.Ricomincio Da Te

di itsasiaJ
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10,11,12 e 13 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 21: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ricomincio Da Te-Prologo

                                                                 

Ricomincio da te

Wendy Taylor è una ragazza diciassettenne senza un padre che frequenta la Arthur L. Johnson High School insieme alla sua migliore amica Alyson Walker,il suo migliore amico Nicholas Jerry Jonas e l’unico ragazzo con cui ha passato tutta la vita ad odiarsi profondamente,Joseph Adam Jonas. Forse era semplicemente la reputazione dei fratelli Jonas a darle il volta stomaco. Dopo quattro anni di Liceo le due ragazze decidono di partecipare alle selezioni delle cheerleader,ed essendo finalmente nella squadra decidono di organizzare una festa. Qui Wendy finisce per fare sesso con Joseph a causa dell’Alcool che le invade il sangue. Cominciano così  ad avere una serie di rapporti non propriamente colloquiali fino a quando per entrambi la situazione si trasforma in qualcosa di più profondo. Nicholas nel frattempo comincia a capire di essere innamorato della sua migliore amica e la gelosia comincia a farsi spazio dentro di lui,tanto che in un momento di rabbia finisce per colpire il fratello Joseph con un pugno. E’ allora che Joe si rende conto di come il suo rapporto con Wendy stia diventando troppo profondo e decide di troncare con lei ogni contatto,facendola cadere in una leggera depressione. Si ripresenta inoltre dopo diciotto anni suo padre,che riesce a farle cadere tutte le certezze che sua madre le aveva costruito attorno,ovviamente false. Decide così di partire per l’Argentina con lui,inutile il tentativo di Joe di fermarla in aereoporto. Ritornata a Los Angeles dopo alcuni giorni,Wendy   decide di dare a Joe una seconda possibilità,e proprio quando tutto sembra andare per il meglio Alyson le rivela di essere andata a letto con lui mentre lei si trovava ancora a Buenos Aires. La ragazza decide di far uscire ufficialmente Joseph dalla sua vita,nonostante ormai siano innamorati l’uno dell’altra. Joe non demorde e le rivela i suoi sentimenti dopo la finale del torneo di Basket,ma la fine dell’ultimo anno di superiori porta tra i ragazzi altri problemi. Infatti Wendy passerà l’estate a New York per visitare il college dove inizierà le lezioni a Settembre mentre Joe intraprenderà un viaggio in Europa. Sarà lui a …

Nota Dell’autrice:

AVVISO..questa serie non è mia..l’ha scritta una mia cara amica…a me piace moltissimo spero tanto che piaccia anche a voi..<3

                                                           Baci Baci.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Ricomincio Da Te - Capitolo 1

Capitolo 1

 

-Io davvero non lo sopporto tuo fratello Nick. Giuro che mi sforzo,davvero,ma non trovo un buon motivo per smettere di odiarlo-

Wendy e Nick facevano colazione nella veranda di casa Jonas come era solito ormai da dodici anni,cioè da quando erano diventati vicini di casa,e anche se Nick era consapevole di quanto Wendy non sopportasse suo fratello Joe,continuava ad ascoltarla pazientemente ogni volta che tirava fuori l’argomento.

-Che ha combinato questa volta?-

-Niente che tu non possa immaginare.-

Nick increspò la fronte

-Durante la pausa pranzo ieri,ha cominciato a sfottermi davanti a tutta la scuola. Ha detto che sono una secchiona,capisci?io?-

-Ma è vero-

-Tu non vuoi che inizi ad odiare anche te,vero?-

I due ragazzi scoppiarono a ridere insieme,ma l’umore di Wendy cambiò rapidamente quando all’interno della veranda entrò anche Joseph

-Ok Nick,grazie per la colazione,ma comincio ad andare a scuola,così raggiungo Ally prima che inizino le lezioni-

-Stai tranquilla. Sono qui solo per prendere un toast,me ne vado subito-

-Mi dispiace Joseph,ma non condivido la colazione con uno che mi ha chiamata secchiona davanti ottocento studenti.-

Joe cominciò a ridere ripensando alla scena,mentre la povera Wendy prese colore sulle guancie

-A dirla tutta è vero Joe,questa volta sei stato un grandissimo coglione.-

-Ehi,fratellino,dovresti appoggiarmi. E poi come la chiameresti una che ha preso A+ al compito di biologia?-

-Io la chiamerei intelligente Joseph,cosa che tu non sei-

Wendy stava ormai esplodendo dalla rabbia,ed era proprio quello che Joe desiderava. Decise di cambiare aria prima di perdere completamente le staffe,e dopo aver salutato Nick si avviò verso la Arthur L. Johnson High School,il liceo che frequentava a Los Angeles insieme ai suoi due migliori amici Nick e Ally e,purtoppo,Joseph. Non c’era un vero motivo per cui i due ragazzi non si sopportavano,era semplicemente stato così da quando si erano conosciuti,e a nessuno dei due era mai venuto in mente di abbassare le armi. Provenivano entrambi da due mondi completamente diversi,lui era il tipo da Sesso,Droga e Rock’n’Roll,mentre lei la tipica principessa che sogna il suo principe,come è lecito faccia una ragazza di diciassette anni senza un padre. Sua madre era rimasta incinta di lei molto giovane,e suo padre l’aveva abbandonata appena saputa la notizia. Wendy era in continua ricerca di informazioni riguardo il papà,chi fosse,da dove veniva,dove si trovasse in quel momento,ma erano ovviamente tutte informazioni che la madre preferiva nasconderle. La sua migliore amica,Ally,era seduta sulle scali all’ingresso,come ogni mattina,attendendo l’amica con le mani sotto il mento,lo sguardo ancora addormentato e i capelli biondi sciolti sulle spalle.

-Ehi bellissima. Hai studiato per il compito di francese?-

Ally spalancò gli occhi

-Perché?Avevamo un compito di francese noi oggi?-

-Mio dio Ally,si. La Bryan ne ha parlato per tutte e tre le ore ieri.-

-Non fa nulla. Una F in più non mi cambia la vita-

-Tu saresti la ragazza perfetta per Joseph,visto come tutti e due ve ne fregate della scuola-

-E’ tutta una vita che aspetto che mi noti-

-Non farmi vomitare a prima mattina Ally,ti prego. Come può piacerti quel lurido maiale?Tu meriti un ragazzo che ti rispetti,e non uno che cambia ragazza tipo,non so,ogni tre giorni-

-Tu parli così perché lo odi-

-No amore mio,parlo così perché sono obbiettiva-

-Fatto sta’ che tutte le ragazze della scuola,compresa la squadra delle cheerleader,lo reputa un figo pazzesco-

-Allora vuol dire che mi distacco dalla massa,come ho sempre fatto. Lo sai,mi conosci da quando avevo sei anni-

- Si honey,lo so che sei una pazza esaurita che và contro corrente-

Wendy sorrise e il suono della campana diede inizio a un altro giorno scolastico. Le ore volarono velocemente,esclusa quella del compito di Francese,e quando arrivò la pausa pranzo,Wendy e Ally si sedettero a quello che ormai dopo quattro anni di liceo era il loro tavolo fisso.

-Mio dio Ally,ma come fai a mangiare questa…Roba-

Wendy continuavo a rigirare la forchetta all’interno di quello che doveva essere un patè di carne,anche se non ne era tanto convinta.

-Senti,devo dirti una cosa,ed è da un po’ che ci stò pensando-

-Dimmi,ti ascolto-

Ally fece un lungo sospiro e iniziò a parlare

-Ho deciso di entrare a far parte delle cheerleader-

Wendy rimase per un attimo sbigottita,lasciando cadere la forchetta nel piatto.

-E’ uno scherzo vero?-

-Dopo domani ci saranno le selezioni,e io sento che posso farcela. Ma lo sapevo già di non poter contare su di te-

-Eravamo d’accordo Ally,mai e poi mai ci saremmo trasformate in quelle zucche vuote senza cervello. Non puoi pugnalarmi alle spalle proprio ora-

-Sono al quarto anno di liceo e non sono ancora nessuno. Io voglio diventare popolare-

-Ally guarda me,sono popolare anche senza essere una cheerleader-

-Tu si,ma io no-

Wendy sbuffò

-Lo fai per farti notare da Joseph?-

-Quello contribuisce,ma non è solo per questo-

Wendy stava per rispondere,quando arrivò Nick che si sedette insieme a loro,accanto a Ally. Salutò,ma nessuna rispose

-Ok ragazze,lo sapete che vi adoro,ma giuro che quando non mi degnate nemmeno di uno sguardo mi piacerebbe tanto picchiarvi-

-Nick per favore,puoi dire ad Ally che fare le selezioni per le cheerleader  solo per farsi scopare da tuo fratello è davvero penoso?Perchè a me non vuole dare retta-

-Davvero Ally?Vuoi fare le selezioni per le cheerleader?-

Ally sorrise e annuì

-E’ una cosa fantastica,hai tutto il mio appoggio-

Wendy spalancò la bocca e rimase a fissare con i suoi stupendi occhi marroni Nick,che compiaciuto per il suo ottimo consiglio aveva iniziato a mangiare

-Mai una volta che mi reggi il gioco tu,è?-

-Perché non provi anche tu?Insieme vi divertirete-

-Che cosa?No-

Ally aveva iniziato a guardare Wendy sbattendo dolcemente le palpebre

-No Ally,niente da fare,mi dispiace-

-Però mi accompagnerai ai provini,vero?-

Wendy rimase a fissarla

-Piuttosto preferisco dare ripetizioni di chimica a Joseph-

-Per fortuna,perché è quello che dovrai fare-

Joe aveva un vassoio in mano e si sedette accanto a Wendy,che schifata cercava di allontanarsi il più possibile

-Che vuoi dire con”è quello che dovrai fare?”-

-Che il nostro amato professore di chimica ha deciso che i ragazzi con la media più alta della scuola devono aiutare gli…-

-sfigati come te?-

Wendy guardò Joseph con aria di sfida e Ally scoppiò a ridere

-Stavo per dire gli studenti con più difficoltà-

-Io non faccio miracoli Joseph,mi dispiace-

-Oh beh,ti toccherà farli,perché siamo in coppia insieme-

I tre ragazzi spalancarono gli occhi contemporaneamente mentre Joseph guardava Wendy aspettando una sua  reazione.

-Non è possibile,deve esserci un errore-

-Nessun errore Pendy-

-Mi chiamo Wendy-

-E’ uguale-

Wendy si alzò dal tavolo sbattendo forte la sedia e si diresse verso l’ufficio di Mr.Hopkins,il professore di chimica

-Dove vai?-

Chiese Joseph alla ragazza

-A evitare di stare in coppia con un ritardato mentale-

Wendy aveva urlato così forte che tutti in quella sala si erano voltati verso Joseph,diventato rosso proprio come desiderava lei. Raggiunse il suo professore,che si trovava nella classe del quarto anno intento a scrivere sulla lavagna varie formule di chimica,e si schiarì la voce,facendo voltare Mr.Hopkins verso la porta.

-Signorina Taylor,cosa ci fa qui?E’ l’ora di pranzo-

-Si,lo so,è che avrei bisogno di parlarle-

Mr.Hopkins si tolse i suoi occhiali da vista e si sedette sulla cattedra,poggiando il libro dietro di lui

-Mi dica,l’ascolto-

Wendy si sedette su un banco,e cominciò a giocherellare con le sue mani

-Ho saputo delle coppie che ha formato per aiutare i ragazzi poco forti in chimica-

-Esatto. Non le  piace il suo compagno?-

-Il punto è che io e Joseph,pur volendo e mettendoci tutto l’impegno possibile,non riusciremo mai a stare insieme. Siamo due persone troppo diverse,e con un simile clima non riuscirà mai ad imparare nulla,visto oltre tutto che non può contare sull’aiuto del suo cervello-

-Vede signorina Taylor,vi ho messo insieme a posta. Ho notato la tensione che c’e fra di voi,ed è arrivato il momento di imparare a convivere. Ha diciassette anni ormai,non può continuare a comportarsi come una bambina-

-Quindi non cambierà il mio compagno,giusto? –

Mr.Hopkins scosse la testa sorridendo

-Nemmeno se mi metto in ginocchio?-

-No,e adesso vada dai suoi amici-

Wendy si diresse verso la porta,ma provò a fare un ultimo tentativo.

-Se la corrompo?-

Mr.Hopkins la fulminò con lo sguardo

-Ok,no,ho capito-

La ragazza sbuffò e mentre tornava in mensa non riusciva ancora a credere di dover fare coppia con Joseph Adam Jonas,il solo pensiero le dava i brividi e un fortissimo senso di disgusto.

 

 

Nota:

Ecco a voi il 1° Capitolo..spero vi piaccia..ricordo che la storia è stata scritta da una mia cara  amica ^^

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ricomincio da te - Capitolo 2

Capitolo Due.

 Alla mensa come al solito,erano iniziate le varie battaglie di cibo,così Wendy prese per mano Ally e la portò fuori sul campo di football per parlare con calma.

-Allora?-

-E allora io e Mr.Superdotato siamo in coppia insieme-

A sentire quel soprannome Ally cominciò a ridere

-Cosa ne sai tu che è superdotato?-

-Stando a quello che dicono tutte-

-Sai che le altre pagherebbero per stare al tuo posto?-

Wendy incrociò le braccia sul petto

-Lo sai che non sono le altre-

-Quindi che pensi di fare?-

Sbuffò,come faceva sempre quando non sapeva cosa rispondere

-Non lo so-

-Vuoi fare a cambio con me?-

Wendy guardò Ally divertita

-Ma per favore. Non riesci a prendere una sufficienza tu,figurati aiutare gli altri-

Proprio in quel momento entrarono in campo le cheerleader,con le loro bellissime tutine rosse e blu,come i colori della scuola,e i loro frizzanti pon-pon. Ally rimase a guardarle con aria sognatrice,mentre Wendy scuoteva la testa.

-Quindi sei sicura?Insomma,vuoi proprio entrare a far parte della squadra e diventare una di…Loro-

Wendy finì la frase con una faccia nauseata.

-Io non credo sia tanto male. E il lato positivo è che se entrerò a far parte delle zucche vuote,come le chiami tu,organizzerò una festa a casa mia-

-Giuro che ti appoggio solo per la festa-

-Lo sapevo-

Si sorrisero entrambe,poi tornarono a guardare l’erba verde del campo e le ragazzine in gonnellina che sculettavano allegramente sotto lo sguardo di Joseph.

-Oh,eccolo lì,il nostro superdotato. Scommetto che se invece dei numeri e delle formule a chimica ci fossero state le ragazze,Joe  sarebbe un asso-

Poi sbarrò gli occhi

-No,nemmeno se fosse così. Il suo cervello non lo permetterebbe-

Ally sorrise

-A che pensi?-

-Mi immagino la scena di studio:Joe che ci prova e tu che glielo tagli. Sono sicura che la prima giornata insieme finirà in ospedale-

-Allora lo sai che ne sono capace?-

Ally annuì

-Si,e lo sa anche lui. Altrimenti diciamocelo,ci avrebbe già provato con te perché sei una delle più carine della scuola. E non è così scemo da lasciarti scappare-

Wendy rimase a fissare Joseph sul campo da football,socchiudendo gli occhi per proteggersi dal sole,e lo vedeva scherzare con i suoi compagni della squadra di basket.

-Milioni d’anni di evoluzione per arrivare a…Lui,quell’essere che  non usa il cervello,ma soltanto il suo grande dono-

-Posso chiedertela una cosa?E devi rispondermi sinceramente-

-Dimmi-

-Ma tu sei proprio sicura che Joseph non ti piaccia nemmeno un po’?Anche solo fisicamente è-

Wendy tornò ad osservare Joseph,i suoi grandi occhi marroni,il suo sorriso,il suo fisico,e tentennò.

-Allora?-

-No Ally,non mi piace nemmeno un po’-

L’amica annuì,e insieme tornarono in mensa,mentre Wendy si voltò di nuovo a guardare Joseph,e si chiedeva come era possibile che avesse tentennato a rispondere. Quella sera,mentre facevano i compiti,Wendy e Nick stavano affrontando lo stesso discorso lasciato in sospeso alla mensa.

-Quindi tu pensi che entrare a far parte delle cheerleader sia una buona cosa?-

Nick annuì

-E dovrei farlo anche io?-

Nick annuì di nuovo

-Perché?-

-Perché mi piace vederti in minigonna-

-Quanto sei stronzo Nicholas-

-No,davvero,a parte gli scherzi e il fatto che mi piace davvero vederti in minigonna,penso che dovresti provarci per dimostrare agli altri che non sei solo brava in matematica,chimica,biologia e altre rotture,ma che sai anche metterti in gioco-

Wendy sospirò

-Mi ricordi perché sei il mio migliore amico?-

-Perché mi vuoi bene-

-Giusto,c’e quel piccolo dettaglio-

-Perché sei così contro le cheerleader?-

Wendy sorrise

-Non è vero. Perché dovrei avercela con quelle dolcissime ragazze che sanno solo muovere il culo e gridare”forza Joseph,vincerai”durante la partita di basket  in modo che lui le noti-

Rispose l’amica imitando i gesti di quelle odiose ragazzine.

-Povere donnine senza cervello-

Aggiunse poi

-Quindi se ho ben capito,hai paura che Ally si trasformi in una di loro-

Wendy annuì,mentre entrambi mettevano via i libri e si stesero sul divano accendendo la tv

-Non c’e tuo fratello,vero?-

-Kevin?-

-No cretino,Joseph-

Nick scoppiò a ridere

-No tranquilla,era a casa di una del quinto anno-

-A che fare?-

Nick alzò le sopracciglia

-Perché te l’ho chiesto?-

Il ragazzo cominciò a ridere e Wendy prese a fare zapping tra i canali della tv satellitare

-Mio dio quasi ottocento canali e non c’e un cazzo da guardare. Tu Nicholas non avevi da fare con nessuna stasera?-

-No,oggi volevo passare del tempo con la mia migliore amica-

-Ovvero l’unica ragazza della scuola che ne te ne tuo fratello siete riusciti a portarvi a letto. Un vero record-

-Guarda che non ti salto addosso solo perché ti voglio bene davvero e perché ci conosciamo dalle elementari,altrimenti non ti avrei risparmiata. E comunque rimani allerta,perché non si sa mai che cambi idea-

Wendy guardò schifata il ragazzo

-Tu provaci e giuro che assaggerai il potere della castrazione chimica-

-Guarda che ti ho visto ieri nei bagni,con Jim. Direi che non ti conviene fare la santa con me-

Wendy arrossì,e Nick le prese il telecomando dalle mani.

-E sono riuscito a farti stare zitta,uno a zero palla al centro-

Wendy colpì al braccio Nick,che fece una smorfia di dolore

-Mi hai fatto male-

-Ti fai colpire da una femmina fratellino?-

Joseph era appena entrato dalla porta e si diresse verso il frigo,prendendone una birra.

-Che diamine ci fai qui,Joseph?-

-Fino a prova contraria tesoro,questa è casa mia-

Wendy si alzò alterata dalle gambe di Nick,la sola vista di quel ragazzo le dava sui nervi.

-Non chiamarmi tesoro-

Joe bevve un sorso di birra,poi tornò a parlare

-Ti va bene tutor?-

-Non puoi chiamarmi semplicemente con il mio nome?-

Joseph sorrise e abbassò lo sguardo

-E’ che il tuo nome non me lo ricordo-

-Ovvio,per te le ragazze servono a fare sesso e basta,non puoi disturbarti a memorizzare anche un solo nome-

-Sai che ti dico,sei a casa mia,e mi stai anche insultando,quindi per favore Nick,portatela in camera o fuori,dove ti pare,ma lontano da me-

Nick si alzò sbuffando dal divano e prese Wendy per un braccio,portandola fuori in giardino,mentre Joe continuava a bere divertito da quella scena. Godeva nel vedere Wendy fuori di sé per colpa sua,gli piaceva farla impazzire.

-Mi spieghi perché fa così il coglione?Anzi no,perché non lo sa nemmeno lui perché fa così,è semplicemente nel suo DNA fare il cretino. Lo odio Nicholas,possiamo sopprimerlo?-

Nick sorrise e le fece segno di sedersi accanto a lui sull’erba.

-Legalmente si potrebbe anche fare-

Scoppiarono a ridere entrambi,rimanendo fermi a guardare la macchina nera che era appena entrata nel vialetto e si dirigeva verso il garage.

-E’ tornato Kevin-

Disse Nick voltandosi verso lo sportello che si apriva.

-Ciao kevin-

Nick alzò la mano per salutare il fratello maggiore di ritorno dal lavoro.

-Com’è andata a lavoro oggi?-

Kevin alzò il pollice ed entrò dentro casa,poi spuntò fuori di nuovo.

-Posso lasciarvi soli,o combinate qualche cazzata?-

-Tranquillo Kevin,facciamo i buoni. Prometto-

Disse Wendy incrociando le dita.

-Ti và una birra?-

Wendy annuì,e Nick si ripresentò pochi minuti dopo con due birre in mano.

-Sai Nick,mi stavo chiedendo:ma Frankie potrebbe rimanere sconvolto psicologicamente dal comportamento di Joseph?-

-Tranquilla Wendy,il mio fratellino è abituato ai comportamenti di Joe e fino ad ora è sano come un pesce-

-Spero tanto che non diventi come voi da grande-

-Perché?-

-Intendo che non si scopi la prima che passa solo perché ha un bel paio di tette-

Continuavano a bere le loro birre e ad osservare la luna alta nel cielo,mentre il vento muoveva i lunghi capelli neri di Wendy dietro le sue spalle.

-Eppure io continuo a credere che tu a Joe piaccia. Lui fa così con te perché sa che non può averti-

-No,lui fa così perché non sa fare altro-

-Comunque sia,adesso che siete in coppia insieme dovrai fartelo piacere per forza-

-Per favore Nicholas,non ricordarmelo. Il solo pensiero mi fa venire da rimettere la pizza che ho mangiato poco fa-

-Ritornando al discorso di prima,mi prometti che ci proverai ad entrare nelle cheerleader?-

Wendy sbuffò.

-Ci penso stasera e poi ti faccio sapere-

-Scommetto non ci dormirai la notte-

-Mi conosci benissimo Nicholas,ma adesso è tardi,e devo tornare a casa-

-Sei sola anche stasera?-

-Si,mamma torna tardi come sempre-

-Vuoi fermarti a dormire qui?-

-Oh sai,mi piacerebbe Nick,davvero,ma c’e quell’essere che tu chiami fratello e che io chiamo coglione che ti gira per casa,e sinceramente mi mette anche paura,quindi…-

Nick le sorrise

-Ho capito,tranquilla. In effetti si,mio fratello sarebbe capace di infilarsi nel tuo letto mentre dormi e…Lasciamo stare,hai capito-

-Si Nick,niente dettagli. Buonanotte-

Wendy diede un bacio sulla guancia al ragazzo e si avviò verso l’appartamento dove viveva con sua madre,nella parte centrale della città,poco lontano da casa Jonas. Come ogni volta che entrava di sera,sola,dentro quella casa,sentì invaderla un senso di oppressione che non la lasciava mai fino a che il sole non cominciava di nuovo ad illuminare con i suoi raggi il cielo. Mentre si infilava sotto le coperte non riusciva ancora a credere di stare seriamente pensando di entrare a far parte delle cheerleader,eppure era così,stava prendendo davvero in considerazione l’idea che fino a poco prima avrebbe disgustato.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Ricomincio Da Te - Capitolo 3 Capitolo tre.
 Nemmeno la ragazza capì dove trovò il coraggio,fatto sta che due giorni dopo lei e Ally si trovavano in palestra aspettando di essere esaminate dalla squadra.
-Ricordami perché siamo qui?-
Continuava a ripetere Wendy con le braccia incrociate sul petto
-Io per diventare una cheerleader,e tu per tenermi sotto controllo in modo che non mi trasformi in una di loro-
L’amica le sorrideva,e tornava ad osservare la commissione formata dalle zucche vuote che in realtà le metteva molta soggezione,nonostante il suo cervello fosse più sviluppato e i suoi voti più alti. Esibizione dopo esibizione,la cui maggior parte davvero penose,si avvicinò il momento della performance delle nostre protagoniste,e Wendy cercò di dare il meglio di sé,come ovviamente faceva in ogni cosa. E inutile negarlo,i complimenti delle zucche vuote le facevano piacere:era riuscita ad essere la migliore anche in mezzo a un campo che non le riguardava.
-E tu che non volevi nemmeno partecipare,secondo me sei già dentro-
Le ripeteva Ally durante il tragitto fino a casa.
-Forse,ma sarà dura attendere fino a domani per i risultati-
-Io ho già cominciato ad organizzarmi per la festa di Sabato sera-
Wendy le sorrise
-Sei così sicura che saremo prese?-
-Oh,andiamo,ma le hai viste le altre?Tipo quella che si è impigliata con i pon-pon da sola,ma io mi chiedo come cazzo fai ad impigliarti nei pon-pon?-
Le due amiche scoppiarono a ridere insieme,ripensando a tutte le figuracce delle aspiranti cheerleader,e continuarono così ancora per un bel po’,fino a che mentre erano in giardino a dondolarsi sull’altalena,arrivò Nick,orgoglioso della sua macchina nuova.
-Ha già fatto conquiste quel bestione?-
Wendy salutò Nick e con il pollice indicò il nuovo acquisto parcheggiato nel vialetto
-Si,sono appena uscito da casa di Alex-
Le due ragazze si guardarono alzando le sopracciglia
-Ma non sono qui per illustrarvi la mia vita sessuale. Voglio sapere come sono andati i provini-
-Vuoi che ti parliamo dei nostri,o preferisci una tesina su”101 modi per impigliarsi tra i pon-pon e rimanere bloccata durante una spaccata”?-
Wendy e Ally scoppiarono a ridere,sotto lo sguardo perso di Nicholas
-No,mi interessano i vostri,ma poi voglio sapere dei  pon-pon,eh-
-Io direi che siamo state…Brave-
-E quando usciranno i risultati?-
-Domani all’ora di pranzo. Sono già agitata-
-Mio dio,non sono mai venuto a vedere nemmeno un partita da quando sono al liceo,ma diamine,se le cheerleader siete voi,voglio un posto in prima fila-
-Io l’ho già detto,ma te lo ripeto:tu e tuo fratello siete malati-
I tre ragazzi scoppiarono a ridere,e quella notte Wendy non riuscì a chiudere occhio,ripensava soltanto a quei stramaledetti risultati che sarebbero dovuti uscire all’ora di pranzo,e non sapeva nemmeno lei perché era così agitata,forse perché veramente per lei entrare nella squadra delle zucche vuote era un modo per riscattarsi. Il mattino dopo,al suono della campana che segnava l’inizio della pausa pranzo,Ally e Wendy si precipitarono all’ingresso,facendosi spazio tra la marmaglia generale,per osservare i risultati appesi. Nessuna delle due riusciva a credere che il loro nome fosse tra le ragazze che erano state prese, riguardarono quel foglio bianco per almeno altre trenta volte,fino a impararlo a memoria,e l’unica cosa che riuscirono a dire prima di precipitarsi da Nicholas e dargli la notizia fu un semplice “WOW” che lasciava trafelare tutto il loro stupore. Il ragazzo si trovava in giardino a parlare con una  del terzo anno,Ally lo strattonò per un braccio,lasciando la ragazza a bocca aperta
-Ma si può sapere che cazzo volete?Mi stavo organizzando il pomeriggio-
-Lascia stare gli ormoni per un attimo Nick,indovina?-
Il ragazzo sorrise
-Siete state prese?-
Wendy annuì sorridendo
-Lo sapevo. Quindi adesso si festeggia?-
-Si,domani sera a casa mia-
-Non ci credo,la secchiona è stata presa a fare la cheerleader. Non vedo l’ora di vederti in abiti succinti,scommetto che sarai fantastica-
Joseph e la sua stupidità passavano da quelle parti
-Se aspetti che urli il tuo nome durante la partita di basket come quelle oche,beh,mi dispiace deluderti,ma non accadrà mai-
Wendy si sentiva fiera della sua affermazione,ma Joe la prese per il braccio
-Non ti conviene comportarti così con me -
Le sussurò in un’ orecchio,il che la fece rabbrividire lungo la schiena. Joe se ne accorse,e dopo aver preso i libri dal suo armadietto le sorrise e salutò il fratello.
-Che ti ha detto?-
-Che adesso devo lavarmi il braccio,anzi no,meglio amputare-
Ally le sorrise e insieme si avviarono a prendere qualcosa da mangiare prima di rimanere senza nulla. Alcune volte le schifezze della mensa erano meglio di niente. Il giorno seguente la sua rivincita su chi credeva che fosse brava soltanto a cavarsela con i numeri e con i libri,precisamente sabato sera,Wendy si presentò a casa dell’amica puntuale,venti minuti prima dell’inizio della festa,per aiutare negli ultimi preparativi. Ally era eccitata,anche se non ne aveva nessun motivo,era famosissima per le sue feste,ma la più memorabile rimaneva ancora quella dei suoi sedici anni,se ne era parlato per settimane e tutti volevano un invito. Dopo quella serata però,Ally era tornata la solita ragazza impopolare della Johnson High School,ma rimaneva comunque l’amica perfetta per Wendy. La serata già all’inizio si stava rivelando un successone,e non poteva mancare l’intera squadra delle zucche vuote al completo. Nonostante adesso fosse una di loro,Wendy faticava a considerarle alla sua altezza. Alla festa Joseph  e Nicholas continuavano a fare conquiste,soprattutto tra le ragazzine più piccole,cioè quelle che ci cascavano più facilmente,mentre nella mente della povera Wendy tutto quello era elaborato come un vero schifo. Che qualcuna  sarebbe voluta andare a letto con Joe,per lei era uno schifo. Le faceva anche ribrezzo il fatto che quel ragazzo che tanto odiato continuava a lanciarle sguardi in continuazione,a lei e al suo bellissimo vestito color porpora. Senza accorgersene,bicchiere dopo bicchiere,Wendy cominciò a perdere lucidità,come faceva sempre ad una festa,e dopo esseri accorta che iniziava a delirare si rinchiuse in camera di Ally prima di mettersi nei guai dicendo qualcosa di compromettente. Si buttò nel letto a pancia in sù,ascoltando con attenzione la musica che lievemente proveniva dal piano inferiore,canticchiando ogni tanto qualche strofa. Stava per addormentarsi quando dalla porta entrò un ragazzo che Wendy,per quanto era sbronza,non riuscì a mettere  fuoco,fino a che non parlò.
-Che ci fai qui?-
Joseph chiuse la porta a chiave e si sedette sul letto.
-Io potrei farti la stessa domanda-
-Quanto hai bevuto?-
-Fatti i cazzi tuoi. E tu perché sei qui?Non hai trovato nessuna stasera?-
-Cosa?In mezz’ora ho pomiciato con sedici ragazzine diverse. È che mi sono stufato-
-Povere,come le compatisco-
-Dì piuttosto che vorresti essere stata una di loro-
-Certo,l’importante è crederci-
Joseph si morse il labbro.
-Che vuoi fare Joe?-
Si mise sopra la ragazza,cominciando a sfiorarle il collo con le labbra molto lentamente.
-Joe scendi immediatamente,sono ubriaca e te ne stai approfittando-
Era come se non avesse mai parlato. Joseph arrivò alla bocca e con la lingua le percorse le labbra,poi prese a baciarla appassionatamente,e lei non lo fermò neppure quando cominciò a tirarle giù il vestito,anzi lo aiutò. Joe ci sapeva fare e aveva fascino,e questo nessuno poteva negarlo,nemmeno lei. Tolse la camicia e i pantaloni a Joseph,poi passò ai suoi boxer,il tutto continuando a baciarlo,e con uno scatto fece ribaltare la situazione.
-perché sopra?-
-Perché così comando io il gioco,Joseph. Se dobbiamo farlo non voglio sottostare a te-
Joe le sorrise,mentre la ragazza cominciò a muovere il bacino tenendo la mani sul suo petto,e Joseph  penetrò all’interno del suo corpo. Wendy provò un piacere indescrivibile,tanto che non riuscì a trattenere i gemiti,e entrambi cominciarono ad ansimare nella stanza che rimbombava della musica del DJ. La ragazza prese a baciare il petto di Joe,che le teneva la vita,fino ad arrivare al collo e poi di nuovo alla bocca,e al contrario di come pensava,stare così a contatto con lui non le dava assolutamente fastidio,anzi,non voleva addirittura che smettesse. Le piaceva sentire le sue mani sul suo corpo e il respiro di Joe che andava all’unisono con il suo. Gli diede un ultimo bacio sul collo e si alzò da sopra di lui,stringendo le coperte.
-Ovviamente non dovrai dire a nessuno di stasera,specialmente ad Ally-
-Perché?-
-Perché ha una cotta per te,e sapere che abbiamo fatto sesso rovinerà la nostra amicizia-
-Allora dovrebbe prendersela anche con tutte quelle che sono già venute con me-
-Oh,per favore Joseph,non può uccidere tutte le ragazze della scuola-
Il ragazzo sorrise.
-Ahah…Bella questa-
-E’ la verità-
-Intanto ti è piaciuto-
Joseph si morse il labbro.
-Come ho già detto prima,l’importante è crederci-
Wendy finì di vestirsi,poi scese lentamente le scali per salutare l’amica e tornare a casa prima che la situazione peggiorasse.
-Ally,torno a casa,credo di aver bevuto troppo-
-Come vuoi,ci vediamo domani. Hai visto Joseph?Nicholas lo sta cercando per farsi dare le chiavi della macchina,ma non sappiamo dove sia finito-
Wendy sbarrò gli occhi e scosse la testa.
-No,non so dove sia,perché dovrei?-
Ally alzò le spalle e si diresse verso le sue nuove amiche,le zucche vuote della squadra di cheerleader sedute sul divano,mentre Wendy uscì dalla porta principale intravedendo Joseph che scendeva dalle scali. Ora che era andata a letto con lui come tutte le altre stupide da lei tanto odiate e prese in giro,l’unica cosa che rimaneva da fare era sparire,perché il pensiero di essere diventata come quella sottospecie di ragazzine con gli ormoni in subbuglio non le piaceva più di tanto. A dirla tutta non le piaceva nemmeno il fatto che le fosse piaciuto da morire quella sera con Joe,e negarlo sarebbe stato ancora peggio.


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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Ricomincio Da Te - Episodio 4 Capitolo Quattro.
 Il lunedì seguente,a scuola,Wendy,vedendo l’amica seduta come sempre sulle scali ad aspettarla prima di un’altra noiosa giornata di scuola con tanto di test di algebra,si sentì quasi un peso sul cuore e un macigno che le chiudeva lo stomaco impedendole di respirare. La salutò come sempre,ma stare insieme a lei in classe e non dirle nulla era una vera tortura. In fondo era successo,e nessuno poteva cambiare quello che era stato. Avrebbe potuto giocare sul fatto che era ubriaca,ma comunque sia sarebbe stata una bugia:lei era perfettamente cosciente di quello che le stava accadendo,ne era consapevole. Passò l’intera ora di inglese e storia a tormentarsi,fino a quando nel pomeriggio,in palestra,decise di parlarne con Nicholas. Conoscendolo non le sarebbe stato d’aiuto,ma a lei serviva soltanto qualcuno che l’ascoltasse,o anche che facesse finta.
-Nick,posso parlarti?-
Il ragazzo era appena uscito dallo spogliatoio dopo la lezione di educazione fisica,ed era ancora sudato.
-Mi hai preso per uno psicologo?-
Nicholas cominciò a ridere,ma si fermò di scatto quando Wendy lo fulminò con lo sguardo.
-E’ una cosa seria,quindi se per cinque minuti puoi smetterla di fare lo stronzo e ascoltarmi te ne sarei grata,poi puoi tornare a fare ogni tipo di schifezza con chi vuoi-
Si sedettero sugli spalti,e Wendy incrociò le gambe.
-Nick ti ricordi quando ti avevo detto che mai e poi mai sarei andata a letto con Joseph?-
Lui annuì.
-Come la mettiamo se per puro caso io…Lo avessi fatto?-
Nicholas sbarrò i suoi occhi marroni e non riusciva a credere alle parole che aveva appena sentito.
-Cioè tu mi stai dicendo che tu e Joe avete fatto sesso?-
Wendy arrossì.
-Wow. E quando?-
-Alla festa di Ally sabato sera. Nick ti giuro che ha fatto tutto lui-
-Guarda che non devi darmi spiegazioni. Non sono tuo padre,anche perché se lo fossi saresti già in punizione-
-Calcolando cosa ha fatto a mia madre,direi che sarei io a doverlo mettere in punizione-
-Hai ragione scusa,esempio sbagliato. Comunque ti è piaciuto?-
-Che cosa?-
-Con Joe-
Wendy non rispose. Se avesse detto di no,avrebbe mentito a Nick e a se stessa,se avesse detto si avrebbe per sempre perso anche l’ultimo briciolo di orgoglio che le rimaneva.
-Forse-
Fu l’unica cosa che riuscì a farfugliare,mentre Nick cominciò a ridere e a passarsi una mano tra i folti capelli neri e ricci.
-Guarda che devi essere libera con me-
-Il fatto è che non so se dirlo a Ally,visto che ha una cotta per…Quello-
Nick alzò le spalle e increspò il labbro.
-Fa come vuoi-
-Certo,io ti chiedo un consiglio e l’unica cosa che riesci a dirmi è”fa come vuoi”. Ricordami ancora perché sei il mio migliore amico?-
Il ragazzo la baciò sulla guancia.
-Perché senza di me non sapresti cosa fare piccola-
Si alzò dalla gradinata prendendo il borsone e si allontanò,lasciandola sola a riflettere in balia della squadra di basket che stava attraversando la porta,e squadra di basket significava ovviamente Joseph,e Joseph significava ormai imbarazzo e irritabilità. Lo vide entrare scherzando insieme a Lucas,il suo compagno di sport,e fece finta di nulla. Fu lui ad avvicinarla,mentre la ragazza si toccava i capelli e voltava la testa dalla parte opposta.
-Ehi tutor-
Ecco che l’odio di Wendy cominciava a farsi sentire.
-Ti ho già detto che devi chiamarmi con il mio nome-
-E ancora una volta io ti dico che il tuo nome non lo ricordo,ne posso fare fatica a ricordarlo-
In effetti le dava parecchio fastidio il fatto che Joe fosse andato a letto con lei e non si ricordasse il suo nome,d’altronde come le altre con cui era stato prima di quella sera.
-Allora rendiamo molto più facile la cosa:non chiamarmi-
Il ragazzo rise di gusto.
-In qualche modo dovrò pur chiamarti oggi pomeriggio,durante i ripassi di chimica-
-Mi hai rovinato al giornata,lo sai?-
-Non è detto che dobbiamo per forza ripassare chimica,possiamo fare tante altre cose insieme-
Wendy alzò le sopracciglia mentre Joe la guardava sorridendo.
-Le conosco le tue “tante altre cose” Joseph,e credimi,preferisco ripassare chimica-
-Come vuoi,l’offerta è sempre valida-
Joe le diede un bacio sul collo e automaticamente Wendy si pulì schifata con la mano,sotto lo sguardo divertito del ragazzo che se ne andò dai suoi amici lasciandola lì,sola con ancora quel dubbio addosso. Tornò a casa senza ancora aver detto nulla,davvero nulla,a Ally,e in un certo senso si sentiva in colpa,era come se le stesse nascondendo qualcosa di grave,e dato che loro si raccontavano tutto fin dalle elementari,era piuttosto strano per lei doversi tenere qualcosa tra se e se,come un segreto. Joe si presentò a casa sua verso le sei,mentre cominciava a ripulire la stanza dai vestiti sparsi in giro e a riporre libri e DVD sugli appositi scaffali. Aveva addosso un paio di jeans blu e una canotta bianca con sopra una camicia da boscaiolo che gli metteva in risalto il fisico,e la ragazza cominciò a chiedersi se lo avesse fatto a posta a vestirsi in quel modo provocante. Lo fece accomodare nella sua cameretta,poggiando tutti i libri sulla scrivania.
-Posso offrirti qualcosa?-
-Hai una birra?-
Wendy annuì e poco dopo tornò dalla cucina con due birre in mano.
-Stavo guardando la foto,chi è?-
Disse Joseph indicando con il dito una vecchia foto che si trovava sul comodino della ragazza.
-E’ mio padre-
-Non sapevo tenessi una foto di tuo padre,speri ancora di trovarlo?-
-Voglio trovarlo solo per sputargli in faccia-
-Capisco-
-Hai finito di farti cazzi miei?-
Joe le sorrise e la ragazza si sedette sulla scrivania,aprendo i vari libri di chimica e formule.
-Voglio iniziare con qualcosa di facile,tipo i composti chimici-
-Che cosa?-
Wendy guardò il ragazzo spalancando gli occhi.
-Joseph sai cos’e un atomo?-
-E’ un tuo amico?-
-Ok,mettiamoci sotto perché c’e davvero molto lavoro da fare Mr.Superdotato-
A sentire quel sopranome Joe sorrise e si sedette accanto a lei sulla sedia. Sinceramente non ascoltava una parola di quello che la ragazza diceva,gli piaceva semplicemente guardare i movimenti della sua bocca e come perdeva le staffe quando faceva finta di non capire qualcosa. Cominciò a spostare delicatamente la sua mano dal tavolo alla gamba della ragazza,che cercava di fare finta di niente mentre la mano di Joe scorreva fino ad arrivare alla coscia e poi riscendere,molto lentamente.
-Joseph smettila per favore-
-Perché?Ti dà fastidio?-
-Si Joseph,molto fastidio-
-L’altra sera non mi sembrava-
-L’altra sera era l’altra sera e oggi è oggi-
Il ragazzo rise e cominciò ad alzare la maglietta di Wendy,che in quel momento non ci vide più. Si alzò di scatto dalla scrivania e cacciò Joseph fuori dalla camera.
-Che succede?-
-Vattene per favore,per stasera abbiamo terminato-
-Non credo di aver capito bene la lezione-
-Non mi interessa,devi sparire dalla mia vista,tu e la tua assurda virilità-
Joseph sbuffò e uscì dalla porta dell’appartamento,mentre Wendy era riuscita ad uscire vincitrice dalla voglia di saltargli addosso.


Nota: Spero vi piaccia..Recensite ^^

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ricomincio Da Te - Capitolo 5

Capitolo Cinque.

 La sera dopo cena,mentre era distesa a guardare la TV,affrontò l’argomento al telefono con Nick.

-Sai,sinceramente mi trovo a disagio a parlare con te di queste cose,insomma,di solito ne parli con Ally-

-Nick,se ti dicessi cha da sabato sera non faccio che pensare a quella scopata,tu me prenderesti per pervertita-

-Un po’-

-Grazie per la sincerità-

-Sai che sei un caso particolare?Mio fratello non ci riprova mai con la stessa ragazza una seconda volta,deve essere stato davvero bene-

Silenzio.

-Magari posso testare-

-Fottiti Nick,stiamo parlando di una cosa seria e l’unico pensiero che riesce a farsi spazio nel tuo cervello è il sesso-

-Ok,scusa,era per sdrammatizzare,ti comporti come se fossi una verginella pia,cosa che in realtà non sei-

-Sai che ti dico,buonanotte Nick,spero che ti si possa consumare stasera con i tuoi lavoretti,così non mi romperai più i coglioni-

Nick rise e Wendy riattaccò il telefono sbuffando. Era la verità,senza Ally si sentiva terribilmente persa,non sapeva con chi parlare,con chi confidarsi,e prima o poi avrebbe dovuto confessare,non poteva essere altrimenti. In fondo non si trattava di un reato. Purtroppo però,qualcuno aveva già parlato al suo posto,e la mattina seguente non trovò la sua amica ad aspettarla come tutti i giorni sulle scali,con i suoi occhioni verdi e sognanti persi verso il cielo,era invece nel corridoio,davanti gli armadietti,a parlare con due ragazze della squadra cheerleader. Wendy non capì bene di cose parlavano,ma sembrava si stessero mettendo d’accordo per uscire nel pomeriggio. Attese che se ne andarono,poi cominciò a parlare all’amica,che non l’aveva ancora degnata di uno sguardo.

-Ehi che fai?Vi mettete d’accordo per uscire e non mi dici nulla?-

-Non credevo di dover rendere conto a te,visto che tu non lo fai mai-

Wendy increspò la fronte,non capendo,mentre Ally prendeva i libri di matematica dall’armadietto senza ancora degnarla di uno sguardo.

-Che vuoi dire?-

Ally sbattè con rabbia l’armadietto,e il colpo rimbombò per tutto il corridoio.

-Ti avevo chiesto di essere sincera con me,soltanto questo. Te lo avrò chiesto come minimo in milione di volte se ti interessava Joseph,e tu cosa mi rispondevi?”No,per carità,smettila di farmi certe domande” e poi vengo a sapere che tu e lui avete fatto sesso?Durante la mia festa?Sul mio letto?Ma che razza di amica sei tu?Davvero,in questo momento mi fai solo pena,e non so come tu abbia fatto a mantenere il segreto. Valgo così poco per te?-

Wendy non aveva la minima idea di cosa risponderle,perché le accuse che le erano state lanciate era tutte spaventosamente vere,così si limitò ad abbassare la testa,stringendo il quaderno degli appunti tra le mani. Ally scosse il capo guardando l’amica con ripugnanza,per poi dirigersi verso la sua classe. Poteva un’amicizia durata dodici anni terminare così?Wendy sapeva perfettamente chi era stato a parlare,e aspettò l’ora di educazione fisica per entrare nello spogliatoio e affrontare Joseph. Il ragazzo aveva un asciugamano sulle spalle e stava bevendo una bottiglietta d’acqua insieme a quei dementi dei suoi amici.

-Joseph dobbiamo parlare. Subito-

Wendy era in piedi,di fronte a lui,con le braccia conserte e lo sguardo di chi non si arrende facilmente.

-Mi dispiace,ma ora non posso,e forse nemmeno dopo. Facciamo così,ti chiamo quando sono libero ok?-

Tutti i suoi compagni scoppiarono a ridere,mentre la ragazza rimaneva ancora inflessibile.

-Allora mettiamola così,ti dirò davanti a tutti quello che ho da dirti. Sei un grandissimo stronzo e un vero perdente,perché per vendicarti del no di una ragazza te la sei presa con la mia migliore amica,e una persona che agisce alle spalle con questi giochetti è una persona che non ha le palle,al contrario di come fai vedere a tutti i tuoi stupidi amichetti del basket e non. Quindi ti dò un consiglio:smettila di fare il grandissimo figo,perché non sei altro che un coglione che nasconde la sua stupidità dietro le scopate e i tiri liberi. Detto questo,ti saluto e ti auguro buona giornata-

Joseph era ancora sbigottito e arrossì sotto lo sguardo dei suoi compagni,mentre Wendy uscì dallo spogliatoio fiera di aver detto finalmente quello che pensava e di essersi vendicata. Era la prima volta che Joseph si trovò a dover sottostare ad una ragazza,e questo gli dava un fastidio immenso,ma anche un grandissimo senso di ammirazione. Per la prima volta Joe vide in una ragazza qualcos’altro,oltre che a un oggetto per fare sesso,vide carattere,forza,determinazione,e soprattutto verità. Erano più simili di quanto potessero lontanamente pensare. Quel pomeriggio,durante i ripassi di chimica,i due non si scambiarono uno sguardo. Wendy si limitava a parlare di cose che non uscivano fuori dall’ambito di scuola,e Joseph si limitava ad ascoltare attentamente,anche se non riusciva a capire niente,tenendo lo sguardo fisso sulla scrivania.

-Sei stata la prima lo sai?-

-A fare cosa?-

-Sei stata la prima ragazza che mi smerda in quel modo davanti a tutti-

-Sono brava,hai visto?-

-Complimenti. E scusami-

Wendy non degnava di uno sguardo il ragazzo.

-Non dire scusa se non ti dispiace veramente,è solo un’altra presa per il culo-

-No,davvero. Mi dispiace di averti fatto litigare con Ally-

-Quindi ammetti di essere stato uno stronzo?-

-Adesso non esagerare. E’ già tanto che ho chiesto scusa-

-Come immaginavo-

La conversazione si concluse così,e Joe rifletteva sul fatto che avesse chiesto scusa a Wendy,la ragazza che odiava fin da piccolo,una cosa che mai e poi mai avrebbe pensato di fare. Sentiva di essere lui il responsabile della situazione,si sentiva in colpa,dannatamente in colpa.

 

Note:

Grazie a tutti che recensite e che avete messo la stria tra le preferite ^^ spero vi piaccia anche questo capitolo J

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Ricomincio Da Te - Capitolo 6

Capitolo Sei.

 Il pomeriggio seguente,durante gli allenamenti delle cheerleader,la tensione tra le due ragazze si sentiva parecchio,e questo metteva in difficoltà la stessa squadra.

-Guarda come ti muovi,sembra che ti stai sentendo male-

Oppure:

-Hai sbagliato tutta la coreografia,sei davvero scema-

Questi più o meno erano gli insulti che le due amiche si rivolgevano,sotto lo sguardo divertito di Joseph. Il ragazzo le osservava dagli spalti,e prendeva gusto nel vederle così incazzate tra loro,e sapere che era tutto merito suo gli dava anche una certa soddisfazione.  Quel senso di colpa era già sparito. Finiti gli allenamenti,si catapultò nello spogliatoio per stuzzicare e far perdere le staffe a Wendy come solo lui sapeva fare.

-Vedo che ho fatto davvero un bel casino-

Wendy si stava allacciando le scarpe e lo guardò con aria schifata.

-Sei un grandissimo stronzo Joseph-

-Oh,che brutta cosa-

-Ho paura di te lo sai?Sei una macchina senza sentimenti-

-Sei ancora più bella quando ti irriti-

La ragazza fece per andarsene,ma Joseph la bloccò con il braccio.

-Lasciami passare Joseph Adam Jonas,o giuro che finirà male-

-Lo hai mai fatto in uno spogliatoio?-

-No,e di certo non voglio farlo con te,quindi lasciami passare-

Joe le cinse i fianchi con le mani.

-Joseph smettila,quella sera ero ubriaca-

Cominciò a baciarla dalla spalla fino alla guancia,per poi riscendere molto lentamente. Wendy non aveva la voglia di fermarlo,perché quello che voleva Joseph lo desiderava ardentemente anche lei,nonostante volesse negarlo. Joe le tolse la felpa delle cheerleader e poi la maglietta,mentre continuava a baciarle il collo,e Wendy si lasciò trasportare da quel momento,come quella sera alla festa. Gli sbottonò la camicia e si allungò sulla panca dietro di lei,dove poco prima era poggiato il borsone,facendo mettere Joseph sopra di lei. Aiutò il ragazzo a togliersi i jeans e i boxer,poi lui fece lo stesso e prese a baciarle la pancia,il collo,fino ad arrivare alla bocca. Mentre la baciava appassionatamente penetrò all’interno del suo corpo,e ancora una volta la ragazza provò un enorme piacere mentre Joseph aumentava le spinte e le accarezzava i fianchi. Wendy emise dei gemiti di piacere cercando di fare il meno rumore possibile,e Joe si eccitò ancora di più. Diede delle ultime spinte finali e si alzò dal corpo della ragazza,che era ancora inebriata dal suo sapore. Si rivestirono entrambi senza dire una parola,e Wendy provò un grandissimo senso di disgusto verso se stessa e quello che aveva appena fatto. Ancora una volta si era lasciata trasportare dal fascino di Joe e dal piacere immenso che le riusciva a provocare.

-Sei contento ora Joseph?-

Il ragazzo le sorrise.

-Si,e direi che è piaciuto tanto anche a te-

Wendy non rispose,si limitò a prendere il suo borsone a ad uscire dallo spogliatoio mentre Joseph sapeva che ormai la ragazza era sua. Andò a casa di Nick,come faceva sempre in quei casi,in quei momenti in cui aveva bisogno di ridere e sapere che il mondo continuava ad andare avanti. Il ragazzo era al piano,e si  rilassava suonando una dolce melodia,mentre Wendy era distesa sul divano che lo ascoltava in silenzio.

-Sai Nicholas,mi piace sentirti suonare il piano. Sei bravissimo-

-Grazie. Mi spieghi cosa è successo?-

Wendy sbuffò.

-Sono una cogliona Nick-

-Qualcosa che non era già palese?-

Wendy gli tirò addosso un cuscino.

-Intendo che Ally ha scoperto tutto e nonostante ora mi odi,e come non capirla,io ho fatto sesso con Joseph per la seconda volta oggi negli spogliatoi. Hai del veleno così la facciamo finita?-

Nick sbarrò gli occhi.

-Sai,una volta posso capirla,ma la seconda comincio a credere che ci sia dell’interesse da parte vostra. O eri ubriaca anche questa volta?-

-No Nick,purtroppo ero lucidissima,e mi è piaciuto da morire anche questa volta-

Nicholas si alzò dal piano e andò a sedersi accanto all’amica,portando la sua testa sulle ginocchia.

-In fondo lo hai voluto tu-

-Lo so-

-Dovresti ricominciare ad odiarlo come prima-

-Io lo odio ancora Nicholas,con tutte le mie forze. Ci ho solo scopato,ma non significa nulla-

-La Wendy che conoscevo io non lo avrebbe mai nemmeno sfiorato con il dito-

-Hai ragione Nick. Sono malata?-

-No,sei uguale alle altre-

-Io non sono uguale alle altre-

Nick alzò le sopracciglia.

-Oh no,sono uguale a tutte le altre-

Il ragazzo le sorrise.

-Voglio piangere-

-Non servirebbe a nulla. Vuoi dormire qui stanotte?-

Wendy annuì sorridendo,ed entrambi se ne andarono sopra a vedere un film,dopo aver avvertito la mamma di Nicholas.

-Cosa vuoi vedere?-

-Conoscendoti sarei pieno di film porno,quindi qualunque cosa sia fuori da quell’ambito-

Nick cominciò a ridere.

-Che ne dici di una commedia romantica?-

-No,Nicholas,mi deludi. Niente cose smielate-

-Allora ci sono rimasti i film d’azione-

-Non hai nulla che faccia ridere?Voglio ridere-

-Ok,vada per un film comico-

Nick infilò il DVD,poi si distese accanto alla ragazza sul morbido letto matrimoniale,mettendole una mano dietro la schiena. Wendy poggiò la sua testa sulla sua spalla e si rilassò tra le braccia di Nicholas,il suo migliore amico da tutta una vita. Certo,erano stati fidanzati alle medie,ma niente di serio. Il ragazzo le accarezzava i capelli,quei capelli che tanto amava,e ultimamente anche più del solito. Quando stava con Wendy lui si sentiva bene,e preferiva rimanere a guardarla tutto il tempo piuttosto che portarsela al letto,una cosa strana e insolita per uno come lui. Quella ragazza riusciva a dargli quell’effetto,soltanto lei. Tra una risata e l’altra le ore passarono veloci,e la ragazza si addormentò stringendosi al petto di Nicholas. Lui le sorrise e spegnendo la televisione la abbracciò,cadendo nel sonno insieme a lei. Facevano così da quando erano piccolini,e mai e poi mai avrebbero rinunciato al loro affetto.

 

Nota:Ragazze fate sempre meno recensioni..ricordo che senza recensioni non continuo e in tutto ci 3 libri e siamo ancora al 1 quindi vedete voi…

                                                               Baci pikkola.wendy

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Ricomincio Da Te - Capitolo 7

 

Capitolo Sette.
Quando quella mattina Wendy scese,ancora addormentata e lasciando Nicholas a poltrire nel letto,trovò in cucina Joseph che usciva a prendere uno Starbucks,con la sua giacca di pelle e le chiavi della jeep in mano.
-Non sapevo avessi dormito qui. Comunque buongiorno-
-Mi ha invitata Nick,e visto che questa è anche casa sua…-
-Vuoi venire a fare colazione con me?-
Wendy spalancò gli occhi.
-Io?Colazione?Con te lurido essere?-
Joe scoppiò a ridere e annuì.
-Guarda che se non vuoi venire io non ci perdo nulla-
La ragazza abbassò lo sguardo.
-Il tempo di avvertire Nick e vengo-
Wendy salì le scali di corsa ed entrò nella stanza dove si era addormentata con Nick. Gli lasciò un biglietto sul comodino e scese in giardino da Joseph che la aspettava in macchina. Quando furono da Starbucks si sedettero entrambi ad un tavolino con i loro caffè in mano,il tutto in grandissimo silenzio.
-Mi sto chiedendo perché sono venuta a fare colazione con te-
-Cosa avete combinato stanotte tu e mio fratello?-
Wendy guardò irritata il ragazzo.
-Niente. E anche se avessimo fatto qualcosa,non sono affari tuoi-
-Non avete fatto nulla,sei troppo acida. Se vuoi riparare io sono qui-
-Sei un porco Joseph Adam Jonas,e non oso chiederti come hai passato la serata-
-A casa della tua amica Ally,certo è molto scomodo farlo in cucina,ma anche particolarmente eccitante-
In quel momento Wendy non ci vide più. Lei c’era cascata nella rete di Joseph,era vero,ma non poteva permettere che fosse così anche per la sua migliore amica,qualsiasi cosa lei pensasse ora.
-Joseph,te lo chiedo per favore,lascia stare Ally-
-perché? Sei già gelosa?-
-No Jospeh,scordatelo. Non voglio semplicemente che lei soffra per colpa tua,ci tiene davvero tanto a te,più di quanto meriteresti-
-Non sei la persona adatta per fare la morale sai?Sei stata tu la prima a farla soffrire mi sembra,che brutta cosa venire a letto con il ragazzo che le piace-
Joseph sorrideva perché aveva capito che Wendy stava per scoppiare da un momento all’altro,ma questa volta la ragazza non gliela fece passare liscia. Prese il suo caffè tra le mani e lo gettò addosso alla camicia di Joe,sotto lo sguardo divertito di tutti i presenti. Il ragazzo si alzò di scatto cercando di rimediare al danno,sia fisico che morale. Era la seconda volta che veniva umiliato in quel modo da una ragazza,e ancora una volta lo invase quel grandissimo senso di ammirazione che non aveva mai provato prima verso una donna.
-Che ti serva di lezione Joseph Adam Jonas,non ti conviene avermi come nemica,perché se voglio sono molto più stronza di te-
Wendy prese la sua borsa e lasciò lì Joseph,solo a pulirsi la sua camicia blu sporca di caffè. Durante la pausa pranzo,a scuola,la ragazza si sedette sull’erba del cortile a leggere un libro,”I sogni che nessuno ha”. Era un libro abbastanza deprimente,quindi adatto a lei,inoltre aveva una caratteristica in comune con la protagonista:erano entrambe orfane di padre,e per lei era come leggere un’autobiografia. Mentre era intenta a scorrere le pagine in cui la protagonista finalmente scopriva chi era il vero padre,incontrando parecchi parallelismi con la sua vita,notò dei grandi occhioni verdi e sognanti che la fissavano incessantemente,e lei li avrebbe riconosciuti ovunque.
-Ally cosa ci fai qui?-
L’amica si sedette accanto a lei,spostando i lunghi capelli biondi sulle spalle.
-Avevano ragione,Joseph a letto è un fenomeno-
Wendy chiuse il libro e abbassò lo sguardo.
-Adesso sarai contenta?-
Ally alzò le spalle e increspò le labbra.
-Diciamo che siamo pari-
-Lo sai che ti ha solo usata?Scommetto che stamattina non ti ha nemmeno salutata-
Ally rimase in silenzio perché non voleva dare a Wendy la soddisfazione di avere ragione.
-Io volevo dirti solo questo,e non significa che siamo tornate amiche-
-Potrai mai perdonarmi?Ti ho chiesto scusa un milione di volte-
-Io ti voglio bene-
-E te ne voglio tanto anche io,e se non ti ho detto di Joseph era semplicemente perché per me non aveva importanza. E visto che adesso sono completamente sincera con te,ti dico che lo abbiamo rifatto un’altra volta negli spogliatoi ieri pomeriggio-
-Lo immaginavo-
-Ally devi capire che Joe non è il tipo da avere una ragazza. Non è nemmeno il tipo da innamorarsi,o da avere una sola donna. Devi imparare a convivere con questa cosa e smetterla di farti del male. Te lo dico perché per me sei come una sorella-
-Mi sei mancata-
-Mi sei mancata anche tu-
Le due amiche si abbracciarono,uno di quegli abbracci che era mancato tanto ad entrambe,che le faceva stare bene.
-Oggi pomeriggio avete ancora da ripassare?-
-Ti prego Ally,non ricordarmelo-
-E’ un caso così grave?-
Wendy rise.
-Oh credimi honey,molto peggio-
La ragazza infilò il suo libro nella borsa e si avviò verso la mensa con l’amica,sedendosi al tavolo dove c’era ad attenderle Nick.
-Ehi Wendy,come è andata la colazione?Scommetto che la macchia di caffè sulla camicia di Joseph è opera tua-
-Oh Nicholas,mi conosci troppo bene-
-Avete fatto pace?-
Nick indicò le due ragazze che annuirono contente.
-Lo sapevo,non potete stare lontane per molto-
-Ok,si,è vero,ma adesso mangiamo perché sto morendo di fame-
Wendy si accarezzava la pancia e cominciò a guastare il purè di patate,che in realtà la stomacava.
-Come hai dormito stanotte?-
Chiese Nick alla ragazza.
-bene,forse un pò scomoda. E comunque mi aspettavo la colazione a letto. Questa volta passa,ma la prossima me la paghi Nicholas Jerry Jonas-
Il ragazzo alzò le sopracciglia.
-Sto morendo di paura-
Wendy lo colpì sul braccio e ancora una volta gli fece molto male.

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Ricomincio Da Te - Episodio 8

Capitolo Otto.

Quando tornò a casa,a fine giornata scolastica,trovò sua madre ad aspettarla,il che era abbastanza strano visto che doveva essere a lavoro.

-Mamma,cosa ci fai qui?-

Susan gli diede un bacio sulla guancia e l’aiutò a togliersi la borsa dalla spalla.

-Sono rientrata per pranzo e volevo aspettarti prima di tornare a lavoro-

Wendy spalancò i bellissimi occhi marroni e rimase a fissare la madre.

-C’e un inghippo di mezzo?-

Susan sorrise.

-No sciocchina,sei mia figlia e volevo stare un po con te. Ho preparato dei biscotti per il tuo amico che viene a fare ripetizioni,sono nel vassoio in cucina. Come sta andando?-

La ragazza sbuffò.

-Male mamma,credo che sia un caso disperato,e il fatto che non ci sopportiamo certo non aiuta-

-Com’è?Carino?-

Wendy sorrise.

-Mamma smettila-

-Non la smetto finche non mi dirai se è carino o no-

-Ok mamma,è carino. Molto,molto carino,va bene adesso?-

Susan sorrise alla figlia e si avviò ad aprire la porta a cui avevano bussato in quel momento.

-Buonasera signora Taylor,io sono Joseph e sono un compagno di scuola di sua figlia-

Il ragazzo porse la mano a Susan che la strinse con un grandissimo sorriso,mentre Wendy da dietro le spalle della madre si chiedeva come era possibile che Joseph riuscisse a fingere di essere un angelo quando invece era il diavolo in persona,forse il suo aspetto da dio lo aiutava. Susan fece accomodare il ragazzo in salotto a chiamò Wendy in cucina con la scusa di aiutarla a prendere i biscotti.

-E’ davvero molto,molto carino,hai ragione-

La ragazza arrossì.

-Adesso vi lascio soli,mi raccomando. Offrigli questi e studiate-

La donna diede un bacio sulla fronte alla ragazza e dopo aver salutato Joe uscì dalla porta prendendo la sua borsa. Nessuno dei due ragazzi parlò finche la macchina di Susan non ebbe svoltato la curva.

-Complimenti Joseph,davvero-

Il ragazzo sorrise.

-perché?-

-perché riesci a fingere di essere un angelo anche quando sei il diavolo tentatore in persona sulla terra-

-Allora complimenti anche a te-

Wendy scosse la testa.

-per cosa?-

-Perché oggi sei riuscita ad umiliarmi per la seconda volta di seguito,e forse non dovrei dirlo ma…Provo un profondo senso di ammirazione verso di te-

-Vuoi dire che prima d’ora nessuna ragazza ti aveva mai respinto o umiliato?-

Lui sospirò e scosse la testa.

-Wow. Beh,c’e sempre una prima volta,e con me ti ci devi abituare-

Il ragazzo le sorrise e cominciò a mangiare un biscotto.

-E’ simpatica tua madre sai?-

-Si,perché non ti conosce-

Joe continuava a mangiare il suo biscotto incurante della ragazza.

-Sai,alcune volte credo che tu sia come mio padre-

Il ragazzo sbarrò gli occhi e per poco non si strozzava con il boccone.

-Non puoi dire questo-

-Si certo,perché adesso vieni a dirmi che se qualcuna è incinta di te tu ti prenderai le tue responsabilità-

Joseph abbassò lo sguardo.

-Siete tutti uguali,lo sapevo-

-Non hai mai conosciuto tuo padre,non sai come stanno veramente le cose-

-Mi ha raccontato tutto mia madre-

-Potrebbero essere tutte cazzate-

-Perché non dovrei fidarmi di mia madre dopo tutto quello che ha passato?-

-Non sto dicendo questo,e smettila di urlare-

Wendy aveva iniziato a gridare,e il ricordo di suo padre riaffiorò in lei portando lacrime sulle sue guancie,che cercava di asciugarsi con l’aiuto delle mani. Joseph le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.

-Mi dispiace,io non volevo dire quelle cose-

-Sei un coglione Joe-

-Non ti ho mai visto piangere,e devo ammettere che mi fa stare male,quindi non piangere più-

Wendy rimase a fissare Joseph con aria sbalordita,asciugandosi le lacrime.

-Che c’e?-

-Hai dimostrato di avere un cuore,e non riesco a spiegarmi come sia possibile-

Joseph scoppiò a ridere,allungandosi sul divano.

-Adesso non esagerare,solo perché ti ho detto che non mi piace vederti piangere-

Wendy guardò il ragazzo e scosse la testa. Lui poteva negarlo quanto voleva,ma lei lo aveva visto il suo lato sensibile,esisteva,era solo bravo a nasconderlo,e in fondo non poteva pretendere troppo da uno come lui. Salì le scali per andare a prendere i libri nella sua camera,e quando riscese trovò Joe con carta e penna in mano.

-Oggi voglio prendere appunti signora maestra,quindi vada lentamente-

-Ti interessa davvero recuperare?-

-Devo fare un test alla fine di questi ripassi,e se non lo supero si passa ai corsi estivi. Ti prego non farmi andare a scuola d’estate-

Wendy gli sorrise.

-Dipende tutto da te,mettiamoci al lavoro Mr.Superdotato-

I due lavorarono di buona lena quel pomeriggio,Wendy perché aveva capito che in fondo Joseph non era una macchina senza sentimenti e Joe perché per la prima volta si trovò ad avere a che fare con una persona che aveva iniziato a rispettare e ad ammirare. Quando terminarono uscirono fuori sul grande balcone e si sedettero a guardare il cielo stellato.

-Devi ringraziarmi-

-Perché?-

Chiese la ragazza sbattendo le palpebre.

-E’ da quando sono entrato qui dentro che ho una voglia matta di saltarti addosso,ma non l’ho ancora fatto-

-Sei malato Joseph-

Joe scoppiò a ridere,voltandosi verso la ragazza.

-Sei tu che mi fai diventare pazzo-

-Si certo,come no,lo dici a tutte,e scommetto che ci cascano anche-

-Prima di te tutte-

-Di la verità,ti fa imbestialire il fatto che non sono facile come le altre-

-Non mi da fastidio,mi intriga-

-Hai mai pensato che nella vita i sono cose migliori del sesso?Come l’amicizia,l’amore… -

-Sono cose da perdenti-

Disse il ragazzo abbassando lo sguardo sul pavimento.

-Ognuno la pensa come vuole,cambierai idea quando incontrerai quella giusta-

Wendy si voltò verso la finestra e rientrò dentro,allungandosi sul divano e accendendo la TV. Joseph la seguì e si sedette accanto a lei,continuando a fissarla con lo stesso sguardo che aveva alla festa di Ally. La ragazza cercava di non badarci,anche se gli procurava un fastidio particolare.

-Joseph smettila di guardarmi come se volessi mangiarmi-

Continuava a fare zapping tra i canali televisivi,mentre Joseph cominciò ad alzarle lentamente la maglietta e ad accarezzarle la pancia e i fianchi.

-Non riesci proprio a fare il buono tu è?-

Lui sorrise.

-Guarda che lo so che piace anche a te -

Wendy si tolse la maglietta risparmiando del tempo a Joe,poi cominciò a baciarlo partendo dal collo,mentre lui le sganciava il reggiseno con gli occhi chiusi.

-Sai Joseph,tuo fratello mi ha detto che non ci provi mai più di una volta con la stessa ragazza,sono un caso speciale? –

Joe prese a baciarla con più passione.

-Mio fratello non sa niente di me-

La ragazza gli slacciò i pantaloni neri e la camicia a quadri,poi passò ai suoi boxer e Joe fece lo stesso,il tutto senza staccare le labbra l’uno dall’altro,tanto era forte l’attrazione che provavano. Il ragazzo la stese per bene sul divano e mentre le baciava il collo penetrò all’interno del suo corpo,e Wendy provò ancora una volta quell’immenso piacere che solo lui era in grado di farle sentire. Joe aumentò le spinte velocemente,e questo provocava nella ragazza una sensazione meravigliosa,tanto che si strinse ancora di più a lui. Emise dei gemiti,non riuscendo a contenere dentro di lei la bellissima sensazione che Joseph le faceva provare,e lui le accarezzava la pancia e il seno. Wendy gli baciò il petto tenendo le sue mani sulla sua schiena e facendole scorrere lentamente per percorrere ogni minimo dettaglio del suo fisico perfetto. Lui riprese ad aumentare le spinte e la ragazza ricominciò a gemere,facendolo sorridere. Diede delle ultime spinte finali e  stanco si allungò accanto a Wendy,coprendosi con una coperta che si trovava sulla spalliera della poltrona.

-Ok Joseph,lo ammetto,mi è piaciuto. Mi è sempre piaciuto-

Il ragazzo le sorrise e ricominciò ad accarezzarle i fianchi,procurandole brividi su tutto il corpo.

-Ci sai fare lo sai?-

Joseph le sorrise ancora e senza dire una parola si alzò e ricominciò a vestirsi,mentre Wendy gli diede un bacio sulla spalla e salì nella sua cameretta per infilarsi il pigiama. Quando poco dopo riscese le scali,si accorse che Joe l’aspettava seduto sulla poltrona,giocherellando con le sue mani.

-Credevo fossi già andato a casa-

Il ragazzo alzò le spalle facendo l’indifferente e Wendy si allungò sul divano accendendo di nuovo la TV.

-Se mi rilasso mi prometti che farai il bravo?-

Joe scoppiò a ridere e portò la sua gamba sul bracciolo della poltrona.

-Si,tranquilla,per stasera mi basta-

Wendy scosse la testa e tornò a guardare la televendita di pentole che davano su canale 6,fino ad addormentarsi con la noiosa cantilena del presentatore barbuto. Joe le sorrise e con la coperta che era caduta a terra la coprì delicatamente fino alle guancie,poi spense la televisione e uscì di casa nel momento in cui la macchina grigia di Susan faceva il suo ingresso nel vialetto. Joseph si dileguò nella notte senza che la donna potesse accorgersi della sua presenza,e quando entrò dentro casa trovò la figlia addormentata,proprio come l’aveva lasciata Joe. Le accarezzò i capelli e Wendy aprì lentamente gli occhi,sbadigliando.

-Mamma,sei qui. Che ora è?-

-E’ molto tardi tesoro-

La ragazza si stropicciò gli occhi.

-Devo essermi addormentata,mi hai coperto tu?-

Disse  Wendy indicando la coperta che si trovava sopra di lei.

-No,quando sono entrata eri già così,deve essere stato quel ragazzo-

Wendy sbarrò gli occhi per un momento,poi tornò a fissare la madre.

-Adesso vado a dormire in camera mia,buonanotte mamma-

Susan le diede un bacio sulla fronte e la fece andare in camera sua,ancora insonnolita.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Ricomincio Da Te - Capitolo 9

Capitolo Nove.

La mattina seguente,prima dell’inizio delle lezioni,Wendy si imbattè in Lucas e Joseph nel corridoio e si fermò per ringraziare il ragazzo.

-Ti ho coperto semplicemente perché stavi tremando e mi facevi pena-

-Comunque sia grazie,e non farmelo ridire un’altra volta perché rischio di rimettere sul serio-

Joseph rise e dopo averla salutata con un gesto della mano tornò a percorrere il corridoio. Tutto era tornato alla normalità,o almeno così sembrava,e i due avevano iniziato ad odiarsi di nuovo e a trattarsi come due estranei. Il pomeriggio arrivò velocemente,molto più velocemente di quanto Wendy e Ally avessero pensato,e con esso arrivò anche il loro debutto come cheerleader alla partita di basket:la loro scuola contro la West high school,grande campionessa da due anni di seguito. Questa partita era decisiva:se la loro scuola avesse vinto sarebbe arrivata in finale,cosa che non accadeva da ormai quattro anni. L’attesa nello spogliatoio non faceva che aumentare l’ansia delle due ragazze,e vedere le altre compagne che vomitavano o si sentivano male certo non aiutava.

-E se dovessi scordarmi un pezzo?O peggio,se dovessi scordarmi l’intera coreografia?-

Ally non la smetteva di agitarsi e di sfogarsi con l’amica.

-Rilassati,sono sicura che andrà tutto bene-

-Ma come diavolo fai ad essere così tranquilla?

-Agitarsi non serve a nulla-

Ally scosse la testa e Wendy uscì da quel luogo pieno di ansia e negatività per avviarsi verso gli spalti a salutare Nicholas,che era venuto come aveva promesso. Il ragazzo stava mangiando un pacchetto di pop corn su una delle prime file.

-Fammi capire,ti sei messo qui per guardarci sculettare meglio?-

Nick rise.

-Si,mi sono messo qui solo per vedere come ti muovi bene-

-Sei un maiale Nicholas,non ai livelli di tuo fratello,ma se continui così lo raggiungerai presto-

-Sei agitata?-

Wendy scosse la testa.

-Smettila di fare la forte,sei agitata e si vede. Se vuoi sfogarti un pò prima della partita ci chiudiamo in bagno e…-

-Addio Nicholas,vado a fare il mio lavoro-

Il ragazzo rise e l’amica gli lanciò un bacio con la mano,avviandosi verso la postazione delle cheerleader che con i loro cori e incitamenti diedero il  via alla partita. Nessuno si sarebbe aspettato la vittoria della Arthur high school,invece la partita finì esattamente così,grazie soprattutto ai canestri di Joseph e di Richard,il capitano della squadra,inoltre Wendy e Ally erano riuscite a non sbagliare nessuna delle coreografie fino ad allora studiate,portandole a termine con un grandissimo senso di orgoglio. Ovviamente a fine partita non poteva mancare una festa per celebrare la vittoria,e ovviamente anche questa organizzata da Ally e il suo fantastico senso estetico. C’era la squadra di basket e delle cheerleader al completo,e il mister salì sul palco per fare un discorso e ringraziare tutti. Erano finalmente in finale dopo quattro anni. Joe continuava a fissare ardentemente  Wendy mettendola in soggezione e obbligandola a voltare lo sguardo dalla parte opposta. Anche quando camminava o parlava con i suoi amici sentiva gli occhi di Joseph addosso,e questo continuò finche non decise di affrontarlo e dirgli di smetterla. Prese il ragazzo per un braccio facendo cadere a terra qualche goccia di birra e lo fece girare verso di lei.

-La smetti di fissarmi?-

Joseph rise e bevve un sorso di birra.

-Io faccio quello che voglio,e di certo non prendo ordini da te-

-Che gusto ci trovi nel rimanere a guardarmi?Davvero non hai nulla di meglio da fare?-

-E’ che con la tuta da cheerleader sei più sexy del solito,e come si dice anche l’occhio vuole la sua parte-

Wendy scosse la testa schifata.

-Mi fai davvero un tremendo schifo Joseph,davvero non ti vergogni?-

-Aspetta che ci penso…No-

Wendy si voltò e si diresse verso il bagno,mentre Joseph la guardava allontanarsi sorridendo e bevendo un altro sorso di birra dalla bottiglia. Sinceramente Joe non aveva mai pensato a farsi un esame di coscienza,e mai ne aveva avuto voglia,stava semplicemente vivendo nel modo che gli piaceva di più,senza legami e regole,e di mettere la testa a posto nemmeno il pensiero. Wendy si buttò sul lavandino per sciacquarsi la faccia con l’acqua fresca,poi prese un asciugamano e si asciugò delicatamente il viso strofinandolo. Quando si voltò,Nick era in piedi,poggiato sullo stipite della porta,e la osservava attentamente.

-Che ci fai qui Nick?-

-E tu?-

-Ah no,l’ho chiesto prima io-

Il ragazzo rise.

-Mi sto annoiando,così sono venuto a vedere dov’eri finita. Ok,adesso tocca a te-

Wendy ripoggiò l’asciugamano dove lo aveva preso precedentemente e si sedette sul marmo del lavandino,facendo penzolare le gambe.

-Sto cercando di fuggire dallo sguardo di fuoco di tuo fratello. Mio dio è diventata una persecuzione-

Nick le si avvicinò sempre di più,fino a toccarle le gambe scoperte con le mani.

-Quindi a quanto pare nessuno dei due può o vuole tornare alla festa-

Wendy gli sorrise e annuì.

-E quindi che si fa?-

Nick chiuse la porta del bagno a chiave,poi tornò dalla ragazza e con la mano spostò la gonna fino ad arrivare alla coscia.

-Che domanda stupida che ti ho fatto-

Disse Wendy. Nick rise e cominciò a sfiorare le sue labbra al collo dell’amica,che lo abbracciò e chiuse gli occhi,lasciandosi trasportare dal momento. Il ragazzo le aprì la zip della felpa e gliela tolse,poi fece lo stesso con la sua maglietta. Ricominciò a baciarle il collo e la bocca,mentre Wendy gli sbottonava la camicia e i jeans. Era consapevole che stava per fare sesso con il suo migliore amico da una vita,anche se prima o poi entrambi sapevano che sarebbe successo. Gli tolse i boxer e unì le gambe attorno al ragazzo,che penetrò all’interno del suo corpo e cominciò a spingere tenendo le mani sulla vita della ragazza. Lei intrecciò le mani dietro il suo collo e strinse ancora di più le gambe,aiutando Nick nei movimenti. Il suo respiro cominciò a velocizzare il ritmo,fino a quando entrambi non si ritrovarono ad ansimare. In quel modo Nicholas sentiva l’amica più vicina,ed era una cosa che non gli era mai successa con nessun’altra prima di allora,si sentiva una cosa sola con lei. La ragazza lasciò uscire dei gemiti,poi strinse ancora di più le gambe e chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dai caldi baci di Nicholas e dal piacere che le sue spinte le facevano provare. Quando Nick diede l’ultima,lei spostò le sue braccia dal collo del ragazzo alla schiena e lo strinse al petto,provando un grandissimo piacere. Fece un sospiro e si rivestì insieme a Nick,in silenzio. Uscirono dal bagno e si dileguarono nel giardino facendo finta di niente,mentre Joseph li osservava attentamente con una luce di gelosia negli occhi,nonostante volesse negarlo a se stesso.

 

Note: spero vi piaccia e adesso passiamo ai ringraziamenti ^^

 

 Reina Gitana :Sisi aspetta e vedrai che Joe diventerà ancora più dolce xDD

 

renesmee_carlie :sono contenta che ti piaccia..spero continuerai a seguirla ^^

 

silviking : sisi Joe e Wendy sono proprio carini ma il bello deve ancora venire ^^

 

 giu_giu_: sono contenta che ti piaccia..spero continuerai a seguirla e a recensire :)

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Capitolo 11
*** Capitolo 10,11,12 e 13 ***


Capitolo Dieci,Undici, Dodici e Tredici
La mattina seguente,mentre Joe rientrava a casa dalla sua abituale corsa mattutina,trovò Nick che faceva colazione con latte e cereali sdraiato sul divano e con le cuffie alle orecchie. Prese dell’acqua fresca dal frigo e cercò di catturare l’attenzione del fratello  stirandogli la cuffietta destra.
-Joseph che cazzo combini?-
-Possiamo parlare?-
Nicholas si alzò e posò la tazza sul tavolo,poi tornò a sedersi sul divano guardando Joe negli occhi.
-Che vuoi?-
-Ci hai fatto sesso?-
Nick increspò la fronte.
-Di chi diamine stai parlando?-
Joe posò la bottiglia sul tavolo e incrociò le braccia sul petto appoggiandosi al muro.
-Lo sai benissimo di chi parlo fratellino,Wendy-
A sentire quel nome Nick non potè fare a meno di sorridere e di ricordare la serata precedente.
-Non credo siano affari tuoi,lei fa quello che vuole mi sembra-
-Voglio saperlo-
-Sei geloso?-
Joe scoppiò a ridere.
-Per favore Nick,puoi farci tutto quello che vuoi,non mi interessa niente di lei-
-Dì la verità Joseph,ti piace-
Joe non rispose.
-Lo sapevo,lei ti piace-
-No Nick,non mi piace,smettila-
-Comunque si,lo abbiamo fatto ieri sera nel bagno,hai ragione-
Joseph annuì e salì nel bagno per farsi una doccia,mentre Nick ricominciò a mangiare i suoi cereali. Nel frattempo Wendy era andata a casa di Ally ed essendo sabato mattina,si dedicarono al loro shopping settimanale. Non aveva necessariamente bisogno di qualcosa,ma era un modo come un altro per stare insieme. Si fermarono da Starbucks per riposarsi dall’enorme peso delle borse,e ordinarono due cappuccini.
-Quindi fammi capire-
Ricominciò Ally.
-Tu e Nicholas avete fatto sesso nel bagno,giusto?-
Wendy annuì,mentre controllava gli scontrini dei suoi acquisti.
-E me lo dici così?-
-Come dovrei dirtelo? Devo far pubblicare l’articolo sul giornale?-
Ally bevve un sorso del suo cappuccino.
-Beh,no,però non me lo sarei mai aspettato-
L’amica alzò le spalle facendo finta di nulla.
-A dire la verità Ally,nemmeno io lo avrei mai pensato,però è successo. E comunque non significa nulla-
-Ok,chiuso discorso. Ho già pensato a cosa organizzare per il tuo compleanno-
Wendy spalancò gli occhi.
-Avevo detto che non volevo festeggiarlo-
-Tesoro mio compi diciotto anni,non puoi non festeggiare-
La ragazza sorrise.
-E che cosa avresti preparato?-
-Non ti dico nulla,devi sopportare questo mistero per altri quattro giorni-
Wendy sbuffò e gettò il cartoncino del suo cappuccino ormai vuoto.
-Ti odio quando fai così la stronza-
Le due amiche si sorrisero e uscirono fuori dal negozio,camminando per le affollate vie di Los Angeles. Wendy non amava festeggiare i compleanni,tanto meno il suo,lo reputava una cosa stupida e inutile,insomma,perché festeggiare se si diventava più grandi di un anno? Ma non poteva comunque nascondere che la curiosità che Ally aveva innescato in lei era davvero troppa. Al suo ritorno a casa cercò di capire se la mamma sapesse qualcosa riguardo la sua festa,ma in realtà Susan,durante la cena,trattò tutt’altro argomento.
-Sai Wendy,tra quattro gironi compirai diciotto anni,e io sento che è arrivato il momento di affrontare un certo tipo di argomento-
La ragazza analizzò con calma le parole della madre,poi ingoiò il boccone e posò la forchetta nel piatto.
-Che tipo di argomento mamma?-
-Io non so se tu hai già avuto rapporti sessuali,ma io…-
-Ti prego mamma-
La interruppe Wendy.
-So già tutto,non mettere entrambi in situazioni imbarazzanti-
Susan le sorrise amorevolmente.
-Quindi sai che non è merito delle api,dei fiori,dei cavoli…-
-Sai mamma,sono già abbastanza avanti. Insomma,è dalla terza elementare che mi sono resa conto che i cavoli e le api sono una grandissima cazzata-
-Sai che bisogna usare le protezioni?-
-Mamma,ti avevo detto non metterci in situazioni imbarazzanti-
-Hai ragione,ma devo prenotarti una visita dalla ginecologa-
-Niente pillola-
-Devi prenderla-
-Fa ingrassare-
Susan ricominciò a ridere e Wendy si alzò dal tavolo.
-Sai mamma,la prossima volta che fai questo discorso,avvertimi prima,ok?-
La donna le sorrise di nuovo e le mandò un bacio,mentre Wendy si rinchiuse nella sua stanza ripensando all’episodio delle cena. Ne parlò anche il giorno dopo con Ally,mentre insieme a Joe,Nick e Kevin si avviavano verso il cinema per assistere alla visione del nuovo film di Steven Spielberg,ovviamente scelto da Nicholas.
-Mi chiedo ancora perché sono venuto con voi-
Joseph e gli altri si sedettero nelle ultime file,con in mano un pacco di pop corn e gelatine per uno.
-Sai Joe,nessuno ti ha obbligato,e se non venivi eravamo tutti più contenti-
I due ragazzi avevano iniziato ad insultarsi e ad odiarsi di nuovo,anche se forse in realtà non avevano mai smesso. Wendy e Nicholas non aveva ancora scambiato una parola,anche perchè si sentivano irrimediabilmente in imbarazzo,e certo capitare nella poltrona tra Joe e Nick non aiutò la ragazza. Durante tutta la durata del primo tempo  Joseph continuava ad accarezzarle la gamba scoperta,dal ginocchio fino a sotto la gonna,per poi riscendere,procurando alla ragazza dei brividi lungo la schiena. Si alzò di scatto e uscì fuori dalla sala,seguita da Joe.
-Si può sapere che vuoi da me?-
Il ragazzo le sorrise.
-Niente che tu non possa immaginare-
-Sei un maiale Joseph,e devi farti curare-
-Ho saputo di te e Nick-
Wendy spalancò gli occhi.
-Si,e allora?-
Joe alzò le spalle e increspò le labbra.
-Non sono di tua proprietà Joe,non hai nessun altra con cui sfogare i tuoi desideri sessuali? Sono stanca di essere usata da te-
-Diciamo che tra tutte tu sei la mia preferita-
Wendy scoppiò a ridere.
-Quindi sono la tua migliore macchina per fare sesso? Buono a sapersi-
-Ti stai comportando come se lo avessi voluto solo io-
-Sei sempre stato tu quello che mi saltava addosso-
-Ma tu non mi fermavi mai-
Wendy non rispose,perché veramente non sapeva nemmeno cosa dire di fronte la pura verità.
-Joe ti dispiace andare a parlare in un luogo più appartato e non qui davanti a tutti?-
Joe annuì e la prese per il braccio,portandola nel bagno. La ragazza poggiò la schiena al muro,trovandosi faccia a faccia con Joseph.
-A dire la verità,mi ha dato fastidio il fatto che tu abbai fatto sesso con mio fratello-
-Perché?-
Joe scosse la testa.
-Non lo so-
-Forse cominci ad affezionarti-
Il ragazzo scoppiò a ridere.
-Assolutamente no,è che non mi piace passare in secondo piano-
-Perché dovresti passare in secondo piano?-
-Magari mio fratello se la cava meglio di me-
Wendy sorrise.
-Non ho ancora trovato nessuno che mi fa sentire come te Joe,stai tranquillo-
Il ragazzo ricambiò il sorriso e le si avvicinò sempre più,cominciando ad accarezzarle la gamba e a baciarla,dal collo fino alla bocca. Restarono così per parecchi minuti,nessuno dei due aveva voglia di staccarsi dall’altro. Wendy passava le dita tra i neri capelli di Joe,mentre lui le accarezzava la coscia. Era contento di sentire la ragazza di nuovo sua,di sapere che non l’aveva persa. Forse era vero,forse si stava affezionando davvero. Le sbottonò la camicetta rosa e sfiorò la sua spalla con le labbra,facendole scendere le  bretelle del reggiseno.
-Joseph,ti odio da morire-
-Scommetto che me lo ripeti in continuazione per paura che io lo dimentichi-
La ragazza scoppiò a ridere e cominciò a slacciare i jeans  e i boxer del ragazzo,mentre lui faceva lo stesso con la sua gonna. Unì le gambe intorno al ragazzo che la bloccava al muro,e mentre gli baciava il petto sentì Joe entrare dentro di lei. Teneva le sue mani sulla sua vita,e Wendy strinse le gambe per il piacere che le provocava Joseph con le sue spinte. Cercava di non fare troppo rumore,temendo che qualcuno li sentisse,e continuava a stringere sempre più forte le gambe ad ogni spinta di Joe. Lui le baciava il collo molto lentamente,mentre lei continuava a tenere la mano tra i suoi morbidissimi capelli. Diede le ultime spinte e Wendy sospirò,poi i due cominciarono a rivestirsi.
-Sai Joseph,ogni volta che dico che non ci devo ricascare,puntualmente ci ricasco-
-Perché in fondo diverte anche te-
Wendy non parlò più. Nel frattempo che i due si rivestivano,Ally e Nick stavano affrontando una conversazione parecchio diversa nella sala di proiezione del film,mangiando patatine.
-Wendy mi ha raccontato cosa è successo-
Nicholas continuava a mangiare guardando incurante davanti a lui.
-Siete amici da un’eternità-
-Si,e allora?-
-Mio dio Nick sei innamorato della tua migliore amica-
Il ragazzo diede qualche colpo di tosse e si voltò verso l’amica.
-Come fai a dire una cosa del genere?-
Ally sbuffò e incrociò le braccia sul petto.
-Ho notato come la guardi,come sorridi quando sei con lei,e poi andiamo,le donne queste cose le capiscono al volo essendo più acute e intelligenti dei maschi-
Nick rimase per un po’ in silenzio,intrecciando le dita.
-Io non sono innamorato di Wendy. Si,insomma,mi piace stare con lei,mi fa ridere,e quando lei non mi è vicino mi manca,e le penso sempre prima di addormentarmi e quando mi sveglio,è bellissima. Però non sono innamorato di lei-
Ally rimase a fissarlo.
-Sicuro?-
-Non lo so Ally,non so cosa si prova ad essere innamorati-
-E’ più o meno quello che mi hai appena detto tu-
Nick annuì e tornò a guardare il film,mentre Joe e Wendy si risistemarono ai loro posti facendo finta di nulla.
Capitolo Undici.
 I giorni seguenti passarono velocemente,e Joseph e Wendy continuavano a nutrire lo stesso rapporto,odio e passione,e nessuno dei due riusciva,ne voleva,chiudere quel circolo vizioso,mentre Nick rifletteva sul fatto di essere innamorato della sua migliore amica o no. Non si era mai innamorato prima di allora,ne aveva mai pensato di farlo. Lui voleva vivere cos’,in modo sregolato,fregandosene di tutto e tutti. Innamorarsi per lui sarebbe stato la fine,si sentiva perso. Aveva sentito dire che l’amore cambiava completamente,e lui non voleva cambiare. Si piaceva così com’era,non voleva  che fosse una donna a controllare la sua vita. Il giorno del suo compleanno Wendy era eccitatissima e l’allegria di Ally aveva contagiato anche lei. Secondo il piano organizzato alla perfezione in ogni punto dall’amica,sarebbe dovuta essere accompagnata alla festa che si teneva a casa di Ally da Nick,che arrivò puntuale alle otto precise. La festeggiata lo aspettava seduta sulle scali del suo portone con le mani sotto il mento e i gomiti poggiati su quel bellissimo vestito color verde acqua che la mamma le aveva regalato per l’occasione. Continuava a ripeterle che i diciotto anni venivano una volta sola nella vita,e che doveva goderseli fino in fondo. Nick scese dalla macchina e si sentiva terribilmente impacciato dentro la sua giacca nera.
-Wow,Nicholas,come siamo eleganti-
- Si,ci volevi tu per farmi indossare la giacca,ma non prenderci l’abitudine,è solo per stasera-
L’amica gli sorrise e lui le offrì il braccio.
-Sembri una principessa oggi-
-Prenditela con mia madre,non con me-
Scoppiarono a ridere e Nick la aiutò a salire in macchina.
-Devo preoccuparmi?Insomma,da Ally posso aspettarmi di tutto-
Nicholas fissava la strada e stringeva il volante.
-No,per stasera puoi rilassarti-
-Vuol dire che non ha invitato spogliarellisti,mangiatori di fuoco e animali esotici e pericolosi?-
Chiese Wendy.
-No,tranquilla -
-Wow,deve essersi trattenuta tanto-
-Veramente avevamo pensato di farti fare uno streap-tease-
La ragazza sbarrò gli occhi.
-Ehi,rilassati. Stavo scherzando-
Wendy sospirò e tornò a guardare fuori dal finestrino il vialetto della villa di Ally illuminato per la grande occasione. Immaginava che l’amica avrebbe fatto le cose in grande e non sapeva nemmeno cosa aspettarsi  da una pazza come lei. Nicholas parcheggiò fuori il cancello e tirò fuori dalla tasca destra una benda nera.
-Non dirmi che devi bendarmi?-
-Si,me lo ha rigorosamente ordinato Ally-
-Non mi farò mai bendare,perché non so cosa devo aspettarmi da uno come te-
-Diamine Wendy,siamo amici dalle elementari e non ti fidi ancora di me?-
-Devo risponderti?-
Nicholas sbuffò e scese dalla macchina,dopo averle legato bene la benda dietro la testa.
-Dai stronza,scendi. Ah,quasi dimenticavo:tanti auguri-
La ragazza sorrise e strinse forte la mano del ragazzo,lasciandosi guidare.
-Mio dio Nick,non vedo niente. Non lasciarmi sbattere contro un muro-
-Stai tranquilla,per questa sera prometto niente contusioni-
Wendy lo adorava proprio per quello Nicholas,perché sapeva sempre come farla sorridere.
-I tuoi fratelli ci sono?-
-Tutti tranne Joseph,non so cosa avrebbe fatto,ma non voleva venire-
Wendy annuì e cominciò a sentire la musica che proveniva dal giardino. Anche se era bendata conosceva la casa di Ally alla perfezione. Lei e Nick si fermarono poco dopo,e la musica si arrestò di scatto. A Wendy cominciarono a tremare le gambe e Nicholas le tolse la benda nera che le impediva di vedere la sua meravigliosa festa. C’erano tutti,davvero tutti,e il giardino era completamente pieno di amici e conoscenti che aspettavano soltanto lei. Sarebbe potuta scoppiare in lacrime da un momento all’altro,ma non voleva rovinare il trucco.
-Ok ragazzi,io propongo di fare tutti insieme gli auguri alla nostra festeggiata bellissima come il sole-
Ally non si era davvero risparmiata,era tutto perfetto,dagli striscioni al catering,e non c’erano animali pericolosi. Era riuscita a rimanere nei canoni della sicurezza. Le due amiche si abbracciarono e Ally le diede il suo regalo.
-Ally perché mi hai fatto un regalo?-
-Forse perché è il tuo compleanno?O mi sbaglio con qualcun altro? Forse è il compleanno di Nicholas,ehi Nick…-
Wendy le tappò la bocca ridendo.
-Scema lo so che è il mio compleanno,ma la festa era già..troppo-
Ally le sorrise.
-Il regalo non è nulla di speciale,ma per me è importante-
La ragazza cominciò ad aprire la busta blu e ne tirò fuori una cornice in argento che conteneva una foto. Non era una semplice foto,era la foto che Ally e Wendy avevano scattato davanti la scuola il primo giorno di liceo. Avevano entrambe una paura matta in quel momento,ma sapere che l’una era vicina all’altra le aiutò. Wendy sorrise e cominciò ad accarezzare il vetro della foto con il pollice.
-Ti ricordi cosa ci eravamo promesse quella mattina?-
Le due amiche si guardarono.
-Che saremmo rimaste sempre insieme-
-Io dico che ce l’abbiamo fatta a mantenere la promessa-
-Ally,questo è il nostro ultimo anno al liceo. Poi andremo al college -
-Allora ci godiamo ancora quest’anno di scemenze e poi pensiamo a diventare ufficialmente grandi. Ci stai?-
Wendy le strinse la mano.
-Si,ci sto. E grazie per il regalo,è fantastico-
Ally alzò le spalle e lasciò la festeggiata in balia degli altri ospiti. Quella sera tutti i complimenti erano per lei e il suo vestito verde acqua che la faceva sembrare tanto una fata,o almeno cos’ dicevano gli altri. Il bellissimo Nicholas continuava a contemplarla da lontano,passando una mano tra i suoi folti capelli neri,e gli sembrava ieri che lui e Wendy giocavano sull’altalena o andavano in bici giù per la collina,mentre invece erano passati esattamente dodici anni,e ormai la piccola bambina era diventata una donna,una donna stupenda e testarda,che lo faceva diventare completamente pazzo. Passò la serata come al solito,facendo nuove conoscenze che si sarebbero ridotte a una botta e via,ma non riusciva a togliere gli occhi di dosso a quella fata dai capelli neri e dai magnifici occhi marroni. Aveva una pazzesca voglia di saltarle addosso,di farla sua come quella volta in bagno,ma si limitava ad osservarla in ogni suo piccolo movimento,in ogni suo piccolo gesto,e niente riusciva a farlo più felice. Il tempo passava velocemente,la serata volava via troppo in fretta,e quando la festa terminò,Wendy e Ally rimasero ancora un po’ lì,per sistemare le ultime cose e pulire la spazzatura per terra,anche se Ally aveva insistito perché l’amica andasse a casa.
-Ehi,bellissima,guarda chi sta arrivando. In ritardo il ragazzo è?-
Wendy alzò lo sguardo verso il cancello e vide il più bello di tutti guardarsi intorno.
-Ehi Joseph,la festeggiata è qui-
Disse Ally indicando l’amica al suo fianco.
-Vi lascio soli,non fate i vostri giochetti erotici nel mio giardino,ve lo chiedo per favore,e gettate il preservativo nell’apposito contenitore che sto facendo la raccolta differenziata-
-Vaffanculo Ally-
La ragazza sorrise  ed entrò dentro casa,mentre Joseph camminava con lo sguardo basso verso la festeggiata.
-Ho sentito che oggi è il compleanno di qualcuno,tanti auguri Wendy-
-Grazie Joe-
Il ragazzo rimase a fissarla con i suoi grandi occhi marroni.
-Sei bellissima stasera,davvero-
Per un attimo nessuno dei due parlò,ed entrambi abbassarono lo sguardo.
-Perché non sei venuto alla festa?-
Chiese Wendy tornando a fissare il ragazzo.
-Perché volevo darti il mio regalo in privato,non davanti quegli idioti-
-Non oso chiederti come hai passato il tempo-
Joseph sorrise e tirò fuori dalla tasca dei jeans una scatolina blu che diede alla ragazza.
-Buon compleanno Wendy. Questo è per ringraziarti della tua pazienza e delle tue…-
-Prestazioni?-
I due ragazzi scoppiarono a ridere.
-Si,anche di quelle-
Disse Joe infilando le mani nelle tasche e abbassando lo sguardo. Wendy aprì la piccola scatolina blu che conteneva un ciondolo in oro bianco a forma di margherita,il suo fiore preferito.
-Spero ti piaccia,è la prima volta che faccio un regalo ad una ragazza,e sinceramente non sapevo dove mettere le mani-
-Cosa ne sai che la margherita è il mio fiore preferito?-
-Ho chiesto aiuto a Ally. Non mi piace fare una brutta figura-
La ragazza gli sorrise ed estrasse la collana dalla scatola,infilandosela al collo.
-Come mi sta?-
Disse poi alzando la testa.
-Benissimo-
-Direi che come primo regalo non è andato male,grazie-
Wendy si voltò verso casa Walker,e notò che ormai tutte le luci erano spente. Ally doveva essere andata a dormire.
-Vuoi che ti riaccompagni a casa?-
Chiese Joe stringendo le chiavi della macchina. La ragazza annuì e dopo aver ripreso la sua borsa salì sulla Jeep di Joseph,aprendo il finestrino. Parlarono della festa,perché sinceramente non avevano altri argomenti di cui parlare o con cui confrontarsi,e stare in silenzio avrebbe solamente appesantito il clima. Era strano pensare come non avessero nulla di cui discorrere quando non facevano sesso,e forse perché sapevano pochissimo l’uno dell’altro. Per tutto il viaggio Wendy continuava a rigirarsi il ciondolo tra le dita,osservandolo in ogni minimo particolare,e Joe le sorrideva compiaciuto. Quando arrivarono davanti casa Taylor,Il ragazzo parcheggiò nel retro,e per un po’ rimasero in silenzio. Fu Wendy a incominciare a baciarlo su per il collo,questa volta era stata lei a cercare quel contatto,quel piacere che le davano i suoi baci e le sue carezze. Joe le tirò giù la lampo del vestito verde acqua che le stava tanto bene e abbassò il sedile del guidatore facendo sistemare la ragazza sopra di lui. Wendy cercava di aiutarlo a togliersi la camicia,i jeans e i boxer ma non era un granchè facile dentro la macchina.
-Credo che farlo qui sia terribilmente scomodo-
Disse Joe togliendo il reggiseno alla ragazza.
-Credevo fossi abituato a farlo in posti assurdi,conoscendoti-
Joe le sorrise di nuovo,anche se durante tutta la serata non aveva fatto altro,e la ragazza portò le sue mani sul suo petto,cominciando a muovere il bacino molto lentamente. Joe entrò dentro il suo corpo e la ragazza si abbassò fino a poggiare il ventre sul petto del ragazzo,continuando a muovere il bacino più velocemente. Sentiva la mano di Joe che le sfiorava i fianchi fino ad arrivare alla coscia e poi risalire,procurandole dei brividi che percorrevano tutta la schiena.  Il respiro dei due cominciò ad accellerare,e grazie ai movimenti di Joseph,Wendy provò un grandissimo piacere che non riuscì a contenere,lasciando uscire dei gemiti. Joe continuava a tenere le sue mani sui fianchi della ragazza,sfiorando la sua pelle delicata. Wendy riprese a baciare il ragazzo in modo da non fare troppo rumore,sfiorando il suo collo con le labbra e percorrendone ogni centimetro,fino ad arrivare alla bocca e segnarne il profilo con la lingua. La ragazza sospirò quando Joe diede l’ultima spinta tenendola ferma per il bacino,e chiuse gli occhi per godere meglio del momento. Si alzò dal ragazzo e si rivestì a fatica,risistemandosi il trucco e i capelli per non destare sospetti a Susan.
-Questa volta sei stata tu a fare tutto-
Disse Joe riabbottonandosi la camicia.
-Si ma non ti ci abituare,e comunque tu non ti sei lamentato-
-Credimi se ti dico che in questi casi non mi lamenterò mai-
La ragazza scese dalla macchina e invitò Joseph dentro per offrirgli qualcosa. Entrarono cercando di fare il meno rumore possibile e di non svegliare Susan che dormiva al piano di sopra,accomodandosi in salotto con due bicchieri di birra in mano. Nessuno sapeva cosa dire,e rimanevano zitti osservando i loro bicchieri di vetro. Per un attimo i loro sguardi si incontrarono e Joe si accorse di come gli occhi di Wendy riuscivano a brillare come diamanti anche al buio.
-Ti sei mai innamorato Joseph?-
Wendy poggiò il bicchiere sul tavolo e si mise comoda sul divano aspettando una risposta. Il ragazzo sorrise ma non disse nulla.
-Se non vuoi rispondere va bene,era solo per parlare-
-Si,mi sono innamorato una volta,durante il primo anno di liceo. Si chiamava Abby ed era stupenda-
Wendy non si sarebbe mai aspettata una simile risposta da uno come lui,ma si limitò ad annuire senza fiatare.
-Suo padre non accettava il nostro rapporto,diceva che ero un poco di buono,che non volevo nulla,così abbiamo iniziato a vederci di nascosto. Ci volevamo troppo bene per smettere di stare insieme. Purtroppo suo padre ci scoprì e si trasferirono in Francia senza avvertire. Me ne accorsi una mattina quando andai a trovarla a casa ed era completamente vuota,il padre le aveva impedito perfino di salutarmi. Da allora non la vidi più,e ho imparato che l’amore è stupido perché fa solo male. E tu ti sei mai innamorata?-
-Si,una volta all’asilo,se vale-
I due scoppiarono a ridere.
-Mi ricordo che lo tartassavo di fogliettini con i cuoricini rosa disegnati da me,povero Sam-
-Ehi,voi due,non è ora di andare a letto?-
Susan era per le scali in pigiama,con le braccia conserte e la solita espressione da mamma interrotta nel sonno.
-Ha ragione signora Taylor,ci scusi,me ne vado subito-
La mamma di Wendy sorrise e tornò al piano di sopra,mentre la ragazza accompagnò Joe fino alla porta e gli augurò la buonanotte,concludendo la serata del suo compleanno.
Capitolo Dodici.
 Il pomeriggio seguente Ally e Wendy andarono in spiaggia con il programma di prendere il sole e tornare a casa dorate come la panatura del pollo fritto. Infilarono i loro occhiali da sole e si stesero sui teli leggendo le varie riviste di gossip.
-Credo che quello sia il bagnino più figo dell’universo-
Continuava a ripetere Wendy che aveva adocchiato da parecchi minuti il bagnino seduto sulla riva.
-Credi che se faccio finta di affogare mi verrà a salvare?-
Ally rimase a fissarla.
-Secondo me faresti soltanto una grandissima figura di merda-
-Giuro che non vi sto seguendo-
Nick era dietro le ragazze con la sua canotta grigia e il suo costume bianco.
-Dì la verità Nicholas,mi stai spiando-
Disse Wendy allungandosi di nuovo sul telo arancione.
-Io no,ma credo che se il bagnino si accorge che lo stai violentando con gli occhi potrebbe sentirsi in imbarazzo-
Ally scoppiò a ridere.
-Fottiti Nicholas Jerry Jonas,sei un grandissimo coglione,vai in acqua,ci sono gli squali a farti compagnia-
-Delicata come un camionista-
Nick si sedette sulla sabbia incrociando le gambe e cominciò a fissare la lunga distesa di oceano blu che si trovava davanti.
-E’ una gran pacchia abitare in California-
-Mi piacerebbe andare a visitare New York-
Esclamò Wendy  portando una mano sulla pancia.
-Bene,in bocca al lupo-
Urlò Ally che si avviava a fare il bagno.
-Secondo me non va a farsi il bagno,va a farsi il bagnino-
-Deve solo provarci Nicholas,quello è mio-
Wendy sentì Nick ridacchiare.
-Mi fai impazzire quando fai la possessiva-
-Buono a sapersi-
-A dire la verità mi fai impazzire sempre-
Nick cominciò a sfiorarle il braccio,poi passò alla pancia che lasciava scoperta il costume e scese fino alla gamba.
-Nick,smettila,ci sono le persone qui-
-Sarei capace di saltarti addosso lo stesso,mi conosci-
-Vai a farti un bagno così ti si calmano gli ormoni-
Wendy prese dalla borsa il suo I-pod e infilò le cuffiette ,cercando di scappare dal mondo intero,ma Nick gliene tolse una e continuò a parlare.
-Vieni con me al bar?-
-No-
-Perché no?-
Wendy sbuffò.
-Perchè so già come finirà-
-Giuro che non farò nulla di male-
Disse il ragazzo.
-Si,certo,anche in bagno alla festa non dovevi fare nulla di male e per poco non mi rompevi-
-Lo fai sembrare spiacevole-
-No,mi è piaciuto,ma mi ha messo in imbarazzo-
Nick spalancò le sopracciglia.
-Perché?-
-Perché sei il mio migliore amico-
I due rimasero in silenzio contemplando il cielo azzurro,ma al solo pensiero che Wendy lo vedesse come un amico Nick stava male,una sensazione che non aveva mai provato,come un forte pugno allo stomaco.
-Perché con mio fratello non è così?-
-Perché di tuo fratello non mi importa niente,e comunque lui è un discorso diverso-
Nicholas sapeva che se in quel momento si fosse trovato il fratello davanti gli avrebbe spaccato la faccia senza pensarci  due volte. Era… Geloso. Wendy si alzò dall’asciugamano e si avviò verso la riva,cominciando a fare amicizia con il bel bagnino. Lei non nascondeva che verso Nick provava una forte attrazione fisica,le piacevano i suoi capelli,il suo fisico,il suo sorriso,ma nulla di più,ed illudere le persone non era mai stata la sua attività preferita. Conoscendola non ci avrebbe messo molto ad abbordare il bagnino,ma Nick la osservava con desiderio e gelosia,voleva che Wendy fosse sua e basta. La ragazza passò l’intera serata in compagnia del bagnino,e con tutta la serata intendo tutta la serata,e ovviamente non poteva mancare il resoconto dettagliato ad Ally durante il ritorno a casa dalla giornata scolastica.
-Lo sapevo che ce l’avresti fatta,e com’ il ragazzo?-
Wendy sospirò.
-Il ragazzo è…Da ricordare-
La ragazza pronunciò l’ultima frase scoppiando a ridere.
-Anche se fino ad ora il migliore rimane Joseph,e non pensavo lo avrei mai detto-
-Si honey,non posso darti torto-
Le due amiche si guardarono.
-Avete ripetizioni anche oggi pomeriggio?-
-Si Ally,purtroppo si-
Wendy parcheggiò davanti casa Walker e l’amica aprì lo sportello.
-Allora ti chiamo stasera scema,in bocca al lupo-
Le due ragazze si sorrisero e Wendy mise di nuovo in moto la macchina per tornare a casa sua. Quando imboccò il vialetto,Joe era già di fronte il suo portone seduto sulle scali e le mani sotto il mento. Scese stupita dalla macchina e prese le chiavi di casa.
-Sei in ritardo oggi-
-Che fai mi controlli? E comunque ho dovuto riaccompagnare Ally a casa,la sua macchina è andata-
I due entrarono e Wendy gettò le chiavi sul tavolino del salotto,poi buttò lo zaino sul divano e andò a prendere una lattina di coca cola nel frigo. Joe la seguì poggiandosi al muro e lei si sedette sul piano cucina lasciando penzolare le gambe.
-Allora… Nick mi ha detto del bagnino-
-Si,e allora? Ti ho già detto che non sono di tua proprietà-
-Ehi,non fraintendermi. Volevo solo sapere se era vero-
La ragazza annuì continuando a bere nella lattina.
-Scommetto che ci sei andata a letto-
-Si Joseph,basta interrogatorio-
Joe cercava di non darlo a vedere,ma dentro sentiva quella cosa che chiamano gelosia e che lui non aveva mai provato,e sembrava corrodergli lo stomaco. Wendy gettò la lattina ormai vuota e salì in camera per prendere i suoi libri. Per quanto riguardava chimica,Joe stava migliorando,o almeno adesso sapeva spiegare cos’era un atomo. Si,lo aveva capito che non era un amico di Wendy. Quella sera Susan tornò prima da lavoro e trovò i due ragazzi intenti a studiare in salotto.
-Mamma cosa ci fai qui?-
Esclamò Wendy voltandosi verso la donna.
-Il mio capo mi ha fatto rientrare prima-
-Il ciccione?-
Susan e Joe scoppiarono a ridere.
-Si tesoro,il ciccione. Joe vuoi fermarti a cena?-
Wendy spalancò i grandi occhi marroni e scosse la testa.
-Grazie Susan,mi farebbe piacere-
La donna sorrise e andò in cucina,mentre Wendy colpì Joe al braccio.
-Che cazzo combini?-
-Mi ha invitato e ho accettato-
La ragazza sbuffò.
-Giuro che se dici o fai qualcosa di compromettente di fronte a mia madre  farò in modo che non ti si alzi più nemmeno per sbaglio-
-Ci perdi anche tu-
Wendy scosse la testa.
-Ce ne sono milioni stradotati come te-
-Allora in bocca al lupo-
Esclamò Joseph alzando le sopracciglia e sorridendo. Durante la cena Joe decise di approfittare della situazione per mettere in imbarazzo la ragazza seduta affianco a lui. Molto lentamente portò la sua mano sulla gamba di Wendy  e cominciò ad accarezzarla,dal linguine fino al ginocchio ,e la cosa sarebbe anche piaciuta alla ragazza,se non fosse per il fatto che proprio di fronte a lei si trovava sua madre.  Wendy cercava di allontanarsi di dosso la mano di Joe,ma  ogni volta che ci provava puntualmente lui tornava all’azione sorridendo,e Wendy sperava soltanto che la cena finisse il più presto possibile. Quando la mamma cominciò a sparecchiare Wendy prese Joe per il braccio e lo portò nella sua camera,chiudendosi la porta alle spalle.
-Ho una voglia matta di amputarti quella mano-
Joe le rise in faccia.
-Devi esserti trattenuta tanto per non saltarmi addosso,si vedeva dalla faccia-
-Sei un bastardo-
Ringhiò la ragazza.
-Se mia madre lo avesse scoperto?-
-Secondo me tu madre lo ha anche capito,è un tipo sveglio-
Wendy scosse la testa e si sedette sul letto.
-Sei un grandissimo stronzo,ti odio-
-E’ inutile che fai così,lo so che ti sei divertita-
-I tuoi desideri sessuali non hanno limiti. Mai pensato di vedere uno psicologo?-
Il ragazzo le sorrise,poi si sedette accanto a lei e iniziò a baciarle la spalla fino a raggiungere il collo,e Wendy chiuse gli occhi.
-Joe,c’e mia madre di sotto-
Lui rise e continuò a baciarle la spalla.
-Tranquilla,non sono così scemo,so quando non si può-
-Davvero?Perchè pensavo il contrario-
Joe le tappò la bocca mordendole il labbro inferiore,poi riscese sul collo,e questa volta infilando una mano sotto la maglia della ragazza e percorrendone i fianchi.  Wendy gli baciò il mento e si alzò dal letto,uscendo fuori dalla stanza. Lo accompagnò fino alla porta e lo vide andarsene dal vialetto con la sua Jeep grigia che ormai a casa Taylor era diventata una presenza fissa. Tornò dentro e aiutò la mamma con i piatti,non che volesse di sua spontanea volontà,ma l’occhiataccia di Susan non perdona.  La donna sembrava voler dire qualcosa,ma puntualmente si bloccava,mordendosi il labbro inferiore così forte che per poco non lo tagliava. Wendy non le chiese nulla,preferiva rimanere all’oscuro delle intenzioni della madre,si limitò ad asciugarsi le mani e a chiudersi nella sua cameretta,guardando la foto di suo padre. Chissà dov’era in quel momento,il suo papà.
Capitolo Tredici.
La mattina seguente,dopo aver fatto colazione in veranda a casa Jonas come al solito ed essere passata a prendere Ally che non aveva ancora fatto riparare la macchina,Wendy affrontò un altro giorno di scuola. Durante le prime tre ore ci sarebbe stato il compito di algebra e le due amiche non avevano ripassato nulla.
-Tra esattamente un quarto d’ora abbiamo il compito di algebra e io non ricordo niente,vuoto assoluto-
Disse Ally scendendo dalla macchina nera dell’amica.
-E’ lo stesso per me,ma mi affido alla dea bendata-
- Si,ma tra me e te c’e una bella differenza,se prendo un’altra F addio estate-
Le due ragazze si avviavano verso la loro classe molto lentamente,quasi a voler fermare il tempo.
-Ehi vedi di non farti rimandare,quest’estate ho bisogno di qualcuno con cui divertirmi-
-Tranquilla,c’e Joseph,vedrai come ti divertirai-
Wendy la fulminò con lo sguardo.
-Fottiti Alyson Marie Walker-
La classe era ancora vuota e le due amiche si sistemarono ai loro posti,Wendy vicino la finestra e Ally di fronte la cattedra. Quando cominciarono ad arrivare gli altri ragazzi,si iniziò a percepire quell’ansia che solo i compiti in classe e sapere che devi essere operato alle tonsille riescono a darti. Joseph non degnò Wendy di uno sguardo,si sedette al suo posto continuando a fare il coglione con i suoi amichetti del basket,e la ragazza comprese che fuori dall’ambito sessuale e fisico lei per lui non era niente. Era uno stupido giocattolino nella sue mani,che manovrava come voleva. Forse doveva mettersi sotto a ricercare quella sfaccettatura del suo carattere che le faceva provare ribrezzo anche al solo pensiero di vedere Joe,doveva averla persa da qualche parte. Quando Mr. Simpson,il professore di algebra preso in giro da tutta la classe perché aveva lo stesso cognome del cartone animato,entrò in classe,l’intera aula si chiuse in un silenzio carico,così pesante che avrebbe abbattuto una parete. Wendy non uscì vincitrice dal compito,anzi,forse Ally aveva azzeccato più risposte di lei,o addirittura Joseph. Sorrideva nel pensare come avrebbe reagito la classe al suo primo brutto voto,e a lei non importava. Al suono dell’ora di pranzo,si andò a rifugiare sugli spalti del campo di football,e cominciò a sentire la musica con il suo amato I-POD. Poggiò la testa sulle ginocchia e rimaneva fissa a guardare la scena ripugnante di fronte a lei:Joe che approfondiva i rapporti di anatomia con una delle tante. Cominciava a non sopportare più l’idea di condividerlo con le altre ragazze. Gelosia?Forse. Dopo dodici anni passati ad odiarlo,adesso si sforzava nel farlo,la compagnia di Joseph non era più così sgradevole,dopo tutto,e decise di capire cosa sentiva invece Joe per lei,se anche per lui era diventato difficile odiarla come lo stava diventando per lei. La ragazza tirò fuori l’argomento mentre erano in salotto intenti a ripassare le reazioni chimiche. Wendy si sedette sul tavolo e cominciò a mordersi il labbro,come faceva di solito quando si innervosiva. Non era una cosa facile da dire,ma non poteva girarci intorno,anche perchè non era da lei farlo.
-Joe,tu altro ad attrazione fisica e sesso,provi qualcos’altro per me?-
Joe rimase a fissarla per un attimo,poi scoppiò a riderle in faccia.
-Ti prego dimmi che è uno scherzo?-
Disse infine ancora continuando a ridere.
-A dire la verità era seria,ma lo prenderò come un no-
-Andiamo Wendy,non mi sopporti,e inoltre sai come sono fatto,preferisco del sano sesso-
La ragazza annuì e tornarono a parlare di chimica,fino a quando Joe non iniziò ad alzarle la maglia lentamente e a baciarle la pancia. Wendy non capiva perché non riuscisse a dirgli di no,cosa c’era in lei che gli impediva di rifiutarlo. E pensare che poco prima lo avrebbe cacciato fuori a calci. Quando il ragazzo arrivò al seno,le tolse la maglia e sfiorò le sue labbra a quelle di Wendy,che gli stava togliendo la camicia per velocizzare il tutto. La ragazza strusciò le sue mani sugli addominali fino ad arrivare alla lampo dei jeans,che cominciò a mandare giù insieme ai boxer,poi si slacciò i suoi pantaloncini neri e Joe le prese le gambe,mettendole intorno a lui. Fece salire lentamente le sue mani dalle ginocchia di lei fino alla vita scoperta e iniziò a baciarla. Wendy strinse le gambe e portò le braccia sulla schiena di Joseph,fino a quando lui non penetrò dentro il suo corpo.  Joe velocizzò le spinte continuando a  tenere le mani sui fianchi della ragazza,e gli piaceva sentire il respiro di Wendy che cominciava ad accelerare. Lei continuava a stringere le gambe sempre di più,come in una morsa,non voleva che lui smettesse di muoversi per il piacere che le provocava. Joe la teneva ferma per i fianchi, e cercava di avvicinarla a se sempre più. Anche a lui piaceva quel contatto con Wendy,inutile negarlo,la sentiva una parte di se. Lentamente spostò la mano dai fianchi e cominciò ad accarezzarle i capelli,e quando aumentò le spinte sentiva le gambe di Wendy stringerlo più forte,così fece riscendere delicatamente la mano sfiorandole la guancia,il collo e il seno e diede le ultime spinte,che fecero gemere la ragazza. Quando Joe ebbe finito Wendy sospirò e ricominciarono a vestirsi.
-Sai,mi piace studiare così-
Wendy non rispose,e sinceramente Joe non provava gusto nel sfotterla ed essere ignorato.
-Chiudi il becco Joe,l’unica cosa che riesci a dire cono cazzate-
La ragazza prese i suoi libri e salì le scali per dirigersi nella sua stanza,seguita da Joe come un’ombra. Poggiò i libri sullo scaffale e riscese di nuovo,ignorando completamente il ragazzo dietro di lei.
-Si può sapere che ti succede?-
Wendy si sedette sul divano e rimase a fissare il vuoto di fronte a lei.
-Succede che sono stanca di essere usata da te Joe,ecco. Mi da fastidio perché mi tratti come un giochino erotico e nulla di più,una specie di bambola gonfiabile-
-E ancora una volta ti dico che non sono l’unico a volerlo,se non sbaglio tu non mi fermi mai-
Rimasero in silenzio,e in fondo Wendy pensò che quella situazione se l’era cercata lei. Joe avrebbe voluto dirle di quanto era geloso nei suoi confronti,ma si limitò a stare zitto e a non complicarsi la vita.
-Oggi mi ha dato fastidio vederti limonare con quella sai?-
Joe alzò le spalle.
-Se è per questo,io dovrei affogare il bagnino-
Wendy gli sorrise e incrociò le braccia,guardandolo con la coda nell’occhio.
-Sei da sola stasera?-
La ragazza annuì.
-Vuoi che rimanga a cena qui? Ordiniamo una pizza e stiamo un po’ insieme-
-Se ti dico di si mi prometti che tieni il piccolo Joe al suo posto?-
Joseph sorrise e la rassicurò. Quando arrivò la pizza si sedettero sul divano e cominciarono a guardare un episodio dei Griffin,continuando a ridere come due ragazzini per  tutti i comportamenti sciocchi di quella sottospecie di famiglia americana,e poi passarono ad una commedia demenziale di Jim Carrey,il tutto accompagnato da due bottiglie di birra.
-Che cosa farai quest’estate?-
Le chiese Joe allungandosi sul divano accanto a lei.
-Avevo pensato di organizzare un viaggio a New York,per visitare il college a cui dovrò andare. E tu?-
-I miei mi hanno promesso un viaggio in Europa. Ovviamente se non devo rimanere a scuola altre sei settimane per recuperare i voti-
I due cominciarono a ridere,poi  Joe portò un braccio dietro la testa.
-Secondo me stai recuperando a chimica Joseph,credo che te la godrai questa estate-
-Ho una brava insegnante-
Wendy gli sorrise.
-In fondo dobbiamo ringraziare Mr.Hopkins,se non fosse per lui probabilmente adesso continuavamo ancora ad odiarci a vicenda-
L’affermazione di Joe lasciò Wendy spiazzata.
-Noi continuiamo ancora ad odiarci Joe. O no?-
Il ragazzo non rispose,e probabilmente era meglio così. Wendy quella risposta non la voleva,perché in qualunque modo Joe avesse risposto,sarebbero cambiate molte cose.  La ragazza si spostò su un fianco,e Joe le circondò la vita con un braccio,avvicinandola a se sempre più. Sentiva il suo cuore che al contatto con il corpo di Wendy cominciò a battere come a voler uscire dal petto,e sinceramente era una cosa che gli metteva paura,perché non aveva mai provato una sensazione simile.
-Ti dà fastidio?-
Le chiese Joe. La ragazza scosse la testa e lui le baciò i capelli,continuando a stringerla con il braccio. Cominciò a fare dei lunghi respiri per assaporare il buonissimo profumo di Wendy,fino a quando entrambi non si addormentarono in quella posizione. E quando Susan tornò a casa dal lavoro si limitò a sorridere e a coprire i due ragazzi con una coperta grigia,cercando di non svegliarli.

Nota: Ecco a voi un SUPER MEGA EXTRA ^^  ci sn 4 capitolo insieme spero vi paicciano e che abbiamo molte recenbisoni :) sono felice che la storia vi paiccia un bacio
                                                                                                          pikkola.wendy

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Capitolo 12
*** Capitolo 14 ***


Capitolo Quattordici.
-Cioè,tu mi stai dicendo che Joe era accanto a te sul divano,e non ti è saltato addosso?-
Ally sembrava quasi urlare mentre insieme all’amica cercava di seguire i movimenti della coreografia che Samantha,la capo cheerleader,aveva creato in occasione del torneo finale di basket.
-Si Ally,te l’ho detto una decina di volte come minimo. Stamattina ci siamo svegliati e abbiamo fatto colazione parlando tranquillamente,poi siamo venuti a scuola,ma perché è così difficile da credere?-
Si sentivano gli urli di Samantha che riempivano la palestra.
-Perché tesoro mio,stiamo parlando di Joseph Adam Jonas,quell’individuo che sarebbe capace di riprodurre con qualsiasi essere mobile e immobile-
Wendy alzò il sopracciglio sinistro.
-E’ vero,anche io la pensavo in questo modo,ma magari non è sempre così-
-La pensavi in questo modo?-
La interruppe Ally.
-Mio dio Wendy,ma che ti sta succedendo? Bastano davvero un paio di scopate per farti perdere la testa? Sei stata tu la prima a dirmi che Joe è il ragazzo peggiore della terra-
-Ed è così-
-Non ne sei tanto convinta. Io rivoglio la vecchia Wendy,quella che al solo pensiero di dover incontrare Joseph cominciava a grattarsi come se avesse le pulci-
-Ally,sono sempre io-
L’amica sorrise e scosse la testa,poi tornò ai suoi esercizi da cheerleader,sotto lo sguardo incredulo di Wendy. Se c’era una persona che la conosceva meglio di se stessa era proprio Ally,quella piccola e fragile ragazzina dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi come le foglie. Nel pomeriggio la ragazza raggiunse casa Jonas per usufruire della loro immensa piscina. Denise,intima amica di Susan,le aveva permesso di usarla quando voleva,e molto spesso era mamma Jonas a prendere decisioni dentro quella casa. Wendy suonò il campanello attendendo una risposta. Le aprì Kevin,e l’accompagnò fino alla piscina,nel retro. L’amica poggiò la borsa sulla sdraio e si sedette sul bordo piscina,infilando i piedi nell’acqua. Sentiva lo sguardo di Kevin che la scrutava insistentemente,e sembrava volesse dirle qualcosa da un momento all’altro. Solo quando finalmente la ragazza iniziò a rilassarsi,lui prese a parlare.
-Credevo che tu fossi una di quelle che non sarebbe mai cascata nella rete di Joe,ma a quanto pare mi sbagliavo-
Wendy sbuffò e chiuse gli occhi,concentrandosi sul rumore del vento.
-La cosa è più complicata di quello che pensi,Kevin-
Il ragazzo venne accanto a lei,incrociando le gambe per terra e guardando le increspature che l’aria formava sul pelo dell’acqua.
-Ti piace?-
Wendy scosse la testa,continuando a tenere gli occhi chiusi.
-E tu a lui piaci?-
-Non lo so,ma sinceramente non credo-
-Fate solo sesso?-
La ragazza scosse la testa di nuovo,scuotendo i lunghi capelli neri e lisci.
-No,ad esempio stanotte abbiamo dormito insieme e mi abbracciava. Inoltre parliamo spesso,lui riesce ad aprirsi con me-
Kevin sorrise,ed era un sorriso strano. Quel sorriso di chi sa qualcosa che tu non immagini,un po’ beffardo. Restarono un momento in silenzio,ascoltando il cinguettio degli uccellini che volavano nel cielo azzurro,godendosi il bel pomeriggio assolato.
-Io direi che Joe è pazzo di te-
Wendy spalancò gli occhi,e si sentì mancare l’aria. Si voltò stupefatta verso Kevin,che la fissava sorridendo.
-Come fai a dire una cosa simile?-
-E’ mio fratello,lo conosco. E quello che fa con te,non lo ha mai fatto con nessun’altra-
La ragazza sentiva una morsa allo stomaco e il suo cuore che accelerava i battiti. Poi sorrise,perché pensò che Joe non avrebbe mai potuto perdere la testa per qualcuna che non sopportava,e sicuramente Kevin la stava prendendo per culo. In quel mentre ricco di pensieri,con Wendy che massacrava il suo labbro inferiore con i denti,Nick fece la sua entrata in scena,accompagnato dai suoi fedelissimi Ray-Ban bianchi e il fisico mozzafiato lasciato scoperto dal costume. Non si aspettava di trovare la ragazza,e vederla lì,così bella,gli procurava una gioia immensa e allo stesso momento un colpo al cuore che faceva un male tremendo. Kevin si alzò dal bordo piscina senza dire nulla,e lasciò soli i due ragazzi. Nicholas si tuffò nell’acqua fresca,cercando un riparo dalla calura estiva che cominciava a farsi più insistente ogni giorno che passava,e continuò a nuotare fino ad arrivare alle gambe di Wendy. Posò le sue mani sulle ginocchia di lei e rimase a guardarla fissa negli occhi,per secondi,minuti,nessuno dei due lo sapeva con certezza.
-E’ inutile scappare,io e te dobbiamo parlare-
Le disse Nick.
-Lo so,ma speravo di poterlo evitare ancora per un po’-
Nicholas fece un grande sospiro,e a dirla tutta non vedeva l’ora di liberarsi di quel peso.
-Non credevo che lo avrei mai detto ma… Ti amo Wendy Jessica Taylor,e sei la prima ragazza che io abbia mai amato-
Nick non era ancora riuscito a guardarla negli occhi,e Wendy non sapeva se piangere,scoppiare a ridere,scappare o urlare,ma qualunque cosa avesse fatto non avrebbe cambiato la situazione.
-Io ti voglio bene Nick-
-Lo so-
Il ragazzo le sorrise e lei intrecciò una mano sui suoi capelli bagnati.
-Perché di tante ragazze che impazziscono per te hai scelto proprio… Me?-
Wendy si indicò scuotendo la testa.
-Non lo so,e credimi se ti dico che ci sto pensando da un’eternità-
-L’amore è bastardo-
-E’ un grandissimo stronzo -
I due scoppiarono a ridere.
-Lo sai che sono geloso di te?-
-Lo sei sempre stato Nicholas,anche alle medie,quando stavamo insieme-
-Si,ma questa volta è una cosa diversa-
Wendy sospirò.
-Forse perché siamo più grandi-
-hai notato che più cresciamo e più diventiamo stupidi?-
-Parla per te-
-Wendy…-
Nick si bloccò. Non voleva continuare,ma doveva farlo.
-Dimmi-
-Non possiamo più essere amici-
Wendy annuì dispiaciuta,anche se voleva scoppiare a piangere da un momento all’altro. Di certo perdere il suo migliore amico non era nei programmi della giornata. Nick poggiò le mani sul bordo e fece forza sulle braccia per uscire dall’acqua,lasciando Wendy sola. Doveva abituarsi all’idea di non avere più Nick tra i piedi come ormai era solito da dodici anni. Entrò dentro casa e trovò Joseph intento a strimpellare qualche accordo con la sua amata chitarra. Era così concentrato che non si era nemmeno accorto della presenza della ragazza,e lei ne approfittò per rimanere ad ascoltarlo,lì in piedi,senza rendersi conto del tempo che trascorreva,e sinceramente in quel momento aveva lasciato alle spalle tutti i problemi che la giornata le aveva presentato. Si era resa conto che le bastava stare con Joe per sentirsi finalmente bene,vedere il suo sorriso,rispecchiarsi nei suoi occhi,sentire la sua fantastica voce,la rendevano felice. Quando Joseph alzò lo sguardo,sbarrò gli occhi e rimase a fissare la ragazza in piedi davanti a lui.
-Cosa ci fai qui?-
-Ero venuta a prendere qualcosa da mangiare-
Joe le sorrise.
-Se avvisavi non avresti assistito a questo spettacolo penoso-
-Perché dici questo? Tu e la chitarra sembrate fatti l’uno per l’altra-
Il ragazzo alzò le spalle e posò lo strumento sul divano accanto a lui.
-Mi fa piacere vederti sai?-
Wendy spalancò i grandi occhi scuri.
-Non pensavo che me lo avresti mai detto-
-Oh,nemmeno io se è per questo-
-Beh sai,a parte il fatto che sei un essere arrogante,maleducato,pervertito a tanti altri aggettivi negativi che adesso non mi vengono in mente,si direi che fa piacere anche a me vederti-
I due si sorrisero.
-Mi piace vederti in costume-
-Non provarci Joseph-
Lui la tirò per le braccia trascinandola a se,poi la prese in braccio mentre lei continuava ad agitarsi e a tirare pugni sulla sua schiena urlando di farla scendere. Scoppiò a ridere nel vedere Wendy così agitata e la portò in camera sua,chiudendo la porta dietro di lui a chiave e buttandola sul letto. La ragazza si risistemò i capelli scompigliati davanti il grande specchio che Joe aveva nella stanza.
-Tu sei cosciente di essere un grandissimo coglione vero?-
-E tu sei bellissima-
-Non provarci Joe,sei un ruffiano-
Joseph le si avvicinò sempre più,fino a quando Wendy non sentì il suo petto sulla sua schiena scoperta  e le sue labbra sul suo collo.
-Guarda che dico davvero,sei bellissima-
Wendy si girò di scatto e cominciò a baciarlo appassionatamente. Ormai lo aveva capito anche lei che non poteva più resistergli,tutto di lui la attirava,lo sguardo,la bocca,il fisico,la voce. Joe non se lo fece ripetere due volte e fece scendere le sue mani lungo i fianchi della ragazza fino a raggiungere i lacci del pezzo di sotto del bikini. Lì slacciò senza staccare le sue labbra da quelle di Wendy,e la ragazza gli sorrise.
-Io e te stiamo prendendo una brutta abitudine-
Joe non le diede ascolto,e dopo averle slacciato anche il pezzo di sopra la stese sul letto,sistemandosi sopra di lei. Finì di spogliarsi anche lui il più in fretta che poteva,poi cominciò ad accarezzarle la gamba molto lentamente e a salire fino a raggiungere i fianchi. Già le semplici carezze del ragazzo provocavano in Wendy un grandissimo piacere,e cominciò a fare lunghi sospiri attendendo che Joe penetrasse dentro di lei. Quando arrivò il momento,il ragazzo le sorrise e cominciò ad aumentare le spinte. Ad ogni suo movimento Wendy gemeva sempre più,e unì le braccia dietro la sua schiena,facendole scorrere fino a giù per poi risalire. Con le sue labbra Joseph le sfiorò il seno,poi passò al collo e infine arrivò alla bocca,e in tutto quello il respiro di Wendy non faceva altro che aumentare,insieme al suo piacere. Joe continuava a spingere ad un ritmo molto veloce,così la ragazza decise di non interrompere il bacio per evitare di insospettire qualcuno con i suoi gemiti. Chiuse gli occhi per lasciarsi trasportare dal piacere che i movimenti del ragazzo provocavano dentro di lei,e dopo uno scambio di sguardi,Joe uscì dalla ragazza. Restarono per un po’ così,nel letto. Lei aveva la testa poggiata sul petto di Joe,e con una mano gli sfiorava la pancia,mentre lui le accarezzava teneramente i lunghi capelli neri,intrecciandoli tra le sue dita.
-Credi che i tuoi fratelli ci avranno sentito?-
Gli chiese Wendy alzando il suo viso di porcellana verso di lui.
-Te sicuramente-
La ragazza lo fulminò con lo sguardo.
-Quanto sei stronzo Joseph Adam Jonas-
Lui le sfiorò una guancia e la baciò sulla fronte.
-Lo sai che sei molto… Bello,Joe?-
Wendy sembrava finalmente essersi liberata da un peso,e fece un lungo sorriso,aspettando una reazione del ragazzo accanto a lei. Joe le diede un altro bacio,questa volta sulle labbra e più intenso.
-Mi piace baciarti-
Le disse infine il ragazzo.
-Anche a me. Hai un buon sapore-
Joe scoppiò a ridere.
-tipo?-
-Ho sempre pensato che sapessi di miele,ed era vero-
-Tu sai di fragole-
I due ragazzi si sorrisero,poi Wendy si alzò dal letto avvolgendosi nel lenzuolo bianco e mentre lo stringeva  con le mani cominciò ad osservare la stanza di Joe. Sfiorava i suoi CD,sorrise nel vedere i poster attaccati alla parete,e si fermò di fronte un mobile che sembrava una libreria in miniatura. Conteneva pochi libri,il numero giusto per Joseph.
-Non sapevo che leggessi-
Gli disse voltandosi verso di lui.
-Infatti non leggo. Mi servono per passare il tempo quando manca l’elettricità e non posso guardare la TV-
Wendy sospirò.
-E’ già qualcosa-
-E poi i libri sono stupidi,danno un messaggio sbagliato-
La ragazza lo guardò accigliata.
-Del tipo?-
-Che la vita è facile,che riuscirai a superare tutto-
-Non pensavo fossi così pessimista-
Joe si alzò dal letto e cominciò a rivestirsi.
-Sono realista,è diverso-
-Joe fammi entrare,devo dirti una cosa-
Nick cominciò a bussare incessantemente alla porta di Joseph,e i due ragazzi entrarono nel panico. Non perché avessero fatto qualcosa di male,ma temevano la reazione di Nicholas e come avrebbe potuto reagire davanti la scena di suo fratello e della sua ex migliore amica a letto insieme. Inoltre Wendy non voleva dargli anche quel dispiacere,il suo rifiuto era già abbastanza tosto da mandare giù. La ragazza cercava di rinfilarsi il costume il più in fretta possibile,sotto lo sguardo imbambolato di Joe. Nonostante non si trovasse in una situazione particolarmente piacevole,non riusciva a staccare gli occhi da Wendy,dal suo bellissimo viso,dal suo corpo.
-Cosa guardi?-
Gli chiese in tono acido mentre si infilava il pezzo di sotto del costume.
-Hai un bel sedere-
-Sei molto profondo Joseph-
Il ragazzo scoppiò a ridere e dopo averle baciato il collo aprì la porta e la lasciò uscire dalla sua stanza,mentre gli occhi di Nick la fissavano sbigottiti e sorpresi. Si sentì terribilmente in imbarazzo,come non lo era mai stata forse,e dopo aver ripreso la borsa tornò a casa sua. Quella sera Wendy non cenò,il suo stomaco era praticamente chiuso e sconvolto. Dopo tre anni di lungo oblio in un cassetto,il diario segreto di Wendy tornò a farsi spazio tra le sue mani. Sentiva il bisogno di sfogarsi come non aveva mai fatto prima d’ora ,perché aveva solo diciotto anni e le sembrava che il mondo stesse per caderle addosso da un momento all’altro. Che cosa le stesse succedendo era un po’ difficile da spiegare:aveva perso il suo migliore amico per una stronzata,cominciava a provare qualcosa per il ragazzo che tra le sue facce da odiare aveva il posto d’onore e per la prima volta in tutta la vita sentiva la mancanza del suo papà,di una figura paterna che l’ abbracciasse e le dicesse che l’uomo che più l’amava al mondo era lui. Quando anche Susan si coricò nel letto,Wendy andò nella sua stanza e le si mise accanto,sotto le coperte,senza dire una parola. In quel momento aveva bisogno di sentirsi protetta,come quando era piccolina e aveva paura dei mostri sotto il letto. Voleva sapere che non stava sbagliando,che aveva ancora qualcuno accanto a lei. La madre le sorrise e l’abbracciò forte,sospirando. Susan adorava sua figlia,era la sua unica ragione di vita. Si addormentarono pensando che ognuna aveva l’altra vicino.
Capitolo Quindici.
 La mattina seguente Wendy si recò a scuola ancora più pensierosa di come si era addormentata,e camminava lungo il corridoio fregandosene di tutto e tutti. Aprì il suo armadietto per prendervi i libri della prima ora,e quando lo richiuse Joe era di fronte a lei,con i suoi pantaloni neri e la fedelissima giacca di pelle.
-Cosa ci fai qui Mr.Superdotato?-
Joe le sorrise.
-Sai,non di mia spontanea volontà,ma ho l’obbligo di venire a scuola-
La ragazza alzò gli occhi al soffitto e sorrise.
-Intendevo qui vicino al mio armadietto,visto che il tuo è due file più in fondo-
Joseph si voltò dietro di lui,verso il suo armadietto,poi tornò a fissare la ragazza.
-Nick ieri sera ha detto qualcosa?-
Il ragazzo scosse la testa e poggiò la mano destra sull’armadietto della ragazza.
-Credi che se ti violenti qui davanti a tutti i nostri compagni se ne accorgeranno?-
-Beh,sai Joe,ammetto che il quoziente intellettivo dei nostri compagni non è molto elevato,ma credo che fino a quel punto ci arriverebbero-
I due scoppiarono a ridere,e Joseph le sfiorò il collo con le labbra fino ad arrivare all’orecchio.
-Bagno?-
Le sussurrò. Wendy arrossì e lo strattonò per il braccio,portandolo dentro il bagno delle ragazze.
-perché proprio in quello delle ragazze?-
Le chiese Joe sorridendo e anche un po’ schifato.
-Perché qui non ci viene mai nessuno,fidati-
Wendy si appoggiò delicatamente al muro e cominciò a giocherellare con le sue mani,abbassando lo sguardo. Joe le si avvicinò sempre di più,poi le sfiorò il naso e premette le sue labbra a quelle della ragazza. Continuarono a baciarsi appassionatamente per dei minuti incalcolabili,nessuno dei due pensava a contare il tempo,ne aveva voglia di farlo. Joe infilò una mano sotto la gonna di Jeans di Wendy accarezzandola dalla coscia fino al linguine. Lei,completamente persa nei suoi baci,intrecciò una mano tra i capelli neri e corti che tanto amava,facendolo sorridere. Le cominciò a sbottonare la camicetta,senza staccarsi da lei.
-Joe,devo andare a lezione-
Gli disse Wendy ancora con le labbra sulle sue.
-Magari facciamo una cosa veloce-
-E come ho già detto sei molto profondo Joseph Adam Jonas-
Il ragazzo le fece scendere la gonna,e Wendy gli sorrise,mordendosi il labbro. Lo aiutò a togliersi i jeans e i boxer,poi si appoggiò bene al muro e unì le gambe intorno al busto di Joe. Il ragazzo iniziò a spingere,molto lentamente,e lei portò le sue braccia dietro il suo collo,stringendolo al petto. Quando velocizzò i movimenti,Wendy cercava di autoimporsi il più assoluto silenzio,visto che si trovavano in una scuola,e il fatto che la ragazza si sforzasse di non fiatare fece eccitare Joseph ancora di più,convincendolo ad aumentare la velocità,fino a quando Wendy non ce la fece più e lasciò uscire dei forti gemiti,proprio come desiderava lui.
-Sei un bastardo Joseph-
Gli disse cercando di regolarizzare il respiro. Lui le tappò la bocca tracciandone il profilo con la lingua,poi diede un’ultima spinta più forte e Wendy strinse le gambe. Mentre si rivestirono suonò la campana che annunciava l’inizio delle lezioni,e Joe le sorrise.
-Hai visto che abbiamo fatto in tempo?-
Le disse facendole l’occhiolino. I due uscirono dal bagno e si avviarono verso la loro classe,facendo finta di nulla. Ormai Joseph lo sapeva,ne era consapevole:quella ragazza lo attirava e gli faceva uno strano effetto,come nessun’altra. E nonostante cercasse di negarlo,aveva smesso di odiarla. Si,era proprio così,lui non la odiava più,anche se dava a vedere il contrario. A dire la verità entrambi davano a vedere il contrario,fingevano di provare un sentimento che ormai non esisteva più,e i due se ne erano accorti. Forse perché l’uno aveva visto il lato che l’altro cercava di tenere nascosto.  La Domenica seguente,Joe si presentò a casa Taylor molto tardi. Parcheggiò la sua Jeep nel vialetto e suonò il campanello,attendendo una risposta. Gli aprì Susan.
-Joe,cosa ci fai qui a quest’ora? Non avevate ripassi oggi-
Il ragazzo cacciò da dietro la schiena un copioso mazzo di margherita bianche dalle punte rosate,le preferite di Wendy. Susan gli sorrise.
-Vai,Wendy è di sopra in camera sua,ma non fate tardi come l’altra sera-
Joseph le sorrise e annuì,poi cominciò a correre per le scali che portavano al piano di sopra e bussò insistentemente alla porta della camera della ragazza. Era troppa la voglia di vederla. Wendy gli aprì e lo fece entrare dentro.
-Cosa ci fai qui Joe? E’ tardi-
-Ti ho portato questi-
Il ragazzo le diede in mano il mazzo di fiori,e Wendy sorrise. Quel sorriso che da un po’ di tempo a Joseph faceva mancare il respiro.
-Ti ho disturbato?-
-No,a dire la verità stavo andando a fare un bagno,ma non fa nulla-
I due rimasero per un attimo in silenzio,e notarono che c’era un forte imbarazzo in quella stanza.
-Come mai mi hai portato i fiori?-
-Volevo venire a trovarti,ma non mi sembrava giusto presentarmi a mani vuote-
Joe continuava a fissare la ragazza,i suoi capelli neri raccolti in una lunga coda,le spalle bianche lasciate scoperte dalla canotta e i suoi grandi occhi marroni che ammiravano estasiati i suoi fiori.
-Ti ringrazio Joseph,sono bellissimi-
-Comunque non voglio rovinarti i piani-
La ragazza increspò la fronte.
-Che vuoi dire?-
-Hai detto che devi andare a fare il bagno no?-
Le domandò Joe alzando le sopracciglia. Wendy si morse il labbro inferiore e alzò gli occhi al cielo.
-Non ti basta mai vero Joseph Adam Jonas?-
I due uscirono dalla camera e si precipitarono nel bagno,facendo il meno rumore possibile per non far insospettire Susan. Si chiusero a chiave e cominciarono a spogliarsi giocando tra loro,tra una risata e l’altra. Si infilarono nella calda acqua della vasca e Joe sistemò Wendy sulle sue gambe,cingendole la vita. Quando iniziarono a schizzarsi con l’acqua,la ragazza poggiò la testa sulla spalla di Joseph.
-Joseph Adam Jonas?-
-Che c’e?-
-Il tuo grande amico si sta indurendo e dà parecchio fastidio-
Joe rise.
-Scusalo,è emozionato-
-Oh,non mi interessa,tu adesso gli dici che deve tornare al suo posto-
-Io non posso farci niente se tu gli piaci-
Wendy scoppiò a ridere perché con Joe si divertiva come con nessun’altro.
-Sei un idiota lo sai? Fai anche pena-
-Lo so,ci sei tu a ricordarmelo da dodici lunghissimi anni-
-E mi diverte parecchio farlo-
Il ragazzo le lanciò dell’acqua e Wendy si coprì gli occhi con la mano sinistra.
-Joe,ti ho lasciato un asciugamano qui fuori -
Susan bussava alla porta del bagno e i due ragazzi spalancarono gli occhi.
-Ehm,grazie Signora Taylor-
Farfugliò il ragazzo tra i vari colpi di tosse.
-Divertitevi-
Urlò Susan da dietro la porta.
-Io lo avevo detto che tua madre era un tipo sveglio-
-Ma come diamine ha fatto ad accorgersene?-
Joe alzò le spalle e i due si guardarono negli occhi per un momento,poi scoppiarono a ridere e tornarono a schizzarsi con l’acqua. Wendy gli diede un bacio sulla guancia e fece una smorfia.
-Che c’e?-
Chiese Joe.
-Potevi anche fartela la barba ,mi dà fastidio-
-Oh,mi dispiace signorina,la prossima volta la farò solo per lei-
Gli morse la spalla e Joseph urlò di dolore.
-Ma sei pazza?-
Gli fece la linguaccia e uscì dall’acqua,infilandosi l’accappatoio rosso sotto lo sguardo ebete di Joseph.
-Joe,la smetti di fissarmi? E’ abbastanza fastidioso-
Joe arrossì.
-Hai ragione,ma sei davvero bellissima-
La ragazza aprì la porta del bagno e prese l’ asciugamano blu appeso alla maniglia,lanciandolo al ragazzo che lo legò alla vita.
-Sai,sto ripensando all’episodio con tua madre-
Le disse Joseph.
-Non me ne parlare. Adesso sono sicura che riprenderà il discorso delle api,dei fiori…-
Wendy terminò la frase scoppiando a ridere.
-Beh,dille che se poi hai bisogno di fare pratica,puoi contare su di me. Insomma,io sono qui-
-Ahah. Ma quanto sei simpatico. Tanto faresti pratica anche senza il permesso di mia madre-
-Allora mi conosci troppo bene-
Wendy alzò gli occhi e uscì dal bagno,riprendendo i suoi vestiti e dirigendosi verso la camera. Joe fece lo stesso e la seguì.
-Che cosa vuoi Joseph?-
Lui rimase a fissarla sorridendo.
-Non ci provare,corri a vestirti e fila a casa tua che è tardissimo-
Il ragazzo le sorrise ma non obbiettò,e dopo essersi rivestito salutò la ragazza e con la sua macchina si avviò verso casa Jonas,mentre dalla finestra Wendy lo osservava sparire dietro l’angolo. Nick era sdraiato sul divano a guardare i soliti programmi idioti della domenica sera,e quando notò il fratello rientrare lo salutò con un gesto della mano. Lo sapeva dove era stato,non c’era dubbio che avesse passato la serata con Wendy,e il solo pensiero di loro due insieme lo stomacava  a morte. Non riuscì a dormire per tutta la notte,si rigirava tra le lenzuola bianche ascoltando lo scoccare delle lancette della sveglia accanto a lui,e i raggi della luna che filtravano dalla finestra illuminavano il suo volto circondato dai riccioli scuri.

Nota: vedo che le recensioni stanno salendo :) e ne sn felice :) spero vi piaccia anche questo capitolo ^^ e che recensite <3 grazie a tutte baci
                                                                                                    pikkola.wendy

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Capitolo 13
*** Capitolo 15 ***


Capitolo Quindici.
Fortunatamente la mattina arrivò,tra pensieri e sospiri,e quando Nicholas si trovò di fronte Joe che faceva colazione seduto al tavolino della cucina,decise di dirgli finalmente quello che pensava. A dire la verità era la sua gelosia a parlare,perché quelle lo aveva consumato del tutto. Si mise di fronte a lui,con le braccia conserte,e lo guardava inflessibile. Sembrava quasi una statua di cera senza espressione.
-Lo so che sei stato da lei ieri sera-
Joseph si pulì la bocca e guardò il fratello sorridendo.
-Si,e allora?-
-Joe te lo dirò una volta sola: Lascia in pace Wendy-
Il ragazzo scosse la testa e si alzò dal tavolo. Fece per andarsene,ma Nick lo strattonò per un braccio.
-Ma si può sapere che cazzo ti prende ora?-
-MI hai sentito?-
-Si,ma io non la lascio in pace-
-E’ questione di tempo. Quando troverai qualcun’altra con cui sfogare i tuoi desideri sessuali la lascerai stare,e lei ci starà male,lo so. Non voglio questo,quindi lasciala in pace-
Joe si voltò verso al finestra scuotendo la testa,poi tornò a fissare il fratello.
-Chi ti dice che questa volta sia così?-
-Mi stai dicendo che ti piace Joe?-
Il ragazzo fece un lungo sospiro e chiuse gli occhi.
-Si,Nick,mi piace. Mi piace perché è bellissima,è simpatica,dolce,intelligente,e sa tenermi testa. Mi piace davvero-
-La usi solo per giocare all’infermiera e il dottore-
-All’inizio era così,ma adesso credo di essermi affezionato davvero-
-E io te lo ridico:lasciala in pace-
-Tu non sei la persona più adatta per fare la morale Nick,visto che anche tu ti comporti come me-
-Con lei non lo farei mai-
Joseph si morse il labbro. Aveva capito che il fratello era innamorato,e sinceramente non riusciva a crederci.
-Di la verità Nick,la gelosia ti sta corrodendo dentro è? Ti da fastidio il fatto che lei preferisca me a te-
Joe aveva centrato il punto in pieno,e Nicholas non ci vide più. Si morse il labbro inferiore e tirò un pugno sulla guancia sinistra del ragazzo,gettandolo a terra e spaccandogli il labbro. Non si capacitò nemmeno lui di come era riuscito a compiere un gesto simile contro suo fratello. Joseph si rialzò a fatica e uscì dalla porta senza degnare il fratello do uno sguardo. Avrebbe potuto rispondere al colpo,ma semplicemente non voleva abbassarsi al suo livello. Erano arrivati a litigare per una ragazza,e Joe si rese conto di come la situazione stava degenerando e di come lui si stesse affezionando troppo a quella principessa dai capelli scuri e le labbra rosse. Quando parcheggiò nel cortile della scuola il suo labbro sanguinava ancora e non sembrava avesse intenzione di smettere. Scese dalla macchina cercando di coprire la ferita con la mano.
-Ehi Joseph, hai visto We… Che ti è successo al labbro?-
Ally era di fronte il ragazzo e gli spostò la mano,notando il sangue sulla bocca.
-Niente,lasciami stare-
-Ho dell’acqua ossigenata nella borsa. Vieni con me,ti disinfetto-
-Tu giri con l’acqua ossigenata nella borsa?-
Ally sbuffò.
-Non sei una cheerleader e non puoi capire-
Joe scoppiò a ridere ma si lasciò andare ad una smorfia di dolore quando la ferita cominciò a bruciare. Ally lo portò in bagno e lo fece sedere per terra,appoggiando la schiena al muro,mentre lei mise dell’acqua ossigenata su un fazzoletto e iniziò a tamponare la ferita.
-Ahi-
Joe digrignò i denti.
-Fa male,lo so-
-Abbastanza-
Restarono in silenzio per un po’,poi Ally ricominciò a parlare.
-Mi dici con chi hai fatto il coglione?-
-Non ci crederai-
-Tu prova-
-Nicholas-
La ragazza sbarrò gli occhi.
-Vuoi dire… Tuo fratello?-
Joseph annuì.
-Wow. E come mai?-
-Hai presente la tua amica?-
Ally alzò le sopracciglia.
-Si,abbiamo litigato per lei-
La ragazza non sapeva se scoppiare a ridere o cominciare ad urlare.
-Sai,è strano passare dal “Non mi importa di nessuna” al “Pur di averla picchio mio fratello”-
Joseph sospirò e Ally si alzò dal pavimento,riponendo la bottiglia di acqua ossigenata nella borsa e sedendosi sul lavandino.
-Ally io ci tengo a lei. Che cosa dovrei fare?-
-Sai,è un periodo in cui vengono tutti da me per chiedere consigli sul campo amoroso:dici che se apro uno sportello in segreteria farò successo?-
-Ally smettila di fare la stronza,è una cosa seria-
Non aveva mai visto Joe ridotto così. Nel senso che non lo aveva mai visto così pensieroso nei confronti di una ragazza.
-Joe tu le vuoi bene?-
-Tanto-
Ally si trovò completamente spiazzata da quella risposta.
-E quindi…-
-E quindi devo lasciarla stare Ally. Con uno come me si farebbe solo del male,lo so. Lei merita un ragazzo che la rispetti,e non sono io. Inoltre non voglio rovinare il rapporto con mio fratello. Devo farle credere che non mi interessa più nulla di lei-
La ragazza non sapeva cosa dire.
-Forse è la decisione più giusta-
Joe annuì,ma il solo pensiero di dover lasciare stare Wendy lo portava a scoppiare a piangere da un momento all’altro. Ally prese la sua borsa e si avviò verso la porta,quando Joe la chiamò.
-Ally-
La ragazza si voltò verso di lui.
-Dimmi-
-Non una parola di quanto è successo con Wendy. Cercherò di essere per lei soltanto un fantasma d’ora in poi-
Ally annuì e lasciò Joseph solo,dirigendosi verso la sua classe.

Nota:Spero vi piaccia anche questo capitolo ^^ Ringrazio tutti quelli  che recensiscono =)

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Capitolo 14
*** Capitolo 16 ***


Capitolo Sedici.
Joseph mantenne la sua promessa. Anche se gli faceva ogni giorno più male e soffriva come un cane,cercava di rimanere il più possibile lontano da quella fata. Non le parlava più,non la salutava nemmeno più,e aveva interrotto tutti,davvero tutti,i rapporti con lei. Era tornato il solito stronzo,cercava di consolarsi con le altre,ma era ovvio che non funzionava. Lui pensava solo a lei,e più le stava lontano,più la voglia di averla sempre vicino aumentava. Per la maggior parte delle volte inventava delle scuse per non andare ai ripassi di chimica,e quando doveva per forza parteciparvi,si limitava a scuotere semplicemente la testa quando non capiva o qualcosa non era chiaro. E ovviamente Wendy in tutto questo non faceva altro che soffrire e stare male come mai. Sprecava le notti a piangere,e si chiedeva come aveva fatto ad a essere così stupida,a credere che veramente in Joe ci fosse qualcosa di buono. Come aveva fatto a perdere la testa per lui come tutte le altre. Era un semplice giocattolo per lui,nulla di più. Un giocattolo messo nell’angolo quando non era più utile,come fanno i bambini. Provava schifo per se stessa,per quello che aveva fatto. Aveva semplicemente permesso ad un coglione come lui di scopare quando ne aveva voglia. Si era fatta usare come aveva promesso nessuno lo avrebbe mai fatto con lei. La sola vista di Joe le dava rabbia,tristezza e ancora rabbia,e di certo il fatto di essere in classe insieme non aiutava. Il ragazzo sapeva che Wendy pensava queste cose di lui,e in fondo era quello che voleva:desiderava soltanto che lei tornasse ad odiarlo con tutte le sue forze,come prima,mentre lui si sarebbe limitato ad ammirarla da lontano e a sognare i suoi occhi stupendi ogni sera. L’unica persone con cui poteva sfogarsi era Ally,che conosceva tutta la storia. Era lei ad ascoltarlo quando durante la pausa pranzo,le parlava di quanto le volesse davvero bene,di quanto stava male a non sentire più la sua voce,o a sapere di non poterla più baciare. Era lei ad ascoltarlo quando durante gli allenamenti delle cheerleader,lui restava ad osservarla e a contemplare i suoi lunghi capelli,i suo corpo,il suo sorriso. Se solo Wendy avesse potuto sapere come le cose stavano realmente.
-Ma se stai così male,perché lo hai fatto Joe?-
Questo continuava a ripetergli Ally.
-Perché le voglio troppo bene,e non voglio metterla contro Nick,ne farla soffrire con uno come me-
-Lei sta da schifo Joseph-
-Le passerà. Ricomincerà ad odiarmi e io lo accetterò. Lo so,è una ragazza forte-
Ma Wendy,nonostante impiegasse tutto l’impegno possibile,non riusciva ad odiarlo di nuovo,e non riusciva a spiegarsi perché. Lei lo sapeva che adesso per Joseph provava qualcosa di molto forte,e niente sarebbe tornato come prima. Era arrabbiata soprattutto con se stessa. Era lei che ci era cascata in quel modo infantile,si era fatta abbindolare dai suoi complimenti e dalle sue carezze. Una delle tante sere in cui non riusciva a dormire per i troppi pensieri,prese il telefono sul comodino e chiamò Ally,nonostante fossero le tre di notte. Attese la risposta dell’amica con il telefono poggiato sull’orecchio.
-Pronto?-
Ally rispose con una voce assonnata,sbadigliando.
-Ally sono Wendy. Non riesco a dormire-
La ragazza dall’altro capo del telefono sbuffò.
-Ancora? Mi spieghi perché ce l’hai con me?-
-Ally,non fare la cogliona. Penso a lui. Non ce la faccio più,penso a lui continuamente,mentre mangio,mentre studio,mentre guardo la TV,mentre chiudo gli occhi per addormentarmi-
-Mio dio Wendy,sono le tre di notte,e sinceramente non ho voglia di parlare di Joseph,di quanto ti manchi il suo grande amico,le sue fantastiche prestazioni sessuali e di quanto tu lo ama-
Wendy mise il broncio.
-Ah,grazie, Bell’amica che sei-
-Si amore mio,sono una di quelle amiche che non connette più dopo le dieci di sera e prima delle nove di mattina-
-E quindi che dovrei fare?-
-Lasciarmi dormire e aspettare domani mattina,quando la Ally qui presente sarà più fresca e potrà dirti quanto sei stronza,anche se potresti farlo benissimo da sola-
-Perché?lo sono tanto?-
-Abbastanza,visto che non mi fai dormire da ormai cinque notti-
-Ma a me manca-
Ally ringhiò.
-E allora sposatelo,io torno a dormire. Buonanotte-
L’amica riattaccò e Wendy rimase ad ascoltare il continuo ed incessante rumore della cornetta vuota. Stava rovinando tutti con le sue paranoie,forse perché voleva semplicemente qualcuno con cui soffrire. Lei aveva dato a quel bellissimo ragazzo tutto quello che aveva. Amicizia,affetto,fiducia,e lui le aveva prese a calci. I giorni trascorrevano lentamente,e l’unico rapporto tra i due era un intenso scambio di sguardi. Sguardi che in realtà volevano dire tante cose. Inutile inoltre negare che vedere Joseph con altre ragazze in continuazione le dava un fastidio indescrivibile e forti attacchi di gelosia. A dire la verità Ally non li sopportava più,nessuno dei due. Era stanca di sentirsi dire quanto si amassero l’un l’altro,e si sfogò con Nicholas,quando durante l’ora di detenzione che i due avevano ottenuto per aver fatto a battaglia di provette durante l’ora di laboratorio,entrambi si sedettero sul banco e cominciarono a parlare. A dire al verità fu Nick a prendere il discorso,mentre Ally si guardava le unghie.
-Che cosa sta succedendo tra Wendy e Joseph?-
-Devo rimettermi lo smalto. Meglio nero o rosa?-
Rispose Ally sfottendo il ragazzo.
-Ally,per favore-
La ragazza sbuffò e si sistemò sulla sedia.
-Hai ragione Nick,scusa. E’ che non ce la faccio più,tutta la mia vita ormai ruota intorno a loro due. Joe che mi dice quanto la ama e quanto le fa male starle lontano e Wendy che mi ripete quanto è stata cogliona e quanto gli manca. Mi piacerebbe commettere un omicidio-
Nick sbarrò gli occhi.
-Wow. Non vorrei essere al tuo posto-
-Credimi Nick,se ti dico che nemmeno io vorrei essere al mio posto-
I due rimasero per un po’ in silenzio,e Nick si sentiva terribilmente in colpa per quello che stava succedendo.
-Ally,tu pensi che io sia cattivo?-
L’amica scosse la testa.
-No Nicholas,sei innamorato. E quando una persona è innamorata alcune volte fa delle cose pazze e stupide-
Nick sospirò.
-Come va il rapporto con tuo fratello?-
Domandò Ally.
-Come sempre. Sembra tornato tutto normale,ma a malapena ci salutiamo-
-Non dire nulla a Wendy-
Il ragazzo annuì.
-Ragazzi potete tornare a casa,l’ora di detenzione è terminata. Buona giornata-
La professoressa Gregor,l’insegnante di biologia,prese i libri sulla cattedra e si sistemò i grandi occhiali neri sul naso. Era così piccola che sembrava una specie di elfo. I due ragazzi presero le loro borse e si avviarono fuori dalla prigione di cemento,dove Wendy attendeva l’amica a bordo della sua auto nera. Ally le raccontava tutta la giornata,tralasciando il discorso con Nick,ma Wendy non la ascoltava. Pensava ai suoi di problemi,alla sua situazione. Nessuno le aveva detto che era possibile amare e odiare una persona nello stesso momento. Ma i suoi guai non erano finiti,almeno non ancora. Quando la vita ci si mette,è una grandissima bastarda.
Capitolo Diciotto.
Esattamente una settimana dopo,mentre rincasava da scuola,la ragazza notò parcheggiata nel vialetto una grandissima macchina nera,mai vista prima. Scese dalla sua auto mordendosi il labbro,e chiuse la portiera energicamente. Mentre prendeva le chiavi di casa dallo zaino si accorse di come le sue mani stavano tremando e di quanto fosse agitata per una semplice macchina. Lo sentiva che stava per succedere qualcosa. Chiuse silenziosamente la porta e chiamò un paio di volte il nome di Susan,ma nessuno rispose. Fece un lungo sospiro e cominciò a seguire le lievi voci che provenivano dal salotto,fino a ritrovarsi davanti una misteriosa figura di spalle dai capelli brizzolati che parlava con la sua mamma. Increspò la fronte e spostò i suoi capelli dietro l’orecchio,non riusciva a capire perché le tremassero le gambe e il suo respiro stesse accelerando. La madre spalancò gli occhi e la figura sconosciuta si voltò,prendendo l’aspetto dell’uomo che Wendy non aveva mai visto,se non in foto. Si,era lui,non poteva sbagliarsi. Magari aveva i capelli più bianchi e il volto dai lineamenti leggermente diversi,ma era lui. Non riusciva a credere di avere davanti suo padre. Le passarono davanti tutti gli anni della sua assenza in un secondo.
-Papà?-
La ragazza riuscì a dire solo questo,attendendo una risposta che in realtà non voleva sentire.
-Si piccola. Sono papà-
Wendy rimase immobile,analizzando con calma la frase appena ascoltata. Involontariamente una lacrima le rigò la guancia,ma lei rimase ancora inflessibile.  Non voleva piangere,o almeno non davanti a lui. Suo padre avanzò lentamente verso di lei e mise una mano sulla sua spalla,ma Wendy indietreggiò. Avrebbe potuto chiedergli tante cose in quel momento,ma la voce le si fermava in gola,non riusciva a pronunciare una sola sillaba.
-Wendy,amore,posso spiegarti-
Le disse Susan con la voce tremante e alzandosi dal divano.
-Ricordi quando ti ho detto che tuo padre mi aveva abbandonato quando seppe che ero incinta?-
La ragazza annuì lentamente.
-Non era vero amore mio-
La voce della donna cominciò a tremare,e per un attimo il suo discorso fu interrotto dalle lacrime. Poi riprese a parlarle.
-Tuo padre voleva prendersi cura di te,ma i suoi genitori non volevano-
-E’ vero Wendy- Si intromise Charlie,suo padre – I miei genitori non volevano che mi rovinassi la vita,quindi abbiamo lasciato al città,ma credimi,io non volevo. Io volevo restare con te-
Wendy non ci credeva. No,non era possibile che sua madre le avesse mentito,non lo avrebbe mai fatto. Charlie continuò a parlare.
-Quando compiesti sei anni ho cominciato a scrivere a tua madre per sapere di te,le mandavo i soldi necessari per la scuola e tutto il resto,ma adesso non ce la facevo più a vederti solo in foto,piccola. Volevo sentire la tua voce,vederti di persona. E sei molto più bella di quanto potessi lontanamente immaginare-
La ragazza si voltò verso la madre.
-Tu mi hai mentito mamma?-
Le domandò puntandole il dito contro.
-L’ho fatto solo perchè non volevo che soffrissi,che perdessi tempo a cercarlo e a rovinarti la vita. Avresti vissuto molto meglio senza sapere della sua esistenza-
-Certo!Sai mamma,è da un po’ di tempo che tutti pensano a me-
Urlò Wendy adirata e alzando le braccia al soffitto.
-Tutti che si preoccupano che io non soffra,che io stia bene. E guarda caso decidono tutto della mia vita. Ma sapete che vi dico? Che mi fate tutti un terribile schifo,perché per proteggere ognuno i suoi interessi state tutti facendo stare male me. La dovete smettere di decidere per me,non sono la vostra pedina-
Susan piangeva ad ogni parola della figlia sempre più forte,e si lasciò sopraffare dai singhiozzi,mentre Charlie restava fisso a guardare la forza di sua figlia e Wendy urlava tutto quello che aveva dentro. Si,finalmente si stava sfogando.
-Quindi mi avete mentito per diciotto fottutissimi anni. E la cretina che ci rimetteva ero io-
Anche gli occhi della ragazza cominciarono a lacrimare.
-Ho odiato mio padre per tutta la vita,ma ho sbagliato. Qui l’unica persona da odiare era mia madre,quindi complimenti mamma,mi hai nascosto per tutto questo tempo che mio padre mi voleva bene e io sto da schifo. Contenta ora? Perché io non lo sono-
Scosse la testa e afferrò con rabbia le chiavi della macchina. Susan le corse dietro,ma Wendy non l’ascoltava. Non la voleva ascoltare. Dopo tutto perché avrebbe dovuto farlo? Salì in macchina in preda alla rabbia e strinse il volante quasi a spezzarlo. Guidava per le strade di Los Angeles senza meta,senza una precisa destinazione. Il cielo cominciava ad imbrunire,e le lacrime le annebbiavano la vista. Tutto ormai per lei era scuro e sfocato,niente aveva un contorno preciso,e se in quel momento si fosse trovata un burrone davanti,sicuramente ci si sarebbe buttata senza pensarci due volte. Era come ricominciare da capo per lei,cancellare tutto quello che era stato e rimettersi sotto a disegnare un’altra Wendy. Peccato che non riusciva a trovare la forza di farlo. Le rimaneva impressa nella mente l’immagine di suo padre,con i suoi capelli quasi grigi e i suoi piccoli occhi marroni nascosti dalle folte sopracciglia. Continuò a vagare ancora con queste immagini,fino a quando il cielo non divenne scuro come i suoi pensieri. Non voleva saperne di tornare a casa,anche perchè non la sentiva più tale. Guidò fino alla vecchia villa di suo nonno,per rifugiarsi dentro la casa sull’albero che avevano costruito da piccoli lei e Nicholas. Il nonno di Wendy non c’era più ma la casa sull’albero era rimasta lì,intatta,e vi si rifugiava ogni volta che qualcosa non andava,o si sentiva male. Salì lentamente sulle piccole tavolette piatte che avevano attaccato sulla corteccia del grande albero,ed entrò dentro quello che era il suo più bel ricordo. Poggiò la schiena alla parete di legno e si lasciò cadere fino a toccare il pavimento,portando la testa sopra le sue ginocchia e stringendosi su se stessa. Cominciò a fissare la Los Angeles illuminata dalle piccole fessure sulla parete opposta che dovevano essere delle finestre,e si chiuse nel suo mondo,mentre fuori da lì tutti erano in pensiero per lei. Susan aveva chiamato tutte le sue amiche per sapere dove potesse essere,ma nemmeno Ally sapeva nulla.
-Può essere andata soltanto in due posti-
Disse Nicholas a Susan.
-O sulla Hollywood Boulevard per ammirare la scritta Hollywood che si nasconde nella notte,o Sulla casetta sull’albero nel giardino di suo nonno-
-Ti prego Nick,trovala-
Il ragazzo annuì e salì in macchina. Si diresse prima ad Hollywood,ma cercò Wendy inutilmente,così si avviò verso la casa sull’albero,quel posto che per loro era così magico. Parcheggiò per la strada ed entrò all’interno del giardino della vecchia villa,arrampicandosi sull’albero. Wendy sentì il rumore dei suoi passi e si voltò verso di lui. Gli sorrise,ma era un gesto quasi meccanico,che non trasmetteva nessuna felicità. Era un sorriso stanco e triste. Nicholas le si sedette accanto e allungò le gambe,cominciando a giocare con le sue dita.
-Wendy scusami-
La ragazza si voltò verso di lui sbarrando gli occhi.
-Di cosa?-
-Scusami perché mi sono innamorato di te,e perché non posso starti vicino come invece vorresti-
-Nick non devi scusarti di nulla,non si decide di chi innamorarsi. Capita e basta-
Il ragazzo le mise un braccio attorno alle spalle e lei poggiò la testa sul suo petto.
-Come sapevi che ero qui?-
-Wendy,se non ti conosco io chi allora?-
-Hai ragione-
Disse lei sorridendo.
-Che vuoi fare ora?-
-Rimanere qui per sempre-
Nick scoppiò a ridere.
-Si,hai ragione. In fondo a che serve uscire lì fuori,affrontare i tuoi genitori e tornare a vivere,quando puoi tranquillamente nasconderti qui dentro come una codarda-
Wendy spostò il suo bellissimo viso per guardarlo meglio,e alzò il sopracciglio sinistro.
-Ti odio quando fai così. Dimmi dove vuoi arrivare,così risparmiamo tanti giri di parole-
-Niente. Io volevo dire solo quello che ho detto-
Esclamò lui.
-Ah,ho capito,vuoi che ci arrivi da sola. Allora,hai detto che devo affrontare i miei genitori invece di nascondermi come una codarda,e da una parte hai pienamente ragione,ma dall’altra no,insomma,io ho il diritto di essere confusa-
-Come vuoi-
Disse il ragazzo alzando le mani.
-Mio dio Nick,ma che diamine stai combinando?-
-Ti sto facendo riflettere-
-Fottiti Nick. Tu e la tua psicologia contorta -
Scoppiarono a ridere.
-Mi sei mancato,sai?-
Lui le baciò delicatamente i capelli.
-Allora che intenzione hai?-
-Vorrei dirti rimanere qui,ma so che è la decisione sbagliata,quindi affronterò mio padre e mia madre. Grazie alle tue frasi senza senso Nick-
Lui le strinse le mani.
-Non sei contenta che sia tornato tuo padre?-
Le domandò il ragazzo.
-Si. No. Non lo so-
-Hanno sbagliato,è vero,ma non puoi penalizzarli per questo. T u non hai mai sbagliato?-
Wendy ripensò a Joseph,a come si era lasciata abbindolare da lui,e annuì.
-Allora caccia fuori le unghie,torna  a casa,e di quello che devi dire-
Wendy baciò Nick all’angolo della bocca,e lui arrossì.
-Grazie Nicholas,ti voglio bene-
I due si abbracciarono forte,come quando erano piccoli.

Nota: WAO  6 recensioni x il capitolo 15 wao davvero *O* spero continueranno ad aumentare :)
                                                                                                       pikkola.wendy

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Capitolo 15
*** Capitolo 17 ***


Capitolo Diciassette.

Al suo ritorno a casa,Wendy non trovò Susan ad aspettarla. C’era invece suo padre,seduto sul divano con lo sguardo fisso a terra e le sue mani incrociate. La ragazza sospirò,immettendo quanta più aria poteva nei suoi polmoni, e si sedette accanto a lui. Charlie voltò lo sguardo verso sua figlia e le sorrise,accarezzandole la mano.

-Dov’e la mamma?-

-E’ andata da Ally-

Le disse lui.

-Stanno provando a cercarti-

Wendy annuì e abbassò lo sguardo.

-Come stai?-

-Oh,sai papà,molto bene. A parte il fatto che il mio migliore amico si è innamorato di me, il ragazzo che non sopporto da sempre comincia a piacermi,ho scoperto che mia madre mi ha mentito per tutta la vita e mio padre si ripresenta dal nulla,beh si,per il resto tutto bene-

-Mi dispiace tanto-

La ragazza si strinse nelle spalle.

-Ma vedo che Susan ha fatto un buon lavoro. Sei una ragazza bellissima,forte e intelligente-

Wendy ascoltava le parole del padre,e cominciò a formulare quelle domande che lei aveva sempre desiderato fargli.

-Dove sei stato tutto questo tempo?-

Charlie si mise comodo sul divano,cercando di guardare la figlia dritta negli occhi.

-Ho finito gli studi e adesso vivo in Argentina. Gestisco varie imprese e ho accumulato una bella fortuna-

-Wow. Beh mi fa piacere. Invece io sono una semplice studentessa e mia madre è una segretaria. La mia migliore amica si chiama Alyson,ho un’ottima media scolastica,non sono fidanzata  e stop. La mia vita non è così avventurosa-

Suo padre cominciò a ridere.

-Sai che mi ricordi tanto tua madre?-

Wendy sorrise e si morse il labbro inferiore.

-Wendy,tu lo sai perché sono venuto qui?-

-Lo hai detto tu prima. Perché eri stanco di vedermi solo in foto,e volevi conoscermi di persona-

Charlie scosse la testa.

-No Wendy,non solo per questo. Io sono venuto qui per recuperare il tempo perso-

La ragazza non capiva e socchiuse gli occhi.

-Vieni con me Wendy. Vieni con me in Argentina. Vivo in una bellissima casa,non ti mancherà niente-

La ragazza si trovò completamente spiazzata da quella proposta,e sinceramente non sapeva cosa dire.

-Papà io non lo so. Qui ho i miei amici,mia madre,e poi c’e la scuola…-

-I tuoi amici potranno venire a trovarti quando vorranno- La interruppe Charlie –Pagherò io il loro biglietto,e per quanto riguarda al scuola,ormai l’anno sta per terminare,e ti prometto che frequenterai il migliore istituto di tutta Buenos Aires,è un college femminile privato-

Wendy non riusciva a rispondere,e in quel secondo nella sua testa si mescolava una miriade di pensieri che non facevano altro che confonderla. Avrebbe voluto partire per scappare da Joe,da quella sofferenza che si portava dietro da ormai troppi giorni,ma come fare con Ally,quella piccola e fragile ragazzina che aveva bisogno di lei,e le sarebbe mancato Nick,le sue battute dementi e la sua protezione. E sua madre,la donna che le era stata sempre accanto,da cui aveva appreso ciò che aveva bisogno di sapere. Era come ricominciare a vivere da zero,distruggere diciotto anni di esistenza e ricomporli da tutt’altra parte.

-Mamma lo sa?-

Charlie annuì.

-Stavamo parlando di questo quando sei arrivata. Ovviamente lei non vuole,ma ha detto che devi essere tu a decidere. Ormai sei una donna-

Wendy si alzò dal divano con un’espressione confusa sul volto,e si avviò lentamente verso la cucina. Prese un bicchiere d’acqua fresca e si bagnò leggermente le labbra ormai secche. Ecco,aveva appena compiuto diciotto anni e già tutti la ritenevano all’altezza di decisioni simili,mentre lei era ancora una bambina. Cazzo,le piaceva ancora guardare i cartoni in TV il sabato pomeriggio e giocare con i bambolotti con la sua vicina di casa. Sospirò e si voltò verso Charlie,che in tutto quel momento di silenzio non aveva fatto altro che sospirare e fissare al sua bellissima figlia.

-Papà posso pensarci questa notte?-

-Certo piccola mia,puoi pensarci tutto il tempo che vuoi-

Charlie si alzò dal divano di fronte la finestra e si avviò dalla figlia,stringendola a lui. Wendy aveva sognato da sempre quell’abbraccio,quello di suo padre,e finalmente era arrivato,era lì tutto per lei. Si,doveva recuperare la sua infanzia senza di lui,non c’era altro modo. Erano rimasti indietro di diciotto lunghissimi anni. Salutò suo padre,che avrebbe alloggiato in un albergo,e si distese sul letto,infilando le cuffie dell’I-POD e ascoltando la sua amata Shakira. Accarezzava delicatamente un cuscino,e i suoi occhi cominciarono a farsi lucidi. Lasciare la sua città era la cosa più difficile da fare,ma anche la cosa che le sembrava più ovvia. Nick le avrebbe detto che se questa decisione la faceva stare male,allora non era quella giusta,ma ormai Nicholas non era più il suo migliore amico,doveva imparare a cavarsela da sola. Rimase immersa nei suoi pensieri fino a quando Susan non rincasò e la trovò stesa sul letto. Tirò un sospiro di sollievo e si sedette accanto a lei. La ragazza continuava a fissare il soffitto con le labbra socchiuse  e sua madre le posò una mano sulla spalla,con uno sguardo che chiedeva perdono. Wendy non era più arrabbiata con lei,non voleva perdere tempo a provare sentimenti orrendi contro sua madre. Si alzò di scatto  e si sedette sul letto a gambe incrociate,togliendo dall’orecchio le cuffie bianche e incominciando a giocarci. Entrambe aspettavano che l’altra iniziasse a parlare,ma nessuna aveva il coraggio di fare quel passo. Rimasero in silenzio ancora per un po’,fino a quando Susan non le chiese dove era stata.

-Sono stata alla casa sull’albero,poi mi ha raggiunta anche Nick-

Susan annuì. E calò il silenzio di nuovo.

-Wendy,io voglio spiegarti,voglio dirti che…-

-Non c’e niente da dire mamma- La interruppe freddamente la ragazza -Ho capito perché lo hai fatto,per proteggermi. Ormai non fate che dire altro-

Nessuno poteva capire come si sentiva in quel momento. Nessuno.

-Ho sbagliato Wendy,lo so-

Susan abbassò lo sguardo e Wendy si voltò verso di lei.

-Una persona mi ha detto che tutti sbagliano,ma non possiamo penalizzarli per questo-

La donna le sorrise e Wendy l’abbracciò.

-Sai mamma,anche io ho sbagliato tante volte,e tu non mi hai mai detto nulla. Quindi adesso non posso che dirti grazie per tutte le volte che hai chiuso un occhio con me. Ora lo farò io con te-

Gli occhi di Susan cominciarono a farsi lucidi,e si strinse fortissimo alla figlia.

-Mi dispiace Wendy. Volevo decidere per te,quando invece sei in grado di farlo benissimo da sola-

-Non è vero-

Sua madre socchiuse gli occhi e si staccò dall’abbraccio.

-Che vuoi dire?-

Wendy sospirò,poi tornò a parlare.

-Papà mi ha proposto di andare a vivere in Argentina con lui,e io non so cosa rispondere-

Susan le accarezzava delicatamente i lunghi capelli scuri,ascoltando in silenzio ogni parola della figlia.

-Tu cosa vorresti fare?-

Le domandò la madre.

-Io vorrei partire,vorrei cambiare paese,conoscere bene mio padre. Ma so che mi mancherete terribilmente tutti voi-

-L’unica cosa che posso dirti,è di fare quello che senti-

Wendy si aspettava quella risposta,d’altronde la decisione spettava a lei e basta.

-Se dovessi partire comunque non rimarrò tanti anni,magari solo uno o due,per conoscere meglio mio padre-

Susan annuì,anche se era cosciente che la partenza di Wendy l’avrebbe distrutta.

-Mamma,ho sonno adesso,voglio dormire-

-Certo amore,allora ci vediamo domani mattina-

Wendy annuì e la madre le diede un tenero bacio sulla fronte. Ovviamente la ragazza non voleva davvero dormire e pur volendo non ci sarebbe riuscita. Spense semplicemente le luci e cominciò a riflettere,abbracciando il cuscino. Ci aveva riflettuto,e riflettuto ancora fino a che il sole con i suoi raggi dorati non tornò ad illuminare la stanza,e aveva deciso. Sarebbe partita con suo padre per conoscere il pezzo mancante della sua infanzia.

Capitolo Venti.

Mentre si vestiva elaborava nella sua testa un buon modo per dirlo a sua madre,ma esisteva davvero? O doveva semplicemente farle capire perché aveva preso questa decisione? Scese le scali lentamente,lasciando scorrere le dita sul corrimano,fino a quando non si ritrovò in cucina,con Susan che le preparava la colazione. Wendy si sentì strana,erano anni ormai che sua madre non le faceva più i panck cakes con lo sciroppo d’acero,o le metteva in un bicchiere la spremuta d’arancia. La ragazza si sedette al tavolo sospirando,e Susan capì. Una mamma riesce sempre a leggere nella mente della sua bambina,è una specie di codice criptato che nessuno conosce. Le si sedette accanto e impresse un bacio tra i suoi capelli profumati.

-Mamma non mi dici nulla? Cioè,del tipo,fai attenzione,oppure sei sicura… Insomma che razza di madre sei?-

Susan scoppiò a ridere insieme alla figlia.

-Non ne hai bisogno Wendy,sei una ragazza responsabile. Ti chiedo solo una cosa: non far arrabbiare tuo padre,perché ti conosco. Sei una testa calda-

La ragazza annuì sorridendo.

-A cosa stai pensando?-

Le chiese Susan.

-A come dirlo a Ally,Nick e Kevin. E poi ci sono le cheerleader,Denise,Paul… Wow,mi aspetta un bel lavoro-

Aggiunse Wendy scoppiando a ridere di nuovo. Salutò sua madre e si avviò in albergo da suo padre,per riferirgli la sua decisione. Charlie,inutile nasconderlo,era pieno di gioia,e a dirla tutta non credeva che la figlia avesse scelto di andare con lui. Insisteva per partire immediatamente,il giorno dopo,e Wendy si lasciò convincere. D’altronde a cosa sarebbe servito rimandare la partenza? A trascorrere ancora più giorni con le persone che avrebbe dovuto lasciare comunque. Suo padre l’aiuto a preparare le valigie,sotto lo sguardo vuoto e triste di Susan. Le continuava a parlare di quanto fosse bella Buenos Aires,le strade,la città,i negozi. Le ripeteva che avrebbe avuto una grandissima stanza tutta per lei,e avrebbe potuto usare l’enorme piscina ogni volta che voleva. Avrebbe continuato gli studi nel college migliore,e ogni cosa che desiderava sarebbe stata sua. Wendy si faceva trascinare dall’entusiasmo di suo padre,dalle sue promesse,ma dentro soffriva al solo pensiero di dover lasciare tutto quello per cui aveva vissuto. I suoi amici,la sua casa,sua madre. Esisteva un modo giusto per dire addio? Forse no. Quando si dice addio vuol dire voltare pagina totalmente,e questo tutti lo sapevano,ma a Wendy tremavano le gambe solo a sentire quella parola. E’ un passo grande,un addio. Un passo che cancella quelli fatti fino a quel momento. La mattina seguente si avviò a scuola per svuotare il suo armadietto,ma non aveva ancora detto nulla a nessuno. Sarebbe partita nel pomeriggio,e cercava solamente il momento giusto. Sperava che le parole sarebbero uscite da sole. Cominciò a togliere tutto quello che aveva lì dentro,libri,fasce,giornali. Prese in mano la foto che le aveva regalato Ally al suo compleanno,e cominciò ad accarezzare il vetro con il polpastrello. Era strano pensare a come il tempo volasse,quando ci si voleva bene.

-Ehi Wendy,che combini. Non dirmi che ti hanno spostato l’armadietto? Abbiamo fatto tanto per averlo vicino-

Ally le si avvicinò strusciando i piedi a terra,come farebbe una bambina capricciosa. Wendy scosse la testa e si morse le labbra.

-E allora che succede?-

-Succede che questo non sarà più il mio armadietto Ally-

L’amica socchiuse gli occhi e spalancò al bocca.

-Che vuoi dire con questo?-

Wendy strinse i pugni.

-Sto per partire Ally. E non so quando tornerò. Vado in Argentina con mio padre-

Eccolo lì,il momento in cui Ally si sentì cadere il mondo addosso. Wendy stava infrangendo la loro promessa di rimanere amiche per sempre.

-Perché lo fai?-

Fu l’unica cosa che Ally riuscì a dire.

-Perché ho il diritto di sapere chi è davvero mio padre,ho il diritto di recuperare quella parte della mia vita senza di lui,e ho il diritto di prendere le mie decisioni. Non credere che sia stato facile Ally,lasciarvi sarà sicuramente la cosa più dura che farò in tutta la mia vita,ma alcune volte le persone non hanno altre scelte,quando vogliono inseguire uno scopo-

Una lacrima rigava lentamente il viso di Ally,e le due amiche si abbracciarono. Era il momento in cui ognuna aveva scelto al strada da seguire.

-Mi prometti che verrai a trovarmi?-

Le chiese Wendy.

-Certo,che domande. Sarò lì durante tutte le vacanze possibili,non credere che ti libererai di me così facilmente-

-Lo spero-

Esclamò Wendy scoppiando a ridere. Ally cominciò ad aiutare l’amica a svuotare il suo armadietto,anche se non era quello che desiderava,e continuava a piangere in silenzio.

-Lo hai già detto agli altri?-

Wendy scosse la testa.

-Ho intenzione di dirlo a Nick durante l’ora di pranzo,poi si vedrà-

-E a Joseph?-

La ragazza sbarrò gli occhi,come se le parole di Ally le avessero inflitto un colpo al cuore.

-A lui non interessa nulla di me,e scommetto che quando partirò sarà anche felice di non avermi più tra i piedi-

Ally si morse le labbra per non parlare,anche se moriva dalla voglia di dirle la verità,ma non spettava a lei quella decisione. Durante la pausa pranzo Wendy raggiunse Nicholas nei corridoio,e lui capì subito che qualcosa non andava. Gli bastava leggere negli occhi della ragazza di cui era innamorato per capire cosa provava in quel momento.

-Ehi Wendy,che succede? Hai una faccia da”Mi è morto il gatto”-

Nick cominciò a ridere come un ebete in mezzo al corridoio.

-Nick,vieni fuori con me,dobbiamo parlare-

Wendy lo prese per la manica e lo portò sugli spalti del campo di football,sedendosi a gambe incrociate.

-Che succede?Mi spaventi-

La ragazza chiuse gli occhi sospirando,poi riprese a parlare. Non immaginava che sarebbe stato così difficile mantenere il controllo e non scoppiare a piangere.

-Nick io sto per partire. Vado in Argentina con mio padre-

Il ragazzo rimase immobile,con i suoi ricci scompigliati dal vento. Non parlava,restava semplicemente ad elaborare la situazione,ripetendosi mentalmente le parole pronunciate dall’amica.

-Nick?Sei ancora tra noi?-

Il ragazzo alzò il volto verso di lei e le sorrise.

-Sei contento che parta?Wow,il tuo è davvero amore,complimenti-

Esclamò Wendy incrociando le braccia.

-Non sono contenta che tu parta scema,ma sono contento che abbia preso la decisione giusta,anche se mi mancherai terribilmente. E si,sto per scoppiare a piangere da un momento all’altro-

Wendy cominciò a ridere e lo abbracciò.

-Sai,ultimamente stai diventando molto saggio,e non riesco a spiegarmi questa cosa. Spero che quando me ne andrò tornerai a dire le tue solite frasi deficienti e senza senso-

-E se non fosse così?-

-Credimi,dovrà succedere per forza,hai sprecato il numero di frasi intelligenti che ti era stato concesso dal tuo cervello,quindi…-

Nicholas le sorrise.

-Mi mancherà la tua acidità Wendy-

E a Wendy sarebbe mancato tutto,lo sapeva. Prima di uscire da scuola si fermò sulla soglia per osservare quel liceo che aveva caratterizzato la sua vita. Cercava di memorizzare il maggior numero di dettagli possibile,scrutava attentamente ogni centimetro di quel luogo. Prese lo scatolone pieno di tutte le sue cianfrusaglie e salì in macchina. Non aveva detto nulla a Joseph,perché avrebbe dovuto in fondo?Lui per lei non era niente,non faceva più parte della sua vita. Fu Nick a dirglielo,mentre entrambi rincasavano dopo la giornata scolastica che era stata più lunga del previsto.

-Che succede a Wendy?-

Gli chiese Joe mentre prendeva una Red Bull dal frigo.

-Niente che possa interessarti-

Joe bevve un sorso dalla lattina,poi tornò a parlare.

-Tutto quello che riguarda lei mi interessa-

Il fratello sbuffò e si voltò verso di lui.

-Vuoi sapere che succede a Wendy?Bene,ti dirò cosa succede a Wendy-

Nick si fermò un attimo rimanendo inflessibile di fronte il fratello.

-Sta per partire con suo padre per l’Argentina,e non sa quando tornerà. Ecco tutto Joe-

Nicholas aveva parlato velocemente,quasi a volersi liberare un peso e condividere la sua tristezza con qualcuno,poi salì in camera,ancora in silenzio. Joe non riusciva a crederci,non era possibile che la prima ragazza per cui sentiva qualcosa di profondo stava per lasciarlo,non poteva perderla due volte. Si affrettò a salire sulla Jeep e si precipitò verso l’aereo porto,il prima possibile. Wendy stava facendo il Check-In con il padre,e teneva le sue valigie in mano,trasportandole come se fossero pesanti massi che rallentavano la sua partenza. Si guardava intorno scrutando attentamente ogni volto,e le piaceva pensare che ogni persona che incontrava in quel momento aveva una sua storia,ed era lì per una ragione,proprio come lei. E’ strano riflettere su come abbiamo qualcosa in comune anche con persone che vediamo per la prima volta in tutta la nostra vita,e probabilmente non rincontreremo mai più. Continuava a guardarsi intorno,quando lo vide. Si,lo vide. Joe era lì,in piedi,che le si avvicinava sempre di più. Wendy rimase immobile,continuando a fissarlo.

-Wendy,tutto bene piccola?-

Le chiese Charlie poggiandole una mano sulla spalla. Lei annuì,m quando si ritrovò di fronte Joe,sbiancò completamente.

-Ciao Wendy-

Joe l’aveva salutata dopo settimane di silenzio,e per Wendy risentire la sua voce fu un sollievo.

-Che cosa ci fai qui Joe?-

-Dobbiamo parlare-

Wendy guardò suo padre,e lui le diede un bacio sulla fronte.

-Io comincio a salire sull’aereo,poi mi raggiungi-

La ragazza annuì,e portò il suo splendido viso verso quello di Joe.

-Che vuoi?-

Joseph le prese la mano,ma lei la ritrasse.

-Wendy tu non puoi partire-

La ragazza socchiuse gli occhi e guardò Joe scuotendo la testa.

-Dammi una buona ragione per restare Joe-

Lui si morse il labbro e abbassò lo sguardo.

-C’e ancora la finale di basket,e poi abbiamo i ripassi di chimica-

La scusa più idiota che esistesse.

-Oh certo Joseph,tutte motivazioni molto valide. Ma per favore-

Il ragazzo tornò a guardarla negli occhi,e Wendy sentì un brivido sulla schiena.

-Wendy non devi lasciarmi perché io ti voglio bene-

Joe pronunciò l’ultima frase sospirando.

-Sei la prima persona a cui lo dico,non farmi questo. Ti prego non andartene-

Wendy rimase immobile,con le braccia conserte. Non sapeva se doveva davvero fidarsi

-Non mi hai parlato per settimane e non mi hai degnata neppure di un saluto. Davvero uno strano modo per dimostrarlo,sai? Fare sesso non vuol dire volere bene Joe-

-Se ho fatto tutto questo è stato soltanto per te-

-Credevo fossi più bravo a raccontare cazzate Joseph,ma questa faceva davvero pena-

Joe scosse la testa e si morse le labbra.

-Ricordi quando mi dicevi che la ragazza di cui mi sarei innamorato si sarebbe rovinata la vita?-

Lei annuì.

-Non volevo che quella ragazza fossi tu. Non volevo farti del male. E adesso chiamami egoista se vuoi,ma non posso lasciarti andare,sei importante per me-

Wendy non sapeva se quello era un abbozzo di dichiarazione,oppure un’ altra presa per il culo. Sapeva che ormai era troppo tardi per tornare indietro. L’altoparlante chiamò il suo volo,e lei alzò la testa,poi tornò a fissare il ragazzo.

-Devo partire Joe. Divertiti con le altre,buona fortuna con chimica-

Il ragazzo sembrava sorpreso.

-Che cosa ti aspettavi Joe?Che bastava questa dichiarazione da film per fermarmi? Io ho preso la mia decisione,e non manderò tutto a puttane per te. Ci vediamo Joe-

Wendy si voltò senza guardarlo e camminava guardando fisso per terra,non voleva girarsi perché sapeva che avrebbe ceduto. Joseph teneva il suo sguardo su di lei e su ogni suo piccolo movimento. La guardava andare via,e cercava di assaporarla per l’ultima volta. Era uno stupido,stava lasciando scappare la sua unica occasione di essere felice,una partita che aveva perso. Si sedette su una poltrona nella sala d’attesa e poggiò la testa sul muro,mordendosi il labbro inferiore. Che stupido che era stato a pensare che bastasse quella sottospecie di dichiarazione da quattro soldi a farla rimanere e a sistemare tutti i suoi errori. In quel momento si sentiva in un film,una commedia romantica dove l’innamorato raggiunge la sua amata per impedirle di partire e riesce a convincerla. Lui aveva sbagliato qualcosa,perché la sua amata lo aveva preso per culo,quindi doveva rivedersi qualche passaggio. Vide l’aereo di Wendy che prendeva il decollo,e gli venne da sorridere. Non si poteva davvero essere così teste di cazzo,era troppo anche per lui. Sperava di poter vedere comparire Wendy da un momento all’altro,che lo abbracciava e gli diceva che non era più partita,che voleva dargli una seconda occasione,ma ovviamente non era così,era troppo intelligente quella ragazza per giocarsi con uno come lui la sua vita. Che cosa avrebbe fatto ora senza di lei? Probabilmente sarebbe tornato alla vita di prima,o meglio quella vita che non aveva mai smesso di fare. Per la prima volta aveva trovato un’altra cosa attorno cui far ruotare il suo mondo,una cosa che non fosse il sesso e la musica. E chi se lo sarebbe mai aspettato che uno come lui si invaghisse di una come… Lei,così cinica,perfettina,bellissima e intelligente. Amore?Forse,non lo sapeva nemmeno lui. Wendy gli aveva stravolto la vita come un temporale stravolge la giornata estiva. E non era possibile che stesse facendo quel tipo di similitudini così smielate,roba da Shakespeare. Solo che lui non era Romeo,ma un coglione come ce ne sono pochi al mondo,e anche lo stesso poeta vedendolo si sarebbe accorto del degrado dell’amore. O almeno in quel momento pensava così. Chissà quanto avrebbero pagato ad Hollywood la sua dichiarazione d’amore studiata in quel mentre. Molto probabilmente niente,perché era stata pessima,ma almeno sapeva che non stava recitando. Con lei non doveva mai recitare,anche perché non se la sarebbe bevuta. Ma ormai era tutto passato,Wendy era il passato. Aveva detto che sarebbe dovuto diventare un fantasma per lei,mentre invece lo era diventata Wendy per lui. Ma c’era una cosa che lei non gli aveva detto:che non provava le stesse cose. Lo aveva sfottuto,rimproverato,trattato male,ma l’unica cosa che non aveva fatto era stato dirgli che di lui non le importava più nulla. E questo era il solo dannato sollievo che trovava nella partenza di Wendy. Rimase in aereo porto non sapeva nemmeno lui per quanto tempo,ma sembrava un cane bastonato,tanto che la gente che passava lo guardava con sguardo pietoso quasi fosse un barbone. Si alzò da quella fottuta poltrona e si preparò ad affrontare le giornate senza Wendy,come aveva fatto fino a un po’ di tempo fa. Ma non sapeva nemmeno più da dove iniziare. Quella ragazza era ormai diventata il centro della sua quotidianità. Uscì da lì e tornò a casa,ma dentro il suo vuoto continuava ad aumentare,sentiva che mancava una parte incolmabile.

Capitolo ventuno.

I giorni passavano lentamente,nella tristezza che provocava l’assenza di Wendy. Si sentiva anche in classe,perché non c’era più la secchiona di turno,e Nick ancora sperava che la mattina puntuale come sempre venisse a fare colazione in veranda. Ma chi lo ha detto che il destino non riserva mai sorprese? Cinque giorni dopo squillò il cellulare di Nicholas mentre insieme a suo fratello ed Ally si trovava sulla scalinata della scuola.

-Pronto?-

-Ehi Nicholas,che tempo fa a Los Angeles?-

Nick avrebbe riconosciuto ovunque la voce squillante di Wendy.

-Ehi Wendy,finalmente ti fai sentire,pensavamo che l’aereo fosse precipitato-

Nick scoppiò a ridere mentre Ally lo pregava di passargli il cellulare e Joseph si allontanò,mettendosi in disparte.

-Sei tornato la solita testa di cazzo che sei sempre stato Nicholas,per fortuna. Cominciavo a preoccuparmi-

Ally continuava a stirare il braccio del ragazzo per farsi passare il telefono.

-Ally puoi smetterla per favore prima che ti tranci la mano?-

Urlò Nick irritato.

-Scusami Wendy,ma posso sapere perché hai dovuto lasciare proprio a noi questa rottura di coglioni? Quando torni,te la riporti in Argentina-

Sentì ridere dall’altro capo del telefono.

-Nick,lì state tutti bene?-

-Certo,però ci manchi. E tu?-

-Buenos Aires è stupenda,ma non è la mia Los Angeles-

Wendy sospirò.

-Hai già visto la nuova scuola?-

Le domandò Nicholas.

-Si,ma sono tutte snob-

-Sono carine?-

-Nicholas,felice di vedere che i tuoi ormoni continuano a lavorare-

Il ragazzo rise.

-A proposito idiota,puoi dire a Ally che ha una fantastica maglia che deve prestarmi assolutamente?-

-Certo,ehi Ally,ha detto Wendy che devi prestargli la fantastica maglia che…. Aspetta un attimo,come diamine fai a saperlo?-

Le chiese Nick increspando la fronte.

-Ce ne hai messo ad arrivarci,voltati genio-

Nick si voltò lentamente,e la sua Wendy era in piedi sulle scale,dietro di loro,con i suoi grandi occhi marroni che sorridevano e i morbidi capelli neri raccolti in una treccia. Ally corse ad abbracciarla,mentre Nick rimase fermo con la bocca spalancata e il telefono in mano. Le entrate in scena erano il suo forte.

-Che cosa ci fai qui?-

Le domandò Ally continuandola ad abbracciare.

-Scusate,credevo vi avrebbe fatto piacere. Ok,me ne torno in Argentina-

-Non provarci ,adesso non ti lascio partire più-

Wendy le sorrise e si staccò dall’abbraccio.

-Ma seriamente,cosa ci fai qui?-

-Non potevo restare in Argentina. Si,è bellissima,ma non era casa mia. Voi,siete casa mia-

La ragazza strinse forte anche Nick,poi guardò Joseph. Il ragazzo era rimasto in disparte tutto il tempo,contemplandola con i profondi occhi marroni. Ally capì al volo e strattonò Nick per la manica.

-Ally che combini?-

-Hai detto che devi copiare gli esercizi di matematica no? Andiamo dentro-

-Quali esercizi di matematica?Non avevamo esercizi di matematica per oggi-

Ally lo fulminò con lo sguardo e Nicholas capì.

-Ok,ma niente matematica. Andiamo,ti offro un caffè alla macchinetta-

Wendy salì lentamente le scale,trascinando i piedi,mentre Joseph rimaneva fisso poggiato alla ringhiera,con le braccia conserte e i suoi Ray Ban sulla testa. Le era mancato Joe,in quei cinque giorni. Era stato uno strazio non poter vedere le sue labbra,i suoi occhi,il suo fisico,i suoi capelli perfetti. Diede un colpo di tosse e cominciò a parlare.

-Quindi… Tu mi vuoi bene Joe-

Il ragazzo le sorrise.

-Chi ha detto questa cazzata?-

Lei gli sorrise e lo abbracciò. Joe scorreva delicatamente la mano sulla sua schiena,e faceva dei lunghi sospiri per assaporare il buonissimo profumo di Wendy. Si,avrebbe dato tutto quello che aveva per un suo semplice abbraccio.

-Quando sei tornata?-

Le domando Joseph.

-Ieri sera-

-E tuo padre?-

-Mio padre lo sa che il mio posto è qui. Ma restiamo in contatto praticamente ogni giorno,e ha promesso che verrà a trovarmi molto spesso-

I due si sorrisero.

-Hai fatto il coglione con qualcun’altra da quando non ci sono?-

Joe rimase in silenzio per qualche secondo,poi scosse la testa. Wendy annuì e cominciò a salire la scale.

-Ehi Wendy-

La ragazza si voltò verso Joseph.

-Dimmi-

-Sei disponibile stasera?-

Lei socchiuse gli occhi.

-Per che cosa?-

Joe la raggiunse su per le scale con lo zaino in spalla.

-Usciamo,ci divertiamo. Queste cose qui tipiche dei ragazzi-

Scoppiarono a ridere.

-E’ probabile. Mi porti a cena fuori?-

-Come vuoi. Ristorante,pub,pizzeria,carrettino degli hot dog in mezzo alla strada. Basta che ci sei anche tu-

-Allora è probabile che sarò libera. Mi passi a prendere tu?-

Lui annuì.

-E’ un appuntamento Joseph?-

Il ragazzo sbarrò gli occhi.

-Chiamalo così,anche se l’idea mi dà i brividi-

-Perché?-

Gli domandò Wendy.

-Perché un appuntamento è una cosa seria. Credo-

Lei gli diede una pacca sul sedere scoppiando a ridere e si avviò verso la classe,mentre lui si morse il labbro inferiore. Era felice che Wendy fosse tornata a casa,finalmente sorrideva dopo cinque giorni. Quella sera suonò a casa Taylor alle otto in punto,e mentre aspettava che Wendy gli aprisse,cercava di sistemarsi la camicia bianca che metteva solo in determinate occasioni. La ragazza uscì poco dopo con i suoi capelli sciolti sulle spalle e un paio di pantaloncini di pelle nera.

-Ehi Joseph,bella camicia-

-Ehi Wendy,bei pantaloni-

Wendy si guardò i suoi pantaloncini,poi alzò lo sguardo.

-E’ un’idea di mia madre,mi ha consigliato lei di metterli. E’ la prima volta che li indosso da quando li ho comprati-

Joe la prese per mano e la fece salire in macchina.

-Ti sta bene la camicia. Ti fa sembrare meno deficiente di quanto in realtà sei-

Il ragazzo la fulminò con lo sguardo.

-Vorrei fare una battuta su di te,ma sarebbe troppo spiacevole-

-Oh,Joe,avanti dillo-

-Ok,sei una grandissima troia -

-Vai a Fanculo Adam-

-Ehi,stavo scherzando-

La rassicurò  Joe.

-Ti ho detto che sei deficiente,siamo pari-

Lui le sorrise.

-Magari io ho esagerato-

-Tu sei Mr.Esagerazione in tutto,e quando dico tutto,intendo davvero tutto,anche nelle dimensioni del tuo amico lì sotto-

Joe abbassò lo sguardo sorridendo,poi tornò a fissare la strada. Wendy  si torturava le mani,continuando a guardare oltre il vetro del suo finestrino,e per quanto si sforzasse di nascondere che era maledettamente nervosa,il suo sguardo e i suoi gesti la tradivano.

-Ehi Wendy,sei nervosa?-

Joe destò la ragazza dai suoi pensieri e la fece voltare verso di lui.

-E’ che non so cosa aspettarmi da un tipo come te-

-Intendi sexy?-

-No. Intendo pervertito-

-Comunque stai tranquilla,l’essere pervertito ha organizzato una bella serata-

-Dove?- Domandò lei alzando le sopracciglia –In un Night Club?-

Lui sorrise.

-No,era troppo scontato. Per stasera devi accontentarti di un ristorante. Forza scendi-

Joseph parcheggiò lungo la strada e aprì lo sportello di Wendy,aiutandola a scendere. Entrarono nel ristorante,e il cameriere lì portò nel tavolo che Joe aveva prenotato. La ragazza sistemò la giacca bianca sulla sedia e tutti gli uomini presenti in sala si voltarono a guardarla.

-Ok,momento imbarazzo-

Sussurrò lei incrociando le mani e portando i gomiti sul tavolo.

-Ma no,hai semplicemente risvegliato gli ormoni dei presenti. Insomma,se guardi le loro mogli,non mi stupirei se adesso sviluppassero pensieri porno su di te-

-Joseph!-

Urlò Wendy.

-Che c’e? Io lo faccio in continuazione-

-Si,ma tu sei malato-

Joe scoppiò a ridere mentre Wendy riprese a torturarsi le mani e a tossire nervosamente.

-Sei ancora nervosa?-

Lei scosse la testa.

-Allora perché te la stai prendendo con le tue povere mani?-

La ragazza non rispose e bevve un sorso d’acqua.

-Wendy,non è che hai paura di me?-

Lei rimase a fissarlo.

-No Joe. Magari prima si,ma adesso no,o almeno non credo-

Joe mosse impercettibilmente gli angoli della bocca,e Wendy non sapeva se era un sorriso o un’espressione di compassione. Davvero non aveva più paura di Joe e dei suoi comportamenti?Credeva di conoscerlo,non doveva più temerlo. La serata procedette tranquilla,stavano bene insieme,e continuavano  ad osservarsi fino a consumarsi l’un l’altro. Joe scrutava con i suoi bellissimi occhi ogni singolo centimetro del corpo e del viso di Wendy,analizzava ogni dettaglio quasi come fosse un’immagine da imparare a memoria. I suoi bellissimi occhi scuri e gioiosi,le sue labbra sottili e rosee che si aprivano ad un granissimo sorriso ogni volta che i loro sguardi si incontravano,i  lisci e lunghissimi capelli neri,che puntualmente si sistemava dietro quelle piccole orecchie che Joe adorava. Notava le sue mani nervose che continuavano a scorrere nell’aria e che non riuscivano a stare ferme,le spalle candide lasciate scoperte dalla maglia bianca che facevano un bellissimo contrasto con i suoi capelli, ed era completamente perso nella sua risata,una risata diversa da tutte le altre,che riusciva a trasmettere una fortissima allegria. Era innamorato della sua risata,e di ogni suo minimo gesto. Wendy scrutava Joe attentamente,faceva scorrere il suo sguardo dal petto al suo viso fantastico,senza la minima imperfezione. Si perdeva nell’oscurità dei suoi occhi e del suo pensiero,e sinceramente non voleva ridestarsi nemmeno da quell’immensità. I capelli neri incorniciavano il suo viso dal tratto irregolare,perfettamente irregolare.  La barba leggermente incolta lo faceva sembrare più saggio,cosa che in realtà non era,e neanche il più grande artista sarebbe stato in grado di raffigurare il suo volto riportandone tutto lo splendore. E continuavano a perdersi l’uno negli occhi dell’altro,tanto che cominciarono a comunicare con i soli sguardi,tutto quello che avevano da dirsi non aveva bisogno di parole. E si sentivano strani in quella situazione,Joe e Wendy avevano totalmente abbassato le loro difese per la prima volta. A fine serata Joe la fece salire in macchina e mise in moto il motore,riaccompagnandola a casa. Parcheggiò nel vialetto tra il silenzio della notte,e la ragazza portò la sua testa sullo schienale dell’auto.

-Joe,posso dirti una cosa?-

Lui voltò il viso verso di lei e alzò le mani.

-Non ti sei divertita,lo so. Mi dispiace,ma non ho mai fatto una cosa del genere,e non sapevo da dove iniziare-

Terminò la frase scoppiando a ridere malinconicamente.

-A dire la verità volevo dire tutto il contrario,ma tu non stai mai zitto,e quando parli spari solo cazzate quindi lascia parlare me-

-Prego-

Wendy sospirò.

-Mi è piaciuto passare del tempo con te. In fondo non dobbiamo per forza fare sesso per stare bene insieme,giusto?-

Joseph alzò il sopracciglio sinistro.

-Oh Joe,per favore-

Calò il silenzio,e Joe spostò la schiena dal sedile e cominciò ad accarezzare la spalla di Wendy. Lei si morse il labbro e poco dopo sentì le labbra di Joseph sfiorarle delicatamente il collo.

-Joe,ancora in macchina,è scomodo-

-C’e tua madre in casa?-

Lei annuì.

-E allora ci tocca rimanere in macchina-

Wendy sorrise e prese il volto di Joe tra le mani,avvicinandolo a se,poi premette le sue labbra su quelle del ragazzo,e iniziarono a baciarsi appassionatamente. Joe l’aiutò a mandare giù il suo sedile,e le si sistemò sopra alzandole la maglietta. Le tolse anche i pantaloncini e cominciò a baciarle tutto il corpo,sfiorava ogni singolo centimetro con le sue labbra molto freneticamente. Gli era mancato il corpo di quella ragazza,più di ogni altra cosa. Quando  arrivò in quel punto Wendy irrigidì la schiena e Joe sorrise,poi continuò a scendere. Spontaneamente e senza accorgersene Wendy portò una mano sulla nuca del ragazzo e intrecciava i suoi capelli scuri tra le dita. Lo aiutò a slacciare i bottoni della camicia bianca e mentre Joe continuava delicatamente a sfiorare le labbra della ragazza con le sue,Wendy lasciò scendere le sue mani fino ai Jeans neri che il ragazzo indossava,sfilandoli velocemente,poi fece lo stesso con i boxer bianchi. Ancora una volta Joe riprese a baciare il suo corpo,e il contatto della sua pelle con le labbra calde di lui le procurava dei brividi di piacere che portarono il suo respiro ad aumentare il ritmo. Joe sospirò e Wendy lo sentì entrare dentro di lei,quella sensazione che gli era tanto mancata. Joe aumentò le spinte immediatamente e la ragazza lasciò uscire dei gemiti cercando di fare il minor rumore possibile,anche se in realtà sentiva il bisogno di urlare. Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dal piacere che provava in quel momento,mentre Joe continuava a spingere dentro di lei e con le labbra percorreva i contorni del suo collo. Diede delle ultime spinte che fecero urlare Wendy e poi cerco di risistemarsi al suo posto,rivestendosi insieme a lei. La ragazza scese dalla macchina ma rimase ferma davanti lo sportello,continuando a fissare Joe.

-Che succede?-

Le domandò Joseph con sguardo interrogativo.

-Joe,ti andrebbe di dormire con me stanotte?-

Il ragazzo spalancò gli occhi.

-Dici sul serio?-

Wendy si strinse nelle spalle annuendo.

-Sei sicura Wendy?-

Lei sorrise e gli fece segno di scendere con la mano destra. Prese il mazzo di chiavi dalla borsa e infilò quella più lunga nella toppa,facendole fare due scatti. Joe la seguiva silenziosamente guardandosi intorno e si diresse verso la stanza di Wendy prendendola per mano. Si chiusero la porta alle spalle e Joe si sedette sul letto mentre la ragazza prese il suo pigiama da sotto il cuscino. Cominciò a sbottonarsi i pantaloncini quando si accorse che Joseph la fissava ardentemente.

-Ok Mr.Superdotato,girati-

-Perché?-

Wendy sbuffò.

-Avanti,girati-

-Ma ti ho visto completamente nuda-

Gli lanciò un cuscino ridendo.

-Girati ho detto-

Joe le sorrise e si voltò verso la porta.

-Guarda che ti tengo d’occhio,me ne accorgo se sbirci. Non ci provare-

-Stai tranquilla-

La stanza era particolarmente silenziosa,e l’unico rumore che si poteva percepire era il respiro dei due ragazzi e il cuore di Joe che batteva come a voler uscire fuori dal petto. Si guardava intorno,e spostò lo sguardo sul grande armadio bianco dove Wendy riponeva i suoi vestiti,poi passò alla scrivania in legno illuminata dalla fievole luce che emanava l’abat-jour. La finestra era socchiusa e lasciava filtrare nella stanza un lieve venticello che agitava leggermente le tende bianche. Wendy teneva d’occhio Joseph,assicurandosi che non si voltasse all’improvviso,poi spense la luce e si infilò sotto le coperte bianche,coprendosi fino alle guancie e raggomitolandosi su se stessa.

-Ok paggetto,adesso che mi ha accompagnata a dormire,può accomodarsi fuori la porta come i cani,ci vediamo domani mattina. Le auguro la buonanotte-

Joseph si voltò rapidamente verso di lei e spalancò gli occhi.

-Stai scherzando Wendy?-

Lei sorrise e scosse la testa.

-No,e adesso vai,orsù,che devo coricarmi-

Accompagnò la frase con un gesto della mano che indicava la porta,e Joe si alzò sbigottito.

-Ok,come vuole mia regina,le auguro la buonanotte. Ci vediamo domani mattina-

Il ragazzo si avviò verso la porta e afferrò la maniglia delicatamente.

-Fermo scemo,stavo scherzando-

Lui le sorrise e cominciò a sbottonarsi la camicia,poi si tolse anche i Jeans e li posò sulla sedia di fronte la scrivania,rimanendo in boxer. Si distese accanto a Wendy,sotto le coperte,e mise il suo braccio dietro la testa.

-Joe,ci sono delle regole da rispettare:non…-

-Si,lo so Wendy- La interrupe il ragazzo bruscamente –Non devo far muovere il mio grande amico,ho capito,ho capito-

-Sto diventando così ripetitiva?-

Lui le sorrise.

-Un po’-

-Beh,comunque tieni anche le mani apposto-

-Sai Wendy,stavo pensando…-

-Joseph,non dirmi queste cose all’improvviso,mio Dio. Sapere che stai pensando è una notizia unica,scommetto che se la racconto non ci crederà nessuno-

Lui le coprì la bocca con la mano.

-Stavo pensando,che tu non mi hai ancora detto che mi vuoi bene-

Wendy alzò lo sguardo verso di lui.

-Non obbligarmi Joe,io dico ti voglio bene ad una persona quando lo sento davvero-

Il ragazzo rimase in silenzio a contemplare il soffitto e Wendy si voltò su un fianco,dandogli le spalle. Joseph le mise un braccio attorno la vita e la strinse a se,sempre più forte. Al contato con la pelle calda di lui,Wendy ebbe un sussulto e il ragazzo le morse il lobo dell’orecchio,poi sfiorò il suo collo con le labbra.

-Joseph?-

-Dimmi-

Wendy sospirò più volte.

-Ti voglio bene. Ma non approfittarne-

Al suono di quelle parole il cuore di Joe riprese a martellare incessantemente,tanto che lo sentiva in gola. Chiuse gli occhi e i due ragazzi si addormentarono abbracciati.

Capitolo Ventidue.

Il mattino seguente Joseph fu svegliato dai raggi di sole che filtravano dalle tende. Alzò leggermente la testa dal cuscino per guardare fuori dalla finestra,poi si stropicciò gli occhi e poggiò il mento sulla spalla di Wendy,rimanendo immobile a guardare quell’angelo dormire. Con il braccio la strinse di più a se,cercando di non svegliarla,e le diede un bacio su i capelli.

-Wendy,devo andare a fare un bagno. Posso?-

La ragazza spostò delicatamente la testa,senza dire nulla.

-Wendy,posso?-

-Mio Dio Joseph,sto dormendo e per di più è Sabato mattina,quindi smettila di rompere i coglioni e vai a farti questo stramaledetto bagno. Ma soprattutto lasciami dormire prima che ti rovini quel bel visetto che ti ritrovi-

Wendy ricominciò a dormire mettendo una mano sotto la guancia,sembrava una bambina. Joseph le baciò la guancia e presi i suoi vestiti si avviò in bagno. Fu questioni di pochi minuti per Wendy,prima di essere destato dal mondo dei sogni a causa dell’urlo di sua madre. Si alzò di scatto e scese dal letto, trovando Susan  per il corridoio,con uno sguardo scosso sul viso.

-Mamma?-

Susan,ancora in pigiama e con i capelli castani legati,la guardò sbigottita.

-Wendy,che sia chiaro,tu ormai hai diciotto anni,puoi fare ciò che vuoi con i ragazzi,ma magari la prossima volta avvertimi che ce ne uno in casa. Intendo prima che me lo veda nudo in bagno-

Wendy spalancò i suoi occhi e non sapeva se gridare o scoppiare a ridere. Divenne rossa,cercando di trattenere una risata,ma il tentativo non portò a buoni risultati,così nascose la bocca dietro la mano.

-Mamma,tu mi stai dicendo che hai visto Joseph in bagno. Nudo?-

Susan fece una strana smorfia,forse ripensando alla scena,poi le due donne scoppiarono a ridere.

-Non so se debba farmi ribrezzo l’idea che tu abbia visto nudo il mio fidanz…-

Wendy si arrestò di scatto e cominciò a tossire,cercando di rimangiarsi le parole appena dette. Joseph non era il suo ragazzo.

-Adesso cerco di ricompormi,poi vado a prepararvi la colazione. Mi raccomando,assicurati che sia vestito quando scende-

Wendy sospirò e alzò gli occhi al cielo.

-MI dispiace mamma,ho dimenticato di avvertirti. Oh,andiamo,non ti ha dato così fastidio-

Sua madre la colpì sul braccio scoppiando a ridere,poi scese velocemente le scale. Wendy si precipitò in bagno e trovò Joseph intento ad abbottonarsi la camicia. Alzò lo sguardo verso di lei e cominciarono a ridere come due bambini.

-Non credo riuscirò più a guardare tua madre in faccia-

Lei gli si avvicinò e si sedette sul lavandino.

-Tranquillo,sei fortunato. Mia madre l’ha presa sul ridere,lei è fantastica-

Joe le cinse i fianchi con le mani.

-Secondo me però si è spaventata. Insomma,ora ha visto cosa ti ritrovi lì sotto e probabilmente avrà paura che tu possa rompermi un giorno di questi-

Il ragazzo la colpì sulla spalla.

-Non credo che tua madre sia andata a guardare lì Wendy-

Lei alzò il sopracciglio.

-Oh Joseph,non ci contare. Anche se a mio parere da te c’e tanto da guardare-

Lui le baciò la guancia.

-Sai,mentre parlavo con mamma,in corridoio,ti ho chiamato il mio fidanzato. Che scema-

Wendy si portò una mano sulla testa,mentre Joe scoppiò a ridere.

-Che c’e?-

Gli chiese con sguardo interrogativo.

-No,nulla,è che sei la prima che mi chiami “Il suo fidanzato”,anche se solo per sbaglio-

La ragazza socchiuse gli occhi.

-Stai dicendo che con Abby non eravate fidanzati?-

Lui rimase a fissarla negli occhi,poi sospirò ripetutamente.

-Wendy,Abby non è mai esistita-

-Che vuoi dire con questo?-

Gli chiese Wendy socchiudendo gli occhi e poggiando le mani sul piano di marmo su cui era seduta.

-Che non mi sono mai innamorato prima Wendy,Abby è un personaggio che ho inventato quella sera perché … Beh non lo so il perché,forse per cambiare la tua opinione su di me-

 Wendy non sapeva cosa dire. Insomma,un ragazzo aveva mentito per farle una buona impressione,in fondo era una cosa da apprezzare.

-In effetti mi sembrava strano che un tipo come te si fosse mai innamorato,ma almeno ci ho voluto credere-

-Beh non è detto- Le rispose Joe –Non si può mai dire che io non mi innamori-

-Molto probabilmente succederà quando diventerai impotente e non potrai più fare il coglione in giro-

Joe alzò le spalle.

-forse. O magari anche prima-

Wendy inclinò la testa e sorrise dolcemente.

-Mi chiedo chi sarà la sfortunata-

-Oh,vedo che hai tanta fiducia in me-

-Sei uno di quei ragazzi che se li conosci li eviti-

-Tu non lo hai fatto-

La ragazza scoppiò a ridere.

-Tu non me lo hai permesso-

Joe le baciò le labbra,poi lasciò scendere le sue mani fino alle ginocchia di lei e si allontanò,avvicinandosi verso la porta.

-Allora che facciamo?Restiamo qui fuori dal mondo,o scendiamo a fare colazione?-

Wendy si accarezzò lo stomaco.

-Scendiamo a fare colazione,che è meglio-

Saltò sule spalle di Joseph e scoppiarono a ridere contemporaneamente,si comportavano come due bambini alla loro prima cotta. Nessuno sapeva,ne immaginava,ciò che provavano l’un l’altro. Alcune volte è più facile nascondere i sentimenti,si evita di soffrire,e Joe lo sapeva bene. Quante volte si era nascosto per non diventare vulnerabile,ormai anche lui aveva perso il conto. Ma nella vita si cambia,tutti cambiamo,che lo vogliamo o no. Cambiamo per stare meglio in sintonia con le persone che non vogliamo perdere,cresciamo per arrivare a compiere grandi passi che prima sembravano lontani. I due ragazzi si sedettero vicini e cominciarono a mangiare guardandosi negli occhi. Non ci voleva tanto per capire che provavano qualcosa di profondo,anche Susan se ne accorse e sorrideva compiaciuta alla figlia. Sua madre aveva sempre sperato che Wendy trovasse il ragazzo giusto. Non sapeva se Joseph lo era davvero,ma bastava guardare come riuscisse a rendere felice Wendy per capire che c’era qualcosa di buono. Già,trova un ragazzo che ti renda felice sempre,e sarà quello giusto.

Capitolo Ventitre.

La settimana seguente si sarebbe giocata la finalissima di Basket, la Johnson High School contro la Harbor College,e questo significava non solo tanta agitazione per tutta la scuola,ma anche prove di basket senza sosta per Joseph e delle coreografie delle cheerleader per Wendy e Ally. Ogni singolo corridoio dell’istituto trasudava di energia e ansia allo stesso tempo,si percepiva nell’aria quella fantastica adrenalina di attesa,si respirava vento di sfida e voglia di riscatto. Le due ragazze organizzarono un pigiama party Martedì sera,a casa di Ally,subito dopo le prove. Wendy aprì un pacco di Marshmallow e si distese sul letto,avvolgendosi in una coperta blu.

-Oh,tesoro,mi passi il telecomando sulla sedia?-

Domandò Wendy

-Non puoi prendertelo da sola?-

Rispose l’amica scoppiando a ridere.

-Potrei,ma non mi va-

-Ma sentitela,adesso mi ha preso per una cameriera-

Wendy mangiò un dolcetto e Ally le lanciò addosso il telecomando.

-Questo è il tuo telecomando,e questa è la cuscinata che sta per arrivarti-

Urlò prendendo un cuscino in mano e colpendo Wendy sulla spalla.

-Ma quanto sei stronza tu?-

Quando Ally si distese accanto a lei stavano ancora ridendo.

-Come va con il tuo ragazzo?-

Wendy sbuffò e si coprì gli occhi con il braccio destro.

-Smettila Ally,Joe non è il mio ragazzo. Quando finiranno questi benedetti ripassi di chimica tutto tornerà alla normalità-

-Cambia canale Wendy,non mi va di vedere lo slinguazzamento di quei due,sono già abbastanza depressa-

Wendy alzò la testa e socchiuse gli occhi per mettere bene a fuoco l’immagine della TV.

-Ma chi sono?-

-Wendy,mio Dio,che ti frega di chi sono,cambia canale e basta prima che finiscano a fare quello che fate tu e  Joe tutte le sere-

-Ally smettila. Non è tutte le sere-

-Hai un secondo per cambiare canale prima che prenda quel maledettissimo telecomando e te lo ficchi su per il culo-

La ragazza cambiò canale e si riallungò accanto all’amica.

-Prometto che da domani mi metto sotto per trovarti un fidanzato-

-Ma finiscila-

Per un attimo le due ragazze rimasero in silenzio,Wendy roteava gli occhi osservando le ombre che la luce rifletteva sul soffitto e Ally stringeva le labbra tra i denti.

-Te lo ha detto che ti ha scritto una canzone?-

Ally interruppe il silenzio,lasciando Wendy sorpresa. E non del fatto che Joseph avesse scritto una canzone,ma che l’avesse scritta per lei.

-Wow. Quando te lo ha detto?-

Ally non rispose.

-Ally,quando te lo ha detto?-

-L’altra sera-

Wendy si alzò delicatamente e si poggiò sul gomito,tenendo ancora il telecomando in mano e guardando l’amica distesa accanto a sé con uno sguardo bieco.

-Perché l’altra sera Ally?-

-Era la sera in cui tu sei partita per l’Argentina-

Wendy sospirò,e a dire la verità aveva paura a continuare il discorso,ma doveva farlo.

-Che è successo quella sera?-

Ally si alzò dal letto e trascinando i piedi arrivò fino alla cassettiera. Si guardò allo specchio,poi riportò il suo sguardo verso Wendy,sul letto,e poggio i palmi delle mani sul mobile,abbassando lo sguardo.

-Basta domande Wendy,facciamo altro. Vuoi qualcosa da bere? Scendo giù e…-

-No Ally-  Le urlò contro Wendy alzandosi dal letto e strattonando l’amica per il braccio –Io voglio sapere che diamine è successo quella sera-

-Wendy,eravamo ubriachi,io non…-

-Che cazzo è successo quella sera Ally,per Dio?-

Ally sospirò,e si accorse che la sua voce cominciò a tremare. Stava cadendo nella disperazione,non voleva parlare ma doveva farlo,anche se così avrebbe perso la sua migliore amica.

-Joe si è presentato a casa mia,abbiamo bevuto,e poi non lo so cosa è successo precisamente,ma ci siamo resi conto della cazzata solo la mattina,e avevamo promesso che non ne avremo parlato con nessuno-

In quel momento Wendy cercava solamente un qualcosa per farla finita,veloce e indolore,ma in fondo le parole dell’amica erano già una pugnalata per lei. Rimase immobile con la bocca spalancata e lasciò cadere a terra il telecomando bianco,che si ruppe nell’impatto con il pavimento.

-Wendy,dì qualcosa. Ti prego,sfogati-

Ancora nulla. Wendy si limitò a sedersi sul bordo del letto ancora con i suoi occhi persi nel vuoto. Ally le poggiò una mano sulla spalla,ma Wendy la tolse immediatamente.

-Non-Mi-Toccare-

Sussurrò a denti stretti.

-Quindi tu mi stai dicendo molto tranquillamente,che la stessa sera in cui sono partita,tu e il ragazzo che,purtroppo,mi piace,avete scopato?-

Ally non pronunciò una sola parola,ma restò ferma con lo sguardo fisso a terra.

-Lasciando stare per un attimo il bagaglio immenso di parolacce e insulti che vorrei lanciarti addosso,tu sei riuscita a guardarmi negli occhi e a comportarti come se niente fosse?-

-Non credere che per me sia stato facile Wendy-

L’amica si alzò dal divano e si avviò verso al finestra,incrociando le braccia  sul petto. Lo aveva fatto per nasconderle che stava piangendo,che stava male per lui.

-E io che credevo fossi mia amica,invece sei solo una buona attrice. Beh complimenti,davvero,ma adesso cala il sipario,e si torna alla vita normale. Una vita in cui tu devi dimenticarti per sempre della tua migliore amica-

Wendy fece per andarsene ma Ally la bloccò,e questa volta con sguardo aggressivo.

-Ma si può sapere che cazzo vuoi Wendy?E’ semplicemente successa la stessa cosa che è successa alla mia festa qualche mese fa,te la ricordi? Si esatto Wendy,tu e Joseph a letto insieme,nonostante sapessi che mi piaceva,e quale è stata la tua scusa?Che eri ubriaca,certo. Sai qual’e la cosa che non ho mai sopportato?Sembra che tutto il mondo giri intorno a te,si,giri intorno alla povera,piccola e dolce Wendy. Lo sappiamo bene entrambe che non sei la persona che fai vedere a tutti,sei totalmente il contrario-

Wendy scosse la testa.

-Stai semplicemente cercando di sviare il discorso,perché non ammetti che sei stata una grandissima stronza?Lo hai fatto nonostante sapessi che mi sto innamorando di lui-

Ally rimase immobile e non riusciva a credere alle parole appena pronunciate dall’amica.

-Wendy,tu sei innamorata di Joe?-

La ragazza non rispose. Prese tutti i suo abiti e uscì fuori da quella stanza,avrebbe trovato un ponte e ci si sarebbe buttata. O almeno era quello il suo primo pensiero. Camminava per le vie desolate della sera,per la sua strada non c’era nessuno,se non un cane che sbucò all’improvviso dall’angolo.  Non tornò immediatamente a casa,si sarebbe semplicemente lasciata deprimere ancora di più,così passeggiò con le lacrime agli occhi. La cosa che più le dava fastidio,che le corrodeva il cuore lentamente,era sapere che Joe le aveva mentito,le aveva nascosto cinque giorni di assenza dietro un semplice cenno del capo. Le aveva detto di no,che non era stato con nessun’altra durante il suo viaggio,ma avrebbe dovuto saperlo che stava mentendo. Lui mentiva sempre,dannazione,venticinque ore su ventiquattro,otto giorni su sette. Mentiva anche più del possibile. Tutti si erano presi gioco di lei,era rimasta fuori dalla partita. Ognuno muoveva le pedine a suo favore dietro le sue spalle,e toccava a lei tenersi le mosse sbagliate. Si asciugava le lacrime sulle guancie con le mani,ma forse erano davvero troppe. Il vento le gelava come fossero gocce di rugiada e lei lo lasciava fare. Era una cretina,perché pensava che Joe fosse finalmente cambiato. Magari non così totalmente,ma credeva che fosse sulla strada giusta. Ma era un’illusione,un cambiamento che lei desiderava vedere,ma che in realtà non esisteva. Perché non riusciva più a riconoscere quel ragazzo per quello che davvero era?Un lurido bastardo malato che ruota la sua vita attorno al sesso e ad ogni altra schifezza esistente in questo mondo sbagliato. La macchina del tempo non esisteva ancora,ma avrebbe dovuto cancellare questi ultimi mesi trascorsi con Joe. In fondo sembrava semplice:doveva solo interrompere ogni rapporto con lui,bruciare tutti i momenti  in sua compagnia e gettare ogni suo tipo di regalo. Ma andava ancora alla ricerca di qualche ponte nei paraggi. Si sentiva male,si sentiva strana,ferita. Si sentiva abbandonata come i cani sull’autostrada,con il compenso che lei non aveva una targhetta al collo e non mangiava gli ossi. Un’altra soluzione sarebbe stato un biglietto solo andata per l’Argentina,da suo padre,ma scappare non serviva a nulla,i problemi rimanevano sempre lì,pronti a ripiombare nella tua vita quando finalmente tutto sembra essere a posto. Camminava tenendo lo sguardo a terra,sulle sue scarpe,e domandava a se stessa come aveva fatto a cadere nella trappola di Joseph,doc’era il suo cervello quando lui le diceva che le voleva bene,che non desiderava che partisse. Dannazione dov’era il suo senso di disgusto in quel momento?Sarebbe dovuta scappare,invece si era lasciata abbindolare come tutte. Lei credeva di essere diversa,ma molto spesso ciò che pensiamo di noi stessi non è quello che vedono gli altri. Lei per Joe era una delle tante,ma almeno alle altre aveva risparmiato l’umiliazione. E come sarebbe finita con Ally? Non lo sapeva nemmeno lei. Scusa non è una parola che meritano tutti,e questo lo sapeva. Molto spesso chi si scusa lo fa per un solo motivo: Vuole prenderti per culo di nuovo. L’unica cosa che sapeva doveva fare era una soltanto. Doveva far uscire Joe fuori dalla sua vita,anche se le avrebbe fatto male. Perché era innamorata,si,era innamorata. Era pazza di lui.

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Capitolo 16
*** Capitolo 18 ***


Capitolo diciotto.
Il giorno dopo,a scuola,cercava di non degnarlo di un minimo sguardo,ma la voglia di vederlo era troppo forte. Cambiare strada quando lo incrociava per il corridoio,nascondersi dietro il libro di inglese per non guardarlo negli occhi e voltarsi di spalle quando sentiva il suo sguardo su di lei erano gli unici stratagemmi che riuscì a trovare. Con Ally nemmeno uno scambio si sguardi,erano troppo incazzate l’una con l’altra. Quel pomeriggio Wendy aspettò Joseph per tre quarti d’ora,seduta sul  divano e intrecciando le sue dita. Era un momento importante:era il pomeriggio in cui finalmente lui sarebbe uscito dalla sua vita per sempre,o almeno pensava questo. Joe suonò il campanello e la ragazza si precipitò ad aprirgli,con il cuore in gola. Le si avvicinò per salutarla,ma lei si scansò e si avviò di nuovo in salotto,sedendosi sul tavolo.
-Che succede Wendy?-
Fu questa l’unica cosa che Joe riuscì a dire prima che Wendy cominciò a piangere,apparentemente senza una spiegazione. Forse Joseph già sapeva quello che stava per dirgli,forse non lo immaginava neppure,ma lei cominciò a parlare.
-Lo sai,ho talmente tante cose da rinfacciarti e insulti orrendi da lanciarti che non so da dove cominciare-
Joe sospirò.
-Comincia dagli insulti,perché in questo momento sono l’unica cosa che mi merito-
La ragazza continuava a piangere,non sapeva se le faceva più male dire addio a Joe,o ripensare a quello che lui le aveva fatto. Ma di una cosa era certa,il suo cuore stava crollando.
-Sei uno stronzo Joe. Io pensavo che tu provassi davvero qualcosa per me,invece era tutta finzione. Non pensavo arrivassi a questo pur di portarti a letto una ragazza. Sei arrivato a…-
Wendy si bloccò un momento,poi sospirò.
-A fingerti quello che non sei-
Il ragazzo abbassò lo sguardo,perdendosi in un espressione di pena verso se stesso.
-Io volevo soltanto che fossi sincero Joseph,soltanto questo. Credevo non fosse troppo,ma evidentemente lo è per te. Ti sei divertito con Ally quando non c’ero eh?-
Joe non rispondeva,e questo dava a Wendy ancora più fastidio. Perché non si difendeva dannazione? Perchè non le diceva di stare zitta e che era solamente una povera sfigata?
-Joe voglio chiederti una cosa. Esci dalla mia vita per favore. Ne sei entrato senza permesso,ora ti sto obbligando ad andartene. Non voglio più vederti,ascoltarti,parlarti,nemmeno sentire il tuo nome. Cosa credevi Joe?Che fossi la tua puttana personale?Che bastava una carezza,qualche regalo e una cena per portarmi a letto ogni volta che volevi? Beh,evidentemente ti sei fatto un’idea sbagliata di me,perché non sono così. E’ davvero così complicato per te affezionarti ad una persona?Legarti a lei?Giuro che non saprei cosa farmene di una vita come la tua. Detto questo quella è la porta. Buona fortuna Joe,ti voglio bene-
Ecco,lo aveva detto. Aveva chiuso con lui una storia mai iniziata. Si alzò dal tavolino e cominciò a salire le scale per andare nella sua camera. Joseph rimase immobile a vedere sfumare forse la sua unica opportunità di essere felice con qualcuno. Uscì fuori e si fermò davanti la porta chiusa.
-Ti amo Wendy-
Sussurrò lentamente,una cosa apparentemente stupida. Lei non lo avrebbe mai sentito,ma era quello che voleva. Aveva finito di rovinare la vita a quella ragazza,e quella ragazza aveva finito di renderlo vulnerabile. La sua macchina si fermò nel bel mezzo della strada poco dopo,era a corto di benzina. Si,il mondo ce l’aveva con lui in quel momento. Scese dalla vettura e le diede un calcio,un calcio che avrebbe voluto dare alla sua vita,al suo cervello,se lo aveva,e a quella notte in cui i suoi ormoni pieni d’alcool gli hanno consigliato di saltare addosso ad Ally. Infilò le mani in tasca e cominciò a camminare tra la folla che lo circondava. Kevin era fuori in giardino intento a leggere qualcosa che sembrava un foglietto delle istruzioni. Era fissato,diceva che non potevi iniziare ad usare qualsiasi cosa senza prima averlo letto.
-Ehi Joe,la macchina?-
Joe non rispose e si sedette accanto a lui.
-A corto di benzina?-
Il fratello annuì.
-Me lo dici subito che succede,o vuoi che te lo domandi?-
-Te lo dico direttamente:ho rotto con Wendy-
Kevin alzò il sopracciglio sinistro e lo guardò spaesato.
-Stavate insieme?-
Joe scosse la testa.
-Certo,è roba da tutti i giorni rompere con una ragazza che non è la tua ragazza. Joe per favore,almeno una volta nella tua vita dì qualcosa di sensato-
-Diciamo che abbiamo rotto ogni possibilità di un futuro rapporto-
-Vedi che così ha già più senso-
Joe scosse la testa e poggiò la schiena alla sedia,cacciando un pacchetto di sigarette dalla tasca della giacca.
-Me ne dai una?-
Gli chiese Kevin tendendo la mano. Joe sbuffò e gliene porse una,poi accese la sua con l’accendino e cominciò a fumare.
-Beh?-
Chiese Joe tenendo la sigaretta in mano.
-Non mi dici le solite cose da fratello maggiore?Del tipo la ami,sei felice,o altre cazzate simili?-
Kevin scoppiò a ridere.
-Joe,mio Dio,come faccio a dirti queste cose se nemmeno io riesco a mettere la testa a posto. Ogni sera sto con una ragazza diversa di cui non ricordo nemmeno il nome,la mia ultima fidanzata  risale al primo liceo e adesso ho ventuno anni,e per di più mi hanno appena licenziato-
Joe annuì soddisfatto alle parole del fratello.
-Bene,direi che siamo due gran bei sfigati-
-Tre.
Lo corresse Kevin gettando la cicca a terra.
-Perché tre?-
-Dimentichi l’altro fratello riccioluto che in questo momento sta suonando la chitarra in camera sua. Ha una cotta per Wendy,ha svuotato il sacco quando gli ho chiesto perché continuava a scrivere canzoni deprimenti su un amore non corrisposto-
Ancora una volta Joseph annuì e con la scarpa spense il resto della sigaretta.
-E’ fantastico come quella ragazza sia riuscita a farci fessi ad entrambi-
-Non che ci vuole un genio a farvi fessi,Wendy ha semplicemente quella cosa che si chiama Quoziente intellettivo. Lo so che non sai cos’e,tu non ce l’hai-
Joe sorrise,ma non replicò. Kevin aveva ragione.
-Come dirai a mamma e papà che ti hanno licenziato. Ancora-
-E tu come dirai che ti bocceranno. Ancora. Molto probabilmente io porterò i miei nipotini a scuola e tu sarai ancora lì,almeno staranno in classe con qualcuno che conoscono:lo zio-
Questa volta Joe lo fulminò con lo sguardo.
-Non hai nessuna con cui sudare stasera?-
Kevin guardò l’orologio e sorrise.
-Si,e in effetti dovrei già essere lì. In bocca al lupo con Wendy è-
Gli disse dandogli una pacca sulla spalla. Joe sospirò e continuò a guardare il cielo. Sarebbe riuscito a sopportare l’indifferenza di Wendy?Non lo sapeva. Non che di solito sapesse molte cose. Restò fuori in giardino fino a quando il cielo non si oscurò totalmente,poi entrò in casa e si chiuse in camera sua. Era la sua prima serata da solo. Wendy lo stava portando alla rovina.
Susan rincasò verso l’ora di cena,e trovò Wendy in bagno,intenta a rovistare tra le varie cianfrusaglie. Le mise una mano sulla spalla e la ragazza trasalì. Non si era accorta del suo arrivo.
-Wendy,tesoro,che sta succedendo?-
Wendy scoppiò a ridere.
-Sai, mamma,ho voglia di farla finita. Cercavo la lametta,sai quella blu? Ho provato con i barbiturici ma non ce ne erano in casa,e farla finita con il pugnale mi sembrava troppo esagerato-
Disse stringendo i denti.
-Wendy,smettila-
-Oh,allora sai di qualche ponte nei paraggi?-
Susan la prese per il braccio sospirando e spense la luce del bagno,poi la portò in salotto,costringendola a sedersi accanto a lei sul divano.
-Allora,cominciamo. Cosa è successo?-
Wendy non rispose.
-C’entra un ragazzo?-
Lei annuì.
-E’ forse quel Joseph che viene a studiare qui?-
Annuì di nuovo.
-Wendy,tesoro,collabori?-
Wendy sbuffò e incrociò le gambe sul divano.
-Diciamo che avresti dovuto dirmi che prima o poi tutti i ragazzi deludono-
-Questa sono cose che devi vivere in prima persona-
La ragazza la guardò accigliata.
-Oh grazie. Ma dai,è come dire sparati da sola per vedere se fa male davvero. Ma per favore-
-Ok,come vuoi-
Disse Susan spostandosi una ciocca di capelli dalla fronte.
-Tutto qui?Già hai finito?Ok,torno a cercare  la lametta-
Wendy fece per alzarsi,ma Susan la strattonò per il braccio,obbligandola a risedersi di nuovo.
-Non è tutto vero?Che altro c’e Wendy?-
Le chiese sua madre.
-Ho anche litigato con Ally. Ok adesso è davvero tutto-
-Bene,ora sono felice-
Wendy strabuzzò gli occhi e guardò la madre sbalordita.
-Sei contenta del fatto che abbia litigato con la mia migliore amica?Ma che razza di mostro sei tu?Oh,sai,sono molto orgogliosa di chiamarti mamma-
Susan alzò gli occhi al cielo.
-Wendy,non sono felice del fatto che tu abbia litigato con Ally. Sono felice del fatto che sei riuscita ad aprirti completamente con me-
Wendy rimase immobile sul divano con lo sguardo fisso sul pavimento.
-Sai mamma,è strano come più ti affezioni ad una persona,e più… Cominci a perdere te stesso-
Disse la ragazza sospirando.
-Ti riprenderai Wendy. Ci saranno nuovi ragazzi. E nuove amiche. Ti aspettano tutti lì fuori-
-Lo fai sembrare del tipo “Sbatto contro un ragazzo e mi ci sposo,sbatto contro una ragazza e diventa la mia migliore amica”-
Susan scoppiò a ridere.
-Beh,magari non proprio così,ma…-
Lasciò la frase in sospeso. Wendy si allungò sul divano distrattamente e cominciò a roteare gli occhi sul soffitto.
-Vuoi qualcosa per cena?-
Wendy scosse la testa e Susan si alzò dal divano senza dire una parola,lo sapeva che in quel momento i ragazzi andavano lasciati da soli. Se ne andò in cucina,ma tornò pochi minuti dopo.
-Sicura che non vuoi nulla?Nemmeno una fetta di torta al cioccolato?-
Wendy si voltò verso sua madre.
-Sono a dieta-
-A dieta?- Esclamò Susan –Ma se sei secca come un chiodo?-
La ragazza non rispose.
-Come vuoi -
Disse Susan voltando le spalle. Wendy sbuffò e si coprì gli occhi con il braccio.
 
Note:ecco il capitolo atnto atteso xDD spero vi piaccia, e che continuerete a recensire...Ringrazio tutti quelli che hanno recensito ^^

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Capitolo 17
*** Capitolo 19 ***


Capitolo Diciannove.

Il Sabato deciso arrivò senza attendere troppo tempo,i giorni si erano susseguiti con una lunga e stancante monotonia,e niente era cambiato. Mancavano pochissime settimane al termine della scuola,poi ci sarebbero state le vacanze estive e addio problemi. Wendy non avrebbe più rivisto le loro facce. Era stata ammessa alla Columbia University a New york,e avrebbe ricominciato una nuova vita lì. Infilò la tuta da Cheerleader all’interno dello spogliatoio insieme alle sue compagne e ad Ally,mentre fuori la folla urlava a squarciagola e riempiva la palestra di brusii e rumori assordanti. Ally continuava a fulminare Wendy con sguardi spiazzanti,ed era difficile decidere in quel contesto chi avesse ragione e chi avesse torto. Era state entrambi delle grandissime stronze. Wendy si allacciò i lacci delle scarpe da ginnastica bianche,e quando si rialzò andò a sbattere contro l’ex-amica.

-Stai attenta. Non vedi nemmeno dove cammini adesso?-

La ragazza non rispose.

-Allora?Joe ti ha mangiato la lingua?-

-Non tirare in ballo Joe in questa situazione. E’ una questione tra me e te-

Le due ragazze avrebbero cominciato a prendersi per i capelli se non fosse intervenuta Samantha,che cercò di allontanarle.

-Non voglio negatività nella mia squadra. Quindi finitela-

Urlò lei. Wendy sbuffò. Quando  il capo branco parlava,nessuno poteva obbiettare. Si misero in fila velocemente e agitando quei pon-pon che Wendy aveva sempre odiato,uscirono fuori dallo spogliatoio. A dire la verità odiava tutto delle cheerleader,e non sapeva perché continuava ancora a farne parte. La partita fu un totale disastro,senza mezzi termini. Joe continuava a giocare male,gli avversari segnavano punti su punti,quasi stessero giocando da soli. Quaranta  minuti di noia,noia e ancora incessante noia. La partite terminò bene. Per la squadra avversaria. Avevano avuta l’opportunità di  arrivare in finale dopo quattro anni,e l’avevano sfumata. La festa prevista dopo la partita fu annullata,non c’era nulla da festeggiare. Wendy sciolse i suoi capelli dalla coda e andò a rifugiarsi in giardino,sedendosi a gambe incrociate sull’erba fresca che le vento continuava a far muovere leggermente. Era delusa,ma non dal risultato della partita,perché di quello non le interessava minimamente. Era delusa dalla piega che la sua vita stava prendendo,da come si era ridotta. Era passata da un odio porta omicidio verso Joe,a non poter vivere senza di lui,ed era passata da un amicizia strappa lacrime con Ally,alla pura indifferenza. Joe le si avvicinò e le si sedette accanto,facendola trasalire. Lo guardò per un secondo,poi tornò a fissare l’erba. Joseph era ancora sudato dalla partita.

-Joe. Sei sudato. No sai,tanto per la cronaca-

-Credevo ti piacessi sudato-

Wendy rimase a fissarlo.

-Certo,come no. Mi piace come mi piace mangiare i vermi. Che cosa vuoi?E non dire che sei venuto qui per stare da solo,perché non ci credo,lo so che mi hai seguito-

Joe scoppiò a ridere.

-Beccato-

Esclamò.

-Allora ti dirò perché sono qui. Ci ho pensato su e mi sono detto:Ehi Joe,puoi fare due cose:o continui a fare la tua vita lasciando Wendy all’oscuro di quello che davvero tu provi per lei,oppure cacci fuori le palle come non hai mai fatto in diciannove anni e le dici tutta,ma davvero tutta la verità. Io ho optato per la seconda,quindi adesso mia stai a sentire,che ti piaccia o no-

Wendy scoppiò a ridere.

-Adam,se sei venuto qui per dirmi che non riesci a vivere senza di me,che ti manco,o non so quale altra cazzata tu ti sia inventato,beh,ti avverto già da ora che non funzionerà-

Joe sbuffò.

-Non sono qui per dirti questo Wendy. Io posso continuare benissimo a vivere senza di te,è solo che la mia vita con te è migliore-

Wendy lo guardò accigliata.

-Wendy,ascoltami. E’ vero quella sera mi sono scopato Ally,e conoscendomi non dovresti essere così sorpresa,ma ero ubriaco. E sai perché ero ubriaco?-

Lei scosse la testa.

-Perché io credevo di non rivederti più Wendy. E quel pensiero mi faceva stare male. Ho bevuto perché per una maledettissima sera io volevo smettere di pensarti,di avere il tuo bellissimo viso e il tuo sorriso stampati nella mente. Volevo tornare il vecchio Joe,quello che se la spassava con tutto e tutti,ma non ha funzionato. E sai perché?-

Wendy scosse la testa di nuovo,facendo muovere i suoi lunghi capelli.

-Perché io ti…-

Joe non riuscì a terminare la frase.

-Ti prego Joe dillo. Dillo e ti prometto che dimenticherò tutto quello che è successo-

Joseph l’abbracciò.

-Io ti amo Wendy-

-Davvero Joe?-

Lui si staccò dall’abbracciò e rimase a fissarla.

-Davvero?- Domandò a se stesso –Si,davvero. Ti amo davvero-

Wendy scoppiò a ridere.

-Anche in un momento così riesci a fare il coglione,ma d’altronde lo sei-

Joe la guardò male.

-Ok,io mi sarei aspettato un “Ti amo anche io”,ma conoscendoti dovrò aspettare. Posso confessarti una cosa?-

Wendy annuì.

-Quella sera con Ally non ho fatto altro che parlare di te-

-Anche quando ci hai fatto sesso hai pensato a me?-

Domandò Wendy ridendo. Joe rimase a fissarla.

-Non ci credo Joe,lo hai fatto davvero?-

Lui annuì e sorrise.

-Pensando a te mi eccito di più-

Wendy lo guardò schifata.

-Come abbiamo fatto a passare da un “Ti amo davvero” a un “Pensando a te mi eccito di più”?-

Lui le baciò le labbra.

-E’ vero che mi hai scritto una canzone?-

Le chiese la ragazza sorridendo.

-Si,è vero-

-E posso ascoltarla?-

-Ti aspetta a casa mia-

Disse Joe mordendosi il labbro. Aiutò Wendy ad alzarsi e la fece salire in macchina. Quando arrivarono,la casa era completamente vuota.

-Ma non c’e nessuno?-

Joe scosse la testa.

-Nick e Frankie sono ancora in palestra,mamma e papà uscivano fuori a cena e Kevin… Bhe,Kevin starà procreando con qualche ragazza-

-Carina?-

Chiese Wendy.

-Carina o no,a me e ai miei fratelli basta che respirino-

Wendy sospirò e Joe la portò nella sua camera,chiudendo la porta a chiave. La ragazza si sedette sul letto e Joseph prese la sua chitarra in mano,sedendosi accanto a lei. Fece un lungo respiro e cominciò a suonare,sotto lo sguardo innamorato di Wendy.

They come and go but they don't know

That you are my beautiful

 

I try to come closer with you

But they all say we won't make it through

 

But I'll be there forever

You will see that it's better

Our hopes and our dreams will come true

I will not disappoint you

I'll be right there for you 'til the end

The end of time

Please be mine

 

I'm in and out of love with you

Trying to find if it's really true

oh no no no no

How can I prove my love

If they all think I'm not good enough

 

But I'll be there forever

You will see that it's better

Our hopes and our dreams will come true

I will not disappoint you

I will be right there for you 'til the end

The end of time

Please be mine

 

Can't stop the rain from falling

Can't stop my heart from calling you

It's calling you

Can't stop the rain from falling

Can't stop my heart from calling you

It's calling you

Can't stop the rain from falling

Can't stop my heart from calling you

It's calling you

 

But I'll be there forever

You will see that it's better

Our hopes and our dreams will come true

I will not disappoint you

I will be right there for you 'til the end

The end of time

Please be mine

 

Joe terminò di cantare facendo un lungo sospiro,e Wendy lo guardava ancora incredula.

-Allora?-

Chiese Joseph mordendosi il labbro.

-Beh Joe,scegli tu. C’e il “WOW”,il “E’ fantastica” o il “Non ho parole”. Ma in qualunque caso,è bellissima. Dico davvero-

Joe le sorrise e poggiò la chitarra a terra.

-L’hai scritta per me?-

Joe la guardò con gli occhi socchiusi.

-No,l’ho scritta per Elvis,il cane di Nick. Ci siamo innamorati-

Lei lo colpì sulla spalla.

-Quanto sei stronzo Joseph Adam Jonas-

Il ragazzo ricominciò a sorriderle,poi sfiorò le sue labbra e il mento.

-Anche dopo una partita di basket Joseph?-

Lui cominciò ad allungarla sul letto.

-Senti Wendy,è da quando lo abbiamo fatto in macchina l’ultima volta che non faccio più sesso. Non puoi negarmelo,ne ho bisogno-

Joe concluse la frase con una faccia buffa e Wendy scoppiò a ridere,poi riprese a baciarlo e a sfilargli la maglia della squadra di basket. Joseph le tirò giù la zip della del giacchetto e molto lentamente glielo sfilò,poi passò alla sua maglietta.

-Mio Dio quanto mi sei mancata Wendy-

Le sussurrò  Joseph tra un bacio e un altro.

-Tu per niente,io sto da Dio senza te tra le palle-

Joe le sorrise e fece scorrere le mani dietro la schiena della ragazza,slacciandole il reggiseno. Poi continuò a scendere lentamente fino ad arrivare alla gonna. Gli sfilò anche quella molto velocemente,poi le tolse gli slip. Wendy lasciava scivolare le mani sul petto di Joseph fino a raggiungere l’elastico del pantalone della tuta,che gli sfilò immediatamente,facendo poi lo stesso con i suoi boxer. Joseph rimase per un attimo a fissare la ragazza sotto di lui negli occhi,poi le sorrise e cominciò a baciarle delicatamente il seno,la pancia,fino a scendere in quel punto,provocando in Wendy un sussulto. La ragazza fece dei lunghi sospiri,poi sentì Joseph entrare dentro di lei. Molto lentamente cominciò a baciarlo dal collo fino al petto,mentre Joseph ogni tanto aumentava le spinte. Il respiro della ragazza divenne irregolare,Joe le accarezzava le braccia,poi tenendola per i fianchi cominciò a velocizzare i movimenti,e riprese a baciarla quando Wendy iniziò a gemere sempre più forte. Le morse il labbro inferiore  e la ragazza sorrise,poi unì le braccia dietro il suo collo e Joe diede le ultime spinte prima di allungarsi stremato affianco a lei.

-Mi era mancato-

Le disse Joe accarezzandole la mano.

-Venire a letto con me?-

Le chiese lei baciandogli la spalla.

-Anche,e soprattutto quello-

-E questo lo dice la tua parte da pervertito,quella romantica che pensa?-

Joe non rispose.

-Ti prego Joe,dimmi che c’e anche la parte romantica perchè altrimenti ti butto giù dal letto e posso farti molto male-

Lui la guardò e sorrise.

-La mia parte romantica dice che gli è mancato sentirti così vicina-

Wendy tirò un sospiro di sollievo.

-Ok,per questa sera ti salvi Adam-

Joe le baciò il collo e lei poggiò la testa sul suo petto.

-Sono leggermente stanca Joseph-

-Lo so-

Wendy lo colpì sul braccio.

-Ok Joseph Adam Jonas,hai cinque secondi massimo tre per chiudere gli occhi e addormentarti prima che tu possa far uscire da quella boccaccia un'altra cazzata-

Joe scoppiò a ridere e le diede un altro bacio sulle labbra.

-Buonanotte anche a te-

Disse stringendola a se. Wendy chiuse gli occhi molto lentamente e si addormentò poco dopo.

Capitolo ventisei.

“Che cos’e questa cosa viscida?Sembra una lingua. Oh mio Dio,Joe mi sta leccando la faccia?No,non può essere Joe,puzza. Ok Wendy,ora apri gli occhi”

La ragazza alzò piano piano le palpebre e si accorse che Elvis era sopra di lei e le stava leccando il viso. Tirò un sospiro di sollievo nello scoprire che non era Joe,anche se conoscendolo,niente lo avrebbe trattenuto dal farlo. Cercò di pulirsi le guance e fece scendere il cane dal lenzuolo.

-Ehi Superdotato,alzati-

Wendy cominciò a scuotere la spalla di Joe.

-Che mi sono perso?-

Le chiese stropicciandosi gli occhi.

-Niente. No,davvero,a parte il fatto che credevo mi stessi leccando la faccia,niente-

Joe spalancò gli occhi.

-Ti giuro,stavolta non mi sono mosso-

Wendy scoppiò a ridere.

-Lo so che non ti sei mosso,infatti era Elvis.-

Joe si spostò su un fianco e fece riallungare Wendy accanto a lui,prendendola per il braccio.

-Allora Joe… Tu mi ami?-

-Non più-

Wendy spalancò gli occhi.

-Stai scherzando vero?-

Il ragazzo cominciò a ridere e Wendy sbuffò.

-Mio Dio Wendy,come potrei non amarti più?-

Le chiese giocando con una ciocca dei suoi capelli.

-Non lo so. Ah,quasi dimenticavo-

-Dimmi-

La ragazza gli sorrise.

-Ti amo anche io Joe-

-Lo sai che da quando siamo svegli non mi hai dato nemmeno un bacio?-

Wendy rimase a fissarlo.

-Joe,io te lo darei il tuo bacio,dico davvero,ma siamo nudi e in un letto,non credo ti limiteresti solo a quello,ti conosco-

-Ok,allora andiamo a fare una doccia-

Disse Joe alzandosi dal letto.

-Si,vai prima tu,poi entro io-

Joe rimase a fissarla.

-Wendy,ho detto “Andiamo”. Non “Prima io e dopo tu”-

La ragazza si morse il labbro e si avviò con Joe verso il bagno,aprendo l’acqua calda.

-Joe,guardami negli occhi:Facciamo solo e unicamente la doccia-

Lui la baciò.

-Certo-

La baciò di nuovo prendendola per i fianchi.

-Solo la doccia-

Lei mise le braccia intorno al suo collo.

-Però se fai così diventa difficile anche per me-

Gli disse scoppiando a ridere.

-Sei veramente bella lo sai?-

-Si che lo so,che domande-

I due riuscirono davvero a fare solo la doccia,tra una presa per culo e uno spruzzo d’acqua,poi scesero giù a fare colazione,insieme a tutta la famiglia Jonas.

-Buongiorno a tutti,mia nuova e meravigliosa famiglia-

Urlò Wendy scendendo le scale. Si avvicinò al tavolo e salutò tutti con un bacio sulla testa.

-Non sapevo avessi dormito qui tesoro-

Le disse Denise portando a tavola un vasetto di marmellata.

-Non cha abbiamo proprio dormito,ma per comodità possiamo dire così-

Sussurrò Joe. Wendy gli tirò un calcio da sotto il tavolo.

-Con questa frase ti sei giocato la possibilità di fare sesso con me per tutta la giornata-

Gli disse poi prendendo un bicchiere e versandovi del succo di arancia.

-Quindi state insieme?-

Domandò Nick. Wendy e Joe annuirono.

-Conoscendo Joe quanto può durare… Tre ore?-

Continuò Nicholas.

-No Nick,non dire così. Io gliene do massimo due,poi Joe comincerà a correre dietro al primo paio di tette sode che vedrà per strada-

Disse Kevin scoppiando a ridere.

-Grazie,sono molto fiera di chiamarvi amici. Fischiate quando avrete finito di scommettere sulla nostra relazione,io aspetto-

Sbuffò Wendy.

-Wow,relazione. Oddio mette i brividi-

Rispose Kevin. Wendy si alzò sospirando a andò a sedersi sule gambe di Nicholas.

-Sei arrabbiato con me?-

Gli sussurrò ad un orecchio. Lui sorrise e scosse la testa.

-No,davvero,sono contento che alla fine tu abbia deciso-

-Finalmente è tornato il mio amatissimo Nicholas. Ok,ora possiamo ricominciare a sfotterci come solo io e te sappiamo fare-

Urlò Wendy alzando le braccia.

-Certo,certo. Ma ora alzati che devo uscire-

Le disse Nick dandole una pacca sul sedere.

-Ehi,guarda che lei adesso è proprietà mia. Quindi devi chiedermi il permesso se vuoi toccarle il sedere-

Urlò Joe con la bocca piena.

-Joseph sei cosciente di mangiare come un maiale?-

Lo rimproverò Wendy schifata.

-Lui è un maiale Wendy-

Urlò Kevin indicando il fratello con il pollice.

-Il peggiore esemplare-

Continuò Frankie scendendo le scale. Aveva ancora il suo pigiamino addosso.

-Buongiorno famiglia. Buongiorno Wendy-

Wendy si abbassò e Frankie le diede un bacio sulla guancia.

-Ok ragazzi,io esco-

Disse Nicholas aprendo la porta.

-Dove vai Nick?A sparpagliare i tuoi spermatozoi in tutta Los Angeles?-

Lui le sorrise,poi alzò le sopracciglia.

-Non ci credo,vai a sparpagliare i tuoi piccoli amici per tutta Los Angeles-

Disse Wendy cercando di non ridere.

-Si,lui va a divertirsi,e noi andiamo a cambiarci. Alzati stronza che ti porta a casa-

Le disse Joe prendendola per i fianchi e dandole un bacio sulla guancia.

-Perché mi porti a casa?-

-perché devi cambiarti. Hai ancora addosso la tuta da cheerleader-

Wendy scoppiò a ridere e dopo aver salutato tutti entrò in macchina con Joe. Per tutto il tragitto lui continuò ad accarezzarle la gamba scoperta,e lei lo lasciava fare. Imboccò il vialetto di casa Taylor,ed entrambi scesero dall’auto,sbattendo forte la portiera.

-Mamma,sono tornata-

Urlò Wendy aprendo la porta di casa. Nessuna risposta.

-Mamma?-

Ancora nulla. Wendy andò in cucina e lesse il biglietto che Susan aveva appeso sul frigo.

“Wendy,sono uscita a fare delle compere. Torno presto. Baci,mamma”

La ragazza sorrise e gettò il biglietto nella spazzatura,poi tornò da Joseph in salotto.

-Allora?Anche tua madre non ti sopportava più ed è scappata?-

Joe scoppiò a ridere,ma Wendy lo guardò male.

-No,è andata a fare le compere,come le chiama lei. Comunemente conosciuto come Shopping-

Wendy incrociò le braccia sul petto e salì le scale,seguita da Joseph.

-Sai, Wendy,mi chiedevo,ci vai al ballo di fine anno?-

La ragazza si chiuse la porta della sua stanza alle spalle,e Joe si allungò sul letto.

-No Joseph,niente ballo-

-Perché?-

Le domandò lui portando il braccio dietro la testa.

-Per vari motivi. Uno:non ho preso i biglietti. Due:Nessuno mi ha ancora invitata. Tre:Ho litigato con la mia migliore amica,quindi non mi divertirei lo stesso-

Wendy cominciò a sfilarsi la maglia,mentre Joe continuava a fissarla.

-Non hai ancora fatto pace con Ally?-

-No,sto aspettando le sue scuse. Ma non arrivano,e non credo arriveranno mai,quindi voglio mettere un annuncio sul giornale: A.A.A Cercasi migliore amica con cui potersi confidare e fare shopping il Sabato-

Joe si alzò dal letto e le si avvicinò,cingendole la vita con le braccia.

-Siete migliori amiche da quando in seconda elementare ti ha difeso da Kevin che voleva tagliarti i codini con le forbici,ritornerete amiche,lo so-

Wendy lo guardò.

-Ora che ci penso è vero,abbiamo litigato molte volte,ma abbiamo sempre fatto pace-

-Già. Tipo quella volta che in prima media avete litigato per la parte di Cappuccetto Rosso nella recita scolastica-

Ricordando i vecchi tempi Wendy cominciò a sorridere.

-Bei tempi è Joe? Soprattutto perché tu non avevi ancora scoperto come usare il tuo grande amico-

Joseph scoppiò a ridere e le baciò la spalla.

-Sei preoccupato per domani?-

Gli chiese Wendy.

-Intendi per il test di chimica?-

Lei annuì.

-Non troppo. Ho imparato tante cose alle tue lezioni. Calcolando poi che in ogni lezione infilavamo un momento di sesso,si,diciamo che è stato come “Imparare giocando”. Fa molto regalo di Natale-

Wendy si voltò verso di lui e mise le braccia intorno al suo collo.

-No,fa molto “Il mio piccolo chimico”-

-Hai voglia di un gioco di società?-

Le chiese Joe mordendosi il labbro. Lei cominciò a baciargli il collo.

-Magari dopo- Disse poi staccandosi a lui –Ora voglio finire di vestirmi-

-Perché?- Le domandò Joe sorridendo –Stai bene così. Solo il reggiseno ti dona-

Wendy lo guardò male.

-Al contrario di te e della tua mente perversa,Joseph,io ho una dignità-

Si infilò una T-Shirt almeno quattro volte la sua misura e si tolse la gonna,lanciandola sul letto.

-Bene,e ora che facciamo?-

Chiese Joe sfregandosi le mani.

-Oh,non so tu,ma io ho in programma di stendermi sul letto e leggere un libro-

Rispose Wendy tirandosi su fino alla spalliera del letto e prendendo un libro dal comodino. Joe si distese accanto a lei,cominciando ad accarezzarle la pancia.

-Joe,non so che hai capito,ma io ho espressamente detto “Leggere un libro” non “Procreare con il mio ragazzo”-

Joseph sorrise.

-“Il mio ragazzo”. Però,suona bene-

Disse infine a Wendy.

-A me suona di tortura ma va bene,è solo una mia opinione-

-Mi ami Wendy?-

La ragazza lo baciò sulla fronte.

-Purtroppo Si Joe. E tu?-

-Tanto-

Wendy si rannicchiò sul suo petto e cominciarono a scherzare tra di loro.

Nota:scusate se ho postato tardi ma ero incasinata..da oggi posterò un pò meno..tipo ogni 2 giorni perchè con la scuola non riesco bene ad organizzarmi :) spero continuerete a seguire ^^

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Capitolo 18
*** Capitolo 20 ***


Capitolo venti.
Wendy tamburellava nervosamente le dita sulle sue ginocchia. Era seduta sugli scalini dell’ingresso,e continuava a roteare gli occhi per osservare il cortile della scuola in ogni minimo dettaglio. Joe ancora non si decideva ad uscire da quella porta e dirle come era andato il test. Qualche minuto dopo il ragazzo le posò la mano sulla spalla e Wendy trasalì.
-Allora Joe?-
Gli chiese mordendosi il labbro. Lui scosse la testa e sospirando si sedette sullo scalino accanto a lei.
-Joseph io …-
-Mi dispiace Wendy-  La interruppe il ragazzo –Ma dovrai sopportarmi per tutta l’estate perché questa sembra una bella B-
Wendy tirò un sospiro di sollievo e prese il test dalle mani di Joe.
-Si Joseph,è lei. E una vera B. E’ la tua prima B. Di niente-
Aggiunse infine la ragazza sbattendo le palpebre.
-Io te lo avevo detto che capisco in fretta con il gioco del piccolo chimico-
Wendy sospirò,poi scoppiò a ridere.
-Allora il tuo unico problema è che il professore di chimica è un maschio?-
Lui le bacio la spalla.
-No. Il mio unico problema è che il mio professore di chimica non è sexy come te. Comunque,adesso credo di dover fare qualcosa per ringraziarti-
-Del tipo sparire?-
Rispose Wendy sarcastica.
-No,a quello non sono ancora arrivato,ma penso la mia sorpresa ti farà ugualmente piacere-
Disse prendendola in braccio.
-Una macchina del tempo per cancellare il momento in cui mi sono innamorata di te?-
Joseph le tappò la bocca.
-E dopo questa affermazione hai finito di aprire bocca per tutta la giornata-
Wendy scoppiò a ridere e Joe la fece scendere soltanto quando arrivarono davanti il suo armadietto.
-Wow Joe,il tuo armadietto. Dico davvero,mi piace. E’ molto nel tuo stile-
Joseph alzò gli occhi al cielo.
-Wendy… La sorpresa,è dentro l’armadietto-
Lei gli sorrise e Joe astrasse dall’armadietto due biglietti.
-Ti prego Joe,ti prego. Dimmi che non sono per una partita di basket perché altrimenti ti infilo la testa nell’armadietto-
Gli disse Wendy guardandolo male.
-No,sono per il ballo Wendy. Giuro-
Wendy li prese in mano e sorrise.
-Grazie. E’ stato un pensiero … Dolce,calcolando che è uscito dalla tua testa-
Joe abbassò lo sguardo,poi chiuse l’armadietto.
-Wendy,è il mio primo ballo-
La ragazza rimase a fissarlo per dei secondi,poi si appoggiò all’armadietto.
-Wow. E perché?-
-Perché non ho mai avuto una ragazza con cui andarci-
Wendy sospirò.
-Quindi,io sono davvero la tua ragazza?-
Lui le sorrise.
-Calcolando che ti amo,che ho imparato a fare sesso solo con te e che sono geloso… Si,credo che tu sia la mia prima ragazza-
Wendy unì le braccia dietro il suo collo.
-Ti amo Joseph Adam Jonas-
-Ti amo anche io. Lo hai mai detto a qualcun altro prima di me?-
Lei scosse la testa.
-Tu sei il primo,Joe-
-Lo giuri?-
-Lo giuro sulla mia piastra-
Disse scoppiando a ridere.
-E un giuramento importante?-
Lei gli sorrise.
-Molto,calcolando quanto ci tengo. Anzi,credo di tenere più a lei che a te-
Joe alzò il sopracciglio sinistro.
-Stai dicendo che sono meno importante della tua piastra?-
-Tutti sono meno importanti della mia piastra Joseph-
Lui le sorrise.
-Wendy,possiamo parlare?-
La ragazza si voltò e vide Ally dietro di lei,con i lunghi capelli raccolti in una coda e la camicetta lilla che lei le aveva regalato al suo ultimo compleanno. Joseph la tirò a se per i fianchi e le diede un bacio sui capelli,poi si allontanò senza dire nulla.
-Wendy,che diamine stiamo combinando?-
Urlò Ally agitando le mani.
-Io ci sono sempre stata per te. C’ero quando alle elementari dovevo difenderti da Kevin e dai suoi scherzi,c’ero quando l’anno scorso Martin ti ha lasciata e c’ero quando tuo padre si è rifatto vivo dopo diciotto anni. E tu ci sei sempre stata per me. Ci sei stata quando mi prendevano in giro per le mie orecchie in quinta elementare e c’eri quando dovevo recuperare qualche insufficienza. Vogliamo davvero mandare a puttane dodici anni di amicizia? Siamo sempre state io e te,fin da quando eravamo alte come due puffi-
Continuò Ally accompagnando al frase con un gesto della mano.
-Alcune volte litighiamo,è vero,ma semplicemente perché siamo due teste calde che vogliono sempre avere ragione. Ci vogliamo bene come due sorelle,e forse anche di più. Ed è inutile che ci impegniamo ad avercela l’una con l’altra,perché non ci riusciremo mai-
Ally terminò il discorso facendo un lungo sospiro,poi incrociò le dita.
-Io devo chiederti scusa. Hai ragione,alcune volte sembra che il mondo giri solo e soltanto intorno a me,quando invece non è così. Ma lo sai come sono fatta. Stupido orgoglio!-
Esclamò  Wendy scoppiando a ridere.
-Vedi che non riusciamo ad arrabbiarci l’una con l’altra?-
Wendy annuì,poi mostrò i biglietti del ballo all’amica.
-Wow,Joe sta facendo le cose in grande. Divertitevi-
Esclamò Ally sorridendo.
-Tu non vieni?-
L’amica scosse la testa,agitando la coda in cui raccoglieva i capelli.
-No,ho già ricevuto degli inviti,ma non andrò. Mi sdraierò sul mio divano e guarderò un bel film strappalacrime. Lo sai che comincio a piangere già dalla sigla iniziale-
Wendy scoppiò a ridere e annuì.
-Mi aiuteresti con il vestito?-
-Mia cara,non si rinuncia mai a del sano shopping e a del sano sesso-
Wendy sospirò alzando gli occhi al cielo.
-E comunque,tanto per chiarire è,io non ero alta come un puffo. Non lo sono mai stata-
Disse Wendy agitando la mano.
-Si,cara mia,solo che non lo ricordi-
Wendy continuava a negare,mentre Ally si divertiva a mandarle frecciatine. Quando nel pomeriggio Wendy arrivò a casa Jonas,si accorse che Nick era sdraiato sul divano intento a giocare a quegli stupidi videogiochi che gli avevano atrofizzato del tutto il cervello. Andò in cucina a prendere una Red Bull,poi tornò in salotto e si sedette accanto a Nicholas.
-Ci vai al ballo?-
Gli chiese la ragazza. Lui scosse la testa.
-Perché?-
-Perché non mi va- Rispose il ragazzo –Resterò qui a fare non so cosa-
-Perfetto,allora devi portarci Ally-
Nick sbarrò gli occhi e spense la TV.
-Perché dovrei?-
Wendy sbuffò e bevve un sorso dalla lattina.
-Perché lei non vuole andarci e tu nemmeno:siete fatti per andarci insieme-
Nicholas scoppiò a ridere per il ragionamento storpiato dell’amica.
-Sarai anche la più intelligente tra noi,ma alcune volte mi superi davvero in stupidità-
Esclamò il ragazzo.
-Fottiti Jerry-
-E se dovessi accompagnarla,cosa ci guadagnerei?-
Le disse poi sorridendo.
-Un calcio alle gengive se non la smetti di provarci con la ragazza di tuo fratello,cioè la sottoscritta-
-Ufficialmente non lo sei ancora-
Disse  Nicholas sbuffando.
-Certo che lo sono. Detto questo chiuso discorso e tu accompagnerai Ally al ballo. E non replicare per altrimenti giuro che ti lavo nella benzina e ti asciugo con il fuoco-
Lui le sorrise.
-Che cosa dolce Wendy-
Esclamò il ragazzo poggiando la testa sulle gambe di lei. Wendy cominciò a giocare con i suoi riccioli,li accarezzava lentamente e li intrecciava tra le dita.
-Ecco che non posso lasciare sola la mia ragazza che subito ci prova mio fratello. Nick,Wendy è proprietà privata ormai. Anche se lei tiene di più alla sua piastra che a me-
Wendy scoppiò a ridere sotto lo sguardo confuso di Nick.
-Cos’e adesso questa storia della piastra? Che gioco erotico vi siete inventati stavolta?-
Chiese Nicholas sconvolto.
-Nessun gioco erotico Nick. E’ un dato di fatto-
Rispose Wendy guardandolo male.
-Si. C’e il fatto che valgo meno di una piastra,sai non credo che te la perdonerò facilmente-
Disse Joe scoppiando a ridere.
-Ok piccioncini,io vi lascio. I bisognini di Elvis mi chiamano,mio Dio è più impegnativo di una fidanzata. Ci vediamo dopo,ah,Joseph,avete casa libera. Vi chiedo solo di non farvi vedere dai vicini-
Detto questo Nicholas prese il guinzaglio e si avviò in giardino. Joe si avvicinò a Wendy sul divano e lei cominciò a baciargli il collo.
-Mi piace quando fai tutto da sola Wendy-
Esclamò Joe. Wendy si morse il labbro e cominciò a mettersi sopra di lui.
-Aspetta,vuoi farti perdonare l’affermazione sulla piastra?-
Le chiese Joe. Lei annuì sorridendo.
-Si Joe,dimmi che devo fare-
Gli sussurrò Wendy all’orecchio.
-Non devi fare niente,giuro che faccio tutto io-
Le disse Joe baciandola e facendola alzare dal divano. Andò in cucina e prese della panna dal frigo,poi portò Wendy in camera sua e la fece sdraiare sul letto.
-Vuoi farmi diventare un bignè Joseph?-
Urlò la ragazza scoppiando a ridere. Lui la zittì con un baciò,poi,molto lentamente,le sfilò la maglietta.
-Adesso si inizia a fare sul serio Joseph Adam Jonas-
Gli disse mordendogli l’orecchio. Lui riprese a baciarle la pancia,poi si soffermò sul seno e le slacciò il reggiseno. Wendy dal canto suo era molto più veloce,finì di slacciare la camicia a Joseph,poi passò ai  jeans e si soffermò sui suoi boxer. Glieli sfilò lentamente,e Joe fece lo stesso con la gonna e le mutandine della ragazza. Prese la panna dal comodino e iniziò a spruzzarla sulla pancia di Wendy,poi,molto lentamente,cominciò a leccarla via tenendo la ragazza per i fianchi. Wendy emise un gemito soffocato,poi percepì dei brividi lungo la schiena.
-Allora,è così male essere un bignè?-
Le disse Joe sorridendo. Lei sospirò e scosse la testa. Joseph spruzzò dell’altra panna sul suo collo,poi si avvicinò e con la lingua rimosse la panna anche da lì. Riscese lentamente baciandole tutto il corpo,poi le mise della panna sul linguine,e passandovi con la lingua si accorse di come il respiro di Wendy cominciasse a velocizzare.
-Ok Joe,lo ammetto,comincio ad eccitarmi sul serio-
Le disse la ragazza sotto di lui. Joe non l’ascoltò e spruzzò della panna su un fianco della ragazza,assaporandola poi con la punta della lingua molto lentamente. Wendy irrigidì la schiena,mentre Joe tutto il resto.
-Per questa volta è andata così Joe,ma la prossima lecco io-
Esclamò Wendy sorridendo. Joe le tappò la bocca con un bacio e delicatamente penetrò dentro il corpo della ragazza. Cominciò a spingere lentamente,mentre Wendy diede il via e numerosi e lunghi sospiri. Lo baciava sul petto,e il ragazzo continuava a velocizzare sempre di più i movimenti,fino a quando per il piacere che provava,Wendy cominciò ad urlare.
-Puoi fare tutto il rumore che vuoi,tanto siamo soli-
Le sussurrò Joe ad un orecchio. Diede delle ultime spinte e Wendy chiuse gli occhi per il grandissimo piacere. Joe le si allungò accanto,stremato,cominciando ad accarezzarle i capelli.
-E’ bello-
Esclamò Joseph.
-Che cosa?-
-Fare l’amore-
Wendy sorrise.
-E’ diverso-
Aggiunse poi il ragazzo.
-Diverso da cosa?-
Chiese Wendy sorridendo.
-Diverso da tutto. Tutto quello che ho fatto finora-
-A me è piaciuto farlo con la panna,ma la prossima volta è il mio turno Joe-
Il ragazzo scoppiò a ridere.
-Per me non ci sono problemi,credimi-
Per un po’ i due ragazzi rimasero in silenzio,perdendo i loro sguardi oltre il vetro della finestra. Il sole cominciava a tramontare,e dipingeva di arancione le lenzuola. Wendy sorrise di colpo senza un perché,stringendosi al petto di Joe.
-Perché sorridi?-
Le chiese il ragazzo cercando di guardarla negli occhi. Wendy scosse la testa.
-No,niente. E’ che sono contenta che sta per finire un’altra giornata passata in tua compagnia. Mi piace pensare che domani si ricomincia daccapo. Perché tu ci sarai domani vero Joe?-
Lui la baciò sul collo,poi salì lentamente fino alla bocca.
-Io ci sarò domani,ci sarò dopodomani,tra un settimana,tra un mese,tra due anni… Io ci sarò sempre Wendy,perché senza di te… Beh,sinceramente senza di te non saprei che farmene nemmeno di me stesso-
Wendy sorrise e gli baciò la spalla,stringendosi di nuovo al suo petto. Non pensava si sarebbe mai sentita dire quelle parole,ma soprattutto non avrebbe mai pensato che sarebbe stato proprio Joseph a dirgliele.
Capitolo Ventotto.
Due pomeriggi dopo lei e Ally si recarono a Beverly Hills per fare del sano shopping,come lo chiamavano loro. Beh,magari non tanto sano visto che davano praticamente fondo alla carta di credito,ma questa volta era una buona causa. Dovevano trovare un vestito per Venerdì sera e cominciarono a vagare per la chilometrica via ricca di negozi già verso l’ora di pranzo. Le due amiche camminavano a braccetto,fermandosi ogni tanto ad analizzare con cura maniacale qualche vetrina di Valentino o Dolce&Gabbana. La moda italiana era una vera passione.
-Non è fantastico che alla fine Nick ti abbia invitato al ballo?-
Le chiese Wendy sorridendole.
-Tu non lo trovi strano?-
-Perché dovrebbe?-
Ally sbuffò.
-Non lo so se dovrebbe esserlo però… Lo è-
Concluse Ally socchiudendo gli occhi. Nemmeno lei era sicura del suo ragionamento.
-Ascoltami Ally:Lui ti ha invitato,tu ti fai bella,noi quattro andiamo al ballo. E’ facile come ragionamento,ma se vuoi ti faccio un disegnino-
Esclamò Wendy scoppiando a ridere.
-Lascia stare i disegnini Wendy,che matita e gomma non sono mia stati il tuo forte. Piuttosto,qual’e il tema di quest’anno?-
Domandò Ally guardandosi intorno.
-Casinò. Las Vegas amore mio-
-Wow,è una cosa seria. Io punterei su uno stile casual,magari Sexy,però non volgare. E tante scollature. Oh si baby,parecchie scollature-
Wendy rimase a fissarla.
-Ally,mio Dio,non ho capito un accidenti di ciò cha hai detto. Perché non ti decidi a fare pace con il tuo cervello?-
Ally sbuffò.
-Era gergo tecnico mia cara. Volevo parlare come una professionista-
-Perché invece di parlare non andiamo a comprare? Le mie mani fremono,i soldi spingono nel portafogli e ci sono tanti vestiti adorabili che invocano il mio nome e aspettano solo di venire indossati da me-
Urlò Wendy girando su se stessa. Ally le sorrise e insieme cominciarono ad entrare in ogni negozio possibile e inimmaginabile che si trovavano davanti:Dopo sole poche ore,avevano tra le mani buste di ogni tipo di marca,dalla più raffinata alla più sportiva. Si sedettero su una panchina,cercando sollievo dal peso dei loro stessi acquisti.
-Ecco,lo sapevo. Papà mi ucciderà. Ho quasi consumato la carta di credito e per di più non abbiamo ancora trovato il vestito-
Wendy sbuffò.
-Tu morirai per mano di tuo padre,io per colpa della stanchezza. Sono sfinita. Sai,non sembra,ma fare shopping è meglio della palestra. Infila,svestiti,prova,esci,entra,paga,dove ho messo la borsa?,Oh,mi scusi era occupato,corri a infilarti nell’ultimo camerino libero-
Wendy concluse la sua lunga lista facendo un grande respiro.
-Dove vogliamo andare adesso?-
Chiese Ally sorridente.
-Non credo che i miei piedi mi perdoneranno ma… Che ne dici di Dior?-
Ally annuì e si alzò di scatto dalla panchina dove era seduta.
-Andiamo-
Disse poi porgendo la mano all’amica.
-Oh io vorrei Ally,davvero,ma la forza di gravità mi trattiene seduta su questa comoda panchina-
Ally sbuffò di nuovo.
-Alza quel bellissimo culetto che madre natura ti ha donato,per la gioia di Joseph e di tutti i maschi della nostra scuola e che incontri per strada,e andiamo a trovare un vestito decente che sia adatto a noi-
Poi la strattonò per il braccio,costringendola ad alzarsi. Wendy la seguì sbuffando per tutto il tragitto.
-Senta signorina Taylor,è stata sua l’idea del ballo,quindi adesso non si lamenti,o vogliamo andare nude?Per la gioia di Joseph-
Entrarono dentro il negozio e furono subito avvicinate da due commesse,entrambi sulla trentina e con un sorriso fastidioso sulla faccia.
-Ma non gli fa male la mascella dopo un po’?-
Sussurrò Wendy all’amica. Aly alzò le spalle e Wendy si guardò intorno curiosa. Puntò lo sguardo su un fantastico abito  in bella vista,di colore oro e bianco. Lo avvicinò,e vi fece un giro intorno,immaginandolo addosso a lei durante il ballo. Oh si,non era lei ad aver trovato il vestito. Era il vestito ad aver trovato lei.
-Questo è dell’ultima collezione. E’ molto costoso,ma se vuole le prendo la sua taglia-
Le disse la commessa avvicinandola. Wendy la guardò molto,molto male,tanto che se solo ne avesse avuto i poteri,l’avrebbe ridotta  in cenere con lo sguardo.
-Guardi che questa E’ la mia taglia-
Urlò la ragazza cercando di non aggredire la donna. La commessa arrossì.
-Allora venite,vi porto nei camerini-
Le due amiche presero ogni genere di vestito che si trovarono davanti nel loro tragitto al camerino,e mentre Wendy provava il suo Dior dorato,le squillò il cellulare.
-Wendy,il cellulare-
Urlò Ally appoggiata al camerino,attendendo che l’amica ne uscisse.
-Rispondi tu,tanto sono sicuramente o Joe,o mia madre,ma calcolando che mamma sapeva che ero qui… Deve essere Joe-
Ally sbuffò e prese il telefono dell’amica dalla borsa,rovistando tra le altre cose. Lo prese dal fondo del taschino e rispose.
-Pronto?-
-Ehi piccola,stai comprando dell’altra panna?-
Ally cercava di trattenere una risata.
-Joseph…-
-Dimmi-
La ragazza scoppiò a ridere.
-Sono Ally,l’amica. Sai quella piccolina,bionda e con gli occhi chiari,che aveva una cotta per te?-
Joe scoppiò a ridere.
-Sisi,certo che mi ricordo di te. Mi sembra che ci conosciamo da diciannove anni più o meno,da quando hai cominciato a dire mamma,papà e stronzo-
Ally sorrise.
-Si,stronzo era tutta per te. Non è dolce?-
-Non proprio-
Ally sorrise.
-Comunque grazie per avermi illustrato la vostra vita sessuale,dico davvero. E’ carina l’idea della panna. Strana è,per carità,ma è adatta a voi due e alla vostra perversione-
-Dov’è Wendy?-
Chiese Joe serio.
-E’ in camerino. Si sta facendo bella per te-
-Ally,vaffanculo-
Urlò Wendy uscendo dal camerino.
-Oh,Joseph,dovresti vedere quanto è carina. Ha addosso un vestito che è pazzesco-
Wendy la guardò male e Ally le sorrise.
-A me non interessa il vestito. A me piace quello che c’e sotto,il vestito-
-Cazzo Joe,ringrazia che Wendy non può sentire,altrimenti sarebbe già lì con un paio di forbici e un barattolo-
Wendy prese il cellulare dalle mani dell’amica.
-Ok Joe,l’hai sconcertata abbastanza. Dimmi cosa vuoi-
-Si Wendy,sto benissimo,grazie per avermelo chiesto,e ti amo anche io. Comunque ero passato a casa tua e non c’eri,così ti ho chiamata. I cellulari non servono solo per specchiarsi durante l’ora di ginnastica sai?Hanno tante altre funzioni che dovresti provare-
-Sono a fare shopping Joe-
-Dove?-
Wendy sbuffò.
-Siamo da Dior-
-Rodeo Drive?-
Wendy annuì.
-Posso venire a trovarvi,o mi lanci qualche acquisto in faccia?-
Wendy scoppiò a ridere.
-Non dovrebbe dispiacerti essere colpito in faccia da un paio di Prada tacco quindici-
-Forse no,però sai… Fa male-
I due scoppiarono a ridere.
-Comunque puoi venire Joe. Se vuoi-
Il ragazzo sorrise.
-Aspettateci lì davanti-
Wendy socchiuse gli occhi e Joe attaccò la chiamata.
-Ally,perché ha detto “Aspettateci”?-
L’amica sorrise e le prese il telefono dalle mani.
-Forse perché porterà anche quei coglioni dei suoi fratelli,ma a noi adesso non importa. Sei davvero un amore con questo vestito,farai eccitare milioni di ragazzi,ma adesso te lo sfili e facciamo a cambio di turno. Forza-
Wendy le fece la linguaccia e dopo cinque minuti aveva già il vestito tra le mani,e seduta sulla poltrona fuori il camerino aspettava pazientemente l’amica. Quando entrarono Nick,Kevin e Joe,Ally si stava provando il decimo vestito.
-Ancora dieci minuti e vi davamo per disperse-
Urlò Joe sedendosi accanto a Wendy. La ragazza sbuffò.
-Ally si sta provando il decimo vestito. Le stanno tutti divinamente,ma nessuno la soddisfa-
Nick si mise a ridere.
-Siete donne. Non vi soddisferà mai nulla-
Wendy lo guardò accigliata.
-Ok,cosa vuole dire con questo,signorino Jonas?-
-Che voi donne siete incontentabili-
Rispose Kevin sorridendo.
-Non è vero. Guardate me per esempio:potrei avere chi voglio,ma mi accontento di Joseph-
Il ragazzo la guardò male.
-Adoro il modo in cui mi dimostri che mi ami da impazzire Wendy-
Lei gli baciò la guancia e lui le mise il braccio intorno alle spalle.
-Ok sottospecie di amici,sto per uscire dal camerino,ditemi che ne pensate-
Urlò Ally da dietro la tenda. La spostò lentamente e uscì dal camerino con un bellissimo abito azzurro senza spalline. I quattro rimasero a fissarla,fu Nick il primo a parlare dopo qualche secondo.
-Hai delle belle tette-
Disse sorridendo. Ally si avvicinò per dargli un pugno sul braccio,ma Wendy la fermò.
-Tranquilla Ally,ci penso io-
Si alzò dalla poltrona bianca e diede una botta sul braccio a Nicholas.
-Ahi,ma perché lo hai fatto?-
-Perché caro Nicholas,una ragazza che si prova un vestito nuovo vuol sentirsi dire qualcosa di più profondo che un “Hai delle belle tette”-
-Ma è vero-
Si lamentò il ragazzo. Wendy sospirò e Ally scoppiò a ridere.
-Ok,accetto ogni tipo di complimento. Tu cosa ne pensi Wendy?-
Le domandò l’amica girando su se stessa.
-La tessa cosa dei dieci precedenti: TI.STA.BENE.-
Urlò scandendo bene le parole.
-Con questo vestito Ally,sembri più piccolina di quanto lo sei già di solito-
Le disse Joe facendole l’occhiolino.
-Non ti fidare Ally,Joe è capace di farti cascare il vestito con la sola forza del pensiero-
Esclamò Wendy intrecciando la sua mano a quella del ragazzo.
-Si,ma è un potere che riservo solo a te-
Le sussurrò il ragazzo all’orecchio.
-Si,certo,come no. E prima di me anche alla mia vicina di casa,all’intera squadra di cheerleader,a tutte le ragazze della scuola,all’infermiera dell’ospedale,alla madre di Sarah e…-
Joe le tappò la bocca con la mano.
-Joseph,è inutile che tappi la bocca a Wendy. Lo sappiamo tutti che ti sei scopato l’intera Los Angeles-
Urlò Ally destando l’attenzione dei presenti. Joe sorrise.
-Già,scommetto che non ha risparmiato nemmeno i cani-
Esclamò Kevin. Tutti scoppiarono a ridere,tranne Joe,che che alzò il dito medio verso il fratello.
-Ok Ally,tornando a noi,il vestito è perfetto,io sono orgoglioso di portarti al ballo,e andiamo a prendere uno Starbucks che ne ho voglia-
Disse Nick sfregandosi le mani. Ally arrossì ed entrò dentro il camerino per cambiarsi di abito. Nick si avvicinò alla tendina e chiamò la ragazza.
-Ally,ovviamente il vestito te lo regalo io-
Ally si affacciò e arrossì di nuovo,mordendosi il labbro. Wendy si aggrappò alle spalle di Nicholas e gli stampò un baciò sul collo.
-Ovviamente pagherai anche il mio vero?-
-Certo,giusto il tempo di vendere la casa,tutto quello che c’e dentro e Frankie-
-Quanto sei stronzo,Jerry. Non ti sopporto più-
-Lo so,lo so-
Disse il ragazzo baciandole la guancia. Alla cassa Nick pagò il vestito di Ally come promesso,e Joe si offrì di pagare quello di Wendy. Uscirono dal negozio,e la ragazza lo ringraziò.
-Guarda che non l’ho fatto senza avere qualcosa in cambio-
Disse Joe baciandole il collo e accarezzandole i fianchi. Wendy sorrise.
-Lo so Jonas,ci penserò io a ringraziarti più tardi-
E gli morse il lobo dell’orecchio.
-L’unico che oggi non è andato in banca rotta è stato Kevin-
Urlò Nick dando una pacca sulla spalla al fratello.
-Io l’ho detto che avere una ragazza fa male. Anche e soprattutto al conto in banca-
-Oh mio Dio,quanto la fate lunga per mille dollari di vestito-
Urlò Ally alzando le braccia al cielo.
-Nessuno vi ha obbligato a pagarceli- Continuò.
-Chiudi la bocca bella bionda,stiamo scherzando-
Intervenne Joseph dandole una pacca sulla spalla.
-Conoscendoti,me lo rinfaccerai per tutta la vita-
Gli disse Wendy.
-E’ probabile,ma visto che sarai la più bella,posso anche passarci sopra-
Wendy lo baciò,e insieme agli altri entrarono da Starbucks,sedendosi al primo tavolo libero davanti la finestra. Venne pochi minuti dopo una cameriera ossigenata e con la scollatura del seno lasciata scoperta dalla camicia bianca. Continuava a fissare Joseph anche mentre prendeva nota delle ordinazioni,destando la gelosia di Wendy.
-Ti prego Joe,cancella tutti i pensieri porno che sei riuscito a farti su quella cameriera in venti secondi,ti prego,ti prego,ti prego-
Esclamò Wendy quando la cameriera si allontanò.
-Perché?-
Le chiese sorridendo Joe. Wendy sbuffò e incrociò le braccia sul petto.
-Perché sono gelosa anche di quello che la tua mente può procreare vedendo un paio di tette e un bel culo,se non sono le mie tette e il mio culo-
Joe la baciò.
-Allora meglio che non ti dica quello che ho pensato-
Wendy lo guardò male e lo colpì sulla spalla.
-Giuro che se la cameriera vieni qui e ti spoglia con gli occhi un’altra volta,gli strappo quei quattro peli finti seguiti da tutti i suoi arti-
Ringhiò poi la ragazza spostando la testa verso la finestra. Joe sbuffò e cominciò a tamburellare nervosamente le dita sul tavolino.
-Smettila Joseph,mi dai sui nervi-
Si lamentò Kevin. Joe sorrise e continuò a fare lo stesso movimento con le dita.
-Joe,hai un secondo per smettere prima che ti faccia ingoiare la tua stessa mano-
Joe continuò fino a quando non arrivarono le loro ordinazioni. La cameriera gli lanciò un'altra occhiata,e lui ricambiò il sorriso. Poi spostò lo sguardo verso Wendy,e lei le fece un smorfia,dando un bacio sulle labbra a Joe.
-Per fortuna che c’era Wendy,altrimenti eri già in bagno con i pantaloni calati-
Disse Nick mentre beveva un sorso del suo caffè. Joe scoppiò a ridere e Wendy li guardò male.
-Ehi,non guardarci così,sei tu che hai deciso di complicarti la vita mettendoti con uno come lui. Potevi scegliere me,e io mi sarei addirittura castrato se ti avesse fatto più piacere-
Joe gli tirò un calcio da sotto il tavolo.
-Smettetela voi due,io me ne vado,mi è passata la fame-
Disse Wendy sbattendo forte la sedia e prendendo le sue borse. Salutò Ally e uscì dalla porta dietro di lei.
-Ma ci siete coglioni o no?E intendo tutti e due-
Esclamò Ally. Nick e Joe si guardarono.
-Tu devi smetterla di trombarti anche solo mentalmente qualsiasi essere vivente che ti passa davanti-
Urlò contro Joseph. Nick scoppiò a ridere.
-E tu,signorino Nicholas,devi smetterla di rinfacciarle in continuazione di non averti scelto-
Nicholas si zittì di botto,e i ragazzi continuarono a bere i loro caffè. Quella sera Wendy  aveva in programma di guardare un DVD ,sdraiata sul divano,con addosso la gigantesca felpa che Nick le aveva regalato quando erano andati a vedere la partita di basket dei Lakers insieme l’anno prima. Andò in cucina per prepararsi un panino,prese del burro di arachidi dal frigo e con un coltello cominciò a spalmarlo sul pane,quando suonarono alla porta. Si avviò ad aprire mentre continuava a leccare il coltello.
-Ti prego,dimmi che è la prima volta che vieni ad aprire alla porta con addosso solo una felpa e un paio di mutande,mentre lecchi un coltello-
Disse Joe sorridendo. Wendy scosse la testa.
-No,e a quanto pare il postino è sempre molto contento quando succede-
Joe sbuffò e lei gli baciò la guancia.
-Sei ancora arrabbiata con me?-
Le domandò il ragazzo.
-No. Ho esagerato oggi. Insomma si,sono gelosa,ma devo abituarmi perché tu sei… Perché tu sei Joe,e già questa è una garanzia-
Joseph le prese il volto tra le mani e le stampò un bacio sulle labbra.
-Ti amo Joe-
Gli disse Wendy staccandosi. Joe le accarezzò la guancia e le disse la stessa,medesima cosa. Lo fece entrare in casa,e lui si accomodò sul divano dove poco prima Wendy era sdraiata. La ragazza prese il panino che aveva lasciato su un piatto in cucina,e portò con se anche il barattolo di Burro di arachidi.
-Dove vai ora?-
Le chiese Joe seguendola su per le scale.
-Andiamo a  vedere il film in camera mia,si sta più comodi-
-Non c’e tua madre?-
Wendy scosse la testa e chiuse la porta della sua stanza a chiave.
-E’ uscita con Christine,una sua collega. Anche lei è single,e non oso pensare cosa combineranno stasera quelle due-
Posò il panino e il barattolo sul comodino continuando a ridere,poi accese il DVD e schiacciò il tasto Play.
-Che film è?-
Chiese Joe togliendosi le scarpe e allungandosi sul letto.
-E’ un film che piace a me,quindi non rompere. Non eri nei piani,devi limitarti a stringermi forte e basta-
Gli disse baciandolo sul naso. Joe le accarezzava una coscia,mentre Wendy era poggiata con la schiena sul suo petto e mangiava il panino preparato poco prima.
-No,ti prego,VIA COL VENTO no,tutto ma non questo-
Urlò Joe leggendo il titolo sullo schermo. Wendy scoppiò a ridere e gli baciò la mano.
-Ti ho già detto che non eri nei programmi,devi limitarti a soffrire in silenzio-
-Ok,ma la prossima volta lo scelgo io il film-
Wendy si voltò a guardarlo,seria.
-Tu non sceglierai mai il film in mia presenza Joe,perché i film che piacciono a te non sono nel mio stile-
Esclamò facendo una faccia abbastanza schifata. Joe si limitò a sorriderle a continuò ad accarezzarle la coscia. Per un po’ i due ragazzi riuscirono a guardare il film tranquillamente,Wendy,che aveva finito il suo panino,continuava a gustare il burro di arachidi immergendo il coltello nel barattolo,e teneva la testa sul petto di Joe,mentre lui le accarezzava dolcemente una guancia.
-Joe,posso fare una cosa?-
Il ragazzo sorrise.
-Dipende. Cosa?-
Wendy si morse il labbro e spalmò del burro di arachidi sul naso di Joe.
-Dio Wendy,che schifo-
La ragazza rise,si mise sopra di lui,e con dei teneri baci riuscì a togliergli il burro dal naso. Poi spense la TV,e sfilò la maglia di Joe.
-E poi sono io il pervertito. Tu non sei da meno mi sembra-
Wendy sorrise di nuovo e gli bacio il collo.
-E’ colpa tua Joe,mi hai fatto diventare tu così-
La ragazza prese dell’altro burro di arachidi dal barattolo,e lo spalmò sul petto questa volta.
-Lo sai che è appiccicoso da morire? Se non sapessi quello che stai per fare,ti avrei buttato giù dal letto-
Wendy si sfilò la felpa.
-Sto prendendo la mia rivincita Joseph. Te lo ho promesso che me l’avresti pagato l’episodio con la panna-
Si abbassò e con la lingua,molto lentamente,cominciò a togliere il burro dal petto del ragazzo,che chiuse gli occhi.
-Ma che bella espressione che hai sulla faccia Joe. Ti giuro,fai ridere tanto-
Joe sorrise,continuando a tenere gli occhi chiusi. Wendy intinse di nuovo il coltello nel barattolo,e questa volta fece scendere di poco i boxer,spalmandoglielo sopra l’attaccatura di essi. Ancora una volta si abbassò e,molto lentamente,vi passò con la lingua,eliminando il burro anche da lì. Joe fece un lungo sospiro,e Wendy si spostò da dove era seduta.
-Mi dispiace Joe,ma non posso più stare seduta lì sotto,causa forze maggiori. Le tue forze maggiori-
Joe guardò la protuberanza nei suoi boxer e scoppiò a ridere.
-E’ colpa tua,gli fai questo effetto-
La ragazza prese il resto del burro che rimaneva nel barattolo,e lo spalmò con le mani su tutto il petto di Joe,poi passò al collo e arrivò fin sotto l’ombelico. Il ragazzo la prese per i fianchi,e mentre  la teneva stretta,Wendy cominciò ad eliminare il burro con la punta della lingua. Percorreva ogni centimetro del corpo di Joseph,lentamente,e sorrideva nel sentire i sospiri del ragazzo che aumentavano. Le mani di Joe continuavano a scorrere sui suoi fianchi,fino ad arrivare al reggiseno. Glielo slacciò e molto delicatamente cercò di sfilarlo. Iniziò a baciarle la spalla,poi il collo e scese fino al seno,soffermandovisi. Wendy arrivò a percorrere con la lingua il collo del ragazzo,e Joe,molto delicatamente,dopo averle tolto gli slip,entrò dentro il suo corpo,cominciando a spingere piano. Cercò di far passare Wendy sotto di lui,in modo da stare più comodo,anche se era ancora completamente appiccicoso per via del burro di arachidi. Il ragazzo continuava a spingere,aumentando ogni volta la velocità,e Wendy si strinse al suo petto. Le morse il labbro inferiore,poi scese sul collo,si soffermò di nuovo sul seno,e continuò a scendere fino alla pancia. Wendy venne percorsa da brividi di piacere e irrigidì la schiena,mentre ormai più che respirare ansimava. Quando Joe iniziò ad aumentare i movimenti,Wendy cercò di trattenere le grida di piacere,arricciando il naso e mordendosi le labbra. Joe se ne accorse e la baciò,dando le ultime spinte che fecero urlare la ragazza nonostante tutto. Le baciò la fronte dolcemente,e uscì fuori dal suo corpo,sdraiandosi accanto a lei e accarezzandole la mano.
-Sei consapevole che devi farti una doccia,prima di uscire da qui,vero Adam?-
Lui le sorrise.
-Sei una stronza Wendy-
-Lo so. La vendetta è dolce,e questa volta lo è stata in tutti i sensi,tu appiccichi,io ti amo,insieme siamo stati bene-
Wendy si strinse al suo petto,e Joe le baciò la fronte.
-Ma io e te stiamo sempre bene. Almeno per adesso. Poi quando saremo vecchi,probabilmente cominceremo a litigare,io ti rinfaccerò il fatto di avermi sedotto durante le lezioni di chimica,e tu il fatto di averti sposato. E di averti rovinato la vita-
La ragazza scoppiò a ridere.
-Quindi noi ci sposeremo?-
-Io ho detto probabilmente. Può darsi che domani io mi stufi di te-
Wendy gli tirò uno schiaffo sul braccio.
-Non provarci nemmeno Adam,o giuro che ti castro. Se non posso più usarti io,allora non deve farlo nessun’altra-
Lui le baciò la spalla,e Wendy incrociò le braccia sul petto.
-Guarda che dovrei essere io quello incazzato qui. Mi hai appena cosparso di burro di arachidi,se solo metto i piedi i fuori,rischio di essere violentato da uno sciame di mosche-
-Spero ti mangino vivo,stronzo-
Joe rise ancora una volta,e si strinse a Wendy.
-Joe,se ti avvicini così rischio di non staccarmi più,Vai a lavarti per favore-
-Vieni anche tu?-
Lei lo guardò male.
-Joe,per poco non venivo sfondata dal tuo grande amico stasera. Io direi che basta per oggi-
Il ragazzo sorrise e si alzò dal letto,infilandosi i boxer.
-Tu mi ami Wendy?-
Le chiese poi sedendosi sul letto.
-Joseph ma sei sordo?-
Lui scoppiò a ridere e le baciò la fronte.
-Forse,a mia insaputa. Però a parte gli scherzi,mi ami?-
Lei sorrise,poi sospirò.
-Si,ti amo. Io amo Joseph MiAtteggioDaFigo Adam Jonas-
-E io amo Wendy ScusateSeSonoBellissima Jessica Taylor-
-Però devi promettermi una cosa Joe-
Disse infine la ragazza.
-Cosa?-
-Che i nostri figli non si chiameranno né MiAtteggioDaFigo,né ScusateSeSonoBellissima-
Joe scoppiò a ridere e le diede un altro bacio.
-Quanti baci Joseph. Tanto non ci vengo dentro la doccia con te-
Il ragazzo sbuffò e si alzò dal bordo del letto.
-Allora vado a sciacquarmi dal burro che TU mi hai messo addosso-
-Si,e stai attento a non farti violentare dalle formiche. Ne a farti vedere nudo da mia madre. Anzi soprattutto la seconda,perché sulla prima posso passarci sopra,non credo che sia tua volontà tradirmi con una formica-
Joseph la guardò male e lei gli lanciò un cuscino sul petto ridendo. Poi uscì dalla porta e lei si allungò sotto le coperte,chiudendo gli occhi e facendo un lungo sospiro.

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Capitolo 19
*** Capitolo 21 ***


Capitolo ventuno.

-Ma che bel pinguino che sei Joseph. No,dico davvero,Wendy adora i pinguini,ti coccolerà come i peluche per  tutto il tempo-

Esclamò Nick appoggiato allo stipite della porta della camera di Joseph,mentre il fratello,in giacca e pantalone nero,cercava di annodarsi la cravatta,anche essa dello stesso colore.

-Chiudi il becco Nick,che anche tu non sei da meno. No dico,ti sei visto? Sembri un orso polare con un completo elegante-

Rispose Joe al fratello riferendosi al suo completo di colore bianco e ai suoi riccioli perfettamente ordinati. Nick sbuffò,e si sedette sul letto.

-Ti vedo agitato Joseph. Sei agitato?-

Joe si sedette accanto a lui sul bordo del letto,sbuffando e con ancora la cravatta nera da annodare.

-No,perché dovrei essere agitato?-

Nick alzò le spalle,e Joe sbuffò di nuovo.

-Si Nick,sono agitato. Cazzo se sono agitato. Non riesco nemmeno ad annodarmi la cravatta mio Dio,sembro un handicappato. Guarda qua-

E cercò di fare il cinquantesimo nodo,che ovviamente non riuscì. Nick scoppiò a ridere,poi tornò serio.

-Se ti consola Joe,sono agitato anche io-

Joseph si voltò verso il fratello e sorrise.

-Come mai?-

Gli domandò.

-Ah no,parli prima tu-

Joe scoppiò a ridere.

-Ok,parlo prima io. Sono agitato perché… Wendy è la prima ragazza che porto ad un ballo. No aspetta. A dire il vero è la prima ragazza. La mia prima ragazza-

Continuò a ripetere Joseph.

-OK,adesso tocca a me. Io sono agitato perché  è stata Wendy a dirmi di invitare Ally al ballo,e non so come tutto questo possa finire-

Joe sbarrò gli occhi.

-Wow,e come è riuscita a convincerti?-

Nick sorrise.

-No ti prego,dimmi che non lo ha fatto. Dimmi che non ha fatto nulla di quello che io adesso sto pensando-

Lo pregò Joe con sguardo sconvolto.

-No Joe,niente di quello che pensi tu. Le ho semplicemente fatto un favore. E poi scusami,lei non può tradirti,e tu si?-

-Io non l’ho tradita. Ancora-

Nick sorrise.

-E’ quell’ancora che mi preoccupa-

-Però una cosa mi fa piacere-

Aggiunse Joe dopo un momento di silenzio.

-Che cosa?-

-So che tu ci sarai sempre per lei. Così quando farò il coglione,e lo sapete sia tu e sia lei che lo farò,ci sarai tu a consolarla,e a convincerla di non bucarmi gli occhi con i tacchi a spillo e di non privarmi del mio fedele compagno con un paio di forbici-

Nick sorrise ancora una volta.

-Per il fatto di consolarla si,ma per quello di non bucarti gli occhi e di non castrarti non lo so. Se non lo farà lei,lo farò io-

Joe gli poggiò una mano sulla spalla.

-Lo so che lo faresti davvero,quindi non te lo chiedo nemmeno-

-Allora Joe,la vogliamo annodare questa cravatta,o aspettiamo che qualcun’ altro lo faccia magicamente per te?-

Chiese Nick sfottendo il fratello. Joe annuì e cercò di annodarsi definitivamente quella stramaledettissima cravatta. Il risultato non fu soddisfacente,ma era meglio di niente.

-Ehi ragazzi,la macchina bianca che avete affittato è giù-

Urlò Kevin sulla porta,destando l’attenzione degli altri due ragazzi. Nick annuì,mentre Joe continuava a guardarsi allo specchio.

-Dove ci aspettano?-

Chiese poi quest’ultimo a Nicholas.

-Sono entrambe a casa di Wendy-

Rispose il ragazzo.

-E tu che farai stasera Kev?-

Domandò Joe. Kevin sorrise,poi diede dei colpi di tosse.

-Credo che starò a casa,sono stanco. Voi divertitevi. Ah,siete consapevoli di essere ridicoli vestiti in quel modo,vero?-

Nick e Joe si guardarono a vicenda,poi annuirono. Nel frattempo,non troppo lontano,a casa di Wendy,le due ragazze affrontavano più o meno gli stessi problemi. Wendy era di fronte lo specchio nella sua stanza,in piedi,che cercava di sistemarsi la frangia lasciata cadere sul viso dallo chignon,mentre Ally era intenta a chiudere la fibbia dei suoi stupendi sandali alti di Valentino,un acquisto dello shopping a Rodeo Drive,ovviamente dello stesso colore del vestito.

-Sei contenta?-

Le chiese poi quest’ultima alzando lo sguardo verso l’amica. Wendy si voltò e sorrise.

-Di cosa?-

-Di tutto- Continuò Ally –Di come la tua vita sta andando,di stare con Joe,di essere portata al ballo da lui. Sei contenta di questo?-

Wendy sospirò profondamente.

-Mi stai chiedendo se sono felice. E io non lo so. Però sto… Bene-

Le rispose Wendy.

-Insomma,lo sappiamo entrambe come è fatto Joe,non so quanto possa durare,ma io amo lui,e lui ama me. Almeno credo. E per adesso ci basta questo. Il miglior modo per vivere bene il futuro,è non preoccuparsene mentre stai vivendo il presente-

Disse infine la ragazza intrecciando le dita.

-Hai mai pensato che forse è proprio lui,l’uomo con cui passerai tutta la tua vita?-

Wendy sospirò di nuovo,poi le sorrise.

-Ci penso da quando abbiamo fatto sesso la prima volta in camera tua Ally. Ci penso da allora ogni santissimo giorno. E non è possibile che sia lui,perché lui è… Joe Jonas. Lui ama troppo se stesso per amare un’altra persona,ma io non posso farci nulla. Lo amo Ally,come si può amare l’arcobaleno dopo la pioggia,un tuffo in mare quando fa caldo e il sole la mattina appena svegli. Lo amo come la principessa ama il suo principe. Lo amo,e ne sono sicura. L’unica cosa di cui sono sicura in diciotto anni-

Wendy finì la frase facendo un enorme sospiro. Poi  si sedette accanto ad Ally e le sorrise.

-E tu invece?Sei felice?-

Le domandò. Ally abbassò lo sguardo sulle sue scarpe.

-Non so come finirà questa sera con Nicholas. Credi mi porterà a letto?-

Wendy alzò le spalle.

-Non lo so,ma conoscendolo è possibile-

Ally scoppiò a ridere e Susan sbucò dalla porta,rimanendo a fissare le due ragazze.

-Siete cresciute,lo sapete?-

Disse infine coprendosi la bocca con le mani.

-Insomma,sembra ieri che giocavate a nascondino nel mio giardino,o che Wendy tornava da casa piangendo perché Joe le aveva attaccato lo scotch sui capelli. E invece eccovi qui,bellissime per il ballo. Accipicchia sto invecchiando-

Wendy si alzò dal letto e abbracciò Susan.

-Non è vero mamma. Siamo noi che stiamo crescendo,non tu che stai invecchiando-

-La vedrò da questo punto solo perché mi fa sentire meglio-

Esclamò sua madre scoppiando a ridere.

-A proposito,ero salita qui per dirvi che i ragazzi vi stanno aspettando giù. Divertitevi,e non fate tardi. Ma soprattutto divertitevi-

Wendy diede un bacio sulla guancia a Susan,e dopo aver preso la pochette scese di fretta le scali,seguita da Ally. Beh,non proprio di fretta,calcolando i tacchi vertiginosi. Aprì la porta e saltò sulle spalle di Joe,dandogli un bacio sul collo.

-Lo sai che sembri un pinguino stasera?-

Gli sussurrò all’orecchio.

-Lo so,sei forse la quinta persona che me lo dice-

-Beh,allora ti darò una bella notizia:Adoro i pinguini-

Joe sorrise e Wendy gli morse il lobo dell’orecchio.

-Ok bellissime,salite in macchina. Serata gentilmente offerta dalla ditta Fratelli Jonas-

Esclamò Nick aprendo la portiera della grande macchina bianca parcheggiata sul vialetto di casa Taylor.

-Non mi piace Fratelli Jonas. Meglio Jonas Brothers: Tu,Joe,Kevin e Frankie-

Disse Ally entrando in macchina e arricciando il naso,seguita da Joe,Wendy e infine Nick.

-Si,Jonas Brothers. Lo sai che non suona male?-

Le disse Joe cingendo la vita di Wendy con il braccio. Ally sorrise,e Wendy iniziò a picchiettare nervosamente le dita sul ginocchio di Joseph. Lui la bloccò poco dopo,ridendo.

-Hai per caso intenzione di bucarmi il ginocchio-

Le chiese guardandola negli occhi. Wendy sorrise.

-Scusa. E’ che sono un po’ agitata-

Joe lo accarezzò la mano.

-Anche io. Questo non è certo il nodo migliore del mondo-

Esclamò indicandosi la cravatta. Wendy sorrise e cominciò a disfargli il nodo.

-Che vuoi fare?-

Le chiese mordendosi il labbro. La ragazza scoppiò a ridere.

-Niente di quello che pensi tu Jonas,almeno non ora. Sto solo cercando di sistemare questo obbrobrio-

-Faccio schifo stasera,eh?-

Wendy gli sorrise,poi sfiorò le sue labbra a quelle del ragazzo.

-Tu sei sempre il più bello del mondo. Lo sei sempre stato e sempre lo sarai,quanto è vero che oggi sembri un pinguino-

Disse infine scoppiando a ridere. Joe le baciò la punta del naso. Amava vederla sorridere,più di ogni altra cosa al mondo. Quella risata la sognava tutte le notti,e lui avrebbe fatto di tutto,davvero di tutto,per far si che sorridesse così ogni giorno. Perché vederla felice,rendeva felice anche lui,qualunque cosa accadesse. Wendy finì di risistemargli la cravatta,che aveva preso un aspetto migliore,mentre Nick continuava a fissare Ally,nonostante fosse lui a guidare.

-Che guardi Nicholas?-

Chiese sorridendo la biondina.

-Niente. Sei molto bella stasera. Non che gli altri giorni non lo sia eh. Sei sempre molto bella-

Ally si morse il labbro e arrossì.

-Ehi Nicholas,invece di fare arrossire la mia migliore amica,perché non guardi la strada,e ci porti sani e salvi al ballo?-

Urlò Wendy ancora abbracciata a Joe. Nick le fece la linguaccia dallo specchietto retrovisore,e la ragazza sorrise,poi parcheggiò fuori la scuola e aprì la portiera alle amiche,richiudendola in faccia a Joe. Le ragazze scoppiarono  a ridere,e il ragazzo cominciò a picchiettare sul finestrino.

-Ma sei coglione?Perchè lo hai fatto?-

Urlò da dietro il vetro.

-Perché il galateo impone di aprire la portiera solo alle signore,E tu sei tutto tranne che una signora Joseph,o mi sbaglio?-

Joe sbuffò e scese dalla macchina,prendendo la sua Wendy per mano. Si avviarono tutti e quattro insieme verso la palestra,Wendy continuò a tenere la testa appoggiata alla spalla del suo ragazzo anche quando entrarono dentro. Era la serata perfetta quella. Si,la serata perfetta con le persone perfette. Tutto era fantastico,dalla musica,alle bevande,al cibo. E poi c’erano i festoni,e le luci,e tutto quello che serviva per fare una festa da ricordare. Ally e Wendy continuavano a ballare,senza fermarsi un attimo,se non per respirare,mentre Nick e Joe se ne stavano in disparte. Non era il loro ambiente,decisamente. Quando arrivò il primo lento,Wendy corse a prendere Joseph per la manica della giacca,e lui scoppiò a ridere.

-Che c’e Joe?-

-Io non so ballare Wendy,mi dispiace-

Lei scosse la testa e gli sorrise.

-Stai tranquillo,ci sono io. Fa solo quello che faccio io,ok?-

Joe annuì e si lasciò trascinare dalla ragazza sulla pista da ballo,o meglio al centro della palestra. Wendy gli si avvicinò e unì le braccia dietro il suo collo,poggiando la testa sulla sua spalla,mentre Joe le cinse i fianchi con le mani. Wendy si muoveva lentamente,e Joe,perfettamente unito a lei,la seguiva in ogni suo spostamento. Aveva ragione,non era difficile.

-Ti piace?-

Le chiese la ragazza dopo un po’.

-Si,è bello. Ma solo perché ci sei tu. Ah,ti avverto,non lamentarti se ti pesto i piedi-

Disse ridendo. Wendy sbuffò.

-Tranquillo,sei bravissimo-

Joe le sfiorò il collo con le labbra,e fece scendere lentamente la mano sul sedere della ragazza.

-Joe,riporta quella mano nella sua posizione originale,prima che la tronchi del tutto-

Joseph scoppiò a ridere,ma lasciò la mano lì.

-Scusami-

-Si,certo,scusami,ma la mano è rimasta lì. Sei cosciente di essere un maiale?-

Le chiese lei sorridendo.

-Si,ma è colpa tua. Provochi-

-Non  è  vero. Io non ho fatto nulla stavolta. E’ proprio nella tua natura fare il coglione-

Lui le baciò il collo,poi fece risalire lentamente la mano sui fianchi della ragazza,che sospirò.

-C’e una cosa che non ti ho detto ancora questa sera-

Le sussurrò Joseph all’orecchio mentre la musica cambiava. Ancora un altro lento.

-Che cosa?-

Domandò Wendy curiosa.

-Sei bellissima. E con addosso un vestito di quasi duemila dollari,non potrebbe essere il contrario-

-Ah,quindi sono bellissima solo perché porto un vestito di quasi duemila dollari addosso-

Joe le sorrise.

-No,tu sei bellissima e basta. E senza vestito sei ancora meglio-

Wendy sbuffò.

-Ma la smetti di sbuffare?-

-Non posso. La tua parte perversa si ripresenta sempre quando penso che in fondo sei dolce. E ti avverto,non è una cosa positiva-

Esclamò la ragazza alzando un dito.

-Però tu mi ami anche per questo,vero signorina Taylor?-

Le chiese Joe sfiorando il suo naso a quello di Wendy. Lei ricambiò il gesto,e poi lo baciò. Joe gli indicò con un cenno del capo l’altra parte della palestra,dove Ally e Nick stavano ballando il lento più o meno nella loro stessa posizione. Con il fatto che Ally era molto più piccolina di Wendy,e faceva quasi tenerezza.

-Stanno bene insieme eh?-

Gli chiese Wendy. Lui annuì distrattamente.

-Si,ma siamo meglio noi-

La ragazza sorrise di nuovo e poggiò la testa sulla sua spalla,mentre Joe riportò la mano sul sedere di Wendy. Questa volta lei sbuffò,ma non disse nulla.

-Tu ci avresti mai scommesso che si sarebbero messi insieme quei due?-

Domandò Nick mentre accarezzava i fianchi di Ally. Entrambi osservavano Joe e Wendy che ballavano al centro della pista.

-No,ad essere sincera no. Però c’era attrazione fisica in pratica dalla… Si,dalla terza media,anche se cercavano di nasconderlo. E poi scopando,hanno imparato anche a volersi bene,non è fantastico?-

Chiese Ally sorridendo. Nick annuì.

-Tu credi che lui la ami davvero?-

Ally tornò a guardare loro due al centro della pista,notò come Joe guardava la ragazza tra le sue braccia,e annuì.

-E credi che la farà soffrire?-

-Nick,è palese che la farà soffrire,lo sa anche lei. Lui è Joe,ma a lei va bene così. E’ un pervertito,un maniaco e uno stronzo,ma non è cattivo. E tu non fare il superiore,perché sei come lui. Tutti e tre,siete come lui,e mio Dio,spero solo che Frankie venga su con almeno un pezzo in più di cervello rispetto a voi. Anzi,facciamo così:Spero solo che Frankie non ragioni con quello che ha dentro le mutande,come voi,ma con quello che ha in testa-

Nick le sorrise.

-Lo sai che hai ragione?-

-Regola numero uno:io ho sempre ragione. Regola numero due:Nel caso non avessi ragione,ho ragione ad avere torto-

Nicholas le diede un bacio sulla guancia.

-Lo sai bionda,sei l’unica con cui ancora non ho fatto sesso-

-Oh gioia- Esclamò Ally –Devo preoccuparmi di quel “Ancora”?-

Nick annuì e Ally sorrise.

-Io l’ho detto che te ragioni con la parte di sotto del tuo corpo. Molto probabilmente perché nella parte di sopra non c’e nulla. Anzi,ora ne ho la certezza-

-Forse tu sei troppo intelligente per me,anche se calcolando la tua media scolastica non si direbbe-

Ally lo colpì sul braccio.

-Ho paura che alla fine di quest’anno,tra te e Wendy,sarò pieno di lividi-

-Beh Nicholas,tu te le cerchi-

Nick le diede un altro bacio,questa volta all’angola della bocca.

-Nick smettila. Sei incredibile sai?-

-In senso buono o negativo?-

Le chiese il ragazzo cingendole i fianchi. Ally fece finta di pensarci.

-Entrambi-

Aggiunse infine. Nick le prese il volte tra le mani e le morse il labbro,poi cominciò a baciarla su per il collo.

-Chiederti di tenere a freno gli ormoni è troppo per te vero?-

Lui annuì sorridendo e la prese per mano. Cominciarono a correre nel corridoio,fino ad arrivare alla prima porta del bagno che trovarono. Nick la spalancò e fece entrare Ally,poi la chiuse lentamente.

-Fare sesso nel bagno mentre è in corso il ballo della scuola. Però,mica male-

Esclamò Ally appoggiandosi al muro con la schiena.

-E se ci sentisse qualcuno?-

Domandò poi. Nick le sorrise,e iniziò ad accarezzarle la gamba,alzando di poco il vestito.

-Non ci sentirà nessuno. Sono tutti in palestra,e poi c’e la musica. E Joe e Wendy ci copriranno,hanno già capito. O almeno credo-

-Non mi piace farlo in piedi-

-Te lo hanno mai detto che alcune volte devi accontentarti?-

Ally lo guardò male.

-Stai dicendo che sono viziata?-

Nick la baciò sulla spalla mentre Ally cominciava a sbottonargli la camicia bianca.

-No,non ho detto questo. Perché voi donne dovete sempre fraintendere?-

Ally sorrise e fece scivolare le mai sul petto di Nicholas,fino a raggiungere il bottone dei pantaloni.

-Una delle grandi domande della vita. Un’altra potrebbe essere:Perché tu,Joe e Kevin siete sempre arrapati?-

-Non è vero-

-Si che è vero,lo siete anche mentre dormite-

Nick si morse il labbro e abbassò gli slip della ragazza,che appoggiata bene al muro,unì le gambe intorno alla vita di Nicholas. Gli baciò il naso e Nick entrò delicatamente dentro il suo corpo.

 

-Sono stanca Joe,lo sai? E poi mi fanno male i piedi,fottutissime scarpe con il tacco-

Urlò Wendy di fronte la porta di casa sua. Joseph sorrise e le baciò una guancia,poi pagò il taxi che li aveva riaccompagnati fino lì.

-Posso venire con te?-

Le domandò poi abbracciandola da dietro mentre apriva la porta di casa.

-Joe,ho detto che sono stanca. E quando sono stanca io mi addormento-

-Prometto che faccio il buono-

Wendy sorrise e lo fece salire in camera sua.

-Credi che avremmo dovuto aspettare che Nick finisse di violentare Ally nel bagno,per avvertirli che ce ne siamo andati?-

Domandò la ragazza mentre lentamente si sfilava il vestito per infilare il pigiama.

-Lo avranno capito,non sono stupidi. Beh,Ally non lo è,ma su Nick non garantisco nulla-

La ragazza si infilò sotto le coperte,sbadigliando,e Joe cominciò a spogliarsi. Si slacciò i bottoni della camicia e poi si sfilò i pantaloni,rimanendo in boxer. Poggiò i suoi abiti su una sedia e si avvicinò a Wendy,dentro il letto,stringendola a se. Le diede un bacio sulla fronte,e rimase a fissarla. Era così bella,così dolce. Ed era sua. Wendy era solo e soltanto sua.

-Wendy,ho paura-

La ragazza si voltò a guardarlo,rimanendo seria.

-Di cosa?Del buio?-

Joe scoppiò a ridere.

-No. Ho paura di… Me-

Joseph sospirò,ma Wendy non riusciva a capire.

-Che intendi Joe?-

-Wendy io ti amo. Ti amo tanto. E ho paura di perderti per colpa mia. Lo sai che sono un coglione,lo sai che ti farò soffrire. E non voglio questo,perché non te lo meriti. Tu meriti tutto il rispetto di questo mondo-

Wendy sospirò,poi alzò leggermente la schiena e si appoggiò alla spalliera del letto.

-Joe,tu mi ami?-

Il ragazzo annuì.

-Bene,perché ti amo anche io. Ed è questo l’importante: Avere la certezza che qualunque cosa accada,l’uno amerà sempre l’altro-

-Perché hai scelto me Wendy?-

Le domandò Joe. La ragazza si voltò a guardare la porta della sua stanza,poi abbassò lo sguardo.

-Hai presente quando la mente ti dice “Lascialo stare”,ma il cuore  ti dice “Corri da lui e abbraccialo”?Era più o meno la stessa cosa. Joe ho scelto te perché sei la persona più testarda,arrogante,presuntuosa ed egoista che esiste sulla terra. Ho scelto te perché non riesci a fare qualcosa senza far soffrire qualcuno. Ho scelto te perché solo sentire la parola “Innamorarsi” ti faceva vomitare. Ho scelto te perché nonostante tutto questo,sei riuscito a farmi sentire viva come nessuno. E ho scelto te,semplicemente perché sei stato per primo tu a scegliere me-

Joe la baciò sulla fronte,ma Wendy continuò a parlare.

-E probabilmente se tu quella sera alla festa di Ally non mi fossi saltato addosso,noi ora non saremmo qui. Se non mi avessi portato quelle bellissime margherite che ci sono sulla mia scrivania quella Domenica sera,noi ora non saremmo qui. Se non fossi venuto a prendermi all’aereo porto,noi ora non saremmo qui. E se in tutti questi mesi tu avessi tenuto Adam dentro le mutande invece che dentro di me,probabilmente noi non saremmo qui. Ma se non avessi fatto tutte queste cose,io non mi sarei mai innamorata di te-

La ragazza terminò la frase sorridendo anche se i suoi occhi cominciarono a farsi lucidi. Gli aveva detto finalmente tutto quello che aveva dentro,ed era felice. Si. Adesso era davvero felice. Si distese di nuovo sotto le coperte,tra le braccia di Joe.

-Ti amo Wendy. Ne sono sicuro-

-Joe,promettimelo-

-Che cosa?-

Domandò confuso il ragazzo.

-Dì che me lo prometti e basta-

-Te lo prometto-

Lei sorrise.

-Posso sapere cosa ti ho promesso?-

-Mi hai appena promesso che staremo insieme per tutta la vita e non ci lasceremo mai-

Joe le bacio la guancia.

-Te lo prometto Wendy. Giuro che questa è una promessa-

Le sussurrò il ragazzo abbracciandola come se fosse la sua unica ragione di vita.

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Capitolo 20
*** Capitolo 22 ***


Capitolo ventidue.
L’ultima settimana di scuola passò in fretta,forse troppo in fretta. Ora che le cose si stavano finalmente sistemando,i ragazzi sarebbero dovuti andare al college,e dividersi per sempre. Quella settimana riempì lo stomaco dei ragazzi di vuoto e angoscia. In fondo si sa,nessuno resta più con i vecchi amici dopo il liceo. L’ultimo giorno di scuola,i ragazzi si riunirono nella veranda di casa Jonas,per fare colazione.
-Buongiorno a tutti-
Urlarono Ally e Wendy ai ragazzi che erano seduti intorno al tavolo. Passarono a dare un bacio sulla testa a ognuno,poi si sedettero vicine.
-E così ci siamo ragazzi. Ultimo giorno di scuola,nel vero senso della parola-
Esclamò Ally mentre imburrava una fetta di toast.
-Già,e ad essere sincero non vedevo l’ora. Aspetto questo giorno da … Una vita?-
Domandò Joe. Nick annuì.
-Però è strano. Insomma,quest’anno è stato… Diverso. Joe e Wendy si sono innamorati,noi siamo diventate delle cheerleader ,Nick è riuscito a scoparmi dentro un bagno e Kevin…. Beh,Kevin è rimasto Kevin-
Disse Ally indicando il fratello maggiore.
-A me viene anche da piangere- Aggiunse Wendy bevendo un succo di frutta –Insomma,l’anno prossimo andremo al college,chi può dirlo cosa ne sarà di noi. Saremo ancora amici?-
 I ragazzi si guardarono,poi annuirono.
-Credo che quest’estate mi mancherete tutti-
Continuò Wendy. Ally l’abbracciò e Joe le diede un bacio sulle labbra.
-A proposito,ti serve aiuto con le valigie?-
Le chiese Ally.
-Si,grazie. Ho da mettere dentro quelle borse praticamente tutto il guardaroba,e mi serve il tuo aiuto. Nel senso che tu ti siedi sulla valigia e io la chiudo-
-Wendy,sono una nana. Non so quanto posso esserti di aiuto sedendomi sulla valigia-
I ragazzi scoppiarono a ridere. Nick addentò un panck cakes e Frankie si presentò in veranda,con il suo zaino sulle spalle. Diede un bacio ai fratelli e poi un altro anche alle due ragazze.
-Vado a scuola-
Disse infine uscendo dalla stanza.
-Io amo quel bambino-
Esclamò Wendy.
-Ma ami di più il fratello-
Le sussurrò Joseph all’orecchio. Lei lo guardò.
-NAAH,amo di più lui-
-Beh sai,non credo che Frankie possa portarti al’orgasmo come faccio io-
Wendy gli tirò un pugno sul braccio.
-Ma ti senti quanto sei stronzo?Muori coglione-
Joe le sorrise e lei gli fece la linguaccia.
-Si amano-
Disse infine Nick incrociando le dita. Ally gli sorrise e si alzò dal tavolo.
-Ok fanciulli,andiamo ad affrontare quest’ultimo giorno di tortura,e poi finalmente vacanze. Mio Dio non ci credo che non vedrò Mrs. Gregor per il resto della mia vita-
Urlò quest’ultima prendendo Wendy per un braccio. Quella mattina toccava svuotare completamente gli armadietti,così le due ragazze presero degli scatoloni e cominciarono a riempirli di tutto quello che il loro armadietto poteva contenere. Il corridoio vuoto metteva ancora più tristezza,e Wendy si accorse di come tutto quello che tirava fuori era un pezzo di quei quattro anni trascorsi lì dentro.
-Il tuo scatolone è più pieno del mio. Come diamine è possibile?-
Le domandò Ally sorridendo.
-Non lo so Ally,non ne ho idea-
Le due amiche finirono di riempire gli scatoloni,poi li richiusero e si sedettero sulle scali dell’ingresso,osservando per l’ultima volta il cortile quasi vuoto.
-Ti rendi conto di quante cose sono successe quest’anno Ally?-
Le chiese Wendy dopo un momento di silenzio,continuando a fissare un punto davanti a lei.
-Che intendi?-
Wendy sbuffò e aprì il suo scatolone,tirandone fuori i Pon-Pon delle cheerleader.
-Guardali Ally,sono i nostri Pon-Pon. Quest’anno abbiamo fatto parte delle cheerleader quando ci eravamo ripromesse di non farlo,ma è stato divertente-
Ally le sorrise e Wendy tirò fuori la foto che quest’ultima le aveva regalato al suo compleanno.
-Questa me l’hai regalata al mio compleanno. Ho compiuto diciotto anni,e poco dopo mio padre si è ripresentato nella mia vita. E guarda questi:Sono i biglietti del ballo. Il primo ballo a cui Joe partecipava in diciannove anni,e ha scelto me. Si è innamorato della ragazza che più odiava-
Ally cominciò a piangere,ma erano lacrime di gioia questa volta.
-E Nick si è innamorato di me,e io ho rischiato di perderti perché dovevo partire,e poi ci sono state le litigate,le incomprensioni,e gli abbracci. Mio Dio ti voglio bene. Dio solo sa quanto ti voglio bene bionda-
Le due amiche si abbracciarono con gli occhi lucidi.
-E solo pensare che quando andremo al college non ci vedremo più così spesso,mi fa stare male. Non troverò un’altra come te nemmeno a pagarla-
Continuò Wendy.
-Bene,perché non dovrai farlo. Non hai bisogno di una copia,quando hai l’originale che ti vorrà bene per sempre come una sorella. Io già mi vedo quando  passeggeremo per il parco vecchie e rugose,a braccetto,lamentandoci del dolore alla schiena. Però staremo insieme. Tu farai da damigella al mio matrimonio,e io al tuo. Tu prenderai in braccio mio figlio,e io il tuo. E’ così,lo so signorina Taylor-
-Eccole qui,che piangono. Lo sapete che ci rivedremo durante le pause del college vero?A meno che qualcuno si trasferisce in Alaska,o vi hanno  trovato una malattia mortale,staremo ancora insieme-
Urlò Joe sedendosi accanto a Wendy sulle scali,seguito da Nick.
-Joe,te lo hanno mai detto che sei uno stronzo?-
Gli domandò Wendy incrociando le braccia sul petto. Joe sorrise.
-Ci sei tu che me lo ricordi,e credimi … Mi basta,calcolando la frequenza con cui me lo ripeti-
-Comunque non stavamo piangendo perché dobbiamo andare in Alaska Joseph,stavamo piangendo perché ci siamo rese conto di quante ne abbiamo passate quest’anno,escludendo le scopate che tu hai fatto fare a Wendy,che le sono pure parecchio piaciute-
Disse Ally arricciando il naso. Wendy la guardò male e la colpì ad un braccio.
-Ma siete tutti così gentili da queste parti? Spero solo che a New York la gente sia più civile-
-E’ che mi piace prenderti per culo-
Continuò Ally.
-Quindi voi vi stavate deprimendo … Perché è finita la scuola?-
Chiese Nick Alzando le sopracciglia. Le ragazze annuirono.
-Ne avevo il sospetto,ma adesso ne ho la certezza: Voi.Siete.Malate-
Esclamò. Ally gli sorrise.
-Ecco perché ci volete bene-
-Ally,Joe non mi vuole bene. Se solo potesse mi butterebbe giù dal primo ponte che si trova per la strada-
Disse Wendy abbracciando il ragazzo seduto accanto a lei,che la guardò male.
-Non è vero. Ti butterei giù da un ponte solo se venisse Jennifer Lopez e mi dicesse di mettersi con lei,allora in quel caso si-
Questa volta fu Wendy a colpirlo sul collo.
-Prova a ridirlo e ti giuro che il tuo amichetto ha finito di vivere-
-Come siamo scontrose stamattina. Perché tu non faresti lo stesso se Johnny Depp ti dicesse di sposarlo?-
Wendy scosse la testa.
-No amore mio. Io porterei avanti una relazione a tre-
-Questo vuol dire anche fare una cosa a tre?No perché per me va bene eh-
Wendy sbuffò.
-Sei un porco Adam-
-E tu sei bellissima-
-Eccoli che ricominciano. Andiamo Ally,aiutami a svuotare l’armadietto-
Esclamò Nick prendendo Ally per mano.
-Ehi Ally,attenta a non farti violentare un’altra volta nel bagno-
Le urlò Wendy da dietro. La ragazza le fece un gestaccio e l’amica sorrise.
-Credi che si metteranno insieme quei due?-
Wendy osservò Joe per un secondo,poi sospirò.
-Joe,io ci ho pensato tanto durante questa settimana. Se tu parti,e io parto,e poi entra in scena il college … Non ci sarò più un NOI-
Joseph abbassò lo sguardo.
-Sono sicura che se ti lasciassi partire per l’Europa,tornerei qui a Los Angeles più cornuta di un cervo. Ne avrò talmente tante che mi farà male la schiena. E non sto dicendo questo perché metto in discussione il fatto che tu mi ama. Sto dicendo questo perché tu non sei capace di non scopare per un periodo,è troppo per te,lo so. E lo sai anche tu-
-Quindi che vuoi fare?-
Wendy sbuffò.
-Joe che dovrei fare?Piantare un paletto lì sotto e scriverci “Proprietà solo ed esclusivamente di Wendy Jessica Taylor”?Oppure tagliartelo e portarmelo con me?Andiamo-
Joe sorrise.
-Possiamo fare sesso al telefono-
-Ma ci sei coglione o no?-
Gli disse la ragazza colpendolo al braccio.
-Forse noi dovremmo…-
-No- La bloccò prontamente Joseph –Non dirlo. Non pensarlo neanche. Non ci lasceremo,ne tantomeno faremo una di quelle cazzate tipo “Pausa”. Wendy io ti voglio,e non riesco più ad immaginare la mia vita senza te che la mattina,quando sto ancora dormendo,mi butti giù dal letto alzando le coperte. Non riesco più ad immaginare la mia vita senza te che mentre facciamo l’amore mi dici che mi ami,e non riesco più ad immaginare la mia vita senza te che puntualmente mi ripeti quanto sono coglione. Beh a dirla tutta,non riesco più semplicemente ad immaginare la mia vita senza te. E il solo pensiero che tu sarai a New York a studiare,e io qui a Los Angeles,mi fa stare male. Ma non voglio lasciarti. Non voglio e non posso-
-Sei così sicuro che non mi tradirai?-
Joe non rispose.
-Vedi Joe. Lo sai anche tu-
Il ragazzo l’abbracciò.
-Ti prometto che troveremo una soluzione,a costo di spostare New York sotto casa mia-

Wendy sospirò e diede un bacio al collo di Joseph.

 Nota: Eccoci qua....questo è il penultimo episodio di "Ricomincio Da Te" dopo questo ci sarà L'Epilogo...spero vio sia piaciuta..ma stete attenti nell'Epilogo ci sarà una sorpresa <3

                                                                                      pikkola.wendy

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Capitolo 21
*** Epilogo. ***


Capitolo Ventitre.
-Credete che Wendy si arrabbierà?-
Joe,Nick e Kevin erano in macchina,intenti a guidare fino a casa.
-No Joe,perché dovrebbe arrabbiarsi?-
Rispose Nick mentre guardava distrattamente dal finestrino.
-Secondo me invece si incazzerà parecchio. Insomma Joe,hai preso questa decisione senza dirle nulla-
Joe continuava a guidare,rimanendo con gli occhi fissi sull’asfalto.
-Kevin mio Dio,non ho fatto un reato. E’ solo per l’estate-
-Così non hai risolto il problema Joe- Continuò Kevin –Lo hai soltanto rinviato-
Joseph sbuffò ripetutamente.
-Lo so ragazzi,ma è l’unica cosa che mi è venuta in mente. Almeno riuscirà a tenermi d’occhio-
-Quando hai intenzione di dirglielo?-
Domandò Nick abbassando il volume della radio.
-Stasera. Partirà dopodomani,quindi stasera mi sembra il momento adatto-
I ragazzi annuirono.
-Se non torno mi ha ucciso-
Aggiunse infine.

-Ciao Joe-
Joseph suonò a casa Taylor alle dieci in punto,e venne ad aprirgli Susan.
-Buonasera Susan. Wendy è in casa?-
Susan annuì.
-E’ in camera sua,sta finendo di preparare la valigia. Sali se vuoi-
Joe entrò dentro casa sospirando e salì le scali che portavano alla camera di Wendy,al piano superiore. La ragazza era intenta a piegare i suoi vestiti e ad inserirli nella valigia.
-Ti pesa tanto vestirti quando sei a casa,vero?-
Esclamò Joe riferendosi alla maglietta attillata di Wendy  che copriva a malapena gli slip e lasciava completamente scoperte le gambe. La ragazza sorrise e lo baciò.
-Guarda caso non mi aspettavo che venissi,e ai cuscini ancora non interessa violentarmi-
-Non fraintendermi eh,mi piace questo look. Solo che avrei spaccato la faccia a quello che avesse suonato il campanello al posto mio e fosse salito qui-
Wendy sorrise,poi tornò alla sua valigia.
-Non doveva aiutarti Ally?-
Le domandò il ragazzo sedendosi sul letto. Wendy annuì.
-Si,se ne andata poco fa. Le ho detto di io di farlo,ho quasi finito-
-Allora potresti aiutarmi con la mia,di valigia?-
Wendy si voltò verso di lui,sorridendo.
-Ma tu non parti tra due settimane?-
Joseph scosse la testa.
-Wendy,ti ricordi quando ti ho detto che non ti avrei lasciata,a costo do portare New York sotto casa mia?-
La ragazza si sedette accanto a lui a annuì lentamente.
-Beh,questo non posso ancora farlo,però … Dici che due persone in più a New York facciano differenza?-
Wendy socchiuse gli occhi e Joseph cacciò dalle tasche un biglietto aereo.
-Io parto dopodomani Wendy,vado a New York. E tu?-
Le domandò sorridendo Joe. Lei sbarrò gli occhi e sorrise,poi tornò seria e prese il biglietto tra le mani,analizzandolo con calma e rigirandolo tra le dita.
-Joe ma che hai combinato?-
Gli chiese sospirando.
-Wendy abbiamo fatto scelte diverse,è vero. Ma non puoi impedirmi di passare l’estate con te. Tornerò a Settembre,e tu inizierei le lezioni al college. Se mi ami,non puoi impedirmi di seguirti-
Wendy rimase per un momento con lo sguardo perso nel vuoto,stringendo il biglietto. Fece un lungo sospiro,si voltò a guardare la valigia nera e intrecciò una mano tra i suoi capelli sciolti.
-Joe,questa è stata una stronzata. E’ stata una grandissima cazzata,una stupidaggine. Ma è stata anche la cosa più bella che tu potessi fare per me. E adesso dovei essere arrabbiata,dovrei urlarti contro,però non ci riesco. Perché io ti amo Joseph-
Il ragazzo le sorrise e prese il suo volto tra le mani,baciandola sul naso.
-Ho fatto tutto questo perché ti ho promesso che non ci saremmo mai lasciati. E io le mantengo le promesse Wendy,nonostante sia uno stronzo,un coglione,un deficiente … Ho promesso di amarti per tutta la vita,e lo farò. Giuro che lo farò-
Le sussurrò poggiando la fronte su quella della ragazza. Wendy sfiorò con le labbra il collo di Joe e lo fece sdraiare sul letto.
-Wow,signorina Taylor,mi piace quando prende l’iniziativa-
Wendy sorrise e si sfilò la maglietta,poi fece lo stesso con quella del ragazzo.
-Hai fatto una cosa stupida senza permesso,dovrei vietarti di fare sesso per un lungo,lunghissimo periodo-
Gli disse poi slacciando il bottone dei Jeans e sfilandoglieli lentamente.
-E con piacere vedo che riesco a fare al tuo amico lo stesso effetto ogni volta che mi vede-
Aggiunse la ragazza giocando con l’elastico dei boxer . Glieli sfilò e Joe la fece passare sotto di lui. Partì a baciarla dal collo,poi scese sul seno e lasciò scivolare le mani sulla schiena della ragazza,slacciando i gancetti del reggiseno. Continuò a scendere sulla pancia,e Wendy inarcò la schiena per il piacere,lasciandosi poi sopraffare dai brividi quando Joe arrivò al linguine. Risalì piano e delicatamente penetrò dentro la ragazza,cominciando a spingere lentamente.
-Ok Joe,giuro che ho finito di parlare. Fa piano c’e…-    
Joe cominciò ad aumentare le spinte e Wendy si morse il labbro.
-Dio Joe fa piano,c’e mia madre-
Il ragazzo sorrise e con la mano spostò un ciuffo di capelli dalla fronte della ragazza. Il respiro di Wendy accelerava ad ogni movimento di Joe,e spostò la testa all’indietro stringendo le labbra,in modo da trattenere le urla di piacere. Le continuava a sfiorare con le labbra il collo e il seno,stringendole i polsi con le mani in modo da tenerla ferma.
-Joe ti … Amo-
Wendy non riusciva più nemmeno a parlare,tanto era il piacere.
-Ti amo anche io piccola-
Le sussurrò Joe prima di dare le ultime spinte,baciandola in modo da impedire che urlasse. Le sorrise e sospirò.
-Joe?-
-Che c’e?-
Wendy scoppiò a ridere.
-Ah niente. A parte il fatto che sei ancora sopra di me nella stessa posizione-
-Mi piace sentirti così vicina-
-Joe,te lo dirò gentilmente:ESCI.DA.DENTRO.DI.ME-
Joe le baciò la fronte e fece come gli aveva detto Wendy,cominciando ad accarezzarle delicatamente una spalla.
-Ti amo Joe-
Gli disse Wendy stringendosi al suo petto.
-Non lo dici solo perché ti ho portato all’orgasmo vero?-
La ragazza lo guardò male.
-No. Ti amo davvero. Purtroppo amo un coglione-
Joseph le sorrise.
-Ti amo anche io Wendy. Tanto-
-Adesso dormi,che domani devi preparati la valigia,e giuro che ti farò disfare di molte,molte cose Joseph Adam Jonas,a partire da quell’orribile felpa verde che ti ha regalato Kevin a Natale-
-Buonanotte piccola-
-Buonanotte scemo-
Joe l’abbracciò da dietro e si addormentò poco dopo,mentre Wendy rimase sveglia a guardarlo dormire. Gli accarezzava delicatamente i capelli,e sentiva il suo profumo sulla sua pelle. Come aveva fatto ad arrivare con Joe a quel punto della sua vita non lo sapeva ancora,ma sapeva che voleva continuarla con lui al suo fianco. Era vero,Joe poteva essere un pervertito,un deficiente,un grandissimo stronzo,ma riusciva a dare l’anima alle persone a cui teneva,e lo aveva dimostrato proprio in quella sera. E chi lo avrebbe mai detto,che si sarebbe innamorata di lui?Forse era semplicemente destino. Era destino che due persone così diverse tra loro trovassero nell’altro il pezzo mancante del loro essere. Sapeva che non avrebbe mai lasciato andare Joe,qualunque cosa accadesse. Si,è vero:Lui era Joe Jonas,quello che sarebbe riuscito a scoparsi anche un anello semplicemente perché aveva il buco,ma a lei andava bene così. Rimase a guardarlo ancora fino a quando l’orologio non segnò le due di notte,poi decise di rimettersi a dormire. Li aspettava una grande avventura. Già. Tutta la vita,era davvero una grande avventura.


THE END

Nota: Allora care ragazze...siamo arrivati alla fine...ma,come vi avevo promesso c'è una GRANDE SORPRESAAA!! ed è....
CHE CI SARà UN SECONDSO LIBROOOO!!
Quindi fra qualche giorno o domani...si inizierà con il secondo libro(Ricomincio Da Noi)...stasera metterò il prologo ma i capitoli inizieranno più avanti...spero continuerete a seguire la serie :)
                                                                                           Baci pikkola.wendy

E adesso passiamo ai ringraziamenti <3
Grazie a chi ha recensito la serie:
Jonas_sister
May_08
Stellina incantevole
FallInLove
 G_g96
Ginevra Olsen
renesmee_carlie
Principessa Kaulitz
Reina Gitana
 giu_giu_
silviking
Mitchie

Grazie a chi messo la serie tra le preferite:
1 - annaritaa86 [Contatta]
2 - BENNYY [Contatta]
3 - Danger_Dreamer_93 [Contatta]
4 - elli_kaulitz [Contatta]
5 - FallInLove [Contatta]
6 - ItsAurora 
[Contatta]
7 - lea194 
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8 - Mitchie 
[Contatta]
9 - Reina Gitana 
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10 - _Wendy 
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Grazie a chi ha messo la serie tra quelle da ricordare:
1 - giu_giu_ [Contatta]
2 - memols [Contatta]
3 - MissDanger88 
[Contatta]
4 - renesmee_carlie 
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Grazie a chi ha messo la serie tra le seguite:

1 - AundreaMalfoy [Contatta]

2 - BENNYY [Contatta]
3 - camy1994 [Contatta]
4 - Derekkina2 
[Contatta]
5 - FallInLove 
[Contatta]
6 - Ginevra Olsen 
[Contatta]
7 - Ila96 
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8 - jekagnegne 
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9 - JustLele 
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10 - lea194 
[Contatta]
11 - renesmee_carlie 
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12 - silviking 
[Contatta]


UN GRANDE BACIO......pikkko.wendy

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