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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Changes time ***
Capitolo 2: *** Avviso ***
Capitolo 1 *** Changes time ***
Buongiorno a tutti!!
Allora ... ciaoo .. emmm ...
credo che dal mio nick name (MirkoCullen96) abbiate gia capito che io
non visito molto spesso questa sezione di Efp ...
e non avete sbagliato!
Io sin da quando mi sono
iscritto al sito, per la mia totale devozione per la Saga, ho scritto
solo ed esclusivamente ff su Twilight.
Infatti è la prima
volta che sviluppo una storia nella sezione originali! ihih^^
Emmm .... bè dato
che è la mia prima FanFiction qui .... NON SCANNATEMI DOPO
AVER LETTO IL CAPITOLO, vi prego!! ^^
Ora vi lascio alla lettura
del capitolo!
ciaooo
Capitolo
I
Non so cosa mi abbia portato a scrivere questa storia.
E
soprattutto, non so cosa mi abbia portato a viverla.
La
mia tragedia, perché non posso chiamarla vita, incomincia
alcuni anni fa in Italia, il mio paese natale …
… - Andrea! Aspetta! - sentii una voce femminile e roca
avvicinarsi a me. Mi girai e vidi mia madre. La persona che da sempre
avevo amato più di altra cosa, mi stava venendo incontro,
piangente e stanca, con quel suo fare così dolce. Le volevo
troppo bene e pensare che avrei dovuto lasciarla … mi faceva
male.
-
Mamma … - dissi con gli occhi lucidi.
-
Tesoro … sei sicuro di andare? Lo so che non è il
massimo ma qui potresti anche … -
-
sono sicuro mamma. - dissi interrompendola. - questo … non
è il posto giusto per me. Ho bisogno di cambiare aria
… - mi faceva male parlare così, ma io ero uno di
quei classici ragazzi che non temeva di dire la verità.
Sostenevo a pieno i miei diritti e pensieri.
-
ma non c’è bisogno di andare fino in America! Non
conosci neppure la lingua! E poi coi tempi che corrono come faremo a
venirti a trovare ?!… e tucome farai a vinire a trovare
noi?! Amore è appena finita la guerra! Facendo
così ti metti in pericolo! - disse mettendosi in ginocchio e
singhiozzando.
-
mamma … nessuno può separarci. Non può
farlo un intero oceano! E di sicuro non potrà farlo la
guerra. Lo so che siamo nel 1918 … e so anche che ho appena
compiuto 18 anni ma … non sopporto vedere la mia famiglia in
miseria! Andrò in America e ritornerò con tutto
quello che ci è mancato per anni, mamma! Fidati, ti prego. -
in quei momenti pure a me scesero delle lacrime, lacrime interminabili
e amare.
-
Andrea …. - si limitò a dire.
-
addio mamma - dissi mettendo sulle spalle lo zaino che avevo appena
poggiato a terra. Lei mi guardava, ma i suoi occhi erano altrove. Li
vedevo vuoti … spenti. Mi facevano quasi paura.
-
Andrea, vieni?! - sentii la voce impaziente del mio migliore amico
chiamarmi a squarciagola. Mi limitai a girarmi e fargli un piccolo
accenno.
-
ciao figliolo - mi disse alzandosi e dandomi un bacio sulla guancia. In
quel momento sentii tutto di lei. La sua paura, la sua agitazione.
Sentivo anche il suo respiro affannoso riscaldare la mia guancia e
percepivo anche il battito del suo cuore. Forte ma allo stesso tempo
debole come un ramoscello di ulivo in balia del vento assassino di una
tempesta. Aveva tutta la fronte sudaticcia, in fondo come biasimarla?
Eravamo in piena estate … a luglio e si moriva dal caldo.
Quando
staccò le sue sottili labbra dal mio viso, mi prese una
coccia di capelli e farfugliò qualcosa che non capii molto
bene. Forse era una specie di preghiera nel dialetto del paese o forse
stava semplicemente blaterando. Poi mi porse un foto. Era Padre Pio.
-
portalo sempre con te. - disse seria.
-
lo farò. - non sapevo più che dire. Mi mancavano
le parole e così mi limitai a restituirle il bacio sulla
fronte e poi andai verso il mio amico. sentivo il suo aguardo sulle mie
spalle, ma non volevo girarmi, anche perchè sapevo che
sarebbe stata un'altra fitta al cuore. volevo bene a mia madre, ma ora
dovevo pensare alla mia vita, anche perchè sapevo che, prima
o poi, l'avrei rivista.
***
Faceva caldo … troppo caldo. Per giorni aveva piovuto senza
sosta e proprio quel giorno che dovevo partire, sembrava che il Sole e
le nuvole si fossero messi d’accordo. Ogni grigia e
minacciosa nube che fino a poche ore prima copriva il cielo della
città di Castelleone, in Lombardia, ora si era fatta piccola
e insignificante e aveva dato pieno spazio al Sole spargendosi a
casaccio nel cielo limpido e sereno di quel 19 di luglio. Era appena
passato il mezzogiorno e il sole picchiava sopra la mia testa
dolorante. Addosso avevo degli stracci. Un camicia vecchia e larga di
mio padre che era stata tagliata malamente per farla sembrare un specie
di maglietta e un tovaglia marrone e tutta lisa cucita da mia madre che
mi faceva da pantalone. I grossi scarponi che un tempo appartenevano a
mio fratello, ora sembravano delle ciabatte tanto erano stati usati.
Non indossavo neppure le calze, e quella mancanza mi fece uscire decine
di vesciche sulle dita dei piedi doloranti.
“ma perché
non mi sono tagliato i capelli?!” mi dissi
passando una mano nella folta chioma castana.
-
finalmente! Dai sbrigati che siamo in ritardo! - mi disse il ragazzo
davanti a me.
-
Saimo non siamo in ritardo … - dissi sospirando.
-
e vabbè! Sbrighiamoci comunque! Il treno parte alle 15.00
abbiamo ancora tre quarti d’ora, dai! - disse incitandomi a
seguirlo.
-
e va bene!! - risposi scocciato e incamminandomi.
Con
passo svelto passammo il grande arco che faceva da grande porta di
entrata della piazza. Sotto i piedi sentivo le pesanti mattonelle del
pavimento scosso del centro del paese. La Grande Guerra era finita da
quasi un anno, ma il suo passaggio si intravedeva comunque sotto velo
di “finta
felicità” del paese. Ancora
moltissimi negozi erano chiusi e, forse, non sarebbero mai
più stati aperti. Io credo che la causa sia stata la
mancanza di denaro. Quello ero sottratto a tutti ed era un lusso
comprarsi una fetta di pane anche per i più nobili. Invece
il governo ne aveva da usare come legna da ardere di soldi. Mi facevano
schifo. Tutti quanti. Troppo ingordi per dare denaro e lavoro
abbastanza per permettere alla popolazione di campare. Era per quel
motivo che me ne volevo andare. Scappare da tutto quella
falsità che regnava ai miei tempi. Molti ragazzi della mia
età seguivano il mio esempio. Racimolavano qualche soldo
facendo grandi sacrifici … e lasciavano quel bellissimo
paese gestito cinicamente da dei pezzi di m***a. in America era tutto
diverso … quante voci arrivavano fino a qui …
< < li non
esiste guerra! > > < < li
sono tutti ricchi! > > < < negli
Usa c’è cibo e lavoro in abbondanza! >
>
E
chi non cedeva a queste diciture? Solo le persone più
vecchie, o le più povere, che non potevano o non volevano
lasciare la loro vita.
Mi
venne una specie di magone a guardare la parrocchia del paese. Era
praticamente stata rasa al suolo durante la Guerra e adesso tutti i
cittadini stavano contribuendo a riportare al suo vecchio splendore la
loro bella chiesa. Ma come si fa a distruggere la casa del Signore? Non
lo sapevo neppure io … forse la corruzione che prosperava in
quegli anni aveva corroso la buona volontà di ognuno.
Ma
stava il fatto che io stavo per andare in America … stavo
per diventare l’uomo più felice del mondo ...
stavo per cambiare radicalmente la mia vita! E dovevo cancellare i
brutti ricordi.
-
chissà se la ci sono belle ragazze … - disse
Saimo con aria pensierosa come se avesse sentito tutto ciò
che avevo pensato.
Stava
per iniziare una nuova avventura.
Non so che cosa
centri questa immaginetta con la storia ma l'ho messa semplicemente
come sipario xD è bella no??
Fine! bè, che ne
dite? è così schifoso? ç_ç
spero di noooo ... sigh ...sob. ... ^^
comunque spero con tutto me
stesso che vi sia piaciuto almeno un pò!!
accetto tutti i tipi di
recensione ... anche quelle negative, basta che non siano offensive ...
spero che recensirete in
molti anche perchè sarei felice di rispondere
personalmente!! ihih
Poi .... Pensate
che dovrei continuare? no perchè se vedo che
proprio non piace ... piuttosto lascio stare!!
ditemi che ne pensate!
ciaoo!!
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Capitolo 2 *** Avviso ***
Premetto
che mi dispiace molto dare questo avviso ma .... devo farlo.
Sono realmente
dispiaciuto di comunicarvi
che ora,
non ho ne il
tempo materiale ne l'ispirazione per andare avanti
con tutte le storie che
sto scrivendo
escluse "Un Posto In
Paradiso" e "Take me Away".
ripeto che mi dispiace.
Mirko
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