Lacrime di sangue

di phoebe91
(/viewuser.php?uid=98701)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***





PROLOGO

“Nella mia vita avrei voluto solo riscattarmi, farla pagare alle persone che mi avevano fatto soffrire!Ma non avrei mai voluto farlo in quel modo!Non sapevo che facendo un patto con lui avrei fatto un patto con il diavolo,e il prezzo da pagare era la mia anima!Ora sono viva,ma il mio vivere non si può considerare tale!Sono un mostro assetato di sangue,e più uccido,e più voglio uccidere,e la cosa peggiore è che vivo prendendo la vita degli altri,e mi cibo di loro!E ogni volta avverto la loro paura,e mi piace…Non ho più coscienza,sono guidata solo da un istinto irrefrenabile che non posso controllare!Ed è troppo tardi per tornare indietro,il mio riscatto è stato la mia rovina!”





Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


La sveglia sul comodino suonò,insistente, Raquen allungò un braccio da sotto le coperte e la spense. Era arrivata l’ora di andare a scuola, ma la ragazza non ne voleva sapere di alzarsi. Si rigirò e si rimise a dormire. Dopo pochi minuti sentì una voce chiamarla insistentemente. Una donna dai capelli castani e ricci,lunghi fino alle spalle entrò con le braccia incrociate. <> la ragazza mugugnò e si rigirò nel letto. Ma la donna le tirò via le coperte <<  MAMMA!  >> si lamentò lei.

<<  Alzati che la colazione è gia pronta!  >> la ragazza si sedette sul letto sbuffando.

La mattina pregava sempre che la sveglia non suonasse mai. I suo lunghi capelli neri erano legati in una treccia. Si fece una doccia e iniziò a frugare nell’armadio per trovare un vestito decente. Alla fine optò per una minigonna a pieghe nera,stivali e un dolce vita di filo di cotone a nodini. Scese a fare colazione,suo padre era seduto a tavola e leggeva il giornale

<<  Buon giorno piccola!  >> la salutò dolcemente. Era un uomo abbastanza alto,dai capelli corti e neri,e portava gli occhiali. Faceva l’ingegnere e molte volte era fuori città per lavoro. <<  Buongiorno papy!  >> lo baciò sulla guancia e si sedette afferrando un cornetto. La madre stava versando il caffè nelle tazze. Il padre chiese

<<  Raquen,ma non hai freddo con quella gonna?  >>

<<  No,per niente,ho le calze di lana, e poi ci sono abituata!  >> la madre disse ridendo

<<  Tuo padre vuole solo alludere al fatto che non gli piace che vai in giro con la gonna!  >> Raquen sorrise <<  Lo so,ma a me piacciono,e poi ho 18 anni papy!  >>

<<  Sei ancora una bambina!  >> Raquen lo guardò male <<  Non sono una bambina!  >>  << Ma per me lo resterai sempre!  >> la madre mise il caffè a tavola dicendo <<  Dai caro lasciala stare,la metti in imbarazzo così!  >> Raquen bevve veloce il caffè e mangiò il cornetto, si lavò i denti e prese la sua tracolla.

<<  Io vado!  >> baciò entrambi i genitori e uscì. Si recò alla fermata della metropolitana. I suoi non volevano che la prendesse,ma a lei non importava, era il mezzo più lento per arrivare a scuola. Era un contro senso,ma la metropolitana faceva un giro più lungo rispetto all’autobus, poiché la scuola di Raquen si trovava vicino casa sua. Quando arrivò lei salì. Sulla metro incontrava sempre Andrea,la sua migliore amica. Infatti anche quella mattina la vide,lei la salutò allegramente facendosi spazio tra la folla. Andrea era una ragazza allegra e spiritosa, aveva i capelli ondulati e castani con la frangetta,lunghi fino alle spalle. Raquen l’aveva sempre considerata molto più carina di lei,anche perché si era fidanzata da circa un mese,mentre lei non aveva nemmeno un pretendente. Però non era invidiosa, anzi era felice per lei.

<<  Ciao paradiso!  >> la salutò con un sorriso a trecento denti. <<  Lo sai che non mi piace essere chiamata così!  >>

<<  Per questo lo faccio!  >>

<<  Scema!  >>  lei fece la linguaccia all’amica. <<  Hai fatto i compiti?  >>

<<  Non te la faccio copiare la versione!  >>

<<  Ma io non te l’ho chiesta!  >>

<<  Quando mi chiedi se ho fatto i compiti vuoi sempre qualcosa!  >>

 <<  Uff…certo che a te non si può proprio mentire!  >>.

La metropolitana si fermò,Raquen esitò a scendere,ma fu una esitazione talmente breve che nemmeno Andrea se ne accorse. Imboccarono la via del liceo. Raquen pregava che quegli stupidi dei suoi compagni non la stessero aspettando come sempre,davanti alla porta. Ma la sua speranza fu vana,non appena arrivarono tutti si girarono verso di lei, un gruppetto di cinque ragazzi stava chiacchierando sulla scalinata,non appena si accorsero di Raquen iniziarono a squadrarla.

<<  Ehi ehi,guardate chi c’è!  >>

 <<  La piccola ragazzina indifesa!  >> risero <<  Ma dimmi un po’…  >> iniziò un ragazzo biondo con il codino

 <<  Quando muori avrai un posto assicurato in paradiso?  >> risero di gusto,insieme a tutti i presenti. Raquen avrebbe voluto rispondere,ma qualcosa le bloccava la voce in gola,aveva paura di scoppiare a piangere davanti a tutti. Questa storia andava avanti dal primo anno. Andrea le prese il braccio e le si mise davanti

<<  Piantala Marco!Ti senti intelligente?  >> il ragazzo ghignò,

<<  Lo sono!  >>

 <<  Raccontalo a tua nonna,sai mi ha detto che una settimana fa, proprio perché sei così intelligente, sei stato investito da una macchina parcheggiata!  >> il ragazzo si fece scuro in volto. Andrea tirò dentro l’amica, mentre il ragazzo che aveva chiamato Marco le urlò dietro <<  Vai pure mammina,porta al sicuro la tua figlioletta!  >> ricevette un dito medio come risposta. Quando Raquen riprese il controllo delle sue lacrime disse <<  Scusa,a furia di difendermi ormai hai tutti contro!  >>

<<  Non devi scusarti,a me fa piacere!Persone come quelle è meglio perderle che trovarle!Ma mi preoccupo per te,devi imparare ad affrontarli! >> <<  E come faccio?Mi prendono in giro dal IV Ginnasio! Ogni volta che mi difendevo iniziavo a balbettare come una stupida,e peggioravo solo la situazione!Non vedo l’ora di finire questo maledetto liceo!  >>

<<  Ma hai ancora due anni, compreso questo!Come pensi di affrontare gli esami?Sei sempre distratta in classe!!!  >>

<<  Lo so!Ma se gli rispondo finisce che scoppio a piangere un'altra volta!Riesco a mala pena a trattenermi!  >>

<<  E invece devi usare il pugno di ferro, fregatene di quello che ti dicono!Sono solo degli idioti senza cervello,e non si meritano le tue lacrime!  >>

<<  Lo so,ma che ci posso fare? Se gli rispondo è peggio!Come vorrei fargliela pagare in un altro modo!  >> strinse il pugno. Andrea le mise una mano sulla spalla. Poi iniziarono le lezioni…

 

Raquen dovette anche quel giorno fare i conti con le prese in giro dei suoi compagni. Durante le lezioni le lanciavano bigliettini offensivi e lei li rimandava indietro,ottenendo il risultato peggiore. Della lezione su Shakespeare,che a lei piaceva tanto,non capì nulla. Andrea la guardava furiosa,quando rilanciava i bigliettini lo faceva con tutta la sua forza,prendendo in pieno il mittente. Raquen invece si innervosiva e li lanciava da tutt’altra parte ottenendo lo scherno maggiore da parte loro. Quando suonò la campanella di fine giornata,fu come respirare un soffio d’aria pura. Raquen non aspettò nemmeno che arrivasse Andrea,raccolse tutte le cose e uscì di fretta. Aveva le lacrime agli occhi e voleva solo esplodere e prenderli tutti a pugni. Attraversò di corsa il cortile e si avviò verso la fermata dell’autobus,si sedette sulla panchina respirando a pieni polmoni l’aria di libertà,e cercando di ricacciare dietro le lacrime. Andrea la raggiunse poco dopo. <<  Raquen… >> le si sedette accanto lei iniziò a parlare con voce mal ferma <<  Visto?!Più cerco di difendermi più peggioro le cose…  >> questa volta non riuscì a trattenere le lacrime che le scesero giù veloci. Andrea la abbracciò <<  Calmati,non fare così, va tutto bene…tranquilla!  >> le sussurrava dolcemente. Raquen pianse per un po’,poi si alzò asciugandosi le lacrime <<  Andrea….puoi fare una cosa per me?  >>

 <<  Dimmi!  >>

<<  Potresti avvertire i miei che non torno a pranzo?Digli che mi sono fermata a scuola,inventati qualcosa!Non mi va che mi vedano piangere,ho 18 anni cavolo!  >> disse maledicendo se stessa. Andrea la guardò preoccupata

<<  Vengo anche io!  >>

<<  No, per favore…ho bisogno di stare un po’ sola!  >>

<<  Ma…D’accordo,però non rientrare quando si fa buio,e prendi l’autobus,la metropolitana di sera è pericolosa!E chiamami quando arrivi a casa!!!  >>

<<  Ok! Grazie Andrea!  >>

<<  Ma figurati!Ciao!  >>

<<  Ciao!  >>.

Andrea aveva detto ai suoi che si era fermata al corso di scrittura. Ma restava abbastanza preoccupata per lei. Raquen si allontanò molto senza accorgersene, girò a vuoto per la città, senza sapere dove andare,immersa nei suoi pensieri. Solo troppo tardi si accorse che si stava facendo buio. Fece una corsa per prendere l’ultimo autobus,e ci riuscì per poco…

 

Per le strade quel giorno c’era un sacco di traffico, troppo per i suoi gusti. Il ragazzo si infilò in un vicolo buio,aprì una porticina di ferro,si ritrovò in un corridoio umido. Davanti a lui apparve una porta ferrata,la aprì ed entrò in una anticamera illuminata dalle luci al neon. La attraversò e aprì un'altra porta oltre la quale vi era una grande stanza,stile antico. C’era parecchio vociare,ma non appena entrò il ragazzo, le voci cessarono. Una ragazza stava seduta con i piedi sui braccioli di una poltrona rossa,con la cornice oro, stile ottocentesco. Aveva i capelli rossi,lunghi e ondulati,senza frangia, le scendevano sinuosi coprendo metà del suo splendido viso pallido,i suoi occhi erano color porpora,e la sua bellezza era sconvolgente. Ghignò nel veder tornare il giovane,che invece aveva i capelli color rame,corti,con un ciuffo che copriva l’occhio sinistro,sul modello punk. Lui indossava dei pantaloni neri,la camicia nera e un impermeabile lungo sempre nero. Solo la sua pelle pallidissima,risaltava in mezzo a tutto quel nero e anche i suoi occhi erano color porpora ma avevano delle strane sfumature nere sull’iride. La ragazza invece indossava un maglietta grigia con la forma del seno,a bratelline,e una mini gonna lucida nera,con gli stivali anch’essi neri. Portava un bracciale con le punte metalliche. Il ragazzo la guardò ridendo <<  Sheila… >>

 <<  Laurent,finalmente sei tornato!  >>

<<  C’è un traffico infernale oggi!Non capisco perché questi stupidi sono sempre così indaffarati!  >> disse gettando via la giacca e gettandosi sull’enorme sofà in pelle. La ragazza rise divertita <<  Perché sono umani,e gli umani sono stupidi!  >>

<<  Ma a te piacciono se non sbaglio!  >>

<<   Si…sono buoni!  >> disse accarezzandosi i canini con la lingua. <<  Sei repellente quando lo fai!  >> un ragazzo e una ragazza si fecero spazio tra l’oscurità erano entrambi biondi e sembravano gemelli,lui aveva i capelli arruffati e un espressione di scherno sul volto,era l’unico vestito in jeans con una camicia bianca. La ragazza aveva un vestitino blu a bratelline e gli stivali viola. Portava i capelli lunghi fin sotto le spalle con un ciuffo di lato e le punte ondulate. Sheila gli rispose acida <<  Se ti facessi gli affari tuoi saremo tutti più tranquilli Ivan!  >> la ragazza bionda sorrise e disse <<  Non mi sembra che tu stia male,hai anche voglia di mangiare!  >> Laurent fece l’occhiolino a Ivan e rispose <<  Lasciala perdere Jane l’ultimo che ha mangiato non gli è bastato!  >> Sheila fece la linguaccia <<  Era piccolino!  >> disse freddamente. Ad un tratto sfoderò un sorriso abbagliante,come anche Jane. Laurent e Ivan si girarono verso l’oscurità,da qui apparvero due sagome. La prima era di un giovane alto,spalle larghe e portava una mantella nera,aveva i capelli lisci,lunghi e neri, si chiamava Felix. L’altro invece era poco più basso,con i capelli alzati dal gel corti e neri. Il suo nome era Ian. Jane abbracciò Felix e poi lo baciò sulle labbra. Sheila invece baciò Ian. Subito dopo di loro apparve una ragazza,l’ultima del gruppo, aveva i capelli castani ricci. Si chiamava Victoria. Lei andò ad abbracciare Ivan. Laurent osservava la scena disgustato, Felix lo guardò <<  Dovresti trovarti una compagna anche tu! Così il gruppo sarà al completo!  >>

<<  A cosa serve? Siamo già in sette!  >> tutti quanti i volturi avevano gli occhi color porpora,ma ognuno aveva delle sfumature diverse. Ivan si sedette con in braccio Victoria <<  Facciamo 8 allora!Piuttosto,dopo che Caius ci ha lasciati dovremmo trovare un nuovo

capo!  >> Sheila fece una smorfia <<  E perché?Stiamo così bene da soli!  >> Felix la contraddì <<  Abbiamo bisogno di un capo!Qualcuno che avesse gli stessi requisiti di Caius!  >> Jane fece una smorfia <<  Si,e come lo troviamo?Siamo gli unici Volturi in circolazione qui,e gli altri umani non sono adatti a diventare come noi!  >> Laurent si mise seduto. Lo sguardo perso nel vuoto Victoria se ne accorse e disse <<  Laurent…stai pensando a qualcuno?  >>

 <<  Si!  >> Sheila stava baciando Ian ma si interruppe <<  E non vuoi dire ai tuoi cari amici chi è?  >> Laurent ghignò, <<  E’ una

umana!  >> disse….

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Quella notte la battaglia era stata dura,più dura del previsto,e c’erano stati dei feriti. Due grosse ombre sfidavano il buio pungente della notte, due enormi lupi ritti su due zampe,uno da un folto pelo nero, l’altro  con una pelliccia marrone dalle sfumature castane. Quest’ultimo portava in groppa una ragazza. Si fermarono in una piccola radura,in mezzo vi era una piccola capanna, i due lupi presero forma umana. Il primo era un ragazzo alto,dai capelli neri tirati indietro, quello con in braccio la ragazza aveva i capelli alzati in una cresta,che gli conferiva un aspetto strafottente. Entrambi erano a dorso nudo,e avevano un fisico atletico e muscoloso. La ragazza era tramortita,aveva alcune ferite sul braccio,una sul petto e due buchi sul collo. Il ragazzo dai capelli castani disse all’amico  
<<  Va a chiamare Gabriel,digli di venire immediatamente qui!  >> l’altro scomparve in un secondo. Fabio portò la ragazza dentro,e la sdraiò su un piccolo lettino,poi prese uno straccio bagnato e glielo posò sulla fronte. Dopo pochissimi minuti arrivarono il ragazzo di prima con i capelli neri,e un altro. Aveva gli occhi color ghiaccio,ma erano chiari,quasi trasparenti,i capelli un po’ lunghi e arruffati,castani. Si avvicinò alla ragazza, <<  Come sta?  >> il ragazzo con la cresta che si chiamava Fabio disse <<  Meglio,le ferite si rimargineranno presto, ma ha rischiato grosso,erano tutte ferite profonde e l’hanno morsa!  >>
 <<  Maledetti bastardi!Filippo, dove sono Alex e le ragazze?  >> chiese al ragazzo dai capelli neri, <<  Stanno arrivando!  >>. Infatti poco dopo arrivarono altri tre lupi, due di loro erano ragazze,avevano entrambe i capelli neri, la prima era Selena,aveva i capelli lunghi fino alla schiena e due ciuffi davanti al viso,la seconda si chiamava Alice e portava i capelli corti con un ciuffo ornato da un fermaglio. Il ragazzo invece era biondo e aveva i capelli corti e alzati dietro,solo il ciuffo che copriva il viso era lungo e liscio,il suo nome era Alex. Alice e Selena si avvicinarono alla ragazza sofferente sul letto. Il lupo dagli occhi di ghiaccio sembrava molto preoccupato. Ma Alex lo rassicurò <<  Stai tranquillo Gabriel, le ferite si stanno rimarginando,è solo molto stanca!  >> Gabriel annuì. La ragazza aprì gli occhi e si guardò intorno, Gabriel le chiese <<  Come stai?  >> lei si mise a fatica seduta <<  Non lo vedi da solo…. MALEDIZIONE!  >> imprecò tenendosi il braccio. Alex le si avvicinò poi disse <<  Il braccio è rotto,ma sta già guarendo,e le altre ferite sono piuttosto profonde!Hai rischiato grosso stavolta,ti è andata bene Gin!Mi hai fatto preoccupare accidenti a te!  >> e così dicendo la baciò sulla guancia. La  ragazza aveva i capelli castani come Gabriel, lisci e lunghi fino alle spalle, che andavano scalati,portava un ciuffo sul lato sinistro. Ghignò <<  Quei bastardi,hanno solamente una dannatissima fortuna!  >> Gabriel la guardò
<<  Ma intanto stavano per ammazzarti,sbaglio o ti avevo detto di non fare niente prima del mio arrivo?  >>
<<  Non rompere,non mi andava di aspettarti,so difendermi benissimo da sola!  >> Gabriel scosse la testa. Gli atri lupi capirono e così Alice disse <<  E’ stata una serata dura, noi torniamo a casa!Gabriel,è meglio se Ginevra resta qui stanotte!  >> il lupo annuì. Gli altri sparirono nell’oscurità insieme alle loro compagne,solo Alex rimase con gli altri lupi. Restarono un po’ in silenzio e poi Gabriel disse <<  Hai rischiato di farti ammazzare!Cosa avrei dovuto raccontare a mamma e papà?  >>
<<  Quello che gli raccontiamo sempre!Non è colpa nostra se siamo così!  >> Gabriel si passò una mano tra i capelli <<  Alex per favore cerca di farla ragionare tu,a me non da più retta!  >> e anche lui sparì nella notte. Alex la guardava contrariato <<  Era molto preoccupato per te, come tutti noi del resto!  >> Ginevra girò il viso dall’altra parte. Alex le si sedette accanto,le prese il mento e le girò il viso. Scrutava quei suo occhi azzurri e profondi. Scostò il ciuffo dall’occhio, la cicatrice sotto l’occhio sinistro si vedeva ancora perfettamente. La accarezzò dolcemente <<  Ti brucia ancora?  >>
<<  Tsk…prima o poi ne farò fuori uno di quei bastardi,così gli restituirò il favore!  >>
<<  Guarda che poteva andarti peggio quella volta,hai rischiato di perdere un occhio!  >>
<<  Lo so!E’ per questo che non vedo l’ora di vendicarmi!Gli caverò tutti e due gli occhi e me li mangerò a colazione!  >> Alex rise <<  Sei sempre la solita,ma vacci piano gattina,sono pericolosi!  >> <<  Me ne ero accorta!  >> disse indicando il braccio. Alex ad un tratto tornò serio. Ginevra se ne accorse e chiese
<<  Cos’hai?Io sto bene, non hai motivo di essere preoccupato!   >>   <<  Si, ma avrei potuto perderti!  >> Ginevra si sollevò abbracciandolo,poi il ragazzo le cinse le spalle e la baciò tenendola stretta a se per paura che potesse sfuggirgli di nuovo…

Gabriel si era fermato a fare due passi. Non gli andava di rientrare. Era molto preoccupato per sua sorella,era una ragazza davvero impulsiva. I suoi genitori erano a conoscenza della loro diversità,e non li avevano mai accettati sul serio. Nella sua famiglia non c’era praticamente più dialogo. Il padre cercava di stare il più possibile via per lavoro,e la madre altrettanto. L’unica persona a cui voleva davvero bene era sua sorella, erano molto legati fin da piccoli,ma quando successe il fatto non avrebbe mai voluto coinvolgere anche lei in quel terribile destino. E invece era successo. Lei diceva che non le dispiaceva se era un licantropo,ma lui sapeva che non era così,glielo aveva detto anche stasera, “Non è colpa nostra se siamo così!” aveva detto. Ma forse lo era…

Raquen tornò a casa molto tardi quella sera,e come molte altre sere si beccò la ramanzina della madre. Ma in confronto a quello che le stava succedendo pensò,non era così importante. Non fece nemmeno i compiti, l’indomani avrebbe detto alla madre che si sentiva poco bene e non sarebbe andata a scuola. Voleva prendersi almeno un giorno di tranquillità, stare sola e cercare di rimettere in ordine le idee. Che buffo pensò,e pensare che prima le piaceva tanto la scuola,e adesso la odiava con tutta se stessa. Si buttò in pigiama sul letto stanca morta. Ormai la notte non faceva che piangere. E anche quella notte non fu diversa dalle altre,almeno così sembrava. La finestra della stanza di Raquen era di fronte ad un grande albero di quercia.
<<  Sarebbe quella la tua umana Laurent?Non mi sembra un granché!  >> Sheila era seduta insieme al vampiro dai capelli ramati su uno dei rami. <<  La sto osservando da molto!Secondo me ha i requisiti giusti,me lo sento!Ha una grande sofferenza dentro di se,potrebbe accettare di fare una pazzia!  >>
<<  E cioè?  >>
<<  Diventare una di noi!  >>
 <<  Cosa?Vuoi svelarle il segreto?Non se ne parla, e se dovesse raccontarlo a qualcuno?  >> <<  Mi hai preso per uno stupido?!Devo ricordarti chi ti ha trasformata?  >> Sheila abbassò lo sguardo. <<  Cosa vuoi fare       allora?  >>
<<  La trasformerò direttamente,sempre che lei accetti!  >>
<<  E se non accetta?  >>
<<  La trasformerò lo stesso!  >> Sheila scoppiò a ridere <<  Ti piace proprio quella umana
eh?!  >>
<<  Si,e la voglio come compagna!  >>
 <<  Un altro dei tuoi gioccattolini!  >>
<<  Questa volta sento che è diverso!Si può sapere che fine ha fatto Felix?  >>
<<  Ha detto che prima di venire doveva andare a caccia!E dovremmo farlo anche noi,abbiamo gli occhi rossi!  >>
<<  Prima di avvicinarla devo nutrirmi!  >>
 <<  Di cosa ha i paura?  >>
<<  Chiudi il becco stupida!Non vorrei mangiarla prima del tempo!  >> Sheila rise un’altra volta <<  Si vede che la ami!  >> e sparì insieme a Laurent.

Raquen non volle andare a scuola quella mattina. Aveva detto di avere mal di pancia. Suo padre era di nuovo via per lavoro,e sarebbe rimasta sola con la madre,se non fosse che anche lei quella mattina aveva un impegno <<  Tesoro, rimarrei a casa con te,ma avevo promesso a tua zia che sarei andata da lei,e lo sai come si arrabbia se non mantengo la parola!  >> aveva detto così. Raquen era presa a convincerla che poteva benissimo rimanere sola. <<  Sei sicura cara?  >>
<<  Si mamma,ti ho già detto che va bene!Bevo un po’ di camomilla e resto a letto!>>
<<  D’accordo,ma se stai tanto male chiamami! Ciao!  >>  <<  Ciao mamma!  >> Raquen chiuse la porta facendo un respiro di sollievo, aveva dovuto far finta che fosse andata a rimettere per far credere alla madre che stesse male davvero. Per fortuna che proprio stamattina anche lei aveva un impegno. Raquen si fece una doccia e cercò di rilassarsi,dopotutto era il fine settimana. Andò in camera sua e si mise a letto,dove rimase per tutto il giorno. la madre tornò nel pomeriggio e Raquen le disse che stava bene e che voleva uscire. Così,dopo molte insistenze,le diede il permesso di uscire. Raquen si vestì in fretta e andò via. Fuori faceva freddo,ma il venticello pungente le dava sollievo. Non voleva prendere l’autobus e così decise di fare un passeggiata. Camminò a vuoto,senza sapere dove andare per almeno un ora. Così decise di tornare a casa, per poter tornare indietro avrebbe dovuto attraversare la strada,il semaforo era rosso. Raquen era immersa nei suoi pensieri e non fece caso al semaforo,attraversò. Un auto sportiva in quel momento stava passando a gran velocità. Ad un tratto il suo respiro cessò,l’unica cosa che riuscì a pensare fu “è finita”. Ad un tratto si sentì gettare a terra,ma la caduta non fu dura come si aspettava. Atterrò sul corpo del suo salvatore. Raquen ci mise un po’ a riprendersi, rimase immobile,come in trans, finchè non sentì la voce di un ragazzo. <<  Stai bene?  >> la ragazza alzò la testa per guardarlo in volto. Era un ragazzo bellissimo,i suoi occhi erano color ghiaccio,ma più chiari,quasi fosforescenti. I suoi capelli erano arruffati e di un castano scuro,il suo corpo era stranamente caldo,nonostante indossasse solo una maglia di cotone leggero e un giubbetto di jeans. Raquen lo fissava,lui ripeté la domanda <<  Stai bene?Ti sei fatta male?  >> lei finalmente rispose  <<  No,non credo!  >>
<<  Vuoi che andiamo in ospedale?  >>
<<  No,sto bene!  >> la aiutò ad alzarsi. Raquen capì solo ora quanto era stata sciocca, <<  Ma tu piuttosto,stai bene? Ti sono caduta addosso!  >> lui ghignò <<  Tutto intero!Sei più leggera di quanto pensi!  >> finalmente sul volto di Raquen apparve un sorriso <<  Grazie,anche di avermi salvata, se posso fare qualcosa per sdebitarmi…  >>
<<  Tranquilla,l’importante è che non è successo niente!Ma stai più attenta la prossima
volta!  >> indicò il semaforo
<<  D’accordo!Spero non ci sarà una prossima volta però!  >> sorrise di nuovo. <<  Ah proposito io mi chiamo Gabriel!  >> la ragazza esitò un po’ a presentarsi,ma poi disse <<  Io sono Raquen!  >>
<<  Raquen?Non è italiano!  >>
<<  No,è giapponese!  >>
<<  Scusa se te lo dico,ma non mi sembri orientale!  >>
<<  No,sono Italiana al 100%,ma a mia padre piaceva il significato!  >>
<<  Perché cosa vuol dire?  >> Raquen indugiò <<  Scusa,sono stato invadente!  >>
<<  No,non è colpa tua!Significa paradiso!  >> Raquen si aspettava un risata,invece il ragazzo disse solo <<  Bel nome!Allora,io andrei,sei sicura di star bene?  >>
<<  Si,tutto ok!  >>
 <<  Allora ti saluto, Raquen! Ciao!  >>
<<  C-ciao!  >>  balbettò lei. Poi guardò il ragazzo allontanarsi,ma qualcosa dentro di lei le diceva che probabilmente l’avrebbe incontrato ancora…

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Finalmente arrivò la tanto sospirata domenica. Raquen non aveva detto niente alla madre su quanto era successo,ma aveva raccontato tutto ad Andrea. La ragazza tentò invano di ricordare un tipo del genere. <<  Non mi viene in mente nessuno!Forse è da poco che abita qui!E magari non è della zona! >>
<<  Probabilmente!  >> aveva risposto Raquen. La conversazione telefonica si era chiusa con la solita domanda <<  Cosa farai domenica?  >> <<  Io vado dai miei zii,tu?  >> Raquen ci aveva pensato un po’, e poi aveva risposto <<  Non lo so ancora!  >>. Dopo si erano salutate augurandosi buon fine settimana. Mentre la ragazza era persa nei suo pensieri,la madre bussò alla porta <<  Tesoro!Io sto andando a fare la spesa,ti va di accompagnarmi?  >>
<<  D’accordo mamma!  >>. Il supermercato dove erano andate si trovava un po’ distante da casa loro,era un enorme locale. A volte Raquen si perdeva facilmente. Mentre camminava tra gli scaffali di alimentari si ricordò di aver finito lo shampoo <<  Mamma,ho dimenticato di comprare lo shampoo!Vado a prenderlo!  >>
<< D’accordo!  >> lo scaffale dello shampoo si trovava dall’altra parte del supermercato. Raquen iniziò a scorrere con lo sguardo per trovare quello adatto a lei. Si trovava nell’ultimo scaffale,si abbassò e lo prese,ma mentre si stava rialzando urtò qualcosa e lo shampoo cadde a terra. Quando si accorse che si trattava di una persona si scusò <<  Mi scusi tanto!  >> il ragazzo raccolse da terra lo shampoo e glielo porse. Raquen alzò lo sguardo solo in quel momento, il “grazie” che stava per dire le morì in gola. Era la più bella creatura che avesse mai visto sul pianeta terra. Aveva i capelli ramati corti,un lungo ciuffo copriva l’occhio sinistro,l’altro occhio aveva un colore particolare,quasi topazio. La sua pelle era chiara,candida. Ma la cosa più sconvolgente era il suo sguardo,sembrava scrutarla nel profondo, smascherare qualsiasi più piccolo segreto di lei. Raquen si sentì ad un tratto nuda,tanto che le venne l’impulso di coprirsi ancora di più con la giacca. Quando urtò la mano del giovane sentì che era fredda, gelida. Poi le sembrò che sul volto del ragazzo apparisse un piccolo ghigno. Non si era sbagliata. <<  Ciao!  >> la salutò lui. La sua voce era strana <<  C-ciao!  >> stava di nuovo balbettando pensò. Raquen stava fissando il ragazzo dritto negli occhi,come ipnotizzata, nonostante continuasse a pensare “Non è educato fissare le persone,distogli quello sguardo”, ma il suo cervello si rifiutava di farlo. Lui rimase per un po’ in silenzio poi disse
<<  Stai più attenta,Raquen!  >> disse il suo nome quasi sibilando. Lei spalancò gli occhi,come poteva sapere il suo nome. <<  Come…  >> cercò di dire, ma lui la interruppe, <<  Mi chiamo Laurent!Ho saputo che hai bisogno d’aiuto!  >> Raquen voleva parlare,ma la voce sembrava non uscire. Riusciva solo a pensare “Come fa a conoscermi?” “Cosa sta dicendo?” “Cosa vuole da me?”. Ad un tratto si accorse che quegli occhi bellissimi,le facevano paura,anzi no,terrore.
<<  Io posso aiutarti Raquen!Tu non mi conosci,ma io è da tanto che ti osservo,quando la notte piangi nel tuo letto!Quando cerchi protezione e non la trovi!Quando la mattina non ti va di alzarti e affrontare tutto!So ogni cosa di te!  >> Raquen si sentiva paralizzata da quella voce. Avrebbe voluto solo scappare,ma non riusciva a muoversi. <<  Ch-chi sei?  >> riuscì a chiedere. <<  Sono una persona che può aiutarti!Vuoi vendicarti di chi ti fa soffrire,di quelli che ti prendono continuamente in giro!  >> <<  Co-come fai a sapere…  >>
<<  E’ perché sono una persona speciale!Diventa come me,e troverai finalmente la felicità!  >>
<<  Come te? >> non capiva.
<<  Lo so che sei confusa!Ma se accetti,ti sarà tutto chiaro!Diventerai potente,avrai tutto il mondo ai tuoi piedi!  >>
<<   Cosa stai dicendo?Tu sei pazzo!  >>
<<  No,ti sbagli!Io posso diventare il tuo peggiore incubo!  >> la toccò. La ragazza si sentì gelare il sangue nelle vene.
<<  Fidati di me!Ma non provare a dire nessuno quanto ci siamo detti!Non ti crederebbero!  >> la ragazza stava per urlare,ma sentì la voce di sua madre <<  Raquen…  >> ad un tratto il ragazzo sparì.
<<  Raquen…ah eccoti finalmente!Dov’eri finita?Allora lo hai preso lo shampoo?  >> la ragazza non rispose,rimase a fissare il vuoto
<<  Tesoro ti senti bene?Sei pallida!  >>
<<  Si-si sto bene!  >> mugugnò <<  Andiamo via!  >> e così dicendo precedette la madre a passo svelto,quasi correndo. In auto non spiccicò parola e appena tornati a casa andò a chiudersi in camera sua. La madre cercò di chiamarla ma lei rispose <<  Mi sta tornando il mal di pancia!Vado a dormire! Buona notte!  >> e così la madre alla fine si arrese. Raquen si mise sotto le coperte e si coprì fino alla testa. Tremava ripensando a quel ragazzo. Ad un tratto vide qualcosa sul davanzale della finestra,nel buio riconobbe una sagoma,era una sagoma umana. <<  Ciao…  >> era di nuovo quella voce. Raquen si sedette,voleva urlare,ma la voce le si bloccò un’altra volta. <<  Hai ripensato a quanto ti ho detto oggi?  >>
<<  Si può sapere chi sei?Come hai fatto ad entrare?  >>
<<  Un giochetto da ragazzi!Sai, dove abito io ci sono altri come me che vorrebbero conoscerti!  >> <<  Vattene!  >>
<<  Non avere paura,non ti farò del male,te l’ho detto, voglio aiutarti!  >> Laurent scese dal davanzale e si sedette sul letto,accanto a lei. Raquen si scansò << Vuoi vendicarti o no?  >> <<  Di cosa parli?  >>
<<  Non far finta di non capire!Stai soffrendo, hai paura di non essere in grado di gestire le tue emozioni!Devi sempre trattenere le lacrime,ma se diventerai come me,non ci saranno più lacrime, ne sofferenza!  >> per la prima volta da quando l’aveva incontrato Raquen non sentì il bisogno di urlare. Non sapeva come,ma quel ragazzo sapeva tutto di lei,conosceva la sua sofferenza, il dolore di sentirsi inferiore. Non lo conosceva e ne aveva paura,ma lui aveva ragione. <<  Allora? Accetti?  >>
<<  Non so nemmeno di cosa parli!  >>
<<  Lo scoprirai a tempo debito!Tu dimmi solo di si,e io ti renderò un essere potentissimo!  >>
<<  Ora basta,vattene!  >> Laurent rise
<<  Non ti conviene provocarmi!Qualcuno della tua famiglia potrebbe farsi male!  >> 
<<  VATTENE HO DETTO!  >> urlò. La madre di Raquen corse sentendo la figlia urlare. Ma quando entrò non c’era nessuno. Raquen si guardava intorno nervosa
<<  Cos’è successo? >>
<<  Niente…un brutto sogno!  >>
<<  Rimettiti a dormire!Buonanotte!  >>
<<  Buonanotte!  >>. In quella notte Raquen fece dei brutti sogni, c’era solo sangue,morte e distruzione. Si svegliò di soprassalto,erano le 3:00 di notte. Credeva che sua madre dormisse,invece sentì dei rumori al piano di sotto. Spaventata scese di corsa, sua madre si trovava appoggiata alla spalliera del divano,lo sguardo perso nel vuoto,le lacrime le scendevano senza bisogno che sbattesse le ciglia. <<  Mamma…>> la donna la guardò <<  Cos’è successo?  >>…

I funerali del padre di Raquen furono celebrati due giorni dopo. Avevano detto che c’era stato un grave incidente mentre tornava dall’aeroporto. Era morto sul colpo. Andrea partecipò al cordoglio dell’amica. La ragazza aveva fissato la bara tutto il tempo. La madre era distrutta,ma cercava di farsi coraggio per Raquen. Fu una giornata infernale,per tutto il giorno la gente si susseguì in un via vai continuo, e Raquen non vedeva l’ora che se ne andassero. Quando finalmente tornò il silenzio lei andò a dormire,era distrutta dal pianto. Ma non appena entrò in camera,lo vide. La stava fissando,in piedi. <<  Ti avevo avvertita no?Hai visto cos’è successo?  >> Raquen spalancò gli occhi, <<  Sei stato tu?  >> lui annuì.
<<  Perché? COSA VUOI DA ME?  >>
<<  Te l’ho detto! Devi diventare come me!  >> <<  MAI!TU SEI UN DEMONIO! LASCIAMI IN PACE, LASCIA IN PACE LA MIA FAMIGLIA!  >> tremava,non riusciva più a respirare bene.
<<  Stai calma,mi servi sana!Io lascerò in pace anche tua madre,se tu diventi come me!  >>
<<  ESCI DALLA MIA VITA!  >> Laurent si avvicinò alla finestra,sfoderò un altro dei suoi ghigni dicendo <<  Ti consiglio di non restare troppo con tua madre,non vorrei che ti impressionassi!  >>. Quando sparì Raquen ebbe un terribile presentimento, corse via sbattendo la porta,aprì quella di sua madre,si pentì amaramente. Lo spettacolo che le si presentò fu devastante. Sua madre era in braccio a quel ragazzo,la sua bocca era posata sul suo collo. Notò con orrore che era immersa in un lago di sangue,dalla bocca del giovane spuntavano due canini lunghi e affilati,e i suoi occhi color topazio erano diventati rosso porpora. La ragazza lo guardò con orrore. Urlò,corse fuori scappando più lontano possibile,voleva scappare da quell’incubo,perché si trattava di questo, era solo un terribile incubo dal quale si sarebbe presto svegliata. Ma non fu così,non si svegliava. Le lacrime le scendevano copiose lungo le guance, il cuore le esplodeva nel petto,si sentiva morire. Quando fu stanca dal correre si fermò,ormai non respirava più. Poi ecco di nuovo apparire davanti a se quel demonio. La ragazza lo fissò <<  Tu non sei reale…  >> singhiozzò. Ma lui ghignò di nuovo <<  Ora avrai imparato la lezione!Vedi io lo faccio continuamente,e provo un grande appagamento nel farlo!Presto anche tu diventerai così,ora stai soffrendo molto,ma presto non proverai alcun dolore!  >> le si avvicinò e le prese il viso tra le mani. Lei in preda ai singhiozzi disse
<<  Uccidi anche me…  >> sul suo volto ritornò il ghigno malvagio di prima <<  Sarebbe troppo facile,io ti offro la tua libertà!Ormai non hai più scelta!  >> la ragazza era paralizzata dalla paura,ma sapeva che la sua unica via d’uscita era quella,qualunque essa fosse <<  Fallo allora,io non voglio più soffrire!  >>
<<  Ottima scelta!  >> rise. Il suo volto cambiò,i suoi denti divennero due lunghi canini e i suoi occhi assetati di sangue,piegò la testa della ragazza e affondò e canini nella sua carne. Fu come ardere dall’interno,poi il ragazzo si morse su una mano e la posò vicino alle labbra della ragazza. Il dolore si espanse ancora di più, e poco dopo il buio….. 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


 

 

Capitolo 4

 

I ricordi di Raquen erano molto confusi. L’unica cosa che sapeva era che al suo risveglio fu come rinascere. Ricordava anche che durante la sua dolorosissima trasformazione aveva avuto accanto Laurent. Al suo risveglio si aspettava di provare odio per lui,eppure non fu così,era come se tutta la sofferenza provata prima fosse scomparsa. Laurent le spiegò cos’era diventata, la istruì nel tempo che bastava perché cessasse di essere una “neonata”,così l’aveva definita. Quando Raquen si trovava in vita non aveva neanche mai maturato l’idea che potessero esistere esseri come loro. Ma quando si era accorta degli straordinari poteri che aveva acquistato,ne era rimasta affascinata. Quando era ancora una neonata Laurent si accorse immediatamente delle sue doti,e presto acquistò tutte quelle degli altri volturi. Divenne capace di controllare gli animi e le menti,di far esplodere o incendiare le cose,di spostare e bloccare gli oggetti, e infine anche il potere di Laurent,avere un sesto senso. Divenne la compagna di Laurent e il leader del suo gruppo,e quando riuscì a padroneggiare le sue facoltà iniziò la sua nuova vita…

 

Quella sera c’era una splendida luna piena. Un gruppo di otto ragazzi stavano in piazza un po’ isolati dalla folla. Due di loro sembravano usciti da un gruppo metal. Una ragazza invece si distingueva dagli altri per lo strano colore dei capelli. Erano tinti di argento,e con la luce della luna risaltavano in modo particolare. Sheila si fece avanti a braccia incrociate

<<  Ma c’era proprio bisogno di farle tingere i capelli di quel colore?Ci guardano tutti,stiamo attirando l’attenzione,cosa che non dovremmo fare!  >>

Raquen si limitò a guardarla freddamente, Laurent le stava accanto,in segno di protezione, ma la ragazza dai capelli argentati procedeva tranquilla e sicura di se.

Laurent guardò severamente la vampira dai capelli rossi <<  Se ti vestissi in modo più decente non attireremmo l’attenzione!  >> riferendosi alla minigonna ristretta della ragazza e al suo bracciale dalle punte argentate. <<  Non è che tu passi proprio inosservato…sembri in lutto!  >>

Ian strinse la mano della fidanzata per intimarle di tacere. Jane e Felix se ne stavano un po’ in disparte ad osservare la moltitudine di persone che li osservavano di sottecchi. Victoria cercò di ristabilire la situazione

<<  Piantatela,questa è la prima caccia ufficiale di Raquen,non dobbiamo commettere errori!  >> Ivan annuì e chiese alla sorella

<<  Come andiamo?  >> Jane diede un ultima occhiata alle persone e poi disse

<<  Non sono nervosi,ma incuriositi!  >> Raquen smise di fingersi indifferente e ringhiò   

<<  Sbrighiamoci,io ho fame!  >> i suoi occhi nascosti dalla frangia si svelarono,erano rossi e assetati di sangue. Laurent le prese la mano

<<  Sta calma,saresti capace di fare una

strage!  >>

<<  E allora?!Tanto prima o poi si deve morire, noi accorciamo solo i tempi!  >> Laurent ghignò <<  Guarda che dobbiamo proteggere il segreto,mica svelarlo!  >>

<<  Quante storie,a me piace quando gli umani hanno terrore di noi,mentre li assaggi soprattutto!E tu lo sai cosa intendo!  >> Laurent annuì.

<<  Per fare quello che vuoi tu devi controllarti ancora meglio!Ma sta tranquilla avrai ciò che vuoi!  >> Raquen lo guardò severamente

<<  Me lo avevi promesso da tempo, eppure hai sempre rimandato,la mia pazienza ha un limite!Sono io il leader qui!  >> dal suo petto uscì un ringhio,appena percettibile. Sheila disse frettolosamente

<<  Laurent,sta perdendo il controllo…  >> il vampiro fece scorrere lo sguardo tra folla,la sua attenzione venne colpita da un gruppo di ragazzi che cercavano di abbordare delle giovani donne,ma con scarso risultato.

<<  Che ne pensi di loro?  >>

 <<  Odio i tipi che fanno così!Li voglio tutti e quattro!  >> Laurent rise

<<  Ehi ehi vacci piano!Anche le ragazze vogliono una ricompensa!  >> le tre vampire alzarono gli occhi al cielo, toccava sempre a loro fare da esca. Raquen sbuffò <<  Si divideranno due di loro!Ma gli altri due sono miei!  >>. Sheila replicò <<  Ma non te ne basta uno?  >> Raquen ringhiò contro la vampira,questa volta più forte, Sheila si zittì. Jane cambiò discorso

<<  Faremo uno per uno!Non possiamo permetterci di andare troppo spesso a caccia!  >> Raquen annuì.

Jane continuò <<  Ora lasciate fare a noi donne, vi faremo vedere come si caccia!  >> baciò Felix e raggiunse Victoria,Sheila e Raquen. Gli altri tornarono nel vecchio palazzo in cui avevano preso dimora. Presto anche le quattro volture li raggiunsero con i quattro ragazzi. Vedendo come le ragazze si “incivettavano” con loro,Felix fece uno sguardo di disprezzo. Uno dei quattro chiese <<  Ehi ma cos’è questo posto? Sembra uscito dai racconti di zio Tobia!  >> Sheila chiese alle amiche <<  Avete sentito? Volevano il gran Hotel forse!  >> Victoria ghignò e chiamò fuori gli altri volturi <<  Ragazzi possiamo presentarvi i nostri rispettivi compagni?  >> i quattro umani sembrarono perplessi <<  Cosa significa questa storia?  >> Victoria scoppiò in una risata che fece gelare il sangue <<  Adoro quando fanno così!  >>. Raquen iniziò a girare intorno ad uno di loro quando il ragazzo notò alla luce i  suoi occhi rossi ebbe qualche indecisione <<  Ragazzi,forse è meglio

andare!   >>

Raquen si leccò i canini con la lingua

<<  Ma no,volete andare via così presto?Proprio ora che inizia il divertimento!  >> ad un tratto quelle che agli occhi dei ragazzi sembravano angeli divennero quattro demoni. I canini lunghi e affilati,gli occhi rossi e assetati di sangue. Accerchiarono i giovani come il leone fa con la sua preda,il terrore negli occhi dei ragazzi divenne visibile, e questo le eccitava. Saltarono addosso a ognuno dei malcapitati e affondarono i canini nella loro carne…

 

Gabriel era agitato quella sera,sentiva che qualcosa non andava,e così Ginevra e Alex erano andati a controllare la situazione. Il resto del gruppo rimase con Gabriel. Quando tornarono dalle loro facce si capiva che non c’erano buone notizie <<  Cos’è successo?  >> chiese.

Ginevra guardò il compagno e poi disse

<<  Cattive notizie!Se ne aggiunta un’altra,è una femmina!  >> Gabriel tirò un pugno al muro sfondando la parete.

<<  MALEDIZIONE!Hanno trasformato qualcuno!  >> Filippo imprecò <<  Questa non ci voleva,erano già potenti prima,ora non oso immaginare come saranno!  >> Alice cercò di calmare il  proprio compagno,il cui respiro era diventato irregolare <<  Ma non dovrebbero essere loro a proteggere il segreto?Perchè si stanno allargando?  >> Selena rispose

<<  Non c’è una spiegazione!Forse volevano una compagna, uno di quei bastardi non aveva una femmina se non sbaglio!  >> Fabio scosse il capo <<  Quelli non provano sentimenti,c’è qualcosa di più sotto!  >>.

Ginevra fissò Gabriel <<  Cosa facciamo Gabriel?  >>

<<  Per ora niente!Non sappiamo nulla della nuova arrivata,probabilmente è ancora una neonata!>> Alex rispose <<  Non credo,non si sarebbero esposti altrimenti!  >>  un altro ringhio di Gabriel.

<<  Quei maledetti, stanno prendendo possesso di tutto il territorio, presto arriveranno anche qui!  >> Ginevra ringhiò <<  Non gli permetterò di venire a cacciarci dalla nostra terra!Devo ancora vendicarmi di questa!  >> indicò la cicatrice sotto l’occhio. Gabriel le si piazzò davanti <<  Tu non farai niente!Nell’ultima battaglia ci stavi rimettendo la pelle!  >>

<<  E allora cosa proponi di fare?Non ti risparmieranno certo la vita quando verranno a cacciarci a calci nel sedere!  >> Gabriel ringhiò contro la sorella, lei fece lo stesso. Fabio si mise in mezzo a loro <<  Piantatela di litigare!Abbiamo bisogno di un piano!  >> Ginevra se ne andò tra le braccia di Alex. Selena sospirò <<  Ci stanno facendo mettere uno contro l’altro,cerchiamo di non perdere il controllo!Gabriel,tu sei il nostro leader, tu hai creato questo gruppo e ci hai aiutato, eravamo fuori controllo,non sapevamo gestire la trasformazione,ma tu ci hai guidato,ora non puoi perdere il controllo,quei bastardi devono pagare!  >> Gabriel si mise in disparte a riflettere <<  Cosa proponete? >> Ginevra disse <<  Attacchiamoli nel loro momento di debolezza, quando non se lo aspettano!Se li cogliamo di sorpresa possiamo batterli,noi abbiamo più forza fisica!  >>

<<  Non mi pare che ti sia servita a molto fin ora!  >> disse Gabriel con voce tremante dalla rabbia,poi si allontanò un po’. Ginevra guardò i compagni,tutti avevano lo stesso sguardo di assenso. Filippo si avvicinò alla ragazza <<  Che facciamo?  >> Gin si passò una mano tra i capelli <<  Non lo so!Lo conosco troppo bene ormai,si sente in colpa,lui vorrebbe salvare tutto il mondo dai vampiri,ma non può! Loro esistono ovunque!E poi quando ha sentito che hanno trasformato una ragazza…è andato fuori di testa,avrebbe voluto proteggerla!  >> Selena annuì <<  Ma non può salvare tutto il mondo,per quanto sia forte non è onnipotente!>> Ginevra continuò a fissare il fratello,poi gli si avvicinò <<  Gabriel…  >> lui alzò la testa e la fissò con quei suoi occhi profondi <<  Abbiamo bisogno del tuo aiuto!  >> <<  Si…lo so!  >> Gabriel si alzò e raggiunse il gruppo <<  Dobbiamo cercare di attirarli lontano dal centro abitato,sulle colline magari!Da lì attaccheremo!Dobbiamo cercare di evitare che usino i loro poteri,e se uno di noi dovesse cadere nei loro tranelli,gli altri devono aiutarlo!Non possiamo permetterci indecisioni,colpiteli nei loro punti deboli,cuore e collo!Dovete cercare di farli fuori al primo colpo e andare ad aiutare gli altri! Tutto chiaro?  >> gli altri annuirono. Fabio chiese <<  E per gli avversari?Chi

prendiamo?  >> Ginevra si fece immediatamente avanti <<  Io voglio la vampira dai capelli rossi,ho un conto in sospeso con quella dannata succhia sangue!  >> Fabio disse <<  Io mi prendo il biondino,sono più alto di lui e quando mi trasformo divento più massiccio,sono il più adatto a fermare i suoi poteri!  >> Selena si spostò un ciuffo con prepotenza e disse <<  Io voglio la biondina,si da troppe arie!  >> Filippo invece assentì <<  A me va bene chiunque purché uccido qualcuno di quei bastardi!  >> allora Alice disse <<  Allora io mi prendo la ricciolina e tu quello dai capelli lunghi!  >>

<<  Ci sto!  >>

<<  Allora Laurent è mio!  >> disse deciso Alex, Ginevra lo guardò <<  No,è troppo

pericoloso!  >>

 <<  Se tuo fratello combattesse con lui sarebbe lo stesso!Gabriel,te la senti di occuparti della nuova? >>

<<  Si,ma ne rimane escluso uno!  >> rifletterono per un po’,poi Gabriel disse <<  Uno di noi dovrà fronteggiare due avversari,e non sarà facile!Alex pensi di poter tenere occupato Laurent il tempo sufficiente che io sistemi gli altri due?  >> Ginevra non sapeva se essere più preoccupata per Gabriel,suo fratello,o per Alex, il suo ragazzo. <<  Si posso farcela,ma vuoi combatterne due?Non sappiamo quanto sia forte la nuova arrivata!  >>

<<  Non importa,non abbiamo altra scelta,devo provarci!Non possiamo fare un piano preciso,non sappiamo cosa abbiano in mente!  >>

<<  A quando la battaglia?  >> chiese trepidante Fabio. Gabriel li guardò uno per uno <<  Ve la sentite per stasera?  >> i lupi ghignarono,poi Filippo concluse <<  Non ci starebbe bene una frase tipo “Al mio segnale scatenate l’inferno!” oppure “Che la forza sia con te Luc!”  >> Scoppiarono tutti a ridere,almeno era riuscito ad allentare la tensione…

 

La sera stessa i lupi sconfinarono nel confine dei volturi,quando Laurent se ne rese conto mobilitò tutti i suoi compagni. Raquen era elettrizzata <<  Finalmente conoscerò questi lupi spelacchiati! Non vedo l’ora di assaggiarne uno!Sono buoni almeno?  >> Ivan era scoppiato a ridere <<  Una volta ne ho provato uno,sono piuttosto amarognoli!  >>.

Laurent non sembrava d’accordo <<  Non mi piace questa storia!Raquen,forse è meglio se non vieni!  >>

<<  Cosa?E perdermi tutto il divertimento?Sei forse impazzito?Guarda che non sono una bambina da svezzare!  >> Sheila rideva <<  Hai visto Laury?Te lo avevo detto che non era conveniente trasformare una ragazzina umana!Ha già preso il comando!  >>

<<  Chiudi il becco!  >> aveva risposto seccato…

 

Come Gabriel aveva detto,il gruppo dei volturi seguì il loro odore fino alla parte alta della città. Arrivarono in una zona boscosa,gli alberi erano tagliati in una zona piuttosto ampia. I licantropi si posizionarono lì in torno. Dovettero attendere solo qualche minuto e presto videro arrivare otto ombre,veloci come il fulmine e che si trovavano a loro agio nella notte. Non appena Gabriel li vide iniziò a tremare,il suo sangue ribolliva e sudava. I vestiti andarono in frantumi e al posto dei suoi bellissimi denti apparvero due zanne fameliche. Il suo pelo era bianco e candido come la neve. I volturi percepirono l’odore dei lupi ma prima che potessero capire dov’erano se li trovarono addosso. Ivan fu sbattuto violentemente a terra e immobilizzato dalla enorme stazza di Fabio,un enorme lupo dal pelo marrone. Cercò di usare i suoi poteri,ma sui licantropi avevano pochissimo effetto,anche se Fabio fece fatica a resistere alla morsa di immobilità a cui era sottoposto. Sheila cercò di lanciare sfere di fuoco a Ginevra,che però le schivava con grande agilità e piombò addosso alla vampira azzannandole un braccio. Jane  e Felix potevano contare solo sulla loro agilità e forza fisica per contrastare Selena e Filippo, poiché i loro poteri di controllare gli animi e le menti non avevano effetto sui lupi. Alice era impegnata in un combattimento tattico con Victoria,che la spostava facilmente quando stava per attaccare. Alex rimase prima in disparte,quando Laurent tentò di aiutare i propri compagni gli piombò addosso. La forza fisica del vampiro era impressionante. Gabriel si era gettato su Ian e l’aveva azzannato vicino al cuore,ma il vampiro posò la sua mano incandescente sul dorso del lupo provocandogli un ustione. Si era scatenato l’inferno aperto. Raquen era rimasta in disparte,guardava i lupi e i vampiri azzannarsi a vicenda,e questo la elettrizzava. Ormai non c’erano più avversari, tutti si buttavano contro tutti e la situazione stava sfuggendo di mano ai lupi. Iniziavano ad essere stanchi e i volturi incalzavano con i loro poteri. Raquen si stancò di aspettare, aprì il palmo della mano da cui apparve una sfera di fuoco,la lanciò contro Alex colpendolo in pieno alla schiena,liberando Laurent. Ginevra la vide e cercò di attaccarla,lasciando scoperta Sheila,che le piantò il bracciale con le punte incandescente nella gamba,provocandole uno squarcio nella carne. La vampira dai capelli argentati bloccò Filippo e Fabio che dovettero fare i conti con i morsi dei volturi. Ma cercando di sterminare gli altri lupi non fece caso a Gabriel,che lasciò Ian e si fiondò su Raquen. La ragazza se ne accorse troppo tardi,il lupo la afferrò saldamente al collo tenendole ferma la testa, e evitando che potesse morderlo con i canini che erano spuntati fuori come lame dalla bocca della voltura. Raquen tentava di dimenarsi usando tutti i poteri che disponeva,colpì il ragazzo più volte ai fianchi,sulle braccia,ma stretta nel suo morso non riusciva a concentrarsi e sentiva che le forze la abbandonavano sempre di più. Il pelo bianco de Gabriel era diventato rosso di sangue,ma lui non mollava la presa, scatenò tutta la rabbia che aveva in corpo in quell’unico morso. La ragazza smise di agitarsi e lasciò cadere il suo corpo ormai privo di forze. Gabriel dovette allentare la presa per via del dolore che lo circondava,sapeva che non era ancora morta. Ma quando stava per darle il colpo di grazia,si bloccò. Raquen aveva gli occhi vitrei e spalancati,la bocca semi aperta,con i canini affilati,tuttavia il ragazzo riconobbe qualcuno in quel volto demoniaco. I capelli erano di uno strano colore,ma riconosceva i suoi lineamenti gentili,nonostante tutto. Prima che potesse solo pensare altro però sentì una fitta lancinante invadergli la spalla. Laurent l’aveva morso,e gli stava iniettando del veleno. Il lupo trasalì in un ululato misto ad un ringhio talmente potente che fece tremare la radura. Laurent liberò il lupo dal morso,e afferrò Raquen che giaceva a terra, ringhiò a sua volta e presto tutti i volturi si liberarono dei loro avversari ormai stremati e batterono in ritirata,scomparendo nell’oscurità. Alcuni dei lupi giacevano a terra,e non sembrava avessero intenzione di alzarsi. Il primo a riprendere sembianze umane fu Gabriel,il suo respiro era irregolare e giaceva a pancia in giù sull’erba,macchiata di rosso. Ginevra raggiunse strisciando il fratello,non vedeva più nemmeno Alex,e questo la faceva impazzire. Poi scorse un lupo dal pelo chiaro,castano,e lo riconobbe. Alex si drizzò a fatica sulle zampe posteriori e riprese forma umana,e,seguito da tutti gli altri,raggiunse Gabriel e Ginevra

<<  Dobbiamo portarlo via,il veleno è entrato in circolo!  >>.

Filippo era l’unico in grado di portare in spalla un altro maschio e così lo prese lui. Ginevra non riusciva ad alzarsi per via della squarcio che aveva nella gamba. Così Fabio la prese in spalla, Alice e Selena aiutarono Alex.  Raggiunsero il loro nascondiglio nella radura e ognuno si gettò a terra sfinito. Alex usò le ultime forze per somministrare un antidoto contro il veleno a Gabriel,ne servirono tre fiale. Poi si gettò sul pavimento e cercò di riprendere fiato. Fabio e Selena si gettarono insieme sulla poltrona, Ginevra rimase sul letto insieme al fratello dopo aver controllato che Alex fosse tutto intero. Filippo invece prese in spalla Alice che era in una specie di dormiveglia <<  Non c’è la fa più, la porto a casa!Almeno riposeremo in un letto comodo!  >> e così dicendo sparì. Alex si trascinò sulla poltrona e lasciò che il sonno prendesse possesso di lui. Come fecero tutti gli altri ormai stremati e feriti…

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


  

Capitolo 5

 

La piccola porta di metallo si spalancò. Laurent entrò con in braccio Raquen,dietro procedevano gli altri volturi tramortiti dalle ferite. Laurent posò la ragazza sul grande sofà e si sedette a terra,con la schiena appoggiata al divano. Raquen respirava a fatica,aveva ancora gli occhi  vitrei e la bocca aperta con i canini in vista.  Laurent aveva molte ferite in varie parti del corpo,i suoi vestiti erano per la maggior parte laceri. Sheila lo guardava con rabbia e alla fine esplose <<  Laurent…  >>

<<  Lasciami in pace, sono stanco!  >> disse lui intuendo già la domanda della ragazza,ma lei non mollò <<  No invece non ti lascio stare!Si può sapere perché ci hai fatti ritirare? Li avevamo in pugno ormai,stavano cedendo!   >> Laurent la guardò freddamente <<  Hai visto com’è ridotta o sei ceca?  >> Sheila la guardò con disprezzo e poi disse furente <<  Oh certo,quindi siamo scappati come conigli solo perché la piccolina si era fatta male!Tutti noi siamo feriti eppure non mi sembra che siamo scappati a gambe levate!  >> Laurent la fulminò con lo sguardo,ma Sheila fece finta di non accorgersene <<  Non è colpa nostra se la piccola non si sa difendere,ha bisogno di una balia forse…  >> non fece in tempo a finire,Laurent era piombato davanti a lei,la tratteneva per la maglia,e le ringhiava contro con i canini pronti a mordere <<  HO DETTO CHE SONO STANCO!  >> Ian affiancò la sua ragazza,ma non tentò di fermare Laurent. Lui mollò la presa e la minacciò <<  Parli troppo per i miei gusti,impara a portare un po’ di rispetto al tuo capo!  >> dicendo questo ritirò i canini e si sedette dov’era prima. Sheila stava per dire qualcosa,ma Ian le si piazzò davanti <<  Ora basta Sheila!Laurent,ti prego di scusarla,siamo tutti molto stanchi!  >> prese la vampira per mano e la trascinò lontano dal vampiro. Poi Raquen tossì,Laurent la guardò i suoi canini si erano ritirati e gli occhi erano tornati normali, ma lo squarcio nel collo bruciava ancora. <<  MERDA!  >> imprecò lei per il dolore. Laurent mantenne la sua solita calma <<  Passerà, ma ci vorrà un po’ di tempo!Se fossi stata una ragazza normale saresti già morta e sepolta con il collo a penzoloni staccato dal corpo!  >>

<<  Quel maledetto bastardo…  >> si posò una mano sulla ferita. 

<<  Non sforzarti! Per un po’ non credo che potrai usare i tuoi poteri!  >> Raquen imprecò di nuovo. Gli altri volturi erano seduti con le loro rispettive compagne un po’ più distanti da Laurent e Raquen. La vampira dai capelli argentati si sollevò un po’ a fatica <<  Ho sete!  >> Laurent ghignò <<  C’è qualche volontario?  >> Ivan si alzò <<  Vado io,ho bisogno di bere anch’io!  >> e uscì. Poco più tardi ritornò con un uomo 

<<  Ecco qua la tua cena,spero vada bene!  >> Raquen ghignò <<  Con la sete che ho mi mangerei anche te Ivan!  >> e addentò la sua preda…

 

Quando Ginevra si svegliò era ancora notte e Gabriel non c’era più. Si guardò attorno e lo vide fuori seduto su un tronco,era a dorso nudo e portava solo un paio di jeans,le ferite erano ancora evidenti,soprattutto i due buchi sulla spalla,che avevano un contorno violaceo. Se ne stava con la testa tra le mani. Ginevra gli andò vicino <<  Gabriel…come ti 

senti? >>

<<  Uno schifo!  >>

<<  Ma le ferite stanno guarendo!  >>

<<  Non mi riferivo alle ferite Gin!Quella ragazza….  >> Ginevra si sedette accanto a lui <<  Perché non l’hai uccisa subito?Tutti quanti abbiamo notato la tua esitazione!  >>

<<  La conoscevo!  >> Ginevra lo fissò torva

<<  L’ho salvata mentre stava per finire sotto una macchina,aveva attraversato con il rosso!Mi aveva detto di chiamarsi Raquen!  >>

<<  Che strano nome!  >>

<<  E’ giapponese,significa… paradiso!>> tremò nel dire l’ultima parola <<  Io le ho detto che non sembrava orientale,e lei mi ha risposto che era italiana,ma alla madre piaceva!E mi ha sorriso!  >> Ginevra abbassò lo sguardo <<  Era soltanto una ragazza…  >> sembrava che stesse per mettersi a piangere.

<<  Gabriel…non puoi salvare tutti lo sai!Non è colpa tua!  >>

<<  Ma era solo una ragazza,avrà avuto 18 anni e forse anche meno!Come hanno potuto….  >> Ginevra mise una mano sulla spalla del fratello,era bollente. <<  Devi riposare ora!Le ferite ci metteranno un po’ a guarire,e hai ancora il veleno di quel bastardo in corpo!  >> Gabriel annuì semplicemente e rientrò…

 

La ferita di Raquen si rimarginò in tre giorni,  per fortuna che era un vampiro. Era terribilmente arrabbiata con se stessa,con la forza che aveva avrebbe potuto sterminarli tutti,ma non l’aveva fatto,il suo era stato un errore madornale,e così stava per rimetterci la vita. Laurent stava comodamente seduto con gli occhi chiusi,sembrava stesse dormendo. 

<< Laurent…  >> il vampiro rispose senza aprire gli occhi 

<<  Che c’è?  >>

<<  Hai notato anche tu che Sheila sta diventando troppo 

impertinente?  >>

<<  Si,ma è sempre stata così!Ignorala!  >>

<<  Non ci penso neanche, detesto le persone impertinenti!  >> si alzò.

<<  Sono stufa di aspettare!Dove sono gli altri?  >>

<<  Staranno per arrivare!  >> finalmente Laurent aprì gli occhi e si alzò anche lui

<<  Perché sei così agitata?  >>

<< Perché sono stufa di stare chiusa qui dentro!Ormai la mia ferita è guarita!E io voglio vendicarmi!  >>

<<  Sei sicura?  >>

<<  Certo….li voglio,e subito!  >> in quel momento entrarono gli altri volturi. Sheila e Ian si scambiavano baci a stampo. Raquen li guardò disgustata <<  Piantatela con queste smancerie! Ho un lavoro per voi!  >> Ivan sfoderò uno dei suoi sorrisi beffardi <<  Finalmente mi stavo annoiando!  >> Raquen afferrò un pezzo di carta scrisse velocemente qualcosa e lo diede a Jane,che chiese <<  Che cos’è?  >>

<<  Sono degli indirizzi! Ci sono tre ragazzi che voi dovete portarmi qui,vivi e vegeti!  >> Sheila incrociò le braccia e disse <<  Non possiamo assaggiarne nemmeno un po’?  >> Raquen la fulminò <<  Se ti azzardi,ti ammazzo!  >> la vampira dalla chioma rossa sembrò esplodere,Ian le parlò dolcemente <<  Basta Sheila,calmati ora!  >> la voltura si placò.

<<  Andate ora!Usate qualsiasi mezzo,ma portatemeli qui!  >> i vampiri annuirono e sparirono in un secondo. Raquen aspettò impazientemente,ad un tratto ghignò <<  Eccoli…  >>

I volturi entrarono spingendo dentro tre giovani umani. Raquen,nascosta nell’ombra,riconobbe il volto del ragazzo biondo con il codino. I tre erano spaventati e iniziarono ad imprecare <<  Ma che significa???  >> Raquen si alzò <<  Benvenuti nella mia umile casa!  >> ghignò di nuovo. Marco disse tremando <<  Chi sei? >> Raquen rise <<  Ma come,non mi riconosci, Marco!  >> quando mostrò il suo volto alla luce il ragazzo sembrò sollevato. <<  Raquen,sei tu?Che piacere vederti…e cosa hai fatto ai capelli?Ti stanno benissimo!  >> mugugnò. Raquen fece un espressione di disprezzo <<  Tsk,lurido umano ipocrita!Quando mi prendevi in giro non eri così gentile!  >> l’amico rispose <<  Ma lo si faceva per 

scherzare!  >> Marco annuì. <<  Certo,mandare bigliettini osceni,starmi continuamente addosso per quattro lunghi anni vi sembra scherzare?  >> Marco abbassò lo sguardo <<  Ora puoi farci uscire?  >> Raquen scosse la testa <<  Sarebbe troppo facile!Invece no,io voglio vedere il terrore nei vostri occhi,voglio che proviate tanto tanto dolore!Dimmi Marco,hai mai visto un vampiro?Perchè davanti a te c’è ne sono otto!  >> detto questo tirò fuori i canini e i suoi occhi divennero ancora più rossi. Le occhiaie si  fecero molto più evidenti. Marco e gli altri due ragazzi urlarono,ma quando provarono a guardarsi intorno in cerca di una via d’uscita,non videro altro che sette diavoli con i canini in vista,che li scrutavano minacciosi e affamati. Marco aveva il terrore dipinto in volto 

<<  Lasciaci andare…>> supplicò piangendo. Raquen scoppiò a ridere 

<<  Non ci penso minimamente!Piuttosto…dovresti stare attento al tuo braccio,è molto fragile e potrebbe rompersi!  >> afferrò il braccio del ragazzo e lo stritolò fino a macinarne l’osso. Lui emise un grido lancinante. Poi guardò gli altri due <<  Non crederete di sfuggirmi!  >> aprì il palmo della mano e fece una sfera incandescente,la posò sulla schiena di uno dei malcapitati e anche lui urlò come un ossesso. Con il terzo invece mise il piede su una gamba e gliela frantumò in due. 

<<  Bene bene,ora però ho fame!Da chi inizio?  >> si rivolse a Laurent,lui sorrise <<  Io direi di lasciare il biondino per ultimo!  >>

<<  Hai ragione!Jane consigliami tu!  >> la ragazza stava giocherellando con un ciuffo <<  Sono tutti e tre terrorizzati poverini,fai presto!  >>

<<  Uff…e va bene!Tu sarai il primo!  >> indicò il brunetto con la gamba spezzata. Lo afferrò per la camicia,poi gli prese la mano e iniziò a fissare le dita, le spezzò pian piano una a una,tutte e dieci. Il ragazzo urlò talmente tanto da non avere più voce,alla fine gli perforò il collo con i suoi canini e bevve un po’. <<  Jane,Felix,questo è un regalino per 

voi!  >> lo buttò nelle mani dei due vampiri che finirono l’opera. Raquen fece la stessa cosa con il secondo e lo diede a Ivan e Victoria. Ripetè tutto con Marco, ma se lo tenne per se soltanto. Laurent intanto stava ridendo <<  Che hai da ridere?  >>

<<  Sei diventata davvero un mostro!  >>

<<  Me lo hai insegnato tu…  >> si baciarono. Poi entrò Sheila,che era l’unica del gruppo che mancava,trascinava una ragazza dai capelli ondulati e castani. <<  Ehi,guardate chi ho trovato!  >> Raquen si voltò esterrefatta. Sheila la guardava ghignando <<  Se non sbaglio questa era la tua migliore amica!  >>

<<   ANDREA!  >> Raquen cercò di avvicinarsi,ma Sheila la fermò 

<<  Se fai un altro passo le spezzo il collo!  >> Raquen la inchiodò 

<<  Lasciala andare!  >>

<<  Non ci penso neanche,tu pensi di poterci trattare come vuoi,ma noi non siamo tuoi schiavi, siamo più vecchi di te,e tu,una stupida novellina pensi di venire a comandarci!  >> Ian la guardava agitato,temeva per al sua vita. Questa volta Sheila era stata troppo avventata, sapeva di cosa Raquen era capace

 <<  Sheila per favore,non fare sciocchezze, lasciala!  >> Laurent sembrava furioso <<  Cosa vuoi dimostrare stupida?Te lo avevo detto che sarebbe diventata lei il leader!  >>

<<  Non rompere, tu hai perso la testa per una lurida umana e ora lei viene qui a comandarci!Ma a me non sta bene! >> Raquen tremava di rabbia 

<<  Ti ho detto di lasciarla andare….adesso!  >> Andrea piangeva e non sapeva dove si trovava,era confusa. Poi riconobbe l’amica <<  Raquen?Sei tu?  >> la voltura non rispose,strinse forte i pugni e urlò 

<<  ADESSO!  >> Sheila fu sbattuta con violenza contro il muro tanto che lo sfondò. Raquen la immobilizzò e si avvicinò minacciosa con una sfera di fuoco <<  TI AVEVO DETTO DI LASCIARLA 

ANDARE!  >> le ringhiò contro con i canini ancora macchiati di sangue e gli occhi spalancati <<  IO TI AMMAZZO  >> stava per lanciarle contro la sfera ma Ian la fermò <<  Ti prego Raquen…non lo fare!  >>

<<  VUOI ACCOMPAGNARLA IAN?  >> 

<<  No,lei ha sbagliato,ma nessuno toccherà la ragazza,te lo giuro,ci penserò io!Ma ti prego,non le fare del male!  >> Sheila lo fissava stupita. <<  NON ROMPERE!  >> Jane intervenne <<  Raquen ti prego,Sheila ha solo perso il controllo,non ha mai sopportato di avere un capo,ma da oggi in poi si comporterà bene!Vero?  >> la vampira dai capelli rossi annuì sofferente. Ian era agitato e dovette fare ricorso a tutto il suo autocontrollo per non scoppiare <<  Per favore,io la amo!  >> concluse. Raquen stette per un po’ a pensare,poi fece sparire la sfera e ritirò i canini calmandosi. <<  D’accordo,per questa volta vada così,ma la 

prossima…  >> Ian afferrò la sua compagna <<  Non ci sarà una prossima volta te lo garantisco!  >> Raquen annuì. Poi Laurent le chiese <<  E la ragazza?La portiamo a casa?  >> 

<<  No,ci penso io!  >>

<<  Forse è meglio di no!  >>

<<  HO DETTO…che ci penso io!  >> intimò. Laurent annuì 

<<  D’accordo d’accordo!  >>. Raquen prese l’amica per il braccio,Andrea piangeva ancora. << Raquen?  >> domandò <<  Si, sono io!Sta calma,va tutto bene,nessuno ti farà del male!  >>. La sollevò e sparì.

 

Ricondusse l’amica a casa sua e la fece calmare usando i suoi poteri. Andrea si ricordava poco a causa dello shock,e per fortuna non si ricordava niente che potesse collegare ai vampiri. Quando Raquen se ne stava per andare la fermò <<  Aspetta…per favore!  >> Raquen si voltò, stranamente le sue occhiaie erano più evidenti,ma non aveva sete. Guardò l’amica <<  Che fine hai fatto?Chi erano quelli?  >> 

<<  Amici con cui sto adesso!  >>

<<  Non sei venuta…al funerale di tua madre,e da quel giorno nessuno ti ha vista!La polizia ti sta cercando lo sai?  >>

<<  Puoi dire loro di interrompere le ricerche,sto bene!  >>

<<  Raquen…cosa ti succede?Sei diversa!  >> 

<<  Niente!Però Andrea,grazie di tutto ciò che hai fatto per me,ma dobbiamo dirci addio! Ricorda le mie parole,non avvicinarti mai ne a me ne a quei ragazzi che hai visto con me! E’ pericoloso!Se riesci a convincere i tuoi genitori, andate via da questa città, e il più presto possibile!  >> Andrea la guardava perplessa <<  Perché?  >>

<<  Non posso dirtelo,ma fai come ti ho detto!Addio Andrea!  >> fuggì dalla finestra. Andrea si affacciò per fermarla,ma non vide nessuno. Raquen la lasciò così,sapeva che non l’avrebbe più rivista,non aveva nostalgia di nulla che appartenesse alla sua vita passata,ma quell’addio fu più doloroso del previsto. E per la prima volta sentì una fitta dentro di se e per un attimo riaffiorarono nella sua mente dei ricordi di due dolci volti, quelli delle persone che l’avevano voluta bene, i suoi genitori…

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


 

Capitolo 6

 

Pioveva a catinelle. Raquen se ne stava immobile a fissare fuori dalla piccola finestrella che dava sulla piazza,in realtà il suo sguardo era perso nel vuoto. Un lampo squarciò il cielo, erano le prime piogge d’inverno,le più forti probabilmente. Da quando aveva incontrato Andrea il suo umore era peggiorato notevolmente, non voleva nemmeno Laurent accanto a se. Gli altri volturi se ne stavano con le rispettive compagne,ognuno con i proprio pensieri. Anche loro percepivano la tensione del loro leader, soprattutto i gemelli,e questo li disturbava. Sheila invece continuava a dare occhiate furtive a Raquen e poi a Laurent, quasi volesse comunicargli qualcosa,ma il vampiro sembrava ignorarla. Fissava Raquen con un espressione misteriosa. Nel silenzio echeggiavano solo i rumori dei lampi e dei tuoni. Ad un tratto Laurent si alzò e affiancò la sua compagna. <<  Raquen…  >> il suo tono di voce era tranquillo. <<  Che c’è?  >>

<<  Vorrei farti una domanda!  >>

<<  Dimmi!  >>

<<  Perché non mi hai ucciso quando sei diventata una Voltura?  >> Raquen sorrise,

<<  Di la verità,questa domanda ti ronzava da tempo nella testa!  >>

<<  E’ vero!Ma rispondi!  >> Sheila si incuriosì e aguzzò l’udito <<  E perché avrei dovuto?  >> <<  Andiamo…tutti qui dentro sappiamo che se volessi potresti ucciderci tutti con facilità!Perchè non mi hai ucciso dopo tutto quello che ti ho fatto,ho ucciso i tuoi genitori e ti ho trasformata!  >> Raquen scoppiò in una sonora risata <<  Si avrei potuto farlo,ma essere una voltura così potente mi piace!In un certo senso ti sono debitrice!E poi ho potuto vendicarmi di quegli idioti!  >> Laurent sorrise <<  Ma perché non hai ucciso anche la tua amichetta?  >> Raquen lo inquadrò,la sua espressione era cambiata,la guardava di sottecchi con uno sguardo di insinuazione <<  Stai attento, guarda che posso ancora ucciderti! Quella ragazza non si tocca!Guai a voi se le torcete un capello,e mi riferisco anche a te, Laurent!  >> accentuò il suo nome con tono di minaccia. Laurent non si scompose,si limitò a sorridere tranquillamente come se non avesse il minimo timore di lei. Gli altri vampiri osservavano la scena in silenzio. Raquen si alzò, si avviò verso l’uscita senza dire niente, Laurent chiese <<  Dove vai?  >>

<<  Sono stufa di rimanere chiusa qui dentro,vado a fare due passi, da sola!  >> lo disse in modo talmente convincente che nessuno provò a ribattere. Quando percepirono che non era più nei paraggi tirarono un sospiro di sollievo. Sheila non perse tempo <<  Si può sapere che ti è saltato in mente?Vuoi farti ammazzare per forza?  >>

<<  Non l’avrebbe fatto!  >> ma Jane non fu d’accordo <<  In questo periodo è più nervosa del solito,secondo me non avremmo dovuto permetterle di lasciare in vita quell’umana!  >> Laurent non si scompose. Ian intervenne

<<  Come fai a rimanere così impassibile Laurent?  >>

<<  Non mi preoccupo del futuro!  >> Felix scosse il capo <<  Hai notato anche tu che è diventata più silenziosa e irrequieta,e se la sua anima umana si stesse risvegliando?  >> Laurent mostrò finalmente interesse <<  La sua anima umana?Tsk… noi non abbiamo un anima umana!  >> Victoria lo guardò <<  Forse per noi che siamo vampiri da tanto tempo,ma per lei potrebbe essere diverso!Ci sono stati molti casi in cui i vampiri sono passati dalla parte dei

buoni!  >> Laurent disse <<  Non è il suo caso,è troppo potente per abbandonare tutto!  >> gli altri non insistettero oltre,anche se non erano molto convinti.

 

Raquen vagò per ore nella città,ormai era completamente fradicia,ma non si sarebbe certo presa un raffreddore. Arrivò nella radura dell’ultima battaglia. Sapeva che quello era territorio dei licantropi,ma non le importava, era stata spinta come da una forza misteriosa più forte di lei. La forte pioggia non riusciva a coprire l’odore lasciato dai lupi,e in alcuni punti si potevano scorgere ancora i segni della battaglia. Rimase a fissare il cielo con gli occhi persi nel vuoto,e nemmeno lei seppe per quanto tempo rimase in quella posizione. Ad un tratto sentì un odore forte e conosciuto. Si girò,davanti a lei c’era un ragazzo. I capelli un po’ lunghi e castani erano completamente bagnati dalla pioggia,indossava una maglietta a maniche lunghe molto leggera che aderiva perfettamente al suo corpo lasciando intravedere gli addominali scolpiti. Il suo sguardo era tutt’altro che amichevole. Raquen lo osservò per un po’ in silenzio,percependo il forte odore di lupo che emanava. Poi lo riconobbe, era il ragazzo che le aveva salvato la vita. Lui mostrò i denti

<<  Tsk, niente scorta?  >> Raquen sorrise

<<  Chi l’avrebbe mai detto,sei un lurido

lupo! >>

<<  Ti ho riconosciuta anche io,Raquen!  >> accentuò il suo nome con tono di disprezzo

<<  Devo considerarmi onorata,ricordi ancora il mo nome, Gabriel!  >> lui fece un cenno di inchino con la testa <<  Anche tu ricordi il mio a quanto pare!  >>

<<  Se è per quello ricordo anche il tuo odore, maledetto bastardo!  >> Gabriel ghignò

<<  Peccato che non sia bastato,sei ancora

viva!  >> disse alludendo al morso che le aveva dato. Raquen fece un’espressione di disprezzo

<<  Piantala,credevi davvero di farmi fuori con così poco?Ammetto che ci ho messo un po’ a riprendermi,ma la prossima volta non sarai così fortunato!  >>

<<  Ti va di scommettere?  >>

<<  E a cosa servirebbe?!Vincerei io

ovviamente!  >>

<<  Voi maledetti succiasangue siete tutti così pieni di voi!Ma quando siete in gruppo vi sentite forti,vediamo come te la cavi da sola!  >> i suoi denti divennero delle zanne affiliate e la sua pelle lasciò spazio ad un folto pelo bianco. Il lupo si scagliò contro la voltura,che tirò fuori i canini,il lupo fu immobilizzato all’istante.

<<  Credevi di potermi attaccare così facilmente, lurido botolo ringhioso!  >> il lupo si agitava ma non riusciva a liberarsi dalla morsa. La voltura ghignava compiaciuta,poi scaraventò il lupo contro un albero,che si spezzò. Ringhiò per il dolore.

<<  Allora?Come me la cavo?  >> rise. Lui le ringhiò contro ancora più violentemente,ma non riuscì ad alzarsi. La vampira gli lanciò contro una sfera di fuoco che lo sfiorò. Il lupo cercò di sollevarsi sulle due zampe,lei lo lasciò fare. Quando il lupo si alzò ricominciò a ringhiare mostrando le zanne bianche e affilate. Raquen sorrise dicendo <<  Sta un po’ a cuccia cagnolino!  >> il lupo si schiantò a pancia in giù ed emanò un verso strozzato,probabilmente si era lussato due o tre costole. Lei fece un leggero movimento della mano,Gabriel si sentì morire, il suo braccio era completamente ricoperto di sangue,probabilmente rotto. Raquen si divertiva a ridere compiaciuta del suo lavoro,lo lasciò alzare di nuovo,ma quando stava per attaccarlo ancora fu bloccata da qualcosa. Gli occhi del lupo avevano un’espressione diversa,ritornò umano. I suoi vestiti erano ridotti a brandelli e la pioggia batteva lavando il sangue che scorreva dal suo braccio. Ma i suoi occhi color ghiaccio avevano smesso di fissarla con rabbia, sembrava uno sguardo di compassione. Questo la fece infuriare, <<  Cosa diavolo hai da guardarmi in quel modo?  >> ringhiò.

Gabriel sorrise <<  Pensavo che non dovevi essere così sadica prima!>> Raquen non rispose <<  Cos’è che vi spinge ad essere così crudeli?A rovinare la vita agli altri,l’hanno rovinata anche a te!  >>

<<  Sta zitto!Tu non sai niente di noi,tanto meno di me! La mia vita non è stata affatto rovinata,ma migliorata,io sono rinata,è la cosa più bella è che la mia è stata una scelta!  >> Gabriel spalancò gli occhi <<  Cosa?  >> balbettò sbiancando

 <<  Si,il mio attuale compagno allora non è stato tanto benevolo con me, ma ora lo ringrazio,grazie a lui sono diventata così potente!  >>

<<  Perché?Perchè lo hai fatto?  >> Raquen notò che il ragazzo si era innervosito,ma non ringhiava,sembrava impietosito,e questo la faceva arrabbiare ancora di più.

<<  Smettila di guardarmi con quell’aria affranta!  >> intimò. Lui sorrise <<  Sei una stupida!Avevi la libertà e hai scelto di diventare un mostro!Ma quello che non capisco è quale sofferenza tale ti ha spinta ad accettare questa condizione!  >>

<<  Non sono affari tuoi!E ora facciamola finita!  >> mentre stava per lanciargli contro una sfera di fuoco il ragazzo continuò

<<  Puoi anche uccidermi,ma non troverai mai la felicità,perché tu non vivi più!  >> la vampira si bloccò, come se quelle parole fossero state un coltello affilato che l’aveva trapassata.

<<  Ricordi il giorno in cui ci siamo incontrati?Tu mi hai sorriso,avevi un bel sorriso,ora non sorridi più!  >> queste parole furono anche più incisive delle prime,il lupo si inginocchiò privo di forze. Lei rimase immobile come in trans,a fissare il vuoto. Ad un tratto sentì una presenza dietro di se,era Laurent, la guardava con severità.

<<  Uccidilo Raquen, lui è il capo di quei bastardi,se lo fai fuori avremmo un grosso vantaggio!  >> ad un tratto la voltura si rese conto di non volerlo affatto uccidere, voleva che lui vivesse,e questo suo desiderio stava diventando sempre più forte, non capiva perché ma sapeva che era così. Ora guardava Laurent non più come il proprio compagno,ma come un avversario ostile. Si trovava di fronte ad una scelta,e per la prima volta non sapeva cosa fare. Laurent le ripeté <<  E’ stato lui a ferirti,  cosa stai aspettando…uccidilo!  >> ma Raquen ritirò i canini in segno di resa. Le occhiaie di Laurent si fecero più marcate, <<  Allora è vero, stai diventando come loro!Una stupida che prova compassione!  >> Raquen lo guardò torva

<<  Non è affatto così!Lui mi ha salvato la vita, senza di lui non sarei mai potuta diventare ciò che sono oggi,perciò gli devo un favore!  >>

<<  Ma che diavolo dici?Lui è un licantropo, e loro sono nostri nemici,vanno eliminati!  >> Raquen iniziò a spazientirsi <<  Ho detto che ora non voglio farlo!  >>

<<  Benissimo allora lo farò io!  >> Laurent si gettò con forza su Gabriel,Raquen non si aspettava questa mossa,non credeva che le avrebbe disobbedito, non ebbe tempo di pensare ad usare i suoi poteri,voleva solo che lui vivesse. Si scagliò più velocemente del vampiro di fronte al lupo,mostrando i canini al proprio compagno. <<  Togliti di mezzo!  >>

<<  Laurent impara a stare al tuo posto!  >> e scagliò il vampiro lontano,che però atterrò su quattro mani. La ragazza si rivolse al lupo

<<  Va via!  >> Gabriel era confuso <<  Perché mi stai salvando la vita?  >> Raquen ghignò

<<  Portatelo via!  >> sussurrò, dagli alberi uscì un altro lupo,il suo pelo era castano a sfumature bionde,era Alex. Gabriel si era accorto della sua presenza era arrivato quando Raquen aveva difeso l’amico e aveva preferito rimanere nascosto. Ora era uscito alla scoperto e aiutò Gabriel ad alzarsi,i due sparirono tra gli alberi. Laurent intanto si era alzato e fissava con rabbia Raquen <<  Sei impazzita?Perchè lo hai fatto?  >>

<<  Te l’ho già detto e non mi piace ripetere le cose due volte!  >>

<<  Ma era un licantropo!  >>

<<  E allora? Possiamo batterli quando vogliamo!  >> Laurent la guardava ringhiando <<  Piantala,di cosa hai paura?Che mi metta contro di te?Mi temi Laurent?!Oppure gli altri ti hanno messo in testa un mucchio di stupidaggini?Magari è stata proprio la tua adorata Sheila!  >> al nome della vampira e al tono con cui lo aveva pronunciato Laurent si innervosì <<  Andiamo…pensi davvero che non me ne fossi accorta?!Non credo che a Ian farebbe piacere saperlo!Mi hai trasformata solo perché percepivi una forza superiore in me,ma non avevi idea che sarei arrivata a questo punto!La cosa ti è un po’ sfuggita di mano!  >>  Laurent ringhiò <<  Sei una traditrice!Io sono il tuo

creatore…  >>

<<  E se non la pianti sarò anche l’ultima che trasformerai!  >> Laurent soffocò un ringhio, non ebbe il coraggio di ribattere precedette la ragazza e se ne andò. Raquen si voltò verso gli alberi, sentiva che sarebbe tornata,ma non come avversaria… 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


 

Capitolo 7

 

Il comportamento di Raquen cambiò molto in quei giorni,si allontanò sempre di più da Laurent, e ormai il tempo che passavano insieme era pochissimo. Gli altri volturi se ne erano accorti ma nessuno aveva avuto il coraggio di parlarle, troppo pericoloso, pensavano. L’inverno era al suo fulcro,e da giorni non smetteva di piovere. Quel giorno Raquen se ne stava seduta sulla grande sedia stile antico,come faceva sempre, fuori pioveva e lei fissava il vuoto immersa nei suoi pensieri. Poi decise di fare due passi e uscì, seguita dallo sguardo contrariato di Laurent…

 

Gabriel era stato ferito di nuovo,e tutti i combattimenti a cui si era sottoposto avevano indebolito il suo fisico,questo fece in modo che le ferite tardassero a rimarginarsi. Il suo braccio era spezzato,e non tornava a casa da tre giorni ormai,ovviamente nessuno,apparte Ginevra, si preoccupava di cercarlo. Anche quel giorno, Ginevra andò a trovarlo. Gabriel era sdraiato sul letto e la piccola porta di legno si aprì,la ragazza dai capelli castani fece il suo ingresso, leggermente bagnata dalla pioggia. 

<<  Ciao fratellino,come stai oggi?  >> 

<<  Ciao,sto bene!  >> 

<<  Eh si vede…hai una faccia!  >> Ginevra si sedette sul letto 

<<  Che ti prende?Stai ancora pensando a quella vampira?  >> 

<<  Non ho mai smesso di pensarci!  >> 

<<  Gabriel…tanto è inutile,non potrai più salvarla ormai!  >> 

<<  Lo so,ma lei mi ha salvato la vita,perché lo avrebbe fatto se in lei non ci fosse anche un barlume di bontà!  >> 

<<  Secondo me è un caso!E’ spietata,esattamente come gli altri!  >> 

<<  Non ci credo,non può esserlo…La ragazza che ho conosciuto io non lo era!  >> 

<<  Ma quella non è la ragazza che hai conosciuto tu,è un demonio!Se come ti ha detto si è fatta trasformare, allora vuol dire che anche prima non era così buona come credevi!  >> 

<<  Tu puoi dire quello che vuoi,ma io non ci credo,e andrò a fondo di questa faccenda!  >> 

<<  Gabriel, ti sei fatto quasi uccidere,piantala e levatela dalla testa,e poi mi spieghi perché ci tieni tanto a lei?  >> il ragazzo esitò a rispondere 

<<  Forse perché penso che non sia troppo tardi per tornare indietro,non potrò farla tornare normale,ma vorrei almeno provare a farla 

ragionare!  >> 

<<  Sei sicuro che è solo per questo?  >> 

<<  Per cos’altro dovrebbe essere?!Ora scusa,ma devo fare due passi,qui dentro sto impazzendo!  >> il ragazzo uscì pensieroso. Ginevra lo seguì con lo sguardo,preoccupata,forse non si trattava solo di quello…

 

Raquen camminò per molto tempo,ad un tratto arrivò nei pressi del cimitero della zona. Gli alberi intorno erano carichi di foglie secche e formavano uno scenario piuttosto inquietante. Raquen fissò per un po’ l’entrata,poi spinta da qualcosa di più forte di lei,entrò. Scorrendo tra i viali leggeva i nomi dei defunti scritti sulle lapidi e non potè fare a meno di notare quanto ciò fosse stupido. Mentre continuava a scorrere le lapidi il suo sguardo di bloccò su due. Erano vicine e entrambe bianche. Dalle fotografie vide che si trattava di un uomo e di una donna,entrambi erano raffigurati sorridenti. Poi lesse i loro nomi “i coniugi Stefano e Sara Ferrari”, fu colta da un improvviso senso di vuoto. Davanti ai suoi occhi scorsero alcune immagini,ricordi lontani,di un passato che non esisteva più ormai. Rimase a fissare quelle due lapidi,fredde e vuote come lei ora,non vi erano fiori. Mentre era immersa nei suoi pensieri si accorse del forte odore che percepì e si girò. Gabriel la osservava a qualche metro di distanza da lei. I due si squadrarono con sguardo ostile,ma stranamente nessuno ringhiò all’altro. Gabriel ghignò <<  Cos’è,adesso non vi bastano più i vivi?!  >> lei rise <<  Pensi davvero che possa cibarmi di certa roba?Io voglio carne fresca, non confondermi con qualcun altro!  >> 
<<  Noi non mangiamo esseri umani!Cosa ci fai qui?  >> 

<<  Non sono affari tuoi!  >> la vampira non sembrava interessata ad attaccar briga,il suo sguardo era fisso su quelle lapidi e questo fece incuriosire Gabriel <<  Come mai non provi ad uccidermi?Sembravi molto decisa l’ultima volta!  >> disse indicando la fascia che portava al braccio. Lei distolse finalmente lo sguardo <<  E lo ero…ma ora non ho voglia di combattere, tanto posso ucciderti in qualunque momento!  >> 

<<  Non è così semplice levarmi di mezzo!  >> lei fece uno dei suoi soliti ghigni <<  Mi piacciono gli avversari tenaci,anche se si tratta di 

lupastri!  >> lui sorrise <<  Ma ti piacciono anche i cimiteri a quanto vedo!  >> 

<<  Sono dei posti tranquilli, ma potrei dire la stessa cosa di te!  >> 

<<  Io sono venuto qui perché attirato da uno sgradevole odore!  >> lei lo inchiodò <<  Altrettanto!  >> 

<<  Niente scorta oggi?Attenta,in giro ci sono tanti brutti tipi!  >> 

<<  Come te ad esempio?!  >> 

<<  Non mi piace infastidire le giovani ragazze comuni, io preferisco le 

vampire!  >> lei sorrise malignamente. Poi lui divenne serio <<  Perché mi hai salvato la vita?  >> Raquen fu presa alla sprovvista da questa domanda,ma si ricompose immediatamente <<  Perché tu l’hai salvata a me!  >> 

<<  Te lo ricordi!  >> 

<<  Sarò anche una vampira ma rispetto i debiti d’onore!  >> 

<<  Onore! Non credo che si possa parlare di onore,non per una che ha accettato la sua condizione!  >> 

<<  Che vuoi dire?  >> 

<<  Me lo hai detto tu che ti sei fatta trasformare no?!  >> 

<<  E con questo? La vita era la mia!  >> 

<<  Appunto,era!Come si può accettare una simile condizione?  >> 

<<  E tu che avresti fatto sentiamo,sola al mondo,dopo aver perso in un solo giorno tuo padre e aver visto tua madre in un lago di sangue!  >> Raquen era tornata a fissare le tombe. Gabriel si maledicette per aver parlato <<  Scusa!  >> 

<<  Perché mi chiedi scusa?Te l’ho già detto a me non importa più 

niente!  >> 

<<  Erano loro i tuoi genitori?  >> indicò le due lapidi <<  Si!Non ero mai venuta qui da quando li hanno uccisi!  >> 

<<  Uccisi?  >> 

<<  Già!E’ stato il mio attuale compagno!  >> Gabriel sgranò gli occhi 

<<  Quello che ti ha trasformata?  >> lei annuì. Dal suo petto uscì un ringhio soffocato,impercettibile per orecchie umane,ma non per lei. 

<<  Ti stupisce che io ci stia insieme?  >> 

<<  Direi che è tipico di voi esseri!  >> 

<<  Tu che avresti fatto?  >> 

<<  Lo avrei fatto  a pezzi dopo la mia trasformazione!  >> Raquen scoppiò in una sonora risata <<  Tipico di voi lupastri!  >> ritornò subito seria. <<  Non ti manca quella vita?  >> chiese lui in tono sommesso 

<<  No,per niente,era una vita da schifo,le persone facevano schifo…  >> Gabriel lesse una nota di malinconia mista a rabbia nella sua voce. 

<<  A me invece manca!  >> lei lo guardò con fare interrogativo 

<<  Pensi che sia nato così?  >> 

<<  No,ma pensavo ti andasse bene, certo non sei forte come me,ma sei ugualmente un essere leggendario!  >> 

<< Me ne frego di essere un “essere leggendario”…  >> accentuò l’ultima frase con tono di disprezzo. Poi nessuno dei due parlò per un po’, finchè Raquen non si mise a fissare il braccio di lui <<  Pensavo guariste presto,o siete mancanti anche in questo?  >> 

<<  Tsk…noi non manchiamo di niente,sei tu che ci sei andata pesante sta volta!  >> 

<<  Ti ho solo reso il favore!  >> disse indicando il collo. 

<<  Devo ammettere che hai un bel mordente però!  >> rise. 

<<  Ti ringrazio per la chiacchierata ma devo andare ora!  >> assentì lei con tono ironico <<  Già,torna dal tuo adorato compagno, sono sicuro che ti accoglierà a braccia aperte!  >> nella sua voce c’era una vena di gelosia appena percettibile. Raquen non rispose,si voltò, scomparendo nella notte…

 

Laurent continuava a girare intorno alla stanza stranamente irrequieto, gli altri vampiri lo osservavano in silenzio,poi la porta di ferro si aprì. Raquen fece il suo ingresso tranquilla. Non appena la vide il vampiro dai capelli ramati si fermò seguendola con lo sguardo <<  Dove sei stata?  >> <<  Affari miei!  >> Laurent le si avvicinò,ma ad un tratto si allontanò ringhiando <<  Hai addosso l’odore di uno di quei bastardi!  >> 

<<  Si,l’ho incontrato,e allora?  >> 

<< Allora?Lo hai ucciso vero?  >> 

<<  No non l’ho fatto!  >> Laurent ringhiò un'altra volta <<  Che diavolo di prende?Tu e lui siete nemici!  >> quel “lui” fu accentuato,come se sapesse di chi si trattava <<  E allora?Non posso decidere io se ammazzarlo o no?!  >> 

<<  No che non puoi decidere!Ricorda chi siamo!  >> 

<<  Sei tu quello che se lo sta dimenticando Laurent!Non ti conviene più provocarmi!  >> 

<<  Ti consiglio di abbassare le penne Raquen,la mia pazienza ha un limite,non scordarti che se non fosse stato per me,non saresti ciò che 

sei!  >> 

<<  Non potrei mai dimenticarlo,perché non c’è giorno che tu non me lo ripeta!  >> ora fu Raquen a ringhiare. 

<<  E a quanto pare faccio bene!  >> vedendo che la situazione stava precipitando intervenne Jane <<  Calmatevi per favore,tutti e due!Non c’è bisogno di scaldarsi tanto,Laurent,noi siamo sempre più forti possiamo batterli quando vogliamo,Raquen ha solo deciso di divertirsi un po’ con loro,tutto qui!  >> Laurent annuì e si appartò dal resto del gruppo. Victoria cambiò discorso <<  Raquen noi andiamo a caccia tu sei dei nostri?  >> 

<<  Si!  >> la vampira uscì con Ivan e Victoria seguiti da Felix e Jane. Ian guardò la sua compagna,ma stranamente non le chiese di affiancarlo e uscì seguendo gli altri…

 

La notte era fredda e probabilmente avrebbe preso a nevicare, Gabriel lo poteva intuire dall’odore. Ginevra e gli altri erano usciti per un giro d’ispezione,ma non fidandosi del fratello Gin aveva lasciato Alex a sorvegliarlo. 

<<  Mia sorella pensa che abbia bisogno di una balia?  >> 

<<  Perché non è così forse?  >> Gabriel lo guardò di sottecchi 

<<  C’è ne siamo accorti tutti, porti il suo odore addosso!  >> Gabriel sorrise <<  Perché non avete detto niente?  >> 

<<  Perché ti rispettiamo,sei il nostro leader e crediamo in ciò che fai!  >> <<  Ma?Perchè c’è un “ma” vero?  >> 

<<  Sei sicuro di quello che sai facendo?  >> 

<<  Forse è l’unica cosa di cui sono veramente sicuro in questo 

periodo!  >> 

<<  Spero si tratti solo di altruismo Gabriel! >> 

<<  Non dar retta a mia sorella Alex, guarda troppi film!  >> Alex sorrise <<  Si preoccupa tanto perché ti vuole bene!E poi tutti abbiamo notato che il tuo comportamento verso quella vampira è diverso, anche il suo d’altronde,ti ha salvato la vita!  >> 

<<  Già!Se tu l’avessi conosciuta da umana non parleresti così!  >> 

<<  Ma l’hai vista solo una volta!  >> 

<<  E’ bastata!Lei non vuole davvero essere crudele,me lo ha detto lei,i suoi genitori sono stati uccisi dal suo compagno,è stata costretta!  >> 

<<  Ma allora perché non si è vendicata?Perchè lasciarlo in vita?  >> 

<<  Non lo so!Lei ha alzato un muro impenetrabile,ma so che vorrebbe romperlo!Sta soffrendo,è che ha paura di mostrarlo agli altri,forse perchè da umana è già stata ferita altre volte!  >> 

<<  Questo non giustifica il fatto che se ne vada ad uccidere persone innocenti!  >> 

<<  Lo so benissimo!  >> Gabriel si alzò innervosito <<  Ma d’altronde nemmeno io sono tanto diverso da lei…sono un mostro anch’io…  >> Alex scosse la testa <<  E’ stato un incidente…non puoi dartene la 

colpa!  >> 

<<  E invece si,forse sotto sotto anche io volevo che accadesse,non volevo restare solo!  >> ghignò rassegnato, passandosi nervosamente la mano tra i capelli disse <<  Avrebbero dovuto uccidermi…  >>…

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


 

Capitolo 8

 

Era buio e faceva freddo,la ragazza continuava a correre terrorizzata…Quell’essere continuava a rincorrerla,perché non la lasciava in pace? Continuava a pensare che quello non fosse suo fratello. Alla fine la raggiunse,l’aveva in pugno, lei sentiva su di se le sue zanne e poi…

 

Ginevra si svegliò di soprassalto,era sudata e aveva il fiato corto, la piccola canottiera che indossava aveva aderito perfettamente al suo corpo. Scese dal letto e andò a farsi una doccia, poi scese in cucina aprì il frigorifero, tirò fuori una bottiglia d’acqua e iniziò a bere. Ad un tratto sentì due mani cingerle i fianchi dolcemente,rise <<  Ciao…  >> si voltò verso il suo compagno. Alex la fissava con un sorriso sghembo. <<  Non dovresti intrufolarti a quest’ora del mattino in casa delle persone!  >> <<   Lo so,ma tu non sei una persona

qualsiasi!  >> le prese il viso tra le mani baciandola. Ginevra si liberò dal bacio e iniziò a prepararsi la colazione <<  Fai colazione con me?  >>

<<  D’accordo!  >> Ginevra prese del caffè con i toast e la cioccolata. Poi si mise in braccio ad Alex <<  Com’è andato ieri il giro di perlustrazione?  >>

<<  Non ci sono stati problemi!  >> Gin iniziò a giocare con il ciuffo del suo ragazzo.

<<  E con Gabriel,com’è andata?  >> Alex fece una strana espressione <<   Bene, abbiamo chiacchierato del più e del meno!  >> Ginevra smise di giocare con il suo ciuffo e lo fissò

<<  Dimmi la verità,ti conosco troppo bene ormai!  >>

<<  Eh va bene…gli ho parlato di quella vampira,ma lui resta della sua opinione!  >> la ragazza si alzò <<  E’ più testardo di un

mulo!  >> fece uno sguardo allusivo ad Alex

<<  Ma tu cosa pensi?  >>

<<  Non lo so Gin,lo sai che io sono sempre stato dalla tua parte però secondo me Gabriel non ha tutti i torti!  >>

<<  Sei impazzito anche tu?Alex è una vampira, ricordi? Una lurida succhia sangue, amica di quella bastarda che mi ha regalato questa!  >> mostrò la cicatrice sotto l’occhio sinistro.

<<  Certo che me lo ricordo,ma lei ha anche salvato la vita di tuo fratello! >> lei annuì consapevole <<  Secondo te cosa vuol dire?  >> <<  Non lo so,ma se Gabriel avesse ragione?Se ci fosse davvero un modo per poter andare d’accordo con i volturi?Pensaci,sarebbe la fine di tutte queste battaglie!  >>

<<  Alex… sarebbe bello,ma sono loro che non sono disposti a scendere a compromessi!E poi stringere la mano a quella bastarda non mi va per niente!  >> il biondo sorrise

<<  Cosa c’è da ridere?  >>

<<  Stavo pensando che tu e tuo fratello siete proprio uguali,teste calde tutti e due!  >> Ginevra ricambiò il sorriso <<  Scemo! >> poi gli si sedette di nuovo in braccio abbracciandolo. Mentre i due si scambiavano bacini divertiti sentirono un colpo di tosse dietro di loro,Gabriel stava sulla soglia della cucina a braccia conserte,sul suo viso c’era stampata un espressione di scherno.

<<  Il figlio al prodigo è tornato a casa!  >> disse Ginevra, mentre si alzò e stampò sulla guancia del fratello un sonoro bacio. Gabriel guardò Alex <<  Non ti vergogni a fare irruzione in casa mia a quest’ora? Ti ricordo che stiamo parlando di mia sorella eh?!  >> Alex sorrise mentre Ginevra si lasciò abbracciare <<  E chi se lo scorda!  >>

<<  Gin che mi hai preparato per colazione?  >> disse rubando il toast di sua sorella

<<  Ehi quello non era per te!  >> cercò di rubarlo dalle mani del fratello ma Gabriel era troppo alto per lei. Mentre giocavano insieme prendendosi in giro a vicenda si sentì girare la chiave nella toppa. Entrò una donna, i suoi capelli erano biondi e li teneva sciolti fin sopra le spalle. L’espressione sul suo volto cambiò vedendo i tre ragazzi, Gabriel e Ginevra smisero di giocare e si irrigidirono,la donna disse con voce sommessa << Cos’è una riunione di

famiglia?  >> Gabriel rispose con lo sguardo basso <<  Stavamo solo facendo colazione!  >> <<  Allora fatela e uscite,ho molto da fare

oggi!  >>

 <<  Ginevra,cambiati e raggiungici!Alex, vieni con me!  >>

<<  D’accordo,arrivo tra poco!A dopo!  >> Ginevra baciò di sfuggita il suo fidanzato e corse al piano di sopra,mentre Gabriel e Alex uscirono. Il ragazzo non ebbe il coraggio di guardare sua madre negli occhi,troppo doloroso forse, o forse era solo paura…

 

Raquen girava per la città,guadando il continuo via vai della gente,che si preoccupava per niente. Mentre guardava le vetrine,assente,la sua attenzione cadde su un piccolo chiosco che vendeva fiori. Si avvicinò, la proprietaria era una signora di mezza età,aveva un viso dolce. La signora la guardò per un po’,poi le sorrise

<<  Salve signorina,è da tanto che non passa di qui!Quasi non la riconoscevo con quei

capelli!  >> dapprima Raquen rimase stupita,poi si ricordò che da umana passava spesso di lì,e la signora le regalava sempre un fiore. Ebbe un po’ di malinconia <<  Già!  >>

<<  Cosa posso fare per lei?  >>

<<  Mi da un mazzo di crisantemi bianchi?  >> <<  Certo!  >> prese un paio crisantemi e li arrotolò in una carta trasparente facendone una bella confezione.

<<  Ecco a lei!  >>

<<  Grazie!  >>

<<  Arrivederci,e mi saluti tanto sua madre!  >> Raquen si bloccò <<  Certo…lo farò!  >>…

 

Il cimitero era come sempre deserto,Raquen entrò scorrendo i viali e arrivò alle due lapidi. Posò a terra i fiori e tornò a fissare le due fotografie. Provò di nuovo quel senso di solitudine. Uscita dal cimitero camminò per un po’ e si sedette sui gradini della piazza,il marmo era gelido,come la sua pelle. Ripensò alle parole di Gabriel,forse lui aveva ragione,in realtà quelle persone le mancavano, e forse,anche quella vita. Quello strano ragazzo,che chissà per quale motivo era interessato a lei,era riuscito a sconvolgerla pronunciando due semplici  parole. Tutte le certezze che aveva appoggiato fin ora erano svanite in un colpo. Mille domande le invadevano la mente,voleva davvero continuare a stare con Laurent? Davvero gli era grata per quanto aveva fatto? Davvero amava quella vita? Non riusciva ancora a trovare una risposta,e anche se avesse detto no,non si poteva più tornare indietro ormai, forse era per questo che si era sempre riparata in un sogno,perché nel suo inconscio non accettava quella vita a cui era stata catapultata così dolorosamente. Voleva solo annegare in quella nuova realtà e lasciare che il suo passato svanisse,come un brutto sogno. Ma il passato ritornava sempre inevitabilmente a distruggerti, e non faceva eccezione nemmeno per i vampiri. La sua mete era confusa e sembrava offuscata, come avrebbe potuto trovare un perché alle sue domande? La risposta le venne inevitabile e immediata… C’era un solo modo,incontrarlo. Non sapeva perché ma ne sentiva il bisogno irrefrenabile,quasi come un istinto,voleva parlargli, forse perché solo lui poteva capire la sua sofferenza,ma doveva vederlo,scovarlo. Si alzò con un movimento sinuoso ma fulmineo, si guardò intorno fissando ogni punto della piazza e mettendolo a fuoco le immagini, poi si fermò in un punto ben preciso e scattò nella sua direzione come un predatore quando ha individuato la sua preda….

 

Gabriel,Alex e Ginevra erano usciti da casa. Ginevra non spiccicò parola,evidentemente rossa in volto. Gabriel osservò la sorella e disse

<<  Gin, non c’è alcun motivo di vergognarsi, Alex ormai conosce nostra madre!  >> la ragazza diede un occhiata al suo compagno che annuì,

<<  Si,ma avrebbe almeno potuto essere un po’ più ospitale, non le abbiamo mai fatto niente di male! >> dal petto di Gabriel scaturì un piccolo ringhio <<  Non è quello che abbiamo fatto ma quello che siamo che le fa paura!  >>,anche Ginevra emise un piccolo ringhio. Alex intrecciò la sua mano con quella della giovane,lei sorrise debolmente. Ma la sua espressione cambiò di botto,si girò pallida in volto,Alex e Gabriel puntarono la direzione in cui aveva guardato Ginevra,la ragazza emise un ringhio più forte e scattò in avanti,seguita dai due ragazzi.

Raquen stava procedendo decisa in quella direzione,quando si era resa conto di ciò che stava per fare…Era forse impazzita pensò? Aveva immediatamente deviato ma era troppo tardi. I tre ragazzi spuntarono dalla foschia davanti a lei. Ginevra ringhiò forte mostrandole i denti fiera. Gabriel e Alex le si misero davanti. Raquen li guardò tranquilla con un sorrisino sghembo verso Ginevra. La ragazza le ringhiò contro << Cosa sei venuta a fare qui?Io non ti voglio nel mio territorio!  >> Raquen mostrò a sua volta i denti,ma sempre sorridendo

<<  Non stavo facendo nulla di male cuccioletta,non scaldarti!  >>

<<  Va via!  >> intimò Ginevra. Gabriel rimase a fissare la vampira,poi disse

<<  Perché sei qui?  >> Raquen smise di fissare Gin e si concentrò su di lui,ma senza sorridere <<  Ero venuta… >> ebbe un attimo di esitazione <<  …a perlustrare la zona!  >> Ginevra ribadì <<  Questo territorio è nostro,non spetta a te perlustrarlo!  >>

<<  Qualunque cosa in questa città appartiene ai volturi!  >> Ginevra rise sprezzante

<<  Tsk…manie di protagonismo!Il territorio dei licantropi non vi appartiene!  >> Gabriel fece un passo verso la vampira,ma non era sulla difensiva <<  Mia sorella ha ragione, cosa vuoi davvero?  >> Raquen alzò una mano sorridendo <<  D’accordo d’accordo,vengo in pace!  >> Ginevra tremò <<  In pace?Voi non venite mai in pace!Vattene!  >> Gabriel fermò la sorella

<<  Controllati Gin,sentiamo cosa ha da

dire!  >> fece un cenno di parlare a Raquen

<<  Voglio parlare con te lupo,da sola!  >> disse indicando Alex e Ginevra.

<<  Va bene!  >> assentì Gabriel, ma la sorella ringhiò <<  Gabriel…  >>

<<  Tranquilla sorellina,è innocua!  >> disse ghignando. Raquen scosse la testa.

Alex aggiunse <<  Gabriel sii prudente!  >>

<<  Tranquilli,andate al rifugio,vi raggiungerò lì!  >> Ginevra mugolò qualcosa fra i denti,ma Alex la trascinò via. Quando Gabriel fu sicuro che si fossero allontanati si tranquillizzò

<<  E’ bello rivederti!  >> Raquen piegò leggermente il capo.

<<  Allora mi vuoi dire perché sei venuta qui?Il vero motivo!  >>

<<  Te l’ho già detto, stavo solo facendo un giro, e poi non sono affari tuoi!  >>

<<  Sei nel mio territorio e perciò sono affari miei!  >>

<<  Sei più testardo di un mulo!  >>

<<  Veramente sono un lupo!  >>

 <<  Imbecille!  >> Gabriel chinò il capo.

<<  Sto ancora aspettando una risposta!  >>

<< E io te l’ho già data!  >>

<<   Certo…farò finta di crederci!  >>

<<  Perché invece di occuparti di me non pensi alla tua sorellina?Era piuttosto agitata!  >>

<<  Lei sta benissimo tranquilla!E poi guarda che sei tu che mi hai cercato!  >> Raquen scosse la testa <<  Avete troppe manie di protagonismo voi altri!E poi si può sapere perché quella c’è l’ha tanto con noi?  >>

<<  Ha i suoi motivi!E poi potrei farti la stessa domanda!  >>

<<  Bè a parte il fetore che emanate,e tutti quei peli sudiciosi io non ho niente contro di voi!  >> ghignò. Gabriel sorrise <<  Anche voi non avete certo un bell’odore,puzzate di tomba!  >> ora fu lei a ridere. <<  Però devo ammettere che le ragazze sono carine!  >> Raquen alzò un sopracciglio <<  Devo interpretarlo come un complimento?  >>

 <<  Interpretalo come vuoi,ma era quello che intendevo!  >> in quel momento se potesse, Raquen sarebbe arrossita.

<<  Ti ringrazio…  >> lo bisbigliò talmente piano che orecchie umane non avrebbero potuto sentirlo,ma ovviamente lui si.

<<  Cos’è che vi spinge ad odiarci tanto?  >> Gabriel fece spallucce <<  La nostra è una guerra iniziata secoli fa,ma nessuno a mai pensato di interromperla,anche se mi piacerebbe!  >> Raquen sorrise angosciata <<  Ho sempre pensato che i Volturi dovessero proteggere il segreto,e perciò che agissero secondo precisi scopi,ma mi rendo conto che non è così…  >>

<<  Delusa?  >>

<< Abbastanza…credevo di essere diventata potente,ma allora perché mi sento così sola?  >> si mise una mano davanti alla bocca, come se non avesse dovuto dire quelle parole. Gabriel la guardò,i suoi occhi erano color ambra, ed erano gli occhi più belli che avesse mai visto, il suo cuore accelerò all’improvviso, ed ebbe il tremendo impulso di abbracciarla,dovette far forza su se stesso per non farlo. Sentì di nuovo quella rabbia crescergli dentro e il suo corpo ebbe un tremito,avrebbe solo voluto trasformarsi e andare a fare a pezzi quel bastardo di Laurent. Iniziò a sudare e strinse i pugni,dovette sedersi per cercare di mantenere il controllo. Raquen si accorse di questo repentino cambiamento e mostrò i denti. Gabriel intanto respirava a fondo per calmarsi <<  Sta tranquilla…non voglio trasformarmi!  >> disse con la voce un po’ atona. <<  Pensi forse che abbia paura?  >> lui sorrise <<  Però…perché ti sei innervosito?  >>

<<  E me lo chiedi?  >> Raquen fece un’espressione torva <<  Ti giuro che in questo momento vorrei solo ridurre a brandelli quel bastardo che ti ha ridotta così!  >> Raquen spalancò gli occhi.

<<   Non dire sciocchezze,perché dovresti interessarti a me?  >> Gabriel si irrigidì

<<  Non lo so,forse…mi piaceva il tuo

sorriso!  >>

<<  Ti…piaceva?  >>

<<  Ora non può piacermi,perché non sorridi mai davvero!  >> Raquen era sempre più confusa, perché lui aveva questo potere su di lei, perché desiderava mollare tutto e restare solo con lui. <<  Raquen…  >> la sua voce tremava

<<  …Smetti di uccidere!  >> la ragazza spalancò gli occhi <<  Non ti hanno insegnato che non possiamo vivere senza sangue?  >> cercò di sviare <<  Allora cibati di animali,ma ti imploro…non uccidere altre persone!  >> Raquen indietreggiò, quasi spaventata,ad un tratto sentiva il peso dei suoi poteri ed erano più pesanti di un macigno, si tenne il petto,era come se qualcuno la stesse squarciando,e le faceva male. Il veleno le ribollì in gola più caldo che mai. Prima che potesse riprendersi però sentì un odore,sbiancò e guardò davanti a lei. Gabriel se ne accorse <<  Cos’hai?  >> ma prima che giungesse la risposta percepì un forte odore di vampiri, il tremore ritornò e un ringhio usci dal suo petto. Raquen gli si parò davanti

<<  Aspetta,non puoi affrontarlo!  >> un altro ringhio, Raquen posò le sue mani gelate sul suo petto <<  Gabriel…ti ucciderebbe,lui sta cercando me!Se lo convinco vi lascerà in

pace!   >> ma Gabriel era accecato dalla rabbia e sentiva il controllo sfuggirgli di mano. Raquen posò le sue mani gelate sulle guance del ragazzo, sembrava andasse meglio <<  Per favore, sono troppo forti,raggiungi i tuoi compagni e digli di non intervenire per nessuna ragione!Io posso fermarlo,voi no!Ti prego Gabriel…  >> il ragazzo si calmò <<  Come farai?  >>

<<  Ho i miei assi nella manica ma ora vai,non c’è tempo, probabilmente anche i tuoi compagni lo hanno sentito e non so se sia venuto da solo o con il gruppo,se lo affrontano sarà una strage!Devi proteggere tua sorella!  >>

<<  D’accordo,ma sta attenta!  >> Raquen sorrise <<  Sono o non sono il capo dei

Volturi?  >> e sparì.

Gabriel allora prese a correre per avvertire i suoi compagni…

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


 

Capitolo 9

 

Raquen corse con tutta la forza che poteva per raggiungere Laurent prima dei licantropi. E arrivò in tempo,Laurent si era portato dietro tutto il gruppo,come aveva previsto. Quando il ragazzo la vide i suoi occhi divennero furenti di rabbia <<  Raquen…  >> ringhiò

<<  Laurent,che ci fai qui?  >> la vampira mantenne la sua calma apparente

<<  Potrei farti la stessa domanda! Dove diavolo eri finita?  >> la sua voce tremava di rabbia

<<  Non scaldarti tanto,sono andata a fare un giro,è forse proibito?  >>

<<  Piantala, hai l’odore di quel cane rognoso addosso!Sei stata con lui?Cos’è ora ti sei alleata con quei bastardi!  >>

<<  Stai dicendo un mucchio di sciocchezze!

Attento Laurent,ti stai facendo accecare dalla gelosia,e quello è un sentimento da esseri umani,e gli umani sono deboli!  >> ghignò sicura di se. <<  Non provare a prendermi in giro…  >>

<<  …E tu non provare a sfidarmi… lo sai bene cosa ti aspetta!  >> sta volta il suo sguardo era minaccioso e intimidatorio. Laurent sembrò calmarsi. Gli altri vampiri erano rimasti a debita distanza e fissavano Raquen con fare sospetto,questo ovviamente non sfuggì alla ragazza che però li ignorò.

<<   Ora torniamo a casa,questo è territorio dei licantropi,è normale avere il loro odore!  >> sottolineò allusiva. Laurent annuì semplicemente e la seguì insieme agli altri.

 

Gabriel aveva fatto una spasmodica corsa per raggiungere i suoi compagni,e li aveva trovati appena in tempo perché si fermassero per sferrare l’attacco. A Ginevra questo non era piaciuto, ma le era piaciuto meno il fatto che fosse stata proprio Raquen ad avvertirli del pericolo.

<<  Dannazione…  >> continuava ad imprecare. Gabriel la sgridò

<<  Piantala Gin,lo sai che non ti avrei mai permesso di combattere con quelle sanguisughe,ti avrebbero fatta fuori!  >> ringhiò al solo pensiero. Ginevra si girò con le mani sui fianchi <<  Pensi forse che io sia una pivella?  >> Selena affiancò l’amica <<  Nessuno lo pensa Gin, ma dobbiamo ammettere che sono più forti di noi!Hai visto anche tu di che poteri sono

dotati!  >> Ginevra sbuffò

<<  Certo…allora quando verranno a cacciarci a calci nel sedere dal nostro territorio c’è ne resteremo belle tranquilli sul divano a dire “ammazzateci tutti tanto siete più forti”!  >> Alex cercò di far calmare la sua ragazza,ma fu tutto inutile. Gabriel allora esplose in piedi ringhiando  << PIANTALA ORA!Cosa ti brucia Gin,che non hai potuto combattere o che sia stata lei a salvarti la pelle?  >> Ginevra rispose solo con un ringhio. Alice si alzò in piedi tra i due fratelli <<  Ok ragazzi ora basta! Litigare non serve a niente!  >>

<<  Sono d’accordo,l’importante è che non sia accaduto niente!  >> questa volta fu Fabio a parlare. Filippo prese Alice per mano e disse

<<  Visto che il pericolo è passato noi andiamo!Mi raccomando ragazzi,per qualunque problema ululate forte!  >> e uscirono mentre Alice salutò con la mano. Selena intanto disse sorridendo <<  Gin,io e Fabio andiamo a fare compere,perché tu e Alex non vi unite a noi?  >> Ginevra annuì e uscì da sola sbattendo la porta. Alex fece spallucce  in segno di scuse e la seguì, e così fecero anche Fabio e Selena che mise una mano sulla spalla di Gabriel <<  Tranquillo,le passerà!  >> e uscì anche lei. Gabriel si buttò sul letto afflitto…

 

Raquen aveva passato i giorni seguenti nel vecchio castello,non voleva che Laurent si insospettisse oltre,avrebbe potuto mettere in pericolo Gabriel, ed era l’ultima cosa che avrebbe voluto. Sheila la stava guardando da più di mezz’ora, e questo la stava facendo innervosire parecchio,ma cercò di ignorare anche lei. Finchè la vampira non si alzò e si avvicinò a Laurent <<  Io vado a caccia,chi viene con me?  >> Laurent si alzò <<  Vengo io,ho sete!  >> Sheila guardò il suo ragazzo <<   Ian vieni anche

tu?  >>  il suo sguardo sembrava supplicare,ma il vampiro diede una rapida occhiata a Laurent e poi disse gelido <<  Non ne ho voglia!  >> Sheila annuì stranamente consapevole e poi uscì. I quattro vampiri rimasti presero le loro compagne per mano e li seguirono in modo quasi furtivo. Raquen comprese che c’era qualcosa di strano,ma forse era per quanto accaduto pochi giorni prima. Quando Ian fu certo che i vampiri si fossero allontanati la affiancò <<  Ti conviene correre dai tuoi amici!  >> Raquen lo guardò torva

<<  Cosa vuoi dire?  >>

<<  Laurent ha intenzione di attaccare i licantropi stasera!  >> Raquen trasalì

<<  Cosa?  >>

<<  Dopo la caccia!Faranno una strage,vogliono amazzarli tutti sta volta!  >> Raquen spalancò gli occhi.

<<  Come faccio a sapere che non mi stai prendendo in giro,tu sei uno di loro!  >> lui sorrise amaramente <<  Lo ero, ho deciso di lasciare il gruppo,parto stasera!  >>

<<  Cosa significa?  >>

 <<  Pensavi davvero che non lo sapessi?  >> Raquen capì la sua allusione <<  L’ho sempre saputo in realtà,lei non è stata mai veramente mia,è sempre stata innamorata di lui e a quanto pare anche per lui è lo stesso! Avevo visto una piccola speranza nel fatto che Laurent fosse diventato il tuo compagno,ma il mio castello di sabbia è crollato!  >> nei suoi occhi c’era una profonda sofferenza <<  E ora perché hai deciso di aiutarmi?  >>

<<  Perché ho capito che provi qualcosa per quel licantropo,e immagino che deve interessarti molto se sei pronta a sfidarli tutti per lui!  >> Raquen annuì <<  Bene!Avevo giurato di mantenere il segreto,ma a questo punto…si meritano una bella sconfitta!  >>

<<  Non capisco una cosa, perché non l’hai uccisa?Avresti potuto vendicarti!  >>

<<  E credi che ci riuscirei?Nah… mio malgrado la amo troppo,l’ho persino difesa da te,e lei mi ha ripagato così…ironia della sorte eh?!  >>

<<  Se noi combatteremo…lei potrebbe…  >> <<  …Non mi importa…quello che le succederà da oggi in poi non sono più affari miei,ma non morirà per mano mia…>>

<<  Dove andrai?  >>

<<  Probabilmente in America a rifarmi una vita, qui sarebbe troppo doloroso!Addio

Raquen!  >> si voltò di spalle per andarsene e Raquen lo fermò <<  Ci rivedremo?  >>

<<  E chi lo sa,l’eternità è lunga!  >> alzò la mano per salutarla e così fece anche Raquen,Ian fece un balzo e se ne andò.

Raquen ora avrebbe dovuto correre, non sapeva l’ora precisa dell’attacco,ma sapeva che doveva impedirlo.

 

Corse con tutta la forza,con suo grande sollievo nella radura non c’era odore di vampiri, non ancora almeno. Attraversò gli alberi velocemente e finalmente scorse il rifugio. Non appena arrivò non ebbe bisogno di bussare, Gabriel era uscito fuori seguito dal gruppo al completo,Ginevra iniziò a ringhiare non appena la vide,Alex la affiancò,dietro di loro e affianco seguivano Fabio e Selena con Filippo e Alice, Gabriel era in testa,rilassato rispetto agli altri.

<<  Gabriel…  >>

<<   Raquen,che ci fai qui?  >>

<<  Laurent sta venendo qui per attaccarvi!  >> <<  Cosa?  >> Ginevra interruppe la risposta con un ringhio severo <<  Non le credere,è un trappola!  >>

<<  Non sto mentendo,non avrei motivo di venirvi ad avvertire altrimenti!  >> Ginevra mostrò i denti <<  Non ti credo!  >> Raquen guardò scongiurante Gabriel <<  Ti credo!  >> Ginevra ringhiò di nuovo <<  Gin calmati!Cosa proponi di fare Raquen?  >>

<<  Non so quando attaccheranno, ma hanno due in meno!  >> Ginevra disse <<  E chi sarebbero?  >>

<<  Uno è Ian,è stato lui ad avvertirmi,ha abbandonato il gruppo!E poi l’altra…sono

io!  >> Gabriel sfoderò uno dei suoi sorrisi,ma Ginevra ringhiò di nuovo <<  Io non combatterò mai al tuo fianco!  >>

<<  Non fare la stupida,vuoi farti

ammazzare?  >> la richiamò Gabriel,prima che Ginevra potesse ribadire,Alex la gettò a terra proteggendola con il suo corpo. Il rifugio prese fuoco in meno di un secondo. Dalla foschia spuntarono Laurent con il gruppo, i sette ragazzi divennero immediatamente sette lupi grandi e minacciosi che mostrarono i denti pronti a combattere. Raquen era vicino al grosso lupo bianco,non appena Laurent la vide ringhiò

<<  E così ti sei schierata dalla loro parte alla fine!Brava, morirai insieme a loro!  >>

<<  Non contarci!  >> Laurent fece un cenno con la mano  e tutti i vampiri e si sparpagliarono tra gli alberi. I licantropi si guardarono intorno annusando l’aria, ma Raquen si mise davanti ai lupi, aveva intuito il loro intento. Alzò le mani a mezz’aria come per fermare qualcosa,infatti Ivan stava cercando di bloccare i movimenti dei licantropi e Raquen lo impedì creando uno scudo su ogni licantropo. Gabriel mugugnò qualcosa come per ringraziarla. Poi si scatenò l’inferno, i volturi saltarono addosso ai lupi con i canini affilati pronti ad uccidere. Avevano un elemento in meno,ma il loro potere era grande, e i licantropi ebbero già qualche difficoltà ad affrontarli. Raquen dovette impiegare tutta la sua concentrazione per evitare che questi usassero i poteri sui lupi,e fu grazie a ciò che iniziarono a riprendere terreno. Per Jane e Felix contava solo la forza fisica,ma Sheila e gli altri erano temibili. Sheila stava combattendo con Ginevra,Laurent stava affrontando Gabriel,ed era dura per lei concentrarsi su tutti con il pensiero di quello che poteva succedere. Ma doveva riuscirci. Poi una distrazione, Raquen fu attaccata da Sheila,successe tutto così velocemente da farle perdere il controllo, si trovò la vampira addosso che fu subito ripresa da Alice che la scagliò via, ma a sua volta fu rinchiusa in una gabbia di fuoco creata dalla vampira stessa. Raquen si guardò intorno tra i ringhi confusi,poi vide Ginevra che venne fiondata contro un albero,che si spezzò. Laurent era in piedi davanti a lei,Raquen non pensò,lanciò una sfera di fuoco contro di lui, che si scansò con facilità. Laurent voleva ucciderla per colpire Gabriel ,ma Raquen le si mise davanti <<  Non provare a toccarla!  >> ringhiò Laurent ghignò

<<  Stai attenta,ti sei deconcentrata!  >> Raquen osservò lo scenario davanti a se,i lupi ricoperti di sangue, con i vampiri che stavano per trionfare. Laurent iniziò ad incalzare talmente tanto pedantemente che Raquen non ebbe il tempo di usare i suoi poteri,una minima distrazione e sarebbe morta,non che le importasse di lei,ma doveva proteggere Ginevra,se le fosse successo qualcosa Gabriel avrebbe sofferto troppo e poi solamente uccidendo Laurent avrebbe potuto fermare gli altri. Si difese con le unghia e con i denti come meglio poteva,era avvantaggiata dal fatto di conoscere le mosse di Laurent,ma la forza fisica del vampiro era di tre volte superiore. La morse alla spalla e le ruppe un braccio,Raquen scagliò una sfera di fuoco che lo colpì in pieno petto, quando l’ebbe allontanato era pronta ad ucciderlo,ma sentì un bruciore tremando alle spalle che le fece emettere un ringhio spaventoso,Sheila l’aveva attaccata alle spalle,e le aveva bruciato tutta la schiena, Raquen tentò di sollevarsi,ma si sentì priva di forze e cadde a terra. L’ululato di Gabriel sembrò un ruggito,si scagliò su Sheila, spezzandole la spina dorsale e riducendola a brandelli con la sola forza dei denti. Il loro numero era diminuito ancora e i poteri di Jane e Felix non funzionavano sui lupi,Laurent non poteva più difendersi e ormai sentiva l’ira di Gabriel che si sarebbe abbattuta su di lui,e non l’avrebbe risparmiato. Ringhiò e i volturi rimasti lo accerchiarono e corsero via. I lupi ripresero il loro aspetto normale,nessuno aveva più la forza di inseguirli. Ma avevano vinto di nuovo. Raquen bruciò il corpo di Sheila per evitare che si rigenerasse. Poi cadde a terra priva di forze. Gabriel chiese ad Alex <<  Come sta Gin?  >> ma la ragazza rispose per lui <<  Sto bene,e

lei?  >> Raquen era in braccio a Gabriel che gemeva per il dolore. <<  Dobbiamo potarla da qualche parte!  >> Alice disse

<<  E dove?Il rifugio è distrutto?  >>

<<  A casa nostra!  >> rispose Ginevra. Gabriel la guardò,e lei annuì…

 

Gabriel la posò delicatamente sul letto, la schiena le faceva male e lei ringhiò.

<<  Sta calma, guarirai presto!  >>

<<  Sono tutti salvi?  >>

<<  Feriti ma stiamo bene,meglio di te almeno! Ora resta tranquilla,guarirai presto!  >>

<<  Lo spero per te accidenti!  >>. Alex adagiò Ginevra sul letto e dopo essersi appurato che stesse bene andò nella camera di Gabriel

<<  Come sta?  >>

<<  Non lo so!  >> era molto preoccupato ma cercava di non darlo a vedere a Raquen

<<  Tranquillo,è una tipa tosta,ora le faccio una fasciatura!  >>. Quando ebbe terminato disse

<<  Io ho finito,vado ad occuparmi degli altri, ma tu cerca di riposare,sei stravolto!  >>

 <<  Come sta Gin?  >>

<<  Le ferite superficiali si stanno già rimarginando,ha un braccio e la spalla rotta,ma guarirà presto!  >>  Gabriel annuì,aveva le occhiaie marcate e non teneva più gli occhi aperti. Alex uscì zoppicando. Gabriel andò a dare prima una rapida occhiata ai ragazzi,erano feriti ma per fortuna niente che non potesse guarire,stavano riposando con le loro compagne. Poi ritornò da Raquen,sapeva che non poteva dormire,ma aveva gli occhi chiusi, probabilmente anche lei era troppo stanca. Lui si buttò sul letto,e in meno di due secondi stava già dormendo…   

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


 

Capitolo 10

 

Raquen aveva passato tutta la notte vicino a Gabriel,sentiva il respiro del ragazzo,ma non osò mai aprire gli occhi,forse per paura della sua reazione,ma soprattutto aveva sete,ma non poteva nemmeno alzarsi,la ferita bruciava ancora terribilmente. Sorrise di se stessa, non avrebbe mai pensato che una vampira potesse anche provare tanto dolore,e solo perché quella maledetta di Sheila l’aveva colta di sorpresa. Mostrò i denti. Aveva fatto la fine che si meritava. Una luce fioca entrò dalla finestra coperta dalla tenda,ormai era giorno. Poi sentì Gabriel muoversi,si girò verso di lui. I suoi occhi color ghiaccio la stavano fissando. Si voltò  dall’altra parte, Gabriel si alzò

<<  Ciao!Come va stamattina?  >>

<<  Non posso ancora alzarmi…  >> imprecò a bassa voce,ma Gabriel doveva averla sentita perché sorrise.

<<  Era una brutta ferita!  >>

 <<  Lo so,ma…  >> le sue labbra si incresparono in una smorfia. Il ragazzo aprì la tenda facendo entrare la luce e sbadigliando. Quando osservò la ragazza abbassò lo sguardo <<  Scusa…  >> Raquen annuì, anche lui aveva notato che i suoi occhi erano diventati più rossi. <<  Non posso farci niente!  >> Gabriel si irrigidì <<  Devi cacciare…un essere

umano!  >> non sembrava una domanda ma una esclamazione di ripugnanza. Raquen non rispose,non ci aveva mai pensato,era chiaro che lui non avrebbe mai approvato. Però poteva escogitare un altro modo <<  Gabriel…potresti insegnarmi a cacciare animali!  >> il licantropo si voltò stupito <<  Saresti disposta a farlo?  >> <<  Si…  >> si morse il labbro prima di dire qualcosa di cui si sarebbe pentita.

<<  Per me va bene!  >> Raquen sorrise. Poi si sentì bussare alla porta, la licantropa dai capelli castani fece il suo ingresso il ciuffo copriva perfettamente la cicatrice sul viso,e si era cambiata i vestiti. Indossava una minigonna scozzese e una maglia bianca. Aveva un insolito sorriso dolce sul viso,e le ferite sembravano guarite completamente.

<<  Scusate, ho sentito che eravate svegli e sono salita! Tutto bene?  >> chiese al fratello,lui annuì <<  Gli altri?  >>

<<  Sono tornati a casa stamattina presto, dovevano cambiarsi! Alex è uscito prima che mi svegliassi!Comunque si sono ripesi tutti!  >> Gabriel sembrò sollevato,teneva al suo gruppo, e poi erano tutti amici fin da piccoli. Ginevra si fermò sulla porta con gli occhi bassi

<<  Gabriel…potresti lasciarci un attimo

sole?  >> il ragazzo sembrò esitare,ma alla fine uscì guardando Ginevra con fare curioso. Lei sorrise semplicemente. Quando Gabriel uscì la ragazza si mise dov’era lui vicino alla finestra,osservò un po’ la vampira in silenzio poi disse <<  Ti fa male?  >> non sembrava arrabbiata,Raquen fece spallucce,o almeno cercò,perché le spuntò una buffa smorfia di dolore sul viso che fece ridacchiare Ginevra

<<  Scusa…  >> tornò perfettamente seria

<<  Raquen…  >> era la prima volta che la chiamava per nome <<  …Volevo scusarmi per il mio comportamento…sono stata una stupida a non fidarmi di te dopo che avevi anche salvato la vita a mio fratello!Ti ringrazio per quello che hai fatto…  >>

<<  Non ho fatto niente di speciale…  >> Ginevra scosse la testa <<  Non hai salvato solo me…ma anche lui…  >> Raquen non capì subito,ma quando vide Ginevra mettersi una mano sulla pancia spalancò gli occhi. Lei sorrise <<  L’ho scoperto ieri mattina,avevo intenzione di dirlo anche agli altri,ma con tutto quello che è successo non ho più potuto!E poi dovevo essere sicura che stesse bene dopo la battaglia!A quanto pare noi donne licantropo siamo molto

resistenti!  >> sorrise di nuovo. Raquen continuava a fissarle la pancia <<  Perché hai combattuto lo stesso?  >>

<<  Non mi hanno lasciato molta scelta,se fossi rimasta normale e mi avrebbero attaccata non l’avrei protetto…c’era un grande rischio,ma dovevo correrlo!Però…ammetto che quando mi hanno ferita…credevo di…  >> tremò

<<  …Ma per fortuna non è successo!Poi stamane sono andata di corsa dal ginecologo!Alex dormiva ancora,e quando sono tornata non c’era più!Ma appena torna,glielò dirò,ora sono sicura che sta bene!  >> Raquen sorrise finalmente <<  Non hai paura che il ginecologo scopra qualcosa di strano?  >>

<<  E’ un caro amico di Alex,è l’unico che sa il nostro segreto!Che fortuna eh?!  >> Raquen sembrò esitare a porre la sua domanda

<<  A…a quanto sei?  >>

<<  Sono entrata nel secondo mese!  >>

<<  Credo che non ti permetteranno più di trasformarti!  >>

<<  Lo so!  >> ci fu qualche minuto di silenzio <<  Grazie davvero!  >>

<<  E’ la prima cosa giusta che ho fatto da quando sono diventata così!  >>

<<  E’ un buon inizio no?!Sempre che tu voglia continuare…  >>

<<  Ginevra…perché lo hai detto a me per prima?  >>

<<  Perché volevo ringraziarti per averlo salvato!  >> Raquen annuì, ora sembrava turbata. <<  C’è qualcosa che non va?  >>

<<  Non lo so…io…  >> non riuscì a continuare,ma Ginevra non ebbe bisogno di sapere il seguito <<   Sta tranquilla,io non credo che Gabriel vorrà lasciarti andare,ci hai aiutato, sarai la benvenuta nel nostro gruppo!  >>

<<  Vuol dire che posso restare con voi?  >>

<<  Se non preferisci di meglio…  >> Raquen sorrise,poi Ginevra andò verso la porta

<<  Ora è meglio che vada,Alex starà per tornare…chissà che faccia farà!  >>

<<  Sta attenta a Gabriel,potrebbe non reggere la shock!  >> risero.

<<  Perché non vieni sotto con me?Chiamiamo tutti gli altri così diamo l’annuncio! >>

<<  Non sarebbe male,ma… non ho dei vestiti adatti,e poi fatico a muovermi!  >>

<<  Per i vestiti ci penso io… torno subito!  >> uscì tornando dopo pochi minuti. In mano aveva un paio di jeans e una camicetta.

<< Questi dovrebbero entrarti!  >> Raquen ci mise un po’ a vestirsi,ma poi si accorse che riusciva a stare in piedi senza troppo dolore,il veleno iniziava a fare effetto,c’è ne aveva messo di tempo, imprecò. Ginevra la fissava

<<  Che c’è?  >>

<<  Dobbiamo fare qualcosa a quei capelli!  >> la fece sedere pettinandola con cura,e la lasciò andare solo dopo che la sua chioma argentata fu a posto. <<  Così va meglio!  >> la condusse al piano di sotto. <<  Faccio un rapido giro di telefonate e arrivo!  >> Ginevra prese la cornetta e compose due numeri,bastava contattare uno dei due licantropi perché venisse anche l’altra,erano sempre in coppia. Poi tornò da Raquen

<<  Scusa, mio fratello ti ha per caso detto dove andava?  >>

<<  No!  >>

<<  Accidenti a lui,anche Alex è sparito!  >> non fece in tempo a finire che si sentirono le voci dei ragazzi sulla porta. Alex e Gabriel entrarono insieme,stavano discutendo, ma si interruppero non appena videro le due ragazze. Gabriel salutò con un cenno, Alex andò immediatamente al abbracciare la sua ragazza,e fece anche lui un cenno di saluto a Raquen. Ginevra non si lasciò sbaciucchiare <<  Conserva i bacini per dopo casanova,stanno venendo anche gli altri,devo dirvi una cosa importante!  >> i due ragazzi non capirono,Raquen non potè fare a meno di ridere sotto i baffi. Dopo qualche minuto arrivarono gli altri quattro. Filippo fece una strana smorfia vedendo la vampira,ma nessuno sembrò poi farci caso,forse si aspettavano una cosa del genere. Alice non potè frenare la sua curiosità

<<  Allora?Cos’è tutto questo mistero Gin?  >> Ginevra sorrise e si mise al centro del gruppo

<<  Devo parlarvi di una cosa,scusate se non ve l’ho detto prima,ma con tutto ciò che è successo non ne ho avuto il tempo! E poi volevo esserne sicura!  >> Alex diventò all’improvviso curioso,quando Ginevra puntò i suoi grandi occhi castani su di lui.

<<  Alex… non svenire…stai per diventare papà!  >>  il ragazzo scattò in piedi pallido. Tra i presenti calò il silenzio,Gabriel rimase col dito a mezz’aria. Alex fissava la sua ragazza sbalordito,i suoi occhi divennero ad un tratto lucidi. Ginevra scoppiò a piangere ridendo. Poi lui le andò vicino,le mise una mano sulla pancia sfiorandola dolcemente,quasi avesse paura di romperla.

<<  Quanto…  >>

<<  Sono al secondo mese…  >> finalmente sorrise,abbracciò Ginevra teneramente,e lei le scoppiò a piangere tra le braccia. Poi le ragazze iniziarono a saltellare per la stanza e a riempirla di abbracci,come fecero tutti gli altri. Finché Gabriel,ripresosi dallo shock li allontanò

<<  Piantatela,dovete fare attenzione!  >> Ginevra rise <<  Scemo…mica sono di vetro!  >> <<  Guai a te se osi trasformarti ancora fino alla sua nascita!  >> fece il finto arrabbiato,ma alla fine la baciò sulla fronte <<  Congratulazioni sorellina…te lo meriti!  >>

<<  Grazie!  >> Filippo irruppe nella conversazione <<  Benissimo ragazzi ora abbiamo un neo papà,ti dovremmo istruire un po’ mio caro!  >> Alex fece la linguaccia <<  Prima di questo temo che dovremmo fare anche un'altra cosa…  >> Ginevra non capì <<  Ovvero?  >> <<  Bè mia cara…ti devo ricordare che siamo ancora fidanzati?  >> ora fu Ginevra a spalancare gli occhi <<  Vuoi dire???  >>

<<  Mi vuoi sposare?  >> Ginevra saltò e urlò dalla felicità,subito ripresa da Gabriel

<<  Che diavolo fai???  >> i due si abbracciarono di nuovo. Selena iniziò a fantasticare

<<  Ragazze dovremmo preparare tutto in pochissimo tempo,ma deve essere una cosa in grande….  >> Alex disse <<  Ehi vacci piano,non abbiamo nemmeno gli anelli,e poi Gin non deve stancarsi!  >> Alice incrociò le braccia <<  Ma è proprio per questo che faremo tutto noi! Siamo o no due donne?E poi i maschietti ci daranno una mano!  >> Fabio sbuffò <<  Poveri noi!  >> Ginevra però disse <<  Scusa Alice,ma a dirla verità sarete in tre ragazze!  >> Selena chiese <<  E chi è la terza?  >> Ginevra indicò Raquen,che se stava in disparte dal gruppo. Selena rimase un po’ stupita <<  Vorrei che lei entrasse a far parte del gruppo,se siete tutti d’accordo!  >> Alex annuì,gli altri sembravano titubanti. Alice incalzò <<   Ma è una succhia sangue!  >>

<<  Che ha salvato la vita a me e a tutti noi!  >> Selena annuì <<  E sia,purchè non tenti di mordermi,e tieni giù le zampe da Fabio!  >> Raquen sorrise <<  Ho deciso di diventare vegetariana,ma per te posso fare un

eccezione!  >> Selena le alzò il dito medio. Fabio sembrò entusiasta della notizia <<  Benissimo, però voglio una sfida a braccio di ferro!Ci

stai?  >> Raquen fece un sorriso sghembo

<<  Ti batto quando voglio!  >> ma Fabio fece una smorfia <<  Tsk…come no!  >> vedendo che tutti erano d’accordo anche Filippo chiese

<<  E tu Gabriel?Cosa ne pensi?  >>

<<  Considerando ciò che ha fatto per noi sono più che d’accordo!  >> le sorrise. Filippo e Selena accettarono a loro volta. Gin allora le porse la mano << Benvenuta nel gruppo allora!  >> Raquen però non gliela strinse <<  Penso che sia meglio mi diate il benvenuto ufficiale quando avrò imparato a nutrirmi di animali!  >> Ginevra annuì <<  Per me va bene! Gabriel,la affido a te!  >> il ragazzo sollevò gli occhi

<<  Non montarti la testa sorellina, il capo sono ancora io!  >> Gin fece la linguaccia al fratello. Poi Alice disse <<  Ora andiamo, abbiamo un sacco di preparativi da fare!Prima di tutto andiamo ad ordinare le fedi! Raquen vieni con noi?  >> rispose Gabriel per lei <<  No,noi andiamo a caccia stasera!  >>

<<  D’accordo a dopo allora!  >> e uscì insieme al resto del gruppo. Gabriel la guardò

<<  Puoi resistere fino a stasera?  >>

<<  Si!Ma che hai intenzione di fare?  >>

<<  Quello che ho detto, ti porto a caccia!  >> <<  Grazie,ma io intendevo con loro!Secondo te non sarò un problema?  >>

<<  Non mi sembra che fossero contrari, e poi hanno visto ciò che hai fatto,si sono fidati!  >> <<  Sono contenta per Ginevra!  >>

<<  E’ anche merito tuo,se le fosse successo qualcosa…  >>

<<  E’ per questo che l’ho fatto!  >> Gabriel la guardò <<  Pensi che quello…ritornerà?  >> ringhiò <<  Si,ma sa che non può fare più niente, sono in minoranza,cercherà di colpire i singoli, e non so a chi toccherà!Spero…  >>

<<  Alex la proteggerà,e anche noi,è per questo che sono usciti in gruppo,anche loro sospettano qualcosa!  >>

<<  Sono sicura che cercherà me, è ostinato e vuole vendicarsi per Sheila!  >>

<<  Bè allora dovrebbe prendersela con me!  >> Raquen fece una smorfia di disgusto.

<<  Ma sta tranquilla,per ora concentriamoci su di te,poi penseremo a lui!  >> Raquen annuì… in effetti era proprio quello che voleva…

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


 

Capitolo 11

 

Gabriel e Raquen si inoltrarono nel bosco. La fauna della toscana non era molto ricca,ma i cervi e i cinghiali che c’erano sarebbero bastati. Gabriel nonostante fosse in forma umana teneva perfettamente il passo della ragazza. Raquen ormai aveva gli occhi rossi,aveva esagerato con il periodo di astinenza. Quando furono a bosco inoltrato Gabriel si fermò <<  Credo che qui possa andare bene!  >> Raquen si fermò a debita distanza da lui <<  Li sento…credo siano dei cervi!  >>

<<  Indovinato!Pensi di riuscire a cacciarli da sola?  >> chiese ironico <<  Non scherzare,non sono una principiante!  >>

<<  Tu volevi che ti insegnassi a cacciare,

no?!  >>

<<  Già, e allora fallo!  >> Gabriel iniziò a dirigersi piano dalla parte dove c’era il gruppo di cervi, quando li scorse tra gli alberi li indicò a Raquen, la ragazza si avvicinò a passo felpato,cosa che non le riusciva affatto difficile <<  Cosa devo fare?  >> sussurrò

<<  Adocchiane uno e abbattilo, evitando di farlo soffrire se puoi!  >>

<<  Se uso i miei poteri è un problema?  >>   

<<  Fai pure!  >> Raquen scorse velocemente i cervi e poi adocchiò un giovane maschio. Fissò la sguardo su di lui, ad un tratto questo cadde a terra morto. Gli altri cervi accorgendosi del pericolo scapparono via. Gabriel la guardò

<<  Come hai fatto?  >>

<<  Vuoi proprio saperlo?  >> lui scosse la testa <<  Comunque sta tranquillo,non se ne nemmeno accorto!  >> poi si avvicinò al cervo,l’odore la colpì facendole fare una strana smorfia,si sentì la risatina di Gabriel <<  La cena non è di tuo gradimento?  >>

<<  Vuoi provare a mangiarle tu certe

porcherie?  >>

<<  Grazie ma devo rifiutare l’offerta!  >> Raquen si inginocchiò e tirò fuori i canini addentando la preda,Gabriel si allontanò. Dopo che ebbe dissanguato l’animale si guardò intorno,il licantropo riapparve tra gli alberi,lei sorrise amaramente <<  Mi dispiace,non posso proprio farne a meno!Ma se ti fa così schifo verrò da sola quando ne avrò bisogno!  >> nella sua voce c’era un tono di sofferenza. Gabriel scosse la testa <<  Non mi fa schifo vederti mangiare,ma mi fa schifo quello che ti ha ridotta a doverlo fare!  >> Raquen annuì.

<<  Sei sazia?  >>

<<  Si,per fortuna era un bel esemplare, è un peccato che abbia dovuto fare questa fine!  >> Gabriel fece spallucce. Poi osservò i suoi occhi,erano di nuovo diventati color ambra,e le occhiaie erano diminuite. I suoi capelli color argento vennero smossi dal vento. Raquen si accorse che la stava fissando <<  Ho fatto qualcosa di strano?  >>

<<  Più di quello?  >> sorrise,lei ricambiò il sorriso.

<<  Gabriel…  >>

<<  Che c’è?  >>

<<  Dimmi la verità,non ti da fastidio che io sia entrata nel gruppo?  >>

<<  Perché dovrebbe?  >>

<<  Andiamo,lo sai bene che i vampiri e i licantropi sono nemici da secoli!  >>

<<  Non ha mai rispettato le tradizioni!  >>

<< Allora perché ti tieni a distanza?  >>

<<  Pensavo ti desse fastidio avermi vicino!  >> <<  Scusa…ma prima avevo sete!  >> il ragazzo si avvicinò. Raquen si sedette su un tronco,e il ragazzo le si sedete accanto. Poi Raquen diventò silenziosa per alcuni minuti

 <<  Voglio che tu mi faccia una promessa!  >> Gabriel rimase stupito dalla richiesta

<<  Se mai dovessi perdere il controllo… uccidimi!  >> Gabriel scattò in piedi

<<  Che vai blaterando?  >>

<<  Potrebbe succedermi Gabriel, voi siete pur sempre vivi!  >>

<<  Non succederà!  >>

<<  Ma se succedesse?  >>

<<  Ho detto che non accadrà…  >> lo disse quasi ringhiando. Ora fu Raquen ad alzarsi

<<  Non cercare di ignorare la situazione,solo perché sono entrata nel vostro gruppo non vuol dire che possa cancellare ciò che ho fatto! Gabriel,ho ucciso delle persone!  >>

<<  Ma non era colpa tua…  >>

<<  E invece si,l’ho voluto io,posso essere cambiata,ma quella ero sempre io,è stata una mia decisone,ero del tutto consapevole di ciò che facevo!Gabriel… non sono più la ragazza che hai conosciuto…  >>

<<  E allora?Tutti abbiamo commesso degli sbagli, ma ora sei cambiata!  >>

<<  E pensi di riuscire a sopportarlo?Pensi di riuscire ad accettarmi davvero!  >>

<<  Ma io l’ho già fatto! Perché credi che ti abbia aiutato altrimenti!  >>

<<  Ma gli altri non lo faranno!E poi ho messo in pericolo tutti voi!Ora Laurent verrà a cercarmi,e sarà disposto a tutto pur di vendicarsi,non esiterà a far del male a qualcuno di voi,e devo ricordarti che tua sorella è

incinta!  >>

<<  Non me lo dimentico!Ma lei è ben protetta! E poi chi ti dice che non possa ucciderlo?Mi consideri tanto debole?  >>

<<  Non l’ho mai detto!  >>

<<  Ma lo pensi!Non ti fiderai mai di me

vero?  >>

<<  Ti sbagli…è che non voglio che ti accada qualcosa…  >>

 <<  Ed è così anche per me,ma come faccio ad aiutarti se non me lo lasci fare?  >>

<<  E tu dimmi perché vuoi aiutarmi, perché non mi lasci andare e basta?  >>

<<  Perché non posso…non ci riesco…  >>

<<  Gabriel… per favore ragiona…sono una vampira!  >>

<<  E credi che non lo sappia? >>

<<  E allora lasciami andare…  >> Gabriel ringhiò <<  Maledizione, che ci posso fare se mi sono innamorato di te!  >> Raquen spalancò gli occhi indietreggiando,non poteva essere vero,non doveva succedere. Ma allora perché non riusciva a scappare, poteva farlo quando voleva,eppure non ci riusciva,era come se fosse legata ad un filo che non poteva spezzare. La sua voce tremava <<  Gabriel…  >>

<<  Si si lo so…sono un pazzo…ma non potevo più tenermelo dentro,ho cercato di ignorare questi sentimenti,ma a quanto pare ho

fallito! >> ad un tratto la ragazza desiderò solamente abbracciarlo,lo voleva davvero,sentì di potergli confessare tutto,ora si fidava ciecamente di lui,e capì che anche lei lo amava,ora ne era sicura, ma la paura era rimasta.

<<  Sei uno stupido!Accidenti a te,come hai fatto ad innamorarti di me tra tante ragazze che c’erano? Sei uno stupido licantropo con la testa bacata, scemo…  >> Gabriel era stato fulmineo,le sue labbra calde aderirono a quelle gelide della ragazza,Raquen tentò di dimenarsi,ma con poca convinzione,le sembrava che la sua forza fosse svanita,si sentiva vulnerabile. Appoggiò le mani sul petto del ragazzo,l’odore di lupo non le dava alcun fastidio,e il calore che emanava le piaceva. Si lasciò andare al bacio,lo abbracciò mentre lui le cinse la vita. Non le sarebbe importato di morire in quel momento,si sentiva felice per la prima volta da quando era diventata una vampira. Poi si staccò per necessità,l’odore del sangue di Gabriel la fece rabbrividire. Sembrava affannata,il ragazzo sorrise <<  Scusa…  >>

<<  Avresti dovuto preoccupartene prima…  >> <<  Non mi importava sinceramente!Mi piace giocare con il fuoco!  >>

<<  Potresti scottarti!  >> ghignò lei,Gabriel fece spallucce <<  Allora siamo in due a

rischiare!  >> Gabriel sorrise <<  Accidenti, è una situazione imbarazzante, non sono mai stato così…intraprendente!  >>

<<  Nemmeno io!Però…lo hai detto tu,stiamo giocando con il fuoco…  >>

<<  E hai voglia di scottarti anche tu?  >>

<<  Ti sbagli…mi sono già scottata!  >> il viso del ragazzo si illuminò.

<<  E ti dispiace?  >>

<<  E’ solo che…ho paura Gabriel…insomma noi due non potremmo mai avere una vita normale!Guarda Ginevra,ora lei aspetta un bambino,io non potrò mai averne… Pensi di sopportare tutto questo?O poi ti stuferai e mi lascerai sola?  >>

<<  Pensi che sia quello il problema?A me non interessa avere figli,io voglio te!  >> nessuno le aveva mai parlato così,era pronto a mettere in discussione tutta la sua vita e solo per lei. E lei lo voleva con tutta se stessa. Gabriel le accarezzò il viso <<  Non chiedermi di lasciarti andare,sarebbe meglio se mi uccidessero!  >> ormai aveva deciso,sarebbe andata fino in  fondo con lui <<  Allora morirei con te! >> si baciarono di nuovo,ma questa volta fu diverso,lei era sicura di quello che voleva quanto lui,i dubbi che l’avevano frenata fin ora non esistevano più,si legò a lui con tutta se stessa perché non desiderava altro…quello che sarebbe accaduto in futuro non aveva più importanza, ora c’erano solo loro due… e nessun altro…

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


 

Capitolo 12

 

Raquen e Gabriel passarono la serata nel bosco a rincorrersi come due bambini. Ogni tanto Raquen si fermava pensando a quanto era stupido tutto questo,ma non le importava poi tanto,aveva desiderato tornare alla sua vita normale,e in parte lo stava facendo,stava di nuovo sorridendo. A questo pensiero ricordò che in effetti dopo che era diventata vampira aveva riso di gusto solo con Gabriel. Rimasero quasi fino all’alba,volevano vedere sorgere il sole,ma l’unica ad ammirarlo fu Raquen,Gabriel crollò prima dell’alba. La ragazza era seduta accanto a lui con le ginocchia rannicchiate contro il petto. Pensava che si sarebbe dovuta abituare a quella piccola differenza,vederlo dormire era piacevole però. Stargli vicino non era così difficile,anche se in ambienti chiusi sarebbe stato peggio,poi pensò che in effetti lei non aveva una casa,doveva trovarsi un appartamento,vivere sotto lo stesso tetto di Gabriel era fuori discussione per adesso. Si toccò il collo,un girocollo nero copriva la cicatrice a forma di mezza luna che le aveva fatto Laurent. Al suo nome fece una smorfia di disgusto,mancava solo lui a rovinarle la giornata, perché anche solo pensarlo le dava un senso di nausea. Osservò il ragazzo accanto a lei, dormiva profondamente, si alzò e iniziò a camminare fra gli alberi. Si alzò un piacevole venticello che mosse i suoi lunghi capelli,era bello stare così pensò,ci sarebbe rimasta per sempre. Camminando arrivò su una piccola collinetta creata dal terreno,si sedette tranquilla a fissare il cielo,non seppe per quanto rimase così,poi sentì un rumore fra gli alberi. Si voltò attenta, il ragazzo dagli occhi di ghiaccio la fissava con le braccia incrociate e con uno strano sorriso dipinto sul volto perfetto. Poi lei sorrise

<<  Buongiorno dormiglione!  >> lui alzò il sopracciglio avvicinandosi <<  Ma se sono le appena le 7:00!  >> la baciò sulla guancia.

<<  Ho perso la cognizione del tempo!  >>

<<  Che fai qui?  >>

<<  Tu dormivi e sono venuta a fare quattro passi!  >> lui intanto si era seduto dietro di lei <<  Forse dovremmo ritornare,gli altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto!  >> <<  Perché non ammetti semplicemente di essere preoccupato per Ginevra!  >> lui sbuffò

<<  Con te non si può proprio mentire,mi togli il divertimento!  >> lei ghignò

<<  Orgoglioso! Andiamo?  >> Gabriel si alzò offrendole la mano, lei si alzò senza accettarla guardandolo torva <<  Era per essere

galante!  >> quando arrivarono ai confini della radura lei disse <<  Potevamo venire con la macchina,non ho voglia di correre!  >> lui rise,poi iniziò a levarsi i vestiti, lei rimase interdetta <<  Che diavolo fai?  >> disse girandosi,sentì il ragazzo scoppiare a ridere

<<  Tranquilla,non ho cattive intenzioni!Non mi dire che non hai mai visto un ragazzo nudo,anzi con i boxer!  >> puntualizzò. Lei bofonchiò una parolaccia poi disse <<  Ci devi solo provare!Ma che vuoi fare?  >>

<<  Sei mai stata a cavallo?  >>

<<  No,non ne ho bisogno,ma che c’entra?  >> <<  Non è come fare equitazione,ma è elettrizzante  lo stesso!  >> prima che lei potesse replicare sentì il sangue del ragazzo ribollirgli nelle vene,e davanti a suoi occhi apparve un bellissimo lupo bianco. Prese in bocca i suoi vestiti da terra e li lanciò a Raquen,poi le fece segno di salirgli sulla schiena,Raquen era attonita, riusciva solo a pensare “è matto”. Ma il lupo insistette,allora la ragazza salì e si afferrò al suo pelo,immediatamente il lupo scattò su quattro zampe e prese a correre tanto velocemente che avrebbe potuto essere scambiato per una tromba d’aria. Raquen non aveva paura ovviamente,ma un sorriso elettrico le apparve sul volto. Dopo qualche minuto erano arrivati a casa di Gabriel,il lupo si fermò sul retro e prima che qualcuno ci facesse caso,era già umano. Raquen si voltò immediatamente lanciandogli i vestiti. Sentì la sua risata mentre si vestiva

<<  Allora?Com’era?  >> lei si mise un dito sul mento <<  Uhm…io sono più veloce!  >> concluse. Lui le fece la linguaccia

<<  Allora ti sfido ad una gara di velocità!  >> <<  Accetto!  >> Gabriel aprì la porta e le fece l’inchino per farla entrare,lei sorrise e lo precedette sistemandosi i capelli sconvolti dal vento. Quando entrarono in salone trovarono Alex che faceva su e giù per la stanza preoccupato. Non appena li vide si fermò e in un secondo fu davanti a Gabriel

<<  Dove diavolo eravate finiti?  >>

<<  Ci siamo fermati nel bosco!Cos’è

successo?  >>

<<  Gin si è sentita male!  >> Gabriel sbiancò <<  Dov’è?  >>

<<  E’ di sopra…  >> prima che finisse la ragazza fece capolino dalle scale,pallida in volto,ma tranquilla. Gabriel e Alex si precipitarono vicino a lei per aiutarla

<<  Calma ragazzi,sto bene,è la solita nausea mattutina!  >> la aiutarono a sedersi sul divano,Raquen le si sedette accanto

<<  Come va?  >>

<<  Meglio,ma ho vomitato per tutta la mattinata!  >> Alex si inginocchiò accanto a lei <<  Vuoi qualcosa?  >>

<<  Magari una tazza di tè andrebbe bene!  >> sorrise lei, lui annuì <<  Te la preparo

subito!  >> Gabriel rimase in piedi a fissare la sorella <<  Hai chiamato il medico?  >>

<<  Non c’è ne bisogno,sto bene,le nausee sono normalissime in una gravidanza,anche per me sai!  >> Gabriel storse il naso poco convinto, ma la voce di Raquen lo rassicurò <<  Ha ragione, non le stare così addosso!  >>

<<  Ecco,lasciatelo dire da una donna Gabry, rilassati, sei più teso di me!  >>

<<  Mi chiamo Gabriel!Non sarebbe meglio rimandare il matrimonio?  >> Ginevra sbuffò facendo ridere Raquen

<<  Sembri mia nonna, ho detto che non mi stancherò,e poi stanno facendo tutto gli altri!Si tratta solo dei primi tempi,poi passano!  >> Gabriel annuì <<  Sarà!Chi vi capisce a voi donne!Vado a farmi una doccia!  >> si abbassò e diede a Raquen un baciò frettoloso, poi salì velocemente al piano di sopra. Ginevra aveva la bocca socchiusa,mentre Alex era rimasto con la tazza a mezz’aria. Raquen pensò che avrebbe voluto sprofondare,e balbettando cercò di attaccare con una spiegazione plausibile

<<  Ecco…io…mi dispiace,avremmo dovuto parlarvene…prima…ma…  >> Ginevra la fermò <<  Non ci devi alcuna spiegazione!Mio fratello è grande e vaccinato,sa quello che fa!  >> <<  E invece no!E’ successo tutto troppo velocemente, e io…  >> Alex lasciò la tazza con il tè a Ginevra e le lasciò parlare da sole,lui poteva chiedere a Gabriel. Raquen era imbarazzata da morire <<  E’ successo sta notte,io non me lo sarei mai aspettata…  >>

<<  Io si invece,avevo capito che provava qualcosa per te!E ora ne ho avuto la

conferma!  >>

<<  E non ti da fastidio?  >>

<<  Perché dovrebbe?  >> esitò a rispondere

<<  Per quello che siamo…che sono!  >>

<<  No!Se lui è felice non mi importa con chi lo sia,purchè vada bene a lui andrà bene anche a me!  >> Raquen sorrise

<<  Ma ti devo chiedere una cosa!Tu lo ami davvero?  >> Raquen fissò le sue mani con cui si stava aggrovigliando le dita <<  Da quando sono stata trasformata non sono mai stata così… felice….  >> le brillavano quasi gli occhi nel dirlo. Ginevra rise << Mi sembra di vedere me ed Alex i primi tempi!Ma…fino a che punto vi siete spinti?  >> disse ghignando. Raquen scattò in piedi imbarazzata <<  Ehi…no no non pensare male,non siamo andati oltre qualche bacio!  >> Ginevra scoppiò a ridere <<  Ma ti piacerebbe…  >> Raquen la interruppe urlando <<  NO NON DIRLO!Non lo voglio sapere! >> Ginevra alzò le mani <<  Ok ok non parlo!  >> Raquen si sedette tranquillizzata. Ma poi ritornò di nuovo malinconica <<  Ho detto qualcosa di sbagliato?  >> chiese Gin.

<<  No, è che stavo riflettendo!Non credo che io e Gabriel arriveremo…bè….a quel punto!  >> <<  E perché mai?State insieme no?  >>

<<  Non servirebbe a niente,sarebbe solo rischioso per lui,io non potrò mai…  >> fissò la pancia di Ginevra. La ragazza annuì

<<  Ma questo non vuol dire niente! Lui ne è più che consapevole,però ti ama anche così no! Oppure è un problema per il vostro rapporto?  >> <<  No,non si tratta di questo,i miei sentimenti per lui non cambiano!Ma mi chiedo fino a quando gli andrà bene!  >> Ginevra ci mise un po’ a rispondere <<  Raquen…forse avrebbe dovuto farlo lui,ma credo che ora sia arrivato il momento di dirti una cosa!  >> Raquen si incuriosì <<  Cosa c’è?  >>

<<  Credo che per Gabriel non avere figli sia un vantaggio!  >> la vampira la fissò torva

<<  Per quale motivo?  >>

<<  Vedi c’è una cosa che Gabriel no ha mai accettato,ed è per questo che è così protettivo nei miei confronti!Quando aveva 15 anni è stato attaccato da un enorme lupo che lo ha graffiato!Questo lo ha fatto diventare un licantropo!Per un po’ di tempo un lupo anziano si è occupato di lui,ma questo è morto quando Gabriel avrebbe dovuto compiere 17 anni!Lo hanno ucciso alcuni vampiri di passaggio! Purtroppo Gabriel ha dovuto imparare da solo a controllare la propria trasformazione,e non era facile!Un giorno abbiamo discusso,lui non rientrava più a casa e io ero preoccupata,l’ho insultato e lui ha perso il controllo…e ha graffiato anche me!  >> Raquen la guardò

<<  E’ così che sei diventata…  >>

<<  Si!Io non me la sono mai presa con Gabriel,ne lo ritengo responsabile,ma lui non se lo è mai perdonato!  >>

<<  Capisco!E quella cicatrice?  >>

<<  Questa è un regalino della bastarda con i capelli rossi che è morta!  >>

<<  Sheila!  >> puntualizzò Raquen con tono di disgusto.

<<  Già!Comunque sia e proprio grazie alla mia trasformazione che ho conosciuto Alex!Il mio destino è stato bello dopotutto!Non potrei chiedere di meglio,ora aspetto anche un figlio dall’uomo che amo e che presto sposerò!Quindi come potrei essere arrabbiata con Gabriel?  >> <<  Come mai i vostri genitori non sono mai in casa?  >>

<<  Loro non ci hanno mai accettati,sono sempre via per lavoro, ed è meglio così!  >>

<<  Lo sanno?  >>

<<  Si, lo hanno scoperto due anni fa!E’ stato un colpo duro che non riusciranno mai ad incassare!  >>

<<  Avete provato a parlarne?  >>

<<  Un milione di volte,ma non ascoltano mai!Danno troppa importanza alle apparenze, non considerano che dopotutto siamo sempre noi,i loro figli!  >> Raquen si mise a pensare a cosa avrebbero potuto dire i suoi genitori scoprendo ciò che era diventata,se fossero ancora vivi. Ma pensò che era meglio non poterlo sapere. Poi sentirono Gabriel e Alex scendere al piano di sotto. Probabilmente anche Gabriel aveva dovuto spiegare all’amico cos’era successo. Ma Alex si mantenne indifferente come sempre,anzi si dimostrò ancora più gentile. Gabriel prese le chiavi della macchina e disse a Raquen

<<  Che ne pensi di andare a fare un po’ di shopping?Devi comprarti qualche vestito!E magari qualche completino sexy!  >> ghignò. Ma Raquen alzò il dito medio mentre Ginevra e Alex ridevano.

<<  Ok,niente completino,ma i vestiti si!  >>

<<   Paghi tu ovviamente,è per essere

“galanti”!  >> sorrise lei. Poi lo precedette in macchina facendo un cenno di saluto con la mano alla giovane coppia. La macchina di Gabriel era una Mercedes nera. Gabriel accese il motore che rombò ,diede una bacio alla ragazza che aveva affianco e partì… 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo13 ***


 

Capitolo 13

 

Raquen passò l’intera giornata a comprare vestiti,quasi non entravano nella macchina. Aveva parlato a Gabriel di trovare una nuova sistemazione ma lui non aveva voluto sentire ragioni,lei avrebbe abitato con lui,in un'altra camera si intende. Ormai Ginevra stava per sposarsi e si sarebbe liberata una camera,ma la casa di Gabriel aveva tante stanze,poteva riservarne una anche a lei. Raquen allora chiese <<  Ma i tuoi genitori?Torneranno a casa prima o poi no?  >>

<<  Veramente pare abbiano deciso di trasferirsi a Londra!La casa è stata lasciata in eredità a noi da alcuni bis nonni,e poiché siamo entrambi maggiorenni abbiamo il pieno possesso dell’eredità!  >> aveva risposto lui senza aggiungere altro. Raquen aveva capito che l’argomento “genitori” era tabù per lui,e decise di non insistere oltre,la sua curiosità poteva diventare morbosa. Quando rincasarono Ginevra e Alex erano in compagnia del gruppo al completo. Quando Raquen entrò gli sguardi interrogativi dei quattro licantropi le fecero capire che sapessero già tutto,meglio pensò,si sarebbe risparmiata spiegazioni imbarazzanti. Selena distolse lo sguardo dalla vampira per tornare a rivolgersi a Ginevra <<  Le fedi saranno pronte entro una settimana!Domani possiamo andare a scegliere l’abito da sposa!  >> Ginevra annuì, Selena continuò

<<  Ovviamente i maschietti non sono ammessi! Saremo solo tra donne!  >> Ginevra disse

<<  Vorrei che anche Raquen venisse con noi!Sempre se per lei va bene!  >> la vampira fu colta alla sprovvista dalla domanda, guardò Gabriel in cerca di un aiuto,ma il ragazzo si limitò ad annuire come ad acconsentire,lei però era poco convinta. Alice la fissava in modo strano,capì di essere indesiderata dalla ragazza <<  Ti ringrazio…ma non credo sia il caso!Forse è meglio se vengono le tue amiche più strette! Magari lo vedrò in seguito!  >> Ginevra,comprese la situazione,ma non si arrese <<  Invece io ci terrei molto,sei una vampira,e tutti sanno che il gusto estetico che avete voi c’è l’hanno in pochi, e poi ti considero una di famiglia ormai!  >> Raquen ruotò gli occhi in senso di confusione,ma lo sguardo della licantropa non ammetteva repliche. Alla fine sospirò <<  Eh va bene!  >> Gabriel sorrise dietro di lei. Alice prese per mano Filippo,ma il ragazzo scosse la testa,si sentì solo lo sbuffo della ragazza che si allontanò dal suo ragazzo,ma tutti sembravano ignorare questi messaggi in codice,ovviamente se ne erano accorti, ma l’unica a cui importava davvero era Raquen. Poi Filippo disse rivolto ad Alex

<<  Io e Fabio ci siamo occupati dello smoking! Sarai un figurino!  >> alzò il pollice. Alex fece una strana e buffa smorfia <<  Non mi fido dei vostri gusti, preferirei non assomigliare a quei damerini tutti impomatati!  >> ma Fabio,che si stava spazzolando il contenuto del frigorifero, rispose <<  Tranquillo,non siamo mica scemi,ti conosciamo come le nostre tasche ormai!  >> Gabriel lo guardò contrariato <<  Molla il frigo macho!  >> lo richiamò. Fabio se ne andò con un panino gigante e sbuffando. Raquen notò che per quanto mangiava era uno stecchino. Ginevra era seduta mano nella mano con Alex mentre gli altri li circondavano attorno al divano. Solo lei rimaneva in disparte,Gabriel stava svuotando il contenuto di una bottiglia d’acqua. Capì che in realtà, apparte che con Ginevra,Gabriel e Alex si sentiva un estranea in quel gruppo. Alice le lanciava sguardi strani e sospettosi,anche quando gli altri si sedettero lei rimase seduta sulla spalliera del divano accanto a Ginevra, aveva uno strano comportamento iper protettivo. Poi le lanciò una frecciatina <<  Ehi Raquen, tu hai un vestito per la cerimonia?Altrimenti dovremmo procurartelo!  >> la sua voce aveva un tono provocatorio,Gabriel stava per rispondere stizzito,ma Raquen lo precedette,e a tono sicuro rispose <<  Non c’è ne alcun bisogno,ho già un vestito per l’occasione!Ma grazie del pensiero, Alice!  >> al sentir pronunciare il suo nome la ragazza sembrò infastidita,rispose con un cenno del capo,poi continuò di nuovo insistente <<  Non vorrei sembrare antipatica ma forse dovremmo fare qualcosa per quei capelli,non saranno di un colore troppo insolito per una cerimonia

nuziale?  >> Raquen mantenne la sua solita aria tranquilla,che faceva perdere la pazienza alla ragazza, <<  I miei capelli vanno benissimo, sarò disposta a cambiarli solo e soltanto se me lo chiede Ginevra,visto che la cerimonia è sua!  >> la vampira guardò l’amica sperando di trovare un consenso,e così fu <<  Per me non c’è alcun problema,ognuno è libero di scegliere lo stile che gli piace di più!E poi ti donano!  >> Raquen annuì per ringraziarla,negli occhi di Alice passò un lampo di rabbia. Poi Filippo si alzò

<<  Alice che ne dici di tornare? Domani dobbiamo alzarci presto e Gin ha bisogno di riposo!  >> dopo un primo momento di esitazione la ragazza lo seguì,salutando Ginevra con un bacio e lanciando un ultimo sguardo a Raquen. Anche Selena decise di andar via ma dovette convincere Fabio a smetterla di riempirla di baci e mozzichi sulle orecchie,e alla fine tirandolo fuori andarono via anche loro. Gabriel si avvicinò a Raquen,che se ne stava a riflettere seria <<  Hai reagito bene alle sue

provocazioni!  >>

<<  Se spera che mi lasci influenzare da ciò che dice si sbaglia di grosso!Ci vuole ben altro per farmi arrabbiare!  >>  Gabriel sorrise chinandosi per baciarla ma lei lo respinse <<  Scusa,ma vorrei andare a mettere apposto le cose nella mia stanza!Ci vediamo dopo!  >> prese tutti i pacchetti senza fatica e salì al piano superiore. Gabriel la seguì con lo sguardo fino a quando non gli fu più possibile vederla. Quando sentirono la porta chiudersi Ginevra gli disse

<<  Si sente ancora n po’ spaesata ma è normale!Siamo pur sempre licantropi, per lei è difficile!  >>

<<  Non si tratta di questo!Farai bene a dire ad Alice di stare più attenta,Raquen è la mia ragazza e voglio che sia rispettata!  >> Ginevra annuì. Poi Gabriel uscì. La ragazza si rivolse ad Alex <<  Spero che domani vada tutto

bene!  >>

<<  Tranquilla amore, Raquen non si fa mettere i piedi in testa da nessuno,lo hai visto come le ha tenuto testa no?  >>

<<  Non sono preoccupata per Raquen infatti, ma per Alice,è troppo impulsiva!Hai notato com’era arrabbiata?E se facesse qualcosa?  >> <<  Non lo farà!Sa che ti darebbe fastidio,e poi Selena è dalla tua parte!Quindi sta tranquilla! Ora è meglio che andiamo a riposare, non devi stancarti,e domani sarà una giornata

faticosa!  >> la baciò sulla fronte accompagnandola in camera,mano nella mano…

 

Il giorno seguente Ginevra si alzò di buon ora. ovviamente Raquen era già pronta. Indossava un vestitino bianco a strisce nere, gli stivali,e gli occhiali da sole sulla testa. Salutò la ragazza con un sorriso affettuoso <<  Buongiorno!  >>

<<  Buongiorno Raquen!Sei già pronta?  >>

<<  Si, e tu?  >>

<<  Anche io,tra poco dovrebbero arrivare Selena e Alice!  >> appena finì la frase si sentì il suono di un clacson. Alex e Gabriel fecero capolino in cucina e ognuno salutò la sua compagna con un bacio. Poi le due uscirono. In macchina erano sedute Selena,che era alla guida e Alice. Ginevra e Raquen montarono dietro, Alice dimostrò subito la sua disapprovazione con una smorfia,a cui le altre non fecero caso. Selena squillò

<<  Pronte girls?  >> Ginevra fece un urlo di consenso misto ad emozione e partirono. L’atelier dove dovevano andare era molto grande e soprattutto prestigioso. Raquen rimase colpita dalle migliaia di abiti che c’erano. Al loro ingresso trovarono un salone illuminato dove c’era un gran trambusto, una commessa si avvicinò accompagnata da una signora distinta e in un elegantissimo teiere,che disse

<<  Lei deve essere la signorina Match!  >> Ginevra tese la mano <<  Si sono io,piacere!  >> <<  Lieta di conoscerla,io sono la responsabile, di lei si occuperà Cinzia!Le chieda pure tutto ciò che vuole,è a sua completa disposizione per

oggi!  >>

<<  La ringrazio!  >>

<<  Ma di nulla…  >> indicò di seguirla presso un rampa di scale,finché si arrivò in una stanza che sembrava un armadio gigante. C’erano migliaia di abiti,Ginevra si mise a scorrere scegliendo quelli che voleva provare,alcuni addetti glieli raccolsero posandoli in camerino. Poi entrò insieme alla commessa,ad ogni abito che provava chiedeva un parere alle ragazze. Ne aveva già provati almeno venti, ma nessuno che le piacesse davvero. Raquen stava cercando con lo sguardo alcuni che potessero stare bene all’amica, Alice si affannava a potergliene diversi,ma Ginevra si rifiutò anche di provarli. Raquen rovistò finché la sua attenzione non fu colpita da un bellissimo abito senza bratelline. Il corpetto era piacevolmente ricamato di payette bianche,che sembravano d’argento, poi la gonna era anche’essa ricamata in modo semplice ma bello. E ogni tanto aveva delle piccole payette che lo facevano brillare al movimento contro luce,e aveva una piccola coda. Lo porse gentilmente all’amica,che dapprima lo osservò attentamente e poi decise di provarlo. Dopo qualche piroetta,sorrise <<  E’ perfetto con questo velo di sopra!  >> si provò un velo che si poteva legare alla acconciatura ed era lungo più o meno tre metri.

<<  Ha giudicato,con qualche modifica per la grandezza sarà perfetto,devo considerare che per il matrimonio avrò anche un po’ di pancetta in più!  >> disse ridendo entusiasta. Alice soffocò un ringhio. Cercò una scappatoia inutilmente

<<  Ma non sarà troppo semplice, non volevi una cosa in grande?  >>

<<  Si ma questo non vuol dire che il vestito debba essere vistoso,e poi questo non è affatto semplice ad un occhio attento!Grazie mille Raquen!  >>

<<  Per così poco!L’importante è che tu sia sicura della tua scelta!  >>

<<  Mai stata così sicura in vita mia!  >>.

Dopo che ebbe dato tutte le istruzioni necessarie per l’abito si avviarono verso l’uscita. Mentre procedevano tra i vestiti Raquen si bloccò. Ginevra guardò nella direzione della cosa che aveva catturato la sua attenzione. Quando vide uno splendido abito rosa su un manichino. Raquen si avvicinò rapita, era molto semplice, con il corpino rigido,la gonna bombata a più strati che davano varie sfumature di rosa, in vita aveva un giro di rose,i guanti fin sopra il gomito e abbinate le scarpe dorate. Ginevra sorrise

<<  Ti starebbe bene addosso!  >> Raquen non rispose, ma lo fece Alice per lei

<<  E a cosa ti serve un abito da sposa,non credo proprio che Gabriel sia interessato ad un passo così importante, a lui non interessa minimamente il matrimonio,lui è uno che gioca con le

ragazze!  >> Raquen si sentì come se le strapassero il cuore dal petto. Quella battuta era stata davvero cattiva,ma non voleva dimostrarsi ferita,non le diede questa soddisfazione. Ginevra la colpì al braccio con violenza facendo sobbalzare Alice. Ma Raquen disse <<  Lascia stare Ginevra,tanto nemmeno io sono interessata al matrimonio!Era tanto per guardare!  >> precedette le ragazze sicura,ma in realtà avrebbe voluto incenerirla. Quando uscirono con loro sorpresa c’era Gabriel ad aspettarle. Raquen fu  sollevata nel vederlo,e sfoderò un sorriso meraviglioso che indusse tutti gli uomini dell’atelier a voltarsi,uno ricevette un pizzicotto dalla moglie. La vampira gli si gettò praticamente fra le braccia e lo baciò con trasporto. Quasi si stupì lei stessa di tanto affetto,poi si rese conto che ciò che aveva detto Alice l’aveva ferita più di quanto pensasse,era questo il motivo per cui lo aveva abbracciato in quel modo,aveva paura che le parole della licantropa fossero vere. Si aggrappò alla maglia del ragazzo <<  Ehi ehi,che ti prende?  >>

<<  Niente,vorrei solo tornare a casa! >>

<<  D’accordo,ma è successo qualcosa?  >> Ginevra stava per rispondere ma Raquen la bloccò, forse a voce troppo alta

<<  No,no nulla!  >> Gabriel fece uno sguardo torvo,poi disse a sua sorella

 <<  Lo hai trovato il vestito?  >>

<<  Si,è stata Raquen a sceglierlo,è

stupendo!  >> ma non sembrava più così felice come prima,aveva la bocca corrugata in una strana smorfia e così anche Selena. Gabriel non potè indagare oltre perché Raquen era già in macchina che lo aspettava. Mise in moto e tornarono a casa… 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


 

Capitolo 14

 

Raquen non disse a Gabriel cos’era successo, nonostante le sue insistenze. Continuava a ripetere che non era successo niente,ma era tornata di nuovo malinconica,e Gabriel se ne era accorto. Le settimane passavano in fretta,i preparativi per il matrimonio erano ultimati,la data decisa e gli inviti già spediti. Ginevra era entrata nel terzo mese e non era più possibile rimandare il matrimonio,la pancia iniziava a farsi vedere anche troppo. Ormai mancavano pochi giorni e la ragazza era elettrizzata all’idea. Avevano solo posto la condizione di non fare l’addio al celibato,per Raquen stare vicino ad Alice era già troppo pesante durante il giorno, figuriamoci un intera serata. La vampira reagiva sempre alle continue provocazioni della brunetta, che si adirava per non riuscire a farla arrabbiare. Ma non aveva mai voluto che ne Ginevra ne Selena intervenissero. L’episodio del vestito però aveva lasciato il segno,e Alice diventava sempre più pungente. Fino a quando arrivò il giorno del matrimonio. Ginevra era nervosissima,e Alex non aveva chiuso occhio per tutta la notte, continuava a fare su e giù vestendosi a pezzi, invano Filippo,Fabio e Gabriel cercavano di farlo star fermo. Ginevra invece si lasciava tranquillamente vestire. E arrivò anche l’ora di andare,alla cerimonia erano presenti pochissimi parenti dei due fratelli e qualche amico più stretto. Le ragazze erano andate a prepararsi,la sposa era già pronta. Poi la raggiunsero anche loro. Ginevra era bellissima,il velo era incastonato nella acconciatura e c’era una coroncina di diamanti intorno all’incastonatura del velo,i capelli erano ricci e pendevano a grandi boccoli,aveva lasciato un ciuffo a coprire la cicatrice. Il bouquet era di rose bianche. Sul suo viso splendevano i brillantini del trucco,fatto molto accuratamente. I vestiti delle ragazze erano tutti bellissimi,Alice e Selena erano le damigelle. Selena indossava un abito viola a brillantini con una sola bratellina,lungo. I capelli erano raccolti in uno shignon,con alcuni ciuffi ricci che pendevano e i due ciuffini davanti. Alice aveva lo stesso vestito e anche lei con i capelli ricci. Raquen aveva chiesto di risparmiarle almeno questo,era meglio che non fosse troppo in vista. Ma Ginevra aveva voluto lei e Gabriel come testimoni. Dall’altra parte c’erano alcuni parenti di Alex. Ormai erano pronti per scendere,mancava solo Raquen. La cerimonia si sarebbe tenuta nella chiesa lì a fianco. Gabriel non aveva aspettato in chiesa dato che doveva accompagnare sua sorella all’altare, visto che suo padre non era presente. Anche lui era elegantissimo,con giacca e pantaloni neri,cravatta chiara e camicia bianca. Baciò Ginevra sulla fronte guardandola orgoglioso.

<<  Ma dov’è Raquen?  >>

<<  Non è ancora scesa!  >> disse lui. Alice non mancò di dire la sua <<  Ma dobbiamo andare,è già tardi!  >>

<<  Se non c’è Raquen non andiamo da nessuna parte!  >> impose Ginevra. Poi sentirono il suono dei tacchi della ragazza. Gabriel sollevò la testa,ma le parole gli morirono in gola. Raquen era in cima alle scale,ed era abbagliante a dir poco. Indossava una abito blu brillantinato senza bretelle,che aderiva perfettamente al suo corpo mostrando le curve mozzafiato. Aveva un velo trasparente dietro, che creava una bellissima coda,i capelli ricadevano sinuosi e morbidi sulla spalla,raccolti in una coda di lato e arricciati  solo alle fine, i guanti erano bianchi e arrivavano fin sopra il gomito. I tacchi erano alti,ma lei li portava quasi come se camminasse sulle punte. Dovette sollevarsi il vestito mentre scendeva le  scale. Gabriel le porse la mano baciando la sua,ancora incantato da tanta bellezza. Raquen andò a fare gli auguri a Ginevra che scherzò

<<  Ehi,sei più bella di me, vuoi farmi

sfigurare?  >>

 <<  Questo mai!La sposa è sempre la più

bella!  >> risero. Alice si avviò furibonda verso l’uscita,sollecitando il gruppo,Gabriel prese Gin sottobraccio e la accompagnò in chiesa. Non appena arrivarono riecheggiò per la chiesa l’avemaria di Schuberth che Ginevra aveva chiesto al posto della solita marcia nuziale. Alex era nervoso,ma bello quanto lei,con il vestito blu scuro e la cravatta bianca. Ginevra arrivò all’altare sotto gli occhi stupiti dei presenti, che avevano anche ammirato la straordinaria bellezza di Raquen,soprattutto il pubblico maschile. Raquen indossava un piccola stuoia azzurra per coprirsi le spalle. La cerimonia fu commovente. Ginevra e Alex si scambiarono promesse e giuramenti sinceri,e poi la frase finale “vi dichiaro marito e moglie”,un bel bacio suggellò tutto. E immediatamente si alzò l’ondata generale di applausi e congratulazioni. Per finire una bella ondata di riso all’uscita della chiesa. Il resto della cerimonia si trascorse in uno splendido ristornate di lusso. Gabriel si tolse la fastidiosa cravatta che sentiva soffocante,ma non lasciò mai la mano di Raquen,ammirata dagli stessi licantropi,nonostante la bellezza delle loro compagne. Alice tenne a distanza Filippo. Gabriel dovette penare per convincere Raquen a ballare,che se la cavò splendidamente. Ma ogni volta che qualcuno le chiedeva di ballare con lei esitava a lasciarla andare,e se la riprendeva dopo qualche giro di valzer. Ormai si era fatto buio. Il ristorante aveva tutti intorno uno splendido giardino ornato da statue in pietra. Restando tutto il giorno a contatto con esseri umani,Raquen era diventata tesa,e l’odore iniziava a farle ribollire il veleno in gola. Doveva prendere un po’ d’aria. Uscì quasi correndo,Gabriel la seguì leggermente in ansia.

Il venticello che la colpì era piacevole. Si sedette su una panchina sotto la luna,respirando l’aria fresca,Gabriel le si avvicinò cauto  

<<  Tutto bene?  >>

<<  Abbastanza!Per fortuna che ieri sono andata a caccia!  >>

<<  Mi dispiace,avrei dovuto accorgermi prima che stavi male!Ma forse è meglio,non mi piaceva il modo in cui ti guardavano!  >> Raquen rise <<  Sei geloso?  >>

<<  Ovviamente! A parte mia sorella sei la più bella della festa!  >>

<<  Me lo hai già detto un milione di volte stasera!  >>

<<  Allora facciamo un miliardo!  >> la baciò appassionatamente.

<<  Non peggiorare la situazione!  >> lo allontanò leggermente

<<  Scusa!Ma non ho resistito!  >>

>

<<  Vuoi che torniamo a casa?  >>

<<  Forse è meglio,però dillo tu a Gin,non posso rientrare!  >>

<<  Non c’è ne bisogno!Sta ballando con Alex,e poi capirà perché ce ne siamo andati!  >> Raquen annuì e lo seguì in macchina,fece tutto il tragitto con il finestrino spalancato e quella sensazione sgradevole sparì. Quando arrivarono lei salì al piano di sopra <<  Puoi prendere la stanza di Ginevra,lei ha già tolto tutto!  >>

<<  Mi sembra di approfittarne!  >>

<<  Figuriamoci,anzi me lo ha chiesto lei!Ha detto che non vuole che vi si facciano le ragnatele!  >> Raquen rise dell’allusione rivolta a Gabriel. Lui fece la linguaccia <<  Se vuoi posso uscire dalla stanza!  >>

<<  No tranquillo,l’odore dei lupi ho imparato a sopportarlo meglio che di quello umano!  >>

<<  Ed è piacevole?  >> lei ci pensò u un attimo <<  Solo il tuo!  >> sorrise. Gabriel la abbracciò <<  Questo lo sapevo già! >> la baciò. Queste dimostrazioni d’affetto erano diventate così naturali ormai. Inconsciamente si ritrovarono seduti sul letto,quando Raquen realizzò si alzò subito <<  Cerchiamo di fermaci qui per ora!   >> <<  Perché?  >>

<<  Non fare il finto tonto!Lo sai che non possiamo!  >>

<<  Ti è tanto difficile sopportarmi?  >>

<<   Non si tratta di quello,ma io riesco a controllarmi quando ti bacio, però in una cosa del genere non so come reagirei!Se ci metto troppa forza o meno!  >>

<<  Quello non lo so neanche io,ma non siamo mica due femminucce!Io sono un licantropo e la mia forza è pari alla tua!  >>

<<  Peccato che se perdessi il controllo la mia forza distruttiva sarebbe maggiore della tua!Mi hai vista in azione no?Stavo per ammazzarti più di una volta!  >> si sentì male al solo pensiero <<  Ma non l’hai fatto!Anche ferito sono sopravvissuto, figurati per una cosa di questo genere,e poi potrebbe valere lo stesso discorso per te!  >>

<<  Ma io saprei come fermati,ricordi i miei poteri?  >>

<<  Certo che me li ricordo!Ma non

succederà!  >>

<<  Non puoi esserne sicuro!  >>

<<  E invece si,perché mi fido di te!Se non dovessi farcela potremmo sempre fermarci!  >> <<  Stai giocando con il fuoco,ed è un gioco pericoloso!  >>

<<  Adoro il rischio!  >>

<<  Ma io…  >> il ragazzo le chiuse la bocca con il dito,poi la baciò. Lei cercò di opporre resistenza,ma il suo sub conscio lo voleva quanto lui. Finì col cedere, ogni volta che lo baciava provava una strana sensazione di assopimento,si chiedeva se fosse normale anche per una vampira. Ma non ebbe tempo per avere una risposta…

 

 

   

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


 

Capitolo 15

 

Gabriel si svegliò,dalla finestra entrava una luce fioca. Sbadigliò stiracchiandosi. Quando riuscì a mettere a fuoco il contenuto della stanza la vide. Raquen era in piedi vicino alla finestra,che era semi aperta. Ora Gabriel capì da dove veniva quell’ arietta che aveva sentito. Ma si concentrò sulla ragazza,il suo corpo pallido e perfetto era messo in evidenza da un completino intimo di pizzo rosa. Quando il ragazzo si rizzò sui gomiti lei lo guardò,sulla sua bocca apparve una strana smorfia che il ragazzo non decifrò.

<< Buongiorno!  >> la salutò,lei scosse la testa e prese l’accappatoio bianco che aveva vicino, indossandolo.

<<  Com’è andata stanotte?  >> chiese lui curioso. Lei corrugò la fronte <<  Guarda…  >> indicò qualcosa dietro di lui. Quando il ragazzo si voltò capì il perché della sua smorfia. La sbarra di ottone del letto era da una parte piegata,e un pezzo era completamente rotto,staccata dal resto. Gabriel soffocò una risata <<  Ops,colpa mia!  >>  mentre fece per alzarsi vide delle piume svolazzare qua e là. Osservò il cuscino,aveva tre buchi perfettamente tondi <<  Quello è colpa mia!  >> disse lei,con gli occhi di una cerbiatta. Lui la guardò

<<  Bè…per fortuna che Gin non deve abitare più qui!Costerà un po’ rimettere tutto a

posto!  >>

<<  Non si tratta di quello Gabriel!Io ho morso il cuscino…al posto del tuo collo!  >> fece una smorfia di disgusto verso se stessa. Gabriel divenne serio

<<  Non è successo niente però!  >>

<<  Ah no?!Guardati la schiena!  >> Gabriel si guardò alla specchio,sulla sua spalla c’erano tre graffi perfettamente allineati che stavano guarendo.  Ma invece della reazione che si aspettava Raquen, il ragazzo scoppiò a ridere

<<  L’avevo detto io che sei una micina piuttosto prorompente! >> Raquen spalancò gli occhi <<  Ti senti bene?  >>

<<  Sto benissimo!E sono felice!Questi guariranno in poco minuti,e per il letto…lo ricompreremo!Ma a Ginevra lo spieghi tu!  >> a questa affermazione Raquen non potè fare a meno di ridere a sua volta

<<  Certo… le dirò “ehi lo sai che hai un fratello maniaco?Scusaci se abbiamo distrutto la tua camera!”  >> scosse la testa. Gabriel si stiracchiò di nuovo,Raquen guardò la finestra e poi lui

<<  Scusa,se hai freddo chiudo!  >>

<<  Tranquilla…  >> si guardò attorno

<<  …Dove accidenti sono i miei pantaloni?  >> lei rise <<  Cercali tra questo caos!Non avresti dovuto buttarli all’aria!  >> Gabriel si mise a rovistare la stanza coperta di piume,poi li trovò. Mentre li stava indossando sentì una risata familiare… Ginevra aprì la porta. La sua bocca si spalancò attonita,Gabriel rimase con i pantaloni indossati a metà pronunciando un sonoro <<  Oh cazzo!  >>. Alex era dietro sua moglie che dovette andar via per non scoppiare a ridere in faccia all’amico. Intanto il ragazzo finì di indossare i pantaloni. Raquen aveva il viso coperto da un cuscino, sapeva di non poter arrossire, ma non voleva farsi vedere. Ginevra entrò osservando il disastro che c’era lì dentro. Poi guardò Gabriel e poi Raquen

<<  Ma bravi,nemmeno sono andata via e già mi avete distrutto la stanza!  >> i suoi occhi fulminarono Gabriel che fece l’indifferente.

<<  Gabriel…  >> Raquen scappò via in bagno. <<  Mi vuoi spiegare!!!!!  >>

<<  Mi pare che sia tutto così evidente!  >> indossò la maglietta <<  Evidente????Sembra che qui dentro sia passato un ciclone!  >>

 <  >

<<  …Ok ok ok…risparmiami i dettagli!  >> sospirò <<  Costerà un occhio della testa rifare tutta la sbarra!Accidenti era la mia

preferita!  >> poi ad un tratto ghignò

<<  Che c’è?  >> scoppiò in una risatina strana <<  Accidenti però…non credevo che succedesse così presto!  >> Gabriel arrossì tossendo

<<  E’ meglio se andiamo a fare colazione…  >> Ginevra fece spallucce <<  Ok,tanto poi mi racconta tutto lei!  >> Raquen uscì dal bagno una mezz’ora dopo. Non aveva alcuna voglia di scendere,ma non poteva mica nascondersi per tutta la vita. Ginevra era intenta a fregare la colazione del fratello,mentre Alex sorseggiava il caffè. Ovviamente notò subito le fedi che brillavano sulle loro dita. Le venne spontaneo fare un sorriso,quando Ginevra le si avvicinò

<<  Buongiorno signorina,spero abbia passato una buona nottata!  >> evidenziò l’ultima frase in modo allusivo <<  Sp…splendida grazie!  >> balbettò Raquen mentre cercava di sfuggire all’amica. Alex sorrise in piedi <<  E dai lasciala perdere!  >>

<<  Non sto facendo niente di male, voglio solo sapere i dettagli!  >> bisbigliò. Gabriel la richiamò <<  Piantala Gin!Non ci sarà nessun dettaglio per te!  >> la ragazza sbuffò seccata e andò vicino a suo marito. Raquen intanto aveva smesso di gironzolare in tondo e chiese all’amica <<  Com’è andata ieri?  >>

<<  Oh benissimo! Abbiamo fatto solo l’una però, dopodiché siamo andati tutti a dormire! Uff…  >> Alex la contraddette 

<<  Si vede che almeno loro hanno capito che la sposa è pur sempre incinta!E poi ti sembra presto?Io non mi reggevo nemmeno più in piedi, l’altro ieri non ho chiuso occhio!  >> sbadigliò. Ricevette un pizzicotto sulla mano

<<  Ma il matrimonio era mio, e volevo tenere ancora un po’ il vestito!  >> incrociò le braccia. Alex si rivolse a Raquen <<  Non farci caso, da quando è incinta è diventata capricciosa come una bambina!  >> Raquen sorrise. Ma ad un tratto Ginevra si impuntò <<  Ecco lo sapevo… non è passato nemmeno un giorno che già non mi sopporti più…  >> scoppiò a piangere. Gabriel sputò il caffè,non l’aveva mai fatto <<  Ma che diavolo le prende ora?!  >> Alex si sedette accanto a lei che ancora singhiozzava

<<  Gin…dai… non fare così…stavo solo scherzando! >> Raquen le si avvicinò cautamente <<  Lasciatela sfogare,ho sentito che quando una donna è incinta può avere delle crisi di pianto!  >> Gabriel scosse la testa

<<  Tsk…donne!  >>

<<  Chiudi il becco!!!  >> gli arrivò un cuscino dalla sorella. Raquen lo richiamò

<<  Gabriel…  >>. Quando Ginevra smise di piangere disse <<  Ho voglia di cioccolato!  >> Alex prese qualcosa da un mobile, consegnò alla moglie una barretta di cioccolata che Ginevra iniziò a mangiare. Gabriel la fissava con una faccia stranita <<  Ora va meglio?  >> ricevette una linguaccia. Poi Raquen disse

<<  Ginevra,quando devi andare a controllo?  >> <<  Oggi pomeriggio!  >>

<<  E si potrà sapere il sesso del bambino?  >> <<  Non ancora Gabriel, devono aspettare almeno il quarto mese!  >> lo informò Raquen.

Il ragazzo disse <<  Caspita, sei informata su questo argomento!  >> Raquen sorrise ad un tratto malinconica,ma Ginevra cambiò immediatamente discorso.

<<  Appena lo sapremo ve lo comunicheremo subito!Ora però dobbiamo andare,devo comprare alcune cose!A dopo!  >> salutò. E uscì insieme ad Alex che fece spallucce….

L’ultimo mese trascorse così e finalmente si arrivò al giorno fatidico in cui si sarebbe saputo il sesso del bambino. Ma quando Ginevra e Alex uscirono dalla sala delle ecografie,le loro faccie erano strane. Gabriel era ansioso e chiese

<<  Allora?  >>

Ginevra rispose

<<  Maschio…  >>

Gabriel gioì.

Ma Ginevra aggiunse <<  …e femmina!  >> Gabriel la guardò torva

<<  Insomma maschio o femmina?  >>

Raquen rise  

<<  Sono gemelli scemo!  >> Ginevra annuì mentre le brillavano gli occhi…

 

Tre mesi dopo…

 

Ginevra era seduta sul divano con due cuscini sotto la schiena a brontolare <<  Accidenti, mi fa male la schiena,ma quando nascono!  >> il gruppo era riunito,la ragazza avrebbe dovuto partorire di lì a qualche settimana ed erano tutti in ansia. Raquen si manteneva a debita distanza quando Alice era nei dintorni. La ragazza era diventata sempre più insistente e protettiva. Ad un certo punto Ginevra sobbalzò,facendo accorrere Alex, Raquen si avvicinò preoccupata,poteva sentire i battiti dei bambini che pulsavano all’uni isono,e percepiva tutti i loro movimenti. Per i licantropi era lo stesso,ma i suoi sensi erano particolarmente sviluppati in quel periodo. Cercò di avvicinarsi a Ginevra forse con un movimento troppo repentino, che scatenò la rabbia di Alice che le saltò addosso graffiandola ad un braccio. La vampira arretrò mentre Filippo fece forza sulla sua ragazza per fermarla. Gabriel soccorse Raquen

<<  CHE DIAVOLO FAI?  >> urlò contro la licantropa,Alex si era messo davanti a Ginevra per impedirle di alzarsi,perché poteva farsi male e le fece scudo con il suo corpo,seguito dagli altri due licantropi. Alice continuava ad agitarsi tanto che dovette intervenire anche Selena,mostrava i denti alla vampira

<<  SAPEVO CHE PRIMA O POI LO AVRESTI FATTO!  >>  Raquen si teneva il braccio con gli occhi spalancati per la sorpresa <<  Io non ho fatto niente!  >>

<<  E INVECE SI, STAVI PER AGGREDIRLA!  >> Ginevra gridò all’amica <<  ALICE!  >>  ma lei non ascoltò

<<  L’HO SENTITA,STAVA PER AGGREDIRLA, HO SENTITO IL VELENO NELLA SUA GOLA!  >> Gabriel si fece avanti furibondo <<  NON L’AVREBBE MAI FATTO E LO SAI!  >>

<<  E INVECE SI!  >> Gabriel ringhiò,ma Selena si mise tra loro due

<<  PIANTATELA,Alice devi darti una calmata! Raquen non aveva cattive intenzioni,si era solo preoccupata per Gin,lei è una di noi ormai!  >>

 <<  LEI NON E’ UNA DI NOI,NON LO E’ MAI STATA!E’ UNA LURIDA SUCCHIA SANGUE CHE FACEVA LA SGUALDRINA CON QUEL VAMPIRO!  >> a queste parole dal petto di Raquen uscì un ringhio che faceva gelare il sangue,Alice fu sbalzata contro il muro. Filippo soccorse la propria compagna,indolenzita per il colpo. Raquen aveva gli occhi spalancati,era stata lei, osservò i volti dei presenti,anche di Gabriel, fu come essere trapassata da una spada di fuoco. Indietreggiò scuotendo la testa, Gabriel la guardava,ma non sembrava arrabbiato

<<  Raquen,calmati,per favore…non è successo niente…  >> ma la ragazza sembrava non ascoltare,fissava il vuoto. Poi  come un fulmine si gettò sulla porta e sparì nella notte,Gabriel la seguì ma dovette trasformarsi per starle dietro. Arrivarono così nella radura quando Raquen si fermò. Gabriel ritornò umano e indossò velocemente i pantaloni per non restare nudo.

<< Raquen…  >>

<<  …No sta zitto!  >>

<<  Ti prego ascoltami,non è colpa tua!Lei ti ha provocato,è normale che prima o poi avresti perso il controllo…  >>

<<  No…  >> la sua voce tremava

<<  Non capisci…  >>

<<  Cosa?Cosa c’è che non va?  >>

<<  E ME LO CHIEDI? Dannazione Gabriel…lei ha ragione…io non sono come voi…  >>

<<  Ma questo è normale,però ti sei sempre comportata come se lo fossi!  >>

<<  Gabriel…non può funzionare…Vattene via… DEVI LASCIARMI!  >>

<<  MAI!  >>

<<  NON ESSERE STUPIDO!LEI AVEVA RAGIONE,io…sono pericolosa!  >>

<<  Non è vero!Tu non hai fatto niente!  >> le prese le mani, <<  Tu resterai con me…  >>

<<  Mi dispiace Gabriel…ma non posso…non questa volta!  >>

<<  NON TI PERMETTERO’ DI LASCIARMI!  >> ad un tratto Raquen capì, non aveva altra scelta,lei non l’aveva pensato,ma doveva farlo…non poteva più rimanere con loro…con lui.

<<  Mi dispiace Gabriel,ma tu non capisci…  >> si liberò dalla stretta di Gabriel e si mise di spalle <<  Io…  >> dovette lottare con se stessa per non cedere <<  Io ho pensato davvero quelle cose che…che ha detto Alice…  >> deglutì veleno puro. Gabriel rimase attonito,sconvolto. La girò con forza iniziando a scuoterla <<  Dimmi che non è vero…DIMMI CHE NON E’

VERO!  >> Raquen tremava davvero ora, si portò la mano al collo,e si strappò il girocollo che aveva sempre portato,scoprendo la cicatrice a forma di mezza luna,che era ben visibile.

<<  Guarda Gabriel,è questo ciò che sono,e non posso cambiarlo,anche se lo vorrei con tutta me stessa!Mi dispiace…  >> Gabriel la lasciò di colpo <<  Allora…è finita?  >>

<<  Mi dispiace…  >>

<<  Comincio a credere che dispiaccia solo a

me!  >> queste parole le fecero più male del suo sguardo, avrebbe voluto dirgli che non era vero niente,che lei non aveva mai pensato quelle cose,ma si fermò,doveva farlo. Gabriel si girò,un ringhio soffocato partì dalla sua gola,poi si trasformò nel lupo bianco, e scappò via. Raquen lo guardò andare via poi cadde in ginocchio,come se fosse terribilmente stanca,intanto dalla foresta si levò un ululato straziante… 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

 

La vampira dai capelli argentati correva nel bosco. I suoi capelli riflettevano al luce della luna,rapida si gettò sulla sua preda,un grosso cervo. Quando ebbe finito si sbarazzò del corpo, mentre andava via si fermò a guardare la luna, quella sera era piena.

<<  E’ passato già un anno…  >> disse fra sé e sé. I suoi occhi divennero di nuovo lucidi,ma ovviamente non c’erano lacrime da poter piangere. Distolse lo sguardo e tornò a correre sulla via del ritorno…

 

<<  AHIA!  >> il ragazzo si lamentò del piccolino che non smetteva di tirargli una ciocca di capelli. <<  Insomma,scommetto che questo è stato tuo padre ad insegnartelo!  >> staccò dal petto il bimbo dai capelli arruffati e castani. Sulla soglia della porta apparve una ragazza,bellissima, ma ora sembrava una donna nonostante la sua giovane età. La gravidanza di due gemelli non aveva influito minimamente sul suo corpo,tornato perfetto come era sempre stato.   <<  Light,vuoi smetterla di tirare i capelli a zio Gabriel!  >> prese in braccio il bambino che non fu dello stesso avviso. Ginevra lo mise nel Box insieme alla sorellina,che invece sembrava disinteressata degli altri, giocava tranquilla con un peluche. Anche lei aveva i capelli castani e ondulati. Alex raggiunse la moglie sbadigliando <<  Problemi?  >>

<<  Tuo figlio continua a strappare i capelli al mio incantevole fratellino!  >> Alex rise sotto i baffi <<  Lo fa anche con Carlie!Gli

piacciono!  >> disse rivolgendosi alla piccola nel box. Ginevra prese in braccio la bambina

<<  Come sono discoli, eh tesoro?!  >> la bimba sorrise, ma subito si sentì il pianto del piccolo ingelosito,Alex lo prese in braccio per calmarlo,ma fu tutto inutile, allungava le braccia cercando la madre. Ginevra diede la piccola a Gabriel e prese in braccio Light, che subito si calmò.

<<  Ecco,hai visto?Lo hai viziato Alex!  >>

<<  Sentila,chi è che li riempiti di regali?Dovrò lavorare almeno due anni per guadagnare tutto ciò che hai speso!  >>   

<<  Ma era il loro primo compleanno!  >> Alex scosse la testa, <<  Non voglio pensare ai loro diciotto anni allora!  >> Ginevra gli fece la linguaccia << Li ho partoriti con una fatica maledetta,ora ho tutto il diritto di riempirli di regali!  >> Alex rise,mentre Ginevra diede un sonoro bacio al figlio. Poi lo rimise nel box,questa volta era chiaro che doveva rimanerci. Poi andò a prendere la figlia <<  Alex,è ora di portare a letto i due diavoletti!  >> Alex fece spallucce <<  Tocca a me!?  >>

<<  Eh si mio caro!  >> prese Light dal box che si aggrappò alla schiena del padre ridendo,mentre il ragazzo sollevò con facilità l’altra bimba e li portò al piano superiore. La nuova casa di Ginevra era grandissima,aveva più di otto stanze,i bambini dormivano in una per ora,ma la ragazza stava già sistemando le altre due per quando sarebbero cresciuti. Gabriel era seduto sul grosso sofà bianco,non si era mosso di lì nelle ultime 5 ore, ma non era solo per i nipoti. Ginevra fissò le sue occhiaie marcate,erano mesi che le aveva continuamente impresse sul volto. Chissà da quando non dormiva perfettamente,forse non lo sapeva neanche lui. Gabriel si stiracchiò alzandosi finalmente.

<<  Dove vai?  >> chiese lei vedendo che si avviava verso la porta

<<  A sgranchirmi un po’!  >>

<<  Nel bosco?Gabriel…  >>

 <<  …Si lo so!Non distruggerò niente sta volta,tranquilla!  >>

<<  Non mi importa di ciò che farai!Da quand’è che non dormi come si deve?  >> lui fece un sorriso amaro <<  E chi lo sa,mi sembra una vita!  >> si toccò il viso, ultimamente era sempre così, continuamente stanco,forse lo era,ma della vita. Ginevra scosse la testa <<  Non puoi andare avanti così,ti stai distruggendo!  >>

<<  E che vuoi che me ne importi!Meglio morire che vivere così…  >> Ginevra spalancò gli occhi e dal suo petto fuoriuscì un ringhio

<<  Gabriel…  >> la sua voce tremò.

<<  Sta tranquilla,non ho intenzione di farla finita!Anche se ammetto di averci pensato!Ma non lo farò!  >> Ginevra abbassò lo sguardo,poco convinta. <<  Quando torni?  >>

<<  Non sono un bambino!  >>

<<  D’accordo,fa come ti pare!  >> Gabriel uscì. Ginevra si sedette sul divano e si massaggiò le tempie. In quel momento scese Alex che le si sedette accanto <<  Tutto bene?  >>

<<  Non lo so!Hai visto in che stato era?Ormai è così da quando se ne andata!  >>

<<  Lo so,ho provato a parlargli,ma il solo nominarla lo manda in bestia!  >>

<<  Lo so!Hai visto cos’ha combinato nel bosco ieri? Finiranno per prenderlo,o peggio farà del male a qualcuno!  >> Alex annuì <<  Vuoi che vada con lui?  >>

<<  No,sarebbe peggio,almeno quando è solo si sfoga!  >>

<<  Ma Alice e Filippo?  >>

<<  Non sono ancora rientrati dal viaggio!Alice preferisce tenersi ancora un po’ lontana,e forse fa bene,non oso immaginare come reagirà quando la rivedrà!  >> Alex annuì <<  Ma non potrà mica restare via per sempre!Noi licantropi siamo un gruppo e dobbiamo restare uniti!  >>

<<  Lo so bene anche io,ma prova a parlarne a Gabriel ora!  >> Alex non rispose,dopo qualche istante di silenzio disse <<  Gin…tu sei convinta che Raquen abbia davvero pensato quelle cose?  >> Ginevra si passò una mano tra i capelli <<  Non lo so,non so cosa pensare!Mi è difficile immaginarlo,ci ha salvato la vita più di una volta,perché avrebbe dovuto volerci uccidere proprio ora…che era felice!  >> Alex rispose rassegnato <<  Comunque sia dobbiamo trovare un modo per risolvere questa faccenda!Però adesso vado a letto,sono stanco morto!

Tu vieni?  >>

<<  Resto ancora un po’,buona notte!  >> Alex si chinò per baciarla sulla fronte <<  Non fare tardi! Notte!  >> poi salì al piano superiore. Ginevra si sdraiò sul divano,e accese la tv…

 

Gabriel corse tutta la notte trasformato da lupo, ormai non faceva altro,cercava di smaltire lo stress correndo con tutte le forze,sperava di essere talmente stanco da cadere addormentato, ma era sempre tutto inutile,il suo sonno non lo faceva riposare. Non appena chiudeva gli occhi si trovava il suo volto davanti,e questo pensiero lo fece ringhiare. Continuò a correre per più di una mezz’ora,spingendo al massimo il suo corpo, poi si fermò,ritornò umano. Si mise i pantaloni e si sedette a terra a dorso nudo,aveva il fiato corto. Guardò la luna,era piena. Sul suo viso apparve una strana smorfia. Poi indossò la maglietta e si recò in un bar lì accanto e vi passò tutta la sera….

 

Ginevra stava per andare a dormire,quando sentì un rumore fuori dalla porta,ormai era mezza notte passata. Riconobbe immediatamente il suo odore,nonostante il forte odore di alcool che emanava. Si precipitò ad aprire la porta, Gabriel era in piedi davanti a lei,si reggeva sulla porta, quando la vide sorrise

<<  Ciao sorellina…come stai???  >> mugugnò. Ginevra lo guardava torva <<  Gabriel,sei ubriaco?  >>

<<  Un pochino…ma ti assicuro che o bevuto due bicchierini minuscoli…  >> stava per cadere,Ginevra fece appena in tempo a reggerlo. <<  Un pochino eh…non ti reggi in piedi!  >> lo fece sedere sul divano. Dal piano superiore fece capolino Alex, mentre sbadigliava <<  Che succede?  >>

<<  E’ ubriaco!  >> disse Ginevra indicando Gabriel. Alex lo guardò <<  Non ha mai bevuto in vita sua!  >> Ginevra scosse il capo

<<  Accidenti, sei uno stupido!  >> gli assestò un sonoro schiaffo,ma il ragazzo scoppiò a ridere,Alex trattenne la moglie che avrebbe voluto schiaffeggiarlo ancora.

<<  Calmati Gin!Non puoi farci niente,non vedi com’è ridotto?  >> Ginevra si calmò <<  Che facciamo ora?  >>

<<  Dobbiamo portarlo a casa vostra!Non voglio che sia qui quando smaltirà la sbornia!  >> lo aiutò ad alzarsi e sparì nella notte. Ginevra si appoggiò alla porta a riflettere per qualche minuto,poi corse al piano di sopra, estrasse uno zainetto e iniziò a buttarci dentro alcuni vestiti…

 

Alex rientrò una mezz’ora dopo, Ginevra era vestita e aveva lo zaino in spalla pronta ad uscire. Alex la fissò torvo <<  Dove vai?E’ notte fonda!   >>

<<  Vado a cercarla…  >> Alex spalancò gli occhi <<  Sei impazzita?Non abbiamo la più pallida di dove sia andata!  >>

<<  Invece io credo di saperlo…  >>

<<  E dove?  >>

<<  Una volta mi ha detto che le piaceva in modo particolare Verona, e che voleva andarci con Gabriel,andrò a cercarla lì!  >>

<<  E se non la trovassi?  >>

<<  Allora la cercherò anche n capo al mondo se necessario!  >> la afferrò per il braccio

<<  Aspetta,come fai a sapere che lei non vuole davvero ucciderti?! E se ti attaccasse?Non puoi andare da sola!  >>

<<  E invece si,se lei era davvero sincera si fiderà solo di me!E poi tu devi rimanere qui a badare ai bambini,hanno bisogno di uno dei due

genitori!  >>

<<  Allora fa venire con te almeno Selena o Fabio!  >>

<<  Non se ne parla…ho bisogno di palarle da sola,e poi so badare a me stessa!  >>

<<  Gin…  >>

<<  Non mi fermerò Alex, non permetterò a mio fratello di auto distruggersi!  >> e detto questo lo baciò sulla guancia dicendo

<<  Tornerò,e la porterò con me, anche a costo di trascinarcela per i capelli!  >> ghignò e uscì sotto gli occhi preoccupati di Alex…

 

Raquen intanto passava le sue giornate chiusa nel suo appartamento,per tenere la mente occupata si era iscritta all’università nella facoltà di ingegneria genetica. Pensava che studiare moltissimo potesse allontanare il suo ricordo,ma non fu così…

Anche quel giorno stava cercando di tenersi occupata quando le venne in mente che quella sera sarebbe dovuta andare a caccia. Aspettò che scendesse la notte e si avviò nel bosco,dopo che ebbe finito stava per tornare,quando sentì un odore familiare,si voltò. Il vampiro dai capelli neri arruffati la guardava a braccia incrociate e ghignando <<  Ehilà,guarda chi si rivede!  >> Raquen sorrise a sua volta <<  Ian…che ci fai qui?  >>

<<  Sono di passaggio,mi ero fermato a cacciare,ma non pensavo di incontrarti qui!  >> <<  Nemmeno io…  >> si avvicinò mentre si strinsero la mano <<  Come stai?  >> Ian fece spallucce <<  Annoiato,come sempre!  >> Raquen sorrise,poi tornò seria

<<  Hai saputo di…  >>

<<  Si ho saputo,ma non mi interessa!Piuttosto tu, pensavo fossi con i tuoi amici lupastri

ora!  >> Raquen divenne cupa <<  Anche io lo speravo, ma sono sorti dei problemi…  >>

<<  Laurent?  >>

<<  Anche,ma non si tratta di lui,per fortuna non si è più fatto vedere!  >>

<<  Non mi stupisce!  >>

<<  Che vuoi dire?  >>

<<  Non lo sai?  >>

<<  No, non torno più a Volterra da circa un anno!  >>

<<  I volturi hanno abbandonato Volterra!  >> Raquen sembrò stupita <<  Cosa?E perché lo avrebbero fatto?Dopotutto loro risiedono lì da secoli ormai!  >>

<<  Pare si siano ribellati a Laurent,non era più in grado di fare il capo, era solo accecato dall’odio,e quindi lo hanno abbandonato,ma non ne so di più,non so dove sia finito Laurent!  >> Raquen annuì <<  Tu credi che tornerà!  >>

<<  Non lo so,ma ti do un consiglio, occhi aperti!Se davvero sono arrivati al punto di lasciare Volterra,deve essere davvero

infuriato!  >>

<<  Tranquillo,so badare a me stessa!Me la cavo con l’autodifesa!  >> rise. Ian la guardò

<<  Sono contento per te,ma ora devo levare le tende,non mi va di fare brutti incontri! Alla fine ci siamo rivisti no?!  >>

<<  Già!Mi ha fatto piacere!  >>

<<  Anche a me,capo!Ti vedo quando ti

vedo!  >> strizzò l’occhio e con un balzo sparì. Raquen tornò a casa. Ma appena entrò sentì un odore familiare,ma non era Ian, anzi non era nemmeno di vampiro…

 

     

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


 

Capitolo 17

 

Ginevra la fissava in piedi seria,Raquen rimase per un po’ in silenzio,il primo impatto fu quello di andarla ad abbracciare,avrebbe tanto voluto farlo, si sporse anche un po’ in avanti,ma fece in tempo a controllarsi. Non poteva farlo dopo ciò che aveva detto a Gabriel.

<<  Gin…  >> balbettò. La ragazza non la salutò con il suo solito sorriso <<  Raquen…  >> nella sua voce c’era un filo di amarezza.

<<  Come…come mi hai trovata?  >>

<<  Non è stato difficile,mi avevi detto che ti piaceva Verona e sono venuta a cercarti qui!Poi mi è bastato seguire il tuo odore!  >> Raquen aveva già capito che ovviamente i bambini erano nati e moriva dalla voglia di chiederle come stavano e se il parto fosse andato bene,ma dovette trattenersi nel fare le mille domande che le ronzavano per la testa,e la maggior parte riguardavano Gabriel. Chiese solo

<<  I bambini?  >>

<<  Stanno benissimo,ma come mai ti interessa tanto saperlo?  >> Raquen abbassò lo sguardo <<  Mi dispiace…  >> Ginevra annuì

<<  Voglio che tu mi dica la verità,e voglio saperla ora,ma ti avverto non cercare di prendermi in giro…  >>

<<  Immagino già cosa vuoi sapere!  >>

<<  E allora rispondi,è vero quello che hai detto a mio fratello?Tu volevi davvero farlo…?  >> Raquen non seppe cosa rispondere all’inizio e cercò di indugiare <<  Tu cosa pensi?Credi a ciò che ho raccontato?  >> Ginevra ghignò

<<  Non rispondere con un'altra domanda!  >> la vampira la guardò seria <<  Pensi che avrei mai potuto fare o solo pensare una cosa simile?Sarò anche una bastarda che ha ucciso molte persone,ma non ammazzerei mai una mia amica!  >>

<<  Quindi tu giuri,di non aver mai pensato una cosa simile?  >>

<<  Certo!  >>

<<  E allora perché hai mentito a mio

fratello?  >> Raquen fece una smorfia di dolore <<  Era l’unico modo che avevo per…farmi odiare!  >> Ginevra scosse la testa <<  E perché avrebbe dovuto odiarti?Lui ti ama!  >>

<<  Ma non capisci?Noi due non abbiamo futuro! Apparteniamo a due razze completamente opposte! Non si tratta solo di una semplice diversità,io potrei perdere il controllo e fargli del male in qualsiasi momento!Oppure potrei fare del male a te,o magari…ai tuoi bambini…  >> Ginevra rabbrividì.

<<  Ma tu ci hai salvato la vita,io mi fido di te come della mia ombra,e per lui era lo stesso!Forse non stavi tanto simpatica ad Alice,ma il resto del gruppo si fidava di te!  >> Raquen si girò di spalle <<  Perché sei venuta qui?  >>

<<  Perché voglio che torni a casa con me! Ho bisogno del tuo aiuto Raquen…  >>  

La vampira la fissò torva <<  Che vuoi dire?  >> <<  Si tratta di Gabriel!  >>  Raquen si irrigidì e si voltò dalla parte di Ginevra << Sta male?  >> <<  Fisicamente no,ma io temo che possa commettere una sciocchezza!  >> Raquen impallidì  <<  Cosa vuoi dire?  >>

<<  Ieri sera è tornato a casa completamente ubriaco,e da quando sei andata via non fa altro che girovagare per i boschi ululando!Non dorme bene e ha delle occhiaie spaventose,ha anche smesso di mangiare come prima!Devi tornare Raquen,lui ha bisogno di te,senza di te è come se gli mancasse l’aria!  >> la vampira fece un giro per la stanza <<  Non posso…lui non vorrà più vedermi!  >>

<<  Invece no,gli racconteremo come stanno veramente le cose,lui ti crederà perché ti ama troppo!  >>

<<  Gin…ma il nostro rapporto si è incrinato per sempre,non c’è più fiducia!  >>

<<  La fiducia non c’entra in questo caso!Voi siete legati da un sentimento ben più forte, dall’amore!E questo non scompare da un giorno all’altro,se è profondo e sincero può durare per sempre,anche per più di un anno…  >> Raquen la guardava,voleva tornare con tutta se stessa,ma aveva paura,se Gabriel non l’avesse accettata come avrebbe reagito? Ginevra si era accorta della sua incertezza <<  Per favore Raquen,non posso perdere mio fratello!Ti scongiuro, aiutami!  >> Raquen rimase per un po’ sovra pensiero con una smorfia sulla bocca. Poi si alzò e iniziò a rovistare tra alcune cose sistemandole <<  Cosa fai?  >>

<<  Prendo la mia roba…  >> Ginevra sfoderò uno dei suoi soliti sorrisi che le mancavano

<< Allora…  >> Raquen sorrise a mala pena

<<  Si,tornerò con te…  >>.

 

Il viaggio sembrò più lungo di quanto realmente fosse. Quando arrivarono nella ex casa di Ginevra Raquen dovette fermarsi

<<  Tutto a posto?  >>

<<  Lui è dentro…?  >> chiese con la voce mal ferma <<  Si,ma non credo che abbia percepito il tuo odore,a giudicare da com’era ridotto ieri sera dubito che sia sveglio!  >> l’alba infatti stava appena per sorgere. Raquen fece un respiro,non che ne avesse bisogno,ma si sentiva più sicura si stava avviando verso l’entrata quando Alex uscì dalla porta. Andò subito ad abbracciare la moglie <<  Bentornata…  >> le disse,Ginevra chiese <<  Gabriel?  >>

<<  Non è qui, è andato nel bosco!  >>

<<  E lo hai lasciato andare?  >>

<<  E’ andato a smaltire il resto della sbornia,non gli accadrà niente!  >> Ginevra non era tanto convinta <<  E i bambini?  >>

<<  Sono dentro,stanno ancora dormendo!  >> ma non finì nemmeno di dirlo che si sentì il pianto della piccola. Entrambi corsero dentro,Raquen li seguì a distanza. Quando entrò non potè fare a meno di sorridere. La bambina che Ginevra aveva in braccio strizzava gli occhietti con le manine, mentre il bimbo sul letto rideva contento, chissà per quale motivo. Ginevra la cullava dolcemente, ed ad un certo punto anche la bimba iniziò a sorridere. Poi rivolse i suoi occhioni castani verso la vampira. Ginevra se ne accorse e si avvicinò a lei,ma Raquen arretrò di scatto. Ginevra e Alex si guardarono,Alex fece un sorriso gentile alla ragazza e prendendo la piccola in braccio la allungò verso di lei. Raquen fu ancora esitante, ma la bimba iniziò ad allungare le braccia sporgendosi  verso di lei e le venne quasi spontaneo afferrarla. Non appena la ebbe in braccio la piccola iniziò a fare dei risolini di gioia, forse la pelle più fredda della vampira la stuzzicava. <<  Come si chiama?  >>

Ginevra rispose <<  Carlie...  >>

<<  E lui?  >>

<<  Light!  >>

<<  Sono dei bei nomi!  >> Ginevra rise

<<  Fantasiosi anche…  >> ammise. Raquen iniziò a cullare la piccola canticchiando una canzoncina,la sua voce risuonava melodiosa per la stanza e la bimba gradì molto. Presto anche Light volle partecipare così Raquen prese in braccio anche lui,ora più sicura <<  Assomiglia al papà nonostante i capelli castani!  >> disse. Ginevra ricevette una linguaccia affettuosa dal marito. Poi sentirono un cuore affannato avvicinarsi di corsa,la porta si spalancò Filippo entrò tutto trafelato,non fece caso alla vampira <<  Che succede?  >> chiese Ginevra in ansia

<<  Quel bastardo è tornato!  >> stranamanete non vi fu bisogno di pronunciare il suo nome. Alex si pose istintivamente davanti ai bambini che le vennero restituiti da Raquen

<<  Dov’è?  >> chiese lei,Filippo rispose

<<  Guarda chi si rivede… Non lo so,ma è tornato in città da qualche giorno ormai,almeno così dicono!  >> Ginevra chiese <<  Hai avvertito gli altri?  >>

<<  Si,per ora non credo ci sia pericolo!Ma potrebbe attaccare da un momento all’altro!  >> Raquen si fece avanti <<  Non lo farà!Non lo permetterò!  >> ma Alex la contraddisse

<<  Non lo permetteremo! Monteremo immediatamente dei posti di guardia! Filippo,rintraccia Alice e Fabio e falli tornare immediatamente!  >> Filippo corse fuori. Raquen intanto stava riflettendo,per cosa poteva essere tornato?Per vendicasi di lei?Ma perché non aveva attaccato subito?Se era vero che era tornato da qualche giorno poteva benissimo rintracciarla. C’era qualcosa di strano,se lo sentiva,Laurent aveva un obiettivo…ma non si trattava di lei…

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


 

Capitolo 18

 

Raquen non aveva ancora incontrato Gabriel, quella sera era stata a caccia,in realtà era andata in giro a perlustrare la zona e il ragazzo non aveva fatto rientro a casa. I licantropi si erano riuniti a casa di Alex e Ginevra,così,anche se non voleva,pure lei li raggiunse lì,ma Gabriel non c’era. Quando entrò rivide Alice,la ragazza non ebbe il coraggio di guardarla negli occhi,e Raquen non le parlò.

<<  I bambini?  >> chiese. Questa domanda le uscì spontanea,nemmeno lei sapeva perché l’aveva fatta <<  Gabriel è venuto prima a prenderli,ha detto che voleva portarli al parco giochi!  >> Raquen annuì,ma ricominciò a pensare al motivo per cui Laurent era tornato solo ora,dopo un anno,cosa aveva in mente?Cosa stava escogitando?Ad un tratto sobbalzò, gli altri se ne accorsero e la guardarono

<<  Che succede?  >> chiese Gin. La vampira sbiancò <<  D…dov’è Gabriel…dove ha portato i bambini?  >>

<<  Nel parco di fronte la biblioteca comunale, perché?  >> chiese Alex. La vampira arretrò scioccata,spaventata. Ginevra si alzò in piedi

<<  Che succede Raquen?  >> chiese ansiosa, Raquen emise un ringhio <<  Maledetto…  >> <<  Raquen che succede?  >> urlò Ginevra. Raquen fu come scossa da un brivido

<<  Chiamate Gabriel al cellulare avvertitelo di stare in guardia,e di tornare immediatamente qui!Laurent vuole colpire i bambini…  >> il sussultò di Gin e Alex fu percettibile a tutti. E un ringhio del licantropo risuonò per la stanza <<  Raggiungiamolo presto…  >> corsero tutti fuori iniziando a correre velocemente. Raquen però si distaccò dal gruppo e iniziò a correre in un'altra direzione,ma i licantropi non la seguirono,avevano una sola preoccupazione ora…salvare i bambini…

 

Quando arrivò nel bosco sentì da lontano i ringhi di un lupo,si affrettò ad avvicinarsi,ma quello che vide non fu piacevole… Gabriel era accasciato su quattro zampe coperto di sangue, con le orecchie abbassate all’indietro e mostrava i denti minaccioso. Il vampiro dai capelli rossi era davanti a lui sorrideva soddisfatto e non aveva nemmeno un graffio,Raquen scorse velocemente i dintorni,i bambini erano dietro il lupo bianco e piangevano spaventati,ma sembrava stessero bene. Poi si accorse che c’era qualcosa di strano, perché Gabriel non si era accorto di lei?E dov’ erano gli altri lupi?I licantropi fecero capolino dietro gli alberi,ma quando Ginevra provò a buttarsi su Laurent venne violentemente respinta. Allora Raquen capì,c’era una barriera. Ma come aveva fatto Laurent?Nei dintorni non vi era odore di altri vampiri,e lui non possedeva quel potere. Sembrava che la barriera estraniasse dal mondo chiunque era all’interno,o forse non era così…La vampira fermò Ginevra che stava per riprovarci

<<  Non serve a niente!C’è una barriera intorno a loro!  >> Gin ringhiò seguita dagli altri,poi tutti tornarono umani,per comunicare con la vampira,per fortuna i vestiti non si erano lacerati da lasciar scoperte le parti intime. Alex aveva le sopracciglia contratte in una smorfia di dolore e chiese <<  Cosa facciamo?Se non possiamo entrare come possiamo salvarli?  >> la vampira corrugò la fronte,ma Ginevra le chiese <<  Come diavolo ha fatto a creare questa barriera?Quando ci ha attaccati l’ultima volta non aveva questo potere!  >>

<<  Non lo so Gin!Comunque sia…solo io posso sperare di creare un varco per entrarvi!  >> Fabio si fece avanti <<  Noi ti seguiremo!  >> <<  NO!Non posso tenere il varco aperto per permettervi di entrare,nemmeno se siete super veloci potrete farcela!Entrerò da sola…devo condurlo fuori di lì!  >> Alex chiese <<  E i bambini?  >>

<<  Gabriel li porterà via al momento giusto!  >> <<  Hai un piano vero?  >> disse Ginevra

<<  No Gin…in questo momento sono solo confusa,Laurent è più imprevedibile di ciò che credevo!Ma non abbiamo altra scelta! Ascoltate…  >> i licantropi si strinsero intorno a lei <<  Io aprirò un varco ed entrerò, devo attaccare la barriere dall’esterno e sperare che Laurent si distragga almeno per due secondi! Quando entrerò cercherò di far uscire Gabriel e i gemelli!Voi dovete tenervi pronti qui fuori,se dovessero esservi altri vampiri qui intorno,non li voglio di mezzo!Appena saranno fuori portate  via i gemelli,e per il vostro bene vi consiglio di andarvene tutti!  >> Ginevra chiese

<<  E tu che farai?  >>

<<  Combatterò con Laurent…Questa volta mi vendicherò di quel bastardo!  >> ringhiò. Alex disse <<  Ma non possiamo lasciarti sola!  >> <<  E invece dovete farlo,io non posso combattere sapendo che voi siete qui intorno… che lui è qui intorno!  >> fissò il lupo bianco all’interno della barriera. Poi disse <<  Ora andate…Gin,ho un ultimo favore da chiederti,se non dovessi sopravvivere…  >> Ginevra la prese per mano <<  Non dirlo,tu tornerai

vincitrice!  >> Raquen sorrise per farla contenta,ma chissà se ci credeva <<  Certo…Ma se dovesse andar storto qualcosa dovrai dire a Gabriel…che lo amo!  >> Ginevra rabbrividì e fece una smorfia di dolore

<<  Glielo dirai vero?  >>

annuì <<  Certo…ma!  >>

<<  Non c’è tempo,ora vai devi proteggere i tuoi bambini!  >> i ragazzi  presero il loro aspetto di lupi e si distribuirono intorno alla barriera. Quando Raquen li vide tutti in posizione iniziò a lanciare attacchi contro la barriera di Laurent. Il vampiro stava ancora sorridendo,quando ritornò di nuovo serio

<<  Che diavolo succede?  >> come la vampira aveva previsto abbassò la guardia per poco tempo e lei con uno sforzo immane oltrepassò la barriera. Si piazzò tra il vampiro e Gabriel. Quando il lupo la vide,prima drizzò le orecchie e poi emise un leggero lamento.

<<  LAURENT!  >> il vampiro divenne scuro in volto,mostrò i denti che divennero affilati

<<  Maledetta traditrice! Come hai fatto?  >> <<  Potrei farti la stessa domanda…che ci fai qui?Sei venuto per i bambini vero?Cosa vuoi da loro???  >> Laurent ghignò <<  Speravo di costringerti a venire allo scoperto,e ci sono riuscito!  >> Raquen capì solo ora di essere caduta nella trappola,ma era inevitabile. Gabriel ritornò umano intanto, prese i gemelli tra le braccia e ringhiò << Raquen…  >>

<<  …Gabriel…ti spiegherà tutto Gin!Ma ora devi andare via!  >> Gabriel spalancò gli occhi <<  Come?  >>

<<  Appena te lo dico esci dalla barriera più velocemente che puoi!  >>

<<  E tu?  >>

<<  NON FARE DOMANDE! CORRI!  >> Laurent si gettò sulla ragazza, che a sua volta formò una barriera di fuoco,il lupo si slanciò fuori provocandosi una piccola ustione alla schiena,ma i bambini erano salvi. Dal basco uscirono gli altri licantropi,Ginevra in forma umana abbracciò i piccoli. A questo punto Laurent sciolse la barriera,i licantropi si misero in posizione per attaccare il vampiro,ma Raquen li fermò <<  Questa è una questione tra me e lui!Andate via!  >> Gabriel ringhiò,ma Raquen non lasciò motivo di repliche <<  Per favore Alex, portalo via,dovete andare più lontano che potete…qui presto non rimarrà più niente!  >> Gabriel spalancò gli occhi avrebbe voluto aiutarla,ma fu preso con la forza da Filippo, Fabio e Alex che allontanarono tra i ruggiti che emanava. Laurent cercò di lanciare un attaccò contro i lupi,ma Raquen lo parò.

<<  Loro non devono entrarci,tu vuoi me!  >> il vampiro sorrise <<  Pensi di fare l’eroina!Ma non sarà facile battermi,guarda cosa ho imparato!  >> dalla mano di Laurent fuoriuscì una sfera di energia. Raquen in un primo momento non capì,ma poi <<  TU…puoi assorbire i poteri altrui non è vero???  >> il ragazzo scoppiò a ridere <<  C’è ne hai messo di tempo per capirlo!Ma devi anche sapere che non solo posso assorbirli,ma triplico la loro

energia!  >> a quelle parole Raquen ebbe la consapevolezza di essere perduta,c’era una sola cosa fare…Sorrise,il vampiro si stupì

<<  Che hai da ridere?  >>

<<  Laurent…oggi potrò finalmente vendicare i miei genitori…  >>

<<  Illusa,come speri di fare?  >>

<<  Semplice…andrò all’inferno…  >>

<<  Cosa???Sei impazzita per caso?  >>

<<  Oh no mio caro…non sono mai stata così sana in tutta la mia vita!  >> intorno a lei iniziò a crearsi un accumulo di energia che provocò una scossa di terremoto. Laurent spalancò gli occhi <<  CHE DIAVOLO FAI?  >>

<<  Te l’ho detto!Ti avrai anche questo nuovo potere,ma anche io ho scoperto una cosa molto interessante…i vampiri che sono dotati di poteri come me o come te possono aumentare a tal punto il loro livello di energia e auto distruggersi….  >>

<<  SEI IMPAZZITA? MA COSI’ MORIRAI ANCHE TU!DI TE NON RESTERA’ CHE POLVERE!  >>

<<  E quello che sto cercando di dirti,io morirò… MA TU VERRAI CON ME ALL’INFERNO!  >> Laurent rimase pietrificato,i suoi poteri erano forti,ma Raquen stava liberando tutta la forza che aveva dentro di se,nemmeno lui sarebbe sopravvissuto. Cercò di fermare i suoi poteri,ma Raquen lo bloccò,ora era finita davvero,non avrebbe mai creduto che sarebbe andata così, avrebbe almeno voluto dire di persona a Gabriel quanto lo amava,voleva restare con lui,ma questo non era più possibile… Raccolse le sue ultime forze e si avvinghiò a Laurent che invano tentava di liberarsi,poi con un sorriso si lasciò andare…sentiva la sua forza scorrerle dentro dilaniandola, ma questo non le importava più… lo avrebbe salvato,avrebbe salvato tutti… questo bastava…

Una nube di fuoco si sollevò nell’aria distruggendo il bosco circostante. Da lontano Gabriel e gli altri la videro,e riconobbero il punto in cui c’erano Raquen e Laurent. Il lupo corse fuori attraversò il bosco,ma non potè avvicinarsi tanto per via delle fiamme. Gli altri lo seguirono, il lupo aveva gli occhi spalancati,era pallido e tremava… Ginevra si avvicinò e senza nemmeno che se ne accorgesse iniziò a singhiozzare. Gabriel cadde in ginocchio affranto,come senza forze. Le lacrime iniziarono a rigargli il viso, non aveva mai pianto…

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


 

 

Capitolo 19

 

L’esplosione fu di entità enormi,per fortuna non raggiunse il centro abitato. Quando le fiamme si spensero ragnava il silenzio assoluto. Gabriel non si era mosso di lì,l’aveva persa,l’unica persona che avesse mai realmente amato,era morta,e con lei moriva anche una parte di lui. Ora si che voleva realmente farla finita,non aveva motivo di vivere. Ginevra si inginocchiò accanto a lui piangendo

<<  Gabriel….lei… lei ti amava…  >> lui disse con la voce rotta dal pianto e dal tremore che invadeva il suo corpo <<   Non mi serve a niente ora…io volevo che me lo dicesse lei!  >> si alzò come un automa e andò nella direzione dell’esplosione <<  Gabriel… dove vai?Non troverai niente…  >> cercò di fermarlo ma lui sembrava non sentire continuò a camminare mentre Ginevra scoppiò a piangere tra le braccia di Alex. Fabio disse

<<  Ci ha salvato la vita…  >> ma si sentì la voce rotta di Gabriel <<  E a quale prezzo…perché non sono morto io al posto suo!PERCHE’?  >> spezzò il resto di una albero con un pugno. Poi continuò a camminare, finalmente si alzò un alito di vento, che portò il forte odore di bruciato. Gabriel si fece scompigliare i capelli,ma ad un tratto sentì qualcos’altro,iniziò ad annusare l’aria,gli altri se ne accorsero,ma non sentirono niente,Ginevra singhiozzò <<  Gabriel…è inutile…  >> ma lui non si arrese,conosceva troppo bene il suo odore, e se c’era anche solo una speranza… guardò tra il fumo,un ombra si muoveva, il lupo fece uno scatto in avanti,aguzzò la vista. Le sue labbra pronunciarono qualcosa di indecifrabile, poi un sorrise illuminò il suo volto,il suo cuore accelerò, i compagni lo guardarono Alex disse

<<  Gabriel…  >> ma non fece in tempo a finire il ragazzo scappò via in avanti,tra la coltre di fumo e poi la vide…

La ragazza era appoggiata ad una albero,i suoi vestiti strappati,ridotti a brandelli,la coprivano a mala pena,ma era lei. Gabriel aveva il fiato corto e senza aver fatto sforzi.

<<  Raquen…  >> sibilò,la ragazza sorrise

<<  Ciao…  >> disse lui non indugiò oltre le si avvinghiò addosso. La strinse talmente forte da poterla soffocare,ma non gli importava, soffocò un singhiozzo <<  Maledizione…hai deciso di farmi morire?  >> sussurrò. Stava facendo la figura del cretino, piangere davanti a lei. Raquen lo abbracciò a sua volta <<  Calmati,ora sono qui!  >> lui non allentò la presa <<  E se non ci resti questa volta ti ammazzo!  >> ringhiò

<<  Ma se non ci vai piano ci vai vicino!  >> a questo punto allentò la presa le prese il viso tra le mani <<  Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia!Potevo perderti per sempre…  >>

<<  Anche io…  >>

<<  Non te ne andrai vero?  >>

<<  No,voglio restare con te,sempre che tu mi voglia ancora!  >>

lui sorrise  <<  E me lo chiedi?!  >> la baciò, questa volta però fu diverso dalle altre volte,fu come una fusione di corpi. Lei si sentiva parte di lui,non avrebbe mai potuto abbandonarlo,era dunque questo che intendeva Ginevra quando diceva che erano legati da qualcosa di più forte di loro. Che stupida non se ne era mai accorta fino a quando non stava per perderlo. Lui la sentiva solo ora sua,non le importava che fosse una vampira o meno,non l’avrebbe lasciata andare per nulla al mondo. Tutte le altre cose passarono in secondo piano,ora erano legati… per sempre…

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Epilogo ***


 

Epilogo

 

<<  Ok chiudi gli occhi e non sbirciare!  >> il ragazzo teneva la ragazza per mano mentre la guidava per la stanza

<<  Si può sapere cosa stai escogitando?  >>

<<  Aspetta e lo vedrai…Ora puoi aprirli…  >> quando Raquen aprì gli occhi si trovò davanti un abito da sposa

<<  Non è possibile!Ma è quello che avevo visto all’atelier!  >>

<<  Lo so!Me lo ha detto Gin! Quindi ora credo che avrai capito,mi vuoi sposare?  >>

<<  E me lo chiedi?!  >> gli saltò addosso baciandolo. Era felice,troppo felice. Dalla porta entrarono Ginevra seguita dagli altri, i bambini si misero a gironzolare intorno al vestito

<<  Finalmente ti sei deciso fratellone!  >> disse a Gabriel dandogli una pacca sulla spalla. Alex lo sbeffeggiò <<  Quello che non si sarebbe mai sposato…E ora guarda come sei ridotto!  >>

<<  Ti strozzo nel sonno se non la pianti!  >>. Ma qualcuno era rimasto in disparte dai festeggiamenti,Alice si fece avanti timida

<<  Raquen…  >> la vampira la fissava in attesa di una sua parola <<  So che non ci sono parole per descrivere ciò che ho fatto,ho sbagliato sul tuo conto,e ti chiedo scusa!Se non vorrai più vedermi lo capirò,ma dovevo chiederti almeno scusa!  >> Raquen rimase per un po’ seria,poi sorrise <<  Dai lascia stare,alla fine si è risolto tutto no?!Mi farebbe piacere avervi tutti uniti al mio matrimonio!Amiche?  >> disse porgendo la mano ad Alice,che la strinse acconsentendo a sua volta.

 

La cerimonia si tenne tre settimane dopo. Raquen era splendida con il vestito da sposa e i festeggiamenti si protrassero fino a tarda sera, quando i due sposini dovettero imbracarsi su una nave da crociera per il viaggio di nozze. Raquen aveva ancora il vestito da sposa addosso e stava sul porto ad ammirare il cielo stellato

<<  Hai intenzione di dormirci con quello?  >> <<  Non sarebbe una cattiva idea!  >>

 <<  Peccato  che abbia altri progetti per stasera…è la nostra prima notte di nozze!  >> fece un sorrisetto malizioso

<<  Scemo!Come ti senti nei panni di sposo novello?  >>

<<  Strano,ma ci sto bene!E tu? Qualche pentimento dell’ultimo istante?  >> Raquen fece una smorfietta

<<  Scherzi? Questo è ciò che ho sempre

sognato!  >> poi divenne pensierosa

<<  Cosa c’è?  >> chiese prendendola per la vita <<  Sai Gabriel,quando ero ancora umana qualcuno mi ha fatto una domanda che all’epoca mi sembrava stupida, non potevo immaginare che sarebbe successo questo!  >>

<<  E cosa ti hanno chiesto?  >>

<<   “Quando puoi vivere per sempre per cosa vivi davvero?” e io credo proprio di averlo capito adesso!  >> si girò sorridendo,Gabriel contraccambiò a pieno

<<  Allora l’abbiamo capito in due!  >> si baciarono e questa volta la parola “eternità” non sarebbe solo svanita nel vento,ma avrebbe continuato a vivere dentro di loro,e a crescere come il loro amore…

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=501224