L'amore nasce da uno sbaglio

di _BimbaMora_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3 e 4 ***
Capitolo 4: *** 5 ***
Capitolo 5: *** 6 ***
Capitolo 6: *** 7. ***
Capitolo 7: *** 8 ***
Capitolo 8: *** 9. ***
Capitolo 9: *** 10. ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Ciao a tutti ,

 questa è la mia prima storia ; spero che vi piaccia.

 

CAPITOLO 1  - INCONTRO RAVVICINATO CON UN DIO

 

‘’Signorina prescott… signorina prescott……SIGNORINA PRESCOOOOOTTTTT!!!!!!’’

Oh noooo, devo essermi incantata per l’ennesima volta.

‘’ Si mrs. Carmen?’’ chiesi con una faccia d’angelo.

‘Mi sono stancata dei suoi sogni ad occhi aperti!!!Vuole ank un cuscino così è più comoda e può continuare a sognare ?!?! Sono stufa o la smette oppure sarò costretta a bocciarla!!’’

Bè in effetti un cuscino mi farebbe comodo ! Ma cosa sto dicendo?!?!

‘’Mi scusi’’

Ero nell’aula di letteratura, una noia mortale. Se la professoressa fosse stata gentile poteva anche interessarmila lezione o almeno  avrei fatto finta di interessarmi ; invece no! Lei mi odia ed io odio lei, non so il perché ma dalla prima volta in cui sono entrata nell’aula di letteratura è iniziato il nostro odio nei confronti dell’altra.

‘’Charlie…’’ era Sam la mia migliore amica ci conoscevamo dalle elementari.

Mi girai ‘’Dimmi..’’

‘’shhhhhh…. Abbassa la voce altrimenti ci sentirà la prof…ti va di andare a fare un po’ di shopping?? Ti prego ti prego ti prego’’

‘’ok ok vabene ho proprio voglia di vestiti nuovi…’’ non feci in tempo di finire di parlare che lei saltò in piedi urlando ‘’EVVIVAAAA!!!’’

‘’ signorina Jones è successo qualcosa di cui dovremmo essere informati??’’ disse la professoressa.

‘’No no mi scusi’’ mentre lo diceva si stava sedendo sulla sedia facendosi sempre più piccola per l’imbarazzo io nel frattempo stavo morendo dalle risate. Sam se la prese.

‘’ Non ridere!!! Intanto la figura dell’idiota l’ho fatta io.’’ E mise il broncio.

‘’Scusa scusa allora ci vediamo dopo pranzo??’’

‘’Ok mi passi a prendere te alle 3.30?’’

‘’Va bene però porta te il casco che il mio non so dove sia’’

‘’ sei sempre la solita’’

‘’ lo prendo come un complimento’’

Finalmente suonò la campanella.

Avevo spagnolo evviva!! Era la mia materia preferita.

Ma non mi sono ancora presentata . Ops scusatemi.

Io sono Charlie Prescott 17 anni e vivo a Roma ma sono di origine americana. Ho una sorella che ha 10 mesi più di me, lo so è strano ma è vero,mia sorella Alice ha la mia stessa età.

Ma ora veniamo alla descrizione fisica… Non aspettatevi una grande bella ragazza alta 1.82 bionda occhi azzurri , insomma una modella.

Io sono una ragazza normalissima capelli castano ramati , occhi verdi sono magra ed alta 1.68.

A scuola non sono una popolare ma comunque conosco un bel po’ di ragazzi, purtroppo li conosco solo perché hanno provato almeno una volta a chiedermi un appuntamento. Io non ho mai accettato se non mi sento attratta da qualcuno non accetto mai di uscire. Forse sarà per questo che non sono mai uscita con un ragazzo, ho dei gusti difficili.

Comunque torniamo alla realtà finalmente dopo 3 ore infinite di lezione sono riuscii aad uscire da quella rottura chiamata scuola mi misi i miei adorati ray ban e mi fiondai alla mia moto per tornare a casa. Salutai mia madre, le dissi che alle 3 sarei uscita per andare a fare un po’ di shopping con Sam e pranzai come al solito in camera mia mentre vedevo la tv.

Mia madre è un infermiera e mio padre un medico , si sono conosciuti quando lei faceva la specializzazione ; sapete un amore alla Grey’s anatomy. È per questo che sto spesso a casa da sola. Sono entrambi americani ma si sono dovuti trasferire qui 3 mesi prima della mia nascita a causa di un problema familiare. Appena abbiamo un po’  di tempo anidamo negli USA per a fare visita ai miei nonni è per questo che so’ perfettamente l’inglese.

Guardai l’orologio . OH CAVOLO ! erano già le 2.45 ed io non mi ero ancora fatta la doccia.

Corsi in bagno mi spogliai e mi fiondai sotto l’acqua ;  era maggio ma  continuava a fare freddo fuori, perciò aprii quasi completamente il rubinetto dell’acqua calda .

Saltai furi dalla doccia mi asciugai e mi vestii: pantaloni e scarpe dell’adidas , top rosa e maglietta a maniche lunghe abbastanza scollata da far vedere il fucsia della canottiera sotto. Era il mio abbigliamento preferito per qandare a fare shopping , erano cose che si sfilavano facilmente se dovevi provare qualcosa.

Uscii di casa alle 3.15 , salii sulla mia moto, misi in moto e partii. Raggiunsi i 90 km/hr per arrivare in tempo a casa di Sam.

Citofonai alla villetta della famiglia della mia amica , mi rispose la madre e mi rispose che stava uscendo.

Aspettai una quindicina di minuti , nel frattempo aveva cominciato a tirare un vento gelido .

‘’ Mamma che freddo!!’’

Mi girai e vidi la mia amica che veniva verso di me con una maglietta leggera a maniche lunghe.

‘’ Samantha  Janie Jones sei scesa con 15 minuti di ritardo e ti presenti con una maglietta leggerissima per andare in moto??’’

Sam mi guardò con una faccia impaurita.

‘’da quando in qua mi chiami con il mio nome per intero?? Fai paura lo sai?!?!?’’

‘’ Vai subito a casa e mettiti almeno un maglione ‘’

‘’ si mamma…’’

Sam rientrò a casa e dopo 5 minuti riuscì con un maglione da montagna.

‘’Così vabene??’’

‘’si meglio’’

Dai andiamo altrimenti si fa tardi.

Salimmo in moto e andammo al centro .

Passeggiamo lungo Via Del Corso e entrammo in tutti i negozi. Lasciammo per ultimo quello di Armani Jeans il nostro preferito.

‘’dai entriamo!!’’ dissi a Sam.

‘’sisisisisisisisi’’e continuò ad annuire finchè non fummo nel negozio.

‘’io mi vado a provare questo… uh ma anche questo è carino… e questo…wow..’’ continuai così fin quando non arrivai ad avere 20  vestiti in mano e decisi di andare al camerino.

Mi provai tutti e venti i vestiti ma mi stavano bene solo due  perciò uscii andai a pagare e aspettai fuori dal camerino che Sam finisse di cambiarsi.

Nel momento in cui la mia amica uscì dal camerino , la tenda di quello all’angolo si aprì rivelando un mister muscolo da paura in boxer firmati armani.

Io stavo sbavando come uno d quei cani tutti rugosi che lasciano tutta la loro bava dappertutto. Aveva un culo da favola, delle gambe …wow e una schiena muscolosa da far paura. Mister muscolo si girò rivelando un corpo da favola , avete presente Cristiano Ronaldo?? Ecco luiera la fotocopia esatta .

‘’ O MIO DIO!!!!!!!!!’’ dissi.

Il tizio si girò , mi fece l’occhiolino e… oddio mi ha sorrise.

‘’ Charlie. Ci sei?? ‘’ mi sventolò una mano davanti al viso.

‘’ charlie. Terra chiama charlieeeee! YUHUUU!!’’ nel frattempo la tenda del camerino si richiuse ed io mi ripresi dalla fase cane bavoso.

‘’ehm si ok ci sono’’le dissi.

‘’ok allora andiamo dai, non prendo nessun vestito ; credo di essere ingrassata.’’

‘’ no prechè?’’

‘’ non mi entra più neessun vestito.’’

‘’ tranquilla magari sei solo gonfia.’’

‘’ naaah lascia stare.’’

‘’ ok dai andiamo ‘’

Continuai a pensare a quel dio greco che avevo  visto al negozio per tutta la serata e tutta la notte.

 

 

ecco qui... che ne dite?

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Capitolo 2
*** 2. ***


ecco qui un nuovo capitolo...

chiedo perdono non è un gran chè ...

33 visite e nessuna recensione... se volete il prossimo capitolo sta sera almeno una ci deve essere altrimenti penserò che questa storia fa veramente schifo...

bhè fatemi sapere... buona lettura...

 

 

CAPITOLO 2       -  UNO STUPIDO SBAGLIO

 

Andai a scuola non del tutto collegata alla vita reale. Non fraintendetemi: non per il tizio del giorno prima , vi ricordate? Il mister muscolo in boxer fotocopia di Cristiano Ronaldo? Ecco non pensavo minimamente a quel dio greco ma pensavo alla verifica di storia che ci sarebbe stata quel giorno e per la quale non ero pronta.   Si lo ammetto il giorno prima ero stata tutto il giorno in giro e mi ero dimenticata di studiare. Arrivai a scuola andai prima a lezione di spagnolo ,poi a ginnastica ( che non feci per ripassare storia) , e poi andai ,con passo degno di una processione di un funerale , alle due ore di compito di storia. Le domande erano facili e per fortuna le sapevo tutte.

Dopo la fine delle lezioni mentre mi dirigevo alla mia moto mi si avvicinò Ryan . era un ragazzo stupendo e tutte le ragazzze della scuola gli andavano dietro. Mi aveva già chiesto di uscire altre volte ma non voleva smetterla perciò gli chiesi scocciata:

‘’ cosa c’è Campbell??’’

‘’ ehi cosa c’è?? Sei in quei giorni lì?’’

‘’ non sono affari tuoi ! cosa vuoi?’’

‘’ verresti a pranzo con me??’’

‘’Scordatelo!!’’

‘’eddai!!’’e fece gli occhi da cuccciolo.

‘’ No!’’ dissi con voce ancora più ferma.

‘’ se questa volta vieni con me poi ti giuro che non ti do più fastidio.’’

‘’ giuri? ‘’

‘’giuro’’  non me la raccontava giusta … però ingenua come non mai accettai.

Andammo alla caffetteria della scuola mi fece sedere e nel frattempo andò a prendere da mangiare . un minuto dopo sentii :’’ ORAAAAAAAAAAAA!!!’’

Davanti a me si alzarono una ventina di persone e mi tirarono addosso gli avanzi del loro pranzo. Quando il cibo finì , mi girai e vidi la professoressa di letteratura e Ryan vicini che stavano morendo dal ridere.

La professoressa si sporse verso di me e mi urlò ‘’ così impari a sognare durante le mie lezioni!! Sono un tipo da  maniere forti per far capire le lezioni  signorina Prescott . ‘’

O MIO DIO!! Questa è matta!!! Va bene che ha 30 ‘sta prof. però esagera nell’essere immatura.

Tornai a casa completamente ricoperta di lasagne , parmiggiane , budini e qualunque altra cosa gli adolescenti mangino.

Mi feci una doccia chiamai Sam e le chiesi di venire a casa mia , come al solito ero sola.

Arrivò Samantha e mi chiese cosa mi fosse successo; le raccontai tutto .

‘’ sai che ti ci vuole ?? una bella birra’’ e così scappò in cucina a frugare nel frigorifero.

La raggiunsi e presi due  birre dal cassetto del frigo.

Bevemmo fino a tardi e ci addormentammo  sul divano.

La mattina dopo ci svegliammo e andammo a scuola . nei corridoi appena ci giravamo c’era qualcuno che faceva finto di tirarci qualcosa addosso.  Ma io dico la gente è matta . danno ascolto ad una donna adulta immatura che si vuole vendicare  su di una ragazza di 20 anni in meno di lei . bah a volte mi meraviglio della mentalità e della ingenuità degli adolescenti.

Durante la ricreazione sia io che Sam vedemmo Francesca Palermitani che correva nella nostra direzione. Quando fu finalmente di fronte a noi disse col fiatone: ‘’ ragazze non sapete cosa ho scoperto! Ryan si fa la Carmen!’’

‘’ Cosa?? Ma ha 20 anni più di lui!’’ le dissi schifata.

‘’ lo so ma è così! Ti giuro li ho appena beccati nell’aula di lettere mentre… meglio che non te lo dico.’’

‘’E bravo Ryan , ecco perché negli ultimi tempi prendeva sempre bei voti a lettere.’’ Disse Sam.

‘’Bleah. Quella lì non mi piace per niente.’’ Dissi.

‘’ Eggià. Comunque credo che ti odi peerchè piacevi a Ryan. Approposito , mi dispiace per ieri a pranzo ho saputo quello che è successo; sai che quella stronza ha promesso la promozione agli studenti che avrebbero partecipato ?’’

‘’ Che st…’’

‘’ ohoh arriva zitta Charlie !’’  mi disse Sam.

La professoressa Carmen passò accanto a noi fulminando Francesca e sorridendo a me e Sam con aria canzonatoria. Quanto la odio. Ma chi si crede di essere? Ma si rende conto che se la fa con un ragazzino che potrebbe essere suo figlio?

Suonò la campanella che segnalava la fine dei 20 minuti di ricreazione. Andai a lezione di ginnastica. Durante la lezione mi si avvicinò Samantha e mi disse che questa sera saremmo andate a ballare in una discoteca al centro . non ne avevo molta voglia ma la sua faccia mi disse che non avrebbe accettato un no; anche perché aveva già deciso tutto . io sarei dovuta andare a prenderla alle 22.00 , avremmo parcheggiato sul lungo tevere e avremmo fatto una passeggiata , avremmo preso un drink ad un bar a piazza venezia e saremmoandate in discoteca. Aspetta un attimo io avrei dovuto fare kilometri e kilometri vestita da discoteca e con i tacchi alti? Vabbè alla più brutta mi prendono per una che ’’ aspetta l’autobus sulla colombo’’ come diceva mio padre  quando gli chiedevo  chi erano quelle ragazze mezze nude al lato della strada; e se mi fanno male i piedi mi tolgo le scarpe.

E così feci andai a prenderla alle 22.05. facemmo come aveva detto lei: parcheggio, passeggiata, drink e verso le 00.15  ci dirigemmo verso la discoteca .

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Capitolo 3
*** 3 e 4 ***


chiedo umlmente perdono se non ho postato ieri sera ma ho avuto da fare sino a tardi e non ho potuto postare il capitolo...

comunque per farmi perdonare ecco qui due nuovi capitoli ;)

grazie per le recenzioni ! sono contenta che vi piaccia =D

bhè ora vi lascio ai capitoli

fatemi sapere... un bacio

 

CAPITOLO 3 – UN PIACEVOLE  SBAGLIO

 

Arrivate nella discoteca andammo subito a bere qualche bicchierino. Bhè qualche forse è una parola che non è adatta alla quantità di alcolici che ordinammo. Fatto stà che mezz’ora dopo il nostro arrivo eravamo già brille. Sam trovò subito un ragazzo con cui andò a scatenarsi in pista; mentre io restai ancora un po’ lì albancone del bar a guardare la gente mentre si dimenava sulle note di getting over you. Aspettai ancora qualche minuto lì seduta. Quando sentii l’inizio di hot di inna non ce la feci e mi buttai in mezzo a quella massa di gente che si muoveva. Le prime volte che avevo sentito quella canzone non mi piaceva, ma poi iniziato ad adorarla ed ogni volta che la sento devo ballare.

Mentre mi muovevo seguendo il ritmo delle note, sentii delle mani posarsi sui miei fianchi e la vicinanza di un corpo maschile dietro di me. In situazioni normali mi sarei scostata e lo avrei cacciato ma purtroppo l’alcool aveva già fatto effetto. In preda all’euforia dell’alcool mi girai continuando a muovermi seguendo il ritmo del suo corpo. Alzai lo  sguardo per vedere se quel tipo fosse carino e…

OH  MIO DIOOOOOOOOO!!!!!!!!! Era mister muscolo – fotocopia di Cristiano Ronaldo!!

Non è possibile qualcuno mi dia un pizzicotto!!! Pensai.

Okok calmiamoci. Continuai a ballare con quel dio greco ad un certo punto le sue mani percorsero tutta la mia schiena. Prima salirono. Poi lentamente  riscesero fermandosi poi sul mio sedere. L’effetto dell’alcool ormai era alle stelle mi sentivo sexy , bella e incredibilmente audace. Non fermai le sue mani anzi lo incitai a stringermi più forte . lui mi guardava con un sorriso stampato in faccia. Mamma mia era così sexy.  Poi dopo un paio di canzoni si abbassò e si avvicinò al mio orecchio.

‘’ sei ubriaca’’ disse in un inglese con accento spagnolo.

‘’ un po’ ma sono lucida.’’

‘’ok quindi se ti faccio una domanda rispondi con la tua testa non con l’alcool.’’

‘’ esatto.’’

‘’ ti va di venire da me?’’

‘’ ma se neanche ti conosco!’’

‘’ bhè piacere io sono Nuno Fernandez. Sono spagnolo ma abito a manchester, sai gioco nel manchester. Ora mi conosci ma io non conosco te.’’

‘’ io sono…Charlie Prescott .  sono nata in Italia ma i miei sono americani. Aspetta ma quindi sei uno famoso?’’

‘’ si’’

‘’ wow’’

‘’allora vieni in albergo con me??’’ ok in quel momento era l’alcool che predominava sulla mia lucidità perciò risposi: ‘’ Ok.’’

Uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso la sua macchina . mentre camminavamo lui mi tenne la mano e si scusava che la macchina non era un vero e prorpio bijoux ma l’aveva presa in affitto all’albergo.  Salimmo in macchina luimise in moto e andammo in un albergo che si trovava vicino lo stadio Olipico. Scendemmo lui restituì le chiavi della macchina alla reception e ci dirigemmo verso la camera. L’albergo era immenso e lussuoso. Le pareti dei corridoi erano di color panna e le porte erano di ciliegio con i numeri scritti sopra con una targhetta d’oro .

Percorremmo vari corridoi sino a fermarci alla stanza 3451. Nuno inserì la tessera per aprire la camera nel congegno apposito e la porta si aprì con un leggero click.entrammo e rimasi con la bocca aperta. La stanza era enorme. Poi stanza, ora non sminuiamo così quella reggia. Era suddivisa in 3 parti: l’ingresso era costituito da un soggiorno mega extra large sempre decorato con mobili e oggetti di colori tenui;in fondo al salone c’era una porta spalancata che rivelava una camera da letto degna di un re; a destra invece c’era una porta chiusa che credo fosse un bagno. Appena chiusa la porta lui iniziò a baciarmi , io contraccambiai. Gli tolsi la maglietta per bearmi della stupenda visione dei suoi pettorali e dei suoi addominali. Lui invece mi tolse il vestitino d’oro , slacciando prima le spalline che erano fermate dietro al mio collo con un semplice fiocco. Timasi  solo con le mutandine bianche di pizzo. Mi maledissi per non aver messo anche un reggiseno; non mi piaceva essere nuda davanti a lui che era ancora quasi completamente vestito. Lui percorse con lo sguardo il mio corpo poi mi accarezzo il busto sino ad arrivare sotto i miei glutei. Quando fu lì con una leggera pressione mi issò in braccio a lui e mi portò in camera da letto. dopo non ci capii più niente sentii il fruscio degli abiti che ci toglievamo e un forte dolore in mezzo alle gambe; lui si fermò per qualche secondo poi fu un susseguirsi di spinte e l’espandersi di un piacere che non avevo mai provato.  Qualche minuto dopo mentre il sonno prendeva il sopravvento mi diedi dell’idiota.

 

 

 

 

CAPITOLO 4 – PER CHI MI HAI PRESO?!?!

Ero ancora nel mondo dei sogni quando sentii il rumore di quando ti arriva un messaggio al cellulare. Mi rigirai nelle coperte del mio letto andando a sbattere contro qualcosa. Aprii un occhio per guardare che ore segnasse la sveglia pelosa che mi aveva regalato mia nonna durante uno dei miei viaggi in america. Insomma aprii un occhio e mi resi conto di non essere né nel mio letto né in camera mia. Mi girai verso la parte del letto che non occupavo e … bhè ricordate quando poco fa vi ho detto che ero andata a sbattere a qualcoa bhè non era un qualcosa bensì qualcuno. Restai cinque secondi a  fissare il ragazzo che dormiva nudo accanto a me e poi mi ricordai tutto .

Lui aprì un occhio e disse :’’ buongiorno cavallerizza.’’

Oh ma quanto era carino appena sveglio. Ehi un momento come mi aveva chiamato?

‘’ come mi hai chaiamato scusa?’’ gli chiesi con una faccia confusa.

‘’ cavallerizza.ti ricordo che abbiamo cavalcato tutta la notte se non ti ricordi. Approposito dovevi dirmi che eri vergine avrei fatto più pano.’’

‘’ bhè scusami tanto se mi era passato di mente.’’ Nel frattempo lui continuava a osservare il mio corpo così mi guardai e realizzai che ero completamente nuda davanti a lui perciò mi coprii con il lenzuolo.

‘’ è inutile che ti copri intanto so già com’è il tuo corpo. Infatti sai te lo deevo prorpio dire hai un bel corpicino.’’

Feci finta di niente e gli chiesi’’ che ore sono?’’

Lui si girò confuso eguardò l’orologio.

‘’ le 8.30’’

‘’ COSA?? Oddio sono in ritardo!!’’ saltai giù dal letto fregandomene della mia nudità e mi misi a girare per la camera d’albergo in cerca dei miei vestiti. Trovai gli slip  le mie scarpe ma non trovai il vestito.

‘’ se cerchi il tuo vestito non lo troverai. Sta notte mi sono alzato e mi sono reso conto che era strappato. Su quella sedia c’è un vestito dovrebbe essere della tua taglia …38 no?’’

‘’esatto ‘’  mi avvicinai al vestito e mi accorsi che era di Valentino. Era stupendo. A fantasia floreale , predominavano i colori azzurro e viola; arrivava fin sopra il ginocchio ed aveva una scollatura a V. C’era ancora il cartellino attaccato e vidi che costava più di 25000 euro.

‘’ non posso accettarlo.’’dissi allontanandomi dal vestito .

‘’ si che puoi . accettalo come ricompensa per questa notte’’ mi disse ancora sdraiato sul letto con un espressione da sbruffone stampata in faccia.

‘’ ma per chi mi hai preso?!?!?!’’ gli urlai ‘’ non sonomica una delle puttanelle che ti porti a letto ogni sera!!!!!’’

Ero fuori di me. Come si permetteva?!?!?!

Mi misi la giacca , per fortuna era di quelle che arrivava almeno sotto il sedere, me la infilai con solo gli slip sotto, presi la borsa e me ne andai.

Chiesi alla reception di chiamarmi un taxi. Mentre aspettavo presi il cellulare e vidi che il suono che mi aveva svegliato era proprio un messaggio. Lo lessi:

 

 

Hola chica !

Ieri sera non ti ho visto più…

Ti sei data alla pazza gioia dì la verità. Mi devi raccontare tutto.

Oggi non si entra a scuola ci vediamo al solito bar alle 9.45. Un bacio

Ps: sta’ tranquilla la moto l’ho riportata io a casa tua.

 

 

Era Sam. Guardai spaventata l’orologio .  Erano le 9.00 . Per fortuna avevo tutto il tempo di passare a casa farmi una doccia mettermi qualcosa di decente e andare lì con la moto. Se solo penso che quella imbranata della mia migliora amica ha guidato la mia motomi viene una voglia di…. Ok calma…

‘’Signorina il suo taxi è arrivato.’’ Mi informò la ragazza della reception..

‘’ la ringrazio. ‘’ salutai e salii sul taxi.

Dopo un quarto d’ora arrivai a casa. Il taxi mi era costato 30 euro; perfetto prima di andare al bar devo passare pure al bancomat. Entrai in casa mi feci una doccia mi asciugai i capelli e mi vestii. Jeans slim , maglietta a maniche corte rosa, felpa bianca e converse grigie. Guardai l’orologio erano le 9.40. oh cavolo ero in ritardo! Mandai un messaggio a Sam per informarla che sarei arrivata dieci minuti in ritardo.  Salii sulla mia adorata moto, andai in banca eppoi mi diressi aal bar.

Trovai Sam seduta sempre al solito tavolo con un bicchiere contenente un liquido rosso, spero tanto che sia un crodino e non un campari. Parcheggiai e andai a sedermi di fronte la mia amica.

‘’ ehi sgorbia alla buon ora… ehi hai fatto le ore piccole sta notte eh?!?! Sei uno straccio’’

‘’grazie  tante per il complimento comunque si non ho dormito molto sta notte. Non è un po’ presto per un campari?’’

‘’ l’orario non conta piccola quando si parla di alcool e tu lo sai meglio di me.’’ Poi si rivolse alla cameriera che sparecchiava un tavolino dai rimasugli della colazione di qualche cliente.

‘’ scusi ci può portare un altro campari liscio ed altri stuzzichini?’’

La cameriera fece un sorriso annuendo.

‘’ Ci prenderà per delle alcolizzate Sam!’’

‘’naaaah ormai qui ci conoscono e sanno che siamo solo due 17enni che si danno alla dolcevita’’

‘’tu sei già ubriaca te lo dico io…’’

‘’ forse un po’ ‘’

Scoppiammo a ridere e solo allora mi accorsi del forte mal di testa che avevo.

‘’ ehi va tutto bene??’’ mi chiese Sam preoccupata.

‘’ sisi solo che sto accusando ora i postumi della sbornia.’’

‘’approposito c’è qualcosa che mi devi raccontare?? Approposito ti avviso non voglio i dettagli , li pretendo!’’

Arrivò la cameriera con l’ordinazione. Non appena il bicchiere pieno di quel liquido rosso che io e la mia amica tanto adoriamo  toccò la superficie metallizzata del tavolino , lo presi e ne bevvi un sorso. Alzai lo sguardo e vidi la mia amica che saltellava sulla sedia dallavoglia  di sapere della notte prima. Bevvi un altro sorso di quel liquido, presi un bel  respiro e raccontai tutto.

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** 5 ***


scusate se non ho più postato i capitoli ma ho avuto un po' da fare...

comunque eccovi un nuovo capitolo... fatemi sapere se vi è piaciiuto...

CAPITOLO 5 – DUE MESI DOPO

 Erano passati due mesi da quella sera . Era finita la scuola . avevo concluso il quarto anno di liceo con la media del 7. La professoressa Carmen fu beccata dal preside durante uno dei suoi ‘’colloqui’’ con Ryan durante la ricreazione e venne licenziata.quest’anno i miei dovevano lavorare anche d’estate e  quindi sarei dovuta rimanerein italila; perciò Io e Sam ci iscrivemmo alla vacanza –studio in inghilterra.

Non parlavamo più di quella sera .  Dopo la volta che le raccontai cosa era successo lei provò più volte a tirare in ballo l’argomento e a scherzarci su ma io ogni volta la zittivo in malo modo o finivo per litigarci.non so  il perché ma sono molto suscettibile riguardo l’accaduto . avevo emozioni contrastanti dentro di me riguardo la scopata con Nuno. Da una parte ero arrabbiata con lui, per il suo atteggiamento da ‘’si può avere tutto con i soldi’’; da un ‘altra .. non so non capivo cosa provavo …mancanza??naaaah non mi può mancare quello lì dopo una sola notte passata insieme. Bah!

Comunque era il 13 luglio e io, Sam e gli altri 13 ragazzi iscritti dovevamo partire. Stavamo salutando i nostri genitori quando la prof che ci accompagnava richiamò la nostra attenzione.

‘’ ragazzi fino ad oggi non abbiamo voluto dirvila destinazione del nostro viaggio in inghilterra; bhè è ora che lo sappiate . andiamo a Manchester!’’

Tutti i ragazzi esultarono si abbracciarono fra loro entusiasti per la meta della nostra vacanza . Io? Io me ne uscii con un ‘’ Fantastico’’ in cui risuonava tutta la mia disperazione.

‘’ehi Charlie ma il tuo stallone non abitava a manchester?’’ mi disse  Sam dandomi una gomitata fra le costole.

‘’non è il mio stallone e comunque chiudi quella boccaccia.’’  Mise il broncio. Forse ero stata un po’dura pero non me ne preoccupai. Sam sapeva che ero suscettibile su quell’argomento.

‘’cos’è questa storia dello stallone ragazze?’’ chiese mio padre curioso.

‘’NIENTE’’ urlammo io e Sam  all’uniscono. Io nel frattempo fulminai la mia amica.

‘’ ragazzi c’è ancora di più.’’ Disse la professoressa.

‘’ oh no e ora che c’è??’’

‘’ ti immagini ora dice che abbiamo l’abbonamento per tutte le partite del manchester united?’’ disse Sam scherzando.

‘’ impossibile’’ dissi secca.

‘’ abbiamo i pass per gli allenamenti del manchester united e  siamo nel loro stesso albergo.’’

Spalancai gli occhi. No impossibile! Nonononononono! Oddio svegliatemi da questo incubo!

‘’ Oh my God! Non ci credo ‘’ disse Samantha mentre rideva.

‘’ non c’è niente da ridere!’’ le dissi.

‘’ si invece. mi dispiace chica ma sei proprio  sfigata.’’ Disse tra una risata e l’altra.

Chiamarono il nostro volo , salutammo dinuovo i nostri genitori . Mentre abbracciavo mio padre lui mi disse:’’ poi quando ritorni mi dici chi è questo stallone.’’

Risi  , raggiunsi gli altri e ci imbarcammo.

 

 

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Capitolo 5
*** 6 ***


eccomi qui con un nuovo capitolo...

d'ora in poi aggiornerò un po' di rado visto che ho iniziato scuola...

fatemi sapeere com'è... un bacio

CAPITOLO 6 – INCONTRO

 

Dopo quasi  4 ore di volo arrivammo a Manchester.  Passai tutto il viaggio a chiacchierare con Sam e a sentire la musica. Scendemmo dall’aereo , facemmo controllare i documenti e ci dirigemmo al nastro rotante dove venivano messi i bagagli.  Mentre ci avvicinavamo al nastro, vidi una colonna di persone che gesticolavano e urlavano. Mi avvicinai e chiesi cosa succedesse.

‘’ I giocatori del Manchester United stanno tornando a casa dopo il ritiro.’’

Oh no!!! Mi allontanai quasi come se mi fossi bruciata , mi voltai, mi misi il cappuccio del  gilet per non farmi riconoscere  e andai dritta ad aspettare i miei bagagli sperando che arrivassero per primi così me ne potevo andare. Speranza vana.  Arrivarono sia i bagagli di tutti i miei compagni sia i giocatori del manchester.  Le mie valigie erano disperse . mi sedei per terra guardando distrattamente il nastro in cerca dei miei bagagli , quando qualcuno mi si avvicinò e  mi sussurrò :

‘’ bagagli in ritardo??’’

Mi irrigidii . non poteva essere. Quella voce. Quella splendida , magnifica, sensuale voce . mi girai di scatto e mi ritrovai a pochi millimetri dal viso di Nuno. Era accovacciato accanto a me ed era più bello che mai. Oh mamma, che voglia di baciarlo! No non posso farlo.  Vedendo la mia indecisione lui si avvicinò  e sfiorò le mie labbra . durò tutto un secondo, poi lui si allontanò e mi disse:

‘’ ciao cavallerizza.’’

‘’ come sapevi che ero io?’’gli chiesi.

‘’ ho tirato ad indovinare’’ disse col suo tono da sbruffone.

‘’ sese vabbè ‘’

‘’ no dai, hai la stessa borsa di quel giorno. Eppoi riconoscerei ovunque il tuo bel corpicino.’’ Feci finta di niente e mi rigirai per controllare se fossero arrivate le mie valigie.

‘’uh i miei bagagli!’’ urlai e saltai sul nastro per prendere il mio trolley e il mio borsone . mi girai e vidi Nuno tornare dai suoi compagni di squadra.  Andai dai miei amici .

‘’ ehi chica hai un sorriso da ebete stampato in faccia. Aspetta un momento ! l’hai incontrato!’’disse lanciando un urletto. Oddio era vero stavo sorridendo e non riuscivo a smettere. Che fossi felicie perché lo avevo rivisto? Mamma certo che bacia veramente bene! Scossi la testa per togliermi quei pensieri dalla testa. Certo però che era veramente uno  spaccone.

‘’ Charlie dai che dobbiamo andare! Siamo ospiti nel pulman del Manchester!’’ mi urlò Sam . mi ripresi dai miei pensieri e notai che i miei compagni ormai si erano allontanati ed erano quasi fuori dall’aereoporto.

‘’ Si arrivo.’’

Salimmo sul pulman io mi sdraiai quasi completamente su Sam e chiusi gli occhi  ascoltando l’mp3. Sam mi tolse un auricolare e mi disse :’’ ti sta fissando’’

‘’chi?’’ mi alzai su confusa.

‘’come chi?  il sexy stallone!’’

Mi girai verso la sua direzione e dovetti dare ragione alla mia amica. Mi stava fissando e dopo 3 secondi che ci guardavamo si mise a ridere. Mi girai verso Samantha e strofinandomi la faccia dissi preoccupata:

‘’ perché ride? Ho qualcosa sulla faccia o magari ho i capelli messi alla pazza! Oddio!’’

‘’ ahahahaha tranquilla non hai niente! E i tuoi capelli stanno benissimo.’’

Mi tranquillizzai.dopo qualche minuto mi arrivò una pallina di carta accartocciata in pieno viso.

‘’ehi!’’dissi.

Mi guardai intorno e vidi Nuno che se la rideva . quando si accorse del mio sgardo omicida alzò una mano in segno di scusa e continuò a ridere.  Mi rigirai la pallina volante tra le mani e la aprii sperando che ci fosse scritto qualcosa. E infatti c’era scritto un messaggio. EVVIVA!! Sorrisi e lessi a bassa voce.

 

Ehi cavallerizza!

Sei sempre più bella. Non mi avevi detto che eri una liceale. Potrei andare in galera se qualcuno venisse a sapere di noi due lo sai vero? Ma non mi importa.  Questa sera non andare a dormire tardi. Niente domande .

Nuno

 

Wow ci sa fare il  ragazzo con i bigliettini. Sintetico ma dritto al punto.

Cosa voleva dire sta sera non andare a letto presto?  Che avesse strane idee in mente? Con questi pensieri mi addormentai.

Una ventina di minuti dopo Sam mi svegliò e mi disse che eravamo arrivati all’albergo. Ci separammo dalla squadra di calcio visto che loro sapevano già che stanze avevano, dato che loro ci risiedevano abitualmente; mentre noi dovevamo chiedere  le chiavi alla reception.  Ci diedero tre stanze singole e dodici doppie. Per le singole facemmo a sorteggio. Io nascosi la mano destra dietro la schiena e incrociai le dita. La prima andò a Camillo De Santis . la seconda a Samantha. Perfetto ora se la terza non è mia con chi divido la camera?

‘’ ok ragazzi la terza ed ultima singola va a…..’’ oddio sembra la lotteria. Sbrigati su. I 10 secondi successivi durarono un eternità . avevo una paura tremenda di dividere la camera con qualcuno eppoi come facevo con Nuno?

‘’ Charlie Prescott.’’

‘’ EVVAIIII!!!!’’ urlai. Tutti  gli ospiti dell’albergo si voltarono nella mia direzione. Io mi vergognai da morire. Forse avevo esagerato un po’ con gli esulti. Ci diedero le chiavi. Io saltellai sino alla mia camera la 1290. Prima di entrare vidi Sam che entrava nella seconda porta dopo la mia

Aprii la porta e notai che l’arredamento era in stile moderno. Le pareti erano bianche con i dettagli di un viola stupendo che poi veniva ripreso dalle coperte del letto rotondo che si trovava al centro della stanzae dalle decorazioni poste sui mobili bianchi. Aprii una porta che si trovava accanto alla porta di entrata . era una cabina armadio enorme , forse più grande del bagno di casa mia. Richiusi la porta e mi diressi verso la porta del bagno . entrai e mi resi conto che il bagno era grande quanto la stanza da letto. Difronte la porta c’era una vasca idromassaggio viola , accanto c’era una doccia bianca con le rifiniture del box anch’esse viola , a destra c’era un lavandino  ed i sanitari. wow meno male che mi piace il viola. Era una camera stupenda ed era tutta mia per un mese e mezzo. Tirai un respiro di sollievo e mi buttai con tanto di rincorsa sul letto. Non appena toccai il cuscino mi addormentai.

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Capitolo 6
*** 7. ***


eccomi con un altro capitolo...

grazie per le recenzioni...un bacio

 

7.

 

CAPITOLO 7-  CENA CON FINALE A SORPRESA

 

Sentii bussare alla porta più volte. Mi alzai intontita. Ma quanto avevo dormito? Mi diressi alla porta e la aprii senza chiedere chi era. Mi ritrovai davanti un cameriere che spingeva  un carrellino con sopra dei piatti pieni di  cibo.

‘’ salve signorina servizio in camera.’’ Disse cordialmnte il ragazzo.

‘’ salve mi scusi ma penso che ci sia stato un errore. Io non ho ordinato nulla.’’

‘’ oh lei no. Ma il signor Fernandez non avendola vista a cena ha ordinato per lei la cena.’’ Ripose con un sorriso sul volto.

‘’ capisco grazie. ‘’ feci posizionare la cena in camera , diedi la mancia  e salutai.

Mi girai preoccupata ; il cameriere aveva detto che Nuno non mi aveva vista a cena… ma che ore erano? Andai verso la borsa e frugai in cerca del mio cellulare. Le 21.05. non ci credo avevo dormito 4 ore . bussarono nuovamente alla porta . andai ad aprire e mi ritrovai davanti un dio greco.

‘’ ehi bell’addormentata ti sei svegliata finalmente.’’ Disse Nuno ridendo.

‘’ eggià. Non ho resistito, ho dovuto subito provare quel letto rotondo.’’ Dissi facendolo entrare.

‘’ non hai ancora mangiato?’’

‘’ veramente mi hanno appena portato da  mangiare. Approposito grazie ma non dovevi.’’

‘’ scherzi? Non è nulla . dovrai pur mangiare qualcosa no? Dai mangia.’’

Mi sedetti sul letto e mangiai mantre ridevo per le battute che mi faceva Nuno. Quando finii arrivòil cameriere e portò tutto via.

‘’ allora che hai combinato in questi 2 mesi?’’ mi chiese con un viso da angioletto. Non me la raccontava giusta . mentre parlava si avvicinava sempre di più. Poi mi accorsi che sul comodin accanto al letto c’era dello champagne. Ok non aveva intenzione di parlare tutta la notte. Cosa posso fare? Se lui fa dellle avance io non resisto…

‘’ niente di che… ho finito il quarto anno di liceo….ho cambiato taglio di capelli… tutto qua.’’ Risposi . ormai avevo il suo corpo ad un palmo dal mio .

‘’ avevo notato il nuovo taglio. Ti sta bene.’’ Si allungò per prendere la bottiglia che si trovava dietro di me.

‘’ che ne dici di un po’ di champagne?’’ mi disse.

‘’ok ma ci sono delle cose che dobbiamo chiarire.’’

‘’cioè?’’ disse poco prima di attaccarsi allo champagne. Ne bevve un bel sorso e me lo passò.

‘’ io non sono una puttana. Non vengo aletto con te per i soldi.’’ Bevvi un gran bel sorso del vino e continuai.

‘’ se stai cercando una ragazza per una botta e via , esci e vattela a cercare per strada.’’ Detto questo bevvi un altro sorso e passai la bottiglia a Nuno.

‘’ ok capito.’’ Pensavo che sentendosi dire quetso si sarebbe  alzato e se ne sarebbe andato alla ricerca di una ragazza facile. Invece no rimase là di fronte a me e mi guardava. Parlammo del più e del meno . alle 23.00 la bottiglia di champagne era finita e noi ridevamo come pazzi per le cavolate che dicevamo.  Ad un certo punto mi venne un dubbio.

‘’ ehi Fernandez quanti anni hai?’’

‘’ cosa c’è ora mi chiami con il cognome? Comunque ho 24 anni.’’

‘’ COSA?? Allora sei vecchio!!’’ dissi ridendo. In un secondo melo ritrovai addosso che mi faceva il solletico.

‘’ vecchio a chi scusa?’’

‘’ te!!! Ahahahaha sei un vecchiaccio!!! Ahahaha ‘’

‘’ sisi come no dillo però che questo vecchiaccio ti piace…’’ ci fermammo immediatamente tutti e due. Lui perché si era reso conto di quello che aveva detto , io perché aveva pienamente raggione . quel vecchio 24enne mi piaceva un casino.

‘’ si hai ragione ‘’ dissi in un sussurro. Lui sgranò gli occhi sorpreso, pooi si abbassò a baciarmi. Era un bacio dolce che poi si trasformò in bisogno di qualcosa di più in un attimo ci togliemmo i vestiti a vicenda e replicammo più di una volta quello che era successo  quella notte di due mesi fa.

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Capitolo 7
*** 8 ***


perdonatemi per il ritardo ma la scuola mi sta rubando u sacco di tempo. comunque ecco qua un nuovo capitolo fatemi sapere se vi è piaciuto un bacio a tutti.


CAPITOLO 8 – ALLENAMENTI
 
La mattina dopo mi svegliai piuttosto stanca. Quella notte mi aveva sfiancato. Certo che ci dava dentro lo stallone! Era riuscito a farmi venire più di una volta; precisamente 3 volte.  Da oggi lo chiamero dio del sesso.
Mi rigirai nel letto e mi accoccolai sul suo petto. Allungai una mano e la passai sui sui addominali scolpiti. Mamma mia non smetterei mai di accarezzarglieli. Guardai l’orologio che Nuno aveva al polso. Segnava le 6.00.  era presto perciò mi concedetti un altro pisolino su quel materasso umano tanto comodo.
Dopo un lasso di  tempo che a me parve brevissimo mi sentii accarezzare il viso , perciò aprii un occhio e mi ritrovai il viso del dio del sesso a pochi millimetri .
‘’ buongiorno cavallerizza.’’ mi disse con la voce ancora un po’ impastata dal sonno ed un sorriso dolce.
‘’ buongiorno stallone.’’ Dissi sorridendo ancora un po’ rimbambita.
‘’ sei stanca eh?’’ rise .
‘’mhmh…’’ non riuscivo ancora ad articolare molto le frasi ero troppo spossata.
‘’ ehi guarda che se tutte le volte che faremo attività fisica sarai così stanca non potremo farlo molto spesso.’’
‘’ nono sto benissimo . possiamo farlo quando vogliamo…’’ dissi sperando che stesse scherzando . io non vorrei mai smettere di fare sesso con lui. Gli diedi un leggero bacio sul cuore ,poi mi diressi verso il bagno e riempii la vasca. Sentii i suoi passi che si avvicinavano poi mi abbracciò da dietro.
‘’ posso entrare anch’io  nella vasca?’’ mi chiese con una voce super sexy .
‘’ certamente era sottinsteso che dovessi entrare anche tu…’’ lui sorrise contro il mio collo e mi baciò.
Entrammo nella vasca . ci schizzammo, ci baciammo e ci coccolammo. Dopo una ventina di inuti uscimmo dall’acqua e ci andammo a vestire. Lui si vestì con gli stessi abiti della sera prima ; io scelsi slip bianchi con stampato sopra una tartaruga ( lo so lo so non sono proprio il massimo della sensualità) , reggiseno bianco ,una canottiera bianca con i bordi rossi , jeans chiari e converse rosse.
‘’ oggi ho gli allenamenti , verrai a vedermi giocare?’’ mi chiese con un espressione speranzosa.
‘’ si verrò’’ gli risposi  mentre uscivamo dalla stanza  . ci baciammo e ci separammo per raggiungere lui i suoi compagni di squadra per l’allenamento io per raggiungere i miei amici per andare a vedere Nuno.
Andammo allo stadio dove si svolgevano gli allenamenti. Ci sedemmo sulle gradinate . certo che Nuno era proprio bravo . eppoi era anche molto sexy con la divisa del manchester.  A metà dell’allenamento una ragazza entrò nel campo da calcio, andò dritta verso Nuno e lo baciò in bocca. Io rimasi impietrita. Avevo le lacrime agli occhi  . quello stronzo mi aveva presa in giro.io mi ero fidata di lui. ‘sta mattina magari dentro di sé rideva come un pazzo quando gli ho confermato che  mi piaceva.
Appena la ragazza si staccò da lui , Nuno si girò verso di me , io non gli diedi nemmeno il tempo di dire qualcosa. Scesi le scale delle graadinate e me ne andai.

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Capitolo 8
*** 9. ***


scusate scusate scusate scusate... lo so che non posto da tantissimo tempo... ma meglio tardi che mai no!??!?!
per farmi perdonare posterò tutti e due i capitoli finali ... buona lettura... fatemi sapere ;D...


CAPITOLO 9 – TI ODIO
 
 Erano passati alcuni giorni e io non ero ancora uscita dalla camera dell’albergo dopo averlo visto baciarsicon quella lì. Ogni giorno arrivava il servizio in camera. Sempre solita storia: Nuno non vedendomi scendere per mangiare mi mandava su colazione, pranzo e cena. Una volta mi mandò insieme alla cena persino un bigliettino con scritto << se non vieni tu dal cibo , il cibo viene da te.>>.  Non capiva che io non volevo più saperne di lui , anzi io lo volevo prorpio cancellare dalla mia vita . mi aveva illusa. Mi sentivo tradita. Mi ero lasciata andare completamente con lui come mai avevo fatto con nessun altro. E lui che aveva fatto? Eravenuto a letto con me e la mattina dopo lo vedo che bacia una ragazza. Probabilmente era la sua fidanzata ignara del suo tradimento. Non ci potevo credere. Ogni volta che ripensavo a lui sentivo il io cuore sgretolarsi in mille pezzi e le lacrime mi scendevano fuori dal mio controllo. Piangevo, a volte fino allo sfinimento. L’unica che entrava nella mia camera oltre i camerieri e le donne di servizio era Sam. Lei sapeva tutto glielo avevo raccontato quando mi aveva trovata negli spogliatoi dello stadio mentre piangevo. Mi veniva a trovare ogni sera, quando non aveva lezione. Ormai la professoressa si era rassegnata alle mieassenze alle lezioni organizzate per noi .  io sapevo già perfettamente l’inglese perché  dovevo andare anche a lezione? 
Nuno ancora non si era dato pace. A volte Sam entrava nella mia camera dicendomi che lui era seduto accanto alla porta della mia camera e che stava aspettando il momento che io lo  avrei fatto entrare  per fargli spiegare cos’era successo quel giorno. A volte bussava alla mia porta io la maggior parte delle volte non gli rispondevo ma a volte piangendo gli urlavo di andarsene ma lui bussava ancora più forte alla porta urlando di farlo entrare e di fargli spiegare. Mi mandava fiori. E mi lasciava fogliettini di carta con dei messaggi sotto la porta della mia camera. Io non facevo nulla. Semplicemente lo ignoravo. Ma mi faceva male non averlo vicino .
Un giorno bussando sempre più forte allaporta dellamia camera cominciò a spiegarmi tutto.  quella  ragazza che lo aveva baciato era Nora la sua ex che non ha mai accettato la loro rottura. Lui non voleva baciarla…
‘’ tu non mi hai neanche dato il tempo di spiegartelo.’’ Mi disse.
Io non cela facevo più allora scoppiai a piangere e gli urlai ‘’ allora è così!??!?! ora sarebbe colpa mia?!?!?!?!’’
‘’ nono non dicevo questo… Charlie non fraintendermi… ti prego fammi entrare .. ci tengo veramente a te’’
‘’NO IO TI ODIO!!!! VATTENE!!’’
‘’ ti dimostrerò che  io volgio te e nessun’altra. Vieni alla partita della prossima settimana ti prego.’’
Detto questo mi infilò due biglietti per la partita contro l’arsenal sotto la porta e se no andò.
  




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Capitolo 9
*** 10. ***


ecco l'ultimo capitolo... fatemi sapere ;D


CAPITOLO 10 – TI AMO
 
 Ormai era passata una settimana dal litigio tra me  , Nuno e la porta. Era il giorno della partita contro l’arsenal . io regalai i biglietti a due miei amici e me ne restai a guardare lapartita in camera. Devo dire che Nuno stava giocando veramente penosamente.eravamo 1 a 1.  Il manchester aveva guadagnato il pareggio grazie ad un rigore. Eravamo ormai al 79 esimo minuto. Ormai ero convinta che la partita sarebbe finita pareggio ma ad un vììcerto punto Nuno prese la palla e scattò cerso la porta. C’erano solo lui e il portiere nella metà campo avversaria. Incrociai le dita sperando che riuscisse a segnare.sembrò andare a rallentatore. Calciò quel pallone che entrò nella rete segnando il vantaggio del manchester. Io mi misi a gridare e saltellare sul letto. Guardai distrattamente la tv e notai che Nuno indossava una maglietta con una scritta . '' non spegnere la tv dopo il fischio.''
Che fosse diretto a me quel messaggio? Se si , come faceva a sapere che non ero andata allo stadio? Come un lampo mi passò un nome nella testa . SAM!!! Era stata sicuramente lei a dirglielo.
Aspettai la fine della partita. Subito dopo il fischio dell’albitro che segnalava la fine della partita Nuno ed i suoi compagni di squdra srotolarono sul campo un cartellone enorme su cui c’era scritto
'' mia cavallerizza perdonami ti prego ti amo più della mia stessa vita''
Appena lo lessi presi la borsa mi precipitai fuori dall’albergo presi un taxi fino allo stadio. Entrai di corsa nello spogliatoio lo abbracciai e gli dissi ‘’ ti amo anch’io stallone’’ ci baciammo lui mi trascinò nel bagno dello spogliatoio  e facemmo l’amore. Avevo proprio ragione era un dio del sesso. 

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