Eternal love

di She Is On Fire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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Capitolo1

 

Ultima settima ad Hogwarts.

 

L’estate ormai inoltrata offriva agli svogliati studenti di Hogwarts, che si ciondolavano sul prato, altre lo spettacolo di prati verdi, e del lago scintillante, un’opprimente calura la quale soffocava gli adolescenti, che liberi dagli esami, uscivano nel parco a godersi quel poco di ombra e fresco che i secolari alberi offrivano nel pieno di luglio.

 

Nella Sala Grande, gremita di studenti di tutte le case per la prima colazione preparata dagli indaffarati e sottovalutati elfi e già servita magicamente nei piatti d’oro, un gruppetto di ragazzi seduti al tavolo dei Grifondoro rideva calorosamente, mentre l’oggetto delle loro risa, James Potter, era decisamente imbarazzato, cosa che al capitano della squadra di Quiddich non capitava spesso.

 

< James come hai potuto??Povera ragazza!!!>

 

Disse Remus,con la sua solita aria calma e tranquilla dipinta sul viso magro e pallido solcato da tre cicatrici che dopo tutto gli davano un’aria affascinante e misteriosa,che gli permetteva di essere uno dei ragazzi più desiderati dalle ragazzine, che puntualmente sbavavano dietro ai Malandrini.

 

Infatti con James e Sirius, i suoi migliori amici, aveva fondato questo celebre gruppo, che oltre a far sospirare tutta la popolazione femminile della scuola, era la spina nel fianco del custode Argus Gazza, anche se Remus si dissociava dalle varie ‘malandrinate’ dei suoi amici, poiché era stato nominato prefetto l’anno prima e inoltre la sua indole tranquilla lo portava molto spesso a rimproverare i suoi amici, anche se dopo tutto la maggior parte delle volte il prefetto Lupin, condizionato dal suo lato malandrino, progettava insieme ai suoi compagni sempre nuove scorribande.

 

Bisogna dire però che del gruppo dei Malandrini faceva parte anche Peter Minus che, al contrario degli altri, non era assolutamente gradito per il suo aspetto grassoccio e imbranato, infatti bruttino e poco sveglio, Peter era estremamente devoto ed affezionato ai Malandrini, soprattutto a James, che lo aveva difeso il primo anno di scuola dalla prepotenza di ragazzi più grandi.

 

Era entrato a far parte del gruppo, poiché i ragazzi non se la sentivano ad abbandonarlo, ed è proprio per questo motivo che molto spesso, specialmente mentre studiavano, si chiedeva se i suoi ‘amici’ non lo considerassero troppo tonto per far parte effettivamente del gruppo e che lo tenessero con loro solo per abitudine, ma poi guardando Sirius che con lui scherzava fraternamente, Remus pronto ad aiutarlo in ogni occasione e specialmente James che si occupava e preoccupava di lui sinceramente, Peter si rendeva conto che quei tre ragazzi lo stimavano veramente al punto tale da condividere con lui un importante segreto che rendeva l’amicizia tra i Malandrini ancora più salda e compatta.

 

< Ma che dici Remus???Avrei pagato fior di galeoni per vedere la faccia che ha fatto quell’arpia della Stevenson>

 

Disse Alice Robinson che era la migliore amica di Lily Evans, l’altro prefetto di Grifondoro. Forse Alice era la sola amica che Evans avesse e con la quale essere sincera senza esitazioni, poiché tra le molte ‘conoscenze’ che Lily aveva trovato ad Hogwarts, ben presto si era resa conto che la maggior parte di quelle amicizie erano dettate dall’invidia e dalla cattiveria.  

 

< Ma Alice…>

 

< Lunastorta guarda che Alice ha ragione,non è poi così grave. >

 

< Aspetta Sirius io ho solo detto che avrei voluto vedere la Stevenson morta e sepolta dalla rabbia ma mi sembra una cosa abbastanza grave. Non oso immaginare cosa farà o dirà Lily quando lo saprà>

 

Per un istante sul gruppo di studenti del sesto anno calò il silenzio, rotto presto dalle improvvise e rimbombanti risate di Alice e Sirius alle quali si unirono quelle degli altri ragazzi.

 

Recuperato un minimo di serietà Alice disse

 

< James, io sono la migliore amica di Lily, eppure t ho sempre sostenuto e difeso e ho anche tentato di far cambiare l’idea che Lily ha su di te, ma adesso l’hai fatta grossa>

 

< Oddio basta!!!Secondo te come mi sento??? Male ovviamente,ma la cosa che mi preoccupa è che la Stevenson vorrà vendicarsi e poi la Evans farà una scenata memorabile>

 

< E te la meriti>

 

< James preparati. Ecco la ‘tua’ bambolina che sta entrando>

 

Infatti in quel preciso momento Lily Evans fece la sua comparsa nella Sala Grande,attirando su di sé la maggiorparte degli sguardi maschili, soprattutto lo sguardo di un Serpeverde dalle iridi di ghiaccio che la squadrò famelico.

 

Se i ragazzi la desideravano, le ragazze la odiavano e la invidiavano.

 

Era una delle ragazze più carine della scuola e per questo era la ‘preferita’ di James Potter,che insieme ai suoi fidi compagni malandrini, era uno dei sex simbol di Hogwarts.

 

Ma tra tutti gli sguardi omicidi che le ragazze le riservavano,quella mattina Franchie Stevenson del sesto anno di Corvonero teneva d’occhio la porta aspettando proprio l’entrata di Lily.

 

Appena la Evans ebbe messo il piede in sala, Franchie si alzò come una faina dal suo tavolo, dirigendosi a grandi falcate verso la ragazza che le sorrise raggiante.

 

La risposta al suo saluto non fu quella che si aspettava, perché Lily ricevette uno schiaffo ben assestato sulla guancia destra dove nacque subito un’enorme chiazza di un allegro rosso.

 

< Lily Evans, sei solo una puttana. Hai rovinato la serata più bella della mia vita!!>

 

Detto ciò Franchie si diresse ai dormitori senza degnare nessuno di uno sguardo.

 

Sulla Sala piombò un silenzio irreale mentre tutti i presenti lanciavano sguardi interrogativi a Lily, che, ignara di tutto, si portò una mano alla guancia e mormorò alla sua amica che le si stava avvicinando velocemente.

 

< Ma cosa ho fatto??>

 

Alice le porse un muffin, che la ragazza accettò con piacere

 

< Lily prendi questo e dopo ti spiegherò tutto. Ora andiamo abbiamo l’esame di Incantesimi>

 

 

< Povera ragazza, adesso quel segno non andrà via per giorni>

 

Disse un contrariato Remus finendo di spalmare della marmellata su una fetta di pane tostato che avvolse meticolosamente in un tovagliolo che conservò nella sua borsa, mentre Sirius e Peter sporcandosi non poco, gareggiavano per chi finiva prima tutte le brioche alla marmellata.

 

< Ma Remus, non è colpa mia!>

 

James Potter cercò di discolparsi agli occhi del suo amico ma soprattutto per auto convincersi che non c’entrava niente in quello che era successo.

 

< E invece si James, non puoi continuare ad andare a letto con tutte le ragazze che ti sbavano dietro ed essere innamorato di Lily. Io non ho mai detto che sbagli, ma ne dovresti essere coerente. Questa è l’azione del tuo subconscio che…><br>

 

<Va bene, va bene!! Remus ho capito,ma ora andiamo abbiamo l’esame. E poi per tua informazione io NON sono innamorato della Evans>

 

Detto ciò il Cercatore si mise la borsa a tracolla ed uscì dalla Sala a grandi passi pensando che forse Remus aveva ragione.

 

E come se aveva ragione!

Il caro vecchio e saggio Lunastorta non sbagliava mai.

Forse era veramente innamorato della Evans.

La dimostrazione di tutto ciò stava in quello che era successo la scorsa notte.

A questo pensiero sorrise compiaciuto poiché un inaspettato calore, non dovuto al sole raggiante che batteva sulle vetrate del castello, si era impossessato del suo petto.

 

Intanto al tavolo dei Serpeverde il ragazzo dagli occhi di ghiacciò si appuntò mentalmente di chiedere cosa fosse successo ad una delle sue tante puttanelle.

Nessuno poteva toccare la SUA Lily.

 

 

Ho deciso di cancellare e riscrivere la prima fan fiction, che avevo abbandonato a causa delle ultime interrogazioni a scuola, ma ora rileggendola ho capito che una revisione generale sarebbe stata la cosa migliora anche perché non credo che quella vecchia riscuotesse tanto successo

In oltre ho anche eliminato un personaggio che avevo invitato e che adesso non mi piaceva più

Speso che la nuova versione vi piaccia di più e che siate in numerosi a commentarle

P.s= Visitate anche il mio blog (http://myheartmysoul.splinder.com) oppure scrivetemi alla mia mail (fede_ea@virgilio.it)

 

 

 

 



 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo2

Capitolo2

 

 

 

La sala Grande fu adibita ad aula per gli esami, infatti le quattro grandi tavolate erano state spostate ed al loro posto vi erano tanti tavolini, ciascuno occupato da uno studente chino a scrivere, tutti rivolti nella stessa direzione.

 

Dopo tre ore d’esame gli studenti del sesto anno furono liberi di abbandonare l’aula ormai surriscaldata ed afosa per il troppo sole filtrato dalle alte e colorate vetrate, e se durante l’esame l’unico suono percepibile era il fruscio delle piume sulle pergamene o un leggero rimprovero da parte del professor Vitius a qualche alunno troppo audace, ora il rumore delle sedie spostate, il chiacchiericcio di studenti che confrontavano le proprie risposte e le risatine di qualche ragazza che si recava all’uscita, riempivano vibranti la Sala.

 

Lily alzandosi, si massaggiò il collo indolenzito per essere stato troppo tempo chino sulla pergamena, quando in quel momento le passò accanto James Potter e la ‘sua combriccola di sfaccendati’ ma nel momento in cui si stava preparando ad ostentare la sua faccia adirata, che utilizzava sempre quando il ragazzo la importunava , dovette ricredersi poiché inaspettatamente James la oltrepassò senza guardarla con la testa bassa e lo sguardo fisso sul pavimento.

 

Estremamente dubbiosa infilò piuma e pergamena nella borsa ma giurò di aver sentito Remus e Peter sghignazzare mentre Sirius pronunciava qualcosa pericolosamente somigliante a

 

‘E’ proprio un fesso innamorato’.

 

Strinse a sé la borsa ed appoggiata al suo banchetto aspettò che Alice la raggiungesse dall’ultima fila.

 

< Lily è stato di una facilità impressionante, nessun problema neanche a te vero?>

 

Disse Alice baciandole la punta del naso, gesto che da sempre si scambiavano come dimostrazione della loro reciproca amicizia, quando furono oltrepassate dalle ragazze di Corvonero che si stavano dirigendo anch’esse verso l’uscita, ma invece del solito comportamento amichevole con il quale trattavano Alice e Lily, rivolsero a quest’ultima sguardi colmi d’odio.

 

Anche se la ragazza esibì un’espressione menefreghista, Alice conoscendola meglio di chiunque altro, capì che in quel momento si sentiva profondamente ferita specialmente perché, essendo allo scuro di tutto, non poteva difendersi e così discolparsi agli occhi delle sue ‘amiche’.

 

Esasperata trascinò l’amica fuori dalla Sala, la bloccò in un angolo e incrociate le braccia al petto con un’espressione corrucciata cominciò a parlare molto velocemente e con un timbro vocale alquanto alto e acuto.      

                                                                 

< Allora Alice mi spieghi perché adesso mi ritrovo con quest’enorme chiazza rossa sulla guancia??>

 

< Ah io e te abbiamo sempre parlato di tutto anche di sesso ma adesso sono proprio imbarazzata>

 

Alice si grattò la guancia impacciata ma vedendo l’espressione sulla faccio della sua amica che era un mix di incredulità, perplessità ma soprattutto impazienza di decise a continuare.

 

< Bhe Lily lo sai che James ha tante ammiratrici che si porta puntualmente a letto….>

 

< Ahaha lo sapevo che c’entrava quel cretino di Potter. Dove c’è un guaio c’è lui!! Io questa volta sono decisa a scorticarlo!! Non è giusto che a causa sua…>

 

< Aspetta fammi finire!!!! Comunque ieri sera era il turno della Stevenson e mentre lui stava per venire…ha chiamato il tuo nome…Bhe ecco tutto>

 

Continuò Alice abbassando sempre di più il tono della voce.

Lily era rimasta sbalordita.

Dapprincipio credeva di aver sentito male, dopotutto Alice aveva parlato a voce così bassa.

Rimase a fissare un mattonella senza vederla.

Poi come un’audiocassetta riavvolse mentalmente tutto quello che l’amica le aveva rivelato come se fosse un nastro e al rallentatore ascoltò si nuovo tutto, ma principalmente le rimbomanvano nella testa sempre le stesse parole

 

‘James ha chiamato il tuo nome’

 

Non sapeva cosa dire ed era anche logico perché non sapeva ancora a cosa pensare.

Era assurdo.

Potter era assurdo,come poteva andare a letto con una ragazza e pensare a lei?

Come poteva passare momenti in completa intimità con un’altra e pensare a lei?

Come poteva provare piacere tra le braccia di un’altra e pensare a lei?

Ma se da un lato era adirata con quell’imbecille, egocentrico, dall’altra parte era piacevolmente  sorpresa di essere nelle fantasie più intime ed ora non più segrete di quel bel ragazzo.

Alice interruppe i suoi pensieri

 

< Lily secondo me,non è una cosa così grave,secondo me è stato un gesto molto spontaneo e quindi sincero>

 

< Ma che dici Alice??? Lui ha illuso quella ragazza e poi l’ha ferita e…>

 

< Lily, Franchie sapeva che James non si è mai impegnato e che tu gli piaci da morire. Sapeva a cosa andava in contro. E poi era solo sesso>

 

< Il sesso non esiste. Se una ragazza condivide una cosa così intima con un ragazzo lo fa solo per amore,non voglio credere che lo faccia per divertimento>

 

< Lily non puoi credere ancora nel principe azzurro.>

 

Lily la guardò come se fosse la prima volta che la vedeva.

 

< Oddio Lily non dire che sei ancora innamorata di….>

 

< Basta non metterlo in mezzo LUI non c’entra Ok??? Ora sono solo arrabbiata con Potter>

 

Lily cominciò a camminare sempre più velocemente cercando di capire se sentirsi adirata o felice di essere la prima fra le fantasie erotiche del ragazzo.

Visto che le disgrazie non vengono mai da sole,Lily si ritrovò nel corridoio del terzo piano,proprio davanti Potter e i suoi amici.

 

< Bhe Evans credo che tu non abbia avuto problemi con l’esame vero??? Neanche io naturalmente e visto che ti voglio accontentare, voglio onorarti della mia presenza e portarti ad Hogwarts per festeggiare. Dai piccola non essere triste lo so che mi vorresti tutto per te subito,ma devi aspettare stasera>

 

Lily sentì la rabbia crescere, strinse i pugni e le braccia contro i fianchi ed urlò.

 

< Tu James Potter sei solo un bastardo, presuntuoso bamboccio arrogante. Ti odio come non ho mai odiato nessuno in vita mia. Vorrei che tu cadessi da quella scopa e ti rompessi l’osso del collo>

 

Finì la frase un po’ affannata. Si era sfogata. Tutti i presenti la stavano fissando. La solita figura di merda. Si girò di scatto e corse verso l’uscita.

 

Non si accorse che un paio d’occhi di ghiaccio avevano osservato tutta la scena.

Il ragazzo adesso sorrideva compiaciuto, Lily non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.<br>

Era forte la sua Lily.

 

 

James a quelle parole indietreggiò come se l’avessero colpito fisicamente

Provava un forte dolore, come se qualcosa si fosse spezzato in lui, come se quel piccolo semino si fosse inaridito e morto completamente poiché non veniva innaffiato da lungo tempo.

Un piccolo semino.

 

Dopo l’esame, James aveva avuto un po’ di tempo per pensare e riordinare le idee su quello che era successo la notte precedente ed era arrivato a paragonare il sentimento che provava per Lily ad un piccolo semino che la ragazza gli aveva impiantato nel petto solo guardandolo seduta sotto al Cappello Parlante il primo settembre di sei anni prima.

Quel semino era rimasto lì sotto la scorza dura della strafottenza e dell’arroganza che ostentava in ogni occasione.

 

Ma quando il primo settembre di quell’anno l’aveva vista alla stazione di King’s Cross, quel piccolo semino aveva avuto un leggero sussulto, come se ancora una volta lo splendido sorriso della ragazza gli avesse regalato la vita, ma quella volta dolorosamente e con molta meraviglia di James, il seme sbocciò dipingendo sul viso del ragazzo un raggiante e contagioso sorriso.

Solo quella mattina aveva voluto credere all’esistenza di quel seme, ma la ragazza che aveva appena capito di amare gli aveva augurato di morire.

 

< James…>

 

Remus lo chiamò con calma, ma Sirius rovinò il suo piano.

 

< James, Evans non diceva sul serio. Quante volte ti ha detto di sparire? Non te la prendere.>

 

James si voltò verso l’amico.

Non aveva capito ancora.

Allora rispose con un tono calmo e piatto che proprio non gli si addiceva.

 

< Certo ormai sono abituato. La ragazza che amo, mi chiede di morire cadendo dalla mia scopa. Che vuoi che sia?>

 

Detto ciò si allontanò a testa bassa  diretto alla Torre, seguito dal piccolo Peter che zampettava dietro di lui e dallo sguardo preoccupato di Remus.

 

< Ora ho la conferma: Sirius sei un imbecille!!!>

 

< Ehi Remus io volevo solo confortarlo>

 

< Ci sei riuscito benissimo>

 

< Bhè ho pensato che visto che lei gliel’ha sempre detto e lui non si è mai arrabbiato o offeso, perché dovrebbe essere diverso questa volta?>

 

< Perché lui ha capito di amarla, ma come sempre Sirius Black non guarda al di là del suo naso>

 

Remus non sembrava arrabbiato e neanche deluso, non si aspettava che Sirius capisse, non era mai stato innamorato e chissà se lo sarebbe mai stato.

 

Con questo pensieri Lupin si diresse con calma verso la biblioteca, non sarebbe andato a consolare James, doveva rimanere da solo, tanto Peter non era così di compagnia.

Pensandoci, Sirius ebbe un’idea e si diresse nel parco.

 

 

 

Vi posto questo capitolo come regalo infatti ieri è stato il mio onomastico e quindi ve lo offro.

Un altro capitolo, ma posso anche chiamarlo semplicemente nuovo perché l’ho letteralmente riscritto da capo, sapete quando l’ho riletto non mi è affatto piaciuto e per questo vi ho anche integrato un pezzo dell’ ex terzo capitolo.

Lily ha una concezione molto simile alla mia sul sesso e soprattutto sull’amore, bhè veramente le ho dato molto aspetti della mia personalità. Tipo anche lei come me, mette tutto il suo impegno nelle amicizie e sta male se una qualunque persona pensa male di lei, si butta a capofitto nella scuola e cosa più importante da tutta le stessa nelle relazioni amorose infatti come me ha avuto solo poche storie, ma importanti. Posso dire che ci somigliamo molto anche perché lei è il mio personaggio preferito.

 

Non si sa niente dei compagni d’anno dei Malandrini e di Lily (si sa solo che Severus apparteneva ai Serpeverde dello stesso anno dei Magnifici Quattro). Si può sapere per via indiretta o dovrei dire per via dell’albero genealogico dei Black, che Bellatrix è più grande di Sirius di almeno due anni e così credo che fossero anche Rodolphus e Lucius, mentre Narcissa è la più piccolina delle sorelle Black. In questa fiction però mi è piaciuto immaginare che Severus, Lucius e Rodolphus abbiano contratto un’amicizia simile a quella dei Malandrini (e che diavolo avevano 16 anni, impossibile che non avessero amici).

Quindi mi scuso se la linea cronologica da me utilizzata non corra parallelamente a quella della realtà.

 

Voglio ringraziare lo stesso tutti quelli che hanno letto questi primi due capitoli anche se non hanno commentato.

 

Darkelectra:

Si infatti hai letto bene questo è un ripostaggio della mia prima fanfiction che ho cancellato e adesso scrivo da capo. Cosa ha combinato James l’hai trovato in questo capitolo, ma soprattutto quale è stata la reazione di Lily. Ho deciso di usare questo tipo di grammatica per distinguermi da alcuni scrittori di fan fiction che fanno accapponare i peli dietro al collo perché sembra che scrivano con i piedi. Spero di trovare un altro tuo commento o consiglio. Grazie.

 

 

Casinara 91:

Sono davvero contenta che tu mi abbia commentato e sono dispiaciuta di doverti rispondere in questa fan fiction perchè non ci sarà un seguito per ‘Bad Day’ che tu hai commentato. Ti ringrazio ancora e spero di aver un altro commento o consiglio da parte tua.

 

Un ringraziamento speciale va a Fleacartasi/Sara che mi ha aiutato nell’uso dell’html

 

Mi rimetto ancora nelle vostre mani e vi chiedo ancora in ginocchio di aiutarmi nell’uso dell’html perché ancora non riesco a scrivere nel carattere che desidero e con questo veramente non riesco a vedere niente….

Un po’ di pubblicità illecita non basta mai vero?

Visita il mio blog (http://myheartmysoul.splinder.com) o scrivete alla mia mail(fede_ea@virgilio.it).

 

Vi lascio con il mio motto:

Ricordate di non essere persone tranquille perché la tranquillità è noiosa. NOIOSA.<br>

E vi chiedo ancora di commentari in tanti.

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Lily era sdraiata su una panchina di marmo cercando di recuperare la minima parvenza di un battito cardiaco alquanto normale

Capitolo3

 

 

 

 

Lily era sdraiata su una panchina di marmo cercando di recuperare la minima parvenza di un battito cardiaco alquanto normale.

 

Aveva corso tantissimo, voleva sfuggire da Potter, non poteva credere che un singolo individuo fosse capace di infastidirla anche con un minimo movimento od articolazione vocale.

Eppure per una qualche remota ragione, anche a lei ancora ignota, credeva di aver visto Potter addolorato, ma non poteva convincersi che un essere tanto arrogante come James potesse essere dispiaciuto per quello che lei gli aveva sbraitato in faccia e al solo pensiero di quelle parole, dolorose lacrime le pizzicarono gli occhi.

Questo significava ammettere che lui fosse realmente preso da un’attrazione che andava al di là di quella fisica e naturalmente non poteva neanche considerare quello che aveva ‘combinato’ la sera prima, come ad un gesto decisamente dolce o romantico.

 

Scosse la testa come per eliminare quegli strani pensieri, dandosi mentalmente della stupida, sospirò e chiuse gli occhi.

 

Quel posto era magnifico:su di una collinetta poco frequentata, dove era piantata un’enorme quercia secolare, si diceva che fosse stato proprio Godric Grifondoro a piantarla. Alle radici dell’enorme albero si trovava una panchina di marmo bianco dove le ragazze si andavano a rilassare o quando volevano stare da sole.

Lily sorrise.

Il primo anno aveva trascorso quasi tutto il suo tempo libero su quella panchina, prima che puntualmente un’allora insopportabile Alice che non perdeva occasione per riempirla di chiacchiere, la raggiungesse costringendola a seguirla, riempiendola di frasi e parole, trascinandola con lei a fare amicizia con ogni singolo essere che respirasse che si trovasse, con propria sfortuna, sulla loro strada.

Ed ancora dopo tanti anni non riusciva ancora a capacitarsi di come un individuo in apparenza così calmo, come era Alice, potesse emettere tanti vocaboli in così poco tempo, tenendo ancora il filo del discorso.

Lily riuscì ad abituarsi all’esuberante chiacchiericcio veloce dell’amica solo al secondo anno e anche dopo tutto quel tempo spesso niente e nessuno le vietavano di zittire l’amica per l’enorme quantità di parole che le promulgava tutti i giorni gratuitamente.

 

Adesso era calma come se i vecchi ricordi dei primi anni di scuola avessero scacciato e schiacciato quello insopportabile di Potter.

 

Aprì gli occhi felice,ma si trovò a fissare un paio d’occhi grigi come il fondo di un pozzo illuminato dai raggi di un sole estivo, e lunghi capelli che quasi le sfioravano il viso.

In men che non si dica si ritrovò in piedi a sbraitare contro il ragazzo che le si era parato davanti.

 

< Black!!!!Ma sei impazzito??? Cosa vuoi??? Da quanto eri lì a fissarmi???>

 

< Ehi Evans calmati ok?? Sono arrivato da poco,volevo urlarti nelle orecchie, riempirti di gavettoni e lanciarti delle caccabombe,ma poi ho visto che avevi quella faccia così felice e concentrata che non c’è l’ho fatta. Dovrebbero radiarmi dai Malandrini>

 

Detto ciò il giovane Black fece qualche passo indietro per guardar meglio la ragazza che aveva di fronte.

 

Il suo viso era sottile dai lineamenti dolci e spruzzato di efelidi che rendevano la sua pelle ancora più bianca. Ma quello che colpiva maggiormente erano due gemme verdi che risplendevano di luce propria e che le illuminavano il viso incorniciato da lunghi capelli rosso fiamma.

 

James non faceva altro che osannare quegli occhi.

 

Ma se il viso le donava quell’aria da eterna bambina, il suo fisico diceva tutt’altra cosa.

Guardò prima le gambe lunghe ed eleganti per poi soffermarsi, sui fianchi rotondi,la vita sottile, il sedere alto e sodo e gustarsi lo spettacolo che il seno pieno della ragazza gli offriva.

Lily aveva tutti i requisiti per trovarsi al terzo posto della classifica generale di Hogwarts,compilata da tutti i ragazzi del sesto e settimo anno,che per l’occasione non avevano dato peso alla competizione tra le Case, preceduta solo da due ragazze del settimo anno.

 

Lily gli rispose ironica schioccando le dita.

 

< Oh Black ma che carino che sei stato, quasi non ti riconosco!!! Comunque non credi che dovresti guardarmi in faccia quando parlo???>

 

Non poteva crederci che quel ragazzo la stesse guardando così sfacciatamente.

Incrociò le braccia al petto e guardò il suo interlocutore con aria di rimprovero.

Sirius sollevò appena lo sguardo e quando incrociò quello smeraldino della ragazza si toccò il labbro superiore con la punta della lingua.

 

< Devo ammettere che James ha ragione, quando ti arrabbi sei così eccitante>

 

Detto ciò tornò a fissare la ragazza girandole attorno per avere una visuale migliore.

Lily sgranò gli occhi: quel ragazzo era impossibile, la personificazione dell’arroganza, dopotutto sarebbe potuto essere una persona ‘frequentabile’ se non fosse stato così egocentrico.

 

Lily sbuffò e si soffermò a guardarlo.

 

I lunghi capelli gli ricadevano scomposti sulle spalle e il fisico robusto e perfetto veniva messo in risalto dalla camicia sbottonata e dal nodo della cravatta allentato a regola d’arte.

Il tutto coronato dal suo miglior sorriso che faceva svenire una buon parte delle ragazze della scuola.

Insieme a Potter era uno dei ragazzi più ambiti di Hogwarts e forse anche Lily lo considerava tale.

Lui si accorse che la ragazza lo stava fissando

 

< Allora Evans ti piace quello che vedi?? Dopo tutto tutte le ragazze di Hogwarts venderebbero la loro migliore amica ai Mangiamorte solo per uscire con me o con Potter>

 

< Le ragazze sanno proprio essere stupide a volte>

 

Sirius rise di gusto.

Quella ragazza era davvero forte.

Era energica e testarda e non sbavava dietro a nessuno dei Malandrini, come tutte le ragazzine facevano, non pendeva dalle loro labbra (forse un po’ da quelle di Remus..Bha Prefetti,che li capisce???) e soprattutto non si vantava della sua bellezza, come facevano in troppe,ochette senza cervello anche perché forse non credeva nella sua bellezza.

Sirius volle continuare a giocare ancora un po’ e piantandosi davanti a lei disse

 

< Invece a me piace tanto quello che sto guardando. Dopotutto nella classifica…>

 

Passo falso: non nominare mai la classifica in presenza di una femminista convinta.

Infatti Lily cominciò ad alterarsi.

 

< Ah ancora con quella stupida classifica. Ma quando vi renderete conto che noi non siamo solo culo e tette a disposizione per le vostre fantasie erotiche. Abbiamo un cervello e un cuore…..>

 

< Aspetta Evans! Tu ed Alice siete le uniche ragazza che conosco che abbiano un po’ di sale in quella zucca, ma per il resto possiamo fare di tutta l’erba un fascio, altrimenti quale ragazza ‘sana’ sarebbe mai uscita con me?>

 

Lily era incredula

Non sapeva che Sirius Black aveva così stima di lei.

Si sentì stupita.

 

< Comunque non ero qui per dirti che sei intelligente, quello posso farlo in classe. E neanche per guardarti, quello posso farlo meglio spiandoti nel bagno dei Prefetti!...>

 

< Black!!!! Sei assurdo!!!>

 

< Dai scherzavo!!! Comunque volevo parlarti di James>

 

< Potter???>

 

< Si proprio lui!>

 

 

 

 

Ecco un nuovo capitolo, ma a questo non ho fatto molti cambiamenti infatti lo scambio di sguardi e di battute tra Lily e Sirius sono rimasti gli stessi, perché anche pensandoci sopra un sacco di tempo non ho trovato niente di male e quindi non ho trovato nessun motivo per correggerlo.

 

Scusatemi per la sua brevità, il prossimo sarà sicuramente più lungo…

 

Credo che questo sia l’ultimo capitolo che pubblicherò prima della partenza per le vacanze. Mi dispiace molto non pubblicare altri capitoli, ma credo che abbiano ancora bisogno di una ritoccatina che proprio non posso dare loro. Anche perché sto scrivendo un’altra fic molto particolare con un paring speciale che non ho trovato in nessun’altra.

Vi dico sono che è LESBO.

 

Vi volevo chiedere scusa se ancora non riesco a scrivere molto bene e neanche con uno stile simpatico, infatti non credo che piaccia a molto la mia fan fiction, ma credo che piano potrò migliorare.

 

Però lo stesso volevo ringraziare tutti i lettori (spero vivamente che non siano pochi), e chiedere loro di commentare, tanto non costa niente.

Non è tanto per il commento in sé (non voglio che qualcuno a questo punto mi dica che la mia fiction è bella solo perché ha visto che razza di personaggio patetico sono. AH se facessi sesso regolarmente non sarei così patetica. Lo dice anche James Blunt)

Vorrei che voi recensiate la fan fiction così che potrete darmi qualche altro consiglio sullo svolgimento della trama nella quale mi sto veramente impegnando.

 

Darkelectra

Mi fa tantissimo piacere che ti piaccia la mia fic e che ti stia affezionando a leggermi, ma aihme credo che questo sia l’ultimo capitolo prima di partire per le vacanze, anche se farò di tutto per postare almeno un altro capitolo. Prometto che farò tutto il possibile. LUI si manifesterà entro l’undicesimo capitolo e allora scoprirai se i tuoi sospetti sono fondati o meno. Spero che se anche io non riesca più a postare tu, almeno tu, continuerai a leggere la mia fan fiction anche al mio ritorno dalle vacanze…

 

Jenny Black

Sono davvero contenta che la mia modestissima fic ti sia piaciuta, ma devo deluderti, infatti come ho detto prima, credo che questo sia l’ultimo capitolo che pubblicherò prima della partenza per le vacanze. Bhè per quello che ha ‘combinato’ James l’idea mi è venuta da una frase che ho sentito:le azione più belle e significative della nostra vita le compiamo nel peggior momento possibile’. James non poteva farlo nel momento più sbagliato. Anche se non posterò per tutto Agosto vorrei e spero che tu continui a leggere la mia fic al ritorno delle vacanze. Continua a recensire.

 

Al prossimo capitolo e commentate.

Buone Vacanze a tutti.

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO4

CAPITOLO4

 

 

 

Ecco eravamo alle solite: Potter combinava disastri, lei lo trattava male e tutti dopo la facevano sentire in colpa per aver trattato male il più bel ragazzo di tutta Hogwarts, che naturalmente ne usciva indenne tra le più accalorate acclamazioni dei suoi fanatici ammiratori che non perdevano occasione per strisciargli ai piedi solo per essere investiti dalla sua fama.

 

Tutti gli ‘amici’ che gironzolavano o in verità adulavano e servivano James, avevano l’unica aspirazione di brillare della sua luce riflessa.

 

Potter era il ragazzo più conosciuto di Hogwarts anche se la maggior parte di coloro che gli dichiaravano amicizia eterna era pronta a voltargli le spalle appena la minima ombra si fosse posata sulla stella lucente che era James.

 

A volte, soprattutto quando Grifondoro vinceva una partita di Quiddich e osservava James sorridere sprezzante alla folla sugli spalti, Lily si stupiva di quanti amici il ragazzo possedesse, a quante persone fosse simpatico e quanti sconosciuti, individui che mai avevano parlato con lui, si sforzassero con tutti i loro mezzi per essere almeno non ignorati da Potter.

 

Alcune persone sfoggiavano un imbarazzante atteggiamento servile nei confronti di Potter per entrar a far parte della schiera dei suoi ammiratori e più persone si abbassavano a questi atteggiamenti più Lily si sentiva indispettita nei confronti del suo compagno di Casa, poiché riteneva che la dignità di una persona non poteva essere, a nessun prezzo, barattata per un briciolo di popolarità che dopo, finita la scuola, sarebbe sciamata e non avrebbe giovato a niente, ma sarebbe solo servita a ricordar che razza di personaggi servili e con poca autostima studiassero alla più famosa scuola di Magia e Stregoneria.

 

Anche lei era una ragazza molto famosa nella scuola,anche se per motivi molto differenti dal Quiddich, da stormi di ragazzine sedotte ed abbandonate, dai ridicoli dispetti e dalle milioni di punizioni e punti fatti perdere alla propria Casa; queste erano ‘discipline’ in cui Potter eccelleva, ma che secondo lei e secondo tutte le persone con almeno un minimo di materia grigia, queste non erano degne di nota, ma di umiliazione e allontanamento.

 

Lily spesso si ritrovò a pensare che vi erano ad Hogwarts pochissime persone capaci di giudicare oggettivamente e con la propria testa, ammesso che la possedessero.

 

Molti conoscevano il suo nome, e anche a lei, a causa della sua condizione sociale tra le mura di Hogwarts, le si avvicinavano stuole di amiche che giuravano nella loro buona fede ed amicizia, ma dopo anni di dolorose scottature aveva imparato, con un comportamento giudizioso, a tener lontano le ‘false amicizie’.

 

In verità non aveva amici ma solo numerose conoscenze, persone con le quali scambiava le solite chiacchiere alla fine delle lezioni, nella Sala Grande durante i banchetti o nella Sala Comune prima di salire su ai dormitori.

Erano tutte persone con le quali, anche se parlava di molti argomenti e anche abbastanza piacevolmente, non si era mai confidata e con le quali non aveva mai espresso le sue preoccupazioni o sentimenti, perché molte ragazze volevano solo essere sue amiche per essere guardate da Potter dai suoi compagni che puntualmente giravano attorno a Lily, e invece ai ragazzi conveniva passeggiare con una bella ragazza per i corridoi della scuola per accrescere la loro popolarità.

 

Popolarità.

 

Tutti sembravano voler solo raggiungere la fama e la celebrità come se essere famosi rendesse il mondo più vivibile o una persona migliore.

Per Lily la smania di notorietà era solo un danno per tutto il sistema scolastico perché i ragazzi invece di una sana competizione tra i banchi di un’aula, ingaggiavano una vera e propria lotta senza quartiere per chi fosse più conosciuto tra le mura scolastiche.

 

Odiava essere famosa e ammirata, lei non lo desiderava, voleva solo trascorrere una vita tranquilla e serena, priva di futili preoccupazioni per concentrarsi nello studio e nella sua unica vera amicizia.

Alice.

L’unica amica con la quale potesse essere sincera e con la quale potesse essere la vera Lily: frizzante, allegra e molto spesso troppo indisponente.

Era l’unica con la quale poteva abbandonare la sua solita aria di Miss Per fettina, perché lo sapeva che molte la chiamavano così, e riprendere i panni della solita Lily un po’ capricciosa e solitamente anche molto goffa, difetto che mascherava abilmente di fronte a tutti.

 

A Lily piaceva solo vivere la sua vita ordinatamente, sapere ciò che si doveva o non si doveva fare, senza che strani avvenimenti o burrascose amicizie la disturbassero.

L’ordine per lei era sinonimo di sicurezza.

Voleva vivere con le sue manie,con le divise per la scuola sulla destra dell’armadio e i gli indumenti per i giorni feriali sulla sinistra, con il cravattino rosso-oro sempre ben annodato,con i capelli sempre in ordine, poiché pensava che se avesse avuto i capelli in ordine niente l’avrebbe abbattuta, lei aveva i capelli in ordine,se lei fosse stata in ordine la sua vita sarebbe filata in ordine.

Voleva vivere con i pastelli ordinati nell’astuccio in ordine alfabetico, con le matite messe a posto da quella con la punta più grande a quella dalla punta più piccola, con le sue boccette d’inchiostro poggiate da quella più vuota a quella più piena e con i suoi libri disposti sulle mensole in ordine di grandezza.

 

Non desiderava tanto, ma non aveva ancora fatto i conti con James Potter e i suoi Malandrini e di questo era alquanto spaventata, avrebbero distrutto il suo ordine e forse anche quello dei suoi capelli.

 

 

< No Black,aspetta non voglio parlare di quel sudicio porco. Non solo, come sempre mi ha reso ridicola agli occhi di tutti in corridoio, ma dopo quello che ha combinato la scorsa notte, cosa che sono sicura tutti in questa scuola sanno, avrebbe solo dovuto seppellirsi sotto terra per non farsi vedere mai più da me. Non ho mai conosciuto un ragazzo così indecente, senza una briciola di pudore. E perché mai dovrebbe averla? Lui è il  grande James Potter, colui che sfida i venti, colui che si libra nell’aria alla ricerca del fantomatico boccino, colui che infrange le regole. Il mito di Hogwarts. Tutti noi poveri mortali ci inchiniamo al grande Potter, che squillino le trombe e che stendano un tappeto rosso quando ci onora della sua presenza!>

 

Il viso le si era contratto in una smorfia indispettita, la voce le si era pericolosamente incrinata e le guance le si erano chiazzate di rosso, ma Sirius continuò a guardarsi le unghie come aveva fatto per tutto lo sfogo della ragazza.

Senza scomporsi minimamente alzò piano la testa e con un tono che esprimeva tutta la durezza e il disprezzo che ora provava per la ragazza le rispose malamente, come non aveva mai parlato con lei, tanto che Lily balbettò leggermente per rispondergli.

 

< E secondo te perché fa così Evans???>

 

< Bhe … perché è solo un egocentrico principino figlio di papà. Ecco perché>

 

Sirius cominciava ad essere veramente infastidito.

Aveva avuto occasione di conoscere molto bene e da vicino Lily l’anno scorso ed allora l’aveva considerata veramente un ragazza intelligente con uno giusto spirito d’osservazione capace di sopravvivere in qualunque situazione.

Aveva anche potuto conoscere il suo lato nascosto poiché erano stati molto vicini ed allora, in quel momento, Sirius non capiva come mai quella ragazza che aveva tanto ammirato, facesse finta di niente e si comportasse come la serpe più meschina sulla faccia della Terra.

Cominciava a perdere la pazienza ma si costrinse a non sfogare completamente la sua natura rabbiosa sulla ragazza che altrimenti sarebbe stata travolta come da un uragano.

Sbuffò sonoramente e costrinse una ciocca di capelli dietro all’orecchio.

 

< No Lily senti, veramente James è un vero Grifone: forte, leale, sincero,altruista….>

 

Lily gli rispose in tono canzonatorio arricciando le labbra in un ghigno divertito e stupefatto

 

< Ma vedi che stupida che sono!!!E io che pensavo che fosse un egoista, egocentrico che se la prende con i più deboli solo perché vuole farsi notare. Che stupida che sono, vero Black?>

 

Sirius si sentì montare ancor di più dalla rabbia e non sapeva fin a quando avrebbe potuto trattenersi, sentì stringere le proprie mani contro i pantaloni.

Persino lui aveva capito che James era davvero innamorato di quella ragazza e invece lei lo trattava così male.

Non c’era niente di male, secondo Sirius, esibire il proprio talento, del quale erano molto provvisti, nei corridoi della scuola visto che c’erano sempre persone pronte e disposte ad osservarli entusiasti.

Non consideravano ‘cattivi’ neanche i molteplici dispetti che propinavano agli altri studenti della scuola.

James aveva dopotutto un gran cuore, era un ragazzo sul quale Sirius aveva sempre potuto contare e che conosceva nel profondo.

Eppure lei non lo conosceva come lo conosceva lui.

Lei non c’era quando lui era triste solo perché gli aveva urlato contro.

Lei non c’era.

Ma Sirius si.

Lui c’era.

E allora perché solo adesso si era reso conto solo adesso di quello che provava il suo migliore amico???

Era stato uno stupido. Perché Remus poteva accorgersi di queste cose e lui no, perché a lui mancava questa sensibilità che di sicuro non gli avrebbe impedito di riconoscere l’amore che provare il suo migliore amico.

Perché non era ancora maturo come Remus.

Aveva visto un lampo di maturità negli occhi di James nel momento in cui aveva capito di aver sempre sbagliato con la ragazza che le piaceva.

Una scintilla di invidia bruciò nei suoi occhi.

Subito si vergognò di sé stesso per aver provato un sentimento così ripugnante, ma soprattutto era arrabbiato con sé stesso per non aver potuto aiutare prima il suo amico.

Spinto dalla rabbia nei propri confronti prese la ragazza per le spalle e le urlò contro con tutto il fiato che aveva nei polmoni come se con l’aumento del suo timbro di voce la sua rabbia diminuisse.

 

< Si, Evans sei solo una stupida ragazzina. Lui ti A-M-A e tu lo tratti sempre male. Lui vuole farsi notare da te,perché sei l’unica che conta per lui, l’unica che vuole. Non ti facevo così meschina perché non penso che tu non abbia mai capito quello che James prova per te, tu non sei stupida come me!>

 

Lily non voleva credere a ciò che aveva sentito: Potter era davvero innamorato di lei.

Non poteva essere vero.

Non ci voleva credere.

E se lei si fosse innamorata di lui,sarebbe successo ancora come l’ultima volta.

Si era scottata molto in profondità l’ultima volta e non poteva permettere che il ritrovato ordine nella sua piccola vita potesse essere di nuovo sconvolto.

E non poteva permetterlo.

Ma poi nella sua immagine si disegnò il volto triste di James, quando gli aveva urlato contro poco prima.

Abbassò lo sguardo, non riusciva a sostenere lo sguardo sincero di Sirius che dovette indovinare le ultime parole perché la ragazza le pronunciò mormorando con un soffio di voce

 

< Senti io non lo sapevo non lui ….Bhè comunque Sirius io no so che fare … ma tu sei sicuro di quello che dici,vedi io non voglio essere presa in giro, non posso. Io non c’è l’ho con te lo sai, anche dopo quello che è successo, veramente!>

 

Avrebbe voluto piangere ma trattenne fieramente le lacrime

Sirius le prese il mento tra le dita e la costrinse ad alzare lo sguardo.

La Lily fiera e combattiera aveva lasciato posto ad una ragazza fragile e dolce e i capelli che le si erano spettinati nella furia di inizio conversazione le avevano fatto perdere l’iniziale ordine.

Sirius non l’aveva mai vista così: nei suoi occhi c’era tutta la paura di essere lasciata da sola e di essere tradita.

Forse vecchie ferite ancora dovevano rimarginarsi,anche se non ricordava che Lily avesse un ragazzo anche se giravano voci su un suo presunto ragazzo misterioso di cui nessuno conosceva l’identità anche se era sicuro che fosse uno studente della scuola.

Allora le prese il volto tra le mani e con un tono dolce e rassicurante che proprio non gli si addiceva le disse

 

< Piccola ascoltami, quella vecchia salsiccia di Potter l’hai cotta per benino. E’ pazzo di te. Non fa che parlare d’altro. Sei diventata l’incubo dei Malandrini, tutte le mattine preghiamo affinché quell’essere strano che è James, non ti veda, perché sappiamo che canterà le tue lodi per le 4-5 ore successive. Ci sono notti in cui mi sveglio di soprassalto tutto sudato perché ho sognato il  vostro primo appuntamento e le successive settimane di chiacchiere di James. Guarda che un Malandrino innamorato è una cosa brutta e triste. Remus piange come un bambino ogni volta che James riesce a sedersi vicino a te. Sei un trauma>

 

Lily non potè far a meno di ridere.

Al suono di quella risata pura e cristallina Sirius si sentì commosso del vedere che finalmente avrebbe fatto qualcosa di buono per ripagare il suo migliore amico.

 

< Lily, non devi credere che James sia davvero così. Lui è il mio migliore amico e m’ha aiutato tanto quando sono scappato di casa. Mi ha aperto la sua porta e non m’ha chiesto niente perché non volevo parlarne, poi è stato lì ad ascoltarmi quando ne avevo voglia. E’ stato l’unico che ha creduto in me quando tutti pensavano che non avrei combinato mai nulla. Mi ha messo un tetto sulla testa e un piatto caldo sotto il naso,senza mai voler niente in cambio. E questo non è niente rispetto a quello che ha fatto per Remus.>

 

Lily rimase sbalordita da quella improvvisa dichiarazione.

Sapeva che tra Black e i suoi parenti non c’erano buoni rapporti ma non sapeva che James avesse fatto tutto questo per lui.

Si sentì all’improvviso stupita

Forse l’aveva giudicato male.

Un ragazzo che è capace di instaurare un rapporto così profondo e fraterno e di mettersi completamente a disposizione di un amico in difficoltà non può essere una persona tanto arrogante ed egocentrica come lei lo aveva sempre giudicato.

 

< Tutto quello che ha detto è molto bello Sirius, ma sono ancora tanto confusa. Devo pensarci un po’ su e poi deciderò sul da farsi>

 

Bhè ecco il nuovo capitolo della mia fan fiction pubblicato appena tornata dalle vacanze, infatti sono appena ritornata a casa dalla Calabria.

 

In questo capitolo ho parlato un po’ delle relazioni sociali che intercorrono tra Lily e James.

Come a James piace essere circondato da ammiratori e fans, a Lily non piace tutta questa attenzione perché lei vuole una vita ‘ordinata’.

Non pensate che sia una pazza schizofrenica è solo che l’ordine la aiuta ad avere la vita sottocontrollo così che nessuno e niente possano abbatterla…

 

Non vi preoccupate tra Lily e Sirius non è successo niente (poveri maliziosi)

Hanno un rapporto d’amicizia molto strano e lei non sopporta il bel Black soltanto perché fa comunella con quello sbruffone di Potter, perché lei conosce un lato nascosto nel giovane rampollo…

 

Ringrazio naturalmente tutti i lettori della fiction anche se non commentano e li invito a commentare con un appello: NON VI FACCIO PAGARE I COMMENTI NON VI PREOCCUPATE NON SI PAGANO (TIRCHI)

 

Jane Black + Tonks90

Sono contenta che abbiate commentato e che mi sia piaciuta la mia storia ed ecco qui (anche grazie alle vostre sollecitazioni) il mio capitolo…Vi gusta???

 

Satura 89

Sono davvero contenta che tu sia la prima commentatrice della mia fiction con il nuovo nick. Mi dispiace aver dovuto cancellare tutte le recensioni di tutte le storie ma il vecchio nick davvero era diventato palloso. Il carattere dei personaggi è ancora molto frammentario e riguardo la mia fantasia non è niente di speciale cerco solo di attenermi il più possibile a quelle poche informazioni che abbiamo riguardo al ‘passato’ e poi pensa a quante persone può essere successo una cosa del genere…

Comunque sono molto contenta che ti sia piaciuta..Ti aspetto al prossimo capitolo.

 

Mira 82

Non so come ringraziarti hai recensito tutte le mie storie infatti anche per le One-shot ti ringrazio in questa long-fic.

Sei stata davvero gentile in tutti i tuoi commenti e spero che tu continui a leggermi e a recensire…Al prossimo capitolo.

 

Ale Lupin

Scusa se ti ringrazio in questa fiction anche se tu hai commentato ‘Era solo un angelo?’.

Sono davvero contenta che tu ti sia commossa, anche perché era quello il mio scopo!!!

Mi dispiace ma credo che non ci sia un continuo,,,anche perché non saprei come continuarla!!!!

Spero che tu continui a leggere e mie storie…Al prossimo capitolo.

 

MiaBlack

Anche per te vale il discorso fatto per Ale, infatti mi scuso per il mio ringraziamento in questa fiction visto che tu hai commentato ‘Il Piccolo Amore di Sirius’.

Tuo sbalordimento per la fine della storia è il mio successo, infatti era proprio quello l’effetto desiderato. E per la ragazza è un personaggio inventato tanto è vero che la fic non avrà seguito perché mi piace tenerla così e poi continuarla significherebbe far morire Sirius (perché mi attengo sempre il più possibile alla storia vera) e per me sarebbe un dolore far morire di nuovo Felpato. Ho pianto come un cucciolo smarrito quando lessi per la prima volta la morte di Sirius. Ti aspetto al prossimo capitolo.

 

Lily 90

Anche con te mi scuso per averti ringraziato qui anche se hai recensito ‘Bad Day’. E bene si anche per James ci voleva una giornata storta, non è giusto che lui sia sempre così inattaccabile…Ti aspetto al prossimo capitolo.

 

 

Vi aspetto numerosi al prossimo capitolo e vi chiedo ancora di commentare in tanti perché sono sempre gradite le vostre recensioni.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO 5

< Black, queste barzellette sono oscene, ma chi te le dice? Tu ancora più imbecille le ripeti a me!>

< James!!! me l’ha dette lui!>

< E ti pareva che quel cretino non conosceva queste schifezze>

Ma detto ciò il ragazzo scoppiò a ridere di gusto facendo alterare la ragazza, che rispose puntando le mani sui fianchi

< Che hai da ridere imbecille?>

Continuando a ridere Sirius le rispose

< Sembrate marito e moglie! Come siete carini!!>

Lily stava per rispondergli a tono ma fu interrotta da una voce divertita

< Ehi Pel di Carota! Dov’eri finita? Alice ti stava cercando disperata!>

I due ragazzi si voltarono e videro Franck Paciock venire correndo verso di loro.

In quel preciso istante Sirius trovò estremamente interessanti le stringhe delle sue scarpe e contemporaneamente Lily si sentì estremamente a disagio ma cercò lo stesso di sdrammatizzare rispondendogli ironica e lo affrontò con espressione imbronciata che nascondeva un lieve sorriso.

< Paciock, sei un cretino! Non chiamarmi mai più Pel di Carota!! Solo perché sei il fidanzato della mia migliore amica non vuol dire che puoi prenderti tanta confidenza e poi una mia parolina potrebbe indurre Alice a mandarti in bianco per tanto, e ripeto tanto, tempo.>

Frank sbiancò e cominciò ad entrare nel panico e le rispose con fare melodrammatico.

< No!!Lily no ti prego!!!Come farei? Non potrei resistere!! Ti prego>

Lily contenta si coprì le labbra sorridenti con le mani dalle dita curate e affusolate e con un gridolino eccitato ed acuto gettò le braccia al collo di Frank arrampicandosi letteralmente sulla sua alta e massiccia figura che la tenne a sé circondandola la vita sottile con un solo braccio dondolandola e stringendola con un sorriso sornione sulle labbra, mentre con l’altra mano le accarezzava i capelli come se fossero di seta e che appartenessero ad una bambolina di porcellana, di quelle che indossano quei costosi, antichi e enormi vestiti con mille pizzi e merletti.
Se voi fosse stati spettatori silenziosi e nascosti di questa scena l’avreste naturalmente trovata buffa e divertente, ma sinceramente affettuosa e piena d’amicizia.
Era tutto in contrasto:

La figura esile di Lily contro quella poderosa e muscolosa di Franck, il frenetico movimento dei loro corpi che si abbracciavano a vicenda in opposizione allo sfregamento dolce delle teste e inoltre anche se parlano solo attraverso varie sfrecciatine e punzecchiamenti almeno tutti gli studenti di Hogwarts sapevano che entrambi provavano sincero affetto uno nei confronti dell’altra.

Rimise la ragazza con i piedi sul pavimento dove si confaceva dovessero stare.

< Comunque, ora passiamo alle cose serie e più interessanti! Ciao Sirius, amico, come va??>

Sirius sentì lo stomaco contorcersi quando la forte mano di Paciock strinse la sua,si sentì peggio di un vermicolo strisciante, il più basso dei gradini di una piramide e se avesse avuto il potere di sciogliersi tra le fughe del pavimento di pietra di Hogwarts, statene certi che Sirius l’avrebbe fatto già da un po’ di tempo.

Ma anche se avrebbe voluto evaporare all’istante, Sirius si costrinse a mantenere almeno un briciolo della sua faccia tosta, l’unica cosa che suo padre era riuscito ad insegnargli: come mantenere il sangue freddo in ogni situazione e riuscir a non far trapelare nessuna emozione in nessun momento.

Sirius però aveva un piccola regola: non guardare mai negli occhi colui a cui stava mentendo ma solo fissargli intensamente le ciglia o le palpebre così da dare l’impressione di star guardando negli occhi il suo interlocutore senza doverlo fare veramente, ma in quel momento Sirius non riusciva a non fissare l’orletto nero della manica della divisa da Auror di Franck, che era indossata dal corpo di Franck e Sirius non voleva pensare a quanto un pugno sferrato con una di quelle mani,che proprio adesso stava stringendo, potesse far male.

Però prima o poi avrebbe dovuto parlare.

Dall’altra parte però aveva un leggero vantaggio: Franck non sapeva niente; Lily ed Alice avevano ritenuto saggio non dirgli niente.

< Franck ma cosa ci fai qui? Nostalgia di Hogwarts?>

< Anche se devo ammettere che mi manca questo posto non sono venuto esattamente per una vista di cortesia, ma visto che a settembre entro a far parte definitivamente del corpo d’Auror e finalmente termino il corso, al Gran Malocchio Capo Moody servono dei miei documenti anche se sa benissimo che io sono il migliore. Franck Paciock regnerà per sempre nelle mura di questo castello.>

Franck aveva finito la scuola (anche lui a Grifondoro) e diplomato con ottimi voti, tanto che era stato ammesso al corso d’addestramento per Auror, tre anni prima e dal suo primo anno, era sempre stato al pari di un fratello per tutti gli altri Grifondoro e in particolar modo dal suo quarto anno, in cui i Malandrini fecero il loro ingresso ad Hogwarts, divenne la mascotte e il difensore dei quattro scatenati compagni di Casa.

Disponibile, sincero, leale, coraggioso, fiero, Franck era il tipico Grifondoro sempre pronto a dare una mano per i compiti, per fare casino o per qualche consiglio sulle ragazze, visto che anche lui come i suoi ‘fratellini’ era uno dei ragazzi più belli di Hogwarts.

Paciock inoltre era l’unico, al di fuori dei Malandrini, ad essere a conoscenza del segreto di Remus poiché una notte di tre anni prima, durante la ronda dei caposcuola, li aveva beccati.

E Franck cosa aveva fatto? Franck li aveva aiutati e coperti.

Era il loro mito

Non voleva mai nulla in cambio, non parlava mai a nessuno dei suoi problemi o delle sue paure, anche perché conosceva James da quando erano bambini e proprio non gli andava di fare la figura del fesso davanti a un fesso come lo era James.

Ma anche i miti hanno un cuore; infatti durante una delle loro solite chiacchierate Franck confessò ai quattro di essere attratto da Alice,ma che lei non gli rivolgeva il minimo sguardo.

I Malandrini lo consolarono e cercarono di evitare da quel momento in poi l’argomento poiché sapevano fin troppo bene il perché del comportamento di Alice, che allora era segretamente (poiché ad Alice non andava essere maledetta da tutte le ragazze di Hogwarts) fidanzata con Sirius, che stranamente si era innamorato sul serio.

Entrambi lo erano.

La loro storia era stata piena d’amore e passione, ma che ormai si era conclusa alla fine del quarto anno di scuola per pura decisione di entrambi ,anche se avevano sofferto molto, ma non riuscivano a stare bene più bene insieme.

Erano troppo simili:testardi e caparbi.

Dopo la rottura Sirius si trovava sempre a disagio a dover parlare con Franck, che Alice preferì tenere all’oscuro di tutto, le pareva indelicato confessare al suo fidanzato di essere stata con uno degli amici più intimi che aveva, anche perché della storia con Sirius portava e custodiva gelosamente un dolce ricordo ma che paragonata alla relazione con Franck non poteva reggere il confronto, anche perché con il ‘suo Auror’ la storia si protraeva da quasi quattro anni.

< Franck, Alice ci ha detto che hai avuto un incidente durante un’esercitazione.>

< Naa!! Niente di che! Sirius ricordati che stai parlando con il solo, unico, inimitabile e grandioso Franck Paciock>

< Giusto!! E se qualcuno ti farà del male dovranno vedersela con me! Parola di Black>

< Oh certo già li vedo tremare dalla paura! Comunque a proposito di paura, quei bastardi di ex- Serpeverde me l’hanno già pagata, Nott ha un occhio nero e Parkinson è al San Mungo con una gamba rotta e quando si rimetterà dovrà dare moltissime spiegazioni al Ministero! Tutto da solo heheh!! Moody dice che al massimo entro un anno sotto la sua ala protettrice, potrei anche diventare capo di una sezione.>

< Uhm! Così quando arriverò io al Ministero, non dovrò fare il leccacelo con nessuno! Tanto ci sei tu!>

< Bhè ragazzi adesso devo scappare, lo sapete Chang come ci tiene alla puntualità. Adesso lavora al Ministero in una sezione che si occupa di scartoffie! Quell’ufficio è sempre pieno di polvere! A dire il vero anche i capelli di Chang sono sempre pieni di polvere!>

E così detto si diresse di corsa verso la torre, ma Sirius lo richiamò

< Ehi Capitano non fraternizzare troppo con il nemico! Visto che Chang era Corvonero e noi li stiamo stracciando anche se tu non fai più parte della squadra>

La risata di Franck riecheggiò tra il corridoio.

***

Lily e Sirius guardarono Franck sparire su per le scale.

< Non gli ha detto niente vero??>

< Devi capire sarebbe stato meschino da parte sua raccontargli della vostra storia!>

< Capisco>

Silenziosamente i due ragazzi entrarono nella Sala Grande illuminata dai raggi solari che facevano risplendere le coppe d’oro, dove la maggior parte degli studenti stavano pranzando.
Dal sommesso e costante chiacchiericcio generale si levò un grido cha voleva apparire angosciato ma ebbe decisamente l’effetto contrario.

< Lily, come hai potuto abbandonarmi anzi abbandonarmi così? Dov’eri m’hai fatto preoccupare! Ma non ci pensi a me qui tra miliardi di persone, ehi guarda Canon che ti ho visto sai? Se non la smetti di fare foto o rubacchiare le ultime fette di torta degli altri ti prendo a calci!>

Alice parve soppesare la questione per un po’ con aria corrucciata poi parve ricordarsi qualcosa e continuò il suo discorso

< Che dicevo? Ah si vedi mi hai fatto preoccupare io sono qui che mi diverto e faccio cose che non dovrei fare prima di mezzanotte e in pubblico con il mio ragazzo…Ah se lo sapesse papà! E tu? Sperduta tutta soletta chissà dove! Che egoista che sei, non ci si comporta così!>

Lily scosse la testa rassegnata: conosceva Alice da sei anni e già dalla prima volta che l’aveva vista sul treno capì che non sarebbe mai cambiata che sarebbe stata sempre la bella, simpatica, intelligente e astuta ragazzina che il primo settembre di vari anni prima la intrattenne per tutta la durata del viaggio raccontandole della sua estate.

Anche se una delle ragazze più intelligenti e brillanti del suo anno, Alice era la spina nel fianco di molti professori e della povera infermiera della scuola, anche se i grandi occhi celesti le conferivano un’espressione angelica.

< Signorina Robinson le sembra normale urlare in questo modo? Per ora passi, ma se succederà ancora sarò costretta a togliere punti alla sua Casa e non che ce ne siano molti>

A parlare anzi ad urlare era stata la direttrice della casa dei Grifondoro, Minerva McGranitt una strega alta dai capelli corvini che ostentava perennemente un espressione molto severa. Era la tipica persona che bisogna evitare di contrariare.

< Minerva è colpa di Potter e Black se anche quest’anno non vinceremo la Coppa delle Case che secondo me è cosa dei secchioni, una cosa da Lily per intenderci. Molto meglio vincere quella di Quiddich che come da sei anni a questa parte vinciamo noi Grifoni e come certamente vinceremo anche quest’anno!>

Grida d’approvazione si levarono in massa dal tavolo dei Grifondoro che sembravano così euforici da dimenticar anche solo per un attimo la tensione degli ultimi esami.

Sirius e Lily presero posto accanto ad Alice e Remus che come al suo solito stava addentando una barretta di cioccolato, e con il suo fine umorismo la posizionò proprio sotto i naso d’Alice ed esclamò soddisfatto.

< Ah che buono questo cioccolato, ti si scioglie in bocca. Extra fondente proprio come piace a te vero Alice? Ne vuoi un po’ , io ne ho mangiato così tanto che mi sta venendo la nausea!>

Alice gli scoccò un’occhiata omicida

< AH che come siamo spiritosi oggi Lupin, lo sai benissimo che sono a dieta e non posso mangiare queste cose. E poi spero che la cioccolata ti vada di traverso!>

Sirius si finse stupito e addentando una cospicua fetta di torta le rispose ironicamente

< Oh ma come mai sei a dieta? Allora vorrà dire che sarò costretto a mangiare questa deliziosa e enorme fetta di torta tutto da solo!>

< Che simpaticone. Oggi tutti spiritosi eh? Tieni Lily il tuo piatto tu si che sei una vera amica!>

Sirius e Remus scoppiarono a ridere vedendo la faccia di Lily mista a terrore e invidia poiché la sua amica le aveva passato un enorme piatto colmo di insalata e altri vari ortaggi che Lily non aveva mai visto ma che non si azzardò a replicare.

< Ah Evans che bel piattone di insalata fresca, fresca. E’ buona?? Peccato che noi possiamo mangiare queste splendide delizie e non possiamo nutrirci di quella splendida insalata senz’olio! Non vorremo farvela mancare giusto Remus!>

< Siete malvagi ecco tutto!! Per aiutare Alice, io ho deciso di seguire la dieta, per evitare ogni possibile tentazione.>

< Uhm grazie Lily, come farei senza di te?>

Alice abbracciò la sua amica e nel farlo poggiò la testa sulla spalla dell’amica che ne approfittò per accettare del cioccolato che Remus le aveva prontamente offerto, ma non si rese conto di star assaporando troppo quella delizia ad occhi chiusi, ma potè benissimo udire un urletto di Alice

< Lily posa quella cioccolata!! Ti ho visto!>

I ragazzi risero spontaneamente, ma il sorriso di Lily si spense quasi subito quando notò solo allora l’assenza di James, e solo quando si accorse di star pensando a dove potesse essere Potter e cosa stesse facendo, la ragazza si rese conto che qualcosa non andava o che semplicemente stava cambiando…

So che questo capitolo non potrebbe piacervi, perché non parla dei personaggi principali, ma è solo uno di transizione o di passaggio (intendetelo come volete) ma vi prometto che il prossimo sarà sinceramente molto più intrigante perché il nostro James……

Lo scorso capitolo vi avevo detto che Lily non avrebbe mai potuto odiare Sirius, capito perché???

Sirius è stato il primo ragazzo di cui la sua migliore amica era innamorata e non avrebbe mai potuto odiare ciò che Alice amava….

In questo nuovo capitolo invece ho voluto un po’ descrivere i Paciock, per riscattarli (specialmente Franck)

Infatti per me loro sono così….Invece in molte fanfiction fanno apparire Franck come la copia di un pagliaccio, ma non dobbiamo dimenticarci che Franck e Alice Paciock erano Auror e quindi dovevano essere i migliori a scuola per prendere il diploma….

Però anche Neville dovrebbe essere riscattato…Per me è così buffo e pasticcione perché non avuto l’esempio dei genitori che avrebbero potuto aiutarlo….Bhè anche Harry non ha conosciuto i suoi, ma Neville sapeva la verità…Li ha sempre visti pazzi in un letto d’ospedale…

La descrizione della McGrannit lo presa dal Harry Potter e la Pietra Filosofale

Bhè a questo punto vi lascio spero che vi piaccia questo capitolo e che commentiate in molti

Ringrazio chi recensisce ma anche i lettori silenziosi…

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

Nel tardo pomeriggio nella Torre di Grifondoro Lily se ne stava comodamente accoccolata su di una rossa poltrona, la sua preferita perché ormai da anni non aveva più molle funzionanti al suo interno e grazie al cambio del cuscino, più morbido e soffice, il prefetto del sesto anno di Grifondoro aveva la sensazione, ogni volta che si appoggiava alla vecchia sedia, mi stare seduta su una soffice nuvola di panna montata, anche se rossa, ma con un po’ di immaginazione a Lily pareva proprio di galleggiare nel cielo.

Alice era seduta sul pavimento sfogliando distrattamente il libro di Antiche Rune della sua amica, visto che al terzo anno non avendo preso proprio in considerazione di studiare una materia tanto noiosa, aveva preferito continuare il suo, per così dire, studio della Divinazione, ed ora se ne stava a gambe incrociate succhiando distrattamente un gelato alla vaniglia, che la stava tormentando poiché, a suo avviso, si scioglieva troppo in fretta facendole macchiare le dita di crema.

< Oddio Lily ti ho mai detto che questa materia è inutile? Domani mentre tu all’esame di Rune starai buttando il sangue io mi farò una grossa e grassa risata alla faccia tua all’esame di Divinazione>

Lily le rispose pomposamente facendole la linguaccia

< Si dal caso Robinson che Antiche Rune non sia una materia inutile e come vedi io non ho nessun problema con il mio esame infatti non sto né studiando né ripetendo>

A quel punto Alice, non essendo contenta della risposta dell’amica le si rivolse con un tono di sufficienza che poco c’entrava con l’argomento che aveva appena tirato in ballo.

< Infatti Lily non ha problemi con l’esame, ma con un certo Cercatore dagli occhi nocciola e i capelli perennemente spettinati, che proprio in questo preciso istante sta venendo verso di noi, o meglio verso di te!>

Lily sgranò gli occhi, in quel modo che solo lei sapeva fare, li apriva così tanto che le iridi da gatta avrebbero potuto far da faro ad una nave, prossima al porto, in una tempesta.
Si girò di scatto e riuscì a vedere Potter che le si avvicinava, o meglio riuscì a distinguere una zazzera di folti capelli scuri che si incamminava nella loro direzione, ma Lily avrebbe potuto scommetterci una gamba che quello fosse Potter: i suoi assurdi capelli, che molte trovavano attraenti, potevano essere distinguibili a chilometri di lontananza.

Lily poteva ammettere che una ragazza fosse un po’ stupidella, cioè quando non aveva grandi facoltà intellettive ma che durante le lezioni si impegnava e dava il meglio di se; Lily apprezzava a volte molto di più la buona volontà che il risultato finale.
Ma con tutto il cuore e la forza di volontà che possedeva non riusciva a comprendere quale remoto ed arcano motivo spingesse ragazze ‘apparentemente’ normali, cioè senza menomazioni fisiche o intellettive, ad ‘inzerbinarsi’ letteralmente solo per compiacere James-Dai-Capelli-Perennemente-Rassomiglianti-A-Un-Nido-Di-Rondini-Caduto-Giù-Dopo-Una-Tempesta-E-Tra-L’altro-Fatto-Male-Potter.

Come le odiava quando le sentiva bisbigliare per i corridoi su come fosse sodo il sedere di Potter, o come fosse ammaliante Black e quanto fascino nascosto possedeva Lupin.

Ma per grande sfortuna di Lily la Sala Comune non era sottoposta ad un incantesimo perenne di allungamento, così che James le arrivò alle spalle, il che fu accompagnato da un leggero rossore che colorò le guance della ragazza che lei stessa attribuì alla rabbia che ancora doveva sbollirle in corpo, ma per Alice era tutto dovuto all’imbarazzamento provocato dalla troppa vicinanza del ragazzo.
Fu lei la prima a parlare, con un tono allegro e piuttosto divertito anche dall’espressione della faccia di James che assomigliava in modo magnifico a quella di un condannato a morte che per la prima volta si trova davanti il suo boia.

< Ciao James!>

Il ragazzo deglutì prima di parlare e lo fece con un timbro di voce che forse aveva rubato a qualche piccolo esserino perché era veramente basso e sommesso; anzi se Lily ci pensava bene poteva sembrare la voce di un bambinetto che viene scoperto a rubacchiare nel Supermarket vicino casa sua e la mamma lo costringe a scusarsi con il gestore.
A quel punto Lily non sapeva bene se in questa storia dovesse essere il Supermarket o il gestore, ma sapeva benissimo che James era il bambino e con una parolina alla mamma, Lily gliel’avrebbe fatta pagare cara e amara.

< C-Ciao Alice! Ehm..mm, Evan-m cioè Lily dovrei er.. parlarti>

Lily decise che forse poteva cominciare già da ora a fargli scontare tutti gli imbarazzi di quella giornata e forse di tutti i sei anni, anche se non voleva essere troppo ottimista della sua vittoria; si girò di scatto e lo guardò dritto negli occhi parlandogli irritata e arrabbiata, anche se non voleva darglielo a vedere.

< Ah si Potter vorresti parlare con me?>

James non si era mai sentito così imbarazzato in tutta la sua vita, infatti trovò estremamente interessante seguire le cuciture della poltrona mentre parlava

< Bhè iooo..mmm..Er..Si, ecco volevo parlarti>

Lily si rimise a sedere composta

< E allora cosa aspetti parla!!>

James si voltò allarmato verso i suoi amici e quello che vide non lo confortò: Remus si teneva la fronte con una mano e sconsolato muoveva la testa mentre Sirius, che forse non si era ancora reso conto in che situazione penosa e imbarazzante si trovasse James, aveva i pollici alzati e il suo sorriso a 33 denti gli diceva: ‘vai amico tanto non riuscirai mai a fartela’

< Si..mm…ma..ecco..mmm…vedi…io..mmm…>

< Potter non ho tutto il pomeriggio a disposizione per te!>

James si stava arrendendo già e con la testa bassa si stava allontanando, sbuffando per di più, quando la Provvidenza divina lo aiutò, o almeno così a lui in quel momento parve anche se a pensarci bene la Provvidenza era solo Alice che dopo aver dato un calcetto, con troppa furia forse, allo stinco dell’amica le sussurrò qualcosa piano.

< Guardalo poverino! Com’è triste, l’hai proprio abbattuto>

Lily sbuffò e si apprestò ad accontentare Alice, perché è solo per compiacere lei che richiamo Potter e non perché lui le aveva fatto pena, bhè si forse solo un pochino.

< Potter aspetta!>

James si girò di scatto verso di lei guardandola, aspettando cosa avesse da dire, o meglio aspettando che l’affilata ghigliottina si abbassasse sul suo collo.
Metà nella Sala Comune si mostrava interessata a quello che i due ragazzi stessero dicendo e l’altra metà, anche se sembrava indaffarata in altre cose, stava sicuramente ascoltando a tutte orecchie.

< Va bene sentirò cosa hai da dirmi,ma non qui. Ci sono troppe orecchie ad ascoltarti…>

Disse ciò con voce più alta del normale e subito girò la testa in un modo molto eloquente così che, quelli che incrociavano il suo sguardo, avrebbero subito capito che il messaggio era per loro che non riuscivano a tenere il naso lontano dalla sua vita privata. Poi continuò a parlare guardando fisso James.

< …andiamo fuori!>

Si incamminò verso l’uscita e dietro di lei James, che quando incontrò lo sguardo di Remus, quest’ultimo gli fece cenno di ricordare le cinque cose proibite da fare in quell’occasione ovvero le cinque assurdità che se evitate potevano farlo tornare al dormitorio maschile con tutte le ossa al punto giusto e soprattutto con il setto nasale integro e che non rassomigliasse a una grossa patata tumefatta.

Dopo aver pranzato Remus e Sirius, erano subito corsi verso il loro dormitorio preoccupati di non aver visto James neanche a pranzo; infatti lo trovarono disteso sul letto in una posizione fetale, un po’ imbarazzante per un ragazzo di diciassette anni, con la faccia immersa e sommersa in un cuscino.
Dopo un’acuta riflessione Sirius, incitato da Remus, propose all’amico di parlare con la Evans e di cogliere al volo l’occasione per scusarsi e finalmente farle capire che dopo tutte le voleva bene, anche se ognuno dei due lo fece per un ben distinto scopo; Remus voleva autoconvincersi di aiutare l’amico in difficoltà, ma in realtà lo faceva solo per evitare i piagnistei di James che gli propinava ogni volta che Lily lo snobbava, e invece Sirius, visto che avrebbe dovuto trascorrere tutte le vacanze estive in compagnia di James, non se la sentiva proprio si trascorrere due mesi immerso nella depressione del suo compagno, perché in quel caso avrebbe preferito passare le vacanze con i suoi parenti almeno in quella casa sapeva di non potersi annoiare a causa dei continui litigi che sorgevano solo grazie alla sua presenza.
James aveva degli ottimi amici.
In verità i ragazzi non lo facevano per cattiveria o per non confortare Potter, ma solo che la storia di amore-odio con la Evans durava ormai da troppo tempo e neanche un tipo paziente come Remus avrebbe potuto sopportare oltre questa strana relazione.
Quindi Black e Lupin armati di remissività e bontà e preparati a un’interminabile turbinio di chiacchiere, si decisero a preparare il loro amico per l’imminente incontro-scontro

Su eccoci James ci siamo, non c’è nulla da temere. Tu sai come comportarti con le ragazze, dopotutto ne hai avute così tante, perché lei dovrebbe essere diversa? Sei solo un po’ emozionato perché non hai mai veramente parlato con lei, ma basta ricordare quelle cinque regolette che oggi pomeriggio Remus ti ha ripetuto all’infinito e andrai benissimo.
Te le ricordi James?
Si. Ripetile.

1) Non toccarti i capelli come tuo solito: lei lo odia
2) Quando le parli non abbassare lo sguardo sul suo seno ma guardala negli occhi e se non c’è la fai, guardale le lentiggini
3) Non dirle assolutamente che ti piace perché ha un sedere spettacolare
4) Non cominciare a balbettare e guardarla come se le fosse spuntata una seconda testa accanto alla prima
5) E NON BACIARLA

Okey, sono pronto, sono il grande James Potter, il mito, c’è la posso fare o almeno credo.
Spero.*

< Allora Potter cosa volevi dirmi di così importante?>

Erano usciti dalla Sala Comune e si erano fermati nel corridoio accanto al parapetto delle scale, Lily si era sistemata stancamente una ciocca di capelli con due dita e adesso con le mani incrociate al petto stava aspettando impazientemente che James le rispondesse, muovendo anche ritmicamente un piede sul pavimento.

James si schiarì la voce, sospirò un paio di volte
Sembrava che il suo cuore volesse schizzargli dal petto e cominciare a saltellare per tutto il corridoio.
Trattenne il respiro e tese l’orecchio: poteva sentirlo battere.
Impossibile
Si spaventò.
James Potter non poteva ridursi come una ragazzina alla sua prima cotta.
Era inconcepibile.
Lui il grande sex simbol di Hogwarts aveva paura della risposta che la ragazza dai capelli rossi gli avrebbe dato.

< E..mm..io..er…volevo dirti che…mmm..eeee…che…mi dispiace e cheee…>

Lily lo interruppe rabbiosamente

< Secondo te Potter con questo patetico tentativo di scuse, tu credi veramente che io ti perdoni? Dopo che per sei anni mi hai tormentata, messa in ridicolo in presenza di tutti i professori e di tutti gli studenti presenti in questa scuola, umiliata e calpesta. Credi veramente che io ti posso perdonare? Dimmelo tu Potter! Perché mi fai questo?>

James boccheggiò come se fosse stato un pesciolino rosso fuori dalla sua boccia di vetro Non poteva concepire che una ragazza semplice come Lily gli potesse far provare tutte quelle emozioni.
Lui aveva paura di quella ragazza.
Cosa aveva lei che tutte quelle con cui era stato non avevano?
Perché loro non lo facevano sentire così???
Lei era solo una ragazza come tante.
Allora perché lei???
A pensare che lei non lo voleva,mentre altre avrebbero fatto pazzie solo per godere della sua presenza.
Scoppiò furiosamente all’improvviso

< PERCHE’ TI PENSO SEMPRE. PERCHE’ LA PRIMA VOLTA CHE TI VIDI A DIAGON ALLEY PENSAI CHE TU FOSSI LA PIU’ BELLA BAMBINA CHE AVESSI MAI VISTO. PERCHE’ QUANDO LA McGRANNIT TI CHIAMO’ PER LO SMISTAMENTO SOPRA A QUELLO SGABELLINO E TU AVEVI QUEI CODINI, PENSAI DI NON AVER MAI VISTO DEGLI OCCHI COSI’ BELLI…>

< Potter aspetta..>

< …E NO!! VUOI SAPERE PERCHE’ E ADESSO MI FAI FINIRE!!...>

Aveva un po’ esagerato con la voce, l’aveva alzata troppo. Si calmò ma decise di continuare, avrebbe parlato a raffica finchè non avesse finito e così le avrebbe spiegato tutto una volta e per sempre non facendo peso a cosa lei avrebbe risposto.
Sospirò

< Allora forse non ricordi che già dal primo giorno di lezione del nostro primo anno venni subito da te a fare il galletto, e già allora mi rispondesti di andare in un qualche posto, che devo dire la verità, una bambina graziosa come te non doveva conoscere…>

Lily sorrise involontariamente
La tensione era smorzata

< …non ci feci molto caso perché da piccolo ragazzino ingenuo non davo molto peso all’altro sesso e così facendo scherzi a destra e a sinistra mi divertivo a prenderti in giro solo perché eri già una Miss Perfettina e sinceramente mi piaceva da morire metterti in difficoltà. Arrivati al terzo anno avevamo la possibilità di andare ad Hogsmead e naturalmente ti chiesi di uscire con me, ma naturalmente anche allora dicesti di no, e anche in quell’occasione non mi feci tanti problemi e visto che era già da un anno che facevo parte della squadra di Quiddich ed ero già molto popolare non ebbi problema a trovarmi un’altra ragazza…>

< Non sapevo che la modestia fosse un’altra delle tue qualità nascoste>

< …Comunque ritornati dalla gita mi misi a sedere nella Sala Grande a pensare perché non volevi uscire con me era impensabile che una ragazza resistesse al grande, famoso e bel Potter e allora ho cercato di capire perché mi avesse rifiutato e cominciai ad osservarti e devo dire che mi accorsi che effettivamente eri davvero carina. Al quinto anno sei sbocciata e sei diventata veramente affascinante,ma quando ti ho vista sul treno all’inizio dei quest’anno devo ammettere che sono rimasto davvero incantato: eri bellissima…>

James aveva detto tutto questo speditamente con la sua parlantina eloquente agitando le mani velocemente come se muovendole potesse aiutarlo a parlare in modo più svelto in modo che lei non potesse interromperlo e metterlo in imbarazzo.

< …Bellissima ero riuscito a pensare solo a questo. Sei bellissima quando fai colazione assonnata la mattina. Sei bellissima quando attenta alla lezione, prendi appunti. Sei bellissima quando guardi fuori dalla finestra durante Storia della Magia perché è troppo noiosa per essere seguita. Sei bellissima quando in biblioteca,sbuffi su un tema troppo difficile. Sei bellissima quando ridi con le tue amiche. Sei bellissima perfino quando sei triste se qualcuno ti chiama ‘mezzosangue. Sei bellissima…>

Lily lo guardava a bocca aperta, non si era mai accorta che lui l’avesse guardata in quel modo per tutti questi anni

< …Ti osservo da sempre, conosco ogni minimo particolare del tuo viso. Ogni sorriso,ogni sbuffo annoiato, tutte le espressioni serie, arrabbiate e quelle buffe sono impresse nella mia memoria. E l’unica cosa che posso pensare adesso è che tu mi spaventi o che tu dovresti essere spaventata perché ti ho appena rivelato la mia vena maniacale.>

Aveva finito di parlare e non aveva il coraggio di guardarla e aveva girato la testa verso le scale,ma realmente non le guardava, ed ora stava lì davanti a lei con un’espressione vuota come se qualcuno avesse abbassato le serrande dietro ai suoi occhi.

Lily credeva che quella di James fosse una vera dichiarazione, ma avrebbe anche potuto sbagliare visto che nessuno mai le aveva confessato di amarla e nessuno le aveva mai confessato di provare una così sincera e dolce attrazione.

Gli occhi nocciola fissi sul pavimento, le mani serrate nelle tasche dei pantaloni, che non salivano ad arruffare ancora di più i capelli neri già abbastanza scompigliati e la cravatta perfettamente annodata, denotavano un altro carattere di James.
Quello vero.
Il semplice adolescente pieno di paure e succube del giudizio altrui, che per non essere abbandonato, aveva costruito attorno a sé un personaggio arrogante e sbruffone che aveva il compito di soppesare a tutte le carenze che aveva il vero James.
Guardandolo Lily capì che quello era il vero Potter e non il mito che tutti credevano inattaccabile e che non cadesse mai dal suo piedistallo, ma il semplice ragazzo che si sentiva male e che perdeva tutta la sua allegria quando la ragazza che amava lo trattava male.
Ed era quello il James che voleva conoscere.

< James, bhè…io…mmm… non so…mmmm… cosa..ererrr…. dire. Ecco adesso sto cominciando a balbettare come te>

Potter si voltò e le sorrise calmo e socchiudendo gli occhi in modo da formare delle piccole rughe che Lily non aveva mai notato anche perché lui non aveva mai sorriso in quel modo dolce; in quel momento anche quegli stupidi occhiali e i capelli sparati in aria le gambe troppo sottili per il suo corpo, sembravano dargli un aria dolce.

Erano in una situazione di stallo; nessuno dei due faceva una mossa o emetteva un suono, ma James decise di prendere il coraggio a due e tagliare la testa al toro.

Avvicinò il suo viso a quello della ragazza che non solo non gli ruppe il setto nasale, cosa che James trovò incoraggiante, ma che schiuse perfino le labbra in una piccola forma di cuore rosso.

Lily non capiva perché stesse schiudendo le labbra a Potter che si avvicinava a lei ma che forse volesse baciarla o che volesse solo sfiorarla, a lei non importava, schiudeva le labbra e non poteva far niente; ma lui fece una cosa estremamente interessante: le morse forte il labbro inferiore e scappò via dietro l’angolo.

Lily rientrò in Sala Comune rossa in viso, ma mai come il suo labbro che si era pericolosamente gonfiato, e che ora cercava di coprire con le dita.
Il suo rientro nella Sala Comune senza James fece scoppiare l’ilarità dei suoi amici.

James intanto aveva cominciato a correre pensando solo a quando fosse stato stupido a morderle il labbro e quando girò l’angolo si ritrovò contro Malfoy e dire che il Serpeverde fosse arrabbiato era solo un semplice eufemismo.

*Naturalmente come avete potuto intuire quelli erano i pensieri James…

Ecco qui un nuovo capitolo, che devo essere sincera adoro,e non per vantarmi ma mi è venuto benissimo, mi piace particolarmente visto che James si dichiara.
Che dolce.
Per la prima volta scopriamo il vero carattere di James.
Spero che sia riuscita nel mio intento di farlo sembrare agitato…

Avete capito chi è il Serpeverde che ama Lily???

Cloe!
Allora ti ringrazio moltissimo (mi scuso ma ho dovuto cancellare la tua recensione). James le morde il labbro perché veramente non sa che fare: vorrebbe baciarla, ma deve attenersi alle regole di Remus e allora la morde. Lui pensa che sia una via di mezzo anche un po’ stupida per dirla tutta. Ma è troppo dolce…

Satura 89
Mi scuso anche con te… Potter vs Malfoy???? Prossimo capitolo tesoro.. Resta sintonizzata.

Ringrazio moltissimo chi ha recensito ma anche i semplici lettori silenziosi

Commentate….grazie.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

< Potter!>

Lucius Malfoy non pronunciò il nome del suo peggior nemico, ma lo sibilò tra i denti stretti dalla rabbia, la mascella contorta dalla collera e le iridi normalmente ghiacciate dardeggiavano lampi d’ira; James non lo aveva mai visto così, neanche dopo la sconfitta ad una partita di Quiddich, ma la sua espressione rivelava che il Serpeverde aveva assistito a tutta la scena della sua confessione a Lily e così Potter non potè far a meno di rispondergli con il suo ghigno migliore, poiché lui sapeva tutto.

< Malfoy! Che sorpresa! Cosa ci fai qui? Non ti va più di strisciare nei sotterranei?>

Lucius avrebbe voluto prendere tra le mani la testa di Potter ed essere dotato di poteri sovrannaturali così che l’avrebbe potuta schiacciare come un pomodoro maturo; ah come avrebbe goduto nel vedere i pezzetti di corteccia cerebrale di quel cretino contro i muri e come avrebbe riso all’espressione dei suoi amici indaffarati a raccogliere per tutto il corridoio i frammenti della faccia del loro compagno e lui ridendo avrebbe detto ‘Uhm guarda Black lì c’è un pezzo di cervello’ o ‘Lupin se non mi sbaglio dietro l’angolo dovrebbero esserci gli occhi di quel fallito’

Ma Lucius non poteva far del male a quell’odioso quattrocchi, altrimenti si sarebbe abbassato al suo livello e dopo tutto si trovava nel corridoio della Torre dei Grifondoro cosa che in un regolare processo per le colpe sarebbe subito saltata all’occhio e poteva essere senza ombra di dubbio usata contro di lui, ammettendo che lui era lì proprio per far del male a Potter.

Come se a lui impostasse qualcosa di quell’imbecille, ah come lo odiava!

Ma Lucius non poteva torcere un capello a Potter, non soltanto per la ragione suddetta ma anche perché LEI avrebbe scoperto tutto e quel cretino di Potter poi avrebbe scoperto tutto di LORO e Lucius sapeva benissimo che LEI non voleva.
Allora si limitò a sbuffare sonoramente dalle narici e socchiudere gli occhi adirato.

< Allora biscia cosa ci fai qui ai piani alti?>

< Passeggiavo Potter, cosa che vorrei continuare a fare>

James si staccò dal muro sul quale si era appoggiato e non appena oltrepassò Malfoy con un tono malizioso e abbastanza cattivo gli disse piano quasi sussurrandogli

< Ah un’altra cosa Malfoy! Stai lontano da Lily adesso più che mai sono intenzionato a stare con lei!>

A Lucius mancò il fiato, sgranò gli occhi, si girò velocemente e gridò alla schiena di James che si stava allontanando

< FERMO!!>

James si voltò trionfate con l’aria di chi ha appena vinto alla lotteria mondiale; soppesò ogni suo passo in direzione di Malfoy e calcolò il tempo necessario per far ritornare a respirare la serpe in modo regolare e anche per fargli tornato un colorito un po’ meno pallido di quel momento.

< Dimmi Lucius ho detto qualcosa che forse non dovevo dire?>

< Come..>

< Faccio a saperlo?? Bhè diciamo che vi ho visti!>

< Ma noi…>

< Vi vedevate solo di sera al portone principale non prima delle 11 di sera>

< Come lo sai?>

< Ho i miei mezzi>

James aveva sempre saputo tutto della storia di Lily e Lucius infatti fu proprio lui al quarto anno a diffondere la voce di un misterioso fidanzato della Evans che si trovasse tra le mura di Hogwarts.

Quanto aveva aspettato questo momento, quanto aveva desiderato vendicarsi di Malfoy e quanto aveva sofferto quella notte di tre anni prima quando sotto il Mantello dell’ Invisibilità aveva visto Lucius attirare a sé Lily e baciarla, primo tra tutti, sulla bocca, nella bocca, sul viso, sugli occhi, sul collo, quanto aveva sofferto nel vedere lei gettargli le sue timide braccia al collo e rispondergli con i suoi baci maldestri.

Era scappato come un coniglio davanti al cacciatore, si era nascosto sulla Torre d’ Astronomia e non era ritornato a dormire nel dormitorio e coperto solo dal Mantello dell’Invisibilità in pieno Dicembre si era buscato una polmonite.

Da quella notte, non trascorreva sera in cui non scrutasse la Mappa del Malandrino per controllare se quei due stessero insieme e una fitta al cuore gli arrivava dolorosamente quando alle 11.30 in punto il piccolo puntino con su scritto Lily Evans si congiungeva con quello di Lucius Malfoy.

Una sera al quinto anno, solo nel dormitorio, scoppiò in una risata senza gioia e crudele quando una sua lacrima scivolò, dalla sua guancia, sulla pergamena inondando i due puntini, e sapete quando le lacrime cadono sull’inchiostro che succede? Sbiadisce e quei due puntini vennero fusi in un solo puntino più grande. Per tutto il giorno seguente James non uscì dal suo letto dicendo che stava male.

Come li odiava, odiava anche Lily.

Come la odiava durante le lezioni quando faceva finta di non vederlo, mentre di sera correva tra le sue braccia, come la odiava durante le partite di Quiddich quando lo sguardo di tutti Grifondoro era su di lui, Lily guardava Lucius dall’altra parte del campo, come la odiava quando ridacchiava felice quando lui le passava qualche bigliettino a pranzo non visto da nessuno, come la odiava quando durante Storia della Magia si girava a controllare cosa lui stesse facendo.

Tutte queste piccole azioni di Lily potevano passare inosservate infatti chi poteva sapere che Lily ogni sera sgusciava fuori dal suo letto? Chi si importava di Lily quando erano tutti concentrati su James Potter che volava dietro al boccino? A chi importava di cosa ridacchiava Lily quando tutti erano indaffarati con il pranzo? A chi importava chi o cosa guardasse Lily durante Storia della Magia,quando in quelle ore tutti al massimo dormicchiano?

A James importava, lui sapeva che la notte non lei non era nel suo letto, sapeva che durante il Quiddich lei non lo guardava, sapeva che ridacchiava per un SUO biglietto e sapeva chi guardava durante Storia della Magia.

James glielo aveva confessato proprio pochi istanti fa, che da quando l’aveva conosciuta non faceva altro che osservarla e allora come potevano questi piccoli ma significativi indizi venire da lui tralasciati? Come poteva non notare la sua espressione raggiante quando con lo sguardo incontrava di occhi di LUI?

Nell’ultima settimana del quinto anno però sulla Mappa i puntini non si univano più, in classe lei non lo cercava con lo sguardo, nella Sala Grande lui non le dava i suoi soliti bigliettini o non la guardava sorridendo e se per caso si incrociavano tra i corridoi, lui la guardava mordendosi le labbra e lei subito abbassava lo sguardo correndo via.

Anche queste tracce non potevano sfuggire a James, che subito comprese che dopo due anni di relazione di due puntini non si sarebbero più incontrati anche se Potter ignorava la ragione della rottura e anzi sinceramente lui non ne voleva venire neanche a conoscenza; a lui bastava che Malfoy non toccasse più Lily.

< E’ inutile mentire allora visto che sai tutto, anche se ignoro i tuoi fantomatici ‘mezzi’>

< Faresti solo la figura dell’idiota, come sempre dal resto>

Lucius strinse gli occhi ma si costrinse a non reagire visto la sua posizione alquanto svantaggiosa

< Potter se qualcuno viene a conoscenza di questa storia, tu finisci male>

< Malfoy io sarò muto come una tomba>

< Non aspettarti che io stia silenziosamente a guardare il tuo patetico tentativo di conquistare Lily. Lei è mia Potter e così sarà>

Dettò ciò si allontanò e non degnò Potter di uno sguardo quando lui gli urlò dietro

< Ho il coltello dalla parte del manico>

***

Lucius si diresse velocemente verso i dormitori dei Serpeverde sapendo già come si sarebbe comportato: sarebbe entrato nella sua stanza, che divideva con Rodolphus Lastrange e Severus Piton, avrebbe distrutto tutto quello che conteneva fino allo sfinimento, si sarebbe seduto ansante sul letto e poi avrebbe sistemato tutto con la bacchetta magica.

Ora dalla Torre dei Grifondoro ai Sotterranei di Serpeverde c’erano ben 14 minuti di cammino calmo e posato che non avrebbe mai attirato l’attenzione; Lucius aveva calcolato il tempo alla precisione due anni fa quando Lily, avendo la febbre alta non poteva lasciare il dormitorio, in modo che poteva farle da infermiere.

Quel giorno Lucius percorse l’asse Grifondoro-Serpeverde in sette minuti scarsi e quando si incamminò nel corridoio che conduceva alla sua Sala Comune il mantello frusciava rumorosamente come non dovrebbe fare nessun mantello ed arrivato all’entrata sbraitò la parola d’ordine in modo tale che coloro dall’altra parte del dipinto l’udirono alla perfezione.

Sbattè furiosamente la porta e neanche si accorse che Narcissa Black gli veniva incontro sorridente; Rodolphus, intento a flirtare con Bellatrix, la mollò con molta non curanza sulla poltrona dove entrambi erano seduti e seguì Severus che ,già quando aveva sentito Lucius gridare fuori la Sala, aveva chiuso il libro diretto dietro la ‘furia’ verso la loro stanza.

Severus lasciò a Rodolphus il piacere e l’onore di aprire la porta; lo spettacolo che vi trovarono non era uno dei migliori: Lucius camminava in circolo per la stanza, come un leone in una gabbia, ed a ogni giro si sfilava un capo di vestiario, prima il mantello, poi il maglioncino e la cravatta, si arrotolò le maniche su per i gomiti e continuò a girare e girare

< Cos’è successo?>

Lucius afferrò la prima cosa che gli era capitata sotto mano e così continuò ad ogni parola del suo breve discorso e sconnesso discorso

< Volevo…anf…andare….aahhaah….da Lily…ggrrgrggr…ma poi la trovo con quel dannato…ahhahah…maledetto…anf….idiota di Potter…AHAHAHAHA….Solo il nome mi irrita…anf….quanto lo odio…ggrrgrgrr….Lui le ha confessato che le piaceva veramente…AHAH…Capito??...anf…..Ha osato parlare di queste cose con la MIA Lily…grgrrgrg…Lei non ha detto niente però….anf…E sapete quel maledetto cosa ha fatto???...AAHAHHAHA….Le ha morso un labbro…grgrgrgrgr….Capito???....anf…Si è avvicinato al mio Amore e le ha morso un labbro……AHAHAHHAHAHAHAH….Poi è venuto verso di me…anf…e sapete una cosa bella??...grgrgrgr…lui sa tutto di me e di Lily….AHAHAHAHA>

Lucius alla fine si accasciò senza forze sul letto con una X corporea* cercando di respirare avidamente a pieni polmoni per recuperare l’aria che era stata dispersa in quel massacro di cose.

< Un bel casino!>

Forse Rodolphus si riferiva di più alla stanza che alla ‘vicenda’ di Lucius, tanto sta che si beccò lo stesso un calcio da Severus.

< Ahio, perché?>

< Mi andava di darti un calcio era da un po’ che non lo facevo, mi mancava>

Lucius ridacchiò dal letto e Severus lo raggiunse sedendosi al bordo mentre Rodolphus con leggera non curanza si buttava proprio su Malfoy che stava cercando di riprendere fiato.

< Potter c’è la pagherà stanne certo come anche del fatto che non dirà niente a nessuno>

< Non credo Potter voglia dirlo a qualcuno, ma suppongo che lui voglia solo Lily>

Lucius sbraitò con il fiato che aveva recuperato in corpo

< SOLO LILY? SEVERUS E TU DICI SOLO LILY? NON MI IMPORTA SE LO DICE A QUALCUNO ANZI SCRIVERO’ IO STESSO A MIO PADRE SE DOVESSE SERVIRE A QUALCOSA. NON VOGLIO PASSARE LA MIA ESISTENZA CON QUELLA STUPIDA OCHETTA DI NARCISSA. LILY MI HA LASCIATO DICENDOMI CHE SE LA MIA FAMIGLIA AVESSE SCOPERTO LA NOSTRA STORIA IO SAREI STATO RINNEGATO, UMILIATO E CACCIATO SENZA UN SOLDO. NON FARE QUELLA FACCIA RODOLPHUS NON HAI MAI CREDUTO A QUESTA SPIEGAZIONE DI LILY, MA LEI NON MI HA MAI MENTITO. FINO AD OGGI MI SENTIVO SICURO PERCHE’ ANCHE SE NON ERAVAMO INSIEME IO SAPEVO CHE NESSUNO SI SAREBBE INTROMESSO TRA ME E LEI, MA POTTER SCONVOLGE TUTTO, ANCHE PERCHE’…>

Respirò a fatica, con un nodo alla gola e le amare lacrime che gli pizzicavano gli occhi, continuò con un filo di voce mentre si risedeva sul letto con la testa tra le mani, disperato

< …anche perché quando lui le ha morso il labbro lei ha sorriso>

*Quest’ espressione l’ho rubacchiata dall’ottavo capitolo di ShoeBox Project

Spero che vi piaccia questo capitolo che è per la gioia di tutte la persone che volevano uno scontro che Malfoy e Potter

Sono rimasta male che nel capitolo precedente ci siano stati pochi commenti.
Spero che invece adesso commentiate in molti…

BYE

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Una settimana era trascorsa dagli incontri-scontri di James ma niente era successo di rilevante in quegli ultimi sette giorni, non contando la fine degli esami, la Coppa di Quiddich vinta da Grifondoro e lo spettacolare banchetto di fine anno! Ah inoltre James evitava magnificamente di incontrare Lily a tutti i costi, cosa che la ragazza apprezzava di gran lunga evitandole così un terribile imbarazzo.

< Peter aspetta ti aiuto io! Ma si può sapere come fai ad essere così impacciato?>

Sirius era davvero scocciato mentre aiutava Minus a sollevare il proprio bagaglio sul treno che da lì a poche ore li avrebbe condotti alla stazione di King’s Cross a Londra, anche perché sentiva che il delizioso banchetto della sera prima faceva ancora parte del corpo, almeno così credeva perché non poteva pensare che le ventidue fette di torta agli amaretti, mangiate di straforo nelle cucine, avessero il potere di sconvolgere il suo intestino mentre quello di James aveva già digerito tutto. Più di una volta Sirius si ritrovò a pensare che se mai in un remoto e lontano futuro avesse voluto sistemarsi e metter su famiglia con una qualche ragazza, quest’ultima avrebbe dovuto essere una cuoca degna dell’Olimpo prima di possedere il corpo di una dea. Fornelli e Sesso un binomio perfetto secondo Sirius, mentre per James sarebbe potuta andare bene anche la Evans che negli incantesimi domestici era una frana, tanto Potter avrebbe mangiato anche un fossile con la mostarda se solo l’avesse cucinato Lily con le sue manine; Black ne era più che certo che fra non molto questa sarebbe stata la sorte del suo compagno di stanza.

La stazione era avvolta in un rumore continuo incessante: chiacchiericcio, bauli trascinati, porte sbattute, il treno che sfrigolava sulle rotaie, finestrini alzati e abbassati in continuazione; erano tutti iper eccitati per l’imminente ritorno a casa.
Ma tra l’euforia generale, l’unico ragazzo di malumore, in quel preciso istante dovette aggiustarsi gli occhiali che gli erano scivolati a causa dell’ ‘involontario’ ceffone che il suo amico dai capelli chiari gli aveva appena propinato.

< Ahi Remus, m’hai fatto male, non dovresti danneggiare il mitico Capitan Potter!>

< Bhè almeno, ti ho riportato sulla Terra>

Sirius naturalmente si intromise nella discussione, perché non avrebbe dovuto farlo dopotutto?

< Su dai bel cerbiatto dimmi a chi stai pensando. Si dai dici tutto ai tuoi amichetti che ti vogliono tanto tanto bene>

< Sirius non c’è bisogno di fare tutte queste moine per sapere a chi sto pensando>

< La Evans?>

< Mhmmm>

< Bhè allora non è proprio una novità tu la pensi ogni secondo di ogni minuto, di ogni ora, di ogni giorno, di ogni settimana, di ogni mese, di ogni anno….>

< Felpato? Abbiamo capito! Comunque James è così giù perché è troppo imbarazzato per parlare con Lily dopo la loro ultima ‘discussione’ e tra l’altro non vuole creare altri danni>

< Come fai a sapere sempre tutto?>

< Non ci vuole tanto! Ramoso è triste SOLO quando perde a Quiddich o quando c’è Lily in mezzo. E visto che abbiamo vinto la Coppa….>

< Vero James?>

< Si nota così tanto?>

< Sei davvero patetico>

< Le tue dolci e amichevoli parole mi confortano Felpato>

I ragazzi furono distratti dal fischio del treno che stava per partire.
Con estrema velocità caricarono i restanti bagagli e mentre Remus si diresse verso la carrozza prefetti, gli altri Malandrini si avviarono verso il solito scompartimento in fondo al treno, ma furono costretti a fermarsi poiché Lily, non riuscendo a sollevare il proprio baule bloccava loro la strada.

James si bloccò a bocca aperta

Lei gli dava le spalle ed era piegata in avanti cercando di spingere quell’enorme baule che proprio non né voleva sapere di entrare e dalla sua posizione James poteva avere una visuale completa e totale del suo meraviglioso sedere foderato solo un semplice, leggero e sottile jeans.

Non l’aveva notato e in un primo momento pensò di nascondersi nella prima cabina a disposizione, avrebbe fatto di certo la figura dell’idiota, se qualcuno lo avesse visto e in quel preciso istante dietro di lui si era formata una copiosa coda di studenti che desideravano trovare uno scompartimento libero e godersi finalmente il viaggio; decise allora di parlarle cercando di non sembrare troppo arrogante e/o presuntuoso e/o egocentrico e/o ogni qualsiasi altro modo di essere che la potesse infastidire.

Situazione difficile da gestire.

Allora decise di utilizzare il metodo R.J.L. che faceva sciogliere le ragazze ai piedi del suo ideatore ma che doveva aspettare troppo tempo per concludere fisicamente la faccenda.. ‘Ha i suoi lati negativi’….diceva Remus per discolparsi agli occhi dei suoi amici che non desideravano altro che una sana notte di sesso.

< Lily credo che ti serva una mano>

La ragazza si girò di scatto, insieme a tutti i suoi capelli che le si pararono davanti al viso, non appena ebbe sentito la voce improvvisamente matura e profonda di James, con quello stesso tono di voce con il quale le aveva parlato una settimana prima accanto al parapetto del corridoio della Torre dei Grifondoro.
Cercò disperatamente di domare una ciocca di capelli ramati,ma ottenendo esattamente il risultato contrario infatti le sembrava che i capelli avessero vita propria e che fossero per giunta estremamente dispettosi; lo facevano apposta!

Gli sorrise imbarazzata.

Era bellissimo con i capelli spettinati, con gli occhiali tondi, il naso sottile e la camicia nera sbottonata fuori dai pantaloni che fasciavano le gambe sottili.
Improvvisamente trovava estremamente attraente ogni piccola cosa che prima le era odiosa nella figura di Potter; ogni difetto si era trasformato ai suoi occhi in pregio e tutto questo era accaduto solo perché qualcosa in lei si era trasformato, non sapeva bene cosa ma Lily in quel preciso momento sperò che qualunque cosa fosse, rimanesse così per molto e molto tempo

< Bhè veramente io credo di si…forse…non lo so…ODDIO>

Sbuffò irritata contro se stessa. Aveva cominciato a balbettare frasi sconclusionate e a sentire immensamente caldo alle guance, non era giusto che da quando le aveva parlato, ogni volta che si menzionava solo il suo nome o se solo faceva il suo ingresso nella Sala Grande, doveva cominciare ad agitarsi, a sudare ed arrossire; in tutta questa settimana lui si era tenuto alla larga e perciò Lily non era preparata ad una tale vicinanza.

< Lo prenderò come un si>

Le rispose il ragazzo passandosi una mano tra i capelli, cosa che fece sospirare una decina di ragazze del quinto anno e dopo essersi aggiustato gli occhiali alzò facilmente il baule della ragazza e lo posò delicatamente nella rete apposita.

Si aggiustò ancora una volta gli occhiali e finse si sistemarsi la camicia;non sapeva perché ma voleva perdere più tempo possibile, forse perché l’aveva evitata per un po’ di tempo e adesso avrebbe voluto stare con lei o proposito suicida, avrebbe voluto sapere la sua opinione sul morso quasi cannibalesco che le aveva dato.

Era decisamente imbarazzato, ma lei gli venne incontro, e cosa molto strana e alquanto inaspettata, il che suscitò strane reazioni nella mente e specialmente nel corpo di James perché la ragazza mettendogli le mani sul collo lo attirò a sé e a poco più di tre centimetri dalla sua faccia gli sussurrò

< Non ti morderò come hai fatto tu, rischierei di rovinarti, ma credo che questo possa bastare>

Lo baciò piano sulla guancia destra

< Grazie James>

Detto ciò si richiuse lo sportello alle spalle, mentre il ragazzo si passava un dito sulla guancia dove la ragazza lo aveva appena baciato, non ancora sicuro che lo avesse fatto veramente visto che era stato un bacio tanto leggero, neanche una fata avrebbe potuto dare un bacio così piccolo e soave.

< Principe azzurro stai perdendo i colpi, non l’hai neanche sfiorata e Remus guarda che faccia ebete ha! Cose da non credere!>

James rifilò a Sirius un calcio mentre entravano nel loro scompartimento

< Guarda che LEI è la Evans se avessi solo pensato di sfiorarla mi avrebbe staccato le dita a morsi. E poi non voglio buttare tutto all’aria soprattutto dopo che ho capito che non le sono indifferente. Sarebbe stupido da parte mia>

< Bhè allora non ci delizierai più con le tue fantasie erotiche su Miss Perfettina?>

< Quello mai. Mi basterebbe solo ricordarla ad Hallowen>

< Era una bomba! Veramente bella ma un po’ stronza secondo me>

Ma James non lo stava più ascoltando perché aveva chiuso gli occhi e si stava beando del ricordo della sera di Hallowen di quell’anno

************

************

Era il 31 ottobre e James era in ritardo per la festa ,che si teneva nella Sala Grande, di almeno un’ora perché il Cercatore non poteva far indispettire una sua bella ammiratrice solo per non essere andato a letto con lei.

Si stava sistemando la benda sull’occhio sinistro mentre aprì il portone della Sala e si ritrovò davanti una scena che non avrebbe dimenticato facilmente.

Deglutì a vuoto mentre guardava Lily che ballava sfrenata su un tavolo.

Indossava una tuta lucida rossa che, talmente stretta non lasciava scorrere sangue tra le vene della ragazza, ma che mostrava e risaltava tutte le forme, mentre gli stivali fino al ginocchio, slanciavano ancora di più l’esile figura Ma la cosa che più colpiva era la coda uncinata che partendo dal sedere si muoveva per conto proprio,di una vita a parte

*Un angelo travestito da diavolo*

La ragazza si muoveva a ritmo di musica e riusciva ad incantare la maggior parte dei ragazzi che la guardavano deliziati.

James rimase piacevolmente impressionato, infatti non l’aveva mai vista così disinibita con i capelli ,per l’occasione ricci e vaporosi, che luccicavano e le guance arrossate dal troppo movimento.

Appena lo vide la ragazza fece muovere la coda che gli fece segno di salire sul tavolo, cosa che James non si fece ripetere due volte e ringraziò mentalmente di essersi mascherato da Pirata così che il cinturone mascherava abilmente la sua erezione ormai ben sveglia.

Non appena fu sul tavolo la ragazza gli cinse i fianchi e cominciò a strusciargli il proprio basso ventre contro quello del ragazzo che abbastanza shockato la guardò perplessa mentre lei continuava a muovere il corpo sensualmente a ritmo di musica.

Anche se la ragazza gli stava regalando emozioni fortissime, James dovette fermarla poiché tutto ciò era troppo inusuale, infatti appena le prese il viso tra le mani constatò che aveva gli occhi lucidi, chiaro segno che aveva bevuto.

Il ragazzo scosse la testa rassegnato anche se per un attimo aveva creduto che Lily volesse davvero ballare con lui.

< Evans non sapevo che le brave bambine come te potessero bere>

Ma visto che la ragazza non pareva ascoltarlo James dovette usare tutte le sue buone maniere per convincerla a smetterla ,anche se non ci riuscì

< Dai Lily ti porto via. Guarda sei ubriaca. Qualcuno potrebbe approfittare di te>

E cercò di tirarla con sè, ma la ragazza gli allacciò le braccia al collo e con voce da falsa bambina gli sussurrò piano ad un orecchio.

< Bhè Potter e se ti dicessi che ho bevuto abbastanza per lasciarmi andare e non così tanto per cui qualcuno potesse approfittare di me?>

Visto che James si limitò a sgranare gli occhi senza emettere suono, la ragazza continuò a parlare

< Allora Capitano che ne pensi ti va di divertirti con me stasera, ma ricordati che se ti spingerai troppo oltre sarò costretta ad infilzarti con la mia codina>

Sentito ciò James non osò replicare e la strinse ancora di più a se coinvolgendola in un bacio un po’ troppo appassionato, cosa che fece infuriare un ragazzo, vestito da vampiro, che seduto al tavolo di Serpeverde guardava la scena con occhi omicidi.

La serata passò piacevolmente soprattutto per James che non fece altro che godersi le labbra, ormai gonfie e arrossate di Lily, che da canto suo gli stava sempre vicina e si beava delle attenzioni del ragazzo.

Erano quasi le quattro del mattino quando Lily all'uscita della Sala Grande cominciò a salire le scale che conducevano alla torre dei Grifondoro.

< Non c'è la farò mai ad arrivare fino alla mia stanza, sono troppo stanca>

< Bhè nessuno ti ha obbligata a mettere quei trampoli ai piedi>

James era appoggiato alla parete e togliendosi la benda dall'occhio gettò il mozzicone di sigaretta giù per la tromba delle scale gettando del fumo contro il viso della ragazza che lo guardava accigliato.

< Che hai da guardarmi con quella faccia Evans?>

Scacciando il fumo Lily gli rispose seccata

< Fai un pò come vuoi tanto non sono io che morirò di cancro ai polmoni>

< Che dolce che sei>

< Invece di fare il cretino prendimi in braccio e portami fino alla torre.....Ti prego>

Lily aveva quasi supplicato quelle parole giungendo le mani in segno di preghiera cosa che fece sorridere il ragazzo

< E non Diavola mi dispiace anche io sono troppo stanco dovrai cavartela da sola>

< Credevo che tu fossi un vero uomo>

< Bhè ogni cosa ha un suo prezzo>

< Lo sapevo dove saresti andato a parare>

La ragazza si avvicinò piano a lui, muovendo la coda che si posò sul cinturone del ragazzo per poi risalire sotto la maglietta sul torace del ragazzo,lui sorrise beffardamente e l'avvicinò di più a se.
Si chinò su di lei e la baciò dolcemente.
Lei si lasciò trascinare dal quel bacio molto diverso da quelli che si erano scambiati per tutta la serata, questo era diverso.
Dolce,lento e appassionato, senza nessuna implicazione sessuale.
Lo staccò da lei molto difficilmente e dopo avergli accarezzato con il pollice la guancia destra cominciò a salire le scale che l’avrebbero condotta ai dormitori facendo oscillare lentamente la coda da destra a sinistra.

James la guardò salire le scale e sospirando cominciò a rincorrerla

< Ehi Evans aspetta Capitan Potter mantiene sempre le sue promesse>

Detto ciò la prese tra le braccia e dopo averle mordicchiato il lobo di un orecchio cominciò a salire le scale portandola come una vera principessa cosa che suscitò la risata gioiosa della ragazza, che gli prese il largo capello e lo indossò scherzosamente mentre gli scompigliava infantilmente i capelli.

Arrivati alla Sala Comune, James lasciò la ragazza sul primo gradino della scalinata per il dormitorio femminile

< Cristo Evans quanto pesi?>

< Ma che spiritoso, senza questa battuta potevi meritarti anche la mia buonanotte>

Lily cominciò a salire le scale ma fu trattenuta per la coda dal ragazzo che la guardava con aria supplichevole.
Gli si avvicinò e lo baciò pianissimo sul collo mentre gli augurava la buona notte. Questa volta fu lei a trattenere il ragazzo

< Ah Potter da domani si torna alla normalità, quindi se solo provi a sfiorarmi ti stacco le dita a morsi>

Detto ciò ricominciò a salire la scalinata ed entrò in camera sua facendo ‘ciao ciao’ con la codina in direzione del ragazzo che si rese conto di aver bisogno di una lunga doccia fredda per calmare i bollenti spiriti di quella notte.

*****

Le ore passarono tra passatempi e scorpacciate di dolciumi e caramelle, mentre il treno sferragliava sui binari veloce e il paesaggio da montagnoso e rurale si trasformò in quello urbano della stazione di King’s Cross.

Gli studenti si affrettavano a trasportare giù dal treno i loro bagagli e a riabbracciare le loro famiglie dopo nove mesi di lontananza, e anche per i Malandrini venne quel momento ma senza abbracci o arrivederci perché la madre di James aveva invitato i migliori amici del figlio per le vacanze estive nella sconfinata villa Potter.

< James siamo qui>

< Mamma!>

James si precipitò dalla madre mentre il padre salutava affettuosamente Sirius, una vecchia conoscenza di casa Potter.

< Siete cresciuti ragazzi! Sirius te li dovresti tagliare quei capelli, così il tuo viso è oscurato! Remus stai bene? Ti è piaciuta la cioccolata che ti ho inviato dalla Svizzera? Peter sei dimagrito e sei diventato anche più alto lo sai?>

< Margareth adesso basta! Sono adolescenti no mocciosi! Infatti adesso Sirius e James mi aiuteranno a trasportare le valige di tutti, vero?>

< Jerves le ho mai detto che le voglio un mondo di bene e che lei è un padre per me…>

< Sirius risparmiati i tuoi tentativi di corrompermi. Ma James dove corri torna qui!>

James non stava prestando attenzione al battibecco tra Sirius e suo padre, da quando Remus con una gomitata gli aveva fatto notare che Lily era da sola davanti ad una colonna, molto probabilmente attendeva i suoi genitori.

< Ciao>

Era assorta nei suoi pensieri e si accorse di James solo quando lui le fu molto vicino, gli rispose calma e pacata

< Ciao, il mio viaggio è stato stancante, sono capitata nella stessa carrozza di Lovegood>

< Oddio un incubo>

Risero contemporaneamente

< I tuoi non si sono fatti ancora vedere?>

< Staranno per arrivare e i tuoi genitori?>

< Sono già arrivati. Sirius aiuta mio padre a caricare i bagagli di tutti>

< Di tutti?>

< Si passeremo le vacanze tutti insieme>

< LILY SIAMO QUI!>

Una donna alta e slanciata dai capelli rossi era accanto ad un uomo bellissimo dagli occhi verdi che muoveva la mano in direzione della figlia; James rimase piacevolmente sorpreso, non aveva mai visto una coppia così bella e ben assortita, e guardando Lily si accorse che la genetica le aveva donato solo i pregi di suoi genitori.

< Eccoli!>

< Li ho visti>

< Allora ci dobbiamo salutare>

< E’ l’ultima volta che ci vediamo>

< Ma no, ci rivedremo a settembre>

< Devo aspettare ancora due mesi per rivederti>

Lily gli grattò la guancia e avvicinandolo a sé gli morse leggermente il labbro inferiore proprio come aveva fatto lui in precedenza.

< Ahio, avevi detto che non l’avresti fatto>

< Ho cambiato idea>

Gli sorrise birichina e si avviò con il suo baule verso i genitori, ma James la fermò ancora per una mano

< Lily esci con me?>

< Farai il bravo? Non ti caccerai nei guai quest’estate? Sai credo che Remus non abbia abbastanza soldi per tirarti fuori di prigione>

< Te lo prometto>

Glielo disse baciandole il dorso della mano

< Allora ne riparleremo a settembre>

< Ti scrivo!>

< NO>

James le lasciò la mano addolorato, lei se ne accorse anche perché aveva urlato più del dovuto; si avvicinò a lui e gli prese le mani tra le sue, baciandogli i polpastrelli per farsi perdonare; ormai si era rassegnata a non considerare James un estraneo anche se ancora molti dubbi la angosciavano, lei non poteva continuare a far finta di niente, il suo cuore reclamava un possessore

< Quest’estate andrò a casa del fidanzato di mia sorella, lui è Babbano e inoltre odia tutto quello che ha attinenza alla magia, non potrei mai ricevere le tue lettere>

< Allora a settembre!>

< A settembre>

< Ti penserò sempre quest’estate>

< Anche io>

< Si, ma io di più>

Urrà lo so che non aspettavate altro che un altro capitolo della mia fiction vero???
Già vi vedo lì tutti in estasi per il nuovo capitolo di Eternal Love
Che ve ne pare???
Commentate!!!
Lo sapete che mi fa piacere…
Al prossimo capitolo

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


CAPITOLO 9

In bilico
tra santi che
non pagano
e tanto il tempo
passa e passerai
come sai tu
in bilico e intanto
il tempo passa e tu non passi mai
Nascondo
questa stupida allegria
quando mi guardi

(Negramaro_Estate)

Primo settembre, e con grande stupore di Remus, che come sempre era arrivato in largo anticipo alla Stazione di King’s Cross, Potter e Black oltrepassarono la barriera magica con ben dieci minuti d’anticipo, perfino Peter trovò strano il comportamento dei suoi amici; era abituato a vederli correre a perdifiato ogni anno per non perdere il treno e così facendo subire una punizione ad inizio anno dalla professoressa McGrannitt, attenzione: no che non volessero essere puniti il primo giorno di scuola ma perché altrimenti avrebbero dovuto subire la ramanzina chilometrica di Remus.

Quell’anno allora Peter e Remus videro arrivare i loro amici con tutta calma, salutando a destra e sinistra i loro conoscenti senza rincorrersi per tutta la stazione o cercare di derubare le caramelle che il giornalaio teneva in bella mostra sopra i quotidiani.

< James che vergogna! Tutta colpa di tua madre! Dieci minuti d’anticipo! Oddio>

Sirius disse tutto questo con fare melodrammatico guardando il suo orologio come se continuando a fissare le lancette, queste avrebbero corso più velocemente così che, secondo lui, non avrebbero fatto brutta figura davanti a tutta la scuola.

Vennero oltrepassati da un uomo alto, austero dal naso adunco; indossava un mantello frusciante di ottima seta che gli copriva la veste da mago anch’essa molto costosa, e ad ogni passo, sia James che Sirius, potevano udire il tintinnio delle monete d’oro nella tasca; aveva al seguito una coppia di elfi domestici che trasportavano faticosamente due bauli di cuoio, di quelli che gli studenti utilizzano ad Hogwarts, ma naturalmente di materiale superiore.

Supposero che dovesse essere un genitore che accompagnasse due figli alla stazione e infatti.

< Padre aspettami>

Severus Piton oltrepassò i due ragazzi ai quali rivolse un occhiata omicida carica d’odio per poi raggiungere l’uomo di poco prima; Sirius non trovò che fosse cambiato, non era neanche abbronzato, ma non pensava che un famiglia ricca come i Piton non potesse passare le vacanze in un luogo rinomato e di lusso.
Secondo Black non era cresciuto d’altezza anche se non poteva scommetterci perché lo paragonava sempre a James che ‘purtroppo’ quell’estate aveva dato libero sfogo ai suoi ormoni che l’avevano fatto crescere in poche settimane fino a diventare di ben cinque centimetri più alto di lui.
Quando aveva misurato l’altezza del suo amico, Sirius c’era rimasto malissimo anche perché prima di terminare il sesto anno James gli arrivava a malapena alla spalle e adesso lo superava per di più.

Mentre era perso nelle sue speculazioni sull’altezza di James, che adesso gli rivolgeva le spalle puntellandosi sulle punte dei piedi alla ricerca di una fantomatica chioma rossa, un uragano gli piombò addosso o meglio, quando stava con rivolgersi al tifone in maniera non proprio cortese e civile, si accorse che altri non era che uno splendido angelo.

La ragazza lo guardò con gli occhi del cielo, mortificata riempiendolo di scuse e con le sue lunghe gambe si allontanò velocemente ma dovette tornare subito in dietro per riprendersi la scarpetta che le era scivolata dall’adorabile piede, la raccolse da terra e con un leggero saltello, il quale fu seguito dal rapido movimento del seno grande costretto a forza in una camicetta bianca della quale probabilmente un solo bottoncino sarebbe bastato a pagare tutto quello che Sirius possedeva tre o quattro volte.
Piegò la gamba all’indietro, cosa che fece alzare la gonna a pieghe che indossava, mostrando la coscia bianca che incantò Sirius anche se ritornò subito a guardare la mano delicata dalle dita diligiosamente curate che lei gli aveva appoggiato sulla spalla a mo’ di sostegno.
Quando la ragazza se ne accorse con grande imbarazzo le si colorarono le guance lisce di un lieve rossore virgineo.

Sirius non aveva mai assistito ad uno spettacolo così puro e delicato

< Padroncina Morgan, mi perdoni, ma suo padre vorrebbe salutarla prima di partire per Hogwarts, signorina!!>

A parlare era stato uno degli elfi al seguito del padre di Piton e Sirius, riprendendosi dalla vista di lei che gli rivolgeva un rapido sorriso maldestro e scappava via, potè fare un paio di conti anche se non poteva credere che un mostro brutto come Severus Mocciosus Piton avesse una sorella tanto deliziosa e bella; non ricordava però di averla mai vista ad Hogwarts, perché ne era certo che una simile delizia non sarebbe passata inosservata.

< Sirius sei tra noi?>

Una mano sventolante di Remus lo riportò alla realtà e dopo i soliti saluti e racconti sull’estate, James sorrise orribilmente innamorato e Sirius senza neanche girarsi capì che Lily Evans era appena arrivata.

Potter rimase colpito piacevolmente da lei e dai suoi occhi che con l’abbronzatura estiva risplendevano inverosimilmente; indossava un semplice vestitino nero a fiori con un dolce ricamo sul petto che le percorreva tutto il seno, un ciondolo decorava il suo collo mentre i capelli lucenti e ricci ricadevano gradevolmente sulle spalle nude.

Non l’aveva mai vista così bella e solare; ai suoi occhi le sembrava un sole che tutto intorno a lei illuminava ma che al tempo stesso offuscava tutte le altre creature che al suo confronto non erano minimamente degne di starle accanto e bearsi della sua luce.

Sorrise involontariamente.

E quando gli arrivò vicino non potè far a meno di deglutire e salutarla in modo patetico e imbarazzato e forse di questo anche il più basso dei vermicoli si sarebbe vergognato.

< C..ciao. Come sono andate…eee…mmm…le vacanze?>

Lei però sembrò gradire il suo imbarazzo perché scoppiò una risata sommessa e lui le rispose con il suo sorriso speciale che regalava solo a lei, quello in cui socchiudeva gli occhi e così facendo nascevano delle piccole rughe attorno ad essi.

Lily non vedeva James da due mesi, ma mai si sarebbe aspettata di trovarlo così cambiato al suo ritorno; era cresciuto di parecchio, infatti se prima poteva guardarlo dritto negli occhi, adesso senza alzare la testa, lo suo sguardo si posava sul petto di lui, molto più ampio di come fosse quando lo aveva lasciato lo scorso giugno; perfino le gambe gli si erano ingrossate non sembrando più i due stuzzicadenti degli anni precedenti.
La sua aria dolce viveva ancora grazie ai suoi capelli sparati in tutte le direzioni ma i suoi occhiali buffi e tondi avevano ceduto posto ad una montatura più regolare e simmetrica.

Era bello.
Non era seducente e sensuale come Black e prendendo singolarmente ogni suo particolare sarebbe sembrato sgradevole; la chioma arruffata, gli occhi miopi, il naso lungo, la bocca larga e le gambe sottili.
Ma assemblando tutto, a Lily pareva di osservare un vero spettacolo e non solo lei se ne era accorta visto che era uno dei ragazzi più ricercati, anche se non era perfetto con il compagno di stanza.
La persona di James era come un puzzle e quando si incastravano tutti i tasselli al punto giusto, i folti capelli ricadevano scomposti sulla fronte ampia, che era seguita dagli occhi profondi di un delizioso color nocciola e divisi da un naso perfetto, lungo e sottile; mentre il corpo risaltava che all’interno della squadra di Quiddich lui era sicuramente un Cercatore con le spalle larghe, le braccia muscolose e le gambe più sottili.
Era bello e secondo Lily su questo nessuno poteva discutere.

< Le mie vacanze? Terribili e noiose. Ho finito tutti i compiti che avevano assegnato prima della fine di luglio e per tutto agosto ho dovuto prendermi cura dell’odioso e brutto cane di Margie la sorella del grasso e antipatico fidanzato di mia sorella. Dovevo perfino pulire i suoi bisognini>

< Dio Evans che schifo>

< Black non farmelo ricordare. E inoltre sono stata snobbata perfino da mia madre che invece di coccolarmi e accudirmi mi faceva lavare le pentole incrostate di grasso. Senza magia!!>

L’indignazione di Lily fece sorridere il gruppetto dei suoi compagni di Casa ma subito lei tornò ad occuparsi di James, rivolgendosi direttamente a lui

< E le tue vacanze?...>

Mettendogli orizzontalmente la mano sulla fronte, come per misurarne l’altezza, puntellandosi sui piedi

< …Sei cresciuto sai? Non ti arrivo anche sulla punte>

< Bhè posso sempre abbassarmi io>

Così fece e le stampò un bacio leggero mentre piano le sussurrava

< Ho fatto il bravo e non sono neanche finito in prigione>

Storse il naso

< Non credo che tu abbia fatto il bravo per due mesi>

< E Sirius che mi porta sulla cattiva strada. Io sono un bravo ragazzo!!>

Scoppiarono a ridere divertiti, mentre gli altri li guardavano accigliati non avendo afferrato neanche una parola della loro mini- discussione; in quell’istante Lily e Alice si sentirono chiamare da una ragazza dall’aria molto familiare ma che proprio non riuscivano a ricordare; infatti Lily socchiuse gli occhi mentre la ragazza muoveva le mani verso i suoi occhi azzurri forse pensando che questo avrebbe aiutato le amiche a ricordarla, ed è per questo che Lily subito dopo le fu addosso abbracciandola felice, seguita da Alice; intanto Sirius era rimasto a bocca aperta riconoscendo nell’amica ‘sconosciuta’ delle sue compagne di Casa, la Cenerentola con la quale si era scontrato poco prima.

< Morgan ma come…>

La ragazza fece un piccolo e veloce giro su sé stessa aumentando pericolosamente i battiti cardiaci di Sirius che afferrò James per un braccio facendogli notare quanto fosse bella la nuova arrivata, ma per James gli occhi azzurri non erano così attraenti, molto meglio quelli verdi e una folta capigliatura rossa!

La ragazza finì la frase per la sua amica

< Come sono riuscita a trasformarmi in questa…>

Disse indicando il suo corpo con l’indice. Sirius intanto stava pericolosamente svenendo

< …da piccola, goffa, molto più che grassottella, con gli occhiali spessi e capelli arruffati e soprattutto ricoperta per tutta l’intera superficie facciale di piccoli e pustolosi brufoli? Facile, grazie o devo dire a causa della cioccolata>

< CIOCCOLATA?>

< Si Alice cioccolata! Ti ricordi che io ne consumavo in quantità industriale?>

< Si ma che c’entra?>

< Un attimo e ti spiego! La notte appena tornata a casa dalla stazione non riuscivo a dormire, non riuscivo a respirare mi sentivo soffocare, così papà allarmato mi ha portato di corsa all’ospedale e di più non so. La mattina quando mi svegliai…>

< Eri diventata una bella principessa>

< No! Aspetta, uffa>

Detto questo sbuffò forte che un ciuffo di capelli si mosse a mostrare gli occhi limpidi. Sirius era ufficialmente in coma anche se capì che la sua bella principessa altro non era che un piccolo rospo bruttarello.

< Un guaritore mi disse che il mio era stato uno shock anafilattico ritardato. In poche parole sono allergica alla cioccolata. In tutti questi anni l’allergia si è manifestata sotto forma di acne, di grasso, di rottura dei capelli, miopia. Eliminando la cioccolata ho eliminato tutto>

In quel momento Sirius stava pensando che avrebbe potuto erige un mezzobusto di marmo a quel guaritore.

< Sarai stata contentissima, anche se ti ho sempre detto che un bel fisico non avrebbe cambiato l’amica perfetta che sei>

< Lo so Lily infatti io non mi sento cambiata, ma avresti dovuto vedermi quest’estate: non avevo vergogna di mettermi in costume o di parlare con un ragazzo, cosa che prima non ho mai fatto. Ho acquistato fiducia in me anche se ho ancora molta strada da fare. Tu ricordi benissimo che io avevo vergogna perfino della mia ombra e invece la settimana scorsa mi sono permessa anche di baciare un amico di mio fratello.>

< Abbiamo fatto conquiste eh?>

< Era solo una sciocchezza, lo sapete voi a me chi piace!!!!>

Le tra ragazze scoppiarono in una stupida risata, di quelle che le ragazze adoperano sempre quando parlano di ragazzi; meno male, pensò James, che il treno aveva appena fischiato e quindi dovettero subito salire a bordo.

< Ah Lily lo sai sono stata nominata prefetto al posto di Ruby Saller? Si lo so non sarebbe stato giusto visto che adesso comincio il sesto anno ma il professor Vitius dice che i prefetti della sua Casa non possono permettersi di avere voti scadenti come quelli che Ruby ha avuto agli scorsi esami. E quindi sono la nuova prefetto di Corvonero>

< Ti si prospetta un anno fantastico>

Così Morgan e Remus si diressero verso la carrozza dei prefetti, mentre Lily doveva assolutamente raggiungere la cabina del Macchinista in qualità di Caposcuola per Grifondoro.

< Lily aspettami>

< James?>

< Io…bhè….volevo dirti che…eeemmm… mi sei mancata veramente quest’ estate e che con quel vestito sei davvero graziosa…davvero>

Si voltò conscio di essersi umiliato ancora una volta ma Lily lo richiamò

< James, mi chiedevo se volevi ancora uscire con me>

Forse era stato un alieno a parlare perché quella frase spregiudicata non poteva uscire davvero dalla sua bocca, ma Lily si ritrovò a pensare che la risposta a quella domanda l’aveva attesa per tutta l’estate e che veramente avrebbe voluto uscire con James, anche se non lo conosceva veramente, ma non poteva credere di aver passato due mesi a ripetere mentalmente il giorno dell’esame di incantesimi e quello del viaggio verso casa, e non pensare di essersi presa una grossa cotta per Potter

James non se lo fece ripetere due volte

< SI>

< Allora stavo pensando di metterti alla prova solo per aver la certezza che tu abbia veramente abbassato la cresta>

< SI. COSA DEVO FARE?>

James aguzzò l’udito deciso a non perdersi nessun suono proveniente da quelle labbra rosse.

< Niente. Ti terrò d’occhio fino a quando non avremmo l’annuncio della prima gita ad Hogsmead e il giorno prima deciderò se uscire con te o no.>

James annuì vigorosamente con la testa con un espressione seria che Lily non gli aveva mai visto sul volto

< SI, SI. LILY TE LO PROMETTO NON TE NE PENTIRAI VERAMENTE. SARO’ BRAVO,NON BIGGERO’ PIU’ NESSUNA LEZIONE, NON MI PRENDERO’ GIOCO DEI SERPEVERDE E NON TI DELUDERO’ DAVVERO. NON FARO’ NIENTE DI SCONCLUSIONATO O DI IDIOTA E POI QUANDO USCIREMO NON FARO’ NIENTE CHE TI POSSO METTERE IN IMBARAZZO E NON PARLERO’ DI QUIDDICH. PROMESSO!!>

Lily rise divertita davanti all’agitazione di James.

< James adesso basta. Stai correndo troppo e poi guarda che sei in prova e visto che sono un Caposcuola ti consiglio di ritornare dai tuoi amici. E non combinate guai Potter!!>

James le si avvicinò e le sussurrò piano un leggero ‘grazie’ che le fece accapponare le pelle.

Ecco un nuovo capitolo.
Già vedo l'eccitazione nei vostri occhi
Avete letto?
Ho fatto innamorare anche il bel Black...
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Fatemi sapere e commentate
Al prossimo aggiornamento.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Il viaggio verso Hogwarts fu piacevole per i tutti i passeggeri che non aspettavano altro di ritornare a guardare il profilo antico della loro scuola, le cime sfrastagliate della Foresta Proibita, le onde calme del lago dove abitava una piovra gigante e perché no, molti degli studenti avrebbero voluto tornare ad Hogwarts solo per il cibo sopraffino servito magicamente dagli elfi domestici.
Invece a quattro ragazzi mancavano le passeggiate di notte per il castello sotto al mantello dell’invisibilità di uno di loro, tra passaggi segreti e soprattutto ‘le trasformazioni’ al chiaro di luna nella Foresta Proibita e ad Hogsmead.
Si sentivano inghiottiti da quel mondo che avrebbero dovuto abbandonare il prossimo giugno, ma James e Sirius, presero a mo’ di auspicio le ‘vicende’ della stazione e decisero che l’ultimo anno se lo sarebbero goduto a 180 gradi tanto da renderlo indimenticabile.

Arrivò il due settembre e ormai, dopo due mesi di vacanza e dopo l’abbondante cena della sera precedente, tutti gli studenti avrebbero dovuto recarsi a lezione ed affrontare il nuovo anno scolastico, e con gran sorpresa di tutti gli occupanti del dormitorio maschile di Grifondoro, James Potter non stava letteralmente nella pelle e continuava a spronare gli amici per poter scendere a colazione nella Sala Grande.

< James sei sicuro di star bene? Non ti avevo mai visto così entusiasta di cominciar la scuola.>

< Che? La scuola? Naaa!! Oggi è il compleanno della Evans devo darle subito il mio regalooo>

Cominciò a zampettare per la stanza alla ricerca del fantomatico regalo che non riusciva a trovare da nessuna parte;rovistò sotto il letto, gettò all’aria tutti i suoi vestiti dal baule, cercò in bagno e stava rovistando dentro ad un armadio quando Remus lo chiamò.

< James?>

< Mmmm>

Gli rispose senza voltarsi

< Era impacchettato il regalo?>

< Cosa? Si. Ovvio. Che domande fai?>

Ancora senza voltarsi

< Bhè allora credo di averlo appena trovato>

< Dove?>

James si voltò velocemente e vide Sirius e Peter schiggnazzare mentre Remus teneva la mano su di un pacco abbastanza grosso, posato in bella vista sul comodino accanto il letto dove solitamente dormiva James, incartato in modo decisamente maldestro.

< Che orrore è?>

< Sirius, volevo farle qualcosa di speciale e non volevo utilizzare la magia>

< Si nota! Fa schifo!>

< Non è la carta che conta ma il regalo che c’è dentro>

Sirius prese il pacco tra le mani e cominciò a sbatacchiarlo vicino al orecchio per capire cosa ci fosse dentro ma James con un urlo disumano lo rimproverò di non toccare mai più quel regalo, anche perché aveva messo da parte e speso per quello, un’estate intera di paga che il padre gli dava come ‘sostentamento economico ad un figlio disgraziato’ come lo chiamava lui.
Con forza strappò il pacco dalle mani dell’amico, lo tenne davanti a sé come se fosse una bomba ad orologeria e con il sorriso stampato sulla faccia camminò fino alla Sala Comune fischiettando il motivetto di ‘Happy Birthday to you’

Arrivato in Sala la notò subito; seduta al suo solito posto, con la divisa immacolata, la spilla da Caposcuola lucidata e con i capelli raccolti ordinatamente, leggeva la Gazzetta del Profeta del mattino e sorseggiava del caffè senza ombra di dubbio con una grossa noce di panna sopra.

*Tanti auguri Mio Giglio*

Lily non si trovò particolarmente cambiata il giorno del suo diciassettesimo anno, né fisicamente né interiormente; si sentiva la solita Lily di sempre e infatti il suo primo pensiero della giornata non fu rivolto ai regali che avrebbe ricevuto, ma andò ai suggerimenti che aveva buttato giù la sera prima su di blocco e che nel pomeriggio avrebbe voluto proporre al preside Silente.
Però come tutti gli anni trovò ai piedi del suo letto una lettera dei suoi genitori e il loro rispettivo regalo, al quale Petunia non aveva partecipato (cosa che aveva specificato con ardore nel poscritto della lettera), e un regalo di Alice, che come tutti gli anni consisteva in un elegante e costoso servizio di bella scrittura completo di calamai, inchiostri e penne d’oca nuove di zecca e arricchiti dalle sue iniziali incise su ogni oggetto.
Da quando aveva cominciato a frequentare il primo anno ad Hogwarts si era abituata a non ricevere né troppe attenzioni né tanti regali per il compleanno: tra l’euforia del primo giorno di lezione nessuno si sarebbe ricordato del suo compleanno.

Stava leccandosi le labbra per la troppa panna che aveva messo nel caffè quando sentì bussare al giornale che teneva davanti a sé; lo abbassò per poi ritrovarsi davanti un grande pacco incartato in una maniera atrocemente orribile e dietro di esso la faccia sorridente e speranzosa di James Potter che le tendeva il fagotto a braccia tese.

Si guardò intorno e constatò amaramente che tutta la Sala Grande si era fermata a guardarli e che perfino Silente e gli altri professori la guardavano impaziente pronti a scoprire cosa contenesse l’involucro orrendo,anche se Lily credette che la McGranitt volesse solo vederla portare avanti la causa femminista contro Potter.

< AUGURI! Aprilo è per te!>

< Maa…mmm…ti sei ricordato del mio compleanno?>

< Naturale altrimenti non sarei qui a dartelo. Su aprilo!>

< Ma non dovevi!>

< Ma certo che si! Aprilo. Dai! Sembra un schifo, perché l’ho impacchettato senza magia, ma sono sicuro che ti piacerà>

Lily avrebbe voluto ribattere che anche un cieco avrebbe potuto vedere che quel pacco era stato orribilmente sfigurato e che avrebbe fatto certamente una figura migliore senza la carta decorativa perché veramente era terribile; ma Lily anche quella volta apprezzò più la buona volontà che l’effettiva riuscita.
Osservando la faccia insistente di James che guardava alternamente lei e poi il pacco si decise ad aprirlo, ma Potter dovette tagliare il nastro con un coltello perché era veramente fatto in un modo pedestre; Lily si accorse che adesso Silente se la rideva beatamente sotto i baffi e anche sotto la barba.
Finalmente riuscirono a scartare il pacco da ben tre fogli di carta; Lily storse il naso.

< Ho pensato che sarebbe stato meglio abbondare>

Si scusò James con un’alzata di spalle

Lily riuscì ad aprire facilmente il pacco e le mancò il fiato per diversi secondi.

L’universo in scala ridotta era davanti a lei in una sfera; i pianeti ruotavano impercettibilmente sulle loro traiettorie ellittiche attorno al Sole che risplendeva al centro del globo, le nebulose colorate diradavano il blu pesante dell’infinito squarciato da stelle cadenti e costellazioni.

Era fantastico ed era tutto per lei.

Adorava le stelle; stare di notte al freddo sulla Torre d’Astronomia ad osservare il loro movimento e tutti i loro colori la faceva sentire terribilmente bene e in pace perché credeva che l’universo fosse qualcosa di così magico e potente che nessuna catastrofe dell’uomo l’avrebbe mai sconvolto e infatti eccolo lì visibile ogni notte sulla sua testa. Aveva assistito alla nascita dell’uomo, dei suoi regni, dei suo stati e naturalmente sarebbe stato lì anche quando sarebbe decaduto conservando tutti i sogni che ogni essere umano riponeva nelle stelle quando alzava il naso al cielo.
Quante volte passando per l’Emporio di Diagon Alley o davanti alla vetrina della succursale ad Hogsmead aveva desiderato possedere l’intera collezione del ‘Cielo In Una Mano’ che comprendeva svariate decine di sfere ognuna delle quali racchiudeva un corpo celeste; Lily possedeva solo ‘Plutone’ e ‘Marte’ che le aveva regalato Lucius e dopo aver lavorato nella gelateria vicino casa e aver risparmiato sulla paghetta per tutta un’estate, era riuscita a regalarsi ‘La Costellazione della Vergine’
Naturalmente il pezzo più pregiato e costoso di tutta la collezione era senz’altro ‘L’Universo’, che Lily guardava sospirando e che non si sarebbe mai potuta permettere ma che adesso aveva davanti a sé meraviglioso e desideroso di occupare il posto d’onore sulla mensola accanto alla finestra.

< E’ bellissimo, ma non posso accettare>

< Lily sei impazzita? Vuoi quella palla da una vita>

Disse Alice sgranando gli occhi incredula

< Certo che accetta>

James la guardò decisamente deluso

< Forse perché non ti piace? E’ che non so veramente cosa avresti voluto e allora sapendo che adori Astronomia ho pensato che forse ti avrebbe fatto piacere ricevere questo>

Lily lo bloccò allarmata

< NO NO NO!!! Mi piace moltissimo sul serio! Lo desideravo da tempo, solo che è molto costoso. Non posso davvero accettare>

James le sorrise nel suo modo speciale; numerose ragazze, anche le più informate su di lui, si stupirono del vedere quel nuovo sorriso sulle labbra del loro idolo: a nessuna di loro lo aveva mai rivolto

< Se fosse stato troppo costoso non sarebbe qui davanti a te e poi fino a prova contraria l’ho comprato io! E se ancora non vuoi accettarlo ti dico che per scegliere un regalo adatto ho rivoltato Diagon Alley come un calzino per un’intera settimana. Sirius può testimoniare per me..>

Allungò il braccio verso l’amico che annuiva vigorosamente

< …E poi pensa, se me lo restituisci, non saprò che farmene e lo userò come porta biancheria sporca>

< Oddio no! Le tue mutande luride sull’Universo. Non te lo permetto mai!>

Rimise il globo nella scatola e la tamponò bene con la carta decorativa per non far subire danni al suo nuovo regalo e sporgendosi in avanti lasciò un breve bacio sulla fronte di James e gli sorrise divertita mentre camminava velocemente con il suo fagotto tra le braccia, conscia di avergli lasciato una macchia di rossetto stampata sul viso.

La maggiorparte delle ragazze presenti in Sala sbuffò e si irritò profondamente all’uscita di Lily ma lo sbuffo più contenuto e sommesso fu quello di Minerva McGrannitt seguito da una risata del preside seduto accanto a lei.

< Albus, ti prego, non ridere.>

< L’hai persa Minerva! Rassegnati!>

< Non posso concepire che una ragazza intelligente come Lily Evans si sia fatta abbindolare dalla bella presenza di Potter e dal suo costosissimo regalo>

< Abbindolare?>

< Si! Abbindolare. Un femminista attiva con le idee chiare come Evans non può cedere così!>

< Non credo che si sia lasciata abbindolare. Credo piuttosto che si stia lasciando amare!>

Minerva lo scrutò di traverso

< Dimmi la verità! Dalla prima volta che hanno litigato tu già sapevi che sarebbero arrivati a questo punto?>

< Si>

Disse Silente attorcigliandosi la barba ad un dito

< IO, non sono un ghiacciolo surgelato, Minerva>

< ALBUS!!!!>

James si era completamente afflosciato sulla panca con lo sguardo perso e con un enorme sorriso stampato sulle labbra, addentava un cornetto alla cioccolata mentre Remus tentava di levargli il segno che Lily le aveva lasciato sulla fronte e Sirius guardava e sorrideva a Morgan, al tavolo di Corvonero, di fronte a lui che ai suoi occhi sembrava quasi contenta di vederlo.
Si scompigliò i capelli, si allentò la cravatta e si diresse al tavolo dei Corvonero seguito dalle occhiate curiose dei suoi amici e da quelle speranzose delle ragazze che sedevano a quel tavolo, ma che vennero deluse quando si sedette accanto alla ragazza

< Buongiorno Cenerentola. Ieri tra la confusione due persone maleducate non ci hanno presentati. Io sono Sirius Black, piacere>

Gli tese la mano che lei strinse con piacevolezza, ma con un leggero rossore, che fece intenerire Sirius

< Lo so chi sei! Io sono Morgan Piton>

< Contenta del nuovo incarico di Prefetto?>

< Certo>

< Pensavo che forse ti avrei potuto accompagnare a lezione>

< Perché?>

Lo chiese troppo bruscamente, il che fece imbarazzare non poco Sirius, anche se si costrinse a mantenere la calma

< Perché mi intrighi>

Il tono della voce, il movimento degli occhi, quello della mano e dei capelli erano perfetti, quella era una vecchia tattica primaria che Black utilizzava al suo primo incontro con una ragazza, anche se quella volta si senti un verme ad imbrattare un essere perfetto con quel sudicio tentativo di abbordaggio.

< NON SO COSA TU VOGLIA DA ME SIRIUS BLACK, MA CREDO CHE DOVRESTI STARMI ALLA LARGA>

Sirius rimase lì fermo sulla panca a guardare Morgan allontanarsi ed uscire dalla Sala Grande; si riscosse quando una sua compagna di Casa gli appoggiò una mano sulla coscia

< Sirius non la calcolare neanche>

< MA VIA AL DIAVOLO>

Si alzò di scatto e raccolta la sua borsa dal tavolo dei Grifondoro cercò raggiungere la ragazza.

< AHAHA Black non ha capito con chi ha che fare. Mia sorella non si lascia imbambolare da un imbecille come lui.>

< Severus io credo che Black le piaccia. Vado in camera ho scordato un libro>

Lucius Malfoy si alzò dal suo posto e passivo si diresse verso il dormitorio.

Richiuse la porta dietro di sé e poggiata la borsa di cuoio accanto alla scrivania, aprì il suo baule e ne estrasse un grosso pacco incartato alla perfezione da un sottile strato di carta di un lucente color argento e un nastro verde finiva con un fiocco sulla superficie della scatola.
Lo tenne per un po’ tra le mani; gli prudevano
Accompagnato da un grido strozzato e dal rumore secco di vetro fracassato, l’Universo si infranse sul pavimento lasciando rotolare piccoli pianeti e minuscole stelle per l’intera stanza di Lucius, come, gli si era spaccato il cuore e un groppo alla gola gli aveva impedito di respirare, quando LEI aveva deliziato Potter con un suo bacio.

Ecco il nuovo capitolo
Spero che vi piaccia e che mi perdoniate per la mia assenza

Grazie a tutti i commentatori e anche un ringraziamento ai lettori silenziosi.

Al prossimo capitolo e buona lettura.

P.S= Viva lo ShoeBox Forum

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