Storia di una vittima

di Tigro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prefazione ***
Capitolo 2: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo Due ***
Capitolo 4: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 8: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 9: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 11: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 12: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***
Capitolo 14: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 15: *** Capitolo Tredici ***
Capitolo 16: *** Capitolo Quattordici ***
Capitolo 17: *** Capitolo Quindici ***
Capitolo 18: *** Capitolo Sedici ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciassette ***
Capitolo 20: *** Capitolo Diciotto ***



Capitolo 1
*** prefazione ***


Buonasera, io sono Nadine, e questa è la storia della mia vita.

Ho vissuto fino all’età di ventidue anni e poi… poi sono morta, uccisa, assassinata da un tale che è entrato in casa mia.

Se vi chiedete il perché ora sto scrivendo questa storia per voi, è che la mia morte non è stata completa, non ho potuto fare “il grande passo”, la famosa camminata verso “la luce bianca” ma sono rimasta qui, sulla Terra, a “complicare” la vita al mio assassino.

Della mia vita posso raccontarvi poco, poiché… pian piano la memoria se ne và. Ricordo solo alcune avvenimenti fondamentali, tuttavia non voglio anticiparvi troppo. Spero, inoltre, che questa breve presentazione non vi abbia turbati ma che vi convinca ad andare avanti… Conoscere il mio passato, il mio assassinio, e… la mia vita dopo la morte...

Benvenuti cari lettori fan di vampiri, spero che questa storia possa piacervi, e farci continuare a leggere... è la mia prima fan originale, quindi non siate troppo cattivi ç_ç

un bacione a tutti e spero di potervi "rivedere" nel prossimo capitolo ^_-

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Capitolo 2
*** Capitolo Uno ***


Quella sera ero a casa da sola, dopo cena chiusi la porta, ho sempre avuto paura dei ladri, e mi misi in salotto, sul divano, a guardare la TV.

Terminato il film in prima visione decisi di andare a letto e mettermi a leggere, al caldo, sotto le coperte. Entrai in camera mia, ma poi sentì un leggero rumore. Il nervosismo crebbe, e scese solo quando pensai…“Sono i miei vicini… sono i miei vicini…” quindi mi preparai per mettermi il pigiama, eppure due forti braccia mi strinsero forte. “Bonsoir, mon chery” sussurrò quella calda voce alle mie spalle, non risposi, troppo terrorizzata per farlo, tremavo. Mi scostò i capelli di lato lasciandomi scoperto il collo, poi, insinuò la mano sotto la maglietta, e con l'altra, con abile destrezza, mi slacciò i jeans, la mia voce tremava mentre dicevo… “Ti prego smettila... non farmi del male”. Intanto, lui passandomi la lingua sul collo, provocandomi un brivido che mi pervase la schiena disse “Vedo dai tuoi libri che già mi conosci…” lo sentii sorridere beffardo, cercai di voltarmi per vedere il suo volto, ma la mano sotto la maglia scivolò sul mio corpo fermando il mio viso, poi affondò i denti nel mio collo, sentivo il sangue colarmi sul corpo, mentre lui se ne saziava; contemporaneamente le sue mani continuavano a muoversi su di me, fino a che non riuscì più quasi a reggermi in piedi e mi accasciai al mobile cercando di non cadere per terra.

Fu allora che riuscii a vederlo in viso, i suoi biondi capelli mossi facevano da cornice a quel viso perfetto con occhi pieni di malignità e divertimento, due canini allungati fuoriuscivano dalle labbra ancora sporche di sangue, del mio sangue. Capii chi era o almeno cos’era, mentre si inginocchiava di fronte a me e prendeva una mano per baciarne il dorso “diventa la mia compagna… sarai per sempre bella, giovane ed al mio fianco” fece scorrere il suo sguardo su di me “e poi… sei troppo sexy per far deteriorare con il tempo questo tuo delicato corpicino perfetto” sogghignò di nuovo, respirando a fatica dissi “Preferisco morire…” deglutii “La… mia… vita… umana… mi… piace……… ho… una… vita… che… mi… piace… una… famiglia… che… mi… vuole…… bene… ed… un…… ragazzo…… che… mi…... ama………… non… voglio… stare… con… te”. Lui sbuffò “Sono solo cose effimere... amore, amicizia, puah… non puoi credere davvero in queste cose!” riuscii a sorridere mentre mi guardava incuriosito “Se… morirò…… non… potrò… pentirmi…… di… aver… creduto… in… queste… cose…… ma… almeno… non… vedrò… tutte… le… persone…… a… me… care… soffrire…… mentre…... io… non… potrò… stare… con… loro……” “Mhf.. sei così umana!” disse con sufficienza “E… non… è… per… questo… che… hai… bevuto… il… mio… sangue?”. Una risata roca uscì dal suo petto, mi alzò di peso e mi appoggiò sul letto “Mon chery… nessuna donna è mai riuscita a resistermi e sicuramente tu non sarai la prima!” disse in tono calmo ma con una punta di irritazione, si morse un polso e lo mise sulle mie labbra, le serrai, ma per quanto cercai di resistergli, essendo allo stremo, le mie labbra si socchiusero... sentì quel liquido caldo scendermi in gola e poco dopo iniziai a sentire un dolore lancinante allo stomaco, al cuore, ai polmoni, non riuscivo a muovermi “Non ti preoccupare... sono i tuoi organi umani che stanno morendo” disse senza interesse mentre ero ancora tra le sue braccia, poi, persi i sensi.

Quando riaprii gli occhi ero sdraiata sul letto e lui davanti a me, mi pareva tutto così diverso eppure era esattamente uguale a prima, i colori erano più accesi, gli oggetti più particolareggiati, le mie mani, la mia pelle erano strane in un modo che non sapevo descrivere, mi alzai e lui sogghignò soddisfatto, mi allungò una mano, ed una forza a me sconosciuta fece alzare la mia prendendogliela, lui mi trasse a se “Mon chery, da questa notte tu sarai la mia compagna!”

Ero diventata ciò che avevo sempre sognato nei libri che mi facevano compagnia la sera tarda, ma ora che quel desiderio era stato esaudito il panico mi assalì, e mi pentii di averlo mai desiderato. Cercai di divincolarmi da quell’abbraccio, tuttavia neanche con la mia forza di neonata riuscì a spingerlo via, ero rintronata per i miei nuovi sensi. “Lasciami” furono le uniche parole che mi uscirono deboli dalla bocca, lui sogghignò “Ormai sei mia…. Non ti lascerò andare da nessuna parte”.

Smisi di agitarmi, mi prese il mento e mi alzò il viso per guardarlo negli occhi, occhi azzurro metallizzato, e mi baciò, mi baciò con estrema passione, riconoscevo nei movimenti della sua lingua anni e anni di esperienza, chissà quante donne aveva baciato, chissà quante aveva trasformato rovinandogli la vita…

Si staccò dalle mie labbra dicendo “Sono circa 590 anni di esperienza, non mi ricordo tutte le donne che ho baciato, tuttavia so perfettamente che tu sei la prima che mi ha posto rifiuto”. Sgranai gli occhi, mentre lui guardandomi dolcemente aggiunse “Si! So leggere il pensiero… di umani e vampiri”

A quel punto mi lasciò andare, corsi verso la porta della camera, ma finii solo per sbattere contro il suo petto marmoreo “Te l’ho detto… non ti lascerò andare via. Non senza di me” .

Prese fiato “Ora mia dolce Nadine, scriverai un bel biglietto di addio ai tuoi genitori che ti vogliono tanto bene, raccoglierai le tue cose e verrai con me alla mia villa dove c’è già una bara ad attenderti”. Mi disse tutto questo sorridendo.

Una bara? Ora dovrò dormire in una bara??? Oddio che schifo! Questo fu il mio primo pensiero, poi con gli occhi colmi di lacrime scrissi il biglietto e lo lasciai sul tavolo in cucina. Ritornai in camera tirai fuori il mio trolley e lo riempì di vestiti, misi anche un pigiama, le mie pantofole preferite, e qualche peluches da stringere in tutti quei momenti in cui mi sarei sentita troppo sola.

Mi pianse il cuore, ormai fermo, mentre chiusi la porta di casa a chiave; cosa avrebbero fatto una volta capito che non ero più lì, che non sarei più tornata, ed il mio amato Alex, cosa avrebbe fatto senza di me, e ancora peggio, cosa avrei fatto io senza di lui?? Era tutta la mia vita, e senza neanche dirgli una parola ora lo sto lasciando, lo sto abbandonando, senza un motivo, senza nemmeno una scusa.

Una mano mi venne poggiata sulla spalla “Smettila di pensare alla tua vita passata… ci sono io qui per te…..”. Presi con due dita la sua mano con fare schifato e me la staccai dalla spalla senza dirgli una parola.

Eccoci qui, con il primo capitolo... spero che vi piaccia e che vi interessi tanto da continuare a seguirmi, e perchè no, commentare ;P

Gatta767: grazie per il sostegno *-* spero che altri fan del covo dei vampiri si uniscano a questa lettura, e anche fan dei vampiri e basta....

p.s. per chi non l'avesse ancora capito, se cercate una fanfic  su vampiri lovvosi "lasciate ogni speranza o voi che entrate" 

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Capitolo 3
*** Capitolo Due ***


Arrivati alla sua villa, camminammo per i corridoi, pieni di quadri, soprattutto ritratti, conoscevo alcuni quadri famosissimi spariti dai musei anni prima, tutti quei visi mi stavano fissando mentre mi inoltravo in quel percorso. Superammo diverse porte e mi mostrò la stanza, non era arredata. Solo una bara al centro della stanza ed alcuni candelabri ad illuminarla intorno. Un brivido di terrore mi percorse la schiena, mi sembrava di essere in un film dell’orrore. A proposito “Hey tu… si può almeno sapere il tuo nome o mi è proibito anche questo?”. Lui sgranò gli occhi e con uno sguardo dolce e passionale disse “mon chery… chiedo umilmente perdono” disse prendendomi una mano e baciandone il dorso inchinandosi “Sono Clair Leclercq, ma voi… potete chiamarmi mon amour”. Liberai la mia mano e me la sfregai sulla gamba “Clair andrà più che bene… sempre se mi trovi di buon umore…” dissi irritata per poi fare un inchino e dire “La prego monsieur di lasciare le mie stanze, in quanto è giunta l’ora per me di riposare” “Mon amour” mi corresse lui “Coso!” ribattei per poi aggiungere alzando la voce “Fila via che voglio stare da sola!”. Mi guardò stupito, e rimase lì fermo ad osservarmi; mi innervosì ancora di più e sbuffai mentre incrociavo le braccia sotto il seno, lui mi rubò un altro bacio ed uscì da quell’orribile camera.

Mi guardai intorno schifata da quella stanza, da quelle tinte rosso cupo, dal non avere finestre, da quella cosa per terra che sarebbe dovuta diventare il mio letto, un altro brivido passò in tutto il corpo. Quel poco di istinto da vampiro che avevo mi diceva che era quasi l’alba…. Ottima occasione per uscire e morire…

Quando non riuscii più a tenere gli occhi aperti pensai che l’alba era alle porte, quindi mi avvicinai alla porta e cercai di aprirla: era chiusa a chiave! “Dove pensi di andare mon chery?” disse la sua voce dall’altra parte, mi appoggiai disperata alla porta e non risposi, tuttavia lui aggiunse “So cosa vuoi fare… non ti lascerò morire bruciata… però, se vuoi, visto che è la tua prima notte puoi venire a dormire con me… dormiremo insieme e non avrai paura”, mentre parlava osservavo la stanza tetra e buia, decisi che non potevo affliggermi per quella prigione, non di fronte a lui, forse sarei riuscita ad ingannarlo “Preferisco rimanere da sola, e da domani vorrei avere un bel letto in mezzo alla stanza al posto di quella cosa tetra” ci fu silenzio dall’altra parte della porta e io continuai, mentre iniziavo a sbadigliare “E magari un  divano, e perché no, un televisore….. eh Clair?” dopo un attimo di silenzio rispose “I vampiri devono riposare nelle bare!” risponde secco, “Magari i vampiri del SETTECENTO, ma quelli MODERNI vogliono dormire su letti comodi con lenzuola pulite e profumate…. E magari colori allegri!” lo sento sbuffare “E tu che ne sai dei vampiri moderni?” chiede ironico “Ovvio… lo sono! Mi ci hai obbligato tu! E ora che so che non posso schiattare almeno per questa notte, fammi dormire, per terra, perché io nella bara non ci entro!”

Lo sentì sospirare, poi se ne andò ed io, credendo che fosse l’alba mi addormentai…

Al mio risveglio ero decisamente giù di morale, mi svegliai in una stanza buia, e per cercare di riemergere della mia demoralizzazione personale presi uno dei miei peluches, mi appoggiai a una parete e chiudendo gli occhi per non piangere rimasi tranquilla nell’oscurità della stanza.

Le canzoni passavano, ed io ad ogni brano stavo peggio… l’unica misera, se non minuscola, consolazione era che quello stupido di un vampiro per ora si stava facendo i cavoli suoi; ogni musica mi ricordava lui, il mio Alex, sicuramente, ora sapeva che ero fuggita, e chissà come stava… pensando a lui, deglutii, chissà che gusto aveva il suo sangue… di scatto inorridii di me stessa, come potevo anche solo pensare ad una cosa simile, su di lui per di più… sto già cambiando? Questo vuol dire che arriverò anche io un giorno a essere così egoista di interessarmi solo di me? Di non saper più cosa voglia dire amare? Dimenticherò anche il mio vero amore? NO NON VOGLIO!!!!! In quel momento le lacrime accarezzarono il mio viso.

Mi accasciai su un lato, mentre la musica suonava ancora ad alto volume, chiusi nuovamente gli occhi e dopo svariate canzoni  mi calmai… decisi quindi alcune cose fondamentali: un giorno sarei tornata da Alex, per fargli sapere il perchè me ne sono andata e che non l'ho dimenticato, sarei fuggita, un giorno o l'altro; non vorrò mai essere  la compagna di quel vampiro! Voglio delle luci e un letto nella mia stanza, senza carta da parati, un divano, una TV e console per giocare. E un ultima cosa, quel coso doveva procurarmi immediatamente da mangiare.

Senza togliere le cuffie, perché non mi interessava sentire la sua voce, urlai “Clair! Ho fame!!!!” pochi istanti dopo una luce fioca illuminò la stanza, entrò con due calici in mano, si mise di fronte a me, poi si abbassò per guardarmi negli occhi “Bevilo finché è caldo… il sangue umano si raffredda in fretta!” presi il calice, lui cercò di incrociare il suo braccio con il mio per bere insieme, ma appena mi accorsi di cosa stava cercando di fare mi fermai guardandolo per poi ribadirgli “Preferisco berlo freddo che in tua compagnia!” lui si allontanò e mi guardò serio “Ti ricordo che non fai altro che peggiorare la situazione tenendo il broncio tutto il tempo e cercare di impartirmi ordini! Non si può tornare indietro mon chery, quindi ti conviene abituarti… perché io so come farti rimanere la mia compagna, e starò più che attento a non farti morire!” finì con un finto sorriso stampato sulla faccia, io sbuffai sonoramente e lui ribaltò gli occhi “sii almeno contenta che ho trovato un letto… la mia compagna non può dormire per terra… e spero comunque che un giorno questo letto potemmo dividerlo per provare esperienze sensazionali” disse con uno sguardo più che malizioso “non penso proprio!” ribattei, poi sospirai “grazie comunque per avermene trovato uno” senza guardarmi negli occhi mi allungò una mano “vieni” disse solo, e io, come la prima volta, non so il perché ma gli allungai la mia mano, che lui prese e strinse tirandomi a se “ti faccio vedere il resto della villa”.

Uscita dalla mia stanza notai una grossa porta in legno a fianco alla mia “è la mia stanza… se non riesci a dormire, per te ci sono sempre” lasciai sorvolare il commento e mi appuntai mentalmente di non entrare mai in quella stanza, nemmeno per sbaglio. Passammo oltre, ormai avendo un suo braccio attorno alla mia vita, entrammo in un enorme salone, con una grande tavola il legno con una candida tovaglia bianca con candelabri in argento che lo illuminavano, tutta la stanza era illuminata dalla fioca luce delle candele, in un angolo il caminetto acceso, con un divano di fronte, anche qui quadri appesi, mi accompagnò al divano e mi fece sedere “sempre avuto, non pensare che sia qui solo per i tuoi capricci!” disse mentre guardavo estasiata le fiamme danzanti del fuoco, però cavoli, era proprio antipatico… quando sono quasi lì per credere che non sia uno stronzo più totale ecco che me ne da la conferma e si fa odiare ancora di più!

Il nervoso salì e non riuscii ad astenermi dal trattarlo male, anche se ciò voleva dire essere ancora più privata della mia già inconsistente libertà “quindi niente TV? E niente console per giocare? Prendimi almeno qualcosa per mantenermi in forma!” sbuffò e mi interruppe “la TV è di là” indicandomi una porta per poi continuare “ricordati che sei un vampiro, non hai bisogno di fare jogging o robe simili… tu rimarrai sempre perfetta così come sei” i suoi occhi che seguivano ogni curva del mio corpo mi misero in imbarazzo ma riuscii a rimanere seria “beh male non può fare di certo…” ribattei concludendo quell’argomento, ed iniziandone uno nuovo “fammi anche vedere dov’è il bagno… ho intenzione di farmi un bel bagno caldo prima di andare a dormire nel mio nuovo letto…” “insieme a me?” “hey… piantala di rompere!”

Si alzò dal divano, e senza controllare che lo seguissi si incamminò verso il bagno: entrai e notai con grande stupore la dimensione del bagno, era grosso quasi quanto la mia vecchia casa. La vasca, la prima cosa che mi colpì, era al centro della stanza, ed era più che altro una piscina, a livello del pavimento, con colonne in marmo bianco che la circondavano, il doppio lavabo da una parte spezzava la monotonia della parete; il pavimento ed il rivestimento era in piastrelle nere con decorazioni argentate “finalmente una stanza con buon gusto” dissi, poi sparii per prendere intimo pulito, pigiama e ritornai “ancora qui?” “certo mon chery…. Non vorrai mica che perda questo stupendo momento mentre posso vederti completamente nuda” “certo…. Tu non sei autorizzato a vedere più di quanta della mia pelle tu stia vedendo in questo momento!” in un istante mi trovai tra le sue braccia con le mani che mi percorrevano la schiena slacciandomi il reggiseno “ti sto solo dando una mano” mi sussurrò all’orecchio, sapevo di non riuscire a liberarmi, mi rubò un altro bacio, un bacio che tutte le donne vorrebbero provare, ma sicuramente non volevo che fosse lui a darmelo. Si staccò guardandomi di sbieco e uscì dalla stanza “e non entrare finché io non sarò uscita!” dissi ad alta voce, sentì in lontananza una  risposta cantilenante “tanto ciò che voglio me lo prendo!”

Chiusi la porta a chiave per sicurezza, una barriera inutile, e mi tuffai in quella piscina d’acqua calda e schiumosa, per un attimo riuscii di nuovo a rilassarmi anche se durò poco. A bagno finito tornai nella mia stanza dove trovai un meraviglioso letto con testata in pelle bianca imbottita a due piazze con lenzuola gialle ed arancioni a strisce orizzontali, quattro cuscini in testa e i miei peluches al centro, voltandomi vidi una piccola TV sopra una cassettiera e un joystick sopra il comodino, solo in un secondo momento mi resi conto che anche la stanza era più luminosa: la carta da parati era scomparsa, lasciando spazio ad una tinteggiatura color pastello nelle tonalità del giallo; infine notai un bigliettino, scritto da Clair, calligrafia impeccabile ma in quanto al testo…. lasciamo perdere che è meglio.

Gettai il bigliettino, spostai i peluches e mi misi sotto e coperte, che bella sensazione, e nella calma e silenzio più assoluti chiusi gli occhi per addormentarmi.

Angolo dell'autrice ^_-

Allora vi piace la villa? e Clair? che ne pensate??? Ora i primi desideri di Nadine sono stati esauditi... ma chissà cosa succederà in seguito......

rispondiamo anche alle recensioni :D

Cara Ninja, mi fanno sempre piacere i tuoi commenti... considerarlo ottimo lavoro mi emoziono *///* delle creature della notte sono arrivate.... me essere molto felice *-*

Cara roxell18, sono veramente contenta di sapere che la mia storia ti intriga, e spero che continuerai a seguirla... comunque, problemi permettendo dovrei aggiornarla tutti i martedì verso l'ora di cena ^_^

infine ringrazio Ninja767 per aver aggiunto la fan nei preferiti, Erol89 per averla inserita in tra le ricordate e crivri con DanSperry nelle storie seguite :D

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Capitolo 4
*** Capitolo Tre ***


Era ormai passato un mese da quando ero stata relegata in quella villa, non avevo ancora scoperto l’uscita, e tutte le sere Clair mi portava ciò di cui avevo bisogno, solitamente in calici di cristallo.

Ormai la mia convivenza forzata era divenuta sopportabile, non perché io mi fossi addolcita nei confronti di quello stupido di un vampiro, bensì, perché fortunatamente aveva smesso di essere così assillante con me. Ogni momento tranquilla lo passavo pensando al mio Alex, e quasi tutte le notti cercavo un modo di fuggire; e lui lo sapeva benissimo.

La mia camera era diventata molto più “umana”, la bara era stata nascosta sotto il letto, c’era nuova mobilia ed un grosso tappeto bianco a pelo lungo al lato del letto… lì è dove passavo la maggior parte delle nottate quando non avevo niente da fare, facevo partire il nuovo stereo, apparso magicamente una sera nella mia stanza, a volume fin troppo alto.

Una sera mentre pettinavo il mio tappeto con le dita lui bussò alla mia stanza e anche se non risposi entrò lo stesso, dicendomi “Ormai è un mese che sei qui… dovresti iniziare a nutrirti da sola invece che contare sempre su di me..” scocciata da quella frase, perché non ero stata di certo io a chiedergli di diventare come lui risposi “se fossi sicura di ridurmi in polvere smettendo di nutrirmi lo farei” lui si avvicinò a me e sedendosi sul tappeto, mi accarezzò una guancia con il dorso della mano “mon chery... lo sai benissimo che se non ti dovessi nutrire diventeresti solo più debole, ma non moriresti… saresti solo più vulnerabile, e sai anche benissimo che io non te lo permetterei mai” mi sorrise, ma io ribaltai gli occhi, così continuò “volevo portarti a ballare… lì è il posto più facile per una novizia” gli lanciai un occhiataccia ma lui continuò imperterrito “devi iniziare anche ad apprendere i tuoi poteri, e le vittime già stordite dall’alcol sono più facili da ammaliare” mi sorrise, chiesi timidamente “tu davvero vuoi farmi finalmente uscire di qua?” lui annuì, io continuai “e mi porterai in discoteca?” ulteriore cenno “non potrò vedere Alex vero?” “già” fu la sua fredda risposta, quindi chiesi più rattristata “devo per forza andarci?” altro cenno, lo guardai negli occhi seriamente “puoi almeno portarmi lontano, dove nessuno possa riconoscermi, dove nessuno potrà riferirgli di avermi vista lì con un altro!” all’inizio sogghignò, poi aggiunse un “va bene… ti porterò lontano, ma tu dovrai promettermi di cacciare ed uccidere la tua prima vittima lì!” io deglutii, finché era bere sangue da un bicchiere era un conto, se si trattava di berlo direttamente dal collo di un umano, come lo ero stata io fino ad un mese fa, era tutt’altro; accettai la proposta ancora incerta, poi aggiunse “ti ricordo che il tuo abbigliamento dovrà essere all’altezza della mia compagna! Dovrai essere bella, sexy, e molto provocante” “ma… m ma io” alzai la voce ma non riuscì a finire la frase “non mi interessa, a me piacciono così” rispose con sufficienza dopo averlo letto e se ne andò.

Quando chiuse la porta urlai “dovresti piantarla di leggermi nella mente! È irritante!” lui infilò solo la testa nello spiraglio appena aperto della porta “ma tu non sai quante belle cose ho scoperto…. E si… domani andrai a fare shopping dopo il tramonto per trovarti qualcosa come piaccia a me… e verrò anche io con te… non vorrai mica lasciarmi qui da solo no?” presi un cuscino che avevo sotto mano e lo lanciai con tutta la mia forza contro la porta, lui la richiuse e il cuscino si strappò lasciando uno strato di piume bianche all’ingresso “ti odio!!!” urlai.

La sera seguente mi alzai e mi cambiai in fretta, jeans, maglietta, maglioncino dolcevita e cappotto, senza dimenticare le mie  scarpe da ginnastica che ormai stavano facendo la muffa a fianco del cassettone.

Pronta uscì dalla stanza, e lui mi stava aspettando lì davanti. Mi stupii del suo abbigliamento, tuttavia non gli dissi niente se non “lo sai che devi pagare tutto te, vero?” sbuffò e mi accompagnò all’uscita. Girammo molti negozi, tra cui le marche più prestigiose, comprai vari top, magliette e canotte, anche un paio di maglioncini, tanto pagava lui, gonne, molte gonne, lui adorava le gonne, io le odiavo!

Qualche decolté e degli stivali… tutti rigorosamente con tacchi a spillo, ovviamente io preferivo le ballerine, tutto rigorosamente di colori scuri. Dopo essere passati anche a comprare borse e collant ci dedicammo ai trucchi: rossetti, ombretti, matite, eyeliner, poi forcine ed elastici per capelli, e fu solo lì che mi accorsi di una cosa, appena usciti dalla profumeria chiesi “Clair?” “Oui mon chery?” “ma… Noi ci riflettiamo allo specchio?” “emh.. si perché?” “e allora perché non ne abbiamo uno in villa?” “perché noi siamo perfetti così… senza doverci controllare nel nostro stesso riflesso” “ah” fu la mia unica risposta fissandolo negli occhi, dopo una pausa aggiunsi “voglio uno specchio in bagno e uno in camera!” “eh????” chiese lui stupito “non ho ancora l’arte di sapermi truccare senza uno specchio davanti!” “ma perché due allora?” “quello in camera è per vedermi nell’insieme!” risposi come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo, quindi appena prima dell’ora di chiusura riuscimmo ad entrare in un centro casa, dove presi uno specchio con una cornice decorata color argento da mettere in bagno, ed uno specchio ad unghia per camera mia.

Arrivati alla villa Clair richiuse subito la porta a chiave e se la mise in tasca, sicuramente per non farmi vedere dove la tiene abitualmente “ottima deduzione” mi rispose ed io lo ignorai… iniziai quindi a ritirare tutto il mio nuovo, orribile, abbigliamento nei cassetti e nell’armadio, lo specchio posizionato nell’angolo e la trousse con tutti i miei nuovi trucchi in bagno. Ormai avevo trasformato quella insulsa stanza nella mia camera… ma il mio cuore era ancora troppo umano per il mio corpo da vampira, pensai al mio Alex sotto le lenzuola e mi addormentai.

Angolo dell'autrice ^_^

bene bene... ecco qui il nuovo capitolo :D spero che vi piaccia... già, non succede gran chè, ma il bello succederà il prossimo capitolo no? ;P

ora rispondiamo alle recensioni

Ninja767: in effetti la bara è critica... dopotutto anche se sei avvolta in morbisosa stoffa in seta sei comunque nello stretto, e non parlianone se la bara è anche chiusa O_O, i movimenti diventano critici.... anche se sei un vampiro!

devilcancry: sono davvero felice che addirittura adori la mia fan *-* le storie sui vampiri lovvosi mi hanno alquanto scassato le cosidette, così mi sonon data ad una storia che non fosse mielosa.... per quanto riguarda le descrizioni miglioreranno nei prossimi capitoli (promesso ^_^), chi non vorrebbe un mega villone, però mi farebbero un po' paura tutti quei ritratti.... tuti che ti fissano brrrrr xD xD xD xD spero comunque che le aspettative in cui riponi in questi primi capitoli possano seguirti fino a fine racconto ^_^

Achiko: spero continui ad intrigarti ^_- per la cattiveria di Clair, vedremo.... ma penso che in alcuni punti nei futuri capitoli ti soddisferà ;D infine vedi, ho aggiornato presto.... una volta a settimana va bene no? xD

ringrazio inoltre Lauretta90, devilcancry e Achiko per aver aggiunto la fan ai preferiti e Fantasy_Mary88 e ShipperMS per averla aggiunta nelle seguite.

Un bacione a tutti i lettori e alla prossima settimana con un nuovo capitolo :D

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Capitolo 5
*** Capitolo Quattro ***


La sera seguente, mi svegliai e iniziai a scegliere tra tutti i miei nuovi vestiti, era ancora molto presto per l’ora che saremmo dovuti uscire, ma era sempre meglio prepararsi in anticipo… Appoggiai alcune soluzioni possibili sul letto e iniziai a scegliere, poi dopo aver deciso ritirai il resto. Il quel momento mi cadde l’occhio sul mio cellulare, era spento da quasi un mese, lì non prendeva, quindi tanto valeva accenderlo, e mi chiedevo se valesse la pena di portarlo dietro la sera, dove in discoteca avrebbe preso. Dopo una breve riflessione rinunciai all’idea perché appena uscita dalla stanza l’avrebbe scoperto.

Andai in bagno a prendere i trucchi che meglio si abbinavano al mio abbigliamento, li riposi sul mobile a fianco allo specchio e accesi la radio, misi su un vecchio cd con la musica dance, ma poco dopo iniziarono i miei dubbi… non ero intenzionata ad uccidere assolutamente nessuno, e non volevo andare in discoteca con Clair, non volevo divertirmi, mentre non ero con il mio Alex. Così, mi sdraiai sul letto abbracciando un cuscino e chiusi gli occhi, non mi addormentai, eppure riuscì quasi a scollegare il cervello, fino a che qualcuno, chissà chi, bussò alla porta “se hai ancora i tuoi tempi da umana è ora che ti prepari. Ah… ricordati che andiamo in un locale abbastanza dark questa sera” sogghignò e richiuse la porta.

Non so il perché però ero già convinta che il posto fosse qualcosa del genere, mi alzai dal letto, e molto svogliatamente iniziai a prepararmi.

I miei capelli erano perfettamente puliti, come sempre ormai, quindi non persi tempo a lavarli, mi levai le ciabatte, calzini e jeans, per poi mettermi calze a rete, una minigonna in pelle, molto corta e molto aderente, e delle decolté entrambe nere, diedi un occhiata allo specchio e vedermi mezza pronta e mezza no risi, e mi imbarazzai tantissimo per le troppe gambe che si vedevano, il bello è che almeno non potevo avere male ai piedi. Iniziai quindi con la parte superiore del corpo, un top senza spalline a tinta unita scura con nastri in tulle rosso e nero sparsi, sembrava che lo strato di tulle fosse stato strappato e quello era il risultato, i capelli rimasero sciolti, lunghi fino al fondoschiena, la mia pelle ormai pallida, risaltava su quell’abbigliamento così tetro, infine iniziai con il trucco, rossetto rosso amaranto, matita ed eyeliner che mi contornavano gli occhi. In quel momento mi accorsi che il verde smeraldo delle mie iridi era scomparso, lasciando posto ad un verde molto chiaro e brillante. Infine aggiunsi l’ombretto nero. Ero pronta? Mi guardai allo specchio per conferma, si, quella ragazza riflessa stava davvero bene vestita così, ma non ero io, io non mi sarei mai agghindata in modo così provocante, avrei avuto troppa vergogna di uscire. Quindi confermando a me stessa che quella non ero io uscì dalla stanza dove Clair mi stava aspettando.

Appena lo vidi un mio sogno ricorrente mi balenò nella testa, cercai di ricacciarlo il prima possibile nel dimenticatoio, nondimeno lo vide… Mi correggo! Sicuramente lo vide perché sogghignò soddisfatto.

Rimasi un attimo a fissarlo a bocca aperta, scarpa elegante nera, jeans aderente scuro che faceva notare curve che io, come ragazza fidanzata, non avrei dovuto guardare, e lo sentì sogghignare mentre lo sguardo si alzava sul petto coperto da una camicia sancrata a collo alto, e sopra una giacca in pelle leggera, aperta. I capelli erano appena stati tagliati fino alle spalle.

Appena la mia mente tornò a pensare tolsi lo sguardo, e lo sentii di nuovo sghignazzare, vidi che mi osservava pensoso per poi dire “mmh… si… hai un abbigliamento consono per essere la mia compagna!” lo guardai male e non feci commenti su di lui, dovetti però farli a quella splendida Porche grigio metallizzata parcheggiata davanti la villa; elegantemente Clair mi aprì la portiera e mi fece accomodare in macchina. Salì sul lato dell’autista e partimmo; l’inizio del viaggio fu molto silenzioso, io guardavo fissa fuori dal finestrino, mi era sempre piaciuto viaggiare, mi rilassava, poi il silenzio s’interruppe “se non ti avessi già trasformato, ti avrei già infilato i canini nel tuo delicatissimo collo” “la prima volta che mi sento fortunata ad essere una vampira” fu la mia risposta secca, poi continuai “è inutile che continui a provarci con me!!! Non ti è ancora chiaro che l’unico motivo per cui sono ancora al tuo fianco è perché non posso scappare?” lui sbuffò “Touché” ammise, ma il silenzio non continuò ancora per molto “ricordati solo di non sporcarti, sarebbe dura portarti poi fuori di lì sana e salva…” “non tentarmi Clair …” “va bene… vorrà dire che leccherò personalmente ogni goccia di sangue che cadrà sul tuo corpo…” lo guardai sconvolta “questa condizione dovrebbe essere abbastanza convincente da non farti sporcare” rispose lui sogghignando pregustandosi la scena.

Finalmente arrivammo al locale, mi sentii estremamente osservata già dalla macchina e tutto peggiorò quando ne uscii. Clair venne a prendermi, mi aiutò a scendere ed entrammo, saltando la fila all’ingresso. Rimasi stupita dal locale… sulle pareti erano disegnate le scene dell’inferno di Dante, e successivamente, vedendo l’abbigliamento delle altre ragazze non mi sentì poi tantissimo a disagio. Clair mi prese per un fianco e mi sussurrò all’orecchio “io vado alla ricerca di un buon pasto, ma non temere mon chery, non ti perderò di vista un secondo”; non gli risposi e dopo avermi dato un bacio sulla guancia sparì tra la folla della pista, tuttavia sentivo i suoi occhi puntati addosso.

Mi appoggiai a una colonna sbuffando, e notai come in un locale del genere la mia fame saliva... quando poco dopo i miei istinti superarono la mia natura umana iniziò la vera caccia. Guardai verso la pista, cercavo la mia vittima, eppure fu lei a trovarmi, un ragazzo alto, capelli corti e ingellati scuri, occhi azzurri come il mare si mise di fronte a me ed iniziò a guardarmi sorridente “cosa ci fa una così bella ragazza come te tutta sola a bordo pista?” il suo odore mi fece capire di aver trovato la mia cena “aspettavo qualcuno di interessante con cui ballare... ed a quanto pare l'ho trovato!” dissi sorridendo, lui mi prese per mano, mi accompagnò in pista e iniziammo a ballare... a lui non interessava ballare con me, come a me non interessava ballare con lui.

“ti va di andare in un posto un po’ più tranquillo? A bere qualcosa” io sogghignai, lasciando trasparire un certo doppio senso da parte mia “certamente” risposi mostrandogli un sorriso più che convincente e, sempre tenendomi per mano, mi accompagnò al giardinetto esterno, la zona delle coppiette. Notai anche Clair avvinghiato a una bionda, ma appena mi vide incrociò il mio sguardo e lo distolse solo quando mi girai. Ci ritrovammo vicino ad una cascatella artificiale, e lì iniziò ad abbracciarmi e le sue mani iniziarono a percorrere il mio corpo... un flashback mi portò al mese precedente, un brivido mi percorse la schiena e mi irrigidii, lui però non si fermò e dopo avermi morso il lobo dell'orecchio mi sussurrò “cos'è... ora fai la piccola gattina indifesa?” sentivo il suo sangue pulsare a pochi centimetri da me, l'istinto prese infine il sopravvento “no, faccio la vampira affamata!” risposi, di scatto gli chiusi la bocca per non farlo urlare e lo morsi bevendone il sangue... era caldo e gustoso, più bevevo e più la mia sete aumentava, lui continuava ad agitarsi, ed io mi nutrivo di lui, poi si fermò: avevo appena ucciso la mia prima vittima.

Non feci tempo a far accasciare a terra quel corpo senza vita e rialzarmi in piedi che due braccia, sfortunatamente che conoscevo fin troppo bene, mi presero, e sentì la sua lingua scorrere dal sotto il mio mento al lato della mia bocca per poi sfociare in un bacio, uno dei suoi soliti baci, quelli che farebbero sciogliere tutte, tranne me “devo ammettere che hai buon gusto, però ti avevo detto di stare attenta a non sporcarti” disse assaporandosi le labbra “o era per provocarmi? Perchè lo sai che non so resisterti” aggiunse maliziosamente, e concluse con un “ora andiamo prima che qualcuno lo trovi” seriamente; mi prese per mano e tornammo all'interno della discoteca, uscimmo; non era troppo tardi, ma era meglio avvicinarsi a casa.

Nel viaggio di ritorno mi ripresi, il mio lato umano tornò attivo, sconvolgendomi da sola di quello che avevo fatto, ed ora scappavo “lo sapevo... era presto per te... ma è ora che ti abitui... sei un vampiro, non un umano, gli umani sono cibo per noi!” sospirai, ero troppo triste per litigare, e per la prima volta non infierì più del dovuto “dai... andiamo a casa... così potrai farti un bel bagno e chiuderti nella tua camera” feci solo un cenno con la testa, ma per non dimostrare di essere cambiato aggiunse “se vuoi, ho preso un letto anche per la mia stanza, sei hai bisogno di compagnia........” lasciando sottintendere troppe cose, “porco” gli risposi senza energia e lui sogghignò soddisfatto.

Arrivati in villa mi chiusi in bagno a lavarmi cercando di togliermi quello sporco che non avrei mai potuto togliere; a bagno finito andai in camera e mi sdraiai sul letto addormentandomi prima del previsto.

Anche se non me ne stavo rendendo ancora conto, la mia istintività da vampiro prendeva sempre più vita.

Angolo dell'autrice ^_-

Ecco la prima caccia di Nadine... spero che questo capitolo vi piaccia :D e sappiate che il prossimo sarà intrigante *uhuh*

ed ora passiamo alle recensioni :D

Achiko: ti ringrazio per commentarmi sempre, e sono felice di riuscire ad intrigarti sempre... e sicuramente anche il prossimo lo farà ^_- comunque pubblico così presto perchè la fan ce l'ho giò tutta scritta... il finale è già completamente scritto :D 

Ninja767: allora... la tua cameretta.... ci vedrei bene pareti tinta rosso cremisi, con mobili in stile antico, in noce ed un letto a baldacchino in ferro battuto. Io la immaginerei così... dopotutto il vampiro lo vedo sempre abbastanza sette/ottocentesco *-* "magnificamente bastardo" è un termine che adoro *-* alla prossima :D

ringrazio M the best, per aver aggiunto la mia fan alle seguite, e ringrazio comunque di cuore tutti quelli che l'avevano già aggiunta nei preferiti/seguita/ricordata e ovviamente a tutti quelli che anche per caso la stanno leggendo ;D spero che mi farete sapere anche voi che ne pensate prima o poi ^_^ 

Alla prossima settimana! Un bacio ^^

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Capitolo 6
*** Capitolo Cinque ***


Quella sera una luce illuminò la mia stanza, aprii un occhio e un istante dopo vidi Clair sul mio letto che mi guardava, non ero irritata dalla sua presenza, mugolai e infilai di nuovo la testa sotto le coperte per cercare di dormire ancora, cosa che non riuscii a fare “bon jour mon chery” mi disse passando un dito sulle lenzuola e facendomi rabbrividire, mugolai ancora. Un mio vizio umano era quello di poltrire nel letto, infatti fino alle 9 di sera non mi alzo mai “che ora è?” dissi aprendo un occhio e guardandolo “sono le 7, il sole è sceso da ben due ore” “mmhhhh… è presto… se mi vuoi svegliare vieni tra due ore” risposi mentre cominciavo a riaddormentarmi “se vuoi posso farti compagnia io per due ore…” disse lui con malizia mentre rientravo con calma nel mondo dei sogni “fai un po’ come credi… io voglio dormire…” parlavo nel sonno ormai “uhh.. mon chery ti sei addolcita” disse mentre nel mio sogno iniziava ad abbracciarmi… sentivo quel corpo maschile che mi teneva stretta “Alex mi sei mancato da morire” e lo strinsi forte, stavo serenamente tra le braccia del mio Alex, gli appoggiai la testa sul petto e iniziai parlargli “amore mio non voglio più lasciarti andare…” iniziai ad accarezzargli il viso, il suo bellissimo viso, profondi occhi verdi mi guardavano sorridendo, i suoi capelli corti castani erano proprio come me li ricordavo, gli sorrisi, e l’amore per lui prese il sopravvento e lo tirai a me per baciarlo con passione, le nostre lingue si incontrarono dopo troppo tempo di attesa, le mie mani iniziarono a passare tra i suoi capelli, lui mi baciava con passione, e aveva iniziato a mordicchiarmi il lobo dell’orecchio per poi passare a baciarmi il collo “Alex amore mio” sussurrai, e l’istante successivo vidi tutto buio, i miei occhi erano chiusi, sentivo Alex che mi baciava e mi accarezzava, li aprì di nuovo e ciò che vidi fu alquanto inquietante, le mie mani erano tra i capelli di Clair, mentre lui mi baciava sul collo.

“eh emh!” lui continuò imperterrito mentre toglievo le mani dai suoi capelli, ed aggiunsi “che diavolo stai facendo nel mio letto stupido di un vampiro???” si allontanò dal mio collo guardandomi stupito “hey… tu volevi dormire, io mi sono sdraiato al tuo fianco per vederti dormire, e tu mi hai preso per quello sfigato del tuo caro umano!” “UNO – alzati immediatamente dal mio letto ed allontanati da me! DUE – non osare mai più parlare male del mio fidanzato! E TRE – non provare mai più a usare simili trucchetti per approfittarti di me!”  lui non si alzò dal letto e iniziò ad avvicinarsi “e cosa pensi di fare se no? Mh? E poi non mi pareva ti dispiacesse” iniziavo ad essere furibonda “è ovvio che non mi dispiaceva, non dovevi esserci tu!” lo spinsi via con tutta la rabbia che avevo addosso e lui cadde dal letto, stupita lo guardai sul pavimento, e lui altrettanto stupito guardava me “come hai fatto?” mi chiese “e che ne so io… ma almeno la prossima volta smetterai di avvicinarti a me!” lui intanto si rialzò e di scatto mi prese i polsi e tenendoli con una mano me li alzò sopra la testa “ora prova a liberarti!” lo sentivo stringere, ma non mi sembrava esageratamente forte, mi sforzai ma non riuscì a liberarmi “mmhh… capisco…” disse pensoso mentre lo guardavo incuriosita “ora mi lasci vero?” di scatto me lo trovai che teneva un braccio sui miei fianchi e l’altra mano dietro la testa, che mi avvicinava alla sua “io non ti lascerò mai!” rispose maliziosamente mentre si divertiva ad inumidirmi le labbra, cercai di liberarmi, ma anche se le sue strette erano meno forti di prima non riuscivo a staccarmi “mi hai provocato troppo prima… non puoi pensare di passarla liscia ora” mi schioccò un sonoro e passionale bacio, non so se per la sua voce suadente, per le sue intense provocazione, o se per quel brivido di passione che mi aveva fatto provare nel dormiveglia però questa volta non riuscì a resistergli. Mi avvinghiai al suo corpo, mentre lui passava le mani sulla mia schiena, si insinuò sotto i vestiti, che gli privavano di accarezzarmi la pelle nuda, per poi spingermi, con il suo corpo, facendomi sdraiare sul letto, e lui, sopra di me. Abbandonò le mie labbra cercando altro da stuzzicare “Clair” dissi con un filo di voce “oui mon chery?” asserì mentre alzava la testa e mi guardava fisso negli occhi, quello sguardo cupo mi diceva fallo continuare invece il mio cuore lo voleva lontano da me “basta Clair” dissi con un altro filo di voce e lui si alzò da sopra di me e mi guardò incerto, inclinò la testa “mh?” attese un secondo ed aggiunse “non ti piaceva?” passandosi il pollice sulle labbra per asciugarsele, non riuscii a guardarlo negli occhi, un attimo di silenzio imbarazzante fu rotto da “quello stupido umano” mentre usciva dalla stanza sbattendo la porta.

Cosa avevo appena fatto? Perché avevo risposto a quel bacio? Io… Io non volevo!

Rimasi in silenzio, lì, come mi aveva lasciata lui, senza voler pensare a quello che avevo fatto.

Restai in quello stato per un paio d’ore sicuramente, sospirai e poi decisi di cambiarmi, dopotutto avrei dovuto nutrirmi anche quella sera, e non sarei riuscita a parlargli ancora.

Andai in salotto dove il mio solito calice mi aspettava, e lui fissava il fuoco che gli danzava davanti, stando seduto sul divano “mon chery… vieni a farmi compagnia?” presi il calice e con calma mi avvicinai a lui, “posso?” chiesi intimidita, lui fece un cenno con la testa “c’è un motivo se ti ho scelto come compagna… e continuo ad essere convinto di aver fatto un ottima scelta, tuttavia il tuo corpo sta iniziando ad abituarsi solo ora al tuo nuovo essere perché non riesci a distaccarti dalla tua vita mortale” disse senza vita, senza staccare gli occhi dal fuoco, ed io non sapevo che rispondere. Era vero, non volevo lasciare la mia vita umana, anche se non potevo fare assolutamente niente per tornare indietro. Clair si accasciò sullo schienale del divano, appoggiandoci anche la testa e girandola leggermente mi guardò con la coda dell’occhio “perché?” poi girò di nuovo fissando il soffitto, il silenzio cadde di nuovo tra noi. Mi sentivo in colpa, dopotutto se non avessi ricambiato quel bacio non mi troverei in questa situazione, ma perché sentirmi in colpa dopo quello che lui aveva fatto a me? Si girò di nuovo a guardarmi un momento, alzò un sopracciglio e tornò alla posizione originaria. Lo guardai dubbiosa e ritornai a fissare il mio calice vuoto mentre ricominciavo a pensare… non capivo la mia inquietudine, quindi dopo quel silenzio angosciante mi alzai e senza dire niente me ne tornai in camera. Tirai un sospiro di sollievo quando chiusi la porta alle mie spalle, guardai l’ora... mancava ancora un bel po’ all’alba, ma non avevo voglia di fare niente… mi presi un cambio, il pigiama, e più silenziosamente possibile mi avviai al bagno… buttai un occhio in sala dove Clair non si era mosso, ed entrai senza chiudere la porta a chiave, non so il perché, mi spogliai e mi infilai in quella vasca dove mi sarei potuta rilassare per un po’…

Rimasi a mollo per un ora, mi misi il pigiama e sgattaiolai in camera mia, dove con spavento lo vidi seduto sul mio letto che mi aspettava “c-cosa ci fai qui?” “ti volevo parlare” disse senza interesse “di cosa?” chiesi mentre preparavo la mia treccia per la notte “della tua forza” “forza?” mi girai di scatto a guardarlo “si… vieni qui” mi avvicinai a lui, con calma, ma non titubavo, mi ci ritrovai di fronte, in piedi e lui seduto sul letto. Alzò lo sguardo per guardarmi in viso “sai prima” fece una pausa “quando ti ho tenuto i polsi, era per saggiare davvero la tua forza…” inclinai la testa senza parlare “a te sembrava che le stringessi di meno, ma finalmente ieri sera, andando a caccia hai iniziato a risvegliare le particolarità dell’essere vampira… è comunque strano che dopo la tua prima caccia tu abbia già tutta questa forza, vuol dire che diventerai potente molto presto!” disse con un incrocio tra soddisfazione ed indifferenza, poi aggiunse “ti porterò più spesso a caccia, in modo che tu possa arrivare ai miei livelli il prima possibile!” lo guardai incerta “ma con questo intendi forza, lettura nel pensiero, velocità e simile” “si…” mi rispose “prima diventerai una vampira indipendente, prima sarà meglio per tutti e due!” si alzò, eravamo vicinissimi, mi diede una fugace occhiata ed uscì dalla mia stanza.

Un qualcosa che non sapevo cos’era mi percorse il corpo; decisi infine di mettermi sotto le coperte ad aspettare il sonno… maledetto di un vampiro che riesce solo a complicarmi la vita!!!

Angolo dell'autrice  ^_^

buona sera  a tutti i telelettori.... vi sta piacendo la storia? stupidi da ciò che succede o ve lo aspettavate? Ma state tranquille.... la nostra Nadine è troppo innamorata per concedersi ad altri ^_-

ed ora rispondiamo alle recensioni

Ninja767: ottimo... passerò la prossima settimana a prendere le misure della stanza per ordinare i mobili nuovi xD comunque per quanto riguarda questo locale ti posso assicurare che esiste (o è esistito) perchè sentivo la pubblicità per radio ma non sono mai riuscita ad andarci perchè a 15 anni era dura convincere i genitori a portarti in una discoteca a due ore  di macchina ç_ç inoltre posso suggerirti la catena di locali dark "Transilvania" che ho trovato molto belli quando ci sono andata anni fa ^_^ ti servono da bere su bare aperte con finti cadaveri dentro (con lastra di vetro sopra) e a determinate ora zampilla anche il sangue xD magari il bel tenebroso affascinate lo trovi lì ^_- (se ti va bene magari davvero un vampiro xD) 

Achiko: ecco qui il capitolo ^^ e spero che la curiosità ti sia un po' passata ^_- ma giusto per infierire ti dirò che Nadine finalmente si ribella a Clair... ma come finisce lo scopri la settimana prossima ;P

ringrazio come sempre chiunque aggiunga la mia fan ai preferiti/ricordati/seguiti e chi ovviamente la tiene per continuare a seguirla :D

un bacione a tutti i lettori :D

=Tigro=

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Capitolo 7
*** Capitolo Sei ***


Forse quella sera era davvero servita a qualcosa… quel vampiro mi stava più distaccato, o almeno lo era stato fino a quella sera. Entrò in camera chiudendo la porta alle sue spalle, come a nascondere ciò che voleva fare, da qualcuno (inesistente?) nel resto della villa, si avvicinò a me e come al solito mi prese per il fianco, mi aspettavo un bacio, e mi ero già preparata a rifiutarlo, ma invece mi strinse solo a se, inspirando il mio profumo e aggiungendo “stasera caccia” una specie di ringhio suadente vibrò nel suo petto e si allontanò uscendo dalla stanza.

Ancora incerta per il suo comportamento cercai qualcosa da mettere, e visto che non era troppo insistente, tentai di vestirmi in modo più pudico di come lo avevo fatto la settimana precedente, anche se con l’abbigliamento acquistato non era un impresa facile.

Finì con l’indossare dei collant color daino, una minigonna nera e una camicia smanicata con la schiena nuda. Presi una borsetta e mi affrettai ad uscire. Clair splendido come sempre, quando andava a caccia, era davanti alla mia porta che mi aspettava, e dopo averlo fissato per un lungo momento mi incamminai verso l’uscita. La porta era già aperta, salii in macchina e attesi in silenzio l’arrivo al locale, non era lo stesso della settimana scorsa, nondimeno era in puro stile cupo e dark; dopo un veloce abbraccio mi lasciò di nuovo per andare a caccia, e lì iniziò anche la mia.

I miei sensi aumentarono di colpo, udivo tutte le persone che parlavano nel locale, con il rumore della musica in sottofondo, sentivo i vari profumi che mi pizzicavano la gola… seguii un profumo più intenso arrivando ad un ragazzo, stava flirtando con un'altra, ma dovevo distrarlo, doveva essere mio.

Mi avvicinai e non guardando minimamente la tipa con cui stava parlando mi piazzai tra i due, gli abbracciai il collo e dissi “balliamo? Ti va?” per farmi sentire mi dovetti avvicinare al suo orecchio e dopo avergli succhiato il lobo,  era ormai in mio potere: i suoi occhi erano fissi su di me, e non si interessava più dell’altra ragazza. Da come ballava si vedeva che gli interessavano di più le mie curve che il ballare in sé, si strusciava a me, facendomi notare le sue “proprietà” e, per tenermi vicino a lui, mi premeva le mani sul culo. Un’idea apparve nella mia testa, e altrettanto in fretta la feci sparire per sicurezza “hai una macchina?” gli sussurrai all’orecchio rispondendo al suo strusciarsi, mi mostrò le chiavi penzolanti dalla sua mano e la mia istantanea risposta fu “andiamo!”

Sicuramente non aspettava altro, e mentre uscivo mano nella mano con Daniele, incrociai Clair che mi guardava accigliato davanti all’ingresso, come se si aspettasse una mia fuga. Sicuramente lesse nelle nostre menti per sicurezza dove da me poteva percepire solo un “cibo, cibo, cibo” e da Daniele sicuramente “sesso, sesso, sesso” gli feci un occhiolino indicandogli il ragazzo che mi tirava fuori dal locale e gli mandai un bacio; lui sogghignò soddisfatto.

Salimmo in macchina “ti va di andare in un posto un po’ più appartato di questo parcheggio?” mi chiese lui accendendo l’auto, io annuì e partimmo. Iniziai subito proponendogli un posto, che lui accettò ben volentieri, ma gli indicai altre direzioni da prendere in base al mio poco orientamento, anche se non perdevo un momento per fargli capire che la sera non sarebbe sicuramente andata in bianco. Accarezzavo il suo viso, istigavo le sue labbra, e ogni tanto gli passavo una mano nell’interno coscia.

Quando fummo abbastanza lontani da quella discoteca presi il telefono, che quella sera distrattamente mi ero ricordata di prendere, e telefonai “Alex?” “chi sei?” mi rispose la sua dolce voce al telefono “pronto, Alex sei tu? Non mi riconosci? Hai già cancellato il mio numero?” il ragazzo alla guida mi lanciò un occhiataccia tuttavia non disse niente, mentre una voce secca rispose all’altro capo del telefono “no, non so chi tu sia, questo numero è della mia ragazza, e non so come tu faccia ad averlo!” una lacrima mi accarezzò il viso “sono io! Nadine! Come non mi riconosci?” la voce si alzò “senti tu! Non prendermi per il culo, non so cosa tu voglia da me, ma tu non sei Nadine, la mia Nadine non ha questa voce, e sicuramente se avesse sempre avuto dietro il cellulare mi avrebbe sicuramente chiamato prima!” di colpo qualcosa spinse la macchina in avanti, mi girai e vidi due fari gialli di un auto tamponarci di nuovo “CAZZO!” fu la mia delicata finezza, “accelera tu!” aggiunsi, poi rimisi il cellulare vicino all’orecchio e dissi soltanto “Alex io ti amo, ti amerò per sempre, scusami, ma non posso spiegarti ora perché non ho potuto chiamarti prima, ma fidati! Sono io, la tua Nadine! E un giorno tornerò da te per spiegarti tutto! Te lo prometto! Aspettami!!” la mia gola si faceva secca e stavo per iniziare a piangere seriamente “che scherzo bastardo!” rispose lui dall’altra parte del telefono e riagganciò, quando provai a richiamarlo il cellulare risultava spento.

Ora dovevo concentrarmi su Clair, e, per quanto la mia cena accelerava, il vampiro era sempre dietro, molto vicino, poi, di colpo sparì da dietro di noi. Daniele si tranquillizzò pensando che fosse tutto finito, però io sapevo che il difficile stava per arrivare, “chi era che…” mi chiese mentre un tonfo si sentì da sopra la cappotta dell’auto, una mano spaccò il finestrino dell’autista, e lo strattonò con forza tirandolo fuori dall’abitacolo “Clair che cosa fai?” urlai mentre la macchina sbandò e iniziò a rotolare sul lato strada. Dopo cinque o sei giri andò a sbattere contro un albero dove dopo un ulteriore accartocciamento si fermò; ringraziando solo la forza appena acquisita riuscii a liberarmi da quelle lamiere prima che la macchina prendesse fuoco ed intanto vedevo a bordo strada Clair gustarsi la mia cena. Decisi quindi di scappare, cosa sicuramente inutile, ma sempre meglio che aspettare immobili la propria punizione.

Corsi per un po’ e mi nascosi, fu solo una cosa che mi tradì, non respiravo, non facevo rumore ma pensavo! E fu grazie a quello che mi trovò, mi si piazzò davanti tenendomi per un braccio prima che mi accorgessi della sua presenza “che cosa pensavi di fare? Stupida!” “lasciami! Lo sai benissimo cosa volevo fare! È inutile che me lo chiedi!” tirò un pugno, io chiusi gli occhi dal terrore e li riaprii quando sentii il tonfo contro la pianta che aveva colpito al posto del mio viso “pensavi di avermi preso per il culo ragazzina? Ma non sei abbastanza furba! Meriteresti solo di finire bruciata tra i rottami di quella macchina, insieme al cadavere del tuo, ops mio, spuntino!” “no! Non voglio morire!” mi guardò tralice per un secondo poi disse “ohhh finalmente sei riuscita a contattare il tuo boyfriend, peccato che non ti ha riconosciuto vero? Oh-oh mi sono dimenticato di dirtelo… la tua voce cambia con la trasformazione,come gli occhi, ed i lineamenti” “bastardo” dissi con un filo di voce ancora contro l’albero dove mi ero nascosta, mi sentivo in trappola e la rabbia mi ribolliva dentro senza poter uscire, lui tirò indietro la testa, come a non capire quello che gli avevo appena detto “hey, io ti ho dato tutto… ti ho dato un posto dove vivere, tutte le tue richieste accontentate, ti ho dato il nutrimento di cui avevi bisogno, ora ti sto insegnando come controllare il tuo nuovo corpo!” “io non lo volevo questo corpo!!!” dissi urlando a squarciagola, quasi mi servisse a sfogare la mia rabbia “se non era per quel dannato umano a quest’ora non saresti fuggita da me! Dal tuo creatore!” anche lui alzò la voce “io non ti ho mai voluto come creatore! Sei solo un maniaco perverso che pensa solo al sesso!!!” “come se la cosa non ti piacesse! Mhf! Non lo ammetterai mai, ma ti piaceva quando ti provocavo, tu volevi che ti baciassi!” “non è vero!” “so leggerti nei pensieri… l’altra sera mi hai fermato, e poi hai avuto il senso di colpa! Eri al mio fianco quando lo hai pensato!” rimasi in silenzio per un attimo, cercando una qualsiasi scusa plausibile per ribattere “ma io non ti amo!” urlai con quanto fiato avevo in corpo, fu allora che mi lasciò il braccio, si aggiustò il collo della camicia e con una calma innaturale rispose “ma a me non interessa, mon chery” mentre io ancora con le mani tremanti rimasi stupita dalla risposta, lui continuò “io sono un vampiro, io non amo, io non posso amare, io posseggo… e ti ho trasformato per possederti! Non crederai che mi affascinasse qualche altro aspetto di te oltre a quello fisico vero?” incredula da quel mondo che mi stava crollando addosso aggiunse infine “ora che ci penso un altro aspetto c’è, le tue idee perverse diurne!” una carrellata di immagini mi passarono nella testa… erano i miei sogni, e sapevo benissimo quali intendeva “si esatto proprio quelli mon chery!” si leccò le labbra, poi mi guardò di sbieco “non so come tu, vampira, riesca a sognare, ma se sono questi i tuoi sogni ben vengano!” sogghignò infine soddisfatto.

Ora ero perfettamente fregata, non pensavo proprio che riuscisse a leggere anche i sogni, essi non sono realtà, non sono le fantasie di una persona “alt alt alt, fermati un momento, non ho mai detto di poter leggere i sogni, solo che tu da sveglia te li ricordi” disse con uno sguardo come dire: “non è mica colpa mia se tu te li ricordi” e aggiunse “non che la cosa mi dispiaccia: lo sai” , provocante come sempre si avvicinò al mio viso, le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie, ero tesa, poi si ritrasse “so che lo vuoi, vuoi che ti bacio con passione, come dirti sì ti ho perdonata, vuoi che lo faccia perché tu ora desideri ardentemente le mie labbra così vicine alle tue, e per questo non te lo darò”

Tirandomi per il braccio che mi aveva tenuto all’inizio della litigata mi riportò alla macchina; dopo avermi fatto salire, e salito a sua volta, chiuse le sicure e non disse una parola; alla villa mi spinse dentro e corsi in camera. Non avevo mai voluto quella vita! Io odiavo quella vita!!!

Angolo dell'autrice ^_-

Buonasera a tutti i telelettori... vi sta piacendo il racconto? Vi sta appassionando? fate sbrill con gli occhietti quando Clair è provocatore??? fatemelo sapere ;D 

Ed ecco qui la rottura di Nadine con Clair, sarà definitiva? riuscirà a tornare da Alex? Lo vampirizzerà o se lo tiene umano? tutto questo ed altro nel prossimo capitolo :D

ed ora rispondiamo alle recensioni!!!

Ninja: mi sai che non sei sulla strada giusta.... qui si mollano, altro che eros e fare zozzerie.... ma anche dopo questa deludente notizia continuerai a seguirni ;P

Achiko: mannaggia a te! mi hai recensito il capitolo sbagliato.... meno male che ho notato un commento nuovo nella prefazione xD xD xD comunque... ecco qui il capitolo nuovo.... magari non è proprio quello che aspettavi ma sono sicura che migliorerà ed in seguito ti piacerà ancora di più ^_-

Ringrazio Katiatritti e Fede72 per aver aggiunto la mia fan nelle seguite, jonny fury 91 e Se7f per averla aggiunta nei preferiti, ed infine un grazie a tutti quelli che anche se per caso passano di qui e la leggono ^_-

un bacione, a settimana prossima

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Capitolo 8
*** Capitolo Sette ***


Erano notti che non uscivo dalla mia stanza, era veramente noioso rimanere lì da sola, al buio, tuttavia non sarei di certo uscita dalla stanza per vedermi quello stronzo girare per la villa, non mi nutrivo neanche ed in effetti iniziavo a sentirmi debole; ma non mi interessava, sarei svenuta dalla fame, se un vampiro può farlo, però di certo non sarei entrata in sala per prendermelo, e non l’avrei accettato se me lo avesse portato lui, mai!

Rimanevo nel letto, non mi cambiavo neanche, cosa igienicamente neanche positiva. Non volevo uscire, e poi… un vampiro non ha bisogno di lavarsi! Mi rigirai sotto le coperte e iniziai a pensare ad un modo per passare il tempo; il tempo passò ed io… non avevo deciso cosa fare, chiusi gli occhi senza poter dormire, sperando di svegliarmi appena prima dell’alba, tempo di scappare da qui, e rifugiarmi da qualche parte per il giorno, e la sera al tramonto avrei incontrato finalmente Alex, gli avrei spiegato tutto, si, lui mi avrebbe capita, e mi avrebbe tenuta con se, bastava stare insieme, me lo aveva sempre promesso, ed io sarei potuta stare con lui per sempre!

Un bussare alla mia porta mi svegliò da quel dormiveglia perenne, non risposi, “mon chery, vieni a nutrirti… starai diventando debole….. mi preoccupo Nadine” “mia cara un corno! Ti preoccupi solo che il mio fisico sia alla perfezione così da poterti sfogare nei tuoi sogni erotici più nascosti!” risposi a tono senza neanche guardarlo, sentii poi solo chiudere la porta.

Passarono altre settimane senza nutrirmi, non riuscivo più a muovermi dal letto, la mia pelle era raggrinzita, la mia voce roca e non avevo forza, mi sentivo una novantenne con un piede nella fossa, e finalmente, quel vampiro entrò nella mia stanza dicendo qualcosa che speravo da tempo; si appoggiò allo stipite della porta a braccia conserte e disse senza neanche guardarmi in faccia “di un corpo così cadaverico non me ne faccio di certo un bel niente, vattene da casa mia! Non mi interessa cosa farai e se tornerai di nuovo in forma, ora non voglio uno sgorbio come te nella camera della mia futura compagna! Fuori c’è una macchina degna di te che ti aspetta” mi interessava ben poco di lui, quindi con un filo di voce dissi “aspettavo questa tua frase da tempo” presi fiato “dammi solo un po’ di sangue che riesca ad uscire da qui!” mi portò due calici, li appoggiò in malo modo sul comodino e se ne andò dalla stanza. Sbuffai, non ero sicura di riuscire a reggere il peso di un calice pieno, eppure ce la feci, dopo già il primo sorso mi sentì meglio, finito di bere il secondo bicchiere guardai l’ora, si, avrei fatto in tempo a cercarmi un nascondiglio.

Uscii dalla villa, la porta era aperta e una macchina scassata ed arrugginita davanti all’uscita “vattene” era la scritta sopra un biglietto fermato nel tergicristallo, lo appallottolai e lo buttai via. Mi avviai verso il mio paese natale, conoscevo un nascondiglio nelle colline che avrebbe fatto proprio al caso mio per quella giornata che stava per arrivare. Abbandonai la macchina in un parcheggio e corsi a nascondermi, l’alba era alle porte e la notte successiva avrei potuto vedere Alex, e promemoria, nutrirsi prima di vederlo, cadaverica come ero sicuramente non mi avrebbe riconosciuta.

La sera seguente arrivò, ed io pensai di andare a caccia, tuttavia in quella cittadina conoscevo tutti, e non avrei mai avuto il coraggio di uccidere qualcuno. Mi allontanai di qualche paese e feci la mia vittima, una giovane ragazza, a vista mi stava antipatica e aveva un buon odore, ottima combinazione. Dopo essermi abbondantemente nutrita e tornata in forze andai a casa di Alex, però lui non c’era, vagai nel buio della città cercandolo. Lo trovai in un locale in compagnia di amici, di cui la maggior parte conoscevo, tuttavia una ragazza dai capelli rossi era seduta di fianco a lui e scherzavano fin troppo per i miei gusti, e soprattutto lui gli dava corda; lo conosco fin troppo bene, scherza con tutti, non gliene frega niente di quell’oca, ero tentata di entrare nel locale e portarmelo via, era il mio Alex, non era di quella svampita, nondimeno qualcosa mi trattenne, forse la paura di non essere riconosciuta, forse era la troppa fiducia nei suoi confronti, che si infranse quando vidi qualcosa che mi fece cambiare idea. Continuo ad essere convinta ancora oggi che se fossi entrata, come era mia intenzione fare, quello non sarebbe successo, ma ormai era tardi, lei, con la sua scollatura “ombelicale” e le movenze da gatta morta lo tentò e lui, dopo non troppa esitazione se la prese e se la baciò con passione, non so se era l’effetto dell’alcol, se voleva dimenticarsi di me, se aveva deciso di smettere di soffrire per me, se era stata colpa della mia telefonata, poi pensai che forse non ero poi così importante nella sua vita e me ne andai.

Per un secondo incrociai i suoi occhi verdi, come lo erano i miei da umana, mi sembrò un istante interminabile, e mentre baciava quella smorfiosa guardava me, ed io, sapendo che non avrebbe riconosciuto i miei occhi troppo chiari, i miei lineamenti leggermente diversi, mi voltai da fuori la finestra allontanandomi dal locale. Guardai il cielo, le stelle brillavano e la luna mi sorrideva… maledetta!

Era ancora presto, ed era inutile fare ulteriori vittime, andai in cima ad una collina ad aspettare l’arrivo dell’alba che mi togliesse definitivamente il dolore che stavo provando.

Angolo dell'autrice ^_-

ecco qui, lo so, probabilmente questa "doppia" separazione è un po tragica, ma ora lei è libera, rimarrà lì ad essere baciata dal sole, e quindi un bacio di morte, avrà paura di morire e deciderà di scappare e vivere una vita tutta sua, o Alex in realtà l'ha riconosciuta e ora la sta cercando??? lo scopriremo nel prossimo capitolo ^_-

risposta alle recensioni:

Ninja767: MANIACA!!!! D: xD xD xD xD xD dai che sto scherzando.... anche se in effetti certe scene sono proprio difficili da dimenticare °ç° al prossimo capitolo ^_-

Achiko: non hai da scusarti, sicuramente imbranata come sono anche io farò danni simili xD xD xD ti soddisfa questo capitolo? ti chiedo di continuare comunque, forse manca poco, quindi almeno concludila, o è la svolta per renderla più briosa quindi devi sapere cosa succederà ;D

Devilcancry: ciao ^^ mi fa già molto piacere che l'hai inserita nelle preferite! ma ovviamente le recensioni non si disprezzano ^_-  quindi.... sono felicissima che ti piaccia *-* come ti capisco.... io inizio a lavorare alle 8 e mezza ed esco alle 8 xD xD xD quindi la sera ultimamente sono molto stanca ç_ç meno male lo consideri qualcosa di nuovo, mi sono impegnata per trovare qualcosa di particolare e soprattutto non banale, spero solo che continui a rimanere tale :D

Passiamo ai ringraziamenti, Ambravampira98 per aver aggiunto la fan nel preferiti, Giulyredrose e valespx78 per averla aggiunta nelle seguite ^_^ ringrazio chi passa anche solo a darle una lettura, e chi mi rimane fedele tenendola nei preferiti/seguite/ricordate :D

un bacione a tutti ed a martedì prossimo *-*

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Capitolo 9
*** Capitolo Otto ***


Quando vidi albeggiare una voce riecheggiò dietro di me “mon chery, ora vuoi venire a casa?” mi alzai e mi girai verso di lui con gli occhi pieni di lacrime che scendevano, mi tuffai tra le sue braccia e li sfogai tutto ciò che portavo dentro.

Lui mi abbracciò, poi mi prese in braccio e in pochi minuti mi ritrovai nella mia vecchia camera da letto, cercò di farmi sdraiare, tuttavia non lasciai la sua maglia che stringevo con tutte le mie forze, poi a voce estremamente bassa dissi “potresti fare finta di volermi bene almeno questa sera?” sentì quel “mhf” del suo sorriso beffardo, per poi prendermi le mani e farmi lasciare il suo vestiario, si sdraiò al mio fianco e mi strinse, io mi girai per appoggiare la testa al suo petto e tra un singhiozzo e l’altro mi addormentai.

Al mio risveglio la notte seguente ero ancora tra le sue braccia, e stranamente mi sentivo tranquilla, non so se dormiva ancora, ma io cercai di mettermi ancora più vicino a lui e lo sentii stringermi ancora di più a se…

“senti Clair” dissi mentre lui mi lasciava per guardarmi e io mi giravo supina a fissare con sguardo vuoto il soffitto, poi aggiunsi “fammi dimenticare la mia vita umana, fammi dimenticare come si ama” lui mi guardò sdraiato al mio fianco, di lato, mentre si teneva su la testa con un braccio “mon chery, non posso farti dimenticare come si ama, ma se vuoi, posso conquistarti per farti dimenticare lui, avrai occhi solo per me” disse maliziosamente iniziando a seguire con un dito i miei lineamenti corporei dalla coscia alla spalla “è una vita che cerchi di conquistarmi, e non ce l’hai ancora fatta! E poi io non voglio amarti Clair, tu mi farai soffrire, e io non voglio soffrire più!” dissi senza interesse alla sua affermazione, lui sogghignò soddisfatto “prima non eri con il cuore infranto, e poi fino a che tu mi tenterai, io ci sarò, quando ti stuferai di me e cercherai qualcosa di nuovo, io cercherò qualcun altro” mi girai su un lato per guardarlo “potresti stufarti prima tu!” dissi, forse troppo scontata e sembrando forse allettata dall’idea ma non ancora pienamente convinta, lui mi prese per i fianchi per avvicinarmi a se, e mi  ritrovai a cavalcioni su di lui sdraiato sul mio letto, mi squadrò “non mi stuferei mai di un corpo del genere!” disse mentre allungava una mano per accarezzarmi il labbro con il pollice, ancora due domande mi frullavano nella testa “vuoi dirmi che vivi la tua vita da vampiro venendo scaricato dalle donne?” sorrise “fa quasi tenerezza la tua parte ancora umana” disse accarezzandomi dolcemente il viso e  aggiungendo “Non lo vedo proprio così, diciamo che, conquisto un’umana, cosa che non mi pento di non aver fatto con te, soprattutto in questo momento” sorrise di nuovo “e ci divertiamo, ci divertiamo tra di noi, e con le nostre vittime, poi arriva un momento che il creatore deve lasciare andare la sua progenie ed io non mi oppongo…” lo guardai con la testa inclinata per poi dire “spiegazione logica” ripetendo un si con la testa “hai ancora una domanda da farmi no?” ormai mi stavo quasi abituando alla sua lettura della mente “ok… perché eri lì ieri?” “non lo sai?” sogghignò “ho ancora una mente troppo umana per arrivare alla tua vera ragione” lo sentii ridere di gusto ed infine disse “te l’ho detto l’altra sera, ti ho reso mia per possederti… non potevo farti diventare polvere senza prima averlo fatto” era davvero esplicito, e la cosa in certo qual modo mi intrigava, volevo dimenticare completamente la mia vecchia vita, e sapevo che lui ce l’avrebbe fatta, mi morsi un labbro, mentre certi pensieri galoppavano senza ritegno nella mia testa, e lui sorrise soddisfatto “come potrei mai stufarmi di questo?” se non fossi morta sarei avvampata, ricominciò quindi ad accarezzarmi le labbra con le sue dita, sfrontatamente iniziai a leccargliele, lui alzò un sopracciglio compiaciuto e si tirò su, tenendomi a lui, e iniziando a baciarmi mi fece sdraiare su di lui, accarezzando i miei capelli, e io facevo passare le mie dita fra i suoi. Un istante dopo era lui sopra di me, si allontanò leggermente per guardarmi “ora possiedimi, come non hai mai posseduto altre” dissi eliminando la distanza tra di noi, e ricominciando da dove avevamo lasciato poco prima.

Quando finimmo, ricominciai subito a baciarlo, non avendo bisogno di riprendere fiato, cosa che lui accettò di buon gusto.

Angolo dell'autrice ^_-

Ecco qui il nuovo capitolo :D spero vi sia piaciuto *-*

Passiamo alle recensioni

Ninja767: quella fan l'ho iniziata, ma ho dovuto smettere per problemi di tempo, comunque la leggerò, sicuramente comunque questo capitolo ti piacerà ;P

Achiko: ciao cara ^_- ed ecco cosa è successo a Nadine, niente sole, niente Alex ma mooOOOoolto Clair *uhuh* spero che la scena ti piaccia ^^

Carmilla_Vampira: sinceramente stavo per chiamarti Camilla, fortunatamente ho riletto bene xD sono davvero felice che questa fan ti stia piacendo *-* come spero che ti piacerà questo capitolo e che continuerai a seguirmi ^_- grazie mille ancora per aver aggiunto la mia fan tra i preferiti *-*

Ringrazio comunque chi rimane fedele alla fan tenendola salvata in preferici & co. a settimana prossima ^_^ *kiss

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Capitolo 10
*** Capitolo Nove ***


Ormai avevo convinto Clair a dormire nel letto, con me, e non più in quella squallida bara.

Passammo un mese abbondante a studiare alla perfezione i nostri corpi quando una sera arrivò nella mia stanza “mon chery… stasera cena fuori?” sogghignò, io con un sorriso risposi “ok…” ero tentata di dirgli di no, di dirgli che ero gelosa, che non avrei sopportato vederlo tra le braccia di un'altra ragazza, ma non dissi niente. “ora però esci dalla mia stanza che mi cambio!” inclinò la testa e mi guardò, poi si avvicinò a me “ed io che volevo aiutarti” disse maliziosamente iniziando a sfilarmi la maglietta che avevo addosso “così arriveremo tardi… ho ancora i miei tempi da umana per prepararmi” “non mi interessa” aggiunse con le labbra che già sfioravano le mie.

Finalmente riuscii a prepararmi ed uscire; rimasi estasiata dal locale… le pareti erano rosso amaranto, con decorazioni in riccioli d’orati, come le colonne ai lati delle sale e agli angoli bar, insieme a davanzali di muretti, finestre, banconi bar in marmo bianco. Stranamente quella sera Clair non mi lasciò subito, ma iniziò ad istigarmi anche lì, mi spinse contro una parete ed iniziò a baciarmi, non ne fui di certo disgustata… “stasera hai voglia di provare qualcosa di nuovo?” mi sussurrò all’orecchio mentre iniziava a baciarmi il collo “forse potrei fartelo provare io…” lo notai incuriosito, ed aggiunsi “scusami… ma la mia cena mi sta aspettando… è da quando sono entrata che mi fissa, non vorrei di certo deluderla” sogghignai mentre questa volta ero io ad abbandonarlo, mi avvicinai a quel ragazzo alto e biondo con i capelli a caschetto ed occhi azzurrissimi che mi fissava, gli buttai le mani al collo aggiungendo maliziosa “mhf… non baciava bene… sono sicura che tu sai fare molto di meglio” gli sorrisi, lui, però, continuava a fissarmi serio, infine disse “chi era quello?” sorrisi “cos’è sei geloso prima ancora di conoscermi?” dissi mentre iniziavo a giocare con una ciocca dei suoi capelli “Nadine! Cosa stavi facendo?” mi disse guardandomi fissa negli occhi, io rimasi stupita da quelle parole, mi conosceva? Come faceva a riconoscermi? Poi osservai con attenzione quello sguardo, che stranamente iniziava a non essermi nuovo “Leo? Sei tu?” “oh brava finalmente mi hai riconosciuto! Ora mi spieghi cosa ci facevi con quello la?” “se permetti saranno pur fatti miei! Non tuoi!” “miei no di sicuro… ma sicuramente di Alex!” lo guardai con estremo odio “non penso proprio… se no mi sarebbe rimasto fedele… cosa che non è successa!” stava iniziando a ribattere quando prese fiato e disse “andiamo a parlarne fuori” uscimmo e trovammo un posto relativamente appartato dove poter discutere in tranquillità, sentivo comunque gli occhi di Clair addosso, che mi osservavano “senti Leo, un mesetto fa ero tornata da lui, e l’ho trovato ad avvinghiarsi avidamente con una rossa!”  lui mi guardò incerto “da quando te ne sei andata Alex non è più lo stesso, ma non penso proprio che sia capace di una cosa del genere” “è capacissimo!” risposi in modo brusco aggiungendo “mi ha guardata mentre la baciava!” non so come feci a non scoppiare in lacrime… “quindi eri davvero tu?” “eh?” fu la mia risposta al limite dell’incredulità “Quella sera mi chiamò dicendo che mentre era con degli amici al bar gli è sembrato di vederti fuori, ma appena cercò di uscire per raggiungerti non ti trovò!” “ecco… in quel momento si stava facendo la rossa!” risposi di nuovo brusca, lui diventò pensoso “non dirmi allora che eri davvero tu quella della telefonata” voltai lo sguardo, non volendogli rispondere stando a braccia conserte, con un tono di voce più che felice disse infine “ma allora se eri davvero tu, Alex lo deve sapere, deve sapere dove sei, dovete ritrovarvi, dovete chiarirvi” stava iniziando a prendere il cellulare per chiamarlo, quando io glielo presi dalle mani e lo frantumai davanti ai suoi occhi. Controllai che intorno non ci fosse nessuno – oltre Clair – e mi avventai su di lui “non dirai mai niente ad Alex, non lo rivedrai mai più!” affondai i denti nel suo collo e lo lasciai in fin di vita, poi mi fermai.

In quel momento arrivò Clair con un movimento negativo della testa “nth…nth…nth…nth… male Nadine… non ti ho insegnato proprio niente? Non si lascia mai un umano in fin di vita!” disse mentre gli spezzava l’osso del collo, poi mi guardò per un istante aggiungendo “uhhh… brutti ricordi, vieni qui che ti consolo io!” disse allungandomi le braccia abbracciarmi, mi baciò, mi baciò di nuovo “baciarti con le labbra che sanno di sangue è ancora più bello!” mi allontanai da quella zona tornando vicino a dove c’era un po’ di calca, perché là, con il cadavere di un ragazzo che conoscevo, mi sentivo estremamente a disagio; dopo essermi calmata e  abbandonata a Clair gli risposi “che ne dici di farmi provare la stessa sensazione?” lo vidi sogghignare soddisfatto ed allontanarsi da me, puntò una rossa, che speravo fosse quell’oca, non potevo capirlo, ma la rabbia di vederlo provarci con un'altra, salì dentro di me, soprattutto quando li vidi allontanarsi dalla pista, quindi con discrezione li seguii. Uscirono nell’estivo ed iniziarono a divertirsi… la rabbia ribolliva, fino a che non vidi la ragazza accasciarsi a terra, in un attimo ero di nuovo tra le sue braccia, anche se la cosa in quel momento non mi piaceva per niente “non vorrai dirmi che sei così gelosa?” “si!” gli risposi imbronciata, sbuffò leggermente “dai vieni qui” disse mentre mi alzò il mento e fece insinuare la sua lingua dal gusto estremamente dolciastro nella mia bocca, assaporai quel sapore, e poi rimasi lì, a sua completa  disposizione, chiedendomi come mai fossi riuscita a rifiutare dei baci del genere, non riuscivo a resistere, il mio corpo lo desiderava, come sempre. Lo vidi prendermi in braccio, e mi portò verso la macchina, con calma, mentre continuava a baciarmi, con la coda dell’occhio notai il resto delle persone muoversi come a rallentatore, al momento non ci diedi troppo peso, ero intenta a pensare ad altro… quando fummo in macchina mi disse solo una cosa “qui?” sorrisi solo, maliziosamente, e lo trovai sopra di me, il sedile si abbassò e la portiera si chiuse.

Angolo dell'autrice ^_^

ammetto che non ho assolutamente fantasia per scrivere qualcosa di decente come commento, quindi sperando che il capitolo vi sia piaciuto e che mi contattiate con qualche recensione rispondo alle vostre ^_-

Carmilla_vampira: mannaggia... allora non era poi imprevedibile la mia idea ;P spero ti piaccia anche questo capitolo e che continuerai a seguirmi :D

Ninja767: shhhhh... non spoilerare!!! XD XD XD beh, se comunque quella fosse l'unica sorpresa della fan sarebbe anche noiosa da leggere ;P

Jill91: benvenuta nel fantastico mondo delle mie risposte alle recensioni xD xD xD xD ecco che continuo... continua a seguirmi ;D

Achiko: in effetti è stato duro decidere come mettere giù il capitolo, non sapevo come farli comportare, in modo che fosse anche una cosa realistica, e dopo diverse prove e correzioni sono contenta che la versione diretta sia stata apprezzata *-*

Ringrazio Jill91 per averla aggiunta alle preferite, Selene_C per averla aggiunta alle seguite, e _Lisasomerhalder_ per averla aggiunta alle ricordate. Ringrazio chiunque mi rimanga fedele nelle letture settimanali ^.^ e chiedo scusa se ho dimenticato qualche nuovo acquisto ^^'

a martedì prossimo con il prossimo capitolo ^_^

un bacione :D

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Capitolo 11
*** Capitolo Dieci ***


Alla sera mi svegliai ancora nuda tra le sue braccia nel nostro letto… “bon jour mon chery” mi sussurrò all’orecchio “bon jour” gli risposi iniziando a stirarmi, rimasi lì, a crogiolarmi appoggiando la testa al suo petto, era inutile… per quanto fosse passato più di un mese, non riuscivo ancora a credere dall’avere quel corpo perfetto al mio fianco, a mia disposizione, quando volessi…

La tentazione di avere quel corpo in quel momento era molta, ma un brivido mi fermò, non so cosa fosse, fatto sta che mi alzai, e senza ne coprirmi, ne prendere dei vestiti per dopo mi incamminai al bagno dove preparai la vasca, mi ci tuffai dentro ed iniziai a stare a mollo, senza fretta, senza voglia di fare altro, stranamente mi sentivo svuotata, e non in senso positivo, sospirai e mi lasciai andare, scesi sul fondo, e rimasi lì nel silenzio più assoluto a pensare…

Qualcosa mi sfiorò una gamba, aprì gli occhi e trovai un sorridente Clair sopra di me, che iniziava a sfiorarmi, sgattaiolai dalle sue braccia e mi appoggiai a bordo vasca, dove lo sentì appoggiarsi a me, e mettendo le braccia al mio fianco per non farmi muovere: con lo sguardo perso dissi solo “dovremmo andare a caccia separati”, cercò di incrociare il suo sguardo con il mio senza trovarlo, iniziò a leggermi in testa o fu solo accondiscendente “ok” mi rispose, poi, con un tono più curioso aggiunse “sai che non ti lascio usare la macchina vero?” “cosa?” fu la mia risposta secca che mi fece voltare verso di lui, cosa che non avrei dovuto fare, perché vederlo con la pelle ancora umida, e i capelli bagnati cadergli oltre le spalle non mi aiutò affatto a continuare il discorso… “non ci credo che non te ne sia accorta, ma a quanto pare………” disse con un tono malizioso, a quel punto non sapendo a che discorso volesse arrivare chiesi stupita “ha il cambio automatico?” lui scoppiò in una fragorosa risata, dalla quale rimasi stupita, non lo avevo mai sentito ridere così tanto, lo guardai sconcertata inclinando leggermente la testa, quando sembrò essersi ripreso, scoppiò nuovamente a ridere… quindi stufa di aspettare una risposta uscì dalla vasca, scivolando nuovamente dalle le sue braccia; in pochi attimi i miei capelli furono asciutti, e a risata finita, sentì uno scroscio d’acqua, non feci tempo a girarmi che lui era già lì, asciutto, di nuovo corpo contro corpo, e mi guardava con quei suoi occhi acquamarina, mi sorrise accarezzandomi una ciocca di capelli “mon chery… non stiamo parlando della macchina… ma di te” iniziò ad accarezzarmi il viso “del tuo corpo” iniziò a passarmi un dito lungo la schiena, per poi scorrere su e giù lungo il fianco “dei tuoi movimenti” fece scorrere le dita fino al mio braccio, mettendoselo intorno al collo “dei tuoi ritmi” facendo scorrere un dito partendo da sopra i seni e scendendo all’ombelico, intanto le sue labbra si avvicinavano alle mie, le cercavo, ma non ricevevo risposta, lo sentì sorridere, quel suo sogghigno beffardo, portai velocemente anche l’altro braccio dietro il suo collo, forse lo vidi muoversi troppo velocemente, lo avvicinai a me tanto bastava per rubargli quel bacio tanto desiderato.

Poi collegai… il braccio, le persone in discoteca… “io… io…” “oui” sorrise lui soddisfatto, di quello stratagemma tentatore per farmene accorgere “e ora come faccio?” “ti insegnerò ogni cosa mon chery… dal non mostrarti troppo veloce, all’usare la macchina con cambio automatico!” intanto tratteneva una risata, che non lo salvò dal ricevere uno scappellotto “stupido!” risposi stizzita.

Angolo dell'autrice ^O^

Ok, lo ammetto non è uno dei migliori capitoli letti, ero un po' in crisi da fantasia, pensavo a lei, gelosa, che lui si facesse altre donne, e demoralizzata nel vedere che lui non lo capisse, ed intanto pian piano nuovi poteri si mostrano a lei, e non se ne accorge! Comunque, aggiorno oggi perchè domani non posso proprio, e non volendo pubblicare in ritardo, ho deciso di pubblicare in anticipo ;P

Risposta alle recensioni *-*

Carmilla_vampira: Non ti preoccupare, perchè siamo solo a metà storia, e la timida ragazza umana che era Nadine sta pian piano scomparendo, e chi sa, che se con i nuovi poteri non acquisti anche nuova malvagità ^_- alla tua idea della ricerca non saprei, non penso che smetterei mai di cercarlo, più che altro, sarei comunque sempre fiduciosa nel suo ritorno, poi non so, quando ti ci trovi in mezzo cambiano anche le tue idee, potrei pensarla dopo anni di voler smettere di cercarla per riempire il vuoto e la solitudine creatosi intorno a me... ma non voglio essere troppo filosofica (e soprattutto sconclusionata) quindi è meglio che la finiamo qui xD

Achiko: cosa pensavi potesse succedere? *me curiosa* felice che la consideri una bella trovata.... e avrai molti altri colpi di scena :D

Jill91: aggiornamenti sempre prima xD comunque da questo capitolo lascerò in un angolo dei cuscini, per poter attendere in comodità, rilassamento e pennichelle il nuovo capitolo ^_- spero apprezzerai ;P

Ninja767: quella frase sui commentatori sa molto di "che la forza sia con te" xD xD xD molto ben apprezzata (ma ora dovrò scoprire chi è il mio vero padre O_o) comunque ecco qui il capitolo, continua a seguirmi socia ;D

ringrazio sempre chi continua a seguire la mia storia salvandola nei preferiti, seguite e ricordate, grazie anche a chi passa a dare una lettura, anche se per caso, per sbaglio o altro, siete comunque sempre i benvenuti :D

A martedì prossimo *byeeeee*

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Capitolo 12
*** Capitolo Undici ***


Era passato quasi un anno dall’aver ricevuto il dono oscuro, ed erano cambiate molte cose… oltre all’essere una vampira, anche se ero troppo legata alla vita umana, sono riuscita a cancellare tutti i legami ed acquisire tutto ciò che è necessario ad un vampiro per vivere autonomamente… tuttavia io non potevo vivere autonomamente… avevo un corpo troppo delizioso al mio fianco per lasciarlo così… “devi farmi un favore…” gli dissi accarezzandogli i capelli, mi guardò con uno sguardo che intendeva “ricordati che poi me ne devi uno te… e sai cosa voglio” mi morsi il labbro guardandolo negli occhi “io ora esco, non cercare di capire dove vado, non seguirmi come al tuo solito, e non entrare in sala!”, mi guardò con un po’ di incertezza per poi dire “promesso” a quel punto quella che lo guardò incuriosita ero io, stupendomi della sua calma… quindi mi preparai, presi le chiavi della macchina e partì per tornare dal mio Alex. Dopo circa mezzora di viaggio mi trovai di fronte casa sua, sospirai profondamente, anche se non era necessario, ed entrai in casa. Entrai come Clair fece a casa mia, nel silenzio più assoluto, in modo che nessuno scoprisse la mia presenza. Trovai Alex in camera sua, a giocare al pc, non si accorse minimamente della mia presenza, cosa ottima, poi il suo profumo mi avvolse, il profumo che sentivo tutti i giorni abbracciandolo, il  profumo che assaporavo le sere nel mio letto dopo che se ne tornava a casa… poi un nuovo profumo mi avvolse, il profumo del suo sangue, dolce, i miei canini uscirono automaticamente… cosa  che non era mai successa, un doppio istinto? Il mio Io umano sapeva che lui era perfetto per me? Il mio Io vampiro ha trovato in lui la preda perfetta, la preda più succulenta? Non esitai oltre, dopo aver visto i suoi ricordi di me, ancora vivi nella sua mente, mi avvicinai, assaporai il suo corpo leccandogli il collo, lo vidi girarsi di scatto, però per me ormai era un movimento troppo lento, mi allontanai quindi dalla camera. Non mi vide, perché non mi pensò, non mi chiamò, quindi assaporando ancora il suo gusto sulle mie labbra accesi la macchina e mi avviai al mio vero scopo della serata.

Arrivai alla seconda tappa della mia uscita, l’ultima e la più importante. Incrociai una compagnia di ragazzi, che dovevano avere circa la mia età “ciao ragazzi” li salutai cordialmente “ciao bionda” rispose un ragazzo dai modi provocanti, infatti si era già avvicinato a me per mettermi una mano sul fianco “non ti ho mai visto qui in zona… cosa fai di bello da queste parti?” gli sorrisi sensualmente “sai…” dissi con enfasi “io sono  una vampira… e sto cercando uno spuntino per la serata… ma non ho ancora trovato nessuno all’altezza…” poi sentì il suo odore “tu però non sei affatto male” aggiunsi leccandomi il labbro, lui mi guardò fisso negli occhi, ed avvicinandosi a me mi sussurrò “ti fidi sulla parola o hai bisogno di un assaggio?” mi alzai in punta di piedi per farmi dare l’assaggio voluto e lo baciai, grazie a Clair i miei baci erano perfetti e lo stregai definitivamente. Stando ancora tra le sue braccia gli dissi, facendomi sentire dal resto della compagnia “però ora manca ancora una cosa!” “che cosa?” chiese lui incuriosito, io con fare scenografico risposi “io sono ancora giovane come vampira… ed anche il mio creatore ha bisogno di nutrirsi!” dissi intrigante, e lui intese perfettamente ciò che volevo dire, una ragazza si avvicinò a noi con fare sensuale “sta iniziando ad interessarmi questa storia di vampiri… com’è il tuo creatore?” chiese ed io risposi educatamente “i suoi capelli color del grano fanno da cornice a un pallido viso da cui risaltano due occhi azzurri come il cielo d’estate, la provenienza francese rendono i suoi mon chery incantevoli, il suo corpo sembra scolpito nel marmo e le sue movenze agili e raffinate come un conte di fine ‘500” queste frasi poetiche stupirono entrambi, ed anche lei, Laura, fu conquistata “andiamo allora a trovare il mio creatore!”

Dentro di me ridevo come una pazza nel vedere come raccontando la verità ero riuscita ad abbindolare chi volevo, ed ora era quasi tutto pronto.

Parcheggiai davanti alla villa, ed entrambi rimasero stupiti “wow” dissero in coro mentre scrutavano la facciata seicentesca del palazzo “Laura inizia pure ad entrare, aspettami all’ingresso, che prima, voglio divertirmi un po’” dissi con un tono amichevole per Laura e provocatorio per Mauro, infatti lo spinsi contro l’auto per baciarlo con passione, ciò nonostante appena sentì la porta d’ingresso chiudersi, e pregando che Clair non avesse fatto niente in quelle poche ore di assenza, sfoderai i miei canini azzannandolo nel collo, non fece tempo a rendersi conto cosa stava succedendo che il corpo era già senza vita. Ora tutto era pronto, entrai “andiamo Laura?” “s-si!” disse titubante ed aggiunse “ma… Mauro?” io sogghignai e le dissi maliziosamente “si sta ricomponendo… comunque ti interessano pratiche particolari?” una luce brillò nei suoi occhi “tipo?” sogghignai, era tutto più facile del previsto “bondage…” risposi con sufficienza, ma la vidi sorridere… “bene” risposi “vieni in sala che ti preparo…” “mh” rispose lei con un cenno della testa.

Entrata in sala le consigliai di spogliarsi e di sdraiarsi sul tavolo, lei, quella… emh.. non voglio essere maleducata per dire cosa penso davvero di lei, si sdraiò sul tavolo, e senza un minimo di imbarazzo si fece legare polsi e caviglie, sogghignando la lasciai infine sola in quella stanza “vado a cambiarmi e arrivo!” corsi nella mia vecchia camera indossando un baby doll che mi aveva preso Clair una sera, confermando che sicuramente mi sarebbe stato bene. Pronta lo chiamai “Claiiiiiirr!!!” ed entrai in camera sua “ho una sorpresa per te!” lo trovai ancora nudo nel letto, dovevo trattenermi, sarebbe comunque successo poi… “c’è un umana in villa… e prima anche un umano!” “ecco! Hai rovinato la sorpresa! Non potresti farti gli affaracci tuoi qualche volta?” chiesi con un tono scherzoso “mhf… mica mi hai detto che non dovevo leggere nelle menti!” “beh… se te lo dicevo capivi che c’era qualcosa sotto!” sbuffò, “dai vieni, intanto anche nudo non si stupirà!” aggiunsi annoiata. Iniziai a tirarlo per un braccio fino a che non entrò in sala e non la vide “faccio le presentazioni Clair lei è Laura, Laura lui è il mio creatore” dissi con un tono più che allegro, poi dopo un colpo di tosse aggiunsi “Mauro non è riuscito a ricomporsi!” e risi spensierata, lo sguardo di Laura entrò nel panico ed iniziò ad agitarsi, Clair la guardava con attenzione, poi si girò verso di me “Mon chery… perché dovrei nutrirmi di lei, lei che ha fatto si che tu potessi essere mia… dovrei ringraziarla…” disse con tono calmo, io risposi scanzonante “semplice no? Un anno fa giusto, giusto mi hai fatto diventare la vampira che sono” intanto mi avvinghiavo a lui, sentendo i primi urli della rossa in sottofondo “ed ora ti dono questo corpo, che mi ha fatto arrivare completamente a te…” lo baciai con passione. Mentre la mia gamba era ancora all’altezza della vita di Clair ci girammo entrambi verso di lei, che alla vista dei nostri canini esposti urlò ancora più forte “ahhh!! Allora era vero! Lasciatemi! Non voglio morire!!!!!” Clair si girò verso di me incuriosito “era vero?” feci spallucce “sai che vanno di moda i vampiri al giorno d’oggi… quindi, raccontando che ero una vampira che aveva fame ho trovato subito dei volontari!” si mise a ridere, mentre l’altra piangeva dalla disperazione. Mi lasciò per avvicinarsi a lei, iniziò ad accarezzarle il corpo, poi si girò verso di me “sono un gentleman… non posso lasciarla così terrorizzata!” poi si girò verso di lei “no?” il terrore si leggeva nei suoi occhi, vidi Clair salire sul tavolo per mettersi sopra di lei, lo stavo odiando in quel momento, quel porco, si deve divertire con qualsiasi corpo femminile a portata di mano! Ma il mio odio per quella ragazza era più forte, quindi mi sedetti sul divano ad ammirare la scena della sua morte, lei, dopo aver cercato di rubarmi il ragazzo, muore per mano del mio amante.

Sogghignai soddisfatta della mia cattiveria.

Lui era sopra di lei, gli accarezzava i seni e si strusciava contro di lei, con calma i suoi urli diminuirono lasciando spazio a gemiti di desiderio, non poteva stringerlo a se, eppure i movimenti del suo corpo facevano capire qualsiasi suo desiderio… a quel punto il momento era arrivato, Clair la addentò e lei ricominciò ad urlare, gli tappai la bocca e con le lacrime agli occhi, nei suoi ultimi momenti di vita preferì precisargli “ero la ragazza di Alex mentre te lo sei baciato e non so cos’altro!” i suoi occhi si spalancarono alla notizia ricevuta, poi persero ogni segno di vita, il corpo si accasciò sul tavolo, io mi asciugai la mano, e Clair scese da sopra di lei… “non so cosa mi ecciti di più… se l’avere ancora il gusto del sangue caldo sulle mie labbra, il vederti con questo intimo addosso, o vedere fino a che punto è arrivata la tua malvagità!” gli misi le braccia intorno al collo per assaporare le sue labbra “spero tanto sia la terza” gli sussurrai all’orecchio, mentre quel cadavere ci fissava ad occhi spalancati.

Angolo dell'autrice ^_^

Come potete vedere in questo primo anno di vampirismo la nostra Nadine è cambiata molto, e si può dire che è finalmente una vampira a tutti gli effetti, malvaglia, menefreghista sulla vita e sui sentimenti umani, sete e voglie carnali (e chi non le avrebbe con Clair al suo fianco *uhuh*), comunque siamo attivati alla fine del racconto.... il prossimo capitolo sarà l'epilogo, e da storia scritta in prima persona, sarà la stessa Nadine a spiegarvi varie cose ^_-

risposte alle recensioni :D

Carmilla_vampira: sono davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo... in effetti rileggendolo dopo la pubblicazione mi diceva davvero poco.... sa tanto di intramezzo.... ed in effetti era quello il suo scopo ;P

Achiko: non sono molto brava a descrivere gli scontri, e i libri che leggo raramente ne hanno di decenti per prenderci spunto... quindi è una cosa che per ora sto abolendo, tranne casi eccezionali.... mi fa davvero piacere che cerchi sempre di recensire anche con mancanza di tempo, anche perchè mi fa sempre piacere ricevere recensioni ;P di colpi di scena, almeno uno c'è ancora... ma ci vorrà un pò per arrivarci *ihihihih*

Ringrazio auroramorosin per aver aggiunto la mia fan ai preferiti, sperando che continui anche a seguirla ^^ ringrazio chi rimane sempre fedele rimanendo nelle seguite, preferite, ricordate, e soprattutto a tutti quelli che recensiscono e a chi passa anche solo a dare una lettura.

un bacione a tutti :D

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Capitolo 13
*** Epilogo ***


Ed eccoci qui… ora sapete la mia storia… fu così che anni fa diventai una vampira… grazie a quello stupido, eccitante, lunatico, sexy, porco di un vampiro, Clair, il mio creatore… ed ora sono ancora qui, ancora davanti a quel fuoco ballerino a salutarvi, perché la mia storia si è conclusa… per quanto adori il mio nuovo essere, quando cerco di ricordare la mia vita umana mi viene malinconia. Il mio cellulare rosa è ancora là, nel cassetto del mio comodino… a proposito “mon amour?!” chiamo Clair ancora nella stanza “oui mon chery?” in un attimo è al mio fianco “da quanti anni sono così?” “così stupenda? Da sempre!” mi alza il mento per baciarmi, tuttavia mi sposto “stupido… fammi almeno finire!” si mette in posizione da pensatore, e inizia a fare vari conti con le dita a bassa voce, poi cenni positivi con la testa “mmh… si… 30anni circa!” “eh???? Così tanto? Mi stai prendendo in giro!” “mai mon chery…” si china verso di me per gattonarmi sopra, io con la penna in una mano e il foglio nell’altra, lui mi bacia “dai, lo finirai un'altra sera….” dice con sufficienza, e si sa… io non ho mai resistito ai suoi baci… lo abbraccio e rispondo ai suoi… le nostre lingue intrecciate, ormai ci conosciamo troppo bene per non capire i desideri dell’altro, e questa sera Clair ha voglia… ed io intendo concedergli di sfogare le sue voglie su di me, come più preferisce, perché sa cosa voglio anche io.

 ****

Emh… scusate l’interruzione… ora che mi sono ricomposta posso concludere la mia storia.

A quanto pare sono vampira da ben 30 anni, il mio corpo è perfetto come allora, tuttavia il mio cuore e le mie abitudini no. Ormai sono egoista, la mia non vita vive solo intorno al dono oscuro ricevuto anni fa.

Ogni tanto ripenso ad Alex, ma come ragazzo e basta. E’ lì, da qualche parte, a farsi la sua vita, e la cosa non mi interessa, ho smesso di amarlo quella sera, e ad anni di distanza ho smesso di amare anche l’unico vampiro della mia non-vita ormai siamo solo corpi, senza un anima, che hanno estremo bisogno di piacere carnale, tra di noi, e con le nostre vittime, e, tra di noi, insieme alle nostre vittime…

Quindi cari lettori, dal può profondo del mio cuore fermo da anni, dal profondo della mia anima scomparsa in una notte, vi dico un ultima cosa… amate la vostra vita perché un giorno potrebbe cambiare, e non è detto che quella nuova sia migliore della precedente… dopotutto, per tutto ciò che ho provato in questi anni… resto e rimarrò comunque la vittima non-morta di un vampiro lussurioso.

Angolo dell'autrice ;D

ecco i pensieri di Nadine, ve l'aspettavate una fine del genere.... dopotutto è lei che scrive la sua storia e si sente, od almeno, si sentiva solo una vittima...

Ora la sua storia, il suo racconto è finito.... ma dopotutto Nadine è immortale, quindi prego tutti i lettori di non abbandonarmi all'epilogo.... perchè la storia di un immortale è infinita................

Carmilla: devo ammettere che la tua idea del funerale non è niente male... sarebbe stato un bellissimo e malvagio capitolo... però ci sarebbero stati problemi data la luce del sole.... comunque si, la vendetta è solo a metà... ma come si vendicherà Nadine su Alex; ps ma sei sicura che per Alex, Laura sia stata così importante? O era solo da una botta e via ;P felice che il capitolo ti sia piaciuto, ti attendo la settimana prossima ;D comunque ho letto la tua fan, hai avuto davvero una bella idea, e spero che anche la mia fan ti dia un minimo di ispirazione per continuarla ^_-

un grazie a tutti quelli che seguono la mia fan

un bacione a tutti ^_^

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Capitolo 14
*** Capitolo Dodici ***


Cavoli, trent’anni da vampira… e sono ancora qui, con le mie fattezze da ragazza, corpo perfetto, ancora forse non mi rendo pienamente conto che rimarrò così per l’eternità… da quando ho ricevuto il dono oscuro, mi guardo allo specchio a osservare le mie curve, per sempre perfette, i miei lineamenti giovanili, mi preparo, giustamente vestita di nero, il mio colore preferito, il colore della notte. Esco dalla stanza per avviarmi al salone per invitare Clair ad uscire con me, la nostra ormai è una convivenza, quindi passavamo anche delle serate incontrandoci solo nel letto. Mi appoggio allo stipite della porta “io stasera vado al pub… vuoi venire?” lui sogghigna, come al suo solito, maledetto, non siamo ancora usciti e già mi provoca, è di fronte a me “un attimo e sono tuo” mi sussurra e poi scompare, neanche il tempo di poter assaporare le sue dolci labbra.

Entriamo nel locale, per un attimo tutti gli occhi sono puntati su di noi, adoro essere guardata, mi eccita, e andiamo in un tavolo vuoto dove ordiniamo due cocktail, che lasceremo quasi intoccati, come tutte le volte. Iniziamo a chiacchierare tra di noi quando di colpo la luce si spegne, una ragazza illuminata dalle tenue fiamme danzanti di alcune candeline si avvicina, supera il nostro tavolo e nel coro di “tanti auguri a te” mi rigiro verso Clair, tuttavia non è lì, appare pochi istanti dopo. Che grave errore che aveva fatto! Lo prendo per il mento avvicinandolo a me e con la lingua pulisco la goccia di sangue che gli sta scorrendo sul lato della bocca, e finalmente assaporo le sue labbra, le luci si accendono, ma il nostro bacio continua imperterrito. Inizio a sentire i pensieri dei ragazzi intorno a noi, non trovando adeguata la mia dimostrazione di affetto verso il mio fidanzato, che loro non sanno che in realtà non è, mentre le nostre lingue continuano ad intrecciarsi sorrido, e sento le sue labbra tirarsi in ghigno, gli occhi di tutta la sala sono su di noi, bene. Sposto i bicchieri, mi alzo in piedi inclinandomi ancora di più verso il mio sogno erotico più ricorrente, poi, ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato, mi arrampico sul tavolo rimanendo a gattoni su di esso, senza smettere ciò che stiamo facendo, e lui, per divertirsi ancora un po’ invece di rimanere verso di me, si lasciò andare sullo schienale della sedia, ed io lo seguì gattonando, fino all’avere le ginocchia e le mani sul bordo del tavolo, e protendendomi verso di lui.

Il nostro bacio viene poi interrotto da un coro da stadio che arriva proprio da quel tavolo che ha ricevuto la torta, mi stacco da Clair e rimanendo seduta sul tavolo mi asciugo le labbra, e scoprendo una cosa assai interessante giro la testa di scatto verso quel tavolo e sorrido. Clair mi prende per un polso, e con un tono di voce che solo io come vampira avrei potuto udire mi dice “non stasera, ti devo parlare” e mi lascia andare a caccia.

Mi avvicino al tavolone dei festeggiati dove la torta è ancora intonsa “chi è il festeggiato?” chiedo forse fin troppo arrogante “sono io” risponde un ragazzo alzandosi in piedi, intanto inizio a sentir vociferare gli amici “ma che minchia vuole questa?” “stavamo solo scherzando” “però cazzo che tette!”  ciò nonostante non gli do troppo peso… sono ragazzini… “vieni qui!” dico al festeggiato, che con uno sguardo un po’ incerto si fa spazio per arrivare fino a me, è poco distante, e vedo che guarda Clair, complimenti Marco, pensavo saresti scappato al suo sguardo, ma sei ancora qui davanti a me “senti… stavamo solo scherzando un po’” mi dice, io sorrido “ma a me non interessa minimamente di prima. Quanti anni compi?” chiedo iniziando a guardarlo languidamente “18”  “ahhh… ma sei passato alla maggiore età! Allora devo proprio farti un regalo!” gli prendo i polsi per poi tirarlo verso di me e facendogli unire le mani dietro la mia schiena “cosa posso regalarti per i diciottanni?” titubante per le mie azioni riguarda Clair, dal quale non riceve attenzioni, troppo interessato alla sua prossima cena. Inizio ad accarezzargli il viso per poi baciarlo, lo bacio intensamente, e per un attimo ho sentito lo sguardo di Clair su di noi, il bacio continua e dopo poco sono contro una parete del locale, con Marco che si preme su di me, fronte contro fronte, le labbra si sfiorano, mi guarda negli occhi “non pensavo avrei mai trovato tanto interesse sulle coppie aperte” mi sussurra “ma noi non siamo una coppia” rispondo con un tono altrettanto basso, continuando in tono più malizioso “ma se lo fossimo, chi daresti a lui, per avermi?” mi sorride, quasi stupito dalla mia domanda, “ma se non siete una coppia, chi è lui per te?” tolgo lo sguardo da lui cercando Clair, trovando i suoi pensieri nel retro del locale con la cameriera che aveva già puntato in precedenza, quindi rispondo “lui…… lui è mon cher… lui è mon amour, lui è il mio Clair” sorrido, lo sguardo di Marco diventa sempre più incerto “il tuo caro, il tuo amore, il tuo Clair e non siete una coppia”  “il nostro è un legame molto profondo… te lo spiegherò molto presto, ma non stasera” fa spallucce ed io aggiungo “allora vuoi continuare a tenermi contro questa parete per molto o che?” il mio sguardo pieno di malizia incontra il suo, che intende alla perfezione ciò che intendo; si allontana da me e gli amici iniziano con le loro battutine “hey bionda… settimana prossima è il mio compleanno!” ed un altro “ma avevate intenzione di avere un figlio qui?” mi avvicinai a lui, troppo sbruffoncelli per prendere in giro me… una vampira “no, abbiamo intenzione di andare ora a fare sesso sulla tua macchina!” inizio a cercare nella sua mente qualcosa per fargli fare una gran bella figuraccia “dopotutto hai un bel fuoristrada… cosa che non si può dire quel tuo cosino là sotto… non ti sei fatto forse prendere quella macchina per compensare? Ed ora le chiavi grazie! Ah… se dovessi dimenticarlo sono nella tasca della giacca!” in quella tavolata cade un silenzio tombale, rotto solo dal tintinnio delle chiavi nella mano tremante di quel ragazzo “mmh no grazie… ho paura di cosa potresti aver fatto da solo su quei sedili” dico infine schifata, con il coro di disgusto degli altri, un nuovo tintinnio di chiavi “bionda, se vieni anche alla mia festa tra un mese ti presto la mia” sogghignò mentre quel ragazzo fa pendolare le chiavi “ci posso pensare” lui sorrise soddisfatto senza sapere che tra un mese qualcuno della sua compagnia sarebbe scomparso…

Me le lancia ed io le prendo al volo, per poi andare in macchina… mentre esco vedo Clair che rientra “aspettami per tornare a casa” e gli do un bacio, uno di quei baci, che ogni umano vorrebbe ricevere, mentre cammina verso il nostro tavolo mi balena l’idea di portarmi dietro anche lui, una cosa a tre… eccitante… ma la abolisco per non traumatizzare troppo il mio piccolo Marco, cerco di incrociare lo sguardo di Clair che sorride beffardo, aveva letto tutto ciò che avevo pensato… ottimo per finire la serata in villa.

Saliamo in macchina e va alla ricerca di un posto appartato, ahahaha sta già pensando a domani che si farà bello con gli amici, lo dirà alle ragazze che ci provano con lui, che da stasera sono troppo piccole per essere alla sua altezza… ed infine, potrebbe raccontarlo anche a suo padre, visto che sono molto legati “comunque mi chiamo Nadine” dico, interrompendo i suoi pensieri, che arrivavano già a come avrebbe allacciato la discussione e cosa avrebbe raccontato, ed aggiungo con leggerezza “non mi pare carino fare sesso con una persona di cui non si sa neanche il nome” la sua voce tesa risponde “mi chiamo Marco” “bene… adoro urlare il nome del partner al culmine del piacere” sogghignai.

Trova un posto che fa al caso nostro ed appena spegne la macchina inizia a baciarmi, anche se non è assolutamente il mio modo di fare, gli lascio avere l’iniziativa, e dopo continui baci e carezze abbassa il mio sedile e mi sale sopra, le sue mani, più esperte di quanto pensassi iniziano a percorrere il mio corpo, iniziando subito ad esplorarmi. La sua lingua si muove disordinata insieme alla mia, e le mie mani libere iniziano a spogliarlo lentamente, per poi provocarmi gemiti soffocati fino al culmine del piacere dove, per fargli piacere urlo il suo nome. Soddisfatto del suo operato riprende fiato e poi si accascia sul suo sedile, dopo pochi attimi io ero nuovamente pronta, per ricominciare o riportarmi al locale era una scelta sua; ed infine sceglie di riportarmi al locale.

Nel parcheggio il proprietario della macchina ci sta aspettando “non ti preoccupare, perfettamente pulita e ci sarò alla tua festa” gli faccio un occhiolino e mi incammino dall’altra parte della macchina a salutare Marco con un bacio, per poi salire sulla Porche di Clair che mi aspetta per tornare a casa, sono troppo euforica per rendermi conto che in realtà non era spensierato come al solito.

Angolo dell'autrice ^_^

pensavate di esservi liberati di me così facilmente??? Neanche un epilogo può fermarmi MUAHHAHAHA

comunque, come vi ho suggerito nel mio angolino, nell'epilogo, è finito il "racconto" di Nadine, ossia il libro che ha scritto di suo pugno, in compagnia di Clair, per ricordare il suo primo anno da vampira. Però ora c'è la sua vera vita, quello che sta facendo ora... dopotutto, ha ancora qualcosa da fare per mettersi "l'anima in pace" o forse dopo questi anni si è dimenticata di Alex e della sua vendetta? E chissà chi è questo Marco? Futuro Vampiro? Vittima per divertimento? Lo scopriremo martedì prossimo con il nuovo capitolo :D ed ora rispondo alle recensioni ^_-

Achiko: ma no... non è finita *consola* l'avevo detto che c'erano ancora dei colpi di scena no? ;P in effetti comunque volevo mettere una frase abbastanza filosofica per la fine... mi sembrava doveroso per spiegare almeno il titolo ^_-

Carmilla: già, ero poco fantasiosa in quel capitolo, e comunque essendo un epilogo preferivo non farlo troppo lungo, comunque noto che se fosse per te accoltelleresti Alex dopo averlo torturato a lungo! xD xD xD xD continua così! VENDETTAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

grazie ad auroramorosin e icetta_tigrotta8 per aver aggiunto la mia fan nelle preferite, Selene_C e _lisasomerhalder_ nelle ricordate e Nevermore72 e chicca923 per averla aggiunta alle seguite ^_^

ringrazio tutti quelli che passano a dare una lettura... perchè fa sempre piacere sapere che la storia potrebbe interessare a qualcuno di nuovo *-*

un bacione a tutti quelli che entrano in questa pagina ;D

a martedì prossimo ^^

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Capitolo 15
*** Capitolo Tredici ***


Entro nella villa e sento le chiavi nella serratura tintinnare, le mie braccia sono già intorno alla vita di Clair, ma lui seriamente mi dice “non puoi farlo!” “fare cosa? Giocare con le mie vittime e decidere infine di lasciarle vive?” rispondo quasi non sapendo cosa intende veramente, di colpo mi trovo contro la porta d’ingresso, le sue mani sbattono contro il portone, una a destra ed una a sinistra, non lo avevo mai visto così furioso “dai calmati” sorrido ed inizio a giocare con i suoi capelli mentre lo abbraccio al collo “non vorrai mica rovinare così questa bella serata?” “piantala… non puoi trasformarlo per un motivo così futile!” dice sempre freddo “mmhhh dai… ne parliamo domani… non ho voglia di litigare…” dico con tono mieloso “non… puoi… fare così… lo sai… che non riesco… a resisterti” la sua voce interrotta dai miei baci, che ricambiava “e se fosse ciò che voglio?” “sei demoniaca!” sogghigna “lo so” sogghigno anche io, d’un tratto sono sul nostro letto, nudi, e lui che inizia a baciarmi su tutto il corpo, il suo sguardo è ancora freddo, ma non riesce a fermarsi “maledetta” sussurra, “maledetto a me di aver voluto un corpo del genere” si sfoga da questa sua rabbia su di me, dentro di me, con una forza mai sentita prima, e per quanto lui spinga con insistenza, ciò che provo è solo piacere, e un tremendo brivido passa ripetutamente sulla schiena mentre incrocio il suo sguardo d’odio, raggiunge il culmine del piacere, e i suoi occhi scorrono su di me, in quella posizione così vulnerabile, ed io, gli mostro uno sguardo languido e provocante, è nuovamente su di me, mi prende per i polsi e li tiene con forza “se non vuoi tornare a fare la ragazzina piagnucolona rinchiusa nella villa ti conviene smetterla di pensare di trasformare umani… qualsiasi umano, tu sei mia e non ti farò mai allontanare da me!” quegli occhi azzurri mi fissano glaciali, cerco di divincolarmi, ma senza successo “se non ti conoscessi a fondo, e sapessi che tu, mon cher, il grande Clair, il vampiro con più manie di protagonismo sulla faccia della Terra possa mai provare dei sentimenti per un'altra persona direi che provi qualcosa per me” sorrido beffarda e lui sogghigna… “come se, dopo la mia educazione tu potresti provare qualcosa… i vampiri posseggono, non amano, tuttavia sembra che tu dopo esserti innamorata del padre ora provi qualcosa per il figlio” sogghigna ancora “sei un idiota!” rimane allibito alla mia risposta secca, si tira indietro lasciandomi liberi i polsi, mi alzo dal letto e siamo petto contro petto, lo abbraccio iniziando a giocare con una ciocca di capelli “tu sei l’unico da cui voglio essere posseduta” lo bacio appassionatamente e non si tira indietro “ti odio, odio il tuo corpo… mi provoca ad ogni movimento!” lo guardo, lo fisso nei suoi occhi azzurrissimi “beh… allora anche io ti odio, odio la tua voce, ogni tua parola mi sussurra desiderio” sorrido mentre ricomincio a baciarlo e questa volta non ha altre obiezioni.

Mi sveglio, e lui, non è lì al mio fianco, mi stropiccio gli occhi, mi alzo e mi metto una vestaglia.  Vado a cercarlo per la villa, i lunghi corridoi ricchi di quadri mi fissano, scorro sotto i loro sguardi ed entro in sala… ed era lì, seduto sul divano a sorseggiare sangue… si gira e mi guarda “il tuo vizio da umana di voler rimanere a poltrire fino a tardi ti è rimasto dopo anni…” sorrido “già… e sarei rimasta ancora di più a letto se ti avessi trovato sotto le lenzuola…” mi avvicino, e mi siedo sullo schienale del divano, gli accarezzo il viso, gli rubo un po’ di sangue dal calice e scivolo mettendomi seduta sulle sue gambe, non disdegna e sogghigna “sai, mon cher… è un po’ di tempo che desidero fare una cosa” dico mentre inizio ad accarezzargli il petto nudo “ho un bellissimo corpo a mia disposizione, ed io… vorrei averlo a modo mio…” alza un sopracciglio, inizio a baciarlo, prima sulle sue dolci labbra e poi scendo sul collo, seguo i lineamenti fino alla spalla e torno su; alla giugulare mi fermo e mordo, senza canini, e poi continuo a baciarlo, lo sento ridere, mentre torno ad istigare la sua bocca “ah ah ah tu vuoi…… me?” chiede incerto “si…” gli rispondo con enfasi… rimase stupito dalla mia convinzione, ed aggiungo “avrei voluto essere la fortunata che ha avuto la gioia di incontrarti da umano, e bere tutto il tuo caldo e dolce sangue” gli lecco il collo, lui è in silenzio, mi guarda, sorride beffardo, pensa a qualcosa, però non me lo fa capire, fa spallucce e dice “mon chery…” prende fiato, sogghigna, intravedo un attimo nei suoi pensieri senza però capire “fallo” dice sensualmente, i nostri sguardi si incrociano in un silenzioso discorso provocatorio, chiudo gli occhi e mi avvicino, il suo corpo estremamente vicino al mio, un corpo così bello e perfetto, i miei canini escono, sfioro il suo corpo con essi, mi ritraggo, ho paura di morderlo, tuttavia lo voglio mio, mi riavvicino “sai cosa ti succederà dopo?” mi sussurra mentre aspetta il morso… arriva il panico… cosa dovrebbe succedermi dopo? Non mi interessa, lo voglio, lo voglio mio, lo voglio ora, affondo energicamente i canini nel suo collo, lui esplode in un gemito mai sentito, troppo gutturale per essere sensuale, eppure eccitante, bevo avidamente il suo dolce gusto, poi mi stacco, mi lecco le labbra guardandolo di nuovo negli occhi “ora avrai quello che ti meriti” sogghigna, “ti sei sporcata tutta!” prende un tagliacarte in argento, e mi buca sotto la gola, trattengo un urlo, mi apre la vestaglia aspetta e sorride, sento un rivolo di sangue che mi scorre tra i seni “vedi!” mi spinge a sdraiarmi sul divano e lui su di me, parte dall’ombelico ed inizia a pulirmi… la ferita si rimargina poco dopo, mi bacia ripetutamente “questo è tutto ciò che ti meriti per avermi chiesto una cosa del genere” e sogghigna di nuovo.

Angolo dell'autrice ;P

Allora, prima di tutto devo scusarmi perchè ieri sera mi sono completamente dimenticata che fosse martedì e quindi non ho aggiornato, ma stasera, guardando il calendario, ho avuto un'illuminazione... e sono corsa al pc per aggiornare xD

Comunque, ecco qui il nuovo capitolo... questa è una cosa che mi ha sempre tentato, lei che beve il sangue del suo creatore, lo stesso sangue che l'ha fatta diventare quello che è, quello che non ha potuto gustare realmente... ed ora passiamo alle recensioni

Achiko: ahahhaa SCHERZONE! xD sarò qui ancora per un pò ^^ sono contenta che ti piaccia che appare gente dal nulla, perchè non sarà l'unica persona che appare prima della fine xD e ricortati... la vendetta (teoricamente) è un piatto che va consumato freddo ^-^ ma siamo sicuri che Nadine ha ancora in mente la vendetta, o solo in divertimento? O in fondo in fondo in un angolo recondito del suo cuore infranto ami ancora Alex? *uhuh*

Jill91: felice che il capitolo abbia rullato così tanto xD  Alex (forse) apparirà nei prossimi capitoli.... dipende quanto lei sia vendicativa XP

Carmilla: Ecco qui il nuovo capitolo ^^ spero che ti piaccia... quando in qualche fan dovrò descrivere una tortura dolorosa, sicuramente ti chiederò consiglio ;P

Ninja767: bentornata socia ^^ evviva le risate malefiche xD xD xD spero ora che tutto sia tornato alla normalità (e cacciato il fratello di casa ;P) mi lascerai un segno del tuo passaggio anche nei prossimi capitoli :D

LostGirl: Piacere Naomi (bel nome :D) io sono Cinzia e ho 23 anni, sono veramente contenta di trovare sempre più persone che non sopportano più quei vampiri mielosi e romantici.... cavoli! i vampiri sono nati per farci sesso, nutrisrsi, e farle fuori!! Non innamorarsi e vivere una lovvosa eternità insieme!!!!!!! Per quando riguarda i personaggi Clair ho cercato di farlo più erotico e "cattivo" possibile ;P Per Nadine invece, visto che nei racconti di vampiri mielosi, ovviamente la ragazza è single e si innamora del vampiro, che vuole essere trasformata, quindi ho cercato di fare l'opposto..... e giustamente una ragazza innamorata, almeno all'inizio deve cercare di rimanere fedele  al suo fidanzato, e sperare di riuscire a tornare a lui ^^ Ecco il perchè l'ho fatta così ;D Non pensare che Marco serva solo per farci sesso ;P Comunque il tuo commento mi è piaciuto ^^ sono contenta che hai analizzato i personaggi e mi hai detto che ne pensi *-*

Ringrazio inoltre RobSoie e LostGirl per aver aggiunto la fan alle preferite, e chiunque passi qui per leggerle la fan, e spero di farle passare 5 minuti piacevoli ;D

A martedì prossimo (dimenticanze escluse xD) un bacione :D

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Capitolo 16
*** Capitolo Quattordici ***


“io esco…” mi guarda storto “non lo trasformo… fammi solo divertire un po’!” “lo sai cosa gli succederà se lo trasformi!” “si si lo so… lo dissanguerai davanti a me…” dico con sufficienza… come se la cosa mi interessasse… “va beh… vado…” stava per aggiungere qualcosa ma chiudo la porta, prendo la macchina e vado.

“ciao!” gli dico allegramente “ciao” mi saluta “come va?” gli chiedo “bene ora che sei arrivata tu” mi bacia, sorrido “allora dove andiamo?” “là” mi indica un locale poco distante con tantissima gente.

Entriamo e ci sediamo, ordiniamo da bere… mi toccherà bere qualcosa… speriamo di riuscire a sopportarlo…

Ci portano da bere, inizio a giocare con la cannuccia facendo girare il ghiaccio nel bicchiere “sei pensierosa… cos’hai?” alzo gli occhi e vedo che mi guarda sorridente “io? Emh… io… niente! Cioè… non vorrei… emh… sai… la scorsa volta…” inizio a guardarmi in giro per poi ricominciare a fissare il cocktail roteante dicendo “ti sarò sembrata un po’… emh… non troppo… mhh… santarellina. Diciamo” abbassai di più la testa “io… emh… volevo dirti che… non sono così… cioè… tu… mi hai colpito subito appena ti ho visto… emh… non è che faccio così con tutti” allunga una mano e prende la mia stringendola, alzo lo sguardo e mi sta sorridendo, gli faccio un timido sorriso “emh… volevo anche chiarire…” “ssshhhh… fa niente” si avvicina per darmi un bacio, delicato, sono stupita dalla sua gentilezza, ma forse non troppo, anche lui era così… “vorrei farti conoscere la mia vera me stessa” dico ancora timidamente “sarò lieto di conoscerla” sorrido ancora.

E’ ancora intimidito da me, per quanto sia tenero non è ancora sicuro di se, mi guarda e mi sorride dolcemente, però non è ancora convinto, “cos’hai fatto oggi?” chiedo, e lui inizia a raccontare della giornataccia a scuola, degli amici e della partita di calcetto… una grande noia… ciò nonostante sembra che parlare lo abbia calmato. Ridiamo e scherziamo, ed arrivano le due del mattino “scusami ma ora devo andare a casa” dico alzandomi, si alza e mi accompagna alla macchina “ciao e buona notte” mi dice, mi da un bacio “buona notte” gli sorrido “hey aspetta…” “si?” “mi dai il tuo numero di cell?” inizio a pensare che è là, nel cassetto del comodino della mia stanza, spento da anni “emh… devo cambiare numero tra poco, dammi il tuo, ti chiamo io” fa un cenno con la testa e mi scrive in numero su un foglio. Lo saluto e mi allontano, vedo che si gira per incamminarsi verso casa.

Io mi fermo in una discoteca, solo dopo che entro mi accorgo che è la discoteca dove ho mietuto la prima vittima, sogghigno, e vedo tanti ragazzini che mi guardano, anche giovanissimi, nondimeno quest’impresa è molto più ardua, un trentenne, stempiato, camicia orribile aperta, a mostrare il suo petto villoso, un brivido di schifo mi percorre, facciamo solo in fretta che ho fame… si avvicina a me, provandoci, guardo il lato positivo, oltre al sudore ha un buon odore, mi fa troppo senso, però ho troppa fame, lo convinco subito ad andare in un posto appartato e me ne nutro, esco dalla recinzione senza farmi vedere, salgo in macchina e torno alla villa, finalmente a casa, dove posso essere me stessa, dove posso stare con l’unico uomo da cui voglio essere realmente posseduta.

Angolo dell'autrice ^_-

capitolo breve, ma è una svolta, Nadine a quanto pare è interessata a Marco, e sembra che voglia quasi una storia sentimentale, piuttosto che una vendetta ;P comunque mancano 4 capitoli escluso questo... quindi seguitemi se volete sapere come finisce realmente ^_^

hinayuki: ciao ^^ piacere di vederti tra le recensioni ;D sono felicissima di trovare sempre più persone a cui interessano i veri vampiri e non quei cosi mollacciosi romantici di cui si legge fin troppo oggi ç_ç per quanto riguarda i tempi verbali so che è un mio grande punto debole ç.ç e sinceramente sto cercando di migliorare, ma in effetti c'è una teoria per i tempi verbali: le azioni in passato remoto, i verbi "statici" in imperfetto e le discussioni al presente.... non sarà un buon ragionamento ma almeno non sono proprio a caso xD xD xD xD spero di leggere presto altri tuoi commenti ^^

Carmilla: buona intuizione ^_- ok, ormai, se ho bisogno di idee su teorie su vampiri e su vendette so su chi contare ;P grazie sempre per i tuoi commenti, vediamo se capirai tutto anche questa volta ^^

Ninja: bene ^^ sono felice che ti sia piaciuto il capitolo, sinceramente non l'evavo mai considerata una lemon, anche se l'ho sempre vista molto erotica ^_-

Jill91: spero di aver continuato secondo le tue aspettative ^^'

Ringrazio chi ha aggiunto la fan in quelle preferite, seguite e ricordate; ed ovviamente a chiunque passi anche solo per una lettura ^_^ 

un bacione a chiunque dia una lettura ;D

a martedì

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Capitolo 17
*** Capitolo Quindici ***


Clair mi sveglia “sveglia mon chery… dove devi andare così presto oggi?” mi chiede mentre mi osserva rigirarmi nel letto “mmhhh…” “non mugolare… me lo hai detto tu svegliarti presto che devi far spese” mi alzo di scatto “il cellulare!” mi preparo di corsa “devo andare a comprarmi un cellulare con una scheda nuova… vuoi venire?” fa spallucce “ma si dai… facciamoci una passeggiata… magari troviamo qualche bel spuntino” sorrido e lo bacio con passione.

Entriamo nel negozio di cellulari “salve, mi scusi… vorrei comprare un cellulare nuovo…” “benvenuti… vieni, ti faccio subito vedere” mi avvicino, e inizia a mostrarmi i cellulari in vetrina… in effetti sono molto diversi di quelli di trentanni fa… “mi fa vedere quello” dico mentre indico il cellulare di cui mi sono appena innamorata bianco, con decorazioni floreali arancio intorno “questo è touch screen, può tenere 1000 numeri, connessione wi-fi, memoria da 20gb più memoria espandibile… ascolti musica, radio, puoi leggere file word, exel, pdf, zip, raw, fai foto con 10 megapixel con programma di editazione e fotomontaggio, poi sono scaricabili programmi di ogni tipo” sorrido “umh… mi piace… lo prendo!” “due” aggiunge Clair, lo guardo incerta, mi abbraccia e mentre il negoziante prende le scatole mi sussurra “questa sera mi insegnerai tutto ciò che sai” sogghigna. “emh… mi scusi signore… lo vuole così, solo nero, o rosso scuro?” “mmh… facciamo nero” risponde Clair; ce li impacchetta e dopo aver pagato andiamo.

Torniamo alla villa, senza cenare, e ci sediamo sul divano per iniziare ad usare i nostri cellulari nuovi, intanto che metto le sim inizio a chiedere “come mai ti sei voluto prendere un cellulare pure te?” “preferisco sapere bene dove sei ora che te la fai con un umano!” “mhf! Malfidente!” mi alzo di scatto dal divano e vado in camera dove avevo lasciato il foglio con il numero di Marco, mi cade l’occhio sul comodino, e per mera curiosità decido di ricollegare la batteria e accenderlo, era da quella sera che ero scappata che non lo accendevo più.

In un istante sono di nuovo sul divano, cellulare vecchio sotto carica appoggiato in un angolo del tavolino, foglietto in mano e inizio con difficoltà ad usare il touch screen, ma i vecchi tasti non piacevano??? Salvo il numero di Marco, prendo il cellulare di Clair e scivolando armoniosamente tra le sue braccia mi siedo sulle sue gambe ed inizio ad accenderlo. Dopo che ha caricato tutte le applicazioni inizio a cercare i comandi base per cercare di spiegarlo a qualcuno che non ne ha mai avuto uno.

Le chiamate, i messaggi, le foto… poi inizio ad andare in crisi, simboli ignoti, parole di cui non ne conoscevo neanche l’esistenza… mah! Lo guardo “allora come salverai il mio numero?” chiedo provocante “ma chere” “ed io come ti dovrò salvare allora?” “mon amour” risponde lui con uno sguardo le lascia ben poco alla fantasia, mi perdo nei suoi occhi, però appena distolgo lo sguardo noto che il telefono vecchio ha ancora le luci accese, la cosa mi incuriosisce e mi avvicino per prenderlo in mano, leggo 115 messaggi da leggere, apro di scatto il cellulare per entrare nel menù messaggi, scorro la lista, chiamate perse, ricariche telefoniche, e messaggi di Alex, tanti messaggi di Alex, inizio a leggerli, per curiosità, parto dal primo:

“ti amo”

“ti amo… che fine hai fatto? Chiamami!”

“Tesoro, mi manchi come il sole manca all’alba, come un cielo senza stelle, ti prego ritorna da me! Ti amo tantissimo!”

I messaggi erano divisi da vari messaggi di chiamate, ecc.. ecc.. tanti messaggi ugualmente mielosi.

“Amore mio… eri davvero tu a chiamarmi? Mi sento un idiota, non era la tua voce, ma dopo che ho riagganciato, qualcosa mi ha detto che eri tu, ho riprovato ma non sono più riuscito a ricontattarti, ti amo… ti prego rispondimi!”

Un brivido mi passa lungo la schiena

“penso di amarti così tanto da vederti ovunque, ti ho visto alla finestra di un locale, eri o non eri tu? Sto impazzendo, anche agli altri è parso di vederti, ma non ne erano troppo sicuri, ci ricordiamo tutti poco di ieri sera…”

“credo di aver fatto un emerita cazzata l’altra sera, se eri tu perdonami, ti amo, ti amo più della mia stessa vita, torna da me!!! Ti prego!”

Una lacrima inizia ad accarezzarmi il viso

“ti ho fatto una ricarica… spero che tu possa chiamarmi presto, voglio sentirti, mandami almeno un sms, dimmi che stai bene, dimmi qualcosa, ne ho bisogno!”

Le mie lacrime mi inondano gli occhi, mentre cerco a fatica di continuare a leggere, tra i vari “ti amo” i “chiamami” e simili trovo anche un

“mi sembrava che fossi nella mia stanza all’imbrunire… proprio ad un anno esatto dalla tua scomparsa… spero che sia un segno che tornerai da me… ti amo, e ti amerò per sempre”

Angolo dell'autrice ;P
Eccoci qui con un nuovo capitolo, ecco una vera svolta Nadine riesce a leggere i messaggi di Alex, quei messaggi che aveva rinunciato a leggere da quando l'aveva visto che baciava Laura, ed ora cosa farà? Quale sentimento prevarrà in Nadine? Tornerà innamorata pazza di Alex, o continuerà la sua vendetta, o scapperà con Marco per non far scoprire la sua vera identità? In effetti, ci sono alcuni punti, che notati, potrebbero far intuire cosa vuole fare... ma lo scoprirete con certezza nel prossimo capitolo ;D

Jill: pensi davvero che per una vampira sia così facile uccidere il suo creatore? I vampiri che donano il loro sangue per trasformare umani in vampiri hanno un certo obbligo nei loro confonti, e poi se anche riuscisse sarebbe forse l'unica cosa contro le leggi dei vampiri! Mi sa che il prossimo capitolo avrai una bella sorpresa ^_-
Carmilla: olè al quartetto a questo punto, ed è una sola donna a scegliere xD xD xD dai che la nostra Nadine, saprà scegliere con intelligenza il suo compagno per l'eternità, o almeno con passione ;P
Ninja: shhhhh sempre a spifferare te!!!! devo smetterla di anticiparti le cose xD xD xD (attendo comunque ulteriori commenti XP)

Vedo che chi segue la mia fan aggiungendola tra i preferiti, seguiti, o da ricordare cresce a vista d'occhio e ne sono davvero felice! ringrazio i miei "fan" dal più profondo del cuore, perchè anche se non lasciate recensioni è sempre bello sapere che interessa a così tante persone *-*
Ringrazio anche chi passa per caso, e spero che scoprendo questa fan, possa piacergli e che continui fino ai pochi ultimi capitoli che mancano alla fine ^_-

ps. dato che è una cosa un po' strana volevo precisare che se lasci scadere una scheda, con il cell spento, quando lo riaccendi ti arrivano i messaggi, ve lo confermo perchè a me è successo, ed è per questo che l'ho messo nella storia, perchè se non lo avessi visto con i miei occhi non ci avrei creduto neanche io xD

Un bacione e a martedì ^_^

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Capitolo 18
*** Capitolo Sedici ***


Cerco di leggere gli altri messaggi, ma non ce la faccio. Piango troppo, Clair si avvicina a me “mon chery?” non gli rispondo, prendo il telefono, cerco l’unico numero salvato in rubrica e chiamo, al terzo squillo risponde, tuttavia non gli lascio il tempo di parlare “ciao sono io!” “io chi?” risponde lui “scusa! ma quanti numeri stavi aspettando? Va beh… comunque non mi interessa, dov’è tuo padre???” “eh? E che ne so dov’è mio padre! E poi che t’interessa??” “mi interessa! Ma cazzo… saprai ben se è a casa, fuori a cena o che ne so!” “ma a te che te ne frega?” sbuffo “dimmi almeno dove abiti!” “NO!” “peggio per te!” metto giù secca la telefonata mi alzo pronta per correre il più veloce possibile da lui, mi sento tirare “no mon chery” mi dice freddo Clair “lasciami!” gli urlo “no… so cosa vuoi fare, e no, non lo farai! E' possibile che dopo trentanni non mi ascolti ancora?” dice serio, smetto di strattonare e mi lascia, cerco di fuggire e sbatto contro di lui, contro il suo petto marmoreo, un deja-vue... mi abbraccia, e mi sussurra “sai che ti pentirai di ciò che vuoi fare? Sai che stai per rovinare una famiglia?” faccio spallucce “da quando ti preoccupi di famiglie umane?” fa spallucce lui “da quando ci sei te di mezzo” poi mi lascia, ed io corro, corro da lui, Marco, ci metto pochi minuti per arrivare da lui, di corsa, i suoi amici mi salutano, rispondo con un misero saluto della mano, i miei occhi ancora gonfi e rossi scrutano i suoi, con odio dico solo “dimmi dov’è casa tua!” “no!” mi basta, nella sua mente è perfettamente inciso l’indirizzo, e vado via, in un attimo sono lì, quella porta mi sta separando da Alex, però ci sono altre persone, la moglie è in casa, Marco sta arrivando, e… lui sta venendo qui per me.

Apro la porta e quella donna mi guarda terrorizzata, una persona ignota è appena entrata in casa sua, con alle sue spalle un uomo alto e biondo, con due occhi glaciali, urla, “cosa succede Jasmine?” lo sento dall’altra stanza, e vado da lui, rimane pietrificato dalla mia vista, era lui, i suoi lineamenti, i suoi occhi, i suoi capelli iniziano ad essere brizzolati, le prime rughe, il suo corpo ha subito le mutazioni del tempo, lo sento sussurrare con un filo di voce “Nadine” non era un dubbio, mi aveva riconosciuto al primo sguardo, il mio amato Alex, lo sento, è confuso, non sa cosa fare, è incerto, vede sua moglie, vede me, lo aiuto e mi avvicino a lui, sembra calmarsi, gli prendo una mano, mi sente fredda, mi guarda, mi sussurra “ti amo ancora” troppo piano perché la moglie lo sentisse, una forza irrefrenabile mi attrae a lui, lo bacio, finalmente posso avere quel bacio tanto desiderato, mentre ero tra le braccia di un altro, quel bacio si protrae per minuti, interrotto dall’arrivo dell’ultima mente che aspettavo, Marco.

Mi allontano da Alex e gli tiro uno schiaffo, inizio ad urlare “brutto bastardo! Pensi di esserti comportato bene? Ti chiamo e mi insulti, ti cerco e ti vedo che te la fai con un'altra!!! Sei solo un porco! Che cazzo me ne frega dei tuoi stupidi messaggini, mi sono fatto un'altra, ma ero ubriaco, ti amo! Ma per piacere! E poi… come se non bastasse mi dici che mi amerai per sempre, e scopro che hai un figlio! Con un'altra donna!!!” lo vedo sconvolto, la confusione mentale è aumentata rispetto a prima “e tu!” indico quella donna insignificante “tu sei solo un mio rimpiazzo! Sono io la ragazza che ama, o almeno… così mi ha confermato un attimo fa…” in quella donna stava salendo l’odio più irrazionale, sogghignai, presi per un polso Marco, e lo tirai vicino a me, in bella vista da entrambi i genitori… sogghigno di nuovo abbracciandolo e baciandogli il collo “ah… lui me lo sono scopato alla festa dei suoi 18 anni… mhf” lo sento avvampare tra le mie braccia e gli sussurro “non ti emozionare che mi fai venire fame” sorrido maliziosamente leccandogli il collo, poi lo lascio e mi giro verso Clair sorridente “se glielo dovessi dire avremmo dei problemi?” fa un gesto di disinteressamento “lo hai già fatto una volta, e mi hai procurato un ottimo spuntino” sorride, faccio un cenno con la testa e torno da Alex che si era seduto per le troppe nozioni ricevute, mi siedo sulle sue gambe e sorridendo le mostro i miei canini che escono “sai perché sono dovuta scappare?” faccio una pausa giocando con la punta dei canini “perché sono diventata una vampira” un’altra pausa “sai… speravo che quando ti avessi visto mi avresti detto che non dovevo avere paura, che avremmo risolto tutto, che insieme non ci sarebbero stati problemi… ciò nonostante tu non mi hai riconosciuta, e lui mi ha salvata, salvata da quelle cose effimere come l’amore e l’amicizia…” mi alzo e lo guardo con disprezzo “finalmente ho potuto dirti ciò che penso ora di te… me ne vado, e spero di non rivederti mai più!”

Mi allontano dalla casa, e sento che urla ancora il mio nome, tuttavia non mi fermo, non mi giro, Clair mi abbraccia e mi fa continuare a camminare “sei soddisfatta ora?” sospiro “mhh.. no… avevi ragione… avrei dovuto attenermi al piano originale… dovevo gustarmela più con calma questa vendetta” sogghigna beffardo “te lo avevo detto… non mi ascolti mai…” “lo sai che non mi piace ascoltarti… ti avevo anche detto che ti odio per questo motivo” “io l’avevo intesa in un altro modo...” “parli troppo” sussurro per poi baciarlo.

Angolo dell'autrice ^_^

hahaha vi ho fregato tutti xD xD xD xD l'unica che si salva a bruciapelo è LostGirl... ma vi sembra che Nadine potesse tornare da un umano... io ho cercato di farvelo capire (senza mettermici troppo d'impegno xD). Comunque devo ammetterlo che in questo capitolo mi sono ritrovata molto con Nadine, nel senso che all'inizio avevo ben altre idee per questa lenta vendetta, partendo dal far innamorare spudoratamente Marco di lei, a fare la festa a cui è stata invitata nei capitoli precedenti, facendo sparire qualche invitato... ad altre cosucce appena abbozzate, ma quando mi sono trovata con il cellulare in mano il capitolo si è scritto da se, e mi sono trovata già di colpo di fronte ad Alex a rovinagli la vita... si, anche io mi pento di non essermi attenuta al "piano originale" però mi soddisfa anche questo finale "veloce" quando la rabbia e la sete di vendetta esplodono ^_-

ForseForse: ciao ^^ che nick particolare ;P ecco cosa centra Marco in questo capitolo xD ti ringrazio di aver iniziato a recensire e spero continuerai per i pochi capitoli mancanti alla conclusione ;D

LostGirl: ciao ^^ ma si va.... per questa volta ti perdono XP buon ragionamento, e devo dire che l'hai centrato quasi in pieno... Marco alla fine era solo una pedina, non le interesava niente di lui, ovviamente, chi non rimarrebbe per una eterna e lussuriosa vita con Clair? *uhuh*

Jill: grazie per la tua sfilza di recensioni xD xD xD xD i capitoli mi escono in base all'ispirazione, all'idea, e a come metto giù il capitolo, all'inizio mi ero prefissata una lunghezza di tre pagine circa, ma poi con i vari avvenimenti alcuni venivano più lunghi e altri corti e non sapevo come allungarli un po' senza renderli noiosi, questo spero sia stato abbastanza lungo ^_-

Carmilla: Dai, alla fine la scelta è stata la migliore, per quanto riguarda la dolcezza non so... Clair alla fine non è dolce, può sembrarlo per ottenere ciò che vuole, può trattare bene la sua compagna, per sfuttarla al meglio, ma sicuramente non è dolce per il suo buon cuore ^_- ps. lo sai che la tua icon non si vede? è una vita che l'ho visto ma mi sono sempre dimenticata di dirtelo xD

Tlem: ciao anche a te ^_- grazie mille *-* spero ti piaceranno anche i successivi ;D

Ringrazio tutti coloro che leggono la mia fan, sia perchè è seguita che anche per un passaggio, fa sempre piacere sapere che suscita interesse :D

Infine volevo augurare a tutti, anche se in ritardo perchè settimana scorsa me ne sono dimenticata >.< un buon natale, ed ora anche un felice anno nuovo! BUON 2011 A TUTTI ;D

Un bacione a tutti, a martedì prossimo ^^

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Capitolo 19
*** Capitolo Diciassette ***


E’ una settimana da quando ho rivangato per l’ultima volta il mio passato… qualcosa non mi convince… manca ancora qualcosa da fare.

Mi alzo e vado a cercare Clair nella villa, lo trovai ammollo nella vasca, mi spoglio e mi tuffo a fargli compagnia; mi avvicino a lui, e non so se per istigarmi o che si allontana fluttuando nell’acqua, mi avvicino e riesco a farlo mio, mi stringo a lui, e stando in acqua mi rannicchio vicino al suo petto, gli sussurro “io ora qui non ho più niente da fare, andiamo da qualche altra parte?” incrocio il suo sguardo tentatore, le sue mani scivolano sul mio corpo tenendomi sotto le ginocchia e alle spalle, in un attimo siamo fuori dalla vasca, mi fissa “e dove vorresti andare mon chery?”, sorrido “Parigi…” mostra un mezzo sorriso “Paris? Umh… oui mon chery” lo guardo incerta… non pensavo fosse così facile convincerlo. Sorride mentre mi posa sul letto e sale sopra di me, mi bacia su tutto il corpo mi rende sua, un ultima volta su quel letto. Mi guarda, si sfiora le labbra con la lingua, sogghigna, e poi dice “chissà quanto resisterai con me a Parigi…” ruoto lo sguardo dal soffitto ai suoi occhi azzurro metallizzato “cosa vuoi dire?” con sufficienza risponde “qui sono l’unico vampiro che hai incontrato, se non tuo creatore… a Parigi invece avrai una vasta scelta di vampiri, e vampire, a tua disposizione…” risposi con la stessa noncuranza “basta che tu non ti distrarrai da me…” e lui sogghigna.

Sono svegliata da un rombo che non conosco, mentre apro gli occhi lui è già di fronte a me, dice solo “ho già preparato tutto, sei pronta per partire?” dice con quel sorriso beffardo, mostro un sogghigno pari al suo mentre mi appoggio ai gomiti per guardarlo meglio “non pensavo che avessi così tanta voglia di partire…” fa spallucce “mi manca Parigi” sorrido “allora andiamo!” mi preparo in poco tempo e appena esco noto una Harley nera parcheggiata. Esce e mi porge una giacca in pelle, la prendo e la indosso.

D’un tratto mi prende e mi abbraccia, mi lecca il collo… “ti trasformerei ancora mille e mille volte ancora” “uhh.. sembra quasi una frase romantica detta da te!” lo sento vibrare dal profondo del petto per poi scoppiare in una sonora risata.

Mi bacia con avidità poi sale in moto, sorride e con un cenno mi fa salire, e con gli ultimi bagliori del sole che illumina le nuvole più  alte partiamo verso la nuova città.

 

L’alba è alle porte mentre passiamo sugli Champs-Élysées, gira a fianco  di una gioielleria ed entra in un portone, il cortile interno è stupendo, magnifico, le colonne del porticato sono rivestite di rose rosse rampicanti, la fontana al centro della corte spicca con fiori gialli e arancio, la balconata in ferro con decorazioni in stile art noveaux, mi ha conquistata in un secondo “ti piace?” mi chiede dopo aver scosso la testa per aggiustarsi i capelli, non gli rispondo, troppo estasiata, tuttavia mi distrae nuovamente dal mio stupore, è di fronte a me “dal tuo sguardo mi sa di sì” sogghigna.

Mi indica la porta d’ingresso e tenendomi sottobraccio mi mostra la nuova residenza. Saliamo la scala esterna, e dopo aver ammirato il cortile dalla balconata, e notato un piccolo gazebo, entriamo dove un ingresso ci accoglie, innamorata dei pavimenti in marmo, e dei quadri sulle pareti “ma è tutto tuo anche qui?” “oui” risponde senza darci troppo peso, mi accompagna poi in soggiorno… un divano ci attende, con un tavolino di fonte con due calici e una bottiglia di vino “vino?”, lo sento ridere beffardo “servitù umana…” “e perché non li avevi anche là?” “mmh… quella villa l’ho presa per noi… questa è della mia famiglia da generazioni” lo guardo non troppo convinta; si siede sul divano, ed io al suo fianco, appoggiando la testa alla sua spalla, iniziavo a sentire la stanchezza dovuta alle mie ore di attività, vedo gli spessi tendoni che danno sul viale iniziare a schiarirsi, il giorno è arrivato e noi siamo svegli, a bere vino.

Stappa la bottiglia e versa il contenuto “vino?” ripeto molto più incredula della prima volta e dice “loro non assaggerebbero mai la mia collezione privata” sogghigna, rido di gusto mentre mi disseto di quella sostanza indispensabile per vivere, ma resisto ben poco, sarà la mia giovinezza, il viaggio, non lo so, ma so che crollo, mi addormento appoggiata alla sua spalla, riconosco il movimento ciondolante del salire le scale, sento le sue mani sul mio corpo, e sento che mi parla, mi sussurra qualcosa, ma non riesco a capirlo e mi assopisco del tutto.

Angolo dell'autrice ;D
ed eccoci qui ^_- manca un solo capitolo alla fine di questa storia, spero che vi stia piacendo ^^ spero che le poche recensioni siano dovute alle feste e non allo shock e che la storia non vi interessi più ç_ç

Forse_forse: già, il piano di vendetta era all'incirca quello fin dall'inizio... che ragazza malefica che è diventata Nadine MUAHAHAHA ti ho notato un po' stupita e forse un po' delusa da questa conclusione... è così o mi sbaglio?
Ninja: lo dico sempre io... avrebbe dovuto attenersi al piano originale!!!!!!!! xD xD xD xD

Ringrazio tutti quelli che anche con gli impegni delle festività hanno trovato il tempo di leggere la mia fan e magari aggiungerla (o averla tenuta) nei preferiti/seguiti/ricordati

a martedì prossimo con l'ultimissimo capitolo della storia ;D

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Capitolo 20
*** Capitolo Diciotto ***


Sento delle voci, francesi, riconosco quell’accento perfetto, ma non l’altro… una donna? Una cameriera? Un pasto?

mhh… ha un  tono troppo languido per essere una cameriera, e non riesco a leggere i pensieri. Scatto seduta sul letto… noto mentre vado alla ricerca delle voci che l’unica cosa che mi ha lasciato addosso è il perizoma in pizzo… il solito maniaco… non mi interessa, mi perdo in quelle stanze, mi affaccio al balcone, eppure non li vedo nel cortile, passo le camere, le stanze, mi affaccio all’altro balcone, rimango un attimo estasiata nel vedere la strada sotto di me così piena di gente… fame… guardo la luna che mi illumina, volto lo sguardo e mi incanto alla tour Eiffel illuminata, non la vedo completamente, tuttavia rimango lì a fissarla “ahahaha” la sua risata, mi riporta alla realtà, maledetto! Torno all’interno e cerco ancora, apro l’ennesima porta e lo trovo lì, seduto su una poltrona in stile ottocentesco, e quella donna era seduta sulle sue gambe con un vestitino floreale indosso, lui mi guarda, sogghigna, quella ragazza mi guarda senza interesse “umh... che visuale interessante…” dice senza un tono preciso… “shhh……” la zittisce Clair, io gli lancio un occhiataccia, l’altra si gira verso di lui “uhh… te la sei cercata gelosa questo giro?” la rabbia mi ribolle dentro, non so cosa fare, se andare da lei e distruggerla o comportarmi diplomaticamente. Mentre cerco di calmare la rabbia noto le fugaci occhiate di Clair su di me… non gli rispondo, non mi interessa, non ribatto, prendo fiato, anche se non mi serve, eppure mi fa sentire più rilassata, mi volto e dico “beh mon cher… quando finirai di divertirti con la tua sgualdrina serale torna in camera che voglio fare un giro per Parigi… e avrei anche un po’ di fame!” sogghigno mentre chiudo la porta dietro le mie spalle, tuttavia la sento riaprire un istante dopo, e mi giro di scatto, sapevo che era lei, la sento urlare un “a chi hai dato della sgualdrina?”, mentre cercava di tirarmi uno schiaffo, mi abbasso in tempo “scusa non è quello che sei????? Ops! vuoi dirmi che ho fatto un errore…Che maleducata che sono!” dico mentre faccio dei movimenti negativi con la testa; guardo verso la porta e lo vedo sogghignare appoggiato allo stipite, scivolo verso di lui, mentre l’altra trema ancora dalla rabbia “cosa mi regali se vinco?” lo abbraccio e lo bacio, lo sento sorridere mentre mi bacia “la consideri solo una sfida?” “mmh…” faccio spallucce “cosa dovrebbe essere se no?” sogghigna, mentre mi giro verso l’intrusa.

Lei si avventa contro di me, ma riesco a evitarla, ancora e ancora, non l’attacco, non ne ho bisogno, non ne ho voglia… “scusa devi continuare ancora molto? io avrei fame…” dico mentre continuo a scansarmi, si ferma, prende un vaso a portata  di mano e me lo tira dietro, lo riesco a prendere al volo “è di valore Clair?” “non esageratamente” alzo le spalle e lo tiro addosso all’altra, le si infrange in faccia graffiandola e facendola adirare ancora di più “hey… non avevo detto che era rompibile!” dice lui “la prossima volta specifica meglio allora” gli rispondo con sufficienza, poi mi giro e la guardo barcollante “prima di andartene pulisci vero? Sai, sono appena arrivata qui, non vorrei fare brutte figure” dico in tono dolce, mentre la risata Clair di  rimbomba nuovamente tra le pareti “piantala di prendermi per il culo stronza!” si getta su mi me, gli  prendo un polso, noto che la sua forza è pari alla mia, e per quanto io non abbia usato molte energie la sua rabbia le fa avere la meglio, e si libera, io mi fermo, smetto di scappare e la guardo seriamente, rimane immobile a guardarmi, sorpresa dalla mia rigidità “Clair, per quanto mi diverta prendere per il culo ‘sta qua posso almeno sapere chi sto prendendo per il culo?” “io sono la sua ex te…” mi risponde lei mielosamente “poi mi sono voluta fare una mia vita, lui se n’è andato… e ora che è tornato sono passata a salutarlo” “quello non era un saluto a parer mio…” rispondo acida “stavamo solo ricordando i vecchi tempi!” “ahhhh… a beh allora continua pure…. Mmh.. no scherzavo! Vattene prima che ti faccia davvero il culo!” “che paura ragazzina!” “carina, ti ricordo che l’unica che ha colpito l’altra sono io che ho colpito te!” ringhia, “ah… un ultima cosa prima che te ne vada… lui è mio!” faccio una pausa “Quindi se vuoi allungare le tue luride zampe su di lui, è meglio che prima chieda il permesso a me! Ok?” sogghigno, lei mi guarda stupita “cara ragazza, non so se hai presente che io sono più potente di te, e ho molti più diritti di te su di lui!” “ma questo non mi interessa” la interrompo, veramente stufa da questo insulso battibecco mi scaglio su di lei prendendola per il collo e facendola sbattere contro il muro, mi avvicino a lei mostrandole i canini, segno del mio spazientimento “se non vuoi che sia stasera che scopro cosa può essere  utilizzato come paletto o quali oggetti in casa siano in argento vattene!” “Nadine ora basta!” mi rimprovera Clair senza però interessarsi della salute dell’altra, io non mollo la presa ma la alzo per portarla fuori dalla stanza per gettarla infine oltre la balaustra del terrazzo interno. Lei atterra stabilmente in piedi e mi osserva dal basso con aria adirata “questa l’hai vinta tu, ma non pensare di aver vinto, tornerò quando sarai più vulnerabile e ti sconfiggerò” un leggero brivido mi passò sulla schiena, io appoggiai i gomiti al parapetto sorridente “tutto ciò che avevo di vulnerabile l’ho ucciso anni fa nel mio cuore, ma spero vivamente di ritrovarti un giorno, sempre se non vieni impalettata prima!” shignazzo mentre la vedo voltarsi in tutta la sua fierezza per scomparire all’orizzonte.

Due braccia mi avvolgono, le labbra mi corrono sul collo, una mano corre sul mio seno per arrivare a prendermi il mento, mi ruota la testa per baciarmi, ricambio con estrema passione “ho visto la tua malvagità, mi avevi dimostrato la tua vendetta, ma questa sera è stato davvero fantastico” “mh?” lo guardo incuriosita, lui sorride “si è sempre creduta la migliore della mia prole, come forza, furbizia e scaltrezza, quando se ne andò da me, non era per trovare una nuova vita, ma solamente un nuovo compagno, un vampiro più anziano di me, molto più ricco, pensava che così nessuno avesse mai potuto farle niente, mentre io, nuovamente libero di andare a caccia venni da te, eri ancora una ragazzina quando ti vidi, ti ho seguito per anni per farti mia” sorrisi al suo racconto e continuò “ora quel vampiro l’ha cacciata e cercava di tornare da me, ed ha trovato sangue per i suoi canini” sorride “lo so, la citazione umana suona meglio”, guarda la luna e aggiunge “è inutile sei maledettamente magnifica!........ Ma petit peste” mi faccio stringere dalle sue braccia “e tu dolcemente diabolico” lo sento sogghignare mentre mi abbraccia ancora più forte, incrocio le dita con le sue sussurrandogli all’orecchio “ricordati che comunque ora tu sei mio, e non voglio altre tue ex in giro per casa…” “sei sempre gelosa” sogghigna “le umane potevo sempre eliminarle, per le vampire mi sa che non è così semplice” mi giro per guardarlo negli occhi “sono pronta a macchiarmi di qualsiasi peccato per stare al tuo fianco, fino a quando vorrò essere posseduta da te!” sogghigna “l’unico peccato di un vampiro è uccidere un suo simile, e ci eri già molto vicina” sorrido soddisfatta di essere già quasi arrivata al mio intento, sorride quasi dolcemente “l’ho sempre saputo che dovevi essere mia” e mentre i suoi occhi mi scrutano intriganti mi concedo a lui, sotto lo sguardo della luna. 

Angolo dell'autrice ç_ç 

Ebbene si, quello di oggi è un angolo triste perchè questo è l'ultimo capitolo del mio racconto. Ecco comunque che arriva una vampira non troppo socevole, di cui non si sa neanche il nome... dopotutto a Parigi non potevano aspettarsi di vivere tranquilli ed appartati come prima no? Un po' se la sono cercata, anche se forse Nadine una vita del genere non se la sarebbe aspettata! Chissà se riuscirà ad ambientarsi in questa nuova vita di città... ma dopotutto, se è riuscita ad abituarsi alla vita da vampira ;P 

Ninja: bella domanda... perchè Parigi... forse d'istinto la Transialvania la vedo più cupa e tetra, mentre a Parigi c'è più vità ed è più facile trovare sia cibo che simili... e poi... un vampiro francese, con l'accento francese ha uno charme che neanche il Conte Dracula puà darti xD 

Forse forse: io sono sentimentale ma non troppo... e rileggendola sotto certi aspetti sono stata forse troppo sentimentale, la teoria per questa storia è che i vampiri stanno insieme solo per convenienza, e abbiamo capito benissimo cosa tiene Nadine ancora vicino a Clair *uhuh* anche se lui, anche se si è visto poco, sente una certa proprietà su di lei, che non le altre non ha avuto, ed è comunque una cosa che lei non vuole ^^' spero comunque che ti possa piacere il finale anche se non è proprio tutto rose e fiori ^_- 

Carmilla: spero che la tua emergenza in famiglia si sia risolta nel migliore dei modi, qualsiasi cosa fosse ^_^ Non preoccuparti, per come hai potuto leggere era proprio sangue imbottigliato, ed il sonno è solo dovuto al giorno che arriva, e Clair essendo più antico di Nadine riesce comunque a rimanere più sveglio di lei, portandola anche a letto e mettendogli *emh* *///* il pigiamaxD xD xD 

ringriazio come sempre chi segue e chi legge la mia storia.... fa sempre piacere trovare più lettori, e più fan *-* risponderò privatamente a tutte le recensioni che verranno lasciate a questo capitolo, e se ci dovesse mai essere un seguito avviserò chi ha recensito e chi ha inserito la mia fan nelle preferite/seguite/ricordate. RINGRAZIO DI TUTTO CUORE CHI MI E' STATO VICINO DURANTE LA STORIA, DA CHI MI HA AIUTATO CON SUGGERIMENTI E CONSIGLI COME LA MIA CARA SOCIA NINJA767 E LA FALLEN ANGEL A TUTTI COLORO CHE HANNO LASCIATO SEMPRE (o quasi se impossibilitati ;P ovviamente sono compresi anche chi ha scoperto più avanti la storia ^_-) UNA RECENSIONE, PERCHE' TI SPINGE A NON VEDER L'ORA DI POTER PUBBLICARE IL NUOVO CAPITOLO SPERANDO CHE CONTINUI A PIACERE, (anche perchè ci ho messo tutta me stessa per scriverla :P)! un grosso bacione ed un grosso abbraccio a tutti! Vi voglio bene! e questa volta non posso dire "a martedì prossimo" ç_ç

Ciaoooooooooooo

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