Storia di una vittima di Tigro (/viewuser.php?uid=91499)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prefazione ***
Capitolo 2: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo Due ***
Capitolo 4: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 8: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 9: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 11: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 12: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***
Capitolo 14: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 15: *** Capitolo Tredici ***
Capitolo 16: *** Capitolo Quattordici ***
Capitolo 17: *** Capitolo Quindici ***
Capitolo 18: *** Capitolo Sedici ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciassette ***
Capitolo 20: *** Capitolo Diciotto ***
Capitolo 1 *** prefazione ***
Buonasera,
io sono Nadine, e questa è la storia
della mia vita.
Ho
vissuto fino all’età di ventidue anni e
poi… poi
sono morta, uccisa, assassinata da un tale che è entrato in
casa mia.
Se
vi chiedete il perché ora sto scrivendo questa
storia per voi, è che la mia morte non è stata
completa, non ho potuto fare “il
grande passo”, la famosa camminata verso “la luce
bianca” ma sono rimasta qui,
sulla Terra, a “complicare” la vita al mio
assassino.
Della
mia vita posso raccontarvi poco, poiché… pian
piano la memoria se ne và. Ricordo solo alcune avvenimenti
fondamentali,
tuttavia non voglio anticiparvi troppo. Spero, inoltre, che questa
breve presentazione
non vi abbia turbati ma che vi convinca ad andare avanti…
Conoscere il mio
passato, il mio assassinio, e… la mia vita dopo la morte...
Benvenuti
cari lettori fan di vampiri, spero che questa storia possa piacervi, e
farci continuare a leggere... è la mia prima fan originale,
quindi non siate troppo cattivi ç_ç
un bacione a tutti e spero
di potervi "rivedere" nel prossimo capitolo ^_-
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Capitolo 2 *** Capitolo Uno ***
Quella
sera ero a casa da sola, dopo cena chiusi la porta, ho sempre avuto
paura dei
ladri, e mi misi in salotto, sul divano, a guardare la TV.
Terminato
il film in prima visione decisi di andare a letto e mettermi a leggere,
al
caldo, sotto le coperte. Entrai in camera mia, ma poi sentì
un leggero rumore.
Il nervosismo crebbe, e scese solo quando
pensai…“Sono i miei vicini… sono i
miei vicini…” quindi mi preparai per mettermi il
pigiama, eppure due forti
braccia mi strinsero forte. “Bonsoir, mon chery”
sussurrò quella calda voce
alle mie spalle, non risposi, troppo terrorizzata per farlo, tremavo.
Mi scostò
i capelli di lato lasciandomi scoperto il collo, poi,
insinuò la mano sotto la
maglietta, e con l'altra, con abile destrezza, mi slacciò i
jeans, la mia voce
tremava mentre dicevo… “Ti prego smettila... non
farmi del male”. Intanto, lui
passandomi la lingua sul collo, provocandomi un brivido che mi pervase
la
schiena disse “Vedo dai tuoi libri che già mi
conosci…” lo sentii sorridere
beffardo, cercai di voltarmi per vedere il suo volto, ma la mano sotto
la
maglia scivolò sul mio corpo fermando il mio viso, poi
affondò i denti nel mio
collo, sentivo il sangue colarmi sul corpo, mentre lui se ne saziava;
contemporaneamente
le sue mani continuavano a muoversi su di me, fino a che non
riuscì più quasi a
reggermi in piedi e mi accasciai al mobile cercando di non cadere per
terra.
Fu
allora che riuscii a vederlo in viso, i suoi biondi capelli mossi
facevano da
cornice a quel viso perfetto con occhi pieni di malignità e
divertimento, due
canini allungati fuoriuscivano dalle labbra ancora sporche di sangue,
del mio
sangue. Capii chi era o almeno cos’era, mentre si
inginocchiava di fronte a me
e prendeva una mano per baciarne il dorso “diventa la mia
compagna… sarai per
sempre bella, giovane ed al mio fianco” fece scorrere il suo
sguardo su di me
“e poi… sei troppo sexy per far deteriorare con il
tempo questo tuo delicato
corpicino perfetto” sogghignò di nuovo, respirando
a fatica dissi “Preferisco
morire…” deglutii “La…
mia… vita… umana… mi…
piace……… ho…
una… vita… che… mi…
piace… una… famiglia… che…
mi… vuole…… bene…
ed… un……
ragazzo…… che… mi…...
ama………… non…
voglio… stare… con… te”. Lui
sbuffò “Sono solo cose effimere...
amore, amicizia, puah… non puoi credere davvero in queste
cose!” riuscii a
sorridere mentre mi guardava incuriosito “Se…
morirò…… non…
potrò… pentirmi……
di… aver… creduto… in…
queste… cose…… ma…
almeno… non… vedrò…
tutte… le…
persone…… a… me…
care… soffrire…… mentre…...
io… non… potrò…
stare… con…
loro……” “Mhf.. sei
così umana!” disse con sufficienza
“E… non… è…
per… questo…
che… hai… bevuto… il…
mio… sangue?”. Una risata roca uscì dal
suo petto, mi
alzò di peso e mi appoggiò sul letto
“Mon chery… nessuna donna è mai
riuscita a
resistermi e sicuramente tu non sarai la prima!” disse in
tono calmo ma con una
punta di irritazione, si morse un polso e lo mise sulle mie labbra, le
serrai,
ma per quanto cercai di resistergli, essendo allo stremo, le mie labbra
si
socchiusero... sentì quel liquido caldo scendermi in gola e
poco dopo iniziai a
sentire un dolore lancinante allo stomaco, al cuore, ai polmoni, non
riuscivo a
muovermi “Non ti preoccupare... sono i tuoi organi umani che
stanno morendo”
disse senza interesse mentre ero ancora tra le sue braccia, poi, persi
i sensi.
Quando
riaprii gli occhi ero sdraiata sul letto e lui davanti a me, mi pareva
tutto
così diverso eppure era esattamente uguale a prima, i colori
erano più accesi,
gli oggetti più particolareggiati, le mie mani, la mia pelle
erano strane in un
modo che non sapevo descrivere, mi alzai e lui sogghignò
soddisfatto, mi
allungò una mano, ed una forza a me sconosciuta fece alzare
la mia
prendendogliela, lui mi trasse a se “Mon chery, da questa
notte tu sarai la mia
compagna!”
Ero
diventata ciò che avevo sempre sognato nei libri che mi
facevano compagnia la
sera tarda, ma ora che quel desiderio era stato esaudito il panico mi
assalì, e
mi pentii di averlo mai desiderato. Cercai di divincolarmi da
quell’abbraccio,
tuttavia neanche con la mia forza di neonata riuscì a
spingerlo via, ero
rintronata per i miei nuovi sensi. “Lasciami”
furono le uniche parole che mi
uscirono deboli dalla bocca, lui sogghignò “Ormai
sei mia…. Non ti lascerò
andare da nessuna parte”.
Smisi
di agitarmi, mi prese il mento e mi alzò il viso per
guardarlo negli occhi,
occhi azzurro metallizzato, e mi baciò, mi baciò
con estrema passione,
riconoscevo nei movimenti della sua lingua anni e anni di esperienza,
chissà
quante donne aveva baciato, chissà quante aveva trasformato
rovinandogli la
vita…
Si
staccò dalle mie labbra dicendo “Sono circa 590
anni di esperienza, non mi
ricordo tutte le donne che ho baciato, tuttavia so perfettamente che tu
sei la
prima che mi ha posto rifiuto”. Sgranai gli occhi, mentre lui
guardandomi
dolcemente aggiunse “Si! So leggere il pensiero…
di umani e vampiri”
A
quel punto mi lasciò andare, corsi verso la porta della
camera, ma finii solo
per sbattere contro il suo petto marmoreo “Te l’ho
detto… non ti lascerò andare
via. Non senza di me” .
Prese
fiato “Ora mia dolce Nadine, scriverai un bel biglietto di
addio ai tuoi
genitori che ti vogliono tanto bene, raccoglierai le tue cose e verrai
con me
alla mia villa dove c’è già una bara ad
attenderti”. Mi disse tutto questo
sorridendo.
Una
bara? Ora dovrò dormire in una
bara??? Oddio che schifo! Questo
fu il mio primo pensiero, poi
con gli occhi colmi di lacrime scrissi il biglietto e lo lasciai sul
tavolo in
cucina. Ritornai in camera tirai fuori il mio trolley e lo
riempì di vestiti,
misi anche un pigiama, le mie pantofole preferite, e qualche peluches
da
stringere in tutti quei momenti in cui mi sarei sentita troppo sola.
Mi
pianse il cuore, ormai fermo, mentre chiusi la porta di casa a chiave;
cosa avrebbero
fatto una volta capito che non ero più lì, che
non sarei più tornata, ed il mio
amato Alex, cosa avrebbe fatto senza di me, e ancora peggio, cosa avrei
fatto
io senza di lui?? Era tutta la mia vita, e senza neanche dirgli una
parola ora
lo sto lasciando, lo sto abbandonando, senza un motivo, senza nemmeno
una
scusa.
Una
mano mi venne poggiata sulla spalla “Smettila di pensare alla
tua vita passata…
ci sono io qui per te…..”. Presi con due dita la
sua mano con fare schifato e
me la staccai dalla spalla senza dirgli una parola.
Eccoci
qui, con il primo capitolo... spero che vi piaccia e che vi interessi
tanto da continuare a seguirmi, e perchè no, commentare ;P
Gatta767:
grazie per il sostegno *-* spero che altri fan del covo dei vampiri si
uniscano a questa lettura, e anche fan dei vampiri e basta....
p.s. per chi non l'avesse
ancora capito, se cercate una fanfic su vampiri lovvosi "lasciate
ogni speranza o voi che entrate"
|
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Capitolo 3 *** Capitolo Due ***
Arrivati
alla sua villa, camminammo per i corridoi, pieni di quadri, soprattutto
ritratti, conoscevo alcuni quadri famosissimi spariti dai musei anni
prima,
tutti quei visi mi stavano fissando mentre mi inoltravo in quel
percorso.
Superammo diverse porte e mi mostrò la stanza, non era
arredata. Solo una bara
al centro della stanza ed alcuni candelabri ad illuminarla intorno. Un
brivido
di terrore mi percorse la schiena, mi sembrava di essere in un film
dell’orrore.
A proposito “Hey tu… si può almeno
sapere il tuo nome o mi è proibito anche
questo?”. Lui sgranò gli occhi e con uno sguardo
dolce e passionale disse “mon
chery… chiedo umilmente perdono” disse prendendomi
una mano e baciandone il
dorso inchinandosi “Sono Clair Leclercq,
ma voi… potete chiamarmi mon amour”. Liberai la
mia mano e me la sfregai sulla
gamba “Clair andrà più che
bene… sempre se mi trovi di buon
umore…” dissi
irritata per poi fare un inchino e dire “La prego monsieur di
lasciare le mie
stanze, in quanto è giunta l’ora per me di
riposare” “Mon amour” mi corresse
lui “Coso!” ribattei per poi aggiungere alzando la
voce “Fila via che voglio
stare da sola!”. Mi guardò stupito, e rimase
lì fermo ad osservarmi; mi
innervosì ancora di più e sbuffai mentre
incrociavo le braccia sotto il seno,
lui mi rubò un altro bacio ed uscì da
quell’orribile camera.
Mi
guardai intorno schifata da quella stanza, da
quelle tinte rosso cupo, dal non avere finestre, da quella cosa per
terra che
sarebbe dovuta diventare il mio letto, un altro brivido
passò in tutto il
corpo. Quel poco di istinto da vampiro che avevo mi diceva che era
quasi
l’alba…. Ottima occasione per uscire e
morire…
Quando
non riuscii più a tenere gli occhi aperti
pensai che l’alba era alle porte, quindi mi avvicinai alla
porta e cercai di
aprirla: era chiusa a chiave! “Dove pensi di andare mon
chery?” disse la sua
voce dall’altra parte, mi appoggiai disperata alla porta e
non risposi,
tuttavia lui aggiunse “So cosa vuoi fare… non ti
lascerò morire bruciata… però,
se vuoi, visto che è la tua prima notte puoi venire a
dormire con me… dormiremo
insieme e non avrai paura”, mentre parlava osservavo la
stanza tetra e buia,
decisi che non potevo affliggermi per quella prigione, non di fronte a
lui,
forse sarei riuscita ad ingannarlo “Preferisco rimanere da
sola, e da domani
vorrei avere un bel letto in mezzo alla stanza al posto di quella cosa
tetra”
ci fu silenzio dall’altra parte della porta e io continuai,
mentre iniziavo a
sbadigliare “E magari un
divano, e
perché no, un televisore….. eh Clair?”
dopo un attimo di silenzio rispose “I
vampiri devono riposare nelle bare!” risponde secco,
“Magari i vampiri del
SETTECENTO, ma quelli MODERNI vogliono dormire su letti comodi con
lenzuola
pulite e profumate…. E magari colori allegri!” lo
sento sbuffare “E tu che ne
sai dei vampiri moderni?” chiede ironico
“Ovvio… lo sono! Mi ci hai obbligato
tu! E ora che so che non posso schiattare almeno per questa notte,
fammi
dormire, per terra, perché io nella bara non ci
entro!”
Lo
sentì sospirare, poi se ne andò ed io, credendo
che fosse l’alba mi addormentai…
Al
mio risveglio ero decisamente giù di morale, mi svegliai in
una stanza buia, e
per cercare di riemergere della mia demoralizzazione personale presi
uno dei
miei peluches, mi appoggiai a una parete e chiudendo gli occhi per non
piangere
rimasi tranquilla nell’oscurità della stanza.
Le
canzoni passavano, ed io ad ogni brano stavo peggio…
l’unica misera, se non
minuscola, consolazione era che quello stupido di un vampiro per ora si
stava
facendo i cavoli suoi; ogni musica mi ricordava lui, il mio Alex,
sicuramente,
ora sapeva che ero fuggita, e chissà come stava…
pensando a lui, deglutii,
chissà che gusto aveva il suo sangue… di scatto
inorridii di me stessa, come
potevo anche solo pensare ad una cosa simile, su di lui per di
più… sto già
cambiando? Questo vuol dire che arriverò anche io un giorno
a essere così
egoista di interessarmi solo di me? Di non saper più cosa
voglia dire amare?
Dimenticherò anche il mio vero amore? NO NON VOGLIO!!!!! In
quel momento le
lacrime accarezzarono il mio viso.
Mi
accasciai su un lato, mentre la musica suonava ancora ad alto volume,
chiusi
nuovamente gli occhi e dopo svariate canzoni
mi calmai… decisi quindi alcune cose
fondamentali: un giorno sarei
tornata da Alex, per fargli sapere il perchè me ne sono
andata e che non l'ho
dimenticato, sarei fuggita, un giorno o l'altro; non vorrò
mai essere la
compagna di quel vampiro! Voglio delle
luci e un letto nella mia stanza, senza carta da parati, un divano, una
TV e
console per giocare. E un ultima cosa, quel coso doveva procurarmi
immediatamente da mangiare.
Senza
togliere le cuffie, perché non mi interessava sentire la sua
voce, urlai “Clair!
Ho fame!!!!” pochi istanti dopo
una luce fioca illuminò la stanza, entrò con due
calici in mano, si mise di
fronte a me, poi si abbassò per guardarmi negli occhi
“Bevilo finché è caldo…
il sangue umano si raffredda in fretta!” presi il calice, lui
cercò di
incrociare il suo braccio con il mio per bere insieme, ma appena mi
accorsi di
cosa stava cercando di fare mi fermai guardandolo per poi ribadirgli
“Preferisco berlo freddo che in tua compagnia!” lui
si allontanò e mi guardò
serio “Ti ricordo che non fai altro che peggiorare la
situazione tenendo il broncio
tutto il tempo e cercare di impartirmi ordini! Non si può
tornare indietro mon
chery, quindi ti conviene abituarti… perché io so
come farti rimanere la mia
compagna, e starò più che attento a non farti
morire!” finì con un finto
sorriso stampato sulla faccia, io sbuffai sonoramente e lui
ribaltò gli occhi
“sii almeno contenta che ho trovato un letto… la
mia compagna non può dormire
per terra… e spero comunque che un giorno questo letto
potemmo dividerlo per
provare esperienze sensazionali” disse con uno sguardo
più che malizioso “non
penso proprio!” ribattei, poi sospirai “grazie
comunque per avermene trovato
uno” senza guardarmi negli occhi mi allungò una
mano “vieni” disse solo, e io,
come la prima volta, non so il perché ma gli allungai la mia
mano, che lui
prese e strinse tirandomi a se “ti faccio vedere il resto
della villa”.
Uscita
dalla mia stanza notai una grossa porta in legno a fianco alla mia
“è la mia
stanza… se non riesci a dormire, per te ci sono
sempre” lasciai sorvolare il
commento e mi appuntai mentalmente di non entrare mai in quella stanza,
nemmeno
per sbaglio. Passammo oltre, ormai avendo un suo braccio attorno alla
mia vita,
entrammo in un enorme salone, con una grande tavola il legno con una
candida
tovaglia bianca con candelabri in argento che lo illuminavano, tutta la
stanza
era illuminata dalla fioca luce delle candele, in un angolo il
caminetto
acceso, con un divano di fronte, anche qui quadri appesi, mi
accompagnò al
divano e mi fece sedere “sempre avuto, non pensare che sia
qui solo per i tuoi
capricci!” disse mentre guardavo estasiata le fiamme danzanti
del fuoco, però
cavoli, era proprio antipatico… quando sono quasi
lì per credere che non sia
uno stronzo più totale ecco che me ne da la conferma e si fa
odiare ancora di
più!
Il
nervoso salì e non riuscii ad astenermi dal trattarlo male,
anche se ciò voleva
dire essere ancora più privata della mia già
inconsistente libertà “quindi
niente TV? E niente console per giocare? Prendimi almeno qualcosa per
mantenermi in forma!” sbuffò e mi interruppe
“la
TV è di là”
indicandomi una porta per poi
continuare “ricordati che sei un vampiro, non hai bisogno di
fare jogging o
robe simili… tu rimarrai sempre perfetta così
come sei” i suoi occhi che
seguivano ogni curva del mio corpo mi misero in imbarazzo ma riuscii a
rimanere
seria “beh male non può fare di
certo…” ribattei concludendo
quell’argomento,
ed iniziandone uno nuovo “fammi anche vedere
dov’è il bagno… ho intenzione di
farmi un bel bagno caldo prima di andare a dormire nel mio nuovo
letto…”
“insieme a me?” “hey… piantala
di rompere!”
Si
alzò dal divano, e senza controllare che lo seguissi si
incamminò verso il
bagno: entrai e notai con grande stupore la dimensione del bagno, era
grosso
quasi quanto la mia vecchia casa. La vasca, la prima cosa che mi
colpì, era al
centro della stanza, ed era più che altro una piscina, a
livello del pavimento,
con colonne in marmo bianco che la circondavano, il doppio lavabo da
una parte
spezzava la monotonia della parete; il pavimento ed il rivestimento era
in
piastrelle nere con decorazioni argentate “finalmente una
stanza con buon
gusto” dissi, poi sparii per prendere intimo pulito, pigiama
e ritornai “ancora
qui?” “certo mon chery…. Non vorrai mica
che perda questo stupendo momento
mentre posso vederti completamente nuda”
“certo…. Tu non sei autorizzato a
vedere più di quanta della mia pelle tu stia vedendo in
questo momento!” in un
istante mi trovai tra le sue braccia con le mani che mi percorrevano la
schiena
slacciandomi il reggiseno “ti sto solo dando una
mano” mi sussurrò
all’orecchio, sapevo di non riuscire a liberarmi, mi
rubò un altro bacio, un
bacio che tutte le donne vorrebbero provare, ma sicuramente non volevo
che
fosse lui a darmelo. Si staccò guardandomi di sbieco e
uscì dalla stanza “e non
entrare finché io non sarò uscita!”
dissi ad alta voce, sentì in lontananza
una risposta
cantilenante “tanto ciò che
voglio me lo prendo!”
Chiusi
la porta a chiave per sicurezza, una barriera inutile, e mi tuffai in
quella
piscina d’acqua calda e schiumosa, per un attimo riuscii di
nuovo a rilassarmi
anche se durò poco. A bagno finito tornai nella mia stanza
dove trovai un
meraviglioso letto con testata in pelle bianca imbottita a due piazze
con
lenzuola gialle ed arancioni a strisce orizzontali, quattro cuscini in
testa e
i miei peluches al centro, voltandomi vidi una piccola TV sopra una
cassettiera
e un joystick sopra il comodino, solo in un secondo momento mi resi
conto che
anche la stanza era più luminosa: la carta da parati era
scomparsa, lasciando
spazio ad una tinteggiatura color pastello nelle tonalità
del giallo; infine
notai un bigliettino, scritto da Clair,
calligrafia impeccabile ma in quanto al testo…. lasciamo
perdere che è meglio.
Gettai
il bigliettino, spostai i peluches e mi misi sotto e coperte, che bella
sensazione, e nella calma e silenzio più assoluti chiusi gli
occhi per
addormentarmi.
Angolo
dell'autrice ^_-
Allora
vi piace la villa? e Clair? che ne pensate??? Ora i primi desideri di
Nadine sono stati esauditi... ma chissà cosa
succederà in seguito......
rispondiamo
anche alle recensioni :D
Cara
Ninja, mi fanno sempre piacere i tuoi commenti... considerarlo ottimo
lavoro mi emoziono *///* delle creature della notte sono arrivate....
me essere molto felice *-*
Cara
roxell18, sono veramente contenta di sapere che la mia storia ti
intriga, e spero che continuerai a seguirla... comunque, problemi
permettendo dovrei aggiornarla tutti i martedì verso l'ora
di cena ^_^
infine
ringrazio Ninja767 per aver aggiunto la fan nei preferiti, Erol89 per
averla inserita in tra le ricordate e crivri con DanSperry nelle storie
seguite :D
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Capitolo 4 *** Capitolo Tre ***
Era
ormai passato un mese da quando ero stata relegata in quella villa, non
avevo
ancora scoperto l’uscita, e tutte le sere Clair
mi portava ciò di cui avevo bisogno, solitamente in calici
di cristallo.
Ormai
la mia convivenza forzata era divenuta sopportabile, non
perché io mi fossi
addolcita nei confronti di quello stupido di un vampiro,
bensì, perché
fortunatamente aveva smesso di essere così assillante con
me. Ogni momento
tranquilla lo passavo pensando al mio Alex, e quasi tutte le notti
cercavo un
modo di fuggire; e lui lo sapeva benissimo.
La
mia camera era diventata molto più
“umana”, la bara era stata nascosta sotto il
letto, c’era nuova mobilia ed un grosso tappeto bianco a pelo
lungo al lato del
letto… lì è dove passavo la maggior
parte delle nottate quando non avevo niente
da fare, facevo partire il nuovo stereo, apparso magicamente una sera
nella mia
stanza, a volume fin troppo alto.
Una
sera mentre pettinavo il mio tappeto con le dita lui bussò
alla mia stanza e
anche se non risposi entrò lo stesso, dicendomi
“Ormai è un mese che sei qui…
dovresti iniziare a nutrirti da sola invece che contare sempre su di
me..”
scocciata da quella frase, perché non ero stata di certo io
a chiedergli di
diventare come lui risposi “se fossi sicura di ridurmi in
polvere smettendo di
nutrirmi lo farei” lui si avvicinò a me e
sedendosi sul tappeto, mi accarezzò
una guancia con il dorso della mano “mon chery... lo sai
benissimo che se non
ti dovessi nutrire diventeresti solo più debole, ma non
moriresti… saresti solo
più vulnerabile, e sai anche benissimo che io non te lo
permetterei mai” mi
sorrise, ma io ribaltai gli occhi, così continuò
“volevo portarti a ballare… lì
è il posto più facile per una novizia”
gli lanciai un occhiataccia ma lui
continuò imperterrito “devi iniziare anche ad
apprendere i tuoi poteri, e le
vittime già stordite dall’alcol sono
più facili da ammaliare” mi sorrise,
chiesi timidamente “tu davvero vuoi farmi finalmente uscire
di qua?” lui annuì,
io continuai “e mi porterai in discoteca?”
ulteriore cenno “non potrò vedere
Alex vero?” “già” fu la sua
fredda risposta, quindi chiesi più rattristata
“devo per forza andarci?” altro cenno, lo guardai
negli occhi seriamente “puoi
almeno portarmi lontano, dove nessuno possa riconoscermi, dove nessuno
potrà
riferirgli di avermi vista lì con un altro!”
all’inizio sogghignò, poi aggiunse
un “va bene… ti porterò lontano, ma tu
dovrai promettermi di cacciare ed
uccidere la tua prima vittima lì!” io deglutii,
finché era bere sangue da un
bicchiere era un conto, se si trattava di berlo direttamente dal collo
di un
umano, come lo ero stata io fino ad un mese fa, era
tutt’altro; accettai la proposta
ancora incerta, poi aggiunse “ti ricordo che il tuo
abbigliamento dovrà essere
all’altezza della mia compagna! Dovrai essere bella, sexy, e
molto provocante”
“ma… m ma io” alzai la voce ma non
riuscì a finire la frase “non mi interessa,
a me piacciono così” rispose con sufficienza dopo
averlo letto e se ne andò.
Quando
chiuse la porta urlai “dovresti piantarla di leggermi nella
mente! È
irritante!” lui infilò solo la testa nello
spiraglio appena aperto della porta
“ma tu non sai quante belle cose ho scoperto…. E
si… domani andrai a fare
shopping dopo il tramonto per trovarti qualcosa come piaccia a
me… e verrò
anche io con te… non vorrai mica lasciarmi qui da solo
no?” presi un cuscino
che avevo sotto mano e lo lanciai con tutta la mia forza contro la
porta, lui
la richiuse e il cuscino si strappò lasciando uno strato di
piume bianche
all’ingresso “ti odio!!!” urlai.
La
sera seguente mi alzai e mi cambiai in fretta, jeans, maglietta,
maglioncino
dolcevita e cappotto, senza dimenticare le mie
scarpe da ginnastica che ormai stavano facendo la muffa a
fianco del
cassettone.
Pronta
uscì dalla stanza, e lui mi stava aspettando lì
davanti. Mi stupii del suo
abbigliamento, tuttavia non gli dissi niente se non “lo sai
che devi pagare
tutto te, vero?” sbuffò e mi accompagnò
all’uscita. Girammo molti negozi, tra
cui le marche più prestigiose, comprai vari top, magliette e
canotte, anche un
paio di maglioncini, tanto pagava lui, gonne, molte gonne, lui adorava
le
gonne, io le odiavo!
Qualche
decolté e degli stivali… tutti rigorosamente con
tacchi a spillo, ovviamente io
preferivo le ballerine, tutto rigorosamente di colori scuri. Dopo
essere
passati anche a comprare borse e collant ci dedicammo ai trucchi:
rossetti,
ombretti, matite, eyeliner, poi forcine ed elastici per capelli, e fu
solo lì
che mi accorsi di una cosa, appena usciti dalla profumeria chiesi
“Clair?”
“Oui mon chery?” “ma… Noi ci
riflettiamo allo specchio?” “emh.. si
perché?” “e allora perché non
ne abbiamo
uno in villa?” “perché noi siamo
perfetti così… senza doverci controllare nel
nostro stesso riflesso” “ah” fu la mia
unica risposta fissandolo negli occhi,
dopo una pausa aggiunsi “voglio uno specchio in bagno e uno
in camera!”
“eh????” chiese lui stupito “non ho
ancora l’arte di sapermi truccare senza uno
specchio davanti!” “ma perché due
allora?” “quello in camera è per vedermi
nell’insieme!” risposi come se fosse la cosa
più ovvia di questo mondo, quindi
appena prima dell’ora di chiusura riuscimmo ad entrare in un
centro casa, dove
presi uno specchio con una cornice decorata color argento da mettere in
bagno,
ed uno specchio ad unghia per camera mia.
Arrivati
alla villa Clair richiuse
subito
la porta a chiave e se la mise in tasca, sicuramente per non farmi
vedere dove
la tiene abitualmente “ottima deduzione” mi rispose
ed io lo ignorai… iniziai
quindi a ritirare tutto il mio nuovo, orribile, abbigliamento nei
cassetti e
nell’armadio, lo specchio posizionato nell’angolo e
la trousse con tutti i miei
nuovi trucchi in bagno. Ormai avevo trasformato quella insulsa stanza
nella mia
camera… ma il mio cuore era ancora troppo umano per il mio
corpo da vampira,
pensai al mio Alex sotto le lenzuola e mi addormentai.
Angolo
dell'autrice ^_^
bene
bene... ecco qui il nuovo capitolo :D spero che vi piaccia...
già, non succede gran chè, ma il bello
succederà il prossimo capitolo no? ;P
ora
rispondiamo alle recensioni
Ninja767: in effetti
la bara è critica... dopotutto anche se sei avvolta in
morbisosa stoffa in seta sei comunque nello stretto, e non parlianone
se la bara è anche chiusa O_O, i movimenti diventano
critici.... anche se sei un vampiro!
devilcancry: sono
davvero felice che addirittura adori la mia fan *-* le storie sui
vampiri lovvosi mi hanno alquanto scassato le cosidette,
così mi sonon data ad una storia che non fosse mielosa....
per quanto riguarda le descrizioni miglioreranno nei prossimi capitoli
(promesso ^_^), chi non vorrebbe un mega villone, però mi
farebbero un po' paura tutti quei ritratti.... tuti che ti fissano
brrrrr xD xD xD xD spero comunque che le aspettative in cui riponi in
questi primi capitoli possano seguirti fino a fine racconto ^_^
Achiko: spero
continui ad intrigarti ^_- per la cattiveria di Clair, vedremo.... ma
penso che in alcuni punti nei futuri capitoli ti soddisferà
;D infine vedi, ho aggiornato presto.... una volta a settimana va bene
no? xD
ringrazio
inoltre Lauretta90, devilcancry e Achiko per aver aggiunto la fan ai
preferiti e Fantasy_Mary88 e ShipperMS per averla aggiunta nelle
seguite.
Un bacione a tutti i
lettori e alla prossima settimana con un nuovo capitolo :D
|
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Capitolo 5 *** Capitolo Quattro ***
La
sera seguente, mi svegliai e iniziai a scegliere tra tutti i miei nuovi
vestiti,
era ancora molto presto per l’ora che saremmo dovuti uscire,
ma era sempre
meglio prepararsi in anticipo… Appoggiai alcune soluzioni
possibili sul letto e
iniziai a scegliere, poi dopo aver deciso ritirai il resto. Il quel
momento mi
cadde l’occhio sul mio cellulare, era spento da quasi un
mese, lì non prendeva,
quindi tanto valeva accenderlo, e mi chiedevo se valesse la pena di
portarlo
dietro la sera, dove in discoteca avrebbe preso. Dopo una breve
riflessione
rinunciai all’idea perché appena uscita dalla
stanza l’avrebbe scoperto.
Andai
in bagno a prendere i trucchi che meglio si abbinavano al mio
abbigliamento, li
riposi sul mobile a fianco allo specchio e accesi la radio, misi su un
vecchio
cd con la musica dance, ma poco dopo iniziarono i miei
dubbi… non ero
intenzionata ad uccidere assolutamente nessuno, e non volevo andare in
discoteca con Clair, non
volevo
divertirmi, mentre non ero con il mio Alex. Così, mi sdraiai
sul letto
abbracciando un cuscino e chiusi gli occhi, non mi addormentai, eppure
riuscì
quasi a scollegare il cervello, fino a che qualcuno, chissà
chi, bussò alla
porta “se hai ancora i tuoi tempi da umana è ora
che ti prepari. Ah… ricordati
che andiamo in un locale abbastanza dark questa sera”
sogghignò e richiuse la
porta.
Non
so il perché però ero già convinta che
il posto fosse qualcosa del genere, mi
alzai dal letto, e molto svogliatamente iniziai a prepararmi.
I
miei capelli erano perfettamente puliti, come sempre ormai, quindi non
persi
tempo a lavarli, mi levai le ciabatte, calzini e jeans, per poi
mettermi calze
a rete, una minigonna in pelle, molto corta e molto aderente, e delle
decolté
entrambe nere, diedi un occhiata allo specchio e vedermi mezza pronta e
mezza
no risi, e mi imbarazzai tantissimo per le troppe gambe che si
vedevano, il
bello è che almeno non potevo avere male ai piedi. Iniziai
quindi con la parte
superiore del corpo, un top senza spalline a tinta unita scura con
nastri in
tulle rosso e nero sparsi, sembrava che lo strato di tulle fosse stato
strappato e quello era il risultato, i capelli rimasero sciolti, lunghi
fino al
fondoschiena, la mia pelle ormai pallida, risaltava su
quell’abbigliamento così
tetro, infine iniziai con il trucco, rossetto rosso amaranto, matita ed
eyeliner che mi contornavano gli occhi. In quel momento mi accorsi che
il verde
smeraldo delle mie iridi era scomparso, lasciando posto ad un verde
molto
chiaro e brillante. Infine aggiunsi l’ombretto nero. Ero
pronta? Mi guardai
allo specchio per conferma, si, quella ragazza riflessa stava davvero
bene
vestita così, ma non ero io, io non mi sarei mai agghindata
in modo così
provocante, avrei avuto troppa vergogna di uscire. Quindi confermando a
me
stessa che quella non ero io uscì dalla stanza dove Clair mi stava aspettando.
Appena
lo vidi un mio sogno ricorrente mi balenò nella testa,
cercai di ricacciarlo il
prima possibile nel dimenticatoio, nondimeno lo vide… Mi
correggo! Sicuramente
lo vide perché sogghignò soddisfatto.
Rimasi
un attimo a fissarlo a bocca aperta, scarpa elegante nera, jeans
aderente scuro
che faceva notare curve che io, come ragazza fidanzata, non avrei
dovuto
guardare, e lo sentì sogghignare mentre lo sguardo si alzava
sul petto coperto
da una camicia sancrata a collo alto, e sopra una giacca in pelle
leggera,
aperta. I capelli erano appena stati tagliati fino alle spalle.
Appena
la mia mente tornò a pensare tolsi lo sguardo, e lo sentii
di nuovo
sghignazzare, vidi che mi osservava pensoso per poi dire
“mmh… si… hai un
abbigliamento consono per essere la mia compagna!” lo guardai
male e non feci
commenti su di lui, dovetti però farli a quella splendida
Porche grigio
metallizzata parcheggiata davanti la villa; elegantemente Clair mi aprì la portiera e
mi fece
accomodare in macchina. Salì sul lato dell’autista
e partimmo; l’inizio del
viaggio fu molto silenzioso, io guardavo fissa fuori dal finestrino, mi
era
sempre piaciuto viaggiare, mi rilassava, poi il silenzio
s’interruppe “se non
ti avessi già trasformato, ti avrei già infilato
i canini nel tuo delicatissimo
collo” “la prima volta che mi sento fortunata ad
essere una vampira” fu la mia
risposta secca, poi continuai “è inutile che
continui a provarci con me!!! Non
ti è ancora chiaro che l’unico motivo per cui sono
ancora al tuo fianco è
perché non posso scappare?” lui sbuffò
“Touché” ammise, ma il silenzio non
continuò ancora per molto “ricordati solo di non
sporcarti, sarebbe dura
portarti poi fuori di lì sana e salva…”
“non tentarmi Clair
…” “va bene… vorrà
dire che leccherò personalmente ogni
goccia di sangue che cadrà sul tuo
corpo…” lo guardai sconvolta “questa
condizione dovrebbe essere abbastanza convincente da non farti
sporcare”
rispose lui sogghignando pregustandosi la scena.
Finalmente
arrivammo al locale, mi sentii estremamente osservata già
dalla macchina e
tutto peggiorò quando ne uscii. Clair venne a prendermi, mi
aiutò a scendere ed entrammo,
saltando la fila all’ingresso. Rimasi stupita dal
locale… sulle pareti erano
disegnate le scene dell’inferno di Dante, e successivamente,
vedendo
l’abbigliamento delle altre ragazze non mi sentì
poi tantissimo a disagio. Clair
mi prese per un fianco e mi
sussurrò all’orecchio “io vado alla
ricerca di un buon pasto, ma non temere mon
chery, non ti perderò di vista un secondo”; non
gli risposi e dopo avermi dato
un bacio sulla guancia sparì tra la folla della pista,
tuttavia sentivo i suoi
occhi puntati addosso.
Mi
appoggiai a una colonna sbuffando, e notai come in un locale del genere
la mia
fame saliva... quando poco dopo i miei istinti superarono la mia natura
umana
iniziò la vera caccia. Guardai verso la pista, cercavo la
mia vittima, eppure
fu lei a trovarmi, un ragazzo alto, capelli corti e ingellati scuri,
occhi
azzurri come il mare si mise di fronte a me ed iniziò a
guardarmi sorridente
“cosa ci fa una così bella ragazza come te tutta
sola a bordo pista?” il suo
odore mi fece capire di aver trovato la mia cena “aspettavo
qualcuno di
interessante con cui ballare... ed a quanto pare l'ho
trovato!” dissi
sorridendo, lui mi prese per mano, mi accompagnò in pista e
iniziammo a ballare...
a lui non interessava ballare con me, come a me non interessava ballare
con
lui.
“ti
va di andare in un posto un po’ più tranquillo? A
bere qualcosa” io sogghignai,
lasciando trasparire un certo doppio senso da parte mia
“certamente” risposi mostrandogli
un sorriso più che convincente e, sempre tenendomi per mano,
mi accompagnò al
giardinetto esterno, la zona delle coppiette. Notai anche Clair
avvinghiato
a una bionda, ma appena mi vide incrociò il mio sguardo e lo
distolse solo
quando mi girai. Ci ritrovammo vicino ad una cascatella artificiale, e
lì
iniziò ad abbracciarmi e le sue mani iniziarono a percorrere
il mio corpo... un
flashback mi portò al mese precedente, un brivido mi
percorse la schiena e mi
irrigidii, lui però non si fermò e dopo avermi
morso il lobo dell'orecchio mi
sussurrò “cos'è... ora fai la piccola
gattina indifesa?” sentivo il suo sangue
pulsare a pochi centimetri da me, l'istinto prese infine il sopravvento
“no,
faccio la vampira affamata!” risposi, di scatto gli chiusi la
bocca per non
farlo urlare e lo morsi bevendone il sangue... era caldo e gustoso,
più bevevo
e più la mia sete aumentava, lui continuava ad agitarsi, ed
io mi nutrivo di
lui, poi si fermò: avevo appena ucciso la mia prima vittima.
Non
feci tempo a far accasciare a terra quel corpo senza vita e rialzarmi
in piedi
che due braccia, sfortunatamente che conoscevo fin troppo bene, mi
presero, e
sentì la sua lingua scorrere dal sotto il mio mento al lato
della mia bocca per
poi sfociare in un bacio, uno dei suoi soliti baci, quelli che
farebbero
sciogliere tutte, tranne me “devo ammettere che hai buon
gusto, però ti avevo
detto di stare attenta a non sporcarti” disse assaporandosi
le labbra “o era
per provocarmi? Perchè lo sai che non so
resisterti” aggiunse maliziosamente, e
concluse con un “ora andiamo prima che qualcuno lo
trovi” seriamente; mi prese
per mano e tornammo all'interno della discoteca, uscimmo; non era
troppo tardi,
ma era meglio avvicinarsi a casa.
Nel
viaggio di ritorno mi ripresi, il mio lato umano tornò
attivo, sconvolgendomi
da sola di quello che avevo fatto, ed ora scappavo “lo
sapevo... era presto per
te... ma è ora che ti abitui... sei un vampiro, non un
umano, gli umani sono
cibo per noi!” sospirai, ero troppo triste per litigare, e
per la prima volta
non infierì più del dovuto “dai...
andiamo a casa... così potrai farti un bel
bagno e chiuderti nella tua camera” feci solo un cenno con la
testa, ma per non
dimostrare di essere cambiato aggiunse “se vuoi, ho preso un
letto anche per la
mia stanza, sei hai bisogno di compagnia........” lasciando
sottintendere
troppe cose, “porco” gli risposi senza energia e
lui sogghignò soddisfatto.
Arrivati
in villa mi chiusi in bagno a lavarmi cercando di togliermi quello
sporco che
non avrei mai potuto togliere; a bagno finito andai in camera e mi
sdraiai sul
letto addormentandomi prima del previsto.
Anche
se non me ne stavo rendendo ancora conto, la mia istintività
da vampiro
prendeva sempre più vita.
Angolo
dell'autrice ^_-
Ecco
la prima caccia di Nadine... spero che questo capitolo vi piaccia :D e
sappiate che il prossimo sarà intrigante *uhuh*
ed
ora passiamo alle recensioni :D
Achiko: ti ringrazio
per commentarmi sempre, e sono felice di riuscire ad intrigarti
sempre... e sicuramente anche il prossimo lo farà ^_-
comunque pubblico così presto perchè la fan ce
l'ho giò tutta scritta... il finale è
già completamente scritto :D
Ninja767: allora...
la tua cameretta.... ci vedrei bene pareti tinta rosso cremisi, con
mobili in stile antico, in noce ed un letto a baldacchino in ferro
battuto. Io la immaginerei così... dopotutto il vampiro lo
vedo sempre abbastanza sette/ottocentesco *-* "magnificamente bastardo"
è un termine che adoro *-* alla prossima :D
ringrazio
M the best, per aver aggiunto la mia fan alle seguite, e ringrazio
comunque di cuore tutti quelli che l'avevano già aggiunta
nei preferiti/seguita/ricordata e ovviamente a tutti quelli che anche
per caso la stanno leggendo ;D spero che mi farete sapere anche voi che
ne pensate prima o poi ^_^
Alla prossima settimana!
Un bacio ^^
|
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Capitolo 6 *** Capitolo Cinque ***
Quella
sera una luce illuminò la mia stanza, aprii un occhio e un
istante dopo vidi Clair sul
mio letto che mi guardava,
non ero irritata dalla sua presenza, mugolai e infilai di nuovo la
testa sotto
le coperte per cercare di dormire ancora, cosa che non riuscii a fare
“bon jour
mon chery” mi disse passando un dito sulle lenzuola e
facendomi rabbrividire,
mugolai ancora. Un mio vizio umano era quello di poltrire nel letto,
infatti
fino alle 9 di sera non mi alzo mai “che ora
è?” dissi aprendo un occhio e
guardandolo “sono le 7, il sole è sceso da ben due
ore” “mmhhhh… è
presto… se
mi vuoi svegliare vieni tra due ore” risposi mentre
cominciavo a
riaddormentarmi “se vuoi posso farti compagnia io per due
ore…” disse lui con
malizia mentre rientravo con calma nel mondo dei sogni “fai
un po’ come credi…
io voglio dormire…” parlavo nel sonno ormai
“uhh.. mon chery ti sei addolcita”
disse mentre nel mio sogno iniziava ad abbracciarmi… sentivo
quel corpo
maschile che mi teneva stretta “Alex mi sei mancato da
morire” e lo strinsi
forte, stavo serenamente tra le braccia del mio Alex, gli appoggiai la
testa
sul petto e iniziai parlargli “amore mio non voglio
più lasciarti andare…”
iniziai ad accarezzargli il viso, il suo bellissimo viso, profondi
occhi verdi
mi guardavano sorridendo, i suoi capelli corti castani erano proprio
come me li
ricordavo, gli sorrisi, e l’amore per lui prese il
sopravvento e lo tirai a me
per baciarlo con passione, le nostre lingue si incontrarono dopo troppo
tempo
di attesa, le mie mani iniziarono a passare tra i suoi capelli, lui mi
baciava
con passione, e aveva iniziato a mordicchiarmi il lobo
dell’orecchio per poi
passare a baciarmi il collo “Alex amore mio”
sussurrai, e l’istante successivo
vidi tutto buio, i miei occhi erano chiusi, sentivo Alex che mi baciava
e mi
accarezzava, li aprì di nuovo e ciò che vidi fu
alquanto inquietante, le mie
mani erano tra i capelli di Clair,
mentre lui mi baciava sul collo.
“eh
emh!” lui continuò imperterrito mentre toglievo le
mani dai suoi capelli, ed
aggiunsi “che diavolo stai facendo nel mio letto stupido di
un vampiro???” si
allontanò dal mio collo guardandomi stupito
“hey… tu volevi dormire, io mi sono
sdraiato al tuo fianco per vederti dormire, e tu mi hai preso per
quello
sfigato del tuo caro umano!” “UNO –
alzati immediatamente dal mio letto ed
allontanati da me! DUE – non osare mai più parlare
male del mio fidanzato! E
TRE – non provare mai più a usare simili
trucchetti per approfittarti di
me!” lui
non si alzò dal letto e iniziò
ad avvicinarsi “e cosa pensi di fare se no? Mh? E poi non mi
pareva ti
dispiacesse” iniziavo ad essere furibonda
“è ovvio che non mi dispiaceva, non
dovevi esserci tu!” lo spinsi via con tutta la rabbia che
avevo addosso e lui
cadde dal letto, stupita lo guardai sul pavimento, e lui altrettanto
stupito
guardava me “come hai fatto?” mi chiese
“e che ne so io… ma almeno la prossima
volta smetterai di avvicinarti a me!” lui intanto si
rialzò e di scatto mi
prese i polsi e tenendoli con una mano me li alzò sopra la
testa “ora prova a
liberarti!” lo sentivo stringere, ma non mi sembrava
esageratamente forte, mi
sforzai ma non riuscì a liberarmi
“mmhh… capisco…” disse
pensoso mentre lo
guardavo incuriosita “ora mi lasci vero?” di scatto
me lo trovai che teneva un
braccio sui miei fianchi e l’altra mano dietro la testa, che
mi avvicinava alla
sua “io non ti lascerò mai!” rispose
maliziosamente mentre si divertiva ad
inumidirmi le labbra, cercai di liberarmi, ma anche se le sue strette
erano
meno forti di prima non riuscivo a staccarmi “mi hai
provocato troppo prima…
non puoi pensare di passarla liscia ora” mi
schioccò un sonoro e passionale
bacio, non so se per la sua voce suadente, per le sue intense
provocazione, o
se per quel brivido di passione che mi aveva fatto provare nel
dormiveglia però
questa volta non riuscì a resistergli. Mi avvinghiai al suo
corpo, mentre lui
passava le mani sulla mia schiena, si insinuò sotto i
vestiti, che gli
privavano di accarezzarmi la pelle nuda, per poi spingermi, con il suo
corpo,
facendomi sdraiare sul letto, e lui, sopra di me. Abbandonò
le mie labbra
cercando altro da stuzzicare “Clair”
dissi con un filo di voce “oui mon chery?”
asserì mentre alzava la testa e mi
guardava fisso negli occhi, quello sguardo cupo mi diceva fallo continuare invece il mio cuore lo
voleva lontano da me “basta
Clair” dissi con un
altro filo
di voce e lui si alzò da sopra di me e mi guardò
incerto, inclinò la testa
“mh?” attese un secondo ed aggiunse “non
ti piaceva?” passandosi il pollice
sulle labbra per asciugarsele, non riuscii a guardarlo negli occhi, un
attimo
di silenzio imbarazzante fu rotto da “quello stupido
umano” mentre usciva dalla
stanza sbattendo la porta.
Cosa
avevo appena fatto? Perché avevo risposto a quel bacio?
Io… Io non volevo!
Rimasi
in silenzio, lì, come mi aveva lasciata lui, senza voler
pensare a quello che
avevo fatto.
Restai
in quello stato per un paio d’ore sicuramente, sospirai e poi
decisi di
cambiarmi, dopotutto avrei dovuto nutrirmi anche quella sera, e non
sarei
riuscita a parlargli ancora.
Andai
in salotto dove il mio solito calice mi aspettava, e lui fissava il
fuoco che
gli danzava davanti, stando seduto sul divano “mon
chery… vieni a farmi
compagnia?” presi il calice e con calma mi avvicinai a lui,
“posso?” chiesi
intimidita, lui fece un cenno con la testa
“c’è un motivo se ti ho scelto come
compagna… e continuo ad essere convinto di aver fatto un
ottima scelta,
tuttavia il tuo corpo sta iniziando ad abituarsi solo ora al tuo nuovo
essere
perché non riesci a distaccarti dalla tua vita
mortale” disse senza vita, senza
staccare gli occhi dal fuoco, ed io non sapevo che rispondere. Era
vero, non
volevo lasciare la mia vita umana, anche se non potevo fare
assolutamente
niente per tornare indietro. Clair
si accasciò sullo schienale del divano, appoggiandoci anche
la testa e
girandola leggermente mi guardò con la coda
dell’occhio “perché?” poi
girò di
nuovo fissando il soffitto, il silenzio cadde di nuovo tra noi. Mi
sentivo in
colpa, dopotutto se non avessi ricambiato quel bacio non mi troverei in
questa
situazione, ma perché sentirmi in colpa dopo quello che lui
aveva fatto a me?
Si girò di nuovo a guardarmi un momento, alzò un
sopracciglio e tornò alla
posizione originaria. Lo guardai dubbiosa e ritornai a fissare il mio
calice
vuoto mentre ricominciavo a pensare… non capivo la mia
inquietudine, quindi
dopo quel silenzio angosciante mi alzai e senza dire niente me ne
tornai in
camera. Tirai un sospiro di sollievo quando chiusi la porta alle mie
spalle,
guardai l’ora... mancava ancora un bel po’
all’alba, ma non avevo voglia di
fare niente… mi presi un cambio, il pigiama, e
più silenziosamente possibile mi
avviai al bagno… buttai un occhio in sala dove Clair non si era mosso, ed entrai
senza chiudere la porta a
chiave, non so il perché, mi spogliai e mi infilai in quella
vasca dove mi sarei
potuta rilassare per un po’…
Rimasi
a mollo per un ora, mi misi il pigiama e sgattaiolai in camera mia,
dove con
spavento lo vidi seduto sul mio letto che mi aspettava
“c-cosa ci fai qui?” “ti
volevo parlare” disse senza interesse “di
cosa?” chiesi mentre preparavo la mia
treccia per la notte “della tua forza”
“forza?” mi girai di scatto a guardarlo
“si… vieni qui” mi avvicinai a lui, con
calma, ma non titubavo, mi ci ritrovai
di fronte, in piedi e lui seduto sul letto. Alzò lo sguardo
per guardarmi in viso
“sai prima” fece una pausa “quando ti ho
tenuto i polsi, era per saggiare
davvero la tua forza…” inclinai la testa senza
parlare “a te sembrava che le
stringessi di meno, ma finalmente ieri sera, andando a caccia hai
iniziato a
risvegliare le particolarità dell’essere
vampira… è comunque strano che dopo la
tua prima caccia tu abbia già tutta questa forza, vuol dire
che diventerai
potente molto presto!” disse con un incrocio tra
soddisfazione ed indifferenza,
poi aggiunse “ti porterò più spesso a
caccia, in modo che tu possa arrivare ai
miei livelli il prima possibile!” lo guardai incerta
“ma con questo intendi
forza, lettura nel pensiero, velocità e simile”
“si…” mi rispose “prima
diventerai una vampira indipendente, prima sarà meglio per
tutti e due!” si
alzò, eravamo vicinissimi, mi diede una fugace occhiata ed
uscì dalla mia
stanza.
Un
qualcosa che non sapevo cos’era mi percorse il corpo; decisi
infine di mettermi
sotto le coperte ad aspettare il sonno… maledetto di un
vampiro che riesce solo
a complicarmi la vita!!!
Angolo
dell'autrice ^_^
buona
sera a tutti i telelettori.... vi sta piacendo la storia?
stupidi da ciò che succede o ve lo aspettavate? Ma state
tranquille.... la nostra Nadine è troppo innamorata per
concedersi ad altri ^_-
ed
ora rispondiamo alle recensioni
Ninja767: ottimo...
passerò la prossima settimana a prendere le misure della
stanza per ordinare i mobili nuovi xD comunque per quanto riguarda
questo locale ti posso assicurare che esiste (o è esistito)
perchè sentivo la pubblicità per radio ma non
sono mai riuscita ad andarci perchè a 15 anni era dura
convincere i genitori a portarti in una discoteca a due ore
di macchina ç_ç inoltre posso
suggerirti la catena di locali dark "Transilvania" che ho trovato molto
belli quando ci sono andata anni fa ^_^ ti servono da bere su bare
aperte con finti cadaveri dentro (con lastra di vetro sopra) e a
determinate ora zampilla anche il sangue xD magari il bel tenebroso
affascinate lo trovi lì ^_- (se ti va bene magari davvero un
vampiro xD)
Achiko: ecco qui il
capitolo ^^ e spero che la curiosità ti sia un po' passata
^_- ma giusto per infierire ti dirò che Nadine finalmente si
ribella a Clair... ma come finisce lo scopri la settimana prossima ;P
ringrazio
come sempre chiunque aggiunga la mia fan ai preferiti/ricordati/seguiti
e chi ovviamente la tiene per continuare a seguirla :D
un
bacione a tutti i lettori :D
=Tigro=
|
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Capitolo 7 *** Capitolo Sei ***
Forse
quella sera era davvero servita a qualcosa… quel vampiro mi
stava più
distaccato, o almeno lo era stato fino a quella sera. Entrò
in camera chiudendo
la porta alle sue spalle, come a nascondere ciò che voleva
fare, da qualcuno
(inesistente?) nel resto della villa, si avvicinò a me e
come al solito mi
prese per il fianco, mi aspettavo un bacio, e mi ero già
preparata a
rifiutarlo, ma invece mi strinse solo a se, inspirando il mio profumo e
aggiungendo “stasera caccia” una specie di ringhio
suadente vibrò nel suo petto
e si allontanò uscendo dalla stanza.
Ancora
incerta per il suo comportamento cercai qualcosa da mettere, e visto
che non
era troppo insistente, tentai di vestirmi in modo più pudico
di come lo avevo
fatto la settimana precedente, anche se con l’abbigliamento
acquistato non era
un impresa facile.
Finì
con l’indossare dei collant color daino, una minigonna nera e
una camicia
smanicata con la schiena nuda. Presi una borsetta e mi affrettai ad
uscire. Clair
splendido come sempre, quando andava a caccia, era davanti alla mia
porta che
mi aspettava, e dopo averlo fissato per un lungo momento mi incamminai
verso
l’uscita. La porta era già aperta, salii in
macchina e attesi in silenzio
l’arrivo al locale, non era lo stesso della settimana scorsa,
nondimeno era in
puro stile cupo e dark; dopo un veloce abbraccio mi lasciò
di nuovo per andare
a caccia, e lì iniziò anche la mia.
I
miei sensi aumentarono di colpo, udivo tutte le persone che parlavano
nel
locale, con il rumore della musica in sottofondo, sentivo i vari
profumi che mi
pizzicavano la gola… seguii un profumo più
intenso arrivando ad un ragazzo,
stava flirtando con un'altra, ma dovevo distrarlo, doveva essere mio.
Mi
avvicinai e non guardando minimamente la tipa con cui stava parlando mi
piazzai
tra i due, gli abbracciai il collo e dissi “balliamo? Ti
va?” per farmi sentire
mi dovetti avvicinare al suo orecchio e dopo avergli succhiato il lobo, era ormai in mio potere: i
suoi occhi erano
fissi su di me, e non si interessava più
dell’altra ragazza. Da come ballava si
vedeva che gli interessavano di più le mie curve che il
ballare in sé, si
strusciava a me, facendomi notare le sue “proprietà”
e, per tenermi vicino a lui, mi premeva le mani sul culo.
Un’idea apparve nella
mia testa, e altrettanto in fretta la feci sparire per sicurezza
“hai una
macchina?” gli sussurrai all’orecchio rispondendo
al suo strusciarsi, mi mostrò
le chiavi penzolanti dalla sua mano e la mia istantanea risposta fu
“andiamo!”
Sicuramente
non aspettava altro, e mentre uscivo mano nella mano con Daniele,
incrociai Clair che mi
guardava accigliato
davanti all’ingresso, come se si aspettasse una mia fuga.
Sicuramente lesse
nelle nostre menti per sicurezza dove da me poteva percepire solo un
“cibo,
cibo, cibo” e da Daniele sicuramente “sesso, sesso,
sesso” gli feci un
occhiolino indicandogli il ragazzo che mi tirava fuori dal locale e gli
mandai
un bacio; lui sogghignò soddisfatto.
Salimmo
in macchina “ti va di andare in un posto un po’
più appartato di questo
parcheggio?” mi chiese lui accendendo l’auto, io
annuì e partimmo. Iniziai
subito proponendogli un posto, che lui accettò ben
volentieri, ma gli indicai
altre direzioni da prendere in base al mio poco orientamento, anche se
non
perdevo un momento per fargli capire che la sera non sarebbe
sicuramente andata
in bianco. Accarezzavo il suo viso, istigavo le sue labbra, e ogni
tanto gli
passavo una mano nell’interno coscia.
Quando
fummo abbastanza lontani da quella discoteca presi il telefono, che
quella sera
distrattamente mi ero ricordata di prendere, e telefonai
“Alex?” “chi sei?” mi
rispose la sua dolce voce al telefono “pronto, Alex sei tu?
Non mi riconosci?
Hai già cancellato il mio numero?” il ragazzo alla
guida mi lanciò un
occhiataccia tuttavia non disse niente, mentre una voce secca rispose
all’altro
capo del telefono “no, non so chi tu sia, questo numero
è della mia ragazza, e
non so come tu faccia ad averlo!” una lacrima mi
accarezzò il viso “sono io!
Nadine! Come non mi riconosci?” la voce si alzò
“senti tu! Non prendermi per il
culo, non so cosa tu voglia da me, ma tu non sei Nadine, la mia Nadine
non ha
questa voce, e sicuramente se avesse sempre avuto dietro il cellulare
mi
avrebbe sicuramente chiamato prima!” di colpo qualcosa spinse
la macchina in
avanti, mi girai e vidi due fari gialli di un auto tamponarci di nuovo
“CAZZO!”
fu la mia delicata finezza, “accelera tu!”
aggiunsi, poi rimisi il cellulare
vicino all’orecchio e dissi soltanto “Alex io ti
amo, ti amerò per sempre,
scusami, ma non posso spiegarti ora perché non ho potuto
chiamarti prima, ma
fidati! Sono io, la tua Nadine! E un giorno tornerò da te
per spiegarti tutto!
Te lo prometto! Aspettami!!” la mia gola si faceva secca e
stavo per iniziare a
piangere seriamente “che scherzo bastardo!” rispose
lui dall’altra parte del
telefono e riagganciò, quando provai a richiamarlo il
cellulare risultava
spento.
Ora
dovevo concentrarmi su Clair,
e,
per quanto la mia cena accelerava, il vampiro era sempre dietro, molto
vicino,
poi, di colpo sparì da dietro di noi. Daniele si
tranquillizzò pensando che
fosse tutto finito, però io sapevo che il difficile stava
per arrivare, “chi
era che…” mi chiese mentre un tonfo si
sentì da sopra la cappotta dell’auto,
una mano spaccò il finestrino dell’autista, e lo
strattonò con forza tirandolo
fuori dall’abitacolo “Clair
che
cosa fai?” urlai mentre la macchina sbandò e
iniziò a rotolare sul lato strada.
Dopo cinque o sei giri andò a sbattere contro un albero dove
dopo un ulteriore
accartocciamento si fermò; ringraziando solo la forza appena
acquisita riuscii
a liberarmi da quelle lamiere prima che la macchina prendesse fuoco ed
intanto
vedevo a bordo strada Clair gustarsi la mia cena.
Decisi quindi di scappare, cosa
sicuramente inutile, ma sempre meglio che aspettare immobili la propria
punizione.
Corsi
per un po’ e mi nascosi, fu solo una cosa che mi
tradì, non respiravo, non
facevo rumore ma pensavo! E fu grazie a quello che mi trovò,
mi si piazzò
davanti tenendomi per un braccio prima che mi accorgessi della sua
presenza
“che cosa pensavi di fare? Stupida!”
“lasciami! Lo sai benissimo cosa volevo
fare! È inutile che me lo chiedi!” tirò
un pugno, io chiusi gli occhi dal
terrore e li riaprii quando sentii il tonfo contro la pianta che aveva
colpito
al posto del mio viso “pensavi di avermi preso per il culo
ragazzina? Ma non
sei abbastanza furba! Meriteresti solo di finire bruciata tra i rottami
di
quella macchina, insieme al cadavere del tuo, ops mio,
spuntino!” “no! Non
voglio morire!” mi guardò tralice per un secondo
poi disse “ohhh finalmente sei
riuscita a contattare il tuo boyfriend, peccato che non ti ha
riconosciuto
vero? Oh-oh mi sono dimenticato di dirtelo… la tua voce
cambia con la
trasformazione,come gli occhi, ed i lineamenti”
“bastardo” dissi con un filo di
voce ancora contro l’albero dove mi ero nascosta, mi sentivo
in trappola e la
rabbia mi ribolliva dentro senza poter uscire, lui tirò
indietro la testa, come
a non capire quello che gli avevo appena detto “hey, io ti ho
dato tutto… ti ho
dato un posto dove vivere, tutte le tue richieste accontentate, ti ho
dato il
nutrimento di cui avevi bisogno, ora ti sto insegnando come controllare
il tuo
nuovo corpo!” “io non lo volevo questo
corpo!!!” dissi urlando a squarciagola,
quasi mi servisse a sfogare la mia rabbia “se non era per
quel dannato umano a
quest’ora non saresti fuggita da me! Dal tuo
creatore!” anche lui alzò la voce
“io non ti ho mai voluto come creatore! Sei solo un maniaco
perverso che pensa
solo al sesso!!!” “come se la cosa non ti piacesse!
Mhf! Non lo ammetterai mai,
ma ti piaceva quando ti provocavo, tu volevi che ti
baciassi!” “non è vero!”
“so leggerti nei pensieri… l’altra sera
mi hai fermato, e poi hai avuto il
senso di colpa! Eri al mio fianco quando lo hai pensato!”
rimasi in silenzio
per un attimo, cercando una qualsiasi scusa plausibile per ribattere
“ma io non
ti amo!” urlai con quanto fiato avevo in corpo, fu allora che
mi lasciò il
braccio, si aggiustò il collo della camicia e con una calma
innaturale rispose
“ma a me non interessa, mon chery” mentre io ancora
con le mani tremanti rimasi
stupita dalla risposta, lui continuò “io sono un
vampiro, io non amo, io non
posso amare, io posseggo… e ti ho trasformato per
possederti! Non crederai che
mi affascinasse qualche altro aspetto di te oltre a quello fisico
vero?”
incredula da quel mondo che mi stava crollando addosso aggiunse infine
“ora che
ci penso un altro aspetto c’è, le tue idee
perverse diurne!” una carrellata di
immagini mi passarono nella testa… erano i miei sogni, e
sapevo benissimo quali
intendeva “si esatto proprio quelli mon chery!” si
leccò le labbra, poi mi
guardò di sbieco “non so come tu, vampira, riesca
a sognare, ma se sono questi i
tuoi sogni ben vengano!” sogghignò infine
soddisfatto.
Ora
ero perfettamente fregata, non pensavo proprio che riuscisse a leggere
anche i
sogni, essi non sono realtà, non sono le fantasie di una
persona “alt alt alt,
fermati un momento, non ho mai detto di poter leggere i sogni, solo che
tu da
sveglia te li ricordi” disse con uno sguardo come dire: “non è mica colpa mia se tu te
li ricordi” e aggiunse “non che la
cosa mi dispiaccia: lo sai” , provocante come sempre si
avvicinò al mio viso,
le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie, ero tesa, poi si
ritrasse “so
che lo vuoi, vuoi che ti bacio con passione, come dirti sì
ti ho perdonata, vuoi che lo faccia perché tu ora
desideri
ardentemente le mie labbra così vicine alle tue, e per
questo non te lo darò”
Tirandomi
per il braccio che mi aveva tenuto all’inizio della litigata
mi riportò alla
macchina; dopo avermi fatto salire, e salito a sua volta, chiuse le
sicure e
non disse una parola; alla villa mi spinse dentro e corsi in camera.
Non avevo
mai voluto quella vita! Io odiavo quella vita!!!
Angolo
dell'autrice ^_-
Buonasera
a tutti i telelettori... vi sta piacendo il racconto? Vi sta
appassionando? fate sbrill con gli occhietti quando Clair è
provocatore??? fatemelo sapere ;D
Ed
ecco qui la rottura di Nadine con Clair, sarà definitiva?
riuscirà a tornare da Alex? Lo vampirizzerà o se
lo tiene umano? tutto questo ed altro nel prossimo capitolo :D
ed
ora rispondiamo alle recensioni!!!
Ninja: mi sai che
non sei sulla strada giusta.... qui si mollano, altro che eros e fare
zozzerie.... ma anche dopo questa deludente notizia continuerai a
seguirni ;P
Achiko: mannaggia a
te! mi hai recensito il capitolo sbagliato.... meno male che ho notato
un commento nuovo nella prefazione xD xD xD comunque... ecco qui il
capitolo nuovo.... magari non è proprio quello che aspettavi
ma sono sicura che migliorerà ed in seguito ti
piacerà ancora di più ^_-
Ringrazio
Katiatritti e Fede72 per aver aggiunto la mia fan nelle seguite, jonny
fury 91 e Se7f per averla aggiunta nei preferiti, ed infine un grazie a
tutti quelli che anche se per caso passano di qui e la leggono ^_-
un bacione, a settimana
prossima
|
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Capitolo 8 *** Capitolo Sette ***
Erano
notti che non uscivo dalla mia stanza, era veramente noioso rimanere
lì da
sola, al buio, tuttavia non sarei di certo uscita dalla stanza per
vedermi
quello stronzo girare per la villa, non mi nutrivo neanche ed in
effetti
iniziavo a sentirmi debole; ma non mi interessava, sarei svenuta dalla
fame, se
un vampiro può farlo, però di certo non sarei
entrata in sala per prendermelo,
e non l’avrei accettato se me lo avesse portato lui, mai!
Rimanevo
nel letto, non mi cambiavo neanche, cosa igienicamente neanche
positiva. Non
volevo uscire, e poi… un vampiro non ha bisogno di lavarsi!
Mi rigirai sotto le
coperte e iniziai a pensare ad un modo per passare il tempo; il tempo
passò ed
io… non avevo deciso cosa fare, chiusi gli occhi senza poter
dormire, sperando
di svegliarmi appena prima dell’alba, tempo di scappare da
qui, e rifugiarmi da
qualche parte per il giorno, e la sera al tramonto avrei incontrato
finalmente
Alex, gli avrei spiegato tutto, si, lui mi avrebbe capita, e mi avrebbe
tenuta
con se, bastava stare insieme, me lo aveva sempre promesso, ed io sarei
potuta
stare con lui per sempre!
Un
bussare alla mia porta mi svegliò da quel dormiveglia
perenne, non risposi, “mon
chery, vieni a nutrirti… starai diventando
debole….. mi preoccupo Nadine” “mia
cara un corno! Ti preoccupi solo che il mio fisico sia alla perfezione
così da
poterti sfogare nei tuoi sogni erotici più
nascosti!” risposi a tono senza
neanche guardarlo, sentii poi solo chiudere la porta.
Passarono
altre settimane senza nutrirmi, non riuscivo più a muovermi
dal letto, la mia
pelle era raggrinzita, la mia voce roca e non avevo forza, mi sentivo
una
novantenne con un piede nella fossa, e finalmente, quel vampiro
entrò nella mia
stanza dicendo qualcosa che speravo da tempo; si appoggiò
allo stipite della
porta a braccia conserte e disse senza neanche guardarmi in faccia
“di un corpo
così cadaverico non me ne faccio di certo un bel niente,
vattene da casa mia!
Non mi interessa cosa farai e se tornerai di nuovo in forma, ora non
voglio uno
sgorbio come te nella camera della mia futura compagna! Fuori
c’è una macchina
degna di te che ti aspetta” mi interessava ben poco di lui,
quindi con un filo
di voce dissi “aspettavo questa tua frase da tempo”
presi fiato “dammi solo un
po’ di sangue che riesca ad uscire da qui!” mi
portò due calici, li appoggiò in
malo modo sul comodino e se ne andò dalla stanza. Sbuffai,
non ero sicura di
riuscire a reggere il peso di un calice pieno, eppure ce la feci, dopo
già il
primo sorso mi sentì meglio, finito di bere il secondo
bicchiere guardai l’ora,
si, avrei fatto in tempo a cercarmi un nascondiglio.
Uscii
dalla villa, la porta era aperta e una macchina scassata ed arrugginita
davanti
all’uscita “vattene” era la scritta sopra
un biglietto fermato nel
tergicristallo, lo appallottolai e lo buttai via. Mi avviai verso il
mio paese
natale, conoscevo un nascondiglio nelle colline che avrebbe fatto
proprio al
caso mio per quella giornata che stava per arrivare. Abbandonai la
macchina in
un parcheggio e corsi a nascondermi, l’alba era alle porte e
la notte
successiva avrei potuto vedere Alex, e promemoria, nutrirsi prima di
vederlo,
cadaverica come ero sicuramente non mi avrebbe riconosciuta.
La
sera seguente arrivò, ed io pensai di andare a caccia,
tuttavia in quella
cittadina conoscevo tutti, e non avrei mai avuto il coraggio di
uccidere
qualcuno. Mi allontanai di qualche paese e feci la mia vittima, una
giovane
ragazza, a vista mi stava antipatica e aveva un buon odore, ottima
combinazione. Dopo essermi abbondantemente nutrita e tornata in forze
andai a
casa di Alex, però lui non c’era, vagai nel buio
della città cercandolo. Lo
trovai in un locale in compagnia di amici, di cui la maggior parte
conoscevo,
tuttavia una ragazza dai capelli rossi era seduta di fianco a lui e
scherzavano
fin troppo per i miei gusti, e soprattutto lui gli dava corda; lo
conosco fin
troppo bene, scherza con tutti, non gliene frega niente di
quell’oca, ero
tentata di entrare nel locale e portarmelo via, era il mio Alex, non
era di
quella svampita, nondimeno qualcosa mi trattenne, forse la paura di non
essere
riconosciuta, forse era la troppa fiducia nei suoi confronti, che si
infranse
quando vidi qualcosa che mi fece cambiare idea. Continuo ad essere
convinta
ancora oggi che se fossi entrata, come era mia intenzione fare, quello
non
sarebbe successo, ma ormai era tardi, lei, con la sua scollatura
“ombelicale” e
le movenze da gatta morta lo tentò e lui, dopo non troppa
esitazione se la
prese e se la baciò con passione, non so se era
l’effetto dell’alcol, se voleva
dimenticarsi di me, se aveva deciso di smettere di soffrire per me, se
era
stata colpa della mia telefonata, poi pensai che forse non ero poi
così
importante nella sua vita e me ne andai.
Per
un secondo incrociai i suoi occhi verdi, come lo erano i miei da umana,
mi sembrò
un istante interminabile, e mentre baciava quella smorfiosa guardava
me, ed io,
sapendo che non avrebbe riconosciuto i miei occhi troppo chiari, i miei
lineamenti leggermente diversi, mi voltai da fuori la finestra
allontanandomi
dal locale. Guardai il cielo, le stelle brillavano e la luna mi
sorrideva…
maledetta!
Era
ancora presto, ed era inutile fare ulteriori vittime, andai in cima ad
una
collina ad aspettare l’arrivo dell’alba che mi
togliesse definitivamente il
dolore che stavo provando.
Angolo
dell'autrice ^_-
ecco
qui, lo so, probabilmente questa "doppia" separazione è un
po tragica, ma ora lei è libera, rimarrà
lì ad essere baciata dal sole, e quindi un bacio di morte,
avrà paura di morire e deciderà di scappare e
vivere una vita tutta sua, o Alex in realtà l'ha
riconosciuta e ora la sta cercando??? lo scopriremo nel prossimo
capitolo ^_-
risposta
alle recensioni:
Ninja767:
MANIACA!!!! D: xD xD xD xD xD dai che sto scherzando.... anche se in
effetti certe scene sono proprio difficili da dimenticare
°ç° al prossimo capitolo ^_-
Achiko: non hai da
scusarti, sicuramente imbranata come sono anche io farò
danni simili xD xD xD ti soddisfa questo capitolo? ti chiedo di
continuare comunque, forse manca poco, quindi almeno concludila, o
è la svolta per renderla più briosa quindi devi
sapere cosa succederà ;D
Devilcancry: ciao ^^
mi fa già molto piacere che l'hai inserita nelle preferite!
ma ovviamente le recensioni non si disprezzano ^_- quindi....
sono felicissima che ti piaccia *-* come ti capisco.... io inizio a
lavorare alle 8 e mezza ed esco alle 8 xD xD xD quindi la sera
ultimamente sono molto stanca ç_ç meno male lo
consideri qualcosa di nuovo, mi sono impegnata per trovare qualcosa di
particolare e soprattutto non banale, spero solo che continui a
rimanere tale :D
Passiamo
ai ringraziamenti, Ambravampira98 per aver aggiunto la fan nel
preferiti, Giulyredrose e valespx78 per averla aggiunta nelle seguite
^_^ ringrazio chi passa anche solo a darle una lettura, e chi mi rimane
fedele tenendola nei preferiti/seguite/ricordate :D
un bacione a tutti ed a
martedì prossimo *-*
|
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Capitolo 9 *** Capitolo Otto ***
Quando
vidi albeggiare una voce riecheggiò dietro di me
“mon chery, ora vuoi venire a
casa?” mi alzai e mi girai verso di lui con gli occhi pieni
di lacrime che
scendevano, mi tuffai tra le sue braccia e li sfogai tutto
ciò che portavo
dentro.
Lui
mi abbracciò, poi mi prese in braccio e in pochi minuti mi
ritrovai nella mia
vecchia camera da letto, cercò di farmi sdraiare, tuttavia
non lasciai la sua
maglia che stringevo con tutte le mie forze, poi a voce estremamente
bassa
dissi “potresti fare finta di volermi bene almeno questa
sera?” sentì quel
“mhf” del suo sorriso beffardo, per poi prendermi
le mani e farmi lasciare il
suo vestiario, si sdraiò al mio fianco e mi strinse, io mi
girai per appoggiare
la testa al suo petto e tra un singhiozzo e l’altro mi
addormentai.
Al
mio risveglio la notte seguente ero ancora tra le sue braccia, e
stranamente mi
sentivo tranquilla, non so se dormiva ancora, ma io cercai di mettermi
ancora
più vicino a lui e lo sentii stringermi ancora di
più a se…
“senti
Clair” dissi mentre
lui mi
lasciava per guardarmi e io mi giravo supina a fissare con sguardo
vuoto il
soffitto, poi aggiunsi “fammi dimenticare la mia vita umana,
fammi dimenticare
come si ama” lui mi guardò sdraiato al mio fianco,
di lato, mentre si teneva su
la testa con un braccio “mon chery, non posso farti
dimenticare come si ama, ma
se vuoi, posso conquistarti per farti dimenticare lui, avrai occhi solo
per me”
disse maliziosamente iniziando a seguire con un dito i miei lineamenti
corporei
dalla coscia alla spalla “è una vita che cerchi di
conquistarmi, e non ce l’hai
ancora fatta! E poi io non voglio amarti Clair,
tu mi farai soffrire, e io non voglio soffrire
più!” dissi
senza interesse alla sua affermazione, lui sogghignò
soddisfatto “prima non eri
con il cuore infranto, e poi fino a che tu mi tenterai, io ci
sarò, quando ti
stuferai di me e cercherai qualcosa di nuovo, io cercherò
qualcun altro” mi
girai su un lato per guardarlo “potresti stufarti prima
tu!” dissi, forse
troppo scontata e sembrando forse allettata dall’idea ma non
ancora pienamente
convinta, lui mi prese per i fianchi per avvicinarmi a se, e mi ritrovai a cavalcioni su
di lui sdraiato sul
mio letto, mi squadrò “non mi stuferei mai di un
corpo del genere!” disse
mentre allungava una mano per accarezzarmi il labbro con il pollice,
ancora due
domande mi frullavano nella testa “vuoi dirmi che vivi la tua
vita da vampiro
venendo scaricato dalle donne?” sorrise “fa quasi
tenerezza la tua parte ancora
umana” disse accarezzandomi dolcemente il viso e aggiungendo “Non
lo vedo proprio così,
diciamo che, conquisto un’umana, cosa che non mi pento di non
aver fatto con
te, soprattutto in questo momento” sorrise di nuovo
“e ci divertiamo, ci
divertiamo tra di noi, e con le nostre vittime, poi arriva un momento
che il
creatore deve lasciare andare la sua progenie
ed io non mi oppongo…” lo guardai con la testa
inclinata per poi dire
“spiegazione logica” ripetendo un si con la testa
“hai ancora una domanda da
farmi no?” ormai mi stavo quasi abituando alla sua lettura
della mente “ok…
perché eri lì ieri?” “non lo
sai?” sogghignò “ho ancora una mente
troppo umana
per arrivare alla tua vera ragione” lo sentii ridere di gusto
ed infine disse
“te l’ho detto l’altra sera, ti ho reso
mia per possederti… non potevo farti
diventare polvere senza prima averlo fatto” era davvero
esplicito, e la cosa in
certo qual modo mi intrigava, volevo dimenticare completamente la mia
vecchia
vita, e sapevo che lui ce l’avrebbe fatta, mi morsi un
labbro, mentre certi
pensieri galoppavano senza ritegno nella mia testa, e lui sorrise
soddisfatto
“come potrei mai stufarmi di questo?” se non fossi
morta sarei avvampata,
ricominciò quindi ad accarezzarmi le labbra con le sue dita,
sfrontatamente
iniziai a leccargliele, lui alzò un sopracciglio compiaciuto
e si tirò su,
tenendomi a lui, e iniziando a baciarmi mi fece sdraiare su di lui,
accarezzando i miei capelli, e io facevo passare le mie dita fra i
suoi. Un
istante dopo era lui sopra di me, si allontanò leggermente
per guardarmi “ora
possiedimi, come non hai mai posseduto altre” dissi
eliminando la distanza tra
di noi, e ricominciando da dove avevamo lasciato poco prima.
Quando
finimmo, ricominciai subito a
baciarlo, non avendo bisogno
di
riprendere fiato, cosa che lui accettò di buon gusto.
Angolo
dell'autrice ^_-
Ecco
qui il nuovo capitolo :D spero vi sia piaciuto *-*
Passiamo
alle recensioni
Ninja767: quella fan
l'ho iniziata, ma ho dovuto smettere per problemi di tempo, comunque la
leggerò, sicuramente comunque questo capitolo ti
piacerà ;P
Achiko: ciao cara
^_- ed ecco cosa è successo a Nadine, niente sole, niente
Alex ma mooOOOoolto Clair *uhuh* spero che la scena ti piaccia ^^
Carmilla_Vampira:
sinceramente stavo per chiamarti Camilla, fortunatamente ho riletto
bene xD sono davvero felice che questa fan ti stia piacendo *-* come
spero che ti piacerà questo capitolo e che continuerai a
seguirmi ^_- grazie mille ancora per aver aggiunto la mia fan tra i
preferiti *-*
Ringrazio
comunque chi rimane fedele alla fan tenendola salvata in preferici
& co. a settimana prossima ^_^ *kiss
|
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Capitolo 10 *** Capitolo Nove ***
Ormai
avevo convinto Clair a
dormire
nel letto, con me, e non più in quella squallida bara.
Passammo
un mese abbondante a studiare alla perfezione i nostri corpi quando una
sera
arrivò nella mia stanza “mon chery…
stasera cena fuori?” sogghignò, io con un
sorriso risposi “ok…” ero tentata di
dirgli di no, di dirgli che ero gelosa,
che non avrei sopportato vederlo tra le braccia di un'altra ragazza, ma
non
dissi niente. “ora però esci dalla mia stanza che
mi cambio!” inclinò la testa
e mi guardò, poi si avvicinò a me “ed
io che volevo aiutarti” disse
maliziosamente iniziando a sfilarmi la maglietta che avevo addosso
“così
arriveremo tardi… ho ancora i miei tempi da umana per
prepararmi” “non mi
interessa” aggiunse con le labbra che già
sfioravano le mie.
Finalmente
riuscii a prepararmi ed uscire; rimasi estasiata dal locale…
le pareti erano
rosso amaranto, con decorazioni in riccioli d’orati, come le
colonne ai lati
delle sale e agli angoli bar, insieme a davanzali di muretti, finestre,
banconi
bar in marmo bianco. Stranamente quella sera Clair non mi
lasciò subito, ma
iniziò ad istigarmi anche lì, mi spinse contro
una parete ed iniziò a baciarmi,
non ne fui di certo disgustata… “stasera hai
voglia di provare qualcosa di
nuovo?” mi sussurrò all’orecchio mentre
iniziava a baciarmi il collo “forse
potrei fartelo provare io…” lo notai incuriosito,
ed aggiunsi “scusami… ma la
mia cena mi sta aspettando… è da quando sono
entrata che mi fissa, non vorrei
di certo deluderla” sogghignai mentre questa volta ero io ad
abbandonarlo, mi
avvicinai a quel ragazzo alto e biondo con i capelli a caschetto ed
occhi
azzurrissimi che mi fissava, gli buttai le mani al collo aggiungendo
maliziosa
“mhf… non baciava bene… sono sicura che
tu sai fare molto di meglio” gli
sorrisi, lui, però, continuava a fissarmi serio, infine
disse “chi era quello?”
sorrisi “cos’è sei geloso prima ancora
di conoscermi?” dissi mentre iniziavo a
giocare con una ciocca dei suoi capelli “Nadine! Cosa stavi
facendo?” mi disse
guardandomi fissa negli occhi, io rimasi stupita da quelle parole, mi
conosceva? Come faceva a riconoscermi? Poi osservai con attenzione
quello
sguardo, che stranamente iniziava a non essermi nuovo “Leo?
Sei tu?” “oh brava
finalmente mi hai riconosciuto! Ora mi spieghi cosa ci facevi con
quello la?”
“se permetti saranno pur fatti miei! Non tuoi!”
“miei no di sicuro… ma
sicuramente di Alex!” lo guardai con estremo odio
“non penso proprio… se no mi
sarebbe rimasto fedele… cosa che non è
successa!” stava iniziando a ribattere
quando prese fiato e disse “andiamo a parlarne
fuori” uscimmo e trovammo un
posto relativamente appartato dove poter discutere in
tranquillità, sentivo
comunque gli occhi di Clair addosso, che mi osservavano
“senti Leo, un mesetto fa ero
tornata da lui, e l’ho trovato ad avvinghiarsi avidamente con
una rossa!” lui
mi guardò incerto “da quando te ne sei
andata Alex non è più lo stesso, ma non penso
proprio che sia capace di una
cosa del genere” “è
capacissimo!” risposi in modo brusco aggiungendo
“mi ha
guardata mentre la baciava!” non so come feci a non scoppiare
in lacrime…
“quindi eri davvero tu?” “eh?”
fu la mia risposta al limite dell’incredulità
“Quella sera mi chiamò dicendo che mentre era con
degli amici al bar gli è
sembrato di vederti fuori, ma appena cercò di uscire per
raggiungerti non ti
trovò!” “ecco… in quel
momento si stava facendo la rossa!” risposi di nuovo
brusca, lui diventò pensoso “non dirmi allora che
eri davvero tu quella della
telefonata” voltai lo sguardo, non volendogli rispondere
stando a braccia
conserte, con un tono di voce più che felice disse infine
“ma allora se eri
davvero tu, Alex lo deve sapere, deve sapere dove sei, dovete
ritrovarvi,
dovete chiarirvi” stava iniziando a prendere il cellulare per
chiamarlo, quando
io glielo presi dalle mani e lo frantumai davanti ai suoi occhi.
Controllai che
intorno non ci fosse nessuno – oltre Clair
– e mi avventai su di lui “non dirai mai niente ad
Alex, non lo rivedrai mai
più!” affondai i denti nel suo collo e lo lasciai
in fin di vita, poi mi
fermai.
In
quel momento arrivò Clair con un movimento negativo della
testa
“nth…nth…nth…nth…
male Nadine… non ti ho insegnato proprio niente? Non si
lascia mai un umano in fin di vita!” disse mentre gli
spezzava l’osso del
collo, poi mi guardò per un istante aggiungendo
“uhhh… brutti ricordi, vieni
qui che ti consolo io!” disse allungandomi le braccia
abbracciarmi, mi baciò,
mi baciò di nuovo “baciarti con le labbra che
sanno di sangue è ancora più
bello!” mi allontanai da quella zona tornando vicino a dove
c’era un po’ di
calca, perché là, con il cadavere di un ragazzo
che conoscevo, mi sentivo
estremamente a disagio; dopo essermi calmata e
abbandonata a Clair
gli
risposi “che ne dici di farmi provare la stessa
sensazione?” lo vidi
sogghignare soddisfatto ed allontanarsi da me, puntò una
rossa, che speravo
fosse quell’oca, non potevo capirlo, ma la rabbia di vederlo
provarci con
un'altra, salì dentro di me, soprattutto quando li vidi
allontanarsi dalla
pista, quindi con discrezione li seguii. Uscirono nell’estivo
ed iniziarono a
divertirsi… la rabbia ribolliva, fino a che non vidi la
ragazza accasciarsi a
terra, in un attimo ero di nuovo tra le sue braccia, anche se la cosa
in quel
momento non mi piaceva per niente “non vorrai dirmi che sei
così gelosa?” “si!”
gli risposi imbronciata, sbuffò leggermente “dai
vieni qui” disse mentre mi
alzò il mento e fece insinuare la sua lingua dal gusto
estremamente dolciastro
nella mia bocca, assaporai quel sapore, e poi rimasi lì, a
sua completa disposizione,
chiedendomi come mai fossi
riuscita a rifiutare dei baci del genere, non riuscivo a resistere, il
mio
corpo lo desiderava, come sempre. Lo vidi prendermi in braccio, e mi
portò
verso la macchina, con calma, mentre continuava a baciarmi, con la coda
dell’occhio notai il resto delle persone muoversi come a
rallentatore, al
momento non ci diedi troppo peso, ero intenta a pensare ad
altro… quando fummo
in macchina mi disse solo una cosa “qui?” sorrisi
solo, maliziosamente, e lo
trovai sopra di me, il sedile si abbassò e la portiera si
chiuse.
Angolo
dell'autrice ^_^
ammetto
che non ho assolutamente fantasia per scrivere qualcosa di decente come
commento, quindi sperando che il capitolo vi sia piaciuto e che mi
contattiate con qualche recensione rispondo alle vostre ^_-
Carmilla_vampira:
mannaggia... allora non era poi imprevedibile la mia idea ;P spero ti
piaccia anche questo capitolo e che continuerai a seguirmi :D
Ninja767: shhhhh...
non spoilerare!!! XD XD XD beh, se comunque quella fosse l'unica
sorpresa della fan sarebbe anche noiosa da leggere ;P
Jill91: benvenuta
nel fantastico mondo delle mie risposte alle recensioni xD xD xD xD
ecco che continuo... continua a seguirmi ;D
Achiko: in effetti
è stato duro decidere come mettere giù il
capitolo, non sapevo come farli comportare, in modo che fosse anche una
cosa realistica, e dopo diverse prove e correzioni sono contenta che la
versione diretta sia stata apprezzata *-*
Ringrazio
Jill91 per averla aggiunta alle preferite, Selene_C per averla aggiunta
alle seguite, e _Lisasomerhalder_ per averla aggiunta alle
ricordate. Ringrazio chiunque mi rimanga fedele nelle letture
settimanali ^.^ e chiedo scusa se ho dimenticato qualche nuovo acquisto
^^'
a
martedì prossimo con il prossimo capitolo ^_^
un bacione :D
|
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Capitolo 11 *** Capitolo Dieci ***
Alla
sera mi svegliai ancora nuda tra le sue braccia nel nostro
letto… “bon jour mon
chery” mi sussurrò all’orecchio
“bon jour” gli risposi iniziando a stirarmi,
rimasi lì, a crogiolarmi appoggiando la testa al suo petto,
era inutile… per
quanto fosse passato più di un mese, non riuscivo ancora a
credere dall’avere
quel corpo perfetto al mio fianco, a mia disposizione, quando
volessi…
La
tentazione di avere quel corpo in quel momento era molta, ma un brivido
mi
fermò, non so cosa fosse, fatto sta che mi alzai, e senza ne
coprirmi, ne
prendere dei vestiti per dopo mi incamminai al bagno dove preparai la
vasca, mi
ci tuffai dentro ed iniziai a stare a mollo, senza fretta, senza voglia
di fare
altro, stranamente mi sentivo svuotata, e non in senso positivo,
sospirai e mi
lasciai andare, scesi sul fondo, e rimasi lì nel silenzio
più assoluto a
pensare…
Qualcosa
mi sfiorò una gamba, aprì gli occhi e trovai un
sorridente Clair sopra di me,
che iniziava a
sfiorarmi, sgattaiolai dalle sue braccia e mi appoggiai a bordo vasca,
dove lo
sentì appoggiarsi a me, e mettendo le braccia al mio fianco
per non farmi
muovere: con lo sguardo perso dissi solo “dovremmo andare a
caccia separati”,
cercò di incrociare il suo sguardo con il mio senza
trovarlo, iniziò a leggermi
in testa o fu solo accondiscendente “ok” mi
rispose, poi, con un tono più
curioso aggiunse “sai che non ti lascio usare la macchina
vero?” “cosa?” fu la
mia risposta secca che mi fece voltare verso di lui, cosa che non avrei
dovuto
fare, perché vederlo con la pelle ancora umida, e i capelli
bagnati cadergli
oltre le spalle non mi aiutò affatto a continuare il
discorso… “non ci credo
che non te ne sia accorta, ma a quanto
pare………” disse con un tono
malizioso, a
quel punto non sapendo a che discorso volesse arrivare chiesi stupita
“ha il
cambio automatico?” lui scoppiò in una fragorosa
risata, dalla quale rimasi
stupita, non lo avevo mai sentito ridere così tanto, lo
guardai sconcertata
inclinando leggermente la testa, quando sembrò essersi
ripreso, scoppiò
nuovamente a ridere… quindi stufa di aspettare una risposta
uscì dalla vasca,
scivolando nuovamente dalle le sue braccia; in pochi attimi i miei
capelli
furono asciutti, e a risata finita, sentì uno scroscio
d’acqua, non feci tempo
a girarmi che lui era già lì, asciutto, di nuovo
corpo contro corpo, e mi
guardava con quei suoi occhi acquamarina, mi sorrise accarezzandomi una
ciocca
di capelli “mon chery… non stiamo parlando della
macchina… ma di te” iniziò ad
accarezzarmi il viso “del tuo corpo”
iniziò a passarmi un dito lungo la
schiena, per poi scorrere su e giù lungo il fianco
“dei tuoi movimenti” fece
scorrere le dita fino al mio braccio, mettendoselo intorno al collo
“dei tuoi
ritmi” facendo scorrere un dito partendo da sopra i seni e
scendendo
all’ombelico, intanto le sue labbra si avvicinavano alle mie,
le cercavo, ma
non ricevevo risposta, lo sentì sorridere, quel suo
sogghigno beffardo, portai
velocemente anche l’altro braccio dietro il suo collo, forse
lo vidi muoversi
troppo velocemente, lo avvicinai a me tanto bastava per rubargli quel
bacio
tanto desiderato.
Poi
collegai… il braccio, le persone in discoteca…
“io… io…”
“oui” sorrise lui
soddisfatto, di quello stratagemma tentatore per farmene accorgere
“e ora come
faccio?” “ti insegnerò ogni cosa mon
chery… dal non mostrarti troppo veloce,
all’usare la macchina con cambio automatico!”
intanto tratteneva una risata,
che non lo salvò dal ricevere uno scappellotto
“stupido!” risposi stizzita.
Angolo
dell'autrice ^O^
Ok,
lo ammetto non è uno dei migliori capitoli letti, ero un po'
in crisi da fantasia, pensavo a lei, gelosa, che lui si facesse altre
donne, e demoralizzata nel vedere che lui non lo capisse, ed intanto
pian piano nuovi poteri si mostrano a lei, e non se ne accorge!
Comunque, aggiorno oggi perchè domani non posso proprio, e
non volendo pubblicare in ritardo, ho deciso di pubblicare in anticipo
;P
Risposta
alle recensioni *-*
Carmilla_vampira:
Non ti preoccupare, perchè siamo solo a metà
storia, e la timida ragazza umana che era Nadine sta pian piano
scomparendo, e chi sa, che se con i nuovi poteri non acquisti anche
nuova malvagità ^_- alla tua idea della ricerca non saprei,
non penso che smetterei mai di cercarlo, più che altro,
sarei comunque sempre fiduciosa nel suo ritorno, poi non so, quando ti
ci trovi in mezzo cambiano anche le tue idee, potrei pensarla dopo anni
di voler smettere di cercarla per riempire il vuoto e la solitudine
creatosi intorno a me... ma non voglio essere troppo filosofica (e
soprattutto sconclusionata) quindi è meglio che la finiamo
qui xD
Achiko: cosa pensavi
potesse succedere? *me curiosa* felice che la consideri una bella
trovata.... e avrai molti altri colpi di scena :D
Jill91:
aggiornamenti sempre prima xD comunque da questo capitolo
lascerò in un angolo dei cuscini, per poter attendere in
comodità, rilassamento e pennichelle il nuovo capitolo ^_-
spero apprezzerai ;P
Ninja767: quella
frase sui commentatori sa molto di "che la forza sia con te" xD xD xD
molto ben apprezzata (ma ora dovrò scoprire chi è
il mio vero padre O_o) comunque ecco qui il capitolo, continua a
seguirmi socia ;D
ringrazio
sempre chi continua a seguire la mia storia salvandola nei preferiti,
seguite e ricordate, grazie anche a chi passa a dare una lettura, anche
se per caso, per sbaglio o altro, siete comunque sempre i benvenuti :D
A martedì
prossimo *byeeeee*
|
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Capitolo 12 *** Capitolo Undici ***
Era
passato quasi un anno dall’aver ricevuto il dono oscuro, ed
erano cambiate
molte cose… oltre all’essere una vampira, anche se
ero troppo legata alla vita
umana, sono riuscita a cancellare tutti i legami ed acquisire tutto
ciò che è
necessario ad un vampiro per vivere autonomamente… tuttavia
io non potevo
vivere autonomamente… avevo un corpo troppo delizioso al mio
fianco per lasciarlo
così… “devi farmi un
favore…” gli dissi accarezzandogli i capelli, mi
guardò
con uno sguardo che intendeva “ricordati
che poi me ne devi uno te… e sai cosa voglio”
mi morsi il labbro
guardandolo negli occhi “io ora esco, non cercare di capire
dove vado, non
seguirmi come al tuo solito, e non entrare in sala!”, mi
guardò con un po’ di
incertezza per poi dire “promesso” a quel punto
quella che lo guardò
incuriosita ero io, stupendomi della sua calma… quindi mi
preparai, presi le
chiavi della macchina e partì per tornare dal mio Alex. Dopo
circa mezzora di
viaggio mi trovai di fronte casa sua, sospirai profondamente, anche se
non era
necessario, ed entrai in casa. Entrai come Clair
fece a casa mia, nel silenzio più assoluto, in modo che
nessuno scoprisse la mia presenza. Trovai Alex in camera sua, a giocare
al pc,
non si accorse minimamente della mia presenza, cosa ottima, poi il suo
profumo
mi avvolse, il profumo che sentivo tutti i giorni abbracciandolo, il profumo che assaporavo le
sere nel mio letto
dopo che se ne tornava a casa… poi un nuovo profumo mi
avvolse, il profumo del
suo sangue, dolce, i miei canini uscirono automaticamente…
cosa che non era
mai successa, un doppio istinto?
Il mio Io umano sapeva che lui era perfetto per me? Il mio Io vampiro
ha
trovato in lui la preda perfetta, la preda più succulenta?
Non esitai oltre,
dopo aver visto i suoi ricordi di me, ancora vivi nella sua mente, mi
avvicinai, assaporai il suo corpo leccandogli il collo, lo vidi girarsi
di
scatto, però per me ormai era un movimento troppo lento, mi
allontanai quindi
dalla camera. Non mi vide, perché non mi pensò,
non mi chiamò, quindi
assaporando ancora il suo gusto sulle mie labbra accesi la macchina e
mi avviai
al mio vero scopo della serata.
Arrivai
alla seconda tappa della mia uscita, l’ultima e la
più importante. Incrociai
una compagnia di ragazzi, che dovevano avere circa la mia
età “ciao ragazzi” li
salutai cordialmente “ciao bionda” rispose un
ragazzo dai modi provocanti,
infatti si era già avvicinato a me per mettermi una mano sul
fianco “non ti ho
mai visto qui in zona… cosa fai di bello da queste
parti?” gli sorrisi
sensualmente “sai…” dissi con enfasi
“io sono
una vampira… e sto cercando uno spuntino per la
serata… ma non ho ancora
trovato nessuno all’altezza…” poi
sentì il suo odore “tu però non sei
affatto
male” aggiunsi leccandomi il labbro, lui mi guardò
fisso negli occhi, ed
avvicinandosi a me mi sussurrò “ti fidi sulla
parola o hai bisogno di un
assaggio?” mi alzai in punta di piedi per farmi dare
l’assaggio voluto e lo
baciai, grazie a Clair i miei
baci erano perfetti e lo stregai definitivamente. Stando ancora tra le
sue
braccia gli dissi, facendomi sentire dal resto della compagnia
“però ora manca
ancora una cosa!” “che cosa?” chiese lui
incuriosito, io con fare scenografico
risposi “io sono ancora giovane come vampira… ed
anche il mio creatore ha
bisogno di nutrirsi!” dissi intrigante, e lui intese
perfettamente ciò che
volevo dire, una ragazza si avvicinò a noi con fare sensuale
“sta iniziando ad
interessarmi questa storia di vampiri…
com’è il tuo creatore?” chiese ed io
risposi educatamente “i suoi capelli color del grano fanno da
cornice a un
pallido viso da cui risaltano due occhi azzurri come il cielo
d’estate, la
provenienza francese rendono i suoi mon
chery incantevoli, il suo corpo sembra scolpito nel marmo e
le sue movenze
agili e raffinate come un conte di fine ‘500”
queste frasi poetiche stupirono
entrambi, ed anche lei, Laura, fu conquistata “andiamo allora
a trovare il mio
creatore!”
Dentro
di me ridevo come una pazza nel vedere come raccontando la
verità ero riuscita
ad abbindolare chi volevo, ed ora era quasi tutto pronto.
Parcheggiai
davanti alla villa, ed entrambi rimasero stupiti
“wow” dissero in coro mentre
scrutavano la facciata seicentesca del palazzo “Laura inizia
pure ad entrare,
aspettami all’ingresso, che prima, voglio divertirmi un
po’” dissi con un tono
amichevole per Laura e provocatorio per Mauro, infatti lo spinsi contro
l’auto
per baciarlo con passione, ciò nonostante appena
sentì la porta d’ingresso
chiudersi, e pregando che Clair
non avesse fatto niente in quelle poche ore di assenza, sfoderai i miei
canini
azzannandolo nel collo, non fece tempo a rendersi conto cosa stava
succedendo
che il corpo era già senza vita. Ora tutto era pronto,
entrai “andiamo Laura?”
“s-si!” disse titubante ed aggiunse
“ma… Mauro?” io sogghignai e le dissi
maliziosamente “si sta ricomponendo… comunque ti
interessano pratiche
particolari?” una luce brillò nei suoi occhi
“tipo?” sogghignai, era tutto più
facile del previsto “bondage…” risposi
con sufficienza, ma la vidi sorridere…
“bene” risposi “vieni in sala che ti
preparo…” “mh” rispose lei con
un cenno
della testa.
Entrata
in sala le consigliai di spogliarsi e di sdraiarsi sul tavolo, lei,
quella…
emh.. non voglio essere maleducata per dire cosa penso davvero di lei,
si
sdraiò sul tavolo, e senza un minimo di imbarazzo si fece
legare polsi e
caviglie, sogghignando la lasciai infine sola in quella stanza
“vado a
cambiarmi e arrivo!” corsi nella mia vecchia camera
indossando un baby doll che
mi aveva preso Clair una
sera,
confermando che sicuramente mi sarebbe stato bene. Pronta lo chiamai
“Claiiiiiirr!!!”
ed entrai in camera
sua “ho una sorpresa per te!” lo trovai ancora nudo
nel letto, dovevo trattenermi,
sarebbe comunque successo poi…
“c’è un umana in villa… e
prima anche un umano!”
“ecco! Hai rovinato la sorpresa! Non potresti farti gli
affaracci tuoi qualche
volta?” chiesi con un tono scherzoso
“mhf… mica mi hai detto che non dovevo
leggere nelle menti!” “beh… se te lo
dicevo capivi che c’era qualcosa sotto!”
sbuffò, “dai vieni, intanto anche nudo non si
stupirà!” aggiunsi annoiata.
Iniziai a tirarlo per un braccio fino a che non entrò in
sala e non la vide
“faccio le presentazioni Clair
lei è Laura, Laura lui è il mio
creatore” dissi con un tono più che allegro,
poi dopo un colpo di tosse aggiunsi “Mauro non è
riuscito a ricomporsi!” e risi
spensierata, lo sguardo di Laura entrò nel panico ed
iniziò ad agitarsi, Clair
la guardava con attenzione, poi
si girò verso di me “Mon chery…
perché dovrei nutrirmi di lei, lei che ha fatto
si che tu potessi essere mia… dovrei
ringraziarla…” disse con tono calmo, io
risposi scanzonante “semplice no? Un anno fa giusto, giusto
mi hai fatto
diventare la vampira che sono” intanto mi avvinghiavo a lui,
sentendo i primi
urli della rossa in sottofondo “ed ora ti dono questo corpo,
che mi ha fatto
arrivare completamente a te…” lo baciai con
passione. Mentre la mia gamba era
ancora all’altezza della vita di Clair
ci girammo entrambi verso di lei, che alla vista dei nostri canini
esposti urlò
ancora più forte “ahhh!! Allora era vero!
Lasciatemi! Non voglio morire!!!!!” Clair
si girò verso di me incuriosito
“era vero?” feci spallucce “sai che vanno
di moda i vampiri al giorno d’oggi…
quindi, raccontando che ero una vampira che aveva fame ho trovato
subito dei
volontari!” si mise a ridere, mentre l’altra
piangeva dalla disperazione. Mi
lasciò per avvicinarsi a lei, iniziò ad
accarezzarle il corpo, poi si girò
verso di me “sono un gentleman… non posso
lasciarla così terrorizzata!” poi si
girò verso di lei “no?” il terrore si
leggeva nei suoi occhi, vidi Clair
salire sul tavolo per mettersi
sopra di lei, lo stavo odiando in quel momento, quel porco, si deve
divertire
con qualsiasi corpo femminile a portata di mano! Ma il mio odio per
quella
ragazza era più forte, quindi mi sedetti sul divano ad
ammirare la scena della
sua morte, lei, dopo aver cercato di rubarmi il ragazzo, muore per mano
del mio
amante.
Sogghignai
soddisfatta della mia cattiveria.
Lui
era sopra di lei, gli accarezzava i seni e si strusciava contro di lei,
con
calma i suoi urli diminuirono lasciando spazio a gemiti di desiderio,
non
poteva stringerlo a se, eppure i movimenti del suo corpo facevano
capire
qualsiasi suo desiderio… a quel punto il momento era
arrivato, Clair la
addentò e lei ricominciò ad
urlare, gli tappai la bocca e con le lacrime agli occhi, nei suoi
ultimi
momenti di vita preferì precisargli “ero la
ragazza di Alex mentre te lo sei
baciato e non so cos’altro!” i suoi occhi si
spalancarono alla notizia
ricevuta, poi persero ogni segno di vita, il corpo si
accasciò sul tavolo, io
mi asciugai la mano, e Clair
scese da sopra di lei… “non so cosa mi ecciti di
più… se l’avere ancora il
gusto del sangue caldo sulle mie labbra, il vederti con questo intimo
addosso,
o vedere fino a che punto è arrivata la tua
malvagità!” gli misi le braccia
intorno al collo per assaporare le sue labbra “spero tanto
sia la terza” gli
sussurrai all’orecchio, mentre quel cadavere ci fissava ad
occhi spalancati.
Angolo
dell'autrice ^_^
Come
potete vedere in questo primo anno di vampirismo la nostra Nadine
è cambiata molto, e si può dire che è
finalmente una vampira a tutti gli effetti, malvaglia, menefreghista
sulla vita e sui sentimenti umani, sete e voglie carnali (e chi non le
avrebbe con Clair al suo fianco *uhuh*), comunque siamo attivati alla
fine del racconto.... il prossimo capitolo sarà l'epilogo, e
da storia scritta in prima persona, sarà la stessa Nadine a
spiegarvi varie cose ^_-
risposte
alle recensioni :D
Carmilla_vampira:
sono davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo... in effetti
rileggendolo dopo la pubblicazione mi diceva davvero poco.... sa tanto
di intramezzo.... ed in effetti era quello il suo scopo ;P
Achiko: non sono
molto brava a descrivere gli scontri, e i libri che leggo raramente ne
hanno di decenti per prenderci spunto... quindi è una cosa
che per ora sto abolendo, tranne casi eccezionali.... mi fa davvero
piacere che cerchi sempre di recensire anche con mancanza di tempo,
anche perchè mi fa sempre piacere ricevere recensioni ;P di
colpi di scena, almeno uno c'è ancora... ma ci
vorrà un pò per arrivarci *ihihihih*
Ringrazio
auroramorosin
per aver aggiunto la mia fan ai preferiti, sperando che continui anche
a seguirla ^^ ringrazio chi rimane sempre fedele rimanendo nelle
seguite, preferite, ricordate, e soprattutto a tutti quelli che
recensiscono e a chi passa anche solo a dare una lettura.
un bacione a tutti :D
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Capitolo 13 *** Epilogo ***
Ed
eccoci qui… ora sapete la mia storia… fu
così che anni fa diventai una vampira…
grazie a quello stupido, eccitante, lunatico, sexy, porco di un
vampiro, Clair, il mio
creatore… ed ora sono
ancora qui, ancora davanti a quel fuoco ballerino a salutarvi,
perché la mia
storia si è conclusa… per quanto adori il mio
nuovo essere, quando cerco di
ricordare la mia vita umana mi viene malinconia. Il mio cellulare rosa
è ancora
là, nel cassetto del mio comodino… a proposito
“mon amour?!” chiamo Clair
ancora nella stanza “oui mon
chery?” in un attimo è al mio fianco “da
quanti anni sono così?” “così
stupenda? Da sempre!” mi alza il mento per baciarmi, tuttavia
mi sposto
“stupido… fammi almeno finire!” si mette
in posizione da pensatore, e inizia a
fare vari conti con le dita a bassa voce, poi cenni positivi con la
testa “mmh…
si… 30anni circa!” “eh????
Così tanto? Mi stai prendendo in giro!”
“mai mon
chery…” si china verso di me per gattonarmi sopra,
io con la penna in una mano
e il foglio nell’altra, lui mi bacia “dai, lo
finirai un'altra sera….” dice con
sufficienza, e si sa… io non ho mai resistito ai suoi
baci… lo abbraccio e
rispondo ai suoi… le nostre lingue intrecciate, ormai ci
conosciamo troppo bene
per non capire i desideri dell’altro, e questa sera Clair ha voglia… ed io
intendo concedergli di sfogare le sue
voglie su di me, come più preferisce, perché sa
cosa voglio anche io.
****
Emh…
scusate l’interruzione… ora che mi sono ricomposta
posso concludere la mia
storia.
A
quanto pare sono vampira da ben 30 anni, il mio corpo è
perfetto come allora,
tuttavia il mio cuore e le mie abitudini no. Ormai sono egoista, la mia
non
vita vive solo intorno al dono oscuro ricevuto anni fa.
Ogni
tanto ripenso ad Alex, ma come ragazzo e basta. E’
lì, da qualche parte, a
farsi la sua vita, e la cosa non mi interessa, ho smesso di amarlo
quella sera,
e ad anni di distanza ho smesso di amare anche l’unico
vampiro della mia
non-vita ormai siamo solo corpi, senza un anima, che hanno estremo
bisogno di
piacere carnale, tra di noi, e con le nostre vittime, e, tra di noi,
insieme
alle nostre vittime…
Quindi
cari lettori, dal può profondo del mio cuore fermo da anni,
dal profondo della
mia anima scomparsa in una notte, vi dico un ultima cosa…
amate la vostra vita
perché un giorno potrebbe cambiare, e non è detto
che quella nuova sia migliore
della precedente… dopotutto, per tutto ciò che ho
provato in questi anni… resto
e rimarrò comunque la vittima non-morta di un vampiro
lussurioso.
Angolo
dell'autrice ;D
ecco
i pensieri di Nadine, ve l'aspettavate una fine del genere....
dopotutto è lei che scrive la sua storia e si sente, od
almeno, si sentiva solo una vittima...
Ora
la sua storia, il suo racconto è finito.... ma dopotutto
Nadine è immortale, quindi prego tutti i lettori di non
abbandonarmi all'epilogo.... perchè la storia di un
immortale è infinita................
Carmilla: devo
ammettere che la tua idea del funerale non è niente male...
sarebbe stato un bellissimo e malvagio capitolo... però ci
sarebbero stati problemi data la luce del sole.... comunque si, la
vendetta è solo a metà... ma come si vendicherà
Nadine su Alex; ps ma sei sicura che per Alex, Laura sia stata
così importante? O era solo da una botta e via ;P felice che
il capitolo ti sia piaciuto, ti attendo la settimana prossima ;D
comunque ho letto la tua fan, hai avuto davvero una bella idea, e spero
che anche la mia fan ti dia un minimo di ispirazione per continuarla ^_-
un
grazie a tutti quelli che seguono la mia fan
un bacione a tutti ^_^
|
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Capitolo 14 *** Capitolo Dodici ***
Cavoli,
trent’anni da vampira… e sono ancora qui, con le
mie fattezze da ragazza, corpo
perfetto, ancora forse non mi rendo pienamente conto che
rimarrò così per
l’eternità… da quando ho ricevuto il
dono oscuro, mi guardo allo specchio a
osservare le mie curve, per sempre perfette, i miei lineamenti
giovanili, mi
preparo, giustamente vestita di nero, il mio colore preferito, il
colore della
notte. Esco dalla stanza per avviarmi al salone per invitare Clair ad uscire con me, la nostra
ormai è una convivenza, quindi passavamo anche delle serate
incontrandoci solo
nel letto. Mi appoggio allo stipite della porta “io stasera
vado al pub… vuoi
venire?” lui sogghigna, come al suo solito, maledetto, non
siamo ancora usciti
e già mi provoca, è di fronte a me “un
attimo e sono tuo” mi sussurra e poi
scompare, neanche il tempo di poter assaporare le sue dolci labbra.
Entriamo
nel locale, per un attimo tutti gli occhi sono puntati su di noi, adoro
essere
guardata, mi eccita, e andiamo in un tavolo vuoto dove ordiniamo due
cocktail,
che lasceremo quasi intoccati, come tutte le volte. Iniziamo a
chiacchierare
tra di noi quando di colpo la luce si spegne, una ragazza illuminata
dalle
tenue fiamme danzanti di alcune candeline si avvicina, supera il nostro
tavolo
e nel coro di “tanti auguri a te” mi rigiro verso Clair, tuttavia non è
lì, appare pochi istanti dopo. Che grave
errore che aveva fatto! Lo prendo per il mento avvicinandolo a me e con
la
lingua pulisco la goccia di sangue che gli sta scorrendo sul lato della
bocca,
e finalmente assaporo le sue labbra, le luci si accendono, ma il nostro
bacio
continua imperterrito. Inizio a sentire i pensieri dei ragazzi intorno
a noi,
non trovando adeguata la mia dimostrazione di affetto verso il mio
fidanzato,
che loro non sanno che in realtà non è, mentre le
nostre lingue continuano ad
intrecciarsi sorrido, e sento le sue labbra tirarsi in ghigno, gli
occhi di
tutta la sala sono su di noi, bene. Sposto i bicchieri, mi alzo in
piedi
inclinandomi ancora di più verso il mio sogno erotico
più ricorrente, poi, ciò
che nessuno si sarebbe mai aspettato, mi arrampico sul tavolo rimanendo
a
gattoni su di esso, senza smettere ciò che stiamo facendo, e
lui, per
divertirsi ancora un po’ invece di rimanere verso di me, si
lasciò andare sullo
schienale della sedia, ed io lo seguì gattonando, fino
all’avere le ginocchia e
le mani sul bordo del tavolo, e protendendomi verso di lui.
Il
nostro bacio viene poi interrotto da un coro da stadio che arriva
proprio da
quel tavolo che ha ricevuto la torta, mi stacco da Clair
e rimanendo seduta sul tavolo mi asciugo le labbra, e
scoprendo una cosa assai interessante giro la testa di scatto verso
quel tavolo
e sorrido. Clair mi prende
per
un polso, e con un tono di voce che solo io come vampira avrei potuto
udire mi
dice “non stasera, ti devo parlare” e mi lascia
andare a caccia.
Mi
avvicino al tavolone dei festeggiati dove la torta è ancora
intonsa “chi è il
festeggiato?” chiedo forse fin troppo arrogante
“sono io” risponde un ragazzo
alzandosi in piedi, intanto inizio a sentir vociferare gli amici
“ma che
minchia vuole questa?” “stavamo solo
scherzando” “però cazzo che
tette!” ciò
nonostante non gli do troppo peso… sono
ragazzini… “vieni qui!” dico al
festeggiato, che con uno sguardo un po’ incerto
si fa spazio per arrivare fino a me, è poco distante, e vedo
che guarda Clair, complimenti
Marco, pensavo
saresti scappato al suo sguardo, ma sei ancora qui davanti a me
“senti… stavamo
solo scherzando un po’” mi dice, io sorrido
“ma a me non interessa minimamente
di prima. Quanti anni compi?” chiedo iniziando a guardarlo
languidamente “18” “ahhh…
ma sei passato alla maggiore età!
Allora devo proprio farti un regalo!” gli prendo i polsi per
poi tirarlo verso
di me e facendogli unire le mani dietro la mia schiena “cosa
posso regalarti
per i diciottanni?” titubante per le mie azioni riguarda Clair, dal quale non riceve
attenzioni, troppo interessato alla sua prossima cena. Inizio ad
accarezzargli
il viso per poi baciarlo, lo bacio intensamente, e per un attimo ho
sentito lo
sguardo di Clair su di noi,
il
bacio continua e dopo poco sono contro una parete del locale, con Marco
che si
preme su di me, fronte contro fronte, le labbra si sfiorano, mi guarda
negli
occhi “non pensavo avrei mai trovato tanto interesse sulle
coppie aperte” mi
sussurra “ma noi non siamo una coppia” rispondo con
un tono altrettanto basso,
continuando in tono più malizioso “ma se lo
fossimo, chi daresti a lui, per
avermi?” mi sorride, quasi stupito dalla mia domanda,
“ma se non siete una
coppia, chi è lui per te?” tolgo lo sguardo da lui
cercando Clair, trovando i
suoi pensieri nel
retro del locale con la cameriera che aveva già puntato in
precedenza, quindi
rispondo “lui…… lui è mon
cher… lui è mon amour, lui è il mio Clair” sorrido, lo sguardo
di Marco
diventa sempre più incerto “il tuo caro, il tuo
amore, il tuo Clair e non
siete una coppia” “il
nostro è un legame molto profondo… te lo
spiegherò molto presto, ma non stasera” fa
spallucce ed io aggiungo “allora
vuoi continuare a tenermi contro questa parete per molto o
che?” il mio sguardo
pieno di malizia incontra il suo, che intende alla perfezione
ciò che intendo;
si allontana da me e gli amici iniziano con le loro battutine
“hey bionda…
settimana prossima è il mio compleanno!” ed un
altro “ma avevate intenzione di
avere un figlio qui?” mi avvicinai a lui, troppo
sbruffoncelli per prendere in
giro me… una vampira “no, abbiamo intenzione di
andare ora a fare sesso sulla
tua macchina!” inizio a cercare nella sua mente qualcosa per
fargli fare una
gran bella figuraccia “dopotutto hai un bel
fuoristrada… cosa che non si può
dire quel tuo cosino là sotto… non ti sei fatto
forse prendere quella macchina
per compensare? Ed ora le chiavi grazie! Ah… se dovessi
dimenticarlo sono nella
tasca della giacca!” in quella tavolata cade un silenzio
tombale, rotto solo
dal tintinnio delle chiavi nella mano tremante di quel ragazzo
“mmh no grazie…
ho paura di cosa potresti aver fatto da solo su quei sedili”
dico infine
schifata, con il coro di disgusto degli altri, un nuovo tintinnio di
chiavi
“bionda, se vieni anche alla mia festa tra un mese ti presto
la mia” sogghignò
mentre quel ragazzo fa pendolare le chiavi “ci posso
pensare” lui sorrise
soddisfatto senza sapere che tra un mese qualcuno della sua compagnia
sarebbe
scomparso…
Me
le lancia ed io le prendo al volo, per poi andare in
macchina… mentre esco vedo
Clair che rientra
“aspettami per
tornare a casa” e gli do un bacio, uno di quei baci, che ogni
umano vorrebbe
ricevere, mentre cammina verso il nostro tavolo mi balena
l’idea di portarmi
dietro anche lui, una cosa a tre… eccitante… ma
la abolisco per non
traumatizzare troppo il mio piccolo Marco, cerco di incrociare lo
sguardo di Clair che sorride
beffardo, aveva
letto tutto ciò che avevo pensato… ottimo per
finire la serata in villa.
Saliamo
in macchina e va alla ricerca di un posto appartato, ahahaha sta
già pensando a
domani che si farà bello con gli amici, lo dirà
alle ragazze che ci provano con
lui, che da stasera sono troppo piccole per essere alla sua
altezza… ed infine,
potrebbe raccontarlo anche a suo padre, visto che sono molto legati
“comunque
mi chiamo Nadine” dico, interrompendo i suoi pensieri, che
arrivavano già a
come avrebbe allacciato la discussione e cosa avrebbe raccontato, ed
aggiungo
con leggerezza “non mi pare carino fare sesso con una persona
di cui non si sa
neanche il nome” la sua voce tesa risponde “mi
chiamo Marco” “bene… adoro
urlare il nome del partner al culmine del piacere” sogghignai.
Trova
un posto che fa al caso nostro ed appena spegne la macchina inizia a
baciarmi,
anche se non è assolutamente il mio modo di fare, gli lascio
avere
l’iniziativa, e dopo continui baci e carezze abbassa il mio
sedile e mi sale
sopra, le sue mani, più esperte di quanto pensassi iniziano
a percorrere il mio
corpo, iniziando
subito ad esplorarmi. La sua lingua si muove disordinata insieme alla
mia, e le
mie mani libere iniziano a spogliarlo lentamente, per poi
provocarmi gemiti soffocati fino al culmine del piacere dove, per
fargli
piacere urlo il suo nome. Soddisfatto del suo operato riprende fiato e
poi si accascia sul suo sedile,
dopo pochi attimi
io ero nuovamente pronta, per ricominciare o riportarmi al locale era
una
scelta sua; ed infine sceglie di riportarmi al locale.
Nel
parcheggio il proprietario della macchina ci sta aspettando
“non ti
preoccupare, perfettamente pulita e ci sarò alla tua
festa” gli faccio un
occhiolino e mi incammino dall’altra parte della macchina a
salutare Marco con
un bacio, per poi salire sulla Porche di Clair che mi aspetta per
tornare a
casa, sono troppo euforica per rendermi conto che in realtà
non era spensierato
come al solito.
Angolo
dell'autrice ^_^
pensavate
di esservi liberati di me così facilmente??? Neanche un
epilogo può fermarmi MUAHHAHAHA
comunque,
come vi ho suggerito nel mio angolino, nell'epilogo, è
finito il "racconto" di Nadine, ossia il libro che ha scritto di suo
pugno, in compagnia di Clair, per ricordare il suo primo anno da
vampira. Però ora c'è la sua vera vita, quello
che sta facendo ora... dopotutto, ha ancora qualcosa da fare per
mettersi "l'anima in pace" o forse dopo questi anni si è
dimenticata di Alex e della sua vendetta? E chissà chi
è questo Marco? Futuro Vampiro? Vittima per divertimento? Lo
scopriremo martedì prossimo con il nuovo capitolo :D ed ora
rispondo alle recensioni ^_-
Achiko: ma no... non
è finita *consola* l'avevo detto che c'erano ancora dei
colpi di scena no? ;P in effetti comunque volevo mettere una frase
abbastanza filosofica per la fine... mi sembrava doveroso per spiegare
almeno il titolo ^_-
Carmilla:
già, ero poco fantasiosa in quel capitolo, e comunque
essendo un epilogo preferivo non farlo troppo lungo, comunque noto che
se fosse per te accoltelleresti Alex dopo averlo torturato a lungo! xD
xD xD xD continua così! VENDETTAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie
ad auroramorosin
e icetta_tigrotta8
per aver aggiunto la mia fan nelle preferite, Selene_C e
_lisasomerhalder_
nelle ricordate e Nevermore72
e chicca923
per averla aggiunta alle seguite ^_^
ringrazio
tutti quelli che passano a dare una lettura... perchè fa
sempre piacere sapere che la storia potrebbe interessare a qualcuno di
nuovo *-*
un
bacione a tutti quelli che entrano in questa pagina ;D
a
martedì
prossimo ^^
|
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Capitolo 15 *** Capitolo Tredici ***
Entro
nella villa e sento le chiavi nella serratura tintinnare, le mie
braccia sono
già intorno alla vita di Clair,
ma lui seriamente mi dice “non puoi farlo!”
“fare cosa? Giocare con le mie
vittime e decidere infine di lasciarle vive?” rispondo quasi
non sapendo cosa
intende veramente, di colpo mi trovo contro la porta
d’ingresso, le sue mani
sbattono contro il portone, una a destra ed una a sinistra, non lo
avevo mai
visto così furioso “dai calmati” sorrido
ed inizio a giocare con i suoi capelli
mentre lo abbraccio al collo “non vorrai mica rovinare
così questa bella
serata?” “piantala… non puoi
trasformarlo per un motivo così futile!” dice
sempre freddo “mmhhh dai… ne parliamo
domani… non ho voglia di litigare…”
dico
con tono mieloso “non… puoi… fare
così… lo sai… che non
riesco… a resisterti”
la sua voce interrotta dai miei baci, che ricambiava “e se
fosse ciò che
voglio?” “sei demoniaca!” sogghigna
“lo so” sogghigno anche io, d’un tratto
sono sul nostro letto, nudi, e lui che inizia a baciarmi su tutto il
corpo, il
suo sguardo è ancora freddo, ma non riesce a fermarsi
“maledetta” sussurra,
“maledetto a me di aver voluto un corpo del genere”
si sfoga da questa sua
rabbia su di me, dentro di me, con una forza mai sentita prima, e per
quanto
lui spinga con insistenza, ciò che provo è solo
piacere, e un tremendo brivido
passa ripetutamente sulla schiena mentre incrocio il suo sguardo
d’odio,
raggiunge il culmine del piacere, e i suoi occhi scorrono su di me, in
quella
posizione così vulnerabile, ed io, gli mostro uno sguardo
languido e
provocante, è nuovamente su di me, mi prende per i polsi e
li tiene con forza
“se non vuoi tornare a fare la ragazzina piagnucolona
rinchiusa nella villa ti
conviene smetterla di pensare di trasformare umani…
qualsiasi umano, tu sei mia
e non ti farò mai allontanare da me!” quegli occhi
azzurri mi fissano glaciali,
cerco di divincolarmi, ma senza successo “se non ti
conoscessi a fondo, e
sapessi che tu, mon cher, il grande Clair, il vampiro con
più manie di protagonismo sulla faccia
della Terra possa mai provare dei sentimenti per un'altra persona direi
che
provi qualcosa per me” sorrido beffarda e lui
sogghigna… “come se, dopo la mia
educazione tu potresti provare qualcosa… i vampiri
posseggono, non amano,
tuttavia sembra che tu dopo esserti innamorata del padre ora provi
qualcosa per
il figlio” sogghigna ancora “sei un
idiota!” rimane allibito alla mia risposta
secca, si tira indietro lasciandomi liberi i polsi, mi alzo dal letto e
siamo
petto contro petto, lo abbraccio iniziando a giocare con una ciocca di
capelli
“tu sei l’unico da cui voglio essere
posseduta” lo bacio appassionatamente e
non si tira indietro “ti odio, odio il tuo corpo…
mi provoca ad ogni
movimento!” lo guardo, lo fisso nei suoi occhi azzurrissimi
“beh… allora anche
io ti odio, odio la tua voce, ogni tua parola mi sussurra
desiderio” sorrido
mentre ricomincio a baciarlo e questa volta non ha altre obiezioni.
Mi
sveglio, e lui, non è lì al mio fianco, mi
stropiccio gli occhi, mi alzo e mi
metto una vestaglia. Vado
a cercarlo per
la villa, i lunghi corridoi ricchi di quadri mi fissano, scorro sotto i
loro
sguardi ed entro in sala… ed era lì, seduto sul
divano a sorseggiare sangue… si
gira e mi guarda “il tuo vizio da umana di voler rimanere a
poltrire fino a
tardi ti è rimasto dopo anni…” sorrido
“già… e sarei rimasta ancora di
più a
letto se ti avessi trovato sotto le lenzuola…” mi
avvicino, e mi siedo sullo
schienale del divano, gli accarezzo il viso, gli rubo un po’
di sangue dal
calice e scivolo mettendomi seduta sulle sue gambe, non disdegna e
sogghigna
“sai, mon cher… è un po’ di
tempo che desidero fare una cosa” dico mentre inizio
ad accarezzargli il petto nudo “ho un bellissimo corpo a mia
disposizione, ed
io… vorrei averlo a modo mio…” alza un
sopracciglio, inizio a baciarlo, prima
sulle sue dolci labbra e poi scendo sul collo, seguo i lineamenti fino
alla
spalla e torno su; alla giugulare mi fermo e mordo, senza canini, e poi
continuo a baciarlo, lo sento ridere, mentre torno ad istigare la sua
bocca “ah
ah ah tu vuoi…… me?” chiede incerto
“si…” gli rispondo con
enfasi… rimase
stupito dalla mia convinzione, ed aggiungo “avrei voluto
essere la fortunata
che ha avuto la gioia di incontrarti da umano, e bere tutto il tuo
caldo e
dolce sangue” gli lecco il collo, lui è in
silenzio, mi guarda, sorride
beffardo, pensa a qualcosa, però non me lo fa capire, fa
spallucce e dice “mon
chery…” prende fiato, sogghigna, intravedo un
attimo nei suoi pensieri senza
però capire “fallo” dice sensualmente, i
nostri sguardi si incrociano in un
silenzioso discorso provocatorio, chiudo gli occhi e mi avvicino, il
suo corpo
estremamente vicino al mio, un corpo così bello e perfetto,
i miei canini
escono, sfioro il suo corpo con essi, mi ritraggo, ho paura di
morderlo,
tuttavia lo voglio mio, mi riavvicino “sai cosa ti
succederà dopo?” mi sussurra
mentre aspetta il morso… arriva il panico… cosa
dovrebbe succedermi dopo? Non
mi interessa, lo voglio, lo voglio mio, lo voglio ora, affondo
energicamente i
canini nel suo collo, lui esplode in un gemito mai sentito, troppo
gutturale
per essere sensuale, eppure eccitante, bevo avidamente il suo dolce
gusto, poi mi
stacco, mi lecco le labbra guardandolo di nuovo negli occhi
“ora avrai quello
che ti meriti” sogghigna, “ti sei sporcata
tutta!” prende un tagliacarte in
argento, e mi buca sotto la gola, trattengo un urlo, mi apre la
vestaglia
aspetta e sorride, sento un rivolo di sangue che mi scorre tra i seni
“vedi!”
mi spinge a sdraiarmi sul divano e lui su di me, parte
dall’ombelico ed inizia
a pulirmi… la ferita si rimargina poco dopo, mi bacia
ripetutamente “questo è
tutto ciò che ti meriti per avermi chiesto una cosa del
genere” e sogghigna di
nuovo.
Angolo
dell'autrice ;P
Allora,
prima di tutto devo scusarmi perchè ieri sera mi sono
completamente dimenticata che fosse martedì e quindi non ho
aggiornato, ma stasera, guardando il calendario, ho avuto
un'illuminazione... e sono corsa al pc per aggiornare xD
Comunque,
ecco qui il nuovo capitolo... questa è una cosa che mi ha
sempre tentato, lei che beve il sangue del suo creatore, lo stesso
sangue che l'ha fatta diventare quello che è, quello che non
ha potuto gustare realmente... ed ora passiamo alle recensioni
Achiko: ahahhaa
SCHERZONE! xD sarò qui ancora per un pò ^^ sono
contenta che ti piaccia che appare gente dal nulla, perchè
non sarà l'unica persona che appare prima della fine xD e
ricortati... la vendetta (teoricamente) è un piatto che va
consumato freddo ^-^ ma siamo sicuri che Nadine ha ancora in mente la
vendetta, o solo in divertimento? O in fondo in fondo in un angolo
recondito del suo cuore infranto ami ancora Alex? *uhuh*
Jill91: felice che
il capitolo abbia rullato così tanto xD Alex
(forse) apparirà nei prossimi capitoli.... dipende quanto
lei sia vendicativa XP
Carmilla: Ecco qui
il nuovo capitolo ^^ spero che ti piaccia... quando in qualche fan
dovrò descrivere una tortura dolorosa, sicuramente ti
chiederò consiglio ;P
Ninja767: bentornata
socia ^^ evviva le risate malefiche xD xD xD spero ora che tutto sia
tornato alla normalità (e cacciato il fratello di casa ;P)
mi lascerai un segno del tuo passaggio anche nei prossimi capitoli :D
LostGirl: Piacere
Naomi (bel nome :D) io sono Cinzia e ho 23 anni, sono veramente
contenta di trovare sempre più persone che non sopportano
più quei vampiri mielosi e romantici.... cavoli! i vampiri
sono nati per farci sesso, nutrisrsi, e farle fuori!! Non innamorarsi e
vivere una lovvosa eternità insieme!!!!!!! Per quando
riguarda i personaggi Clair ho cercato di farlo più erotico
e "cattivo" possibile ;P Per Nadine invece, visto che nei racconti di
vampiri mielosi, ovviamente la ragazza è single e si
innamora del vampiro, che vuole essere trasformata, quindi ho cercato
di fare l'opposto..... e giustamente una ragazza innamorata, almeno
all'inizio deve cercare di rimanere fedele al suo fidanzato,
e sperare di riuscire a tornare a lui ^^ Ecco il perchè l'ho
fatta così ;D Non pensare che Marco serva solo per farci
sesso ;P Comunque il tuo commento mi è piaciuto ^^ sono
contenta che hai analizzato i personaggi e mi hai detto che ne pensi *-*
Ringrazio
inoltre RobSoie
e LostGirl
per aver aggiunto la fan alle preferite, e chiunque passi qui per
leggerle la fan, e spero di farle passare 5 minuti piacevoli ;D
A martedì
prossimo (dimenticanze escluse xD) un bacione :D
|
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Capitolo 16 *** Capitolo Quattordici ***
“io
esco…” mi guarda storto “non lo
trasformo… fammi solo divertire un po’!”
“lo
sai cosa gli succederà se lo trasformi!”
“si si lo so… lo dissanguerai davanti
a me…” dico con sufficienza… come se la
cosa mi interessasse… “va beh…
vado…”
stava per aggiungere qualcosa ma chiudo la porta, prendo la macchina e
vado.
“ciao!”
gli dico allegramente “ciao” mi saluta
“come va?” gli chiedo “bene ora che sei
arrivata tu” mi bacia, sorrido “allora dove
andiamo?” “là” mi indica un
locale
poco distante con tantissima gente.
Entriamo
e ci sediamo, ordiniamo da bere… mi toccherà bere
qualcosa… speriamo di
riuscire a sopportarlo…
Ci
portano da bere, inizio a giocare con la cannuccia facendo girare il
ghiaccio
nel bicchiere “sei pensierosa…
cos’hai?” alzo gli occhi e vedo che mi guarda
sorridente “io? Emh… io… niente!
Cioè… non vorrei… emh…
sai… la scorsa volta…”
inizio a guardarmi in giro per poi ricominciare a fissare il cocktail
roteante
dicendo “ti sarò sembrata un
po’… emh… non troppo…
mhh… santarellina. Diciamo”
abbassai di più la testa “io…
emh… volevo dirti che… non sono
così… cioè… tu…
mi hai colpito subito appena ti ho visto… emh…
non è che faccio così con tutti”
allunga una mano e prende la mia stringendola, alzo lo sguardo e mi sta
sorridendo, gli faccio un timido sorriso “emh…
volevo anche chiarire…”
“ssshhhh… fa niente” si avvicina per
darmi un bacio, delicato, sono stupita
dalla sua gentilezza, ma forse non troppo, anche lui era
così… “vorrei farti
conoscere la mia vera me stessa” dico ancora timidamente
“sarò lieto di
conoscerla” sorrido ancora.
E’
ancora intimidito da me, per quanto sia tenero non è ancora
sicuro di se, mi
guarda e mi sorride dolcemente, però non è ancora
convinto, “cos’hai fatto
oggi?” chiedo, e lui inizia a raccontare della giornataccia a
scuola, degli
amici e della partita di calcetto… una grande
noia… ciò nonostante sembra che
parlare lo abbia calmato. Ridiamo e scherziamo, ed arrivano le due del
mattino
“scusami ma ora devo andare a casa” dico alzandomi,
si alza e mi accompagna
alla macchina “ciao e buona notte” mi dice, mi da
un bacio “buona notte” gli
sorrido “hey aspetta…”
“si?” “mi dai il tuo numero di
cell?” inizio a pensare
che è là, nel cassetto del comodino della mia
stanza, spento da anni “emh… devo
cambiare numero tra poco, dammi il tuo, ti chiamo io” fa un
cenno con la testa
e mi scrive in numero su un foglio. Lo saluto e mi allontano, vedo che
si gira
per incamminarsi verso casa.
Io
mi fermo in una discoteca, solo dopo che entro mi accorgo che
è la discoteca
dove ho mietuto la prima vittima, sogghigno, e vedo tanti ragazzini che
mi
guardano, anche giovanissimi, nondimeno quest’impresa
è molto più ardua, un
trentenne, stempiato, camicia orribile aperta, a mostrare il suo petto
villoso,
un brivido di schifo mi percorre, facciamo solo in fretta che ho
fame… si
avvicina a me, provandoci, guardo il lato positivo, oltre al sudore ha
un buon
odore, mi fa troppo senso, però ho troppa fame, lo convinco
subito ad andare in
un posto appartato e me ne nutro, esco dalla recinzione senza farmi
vedere,
salgo in macchina e torno alla villa, finalmente a casa, dove posso
essere me
stessa, dove posso stare con l’unico uomo da cui voglio
essere realmente
posseduta.
Angolo
dell'autrice ^_-
capitolo
breve, ma è una svolta, Nadine a quanto pare è
interessata a Marco, e sembra che voglia quasi una storia sentimentale,
piuttosto che una vendetta ;P comunque mancano 4 capitoli escluso
questo... quindi seguitemi se volete sapere come finisce realmente ^_^
hinayuki: ciao ^^
piacere di vederti tra le recensioni ;D sono felicissima di trovare
sempre più persone a cui interessano i veri vampiri e non
quei cosi mollacciosi romantici di cui si legge fin troppo oggi
ç_ç per quanto riguarda i tempi verbali so che
è un mio grande punto debole ç.ç e
sinceramente sto cercando di migliorare, ma in effetti c'è
una teoria per i tempi verbali: le azioni in passato remoto, i verbi
"statici" in imperfetto e le discussioni al presente.... non
sarà un buon ragionamento ma almeno non sono proprio a caso
xD xD xD xD spero di leggere presto altri tuoi commenti ^^
Carmilla: buona
intuizione ^_- ok, ormai, se ho bisogno di idee su teorie su vampiri e
su vendette so su chi contare ;P grazie sempre per i tuoi commenti,
vediamo se capirai tutto anche questa volta ^^
Ninja: bene ^^ sono
felice che ti sia piaciuto il capitolo, sinceramente non l'evavo mai
considerata una lemon, anche se l'ho sempre vista molto erotica ^_-
Jill91: spero di
aver continuato secondo le tue aspettative ^^'
Ringrazio
chi ha aggiunto la fan in quelle preferite, seguite e ricordate; ed
ovviamente a chiunque passi anche solo per una lettura ^_^
un
bacione a chiunque dia una lettura ;D
a martedì
|
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Capitolo 17 *** Capitolo Quindici ***
Clair
mi sveglia “sveglia mon
chery… dove devi andare così presto
oggi?” mi chiede mentre mi osserva
rigirarmi nel letto “mmhhh…”
“non mugolare… me lo hai detto tu svegliarti
presto che devi far spese” mi alzo di scatto “il
cellulare!” mi preparo di
corsa “devo andare a comprarmi un cellulare con una scheda
nuova… vuoi venire?”
fa spallucce “ma si dai… facciamoci una
passeggiata… magari troviamo qualche
bel spuntino” sorrido e lo bacio con passione.
Entriamo
nel negozio di cellulari “salve, mi scusi… vorrei
comprare un cellulare nuovo…”
“benvenuti… vieni, ti faccio subito
vedere” mi avvicino, e inizia a mostrarmi i
cellulari in vetrina… in effetti sono molto diversi di
quelli di trentanni fa…
“mi fa vedere quello” dico mentre indico il
cellulare di cui mi sono appena
innamorata bianco, con decorazioni floreali arancio intorno
“questo è touch screen,
può tenere 1000 numeri, connessione wi-fi, memoria da 20gb
più memoria
espandibile… ascolti musica, radio, puoi leggere file word,
exel, pdf, zip,
raw, fai foto con 10 megapixel con programma di editazione e
fotomontaggio, poi
sono scaricabili programmi di ogni tipo” sorrido
“umh… mi piace… lo prendo!”
“due” aggiunge Clair, lo guardo incerta, mi
abbraccia e mentre il negoziante
prende le scatole mi sussurra “questa sera mi insegnerai
tutto ciò che sai”
sogghigna. “emh… mi scusi signore… lo
vuole così, solo nero, o rosso scuro?”
“mmh… facciamo nero” risponde Clair; ce
li impacchetta e dopo aver pagato
andiamo.
Torniamo
alla villa, senza cenare, e ci sediamo sul divano per iniziare ad usare
i
nostri cellulari nuovi, intanto che metto le sim inizio a chiedere
“come mai ti
sei voluto prendere un cellulare pure te?”
“preferisco sapere bene dove sei ora
che te la fai con un umano!” “mhf!
Malfidente!” mi alzo di scatto dal divano e
vado in camera dove avevo lasciato il foglio con il numero di Marco, mi
cade
l’occhio sul comodino, e per mera curiosità decido
di ricollegare la batteria e
accenderlo, era da quella sera che ero scappata che non lo accendevo
più.
In
un istante sono di nuovo sul divano, cellulare vecchio sotto carica
appoggiato
in un angolo del tavolino, foglietto in mano e inizio con
difficoltà ad usare
il touch screen, ma i vecchi tasti non piacevano??? Salvo il numero di
Marco,
prendo il cellulare di Clair e
scivolando
armoniosamente tra le sue braccia mi siedo sulle sue gambe ed inizio ad
accenderlo. Dopo che ha caricato tutte le applicazioni inizio a cercare
i
comandi base per cercare di spiegarlo a qualcuno che non ne ha mai
avuto uno.
Le
chiamate, i messaggi, le foto… poi inizio ad andare in
crisi, simboli ignoti,
parole di cui non ne conoscevo neanche
l’esistenza… mah! Lo guardo “allora come
salverai il mio numero?” chiedo provocante “ma
chere” “ed io come ti dovrò
salvare allora?” “mon amour” risponde lui
con uno sguardo le lascia ben poco
alla fantasia, mi perdo nei suoi occhi, però appena distolgo
lo sguardo noto
che il telefono vecchio ha ancora le luci accese, la cosa mi
incuriosisce e mi
avvicino per prenderlo in mano, leggo 115 messaggi da leggere, apro di
scatto
il cellulare per entrare nel menù messaggi, scorro la lista,
chiamate perse,
ricariche telefoniche, e messaggi di Alex, tanti messaggi di Alex,
inizio a
leggerli, per curiosità, parto dal primo:
“ti
amo”
“ti
amo… che fine hai fatto? Chiamami!”
“Tesoro,
mi manchi come il sole manca all’alba, come un cielo senza
stelle, ti prego
ritorna da me! Ti amo tantissimo!”
I
messaggi erano divisi da vari messaggi di chiamate, ecc.. ecc.. tanti
messaggi
ugualmente mielosi.
“Amore
mio… eri davvero tu a chiamarmi? Mi sento un idiota, non era
la tua voce, ma
dopo che ho riagganciato, qualcosa mi ha detto che eri tu, ho riprovato
ma non
sono più riuscito a ricontattarti, ti amo… ti
prego rispondimi!”
Un
brivido mi passa lungo la schiena
“penso
di amarti così tanto da vederti ovunque, ti ho visto alla
finestra di un
locale, eri o non eri tu? Sto impazzendo, anche agli altri è
parso di vederti,
ma non ne erano troppo sicuri, ci ricordiamo tutti poco di ieri
sera…”
“credo
di aver fatto un emerita cazzata l’altra sera, se eri tu
perdonami, ti amo, ti
amo più della mia stessa vita, torna da me!!! Ti
prego!”
Una
lacrima inizia ad accarezzarmi il viso
“ti
ho fatto una ricarica… spero che tu possa chiamarmi presto,
voglio sentirti,
mandami almeno un sms, dimmi che stai bene, dimmi qualcosa, ne ho
bisogno!”
Le
mie lacrime mi inondano gli occhi, mentre cerco a fatica di continuare
a
leggere, tra i vari “ti amo” i
“chiamami” e simili trovo anche un
“mi
sembrava che fossi nella mia stanza all’imbrunire…
proprio ad un anno esatto
dalla tua scomparsa… spero che sia un segno che tornerai da
me… ti amo, e ti
amerò per sempre”
Angolo
dell'autrice ;P
Eccoci qui con un
nuovo capitolo, ecco una vera svolta Nadine riesce a leggere i messaggi
di Alex, quei messaggi che aveva rinunciato a leggere da quando l'aveva
visto che baciava Laura, ed ora cosa farà? Quale sentimento
prevarrà in Nadine? Tornerà innamorata pazza di
Alex, o continuerà la sua vendetta, o scapperà
con Marco per non far scoprire la sua vera identità? In
effetti, ci sono alcuni punti, che notati, potrebbero far intuire cosa
vuole fare... ma lo scoprirete con certezza nel prossimo capitolo ;D
Jill: pensi davvero
che per una vampira sia così facile uccidere il suo
creatore? I vampiri che donano il loro sangue per trasformare umani in
vampiri hanno un certo obbligo nei loro confonti, e poi se anche
riuscisse sarebbe forse l'unica cosa contro le leggi dei vampiri! Mi sa
che il prossimo capitolo avrai una bella sorpresa ^_-
Carmilla:
olè al quartetto a questo punto, ed è una sola
donna a scegliere xD xD xD dai che la nostra Nadine, saprà
scegliere con intelligenza il suo compagno per l'eternità, o
almeno con passione ;P
Ninja: shhhhh sempre
a spifferare te!!!! devo smetterla di anticiparti le cose xD xD xD
(attendo comunque ulteriori commenti XP)
Vedo che chi segue
la mia fan aggiungendola tra i preferiti, seguiti, o da ricordare
cresce a vista d'occhio e ne sono davvero felice! ringrazio i miei
"fan" dal più profondo del cuore, perchè anche se
non lasciate recensioni è sempre bello sapere che interessa
a così tante persone *-*
Ringrazio anche
chi passa per caso, e spero che scoprendo questa fan, possa piacergli e
che continui fino ai pochi ultimi capitoli che mancano alla fine ^_-
ps. dato che è una cosa un po' strana volevo precisare che
se lasci scadere una scheda, con il cell spento, quando lo riaccendi ti
arrivano i messaggi, ve lo confermo perchè a me è
successo, ed è per questo che l'ho messo nella storia,
perchè se non lo avessi visto con i miei occhi non ci avrei
creduto neanche io xD
Un bacione e a martedì
^_^
|
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Capitolo 18 *** Capitolo Sedici ***
Cerco
di leggere gli altri messaggi, ma non ce la faccio. Piango troppo,
Clair si
avvicina a me “mon chery?” non gli rispondo, prendo
il telefono, cerco l’unico
numero salvato in rubrica e chiamo, al terzo squillo risponde, tuttavia
non gli
lascio il tempo di parlare “ciao sono io!”
“io chi?” risponde lui “scusa! ma
quanti numeri stavi aspettando? Va beh… comunque non mi
interessa, dov’è tuo
padre???” “eh? E che ne so
dov’è mio padre! E poi che
t’interessa??” “mi
interessa! Ma cazzo… saprai ben se è a casa,
fuori a cena o che ne so!” “ma a
te che te ne frega?” sbuffo “dimmi almeno dove
abiti!” “NO!” “peggio per
te!”
metto giù secca la telefonata mi alzo pronta per correre il
più veloce
possibile da lui, mi sento tirare “no mon chery” mi
dice freddo Clair
“lasciami!” gli urlo “no… so
cosa vuoi fare, e no, non lo farai! E' possibile
che dopo trentanni non mi ascolti ancora?” dice serio, smetto
di strattonare e
mi lascia, cerco di fuggire e sbatto contro di lui, contro il suo petto
marmoreo, un deja-vue... mi abbraccia, e mi sussurra “sai che
ti pentirai di
ciò che vuoi fare? Sai che stai per rovinare una
famiglia?” faccio spallucce
“da quando ti preoccupi di famiglie umane?” fa
spallucce lui “da quando ci sei
te di mezzo” poi mi lascia, ed io corro, corro da lui, Marco,
ci metto pochi
minuti per arrivare da lui, di corsa, i suoi amici mi salutano,
rispondo con un
misero saluto della mano, i miei occhi ancora gonfi e rossi scrutano i
suoi,
con odio dico solo “dimmi dov’è casa
tua!” “no!” mi basta, nella sua mente
è
perfettamente inciso l’indirizzo, e vado via, in un attimo
sono lì, quella
porta mi sta separando da Alex, però ci sono altre persone,
la moglie è in
casa, Marco sta arrivando, e… lui sta venendo qui per me.
Apro
la porta e quella donna mi guarda terrorizzata, una persona ignota
è appena
entrata in casa sua, con alle sue spalle un uomo alto e biondo, con due
occhi
glaciali, urla, “cosa succede Jasmine?” lo sento
dall’altra stanza, e vado da
lui, rimane pietrificato dalla mia vista, era lui, i suoi lineamenti, i
suoi
occhi, i suoi capelli iniziano ad essere brizzolati, le prime rughe, il
suo
corpo ha subito le mutazioni del tempo, lo sento sussurrare con un filo
di voce
“Nadine” non era un dubbio, mi aveva riconosciuto
al primo sguardo, il mio
amato Alex, lo sento, è confuso, non sa cosa fare,
è incerto, vede sua moglie,
vede me, lo aiuto e mi avvicino a lui, sembra calmarsi, gli prendo una
mano, mi
sente fredda, mi guarda, mi sussurra “ti amo
ancora” troppo piano perché la
moglie lo sentisse, una forza irrefrenabile mi attrae a lui, lo bacio,
finalmente posso avere quel bacio tanto desiderato, mentre ero tra le
braccia
di un altro, quel bacio si protrae per minuti, interrotto
dall’arrivo
dell’ultima mente che aspettavo, Marco.
Mi
allontano da Alex e gli tiro uno schiaffo, inizio ad urlare
“brutto bastardo!
Pensi di esserti comportato bene? Ti chiamo e mi insulti, ti cerco e ti
vedo
che te la fai con un'altra!!! Sei solo un porco! Che cazzo me ne frega
dei tuoi
stupidi messaggini, mi sono fatto
un'altra, ma ero ubriaco, ti amo! Ma per piacere! E
poi… come se non
bastasse mi dici che mi amerai per sempre, e scopro che hai un figlio!
Con
un'altra donna!!!” lo vedo sconvolto, la confusione mentale
è aumentata
rispetto a prima “e tu!” indico quella donna
insignificante “tu sei solo un mio
rimpiazzo! Sono io la ragazza che ama, o almeno…
così mi ha confermato un
attimo fa…” in quella donna stava salendo
l’odio più irrazionale, sogghignai,
presi per un polso Marco, e lo tirai vicino a me, in bella vista da
entrambi i
genitori… sogghigno di nuovo abbracciandolo e baciandogli il
collo “ah… lui me
lo sono scopato alla festa dei suoi 18 anni… mhf”
lo sento avvampare tra le mie
braccia e gli sussurro “non ti emozionare che mi fai venire
fame” sorrido
maliziosamente leccandogli il collo, poi lo lascio e mi giro verso
Clair
sorridente “se glielo dovessi dire avremmo dei
problemi?” fa un gesto di
disinteressamento “lo hai già fatto una volta, e
mi hai procurato un ottimo
spuntino” sorride, faccio un cenno con la testa e torno da
Alex che si era
seduto per le troppe nozioni ricevute, mi siedo sulle sue gambe e
sorridendo le
mostro i miei canini che escono “sai perché sono
dovuta scappare?” faccio una
pausa giocando con la punta dei canini “perché
sono diventata una vampira”
un’altra pausa “sai… speravo che quando
ti avessi visto mi avresti detto che
non dovevo avere paura, che avremmo risolto tutto, che insieme non ci
sarebbero
stati problemi… ciò nonostante tu non mi hai
riconosciuta, e lui mi ha salvata,
salvata da quelle cose effimere come l’amore e
l’amicizia…” mi alzo e lo guardo
con disprezzo “finalmente ho potuto dirti ciò che
penso ora di te… me ne vado,
e spero di non rivederti mai più!”
Mi
allontano dalla casa, e sento che urla ancora il mio nome, tuttavia non
mi
fermo, non mi giro, Clair mi abbraccia e mi fa continuare a camminare
“sei
soddisfatta ora?” sospiro “mhh.. no…
avevi ragione… avrei dovuto attenermi al
piano originale… dovevo gustarmela più con calma
questa vendetta” sogghigna
beffardo “te lo avevo detto… non mi ascolti
mai…” “lo sai che non mi piace
ascoltarti… ti avevo anche detto che ti odio per questo
motivo” “io l’avevo
intesa in un altro modo...” “parli
troppo” sussurro per poi baciarlo.
Angolo
dell'autrice ^_^
hahaha
vi ho fregato tutti xD xD xD xD l'unica che si salva a bruciapelo
è LostGirl... ma vi sembra che Nadine potesse tornare da un
umano... io ho cercato di farvelo capire (senza mettermici troppo
d'impegno xD). Comunque devo ammetterlo che in questo capitolo mi sono
ritrovata molto con Nadine, nel senso che all'inizio avevo ben altre
idee per questa lenta vendetta, partendo dal far innamorare
spudoratamente Marco di lei, a fare la festa a cui è stata
invitata nei capitoli precedenti, facendo sparire qualche invitato...
ad altre cosucce appena abbozzate, ma quando mi sono trovata con il
cellulare in mano il capitolo si è scritto da se, e mi sono
trovata già di colpo di fronte ad Alex a rovinagli la
vita... si, anche io mi pento di non essermi attenuta al "piano
originale" però mi soddisfa anche questo finale "veloce"
quando la rabbia e la sete di vendetta esplodono ^_-
ForseForse: ciao ^^
che nick particolare ;P ecco cosa centra Marco in questo capitolo xD ti
ringrazio di aver iniziato a recensire e spero continuerai per i pochi
capitoli mancanti alla conclusione ;D
LostGirl: ciao ^^ ma
si va.... per questa volta ti perdono XP buon ragionamento, e devo dire
che l'hai centrato quasi in pieno... Marco alla fine era solo una
pedina, non le interesava niente di lui, ovviamente, chi non rimarrebbe
per una eterna e lussuriosa vita con Clair? *uhuh*
Jill: grazie per la
tua sfilza di recensioni xD xD xD xD i capitoli mi escono in base
all'ispirazione, all'idea, e a come metto giù il capitolo,
all'inizio mi ero prefissata una lunghezza di tre pagine circa, ma poi
con i vari avvenimenti alcuni venivano più lunghi e altri
corti e non sapevo come allungarli un po' senza renderli noiosi, questo
spero sia stato abbastanza lungo ^_-
Carmilla: Dai, alla
fine la scelta è stata la migliore, per quanto riguarda la
dolcezza non so... Clair alla fine non è dolce,
può sembrarlo per ottenere ciò che vuole,
può trattare bene la sua compagna, per sfuttarla al meglio,
ma sicuramente non è dolce per il suo buon cuore ^_- ps. lo
sai che la tua icon non si vede? è una vita che l'ho visto
ma mi sono sempre dimenticata di dirtelo xD
Tlem: ciao anche a
te ^_- grazie mille *-* spero ti piaceranno anche i successivi ;D
Ringrazio
tutti coloro che leggono la mia fan, sia perchè è
seguita che anche per un passaggio, fa sempre piacere sapere che
suscita interesse :D
Infine
volevo augurare a tutti, anche se in ritardo perchè
settimana scorsa me ne sono dimenticata >.< un buon
natale, ed ora anche un felice anno nuovo! BUON 2011 A TUTTI ;D
Un bacione a tutti, a
martedì prossimo ^^
|
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Capitolo 19 *** Capitolo Diciassette ***
E’
una settimana da quando ho rivangato per l’ultima volta il
mio passato…
qualcosa non mi convince… manca ancora qualcosa da fare.
Mi
alzo e vado a cercare Clair nella villa, lo trovai ammollo nella vasca,
mi
spoglio e mi tuffo a fargli compagnia; mi avvicino a lui, e non so se
per
istigarmi o che si allontana fluttuando nell’acqua, mi
avvicino e riesco a
farlo mio, mi stringo a lui, e stando in acqua mi rannicchio vicino al
suo
petto, gli sussurro “io ora qui non ho più niente
da fare, andiamo da qualche
altra parte?” incrocio il suo sguardo tentatore, le sue mani
scivolano sul mio
corpo tenendomi sotto le ginocchia e alle spalle, in un attimo siamo
fuori
dalla vasca, mi fissa “e dove vorresti andare mon
chery?”, sorrido “Parigi…”
mostra un mezzo sorriso “Paris? Umh… oui mon
chery” lo guardo incerta… non
pensavo fosse così facile convincerlo. Sorride mentre mi
posa sul letto e sale
sopra di me, mi bacia su tutto il corpo mi rende sua, un ultima volta
su quel
letto. Mi guarda, si sfiora le labbra con la lingua, sogghigna, e poi
dice
“chissà quanto resisterai con me a
Parigi…” ruoto lo sguardo dal soffitto ai
suoi occhi azzurro metallizzato “cosa vuoi dire?”
con sufficienza risponde “qui
sono l’unico vampiro che hai incontrato, se non tuo
creatore… a Parigi invece
avrai una vasta scelta di vampiri, e vampire, a tua
disposizione…” risposi con
la stessa noncuranza “basta che tu non ti distrarrai da
me…” e lui sogghigna.
Sono
svegliata da un rombo che non conosco, mentre apro gli occhi lui
è già di
fronte a me, dice solo “ho già preparato tutto,
sei pronta per partire?” dice
con quel sorriso beffardo, mostro un sogghigno pari al suo mentre mi
appoggio
ai gomiti per guardarlo meglio “non pensavo che avessi
così tanta voglia di
partire…” fa spallucce “mi manca
Parigi” sorrido “allora andiamo!” mi
preparo
in poco tempo e appena esco noto una Harley nera parcheggiata. Esce e
mi porge
una giacca in pelle, la prendo e la indosso.
D’un
tratto mi prende e mi abbraccia, mi lecca il collo…
“ti trasformerei ancora
mille e mille volte ancora” “uhh.. sembra quasi una
frase romantica detta da
te!” lo sento vibrare dal profondo del petto per poi
scoppiare in una sonora
risata.
Mi
bacia con avidità poi sale in moto, sorride e con un cenno
mi fa salire, e con
gli ultimi bagliori del sole che illumina le nuvole più alte partiamo verso la
nuova città.
L’alba
è alle porte mentre passiamo sugli
Champs-Élysées, gira a fianco
di una
gioielleria ed entra in un portone, il cortile interno è
stupendo, magnifico,
le colonne del porticato sono rivestite di rose rosse rampicanti, la
fontana al
centro della corte spicca con fiori gialli e arancio, la balconata in
ferro con
decorazioni in stile art noveaux, mi ha conquistata in un secondo
“ti piace?”
mi chiede dopo aver scosso la testa per aggiustarsi i capelli, non gli
rispondo, troppo estasiata, tuttavia mi distrae nuovamente dal mio
stupore, è
di fronte a me “dal tuo sguardo mi sa di
sì” sogghigna.
Mi
indica la porta d’ingresso e tenendomi
sottobraccio mi mostra la nuova residenza. Saliamo la scala esterna, e
dopo
aver ammirato il cortile dalla balconata, e notato un piccolo gazebo,
entriamo
dove un ingresso ci accoglie, innamorata dei pavimenti in marmo, e dei
quadri
sulle pareti “ma è tutto tuo anche qui?”
“oui” risponde senza darci troppo
peso, mi accompagna poi in soggiorno… un divano ci attende,
con un tavolino di
fonte con due calici e una bottiglia di vino
“vino?”, lo sento ridere beffardo
“servitù umana…” “e
perché non li avevi anche là?”
“mmh… quella villa l’ho
presa per noi… questa è della mia famiglia da
generazioni” lo guardo non troppo
convinta; si siede sul divano, ed io al suo fianco, appoggiando la
testa alla
sua spalla, iniziavo a sentire la stanchezza dovuta alle mie ore di
attività,
vedo gli spessi tendoni che danno sul viale iniziare a schiarirsi, il
giorno è
arrivato e noi siamo svegli, a bere vino.
Stappa
la bottiglia e versa il contenuto “vino?”
ripeto molto più incredula della prima volta e dice
“loro non assaggerebbero
mai la mia collezione privata” sogghigna, rido di gusto
mentre mi disseto di
quella sostanza indispensabile per vivere, ma resisto ben poco,
sarà la mia
giovinezza, il viaggio, non lo so, ma so che crollo, mi addormento
appoggiata
alla sua spalla, riconosco il movimento ciondolante del salire le
scale, sento
le sue mani sul mio corpo, e sento che mi parla, mi sussurra qualcosa,
ma non
riesco a capirlo e mi assopisco del tutto.
Angolo
dell'autrice ;D
ed eccoci qui ^_-
manca un solo capitolo alla fine di questa storia, spero che vi stia
piacendo ^^ spero che le poche recensioni siano dovute alle feste e non
allo shock e che la storia non vi interessi più
ç_ç
Forse_forse:
già, il piano di vendetta era all'incirca quello fin
dall'inizio... che ragazza malefica che è diventata Nadine
MUAHAHAHA ti ho notato un po' stupita e forse un po' delusa da questa
conclusione... è così o mi sbaglio?
Ninja: lo dico
sempre io... avrebbe dovuto attenersi al piano originale!!!!!!!! xD xD
xD xD
Ringrazio tutti
quelli che anche con gli impegni delle festività hanno
trovato il tempo di leggere la mia fan e magari aggiungerla (o averla
tenuta) nei preferiti/seguiti/ricordati
a
martedì prossimo con l'ultimissimo capitolo della storia ;D
|
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Capitolo 20 *** Capitolo Diciotto ***
Sento
delle voci, francesi, riconosco quell’accento
perfetto, ma non l’altro… una donna? Una
cameriera? Un pasto?
mhh…
ha un
tono troppo languido per essere una cameriera, e non
riesco a leggere i
pensieri. Scatto seduta sul letto… noto mentre vado alla
ricerca delle voci che
l’unica cosa che mi ha lasciato addosso è il
perizoma in pizzo… il solito
maniaco… non mi interessa, mi perdo in quelle stanze, mi
affaccio al balcone,
eppure non li vedo nel cortile, passo le camere, le stanze, mi affaccio
all’altro balcone, rimango un attimo estasiata nel vedere la
strada sotto di me
così piena di gente… fame… guardo la
luna che mi illumina, volto lo sguardo e
mi incanto alla tour Eiffel illuminata, non la vedo completamente,
tuttavia
rimango lì a fissarla “ahahaha” la sua
risata, mi riporta alla realtà,
maledetto! Torno all’interno e cerco ancora, apro
l’ennesima porta e lo trovo
lì, seduto su una poltrona in stile ottocentesco, e quella
donna era seduta
sulle sue gambe con un vestitino floreale indosso, lui mi guarda,
sogghigna,
quella ragazza mi guarda senza interesse “umh... che visuale
interessante…”
dice senza un tono preciso…
“shhh……” la zittisce Clair,
io gli lancio un
occhiataccia, l’altra si gira verso di lui
“uhh… te la sei cercata gelosa
questo giro?” la rabbia mi ribolle dentro, non so cosa fare,
se andare da lei e
distruggerla o comportarmi diplomaticamente. Mentre cerco di calmare la
rabbia
noto le fugaci occhiate di Clair
su di me… non
gli rispondo, non mi interessa, non ribatto, prendo fiato, anche se non
mi
serve, eppure mi fa sentire più rilassata, mi volto e dico
“beh mon cher… quando
finirai di divertirti con la tua sgualdrina serale torna in camera che
voglio
fare un giro per Parigi… e avrei anche un po’ di
fame!” sogghigno mentre chiudo
la porta dietro le mie spalle, tuttavia la sento riaprire un istante
dopo, e mi
giro di scatto, sapevo che era lei, la sento urlare un “a chi
hai dato della
sgualdrina?”, mentre cercava di tirarmi uno schiaffo, mi
abbasso in tempo
“scusa non è quello che sei????? Ops! vuoi dirmi
che ho fatto un errore…Che
maleducata che sono!” dico mentre faccio dei movimenti
negativi con la testa;
guardo verso la porta e lo vedo sogghignare appoggiato allo stipite,
scivolo
verso di lui, mentre l’altra trema ancora dalla rabbia
“cosa mi regali se
vinco?” lo abbraccio e lo bacio, lo sento sorridere mentre mi
bacia “la
consideri solo una sfida?”
“mmh…” faccio spallucce “cosa
dovrebbe essere se
no?” sogghigna, mentre mi giro verso l’intrusa.
Lei
si avventa contro di me, ma riesco a evitarla,
ancora e ancora, non l’attacco, non ne ho bisogno, non ne ho
voglia… “scusa devi
continuare ancora molto? io avrei fame…” dico
mentre continuo a scansarmi, si
ferma, prende un vaso a portata di
mano
e me lo tira dietro, lo riesco a prendere al volo
“è di valore Clair?” “non
esageratamente” alzo le spalle e lo tiro addosso
all’altra, le si infrange in
faccia graffiandola e facendola adirare ancora di più
“hey… non avevo detto che
era rompibile!” dice lui “la prossima volta
specifica meglio allora” gli
rispondo con sufficienza, poi mi giro e la guardo barcollante
“prima di
andartene pulisci vero? Sai, sono appena arrivata qui, non vorrei fare
brutte
figure” dico in tono dolce, mentre la risata Clair di rimbomba nuovamente tra le
pareti “piantala
di prendermi per il culo stronza!” si getta su mi me, gli prendo un polso, noto che
la sua forza è pari
alla mia, e per quanto io non abbia usato molte energie la sua rabbia
le fa
avere la meglio, e si libera, io mi fermo, smetto di scappare e la
guardo
seriamente, rimane immobile a guardarmi, sorpresa dalla mia
rigidità “Clair,
per quanto mi diverta prendere per il culo ‘sta qua posso
almeno sapere chi sto
prendendo per il culo?” “io sono la sua ex
te…” mi risponde lei mielosamente
“poi mi sono voluta fare una mia vita, lui se
n’è andato… e ora che è
tornato
sono passata a salutarlo” “quello non era un saluto
a parer mio…” rispondo
acida “stavamo solo ricordando i vecchi tempi!”
“ahhhh… a beh allora continua
pure…. Mmh.. no scherzavo! Vattene prima che ti faccia
davvero il culo!” “che
paura ragazzina!” “carina, ti ricordo che
l’unica che ha colpito l’altra sono
io che ho colpito te!” ringhia, “ah… un
ultima cosa prima che te ne vada… lui è
mio!” faccio una pausa “Quindi se vuoi allungare le
tue luride zampe su di lui,
è meglio che prima chieda il permesso a me! Ok?”
sogghigno, lei mi guarda stupita
“cara ragazza, non so se hai presente che io sono
più potente di te, e ho molti
più diritti di te su di lui!” “ma questo
non mi interessa” la interrompo,
veramente stufa da questo insulso battibecco mi scaglio su di lei
prendendola
per il collo e facendola sbattere contro il muro, mi avvicino a lei
mostrandole
i canini, segno del mio spazientimento “se non vuoi che sia
stasera che scopro
cosa può essere utilizzato
come paletto
o quali oggetti in casa siano in argento vattene!”
“Nadine ora basta!” mi rimprovera
Clair senza
però interessarsi della salute
dell’altra, io non mollo la presa ma la alzo per portarla
fuori dalla stanza
per gettarla infine oltre la balaustra del terrazzo interno. Lei
atterra
stabilmente in piedi e mi osserva dal basso con aria adirata
“questa l’hai
vinta tu, ma non pensare di aver vinto, tornerò quando sarai
più vulnerabile e
ti sconfiggerò” un leggero brivido mi
passò sulla schiena, io appoggiai i
gomiti al parapetto sorridente “tutto ciò che
avevo di vulnerabile l’ho ucciso anni
fa nel mio cuore, ma spero vivamente di ritrovarti un giorno, sempre se
non
vieni impalettata prima!” shignazzo mentre la vedo voltarsi
in tutta la sua
fierezza per scomparire all’orizzonte.
Due
braccia mi avvolgono, le labbra mi corrono sul
collo, una mano corre sul mio seno per arrivare a prendermi il mento,
mi ruota
la testa per baciarmi, ricambio con estrema passione “ho
visto la tua
malvagità, mi avevi dimostrato la tua vendetta, ma questa
sera è stato davvero fantastico”
“mh?” lo guardo incuriosita, lui sorride
“si è sempre creduta la migliore della
mia prole, come forza, furbizia e scaltrezza, quando se ne
andò da me, non era
per trovare una nuova vita, ma solamente un nuovo compagno, un vampiro
più
anziano di me, molto più ricco, pensava che così
nessuno avesse mai potuto
farle niente, mentre io, nuovamente libero di andare a caccia venni da
te, eri
ancora una ragazzina quando ti vidi, ti ho seguito per anni per farti
mia”
sorrisi al suo racconto e continuò “ora quel
vampiro l’ha cacciata e cercava di
tornare da me, ed ha trovato sangue per i suoi canini”
sorride “lo so, la citazione
umana suona meglio”, guarda la luna e aggiunge
“è inutile sei maledettamente
magnifica!........ Ma petit peste” mi faccio stringere dalle
sue braccia “e tu
dolcemente diabolico” lo sento sogghignare mentre mi
abbraccia ancora più
forte, incrocio le dita con le sue sussurrandogli
all’orecchio “ricordati che
comunque ora tu sei mio, e non voglio altre tue ex in giro per
casa…” “sei
sempre gelosa” sogghigna “le umane potevo sempre
eliminarle, per le vampire mi
sa che non è così semplice” mi giro per
guardarlo negli occhi “sono pronta a macchiarmi
di qualsiasi peccato per stare al tuo fianco, fino a quando
vorrò essere
posseduta da te!” sogghigna “l’unico
peccato di un vampiro è uccidere un suo
simile, e ci eri già molto vicina” sorrido
soddisfatta di essere già quasi
arrivata al mio intento, sorride quasi dolcemente
“l’ho sempre saputo che
dovevi essere mia” e mentre i suoi occhi mi scrutano
intriganti mi concedo a lui,
sotto lo sguardo della luna.
Angolo dell'autrice
ç_ç
Ebbene
si, quello di oggi è un angolo triste perchè
questo è l'ultimo capitolo del mio racconto. Ecco comunque
che arriva una vampira non troppo socevole, di cui non si sa neanche il
nome... dopotutto a Parigi non potevano aspettarsi di vivere tranquilli
ed appartati come prima no? Un po' se la sono cercata, anche se forse
Nadine una vita del genere non se la sarebbe aspettata!
Chissà se riuscirà ad ambientarsi in questa nuova
vita di città... ma dopotutto, se è riuscita ad
abituarsi alla vita da vampira ;P
Ninja: bella
domanda... perchè Parigi... forse d'istinto la Transialvania
la vedo più cupa e tetra, mentre a Parigi c'è
più vità ed è più facile
trovare sia cibo che simili... e poi... un vampiro francese, con
l'accento francese ha uno charme che neanche il Conte Dracula
puà darti xD
Forse forse: io sono
sentimentale ma non troppo... e rileggendola sotto certi aspetti sono
stata forse troppo sentimentale, la teoria per questa storia
è che i vampiri stanno insieme solo per convenienza, e
abbiamo capito benissimo cosa tiene Nadine ancora vicino a Clair *uhuh*
anche se lui, anche se si è visto poco, sente una certa
proprietà su di lei, che non le altre non ha avuto, ed
è comunque una cosa che lei non vuole ^^' spero comunque che
ti possa piacere il finale anche se non è proprio tutto rose
e fiori ^_-
Carmilla: spero che
la tua emergenza in famiglia si sia risolta nel migliore dei modi,
qualsiasi cosa fosse ^_^ Non preoccuparti, per come hai potuto leggere
era proprio sangue imbottigliato, ed il sonno è solo dovuto
al giorno che arriva, e Clair essendo più antico di Nadine
riesce comunque a rimanere più sveglio di lei, portandola
anche a letto e mettendogli *emh* *///* il pigiamaxD xD xD
ringriazio
come sempre chi segue e chi legge la mia storia.... fa sempre piacere
trovare più lettori, e più fan *-*
risponderò privatamente a tutte le recensioni che verranno
lasciate a questo capitolo, e se ci dovesse mai essere un seguito
avviserò chi ha recensito e chi ha inserito la mia fan nelle
preferite/seguite/ricordate. RINGRAZIO DI TUTTO CUORE CHI MI E' STATO
VICINO DURANTE LA STORIA, DA CHI MI HA AIUTATO CON SUGGERIMENTI E
CONSIGLI COME LA MIA CARA SOCIA NINJA767 E LA FALLEN ANGEL A TUTTI
COLORO CHE HANNO LASCIATO SEMPRE (o quasi se impossibilitati ;P
ovviamente sono compresi anche chi ha scoperto più avanti la
storia ^_-) UNA RECENSIONE, PERCHE' TI SPINGE A NON VEDER L'ORA DI
POTER PUBBLICARE IL NUOVO CAPITOLO SPERANDO CHE CONTINUI A PIACERE,
(anche perchè ci ho messo tutta me stessa per scriverla :P)!
un grosso bacione ed un grosso abbraccio a tutti! Vi voglio bene! e
questa volta non posso dire "a martedì prossimo"
ç_ç
Ciaoooooooooooo
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