi Emmett io lo adoro quando fa le uscite inopportune *.* Baciii ^__^

Grepattz: Eh.. Poor Bella^^ I papz non le daranno tregua -.- xoxo.

8Alice8: Beh.. In effetti era un po’ difficile aspettarselo… Emmy the best! LOL

La storia nuova l’ho pubblicata, c’è il collegamento sopra.. Kiss! ^-^ Spero ti piaccia xD

Pandina90: Beh, Bella è molto fortunata! Tutte si vorrebbero svegliare con un Edward accanto ^__^ xoxo.

DracosWife: Ciao!! Sono contenta che ti sia piaciuta la storia!!! :D Kiss!

Poc: Ahahah vai subito a pensare male?? xD Non sono così zozzi! LOL Un baciooo^

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


 

Pov Bella

Edward era lì, si stava avvicinando a noi con una faccia da schiaffi.

I paparazzi iniziavano a scalpitare per averci beccati di nuovo. Assurdo.

«Ehi amore!» mi salutò lui cercando di stamparmi un bacio.

Lo scansai e continuai il discorso con la mia amica.

«Perché mi eviti? Ho fatto qualcosa di sbagliato?» disse ingenuamente, sbruffone!

«Tu ti chiedi se hai fatto qualcosa di sbagliato?» ringhio alzandomi «Mi hai rovinato la vita! Guarda chi ho beccato sotto casa mia!» indico quei cretini là fuori «Inoltre, ieri sera TU hai approfittato della mia sbronza!» almeno mi volevo convincere così. E presa da un raptus d’ira, gli tirai uno schiaffo in pieno viso.

Dopo di che, presi sotto braccio Liz e ci immergemmo “nei” papz lasciando un Edward sconvolto e umiliato. Sorrisi per questa consapevolezza e inforcai i miei occhiali.

«Bella! Ma sei una forza!» disse Lizzie che non aveva ancora aperto bocca.

«Beh, se l’è meritato.» esclamai.

«Sì, sì… Hai ragione! Ora seminiamo questi idioti!» consigliò prendendomi per mano, iniziando a correre.

Così, come due sceme, riuscimmo a seminare i fotografi. La corsa fu stancante e mi è andata bene di non aver preso storte o quant’altro con i miei stivaletti panna. Perché io so stare sui tacchi ma correre è sempre pericoloso.

Io ed Elizabeth ci trovammo così a girovagare per la Big Apple senza una meta, semplicemente passando un pomeriggio tra amiche.

Siamo state al Central Park, al Met e per Madison Ave. Solo per stare insieme, avevo bisogno di staccare la spina e non pensare a lui.

 

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Il mio telefono squillò. Unknow, lessi nel display.

Titubante premetti il verde e portai il cellulare all’orecchio.

«Pronto?» dissi.

«Bella, sono Angela. La segretaria di Carlisle Cullen.» oddio!

«Sì, dimmi pure, che posso fare per te?» domandai.

«Beh, il Dottor Cullen vorrebbe vederti, subito.»

«Okay, sono già per strada. Arrivo in un lampo!»

«Ciao, Bella. Fai presto!» disse e riattaccò.

Lizzie mi guardò per chiedere informazioni sulla telefonata.

«Liz, Carlisle Cullen mi ha convocato subito nel suo ufficio. Ho paura che mi licenzi per via dello schiaffo! Oddio! Ho rovinato tutto.. dovevo pensare prima di agire!» piagnucolai.

«Ehi, B. Ora calmati. Ti accompagno io.» disse abbracciandomi. Le sorrisi grata e andammo alla Cullen Tower.

Non appena varcammo la soglia dell’edifico, tutti gli occhi mi erano puntati addosso. Abbassai la testa andando dalla Security per mostrare il cartellino e per chiedere il tesserino ospiti per Elizabeth.

Mi guardai in giro e vidi Jess, la receptionist che mi guardava con odio mentre i due omoni mi sorridevano.

Lasciammo la hall per andare a prendere il primo ascensore, per fortuna era vuoto.

Non appena arrivammo all’ultimo piano, Angela mi fece subito entrare dal capo; così, dopo aver riabbracciato Liz, entrai per conoscer la mia sorte.

L’interno era tutto uguale a come ricordavo l’altra volta, quella dell’assunzione.

C’era solo una cosa che cambiava, il viso di Carlisle Cullen. La prima volta era dolce, gentile e bonario. E ora era crudele, furente e feroce.

Mi spaventava, parecchio anche. Forse era leggermente arrabbiato. Mi sedetti piano, piano di fronte a lui e dopo una lunga occhiata per la serie “se gli sguardi potessero uccidere”, iniziò a parlare.

«Ti rendi conto di quello che hai fatto?» sputò con rabbia.

Non risposi e girò il suo portatile davanti a me mostrandomi la pagina di x17Online che faceva vedere il video dello schiaffo. Ops.

«Non hai niente da dire a proposito?» urlò.

«Vede, suo figlio mi ha incastrata. L’altra sera, avevo alzato un po’ il gomito e ne ha approfittato di me tanto che stamattina me lo sono trovato nel letto! Non è successo niente per fortuna, ma l’intenzione c’era!» dissi.

«Non mi interessa. Mio figlio ha una reputazione e TU non hai il diritto di rovinargliela! Ora è lo zimbello di tutti! Ogni sito, ogni rivista parla della sua aggressione e non tollero questa cosa!» gridò.

Intanto non capii perché usò il termine “aggressione”, manco l’avessi picchiato a sangue, gli ho dato solamente ciò che si meritava.

«Ho lavorato tanto per farlo stare dov’è ora. Ho visto potenziale in lui e non mi ha deluso, perché si è rivelato un perfetto direttore. TU sei solo un’insulsa stagista che si è messa in mezzo al suo successo. Hai puntato a lui come qualsiasi altra poco di buono che mira solo hai soldi. Pensavo fossi diversa, pensavo riuscissi a fare un ottimo lavoro per l’azienda. Ma evidentemente mi sbagliavo. Alla fine volevi solo arrivare al portafogli di mio figlio ed aggiungerlo alle persone che ti sei portata a letto!» urlò ancora.

Io puntare i soldi di quello stupido? Preferirei vivere in miseria per tutta la vita, che per tutta la vita con lui.

«Ma scusi, forse non pensa che è suo figlio quello storto? Perché ci saranno tante che gli cadono ai suoi piedi –e le assicuro che non sono fra quelle- però lui ci sta eccome, non si tira indietro!» stavolta urlai io.

«Non ti permettere a rivolgerti così a me! E non ti permettere di dire quelle cose di mio figlio! Non è un puttaniere, gli piace solo divertirsi come uomo single!» si giustificò lui mettendosi apposto il ciuffo che gli era caduto dalla fronte.

E questo non vuol dire “andare a donne”? Povero Dottor Cullen, non è ancora riuscito a capire che il suo bambino è cresciuto e che non vive più nella sua bolla.

Non volli rispondere per fargli pensare alle parole che aveva appena detto.

«Senti un po’.» disse dopo qualche minuto di silenzio «Ti metto davanti ad una scelta. Vedo che sei brava come stilista, hai del potenziale. Inoltre, ora i giornalisti pensano che Edward abbia messo la testa apposto. Quindi: preferisci che ti licenzio o ti tieni il posto facendo la fidanzata devota di mio figlio?»

Lo guardai con gli occhi sbarrati, stupita dalla sua proposta.

Beh, questa è un’ottima opportunità e non è bello sprecarla. Però dall’altra parte, se voglio rimanere, devo fingermi fidanzata con quello.

«Signor Cullen, ho preso la mia decisione.»

 

_____________________

Saalveee^^

Scusate per il ritardo ma in questi giorni non sono riuscita a postare^^

Allora, Bella si licenzierà o farà la fidanzatina di Edward? xD

Lo scoprirete al prossimo charter ^__^

Mi scuso ancora.. Un bacio!

 

*Risposte alle recensioni*

DacosWife: LOL.. Scusa per il ritardo :C

Giova71: Edward è come il prezzemolo, è dovunque… Peccato che noi non siamo così fortunate xD Kiss!

Pandina90: Purtroppo Bella ha i suoi principi ^.^ xoxo.

Grepattz: Sfortunatamente i paparazzi c’erano ancora =( E quel bacio, ha cambiato qualcosa in Bella ma lei evita ciò come la peste! Un bacio! :)

Ely_Jacko93: Già povera Bella ma è il prezzo dell’essere fidanzata (anche se non è vero) con l’uomo più sexy del pianeta! LOL Kiss!

PervyFor Robsten: Sono contenta che ti piaccia! Un baciooo^^

Poc: Si fa fotografare anche per mettere lei nei casini o in situazioni che non vorrebbe e poi non si sa che cosa prova Edward, siamo col Point Of View di Bella! ^____^ Bacio! 

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