Peccato d'orgoglio

Aveva soltanto dodici anni quando, per la prima volta, era stato definito “genio”.
La sua magia, potente oltre l'immaginabile, gli aveva procurato l'ammirazione di molti e l'invidia dei più.
Crescendo aveva accumulato ricchezze, contribuito all'edificazione del regno, sperimentato sortilegi sempre più portentosi.
Chi gli avrebbe dovuto gratitudine e rispetto, lo temeva come il più pericoloso dei nemici.
Cornelius Sigan, nel silenzio della sua dimora, in attesa dell'inevitabile condanna, aveva messo a punto il più potente dei suoi incantesimi, quello che gli avrebbe donato una vita immortale.
Nell'oscura solitudine della cripta, la sua anima pulsante avrebbe maledetto in eterno quell'ultimo peccato d'orgoglio.

***

Murasaki

NdA: Su questo abbinamento ho riflettuto per ben due giorni, poi mi sono tornate in mente le mie contrastanti opinioni sul tema dell'immortalità. Anni fa ritenevo che una vita immortale fosse quanto di più desiderabile potesse concepire la mente umana. Pensavo a quanti libri avrei potuto leggere, quante lingue avrei potuto imparare, quante nazioni avrei potuto visitare. La nostra vita, in fondo, è troppo breve se confrontata all'immensità dello scibile umano. Però, maturando, ho compreso il dolore e la solitudine che potrebbe provare un essere umano condannato a vivere per sempre, a veder morire una dopo l'altra le persone care, a non poter ricercare negli altri amicizia e amore. E poiché, come diceva Aristotele, “l'uomo è un animale sociale”, sono giunta alla conclusione che l'immortalità è certamente una punizione più crudele della morte stessa. Ho immaginato un Cornelius Sigan fondamentalmente solo, perché considerato un “genio”, perché oggetto d'invidia, perché temuto. Ho pensato che, per lui, la ricerca dell'immortalità fosse l'errore più grande che potesse commettere. E ho rivisto la sua anima, che non ha corpo ma ha coscienza, nell'oscurità di una cripta, circondata dalle sue ricchezze e null'altro. Aver definito la ricerca dell'immortalità, un peccato d'orgoglio, è evidentemente un retaggio della mia cultura cristiana. Forse sta un po' male nella mente non cristiana di Sigan, però anche nelle religioni pagane l'immortalità era considerata prerogativa delle divinità.

Ne approfitto per ringraziare coloro che hanno recensito Della stessa sostanza dei sogni. La vostra clemenza nei confronti del mio malriuscito tentativo di drabble mi ha commosso. Spero che anche questa vi piaccia. Voglio ringraziare in particolare la mia amica lorusgra che si è presa la briga di leggere e commentare, pur non avendo mai visto nemmeno mezzo episodio di Merlin, ed ora pensa che Morgana sia morta XD. Alla prossima, allora!

Un puro di cuore

In trecento anni di onorato servizio come custode di unicorni, Anhora aveva assistito,
con immenso rammarico, all'inesorabile estinzione della specie.
Ormai, gli esemplari della magica razza potevano contarsi sulle dita.
Ogni giorno, per qualcuno di loro, minacciava di essere l'ultimo.
Le terribili maledizioni nelle quali incorrevano gli uccisori, non erano valse come deterrente per gli incauti cacciatori.
Anche quel mattino, il vecchio guardiano era stato catapultato sulla scena del delitto:
l'assassino era un giovanotto biondo dal cipiglio arrogante.
Quante probabilità aveva che fosse un puro di cuore?
Anhora scosse la testa scoraggiato: era ora di organizzare maledizione e prove.

***

Murasaki

NdA: Mi rifiuto di pensare ad Anhora come ad un cattivo. Il custode degli unicorni è piuttosto un attivista del WWF ed è così che ho voluto rappresentarlo. Il suo scetticismo nei confronti di Arthur è abbastanza lecito. A prima vista, il principe, non sembra esattamente una personcina sensibile. XD

Ringrazio chi ha commentato Come le rose. Grazie infinite a Kiki May, a elfin emrys, a elyxyz , a GiulyB e a Aleinad. Provo molto piacere nel leggere le vostre opinioni su quello che scrivo, mi piace vedere come le cose vengano percepite in modo diverso da ognuna di voi, è particolarmente stimolante. E poi, in qualche caso, un vostro commento mi ha ispirato una nuova drabble, attraverso associazioni d'idee illogiche da mente malata, ma pur sempre produttive. XD Alla prossima, allora!

Magia

Posso sentirla, quella goccia che precipita, mentre il sonno lentamente mi accoglie.
Sulla superficie quieta della mia anima, si rifrange in cerchi concentrici sempre più ampi.
Come un'onda, si abbatte sulla riva del mio essere, prima lieve, poi possente.
Travolge le mie difese, svelle le mie radici, mi trascina nel più profondo abisso.
Presente, passato e futuro si confondono.
Immagini si insinuano sotto le mie palpebre serrate, suoni rompono il silenzio della notte.
Mi spaventa e mi affascina.
Lascio che la mia coscienza anneghi, che si perda, sospinta dalle implacabili correnti.
Io, inesorabilmente, acqua dentro acqua.

***

Murasaki

NdA: Questa è stata scritta prima che cominciasse la terza stagione, quindi è più vicina alla Morgana che abbiamo conosciuto nelle prime due stagioni, una Morgana più insicura, che teme i suoi poteri ma, allo stesso tempo, ne è, quasi inconsciamente, sedotta. Le parole in corsivo sono una citazione/omaggio alla canzone Senza fiato dei Negramaro feat. Dolores O'Riordan, che ha ispirato in parte e fatto da colonna sonora alla stesura della drabble. È la mia visione poetica della magia, Uther non approverebbe. XD
Sono in continua fase di sperimentazione e questa volta ho voluto curare anche la musicalità del testo. Ho utilizzato molte parole contenenti s, ss e sc in modo da evocare il rumore prodotto dallo scorrere dell'acqua. Sono distanziati all'inizio, poi si infittiscono nella parte centrale, per diradarsi e sparire nel finale.

Ringrazio chi ha commentato Un puro di cuore. Grazie infinite a Kiki May, a elfin emrys, a LyndaWeasley (Speravo che tu le leggessi, dopotutto sono figlie del tuo contest, ma non osavo chiederlo. XD) , a GiulyB, a elyxyz e a lorusgra (tutte? *__* troppo buona, anche quella che sappiamo noi XD. Comunque guardati Merlin così non mi tocca farti la presentazione per ogni personaggio! XD). Mi fa piacere che questo Anhora abbia riscosso le vostre simpatie. Non è facile, per questi "poveri" personaggi secondari, ottenere un posto al sole. Io faccio quello che posso! XD

Qualora vi foste persi “Fidarsi è bene, non fidarsi è...”, la flashfic che ha lasciato oltre 190 lettori senza parole ^^, potete rimediare clickando qui.
Ringrazio elyxyz, _Diane_, elfin emrys, mindyxx e lorusgra per avermi lasciato un commento.

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Partecipate al nuovo contest indetto da LyndaWeasley, Natale a Camelot. Ci sono ancora tanti personaggi orfani. Adottateli!

Alla prossima, allora!

Il giorno in cui il cielo si allontanò

Aredian aveva un sogno.
Possedere ricchezze tali da non dover soffrire di stenti, da consentirgli di sopravvivere in un mondo dove nascita e denaro erano ineluttabili discriminanti.
L'avrebbe realizzato, non importava con quali mezzi.
Aredian era nato povero.
Aveva subito i soprusi dei nobili che riscuotevano il tributo di fame e sofferenza.
Aveva deciso di vivere a spese della loro superstizione.
Non odiava chi praticava la magia, ne traeva profitto.
Non importava che la vittima fosse un mago.
Non cercava la verità, né la giustizia.
Per anni se l'era cavata egregiamente, fino al giorno in cui il cielo si allontanò.

***

Murasaki

NdA: Scritta prima che Lynda mi inviasse la mail con il personaggio. Mi ero convinta, chissà perché, che mi sarebbe toccato Aredian. Credo che ci siano molti “cattivi” in Merlin degni di nota. Aredian è, appunto, uno di questi. Ho provato ad immaginare cosa aveva portato Aredian a diventare lo spietato cacciatore di streghe, avido a tal punto da non curarsi della sofferenza di poveri innocenti pur di intascare il proprio compenso. Senza alcuna pretesa di giudicarlo o giustificarlo, ho scritto questa drabble, in cui apro uno squarcio su quello che è stato il medioevo storico, un periodo in cui, fatta eccezione per pochi fortunati, il resto degli esseri viventi tirava avanti tra malattie, fame, soprusi, violenze, ignoranza e povertà.

Ringrazio chi ha commentato Magia. Grazie infinite a Kiki May, a LyndaWeasley, a elfin emrys, a elyxyz, a GiulyB e a lorusgra (allora, te lo vuoi guardare o no questo Merlin? XD). Sono felice che vi sia piaciuta perché, anche se rischio di sembrare immodesta, a me piace un sacco. Il maestro direbbe "Brava. Se non piace nemmeno a te come speri che possa piacere ad altri." Uomo saggio. Basta con le chiacchiere. Vi do appuntamento alla prossima settimana con un'altra drabble. ^^

Un ultimo ringraziamento a Fenis79 e GiulyB per aver recensito “Fidarsi è bene, non fidarsi è...”. Tra l'altro sono contenta che, nonostante siano trascorse due settimane circa dalla pubblicazione e si trovi forse in terza o quarta pagina, il numero di letture continui a salire.

Piccolo spazio pubblicitario: (lo lascio, non si sa mai che qualcun altro si convinca a partecipare)
Partecipate al nuovo contest indetto da LyndaWeasley, Natale a Camelot. Merlin, Arthur, Morgana e Gaius hanno già trovato una casa e il loro Natale sarà felice. Adottate gli altri poveri personaggi, regalate loro un Natale indimenticabile!

Il fuoco di un radioso futuro

Un vero eroe si sarebbe immolato per difendere l'idea.
Le ceneri di un grande eroe sarebbero state disperse dal vento, quando il rogo si fosse spento.
Gli eroi, però, non invecchiano.
Sono ricordati come persone esemplari, ma pochi seguono il loro esempio.
Gaius aveva preferito non essere un eroe, aveva scelto di non essere ricordato in un codice proibito, lasciato ad impolverarsi nell'archivio di corte.
Gaius aveva abiurato la sua magia, aveva lottato in silenzio per salvare i giusti e aveva visto bruciare i malvagi.
Ora, scampato alle fiamme, alimenta, in segreto, il fuoco di un radioso futuro.

***

Murasaki

NdA: Questa drabble è nata dalle riflessioni a cui mi ha portato il dialogo tra Nimueh e Gaius nell'ultimo episodio della prima stagione. Nimueh lo deride rinfacciandogli il tradimento e chiamandolo con disprezzo “Gaius l'eroe”. La mia vuole essere una sorta di risposta alle parole della strega. Gaius sa di non essere un eroe, se lo fosse stato avrebbe affrontato la morte a testa alta senza rinnegare la propria natura. Gaius è un uomo che ha scelto di lottare in silenzio, senza gloria e senza clamore. E in silenzio contribuisce alla costruzione di un futuro migliore per tutti, soprattutto per chi possiede la magia.

Ringrazio chi ha commentato Il giorno in cui il cielo si allontanò. Grazie infinite a LyndaWeasley, a elfin emrys, a elyxyz, e a Fenis79 (grazie per aver commentato anche le altre). E' bello che anche un cattivone come Aredian si sia mostrato, ai vostri occhi, un po' meno cattivo. Non nego di detestare i personaggi bidimensionali (tutto bianco o tutto nero) di molte storie, amo molto di più le sfumature. Certamente non rendono uno come Aredian più buono e non lo giustificano, però gli danno spessore.

Ringrazio, infine, Siyah per aver lasciato un commento alla drabble Magia, spero di riuscire a postare, in futuro, un'altra che possa colpirti altrettanto positivamente. :)

Piccolo spazio pubblicitario: (a Lynda piace, quindi lo lascerò per sempre)
Partecipate al nuovo contest indetto da LyndaWeasley, Natale a Camelot.
Per esempio, io ho adottato il Drago. Ecco, mi crea qualche problema, in casa non posso tenerlo e fuori mi spaventa i vicini. Però è molto utile. Sa dispensare ottimi consigli quando necessario, e mi ha aiutato quando ho dovuto organizzare un barbecue in terrazza con gli amici.
Se pensate che adottare il Drago sia una cosa troppo impegnativa, ci sono tanti personaggi a grandezza uomo che aspettano solo voi. Non condannateli ad un triste e solitario Natale!

Il sacrificio di Alvarr

Per liberarsi di Uther, Alvarr doveva impossessarsi del cristallo di Neathid dagli incredibili poteri.
Il ragazzino druido avrebbe potuto dominarlo.
Mordred conosceva anche il modo per avvicinarsi a quell'oggetto.
Il resto toccava a lui.
Morgana, la figliastra del re, era una donna d'impareggiabile bellezza, non sarebbe stato gravoso sedurla.
“Per farne un'alleata, saresti disposto anche ad infilarti nel suo letto?” insinuò la sua compagna, sedendoglisi sulle gambe.
“Non mi dispiacerebbe” celiò Alvarr, un'espressione maliziosa ad incurvargli le labbra.
Schivò un pugno ben diretto. Lei sorrise.
“Fammi vedere cosa le faresti” concluse la donna, baciandolo con trasporto.

***

Murasaki

NdA: Questo abbinamento è quanto di più azzeccato avrebbe potuto mai capitarmi. In fondo, ho sempre considerato Alvarr una sorta di satiro, impudente e malizioso. Penso che questa scenetta sia molto adatta a lui e alla sua passionale compagna.

Ringrazio chi ha commentato Il fuoco di un radioso futuro. Grazie infinite a LyndaWeasley, a elfin emrys, a elyxyz, e a GiulyB (anche a me piacerebbe che gli autori della serie dedicassero anche solo un paio di episodi al passato. La Grande Epurazione, la scelta di Gaius, Nimueh. Sarebbe davvero interessante).

Ringrazio GiulyB per aver lasciato un commento a Il giorno in cui il cielo si allontanò, ma è diventato davvero così amabile questo Aredian? XD

Ho postato il primo capitolo di una long-fic a tema Halloween dal titolo La Notte più Lunga. Si compone di soli tre capitoli, l'ultimo dei quali lo posterò proprio il 31 ottobre. La trovate qui. Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni al riguardo. ^^

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Anche se siamo ancora ad Halloween, dimostrate di essere persone che guardano sempre un po' più avanti, partecipate al nuovo contest indetto da LyndaWeasley, Natale a Camelot.
Io sto già mangiando il panettone! Yeah!

Prima che l'ascia gli squarciasse il petto

La mano dell'anziano medico, tesa nel ridicolo tentativo di contrastarlo.
La mano del temuto sovrano, resa innocua dal letale veleno.
La mano del giovane mago, che, timida, curiosava tra i suoi strumenti.
La mano della guardia, debole, a trattenerlo dal gettarsi tra le fiamme.
La mano del boia: pròtesi infuocata a lambire la ferale catasta.
La mano del popolo di Camelot, ad incitare il carnefice.
Ancora la mano di Uther, potente, il suo indice puntato, a decretare la morte.
La mano di sua madre, che gli carezzava la testa per l'ultima volta.
Prima che l'ascia gli squarciasse il petto.

***

Murasaki

NdA: Ho voluto riprendere la comune convinzione che chi sia sul punto di morire ripercorra a ritroso la propria vita. Per questo motivo le azioni non hanno una sequenza temporale logica ma procedono dallo scontro con Gaius fino all'ultimo tenero saluto della madre prima di essere trascinata sul rogo. Infine la morte di Edwin chiude il percorso ciclico di questa drabble.

Ringrazio chi ha commentato Il sacrificio di Alvarr. Grazie infinite a elyxyz, a LyndaWeasley, a Kiki May (Bentornata! ^^), a elfin emrys, e a GiulyB. Vi ho stupito con Alvarr ma anche questa settimana c'è un personaggio davvero inusuale nel mondo delle fanfic. ^_^ Ce ne sono ancora un bel po' in serbo per voi. Però per l'aggiornamento numero 15 ricompenserò la vostra fedeltà con uno dei personaggi principali. Continuate a seguirmi!

Ringrazio elfin emrys, _AZRAEL_, GiulyB e elyxyz per aver commentato la mia long-fic a tema Halloween, La Notte più Lunga. Sono felice che vi sia piaciuta. Tra l'altro, nonostante non abbia potuto partecipare all'iniziativa di Fanworld, si è meritata anche un simpaticissimo banner speciale ^^.

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Ormai mancano meno di due mesi a Natale. Le temperature cominciano a calare, è tempo di mettere il piumone al letto. Sono già alla ricerca di nuove statuine per il mio presepe, nonché impegnata nella realizzazione del progetto dello stesso. Tra le altre cose partecipo al contest natalizio indetto da LyndaWeasley, Natale a Camelot.
Partecipa anche tu, sì proprio tu che stai leggendo in questo momento. Lynda sta cercando proprio te!

Catene

Per tre volte aveva assistito al sorgere del sole, e altrettante aveva visto la sua luce affievolirsi, attraverso la fenditura alla sommità dell'immenso antro.
Per tre giorni Kilgharra aveva ululato il proprio odio e la rabbia, scuotendo con violenza le pesanti catene.
Per tre giorni aveva maledetto Uther della stirpe dei Pendragon, signore di Camelot.
E aveva maledetto Balinor, signore dei draghi, che aveva osato tradirlo.
Infine aveva taciuto. Il lieve tintinnio delle catene l'aveva accompagnato fino ad uno spuntone di roccia, ampio a sufficienza per accoglierlo.
Avrebbe dovuto solamente attendere con pazienza, infatti non era stato ancora generato il liberatore.

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Murasaki

NdA: La frase in corsivo non è farina del mio sacco ma è un piccolo estratto, mezzo verso, del "Prometeo incatenato" di Eschilo. Avrei voluto inserire la citazione in greco antico ma sono un'impedita e non sono riuscita ad inserire i caratteri greci. Mi rivolgo a tutte le fanwriters che usano il cirillico nelle loro storie per avere chiarimenti. Ringrazio in anticipo. Passo a spendere qualche parola per questa drabble (alla fine non si sa che sesso abbia quindi continuerò ad usarla al femminile perché mi piace di più). Temporalmente si colloca ai tempi della Grande Epurazione, quindi è una pre-serie. In particolare tre giorni dopo la cattura del drago. Ho immaginato che almeno all'inizio non avesse accettato di buon grado la prigionia e che avesse trascorso un po' del suo tempo a urlare rabbioso, a scuotere catene, sputare fuoco e maledizioni a destra e a manca. Poi si è calmato e ha cominciato ad attendere con pazienza, perché a differenza degli esseri umani, Kilgharra ha già vissuto a lungo, e vivrà ancora per moltissimi anni. Per una creatura come lui vent'anni valgono meno di un giorno.

Ringrazio chi ha commentato Prima che l'ascia gli squarciasse il petto. Grazie infinite a LyndaWeasley, a elfin emrys, a elyxyz, a GiulyB e a Kiki May. Non mi aspettavo tutti questi commenti positivi. Sinceramente la trovavo un tantino retorica, ma forse mi sbagliavo ^^. Spero che anche quest'ultima sia stata di vostro gradimento.

Ringrazio elyxyz, Vogue, _ichigo_85, LyndaWeasley, chibimayu, LaMiya e Kiki May per aver lasciato una recensione alla mia nuova flash-fic, Il re è morto. Lunga vita al re. Questa fic partecipa al Camelot Challenge indetto da LyndaWeasley e Vogue sul forum di EFP. Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto, in particolare perché sono riuscita ad esprimere l'odio e la rabbia senza scrivere nemmeno una volta "era arrabbiato" oppure "era accecato dall'ira".

Piccolo spazio pubblicitario:

Questa è stata una settimana soddisfacente per quanto riguarda l'universo scrittura, infatti una mia Originale, Fantasy dal titolo Il Fato e le Possibilità si è classificata terza al contest Le 22 stelle indetto da souseiseki sul forum di EFP. Se voleste darle un'occhiata non avete che da clickare sul titolo. ;)

Natale a Camelot sembra scomparso negli oscuri meandri del forum di EFP, LyndaWeasley lo sta cercando disperatamente. Chiunque lo abbia visto è pregato di riportarlo in prima pagina. Aderisci all'iniziativa "Salviamo il Natale!". Lynda wants you!

La spada del padre

Non l'aveva mai toccata. Stava lì, poggiata al muro, insieme alla cotta di maglia e alla tunica imbrattata del sangue che suo padre aveva versato per proteggere i signori.
Will non aveva capito cosa l'avesse spinto a lottare strenuamente, a costo della propria vita.
Fino a quel momento.
Merlin l'aveva rimproverato, vedendolo abbandonare il suo villaggio, i suoi amici.
Will l'aveva insultato, rinfacciandogli la codardia.
Allora, mentre saltava giù dal tetto, con l'elsa stretta tra le mani e sferrava il colpo per spalleggiare il suo amico, comprese ciò che suo padre non gli aveva mai detto.
Un uomo combatte per difendere le persone che ama.

***

Murasaki

NdA: Mi sono presa la libertà di fingere che Will avesse una spada, in realtà si appropria di quella del nemico che atterra lanciandosi dal tetto. Lo scrivo solo per onor del vero. Questa resta comunque una fanfic e quindi sono libera di inventare tutto ciò che mi pare. Comunque il concetto che ho voluto esprimere è quello che ho sentito proprio di Will mentre seguivo l'episodio 1x10. Will sembra non apprezzare la scelta del padre, lo rimprovera per aver abbandonato la sua famiglia nell'intento di servire il proprio re. Will pensa che non valga la pena servire i nobili perché a loro non importa nulla della povera gente, combattono solo per la gloria delle armi. Alla fine Will comprende, attraverso la propria esperienza, che anche il genitore probabilmente aveva scelto quella strada per proteggere la sua famiglia, il suo villaggio, le persone che amava. Spero di essere riuscita a comunicare ciò che volevo.

Ringrazio chi ha commentato Catene. Grazie infinite a elyxyz, a LyndaWeasley, a elfin emrys e a GiulyB (puoi tranquillamente prendere spunto per un'altra fic, anzi mi farebbe piacere leggerla ^^).

Ringrazio elyxyz, bacinaru, LyndaWeasley, GiulyB, _ichigo_85 e Vogue per aver lasciato una recensione alla flash-fic, Umanità in frantumi. Questa fic partecipa al Camelot Challenge indetto da LyndaWeasley e Vogue sul forum di EFP.

Eclissi

Figlia di Gorlois e lady Vivian, venne alla luce a Camelot.
La sua nascita fu annunciata da funesti presagi.
Forse perché il cielo si oscurò a mezzogiorno, oppure perché l'aruspice aveva predetto che il sangue di Vivian avrebbe portato Uther e il regno dei Pendragon alla rovina, la piccola fu condannata a morte.
Fu strappata al calore della famiglia per essere portata il più lontano possibile dalla città.
Morgause non sa a chi deve la propria salvezza. Sa bene a chi deve la propria forza.
Conosce perfettamente il volto di colui che l'ha privata dell'amore, colui che presto vedrà calare le tenebre sul suo regno.

***

Murasaki

NdA: Questa drabble è il frutto di alcune mie riflessioni sul personaggio di Morgause. Parto dal presupposto che Morgause sia più anziana di Arthur e che quindi sia nata quando ancora la magia non era stata bandita dal regno. Allora perché Uther ordinò a Gaius di sopprimere la bambina? Ho immaginato che un evento giudicato infausto e una errata lettura del futuro avessero condannato a morte una creatura innocente. Sappiamo che Gaius non uccise la neonata ma la portò via da Camelot e la consegnò alle Grandi Sacerdotesse dell'Antica Religione. Morgause non è a conoscenza di questo particolare ma, negli anni, coloro che l'hanno cresciuta ed educata sono state ben attente ad instillare nel suo animo l'odio verso colui che ha determinato il suo allontanamento dalla famiglia. Un altro dubbio che ho sempre nutrito sul personaggio di Morgause, o meglio su sua madre, riguarda l'origine dei poteri magici posseduti sia da lei che da Morgana. Nel telefilm mi è parso di capire che la magia sia una qualità ereditata, dunque considerando che Morgause e Morgana sono figlie della stessa madre ma non dello stesso padre, potrei arguire che lady Vivian (da non confondere con la bionda figlia di Olaf), moglie di Gorlois, fosse una strega. Se questo fosse vero, non potrebbe Morgana essere nata prima di Arthur? Siamo tutti convinti che sia più giovane, ma in effetti questo non viene affermato mai nel telefilm. E cosa ne è stato di lady Vivian dopo la morte di Gorlois?

Ringrazio chi ha commentato La spada del padre. Grazie infinite a LyndaWeasley, a elfin emrys, a elyxyz e a GiulyB. Risponderò singolarmente attraverso il comodissimo nuovo form. Al prossimo aggiornamento.

I cancelli di Avalon

Poggiò la schiena al tronco nodoso di un albero,
lo sguardo errante sulla superficie oscura e muta del lago.
Aulfric aveva conferito con gli anziani Shee.
Erano stati irremovibili: avrebbe trascorso il breve tempo che gli restava,
tra gli umani, in spoglie mortali.
Non li biasimava per la dura punizione, sentiva di meritarla.
Non aveva solo violato le leggi del suo popolo: uccidendo Ohtar, aveva tradito il più caro amico,
il sentimento stesso dell'amicizia.
Non avrebbe mai più varcato i cancelli di Avalon.
Sophia, però, doveva vivere, lei non aveva colpe.
L'indomani avrebbe consegnato agli anziani l'anima regale che pretendevano.

***

Murasaki

NdA:Il prompt amicizia è sicuramente la mia gatta da pelare. Questa è stata difficile, l'altra praticamente un parto. Tralasciando le inutili chiacchiere, ho provato a creare un accenno di background per questo personaggio. Sappiamo che si è macchiato di un crimine nel suo mondo e che è stato punito con l'esilio nel mondo dei mortali, in spoglie mortali. La sua determinazione nel voler salvare la figlia innocente è perfettamente comprensibile, purtroppo ha solo scelto il principe sbagliato. Quello che non sappiamo sono i particolari del delitto. Ho provato ad ipotizzarne un paio.

Ringrazio chi ha commentato Una favola. Grazie infinite a LyndaWeasley, a elfin emrys, a Kiki May, a elyxyz e a GiulyB.

L'insormontabile distanza

Non si era mai sentita sola come in quel momento.
Nemmeno quando suo padre era stato ingiustamente ucciso, condannato per un crimine che non aveva commesso.
Allora, l'affetto delle persone che amava l'aveva avvolta come una calda coltre.
Aveva pianto lacrime di sincero dolore, quando la sua signora era scomparsa.
E si era sentita sollevata, quando Arthur l'aveva ricondotta a palazzo.
“È tutto, Gwen.”
La solitudine, condensata in due parole.
L'insormontabile distanza.
E la freddezza che leggeva in quegli occhi che, un tempo, l'avevano guardata, colmi di un sentimento di amicizia e di rispetto che andava al di là della sua condizione di serva.

***