.Ricomincio Da Te di itsasiaJ (/viewuser.php?uid=93349)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10,11,12 e 13 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 21: *** Epilogo. ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Ricomincio Da Te-Prologo
Ricomincio da te
Wendy Taylor è una ragazza
diciassettenne senza un padre che frequenta la Arthur L. Johnson High
School insieme alla sua migliore amica Alyson Walker,il suo migliore amico
Nicholas Jerry Jonas e l’unico ragazzo con cui ha passato tutta la vita ad
odiarsi profondamente,Joseph Adam Jonas. Forse era semplicemente la reputazione
dei fratelli Jonas a darle il volta stomaco. Dopo quattro anni di Liceo le due
ragazze decidono di partecipare alle selezioni delle cheerleader,ed essendo
finalmente nella squadra decidono di organizzare una festa. Qui Wendy finisce
per fare sesso con Joseph a causa dell’Alcool che le invade il sangue.
Cominciano così ad avere una serie di
rapporti non propriamente colloquiali fino a quando per entrambi la situazione
si trasforma in qualcosa di più profondo. Nicholas nel frattempo comincia a
capire di essere innamorato della sua migliore amica e la gelosia comincia a
farsi spazio dentro di lui,tanto che in un momento di rabbia finisce per
colpire il fratello Joseph con un pugno. E’ allora che Joe si rende conto di
come il suo rapporto con Wendy stia diventando troppo profondo e decide di
troncare con lei ogni contatto,facendola cadere in una leggera depressione. Si
ripresenta inoltre dopo diciotto anni suo padre,che riesce a farle cadere tutte
le certezze che sua madre le aveva costruito attorno,ovviamente false. Decide
così di partire per l’Argentina con lui,inutile il tentativo di Joe di fermarla
in aereoporto. Ritornata a Los Angeles dopo alcuni giorni,Wendy decide di dare a Joe una seconda
possibilità,e proprio quando tutto sembra andare per il meglio Alyson le rivela
di essere andata a letto con lui mentre lei si trovava ancora a Buenos Aires.
La ragazza decide di far uscire ufficialmente Joseph dalla sua vita,nonostante
ormai siano innamorati l’uno dell’altra. Joe non demorde e le rivela i suoi
sentimenti dopo la finale del torneo di Basket,ma la fine dell’ultimo anno di
superiori porta tra i ragazzi altri problemi. Infatti Wendy passerà l’estate a
New York per visitare il college dove inizierà le lezioni a Settembre mentre
Joe intraprenderà un viaggio in Europa. Sarà lui a …
Nota Dell’autrice:
AVVISO..questa serie non è mia..l’ha
scritta una mia cara amica…a me piace moltissimo spero tanto che piaccia anche
a voi..<3
Baci Baci.
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Ricomincio Da Te - Capitolo 1
Capitolo 1
-Io
davvero non lo sopporto tuo fratello Nick. Giuro che mi sforzo,davvero,ma non
trovo un buon motivo per smettere di odiarlo-
Wendy e
Nick facevano colazione nella veranda di casa Jonas come era solito ormai da
dodici anni,cioè da quando erano diventati vicini di casa,e anche se Nick era
consapevole di quanto Wendy non sopportasse suo fratello Joe,continuava ad
ascoltarla pazientemente ogni volta che tirava fuori l’argomento.
-Che ha
combinato questa volta?-
-Niente
che tu non possa immaginare.-
Nick
increspò la fronte
-Durante
la pausa pranzo ieri,ha cominciato a sfottermi davanti a tutta la scuola. Ha
detto che sono una secchiona,capisci?io?-
-Ma è
vero-
-Tu non
vuoi che inizi ad odiare anche te,vero?-
I due
ragazzi scoppiarono a ridere insieme,ma l’umore di Wendy cambiò rapidamente
quando all’interno della veranda entrò anche Joseph
-Ok
Nick,grazie per la colazione,ma comincio ad andare a scuola,così raggiungo Ally
prima che inizino le lezioni-
-Stai
tranquilla. Sono qui solo per prendere un toast,me ne vado subito-
-Mi
dispiace Joseph,ma non condivido la colazione con uno che mi ha chiamata
secchiona davanti ottocento studenti.-
Joe
cominciò a ridere ripensando alla scena,mentre la povera Wendy prese colore
sulle guancie
-A dirla
tutta è vero Joe,questa volta sei stato un grandissimo coglione.-
-Ehi,fratellino,dovresti
appoggiarmi. E poi come la chiameresti una che ha preso A+ al compito di
biologia?-
-Io la
chiamerei intelligente Joseph,cosa che tu non sei-
Wendy
stava ormai esplodendo dalla rabbia,ed era proprio quello che Joe desiderava.
Decise di cambiare aria prima di perdere completamente le staffe,e dopo aver
salutato Nick si avviò verso la
Arthur L. Johnson High School,il liceo che frequentava a Los
Angeles insieme ai suoi due migliori amici Nick e Ally e,purtoppo,Joseph. Non
c’era un vero motivo per cui i due ragazzi non si sopportavano,era
semplicemente stato così da quando si erano conosciuti,e a nessuno dei due era
mai venuto in mente di abbassare le armi. Provenivano entrambi da due mondi
completamente diversi,lui era il tipo da Sesso,Droga e Rock’n’Roll,mentre lei
la tipica principessa che sogna il suo principe,come è lecito faccia una
ragazza di diciassette anni senza un padre. Sua madre era rimasta incinta di
lei molto giovane,e suo padre l’aveva abbandonata appena saputa la notizia.
Wendy era in continua ricerca di informazioni riguardo il papà,chi fosse,da
dove veniva,dove si trovasse in quel momento,ma erano ovviamente tutte
informazioni che la madre preferiva nasconderle. La sua migliore amica,Ally,era
seduta sulle scali all’ingresso,come ogni mattina,attendendo l’amica con le
mani sotto il mento,lo sguardo ancora addormentato e i capelli biondi sciolti
sulle spalle.
-Ehi
bellissima. Hai studiato per il compito di francese?-
Ally
spalancò gli occhi
-Perché?Avevamo
un compito di francese noi oggi?-
-Mio dio
Ally,si. La Bryan
ne ha parlato per tutte e tre le ore ieri.-
-Non fa
nulla. Una F in più non mi cambia la vita-
-Tu
saresti la ragazza perfetta per Joseph,visto come tutti e due ve ne fregate
della scuola-
-E’ tutta
una vita che aspetto che mi noti-
-Non
farmi vomitare a prima mattina Ally,ti prego. Come può piacerti quel lurido
maiale?Tu meriti un ragazzo che ti rispetti,e non uno che cambia ragazza
tipo,non so,ogni tre giorni-
-Tu parli
così perché lo odi-
-No amore
mio,parlo così perché sono obbiettiva-
-Fatto
sta’ che tutte le ragazze della scuola,compresa la squadra delle cheerleader,lo
reputa un figo pazzesco-
-Allora
vuol dire che mi distacco dalla massa,come ho sempre fatto. Lo sai,mi conosci
da quando avevo sei anni-
- Si
honey,lo so che sei una pazza esaurita che và contro corrente-
Wendy
sorrise e il suono della campana diede inizio a un altro giorno scolastico. Le
ore volarono velocemente,esclusa quella del compito di Francese,e quando arrivò
la pausa pranzo,Wendy e Ally si sedettero a quello che ormai dopo quattro anni
di liceo era il loro tavolo fisso.
-Mio dio
Ally,ma come fai a mangiare questa…Roba-
Wendy
continuavo a rigirare la forchetta all’interno di quello che doveva essere un
patè di carne,anche se non ne era tanto convinta.
-Senti,devo
dirti una cosa,ed è da un po’ che ci stò pensando-
-Dimmi,ti
ascolto-
Ally fece
un lungo sospiro e iniziò a parlare
-Ho
deciso di entrare a far parte delle cheerleader-
Wendy
rimase per un attimo sbigottita,lasciando cadere la forchetta nel piatto.
-E’ uno
scherzo vero?-
-Dopo
domani ci saranno le selezioni,e io sento che posso farcela. Ma lo sapevo già
di non poter contare su di te-
-Eravamo
d’accordo Ally,mai e poi mai ci saremmo trasformate in quelle zucche vuote
senza cervello. Non puoi pugnalarmi alle spalle proprio ora-
-Sono al
quarto anno di liceo e non sono ancora nessuno. Io voglio diventare popolare-
-Ally
guarda me,sono popolare anche senza essere una cheerleader-
-Tu si,ma
io no-
Wendy
sbuffò
-Lo fai
per farti notare da Joseph?-
-Quello
contribuisce,ma non è solo per questo-
Wendy stava
per rispondere,quando arrivò Nick che si sedette insieme a loro,accanto a Ally.
Salutò,ma nessuna rispose
-Ok
ragazze,lo sapete che vi adoro,ma giuro che quando non mi degnate nemmeno di
uno sguardo mi piacerebbe tanto picchiarvi-
-Nick per
favore,puoi dire ad Ally che fare le selezioni per le cheerleader solo per farsi scopare da tuo fratello è
davvero penoso?Perchè a me non vuole dare retta-
-Davvero
Ally?Vuoi fare le selezioni per le cheerleader?-
Ally
sorrise e annuì
-E’ una
cosa fantastica,hai tutto il mio appoggio-
Wendy
spalancò la bocca e rimase a fissare con i suoi stupendi occhi marroni Nick,che
compiaciuto per il suo ottimo consiglio aveva iniziato a mangiare
-Mai una
volta che mi reggi il gioco tu,è?-
-Perché
non provi anche tu?Insieme vi divertirete-
-Che
cosa?No-
Ally
aveva iniziato a guardare Wendy sbattendo dolcemente le palpebre
-No
Ally,niente da fare,mi dispiace-
-Però mi
accompagnerai ai provini,vero?-
Wendy
rimase a fissarla
-Piuttosto
preferisco dare ripetizioni di chimica a Joseph-
-Per
fortuna,perché è quello che dovrai fare-
Joe aveva
un vassoio in mano e si sedette accanto a Wendy,che schifata cercava di
allontanarsi il più possibile
-Che vuoi
dire con”è quello che dovrai fare?”-
-Che il
nostro amato professore di chimica ha deciso che i ragazzi con la media più
alta della scuola devono aiutare gli…-
-sfigati
come te?-
Wendy
guardò Joseph con aria di sfida e Ally scoppiò a ridere
-Stavo
per dire gli studenti con più difficoltà-
-Io non
faccio miracoli Joseph,mi dispiace-
-Oh
beh,ti toccherà farli,perché siamo in coppia insieme-
I tre
ragazzi spalancarono gli occhi contemporaneamente mentre Joseph guardava Wendy
aspettando una sua reazione.
-Non è
possibile,deve esserci un errore-
-Nessun
errore Pendy-
-Mi
chiamo Wendy-
-E’
uguale-
Wendy si
alzò dal tavolo sbattendo forte la sedia e si diresse verso l’ufficio di
Mr.Hopkins,il professore di chimica
-Dove
vai?-
Chiese
Joseph alla ragazza
-A
evitare di stare in coppia con un ritardato mentale-
Wendy
aveva urlato così forte che tutti in quella sala si erano voltati verso
Joseph,diventato rosso proprio come desiderava lei. Raggiunse il suo
professore,che si trovava nella classe del quarto anno intento a scrivere sulla
lavagna varie formule di chimica,e si schiarì la voce,facendo voltare
Mr.Hopkins verso la porta.
-Signorina
Taylor,cosa ci fa qui?E’ l’ora di pranzo-
-Si,lo
so,è che avrei bisogno di parlarle-
Mr.Hopkins
si tolse i suoi occhiali da vista e si sedette sulla cattedra,poggiando il
libro dietro di lui
-Mi
dica,l’ascolto-
Wendy si
sedette su un banco,e cominciò a giocherellare con le sue mani
-Ho
saputo delle coppie che ha formato per aiutare i ragazzi poco forti in chimica-
-Esatto.
Non le piace il suo compagno?-
-Il punto
è che io e Joseph,pur volendo e mettendoci tutto l’impegno possibile,non
riusciremo mai a stare insieme. Siamo due persone troppo diverse,e con un
simile clima non riuscirà mai ad imparare nulla,visto oltre tutto che non può
contare sull’aiuto del suo cervello-
-Vede
signorina Taylor,vi ho messo insieme a posta. Ho notato la tensione che c’e fra
di voi,ed è arrivato il momento di imparare a convivere. Ha diciassette anni
ormai,non può continuare a comportarsi come una bambina-
-Quindi
non cambierà il mio compagno,giusto? –
Mr.Hopkins
scosse la testa sorridendo
-Nemmeno
se mi metto in ginocchio?-
-No,e
adesso vada dai suoi amici-
Wendy si
diresse verso la porta,ma provò a fare un ultimo tentativo.
-Se la
corrompo?-
Mr.Hopkins
la fulminò con lo sguardo
-Ok,no,ho
capito-
La
ragazza sbuffò e mentre tornava in mensa non riusciva ancora a credere di dover
fare coppia con Joseph Adam Jonas,il solo pensiero le dava i brividi e un
fortissimo senso di disgusto.
Nota:
Ecco a
voi il 1° Capitolo..spero vi piaccia..ricordo che la storia è stata scritta da una
mia cara amica ^^
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
Ricomincio da te - Capitolo 2
Capitolo
Due.
Alla mensa come al solito,erano iniziate le
varie battaglie di cibo,così Wendy prese per mano Ally e la portò fuori sul
campo di football per parlare con calma.
-Allora?-
-E
allora io e Mr.Superdotato siamo in coppia insieme-
A
sentire quel soprannome Ally cominciò a ridere
-Cosa
ne sai tu che è superdotato?-
-Stando
a quello che dicono tutte-
-Sai
che le altre pagherebbero per stare al tuo posto?-
Wendy
incrociò le braccia sul petto
-Lo
sai che non sono le altre-
-Quindi
che pensi di fare?-
Sbuffò,come
faceva sempre quando non sapeva cosa rispondere
-Non
lo so-
-Vuoi
fare a cambio con me?-
Wendy
guardò Ally divertita
-Ma
per favore. Non riesci a prendere una sufficienza tu,figurati aiutare gli
altri-
Proprio
in quel momento entrarono in campo le cheerleader,con le loro bellissime tutine
rosse e blu,come i colori della scuola,e i loro frizzanti pon-pon. Ally rimase
a guardarle con aria sognatrice,mentre Wendy scuoteva la testa.
-Quindi
sei sicura?Insomma,vuoi proprio entrare a far parte della squadra e diventare
una di…Loro-
Wendy
finì la frase con una faccia nauseata.
-Io
non credo sia tanto male. E il lato positivo è che se entrerò a far parte delle
zucche vuote,come le chiami tu,organizzerò una festa a casa mia-
-Giuro
che ti appoggio solo per la festa-
-Lo
sapevo-
Si
sorrisero entrambe,poi tornarono a guardare l’erba verde del campo e le
ragazzine in gonnellina che sculettavano allegramente sotto lo sguardo di
Joseph.
-Oh,eccolo
lì,il nostro superdotato. Scommetto che se invece dei numeri e delle formule a
chimica ci fossero state le ragazze,Joe
sarebbe un asso-
Poi
sbarrò gli occhi
-No,nemmeno
se fosse così. Il suo cervello non lo permetterebbe-
Ally
sorrise
-A
che pensi?-
-Mi
immagino la scena di studio:Joe che ci prova e tu che glielo tagli. Sono sicura
che la prima giornata insieme finirà in ospedale-
-Allora
lo sai che ne sono capace?-
Ally
annuì
-Si,e
lo sa anche lui. Altrimenti diciamocelo,ci avrebbe già provato con te perché
sei una delle più carine della scuola. E non è così scemo da lasciarti
scappare-
Wendy
rimase a fissare Joseph sul campo da football,socchiudendo gli occhi per
proteggersi dal sole,e lo vedeva scherzare con i suoi compagni della squadra di
basket.
-Milioni
d’anni di evoluzione per arrivare a…Lui,quell’essere che non usa il cervello,ma soltanto il suo grande
dono-
-Posso
chiedertela una cosa?E devi rispondermi sinceramente-
-Dimmi-
-Ma
tu sei proprio sicura che Joseph non ti piaccia nemmeno un po’?Anche solo
fisicamente è-
Wendy
tornò ad osservare Joseph,i suoi grandi occhi marroni,il suo sorriso,il suo
fisico,e tentennò.
-Allora?-
-No
Ally,non mi piace nemmeno un po’-
L’amica
annuì,e insieme tornarono in mensa,mentre Wendy si voltò di nuovo a guardare
Joseph,e si chiedeva come era possibile che avesse tentennato a rispondere.
Quella sera,mentre facevano i compiti,Wendy e Nick stavano affrontando lo
stesso discorso lasciato in sospeso alla mensa.
-Quindi
tu pensi che entrare a far parte delle cheerleader sia una buona cosa?-
Nick
annuì
-E
dovrei farlo anche io?-
Nick
annuì di nuovo
-Perché?-
-Perché
mi piace vederti in minigonna-
-Quanto
sei stronzo Nicholas-
-No,davvero,a
parte gli scherzi e il fatto che mi piace davvero vederti in minigonna,penso
che dovresti provarci per dimostrare agli altri che non sei solo brava in
matematica,chimica,biologia e altre rotture,ma che sai anche metterti in gioco-
Wendy
sospirò
-Mi
ricordi perché sei il mio migliore amico?-
-Perché
mi vuoi bene-
-Giusto,c’e
quel piccolo dettaglio-
-Perché
sei così contro le cheerleader?-
Wendy
sorrise
-Non
è vero. Perché dovrei avercela con quelle dolcissime ragazze che sanno solo
muovere il culo e gridare”forza Joseph,vincerai”durante la partita di
basket in modo che lui le noti-
Rispose
l’amica imitando i gesti di quelle odiose ragazzine.
-Povere
donnine senza cervello-
Aggiunse
poi
-Quindi
se ho ben capito,hai paura che Ally si trasformi in una di loro-
Wendy
annuì,mentre entrambi mettevano via i libri e si stesero sul divano accendendo
la tv
-Non
c’e tuo fratello,vero?-
-Kevin?-
-No
cretino,Joseph-
Nick
scoppiò a ridere
-No
tranquilla,era a casa di una del quinto anno-
-A
che fare?-
Nick
alzò le sopracciglia
-Perché
te l’ho chiesto?-
Il
ragazzo cominciò a ridere e Wendy prese a fare zapping tra i canali della tv
satellitare
-Mio
dio quasi ottocento canali e non c’e un cazzo da guardare. Tu Nicholas non
avevi da fare con nessuna stasera?-
-No,oggi
volevo passare del tempo con la mia migliore amica-
-Ovvero
l’unica ragazza della scuola che ne te ne tuo fratello siete riusciti a
portarvi a letto. Un vero record-
-Guarda
che non ti salto addosso solo perché ti voglio bene davvero e perché ci
conosciamo dalle elementari,altrimenti non ti avrei risparmiata. E comunque
rimani allerta,perché non si sa mai che cambi idea-
Wendy
guardò schifata il ragazzo
-Tu
provaci e giuro che assaggerai il potere della castrazione chimica-
-Guarda
che ti ho visto ieri nei bagni,con Jim. Direi che non ti conviene fare la santa
con me-
Wendy
arrossì,e Nick le prese il telecomando dalle mani.
-E
sono riuscito a farti stare zitta,uno a zero palla al centro-
Wendy
colpì al braccio Nick,che fece una smorfia di dolore
-Mi
hai fatto male-
-Ti
fai colpire da una femmina fratellino?-
Joseph
era appena entrato dalla porta e si diresse verso il frigo,prendendone una
birra.
-Che
diamine ci fai qui,Joseph?-
-Fino
a prova contraria tesoro,questa è casa mia-
Wendy
si alzò alterata dalle gambe di Nick,la sola vista di quel ragazzo le dava sui
nervi.
-Non
chiamarmi tesoro-
Joe
bevve un sorso di birra,poi tornò a parlare
-Ti
va bene tutor?-
-Non
puoi chiamarmi semplicemente con il mio nome?-
Joseph
sorrise e abbassò lo sguardo
-E’
che il tuo nome non me lo ricordo-
-Ovvio,per
te le ragazze servono a fare sesso e basta,non puoi disturbarti a memorizzare
anche un solo nome-
-Sai
che ti dico,sei a casa mia,e mi stai anche insultando,quindi per favore
Nick,portatela in camera o fuori,dove ti pare,ma lontano da me-
Nick
si alzò sbuffando dal divano e prese Wendy per un braccio,portandola fuori in
giardino,mentre Joe continuava a bere divertito da quella scena. Godeva nel
vedere Wendy fuori di sé per colpa sua,gli piaceva farla impazzire.
-Mi
spieghi perché fa così il coglione?Anzi no,perché non lo sa nemmeno lui perché
fa così,è semplicemente nel suo DNA fare il cretino. Lo odio Nicholas,possiamo
sopprimerlo?-
Nick
sorrise e le fece segno di sedersi accanto a lui sull’erba.
-Legalmente
si potrebbe anche fare-
Scoppiarono
a ridere entrambi,rimanendo fermi a guardare la macchina nera che era appena
entrata nel vialetto e si dirigeva verso il garage.
-E’
tornato Kevin-
Disse
Nick voltandosi verso lo sportello che si apriva.
-Ciao
kevin-
Nick
alzò la mano per salutare il fratello maggiore di ritorno dal lavoro.
-Com’è
andata a lavoro oggi?-
Kevin
alzò il pollice ed entrò dentro casa,poi spuntò fuori di nuovo.
-Posso
lasciarvi soli,o combinate qualche cazzata?-
-Tranquillo
Kevin,facciamo i buoni. Prometto-
Disse
Wendy incrociando le dita.
-Ti
và una birra?-
Wendy
annuì,e Nick si ripresentò pochi minuti dopo con due birre in mano.
-Sai
Nick,mi stavo chiedendo:ma Frankie potrebbe rimanere sconvolto psicologicamente
dal comportamento di Joseph?-
-Tranquilla
Wendy,il mio fratellino è abituato ai comportamenti di Joe e fino ad ora è sano
come un pesce-
-Spero
tanto che non diventi come voi da grande-
-Perché?-
-Intendo
che non si scopi la prima che passa solo perché ha un bel paio di tette-
Continuavano
a bere le loro birre e ad osservare la luna alta nel cielo,mentre il vento
muoveva i lunghi capelli neri di Wendy dietro le sue spalle.
-Eppure
io continuo a credere che tu a Joe piaccia. Lui fa così con te perché sa che
non può averti-
-No,lui
fa così perché non sa fare altro-
-Comunque
sia,adesso che siete in coppia insieme dovrai fartelo piacere per forza-
-Per
favore Nicholas,non ricordarmelo. Il solo pensiero mi fa venire da rimettere la
pizza che ho mangiato poco fa-
-Ritornando
al discorso di prima,mi prometti che ci proverai ad entrare nelle cheerleader?-
Wendy
sbuffò.
-Ci
penso stasera e poi ti faccio sapere-
-Scommetto
non ci dormirai la notte-
-Mi
conosci benissimo Nicholas,ma adesso è tardi,e devo tornare a casa-
-Sei
sola anche stasera?-
-Si,mamma
torna tardi come sempre-
-Vuoi
fermarti a dormire qui?-
-Oh
sai,mi piacerebbe Nick,davvero,ma c’e quell’essere che tu chiami fratello e che
io chiamo coglione che ti gira per casa,e sinceramente mi mette anche
paura,quindi…-
Nick
le sorrise
-Ho
capito,tranquilla. In effetti si,mio fratello sarebbe capace di infilarsi nel
tuo letto mentre dormi e…Lasciamo stare,hai capito-
-Si
Nick,niente dettagli. Buonanotte-
Wendy
diede un bacio sulla guancia al ragazzo e si avviò verso l’appartamento dove
viveva con sua madre,nella parte centrale della città,poco lontano da casa
Jonas. Come ogni volta che entrava di sera,sola,dentro quella casa,sentì
invaderla un senso di oppressione che non la lasciava mai fino a che il sole
non cominciava di nuovo ad illuminare con i suoi raggi il cielo. Mentre si
infilava sotto le coperte non riusciva ancora a credere di stare seriamente
pensando di entrare a far parte delle cheerleader,eppure era così,stava
prendendo davvero in considerazione l’idea che fino a poco prima avrebbe
disgustato.
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Ricomincio Da Te - Capitolo 3
Capitolo tre.
Nemmeno la ragazza capì dove trovò il
coraggio,fatto sta che due giorni dopo lei e Ally si trovavano in
palestra aspettando di essere esaminate dalla squadra.
-Ricordami perché siamo qui?-
Continuava a ripetere Wendy con le braccia incrociate sul petto
-Io per diventare una cheerleader,e tu per tenermi sotto controllo in modo che non mi trasformi in una di loro-
L’amica le sorrideva,e tornava ad osservare la commissione
formata dalle zucche vuote che in realtà le metteva molta
soggezione,nonostante il suo cervello fosse più sviluppato e i
suoi voti più alti. Esibizione dopo esibizione,la cui maggior
parte davvero penose,si avvicinò il momento della performance
delle nostre protagoniste,e Wendy cercò di dare il meglio di
sé,come ovviamente faceva in ogni cosa. E inutile negarlo,i
complimenti delle zucche vuote le facevano piacere:era riuscita ad
essere la migliore anche in mezzo a un campo che non le riguardava.
-E tu che non volevi nemmeno partecipare,secondo me sei già dentro-
Le ripeteva Ally durante il tragitto fino a casa.
-Forse,ma sarà dura attendere fino a domani per i risultati-
-Io ho già cominciato ad organizzarmi per la festa di Sabato sera-
Wendy le sorrise
-Sei così sicura che saremo prese?-
-Oh,andiamo,ma le hai viste le altre?Tipo quella che si è
impigliata con i pon-pon da sola,ma io mi chiedo come cazzo fai ad
impigliarti nei pon-pon?-
Le due amiche scoppiarono a ridere insieme,ripensando a tutte le
figuracce delle aspiranti cheerleader,e continuarono così ancora
per un bel po’,fino a che mentre erano in giardino a dondolarsi
sull’altalena,arrivò Nick,orgoglioso della sua macchina
nuova.
-Ha già fatto conquiste quel bestione?-
Wendy salutò Nick e con il pollice indicò il nuovo acquisto parcheggiato nel vialetto
-Si,sono appena uscito da casa di Alex-
Le due ragazze si guardarono alzando le sopracciglia
-Ma non sono qui per illustrarvi la mia vita sessuale. Voglio sapere come sono andati i provini-
-Vuoi che ti parliamo dei nostri,o preferisci una tesina su”101
modi per impigliarsi tra i pon-pon e rimanere bloccata durante una
spaccata”?-
Wendy e Ally scoppiarono a ridere,sotto lo sguardo perso di Nicholas
-No,mi interessano i vostri,ma poi voglio sapere dei pon-pon,eh-
-Io direi che siamo state…Brave-
-E quando usciranno i risultati?-
-Domani all’ora di pranzo. Sono già agitata-
-Mio dio,non sono mai venuto a vedere nemmeno un partita da quando sono
al liceo,ma diamine,se le cheerleader siete voi,voglio un posto in
prima fila-
-Io l’ho già detto,ma te lo ripeto:tu e tuo fratello siete malati-
I tre ragazzi scoppiarono a ridere,e quella notte Wendy non
riuscì a chiudere occhio,ripensava soltanto a quei stramaledetti
risultati che sarebbero dovuti uscire all’ora di pranzo,e non
sapeva nemmeno lei perché era così agitata,forse
perché veramente per lei entrare nella squadra delle zucche
vuote era un modo per riscattarsi. Il mattino dopo,al suono della
campana che segnava l’inizio della pausa pranzo,Ally e Wendy si
precipitarono all’ingresso,facendosi spazio tra la marmaglia
generale,per osservare i risultati appesi. Nessuna delle due riusciva a
credere che il loro nome fosse tra le ragazze che erano state prese,
riguardarono quel foglio bianco per almeno altre trenta volte,fino a
impararlo a memoria,e l’unica cosa che riuscirono a dire prima di
precipitarsi da Nicholas e dargli la notizia fu un semplice
“WOW” che lasciava trafelare tutto il loro stupore. Il
ragazzo si trovava in giardino a parlare con una del terzo
anno,Ally lo strattonò per un braccio,lasciando la ragazza a
bocca aperta
-Ma si può sapere che cazzo volete?Mi stavo organizzando il pomeriggio-
-Lascia stare gli ormoni per un attimo Nick,indovina?-
Il ragazzo sorrise
-Siete state prese?-
Wendy annuì sorridendo
-Lo sapevo. Quindi adesso si festeggia?-
-Si,domani sera a casa mia-
-Non ci credo,la secchiona è stata presa a fare la cheerleader.
Non vedo l’ora di vederti in abiti succinti,scommetto che sarai
fantastica-
Joseph e la sua stupidità passavano da quelle parti
-Se aspetti che urli il tuo nome durante la partita di basket come
quelle oche,beh,mi dispiace deluderti,ma non accadrà mai-
Wendy si sentiva fiera della sua affermazione,ma Joe la prese per il braccio
-Non ti conviene comportarti così con me -
Le sussurò in un’ orecchio,il che la fece rabbrividire
lungo la schiena. Joe se ne accorse,e dopo aver preso i libri dal suo
armadietto le sorrise e salutò il fratello.
-Che ti ha detto?-
-Che adesso devo lavarmi il braccio,anzi no,meglio amputare-
Ally le sorrise e insieme si avviarono a prendere qualcosa da mangiare
prima di rimanere senza nulla. Alcune volte le schifezze della mensa
erano meglio di niente. Il giorno seguente la sua rivincita su chi
credeva che fosse brava soltanto a cavarsela con i numeri e con i
libri,precisamente sabato sera,Wendy si presentò a casa
dell’amica puntuale,venti minuti prima dell’inizio della
festa,per aiutare negli ultimi preparativi. Ally era eccitata,anche se
non ne aveva nessun motivo,era famosissima per le sue feste,ma la
più memorabile rimaneva ancora quella dei suoi sedici anni,se ne
era parlato per settimane e tutti volevano un invito. Dopo quella
serata però,Ally era tornata la solita ragazza impopolare della
Johnson High School,ma rimaneva comunque l’amica perfetta per
Wendy. La serata già all’inizio si stava rivelando un
successone,e non poteva mancare l’intera squadra delle zucche
vuote al completo. Nonostante adesso fosse una di loro,Wendy faticava a
considerarle alla sua altezza. Alla festa Joseph e Nicholas
continuavano a fare conquiste,soprattutto tra le ragazzine più
piccole,cioè quelle che ci cascavano più
facilmente,mentre nella mente della povera Wendy tutto quello era
elaborato come un vero schifo. Che qualcuna sarebbe voluta andare
a letto con Joe,per lei era uno schifo. Le faceva anche ribrezzo il
fatto che quel ragazzo che tanto odiato continuava a lanciarle sguardi
in continuazione,a lei e al suo bellissimo vestito color porpora. Senza
accorgersene,bicchiere dopo bicchiere,Wendy cominciò a perdere
lucidità,come faceva sempre ad una festa,e dopo esseri accorta
che iniziava a delirare si rinchiuse in camera di Ally prima di
mettersi nei guai dicendo qualcosa di compromettente. Si buttò
nel letto a pancia in sù,ascoltando con attenzione la musica che
lievemente proveniva dal piano inferiore,canticchiando ogni tanto
qualche strofa. Stava per addormentarsi quando dalla porta entrò
un ragazzo che Wendy,per quanto era sbronza,non riuscì a
mettere fuoco,fino a che non parlò.
-Che ci fai qui?-
Joseph chiuse la porta a chiave e si sedette sul letto.
-Io potrei farti la stessa domanda-
-Quanto hai bevuto?-
-Fatti i cazzi tuoi. E tu perché sei qui?Non hai trovato nessuna stasera?-
-Cosa?In mezz’ora ho pomiciato con sedici ragazzine diverse. È che mi sono stufato-
-Povere,come le compatisco-
-Dì piuttosto che vorresti essere stata una di loro-
-Certo,l’importante è crederci-
Joseph si morse il labbro.
-Che vuoi fare Joe?-
Si mise sopra la ragazza,cominciando a sfiorarle il collo con le labbra molto lentamente.
-Joe scendi immediatamente,sono ubriaca e te ne stai approfittando-
Era come se non avesse mai parlato. Joseph arrivò alla bocca e
con la lingua le percorse le labbra,poi prese a baciarla
appassionatamente,e lei non lo fermò neppure quando
cominciò a tirarle giù il vestito,anzi lo aiutò.
Joe ci sapeva fare e aveva fascino,e questo nessuno poteva
negarlo,nemmeno lei. Tolse la camicia e i pantaloni a Joseph,poi
passò ai suoi boxer,il tutto continuando a baciarlo,e con uno
scatto fece ribaltare la situazione.
-perché sopra?-
-Perché così comando io il gioco,Joseph. Se dobbiamo farlo non voglio sottostare a te-
Joe le sorrise,mentre la ragazza cominciò a muovere il bacino
tenendo la mani sul suo petto,e Joseph penetrò
all’interno del suo corpo. Wendy provò un piacere
indescrivibile,tanto che non riuscì a trattenere i gemiti,e
entrambi cominciarono ad ansimare nella stanza che rimbombava della
musica del DJ. La ragazza prese a baciare il petto di Joe,che le teneva
la vita,fino ad arrivare al collo e poi di nuovo alla bocca,e al
contrario di come pensava,stare così a contatto con lui non le
dava assolutamente fastidio,anzi,non voleva addirittura che smettesse.
Le piaceva sentire le sue mani sul suo corpo e il respiro di Joe che
andava all’unisono con il suo. Gli diede un ultimo bacio sul
collo e si alzò da sopra di lui,stringendo le coperte.
-Ovviamente non dovrai dire a nessuno di stasera,specialmente ad Ally-
-Perché?-
-Perché ha una cotta per te,e sapere che abbiamo fatto sesso rovinerà la nostra amicizia-
-Allora dovrebbe prendersela anche con tutte quelle che sono già venute con me-
-Oh,per favore Joseph,non può uccidere tutte le ragazze della scuola-
Il ragazzo sorrise.
-Ahah…Bella questa-
-E’ la verità-
-Intanto ti è piaciuto-
Joseph si morse il labbro.
-Come ho già detto prima,l’importante è crederci-
Wendy finì di vestirsi,poi scese lentamente le scali per
salutare l’amica e tornare a casa prima che la situazione
peggiorasse.
-Ally,torno a casa,credo di aver bevuto troppo-
-Come vuoi,ci vediamo domani. Hai visto Joseph?Nicholas lo sta cercando
per farsi dare le chiavi della macchina,ma non sappiamo dove sia finito-
Wendy sbarrò gli occhi e scosse la testa.
-No,non so dove sia,perché dovrei?-
Ally alzò le spalle e si diresse verso le sue nuove amiche,le
zucche vuote della squadra di cheerleader sedute sul divano,mentre
Wendy uscì dalla porta principale intravedendo Joseph che
scendeva dalle scali. Ora che era andata a letto con lui come tutte le
altre stupide da lei tanto odiate e prese in giro,l’unica cosa
che rimaneva da fare era sparire,perché il pensiero di essere
diventata come quella sottospecie di ragazzine con gli ormoni in
subbuglio non le piaceva più di tanto. A dirla tutta non le
piaceva nemmeno il fatto che le fosse piaciuto da morire quella sera
con Joe,e negarlo sarebbe stato ancora peggio.
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
Ricomincio Da Te - Episodio 4
Capitolo Quattro.
Il lunedì seguente,a
scuola,Wendy,vedendo l’amica seduta come sempre sulle scali ad
aspettarla prima di un’altra noiosa giornata di scuola con tanto di
test di algebra,si sentì quasi un peso sul cuore e un macigno che le
chiudeva lo stomaco impedendole di respirare. La salutò come sempre,ma
stare insieme a lei in classe e non dirle nulla era una vera tortura.
In fondo era successo,e nessuno poteva cambiare quello che era stato.
Avrebbe potuto giocare sul fatto che era ubriaca,ma comunque sia
sarebbe stata una bugia:lei era perfettamente cosciente di quello che
le stava accadendo,ne era consapevole. Passò l’intera ora di inglese e
storia a tormentarsi,fino a quando nel pomeriggio,in palestra,decise di
parlarne con Nicholas. Conoscendolo non le sarebbe stato d’aiuto,ma a
lei serviva soltanto qualcuno che l’ascoltasse,o anche che facesse
finta.
-Nick,posso parlarti?-
Il ragazzo era appena uscito dallo spogliatoio dopo la lezione di educazione fisica,ed era ancora sudato.
-Mi hai preso per uno psicologo?-
Nicholas cominciò a ridere,ma si fermò di scatto quando Wendy lo fulminò con lo sguardo.
-E’
una cosa seria,quindi se per cinque minuti puoi smetterla di fare lo
stronzo e ascoltarmi te ne sarei grata,poi puoi tornare a fare ogni
tipo di schifezza con chi vuoi-
Si sedettero sugli spalti,e Wendy incrociò le gambe.
-Nick ti ricordi quando ti avevo detto che mai e poi mai sarei andata a letto con Joseph?-
Lui annuì.
-Come la mettiamo se per puro caso io…Lo avessi fatto?-
Nicholas sbarrò i suoi occhi marroni e non riusciva a credere alle parole che aveva appena sentito.
-Cioè tu mi stai dicendo che tu e Joe avete fatto sesso?-
Wendy arrossì.
-Wow. E quando?-
-Alla festa di Ally sabato sera. Nick ti giuro che ha fatto tutto lui-
-Guarda che non devi darmi spiegazioni. Non sono tuo padre,anche perché se lo fossi saresti già in punizione-
-Calcolando cosa ha fatto a mia madre,direi che sarei io a doverlo mettere in punizione-
-Hai ragione scusa,esempio sbagliato. Comunque ti è piaciuto?-
-Che cosa?-
-Con Joe-
Wendy
non rispose. Se avesse detto di no,avrebbe mentito a Nick e a se
stessa,se avesse detto si avrebbe per sempre perso anche l’ultimo
briciolo di orgoglio che le rimaneva.
-Forse-
Fu l’unica cosa che riuscì a farfugliare,mentre Nick
cominciò a ridere e a passarsi una mano tra i folti capelli neri
e ricci.
-Guarda che devi essere libera con me-
-Il fatto è che non so se dirlo a Ally,visto che ha una cotta per…Quello-
Nick alzò le spalle e increspò il labbro.
-Fa come vuoi-
-Certo,io
ti chiedo un consiglio e l’unica cosa che riesci a dirmi è”fa come
vuoi”. Ricordami ancora perché sei il mio migliore amico?-
Il ragazzo la baciò sulla guancia.
-Perché senza di me non sapresti cosa fare piccola-
Si
alzò dalla gradinata prendendo il borsone e si allontanò,lasciandola
sola a riflettere in balia della squadra di basket che stava
attraversando la porta,e squadra di basket significava ovviamente
Joseph,e Joseph significava ormai imbarazzo e irritabilità. Lo vide
entrare scherzando insieme a Lucas,il suo compagno di sport,e fece
finta di nulla. Fu lui ad avvicinarla,mentre la ragazza si toccava i
capelli e voltava la testa dalla parte opposta.
-Ehi tutor-
Ecco che l’odio di Wendy cominciava a farsi sentire.
-Ti ho già detto che devi chiamarmi con il mio nome-
-E ancora una volta io ti dico che il tuo nome non lo ricordo,ne posso fare fatica a ricordarlo-
In
effetti le dava parecchio fastidio il fatto che Joe fosse andato a
letto con lei e non si ricordasse il suo nome,d’altronde come le altre
con cui era stato prima di quella sera.
-Allora rendiamo molto più facile la cosa:non chiamarmi-
Il ragazzo rise di gusto.
-In qualche modo dovrò pur chiamarti oggi pomeriggio,durante i ripassi di chimica-
-Mi hai rovinato al giornata,lo sai?-
-Non è detto che dobbiamo per forza ripassare chimica,possiamo fare tante altre cose insieme-
Wendy alzò le sopracciglia mentre Joe la guardava sorridendo.
-Le conosco le tue “tante altre cose” Joseph,e credimi,preferisco ripassare chimica-
-Come vuoi,l’offerta è sempre valida-
Joe
le diede un bacio sul collo e automaticamente Wendy si pulì schifata
con la mano,sotto lo sguardo divertito del ragazzo che se ne andò dai
suoi amici lasciandola lì,sola con ancora quel dubbio addosso. Tornò a
casa senza ancora aver detto nulla,davvero nulla,a Ally,e in un certo
senso si sentiva in colpa,era come se le stesse nascondendo qualcosa di
grave,e dato che loro si raccontavano tutto fin dalle elementari,era
piuttosto strano per lei doversi tenere qualcosa tra se e se,come un
segreto. Joe si presentò a casa sua verso le sei,mentre cominciava a
ripulire la stanza dai vestiti sparsi in giro e a riporre libri e DVD
sugli appositi scaffali. Aveva addosso un paio di jeans blu e una
canotta bianca con sopra una camicia da boscaiolo che gli metteva in
risalto il fisico,e la ragazza cominciò a chiedersi se lo avesse fatto
a posta a vestirsi in quel modo provocante. Lo fece accomodare nella
sua cameretta,poggiando tutti i libri sulla scrivania.
-Posso offrirti qualcosa?-
-Hai una birra?-
Wendy annuì e poco dopo tornò dalla cucina con due birre in mano.
-Stavo guardando la foto,chi è?-
Disse Joseph indicando con il dito una vecchia foto che si trovava sul comodino della ragazza.
-E’ mio padre-
-Non sapevo tenessi una foto di tuo padre,speri ancora di trovarlo?-
-Voglio trovarlo solo per sputargli in faccia-
-Capisco-
-Hai finito di farti cazzi miei?-
Joe le sorrise e la ragazza si sedette sulla scrivania,aprendo i vari libri di chimica e formule.
-Voglio iniziare con qualcosa di facile,tipo i composti chimici-
-Che cosa?-
Wendy guardò il ragazzo spalancando gli occhi.
-Joseph sai cos’e un atomo?-
-E’ un tuo amico?-
-Ok,mettiamoci sotto perché c’e davvero molto lavoro da fare Mr.Superdotato-
A
sentire quel sopranome Joe sorrise e si sedette accanto a lei sulla
sedia. Sinceramente non ascoltava una parola di quello che la ragazza
diceva,gli piaceva semplicemente guardare i movimenti della sua bocca e
come perdeva le staffe quando faceva finta di non capire qualcosa.
Cominciò a spostare delicatamente la sua mano dal tavolo alla gamba
della ragazza,che cercava di fare finta di niente mentre la mano di Joe
scorreva fino ad arrivare alla coscia e poi riscendere,molto
lentamente.
-Joseph smettila per favore-
-Perché?Ti dà fastidio?-
-Si Joseph,molto fastidio-
-L’altra sera non mi sembrava-
-L’altra sera era l’altra sera e oggi è oggi-
Il
ragazzo rise e cominciò ad alzare la maglietta di Wendy,che in quel
momento non ci vide più. Si alzò di scatto dalla scrivania e cacciò
Joseph fuori dalla camera.
-Che succede?-
-Vattene per favore,per stasera abbiamo terminato-
-Non credo di aver capito bene la lezione-
-Non mi interessa,devi sparire dalla mia vista,tu e la tua assurda virilità-
Joseph
sbuffò e uscì dalla porta dell’appartamento,mentre Wendy era riuscita
ad uscire vincitrice dalla voglia di saltargli addosso.
Nota: Spero vi piaccia..Recensite ^^
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
Ricomincio Da Te - Capitolo 5
Capitolo
Cinque.
La sera dopo cena,mentre era distesa a
guardare la TV,affrontò
l’argomento al telefono con Nick.
-Sai,sinceramente
mi trovo a disagio a parlare con te di queste cose,insomma,di solito ne parli
con Ally-
-Nick,se
ti dicessi cha da sabato sera non faccio che pensare a quella scopata,tu me
prenderesti per pervertita-
-Un
po’-
-Grazie
per la sincerità-
-Sai
che sei un caso particolare?Mio fratello non ci riprova mai con la stessa
ragazza una seconda volta,deve essere stato davvero bene-
Silenzio.
-Magari
posso testare-
-Fottiti
Nick,stiamo parlando di una cosa seria e l’unico pensiero che riesce a farsi
spazio nel tuo cervello è il sesso-
-Ok,scusa,era
per sdrammatizzare,ti comporti come se fossi una verginella pia,cosa che in
realtà non sei-
-Sai
che ti dico,buonanotte Nick,spero che ti si possa consumare stasera con i tuoi
lavoretti,così non mi romperai più i coglioni-
Nick
rise e Wendy riattaccò il telefono sbuffando. Era la verità,senza Ally si
sentiva terribilmente persa,non sapeva con chi parlare,con chi confidarsi,e
prima o poi avrebbe dovuto confessare,non poteva essere altrimenti. In fondo
non si trattava di un reato. Purtroppo però,qualcuno aveva già parlato al suo
posto,e la mattina seguente non trovò la sua amica ad aspettarla come tutti i
giorni sulle scali,con i suoi occhioni verdi e sognanti persi verso il
cielo,era invece nel corridoio,davanti gli armadietti,a parlare con due ragazze
della squadra cheerleader. Wendy non capì bene di cose parlavano,ma sembrava si
stessero mettendo d’accordo per uscire nel pomeriggio. Attese che se ne
andarono,poi cominciò a parlare all’amica,che non l’aveva ancora degnata di uno
sguardo.
-Ehi
che fai?Vi mettete d’accordo per uscire e non mi dici nulla?-
-Non
credevo di dover rendere conto a te,visto che tu non lo fai mai-
Wendy
increspò la fronte,non capendo,mentre Ally prendeva i libri di matematica
dall’armadietto senza ancora degnarla di uno sguardo.
-Che
vuoi dire?-
Ally
sbattè con rabbia l’armadietto,e il colpo rimbombò per tutto il corridoio.
-Ti
avevo chiesto di essere sincera con me,soltanto questo. Te lo avrò chiesto come
minimo in milione di volte se ti interessava Joseph,e tu cosa mi
rispondevi?”No,per carità,smettila di farmi certe domande” e poi vengo a sapere
che tu e lui avete fatto sesso?Durante la mia festa?Sul mio letto?Ma che razza
di amica sei tu?Davvero,in questo momento mi fai solo pena,e non so come tu
abbia fatto a mantenere il segreto. Valgo così poco per te?-
Wendy
non aveva la minima idea di cosa risponderle,perché le accuse che le erano
state lanciate era tutte spaventosamente vere,così si limitò ad abbassare la
testa,stringendo il quaderno degli appunti tra le mani. Ally scosse il capo
guardando l’amica con ripugnanza,per poi dirigersi verso la sua classe. Poteva
un’amicizia durata dodici anni terminare così?Wendy sapeva perfettamente chi
era stato a parlare,e aspettò l’ora di educazione fisica per entrare nello
spogliatoio e affrontare Joseph. Il ragazzo aveva un asciugamano sulle spalle e
stava bevendo una bottiglietta d’acqua insieme a quei dementi dei suoi amici.
-Joseph
dobbiamo parlare. Subito-
Wendy
era in piedi,di fronte a lui,con le braccia conserte e lo sguardo di chi non si
arrende facilmente.
-Mi
dispiace,ma ora non posso,e forse nemmeno dopo. Facciamo così,ti chiamo quando
sono libero ok?-
Tutti
i suoi compagni scoppiarono a ridere,mentre la ragazza rimaneva ancora
inflessibile.
-Allora
mettiamola così,ti dirò davanti a tutti quello che ho da dirti. Sei un
grandissimo stronzo e un vero perdente,perché per vendicarti del no di una
ragazza te la sei presa con la mia migliore amica,e una persona che agisce alle
spalle con questi giochetti è una persona che non ha le palle,al contrario di
come fai vedere a tutti i tuoi stupidi amichetti del basket e non. Quindi ti dò
un consiglio:smettila di fare il grandissimo figo,perché non sei altro che un
coglione che nasconde la sua stupidità dietro le scopate e i tiri liberi. Detto
questo,ti saluto e ti auguro buona giornata-
Joseph
era ancora sbigottito e arrossì sotto lo sguardo dei suoi compagni,mentre Wendy
uscì dallo spogliatoio fiera di aver detto finalmente quello che pensava e di
essersi vendicata. Era la prima volta che Joseph si trovò a dover sottostare ad
una ragazza,e questo gli dava un fastidio immenso,ma anche un grandissimo senso
di ammirazione. Per la prima volta Joe vide in una ragazza qualcos’altro,oltre
che a un oggetto per fare sesso,vide carattere,forza,determinazione,e
soprattutto verità. Erano più simili di quanto potessero lontanamente pensare.
Quel pomeriggio,durante i ripassi di chimica,i due non si scambiarono uno
sguardo. Wendy si limitava a parlare di cose che non uscivano fuori dall’ambito
di scuola,e Joseph si limitava ad ascoltare attentamente,anche se non riusciva
a capire niente,tenendo lo sguardo fisso sulla scrivania.
-Sei
stata la prima lo sai?-
-A
fare cosa?-
-Sei
stata la prima ragazza che mi smerda in quel modo davanti a tutti-
-Sono
brava,hai visto?-
-Complimenti.
E scusami-
Wendy
non degnava di uno sguardo il ragazzo.
-Non
dire scusa se non ti dispiace veramente,è solo un’altra presa per il culo-
-No,davvero.
Mi dispiace di averti fatto litigare con Ally-
-Quindi
ammetti di essere stato uno stronzo?-
-Adesso
non esagerare. E’ già tanto che ho chiesto scusa-
-Come
immaginavo-
La
conversazione si concluse così,e Joe rifletteva sul fatto che avesse chiesto
scusa a Wendy,la ragazza che odiava fin da piccolo,una cosa che mai e poi mai
avrebbe pensato di fare. Sentiva di essere lui il responsabile della
situazione,si sentiva in colpa,dannatamente in colpa.
Note:
Grazie a tutti
che recensite e che avete messo la stria tra le preferite ^^ spero vi piaccia
anche questo capitolo J
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Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
Ricomincio Da Te - Capitolo 6
Capitolo
Sei.
Il pomeriggio seguente,durante gli allenamenti
delle cheerleader,la tensione tra le due ragazze si sentiva parecchio,e questo
metteva in difficoltà la stessa squadra.
-Guarda
come ti muovi,sembra che ti stai sentendo male-
Oppure:
-Hai
sbagliato tutta la coreografia,sei davvero scema-
Questi
più o meno erano gli insulti che le due amiche si rivolgevano,sotto lo sguardo
divertito di Joseph. Il ragazzo le osservava dagli spalti,e prendeva gusto nel
vederle così incazzate tra loro,e sapere che era tutto merito suo gli dava
anche una certa soddisfazione. Quel
senso di colpa era già sparito. Finiti gli allenamenti,si catapultò nello
spogliatoio per stuzzicare e far perdere le staffe a Wendy come solo lui sapeva
fare.
-Vedo
che ho fatto davvero un bel casino-
Wendy
si stava allacciando le scarpe e lo guardò con aria schifata.
-Sei
un grandissimo stronzo Joseph-
-Oh,che
brutta cosa-
-Ho
paura di te lo sai?Sei una macchina senza sentimenti-
-Sei
ancora più bella quando ti irriti-
La
ragazza fece per andarsene,ma Joseph la bloccò con il braccio.
-Lasciami
passare Joseph Adam Jonas,o giuro che finirà male-
-Lo
hai mai fatto in uno spogliatoio?-
-No,e
di certo non voglio farlo con te,quindi lasciami passare-
Joe
le cinse i fianchi con le mani.
-Joseph
smettila,quella sera ero ubriaca-
Cominciò
a baciarla dalla spalla fino alla guancia,per poi riscendere molto lentamente.
Wendy non aveva la voglia di fermarlo,perché quello che voleva Joseph lo
desiderava ardentemente anche lei,nonostante volesse negarlo. Joe le tolse la
felpa delle cheerleader e poi la maglietta,mentre continuava a baciarle il
collo,e Wendy si lasciò trasportare da quel momento,come quella sera alla
festa. Gli sbottonò la camicia e si allungò sulla panca dietro di lei,dove poco
prima era poggiato il borsone,facendo mettere Joseph sopra di lei. Aiutò il
ragazzo a togliersi i jeans e i boxer,poi lui fece lo stesso e prese a baciarle
la pancia,il collo,fino ad arrivare alla bocca. Mentre la baciava
appassionatamente penetrò all’interno del suo corpo,e ancora una volta la
ragazza provò un enorme piacere mentre Joseph aumentava le spinte e le
accarezzava i fianchi. Wendy emise dei gemiti di piacere cercando di fare il
meno rumore possibile,e Joe si eccitò ancora di più. Diede delle ultime spinte
finali e si alzò dal corpo della ragazza,che era ancora inebriata dal suo
sapore. Si rivestirono entrambi senza dire una parola,e Wendy provò un
grandissimo senso di disgusto verso se stessa e quello che aveva appena fatto.
Ancora una volta si era lasciata trasportare dal fascino di Joe e dal piacere
immenso che le riusciva a provocare.
-Sei
contento ora Joseph?-
Il
ragazzo le sorrise.
-Si,e
direi che è piaciuto tanto anche a te-
Wendy
non rispose,si limitò a prendere il suo borsone a ad uscire dallo spogliatoio
mentre Joseph sapeva che ormai la ragazza era sua. Andò a casa di Nick,come
faceva sempre in quei casi,in quei momenti in cui aveva bisogno di ridere e
sapere che il mondo continuava ad andare avanti. Il ragazzo era al piano,e si rilassava suonando una dolce melodia,mentre
Wendy era distesa sul divano che lo ascoltava in silenzio.
-Sai
Nicholas,mi piace sentirti suonare il piano. Sei bravissimo-
-Grazie.
Mi spieghi cosa è successo?-
Wendy
sbuffò.
-Sono
una cogliona Nick-
-Qualcosa
che non era già palese?-
Wendy
gli tirò addosso un cuscino.
-Intendo
che Ally ha scoperto tutto e nonostante ora mi odi,e come non capirla,io ho
fatto sesso con Joseph per la seconda volta oggi negli spogliatoi. Hai del
veleno così la facciamo finita?-
Nick
sbarrò gli occhi.
-Sai,una
volta posso capirla,ma la seconda comincio a credere che ci sia dell’interesse
da parte vostra. O eri ubriaca anche questa volta?-
-No
Nick,purtroppo ero lucidissima,e mi è piaciuto da morire anche questa volta-
Nicholas
si alzò dal piano e andò a sedersi accanto all’amica,portando la sua testa
sulle ginocchia.
-In
fondo lo hai voluto tu-
-Lo
so-
-Dovresti
ricominciare ad odiarlo come prima-
-Io
lo odio ancora Nicholas,con tutte le mie forze. Ci ho solo scopato,ma non
significa nulla-
-La Wendy che conoscevo io non
lo avrebbe mai nemmeno sfiorato con il dito-
-Hai
ragione Nick. Sono malata?-
-No,sei
uguale alle altre-
-Io
non sono uguale alle altre-
Nick
alzò le sopracciglia.
-Oh
no,sono uguale a tutte le altre-
Il
ragazzo le sorrise.
-Voglio
piangere-
-Non
servirebbe a nulla. Vuoi dormire qui stanotte?-
Wendy
annuì sorridendo,ed entrambi se ne andarono sopra a vedere un film,dopo aver
avvertito la mamma di Nicholas.
-Cosa
vuoi vedere?-
-Conoscendoti
sarei pieno di film porno,quindi qualunque cosa sia fuori da quell’ambito-
Nick
cominciò a ridere.
-Che
ne dici di una commedia romantica?-
-No,Nicholas,mi
deludi. Niente cose smielate-
-Allora
ci sono rimasti i film d’azione-
-Non
hai nulla che faccia ridere?Voglio ridere-
-Ok,vada
per un film comico-
Nick
infilò il DVD,poi si distese accanto alla ragazza sul morbido letto
matrimoniale,mettendole una mano dietro la schiena. Wendy poggiò la sua testa
sulla sua spalla e si rilassò tra le braccia di Nicholas,il suo migliore amico
da tutta una vita. Certo,erano stati fidanzati alle medie,ma niente di serio.
Il ragazzo le accarezzava i capelli,quei capelli che tanto amava,e ultimamente
anche più del solito. Quando stava con Wendy lui si sentiva bene,e preferiva
rimanere a guardarla tutto il tempo piuttosto che portarsela al letto,una cosa
strana e insolita per uno come lui. Quella ragazza riusciva a dargli
quell’effetto,soltanto lei. Tra una risata e l’altra le ore passarono veloci,e
la ragazza si addormentò stringendosi al petto di Nicholas. Lui le sorrise e
spegnendo la televisione la abbracciò,cadendo nel sonno insieme a lei. Facevano
così da quando erano piccolini,e mai e poi mai avrebbero rinunciato al loro
affetto.
Nota:Ragazze
fate sempre meno recensioni..ricordo che senza recensioni non continuo e in
tutto ci 3 libri e siamo ancora al 1 quindi vedete voi…
Baci pikkola.wendy
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
Ricomincio Da Te - Capitolo 7
Capitolo
Sette.
Quando quella mattina Wendy scese,ancora addormentata e lasciando Nicholas a
poltrire nel letto,trovò in cucina Joseph che usciva a prendere uno
Starbucks,con la sua giacca di pelle e le chiavi della jeep in mano.
-Non sapevo avessi dormito qui. Comunque buongiorno-
-Mi ha invitata Nick,e visto che questa è anche casa sua…-
-Vuoi venire a fare colazione con me?-
Wendy spalancò gli occhi.
-Io?Colazione?Con te lurido essere?-
Joe scoppiò a ridere e annuì.
-Guarda che se non vuoi venire io non ci perdo nulla-
La ragazza abbassò lo sguardo.
-Il tempo di avvertire Nick e vengo-
Wendy salì le scali di corsa ed entrò nella stanza dove si era addormentata con
Nick. Gli lasciò un biglietto sul comodino e scese in giardino da Joseph che la
aspettava in macchina. Quando furono da Starbucks si sedettero entrambi ad un
tavolino con i loro caffè in mano,il tutto in grandissimo silenzio.
-Mi sto chiedendo perché sono venuta a fare colazione con te-
-Cosa avete combinato stanotte tu e mio fratello?-
Wendy guardò irritata il ragazzo.
-Niente. E anche se avessimo fatto qualcosa,non sono affari tuoi-
-Non avete fatto nulla,sei troppo acida. Se vuoi riparare io sono qui-
-Sei un porco Joseph Adam Jonas,e non oso chiederti come hai passato la serata-
-A casa della tua amica Ally,certo è molto scomodo farlo in cucina,ma anche
particolarmente eccitante-
In quel momento Wendy non ci vide più. Lei c’era cascata nella rete di
Joseph,era vero,ma non poteva permettere che fosse così anche per la sua
migliore amica,qualsiasi cosa lei pensasse ora.
-Joseph,te lo chiedo per favore,lascia stare Ally-
-perché? Sei già gelosa?-
-No Jospeh,scordatelo. Non voglio semplicemente che lei soffra per colpa tua,ci
tiene davvero tanto a te,più di quanto meriteresti-
-Non sei la persona adatta per fare la morale sai?Sei stata tu la prima a farla
soffrire mi sembra,che brutta cosa venire a letto con il ragazzo che le piace-
Joseph sorrideva perché aveva capito che Wendy stava per scoppiare da un
momento all’altro,ma questa volta la ragazza non gliela fece passare liscia.
Prese il suo caffè tra le mani e lo gettò addosso alla camicia di Joe,sotto lo
sguardo divertito di tutti i presenti. Il ragazzo si alzò di scatto cercando di
rimediare al danno,sia fisico che morale. Era la seconda volta che veniva
umiliato in quel modo da una ragazza,e ancora una volta lo invase quel
grandissimo senso di ammirazione che non aveva mai provato prima verso una
donna.
-Che ti serva di lezione Joseph Adam Jonas,non ti conviene avermi come
nemica,perché se voglio sono molto più stronza di te-
Wendy prese la sua borsa e lasciò lì Joseph,solo a pulirsi la sua camicia blu
sporca di caffè. Durante la pausa pranzo,a scuola,la ragazza si sedette
sull’erba del cortile a leggere un libro,”I sogni che nessuno ha”. Era un libro
abbastanza deprimente,quindi adatto a lei,inoltre aveva una caratteristica in
comune con la protagonista:erano entrambe orfane di padre,e per lei era come
leggere un’autobiografia. Mentre era intenta a scorrere le pagine in cui la
protagonista finalmente scopriva chi era il vero padre,incontrando parecchi
parallelismi con la sua vita,notò dei grandi occhioni verdi e sognanti che la
fissavano incessantemente,e lei li avrebbe riconosciuti ovunque.
-Ally cosa ci fai qui?-
L’amica si sedette accanto a lei,spostando i lunghi capelli biondi sulle
spalle.
-Avevano ragione,Joseph a letto è un fenomeno-
Wendy chiuse il libro e abbassò lo sguardo.
-Adesso sarai contenta?-
Ally alzò le spalle e increspò le labbra.
-Diciamo che siamo pari-
-Lo sai che ti ha solo usata?Scommetto che stamattina non ti ha nemmeno
salutata-
Ally rimase in silenzio perché non voleva dare a Wendy la soddisfazione di
avere ragione.
-Io volevo dirti solo questo,e non significa che siamo tornate amiche-
-Potrai mai perdonarmi?Ti ho chiesto scusa un milione di volte-
-Io ti voglio bene-
-E te ne voglio tanto anche io,e se non ti ho detto di Joseph era semplicemente
perché per me non aveva importanza. E visto che adesso sono completamente
sincera con te,ti dico che lo abbiamo rifatto un’altra volta negli spogliatoi
ieri pomeriggio-
-Lo immaginavo-
-Ally devi capire che Joe non è il tipo da avere una ragazza. Non è nemmeno il
tipo da innamorarsi,o da avere una sola donna. Devi imparare a convivere con
questa cosa e smetterla di farti del male. Te lo dico perché per me sei come
una sorella-
-Mi sei mancata-
-Mi sei mancata anche tu-
Le due amiche si abbracciarono,uno di quegli abbracci che era mancato tanto ad
entrambe,che le faceva stare bene.
-Oggi pomeriggio avete ancora da ripassare?-
-Ti prego Ally,non ricordarmelo-
-E’ un caso così grave?-
Wendy rise.
-Oh credimi honey,molto peggio-
La ragazza infilò il suo libro nella borsa e si avviò verso la mensa con
l’amica,sedendosi al tavolo dove c’era ad attenderle Nick.
-Ehi Wendy,come è andata la colazione?Scommetto che la macchia di caffè sulla
camicia di Joseph è opera tua-
-Oh Nicholas,mi conosci troppo bene-
-Avete fatto pace?-
Nick indicò le due ragazze che annuirono contente.
-Lo sapevo,non potete stare lontane per molto-
-Ok,si,è vero,ma adesso mangiamo perché sto morendo di fame-
Wendy si accarezzava la pancia e cominciò a guastare il purè di patate,che in
realtà la stomacava.
-Come hai dormito stanotte?-
Chiese Nick alla ragazza.
-bene,forse un pò scomoda. E comunque mi aspettavo la colazione a letto. Questa
volta passa,ma la prossima me la paghi Nicholas Jerry Jonas-
Il ragazzo alzò le sopracciglia.
-Sto morendo di paura-
Wendy lo colpì sul braccio e ancora una volta gli fece molto male.
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Capitolo 9 *** Capitolo 8 ***
Ricomincio Da Te - Episodio 8
Capitolo
Otto.
Quando
tornò a casa,a fine giornata scolastica,trovò sua madre ad aspettarla,il che
era abbastanza strano visto che doveva essere a lavoro.
-Mamma,cosa
ci fai qui?-
Susan
gli diede un bacio sulla guancia e l’aiutò a togliersi la borsa dalla spalla.
-Sono
rientrata per pranzo e volevo aspettarti prima di tornare a lavoro-
Wendy
spalancò i bellissimi occhi marroni e rimase a fissare la madre.
-C’e
un inghippo di mezzo?-
Susan
sorrise.
-No
sciocchina,sei mia figlia e volevo stare un po con te. Ho preparato dei
biscotti per il tuo amico che viene a fare ripetizioni,sono nel vassoio in
cucina. Come sta andando?-
La
ragazza sbuffò.
-Male
mamma,credo che sia un caso disperato,e il fatto che non ci sopportiamo certo
non aiuta-
-Com’è?Carino?-
Wendy
sorrise.
-Mamma
smettila-
-Non
la smetto finche non mi dirai se è carino o no-
-Ok
mamma,è carino. Molto,molto carino,va bene adesso?-
Susan
sorrise alla figlia e si avviò ad aprire la porta a cui avevano bussato in quel
momento.
-Buonasera
signora Taylor,io sono Joseph e sono un compagno di scuola di sua figlia-
Il
ragazzo porse la mano a Susan che la strinse con un grandissimo sorriso,mentre
Wendy da dietro le spalle della madre si chiedeva come era possibile che Joseph
riuscisse a fingere di essere un angelo quando invece era il diavolo in
persona,forse il suo aspetto da dio lo aiutava. Susan fece accomodare il
ragazzo in salotto a chiamò Wendy in cucina con la scusa di aiutarla a prendere
i biscotti.
-E’
davvero molto,molto carino,hai ragione-
La
ragazza arrossì.
-Adesso
vi lascio soli,mi raccomando. Offrigli questi e studiate-
La
donna diede un bacio sulla fronte alla ragazza e dopo aver salutato Joe uscì
dalla porta prendendo la sua borsa. Nessuno dei due ragazzi parlò finche la
macchina di Susan non ebbe svoltato la curva.
-Complimenti
Joseph,davvero-
Il
ragazzo sorrise.
-perché?-
-perché
riesci a fingere di essere un angelo anche quando sei il diavolo tentatore in
persona sulla terra-
-Allora
complimenti anche a te-
Wendy
scosse la testa.
-per
cosa?-
-Perché
oggi sei riuscita ad umiliarmi per la seconda volta di seguito,e forse non
dovrei dirlo ma…Provo un profondo senso di ammirazione verso di te-
-Vuoi
dire che prima d’ora nessuna ragazza ti aveva mai respinto o umiliato?-
Lui
sospirò e scosse la testa.
-Wow.
Beh,c’e sempre una prima volta,e con me ti ci devi abituare-
Il
ragazzo le sorrise e cominciò a mangiare un biscotto.
-E’
simpatica tua madre sai?-
-Si,perché
non ti conosce-
Joe
continuava a mangiare il suo biscotto incurante della ragazza.
-Sai,alcune
volte credo che tu sia come mio padre-
Il
ragazzo sbarrò gli occhi e per poco non si strozzava con il boccone.
-Non
puoi dire questo-
-Si
certo,perché adesso vieni a dirmi che se qualcuna è incinta di te tu ti
prenderai le tue responsabilità-
Joseph
abbassò lo sguardo.
-Siete
tutti uguali,lo sapevo-
-Non
hai mai conosciuto tuo padre,non sai come stanno veramente le cose-
-Mi
ha raccontato tutto mia madre-
-Potrebbero
essere tutte cazzate-
-Perché
non dovrei fidarmi di mia madre dopo tutto quello che ha passato?-
-Non
sto dicendo questo,e smettila di urlare-
Wendy
aveva iniziato a gridare,e il ricordo di suo padre riaffiorò in lei portando
lacrime sulle sue guancie,che cercava di asciugarsi con l’aiuto delle mani.
Joseph le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
-Mi
dispiace,io non volevo dire quelle cose-
-Sei
un coglione Joe-
-Non
ti ho mai visto piangere,e devo ammettere che mi fa stare male,quindi non
piangere più-
Wendy
rimase a fissare Joseph con aria sbalordita,asciugandosi le lacrime.
-Che
c’e?-
-Hai
dimostrato di avere un cuore,e non riesco a spiegarmi come sia possibile-
Joseph
scoppiò a ridere,allungandosi sul divano.
-Adesso
non esagerare,solo perché ti ho detto che non mi piace vederti piangere-
Wendy
guardò il ragazzo e scosse la testa. Lui poteva negarlo quanto voleva,ma lei lo
aveva visto il suo lato sensibile,esisteva,era solo bravo a nasconderlo,e in
fondo non poteva pretendere troppo da uno come lui. Salì le scali per andare a
prendere i libri nella sua camera,e quando riscese trovò Joe con carta e penna
in mano.
-Oggi
voglio prendere appunti signora maestra,quindi vada lentamente-
-Ti
interessa davvero recuperare?-
-Devo
fare un test alla fine di questi ripassi,e se non lo supero si passa ai corsi
estivi. Ti prego non farmi andare a scuola d’estate-
Wendy
gli sorrise.
-Dipende
tutto da te,mettiamoci al lavoro Mr.Superdotato-
I
due lavorarono di buona lena quel pomeriggio,Wendy perché aveva capito che in
fondo Joseph non era una macchina senza sentimenti e Joe perché per la prima
volta si trovò ad avere a che fare con una persona che aveva iniziato a
rispettare e ad ammirare. Quando terminarono uscirono fuori sul grande balcone
e si sedettero a guardare il cielo stellato.
-Devi
ringraziarmi-
-Perché?-
Chiese
la ragazza sbattendo le palpebre.
-E’
da quando sono entrato qui dentro che ho una voglia matta di saltarti
addosso,ma non l’ho ancora fatto-
-Sei
malato Joseph-
Joe
scoppiò a ridere,voltandosi verso la ragazza.
-Sei
tu che mi fai diventare pazzo-
-Si
certo,come no,lo dici a tutte,e scommetto che ci cascano anche-
-Prima
di te tutte-
-Di
la verità,ti fa imbestialire il fatto che non sono facile come le altre-
-Non
mi da fastidio,mi intriga-
-Hai
mai pensato che nella vita i sono cose migliori del sesso?Come
l’amicizia,l’amore… -
-Sono
cose da perdenti-
Disse
il ragazzo abbassando lo sguardo sul pavimento.
-Ognuno
la pensa come vuole,cambierai idea quando incontrerai quella giusta-
Wendy
si voltò verso la finestra e rientrò dentro,allungandosi sul divano e
accendendo la TV. Joseph
la seguì e si sedette accanto a lei,continuando a fissarla con lo stesso
sguardo che aveva alla festa di Ally. La ragazza cercava di non badarci,anche
se gli procurava un fastidio particolare.
-Joseph
smettila di guardarmi come se volessi mangiarmi-
Continuava
a fare zapping tra i canali televisivi,mentre Joseph cominciò ad alzarle
lentamente la maglietta e ad accarezzarle la pancia e i fianchi.
-Non
riesci proprio a fare il buono tu è?-
Lui
sorrise.
-Guarda
che lo so che piace anche a te -
Wendy
si tolse la maglietta risparmiando del tempo a Joe,poi cominciò a baciarlo
partendo dal collo,mentre lui le sganciava il reggiseno con gli occhi chiusi.
-Sai
Joseph,tuo fratello mi ha detto che non ci provi mai più di una volta con la
stessa ragazza,sono un caso speciale? –
Joe
prese a baciarla con più passione.
-Mio
fratello non sa niente di me-
La
ragazza gli slacciò i pantaloni neri e la camicia a quadri,poi passò ai suoi
boxer e Joe fece lo stesso,il tutto senza staccare le labbra l’uno
dall’altro,tanto era forte l’attrazione che provavano. Il ragazzo la stese per
bene sul divano e mentre le baciava il collo penetrò all’interno del suo
corpo,e Wendy provò ancora una volta quell’immenso piacere che solo lui era in
grado di farle sentire. Joe aumentò le spinte velocemente,e questo provocava
nella ragazza una sensazione meravigliosa,tanto che si strinse ancora di più a
lui. Emise dei gemiti,non riuscendo a contenere dentro di lei la bellissima
sensazione che Joseph le faceva provare,e lui le accarezzava la pancia e il
seno. Wendy gli baciò il petto tenendo le sue mani sulla sua schiena e
facendole scorrere lentamente per percorrere ogni minimo dettaglio del suo
fisico perfetto. Lui riprese ad aumentare le spinte e la ragazza ricominciò a
gemere,facendolo sorridere. Diede delle ultime spinte finali e stanco si allungò accanto a Wendy,coprendosi
con una coperta che si trovava sulla spalliera della poltrona.
-Ok
Joseph,lo ammetto,mi è piaciuto. Mi è sempre piaciuto-
Il
ragazzo le sorrise e ricominciò ad accarezzarle i fianchi,procurandole brividi
su tutto il corpo.
-Ci
sai fare lo sai?-
Joseph
le sorrise ancora e senza dire una parola si alzò e ricominciò a
vestirsi,mentre Wendy gli diede un bacio sulla spalla e salì nella sua
cameretta per infilarsi il pigiama. Quando poco dopo riscese le scali,si
accorse che Joe l’aspettava seduto sulla poltrona,giocherellando con le sue
mani.
-Credevo
fossi già andato a casa-
Il
ragazzo alzò le spalle facendo l’indifferente e Wendy si allungò sul divano
accendendo di nuovo la TV.
-Se
mi rilasso mi prometti che farai il bravo?-
Joe
scoppiò a ridere e portò la sua gamba sul bracciolo della poltrona.
-Si,tranquilla,per
stasera mi basta-
Wendy
scosse la testa e tornò a guardare la televendita di pentole che davano su
canale 6,fino ad addormentarsi con la noiosa cantilena del presentatore
barbuto. Joe le sorrise e con la coperta che era caduta a terra la coprì
delicatamente fino alle guancie,poi spense la televisione e uscì di casa nel
momento in cui la macchina grigia di Susan faceva il suo ingresso nel vialetto.
Joseph si dileguò nella notte senza che la donna potesse accorgersi della sua
presenza,e quando entrò dentro casa trovò la figlia addormentata,proprio come
l’aveva lasciata Joe. Le accarezzò i capelli e Wendy aprì lentamente gli
occhi,sbadigliando.
-Mamma,sei
qui. Che ora è?-
-E’
molto tardi tesoro-
La
ragazza si stropicciò gli occhi.
-Devo
essermi addormentata,mi hai coperto tu?-
Disse Wendy indicando la coperta che si trovava
sopra di lei.
-No,quando
sono entrata eri già così,deve essere stato quel ragazzo-
Wendy
sbarrò gli occhi per un momento,poi tornò a fissare la madre.
-Adesso
vado a dormire in camera mia,buonanotte mamma-
Susan
le diede un bacio sulla fronte e la fece andare in camera sua,ancora
insonnolita.
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Capitolo 10 *** Capitolo 9 ***
Ricomincio Da Te - Capitolo 9
Capitolo
Nove.
La
mattina seguente,prima dell’inizio delle lezioni,Wendy si
imbattè in Lucas e
Joseph nel corridoio e si fermò per ringraziare il ragazzo.
-Ti
ho coperto semplicemente perché stavi tremando e mi facevi
pena-
-Comunque
sia grazie,e non farmelo ridire un’altra volta
perché rischio di rimettere sul
serio-
Joseph
rise e dopo averla salutata con un gesto della mano tornò a
percorrere il
corridoio. Tutto era tornato alla normalità,o almeno
così sembrava,e i due avevano
iniziato ad odiarsi di nuovo e a trattarsi come due estranei. Il
pomeriggio
arrivò velocemente,molto più velocemente di
quanto Wendy e Ally avessero
pensato,e con esso arrivò anche il loro debutto come
cheerleader alla partita
di basket:la loro scuola contro la West high school,grande
campionessa da due anni di seguito.
Questa partita era decisiva:se la loro scuola avesse vinto sarebbe
arrivata in
finale,cosa che non accadeva da ormai quattro anni. L’attesa
nello spogliatoio
non faceva che aumentare l’ansia delle due ragazze,e vedere
le altre compagne
che vomitavano o si sentivano male certo non aiutava.
-E
se dovessi scordarmi un pezzo?O peggio,se dovessi scordarmi
l’intera
coreografia?-
Ally
non la smetteva di agitarsi e di sfogarsi con l’amica.
-Rilassati,sono
sicura che andrà tutto bene-
-Ma
come diavolo fai ad essere così tranquilla?
-Agitarsi
non serve a nulla-
Ally
scosse la testa e Wendy uscì da quel luogo pieno di ansia e
negatività per
avviarsi verso gli spalti a salutare Nicholas,che era venuto come aveva
promesso. Il ragazzo stava mangiando un pacchetto di pop corn su una
delle
prime file.
-Fammi
capire,ti sei messo qui per guardarci sculettare meglio?-
Nick
rise.
-Si,mi
sono messo qui solo per vedere come ti muovi bene-
-Sei
un maiale Nicholas,non ai livelli di tuo fratello,ma se continui
così lo
raggiungerai presto-
-Sei
agitata?-
Wendy
scosse la testa.
-Smettila
di fare la forte,sei agitata e si vede. Se vuoi sfogarti un
pò prima della
partita ci chiudiamo in bagno e…-
-Addio
Nicholas,vado a fare il mio lavoro-
Il
ragazzo rise e l’amica gli lanciò un bacio con la
mano,avviandosi verso la
postazione delle cheerleader che con i loro cori e incitamenti diedero
il via alla
partita. Nessuno si sarebbe
aspettato la vittoria della Arthur high school,invece la partita
finì
esattamente così,grazie soprattutto ai canestri di Joseph e
di Richard,il
capitano della squadra,inoltre Wendy e Ally erano riuscite a non
sbagliare
nessuna delle coreografie fino ad allora studiate,portandole a termine
con un
grandissimo senso di orgoglio. Ovviamente a fine partita non poteva
mancare una
festa per celebrare la vittoria,e ovviamente anche questa organizzata
da Ally e
il suo fantastico senso estetico. C’era la squadra di basket
e delle
cheerleader al completo,e il mister salì sul palco per fare
un discorso e
ringraziare tutti. Erano finalmente in finale dopo quattro anni. Joe
continuava
a fissare ardentemente Wendy
mettendola
in soggezione e obbligandola a voltare lo sguardo dalla parte opposta.
Anche
quando camminava o parlava con i suoi amici sentiva gli occhi di Joseph
addosso,e questo continuò finche non decise di affrontarlo e
dirgli di
smetterla. Prese il ragazzo per un braccio facendo cadere a terra
qualche
goccia di birra e lo fece girare verso di lei.
-La
smetti di fissarmi?-
Joseph
rise e bevve un sorso di birra.
-Io
faccio quello che voglio,e di certo non prendo ordini da te-
-Che
gusto ci trovi nel rimanere a guardarmi?Davvero non hai nulla di meglio
da
fare?-
-E’
che con la tuta da cheerleader sei più sexy del solito,e
come si dice anche
l’occhio vuole la sua parte-
Wendy
scosse la testa schifata.
-Mi
fai davvero un tremendo schifo Joseph,davvero non ti vergogni?-
-Aspetta
che ci penso…No-
Wendy
si voltò e si diresse verso il bagno,mentre Joseph la
guardava allontanarsi
sorridendo e bevendo un altro sorso di birra dalla bottiglia.
Sinceramente Joe
non aveva mai pensato a farsi un esame di coscienza,e mai ne aveva
avuto
voglia,stava semplicemente vivendo nel modo che gli piaceva di
più,senza legami
e regole,e di mettere la testa a posto nemmeno il pensiero. Wendy si
buttò sul
lavandino per sciacquarsi la faccia con l’acqua fresca,poi
prese un asciugamano
e si asciugò delicatamente il viso strofinandolo. Quando si
voltò,Nick era in
piedi,poggiato sullo stipite della porta,e la osservava attentamente.
-Che
ci fai qui Nick?-
-E
tu?-
-Ah
no,l’ho chiesto prima io-
Il
ragazzo rise.
-Mi
sto annoiando,così sono venuto a vedere dov’eri
finita. Ok,adesso tocca a te-
Wendy
ripoggiò l’asciugamano dove lo aveva preso
precedentemente e si sedette sul
marmo del lavandino,facendo penzolare le gambe.
-Sto
cercando di fuggire dallo sguardo di fuoco di tuo fratello. Mio dio
è diventata
una persecuzione-
Nick
le si avvicinò sempre di più,fino a toccarle le
gambe scoperte con le mani.
-Quindi
a quanto pare nessuno dei due può o vuole tornare alla festa-
Wendy
gli sorrise e annuì.
-E
quindi che si fa?-
Nick
chiuse la porta del bagno a chiave,poi tornò dalla ragazza e
con la mano spostò
la gonna fino ad arrivare alla coscia.
-Che
domanda stupida che ti ho fatto-
Disse
Wendy. Nick rise e cominciò a sfiorare le sue labbra al
collo dell’amica,che lo
abbracciò e chiuse gli occhi,lasciandosi trasportare dal
momento. Il ragazzo le
aprì la zip della felpa e gliela tolse,poi fece lo stesso
con la sua maglietta.
Ricominciò a baciarle il collo e la bocca,mentre Wendy gli
sbottonava la
camicia e i jeans. Era consapevole che stava per fare sesso con il suo
migliore
amico da una vita,anche se prima o poi entrambi sapevano che sarebbe
successo.
Gli tolse i boxer e unì le gambe attorno al ragazzo,che
penetrò all’interno del
suo corpo e cominciò a spingere tenendo le mani sulla vita
della ragazza. Lei
intrecciò le mani dietro il suo collo e strinse ancora di
più le gambe,aiutando
Nick nei movimenti. Il suo respiro cominciò a velocizzare il
ritmo,fino a
quando entrambi non si ritrovarono ad ansimare. In quel modo Nicholas
sentiva
l’amica più vicina,ed era una cosa che non gli era
mai successa con nessun’altra
prima di allora,si sentiva una cosa sola con lei. La ragazza
lasciò uscire dei
gemiti,poi strinse ancora di più le gambe e chiuse gli occhi
lasciandosi
trasportare dai caldi baci di Nicholas e dal piacere che le sue spinte
le
facevano provare. Quando Nick diede l’ultima,lei
spostò le sue braccia dal
collo del ragazzo alla schiena e lo strinse al petto,provando un
grandissimo
piacere. Fece un sospiro e si rivestì insieme a Nick,in
silenzio. Uscirono dal
bagno e si dileguarono nel giardino facendo finta di niente,mentre
Joseph li
osservava attentamente con una luce di gelosia negli occhi,nonostante
volesse
negarlo a se stesso.
Note:
spero vi piaccia e adesso passiamo ai ringraziamenti ^^
Reina
Gitana
:Sisi aspetta e
vedrai che Joe
diventerà ancora più dolce xDD
renesmee_carlie :sono contenta che ti
piaccia..spero
continuerai a seguirla ^^
silviking :
sisi Joe e Wendy sono proprio carini ma il
bello deve ancora venire ^^
giu_giu_:
sono contenta che ti piaccia..spero continuerai a seguirla e a
recensire :)
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 10,11,12 e 13 ***
Capitolo
Dieci,Undici, Dodici e Tredici
La mattina
seguente,mentre Joe rientrava a casa dalla sua abituale corsa
mattutina,trovò Nick che faceva colazione con latte e
cereali sdraiato sul divano e con le cuffie alle orecchie. Prese
dell’acqua fresca dal frigo e cercò di catturare
l’attenzione del fratello stirandogli la cuffietta
destra.
-Joseph che cazzo
combini?-
-Possiamo parlare?-
Nicholas si
alzò e posò la tazza sul tavolo,poi
tornò a sedersi sul divano guardando Joe negli occhi.
-Che vuoi?-
-Ci hai fatto
sesso?-
Nick
increspò la fronte.
-Di chi diamine
stai parlando?-
Joe posò
la bottiglia sul tavolo e incrociò le braccia sul petto
appoggiandosi al muro.
-Lo sai benissimo
di chi parlo fratellino,Wendy-
A sentire quel nome
Nick non potè fare a meno di sorridere e di ricordare la
serata precedente.
-Non credo siano
affari tuoi,lei fa quello che vuole mi sembra-
-Voglio saperlo-
-Sei geloso?-
Joe
scoppiò a ridere.
-Per favore
Nick,puoi farci tutto quello che vuoi,non mi interessa niente di lei-
-Dì la
verità Joseph,ti piace-
Joe non rispose.
-Lo sapevo,lei ti
piace-
-No Nick,non mi
piace,smettila-
-Comunque si,lo
abbiamo fatto ieri sera nel bagno,hai ragione-
Joseph
annuì e salì nel bagno per farsi una
doccia,mentre Nick ricominciò a mangiare i suoi cereali. Nel
frattempo Wendy era andata a casa di Ally ed essendo sabato mattina,si
dedicarono al loro shopping settimanale. Non aveva necessariamente
bisogno di qualcosa,ma era un modo come un altro per stare insieme. Si
fermarono da Starbucks per riposarsi dall’enorme peso delle
borse,e ordinarono due cappuccini.
-Quindi fammi
capire-
Ricominciò
Ally.
-Tu e Nicholas
avete fatto sesso nel bagno,giusto?-
Wendy
annuì,mentre controllava gli scontrini dei suoi acquisti.
-E me lo dici
così?-
-Come dovrei
dirtelo? Devo far pubblicare l’articolo sul giornale?-
Ally bevve un sorso
del suo cappuccino.
-Beh,no,però
non me lo sarei mai aspettato-
L’amica
alzò le spalle facendo finta di nulla.
-A dire la
verità Ally,nemmeno io lo avrei mai pensato,però
è successo. E comunque non significa nulla-
-Ok,chiuso
discorso. Ho già pensato a cosa organizzare per il tuo
compleanno-
Wendy
spalancò gli occhi.
-Avevo detto che
non volevo festeggiarlo-
-Tesoro mio compi
diciotto anni,non puoi non festeggiare-
La ragazza sorrise.
-E che cosa avresti
preparato?-
-Non ti dico
nulla,devi sopportare questo mistero per altri quattro giorni-
Wendy
sbuffò e gettò il cartoncino del suo cappuccino
ormai vuoto.
-Ti odio quando fai
così la stronza-
Le due amiche si
sorrisero e uscirono fuori dal negozio,camminando per le affollate vie
di Los Angeles. Wendy non amava festeggiare i compleanni,tanto meno il
suo,lo reputava una cosa stupida e inutile,insomma,perché
festeggiare se si diventava più grandi di un anno? Ma non
poteva comunque nascondere che la curiosità che Ally aveva
innescato in lei era davvero troppa. Al suo ritorno a casa
cercò di capire se la mamma sapesse qualcosa riguardo la sua
festa,ma in realtà Susan,durante la cena,trattò
tutt’altro argomento.
-Sai Wendy,tra
quattro gironi compirai diciotto anni,e io sento che è
arrivato il momento di affrontare un certo tipo di argomento-
La ragazza
analizzò con calma le parole della madre,poi
ingoiò il boccone e posò la forchetta nel piatto.
-Che tipo di
argomento mamma?-
-Io non so se tu
hai già avuto rapporti sessuali,ma io…-
-Ti prego mamma-
La interruppe Wendy.
-So già
tutto,non mettere entrambi in situazioni imbarazzanti-
Susan le sorrise
amorevolmente.
-Quindi sai che non
è merito delle api,dei fiori,dei cavoli…-
-Sai mamma,sono
già abbastanza avanti. Insomma,è dalla terza
elementare che mi sono resa conto che i cavoli e le api sono una
grandissima cazzata-
-Sai che bisogna
usare le protezioni?-
-Mamma,ti avevo
detto non metterci in situazioni imbarazzanti-
-Hai ragione,ma
devo prenotarti una visita dalla ginecologa-
-Niente pillola-
-Devi prenderla-
-Fa ingrassare-
Susan
ricominciò a ridere e Wendy si alzò dal tavolo.
-Sai mamma,la
prossima volta che fai questo discorso,avvertimi prima,ok?-
La donna le sorrise
di nuovo e le mandò un bacio,mentre Wendy si rinchiuse nella
sua stanza ripensando all’episodio delle cena. Ne
parlò anche il giorno dopo con Ally,mentre insieme a
Joe,Nick e Kevin si avviavano verso il cinema per assistere alla
visione del nuovo film di Steven Spielberg,ovviamente scelto da
Nicholas.
-Mi chiedo ancora
perché sono venuto con voi-
Joseph e gli altri
si sedettero nelle ultime file,con in mano un pacco di pop corn e
gelatine per uno.
-Sai Joe,nessuno ti
ha obbligato,e se non venivi eravamo tutti più contenti-
I due ragazzi
avevano iniziato ad insultarsi e ad odiarsi di nuovo,anche se forse in
realtà non avevano mai smesso. Wendy e Nicholas non aveva
ancora scambiato una parola,anche perchè si sentivano
irrimediabilmente in imbarazzo,e certo capitare nella poltrona tra Joe
e Nick non aiutò la ragazza. Durante tutta la durata del
primo tempo Joseph continuava ad accarezzarle la gamba
scoperta,dal ginocchio fino a sotto la gonna,per poi
riscendere,procurando alla ragazza dei brividi lungo la schiena. Si
alzò di scatto e uscì fuori dalla sala,seguita da
Joe.
-Si può
sapere che vuoi da me?-
Il ragazzo le
sorrise.
-Niente che tu non
possa immaginare-
-Sei un maiale
Joseph,e devi farti curare-
-Ho saputo di te e
Nick-
Wendy
spalancò gli occhi.
-Si,e allora?-
Joe alzò
le spalle e increspò le labbra.
-Non sono di tua
proprietà Joe,non hai nessun altra con cui sfogare i tuoi
desideri sessuali? Sono stanca di essere usata da te-
-Diciamo che tra
tutte tu sei la mia preferita-
Wendy
scoppiò a ridere.
-Quindi sono la tua
migliore macchina per fare sesso? Buono a sapersi-
-Ti stai
comportando come se lo avessi voluto solo io-
-Sei sempre stato
tu quello che mi saltava addosso-
-Ma tu non mi
fermavi mai-
Wendy non
rispose,perché veramente non sapeva nemmeno cosa dire di
fronte la pura verità.
-Joe ti dispiace
andare a parlare in un luogo più appartato e non qui davanti
a tutti?-
Joe
annuì e la prese per il braccio,portandola nel bagno. La
ragazza poggiò la schiena al muro,trovandosi faccia a faccia
con Joseph.
-A dire la
verità,mi ha dato fastidio il fatto che tu abbai fatto sesso
con mio fratello-
-Perché?-
Joe scosse la testa.
-Non lo so-
-Forse cominci ad
affezionarti-
Il ragazzo
scoppiò a ridere.
-Assolutamente
no,è che non mi piace passare in secondo piano-
-Perché
dovresti passare in secondo piano?-
-Magari mio
fratello se la cava meglio di me-
Wendy sorrise.
-Non ho ancora
trovato nessuno che mi fa sentire come te Joe,stai tranquillo-
Il ragazzo
ricambiò il sorriso e le si avvicinò sempre
più,cominciando ad accarezzarle la gamba e a baciarla,dal
collo fino alla bocca. Restarono così per parecchi
minuti,nessuno dei due aveva voglia di staccarsi dall’altro.
Wendy passava le dita tra i neri capelli di Joe,mentre lui le
accarezzava la coscia. Era contento di sentire la ragazza di nuovo
sua,di sapere che non l’aveva persa. Forse era vero,forse si
stava affezionando davvero. Le sbottonò la camicetta rosa e
sfiorò la sua spalla con le labbra,facendole scendere
le bretelle del reggiseno.
-Joseph,ti odio da
morire-
-Scommetto che me
lo ripeti in continuazione per paura che io lo dimentichi-
La ragazza
scoppiò a ridere e cominciò a slacciare i
jeans e i boxer del ragazzo,mentre lui faceva lo stesso con
la sua gonna. Unì le gambe intorno al ragazzo che la
bloccava al muro,e mentre gli baciava il petto sentì Joe
entrare dentro di lei. Teneva le sue mani sulla sua vita,e Wendy
strinse le gambe per il piacere che le provocava Joseph con le sue
spinte. Cercava di non fare troppo rumore,temendo che qualcuno li
sentisse,e continuava a stringere sempre più forte le gambe
ad ogni spinta di Joe. Lui le baciava il collo molto lentamente,mentre
lei continuava a tenere la mano tra i suoi morbidissimi capelli. Diede
le ultime spinte e Wendy sospirò,poi i due cominciarono a
rivestirsi.
-Sai Joseph,ogni
volta che dico che non ci devo ricascare,puntualmente ci ricasco-
-Perché
in fondo diverte anche te-
Wendy non
parlò più. Nel frattempo che i due si
rivestivano,Ally e Nick stavano affrontando una conversazione parecchio
diversa nella sala di proiezione del film,mangiando patatine.
-Wendy mi ha
raccontato cosa è successo-
Nicholas continuava
a mangiare guardando incurante davanti a lui.
-Siete amici da
un’eternità-
-Si,e allora?-
-Mio dio Nick sei
innamorato della tua migliore amica-
Il ragazzo diede
qualche colpo di tosse e si voltò verso l’amica.
-Come fai a dire
una cosa del genere?-
Ally
sbuffò e incrociò le braccia sul petto.
-Ho notato come la
guardi,come sorridi quando sei con lei,e poi andiamo,le donne queste
cose le capiscono al volo essendo più acute e intelligenti
dei maschi-
Nick rimase per un
po’ in silenzio,intrecciando le dita.
-Io non sono
innamorato di Wendy. Si,insomma,mi piace stare con lei,mi fa ridere,e
quando lei non mi è vicino mi manca,e le penso sempre prima
di addormentarmi e quando mi sveglio,è bellissima.
Però non sono innamorato di lei-
Ally rimase a
fissarlo.
-Sicuro?-
-Non lo so Ally,non
so cosa si prova ad essere innamorati-
-E’
più o meno quello che mi hai appena detto tu-
Nick
annuì e tornò a guardare il film,mentre Joe e
Wendy si risistemarono ai loro posti facendo finta di nulla.
Capitolo Undici.
I giorni
seguenti passarono velocemente,e Joseph e Wendy continuavano a nutrire
lo stesso rapporto,odio e passione,e nessuno dei due riusciva,ne
voleva,chiudere quel circolo vizioso,mentre Nick rifletteva sul fatto
di essere innamorato della sua migliore amica o no. Non si era mai
innamorato prima di allora,ne aveva mai pensato di farlo. Lui voleva
vivere cos’,in modo sregolato,fregandosene di tutto e tutti.
Innamorarsi per lui sarebbe stato la fine,si sentiva perso. Aveva
sentito dire che l’amore cambiava completamente,e lui non
voleva cambiare. Si piaceva così com’era,non
voleva che fosse una donna a controllare la sua vita. Il
giorno del suo compleanno Wendy era eccitatissima e
l’allegria di Ally aveva contagiato anche lei. Secondo il
piano organizzato alla perfezione in ogni punto
dall’amica,sarebbe dovuta essere accompagnata alla festa che
si teneva a casa di Ally da Nick,che arrivò puntuale alle
otto precise. La festeggiata lo aspettava seduta sulle scali del suo
portone con le mani sotto il mento e i gomiti poggiati su quel
bellissimo vestito color verde acqua che la mamma le aveva regalato per
l’occasione. Continuava a ripeterle che i diciotto anni
venivano una volta sola nella vita,e che doveva goderseli fino in
fondo. Nick scese dalla macchina e si sentiva terribilmente impacciato
dentro la sua giacca nera.
-Wow,Nicholas,come
siamo eleganti-
- Si,ci volevi tu
per farmi indossare la giacca,ma non prenderci
l’abitudine,è solo per stasera-
L’amica
gli sorrise e lui le offrì il braccio.
-Sembri una
principessa oggi-
-Prenditela con mia
madre,non con me-
Scoppiarono a
ridere e Nick la aiutò a salire in macchina.
-Devo
preoccuparmi?Insomma,da Ally posso aspettarmi di tutto-
Nicholas fissava la
strada e stringeva il volante.
-No,per stasera
puoi rilassarti-
-Vuol dire che non
ha invitato spogliarellisti,mangiatori di fuoco e animali esotici e
pericolosi?-
Chiese Wendy.
-No,tranquilla -
-Wow,deve essersi
trattenuta tanto-
-Veramente avevamo
pensato di farti fare uno streap-tease-
La ragazza
sbarrò gli occhi.
-Ehi,rilassati.
Stavo scherzando-
Wendy
sospirò e tornò a guardare fuori dal finestrino
il vialetto della villa di Ally illuminato per la grande occasione.
Immaginava che l’amica avrebbe fatto le cose in grande e non
sapeva nemmeno cosa aspettarsi da una pazza come lei.
Nicholas parcheggiò fuori il cancello e tirò
fuori dalla tasca destra una benda nera.
-Non dirmi che devi
bendarmi?-
-Si,me lo ha
rigorosamente ordinato Ally-
-Non mi
farò mai bendare,perché non so cosa devo
aspettarmi da uno come te-
-Diamine
Wendy,siamo amici dalle elementari e non ti fidi ancora di me?-
-Devo risponderti?-
Nicholas
sbuffò e scese dalla macchina,dopo averle legato bene la
benda dietro la testa.
-Dai
stronza,scendi. Ah,quasi dimenticavo:tanti auguri-
La ragazza sorrise
e strinse forte la mano del ragazzo,lasciandosi guidare.
-Mio dio Nick,non
vedo niente. Non lasciarmi sbattere contro un muro-
-Stai
tranquilla,per questa sera prometto niente contusioni-
Wendy lo adorava
proprio per quello Nicholas,perché sapeva sempre come farla
sorridere.
-I tuoi fratelli ci
sono?-
-Tutti tranne
Joseph,non so cosa avrebbe fatto,ma non voleva venire-
Wendy
annuì e cominciò a sentire la musica che
proveniva dal giardino. Anche se era bendata conosceva la casa di Ally
alla perfezione. Lei e Nick si fermarono poco dopo,e la musica si
arrestò di scatto. A Wendy cominciarono a tremare le gambe e
Nicholas le tolse la benda nera che le impediva di vedere la sua
meravigliosa festa. C’erano tutti,davvero tutti,e il giardino
era completamente pieno di amici e conoscenti che aspettavano soltanto
lei. Sarebbe potuta scoppiare in lacrime da un momento
all’altro,ma non voleva rovinare il trucco.
-Ok ragazzi,io
propongo di fare tutti insieme gli auguri alla nostra festeggiata
bellissima come il sole-
Ally non si era
davvero risparmiata,era tutto perfetto,dagli striscioni al catering,e
non c’erano animali pericolosi. Era riuscita a rimanere nei
canoni della sicurezza. Le due amiche si abbracciarono e Ally le diede
il suo regalo.
-Ally
perché mi hai fatto un regalo?-
-Forse
perché è il tuo compleanno?O mi sbaglio con
qualcun altro? Forse è il compleanno di Nicholas,ehi
Nick…-
Wendy le
tappò la bocca ridendo.
-Scema lo so che
è il mio compleanno,ma la festa era già..troppo-
Ally le sorrise.
-Il regalo non
è nulla di speciale,ma per me è importante-
La ragazza
cominciò ad aprire la busta blu e ne tirò fuori
una cornice in argento che conteneva una foto. Non era una semplice
foto,era la foto che Ally e Wendy avevano scattato davanti la scuola il
primo giorno di liceo. Avevano entrambe una paura matta in quel
momento,ma sapere che l’una era vicina all’altra le
aiutò. Wendy sorrise e cominciò ad accarezzare il
vetro della foto con il pollice.
-Ti ricordi cosa ci
eravamo promesse quella mattina?-
Le due amiche si
guardarono.
-Che saremmo
rimaste sempre insieme-
-Io dico che ce
l’abbiamo fatta a mantenere la promessa-
-Ally,questo
è il nostro ultimo anno al liceo. Poi andremo al college -
-Allora ci godiamo
ancora quest’anno di scemenze e poi pensiamo a diventare
ufficialmente grandi. Ci stai?-
Wendy le strinse la
mano.
-Si,ci sto. E
grazie per il regalo,è fantastico-
Ally
alzò le spalle e lasciò la festeggiata in balia
degli altri ospiti. Quella sera tutti i complimenti erano per lei e il
suo vestito verde acqua che la faceva sembrare tanto una fata,o almeno
cos’ dicevano gli altri. Il bellissimo Nicholas continuava a
contemplarla da lontano,passando una mano tra i suoi folti capelli
neri,e gli sembrava ieri che lui e Wendy giocavano
sull’altalena o andavano in bici giù per la
collina,mentre invece erano passati esattamente dodici anni,e ormai la
piccola bambina era diventata una donna,una donna stupenda e
testarda,che lo faceva diventare completamente pazzo. Passò
la serata come al solito,facendo nuove conoscenze che si sarebbero
ridotte a una botta e via,ma non riusciva a togliere gli occhi di dosso
a quella fata dai capelli neri e dai magnifici occhi marroni. Aveva una
pazzesca voglia di saltarle addosso,di farla sua come quella volta in
bagno,ma si limitava ad osservarla in ogni suo piccolo movimento,in
ogni suo piccolo gesto,e niente riusciva a farlo più felice.
Il tempo passava velocemente,la serata volava via troppo in fretta,e
quando la festa terminò,Wendy e Ally rimasero ancora un
po’ lì,per sistemare le ultime cose e pulire la
spazzatura per terra,anche se Ally aveva insistito perché
l’amica andasse a casa.
-Ehi,bellissima,guarda
chi sta arrivando. In ritardo il ragazzo è?-
Wendy
alzò lo sguardo verso il cancello e vide il più
bello di tutti guardarsi intorno.
-Ehi Joseph,la
festeggiata è qui-
Disse Ally
indicando l’amica al suo fianco.
-Vi lascio soli,non
fate i vostri giochetti erotici nel mio giardino,ve lo chiedo per
favore,e gettate il preservativo nell’apposito contenitore
che sto facendo la raccolta differenziata-
-Vaffanculo Ally-
La ragazza
sorrise ed entrò dentro casa,mentre Joseph
camminava con lo sguardo basso verso la festeggiata.
-Ho sentito che
oggi è il compleanno di qualcuno,tanti auguri Wendy-
-Grazie Joe-
Il ragazzo rimase a
fissarla con i suoi grandi occhi marroni.
-Sei bellissima
stasera,davvero-
Per un attimo
nessuno dei due parlò,ed entrambi abbassarono lo sguardo.
-Perché
non sei venuto alla festa?-
Chiese Wendy
tornando a fissare il ragazzo.
-Perché
volevo darti il mio regalo in privato,non davanti quegli idioti-
-Non oso chiederti
come hai passato il tempo-
Joseph sorrise e
tirò fuori dalla tasca dei jeans una scatolina blu che diede
alla ragazza.
-Buon compleanno
Wendy. Questo è per ringraziarti della tua pazienza e delle
tue…-
-Prestazioni?-
I due ragazzi
scoppiarono a ridere.
-Si,anche di quelle-
Disse Joe infilando
le mani nelle tasche e abbassando lo sguardo. Wendy aprì la
piccola scatolina blu che conteneva un ciondolo in oro bianco a forma
di margherita,il suo fiore preferito.
-Spero ti
piaccia,è la prima volta che faccio un regalo ad una
ragazza,e sinceramente non sapevo dove mettere le mani-
-Cosa ne sai che la
margherita è il mio fiore preferito?-
-Ho chiesto aiuto a
Ally. Non mi piace fare una brutta figura-
La ragazza gli
sorrise ed estrasse la collana dalla scatola,infilandosela al collo.
-Come mi sta?-
Disse poi alzando
la testa.
-Benissimo-
-Direi che come
primo regalo non è andato male,grazie-
Wendy si
voltò verso casa Walker,e notò che ormai tutte le
luci erano spente. Ally doveva essere andata a dormire.
-Vuoi che ti
riaccompagni a casa?-
Chiese Joe
stringendo le chiavi della macchina. La ragazza annuì e dopo
aver ripreso la sua borsa salì sulla Jeep di Joseph,aprendo
il finestrino. Parlarono della festa,perché sinceramente non
avevano altri argomenti di cui parlare o con cui confrontarsi,e stare
in silenzio avrebbe solamente appesantito il clima. Era strano pensare
come non avessero nulla di cui discorrere quando non facevano sesso,e
forse perché sapevano pochissimo l’uno
dell’altro. Per tutto il viaggio Wendy continuava a rigirarsi
il ciondolo tra le dita,osservandolo in ogni minimo particolare,e Joe
le sorrideva compiaciuto. Quando arrivarono davanti casa Taylor,Il
ragazzo parcheggiò nel retro,e per un po’ rimasero
in silenzio. Fu Wendy a incominciare a baciarlo su per il collo,questa
volta era stata lei a cercare quel contatto,quel piacere che le davano
i suoi baci e le sue carezze. Joe le tirò giù la
lampo del vestito verde acqua che le stava tanto bene e
abbassò il sedile del guidatore facendo sistemare la ragazza
sopra di lui. Wendy cercava di aiutarlo a togliersi la camicia,i jeans
e i boxer ma non era un granchè facile dentro la macchina.
-Credo che farlo
qui sia terribilmente scomodo-
Disse Joe togliendo
il reggiseno alla ragazza.
-Credevo fossi
abituato a farlo in posti assurdi,conoscendoti-
Joe le sorrise di
nuovo,anche se durante tutta la serata non aveva fatto altro,e la
ragazza portò le sue mani sul suo petto,cominciando a
muovere il bacino molto lentamente. Joe entrò dentro il suo
corpo e la ragazza si abbassò fino a poggiare il ventre sul
petto del ragazzo,continuando a muovere il bacino più
velocemente. Sentiva la mano di Joe che le sfiorava i fianchi fino ad
arrivare alla coscia e poi risalire,procurandole dei brividi che
percorrevano tutta la schiena. Il respiro dei due
cominciò ad accellerare,e grazie ai movimenti di
Joseph,Wendy provò un grandissimo piacere che non
riuscì a contenere,lasciando uscire dei gemiti. Joe
continuava a tenere le sue mani sui fianchi della ragazza,sfiorando la
sua pelle delicata. Wendy riprese a baciare il ragazzo in modo da non
fare troppo rumore,sfiorando il suo collo con le labbra e percorrendone
ogni centimetro,fino ad arrivare alla bocca e segnarne il profilo con
la lingua. La ragazza sospirò quando Joe diede
l’ultima spinta tenendola ferma per il bacino,e chiuse gli
occhi per godere meglio del momento. Si alzò dal ragazzo e
si rivestì a fatica,risistemandosi il trucco e i capelli per
non destare sospetti a Susan.
-Questa volta sei
stata tu a fare tutto-
Disse Joe
riabbottonandosi la camicia.
-Si ma non ti ci
abituare,e comunque tu non ti sei lamentato-
-Credimi se ti dico
che in questi casi non mi lamenterò mai-
La ragazza scese
dalla macchina e invitò Joseph dentro per offrirgli
qualcosa. Entrarono cercando di fare il meno rumore possibile e di non
svegliare Susan che dormiva al piano di sopra,accomodandosi in salotto
con due bicchieri di birra in mano. Nessuno sapeva cosa dire,e
rimanevano zitti osservando i loro bicchieri di vetro. Per un attimo i
loro sguardi si incontrarono e Joe si accorse di come gli occhi di
Wendy riuscivano a brillare come diamanti anche al buio.
-Ti sei mai
innamorato Joseph?-
Wendy
poggiò il bicchiere sul tavolo e si mise comoda sul divano
aspettando una risposta. Il ragazzo sorrise ma non disse nulla.
-Se non vuoi
rispondere va bene,era solo per parlare-
-Si,mi sono
innamorato una volta,durante il primo anno di liceo. Si chiamava Abby
ed era stupenda-
Wendy non si
sarebbe mai aspettata una simile risposta da uno come lui,ma si
limitò ad annuire senza fiatare.
-Suo padre non
accettava il nostro rapporto,diceva che ero un poco di buono,che non
volevo nulla,così abbiamo iniziato a vederci di nascosto. Ci
volevamo troppo bene per smettere di stare insieme. Purtroppo suo padre
ci scoprì e si trasferirono in Francia senza avvertire. Me
ne accorsi una mattina quando andai a trovarla a casa ed era
completamente vuota,il padre le aveva impedito perfino di salutarmi. Da
allora non la vidi più,e ho imparato che l’amore
è stupido perché fa solo male. E tu ti sei mai
innamorata?-
-Si,una volta
all’asilo,se vale-
I due scoppiarono a
ridere.
-Mi ricordo che lo
tartassavo di fogliettini con i cuoricini rosa disegnati da me,povero
Sam-
-Ehi,voi due,non
è ora di andare a letto?-
Susan era per le
scali in pigiama,con le braccia conserte e la solita espressione da
mamma interrotta nel sonno.
-Ha ragione signora
Taylor,ci scusi,me ne vado subito-
La mamma di Wendy
sorrise e tornò al piano di sopra,mentre la ragazza
accompagnò Joe fino alla porta e gli augurò la
buonanotte,concludendo la serata del suo compleanno.
Capitolo Dodici.
Il
pomeriggio seguente Ally e Wendy andarono in spiaggia con il programma
di prendere il sole e tornare a casa dorate come la panatura del pollo
fritto. Infilarono i loro occhiali da sole e si stesero sui teli
leggendo le varie riviste di gossip.
-Credo che quello
sia il bagnino più figo dell’universo-
Continuava a
ripetere Wendy che aveva adocchiato da parecchi minuti il bagnino
seduto sulla riva.
-Credi che se
faccio finta di affogare mi verrà a salvare?-
Ally rimase a
fissarla.
-Secondo me faresti
soltanto una grandissima figura di merda-
-Giuro che non vi
sto seguendo-
Nick era dietro le
ragazze con la sua canotta grigia e il suo costume bianco.
-Dì la
verità Nicholas,mi stai spiando-
Disse Wendy
allungandosi di nuovo sul telo arancione.
-Io no,ma credo che
se il bagnino si accorge che lo stai violentando con gli occhi potrebbe
sentirsi in imbarazzo-
Ally
scoppiò a ridere.
-Fottiti Nicholas
Jerry Jonas,sei un grandissimo coglione,vai in acqua,ci sono gli squali
a farti compagnia-
-Delicata come un
camionista-
Nick si sedette
sulla sabbia incrociando le gambe e cominciò a fissare la
lunga distesa di oceano blu che si trovava davanti.
-E’ una
gran pacchia abitare in California-
-Mi piacerebbe
andare a visitare New York-
Esclamò
Wendy portando una mano sulla pancia.
-Bene,in bocca al
lupo-
Urlò
Ally che si avviava a fare il bagno.
-Secondo me non va
a farsi il bagno,va a farsi il bagnino-
-Deve solo provarci
Nicholas,quello è mio-
Wendy
sentì Nick ridacchiare.
-Mi fai impazzire
quando fai la possessiva-
-Buono a sapersi-
-A dire la
verità mi fai impazzire sempre-
Nick
cominciò a sfiorarle il braccio,poi passò alla
pancia che lasciava scoperta il costume e scese fino alla gamba.
-Nick,smettila,ci
sono le persone qui-
-Sarei capace di
saltarti addosso lo stesso,mi conosci-
-Vai a farti un
bagno così ti si calmano gli ormoni-
Wendy prese dalla
borsa il suo I-pod e infilò le cuffiette ,cercando di
scappare dal mondo intero,ma Nick gliene tolse una e
continuò a parlare.
-Vieni con me al
bar?-
-No-
-Perché
no?-
Wendy
sbuffò.
-Perchè
so già come finirà-
-Giuro che non
farò nulla di male-
Disse il ragazzo.
-Si,certo,anche in
bagno alla festa non dovevi fare nulla di male e per poco non mi
rompevi-
-Lo fai sembrare
spiacevole-
-No,mi è
piaciuto,ma mi ha messo in imbarazzo-
Nick
spalancò le sopracciglia.
-Perché?-
-Perché
sei il mio migliore amico-
I due rimasero in
silenzio contemplando il cielo azzurro,ma al solo pensiero che Wendy lo
vedesse come un amico Nick stava male,una sensazione che non aveva mai
provato,come un forte pugno allo stomaco.
-Perché
con mio fratello non è così?-
-Perché
di tuo fratello non mi importa niente,e comunque lui è un
discorso diverso-
Nicholas sapeva che
se in quel momento si fosse trovato il fratello davanti gli avrebbe
spaccato la faccia senza pensarci due volte. Era…
Geloso. Wendy si alzò dall’asciugamano e si
avviò verso la riva,cominciando a fare amicizia con il bel
bagnino. Lei non nascondeva che verso Nick provava una forte attrazione
fisica,le piacevano i suoi capelli,il suo fisico,il suo sorriso,ma
nulla di più,ed illudere le persone non era mai stata la sua
attività preferita. Conoscendola non ci avrebbe messo molto
ad abbordare il bagnino,ma Nick la osservava con desiderio e
gelosia,voleva che Wendy fosse sua e basta. La ragazza passò
l’intera serata in compagnia del bagnino,e con tutta la
serata intendo tutta la serata,e ovviamente non poteva mancare il
resoconto dettagliato ad Ally durante il ritorno a casa dalla giornata
scolastica.
-Lo sapevo che ce
l’avresti fatta,e com’ il ragazzo?-
Wendy
sospirò.
-Il ragazzo
è…Da ricordare-
La ragazza
pronunciò l’ultima frase scoppiando a ridere.
-Anche se fino ad
ora il migliore rimane Joseph,e non pensavo lo avrei mai detto-
-Si honey,non posso
darti torto-
Le due amiche si
guardarono.
-Avete ripetizioni
anche oggi pomeriggio?-
-Si Ally,purtroppo
si-
Wendy
parcheggiò davanti casa Walker e l’amica
aprì lo sportello.
-Allora ti chiamo
stasera scema,in bocca al lupo-
Le due ragazze si
sorrisero e Wendy mise di nuovo in moto la macchina per tornare a casa
sua. Quando imboccò il vialetto,Joe era già di
fronte il suo portone seduto sulle scali e le mani sotto il mento.
Scese stupita dalla macchina e prese le chiavi di casa.
-Sei in ritardo
oggi-
-Che fai mi
controlli? E comunque ho dovuto riaccompagnare Ally a casa,la sua
macchina è andata-
I due entrarono e
Wendy gettò le chiavi sul tavolino del salotto,poi
buttò lo zaino sul divano e andò a prendere una
lattina di coca cola nel frigo. Joe la seguì poggiandosi al
muro e lei si sedette sul piano cucina lasciando penzolare le gambe.
-Allora…
Nick mi ha detto del bagnino-
-Si,e allora? Ti ho
già detto che non sono di tua proprietà-
-Ehi,non
fraintendermi. Volevo solo sapere se era vero-
La ragazza
annuì continuando a bere nella lattina.
-Scommetto che ci
sei andata a letto-
-Si Joseph,basta
interrogatorio-
Joe cercava di non
darlo a vedere,ma dentro sentiva quella cosa che chiamano gelosia e che
lui non aveva mai provato,e sembrava corrodergli lo stomaco. Wendy
gettò la lattina ormai vuota e salì in camera per
prendere i suoi libri. Per quanto riguardava chimica,Joe stava
migliorando,o almeno adesso sapeva spiegare cos’era un atomo.
Si,lo aveva capito che non era un amico di Wendy. Quella sera Susan
tornò prima da lavoro e trovò i due ragazzi
intenti a studiare in salotto.
-Mamma cosa ci fai
qui?-
Esclamò
Wendy voltandosi verso la donna.
-Il mio capo mi ha
fatto rientrare prima-
-Il ciccione?-
Susan e Joe
scoppiarono a ridere.
-Si tesoro,il
ciccione. Joe vuoi fermarti a cena?-
Wendy
spalancò i grandi occhi marroni e scosse la testa.
-Grazie Susan,mi
farebbe piacere-
La donna sorrise e
andò in cucina,mentre Wendy colpì Joe al braccio.
-Che cazzo combini?-
-Mi ha invitato e
ho accettato-
La ragazza
sbuffò.
-Giuro che se dici
o fai qualcosa di compromettente di fronte a mia madre
farò in modo che non ti si alzi più nemmeno per
sbaglio-
-Ci perdi anche tu-
Wendy scosse la
testa.
-Ce ne sono milioni
stradotati come te-
-Allora in bocca al
lupo-
Esclamò
Joseph alzando le sopracciglia e sorridendo. Durante la cena Joe decise
di approfittare della situazione per mettere in imbarazzo la ragazza
seduta affianco a lui. Molto lentamente portò la sua mano
sulla gamba di Wendy e cominciò ad
accarezzarla,dal linguine fino al ginocchio ,e la cosa sarebbe anche
piaciuta alla ragazza,se non fosse per il fatto che proprio di fronte a
lei si trovava sua madre. Wendy cercava di allontanarsi di
dosso la mano di Joe,ma ogni volta che ci provava
puntualmente lui tornava all’azione sorridendo,e Wendy
sperava soltanto che la cena finisse il più presto
possibile. Quando la mamma cominciò a sparecchiare Wendy
prese Joe per il braccio e lo portò nella sua
camera,chiudendosi la porta alle spalle.
-Ho una voglia
matta di amputarti quella mano-
Joe le rise in
faccia.
-Devi esserti
trattenuta tanto per non saltarmi addosso,si vedeva dalla faccia-
-Sei un bastardo-
Ringhiò
la ragazza.
-Se mia madre lo
avesse scoperto?-
-Secondo me tu
madre lo ha anche capito,è un tipo sveglio-
Wendy scosse la
testa e si sedette sul letto.
-Sei un grandissimo
stronzo,ti odio-
-E’
inutile che fai così,lo so che ti sei divertita-
-I tuoi desideri
sessuali non hanno limiti. Mai pensato di vedere uno psicologo?-
Il ragazzo le
sorrise,poi si sedette accanto a lei e iniziò a baciarle la
spalla fino a raggiungere il collo,e Wendy chiuse gli occhi.
-Joe,c’e
mia madre di sotto-
Lui rise e
continuò a baciarle la spalla.
-Tranquilla,non
sono così scemo,so quando non si può-
-Davvero?Perchè
pensavo il contrario-
Joe le
tappò la bocca mordendole il labbro inferiore,poi riscese
sul collo,e questa volta infilando una mano sotto la maglia della
ragazza e percorrendone i fianchi. Wendy gli baciò
il mento e si alzò dal letto,uscendo fuori dalla stanza. Lo
accompagnò fino alla porta e lo vide andarsene dal vialetto
con la sua Jeep grigia che ormai a casa Taylor era diventata una
presenza fissa. Tornò dentro e aiutò la mamma con
i piatti,non che volesse di sua spontanea volontà,ma
l’occhiataccia di Susan non perdona. La donna
sembrava voler dire qualcosa,ma puntualmente si bloccava,mordendosi il
labbro inferiore così forte che per poco non lo tagliava.
Wendy non le chiese nulla,preferiva rimanere all’oscuro delle
intenzioni della madre,si limitò ad asciugarsi le mani e a
chiudersi nella sua cameretta,guardando la foto di suo padre.
Chissà dov’era in quel momento,il suo
papà.
Capitolo Tredici.
La mattina
seguente,dopo aver fatto colazione in veranda a casa Jonas come al
solito ed essere passata a prendere Ally che non aveva ancora fatto
riparare la macchina,Wendy affrontò un altro giorno di
scuola. Durante le prime tre ore ci sarebbe stato il compito di algebra
e le due amiche non avevano ripassato nulla.
-Tra esattamente un
quarto d’ora abbiamo il compito di algebra e io non ricordo
niente,vuoto assoluto-
Disse Ally
scendendo dalla macchina nera dell’amica.
-E’ lo
stesso per me,ma mi affido alla dea bendata-
- Si,ma tra me e te
c’e una bella differenza,se prendo un’altra F addio
estate-
Le due ragazze si
avviavano verso la loro classe molto lentamente,quasi a voler fermare
il tempo.
-Ehi vedi di non
farti rimandare,quest’estate ho bisogno di qualcuno con cui
divertirmi-
-Tranquilla,c’e
Joseph,vedrai come ti divertirai-
Wendy la
fulminò con lo sguardo.
-Fottiti Alyson
Marie Walker-
La classe era
ancora vuota e le due amiche si sistemarono ai loro posti,Wendy vicino
la finestra e Ally di fronte la cattedra. Quando cominciarono ad
arrivare gli altri ragazzi,si iniziò a percepire
quell’ansia che solo i compiti in classe e sapere che devi
essere operato alle tonsille riescono a darti. Joseph non
degnò Wendy di uno sguardo,si sedette al suo posto
continuando a fare il coglione con i suoi amichetti del basket,e la
ragazza comprese che fuori dall’ambito sessuale e fisico lei
per lui non era niente. Era uno stupido giocattolino nella sue mani,che
manovrava come voleva. Forse doveva mettersi sotto a ricercare quella
sfaccettatura del suo carattere che le faceva provare ribrezzo anche al
solo pensiero di vedere Joe,doveva averla persa da qualche parte.
Quando Mr. Simpson,il professore di algebra preso in giro da tutta la
classe perché aveva lo stesso cognome del cartone
animato,entrò in classe,l’intera aula si chiuse in
un silenzio carico,così pesante che avrebbe abbattuto una
parete. Wendy non uscì vincitrice dal compito,anzi,forse
Ally aveva azzeccato più risposte di lei,o addirittura
Joseph. Sorrideva nel pensare come avrebbe reagito la classe al suo
primo brutto voto,e a lei non importava. Al suono dell’ora di
pranzo,si andò a rifugiare sugli spalti del campo di
football,e cominciò a sentire la musica con il suo amato
I-POD. Poggiò la testa sulle ginocchia e rimaneva fissa a
guardare la scena ripugnante di fronte a lei:Joe che approfondiva i
rapporti di anatomia con una delle tante. Cominciava a non sopportare
più l’idea di condividerlo con le altre ragazze.
Gelosia?Forse. Dopo dodici anni passati ad odiarlo,adesso si sforzava
nel farlo,la compagnia di Joseph non era più così
sgradevole,dopo tutto,e decise di capire cosa sentiva invece Joe per
lei,se anche per lui era diventato difficile odiarla come lo stava
diventando per lei. La ragazza tirò fuori
l’argomento mentre erano in salotto intenti a ripassare le
reazioni chimiche. Wendy si sedette sul tavolo e cominciò a
mordersi il labbro,come faceva di solito quando si innervosiva. Non era
una cosa facile da dire,ma non poteva girarci intorno,anche
perchè non era da lei farlo.
-Joe,tu altro ad
attrazione fisica e sesso,provi qualcos’altro per me?-
Joe rimase a
fissarla per un attimo,poi scoppiò a riderle in faccia.
-Ti prego dimmi che
è uno scherzo?-
Disse infine ancora
continuando a ridere.
-A dire la
verità era seria,ma lo prenderò come un no-
-Andiamo Wendy,non
mi sopporti,e inoltre sai come sono fatto,preferisco del sano sesso-
La ragazza
annuì e tornarono a parlare di chimica,fino a quando Joe non
iniziò ad alzarle la maglia lentamente e a baciarle la
pancia. Wendy non capiva perché non riuscisse a dirgli di
no,cosa c’era in lei che gli impediva di rifiutarlo. E
pensare che poco prima lo avrebbe cacciato fuori a calci. Quando il
ragazzo arrivò al seno,le tolse la maglia e
sfiorò le sue labbra a quelle di Wendy,che gli stava
togliendo la camicia per velocizzare il tutto. La ragazza
strusciò le sue mani sugli addominali fino ad arrivare alla
lampo dei jeans,che cominciò a mandare giù
insieme ai boxer,poi si slacciò i suoi pantaloncini neri e
Joe le prese le gambe,mettendole intorno a lui. Fece salire lentamente
le sue mani dalle ginocchia di lei fino alla vita scoperta e
iniziò a baciarla. Wendy strinse le gambe e portò
le braccia sulla schiena di Joseph,fino a quando lui non
penetrò dentro il suo corpo. Joe
velocizzò le spinte continuando a tenere le mani
sui fianchi della ragazza,e gli piaceva sentire il respiro di Wendy che
cominciava ad accelerare. Lei continuava a stringere le gambe sempre di
più,come in una morsa,non voleva che lui smettesse di
muoversi per il piacere che le provocava. Joe la teneva ferma per i
fianchi, e cercava di avvicinarla a se sempre più. Anche a
lui piaceva quel contatto con Wendy,inutile negarlo,la sentiva una
parte di se. Lentamente spostò la mano dai fianchi e
cominciò ad accarezzarle i capelli,e quando
aumentò le spinte sentiva le gambe di Wendy stringerlo
più forte,così fece riscendere delicatamente la
mano sfiorandole la guancia,il collo e il seno e diede le ultime
spinte,che fecero gemere la ragazza. Quando Joe ebbe finito Wendy
sospirò e ricominciarono a vestirsi.
-Sai,mi piace
studiare così-
Wendy non rispose,e
sinceramente Joe non provava gusto nel sfotterla ed essere ignorato.
-Chiudi il becco
Joe,l’unica cosa che riesci a dire cono cazzate-
La ragazza prese i
suoi libri e salì le scali per dirigersi nella sua
stanza,seguita da Joe come un’ombra. Poggiò i
libri sullo scaffale e riscese di nuovo,ignorando completamente il
ragazzo dietro di lei.
-Si può
sapere che ti succede?-
Wendy si sedette
sul divano e rimase a fissare il vuoto di fronte a lei.
-Succede che sono
stanca di essere usata da te Joe,ecco. Mi da fastidio perché
mi tratti come un giochino erotico e nulla di più,una specie
di bambola gonfiabile-
-E ancora una volta
ti dico che non sono l’unico a volerlo,se non sbaglio tu non
mi fermi mai-
Rimasero in
silenzio,e in fondo Wendy pensò che quella situazione se
l’era cercata lei. Joe avrebbe voluto dirle di quanto era
geloso nei suoi confronti,ma si limitò a stare zitto e a non
complicarsi la vita.
-Oggi mi ha dato
fastidio vederti limonare con quella sai?-
Joe alzò
le spalle.
-Se è
per questo,io dovrei affogare il bagnino-
Wendy gli sorrise e
incrociò le braccia,guardandolo con la coda
nell’occhio.
-Sei da sola
stasera?-
La ragazza
annuì.
-Vuoi che rimanga a
cena qui? Ordiniamo una pizza e stiamo un po’ insieme-
-Se ti dico di si
mi prometti che tieni il piccolo Joe al suo posto?-
Joseph sorrise e la
rassicurò. Quando arrivò la pizza si sedettero
sul divano e cominciarono a guardare un episodio dei
Griffin,continuando a ridere come due ragazzini per tutti i
comportamenti sciocchi di quella sottospecie di famiglia americana,e
poi passarono ad una commedia demenziale di Jim Carrey,il tutto
accompagnato da due bottiglie di birra.
-Che cosa farai
quest’estate?-
Le chiese Joe
allungandosi sul divano accanto a lei.
-Avevo pensato di
organizzare un viaggio a New York,per visitare il college a cui
dovrò andare. E tu?-
-I miei mi hanno
promesso un viaggio in Europa. Ovviamente se non devo rimanere a scuola
altre sei settimane per recuperare i voti-
I due cominciarono
a ridere,poi Joe portò un braccio dietro la testa.
-Secondo me stai
recuperando a chimica Joseph,credo che te la godrai questa estate-
-Ho una brava
insegnante-
Wendy gli sorrise.
-In fondo dobbiamo
ringraziare Mr.Hopkins,se non fosse per lui probabilmente adesso
continuavamo ancora ad odiarci a vicenda-
L’affermazione
di Joe lasciò Wendy spiazzata.
-Noi continuiamo
ancora ad odiarci Joe. O no?-
Il ragazzo non
rispose,e probabilmente era meglio così. Wendy quella
risposta non la voleva,perché in qualunque modo Joe avesse
risposto,sarebbero cambiate molte cose. La ragazza si
spostò su un fianco,e Joe le circondò la vita con
un braccio,avvicinandola a se sempre più. Sentiva il suo
cuore che al contatto con il corpo di Wendy cominciò a
battere come a voler uscire dal petto,e sinceramente era una cosa che
gli metteva paura,perché non aveva mai provato una
sensazione simile.
-Ti dà
fastidio?-
Le chiese Joe. La
ragazza scosse la testa e lui le baciò i capelli,continuando
a stringerla con il braccio. Cominciò a fare dei lunghi
respiri per assaporare il buonissimo profumo di Wendy,fino a quando
entrambi non si addormentarono in quella posizione. E quando Susan
tornò a casa dal lavoro si limitò a sorridere e a
coprire i due ragazzi con una coperta grigia,cercando di non svegliarli.
Nota: Ecco a voi
un SUPER MEGA EXTRA ^^ ci sn 4 capitolo insieme spero vi
paicciano e che abbiamo molte recenbisoni :) sono felice che la storia
vi paiccia un bacio
pikkola.wendy
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Capitolo 12 *** Capitolo 14 ***
Capitolo
Quattordici.
-Cioè,tu
mi stai dicendo che Joe era accanto a te sul divano,e non ti
è saltato addosso?-
Ally sembrava quasi
urlare mentre insieme all’amica cercava di seguire i
movimenti della coreografia che Samantha,la capo cheerleader,aveva
creato in occasione del torneo finale di basket.
-Si Ally,te
l’ho detto una decina di volte come minimo. Stamattina ci
siamo svegliati e abbiamo fatto colazione parlando tranquillamente,poi
siamo venuti a scuola,ma perché è così
difficile da credere?-
Si sentivano gli
urli di Samantha che riempivano la palestra.
-Perché
tesoro mio,stiamo parlando di Joseph Adam
Jonas,quell’individuo che sarebbe capace di riprodurre con
qualsiasi essere mobile e immobile-
Wendy
alzò il sopracciglio sinistro.
-E’
vero,anche io la pensavo in questo modo,ma magari non è
sempre così-
-La pensavi in
questo modo?-
La interruppe Ally.
-Mio dio Wendy,ma
che ti sta succedendo? Bastano davvero un paio di scopate per farti
perdere la testa? Sei stata tu la prima a dirmi che Joe è il
ragazzo peggiore della terra-
-Ed è
così-
-Non ne sei tanto
convinta. Io rivoglio la vecchia Wendy,quella che al solo pensiero di
dover incontrare Joseph cominciava a grattarsi come se avesse le pulci-
-Ally,sono sempre
io-
L’amica
sorrise e scosse la testa,poi tornò ai suoi esercizi da
cheerleader,sotto lo sguardo incredulo di Wendy. Se c’era una
persona che la conosceva meglio di se stessa era proprio Ally,quella
piccola e fragile ragazzina dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi
come le foglie. Nel pomeriggio la ragazza raggiunse casa Jonas per
usufruire della loro immensa piscina. Denise,intima amica di Susan,le
aveva permesso di usarla quando voleva,e molto spesso era mamma Jonas a
prendere decisioni dentro quella casa. Wendy suonò il
campanello attendendo una risposta. Le aprì Kevin,e
l’accompagnò fino alla piscina,nel retro.
L’amica poggiò la borsa sulla sdraio e si sedette
sul bordo piscina,infilando i piedi nell’acqua. Sentiva lo
sguardo di Kevin che la scrutava insistentemente,e sembrava volesse
dirle qualcosa da un momento all’altro. Solo quando
finalmente la ragazza iniziò a rilassarsi,lui prese a
parlare.
-Credevo che tu
fossi una di quelle che non sarebbe mai cascata nella rete di Joe,ma a
quanto pare mi sbagliavo-
Wendy
sbuffò e chiuse gli occhi,concentrandosi sul rumore del
vento.
-La cosa
è più complicata di quello che pensi,Kevin-
Il ragazzo venne
accanto a lei,incrociando le gambe per terra e guardando le
increspature che l’aria formava sul pelo dell’acqua.
-Ti piace?-
Wendy scosse la
testa,continuando a tenere gli occhi chiusi.
-E tu a lui piaci?-
-Non lo so,ma
sinceramente non credo-
-Fate solo sesso?-
La ragazza scosse
la testa di nuovo,scuotendo i lunghi capelli neri e lisci.
-No,ad esempio
stanotte abbiamo dormito insieme e mi abbracciava. Inoltre parliamo
spesso,lui riesce ad aprirsi con me-
Kevin sorrise,ed
era un sorriso strano. Quel sorriso di chi sa qualcosa che tu non
immagini,un po’ beffardo. Restarono un momento in
silenzio,ascoltando il cinguettio degli uccellini che volavano nel
cielo azzurro,godendosi il bel pomeriggio assolato.
-Io direi che Joe
è pazzo di te-
Wendy
spalancò gli occhi,e si sentì mancare
l’aria. Si voltò stupefatta verso Kevin,che la
fissava sorridendo.
-Come fai a dire
una cosa simile?-
-E’ mio
fratello,lo conosco. E quello che fa con te,non lo ha mai fatto con
nessun’altra-
La ragazza sentiva
una morsa allo stomaco e il suo cuore che accelerava i battiti. Poi
sorrise,perché pensò che Joe non avrebbe mai
potuto perdere la testa per qualcuna che non sopportava,e sicuramente
Kevin la stava prendendo per culo. In quel mentre ricco di pensieri,con
Wendy che massacrava il suo labbro inferiore con i denti,Nick fece la
sua entrata in scena,accompagnato dai suoi fedelissimi Ray-Ban bianchi
e il fisico mozzafiato lasciato scoperto dal costume. Non si aspettava
di trovare la ragazza,e vederla lì,così bella,gli
procurava una gioia immensa e allo stesso momento un colpo al cuore che
faceva un male tremendo. Kevin si alzò dal bordo piscina
senza dire nulla,e lasciò soli i due ragazzi. Nicholas si
tuffò nell’acqua fresca,cercando un riparo dalla
calura estiva che cominciava a farsi più insistente ogni
giorno che passava,e continuò a nuotare fino ad arrivare
alle gambe di Wendy. Posò le sue mani sulle ginocchia di lei
e rimase a guardarla fissa negli occhi,per secondi,minuti,nessuno dei
due lo sapeva con certezza.
-E’
inutile scappare,io e te dobbiamo parlare-
Le disse Nick.
-Lo so,ma speravo
di poterlo evitare ancora per un po’-
Nicholas fece un
grande sospiro,e a dirla tutta non vedeva l’ora di liberarsi
di quel peso.
-Non credevo che lo
avrei mai detto ma… Ti amo Wendy Jessica Taylor,e sei la
prima ragazza che io abbia mai amato-
Nick non era ancora
riuscito a guardarla negli occhi,e Wendy non sapeva se
piangere,scoppiare a ridere,scappare o urlare,ma qualunque cosa avesse
fatto non avrebbe cambiato la situazione.
-Io ti voglio bene
Nick-
-Lo so-
Il ragazzo le
sorrise e lei intrecciò una mano sui suoi capelli bagnati.
-Perché
di tante ragazze che impazziscono per te hai scelto proprio…
Me?-
Wendy si
indicò scuotendo la testa.
-Non lo so,e
credimi se ti dico che ci sto pensando da
un’eternità-
-L’amore
è bastardo-
-E’ un
grandissimo stronzo -
I due scoppiarono a
ridere.
-Lo sai che sono
geloso di te?-
-Lo sei sempre
stato Nicholas,anche alle medie,quando stavamo insieme-
-Si,ma questa volta
è una cosa diversa-
Wendy
sospirò.
-Forse
perché siamo più grandi-
-hai notato che
più cresciamo e più diventiamo stupidi?-
-Parla per te-
-Wendy…-
Nick si
bloccò. Non voleva continuare,ma doveva farlo.
-Dimmi-
-Non possiamo
più essere amici-
Wendy
annuì dispiaciuta,anche se voleva scoppiare a piangere da un
momento all’altro. Di certo perdere il suo migliore amico non
era nei programmi della giornata. Nick poggiò le mani sul
bordo e fece forza sulle braccia per uscire
dall’acqua,lasciando Wendy sola. Doveva abituarsi
all’idea di non avere più Nick tra i piedi come
ormai era solito da dodici anni. Entrò dentro casa e
trovò Joseph intento a strimpellare qualche accordo con la
sua amata chitarra. Era così concentrato che non si era
nemmeno accorto della presenza della ragazza,e lei ne
approfittò per rimanere ad ascoltarlo,lì in
piedi,senza rendersi conto del tempo che trascorreva,e sinceramente in
quel momento aveva lasciato alle spalle tutti i problemi che la
giornata le aveva presentato. Si era resa conto che le bastava stare
con Joe per sentirsi finalmente bene,vedere il suo
sorriso,rispecchiarsi nei suoi occhi,sentire la sua fantastica voce,la
rendevano felice. Quando Joseph alzò lo
sguardo,sbarrò gli occhi e rimase a fissare la ragazza in
piedi davanti a lui.
-Cosa ci fai qui?-
-Ero venuta a
prendere qualcosa da mangiare-
Joe le sorrise.
-Se avvisavi non
avresti assistito a questo spettacolo penoso-
-Perché
dici questo? Tu e la chitarra sembrate fatti l’uno per
l’altra-
Il ragazzo
alzò le spalle e posò lo strumento sul divano
accanto a lui.
-Mi fa piacere
vederti sai?-
Wendy
spalancò i grandi occhi scuri.
-Non pensavo che me
lo avresti mai detto-
-Oh,nemmeno io se
è per questo-
-Beh sai,a parte il
fatto che sei un essere arrogante,maleducato,pervertito a tanti altri
aggettivi negativi che adesso non mi vengono in mente,si direi che fa
piacere anche a me vederti-
I due si sorrisero.
-Mi piace vederti
in costume-
-Non provarci
Joseph-
Lui la
tirò per le braccia trascinandola a se,poi la prese in
braccio mentre lei continuava ad agitarsi e a tirare pugni sulla sua
schiena urlando di farla scendere. Scoppiò a ridere nel
vedere Wendy così agitata e la portò in camera
sua,chiudendo la porta dietro di lui a chiave e buttandola sul letto.
La ragazza si risistemò i capelli scompigliati davanti il
grande specchio che Joe aveva nella stanza.
-Tu sei cosciente
di essere un grandissimo coglione vero?-
-E tu sei
bellissima-
-Non provarci
Joe,sei un ruffiano-
Joseph le si
avvicinò sempre più,fino a quando Wendy non
sentì il suo petto sulla sua schiena scoperta e le
sue labbra sul suo collo.
-Guarda che dico
davvero,sei bellissima-
Wendy si
girò di scatto e cominciò a baciarlo
appassionatamente. Ormai lo aveva capito anche lei che non poteva
più resistergli,tutto di lui la attirava,lo sguardo,la
bocca,il fisico,la voce. Joe non se lo fece ripetere due volte e fece
scendere le sue mani lungo i fianchi della ragazza fino a raggiungere i
lacci del pezzo di sotto del bikini. Lì slacciò
senza staccare le sue labbra da quelle di Wendy,e la ragazza gli
sorrise.
-Io e te stiamo
prendendo una brutta abitudine-
Joe non le diede
ascolto,e dopo averle slacciato anche il pezzo di sopra la stese sul
letto,sistemandosi sopra di lei. Finì di spogliarsi anche
lui il più in fretta che poteva,poi cominciò ad
accarezzarle la gamba molto lentamente e a salire fino a raggiungere i
fianchi. Già le semplici carezze del ragazzo provocavano in
Wendy un grandissimo piacere,e cominciò a fare lunghi
sospiri attendendo che Joe penetrasse dentro di lei. Quando
arrivò il momento,il ragazzo le sorrise e
cominciò ad aumentare le spinte. Ad ogni suo movimento Wendy
gemeva sempre più,e unì le braccia dietro la sua
schiena,facendole scorrere fino a giù per poi risalire. Con
le sue labbra Joseph le sfiorò il seno,poi passò
al collo e infine arrivò alla bocca,e in tutto quello il
respiro di Wendy non faceva altro che aumentare,insieme al suo piacere.
Joe continuava a spingere ad un ritmo molto veloce,così la
ragazza decise di non interrompere il bacio per evitare di insospettire
qualcuno con i suoi gemiti. Chiuse gli occhi per lasciarsi trasportare
dal piacere che i movimenti del ragazzo provocavano dentro di lei,e
dopo uno scambio di sguardi,Joe uscì dalla ragazza.
Restarono per un po’ così,nel letto. Lei aveva la
testa poggiata sul petto di Joe,e con una mano gli sfiorava la
pancia,mentre lui le accarezzava teneramente i lunghi capelli
neri,intrecciandoli tra le sue dita.
-Credi che i tuoi
fratelli ci avranno sentito?-
Gli chiese Wendy
alzando il suo viso di porcellana verso di lui.
-Te sicuramente-
La ragazza lo
fulminò con lo sguardo.
-Quanto sei stronzo
Joseph Adam Jonas-
Lui le
sfiorò una guancia e la baciò sulla fronte.
-Lo sai che sei
molto… Bello,Joe?-
Wendy sembrava
finalmente essersi liberata da un peso,e fece un lungo
sorriso,aspettando una reazione del ragazzo accanto a lei. Joe le diede
un altro bacio,questa volta sulle labbra e più intenso.
-Mi piace baciarti-
Le disse infine il
ragazzo.
-Anche a me. Hai un
buon sapore-
Joe
scoppiò a ridere.
-tipo?-
-Ho sempre pensato
che sapessi di miele,ed era vero-
-Tu sai di fragole-
I due ragazzi si
sorrisero,poi Wendy si alzò dal letto avvolgendosi nel
lenzuolo bianco e mentre lo stringeva con le mani
cominciò ad osservare la stanza di Joe. Sfiorava i suoi
CD,sorrise nel vedere i poster attaccati alla parete,e si
fermò di fronte un mobile che sembrava una libreria in
miniatura. Conteneva pochi libri,il numero giusto per Joseph.
-Non sapevo che
leggessi-
Gli disse
voltandosi verso di lui.
-Infatti non leggo.
Mi servono per passare il tempo quando manca
l’elettricità e non posso guardare la TV-
Wendy
sospirò.
-E’
già qualcosa-
-E poi i libri sono
stupidi,danno un messaggio sbagliato-
La ragazza lo
guardò accigliata.
-Del tipo?-
-Che la vita
è facile,che riuscirai a superare tutto-
-Non pensavo fossi
così pessimista-
Joe si
alzò dal letto e cominciò a rivestirsi.
-Sono
realista,è diverso-
-Joe fammi
entrare,devo dirti una cosa-
Nick
cominciò a bussare incessantemente alla porta di Joseph,e i
due ragazzi entrarono nel panico. Non perché avessero fatto
qualcosa di male,ma temevano la reazione di Nicholas e come avrebbe
potuto reagire davanti la scena di suo fratello e della sua ex migliore
amica a letto insieme. Inoltre Wendy non voleva dargli anche quel
dispiacere,il suo rifiuto era già abbastanza tosto da
mandare giù. La ragazza cercava di rinfilarsi il costume il
più in fretta possibile,sotto lo sguardo imbambolato di Joe.
Nonostante non si trovasse in una situazione particolarmente
piacevole,non riusciva a staccare gli occhi da Wendy,dal suo bellissimo
viso,dal suo corpo.
-Cosa guardi?-
Gli chiese in tono
acido mentre si infilava il pezzo di sotto del costume.
-Hai un bel sedere-
-Sei molto profondo
Joseph-
Il ragazzo
scoppiò a ridere e dopo averle baciato il collo
aprì la porta e la lasciò uscire dalla sua
stanza,mentre gli occhi di Nick la fissavano sbigottiti e sorpresi. Si
sentì terribilmente in imbarazzo,come non lo era mai stata
forse,e dopo aver ripreso la borsa tornò a casa sua. Quella
sera Wendy non cenò,il suo stomaco era praticamente chiuso e
sconvolto. Dopo tre anni di lungo oblio in un cassetto,il diario
segreto di Wendy tornò a farsi spazio tra le sue mani.
Sentiva il bisogno di sfogarsi come non aveva mai fatto prima
d’ora ,perché aveva solo diciotto anni e le
sembrava che il mondo stesse per caderle addosso da un momento
all’altro. Che cosa le stesse succedendo era un po’
difficile da spiegare:aveva perso il suo migliore amico per una
stronzata,cominciava a provare qualcosa per il ragazzo che tra le sue
facce da odiare aveva il posto d’onore e per la prima volta
in tutta la vita sentiva la mancanza del suo papà,di una
figura paterna che l’ abbracciasse e le dicesse che
l’uomo che più l’amava al mondo era lui.
Quando anche Susan si coricò nel letto,Wendy andò
nella sua stanza e le si mise accanto,sotto le coperte,senza dire una
parola. In quel momento aveva bisogno di sentirsi protetta,come quando
era piccolina e aveva paura dei mostri sotto il letto. Voleva sapere
che non stava sbagliando,che aveva ancora qualcuno accanto a lei. La
madre le sorrise e l’abbracciò forte,sospirando.
Susan adorava sua figlia,era la sua unica ragione di vita. Si
addormentarono pensando che ognuna aveva l’altra vicino.
Capitolo Quindici.
La
mattina seguente Wendy si recò a scuola ancora
più pensierosa di come si era addormentata,e camminava lungo
il corridoio fregandosene di tutto e tutti. Aprì il suo
armadietto per prendervi i libri della prima ora,e quando lo richiuse
Joe era di fronte a lei,con i suoi pantaloni neri e la fedelissima
giacca di pelle.
-Cosa ci fai qui
Mr.Superdotato?-
Joe le sorrise.
-Sai,non di mia
spontanea volontà,ma ho l’obbligo di venire a
scuola-
La ragazza
alzò gli occhi al soffitto e sorrise.
-Intendevo qui
vicino al mio armadietto,visto che il tuo è due file
più in fondo-
Joseph si
voltò dietro di lui,verso il suo armadietto,poi
tornò a fissare la ragazza.
-Nick ieri sera ha
detto qualcosa?-
Il ragazzo scosse
la testa e poggiò la mano destra sull’armadietto
della ragazza.
-Credi che se ti
violenti qui davanti a tutti i nostri compagni se ne accorgeranno?-
-Beh,sai
Joe,ammetto che il quoziente intellettivo dei nostri compagni non
è molto elevato,ma credo che fino a quel punto ci
arriverebbero-
I due scoppiarono a
ridere,e Joseph le sfiorò il collo con le labbra fino ad
arrivare all’orecchio.
-Bagno?-
Le
sussurrò. Wendy arrossì e lo strattonò
per il braccio,portandolo dentro il bagno delle ragazze.
-perché
proprio in quello delle ragazze?-
Le chiese Joe
sorridendo e anche un po’ schifato.
-Perché
qui non ci viene mai nessuno,fidati-
Wendy si
appoggiò delicatamente al muro e cominciò a
giocherellare con le sue mani,abbassando lo sguardo. Joe le si
avvicinò sempre di più,poi le sfiorò
il naso e premette le sue labbra a quelle della ragazza. Continuarono a
baciarsi appassionatamente per dei minuti incalcolabili,nessuno dei due
pensava a contare il tempo,ne aveva voglia di farlo. Joe
infilò una mano sotto la gonna di Jeans di Wendy
accarezzandola dalla coscia fino al linguine. Lei,completamente persa
nei suoi baci,intrecciò una mano tra i capelli neri e corti
che tanto amava,facendolo sorridere. Le cominciò a
sbottonare la camicetta,senza staccarsi da lei.
-Joe,devo andare a
lezione-
Gli disse Wendy
ancora con le labbra sulle sue.
-Magari facciamo
una cosa veloce-
-E come ho
già detto sei molto profondo Joseph Adam Jonas-
Il ragazzo le fece
scendere la gonna,e Wendy gli sorrise,mordendosi il labbro. Lo
aiutò a togliersi i jeans e i boxer,poi si
appoggiò bene al muro e unì le gambe intorno al
busto di Joe. Il ragazzo iniziò a spingere,molto
lentamente,e lei portò le sue braccia dietro il suo
collo,stringendolo al petto. Quando velocizzò i
movimenti,Wendy cercava di autoimporsi il più assoluto
silenzio,visto che si trovavano in una scuola,e il fatto che la ragazza
si sforzasse di non fiatare fece eccitare Joseph ancora di
più,convincendolo ad aumentare la velocità,fino a
quando Wendy non ce la fece più e lasciò uscire
dei forti gemiti,proprio come desiderava lui.
-Sei un bastardo
Joseph-
Gli disse cercando
di regolarizzare il respiro. Lui le tappò la bocca
tracciandone il profilo con la lingua,poi diede un’ultima
spinta più forte e Wendy strinse le gambe. Mentre si
rivestirono suonò la campana che annunciava
l’inizio delle lezioni,e Joe le sorrise.
-Hai visto che
abbiamo fatto in tempo?-
Le disse facendole
l’occhiolino. I due uscirono dal bagno e si avviarono verso
la loro classe,facendo finta di nulla. Ormai Joseph lo sapeva,ne era
consapevole:quella ragazza lo attirava e gli faceva uno strano
effetto,come nessun’altra. E nonostante cercasse di
negarlo,aveva smesso di odiarla. Si,era proprio così,lui non
la odiava più,anche se dava a vedere il contrario. A dire la
verità entrambi davano a vedere il contrario,fingevano di
provare un sentimento che ormai non esisteva più,e i due se
ne erano accorti. Forse perché l’uno aveva visto
il lato che l’altro cercava di tenere nascosto. La
Domenica seguente,Joe si presentò a casa Taylor molto tardi.
Parcheggiò la sua Jeep nel vialetto e suonò il
campanello,attendendo una risposta. Gli aprì Susan.
-Joe,cosa ci fai
qui a quest’ora? Non avevate ripassi oggi-
Il ragazzo
cacciò da dietro la schiena un copioso mazzo di margherita
bianche dalle punte rosate,le preferite di Wendy. Susan gli sorrise.
-Vai,Wendy
è di sopra in camera sua,ma non fate tardi come
l’altra sera-
Joseph le sorrise e
annuì,poi cominciò a correre per le scali che
portavano al piano di sopra e bussò insistentemente alla
porta della camera della ragazza. Era troppa la voglia di vederla.
Wendy gli aprì e lo fece entrare dentro.
-Cosa ci fai qui
Joe? E’ tardi-
-Ti ho portato
questi-
Il ragazzo le diede
in mano il mazzo di fiori,e Wendy sorrise. Quel sorriso che da un
po’ di tempo a Joseph faceva mancare il respiro.
-Ti ho disturbato?-
-No,a dire la
verità stavo andando a fare un bagno,ma non fa nulla-
I due rimasero per
un attimo in silenzio,e notarono che c’era un forte imbarazzo
in quella stanza.
-Come mai mi hai
portato i fiori?-
-Volevo venire a
trovarti,ma non mi sembrava giusto presentarmi a mani vuote-
Joe continuava a
fissare la ragazza,i suoi capelli neri raccolti in una lunga coda,le
spalle bianche lasciate scoperte dalla canotta e i suoi grandi occhi
marroni che ammiravano estasiati i suoi fiori.
-Ti ringrazio
Joseph,sono bellissimi-
-Comunque non
voglio rovinarti i piani-
La ragazza
increspò la fronte.
-Che vuoi dire?-
-Hai detto che devi
andare a fare il bagno no?-
Le
domandò Joe alzando le sopracciglia. Wendy si morse il
labbro inferiore e alzò gli occhi al cielo.
-Non ti basta mai
vero Joseph Adam Jonas?-
I due uscirono
dalla camera e si precipitarono nel bagno,facendo il meno rumore
possibile per non far insospettire Susan. Si chiusero a chiave e
cominciarono a spogliarsi giocando tra loro,tra una risata e
l’altra. Si infilarono nella calda acqua della vasca e Joe
sistemò Wendy sulle sue gambe,cingendole la vita. Quando
iniziarono a schizzarsi con l’acqua,la ragazza
poggiò la testa sulla spalla di Joseph.
-Joseph Adam Jonas?-
-Che c’e?-
-Il tuo grande
amico si sta indurendo e dà parecchio fastidio-
Joe rise.
-Scusalo,è
emozionato-
-Oh,non mi
interessa,tu adesso gli dici che deve tornare al suo posto-
-Io non posso farci
niente se tu gli piaci-
Wendy
scoppiò a ridere perché con Joe si divertiva come
con nessun’altro.
-Sei un idiota lo
sai? Fai anche pena-
-Lo so,ci sei tu a
ricordarmelo da dodici lunghissimi anni-
-E mi diverte
parecchio farlo-
Il ragazzo le
lanciò dell’acqua e Wendy si coprì gli
occhi con la mano sinistra.
-Joe,ti ho lasciato
un asciugamano qui fuori -
Susan bussava alla
porta del bagno e i due ragazzi spalancarono gli occhi.
-Ehm,grazie Signora
Taylor-
Farfugliò
il ragazzo tra i vari colpi di tosse.
-Divertitevi-
Urlò
Susan da dietro la porta.
-Io lo avevo detto
che tua madre era un tipo sveglio-
-Ma come diamine ha
fatto ad accorgersene?-
Joe alzò
le spalle e i due si guardarono negli occhi per un momento,poi
scoppiarono a ridere e tornarono a schizzarsi con l’acqua.
Wendy gli diede un bacio sulla guancia e fece una smorfia.
-Che c’e?-
Chiese Joe.
-Potevi anche
fartela la barba ,mi dà fastidio-
-Oh,mi dispiace
signorina,la prossima volta la farò solo per lei-
Gli morse la spalla
e Joseph urlò di dolore.
-Ma sei pazza?-
Gli fece la
linguaccia e uscì dall’acqua,infilandosi
l’accappatoio rosso sotto lo sguardo ebete di Joseph.
-Joe,la smetti di
fissarmi? E’ abbastanza fastidioso-
Joe
arrossì.
-Hai ragione,ma sei
davvero bellissima-
La ragazza
aprì la porta del bagno e prese l’ asciugamano blu
appeso alla maniglia,lanciandolo al ragazzo che lo legò alla
vita.
-Sai,sto ripensando
all’episodio con tua madre-
Le disse Joseph.
-Non me ne parlare.
Adesso sono sicura che riprenderà il discorso delle api,dei
fiori…-
Wendy
terminò la frase scoppiando a ridere.
-Beh,dille che se
poi hai bisogno di fare pratica,puoi contare su di me. Insomma,io sono
qui-
-Ahah. Ma quanto
sei simpatico. Tanto faresti pratica anche senza il permesso di mia
madre-
-Allora mi conosci
troppo bene-
Wendy
alzò gli occhi e uscì dal bagno,riprendendo i
suoi vestiti e dirigendosi verso la camera. Joe fece lo stesso e la
seguì.
-Che cosa vuoi
Joseph?-
Lui rimase a
fissarla sorridendo.
-Non ci
provare,corri a vestirti e fila a casa tua che è tardissimo-
Il ragazzo le
sorrise ma non obbiettò,e dopo essersi rivestito
salutò la ragazza e con la sua macchina si avviò
verso casa Jonas,mentre dalla finestra Wendy lo osservava sparire
dietro l’angolo. Nick era sdraiato sul divano a guardare i
soliti programmi idioti della domenica sera,e quando notò il
fratello rientrare lo salutò con un gesto della mano. Lo
sapeva dove era stato,non c’era dubbio che avesse passato la
serata con Wendy,e il solo pensiero di loro due insieme lo
stomacava a morte. Non riuscì a dormire per tutta
la notte,si rigirava tra le lenzuola bianche ascoltando lo scoccare
delle lancette della sveglia accanto a lui,e i raggi della luna che
filtravano dalla finestra illuminavano il suo volto circondato dai
riccioli scuri.
Nota: vedo che le
recensioni stanno salendo :) e ne sn felice :) spero vi piaccia anche
questo capitolo ^^ e che recensite <3 grazie a tutte baci
pikkola.wendy
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Capitolo 13 *** Capitolo 15 ***
Capitolo
Quindici.
Fortunatamente la
mattina arrivò,tra pensieri e sospiri,e quando Nicholas si
trovò di fronte Joe che faceva colazione seduto al tavolino
della cucina,decise di dirgli finalmente quello che pensava. A dire la
verità era la sua gelosia a parlare,perché quelle
lo aveva consumato del tutto. Si mise di fronte a lui,con le braccia
conserte,e lo guardava inflessibile. Sembrava quasi una statua di cera
senza espressione.
-Lo so che sei
stato da lei ieri sera-
Joseph si
pulì la bocca e guardò il fratello sorridendo.
-Si,e allora?-
-Joe te lo
dirò una volta sola: Lascia in pace Wendy-
Il ragazzo scosse
la testa e si alzò dal tavolo. Fece per andarsene,ma Nick lo
strattonò per un braccio.
-Ma si
può sapere che cazzo ti prende ora?-
-MI hai sentito?-
-Si,ma io non la
lascio in pace-
-E’
questione di tempo. Quando troverai qualcun’altra con cui
sfogare i tuoi desideri sessuali la lascerai stare,e lei ci
starà male,lo so. Non voglio questo,quindi lasciala in pace-
Joe si
voltò verso al finestra scuotendo la testa,poi
tornò a fissare il fratello.
-Chi ti dice che
questa volta sia così?-
-Mi stai dicendo
che ti piace Joe?-
Il ragazzo fece un
lungo sospiro e chiuse gli occhi.
-Si,Nick,mi piace.
Mi piace perché è bellissima,è
simpatica,dolce,intelligente,e sa tenermi testa. Mi piace davvero-
-La usi solo per
giocare all’infermiera e il dottore-
-All’inizio
era così,ma adesso credo di essermi affezionato davvero-
-E io te lo
ridico:lasciala in pace-
-Tu non sei la
persona più adatta per fare la morale Nick,visto che anche
tu ti comporti come me-
-Con lei non lo
farei mai-
Joseph si morse il
labbro. Aveva capito che il fratello era innamorato,e sinceramente non
riusciva a crederci.
-Di la
verità Nick,la gelosia ti sta corrodendo dentro
è? Ti da fastidio il fatto che lei preferisca me a te-
Joe aveva centrato
il punto in pieno,e Nicholas non ci vide più. Si morse il
labbro inferiore e tirò un pugno sulla guancia sinistra del
ragazzo,gettandolo a terra e spaccandogli il labbro. Non si
capacitò nemmeno lui di come era riuscito a compiere un
gesto simile contro suo fratello. Joseph si rialzò a fatica
e uscì dalla porta senza degnare il fratello do uno sguardo.
Avrebbe potuto rispondere al colpo,ma semplicemente non voleva
abbassarsi al suo livello. Erano arrivati a litigare per una ragazza,e
Joe si rese conto di come la situazione stava degenerando e di come lui
si stesse affezionando troppo a quella principessa dai capelli scuri e
le labbra rosse. Quando parcheggiò nel cortile della scuola
il suo labbro sanguinava ancora e non sembrava avesse intenzione di
smettere. Scese dalla macchina cercando di coprire la ferita con la
mano.
-Ehi Joseph, hai
visto We… Che ti è successo al labbro?-
Ally era di fronte
il ragazzo e gli spostò la mano,notando il sangue sulla
bocca.
-Niente,lasciami
stare-
-Ho
dell’acqua ossigenata nella borsa. Vieni con me,ti disinfetto-
-Tu giri con
l’acqua ossigenata nella borsa?-
Ally
sbuffò.
-Non sei una
cheerleader e non puoi capire-
Joe
scoppiò a ridere ma si lasciò andare ad una
smorfia di dolore quando la ferita cominciò a bruciare. Ally
lo portò in bagno e lo fece sedere per terra,appoggiando la
schiena al muro,mentre lei mise dell’acqua ossigenata su un
fazzoletto e iniziò a tamponare la ferita.
-Ahi-
Joe
digrignò i denti.
-Fa male,lo so-
-Abbastanza-
Restarono in
silenzio per un po’,poi Ally ricominciò a parlare.
-Mi dici con chi
hai fatto il coglione?-
-Non ci crederai-
-Tu prova-
-Nicholas-
La ragazza
sbarrò gli occhi.
-Vuoi
dire… Tuo fratello?-
Joseph
annuì.
-Wow. E come mai?-
-Hai presente la
tua amica?-
Ally
alzò le sopracciglia.
-Si,abbiamo
litigato per lei-
La ragazza non
sapeva se scoppiare a ridere o cominciare ad urlare.
-Sai,è
strano passare dal “Non mi importa di nessuna” al
“Pur di averla picchio mio fratello”-
Joseph
sospirò e Ally si alzò dal pavimento,riponendo la
bottiglia di acqua ossigenata nella borsa e sedendosi sul lavandino.
-Ally io ci tengo a
lei. Che cosa dovrei fare?-
-Sai,è
un periodo in cui vengono tutti da me per chiedere consigli sul campo
amoroso:dici che se apro uno sportello in segreteria farò
successo?-
-Ally smettila di
fare la stronza,è una cosa seria-
Non aveva mai visto
Joe ridotto così. Nel senso che non lo aveva mai visto
così pensieroso nei confronti di una ragazza.
-Joe tu le vuoi
bene?-
-Tanto-
Ally si
trovò completamente spiazzata da quella risposta.
-E
quindi…-
-E quindi devo
lasciarla stare Ally. Con uno come me si farebbe solo del male,lo so.
Lei merita un ragazzo che la rispetti,e non sono io. Inoltre non voglio
rovinare il rapporto con mio fratello. Devo farle credere che non mi
interessa più nulla di lei-
La ragazza non
sapeva cosa dire.
-Forse è
la decisione più giusta-
Joe
annuì,ma il solo pensiero di dover lasciare stare Wendy lo
portava a scoppiare a piangere da un momento all’altro. Ally
prese la sua borsa e si avviò verso la porta,quando Joe la
chiamò.
-Ally-
La ragazza si
voltò verso di lui.
-Dimmi-
-Non una parola di
quanto è successo con Wendy. Cercherò di essere
per lei soltanto un fantasma d’ora in poi-
Ally
annuì e lasciò Joseph solo,dirigendosi verso la
sua classe.
Nota:Spero vi piaccia anche
questo capitolo ^^ Ringrazio tutti quelli che recensiscono =)
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Capitolo 14 *** Capitolo 16 ***
Capitolo
Sedici.
Joseph mantenne la
sua promessa. Anche se gli faceva ogni giorno più male e
soffriva come un cane,cercava di rimanere il più possibile
lontano da quella fata. Non le parlava più,non la salutava
nemmeno più,e aveva interrotto tutti,davvero tutti,i
rapporti con lei. Era tornato il solito stronzo,cercava di consolarsi
con le altre,ma era ovvio che non funzionava. Lui pensava solo a lei,e
più le stava lontano,più la voglia di averla
sempre vicino aumentava. Per la maggior parte delle volte inventava
delle scuse per non andare ai ripassi di chimica,e quando doveva per
forza parteciparvi,si limitava a scuotere semplicemente la testa quando
non capiva o qualcosa non era chiaro. E ovviamente Wendy in tutto
questo non faceva altro che soffrire e stare male come mai. Sprecava le
notti a piangere,e si chiedeva come aveva fatto ad a essere
così stupida,a credere che veramente in Joe ci fosse
qualcosa di buono. Come aveva fatto a perdere la testa per lui come
tutte le altre. Era un semplice giocattolo per lui,nulla di
più. Un giocattolo messo nell’angolo quando non
era più utile,come fanno i bambini. Provava schifo per se
stessa,per quello che aveva fatto. Aveva semplicemente permesso ad un
coglione come lui di scopare quando ne aveva voglia. Si era fatta usare
come aveva promesso nessuno lo avrebbe mai fatto con lei. La sola vista
di Joe le dava rabbia,tristezza e ancora rabbia,e di certo il fatto di
essere in classe insieme non aiutava. Il ragazzo sapeva che Wendy
pensava queste cose di lui,e in fondo era quello che voleva:desiderava
soltanto che lei tornasse ad odiarlo con tutte le sue forze,come
prima,mentre lui si sarebbe limitato ad ammirarla da lontano e a
sognare i suoi occhi stupendi ogni sera. L’unica persone con
cui poteva sfogarsi era Ally,che conosceva tutta la storia. Era lei ad
ascoltarlo quando durante la pausa pranzo,le parlava di quanto le
volesse davvero bene,di quanto stava male a non sentire più
la sua voce,o a sapere di non poterla più baciare. Era lei
ad ascoltarlo quando durante gli allenamenti delle cheerleader,lui
restava ad osservarla e a contemplare i suoi lunghi capelli,i suo
corpo,il suo sorriso. Se solo Wendy avesse potuto sapere come le cose
stavano realmente.
-Ma se stai
così male,perché lo hai fatto Joe?-
Questo continuava a
ripetergli Ally.
-Perché
le voglio troppo bene,e non voglio metterla contro Nick,ne farla
soffrire con uno come me-
-Lei sta da schifo
Joseph-
-Le
passerà. Ricomincerà ad odiarmi e io lo
accetterò. Lo so,è una ragazza forte-
Ma Wendy,nonostante
impiegasse tutto l’impegno possibile,non riusciva ad odiarlo
di nuovo,e non riusciva a spiegarsi perché. Lei lo sapeva
che adesso per Joseph provava qualcosa di molto forte,e niente sarebbe
tornato come prima. Era arrabbiata soprattutto con se stessa. Era lei
che ci era cascata in quel modo infantile,si era fatta abbindolare dai
suoi complimenti e dalle sue carezze. Una delle tante sere in cui non
riusciva a dormire per i troppi pensieri,prese il telefono sul comodino
e chiamò Ally,nonostante fossero le tre di notte. Attese la
risposta dell’amica con il telefono poggiato
sull’orecchio.
-Pronto?-
Ally rispose con
una voce assonnata,sbadigliando.
-Ally sono Wendy.
Non riesco a dormire-
La ragazza
dall’altro capo del telefono sbuffò.
-Ancora? Mi spieghi
perché ce l’hai con me?-
-Ally,non fare la
cogliona. Penso a lui. Non ce la faccio più,penso a lui
continuamente,mentre mangio,mentre studio,mentre guardo la TV,mentre
chiudo gli occhi per addormentarmi-
-Mio dio Wendy,sono
le tre di notte,e sinceramente non ho voglia di parlare di Joseph,di
quanto ti manchi il suo grande amico,le sue fantastiche prestazioni
sessuali e di quanto tu lo ama-
Wendy mise il
broncio.
-Ah,grazie,
Bell’amica che sei-
-Si amore mio,sono
una di quelle amiche che non connette più dopo le dieci di
sera e prima delle nove di mattina-
-E quindi che
dovrei fare?-
-Lasciarmi dormire
e aspettare domani mattina,quando la Ally qui presente sarà
più fresca e potrà dirti quanto sei stronza,anche
se potresti farlo benissimo da sola-
-Perché?lo
sono tanto?-
-Abbastanza,visto
che non mi fai dormire da ormai cinque notti-
-Ma a me manca-
Ally
ringhiò.
-E allora
sposatelo,io torno a dormire. Buonanotte-
L’amica
riattaccò e Wendy rimase ad ascoltare il continuo ed
incessante rumore della cornetta vuota. Stava rovinando tutti con le
sue paranoie,forse perché voleva semplicemente qualcuno con
cui soffrire. Lei aveva dato a quel bellissimo ragazzo tutto quello che
aveva. Amicizia,affetto,fiducia,e lui le aveva prese a calci. I giorni
trascorrevano lentamente,e l’unico rapporto tra i due era un
intenso scambio di sguardi. Sguardi che in realtà volevano
dire tante cose. Inutile inoltre negare che vedere Joseph con altre
ragazze in continuazione le dava un fastidio indescrivibile e forti
attacchi di gelosia. A dire la verità Ally non li sopportava
più,nessuno dei due. Era stanca di sentirsi dire quanto si
amassero l’un l’altro,e si sfogò con
Nicholas,quando durante l’ora di detenzione che i due avevano
ottenuto per aver fatto a battaglia di provette durante l’ora
di laboratorio,entrambi si sedettero sul banco e cominciarono a
parlare. A dire al verità fu Nick a prendere il
discorso,mentre Ally si guardava le unghie.
-Che cosa sta
succedendo tra Wendy e Joseph?-
-Devo rimettermi lo
smalto. Meglio nero o rosa?-
Rispose Ally
sfottendo il ragazzo.
-Ally,per favore-
La ragazza
sbuffò e si sistemò sulla sedia.
-Hai ragione
Nick,scusa. E’ che non ce la faccio più,tutta la
mia vita ormai ruota intorno a loro due. Joe che mi dice quanto la ama
e quanto le fa male starle lontano e Wendy che mi ripete quanto
è stata cogliona e quanto gli manca. Mi piacerebbe
commettere un omicidio-
Nick
sbarrò gli occhi.
-Wow. Non vorrei
essere al tuo posto-
-Credimi Nick,se ti
dico che nemmeno io vorrei essere al mio posto-
I due rimasero per
un po’ in silenzio,e Nick si sentiva terribilmente in colpa
per quello che stava succedendo.
-Ally,tu pensi che
io sia cattivo?-
L’amica
scosse la testa.
-No Nicholas,sei
innamorato. E quando una persona è innamorata alcune volte
fa delle cose pazze e stupide-
Nick
sospirò.
-Come va il
rapporto con tuo fratello?-
Domandò
Ally.
-Come sempre.
Sembra tornato tutto normale,ma a malapena ci salutiamo-
-Non dire nulla a
Wendy-
Il ragazzo
annuì.
-Ragazzi potete
tornare a casa,l’ora di detenzione è terminata.
Buona giornata-
La professoressa
Gregor,l’insegnante di biologia,prese i libri sulla cattedra
e si sistemò i grandi occhiali neri sul naso. Era
così piccola che sembrava una specie di elfo. I due ragazzi
presero le loro borse e si avviarono fuori dalla prigione di
cemento,dove Wendy attendeva l’amica a bordo della sua auto
nera. Ally le raccontava tutta la giornata,tralasciando il discorso con
Nick,ma Wendy non la ascoltava. Pensava ai suoi di problemi,alla sua
situazione. Nessuno le aveva detto che era possibile amare e odiare una
persona nello stesso momento. Ma i suoi guai non erano finiti,almeno
non ancora. Quando la vita ci si mette,è una grandissima
bastarda.
Capitolo Diciotto.
Esattamente una
settimana dopo,mentre rincasava da scuola,la ragazza notò
parcheggiata nel vialetto una grandissima macchina nera,mai vista
prima. Scese dalla sua auto mordendosi il labbro,e chiuse la portiera
energicamente. Mentre prendeva le chiavi di casa dallo zaino si accorse
di come le sue mani stavano tremando e di quanto fosse agitata per una
semplice macchina. Lo sentiva che stava per succedere qualcosa. Chiuse
silenziosamente la porta e chiamò un paio di volte il nome
di Susan,ma nessuno rispose. Fece un lungo sospiro e
cominciò a seguire le lievi voci che provenivano dal
salotto,fino a ritrovarsi davanti una misteriosa figura di spalle dai
capelli brizzolati che parlava con la sua mamma. Increspò la
fronte e spostò i suoi capelli dietro
l’orecchio,non riusciva a capire perché le
tremassero le gambe e il suo respiro stesse accelerando. La madre
spalancò gli occhi e la figura sconosciuta si
voltò,prendendo l’aspetto dell’uomo che
Wendy non aveva mai visto,se non in foto. Si,era lui,non poteva
sbagliarsi. Magari aveva i capelli più bianchi e il volto
dai lineamenti leggermente diversi,ma era lui. Non riusciva a credere
di avere davanti suo padre. Le passarono davanti tutti gli anni della
sua assenza in un secondo.
-Papà?-
La ragazza
riuscì a dire solo questo,attendendo una risposta che in
realtà non voleva sentire.
-Si piccola. Sono
papà-
Wendy rimase
immobile,analizzando con calma la frase appena ascoltata.
Involontariamente una lacrima le rigò la guancia,ma lei
rimase ancora inflessibile. Non voleva piangere,o almeno non
davanti a lui. Suo padre avanzò lentamente verso di lei e
mise una mano sulla sua spalla,ma Wendy indietreggiò.
Avrebbe potuto chiedergli tante cose in quel momento,ma la voce le si
fermava in gola,non riusciva a pronunciare una sola sillaba.
-Wendy,amore,posso
spiegarti-
Le disse Susan con
la voce tremante e alzandosi dal divano.
-Ricordi quando ti
ho detto che tuo padre mi aveva abbandonato quando seppe che ero
incinta?-
La ragazza
annuì lentamente.
-Non era vero amore
mio-
La voce della donna
cominciò a tremare,e per un attimo il suo discorso fu
interrotto dalle lacrime. Poi riprese a parlarle.
-Tuo padre voleva
prendersi cura di te,ma i suoi genitori non volevano-
-E’ vero
Wendy- Si intromise Charlie,suo padre – I miei genitori non
volevano che mi rovinassi la vita,quindi abbiamo lasciato al
città,ma credimi,io non volevo. Io volevo restare con te-
Wendy non ci
credeva. No,non era possibile che sua madre le avesse mentito,non lo
avrebbe mai fatto. Charlie continuò a parlare.
-Quando compiesti
sei anni ho cominciato a scrivere a tua madre per sapere di te,le
mandavo i soldi necessari per la scuola e tutto il resto,ma adesso non
ce la facevo più a vederti solo in foto,piccola. Volevo
sentire la tua voce,vederti di persona. E sei molto più
bella di quanto potessi lontanamente immaginare-
La ragazza si
voltò verso la madre.
-Tu mi hai mentito
mamma?-
Le
domandò puntandole il dito contro.
-L’ho
fatto solo perchè non volevo che soffrissi,che perdessi
tempo a cercarlo e a rovinarti la vita. Avresti vissuto molto meglio
senza sapere della sua esistenza-
-Certo!Sai
mamma,è da un po’ di tempo che tutti pensano a me-
Urlò
Wendy adirata e alzando le braccia al soffitto.
-Tutti che si
preoccupano che io non soffra,che io stia bene. E guarda caso decidono
tutto della mia vita. Ma sapete che vi dico? Che mi fate tutti un
terribile schifo,perché per proteggere ognuno i suoi
interessi state tutti facendo stare male me. La dovete smettere di
decidere per me,non sono la vostra pedina-
Susan piangeva ad
ogni parola della figlia sempre più forte,e si
lasciò sopraffare dai singhiozzi,mentre Charlie restava
fisso a guardare la forza di sua figlia e Wendy urlava tutto quello che
aveva dentro. Si,finalmente si stava sfogando.
-Quindi mi avete
mentito per diciotto fottutissimi anni. E la cretina che ci rimetteva
ero io-
Anche gli occhi
della ragazza cominciarono a lacrimare.
-Ho odiato mio
padre per tutta la vita,ma ho sbagliato. Qui l’unica persona
da odiare era mia madre,quindi complimenti mamma,mi hai nascosto per
tutto questo tempo che mio padre mi voleva bene e io sto da schifo.
Contenta ora? Perché io non lo sono-
Scosse la testa e
afferrò con rabbia le chiavi della macchina. Susan le corse
dietro,ma Wendy non l’ascoltava. Non la voleva ascoltare.
Dopo tutto perché avrebbe dovuto farlo? Salì in
macchina in preda alla rabbia e strinse il volante quasi a spezzarlo.
Guidava per le strade di Los Angeles senza meta,senza una precisa
destinazione. Il cielo cominciava ad imbrunire,e le lacrime le
annebbiavano la vista. Tutto ormai per lei era scuro e sfocato,niente
aveva un contorno preciso,e se in quel momento si fosse trovata un
burrone davanti,sicuramente ci si sarebbe buttata senza pensarci due
volte. Era come ricominciare da capo per lei,cancellare tutto quello
che era stato e rimettersi sotto a disegnare un’altra Wendy.
Peccato che non riusciva a trovare la forza di farlo. Le rimaneva
impressa nella mente l’immagine di suo padre,con i suoi
capelli quasi grigi e i suoi piccoli occhi marroni nascosti dalle folte
sopracciglia. Continuò a vagare ancora con queste
immagini,fino a quando il cielo non divenne scuro come i suoi pensieri.
Non voleva saperne di tornare a casa,anche perchè non la
sentiva più tale. Guidò fino alla vecchia villa
di suo nonno,per rifugiarsi dentro la casa sull’albero che
avevano costruito da piccoli lei e Nicholas. Il nonno di Wendy non
c’era più ma la casa sull’albero era
rimasta lì,intatta,e vi si rifugiava ogni volta che qualcosa
non andava,o si sentiva male. Salì lentamente sulle piccole
tavolette piatte che avevano attaccato sulla corteccia del grande
albero,ed entrò dentro quello che era il suo più
bel ricordo. Poggiò la schiena alla parete di legno e si
lasciò cadere fino a toccare il pavimento,portando la testa
sopra le sue ginocchia e stringendosi su se stessa. Cominciò
a fissare la Los Angeles illuminata dalle piccole fessure sulla parete
opposta che dovevano essere delle finestre,e si chiuse nel suo
mondo,mentre fuori da lì tutti erano in pensiero per lei.
Susan aveva chiamato tutte le sue amiche per sapere dove potesse
essere,ma nemmeno Ally sapeva nulla.
-Può
essere andata soltanto in due posti-
Disse Nicholas a
Susan.
-O sulla Hollywood
Boulevard per ammirare la scritta Hollywood che si nasconde nella
notte,o Sulla casetta sull’albero nel giardino di suo nonno-
-Ti prego
Nick,trovala-
Il ragazzo
annuì e salì in macchina. Si diresse prima ad
Hollywood,ma cercò Wendy inutilmente,così si
avviò verso la casa sull’albero,quel posto che per
loro era così magico. Parcheggiò per la strada ed
entrò all’interno del giardino della vecchia
villa,arrampicandosi sull’albero. Wendy sentì il
rumore dei suoi passi e si voltò verso di lui. Gli
sorrise,ma era un gesto quasi meccanico,che non trasmetteva nessuna
felicità. Era un sorriso stanco e triste. Nicholas le si
sedette accanto e allungò le gambe,cominciando a giocare con
le sue dita.
-Wendy scusami-
La ragazza si
voltò verso di lui sbarrando gli occhi.
-Di cosa?-
-Scusami
perché mi sono innamorato di te,e perché non
posso starti vicino come invece vorresti-
-Nick non devi
scusarti di nulla,non si decide di chi innamorarsi. Capita e basta-
Il ragazzo le mise
un braccio attorno alle spalle e lei poggiò la testa sul suo
petto.
-Come sapevi che
ero qui?-
-Wendy,se non ti
conosco io chi allora?-
-Hai ragione-
Disse lei
sorridendo.
-Che vuoi fare ora?-
-Rimanere qui per
sempre-
Nick
scoppiò a ridere.
-Si,hai ragione. In
fondo a che serve uscire lì fuori,affrontare i tuoi genitori
e tornare a vivere,quando puoi tranquillamente nasconderti qui dentro
come una codarda-
Wendy
spostò il suo bellissimo viso per guardarlo meglio,e
alzò il sopracciglio sinistro.
-Ti odio quando fai
così. Dimmi dove vuoi arrivare,così risparmiamo
tanti giri di parole-
-Niente. Io volevo
dire solo quello che ho detto-
Esclamò
lui.
-Ah,ho capito,vuoi
che ci arrivi da sola. Allora,hai detto che devo affrontare i miei
genitori invece di nascondermi come una codarda,e da una parte hai
pienamente ragione,ma dall’altra no,insomma,io ho il diritto
di essere confusa-
-Come vuoi-
Disse il ragazzo
alzando le mani.
-Mio dio Nick,ma
che diamine stai combinando?-
-Ti sto facendo
riflettere-
-Fottiti Nick. Tu e
la tua psicologia contorta -
Scoppiarono a
ridere.
-Mi sei
mancato,sai?-
Lui le
baciò delicatamente i capelli.
-Allora che
intenzione hai?-
-Vorrei dirti
rimanere qui,ma so che è la decisione sbagliata,quindi
affronterò mio padre e mia madre. Grazie alle tue frasi
senza senso Nick-
Lui le strinse le
mani.
-Non sei contenta
che sia tornato tuo padre?-
Le
domandò il ragazzo.
-Si. No. Non lo so-
-Hanno
sbagliato,è vero,ma non puoi penalizzarli per questo. T u
non hai mai sbagliato?-
Wendy
ripensò a Joseph,a come si era lasciata abbindolare da lui,e
annuì.
-Allora caccia
fuori le unghie,torna a casa,e di quello che devi dire-
Wendy
baciò Nick all’angolo della bocca,e lui
arrossì.
-Grazie Nicholas,ti
voglio bene-
I due si
abbracciarono forte,come quando erano piccoli.
Nota:
WAO 6 recensioni x il capitolo 15 wao davvero *O* spero
continueranno ad aumentare :)
pikkola.wendy
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Capitolo 15 *** Capitolo 17 ***
Capitolo
Diciassette.
Al
suo ritorno a casa,Wendy non trovò Susan ad aspettarla.
C’era invece suo
padre,seduto sul divano con lo sguardo fisso a terra e le sue mani
incrociate.
La ragazza sospirò,immettendo quanta più aria
poteva nei suoi polmoni, e si
sedette accanto a lui. Charlie voltò lo sguardo verso sua
figlia e le
sorrise,accarezzandole la mano.
-Dov’e
la mamma?-
-E’
andata da Ally-
Le
disse lui.
-Stanno
provando a cercarti-
Wendy
annuì e abbassò lo sguardo.
-Come
stai?-
-Oh,sai
papà,molto bene. A parte il fatto che il mio migliore amico
si è innamorato di
me, il ragazzo che non sopporto da sempre comincia a piacermi,ho
scoperto che
mia madre mi ha mentito per tutta la vita e mio padre si ripresenta dal
nulla,beh si,per il resto tutto bene-
-Mi
dispiace tanto-
La
ragazza si strinse nelle spalle.
-Ma
vedo che Susan ha fatto un buon lavoro. Sei una ragazza
bellissima,forte e
intelligente-
Wendy
ascoltava le parole del padre,e cominciò a formulare quelle
domande che lei
aveva sempre desiderato fargli.
-Dove
sei stato tutto questo tempo?-
Charlie
si mise comodo sul divano,cercando di guardare la figlia dritta negli
occhi.
-Ho
finito gli studi e adesso vivo in Argentina. Gestisco varie imprese e
ho
accumulato una bella fortuna-
-Wow.
Beh mi fa piacere. Invece io sono una semplice studentessa e mia madre
è una
segretaria. La mia migliore amica si chiama Alyson,ho
un’ottima media
scolastica,non sono fidanzata e
stop. La
mia vita non è così avventurosa-
Suo
padre cominciò a ridere.
-Sai
che mi ricordi tanto tua madre?-
Wendy
sorrise e si morse il labbro inferiore.
-Wendy,tu
lo sai perché sono venuto qui?-
-Lo
hai detto tu prima. Perché eri stanco di vedermi solo in
foto,e volevi
conoscermi di persona-
Charlie
scosse la testa.
-No
Wendy,non solo per questo. Io sono venuto qui per recuperare il tempo
perso-
La
ragazza non capiva e socchiuse gli occhi.
-Vieni
con me Wendy. Vieni con me in Argentina. Vivo in una bellissima
casa,non ti
mancherà niente-
La
ragazza si trovò completamente spiazzata da quella
proposta,e sinceramente non
sapeva cosa dire.
-Papà
io non lo so. Qui ho i miei amici,mia madre,e poi c’e la
scuola…-
-I
tuoi amici potranno venire a trovarti quando vorranno- La interruppe
Charlie
–Pagherò io il loro biglietto,e per quanto
riguarda al scuola,ormai l’anno sta
per terminare,e ti prometto che frequenterai il migliore istituto di
tutta
Buenos Aires,è un college femminile privato-
Wendy
non riusciva a rispondere,e in quel secondo nella sua testa si
mescolava una
miriade di pensieri che non facevano altro che confonderla. Avrebbe
voluto
partire per scappare da Joe,da quella sofferenza che si portava dietro
da ormai
troppi giorni,ma come fare con Ally,quella piccola e fragile ragazzina
che
aveva bisogno di lei,e le sarebbe mancato Nick,le sue battute dementi e
la sua
protezione. E sua madre,la donna che le era stata sempre accanto,da cui
aveva
appreso ciò che aveva bisogno di sapere. Era come
ricominciare a vivere da
zero,distruggere diciotto anni di esistenza e ricomporli da
tutt’altra parte.
-Mamma
lo sa?-
Charlie
annuì.
-Stavamo
parlando di questo quando sei arrivata. Ovviamente lei non vuole,ma ha
detto
che devi essere tu a decidere. Ormai sei una donna-
Wendy
si alzò dal divano con un’espressione confusa sul
volto,e si avviò lentamente
verso la cucina. Prese un bicchiere d’acqua fresca e si
bagnò leggermente le
labbra ormai secche. Ecco,aveva appena compiuto diciotto anni e
già tutti la
ritenevano all’altezza di decisioni simili,mentre lei era
ancora una bambina.
Cazzo,le piaceva ancora guardare i cartoni in TV il sabato pomeriggio e
giocare
con i bambolotti con la sua vicina di casa. Sospirò e si
voltò verso
Charlie,che in tutto quel momento di silenzio non aveva fatto altro che
sospirare e fissare al sua bellissima figlia.
-Papà
posso pensarci questa notte?-
-Certo
piccola mia,puoi pensarci tutto il tempo che vuoi-
Charlie
si alzò dal divano di fronte la finestra e si
avviò dalla figlia,stringendola a
lui. Wendy aveva sognato da sempre quell’abbraccio,quello di
suo padre,e
finalmente era arrivato,era lì tutto per lei. Si,doveva
recuperare la sua
infanzia senza di lui,non c’era altro modo. Erano rimasti
indietro di diciotto
lunghissimi anni. Salutò suo padre,che avrebbe alloggiato in
un albergo,e si
distese sul letto,infilando le cuffie dell’I-POD e ascoltando
la sua amata
Shakira. Accarezzava delicatamente un cuscino,e i suoi occhi
cominciarono a
farsi lucidi. Lasciare la sua città era la cosa
più difficile da fare,ma anche
la cosa che le sembrava più ovvia. Nick le avrebbe detto che
se questa
decisione la faceva stare male,allora non era quella giusta,ma ormai
Nicholas
non era più il suo migliore amico,doveva imparare a
cavarsela da sola. Rimase
immersa nei suoi pensieri fino a quando Susan non rincasò e
la trovò stesa sul
letto. Tirò un sospiro di sollievo e si sedette accanto a
lei. La ragazza
continuava a fissare il soffitto con le labbra socchiuse e sua madre le
posò una mano sulla spalla,con
uno sguardo che chiedeva perdono. Wendy non era più
arrabbiata con lei,non
voleva perdere tempo a provare sentimenti orrendi contro sua madre. Si
alzò di
scatto e si sedette
sul letto a gambe
incrociate,togliendo dall’orecchio le cuffie bianche e
incominciando a
giocarci. Entrambe aspettavano che l’altra iniziasse a
parlare,ma nessuna aveva
il coraggio di fare quel passo. Rimasero in silenzio ancora per un
po’,fino a
quando Susan non le chiese dove era stata.
-Sono
stata alla casa sull’albero,poi mi ha raggiunta anche Nick-
Susan
annuì. E calò il silenzio di nuovo.
-Wendy,io
voglio spiegarti,voglio dirti che…-
-Non
c’e niente da dire mamma- La interruppe freddamente la
ragazza -Ho capito
perché lo hai fatto,per proteggermi. Ormai non fate che dire
altro-
Nessuno
poteva capire come si sentiva in quel momento. Nessuno.
-Ho
sbagliato Wendy,lo so-
Susan
abbassò lo sguardo e Wendy si voltò verso di lei.
-Una
persona mi ha detto che tutti sbagliano,ma non possiamo penalizzarli
per
questo-
La
donna le sorrise e Wendy l’abbracciò.
-Sai
mamma,anche io ho sbagliato tante volte,e tu non mi hai mai detto
nulla. Quindi
adesso non posso che dirti grazie per tutte le volte che hai chiuso un
occhio
con me. Ora lo farò io con te-
Gli
occhi di Susan cominciarono a farsi lucidi,e si strinse fortissimo alla
figlia.
-Mi
dispiace Wendy. Volevo decidere per te,quando invece sei in grado di
farlo
benissimo da sola-
-Non
è vero-
Sua
madre socchiuse gli occhi e si staccò
dall’abbraccio.
-Che
vuoi dire?-
Wendy
sospirò,poi tornò a parlare.
-Papà
mi ha proposto di andare a vivere in Argentina con lui,e io non so cosa
rispondere-
Susan
le accarezzava delicatamente i lunghi capelli scuri,ascoltando in
silenzio ogni
parola della figlia.
-Tu
cosa vorresti fare?-
Le
domandò la madre.
-Io
vorrei partire,vorrei cambiare paese,conoscere bene mio padre. Ma so
che mi
mancherete terribilmente tutti voi-
-L’unica
cosa che posso dirti,è di fare quello che senti-
Wendy
si aspettava quella risposta,d’altronde la decisione spettava
a lei e basta.
-Se
dovessi partire comunque non rimarrò tanti anni,magari solo
uno o due,per
conoscere meglio mio padre-
Susan
annuì,anche se era cosciente che la partenza di Wendy
l’avrebbe distrutta.
-Mamma,ho
sonno adesso,voglio dormire-
-Certo
amore,allora ci vediamo domani mattina-
Wendy
annuì e la madre le diede un tenero bacio sulla fronte.
Ovviamente la ragazza
non voleva davvero dormire e pur volendo non ci sarebbe riuscita.
Spense
semplicemente le luci e cominciò a riflettere,abbracciando
il cuscino. Ci aveva
riflettuto,e riflettuto ancora fino a che il sole con i suoi raggi
dorati non
tornò ad illuminare la stanza,e aveva deciso. Sarebbe
partita con suo padre per
conoscere il pezzo mancante della sua infanzia.
Capitolo
Venti.
Mentre
si vestiva elaborava nella sua testa un buon modo per dirlo a sua
madre,ma
esisteva davvero? O doveva semplicemente farle capire perché
aveva preso questa
decisione? Scese le scali lentamente,lasciando scorrere le dita sul
corrimano,fino a quando non si ritrovò in cucina,con Susan
che le preparava la
colazione. Wendy si sentì strana,erano anni ormai che sua
madre non le faceva
più i panck cakes con lo sciroppo d’acero,o le
metteva in un bicchiere la
spremuta d’arancia. La ragazza si sedette al tavolo
sospirando,e Susan capì.
Una mamma riesce sempre a leggere nella mente della sua
bambina,è una specie di
codice criptato che nessuno conosce. Le si sedette accanto e impresse
un bacio
tra i suoi capelli profumati.
-Mamma
non mi dici nulla? Cioè,del tipo,fai attenzione,oppure sei
sicura… Insomma che
razza di madre sei?-
Susan
scoppiò a ridere insieme alla figlia.
-Non
ne hai bisogno Wendy,sei una ragazza responsabile. Ti chiedo solo una
cosa: non
far arrabbiare tuo padre,perché ti conosco. Sei una testa
calda-
La
ragazza annuì sorridendo.
-A
cosa stai pensando?-
Le
chiese Susan.
-A
come dirlo a Ally,Nick e Kevin. E poi ci sono le
cheerleader,Denise,Paul…
Wow,mi aspetta un bel lavoro-
Aggiunse
Wendy scoppiando a ridere di nuovo. Salutò sua madre e si
avviò in albergo da
suo padre,per riferirgli la sua decisione. Charlie,inutile
nasconderlo,era
pieno di gioia,e a dirla tutta non credeva che la figlia avesse scelto
di
andare con lui. Insisteva per partire immediatamente,il giorno dopo,e
Wendy si
lasciò convincere. D’altronde a cosa sarebbe
servito rimandare la partenza? A
trascorrere ancora più giorni con le persone che avrebbe
dovuto lasciare comunque.
Suo padre l’aiuto a preparare le valigie,sotto lo sguardo
vuoto e triste di
Susan. Le continuava a parlare di quanto fosse bella Buenos Aires,le
strade,la
città,i negozi. Le ripeteva che avrebbe avuto una
grandissima stanza tutta per
lei,e avrebbe potuto usare l’enorme piscina ogni volta che
voleva. Avrebbe
continuato gli studi nel college migliore,e ogni cosa che desiderava
sarebbe
stata sua. Wendy si faceva trascinare dall’entusiasmo di suo
padre,dalle sue
promesse,ma dentro soffriva al solo pensiero di dover lasciare tutto
quello per
cui aveva vissuto. I suoi amici,la sua casa,sua madre. Esisteva un modo
giusto
per dire addio? Forse no. Quando si dice addio vuol dire voltare pagina
totalmente,e questo tutti lo sapevano,ma a Wendy tremavano le gambe
solo a
sentire quella parola. E’ un passo grande,un addio. Un passo
che cancella
quelli fatti fino a quel momento. La mattina seguente si
avviò a scuola per
svuotare il suo armadietto,ma non aveva ancora detto nulla a nessuno.
Sarebbe
partita nel pomeriggio,e cercava solamente il momento giusto. Sperava
che le
parole sarebbero uscite da sole. Cominciò a togliere tutto
quello che aveva lì
dentro,libri,fasce,giornali. Prese in mano la foto che le aveva
regalato Ally
al suo compleanno,e cominciò ad accarezzare il vetro con il
polpastrello. Era
strano pensare a come il tempo volasse,quando ci si voleva bene.
-Ehi
Wendy,che combini. Non dirmi che ti hanno spostato
l’armadietto? Abbiamo fatto
tanto per averlo vicino-
Ally
le si avvicinò strusciando i piedi a terra,come farebbe una
bambina
capricciosa. Wendy scosse la testa e si morse le labbra.
-E
allora che succede?-
-Succede
che questo non sarà più il mio armadietto Ally-
L’amica
socchiuse gli occhi e spalancò al bocca.
-Che
vuoi dire con questo?-
Wendy
strinse i pugni.
-Sto
per partire Ally. E non so quando tornerò. Vado in Argentina
con mio padre-
Eccolo
lì,il momento in cui Ally si sentì cadere il
mondo addosso. Wendy stava
infrangendo la loro promessa di rimanere amiche per sempre.
-Perché
lo fai?-
Fu
l’unica cosa che Ally riuscì a dire.
-Perché
ho il diritto di sapere chi è davvero mio padre,ho il
diritto di recuperare
quella parte della mia vita senza di lui,e ho il diritto di prendere le
mie
decisioni. Non credere che sia stato facile Ally,lasciarvi
sarà sicuramente la
cosa più dura che farò in tutta la mia vita,ma
alcune volte le persone non
hanno altre scelte,quando vogliono inseguire uno scopo-
Una
lacrima rigava lentamente il viso di Ally,e le due amiche si
abbracciarono. Era
il momento in cui ognuna aveva scelto al strada da seguire.
-Mi
prometti che verrai a trovarmi?-
Le
chiese Wendy.
-Certo,che
domande. Sarò lì durante tutte le vacanze
possibili,non credere che ti
libererai di me così facilmente-
-Lo
spero-
Esclamò
Wendy scoppiando a ridere. Ally cominciò ad aiutare
l’amica a svuotare il suo
armadietto,anche se non era quello che desiderava,e continuava a
piangere in
silenzio.
-Lo
hai già detto agli altri?-
Wendy
scosse la testa.
-Ho
intenzione di dirlo a Nick durante l’ora di pranzo,poi si
vedrà-
-E a
Joseph?-
La
ragazza sbarrò gli occhi,come se le parole di Ally le
avessero inflitto un
colpo al cuore.
-A
lui non interessa nulla di me,e scommetto che quando partirò
sarà anche felice
di non avermi più tra i piedi-
Ally
si morse le labbra per non parlare,anche se moriva dalla voglia di
dirle la
verità,ma non spettava a lei quella decisione. Durante la
pausa pranzo Wendy
raggiunse Nicholas nei corridoio,e lui capì subito che
qualcosa non andava. Gli
bastava leggere negli occhi della ragazza di cui era innamorato per
capire cosa
provava in quel momento.
-Ehi
Wendy,che succede? Hai una faccia da”Mi è morto il
gatto”-
Nick
cominciò a ridere come un ebete in mezzo al corridoio.
-Nick,vieni
fuori con me,dobbiamo parlare-
Wendy
lo prese per la manica e lo portò sugli spalti del campo di
football,sedendosi
a gambe incrociate.
-Che
succede?Mi spaventi-
La
ragazza chiuse gli occhi sospirando,poi riprese a parlare. Non
immaginava che
sarebbe stato così difficile mantenere il controllo e non
scoppiare a piangere.
-Nick
io sto per partire. Vado in Argentina con mio padre-
Il
ragazzo rimase immobile,con i suoi ricci scompigliati dal vento. Non
parlava,restava semplicemente ad elaborare la situazione,ripetendosi
mentalmente le parole pronunciate dall’amica.
-Nick?Sei
ancora tra noi?-
Il
ragazzo alzò il volto verso di lei e le sorrise.
-Sei
contento che parta?Wow,il tuo è davvero amore,complimenti-
Esclamò
Wendy incrociando le braccia.
-Non
sono contenta che tu parta scema,ma sono contento che abbia preso la
decisione
giusta,anche se mi mancherai terribilmente. E si,sto per scoppiare a
piangere
da un momento all’altro-
Wendy
cominciò a ridere e lo abbracciò.
-Sai,ultimamente
stai diventando molto saggio,e non riesco a spiegarmi questa cosa.
Spero che
quando me ne andrò tornerai a dire le tue solite frasi
deficienti e senza
senso-
-E
se non fosse così?-
-Credimi,dovrà
succedere per forza,hai sprecato il numero di frasi intelligenti che ti
era
stato concesso dal tuo cervello,quindi…-
Nicholas
le sorrise.
-Mi
mancherà la tua acidità Wendy-
E a
Wendy sarebbe mancato tutto,lo sapeva. Prima di uscire da scuola si
fermò sulla
soglia per osservare quel liceo che aveva caratterizzato la sua vita.
Cercava
di memorizzare il maggior numero di dettagli possibile,scrutava
attentamente
ogni centimetro di quel luogo. Prese lo scatolone pieno di tutte le sue
cianfrusaglie e salì in macchina. Non aveva detto nulla a
Joseph,perché avrebbe
dovuto in fondo?Lui per lei non era niente,non faceva più
parte della sua vita.
Fu Nick a dirglielo,mentre entrambi rincasavano dopo la giornata
scolastica che
era stata più lunga del previsto.
-Che
succede a Wendy?-
Gli
chiese Joe mentre prendeva una Red Bull dal frigo.
-Niente
che possa interessarti-
Joe
bevve un sorso dalla lattina,poi tornò a parlare.
-Tutto
quello che riguarda lei mi interessa-
Il
fratello sbuffò e si voltò verso di lui.
-Vuoi
sapere che succede a Wendy?Bene,ti dirò cosa succede a Wendy-
Nick
si fermò un attimo rimanendo inflessibile di fronte il
fratello.
-Sta
per partire con suo padre per l’Argentina,e non sa quando
tornerà. Ecco tutto
Joe-
Nicholas
aveva parlato velocemente,quasi a volersi liberare un peso e
condividere la sua
tristezza con qualcuno,poi salì in camera,ancora in
silenzio. Joe non riusciva
a crederci,non era possibile che la prima ragazza per cui sentiva
qualcosa di
profondo stava per lasciarlo,non poteva perderla due volte. Si
affrettò a
salire sulla Jeep e si precipitò verso l’aereo
porto,il prima possibile. Wendy
stava facendo il Check-In con il padre,e teneva le sue valigie in
mano,trasportandole come se fossero pesanti massi che rallentavano la
sua
partenza. Si guardava intorno scrutando attentamente ogni volto,e le
piaceva
pensare che ogni persona che incontrava in quel momento aveva una sua
storia,ed
era lì per una ragione,proprio come lei. E’ strano
riflettere su come abbiamo
qualcosa in comune anche con persone che vediamo per la prima volta in
tutta la
nostra vita,e probabilmente non rincontreremo mai più.
Continuava a guardarsi
intorno,quando lo vide. Si,lo vide. Joe era lì,in piedi,che
le si avvicinava
sempre di più. Wendy rimase immobile,continuando a fissarlo.
-Wendy,tutto
bene piccola?-
Le
chiese Charlie poggiandole una mano sulla spalla. Lei
annuì,m quando si ritrovò
di fronte Joe,sbiancò completamente.
-Ciao
Wendy-
Joe
l’aveva salutata dopo settimane di silenzio,e per Wendy
risentire la sua voce
fu un sollievo.
-Che
cosa ci fai qui Joe?-
-Dobbiamo
parlare-
Wendy
guardò suo padre,e lui le diede un bacio sulla fronte.
-Io
comincio
a salire sull’aereo,poi mi raggiungi-
La
ragazza annuì,e portò il suo splendido viso verso
quello di Joe.
-Che
vuoi?-
Joseph
le prese la mano,ma lei la ritrasse.
-Wendy
tu non puoi partire-
La
ragazza socchiuse gli occhi e guardò Joe scuotendo la testa.
-Dammi
una buona ragione per restare Joe-
Lui
si morse il labbro e abbassò lo sguardo.
-C’e
ancora la finale di basket,e poi abbiamo i ripassi di chimica-
La
scusa più idiota che esistesse.
-Oh
certo Joseph,tutte motivazioni molto valide. Ma per favore-
Il
ragazzo tornò a guardarla negli occhi,e Wendy
sentì un brivido sulla schiena.
-Wendy
non devi lasciarmi perché io ti voglio bene-
Joe
pronunciò l’ultima frase sospirando.
-Sei
la prima persona a cui lo dico,non farmi questo. Ti prego non andartene-
Wendy
rimase immobile,con le braccia conserte. Non sapeva se doveva davvero
fidarsi
-Non
mi hai parlato per settimane e non mi hai degnata neppure di un saluto.
Davvero
uno strano modo per dimostrarlo,sai? Fare sesso non vuol dire volere
bene Joe-
-Se
ho fatto tutto questo è stato soltanto per te-
-Credevo
fossi più bravo a raccontare cazzate Joseph,ma questa faceva
davvero pena-
Joe
scosse la testa e si morse le labbra.
-Ricordi
quando mi dicevi che la ragazza di cui mi sarei innamorato si sarebbe
rovinata
la vita?-
Lei
annuì.
-Non
volevo che quella ragazza fossi tu. Non volevo farti del male. E adesso
chiamami egoista se vuoi,ma non posso lasciarti andare,sei importante
per me-
Wendy
non sapeva se quello era un abbozzo di dichiarazione,oppure
un’ altra presa per
il culo. Sapeva che ormai era troppo tardi per tornare indietro.
L’altoparlante
chiamò il suo volo,e lei alzò la testa,poi
tornò a fissare il ragazzo.
-Devo
partire Joe. Divertiti con le altre,buona fortuna con chimica-
Il
ragazzo sembrava sorpreso.
-Che
cosa ti aspettavi Joe?Che bastava questa dichiarazione da film per
fermarmi? Io
ho preso la mia decisione,e non manderò tutto a puttane per
te. Ci vediamo Joe-
Wendy
si voltò senza guardarlo e camminava guardando fisso per
terra,non voleva
girarsi perché sapeva che avrebbe ceduto. Joseph teneva il
suo sguardo su di
lei e su ogni suo piccolo movimento. La guardava andare via,e cercava
di
assaporarla per l’ultima volta. Era uno stupido,stava
lasciando scappare la sua
unica occasione di essere felice,una partita che aveva perso. Si
sedette su una
poltrona nella sala d’attesa e poggiò la testa sul
muro,mordendosi il labbro
inferiore. Che stupido che era stato a pensare che bastasse quella
sottospecie
di dichiarazione da quattro soldi a farla rimanere e a sistemare tutti
i suoi
errori. In quel momento si sentiva in un film,una commedia romantica
dove
l’innamorato raggiunge la sua amata per impedirle di partire
e riesce a
convincerla. Lui aveva sbagliato qualcosa,perché la sua
amata lo aveva preso
per culo,quindi doveva rivedersi qualche passaggio. Vide
l’aereo di Wendy che
prendeva il decollo,e gli venne da sorridere. Non si poteva davvero
essere così
teste di cazzo,era troppo anche per lui. Sperava di poter vedere
comparire
Wendy da un momento all’altro,che lo abbracciava e gli diceva
che non era più
partita,che voleva dargli una seconda occasione,ma ovviamente non era
così,era
troppo intelligente quella ragazza per giocarsi con uno come lui la sua
vita.
Che cosa avrebbe fatto ora senza di lei? Probabilmente sarebbe tornato
alla
vita di prima,o meglio quella vita che non aveva mai smesso di fare.
Per la
prima volta aveva trovato un’altra cosa attorno cui far
ruotare il suo
mondo,una cosa che non fosse il sesso e la musica. E chi se lo sarebbe
mai
aspettato che uno come lui si invaghisse di una come…
Lei,così
cinica,perfettina,bellissima e intelligente. Amore?Forse,non lo sapeva
nemmeno
lui. Wendy gli aveva stravolto la vita come un temporale stravolge la
giornata
estiva. E non era possibile che stesse facendo quel tipo di
similitudini così
smielate,roba da Shakespeare. Solo che lui non era Romeo,ma un coglione
come ce
ne sono pochi al mondo,e anche lo stesso poeta vedendolo si sarebbe
accorto del
degrado dell’amore. O almeno in quel momento pensava
così. Chissà quanto
avrebbero pagato ad Hollywood la sua dichiarazione d’amore
studiata in quel
mentre. Molto probabilmente niente,perché era stata
pessima,ma almeno sapeva
che non stava recitando. Con lei non doveva mai recitare,anche
perché non se la
sarebbe bevuta. Ma ormai era tutto passato,Wendy era il passato. Aveva
detto
che sarebbe dovuto diventare un fantasma per lei,mentre invece lo era
diventata
Wendy per lui. Ma c’era una cosa che lei non gli aveva
detto:che non provava le
stesse cose. Lo aveva sfottuto,rimproverato,trattato male,ma
l’unica cosa che
non aveva fatto era stato dirgli che di lui non le importava
più nulla. E
questo era il solo dannato sollievo che trovava nella partenza di
Wendy. Rimase
in aereo porto non sapeva nemmeno lui per quanto tempo,ma sembrava un
cane
bastonato,tanto che la gente che passava lo guardava con sguardo
pietoso quasi
fosse un barbone. Si alzò da quella fottuta poltrona e si
preparò ad affrontare
le giornate senza Wendy,come aveva fatto fino a un po’ di
tempo fa. Ma non
sapeva nemmeno più da dove iniziare. Quella ragazza era
ormai diventata il
centro della sua quotidianità. Uscì da
lì e tornò a casa,ma dentro il suo vuoto
continuava ad aumentare,sentiva che mancava una parte incolmabile.
Capitolo
ventuno.
I
giorni passavano lentamente,nella tristezza che provocava
l’assenza di Wendy.
Si sentiva anche in classe,perché non c’era
più la secchiona di turno,e Nick
ancora sperava che la mattina puntuale come sempre venisse a fare
colazione in
veranda. Ma chi lo ha detto che il destino non riserva mai sorprese?
Cinque
giorni dopo squillò il cellulare di Nicholas mentre insieme
a suo fratello ed
Ally si trovava sulla scalinata della scuola.
-Pronto?-
-Ehi
Nicholas,che tempo fa a Los Angeles?-
Nick
avrebbe riconosciuto ovunque la voce squillante di Wendy.
-Ehi
Wendy,finalmente ti fai sentire,pensavamo che l’aereo fosse
precipitato-
Nick
scoppiò a ridere mentre Ally lo pregava di passargli il
cellulare e Joseph si
allontanò,mettendosi in disparte.
-Sei
tornato la solita testa di cazzo che sei sempre stato Nicholas,per
fortuna.
Cominciavo a preoccuparmi-
Ally
continuava a stirare il braccio del ragazzo per farsi passare il
telefono.
-Ally
puoi smetterla per favore prima che ti tranci la mano?-
Urlò
Nick irritato.
-Scusami
Wendy,ma posso sapere perché hai dovuto lasciare proprio a
noi questa rottura
di coglioni? Quando torni,te la riporti in Argentina-
Sentì
ridere dall’altro capo del telefono.
-Nick,lì
state tutti bene?-
-Certo,però
ci manchi. E tu?-
-Buenos
Aires è stupenda,ma non è la mia Los Angeles-
Wendy
sospirò.
-Hai
già visto la nuova scuola?-
Le
domandò Nicholas.
-Si,ma
sono tutte snob-
-Sono
carine?-
-Nicholas,felice
di vedere che i tuoi ormoni continuano a lavorare-
Il
ragazzo rise.
-A
proposito idiota,puoi dire a Ally che ha una fantastica maglia che deve
prestarmi assolutamente?-
-Certo,ehi
Ally,ha detto Wendy che devi prestargli la fantastica maglia
che…. Aspetta un
attimo,come diamine fai a saperlo?-
Le
chiese Nick increspando la fronte.
-Ce
ne hai messo ad arrivarci,voltati genio-
Nick
si voltò lentamente,e la sua Wendy era in piedi sulle
scale,dietro di loro,con
i suoi grandi occhi marroni che sorridevano e i morbidi capelli neri
raccolti
in una treccia. Ally corse ad abbracciarla,mentre Nick rimase fermo con
la
bocca spalancata e il telefono in mano. Le entrate in scena erano il
suo forte.
-Che
cosa ci fai qui?-
Le
domandò Ally continuandola ad abbracciare.
-Scusate,credevo
vi avrebbe fatto piacere. Ok,me ne torno in Argentina-
-Non
provarci ,adesso non ti lascio partire più-
Wendy
le sorrise e si staccò dall’abbraccio.
-Ma
seriamente,cosa ci fai qui?-
-Non
potevo restare in Argentina. Si,è bellissima,ma non era casa
mia. Voi,siete
casa mia-
La
ragazza strinse forte anche Nick,poi guardò Joseph. Il
ragazzo era rimasto in
disparte tutto il tempo,contemplandola con i profondi occhi marroni.
Ally capì
al volo e strattonò Nick per la manica.
-Ally
che combini?-
-Hai
detto che devi copiare gli esercizi di matematica no? Andiamo dentro-
-Quali
esercizi di matematica?Non avevamo esercizi di matematica per oggi-
Ally
lo fulminò con lo sguardo e Nicholas capì.
-Ok,ma
niente matematica. Andiamo,ti offro un caffè alla
macchinetta-
Wendy
salì lentamente le scale,trascinando i piedi,mentre Joseph
rimaneva fisso
poggiato alla ringhiera,con le braccia conserte e i suoi Ray Ban sulla
testa.
Le era mancato Joe,in quei cinque giorni. Era stato uno strazio non
poter
vedere le sue labbra,i suoi occhi,il suo fisico,i suoi capelli
perfetti. Diede
un colpo di tosse e cominciò a parlare.
-Quindi…
Tu mi vuoi bene Joe-
Il
ragazzo le sorrise.
-Chi
ha detto questa cazzata?-
Lei
gli sorrise e lo abbracciò. Joe scorreva delicatamente la
mano sulla sua schiena,e
faceva dei lunghi sospiri per assaporare il buonissimo profumo di
Wendy.
Si,avrebbe dato tutto quello che aveva per un suo semplice abbraccio.
-Quando
sei tornata?-
Le
domando Joseph.
-Ieri
sera-
-E
tuo padre?-
-Mio
padre lo sa che il mio posto è qui. Ma restiamo in contatto
praticamente ogni
giorno,e ha promesso che verrà a trovarmi molto spesso-
I
due si sorrisero.
-Hai
fatto il coglione con qualcun’altra da quando non ci sono?-
Joe
rimase in silenzio per qualche secondo,poi scosse la testa. Wendy
annuì e
cominciò a salire la scale.
-Ehi
Wendy-
La
ragazza si voltò verso Joseph.
-Dimmi-
-Sei
disponibile stasera?-
Lei
socchiuse gli occhi.
-Per
che cosa?-
Joe
la raggiunse su per le scale con lo zaino in spalla.
-Usciamo,ci
divertiamo. Queste cose qui tipiche dei ragazzi-
Scoppiarono
a ridere.
-E’
probabile. Mi porti a cena fuori?-
-Come
vuoi. Ristorante,pub,pizzeria,carrettino degli hot dog in mezzo alla
strada.
Basta che ci sei anche tu-
-Allora
è probabile che sarò libera. Mi passi a prendere
tu?-
Lui
annuì.
-E’
un appuntamento Joseph?-
Il
ragazzo sbarrò gli occhi.
-Chiamalo
così,anche se l’idea mi dà i brividi-
-Perché?-
Gli
domandò Wendy.
-Perché
un appuntamento è una cosa seria. Credo-
Lei
gli diede una pacca sul sedere scoppiando a ridere e si
avviò verso la
classe,mentre lui si morse il labbro inferiore. Era felice che Wendy
fosse
tornata a casa,finalmente sorrideva dopo cinque giorni. Quella sera
suonò a
casa Taylor alle otto in punto,e mentre aspettava che Wendy gli
aprisse,cercava
di sistemarsi la camicia bianca che metteva solo in determinate
occasioni. La
ragazza uscì poco dopo con i suoi capelli sciolti sulle
spalle e un paio di
pantaloncini di pelle nera.
-Ehi
Joseph,bella camicia-
-Ehi
Wendy,bei pantaloni-
Wendy
si guardò i suoi pantaloncini,poi alzò lo sguardo.
-E’
un’idea di mia madre,mi ha consigliato lei di metterli.
E’ la prima volta che
li indosso da quando li ho comprati-
Joe
la prese per mano e la fece salire in macchina.
-Ti
sta bene la camicia. Ti fa sembrare meno deficiente di quanto in
realtà sei-
Il
ragazzo la fulminò con lo sguardo.
-Vorrei
fare una battuta su di te,ma sarebbe troppo spiacevole-
-Oh,Joe,avanti
dillo-
-Ok,sei
una grandissima troia -
-Vai
a Fanculo Adam-
-Ehi,stavo
scherzando-
La
rassicurò Joe.
-Ti
ho detto che sei deficiente,siamo pari-
Lui
le sorrise.
-Magari
io ho esagerato-
-Tu
sei Mr.Esagerazione in tutto,e quando dico tutto,intendo davvero
tutto,anche
nelle dimensioni del tuo amico lì sotto-
Joe
abbassò
lo sguardo sorridendo,poi tornò a fissare la strada. Wendy si torturava le
mani,continuando a guardare
oltre il vetro del suo finestrino,e per quanto si sforzasse di
nascondere che
era maledettamente nervosa,il suo sguardo e i suoi gesti la tradivano.
-Ehi
Wendy,sei nervosa?-
Joe
destò la ragazza dai suoi pensieri e la fece voltare verso
di lui.
-E’
che non so cosa aspettarmi da un tipo come te-
-Intendi
sexy?-
-No.
Intendo pervertito-
-Comunque
stai tranquilla,l’essere pervertito ha organizzato una bella
serata-
-Dove?-
Domandò lei alzando le sopracciglia –In un Night
Club?-
Lui
sorrise.
-No,era
troppo scontato. Per stasera devi accontentarti di un ristorante. Forza
scendi-
Joseph
parcheggiò lungo la strada e aprì lo sportello di
Wendy,aiutandola a scendere.
Entrarono nel ristorante,e il cameriere lì portò
nel tavolo che Joe aveva
prenotato. La ragazza sistemò la giacca bianca sulla sedia e
tutti gli uomini
presenti in sala si voltarono a guardarla.
-Ok,momento
imbarazzo-
Sussurrò
lei incrociando le mani e portando i gomiti sul tavolo.
-Ma
no,hai semplicemente risvegliato gli ormoni dei presenti. Insomma,se
guardi le
loro mogli,non mi stupirei se adesso sviluppassero pensieri porno su di
te-
-Joseph!-
Urlò
Wendy.
-Che
c’e? Io lo faccio in continuazione-
-Si,ma
tu sei malato-
Joe
scoppiò a ridere mentre Wendy riprese a torturarsi le mani e
a tossire
nervosamente.
-Sei
ancora nervosa?-
Lei
scosse la testa.
-Allora
perché te la stai prendendo con le tue povere mani?-
La
ragazza non rispose e bevve un sorso d’acqua.
-Wendy,non
è che hai paura di me?-
Lei
rimase a fissarlo.
-No
Joe. Magari prima si,ma adesso no,o almeno non credo-
Joe
mosse impercettibilmente gli angoli della bocca,e Wendy non sapeva se
era un
sorriso o un’espressione di compassione. Davvero non aveva
più paura di Joe e
dei suoi comportamenti?Credeva di conoscerlo,non doveva più
temerlo. La serata
procedette tranquilla,stavano bene insieme,e continuavano ad osservarsi fino a
consumarsi l’un l’altro.
Joe scrutava con i suoi bellissimi occhi ogni singolo centimetro del
corpo e
del viso di Wendy,analizzava ogni dettaglio quasi come fosse
un’immagine da
imparare a memoria. I suoi bellissimi occhi scuri e gioiosi,le sue
labbra sottili
e rosee che si aprivano ad un granissimo sorriso ogni volta che i loro
sguardi
si incontravano,i lisci
e lunghissimi
capelli neri,che puntualmente si sistemava dietro quelle piccole
orecchie che
Joe adorava. Notava le sue mani nervose che continuavano a scorrere
nell’aria e
che non riuscivano a stare ferme,le spalle candide lasciate scoperte
dalla
maglia bianca che facevano un bellissimo contrasto con i suoi capelli,
ed era
completamente perso nella sua risata,una risata diversa da tutte le
altre,che
riusciva a trasmettere una fortissima allegria. Era innamorato della
sua
risata,e di ogni suo minimo gesto. Wendy scrutava Joe
attentamente,faceva
scorrere il suo sguardo dal petto al suo viso fantastico,senza la
minima
imperfezione. Si perdeva nell’oscurità dei suoi
occhi e del suo pensiero,e
sinceramente non voleva ridestarsi nemmeno da
quell’immensità. I capelli neri
incorniciavano il suo viso dal tratto irregolare,perfettamente
irregolare. La
barba leggermente incolta lo faceva
sembrare più saggio,cosa che in realtà non era,e
neanche il più grande artista
sarebbe stato in grado di raffigurare il suo volto riportandone tutto
lo
splendore. E continuavano a perdersi l’uno negli occhi
dell’altro,tanto che
cominciarono a comunicare con i soli sguardi,tutto quello che avevano
da dirsi
non aveva bisogno di parole. E si sentivano strani in quella
situazione,Joe e
Wendy avevano totalmente abbassato le loro difese per la prima volta. A
fine
serata Joe la fece salire in macchina e mise in moto il
motore,riaccompagnandola
a casa. Parcheggiò nel vialetto tra il silenzio della
notte,e la ragazza portò
la sua testa sullo schienale dell’auto.
-Joe,posso
dirti una cosa?-
Lui
voltò il viso verso di lei e alzò le mani.
-Non
ti sei divertita,lo so. Mi dispiace,ma non ho mai fatto una cosa del
genere,e
non sapevo da dove iniziare-
Terminò
la frase scoppiando a ridere malinconicamente.
-A
dire la verità volevo dire tutto il contrario,ma tu non stai
mai zitto,e quando
parli spari solo cazzate quindi lascia parlare me-
-Prego-
Wendy
sospirò.
-Mi
è piaciuto passare del tempo con te. In fondo non dobbiamo
per forza fare sesso
per stare bene insieme,giusto?-
Joseph
alzò il sopracciglio sinistro.
-Oh
Joe,per favore-
Calò
il silenzio,e Joe spostò la schiena dal sedile e
cominciò ad accarezzare la
spalla di Wendy. Lei si morse il labbro e poco dopo sentì le
labbra di Joseph
sfiorarle delicatamente il collo.
-Joe,ancora
in macchina,è scomodo-
-C’e
tua madre in casa?-
Lei
annuì.
-E
allora ci tocca rimanere in macchina-
Wendy
sorrise e prese il volto di Joe tra le mani,avvicinandolo a se,poi
premette le
sue labbra su quelle del ragazzo,e iniziarono a baciarsi
appassionatamente. Joe
l’aiutò a mandare giù il suo sedile,e
le si sistemò sopra alzandole la
maglietta. Le tolse anche i pantaloncini e cominciò a
baciarle tutto il
corpo,sfiorava ogni singolo centimetro con le sue labbra molto
freneticamente.
Gli era mancato il corpo di quella ragazza,più di ogni altra
cosa. Quando arrivò
in quel punto Wendy irrigidì la
schiena e Joe sorrise,poi continuò a scendere.
Spontaneamente e senza
accorgersene Wendy portò una mano sulla nuca del ragazzo e
intrecciava i suoi
capelli scuri tra le dita. Lo aiutò a slacciare i bottoni
della camicia bianca
e mentre Joe continuava delicatamente a sfiorare le labbra della
ragazza con le
sue,Wendy lasciò scendere le sue mani fino ai Jeans neri che
il ragazzo
indossava,sfilandoli velocemente,poi fece lo stesso con i boxer
bianchi. Ancora
una volta Joe riprese a baciare il suo corpo,e il contatto della sua
pelle con
le labbra calde di lui le procurava dei brividi di piacere che
portarono il suo
respiro ad aumentare il ritmo. Joe sospirò e Wendy lo
sentì entrare dentro di
lei,quella sensazione che gli era tanto mancata. Joe aumentò
le spinte
immediatamente e la ragazza lasciò uscire dei gemiti
cercando di fare il minor
rumore possibile,anche se in realtà sentiva il bisogno di
urlare. Chiuse gli
occhi e si lasciò trasportare dal piacere che provava in
quel momento,mentre
Joe continuava a spingere dentro di lei e con le labbra percorreva i
contorni
del suo collo. Diede delle ultime spinte che fecero urlare Wendy e poi
cerco di
risistemarsi al suo posto,rivestendosi insieme a lei. La ragazza scese
dalla
macchina ma rimase ferma davanti lo sportello,continuando a fissare Joe.
-Che
succede?-
Le
domandò Joseph con sguardo interrogativo.
-Joe,ti
andrebbe di dormire con me stanotte?-
Il
ragazzo spalancò gli occhi.
-Dici
sul serio?-
Wendy
si strinse nelle spalle annuendo.
-Sei
sicura Wendy?-
Lei
sorrise e gli fece segno di scendere con la mano destra. Prese il mazzo
di
chiavi dalla borsa e infilò quella più lunga
nella toppa,facendole fare due
scatti. Joe la seguiva silenziosamente guardandosi intorno e si diresse
verso
la stanza di Wendy prendendola per mano. Si chiusero la porta alle
spalle e Joe
si sedette sul letto mentre la ragazza prese il suo pigiama da sotto il
cuscino. Cominciò a sbottonarsi i pantaloncini quando si
accorse che Joseph la
fissava ardentemente.
-Ok
Mr.Superdotato,girati-
-Perché?-
Wendy
sbuffò.
-Avanti,girati-
-Ma
ti ho visto completamente nuda-
Gli
lanciò un cuscino ridendo.
-Girati
ho detto-
Joe
le sorrise e si voltò verso la porta.
-Guarda
che ti tengo d’occhio,me ne accorgo se sbirci. Non ci provare-
-Stai
tranquilla-
La
stanza era particolarmente silenziosa,e l’unico rumore che si
poteva percepire
era il respiro dei due ragazzi e il cuore di Joe che batteva come a
voler
uscire fuori dal petto. Si guardava intorno,e spostò lo
sguardo sul grande
armadio bianco dove Wendy riponeva i suoi vestiti,poi passò
alla scrivania in
legno illuminata dalla fievole luce che emanava l’abat-jour.
La finestra era
socchiusa e lasciava filtrare nella stanza un lieve venticello che
agitava
leggermente le tende bianche. Wendy teneva d’occhio
Joseph,assicurandosi che
non si voltasse all’improvviso,poi spense la luce e si
infilò sotto le coperte
bianche,coprendosi fino alle guancie e raggomitolandosi su se stessa.
-Ok
paggetto,adesso che mi ha accompagnata a dormire,può
accomodarsi fuori la porta
come i cani,ci vediamo domani mattina. Le auguro la buonanotte-
Joseph
si voltò rapidamente verso di lei e spalancò gli
occhi.
-Stai
scherzando Wendy?-
Lei
sorrise e scosse la testa.
-No,e
adesso vai,orsù,che devo coricarmi-
Accompagnò
la frase con un gesto della mano che indicava la porta,e Joe si
alzò
sbigottito.
-Ok,come
vuole mia regina,le auguro la buonanotte. Ci vediamo domani mattina-
Il
ragazzo si avviò verso la porta e afferrò la
maniglia delicatamente.
-Fermo
scemo,stavo scherzando-
Lui
le sorrise e cominciò a sbottonarsi la camicia,poi si tolse
anche i Jeans e li
posò sulla sedia di fronte la scrivania,rimanendo in boxer.
Si distese accanto
a Wendy,sotto le coperte,e mise il suo braccio dietro la testa.
-Joe,ci
sono delle regole da rispettare:non…-
-Si,lo
so Wendy- La interrupe il ragazzo bruscamente –Non devo far
muovere il mio
grande amico,ho capito,ho capito-
-Sto
diventando così ripetitiva?-
Lui
le sorrise.
-Un
po’-
-Beh,comunque
tieni anche le mani apposto-
-Sai
Wendy,stavo pensando…-
-Joseph,non
dirmi queste cose all’improvviso,mio Dio. Sapere che stai
pensando è una
notizia unica,scommetto che se la racconto non ci crederà
nessuno-
Lui
le coprì la bocca con la mano.
-Stavo
pensando,che tu non mi hai ancora detto che mi vuoi bene-
Wendy
alzò lo sguardo verso di lui.
-Non
obbligarmi Joe,io dico ti voglio bene ad una persona quando lo sento
davvero-
Il
ragazzo rimase in silenzio a contemplare il soffitto e Wendy si
voltò su un
fianco,dandogli le spalle. Joseph le mise un braccio attorno la vita e
la
strinse a se,sempre più forte. Al contato con la pelle calda
di lui,Wendy ebbe
un sussulto e il ragazzo le morse il lobo dell’orecchio,poi
sfiorò il suo collo
con le labbra.
-Joseph?-
-Dimmi-
Wendy
sospirò più volte.
-Ti
voglio
bene. Ma non approfittarne-
Al
suono di quelle parole il cuore di Joe riprese a martellare
incessantemente,tanto che lo sentiva in gola. Chiuse gli occhi e i due
ragazzi
si addormentarono abbracciati.
Capitolo
Ventidue.
Il
mattino seguente Joseph fu svegliato dai raggi di sole che filtravano
dalle
tende. Alzò leggermente la testa dal cuscino per guardare
fuori dalla
finestra,poi si stropicciò gli occhi e poggiò il
mento sulla spalla di
Wendy,rimanendo immobile a guardare quell’angelo dormire. Con
il braccio la
strinse di più a se,cercando di non svegliarla,e le diede un
bacio su i
capelli.
-Wendy,devo
andare a fare un bagno. Posso?-
La
ragazza spostò delicatamente la testa,senza dire nulla.
-Wendy,posso?-
-Mio
Dio Joseph,sto dormendo e per di più è Sabato
mattina,quindi smettila di
rompere i coglioni e vai a farti questo stramaledetto bagno. Ma
soprattutto
lasciami dormire prima che ti rovini quel bel visetto che ti ritrovi-
Wendy
ricominciò a dormire mettendo una mano sotto la
guancia,sembrava una bambina.
Joseph le baciò la guancia e presi i suoi vestiti si
avviò in bagno. Fu
questioni di pochi minuti per Wendy,prima di essere destato dal mondo
dei sogni
a causa dell’urlo di sua madre. Si alzò di scatto
e scese dal letto, trovando
Susan per il
corridoio,con uno sguardo
scosso sul viso.
-Mamma?-
Susan,ancora
in pigiama e con i capelli castani legati,la guardò
sbigottita.
-Wendy,che
sia chiaro,tu ormai hai diciotto anni,puoi fare ciò che vuoi
con i ragazzi,ma
magari la prossima volta avvertimi che ce ne uno in casa. Intendo prima
che me
lo veda nudo in bagno-
Wendy
spalancò i suoi occhi e non sapeva se gridare o scoppiare a
ridere. Divenne
rossa,cercando di trattenere una risata,ma il tentativo non
portò a buoni
risultati,così nascose la bocca dietro la mano.
-Mamma,tu
mi stai dicendo che hai visto Joseph in bagno. Nudo?-
Susan
fece una strana smorfia,forse ripensando alla scena,poi le due donne
scoppiarono a ridere.
-Non
so se debba farmi ribrezzo l’idea che tu abbia visto nudo il
mio fidanz…-
Wendy
si arrestò di scatto e cominciò a
tossire,cercando di rimangiarsi le parole
appena dette. Joseph non era il suo ragazzo.
-Adesso
cerco di ricompormi,poi vado a prepararvi la colazione. Mi
raccomando,assicurati che sia vestito quando scende-
Wendy
sospirò e alzò gli occhi al cielo.
-MI
dispiace mamma,ho dimenticato di avvertirti. Oh,andiamo,non ti ha dato
così
fastidio-
Sua
madre la colpì sul braccio scoppiando a ridere,poi scese
velocemente le scale.
Wendy si precipitò in bagno e trovò Joseph
intento ad abbottonarsi la camicia.
Alzò lo sguardo verso di lei e cominciarono a ridere come
due bambini.
-Non
credo riuscirò più a guardare tua madre in faccia-
Lei
gli si avvicinò e si sedette sul lavandino.
-Tranquillo,sei
fortunato. Mia madre l’ha presa sul ridere,lei è
fantastica-
Joe
le cinse i fianchi con le mani.
-Secondo
me però si è spaventata. Insomma,ora ha visto
cosa ti ritrovi lì sotto e
probabilmente avrà paura che tu possa rompermi un giorno di
questi-
Il
ragazzo la colpì sulla spalla.
-Non
credo che tua madre sia andata a guardare lì Wendy-
Lei
alzò il sopracciglio.
-Oh
Joseph,non ci contare. Anche se a mio parere da te c’e tanto
da guardare-
Lui
le baciò la guancia.
-Sai,mentre
parlavo con mamma,in corridoio,ti ho chiamato il mio fidanzato. Che
scema-
Wendy
si portò una mano sulla testa,mentre Joe scoppiò
a ridere.
-Che
c’e?-
Gli
chiese con sguardo interrogativo.
-No,nulla,è
che sei la prima che mi chiami “Il suo
fidanzato”,anche se solo per sbaglio-
La
ragazza socchiuse gli occhi.
-Stai
dicendo che con Abby non eravate fidanzati?-
Lui
rimase a fissarla negli occhi,poi sospirò ripetutamente.
-Wendy,Abby
non è mai esistita-
-Che
vuoi dire con questo?-
Gli
chiese Wendy socchiudendo gli occhi e poggiando le mani sul piano di
marmo su
cui era seduta.
-Che
non mi sono mai innamorato prima Wendy,Abby è un personaggio
che ho inventato
quella sera perché … Beh non lo so il
perché,forse per cambiare la tua opinione
su di me-
Wendy non sapeva cosa dire.
Insomma,un ragazzo
aveva mentito per farle una buona impressione,in fondo era una cosa da
apprezzare.
-In
effetti mi sembrava strano che un tipo come te si fosse mai
innamorato,ma
almeno ci ho voluto credere-
-Beh
non è detto- Le rispose Joe –Non si può
mai dire che io non mi innamori-
-Molto
probabilmente succederà quando diventerai impotente e non
potrai più fare il
coglione in giro-
Joe
alzò le spalle.
-forse.
O magari anche prima-
Wendy
inclinò la testa e sorrise dolcemente.
-Mi
chiedo chi sarà la sfortunata-
-Oh,vedo
che hai tanta fiducia in me-
-Sei
uno di quei ragazzi che se li conosci li eviti-
-Tu
non lo hai fatto-
La
ragazza scoppiò a ridere.
-Tu
non me lo hai permesso-
Joe
le baciò le labbra,poi lasciò scendere le sue
mani fino alle ginocchia di lei e
si allontanò,avvicinandosi verso la porta.
-Allora
che facciamo?Restiamo qui fuori dal mondo,o scendiamo a fare colazione?-
Wendy
si accarezzò lo stomaco.
-Scendiamo
a fare colazione,che è meglio-
Saltò
sule spalle di Joseph e scoppiarono a ridere contemporaneamente,si
comportavano
come due bambini alla loro prima cotta. Nessuno sapeva,ne
immaginava,ciò che
provavano l’un l’altro. Alcune volte è
più facile nascondere i sentimenti,si
evita di soffrire,e Joe lo sapeva bene. Quante volte si era nascosto
per non diventare
vulnerabile,ormai anche lui aveva perso il conto. Ma nella vita si
cambia,tutti
cambiamo,che lo vogliamo o no. Cambiamo per stare meglio in sintonia
con le
persone che non vogliamo perdere,cresciamo per arrivare a compiere
grandi passi
che prima sembravano lontani. I due ragazzi si sedettero vicini e
cominciarono
a mangiare guardandosi negli occhi. Non ci voleva tanto per capire che
provavano qualcosa di profondo,anche Susan se ne accorse e sorrideva
compiaciuta alla figlia. Sua madre aveva sempre sperato che Wendy
trovasse il
ragazzo giusto. Non sapeva se Joseph lo era davvero,ma bastava guardare
come
riuscisse a rendere felice Wendy per capire che c’era
qualcosa di buono.
Già,trova un ragazzo che ti renda felice sempre,e
sarà quello giusto.
Capitolo
Ventitre.
La
settimana seguente si sarebbe giocata la finalissima di Basket, la
Johnson High
School contro la Harbor College,e questo significava non solo tanta
agitazione
per tutta la scuola,ma anche prove di basket senza sosta per Joseph e
delle
coreografie delle cheerleader per Wendy e Ally. Ogni singolo corridoio
dell’istituto trasudava di energia e ansia allo stesso
tempo,si percepiva
nell’aria quella fantastica adrenalina di attesa,si respirava
vento di sfida e
voglia di riscatto. Le due ragazze organizzarono un pigiama party
Martedì
sera,a casa di Ally,subito dopo le prove. Wendy aprì un
pacco di Marshmallow e
si distese sul letto,avvolgendosi in una coperta blu.
-Oh,tesoro,mi
passi il telecomando sulla sedia?-
Domandò
Wendy
-Non
puoi prendertelo da sola?-
Rispose
l’amica scoppiando a ridere.
-Potrei,ma
non mi va-
-Ma
sentitela,adesso mi ha preso per una cameriera-
Wendy
mangiò un dolcetto e Ally le lanciò addosso il
telecomando.
-Questo
è il tuo telecomando,e questa è la cuscinata che
sta per arrivarti-
Urlò
prendendo un cuscino in mano e colpendo Wendy sulla spalla.
-Ma
quanto sei stronza tu?-
Quando
Ally si distese accanto a lei stavano ancora ridendo.
-Come
va con il tuo ragazzo?-
Wendy
sbuffò e si coprì gli occhi con il braccio destro.
-Smettila
Ally,Joe non è il mio ragazzo. Quando finiranno questi
benedetti ripassi di
chimica tutto tornerà alla normalità-
-Cambia
canale Wendy,non mi va di vedere lo slinguazzamento di quei due,sono
già
abbastanza depressa-
Wendy
alzò la testa e socchiuse gli occhi per mettere bene a fuoco
l’immagine della
TV.
-Ma
chi sono?-
-Wendy,mio
Dio,che ti frega di chi sono,cambia canale e basta prima che finiscano
a fare
quello che fate tu e Joe
tutte le sere-
-Ally
smettila. Non è tutte le sere-
-Hai
un secondo per cambiare canale prima che prenda quel maledettissimo
telecomando
e te lo ficchi su per il culo-
La
ragazza cambiò canale e si riallungò accanto
all’amica.
-Prometto
che da domani mi metto sotto per trovarti un fidanzato-
-Ma
finiscila-
Per
un attimo le due ragazze rimasero in silenzio,Wendy roteava gli occhi
osservando le ombre che la luce rifletteva sul soffitto e Ally
stringeva le
labbra tra i denti.
-Te
lo ha detto che ti ha scritto una canzone?-
Ally
interruppe il silenzio,lasciando Wendy sorpresa. E non del fatto che
Joseph
avesse scritto una canzone,ma che l’avesse scritta per lei.
-Wow.
Quando te lo ha detto?-
Ally
non rispose.
-Ally,quando
te lo ha detto?-
-L’altra
sera-
Wendy
si alzò delicatamente e si poggiò sul
gomito,tenendo ancora il telecomando in
mano e guardando l’amica distesa accanto a sé con
uno sguardo bieco.
-Perché
l’altra sera Ally?-
-Era
la sera in cui tu sei partita per l’Argentina-
Wendy
sospirò,e a dire la verità aveva paura a
continuare il discorso,ma doveva
farlo.
-Che
è successo quella sera?-
Ally
si alzò dal letto e trascinando i piedi arrivò
fino alla cassettiera. Si guardò
allo specchio,poi riportò il suo sguardo verso Wendy,sul
letto,e poggio i palmi
delle mani sul mobile,abbassando lo sguardo.
-Basta
domande Wendy,facciamo altro. Vuoi qualcosa da bere? Scendo
giù e…-
-No
Ally- Le
urlò contro Wendy alzandosi dal
letto e strattonando l’amica per il braccio –Io
voglio sapere che diamine è
successo quella sera-
-Wendy,eravamo
ubriachi,io non…-
-Che
cazzo è successo quella sera Ally,per Dio?-
Ally
sospirò,e si accorse che la sua voce cominciò a
tremare. Stava cadendo nella
disperazione,non voleva parlare ma doveva farlo,anche se
così avrebbe perso la
sua migliore amica.
-Joe
si è presentato a casa mia,abbiamo bevuto,e poi non lo so
cosa è successo
precisamente,ma ci siamo resi conto della cazzata solo la mattina,e
avevamo
promesso che non ne avremo parlato con nessuno-
In
quel momento Wendy cercava solamente un qualcosa per farla
finita,veloce e
indolore,ma in fondo le parole dell’amica erano
già una pugnalata per lei.
Rimase immobile con la bocca spalancata e lasciò cadere a
terra il telecomando
bianco,che si ruppe nell’impatto con il pavimento.
-Wendy,dì
qualcosa. Ti prego,sfogati-
Ancora
nulla. Wendy si limitò a sedersi sul bordo del letto ancora
con i suoi occhi
persi nel vuoto. Ally le poggiò una mano sulla spalla,ma
Wendy la tolse
immediatamente.
-Non-Mi-Toccare-
Sussurrò
a denti stretti.
-Quindi
tu mi stai dicendo molto tranquillamente,che la stessa sera in cui sono
partita,tu e il ragazzo che,purtroppo,mi piace,avete scopato?-
Ally
non pronunciò una sola parola,ma restò ferma con
lo sguardo fisso a terra.
-Lasciando
stare per un attimo il bagaglio immenso di parolacce e insulti che
vorrei
lanciarti addosso,tu sei riuscita a guardarmi negli occhi e a
comportarti come
se niente fosse?-
-Non
credere che per me sia stato facile Wendy-
L’amica
si alzò dal divano e si avviò verso al
finestra,incrociando le braccia sul
petto. Lo aveva fatto per nasconderle che
stava piangendo,che stava male per lui.
-E
io che credevo fossi mia amica,invece sei solo una buona attrice. Beh
complimenti,davvero,ma adesso cala il sipario,e si torna alla vita
normale. Una
vita in cui tu devi dimenticarti per sempre della tua migliore amica-
Wendy
fece per andarsene ma Ally la bloccò,e questa volta con
sguardo aggressivo.
-Ma
si può sapere che cazzo vuoi Wendy?E’
semplicemente successa la stessa cosa che
è successa alla mia festa qualche mese fa,te la ricordi? Si
esatto Wendy,tu e
Joseph a letto insieme,nonostante sapessi che mi piaceva,e quale
è stata la tua
scusa?Che eri ubriaca,certo. Sai qual’e la cosa che non ho
mai
sopportato?Sembra che tutto il mondo giri intorno a te,si,giri intorno
alla
povera,piccola e dolce Wendy. Lo sappiamo bene entrambe che non sei la
persona
che fai vedere a tutti,sei totalmente il contrario-
Wendy
scosse la testa.
-Stai
semplicemente cercando di sviare il discorso,perché non
ammetti che sei stata
una grandissima stronza?Lo hai fatto nonostante sapessi che mi sto
innamorando
di lui-
Ally
rimase immobile e non riusciva a credere alle parole appena pronunciate
dall’amica.
-Wendy,tu
sei innamorata di Joe?-
La
ragazza non rispose. Prese tutti i suo abiti e uscì fuori da
quella
stanza,avrebbe trovato un ponte e ci si sarebbe buttata. O almeno era
quello il
suo primo pensiero. Camminava per le vie desolate della sera,per la sua
strada
non c’era nessuno,se non un cane che sbucò
all’improvviso dall’angolo.
Non tornò immediatamente a casa,si sarebbe
semplicemente lasciata deprimere ancora di
più,così passeggiò con le lacrime
agli occhi. La cosa che più le dava fastidio,che le
corrodeva il cuore
lentamente,era sapere che Joe le aveva mentito,le aveva nascosto cinque
giorni
di assenza dietro un semplice cenno del capo. Le aveva detto di no,che
non era
stato con nessun’altra durante il suo viaggio,ma avrebbe
dovuto saperlo che
stava mentendo. Lui mentiva sempre,dannazione,venticinque ore su
ventiquattro,otto giorni su sette. Mentiva anche più del
possibile. Tutti si
erano presi gioco di lei,era rimasta fuori dalla partita. Ognuno
muoveva le
pedine a suo favore dietro le sue spalle,e toccava a lei tenersi le
mosse sbagliate.
Si asciugava le lacrime sulle guancie con le mani,ma forse erano
davvero
troppe. Il vento le gelava come fossero gocce di rugiada e lei lo
lasciava
fare. Era una cretina,perché pensava che Joe fosse
finalmente cambiato. Magari
non così totalmente,ma credeva che fosse sulla strada
giusta. Ma era
un’illusione,un cambiamento che lei desiderava vedere,ma che
in realtà non
esisteva. Perché non riusciva più a riconoscere
quel ragazzo per quello che
davvero era?Un lurido bastardo malato che ruota la sua vita attorno al
sesso e
ad ogni altra schifezza esistente in questo mondo sbagliato. La
macchina del
tempo non esisteva ancora,ma avrebbe dovuto cancellare questi ultimi
mesi
trascorsi con Joe. In fondo sembrava semplice:doveva solo interrompere
ogni
rapporto con lui,bruciare tutti i momenti
in sua compagnia e gettare ogni suo tipo di regalo. Ma
andava ancora
alla ricerca di qualche ponte nei paraggi. Si sentiva male,si sentiva
strana,ferita. Si sentiva abbandonata come i cani
sull’autostrada,con il
compenso che lei non aveva una targhetta al collo e non mangiava gli
ossi.
Un’altra soluzione sarebbe stato un biglietto solo andata per
l’Argentina,da
suo padre,ma scappare non serviva a nulla,i problemi rimanevano sempre
lì,pronti a ripiombare nella tua vita quando finalmente
tutto sembra essere a
posto. Camminava tenendo lo sguardo a terra,sulle sue scarpe,e
domandava a se
stessa come aveva fatto a cadere nella trappola di
Joseph,doc’era il suo
cervello quando lui le diceva che le voleva bene,che non desiderava che
partisse. Dannazione dov’era il suo senso di disgusto in quel
momento?Sarebbe
dovuta scappare,invece si era lasciata abbindolare come tutte. Lei
credeva di
essere diversa,ma molto spesso ciò che pensiamo di noi
stessi non è quello che
vedono gli altri. Lei per Joe era una delle tante,ma almeno alle altre
aveva
risparmiato l’umiliazione. E come sarebbe finita con Ally?
Non lo sapeva
nemmeno lei. Scusa non è una parola che meritano tutti,e
questo lo sapeva.
Molto spesso chi si scusa lo fa per un solo motivo: Vuole prenderti per
culo di
nuovo. L’unica cosa che sapeva doveva fare era una soltanto.
Doveva far uscire
Joe fuori dalla sua vita,anche se le avrebbe fatto male.
Perché era
innamorata,si,era innamorata. Era pazza di lui.
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Capitolo 16 *** Capitolo 18 ***
Capitolo
diciotto.
Il giorno dopo,a
scuola,cercava di non degnarlo di un minimo sguardo,ma la voglia di
vederlo era troppo forte. Cambiare strada quando lo incrociava per il
corridoio,nascondersi dietro il libro di inglese per non guardarlo
negli occhi e voltarsi di spalle quando sentiva il suo sguardo su di
lei erano gli unici stratagemmi che riuscì a trovare. Con
Ally nemmeno uno scambio si sguardi,erano troppo incazzate
l’una con l’altra. Quel pomeriggio Wendy
aspettò Joseph per tre quarti d’ora,seduta
sul divano e intrecciando le sue dita. Era un momento
importante:era il pomeriggio in cui finalmente lui sarebbe uscito dalla
sua vita per sempre,o almeno pensava questo. Joe suonò il
campanello e la ragazza si precipitò ad aprirgli,con il
cuore in gola. Le si avvicinò per salutarla,ma lei si
scansò e si avviò di nuovo in salotto,sedendosi
sul tavolo.
-Che succede Wendy?-
Fu questa
l’unica cosa che Joe riuscì a dire prima che Wendy
cominciò a piangere,apparentemente senza una spiegazione.
Forse Joseph già sapeva quello che stava per dirgli,forse
non lo immaginava neppure,ma lei cominciò a parlare.
-Lo sai,ho talmente
tante cose da rinfacciarti e insulti orrendi da lanciarti che non so da
dove cominciare-
Joe
sospirò.
-Comincia dagli
insulti,perché in questo momento sono l’unica cosa
che mi merito-
La ragazza
continuava a piangere,non sapeva se le faceva più male dire
addio a Joe,o ripensare a quello che lui le aveva fatto. Ma di una cosa
era certa,il suo cuore stava crollando.
-Sei uno stronzo
Joe. Io pensavo che tu provassi davvero qualcosa per me,invece era
tutta finzione. Non pensavo arrivassi a questo pur di portarti a letto
una ragazza. Sei arrivato a…-
Wendy si
bloccò un momento,poi sospirò.
-A fingerti quello
che non sei-
Il ragazzo
abbassò lo sguardo,perdendosi in un espressione di pena
verso se stesso.
-Io volevo soltanto
che fossi sincero Joseph,soltanto questo. Credevo non fosse troppo,ma
evidentemente lo è per te. Ti sei divertito con Ally quando
non c’ero eh?-
Joe non
rispondeva,e questo dava a Wendy ancora più fastidio.
Perché non si difendeva dannazione? Perchè non le
diceva di stare zitta e che era solamente una povera sfigata?
-Joe voglio
chiederti una cosa. Esci dalla mia vita per favore. Ne sei entrato
senza permesso,ora ti sto obbligando ad andartene. Non voglio
più vederti,ascoltarti,parlarti,nemmeno sentire il tuo nome.
Cosa credevi Joe?Che fossi la tua puttana personale?Che bastava una
carezza,qualche regalo e una cena per portarmi a letto ogni volta che
volevi? Beh,evidentemente ti sei fatto un’idea sbagliata di
me,perché non sono così. E’ davvero
così complicato per te affezionarti ad una persona?Legarti a
lei?Giuro che non saprei cosa farmene di una vita come la tua. Detto
questo quella è la porta. Buona fortuna Joe,ti voglio bene-
Ecco,lo aveva
detto. Aveva chiuso con lui una storia mai iniziata. Si alzò
dal tavolino e cominciò a salire le scale per andare nella
sua camera. Joseph rimase immobile a vedere sfumare forse la sua unica
opportunità di essere felice con qualcuno. Uscì
fuori e si fermò davanti la porta chiusa.
-Ti amo Wendy-
Sussurrò
lentamente,una cosa apparentemente stupida. Lei non lo avrebbe mai
sentito,ma era quello che voleva. Aveva finito di rovinare la vita a
quella ragazza,e quella ragazza aveva finito di renderlo vulnerabile.
La sua macchina si fermò nel bel mezzo della strada poco
dopo,era a corto di benzina. Si,il mondo ce l’aveva con lui
in quel momento. Scese dalla vettura e le diede un calcio,un calcio che
avrebbe voluto dare alla sua vita,al suo cervello,se lo aveva,e a
quella notte in cui i suoi ormoni pieni d’alcool gli hanno
consigliato di saltare addosso ad Ally. Infilò le mani in
tasca e cominciò a camminare tra la folla che lo circondava.
Kevin era fuori in giardino intento a leggere qualcosa che sembrava un
foglietto delle istruzioni. Era fissato,diceva che non potevi iniziare
ad usare qualsiasi cosa senza prima averlo letto.
-Ehi Joe,la
macchina?-
Joe non rispose e
si sedette accanto a lui.
-A corto di
benzina?-
Il fratello
annuì.
-Me lo dici subito
che succede,o vuoi che te lo domandi?-
-Te lo dico
direttamente:ho rotto con Wendy-
Kevin
alzò il sopracciglio sinistro e lo guardò
spaesato.
-Stavate insieme?-
Joe scosse la testa.
-Certo,è
roba da tutti i giorni rompere con una ragazza che non è la
tua ragazza. Joe per favore,almeno una volta nella tua vita
dì qualcosa di sensato-
-Diciamo che
abbiamo rotto ogni possibilità di un futuro rapporto-
-Vedi che
così ha già più senso-
Joe scosse la testa
e poggiò la schiena alla sedia,cacciando un pacchetto di
sigarette dalla tasca della giacca.
-Me ne dai una?-
Gli chiese Kevin
tendendo la mano. Joe sbuffò e gliene porse una,poi accese
la sua con l’accendino e cominciò a fumare.
-Beh?-
Chiese Joe tenendo
la sigaretta in mano.
-Non mi dici le
solite cose da fratello maggiore?Del tipo la ami,sei felice,o altre
cazzate simili?-
Kevin
scoppiò a ridere.
-Joe,mio Dio,come
faccio a dirti queste cose se nemmeno io riesco a mettere la testa a
posto. Ogni sera sto con una ragazza diversa di cui non ricordo nemmeno
il nome,la mia ultima fidanzata risale al primo liceo e
adesso ho ventuno anni,e per di più mi hanno appena
licenziato-
Joe
annuì soddisfatto alle parole del fratello.
-Bene,direi che
siamo due gran bei sfigati-
-Tre.
Lo corresse Kevin
gettando la cicca a terra.
-Perché
tre?-
-Dimentichi
l’altro fratello riccioluto che in questo momento sta
suonando la chitarra in camera sua. Ha una cotta per Wendy,ha svuotato
il sacco quando gli ho chiesto perché continuava a scrivere
canzoni deprimenti su un amore non corrisposto-
Ancora una volta
Joseph annuì e con la scarpa spense il resto della sigaretta.
-E’
fantastico come quella ragazza sia riuscita a farci fessi ad entrambi-
-Non che ci vuole
un genio a farvi fessi,Wendy ha semplicemente quella cosa che si chiama
Quoziente intellettivo. Lo so che non sai cos’e,tu non ce
l’hai-
Joe sorrise,ma non
replicò. Kevin aveva ragione.
-Come dirai a mamma
e papà che ti hanno licenziato. Ancora-
-E tu come dirai
che ti bocceranno. Ancora. Molto probabilmente io porterò i
miei nipotini a scuola e tu sarai ancora lì,almeno staranno
in classe con qualcuno che conoscono:lo zio-
Questa volta Joe lo
fulminò con lo sguardo.
-Non hai nessuna
con cui sudare stasera?-
Kevin
guardò l’orologio e sorrise.
-Si,e in effetti
dovrei già essere lì. In bocca al lupo con Wendy
è-
Gli disse dandogli
una pacca sulla spalla. Joe sospirò e continuò a
guardare il cielo. Sarebbe riuscito a sopportare
l’indifferenza di Wendy?Non lo sapeva. Non che di solito
sapesse molte cose. Restò fuori in giardino fino a quando il
cielo non si oscurò totalmente,poi entrò in casa
e si chiuse in camera sua. Era la sua prima serata da solo. Wendy lo
stava portando alla rovina.
Susan
rincasò verso l’ora di cena,e trovò
Wendy in bagno,intenta a rovistare tra le varie cianfrusaglie. Le mise
una mano sulla spalla e la ragazza trasalì. Non si era
accorta del suo arrivo.
-Wendy,tesoro,che
sta succedendo?-
Wendy
scoppiò a ridere.
-Sai, mamma,ho
voglia di farla finita. Cercavo la lametta,sai quella blu? Ho provato
con i barbiturici ma non ce ne erano in casa,e farla finita con il
pugnale mi sembrava troppo esagerato-
Disse stringendo i
denti.
-Wendy,smettila-
-Oh,allora sai di
qualche ponte nei paraggi?-
Susan la prese per
il braccio sospirando e spense la luce del bagno,poi la
portò in salotto,costringendola a sedersi accanto a lei sul
divano.
-Allora,cominciamo.
Cosa è successo?-
Wendy non rispose.
-C’entra
un ragazzo?-
Lei
annuì.
-E’ forse
quel Joseph che viene a studiare qui?-
Annuì di
nuovo.
-Wendy,tesoro,collabori?-
Wendy
sbuffò e incrociò le gambe sul divano.
-Diciamo che
avresti dovuto dirmi che prima o poi tutti i ragazzi deludono-
-Questa sono cose
che devi vivere in prima persona-
La ragazza la
guardò accigliata.
-Oh grazie. Ma
dai,è come dire sparati da sola per vedere se fa male
davvero. Ma per favore-
-Ok,come vuoi-
Disse Susan
spostandosi una ciocca di capelli dalla fronte.
-Tutto
qui?Già hai finito?Ok,torno a cercare la lametta-
Wendy fece per
alzarsi,ma Susan la strattonò per il braccio,obbligandola a
risedersi di nuovo.
-Non è
tutto vero?Che altro c’e Wendy?-
Le chiese sua madre.
-Ho anche litigato
con Ally. Ok adesso è davvero tutto-
-Bene,ora sono
felice-
Wendy
strabuzzò gli occhi e guardò la madre sbalordita.
-Sei contenta del
fatto che abbia litigato con la mia migliore amica?Ma che razza di
mostro sei tu?Oh,sai,sono molto orgogliosa di chiamarti mamma-
Susan
alzò gli occhi al cielo.
-Wendy,non sono
felice del fatto che tu abbia litigato con Ally. Sono felice del fatto
che sei riuscita ad aprirti completamente con me-
Wendy rimase
immobile sul divano con lo sguardo fisso sul pavimento.
-Sai
mamma,è strano come più ti affezioni ad una
persona,e più… Cominci a perdere te stesso-
Disse la ragazza
sospirando.
-Ti riprenderai
Wendy. Ci saranno nuovi ragazzi. E nuove amiche. Ti aspettano tutti
lì fuori-
-Lo fai sembrare
del tipo “Sbatto contro un ragazzo e mi ci sposo,sbatto
contro una ragazza e diventa la mia migliore amica”-
Susan
scoppiò a ridere.
-Beh,magari non
proprio così,ma…-
Lasciò
la frase in sospeso. Wendy si allungò sul divano
distrattamente e cominciò a roteare gli occhi sul soffitto.
-Vuoi qualcosa per
cena?-
Wendy scosse la
testa e Susan si alzò dal divano senza dire una parola,lo
sapeva che in quel momento i ragazzi andavano lasciati da soli. Se ne
andò in cucina,ma tornò pochi minuti dopo.
-Sicura che non
vuoi nulla?Nemmeno una fetta di torta al cioccolato?-
Wendy si
voltò verso sua madre.
-Sono a dieta-
-A dieta?-
Esclamò Susan –Ma se sei secca come un chiodo?-
La ragazza non
rispose.
-Come vuoi -
Disse Susan
voltando le spalle. Wendy sbuffò e si coprì gli
occhi con il braccio.
Note:ecco
il capitolo atnto atteso xDD spero vi piaccia, e che continuerete a
recensire...Ringrazio tutti quelli che hanno recensito ^^
|
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Capitolo 17 *** Capitolo 19 ***
Capitolo Diciannove.
Il
Sabato deciso arrivò senza attendere troppo tempo,i
giorni si erano susseguiti con una lunga e stancante monotonia,e niente
era
cambiato. Mancavano pochissime settimane al termine della scuola,poi ci
sarebbero state le vacanze estive e addio problemi. Wendy non avrebbe
più
rivisto le loro facce. Era stata ammessa alla Columbia University a New
york,e
avrebbe ricominciato una nuova vita lì. Infilò la
tuta da Cheerleader
all’interno dello spogliatoio insieme alle sue compagne e ad
Ally,mentre fuori
la folla urlava a squarciagola e riempiva la palestra di brusii e
rumori assordanti.
Ally continuava a fulminare Wendy con sguardi spiazzanti,ed era
difficile
decidere in quel contesto chi avesse ragione e chi avesse torto. Era
state
entrambi delle grandissime stronze. Wendy si allacciò i
lacci delle scarpe da
ginnastica bianche,e quando si rialzò andò a
sbattere contro l’ex-amica.
-Stai
attenta. Non vedi nemmeno dove cammini adesso?-
La
ragazza non rispose.
-Allora?Joe
ti ha mangiato la lingua?-
-Non
tirare in ballo Joe in questa situazione. E’ una
questione tra me e te-
Le
due ragazze avrebbero cominciato a prendersi per i
capelli se non fosse intervenuta Samantha,che cercò di
allontanarle.
-Non
voglio negatività nella mia squadra. Quindi finitela-
Urlò
lei. Wendy sbuffò. Quando
il capo branco parlava,nessuno poteva
obbiettare. Si misero in fila velocemente e agitando quei pon-pon che
Wendy
aveva sempre odiato,uscirono fuori dallo spogliatoio. A dire la
verità odiava
tutto delle cheerleader,e non sapeva perché continuava
ancora a farne parte. La
partita fu un totale disastro,senza mezzi termini. Joe continuava a
giocare
male,gli avversari segnavano punti su punti,quasi stessero giocando da
soli.
Quaranta minuti di
noia,noia e ancora
incessante noia. La partite terminò bene. Per la squadra
avversaria. Avevano
avuta l’opportunità di
arrivare in
finale dopo quattro anni,e l’avevano sfumata. La festa
prevista dopo la partita
fu annullata,non c’era nulla da festeggiare. Wendy sciolse i
suoi capelli dalla
coda e andò a rifugiarsi in giardino,sedendosi a gambe
incrociate sull’erba
fresca che le vento continuava a far muovere leggermente. Era delusa,ma
non dal
risultato della partita,perché di quello non le interessava
minimamente. Era
delusa dalla piega che la sua vita stava prendendo,da come si era
ridotta. Era
passata da un odio porta omicidio verso Joe,a non poter vivere senza di
lui,ed
era passata da un amicizia strappa lacrime con Ally,alla pura
indifferenza. Joe
le si avvicinò e le si sedette accanto,facendola trasalire.
Lo guardò per un
secondo,poi tornò a fissare l’erba. Joseph era
ancora sudato dalla partita.
-Joe.
Sei sudato. No sai,tanto per la cronaca-
-Credevo
ti piacessi sudato-
Wendy
rimase a fissarlo.
-Certo,come
no. Mi piace come mi piace mangiare i vermi. Che
cosa vuoi?E non dire che sei venuto qui per stare da
solo,perché non ci
credo,lo so che mi hai seguito-
Joe
scoppiò a ridere.
-Beccato-
Esclamò.
-Allora
ti dirò perché sono qui. Ci ho pensato su e mi
sono
detto:Ehi Joe,puoi fare due cose:o continui a fare la tua vita
lasciando Wendy
all’oscuro di quello che davvero tu provi per lei,oppure
cacci fuori le palle
come non hai mai fatto in diciannove anni e le dici tutta,ma davvero
tutta la
verità. Io ho optato per la seconda,quindi adesso mia stai a
sentire,che ti
piaccia o no-
Wendy
scoppiò a ridere.
-Adam,se
sei venuto qui per dirmi che non riesci a vivere
senza di me,che ti manco,o non so quale altra cazzata tu ti sia
inventato,beh,ti avverto già da ora che non
funzionerà-
Joe
sbuffò.
-Non
sono qui per dirti questo Wendy. Io posso continuare
benissimo a vivere senza di te,è solo che la mia vita con te
è migliore-
Wendy
lo guardò accigliata.
-Wendy,ascoltami.
E’ vero quella sera mi sono scopato Ally,e
conoscendomi non dovresti essere così sorpresa,ma ero
ubriaco. E sai perché ero
ubriaco?-
Lei
scosse la testa.
-Perché
io credevo di non rivederti più Wendy. E quel
pensiero mi faceva stare male. Ho bevuto perché per una
maledettissima sera io
volevo smettere di pensarti,di avere il tuo bellissimo viso e il tuo
sorriso
stampati nella mente. Volevo tornare il vecchio Joe,quello che se la
spassava
con tutto e tutti,ma non ha funzionato. E sai perché?-
Wendy
scosse la testa di nuovo,facendo muovere i suoi lunghi
capelli.
-Perché
io ti…-
Joe
non riuscì a terminare la frase.
-Ti
prego Joe dillo. Dillo e ti prometto che dimenticherò
tutto quello che è successo-
Joseph
l’abbracciò.
-Io
ti amo Wendy-
-Davvero
Joe?-
Lui
si staccò dall’abbracciò e rimase a
fissarla.
-Davvero?-
Domandò a se stesso –Si,davvero. Ti amo davvero-
Wendy
scoppiò a ridere.
-Anche
in un momento così riesci a fare il coglione,ma
d’altronde lo sei-
Joe
la guardò male.
-Ok,io
mi sarei aspettato un “Ti amo anche io”,ma
conoscendoti dovrò aspettare. Posso confessarti una cosa?-
Wendy
annuì.
-Quella
sera con Ally non ho fatto altro che parlare di te-
-Anche
quando ci hai fatto sesso hai pensato a me?-
Domandò
Wendy ridendo. Joe rimase a fissarla.
-Non
ci credo Joe,lo hai fatto davvero?-
Lui
annuì e sorrise.
-Pensando
a te mi eccito di più-
Wendy
lo guardò schifata.
-Come
abbiamo fatto a passare da un “Ti amo davvero” a un
“Pensando a te mi eccito di più”?-
Lui
le baciò le labbra.
-E’
vero che mi hai scritto una canzone?-
Le
chiese la ragazza sorridendo.
-Si,è
vero-
-E
posso ascoltarla?-
-Ti
aspetta a casa mia-
Disse
Joe mordendosi il labbro. Aiutò Wendy ad alzarsi e la
fece salire in macchina. Quando arrivarono,la casa era completamente
vuota.
-Ma
non c’e nessuno?-
Joe
scosse la testa.
-Nick
e Frankie sono ancora in palestra,mamma e papà
uscivano fuori a cena e Kevin… Bhe,Kevin starà
procreando con qualche ragazza-
-Carina?-
Chiese
Wendy.
-Carina
o no,a me e ai miei fratelli basta che respirino-
Wendy
sospirò e Joe la portò nella sua camera,chiudendo
la
porta a chiave. La ragazza si sedette sul letto e Joseph prese la sua
chitarra
in mano,sedendosi accanto a lei. Fece un lungo respiro e
cominciò a
suonare,sotto lo sguardo innamorato di Wendy.
They come
and go but they don't know
That you are
my beautiful
I try to
come closer with you
But they
all say we won't make it through
But I'll be
there forever
You will
see that it's better
Our hopes
and our dreams will come true
I will not
disappoint you
I'll be
right there for you 'til the end
The end of
time
Please be
mine
I'm in and
out of love with you
Trying to
find if it's really true
oh no no no
no
How can I
prove my love
If they all
think I'm not good enough
But I'll be
there forever
You will
see that it's better
Our hopes
and our dreams will come true
I will not
disappoint you
I will be
right there for you 'til the end
The end of
time
Please be
mine
Can't stop
the rain from falling
Can't stop
my heart from calling you
It's calling
you
Can't stop
the rain from falling
Can't stop
my heart from calling you
It's
calling you
Can't stop
the rain from falling
Can't stop
my heart from calling you
It's
calling you
But I'll be
there forever
You will
see that it's better
Our hopes
and our dreams will come true
I will not
disappoint you
I will be
right there for you 'til the end
The end of
time
Please be
mine
Joe
terminò di cantare facendo un lungo sospiro,e Wendy lo
guardava ancora incredula.
-Allora?-
Chiese
Joseph mordendosi il labbro.
-Beh
Joe,scegli tu. C’e il “WOW”,il
“E’ fantastica” o il
“Non ho parole”. Ma in qualunque caso,è
bellissima. Dico davvero-
Joe
le sorrise e poggiò la chitarra a terra.
-L’hai
scritta per me?-
Joe
la guardò con gli occhi socchiusi.
-No,l’ho
scritta per Elvis,il cane di Nick. Ci siamo
innamorati-
Lei
lo colpì sulla spalla.
-Quanto
sei stronzo Joseph Adam Jonas-
Il
ragazzo ricominciò a sorriderle,poi sfiorò le sue
labbra
e il mento.
-Anche
dopo una partita di basket Joseph?-
Lui
cominciò ad allungarla sul letto.
-Senti
Wendy,è da quando lo abbiamo fatto in macchina
l’ultima volta che non faccio più sesso. Non puoi
negarmelo,ne ho bisogno-
Joe
concluse la frase con una faccia buffa e Wendy scoppiò a
ridere,poi riprese a baciarlo e a sfilargli la maglia della squadra di
basket.
Joseph le tirò giù la zip della del giacchetto e
molto lentamente glielo
sfilò,poi passò alla sua maglietta.
-Mio
Dio quanto mi sei mancata Wendy-
Le
sussurrò Joseph
tra un bacio e un altro.
-Tu
per niente,io sto da Dio senza te tra le palle-
Joe
le sorrise e fece scorrere le mani dietro la schiena
della ragazza,slacciandole il reggiseno. Poi continuò a
scendere lentamente
fino ad arrivare alla gonna. Gli sfilò anche quella molto
velocemente,poi le
tolse gli slip. Wendy lasciava scivolare le mani sul petto di Joseph
fino a
raggiungere l’elastico del pantalone della tuta,che gli
sfilò
immediatamente,facendo poi lo stesso con i suoi boxer. Joseph rimase
per un
attimo a fissare la ragazza sotto di lui negli occhi,poi le sorrise e
cominciò
a baciarle delicatamente il seno,la pancia,fino a scendere in quel
punto,provocando in Wendy un sussulto. La ragazza fece dei lunghi
sospiri,poi
sentì Joseph entrare dentro di lei. Molto lentamente
cominciò a baciarlo dal
collo fino al petto,mentre Joseph ogni tanto aumentava le spinte. Il
respiro
della ragazza divenne irregolare,Joe le accarezzava le braccia,poi
tenendola
per i fianchi cominciò a velocizzare i movimenti,e riprese a
baciarla quando
Wendy iniziò a gemere sempre più forte. Le morse
il labbro inferiore e
la ragazza sorrise,poi unì le braccia
dietro il suo collo e Joe diede le ultime spinte prima di allungarsi
stremato
affianco a lei.
-Mi
era mancato-
Le
disse Joe accarezzandole la mano.
-Venire
a letto con me?-
Le
chiese lei baciandogli la spalla.
-Anche,e
soprattutto quello-
-E
questo lo dice la tua parte da pervertito,quella
romantica che pensa?-
Joe
non rispose.
-Ti
prego Joe,dimmi che c’e anche la parte romantica
perchè
altrimenti ti butto giù dal letto e posso farti molto male-
Lui
la guardò e sorrise.
-La
mia parte romantica dice che gli è mancato sentirti
così
vicina-
Wendy
tirò un sospiro di sollievo.
-Ok,per
questa sera ti salvi Adam-
Joe
le baciò il collo e lei poggiò la testa sul suo
petto.
-Sono
leggermente stanca Joseph-
-Lo
so-
Wendy
lo colpì sul braccio.
-Ok
Joseph Adam Jonas,hai cinque secondi massimo tre per
chiudere gli occhi e addormentarti prima che tu possa far uscire da
quella
boccaccia un'altra cazzata-
Joe
scoppiò a ridere e le diede un altro bacio sulle labbra.
-Buonanotte
anche a te-
Disse
stringendola a se. Wendy chiuse gli occhi molto
lentamente e si addormentò poco dopo.
Capitolo
ventisei.
“Che
cos’e questa cosa viscida?Sembra una lingua. Oh mio
Dio,Joe mi sta leccando la faccia?No,non può essere
Joe,puzza. Ok Wendy,ora
apri gli occhi”
La
ragazza alzò piano piano le palpebre e si accorse che
Elvis era sopra di lei e le stava leccando il viso. Tirò un
sospiro di sollievo
nello scoprire che non era Joe,anche se conoscendolo,niente lo avrebbe
trattenuto dal farlo. Cercò di pulirsi le guance e fece
scendere il cane dal
lenzuolo.
-Ehi
Superdotato,alzati-
Wendy
cominciò a scuotere la spalla di Joe.
-Che
mi sono perso?-
Le
chiese stropicciandosi gli occhi.
-Niente.
No,davvero,a parte il fatto che credevo mi stessi
leccando la faccia,niente-
Joe
spalancò gli occhi.
-Ti
giuro,stavolta non mi sono mosso-
Wendy
scoppiò a ridere.
-Lo
so che non ti sei mosso,infatti era Elvis.-
Joe
si spostò su un fianco e fece riallungare Wendy accanto
a lui,prendendola per il braccio.
-Allora
Joe… Tu mi ami?-
-Non
più-
Wendy
spalancò gli occhi.
-Stai
scherzando vero?-
Il
ragazzo cominciò a ridere e Wendy sbuffò.
-Mio
Dio Wendy,come potrei non amarti più?-
Le
chiese giocando con una ciocca dei suoi capelli.
-Non
lo so. Ah,quasi dimenticavo-
-Dimmi-
La
ragazza gli sorrise.
-Ti
amo anche io Joe-
-Lo
sai che da quando siamo svegli non mi hai dato nemmeno
un bacio?-
Wendy
rimase a fissarlo.
-Joe,io
te lo darei il tuo bacio,dico davvero,ma siamo nudi
e in un letto,non credo ti limiteresti solo a quello,ti conosco-
-Ok,allora
andiamo a fare una doccia-
Disse
Joe alzandosi dal letto.
-Si,vai
prima tu,poi entro io-
Joe
rimase a fissarla.
-Wendy,ho
detto “Andiamo”. Non “Prima io e dopo
tu”-
La
ragazza si morse il labbro e si avviò con Joe verso il
bagno,aprendo l’acqua calda.
-Joe,guardami
negli occhi:Facciamo solo e unicamente la
doccia-
Lui
la baciò.
-Certo-
La
baciò di nuovo prendendola per i fianchi.
-Solo
la doccia-
Lei
mise le braccia intorno al suo collo.
-Però
se fai così diventa difficile anche per me-
Gli
disse scoppiando a ridere.
-Sei
veramente bella lo sai?-
-Si
che lo so,che domande-
I
due riuscirono davvero a fare solo la doccia,tra una presa
per culo e uno spruzzo d’acqua,poi scesero giù a
fare colazione,insieme a tutta
la famiglia Jonas.
-Buongiorno
a tutti,mia nuova e meravigliosa famiglia-
Urlò
Wendy scendendo le scale. Si avvicinò al tavolo e
salutò tutti con un bacio sulla testa.
-Non
sapevo avessi dormito qui tesoro-
Le
disse Denise portando a tavola un vasetto di marmellata.
-Non
cha abbiamo proprio dormito,ma per comodità possiamo
dire così-
Sussurrò
Joe. Wendy gli tirò un calcio da sotto il tavolo.
-Con
questa frase ti sei giocato la possibilità di fare
sesso con me per tutta la giornata-
Gli
disse poi prendendo un bicchiere e versandovi del succo
di arancia.
-Quindi
state insieme?-
Domandò
Nick. Wendy e Joe annuirono.
-Conoscendo
Joe quanto può durare… Tre ore?-
Continuò
Nicholas.
-No
Nick,non dire così. Io gliene do massimo due,poi Joe
comincerà a correre dietro al primo paio di tette sode che
vedrà per strada-
Disse
Kevin scoppiando a ridere.
-Grazie,sono
molto fiera di chiamarvi amici. Fischiate
quando avrete finito di scommettere sulla nostra relazione,io aspetto-
Sbuffò
Wendy.
-Wow,relazione.
Oddio mette i brividi-
Rispose
Kevin. Wendy si alzò sospirando a andò a sedersi
sule gambe di Nicholas.
-Sei
arrabbiato con me?-
Gli
sussurrò ad un orecchio. Lui sorrise e scosse la testa.
-No,davvero,sono
contento che alla fine tu abbia deciso-
-Finalmente
è tornato il mio amatissimo Nicholas. Ok,ora
possiamo ricominciare a sfotterci come solo io e te sappiamo fare-
Urlò
Wendy alzando le braccia.
-Certo,certo.
Ma ora alzati che devo uscire-
Le
disse Nick dandole una pacca sul sedere.
-Ehi,guarda
che lei adesso è proprietà mia. Quindi devi
chiedermi il permesso se vuoi toccarle il sedere-
Urlò
Joe con la bocca piena.
-Joseph
sei cosciente di mangiare come un maiale?-
Lo
rimproverò Wendy schifata.
-Lui
è un maiale Wendy-
Urlò
Kevin indicando il fratello con il pollice.
-Il
peggiore esemplare-
Continuò
Frankie scendendo le scale. Aveva ancora il suo
pigiamino addosso.
-Buongiorno
famiglia. Buongiorno Wendy-
Wendy
si abbassò e Frankie le diede un bacio sulla guancia.
-Ok
ragazzi,io esco-
Disse
Nicholas aprendo la porta.
-Dove
vai Nick?A sparpagliare i tuoi spermatozoi in tutta
Los Angeles?-
Lui
le sorrise,poi alzò le sopracciglia.
-Non
ci credo,vai a sparpagliare i tuoi piccoli amici per
tutta Los Angeles-
Disse
Wendy cercando di non ridere.
-Si,lui
va a divertirsi,e noi andiamo a cambiarci. Alzati
stronza che ti porta a casa-
Le
disse Joe prendendola per i fianchi e dandole un bacio
sulla guancia.
-Perché
mi porti a casa?-
-perché
devi cambiarti. Hai ancora addosso la tuta da
cheerleader-
Wendy
scoppiò a ridere e dopo aver salutato tutti entrò
in
macchina con Joe. Per tutto il tragitto lui continuò ad
accarezzarle la gamba scoperta,e
lei lo lasciava fare. Imboccò il vialetto di casa Taylor,ed
entrambi scesero
dall’auto,sbattendo forte la portiera.
-Mamma,sono
tornata-
Urlò
Wendy aprendo la porta di casa. Nessuna risposta.
-Mamma?-
Ancora
nulla. Wendy andò in cucina e lesse il biglietto che
Susan aveva appeso sul frigo.
“Wendy,sono
uscita a fare delle compere. Torno presto.
Baci,mamma”
La
ragazza sorrise e gettò il biglietto nella spazzatura,poi
tornò da Joseph in salotto.
-Allora?Anche
tua madre non ti sopportava più ed è scappata?-
Joe
scoppiò a ridere,ma Wendy lo guardò male.
-No,è
andata a fare le compere,come le chiama lei.
Comunemente conosciuto come Shopping-
Wendy
incrociò le braccia sul petto e salì le
scale,seguita
da Joseph.
-Sai,
Wendy,mi chiedevo,ci vai al ballo di fine anno?-
La
ragazza si chiuse la porta della sua stanza alle spalle,e
Joe si allungò sul letto.
-No
Joseph,niente ballo-
-Perché?-
Le
domandò lui portando il braccio dietro la testa.
-Per
vari motivi. Uno:non ho preso i biglietti. Due:Nessuno
mi ha ancora invitata. Tre:Ho litigato con la mia migliore amica,quindi
non mi
divertirei lo stesso-
Wendy
cominciò a sfilarsi la maglia,mentre Joe continuava a
fissarla.
-Non
hai ancora fatto pace con Ally?-
-No,sto
aspettando le sue scuse. Ma non arrivano,e non credo
arriveranno mai,quindi voglio mettere un annuncio sul giornale: A.A.A
Cercasi
migliore amica con cui potersi confidare e fare shopping il Sabato-
Joe
si alzò dal letto e le si avvicinò,cingendole la
vita
con le braccia.
-Siete
migliori amiche da quando in seconda elementare ti ha
difeso da Kevin che voleva tagliarti i codini con le
forbici,ritornerete
amiche,lo so-
Wendy
lo guardò.
-Ora
che ci penso è vero,abbiamo litigato molte volte,ma
abbiamo sempre fatto pace-
-Già.
Tipo quella volta che in prima media avete litigato
per la parte di Cappuccetto Rosso nella recita scolastica-
Ricordando
i vecchi tempi Wendy cominciò a sorridere.
-Bei
tempi è Joe? Soprattutto perché tu non avevi
ancora
scoperto come usare il tuo grande amico-
Joseph
scoppiò a ridere e le baciò la spalla.
-Sei
preoccupato per domani?-
Gli
chiese Wendy.
-Intendi
per il test di chimica?-
Lei
annuì.
-Non
troppo. Ho imparato tante cose alle tue lezioni.
Calcolando poi che in ogni lezione infilavamo un momento di
sesso,si,diciamo
che è stato come “Imparare giocando”. Fa
molto regalo di Natale-
Wendy
si voltò verso di lui e mise le braccia intorno al suo
collo.
-No,fa
molto “Il mio piccolo chimico”-
-Hai
voglia di un gioco di società?-
Le
chiese Joe mordendosi il labbro. Lei cominciò a baciargli
il collo.
-Magari
dopo- Disse poi staccandosi a lui –Ora voglio finire
di vestirmi-
-Perché?-
Le domandò Joe sorridendo –Stai bene
così. Solo il
reggiseno ti dona-
Wendy
lo guardò male.
-Al
contrario di te e della tua mente perversa,Joseph,io ho
una dignità-
Si
infilò una T-Shirt almeno quattro volte la sua misura e
si tolse la gonna,lanciandola sul letto.
-Bene,e
ora che facciamo?-
Chiese
Joe sfregandosi le mani.
-Oh,non
so tu,ma io ho in programma di stendermi sul letto e
leggere un libro-
Rispose
Wendy tirandosi su fino alla spalliera del letto e
prendendo un libro dal comodino. Joe si distese accanto a
lei,cominciando ad
accarezzarle la pancia.
-Joe,non
so che hai capito,ma io ho espressamente detto
“Leggere un libro” non “Procreare con il
mio ragazzo”-
Joseph
sorrise.
-“Il
mio ragazzo”. Però,suona bene-
Disse
infine a Wendy.
-A
me suona di tortura ma va bene,è solo una mia opinione-
-Mi
ami Wendy?-
La
ragazza lo baciò sulla fronte.
-Purtroppo
Si Joe. E tu?-
-Tanto-
Wendy si
rannicchiò sul suo petto e cominciarono a scherzare
tra di loro.
Nota:scusate se ho postato
tardi ma ero incasinata..da oggi posterò un pò
meno..tipo ogni 2 giorni perchè con la scuola non riesco
bene ad organizzarmi :) spero continuerete a seguire ^^
|
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Capitolo 18 *** Capitolo 20 ***
Capitolo
venti.
Wendy tamburellava
nervosamente le dita sulle sue ginocchia. Era seduta sugli scalini
dell’ingresso,e continuava a roteare gli occhi per osservare
il cortile della scuola in ogni minimo dettaglio. Joe ancora non si
decideva ad uscire da quella porta e dirle come era andato il test.
Qualche minuto dopo il ragazzo le posò la mano sulla spalla
e Wendy trasalì.
-Allora Joe?-
Gli chiese
mordendosi il labbro. Lui scosse la testa e sospirando si sedette sullo
scalino accanto a lei.
-Joseph io
…-
-Mi dispiace
Wendy- La interruppe il ragazzo –Ma dovrai
sopportarmi per tutta l’estate perché questa
sembra una bella B-
Wendy
tirò un sospiro di sollievo e prese il test dalle mani di
Joe.
-Si
Joseph,è lei. E una vera B. E’ la tua prima B. Di
niente-
Aggiunse infine la
ragazza sbattendo le palpebre.
-Io te lo avevo
detto che capisco in fretta con il gioco del piccolo chimico-
Wendy
sospirò,poi scoppiò a ridere.
-Allora il tuo
unico problema è che il professore di chimica è
un maschio?-
Lui le bacio la
spalla.
-No. Il mio unico
problema è che il mio professore di chimica non è
sexy come te. Comunque,adesso credo di dover fare qualcosa per
ringraziarti-
-Del tipo sparire?-
Rispose Wendy
sarcastica.
-No,a quello non
sono ancora arrivato,ma penso la mia sorpresa ti farà
ugualmente piacere-
Disse prendendola
in braccio.
-Una macchina del
tempo per cancellare il momento in cui mi sono innamorata di te?-
Joseph le
tappò la bocca.
-E dopo questa
affermazione hai finito di aprire bocca per tutta la giornata-
Wendy
scoppiò a ridere e Joe la fece scendere soltanto quando
arrivarono davanti il suo armadietto.
-Wow Joe,il tuo
armadietto. Dico davvero,mi piace. E’ molto nel tuo stile-
Joseph
alzò gli occhi al cielo.
-Wendy…
La sorpresa,è dentro l’armadietto-
Lei gli sorrise e
Joe astrasse dall’armadietto due biglietti.
-Ti prego Joe,ti
prego. Dimmi che non sono per una partita di basket perché
altrimenti ti infilo la testa nell’armadietto-
Gli disse Wendy
guardandolo male.
-No,sono per il
ballo Wendy. Giuro-
Wendy li prese in
mano e sorrise.
-Grazie.
E’ stato un pensiero … Dolce,calcolando che
è uscito dalla tua testa-
Joe
abbassò lo sguardo,poi chiuse l’armadietto.
-Wendy,è
il mio primo ballo-
La ragazza rimase a
fissarlo per dei secondi,poi si appoggiò
all’armadietto.
-Wow. E
perché?-
-Perché
non ho mai avuto una ragazza con cui andarci-
Wendy
sospirò.
-Quindi,io sono
davvero la tua ragazza?-
Lui le sorrise.
-Calcolando che ti
amo,che ho imparato a fare sesso solo con te e che sono
geloso… Si,credo che tu sia la mia prima ragazza-
Wendy
unì le braccia dietro il suo collo.
-Ti amo Joseph Adam
Jonas-
-Ti amo anche io.
Lo hai mai detto a qualcun altro prima di me?-
Lei scosse la testa.
-Tu sei il
primo,Joe-
-Lo giuri?-
-Lo giuro sulla mia
piastra-
Disse scoppiando a
ridere.
-E un giuramento
importante?-
Lei gli sorrise.
-Molto,calcolando
quanto ci tengo. Anzi,credo di tenere più a lei che a te-
Joe alzò
il sopracciglio sinistro.
-Stai dicendo che
sono meno importante della tua piastra?-
-Tutti sono meno
importanti della mia piastra Joseph-
Lui le sorrise.
-Wendy,possiamo
parlare?-
La ragazza si
voltò e vide Ally dietro di lei,con i lunghi capelli
raccolti in una coda e la camicetta lilla che lei le aveva regalato al
suo ultimo compleanno. Joseph la tirò a se per i fianchi e
le diede un bacio sui capelli,poi si allontanò senza dire
nulla.
-Wendy,che diamine
stiamo combinando?-
Urlò
Ally agitando le mani.
-Io ci sono sempre
stata per te. C’ero quando alle elementari dovevo difenderti
da Kevin e dai suoi scherzi,c’ero quando l’anno
scorso Martin ti ha lasciata e c’ero quando tuo padre si
è rifatto vivo dopo diciotto anni. E tu ci sei sempre stata
per me. Ci sei stata quando mi prendevano in giro per le mie orecchie
in quinta elementare e c’eri quando dovevo recuperare qualche
insufficienza. Vogliamo davvero mandare a puttane dodici anni di
amicizia? Siamo sempre state io e te,fin da quando eravamo alte come
due puffi-
Continuò
Ally accompagnando al frase con un gesto della mano.
-Alcune volte
litighiamo,è vero,ma semplicemente perché siamo
due teste calde che vogliono sempre avere ragione. Ci vogliamo bene
come due sorelle,e forse anche di più. Ed è
inutile che ci impegniamo ad avercela l’una con
l’altra,perché non ci riusciremo mai-
Ally
terminò il discorso facendo un lungo sospiro,poi
incrociò le dita.
-Io devo chiederti
scusa. Hai ragione,alcune volte sembra che il mondo giri solo e
soltanto intorno a me,quando invece non è così.
Ma lo sai come sono fatta. Stupido orgoglio!-
Esclamò
Wendy scoppiando a ridere.
-Vedi che non
riusciamo ad arrabbiarci l’una con l’altra?-
Wendy
annuì,poi mostrò i biglietti del ballo
all’amica.
-Wow,Joe sta
facendo le cose in grande. Divertitevi-
Esclamò
Ally sorridendo.
-Tu non vieni?-
L’amica
scosse la testa,agitando la coda in cui raccoglieva i capelli.
-No,ho
già ricevuto degli inviti,ma non andrò. Mi
sdraierò sul mio divano e guarderò un bel film
strappalacrime. Lo sai che comincio a piangere già dalla
sigla iniziale-
Wendy
scoppiò a ridere e annuì.
-Mi aiuteresti con
il vestito?-
-Mia cara,non si
rinuncia mai a del sano shopping e a del sano sesso-
Wendy
sospirò alzando gli occhi al cielo.
-E comunque,tanto
per chiarire è,io non ero alta come un puffo. Non lo sono
mai stata-
Disse Wendy
agitando la mano.
-Si,cara mia,solo
che non lo ricordi-
Wendy continuava a
negare,mentre Ally si divertiva a mandarle frecciatine. Quando nel
pomeriggio Wendy arrivò a casa Jonas,si accorse che Nick era
sdraiato sul divano intento a giocare a quegli stupidi videogiochi che
gli avevano atrofizzato del tutto il cervello. Andò in
cucina a prendere una Red Bull,poi tornò in salotto e si
sedette accanto a Nicholas.
-Ci vai al ballo?-
Gli chiese la
ragazza. Lui scosse la testa.
-Perché?-
-Perché
non mi va- Rispose il ragazzo –Resterò qui a fare
non so cosa-
-Perfetto,allora
devi portarci Ally-
Nick
sbarrò gli occhi e spense la TV.
-Perché
dovrei?-
Wendy
sbuffò e bevve un sorso dalla lattina.
-Perché
lei non vuole andarci e tu nemmeno:siete fatti per andarci insieme-
Nicholas
scoppiò a ridere per il ragionamento storpiato
dell’amica.
-Sarai anche la
più intelligente tra noi,ma alcune volte mi superi davvero
in stupidità-
Esclamò
il ragazzo.
-Fottiti Jerry-
-E se dovessi
accompagnarla,cosa ci guadagnerei?-
Le disse poi
sorridendo.
-Un calcio alle
gengive se non la smetti di provarci con la ragazza di tuo
fratello,cioè la sottoscritta-
-Ufficialmente non
lo sei ancora-
Disse
Nicholas sbuffando.
-Certo che lo sono.
Detto questo chiuso discorso e tu accompagnerai Ally al ballo. E non
replicare per altrimenti giuro che ti lavo nella benzina e ti asciugo
con il fuoco-
Lui le sorrise.
-Che cosa dolce
Wendy-
Esclamò
il ragazzo poggiando la testa sulle gambe di lei. Wendy
cominciò a giocare con i suoi riccioli,li accarezzava
lentamente e li intrecciava tra le dita.
-Ecco che non posso
lasciare sola la mia ragazza che subito ci prova mio fratello.
Nick,Wendy è proprietà privata ormai. Anche se
lei tiene di più alla sua piastra che a me-
Wendy
scoppiò a ridere sotto lo sguardo confuso di Nick.
-Cos’e
adesso questa storia della piastra? Che gioco erotico vi siete
inventati stavolta?-
Chiese Nicholas
sconvolto.
-Nessun gioco
erotico Nick. E’ un dato di fatto-
Rispose Wendy
guardandolo male.
-Si. C’e
il fatto che valgo meno di una piastra,sai non credo che te la
perdonerò facilmente-
Disse Joe
scoppiando a ridere.
-Ok piccioncini,io
vi lascio. I bisognini di Elvis mi chiamano,mio Dio è
più impegnativo di una fidanzata. Ci vediamo
dopo,ah,Joseph,avete casa libera. Vi chiedo solo di non farvi vedere
dai vicini-
Detto questo
Nicholas prese il guinzaglio e si avviò in giardino. Joe si
avvicinò a Wendy sul divano e lei cominciò a
baciargli il collo.
-Mi piace quando
fai tutto da sola Wendy-
Esclamò
Joe. Wendy si morse il labbro e cominciò a mettersi sopra di
lui.
-Aspetta,vuoi farti
perdonare l’affermazione sulla piastra?-
Le chiese Joe. Lei
annuì sorridendo.
-Si Joe,dimmi che
devo fare-
Gli
sussurrò Wendy all’orecchio.
-Non devi fare
niente,giuro che faccio tutto io-
Le disse Joe
baciandola e facendola alzare dal divano. Andò in cucina e
prese della panna dal frigo,poi portò Wendy in camera sua e
la fece sdraiare sul letto.
-Vuoi farmi
diventare un bignè Joseph?-
Urlò la
ragazza scoppiando a ridere. Lui la zittì con un
baciò,poi,molto lentamente,le sfilò la maglietta.
-Adesso si inizia a
fare sul serio Joseph Adam Jonas-
Gli disse
mordendogli l’orecchio. Lui riprese a baciarle la pancia,poi
si soffermò sul seno e le slacciò il reggiseno.
Wendy dal canto suo era molto più veloce,finì di
slacciare la camicia a Joseph,poi passò ai jeans e
si soffermò sui suoi boxer. Glieli sfilò
lentamente,e Joe fece lo stesso con la gonna e le mutandine della
ragazza. Prese la panna dal comodino e iniziò a spruzzarla
sulla pancia di Wendy,poi,molto lentamente,cominciò a
leccarla via tenendo la ragazza per i fianchi. Wendy emise un gemito
soffocato,poi percepì dei brividi lungo la schiena.
-Allora,è
così male essere un bignè?-
Le disse Joe
sorridendo. Lei sospirò e scosse la testa. Joseph
spruzzò dell’altra panna sul suo collo,poi si
avvicinò e con la lingua rimosse la panna anche da
lì. Riscese lentamente baciandole tutto il corpo,poi le mise
della panna sul linguine,e passandovi con la lingua si accorse di come
il respiro di Wendy cominciasse a velocizzare.
-Ok Joe,lo
ammetto,comincio ad eccitarmi sul serio-
Le disse la ragazza
sotto di lui. Joe non l’ascoltò e
spruzzò della panna su un fianco della ragazza,assaporandola
poi con la punta della lingua molto lentamente. Wendy
irrigidì la schiena,mentre Joe tutto il resto.
-Per questa volta
è andata così Joe,ma la prossima lecco io-
Esclamò
Wendy sorridendo. Joe le tappò la bocca con un bacio e
delicatamente penetrò dentro il corpo della ragazza.
Cominciò a spingere lentamente,mentre Wendy diede il via e
numerosi e lunghi sospiri. Lo baciava sul petto,e il ragazzo continuava
a velocizzare sempre di più i movimenti,fino a quando per il
piacere che provava,Wendy cominciò ad urlare.
-Puoi fare tutto il
rumore che vuoi,tanto siamo soli-
Le
sussurrò Joe ad un orecchio. Diede delle ultime spinte e
Wendy chiuse gli occhi per il grandissimo piacere. Joe le si
allungò accanto,stremato,cominciando ad accarezzarle i
capelli.
-E’ bello-
Esclamò
Joseph.
-Che cosa?-
-Fare
l’amore-
Wendy sorrise.
-E’
diverso-
Aggiunse poi il
ragazzo.
-Diverso da cosa?-
Chiese Wendy
sorridendo.
-Diverso da tutto.
Tutto quello che ho fatto finora-
-A me è
piaciuto farlo con la panna,ma la prossima volta è il mio
turno Joe-
Il ragazzo
scoppiò a ridere.
-Per me non ci sono
problemi,credimi-
Per un
po’ i due ragazzi rimasero in silenzio,perdendo i loro
sguardi oltre il vetro della finestra. Il sole cominciava a
tramontare,e dipingeva di arancione le lenzuola. Wendy sorrise di colpo
senza un perché,stringendosi al petto di Joe.
-Perché
sorridi?-
Le chiese il
ragazzo cercando di guardarla negli occhi. Wendy scosse la testa.
-No,niente.
E’ che sono contenta che sta per finire un’altra
giornata passata in tua compagnia. Mi piace pensare che domani si
ricomincia daccapo. Perché tu ci sarai domani vero Joe?-
Lui la
baciò sul collo,poi salì lentamente fino alla
bocca.
-Io ci
sarò domani,ci sarò dopodomani,tra un
settimana,tra un mese,tra due anni… Io ci sarò
sempre Wendy,perché senza di te… Beh,sinceramente
senza di te non saprei che farmene nemmeno di me stesso-
Wendy sorrise e gli
baciò la spalla,stringendosi di nuovo al suo petto. Non
pensava si sarebbe mai sentita dire quelle parole,ma soprattutto non
avrebbe mai pensato che sarebbe stato proprio Joseph a dirgliele.
Capitolo Ventotto.
Due pomeriggi dopo
lei e Ally si recarono a Beverly Hills per fare del sano shopping,come
lo chiamavano loro. Beh,magari non tanto sano visto che davano
praticamente fondo alla carta di credito,ma questa volta era una buona
causa. Dovevano trovare un vestito per Venerdì sera e
cominciarono a vagare per la chilometrica via ricca di negozi
già verso l’ora di pranzo. Le due amiche
camminavano a braccetto,fermandosi ogni tanto ad analizzare con cura
maniacale qualche vetrina di Valentino o Dolce&Gabbana. La moda
italiana era una vera passione.
-Non è
fantastico che alla fine Nick ti abbia invitato al ballo?-
Le chiese Wendy
sorridendole.
-Tu non lo trovi
strano?-
-Perché
dovrebbe?-
Ally
sbuffò.
-Non lo so se
dovrebbe esserlo però… Lo è-
Concluse Ally
socchiudendo gli occhi. Nemmeno lei era sicura del suo ragionamento.
-Ascoltami Ally:Lui
ti ha invitato,tu ti fai bella,noi quattro andiamo al ballo.
E’ facile come ragionamento,ma se vuoi ti faccio un disegnino-
Esclamò
Wendy scoppiando a ridere.
-Lascia stare i
disegnini Wendy,che matita e gomma non sono mia stati il tuo forte.
Piuttosto,qual’e il tema di quest’anno?-
Domandò
Ally guardandosi intorno.
-Casinò.
Las Vegas amore mio-
-Wow,è
una cosa seria. Io punterei su uno stile casual,magari
Sexy,però non volgare. E tante scollature. Oh si
baby,parecchie scollature-
Wendy rimase a
fissarla.
-Ally,mio Dio,non
ho capito un accidenti di ciò cha hai detto.
Perché non ti decidi a fare pace con il tuo cervello?-
Ally
sbuffò.
-Era gergo tecnico
mia cara. Volevo parlare come una professionista-
-Perché
invece di parlare non andiamo a comprare? Le mie mani fremono,i soldi
spingono nel portafogli e ci sono tanti vestiti adorabili che invocano
il mio nome e aspettano solo di venire indossati da me-
Urlò
Wendy girando su se stessa. Ally le sorrise e insieme cominciarono ad
entrare in ogni negozio possibile e inimmaginabile che si trovavano
davanti:Dopo sole poche ore,avevano tra le mani buste di ogni tipo di
marca,dalla più raffinata alla più sportiva. Si
sedettero su una panchina,cercando sollievo dal peso dei loro stessi
acquisti.
-Ecco,lo sapevo.
Papà mi ucciderà. Ho quasi consumato la carta di
credito e per di più non abbiamo ancora trovato il vestito-
Wendy
sbuffò.
-Tu morirai per
mano di tuo padre,io per colpa della stanchezza. Sono sfinita. Sai,non
sembra,ma fare shopping è meglio della palestra.
Infila,svestiti,prova,esci,entra,paga,dove ho messo la borsa?,Oh,mi
scusi era occupato,corri a infilarti nell’ultimo camerino
libero-
Wendy concluse la
sua lunga lista facendo un grande respiro.
-Dove vogliamo
andare adesso?-
Chiese Ally
sorridente.
-Non credo che i
miei piedi mi perdoneranno ma… Che ne dici di Dior?-
Ally
annuì e si alzò di scatto dalla panchina dove era
seduta.
-Andiamo-
Disse poi porgendo
la mano all’amica.
-Oh io vorrei
Ally,davvero,ma la forza di gravità mi trattiene seduta su
questa comoda panchina-
Ally
sbuffò di nuovo.
-Alza quel
bellissimo culetto che madre natura ti ha donato,per la gioia di Joseph
e di tutti i maschi della nostra scuola e che incontri per strada,e
andiamo a trovare un vestito decente che sia adatto a noi-
Poi la
strattonò per il braccio,costringendola ad alzarsi. Wendy la
seguì sbuffando per tutto il tragitto.
-Senta signorina
Taylor,è stata sua l’idea del ballo,quindi adesso
non si lamenti,o vogliamo andare nude?Per la gioia di Joseph-
Entrarono dentro il
negozio e furono subito avvicinate da due commesse,entrambi sulla
trentina e con un sorriso fastidioso sulla faccia.
-Ma non gli fa male
la mascella dopo un po’?-
Sussurrò
Wendy all’amica. Aly alzò le spalle e Wendy si
guardò intorno curiosa. Puntò lo sguardo su un
fantastico abito in bella vista,di colore oro e bianco. Lo
avvicinò,e vi fece un giro intorno,immaginandolo addosso a
lei durante il ballo. Oh si,non era lei ad aver trovato il vestito. Era
il vestito ad aver trovato lei.
-Questo
è dell’ultima collezione. E’ molto
costoso,ma se vuole le prendo la sua taglia-
Le disse la
commessa avvicinandola. Wendy la guardò molto,molto
male,tanto che se solo ne avesse avuto i poteri,l’avrebbe
ridotta in cenere con lo sguardo.
-Guardi che questa
E’ la mia taglia-
Urlò la
ragazza cercando di non aggredire la donna. La commessa
arrossì.
-Allora venite,vi
porto nei camerini-
Le due amiche
presero ogni genere di vestito che si trovarono davanti nel loro
tragitto al camerino,e mentre Wendy provava il suo Dior dorato,le
squillò il cellulare.
-Wendy,il cellulare-
Urlò
Ally appoggiata al camerino,attendendo che l’amica ne uscisse.
-Rispondi tu,tanto
sono sicuramente o Joe,o mia madre,ma calcolando che mamma sapeva che
ero qui… Deve essere Joe-
Ally
sbuffò e prese il telefono dell’amica dalla
borsa,rovistando tra le altre cose. Lo prese dal fondo del taschino e
rispose.
-Pronto?-
-Ehi piccola,stai
comprando dell’altra panna?-
Ally cercava di
trattenere una risata.
-Joseph…-
-Dimmi-
La ragazza
scoppiò a ridere.
-Sono
Ally,l’amica. Sai quella piccolina,bionda e con gli occhi
chiari,che aveva una cotta per te?-
Joe
scoppiò a ridere.
-Sisi,certo che mi
ricordo di te. Mi sembra che ci conosciamo da diciannove anni
più o meno,da quando hai cominciato a dire
mamma,papà e stronzo-
Ally sorrise.
-Si,stronzo era
tutta per te. Non è dolce?-
-Non proprio-
Ally sorrise.
-Comunque grazie
per avermi illustrato la vostra vita sessuale,dico davvero.
E’ carina l’idea della panna. Strana
è,per carità,ma è adatta a voi due e
alla vostra perversione-
-Dov’è
Wendy?-
Chiese Joe serio.
-E’ in
camerino. Si sta facendo bella per te-
-Ally,vaffanculo-
Urlò
Wendy uscendo dal camerino.
-Oh,Joseph,dovresti
vedere quanto è carina. Ha addosso un vestito che
è pazzesco-
Wendy la
guardò male e Ally le sorrise.
-A me non interessa
il vestito. A me piace quello che c’e sotto,il vestito-
-Cazzo
Joe,ringrazia che Wendy non può sentire,altrimenti sarebbe
già lì con un paio di forbici e un barattolo-
Wendy prese il
cellulare dalle mani dell’amica.
-Ok
Joe,l’hai sconcertata abbastanza. Dimmi cosa vuoi-
-Si Wendy,sto
benissimo,grazie per avermelo chiesto,e ti amo anche io. Comunque ero
passato a casa tua e non c’eri,così ti ho
chiamata. I cellulari non servono solo per specchiarsi durante
l’ora di ginnastica sai?Hanno tante altre funzioni che
dovresti provare-
-Sono a fare
shopping Joe-
-Dove?-
Wendy
sbuffò.
-Siamo da Dior-
-Rodeo Drive?-
Wendy
annuì.
-Posso venire a
trovarvi,o mi lanci qualche acquisto in faccia?-
Wendy
scoppiò a ridere.
-Non dovrebbe
dispiacerti essere colpito in faccia da un paio di Prada tacco quindici-
-Forse
no,però sai… Fa male-
I due scoppiarono a
ridere.
-Comunque puoi
venire Joe. Se vuoi-
Il ragazzo sorrise.
-Aspettateci
lì davanti-
Wendy socchiuse gli
occhi e Joe attaccò la chiamata.
-Ally,perché
ha detto “Aspettateci”?-
L’amica
sorrise e le prese il telefono dalle mani.
-Forse
perché porterà anche quei coglioni dei suoi
fratelli,ma a noi adesso non importa. Sei davvero un amore con questo
vestito,farai eccitare milioni di ragazzi,ma adesso te lo sfili e
facciamo a cambio di turno. Forza-
Wendy le fece la
linguaccia e dopo cinque minuti aveva già il vestito tra le
mani,e seduta sulla poltrona fuori il camerino aspettava pazientemente
l’amica. Quando entrarono Nick,Kevin e Joe,Ally si stava
provando il decimo vestito.
-Ancora dieci
minuti e vi davamo per disperse-
Urlò Joe
sedendosi accanto a Wendy. La ragazza sbuffò.
-Ally si sta
provando il decimo vestito. Le stanno tutti divinamente,ma nessuno la
soddisfa-
Nick si mise a
ridere.
-Siete donne. Non
vi soddisferà mai nulla-
Wendy lo
guardò accigliata.
-Ok,cosa vuole dire
con questo,signorino Jonas?-
-Che voi donne
siete incontentabili-
Rispose Kevin
sorridendo.
-Non è
vero. Guardate me per esempio:potrei avere chi voglio,ma mi accontento
di Joseph-
Il ragazzo la
guardò male.
-Adoro il modo in
cui mi dimostri che mi ami da impazzire Wendy-
Lei gli
baciò la guancia e lui le mise il braccio intorno alle
spalle.
-Ok sottospecie di
amici,sto per uscire dal camerino,ditemi che ne pensate-
Urlò
Ally da dietro la tenda. La spostò lentamente e
uscì dal camerino con un bellissimo abito azzurro senza
spalline. I quattro rimasero a fissarla,fu Nick il primo a parlare dopo
qualche secondo.
-Hai delle belle
tette-
Disse sorridendo.
Ally si avvicinò per dargli un pugno sul braccio,ma Wendy la
fermò.
-Tranquilla Ally,ci
penso io-
Si alzò
dalla poltrona bianca e diede una botta sul braccio a Nicholas.
-Ahi,ma
perché lo hai fatto?-
-Perché
caro Nicholas,una ragazza che si prova un vestito nuovo vuol sentirsi
dire qualcosa di più profondo che un “Hai delle
belle tette”-
-Ma è
vero-
Si
lamentò il ragazzo. Wendy sospirò e Ally
scoppiò a ridere.
-Ok,accetto ogni
tipo di complimento. Tu cosa ne pensi Wendy?-
Le
domandò l’amica girando su se stessa.
-La tessa cosa dei
dieci precedenti: TI.STA.BENE.-
Urlò
scandendo bene le parole.
-Con questo vestito
Ally,sembri più piccolina di quanto lo sei già di
solito-
Le disse Joe
facendole l’occhiolino.
-Non ti fidare
Ally,Joe è capace di farti cascare il vestito con la sola
forza del pensiero-
Esclamò
Wendy intrecciando la sua mano a quella del ragazzo.
-Si,ma è
un potere che riservo solo a te-
Le
sussurrò il ragazzo all’orecchio.
-Si,certo,come no.
E prima di me anche alla mia vicina di casa,all’intera
squadra di cheerleader,a tutte le ragazze della
scuola,all’infermiera dell’ospedale,alla madre di
Sarah e…-
Joe le
tappò la bocca con la mano.
-Joseph,è
inutile che tappi la bocca a Wendy. Lo sappiamo tutti che ti sei
scopato l’intera Los Angeles-
Urlò
Ally destando l’attenzione dei presenti. Joe sorrise.
-Già,scommetto
che non ha risparmiato nemmeno i cani-
Esclamò
Kevin. Tutti scoppiarono a ridere,tranne Joe,che che alzò il
dito medio verso il fratello.
-Ok Ally,tornando a
noi,il vestito è perfetto,io sono orgoglioso di portarti al
ballo,e andiamo a prendere uno Starbucks che ne ho voglia-
Disse Nick
sfregandosi le mani. Ally arrossì ed entrò dentro
il camerino per cambiarsi di abito. Nick si avvicinò alla
tendina e chiamò la ragazza.
-Ally,ovviamente il
vestito te lo regalo io-
Ally si
affacciò e arrossì di nuovo,mordendosi il labbro.
Wendy si aggrappò alle spalle di Nicholas e gli
stampò un baciò sul collo.
-Ovviamente
pagherai anche il mio vero?-
-Certo,giusto il
tempo di vendere la casa,tutto quello che c’e dentro e
Frankie-
-Quanto sei
stronzo,Jerry. Non ti sopporto più-
-Lo so,lo so-
Disse il ragazzo
baciandole la guancia. Alla cassa Nick pagò il vestito di
Ally come promesso,e Joe si offrì di pagare quello di Wendy.
Uscirono dal negozio,e la ragazza lo ringraziò.
-Guarda che non
l’ho fatto senza avere qualcosa in cambio-
Disse Joe
baciandole il collo e accarezzandole i fianchi. Wendy sorrise.
-Lo so Jonas,ci
penserò io a ringraziarti più tardi-
E gli morse il lobo
dell’orecchio.
-L’unico
che oggi non è andato in banca rotta è stato
Kevin-
Urlò
Nick dando una pacca sulla spalla al fratello.
-Io l’ho
detto che avere una ragazza fa male. Anche e soprattutto al conto in
banca-
-Oh mio Dio,quanto
la fate lunga per mille dollari di vestito-
Urlò
Ally alzando le braccia al cielo.
-Nessuno vi ha
obbligato a pagarceli- Continuò.
-Chiudi la bocca
bella bionda,stiamo scherzando-
Intervenne Joseph
dandole una pacca sulla spalla.
-Conoscendoti,me lo
rinfaccerai per tutta la vita-
Gli disse Wendy.
-E’
probabile,ma visto che sarai la più bella,posso anche
passarci sopra-
Wendy lo
baciò,e insieme agli altri entrarono da Starbucks,sedendosi
al primo tavolo libero davanti la finestra. Venne pochi minuti dopo una
cameriera ossigenata e con la scollatura del seno lasciata scoperta
dalla camicia bianca. Continuava a fissare Joseph anche mentre prendeva
nota delle ordinazioni,destando la gelosia di Wendy.
-Ti prego
Joe,cancella tutti i pensieri porno che sei riuscito a farti su quella
cameriera in venti secondi,ti prego,ti prego,ti prego-
Esclamò
Wendy quando la cameriera si allontanò.
-Perché?-
Le chiese
sorridendo Joe. Wendy sbuffò e incrociò le
braccia sul petto.
-Perché
sono gelosa anche di quello che la tua mente può procreare
vedendo un paio di tette e un bel culo,se non sono le mie tette e il
mio culo-
Joe la
baciò.
-Allora meglio che
non ti dica quello che ho pensato-
Wendy lo
guardò male e lo colpì sulla spalla.
-Giuro che se la
cameriera vieni qui e ti spoglia con gli occhi un’altra
volta,gli strappo quei quattro peli finti seguiti da tutti i suoi arti-
Ringhiò
poi la ragazza spostando la testa verso la finestra. Joe
sbuffò e cominciò a tamburellare nervosamente le
dita sul tavolino.
-Smettila Joseph,mi
dai sui nervi-
Si
lamentò Kevin. Joe sorrise e continuò a fare lo
stesso movimento con le dita.
-Joe,hai un secondo
per smettere prima che ti faccia ingoiare la tua stessa mano-
Joe
continuò fino a quando non arrivarono le loro ordinazioni.
La cameriera gli lanciò un'altra occhiata,e lui
ricambiò il sorriso. Poi spostò lo sguardo verso
Wendy,e lei le fece un smorfia,dando un bacio sulle labbra a Joe.
-Per fortuna che
c’era Wendy,altrimenti eri già in bagno con i
pantaloni calati-
Disse Nick mentre
beveva un sorso del suo caffè. Joe scoppiò a
ridere e Wendy li guardò male.
-Ehi,non guardarci
così,sei tu che hai deciso di complicarti la vita mettendoti
con uno come lui. Potevi scegliere me,e io mi sarei addirittura
castrato se ti avesse fatto più piacere-
Joe gli
tirò un calcio da sotto il tavolo.
-Smettetela voi
due,io me ne vado,mi è passata la fame-
Disse Wendy
sbattendo forte la sedia e prendendo le sue borse. Salutò
Ally e uscì dalla porta dietro di lei.
-Ma ci siete
coglioni o no?E intendo tutti e due-
Esclamò
Ally. Nick e Joe si guardarono.
-Tu devi smetterla
di trombarti anche solo mentalmente qualsiasi essere vivente che ti
passa davanti-
Urlò
contro Joseph. Nick scoppiò a ridere.
-E tu,signorino
Nicholas,devi smetterla di rinfacciarle in continuazione di non averti
scelto-
Nicholas si
zittì di botto,e i ragazzi continuarono a bere i loro
caffè. Quella sera Wendy aveva in programma di
guardare un DVD ,sdraiata sul divano,con addosso la gigantesca felpa
che Nick le aveva regalato quando erano andati a vedere la partita di
basket dei Lakers insieme l’anno prima. Andò in
cucina per prepararsi un panino,prese del burro di arachidi dal frigo e
con un coltello cominciò a spalmarlo sul pane,quando
suonarono alla porta. Si avviò ad aprire mentre continuava a
leccare il coltello.
-Ti prego,dimmi che
è la prima volta che vieni ad aprire alla porta con addosso
solo una felpa e un paio di mutande,mentre lecchi un coltello-
Disse Joe
sorridendo. Wendy scosse la testa.
-No,e a quanto pare
il postino è sempre molto contento quando succede-
Joe
sbuffò e lei gli baciò la guancia.
-Sei ancora
arrabbiata con me?-
Le
domandò il ragazzo.
-No. Ho esagerato
oggi. Insomma si,sono gelosa,ma devo abituarmi perché tu
sei… Perché tu sei Joe,e già questa
è una garanzia-
Joseph le prese il
volto tra le mani e le stampò un bacio sulle labbra.
-Ti amo Joe-
Gli disse Wendy
staccandosi. Joe le accarezzò la guancia e le disse la
stessa,medesima cosa. Lo fece entrare in casa,e lui si
accomodò sul divano dove poco prima Wendy era sdraiata. La
ragazza prese il panino che aveva lasciato su un piatto in cucina,e
portò con se anche il barattolo di Burro di arachidi.
-Dove vai ora?-
Le chiese Joe
seguendola su per le scale.
-Andiamo
a vedere il film in camera mia,si sta più comodi-
-Non c’e
tua madre?-
Wendy scosse la
testa e chiuse la porta della sua stanza a chiave.
-E’
uscita con Christine,una sua collega. Anche lei è single,e
non oso pensare cosa combineranno stasera quelle due-
Posò il
panino e il barattolo sul comodino continuando a ridere,poi accese il
DVD e schiacciò il tasto Play.
-Che film
è?-
Chiese Joe
togliendosi le scarpe e allungandosi sul letto.
-E’ un
film che piace a me,quindi non rompere. Non eri nei piani,devi
limitarti a stringermi forte e basta-
Gli disse
baciandolo sul naso. Joe le accarezzava una coscia,mentre Wendy era
poggiata con la schiena sul suo petto e mangiava il panino preparato
poco prima.
-No,ti prego,VIA
COL VENTO no,tutto ma non questo-
Urlò Joe
leggendo il titolo sullo schermo. Wendy scoppiò a ridere e
gli baciò la mano.
-Ti ho
già detto che non eri nei programmi,devi limitarti a
soffrire in silenzio-
-Ok,ma la prossima
volta lo scelgo io il film-
Wendy si
voltò a guardarlo,seria.
-Tu non sceglierai
mai il film in mia presenza Joe,perché i film che piacciono
a te non sono nel mio stile-
Esclamò
facendo una faccia abbastanza schifata. Joe si limitò a
sorriderle a continuò ad accarezzarle la coscia. Per un
po’ i due ragazzi riuscirono a guardare il film
tranquillamente,Wendy,che aveva finito il suo panino,continuava a
gustare il burro di arachidi immergendo il coltello nel barattolo,e
teneva la testa sul petto di Joe,mentre lui le accarezzava dolcemente
una guancia.
-Joe,posso fare una
cosa?-
Il ragazzo sorrise.
-Dipende. Cosa?-
Wendy si morse il
labbro e spalmò del burro di arachidi sul naso di Joe.
-Dio Wendy,che
schifo-
La ragazza rise,si
mise sopra di lui,e con dei teneri baci riuscì a togliergli
il burro dal naso. Poi spense la TV,e sfilò la maglia di Joe.
-E poi sono io il
pervertito. Tu non sei da meno mi sembra-
Wendy sorrise di
nuovo e gli bacio il collo.
-E’ colpa
tua Joe,mi hai fatto diventare tu così-
La ragazza prese
dell’altro burro di arachidi dal barattolo,e lo
spalmò sul petto questa volta.
-Lo sai che
è appiccicoso da morire? Se non sapessi quello che stai per
fare,ti avrei buttato giù dal letto-
Wendy si
sfilò la felpa.
-Sto prendendo la
mia rivincita Joseph. Te lo ho promesso che me l’avresti
pagato l’episodio con la panna-
Si
abbassò e con la lingua,molto lentamente,cominciò
a togliere il burro dal petto del ragazzo,che chiuse gli occhi.
-Ma che bella
espressione che hai sulla faccia Joe. Ti giuro,fai ridere tanto-
Joe
sorrise,continuando a tenere gli occhi chiusi. Wendy intinse di nuovo
il coltello nel barattolo,e questa volta fece scendere di poco i
boxer,spalmandoglielo sopra l’attaccatura di essi. Ancora una
volta si abbassò e,molto lentamente,vi passò con
la lingua,eliminando il burro anche da lì. Joe fece un lungo
sospiro,e Wendy si spostò da dove era seduta.
-Mi dispiace Joe,ma
non posso più stare seduta lì sotto,causa forze
maggiori. Le tue forze maggiori-
Joe
guardò la protuberanza nei suoi boxer e scoppiò a
ridere.
-E’ colpa
tua,gli fai questo effetto-
La ragazza prese il
resto del burro che rimaneva nel barattolo,e lo spalmò con
le mani su tutto il petto di Joe,poi passò al collo e
arrivò fin sotto l’ombelico. Il ragazzo la prese
per i fianchi,e mentre la teneva stretta,Wendy
cominciò ad eliminare il burro con la punta della lingua.
Percorreva ogni centimetro del corpo di Joseph,lentamente,e sorrideva
nel sentire i sospiri del ragazzo che aumentavano. Le mani di Joe
continuavano a scorrere sui suoi fianchi,fino ad arrivare al reggiseno.
Glielo slacciò e molto delicatamente cercò di
sfilarlo. Iniziò a baciarle la spalla,poi il collo e scese
fino al seno,soffermandovisi. Wendy arrivò a percorrere con
la lingua il collo del ragazzo,e Joe,molto delicatamente,dopo averle
tolto gli slip,entrò dentro il suo corpo,cominciando a
spingere piano. Cercò di far passare Wendy sotto di lui,in
modo da stare più comodo,anche se era ancora completamente
appiccicoso per via del burro di arachidi. Il ragazzo continuava a
spingere,aumentando ogni volta la velocità,e Wendy si
strinse al suo petto. Le morse il labbro inferiore,poi scese sul
collo,si soffermò di nuovo sul seno,e continuò a
scendere fino alla pancia. Wendy venne percorsa da brividi di piacere e
irrigidì la schiena,mentre ormai più che
respirare ansimava. Quando Joe iniziò ad aumentare i
movimenti,Wendy cercò di trattenere le grida di
piacere,arricciando il naso e mordendosi le labbra. Joe se ne accorse e
la baciò,dando le ultime spinte che fecero urlare la ragazza
nonostante tutto. Le baciò la fronte dolcemente,e
uscì fuori dal suo corpo,sdraiandosi accanto a lei e
accarezzandole la mano.
-Sei consapevole
che devi farti una doccia,prima di uscire da qui,vero Adam?-
Lui le sorrise.
-Sei una stronza
Wendy-
-Lo so. La vendetta
è dolce,e questa volta lo è stata in tutti i
sensi,tu appiccichi,io ti amo,insieme siamo stati bene-
Wendy si strinse al
suo petto,e Joe le baciò la fronte.
-Ma io e te stiamo
sempre bene. Almeno per adesso. Poi quando saremo vecchi,probabilmente
cominceremo a litigare,io ti rinfaccerò il fatto di avermi
sedotto durante le lezioni di chimica,e tu il fatto di averti sposato.
E di averti rovinato la vita-
La ragazza
scoppiò a ridere.
-Quindi noi ci
sposeremo?-
-Io ho detto
probabilmente. Può darsi che domani io mi stufi di te-
Wendy gli
tirò uno schiaffo sul braccio.
-Non provarci
nemmeno Adam,o giuro che ti castro. Se non posso più usarti
io,allora non deve farlo nessun’altra-
Lui le
baciò la spalla,e Wendy incrociò le braccia sul
petto.
-Guarda che dovrei
essere io quello incazzato qui. Mi hai appena cosparso di burro di
arachidi,se solo metto i piedi i fuori,rischio di essere violentato da
uno sciame di mosche-
-Spero ti mangino
vivo,stronzo-
Joe rise ancora una
volta,e si strinse a Wendy.
-Joe,se ti avvicini
così rischio di non staccarmi più,Vai a lavarti
per favore-
-Vieni anche tu?-
Lei lo
guardò male.
-Joe,per poco non
venivo sfondata dal tuo grande amico stasera. Io direi che basta per
oggi-
Il ragazzo sorrise
e si alzò dal letto,infilandosi i boxer.
-Tu mi ami Wendy?-
Le chiese poi
sedendosi sul letto.
-Joseph ma sei
sordo?-
Lui
scoppiò a ridere e le baciò la fronte.
-Forse,a mia
insaputa. Però a parte gli scherzi,mi ami?-
Lei sorrise,poi
sospirò.
-Si,ti amo. Io amo
Joseph MiAtteggioDaFigo Adam Jonas-
-E io amo Wendy
ScusateSeSonoBellissima Jessica Taylor-
-Però
devi promettermi una cosa Joe-
Disse infine la
ragazza.
-Cosa?-
-Che i nostri figli
non si chiameranno né MiAtteggioDaFigo,né
ScusateSeSonoBellissima-
Joe
scoppiò a ridere e le diede un altro bacio.
-Quanti baci
Joseph. Tanto non ci vengo dentro la doccia con te-
Il ragazzo
sbuffò e si alzò dal bordo del letto.
-Allora vado a
sciacquarmi dal burro che TU mi hai messo addosso-
-Si,e stai attento
a non farti violentare dalle formiche. Ne a farti vedere nudo da mia
madre. Anzi soprattutto la seconda,perché sulla prima posso
passarci sopra,non credo che sia tua volontà tradirmi con
una formica-
Joseph la
guardò male e lei gli lanciò un cuscino sul petto
ridendo. Poi uscì dalla porta e lei si allungò
sotto le coperte,chiudendo gli occhi e facendo un lungo sospiro.
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Capitolo 19 *** Capitolo 21 ***
Capitolo ventuno.
-Ma
che bel pinguino che
sei Joseph. No,dico davvero,Wendy adora i pinguini,ti
coccolerà come i peluche
per tutto il tempo-
Esclamò
Nick appoggiato
allo stipite della porta della camera di Joseph,mentre il fratello,in
giacca e
pantalone nero,cercava di annodarsi la cravatta,anche essa dello stesso
colore.
-Chiudi
il becco Nick,che
anche tu non sei da meno. No dico,ti sei visto? Sembri un orso polare
con un
completo elegante-
Rispose
Joe al fratello
riferendosi al suo completo di colore bianco e ai suoi riccioli
perfettamente
ordinati. Nick sbuffò,e si sedette sul letto.
-Ti
vedo agitato Joseph.
Sei agitato?-
Joe
si sedette accanto a
lui sul bordo del letto,sbuffando e con ancora la cravatta nera da
annodare.
-No,perché
dovrei essere
agitato?-
Nick
alzò le spalle,e Joe
sbuffò di nuovo.
-Si
Nick,sono agitato.
Cazzo se sono agitato. Non riesco nemmeno ad annodarmi la cravatta mio
Dio,sembro un handicappato. Guarda qua-
E
cercò di fare il
cinquantesimo nodo,che ovviamente non riuscì. Nick
scoppiò a ridere,poi tornò
serio.
-Se
ti consola Joe,sono
agitato anche io-
Joseph
si voltò verso il
fratello e sorrise.
-Come
mai?-
Gli
domandò.
-Ah
no,parli prima tu-
Joe
scoppiò a ridere.
-Ok,parlo
prima io. Sono
agitato perché… Wendy è la prima
ragazza che porto ad un ballo. No aspetta. A
dire il vero è la prima ragazza. La mia prima ragazza-
Continuò
a ripetere Joseph.
-OK,adesso
tocca a me. Io
sono agitato perché è
stata Wendy a
dirmi di invitare Ally al ballo,e non so come tutto questo possa finire-
Joe
sbarrò gli occhi.
-Wow,e
come è riuscita a
convincerti?-
Nick
sorrise.
-No
ti prego,dimmi che non
lo ha fatto. Dimmi che non ha fatto nulla di quello che io adesso sto
pensando-
Lo
pregò Joe con sguardo
sconvolto.
-No
Joe,niente di quello
che pensi tu. Le ho semplicemente fatto un favore. E poi scusami,lei
non può
tradirti,e tu si?-
-Io
non l’ho tradita.
Ancora-
Nick
sorrise.
-E’
quell’ancora che mi
preoccupa-
-Però
una cosa mi fa
piacere-
Aggiunse
Joe dopo un
momento di silenzio.
-Che
cosa?-
-So
che tu ci sarai sempre
per lei. Così quando farò il coglione,e lo sapete
sia tu e sia lei che lo
farò,ci sarai tu a consolarla,e a convincerla di non bucarmi
gli occhi con i
tacchi a spillo e di non privarmi del mio fedele compagno con un paio
di
forbici-
Nick
sorrise ancora una
volta.
-Per
il fatto di
consolarla si,ma per quello di non bucarti gli occhi e di non castrarti
non lo
so. Se non lo farà lei,lo farò io-
Joe
gli poggiò una mano
sulla spalla.
-Lo
so che lo faresti
davvero,quindi non te lo chiedo nemmeno-
-Allora
Joe,la vogliamo
annodare questa cravatta,o aspettiamo che qualcun’ altro lo
faccia magicamente
per te?-
Chiese
Nick sfottendo il
fratello. Joe annuì e cercò di annodarsi
definitivamente quella
stramaledettissima cravatta. Il risultato non fu soddisfacente,ma era
meglio di
niente.
-Ehi
ragazzi,la macchina
bianca che avete affittato è giù-
Urlò
Kevin sulla porta,destando
l’attenzione degli altri due ragazzi. Nick
annuì,mentre Joe continuava a
guardarsi allo specchio.
-Dove
ci aspettano?-
Chiese
poi quest’ultimo a
Nicholas.
-Sono
entrambe a casa di
Wendy-
Rispose
il ragazzo.
-E
tu che farai stasera
Kev?-
Domandò
Joe. Kevin
sorrise,poi diede dei colpi di tosse.
-Credo
che starò a
casa,sono stanco. Voi divertitevi. Ah,siete consapevoli di essere
ridicoli
vestiti in quel modo,vero?-
Nick
e Joe si guardarono a
vicenda,poi annuirono. Nel frattempo,non troppo lontano,a casa di
Wendy,le due
ragazze affrontavano più o meno gli stessi problemi. Wendy
era di fronte lo
specchio nella sua stanza,in piedi,che cercava di sistemarsi la frangia
lasciata cadere sul viso dallo chignon,mentre Ally era intenta a
chiudere la
fibbia dei suoi stupendi sandali alti di Valentino,un acquisto dello
shopping a
Rodeo Drive,ovviamente dello stesso colore del vestito.
-Sei
contenta?-
Le
chiese poi quest’ultima
alzando lo sguardo verso l’amica. Wendy si voltò e
sorrise.
-Di
cosa?-
-Di
tutto- Continuò Ally
–Di come la tua vita sta andando,di stare con Joe,di essere
portata al ballo da
lui. Sei contenta di questo?-
Wendy
sospirò
profondamente.
-Mi
stai chiedendo se sono
felice. E io non lo so. Però sto… Bene-
Le
rispose Wendy.
-Insomma,lo
sappiamo
entrambe come è fatto Joe,non so quanto possa durare,ma io
amo lui,e lui ama
me. Almeno credo. E per adesso ci basta questo. Il miglior modo per
vivere bene
il futuro,è non preoccuparsene mentre stai vivendo il
presente-
Disse
infine la ragazza
intrecciando le dita.
-Hai
mai pensato che forse
è proprio lui,l’uomo con cui passerai tutta la tua
vita?-
Wendy
sospirò di nuovo,poi
le sorrise.
-Ci
penso da quando
abbiamo fatto sesso la prima volta in camera tua Ally. Ci penso da
allora ogni
santissimo giorno. E non è possibile che sia
lui,perché lui è… Joe Jonas. Lui
ama troppo se stesso per amare un’altra persona,ma io non
posso farci nulla. Lo
amo Ally,come si può amare l’arcobaleno dopo la
pioggia,un tuffo in mare quando
fa caldo e il sole la mattina appena svegli. Lo amo come la principessa
ama il
suo principe. Lo amo,e ne sono sicura. L’unica cosa di cui
sono sicura in
diciotto anni-
Wendy
finì la frase
facendo un enorme sospiro. Poi si
sedette accanto ad Ally e le sorrise.
-E
tu invece?Sei felice?-
Le
domandò. Ally abbassò
lo sguardo sulle sue scarpe.
-Non
so come finirà questa
sera con Nicholas. Credi mi porterà a letto?-
Wendy
alzò le spalle.
-Non
lo so,ma conoscendolo
è possibile-
Ally
scoppiò a ridere e
Susan sbucò dalla porta,rimanendo a fissare le due ragazze.
-Siete
cresciute,lo
sapete?-
Disse
infine coprendosi la
bocca con le mani.
-Insomma,sembra
ieri che
giocavate a nascondino nel mio giardino,o che Wendy tornava da casa
piangendo
perché Joe le aveva attaccato lo scotch sui capelli. E
invece eccovi qui,bellissime
per il ballo. Accipicchia sto invecchiando-
Wendy
si alzò dal letto e
abbracciò Susan.
-Non
è vero mamma. Siamo
noi che stiamo crescendo,non tu che stai invecchiando-
-La
vedrò da questo punto
solo perché mi fa sentire meglio-
Esclamò
sua madre scoppiando
a ridere.
-A
proposito,ero salita
qui per dirvi che i ragazzi vi stanno aspettando giù.
Divertitevi,e non fate
tardi. Ma soprattutto divertitevi-
Wendy
diede un bacio sulla
guancia a Susan,e dopo aver preso la pochette scese di fretta le
scali,seguita
da Ally. Beh,non proprio di fretta,calcolando i tacchi vertiginosi.
Aprì la
porta e saltò sulle spalle di Joe,dandogli un bacio sul
collo.
-Lo
sai che sembri un
pinguino stasera?-
Gli
sussurrò all’orecchio.
-Lo
so,sei forse la quinta
persona che me lo dice-
-Beh,allora
ti darò una
bella notizia:Adoro i pinguini-
Joe
sorrise e Wendy gli
morse il lobo dell’orecchio.
-Ok
bellissime,salite in
macchina. Serata gentilmente offerta dalla ditta Fratelli Jonas-
Esclamò
Nick aprendo la
portiera della grande macchina bianca parcheggiata sul vialetto di casa
Taylor.
-Non
mi piace Fratelli
Jonas. Meglio Jonas Brothers: Tu,Joe,Kevin e Frankie-
Disse
Ally entrando in
macchina e arricciando il naso,seguita da Joe,Wendy e infine Nick.
-Si,Jonas
Brothers. Lo sai
che non suona male?-
Le
disse Joe cingendo la
vita di Wendy con il braccio. Ally sorrise,e Wendy iniziò a
picchiettare
nervosamente le dita sul ginocchio di Joseph. Lui la bloccò
poco dopo,ridendo.
-Hai
per caso intenzione
di bucarmi il ginocchio-
Le
chiese guardandola
negli occhi. Wendy sorrise.
-Scusa.
E’ che sono un po’
agitata-
Joe
lo accarezzò la mano.
-Anche
io. Questo non è
certo il nodo migliore del mondo-
Esclamò
indicandosi la
cravatta. Wendy sorrise e cominciò a disfargli il nodo.
-Che
vuoi fare?-
Le
chiese mordendosi il
labbro. La ragazza scoppiò a ridere.
-Niente
di quello che
pensi tu Jonas,almeno non ora. Sto solo cercando di sistemare questo
obbrobrio-
-Faccio
schifo
stasera,eh?-
Wendy
gli sorrise,poi
sfiorò le sue labbra a quelle del ragazzo.
-Tu
sei sempre il più
bello del mondo. Lo sei sempre stato e sempre lo sarai,quanto
è vero che oggi
sembri un pinguino-
Disse
infine scoppiando a
ridere. Joe le baciò la punta del naso. Amava vederla
sorridere,più di ogni
altra cosa al mondo. Quella risata la sognava tutte le notti,e lui
avrebbe
fatto di tutto,davvero di tutto,per far si che sorridesse
così ogni giorno.
Perché vederla felice,rendeva felice anche lui,qualunque
cosa accadesse. Wendy
finì di risistemargli la cravatta,che aveva preso un aspetto
migliore,mentre
Nick continuava a fissare Ally,nonostante fosse lui a guidare.
-Che
guardi Nicholas?-
Chiese
sorridendo la
biondina.
-Niente.
Sei molto bella
stasera. Non che gli altri giorni non lo sia eh. Sei sempre molto bella-
Ally
si morse il labbro e
arrossì.
-Ehi
Nicholas,invece di
fare arrossire la mia migliore amica,perché non guardi la
strada,e ci porti
sani e salvi al ballo?-
Urlò
Wendy ancora
abbracciata a Joe. Nick le fece la linguaccia dallo specchietto
retrovisore,e
la ragazza sorrise,poi parcheggiò fuori la scuola e
aprì la portiera alle
amiche,richiudendola in faccia a Joe. Le ragazze scoppiarono a ridere,e il ragazzo
cominciò a picchiettare
sul finestrino.
-Ma
sei coglione?Perchè lo
hai fatto?-
Urlò
da dietro il vetro.
-Perché
il galateo impone
di aprire la portiera solo alle signore,E tu sei tutto tranne che una
signora
Joseph,o mi sbaglio?-
Joe
sbuffò e scese dalla
macchina,prendendo la sua Wendy per mano. Si avviarono tutti e quattro
insieme
verso la palestra,Wendy continuò a tenere la testa
appoggiata alla spalla del
suo ragazzo anche quando entrarono dentro. Era la serata perfetta
quella. Si,la
serata perfetta con le persone perfette. Tutto era fantastico,dalla
musica,alle
bevande,al cibo. E poi c’erano i festoni,e le luci,e tutto
quello che serviva
per fare una festa da ricordare. Ally e Wendy continuavano a
ballare,senza
fermarsi un attimo,se non per respirare,mentre Nick e Joe se ne stavano
in
disparte. Non era il loro ambiente,decisamente. Quando
arrivò il primo
lento,Wendy corse a prendere Joseph per la manica della giacca,e lui
scoppiò a
ridere.
-Che
c’e Joe?-
-Io
non so ballare
Wendy,mi dispiace-
Lei
scosse la testa e gli
sorrise.
-Stai
tranquillo,ci sono
io. Fa solo quello che faccio io,ok?-
Joe
annuì e si lasciò
trascinare dalla ragazza sulla pista da ballo,o meglio al centro della
palestra. Wendy gli si avvicinò e unì le braccia
dietro il suo collo,poggiando
la testa sulla sua spalla,mentre Joe le cinse i fianchi con le mani.
Wendy si
muoveva lentamente,e Joe,perfettamente unito a lei,la seguiva in ogni
suo
spostamento. Aveva ragione,non era difficile.
-Ti
piace?-
Le
chiese la ragazza dopo
un po’.
-Si,è
bello. Ma solo
perché ci sei tu. Ah,ti avverto,non lamentarti se ti pesto i
piedi-
Disse
ridendo. Wendy
sbuffò.
-Tranquillo,sei
bravissimo-
Joe
le sfiorò il collo con
le labbra,e fece scendere lentamente la mano sul sedere della ragazza.
-Joe,riporta
quella mano
nella sua posizione originale,prima che la tronchi del tutto-
Joseph
scoppiò a ridere,ma
lasciò la mano lì.
-Scusami-
-Si,certo,scusami,ma
la
mano è rimasta lì. Sei cosciente di essere un
maiale?-
Le
chiese lei sorridendo.
-Si,ma
è colpa tua.
Provochi-
-Non è
vero. Io non ho fatto nulla stavolta. E’ proprio
nella tua natura fare
il coglione-
Lui
le baciò il collo,poi
fece risalire lentamente la mano sui fianchi della ragazza,che
sospirò.
-C’e
una cosa che non ti
ho detto ancora questa sera-
Le
sussurrò Joseph
all’orecchio mentre la musica cambiava. Ancora un altro lento.
-Che
cosa?-
Domandò
Wendy curiosa.
-Sei
bellissima. E con addosso
un vestito di quasi duemila dollari,non potrebbe essere il contrario-
-Ah,quindi
sono bellissima
solo perché porto un vestito di quasi duemila dollari
addosso-
Joe
le sorrise.
-No,tu
sei bellissima e
basta. E senza vestito sei ancora meglio-
Wendy
sbuffò.
-Ma
la smetti di
sbuffare?-
-Non
posso. La tua parte
perversa si ripresenta sempre quando penso che in fondo sei dolce. E ti
avverto,non è una cosa positiva-
Esclamò
la ragazza alzando
un dito.
-Però
tu mi ami anche per
questo,vero signorina Taylor?-
Le
chiese Joe sfiorando il
suo naso a quello di Wendy. Lei ricambiò il gesto,e poi lo
baciò. Joe gli
indicò con un cenno del capo l’altra parte della
palestra,dove Ally e Nick
stavano ballando il lento più o meno nella loro stessa
posizione. Con il fatto
che Ally era molto più piccolina di Wendy,e faceva quasi
tenerezza.
-Stanno
bene insieme eh?-
Gli
chiese Wendy. Lui
annuì distrattamente.
-Si,ma
siamo meglio noi-
La
ragazza sorrise di
nuovo e poggiò la testa sulla sua spalla,mentre Joe
riportò la mano sul sedere
di Wendy. Questa volta lei sbuffò,ma non disse nulla.
-Tu
ci avresti mai
scommesso che si sarebbero messi insieme quei due?-
Domandò
Nick mentre
accarezzava i fianchi di Ally. Entrambi osservavano Joe e Wendy che
ballavano
al centro della pista.
-No,ad
essere sincera no.
Però c’era attrazione fisica in pratica
dalla… Si,dalla terza media,anche se
cercavano di nasconderlo. E poi scopando,hanno imparato anche a volersi
bene,non è fantastico?-
Chiese
Ally sorridendo.
Nick annuì.
-Tu
credi che lui la ami
davvero?-
Ally
tornò a guardare loro
due al centro della pista,notò come Joe guardava la ragazza
tra le sue
braccia,e annuì.
-E
credi che la farà
soffrire?-
-Nick,è
palese che la farà
soffrire,lo sa anche lei. Lui è Joe,ma a lei va bene
così. E’ un pervertito,un
maniaco e uno stronzo,ma non è cattivo. E tu non fare il
superiore,perché sei
come lui. Tutti e tre,siete come lui,e mio Dio,spero solo che Frankie
venga su
con almeno un pezzo in più di cervello rispetto a voi.
Anzi,facciamo così:Spero
solo che Frankie non ragioni con quello che ha dentro le mutande,come
voi,ma
con quello che ha in testa-
Nick
le sorrise.
-Lo
sai che hai ragione?-
-Regola
numero uno:io ho
sempre ragione. Regola numero due:Nel caso non avessi ragione,ho
ragione ad
avere torto-
Nicholas
le diede un bacio
sulla guancia.
-Lo
sai bionda,sei l’unica
con cui ancora non ho fatto sesso-
-Oh
gioia- Esclamò Ally
–Devo preoccuparmi di quel “Ancora”?-
Nick
annuì e Ally sorrise.
-Io
l’ho detto che te
ragioni con la parte di sotto del tuo corpo. Molto probabilmente
perché nella
parte di sopra non c’e nulla. Anzi,ora ne ho la certezza-
-Forse
tu sei troppo
intelligente per me,anche se calcolando la tua media scolastica non si
direbbe-
Ally
lo colpì sul braccio.
-Ho
paura che alla fine di
quest’anno,tra te e Wendy,sarò pieno di lividi-
-Beh
Nicholas,tu te le
cerchi-
Nick
le diede un altro
bacio,questa volta all’angola della bocca.
-Nick
smettila. Sei
incredibile sai?-
-In
senso buono o
negativo?-
Le
chiese il ragazzo
cingendole i fianchi. Ally fece finta di pensarci.
-Entrambi-
Aggiunse
infine. Nick le
prese il volte tra le mani e le morse il labbro,poi cominciò
a baciarla su per
il collo.
-Chiederti
di tenere a
freno gli ormoni è troppo per te vero?-
Lui
annuì sorridendo e la
prese per mano. Cominciarono a correre nel corridoio,fino ad arrivare
alla
prima porta del bagno che trovarono. Nick la spalancò e fece
entrare Ally,poi
la chiuse lentamente.
-Fare
sesso nel bagno
mentre è in corso il ballo della scuola.
Però,mica male-
Esclamò
Ally appoggiandosi
al muro con la schiena.
-E
se ci sentisse
qualcuno?-
Domandò
poi. Nick le
sorrise,e iniziò ad accarezzarle la gamba,alzando di poco il
vestito.
-Non
ci sentirà nessuno.
Sono tutti in palestra,e poi c’e la musica. E Joe e Wendy ci
copriranno,hanno
già capito. O almeno credo-
-Non
mi piace farlo in
piedi-
-Te
lo hanno mai detto che
alcune volte devi accontentarti?-
Ally
lo guardò male.
-Stai
dicendo che sono
viziata?-
Nick
la baciò sulla spalla
mentre Ally cominciava a sbottonargli la camicia bianca.
-No,non
ho detto questo.
Perché voi donne dovete sempre fraintendere?-
Ally
sorrise e fece
scivolare le mai sul petto di Nicholas,fino a raggiungere il bottone
dei
pantaloni.
-Una
delle grandi domande
della vita. Un’altra potrebbe essere:Perché tu,Joe
e Kevin siete sempre
arrapati?-
-Non
è vero-
-Si
che è vero,lo siete
anche mentre dormite-
Nick
si morse il labbro e
abbassò gli slip della ragazza,che appoggiata bene al
muro,unì le gambe intorno
alla vita di Nicholas. Gli baciò il naso e Nick
entrò delicatamente dentro il
suo corpo.
-Sono
stanca Joe,lo sai? E
poi mi fanno male i piedi,fottutissime scarpe con il tacco-
Urlò
Wendy di fronte la
porta di casa sua. Joseph sorrise e le baciò una guancia,poi
pagò il taxi che
li aveva riaccompagnati fino lì.
-Posso
venire con te?-
Le
domandò poi
abbracciandola da dietro mentre apriva la porta di casa.
-Joe,ho
detto che sono
stanca. E quando sono stanca io mi addormento-
-Prometto
che faccio il
buono-
Wendy
sorrise e lo fece
salire in camera sua.
-Credi
che avremmo dovuto
aspettare che Nick finisse di violentare Ally nel bagno,per avvertirli
che ce
ne siamo andati?-
Domandò
la ragazza mentre
lentamente si sfilava il vestito per infilare il pigiama.
-Lo
avranno capito,non
sono stupidi. Beh,Ally non lo è,ma su Nick non garantisco
nulla-
La
ragazza si infilò sotto
le coperte,sbadigliando,e Joe cominciò a spogliarsi. Si
slacciò i bottoni della
camicia e poi si sfilò i pantaloni,rimanendo in boxer.
Poggiò i suoi abiti su
una sedia e si avvicinò a Wendy,dentro il letto,stringendola
a se. Le diede un
bacio sulla fronte,e rimase a fissarla. Era così
bella,così dolce. Ed era sua.
Wendy era solo e soltanto sua.
-Wendy,ho
paura-
La
ragazza si voltò a
guardarlo,rimanendo seria.
-Di
cosa?Del buio?-
Joe
scoppiò a ridere.
-No.
Ho paura di… Me-
Joseph
sospirò,ma Wendy
non riusciva a capire.
-Che
intendi Joe?-
-Wendy
io ti amo. Ti amo
tanto. E ho paura di perderti per colpa mia. Lo sai che sono un
coglione,lo sai
che ti farò soffrire. E non voglio questo,perché
non te lo meriti. Tu meriti
tutto il rispetto di questo mondo-
Wendy
sospirò,poi alzò
leggermente la schiena e si appoggiò alla spalliera del
letto.
-Joe,tu
mi ami?-
Il
ragazzo annuì.
-Bene,perché
ti amo anche
io. Ed è questo l’importante: Avere la certezza
che qualunque cosa accada,l’uno
amerà sempre l’altro-
-Perché
hai scelto me
Wendy?-
Le
domandò Joe. La ragazza
si voltò a guardare la porta della sua stanza,poi
abbassò lo sguardo.
-Hai
presente quando la
mente ti dice “Lascialo stare”,ma il cuore
ti dice “Corri da lui e
abbraccialo”?Era più o meno la stessa cosa. Joe
ho scelto te perché sei la persona più
testarda,arrogante,presuntuosa ed
egoista che esiste sulla terra. Ho scelto te perché non
riesci a fare qualcosa
senza far soffrire qualcuno. Ho scelto te perché solo
sentire la parola
“Innamorarsi” ti faceva vomitare. Ho scelto te
perché nonostante tutto
questo,sei riuscito a farmi sentire viva come nessuno. E ho scelto
te,semplicemente perché sei stato per primo tu a scegliere
me-
Joe
la baciò sulla
fronte,ma Wendy continuò a parlare.
-E
probabilmente se tu
quella sera alla festa di Ally non mi fossi saltato addosso,noi ora non
saremmo
qui. Se non mi avessi portato quelle bellissime margherite che ci sono
sulla
mia scrivania quella Domenica sera,noi ora non saremmo qui. Se non
fossi venuto
a prendermi all’aereo porto,noi ora non saremmo qui. E se in
tutti questi mesi
tu avessi tenuto Adam dentro le mutande invece che dentro di
me,probabilmente
noi non saremmo qui. Ma se non avessi fatto tutte queste cose,io non mi
sarei
mai innamorata di te-
La
ragazza terminò la
frase sorridendo anche se i suoi occhi cominciarono a farsi lucidi. Gli
aveva
detto finalmente tutto quello che aveva dentro,ed era felice. Si.
Adesso era
davvero felice. Si distese di nuovo sotto le coperte,tra le braccia di
Joe.
-Ti
amo Wendy. Ne sono
sicuro-
-Joe,promettimelo-
-Che
cosa?-
Domandò
confuso il
ragazzo.
-Dì
che me lo prometti e
basta-
-Te
lo prometto-
Lei
sorrise.
-Posso
sapere cosa ti ho
promesso?-
-Mi
hai appena promesso
che staremo insieme per tutta la vita e non ci lasceremo mai-
Joe
le bacio la guancia.
-Te
lo prometto Wendy.
Giuro che questa è una promessa-
Le sussurrò il
ragazzo
abbracciandola come se fosse la sua unica ragione di vita.
|
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Capitolo 20 *** Capitolo 22 ***
Capitolo ventidue.
L’ultima
settimana di scuola passò in
fretta,forse troppo in fretta. Ora che le cose si stavano finalmente
sistemando,i ragazzi sarebbero dovuti andare al college,e dividersi per
sempre.
Quella settimana riempì lo stomaco dei ragazzi di vuoto e
angoscia. In fondo si
sa,nessuno resta più con i vecchi amici dopo il liceo.
L’ultimo giorno di
scuola,i ragazzi si riunirono nella veranda di casa Jonas,per fare
colazione.
-Buongiorno a tutti-
Urlarono Ally e
Wendy ai
ragazzi che erano seduti intorno al tavolo. Passarono a dare un bacio
sulla
testa a ognuno,poi si sedettero vicine.
-E così
ci siamo ragazzi.
Ultimo giorno di scuola,nel vero senso della parola-
Esclamò
Ally mentre
imburrava una fetta di toast.
-Già,e
ad essere sincero
non vedevo l’ora. Aspetto questo giorno da … Una
vita?-
Domandò
Joe. Nick annuì.
-Però
è strano.
Insomma,quest’anno è stato… Diverso.
Joe e Wendy si sono innamorati,noi siamo
diventate delle cheerleader ,Nick è riuscito a scoparmi
dentro un bagno e
Kevin…. Beh,Kevin è rimasto Kevin-
Disse Ally
indicando il
fratello maggiore.
-A me viene anche
da
piangere- Aggiunse Wendy bevendo un succo di frutta
–Insomma,l’anno prossimo
andremo al college,chi può dirlo cosa ne sarà di
noi. Saremo ancora amici?-
I ragazzi
si guardarono,poi annuirono.
-Credo che
quest’estate mi
mancherete tutti-
Continuò
Wendy. Ally
l’abbracciò e Joe le diede un bacio sulle labbra.
-A proposito,ti
serve
aiuto con le valigie?-
Le chiese Ally.
-Si,grazie. Ho da
mettere
dentro quelle borse praticamente tutto il guardaroba,e mi serve il tuo
aiuto.
Nel senso che tu ti siedi sulla valigia e io la chiudo-
-Wendy,sono una
nana. Non
so quanto posso esserti di aiuto sedendomi sulla valigia-
I ragazzi
scoppiarono a
ridere. Nick addentò un panck cakes e Frankie si
presentò in veranda,con il suo
zaino sulle spalle. Diede un bacio ai fratelli e poi un altro anche
alle due
ragazze.
-Vado a scuola-
Disse infine
uscendo dalla
stanza.
-Io amo quel
bambino-
Esclamò
Wendy.
-Ma ami di
più il
fratello-
Le
sussurrò Joseph
all’orecchio. Lei lo guardò.
-NAAH,amo di
più lui-
-Beh sai,non credo
che Frankie
possa portarti al’orgasmo come faccio io-
Wendy gli
tirò un pugno
sul braccio.
-Ma ti senti quanto
sei
stronzo?Muori coglione-
Joe le sorrise e
lei gli
fece la linguaccia.
-Si amano-
Disse infine Nick
incrociando le dita. Ally gli sorrise e si alzò dal tavolo.
-Ok
fanciulli,andiamo ad
affrontare quest’ultimo giorno di tortura,e poi finalmente
vacanze. Mio Dio non
ci credo che non vedrò Mrs. Gregor per il resto della mia
vita-
Urlò
quest’ultima
prendendo Wendy per un braccio. Quella mattina toccava svuotare
completamente
gli armadietti,così le due ragazze presero degli scatoloni e
cominciarono a
riempirli di tutto quello che il loro armadietto poteva contenere. Il
corridoio
vuoto metteva ancora più tristezza,e Wendy si accorse di
come tutto quello che tirava
fuori era un pezzo di quei quattro anni trascorsi lì dentro.
-Il tuo scatolone
è più
pieno del mio. Come diamine è possibile?-
Le
domandò Ally
sorridendo.
-Non lo so Ally,non
ne ho
idea-
Le due amiche
finirono di
riempire gli scatoloni,poi li richiusero e si sedettero sulle scali
dell’ingresso,osservando per l’ultima volta il
cortile quasi vuoto.
-Ti rendi conto di
quante
cose sono successe quest’anno Ally?-
Le chiese Wendy
dopo un
momento di silenzio,continuando a fissare un punto davanti a lei.
-Che intendi?-
Wendy
sbuffò e aprì il suo
scatolone,tirandone fuori i Pon-Pon delle cheerleader.
-Guardali Ally,sono
i
nostri Pon-Pon. Quest’anno abbiamo fatto parte delle
cheerleader quando ci
eravamo ripromesse di non farlo,ma è stato divertente-
Ally le sorrise e
Wendy
tirò fuori la foto che quest’ultima le aveva
regalato al suo compleanno.
-Questa me
l’hai regalata
al mio compleanno. Ho compiuto diciotto anni,e poco dopo mio padre si
è
ripresentato nella mia vita. E guarda questi:Sono i biglietti del
ballo. Il
primo ballo a cui Joe partecipava in diciannove anni,e ha scelto me. Si
è
innamorato della ragazza che più odiava-
Ally
cominciò a
piangere,ma erano lacrime di gioia questa volta.
-E Nick si
è innamorato di
me,e io ho rischiato di perderti perché dovevo partire,e poi
ci sono state le
litigate,le incomprensioni,e gli abbracci. Mio Dio ti voglio bene. Dio
solo sa
quanto ti voglio bene bionda-
Le due amiche si
abbracciarono con gli occhi lucidi.
-E solo pensare che
quando
andremo al college non ci vedremo più così
spesso,mi fa stare male. Non troverò
un’altra come te nemmeno a pagarla-
Continuò
Wendy.
-Bene,perché
non dovrai
farlo. Non hai bisogno di una copia,quando hai l’originale
che ti vorrà bene
per sempre come una sorella. Io già mi vedo quando
passeggeremo per il parco vecchie e rugose,a
braccetto,lamentandoci del dolore alla schiena. Però staremo
insieme. Tu farai
da damigella al mio matrimonio,e io al tuo. Tu prenderai in braccio mio
figlio,e io il tuo. E’ così,lo so signorina Taylor-
-Eccole qui,che
piangono.
Lo sapete che ci rivedremo durante le pause del college vero?A meno che
qualcuno si trasferisce in Alaska,o vi hanno
trovato una malattia mortale,staremo ancora insieme-
Urlò Joe
sedendosi accanto
a Wendy sulle scali,seguito da Nick.
-Joe,te lo hanno
mai detto
che sei uno stronzo?-
Gli
domandò Wendy
incrociando le braccia sul petto. Joe sorrise.
-Ci sei tu che me
lo
ricordi,e credimi … Mi basta,calcolando la frequenza con cui
me lo ripeti-
-Comunque non
stavamo
piangendo perché dobbiamo andare in Alaska Joseph,stavamo
piangendo perché ci
siamo rese conto di quante ne abbiamo passate
quest’anno,escludendo le scopate
che tu hai fatto fare a Wendy,che le sono pure parecchio piaciute-
Disse Ally
arricciando il
naso. Wendy la guardò male e la colpì ad un
braccio.
-Ma siete tutti
così
gentili da queste parti? Spero solo che a New York la gente sia
più civile-
-E’ che
mi piace prenderti
per culo-
Continuò
Ally.
-Quindi voi vi
stavate
deprimendo … Perché è finita la
scuola?-
Chiese Nick Alzando
le
sopracciglia. Le ragazze annuirono.
-Ne avevo il
sospetto,ma
adesso ne ho la certezza: Voi.Siete.Malate-
Esclamò.
Ally gli sorrise.
-Ecco
perché ci volete
bene-
-Ally,Joe non mi
vuole
bene. Se solo potesse mi butterebbe giù dal primo ponte che
si trova per la strada-
Disse Wendy
abbracciando
il ragazzo seduto accanto a lei,che la guardò male.
-Non è
vero. Ti butterei
giù da un ponte solo se venisse Jennifer Lopez e mi dicesse
di mettersi con
lei,allora in quel caso si-
Questa volta fu
Wendy a
colpirlo sul collo.
-Prova a ridirlo e
ti
giuro che il tuo amichetto ha finito di vivere-
-Come siamo
scontrose
stamattina. Perché tu non faresti lo stesso se Johnny Depp
ti dicesse di
sposarlo?-
Wendy scosse la
testa.
-No amore mio. Io
porterei
avanti una relazione a tre-
-Questo vuol dire
anche
fare una cosa a tre?No perché per me va bene eh-
Wendy
sbuffò.
-Sei un porco Adam-
-E tu sei
bellissima-
-Eccoli che
ricominciano.
Andiamo Ally,aiutami a svuotare l’armadietto-
Esclamò
Nick prendendo
Ally per mano.
-Ehi Ally,attenta a
non
farti violentare un’altra volta nel bagno-
Le urlò
Wendy da dietro.
La ragazza le fece un gestaccio e l’amica sorrise.
-Credi che si
metteranno
insieme quei due?-
Wendy
osservò Joe per un
secondo,poi sospirò.
-Joe,io ci ho
pensato
tanto durante questa settimana. Se tu parti,e io parto,e poi entra in
scena il
college … Non ci sarò più un NOI-
Joseph
abbassò lo sguardo.
-Sono sicura che se
ti
lasciassi partire per l’Europa,tornerei qui a Los Angeles
più cornuta di un
cervo. Ne avrò talmente tante che mi farà male la
schiena. E non sto dicendo
questo perché metto in discussione il fatto che tu mi ama.
Sto dicendo questo
perché tu non sei capace di non scopare per un
periodo,è troppo per te,lo so. E
lo sai anche tu-
-Quindi che vuoi
fare?-
Wendy
sbuffò.
-Joe che dovrei
fare?Piantare un paletto lì sotto e scriverci
“Proprietà solo ed esclusivamente
di Wendy Jessica Taylor”?Oppure tagliartelo e portarmelo con
me?Andiamo-
Joe sorrise.
-Possiamo fare
sesso al
telefono-
-Ma ci sei coglione
o no?-
Gli disse la
ragazza
colpendolo al braccio.
-Forse noi
dovremmo…-
-No- La
bloccò prontamente
Joseph –Non dirlo. Non pensarlo neanche. Non ci lasceremo,ne
tantomeno faremo
una di quelle cazzate tipo “Pausa”. Wendy io ti
voglio,e non riesco più ad
immaginare la mia vita senza te che la mattina,quando sto ancora
dormendo,mi
butti giù dal letto alzando le coperte. Non riesco
più ad immaginare la mia
vita senza te che mentre facciamo l’amore mi dici che mi
ami,e non riesco più
ad immaginare la mia vita senza te che puntualmente mi ripeti quanto
sono
coglione. Beh a dirla tutta,non riesco più semplicemente ad
immaginare la mia
vita senza te. E il solo pensiero che tu sarai a New York a studiare,e
io qui a
Los Angeles,mi fa stare male. Ma non voglio lasciarti. Non voglio e non
posso-
-Sei
così sicuro che non
mi tradirai?-
Joe non rispose.
-Vedi Joe. Lo sai
anche
tu-
Il ragazzo
l’abbracciò.
-Ti prometto che
troveremo
una soluzione,a costo di spostare New York sotto casa mia-
Wendy sospirò e
diede un
bacio al collo di Joseph.
Nota:
Eccoci qua....questo è il penultimo episodio di "Ricomincio
Da Te" dopo questo ci sarà L'Epilogo...spero vio sia
piaciuta..ma stete attenti nell'Epilogo ci sarà una sorpresa
<3
pikkola.wendy
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Capitolo 21 *** Epilogo. ***
Capitolo
Ventitre.
-Credete che Wendy
si arrabbierà?-
Joe,Nick e Kevin
erano in macchina,intenti a guidare fino a casa.
-No
Joe,perché dovrebbe arrabbiarsi?-
Rispose Nick mentre
guardava distrattamente dal finestrino.
-Secondo me invece
si incazzerà parecchio. Insomma Joe,hai preso questa
decisione senza dirle nulla-
Joe continuava a
guidare,rimanendo con gli occhi fissi sull’asfalto.
-Kevin mio Dio,non
ho fatto un reato. E’ solo per l’estate-
-Così
non hai risolto il problema Joe- Continuò Kevin
–Lo hai soltanto rinviato-
Joseph
sbuffò ripetutamente.
-Lo so ragazzi,ma
è l’unica cosa che mi è venuta in
mente. Almeno riuscirà a tenermi d’occhio-
-Quando hai
intenzione di dirglielo?-
Domandò
Nick abbassando il volume della radio.
-Stasera.
Partirà dopodomani,quindi stasera mi sembra il momento
adatto-
I ragazzi annuirono.
-Se non torno mi ha
ucciso-
Aggiunse infine.
-Ciao Joe-
Joseph
suonò a casa Taylor alle dieci in punto,e venne ad aprirgli
Susan.
-Buonasera Susan.
Wendy è in casa?-
Susan
annuì.
-E’ in
camera sua,sta finendo di preparare la valigia. Sali se vuoi-
Joe
entrò dentro casa sospirando e salì le scali che
portavano alla camera di Wendy,al piano superiore. La ragazza era
intenta a piegare i suoi vestiti e ad inserirli nella valigia.
-Ti pesa tanto
vestirti quando sei a casa,vero?-
Esclamò
Joe riferendosi alla maglietta attillata di Wendy che copriva
a malapena gli slip e lasciava completamente scoperte le gambe. La
ragazza sorrise e lo baciò.
-Guarda caso non mi
aspettavo che venissi,e ai cuscini ancora non interessa violentarmi-
-Non fraintendermi
eh,mi piace questo look. Solo che avrei spaccato la faccia a quello che
avesse suonato il campanello al posto mio e fosse salito qui-
Wendy sorrise,poi
tornò alla sua valigia.
-Non doveva
aiutarti Ally?-
Le
domandò il ragazzo sedendosi sul letto. Wendy
annuì.
-Si,se ne andata
poco fa. Le ho detto di io di farlo,ho quasi finito-
-Allora potresti
aiutarmi con la mia,di valigia?-
Wendy si
voltò verso di lui,sorridendo.
-Ma tu non parti
tra due settimane?-
Joseph scosse la
testa.
-Wendy,ti ricordi
quando ti ho detto che non ti avrei lasciata,a costo do portare New
York sotto casa mia?-
La ragazza si
sedette accanto a lui a annuì lentamente.
-Beh,questo non
posso ancora farlo,però … Dici che due persone in
più a New York facciano differenza?-
Wendy socchiuse gli
occhi e Joseph cacciò dalle tasche un biglietto aereo.
-Io parto
dopodomani Wendy,vado a New York. E tu?-
Le
domandò sorridendo Joe. Lei sbarrò gli occhi e
sorrise,poi tornò seria e prese il biglietto tra le
mani,analizzandolo con calma e rigirandolo tra le dita.
-Joe ma che hai
combinato?-
Gli chiese
sospirando.
-Wendy abbiamo
fatto scelte diverse,è vero. Ma non puoi impedirmi di
passare l’estate con te. Tornerò a Settembre,e tu
inizierei le lezioni al college. Se mi ami,non puoi impedirmi di
seguirti-
Wendy rimase per un
momento con lo sguardo perso nel vuoto,stringendo il biglietto. Fece un
lungo sospiro,si voltò a guardare la valigia nera e
intrecciò una mano tra i suoi capelli sciolti.
-Joe,questa
è stata una stronzata. E’ stata una grandissima
cazzata,una stupidaggine. Ma è stata anche la cosa
più bella che tu potessi fare per me. E adesso dovei essere
arrabbiata,dovrei urlarti contro,però non ci riesco.
Perché io ti amo Joseph-
Il ragazzo le
sorrise e prese il suo volto tra le mani,baciandola sul naso.
-Ho fatto tutto
questo perché ti ho promesso che non ci saremmo mai
lasciati. E io le mantengo le promesse Wendy,nonostante sia uno
stronzo,un coglione,un deficiente … Ho promesso di amarti
per tutta la vita,e lo farò. Giuro che lo farò-
Le
sussurrò poggiando la fronte su quella della ragazza. Wendy
sfiorò con le labbra il collo di Joe e lo fece sdraiare sul
letto.
-Wow,signorina
Taylor,mi piace quando prende l’iniziativa-
Wendy sorrise e si
sfilò la maglietta,poi fece lo stesso con quella del ragazzo.
-Hai fatto una cosa
stupida senza permesso,dovrei vietarti di fare sesso per un
lungo,lunghissimo periodo-
Gli disse poi
slacciando il bottone dei Jeans e sfilandoglieli lentamente.
-E con piacere vedo
che riesco a fare al tuo amico lo stesso effetto ogni volta che mi vede-
Aggiunse la ragazza
giocando con l’elastico dei boxer . Glieli sfilò e
Joe la fece passare sotto di lui. Partì a baciarla dal
collo,poi scese sul seno e lasciò scivolare le mani sulla
schiena della ragazza,slacciando i gancetti del reggiseno.
Continuò a scendere sulla pancia,e Wendy inarcò
la schiena per il piacere,lasciandosi poi sopraffare dai brividi quando
Joe arrivò al linguine. Risalì piano e
delicatamente penetrò dentro la ragazza,cominciando a
spingere lentamente.
-Ok Joe,giuro che
ho finito di parlare. Fa piano
c’e…-
Joe
cominciò ad aumentare le spinte e Wendy si morse il labbro.
-Dio Joe fa
piano,c’e mia madre-
Il ragazzo sorrise
e con la mano spostò un ciuffo di capelli dalla fronte della
ragazza. Il respiro di Wendy accelerava ad ogni movimento di Joe,e
spostò la testa all’indietro stringendo le
labbra,in modo da trattenere le urla di piacere. Le continuava a
sfiorare con le labbra il collo e il seno,stringendole i polsi con le
mani in modo da tenerla ferma.
-Joe ti
… Amo-
Wendy non riusciva
più nemmeno a parlare,tanto era il piacere.
-Ti amo anche io
piccola-
Le
sussurrò Joe prima di dare le ultime spinte,baciandola in
modo da impedire che urlasse. Le sorrise e sospirò.
-Joe?-
-Che c’e?-
Wendy
scoppiò a ridere.
-Ah niente. A parte
il fatto che sei ancora sopra di me nella stessa posizione-
-Mi piace sentirti
così vicina-
-Joe,te lo
dirò gentilmente:ESCI.DA.DENTRO.DI.ME-
Joe le
baciò la fronte e fece come gli aveva detto
Wendy,cominciando ad accarezzarle delicatamente una spalla.
-Ti amo Joe-
Gli disse Wendy
stringendosi al suo petto.
-Non lo dici solo
perché ti ho portato all’orgasmo vero?-
La ragazza lo
guardò male.
-No. Ti amo
davvero. Purtroppo amo un coglione-
Joseph le sorrise.
-Ti amo anche io
Wendy. Tanto-
-Adesso dormi,che
domani devi preparati la valigia,e giuro che ti farò disfare
di molte,molte cose Joseph Adam Jonas,a partire da
quell’orribile felpa verde che ti ha regalato Kevin a Natale-
-Buonanotte piccola-
-Buonanotte scemo-
Joe
l’abbracciò da dietro e si addormentò
poco dopo,mentre Wendy rimase sveglia a guardarlo dormire. Gli
accarezzava delicatamente i capelli,e sentiva il suo profumo sulla sua
pelle. Come aveva fatto ad arrivare con Joe a quel punto della sua vita
non lo sapeva ancora,ma sapeva che voleva continuarla con lui al suo
fianco. Era vero,Joe poteva essere un pervertito,un deficiente,un
grandissimo stronzo,ma riusciva a dare l’anima alle persone a
cui teneva,e lo aveva dimostrato proprio in quella sera. E chi lo
avrebbe mai detto,che si sarebbe innamorata di lui?Forse era
semplicemente destino. Era destino che due persone così
diverse tra loro trovassero nell’altro il pezzo mancante del
loro essere. Sapeva che non avrebbe mai lasciato andare Joe,qualunque
cosa accadesse. Si,è vero:Lui era Joe Jonas,quello che
sarebbe riuscito a scoparsi anche un anello semplicemente
perché aveva il buco,ma a lei andava bene così.
Rimase a guardarlo ancora fino a quando l’orologio non
segnò le due di notte,poi decise di rimettersi a dormire. Li
aspettava una grande avventura. Già. Tutta la vita,era
davvero una grande avventura.
THE END
Nota: Allora care
ragazze...siamo arrivati alla fine...ma,come vi avevo promesso
c'è una GRANDE SORPRESAAA!! ed è....
CHE CI
SARà UN SECONDSO LIBROOOO!!
Quindi fra
qualche giorno o domani...si inizierà con il secondo
libro(Ricomincio Da Noi)...stasera metterò il prologo ma i
capitoli inizieranno più avanti...spero continuerete a
seguire la serie :)
Baci pikkola.wendy
E adesso passiamo ai ringraziamenti <3
Grazie a chi ha recensito la serie:
Jonas_sister
May_08
Stellina
incantevole
FallInLove
G_g96
Ginevra
Olsen
renesmee_carlie
Principessa
Kaulitz
Reina
Gitana
giu_giu_
silviking
Mitchie
Grazie a chi messo la serie
tra le preferite:
1
- annaritaa86 [Contatta]
2 - BENNYY [Contatta]
3 - Danger_Dreamer_93 [Contatta]
4 - elli_kaulitz [Contatta]
5 - FallInLove [Contatta]
6 - ItsAurora [Contatta]
7 - lea194 [Contatta]
8 - Mitchie [Contatta]
9 - Reina
Gitana [Contatta]
10 - _Wendy [Contatta]
Grazie a chi ha messo la
serie tra quelle da ricordare:
1
- giu_giu_ [Contatta]
2 - memols [Contatta]
3 - MissDanger88 [Contatta]
4 - renesmee_carlie [Contatta]
Grazie a chi ha
messo la serie tra le seguite:
1
- AundreaMalfoy [Contatta]
2
- BENNYY [Contatta]
3 - camy1994 [Contatta]
4 - Derekkina2 [Contatta]
5 - FallInLove [Contatta]
6 - Ginevra
Olsen [Contatta]
7 - Ila96 [Contatta]
8 - jekagnegne [Contatta]
9 - JustLele [Contatta]
10 - lea194 [Contatta]
11 - renesmee_carlie [Contatta]
12 - silviking [Contatta]
UN
GRANDE BACIO......pikkko.wendy
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