Ashley Greene e Jackson Rathbone Love Story

di Muffins
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ti penso sempre ***
Capitolo 2: *** favole ***
Capitolo 3: *** come nasce un amore ***
Capitolo 4: *** fumo e cenere ***
Capitolo 5: *** mia ***



Capitolo 1
*** ti penso sempre ***


 

vacanza infernale -Jackson Rathbone!

Giorno fEis come butta?? si sono un po fuori di testa il caldo mi fa questi effetti..allora sono qui per annunciarvi(rullo di tamburi) una piccola modifica nelle mie storie passo a spiegare ho deciso di radunare tutte le storie in un unica raccolta che ne dite?? ^_________________^

( popolo che acclama estasiato) si sono contenta si, si la smetto..Allora saranno tutte quelle che ho scritto prima di iscrivermi a FF questa è stata la prima in assoluto e spero che vi piaccia anche se è un po come dire senza senso!!


ASHLEY è ANDATA IN VACANZA CON DELLE SUE AMICHE MA HA CHIESTO A jACKSON SE HA VOGLIA DI ANDARE CON LEI MA LUI DICE DI NO perché NON LA VUOLE DISTURBARE MA SARà VERAMENTE QUESTO IL VERO MOTIVO? E SE Jay SI PENTISSE E ANDASSE A CERCARLA IN COSTA RICA? E SE NON LA TROVASSE?? COSA SUCCEDEREBBE??


hai detto basta, hai bisogno di una vacanza con le tue amiche.

divertiti e rilassati in questa vacanza che per me è un agonia, sto in compagnia di amici si,mi diverto ma senza te non c'è fantasia, mi hai chiesto di venire con te, mi hai detto seguimi fino in turchia mi hai detto seguimi in tunisia però il cretino che è in me ha fatto di testa sua e sono rimasto a casa per lasciarti il tuo spazio.


vorrei cercarti ovunque tu sia ma dove sei? ho sbagliato amore ok, ma per te fino in capo al mondo andrei, per te non sai cosa farei. ti mando un monte di messaggi con scritto cosa fai?ti chiamo e non rispondi mai. stupido.

ma se un giorno me lo chiederai ti seguirò fino alle Haway.


seduto sulla poltrona di casa continuo a fissare il vuoto e una visione di te in bikini rosa e una collana di fiorni Hawaiani mi appare così nitida nella mente, esci dall'acqua sensuale come sempre e mi dici : ti penso sempre sei nella mia mente ti vorrei con me!, ti penso sempre qui c'è tanta gente manchi solo te!,ti penso sempre l'acqua è trasparente tuffati con me!ti penso sempre voglio solamente stare un po con te!.


ho capito di essere un cretino, mi ritrovo a fantasticare sulla mia ragazza che mi invita a tuffarmi con lei, non resisto prendo la rubrica e chiamo la tua agente e scopro che sei finita al mare in costa rica, cosa vuoi che dica rischiero la vita,io partirò, io volerò e incrocerò le dita e una volta atterrato mi dirigo al tuo albergo e inizio a chiedere in giro se ti hanno vista.


-mi scusi senorita che ha visto esta chica?-


ti cerco nell'albergo ma te non ci sei mica, non ci posso credere che ho fatto tutta questa fatica per niente, inutilmente ho preso un aereo e come un cretino sono volato fino qui.

adesso basta io vado via, torno a Los Angeles a casa mia, non ho piu un dollaro non ho energia ho solo voglia di te.

sono di nuovo all'aereo porto e sull aereo di nuovo la visione di te in bikini rosa che mi inviti:

sono rimasto deluso del tuo comportamento, non amerò mai piu in vita mia nessuna al mondo alla follia chiunque essa sia e una volta sbarcato monto sulla moto ma neache il rombo del motore mi fa compagnia, parcheggio la moto vicino a casa, arrivo a piei fino alla porta, la apro e magia trovo te,la sola cosa che vorrei e con gli occhi verdi dentro ai miei mi dice quanto tiene a noi e poi dice sai ti seguirò dovunque andrai se un giorno me lo chiederai ti seguirò fino alle Haway.


la stringo forte a me e la bacio finalmente, dopo tanto girare..mentre la bacio di nuovo quel motivetto nella testa!


ti penso sempre sei nella mia mente ti vorrei con me!, ti penso sempre qui c'è tanta gente manchi solo te!,ti penso sempre l'acqua è trasparente tuffati con me!ti penso sempre voglio solamente stare un po con te!.




Premetto che questa storia è stata tra le prime che ho scritto!

Si lo so che schifo vero? Beh avevo voglia di scrivere un po senza grande impegno senza dovermi mettere li a cercare un modo per far succedere qualcosa di veramente eclatante..

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Capitolo 2
*** favole ***


favole- Jackson

passo per caso dalla camera di Alice ma la trovo ancora sveglia, appoggiata alla finestra che guarda il cielo, entro e mi siedo accanto a lei.

-dovresti essere a letto piccola-

-non ho sonno-

-che cosa guardi?-

-le stelle- il cielo ne era pieno quella notte

-devi dormire però, dai vieni-

-rimani un po con me? guarda ti faccio spazio nel letto- e come rifiutare un invito del genere mi infilo nel suol lettino, la faccio sdraiare sul mio petto.


-mi racconti una storia?-

-una storia?-

-si come quelle delle mamma- Ashley le raccontava un mucchio di favole ma adesso non c'era e toccava a me ma cosa potevo raccontarli così improvvisai qualcosa non sapevo neanche che cosa sarebbe venuto fuori.


comincia il racconto..


in una galassia lontana c'era una bambina che si chiamava Alice proprio come te che abitava con suo padre.

la bambina ogni notte si fermava a guardare una stella che brillava alta nel cielo, diceva che quella stella brillante, la piu brillante di tutte era la sua e la voleva raggiungere a tutti i costi.


si addormentava tutte le notti con questo sogno che sperava di realizare. il mattino dopo spiegò il suo desiderio ai suoi amici ma tutti la prendevano in giro, le dicevano che le stelle non si possono raggiungere che sono troppo lontane ma la bambina non si arredeva e tutte le notti continuava a guardarla.


provò a parlarne con suo padre del suo grande desiderio ma ricevette un no come risposta, non si puo andare dalle stelle diceva e una cosa impossibile ma lei voleva vederla da vicino.


i giorni passavano ma il suo desiderio rimaneva fisso nel suo cuore. un giorno incontrò un vecchietto che le disse che lui l'aveva conosciuta la sua stella e che era una cosa possibile basta volerlo sul serio.

lui l'accompagnò alla sua nave volante, e insieme si imbarcarono.


-signore ma quella è proprio la mia stella?-

-io di risposte non ne ho mai avuto e mai n avro di domande ne ho quante ne vuoi-


dopo varie ore di viaggio arrivarono alle stelle, era stupendo sembrava di volare in un mare di glitter finalmente arrivarono alla stella di Alice.

non è stato facile perchè nessun altro a parte il vecchio a creduto però adesso sapeva che basta un sogno per accomunarci.

passò la notte a parlare con la sua stella e a farli mille domande alla quale finalmente trovava risposta

la bambina si svegliò nel suo letto e si precipitò da suo padre a raccontargli il viaggio ma suo padre non le credette pensava che fosse solo un sogno lo portò alla finestra e gli indico la stella "so che non è una fantasia non è stata una follia quella stella la vedi anche tu perciò io la segui adesso so che io la raggiungerò"


-ed era davvero un sogno?-

-decidilo tu se era un sogno- Alice si alza di nuovo da letto e corre di nuovo alla finestra e guarda la stella che guardava prima nel cielo.

-no non era un sogno- sorrido nel vedere la sua espressione convinta, torna nel letto e finalmente si addormenta.

-dormi cucciola, vai a conoscere la tua stella-



TROPPO SDOLCINATA? TROPPO BANALE? FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE MI RACCOMANDO!

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Capitolo 3
*** come nasce un amore ***


era il grande giorno, il momento che aspettavo da circa tre mesi conoscere il resto del cast di Twilight, li avevo sentiti nominare, li avevo visti in altri film ma a parte Kellan no conoscevo nessuno di persona e la cosa non faceva che aumentare la mia agitazione e se non fossi stata all'altezza del ruolo che mi avevano affidato e se non mi fossi trovata col mio pseuodo-marito? speravo che andasse tutto bene.


mi misi in viaggio e dopo due ore di aereo arrivai sul set, sul posto della mia nuova avventura che sarebbe durata non so quanto.

appena arrivata la regista mi venne incontro e mi invtò ad unirmi agli altri. dopo poco eravamo seduti ad un tavolo del nostro albergo con il resto del cast. avevo subito stretto con Nikky Reed che avrebbe intrepretato mia "sorella" Rosalie e con Kristen Stewart che intrepretava bella, con i ragazzi un po meno, Kellan escluso.

avevo conosciuto il nostro Edward Robert Pattinson e quello come lo definì la regista la mia "ombra" Jackson Rathbone.

me lo immaginavo molo diverso da come si presentava anche lui conosceva già Kellan ma non proferiva mai parola, stette zitto tutta la sera, che fosse timido?.


il giorno dopo cominciarono le riprese ergo i guai. dovevo fare l'allegra mogliettina di un muto! non che nella prima parte del film avessimo particolari battute anzi nessuna ma gia il modo in qui mi guardava era irritante.

a pranzo provai a rompere il ghiaccio -secondo te avrà successo?- non mi degnò ne di uno sguardo e di una risposta sembrava quasi incantato da cosa non lo so, sventolai una patatina fritta davanti a lui in modo da attirare l attenzione che finalmente ottenni -come scusa?- ero allucinata -secondo te, Twilight avrà successo?- attesi una risposta per diversi minuti - spero di si, scusa ma devo andare- e si alzò lasciandomi ancora a bocca aperta con la patatina che penzolava dalla mano.


rimasi a guardarlo mentre si allontanava finche non sparì dalla mia vista, a scantarmi fu Nikky che mi si sedette accanto domandandomi cosa mi stesse succedendo -Nikky chiama Ash, gne-gne, parler parler, Ashley mi senti??- mi stava minacciando con una forchetta di plastica su qui aveva infilzato un wurstel -si ti sento, che dicevi?- scosse la testa esasperata -lo conosci da ieri e gia ti sei innamorata?- non capivo di cosa stesse parlando, forse davvero ero di fuori come un terrazzo.

-ma di che parli?- guardò in aria abbandonando il wurstel nel piatto e girandosi completamente verso di me - di Jackson che diamine- la guardai schifata -Nikky!- -Ashley!scusa solo un innamorata a quello sguardo!- fu il mio turno di esasperazione -oppure una che non lo sopporta- - ma lo conosci da ieri, che è successo?- raccontai tutta la storia a Nikky che non ci cavò un ragno dal buco.


-è esasperante parlare con lui, ti viene voglia di picchiarlo-

-addirittura?-

-si e sicuramente di qui alla fine delle riprese lo ammazzo-


i giorni passavano veloci ma la nostra situazione non accennava a migliorare, passavamo ore intere insieme sul set ergo ore abbracciati e a coccolarci ma niente una volta fuori dal set tornava il solito e muto Jackson tanto che gli altri scherzando iniziarono a chiamarlo "il musone della famiglia".

una sera dopo la ripresa del nostro primo ingresso nella mensa decisi di chiedere a Kellan che problema avesse Jackson.

così a tavola quando stava per sedersi accanto a lui lo trascinai via in modo anche abbastanza scortese nei confronti di Jackson mentre Kell mi guardava stranito e intimorito.


-dobbiamo parlare- dissi sedendomi ad un tavolo libero e facendolo sedere davanti a me.

-ti imploro pietà per qualsiasi cosa abbia fatto- mi disse con gli occhi da orsetto abbandonato dalla mamma

-tu non hai fatto nulla- lo vidi tirare un sospiro di sollievo

-e allora che vuoi?- parlare di Jackson no? - voglio capire che problemi ha con me Jackson? tu lo sai sputa il rospo- lo intimidii con una forchetta

-chiedilo a lui io non so niente, e poi scusa passate ore abbracciati non mi sembra ti dispiaccia tanto- mi fece l'occhiolino e per tutta risposta gli tirai una manata -piantala di fare lo stupido, non parla sta sempre da solo- mi interruppe -certo l'unica volta che stava con qualcuno una pazza la privato della compagnia. è fatto così lunatico no sembra ma è felice- certo e io ero triste.


quella sera decisi che lo avrei affrontato e gli avrei chiesto il motivo di tanto distacco non solo nei miei confronti ma di tutti, certo mi sarei dovuta fare gli a farmi miei ma non mi è mai riuscito.

sulle scale che portavano alle nostre camere lo incrocia, momento perfetto e lo bloccai contro lo scorri mano per evitarli una qualsiasi via di fuga.

-Jackson dobbiamo parlare- e lo inchiodai con lo sguardo -scusa ma domani dobbiamo alzarci presto abbiamo la scena del- -della gita lo so l'ho letto il copione sai, voglio solo sapere perchè mi eviti una volta fuori dal set come eviti tutti gli altri, ti stiamo antipatici,ti sto antipatica- non li avevo lasciato tempo di interrompermi sarebbe stato peggio e sopratutto piu imbarazzante di quanto gia non fosse - io non odio proprio nessuno.- fu la sua risposta ma non ero convinta -a parte me- -ma non è vero- -è allora perchè mi eviti, passiamo ore abbracciati e a fare finta di essere sposati e poi a pranzo non ci diciamo neanche ciao- gli urlai contro -appunto Ashley l'hai detto tu facciamo finta, è solo un film Ashley non dobbiamo essere amici per forza- -sei un essere strano, è per questo che ti odio!- -tu mi odi!? ti odio piu-

ero basita, mi odiava davvero eppure sul set sembrava sempre così carino e cordiale, era davvero un bravo attore

-bene- dissi alterata -bene- disse alterato e sbuffando andai verso camera mia mentre lui scese verso il bar.


la mattina dopo a colazione raccontai della nostra lite e il motivo per qui non mi rivolgeva la parola -non ci credo e tu che hai detto?- -che lo odio anch'io- ma non era convinta - sei sicura di odiarlo?- non sapevo rispondere non sapevo darmi una risposta a me stessa ergo neanche a lei.

rimasi tutta la mattina a pensare a quella domanda "sei sicura di odiarlo?" non ero affatto sicura. il peggio era che se pensavo a quale scena avremmo dovuto fare quel pomeriggio mi sarei volentieri mangiata le mani, era la scena in qui io sarei dovuta stare mezza seduta su Jackson e mezza sulla sedia mentre lui doveva passarmi un braccio sotto al collo e giocare con una ciocca di capelli.


appena arrivai sul set la regista mi disse come mi sarei dovuta mettere e la cosa risultava ancora peggio di come me lo aveva descritto giorni prima.

-bene Jack siediti così, perfetto. Ashley siediti su una sua gamba ma con le tue gambe sulla sedia, poi appoggia la testa sotto il suo mento perfetto e pendili la mano, Jack passali il braccio destro sotto al collo e gioca un po con una ciocca di capelli. tutto chiaro?- rispondemmo di si anche se avrei voluto dirle ehi! ieri sera gli ho detto che lo odio come posso stare mezza sdraiata su di lui?? ma questo era il cinema.


-e azione- cominciamo a recitare, come al solito noi a non avevamo battuta ma eravamo sempre sulla scena -io non capisco- la battuta di Robert finisce e nel momento in qui la telecamera si allontana per riprendere tutto il tavolo Jackson mi prende la mano.


-e stop. era buona la teniamo, Jack ottimo lavoro anche se non era nel copione ok prossima scena..ah si quella del furgone qui voglio Kris, Rob con la prima unità e poi con la seconda voglio Ash, Jack e le comparse-


di nuovo ero avvinghiata a Jack e dovevo ammetterlo la cosa iniziava a piacermi. mentre salivamo le scalette per andare nel nostro posto di scena mi passo un braccio intorno alla vita, guardai prima il braccio e poi il suo volto

-che stai facendo?-dissi fredda- niente- rispose evasivo -okok, lo ammetto cercavo un modo per attaccare bottone e vedo che ci sono riuscito- sorride, la prima volta in un mese e devo ammetterlo ha un sorriso bellissimo ma non mi devo fare incantare -come dice bella i tuoi cambiamento di umore mi fanno girare la testa- dico seccata -come siamo scorbutici,ricordati che ti odio- -secondo me hai dei disturbi della personalità per non dire mentali- ride ancora e nonostante mi risultasse l'uomo piu antipatico al mondo era bellissimo quando sorrideva.


-puo darsi- mi cinse in un abbraccio e mi avvicinò a se, i nostri volti erano ad una distanza pericolosa non che ci fosse servito a qualcosa, in questo film non avevamo un bacio ma la cosa mi lasciò di stucco comunque

-che stai facendo?- chiesi di nuovo secca -il mio lavoro signorina Greene e se permette dovrebbe farlo anche lei-

scossi la testa infuriata ma nonostante tutto non mi allontanai da lui mi avvicinai di piu e appoggiai la testa al suo petto.

dopo u po mi sentì strattonare -che stai facendo?- mi prendeva pure in giro ma non mi ero accorta di essere ancora abbracciata a lui -il mio lavoro, lasciami fare- dissi seccata, rise e scosse la testa - la scena è finita- mi scostò da lui e si allontanò -lo sapevo, io..-rimasi li come un ebete.


entrai nella mensa come un automa e Nikky mi venne incontro dopo che aveva giurato la serie di riprese del piano e dell'ospedale.

-Ash tutto a posto?- ero rimasta scioccata dal suo comportamento -Jackson- riusci a balbettare -jackson che? ti ha baciata?- la guardai aggrottando la fronte - no Nikky- -e allora cosa ha fatto?- -mi ha preso la mano in una ripresa, e poi mi ha abbracciata. io non lo capisco prima mi odio e poi mi abbraccia- sembrò pensare ad una risposta -secondo me li interessi?- -prego?- -ma si, tu non ci fai caso ma non ti stacca gli occhi di dosso e Kell ha detto che in camera la notte- la interruppi non lo volevo sapere cosa faceva la notte pensando a me -no grazie- -scema non fa altro che parlagli e chiedergli di te- respirai - Jackson non è un pervertito è anche troppo timido per i miei gusti- Koda fratello orso si era unito alla conversazione. raccontò tutto con estrema precisione ed era abbastanza convincente anche la sua teoria sull'odio.


-scusate ma se io interesso a lui perchè dovrei cercarlo io?- -giusto domanda perchè Koda?- - che ne so-.

troncammo la discussione li perchè stranamente Jackson si unì a noi. e adesso che ci facevo caso era vero ogni volta che alzavo lo sguardo lo vedevo che distoglievo lo sguardo immediatamente.

ma se gli piacevo come diceva Kell come mai mi tratta sempre con freddezza quando siamo solo io e lui?

le riprese continuarono sempre allo stesso modo ma sentivo che il nostro rapporto stava cambiando sempre di piu, non c'era piu quella indifferenza che c'era all'inizio ma una specie di amicizia con un qualcosa di piu.


eravamo agli ultimi attimi delle riprese quelle dove avevamo qualcosa da dire. passavamo molto piu tempo insieme sul set. eravamo intenti nella scena della fuga -perfetto Edward si avvicina al finestrino e gli dici quello che devi ok?- era tutto andato per il bene, avevamo quasi finito e un po mi dispiaceva soprattutto mi dispiaceva allontanarmi da Jakson.

Jackson si mette al volante e mentre Rob di e la sua battuta e Kris lo ascolta io e lui davanti ci guardammo in silenzio poco prima che si apra il garage e velocemente mi passa la mano sulla guancia poi riporta la mano sul volante accende la macchina ed esce dal garage. rimasto a fissarlo per tutto l tempo della scena.

scese di macchina ma si allontanò subito senza permettermi di seguirlo così decisi di lasciar perdere, forse mi stavo immaginando tutto, forse lo faceva solo per il film, speravo veramente di no


appena vidi Nikky decisi di confessarle tutto -Nikky, devo parlarti?- mi guardò per un momento poi capì a cosa mi riferivo ci si sedette e cominciai a raccontare della guancia.


-eravamo nella macchina e prima che si aprisse il garage mi ha passatola mano sulla guancia- la sua faccia era un misto di felicità e di sbigottimento.

-waaa! lo sapevo che c era del tenero e tu? l'hai baciato?- disse euforica- mi credi una facile così? nulla si è alzato ed è andato via senza dire nulla- abbassai lo sguardo triste -Ashley Greene ti conosco solo da pochi mesi ma si vede chiaro che sei innamorata!- non ne ero sicura ma sicuramente aveva ragione.

-non lo so e se mi sto immaginando tutto?- scosse la testa -un po di fiducia Ash- - non è venuto neanche a cena- dissi indicando il tavolo dove eravamo seduti a cena.


Nikky capì che mi mancava e accarezzò gentile la mano incoraggiandomi -magari aspetta la fine del fllm per non coinvolgere troppo vita privata e lavoro- decisi che era così non che ci credessi molto ma per convincere me stessa.

salì le scale verso la mia stanza con un sorriso da scema stampato in faccia svoltai l angolo e lo sentì parlare al telefono e decisi di origliare ma forse era meglio se avessi tirato a diritto.


-ciao, si sto bene te?, sono contento mi raccomando non mi fare preoccupare Sarah, si ti voglio bene, anch'io non vedo l'ora di riabbracciarti, devo andare Sarah. Salutami tutti piccola. ti voglio bene-


riattaccò il telefono tutto contento. mi ero immaginata tutto era felicemente fidanzato con questa Sarah e io pensavo h potessi piacergli, svoltai l'angolo ma facendolo urtai un vaso che cascò a terra richiamando la sua attenzione su di me, mi chiamò ma continuai a andare avanti, mi sentii prendere la mano mentre le lacrime mi rigavano il volto

-Ash che succede- vide le lacrime e si fece serio quasi preoccupato -perchè piangi?- arrabbiata come ero, non con lui ma con me, ritrassi la mano e gli risposi anche male - e a te che importa- e me ne andai di corsa non avevo la forza di stare un minuto di piu in sua compagnia.


una volta chiusa in camera mi accasciai lungo la porta e cominciai a piangere, mi stesi sul letto ma non chiuso occhio.

la mattina arrivò troppo in fretta e le riprese mi constrinsero a scendere, Nikky capì che avevo pianto e appena mi vide mi venne incontro chiedendomi il motivo.

-è fidanzato- le dissi trattenendo a stento le lacrime -oh tesoro, mi dispiace- mi abbracciò calorosamente e mi consolò ma la presenza di Jackson a pochi metri non aiutavano mi venne vicino facendo allontanare Nikky

-che ti ho fatto Ash?-

-sei solo uno stronzo- presi Nikky per mano e lasciai la stanza senza guardarmi indietro. finimmo le ultime settimane di riprese come i primi giorni che ci eravamo conosciuti e tutti lo notavano. a cena tutti insieme non ci degnavamo neanche di uno sguardo.


l'ultima sera prima di ripartire Kellan annunciò un party a casa sua, si alzò in piedi e fece il suo annuncio -Amici e colleghi, vi voglio un sacco di bene e non posso stare non so quanto senza rivedervi sicchè ho deciso di dare un parti sabato prossimo a casa mia perciò non mancate!- detto questo si risedette al tavolo e la cena continuo allegra per tutti.

appena finì di mangiare salutai e me ne andai a dormire, passai dietro a Jackson e sperai che mi seguisse che mi dicesse che non era ciò che pensavo io che non so che fosse sua sorella. volevo che mi seguisse per poi baciarmi e magari farmi visita nella camera, addormentarmi sul suo petto dopo aver fatto piu volte l'amore e domani prima di partire sussurragli un flebile buongiorno con la bocca ancora impastata dal sonno, poi fare una doccia insieme e poi prometterci di vederci appena tornati a Los Angeles. ma quando finii di fantasticare ero gia chiusa in camera, seduta sul letto con le gambe strette al petto a versare lacrime che nessuno asciugherà.

anche quella notte dormì poco e il giorno dopo ero distrutta e tutti si accorsero questa volta che qualcosa era successo ma nessuno fece domande.

lo cercai con lo sguardo poco prima di infilami in macchina dopo aver salutato tutti e promesso di chiamare nikky non appena fossi arrivata a casa -è partito subito dopo colazione, mi spiace- mi disse Nikky accarezzandomi il braccio sorrisi debolmente -qualcuno lo sta aspettando,ti chiamo appena arrivo- ci abbracciammo come due migliori amiche.

lo eravamo davvero.


appena arrivai la chiamai e passammo due ore al telefono, avrei pagato per tornare sul set di Twilight, mi ero divertita e avevo conosciuto persone meraviglio e avevo conosciuto lui.

la settimana passo lentamente ma sabato arrivò ma non avevo intenzione di andare alla festa ma dopo la chiamata di Nikky mi convinsi che non c'era motivo di non andarci.

-sei arrivata? come stai?- incredibilmente mi sentivo a casa con la mia famiglia c'erano tutti, tutti tranne lui -chi stai cerando?- -nessuno- mentivo solo a me stessa a Nikky non potevo nascondere nulla. volevo vederlo ma anche no, non volevo vedere abbracciato alla sua ragazza e io li come un toro che fissava un drappo rosso.

poi incredibilmente la porta di casa di Kell si aprì ed ecco lui, solo. mi girai di scatto sotto il suo sguardo che sentivo perforarmi la schiena.


contai fino a tre e mi girai e lo trovai davanti che mi guardava senza nascondere un emozione nel vedermi

-ciao- mi saluta e io non ricambio come una bambina bizzosa - che c'è adesso neanche mi saluti?- sentii le lacrime scendere di nuovo, mi morsi il labbro per fermarle ma senza alcun risultato -scusami- e feci per andarmene ma la sua mano catturò la mia e mi costrinse a girarmi e a scontrarmi contro il suo petto.


-spiegami cosa ti ho fatto ti prego perchè io non capisco?- mi disse sincero -anche adesso, mi sto illudendo che io ti possa piacere e invece so che non è così- mi guardò triste -perchè pensi questo?-ma era scemo? - tu stai con Sarah, non ti piaccio e io mi sono illusa per due mesi che possa esserci qualcosa tra noi- dissi abbandonandomi alle lacrime

-Sarah?- rise e poi appoggiò la fronte alla mia -che hai da ridere?- -Ash sai chi è Sarah?- risposi di no -Sarah è mia sorella- disse avvicinandomi ancora di piu a lui -tua sorella?- -Ha otto anni e vive con i miei e quella sera era il suo compleanno- che scema che sono stata ho rovinato tutto per colpa della mia mente malata. adesso veramente mi sentivo una cretina patentata mi sono fatta un sacco di para pesando chi fosse quella. mi avvinò a lui e mi baciò per la prima volta un bacio dolce ma passionale, le nostre lingue che si cercavano adesso erano insieme, lo sentì prendermi per mano e condurmi al piano di sopra, senza opporre resistenza lo seguì in balia dei sensi e dell'eccitazione che stava crescendo dentro di me entriamo e con un calcio chiuse a porta la frenesia aumenta ci prese, ci buttammo sul letto e con non poca difficoltà ci spogliamo, rimasi in intimo sotto lo sguardo incantato di lui, continuava a baciarmi prima d scendere sul seno ancora fasciato dal reggiseno passò una mano sotto mia schiena cercando di lasciarlo alzai quel poco la schiena per far si che lo levasse, lo sfilò prima di abbandonarlo a se stesso nella stanza mi sdraiai di nuovo sul letto, sentii il suo corpo caldo premere contro i miei seni, passai le braccia sulla sua schiena e allacciai le gambe ai suoi fianchi sentendo la sua eccitazione premere contro i boxer che si strofinavano contro i miei slip .

scese a baciarmi il seno la nostra pelle scottava al contatto con quella dell'altro, sentì una sua mano intrufolarsi negli slip e con un solo gesto entrare in me cominciò a muoversi su è ma prima che raggiungesi l'apice mi sfilò gli slip, faccio lo stesso.

si tir su con le braccia e con una o due spinte entrò in me avrei voluto gridare ma non potei mi morsi il labbro per evitare dopo poco si raggiunse l'apice insieme ma non eravamo ancora contenti lo feci scivolare al mio posto cominciai a muovermi su e giu di nuovo si raggiunse il massimo del piacere insieme.

stravolta mi addormentai sul suo petto abbracciata a lui.

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Capitolo 4
*** fumo e cenere ***


strade deserte, note distorte si è fatto buio gia ore seduta su un marcia piede sotto un lampione ma so che lui non tornerà è un lamento continuo di frasi che ormai sono andate sparite mai piu sentirò speravo di udire sei solo per me, metto l'animo in pace quei sogni sono ormai fumo e cenere.

la pioggia sul viso nasconde un sorriso di qui giorni in qui lui era accanto a me, riassaggio i momenti scorrendo i messaggi ma solo quelli piu dolci non li cancellerò, il mio mondo sta andando a puttane oramai, corro sotto la pioggia ignorando le persone che mi guardano indignate, guardano il mio volto rigato dalle lacrime che vengono scambiate per pioggia posso reagire ma forse non è così facile, preferisco essere vinta dal ricordo ma so che non guarirò, non mi volterò indietro ma mi mi ridurrò fumo e cenere.


passo a spiegare: Jackson si è fidanzato con una ragazza che ha conosciuto sul set di: the last airbander e adesso aspetta un figlio da lei, Ashley che finalmente aveva trovato il coraggio di confessargli cioè che prova per lui legge la notizia sul giornale delle sue future nozze e dei pannolini che entro agosto dell'anno prossimo si sarebbe trovato a cambiare appena legge la notizia esce dal negozio dove ha letto la notizia ed esce in strada...

spero che vi piaccia e che non mi odierete per questa cosa..

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Capitolo 5
*** mia ***


è strampalato questo capitolo ma mi saltava in testa da qualche giorno e ho deciso di scriverlo, spero che a qualcuno piaccia

è tratto dalla canzone di gatto pancieri -mia- in poche parole Jay e ash si sono lasciati e Jay scrive una lettera ad Ash con tutte le cose che l'hanno fatta sentire sua


quando siamo rimasti cinque giorni a letto chiusi dentro camera tua anzichè stare con i tuoi sulla piste a sciare

quanto ti ho sentita mia, quando stavi male e io ti ho spogliato e messo il pigiama.

quel giorno dietro ai sedili della mia macchina ci siamo amati alla follia

quando lungo spiagge assolate e desolate dietro un grosso cespuglio d'estate ci amavamo

, quando mi chiedevi prima di un provino di aiutarti con le battute

quanto ti ho sentita mia quando mi hai insegnato sopra il ghiaccio a pattinare

e quanto ti ho sentito mia in quel vecchio e ferroso letto di corsia, mi stringevi la mano eri sotto anestesia io pregavo e per te stavo male.


quanto ti ho sentita mia anche quando mi hai detto devo andare via e hai gridato è finita, ma non era un a bugia e non si piu ritornata

tu vai via, ma non tornerai non sei piu mia, ma dove vai? che sei mie per sempre.

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