chiedo umlmente perdono se non ho postato ieri sera ma ho avuto da fare sino a tardi e non ho potuto postare il capitolo...
comunque per farmi perdonare ecco qui due nuovi capitoli ;)
grazie per le recenzioni ! sono contenta che vi piaccia =D
bhè ora vi lascio ai capitoli
fatemi sapere... un bacio
CAPITOLO 3 – UN PIACEVOLE SBAGLIO
Arrivate nella discoteca andammo subito a bere qualche bicchierino. Bhè qualche forse è una parola che non è adatta alla quantità di alcolici che ordinammo. Fatto stà che mezz’ora dopo il nostro arrivo eravamo già brille. Sam trovò subito un ragazzo con cui andò a scatenarsi in pista; mentre io restai ancora un po’ lì albancone del bar a guardare la gente mentre si dimenava sulle note di getting over you. Aspettai ancora qualche minuto lì seduta. Quando sentii l’inizio di hot di inna non ce la feci e mi buttai in mezzo a quella massa di gente che si muoveva. Le prime volte che avevo sentito quella canzone non mi piaceva, ma poi iniziato ad adorarla ed ogni volta che la sento devo ballare.
Mentre mi muovevo seguendo il ritmo delle note, sentii delle mani posarsi sui miei fianchi e la vicinanza di un corpo maschile dietro di me. In situazioni normali mi sarei scostata e lo avrei cacciato ma purtroppo l’alcool aveva già fatto effetto. In preda all’euforia dell’alcool mi girai continuando a muovermi seguendo il ritmo del suo corpo. Alzai lo sguardo per vedere se quel tipo fosse carino e…
…
…
…
OH MIO DIOOOOOOOOO!!!!!!!!! Era mister muscolo – fotocopia di Cristiano Ronaldo!!
Non è possibile qualcuno mi dia un pizzicotto!!! Pensai.
Okok calmiamoci. Continuai a ballare con quel dio greco ad un certo punto le sue mani percorsero tutta la mia schiena. Prima salirono. Poi lentamente riscesero fermandosi poi sul mio sedere. L’effetto dell’alcool ormai era alle stelle mi sentivo sexy , bella e incredibilmente audace. Non fermai le sue mani anzi lo incitai a stringermi più forte . lui mi guardava con un sorriso stampato in faccia. Mamma mia era così sexy. Poi dopo un paio di canzoni si abbassò e si avvicinò al mio orecchio.
‘’ sei ubriaca’’ disse in un inglese con accento spagnolo.
‘’ un po’ ma sono lucida.’’
‘’ok quindi se ti faccio una domanda rispondi con la tua testa non con l’alcool.’’
‘’ esatto.’’
‘’ ti va di venire da me?’’
‘’ ma se neanche ti conosco!’’
‘’ bhè piacere io sono Nuno Fernandez. Sono spagnolo ma abito a manchester, sai gioco nel manchester. Ora mi conosci ma io non conosco te.’’
‘’ io sono…Charlie Prescott . sono nata in Italia ma i miei sono americani. Aspetta ma quindi sei uno famoso?’’
‘’ si’’
‘’ wow’’
‘’allora vieni in albergo con me??’’ ok in quel momento era l’alcool che predominava sulla mia lucidità perciò risposi: ‘’ Ok.’’
Uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso la sua macchina . mentre camminavamo lui mi tenne la mano e si scusava che la macchina non era un vero e prorpio bijoux ma l’aveva presa in affitto all’albergo. Salimmo in macchina luimise in moto e andammo in un albergo che si trovava vicino lo stadio Olipico. Scendemmo lui restituì le chiavi della macchina alla reception e ci dirigemmo verso la camera. L’albergo era immenso e lussuoso. Le pareti dei corridoi erano di color panna e le porte erano di ciliegio con i numeri scritti sopra con una targhetta d’oro .
Percorremmo vari corridoi sino a fermarci alla stanza 3451. Nuno inserì la tessera per aprire la camera nel congegno apposito e la porta si aprì con un leggero click.entrammo e rimasi con la bocca aperta. La stanza era enorme. Poi stanza, ora non sminuiamo così quella reggia. Era suddivisa in 3 parti: l’ingresso era costituito da un soggiorno mega extra large sempre decorato con mobili e oggetti di colori tenui;in fondo al salone c’era una porta spalancata che rivelava una camera da letto degna di un re; a destra invece c’era una porta chiusa che credo fosse un bagno. Appena chiusa la porta lui iniziò a baciarmi , io contraccambiai. Gli tolsi la maglietta per bearmi della stupenda visione dei suoi pettorali e dei suoi addominali. Lui invece mi tolse il vestitino d’oro , slacciando prima le spalline che erano fermate dietro al mio collo con un semplice fiocco. Timasi solo con le mutandine bianche di pizzo. Mi maledissi per non aver messo anche un reggiseno; non mi piaceva essere nuda davanti a lui che era ancora quasi completamente vestito. Lui percorse con lo sguardo il mio corpo poi mi accarezzo il busto sino ad arrivare sotto i miei glutei. Quando fu lì con una leggera pressione mi issò in braccio a lui e mi portò in camera da letto. dopo non ci capii più niente sentii il fruscio degli abiti che ci toglievamo e un forte dolore in mezzo alle gambe; lui si fermò per qualche secondo poi fu un susseguirsi di spinte e l’espandersi di un piacere che non avevo mai provato. Qualche minuto dopo mentre il sonno prendeva il sopravvento mi diedi dell’idiota.
CAPITOLO 4 – PER CHI MI HAI PRESO?!?!
Ero ancora nel mondo dei sogni quando sentii il rumore di quando ti arriva un messaggio al cellulare. Mi rigirai nelle coperte del mio letto andando a sbattere contro qualcosa. Aprii un occhio per guardare che ore segnasse la sveglia pelosa che mi aveva regalato mia nonna durante uno dei miei viaggi in america. Insomma aprii un occhio e mi resi conto di non essere né nel mio letto né in camera mia. Mi girai verso la parte del letto che non occupavo e … bhè ricordate quando poco fa vi ho detto che ero andata a sbattere a qualcoa bhè non era un qualcosa bensì qualcuno. Restai cinque secondi a fissare il ragazzo che dormiva nudo accanto a me e poi mi ricordai tutto .
Lui aprì un occhio e disse :’’ buongiorno cavallerizza.’’
Oh ma quanto era carino appena sveglio. Ehi un momento come mi aveva chiamato?
‘’ come mi hai chaiamato scusa?’’ gli chiesi con una faccia confusa.
‘’ cavallerizza.ti ricordo che abbiamo cavalcato tutta la notte se non ti ricordi. Approposito dovevi dirmi che eri vergine avrei fatto più pano.’’
‘’ bhè scusami tanto se mi era passato di mente.’’ Nel frattempo lui continuava a osservare il mio corpo così mi guardai e realizzai che ero completamente nuda davanti a lui perciò mi coprii con il lenzuolo.
‘’ è inutile che ti copri intanto so già com’è il tuo corpo. Infatti sai te lo deevo prorpio dire hai un bel corpicino.’’
Feci finta di niente e gli chiesi’’ che ore sono?’’
Lui si girò confuso eguardò l’orologio.
‘’ le 8.30’’
‘’ COSA?? Oddio sono in ritardo!!’’ saltai giù dal letto fregandomene della mia nudità e mi misi a girare per la camera d’albergo in cerca dei miei vestiti. Trovai gli slip le mie scarpe ma non trovai il vestito.
‘’ se cerchi il tuo vestito non lo troverai. Sta notte mi sono alzato e mi sono reso conto che era strappato. Su quella sedia c’è un vestito dovrebbe essere della tua taglia …38 no?’’
‘’esatto ‘’ mi avvicinai al vestito e mi accorsi che era di Valentino. Era stupendo. A fantasia floreale , predominavano i colori azzurro e viola; arrivava fin sopra il ginocchio ed aveva una scollatura a V. C’era ancora il cartellino attaccato e vidi che costava più di 25000 euro.
‘’ non posso accettarlo.’’dissi allontanandomi dal vestito .
‘’ si che puoi . accettalo come ricompensa per questa notte’’ mi disse ancora sdraiato sul letto con un espressione da sbruffone stampata in faccia.
‘’ ma per chi mi hai preso?!?!?!’’ gli urlai ‘’ non sonomica una delle puttanelle che ti porti a letto ogni sera!!!!!’’
Ero fuori di me. Come si permetteva?!?!?!
Mi misi la giacca , per fortuna era di quelle che arrivava almeno sotto il sedere, me la infilai con solo gli slip sotto, presi la borsa e me ne andai.
Chiesi alla reception di chiamarmi un taxi. Mentre aspettavo presi il cellulare e vidi che il suono che mi aveva svegliato era proprio un messaggio. Lo lessi:
Hola chica !
Ieri sera non ti ho visto più…
Ti sei data alla pazza gioia dì la verità. Mi devi raccontare tutto.
Oggi non si entra a scuola ci vediamo al solito bar alle 9.45. Un bacio
Ps: sta’ tranquilla la moto l’ho riportata io a casa tua.
Era Sam. Guardai spaventata l’orologio . Erano le 9.00 . Per fortuna avevo tutto il tempo di passare a casa farmi una doccia mettermi qualcosa di decente e andare lì con la moto. Se solo penso che quella imbranata della mia migliora amica ha guidato la mia motomi viene una voglia di…. Ok calma…
‘’Signorina il suo taxi è arrivato.’’ Mi informò la ragazza della reception..
‘’ la ringrazio. ‘’ salutai e salii sul taxi.
Dopo un quarto d’ora arrivai a casa. Il taxi mi era costato 30 euro; perfetto prima di andare al bar devo passare pure al bancomat. Entrai in casa mi feci una doccia mi asciugai i capelli e mi vestii. Jeans slim , maglietta a maniche corte rosa, felpa bianca e converse grigie. Guardai l’orologio erano le 9.40. oh cavolo ero in ritardo! Mandai un messaggio a Sam per informarla che sarei arrivata dieci minuti in ritardo. Salii sulla mia adorata moto, andai in banca eppoi mi diressi aal bar.
Trovai Sam seduta sempre al solito tavolo con un bicchiere contenente un liquido rosso, spero tanto che sia un crodino e non un campari. Parcheggiai e andai a sedermi di fronte la mia amica.
‘’ ehi sgorbia alla buon ora… ehi hai fatto le ore piccole sta notte eh?!?! Sei uno straccio’’
‘’grazie tante per il complimento comunque si non ho dormito molto sta notte. Non è un po’ presto per un campari?’’
‘’ l’orario non conta piccola quando si parla di alcool e tu lo sai meglio di me.’’ Poi si rivolse alla cameriera che sparecchiava un tavolino dai rimasugli della colazione di qualche cliente.
‘’ scusi ci può portare un altro campari liscio ed altri stuzzichini?’’
La cameriera fece un sorriso annuendo.
‘’ Ci prenderà per delle alcolizzate Sam!’’
‘’naaaah ormai qui ci conoscono e sanno che siamo solo due 17enni che si danno alla dolcevita’’
‘’tu sei già ubriaca te lo dico io…’’
‘’ forse un po’ ‘’
Scoppiammo a ridere e solo allora mi accorsi del forte mal di testa che avevo.
‘’ ehi va tutto bene??’’ mi chiese Sam preoccupata.
‘’ sisi solo che sto accusando ora i postumi della sbornia.’’
‘’approposito c’è qualcosa che mi devi raccontare?? Approposito ti avviso non voglio i dettagli , li pretendo!’’
Arrivò la cameriera con l’ordinazione. Non appena il bicchiere pieno di quel liquido rosso che io e la mia amica tanto adoriamo toccò la superficie metallizzata del tavolino , lo presi e ne bevvi un sorso. Alzai lo sguardo e vidi la mia amica che saltellava sulla sedia dallavoglia di sapere della notte prima. Bevvi un altro sorso di quel liquido, presi un bel respiro e raccontai tutto.
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